PER I MONDIALISTI IL FUTURO E’ GIA’ OGGI.
PER I MONDIALISTI IL FUTURO E’ GIA’ OGGI.
L’
internazionale nera di “QAnon” all’offensiva per colpire l’Italia.
Msm.com-
HuffPost - Maria Antonietta Calabrò-(10-10-2021)-
ci dice :
Scontri
tra Polizia e manifestanti No Green Pass.
Avviene
con maggiore forza da questa estate. Mentre declina o meglio si nasconde negli
Stati Uniti a seguito dei centinaia di arresti seguiti all’assalto a Capitol
Hill il giorno dell’inizio della Presidenza Biden e della fine di quella di
Trump, il 6 gennaio 2021 (tra essi il famoso sciamano vestito con copricapo di
bisonte) in Italia prende piede il movimento QAnon. Una specie di onda lunga
del movimento americano arrivato in Europa. Secondo l’Associated press sono ben
85 paesi in cui fanno proseliti i seguaci delle teorie cospirazioniste del Gran
Reset in Gran Bretagna, in Francia ma soprattutto in Germania e in Italia.
L’Italia e’ la terza al modo.
In
Germania e Italia ha trovato nuova linfa nelle sempre verdi radici dell’
estrema destra. In Italia come dimostra la lettera che sarebbe stata inviata ai
manifestanti di ieri a Roma da monsignor Carlo Maria Viganò, ex Nunzio Vaticano
a Washington, (che benedisse l’ assalto al Parlamento americano in un’
intervista a Steve Bannon) si alimenta anche della opposizione curiale al
Pontificato di Papa Francesco. Il Papa infatti, secondo Viganò, sarebbe parte
integrante del Great Reset e l’ instaurazione della “dittatura “ sanitaria per
il presunto controllo del mondo, mentre la causa di tutto questo il Covid
sparisce dai radar.
La
cronaca di Paolo Berizzi su Repubblica non lascia dubbi: “Ecco il messaggio fatto pervenire da
monsignor Carlo Maria Viganò, sostenitore della teoria del Great Reset che
avrebbe lo scopo a di ridurre l’umanità in una sorta dittatura sanitaria. «La
pandemia è stata causata da Dio per punire peccati individuali e sociali», è la
tesi del filo-lefebvriano Viganò. Applausi. Poi il coro: «Libertà! Libertà!». E
il ringhio: «Assassini! Assassini!”.
L’arcivescovo Viganò crede all’esistenza del
Great Reset, una teoria del complotto secondo cui le élite finanziarie globali
avrebbero pianificato la Pandemia per instaurare un regime totalitario e il
Nuovo Ordine Mondiale.
In un
intervento video pubblicato il 30 maggio 2021 sul canale Youtube Visione TV,
ammette: ”Mettiamoci
nei panni dei fautori del Great Reset. Partiamo dal punto di vista di chi
questo complotto lo ha organizzato e non di chi lo subisce inconsapevolmente.
Se ci mettiamo nei panni di un Bill Gates, di
un George Soros, di un Klaus Schwab, non sarà difficile comprendere che se
dichiarassimo spudoratamente che abbiamo deciso di decimare la popolazione
mondiale per il tramite di un siero genico, con ogni probabilità non otterremo
consenso dalle masse ne appoggio dalle istituzioni perché il nostro piano
criminale susciterebbe una rivolta e, soprattutto, scoprirebbe le nostre carte.
In realtà, i nostri progetti li abbiamo anche dichiarati a più riprese, li
abbiamo iscritti negli atti dei nostri congressi, li abbiamo ribaditi in
interviste e incontri istituzionali, li abbiamo addirittura fatti incidere
nelle Georgia Guidline Stones.”
In un
altro video, pubblicato il 31 agosto 2021, l’arcivescovo Viganò cita anche
Kalergi, personaggio sul quale è stata creata la famosa teoria del complotto
del piano che porta il suo stesso nome ed erede dei Protocolli dei Savi di
Sion. Diventato
uno dei bersagli preferiti delle destre estreme europee, venne accusato di
essere l’ideatore della fantomatica “grande sostituzione etnica “in Europa a
favore di una presunta élite ebrea.
I
gruppi di Forza Nuova e simili ormai costituiscono una frangia di estrema
destra del movimento No vax, che diffonde fake news in modo attivo e massiccio,
con l’ossessione del deep state, cioè lo stato profondo, guidato da una setta
segreta.
Da
luglio- agosto 2021, i qanonisti italiani sono cresciuti di numero e usano chat
soprattutto su Telegram, la piattaforma social di “imprinting russo” .
Come
per il terrorismo jihadista, anche per l’ultradestra filo-nazista la propaganda
circolante su web, social network, chat e piattaforme di messaggistica, secondo
l’analisi del Rapporto annuale al Parlamento sulla sicurezza rilasciato a
maggio 2021 dai servizi segreti italiani ,”ha concorso ad alimentare il
fenomeno dell’estremismo violento e a favorire percorsi di radicalizzazione tra
comunità di utenti sempre più estese e meno relegabili agli specifici
ambienti di riferimento.”
Nella
Relazione dei servizi si sostiene che sono “numerosi ed in continua evoluzione
i contenitori online in cui anche soggetti privi di specifico background
ideologico, tra cui molti giovani affascinati dalla “gaming culture”, possono
indottrinarsi ed attingere ad un coacervo di teorie e pseudo-ideologie, spesso
interconnesse, che propugnano il ricorso alla violenza indiscriminata. In tali
circuiti è possibile trovare, in maniera più o meno esplicita, narrative
razziste, omofobe ed antisemite, ispirate al suprematismo bianco,
all’esoterismo nazista e alle svariate teorie del complotto” .
L’obbiettivo
dichiarato adesso è il governo Draghi .
Abbiamo
sostituito il Verbo
con la psicologia.
Laverita.info-Silvana
De Mari- (11 ottobre 2021)-ci dice:
Perduto
il riferimento religioso ,ci siamo affidati a chi pretende di spiegare le nostre ossessioni . Sono loro ,oggi, i responsabili della
manipolazione della realtà.
Hanno
slegato la sessualità dalla riproduzione
biologica e le parole dal loro vero significato.
(…)
La
lettura del Vangelo di san Giovanni era fondamentale perché ci ricordava che
solo attraverso la fede in Cristo si diventa figli di Dio e fratelli. E’ stata
evidentemente abolita la lettura perché
sia più facilmente violato il messaggio del
Vangelo sull’obbligo di evangelizzare ,portare la buona novella ,ed è
stata affermata l’incredibile boiata teologica dell’uguale dignità delle varie
religioni di arrivare a Dio ,con l’orribile Pachamama portata in processione.
Tra
l’altro se i Santi Padri volevano darsi
al paganesimo m, perché non ricorrere all’autoctona Giunone? Se tutte le
religioni si equivalgono ,perché Cristo ha affrontata la Passione ?
Le
prime parole del Vangelo di san Giovanni ,in principio era il verbo, questa
volta minuscolo ci ricordano come
all’inizio di ogni ideologia c’è una modificazione del linguaggio. Le
modificazioni del linguaggio sono fisiologiche o patologiche. Quelle
fisiologiche nascono dal basso ,dal popolo che usa quella lingua , e nascono
perché si modifica la realtà: dopo che qualcuno l’ha scoperta ,è nata la parola
America.
Quelle
patologiche vengono inventate a tavolino per modificare la realtà. Vengono
introdotte con al blandizia ,se la usi sei in gamba ,sei cool ,sei accettato
,poi imposte con la ferocia ,che all’inizio si limita alla disapprovazione ,poi
arriva alle scudisciate penali.
Il
meccanismo dell’invenzione della neo lingua
è ipotizzato nel romanzo distopico do George Orwell “1984” e
raccontato nei suoi dettagli reali
nell’imperdibile saggio di Roberto Marchesini
“le vie della psicologia”(Sugarco edizioni ). La capacità manipolatoria è stata
studiata e creata dalla
cosiddetta psicologia.
Letteralmente
dovrebbe significare “scienza
dell’anima”, ma sempre più spesso la psicologia si sta perdendo. La psicologia
nasce atea e anticristiana , ma soprattutto anti-biologica.
L’arte
della persuasione.
Marchesini
riporta le biografie dei grandi padri fondatori ,con spietata lucidità
ricostruisce le loro ossessioni, i loro
complessi, i loro tragici limiti ,l’incredibile maniera ,con cui, mediante la
modificazione del linguaggio ,questi individui sono riusciti a proiettare la forma delle loro menti
sull’umanità. Il cocainomane Sigismund Freud ignora che lo scopo della sessualità
è la nascita del bambino e commette il crimine
assurdo di slegare la sessualità dalla riproduzione ; gli resta in mano un giocattolo
che riempie istericamente tutta la sua mente. Attraverso la sua dialettica
tutta la società diventa “sesso centrica”.
In
realtà se la sessualità si slega dalla sua funzione di creatrice di vita ,dalla
sua ancestrale e infinita potenza, muore. Quello che resta è banale e
noiosissimo erotismo. Dopo aver slegato la sessualità dalla sua funzione
biologica ,che è quello che le dà significato e potenza , la sessualità viene
slegata dall’etica e dalla religione. La
società non è sopravvissuta: noi stiamo
agonizzando.
Le
città devono essere costruite sulla
roccia, sulla m potenza della sessualità che unisce un uomo ed una donna per
l’eternità nei corpi e nelle anime dei figli che entrambi accudiranno. Nulla
può essere costruito sulla sessualità
promiscua che i padri fondatori della
psicologia spacciano come libertà.
“Sex
and the city” è il titolo di un’orrida serie
televisiva con l’erotismo sterile
spacciato per sessualità.”Sex and the unreal city” è il titolo del bel saggio di Antony M.
Esolen (edito dal Timone) che spiega la demolizione del pensiero occidentale.
Nel
suo libro Marchesini spiega da dove è cominciato e racconta anche come solo una parte marginale
della psicologia si occupi ormai di
clinica .Il
resto si occupa di manipolazione delle
masse, della nobile arte della
persuasione che passa dal pubblicitario allo spin doctor.
(E’
ormai la scienza con cui si convincono le masse a fare o pensare qualcosa.)
Uno
psicologo in gamba può farti fare dodici ore di coda per comprare una maglietta
orrenda o ti può far credere che è scoppiata una guerra ,che la terra more
soffocata dal calore ,che è tornata la
peste nera o che stiano arrivando gli extraterrestri.
Tutto
questo è particolarmente pericoloso
perché la psicologia è dannatamente politicizzata.
Come
dimostrano le inoppugnabili statistiche
riportate da Marchesini ,è il braccio armato del Partito democratico
statunitense. Una psicologia non di sinistra ,che non abbracci valori cosiddetti
progressisti ,è attualmente considerata una contraddizione in termini.
Una
psicologa che ha osato esprimere un parere critico sui social a proposito di
una immigrazione incontrollata in una nazione in gravissima crisi economica ,è
stata ripetutamente indegna di essere
psicologa.
I
compianti carissimi amici Giancarlo
Ricci e Gilberto Gobbi hanno entrambi rischiato l’espulsione dall’Ordine degli psicologi in quanto hanno osato affermare che un bambino ha
bisogno di un papà e mamma.
Gli
ordini degli psicologi si stanno distinguendo anche in tema di obblighi
vaccinali.
Uno
psicologo che si sia rifiutato di fasi inoculare un cosiddetto vaccino ,farmaco
in fase sperimentale con effetti collaterali ancora non indagati propriamente ,perde il diritto anche di seguire i pazienti online.
Ed è
proprio sulla parola ,il verbo, che la dittatura sanitaria ha fatto il suoi meglio.
Un
mondo distopico.
Il vezzoso termine green pass indica qualcosa di leggiadro come il vento sulle colline .Ma il green pass
,come già dichiarato all’estero ,non ha alcun valore sanitario.
Non
serve per salvare la nostra salute. Non serve
nemmeno per farsi vaccinare : in
realtà è il vaccino che serve al green pass.
Il
green pass è il più micidiale mezzo di controllo personale.(Cina docet!). Associato al
controllo facciale determinerà un
controllo totale di ognuno di noi. Benvenuti nel mondo della distopia.
In
principio era il verbo .Il verbo era la libertà. Quello che abbiamo perso in
questi tragici mesi è il diritto alla verità , e dove il diritto alla verità è
perso, la libertà è annientata .
Tutte
le altre parole sono inutili .
Bizzi:
l’universo spazzerà via
gli
scarafaggi dell’Apocalisse.
Libreidee.org-Nicola
Bizzi -(11-10-2021)- ci dice :
«La
Bestia tanto attesa sta arrivando, ormai è qui».
Emmanuel
Macron parlava del Covid, ma nessuno ha potuto equivocare la suggestione
maneggiata: quella dell’Apocalisse di Giovanni. Viene proprio da Parigi la
“Porta dell’Inferno”, di ispirazione dantesca, cuore della mostra su Auguste
Rodin che verrà inaugurata alle Scuderie del Quirinale proprio il 15 ottobre,
in coincidenza con l’entrata in vigore del Green Pass esteso a tutti i
lavoratori italiani.
L’intento
simbolico sembra palesemente sinistro: prospettare “l’inferno” per tutti,
sempre alimentando una tetra visione apocalittica ormai costellata di mille
segni infausti e minacciosi, copiosamente mutuati dalla trita simbologia del
satanismo. Il che, però – obietta Nicola Bizzi – dimostra solo di che pasta è
fatta e in cosa crede, l’élite “nera” che s’è inventata l’Operazione Corona.
Un
piano devastante, secondo Bizzi destinato a fallire rovinosamente: i suoi
stessi esecutori, sottolinea lo storico fiorentino, sanno benissimo che si sta
avvicinando l’immane rivolgimento cosmico che cambierà i destini della Terra. «Non
avranno scampo: finiranno in galera», profetizza Bhante Dhammasila, monaco
buddista dell’antica tradizione Theravāda, ospite della trasmissione
“L’Orizzonte degli Eventi” condotta da Tom Bosco con Matt Martini e lo stesso
Bizzi. Ordinato nello Sri Lanka, Dhammasila (“verità e disciplina morale”) è un
“operatore spirituale” di primissimo piano, nel mondo buddista.
All’anagrafe
risponde al nome di Silvio Strano, e vanta un impressionante currulum
culturale: laureato a pieni voti in filologia tedesca e spagnola a Messina,
nonché in lettere classiche con indirizzo archeologico a Roma, si è
specializzato con un master in beni archeologici alla Sapienza e un altro
master (management degli enti locali) a Reggio Calabria. Ha studiato, insegnato
e svolto attività di ricerca in varie università italiane, tedesche
(Ingolstadt) e spagnole (Barcellona). Grazie ai suoi studi anche esoterici
padroneggia alla perfezione il linguaggio meno esplicito del potere, quello
simbolico e cifrato, ormai però chiaramente leggibile.
«Non
si nascondono più, hanno sdoganato i loro rituali: ora ci sbattono direttamente
in faccia quello che fino a ieri veniva fatto passare in modo subliminale».
Macron e la Bestia in arrivo?
«Vergognoso e inquietante. Ma credo che quella
Bestia tanto decantata arriverà per loro: così come sarà per loro che si aprirà
quella porta collocata alle Scuderie del Quirinale, l’inferno dantesco di Rodin.
Pensano che la gente non se ne accorga, ma hanno fatto i conti senza l’oste:
c’è una parte di umanità meno dormiente, che si è accorta di quello che ci
stanno facendo».
Ergo:
«E’ giunto il momento di aprire gli occhi, tutto questo dev’essere assolutamente
confinato: non è più tollerabile – dice ancora Dhammasila – assistere a queste
espressioni di satanismo, a questo pugno dato continuamente in faccia alla
popolazione mondiale». L’elenco è lungo: dall’increscioso show “pandemico”
messo in scena nel 2012, in occasione della cerimonia di apertura delle
Olimpiadi di Londra nel 2012, fino alla scultura del caprone installata a
Milano, lo scorso aprile, in piazza Gae Aulenti.
Una
maratona di orrori, che passa per «lo spettacolo osceno dell’inaugurazione della
galleria del Gottardo nel 2016», cui si aggiunge «l’installazione del Moloch al
Colosseo nel 2019» e infine «l’imbarazzante presepe 2020 a piazza San Pietro»,
affollato di astronauti e divinità cornute. Come dire: la Porta di Rodin è solo
l’ultimo atto di una sorta di sinistro rituale a puntate. In particolare, per
Matt Mattini, l’apertura della Porta dell’Inferno vorrebbe essere anche
«un’operazione di magia nera, sincronizzata con precisi passaggi astrologici e
un particolare indice ciclico planetario».
Una cerimonia per “accogliere” – nel segno
dell’inferno, appunto – l’avvento del “lasciapassare verde” esteso in modo
universale. E’ evidente come si intenda mettere in scena, in modo sfacciato,
l’estetica apocalittica della tradizione cristiana. E non solo in Italia: la
Slovenia ha appena imposto l’obbligo del Green Pass persino per accedere ai
negozi e fare la spesa .«Nelle intenzioni dei promotori – dice Martini – quella
che Diego Fusaro chiama “l’infame tessera verde” non sembra essere altro che il
“marchio della Bestia”, evocato nell’Apocalisse: marchio senza il quale – è
scritto – non si potrà più né vendere, né comprare».
Il
piano-Covid è stato convalidato dal Dalai Lama e da Bergoglio, nel frattempo
scomunicato e colpito dall’anatema delle Chiese orientali. Ma, nonostante la
morte sospetta di personaggi come Gangchen Tulku Rinpoche, «notissimo Lama
guaritore che si opponeva alle forze oscure che manipolano le coscienze
spaventandole con l’eggregore nero che sta dietro al Covid», gli architetti del
disastro umanitario non riusciranno a prevalere, secondo gli osservatori de
“L’Orizzonte degli Eventi”.
E’
vero, ammette Martini, nel frattempo dovremo soffrire ancora: «Se usiamo la
raffigurazione del Tao, siamo alla massima estensione del campo nero, che
riduce a un’esigua luce il campo bianco: quello che viviamo è il momento di
massima oscurità».Lo stesso Dhammasila indica altri segni esibiti in questi
giorni: dalle modelle sfilate a Cannes («la donna-grafene, tutta nera e coi
tentacoli, e la donna-ragno, senza più occhi») alla stessa Greta Thunberg, che
il “Guardian” utilizza per una copertina inquietante, coprendole il lato destro
del volto con una colata nera di petrolio.
Greta,
cioè «la bimba che utilizzano come mascotte per questo ipocrita piano
“ecologico” di finta salvezza del pianeta». Eppure, dice il monaco-filosofo,
non ce la faranno: «A questi demoni non sarà consentito di portare a compimento
la loro agenda criminale: faranno nuovi danni e lasceranno altre macerie, ma il
loro progetto apocalittico, nutrito di satanismo, svanirà nel nulla». Ne è
certo anche Nicola Bizzi, che dice: «Ci stiamo approssimando, astrologicamente,
a un giro di boa che sta provocando qualcosa di veramente incredibile».
«A
volte sorrido, nell’osservare questi fanatici dell’Apocalisse», premette Bizzi:
«Li vedo come piccoli uomini, granelli di sabbia che si arrogano il diritto di
manifestare il loro Anticristo, il loro demone, la loro malvagità». Ma
attenzione: «L’universo è infinito, grande e potente: potrebbe mai prendere
davvero in considerazione questi insignificanti, piccoli uomini?». Insiste lo
storico: «Siamo a un giro di boa determinate, che per il nostro pianeta
potrebbe comportare un grande balzo evolutivo. Un salto quantico, una vera
evoluzione della coscienza: qualcosa che si verifica solo ogni 26.000 anni. E
loro lo sanno.
Proprio
per questo vogliono consolidare il loro marcio potere: per essere come
quell’élite che si impose 12.000 anni fa, quando la civiltà umana finì sommersa
dai cataclismi innescati da impatti cometari». Quelli che oggi mettono in scena
l’arrivo imminente «del loro Anticristo, del loro avatar», in realtà «sono gli
eredi di quei sacerdoti-scienziati che 12.000 anni fa emersero dalle ceneri,
dal fango di un’umanità che era collassata».
Sacerdoti-scienziati
che «pretesero di gestire la ricostruzione, il nuovo mondo, che da allora
infatti hanno ininterrottamente gestito. Ma restano piccoli uomini, granelli di
sabbia infinitesimali». La Porta dell’Inferno? Mezzucci: si illudono di
sprofondarci nella sottomissione, ma falliranno. E a proposito, segnala Bizzi:
«Sono lieto che decine di migliaia di persone, sui social, abbiano risposto al
mio appello: mettere in evidenza la Porta del Paradiso, che orna il Battistero
di Firenze». Addirittura, è previsto che in migliaia, il 15 ottobre, la
visiteranno. «Non che io creda nel paradiso cattolico, beninteso», premette lo
storico, di religione eleusina. Però, aggiunge, «questo gesto simbolico è una
risposta all’eggregore malvagia: perché i gestori attuali del potere sono
malvagi fino al midollo, fin nel profondo dell’anima (che non hanno)».
Sono
pericolosi? Certamente: lo si è visto. E ce ne daranno ulteriori dimostrazioni.
Basta però non fraintendere la portata effettiva della loro manipolazione
simbologica. «Ritengo che le loro azioni “magiche” siano decisamente
sopravvalutate», sostiene Bizzi. «So benissimo che utilizzano anche
l’astrologia, insieme alla magia, per ogni loro azione: ogni seduta del governo
viene pianificata in base all’astrologia, ogni introduzione di un decreto
legge, anche la data di pubblicazione di una legge sulla Gazzetta Ufficiale.
Tutto viene ponderato sulla base di calcoli astrologici. E questo è normale,
perché loro ritengono – in questo modo – di tutelarsi». Ma, sempre secondo
Bizzi, stanno già pensando al dopo:
«Sanno
benissimo che arriverà qualcosa di epocale. E si illudono di mantenere (anche
dopo) il loro potere, sperando di ricostruire dalle ceneri un’umanità secondo i
parametri della loro malvagità, del loro egoismo, della loro frustrazione». La
verità è che, oggi, «stiamo andando incontro a un ciclo cosmico persino
superiore, come impatto, a quello di 12.000 anni fa. Siamo veramente a una
svolta, nella galassia. E secondo me – sottolinea Bizzi – questi piccoli
insetti, questi scarafaggi, saranno veramente spazzati via come fuscelli».
Insiste lo storico: «Saranno spazzati via dal fango, dalle macerie che loro
stessi avranno creato. Ci saranno lutti e dolore, come profetizzato da Rasputin
per l’Italia nel lontano 1916?».
Cent’anni
fa, il controverso consigliere dell’ultimo Zar “vide” un futuro in cui,
letteralmente, «i cieli avranno l’alito della morte e le fonti non daranno più
che acque amare». Acque «più tossiche del sangue marcio del serpente».
Impressionante, certo: «Gli uomini allora moriranno di acqua e di aria, ma si
dirà che sono morti in seguito a malattie cardiache o polmonari». Sembrano
parole scritte oggi, in piena Era Pandemica, sotto cieli inquinati dalle scie
rilasciate dagli aerei.
Scrisse
ancora Rasputin: l’Italia finirà stritolata da lotte intestine, e l’umanità
«sarà schiacciata dal frastuono dei pazzi e dei malfattori: la saggezza sarà
messa in catene, e saranno l’ignorante e il prepotente a dettare legge».
Ancora: «Il sangue scorrerà a fiumi, nella Roma dei Papi e dei lestofanti». Il
monaco visionario parlava di una rivolta sanguinosa, al termine della quale «un
uomo venerando sarà trascinato per le strade», su cui rimarranno «lembi della
sua pelle». E solo allora «si scoprirà che l’uomo venerando era in realtà un
serpente».
Rasputin parla della «santa insurrezione del
popolo contro il lupo famelico vestito da agnello». Curioso, annota Matt
Martini: il lupo vestito d’agnello è proprio il simbolo della Fabian Society,
molto influente – attraverso politici di sinistra – nella gestione italiana
dell’Operazione Corona.
Nicola
Bizzi, però, invita a non lasciarsi condizionare da certe suggestioni: «Vorrei
lanciare un messaggio ottimistico: so che la forza dell’universo è molto
superiore al potere di questi miserabili».
Bifarini:
lockdown climatici, ora siamo davvero in pericolo.
Libreidee.org-Ilaria
Bifarini- (9-10-2021)- ci dice:
Nel
Grande Reset siamo arrivati a una fase successiva, rispetto a quella sanitaria.
Siamo entrati dentro una nuova narrazione.
Quella
sanitaria, basata sul terrore costante della malattia, della morte, va avanti
ormai da circa 20 mesi, nonostante abbia raggiunto enormi risultati,
inaspettati. Pensiamo che è stato istituito un Green Pass, un lasciapassare di
Stato, quindi è stata legittimata la discriminazione, l’apartheid di Stato.
Sono
stati sdoganati concetti che mai avremmo pensato che sarebbero stati accettati
dalla popolazione, come appunto questa discriminazione senza precedenti nella
nostra storia moderna, se non nei tempi bui del secolo scorso. Pensiamo alla
telemedicina, al telelavoro, alla teledidattica; la narrativa pandemica ha
raggiunto enormi risultati, e ora è pronta alla seconda fase: ad alimentarsi di
nuove paure e di nuove crisi.
Nel
mentre, la narrazione del terrore sanitario non sparirà completamente;
continuerà e si intreccerà con delle nuove emergenze: inedite, finora, anche se
in realtà prospettate da lungo periodo.
Va
avanti, intanto, questa vaccinazione di massa, che ha raggiunto risultati molto
importanti. La narrazione dell’emergenza pandemica, ripeto, non sparirà del
tutto: si andrà dileguando, affievolendo, per lasciare il posto a queste nuove
narrazioni del terrore; però ce la ritroveremo sempre, a mio parere, come
sottofondo, o comunque come qualcosa che si potrebbe ripresentare di volta in
volta.
Ormai
è stata instillata una psicosi di massa, una forma ossessiva per cui siamo
tutti potenzialmente untori, malati e a rischio di virus (che in realtà sono
sempre esistiti, nella storia dell’uomo). Ma improvvisamente si è deciso quasi
di chiudere l’uomo dentro una campana di vetro per impedirgli qualsiasi
contatto.
Abbiamo
dovuto rinunciare alla stretta di mano, ma anche al sorriso: è quasi
impossibile avere uno scambio con un’altra persona senza poter guardare il suo
volto. Pensiamo ai bambini: ne vediamo tantissimi che hanno la mascherina, e
magari – indotti dai genitori – pensano che sia qualcosa di divertente, come un
gioco; invece è qualcosa che verrà interiorizzato, nella loro psiche, e avrà
ripercussioni sulle loro relazioni e sulla loro formazione.
Venti
mesi sono lunghissimi: pensiamo anche alle persone che continuano a girare con
la mascherina in luoghi dove non c’è nessun rischio di contagio. Ci sono forme
psicotiche di “evitamento sociale” che si sono accentuate. Ma questa psicosi
verrà continuamente alimentata e riproposta: ci sono stati diversi annunci,
molto chiari, per cui siamo entrati in un’Era Pandemica.
Ci
sono già delle previsioni come quella della Spars 2025-2028, quindi una nuova
pandemia; inoltre c’è tutto il business della vaccinazione, che ormai si è
innescato e di certo non si può fermare. E ora, come dicevo, stiamo passando da
un lockdown di tipo sanitario a possibili lockdown di altra natura: ci sarà
sempre il sottofondo dell’allarme sanitario, ma ci stiamo dirigendo verso una
nuova narrativa.
E’ la narrativa della crisi, del terrorismo
(alimentato dal mainstream) sulla questione climatica. Abbiamo già visto come,
dal punto di vista delle materie prime e delle risorse energetiche, ci troviamo
di fronte a una crisi: sono già aumentati in modo notevole i prezzi di gas e
carbone, sono aumentati (a causa dell’inasprimento dei nuovi standard) i costi
per le emissioni di CO2 per le attività industriali.
E
questo sta creando una crisi, in ambito energetico, che potrebbe essere davvero
esplosiva, tale da creare un effetto-domino su tutta l’economia. Abbiamo già le
prime avvisaglie in Cina, dove il governo sta pianificando lockdown energetici.
Alcune città cinesi, inizialmente quelle dell’Est ma poi anche città come
Pechino e Shangai, sono state lasciate – volutamente – senza luce, senza
illuminazione, senza elettricità. Addirittura hanno chiuso persino le
fabbriche, e quindi questo sta creando una serie di ripercussioni a livello
economico e di esportazioni, con ricadute su tutta la filiera di
approvvigionamento e sull’intera economia mondiale, che tanto dipende dalla
Cina.
Situazioni analoghe si stanno vivendo e
materializzando anche in Germania: un video che circola sul web, diffuso dalla
Tv tedesca, mostra una donna anziana che si trova a dover fronteggiare un
blackout energetico, trovando un metodo per riscaldarsi riunendo anche i vicini
di casa. Queste sono proprio le fasi preparative a quelle che potranno essere
le nuove emergenze. Lockdown energetici: se ne parla anche in Italia. Un
quotidiano come “La Stampa” sta aprendo le cosiddette Finestre di Overton: ha fatto
già dei titoli che ipotizzano un Natale senza luce, un inverno a lume di
candela.
E
questo è davvero qualcosa di inquietante, che potrebbe materializzarsi quanto
prima. Tutto per una crisi energetica che ha alla base una questione climatica,
proprio perché sono stati inaspriti gli standard per le quote di emissioni di
CO2: l’obiettivo è la neutralità, ossia “zero emissioni” (sono gli obiettivi
della famosa Agenda 2030). Non è solo un impegno dell’Unione Europea: in realtà
è un’agenda mondiale, condivisa. Possiamo far risalire la sua pianificazione al
Club di Roma, che produsse quello che possiamo considerare un documento-chiave
per interpretare la natura del Grande Reset.
Sto parlando del famoso studio, pubblicato nel
1972, sui “limiti dello sviluppo”.
Lo
studio fu poi demandato al Mit (il Massachusetts Institute of Technology di
Boston) per uno studio molto dettagliato e scrupoloso per determinare quali
sarebbero i limiti dello sviluppo. Quello studio del 1972, di circa 200 pagine,
è diventato un bestseller tradotto in trenta lingue e venduto in 12 milioni di
copie, in tutto il mondo. Se ne è discusso tantissimo, da parte dell’opinione
pubblica: per la prima volta, quello studio dichiara come, proseguendo con
l’attuale modello di sviluppo economico e demografico (quello di allora,
perlomeno), l’umanità sarebbe destinata al collasso entro il XXI Secolo. Viene
quindi applicato un modello matematico di tipo informatico, che ricorre allo
strumento delle simulazioni. La sintesi è netta: se non riducono tutte le
variabili che interagiscono tra loro (ossia: la crescita della popolazione
mondiale, la crescita economica e l’inquinamento), si arriverà a una catastrofe
irrimediabile, alla quale l’uomo non saprà far fronte.
Quindi
viene auspicata una decrescita della popolazione, considerata fuori controllo
già allora (1972), quando la popolazione mondiale era circa la metà di quella
odierna. Sempre secondo quello studio, la crescita della popolazione avrebbe
per forza comportato una crescita dell’inquinamento, e dunque un collasso del
sistema naturale. Dopo vent’anni quello studio è stato aggiornato: vengono
ribaditi i concetti principali e si dichiara che i parametri sono stati
addirittura superati.
Quindi inizia un’escalation di appelli e
l’introduzione di misure sempre più orientate a contenere il riscaldamento
climatico, che diventa il tema dei temi, l’obiettivo principale di tutti i
consessi internazionali e dei gruppi di potere, a discapito di una tutela
dell’ambiente e della riduzione dell’inquinamento (che potremmo tutti
condividere). E invece: il riscaldamento climatico e il contenimento della
popolazione mondiale diventano le priorità ineludibili.
Abbiamo
visto come, in Europa, questo approccio malthusiano abbia effettivamente
portato, soprattutto in paesi come l’Italia, a una decrescita della
popolazione. Occorre tempo, perché si abbiano i risultati di questa
pianificazione, ma ora siamo davvero giunti a una fase di denatalità.
Addirittura abbiamo avuto anche l’avviso dell’Istat, una sorta di “spoiler”:
l’istituto di statistica ci ha appena detto che l’Italia è un paese da 32
milioni di abitanti.
E
l’obiettivo è proprio questo: raggiungere uno stato in cui l’uomo è visto come
un essere che inquina, come ha detto lo stesso ministro Cingolani; dato che
l’uomo ha un’impronta ecologica, la popolazione mondiale deve essere contenuta,
così come il modello di crescita non può più continuare a seguire il corso
dello sviluppo che ha seguito finora. Lo stesso Club di Roma auspica quella che
definisce “una rivoluzione copernicana delle menti”. In altre parole, la
progettazione del Grande Reset di oggi risale in qualche modo a cinquant’anni
fa. Quello studio del 1972 è stato una linea-guida. Pensiamo che il Club di
Roma fu fondato da Aurelio Peccei, già amministratore delegato della Olivetti,
la cui Fondazione pare che abbia finanziato poi la Casaleggio.
Pensiamo
anche che quello studio fu commissionato e pagato dalla Volkswagen, poi
coinvolta nello scandalo del “Dieselgate”. Se si legge quel documento, vi si
ritrovano i concetti (e anche le espressioni) che sono alla base della nuova
narrazione dominante: cioè questo senso di urgenza, la tesi secondo cui ogni
anno perso è quasi un crimine contro l’umanità. Gli autori esortano ad adottare
un cambio radicale di mentalità, investendo tutta l’opinione pubblica.
E solo
attraverso la consapevolezza della gravità di quello che starebbe per accadere
si potrà raggiungere l’obiettivo. Solo allora le persone potranno agire di
conseguenza. Quindi aleggia continuamente questo spettro di una catastrofe
imminente, che può essere scongiurata soltanto con un cambio radicale,
drastico, e che richiede sacrifici, da parte dell’umanità. Vediamo quindi che
la narrazione è la stessa, rispetto a quella proposta oggi. Poi ci sono anche
frange di fanatici dell’ecologismo, che addirittura auspicherebbero un ritorno
al livello pre-industriale della popolazione. C’è anche chi auspica che la stessa
Inghilterra torni a 2 milioni di abitanti: sono eco-totalitaristi, eco-nazisti
a tutti gli effetti.
Nei
giorni scorsi, abbiamo visto Draghi e Cingolani interagire con Greta Thunberg
quasi con deferenza. Greta non è certamente una scienziata né una super-esperta
in materia: è lampante tutta l’ipocrisia e il carattere contradditorio di
questa narrativa. Si dice che Greta soffra di disturbi dello spettro autistico,
che tendono a produrre comportamenti ripetitivi e stereotipati. Non a caso,
vediamo come questa ragazza si esprima per slogan, con un’esasperazione che le
è stata indotta, inculcata, di cui probabilmente non si rende nemmeno conto. Ma
gli slogan che lei ripete sono, appunto, quelli del Club di Roma, che poi hanno
improntato tutte le ricerche e tutte le politiche successive.
Ossia: “La casa sta andando in fiamme, siamo
di fronte a un disastro; voi non fate nulla di concreto, è ora di agire, non
c’è più tempo”. Sono slogan che fanno presa, sulle masse. E quindi,
cinicamente: quale migliore interprete, di una ragazzina che soffre di questo
disturbo, e che quindi probabilmente non si renderà mai conto di essere stata
manipolata? Quella della narrazione di Greta è una retorica così consunta da
lasciare stupefatti, nel vedere come invece continui a far presa sull’opinione
pubblica. Non a caso, alla ragazzina svedese con la sindrome di Asperger (che
la rende indifesa e quindi inattaccabile: sarebbe un tabù offendere una
ragazzina che ha problemi comportamentali) è stata ora affiancata l’altra
icona, Vanessa, la ragazza di colore che viene dall’Africa.
Quindi abbiamo tutti gli stereotipi della
retorica inclusivista: si predica l’equità e, per raggiungerla – ci dice sempre
il Club di Roma – occorre eliminare l’ostacolo della crescita demografica.
E’ davvero una narrazione stucchevole, piena
di melassa.
La
deferenza di Draghi e Cingolani non è nei confronti di Greta, ma – chiaramente
– nei confronti del piano di cui lei è una chiara espressione, una marionetta
(credo anche ignara: Greta è un puro prodotto mediatico). La deferenza è verso
questo piano: che è ben preciso e si sta sviluppando ormai concretamente. La
catastrofe preannunciata dovrebbe avverarsi entro il XXI Secolo: per cui non
abbiamo più tempo, secondo i cosiddetti filantropi e secondo le menti di questo
Green Reset. Di fatto, l’obiettivo è quello: avere una società con un nuovo
modello, che sia di decrescita (infelice, più che felice).
Una
decrescita economica e anche demografica, tutta improntata al contenimento del
riscaldamento climatico, che la scienza mainstream oggi imputa all’azione
antropica. Tacitati gli scienziati che contestano questa tesi, e nonostante il
fatto che l’aumento della temperatura terrestre sia minimo, tutto sarà
improntato alla narrazione del controllo del riscaldamento climatico. Tutta
un’economia verrà trasformata, e i rapporti umani subiranno una svolta verso
una digitalizzazione, considerata più “green”. Ma allo stesso tempo, e qui si
chiude il cerchio, la digitalizzazione – dei rapporti umani, dell’economia,
della moneta, della sanità (con la telemedicina), della didattica, delle nostre
identità (con l’identità digitale) – ci mette sempre di più in pericolo.
Ai
lockdown sanitari potranno aggiungersi blackout energetici, lockdown climatici
e (come abbiamo appena visto) blackout informatici. Riguardo a questi ultimi,
gli episodi divenuti sempre più frequenti: nei mesi scorsi il caso di Solar Winds
(un’azienda americana di software), poi Colonial Pipeline (azienda petrolifera,
sempre Usa), quindi il caso della Regione Lazio, e ora il blackout di Facebook.
La popolazione mondiale, ormai assuefatta all’uso di Internet e dei social,
viene messa davanti alla sua fragilità: da un momento all’altro, tutto ciò
potrebbe venir meno. Dobbiamo stare attenti: al di là del fatto che
probabilmente non sapremo mai il motivo alla base delle 6 ore di sospensione di
Facebook, non dobbiamo cadere nelle strumentalizzazioni del mainstream stesso;
perché c’è chi afferma che, senza la Rete, saremmo tutti più sereni.
Non è così, ovviamente: proprio grazie
all’utilizzo dei social, infatti, abbiamo potuto costruire delle reti,
limitando il dominio monopolistico del mainstream. Ora il web subisce la
censura, che prima non era presente: e anche la censura dei social fa parte del
Grande Reset. E’ detto in modo esplicito: i social hanno un ruolo importante,
nella limitazione delle famigerate “fake news”; quindi, la sospensione di
Internet e della libera informazione è un obiettivo dichiarato. Pensiamo anche
al momento in cui saremo tutti digitalizzati, e tutto dipenderà da Internet e
dalla nostra connessione; ogni cosa: la nostra identità digitale, la nostra
stessa moneta.
Ecco,
pensiamo a un caso di blackout: arriverebbe a disconnettere l’uomo stesso, che
in questo nuovo corso (di Reset totale) diventa un’entità digitale che può
essere accesa o spenta secondo una programmazione – che può essere spacciata
per incidente o può essere un incidente effettivo (non lo sapremo mai, di
fatto). Però ci troviamo sempre nell’ambito delle profezie auto-avveranti. E
non a caso che a luglio ci sta stata la simulazione del Cyber Polygon 2021,
aperta dallo stesso Klaus Schwab, che ha detto:
«Occorre
vaccinare anche Internet, perché un evento pandemico informatico potrebbe far
sembrare il Covid una sciocchezza». Quindi, cerchiamo di andare oltre le
apparenze. Purtroppo, abbiamo visto – a nostre spese – che tutta la narrazione
del mainstream è sempre mendace e ingannevole.
(Ilaria Bifarini).
Falsa
Narrazione e fantomatica “Minaccia nera.”
Conoscenzealconfine.it-
Cesare Sacchetti-(12 Ottobre 2021)- ci dice:
(Telegram).
Se
apriamo le prime pagine dei giornali di regime troviamo la stessa identica
falsa narrazione.
Questo
non deve sorprenderci affatto perché ormai da tempo abbiamo visto che non
esiste alcuna informativa. Esiste una macchina di menzogne saldamente nelle
mani di cinque famiglie, ognuna delle quali è fedele all’agenda del Nuovo
Ordine Mondiale. L’ultima falsa narrazione in questione è quella che descrive
la fantomatica “minaccia nera”.
Le
false opposizioni del Parlamento ormai non riescono più a contenere il dissenso
nei confronti del regime mondialista. Il dissenso è ormai uscito dal Parlamento
e sta correndo rapidamente verso i confini del sistema. Il regime pertanto per
cercare di contenere nel perimetro della Matrix il popolo che ormai non crede
più alla truffa della democrazia liberale, ha tirato fuori l’ultima risorsa a
guardia del sistema: la falsa destra patriottica. Abbiamo osservato
precedentemente come questi gruppi definiti dai media come “neofascisti” non
hanno in realtà nessuna intenzione di restituire la sovranità nazionale perduta
all’Italia.
La
loro funzione è quella piuttosto di penetrare le fila di nascenti movimenti
patriottici, provocare violenze consentite dalla parte marcia delle forze
dell’ordine, per poi poter avere il pretesto di mettere al bando la lotta
contro la dittatura, definendola come “minaccia terroristica”. C’è un problema
però nell’esecuzione di questo piano. Giunti a questo punto, l’unico modo per
tenere in vita il sistema è quello di ricorrere alla violenza contro i
dissidenti, e per ricorrere alla violenza serve il sostegno unitario di forze
dell’ordine e forze armate. Il regime di Draghi non si trova in queste
condizioni. Fasce sempre più larghe degli uomini in divisa prendono le distanze
dalla dittatura.
Ormai
è solo una piccolissima parte della popolazione che beneficia dell’attuale
status quo. Solo questa piccola élite parassitaria ha interesse a mantenere le
cose così come stanno. Il resto del Paese vive nelle sofferenze quotidiane. La
sensazione pertanto, è che se la corrotta classe politica italiana pensa di
salvarsi nascondendosi dietro lo spauracchio della falsa destra nazionalista,
stia difatti rincorrendo una illusione. Aristotele definiva la democrazia come
una delle forme di governo più corrotte. Attualmente l’Italia e il mondo
Occidentale sembrano trovarsi nella fase dove la corruzione delle democrazie è
così permeata nelle radici del sistema da portare ad un suo inevitabile crollo.
In un
precedente post mi è capitato di fare delle considerazioni su come ormai parti
sempre più ampie delle forze armate e delle forze dell’ordine stiano voltando
le spalle al regime. Ho appena avuto una conversazione con una mia fonte delle
forze dell’ordine, che presta servizio presso una delle più importanti
infrastrutture del Paese. Questa fonte mi ha in pratica confermato quanto già
detto in precedenza. Il ministero dell’Interno ha chiesto alle forze dell’ordine
che lavorano presso questa infrastruttura di venire a prestare servizio per
un’altra manifestazione contro il certificato razziale vaccinale prevista
proprio per il 15 ottobre, giorno nel quale dovrebbe entrare in vigore l’infame
decreto del regime Draghi.
I
poliziotti si sono rifiutati categoricamente e hanno anche espresso
l’intenzione di mettersi in malattia proprio per il giorno 15. Questi stessi
agenti hanno espresso profondo disgusto per quei “colleghi” che si sono
prestati a manganellare manifestanti pacifici lasciando agire indisturbata la
falsa destra nazionalista che occupava la sede della CGIL.
Le
forze dell’ordine pertanto si stanno schierando contro il sistema. A questo
punto, tutto lascia pensare che siamo ad un passo dal redde rationem (la resa
dei conti) con i traditori della patria.
Il 15
ottobre avrebbe dovuto essere la data dell’inizio della società autoritaria
mondialista in Italia. Questa data invece sembra che stia per essere la data
nella quale sarà intonato il requiem, che accompagnerà l’inizio della fine del
regime di Draghi e della corrotta seconda Repubblica.
Speriamo…
(Cesare
Sacchetti- t.me/cesaresacchetti).
No
Green Pass, Freccero: “Ogni Manifestazione volutamente infiltrata.”
Conoscenzealconfine.it-Carlo
Freccero-(12 Ottobre 2021)-ci dice:
(Telegram).
Carlo
Freccero: “Come diceva Cossiga, basta infiltrare per screditare. I fatti del G8
del 2001 si ripetono”.
“Ogni
manifestazione No Green Pass è volutamente infiltrata”. È la dura denuncia che
Carlo Freccero ha affidato in esclusiva all’Adnkronos, commentando i fatti di
sabato scorso a Roma, con scontri e violenze legati alla manifestazione No
Green Pass, a cui è seguito l’assalto alla sede della Cgil.
“Se
sostengo il referendum – sottolinea Freccero all’Adnkronos – significa che sono
a favore della Costituzione e che voglio difenderla da ogni attacco. Con il
referendum vogliamo risolvere l’attuale deficit democratico con le armi della
democrazia diretta. Però anche manifestare è un diritto, diritto
costituzionale. Diritto che ormai ci viene negato nei fatti perché ogni
manifestazione No Green Pass è volutamente infiltrata. E, come ci ricorda la
celebre la frase di Cossiga… basta infiltrare una manifestazione per
screditarla“, afferma Freccero.
“Cito
un episodio gravissimo che se fosse provato, getterebbe grave discredito sul
rapporto di fiducia tra cittadini ed istituzioni. Sembra – afferma Freccero –
che un funzionario di polizia in borghese abbia prima partecipato alle cariche
contro la polizia ed abbia poi selvaggiamente aggredito a calci e pugni un
inerme manifestante.
Queste
cose sono sempre successe, ma oggi c’è internet. Immediatamente è partito un
appello all’identificazione, che è stata effettuata in tempi brevissimi sulla
base delle immagini disponibili. Ometto nome e curriculum per rispetto della
privacy e perché manca ancora un riscontro giudiziario. Le denunce penali sono
già in corso.
C’è un
altro grave episodio da chiarire: le foto di un manifestante che nei corridoi
della Cgil si cambia d’abito per interpretare il ruolo del fascista“, aggiunge
Freccero, che conclude: “Il G8 del 2001 si ripete vent’anni dopo”.
(Carlo Freccero)- adnkronos.com.
Polonia-Ue,
cosa sta succedendo. "Regole uguali ovunque o Europa collassa."
msn.com-quotidiano.net-(11
ottobre 2021)-ci dice:
Varsavia,
11 ottobre 2021 - Dalla Brexit alla Polexit: ci risiamo. Anche se questa volta
l'atmosfera diventata elettrica dopo la sentenza senza precedenti dell'Alta
Corte, che ha sancito il primato delle leggi polacche su quelle comunitarie,
non sembra poter sfociare in un distacco ufficiale della Polonia dall'Unione
Europea. Se il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Ue aveva diviso
in due la popolazione britannica, il giudizio dei polacchi sembra netto, come
dimostrano le centomila persone scese in piazza a Varsavia a favore della
permanenza nell'Unione Europea e contro i tentativi del governo che vanno verso
uno strappo da Bruxelles.
L'Ue
dal canto suo non farà sconti: "Il principio dello stato di diritto è che
nessuno è sopra la legge - ha dichiarato oggi la vice presidente della
Commissione europea, Vera Jourova, nel suo intervento al Forum 2000 - per
questo noi siamo ferrei su questo. Lo stato di diritto - ha spiegato - è anche
la limitazione dei poteri, principio alla base degli Stati membri. Ora, dopo la
decisione della Corte costituzionale polacca, devo dire che se non confermiamo
il principio nell'Ue che regole uguali sono rispettate allo stesso modo in ogni
parte dell'Europa, tutta l'Europa comincerà a collassare".
Cosa è
successo. Le possibili sanzioni .Le proteste a Varsavia. Cosa è successo.
Negli
scorsi giorni la Corte costituzionale polacca, guidata dalla giudice Julia
Przylebska, ha decretato che alcuni articoli dei Trattati dell'Unione europea
sono "incompatibili" con la Costituzione dello Stato polacco e che le
istituzioni comunitarie "agiscono oltre l'ambito delle loro
competenze".
La
sentenza entra nel contenzioso sulla riforma della magistratura voluta dal
partito al governo Diritto e giustizia (Pis) del leader Jaroslaw Kaczynski e,
in particolare, sul nuovo sistema di disciplina dei giudici che secondo l'Ue
mina l'indipendenza del sistema giudiziario già oggetto di una procedura di
infrazione.
E
mentre l'Unione europea, tramite le voci del commissario alla Giustizia Didier
Reynders e del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha espresso
preoccupazione per quanto successo, a Varsavia il governo di Mateusz Morawiecki
ha accolto con favore la decisione della Corte che conferma "il primato del diritto costituzionale
sulle altre fonti del diritto", come spiegato dal portavoce Piotr
Muller, secondo cui la sentenza si riferisce alle competenze dello Stato
polacco che non sono state trasferite agli organi Ue.
Le
possibili sanzioni.
La
decisione della Corte potrebbe incidere negativamente sul versamento del
Recovery Fund alla Polonia, che è stato vincolato al rispetto dello stato di
diritto polacco già da tempo indebolito rispetto agli standard europei. In
ballo ci sono 58,7 miliardi di euro fra prestiti e sussidi del Next Generation
Ue, a cui Bruxelles non ha ancora dato il suo via libera che alle condizioni
attuali non sembra neanche immaginabile. E secondo Eve Geddie, la direttrice
della sede europea di Amnesty International, "l'Ue e gli Stati membri devono
intraprendere un'azione legale, politica e finanziaria urgente e chiarire che
questi principi fondamentali non sono aperti a negoziati o al gioco".
Le
proteste a Varsavia.
Centomila
polacchi sono scesi in piazza a Varsavia, la 'capitale europea' della Polonia
per dire sì alla permanenza del proprio Stato nell'Ue. E, secondo il sondaggio,
è l'80% della popolazione polacca a non volere lo strappo da Bruxelles.
Iniziative a sostegno dell'Ue, infatti, si sono svolte fra sabato e domenica in
120 località del Paese. Almeno 4 persone sono state fermate ieri al maxi-corteo
pro-Ue a Varsavia, secondo quanto riferito oggi dalla polizia polacca, citata
da media locali, e tra queste c'è un nipote 18enne del premier polacco Mateusz
Morawiecki, che ha anche denunciato di essere stato picchiato dagli agenti
mentre era a terra durante il fermo.
GLI
OPPRESSI CI SONO ANCORA ,
LA
SINISTRA NO.
Laverita.info-Ermanno
Bencivenga-(13-10-2021)- ci dice:
E’ la
parte politica che dovrebbe curarsi della giustizia sociale ,invece i partiti e
gli organi d’informazione di area di sinistra sono schierati con i più forti,
come le multinazionali.
(…) La
sinistra dovrebbe essere definita dall’impegno nella difesa degli oppressi e
della giustizia sociale ,ma i partiti ed i mezzi d’informazione che si fregiano
oggi di questa etichetta sono schierati
in modo uniforme a sostegno della grande finanza e delle multinazionali (oggi soprattutto
di quelle del farmaco) e per gli oppressi che soffrono nel nostro Paese manifestano
noncuranza, se non disprezzo.(…).
Per
motivi anagrafici io sono diventato adulto in un periodo storico in cui i temi
della giustizia sociale e della difesa
degli oppressi erano dominanti nella conversazione .(…).
Un’altra
cosa che non potevo sapere è che i
conservatori erano da tempo attivamente al lavoro per riappropriarsi della conversazione pubblica e imporvi i
propri parametri e valori. Al termine di questo lavoro ,che ebbe uno
straordinario successo , certe idee o proposte non sembrarono più giuste o sbagliate, ma strane ,fuori tema
,estranee al rango di opzioni plausibili.
Tale
divenne , per fare un solo esempio ,l’idea che le tasse fossero usate per riequilibrare i redditi e ridurre la sperequazione
economica: un candidato che, a partire dagli anni Ottanta , si presentasse all’elettorato con una proposta
del genere sarebbe andato incontro ad un
suicidio politico.
E dopo
l’appropriazione del discorso ,i fatti seguirono le parole e l’intero mondo
prima occidentale e poi globalizzato venne ad essere dominato da un gigantesco
blocco conservatore, al quale non era neanche concepibile un’alternativa, era
fuori dal rango delle opzioni plausibili .
Ogni movimento politico , però, crea naturalmente al
suo interno una sua destra ed una sua sinistra.
Questo
vale anche per il blocco conservatore che oggi domina il mondo: anch’esso ha
frange più decisamente reazionarie e altre più progressiste, ma queste ultime non rappresentano la
sinistra in quanto tale ,ma rappresentano quella che potremmo chiamare la
sinistra della destra.
Vivendo
negli Stati Uniti ,ho visto questo fenomeno in azione a partire dagli anni
Novanta, quando, dopo 12 anni di presidenza
repubblicana ,venne alla ribalta Bill Clinton ,che si fece alfiere di quella
che fu detta “nuova sinistra “ (in Italia ,ricordo, si parlava con toni
ammirati del “ clintonismo”)e che era in sostanza ,appunto ,la sinistra della
destra.
A
questa cosiddetta sinistra ,peraltro ,riesce
spesso più facile compiere mosse
conservatrici che sarebbero impossibili a frange più reazionarie dello stesso
blocco.
Così
Clinton demolì quanto c’era in America di stato sociale; firmò accordi
internazionali che consentirono alle aziende di delocalizzare la produzione in
Paesi con manodopera a basso costo , demolendo di fatto anche l’azienda
manifatturiera degli Stati Uniti e creando una massa di scontenti che sarebbe
poi diventata il popolo di Trump; inasprì a tal punto le pene anche per reati
minori, da dar origine ad un universo carcerario che è arrivato a contare oltre
2 milioni di detenuti.
Mosse
del genere non sarebbero state possibili
per Reagan o Bush padre; per il comeback kid dell’Arkansas , piece of cake.
Così,
se oggi è difficile capire in che senso diciamo Berlusconi sia di destra e Letta o Renzi di sinistra ,è perché siamo
vittime di un’illusione prospettica. Non stiamo guardando a tutto lo spettro delle
opzioni politiche possibili, ma a un unico blocco conservatore che ha una sua
destra ed una sua sinistra, i cui membri sono d’accordo sul 99 % delle scelte
qualificanti e differiscono solo per delle inezie.
Certo
ai propri sostenitori bisogna dare a bere che ci siano distinzioni e scelte decisive in
ballo , e le si va a prendere fra quei temi di carattere sociale che , per
quanto di indubbia importanza , non
incideranno però, quale che ne sia la soluzione ,sui veri rapporti di potere e di
controllo e
che comunque (…) danno origine soltanto ad opposti isterismi.
In una
situazione di tale confusione ideologica bisogna muoversi seguendo non i tic
del passato ma la stella polare della
ragione.
Chi
sono oggi gli oppressi ? L’ho detto e lo ripeto : bambini senza gioco, studenti senza
educazione, lavoratori senza lavoro ,creativi senza un pubblico ,anziani
condannati all’ergastolo senza colpa e senza processo.
Chi li
difende ? Chiunque
sia quella è la sinistra di oggi , e parla anche dalle colonne di questo giornale.
E
sarebbe ora che si riconoscesse e si contasse.
(Ermanno
Bencivenga).
Green
Pass,
finiremo tutti schedati?
Ecco
il Decreto che cancella un bel po’ di Privacy.
Conoscenzealconfine.it-
Fausto Carioti-(13 Ottobre 2021)-ci dice :
(Telegram)
Cosa
prevede l’articolo “2 quinquiesdecies” del Codice della Privacy, che Mario
Draghi e il suo governo hanno appena abrogato? Malgrado il nome in “latinorum”,
è il caso di chiederselo, perché riguarda tutti da vicino.
Ed è
pure il caso di leggere con attenzione l’intero “decreto Capienze” approvato
giovedì 7 ottobre, all’unanimità, dal consiglio dei ministri, che grazie al
Green pass aumenta le presenze nei cinema, negli stadi e altrove, ma non solo. Apre infatti le porte al rischio di
una schedatura di massa da parte dei pubblici uffici: sanitaria, giudiziaria, fiscale
e biometrica.
Il
comunicato uscito da palazzo Chigi dà una versione minimalista:
“Sono
state introdotte, in coerenza con il quadro europeo, alcune semplificazioni
alla disciplina prevista dal decreto legislativo 196/2003 del trattamento dei
dati con finalità di interesse pubblico”.
“Semplificazioni”,
le chiamano quindi gli uffici di Draghi. Però da una lettura attenta del testo,
assieme a chi conosce la materia, esce una storia diversa, meno rassicurante. Il decreto rimuove infatti i vincoli
alla raccolta e ai trattamenti dei dati, inclusi quelli più rischiosi per la
riservatezza degli italiani, che oggi le amministrazioni dello Stato sono
tenute a rispettare.
Da
adesso, in nome del “pubblico interesse”, esse potranno fare teoricamente di
tutto. Incluso il “riconoscimento facciale” a tappeto, qualora lo ritenessero
necessario.
Le novità sono racchiuse in poche righe, comprensibili a chi mastica la materia
(non ai parlamentari, quindi, essendo la gran massa di loro abituata a votare
schiacciando bottoni secondo le indicazioni del capogruppo, senza farsi
domande).
Il
decreto 196 del 2003, ovvero il Codice della Privacy, ne esce stravolto. Per cominciare, il decreto vi
inserisce una nuova norma, secondo la quale “il trattamento dei dati personali da
parte di un’amministrazione pubblica (…) nonché da parte di una società a
controllo pubblico (…) o di un organismo di diritto pubblico, è sempre
consentito se necessario per l’adempimento di un compito svolto nel pubblico
interesse”.
Giusta
Causa.
Tutto
diventa lecito, dunque, se fatto in nome della “giusta causa”. E chi decide se
l’operazione è funzionale al “pubblico interesse”? Lo stesso ufficio,
ovviamente! Sempre quel decreto, dispone che “la finalità del trattamento, se non
espressamente prevista da una norma di legge o, nei casi previsti dalla legge,
di regolamento, è indicata dall’amministrazione, dalla società a controllo
pubblico o dall’organismo di diritto pubblico in coerenza al compito svolto o
al potere esercitato”.
Mani
libere, in parole povere. L’unico “contropotere” esistente, quello
dell’autorità per la protezione dei dati personali, oggi guidata dal giurista
Pasquale Stanzione, è ridotto ai minimi termini. Intanto viene abrogato
“l’articolo 2 quinquesdecies” dello stesso codice della Privacy. È quello che sinora ha consentito al
garante di imporre “misure e accorgimenti a garanzia dell’interessato” qualora
il trattamento dei dati presenti “rischi elevati”, anche se svolto “per
l’esecuzione di un compito di interesse pubblico”.
Garante
fuori gioco.
Misure
che consistono, ad esempio, nell’obbligo di consultare il garante stesso prima
di fare qualcosa che potrebbe essere pericoloso per la riservatezza dei
cittadini. Una
tutela che adesso salta, e assieme ad essa sono quindi cancellati le sanzioni
amministrative e gli illeciti penali a carico dei dirigenti pubblici che non
chiedono il permesso preventivo dell’authority.
Sanzioni
e illeciti potranno scattare solo dopo, a violazione commessa e accertata,
sempre che qualcuno se ne accorga. Agli uffici dello Stato e ai loro dirigenti,
inoltre, basterà
sostenere che la raccolta e l’uso dei dati sono fatti per adempiere a “riforme,
misure e progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, e il garante avrà appena trenta
giorni di tempo (anziché i quarantacinque attuali, comunque pochi) per
comunicare se lì si violano le leggi sulla privacy oppure no; trascorso questo periodo, potrà
“procedersi indipendentemente dall’acquisizione del parere”. E siccome l’authority ha una cronica
carenza di personale, e gli obiettivi del Pnrr coprono ogni aspetto della nostra
esistenza, dalla riduzione dell’evasione fiscale all’incremento della
fecondità, l’uso della scorciatoia si avvia a diventare la regola.
(Fausto
Carioti- liberoquotidiano.it- Telegram Twitter).
Cittadini
europei sotto Sorveglianza:
crescono
i Poteri della Polizia europea.
Conoscenzealconfine.it-
Stefano Bocconetti-(14 Ottobre 2021)-ci dice:
(Telegram)
Sorveglianza
di massa. L’altro ieri la commissione ha dato il via libera all’ampliamento dei
poteri dell’Europol, l’ufficio europeo di polizia. Che d’ora in poi potrà
acquisire dati di chiunque, praticamente senza vincoli.
Forzando
un po’ la mano, si potrebbe dire: meno Parlamento, più polizia. Meno Parlamento
europeo, più Europol.
I
fatti: meno di sette giorni dopo il voto all’assemblea di Strasburgo che
chiedeva di vietare la sorveglianza di massa e che fissava limiti precisi
all’uso dei dati e del riconoscimento facciale da parte delle polizie, ieri la
commissione, che un po’ ironicamente si chiama “per i diritti civili e le libertà” –
LIBE – ha
deciso di andare nella direzione opposta. E a maggioranza – contrarie sinistre
e verdi – ha dato il via libera all’ampliamento dei poteri dell’Europol,
l’ufficio europeo di polizia. Che d’ora in poi potrà acquisire dati di chiunque,
praticamente senza vincoli.
L’uso
delle informazioni personali da parte dell’Europol già l’anno scorso era stato
oggetto di forti polemiche. Le aveva sollevate proprio il Gepd, l’ufficio di Bruxelles per la
protezione dei dati. Che aveva denunciato come la raccolta di tanti, troppi
elementi non rispettava il mandato legislativo. Che prevede – meglio: prevedeva
– il divieto assoluto di raccolta per persone non implicate in indagini e che
soprattutto obbligava l’agenzia a resocontare, a rendere trasparente la propria
attività in questo campo.
Limiti
e regole che ora salteranno. Con una nuova legislazione che renderà addirittura
ininfluente il ruolo del Gepd. Perché d’ora in poi l’Europol potrà trattare
dati provenienti da qualsiasi data-base, anche provenienti da “privati”, anche
quelli che potrebbero fornire i provider di Internet. Non solo ma l’Europol
potrà visionare dati addirittura di paesi fuori dall’Europa, quelli che
scelgano “di fornirli volontariamente”. Ignorando se in quegli Stati la privacy
ed i diritti delle persone siano rispettati, come prevedono – ancora – le norme
del vecchio continente.
Senza
contare che prima l’Europol aveva l’obbligo – formale, certo ma pur sempre
vincolante – di dover spiegare “lo scopo”, la ragione per la quale acquisiva
dati personali. Ora quel vincolo è stato cancellato. Compensato con la presenza
di due parlamentari nel gruppo di controllo sull’Europol (lo chiamano: JPSG).
Ovviamente, come “osservatori”.
Ma c’è
di più. Di più allarmante: la commissione ha dato mandato all’agenzia di
“ricercare, con finanziamenti europei, nuovi algoritmi e nuovi strumenti di
contrasto alla criminalità”. Tradotto: si chiede alle polizie di investire
nell’intelligenza artificiale. Esattamente l’opposto di quanto votato il 5
ottobre dal Parlamento europeo che ha chiesto – letteralmente nel testo – la
fine di “ogni attività nel campo dei modelli predittivi nella repressione dei
crimini”. Proprio perché “gli effetti discriminatori di queste pratiche sono
ormai evidenti, queste tecnologie riproducono pregiudizi ai set di dati, con un
impatto sproporzionato sui gruppi emarginati”, per usare le parole di Chloé
Berthélémy, consulente politico dell’European Digital Rights (EDRi).
A
tutto ciò il relatore del Libe, il popolare spagnolo Javier Zarzalejos ha
risposto con le stesse identiche parole di chi a Strasburgo si era opposto alla
mozione contro la sorveglianza di massa: “C’è poco da fare, serve una polizia
capace di elaborare grandi insiemi di dati personali, anche a fini di
profilazione. È essenziale per combattere la nuova criminalità”.
Una
commissione e le pressioni delle polizie nazionali dunque valgono più di un
parlamento. E ora si addensano pesanti nubi sulle decisioni che tra poco dovranno
prendere i governi europei sull’Artificial Intelligence Act.
(Stefano
Bocconetti- ilmanifesto.it- dirittiglobali.it).
Eccoci,
finalmente: ora comincia la grande diserzione.
Libreidee.org-Giorgio
Cattaneo-(14/10/2021)-ci dice :
Le
grandi rivoluzioni, si dice, sono sempre state progettate, innescate e dirette
da formidabili élite avanguardistiche. Vero, ma poi che fine han fatto, quei
rivolgimenti? Quanto alle élite, oggi sembra disastrosamente crollato il loro
prestigio: persino l’oceanico astensionismo che ha rimpicciolito le ultime
elezioni italiane (amministrative, per giunta: solitamente partecipate) suona
come una campana a morto, per chi è solito utilizzare pedine locali.
Sembra un avviso rivolto non solo al
super-governo del Tecnocrate, ma in fondo anche alle possibilità dell’intera
politica liberale, democratica, completamente svuotata. L’arena è ormai
percepita come corrotta, infiltrata, devitalizzata: nemica, addirittura.
Manipolata proprio dai mediocri, impresentabili terminali di quelle stesse
élite che oggi esternano il loro delirio globalista a vocazione totalitaria. Lo
fanno senza più nemmeno nascondersi, dichiarando in modo esplicito i loro
obiettivi apertamente zootecnici. Imperativi categorici e funesti, monotoni e
minacciosi: magari inventano emergenze e pandemie, mettendo in croce i sistemi
sanitari con artifici criminosi.
Ieri
si sfoderava la menzogna per armare la paura e l’infamia, l’affronto delle
restrizioni; oggi non si esita a ricorrere al brutale ricatto per prolungarle
all’infinito, quelle restrizioni, allo scopo di ottenere la digitalizzazione
forzata del gregge, occasionalmente spacciata per campagna vaccinale.
Le
conseguenze sono deflagranti, potenzialmente rovinose. Fa impressione il volume
dell’imponente, storica diserzione che ha l’aria di essere ormai alle porte.
Può ricordare, in nuce, il lampo di certe eroiche latitanze, compresa quella
dei resistenti del 1943, mescolato con il furore sfocato e la passione civile
degli studenti del Sessantotto e poi dei loro emuli No-Global massacrati al G8
di Genova, al fervore giustizialista dei giovani nelle strade di Manhattan in
mezzo ai cortei di Occupy Wall Street.
Destra
e sinistra – le antiche maschere del Novecento, costate milioni di vite umane –
nel frattempo sono cadute con ignominia, lungo la strada. Sopravvivono solo nei
patetici avanspettacoli nazionali, ancora indossate da burattini manovrati da
consorterie di manovratori, a loro volta pilotate, in un gioco di scatole
cinesi che sembra senza fine.
Di
fronte a quanto va accadendo, la stessa geopolitica rischia di ridursi a
semplice fotografia laconica di traiettorie contingenti, che non raccontano
niente di essenziale. Quando le autorità ti spiegano che – senza il
lasciapassare, imposto in virtù di un pericolo inesistente – non potrai più
nemmeno accompagnare tuo figlio all’asilo, in quell’istante crolla ogni residua
disponibilità di ascolto.
Viene meno la fiducia verso qualsiasi
narrazione che suoni anche solo vagamente politichese (cioè sentita come
cadente, difettosa, debole e imprecisa, reticente, impastata di bugie
fumogene). Quando prendi a badilate in faccia milioni di persone, in quel
preciso istante saltano gli schemi (etici ed estetici, cosmetici, formali e
sostanziali) su cui s’era fondato il patto, sempre instabile ma mai rinnegato,
tra governanti e governati. Mala tempora currunt: sintetizzando, l’economista Ilaria
Bifarini spiega a quali prove si sta pensando di sottoporre l’Occidente, grazie
allo stratagemma (vile, in quanto artificioso e ancora una volta insincero)
della presunta emergenza climatica.
Tutto
è crollato, nel frattempo: tutte le retoriche del progressismo e del
sovranismo, del male necessario (“ce lo chiede l’Europa”) e dei tremuli
paladini populisti. E’ scaduto il tempo dei sofisti, dei dotti discettatori:
oggi il governo prende per il collo gli italiani, li tratta da animali? Esige che
si pieghino, dispone che vengano emarginati i refrattari? E’ la fine di un
film, durato decenni e costato sangue.
E si può ben immaginare quanto poco importi, a
quei 20-25 milioni di persone, chi sarà il prossimo diligente esecutore
insediato a Palazzo Chigi, chi sarà il prossimo inquilino del Quirinale, se le
leggi fondamentali sono diventate carta straccia. E’ stata sempre lei, l’élite
apolide teatralmente bifronte, a rubare il tempo ai sudditi: ha disciolto gli
orologi, ha gettato le famiglie nell’angoscia. E lo ha fatto vorticosamente,
alla velocità della luce. Succede in tutto l’Occidente, e quasi solo in
Occidente: nel nostro caro Occidente post-democratico (dove si viene censurati
come in Corea del Nord, si viene sospesi e magari destituiti, ma – almeno per
ora – si resta a piede libero).
Per
contro, è come se procedesse un piano misterioso, concepito da un’impalpabile
intelligenza superiore: quella che, quando scatena il peggio, forse lo fa
soltanto perché si possa un giorno partorire il meglio, che fiorirà quando i
dormienti – azzannati alla gola – si saranno finalmente risvegliati. Lo pensano
svariate voci di questa Italia che si è scoperta intrappolata, dopo aver
sopportato (come disagio accidentale, transitorio) la pessima gestione del
dichiarato allarme sanitario, manipolato nel più subdolo dei modi. Ora lo si è
capito: era soltanto la “fase uno” del progetto; il meglio verrà adesso.
Colpisce,
in questo frangente, chi maneggia la terminologia degli antropologi, parlando
di speciazione: il bivio evolutivo che separerebbe, definitivamente, i sommersi
dai salvati. Lo scienziato Corrado Malanga, chimico e anche “alienologo”, per
35 anni docente universitario, cita il secondo principio della termodinamica:
non si può retrocedere, dal livello di coscienza acquisito; al contrario: dato
che l’entropia nell’universo si espande sempre, non si potrà che progredire
sulla strada della consapevolezza.
Malanga
fruga nel terreno che un analista come Matt Martini definisce “esopolitica”. Ne
sa qualcosa, sicuramente, anche Mauro Biglino. L’ipotesi: si può dedurre che
persino l’Antico Testamento parli dell’ingerenza “aliena” nelle faccende
terrestri, posto che si ammetta – stando all’interpretazione letterale del
testo – che la Genesi possa anche descrivere una forma di clonazione, operata
da individui non umani, per dar vita a una particolare variante del Sapiens.
Che poi le religioni vi abbiano steso il loro
affascinante velo di misticismo, è persino scontato (quanto la convenzionalità
simbologica dell’altrettanto suggestivo esoterismo). Nulla però che impressioni
un cattedratico come Egael Safran, docente di etica medica all’università di
Gerusalemme: perché stupirsi della “produzione” della pecora Dolly, dice,
quando è la stessa Bibbia a raccontare come fu “fabbricata” geneticamente la
famosa Eva?
Un
altro autorevole esponente della grande cultura che permea l’ebraismo, Yuval
Noah Harari (storico dell’Università Ebraica di Gerusalemme), si permette una
domanda urticante: vuoi vedere che la cyborg-élite dell’Uomo-Dio, quella che
vorrebbe digitalizzare l’essere umano fino a robotizzarlo, inseguendo il sogno
dell’immortalità, sarà tentata dal desiderio di archiviare anche la nostra
gloriosa democrazia liberale?
Ancora una voce israeliana – quella del
generale Haim Eshed, insigne accademico per trent’anni a capo della sicurezza
aerospaziale di Tel Aviv – un anno fa se n’è uscito con la seguente
dichiarazione: da decenni collaboriamo con alieni, nell’ambito di una
Federazione Galattica. Poco dopo, all’indomani delle esternazioni di Trump
sulla “neonata” Space Force, il Pentagono ha sdoganato l’esistenza degli Ufo,
amabilmente ribattezzati Uap. Bene: ma tutto questo cosa c’entra, con l’ignobile Green
Pass? Stiamo parlando di notizie che riguardano lo stesso mondo, quello in cui
viviamo tutti, o di qualche ipotetica realtà parallela?
Tranquilli:
per ora non calerà dal cielo nessuna Astronave Madre, dice Michele Giovagnoli.
Lui è un alchimista “selvatico”, impegnato a estrarre – dalla sapienza
ancestrale del bosco – le essenze che oggi possono vivificare gli smarriti. E’
una persona straordinaria, della cui amicizia si può essere onorati. Venti mesi
fa, nel marzo del 2020, s’era premurato di avvertire: ragazzi, sta per
succedere qualcosa di epocale. E sarà la nostra grande occasione: riconquistare
finalmente l’identità profonda, irriducibilmente umana, verso un altro mondo
possibile (il nostro). Così s’è messo a battere le piazze italiane, radunando
anime: a tutti ha regalato parole come quelle di cui era maestro un artefice assoluto
come Guido Ceronetti, nemico del pensiero facile alleato delle comodità low
cost (timeo Danaos et dona ferentes).
State
fermi, raccomanda l’alchimista: restate saldi nelle vostre convinzioni. E
riscoprite il vero motore che vi muove, il cuore. E’ quello che più teme, chi
vorrebbe continuare – come ha fatto per millenni – a dominare sudditi
impauriti, disinformati e depistati. Diciotto mesi fa, si spegneva un’altra
luce: Giulietto Chiesa. Il primo a denunciare il dramma della falsificazione
mediatica elevata ormai a sistema. L’ispido Paolo Barnard gli aveva
riconosciuto una dote suprema: il coraggio, più unico che raro, di aver saputo
mettere a repentaglio tutti i privilegi faticosamente e meritatamente
conquistati, gettati al vento pur di restare al servizio della causa suprema
della verità.
Velo
pietoso sulla montagna di spazzatura che oggi il coro ufficiale ci propina con
protervia, a reti unificate. Velo pietoso sui tiepidi, su tattici, sugli
opportunisti. Non c’è più tempo per le parabole ipotetiche: dal 15 ottobre,
come ha stabilito il Gran Consiglio Unanime, l’umanità dovrà dividersi
definitivamente. Chi accetta di piegarsi, chi affronterà il deserto.
C’è
una bandiera pirata, che sventola da qualche parte. L’appuntamento con la
speciazione? O forse, sarà la semplice bellezza del continuare ad abbracciarsi,
liberi, rifiutando l’oscenità inaccettabile della coercizione? Noi resteremo
qui, par di capire: assecondando una legge, una chiamata. L’amore per un gesto
naturale e semplicissimo: testimoniare la verità, non rinnegarla. Non smettere
di cercarla, mai, anche se le verità artificiali piovono dal cielo, a
tonnellate, quasi sommergendoci.
Niente
paura: non finirà come credono i gestori dello zoo, dice Michele Giovagnoli.
Certo, la diserzione avrà il suo costo: bisognerà esserne all’altezza;
occorrono doti interiori, per costruire un altro mondo. Fede e speranza –
sottolinea – sono bandite, nell’officina dell’alchimista. Deve bastargli la
forgia di Giordano Bruno, l’ostinazione titanica di Giuseppe De Donno,
l’intransigenza trasparente di Nunzia Alessandra Schilirò.
Dall’altra parte, il potere alieno farà i suoi
calcoli. Ma quelli, dice Michele, non sono della nostra razza: ora, almeno,
sarà chiaro a tutti (ai non dormienti, s’intende). Forse ci siamo noi, adesso,
sull’Astronave Madre. A bordo dell’Arca del Diluvio, su cui svetta il Jolly
Roger della patria a cui ciascuno sente di avere pieno diritto, dalla nascita.
Tanta tenebra, alla fine, ha generato luce.
Tutto è perfetto, ora. Tutto è chiaro.
(Giorgio
Cattaneo).
L’Uomo
Nero, il Re Nudo
e il Nuovo Mondo che verrà.
Libreidee.org-
Redazione-(12/10/2021)- ci dice:
Indovina
a chi serve, l’Uomo Nero. Chi lo fabbrica, dove lo manda a fare danni. E
quando, e perché. L’Uomo Nero: a chi regala facili onori, la sua intimidazione
sterile? Un fantasma effimero, dalla vocazione servile. Lo si lascia
impunemente circolare, per poi incassare i dividendi della sua ovvia sconfitta,
programmata dall’inizio. Così scopri per chi lavora, da sempre, quel sinistro
teppista obbediente.
E vedi
fin dove si spande, tutto quel nero, nella prigione scura dei cervelli
purtroppo ancora spenti, dopo venti mesi. Dunque rieccolo in pista, l’Uomo
Nero, proprio adesso. Che combinazione, anche stavolta. Infatti: a che punto
della storia viene puntualmente riesumata, la sua provvidenziale arte antica,
progettata per puntellare proprio il potere più nero, quando il palazzo sembra
vacillare? Ma poi: possibile che funzioni ancora, dopo tanto tempo, la vecchia
maleodorante impostura? Eccome: può addirittura sembrare un’autentica carezza,
per i ciechi.
Un
conforto prezioso, in tempi di spavento e di amarezze tempestose. Tutti gli
altri, quelli che ormai se la sono strappata, la benda dal volto, registrano un
altro spettacolo, ben diverso: anziché il buffone, al centro della scena vedono
il sovrano. Lo scorgono decrepito e frustrato. Ormai è nudo, il Re: così
inquieto, oggi, da rimestare nella spazzatura. Pronto persino a resuscitare,
un’altra volta, lo stagionato cadavere di quel suo antico attore
impresentabile: l’automa che agisce a comando, all’occorrenza, solo per
invadere la prima pagina del Gazzettino della Paura, senza il minimo senso del
ridicolo.
Meno
la si legge, la Gazzetta, e più alza i toni: tradisce stizza, manifesta
l’impotenza di chi sente che la storia sta cambiando, sta già guardando
altrove. Certo, la notte sarà ancora lunga: non lo si fonda da un giorno all’altro,
il Nuovo Mondo. Prima, il Vecchio Mondo deve finire di compiere, sino in fondo,
la sua missione disastrosa. E’ come se gli arconti lo sapessero perfettamente,
di avere le ore contate (le settimane, i mesi, gli anni). Chi scruta il cielo,
dice che si sta ormai chiudendo un’era precessionale: l’alba è prevista per il
fatidico 2024.
Gli
avamposti del Nuovo Mondo, intanto, crescono a vista d’occhio. Sono
interpretati da pionieri, divisi in due correnti di pensiero: chi spera di
cambiarlo dall’interno, il Vecchio Mondo, e chi invece ritiene sia meglio
lasciarlo semplicemente estinguere, sottraendosi pacificamente a tutte le sue
regole abusive. Gli uni e gli altri lo riconoscono benissimo, l’Uomo Nero: lo
sanno smascherare subito. E immaginano che non stia affatto così bene, il
vetusto monarca, se davvero è disposto a prestarsi – ancora – alla vecchissima
recita imbarazzante che ancora e sempre si imbastisce, attorno alle grottesche
imprese dell’Uomo Nero.
Le
morti legate al vaccino aumenteranno
bruscamente
quest'inverno?
Unz.org- MIKE WHITNEY-(9 0ttobre 2021)- ci
dice :
"Sono
preoccupato per la possibilità che i nuovi vaccini volti a creare immunità
contro la proteina spike SARS-CoV-2 abbiano il potenziale di causare lesioni
micro-vascolari al cervello, al cuore, al fegato e ai reni in un modo che non
sembra essere valutato negli studi di sicurezza". Dott. J. Patrick Whelan.
"Abbiamo
a che fare con il male. Nel caso in cui non l'avessi notato."
Robert
W Malone, MD, Twitter.
Domanda–
Perché tutti devono essere vaccinati?
Risposta–
Per salvare vite umane. I vaccini forniscono immunità che aiuta nella lotta
contro le malattie.
Domanda–
Quindi i vaccini prevengono l'infezione?
Risposta–
Non esattamente, ma i vaccini forniscono un'immunità temporanea che in genere
dura circa 6 mesi.
Domanda–
E poi?
Risposta–
Bene, allora gli esperti di salute pubblica raccomandano che le persone idonee
– in particolare le persone anziane e immuno-compromesse – ottengano un
"booster".
Domanda–
Quindi, un'altra iniezione?
Risposta–
Sì.
Domanda–
Il booster è stato adattato alla nuova variante "Delta" che è diffusa
negli Stati Uniti e nel mondo?
Risposta–
No, non è così. È lo stesso vaccino di prima.
Domanda–
Allora l'immunità sarà di breve durata?
Risposta–
Sì, anche se non possiamo esserne del tutto sicuri. Non sono stati condotti
studi clinici sui booster.
Domanda–
Che cosa? Quindi, stiamo volando alla cieca?
Risposta–
Sì. Come ho detto, non ci sono stati ulteriori studi clinici per i booster,
quindi nessuno lo sa con certezza.
Domanda–
Ma ho sentito che più persone iniettiamo, più il virus diventa adattabile, il
che rende il vaccino meno efficace?
Risposta–
Questo è vero. La vaccinazione di massa con un vaccino "permeabile" –
che non neutralizza completamente l'infezione – applica una "pressione
selettiva" sul virus che promuove l'emergere di varianti. Gli immunologi
lo conoscono da molto tempo, infatti, alcuni lo chiamano "Virologia 101". Il vaccinologo canadese Dr.
Byram Bridle lo ha spiegato in una recente intervista. Ecco cosa ha detto:
"Non
dobbiamo guardare oltre ... l'emergere della resistenza agli antibiotici ... Il
principio è questo: se hai un'entità biologica che è incline alla mutazione – e
il SARS-CoV-2, come tutti i coronavirus è incline alla mutazione – e applichi
una pressione selettiva strettamente focalizzata che non è letale, e lo fai per
un lungo periodo di tempo, questa è la ricetta per guidare l'emergere di nuove varianti.
Questo
è esattamente ciò che stiamo facendo. I nostri vaccini si concentrano su una
singola proteina (spike) del virus, quindi il virus deve solo alterare una
proteina e i vaccini non si avvicinano a fornire immunità sterilizzante".
("Le
bugie dietro la pandemia dei non vaxxed", vervetimes.com).
Domanda–
Quindi i vaccini stanno guidando le varianti?
Risposta–
Sì.
Domanda
– Quindi presto vedremo l'emergere di una variante resistente al vaccino?
Risposta:
Sì, lo faremo.
Domanda–
Ma i produttori di vaccini non lo sanno?
Risposta–
Intendi, "non capiscono la relazione di base tra infezione virale e
vaccini"? Sì, lo fanno.
Domanda–
Allora perché lo fanno?
Risposta—
Ottima
domanda, ma la risposta richiede molte ricerche e una discreta quantità di
congetture. Tutto quello che dirò è che gli autori di questa campagna di
vaccinazione di massa ci stanno intenzionalmente guidando verso una crisi
ancora più grande.
Domanda–
Ok, quindi cosa faremo quando ci imbatteremo in una variante resistente ai
vaccini?
Risposta–
Non posso rispondere, ma – a giudicare dall'esperienza passata – verrà
sviluppata un'altra iniezione sperimentale che il pubblico sarà costretto a
prendere.
Domanda–
Ma per quanto riguarda la sicurezza? Possiamo essere sicuri che questi nuovi
intrugli ibridi siano sicuri?
Risposta–
La sicurezza non è mai stata una priorità assoluta, né l'immunità. L'obiettivo non è mai stato
"immunità di gregge" ma "vaccinazione di gregge". Uno dei portavoce più influenti
dell'attuale campagna lo ha riassunto abbastanza chiaramente quando ha detto: "Dobbiamo vaccinare tutti i
sette miliardi di persone" sulla terra. Le autorità sanitarie pubbliche
non si sono mai deviate da questo obiettivo originario.
Domanda–
Ma se l'obiettivo è vaccinare tutti sulla terra, allora i vaccini devono essere
sicuri, giusto?
Risposta–
No, infatti, i vaccini rappresentano una seria minaccia per la salute e la
vita. Sono pericolosi.
Domanda–
Sei sicuro di non esagerare, dopo tutto, quasi 2 miliardi di persone sono già
state inoculate e solo una piccola percentuale di loro si è ammalata gravemente
o è morta? Forse, stai sopravvalutando il pericolo?
Risposta
– I vaccini sono un attacco alle infrastrutture critiche del corpo, al sistema
vascolare e in particolare al sottile arazzo di cellule che rivestono le pareti
dei vasi sanguigni. I vaccini innescano sanguinamento, coaguli di sangue e
malattie autoimmuni. A mio parere, sono un modo abbastanza semplice per infliggere
gravi danni ai sistemi e agli organi essenziali di cui si ha bisogno per
sopravvivere.
Questo
è il motivo per cui il dottor Vladimir Zelenko si riferisce a loro come "colpi di morte velenosa", che sembra essere una
valutazione accurata. Tuttavia, hai ragione nel dire che "solo una piccola percentuale
delle persone si ammala gravemente o muore" subito dopo l'iniezione. Ma questo è solo perché il vaccino
funziona più come una bomba a orologeria che come un veleno. Ma è probabile che
l'impatto sia altrettanto devastante nel lungo periodo. Dai un'occhiata a
questo estratto da un articolo dei Medici per l'Etica Covid:
"Alla
luce della risposta anticorpale recentemente caratterizzata a SARS-CoV-2,
quando gli anticorpi si attaccano alle cellule endoteliali produttrici di spike
sulle pareti dei vasi dopo la somministrazione del vaccino, ci si può aspettare
che le proteine del complemento attivate si attacchino alle cellule endoteliali
e forino le loro membrane cellulari. La conseguente morte delle cellule
endoteliali esporrà il tessuto sotto l'epitelio, che avvierà due eventi
significativi. Indurrà la coagulazione del sangue e causerà la perdita delle
pareti dei vasi. Questo meccanismo patogenetico è stato documentato in biopsie
prelevate da pazienti con infezione da SARS-CoV-2. Questi studi hanno descritto
una "sindrome da danno micro-vascolare catastrofico mediata
dall'attivazione del complemento"
...
come parte della risposta immunitaria della proteina spike SARS-CoV-2. È
proprio questa risposta immunitaria che i vaccini COVID-19 cercano di indurre.
Tali interazioni vaccino-immunità sono coerenti con gli eventi avversi che
coinvolgono la rottura capillare visibile sotto la pelle che sono stati
documentati e riportati dopo la vaccinazione COVID-19". ("I pericoli dei vaccini e dei
vaccini di richiamo Covid-19",I medici per l'etica Covid).
Ripeto:
una
"sindrome da lesione micro-vascolare catastrofica mediata dall'attivazione
del complemento".
Domanda–
Cosa significa questo in un inglese semplice?
Risposta–
Significa
che il vaccino crea una situazione in cui il tuo corpo attacca ferocemente il
tuo sistema circolatorio generando coaguli di sangue e vasi sanguigni che
perdono. Pensi di poter vivere con un sistema vascolare danneggiato? Pensi che godrai di una vita lunga e
felice con un sistema immunitario programmato per attaccare e uccidere le
cellule sane che ora producono la "proteina spike" patogena? Se è
così, allora per quanto tempo; per quanto tempo pensi di poter sopravvivere a quel
tipo di guerra interna? 2 anni? 5 anni? 10 anni?
Domanda–
La tua
analisi suona molto cospirativa. Se i vaccini fanno quello che dici che fanno,
allora le persone che stanno spingendo questa campagna (di vaccinazione di
massa) devono saperlo, giusto? Devono avere una certa comprensione di base dei
pericoli che queste iniezioni pongono.
Risposta–
Certo, lo
fanno. Come potevano non saperlo? Pensi che le persone più ricche e potenti del
pianeta chiuderebbero arbitrariamente l'economia globale, chiuderebbero tutti
nelle loro case, sopprimerebbero i farmaci salvavita e censurerebbero chiunque
sfidasse la narrativa ufficiale se non sapessero esattamente cosa ci si
potrebbe aspettare che il vaccino faccia?
Lo
sanno. Non sono solo "tirare i dadi". Hanno un piano e lo stanno
implementando. Questo è chiaro.
Per
quanto riguarda l'affermazione della "cospirazione", i fatti parlano
da soli. Ci sono state numerose esercitazioni ed esercitazioni da tavolo
condotte nell'ultimo decennio che includevano le principali agenzie Intel, big
pharma, élite attiviste, dod, media e OMS?
Sì,
c'erano.
E
queste esercitazioni hanno sostanzialmente proiettato gli stessi risultati e
scenari che vediamo oggi, in particolare l'aggiramento dei governi
rappresentativi, i poteri rafforzati dei politici in conflitto, l'applicazione
dei mandati sui vaccini e l'imposizione di una strategia pandemica senza
precedenti che era sorprendentemente simile in ogni paese in cui è stata
imposta?
Sì, di
nuovo.
E i
non vaccinati sono già minacciati di rappresaglie se resistono all'inoculazione?
I governi stanno già andando avanti con i passaporti dei vaccini, la valuta
digitale, i sistemi di credito sociale, i centri di detenzione e la
sorveglianza intensificata?
Sì, lo
sono.
Qualcuno
di questi ti sembra casuale o si avvicina alla definizione effettiva di
"cospirazione" che è: "un piano malvagio, illegale, infido o
surrettizio formulato in segreto da due o più persone"?
Il
fatto che i media ridicolizzano i "teorici della cospirazione", non
cambia il fatto che le cospirazioni, di fatto, hanno luogo. Gli ultimi due anni
aiutano solo a sottolineare questo fatto. Praticamente nulla è stato lasciato
al caso. Il nostro futuro e il futuro dell'umanità sono guidati da forze
potenti che non abbiamo ancora nemmeno identificato con successo. È raccapricciante.
(Vedi: RFK jr. sull'evento 201).
Ed
ecco qualcos'altro su cui rimuginare visto che siamo sul tema delle
"cospirazioni". Penso che sia altamente probabile che il vaccino sia stato
sviluppato ben prima dello scoppio del virus.
Domanda–
Perché
dovrebbe essere importante?
Risposta–
In realtà
conta un bel po ', perché aiuta a illustrare che la "soluzione" ha
preceduto il problema, la "gallina prima dell'uovo". In altre parole, la ricerca
sulle armi biologiche statunitensi era probabilmente finalizzata a creare una
sostanza che avrebbe costantemente minato (e alla fine ucciso) un numero
incalcolabile di persone che avrebbero dovuto essere eliminate al fine di
ridurre le emissioni di carbonio, alleviare l'esaurimento delle risorse scarse
e invertire la distruzione dell'ambiente naturale. Pensi che il Pentagono e la CIA
abbiano programmi di emergenza del genere? Pensi che le élite globaliste
potrebbero sostenere una politica del genere?
Anzi,
lo farebbero, e lo implementerebbero sfacciatamente in nome della
"salvezza dell'umanità" o di qualche altra sciocchezza del genere.
Tieni presente che la popolazione globale all'inizio del secolo (1900) era un
minuscolo 1,6 miliardi. A partire dal 2021, il numero è salito a 7,9 miliardi. E, secondo le proiezioni delle
Nazioni Unite, questa cifra crescerà fino a circa 11 miliardi entro il 2100.
Pensi
che le élite globali si siederanno sulle loro mani e non faranno nulla mentre i
pericoli "percepiti" della diminuzione dei combustibili fossili e
dell'aumento delle temperature continuano a crescere? Pensa che, forse, dopo
anni di appelli appassionati a "fare qualcosa per il clima" – il consenso sia stato
finalmente raggiunto nel 2019 aprendo la strada a un aggressivo schema di "gestione della
popolazione"?
Naturalmente,
questi sono uomini "civili" che non ricorrerebbero mai a nulla di
così volgare come le camere a gas o i plotoni di esecuzione. Oh, no; avrebbero cercato un metodo
surrettizio per assottigliare la mandria senza che la mandria sapesse mai
veramente cosa stava succedendo. Avrebbero bisogno di un rimedio che li aiuti a
raggiungere il loro obiettivo invocando allo stesso tempo una negazione
plausibile.
(
Fauci e i programmi segreti di armi biologiche.) E se la verità dovesse mai venire
alla luce, allora convincerebbero il pubblico che stanno agendo solo nel
migliore interesse dell'umanità cercando di prevenire l'inesorabile corsa verso una
catastrofica crisi climatica. Suona familiare?
Dovrebbe.
Se il mondo si stia riscaldando o meno è discutibile, ma ciò che non è discutibile è
quanto perfettamente il furore climatico si adatti perfettamente all'agenda
politica autoritaria dei globalisti. Non c'è nulla di casuale in questo.
In
ogni caso, gli imbrogli gain-of-function a Wuhan probabilmente erano solo gli
ultimi ritocchi a un piano che era stato fatto e spolverato anni prima in think
tank e confab globalisti in cui ricchi e potenti si riuniscono per decidere
come modellare al meglio il mondo per soddisfare le proprie ristrette
specifiche. La mia ipotesi è che il sistema di somministrazione della proteina spike
(alias il vaccino Covid-19) fosse stato creato anni prima e richiedesse
semplicemente un via libera per essere rilasciato sul mondo.
Domanda–
Sembra che siamo di nuovo fuori strada. Possiamo tornare ai booster per un
minuto? Lei dice che non ci sono stati ulteriori studi clinici. Ciò significa
che i booster non sono stati formalmente approvati dalla FDA?
Risposta–
Non sono stati formalmente approvati dalla FDA. Sono stati sventolati sotto
l'autorizzazione all'uso di emergenza (EUA) allo stesso modo dei vaccini. Ma
ciò non significa che i rischi siano gli stessi. Non lo sono. I booster sono significativamente più
pericolosi dei vaccini come sottolinea questa clip dei Medici per l'etica
Covid:
"Spieghiamo
qui che i colpi di richiamo sono straordinariamente pericolosi, in un modo che
non ha precedenti nella storia dei vaccini. Questo perché aumentare
ripetutamente la risposta immunitaria aumenterà ripetutamente l'intensità
dell'attacco self-to-self.
Le
iniezioni ripetute di "vaccini" a base genetica (cioè
"booster") sono destinate a intensificare e riprodurre questo evento
di base ovunque la proteina spike appena espressa appaia sul rivestimento del
vaso. La lesione vascolare mediata dal complemento che si verifica in più siti
in tutto il corpo avrà effetti potenzialmente devastanti non solo sulla salute
dell'individuo vaccinato, ma anche sulla gravidanza e sulla fertilità.
Le
molecole di proteina Spike, note per essere rilasciate nel flusso sanguigno
poco dopo la vaccinazione, si legano alle piastrine, contrassegnandole come
bersagli per il legame anticorpale. Attacco successivo... ci si deve aspettare
che causi la distruzione piastrinica,... cosa accadrà quando i
"vaccini" fuoriescono dai vasi sanguigni danneggiati e raggiungono
gli organi del corpo? L'assorbimento genico e la produzione di picchi
segneranno quindi ogni tipo di cellula per la distruzione da parte dei
linfociti killer? Stiamo per assistere alla nascita di un mondo completamente
nuovo di malattie autoimmuni?" (Medici per l'Etica Covid).
Quale
parte della citazione di cui sopra fa sembrare che i booster siano buoni per la
tua salute e il tuo benessere generale?
Niente
di tutto questo, giusto? E proprio come abbiamo visto un forte aumento dei
casi, dei ricoveri e dei decessi dopo il lancio di campagne di vaccinazione di
massa in tutto il mondo, ora stiamo vedendo lo stesso fenomeno dispiegarsi in
Israele con i booster.
E,
ricorda, né i richiami né i vaccini rimangono nel muscolo del braccio (Deltoid)
come le compagnie farmaceutiche hanno detto che avrebbero fatto. Entrano nel flusso sanguigno circa
30 minuti dopo l'iniezione e si diffondono in tutto il corpo attraverso il
sistema circolatorio. Ma perché il vaccino è un progetto per produrre la proteina
spike e non la proteina stessa; è in grado di eludere il sistema immunitario e
penetrare nelle cellule prima che venga rilevato.
Questo
è ciò che rende la proteina spike iniettata più pericolosa del picco di
Covid-19. Il virus deve entrare attraverso il naso o la gola prima di incubare
ed entrare nel sistema vascolare, ma il picco del vaccino trova una via più
diretta attraverso l'iniezione.
Ecco
di nuovo il dottor Byram Bridle:
"Sappiamo
da molto tempo che la proteina spike è patogena. È una tossina. Può causare
danni nel nostro corpo se è in circolazione. Ora, abbiamo prove chiare che . .
. il vaccino stesso, più la proteina, entra nella circolazione sanguigna".
Una
volta che ciò accade, la proteina spike può combinarsi con i recettori sulle
piastrine del sangue e con le cellule che rivestono i nostri vasi sanguigni.
Questo è il motivo per cui, paradossalmente, può causare sia la coagulazione
del sangue che il sanguinamento. "E naturalmente il cuore è coinvolto, come parte
del sistema cardiovascolare ... Ecco perché stiamo vedendo problemi cardiaci.
La proteina può anche attraversare la barriera emato-encefalica e causare danni
neurologici....
«In
breve,... abbiamo fatto un grosso errore. Non ce ne siamo resi conto fino ad
ora. Non
ci siamo resi conto che vaccinando le persone stiamo inavvertitamente
inoculando loro una tossina.".
... la
proteina spike, da sola, è quasi interamente responsabile del danno al sistema
cardiovascolare, se entra in circolazione. Infatti, se si inietta la proteina
spike purificata nel sangue degli animali da ricerca, ottengono tutti i tipi di
danni al sistema cardiovascolare e possono attraversare la barriera
emato-encefalica e causare danni al cervello. "
(Scienziato dei vaccini: 'Abbiamo fatto un
grosso errore'",Donna conservatrice).
Da
quando Bridle ha fatto queste affermazioni in un talk-show radiofonico, è stato
selvaggiamente molestato, ridicolizzato e bandito dall'Università in cui era
impiegato. Tuttavia, non ha ritrattato una parola dalla sua dichiarazione
nonostante i pesanti costi per sé stesso e la sua reputazione.
L'errore
commesso da Bridle è stato pensare che la sua ricerca sarebbe stata applaudita
dai suoi colleghi e colleghi. Pensava ingenuamente che i sostenitori della
vaccinazione di massa avrebbero riconosciuto il loro errore e avrebbero fatto
uno sforzo per correggerlo. Non avrebbe mai immaginato che il vaccino fosse progettato
per funzionare proprio come fa, penetrando nelle cellule ospiti e producendo un
agente patogeno citotossico che suscita una forte risposta immunitaria
auto-su-sé che porta all'ulteriore decimazione del sistema vascolare.
Il
trattamento di Bridle la dice lunga sulle persone che stanno gestendo la
pandemia, sulla portata del loro potere e sui loro obiettivi completamente
maligni.
Domanda–
Penso che
siamo andati di nuovo fuori strada. Hai parlato molto della proteina spike e
del suo effetto sui vasi sanguigni, ma gran parte di questo sembra teorico.
Avete prove concrete che i vaccini stiano causando gravi danni ai tessuti?
Risposta–
Sì. Due professori di patologia tedeschi, Arne Burkhardt e Walter Lang, hanno
fornito i risultati delle autopsie che hanno eseguito su dieci persone morte
dopo essere state iniettate con il vaccino Covid-19. Ecco un breve estratto da
un articolo su ciò che hanno trovato:
"Negli
ultimi mesi, il patologo di Reutlingen e il professor Walter Lang hanno
esaminato al microscopio il materiale tissutale del defunto. ... In cinque dei
dieci casi sopra menzionati, i due medici valutano la connessione tra morte e
vaccinazione come molto probabile, in due casi come probabile. Un caso non è
stato ancora valutato. Gli altri due casi sono stati classificati come poco
chiari/possibili o "piuttosto coincidenti".
Per
quanto riguarda le cause della morte, Burkhardt ha sottolineato che la miocardite linfocitica, la diagnosi
più comune.
... I medici sospettano che ulteriori effetti collaterali della vaccinazione
corona con potenziali conseguenze di morte siano fenomeni autoimmuni, riduzione
della capacità immunitaria, accelerazione della crescita del cancro, danno vascolare
"endotelite", vasculite, perivasculite e eritrocita
"aggregazione"....
Burkhardt
e i suoi colleghi hanno indagato negli ultimi mesi. Ha detto che poteva solo
pensare a una cosa nel vedere i risultati - "una rivolta dei
linfociti", potenzialmente in tutti i tessuti e gli organi. I linfociti
sono stati trovati in un'ampia varietà di tessuti come il fegato, i reni, la
milza fino all'utero e i tumori, che hanno attaccato massicciamente il tessuto
lì....
Burkhardt
ha concluso che i politici dicono: "Se non vuoi essere vaccinato, devi affrontare le
conseguenze, ma tutti coloro che vengono vaccinati devono anche affrontare le
conseguenze". Questi sono ancora in gran parte sconosciuti. "Finora, solo i primi, ma
preoccupanti, risultati sono stati documentati, che saranno ulteriormente
indagati per quanto riguarda la loro patogenesi", ha detto Burkhardt.
I
risultati confermano la dichiarazione fatta dal Prof. Dr. Peter Schirmacher che
in più di 40 cadaveri autopsiati morti entro due settimane dalla vaccinazione
Covid-19, circa un terzo è morto a causa della vaccinazione.
('<a
" title="https://freewestmedia.com/2021/09/22/lymphocyte-riot-pathologists-investigate-deaths-after-corona-vaccination/"
href="https://freewestmedia.com/2021/09/22/lymphocyte-riot-pathologists-investigate-deaths-after-corona-vaccination/">Lymphocyte
riot': Pathologists investigate deaths after Corona vaccination", Free
West Media).
Ok,
rivediamo. Cosa hanno trovato i medici?
1–
Hanno trovato in gran parte delle autopsie "la connessione tra morte e
vaccinazione (era) molto probabile".
2–Hanno
scoperto che "quella miocardite linfocitica, (era) la diagnosi più
comune." (La miocardite linfocitica è una condizione rara in cui
l'infiammazione del muscolo cardiaco (miocardite) è causata dall'accumulo di
globuli bianchi (linfociti). I sintomi possono includere dolore toracico,
palpitazioni cardiache, affaticamento e mancanza di respiro (dispnea),
specialmente dopo lo sforzo o sdraiati. In altre parole, il vaccino contro la
proteina spike provoca sia una grave infiammazione che immunosoppressione allo
stesso tempo. È il doppio smacco.)
3–
Hanno trovato prove di una "rivolta dei linfociti", potenzialmente in
tutti i tessuti e gli organi. I linfociti sono stati trovati in un'ampia
varietà di tessuti come il fegato, i reni, la milza fino all'utero e i tumori,
che hanno attaccato massicciamente il tessuto lì.
(Nota-
I linfociti sono globuli bianchi nel sistema immunitario che oscillano in
azione per combattere gli invasori o le cellule infette da agenti patogeni. Una
"rivolta dei linfociti" suggerisce che il sistema immunitario è
impazzito cercando di contrastare gli effetti di miliardi di proteine spike
situate nelle cellule del flusso sanguigno. Man mano che i linfociti sono
esauriti, il corpo diventa più suscettibile ad altre infezioni, il che può
spiegare perché un gran numero di persone sta ora contraendo virus respiratori
alla fine dell'estate.)
4–
Hanno scoperto che ci sono molteplici rischi per la salute sierosi legati al
vaccino Covid-19.
Le
autopsie forniscono prove solide che i vaccini, in effetti, creano danni
significativi ai tessuti.
Domanda
finale – Come vedi che questo si stia svolgendo?
Risposta–
Mi aspetterei di vedere segni di angoscia già da questo inverno-primavera,
anche se i dati saranno compilati sotto la voce "mortalità per tutte le
cause" piuttosto che i decessi per Covid-19. Dovremmo anche vedere un forte
aumento degli arresti cardiaci, della miocardite e degli ictus che dovrebbero
rompere drammaticamente dalla loro linea di tendenza a 5 anni. Poiché il vaccino provoca un
deterioramento generalizzato della salute generale, le indicazioni di danno
dovrebbero essere evidenti in qualsiasi numero di disturbi dalle malattie
neurodegenerative alla paralisi di Bell.
Questa
non è tanto una previsione quanto un riconoscimento di ciò che stiamo già
vedendo. Dai un'occhiata a questo recente tweet della patologa diagnostica
britannica Dr Claire Craig e vedrai cosa intendo:
Dott.ssa
Clare Craig@ClareCraigPath.
Decessi
in eccesso per la settimana che termina il 10 settembre 2021:
24% in
più di decessi per insufficienza cardiaca rispetto al basale;
19%
cardiopatia ischemica;
16%
malattia cerebrovascolare (ictus);
18%
altre malattie circolatorie.
Perché
sta succedendo questo? Perché l'improvviso aumento di infarti, malattie
cardiache, malattie vascolari e ictus? Cosa abbiamo fatto di diverso nel 2021
rispetto agli anni precedenti?
Abbiamo
vaccinato la maggior parte della popolazione, questo è quello che abbiamo fatto
in modo diverso. E ora vedremo quale effetto ha sui molti disturbi legati al
vaccino come arresto cardiaco, miocardite, embolia polmonare, trombosi, danno
renale acuto, danno epatico, paralisi di Bell, mielite trasversa, anafilassi,
sindrome infiammatoria multi-sistemica, aborto spontaneo e sindrome da distress
respiratorio acuto.
Tutti questi si presentano nel "Vaccine
Adverse Events Reporting System" (VAERS), proprio come è probabile che si
presentino in futuri ricoveri. Quindi, ci vorrà un gioco di prestigio piuttosto
aggressivo da parte del governo per confondere i dati o spazzare la questione
sotto il tappeto.
E in
che modo questo diluvio di malattie inaspettate avrà un impatto sul sistema
sanitario pubblico che potrebbe essere teso fino al punto di rottura. Si può
evitare un disastro?
Dai un'occhiata a questo estratto da un
recente articolo del Telegraph del Regno Unito:
"Mentre
l'attenzione rimane saldamente fissa sul Covid-19, una seconda crisi sanitaria
sta emergendo silenziosamente in Gran Bretagna. Dall'inizio di luglio, ci sono state
migliaia di morti in eccesso che non sono state causate dal coronavirus. Secondo gli esperti di salute, questo
è molto insolito per l'estate. Sebbene si prevedono morti in eccesso durante i mesi
invernali, quando il freddo e le infezioni stagionali si combinano per mettere
sotto pressione il NHS, l'estate vede generalmente una pausa.
Quest'anno
è un'anomalia preoccupante.
Secondo
l'Office for National Statistics (ONS), dal 2 luglio ci sono stati 9.619
decessi in eccesso in Inghilterra e Galles, di cui il 48% (4.635) non sono
stati causati da Covid-19.
Quindi,
se tutte queste persone in più non muoiono di coronavirus, cosa le sta
uccidendo? I dati di Public Health England (PHE) mostrano che durante quel
periodo ci sono state 2.103 registrazioni di decessi extra con cardiopatia
ischemica, 1.552 con insufficienza cardiaca, oltre a 760 decessi in più con
malattie cerebrovascolari come ictus e aneurisma e 3.915 con altre malattie
circolatorie.
Anche
le infezioni respiratorie acute e croniche sono aumentate con 3.416 menzioni in
più sui certificati di morte rispetto al previsto dall'inizio di luglio, mentre
ci sono stati 1.234 decessi per malattie del sistema urinario in più, 324 con
cirrosi e malattie del fegato e 1.905 con diabete.
"Sembra
che l'inverno sia già qui, piuttosto che stia arrivando. Quest'anno è peggio di
quanto penso di ricordare in qualsiasi momento negli ultimi 20 anni".
("Migliaia di persone in più del solito stanno morendo ... ma non è da
Covid", Telegraph).
Naturalmente,
i media daranno la colpa dell'ondata di malattia alla pandemia o ai "trattamenti
ritardati", ma le persone possono trarre le proprie conclusioni. Ciò che il Telegraph chiama
un'emergenza "non Covid" ha la stessa probabilità di essere una
lesione legata al vaccino come no. Il punto che sto facendo è semplice: coaguli di
sangue, sanguinamento e autoimmunità non sono questioni banali; sono
un'indicazione che l'infrastruttura vitale del corpo è stata compromessa e,
forse, gravemente danneggiata.
Questo
si manifesterà nella mortalità per tutte le cause e in dati più ampi sulla salute
pubblica. Una
parte considerevole di queste malattie sarà direttamente collegata
all'iniezione di un agente patogeno potenzialmente letale nel flusso sanguigno
di milioni di persone che sono state deliberatamente ingannate sulla sicurezza
del prodotto.
Ora vedremo i primi risultati di
quell'esperimento. Dio ci aiuti.
Il
mondialismo si prepara a far fallire l’Italia
e a
instaurare la legge marziale nel Paese.
Lacrunadellago.net-
Cesare Sacchetti-(25 Ottobre 2020)- ci dice :
Una
marea umana invade le strade di Napoli. Sono i giorni che probabilmente
passeranno alla storia come i moti di Napoli.
La
città partenopea è stata la prima in tutta Italia a ribellarsi al coprifuoco e
alle altre chiusure che non avranno altro effetto che quello di mettere
definitivamente in ginocchio il Paese.
In
queste ore, sta diventando virale un video che forse incarna al meglio l’anima
di questa protesta.
Un
ragazzo ripresosi con un telefonino mostra di aver compreso alla perfezione
l’inganno in corso.
Si
rivolge a De Luca e gli chiede qual è quel misterioso virus che risparmia i
milionari giocatori della serie A , che sono esonerati dal portare mascherine e
stare distanti, mentre stranamente sarebbe in grado di uccidere tutti coloro
che invece scendono a manifestare in strada contro la dittatura.
Se il
pensiero di quel ragazzo rappresenta davvero la maggioranza dei napoletani che
sono scesi per le strade, allora si può davvero parlare di un risveglio.
Dopo
mesi di torpore e di cieca e insensata obbedienza, qualcosa finalmente inizia a
muoversi.
Qualcuno
ha fatto notare che c’è il rischio che la protesta pacifica possa essere
strumentalizzata così poi da poter scatenare una repressione ancora più severa.
Il
rischio c’è, ma è altrettanto vero che il popolo in tutto questo arco temporale
è stato lasciato senza guida.
Quando
si è privati del pane e non si ha più altra alternativa, la prima reazione
istintiva è quella di scendere per le strade e gridare tutta la propria
frustrazione.
Ora il
passo successivo sarebbe quello di fare in modo che la dissidenza nei confronti
del regime diventi parte del vivere quotidiano.
La
dittatura è fondata sostanzialmente sulla paura del virus “letale”. Se tutti quanti iniziano
progressivamente a capire che là fuori in realtà non c’è un pericoloso agente
patogeno, l’illusione della pandemia si spegne istantaneamente.
La
forza di questo regime risiede sostanzialmente nel controllo del pensiero delle
masse. I
mass-media, come disse un sociologo del secolo scorso, Marshall McLuhan, non
assumono altro che questa funzione.
Servono
sostanzialmente a decidere cosa devono e non devono pensare le masse.
Esiste
tuttavia la possibilità di sottrarsi a tutto questo. Se si spengono i media, si
può uscire dalla caverna di Platone e vedere che il mondo reale non è quello
raccontato dai media.
Napoli
è già riuscita da sola a scuotere la nazione intera e a dare l’esempio al resto
d’Italia. Se riesce a fare questo altro piccolo miracolo, questa città può
risvegliare tutti dall’ipnosi collettiva che da troppo tempo tiene prigioniere
le masse.
Se si
smette di avere paura del virus, si smette di portare le mascherine. Se non si
portano più le mascherine, vengono minate le basi stesse della dittatura.
Se
tutto questo diventa un’azione quotidiana e costante che si allarga a macchia
d’olio tra il popolo, si mette in moto il meccanismo contrario dei mesi scorsi.
Si può
condurre gradualmente la popolazione a non avere paura. La dittatura è riuscita
ad andare avanti fino ad ora perché ha diviso le masse.
Ha invitato
i cittadini ad aggredirsi gli uni contro gli altri, mentre proseguiva indisturbata
la distruzione del Paese.
La
chiave di tutto sta nel capovolgere questa situazione. Unire ciò che il regime
vuole separare.
Il
mondialismo vuole la morte dell’Italia.
Il
sistema sta facendo di tutto per sferrare il colpo di grazia al Paese.
Questa
non è una guerra al virus, ma all’Italia e al suo popolo.
L’operazione
coronavirus è stata certamente concepita per trascinare il mondo verso il
governo unico mondiale.
Il
Nuovo Ordine Mondiale sta procedendo a tappe forzate per arrivare a questo
scopo.
Per
poter giungere alla realizzazione finale di questo obbiettivo, deve però prima
essere colpita a morte l’Italia.
Questo
Paese sin dal principio è stato usato come laboratorio “privilegiato” del Nuovo
Ordine Mondiale.
La
ragione risiede nella sua imprescindibile importanza spirituale ed economica.
L’Italia
è la culla della cristianità mondiale per il solo fatto di ospitare da 2000
anni sul suo suolo la Chiesa cattolica.
Il
futuro super-governo mondiale che le élite vogliono ad ogni costo sarà fondato
su una religione misterica ed esoterica che perseguiterà soprattutto i
cristiani.
La
vera natura di questo piano è dunque inevitabilmente e profondamente
anticristiana. E’ per questo che ormai il culto del satanismo sta esplodendo in ogni
angolo del globo.
Tanto
più si espande la religione di Satana, tanto più si avvicina il compimento del
totalitarismo globale.
Negli
Stati Uniti, si imbrattano i muri della cattedrale con scritti inneggianti a
Black Lives Matter e a Joe Biden.
Tra
gli esponenti di questo movimento terroristico finanziato, tra gli altri, da
George Soros e dai piani alti dell’establishment americano, ci sono persone che
dicono chiaramente di richiamarsi al culto di Satana.
Patrisse
Cullors, una delle sue fondatrici, ha dichiarato senza pudori di essere una
occultista.
La
stessa operazione coronavirus è colma di richiami al numero 6, che ha un preciso
significato nel mondo del satanismo.
In
alcuni stati americani è stata imposta la distanza di 6 piedi.
In
Italia, è stato imposto di non superare le sei persone nelle case e di non
essere in più di sei al ristorante.
Recentemente
sono stati installati dei semafori T-Red a Milano e Torino, e la sanzione
prevista per i trasgressori arriva fino a 666 euro, un numero che richiama
apertamente il simbolo della Bestia, colui che nell’Apocalisse sarà a capo del
Nuovo Ordine Mondiale.
I
riferimenti a questa numerologia stanno diventando semplicemente troppo frequenti
per essere liquidati come mere coincidenze.
La
tempesta anticristiana sta dilagando ovunque.
Lo
stesso uomo che siede sul soglio pontificio oggi è un apostata che rinnega il
Vangelo e le sacre scritture, giungendo persino a chiedere il riconoscimento
delle unioni civili omosessuali.
Questa
epoca storica dunque non è altro che la esteriorizzazione della gerarchia
citata da Alice Bailey, una delle presidenti della società teosofica, che
ricorse a questa espressione per scrivere un saggio nel quale profetizzava il
pubblico riconoscimento del culto esoterico e satanico nell’avvento del Nuovo
Ordine Mondiale.
David
Spangler, altro noto esponente della New Age e membro delle Nazioni Unite,
disse chiaramente che per entrare in questa nuova società mondialista, sarebbe
stato indispensabile aderire al culto di Lucifero, pena l’esclusione dal nuovo
mondo satanico.
Questa
è la vera natura del mondialismo e quanto sta accadendo in questi giorni non è
altro che la conseguenza di un piano e di un disegno politico, religioso ed
economico che affonda le sue radici già dai tempi del secolo dei lumi.
L’Italia
si trova nel mirino di questo piano perché questo Paese, seppur già gravemente
ferito, non è stato ancora annientato interamente.
Per
arrivare alla fase successiva occorre distruggere definitivamente questa
nazione che nei piani delle élite dovrà essere sacrificata sull’altare degli
Stati Uniti d’Europa.
Per
poter andare avanti con questa operazione terroristica, occorre alimentare ad ogni costo il
clima di falsa emergenza.
Il
presidente della federazione dell’ordine dei medici ha invitato i cittadini a
stare a casa.
Massimo
Galli, del Sacco di Milano, ha annunciato che si sta per combattere la “battaglia
di Milano”.
La
classe medica al servizio del regime si sta dunque prestando nuovamente per
continuare a costruire un clima di guerra che nella realtà non esiste.
Il
sistema vuole provocare un’ondata di fallimenti ancora più enorme di quella che
si è vista lo scorso marzo.
Nella
bozza del nuovo dpcm si profila la chiusura generale alle 18 per bar e
ristoranti. Se ciò dovesse accadere, verrebbe spazzato via definitivamente
l’intero settore della ristorazione che è uno dei più rilevanti per l’economia
nazionale.
Il
governo fantoccio, aiutato da una falsa opposizione, non sta facendo quindi
altro che eseguire l’agenda prevista dalla massoneria per l’Italia.
L’obbiettivo
è la svendita delle piccole e medie imprese, la spina dorsale economica
dell’Italia, a favore dei grandi capitali stranieri, in modo particolare di
quelli cinesi e delle élite mercantiliste tedesche.
Si
deve radere al suolo il Paese e metterlo all’asta per poterlo ridurre nelle
condizioni della Grecia.
Solo
così potranno nascere gli Stati Uniti d’Europa. Uccidendo l’Italia. Winston
Churchill lo spiegò chiaramente già nel 1950.
Il
governo mondiale, la cui cifra imprescindibile sarà l’autoritarismo, vedrà la
luce soltanto quando l’Europa sarà unita sotto la veste politica del superstato
europeo che sarà una impostura della vera Europa greco-romana e cristiana.
Gli
Stati Uniti d’Europa non saranno dunque altro che l’antitesi della vera Europa.
La
violenza è la condizione innata del Nuovo Ordine Mondiale.
Tutto
questo potrà nascere solo all’insegna della repressione. Il mondialismo infatti non ha altro
modo di continuare se non quello di ricorrere alla violenza.
La
ragione sta nella sua stessa natura. La visione globalista è antistorica e
antiumana. Questa
si propone di rimuovere con la forza l’identità delle singole nazioni per
poterle fondere in una unica torre di Babele mondiale senza identità e senza
storia.
Vuole
sostanzialmente fondere ogni singolo sistema politico, religioso, economico e
culturale in un unico grande contenitore sovranazionale e l’unico modo che ha
per poterlo fare è estirpare le culture nazionali.
La
violenza è dunque la condizione naturale sia del mondialismo sia dei suoi
succedanei, l’Unione Europea prima e gli Stati Uniti d’Europa poi.
Ecco
perché aleggia già lo spettro della militarizzazione dell’Italia.
Il
Quirinale ha convocato il consiglio supremo di difesa per il prossimo 27
ottobre.
All’ordine
dei punti del giorno, è stato inserito esplicitamente quello di discutere la
cosiddetta “emergenza sanitaria”.
Si
parla della possibilità di dichiarare lo stato di guerra per poter così far
scendere l’esercito per le strade.
Il
governo fantoccio ed eversivo ha il mandato di far scoppiare una crisi
economica di proporzioni enormi, tale da ricordare per gravità quelle della
seconda guerra mondiale.
Sanno
perfettamente che i fallimenti a catena innescheranno un’ondata di violenza e
rivolte.
Le
persone in preda alla disperazione non avranno più alternativa se non quella di
ribellarsi in massa.
La
manu militari è dunque l’unica via per poter sedare le rivolte di popolo.
L’autoritarismo
è pertanto lo sbocco finale del disegno autoritario globale.
Il
sistema dunque si appresta a provocare una enorme crisi per poi poter proporre
la sua “soluzione”.
A
finire il lavoro di uccisione del Paese non sarà con ogni probabilità Conte, ma
Mario Draghi che sarà rappresentato come un falso messia dai media, ma che verrà con il compito preciso
di procedere alle svendita del Paese e all’attivazione del MES, il cavallo di
Troia dell’Unione europea.
Draghi
è uno specialista assoluto in questo campo dal momento che fu proprio lui a
liquidare a prezzi di saldo i gioielli dell’industria pubblica italiana a bordo
del Britannia.
Il
2020 dunque rischia di essere un 1992 di proporzioni devastanti.
Il
mondialismo vuole fare in fretta prima che Trump colpisca.
Tutto
questo sta accadendo ad una velocità incredibile. Le élite vogliono sbrigarsi e
la ragione sembra essere principalmente una.
Gli
Stati Uniti sotto la presidenza Trump non sono partecipi in questo piano.
Sono
la forza che ne impedisce la realizzazione.
L’amministrazione
Trump ha messo fine a quello che sostanzialmente è stato uno dei perni
dell’ordine liberale internazionale, ovvero il blocco euro-atlantico.
Sono stati
gli USA infatti dal dopoguerra in poi il Paese che si è fatto garante
dell’esecuzione del progetto europeo.
Fu il
deep state di Washington a finanziare i gruppi che già negli anni’50
costituirono le basi della futura Unione europea.
L’America
è stata per più di 70 anni la nazione che ha avuto il compito di portare avanti
la realizzazione del futuro ordine mondiale.
La
presidenza Trump ha portato l’America invece ad essere la forza che più si sta
opponendo al piano del mondialismo.
E’ per
questo che le élite sembrano avere particolarmente fretta. Si vuole accelerare il processo di
disgregazione dell’Italia e la sua morte economica per poter favorire la
nascita degli Stati Uniti d’Europa e della futura dittatura mondiale.
Il
Nuovo Ordine Mondiale al momento sta puntando tutte le sue carte sulla Cina e
sull’UE che dovrà essere riconvertita negli Stati Uniti d’Europa.
Ma
senza la prima potenza economica e militare, il mondialismo difficilmente potrà
vedere la luce.
Ecco
perché le élite mondialiste stanno cercando disperatamente di forzare la mano.
Sono
perfettamente consapevoli che il loro candidato alla Casa Bianca, Joe Biden, ha
scarse chance di vittoria contro Trump.
Così
come sono allo stesso tempo consce che se Trump si aggiudica un altro mandato,
inizierà una pesante controffensiva contro lo deep state.
Il
presidente americano a questo proposito è stato chiaro. Lo spygate dovrà andare
fino in fondo e se Barr non è disposto a rinviare a giudizio Obama e Biden,
sarà qualcun’altro a farlo.
L’esplosione
di questo scandalo non potrà non toccare l’Italia e la sua corrotta classe
dirigente che ha avuto un ruolo chiave nel complotto per impedire a Trump di
diventare presidente quattro anni fa.
Ora si
è aggiunta una vicenda potenzialmente dalle conseguenze ancora più esplosive
per l’establishment del partito democratico americano.
Sul
portatile del figlio dell’ex vicepresidente Biden, Hunter, sembrano essere
state trovate immagini pedopornografiche.
La
famiglia Biden potrebbe essere coinvolta in una rete di pedofilia
internazionale tale da far rotolare le teste di nomi eccellenti a Washington e
in Europa.
Trump
dunque in questo momento rappresenta la più grave minaccia contro il sistema ed
è per questo che il Nuovo Ordine Mondiale vuole accelerare per avanzare verso
il suo disegno finale.
Si sta
per combattere l’ultimo atto di una battaglia il cui esito deciderà il destino
del mondo intero.
La
battaglia dei figli della luce contro i figli delle tenebre di cui ha già
parlato monsignor Viganò.
In
mezzo a questo scontro epocale c’è l’Italia che è al centro di una offensiva
feroce e senza precedenti.
Qualsiasi
cosa accada, l’Italia e il popolo italiano dovranno stringersi intorno
all’esempio di Napoli.
Solo
la solidarietà potrà aiutare il Paese a sopravvivere.
Solo
la solidarietà potrà permettere al Paese di resistere alle forze oscure che
vogliono la morte di questa nazione, culla dell’Occidente romano e cristiano.
Il
Grande Reset: l’ultimo passo
verso
il Nuovo Ordine Mondiale.
Lacrunadellago.net- Cesare Sacchetti-(29 Ottobre 2020)-
ci dice:
Lo
chiamano il grande reset del debito mondiale. E’ il termine che ultimamente
viene utilizzato piuttosto frequentemente negli ambienti che contano del
mondialismo per descrivere il futuro prossimo che le élite hanno in mente per
l’umanità intera.
Recentemente
è apparsa proprio su questo tema una email sul sito “Reddit “dove si riporta
quanto fatto trapelare da un politico apparentemente membro del partito
liberale canadese che racconta di un incontro avvenuto nel partito stesso,
durante il quale sostanzialmente si sono annunciati i piani disegnati in questo
senso dal Nuovo Ordine Mondiale per il Canada e il resto del mondo.
Se si
confronta il contenuto di questa missiva con quanto sta già accadendo, quanto
riportato dal politico canadese sembra avere una certa credibilità.
La
talpa sostanzialmente annuncia che sono state già decise delle chiusure nelle
grandi città del Canada e degli altri Paesi del mondo che sarà applicato entro
il mese di novembre.
Questa
rivelazione sembra coincidere perfettamente con quanto stanno già facendo
alcuni governi europei.
La
Germania ha infatti annunciato delle chiusure parziali, in particolare di
palestre e bar, per il mese di novembre.
La
Francia invece adotterà delle chiusure più severe simile a quelle della scorsa
primavera, ma tutto sembra dare molta credibilità a quanto scritto nella email
dell’anonimo politico liberale del Canada.
Allo
stesso tempo, in questa fase di nuove chiusure i governi mondiali starebbero
già preparando la costruzione di centri di detenzione dove i positivi sarebbero
anche deportati, contro quindi la loro volontà.
Questa
informazione trova perfetta corrispondenza con quanto rivelato ufficialmente da
un deputato canadese dell’Ontario, Randy Hillier, che ha domandato come il
governo del Canada abbia approvato un piano per costruire nel Paese delle
strutture non molto dissimili da moderni campi di concentramento sanitari.
A
questo punto, arriva il passaggio successivo. L’informatore canadese scrive che i
casi di Covid aumenteranno esponenzialmente.
La
ragione di questo continuo aumento sta nel fatto che i governi faranno a test a
tappeto con un tampone che, come è stato già dimostrato da numerose evidenze
scientifiche, produce fino al 90% di falsi positivi.
Il
tampone è dunque lo strumento per rilevare una epidemia che nei fatti non
esiste.
E’ il
test stesso che crea dei casi che non ci sono ed è per questo che i governi
continuano ostinatamente ad utilizzarlo.
Se si
smettono di fare i tamponi, muore istantaneamente la diffusione artificiale del
virus.
Questo
aumento crescente dei casi servirà comunque per arrivare al secondo passaggio
dell’operazione Covid.
A
dicembre ci saranno delle chiusure totali, molto più severe e rigide di quelle
del mese precedente.
La
terza fase dell’operazione coronavirus: il crollo dell’economia mondiale.
Nel
2021, la talpa del partito liberale canadese scrive che le élite passeranno a
quella che si può definire come la terza fase dell’operazione coronavirus.
Verrà
annunciata una mutazione molto più letale e contagiosa del Covid-19, ovvero il
Covid-21.
In
questa terza fase che si svolge per tutto il trimestre del 2021, aumenteranno a
dismisura i ricoveri ospedalieri e il sistema sanitario andrà verso il
collasso.
Ci
saranno restrizioni per gli spostamenti tra i Paesi ancora più rigide di quelle
della primavera del 2020.
Arriveranno
ancora altre chiusure e ci sarà un’ondata di fallimenti senza precedenti.
Il
blocco della produzione e la disoccupazione di massa porteranno ad una
probabile carestia.
Disordini
e rivolte scoppieranno nel mondo, e qui, secondo il piano delle élite, dovranno
entrare in scena i militari.
La
legge marziale sarà l’unico modo per tenere in piedi le dittature sanitarie che
verranno perseguite in ogni angolo del globo.
A questo
punto, il sistema metterà le masse davanti all’opzione del reddito universale
di base.
Il
fattore lavoro, per come lo si è conosciuto nella società capitalistica,
sostanzialmente sparirà.
Le
serrate generali determineranno inevitabilmente un crollo della economia
mondiale e daranno vita a quella che senza dubbio sarà la più grave crisi
economica della storia dell’umanità.
Questa
enorme depressione ha una funzione precisa, ovvero quella di deindustrializzare
completamente l’Europa e tutto l’Occidente e creare una società a due classi, composta da una ristrettissima élite
e da una moltitudine di poveri, nella quale la classe media sparirà
definitivamente così come la piccola e media impresa che seguiranno la stessa
sorte.
Saranno
le grandi corporation ad avere in mano la totalità del mercato. E’ esattamente
l’obbiettivo designato dal club di Roma, uno dei gruppi mondialisti più
influenti fondato e finanziato da David Rockefeller, in una delle sue
pubblicazioni nel lontano 1972.
Tolto
di mezzo il lavoro, le masse non avranno altra alternativa che accettare
l’elemosina di governo per poter sopravvivere.
In
Italia a farsi portavoce di questo piano è stato, non a caso, il M5S creatura
della finanza anglosassone e del deep state di Washington, che fin dalle sue
origini ha proposto l’applicazione di questa formula.
Lo
stesso fondatore del Movimento, Beppe Grillo, ha annunciato che nel futuro non
ci sarà posto per il lavoro.
Il
reddito di base non sarà dato comunque a tutti. Il piano prevede che i diversi
Paesi del mondo accettino un piano di prestiti erogato dal Fondo Monetario
Internazionale, l’FMI.
Il
presidente della Bielorussia, Lukashenko, aveva denunciato proprio i tentativi
di corruzione del Fondo nei confronti del suo governo offrendogli l’enorme
cifra di 940 milioni di dollari in cambio della chiusura del Paese.
Stavolta
il Fondo dovrebbe dare vita ad un massiccio piano di prestiti ai vari Paesi del
mondo che con ogni probabilità porterà all’esproprio e al controllo di tutte le
risorse strategiche delle nazioni in questione.
John
Perkins, già speculatore al soldo delle grandi corporation, ha spiegato come
l’obbiettivo del FMI sia proprio questo.
Sommergere
i Paesi di debiti che non potranno essere ripagati per poi poter consentire
così ai grandi gruppi privati di avere il controllo totale delle economie
nazionali.
L’operazione
coronavirus servirà dunque a dare vita ad una privatizzazione mondiale dei vari
Paesi nel mondo.
Le
grandi multinazionali avranno il dominio assoluto. A questo punto, una volta che i
vari Paesi accetteranno il cappio dei prestiti del FMI, e dell’UE o del MES nel
caso dell’Europa, sarà proposto il “grande reset dei debiti privati”.
I
governi diranno ai cittadini che se vogliono avere diritto al reddito di base e
alla cancellazione di ogni debito, dai prestiti ai mutui, dovranno praticamente
rinunciare ad ogni bene personale.
Il
mondialismo, in altre parole, vuole la fine della proprietà privata.
Quanto
prospetta l’informatore canadese trova perfetta corrispondenza con quanto già
previsto dal forum di Davos che ha dato vita ad un programma intitolato proprio
“il grande
reset” nel
quale si parla appunto di un prossimo futuro nel quale le persone non avranno
più beni personali.
Lo
stesso Bergoglio, ormai assurto a ruolo di falso profeta del Nuovo Ordine
Mondiale,
ha chiaramente annunciato nella sua ultima enciclica “Fratelli tutti” che nella
società aperta non ci sarà più posto per la proprietà privata.
Chi
rifiuterà il vaccino sarà detenuto nei campi di concentramento.
La
“pandemia” dunque, secondo le informazioni contenute nella email, non finirà
prima di giugno 2021.
A quel
punto, verrà distribuito il vaccino, approvato con ogni probabilità dall’OMS e
dalla fondazione di Bill Gates, che sarà il solo modo per poter tornare a
spostarsi liberamente.
Il
politico canadese racconta che nella riunione a porte chiuse del partito
diversi membri hanno chiesto cosa accadrà se qualcuno non accetterà di
partecipare al reset del debito o di sottoporsi al vaccino.
La
risposta, giunta apparentemente per voce dei rappresentanti dei club globalisti
presenti alla riunione, è stata inequivocabile.
“Quelli
che hanno rifiutano di partecipare saranno considerati un rischio per la
sicurezza pubblica e saranno portati in strutture di isolamento.”
Chi
non accetterà di partecipare al programma sarà considerato dunque una minaccia
dalla autorità, e deportato a tempo indeterminato dal regime globalista in dei campi di
concentramento nei quali la sua detenzione durerà fino a quando non accetterà
di prendere il vaccino o di rinunciare alla proprietà privata.
E’
l’assalto finale del Nuovo Ordine Mondiale. Il mondialismo si prepara a mostrare
il suo vero volto.
Sotto
la maschera del falso umanitarismo buonista, si nasconde la ferocia inaudita
del più pericoloso totalitarismo della storia.
Anche
la rivista Time ha dedicato la sua prossima copertina al “grande reset” nel
quale si
vede chiaramente come il riordino della società mondiale parta proprio
dall’Europa e dall’Italia.
In uno
degli articoli che riguardano questo tema, Time annuncia chiaramente come
l’impronta assistenzialista dei governi sarà predominante nella nuova società
post – Covid.
Con
Trump alla Casa Bianca il Nuovo Ordine Mondiale sarà irrealizzabile.
Nell’articolo
però si pone come condizione essenziale della realizzazione della società
mondialista la vittoria di Joe Biden alle prossime elezioni presidenziali.
Il
globalismo considera indispensabile per l’avanzamento del Nuovo Ordine Mondiale
la ricomposizione dello storico blocco euro – atlantico.
Si
parla apertamente di una “stabilizzazione dell’euro” che condurrà ad un “nuovo
rinascimento europeo” in una descrizione di quelli che assomigliano molto ai
futuri Stati Uniti d’Europa.
Il
superstato europeo non potrà nascere però senza il contributo indispensabile
degli Stati Uniti.
Per
decenni, l’America è stata il garante del progetto di integrazione della falsa
Europa.
Dunque
il mondialismo non può permettersi una vittoria di Trump e non considera
minimamente questa possibilità.
Se
Trump resta alla Casa Bianca, l’operazione coronavirus annunciata
dall’infiltrato canadese e confermata da Davos e dall’apparato mediatico
internazionale, non potrà probabilmente andare a buon fine.
Il
contributo della prima potenza economica e militare è semplicemente essenziale
per dare vita al super-governo mondiale e alla società disegnata dal
mondialismo.
Le
élite dunque stanno dando una accelerazione fortissima a questo piano.
Sembrano
perfettamente consapevoli che Trump ha altissime probabilità di vittoria e
questa eventualità manderebbe in fumo del tutto i loro piani.
Faranno
di tutto infatti per delegittimare una più che probabile vittoria di Trump.
I
sondaggi vistosamente manipolati a favore di Biden saranno il pretesto usato
dai democratici per accusare Trump di aver truccato il voto.
I dem
non riconosceranno la vittoria del presidente uscente. A quel punto, entreranno in azione le
cellule terroristiche finanziate dall’establishment liberale americano, Soros
su tutti, di “Black Lives Matter” e “Antifa” che avranno il compito di
scatenare disordini e violenze senza precedenti tali da trascinare l’America
verso la guerra civile.
Trump
però sta già preparando la sua controffensiva.
L’ultimo
scandalo che riguarda il figlio del suo avversario democratico, Hunter Biden,
potrebbe essere la punta di un iceberg che riguarda un enorme giro di pedofilia
internazionale nel quale sarebbero coinvolti personaggi di primo piano di
Washington.
Su
Twitter stanno già girando immagini di Hunter Biden impegnato in atti sessuali
con delle minorenni.
Rudy
Giuliani, avvocato e già consigliere di Trump, ha visto il contenuto del
portatile personale del figlio di Joe Biden.
Su
quel computer, secondo Giuliani, ci sono immagini e video ancora più
sconvolgenti.
Secondo
l’ex sindaco di New York sul portatile ci sono delle prove di abusi sessuali e
torture che riguarderebbero Biden e altre persone.
La
storia del computer di Hunter Biden è stata completamente censurata dai media
italiani e internazionali.
Sono
state già mostrate dal New York Post le prove di un enorme conflitto
d’interessi del padre di Hunter, all’epoca del suo mandato alla Casa Bianca
sotto la amministrazione Obama, con la società ucraina, Burisma, per la quale
lavorava lo stesso Hunter.
Nelle
ultime settimane sta emergendo anche come Hunter Biden sia legato a doppio filo
con il partito comunista cinese così come suo padre.
Le
stesse fonti che hanno pubblicato i video scabrosi di Hunter Biden hanno
rivelato come la famiglia Biden da anni sia stata ricattata e corrotta dalla
Cina comunista.
La
Cina sarebbe in possesso di immagini ancora più sconvolgenti delle quali si
serve da tempo per ricattare i Biden e altri democratici passati per la Casa
Bianca.
Lo
stesso regime comunista avrebbe corrotto Joe Biden ai tempi del suo mandato da
vicepresidente in cambio di concessioni sul mare cinese meridionale, al centro
di aspre dispute tra la Cina e l’attuale amministrazione Trump.
Se
Biden vince, la Cina vince e avrà il controllo degli USA. Il Nuovo Ordine
Mondiale non avrà più ostacoli.
Questa
eventualità tuttavia, al netto di sondaggi clamorosamente manipolati, appare
molto poco probabile.
Trump
continua a fare bagni di folla nei suoi comizi, mentre Biden raduna poche
decine di persone.
Trump
dunque se vincerà potrà accelerare per fare luce sul malaffare della famiglia
Biden, ma c’è anche un altro grosso scandalo sul quale il presidente vuole
andare fino in fondo: lo spygate.
Il
presidente americano è stato chiaro con il suo procuratore generale, Barr. Se
Barr non rinvierà a giudizio Obama e Biden e l’establishment del partito
democratico, Hillary Clinton compresa, per lo spionaggio illegale nei suoi
confronti, sarà un altro procuratore a farlo.
Trump
non ha alternative. Deve colpire il sistema prima che il sistema colpisca lui.
Il
presidente in un recente comizio ha anche annunciato che dal 4 novembre in poi
non si sentirà più parlare di Covid.
Gli
Stati Uniti usciranno quindi definitivamente da questa operazione terroristica
e saranno in aperta contrapposizione al piano del mondialismo.
Trump
dunque partirà con la controffensiva definitiva contro il Nuovo Ordine
Mondiale.
Dopo
il mese di novembre, partirà uno scontro durissimo tra i piani alti delle élite
e della massoneria internazionale e la presidenza Trump che potrà contare anche
sull’aiuto della Russia di Putin.
Sarà
l’esito di questa durissima battaglia che deciderà le sorti dell’umanità e del
mondo.
Il globalismo
è pronto a tutto, ma la sua disperata fretta potrebbe essere proprio indicativa
che forse a questo giro non ce la faranno.
I
giorni di questo autunno storico continuano a trascorrere velocemente e si
avvicina inesorabilmente il momento dello scontro finale tra le forze delle
tenebre e quelle della luce.
“Governo Globale. La storia segreta
del
Nuovo Ordine Mondiale”
di
Enrica Perucchietti.
Letture.org-Enrica
Perucchietti-( Recensione Libro)- ci dice :
Dott.ssa
Enrica Perucchietti, Lei è autrice del libro Governo Globale. La storia segreta
del Nuovo Ordine Mondiale edito da Arianna: in che modo l’attualità mondiale
evidenzia l’esistenza di un piano preordinato di dominio globale?
Quello
che inizialmente era un argomento di nicchia è diventato negli ultimi anni un
tema diffuso e sempre più condiviso: se inizialmente i ricercatori e i
giornalisti che ne parlavano venivano liquidati come “cospirazionisti”, oggi la
sensazione che sia in atto un progetto di mondialismo (seguente alla
globalizzazione delle merci) è comunemente accettato. Pensiamo per esempio a
Henry Kissinger che ha dato un’opera dal titolo altisonante come World Order.
Sempre più politici, ministri, capi di Stato e pontefici, inoltre, negli ultimi
decenni hanno parlato pubblicamente dell’esigenza di costituire un “Nuovo
Ordine Mondiale”.
Il
nostro intento è stato quello di ricostruire la storia documentata di questo
progetto e le tappe storiche che arrivano fino a noi. Al di là delle confusioni
generate dalla cultura-web, il Nuovo Ordine Mondiale, lungi dall’essere il
delirio di una manciata di paranoici, è al contrario un argomento serissimo che
merita di essere indagato. Ciò che è avvenuto negli ultimi anni e che avevamo
in parte anche previsto nelle nostre opere precedenti ci ha spinto a rimettere
mano al saggio per la riedizione ampliandola, per poter star dietro ai
cambiamenti che si sono susseguiti negli ultimi sei anni dalla prima
pubblicazione. L’elezione di Trump ha illuso alcuni di poter condurre a una
battuta d’arresto del progetto mondialista ma nei mesi abbiamo assistito a una
“normalizzazione” del neo presidente e l’anacronistico ritorno alla Guerra
Fredda ha portato anche alla comparsa di un nuovo nemico sullo scacchiere
geopolitico, la Corea del Nord.
Quando
nasce l’idea di un Nuovo Ordine Mondiale e quali ne sono le principali tappe
storiche?
Per
comprendere che cosa sia il Nuovo Ordine Mondiale è necessario ricostruire le
tappe storiche che hanno portato, attraverso i secoli, allo sviluppo
dell’ideologia mondialista, riscoprendone le radici e i presupposti filosofici
(ma anche spirituali e teologici). L’ideologia del NWO, infatti, attinge la sua
linfa vitale da un preciso contesto storico, identificabile con il mondo
protestante dei secoli XVII e XVIII. È a partire dall’Inghilterra protestante
che l’idea di una Nuova Era di “trasformazione del mondo”, di un progetto prima
utopistico e poi politico di “rinnovamento” dell’umanità trova adesione,
sostegno e suoi primi “profeti”: un progetto nato inizialmente come contraltare
all’universalismo della nemica Chiesa Cattolica e dell’Impero Asburgico e
fusosi, successivamente, con analoghe correnti fiorite nello stesso periodo in
Nord Europa.
L’ideologia
mondialista ha recepito e rielaborato nei secoli anche altri tipi di influssi:
sull’originario substrato protestante-anglosassone, infatti, si innestano
successivamente almeno altre due correnti politico-spirituali: l’ideologia
universalistica e occultista di matrice massonica (a cui si innestano alcune
derive occultistiche) e un certo neo-messianismo di matrice sionista. Queste
correnti così diverse tra loro troveranno una convergenza fondata sull’elitismo
di chi (gli Usa in primis) si sente in diritto e in dovere di promuovere anche
con la forza il proprio imperialismo e assoggettare il resto del mondo ai propri
interessi.
Nell’affrontare
il tema del NWO non si può ignorare la teoria del Grande Complotto, che secondo
alcuni dirigerebbe le sorti del mondo da secoli. La tesi di “Complotto
Universale” ha secondo noi il difetto di essere indimostrabile in sede storica
(per non parlare delle sue versioni “alternative” che vanno tanto di moda ma
che rischiano soltanto di screditare tutto il settore). Se è impossibile
affermare l’esistenza di una “continuità programmatica” nello sviluppo del NWO,
è legittimo tuttavia parlare di un’evidente continuità ideale che lega,
attraverso i decenni e persino i secoli, una serie di “forze” e “poteri” in una
complicità di interessi e di azioni.
Quali
interessi si nascondono dietro il disegno di instaurazione di un governo
globale?
Se non
esiste un Grande Complotto unico, monolitico, esiste però come anticipavo una
dottrina di base e una “confluenza di interessi” che spingono verso la
costituzione del mondialismo, così come esistono i suoi profeti e “architetti”
che ne hanno scritto e parlato anche pubblicamente.
Dalla
rete inestricabile dei poteri occulti, delle logge e delle sette, dei potentati
economici e dei gruppi di pressione impegnati da tempo a promuovere il progetto
del Nuovo Ordine Mondiale, emergono con una frequenza non casuale, nomi, realtà
e concreti gruppi di potere che nel nostro Governo Globale definivamo il “volto
visibile del NWO” di cui trattiamo ampiamente nella prima parte del saggio.
Come accennato, il progetto mondialista nasce in ambito anglosassone ed è
quindi naturale che esso abbia avuto, nella potenza degli Stati Uniti e
dell’Inghilterra, il perno della sua potenza (a cui si è aggiunto, a partire
dal secondo dopoguerra, il fattore geopolitico costituito dallo stato di
Israele). Quando parliamo del potere di queste nazioni, tuttavia, ci riferiamo
a certe strutture di potere che rimangono invariate nel tempo.
Fatte
salve le differenze che contraddistinguono le diverse correnti, esistono alcune
costanti fondamentali alla base del progetto mondialista e alcuni interessi
specifici:
l’aspirazione
a costituire una res-pubblica universale e sovranazionale controllata più o
meno direttamente da un’autoselezionata élite. Quindi la creazione di un
governo elitario, di pochi.
La
diffusione o imposizione di un pensiero omologato tendente a dissolvere le
identità e le particolarità culturali, politiche e religiose in una sorta di
Pensiero Unico globale. Il progetto di costituzione di un mondo nuovo richiede
infatti anche un uomo nuovo che sia omologato e omologabile, facilmente
controllabile, di cui abbiamo ampiamente parlato anche ne La fabbrica della
manipolazione e in Unisex.
La
conseguente lotta contro le “identità forti” difficilmente omologabili alla
cultura mondialista e l’abbattimento dei valori tradizionali.
Censura
e psico-reato, ossia il controllo della comunicazione, dei Mass Media ma anche
delle menti e dell’espressione dei cittadini, di cui la recente battaglia
contro le fake news è un lampante esempio.
Una
strategia d’azione che privilegi l’utilizzo strumentale della politica (una
sorta di vera e propria cripto-politica basata su ricatti e complotti per lo
più sotterranei). Pensiamo anche all’esistenza di quei cenacoli come la
Commissione Trilaterale o il Club Bilderberg i cui membri si riuniscono a porte
chiuse per discutere del destino dell’umanità.
Il
riferimento ad alcuni punti ideologici imprescindibili come il neo-malthusianesimo
che considera l’eccesso delle nascite nelle classi povere come un problema per
la qualità di vita. Gli architetti del NWO sono ossessionati dal contenimento-riduzione
della popolazione.
Il suo
rapporto stretto con i grandi potentati economici: nell’immaginario collettivo,
infatti, il NWO ha finito per identificarsi con il potere dei colossi bancari e
delle multinazionali che ne sono, per certi versi, l’espressione più visibile.
Una
visione prometeica e luciferina che convoglia nel Transumanesimo e nelle sue
applicazioni cibernetiche, virtuali e tecnologiche. L’idea di fondo è che
l’uomo può farsi Dio e abbattere la natura, arrivando a derive post-umane
finora impensabili.
Cosa
nasconde la minaccia del terrorismo?
Il
terrorismo genera paura e la paura è un potente strumento di controllo.
Manipolando le persone in fase di shock, sull’ondata emotiva degli eventi, è
possibile introdurre misure liberticide fino a quel momento impensabili,
lasciando credere ai cittadini che i provvedimenti scelti siano per il loro
bene e la loro sicurezza. Terrorismo ed estremismo vengono sfruttati abilmente,
evocati quotidianamente, politicizzati per poterne sfruttare l’ondata d’urto
emotiva. Citando Orwell, la sensazione è che la “guerra al terrore” sia stata
concepita come perenne per «poter mantenere intatta la struttura della società»
e introdurre uno Stato di Polizia. La guerra non deve cioè aver fine ma deve
servire per poter legittimare misure estreme. Per questo non si può distruggere
al-Qaeda senza pensare che spunti un altro pericolo, ISIS o altra
organizzazione terroristica che sia.
Il
terrore doveva finire per divampare anche in Europa. Si stava affievolendo la
tolleranza del popolo ad accettare sacrifici per “esportare” la democrazia in
Paesi lontani. L’unico modo per poterlo spingere a continuare a oliare la
macchina da guerra era far assaggiare all’Occidente quel genere di “paura” che
noi italiani conosciamo bene (gli Anni di Piombo).
Gli
artefici del mondialismo, come mostriamo nella seconda parte del saggio, hanno
sfruttato con cura occasioni tragiche e non si sono fatti problemi a inscenare
od ordire attentati o comunque a strumentalizzarli per creare i presupposti per
poi poter raccogliere e sfruttare delle opportunità calcolate con cura. In
questo contesto rientrano anche le cosiddette false flag (operazioni sotto
falsa bandiera a cui ho dedicato un omonimo saggio).
In che
modo si inserisce in tutto ciò il redivivo protagonismo della Corea del Nord?
Credo
che il ruolo della Corea del Nord ricalchi quello del Nemico pubblico che
ciclicamente bisogna offrire all’opinione pubblica per compattarla rispetto a
una emergenza esterna. Evidentemente la Russia non poteva più rispecchiare quel
ruolo dato che la figura di Putin desta sempre maggior consenso o comunque meno
diffidenza. Non conta se questa emergenza sia reale oppure no, se il Nemico sia
esattamente come viene dipinto, conta la percezione della minaccia. La crisi
permanente può essere interpretata anche in un’altra ottica: la Corea del Nord
potrebbe essere soltanto un “diversivo” degli USA. Un conflitto contro la Corea
del Nord sarebbe non solo inutile, ma svantaggioso e pericoloso. Non
apporterebbe nemmeno benefici da un punto di vista geopolitico. Quindi, quale
sarebbe il reale motivo di questa improvvisa campagna mediatica volta a fare
della Corea del Nord l’ennesimo nemico di turno?
Cosa
possiamo attenderci dal futuro prossimo?
Ne
parlo nell’ultimo capitolo da me curato. Credo che nonostante gli sforzi
dell’imperialismo mondialista di portare avanti i propri progetti, nel giro di
qualche anno lo scettro passerà di mano e probabilmente il centro del potere si
sposterà in Cina. È comunque un’opzione che non possiamo non calcolare. Le
variabili sono comunque molte. Così come sono da prendere in considerazione
delle anomalie che si sono registrate come l’elezione Trump e la Brexit, che
sono state evidentemente sottostimate.
Di
questa idea il dossier del Club di Roma, 2052. Scenari globali per i prossimi
quarant’anni che prosegue le stime che hanno reso famoso questo gruppo di
studio.
Jorgen Randers, servendosi di una quantità impressionante di dati, elaborati
dai supercomputer più potenti e dei contributi di una quarantina di esperti di
vari settori, prova a delineare il futuro globale fino al 2052. In estrema sintesi, nella terza
parte del libro, viene predetto che la Cina sarà il leader mondiale nel 2052,
«la forza trainante del pianeta», superando in tal mondo i due blocchi storici
che competono per la supremazia globale. La Cina diventerà egemone, secondo lo
studio, perché oltre alla capacità di azione ha sufficienti risorse interne per
conquistare il potere globale. A tutto ciò si aggiunge che i cinesi hanno la
volontà e la capacità «di controllare i flussi di investimenti con cui
raggiungere i propri obiettivi».
Il
destino profetizzato dai consulenti del Club di Roma è stato previsto anche da
altri ricercatori che hanno puntato in particolare sulla forza economica e
finanziaria della Cina che negli ultimi anni si sta accaparrando le risorse
naturali, dall’energia ai minerali, dalle foreste alle derrate agricole,
insidiando così le zone d’influenza che appartenevano all’Occidente. Nell’espansionismo cinese c’è infatti
l’impronta di una nuova classe dirigente, tecnocratica e pragmatica, silenziosa
e lungimirante. Il destino della Cina sembra quindi sfuggire allo storico
braccio di ferro di Washington e Mosca. La Cina, infatti, non è solo il maggior
creditore degli USA, ma nel breve tempo di un decennio si è contraddistinta per
l’assalto alle roccaforti del capitalismo statunitense e per una nuova forma di
colonizzazione africana.
(Enrica
Perucchietti).
OPERAZIONE
DRAGHI: L’ULTIMO
ATTACCO ALL’ITALIA.
Lacrunadellago.net-Cesare
Sacchetti -(8-2-2021)-ci dice :
Alla
fine dunque il momento è giunto. Solo pochi giorni separano Draghi da palazzo
Chigi quando le consultazioni stanno volgendo al termine in queste ore.
Su
questo blog si era prevista la venuta dell’ex governatore della Bce come
prossimo presidente del Consiglio già nei mesi scorsi.
Non
perché si sia in possesso di sconosciute doti divinatorie, ma piuttosto perché
si erano rilevati i segnali evidenti di un meccanismo che si era messo in moto
proprio agli inizi dell’operazione terroristica del coronavirus.
La
venuta di Draghi in realtà era stata già decisa verso la scadenza del suo
mandato da governatore della Bce.
Era
già da allora che nelle stanze di Bruxelles e negli ambienti della finanza
anglosassone di Londra si iniziava a fare il nome dell’uomo di Goldman Sachs
come prossimo premier per l’Italia.
L’operazione
Draghi era già in preparazione dalla seconda metà del 2019 e per comprendere
che cosa ha portato alla sua piena riuscita, occorre tornare per un istante a
quel periodo quando Salvini fece cadere, secondo molti inspiegabilmente,
l’allora governo gialloverde.
La
caduta di quel governo è stata semplicemente decisiva per iniziare a preparare
il terreno a Draghi.
La
marcia di avvicinamento dell’ex governatore della Bce è stata ampiamente
favorita proprio da Matteo Salvini.
Non
appena il segretario della Lega ha fatto harakiri e ha permesso al PD di
tornare al potere assieme al M5S, ha iniziato a formare un asse con Renzi.
Questo
asse ha praticamente lavorato in sinergia sin da allora per spianare la strada
a Mario Draghi.
Non è
certamente un caso che dal mese di novembre del 2019 ci sia stata la prima
apertura di Salvini al nome di Draghi al Quirinale, quando il segretario
leghista pronunciò l’ormai famoso “why not” quando gli fu chiesto se pensava
che l’uomo di Goldman Sachs sarebbe potuto diventare il prossimo presidente
della Repubblica.
In
quei mesi, la Lega di Salvini aveva già iniziato lo smantellamento di tutta la
linea sovranista, o almeno la facciata di una linea sovranista, a partire dal
caso dell’Ilva di Taranto, sparito da tempo dall’agenda dei media.
In
quell’occasione, il leader del carroccio si schierò a favore del gruppo
franco-indiano arrivando persino a dire che era necessario chiedere scusa agli
imprenditori stranieri che stavano arrecando un danno strategico vitale alla
produzione d’acciaio nazionale.
Nel
mese successivo, succede un altro evento inaspettato. Salvini smette di
chiedere le elezioni anticipate e arriva a invocare apertamente la soluzione
del governo di unità nazionale.
A
distanza di poco tempo, l’eminenza grigia della Lega, Giancarlo Giorgetti,
l’interlocutore privilegiato del partito per l’establishment europeo e
mondialista, rilascia un’intervista al Corriere nella quale inizia a scoprire
le carte e a fare il nome di Draghi per unire le forze politiche in un esecutivo
di larghe intese.
Questi
passaggi sono da tenere a mente perché senza di questi non si comprende il
meccanismo che ha portato al progressivo avvicinamento di Draghi a palazzo
Chigi.
La
Lega che prometteva l’uscita dall’euro in un fine-settimana è stata difatti la
forza politica, assistita dalla sponda di Matteo Renzi, che si è rivelata
decisiva per permettere la riuscita dell’operazione Draghi.
La
crisi artificiale da Covid è servita a preparare il terreno al falso messia
Perché
tutto andasse a buon fine però servivano soprattutto due cose.
La
prima era la costruzione di una crisi artificiale così devastante e catartica
da poter costruire il clima necessario per preparare la venuta del falso
messia.
La
seconda era quella di preparare una massiccia campagna di disinformazione tale
da far credere che il messia sotto le mentite spoglie di Draghi fosse andato
incontro ad una sorta di misteriosa e inaspettata conversione così da potersi
in qualche modo guadagnare le simpatie o l’approvazione dell’elettorato
leghista.
La
prima condizione si è verificata a livello mondiale perché l’operazione
terroristica del coronavirus è sicuramente un disegno di respiro globale per
poter preparare la strada al futuro governo unico mondiale.
Le
caratteristiche di questa crisi assomigliano molto a quella di cui parlava
David Rockefeller nel 1994 in un consesso delle Nazioni Unite, davanti al quale
il magnate americano sosteneva che il Nuovo Ordine Mondiale era praticamente alle
porte.
Tutto
ciò di cui c’era bisogno non era altro che una crisi così devastante e profonda
da indurre le nazioni a rinunciare alla loro sovranità per lasciare spazio alla
dittatura globale desiderata dalle grandi élite mondialiste.
Quella
crisi è arrivata con le fattezze del coronavirus, ma a questo punto si deve
notare un fatto.
Il
sistema ha fatto di tutto per accentuarla in maniera spasmodica soprattutto in
Italia. Quando a marzo venivano fatte delle chiusure totali e venivano vietati
gli spostamenti persino oltre il proprio quartiere, l’Italia è divenuta di
fatto la dittatura più repressiva al mondo.
L’eccessivo
e totalmente anomalo numero di persone decedute a Bergamo è stato praticamente
un caso unico a livello mondiale.
Nessuno
riusciva a spiegarsi cosa lo avesse determinato, e i parenti delle vittime
hanno continuato a chiedere chiarezza sulle terapie che sono state
somministrate ai loro cari.
Mesi
dopo sono iniziate ad emergere delle raccapriccianti verità su quello che
potrebbe essere accaduto a Bergamo.
A
Brescia, altra città dove c’è stata un’elevata anomalia di morti, è venuto
fuori che un medico ordinava l’uccisione dei propri pazienti Covid attraverso
la somministrazione di farmaci che si rivelavano letali per i pazienti.
L’Italia
dunque è stata un caso unico al mondo perché questa strage è accaduta solo in
alcune città ma non si è verificata altrove.
Sembra
esserci anche una stretta correlazione tra questo numero di decessi e le
terapie sbagliate che nonostante tutto sono state seguite quando diversi medici
sapevano che avrebbero ucciso i propri pazienti.
La
causa della strage di Bergamo va ricercata qui, e la magistratura, come al
solito, non sta facendo luce sui protocolli sanitari che avrebbero causato
l’eccidio.
Mentre
l’Italia veniva investita da una campagna di terrorismo sanitario senza
precedenti, le opposizioni non hanno fatto nulla per cercare di smorzare la
falsa emergenza e scongiurare le chiusure.
Al
contrario, Salvini in primis soffiava sul fuoco della crisi quando chiedeva di
chiudere tutto, e di tracciare persino i cellulari dei positivi.
Il
ruolo della Lega e delle opposizioni non era dunque quello di spegnere la falsa
emergenza che il sistema stava alimentando.
Era
quello di amplificarla. Se il governo Conte è riuscito a fare tutto ciò che ha
fatto è proprio grazie alle false opposizioni che invece di opporsi,
sostenevano e sostengono la dittatura sanitaria.
Una
circostanza che gli smemorati elettori leghisti sembrano aver già dimenticato.
La
campagna di disinformazione sulla falsa conversione di Draghi.
Ad
ogni modo, c’è una ragione che può spiegare perché il sistema aveva bisogno di
alimentare all’inverosimile l’operazione terroristica del Covid in Italia, e la
si vedrà a breve.
Nel
mezzo della crisi, quando i media continuavano a diffondere terrorismo e
informazioni false sulla letalità del virus, giunge Mario Draghi con il suo
ormai leggendario articolo sul Financial Times.
Questo
passaggio è fondamentale perché per la prima volta il sistema mostra
apertamente sulla scena chi sarà il “messia” che dovrà tirare fuori l’Italia
dalle terribili spirali della cosiddetta “pandemia”.
Draghi
scrive un articolo piuttosto generico nel quale si parla di una espansione del
debito pubblico, che è certamente auspicabile, ma che da solo certamente non
basta per assicurare la crescita e la stabilità economica di un Paese.
Per
potersi permettere l’espansione del debito pubblico sono necessarie due
condizioni imprescindibili; la prima è una banca centrale che garantisce in
maniera illimitata il debito sui mercati; la seconda è una valuta sovrana che
serve a modificare il tasso di cambio qualora l’aumento della spesa comporti
dei naturali e conseguenziali squilibri sulla bilancia dei pagamenti.
Draghi
non ha menzionato né l’una né l’altra e pertanto il caso della sua presunta
riconversione alla scuola del suo antico maestro, il compianto professor
Federico Caffè, si può considerare già chiuso qui.
Non è
mai esistita alcuna conversione. Draghi è sempre rimasto quello di prima.
Ad
ogni modo, non appena questo articolo è uscito, chi è stato il primo a gioirne
entusiasta? È stato proprio “casualmente” Matteo Salvini che fino a tre anni
prima accusava, giustamente, Draghi di distruggere l’economia italiana, tenendo
in vita l’euro, e che invece ora chiama Draghi presidente dandogli il
benvenuto.
Ecco a
cosa è servito il pezzo di Draghi. Serviva a dare una cartina di tornasole alla
Lega e a Salvini per iniziare a diffondere la falsa teoria dell’uomo di Goldman
Sachs convertito sulla via di Damasco.
Se c’è
qualcuno che si è convertito in questa storia quello è proprio Salvini, non di
certo Draghi.
A
questo punto però per poter dare ulteriore forza a questa campagna di
disinformazione occorreva un evento shock.
Occorreva
rappresentare Draghi agli elettori sovranisti come un uomo che adesso era in qualche
modo “minacciato” dal sistema, e qui si arriva conseguentemente all’incendio
della sua casa a Città della Pieve.
L’unica
foto esistente di questo incendio è quella che si vede qui sotto.
Va a
fuoco la casa di Mario Draghi. Casualità o attentato ...
La
prima cosa che salta all’occhio è che questa foto è completamente sgranata.
Non si
vede praticamente nulla e non si capisce minimamente quello che sta succedendo
nella foto.
Appare
davvero singolare che nell’epoca degli smartphone ad alta risoluzione digitale
l’unica foto disponibile sia quella di un telefonino che sembra avere una
risoluzione di un vecchio telefono dei primi anni 2000.
Tutta
questa campagna comunque aveva ed ha uno scopo preciso come già accennato
prima. La Lega non poteva presentarsi davanti ai propri elettori facendo il
nome di Draghi.
Doveva
prima far credere che l’ex governatore della Bce era un altro, che in lui c’era
stato un genuino cambiamento tale da far sì che ora si aveva di fronte un altro
uomo.
La
storia che si sta cercando di far credere è che il premier incaricato ad essere
andato incontro alle posizioni della Lega e non il contrario.
E’ qui
che nasce la menzogna del Draghi keynesiano pentito che ora vestirebbe i panni
di San Francesco per poter fare inspiegabilmente gli interessi del suo Paese
che mai ha fatto nella sua carriera.
Un
articolo vuoto del Financial Times, e il lavaggio del cervello che stanno
facendo gli ambienti vicini alla Lega alle masse di adepti sembra quasi aver
cancellato nella mente di molti chi è l’uomo Mario Draghi.
Si sta
cercando disperatamente di “sanificare” la memoria di quest’uomo per far
dimenticare come negli ultimi trent’anni sia stato proprio lui a smantellare
pezzo per pezzo quella che era la quarta economia del mondo.
In un
Paese senza memoria, dunque è meglio ricordare. Sono le azioni che qualificano
una persona, non di certo alcune dichiarazioni, tra l’altro nemmeno sostanziali.
Mario
Draghi è stato il più micidiale sicario economico dell’Italia.
Mario
Draghi è stato infatti l’uomo che probabilmente ha fatto più danni in assoluto
all’Italia nella sua storia recente.
Fu
Draghi nel 1992, quando era allora direttore generale del Tesoro, a riunirsi a
bordo del panfilo Britannia e a consegnare tutta l’intera industria pubblica
italiana a prezzi di saldo alla finanza anglosassone di Goldman Sachs e Morgan
Stanley.
Fu
sempre lui negli anni successivi a far sottoscrivere all’Italia dei derivati
che sarebbero costati almeno otto miliardi di euro alle casse dello Stato.
I
media in questi giorni stanno ripetendo come un mantra tutto il curriculum di
Draghi, ma nulla dicono che quel curriculum è il risultato di una guerra
economica che Draghi ha condotto contro il suo stesso Paese.
Più
danni venivano fatti all’Italia, più in alto andava Mario Draghi fino a quando
non ha toccato le sfere dell’Eurotower di Francoforte quando divenne presidente
in pectore nel 2011 e vergò la lettera indirizzata al governo Berlusconi.
Draghi
ingeriva per conto di una istituzione sovranazionale nella sovranità del suo
stesso Paese ordinando delle riforme strutturali, quali tagli ai salari e tasse
alle pensioni, che sarebbero poi state applicate da Monti.
L’ex
governatore della Bce durante il suo mandato è stato ciò che ha permesso
all’euro di restare in vita, ma il prezzo lo hanno pagato tutti i popoli
europei, soprattutto quello greco ridotto in miseria e alla fame dalla Troika
di cui faceva e fa parte la Bce.
L’euro
è infatti un formidabile e terribilmente efficace strumento di disciplina della
classe lavoratrice.
La sua
ratio, da un lato, è quella di togliere la possibilità di fase spesa pubblica
autonomamente agli Stati che non possono stampare questa moneta, e dall’altro è
quella di sottrare agli stessi Stati la possibilità di svalutare il cambio
della propria moneta.
Senza
la possibilità di intervenire sul cambio, per assicurare la competitività del
Paese sui mercati internazionali non resta che svalutare i salari dei
lavoratori, sulle cui spalle grava tutto il peso di questa moneta.
Mario
Draghi ha lavorato in maniera scientifica per assicurare l’esistenza di questa
moneta che è stata pensata espressamente per assicurare al meglio gli interessi
delle grandi élite finanziarie a discapito dei lavoratori.
Ora la
campagna di lavaggio del cervello sta cercando di cancellare tutto questo per
poter far bere ai seguaci della setta di Borghi e Bagnai la storia del suo
improvviso interesse per le sorti del Paese.
È
forse la menzogna più indecente e scandalosa che sia mai stata concepita nella
politica italiana da molti anni a questa parte, ma ormai nell’epoca dei santoni
e del settarismo politico la massa è disposta ad obbedire e credere ciecamente
agli ordini che arrivano dall’alto, anche i più folli e insensati.
La
missione di Draghi è dare il colpo di grazia all’Italia.
A
questo punto occorre tornare all’inizio di questa analisi quando il sistema ha
esasperato la crisi terroristica da Covid proprio in Italia.
C’è
una ragione per questo, e il fatto è che il mondialismo vuole portare a termine
il progetto della falsa Europa di Kalergi, ovvero gli Stati Uniti d’Europa.
Per
poter arrivare a questo disegno però occorre distruggere del tutto
economicamente e spiritualmente la nazione che rappresenta la vera Europa cristiana
e romana, l’Italia.
Per
questo viene Draghi. L’ex governatore è stato scelto perché è un liquidatore
formidabile. È uno specialista delle messe all’asta e delle svendite a prezzi
di saldo.
In
altre parole, l’uomo scelto dalla finanza internazionale deve portare a termine
il lavoro iniziato a bordo del panfilo Britannia nel lontano 1992.
Draghi
dovrà intavolare una trattativa con il blocco del Nord-Europa, Germania e
Olanda, e offrire in cambio loro una patrimoniale, oppure l’attivazione del
MES, per arrivare al superstato europeo che le élite mercantiliste tedesche non
vogliono se questo non riflette fedelmente i loro interessi.
Qualora
la trattativa fallisse, l’uscita dall’euro è certamente contemplata ma con
Draghi verrebbe fatta in condizioni devastanti.
È
questa l’atroce verità che non si sta raccontando a coloro che si definiscono
“sovranisti”.
Lo
stesso giornalista inglese Ambrose Pritchard in un articolo sul Telegraph ha
scritto che Draghi potrebbe portare fuori l’Italia dall’euro ma non comunque
prima di aver attivato il MES.
Questo
strumento finanziario, come spiegato precedentemente, raderebbe al suolo
l’intera economia italiana perché porterebbe ad una ristrutturazione del debito
pubblico italiano.
Fallirebbero
moltissime banche che detengono questi titoli e migliaia di imprese già
duramente provate dalle misure della dittatura sanitaria.
In
altre parole, Draghi darebbe vita ad una sorta di riedizione del lontano 1992
quando l’Italia governata da Amato abbandonò lo SME, l’antenato dell’euro, ma
stavolta gli effetti sarebbero enormemente più devastanti.
In
ogni caso, Draghi non riveste il ruolo di “salvatore”. Draghi ha ricevuto un
mandato specifico dalle élite e a quello si atterrà.
Per
l’Italia dunque si sta chiudendo un ciclo. È l’ultimo atto di una guerra
economica e spirituale che poteri come il club di Roma, finanziato dalla
famiglia Rockefeller, hanno dichiarato a questa nazione, così importante nei
piani del mondialismo.
Che le
élite globaliste che odiano l’Italia gioiscano di tutto questo è perfettamente
naturale.
Che lo
siano coloro che si definiscono “sovranisti” non lo è affatto.
Questo
è stato il più grande capolavoro della dittatura mondialista. Hanno portato le
masse che credono di essere antisistema a gioire della vittoria del sistema
stesso.
La
situazione dell’Italia è comunque ancora oggi rimessa nelle mani di ciò che
accadrà negli USA.
Donald
Trump sta vincendo le cause contro le frodi elettorali, e la corte Suprema sta
per discutere i ricorsi degli avvocati Sidney Powell e Lin Wood vicini proprio
al presidente.
Se
l’amministrazione fantoccio di Biden dovesse venire giù, verrà giù a cascata
anche inevitabilmente il deep state europeo e italiano.
Questo
potrebbe essere stato l’ultimo tradimento di una classe dirigente marcia e
corrotta. L’ultimo colpo di coda dei passacarte della massoneria e dei circoli
mondialisti che hanno lavorato solo alla distruzione del Paese.
Forse
era proprio scritto che dovesse finire così. Quest’ultimo calvario potrebbe
essere necessario per poi poter ricominciare e iniziare a ricostruire tutto
quello che il mondialismo e i suoi servi in Italia hanno distrutto negli ultimi
quarant’anni.
(Cesare
Sacchetti).
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