“UOMINI COMUNI”.
“UOMINI COMUNI”.
Gli
Uomini nella Caverna.
Conoscenzealconfine.it- Massimo Mazzucco-(8 Novembre 2021)-
ci dice:
Siamo
tutti ammutoliti, in questo momento. Siamo come uomini raccolti in una caverna,
abbracciati l’uno all’altro, che attendono sconcertati e impotenti l’evolversi
della tempesta là fuori. Cosa succederà nei prossimi giorni, nelle prossime
settimane?
Ci
sarà finalmente un po’ di sereno, o si scateneranno le furie del cielo, con
tonnellate di acqua e di vento che si riverseranno su di noi? Il nostro
sconcerto dipende da un fatto molto semplice: l’impossibilità di controllare
gli eventi.
Esattamente
come l’uomo è impotente di fronte alle forze della natura, così noi siamo
impotenti di fronte alla perdita di raziocinio della maggioranza dei nostri
concittadini. L’uragano mentale del covid ha spazzato dalle menti dei più deboli ogni
residua capacità di ragionare. La paura ha preso il sopravvento sulla logica, e come
tutte le greggi impaurite, la popolazione si è andata a rifugiare proprio nella
tana che il padrone le aveva preparato: quella della sottomissione
incondizionata.
Il
martellamento incessante, ripetitivo, ossessivo della propaganda a senso unico
ha creato nel cervello delle persone un vuoto pneumatico. Dentro a questo vuoto, ogni parola
razionale ormai riecheggia inutilmente, senza mai trovare un bersaglio su cui
atterrare.
Ormai
è diventato facilissimo distinguere a prima vista un cittadino zombizzato da
uno che riesce ancora a ragionare. Bastano due scambi verbali, e subito capisci se la
persona che hai di fronte segue dei percorsi mentali prestabiliti, oppure se
riesce ancora a crearne dei propri. E tanto è il piacere di trovarsi di
fronte a qualcuno che conserva la sua capacità di ragionare, quanto è lo
sconcerto che ti assale quando ti rendi conto che chi hai di fronte è stato
ormai ridotto ad una ameba mentale.
Ormai
la divisione fra i due gruppi è totale, e resta difficile pensare che un
giorno possa esserci una qualche forma di riconciliazione, con una società che
tornasse tutta insieme a dialogare e a crescere unita.
Chi ha
manovrato le leve di questa divisione sapeva bene cosa faceva. Sapeva bene che le sue forze
(televisione, giornali, politici e forze dell’ordine), per quanto ingenti, non
sarebbero state sufficienti per portare a termine il piano diabolico: era necessario usare la stessa
popolazione, aizzando la maggioranza di pecore belanti contro quei pochi che
ancora fanno resistenza. Solo così si sarebbe potuto compiere il crimine della
prevaricazione, il crimine dell’imposizione di una dittatura mascherata da libera scelta.
Ora
noi restiamo chiusi nella grotta, in attesa degli eventi. Sappiamo che finché non ne usciremo
saremo al riparo, ma sappiamo anche che qui dentro la vita ci viene negata, che
la libertà e la felicità ci vengono negate, nella speranza di piegare
definitivamente anche le nostre coscienze.
Per
quanto tempo i protocristiani di Roma hanno dovuto restare nascosti nelle
catacombe?
I tempi della storia purtroppo sono molto lenti. Molto più lenti di quanto lo
vorrebbero le persone intelligenti. La persona intelligente vede subito quale sia la
soluzione giusta da adottare, ma è costretta ad aspettare che lo capiscano
anche quelli meno intelligenti, prima che la storia possa procedere. A meno di decidere di lasciare
indietro gli altri, e proseguire per conto nostro.
Io
comincio a intravvedere una società futura nella quale i “superstiti”
abbandonano progressivamente le città e la schiavitù del lavoro, e fondano
nuove comunità rurali, basate sulla solidarietà e sull’autosostentamento, sia
economico che culturale. Comunità nella quali l’aggregazione non avvenga per semplice
vicinanza geografica, ma per affinità intellettuale. Comunità dove l’insegnamento dei
bambini sia basato sui veri valori della vita, e non su un vuoto e falso
nozionismo.
Comunità dove la regola sia l’esaltazione delle qualità individuali messe al
servizio di tutti, e non la soppressione di queste qualità a favore di un
potere dominante.
Forse
dobbiamo davvero tornare ai tempi delle caverne, rinunciando a tutti i lussi
superflui di cui disponiamo oggi, per ricominciare a vivere come esseri umani
degni di questo nome.
(Massimo
Mazzucco- luogocomune.net).
"Con
Draghi al Colle si va al voto".
L'asse Meloni-Salvini per le elezioni.
msn.com.ilgiornale.it- Francesca Galici -( 8-11-2021)- ci dice :
Giorgia
Meloni non ha mai avuto dubbi: l'Italia deve tornare al voto il prima
possibile. Un concetto ribadito anche a Controcorrente, il programma di
informazione della domenica sera di Rete4. Nell'ipotesi in cui Mario Draghi
venisse eletto come presidente della Repubblica, la leader di Fratelli d'Italia
chiede che vengano aperte le urne per rinnovare il parlamento.
Un
pensiero diverso rispetto a quello di Matteo Salvini, la cui idea è stata
commentata dalla Meloni: "Sa benissimo come la penso, quindi non è che
glielo devo dire e non so perché abbia cambiato idea rispetto a quello che
diceva prima. Ma a me sembra abbastanza folle e continuo a ritenere che prima i
cittadini scelgono di farsi rappresentare e meglio è. Non funzionano le
maggioranze arcobaleno. Se si sono trovati bene, io non posso che prenderne
atto. Io sono all'opposizione".
Un
concetto che la leader di FdI porta avanti da mesi e sul quale non è disposta a
fare passi indietro, utilizzando anche parole molto dure contro chi non pensa
di tornare al voto alla prima occasione utile: "I cittadini italiani in
tutto questo esistono o non esistono? Possono dire la loro? No, non ci frega
più niente.
Se non ce ne frega più niente, è un problema perché non si chiama democrazia
questa".
Alle
parole di Giorgia Meloni hanno risposto fonti del Carroccio quasi in tempo
reale, smentendo di voler evitare il voto: "La Lega è pronta ad andare al voto
per le Politiche in qualsiasi momento. Il timore del segretario Matteo Salvini
è che molti parlamentari — a partire dai 5Stelle — faranno di tutto per evitare
le elezioni anticipate".
Sull'operato
di Luciana Lamorgese, Giorgia Meloni è da sempre molto critica. Questo è stato
uno dei temi discussi con il premier nel corso dell'incontro: "Lamorgese è un ministro suo, se
Draghi volesse revocarla andrebbe dal Presidente della Repubblica e lo
chiederebbe, ma non lo sta facendo. Anzi, ha detto che lavora benissimo
addirittura. Io non sono d'accordo". Quindi, ha aggiunto: "Ne ho
parlato con Draghi perché penso che non giovi nemmeno alla sua immagine. Draghi ha una autorevolezza che gli
consente di fare scelte forti, come quelle che sta facendo, senza usare i
metodi che ci sono in nazioni in cui non c'è democrazia".
Il
riferimento della Meloni era alle manifestazioni delle ultime settimane e, a
tal proposito, ha dichiarato: "Con il presidente Draghi ho parlato
del fatto che mi preoccupa un clima nel quale si reprime il dissenso delle
volte con metodi molto duri. Parlo di immagini che vedono lo Stato italiano che
spara con gli idranti contro gente inerme, lui non ha spiegato perché, mi è
sembrato anche lui contrariato da quelle immagini. Sono immagini che si possono vedere
in Corea del Nord, in Cina e in Turchia, non in Italia".
Per
Giorgia Meloni "si usano due pesi e due misure" nella gestione delle
manifestazioni: "Non ho mai conosciuto questo Puzzer in vita mia, non so chi sia,
ma osservo che a lui che stava con un banchetto a chiedere di incontrare le
istituzioni è stato dato un Daspo ma il Daspo ai centri sociali che devastano le città
non li hanno mai dati, diciamoci le cose per come stanno".
ll
Quirinale che vorrei- Rino Formica dice
che all’Italia
serve
un presidente giovane, meglio se donna, e che sappia osare.
Linkiesta.it-Rino
Formica-Marco Merlini (LaPress)-(8 novembre 2021)- ci dicono:
L’ex
ministro socialista a Repubblica spiega che il nuovo Capo dello Stato dovrebbe
essere vicino ai 50 anni, «una personalità che abbia sapere costituzionale, ma
anche spirito innovativo». E Draghi non vuole andare al Colle, aggiunge: «Credo
che aspiri fare il capo della Banca mondiale, come si è intuito dal suo
discorso a Glasgow».
«Più
vicino ai 50 anni e il più lontano possibile dai 90». E «uno fuori dagli
intrighi di palazzo degli ultimi trent’anni. Meglio se donna, perché sono
immacolate ai compromessi». Così Rino Formica, 94 anni, ex ministro socialista degli anni
Ottanta, traccia in un’intervista a Repubblica il profilo ideale del prossimo
presidente della Repubblica.
Della
corsa al Quirinale, spiega, lo colpisce «il fatto che avvenga con una crisi di
sistema in corso. È un inedito». Una crisi avvenuta principalmente con
«l’affermazione nel 2018 di un partito populista come il M5S, che detiene il
34% dei seggi», cosa che «ha contribuito a una progressiva erosione della
democrazia parlamentare. Oggi prevale la sensazione che abbia fatto il suo corso.
Abbiamo un Parlamento di impediti, e a tutti sta bene così». Non solo: «Il Parlamento, che si accinge a
eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, non è più rappresentativo della
maggioranza relativa nel Paese. I Cinquestelle, pur di resistere, hanno fatto alleanze con
tutti, destra, sinistra, Draghi, nella convinzione che tutto si risolva nella
semplice capacità di coagulo. La fine della politica».
Secondo
Formica, il Parlamento andava sciolto «dopo il referendum sul taglio dei
parlamentari». Così il nuovo Parlamento avrebbe «eletto il Presidente della
Repubblica con più legittimità di quanto farà l’attuale che tra poco più di un
anno scadrà».
Come
deve essere il prossimo Presidente? «Più vicino ai 50 anni e il più lontano
possibile dai 90», risponde Formica. «Uno fuori dagli intrighi di palazzo degli
ultimi trent’anni. Meglio se donna, perché sono immacolate ai compromessi».
Insomma, «una personalità che abbia sapere costituzionale, ma anche spirito innovativo.
Deve osare. Il che non vuole dire violare».
Perché,
dice, «solo una simile figura potrebbe vigilare, come garante al Colle, sulle
riforme profonde che servono. E deve essere eletto per sette anni, non a
termine. Il processo di mutamento sarà giocoforza lungo». E se venisse eletto un presidente
giovane, dovrebbe «pretendere un governo politico. Si tornerebbe finalmente
alle regole della democrazia parlamentare».
Il
tandem Draghi-Mattarella per mantenere in piedi l’attuale equilibrio non lo
convince: «Non risolverebbe i problemi, li rinvierebbe soltanto». Tra l’altro, secondo Formica,
Draghi non vuole fare il presidente della Repubblica: «Credo che aspiri fare il capo della
Banca mondiale, come si è intuito dal suo discorso a Glasgow. Sarebbe utile lì, vista la sua
caratura. E del resto ognuno aspira a fare ciò che sa fare bene».
Come
premier «ha gestito bene la vaccinazione e l’avvio dei fondi europei, ma
nemmeno lui alla fine vuole affrontare le questioni complicate, quelle
divisive», come le concessioni balneari. «Ha detto che vuol prendersi sei mesi
per la mappatura. Ma a me, nel 1981, quando divenni ministro delle finanze, la
diedero in pochi giorni».
Formica
ha definito eversivo il «semipresidenzialismo di fatto» evocato da Giorgetti
per sponsorizzare Draghi al Colle. «È una proposta antisistema», dice. «Contempla la morte della
Costituzione. Di questo passo si arriva a Putin o Erdogan. E il trionfo del
populismo bottegaio, quello delle partite Iva, diverso da quello da
avanspettacolo di Grillo».
Ma
nemmeno Giuliano Amato andrebbe bene al Quirinale. «Ha una grande esperienza di
governo, e sapere giuridico, ma oggi ci vuole una figura di una verginità assoluta», dice
Formica. «Altrimenti la crisi di sistema si aggraverà».
Anche
se, ammette, «noto però con dispiacere che sia nella classe politica che nel
mondo dell’informazione manca il senso della gravità della crisi di sistema in
corso». Secondo
Formica, o l’Italia «viene governata da una guida democratica, libera e senza auto-condizionamenti,
oppure si rischia un ulteriore mutamento traumatico, antidemocratico».
Su
Berlusconi al Colle, commenta: «C’è una crudeltà di chi lo sta per abbandonare, che
fa impressione: gli fanno la festa della giovinezza, lo illudono». «Andrebbe
lasciato di vivere in pace la sua vecchiaia». E aggiunge: «Guardi, ho 94 anni,
e so bene che a una certa età si diventa molto infantili. Bisogna essere
circondati da persone che ti vogliono bene, ma che sappiano anche tenere a
freno il tuo infantilismo».
E
Renzi che ruolo avrà? «Ormai fa il lobbista, ha scelto un altro lavoro».
Se la
Ghislieri ha ragione, chi tamponerà
20
milioni di Italiani senza terza dose?
Scenarieconomici.it-Guido
Da Landriano-Alessandra Ghisleri-(8 novembre 2021)-ci dice:
Un
breve ragionamento: recentemente Alessandra Ghislieri ha condotto un sondaggio
dal quale risulta che gli italiani disposti a fare la terza dose siano il 65%
della popolazione. Un numero elevato, ma al di sotto del 85% attuale e che lascia non una piccola
minoranza no-vax fuori, come vogliono fa credere, ma ben 20 milioni di concittadini
nella necessità di fare i tamponi ogni due giorni per poter andar a lavorare,
sempre che si voglia confermare l’uso di questo strumento solo a chi segue le
dosi di richiamo, terza, quarta etc, in modo completo. Quindi il numero di persone che
dovrebbero tamponati rischia addirittura di quintuplicarsi rispetto a quello
attuale: da
3,5 milioni che fanno il test ogni due giorni, a circa 18-20 milioni, cioè 10
milioni circa al giorno. Il sistema delle farmacie e dei centri pubblici per i test
è già insufficiente e in crisi in questo momento, come potrà mai reggere una
situazione ancora più drammatica? Pensare di testare 18-20 milioni di cittadini ogni due
giorni è pura utopia che può trovare casa solo nella testa di Speranza e del
CTS.
Le
soluzioni possibili sono le seguenti:
1-rendere il vaccino obbligatorio, esponendosi però ad un forte
risentimento di una fascia non secondaria della popolazione e confermando
l’idea del sopruso;
2-continuare
a forzare il Green Pass nella speranza di indurre più italiani alla terza dose, ma
creando fortissime tensioni sociali ed enormi disagi;
3-lasciare
il regime attuale delle due dosi, che renderebbe il Covid-pass perfettamente inutile, vista
la rapidissima discesa della copertura degli attuali vaccini in uso.
Praticamente la tutela si ridurrebbe ad una barzelletta, soprattutto per i
contagi. In Italia i governi sono piuttosto abituati a rendesi ridicoli;
4-cancellare
tutto il sistema del Green pass che rischierebbe solo di implodere, con enormi disagi per tutti i
cittadini, o trasformarlo profondamente ammettendo auto test casalinghi.
Quale
sarà la scelta del governo lo vedremo presto. perché ormai siamo agli sgoccioli
e i casi aumentano fra i vaccinati. La scelta più ovvia sarebbe l’ultima,
anche in vista dell’arrivo delle cure, ma temiamo che la rigidità mentale della
nostra politica e burocrazia non ci possa arrivare. A quel punto avremo un mix veramente
esplosivo.
Covid:
panico in Germania, con i casi che
hanno superato quelli dello scorso inverno.
Scenarieconomici.it-Giuseppina Perlasca-( Novembre 8, 2021)- ci dice :
L’
incidenza di nuove infezioni a sette giorni ha raggiunto il livello più alto
dall’inizio della pandemia di corona. Il Robert Koch Institute ha dichiarato il
numero di casi confermati per 100.000 abitanti a settimana questo lunedì
mattina a 201,1. Il record precedente è stato raggiunto al culmine della
seconda ondata corona il 22 dicembre 2020 con 197,6.
È
importante notare che, a differenza di un anno fa, molte persone sono ora
vaccinate.
Il tasso è particolarmente alto tra le persone molto anziane particolarmente a
rischio che, almeno in teoria, anche in Germania, sono vaccinate. Il che da un lato dovrebbe
preoccupare, per la diffusione del covid, dall’altro però non si dovrebbe
assistere a forti picchi nei ricoveri, anche se questa affermazione potremo
sapere se è versa solo fra un paio di settimane.
Il
giorno precedente l’incidenza era 191,5, una settimana fa 154,8 e un mese fa
63,8. Le autorità sanitarie hanno segnalato all’RKI 15.513 nuove infezioni da
corona in un giorno. Venerdì il numero dei nuovi contagi era arrivato a 37.120,
un record dall’inizio della pandemia. I numeri del weekend sono sempre
leggermente inferiori. Esattamente una settimana fa il valore era di 9658
contagi.
Il
distretto della Sassone – Monti Metalliferi orientali ha la più alta incidenza
con 924,3 – ciò significa che negli ultimi sette giorni, quasi l’uno per cento
della popolazione è stato recentemente infettato dal virus Sars-Cov-2. La domanda che dovremmo farci è cosa
potrà fare il governo tedesco e, soprattutto, se quello che farà sarà utile.
La
struttura federale tedesca fa si che al risposta sia essenzialmente in mano ai
Land che agiscono in ordine sparso, ma, in generale, cercano d’imporre misure
di lockdown come il “2G”, cioè l’accesso ai luoghi pubblici solo a guariti e
vaccinati.
Il problema è che, dal punto di vista della diffusione del virus, non credo che
queste misure serviranno a qualcosa, anzi, sono disposto a scommettere un euro
che non condurranno a nulla. I casi prima o poi caleranno, ma per la propria spinta
naturale, non per le politiche governative.
Borghi:
prepariamoci alla seconda ondata sovranista.
Scenarieconomici.it-
Guido da Landriano-( Novembre 8, 2021)- ci dice:
Interessante
video che pone una visione alternativa del prossimo futuro. Mentre i media mainstream pongono
notizie che vedono il sovranismo morto, al contrario questo è ben vivo e
vegeto, anzi sta per iniziare la sua seconda nata.
La
pima ea quella iniziata nel 2013 con l’entrata in politica di Borghi, Bagnai e
Rinaldi ed ha avuto il proprio culmine con la Brexit, l’elezione di Trump e la
vittoria elettorale di Lega e M5s nel 2018. Poi la vittoria di Macron in Francia,
la vittoria di Biden negli USA , l’elezione della Von Der Leyen sembravano aver
messo da parte il sovranismo.
Però
ecco la seconda ondata, questa volta partita dall’Est, da Polonia, Ungheria e
dagli altri paesi che NON accettano la supremazia del diritto dell’Unione su
quello nazionale. Una lotta durissima, che dovrebbe vedere però il CDX direttamente
impegnato al loro fianco: infatti nel programma elettorale 2018 era specificamente
scritto, fra i punti comuni a tutto il CDX; la superiorità del diritto
nazionale su quello della UE.
Quindi
stiamo muovendoci verso una nuova fase del sovranismo, più matura, consapevole
e meno sognatrice. La nascita del supergruppo europeo ID+ECR +Fidesz di Orban
dovrebbe andare proprio in quella direzione, cioè quello di un’Europa comunità
fra eguali, non dominio dei più forti.
Cina:
nuovi picchi dell’export.
Usa: nuovo super deficit commerciale.
Scenarieconomici.it-
Guido da Landriano- (Novembre 8, 2021)-ci dice:
Anche
se la Cina si trova in una situazione difficile, presa da un lato dalla crisi
energetica e dall’altro da scoppi di focolai covid sempre più diffusi, nonostante questo, la “Fabbrica del mondo”
esporta come mai prima, segnando nuovi
record.
La
crescita delle esportazioni cinesi è sempre forte, anche se leggermente
diminuita al 27,1% anno su anno a ottobre, al di sopra dell’aspettativa di
consenso del 22,8%, implicando un aumento sequenziale del 2,6% ad ottobre (un
modesto rallentamento dal +3,0% di settembre). Allo stesso tempo, le importazioni
sono aumentate del 20,6% su base annua, deludendo le aspettative di un
aumento del 26,2%, anzi con un calo del 3,7%(contro il -0,7% di settembre). Come risultato della crescita molto maggiore
delle esportazioni rispetto alle importazioni, l’avanzo commerciale mensile è
aumentato ulteriormente fino a raggiungere il record di 84,5 miliardi di
dollari in ottobre, sostenendo l’apprezzamento dello yuan cinese in ottobre,
anche se l’economia cinese ha subito un brusco rallentamento negli ultimi mesi
.
Mentre
la crescita del commercio cinese è rimasta ben al di sopra dei livelli
pre-pandemia , il suo export ha già superato il livello raggiungo nel 2020 e del resto
questa è una delle cause della congestione nei porti orientali USA.
Esaminando
i dati, scopriamo che le esportazioni della Cina verso l’Unione Europea e gli
Stati Uniti sono cresciute più velocemente rispetto gli altri partner
commerciali.
Il surplus commerciale della nazione con gli Stati Uniti è salito a 2,08
trilioni di yuan (325 miliardi di dollari) nei 10 mesi fino a ottobre da 1,75
trilioni di yuan dell’anno prima, in parte a causa delle importazioni cinesi di
semi di soia statunitensi rallentato a causa di problemi legati alle condizioni
meteorologiche negli ultimi mesi.
Suddivisa
per le principali destinazioni di esportazione, la crescita delle esportazioni
verso la Corea del Sud è stata resiliente e ha raggiunto il 33,1% a/aa ottobre
(vs. 27,9% a settembre). Anche le esportazioni in India sono aumentate del
46,4% a/a ad ottobre, simile al 46,2% a/a di settembre, il tutto nonostante la
crisi himalayana. La crescita delle esportazioni verso l’ASEAN è salita al
18,0% a/a (vs 17,3% di settembre). Tra i principali DM, la crescita delle
esportazioni verso gli Stati Uniti è rallentata significativamente al 22,7%
anno su anno a ottobre (vs. 30,6% anno su anno a settembre) mentre le
esportazioni verso l’UE hanno accelerato al 44,3% anno su anno dal 28,6% anno
su anno a settembre. Le esportazioni in Giappone sono cresciute del 16,3% a/a
(vs +15,2% a/a di settembre).
Non è
una coincidenza che pochi giorni dopo l’annuncio di un deficit commerciale
record per gli USA (tanto per tutte quelle tariffe cinesi), la Cina abbia
registrato il più grande surplus commerciale di sempre. Come riportato la scorsa settimana,
ad ottobre, gli Stati Uniti hanno registrato un deficit commerciale di 80,9
miliardi di dollari, il più alto mai registrato, e il doppio dei livelli
pre-covid.
Quindi
la Cina tira, anzi il desiderio di “Green” degli altri paesi probabilmente
aiuta ancora di più l’export cinese che funziona a carbone. Questo sta creando
sempre maggiori squilibri che dovranno, prima o poi, essere affrontati.
Inoltre,
curiosamente, come abbiamo sottolineato in precedenza, uno sguardo al deficit
commerciale bilaterale tra Stati Uniti e Cina mostra che la recente divergenza
nei dati continua, con la Cina che segnala un avanzo commerciale maggiore
rispetto ai rapporti degli Stati Uniti come deficit, un’inversione rispetto al tendenza
osservata pre-covid (ne abbiamo discusso ampiamente in “Una bizzarra
discrepanza sta facendo esplodere i “dati” commerciali tra Stati Uniti e
Cina”).
I
super ricchi sono i veri colpevoli della CO2.
Scenarieconomici.it- Guido da Landriano-( Novembre 8, 2021)-ci dice:
Chi
impedisce di raggiungere gli “Obiettivi climatici”? Gli stessi super ricchi che vanno a proclamarne la
santità coi loro jet privati, e questo è provato scientificamente. Le persone più ricche del pianeta,
che rappresentano una piccola fetta della popolazione totale, stanno emettendo anidride carbonica
a un ritmo che mette in pericolo la
possibilità di raggiungere il famoso obiettivo di limitare il riscaldamento a
1,5 gradi entro il 2050.
Una
nuova ricerca dell’Institute for European Environmental Policy (IEEP) e dello
Stockholm Environment Institute (SEI) mostra che entro il 2030, la famosa impronta di carbonio dell’1% più ricco
dell’umanità sono pari a 30 volte quello che sarebbe necessario per contenere
l’aumento della temperatura.
Se le
tendenze attuali continueranno, l’1% più ricco rappresenterà il 16% delle
emissioni globali di CO2 nel 2030.
Al
contrario le emissioni di carbonio della metà più povera della popolazione
mondiale, nel frattempo, “sono destinate a rimanere ben al di sotto del livello
compatibile con 1,5°C“, secondo l’analisi, commissionata da Oxfam International
e pubblicata venerdì. Il pianeta si è già riscaldato di circa 1,1°C e gli
scienziati hanno affermato che qualsiasi riscaldamento oltre 1,5°C avrebbe
conseguenze distruttive in tutto il mondo.
“Le emissioni di un singolo volo
spaziale miliardario supererebbero le emissioni nel corso della vita di
qualcuno nel miliardo di persone più povere sulla Terra“, ha affermato in una
nota Nafkote Dabi, responsabile della politica climatica di Oxfam. “Una piccola
élite sembra avere un permesso gratuito per inquinare. Le loro emissioni sovradimensionate
stanno alimentando condizioni meteorologiche estreme in tutto il mondo e
mettendo a repentaglio l’obiettivo internazionale di limitare il riscaldamento
globale“.
Ecco
un grafico che spiega quanto più inquini un super ricco rispetto a un ricco
normale ed a un povero.
Una
persona del più ricco 1% emette 70 volte più CO2 di una persona facente pare
del 50%. “Le
emissioni del 10% più ricco da sole potrebbero spingerci oltre il limite
concordato nei prossimi nove anni“, ha aggiunto Dabi. “Questo avrebbe risultati
catastrofici per alcune delle persone più vulnerabili sulla Terra che stanno
già affrontando tempeste mortali, fame e miseria“.
Quindi
i super ricchi che volano a Glasgow o a Davos, con i loro super jet inquinano
70 volte un povero. Eppure i vari Bezos, Gates, Zuckerberg sono gli eroi del
clima. I veri eroi, in realtà, siete
voi, che sopravvivete nonostante loro!
Ordine
Pubblico: è evidente che la repressione
non è giustificata. Lamorgese prenda misure o
si dimetta.
Scanarieconomici.it- Guido da Landriano- (novembre 7, 2021)- ci dice:
Le
scene che si sono viste ieri alle varie manifestazioni contro il Green pass non
hanno precedenti, per lo meno nella storia recente. Abbiamo visto per decenni
città danneggiate dai centri sociali, senza che nessuno facesse nulla. Ora
siamo all’opposto: persone che, pacificamente, tengono una dimostrazione
vengono radunate, minacciate, identificate.
Quello
che è successo ieri a Milano e a Trieste è molto preoccupante:
A
Milano a corteo già finito, una parte
dei partecipanti che voleva semplicemente andarsene, è stata bloccata e tenuta
ferma per ora dalle forze dell’ordine che volevano procedere
all’identificazione di tutti i partecipanti (di quel gruppo, tra l’altro…) con
comportamenti che poco si adattano a una forza di polizia di uno stato
democratico.
Come
non si dovrebbe affrontare una manifestante pacifica:
A Milano le persone che volevano tornare a casa
bloccate.
Sempre
Milano. La polizia che identifica manifestanti pacifici a muso durissimo è la
stessa che nel 2015 permise questo, sempre a Milano.
A
Trieste è andata anche peggio:
Inutile
dire che queste immagini stanno correndo sul web a dimostrazione di quanto sbagliato
sia stato il messaggio.
Ovviamente
la colpa è dei vertici, non degli operatori delle FFOO, che , al massimo, hanno
perso la pazienza in qualche caso. L’ordine di bloccare o reprimere è partito
dall’alto. Se
poi veramente, come vogliono far passare, erano quattro gatti, che problema
c’era a lasciarli andare?
Invece
si è chiesta la repressione. Il risultato è semplice e intuibile: una
radicalizzazione. Se prima , magari, si poteva aspettarsi che progressivamente
queste proteste si attenuassero, magari solo per stanchezza, adesso c’è da
aspettarsi una loro radicalizzazione.
Proprio
parlando di Milano mi viene in mente un episodio storico: nei primi giorni del
gennaio 1848 i patrioti milanesi, fino a quel momento una minoranza, ma
attiva, decisero di smettere di fumare
per privare l’erario austriaco degli introiti del tabacco. Invece che lasciar
correre. Invece
di lasciar correre Radetzky, che era un gran generale, ma non un politico, e il
capo della polizia Luigi Bolza, decisero di dare ordine alle truppe di fumare
in modo provocatorio in faccia ai milanesi.
Da
queste inutili provocazioni si scese alle mani (o meglio alle daghe usate dai
soldati austriaci, spesso ubriachi), ad altre provocazioni, ad altre reazioni,
sino alle Cinque Giornate. Chi sta cercando di seminare zizzania attraverso l’ordine
pubblico? E, soprattutto, sa che cosa sta combinando?
Economia
Post Covid:
cosa ci può insegnare
la Peste Nera sul comportamento umano.
Scenarieconomici.it-
Leoniero Dertona-( Novembre 7, 2021)- ci dice:
Il
Covid, soprattutto per come è stato “Comunicato”, è stato spesso comparato alle
grandi epidemie del passato, fra cui la più famosa è la Peste Nera del 1347-49.
Ovviamente
il confronto è, dal punto di vista medico/statistico, ridicolo: la Peste Nera, quella narrata dal
Boccaccio, uccise un terzo quasi della popolazione europea e veniva ad avere,
nella variante polmonare, una mortalità superiore al 90%. Il Covid non è la Peste Nera,
confronto alla quale ha una mortalità ridicola, anche perché, fortunatamente,
le cure attuali sono molto più avanzate.
Il
fatto è che, come la Peste nera, il Covid arriva inaspettato e semina il
terrore, giustificato o meno. La Comunicazione della nuova epidemia è stata simile,
troppo simile, a quella della sua molto più seria antenata.
Volendo
ora fare un confronto, come reagì
economicamente l’Europa medievale post Morte nera? Semplice: con un aumento delle paghe
orarie, meno ore lavorate, più tempo libero e un crollo nel rendimento degli
investimenti.
Vediamo
alcuni grafici prodotti, su questo tema, dagli economisti di DB.
Il
calo di forza lavoro dovuto alla Peste Nera portò a un aumento delle
remunerazioni orarie che permise, per quasi due secoli, alle persone di
lavorare meno, contando su un rendimento del lavoro maggiore. Solo la rivoluzione industriale,
soprattutto nelle sue prime fasi, riportò in alto il numero di ore lavorate e
quindi in basso le paghe. Al contrario una pandemia, al contrario di un’altra
catastrofe che è la guerra, porta a un crollo dei rendimenti reali dei beni e
degli investimenti. Preso come zero l’anno dell’evento questo effetto si
ripercuote per oltre quaranta anni, dal punto di vista storico. Le guerre non portano ad aumenti
delle paghe, le pandemie lo fanno.
Perché
il crollo dei rendimenti reali? Nell’economia medievale e della prima era moderna l’alta
mortalità riduceva fisicamente il mercato di riferimento, il numero di persone
che lavoravano. Inoltre paghe più alte, combinate a minor numero di ore
lavorate, porta a un minore rendimento degli investimenti fissi: immaginate un
telaio che lavori 24 ore al giorno e che,
improvvisamente, si trova a lavorarne solo 16.
Questo
fenomeno si può riprodurre anche oggi? Si, ma non nelle dimensioni del
Medioevo. Infatti
sicuramente per molto vi è stato un ripensamento nel rapporto tempo
libero-lavoro a causa dello stop forzato per il lockdown;
lo
shock inflazionistico esterno energetico porterà sicuramente ad una domanda di
paghe marginali più elevate;
molti
settori, e in generale l’economia, vedranno un calo nel rendimento degli
investimenti, soprattutto in alcuni comparti dei servizi;
l’effetto
sarà minore perché, comunque il taglio della forza lavoro e della forza consumo
sarà minimo rispetto a quello avvenuto nel Medioevo;
la
demografia si sta configurando comunque molto meno positiva, soprattutto nei
paesi occidentali, dove la mancanza di figli produrrà progressivamente un
effetto simile a quello della Peste Nera.
Quindi
c’è da aspettarsi, progressivamente, un aumento delle paghe orarie e un calo
dei rendimenti, che si svilupperà nei prossimi anni. Non sarà però un processo semplice,
anche se avrà luogo: il miglioramento delle remunerazioni avvenne con sanguinose
lotte sociali e contadine, come la Jacquerie in Francia, la rivolta di Wat
Tyler in Inghilterra e la rivolta dei Ciompi in Italia. Ci aspettano tempo
confusi e perturbati.
“C’è
una corsa all’acquisto di bunker di sicurezza!”:
le élite temono si stia preparando una grande
rivoluzione.
Scenarieconomici.it- Guido da Landriano-( Novembre 7, 2021)- ci dice:
Secondo
l’amministratore delegato di uno dei più grandi costruttori di bunker di
sicurezza per le élite, fra i potenti c’è un timore diffuso tra i potenti che
presto vi sarà una “ribellione” delle classi attualmente sottomesse.
Ron
Hubbard, CEO di Atlas Survival Shelters, in un’intervista per The Canadian
Prepper, ci informa che il “business della costruzione di bunker” sta esplodendo, fatto a lui ben noto essendo una
delle principali quattro società che costruiscono questo tipo di rifugi negli
Stati Uniti.
Quella
che fino ad oggi non era una vera libertà, ma molto più semplicemente
un’illusione di libertà e di democrazia, sta svanendo. Quello che temono i
super potenti è che la fine dell’illusione conduca alla comprensione del
proprio stato di sottomissione e quindi ad una rivolta diffusa.
Questa
ovviamente coinvolgerebbe quel 1%, o 0,1%, che in realtà controlla buona parte
del mondo.
Con la
fine dell’anno 2021 il business dei bunker per “La fine del mondo” sta
prendendo piede e coloro che stanno acquistando questi bunker sono quelli che
attualmente temono il “grande risveglio” o l'”apocalisse”, il sollevamento del
velo.
Temono
che le persone si rendano finalmente conto di essere nate in schiavitù. Oppure,
molto più semplicemente, sono coscienti che il sistema economico e sociale
attuale e non più sopportabile ed è quindi destinato all’implosione.
Hubbard
avverte che uno dei motivi per cui questo sta accadendo ora è che i globalisti
credono che una “ribellione” si stia preparando in America e sia probabilmente
molto vicina, con il popolo americano sempre più arrabbiato con l’intero
sistema e coloro che lo controllano. Il sistema starebbe fallendo e molti non
accettano più il proprio stato subalterno.
“Le
élite stanno costruendo quasi esclusivamente bunker in questo momento perché
sono quelle che possono permetterselo”, dice Hubbard nel video.
“L’America
è a pochi giorni, se non settimane, da una ribellione. C’è un una corsa folle
all’acquisto di bunker in questo momento, specialmente negli Stati Uniti”.
Effettivamente
è evidente che il mondo è percorso da un’ondata di inquietudine, con proteste e
manifestazioni un po’ ovunque. Il covid-19 non ha fatto che peggiorare una
situazione già drammatica.
Non è
detto che la rivoluzione sarà violenta, e persino Hubbard lo ammette, anche
contro i propri interessi. Però questa accadrà, almeno secondo l’idea e la rilevazione
di mercato di chi sta vendendo questi bunker di sicurezza. Non sappiamo ovviamente se le sue
previsioni si avvereranno, ma intanto lui si sta riempiendo il portafoglio.
posted
by
Peter
Doshi. il professore dell’università del Maryland che sfata il mito che “Si
ammalano solo i no vax”.
Scenarieconomici.it-
Guido da Landriano- (Novembre 7, 2021)-ci dice:
Peter
Doshi non è un tizio qualsiasi, ma è professore associato di farmacologia
all’università del Maryland. Quindi non è un fanatico antiscientifico, anzi è
un docente che insegna proprio il valore del metodo scientifico nella
farmacologia.
Il
professore, mentre poi si parla dei dati trascurati sulle miocarditi causate dai
vaccini mRNA, fa presente come il “Pensiero unico”, il “È vero perché lo dicono tutti”, quindi la mancanza totale di dubbi, è proprio l’esatto contrario della
scienza, che è basata sul dubbio e sulla discussione dei dati.
Non
c’è stata una vera e propria discussione, i vaccini sono stati accettati senza
una piena discussione scientifica, e, ora lo sappiamo, anche su dati non
limpidi. Inoltre
non è scientifico dire che si ammalano solo i no vax, altrimenti a cosa
servirebbero le iniezioni booster?
Clamoroso!
Corte federale blocca
l’obbligo vaccinale di Biden!
Scenarieconomici.it-
Guido da Landriano- (Novembre 6, 2021)- ci dice:
Una
corte d’appello federale degli Stati Uniti ha sospeso l’obbligo vaccinale
imposto dal presidente Joe Biden per le aziende private, congelandolo per
problemi di legittimità costituzionale.
L’obbligo
afferma che le aziende con 100 o più dipendenti devono richiedere ai propri
dipendenti di farsi vaccinare contro il Covid-19 o di essere testati
settimanalmente. Numerosi stati e società repubblicane, come il quotidiano conservatore
Daily Wire, avevano già presentato ricorsi al controverso mandato di Biden prima
della decisione della Corte d’appello degli Stati Uniti per il Quinto circuito. La corte ha sospeso il mandato
sabato prima della scadenza di gennaio per “gravi preoccupazioni statutarie e
costituzionali” sulla base di un ricorso presentato dal procuratore generale del Texas
insieme a diverse attività commerciali ed appoggiato da altri stati.
“Le udienze della corte si svolgeranno
presto”,
ha twittato il governatore del Texas Greg Abbott sulla decisione dopo che il
procuratore generale del suo stato ha celebrato la vittoria temporanea sul
mandato federale. “Avremo la nostra giornata in tribunale per abbattere l’abuso
di autorità incostituzionale di Biden”.
La
sospensione della corte dell’obbligo vaccinale imposto da Biden non è una decisione finale, ma solo
temporanea, in attesa di poter istruire una causa completa e definitiva, con
l’audizione di tutte le parti, fra cui il
governo. Secondo la decisione del tribunale, il governo ha tempo fino a lunedì
per rispondere all’“ingiunzione permanente” dei firmatari con proprie
motivazioni.
Smettiamola
con le Fake News:
non è
vero che “solo
i non vaccinati
siano
finiti in terapia intensiva”.
E
qualche altra osservazione…
Scenarieconomici.it-(Novembre 6, 2021) - Guido da
Landriano-ci dice:
Franco
Locatelli, coordinatore del CTS, l’ha sparata grossa ed è stato smentito, ad
esempio, da La verità e dai veri dati del ISS. Non è vero che solo i non
vaccinati vanno in terapia intensiva. Ci vanno di più, ma la copertura anche
contro i casi gravi portata dal Covid-19 non è totale.
Vediamo
il video incriminato:
I dati
ISS riportati da la Verità dicono qualcosa di un po’ diverso: nella fascia di
età 12-59 i
non vaccinati in terapia intensiva sono 142, i vaccinati parziali( 8 una dose)
sono 9 , i
vaccinati completi sono 16.
Quindi,
coerentemente con quando dichiarato
dalle stesse case farmaceutiche la copertura vaccinale non è completa,
non elimina il rischio di ammalarsi anche in modo grave, ma lo riduce.
Perché
uno scienziato, o una persona che si presenta come tale, deve dire delle palle?
Perché c’è una bella differenza fra un evento meno frequente e non evento che
non accade:
ci si protegge dai terremoti, che non sono frequenti, ma possono accadere, e
non contro l’arrivo di Gozilla.
FAre affermazioni come le sue significa
prendere gli italiani per un popolo di minus habens che non distinguono una
cosa impossibile da una poco probabile.
Fatta
questa premessa vorrei porre alla vostra attenzione due fattori che non sono
stati, a ora, molto considerati:
Pfizer
e Mercks stanno per ottenere l’approvazione (sempre in emergenza, per cui i
primi curati saranno le vere cavie..) di nuovi antivirali che riducono la
probabilità di evoluzioni gravi del covid-19 del 89% e oltre il 50%.
Soprattutto
con la cura Pfizer, cura, non vaccino, le percentuali di riduzione dei casi gravi è pari o
superiore a quella dei vaccini. Che senso avrà il “Covid pass” fra due mesi?
Israele,
e la sua politica del “Booster”, viene vista come esempio. Però , dopo un minimo a 332 casi il
31 ottobre, abbiamo avuto un picco a 957 da dividersi fra primo e due novembre
, quindi 650 in tre , 554 il quattro, e 462 il cinque. Quindi è possibile che
ci sia un rimbalzo dei casi nei prossimi giorni. Se risalissimo sopra i mille ci
sarebbe da iniziare a chiedersi quanto sia utile il “Booster” stesso…
Sono
ipotesi, ma le ipotesi sono la strada verso la verità.
Il
mistero Speranza e la Fabian Society.
Maurizioblondet.it-Maurizio Blondet -( 21
Ottobre 2021 )- ci dice:
Per
molti Roberto Speranza è un mistero. Lo è nel senso che non si riesce a
comprendere come sia possibile che un uomo privo di qualità e carisma politico,
con un partitino inesistente alle spalle (LEU) e senza alcuna esperienza nella
sanità sia stato messo a capo del Ministero della Salute. E’ un mistero il perché lo abbiano
lasciato gestire la pandemia nel modo disastroso che conosciamo e sia
addirittura stato confermato in quel ruolo da Mario Draghi.
Davide
Rossi, analista politico, è partito da questo interrogativo per scrivere il
libro “La Fabian Society e la pandemia”, pubblicato da Arianna Editrice. Scavando nel mondo politico da cui
proviene Speranza sono emersi forti legami, anche attraverso Massimo D’Alema,
con un’antica società elitaria inglese: la Fabian Society. Una realtà politica anglosassone,
semisconosciuta in Italia anche agli addetti ai lavori, ma molto potente e con
una storia affascinante. Emergono anche i legami di Mario Draghi con il Fabianesimo. Nel libro vengono spiegati quali
sono e viene messa in discussione, documenti alla mano, la carriera
dell’attuale presidente del consiglio.
La
Fabian nasce 137 anni fa, il 4 gennaio del 1884 in un ristorante di Londra. Ha lo status di semplice
associazione, priva di personalità giuridica, ma i suoi membri sono ancora oggi
molto influenti e dentro ai sistemi di comando di mezzo mondo e dettano le
principali parole d’ordine dell’establishment.
Ad
esempio, il termine Nuovo Ordine Mondiale (New World Order), che abbiamo
sentito riecheggiare tante volte in questi ultimi vent’anni, è di loro conio. New World Order è il titolo del
saggio di uno dei Fabiani più illustri: Herbert George Wells. In questo libro del 1940, a pochi
mesi dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, lo scrittore quattro volte
candidato al premio Nobel, vagheggia un governo mondiale socialista fondato sul
primato della scienza.
Così
come era Fabiano un altro grande scrittore, quel George Orwell che nel suo
“1984” ci descrive in modo inquietante una società totalitaria e del controllo,
tanto vicina a quella che stiamo vivendo da quando è scoppiata la crisi
denominata Covid 19. L’autore ci indica i nomi dei politici e degli uomini della
finanza internazionale legati alla Fabian e ci descrive, con dovizia di
particolari,
il sistema di potere della London School of Economics, l’università dei
Fabiani, vero e proprio centro della tecnocrazia mondiale.
L’autore
indica per nome e mostra le azioni di quei politici italiani, legati alla
tradizione Fabiana, che stanno sconvolgendo le nostre vite. Denuncia la
manipolazione che sta dietro alla narrazione terroristica del coronavirus, la
gravità dei ricatti legati alla campagna vaccinale e le conseguenze economiche
di quanto sta accadendo.
Prova ad individuare gli obiettivi di questa
operazione e constata come questi coincidano, in modo inquietante, con quelli,
totalitari e antidemocratici, dei primi pensatori Fabiani.
Questo
libro ha due obiettivi.
Il
primo è
quello di delineare il pensiero politico della Fabian attraverso alcuni cenni
storici e verificando quali sono gli attuali uomini e le donne di potere che le
afferiscono.
Il secondo è di analizzare come e quanto la
visione del mondo dei Fabiani coincida con quell’epocale tornante della Storia
nel quale ci è toccato di vivere: la drastica svolta autoritaria imposta al
mondo occidentale attraverso l’utilizzo politico della vicenda Covid.
Sarebbe
stato solo un esercizio culturale, per quanto interessante, quello di un mero
approfondimento sulla storia e il potere della Fabian Society.
Questo è invece anche un libro politico, che
intende entrare e scavare nel pieno dell’attualità per evidenziare la concreta
applicazione delle idee Fabiane in questa gigantesca sospensione delle nostre
libertà fondamentali.
ll
copione di ciò che accadrà è già deciso:
le parole di Gruber non lasciano più dubbi.
Radioradio.it-
Diego Fusaro-(08 Novembre 2021)- ci dice :
È come
se un copione già noto, almeno a quanti non fossero in lockdown cognitivo, si
stesse realizzando un poco alla volta, un passo dopo l’altro. Come prevedibile
in queste ultime settimane si sta dispiegando il divieto di manifestare
pubblicamente il proprio dissenso contro il terrifico leviantano
tecno-sanitario.
Siamo
nel bel mezzo di una svolta autoritaria o se preferite di una riplasmazione
verticistica del modo capitalistico della produzione. Una riplasmazione che impiega l’emergenza pandemica come fondamento
di una nuova razionalità politica, sociale ed economica.
Sul
piano sociale abbiamo una ri-plebizzazione dei ceti medi e delle classi
lavoratrici, anche il distanziamento sociale unito alla tecnologia digitale
come fondamento di una società di atomi distanziati e senza legami sociali. Il
compimento dell’espulsione neoliberale dell’altro.
Sul
piano economico abbiamo il trionfo dei colossi tecnologici, big tech e big Pharma.
Sul
piano politico abbiamo infine un regime che si fa ogni giorno più stringente
con annesso tramonto dei residui della democrazie parlamentari e con apoteosi
di un ordine sempre più autoritario che utilizza il teorema della vita in
pericolo per giustificare strette continue limitazioni dei diritti e
compressioni della libertà.
Ciò
che nella normalità è inaccettabile, si presenta come inevitabile
nell’emergenza, così
se ci tolgono diritti e libertà lo fanno a loro dire sempre perché vogliono
tutelare la nostra vita messa in pericolo dall’emergenza epidemica. Non sfugga allora in questa cornice
generale la messa in discussione sempre più palese, sempre più evidente e inconfutabile
di uno dei capisaldi di ogni moderna democrazia che è la libertà di esprimere pacificamente
il proprio dissenso.
In
effetti si potrebbe dire che uno, non certo l’unico, dei punti fondamentali che
caratterizzano una democrazia in senso pieno distinguendola da un regime
autoritario è il fatto che soltanto nella democrazia è possibile manifestare il
proprio dissenso laddove i regimi autoritari sono quelli che impediscono la
manifestazione del dissenso e lo perseguono in ogni guisa.
(Cose
che accadono a Dubai, che non le vedrai
in nessun altro posto al mondo.)
Potete
giudicare se ci troviamo oggi in una democrazia o in un nuovo regime di tipo
tecno-sanitario.
Dice di limitare libertà e diritti ma di farlo per il
nostro bene, per fini che si dicono protettivi. Sempre più palesemente il diritto
di manifestare il dissenso sta evaporando.
A
Trieste, epicentro delle rivolte eroiche dei portuali, è stato posto in essere
il divieto di manifestare contro il leviatano tecno-sanitari fino al 31
dicembre.
Qualcosa di analogo sta avvenendo anche in altre città venete e friulane.
Insomma una tendenza palese sulla quale riflettere.
Possiamo
farlo a partire dalle parole riportate dal “Corriere della Sera” della
giornalista, della professionista dell’informazione, Lilli Gruber, uno dei
punti saldi del nuovo ordine mentale di completamento della globalizzazione. Queste le parole di Lilli Gruber
riportate puntualmente dal Corriere della Sera: “Esprimere il proprio dissenso è un
diritto cardine della democrazia, non lo è però professare nei fatti il diritto
di contagiare gli altri, men che meno farlo mettendo a ferro e fuoco le nostre
città”. Da
queste parole emerge nitidamente il messaggio veicolato dal nuovo ordine
tecno-sanitario: d’ora in poi le manifestazioni contro l’ordine terapeutico saranno
vietate in quanto contagiose.
Si
dirà che De iure è un diritto fondamentale della democrazia quello di
contestare e protestare, de facto questo diritto deve essere sospeso finché c’è
l’emergenza che altrimenti diviene diritto di contagiare. Si recupererà quel diritto quando
finirà l’emergenza che tuttavia ha la tendenza a non finire mai. Il diritto De iure di protestare
sparisce de facto fin tanto che continua l’emergenza sempre più emergenza
infinita o nuova normalità. L’emergenza perpetua è la nuova normalità cosicché
le stesse misure si mutano in nuova normalità.
(RadioAttività,
lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro).
Cesare
Sacchetti -8 novembre 2021-(t.me/s/cesaresacchetti).
L'ex
direttore della intelligence nazionale degli Stati Uniti, John Ratcliffe, ha
rivelato di aver consegnato al procuratore speciale John Durham almeno 1000
documenti.
Durham
sta indagando da circa due anni sullo scandalo dello Spygate, noto anche come
bufala del Russiagate. In questi giorni hanno iniziato a rotolare le prime
teste. È
stato rinviato a giudizio Michael Sussman, avvocato di Hillary Clinton, che ha
mentito all'FBI riguardo ad un dossier falso concepito per screditare Donald
Trump associandolo alla banca russa Alfa Bank. È stato arrestato Igor Danchenko,
l'uomo che ha confezionato un altro falso dossier per alimentare il teorema di
Trump al servizio del Cremlino. Questo è solo l'inizio. Sta iniziando ad emergere una
massiccia rete di corruzione e eversione che tocca tutto l'apparato del deep
state americano e italiano. Sono coinvolti nomi del calibro di Barack Obama, l'ex
direttore della CIA, James Clapper e soprattutto lei, la mente di questo colpo
di Stato, Hillary Clinton.
Ieri
sera Trump ha avuto modo di dire che Durham sta andando nella direzione giusta
nel mettere alla sbarra i responsabili di questa operazione eversiva. La bomba dello Spygate è esplosa.
L'onda d'urto sta arrivando al cuore del deep state.
(https://t.me/PepeMatter/5412
Telegram
Pepe
Lives Matter 🐸
Anons
who have been holding the line SO hard in 2021 are going to look fantastic here
soon. Our faith is going to be vindicated. Justice is coming. We told you so.
https://t.me/TheStormHasArrived17/6324
14.6Kviews)
Cesare
Sacchetti- November 8-2021.
Cesare
Sacchetti.
Abbiamo
visto che le testimonianze dei soccorritori e i video dei presenti
contraddicono completamente la versione ufficiale sullo schiacciamento della
folla al festival della musica dell'Astroworld a Houston. Le immagini ci mostrano che non è
avvenuto nessuno schiacciamento. I ragazzi cadevano al suolo come mosche e non si
riprendevano più. Tutti quanti urlavano al "cantante" Travis James di
interrompere l'esibizione ma lui continuava come se nulla fosse. Addirittura qui James canta
"yeah yeah" in una sorta di cantilena ripetitiva mentre guarda i
ragazzi morire. Non sappiamo ancora cosa sia esattamente accaduto a Houston, ma sappiamo che questo evento era
riservato ai vaccinati e a chi aveva prova di test negativo al Covid. Sappiamo anche un'altra cosa. Tutto questo evento è impregnato di
una atmosfera veramente oscura e inquietante.
(17.9Kviews-
Cesare Sacchetti -edited-)
Cesare
Sacchetti.
Una
fonte piuttosto vicina agli ambienti istituzionali italiani e americani mi ha
riferito che Barack Obama avrà un incontro segreto con i Rothschild a Londra.
Obama è giunto stamattina a Glasgow per
prendere parte all'evento globalista del COP26 incentrato sulla falsa emergenza
climatica.
È alquanto probabile che Obama incontrerà i
membri della famiglia Rothschild subito dopo la sua partecipazione al COP26. Le ragioni dell'incontro non sono
state rivelate ma sono con ogni probabilità legate alla situazione
dell'inchiesta sullo Spygate portata avanti dal procuratore speciale John
Durham. Prima
c'è stato il rinvio a giudizio di Michael Sussman, avvocato di Hillary Clinton
seguito dell'arresto di Igor Danchenko, autore del falso dossier Steele
concepito per screditare Donald Trump.
Questa
indagine penale sta puntando dritto ad uno dei membri più influenti della
cabala mondialista, ovvero Hillary Clinton. Donald Trump sta andando al cuore
della corruzione e del malaffare del deep state e i Rothschild, la famiglia che
siede ai vertici della piramide del globalismo, sono estremamente preoccupati
dalle devastanti conseguenze di questa inchiesta. Il Nuovo Ordine Mondiale è
appena entrato nella modalità panico.
(10.1Kviews-Cesare
Sacchetti.)
Cesare
Sacchetti-7 novembre 2021-telegram.
C'è
qualcosa che non torna nel racconto fatto dai media su quanto accaduto al
festival della musica dell'Astroworld dove si esibiva il cantante Travis James.
I media scrivono che otto ragazzi tra i 14 e i
27 anni sono morti a seguito di una fuga disordinata durante il concerto.
Tuttavia
le testimonianze e i video che hanno ripreso le scene dell'evento contraddicono
completamente questa versione. Diversi ragazzi hanno iniziato ad accasciarsi in preda alle
convulsioni e non c'è stato nessun fuggi-fuggi generale intorno a loro. Nel video condiviso sopra possiamo
vedere un drammatico esempio di quanto accaduto ad uno dei ragazzi che poi sono
deceduti.
Larry
Satterwhite, tenente della polizia di Houston, ha confermato che diverse
persone simultaneamente hanno avuto malori di tipo cardiaco che hanno portato
alla loro morte. Lo stesso raccontano i soccorritori secondo i quali non c'è stato
nessuno schiacciamento di persone. Gli stessi soccorritori riportano che il conto dei
morti supera di gran lunga le otto unità. Questi ragazzi hanno iniziato a
venire giù come mosche e sono morti tutti insieme. A questo punto, dobbiamo chiederci
che cosa possa aver provocato questo fenomeno che appare senza precedenti. Un fenomeno che non è assolutamente
normale. Stiamo
parlando di ragazzi giovanissimi, dai 14 anni in su che muoiono tutti insieme
per ragioni sconosciute. Al momento sembra essere esclusa l'ipotesi degli
stupefacenti. Non sappiamo ancora nemmeno se questi giovani erano vaccinati o meno.
Sappiamo però che da quando è iniziata la distribuzione di questo letale siero
sperimentale molta gente sta morendo, e il regime continua a nascondere le
cause di questi decessi.
(54.9Kviews-Cesare
Sacchetti-, edited )
Cesare
Sacchetti.
Le
circostanze della morte del diplomatico russo a Berlino sono estremamente
sospette.
Secondo una prima ricostruzione ufficiale, l'uomo sarebbe caduto dalla finestra
dell'ambasciata russa ma non è stato minimamente chiarito se è caduto in
seguito ad un malore, se lo ha fatto spontaneamente per togliersi la vita
oppure se è stato qualcun altro a buttarlo di sotto.
Tuttavia
non è la prima volta che assistiamo ad episodi anomali che hanno riguardato i
diplomatici russi. Tra il 2016 e il 2017 si susseguirono una strana scia di morti che
colpirono almeno sette diplomatici russi, tra i quali anche due ambasciatori. Alcuni morirono improvvisamente di
attacchi cardiaci nonostante non soffrissero di nessuna particolare condizione
cardiopatica. Altri furono uccisi e i responsabili di quegli assassini non sono stati
ancora trovati. Quanto accaduto recentemente a Berlino sembra essere la prosecuzione di
quanto visto già quattro anni fa.
La
Russia appare essere la vittima di omicidi mirati ed eseguiti probabilmente
dell'apparato dei servizi segreti occidentali. Gli stessi servizi poi hanno
dato vita a delle operazioni di falsa bandiera, avvelenando presunti oppositori
di Putin per poi accusare Putin stesso di essere il mandante. Tutto questo ci porta ancora una
volta a constatare come la Russia venga ancora considerata come il più temibile
avversario dalla cabala.
La
Russia resta un ostacolo ad oggi insormontabile per la realizzazione del Nuovo
Ordine Mondiale. Al tempo stesso, questo ci conferma che ancora una volta la rete dei
servizi segreti occidentali, quali la CIA, l'MI6 e il Mossad, costituisce un apparato
terroristico pronto a qualsiasi operazione criminale pur di colpire tutti
coloro che si oppongono al piano di dominio del mondo degli Illuminati.
(google.com/amp/s/www.axios.com/russian-diplomats-keep-dying-unexpectedly-1513303951-de0183f3-7f77-400e-b9a2-45fb8ed7dfbd.html)
(Axios
Russian
diplomats keep dying unexpectedly
And
there was another high profile death in December 2016 and another in November
2015.
19.4Kviews-Cesare
Sacchetti-, edited )
Cesare
Sacchetti.
Un
fiume umano ha invaso le strade di Milano ieri. I milanesi sono scesi in massa
per le strade per protestare contro il certificato razziale vaccinale. La
protesta degli italiani contro il regime di Draghi è senza sosta. La dicotomia
tra il mondo virtuale dei media e quello reale è ormai semplicemente
incolmabile. Nel primo falso mondo tutti sono vaccinati, felici e fieri di
portare il marchio del regime. Nel secondo e vero mondo c'è una parte sempre più ampia di
italiani che non hanno più alcuna intenzione di vivere come cittadini di
seconda categoria. Il fatto che così tante persone siano scese in strada a
Milano è piuttosto significativo. Milano è il cuore della finanza internazionale in
Italia. È una delle città strategiche per il mondialismo in Europa. Il fatto
che proprio qui così tante persone scendano in strada per tornare ad essere
liberi è il segnale che il regime globalista sta arretrando persino nelle sue
roccaforti un tempo inespugnabili. Il regime di Draghi perde terreno giorno
dopo giorno.
Cesare
Sacchetti-Telegram -6 november 2021.
Abbiamo
visto che recente-ente si è dimesso l'amministratore delegato della banca
d'affari britannica Barclays, Jes Staley. Staley è stato costretto a dimettersi
per via del suo rapporto d'amicizia con il pedofilo Jeffrey Epstein che risale
almeno al 2009, quando Staley era amministratore delegato di JP Morgan, potente
banca di New York legata alla famiglia Rothschild. I rapporti tra Staley ed Epstein
erano così stretti che il primo visitò il secondo quando si trovava agli
arresti accusato di sfruttamento della prostituzione minorile. Quando Epstein fu scarcerato grazie
alle sue influenti protezioni presso il dipartimento di Giustizia USA,
all'epoca nelle mani di Obama, Staley non interruppe i rapporto con lui.
Nel
2015, l'ex ad di Barclays e di JP Morgan salì a bordo del famigerato Lolita
Express per andare nell'isola privata di Epstein, nelle isole Vergini. È su quell'isola che avevano luogo
riti e abusi contro minori trafficati da Epstein e dalla sua complice,
Ghislaine Maxwell. È su quell'isola che sono passati probabilmente personaggi
potenti quali Bill Clinton e Bill Gates. Ora però sta emergendo un
coinvolgimento diretto della stessa Barclays in questo giro di pedofilia
internazionale. Il procuratore generale delle Isole Vergini ha emesso un mandato di
comparizione nei confronti della banca britannica per il suo ruolo nel caso
Epstein.
Jeffrey
Epstein era un personaggio legato agli ambienti più potenti di New York e del
pianeta.
Tutti coloro che appartengono al giro che conta della cabala lo conoscevano. Tutti coloro che erano e sono parte
della élite pedofila erano suoi amici intimi perché Epstein aveva il compito di
procurare nuove vittime da portare in dote al predatore di turno. Successivamente Epstein e Maxwell
si incaricavano di riprendere gli aguzzini con le loro vittime per poi
ricattarli per conto del Mossad. Il coinvolgimento di questa rete pedofila
internazionale arriva ai massimi livelli, e adesso iniziano ad essere
ufficialmente chiamate in causa anche le istituzioni della finanza
internazionale che sono il cuore del potere mondialista. Qualsiasi cosa sia accaduta a
Jeffrey Epstein due anni fa, non ha importanza a questo punto. Lo scandalo sta esplodendo e
coinvolgendo gli uomini della rete pedofila internazionale. Tutto questo accade
mentre l'inchiesta del procuratore speciale John Durham si avvicina a tappe
serrate ad uno dei personaggi più influenti della cabala, Hillary Clinton. Sono
giorni davvero duri per il deep state che sta subendo dei colpi durissimi.
(cnbc.com/2021/11/05/barclays-subpoenaed-over-jeffrey-epstein-connections.html)
CNBC-Barclays
subpoenaed by U.S. Virgin Islands over connections to late sex criminal Jeffrey
Epstein.
News
of the subpoenas came days after Barclays announced its CEO, Jes Staley, would
quit following an investigation into his relationship with Epstein.
(30.9Kviews-Cesare
Sacchetti-, edited -November 6)
Cesare
Sacchetti.
Raramente
guardo il mainstream mediatico, salvo per comprendere come questo viene
spostato e manovrato dal potere mondialista che ne detiene il controllo
assoluto.
Stavolta, per puro caso, mi è capitato di vedere un programma su RaiTre
chiamato "Frontiere", nel quale il pomposo conduttore provava a liquidare il
fenomeno della resistenza al regime di Draghi e alla sua infame legge razziale
vaccinale come il prodotto di una minoranza che spargerebbe "fake news".
Se
fosse veramente una minoranza e se mentisse, al regime non converrebbe nemmeno
parlarne perché altrimenti darebbe troppo rilievo ad un fenomeno trascurabile. È evidente che questa resistenza è
qualcosa di più di una esigua minoranza e comincia, nell'ottica del sistema, ad
essere pericolosamente vicina ad essere una maggioranza sempre più rumorosa.
Tutto
questo alla fine ci rivela come questi programmi di grezza propaganda della
dittatura siano la spia che il regime ha perso il controllo dell'opinione
pubblica. Tutto questo ci rivela che il potere ha paura perché per la prima
volta una parte sempre più consistente di persone non risponde più ai suoi
comandi.
(20.0Kviews-Cesare
Sacchetti).
Cesare
Sacchetti.
L'UE,
una delle organizzazioni straniere più importanti dell'impalcatura politica del
mondialismo prometteva un mondo senza confini. Un mondo nel quale non esistono più
le barriere e i confini tradizionali che determinano l'esistenza stessa delle
nazioni. Il
principio che regge Schengen è proprio questo. Rimuovere i confini che
delimitano gli Stati per poter eliminare gli stessi Stati.
Ora
però stiamo apprendendo il vero volto autoritario del mondialismo. Sotto la
promessa dello spostamento libero ovunque nel mondo si nascondeva l'intento di
rinchiudere in un recinto tutti coloro che non si adeguano a questa nuova
società totalitaria nella quale esisti solo se ti sottometti al Leviatano
universale.
Le barriere che vediamo sopra non provengono da qualche Paese nel quale
vigevano dittature comuniste. Quelle immagini vengono da Trieste. Il totalitarismo mondialista ha tolto
ai cittadini la libertà di circolare nella propria patria. Il totalitarismo
mondialista ha rinchiuso i cittadini nelle loro case.
(22.8Kviews-Cesare
Sacchetti-, edited )
Cesare
Sacchetti.
Notate
la parabola percorsa dal regime. L'anno scorso non appena si provava ad andare
a fare una passeggiata nelle strade dei centri delle città, si accendeva
prontamente il mantice della propaganda dei media di regime. L'apparato terroristico dei media
partiva all'unisono descrivendo una immaginaria ripresa dei contagi. Ora però non c'è nessun problema. Ci si può ammassare senza alcun
problema nelle strade della città e nei luoghi di aggregazione quali pub e
ristoranti. Il contagio immaginario esiste soltanto nei luoghi scomodi al regime. Il contagio immaginario esiste
soltanto laddove c'è il dissenso nei confronti del regime. Il virus non viene
trasmesso dagli amici. Viene trasmesso soltanto dai nemici.
(20.5Kviews-Cesare
Sacchetti).
Cesare
Sacchetti- Telegram- 5 novembre 2021
Abbiamo
visto che spesso coloro che dicono che "Q non ha mai preso nulla", sono gli stessi che di Q non
dicono praticamente e non hanno mai dato uno sguardo alla bacheca dove Q
pubblica i suoi scritti. Stiamo vedendo in questi giorni che l'indagine penale
del procuratore speciale John Durham sta iniziando a far rotolare le teste
degli uomini assoldati dalla Clinton per confezionare falsi dossier contro
Trump.
Igor Danchenko, l'uomo che ha aiutato a
preparare il falso dossier Steele nel quale Trump veniva accusato di collusione
con i russi, è finito in manette. Q sulla sua bacheca parlava già un anno fa
dell'indagine Durham associandola a Q stesso e aggiungere che nulla poteva
fermare ciò che stava per arrivare. Ad un anno di distanza, vediamo che aveva
ragione.
l' inchiesta Durham sta facendo tremare i piani alti del deep state. Se Q fosse
stato una psy-op, a quest'ora la partita contro il mondialismo sarebbe già
chiusa. Invece è più aperta che mai e la cabala sta subendo dei colpi
durissimi.
27,0
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti-5 novembre 2021.
Cesare
Sacchetti
Dopo
il fiasco della COP26, il regime di Mario Draghi sta comunque provando a portare
avanti l'agenda di Davos attraverso l'allarmismo sulla falsa emergenza
climatica.
A questo proposito, stanno scendendo in campo
tutti i colossi del mondialismo, quali la fondazione Rockefeller.
Tutto
questo è stato integrato con i piani del Nuovo Ordine Mondiale che sin dagli
anni'70 ha iniziato a finanziare neomalthusiani nei quali sostanzialmente si
raccomandava di ridurre la riduzione della Terra Sostanzialmente sotto la
maschera ambientalista dei falsi cambiamenti climatici si nasconde la faccia
feroce di un piano che prevede di sterminare l'umanità. Ed è a questo piano che aderisce
pienamente il cosiddetto ministro della Transizione Ecologica, Cingolani.
Fu
proprio Cingolani a definire l'essere umano come "un parassita", e fu
sempre lui a proclamare l'astrusità antiscientifica che il pianeta è
"progettato per ospitare 3 miliardi di persone".
Cingolani e Draghi stanno versando fondi pari a 10
miliardi per cercare di portare avanti l'agenda di Davos.
Tuttavia
nella loro furia di portare avanti il piano di distruzione dell'umanità, i poteri
mondialisti non si sono accorti che il loro vertice ONU è stato un fallimento
completo vista la non partecipazione al progetto degli Stati Uniti, della
Russia, della Cina e persino della Francia che ha abbandonato il summit COP26.
Una nuova crisi artificiale nello stile
dell'operazione terroristica del coronavirus sembra davvero difficile da
realizzare. Davos arranca pesantemente.
lastampa.it/cronaca/2021/11/02/news/cop26_dopo_l_appello_di_draghi_per_finanziare_la_lotta_ai_cambiamenti_climatici_scende_in_campo_la_fondazione_rockefeller-372831/amp/
La
Stampa.
(Cop26,
dopo l'appello di Draghi per finanziare la lotta ai cambiamenti climatici
scende in campo la fondazione Rockefeller
La
possibile maxi alleanza con altri colossi della filantropia potrebbe essere
annunciata già oggi dal ministro Cingolani.)
(22,9
Kvisualizzazioni -Cesare Sacchetti)
Cesare
Sacchetti
La
Russia e la Bielorussia firmano un accordo quadro per dare vita ad uno Unione
tra i due Stati. Attraverso questo accordo, la cooperazione militare tra i due
Paesi sarà molto più stretta ma il documento prevede anche una maggiore
integrazione dei sistemi politici ed economici delle due nazioni. Lukashenko sta facendo la cosa più
intelligente che potesse fare. Sta blindando la Bielorussia. Nell'ultimo anno e mezzo, i poteri
globalisti del forum di Davos hanno chiesto a Lukashenko di adeguarsi
all'agenda del Grande Reset e di eseguire l'operazione terroristica del
coronavirus anche in Bielorussia. Il Fondo Monetario Internazionale si fece persino avanti
attraverso la proposta di una tangente al presidente bielorusso che superava la
folle cifra di 900 milioni di dollari.
Lukashenko
rifiutò e partì l'ordine di rovesciarlo da parte della cabala. Nel Paese
iniziarono a manifestarsi protestate orchestrate da Ong collegate a George
Soros che assomigliavano molto alle classiche rivoluzioni colorate finanziate
dal fondatore della Open Society. Questi fallirono perché la stragrande del popolo
bielorusso è dalla parte del suo presidente. Ora però qualsiasi velleità di
rovesciare Lukashenko è definitivamente morta perché Lukashenko attraverso
l'accordo militare con Putin si è messo di fatto sotto l'ombrello militare
della Russia. Pertanto per il mondialismo in Bielorussia la partita è definitivamente
chiusa.
(rt.com/russia/539377-putin-lukashenko-military-doctrine-integration/)
RT
Internazionale.
(Putin
e Lukashenko approvano la nuova dottrina militare mentre firmano i documenti
sull'integrazione Russia-Bielorussia — RT Russia & Ex Unione Sovietica
I
presidenti russo e bielorusso hanno firmato una dottrina militare riveduta
dello Stato dell'Unione, nonché un pacchetto di altri documenti di
integrazione, aprendo la strada all'avvicinamento delle due nazioni.)
(25,1
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti)
Cesare
Sacchetti.
Dopo
aver realizzato profitti da capogiro con i suoi sieri sperimentali che hanno
ucciso di migliaia di persone in tutto il mondo, la Pfizer si prepara a lucrare
ancora sulla ormai, per fortuna morente, operazione terroristica del
coronavirus.
Il colosso farmaceutico americano sta facendo un pesante lobbying presso la
FDA, l'agenzia che autorizza la distribuzione dei farmaci negli USA, per distribuire una pillola rossa
contro il Covid.
Una pillola "magica" per curare un virus,
ancora non isolato, che in base alle statistiche ufficiali non fa più morti
della comune influenza.
La
missione delle case farmaceutiche è quella di creare profitti ad ogni costo,
anche se questo vuol dire vendere farmaci per malattie che non esistono o non
vendere farmaci che possono veramente guarire le persone da mali quali il
cancro o altre gravi patologie. Il business della casa farmaceutica è tenere in vita la
malattia, non rimuoverla. La salute e la prosperità delle case farmaceutiche significa
inevitabilmente la malattia e il dolore di milioni di persone in tutto il
mondo.
(t.me/rtnews/14617)-Telegramma-Notizie
RT)
(Pfizer
afferma che la sua pillola COVID-19 riduce l'ospedale, il rischio di morte del
90%.
Pfizer
ha annunciato la sua richiesta di approvazione da parte della FDA per la sua
pillola antivirale sperimentale per COVID-19, poiché il gigante farmaceutico
combatte MERCK per essere il primo trattamento orale per ridurre l'infezione.)
(22.0Kvisualizzazioni-Cesare
Sacchetti)
Cesare
Sacchetti
La
notizia che sta circolando in queste ore relative ad un arresto
dell'amministratore delegato della Pfizer, Bourla, è stata pubblicata da
"The Conservative Beaver". Questo sito è lo stesso che pubblicò la notizia
infondata dell'arresto di Bergoglio in Vaticano lo scorso gennaio. Sappiamo che
eventi anomali sono accaduti in Vaticano dopo il blackout del 6 gennaio, ma non
sono relativi ad una cattura di Bergoglio. Se vedete notizie pubblicate da
questo sito, prendetele con molto beneficio d'inventario perché non di rado si
rivelano completamente infondato.
(24,9
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti)
Cesare
Sacchetti.
Secondo
la rivista "Globe", Bill Clinton sarebbe ad un passo dalla morte. A
giudicare dalla foto che lo ritrae sulla copertina, non hanno tutti i torti. A questo punto però non possiamo
fare a meno di ricordare che il nome di Bill Clinton era sulla celebre lista dei traditori
compilata dal profilo Twitter di WarNuse.
Su
quella lista c'erano tra gli altri nomi di Colin Powell, morto da poco, e
Michael Sussman, avvocato di Hillary Clinton rinviato a giudizio per la sua
partecipazione nella bufala del Russiagate. Continuano ad incastrarsi degli
eventi recentemente che pensare che non stiamo assistendo a delle mere
coincidenze ma ad una sofisticata operazione che sta togliendo di mezzo gli uomini
più potenti del deep state di Washington.
(28,3
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti).
Cesare
Sacchetti.
Secondo
uno studio realizzato dall'istituto di salute pubblica USA che ha esaminato
800mila vaccinati, la presunta efficacia dei vaccini Pfizer e Moderna nella
prevenzione della trasmissione del virus influenzale COVID è passata
rispettivamente dall'86,9% e dal 89,2% al 58% e al 43%.
Il regime di Mario Draghi sta costringendo gli
italiani ad inocularsi un siero sperimentale che ha una efficacia diritto
ridicola contro il COVID, e che ha gravissimi effetti collaterali, per prodotto
accesso al lavoro che per la sua stessa non può essere assoggettato ad alcuna
limitazione di questo tipo.
L'immunità
naturale che abbiamo già nel nostro organismo è pari al 90% ed è il farmaco più
sicuro e efficace che possa esistere. A questo punto, le prove che non
c'è nulla di sanitario in questa operazione sono enormi. Qui c'è un deliberato tentativo di
sottoporre il popolo italiano ad una sperimentazione di massa che ha già
mietuto e continua a mietere molte vittime nel silenzio complice dei media
regime.
Il regime di Mario Draghi sta portando avanti una
estorsione nei confronti degli italiani che non vuole sottomettersi a questo
infame ricatto. Il regime di Mario Draghi dovrà rispondere di un giorno di
tutti i crimini commessi contro l'Italia e il popolo italiano.
(rt.com/usa/539465-covid-vaccine-effectness-veterans-study/)
RT
Internazionale.
(Drastico
calo dell'efficacia del vaccino contro il Covid - studio - RT USA News.
Tre
diversi colpi di coronavirus – quelli principalmente disponibili negli Stati
Uniti e in Europa – hanno mostrato un drammatico declino dell'efficacia nel
tempo, rivela uno studio su quasi 800.000 americani.)
(26,0
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti).
Cesare
Sacchetti-Telegram- 4 novembre 2021.
Viene
veramente da ridere. Davvero Salvini pensa di provare a cambiare (ancora)
casacca all'ultimo momento facendo un tweet di congratulazioni in inglese a
Youngkin? Lo scorso anno, a novembre, i deputati ei senatori della Lega erano i
primi a voltare le spalle a Trump quando si consumò la più grossa iscrizione
della storia ai suoi danni. La Lega non è mai stata veramente dalla parte di Trump
nemmeno per un istante. Questo partito ha dato vita ad un enorme messinscena
agghindando Salvini con cappellini e simboli che rimandavano a Q.
È la
stessa identica messinscena che venne fatta quando Salvini andò nel 2016 negli
Stati Uniti per farsi una foto con Trump. Successivamente emerse che quella
era una foto a pagamento, e Trump il giorno dopo smentì di conoscere Salvini. La vera natura della Lega è la stessa
degli anni'90 che voleva spaccare l'Italia per annettere il Nord-Est alla sfera
di influenza economica della Germania. Il vero Matteo Salvini è quello del
2012 che affermava che il "Sud non meritava l'euro". Tutto ciò che è venuto dopo è stato
finzione per costruire una falsa opposizione che ha raccolto il testimone della
precedente falsa opposizione del M5S.
Ora
però siamo ai titoli di coda. Il mainstream media è perfettamente consapevole
che Trump sta per tornare, e Trump stesso ha messo in cima alla lista dei
nemici da colpire coloro che hanno organizzato due colpi di Stato contro lui,
lo Spy-gate e l'Italia-gate, nei quali è coinvolta l'intera classe politica
italiana.
In cima alla lista c'è il regime di Mario Draghi che ha trasformato l'Italia
nel laboratorio "privilegiato" del Grande Reset. Se Salvini o la Lega pensano di
salvarsi all'ultimo momento cercando di dalla parte di Trump, si passa un
brusco risveglio. Trump sa perfettamente che la Lega è sempre stata parte del deep state
italiano. La
Lega non sarà risparmiata dalla resa dei conti.
(twitter.com/matteosalvinimi/status/1455987561831227395?s=19)
Twitter-Matteo
Salvini. (4
novembre).
(Congratulazioni
a @GlennYoungkin, il neoeletto Governatore dello Stato della Virginia. Gli
auguriamo il meglio e non vediamo l'ora di rafforzare il rapporto tra Stati
Uniti e Italia, @GOP e Lega.)
(23,7
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti)
Cesare
Sacchetti.
Nel
1961, il numero di stranieri in Italia ammontava a 62.708 unità. Nel 2020, il
numero di stranieri in Italia è arrivato a oltre 5 milioni. Nel 1961, il numero
di figli per donna era pari a 2,4. Nel 2020, il numero di figli di donna è pari
a 1,24. Questi
numeri ci dicono che negli ultimi sessant'anni l'Italia ha subito una guerra
senza precedenti. Non una guerra combattuta con le armi tradizionali ma una
guerra che è stata combattuta attraverso armi spirituali, morali ed economiche.
Il
popolo italiano è stato la vittima di questo attacco, ma in larga parte questo
non si è anche reso conto che là fuori c'era un nemico invisibile che giorno
dopo giorno stava consumando e rimuovendo l'identità e la storia millenaria di
questo Paese. La prima cosa che ha fatto il mondialismo per arrivare all'attuale crollo
demografico è stata quella di aggredire il caposaldo della società occidentale,
la
famiglia,
e per poter smuovere questo caposaldo era necessario l'istituzione che era
preposta alla difesa di quei valori, ovvero la Chiesa Cattolica.
In
questo senso, il Concilio Vaticano II chiuso nel 1965 ha assunto un ruolo
decisivo perché ha fuso la vera religione cattolica in una nuova di stampo
ecumenico per giungere al fine ultimo della religione globale auspicato dalla massoneria. Una volta che la Chiesa è caduta
nelle mani della massoneria, l'ideologia marxista del'68 ha fatto il resto attraverso
l'attacco a tutti i valori della società tradizionale, quali Dio, la patria e
la famiglia.
Questo sovvertimento della morale del Paese ha preparato il terreno al divorzio
prima e all'aborto poi, i cavalli di Troia del liberalismo che hanno completamente
minato la stabilità della società tradizionale.
Una
volta colpita la sovrastruttura morale che sorreggeva l'Italia era necessario
colpire la sottostruttura economica di una delle nazioni più ricche al mondo. Era necessario minare il modello
economico italiano fondato su una forte industria pubblica e su un equilibrio che impediva
all'oligarchia finanziaria di prendere il sopravvento nel dominio dei processi
economici.
Fu
così iniettato il veleno del neoliberismo in Italia che portato allo
smantellamento dell'IRI negli anni'80 e negli anni'90 perpetrato dagli uomini
fedeli alla causa della finanza neoliberista globale, su tutti Romano Prodi e
Mario Draghi.
La
fine di questo attacco economico si è avuta con l'introduzione della moneta
unica che ha spogliato l'Italia della sua sovranità monetaria e l'ha ridotta a
pietire capitali dalla finanza speculativa internazionale. Questa è stata la guerra che ha
subito l'Italia e il popolo italiano. Una guerra alla sua religione, alla
sua storia, alla sua etnia e alla sua economia. Per poter ricominciare a
ricostruire questa grande nazione occorrerà ripartire da dove è iniziata la
distruzione.
Occorrerà ripartire dai nostri valori e dalla nostra morale che ci è stata data
dal pensiero greco-romano e cristiano. Occorrerà rimettere insieme tutti
quei mattoni che davano forza alla nostra casa e rendevano solide le sue mura.
Occorrerà ripartire dalla nostra memoria. Il nostro futuro non potrà passare
che dal recupero del nostro passato.
(google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&ved=2ahUKEwi_zIC4pv7zAhUnuqQKHeK6CDcQFnoECAUQAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.istat.it%2FPolazione%2F%2Ffiles%2Fit%2F
pdf&usg=AOvVaw2lHd2FRgGUx5TlaflFKINA)
(33,4
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti- )
Cesare
Sacchetti.
Bill
Gates torna a farsi sentire e stavolta parla del fantomatico rischio di
attacchi terroristici al vaiolo. In questa occasione, il fondatore di Microsoft
invita a governare su un fondo di miliardi di dollari per preparare uno
"scenario futuro Covid". A questo proposito, Gates aveva dichiarato
che "siamo pronti per la prossima pandemia". Questo ci conferma soprattutto due
cose.
La prima è che ormai la spinta dell'operazione
terroristica del coronavirus è giunta alla sua fine. Non esiste più il
coinvolgimento unitario su scala globale dei vari governi nell'attuazione di
questa crisi artificiale.
La
seconda è
che i piani alti del potere sono alla disperata ricerca di un evento
catalizzatore per poter osare una vita e una destabilizzazione controllata tale
da poter trascinare l'umanità verso il Grande Reset di Davos.
La logica che sorregge il Nuovo Ordine
Mondiale è sempre stata questa. Se guardiamo indietro agli ultimi duecento anni di storia,
vediamo che ogni qualvolta si è verificato un evento destabilizzante di questa portata il mondo si è avvicinato
verso il fine ultimo della massoneria internazionale, ovvero quello di
assoggettare l'umanità al dominio di una dittatura totalitaria globale .
In questo senso, l'11 settembre fu una
operazione terroristica concepita dal deep state di Washington e dal potere
neocon per poter colpire i Paesi del Medio Oriente che intralciavano i piani
del progetto di espansione sionista.
L'operazione
coronavirus può invece essere definita come "l'11 settembre del
mondo" e avrebbe dovuto essere l'ultima crisi arrivare alla definitiva
manifestazione del Nuovo Ordine Mondiale.
Possiamo
constatare che i propositi originali del potere finanziario mondiale sono ad
oggi fallito. I poteri globalisti del forum di Davos assieme a Bill Gates, stanno
cercando di creare una nuova crisi attraverso la falsa emergenza climatica o
attraverso una nuova falsa pandemia ma tutti i loro sembrano essere vani.
Il
clima di marzo 2020 sembra essere impossibile da ricreare. Diversi governi sono usciti dall'operazione
terroristica e non sono intenzionati a partecipare ad una nuova falsa emergenza
climatica o sanitaria. Se a tutto questo aggiungiamo che il ritorno ufficiale di
Trump in carica
è
"dietro l'angolo.
(t.me/rtnews/14576-Telegramma)
(Notizie
RT.
Giochi
di germi: Bill Gates vuole miliardi per il fondo per la prevenzione della
pandemia.
La
Microsoft ha scoperto che ha chiesto una nuova task force pandemica
dell'Organizzazione mondiale della sanità da un miliardo di dollari - mentre
avverte di attacchi terroristici contro il vaiolo.
Gates
vuole che i governi sostengano la ricerca e ...)
(30.1
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti)
Cesare
Sacchetti
L'analista
ucraino, Igor Danchenko, è stato appena arrestato dalle autorità federali. Igor Danchenko ha partecipato alla
stesura del cosiddetto dossier Steele, cosi chiamato perché firmato da
Christopher Steele, un ex agente dei servizi segreti britannici. Steele fu autorizzato direttamente da
Hillary Clinton di preparare un dossier di false accuse per screditare Trump
accusandolo falsamente di "collusione" con il Cremlino.
L'inchiesta
del procuratore speciale John Durham sulla bufala del Russia-gate, il
cosiddetto Spy-gate, sembra aver messo in moto un meccanismo irreversibile.
Dopo il rinvio a giudizio di Michael Sussman, avvocato di Hillary Clinton,
sembra essere caduta la prima tessera del domino che porta all'inevitabile
crollo di tutte le altre.
Michael
Sussman fu incaricato a sua volta dalla Clinton che gli chiese di preparare un
altro falso dossier per incastrare Trump. Questa inchiesta sta puntando alla
mente di questo colpo di Stato che non è altro che Hillary Clinton. In questa
operazione eversiva sono coinvolti nomi di grosso calibro del governo occulto
di Washington. È coinvolto Barack Obama, ex presidente degli Stati Uniti, che autorizzò
lo spionaggio illegale contro Trump sulla base dei falsi dossier citati
precedentemente. È coinvolto l'ex direttore della CIA, James Clapper. Sono coinvolti gli ex primi ministeri
italiani, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. L'inchiesta di Durham è pertanto
una bomba a orologeria piazzata nel cuore del deep state italiano e americano. Quella bomba sembra appena scoppiata.
(t.me/rtnews/14582-Telegramma).
(Notizie
RT
INCHIESTA
DURHAM: Le autorità federali statunitensi arrestano Igor Danchenko, analista di
origine ucraina di "Steele Dossier" (Rapporto NYT).
Danchenko
ha contribuito a preparare il cosiddetto "dossier Steele" - presunti
legami tra l'ex presidente Donald Trump e la Russia durante il ...).
(30.9
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti).
Cesare
Sacchetti.
Alcuni
aggiornamenti relativi alla situazione sull'applicazione del certificato
razziale vaccinale. Ho appena finito di avere un colloquio con una persona che
lavora nelle forze dell'ordine ed è addetta alla sicurezza di un'infrastruttura
chiave. Questa
fonte mi riporta che molti poliziotti si troverà in una malattia o in ferie
perché non sono intenzionati a sottoporsi né al tampone né al siero
sperimentale. Per poter coprire la carenza di organico gli altri poliziotti vaccinati
o con tampone devono fare doppi turni ma molti uffici restano comunque sguarniti.
Questa
situazione ovviamente non viene minimamente riportata dal regime mediatico
italiano nelle mani degli Elkann, Cairo (Soros), Berlusconi e Caltagirone.
Se
diamo uno sguardo alle prime pagine dei quotidiani, tutto va avanti senza
intralci. Se invece guardiamo il mondo reale vediamo una realtà completamente
diversa. Tutto
questo ci conferma che i numeri ufficiali che riportano un 80% di vaccinati
sono quasi certamente falsi, altrimenti non si includerebbe come mai così tanti
settori, incluso delle forze dell'ordine, hanno questi gravi problemi di
assenza di personale dovuto al boicottaggio dei non vaccinati. Allo stesso tempo, questa
situazione sta mettendo a dura prova la tenuta del settore pubblico. Se già ora
a nemmeno tre settimane dall'inizio del certificato razziale vaccinale ci sono
queste enormi difficoltà, come può il regime di Draghi pensare di arrivare
addirittura a giugno questa misura?
Questo
ci riporta a quanto ci è capitato di osservare ieri. La prospettiva di aprire ad una
proroga di diversi mesi del certificato verde al momento appare essere parte di
una guerra fondata sulla pressione psicologica per indurre i lavoratori non
vaccinati a cedere all'estorsione del regime di Draghi. Tutto questo comunque ci porta a
constatare che c'è una larga parte di italiani che non è più consuma a tollerare la
dittatura mondialista dell'uomo del Britannia. Il vero potere in Italia ha un
grosso problema. Non riescono più a controllare la totalità dell'opinione pubblica come un
tempo e hanno perduto la protezione delle forze dell'ordine. Quando questa condizione si verifica
la storia ci dice che il crollo delle dittature non è più una questione fondata sul
se, ma sul quando.
(62,5
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti).
(Cesare
Sacchetti-17,8 Kvisualizzazioni).
Cesare
Sacchetti
Su
Stefano Puzzer ho già avuto modo di esprimermi in diverse occasioni. Se
mettiamo da parte settari o da tifosi accecati dal fanatismo, riusciamo a
vedere chiaramente che questo non è stato compreso per un minuto un uomo contro
il sistema. Si è dichiarato sin dal primo istante vaccinato e ha tenuto a precisare
che lui crede nel letale siero dimostrarne che denunciarne i micidiali effetti
collaterali. In seguito, ha scritto di suo pugno il famigerato comunicato
stampa del 16 ottobre nel quale dichiarava la fine della protesta senza
informare i suoi colleghi e facendo infuriare molti di loro. Successivamente ha ricevuto e
continua a ricevere una enorme esposizione mediatica da quel regime che invece
di ignorarlo fa di tutto per dargli la massima visibilità possibile presentandolo alle
masse come un falso eroe antisistema.
"
Siamo stati superficiali. Chiederemo il distanziamento e le mascherine."
Piuttosto
che denunciare la falsità di questa narrazione e le sue inutili e dannose
autorizzazioni che hanno dato vita all'operazione terroristica del coronavirus,
Stefano Puzzer fa Il gioco nel quale si fa credere falsamente che la piazza sia
portatrice di contagio e insicurezza sanitaria così da portare in dote al
regime il pretesto per chiuderla.
A
questo punto, le prove che Stefano Puzzer è un uomo del falso antisistema sono
lampanti così come sono lampanti le prove che la falsa controinformazione sta
facendo il gioco della dittatura che ha messo su questo guardiano dei cancelli
all'ultimo momento. Tutto questo però appare inutile e francamente anche
risibile. Se il regime di Draghi pensa di fermare la sua disgregazione
attraverso Puzzer, allora vuol dire che sono veramente giunti all'ultimo
stadio. Se il regime di Draghi pensa di fermare la storia attraverso l'ennesimo
falso opposto, commette un errore madornale. Hanno solo guadagnato un po' di
tempo ma ormai il muro che arginava sta crollando.
(49,6
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti)
Cesare
Sacchetti.
Torniamo
per un istante al dibattito per le presidenziali che si tenne tra Hillary
Clinton e Donald Trump nel 2016. In quell'occasione, la Clinton affermava di sentirsi
sollevato che Donald Trump non fosse al comando del sistema giudiziario
americano. Trump
a stretto giro di posta le replicava così:"perché altrimenti saresti in prigione."
Guardiamo a ciò che sta accadendo ora nell'ambito dell'inchiesta sullo Spy-gate,
lo spionaggio illegale contro Trump. L'avvocato di Hillary Clinton,
Michael Sussman incaricato di produrre un falso dossier dalla stessa Clinton
per screditare Trump, è stato rinviato a giudizio. Dashenko, un analista di
intelligence di origini ucraine, è stato arrestato per aver confezionato un
altro falso dossier sempre su mandato della Clinton. Diverse persone tra i pesi massimi
del deep state e persino tra gli stessi patrioti hanno gravemente sottovalutato
Trump.
Alcuni di loro non hanno compreso che quando Trump si impegna a portare avanti
un obbiettivo, lo fa. Trump ha giurato di mandare dietro le sbarre coloro che hanno
tradito gli Stati Uniti d'America e il suo Presidente e sta onorando la parola
data.
(youtu.be/Hbh2qXBMjuY)
(Youtube.
Dibattito
presidenziale - DT: Bc saresti in prigione! - Hillary Clinton contro Donald
Trump.
Trump
dice a Clinton che l'avrebbe messa in prigione. Il secondo dibattito
presidenziale Municipio - Hillary Clinton contro Donald Trump - Moderato da
Anderson Cooper e Martha Raddatz alla Washington University di St. Louis.
L'inizio è previsto per le 21:00 ET .)
(22,3
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti).
Cesare
Sacchetti-Telegram-3 novembre 2021.
Ieri
in Virginia si è consumato trionfo del repubblicano Glenn Youngkin che ha
sconfitto il governatore democratico uscente Terry McAuliffe. In New Jersey,
altro Stato dove si sono tenute le elezioni per il governatore, il repubblicano
Ciattarelli sembra essere ad un passo dalla vittoria con un lieve margine sul
suo rivale, il governatore democratico uscente, Phil Murphy. Se Ciattarelli
dovesse aggiudicarsi la partita, i democratici avrebbero perso due governatori
in due Stati in un colpo solo. Stiamo quindi assistendo al crollo completo del
partito democratico. Lo scenario che si sta delineando è abbastanza chiaro.
Ormai è chiaro a tutti che Joe Biden non è effettivamente in carica.
Il
dibattito fino ad ora verteva su chi fosse veramente in controllo di questa
amministrazione fantoccio ei fatti a disposizione indicarci chiaramente che
sono i militari fedeli a Trump a governare questa amministrazione. Joe Biden non ha fatto nulla di
quello che aveva dovuto fare sulla carta. Ha ottenuto le sanzioni alla Cina e
rimosso quelle alla Russia. Ha completato il ritiro dall'Afghanistan strappando
al deep state un Paese strategico per i traffici di droga internazionali e il
riciclaggio di capitali sporchi.
Ha persino prorogato l’emergenza di un anno con l'ordine esecutivo così che l’anno che c'è una
emergenza elettorale negli Stati Uniti ha dato più tempo a Trump per andare
avanti con le perizie elettorali e le inchieste sui brogli.
Le sue
uscite pubbliche disastrose quali non riesce anche a parlare in controllo
se
stanno mentendo e demolendo la deep
state che se fosse stato davvero fa lui così di so che non riesce a parlare in
controllo se stanno salvando dalla demolizione
la situazione profonda si sarebbe
liberato tempo fa di lui così solo con la Harris che invece è semplicemente
dalle scene pubbliche. Il capolavoro della strategia di Trump è quello di aver
impedito che questa amministrazione entrasse in carica a gennaio attraverso la
firma dell'atto contro le Insurrezioni. Successivamente Trump si è servito
di questa amministrazione fantoccio per portare avanti la sua strategia contro
il deep state e demolire così il partito democratico. L'abilità di Trump è stata quella di
trasformare un nemico dalla cabala mondialista nel suo più prezioso alleato per
affondare la cabala mondialista. È davvero difficile trovare un capolavoro politico
come questo nella storia. Questa operazione militare sta mandando in frantumi i piani
del Nuovo Ordine Mondiale.
(thegatewaypundit.com/2021/11/nbc-news-and-ny-times-calls-virginia-governors-race-for-republican-glenn-youngkin-50-9-to-48-4/)
(Il
Gateway Pundit. 3 novembre 2021.
NBC
News e NY Times chiamano la corsa del governatore della Virginia per il
repubblicano Glenn Youngkin, dal 50,9% al 48,4%
Il New
York Times ha appena chiamato la corsa della Virginia per il repubblicano Glenn
Youngkin. I democratici non hanno avuto abbastanza voti rubati per vincere
questa volta. Questo è stato con il 95% di segnalazioni in gara, per la seconda
volta.)
(27,8
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti)
Cesare
Sacchetti.
Fino
ad ora il contenuto dei contratti firmati dai vari governi internazionali con
la Pfizer non è stato reso noto al grande pubblico italiano e straniero. Una organizzazione senza scopo di
lucro chiamata Public Citizen è riuscita ad entrare in possesso di uno dei contratti
riservati che il colosso farmaceutico americano ha firmato con i vari governi. Le condizioni sono praticamente
sconcertanti. La Pfizer attraverso questi contratti non solo si è garantita
l'immunità completa per i danni procurati dai suoi sieri sperimentali ma è
divenuta di fatto la padrona assoluta di alcuni dei governi firmatari.
Nel
contratto ottenuto da Public Citizen, apprendiamo che in caso di disputa sui
danni collaterali prodotti dai sieri o altre questioni relative a contenziosi
tra le parti, saranno degli arbitrati privati a pronunciarsi in merito e non
le corti di giustizia nazionali. Pfizer. Le condizioni capestro non sono terminate qui.
Qualora alcuni dei governi nazionali fossero costretti a disporre dei
risarcimenti al colosso farmaceutico USA, la Pfizer può rivalersi attraverso
l'acquisizione di proprietà pubbliche dello Stato.
Questo
contratto per la sua stessa natura è un atto eversivo perché i governi che lo
hanno firmato hanno consegnato la sovranità dello Stato nelle mani di un gruppo
straniero privato. Il regime di Conte e il regime di Draghi sono già colpevoli di aver
dato vita a un colpo di Stato che ha messo fine alla legalità costituzionale,
ma se hanno firmato e onorato un contratto del genere con la Pfizer, l'alto tradimento e l' attentato alla
sovranità dello Stato di cui si sono macchiati è ancora più eversivo.
(thegatewaypundit.com/2021/11/explosive-revelation-indian-television-exposes-pfizer-bullies-blackmails-countries-covid-shots-video/).
(Il
Gateway Pundit
RIVELAZIONE
ESPLOSIVA: la televisione indiana espone come Pfizer prepotente e ricatta i
paesi per i colpi di COVID - "Paesi disperati ...
WION Gravitas,
un popolare spettacolo in prima serata in India che porta agli spettatori
notizie e discussioni su questioni concomitanti e in tutto il mondo, ha esposto
in un recente episodio come Pfizer prepotente e ricatta i paesi per i colpi e
ha preso una linea dura nella spinta al profitto. ...)
(72,7
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti)
Cesare
Sacchetti.
La
storia dei fratelli Campo è stata praticamente oscurata dai media e quelli che
l'hanno riportato hanno omesso l'informazione più importante di tutte. Lui si
chiamava Alessandro. Aveva 25 anni ed è deceduto a pochi giorni dall'aver ricevuto
il siero sperimentale della Pfizer. Lei si chiamava Vittoria, aveva 25 anni ed
è morta per un misterioso malore. Le persone hanno deciso di sottoporsi al siero
sperimentale lo hanno pensato per portare avanti un genocidio di massa e hanno
sacrificato la loro vita sull'altare Grande Reset di Davos.
Dall'altra parte coloro che hanno dato vita e
autorizzato la distribuzione di questo letale siero sperimentale sono autori del
più grande crimine contro l'umanità della storia. Coloro che hanno condizionato l'
esercizio e il riconoscimento di diritti imprescindibili alla inoculazione di
sieri sperimentali hanno le mani sporche di sangue. Quando crollerà collettivo
definitivamente il piano di questa cabala mondialista, non si potrà non
ripartire con un processo nei confronti di questi criminali.
(google.it/amp/s/palermolive.it/amp/tragedia-san-martino-delle-scale-23enne-muore-decesso-fratello-favignana)
(Palermo
Live.
Tragedia
a San Martino delle scale: 23enne muore due mesi dopo il fratello.
Vittoria
Campo di San Martino delle Scale è morta all'Ospedale Ingrassia in seguito ad
un arresto cardiaco due mesi dopo il fratello.)
(30.9
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti).
Cesare
Sacchetti
Il
governatore democratico uscente della Virginia McAuliffe ha chiamato Glenn
Youngkin per riconoscere la vittoria del candidato repubblicano. Non ci saranno
pertanto contenziosi o contestazioni sui voti postali come qualcuno sembrava
ventilato. Stavolta
non c'è possibilità di brogli. Le elezioni in Virginia rappresentano una enorme
sconfitta per il governo occulto di Washington. Questo Stato è schierato con il
partito democratico. Non è un territorio dove in genere vincono i conservatori. Questa sconfitta è la prova che il
consenso, già in calo, del partito democratico si sta letteralmente sciogliendo
come neve al sole.
Poco
prima delle elezioni, Kamala Harris, in una delle rare uscite pubbliche, ammise che le elezioni in Virginia
avrebbe deciso quello che sarebbe accaduto nelle elezioni di medio termine. Aveva ragione. La vittoria in
Virginia fa presagire un prossimo probabile cappotto del partito che può nel 2022 prendere i due rami del
Congresso, Camera e Senato. A questo punto per completare l'operazione di demolizione
controllata del deep state manca solo il ritorno ufficiale di Trump che lo
stesso Trump ha posto come obbiettivo da raggiungere prima delle elezioni di
medio termine del 2022. Se guardiamo a quanto accaduto nell'ultimo anno riusciamo
però a comprendere che il regista di questa demolizione della cabala
mondialista è sempre stato Donald Trump e il suo "alleato" più fedele
è stato proprio Biden.
Biden
non risponde ai comandi della cabala che si è resa conto di essere stata beffata
da Trump.
Ogni giorno in più che Biden resta in carica è un giorno in meno per
l'esistenza del partito democratico che si sta in pratica estinguendo. Attraverso questa amministrazione
fantoccio Trump sta portando dalla sua parte persino gli elettori democratici
mentre procede la trumpizzazione del partito repubblicano. Trump sta veramente bonificando la
palude di Washington. Sta distruggendo scientificamente il partito di riferimento
di George Soros, di Hillary Clinton e dei gruppi mondialisti quali la
Trilaterale e il CFR, e al tempo stesso sta trasformando il partito
repubblicano in un partito popolare di patrioti. Il deep state pensando di aver
eliminato dalla scena Trump attraverso il colpo di Stato elettorale del 2020,
si è eliminato dal gioco.
(rt.com/usa/539237-glenn-youngkin-virginia-victory/).
(RT
Internazionale.
Il
democratico McAuliffe concede l'elezione del governatore della Virginia a
Youngkin in battuta d'arresto per l'amministrazione Biden — RT USA News.
In una
battuta d'arresto per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, l'ex
governatore democratico Terry McAuliffe ha formalmente concesso all'uomo
d'affari diventato politico Glenn Youngkin nelle combattute elezioni per il
governatorato della Virginia.).
(20,3
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti).
Cesare
Sacchetti.
La
polemica innescata dai media mainstream e dalla corrotta classe politica
italiana su Ranucci, giornalista di Report, è del tutto risibile e pretestuosa. Risibile perché Ranucci non ha in
alcun modo abbracciato critiche nei confronti dei sieri sperimentali, nè
tantomeno ha espresso critiche nei confronti della Pfizer. Ranucci ha solo riportato l'ovvio che
non preoccupa nessuno ovvero che la Pfizer ha avuto utili da capogiro
nell'ultimo anno. Se Ranucci avesse veramente voluto fare rivelazioni scomode avute
parlare dei contratti capestro che la Pfizer ha chiuso con i vari governi
internazionali per la fornitura di vaccini.
In
questi contratti, a casa farmaceutica si
è poi assicurata il diritto di rivalersi sulle proprietà pubbliche dello Stato
qualora questo possa essere contrattualmente inadempimento. Allo stesso modo Ranucci non ha
minimamente parlato di ciò che analisi di laboratorio hanno trovato nel vaccino
Pfizer, ovvero
una concentrazione altissima di grafene, sostanza tossica per il corpo umano. La polemica è invece pretestuosa
perché vuole far credere falsamente che Ranucci abbia sfidato il potere del
cartello farmaceutico di Bill Gates nel tentativo di rappresentarlo agli occhi
dell'opinione pubblica come un romanzo in cui Don Chischiotte é impegnato a
lottare contro i poteri forti. Il programma di Ranucci non ha mai cercato di
intaccare gli interessi del vero potere ma al contrario li ha sempre protetti.
Alla
fine di questa polemica artificiale pertanto non c'è nulla. C'è solo il
consueto e ormai stucchevole gioco delle parti. C'è soltanto il sistema che finge di
accanirsi contro il falso antisistema.
(google.com/amp/s/www.adnkronos.com/report-rai-3-e-vaccini-ranucci-puntata-no-vax-stufo-di-accuse_LceLVk4CjienqcATDxzC/amp.html).
(Adnkronos.
Report
Rai 3 e vaccini, Ranucci: "Puntata no vax? Stufo di accusa"
Le
parole del conduttore dopo la bufera: 'Detto quello che manager Pfizer ha detto
ai propri investitori')
(26,0
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti).
Cesare
Sacchetti.
Stasera
nel consueto bollettino di propaganda trasmesso dal principale organo mediatico
del regime di Draghi, il Tg1, si sono lasciati scappare la frase " il ritorno di Trump sembra più
vicino". Questo vuol dire che il deep state italiano, il regime dell'Unione
europea e il governo occulto di Washington sono tutti consapevoli che il
ritorno ufficiale di Trump non è una ipotesi ma una certezza. Il fatto che lo stiano dicendo già
ora, nel 2021, ci conferma ancora una volta che questi poteri possono
perfettamente che Trump tornerà ben prima del 2024. Il Nuovo Ordine Mondiale sa che
Trump sta per tornare e non fare nulla per fermare il meccanismo che si è messo
in moto. Il
Nuovo Ordine Mondiale sa che il ritorno ufficiale di Trump porterà al
fallimento del piano per assoggettare l'umanità al dominio del Leviatano
globale.
(41,1
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti).
Cesare
Sacchetti- Telegram - novembre 2-2021.
Questo
è solo una parte di tutti i mezzi che si sono spostati al G20 di Roma. Per
andare in visita ufficiale da Bergoglio, Biden ha fatto mobilizzare ben 85
macchine. Se
a queste aggiungiamo tutte le altre macchine jet privati che sono stati
utilizzati per mobilizzare capi di governo e capi di Stato al G20 di Roma e
all'evento sui (falsi) cambiamenti climatici tenuti dall'ONU a Glasgow i
livelli di emissioni di CO2 schizzano alle stelle. Qualcuno ha provato a fare delle
stime ed è giunto alla conclusione che questi vertici inquinano in un giorno
molto di più di quello che comuni cittadini inquinano in un anno. Questi vertici non servono in realtà
a fare fronte ad un problema che da un punto di vista strettamente scientifico
non esiste.
Questi
vertici servono a mostrarci come è la società autoritaria globale nell'idea
delle élite. Nella società del Grande Reset a coloro che siedono al vertice
della piramide sarà consentito fare tutto che agli altri è proibito. Al vertice del governo mondiale si
potrà consumare e inquinare quanto si vuole e si potrà accumulare ricchezze
sconfinate. Sotto, alla base di questa società distopica, ci sarà una moltitudine di
proprietà che non avrà diritto a disporre di questa società e poter accedere a
tutto senza proprietà privata.
Potremmo
pertanto dire che al vertice del mondialismo regna un neoliberismo che assicura il
controllo totale dei mezzi di produzione e delle risorse naturali della Terra, mentre in basso si applica un
collettivismo di stampo marxista dove le persone in pratica non possiedono
nulla. La vita stessa di chi vive in basso
al sistema dipenderà da chi vive in alto. Questi vertici pertanto ci mostra il
vero volto totalitario di queste élite. Questi vertici ci mostrano che la vera
minaccia per l'uomo e per la salute del pianeta viene da questa élite globale
parassitaria che non ha altro scopo che quello di distruggere l'umanità e
assoggettarla al Nuovo Ordine Mondiale.
(t.me/rtnews/14366)
(Telegramma-Notizie
RT. 2 novembre 2021.
"Molto
verde": il VIDEO dell'imponente corteo di 85 auto di Biden prima del
vertice sul clima lascia i critici sbalorditi. Le riprese della lunga fila di
veicoli ad alto consumo di gas che si fanno strada attraverso le strade strette
di Roma hanno lasciato molti confusi, soprattutto dopo il cambiamento climatico
...).
(28,8
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti)
Cesare
Sacchetti.
Soffermiamoci
per un momento a leggere le parole pronunciate da Carlo al vertice sul clima
organizzato dalle Nazioni Unite.
"
Abbiamo bisogno di una vasta campagna in stile militare per la forza del
settore privato globale. Con trilioni a sua disposizione, ben oltre il PIL
globale, e dotato del più grande rispetto, di gran lunga superiore quello a dei
governi dei leader mondiali, questo può offrire la sola vera prospettiva di
raggiungere una transizione economica".
Questo
ha tutto l'aria di essere il piano del mondialismo. Carlo si è limitato a trasmettere
gli ordini a tutti coloro che alla cabala, presenti nelle istituzioni pubbliche
e private. L'uomo
della famiglia Windsor, da tempo gestita dai Rothschild, sta tracciando le
linee guida.
Carlo sembra chiaramente dire che ai governi sarà affidato il compito di coinvolgere i
militari che a loro volta apriranno la strada grandi aziende private che
potranno ottenere poi il grandi risultati di portare avanti una transizione
economica forzosa verso la società del Grande Reset. Una società dove sparirà il modello
del consumo di massa.
Nell'ottica
di Davos, non ci saranno più i trasporti di massa e gli spostamenti
transcontinentali come un tempo. Tutto sarà ridotto al minimo. Solo ai padroni universali sarà
consentito di libertà senza alcuna restrizione. In tutto questo però Carlo sta
trascurando un dettaglio fondamentale. Questo tipo di sinergia tra governi
internazionali e corporation private è possibile soltanto se c'è una
partecipazione di tutti i Paesi più influenti, specialmente le superpotenze.
Al
COP26 dell'ONU, non c'erano nè la Russia nè la Cina e gli Stati Uniti erano
praticamente assenti dal momento che c'era un fantoccio non effettivamente in
carica e che ha dormito larga parte del tempo.
Il
problema dei globalisti resta sempre lo stesso. Non possono dare vita a nessuna
società globale nè al conseguente superstato globale perché semplicemente non
dispongono della partecipazione e del controllo delle grandi superpotenze senza
le quali questo piano è semplicemente irrealizzabile. Gli uomini della cabala possono
tenere tutti i vertici che vogliono ottenere il conseguimento dei loro
obiettivi è lontano da raggiungersi. Persino Mattarella lo ha dovuto riconoscere. Il mondo non sta andando nella
direzione della creazione di una governance globale. Sta marciando nella direzione
opposta. Il
Nuovo Ordine Mondiale che avrebbe dovuto manifestarsi in questa epoca ad oggi
si rivela essere un proposito del tutto fallito.
(rt.com/uk/539117-prince-charles-cop26-climate-war/)
(RT
Internazionale.
Il
principe Carlo chiede una "campagna in stile militare" per forzare la
"transizione economica fondamentale" e combattere il cambiamento
climatico — RT UK News
L'erede
al trono britannico ha avvertito il pubblico durante il suo discorso alla
conferenza sul clima COP26 che i governi mondiali non avevano altra scelta che
impegnarsi in una "campagna in stile militare" su un pianeta
altrimenti condannato.)
(29,2
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti)
Cesare
Sacchetti.
Solamente
fino a dieci giorni fa, il regime mediatico ha iniziato a scrivere articoli nei
quali lasciava intendere che era imminente una proroga del certificato razziale
vaccinale fino a marzo 2022. Questa proroga imminente non si è manifestata e ora il regime
mediatico inizia a parlare di una nuova proroga spostando ancora più in là il
traguardo, parlando di una fine del certificato razziale vaccinale a giugno. Tra dieci giorni potrebbero
aspettarci nuovi articoli che parlano di una eventuale proroga fino ad agosto.
A
questo punto appare evidente che dietro questa campagna terroristica dei media
c'è una strategia precisa. L'intento appare essere quello di spezzare il morale di chi
non si sta vaccinando per far credere loro che il regime di Mario Draghi ha già
deciso di andare avanti con la persecuzione dei non vaccinati. Il regime è perfettamente consapevole
che i boicottaggi al certificato razziale vaccinale stanno creando gravi
problemi.
Fuori dal mondo virtuale dei media nel quale tutto va avanti senza intralcio
alcuno, c'è
il mondo reale nel quale interi settori sono paralizzati perché i lavoratori
non vaccinati si sono messi in ferie o malattia. Per poter piegare la resistenza di
queste persone, Draghi si serve dell'apparato terroristico dei media per far credere loro
che non potranno andare avanti a lungo in questo modo.
Prima
ancora che una guerra fisica questa è soprattutto una guerra psicologica per poter
demoralizzare e costringere alla resa il nemico. Nella strategia militare, la cosa
migliore da fare in questi casi è quella di attendere. Il nemico continua a dire di avere
delle armi così potenti da poter neutralizzare l'avversario in ogni momento, ma
fino a quando il nemico non mostra essere in grado di avere e di poter usare
quelle armi la sua strategia è tutta sull' intimidazione psicologica. Fino a quando il regime di Draghi
non prenderà una decisione ufficiale, non bisogna assolutamente prestare
ascolto a questa propaganda terroristica. Vedremo quanto potrà resistere questa
infame dittatura alla mancanza di organico, soprattutto nelle forze dell'ordine
e nelle forze armate.
(google.com/amp/s/www.corriere.it/politica/21_novembre_02/green-pass-fino-giugno-obbligatorio-stato-emergenza-marzo-bce8aa02-3b52-11ec-b785-0d6e92ed304d_amp.
Html).
(Corriere
della Sera.
L'obbligo
di green pass potrebbe essere disponibile fino a giugno 2022
L'ipotesi
di almeno fino l'obbligo di carta verde al prossimo giugno. A fine mese si
deciderà se protrarre fino a marzo lo stato di emergenza nazionale.).
(58,9
K-visualizzazioni-Cesare Sacchetti).
Cesare
Sacchetti.
Il
cosiddetto vertice COP26 tenuto dalle Nazioni Unite per far fronte alla falsa
emergenza climatica è stato un fallimento completo. La Russia e la Cina non si
sono presentati e gli Stati Uniti anche visto che il finto presidente ha
dormito per larga parte del tempo. Macron ormai si comporta come una primadonna
isterica e ha abbandonato il summit per le continue discussioni con il primo
ministro australiano per via dell'accordo andato a monte sulla fornitura di
sottomarini nucleari. Il mondialismo ha dato l'ordine ordine di creare una nuova
crisi artificiale sotto le vesti della falsa climatica per poter trascinare
l'umanità verso il Grande Reset sostituire e così l'ormai fallita operazione
terroristica del coronavirus. C'è un problema però in tutto questo. I tirapiedi della cabala piuttosto
che eseguire gli ordini si pestano i piedi gli uni con gli altri. Il Nuovo
Ordine Mondiale continua a perdere pezzi giorno dopo giorno.
(dailymail.co.uk/news/article-10157065/Macron-leaves-COP26-summit-Glasgow-day-leaders.html).
(Posta
in linea.
Il
grande broncio? Emmanuel Macron lascia il vertice della COP26 a Glasgow un
giorno prima degli altri leader - dopo aspri litigi con Boris Johnson...
Si
ritiene che Emmanuel Macron sia tornato a Parigi la scorsa notte dopo una
manciata di impegni alla COP26.).
(23.6K-visualizzazioni.Cesare
Sacchetti).
Cesare
Sacchetti- Telegram- 1 novembre 2021.
L'ennesima
prova che la NATO e il deep state di Washington hanno alimentato e finanziato
il terrorismo islamico in Afghanistan ci viene proprio in questi giorni. A parte i talebani, l'unico gruppo
armato che opera nel Paese è quello dell'ISIS. Se andiamo a vedere gli appartenenti
a questo gruppo di tagliagole, troviamo che sono tutti addestrati dalla NATO e
dagli Stati Uniti. Sono coloro che facevano parte delle cosiddette forze armate
afghane che non appena hanno preso atto della presa del potere dei talebani si
sono sciolte per andare ad arruolarsi nei terroristi islamici.
Il
governo occulto di Washington e la NATO hanno speso la cifra record di 88
miliardi di dollari che non sono stati altri che un finanziamento diretto
all'ISIS. Il più grande alleato dei terroristi islamici è stato il deep state
americano ei suoi alleati.
L'ISIS
è creato per uno scopo preciso ovvero quello di destabilizzare e attaccare
tutti i governi che si sono rivelati d'intralcio nei confronti dell'agenda
sionista.
È stata per questa ragione che questi terroristi hanno avuto una ragione di
Assad e non hanno invece mai sfiorato con un dito lo stato di Israele che in
questi anni si è ritrovato puntualmente ad aggredire la Siria ai tagliagole dell'ISIS.
Ed è per
questa stessa ragione che Donald Trump ha firmato un accordo con i Talebani lo
scorso anno per arrivare al ritiro delle truppe americane.
Trump
ha voluto mettere fine all'occupazione illegale dell'Afghanistan perché questo
Paese è al centro del traffico internazionale di droga e del riciclaggio di
capitali sporchi. La NATO in tutti questi anni si è servita dei terroristi islamici per
proteggere questi traffici. Trump attraverso il ritiro delle truppe e il ritorno al
potere dei Talebani ha dato un colpo tremendo a questo enorme giro di affari
sporchi gestito dalla finanza internazionale. Biden non ha fatto nulla. Abbiamo visto in più occasioni come
sia solo un burattino commissariato dai militari. Alla fine ciò che emerge
chiaramente è che l'Afghanistan ha rappresentato una enorme sconfitta per il
potere mondialista.
(rt.com/news/539015-afghan-soldiers-join-isis/).
(RT
Internazionale. 1 novembre 2021.
Soldati
e spie afgani addestrati dagli Stati Uniti si uniscono ai terroristi dell'ISIS
per "resistere" ai talebani - rapporti - RT World News.
I
talebani hanno a lungo accusato Washington di finanziare l'ISIS, e ora hanno
indirettamente ragione, poiché un numero crescente di soldati afgani addestrati
dagli Stati Uniti e funzionari dell'intelligence si uniscono ai ranghi del
gruppo terroristico per combattere i talebani.)
(25,9
Kvisualizzazioni-Cesare Sacchetti)
Cesare
Sacchetti
Jes
Staley, l'amministratore delegato della banca d'affari britannica Barclays,
lascia il suo incarico per il suo coinvolgimento nell'inchiesta sul miliardario
pedofilo Epstein, uomo legato da sempre al servizio segreto israeliano del
Mossad.
Alcuni credevano che il caso Epstein fosse definitivamente sepolto dopo la
morte del pedofilo. Abbiamo avuto già modo di constatare che non è affatto
così. A
marzo scorso, Bill Gates ha inviato l'inconsueta e improvvisa necessità di
scusarsi per la sua assidua frequentazione con Epstein, a distanza di dieci
anni dalle cene con lui. La tempistica sembrò sospettare perché negli anni passati
Gates non avesse mai avuto il bisogno di prendere le distanze dal pedofilo.
La
sensazione allora fu che stava per uscire qualche rivelazione così scabrosa dei
rapporti tra Bill Gates e Epstein tale da distruggere completamente l'immagine pubblica
del fondatore di Microsoft. In questo senso, il divorzio con Melinda Gates avvenuto
poche settimane prima delle scuse di Bill Gates per le sue cene con Epstein è
sembrato essere il segnale che Melinda sapeva della tempesta che stava per
arrivare e ha pensato di accogliere un attimo prima dell' esplosione dello
scandalo.
Ora
viene coinvolto un altro uomo che da anni si trova ai vertici della finanza
internazionale. Jes Staley frequentava Epstein già ai tempi della sua compagnia
per le accuse di prostituzione minorile. Staley all'epoca era amministratore
delegato di un'altra banca simbolo della finanza speculativa di Wall Street, la JP Morgan legata alla famiglia
Rothschild.
Staley non
ha mai preso le distanze da Epstein quando già era noto che l'uomo del Mossad
gestiva una rete di pedofilia internazionale.
Nel
2015, era trapelata anche la notizia che Staley aveva viaggiato a bordo del
famigerato Lolita Express, l'aereo sul quale Epstein ospitava i suoi amici, tra
i quali Bill Clinton, per portarli poi sulla sua isola privata dove gli uomini
delle élite avevano rapporti con prostituta minorenni. Ora a distanza di questa rete
pedofila dagli uomini più potenti che facevano parte di questa rete pedofila
dagli uomini più potenti. Jeffrey Epstein potrà anche essere morto ma il suo cadavere
sta facendo tremare i piani alti della cabala.
(reuters.com/business/barclays-ceo-staley-stand-down-following-epstein-investigation-2021-11-01/)
(Reuters.
Staley,
CEO di Barclays, lascia dopo l'indagine su Epstein
L'amministratore
delegato di Barclays, Jes Staley, lascia la banca dopo una disputa con i
regolatori finanziari britannici su come ha descritto i suoi legami con Jeffrey
Epstein, condannato per reati sessuali.)
(24,8
K visualizzazioni Cesare Sacchetti).
Cesare
Sacchetti.
Al
vertice sulla falsa emergenza climatica tenuto dall'istituzione simbolo del
globalismo, le Nazioni Unite, Joe Biden si addormenta. A Roma, in Vaticano, Biden sembra
avere avuto un problema che ha richiesto l'uso del bagno. Durante le foto di rito, era praticamente
messo ai margini e la sua conferenza stampa di chiusura è stata un disastro
completo. Al
vertice delle Nazioni Unite al quale il mainstream mediatico ha dato tutto lo
spazio possibile preferire dormire. Joe Biden sta inanellando una serie
di figure ridicole che stanno letteralmente mandando al macero il consenso, già
basso, del partito democratico e la credibilità del deep state.
Se i
grandi circoli della cabala sta bene che hanno dato vita alla più grossa frode
elettorale della storia potrebbero stati veramente in suo controllo mondiale,
lo potrebbero già tolto di mezzo. Il loro piano era sostituirlo con Kamala Harris sin
dal principio.
A questo punto appare del tutto evidente che non sono
loro a controllare questa amministrazione fantoccio e che il loro piano era
evidentemente fallito. Abbiamo davanti agli occhi le prove che Donald Trump e i
militari lo scorso gennaio hanno sventato il colpo di Stato architettato per
rovesciare il Presidente. Ora manca solo l'ultima parte del piano dei patrioti, ovvero
il ritorno ufficiale di Trump in carica. Secondo quello che ci dice lo stesso
Trump, non occorrerà attendere a lungo.
(twitter.com/disclosetv/status/1455195062405632007?s=19)
Twitter.
(Divulgazione.tv.
NOVITÀ
- Biden si addormenta alla conferenza "Cambiamento climatico" della
#COP26.
(22,5
K visualizzazioni-Cesare Sacchetti).
Delocalizzazioni,
lotta sul decreto.
Gkn.
La Lega accetta solo un «progetto di legge»
che
non incida su crisi aperte. I lavoratori propongono 8 punti.
Ilmanifesto.it-Massimo
Franchi-(5-9-2021)- ci dice:
(Una
assemblea fuori dai cancelli della Gkn di Campi Bisenzio).
Da una
parte la notizia di un nuovo incontro tecnico previsto domani; dall’altra
l’ormai sempre più forte pressione di Giorgetti per evitare un decreto. La battaglia sulle delocalizzazioni
divide il governo mentre i lavoratori della Gkn rilanciano il loro piano in
otto punti scritto assieme ai Giuristi democratici per evitare realmente le
delocalizzazioni.
IERI È
STATO IL MINISTRO Andrea Orlando ad annunciare il nuovo incontro con il Mise
per lunedì. «Nessuno pensa che si possa impedire ad una impresa di chiudere con un
decreto – ha dichiarato – però l’esigenza di imporre dei percorsi che
consentano ripensamenti di quella scelta è un altro paio di maniche. Se quella scelta rimane, allora
bisogna contenere quanto più possibile il danno. Non vedo niente di punitivo
per le imprese, vedo una logica di responsabilità sociale», è la premessa: «Bisogna – ha continuato Orlando –
contrastare comportamenti inaccettabili.
Lunedì
ci sarà una riunione col Mise. È una norma che va scritta a più mani» e come «lo
discuteremo nelle prossime giornate, sarà una cosa piuttosto rapida», ha
concluso. Orlando
dunque – come la stessa viceministra Mise Alesssandra Todde del M5s che aveva
annunciato il provvedimento – spinge per un decreto. Ma il fatto che non usi apertamente
questo termine è la spia della mancanza di certezza che alla fine il governo adotterà un
provvedimento di urgenza, subito applicabile nelle crisi già aperte, a partire
proprio da Gkn.
Da
settimane infatti Il Sole24Ore ad esempio utilizza l’acronimo «pdl» per la «norma
delocalizzazioni: un «progetto di legge» governativo che dunque sarebbe buono
solo per il futuro, lasciando mani libere a Gkn, così come a Gianetti Ruote e a
Timken, tutte aziende dell’automotive che hanno annunciato delocalizzazioni.
LE PRESSIONI
DELLA LEGA e delle altre componenti di destra del governo – anche Forza Italia
ha un viceministro al Mise, Gilberto
Pichetto Fratin, schierato apertamente contro il decreto – sfruttano la vulgata
aizzata da Carlo Bonomi che vuole come la norma anti-delocalizzazioni sia «anti
imprese» – «punitiva e che aprirebbe allo spostamento in Spagna di tutte queste
aziende» – per chiedere a Draghi di depotenziarla e renderla un semplice
disegno di legge da discutere con calma in parlamento.
Di
tutt’altro avviso sono i lavoratori della Gkn che con il loro collettivo di
fabbrica chiedevano di poter «scrivere assieme al governo il decreto» e già a
fine agosto hanno chiamato un gruppo di giuslavoristi per condividere un testo
che realmente blocchi le delocalizzazioni, a partire da quella in Romania
decisa dal fondo inglese Melrose.
NEGLI
OTTO PUNTI DEL TESTO «Fermiamo le delocalizzazioni», «approvato dall’assemblea
permanente Gkn», i Giuristi democratici partono dall’assunto che «l’autorità pubblica deve controllare
la reale situazione dell’azienda» che vuole delocalizzare, «al fine di
soluzione alternative»: «un Piano che garantisca la continuità produttiva e
occupazionale» «approvato dall’autorità pubblica, con il parere vincolante
della maggioranza dei lavoratori coinvolti». In alternativa «l’eventuale cessione
deve prevedere una prelazione da parte dello Stato e di cooperative di
lavoratori».
CITANDO
UNA SENTENZA della Corte di Giustizia europea del 2016, la proposta ribadisce
come «uno Stato membro sia dotato del potere, in determinate circostanze, di
opporsi ai licenziamenti per motivi attinenti alla protezione dei lavoratori e
dell’occupazione». Anche per «una ponderata valutazione degli interessi incisi» dalla
norma si «ritiene
necessaria e immediata una sospensione da parte del governo delle procedure di
licenziamento a oggi avviate dalle imprese».
Dal
governo, al momento, nessun riscontro.
Lockdown
e niente Cure ai Non-vaccinati:
il
Nord Europa parte con l’Eugenetica sanitaria.
Conoscenzealconfine.it-Redazione-(9
novembre 20219)- ci dice:
(TelegramTwitterFacebook).
Vari
Paesi e regioni del Nord Europa stanno cominciando a implementare sui
non-vaccinati misure ancora più restrittive del green pass.
Alla
faccia di quanti negli ultimi tempi cianciavano di una maggiore libertà in
Germania (lo avevamo detto, era solo questione di tempo…) sono proprio i
Laender tedeschi ad aprire le danze di questo nuovo giro di vite della guerra
civile biotica europea.
In
Turingia, il presidente del Land, Bodo Ramelow (appartenente al partito
goscista Die Linke), ha dichiarato la possibilità di negare le cure ai
contagiati non-vaccinati nel caso i ricoveri arrivassero a mettere in
difficoltà le risorse degli ospedali.
“Non potremo garantire a nessuno che venga in ospedale
senza la protezione del vaccino che possa essere curato” avrebbe detto Ramelow,
secondo la testata teutonica Bild. “A tutti saranno garantite le cure, ma
coloro che non sono vaccinati non le riceveranno più negli ospedali della Turingia”.
L’ipotesi
della discriminazione sanitaria per i “no-vax” – già sentita nei mesi scorsi ma
mai implementata in un mondo dove anche i terroristi dopo gli attentati vengono
curati – pare prendere quota nell’inflessibile spirito tedesco. La domanda se
continueranno a curare i malati di AIDS con stili di vita a rischio, oppure il
fegato dei birraioli autoctoni, per il momento rimarrà sul tavolo.
Il
Land confinante della Sassonia è invece il primo della Repubblica Federale dove
è in vigore, da lunedì 8 novembre, una sorta di green pass avanzato chiamato
“2G”. Il
2G permette alle persone di entrare nei locali (ristoranti, bar, etc.) tuttavia
è rilasciato esclusivamente a vaccinati e a guariti: l’ipotesi tampone non è contemplata. Il presidente del Land, Michael
Kretschmer sostiene che il senza il 2G implementato in velocità “arriveremo di
nuovo ad un lockdown come l’anno scorso”.
Nella
vicina Baviera entrerà in funzione invece il cosiddetto “3G plus”. Il 3G è un lasciapassare simile a
quello verde italiano. Il 3G plus non prevede più il tampone rapido, rendendo obbligatorio solamente il
tampone molecolare per avere l’accesso ad eventi di sport o di cultura. Discoteche e locali notturni invece
chiedono il 2G, cioè vaccino o guarigione e nessuna possibilità di tampone.
Insomma:
l’apartheid biotica ha già conquistato il Nord Europa, regione del mondo che
per motivi storici pareva essere molto sensibile al tema delle discriminazioni
e della Privacy. L’ospedale di Gent, in Belgio, ha invece annunciato che i non-vaccinati
hanno perso la precedenza nelle terapie intensive.
Come annunciato dal neopremier Schallenberg
pochi giorni fa, in Austria, da ieri è entrato in vigore un “lockdown per non vaccinati, poiché i
dati di contagio avrebbero raggiunto il livello considerato critico. Anche
Vienna quindi impiegherà in tutto il Paese un pass simile al 2G tedesco: solo i
cittadini con il vaccino o la prova di guarigione “potranno accedere a
ristoranti, bar, pasticcerie, hotel, parrucchieri, estetisti, eventi culturali o
sportivi, con 25 o più persone” scrive La Verità.
I
prossimi 30 giorni costituiranno un periodo di transizione per fare in modo che
gli austriaci si abituino alla limitazione della libertà e alla sorveglianza
biotica continua sulle loro esistenze. È
prevista la creazione nei locali di aree destinate ai soli vaccinati,
dove per i prossimi giorni però anche un vaccinato-prima-dose munito di un
tampone molecolare negativo potrà accedere. In tutti i musei, negozi,
supermercati, centri commerciali, biblioteche d’Austria torna per legge la
mascherina FFP2.
Con il
COVID, tutto il mondo è Paese. Non avete un posto sicuro dove andare: né la Germania, né
la Gran Bretagna, né la Svezia, né la Russia… Insomma: l’apartheid biotica ha già
conquistato il Nord Europa, regione del mondo che per motivi storici pareva
essere molto sensibile al tema delle discriminazioni e della Privacy. Sappiamo come tutti questi Paesi –
includiamo anche Stoccolma, miraggio degli illusi – abbiano amato in passato
l’eugenetica. Che essa ora torni come rigurgito pandemico mica ci stupisce…
La
lotta per la vostra libertà dovrete farla in casa vostra!
(renovatio21.com/lockdown-e-niente-cure-ai-non-vaccinati-il-nord-europa-parte-con-leugenetica-sanitaria/).
È
questa la fine dell'irriformabile
Partito
Democratico USA?
Unz.com- MICHAEL HUDSON- (NOVEMBRE 5, 2021)- ci dice:
La
storia è stata riscritta quasi ogni giorno questa settimana, quasi
immediatamente mentre si verifica. Un editoriale del Wall Street Journal del 4
novembre ha girato la sua visione di ciò che è in discussione per il Partito
Democratico: "Gli elettori avvertono i democratici di allontanarsi dall'agenda
Sanders-Pelosi". La stessa leadership dei Democratici ha rapidamente
concordato con questa presa, giocando il gioco della colpa contro il Caucus
Progressista per aver insistito sulle riforme economiche che i sondaggi di
opinione hanno riferito essere esattamente ciò che gli elettori dicono di
volere.
Ma
queste non sono le politiche che i principali donatori del partito vogliono. Ciò che è veramente in discussione
è proprio chi il Partito Democratico (e anche i loro partner duopoliali i
Repubblicani, ovviamente) sostiene: i lobbisti aziendali e la classe dei
donatori, o gli elettori salariati che cercano politiche economiche che li
avvantaggiano come dipendenti, consumatori e debitori.
Ci
possono davvero essere dubbi su ciò che sta causando l'apatia degli elettori
nel sostenere il candidato clintoniano della Virginia Terry McAuliffe? La sua perdita è stata davvero perché gli elettori si sono opposti a
Sanders e al Congressional Progressive Caucus come estremisti radicali per aver
sostenuto la piattaforma politica su cui lo stesso presidente Biden ha corso e
che ha fatto eleggere i democratici? È stato che i democratici non stanno
sostenendo sufficientemente i loro donatori e lobbisti di Wall Street e le
aziende, e
che in qualche modo votare per McAuliffe potrebbe dare potere a Bernie Sanders,
AOC e la Squad?
I
democratici che si definiscono "centristi" o "moderati"
insistono sul fatto che i progressisti si arrendano alla riscrittura Manchin-Sinema della
versione originale della legge Build Back Better (BBB) e la trasformino in un
grab-bag a beneficio del Cinque per cento invece del 95 per cento sostituendo
le sue proposte più popolari con omaggi ai ricchi – come se questo vincesse le
elezioni. O almeno, vincere il finanziamento della campagna per il partito.
Una
delle proposte più popolari nella legge BBB originale era dodici settimane di
congedo di paternità / maternità, congedo per malattia e assistenza,
mantenimento dei figli e sostegno pre-scolastico. Tale aiuto è fornito da quasi tutte
le nazioni avanzate per i suoi cittadini. Ma i democratici hanno assegnato al
senatore Joe Manchin il compito di opporsi a questo come una mossa
anti-corporativa per sovvenzionare i dipendenti che vengono pagati senza
lavorare.
Nancy
Pelosi e la leadership della Camera hanno obbligato a rimuoverlo del tutto, ma
poi hanno accettato un programma di supporto piuttosto avaro di quattro
settimane. Anche così, Joe Manchin non si impegnerà a sostenere il disegno di
legge BBB ridimensionato quando sarà inviato al Senato, dicendo che vuole "lavorare con
i repubblicani in congedo retribuito in una legislazione separata".
Nel
duopolio politico statunitense di oggi il ruolo del Partito Democratico è
quello di proteggere i repubblicani dagli attacchi della sinistra. Ciò che i repubblicani e i
centristi vogliono è il programma di infrastrutture aziendali "dure",
non i suoi elementi pro-lavoro. I progressisti avvertono giustamente che la loro unica
opportunità di ottenere la versione BBB pro-elettore approvata dal Congresso è
quella di collegarla al disegno di legge bipartisan sulle infrastrutture di
Biden. Il
loro timore è che Manchin faccia bene alla sua preferenza di aspettare un anno
e mezzo (che significa "mai" in tempo politico) prima di presentare
il BBB che è stato ridimensionato prima da $6,5 miliardi a $3,5 miliardi, e ora
a $1,8 miliardi.
Un
altro elemento popolare criticato come troppo pro-lavoro per fare appello agli
elettori è l'assistenza odontoiatrica e visiva per i destinatari di Medicare e
i pagamenti per gli apparecchi acustici e l'assistenza sanitaria domiciliare. Poiché i costi dell'assicurazione
medica e sanitaria comprimono i bilanci familiari, la maggior parte degli
elettori sostiene anche la negoziazione dei prezzi dei farmaci per fermare il
prezzo che i produttori farmaceutici stanno aumentando.
I
governi di tutto il mondo lo fanno da tempo. Ma i "centristi" hanno
minacciato di escluderlo, e alla fine hanno proposto una certa riduzione dei
prezzi di monopolio più esorbitanti promettendo un ritorno ai loro donatori di
aziende farmaceutiche sotto forma di una maggiore protezione brevettuale (per
la ricerca inizialmente finanziata dal governo stesso). L'obiettivo è impedire
ad altre aziende farmaceutiche di produrre versioni generiche a basso prezzo
dopo la scadenza dei brevetti.
La
riduzione del debito studentesco è stata drasticamente ridotta, insieme a piani
per due anni gratuiti di community college. Una dopo l'altra, le promesse
elettorali di Biden vengono infrante – con lo stesso Biden che le rinnega e
mostra impazienza per quanto tempo ci vuole ai progressisti per arrendersi alla
"realtà".
Già
gettata in mare all'inizio dell'amministrazione Biden era la sua promessa di
aumentare il salario minimo. Il parlamentare del Senato ha fatto finta che questo non
potesse essere presentato come un programma di "riconciliazione",
sulla base del fatto che non influiva sulle entrate federali. Era una
sciocchezza, ovviamente. L'aumento del salario minimo ridurrebbe i sussidi federali
alle famiglie al di sotto del livello di povertà – un sussidio che ha a lungo
risparmiato Walmart e altri datori di lavoro con salario minimo dollaro per
dollaro consentendo loro di pagare meno del salario di sussistenza effettivo,
poiché i buoni pasto e altri pagamenti di trasferimento compensano il divario.
Joe
Manchin versa lacrime di coccodrillo sul governo che paga per le politiche
pro-lavoro, ma non mostra alcuna preoccupazione per gli omaggi ai ricchi, per
gli interessi aziendali o per le spese militari – o per i tagli alle tasse per
le fasce di reddito più alte. È come se solo le politiche pro-elettori si aggiungesse al
debito nazionale.
I
centristi neoliberisti clintoniani hanno posto il veto alle proposte
progressiste di pagare per il loro programma approvando una delle tasse più
popolari di tutte: una tassa sui guadagni finanziari commerciali, da riscuotere
chiudendo la scappatoia fiscale degli interessi trasportati che libera gli
speculatori finanziari e i gestori di denaro dal dover pagare l'imposta sul
reddito sui loro guadagni, abbassando l'aliquota all'aliquota dell'imposta
sulle plusvalenze.
La mano pesante dei donatori della campagna di
Wall Street supera di gran lunga ciò che gli elettori vogliono, compresa
l'inversione dei tagli alle imposte sul reddito dell'amministrazione Trump per
le classi più ricche.
Mentre
ridimensiona questi primi elementi popolari, il Congresso ha aumentato il suo
omaggio alla Classe dei Donatori nel tentativo di conquistarli. Il più eclatante è il taglio delle tasse
per i proprietari di case più ricchi, specialmente sulla costa orientale,
aumentando la deducibilità delle imposte sul reddito delle tasse di proprietà -
l'imposta statale e locale (SALT) - da $10.000 a $72.500. Come presidente della commissione
Bilancio del Senato, Bernie Sanders è sembrato esasperato il giorno delle
elezioni martedì quando ha spiegato che questo omaggio di $400 miliardi al 5%
più ricco era così grande, che "l'1% più ricco pagherebbe tasse più basse
dopo l'approvazione del piano Build Back Better di quanto non abbiano fatto
dopo il taglio delle tasse di Trump nel 2017. Questo è oltre
l'inaccettabile".
Sanders
ha sottolineato che "i democratici hanno fatto campagna elettorale e vinto
su un'agenda che richiede che i molto ricchi paghino finalmente la loro giusta
quota, non uno che dia loro più agevolazioni fiscali".
Ma la leadership democratica ha risposto che
senza favorire la classe dei donatori, il loro finanziamento della campagna si
sarebbe ridotto – una prospettiva che avrebbe portato i destinatari del Senato
di generosità lobbiale a votare contro la BBB.
La
leadership democratica sostiene che il mancato aumento dei sussidi e delle
agevolazioni fiscali per lo strato più ricco dell'economia, e di ridurre la
spesa sociale per i salariati, minaccerà le loro prospettive elettorali –
riducendo il loro appello alla raccolta fondi per la classe dei donatori. La stampa mainstream interviene con
l'opinione che le politiche pro-lavoro sono così radicali che spaventeranno la maggior
parte degli elettori della classe media come un attacco alla proprietà e alle
loro speranze di unirsi in qualche modo alle fila dei ricchi un giorno. Il presidente Biden sta incolpando i
progressisti per aver "bloccato" il programma cercando di preservare
le politiche che la maggior parte degli elettori vuole davvero, e che lui
stesso ha gestito nella sua campagna presidenziale un anno fa.
Ma la
maggior parte degli elettori sono salariati, dopo tutto. E molti hanno bisogno di sostegno
all'infanzia e altre spese di assistenza sociale, e di prezzi dei farmaci più
bassi e di altri costi della vita. I sondaggi elettorali in Virginia hanno riferito che
le questioni economiche erano la loro preoccupazione più importante, come lo
sono nella maggior parte degli Stati Uniti.
Il
problema è che le politiche sociali pro-lavoro non sono ciò che i principali
lobbisti e donatori di campagne vogliono per se stessi e per i loro clienti. Ciò solleva l'ovvia domanda: i democratici hanno perso martedì
perché la loro leadership stava sostenendo l'opposizione a ciò che i loro
contributori della campagna vogliono invece dell'agenda progressista che la
maggior parte degli elettori dice di volere e per cosa hanno votato lo scorso
novembre?
Il
sistema politico degli Stati Uniti è una democrazia o un'oligarchia?
In
parole povere, il Partito Democratico è un agente della democrazia o
dell'oligarchia? La debacle del Congresso del mese scorso conferma la descrizione
aristotelica della democrazia: molti stati hanno costituzioni che sono democratiche
nella forma, ha scritto, ma in realtà sono oligarchie.
La
ragione, ha spiegato, è che le democrazie tendono ad evolversi in oligarchie
come risultato della crescente concentrazione e polarizzazione della ricchezza.
Ciò dà alle famiglie leader il controllo del sistema politico. (Nel suo schema,
le oligarchie mirano a farsi aristocrazie ereditarie.)
La
traduzione della ricchezza in controllo politico ha subito un'accelerazione dal
1980 e quasi tutto l'aumento della ricchezza e del reddito degli Stati Uniti
nell'anno e mezzo da quando l'epidemia di Covid-19 ha colpito nella primavera
del 2020 è maturato nell'uno per cento sotto forma di aumento dei prezzi di
azioni, obbligazioni e immobili. Nell'economia non finanziaria, anche i prezzi
praticati dai monopoli petrolifero, farmaceutico e IT sono aumentati, mentre i
prezzi delle case sono aumentati di quasi il 20% negli ultimi dodici mesi. Questi settori sono i maggiori
lobbisti e contributori alla campagna politica.
La
politica della leadership democratica è quella di sostenere i candidati che
sono in grado di raccogliere più soldi. Per la maggior parte dei candidati
la parte del leone proviene da questi lobbisti e interessi speciali, per i
quali le loro donazioni sono un investimento aziendale. Solo una minoranza di
candidati progressisti è stata in grado di raccogliere abbastanza in piccole
somme da molti individui per diventare attori politici.
La
situazione è molto simile a quella dell'antica Roma. La sua costituzione organizzava il
voto in base alle coorti di ricchezza, principalmente misurate dalla proprietà
della terra. Alla classe senatoriale più ricca, seguita dai "Cavalieri"
equiti, è stato assegnato un peso di voto che oscura quello del 99 per cento. Negli Stati Uniti, a dire il vero,
tutti i voti il giorno delle elezioni vengono contati allo stesso modo, ma in pratica l'uno per cento limita
la gamma di politiche che possono essere votate e quindi implementate. Il primo problema è come essere
nominati in primo luogo e competere con i rivali nelle primarie politiche. In America, il successo richiede il
sostegno della Classe Donatore. Allo stesso modo a Roma, per avere successo come
candidato in corsa per la carica è stato necessario un pesante sostegno da
parte dei ricchi. (Crasso schivò questo ruolo, finanziando la campagna di
Cesare, tra gli altri.) I principali politici tendevano ad essere pesantemente
indebitati con i loro sostenitori.
Negli
Stati Uniti, il debito non è così grossolanamente monetario. Ciò che è dovuto
ai donatori è il sostegno politico. La descrizione del lavoro per un politico è quella
di fornire il supporto degli elettori ai contributori della propria campagna. È così che le oligarchie sopprimono
la democrazia, oggi come nella Repubblica Romana.
Centristi
e moderati sostengono le tendenze oligarchiche esistenti nella polarizzazione
economica.
Al
momento di assumere l'incarico, il presidente Biden ha detto che nulla sarebbe
davvero cambiato. Questo era l'opposto dello slogan di Barack Obama di "speranza e cambiamento",
ma era semplicemente più onesto. L'amministrazione Biden non solo ha mantenuto i
tagli fiscali di Donald Trump per i ricchi, ma li ha aumentati sotto la
disposizione SALT della BBB. Biden ha esteso i diritti di trivellazione petrolifera offshore
e le politiche a beneficio dei settori finanziario e aziendale.
Questo
si chiama essere un "centrista" o "moderato". Se il mondo si sta
polarizzato tra l'uno per cento e il 99 per cento, tra creditori e debitori,
monopolisti e consumatori, dov'è la via di mezzo?
I cinesi hanno un proverbio: "Chi arriva a un
bivio e cerca di percorrere due strade contemporaneamente avrà un'articolazione
dell'anca rotta". Essere moderati significa non interferire con le tendenze
economiche che stanno polarizzare l'economia statunitense tra l'One Per cent al
vertice e il sempre più indebitato 99%.
Questa
è la situazione che l'economia di oggi deve affrontare. Rifiutarsi di prendere provvedimenti
per cambiare le dinamiche che stanno arricchendo l'oligarchia significa non invertire
o addirittura rallentare le tendenze che stanno polarizzare l'economia. La leadership del Partito Democratico
si è opposta all'influenza del Progressive Congressional Caucus fin dall'inizio. Questa è oligarchia, non democrazia. Non sono nemmeno le formalità in
gran parte vuote della democrazia politica, per non parlare della democrazia
economica sostanziale.
Che
cos'è veramente la democrazia, dopo tutto? È la capacità degli elettori di
legiferare sulle politiche che vogliono – e che presumibilmente sono nei loro
interessi economici e sociali. Ma il processo è manipolato dalla dipendenza del DNC
dalla classe dei donatori. Il suo programma politico è semplicemente un veicolo di
marketing, senza
alcuna regolamentazione della "verità nella pubblicità".
La
domanda è: può essere riformato? Può la democrazia avere successo senza sostituire la
leadership del Partito Democratico? In effetti, può avere successo senza
un sistema politico completamente diverso dall'odierno duopolio
democratico-repubblicano con il suo insieme comune di donatori?
Quello
che non riesco a capire è perché il Progressive Caucus non abbia insistito nel
nominare i propri sostenitori al DNC.
L'attuale
impasse democratica dimostra che nessun progresso può essere fatto senza
cambiare la struttura istituzionale della politica americana. Sembra che l'unico modo per farlo sia
assicurarsi che il Partito Democratico perda così irrevocabilmente nel 2022 e
nel 2024 da essere sciolto abbastanza da consentire ai progressisti di far
rivivere il cadavere vicino.
La
politica identitaria dei democratici – qualsiasi identità tranne quella dei
salariati.
Il
ruolo democratico è quello di proteggere il partito repubblicano dalle sfide
della sinistra. La sua tattica per molti decenni è stata quella di utilizzare la
politica dell'identità per sostituire le tradizionali preoccupazioni economiche
degli elettori come salariati, consumatori, debitori e, in una percentuale
crescente di casi, come affittuari che rischiano di perdere le loro case se
cadono in arretrato mentre gli affitti e i prezzi delle case sono alle stelle.
La
politica dell'identità è una strategia per frammentare la maggioranza salariato
degli elettori in identità etniche, razziali e di genere separate. Ciò distrae l'attenzione dalla loro coscienza
di classe i cui interessi non corrispondono a quelli della classe dei donatori
che ha acquisito il controllo del duopolio democratico-repubblicano. Questo controllo e divergenza di
interessi spiega il rifiuto del DNC di sostenere i candidati progressisti.
Invece
di fare appello ai salariati, la leadership democratica dal 1960 ha mirato a
convincere gli elettori a pensare a se stessi come americani sillabati. Mezzo secolo fa erano
italo-americani, irlandesi-americani, polacchi-americani e così via, con
patrocinio lungo linee etniche nelle grandi città.
Oggi
la politica identitaria si è allargata alle donne, in particolare alle donne
bianche di periferia, il cui sostegno hanno perso in Virginia, il voto
ispanico, che è svanito anche questa settimana; e il sostegno degli elettori
neri, il cui sostegno è stato recentemente mobilitato dalla House Majority Whip James Clyburn e
da quello che è stato chiamato black misleadership Council (anche se il sostegno etnico per
questi fuorvianti alla fine si sta indebolendo man mano che gli elettori
imparano chi sono i loro contributori alla campagna).
Il
calcolo dei democratici è stato qualcosa del tipo: "OK, abbiamo cancellato
la classe operaia. Ma forse possiamo convincere alcuni elettori a pensare a se
stessi come a un'altra identità".
Hanno assecondato gli elettori neri con
applausi culturali, ma non benefici economici. Hanno cercato il sostegno ispanico,
ma questo sta diminuendo mentre i democratici esitano a dare sostegno economico
ai lavoratori a basso reddito con famiglie, che cancellano prontamente quando
gli viene offerto abbastanza denaro per la classe dei donatori dai lobbisti
aziendali.
Ma l'assecondamento culturale della politica dell'identità fallisce quando gli
elettori vedono la loro condizione economica come la questione politica più
importante.
L'America
è uno stato fallito?
A
partire da venerdì mattina, la BBB è ancora ostacolata mentre lo staff del
Congresso riflette su quello che è diventato un disegno di legge di 2.135
pagine. Poca fiducia è rimasta per quanto riguarda l’ accenno di sostegno di
Manchin al Senato. Il timore è che la legge bipartisan sulle infrastrutture
favorevoli alle imprese da 1 trilione di dollari venga approvata, lasciando
abbandonati i programmi sociali della BBB.
L'incapacità
di risolvere questo problema sembra essere un doppio stratagemma del presidente
Biden e del nucleo clintoniano quasi repubblicano dei democratici. Perché non rimuovere semplicemente
Manchin dai suoi membri del comitato e fermare i sussidi federali del suo
collegio elettorale della Virginia Occidentale? Invece, lo hanno messo a capo della
legge sull'ambiente, che ha sfigurato per conto del denaro delle lobby che
riceve dai settori del petrolio e del carbone.
È
difficile capire cosa possa sostituire il dilemma politico di oggi. Gli Stati Uniti non hanno un sistema
parlamentare in stile europeo che consenta a nuovi partiti di candidarsi ed
essere rappresentati al governo.
Se lo
facessero, il Partito Democratico probabilmente farebbe la strada dei partiti
socialdemocratici europei e si ridurrebbe a un passato meramente marginale.
Ma la
vera democrazia politica ed economica è bloccata dalla Costituzione esistente e
dall'ostruzionismo del Senato che richiede una maggioranza del 60% per
approvare le leggi, sostenuto da una Corte Suprema che ne impone
18esimo-soluzioni del secolo a 21san-secolo finanza capitalismo e le sue
economie neo-rentier.
(c-span.org/video/?
c4984949/senators-sanders-menendez-propose-eliminating-salt-cap-people-earning-400k).
L'isolamento
forzato dei non vaccinati
è
davvero la risposta della sinistra alla pandemia?
Unz.com- JONATHAN COOK- (OTTOBRE 26, 2021)- ci dice:
Come
sono cambiate le cose da quando Donald Trump è andato e venuto come presidente
degli Stati Uniti. Fino ad allora, sono stato in grado di identificarmi come saldamente
nella sinistra progressista. Ora – con la pandemia di Covid che non fa che rafforzare il
trauma post-Trump – mi ritrovo in una strana terra di nessuno, intrappolato e
stretto tra due tribù ideologiche in mongolfiera che suonano troppo simili su
troppe domande.
Questo
è stato portato a casa da una nuova intervista con Noam Chomsky – qualcuno la
cui influenza su di me è tale da aver plasmato l'evoluzione del mio viaggio
intellettuale negli ultimi due decenni. Come molti a sinistra, sono in debito
eterno di Chomsky per avermi aiutato a liberarmi da decenni di manipolazione
mentale che è il destino di chiunque passi attraverso le nostre scuole e
università, guardi i media di proprietà dei miliardari (o nel mio caso, una
volta ci ha lavorato) o persegua una carriera professionale.
Tuttavia,
c'è solo finora un debito anche di questa portata giustifica l'indulgere a
supposizioni del tipo espresso nell'intervista a Chomsky.
In
esso, il famoso linguista e pensatore politico sostiene che coloro che non sono
vaccinati contro il Covid dovrebbero essere socialmente evitati, tenuti a
isolarsi e – nell'assalto finale a una solidarietà sociale che cita come
giustificazione per la sua argomentazione – anche potenzialmente messi in
pericolo di indigenza. Hanno solo loro stessi da incolpare per la loro
situazione, conclude.
Sì,
Chomsky lo ha detto davvero– anche se senza dubbio molti a sinistra si
affretteranno ad analizzare le sue parole per suggerire che c'era una
"sfumatura" nell'intervista che mi sono perso. E peggio ancora, a giudicare dai
commenti, molte persone a sinistra – e a destra – sembrano essere d'accordo con
lui. Certamente non sembra esserci molta sfumatura nelle loro opinioni.
Puoi
guardare la sezione pertinente dell'intervista, e una precedente.
Immunità
calante.
Analizziamo
l'analogia offerta da Chomsky: le persone che non prendono il vaccino si comportano
davvero come se pensassero che non ci dovrebbero essere leggi sul traffico e
dovremmo essere tutti in grado di guidare a loro piacimento?
Stranamente,
Chomsky sembra includere in questo gruppo "senza legge" di persone
non vaccinate coloro che hanno effettivamente avuto il Covid e che, suggerisce
la ricerca medica, ora hanno una migliore immunità naturale alla malattia
rispetto all'immunità indotta dall'assistenza medica. (Si noti che una nuova ricerca
suggerisce che coloro che assumono il vaccino Janssen hanno solo il 3% di immunità dopo
cinque mesi, mentre quella di Pfizer è di circa il 50%).
È
difficile attribuire questa lacuna nell'argomentazione di Chomsky a una sorta
di supervisione. Dato che normalmente è un pensatore così attento e preciso, dobbiamo
presumere che Chomsky voglia che tutte le persone non vaccinate – qualunque sia
il loro status di immunità – siano costrette all'isolamento, anche se ciò le
mette a rischio di indigenza.
Nel
racconto di Chomsky, a quanto pare, l'unica base su cui determinare chi è
"sicuro" per il resto della società sono coloro che sono stati vaccinati. Questo è anche ciò su cui Big
Pharma e i media di proprietà miliardaria insistono. Ma hanno una scusa migliore: dopo
tutto, traggono profitto dalla nostra esclusiva dipendenza dai vaccini.
Tirannia
della maggioranza.
Torniamo
all'analogia di Chomsky. Il problema è che oscura molto più di quanto illumini.
Il suo
punto è che, se alle persone fosse permesso di inventare le proprie regole
della strada, di agire sui propri impulsi egoistici e idee di vantaggio, ci
sarebbe una carneficina. Ecco perché abbiamo quelle leggi sul traffico.
Mettiamo
da parte un dibattito sul fatto che la carneficina sarebbe effettivamente il
risultato, e supponiamo che lo sia. In che modo questo ci aiuta a capire
il fenomeno delle persone che esitano o sono resistenti a vaccinarsi e a
chiarire come dovremmo trattarle?
Nelle
società democratiche, il contratto sociale si basa su un compromesso – tra le
libertà individuali, da un lato, e le più ampie esigenze di sicurezza del
gruppo sociale, dall'altro. C'è spesso una tensione tra queste due cose. Nelle società
sane, una risoluzione viene raggiunta dopo aver valutato quei bisogni
contrastanti e aver deciso, idealmente attraverso un consenso generale, che
dovrebbe avere la priorità in ogni caso in esame.
Nelle
società occidentali abbiamo, nel bene e nel male, tradizionalmente dato una
grande autonomia all'individuo. Tanto che in una tendenza che ha creato la nostra attuale
forma neoliberista di capitalismo, alle corporazioni è stato concesso lo status protetto
degli individui – come Chomsky ha utilmente spiegato – permettendo loro di
farla franca con l'omicidio aziendale. Avvelenano la nostra acqua e aria,
uccidono gli insetti che sostengono la vita, distruggono gli alberi che sono i
polmoni del pianeta e così via.
Ciò
che la maggior parte delle persone si aspetta dal contratto sociale è che offra
un equilibrio tra la tendenza all'autoritarismo dello stato e una maggioranza
tirannica, da un lato, e i diritti della minoranza, dall'altro.
C'è
una base essenzialmente egoistica in questo per ognuno di noi: oggi sono in
maggioranza, ma domani potrei trovarmi in minoranza. Le uniche persone che generalmente
favoriscono le maggioranze tiranniche sono quelle che non hanno la capacità di
immaginare il giorno in cui potrebbero non appartenere più alla maggioranza.
Bilancio.
Quindi,
come si applica tutto questo al Covid e ai vaccini?
Il
problema con l'obbligo per le persone di prendere gli attuali vaccini – o, come
fa Chomsky, insistendo sul fatto che solo i vaccinati siano autorizzati a
impegnarsi negli atti più elementari della vita, come andare a comprare cibo –
è che ignora il principio di proporzionalità. Spazza via l'idea del compromesso al
centro del patto sociale.
La
proporzionalità è importante nelle democrazie, sia come principio per il gruppo
sociale che come misura pratica con cui gli individui giudicano il modo
migliore per agire. Lo usiamo come metro di misura tutto il tempo.
Se
qualcuno mi urla contro per strada e io glielo prendo a pugni in faccia in
risposta, la maggior parte delle persone sarebbe d'accordo sul fatto che il mio
atto è stato sproporzionato. Se la polizia mi arresta per aver scritto un tweet scortese
a una celebrità, la maggior parte delle persone (anche se forse meno di un anno
o due fa) penserebbe che sia anche sproporzionato.
In
ogni caso, stiamo dando un giudizio su ciò che costituisce un comportamento
socialmente accettabile e dove si trovano le linee di demarcazione tra
classificare le cose come normali, inappropriate e decisamente illegali. Nel giungere a questa conclusione
dobbiamo anche valutare quale danno viene fatto all'individuo e al gruppo
trattando qualcosa che una volta era accettabile come inaccettabile, o qualcosa
che prima era disapprovato come ora illegale.
C'è un
bilancio in ognuno di questi giudizi, anche se raramente attraversiamo
consapevolmente i pro e i contro.
Esperimento
mentale.
Quindi,
come dovremmo bilanciare il diritto all'autonomia corporea dell'individuo nel
rifiutare il vaccino e il desiderio della società di proteggersi dalla pandemia
di Covid?
Come
per tutti gli altri casi, non esiste un principio astratto che possa essere
addotto – strappato dagli eteri – per giungere a una decisione. Nei casi
difficili, il bilancio deve essere esaminato con particolare attenzione e gli
appelli all'emozione o all'isteria devono essere evitati.
Come
questo si conferma nel caso del Covid può essere meglio sottolineato se
facciamo un piccolo esperimento mentale. Immagina per un breve momento che
non stiamo affrontando il Covid, ma invece una pandemia globale di Ebola.
Immagina
che l'Ebola sia trasmissibile come il Covid ed è diventata endemica nelle
nostre comunità. Ebola ha un tasso medio di mortalità di circa il 50 per cento – una
persona su due che la cattura rischia di morire.
In
tali circostanze, come peseremmo forzare i mandati vaccinali sulla popolazione
generale? Come
tratteremmo coloro che hanno resistito alla vaccinazione? E saremmo d'accordo a
costringerli all'isolamento, anche se questo li mettesse in pericolo di
indigenza?
Nessun
profitto.
Sospetto
che la maggior parte delle persone si sentirebbe molto più a suo agio in questo
scenario costringendo le persone a essere vaccinate e richiedendo ai genitori
di vaccinare i loro figli. Ma forse più precisamente, la necessità di costringere le
persone a vaccinare – al di fuori di pochi testimoni di Geova – sicuramente si
presenterebbe a malapena. Il problema non sarebbe l'esitazione vaccinale; sarebbe la fuga da parte di membri
del pubblico ad essere i primi vaccinati.
Di
fronte a una pandemia di Ebola, nessuno sano di mente avrebbe dubbi sul fatto
che il virus fosse pericoloso, per non parlare del fatto che esistesse. I
pericoli sarebbero così grandi e così ovvi, che non ci sarebbe spazio per
dubbi.
E per
questo motivo, non staremmo compiacentemente permettendo ad alcune aziende farmaceutiche
di sfruttare la pandemia a scopo di lucro. Tutte le nostre economie sarebbero
messe sul piede di guerra per trovare vaccini migliori e una gamma più ampia di
trattamenti. Evitare i profittatori della pandemia avrebbe sicuramente la precedenza
sull'evitare quegli sfortunati che non sono stati vaccinati.
In
altre parole, la situazione sarebbe completamente diversa da quella che abbiamo
ora con il Covid.
Punto
di rottura.
Il mio
scenario immaginario, ovviamente, non risolve la questione di ciò che facciamo
riguardo al Covid. Ma evidenzia che nel caso della nostra vera pandemia di Covid
– a differenza della mia immaginaria pandemia di Ebola – ci sono questioni da
soppesare sul diritto dell'individuo all'autonomia e sul diritto della società
alla sicurezza. Nel caso del Covid, le risposte non sono affatto così chiare come
Chomsky sta sostenendo. Non stiamo affrontando l'Ebola, o qualcosa di anche
vagamente simile.
Rivisitiamo
l'analogia del traffico.
Anche
se le leggi sul traffico sono universalmente osservate, abbiamo ancora un
numero considerevole di conducenti e pedoni uccisi e gravemente feriti ogni
anno sulle nostre strade. A torto o a ragione, poche persone chiedono il divieto delle
automobili per questi motivi. Abbiamo soppesato la nostra libertà e convenienza rispetto
alle morti sulla strada e abbiamo deciso che la libertà della strada aperta è più
importante per noi.
Soprattutto
in un mondo post-vaccino, non stiamo affrontando la carneficina stradale
causata da un virus Ebola. Il pericolo per coloro che sono vulnerabili – almeno nel
mondo iper-egoista "sviluppato" – è gradualmente diminuito da un mix
di vaccini, richiami e trattamenti migliori. I pericoli in gran parte
dell'Occidente, anche per i vulnerabili, stanno gradualmente iniziando a
guardare più da vicino a quelli dell'influenza.
Il
problema più grande in questa fase sembra essere che abbiamo Covid e influenza,
che potrebbero spingere i nostri servizi sanitari già tesi e sottofinanziati
più vicini al punto di rottura questo inverno. I nostri servizi sanitari stanno
lottando per adattarsi alla nuova realtà principalmente a causa di fallimenti
politici di lunga data nel dare priorità all'assistenza sanitaria pubblica
rispetto al profitto privato.
Chi è
un pericolo?
Che
alcune persone stiano ancora morendo di Covid è da un lato del libro mastro,
proprio come lo è quando si considerano le morti per influenza o le morti per
auto. Ma
per decenni quasi nessuno ha chiesto mandati vaccinali per l'influenza, o
l'isolamento forzato delle persone che si sono rifiutate di prendere un vaccino
antinfluenzale. E – sempre nel bene o nel male – poche persone chiedono che le persone
con auto siano multate o socialmente isolate.
E se
lo facessero, la maggior parte di noi penserebbe giustamente che ci fosse prima
un dibattito da tenere, un'attenta ponderazione delle priorità della società, piuttosto che la denuncia immediata e
l'isolamento di coloro che non sono vaccinati contro l'influenza o di coloro
che hanno continuato a possedere automobili.
Nel
caso del Covid, ci sono ulteriori fattori da soppesare – dall'altra parte del
bilancio – prima
di concordare che l'autonomia di un individuo deve essere violata vaccinandolo
forzatamente o imponendo loro punizioni draconiane per aver rifiutato.
La
stragrande maggioranza di coloro che hanno bisogno o desiderano essere protetti
dal virus, o dalla minaccia rappresentata dai non vaccinati, può essere
attraverso la vaccinazione.
Non
sono solo i non vaccinati a rappresentare un pericolo per i concittadini
vulnerabili. Così fanno i vaccinati, perché la protezione vaccinale diminuisce
rapidamente, il che significa che gli attuali vaccini avranno un effetto
limitato sulla trasmissione a meno che non vacciniamo forzatamente tutti ogni
pochi mesi.
I
vaccini sono una nuova tecnologia i cui effetti a breve termine, anche se
deludenti in termini di immunità, sembrano essere relativamente sicuri. Ma gli effetti a lungo termine non
possono ancora essere completamente misurati, e dovremmo essere cauti nell'ignorare
o scartare le preoccupazioni di qualsiasi individuo di essere tenuto a prendere
questi nuovi vaccini - o di farli prendere ai loro figli.
Le
persone possono rischiare la propria salute rifiutando il vaccino, ma – per
buone ragioni storiche – dovremmo essere estremamente cauti nel creare un precedente
che potrebbe essere costretto a fare qualcosa contro la loro volontà perché
altri lo ritengono nel loro migliore interesse.
L'utente
può accettare che tutti, alcuni o nessuno di questi fattori sono rilevanti. Ma né tu né io decidiamo da soli. Devono essere arieggiati
correttamente e pesati. Il problema è che viviamo in società orientate al profitto,
progettate per sostenere il potere delle élite, che sono incapaci di
trasmettere tali questioni in modo equo o di permetterci di soppesarle
spassionatamente. Che è precisamente la ragione del crollo sociale che tanto preoccupa
Chomsky – e me.
Retorica
divisiva.
C'è un
ultimo modo in cui l'analogia del traffico di Chomsky può essere utile, se non nel
modo in cui intendeva.
Per
decenni i nostri media hanno preferito concentrarsi sui problemi causati dai
conducenti ubriachi, o dagli automobilisti che accelerano, o persino
dall'inquinamento automobilistico. Ma questi problemi, per quanto significativi siano
nella nostra vita quotidiana, sono oscurati dalla realtà molto più terrificante che le
nostre economie dipendenti dall'auto e dal petrolio stanno prendendo un
pedaggio suicida sulla nostra specie distruggendo il clima.
Fissarsi
su uno può essere un modo per evitare di pensare all'altro.
Qualcosa
di simile sembra accadere con Covid. Ci fissiamo sui vaccini e sugli
"anti-vaxxer", sui mandati e sui passaporti – sull’ incolparci a
vicenda – piuttosto
che sulla realtà che le nostre società e i nostri contratti sociali sono stati
svuotati molto tempo fa da interessi corporativi che hanno catturato lo stato.
Se c'è
esitazione sui vaccini è perché una parte della società non ha abbastanza paura
del virus per superare la paura di un'industria farmaceutica che molto tempo fa
ha messo i profitti davanti alle persone o per mettere da parte i loro dubbi
sulla cattura delle nostre autorità di regolamentazione da parte di quelle
stesse società.
Chiedere
che i non vaccinati siano isolati con la forza rende il suono facile ed
emotivamente soddisfacente. Se Tucker Carlson o Trump lo dicessero, la maggior parte
della sinistra lo capirebbe immediatamente come una retorica inutile e
divisiva. Non
smette di averlo solo perché Chomsky è quello che lo dice.
Commenti
Posta un commento