PER I MONDIALISTI IL FUTURO E’ GIA’ OGGI.

 PER I MONDIALISTI IL FUTURO E’ GIA’ OGGI.

L’ internazionale nera di “QAnon” all’offensiva per colpire l’Italia.

Msm.com- HuffPost -  Maria Antonietta Calabrò-(10-10-2021)- ci dice :

 

Scontri tra Polizia e manifestanti No Green Pass.

Avviene con maggiore forza da questa estate. Mentre declina o meglio si nasconde negli Stati Uniti a seguito dei centinaia di arresti seguiti all’assalto a Capitol Hill il giorno dell’inizio della Presidenza Biden e della fine di quella di Trump, il 6 gennaio 2021 (tra essi il famoso sciamano vestito con copricapo di bisonte) in Italia prende piede il movimento QAnon. Una specie di onda lunga del movimento americano arrivato in Europa. Secondo l’Associated press sono ben 85 paesi in cui fanno proseliti i seguaci delle teorie cospirazioniste del Gran Reset in Gran Bretagna, in Francia ma soprattutto in Germania e in Italia. L’Italia e’ la terza al modo.

 

In Germania e Italia ha trovato nuova linfa nelle sempre verdi radici dell’ estrema destra. In Italia come dimostra la lettera che sarebbe stata inviata ai manifestanti di ieri a Roma da monsignor Carlo Maria Viganò, ex Nunzio Vaticano a Washington, (che benedisse l’ assalto al Parlamento americano in un’ intervista a Steve Bannon) si alimenta anche della opposizione curiale al Pontificato di Papa Francesco. Il Papa infatti, secondo Viganò, sarebbe parte integrante del Great Reset e l’ instaurazione della “dittatura “ sanitaria per il presunto controllo del mondo, mentre la causa di tutto questo il Covid sparisce dai radar.

La cronaca di Paolo Berizzi su Repubblica non lascia dubbi: “Ecco il messaggio fatto pervenire da monsignor Carlo Maria Viganò, sostenitore della teoria del Great Reset che avrebbe lo scopo a di ridurre l’umanità in una sorta dittatura sanitaria. «La pandemia è stata causata da Dio per punire peccati individuali e sociali», è la tesi del filo-lefebvriano Viganò. Applausi. Poi il coro: «Libertà! Libertà!». E il ringhio: «Assassini! Assassini!”.

 L’arcivescovo Viganò crede all’esistenza del Great Reset, una teoria del complotto secondo cui le élite finanziarie globali avrebbero pianificato la Pandemia per instaurare un regime totalitario e il Nuovo Ordine Mondiale.

In un intervento video pubblicato il 30 maggio 2021 sul canale Youtube Visione TV, ammette: ”Mettiamoci nei panni dei fautori del Great Reset. Partiamo dal punto di vista di chi questo complotto lo ha organizzato e non di chi lo subisce inconsapevolmente.

 Se ci mettiamo nei panni di un Bill Gates, di un George Soros, di un Klaus Schwab, non sarà difficile comprendere che se dichiarassimo spudoratamente che abbiamo deciso di decimare la popolazione mondiale per il tramite di un siero genico, con ogni probabilità non otterremo consenso dalle masse ne appoggio dalle istituzioni perché il nostro piano criminale susciterebbe una rivolta e, soprattutto, scoprirebbe le nostre carte. In realtà, i nostri progetti li abbiamo anche dichiarati a più riprese, li abbiamo iscritti negli atti dei nostri congressi, li abbiamo ribaditi in interviste e incontri istituzionali, li abbiamo addirittura fatti incidere nelle Georgia Guidline Stones.”

In un altro video, pubblicato il 31 agosto 2021, l’arcivescovo Viganò cita anche Kalergi, personaggio sul quale è stata creata la famosa teoria del complotto del piano che porta il suo stesso nome ed erede dei Protocolli dei Savi di Sion. Diventato uno dei bersagli preferiti delle destre estreme europee, venne accusato di essere l’ideatore della fantomatica “grande sostituzione etnica “in Europa a favore di una presunta élite ebrea.

I gruppi di Forza Nuova e simili ormai costituiscono una frangia di estrema destra del movimento No vax, che diffonde fake news in modo attivo e massiccio, con l’ossessione del deep state, cioè lo stato profondo, guidato da una setta segreta.

 

Da luglio- agosto 2021, i qanonisti italiani sono cresciuti di numero e usano chat soprattutto su Telegram, la piattaforma social di “imprinting russo” .

Come per il terrorismo jihadista, anche per l’ultradestra filo-nazista la propaganda circolante su web, social network, chat e piattaforme di messaggistica, secondo l’analisi del Rapporto annuale al Parlamento sulla sicurezza rilasciato a maggio 2021 dai servizi segreti italiani ,”ha concorso ad alimentare il fenomeno dell’estremismo violento e a favorire percorsi di radicalizzazione tra comunità di utenti sempre più estese e meno relegabili agli specifici ambienti di riferimento.”

Nella Relazione dei servizi si sostiene che sono “numerosi ed in continua evoluzione i contenitori online in cui anche soggetti privi di specifico background ideologico, tra cui molti giovani affascinati dalla “gaming culture”, possono indottrinarsi ed attingere ad un coacervo di teorie e pseudo-ideologie, spesso interconnesse, che propugnano il ricorso alla violenza indiscriminata. In tali circuiti è possibile trovare, in maniera più o meno esplicita, narrative razziste, omofobe ed antisemite, ispirate al suprematismo bianco, all’esoterismo nazista e alle svariate teorie del complotto” .

L’obbiettivo dichiarato adesso è il governo Draghi .

 

 

 

Abbiamo sostituito il Verbo

 con la psicologia.

Laverita.info-Silvana De Mari- (11 ottobre 2021)-ci dice:

 

Perduto il riferimento religioso ,ci siamo affidati a chi pretende di spiegare le  nostre ossessioni . Sono loro ,oggi, i responsabili della manipolazione della realtà.

Hanno slegato la sessualità  dalla riproduzione biologica e le parole dal loro vero significato.  

(…)

La lettura del Vangelo di san Giovanni era fondamentale perché ci ricordava che solo attraverso la fede in Cristo si diventa figli di Dio e fratelli. E’ stata evidentemente abolita  la lettura perché sia più facilmente violato il messaggio del   Vangelo sull’obbligo di evangelizzare ,portare la buona novella ,ed è stata affermata l’incredibile boiata teologica dell’uguale dignità delle varie religioni di arrivare a Dio ,con l’orribile Pachamama portata in processione.

Tra l’altro se i Santi Padri  volevano darsi al paganesimo m, perché non ricorrere all’autoctona Giunone? Se tutte le religioni si equivalgono ,perché Cristo ha affrontata la Passione ?

Le prime parole del Vangelo di san Giovanni ,in principio era il verbo, questa volta minuscolo ci ricordano  come all’inizio di ogni ideologia c’è una modificazione del linguaggio. Le modificazioni del linguaggio sono fisiologiche o patologiche. Quelle fisiologiche nascono dal basso ,dal popolo che usa quella lingua , e nascono perché si modifica la realtà: dopo che qualcuno l’ha scoperta ,è nata la parola America.

Quelle patologiche vengono inventate a tavolino per modificare la realtà. Vengono introdotte con al blandizia ,se la usi sei in gamba ,sei cool ,sei accettato ,poi imposte con la ferocia ,che all’inizio si limita alla disapprovazione ,poi arriva  alle scudisciate penali.

Il meccanismo dell’invenzione della neo lingua  è ipotizzato nel romanzo distopico do George Orwell “1984” e raccontato  nei suoi dettagli reali nell’imperdibile  saggio di Roberto Marchesini “le vie della psicologia”(Sugarco edizioni ). La capacità manipolatoria è stata studiata   e creata dalla  cosiddetta psicologia.

Letteralmente dovrebbe significare  “scienza dell’anima”, ma sempre più spesso la psicologia si sta perdendo. La psicologia nasce atea e anticristiana , ma soprattutto anti-biologica.

 

L’arte della persuasione.

Marchesini riporta le biografie dei grandi padri fondatori ,con spietata lucidità ricostruisce  le loro ossessioni, i loro complessi, i loro tragici limiti ,l’incredibile maniera ,con cui, mediante la modificazione del linguaggio ,questi individui sono riusciti  a proiettare la forma delle loro menti sull’umanità. Il cocainomane Sigismund Freud ignora che lo scopo della sessualità è la nascita del bambino e commette il crimine  assurdo di slegare la sessualità dalla  riproduzione ; gli resta in mano un giocattolo che riempie istericamente tutta la sua mente. Attraverso la sua dialettica tutta la società diventa “sesso centrica”.

In realtà se la sessualità si slega dalla sua funzione di creatrice di vita ,dalla sua ancestrale e infinita potenza, muore. Quello che resta è banale e noiosissimo erotismo. Dopo aver slegato la sessualità dalla sua funzione biologica ,che è quello che le dà significato e potenza , la sessualità viene slegata dall’etica  e dalla religione. La società non è sopravvissuta:  noi stiamo agonizzando.

Le città  devono essere costruite sulla roccia, sulla m potenza della sessualità che unisce un uomo ed una donna per l’eternità nei corpi e nelle anime dei figli che entrambi accudiranno. Nulla può essere costruito  sulla sessualità promiscua  che i padri fondatori della psicologia spacciano come libertà.

“Sex and the city” è il titolo di un’orrida serie  televisiva  con l’erotismo sterile spacciato per sessualità.”Sex and the unreal city”  è il titolo del bel saggio di Antony M. Esolen (edito dal Timone) che spiega la demolizione del pensiero occidentale.

Nel suo libro Marchesini spiega da dove è cominciato  e racconta anche come solo una parte marginale della psicologia  si occupi ormai di clinica .Il resto  si occupa di manipolazione delle masse, della nobile arte  della persuasione che passa dal pubblicitario allo spin doctor.

(E’ ormai la scienza con cui si convincono le masse a fare o pensare qualcosa.)

Uno psicologo in gamba può farti fare dodici ore di coda per comprare una maglietta orrenda o ti può far credere che è scoppiata una guerra ,che la terra more soffocata dal calore ,che è tornata  la peste nera o che stiano arrivando gli extraterrestri.

Tutto questo è particolarmente pericoloso  perché la psicologia è dannatamente politicizzata.

Come dimostrano  le inoppugnabili statistiche riportate da Marchesini ,è il braccio armato del Partito democratico statunitense. Una psicologia non di sinistra ,che non abbracci valori cosiddetti progressisti ,è attualmente considerata una contraddizione in termini.

Una psicologa che ha osato esprimere un parere critico sui social a proposito di una immigrazione incontrollata in una nazione in gravissima crisi economica ,è stata  ripetutamente indegna di essere psicologa.

I compianti carissimi amici  Giancarlo Ricci e Gilberto Gobbi hanno entrambi rischiato l’espulsione dall’Ordine  degli psicologi in quanto  hanno osato affermare che un bambino ha bisogno di un papà e mamma.

Gli ordini degli psicologi si stanno distinguendo anche in tema di obblighi vaccinali.

Uno psicologo che si sia rifiutato di fasi inoculare un cosiddetto vaccino ,farmaco in fase sperimentale con effetti collaterali ancora non indagati  propriamente ,perde il diritto  anche di seguire i pazienti online.

Ed è proprio sulla parola ,il verbo, che la dittatura sanitaria  ha fatto il suoi meglio.

Un mondo distopico.

 Il vezzoso termine green pass indica  qualcosa di leggiadro  come il vento sulle colline .Ma il green pass ,come già dichiarato all’estero ,non ha alcun valore sanitario.

Non serve per salvare la nostra salute. Non serve  nemmeno  per farsi vaccinare : in realtà è il vaccino che serve al green pass.

Il green pass è il più micidiale mezzo di controllo  personale.(Cina docet!). Associato al controllo facciale  determinerà un controllo totale di ognuno di noi. Benvenuti nel mondo della distopia.

In principio era il verbo .Il verbo era la libertà. Quello che abbiamo perso in questi tragici mesi è il diritto alla verità , e dove il diritto alla verità è perso, la libertà è annientata .

Tutte le altre parole sono inutili .

 

 

 

 

Bizzi: l’universo spazzerà via

gli scarafaggi dell’Apocalisse.

Libreidee.org-Nicola Bizzi -(11-10-2021)- ci dice :

 

«La Bestia tanto attesa sta arrivando, ormai è qui».

Emmanuel Macron parlava del Covid, ma nessuno ha potuto equivocare la suggestione maneggiata: quella dell’Apocalisse di Giovanni. Viene proprio da Parigi la “Porta dell’Inferno”, di ispirazione dantesca, cuore della mostra su Auguste Rodin che verrà inaugurata alle Scuderie del Quirinale proprio il 15 ottobre, in coincidenza con l’entrata in vigore del Green Pass esteso a tutti i lavoratori italiani.

L’intento simbolico sembra palesemente sinistro: prospettare “l’inferno” per tutti, sempre alimentando una tetra visione apocalittica ormai costellata di mille segni infausti e minacciosi, copiosamente mutuati dalla trita simbologia del satanismo. Il che, però – obietta Nicola Bizzi – dimostra solo di che pasta è fatta e in cosa crede, l’élite “nera” che s’è inventata l’Operazione Corona.

Un piano devastante, secondo Bizzi destinato a fallire rovinosamente: i suoi stessi esecutori, sottolinea lo storico fiorentino, sanno benissimo che si sta avvicinando l’immane rivolgimento cosmico che cambierà i destini della Terra. «Non avranno scampo: finiranno in galera», profetizza Bhante Dhammasila, monaco buddista dell’antica tradizione Theravāda, ospite della trasmissione “L’Orizzonte degli Eventi” condotta da Tom Bosco con Matt Martini e lo stesso Bizzi. Ordinato nello Sri Lanka, Dhammasila (“verità e disciplina morale”) è un “operatore spirituale” di primissimo piano, nel mondo buddista.

All’anagrafe risponde al nome di Silvio Strano, e vanta un impressionante currulum culturale: laureato a pieni voti in filologia tedesca e spagnola a Messina, nonché in lettere classiche con indirizzo archeologico a Roma, si è specializzato con un master in beni archeologici alla Sapienza e un altro master (management degli enti locali) a Reggio Calabria. Ha studiato, insegnato e svolto attività di ricerca in varie università italiane, tedesche (Ingolstadt) e spagnole (Barcellona). Grazie ai suoi studi anche esoterici padroneggia alla perfezione il linguaggio meno esplicito del potere, quello simbolico e cifrato, ormai però chiaramente leggibile.

«Non si nascondono più, hanno sdoganato i loro rituali: ora ci sbattono direttamente in faccia quello che fino a ieri veniva fatto passare in modo subliminale». Macron e la Bestia in arrivo?

 «Vergognoso e inquietante. Ma credo che quella Bestia tanto decantata arriverà per loro: così come sarà per loro che si aprirà quella porta collocata alle Scuderie del Quirinale, l’inferno dantesco di Rodin. Pensano che la gente non se ne accorga, ma hanno fatto i conti senza l’oste: c’è una parte di umanità meno dormiente, che si è accorta di quello che ci stanno facendo».

Ergo: «E’ giunto il momento di aprire gli occhi, tutto questo dev’essere assolutamente confinato: non è più tollerabile – dice ancora Dhammasila – assistere a queste espressioni di satanismo, a questo pugno dato continuamente in faccia alla popolazione mondiale». L’elenco è lungo: dall’increscioso show “pandemico” messo in scena nel 2012, in occasione della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra nel 2012, fino alla scultura del caprone installata a Milano, lo scorso aprile, in piazza Gae Aulenti.

Una maratona di orrori, che passa per «lo spettacolo osceno dell’inaugurazione della galleria del Gottardo nel 2016», cui si aggiunge «l’installazione del Moloch al Colosseo nel 2019» e infine «l’imbarazzante presepe 2020 a piazza San Pietro», affollato di astronauti e divinità cornute. Come dire: la Porta di Rodin è solo l’ultimo atto di una sorta di sinistro rituale a puntate. In particolare, per Matt Mattini, l’apertura della Porta dell’Inferno vorrebbe essere anche «un’operazione di magia nera, sincronizzata con precisi passaggi astrologici e un particolare indice ciclico planetario».

 Una cerimonia per “accogliere” – nel segno dell’inferno, appunto – l’avvento del “lasciapassare verde” esteso in modo universale. E’ evidente come si intenda mettere in scena, in modo sfacciato, l’estetica apocalittica della tradizione cristiana. E non solo in Italia: la Slovenia ha appena imposto l’obbligo del Green Pass persino per accedere ai negozi e fare la spesa .«Nelle intenzioni dei promotori – dice Martini – quella che Diego Fusaro chiama “l’infame tessera verde” non sembra essere altro che il “marchio della Bestia”, evocato nell’Apocalisse: marchio senza il quale – è scritto – non si potrà più né vendere, né comprare».

Il piano-Covid è stato convalidato dal Dalai Lama e da Bergoglio, nel frattempo scomunicato e colpito dall’anatema delle Chiese orientali. Ma, nonostante la morte sospetta di personaggi come Gangchen Tulku Rinpoche, «notissimo Lama guaritore che si opponeva alle forze oscure che manipolano le coscienze spaventandole con l’eggregore nero che sta dietro al Covid», gli architetti del disastro umanitario non riusciranno a prevalere, secondo gli osservatori de “L’Orizzonte degli Eventi”.

E’ vero, ammette Martini, nel frattempo dovremo soffrire ancora: «Se usiamo la raffigurazione del Tao, siamo alla massima estensione del campo nero, che riduce a un’esigua luce il campo bianco: quello che viviamo è il momento di massima oscurità».Lo stesso Dhammasila indica altri segni esibiti in questi giorni: dalle modelle sfilate a Cannes («la donna-grafene, tutta nera e coi tentacoli, e la donna-ragno, senza più occhi») alla stessa Greta Thunberg, che il “Guardian” utilizza per una copertina inquietante, coprendole il lato destro del volto con una colata nera di petrolio.

Greta, cioè «la bimba che utilizzano come mascotte per questo ipocrita piano “ecologico” di finta salvezza del pianeta». Eppure, dice il monaco-filosofo, non ce la faranno: «A questi demoni non sarà consentito di portare a compimento la loro agenda criminale: faranno nuovi danni e lasceranno altre macerie, ma il loro progetto apocalittico, nutrito di satanismo, svanirà nel nulla». Ne è certo anche Nicola Bizzi, che dice: «Ci stiamo approssimando, astrologicamente, a un giro di boa che sta provocando qualcosa di veramente incredibile».

«A volte sorrido, nell’osservare questi fanatici dell’Apocalisse», premette Bizzi: «Li vedo come piccoli uomini, granelli di sabbia che si arrogano il diritto di manifestare il loro Anticristo, il loro demone, la loro malvagità». Ma attenzione: «L’universo è infinito, grande e potente: potrebbe mai prendere davvero in considerazione questi insignificanti, piccoli uomini?». Insiste lo storico: «Siamo a un giro di boa determinate, che per il nostro pianeta potrebbe comportare un grande balzo evolutivo. Un salto quantico, una vera evoluzione della coscienza: qualcosa che si verifica solo ogni 26.000 anni. E loro lo sanno.

Proprio per questo vogliono consolidare il loro marcio potere: per essere come quell’élite che si impose 12.000 anni fa, quando la civiltà umana finì sommersa dai cataclismi innescati da impatti cometari». Quelli che oggi mettono in scena l’arrivo imminente «del loro Anticristo, del loro avatar», in realtà «sono gli eredi di quei sacerdoti-scienziati che 12.000 anni fa emersero dalle ceneri, dal fango di un’umanità che era collassata».

Sacerdoti-scienziati che «pretesero di gestire la ricostruzione, il nuovo mondo, che da allora infatti hanno ininterrottamente gestito. Ma restano piccoli uomini, granelli di sabbia infinitesimali». La Porta dell’Inferno? Mezzucci: si illudono di sprofondarci nella sottomissione, ma falliranno. E a proposito, segnala Bizzi: «Sono lieto che decine di migliaia di persone, sui social, abbiano risposto al mio appello: mettere in evidenza la Porta del Paradiso, che orna il Battistero di Firenze». Addirittura, è previsto che in migliaia, il 15 ottobre, la visiteranno. «Non che io creda nel paradiso cattolico, beninteso», premette lo storico, di religione eleusina. Però, aggiunge, «questo gesto simbolico è una risposta all’eggregore malvagia: perché i gestori attuali del potere sono malvagi fino al midollo, fin nel profondo dell’anima (che non hanno)».

Sono pericolosi? Certamente: lo si è visto. E ce ne daranno ulteriori dimostrazioni. Basta però non fraintendere la portata effettiva della loro manipolazione simbologica. «Ritengo che le loro azioni “magiche” siano decisamente sopravvalutate», sostiene Bizzi. «So benissimo che utilizzano anche l’astrologia, insieme alla magia, per ogni loro azione: ogni seduta del governo viene pianificata in base all’astrologia, ogni introduzione di un decreto legge, anche la data di pubblicazione di una legge sulla Gazzetta Ufficiale. Tutto viene ponderato sulla base di calcoli astrologici. E questo è normale, perché loro ritengono – in questo modo – di tutelarsi». Ma, sempre secondo Bizzi, stanno già pensando al dopo:

«Sanno benissimo che arriverà qualcosa di epocale. E si illudono di mantenere (anche dopo) il loro potere, sperando di ricostruire dalle ceneri un’umanità secondo i parametri della loro malvagità, del loro egoismo, della loro frustrazione». La verità è che, oggi, «stiamo andando incontro a un ciclo cosmico persino superiore, come impatto, a quello di 12.000 anni fa. Siamo veramente a una svolta, nella galassia. E secondo me – sottolinea Bizzi – questi piccoli insetti, questi scarafaggi, saranno veramente spazzati via come fuscelli». Insiste lo storico: «Saranno spazzati via dal fango, dalle macerie che loro stessi avranno creato. Ci saranno lutti e dolore, come profetizzato da Rasputin per l’Italia nel lontano 1916?».

Cent’anni fa, il controverso consigliere dell’ultimo Zar “vide” un futuro in cui, letteralmente, «i cieli avranno l’alito della morte e le fonti non daranno più che acque amare». Acque «più tossiche del sangue marcio del serpente». Impressionante, certo: «Gli uomini allora moriranno di acqua e di aria, ma si dirà che sono morti in seguito a malattie cardiache o polmonari». Sembrano parole scritte oggi, in piena Era Pandemica, sotto cieli inquinati dalle scie rilasciate dagli aerei.

Scrisse ancora Rasputin: l’Italia finirà stritolata da lotte intestine, e l’umanità «sarà schiacciata dal frastuono dei pazzi e dei malfattori: la saggezza sarà messa in catene, e saranno l’ignorante e il prepotente a dettare legge». Ancora: «Il sangue scorrerà a fiumi, nella Roma dei Papi e dei lestofanti». Il monaco visionario parlava di una rivolta sanguinosa, al termine della quale «un uomo venerando sarà trascinato per le strade», su cui rimarranno «lembi della sua pelle». E solo allora «si scoprirà che l’uomo venerando era in realtà un serpente».

 Rasputin parla della «santa insurrezione del popolo contro il lupo famelico vestito da agnello». Curioso, annota Matt Martini: il lupo vestito d’agnello è proprio il simbolo della Fabian Society, molto influente – attraverso politici di sinistra – nella gestione italiana dell’Operazione Corona.

Nicola Bizzi, però, invita a non lasciarsi condizionare da certe suggestioni: «Vorrei lanciare un messaggio ottimistico: so che la forza dell’universo è molto superiore al potere di questi miserabili».

 

 

 

 

Bifarini: lockdown climatici, ora siamo davvero in pericolo.

Libreidee.org-Ilaria Bifarini- (9-10-2021)- ci dice:

 

Nel Grande Reset siamo arrivati a una fase successiva, rispetto a quella sanitaria. Siamo entrati dentro una nuova narrazione.

Quella sanitaria, basata sul terrore costante della malattia, della morte, va avanti ormai da circa 20 mesi, nonostante abbia raggiunto enormi risultati, inaspettati. Pensiamo che è stato istituito un Green Pass, un lasciapassare di Stato, quindi è stata legittimata la discriminazione, l’apartheid di Stato.

Sono stati sdoganati concetti che mai avremmo pensato che sarebbero stati accettati dalla popolazione, come appunto questa discriminazione senza precedenti nella nostra storia moderna, se non nei tempi bui del secolo scorso. Pensiamo alla telemedicina, al telelavoro, alla teledidattica; la narrativa pandemica ha raggiunto enormi risultati, e ora è pronta alla seconda fase: ad alimentarsi di nuove paure e di nuove crisi.

Nel mentre, la narrazione del terrore sanitario non sparirà completamente; continuerà e si intreccerà con delle nuove emergenze: inedite, finora, anche se in realtà prospettate da lungo periodo.

Va avanti, intanto, questa vaccinazione di massa, che ha raggiunto risultati molto importanti. La narrazione dell’emergenza pandemica, ripeto, non sparirà del tutto: si andrà dileguando, affievolendo, per lasciare il posto a queste nuove narrazioni del terrore; però ce la ritroveremo sempre, a mio parere, come sottofondo, o comunque come qualcosa che si potrebbe ripresentare di volta in volta.

Ormai è stata instillata una psicosi di massa, una forma ossessiva per cui siamo tutti potenzialmente untori, malati e a rischio di virus (che in realtà sono sempre esistiti, nella storia dell’uomo). Ma improvvisamente si è deciso quasi di chiudere l’uomo dentro una campana di vetro per impedirgli qualsiasi contatto.

Abbiamo dovuto rinunciare alla stretta di mano, ma anche al sorriso: è quasi impossibile avere uno scambio con un’altra persona senza poter guardare il suo volto. Pensiamo ai bambini: ne vediamo tantissimi che hanno la mascherina, e magari – indotti dai genitori – pensano che sia qualcosa di divertente, come un gioco; invece è qualcosa che verrà interiorizzato, nella loro psiche, e avrà ripercussioni sulle loro relazioni e sulla loro formazione.

Venti mesi sono lunghissimi: pensiamo anche alle persone che continuano a girare con la mascherina in luoghi dove non c’è nessun rischio di contagio. Ci sono forme psicotiche di “evitamento sociale” che si sono accentuate. Ma questa psicosi verrà continuamente alimentata e riproposta: ci sono stati diversi annunci, molto chiari, per cui siamo entrati in un’Era Pandemica.

Ci sono già delle previsioni come quella della Spars 2025-2028, quindi una nuova pandemia; inoltre c’è tutto il business della vaccinazione, che ormai si è innescato e di certo non si può fermare. E ora, come dicevo, stiamo passando da un lockdown di tipo sanitario a possibili lockdown di altra natura: ci sarà sempre il sottofondo dell’allarme sanitario, ma ci stiamo dirigendo verso una nuova narrativa.

 E’ la narrativa della crisi, del terrorismo (alimentato dal mainstream) sulla questione climatica. Abbiamo già visto come, dal punto di vista delle materie prime e delle risorse energetiche, ci troviamo di fronte a una crisi: sono già aumentati in modo notevole i prezzi di gas e carbone, sono aumentati (a causa dell’inasprimento dei nuovi standard) i costi per le emissioni di CO2 per le attività industriali.

E questo sta creando una crisi, in ambito energetico, che potrebbe essere davvero esplosiva, tale da creare un effetto-domino su tutta l’economia. Abbiamo già le prime avvisaglie in Cina, dove il governo sta pianificando lockdown energetici. Alcune città cinesi, inizialmente quelle dell’Est ma poi anche città come Pechino e Shangai, sono state lasciate – volutamente – senza luce, senza illuminazione, senza elettricità. Addirittura hanno chiuso persino le fabbriche, e quindi questo sta creando una serie di ripercussioni a livello economico e di esportazioni, con ricadute su tutta la filiera di approvvigionamento e sull’intera economia mondiale, che tanto dipende dalla Cina.

 Situazioni analoghe si stanno vivendo e materializzando anche in Germania: un video che circola sul web, diffuso dalla Tv tedesca, mostra una donna anziana che si trova a dover fronteggiare un blackout energetico, trovando un metodo per riscaldarsi riunendo anche i vicini di casa. Queste sono proprio le fasi preparative a quelle che potranno essere le nuove emergenze. Lockdown energetici: se ne parla anche in Italia. Un quotidiano come “La Stampa” sta aprendo le cosiddette Finestre di Overton: ha fatto già dei titoli che ipotizzano un Natale senza luce, un inverno a lume di candela.

E questo è davvero qualcosa di inquietante, che potrebbe materializzarsi quanto prima. Tutto per una crisi energetica che ha alla base una questione climatica, proprio perché sono stati inaspriti gli standard per le quote di emissioni di CO2: l’obiettivo è la neutralità, ossia “zero emissioni” (sono gli obiettivi della famosa Agenda 2030). Non è solo un impegno dell’Unione Europea: in realtà è un’agenda mondiale, condivisa. Possiamo far risalire la sua pianificazione al Club di Roma, che produsse quello che possiamo considerare un documento-chiave per interpretare la natura del Grande Reset.

 Sto parlando del famoso studio, pubblicato nel 1972, sui “limiti dello sviluppo”.

Lo studio fu poi demandato al Mit (il Massachusetts Institute of Technology di Boston) per uno studio molto dettagliato e scrupoloso per determinare quali sarebbero i limiti dello sviluppo. Quello studio del 1972, di circa 200 pagine, è diventato un bestseller tradotto in trenta lingue e venduto in 12 milioni di copie, in tutto il mondo. Se ne è discusso tantissimo, da parte dell’opinione pubblica: per la prima volta, quello studio dichiara come, proseguendo con l’attuale modello di sviluppo economico e demografico (quello di allora, perlomeno), l’umanità sarebbe destinata al collasso entro il XXI Secolo. Viene quindi applicato un modello matematico di tipo informatico, che ricorre allo strumento delle simulazioni. La sintesi è netta: se non riducono tutte le variabili che interagiscono tra loro (ossia: la crescita della popolazione mondiale, la crescita economica e l’inquinamento), si arriverà a una catastrofe irrimediabile, alla quale l’uomo non saprà far fronte.

Quindi viene auspicata una decrescita della popolazione, considerata fuori controllo già allora (1972), quando la popolazione mondiale era circa la metà di quella odierna. Sempre secondo quello studio, la crescita della popolazione avrebbe per forza comportato una crescita dell’inquinamento, e dunque un collasso del sistema naturale. Dopo vent’anni quello studio è stato aggiornato: vengono ribaditi i concetti principali e si dichiara che i parametri sono stati addirittura superati.

 Quindi inizia un’escalation di appelli e l’introduzione di misure sempre più orientate a contenere il riscaldamento climatico, che diventa il tema dei temi, l’obiettivo principale di tutti i consessi internazionali e dei gruppi di potere, a discapito di una tutela dell’ambiente e della riduzione dell’inquinamento (che potremmo tutti condividere). E invece: il riscaldamento climatico e il contenimento della popolazione mondiale diventano le priorità ineludibili.

Abbiamo visto come, in Europa, questo approccio malthusiano abbia effettivamente portato, soprattutto in paesi come l’Italia, a una decrescita della popolazione. Occorre tempo, perché si abbiano i risultati di questa pianificazione, ma ora siamo davvero giunti a una fase di denatalità. Addirittura abbiamo avuto anche l’avviso dell’Istat, una sorta di “spoiler”: l’istituto di statistica ci ha appena detto che l’Italia è un paese da 32 milioni di abitanti.

E l’obiettivo è proprio questo: raggiungere uno stato in cui l’uomo è visto come un essere che inquina, come ha detto lo stesso ministro Cingolani; dato che l’uomo ha un’impronta ecologica, la popolazione mondiale deve essere contenuta, così come il modello di crescita non può più continuare a seguire il corso dello sviluppo che ha seguito finora. Lo stesso Club di Roma auspica quella che definisce “una rivoluzione copernicana delle menti”. In altre parole, la progettazione del Grande Reset di oggi risale in qualche modo a cinquant’anni fa. Quello studio del 1972 è stato una linea-guida. Pensiamo che il Club di Roma fu fondato da Aurelio Peccei, già amministratore delegato della Olivetti, la cui Fondazione pare che abbia finanziato poi la Casaleggio.

Pensiamo anche che quello studio fu commissionato e pagato dalla Volkswagen, poi coinvolta nello scandalo del “Dieselgate”. Se si legge quel documento, vi si ritrovano i concetti (e anche le espressioni) che sono alla base della nuova narrazione dominante: cioè questo senso di urgenza, la tesi secondo cui ogni anno perso è quasi un crimine contro l’umanità. Gli autori esortano ad adottare un cambio radicale di mentalità, investendo tutta l’opinione pubblica.

E solo attraverso la consapevolezza della gravità di quello che starebbe per accadere si potrà raggiungere l’obiettivo. Solo allora le persone potranno agire di conseguenza. Quindi aleggia continuamente questo spettro di una catastrofe imminente, che può essere scongiurata soltanto con un cambio radicale, drastico, e che richiede sacrifici, da parte dell’umanità. Vediamo quindi che la narrazione è la stessa, rispetto a quella proposta oggi. Poi ci sono anche frange di fanatici dell’ecologismo, che addirittura auspicherebbero un ritorno al livello pre-industriale della popolazione. C’è anche chi auspica che la stessa Inghilterra torni a 2 milioni di abitanti: sono eco-totalitaristi, eco-nazisti a tutti gli effetti.

Nei giorni scorsi, abbiamo visto Draghi e Cingolani interagire con Greta Thunberg quasi con deferenza. Greta non è certamente una scienziata né una super-esperta in materia: è lampante tutta l’ipocrisia e il carattere contradditorio di questa narrativa. Si dice che Greta soffra di disturbi dello spettro autistico, che tendono a produrre comportamenti ripetitivi e stereotipati. Non a caso, vediamo come questa ragazza si esprima per slogan, con un’esasperazione che le è stata indotta, inculcata, di cui probabilmente non si rende nemmeno conto. Ma gli slogan che lei ripete sono, appunto, quelli del Club di Roma, che poi hanno improntato tutte le ricerche e tutte le politiche successive.

 Ossia: “La casa sta andando in fiamme, siamo di fronte a un disastro; voi non fate nulla di concreto, è ora di agire, non c’è più tempo”. Sono slogan che fanno presa, sulle masse. E quindi, cinicamente: quale migliore interprete, di una ragazzina che soffre di questo disturbo, e che quindi probabilmente non si renderà mai conto di essere stata manipolata? Quella della narrazione di Greta è una retorica così consunta da lasciare stupefatti, nel vedere come invece continui a far presa sull’opinione pubblica. Non a caso, alla ragazzina svedese con la sindrome di Asperger (che la rende indifesa e quindi inattaccabile: sarebbe un tabù offendere una ragazzina che ha problemi comportamentali) è stata ora affiancata l’altra icona, Vanessa, la ragazza di colore che viene dall’Africa.

 Quindi abbiamo tutti gli stereotipi della retorica inclusivista: si predica l’equità e, per raggiungerla – ci dice sempre il Club di Roma – occorre eliminare l’ostacolo della crescita demografica.

 E’ davvero una narrazione stucchevole, piena di melassa.

La deferenza di Draghi e Cingolani non è nei confronti di Greta, ma – chiaramente – nei confronti del piano di cui lei è una chiara espressione, una marionetta (credo anche ignara: Greta è un puro prodotto mediatico). La deferenza è verso questo piano: che è ben preciso e si sta sviluppando ormai concretamente. La catastrofe preannunciata dovrebbe avverarsi entro il XXI Secolo: per cui non abbiamo più tempo, secondo i cosiddetti filantropi e secondo le menti di questo Green Reset. Di fatto, l’obiettivo è quello: avere una società con un nuovo modello, che sia di decrescita (infelice, più che felice).

Una decrescita economica e anche demografica, tutta improntata al contenimento del riscaldamento climatico, che la scienza mainstream oggi imputa all’azione antropica. Tacitati gli scienziati che contestano questa tesi, e nonostante il fatto che l’aumento della temperatura terrestre sia minimo, tutto sarà improntato alla narrazione del controllo del riscaldamento climatico. Tutta un’economia verrà trasformata, e i rapporti umani subiranno una svolta verso una digitalizzazione, considerata più “green”. Ma allo stesso tempo, e qui si chiude il cerchio, la digitalizzazione – dei rapporti umani, dell’economia, della moneta, della sanità (con la telemedicina), della didattica, delle nostre identità (con l’identità digitale) – ci mette sempre di più in pericolo.

Ai lockdown sanitari potranno aggiungersi blackout energetici, lockdown climatici e (come abbiamo appena visto) blackout informatici. Riguardo a questi ultimi, gli episodi divenuti sempre più frequenti: nei mesi scorsi il caso di Solar Winds (un’azienda americana di software), poi Colonial Pipeline (azienda petrolifera, sempre Usa), quindi il caso della Regione Lazio, e ora il blackout di Facebook. La popolazione mondiale, ormai assuefatta all’uso di Internet e dei social, viene messa davanti alla sua fragilità: da un momento all’altro, tutto ciò potrebbe venir meno. Dobbiamo stare attenti: al di là del fatto che probabilmente non sapremo mai il motivo alla base delle 6 ore di sospensione di Facebook, non dobbiamo cadere nelle strumentalizzazioni del mainstream stesso; perché c’è chi afferma che, senza la Rete, saremmo tutti più sereni.

 Non è così, ovviamente: proprio grazie all’utilizzo dei social, infatti, abbiamo potuto costruire delle reti, limitando il dominio monopolistico del mainstream. Ora il web subisce la censura, che prima non era presente: e anche la censura dei social fa parte del Grande Reset. E’ detto in modo esplicito: i social hanno un ruolo importante, nella limitazione delle famigerate “fake news”; quindi, la sospensione di Internet e della libera informazione è un obiettivo dichiarato. Pensiamo anche al momento in cui saremo tutti digitalizzati, e tutto dipenderà da Internet e dalla nostra connessione; ogni cosa: la nostra identità digitale, la nostra stessa moneta.

Ecco, pensiamo a un caso di blackout: arriverebbe a disconnettere l’uomo stesso, che in questo nuovo corso (di Reset totale) diventa un’entità digitale che può essere accesa o spenta secondo una programmazione – che può essere spacciata per incidente o può essere un incidente effettivo (non lo sapremo mai, di fatto). Però ci troviamo sempre nell’ambito delle profezie auto-avveranti. E non a caso che a luglio ci sta stata la simulazione del Cyber Polygon 2021, aperta dallo stesso Klaus Schwab, che ha detto:

«Occorre vaccinare anche Internet, perché un evento pandemico informatico potrebbe far sembrare il Covid una sciocchezza». Quindi, cerchiamo di andare oltre le apparenze. Purtroppo, abbiamo visto – a nostre spese – che tutta la narrazione del mainstream è sempre mendace e ingannevole.

(Ilaria Bifarini).

 

 

 

 

Falsa Narrazione e fantomatica “Minaccia nera.”

Conoscenzealconfine.it- Cesare Sacchetti-(12 Ottobre 2021)- ci dice:

(Telegram).

 

Se apriamo le prime pagine dei giornali di regime troviamo la stessa identica falsa narrazione.

Questo non deve sorprenderci affatto perché ormai da tempo abbiamo visto che non esiste alcuna informativa. Esiste una macchina di menzogne saldamente nelle mani di cinque famiglie, ognuna delle quali è fedele all’agenda del Nuovo Ordine Mondiale. L’ultima falsa narrazione in questione è quella che descrive la fantomatica “minaccia nera”.

Le false opposizioni del Parlamento ormai non riescono più a contenere il dissenso nei confronti del regime mondialista. Il dissenso è ormai uscito dal Parlamento e sta correndo rapidamente verso i confini del sistema. Il regime pertanto per cercare di contenere nel perimetro della Matrix il popolo che ormai non crede più alla truffa della democrazia liberale, ha tirato fuori l’ultima risorsa a guardia del sistema: la falsa destra patriottica. Abbiamo osservato precedentemente come questi gruppi definiti dai media come “neofascisti” non hanno in realtà nessuna intenzione di restituire la sovranità nazionale perduta all’Italia.

La loro funzione è quella piuttosto di penetrare le fila di nascenti movimenti patriottici, provocare violenze consentite dalla parte marcia delle forze dell’ordine, per poi poter avere il pretesto di mettere al bando la lotta contro la dittatura, definendola come “minaccia terroristica”. C’è un problema però nell’esecuzione di questo piano. Giunti a questo punto, l’unico modo per tenere in vita il sistema è quello di ricorrere alla violenza contro i dissidenti, e per ricorrere alla violenza serve il sostegno unitario di forze dell’ordine e forze armate. Il regime di Draghi non si trova in queste condizioni. Fasce sempre più larghe degli uomini in divisa prendono le distanze dalla dittatura.

Ormai è solo una piccolissima parte della popolazione che beneficia dell’attuale status quo. Solo questa piccola élite parassitaria ha interesse a mantenere le cose così come stanno. Il resto del Paese vive nelle sofferenze quotidiane. La sensazione pertanto, è che se la corrotta classe politica italiana pensa di salvarsi nascondendosi dietro lo spauracchio della falsa destra nazionalista, stia difatti rincorrendo una illusione. Aristotele definiva la democrazia come una delle forme di governo più corrotte. Attualmente l’Italia e il mondo Occidentale sembrano trovarsi nella fase dove la corruzione delle democrazie è così permeata nelle radici del sistema da portare ad un suo inevitabile crollo.

In un precedente post mi è capitato di fare delle considerazioni su come ormai parti sempre più ampie delle forze armate e delle forze dell’ordine stiano voltando le spalle al regime. Ho appena avuto una conversazione con una mia fonte delle forze dell’ordine, che presta servizio presso una delle più importanti infrastrutture del Paese. Questa fonte mi ha in pratica confermato quanto già detto in precedenza. Il ministero dell’Interno ha chiesto alle forze dell’ordine che lavorano presso questa infrastruttura di venire a prestare servizio per un’altra manifestazione contro il certificato razziale vaccinale prevista proprio per il 15 ottobre, giorno nel quale dovrebbe entrare in vigore l’infame decreto del regime Draghi.

I poliziotti si sono rifiutati categoricamente e hanno anche espresso l’intenzione di mettersi in malattia proprio per il giorno 15. Questi stessi agenti hanno espresso profondo disgusto per quei “colleghi” che si sono prestati a manganellare manifestanti pacifici lasciando agire indisturbata la falsa destra nazionalista che occupava la sede della CGIL.

Le forze dell’ordine pertanto si stanno schierando contro il sistema. A questo punto, tutto lascia pensare che siamo ad un passo dal redde rationem (la resa dei conti) con i traditori della patria.

Il 15 ottobre avrebbe dovuto essere la data dell’inizio della società autoritaria mondialista in Italia. Questa data invece sembra che stia per essere la data nella quale sarà intonato il requiem, che accompagnerà l’inizio della fine del regime di Draghi e della corrotta seconda Repubblica.

Speriamo…

(Cesare Sacchetti- t.me/cesaresacchetti).

No Green Pass, Freccero: “Ogni Manifestazione volutamente infiltrata.

Conoscenzealconfine.it-Carlo Freccero-(12 Ottobre 2021)-ci dice:

(Telegram).

 

Carlo Freccero: “Come diceva Cossiga, basta infiltrare per screditare. I fatti del G8 del 2001 si ripetono”.

“Ogni manifestazione No Green Pass è volutamente infiltrata”. È la dura denuncia che Carlo Freccero ha affidato in esclusiva all’Adnkronos, commentando i fatti di sabato scorso a Roma, con scontri e violenze legati alla manifestazione No Green Pass, a cui è seguito l’assalto alla sede della Cgil.

“Se sostengo il referendum – sottolinea Freccero all’Adnkronos – significa che sono a favore della Costituzione e che voglio difenderla da ogni attacco. Con il referendum vogliamo risolvere l’attuale deficit democratico con le armi della democrazia diretta. Però anche manifestare è un diritto, diritto costituzionale. Diritto che ormai ci viene negato nei fatti perché ogni manifestazione No Green Pass è volutamente infiltrata. E, come ci ricorda la celebre la frase di Cossiga… basta infiltrare una manifestazione per screditarla“, afferma Freccero.

“Cito un episodio gravissimo che se fosse provato, getterebbe grave discredito sul rapporto di fiducia tra cittadini ed istituzioni. Sembra – afferma Freccero – che un funzionario di polizia in borghese abbia prima partecipato alle cariche contro la polizia ed abbia poi selvaggiamente aggredito a calci e pugni un inerme manifestante.

Queste cose sono sempre successe, ma oggi c’è internet. Immediatamente è partito un appello all’identificazione, che è stata effettuata in tempi brevissimi sulla base delle immagini disponibili. Ometto nome e curriculum per rispetto della privacy e perché manca ancora un riscontro giudiziario. Le denunce penali sono già in corso.

C’è un altro grave episodio da chiarire: le foto di un manifestante che nei corridoi della Cgil si cambia d’abito per interpretare il ruolo del fascista“, aggiunge Freccero, che conclude: “Il G8 del 2001 si ripete vent’anni dopo”.

(Carlo Freccero)- adnkronos.com.

 

 

 

 

Polonia-Ue, cosa sta succedendo. "Regole uguali ovunque o Europa collassa."

msn.com-quotidiano.net-(11 ottobre 2021)-ci dice:

 

Varsavia, 11 ottobre 2021 - Dalla Brexit alla Polexit: ci risiamo. Anche se questa volta l'atmosfera diventata elettrica dopo la sentenza senza precedenti dell'Alta Corte, che ha sancito il primato delle leggi polacche su quelle comunitarie, non sembra poter sfociare in un distacco ufficiale della Polonia dall'Unione Europea. Se il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Ue aveva diviso in due la popolazione britannica, il giudizio dei polacchi sembra netto, come dimostrano le centomila persone scese in piazza a Varsavia a favore della permanenza nell'Unione Europea e contro i tentativi del governo che vanno verso uno strappo da Bruxelles.

L'Ue dal canto suo non farà sconti: "Il principio dello stato di diritto è che nessuno è sopra la legge - ha dichiarato oggi la vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova, nel suo intervento al Forum 2000 - per questo noi siamo ferrei su questo. Lo stato di diritto - ha spiegato - è anche la limitazione dei poteri, principio alla base degli Stati membri. Ora, dopo la decisione della Corte costituzionale polacca, devo dire che se non confermiamo il principio nell'Ue che regole uguali sono rispettate allo stesso modo in ogni parte dell'Europa, tutta l'Europa comincerà a collassare".

Cosa è successo. Le possibili sanzioni .Le proteste a Varsavia. Cosa è successo.

Negli scorsi giorni la Corte costituzionale polacca, guidata dalla giudice Julia Przylebska, ha decretato che alcuni articoli dei Trattati dell'Unione europea sono "incompatibili" con la Costituzione dello Stato polacco e che le istituzioni comunitarie "agiscono oltre l'ambito delle loro competenze".

La sentenza entra nel contenzioso sulla riforma della magistratura voluta dal partito al governo Diritto e giustizia (Pis) del leader Jaroslaw Kaczynski e, in particolare, sul nuovo sistema di disciplina dei giudici che secondo l'Ue mina l'indipendenza del sistema giudiziario già oggetto di una procedura di infrazione.

E mentre l'Unione europea, tramite le voci del commissario alla Giustizia Didier Reynders e del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha espresso preoccupazione per quanto successo, a Varsavia il governo di Mateusz Morawiecki ha accolto con favore la decisione della Corte che conferma "il primato del diritto costituzionale sulle altre fonti del diritto", come spiegato dal portavoce Piotr Muller, secondo cui la sentenza si riferisce alle competenze dello Stato polacco che non sono state trasferite agli organi Ue.

Le possibili sanzioni.

La decisione della Corte potrebbe incidere negativamente sul versamento del Recovery Fund alla Polonia, che è stato vincolato al rispetto dello stato di diritto polacco già da tempo indebolito rispetto agli standard europei. In ballo ci sono 58,7 miliardi di euro fra prestiti e sussidi del Next Generation Ue, a cui Bruxelles non ha ancora dato il suo via libera che alle condizioni attuali non sembra neanche immaginabile. E secondo Eve Geddie, la direttrice della sede europea di Amnesty International, "l'Ue e gli Stati membri devono intraprendere un'azione legale, politica e finanziaria urgente e chiarire che questi principi fondamentali non sono aperti a negoziati o al gioco".

Le proteste a Varsavia.

Centomila polacchi sono scesi in piazza a Varsavia, la 'capitale europea' della Polonia per dire sì alla permanenza del proprio Stato nell'Ue. E, secondo il sondaggio, è l'80% della popolazione polacca a non volere lo strappo da Bruxelles. Iniziative a sostegno dell'Ue, infatti, si sono svolte fra sabato e domenica in 120 località del Paese. Almeno 4 persone sono state fermate ieri al maxi-corteo pro-Ue a Varsavia, secondo quanto riferito oggi dalla polizia polacca, citata da media locali, e tra queste c'è un nipote 18enne del premier polacco Mateusz Morawiecki, che ha anche denunciato di essere stato picchiato dagli agenti mentre era a terra durante il fermo.

 

 

 

 

GLI OPPRESSI CI SONO ANCORA ,

LA SINISTRA NO.

Laverita.info-Ermanno Bencivenga-(13-10-2021)- ci dice:

E’ la parte politica che dovrebbe curarsi della giustizia sociale ,invece i partiti e gli organi d’informazione di area di sinistra sono schierati con i più forti, come le multinazionali.

(…) La sinistra dovrebbe essere definita dall’impegno nella difesa degli oppressi e della giustizia sociale ,ma i partiti ed i mezzi d’informazione che si fregiano oggi di questa etichetta  sono schierati in modo uniforme a sostegno della grande finanza e delle multinazionali (oggi soprattutto di quelle del farmaco) e per gli oppressi  che soffrono nel nostro Paese manifestano noncuranza, se non disprezzo.(…).

Per motivi anagrafici io sono diventato adulto in un periodo storico in cui i temi della giustizia  sociale e della difesa degli oppressi erano dominanti nella conversazione .(…).

Un’altra cosa che non potevo sapere  è che i conservatori erano da tempo attivamente al lavoro per riappropriarsi   della conversazione pubblica e imporvi i propri parametri e valori. Al termine di questo lavoro ,che ebbe uno straordinario successo , certe idee o proposte non sembrarono  più giuste o sbagliate, ma strane ,fuori tema ,estranee al rango di opzioni plausibili.

Tale divenne , per fare un solo esempio ,l’idea che le tasse fossero usate  per riequilibrare i redditi e ridurre la sperequazione economica: un candidato che, a partire dagli anni Ottanta , si  presentasse all’elettorato con una proposta del genere sarebbe andato incontro  ad un suicidio politico.

E dopo l’appropriazione del discorso ,i fatti seguirono le parole e l’intero mondo prima occidentale e poi globalizzato venne ad essere dominato da un gigantesco blocco conservatore, al quale non era neanche concepibile un’alternativa, era fuori dal rango delle opzioni plausibili .

Ogni movimento politico , però, crea naturalmente al suo interno una sua destra ed una sua sinistra.

Questo vale anche per il blocco conservatore che oggi domina il mondo: anch’esso ha frange più decisamente reazionarie e altre più progressiste, ma queste ultime non rappresentano la sinistra in quanto tale ,ma rappresentano quella che potremmo chiamare la sinistra della destra.

Vivendo negli Stati Uniti ,ho visto questo fenomeno in azione a partire dagli anni Novanta, quando, dopo  12 anni di presidenza repubblicana ,venne alla ribalta Bill Clinton ,che si fece alfiere di quella che fu detta “nuova sinistra “ (in Italia ,ricordo, si parlava con toni ammirati del “ clintonismo”)e che era in sostanza ,appunto ,la sinistra della destra.      

A questa cosiddetta sinistra ,peraltro ,riesce  spesso  più facile compiere mosse conservatrici che sarebbero impossibili a frange più reazionarie dello stesso blocco.

Così Clinton demolì quanto c’era in America di stato sociale; firmò accordi internazionali che consentirono alle aziende di delocalizzare la produzione in Paesi con manodopera a basso costo , demolendo di fatto anche l’azienda manifatturiera degli Stati Uniti e creando una massa di scontenti che sarebbe poi diventata il popolo di Trump; inasprì a tal punto le pene anche per reati minori, da dar origine ad un universo carcerario che è arrivato a contare oltre 2 milioni di detenuti. 

Mosse del  genere non sarebbero state possibili per Reagan o Bush padre; per il comeback kid dell’Arkansas , piece  of cake.

Così, se oggi è difficile capire in che senso diciamo Berlusconi sia di destra  e Letta o Renzi di sinistra ,è perché siamo vittime di un’illusione prospettica. Non stiamo guardando a tutto lo spettro delle opzioni politiche possibili, ma a un unico blocco conservatore che ha una sua destra ed una sua sinistra, i cui membri sono d’accordo sul 99 % delle scelte qualificanti e differiscono solo per delle inezie.

Certo ai propri sostenitori bisogna dare a bere  che ci siano distinzioni e scelte decisive in ballo , e le si va a prendere fra quei temi di carattere sociale che , per quanto di indubbia importanza    , non incideranno però, quale che ne sia la soluzione ,sui veri rapporti di potere e di controllo e che comunque (…) danno origine soltanto ad opposti isterismi.

In una situazione di tale confusione ideologica bisogna muoversi seguendo non i tic del passato  ma la stella polare della ragione.

Chi sono oggi gli oppressi ? L’ho detto e lo ripeto : bambini senza gioco, studenti senza educazione, lavoratori senza lavoro ,creativi senza un pubblico ,anziani condannati all’ergastolo senza colpa e senza processo.

Chi li difende ? Chiunque sia quella è la sinistra di oggi , e parla anche dalle colonne di questo giornale.

E sarebbe ora che si riconoscesse e si contasse.

(Ermanno Bencivenga).

 

 

 

 

 

Green Pass, finiremo tutti schedati?

Ecco il Decreto che cancella un bel po’ di Privacy.

Conoscenzealconfine.it- Fausto Carioti-(13 Ottobre 2021)-ci dice :

(Telegram)

 

Cosa prevede l’articolo “2 quinquiesdecies” del Codice della Privacy, che Mario Draghi e il suo governo hanno appena abrogato? Malgrado il nome in “latinorum”, è il caso di chiederselo, perché riguarda tutti da vicino.

Ed è pure il caso di leggere con attenzione l’intero “decreto Capienze” approvato giovedì 7 ottobre, all’unanimità, dal consiglio dei ministri, che grazie al Green pass aumenta le presenze nei cinema, negli stadi e altrove, ma non solo. Apre infatti le porte al rischio di una schedatura di massa da parte dei pubblici uffici: sanitaria, giudiziaria, fiscale e biometrica.

Il comunicato uscito da palazzo Chigi dà una versione minimalista:

“Sono state introdotte, in coerenza con il quadro europeo, alcune semplificazioni alla disciplina prevista dal decreto legislativo 196/2003 del trattamento dei dati con finalità di interesse pubblico”.

“Semplificazioni”, le chiamano quindi gli uffici di Draghi. Però da una lettura attenta del testo, assieme a chi conosce la materia, esce una storia diversa, meno rassicurante. Il decreto rimuove infatti i vincoli alla raccolta e ai trattamenti dei dati, inclusi quelli più rischiosi per la riservatezza degli italiani, che oggi le amministrazioni dello Stato sono tenute a rispettare.

 

Da adesso, in nome del “pubblico interesse”, esse potranno fare teoricamente di tutto. Incluso il “riconoscimento facciale” a tappeto, qualora lo ritenessero necessario. Le novità sono racchiuse in poche righe, comprensibili a chi mastica la materia (non ai parlamentari, quindi, essendo la gran massa di loro abituata a votare schiacciando bottoni secondo le indicazioni del capogruppo, senza farsi domande).

Il decreto 196 del 2003, ovvero il Codice della Privacy, ne esce stravolto. Per cominciare, il decreto vi inserisce una nuova norma, secondo la quale “il trattamento dei dati personali da parte di un’amministrazione pubblica (…) nonché da parte di una società a controllo pubblico (…) o di un organismo di diritto pubblico, è sempre consentito se necessario per l’adempimento di un compito svolto nel pubblico interesse”.

Giusta Causa.

Tutto diventa lecito, dunque, se fatto in nome della “giusta causa”. E chi decide se l’operazione è funzionale al “pubblico interesse”? Lo stesso ufficio, ovviamente! Sempre quel decreto, dispone che “la finalità del trattamento, se non espressamente prevista da una norma di legge o, nei casi previsti dalla legge, di regolamento, è indicata dall’amministrazione, dalla società a controllo pubblico o dall’organismo di diritto pubblico in coerenza al compito svolto o al potere esercitato”.

Mani libere, in parole povere. L’unico “contropotere” esistente, quello dell’autorità per la protezione dei dati personali, oggi guidata dal giurista Pasquale Stanzione, è ridotto ai minimi termini. Intanto viene abrogato “l’articolo 2 quinquesdecies” dello stesso codice della Privacy. È quello che sinora ha consentito al garante di imporre “misure e accorgimenti a garanzia dell’interessato” qualora il trattamento dei dati presenti “rischi elevati”, anche se svolto “per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico”.

 

Garante fuori gioco.

Misure che consistono, ad esempio, nell’obbligo di consultare il garante stesso prima di fare qualcosa che potrebbe essere pericoloso per la riservatezza dei cittadini. Una tutela che adesso salta, e assieme ad essa sono quindi cancellati le sanzioni amministrative e gli illeciti penali a carico dei dirigenti pubblici che non chiedono il permesso preventivo dell’authority.

Sanzioni e illeciti potranno scattare solo dopo, a violazione commessa e accertata, sempre che qualcuno se ne accorga. Agli uffici dello Stato e ai loro dirigenti, inoltre, basterà sostenere che la raccolta e l’uso dei dati sono fatti per adempiere a “riforme, misure e progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, e il garante avrà appena trenta giorni di tempo (anziché i quarantacinque attuali, comunque pochi) per comunicare se lì si violano le leggi sulla privacy oppure no; trascorso questo periodo, potrà “procedersi indipendentemente dall’acquisizione del parere”. E siccome l’authority ha una cronica carenza di personale, e gli obiettivi del Pnrr coprono ogni aspetto della nostra esistenza, dalla riduzione dell’evasione fiscale all’incremento della fecondità, l’uso della scorciatoia si avvia a diventare la regola.

(Fausto Carioti- liberoquotidiano.it- Telegram Twitter).

 

 

 

 

 

Cittadini europei sotto Sorveglianza:

crescono i Poteri della Polizia europea.

Conoscenzealconfine.it- Stefano Bocconetti-(14 Ottobre 2021)-ci dice:

(Telegram)

Sorveglianza di massa. L’altro ieri la commissione ha dato il via libera all’ampliamento dei poteri dell’Europol, l’ufficio europeo di polizia. Che d’ora in poi potrà acquisire dati di chiunque, praticamente senza vincoli.

Forzando un po’ la mano, si potrebbe dire: meno Parlamento, più polizia. Meno Parlamento europeo, più Europol.

I fatti: meno di sette giorni dopo il voto all’assemblea di Strasburgo che chiedeva di vietare la sorveglianza di massa e che fissava limiti precisi all’uso dei dati e del riconoscimento facciale da parte delle polizie, ieri la commissione, che un po’ ironicamente si chiama “per i diritti civili e le libertà” – LIBE – ha deciso di andare nella direzione opposta. E a maggioranza – contrarie sinistre e verdi – ha dato il via libera all’ampliamento dei poteri dell’Europol, l’ufficio europeo di polizia. Che d’ora in poi potrà acquisire dati di chiunque, praticamente senza vincoli.

L’uso delle informazioni personali da parte dell’Europol già l’anno scorso era stato oggetto di forti polemiche. Le aveva sollevate proprio il Gepd, l’ufficio di Bruxelles per la protezione dei dati. Che aveva denunciato come la raccolta di tanti, troppi elementi non rispettava il mandato legislativo. Che prevede – meglio: prevedeva – il divieto assoluto di raccolta per persone non implicate in indagini e che soprattutto obbligava l’agenzia a resocontare, a rendere trasparente la propria attività in questo campo.

Limiti e regole che ora salteranno. Con una nuova legislazione che renderà addirittura ininfluente il ruolo del Gepd. Perché d’ora in poi l’Europol potrà trattare dati provenienti da qualsiasi data-base, anche provenienti da “privati”, anche quelli che potrebbero fornire i provider di Internet. Non solo ma l’Europol potrà visionare dati addirittura di paesi fuori dall’Europa, quelli che scelgano “di fornirli volontariamente”. Ignorando se in quegli Stati la privacy ed i diritti delle persone siano rispettati, come prevedono – ancora – le norme del vecchio continente.

Senza contare che prima l’Europol aveva l’obbligo – formale, certo ma pur sempre vincolante – di dover spiegare “lo scopo”, la ragione per la quale acquisiva dati personali. Ora quel vincolo è stato cancellato. Compensato con la presenza di due parlamentari nel gruppo di controllo sull’Europol (lo chiamano: JPSG). Ovviamente, come “osservatori”.

Ma c’è di più. Di più allarmante: la commissione ha dato mandato all’agenzia di “ricercare, con finanziamenti europei, nuovi algoritmi e nuovi strumenti di contrasto alla criminalità”. Tradotto: si chiede alle polizie di investire nell’intelligenza artificiale. Esattamente l’opposto di quanto votato il 5 ottobre dal Parlamento europeo che ha chiesto – letteralmente nel testo – la fine di “ogni attività nel campo dei modelli predittivi nella repressione dei crimini”. Proprio perché “gli effetti discriminatori di queste pratiche sono ormai evidenti, queste tecnologie riproducono pregiudizi ai set di dati, con un impatto sproporzionato sui gruppi emarginati”, per usare le parole di Chloé Berthélémy, consulente politico dell’European Digital Rights (EDRi).

A tutto ciò il relatore del Libe, il popolare spagnolo Javier Zarzalejos ha risposto con le stesse identiche parole di chi a Strasburgo si era opposto alla mozione contro la sorveglianza di massa: “C’è poco da fare, serve una polizia capace di elaborare grandi insiemi di dati personali, anche a fini di profilazione. È essenziale per combattere la nuova criminalità”.

Una commissione e le pressioni delle polizie nazionali dunque valgono più di un parlamento. E ora si addensano pesanti nubi sulle decisioni che tra poco dovranno prendere i governi europei sull’Artificial Intelligence Act.

(Stefano Bocconetti- ilmanifesto.it- dirittiglobali.it).

 

 

 

 

 

Eccoci, finalmente: ora comincia la grande diserzione.

Libreidee.org-Giorgio Cattaneo-(14/10/2021)-ci dice :

 

Le grandi rivoluzioni, si dice, sono sempre state progettate, innescate e dirette da formidabili élite avanguardistiche. Vero, ma poi che fine han fatto, quei rivolgimenti? Quanto alle élite, oggi sembra disastrosamente crollato il loro prestigio: persino l’oceanico astensionismo che ha rimpicciolito le ultime elezioni italiane (amministrative, per giunta: solitamente partecipate) suona come una campana a morto, per chi è solito utilizzare pedine locali.

 Sembra un avviso rivolto non solo al super-governo del Tecnocrate, ma in fondo anche alle possibilità dell’intera politica liberale, democratica, completamente svuotata. L’arena è ormai percepita come corrotta, infiltrata, devitalizzata: nemica, addirittura. Manipolata proprio dai mediocri, impresentabili terminali di quelle stesse élite che oggi esternano il loro delirio globalista a vocazione totalitaria. Lo fanno senza più nemmeno nascondersi, dichiarando in modo esplicito i loro obiettivi apertamente zootecnici. Imperativi categorici e funesti, monotoni e minacciosi: magari inventano emergenze e pandemie, mettendo in croce i sistemi sanitari con artifici criminosi.

Ieri si sfoderava la menzogna per armare la paura e l’infamia, l’affronto delle restrizioni; oggi non si esita a ricorrere al brutale ricatto per prolungarle all’infinito, quelle restrizioni, allo scopo di ottenere la digitalizzazione forzata del gregge, occasionalmente spacciata per campagna vaccinale.

Le conseguenze sono deflagranti, potenzialmente rovinose. Fa impressione il volume dell’imponente, storica diserzione che ha l’aria di essere ormai alle porte. Può ricordare, in nuce, il lampo di certe eroiche latitanze, compresa quella dei resistenti del 1943, mescolato con il furore sfocato e la passione civile degli studenti del Sessantotto e poi dei loro emuli No-Global massacrati al G8 di Genova, al fervore giustizialista dei giovani nelle strade di Manhattan in mezzo ai cortei di Occupy Wall Street.

Destra e sinistra – le antiche maschere del Novecento, costate milioni di vite umane – nel frattempo sono cadute con ignominia, lungo la strada. Sopravvivono solo nei patetici avanspettacoli nazionali, ancora indossate da burattini manovrati da consorterie di manovratori, a loro volta pilotate, in un gioco di scatole cinesi che sembra senza fine.

Di fronte a quanto va accadendo, la stessa geopolitica rischia di ridursi a semplice fotografia laconica di traiettorie contingenti, che non raccontano niente di essenziale. Quando le autorità ti spiegano che – senza il lasciapassare, imposto in virtù di un pericolo inesistente – non potrai più nemmeno accompagnare tuo figlio all’asilo, in quell’istante crolla ogni residua disponibilità di ascolto.

 Viene meno la fiducia verso qualsiasi narrazione che suoni anche solo vagamente politichese (cioè sentita come cadente, difettosa, debole e imprecisa, reticente, impastata di bugie fumogene). Quando prendi a badilate in faccia milioni di persone, in quel preciso istante saltano gli schemi (etici ed estetici, cosmetici, formali e sostanziali) su cui s’era fondato il patto, sempre instabile ma mai rinnegato, tra governanti e governati. Mala tempora currunt: sintetizzando, l’economista Ilaria Bifarini spiega a quali prove si sta pensando di sottoporre l’Occidente, grazie allo stratagemma (vile, in quanto artificioso e ancora una volta insincero) della presunta emergenza climatica.

Tutto è crollato, nel frattempo: tutte le retoriche del progressismo e del sovranismo, del male necessario (“ce lo chiede l’Europa”) e dei tremuli paladini populisti. E’ scaduto il tempo dei sofisti, dei dotti discettatori: oggi il governo prende per il collo gli italiani, li tratta da animali? Esige che si pieghino, dispone che vengano emarginati i refrattari? E’ la fine di un film, durato decenni e costato sangue.

 E si può ben immaginare quanto poco importi, a quei 20-25 milioni di persone, chi sarà il prossimo diligente esecutore insediato a Palazzo Chigi, chi sarà il prossimo inquilino del Quirinale, se le leggi fondamentali sono diventate carta straccia. E’ stata sempre lei, l’élite apolide teatralmente bifronte, a rubare il tempo ai sudditi: ha disciolto gli orologi, ha gettato le famiglie nell’angoscia. E lo ha fatto vorticosamente, alla velocità della luce. Succede in tutto l’Occidente, e quasi solo in Occidente: nel nostro caro Occidente post-democratico (dove si viene censurati come in Corea del Nord, si viene sospesi e magari destituiti, ma – almeno per ora – si resta a piede libero).

Per contro, è come se procedesse un piano misterioso, concepito da un’impalpabile intelligenza superiore: quella che, quando scatena il peggio, forse lo fa soltanto perché si possa un giorno partorire il meglio, che fiorirà quando i dormienti – azzannati alla gola – si saranno finalmente risvegliati. Lo pensano svariate voci di questa Italia che si è scoperta intrappolata, dopo aver sopportato (come disagio accidentale, transitorio) la pessima gestione del dichiarato allarme sanitario, manipolato nel più subdolo dei modi. Ora lo si è capito: era soltanto la “fase uno” del progetto; il meglio verrà adesso.

Colpisce, in questo frangente, chi maneggia la terminologia degli antropologi, parlando di speciazione: il bivio evolutivo che separerebbe, definitivamente, i sommersi dai salvati. Lo scienziato Corrado Malanga, chimico e anche “alienologo”, per 35 anni docente universitario, cita il secondo principio della termodinamica: non si può retrocedere, dal livello di coscienza acquisito; al contrario: dato che l’entropia nell’universo si espande sempre, non si potrà che progredire sulla strada della consapevolezza.

Malanga fruga nel terreno che un analista come Matt Martini definisce “esopolitica”. Ne sa qualcosa, sicuramente, anche Mauro Biglino. L’ipotesi: si può dedurre che persino l’Antico Testamento parli dell’ingerenza “aliena” nelle faccende terrestri, posto che si ammetta – stando all’interpretazione letterale del testo – che la Genesi possa anche descrivere una forma di clonazione, operata da individui non umani, per dar vita a una particolare variante del Sapiens.

 Che poi le religioni vi abbiano steso il loro affascinante velo di misticismo, è persino scontato (quanto la convenzionalità simbologica dell’altrettanto suggestivo esoterismo). Nulla però che impressioni un cattedratico come Egael Safran, docente di etica medica all’università di Gerusalemme: perché stupirsi della “produzione” della pecora Dolly, dice, quando è la stessa Bibbia a raccontare come fu “fabbricata” geneticamente la famosa Eva?

Un altro autorevole esponente della grande cultura che permea l’ebraismo, Yuval Noah Harari (storico dell’Università Ebraica di Gerusalemme), si permette una domanda urticante: vuoi vedere che la cyborg-élite dell’Uomo-Dio, quella che vorrebbe digitalizzare l’essere umano fino a robotizzarlo, inseguendo il sogno dell’immortalità, sarà tentata dal desiderio di archiviare anche la nostra gloriosa democrazia liberale?

 Ancora una voce israeliana – quella del generale Haim Eshed, insigne accademico per trent’anni a capo della sicurezza aerospaziale di Tel Aviv – un anno fa se n’è uscito con la seguente dichiarazione: da decenni collaboriamo con alieni, nell’ambito di una Federazione Galattica. Poco dopo, all’indomani delle esternazioni di Trump sulla “neonata” Space Force, il Pentagono ha sdoganato l’esistenza degli Ufo, amabilmente ribattezzati Uap. Bene: ma tutto questo cosa c’entra, con l’ignobile Green Pass? Stiamo parlando di notizie che riguardano lo stesso mondo, quello in cui viviamo tutti, o di qualche ipotetica realtà parallela?

Tranquilli: per ora non calerà dal cielo nessuna Astronave Madre, dice Michele Giovagnoli. Lui è un alchimista “selvatico”, impegnato a estrarre – dalla sapienza ancestrale del bosco – le essenze che oggi possono vivificare gli smarriti. E’ una persona straordinaria, della cui amicizia si può essere onorati. Venti mesi fa, nel marzo del 2020, s’era premurato di avvertire: ragazzi, sta per succedere qualcosa di epocale. E sarà la nostra grande occasione: riconquistare finalmente l’identità profonda, irriducibilmente umana, verso un altro mondo possibile (il nostro). Così s’è messo a battere le piazze italiane, radunando anime: a tutti ha regalato parole come quelle di cui era maestro un artefice assoluto come Guido Ceronetti, nemico del pensiero facile alleato delle comodità low cost (timeo Danaos et dona ferentes).

State fermi, raccomanda l’alchimista: restate saldi nelle vostre convinzioni. E riscoprite il vero motore che vi muove, il cuore. E’ quello che più teme, chi vorrebbe continuare – come ha fatto per millenni – a dominare sudditi impauriti, disinformati e depistati. Diciotto mesi fa, si spegneva un’altra luce: Giulietto Chiesa. Il primo a denunciare il dramma della falsificazione mediatica elevata ormai a sistema. L’ispido Paolo Barnard gli aveva riconosciuto una dote suprema: il coraggio, più unico che raro, di aver saputo mettere a repentaglio tutti i privilegi faticosamente e meritatamente conquistati, gettati al vento pur di restare al servizio della causa suprema della verità.

Velo pietoso sulla montagna di spazzatura che oggi il coro ufficiale ci propina con protervia, a reti unificate. Velo pietoso sui tiepidi, su tattici, sugli opportunisti. Non c’è più tempo per le parabole ipotetiche: dal 15 ottobre, come ha stabilito il Gran Consiglio Unanime, l’umanità dovrà dividersi definitivamente. Chi accetta di piegarsi, chi affronterà il deserto.

C’è una bandiera pirata, che sventola da qualche parte. L’appuntamento con la speciazione? O forse, sarà la semplice bellezza del continuare ad abbracciarsi, liberi, rifiutando l’oscenità inaccettabile della coercizione? Noi resteremo qui, par di capire: assecondando una legge, una chiamata. L’amore per un gesto naturale e semplicissimo: testimoniare la verità, non rinnegarla. Non smettere di cercarla, mai, anche se le verità artificiali piovono dal cielo, a tonnellate, quasi sommergendoci.

Niente paura: non finirà come credono i gestori dello zoo, dice Michele Giovagnoli. Certo, la diserzione avrà il suo costo: bisognerà esserne all’altezza; occorrono doti interiori, per costruire un altro mondo. Fede e speranza – sottolinea – sono bandite, nell’officina dell’alchimista. Deve bastargli la forgia di Giordano Bruno, l’ostinazione titanica di Giuseppe De Donno, l’intransigenza trasparente di Nunzia Alessandra Schilirò.

 Dall’altra parte, il potere alieno farà i suoi calcoli. Ma quelli, dice Michele, non sono della nostra razza: ora, almeno, sarà chiaro a tutti (ai non dormienti, s’intende). Forse ci siamo noi, adesso, sull’Astronave Madre. A bordo dell’Arca del Diluvio, su cui svetta il Jolly Roger della patria a cui ciascuno sente di avere pieno diritto, dalla nascita.

 Tanta tenebra, alla fine, ha generato luce. Tutto è perfetto, ora. Tutto è chiaro.

(Giorgio Cattaneo).

 

 

 

 

L’Uomo Nero, il Re Nudo

 e il Nuovo Mondo che verrà.

Libreidee.org- Redazione-(12/10/2021)- ci dice:

Indovina a chi serve, l’Uomo Nero. Chi lo fabbrica, dove lo manda a fare danni. E quando, e perché. L’Uomo Nero: a chi regala facili onori, la sua intimidazione sterile? Un fantasma effimero, dalla vocazione servile. Lo si lascia impunemente circolare, per poi incassare i dividendi della sua ovvia sconfitta, programmata dall’inizio. Così scopri per chi lavora, da sempre, quel sinistro teppista obbediente.

E vedi fin dove si spande, tutto quel nero, nella prigione scura dei cervelli purtroppo ancora spenti, dopo venti mesi. Dunque rieccolo in pista, l’Uomo Nero, proprio adesso. Che combinazione, anche stavolta. Infatti: a che punto della storia viene puntualmente riesumata, la sua provvidenziale arte antica, progettata per puntellare proprio il potere più nero, quando il palazzo sembra vacillare? Ma poi: possibile che funzioni ancora, dopo tanto tempo, la vecchia maleodorante impostura? Eccome: può addirittura sembrare un’autentica carezza, per i ciechi.

Un conforto prezioso, in tempi di spavento e di amarezze tempestose. Tutti gli altri, quelli che ormai se la sono strappata, la benda dal volto, registrano un altro spettacolo, ben diverso: anziché il buffone, al centro della scena vedono il sovrano. Lo scorgono decrepito e frustrato. Ormai è nudo, il Re: così inquieto, oggi, da rimestare nella spazzatura. Pronto persino a resuscitare, un’altra volta, lo stagionato cadavere di quel suo antico attore impresentabile: l’automa che agisce a comando, all’occorrenza, solo per invadere la prima pagina del Gazzettino della Paura, senza il minimo senso del ridicolo.

Meno la si legge, la Gazzetta, e più alza i toni: tradisce stizza, manifesta l’impotenza di chi sente che la storia sta cambiando, sta già guardando altrove. Certo, la notte sarà ancora lunga: non lo si fonda da un giorno all’altro, il Nuovo Mondo. Prima, il Vecchio Mondo deve finire di compiere, sino in fondo, la sua missione disastrosa. E’ come se gli arconti lo sapessero perfettamente, di avere le ore contate (le settimane, i mesi, gli anni). Chi scruta il cielo, dice che si sta ormai chiudendo un’era precessionale: l’alba è prevista per il fatidico 2024.

Gli avamposti del Nuovo Mondo, intanto, crescono a vista d’occhio. Sono interpretati da pionieri, divisi in due correnti di pensiero: chi spera di cambiarlo dall’interno, il Vecchio Mondo, e chi invece ritiene sia meglio lasciarlo semplicemente estinguere, sottraendosi pacificamente a tutte le sue regole abusive. Gli uni e gli altri lo riconoscono benissimo, l’Uomo Nero: lo sanno smascherare subito. E immaginano che non stia affatto così bene, il vetusto monarca, se davvero è disposto a prestarsi – ancora – alla vecchissima recita imbarazzante che ancora e sempre si imbastisce, attorno alle grottesche imprese dell’Uomo Nero.

 

 

 

Le morti legate al vaccino aumenteranno

bruscamente quest'inverno?

Unz.org- MIKE WHITNEY-(9 0ttobre 2021)- ci dice :

 

"Sono preoccupato per la possibilità che i nuovi vaccini volti a creare immunità contro la proteina spike SARS-CoV-2 abbiano il potenziale di causare lesioni micro-vascolari al cervello, al cuore, al fegato e ai reni in un modo che non sembra essere valutato negli studi di sicurezza". Dott. J. Patrick Whelan.

"Abbiamo a che fare con il male. Nel caso in cui non l'avessi notato."

Robert W Malone, MD, Twitter.

 

Domanda– Perché tutti devono essere vaccinati?

Risposta– Per salvare vite umane. I vaccini forniscono immunità che aiuta nella lotta contro le malattie.

Domanda– Quindi i vaccini prevengono l'infezione?

 

Risposta– Non esattamente, ma i vaccini forniscono un'immunità temporanea che in genere dura circa 6 mesi.

Domanda– E poi?

Risposta– Bene, allora gli esperti di salute pubblica raccomandano che le persone idonee – in particolare le persone anziane e immuno-compromesse – ottengano un "booster".

Domanda– Quindi, un'altra iniezione?

Risposta– Sì.

Domanda– Il booster è stato adattato alla nuova variante "Delta" che è diffusa negli Stati Uniti e nel mondo?

Risposta– No, non è così. È lo stesso vaccino di prima.

Domanda– Allora l'immunità sarà di breve durata?

Risposta– Sì, anche se non possiamo esserne del tutto sicuri. Non sono stati condotti studi clinici sui booster.

Domanda– Che cosa? Quindi, stiamo volando alla cieca?

Risposta– Sì. Come ho detto, non ci sono stati ulteriori studi clinici per i booster, quindi nessuno lo sa con certezza.

Domanda– Ma ho sentito che più persone iniettiamo, più il virus diventa adattabile, il che rende il vaccino meno efficace?

Risposta– Questo è vero. La vaccinazione di massa con un vaccino "permeabile" – che non neutralizza completamente l'infezione – applica una "pressione selettiva" sul virus che promuove l'emergere di varianti. Gli immunologi lo conoscono da molto tempo, infatti, alcuni lo chiamano "Virologia 101". Il vaccinologo canadese Dr. Byram Bridle lo ha spiegato in una recente intervista. Ecco cosa ha detto:

"Non dobbiamo guardare oltre ... l'emergere della resistenza agli antibiotici ... Il principio è questo: se hai un'entità biologica che è incline alla mutazione – e il SARS-CoV-2, come tutti i coronavirus è incline alla mutazione – e applichi una pressione selettiva strettamente focalizzata che non è letale, e lo fai per un lungo periodo di tempo, questa è la ricetta per guidare l'emergere di nuove varianti.

Questo è esattamente ciò che stiamo facendo. I nostri vaccini si concentrano su una singola proteina (spike) del virus, quindi il virus deve solo alterare una proteina e i vaccini non si avvicinano a fornire immunità sterilizzante".

("Le bugie dietro la pandemia dei non vaxxed", vervetimes.com).

Domanda– Quindi i vaccini stanno guidando le varianti?

Risposta– Sì.

Domanda – Quindi presto vedremo l'emergere di una variante resistente al vaccino?

Risposta: Sì, lo faremo.

Domanda– Ma i produttori di vaccini non lo sanno?

Risposta– Intendi, "non capiscono la relazione di base tra infezione virale e vaccini"? Sì, lo fanno.

Domanda– Allora perché lo fanno?

Risposta— Ottima domanda, ma la risposta richiede molte ricerche e una discreta quantità di congetture. Tutto quello che dirò è che gli autori di questa campagna di vaccinazione di massa ci stanno intenzionalmente guidando verso una crisi ancora più grande.

Domanda– Ok, quindi cosa faremo quando ci imbatteremo in una variante resistente ai vaccini?

Risposta– Non posso rispondere, ma – a giudicare dall'esperienza passata – verrà sviluppata un'altra iniezione sperimentale che il pubblico sarà costretto a prendere.

Domanda– Ma per quanto riguarda la sicurezza? Possiamo essere sicuri che questi nuovi intrugli ibridi siano sicuri?

Risposta– La sicurezza non è mai stata una priorità assoluta, né l'immunità. L'obiettivo non è mai stato "immunità di gregge" ma "vaccinazione di gregge". Uno dei portavoce più influenti dell'attuale campagna lo ha riassunto abbastanza chiaramente quando ha detto: "Dobbiamo vaccinare tutti i sette miliardi di persone" sulla terra. Le autorità sanitarie pubbliche non si sono mai deviate da questo obiettivo originario.

Domanda– Ma se l'obiettivo è vaccinare tutti sulla terra, allora i vaccini devono essere sicuri, giusto?

Risposta– No, infatti, i vaccini rappresentano una seria minaccia per la salute e la vita. Sono pericolosi.

Domanda– Sei sicuro di non esagerare, dopo tutto, quasi 2 miliardi di persone sono già state inoculate e solo una piccola percentuale di loro si è ammalata gravemente o è morta? Forse, stai sopravvalutando il pericolo?

Risposta – I vaccini sono un attacco alle infrastrutture critiche del corpo, al sistema vascolare e in particolare al sottile arazzo di cellule che rivestono le pareti dei vasi sanguigni. I vaccini innescano sanguinamento, coaguli di sangue e malattie autoimmuni. A mio parere, sono un modo abbastanza semplice per infliggere gravi danni ai sistemi e agli organi essenziali di cui si ha bisogno per sopravvivere.

Questo è il motivo per cui il dottor Vladimir Zelenko si riferisce a loro come "colpi di morte velenosa", che sembra essere una valutazione accurata. Tuttavia, hai ragione nel dire che "solo una piccola percentuale delle persone si ammala gravemente o muore" subito dopo l'iniezione. Ma questo è solo perché il vaccino funziona più come una bomba a orologeria che come un veleno. Ma è probabile che l'impatto sia altrettanto devastante nel lungo periodo. Dai un'occhiata a questo estratto da un articolo dei Medici per l'Etica Covid:

"Alla luce della risposta anticorpale recentemente caratterizzata a SARS-CoV-2, quando gli anticorpi si attaccano alle cellule endoteliali produttrici di spike sulle pareti dei vasi dopo la somministrazione del vaccino, ci si può aspettare che le proteine del complemento attivate si attacchino alle cellule endoteliali e forino le loro membrane cellulari. La conseguente morte delle cellule endoteliali esporrà il tessuto sotto l'epitelio, che avvierà due eventi significativi. Indurrà la coagulazione del sangue e causerà la perdita delle pareti dei vasi. Questo meccanismo patogenetico è stato documentato in biopsie prelevate da pazienti con infezione da SARS-CoV-2. Questi studi hanno descritto una "sindrome da danno micro-vascolare catastrofico mediata dall'attivazione del complemento"

 

... come parte della risposta immunitaria della proteina spike SARS-CoV-2. È proprio questa risposta immunitaria che i vaccini COVID-19 cercano di indurre. Tali interazioni vaccino-immunità sono coerenti con gli eventi avversi che coinvolgono la rottura capillare visibile sotto la pelle che sono stati documentati e riportati dopo la vaccinazione COVID-19". ("I pericoli dei vaccini e dei vaccini di richiamo Covid-19",I medici per l'etica Covid).

Ripeto: una "sindrome da lesione micro-vascolare catastrofica mediata dall'attivazione del complemento".

Domanda– Cosa significa questo in un inglese semplice?

Risposta– Significa che il vaccino crea una situazione in cui il tuo corpo attacca ferocemente il tuo sistema circolatorio generando coaguli di sangue e vasi sanguigni che perdono. Pensi di poter vivere con un sistema vascolare danneggiato? Pensi che godrai di una vita lunga e felice con un sistema immunitario programmato per attaccare e uccidere le cellule sane che ora producono la "proteina spike" patogena? Se è così, allora per quanto tempo; per quanto tempo pensi di poter sopravvivere a quel tipo di guerra interna? 2 anni? 5 anni? 10 anni?

Domanda– La tua analisi suona molto cospirativa. Se i vaccini fanno quello che dici che fanno, allora le persone che stanno spingendo questa campagna (di vaccinazione di massa) devono saperlo, giusto? Devono avere una certa comprensione di base dei pericoli che queste iniezioni pongono.

Risposta– Certo, lo fanno. Come potevano non saperlo? Pensi che le persone più ricche e potenti del pianeta chiuderebbero arbitrariamente l'economia globale, chiuderebbero tutti nelle loro case, sopprimerebbero i farmaci salvavita e censurerebbero chiunque sfidasse la narrativa ufficiale se non sapessero esattamente cosa ci si potrebbe aspettare che il vaccino faccia?

 

Lo sanno. Non sono solo "tirare i dadi". Hanno un piano e lo stanno implementando. Questo è chiaro.

Per quanto riguarda l'affermazione della "cospirazione", i fatti parlano da soli. Ci sono state numerose esercitazioni ed esercitazioni da tavolo condotte nell'ultimo decennio che includevano le principali agenzie Intel, big pharma, élite attiviste, dod, media e OMS?

Sì, c'erano.

E queste esercitazioni hanno sostanzialmente proiettato gli stessi risultati e scenari che vediamo oggi, in particolare l'aggiramento dei governi rappresentativi, i poteri rafforzati dei politici in conflitto, l'applicazione dei mandati sui vaccini e l'imposizione di una strategia pandemica senza precedenti che era sorprendentemente simile in ogni paese in cui è stata imposta?

Sì, di nuovo.

E i non vaccinati sono già minacciati di rappresaglie se resistono all'inoculazione? I governi stanno già andando avanti con i passaporti dei vaccini, la valuta digitale, i sistemi di credito sociale, i centri di detenzione e la sorveglianza intensificata?

Sì, lo sono.

Qualcuno di questi ti sembra casuale o si avvicina alla definizione effettiva di "cospirazione" che è: "un piano malvagio, illegale, infido o surrettizio formulato in segreto da due o più persone"?

Il fatto che i media ridicolizzano i "teorici della cospirazione", non cambia il fatto che le cospirazioni, di fatto, hanno luogo. Gli ultimi due anni aiutano solo a sottolineare questo fatto. Praticamente nulla è stato lasciato al caso. Il nostro futuro e il futuro dell'umanità sono guidati da forze potenti che non abbiamo ancora nemmeno identificato con successo. È raccapricciante.

 (Vedi: RFK jr. sull'evento 201).

Ed ecco qualcos'altro su cui rimuginare visto che siamo sul tema delle "cospirazioni". Penso che sia altamente probabile che il vaccino sia stato sviluppato ben prima dello scoppio del virus.

Domanda– Perché dovrebbe essere importante?

Risposta– In realtà conta un bel po ', perché aiuta a illustrare che la "soluzione" ha preceduto il problema, la "gallina prima dell'uovo". In altre parole, la ricerca sulle armi biologiche statunitensi era probabilmente finalizzata a creare una sostanza che avrebbe costantemente minato (e alla fine ucciso) un numero incalcolabile di persone che avrebbero dovuto essere eliminate al fine di ridurre le emissioni di carbonio, alleviare l'esaurimento delle risorse scarse e invertire la distruzione dell'ambiente naturale. Pensi che il Pentagono e la CIA abbiano programmi di emergenza del genere? Pensi che le élite globaliste potrebbero sostenere una politica del genere?

Anzi, lo farebbero, e lo implementerebbero sfacciatamente in nome della "salvezza dell'umanità" o di qualche altra sciocchezza del genere. Tieni presente che la popolazione globale all'inizio del secolo (1900) era un minuscolo 1,6 miliardi. A partire dal 2021, il numero è salito a 7,9 miliardi. E, secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, questa cifra crescerà fino a circa 11 miliardi entro il 2100.

Pensi che le élite globali si siederanno sulle loro mani e non faranno nulla mentre i pericoli "percepiti" della diminuzione dei combustibili fossili e dell'aumento delle temperature continuano a crescere? Pensa che, forse, dopo anni di appelli appassionati a "fare qualcosa per il clima" – il consenso sia stato finalmente raggiunto nel 2019 aprendo la strada a un aggressivo schema di "gestione della popolazione"?

Naturalmente, questi sono uomini "civili" che non ricorrerebbero mai a nulla di così volgare come le camere a gas o i plotoni di esecuzione. Oh, no; avrebbero cercato un metodo surrettizio per assottigliare la mandria senza che la mandria sapesse mai veramente cosa stava succedendo. Avrebbero bisogno di un rimedio che li aiuti a raggiungere il loro obiettivo invocando allo stesso tempo una negazione plausibile.

( Fauci e i programmi segreti di armi biologiche.) E se la verità dovesse mai venire alla luce, allora convincerebbero il pubblico che stanno agendo solo nel migliore interesse dell'umanità cercando di prevenire l'inesorabile corsa verso una catastrofica crisi climatica. Suona familiare?

Dovrebbe. Se il mondo si stia riscaldando o meno è discutibile, ma ciò che non è discutibile è quanto perfettamente il furore climatico si adatti perfettamente all'agenda politica autoritaria dei globalisti. Non c'è nulla di casuale in questo.

In ogni caso, gli imbrogli gain-of-function a Wuhan probabilmente erano solo gli ultimi ritocchi a un piano che era stato fatto e spolverato anni prima in think tank e confab globalisti in cui ricchi e potenti si riuniscono per decidere come modellare al meglio il mondo per soddisfare le proprie ristrette specifiche. La mia ipotesi è che il sistema di somministrazione della proteina spike (alias il vaccino Covid-19) fosse stato creato anni prima e richiedesse semplicemente un via libera per essere rilasciato sul mondo.

Domanda– Sembra che siamo di nuovo fuori strada. Possiamo tornare ai booster per un minuto? Lei dice che non ci sono stati ulteriori studi clinici. Ciò significa che i booster non sono stati formalmente approvati dalla FDA?

Risposta– Non sono stati formalmente approvati dalla FDA. Sono stati sventolati sotto l'autorizzazione all'uso di emergenza (EUA) allo stesso modo dei vaccini. Ma ciò non significa che i rischi siano gli stessi. Non lo sono. I booster sono significativamente più pericolosi dei vaccini come sottolinea questa clip dei Medici per l'etica Covid:

"Spieghiamo qui che i colpi di richiamo sono straordinariamente pericolosi, in un modo che non ha precedenti nella storia dei vaccini. Questo perché aumentare ripetutamente la risposta immunitaria aumenterà ripetutamente l'intensità dell'attacco self-to-self.

 

Le iniezioni ripetute di "vaccini" a base genetica (cioè "booster") sono destinate a intensificare e riprodurre questo evento di base ovunque la proteina spike appena espressa appaia sul rivestimento del vaso. La lesione vascolare mediata dal complemento che si verifica in più siti in tutto il corpo avrà effetti potenzialmente devastanti non solo sulla salute dell'individuo vaccinato, ma anche sulla gravidanza e sulla fertilità.

Le molecole di proteina Spike, note per essere rilasciate nel flusso sanguigno poco dopo la vaccinazione, si legano alle piastrine, contrassegnandole come bersagli per il legame anticorpale. Attacco successivo... ci si deve aspettare che causi la distruzione piastrinica,... cosa accadrà quando i "vaccini" fuoriescono dai vasi sanguigni danneggiati e raggiungono gli organi del corpo? L'assorbimento genico e la produzione di picchi segneranno quindi ogni tipo di cellula per la distruzione da parte dei linfociti killer? Stiamo per assistere alla nascita di un mondo completamente nuovo di malattie autoimmuni?" (Medici per l'Etica Covid).

Quale parte della citazione di cui sopra fa sembrare che i booster siano buoni per la tua salute e il tuo benessere generale?

Niente di tutto questo, giusto? E proprio come abbiamo visto un forte aumento dei casi, dei ricoveri e dei decessi dopo il lancio di campagne di vaccinazione di massa in tutto il mondo, ora stiamo vedendo lo stesso fenomeno dispiegarsi in Israele con i booster.

E, ricorda, né i richiami né i vaccini rimangono nel muscolo del braccio (Deltoid) come le compagnie farmaceutiche hanno detto che avrebbero fatto. Entrano nel flusso sanguigno circa 30 minuti dopo l'iniezione e si diffondono in tutto il corpo attraverso il sistema circolatorio. Ma perché il vaccino è un progetto per produrre la proteina spike e non la proteina stessa; è in grado di eludere il sistema immunitario e penetrare nelle cellule prima che venga rilevato.

Questo è ciò che rende la proteina spike iniettata più pericolosa del picco di Covid-19. Il virus deve entrare attraverso il naso o la gola prima di incubare ed entrare nel sistema vascolare, ma il picco del vaccino trova una via più diretta attraverso l'iniezione.

Ecco di nuovo il dottor Byram Bridle:

"Sappiamo da molto tempo che la proteina spike è patogena. È una tossina. Può causare danni nel nostro corpo se è in circolazione. Ora, abbiamo prove chiare che . . . il vaccino stesso, più la proteina, entra nella circolazione sanguigna".

Una volta che ciò accade, la proteina spike può combinarsi con i recettori sulle piastrine del sangue e con le cellule che rivestono i nostri vasi sanguigni. Questo è il motivo per cui, paradossalmente, può causare sia la coagulazione del sangue che il sanguinamento. "E naturalmente il cuore è coinvolto, come parte del sistema cardiovascolare ... Ecco perché stiamo vedendo problemi cardiaci. La proteina può anche attraversare la barriera emato-encefalica e causare danni neurologici....

«In breve,... abbiamo fatto un grosso errore. Non ce ne siamo resi conto fino ad ora. Non ci siamo resi conto che vaccinando le persone stiamo inavvertitamente inoculando loro una tossina.".

... la proteina spike, da sola, è quasi interamente responsabile del danno al sistema cardiovascolare, se entra in circolazione. Infatti, se si inietta la proteina spike purificata nel sangue degli animali da ricerca, ottengono tutti i tipi di danni al sistema cardiovascolare e possono attraversare la barriera emato-encefalica e causare danni al cervello. "

 (Scienziato dei vaccini: 'Abbiamo fatto un grosso errore'",Donna conservatrice).

Da quando Bridle ha fatto queste affermazioni in un talk-show radiofonico, è stato selvaggiamente molestato, ridicolizzato e bandito dall'Università in cui era impiegato. Tuttavia, non ha ritrattato una parola dalla sua dichiarazione nonostante i pesanti costi per sé stesso e la sua reputazione.

L'errore commesso da Bridle è stato pensare che la sua ricerca sarebbe stata applaudita dai suoi colleghi e colleghi. Pensava ingenuamente che i sostenitori della vaccinazione di massa avrebbero riconosciuto il loro errore e avrebbero fatto uno sforzo per correggerlo. Non avrebbe mai immaginato che il vaccino fosse progettato per funzionare proprio come fa, penetrando nelle cellule ospiti e producendo un agente patogeno citotossico che suscita una forte risposta immunitaria auto-su-sé che porta all'ulteriore decimazione del sistema vascolare.

Il trattamento di Bridle la dice lunga sulle persone che stanno gestendo la pandemia, sulla portata del loro potere e sui loro obiettivi completamente maligni.

Domanda– Penso che siamo andati di nuovo fuori strada. Hai parlato molto della proteina spike e del suo effetto sui vasi sanguigni, ma gran parte di questo sembra teorico. Avete prove concrete che i vaccini stiano causando gravi danni ai tessuti?

Risposta– Sì. Due professori di patologia tedeschi, Arne Burkhardt e Walter Lang, hanno fornito i risultati delle autopsie che hanno eseguito su dieci persone morte dopo essere state iniettate con il vaccino Covid-19. Ecco un breve estratto da un articolo su ciò che hanno trovato:

"Negli ultimi mesi, il patologo di Reutlingen e il professor Walter Lang hanno esaminato al microscopio il materiale tissutale del defunto. ... In cinque dei dieci casi sopra menzionati, i due medici valutano la connessione tra morte e vaccinazione come molto probabile, in due casi come probabile. Un caso non è stato ancora valutato. Gli altri due casi sono stati classificati come poco chiari/possibili o "piuttosto coincidenti".

Per quanto riguarda le cause della morte, Burkhardt ha sottolineato che la miocardite linfocitica, la diagnosi più comune. ... I medici sospettano che ulteriori effetti collaterali della vaccinazione corona con potenziali conseguenze di morte siano fenomeni autoimmuni, riduzione della capacità immunitaria, accelerazione della crescita del cancro, danno vascolare "endotelite", vasculite, perivasculite e eritrocita "aggregazione"....

Burkhardt e i suoi colleghi hanno indagato negli ultimi mesi. Ha detto che poteva solo pensare a una cosa nel vedere i risultati - "una rivolta dei linfociti", potenzialmente in tutti i tessuti e gli organi. I linfociti sono stati trovati in un'ampia varietà di tessuti come il fegato, i reni, la milza fino all'utero e i tumori, che hanno attaccato massicciamente il tessuto lì....

Burkhardt ha concluso che i politici dicono: "Se non vuoi essere vaccinato, devi affrontare le conseguenze, ma tutti coloro che vengono vaccinati devono anche affrontare le conseguenze". Questi sono ancora in gran parte sconosciuti. "Finora, solo i primi, ma preoccupanti, risultati sono stati documentati, che saranno ulteriormente indagati per quanto riguarda la loro patogenesi", ha detto Burkhardt.

I risultati confermano la dichiarazione fatta dal Prof. Dr. Peter Schirmacher che in più di 40 cadaveri autopsiati morti entro due settimane dalla vaccinazione Covid-19, circa un terzo è morto a causa della vaccinazione.

('<a " title="https://freewestmedia.com/2021/09/22/lymphocyte-riot-pathologists-investigate-deaths-after-corona-vaccination/" href="https://freewestmedia.com/2021/09/22/lymphocyte-riot-pathologists-investigate-deaths-after-corona-vaccination/">Lymphocyte riot': Pathologists investigate deaths after Corona vaccination", Free West Media).

Ok, rivediamo. Cosa hanno trovato i medici?

1– Hanno trovato in gran parte delle autopsie "la connessione tra morte e vaccinazione (era) molto probabile".

2–Hanno scoperto che "quella miocardite linfocitica, (era) la diagnosi più comune." (La miocardite linfocitica è una condizione rara in cui l'infiammazione del muscolo cardiaco (miocardite) è causata dall'accumulo di globuli bianchi (linfociti). I sintomi possono includere dolore toracico, palpitazioni cardiache, affaticamento e mancanza di respiro (dispnea), specialmente dopo lo sforzo o sdraiati. In altre parole, il vaccino contro la proteina spike provoca sia una grave infiammazione che immunosoppressione allo stesso tempo. È il doppio smacco.)

3– Hanno trovato prove di una "rivolta dei linfociti", potenzialmente in tutti i tessuti e gli organi. I linfociti sono stati trovati in un'ampia varietà di tessuti come il fegato, i reni, la milza fino all'utero e i tumori, che hanno attaccato massicciamente il tessuto lì.

(Nota- I linfociti sono globuli bianchi nel sistema immunitario che oscillano in azione per combattere gli invasori o le cellule infette da agenti patogeni. Una "rivolta dei linfociti" suggerisce che il sistema immunitario è impazzito cercando di contrastare gli effetti di miliardi di proteine spike situate nelle cellule del flusso sanguigno. Man mano che i linfociti sono esauriti, il corpo diventa più suscettibile ad altre infezioni, il che può spiegare perché un gran numero di persone sta ora contraendo virus respiratori alla fine dell'estate.)

4– Hanno scoperto che ci sono molteplici rischi per la salute sierosi legati al vaccino Covid-19.

 

Le autopsie forniscono prove solide che i vaccini, in effetti, creano danni significativi ai tessuti.

Domanda finale – Come vedi che questo si stia svolgendo?

Risposta– Mi aspetterei di vedere segni di angoscia già da questo inverno-primavera, anche se i dati saranno compilati sotto la voce "mortalità per tutte le cause" piuttosto che i decessi per Covid-19. Dovremmo anche vedere un forte aumento degli arresti cardiaci, della miocardite e degli ictus che dovrebbero rompere drammaticamente dalla loro linea di tendenza a 5 anni. Poiché il vaccino provoca un deterioramento generalizzato della salute generale, le indicazioni di danno dovrebbero essere evidenti in qualsiasi numero di disturbi dalle malattie neurodegenerative alla paralisi di Bell.

Questa non è tanto una previsione quanto un riconoscimento di ciò che stiamo già vedendo. Dai un'occhiata a questo recente tweet della patologa diagnostica britannica Dr Claire Craig e vedrai cosa intendo:

Dott.ssa Clare Craig@ClareCraigPath.

Decessi in eccesso per la settimana che termina il 10 settembre 2021:

24% in più di decessi per insufficienza cardiaca rispetto al basale;

19% cardiopatia ischemica;

16% malattia cerebrovascolare (ictus);

18% altre malattie circolatorie.

Perché sta succedendo questo? Perché l'improvviso aumento di infarti, malattie cardiache, malattie vascolari e ictus? Cosa abbiamo fatto di diverso nel 2021 rispetto agli anni precedenti?

Abbiamo vaccinato la maggior parte della popolazione, questo è quello che abbiamo fatto in modo diverso. E ora vedremo quale effetto ha sui molti disturbi legati al vaccino come arresto cardiaco, miocardite, embolia polmonare, trombosi, danno renale acuto, danno epatico, paralisi di Bell, mielite trasversa, anafilassi, sindrome infiammatoria multi-sistemica, aborto spontaneo e sindrome da distress respiratorio acuto.

 Tutti questi si presentano nel "Vaccine Adverse Events Reporting System" (VAERS), proprio come è probabile che si presentino in futuri ricoveri. Quindi, ci vorrà un gioco di prestigio piuttosto aggressivo da parte del governo per confondere i dati o spazzare la questione sotto il tappeto.

E in che modo questo diluvio di malattie inaspettate avrà un impatto sul sistema sanitario pubblico che potrebbe essere teso fino al punto di rottura. Si può evitare un disastro?

 Dai un'occhiata a questo estratto da un recente articolo del Telegraph del Regno Unito:

"Mentre l'attenzione rimane saldamente fissa sul Covid-19, una seconda crisi sanitaria sta emergendo silenziosamente in Gran Bretagna. Dall'inizio di luglio, ci sono state migliaia di morti in eccesso che non sono state causate dal coronavirus. Secondo gli esperti di salute, questo è molto insolito per l'estate. Sebbene si prevedono morti in eccesso durante i mesi invernali, quando il freddo e le infezioni stagionali si combinano per mettere sotto pressione il NHS, l'estate vede generalmente una pausa.

Quest'anno è un'anomalia preoccupante.

Secondo l'Office for National Statistics (ONS), dal 2 luglio ci sono stati 9.619 decessi in eccesso in Inghilterra e Galles, di cui il 48% (4.635) non sono stati causati da Covid-19.

Quindi, se tutte queste persone in più non muoiono di coronavirus, cosa le sta uccidendo? I dati di Public Health England (PHE) mostrano che durante quel periodo ci sono state 2.103 registrazioni di decessi extra con cardiopatia ischemica, 1.552 con insufficienza cardiaca, oltre a 760 decessi in più con malattie cerebrovascolari come ictus e aneurisma e 3.915 con altre malattie circolatorie.

Anche le infezioni respiratorie acute e croniche sono aumentate con 3.416 menzioni in più sui certificati di morte rispetto al previsto dall'inizio di luglio, mentre ci sono stati 1.234 decessi per malattie del sistema urinario in più, 324 con cirrosi e malattie del fegato e 1.905 con diabete.

"Sembra che l'inverno sia già qui, piuttosto che stia arrivando. Quest'anno è peggio di quanto penso di ricordare in qualsiasi momento negli ultimi 20 anni". ("Migliaia di persone in più del solito stanno morendo ... ma non è da Covid", Telegraph).

Naturalmente, i media daranno la colpa dell'ondata di malattia alla pandemia o ai "trattamenti ritardati", ma le persone possono trarre le proprie conclusioni. Ciò che il Telegraph chiama un'emergenza "non Covid" ha la stessa probabilità di essere una lesione legata al vaccino come no. Il punto che sto facendo è semplice: coaguli di sangue, sanguinamento e autoimmunità non sono questioni banali; sono un'indicazione che l'infrastruttura vitale del corpo è stata compromessa e, forse, gravemente danneggiata.

Questo si manifesterà nella mortalità per tutte le cause e in dati più ampi sulla salute pubblica. Una parte considerevole di queste malattie sarà direttamente collegata all'iniezione di un agente patogeno potenzialmente letale nel flusso sanguigno di milioni di persone che sono state deliberatamente ingannate sulla sicurezza del prodotto.

 Ora vedremo i primi risultati di quell'esperimento. Dio ci aiuti.

 

 

 

 

 

Il mondialismo si prepara a far fallire l’Italia

e a instaurare la legge marziale nel Paese.

Lacrunadellago.net- Cesare Sacchetti-(25 Ottobre 2020)- ci dice : 

 

Una marea umana invade le strade di Napoli. Sono i giorni che probabilmente passeranno alla storia come i moti di Napoli.

La città partenopea è stata la prima in tutta Italia a ribellarsi al coprifuoco e alle altre chiusure che non avranno altro effetto che quello di mettere definitivamente in ginocchio il Paese.

In queste ore, sta diventando virale un video che forse incarna al meglio l’anima di questa protesta.

Un ragazzo ripresosi con un telefonino mostra di aver compreso alla perfezione l’inganno in corso.

Si rivolge a De Luca e gli chiede qual è quel misterioso virus che risparmia i milionari giocatori della serie A , che sono esonerati dal portare mascherine e stare distanti, mentre stranamente sarebbe in grado di uccidere tutti coloro che invece scendono a manifestare in strada contro la dittatura.

Se il pensiero di quel ragazzo rappresenta davvero la maggioranza dei napoletani che sono scesi per le strade, allora si può davvero parlare di un risveglio.

Dopo mesi di torpore e di cieca e insensata obbedienza, qualcosa finalmente inizia a muoversi.

Qualcuno ha fatto notare che c’è il rischio che la protesta pacifica possa essere strumentalizzata così poi da poter scatenare una repressione ancora più severa.

Il rischio c’è, ma è altrettanto vero che il popolo in tutto questo arco temporale è stato lasciato senza guida.

Quando si è privati del pane e non si ha più altra alternativa, la prima reazione istintiva è quella di scendere per le strade e gridare tutta la propria frustrazione.

Ora il passo successivo sarebbe quello di fare in modo che la dissidenza nei confronti del regime diventi parte del vivere quotidiano.

La dittatura è fondata sostanzialmente sulla paura del virus “letale”. Se tutti quanti iniziano progressivamente a capire che là fuori in realtà non c’è un pericoloso agente patogeno, l’illusione della pandemia si spegne istantaneamente.

La forza di questo regime risiede sostanzialmente nel controllo del pensiero delle masse. I mass-media, come disse un sociologo del secolo scorso, Marshall McLuhan, non assumono altro che questa funzione.

Servono sostanzialmente a decidere cosa devono e non devono pensare le masse.

Esiste tuttavia la possibilità di sottrarsi a tutto questo. Se si spengono i media, si può uscire dalla caverna di Platone e vedere che il mondo reale non è quello raccontato dai media.

Napoli è già riuscita da sola a scuotere la nazione intera e a dare l’esempio al resto d’Italia. Se riesce a fare questo altro piccolo miracolo, questa città può risvegliare tutti dall’ipnosi collettiva che da troppo tempo tiene prigioniere le masse.

Se si smette di avere paura del virus, si smette di portare le mascherine. Se non si portano più le mascherine, vengono minate le basi stesse della dittatura.

Se tutto questo diventa un’azione quotidiana e costante che si allarga a macchia d’olio tra il popolo, si mette in moto il meccanismo contrario dei mesi scorsi.

Si può condurre gradualmente la popolazione a non avere paura. La dittatura è riuscita ad andare avanti fino ad ora perché ha diviso le masse.

Ha invitato i cittadini ad aggredirsi gli uni contro gli altri, mentre proseguiva indisturbata la distruzione del Paese.

La chiave di tutto sta nel capovolgere questa situazione. Unire ciò che il regime vuole separare.

Il mondialismo vuole la morte dell’Italia.

Il sistema sta facendo di tutto per sferrare il colpo di grazia al Paese.

Questa non è una guerra al virus, ma all’Italia e al suo popolo.

L’operazione coronavirus è stata certamente concepita per trascinare il mondo verso il governo unico mondiale.

Il Nuovo Ordine Mondiale sta procedendo a tappe forzate per arrivare a questo scopo.

Per poter giungere alla realizzazione finale di questo obbiettivo, deve però prima essere colpita a morte l’Italia.

Questo Paese sin dal principio è stato usato come laboratorio “privilegiato” del Nuovo Ordine Mondiale.

La ragione risiede nella sua imprescindibile importanza spirituale ed economica.

 

L’Italia è la culla della cristianità mondiale per il solo fatto di ospitare da 2000 anni sul suo suolo la Chiesa cattolica.

Il futuro super-governo mondiale che le élite vogliono ad ogni costo sarà fondato su una religione misterica ed esoterica che perseguiterà soprattutto i cristiani.

La vera natura di questo piano è dunque inevitabilmente e profondamente anticristiana. E’ per questo che ormai il culto del satanismo sta esplodendo in ogni angolo del globo.

Tanto più si espande la religione di Satana, tanto più si avvicina il compimento del totalitarismo globale.

Negli Stati Uniti, si imbrattano i muri della cattedrale con scritti inneggianti a Black Lives Matter e a Joe Biden.

Tra gli esponenti di questo movimento terroristico finanziato, tra gli altri, da George Soros e dai piani alti dell’establishment americano, ci sono persone che dicono chiaramente di richiamarsi al culto di Satana.

Patrisse Cullors, una delle sue fondatrici, ha dichiarato senza pudori di essere una occultista.

La stessa operazione coronavirus è colma di richiami al numero 6, che ha un preciso significato nel mondo del satanismo.

In alcuni stati americani è stata imposta la distanza di 6 piedi.

In Italia, è stato imposto di non superare le sei persone nelle case e di non essere in più di sei al ristorante.

Recentemente sono stati installati dei semafori T-Red a Milano e Torino, e la sanzione prevista per i trasgressori arriva fino a 666 euro, un numero che richiama apertamente il simbolo della Bestia, colui che nell’Apocalisse sarà a capo del Nuovo Ordine Mondiale.

I riferimenti a questa numerologia stanno diventando semplicemente troppo frequenti per essere liquidati come mere coincidenze.

 

La tempesta anticristiana sta dilagando ovunque.

Lo stesso uomo che siede sul soglio pontificio oggi è un apostata che rinnega il Vangelo e le sacre scritture, giungendo persino a chiedere il riconoscimento delle unioni civili omosessuali.

Questa epoca storica dunque non è altro che la esteriorizzazione della gerarchia citata da Alice Bailey, una delle presidenti della società teosofica, che ricorse a questa espressione per scrivere un saggio nel quale profetizzava il pubblico riconoscimento del culto esoterico e satanico nell’avvento del Nuovo Ordine Mondiale.

David Spangler, altro noto esponente della New Age e membro delle Nazioni Unite, disse chiaramente che per entrare in questa nuova società mondialista, sarebbe stato indispensabile aderire al culto di Lucifero, pena l’esclusione dal nuovo mondo satanico.

Questa è la vera natura del mondialismo e quanto sta accadendo in questi giorni non è altro che la conseguenza di un piano e di un disegno politico, religioso ed economico che affonda le sue radici già dai tempi del secolo dei lumi.

L’Italia si trova nel mirino di questo piano perché questo Paese, seppur già gravemente ferito, non è stato ancora annientato interamente.

Per arrivare alla fase successiva occorre distruggere definitivamente questa nazione che nei piani delle élite dovrà essere sacrificata sull’altare degli Stati Uniti d’Europa.

Per poter andare avanti con questa operazione terroristica, occorre alimentare ad ogni costo il clima di falsa emergenza.

Il presidente della federazione dell’ordine dei medici ha invitato i cittadini a stare a casa.

Massimo Galli, del Sacco di Milano, ha annunciato che si sta per combattere la “battaglia di Milano”.

 

La classe medica al servizio del regime si sta dunque prestando nuovamente per continuare a costruire un clima di guerra che nella realtà non esiste.

Il sistema vuole provocare un’ondata di fallimenti ancora più enorme di quella che si è vista lo scorso marzo.

Nella bozza del nuovo dpcm si profila la chiusura generale alle 18 per bar e ristoranti. Se ciò dovesse accadere, verrebbe spazzato via definitivamente l’intero settore della ristorazione che è uno dei più rilevanti per l’economia nazionale.

Il governo fantoccio, aiutato da una falsa opposizione, non sta facendo quindi altro che eseguire l’agenda prevista dalla massoneria per l’Italia.

L’obbiettivo è la svendita delle piccole e medie imprese, la spina dorsale economica dell’Italia, a favore dei grandi capitali stranieri, in modo particolare di quelli cinesi e delle élite mercantiliste tedesche.

Si deve radere al suolo il Paese e metterlo all’asta per poterlo ridurre nelle condizioni della Grecia.

Solo così potranno nascere gli Stati Uniti d’Europa. Uccidendo l’Italia. Winston Churchill lo spiegò chiaramente già nel 1950.

Il governo mondiale, la cui cifra imprescindibile sarà l’autoritarismo, vedrà la luce soltanto quando l’Europa sarà unita sotto la veste politica del superstato europeo che sarà una impostura della vera Europa greco-romana e cristiana.

Gli Stati Uniti d’Europa non saranno dunque altro che l’antitesi della vera Europa.

La violenza è la condizione innata del Nuovo Ordine Mondiale.

Tutto questo potrà nascere solo all’insegna della repressione. Il mondialismo infatti non ha altro modo di continuare se non quello di ricorrere alla violenza.

La ragione sta nella sua stessa natura. La visione globalista è antistorica e antiumana. Questa si propone di rimuovere con la forza l’identità delle singole nazioni per poterle fondere in una unica torre di Babele mondiale senza identità e senza storia.

Vuole sostanzialmente fondere ogni singolo sistema politico, religioso, economico e culturale in un unico grande contenitore sovranazionale e l’unico modo che ha per poterlo fare è estirpare le culture nazionali.

La violenza è dunque la condizione naturale sia del mondialismo sia dei suoi succedanei, l’Unione Europea prima e gli Stati Uniti d’Europa poi.

Ecco perché aleggia già lo spettro della militarizzazione dell’Italia.

Il Quirinale ha convocato il consiglio supremo di difesa per il prossimo 27 ottobre.

 

All’ordine dei punti del giorno, è stato inserito esplicitamente quello di discutere la cosiddetta “emergenza sanitaria”.

Si parla della possibilità di dichiarare lo stato di guerra per poter così far scendere l’esercito per le strade.

Il governo fantoccio ed eversivo ha il mandato di far scoppiare una crisi economica di proporzioni enormi, tale da ricordare per gravità quelle della seconda guerra mondiale.

Sanno perfettamente che i fallimenti a catena innescheranno un’ondata di violenza e rivolte.

Le persone in preda alla disperazione non avranno più alternativa se non quella di ribellarsi in massa.

La manu militari è dunque l’unica via per poter sedare le rivolte di popolo.

L’autoritarismo è pertanto lo sbocco finale del disegno autoritario globale.

Il sistema dunque si appresta a provocare una enorme crisi per poi poter proporre la sua “soluzione”.

A finire il lavoro di uccisione del Paese non sarà con ogni probabilità Conte, ma Mario Draghi che sarà rappresentato come un falso messia dai media, ma che verrà con il compito preciso di procedere alle svendita del Paese e all’attivazione del MES, il cavallo di Troia dell’Unione europea.

Draghi è uno specialista assoluto in questo campo dal momento che fu proprio lui a liquidare a prezzi di saldo i gioielli dell’industria pubblica italiana a bordo del Britannia.

Il 2020 dunque rischia di essere un 1992 di proporzioni devastanti.

Il mondialismo vuole fare in fretta prima che Trump colpisca.

Tutto questo sta accadendo ad una velocità incredibile. Le élite vogliono sbrigarsi e la ragione sembra essere principalmente una.

 

Gli Stati Uniti sotto la presidenza Trump non sono partecipi in questo piano.

Sono la forza che ne impedisce la realizzazione.

L’amministrazione Trump ha messo fine a quello che sostanzialmente è stato uno dei perni dell’ordine liberale internazionale, ovvero il blocco euro-atlantico.

Sono stati gli USA infatti dal dopoguerra in poi il Paese che si è fatto garante dell’esecuzione del progetto europeo.

Fu il deep state di Washington a finanziare i gruppi che già negli anni’50 costituirono le basi della futura Unione europea.

L’America è stata per più di 70 anni la nazione che ha avuto il compito di portare avanti la realizzazione del futuro ordine mondiale.

La presidenza Trump ha portato l’America invece ad essere la forza che più si sta opponendo al piano del mondialismo.

E’ per questo che le élite sembrano avere particolarmente fretta. Si vuole accelerare il processo di disgregazione dell’Italia e la sua morte economica per poter favorire la nascita degli Stati Uniti d’Europa e della futura dittatura mondiale.

Il Nuovo Ordine Mondiale al momento sta puntando tutte le sue carte sulla Cina e sull’UE che dovrà essere riconvertita negli Stati Uniti d’Europa.

Ma senza la prima potenza economica e militare, il mondialismo difficilmente potrà vedere la luce.

Ecco perché le élite mondialiste stanno cercando disperatamente di forzare la mano.

 

Sono perfettamente consapevoli che il loro candidato alla Casa Bianca, Joe Biden, ha scarse chance di vittoria contro Trump.

Così come sono allo stesso tempo consce che se Trump si aggiudica un altro mandato, inizierà una pesante controffensiva contro lo deep state.

 

Il presidente americano a questo proposito è stato chiaro. Lo spygate dovrà andare fino in fondo e se Barr non è disposto a rinviare a giudizio Obama e Biden, sarà qualcun’altro a farlo.

L’esplosione di questo scandalo non potrà non toccare l’Italia e la sua corrotta classe dirigente che ha avuto un ruolo chiave nel complotto per impedire a Trump di diventare presidente quattro anni fa.

Ora si è aggiunta una vicenda potenzialmente dalle conseguenze ancora più esplosive per l’establishment del partito democratico americano.

Sul portatile del figlio dell’ex vicepresidente Biden, Hunter, sembrano essere state trovate immagini pedopornografiche.

La famiglia Biden potrebbe essere coinvolta in una rete di pedofilia internazionale tale da far rotolare le teste di nomi eccellenti a Washington e in Europa.

Trump dunque in questo momento rappresenta la più grave minaccia contro il sistema ed è per questo che il Nuovo Ordine Mondiale vuole accelerare per avanzare verso il suo disegno finale.

Si sta per combattere l’ultimo atto di una battaglia il cui esito deciderà il destino del mondo intero.

 

La battaglia dei figli della luce contro i figli delle tenebre di cui ha già parlato monsignor Viganò.

In mezzo a questo scontro epocale c’è l’Italia che è al centro di una offensiva feroce e senza precedenti.

Qualsiasi cosa accada, l’Italia e il popolo italiano dovranno stringersi intorno all’esempio di Napoli.

Solo la solidarietà potrà aiutare il Paese a sopravvivere.

Solo la solidarietà potrà permettere al Paese di resistere alle forze oscure che vogliono la morte di questa nazione, culla dell’Occidente romano e cristiano.

 

 

Il Grande Reset: l’ultimo passo

verso il Nuovo Ordine Mondiale.

 Lacrunadellago.net- Cesare Sacchetti-(29 Ottobre 2020)- ci dice: 

 

Lo chiamano il grande reset del debito mondiale. E’ il termine che ultimamente viene utilizzato piuttosto frequentemente negli ambienti che contano del mondialismo per descrivere il futuro prossimo che le élite hanno in mente per l’umanità intera.

Recentemente è apparsa proprio su questo tema una email sul sito “Reddit “dove si riporta quanto fatto trapelare da un politico apparentemente membro del partito liberale canadese che racconta di un incontro avvenuto nel partito stesso, durante il quale sostanzialmente si sono annunciati i piani disegnati in questo senso dal Nuovo Ordine Mondiale per il Canada e il resto del mondo.

Se si confronta il contenuto di questa missiva con quanto sta già accadendo, quanto riportato dal politico canadese sembra avere una certa credibilità.

La talpa sostanzialmente annuncia che sono state già decise delle chiusure nelle grandi città del Canada e degli altri Paesi del mondo che sarà applicato entro il mese di novembre.

Questa rivelazione sembra coincidere perfettamente con quanto stanno già facendo alcuni governi europei.

La Germania ha infatti annunciato delle chiusure parziali, in particolare di palestre e bar, per il mese di novembre.

La Francia invece adotterà delle chiusure più severe simile a quelle della scorsa primavera, ma tutto sembra dare molta credibilità a quanto scritto nella email dell’anonimo politico liberale del Canada.

Allo stesso tempo, in questa fase di nuove chiusure i governi mondiali starebbero già preparando la costruzione di centri di detenzione dove i positivi sarebbero anche deportati, contro quindi la loro volontà.

Questa informazione trova perfetta corrispondenza con quanto rivelato ufficialmente da un deputato canadese dell’Ontario, Randy Hillier, che ha domandato come il governo del Canada abbia approvato un piano per costruire nel Paese delle strutture non molto dissimili da moderni campi di concentramento sanitari.

A questo punto, arriva il passaggio successivo. L’informatore canadese scrive che i casi di Covid aumenteranno esponenzialmente.

La ragione di questo continuo aumento sta nel fatto che i governi faranno a test a tappeto con un tampone che, come è stato già dimostrato da numerose evidenze scientifiche, produce fino al 90% di falsi positivi.

Il tampone è dunque lo strumento per rilevare una epidemia che nei fatti non esiste.

E’ il test stesso che crea dei casi che non ci sono ed è per questo che i governi continuano ostinatamente ad utilizzarlo.

Se si smettono di fare i tamponi, muore istantaneamente la diffusione artificiale del virus.

Questo aumento crescente dei casi servirà comunque per arrivare al secondo passaggio dell’operazione Covid.

A dicembre ci saranno delle chiusure totali, molto più severe e rigide di quelle del mese precedente.

La terza fase dell’operazione coronavirus: il crollo dell’economia mondiale.

Nel 2021, la talpa del partito liberale canadese scrive che le élite passeranno a quella che si può definire come la terza fase dell’operazione coronavirus.

Verrà annunciata una mutazione molto più letale e contagiosa del Covid-19, ovvero il Covid-21.

 

In questa terza fase che si svolge per tutto il trimestre del 2021, aumenteranno a dismisura i ricoveri ospedalieri e il sistema sanitario andrà verso il collasso.

Ci saranno restrizioni per gli spostamenti tra i Paesi ancora più rigide di quelle della primavera del 2020.

Arriveranno ancora altre chiusure e ci sarà un’ondata di fallimenti senza precedenti.

Il blocco della produzione e la disoccupazione di massa porteranno ad una probabile carestia.

Disordini e rivolte scoppieranno nel mondo, e qui, secondo il piano delle élite, dovranno entrare in scena i militari.

La legge marziale sarà l’unico modo per tenere in piedi le dittature sanitarie che verranno perseguite in ogni angolo del globo.

A questo punto, il sistema metterà le masse davanti all’opzione del reddito universale di base.

Il fattore lavoro, per come lo si è conosciuto nella società capitalistica, sostanzialmente sparirà.

Le serrate generali determineranno inevitabilmente un crollo della economia mondiale e daranno vita a quella che senza dubbio sarà la più grave crisi economica della storia dell’umanità.

Questa enorme depressione ha una funzione precisa, ovvero quella di deindustrializzare completamente l’Europa e tutto l’Occidente e creare una società a due classi, composta da una ristrettissima élite e da una moltitudine di poveri, nella quale la classe media sparirà definitivamente così come la piccola e media impresa che seguiranno la stessa sorte.

Saranno le grandi corporation ad avere in mano la totalità del mercato. E’ esattamente l’obbiettivo designato dal club di Roma, uno dei gruppi mondialisti più influenti fondato e finanziato da David Rockefeller, in una delle sue pubblicazioni nel lontano 1972.

Tolto di mezzo il lavoro, le masse non avranno altra alternativa che accettare l’elemosina di governo per poter sopravvivere.

In Italia a farsi portavoce di questo piano è stato, non a caso, il M5S creatura della finanza anglosassone e del deep state di Washington, che fin dalle sue origini ha proposto l’applicazione di questa formula.

Lo stesso fondatore del Movimento, Beppe Grillo, ha annunciato che nel futuro non ci sarà posto per il lavoro.

Il reddito di base non sarà dato comunque a tutti. Il piano prevede che i diversi Paesi del mondo accettino un piano di prestiti erogato dal Fondo Monetario Internazionale, l’FMI.

Il presidente della Bielorussia, Lukashenko, aveva denunciato proprio i tentativi di corruzione del Fondo nei confronti del suo governo offrendogli l’enorme cifra di 940 milioni di dollari in cambio della chiusura del Paese.

Stavolta il Fondo dovrebbe dare vita ad un massiccio piano di prestiti ai vari Paesi del mondo che con ogni probabilità porterà all’esproprio e al controllo di tutte le risorse strategiche delle nazioni in questione.

John Perkins, già speculatore al soldo delle grandi corporation, ha spiegato come l’obbiettivo del FMI sia proprio questo.

Sommergere i Paesi di debiti che non potranno essere ripagati per poi poter consentire così ai grandi gruppi privati di avere il controllo totale delle economie nazionali.

L’operazione coronavirus servirà dunque a dare vita ad una privatizzazione mondiale dei vari Paesi nel mondo.

Le grandi multinazionali avranno il dominio assoluto. A questo punto, una volta che i vari Paesi accetteranno il cappio dei prestiti del FMI, e dell’UE o del MES nel caso dell’Europa, sarà proposto il “grande reset dei debiti privati”.

I governi diranno ai cittadini che se vogliono avere diritto al reddito di base e alla cancellazione di ogni debito, dai prestiti ai mutui, dovranno praticamente rinunciare ad ogni bene personale.

Il mondialismo, in altre parole, vuole la fine della proprietà privata.

Quanto prospetta l’informatore canadese trova perfetta corrispondenza con quanto già previsto dal forum di Davos che ha dato vita ad un programma intitolato proprio “il grande reset” nel quale si parla appunto di un prossimo futuro nel quale le persone non avranno più beni personali.

Lo stesso Bergoglio, ormai assurto a ruolo di falso profeta del Nuovo Ordine Mondiale, ha chiaramente annunciato nella sua ultima enciclica “Fratelli tutti” che nella società aperta non ci sarà più posto per la proprietà privata.

Chi rifiuterà il vaccino sarà detenuto nei campi di concentramento.

La “pandemia” dunque, secondo le informazioni contenute nella email, non finirà prima di giugno 2021.

A quel punto, verrà distribuito il vaccino, approvato con ogni probabilità dall’OMS e dalla fondazione di Bill Gates, che sarà il solo modo per poter tornare a spostarsi liberamente.

Il politico canadese racconta che nella riunione a porte chiuse del partito diversi membri hanno chiesto cosa accadrà se qualcuno non accetterà di partecipare al reset del debito o di sottoporsi al vaccino.

La risposta, giunta apparentemente per voce dei rappresentanti dei club globalisti presenti alla riunione, è stata inequivocabile.

“Quelli che hanno rifiutano di partecipare saranno considerati un rischio per la sicurezza pubblica e saranno portati in strutture di isolamento.”

Chi non accetterà di partecipare al programma sarà considerato dunque una minaccia dalla autorità, e deportato a tempo indeterminato dal regime globalista in dei campi di concentramento nei quali la sua detenzione durerà fino a quando non accetterà di prendere il vaccino o di rinunciare alla proprietà privata.

E’ l’assalto finale del Nuovo Ordine Mondiale. Il mondialismo si prepara a mostrare il suo vero volto.

Sotto la maschera del falso umanitarismo buonista, si nasconde la ferocia inaudita del più pericoloso totalitarismo della storia.

Anche la rivista Time ha dedicato la sua prossima copertina al “grande reset” nel quale si vede chiaramente come il riordino della società mondiale parta proprio dall’Europa e dall’Italia.

In uno degli articoli che riguardano questo tema, Time annuncia chiaramente come l’impronta assistenzialista dei governi sarà predominante nella nuova società post – Covid.

Con Trump alla Casa Bianca il Nuovo Ordine Mondiale sarà irrealizzabile.

 

Nell’articolo però si pone come condizione essenziale della realizzazione della società mondialista la vittoria di Joe Biden alle prossime elezioni presidenziali.

Il globalismo considera indispensabile per l’avanzamento del Nuovo Ordine Mondiale la ricomposizione dello storico blocco euro – atlantico.

Si parla apertamente di una “stabilizzazione dell’euro” che condurrà ad un “nuovo rinascimento europeo” in una descrizione di quelli che assomigliano molto ai futuri Stati Uniti d’Europa.

Il superstato europeo non potrà nascere però senza il contributo indispensabile degli Stati Uniti.

Per decenni, l’America è stata il garante del progetto di integrazione della falsa Europa.

Dunque il mondialismo non può permettersi una vittoria di Trump e non considera minimamente questa possibilità.

Se Trump resta alla Casa Bianca, l’operazione coronavirus annunciata dall’infiltrato canadese e confermata da Davos e dall’apparato mediatico internazionale, non potrà probabilmente andare a buon fine.

Il contributo della prima potenza economica e militare è semplicemente essenziale per dare vita al super-governo mondiale e alla società disegnata dal mondialismo.

Le élite dunque stanno dando una accelerazione fortissima a questo piano.

Sembrano perfettamente consapevoli che Trump ha altissime probabilità di vittoria e questa eventualità manderebbe in fumo del tutto i loro piani.

Faranno di tutto infatti per delegittimare una più che probabile vittoria di Trump.

I sondaggi vistosamente manipolati a favore di Biden saranno il pretesto usato dai democratici per accusare Trump di aver truccato il voto.

I dem non riconosceranno la vittoria del presidente uscente. A quel punto, entreranno in azione le cellule terroristiche finanziate dall’establishment liberale americano, Soros su tutti, di “Black Lives Matter” e “Antifa” che avranno il compito di scatenare disordini e violenze senza precedenti tali da trascinare l’America verso la guerra civile.

Trump però sta già preparando la sua controffensiva.

L’ultimo scandalo che riguarda il figlio del suo avversario democratico, Hunter Biden, potrebbe essere la punta di un iceberg che riguarda un enorme giro di pedofilia internazionale nel quale sarebbero coinvolti personaggi di primo piano di Washington.

 

Su Twitter stanno già girando immagini di Hunter Biden impegnato in atti sessuali con delle minorenni.

Rudy Giuliani, avvocato e già consigliere di Trump, ha visto il contenuto del portatile personale del figlio di Joe Biden.

Su quel computer, secondo Giuliani, ci sono immagini e video ancora più sconvolgenti.

Secondo l’ex sindaco di New York sul portatile ci sono delle prove di abusi sessuali e torture che riguarderebbero Biden e altre persone.

La storia del computer di Hunter Biden è stata completamente censurata dai media italiani e internazionali.

Sono state già mostrate dal New York Post le prove di un enorme conflitto d’interessi del padre di Hunter, all’epoca del suo mandato alla Casa Bianca sotto la amministrazione Obama, con la società ucraina, Burisma, per la quale lavorava lo stesso Hunter.

Nelle ultime settimane sta emergendo anche come Hunter Biden sia legato a doppio filo con il partito comunista cinese così come suo padre.

Le stesse fonti che hanno pubblicato i video scabrosi di Hunter Biden hanno rivelato come la famiglia Biden da anni sia stata ricattata e corrotta dalla Cina comunista.

La Cina sarebbe in possesso di immagini ancora più sconvolgenti delle quali si serve da tempo per ricattare i Biden e altri democratici passati per la Casa Bianca.

Lo stesso regime comunista avrebbe corrotto Joe Biden ai tempi del suo mandato da vicepresidente in cambio di concessioni sul mare cinese meridionale, al centro di aspre dispute tra la Cina e l’attuale amministrazione Trump.

Se Biden vince, la Cina vince e avrà il controllo degli USA. Il Nuovo Ordine Mondiale non avrà più ostacoli.

 

Questa eventualità tuttavia, al netto di sondaggi clamorosamente manipolati, appare molto poco probabile.

Trump continua a fare bagni di folla nei suoi comizi, mentre Biden raduna poche decine di persone.

Trump dunque se vincerà potrà accelerare per fare luce sul malaffare della famiglia Biden, ma c’è anche un altro grosso scandalo sul quale il presidente vuole andare fino in fondo: lo spygate.

Il presidente americano è stato chiaro con il suo procuratore generale, Barr. Se Barr non rinvierà a giudizio Obama e Biden e l’establishment del partito democratico, Hillary Clinton compresa, per lo spionaggio illegale nei suoi confronti, sarà un altro procuratore a farlo.

Trump non ha alternative. Deve colpire il sistema prima che il sistema colpisca lui.

Il presidente in un recente comizio ha anche annunciato che dal 4 novembre in poi non si sentirà più parlare di Covid.

Gli Stati Uniti usciranno quindi definitivamente da questa operazione terroristica e saranno in aperta contrapposizione al piano del mondialismo.

Trump dunque partirà con la controffensiva definitiva contro il Nuovo Ordine Mondiale.

Dopo il mese di novembre, partirà uno scontro durissimo tra i piani alti delle élite e della massoneria internazionale e la presidenza Trump che potrà contare anche sull’aiuto della Russia di Putin.

Sarà l’esito di questa durissima battaglia che deciderà le sorti dell’umanità e del mondo.

Il globalismo è pronto a tutto, ma la sua disperata fretta potrebbe essere proprio indicativa che forse a questo giro non ce la faranno.

I giorni di questo autunno storico continuano a trascorrere velocemente e si avvicina inesorabilmente il momento dello scontro finale tra le forze delle tenebre e quelle della luce.

 


Governo Globale. La storia segreta

del Nuovo Ordine Mondiale”

di Enrica Perucchietti.

Letture.org-Enrica Perucchietti-( Recensione Libro)- ci dice :

 

Dott.ssa Enrica Perucchietti, Lei è autrice del libro Governo Globale. La storia segreta del Nuovo Ordine Mondiale edito da Arianna: in che modo l’attualità mondiale evidenzia l’esistenza di un piano preordinato di dominio globale?

Quello che inizialmente era un argomento di nicchia è diventato negli ultimi anni un tema diffuso e sempre più condiviso: se inizialmente i ricercatori e i giornalisti che ne parlavano venivano liquidati come “cospirazionisti”, oggi la sensazione che sia in atto un progetto di mondialismo (seguente alla globalizzazione delle merci) è comunemente accettato. Pensiamo per esempio a Henry Kissinger che ha dato un’opera dal titolo altisonante come World Order. Sempre più politici, ministri, capi di Stato e pontefici, inoltre, negli ultimi decenni hanno parlato pubblicamente dell’esigenza di costituire un “Nuovo Ordine Mondiale”.

Il nostro intento è stato quello di ricostruire la storia documentata di questo progetto e le tappe storiche che arrivano fino a noi. Al di là delle confusioni generate dalla cultura-web, il Nuovo Ordine Mondiale, lungi dall’essere il delirio di una manciata di paranoici, è al contrario un argomento serissimo che merita di essere indagato. Ciò che è avvenuto negli ultimi anni e che avevamo in parte anche previsto nelle nostre opere precedenti ci ha spinto a rimettere mano al saggio per la riedizione ampliandola, per poter star dietro ai cambiamenti che si sono susseguiti negli ultimi sei anni dalla prima pubblicazione. L’elezione di Trump ha illuso alcuni di poter condurre a una battuta d’arresto del progetto mondialista ma nei mesi abbiamo assistito a una “normalizzazione” del neo presidente e l’anacronistico ritorno alla Guerra Fredda ha portato anche alla comparsa di un nuovo nemico sullo scacchiere geopolitico, la Corea del Nord.

Quando nasce l’idea di un Nuovo Ordine Mondiale e quali ne sono le principali tappe storiche?

Per comprendere che cosa sia il Nuovo Ordine Mondiale è necessario ricostruire le tappe storiche che hanno portato, attraverso i secoli, allo sviluppo dell’ideologia mondialista, riscoprendone le radici e i presupposti filosofici (ma anche spirituali e teologici). L’ideologia del NWO, infatti, attinge la sua linfa vitale da un preciso contesto storico, identificabile con il mondo protestante dei secoli XVII e XVIII. È a partire dall’Inghilterra protestante che l’idea di una Nuova Era di “trasformazione del mondo”, di un progetto prima utopistico e poi politico di “rinnovamento” dell’umanità trova adesione, sostegno e suoi primi “profeti”: un progetto nato inizialmente come contraltare all’universalismo della nemica Chiesa Cattolica e dell’Impero Asburgico e fusosi, successivamente, con analoghe correnti fiorite nello stesso periodo in Nord Europa.

L’ideologia mondialista ha recepito e rielaborato nei secoli anche altri tipi di influssi: sull’originario substrato protestante-anglosassone, infatti, si innestano successivamente almeno altre due correnti politico-spirituali: l’ideologia universalistica e occultista di matrice massonica (a cui si innestano alcune derive occultistiche) e un certo neo-messianismo di matrice sionista. Queste correnti così diverse tra loro troveranno una convergenza fondata sull’elitismo di chi (gli Usa in primis) si sente in diritto e in dovere di promuovere anche con la forza il proprio imperialismo e assoggettare il resto del mondo ai propri interessi.

Nell’affrontare il tema del NWO non si può ignorare la teoria del Grande Complotto, che secondo alcuni dirigerebbe le sorti del mondo da secoli. La tesi di “Complotto Universale” ha secondo noi il difetto di essere indimostrabile in sede storica (per non parlare delle sue versioni “alternative” che vanno tanto di moda ma che rischiano soltanto di screditare tutto il settore). Se è impossibile affermare l’esistenza di una “continuità programmatica” nello sviluppo del NWO, è legittimo tuttavia parlare di un’evidente continuità ideale che lega, attraverso i decenni e persino i secoli, una serie di “forze” e “poteri” in una complicità di interessi e di azioni.

Quali interessi si nascondono dietro il disegno di instaurazione di un governo globale?

Se non esiste un Grande Complotto unico, monolitico, esiste però come anticipavo una dottrina di base e una “confluenza di interessi” che spingono verso la costituzione del mondialismo, così come esistono i suoi profeti e “architetti” che ne hanno scritto e parlato anche pubblicamente.

Dalla rete inestricabile dei poteri occulti, delle logge e delle sette, dei potentati economici e dei gruppi di pressione impegnati da tempo a promuovere il progetto del Nuovo Ordine Mondiale, emergono con una frequenza non casuale, nomi, realtà e concreti gruppi di potere che nel nostro Governo Globale definivamo il “volto visibile del NWO” di cui trattiamo ampiamente nella prima parte del saggio. Come accennato, il progetto mondialista nasce in ambito anglosassone ed è quindi naturale che esso abbia avuto, nella potenza degli Stati Uniti e dell’Inghilterra, il perno della sua potenza (a cui si è aggiunto, a partire dal secondo dopoguerra, il fattore geopolitico costituito dallo stato di Israele). Quando parliamo del potere di queste nazioni, tuttavia, ci riferiamo a certe strutture di potere che rimangono invariate nel tempo.

Fatte salve le differenze che contraddistinguono le diverse correnti, esistono alcune costanti fondamentali alla base del progetto mondialista e alcuni interessi specifici:

l’aspirazione a costituire una res-pubblica universale e sovranazionale controllata più o meno direttamente da un’autoselezionata élite. Quindi la creazione di un governo elitario, di pochi.

La diffusione o imposizione di un pensiero omologato tendente a dissolvere le identità e le particolarità culturali, politiche e religiose in una sorta di Pensiero Unico globale. Il progetto di costituzione di un mondo nuovo richiede infatti anche un uomo nuovo che sia omologato e omologabile, facilmente controllabile, di cui abbiamo ampiamente parlato anche ne La fabbrica della manipolazione e in Unisex.

La conseguente lotta contro le “identità forti” difficilmente omologabili alla cultura mondialista e l’abbattimento dei valori tradizionali.

Censura e psico-reato, ossia il controllo della comunicazione, dei Mass Media ma anche delle menti e dell’espressione dei cittadini, di cui la recente battaglia contro le fake news è un lampante esempio.

Una strategia d’azione che privilegi l’utilizzo strumentale della politica (una sorta di vera e propria cripto-politica basata su ricatti e complotti per lo più sotterranei). Pensiamo anche all’esistenza di quei cenacoli come la Commissione Trilaterale o il Club Bilderberg i cui membri si riuniscono a porte chiuse per discutere del destino dell’umanità.

Il riferimento ad alcuni punti ideologici imprescindibili come il neo-malthusianesimo che considera l’eccesso delle nascite nelle classi povere come un problema per la qualità di vita. Gli architetti del NWO sono ossessionati dal contenimento-riduzione della popolazione.

Il suo rapporto stretto con i grandi potentati economici: nell’immaginario collettivo, infatti, il NWO ha finito per identificarsi con il potere dei colossi bancari e delle multinazionali che ne sono, per certi versi, l’espressione più visibile.

Una visione prometeica e luciferina che convoglia nel Transumanesimo e nelle sue applicazioni cibernetiche, virtuali e tecnologiche. L’idea di fondo è che l’uomo può farsi Dio e abbattere la natura, arrivando a derive post-umane finora impensabili.

Cosa nasconde la minaccia del terrorismo?

Il terrorismo genera paura e la paura è un potente strumento di controllo. Manipolando le persone in fase di shock, sull’ondata emotiva degli eventi, è possibile introdurre misure liberticide fino a quel momento impensabili, lasciando credere ai cittadini che i provvedimenti scelti siano per il loro bene e la loro sicurezza. Terrorismo ed estremismo vengono sfruttati abilmente, evocati quotidianamente, politicizzati per poterne sfruttare l’ondata d’urto emotiva. Citando Orwell, la sensazione è che la “guerra al terrore” sia stata concepita come perenne per «poter mantenere intatta la struttura della società» e introdurre uno Stato di Polizia. La guerra non deve cioè aver fine ma deve servire per poter legittimare misure estreme. Per questo non si può distruggere al-Qaeda senza pensare che spunti un altro pericolo, ISIS o altra organizzazione terroristica che sia.

Il terrore doveva finire per divampare anche in Europa. Si stava affievolendo la tolleranza del popolo ad accettare sacrifici per “esportare” la democrazia in Paesi lontani. L’unico modo per poterlo spingere a continuare a oliare la macchina da guerra era far assaggiare all’Occidente quel genere di “paura” che noi italiani conosciamo bene (gli Anni di Piombo).

Gli artefici del mondialismo, come mostriamo nella seconda parte del saggio, hanno sfruttato con cura occasioni tragiche e non si sono fatti problemi a inscenare od ordire attentati o comunque a strumentalizzarli per creare i presupposti per poi poter raccogliere e sfruttare delle opportunità calcolate con cura. In questo contesto rientrano anche le cosiddette false flag (operazioni sotto falsa bandiera a cui ho dedicato un omonimo saggio).

In che modo si inserisce in tutto ciò il redivivo protagonismo della Corea del Nord?

Credo che il ruolo della Corea del Nord ricalchi quello del Nemico pubblico che ciclicamente bisogna offrire all’opinione pubblica per compattarla rispetto a una emergenza esterna. Evidentemente la Russia non poteva più rispecchiare quel ruolo dato che la figura di Putin desta sempre maggior consenso o comunque meno diffidenza. Non conta se questa emergenza sia reale oppure no, se il Nemico sia esattamente come viene dipinto, conta la percezione della minaccia. La crisi permanente può essere interpretata anche in un’altra ottica: la Corea del Nord potrebbe essere soltanto un “diversivo” degli USA. Un conflitto contro la Corea del Nord sarebbe non solo inutile, ma svantaggioso e pericoloso. Non apporterebbe nemmeno benefici da un punto di vista geopolitico. Quindi, quale sarebbe il reale motivo di questa improvvisa campagna mediatica volta a fare della Corea del Nord l’ennesimo nemico di turno?

Cosa possiamo attenderci dal futuro prossimo?

Ne parlo nell’ultimo capitolo da me curato. Credo che nonostante gli sforzi dell’imperialismo mondialista di portare avanti i propri progetti, nel giro di qualche anno lo scettro passerà di mano e probabilmente il centro del potere si sposterà in Cina. È comunque un’opzione che non possiamo non calcolare. Le variabili sono comunque molte. Così come sono da prendere in considerazione delle anomalie che si sono registrate come l’elezione Trump e la Brexit, che sono state evidentemente sottostimate.

Di questa idea il dossier del Club di Roma, 2052. Scenari globali per i prossimi quarant’anni che prosegue le stime che hanno reso famoso questo gruppo di studio. Jorgen Randers, servendosi di una quantità impressionante di dati, elaborati dai supercomputer più potenti e dei contributi di una quarantina di esperti di vari settori, prova a delineare il futuro globale fino al 2052. In estrema sintesi, nella terza parte del libro, viene predetto che la Cina sarà il leader mondiale nel 2052, «la forza trainante del pianeta», superando in tal mondo i due blocchi storici che competono per la supremazia globale. La Cina diventerà egemone, secondo lo studio, perché oltre alla capacità di azione ha sufficienti risorse interne per conquistare il potere globale. A tutto ciò si aggiunge che i cinesi hanno la volontà e la capacità «di controllare i flussi di investimenti con cui raggiungere i propri obiettivi».

Il destino profetizzato dai consulenti del Club di Roma è stato previsto anche da altri ricercatori che hanno puntato in particolare sulla forza economica e finanziaria della Cina che negli ultimi anni si sta accaparrando le risorse naturali, dall’energia ai minerali, dalle foreste alle derrate agricole, insidiando così le zone d’influenza che appartenevano all’Occidente. Nell’espansionismo cinese c’è infatti l’impronta di una nuova classe dirigente, tecnocratica e pragmatica, silenziosa e lungimirante. Il destino della Cina sembra quindi sfuggire allo storico braccio di ferro di Washington e Mosca. La Cina, infatti, non è solo il maggior creditore degli USA, ma nel breve tempo di un decennio si è contraddistinta per l’assalto alle roccaforti del capitalismo statunitense e per una nuova forma di colonizzazione africana.

(Enrica Perucchietti).

 

 

 

 

 

OPERAZIONE DRAGHI: L’ULTIMO

 ATTACCO ALL’ITALIA.

Lacrunadellago.net-Cesare Sacchetti -(8-2-2021)-ci dice :

Alla fine dunque il momento è giunto. Solo pochi giorni separano Draghi da palazzo Chigi quando le consultazioni stanno volgendo al termine in queste ore.

 

Su questo blog si era prevista la venuta dell’ex governatore della Bce come prossimo presidente del Consiglio già nei mesi scorsi.

Non perché si sia in possesso di sconosciute doti divinatorie, ma piuttosto perché si erano rilevati i segnali evidenti di un meccanismo che si era messo in moto proprio agli inizi dell’operazione terroristica del coronavirus.

La venuta di Draghi in realtà era stata già decisa verso la scadenza del suo mandato da governatore della Bce.

Era già da allora che nelle stanze di Bruxelles e negli ambienti della finanza anglosassone di Londra si iniziava a fare il nome dell’uomo di Goldman Sachs come prossimo premier per l’Italia.

L’operazione Draghi era già in preparazione dalla seconda metà del 2019 e per comprendere che cosa ha portato alla sua piena riuscita, occorre tornare per un istante a quel periodo quando Salvini fece cadere, secondo molti inspiegabilmente, l’allora governo gialloverde.

La caduta di quel governo è stata semplicemente decisiva per iniziare a preparare il terreno a Draghi.

La marcia di avvicinamento dell’ex governatore della Bce è stata ampiamente favorita proprio da Matteo Salvini.

Non appena il segretario della Lega ha fatto harakiri e ha permesso al PD di tornare al potere assieme al M5S, ha iniziato a formare un asse con Renzi.

Questo asse ha praticamente lavorato in sinergia sin da allora per spianare la strada a Mario Draghi.

Non è certamente un caso che dal mese di novembre del 2019 ci sia stata la prima apertura di Salvini al nome di Draghi al Quirinale, quando il segretario leghista pronunciò l’ormai famoso “why not” quando gli fu chiesto se pensava che l’uomo di Goldman Sachs sarebbe potuto diventare il prossimo presidente della Repubblica.

 

In quei mesi, la Lega di Salvini aveva già iniziato lo smantellamento di tutta la linea sovranista, o almeno la facciata di una linea sovranista, a partire dal caso dell’Ilva di Taranto, sparito da tempo dall’agenda dei media.

In quell’occasione, il leader del carroccio si schierò a favore del gruppo franco-indiano arrivando persino a dire che era necessario chiedere scusa agli imprenditori stranieri che stavano arrecando un danno strategico vitale alla produzione d’acciaio nazionale.

Nel mese successivo, succede un altro evento inaspettato. Salvini smette di chiedere le elezioni anticipate e arriva a invocare apertamente la soluzione del governo di unità nazionale.

A distanza di poco tempo, l’eminenza grigia della Lega, Giancarlo Giorgetti, l’interlocutore privilegiato del partito per l’establishment europeo e mondialista, rilascia un’intervista al Corriere nella quale inizia a scoprire le carte e a fare il nome di Draghi per unire le forze politiche in un esecutivo di larghe intese.

Questi passaggi sono da tenere a mente perché senza di questi non si comprende il meccanismo che ha portato al progressivo avvicinamento di Draghi a palazzo Chigi.

La Lega che prometteva l’uscita dall’euro in un fine-settimana è stata difatti la forza politica, assistita dalla sponda di Matteo Renzi, che si è rivelata decisiva per permettere la riuscita dell’operazione Draghi.

La crisi artificiale da Covid è servita a preparare il terreno al falso messia

Perché tutto andasse a buon fine però servivano soprattutto due cose.

La prima era la costruzione di una crisi artificiale così devastante e catartica da poter costruire il clima necessario per preparare la venuta del falso messia.

La seconda era quella di preparare una massiccia campagna di disinformazione tale da far credere che il messia sotto le mentite spoglie di Draghi fosse andato incontro ad una sorta di misteriosa e inaspettata conversione così da potersi in qualche modo guadagnare le simpatie o l’approvazione dell’elettorato leghista.

 

La prima condizione si è verificata a livello mondiale perché l’operazione terroristica del coronavirus è sicuramente un disegno di respiro globale per poter preparare la strada al futuro governo unico mondiale.

Le caratteristiche di questa crisi assomigliano molto a quella di cui parlava David Rockefeller nel 1994 in un consesso delle Nazioni Unite, davanti al quale il magnate americano sosteneva che il Nuovo Ordine Mondiale era praticamente alle porte.

 

Tutto ciò di cui c’era bisogno non era altro che una crisi così devastante e profonda da indurre le nazioni a rinunciare alla loro sovranità per lasciare spazio alla dittatura globale desiderata dalle grandi élite mondialiste.

Quella crisi è arrivata con le fattezze del coronavirus, ma a questo punto si deve notare un fatto.

Il sistema ha fatto di tutto per accentuarla in maniera spasmodica soprattutto in Italia. Quando a marzo venivano fatte delle chiusure totali e venivano vietati gli spostamenti persino oltre il proprio quartiere, l’Italia è divenuta di fatto la dittatura più repressiva al mondo.

L’eccessivo e totalmente anomalo numero di persone decedute a Bergamo è stato praticamente un caso unico a livello mondiale.

Nessuno riusciva a spiegarsi cosa lo avesse determinato, e i parenti delle vittime hanno continuato a chiedere chiarezza sulle terapie che sono state somministrate ai loro cari.

Mesi dopo sono iniziate ad emergere delle raccapriccianti verità su quello che potrebbe essere accaduto a Bergamo.

A Brescia, altra città dove c’è stata un’elevata anomalia di morti, è venuto fuori che un medico ordinava l’uccisione dei propri pazienti Covid attraverso la somministrazione di farmaci che si rivelavano letali per i pazienti.

L’Italia dunque è stata un caso unico al mondo perché questa strage è accaduta solo in alcune città ma non si è verificata altrove.

Sembra esserci anche una stretta correlazione tra questo numero di decessi e le terapie sbagliate che nonostante tutto sono state seguite quando diversi medici sapevano che avrebbero ucciso i propri pazienti.

La causa della strage di Bergamo va ricercata qui, e la magistratura, come al solito, non sta facendo luce sui protocolli sanitari che avrebbero causato l’eccidio.

Mentre l’Italia veniva investita da una campagna di terrorismo sanitario senza precedenti, le opposizioni non hanno fatto nulla per cercare di smorzare la falsa emergenza e scongiurare le chiusure.

Al contrario, Salvini in primis soffiava sul fuoco della crisi quando chiedeva di chiudere tutto, e di tracciare persino i cellulari dei positivi.

 

Il ruolo della Lega e delle opposizioni non era dunque quello di spegnere la falsa emergenza che il sistema stava alimentando.

Era quello di amplificarla. Se il governo Conte è riuscito a fare tutto ciò che ha fatto è proprio grazie alle false opposizioni che invece di opporsi, sostenevano e sostengono la dittatura sanitaria.

Una circostanza che gli smemorati elettori leghisti sembrano aver già dimenticato.

La campagna di disinformazione sulla falsa conversione di Draghi.

Ad ogni modo, c’è una ragione che può spiegare perché il sistema aveva bisogno di alimentare all’inverosimile l’operazione terroristica del Covid in Italia, e la si vedrà a breve.

 

Nel mezzo della crisi, quando i media continuavano a diffondere terrorismo e informazioni false sulla letalità del virus, giunge Mario Draghi con il suo ormai leggendario articolo sul Financial Times.

Questo passaggio è fondamentale perché per la prima volta il sistema mostra apertamente sulla scena chi sarà il “messia” che dovrà tirare fuori l’Italia dalle terribili spirali della cosiddetta “pandemia”.

Draghi scrive un articolo piuttosto generico nel quale si parla di una espansione del debito pubblico, che è certamente auspicabile, ma che da solo certamente non basta per assicurare la crescita e la stabilità economica di un Paese.

Per potersi permettere l’espansione del debito pubblico sono necessarie due condizioni imprescindibili; la prima è una banca centrale che garantisce in maniera illimitata il debito sui mercati; la seconda è una valuta sovrana che serve a modificare il tasso di cambio qualora l’aumento della spesa comporti dei naturali e conseguenziali squilibri sulla bilancia dei pagamenti.

Draghi non ha menzionato né l’una né l’altra e pertanto il caso della sua presunta riconversione alla scuola del suo antico maestro, il compianto professor Federico Caffè, si può considerare già chiuso qui.

Non è mai esistita alcuna conversione. Draghi è sempre rimasto quello di prima.

 

Ad ogni modo, non appena questo articolo è uscito, chi è stato il primo a gioirne entusiasta? È stato proprio “casualmente” Matteo Salvini che fino a tre anni prima accusava, giustamente, Draghi di distruggere l’economia italiana, tenendo in vita l’euro, e che invece ora chiama Draghi presidente dandogli il benvenuto.

Ecco a cosa è servito il pezzo di Draghi. Serviva a dare una cartina di tornasole alla Lega e a Salvini per iniziare a diffondere la falsa teoria dell’uomo di Goldman Sachs convertito sulla via di Damasco.

Se c’è qualcuno che si è convertito in questa storia quello è proprio Salvini, non di certo Draghi.

A questo punto però per poter dare ulteriore forza a questa campagna di disinformazione occorreva un evento shock.

Occorreva rappresentare Draghi agli elettori sovranisti come un uomo che adesso era in qualche modo “minacciato” dal sistema, e qui si arriva conseguentemente all’incendio della sua casa a Città della Pieve.

L’unica foto esistente di questo incendio è quella che si vede qui sotto.

Va a fuoco la casa di Mario Draghi. Casualità o attentato ...

La prima cosa che salta all’occhio è che questa foto è completamente sgranata.

Non si vede praticamente nulla e non si capisce minimamente quello che sta succedendo nella foto.

Appare davvero singolare che nell’epoca degli smartphone ad alta risoluzione digitale l’unica foto disponibile sia quella di un telefonino che sembra avere una risoluzione di un vecchio telefono dei primi anni 2000.

 

Tutta questa campagna comunque aveva ed ha uno scopo preciso come già accennato prima. La Lega non poteva presentarsi davanti ai propri elettori facendo il nome di Draghi.

Doveva prima far credere che l’ex governatore della Bce era un altro, che in lui c’era stato un genuino cambiamento tale da far sì che ora si aveva di fronte un altro uomo.

La storia che si sta cercando di far credere è che il premier incaricato ad essere andato incontro alle posizioni della Lega e non il contrario.

E’ qui che nasce la menzogna del Draghi keynesiano pentito che ora vestirebbe i panni di San Francesco per poter fare inspiegabilmente gli interessi del suo Paese che mai ha fatto nella sua carriera.

 

Un articolo vuoto del Financial Times, e il lavaggio del cervello che stanno facendo gli ambienti vicini alla Lega alle masse di adepti sembra quasi aver cancellato nella mente di molti chi è l’uomo Mario Draghi.

Si sta cercando disperatamente di “sanificare” la memoria di quest’uomo per far dimenticare come negli ultimi trent’anni sia stato proprio lui a smantellare pezzo per pezzo quella che era la quarta economia del mondo.

In un Paese senza memoria, dunque è meglio ricordare. Sono le azioni che qualificano una persona, non di certo alcune dichiarazioni, tra l’altro nemmeno sostanziali.

Mario Draghi è stato il più micidiale sicario economico dell’Italia.

Mario Draghi è stato infatti l’uomo che probabilmente ha fatto più danni in assoluto all’Italia nella sua storia recente.

 

Fu Draghi nel 1992, quando era allora direttore generale del Tesoro, a riunirsi a bordo del panfilo Britannia e a consegnare tutta l’intera industria pubblica italiana a prezzi di saldo alla finanza anglosassone di Goldman Sachs e Morgan Stanley.

Fu sempre lui negli anni successivi a far sottoscrivere all’Italia dei derivati che sarebbero costati almeno otto miliardi di euro alle casse dello Stato.

I media in questi giorni stanno ripetendo come un mantra tutto il curriculum di Draghi, ma nulla dicono che quel curriculum è il risultato di una guerra economica che Draghi ha condotto contro il suo stesso Paese.

Più danni venivano fatti all’Italia, più in alto andava Mario Draghi fino a quando non ha toccato le sfere dell’Eurotower di Francoforte quando divenne presidente in pectore nel 2011 e vergò la lettera indirizzata al governo Berlusconi.

Draghi ingeriva per conto di una istituzione sovranazionale nella sovranità del suo stesso Paese ordinando delle riforme strutturali, quali tagli ai salari e tasse alle pensioni, che sarebbero poi state applicate da Monti.

L’ex governatore della Bce durante il suo mandato è stato ciò che ha permesso all’euro di restare in vita, ma il prezzo lo hanno pagato tutti i popoli europei, soprattutto quello greco ridotto in miseria e alla fame dalla Troika di cui faceva e fa parte la Bce.

L’euro è infatti un formidabile e terribilmente efficace strumento di disciplina della classe lavoratrice.

La sua ratio, da un lato, è quella di togliere la possibilità di fase spesa pubblica autonomamente agli Stati che non possono stampare questa moneta, e dall’altro è quella di sottrare agli stessi Stati la possibilità di svalutare il cambio della propria moneta.

Senza la possibilità di intervenire sul cambio, per assicurare la competitività del Paese sui mercati internazionali non resta che svalutare i salari dei lavoratori, sulle cui spalle grava tutto il peso di questa moneta.

Mario Draghi ha lavorato in maniera scientifica per assicurare l’esistenza di questa moneta che è stata pensata espressamente per assicurare al meglio gli interessi delle grandi élite finanziarie a discapito dei lavoratori.

Ora la campagna di lavaggio del cervello sta cercando di cancellare tutto questo per poter far bere ai seguaci della setta di Borghi e Bagnai la storia del suo improvviso interesse per le sorti del Paese.

È forse la menzogna più indecente e scandalosa che sia mai stata concepita nella politica italiana da molti anni a questa parte, ma ormai nell’epoca dei santoni e del settarismo politico la massa è disposta ad obbedire e credere ciecamente agli ordini che arrivano dall’alto, anche i più folli e insensati.

La missione di Draghi è dare il colpo di grazia all’Italia.

A questo punto occorre tornare all’inizio di questa analisi quando il sistema ha esasperato la crisi terroristica da Covid proprio in Italia.

 

C’è una ragione per questo, e il fatto è che il mondialismo vuole portare a termine il progetto della falsa Europa di Kalergi, ovvero gli Stati Uniti d’Europa.

Per poter arrivare a questo disegno però occorre distruggere del tutto economicamente e spiritualmente la nazione che rappresenta la vera Europa cristiana e romana, l’Italia.

Per questo viene Draghi. L’ex governatore è stato scelto perché è un liquidatore formidabile. È uno specialista delle messe all’asta e delle svendite a prezzi di saldo.

In altre parole, l’uomo scelto dalla finanza internazionale deve portare a termine il lavoro iniziato a bordo del panfilo Britannia nel lontano 1992.

Draghi dovrà intavolare una trattativa con il blocco del Nord-Europa, Germania e Olanda, e offrire in cambio loro una patrimoniale, oppure l’attivazione del MES, per arrivare al superstato europeo che le élite mercantiliste tedesche non vogliono se questo non riflette fedelmente i loro interessi.

Qualora la trattativa fallisse, l’uscita dall’euro è certamente contemplata ma con Draghi verrebbe fatta in condizioni devastanti.

È questa l’atroce verità che non si sta raccontando a coloro che si definiscono “sovranisti”.

Lo stesso giornalista inglese Ambrose Pritchard in un articolo sul Telegraph ha scritto che Draghi potrebbe portare fuori l’Italia dall’euro ma non comunque prima di aver attivato il MES.

Questo strumento finanziario, come spiegato precedentemente, raderebbe al suolo l’intera economia italiana perché porterebbe ad una ristrutturazione del debito pubblico italiano.

Fallirebbero moltissime banche che detengono questi titoli e migliaia di imprese già duramente provate dalle misure della dittatura sanitaria.

In altre parole, Draghi darebbe vita ad una sorta di riedizione del lontano 1992 quando l’Italia governata da Amato abbandonò lo SME, l’antenato dell’euro, ma stavolta gli effetti sarebbero enormemente più devastanti.

In ogni caso, Draghi non riveste il ruolo di “salvatore”. Draghi ha ricevuto un mandato specifico dalle élite e a quello si atterrà.

 

Per l’Italia dunque si sta chiudendo un ciclo. È l’ultimo atto di una guerra economica e spirituale che poteri come il club di Roma, finanziato dalla famiglia Rockefeller, hanno dichiarato a questa nazione, così importante nei piani del mondialismo.

Che le élite globaliste che odiano l’Italia gioiscano di tutto questo è perfettamente naturale.

Che lo siano coloro che si definiscono “sovranisti” non lo è affatto.

Questo è stato il più grande capolavoro della dittatura mondialista. Hanno portato le masse che credono di essere antisistema a gioire della vittoria del sistema stesso.

 

La situazione dell’Italia è comunque ancora oggi rimessa nelle mani di ciò che accadrà negli USA.

Donald Trump sta vincendo le cause contro le frodi elettorali, e la corte Suprema sta per discutere i ricorsi degli avvocati Sidney Powell e Lin Wood vicini proprio al presidente.

Se l’amministrazione fantoccio di Biden dovesse venire giù, verrà giù a cascata anche inevitabilmente il deep state europeo e italiano.

Questo potrebbe essere stato l’ultimo tradimento di una classe dirigente marcia e corrotta. L’ultimo colpo di coda dei passacarte della massoneria e dei circoli mondialisti che hanno lavorato solo alla distruzione del Paese.

Forse era proprio scritto che dovesse finire così. Quest’ultimo calvario potrebbe essere necessario per poi poter ricominciare e iniziare a ricostruire tutto quello che il mondialismo e i suoi servi in Italia hanno distrutto negli ultimi quarant’anni.

(Cesare Sacchetti).

 

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