UOMINI E DONNE INGANNATI

 “UOMINI E DONNE INGANNATI DA CHI CI 

DOVREBBE DIFENDERE”.

 

L'umanità non esiste.

Contro un nuovo Umanesimo inautentico.

Gazzettafilosofica.net- Giuseppe Pasquali- (12-1- 2020 )- ci dice :

 

«Chi dice umanità cerca di ingannarti» recita una famosa citazione di Carl Schmitt.

 I tempi in cui viviamo sono forse la conferma più nitida di tale perentoria affermazione.

 Avete mai ascoltato una persona sensata predicare qualche cosa che appartenga autenticamente all’umanità?

Se proviamo ad attribuire un senso alle espressioni: «l’umanità è colta» o «l’umanità è analfabeta» o «l’umanità è pacifica» o «l’umanità è guerrafondaia» vedremo immediatamente come tali preposizioni non solo risultino inesatte se confrontate con la realtà ma anche ingannevoli, come già aveva intuito Schmitt.

L’umanità, invece, altro non è che una parola che designa l’insieme dei soggetti o meglio dei popoli che vivono sulla terra, un termine per definizione inesatto in quanto non esperibile nemmeno come somma.

È una concezione astratta, nel cui nome si sono commessi (e si continuano a perpetrare) grandi delitti lungo il corso della storia. L’umanità non è un soggetto della storia, non agisce, non subisce azioni, non si trova in una o altra situazione, dell’umanità non si può predicare nulla, l’umanità non si può né amare né ammirare eppure è evocata quotidianamente a piè sospinto dalle grandi potenze che regolano il mondo, cartina di tornasole utile ai dominanti per trascrivere mappe concettuali predeterminate a detrimento dei dominati, abbagliati dal candore di tale termine apparentemente universale.

Si delinea quindi nuovamente un antico conflitto che vede frapposti da un lato l’esistenza autentica dell’uomo, dall’altra l’essenza di questo, inautentica e astratta.

La tradizione del pensiero occidentale, incalzata dalle filosofie di Platone e Aristotele, ha sempre cercato di cogliere la natura delle cose individuandone le essenze; ad esempio, per essenza del cavallo ciò che unifica tutti i cavalli empirici che possono presentarsi in natura in tutta la loro varietà (grandi, piccoli, di colori diversi, etc), quindi tutti accomunati da un’essenza che è quella del cavallo.

Il problema che i pensatori esistenzialisti si pongono, ora più che mai tornato attuale, è che l’uomo non è sufficientemente definito se lo si archivia mediante un’essenza. Uomo come essenza, alla stregua di umanità, è un termine generico che non ci dice nulla che esaurisca autenticamente la sua natura, la sua essenza.

Un pensatore rinascimentale, Pico della Mirandola, aveva teorizzato che l’uomo ha per essenza quella di non avere un’essenza, quindi il doversi determinare da se, squalificando qualsiasi concezione generalizzante.

Il discorso esistenzialista, per certi versi, partendo da questa “assenza di essenza”, riprende un discorso che può essere riassunto in questi termini: ciò che definisce autenticamente l’uomo è la sua concreta, storica, esistenziale individualità e non il fatto di corrispondere ad un’astratta definizione quale può essere umanità. Prendiamo ad esempio la preposizione «l’uomo è un animale ragionevole»: chi di noi si sente sufficientemente definito per compiere tale generalizzazione attorno all’uomo?

Quando si parla di ragione, quali e quanti criteri vanno fissati perché questa venga reputata tale?

Certo, noi possiamo definirci uomini ragionevoli perché agiamo in un orizzonte cognitivo, così come possiamo definirci bianchi e neri, europei e africani, autoctoni come immigrati; eppure queste categorie funzionali a definire l’essenza uomo non ci dicono qualcosa di più sulla nostra reale condizione di uomini.

Questo “di più” mancante è la concretezza esistenziale di ogni individuo sulla quale il pensiero contemporaneo dovrebbe tornare a porre l’accento.

Di tale concretezza fa parte essenzialmente il tema della libertà ed è per questo che tale esistenzialismo deve tornare ad essere una filosofia incentrata sulla problematica dell’individualità, dell'essere agenti della propria storicità e della singolarità irripetibile di ciascun individuo.

La riscoperta di tale autenticità della natura umana deve però passare obbligatoriamente dall’abolizione di termini pass-partout come “umanità”, oggi consunto dall'uso vago e retorico che se ne fa.

La pretesa di un colpo d’occhio oggettivo sul mondo e del rapporto di questo con il vivere umano è insostenibile poiché ogni uomo, in quanto pensante, non è che un singolo esistente immerso nella temporalità.

Chi usa il termine umanità non solo cerca l’inganno ma è anche immorale, in quanto nell’astratto collettivo cerca riparo dalla propria responsabilità individuale, alimentando la società moderna dove vige il principio dell’anonimo a danno del singolo.

Là dove si invoca umanità vi è una situazione storica in cui tale messaggio apparentemente universale a parole, è di fatto reso lettera morta, sottoposto a compromessi e mondanizzato, privato della sua verità più profonda e terribile.

Un'umanità siffatta non esiste; esistono gli uomini.

 

Green pass, scatta la proroga di 18 mesi.

Rabbia Meloni: «Fino al 2025,

vogliono modello cinese».

msn.com-Leggo.it- Redazione Web-( 11-3-2022)- ci dice :

 

Green pass, scatta la proroga di 18 mesi: ira Meloni. «Fino a gennaio 2025, vogliono modello cinese» .

Il Green pass prorogato fino a gennaio 2025: è l'allarme di Giorgia Meloni, che in un video trasmesso sui social punta il dito contro il premier Mario Draghi per una proroga di 18 mesi al certificato verde, prorogabile di altri 18, che porterebbe dunque l'obbligo di esibizione del pass avanti di tre anni, fino appunto al 2025.

Una proroga teorica, perché in realtà il governo potrebbe sospendere l'obbligo di Green pass in qualsiasi momento, come si discute ormai da qualche settimana, soprattutto in vista dell'estate.

Covid, fine dello stato di emergenza: ecco cosa si potrà fare dal 31 marzo senza Green Pass.

 Per Green pass nuove divisioni nel governo .

«Nel bel mezzo di una guerra e di una crisi economica, il governo vara un decreto del presidente del Consiglio, senza dibattito parlamentare per prorogare il green pass di 18 mesi, prorogabile di altri 18, fino quindi a gennaio 2025», protesta però Meloni. «Vuol dire che dovremo fare quarta, quinta, sesta, settima e ottava dose, se è vero che il vaccino ha durata di circa sei mesi», aggiunge.

«Se non faremo le altri dosi allora a cosa serve il green pass?                                  È una cosa che non ha alcuna evidenza scientifica, una cosa per controllare i cittadini, a limitarne la libertà», conclude la leader di Fratelli d'Italia: «Draghi venga in Aula, è una follia priva di senso, di Speranza e compagnia».

 

 

 

Mini: Ucraina e nazisti, Russia

sotto attacco Nato dal 1997.

Libreidee.org-Fabio Mini ,Generale-(11-3-2022)- ci dice :

 

Il falso è che la guerra sia cominciata con l’invasione russa dell’Ucraina. Questo in realtà è un atto nemmeno finale di una guerra tra Russia e Ucraina cominciata nel 2014 con l’insurrezione delle provincie del Donbass poi dichiaratesi indipendenti. Da allora le forze ucraine hanno martoriato la popolazione russofona ai limiti del massacro e nessuno ha detto niente.

 Per quella popolazione in rivolta contro il regime ucraino non è stata neppure usata la parola guerra di liberazione o di autodeterminazione così care a certi osservatori internazionali.

E’ bastato dire che la “Russia di Putin” voleva tornare all’impero zarista per liquidare la questione.

 L’ipocrisia è l’atteggiamento della propaganda occidentale pro-Ucraina che, prendendo atto che esiste una guerra, finge di non sapere chi e che cosa l’ha causata e si stupisce che qualcuno spari, qualcun altro muoia e molti siano costretti a fuggire.

 Ipocrisia ancor più grave della propaganda è il silenzio omertoso di coloro che tacciono sul fatto che dal 2014 gli  Stati Uniti e Nato hanno riversato miliardi in aiuti quasi interamente destinati ad armare l’Ucraina e migliaia di professionisti della guerra per addestrare e arricchire i gruppi estremisti e neonazisti.

Non credo che dall’Europa sia stata sottovalutata, la questione ucraina esplosa nel 2014: è stata volutamente indirizzata verso la trasformazione graduale del paese in un avamposto contro la Russia, a prescindere dalla sua ammissione alla Nato.

Di qui la pseudo-rivoluzione arancione (2004), il sabotaggio interno ed esterno di ogni tentativo di stabilizzazione, l’alternanza di governi corrotti, la pseudo-rivolta di Euromaidan, il colpo di stato contro il presidente Yanukovich (2014) fino alla elezione di Zelensky.

Quest’ultimo è passato da un programma elettorale contro gli oligarchi, contro la corruzione politica e la promessa di “servire il popolo” ad una politica dichiaratamente provocatoria nei confronti della Russia.

E questo era esattamente ciò che volevano gli Stati Uniti, e quindi la Nato, dal 1997.

 L’espansione della Nato a Est, iniziata in quell’anno dopo una serie di prove di coinvolgere nella “cooperazione militare i paesi dell’Europa orientale (programma “Partnership for peace”) è stata una provocazione continua per 24 anni.

 Per oltre un decennio, la Russia non ha potuto opporsi.

 E la Nato, sollecitata in particolare da Gran Bretagna, Polonia e repubbliche baltiche, ha pensato di poter chiudere il cerchio attorno ad essa “attivando” sia Georgia sia Ucraina.

La Russia è intervenuta militarmente in Georgia, e questo ha dato un segnale forte agli Usa e alla Nato, che non hanno voluto intervenire.

 Durante la crisi siriana del 2011, la Russia si è schierata con il governo di Bashar Assad. E successivamente, con la guerra all’Isis, è intervenuta militarmente, dando un contributo sostanziale alla sua neutralizzazione.

Bashar Assad è ancora lì.

Le operazioni russe in Siria, ancorché concordate e coordinate sul campo con la coalizione a guida americana, hanno disturbato i piani di chi voleva approfittare dell’Isis e delle bande collegate per destabilizzare l’intero Medio Oriente.

Un altro segnale del mutato umore russo è stata l’annessione della Crimea subito dopo il colpo di stato contro Yanukovic sostenuto dagli Stati Uniti e in particolare dall’inviata del Dipartimento di Stato Victoria Nuland e dall’allora vice presidente Biden.

Dal 2014 in poi, l’Ucraina – con il sostegno degli Stati Uniti e della Nato – ha assunto una linea ancora più ostile nei confronti della Russia e iniziato ad integrare nelle forze armate e nella polizia  i gruppi neonazisti che si erano “distinti” negli scontri di Maidan.

Gli stessi che ora organizzano la “resistenza ucraina” e coordinano i circa 16.000 mercenari sparsi per il paese.

Per tutto questo mi sento di dire che la Nato non ha trascurato l’Ucraina, anzi l’ha spinta con forza in un’avventura pericolosa per entrambi e soprattutto per noi europei.

All’inizio dell’invasione ho cominciato a vedere i segni non di una “operazione speciale”, come l’ha definita Putin, ma di una serie di operazioni ad obiettivi limitati, unite dallo scopo strategico di impedire all’Ucraina di diventare il fulcro della minaccia militare alla Russia, ma tatticamente indipendenti.

 Le operazioni riguardavano la messa in sicurezza di territori del Donbass, la fascia costiera del Mar d’Azov e del Mar Nero fino a Odessa e, se necessario, fino al confine con la Moldavia neutrale.

L’avanzata su Kiev doveva essere l’operazione principalmente politica di pressione per i negoziati e l’eventuale instaurazione di un governo favorevole alla linea russa.

 Questa operazione non è vincolata né al tempo né agli obiettivi: dipende dagli eventi. Se quelli diplomatici, politici e operativi evolvono in maniera soddisfacente, l’operazione può essere interrotta.

In caso contrario, dalla marcia d’afflusso le forze possono passare allo schieramento attorno alla città; e se ancora gli eventi sono negativi, possono passare alla “preparazione” di fuoco poi al fuoco aereo; e poi, se e quando la città è allo stremo, potrà iniziare la presa vera e propria della città.

Questo tipo di operazioni con la tecnica del carciofo ha spiazzato tutti gli analisti della domenica che si aspettavano (e forse cinicamente si auguravano) di vedere la tempesta di fuoco alla quale ci hanno abituato gli americani in tutte le loro guerre. Ovviamente questa incredulità ha alimentato le speculazioni sull’effettiva potenza dell’apparato russo e sulla eroica resistenza ucraina che avrebbe arrestato  l’invasione.

L’apparato che vediamo in televisione dice però una cosa diversa: l’operazione è ancora intenzionalmente alla prima fase, in attesa di eventi.

 In questa situazione i vantaggi vengono soltanto dall’efficacia e credibilità della pressione. Gli svantaggi riguardano sia le provocazioni esterne (da parte della Nato) sia il rafforzamento della resistenza interna, che non muterebbe il risultato dell’operazione ma farebbe molti più danni.

 Non credo proprio che le armi inviate dall’Italia, e gli stessi mercenari, potranno incidere sulle sorti del conflitto; però lo renderanno più sanguinoso e anche di livello operativo più elevato.

In caso di squilibrio di forze tattiche, si tende a passare a quello strategico: e allora potranno essere impiegate armi di livello strategico come bombardieri, missili e perfino armi nucleari tattiche; tutte cose che porterebbero ad uno scontro diretto fra Nato e Russia.

Le richieste russe, come in qualsiasi negoziato sono la base di una discussione.

Se non è soddisfacente, ciascuna parte deve finirla di dire cosa vuole e cominciare a pensare cosa può cedere.

In genere, il più forte è quello più disponibile a cedere: perché ritiene di “concedere” e quindi mantiene il prestigio intatto.

 La parte più debole deve solo ridimensionare il livello di ambizione.

 In questo caso, ogni minima riduzione dell’ambizione ucraina porterebbe una grande concessione: la salvezza del paese.                  Il nostro paese ha decretato unilateralmente, come se parlasse per tutti, la fine dei negoziati, fra l’altro con un atteggiamento bullistico.

L’atteggiamento degli altri è molto meno arrogante. E questo li rende in sintonia. Ma anche nel bullismo non siamo fra i migliori. La Gran Bretagna e la Polonia ci battono.

 La dichiarazione di “No fly zone” dei cieli dell’Ucraina sarebbe un modo per accelerare il disastro.

Chi la sta chiedendo a gran voce vuole il disastro e dimostra la propria incapacità di controllare il proprio spazio aereo. Vuole un pretesto per trascinare in guerra tutta l’Europa.

 Non dobbiamo cedere a questa tentazione perversa, soprattutto nei momenti come questi, quando un attacco aereo finisce per colpire un padiglione di ospedale e l’emozione soffoca la razionalità.

La narrativa occidentale cerca oggi di censurare la presenza di neonazisti nei battaglioni incorporati alle forze ucraine? La “denazificazione” a cui si riferisce Putin non riguarda l’Ucraina, ma il suo apparato governativo in cui tali elementi si trovano anche in posizione di vertice.

 I reportage hanno tutti ragione e comunque non rendono l’esatto conto della presenza e dell’influenza di questi gruppi.

 Sono state proprio le forze di polizia e dell’intelligence ucraina ad opporsi all’inserimento di tali elementi nei loro ranghi. Hanno dovuto subire, ma oggi la caccia al russo (o filorusso) potrà mutare in “caccia al nazi”.

 E visti i numeri e la frenesia degli interessati, non mi stupirei se domani l’Ucraina cadesse dalla padella della guerra contro la Russia nella brace di una guerra civile. Cosa dovrebbe fare il governo italiano in questo contesto e più in generale l’Europa?

 Negoziare, finirla con il pensiero unico e la propaganda, aiutare l’Ucraina a ritrovare la ragione e la Russia ad uscire dal tunnel della sindrome da accerchiamento: non con le chiacchiere, ma con atti concreti.

E quando la crisi sarà superata, sperando di essere ancora vivi, Italia ed Europa dovranno impegnarsi seriamente a conquistare quella autonomia, dignità e indipendenza strategica che garantisca la sicurezza europea a prescindere dagli interessi altrui.

(Fabio Mini, dichiarazioni rilasciate a “L’Antidiplomatico” nell’intervista “Guerra in Ucraina, invio di armi e propaganda”, pubblicata il 10 marzo 2022. Il generale Mini, già dirigente della Nato, è stato a capo di operazioni strategiche nei Balcani).

 

 

 

 

Putin, l’alieno e il terrorismo

“democratico” dell’Occidente.

Libreidee.org- Giorgio Cattaneo- (09/3/2022)- ci dice :

 

Tutti a parlare di Russia e Ucraina, naturalmente: senza mai ricordare, però, che l’Occidente “democratico” ha sempre disatteso gli accordi con Mosca, cioè essenzialmente la promessa di non estendere la Nato verso Est.

Basterebbe questo, a chiudere la questione: e invece si procede con la solita nebbia di guerra, criminalizzando Putin, proprio mentre il succitato Occidente “democratico” – dopo due anni di follia Covid – ora provvede a massacrare i suoi civili, in questa guerra asimmetrica, anche con lo schianto dell’economia planetaria, già visibile a partire dall’impazzimento dei prezzi.

Tutti esperti di Ucraina, oggi – come se a qualcuno importasse qualcosa, dei popoli ucraini – senza vedere che l’orrendo copione dei bombardamenti non è che il sequel dei tanti che l’hanno preceduto: come il terrorismo “islamico” (dall’11 Settembre all’Isis), il terrorismo finanziario (dalla morte civile della Grecia al golpe bianco in Italia), il terrorismo climatico “gretino” e ovviamente il recentissimo terrorismo sanitario.

Identici gli obiettivi: generare panico, creare insicurezza sociale, revocare diritti e libertà, impoverire e quindi indebolire la popolazione, ottenere obbedienza e sottomissione.

I media nostrani oggi si esercitano nel tiro al bersaglio contro l’autocrate che da oltre vent’anni è a capo della “democratura” russa, leader del grande paese che – unico – in questi decenni si è regolarmente opposto, come ha potuto, alla marea dilagante del terrorismo occidentale, sorretto in modo orwelliano da giornali e televisioni che hanno semplicemente smesso di fare informazione.

 La Russia è rimasta estranea al terrorismo militare in Medio Oriente, scatenato dall’Occidente “democratico” in modo diretto o attraverso manovalanza jihadista; è infine intervenuta in modo risoluto in Siria, contro l’Isis, per salvare il regime alleato di Damasco e impedire che i tagliagole raggiungessero rapidamente il Caucaso.

 Aggredito dal neoliberismo occidentale dopo il collasso dell’Urss, il sistema russo – conformatosi allo standard economico globale – non ha però esposto i suoi cittadini agli spaventosi stress inflitti alla popolazione europea e statunitense; al contrario: lo storico consenso tributato a Putin si spiega anche con il fatto di aver risollevato l’economia nazionale, decuplicando il reddito medio e sottraendo alla povertà milioni di russi, dopo il disastro delle turbo-privatizzazioni occidentali risalenti all’epoca di Eltsin.

Il personaggio oggi dipinto come tirannico dittatore, scontatamente sanguinario già in quanto slavo e probabilmente anche impazzito, è lo statista che – al mondo – si è maggiormente impegnato nel fare argine contro il terrorismo “islamico” teleguidato dalle capitali occidentali.

 E’ l’uomo che – con il veto opposto dalla Russia – ha appena impedito all’Onu di varare una risoluzione folle, che avrebbe elevato il cambiamento climatico al rango di “minaccia per la sicurezza nazionale” degli Stati.

Uno snodo burocratico, l’avallo delle Nazioni Unite, che avrebbe probabilmente accelerato l’autoritarismo tecnocratico che, in nome della tutela dell’ambiente (ma usando il clima, come se fosse davvero l’umanità a determinarne le variazioni), punta a imporre nuove regole, non negoziabili, a tutti gli abitanti – non del pianeta intero, ovviamente: i fortunati siamo sempre noi, cittadini dell’Occidente “democratico”.

La Russia è riuscita a distinguersi e brillare, agendo cioè senza diventare nostra complice, anche riguardo all’ultima stagione terroristica, quella sanitaria: ha rifiutato la “dittatura” dei lockdown, non ha imposto nessun ricatto e nessun Tso alla popolazione.

 E ha offerto al mondo, a tempo di record e gratuitamente, il primo preparato vaccinale anti-Covid.

Queste sono le ultime, storiche mosse del regime che oggi viene presentato come una oscura dittatura.

Un establishment ibrido, che avrebbe voluto essere più europeo che eurasiatico, contro il quale l’Occidente sta scatenando tutte le sue armi: lo spettro missilistico della Nato in Est Europa, i neonazisti ucraini schierati sul terreno e, soprattutto, la spaventosa guerra economica decretata per volere dei poteri che nel 2020 hanno insediato alla Casa Bianca nientemeno che l’oligarca Joe Biden, in mezzo alla fanghiglia della scandalosa frode elettorale ai danni di Donal Trump.

 Se una certa élite ha sempre mirato a schiacciare i sudditi, mal sopportando i rari lampi di democrazia reale (fioriti soprattutto nel Novecento, quando al capitalismo occidentale occorreva ancora una classe media prospera e ottimista), viene da domandarsi quale sia la ragione della devastante, vorticosa accelerazione degli ultimi due decenni.

Una progressione letteralmente esplosa nella primavera 2020 con l’operazione “psico-pandemica”, che ora è stata sostituita dalla guerra classica, regionale, amplificata però dalla ferocia economica del globalismo senza frontiere.

Chi non disdegna di inoltrarsi nella cosiddetta “esopolitica”, cioè l’ipotetica interferenza aliena nelle faccende terrestri (niente di diverso, peraltro, dallo scenario raffigurato dalle letterature antiche, con le “divinità” impegnate a disputarsi territori e popoli), oggi si domanda se tutta questa fretta – all’improvviso – non sia dovuta anche al timore di eventuali “sbarchi”, sul nostro pianeta, che secondo alcune fonti sarebbero attesi a partire dal 2024.

 A raggiungere la Terra – questa la teoria – sarebbero forze ostili a quelle, non terrestri, che attualmente deterrebbero il controllo occulto delle superpotenze. Il tema è vasto e, ovviamente, più che controverso. Semplici suggestioni? Forse non più, o comunque non del tutto, da quando – a partire dal 2019 – lo stesso apparato militare occidentale ha avviato una sorta di “disclosure”, ammettendo ufficialmente l’esistenza degli Ufo.

C’è chi si è spinto oltre: per il generale israeliano Haim Eshed, l’Occidente farebbe parte – da almeno trent’anni – di una Federazione Galattica, dotata di basi condivise (sulla Terra, sulla Luna, su Marte e su altri corpi del Sistema Solare). In parallelo, sono pervenute dichiarazioni precise da parte di fonti massoniche, che hanno riferito di accordi con alieni dalla seconda metà del secolo scorso.

Tutto questo può sembrare surreale, in un 2022 letteralmente sventrato dall’esplosione della guerra in Ucraina, con il suo infame corollario di sofferenze.

Ma non si può fare a meno di metterle in fila, le notizie: la catena di comando che ha provocato la Russia al punto da spingerla all’invasione è la stessa che aveva orchestrato il terrorismo sanitario, e prima ancora il terrorismo “islamico”, il terrorismo finanziario e il terrorismo climatico, sdoganando nel frattempo – prima attraverso la fantascienza, poi con le ammissioni ufficiali del Pentagono – l’esistenza del “problema” extraterrestre, che forse è davvero il grande segreto sul quale, a breve, non si potrà più tacere.

 

E’ per questo, dunque, che qualcuno – lassù – ha deciso di gettare l’umanità, in modo sempre più rapido, in una spirale di panico che sembra destinata a non avere fine?

 Sono semplici domande, queste, che però è la stessa cronaca recente, ormai, ad autorizzare. L’inaudita “schiavizzazione” delle popolazioni, specie quelle residenti in aree ancora formalmente democratiche, serve forse a ridurne il potenziale reattivo, in vista di eventi che nessun politico attuale sarebbe in grado, domattina, di presentare ad alta voce?

Certo, oggi nessuno potrebbe sbilanciarsi in argomentazioni di questo tenore: sarebbe preso per matto da chiunque, tranne che dagli ufologi o dagli studiosi di religioni antiche.

Ma, se proprio l’Occidente “democratico” sta dando ancora una volta il peggio di sé, mentendo innanzitutto alla sua popolazione, non si può che prendere nota delle miserevoli condizioni in cui versa il sistema-Italia, con il suo governo fantoccio (fellone, ma ultra-autoritario) e la sua politica ormai clinicamente morta.

 I missili e le cannonate nelle pianure ucraine irrompono nelle case di famiglie piegate dal ricatto, tra persone rassegnate a lavorare, viaggiare e vivere solo a patto di avere in tasca il lasciapassare digitale.

Uno strumento di dominio, che di sanitario non ha proprio nulla, imposto in perfetto stile cinese e con il pretesto di una patologia curabilissima.

Malattia per la quale, però, le terapie sono state prima negate e poi ostacolate, umiliando la scienza e tradendo nel modo più vile il patto di lealtà che, in un paese democratico, avrebbe dovuto vincolare i governanti ai governati.

Il primo dovere, infatti, non dovrebbe essere quello di proteggere la popolazione? In alcuni Stati degli Usa, in Australia e Nuova Zelanda, in Europa – ma in Italia in particolare – è avvenuto esattamente il contrario: la popolazione è stata esposta a  grandi pericoli, è stata fuor viata dalla disinformazione, è stata ipnotizzata e terrorizzata per due anni.

 E ora, svanita anche l’ultima parvenza di pseudo-emergenza, viene mantenuta sotto la pressione coercitiva, forse permanente, del lasciapassare, che poi sarebbe solo il preambolo – secondo i piani – per l’eliminazione del contante e l’adozione esclusiva della moneta digitale, cioè del controllo definitivo sull’economia delle famiglie.

Che cosa sarà, dell’Italia, ora che l’intera Europa sarà travolta dal massacro socio-economico delle sanzioni comminate alla Russia?

 Il nostro è l’unico paese che, a quanto pare, non riesce a eleggere un presidente della Repubblica diverso dal precedente.

Poi ci sono i politici: Salvini spernacchiato in Polonia, Di Maio che dà dell’“animale” a Putin.

E c’è l’inqualificabile Draghi, che riesce a farsi giustamente canzonare persino dall’orrido Zelensky.

«Per riuscire a parlare con Draghi vedrò di spostare l’agenda della guerra», ha twittato l’ucraino, dopo che il primo ministro italiano aveva snobbato un appuntamento telefonico, perdendo così anche l’ultimo treno per assurgere al ruolo di possibile mediatore (ruolo che, fino a ieri, non sarebbe stato affatto sgradito a Putin). E invece si sono bruciati i ponti, in ossequio al padrone americano. Ormai siamo oltre: l’Italia – il paese delle mascherine e del Green Pass Rafforzato – ha appena inviato armamenti all’Ucraina, paese belligerante. Così, dall’8 marzo 2022 – per la prima volta nella storia, probabilmente – la Russia ha inserito anche noi nella lista nera dei “paesi ostili”.

Mario Draghi pare stia quindi per firmare il più disastroso suicidio nazionale (si spera solo economico) degli ultimi decenni.

Ma niente paura: ci resta sempre il campionato di calcio, insieme al cabaret dei talkshow in cui sono sempre i famosi virologi di ieri a spiegare al popolo bue come vanno le cose, in Ucraina. Effetti collaterali: e se la guerra di Putin finisse – anche – per cambiare il mondo, mettendo fine all’ipocrisia dei tanti terrorismi domestici? Nessuno può prevedere gli eventi: c’è solo da augurarsi che le armi tacciano al più presto. Certo però che, dal radar del futuro, questa Italia sembra davvero sparita: un paese fantasma, finito, affollato di sudditi imbrogliati, derubati e inebetiti.

(Giorgio Cattaneo, 9 marzo 2022).

 

 

Michael Hudson: tre poteri lucrano

sulla guerra alla Russia (e a noi).

Libreidee.org- Michael Hudson - (05/3/2022)- ci dice :

 

Armamenti, energia, finanza.

Sono queste tre oligarchie a controllare gli Usa, determinando la loro politica: che oggi schiaccia l’Europa sotto il peso delle sanzioni imposte alla Russia, provocata per anni fino all’esplosione della resa di conti con il regime anti-russo di Kiev, imbottito di manovalanza sfacciatamente neonazista.

Lo sostiene Michael Hudson, professore emerito di economia all’Università del Missouri-Kansas City, nonché alfiere internazionale della Modern Money Theory. Pochissime, nel mondo anglosassone, le voci indipendenti e non silenziate dalla “nebbia di guerra” diffusa in modo orwelliano per criminalizzare Putin.

Tra queste l’economista canadese Michel Chossudovsky, fondatore di “Global Research” (preoccupato per gli sviluppi dello scontro Russia-Nato) e l’ex viceministro di Reagan, Paul Craig Roberts, che si augura che il Cremlino riesca a “bonificare” rapidamente l’Ucraina, strumentalizzata da Washington per servire i peggiori interessi sulla pelle degli ucraini, dei russi e degli stessi europei.

Quali sono questi interessi americani che vogliono la guerra?

E’ Hudson a entrare nei dettagli. «La domanda da porsi è: cosa sta cercando di cambiare o “risolvere” la Nuova Guerra Fredda di oggi?». Dal 1991, la forza di aggressione è stata ininterrottamente incarnata dagli Usa, che non hanno “smontato” la Nato (nonostante la fine del Patto di Varsavia) e hanno seminato terrore e morte in molte aree del mondo in nome della “sicurezza nazionale”, espressione «utilizzata per interessi speciali che non devono essere nominati».

 Di fatto, «la Nato è diventata l’organismo europeo di politica estera, fino al punto di dominare gli interessi economici interni».

Aggiunge Hudson: «Il recente incitamento alla Russia, attraverso l’espansione della violenza etnica anti-russa da parte del regime neonazista ucraino», insediato con il “golpe Maidan” del 2014, ha centrato il bersaglio: «Forzare una resa dei conti».

 Il movente, però – ragiona il professore – è economico: tenere legati a sé i membri Nato e altri satelliti dell’area del dollaro, «poiché questi paesi hanno visto le loro maggiori opportunità di guadagno risiedere nell’aumento del commercio e degli investimenti con Cina e Russia».

Per capire esattamente quali obiettivi e interessi degli Stati Uniti sono minacciati – prosegue Hudson – è necessario comprendere la politica statunitense e il suo “blob”, cioè la pianificazione centrale del governo, «che non può essere spiegata guardando alla politica apparentemente democratica», cioè l’alternanza tra repubblicani e democratici.

Secondo Hudson, è più realistico considerare la politica economica ed estera degli Stati Uniti «in termini di complesso militare-industriale, di petrolio e gas (e minerario) e di complesso bancario e immobiliare». I deputati-chiave che siedono in Parlamento?

«Non rappresentano i loro Stati e distretti, quanto piuttosto gli interessi economici e finanziari dei loro principali contributori elettorali».

Ovvero: i tre grandi blocchi d’interesse che oggi avrebbero forzato l’Occidente verso la tragedia cui stiamo assistendo.

Tre entità che, secondo Hudson, «hanno acquisito il controllo del Senato e del Congresso per inserire i propri responsabili politici nel Dipartimento di Stato e nel Dipartimento della Difesa».

Chi sono, questi tre soggetti?

 «Il primo è il Military-Industrial Complex (Mic): i produttori di armi come Raytheon, Boeing e Lockheed-Martin».

Per Hudson, «la loro base economica è la rendita monopolistica, ottenuta soprattutto dalla vendita di armi alla Nato, agli esportatori di petrolio del Vicino Oriente e ad altri paesi».

Attenzione: «Le azioni di queste società sono aumentate immediatamente dopo la notizia dell’attacco russo, guidando un’impennata del mercato azionario», sapendo che il Pentagono «fornirà un ombrello di “sicurezza nazionale” garantito per i profitti del monopolio per le industrie belliche». Il cartello delle armi, ricorda Hudson, è tradizionalmente rappresentato – alle Camere – da politici di Washington e della California, oltre agli Stati del Sud.

In questi giorni, si brinda: l’escalation militare in corso «promette un aumento vertiginoso delle vendite di armi alla Nato e ad altri alleati degli Usa».

 Esempio: «La Germania ha rapidamente accettato di aumentare la spesa per le armi a oltre il 2% del Pil».

Il secondo grande blocco oligarchico, prosegue l’economista, è il settore dell’estrazione di petrolio e gas, cui si aggiunge l’estrazione mineraria (Ogam).

 «Come il settore bancario e immobiliare, che cerca di massimizzare la rendita economica per acquistare alloggi e altri beni, l’obiettivo del settore Ogam è massimizzare il prezzo della sua energia e delle materie prime».

Non a caso, «il monopolio del mercato petrolifero dell’area del dollaro e l’isolamento dal petrolio e dal gas russi è stata una delle principali priorità degli Stati Uniti da oltre un anno, poiché l’oleodotto Nord Stream 2 minacciava di collegare più strettamente l’economia dell’Europa occidentale e quella russa».

Chi sono i principali lobbysti dell’Ogam? Soprattutto i senatori del Texas, spiega Hudson.

Sicché, «l’amministrazione Biden ha sostenuto l’espansione delle perforazioni offshore», ma anche «la rinascita del fracking statunitense».

Fuori dai confini, «l’estensione della politica estera mira a impedire ai paesi stranieri di competere sui mercati mondiali, dove siano più convenienti dei fornitori statunitensi».

Ergo: «L’isolamento della Russia (e dell’Iran) dai mercati occidentali ridurrà l’offerta di petrolio e gas, facendo aumentare di conseguenza i prezzi e i profitti aziendali».

Il terzo grande gruppo oligarchico, continua Hudson, è il settore simbiotico “Finance, Insurance and Real Estate” (Fire).

Di fatto, «è il moderno successore del capitalismo finanziario della vecchia aristocrazia fondiaria post-feudale europea, che vive di rendite fondiarie».

Cifre enormi: «Circa l’80% dei prestiti bancari statunitensi e britannici sono al settore immobiliare», che agisce «gonfiando i prezzi dei terreni per creare plusvalenze, esenti dalle tasse». Questo blocco bancario e immobiliare incentrato su Wall Street, osserva Hudson, è ancora più ampiamente basato sul supporto politico dei parlamentari lobbysti.

Chuck Schumer, senatore di Wall Street ora a capo del Senato, è stato «sostenuto a lungo da Joe Biden», a sua volta protettore storico «dell’industria delle carte di credito».

A livello nazionale, «l’obiettivo di questo settore è massimizzare la rendita fondiaria e le plusvalenze derivanti dall’aumento della rendita fondiaria».

 A livello internazionale, invece, l’obiettivo del settore “Fire” è quello di «privatizzare le economie straniere (soprattutto per assicurarsi il privilegio della creazione di credito nelle mani degli Stati Uniti)».

Si mira quindi a «trasformare le infrastrutture governative e i servizi di pubblica utilità in monopoli in cerca di rendita per fornire servizi di base (come assistenza sanitaria, istruzione, trasporti, comunicazioni e informatica) a prezzi massimi anziché a prezzi agevolati».

 E Wall Street, ovviamente, «è sempre stata strettamente fusa con l’industria petrolifera e del gas (vale a dire: i conglomerati bancari Citigroup e Chase Manhattan dominati dai Rockefeller)». Ecco quindi spiegato come il Fire finanziario-immobiliare, il Mic militare e l’Ogam energetico «sono i tre settori “rentier” che dominano l’odierno capitalismo finanziario postindustriale».

 Le loro fortune reciproche «sono aumentate vertiginosamente».

E le mosse per escludere la Russia dal sistema finanziario occidentale, insieme agli effetti negativi dell’isolamento delle economie europee dall’energia russa, promettono di stimolare un afflusso di titoli finanziari dollarizzati.

«Questo è il motivo per cui né l’industria né l’agricoltura svolgono oggi un ruolo dominante, nella politica estera degli Stati Uniti».

La convergenza degli obiettivi politici dei tre grandi “rentier” «travolge gli interessi del lavoro e persino quelli del capitale industriale».

Come ha spiegato lo stesso Biden, l’attuale escalation militare orchestrata dagli Stati Uniti (“Provocare l’Orso”) non riguarda proprio l’Ucraina.

«Biden ha promesso dall’inizio che le truppe statunitensi non sarebbero state coinvolte, ma ha chiesto per oltre un anno che la Germania impedisse al gasdotto Nord Stream 2 di rifornire la sua industria e le sue abitazioni con gas a basso prezzo», in modo che Berlino «si rivolgesse ai fornitori statunitensi a prezzi molto più alti».

E così, dopo un anno di pressioni a vari livelli sui politici tedeschi, la Germania non ha messo in funzione il super-gasdotto.

Uno degli obiettivi principali dell’odierna Nuova Guerra Fredda – sottolinea Hudson – è quello di monopolizzare il mercato del gas: già sotto Trump, la Merkel era stata costretta a promettere di spendere 1 miliardo di dollari per costruire nuove strutture portuali per le navi-cisterna statunitensi.

Poi, l’avvicendamento alla Casa Bianca e il ritiro della Cancelliera hanno congelato l’investimento portuale, lasciando la Germania senza alternative al gas russo.

 Ed ecco dunque la stretta di oggi: obiettivo, «l’impennata dei prezzi del petrolio e del gas, soprattutto a scapito della Germania».

Oltre a creare profitti e guadagni sul mercato azionario per le compagnie petrolifere statunitensi – rileva Hudson – l’aumento dei prezzi dell’energia sottrarrà gran parte del vigore all’economia tedesca.

Certo, il rincaro di benzina, riscaldamento e altri servizi danneggerà tutti, anche i cittadini statunitensi, riducendo il loro tenore di vita.

 «Ciò potrebbe spremere i proprietari di case e gli investitori emarginati, portando a un’ulteriore concentrazione della proprietà», accelerando le acquisizioni a danno di «proprietari immobiliari in difficoltà, in altri paesi che devono far fronte all’aumento dei costi del riscaldamento e dell’energia».

Aumenteranno anche i prezzi dei generi alimentari, guidati dal grano: Russia e Ucraina rappresentano il 25% delle esportazioni mondiali, nei cereali. «Ciò comprimerà molti paesi del Vicino Oriente e del Sud del mondo con deficit alimentari, peggiorando la loro bilancia dei pagamenti e minacciando l’insolvenza del debito estero».

E non è tutto: le esportazioni russe di materie prime potrebbero essere bloccate dalla Russia in risposta alle sanzioni e all’esclusione dallo Swift.

Questo «minaccia di causare interruzioni nelle catene di approvvigionamento di materiali chiave, tra cui cobalto, palladio, nichel e alluminio».

Se poi la Cina decidesse di considerarsi la prossima nazione minacciata e si unisse alla Russia in una protesta comune contro la guerra commerciale e finanziaria degli Stati Uniti, le economie occidentali subirebbero un grave shock.

 Il sogno a lungo termine dei fautori americani della Nuova Guerra Fredda, riassume Hudson, «è quello di rompere la Russia, o almeno di ripristinare la sua cleptocrazia manageriale di Eltsin», assistita dagli “Harvard Boys”, «con gli oligarchi che cercano di incassare le loro privatizzazioni nei mercati azionari occidentali».

 Il cartello Ogam «sogna ancora di acquistare il controllo di maggioranza di Yukos e Gazprom».

Quanto a Wall Street, «vorrebbe ricreare un boom del mercato azionario russo». E gli investitori del Mic (armamenti) vorrebbero «anticipare felicemente la prospettiva di vendere più armi, per contribuire a realizzare tutto questo».

Sul fronte opposto, invece, «l’obiettivo a lungo termine della Russia è di strappare l’Europa dal dominio della Nato e degli Stati Uniti e, nel frattempo, creare con la Cina un nuovo ordine mondiale multipolare centrato su un’Eurasia economicamente integrata».

 Dato che la Russia non invaderà mai l’Europa, riflette Hudson, gli europei finiranno per chiedersi perché mai pagare cifre esorbitanti per l’armamento Usa, e perché mai strapagare l’energia fornita da Washington, oltre a «pagare di più per il grano e le materie prime prodotte dalla Russia», perdendo anche la possibilità di fare profitti con l’export verso la Russia e, domani, forse, anche verso la Cina.

 Ma le complicazioni non finiscono qui: «La confisca da parte degli Stati Uniti delle riserve monetarie russe, a seguito del recente furto delle riserve dell’Afghanistan (e del sequestro dell’Inghilterra delle scorte auree venezuelane ivi detenute) minaccia l’adesione di ogni paese al Dollar Standard, e quindi il ruolo del dollaro come veicolo per il risparmio in valuta estera da parte delle banche centrali del mondo.

Ciò accelererà il processo di de-dollarizzazione internazionale già avviato da Russia e Cina, facendo affidamento sulle reciproche partecipazioni delle valute dell’altra».

A lungo termine, conclude l’economista, è probabile che la Russia si unisca alla Cina nel formare un’alternativa al Fmi e alla Banca mondiale, tuttora dominati dagli Stati Uniti.

«L’annuncio della Russia di voler arrestare i nazisti ucraini e tenere un processo per crimini di guerra sembra implicare che un’alternativa alla corte dell’Aia sarà istituita dopo la vittoria militare della Russia in Ucraina.

Solo un nuovo tribunale internazionale – aggiunge il professor Hudson – potrebbe processare i criminali di guerra che vanno dalla leadership neonazista ucraina fino ai funzionari statunitensi responsabili di crimini contro l’umanità come definiti dalle leggi di Norimberga».

Hudson si aspetta che Mosca si ritiri a breve, dopo aver raggiunto gli obiettivi: proteggere i russofoni e allontanare da Kiev la minaccia diretta alla propria sicurezza.

Infine, emerge l’autogol del “blob americano”: «La più enorme conseguenza involontaria della politica estera statunitense è stata quella di portare Russia e Cina insieme, insieme a Iran, Asia centrale e altri paesi, lungo la Belt and Road Initiative».

Se la Russia sognava di «creare un nuovo ordine mondiale», finalmente in armonia con l’Occidente, «è stato l’avventurismo statunitense a portare il mondo in un ordine completamente nuovo».

Un assetto «che sembra essere dominato dalla Cina, come vincitore predefinito, ora che l’economia europea è essenzialmente dilaniata e che l’America è rimasta con ciò che ha preso dalla Russia e dall’Afghanistan, ma senza la possibilità di ottenere un sostegno futuro».

Sperando che, ovviamente, tra Putin e Biden esista un accordo, sotto banco, per non far degenerare oltre la situazione, evitando cioè lo scontro diretto.

Tutti sanno che, in quel caso, non ci sarebbero vincitori.

Discorsi che sembrano folli, nel 2022: eppure, Usa e Russia sono entrate in “allerta atomica”.

E paesi come l’Italia si accingono a varare aiuti militari al regime di Kiev.                                   Lo schema è tragicamente evidente: dipingere la Russia come aggressore, demonizzandola, così come graziosamente richiesto dai tre grandi cartelli che, secondo Hudson, avrebbero pianificato l’intero disastro: armamenti, energia e finanza.

 

 

 

La Russia divorzia dall’Occidente:

ora il mondo cambierà.

Libreidee.org-Feder Lukyanov-(03/3/2022)- ci dice:

 

L’intervento militare russo in Ucraina ha segnato la fine di un’epoca nello stato degli affari globali dopo che il presidente Vladimir Putin ha lanciato l’azione la scorsa settimana. Il suo impatto si farà sentire negli anni a venire, ma Mosca si è posizionata per “diventare un agente di cambiamento cardinale per il mondo intero”.

L’operazione delle forze armate russe in Ucraina segna la fine di un’era. Ha avuto inizio con la caduta dell’Unione Sovietica e la sua dissoluzione nel 1991, quando una struttura bipolare abbastanza stabile è stata ribaltata da quello che alla fine è diventato noto come “Ordine mondiale liberal (Dem Usa)”.

Ciò ha aperto la strada agli Stati Uniti e ai loro alleati per svolgere un ruolo dominante nella politica internazionale incentrata sull’ideologia universalista.

La crisi si è manifestata molto tempo fa, anche se non ci sono state resistenze significative da parte delle grandi potenze che sono rimaste insoddisfatte della loro posizione nel nuovo campo di gioco politico.

In effetti, per un periodo piuttosto lungo (almeno un decennio e mezzo), non c’era stata praticamente alcuna opposizione.

I paesi non occidentali, in particolare Cina e Russia, hanno compiuto sforzi per integrarsi nella gerarchia.

Pechino è riuscita non solo a farlo, ma ha anche sfruttato al meglio la situazione per prendere piede come giocatore dominante. Mosca, tuttavia, ne è uscita molto peggio e ha impiegato più tempo per adattarsi a questo nuovo ordine mondiale e consolidare un posto rispettabile all’interno delle sue fila.

Il sistema si è rivelato allo stesso tempo rigido e traballante poiché escludeva concettualmente qualsiasi equilibrio di potere. Ancora più importante, tuttavia, non ha consentito un livello sufficiente di diversità culturale e politica, che è intrinsecamente essenziale per il funzionamento sostenibile del mondo.

Una visione del mondo uniforme che escludeva tutte le altre è stata imposta utilizzando vari mezzi, compresi gli atteggiamenti nei confronti dell’attività militare.

L’operazione russa è un’immagine speculare di ciò che gli Stati Uniti ei loro alleati hanno fatto più di una volta negli ultimi decenni in diverse parti del mondo. Secondo la leggenda, lo zar Pietro il Grande brindava ai suoi “maestri svedesi” dopo la battaglia di Poltava nel 1709. Ora, l’attuale leadership russa può anche dire di aver imparato molto dall’Occidente. Nelle azioni della Russia in Ucraina, è facile individuare gli elementi – dall’esercito all’informazione – che erano presenti in America e nelle campagne della Nato contro la Jugoslavia, l’Iraq e la Libia. La tensione è stata a lungo in ebollizione e l’Ucraina è ora diventata la prima linea decisiva.

Questa non è una battaglia ideologica come quella a cui si è assistito nella seconda metà del Novecento.

 L’egemonia mondiale è attualmente sfidata a favore di un modello molto più distribuito.

Il vecchio concetto di “sfere di influenza” della Guerra Fredda non è più applicabile perché il mondo è diventato molto più trasparente e interconnesso, rendendo possibile l’isolamento solo in misura limitata.

Almeno, questo è quello che abbiamo pensato – fino ad ora.                                                          Come spesso è accaduto in passato, la lotta attuale si sta svolgendo per un territorio strategicamente importante. Il vecchio adagio “la storia si ripete” è evidente quando si passa da un media all’altro. Due diversi approcci si sono scontrati.

Da un lato, c’è l’esercizio dell’hard power classico, che è guidato da principi semplici, rozzi, ma chiaramente comprensibili: sangue e terra. Dall’altro, dall’altro, un metodo moderno di propagazione degli interessi e dell’influenza, realizzato attraverso un insieme di strumenti ideologici, comunicativi ed economici, efficaci e, allo stesso tempo, malleabili, comunemente chiamati “valori”.

 Dalla Guerra Fredda, il più moderno di questi approcci è stato quasi sempre il metodo di riferimento. Chiamiamola con il suo nome alla moda, ma impreciso, “guerra ibrida”. Per la maggior parte, tuttavia, questo non ha mai incontrato una seria resistenza, per non parlare di uno scontro armato diretto. L’Ucraina 2022 è il test decisivo che dimostrerà quale di questi approcci regnerà vittorioso. In questo senso, hanno ragione coloro che sospettano che le conseguenze potrebbero essere molto più profonde di quanto pensassero.

La dirigenza russa, che ha deciso misure estremamente drastiche, probabilmente ne ha compreso le conseguenze, o addirittura vi ha consapevolmente aspirato. La pagina della cooperazione con l’Occidente è stata voltata. Ciò non significa che l’isolazionismo diventerà la norma, ma segna la fine di un importante capitolo storico delle relazioni politiche.

La nuova Guerra Fredda non finirà presto.

Dopo qualche tempo, gli effetti che l’attuale operazione militare ha causato molto probabilmente cominceranno a placarsi, e alcune forme di interazione riprenderanno, ma la linea è inevitabilmente tracciata.

Anche in uno scenario favorevole, passeranno molti anni prima che le sanzioni vengano revocate e che i legami vengano ripristinati in modo graduale e selettivo. La ristrutturazione delle priorità economiche richiederà un approccio diverso, che stimolerà lo sviluppo in alcuni modi e lo rallenterà in altri.

La parte più attiva della società russa dovrà rendersi conto che il suo vecchio modo di vivere è scomparso. “Fort Russia” ha deciso di mettere alla prova la sua forza e, allo stesso tempo, è diventato un agente di cambiamento cardinale per il mondo intero.

(Fëdor Lukyanov, “La fine di un’era: la pagina della cooperazione con l’Occidente è stata voltata”, da “Russia Today” del 1° marzo 2022. Caporedattore di “Russia in Global Affairs”, Lukyanov è presidente del Council on Foreign and Defence Policy e direttore della ricerca del Valdai International Discussion Club).

 

 

 

 

 

 

l resto del mondo sta con

la Russia: la pagheremo cara.

Libreidee.org- Marco Pata- (04/3/2022)- ci dice :

 

Secondo me, i russi si sono resi conto del fatto che gli occidentali – guerra o non guerra – avrebbero comunque imposto sanzioni molto pesanti. E così, hanno deciso di togliere anche l’ultimo paletto che sorreggeva la narrazione dell’Occidente, ora chiamato da Putin “l’impero della menzogna”.

 L’isolamento della Russia, da parte nostra, avrà ripercussioni internazionali gravissime. Noi adesso siamo chiusi nel nostro mondo e guardiamo solo a quello che succede qui. Il resto del mondo, invece, è alla finestra: sta vedendo che c’è una nazione che ha deciso di dire “no”, ponendosi come un ostacolo. La Russia è diventata un Kathécon, nei confronti del nulla della cultura occidentale che sta avanzando.

E questo baluardo potrebbe essere di esempio per il resto del mondo. I presidenti del Brasile e dell’Argentina, che sono appena stati a Mosca, hanno detto di non avere nessuna intenzione di imporre sanzioni alla Russia (così anche il presidente del Messico, ndr).

Paesi africani – come la Repubblica Centrafricana – hanno immediatamente riconosciuto le repubbliche del Donbass.

Il Mali ha cacciato l’ambasciatore francese e ha detto alle truppe di Parigi che devono sloggiare, il prima possibile. Le reazioni dello stesso Oriente si diversificano in vari modi dalle posizioni occidentali. Il Pakistan giudica sostanzialmente corretta l’azione russa. L’India, idem con patate. Quindi: il resto del mondo comincia a domandarsi: vuoi vedere che, forse, è possibile ribellarsi al dominio anglosassone?

Secondo me, le ripercussioni future saranno gravissime per noi. Faccio un esempio: se una azienda indiana facesse un appalto e trovasse, a parità di punteggio, una ditta francese e una compagnia malese, credo che preferirebbe lavorare con quella malese, perché sa che a quella francese, un giorno – magari dopo una telefonata da Washington – potrebbe essere chiesto di applicare sanzioni contro il committente e quindi non portare a termine il lavoro.

L’Europa, soprattutto, rischia di rimanere isolata, rispetto al resto del mondo. Pian piano, nei prossimi anni, gli altri paesi potrebbero iniziare a rifiutarsi di lavorare con noi, se continuiamo con questa isteria. Questo, a mio parere, sarà un problema grave, da affrontare in futuro. Del resto, la manovra in atto in Ucraina – manovra di origine statunitense: tagliare i ponti con la Russia – è chiaramente mirata a colpire proprio l’Europa.

Il fatto di continuare a sostenere questo regime ucraino, addirittura fornendogli armi e favorendo il reclutamento di mercenari, potrebbe essere considerato come un atto di guerra vero e proprio, capace di causare incidenti molto gravi: e ora vedremo quali contromisure la Russia deciderà di intraprendere, per contrastare queste nostre azioni.

Certamente, il piano americano era quello di interrompere totalmente i rapporti economici tra la Russia e l’Europa, quindi non solo la fornitura del gas, e di sostituirsi come fornitore di energia e di altri beni e materie prime, nei confronti degli europei.

Questo, a mio avviso, in Europa causerà una crisi terribile: già dobbiamo ancora percepire il contraccolpo della crisi post-Covid; figuriamoci se ora si aggiunge anche una terribile crisi energetica, oltre a una crisi delle materie prime, che infatti sta arrivando.

Pensiamo anche solo al grano, per esempio: la Russia è il primo esportatore di grano, nel mondo. Noi avremo l’impossibilità di ricevere grano russo, mentre loro lo venderanno altrove, senza problemi (tutto l’Oriente ne ha bisogno). Chi avrà problemi di approvvigionamento di materie prime saremo noi.

 C’è anche da scontare il problema dei trasporti, della logistica: l’aumento dei costi, specie delle merci in partenza dalla Cina, è enorme.

Quindi l’Occidente, progressivamente isolato dal resto del mondo, secondo me va verso un periodo molto buio. Se gli americani avevano una posizione preconcetta, nei confronti della Russia, gli europei hanno dimostrato di scontare un grande difetto: non hanno capito che la Russia è il diaframma tra l’Oriente e l’Occidente.

Quindi, diventerà il nuovo punto di bilanciamento della politica e dell’economia mondiale. E dunque, diventando la Russia uno dei prossimi centri del mondo, se noi ci auto-escludiamo dall’accesso a questo mercato (che apre le porte ad altri mercati), questo potrebbe avere conseguenze gravissime, per la nostra economia.

(Marco Pata, dichiarazioni rilasciate a Fabio Frabetti di “Border Nights” nella diretta “Russia: quello che devi sapere”, in streaming su YouTube dal 1° marzo 2022. Pata è un avvocato d’affari con vasta esperienza negli scambi imprenditoriali tra Europa e Russia).

 

 

 

 

 

Covid, Crisanti: "Abolire Green pass

super e normale, non hanno più senso"

msn.com- Signo-Day -(11-3-2022)-ci dice :

 

Io, dal 1° aprile, abolirei del tutto sia il super che il Green pass". Lo ha detto il virologo Andrea Crisanti intervenuto a Un giorno da pecora su Rai Radio 1. "Con tutti questi vaccinati non ha più senso mantenerlo, anche perché l'Italia non è che abbia fatto molto meglio di altri Paesi che non l'avevano adottato”, ha chiarito il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova.

"Tutto finirà quando le persone tra i 12 e i 60 anni si saranno ripetutamente immunizzate" contro Covid-19, "o con vaccinazioni o con infezioni, e via via che invecchiano mantengono il livello di protezione. Cosa che succederà tra qualche anno, non subito, diciamo tra 2 o 3 anni”, ha proseguito l’esperto.

Per Crisanti le uniche persone da tutelare sono i fragili che “non riescono a sviluppare una risposta immunitaria protettiva". Il resto delle persone che sono immunizzate, o con il vaccino o avendo contratto il virus, “se si contagiano o sono asintomatiche o hanno una malattia molto leggera".

E sul tema dei profughi ucraini che potrebbero portare a una crescita dei contagi, il virologo è sicuro che non ci siano rischi: "Nel nostro Paese abbiamo circa 60mila casi di Covid al giorno. Supponiamo di ospitare 50mila rifugiati ucraini e che il 10% sia infetto: sarebbero 5mila e non avrebbero nessun impatto sulla nostra situazione. Non bisogna avere paura di questa possibilità, possiamo ospitare queste persone senza rischi".

Solo qualche giorno fa era stato Matteo Bassetti, direttore del Reparto Malattie Infettive del San Martino di Genova, a lanciare l’allarme di un possibile scoppio di nuovi focolai del virus con l’arrivo di profughi dall’Ucraina. "Attenzione, perché dall'Ucraina potrebbe tornare un fuoco di ritorno del Covid, con selezione magari di nuove varianti", aveva detto l’infettivologo.

"Oltre ad aiutare in maniera umanitaria le persone che arrivano dall'Ucraina, bisognerebbe aiutarli anche dal punto di vista sanitario, perché due terzi della popolazione non è vaccinata", aveva infatti osservato Bassetti.

 

 

 

 

“Io sono un autarchico”. Ora tutti sovranisti,

 ma sempre col permesso della UE.

Visionetv.it- Giulia Burgazzi-(11 Marzo 2022)- ci dice :         

 

Una conversione così repentina non si vedeva dai tempi in cui San Paolo percorreva la via di Damasco. Dall’essere globalisti e neoliberisti allo scoprirsi sovranisti e autarchici, in Italia e nell’UE c’è stato un amen. E quell’amen si chiama guerra in Ucraina. Disgrazia vuole (ed è una grande disgrazia) che l’UE impedisca all’Italia il passaggio successivo. Il passaggio cioè alla sovranità nazionale. Risultato: ci tocca chiedere a Bruxelles il permesso perfino per piantare più grano.

Anche a prescindere dalla necessità della sovranità nazionale, inoltre, il passaggio dal liberismo (Dem Usa) al sovranismo economico andava preparato col tempo e per tempo, come ha fatto la Russia.

Così come è stato effettuato, è un bagno di sangue, dove il sangue è quello versato dai poveri-cristi. Coloro che durante trenta e più anni di liberismo (Dem Usa) e globalismo  si sono comportati come squali mangiando i pesci più piccoli, invece, sono ingrassati abbastanza per cavarsela anche ora.

Fino all’altro ieri l’Unione Europea, e l’Italia a rimorchio, pontificavano che non valeva la pena di produrre. Il mercato, l’unico grande mercato globale plasmato dal liberismo, ci avrebbe inondato di merci a basso prezzo: ad un prezzo più basso che se le avessimo prodotte noi. Bastava diversificare i canali di approvvigionamento. Bastava aspettare che qualcuno fosse disposto a fare un’offerta per noi più vantaggiosa: non importa se a spese dell’ambiente e della dignità umana.

Adesso invece UE e Italia hanno scoperto all’improvviso una cosa che si chiama sovranità. Quel fenomeno per cui, incredibile presa d’atto!, se non sai provvedere ai tuoi bisogni sei in balìa di chi può soddisfarli.

Oggettivamente, il gas russo è (sarebbe) quello più a buon mercato. Anche il grano russo non era male come prezzo. Dato che l’ordine di scuderia era: liberismo!, l’Italia e l’UE hanno importato a piene mani. Poi un pizzino da Washington ha messo in chiaro che bisognava punire la Russia a qualsiasi costo. Roma e Bruxelles hanno detto signorsì.

Così, per danneggiare la Russia attraverso le sanzioni, il prezzo dell’energia è diventato fuori controllo, con tutte le conseguenti ricadute economiche e sociali.

Ma se l’Italia ha poco o niente idrocarburi (sarebbero necessari molti anni prima di poter fare affidamento sulle rinnovabili), almeno sarebbe in grado di rimediare all’altro problema: quello di non poter più importare il grano per fare il pane.

Solo che qui c’è un ostacolo. Prima di piantare più grano, l’Italia deve chiedere il permesso all’UE. I suoi trattati vietano di mettere a coltura una maggiore estensione di terreno. Finché esisterà l’UE, nessun sovranismo economico potrà comportare una qualsiasi sovranità nazionale.

La situazione drammatica in cui ci troviamo oggi è l’effetto di scelte, pensate e portate avanti con feroce coerenza (da Klaus Schwab), per globalizzare l’economia, cancellare i diritti dei lavoratori, abbassare i salari e consentire alle oligarchie economiche di accumulare guadagni e privilegi inauditi.

Possiamo produrre grano, mais, beni alimentari, vestiario e quant’altro in misura molto maggiore di quanto facciamo. Tuttavia, grazie all’UE, abbiamo “scelto” di non farlo per importare dall’estero in base ai dogmi del neoliberismo.

 

Il risultato è stato la scomparsa della classe media e il progressivo impoverimento della stragrande maggioranza dei cittadini dei Paesi occidentali. Ora questa scelta di dipendenza dall’estero ci si ritorce contro, mostrando quanto il trionfo del capitalismo liberal(Dem Usa) in tutto il pianeta e la fine della storia fossero un’illusione. Si è infatti sciolta come neve al sole.

(GIULIA BURGAZZI).

 

 

 

 

 

Si fermano i camionisti, e Comuni non

sanno come pagare il gasolio dei bus.

Visionetv.it- Giuliana Burgazzi- (11 Marzo 2022)- ci dice : 

 

I camionisti si fermano a tempo indeterminato mentre i Comuni non sanno più come pagare il gasolio del trasporto locale, gli automezzi della raccolta rifiuti, le bollette: illuminazione pubblica compresa.

Stavolta quella dei camionisti non è una protesta: non ci saranno i blocchi stradali delle scorse settimane. A partire da lunedì, gli autocarri rimarranno nei depositi “per causa di forza maggiore”, ovvero per il rincaro del carburante. Continuare a lavorare, dicono in sostanza, significa lavorare in perdita. Sugli autocarri viaggia la gran parte delle merci, comprese quelle che riforniscono le fabbriche e i supermercati.

Gli autocarri fermi si sommano agli stop di varie attività produttive a causa dei folli rincari innescati dalle sanzioni alla Russia. Ma la Russia si è preparata per anni alla rottura dei rapporti commerciali con l’Occidente. L’Italia (e l’UE) no. Lo stop dei camionisti è una delle prime conseguenze visibili. Altre conseguenze visibili sono alla penuria di merci quali ad esempio i mangimi zootecnici.(E per questo dobbiamo ringraziare il “sacerdote” Klaus Schwab. Ndr ).

Il fatto che il Governo voglia mettere a punto un piano “per non far mancare il pane agli italiani” la dice lunga sulle prospettive. Il piano mira in sostanza ad aumentare le superfici coltivate a cereali, ma il mais (sempre che si trovino gli indispensabili fertilizzanti) non sarà maturo prima dell’autunno inoltrato mentre il maggior raccolto di grano si farà attendere fino all’estate 2023.

Comunque per ora i beni di consumo non mancano, anche se probabilmente la musica cambierà già nei prossimi giorni con il fermo degli autotrasportatori. Mancano invece i soldi per far fronte ai rincari di carburante ed energia. Non vale solo per le famiglie ma anche per i Comuni e per i servizi che essi erogano.

In assenza di stime globali, anche i dati frammentari già disponibili danno l’idea della situazione. La sola Napoli, se vuole continuare a far funzionare il trasporto locale, deve trovare 20 milioni. In Veneto il rincaro del carburante mette a rischio perfino gli scuolabus. E siccome hanno bisogno di carburante anche i camion della raccolta rifiuti, Roma medita di ridurre il servizio (peccato! Funzionava così bene…), oltre che di fermare la metropolitana alle 20.

Altro esempio: le bollette dell’azienda ospedaliera Careggi a Firenze. Salvo ulteriori rincari, le proiezioni indicano per fine anno una maggior spesa di oltre 25 milioni per l’elettricità e il riscaldamento. Al Comune di Pesaro, previste maggiori spese per la bolletta della luce (illuminazione stradale compresa) pari a 3,5 milioni.Delle due l’una: o tagliare i servizi, o aumentare le tasse. In ogni caso gli italiani non potranno che rimetterci. A Pisa la piscina è già chiusa.   (GIULIA BURGAZZI ).

 

 

 

 

“Se rimarrete al freddo e al buio è colpa di Putin”.

Ma perché parlano di blackout da due anni?

Visionetv.it- Martina Giuntoli -(11 Marzo 2022 )- ci dice :      

 

Da quando la guerra in Ucraina ha catturato la scena internazionale la questione energetica è diventata un must talk, ogni giorno dichiarazioni come proiettili si incrociano sulle teste e nei portafogli degli italiani con precisione incredibile. “L’orso bruno vi farà rimanere tutti al freddo e al gelo”, dichiarano in coro i leader dell’Europa Atlantista, mentre i cittadini si interrogano seriamente se da domani si potranno sedere in auto e accendere il quadro, oppure quante volte ancora potranno accendere il riscaldamento in casa, o se dovranno fare a turno per utilizzare gli elettrodomestici.

Ma il tutto non ha avuto inizio hic et nunc. La storia è andata piuttosto diversamente da come la vogliono raccontare.

“Rimarrete tutti al freddo e al buio“, ci avvisava l’Unione Europea, povera Cassandra inascoltata del mondo globalista.  Hanno cominciato con questo mantra due anni fa, quando di  problemi energetici non se ne ravvisava nemmeno il sentore.  In tutta onestà,  a inizio psico-pandemia si facevano file chilometriche per accaparrarsi la scorta di carta igienica,  non per comprare plaids in stile scozzese da indossare sotto le coperte o carbonella per un falò di fortuna.

E proprio come accadde per la profezia sulla pandemia di Bill Gates, che anni prima dell’arrivo del Covid si presentò in un Ted Talk con la sfera di cristallo e un bel bidone rosso, nessuno infatti comprendeva all’epoca di cosa si stesse parlando esattamente.

Ecco ora invece, anno domini 2022,  abbiamo capito che ogni volta che una crisi è annunciata, la crisi si avvererà, perché a costoro piace vincere facile: scommettono solo quando sanno di vincere.

Due anni fa, all’indomani del primo pesantissimo lockdown  quel che avevamo davanti agli occhi era esattamente l’opposto, problemi di stoccaggio del petrolio per la domanda in forte crollo, il prezzo della benzina a minimi storici, letteralmente nulla che facesse presagire quel che abbiamo sentito o visto poi.

Eppure in un regolamento approvato dalla Unione Europea del 2019, già si diceva che gli Stati Membri si sarebbero dovuti adoperare per individuare scenari di crisi energetica globale per valutare la loro preparazione ad affrontare l’emergenza conseguente. Un po’ come quando si svolse Event 201, nell’ottobre 2019,  qualche mese prima dell’avvento del Sars Cov 2. Coincidenze. Strane coincidenze.

A fine 2020, dopo quasi quasi un anno di vita “on the edge“, si cominciò con i blackout.

Non ci venne detto  di prepararsi nel caso fossero avvenuti, ma per quando sarebbero avvenuti. Nel gennaio del 2021 ad esempio si è rischiato il blackout in tutta Europa oltre ad un’interruzione di energia  anche a livello industriale. “Un problema in Croazia”, si disse, “basta per tagliar fuori un intero continente.” E ancora  “incidenti come questi saranno sempre più frequenti e (…) potranno avvenire anche in paesi con elevati standard di sicurezza della rete.(…)”, sentenziò con caduta di scure un monolitico Stefen Zach, della compagnia austriaca EVN AG.

E poi miracolosamente, ed arriviamo in tempi più recenti,  esce dal cappello il caro bollette.  Ma siamo ancora lontani dal conflitto, siamo ancora nel 2021. Eppure Draghi sa in anteprima che l’energia costerà molto di più, sa che i conti di luce e gas andranno alle stelle, e che questo causerà problemi agli italiani.

“Avete lavorato molto in smart working, anche quello incide”, quella la scusa del momento. Una tra le tante.

Ci siamo tutti chiesti, all’epoca, come mai in piena pandemia i politici europei si fossero messi a pronosticare disastri energetici. Non riuscivamo a darci una risposta.

Ora una risposta c’è: forse sapevano che sarebbe scoppiata una guerra, e che avrebbe coinvolto i nostri fornitori di gas. D’altronde, sembra che la Nato si preparasse da parecchio tempo ad attaccare la Russia. A noi invece nessuno ha detto niente: mascherine, lockdown, vaccini, blackout… e zitti.

(MARTINA GIUNTOLI).

 

 

 

 

I movimenti militari suggeriscono che l’Ucraina

sarà una nuova Siria, al centro dell’Europa.

Visionetv.it-Debora Billi- (11 Marzo 2022 )- ci dice :

 

Come stanno sostenendo da più parti esperti e commentatori,  l’obiettivo occidentale sembra quello di trasformare l’Ucraina in una nuova Siria o un nuovo Afghanistan. Un pantano per i russi insomma, ma senza minimamente curarsi del fatto che l’Ucraina sia al centro dell’Europa.

Al riguardo vi proponiamo l’analisi di un esperto che sta girando molto sui canali Telegram russi (come questo ad esempio, molto seguito), dove le valutazioni geopolitiche basate sulle reali operazioni di guerra vanno per la maggiore. A differenza di qui da noi dove invece si punta sul terrore irrazionale o il piagnisteo collettivo.

Non c’è una fonte originale, ma trattandosi di personali valutazioni e opinioni si è ovviamente liberi di prenderla in considerazione o meno. E’ comunque importante vedere come i russi siano perfettamente consapevoli dell’evoluzione dello scenario. La traduzione è fatta via Google, e poi resa più leggibile con piccoli aggiustamenti che non modificano il senso o il contenuto. Buona lettura.

Fonti di informazione ucraine riferiscono che lo stato maggiore dell’Ucraina ha deciso di non rilasciare il gruppo del fronte orientale, quello che ha ingaggiato le truppe dell’LDNR (Donbass, NdT). Le principali forze della riserva delle forze armate ucraine saranno dirette a rafforzare la difesa di Odessa, Kiev e Kharkov.

Al momento, il gruppo orientale è minacciato dal completo accerchiamento (se non già accerchiato). Per quanto ne sappiamo, queste sono le unità più pronte al combattimento delle forze armate ucraine, che avrebbero dovuto essere inviate a combattere nell’LDNR secondo il piano dello stato maggiore delle forze armate ucraine. A quanto pare, a Kiev non ci sono invece particolari speranze legate a queste unità, vista la situazione generale.

In precedenza, c’erano anche informazioni secondo cui le forze armate ucraine avevano carenza di personale, e la di Difesa avrebbe aiutato l’arruolamento consegnando uomini agli uffici di registrazione e arruolamento militare aperti nei negozi, per le strade, ecc.

Tutto indica che Kiev creerà sacche di resistenza in varie città che sono già sotto il controllo delle forze armate RF e manterrà la difesa nelle grandi città (Kiev, Kharkov, Odessa, Dnipro). Non sono più interessati al fronte orientale in quanto tale, l’unico compito è che resista un po’ più a lungo di quanto è destinato a fare ed esaurisca al massimo le forze armate RF. Tutti gli appelli a Kiev per la resistenza della popolazione, manifestazioni, distribuzione caotica di armi, bombe molotov, tutto questo serve per creare caos negli insediamenti, che:

1. Provocherà grandi perdite tra la popolazione civile;

2. Diventerà il fulcro dell’inizio della resistenza partigiana;

3. Porterà allo scenario siriano e afgano.

La caduta delle grandi città provocherebbe demoralizzazione sia nei ranghi delle Forze armate ucraine che tra la popolazione civile, e porterebbe al completo collasso. Pertanto, l’intero processo negoziale, i vari corridoi umanitari, le loro interruzioni obbligatorie, ecc. mirano solo a una cosa: perdere tempo, allungare le ostilità.

Chi è il beneficiario di questo scenario, lo abbiamo già detto più volte. Le città saranno tenute a spese della popolazione civile, il che impedirà dure spazzate e attacchi aerei da parte delle forze armate della RF, nessuno lascerà andare lo scudo umano sotto forma di civili a Kharkov, Kiev, Odessa, Mariupol – se la popolazione civile o la maggior parte di essa lasciasse la città, ci sarebbe una pulizia e la caduta della città diventerebbe questione di un breve periodo di tempo. Pertanto, i corridoi umanitari continueranno ad essere interrotti e se la popolazione civile li attraverserà, sarà solo una goccia nell’oceano.

Il tempo speso per organizzare corridoi umanitari, negoziazioni, sospensioni per cessate il fuoco, e così via, sarà utilizzato per ritardare l’avanzata delle Forze Armate RF e creare nodi difensivi più forti nelle grandi città.

L’Ucraina è uno strumento con cui si sta creando un Afghanistan europeo accanto alla Russia. L’Ucraina orientale, insieme alla sua popolazione, è già uno strumento di Kiev, con l’aiuto del quale si sta attuando il piano per creare un Afghanistan europeo. (DEBORA BILLI).

 

 

 

 

La fine dell'illusione.

MSN.COM-ILGIORNALE.IT-Nicola Porro- ( 12-3-2022)- ci dice :

 

Alla fine del secolo scorso si teorizzò la fine della Storia: era crollato il comunismo, le tecnologie stavano rapidamente e «singolarmente» prendendo piede e le democrazie liberali sembravano l'unico modo di governare gli uomini che crescevano di miliardi e morivano più tardi. In un paio di decenni ci siamo ricreduti.

(Ma poi ci ha messo lo zampino lo sciamano  Klaus Schwab …Ndr.)

La pestilenza ci ha portato indietro di secoli, con lazzaretti, quarantene, libertà negate, lasciapassare e morti. E ora la guerra. L'impero sovietico sarà morto, ma la Russia no. Vediamo immagini dell'altro secolo. Si combatte scavando trincee; gli innocenti che scappano vengono uccisi per strada dai colpi di mortaio; le città hanno fame e gli assedi sono ritornati una strategia di attacco.

L'Occidente è come scioccato. Ancora convinto che fosse finita, si indaffarava a cancellarla: rinnegando il suo passato, distruggendo i suoi simboli e le sue statue. Della Storia rimane solo qualche ottuso senso di colpa. E ora cerca goffamente di rispondere con lo stesso criterio all'invasione russa. Proibisce Dostoevskij e fa fuori un direttore di orchestra perché ritiene che questa rappresenti un'arma. Piuttosto è l'istantanea della nostra inadeguatezza.

I russi, che al pari degli ucraini hanno temuto poco il Covid, hanno gli scarponi nel fango: subiscono perdite e uccidono come avviene nelle guerre vere. Rubano le galline per campare, strappano le giacche per riscaldarsi, cercano un giaciglio nei palazzi bombardati. Non si addestrano sul videogioco Fortnite, surrogato psichedelico della leva per una generazione di occidentali.

E la Storia improvvisamente ha ripreso a correre e non lo capiamo. Facciamo i duri con le sanzioni, ma quanto possiamo resistere con la benzina a 2,3 euro? In Ucraina, la resistenza mischia il petrolio con la pece per fare le molotov da lanciare sui carri.

Da noi quelle 4mila e seicento lire al litro ci riportano agli anni '70. Un ministro ha detto che dovremo uccidere gli animali, perché tra poche settimane non avremo di che sfamarli.

Abbiamo giocato con l'agricoltura, fingendoci Heidi e pensando al futuro del pianeta, e mettendo gli animali in Costituzione solo poche settimane fa: tra poco dovremo fare una strage per non farli morire di fame. In Ucraina, come nella Strada di McCarthy, si vaga per le città alla ricerca di un avanzo.

Pensiamo di sconfiggere il nemico con un codice alfanumerico che non potranno più usare per le transazioni bancarie (il famoso Swift), ma poi gliene diamo qualche copia per continuare a venderci gas e petrolio, che essendo diventato più prezioso, finanzia le loro guerre.

Noi occidentali pensavamo che la Storia fosse finita, si è messa invece a correre all'impazzata; e mentre ancora non ce ne rendiamo conto, a due passi da casa nostra, la stanno scrivendo.

 

L'Ucraina ha ospitato laboratori illegali

di guerra biologica degli Stati Uniti.

Unz.com- PAUL CRAIG ROBERTS -( MARZO 10, 2022)- ci dice :

 

Il ministero degli Esteri russo ha confermato martedì scorso che le autorità ucraine hanno distrutto inventari di peste, antrace, tularemia, colera e altri agenti patogeni mortali nei laboratori illegali di guerra biologica statunitensi in Ucraina gestiti e finanziati dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per impedire loro di cadere in mani russe.

Il sottosegretario di Stato americano Victoria Nuland ha confermato i rapporti. Questi laboratori violano l'articolo I della Convenzione delle Nazioni Unite sulle armi biologiche.

 Questa violazione rende il governo degli Stati Uniti un chiaro criminale di guerra soggetto alla condanna a morte ai sensi delle leggi di Norimberga stabilite dallo stesso governo degli Stati Uniti.

Cosa avrebbe fatto Washington con questi agenti patogeni? Quali popolazioni sarebbero state destinatarie di questi doni da Washington? Russia? Europei e incolpati della Russia? Doveva esserci una nuova epidemia da usare per distruggere ciò che rimane della libertà civile nel mondo occidentale?

Ora che il governo degli Stati Uniti si è unito ai neonazisti ucraini, quanto tempo ci vorrà prima che la svastica sorvoli il mondo occidentale?

( Klaus Schwab è il nuovo Hitler …o no ?Ndr.)

Il governo cinese chiede a Washington perché Washington stava nascondendo il suo comportamento criminale illegale di guerra in Ucraina. Il ministero degli Esteri cinese chiede che Washington "rilasci informazioni specifiche pertinenti, tra cui quali virus sono memorizzati e la ricerca che è stata effettuata".

Gli americani stupidi non capiscono che "il loro governo", in realtà il governo del gruppo dirigente d'élite globalista (Dem Usa) guidato dall'avidità e dal potere, è un'impresa criminale. Gli americani avvolti nella bandiera andranno alla morte in totale ignoranza.

Il portavoce del governo cinese Zhao Lijian ha detto che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti controlla 336 laboratori biologici nascosti in 30 paesi e che le attività di guerra biologica degli Stati Uniti in Ucraina sono solo "la punta dell'iceberg".

Quindi, ciò che l'invasione russa dell'Ucraina ha portato avanti è una prova concreta che Washington sta violando la convenzione sulla guerra biologica che Washington ha firmato e nasconde il suo impegno illegale nella ricerca sulla guerra biologica non solo negli Stati Uniti ma anche in altri 30 paesi.

Il male che risiede a Washington non ha precedenti nella storia umana. (Klaus Schwab  nei suoi scritti- rispettati ed eseguiti da tutti i governi globalisti  occidentali - vuole distruggere l’attuale  genere umano ! Ndr.).

 

 

 

L'Ucraina e le teorie della cospirazione

 della guerra biologica.

Unz.com- RON UNZ -( 10 MARZO 2022)- ci dice :

 

 

Diversi giorni fa un analista politico mainstream mi ha lasciato una nota in cui si menzionava che i russi sostenevano di aver scoperto l'esistenza di una rete di laboratori di guerra biologica in Ucraina, finanziati dal Pentagono americano e presumibilmente lavorando con l'antrace e la peste. Dato che gran parte della mia attenzione negli ultimi due anni era stata sul programma di guerra biologica americano e sul suo possibile dispiegamento, si chiedeva cosa pensassi della questione.

Avevo visto alcune delle stesse accuse russe turbinare su Internet e non avevo prestato molta attenzione. Da un lato, nel corso dei decenni l'America aveva speso oltre 100 miliardi di dollari in "bio-difesa", il termine eufemistico per lo sviluppo della guerra biologica, e avevamo il programma più antico e più grande del mondo, uno dei pochi mai schierati in combattimenti nella vita reale. Quindi stanziare alcuni milioni o addirittura decine di milioni per i laboratori in Ucraina difficilmente sarebbe implausibile.

Ma d'altra parte, anche se non l'avessimo fatto, i russi potrebbero certamente dire che lo abbiamo fatto, con quelle accuse che sono esempi quasi stereotipati della "propaganda nera" usata da un esercito invasore per giustificare il suo attacco al mondo. Dal momento che non leggo l'ucraino, i documenti che i russi affermavano di aver trovato non avrebbero significato nulla per me, e ad eccezione degli zelanti partigiani di entrambe le parti, dubitavo che qualcun altro sarebbe stato convinto in un modo o nell'altro.

Tuttavia, la situazione è cambiata drasticamente martedì, a causa della testimonianza del Congresso del sottosegretario di Stato Victoria Nuland, capo architetto della nostra politica ucraina. Sembrava non solo riconoscere l'esistenza di quei bio-lab ucraini, ma era anche apparentemente preoccupata che il loro pericoloso contenuto potesse cadere in mani nemiche, sembrando così confermare completamente quelle scioccanti accuse russe.

Non ho mai considerato i Neoconservatori particolarmente brillanti, ma l'autogol finale di gioco che ha segnato su una questione di grande importanza internazionale potrebbe aver stabilito un nuovo record di totale incompetenza.

Non ero certo l'unica persona a notare le enormi implicazioni dell'apparente divulgazione di Nuland.

 Glenn Greenwald è uno dei giornalisti di più alto profilo al mondo, e ha rapidamente pubblicato un lungo articolo ieri mattina esponendo i fatti e notando che i nostri fact-checker ufficiali dei media avevano trascorso un paio di settimane a denunciare e ridicolizzare accuse che ora sembrano essersi rivelate vere.

Victoria Nuland: l'Ucraina ha "strutture di ricerca biologica", preoccupata che la Russia possa coglierle.

La confessione del neocon getta luce critica sul ruolo degli Stati Uniti in Ucraina e solleva domande vitali su questi laboratori che meritano risposte

(Glenn Greenwald • Substack • 9 marzo 2022) .

Tucker Carlson ha dedicato il suo spettacolo più votato via cavo allo stesso problema, sottolineando la vergogna di dover citare i propagandisti ufficiali del governo russo e cinese sulla questione perché i nostri funzionari del governo americano avevano mentito.

Tutti i fatti non sono ancora arrivati, ma in questa fase penso che dovremmo probabilmente presumere che i documenti catturati forniti dai russi siano corretti, e il nostro bilancio della Difesa stava finanziando lo sviluppo di armi biologiche mortali nei laboratori ucraini vicino al confine russo, tra cui antrace e peste.

Dato che l'Ucraina è uno degli stati più corrotti d'Europa, la notizia di questi progetti è sicuramente trapelata, ed è facile capire perché i russi ne abbiano preso una visione molto oscura, contribuendo certamente alla loro decisione di invadere. Come reagirebbe l'America se un governo messicano rabbiosamente ostile sostenuto dalla Cina sviluppasse armi biologiche mortali vicino al confine americano?

Naturalmente, questa gigantesca storia basata sulla divulgazione involontaria di Nuland è stata totalmente ignorata dai media mainstream americani, ma la clip you-tube di Carlson di ieri sera si sta già avvicinando a un milione di visualizzazioni e i fatti continueranno a diffondersi.

Kevin Barrett ha rapidamente organizzato un'intervista con me e ha pubblicato un breve video che delinea la storia e la colloca in un contesto più ampio. In particolare, ha osservato che nel 2017, il presidente russo Vladimir Putin aveva sollevato serie preoccupazioni sulla guerra biologica sulla nostra raccolta di materiale biologico da russi etnici, certamente un progetto molto sospetto per il nostro governo da intraprendere.

In ogni caso, penso che sia stata una cosa estremamente spericolata e sciocca per il governo americano aver finanziato la creazione di strutture per la guerra biologica in Ucraina, un paese enormemente ostile al suo vicino russo dotato di armi nucleari.

E i governi che fanno cose estremamente spericolate e sciocche hanno molte più probabilità di aver fatto altre cose estremamente spericolate e sciocche, forse comprese quelle che hanno già avuto enormi conseguenze negative, come un milione di morti americane negli ultimi due anni. -

Durante quegli stessi due anni, ho pubblicato una lunga serie di articoli che delineano le prove forti, forse anche schiaccianti, che l'epidemia globale di Covid è stata il risultato di un attacco di guerra biologica americano contro la Cina (e l'Iran), con gli articoli che sono stati visti per un totale di oltre 400.000 volte e anche raccolti in un eBook liberamente scaricabile.

(Covid/ Biowarfare Ron Unz • The Unz Review • Aprile 2020-Dicembre 2021 ).

Le prove che ho accumulato sembrano piuttosto massicce e l'unico argomento che qualcuno abbia mai effettivamente sollevato dall'altra parte è che anche elementi canaglia dell'amministrazione Trump non avrebbero potuto fare nulla di così spericolato e sciocco. Penso che questo argomento sembri molto più debole oggi rispetto a una settimana fa.

Inoltre, alla fine del mese scorso il New York Times ha riportato un paio di nuovi articoli scientifici dei nostri migliori ricercatori sull'epidemia di Covid originale a Wuhan.

Questi risultati indicano che la prima infezione si è probabilmente verificata a fine novembre o all'inizio di dicembre, un po' più tardi di quanto si credesse in precedenza. Nel frattempo, nell'aprile 2020 ABC News ha riferito e la TV israeliana ha confermato che la nostra Defense Intelligence Agency aveva prodotto un rapporto segreto "nella seconda settimana di novembre" che descriveva un'epidemia di malattia "potenzialmente catastrofica" che si stava verificando a Wuhan. Questo rapporto della DIA ora sembra essere stato scritto prima ancora che la prima persona cinese fosse stata infettata.

Penso che la precedente divulgazione involontaria da parte dei nostri funzionari dell'intelligence rientri nella stessa categoria dell'errore di Victoria Nuland.

Tutto questo è stato discusso in tre delle mie interviste video del mese scorso, che ora hanno superato le 170.000 visualizzazioni totali.

Suggerisco alle persone di prendere in considerazione la possibilità di rivisitare questo materiale data la nuova divulgazione delle nostre attività di guerra biologica anti-russa in Ucraina.

 

 

 

Tucker Carlson va “all in”, chiama i laboratori

di guerra biologica degli Stati Uniti in Ucraina.

Unz.com- ANDREW ANGLIN -( 10 MARZO 2022)- ci dice :

 

C'era qualche domanda su dove Tucker Carlson sarebbe andato di fronte a questa situazione russa, con tutti i media che spingevano la bufala della guerra, e senza dubbio lui era sotto pressione per andare d'accordo con la narrativa di Fox, che è stata completamente scardinata nel chiedere una guerra mondiale con la Russia.

Anche io mi chiedevo in che direzione sarebbe andato, ma questa settimana ha dimostrato di avere 2Pac in secondo piano quando lui e il suo team stanno mettendo insieme queste sceneggiature, come "Non sono un assassino ma non spingermi".

Mercoledì, ha praticamente avuto la mia esatta opinione sulla cosa dei laboratori di guerra biologica. L'idea che gli Stati Uniti stessero finanziando questi laboratori in Ucraina, e poi non siano riusciti a distruggerli prima dell'invasione russa – o, sapete, dopo che è iniziata e sapevano che i russi sarebbero entrati nel giro di pochi giorni – suona come una teoria della cospirazione di notizie false schizo.

Tutti quelli che seguivano la situazione sentivano la gente dire questo prima che l'esercito russo uscisse e lo dicesse, e anche quando l'esercito russo è uscito e l'ha detto, non l'ho menzionato.

 So che i russi sono molto più onesti dell'Occidente, naturalmente, ma quando ho visto l'esercito russo dirlo, ci ho pensato per un secondo e poi ho pensato "ah beh, probabilmente hanno appena letto uno di quei fili di schizzo su /pol/ e hanno deciso di amplificarlo". Non li biasimerei davvero per aver pubblicato un paio di bufale, dato il numero di bufale con cui gli Stati Uniti stanno bombardando il mondo.

Ma poi questa settimana Victoria Nuland lo ha ammesso in un'audizione al Congresso.

Tucker ha coperto tutto questo nel segmento di apertura dello spettacolo.

È stato sorprendente che subito dopo lo spettacolo di Tucker, lo abbia consegnato a Sean Hannity, che ha aperto il suo spettacolo con quell'odiosa donna dai capelli corti dicendo che akshually, ciò di cui Vicki stava parlando è un programma in cui gli Stati Uniti stanno aiutando gli ucraini a smantellare i laboratori istituiti durante l'era sovietica.

Quindi, per essere chiari: la sua affermazione, che sostiene con "fonti del Pentagono", è che tra il 1991 e il 2014, questi laboratori erano semplicemente seduti lì, senza fare nulla, con la peste e l'antrace immagino solo nei frigoriferi negli edifici inutilizzati.

Poi, nel 2014, quando gli Stati Uniti hanno preso il controllo del paese, hanno inviato squadre per smantellare questi laboratori e, 8 anni dopo, ci stanno ancora lavorando.

Anche Jack Posobiec ha sottolineato quanto sia stato stridente passare da Tucker a Hannity dicendo "non pensare a questo, va bene, dobbiamo rimanere concentrati sul tentativo di assassinare Putin per salvare la democrazia".

Si noti che questo problema dei laboratori è stato affrontato anche da John Kirby al Pentagono, che ha completamente negato l'intera faccenda, come se Vicki non avesse fatto affatto queste dichiarazioni.

Immagino che stia chiamando Vicki una bugiarda? Voglio dire, l'ha detto Vicki.

Stanno tutti impazzendo per questo.

Jen Psaki ha avuto un lungo thread su di esso, anche non affrontando la dichiarazione di Vicki.

 C'è una sorta di modello chiaro qui.

Anche prima che la Russia si trasferisse in Ucraina, gli Stati Uniti continuavano a dire che stavano pianificando una "falsa bandiera".

È stato sconcertante sentire quel termine dal governo degli Stati Uniti, che ha sostenuto per decenni che le false flag non esistono – che sono solo un'illusione della teoria della cospirazione.

Ciò che era ovvio per me è che questo avrebbe permesso agli Stati Uniti di commettere un'atrocità contro i russi e poi dire "vedi, questa è la falsa bandiera di cui ti abbiamo avvertito".

Apparentemente, questo è ancora sul tavolo.

Naturalmente, potrebbero anche fare la loro falsa bandiera, gasare alcuni ucraini, quindi affermare che la Russia lo ha fatto perché stavano perdendo la guerra. Questa narrazione di "La Russia sta perdendo la guerra" non ha davvero alcun senso, perché è come, tutti quelli che seguono questo sanno che non stanno perdendo la guerra, e l'unica ragione per cui sembra andare lentamente è che Putin sta facendo un'ottica che si lamenta e cerca di minimizzare le vittime civili.

Continua ad andare avanti con questi cessate il fuoco di evacuazione civile, che si traducono sempre in soldati ucraini che sparano sui propri civili o semplicemente dicono che l'evacuazione deve essere annullata perché la Russia sta pianificando di sparare sui civili.

Ovviamente, tuttavia, la Russia sta guadagnando terreno ogni giorno e questo non andrà avanti per sempre. Alla fine, la Russia prenderà il paese, indipendentemente da quante armi e nonni scozzesi l'Occidente è in grado di spedire.

 

Parte dell'obiettivo è ovviamente quello di massimizzare le vittime e la distruzione di edifici e infrastrutture prolungando il conflitto.

Se continuano a sostenere falsamente che l'Ucraina può vincere la guerra, allora possono continuare a giustificare l'invio di queste armi e l'estensione del conflitto.

 (Come nota a margine, le valutazioni delle notizie via cavo sono aumentate durante questo conflitto, quindi i media stessi hanno motivo di fare tutto il possibile per continuare a farlo. Non penso che questo sia un fattore importante a livello macro, ma a livello micro di Sean Hannity e dei suoi produttori che vedono un'esplosione di ascolti, spingerà per prolungare il conflitto.)

Ma "la Russia sta perdendo" si presta anche molto a una falsa bandiera.

Anche la falsa bandiera inversa funziona: se gli Stati Uniti gasano i russi e dicono di averlo fatto a se stessi, ciò causerà l'escalation di Putin.

Sono contento di vedere che Tucker lo sta mantenendo la  realtà.

Lo sta mantenendo così “reale” che la TV russa sta doppiando i suoi segmenti e li sta riproducendo in Russia.

Immaginate: "Questo americano può effettivamente spiegare la situazione meglio di noi – andiamo da lui".

Non avrei dovuto dubitare di lui.

Ma in quei primi spettacoli dopo l'ingresso della Russia, sembrava un pò 'traballante. Non credo che nessuno possa biasimarlo per aver detto "la guerra è cattiva", ma abbiamo bisogno del contesto del fatto che Putin semplicemente non aveva davvero alcuna scelta qui, e la vera responsabilità di questo conflitto poggia esclusivamente sulle spalle delle persone nel nostro stesso governo. I lati sono stati scelti. A questo punto, penso che sia giusto dire che nulla diventerà meno strano di quanto non sia in questo momento per un bel pò.

L'uomo che ha venduto l'Ucraina.

Unz.com- MIKE WHITNEY -( MARZO 4, 2022)- ci dice :

 

Volodymyr Zelensky è l'attuale presidente dell'Ucraina. È stato eletto con una vittoria schiacciante nel 2019 con la promessa di allentare le tensioni con la Russia e risolvere la crisi nelle repubbliche separatiste nell'Ucraina orientale. Non ha fatto alcun tentativo di mantenere la parola data su nessuna delle due questioni. Invece, ha notevolmente esacerbato la crisi interna dell'Ucraina mentre provoca inesorabilmente la Russia. Zelensky ha avuto numerose opportunità di appianare le cose con Mosca e prevenire lo scoppio delle ostilità. Invece, ha costantemente peggiorato le cose seguendo ciecamente le direttive di Washington.

Zelensky è stato lodato in Occidente e lodato per il suo coraggio personale. Ma – come questione pratica – non è riuscito a ripristinare l'unità nazionale o ad attuare il cruciale accordo di pace che è l'unica strada per la riconciliazione.

 Al presidente ucraino non piace il cosiddetto Protocollo di Minsk e si è rifiutato di soddisfare i suoi requisiti di base. Di conseguenza, la guerra fratricida etnicamente carica che ha inghiottito l'Ucraina negli ultimi 8 anni, continua fino ad oggi senza fine in vista. Il presidente Vladimir Putin ha fatto riferimento all'ostinazione di Zelensky in un recente discorso pronunciato al Cremlino. Ha detto:"All'evento di ieri... la leadership ucraina ha dichiarato pubblicamente che non avrebbe rispettato questi accordi. Non ho intenzione di rispettarli. Bene, cos'altro puoi dire al riguardo?" (Vladimir Putin).

 

La maggior parte degli americani non riesce a rendersi conto che il rifiuto di Minsk da parte di Zelensky è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I funzionari russi avevano lavorato per 8 anni a Minsk elaborando termini che sarebbero stati accettabili per tutte le parti. Poi, all'undicesima ora, Zelensky mise il kibosh sull'accordo con un cenno della mano. Perché? Chi ha detto a Zelensky di rottamare l'accordo? Washington?

Naturalmente.

E perché Zelensky ha schierato 60.000 truppe da combattimento nell'area appena oltre la linea di contatto (nell'Ucraina orientale) dove potevano lanciare proiettili mortali nelle città e nei villaggi dei russi etnici che vivevano lì?

Chiaramente, il messaggio che questo ha inviato alla gente era che un'invasione era imminente e che dovevano fuggire immediatamente dalle loro case o rifugiarsi nelle loro cantine.

Quale obiettivo sperava di raggiungere Zelensky costringendo queste persone a rannicchiarsi nelle loro case temendo per la loro vita? E quale messaggio intendeva inviare a Mosca, i cui leader guardavano a questi sviluppi con orrore assoluto?

Sapeva che le sue azioni avrebbero fatto scattare allarmi in Russia costringendo Putin a chiamare i suoi militari e prepararli per una possibile invasione per proteggere il suo popolo da – quella che sembrava essere – una massiccia operazione di pulizia etnica?

Lo fece.

Quindi, in che modo queste azioni sono coerenti con le promesse elettorali di Zelensky di ripristinare l'unità nazionale e risolvere pacificamente i problemi dell'Ucraina con la Russia?

 

Non sono affatto coerenti, sono polari opposti.

In effetti, Zelensky sembra operare su uno script completamente diverso. Prendiamo, ad esempio, la sua completa riluttanza ad affrontare le preoccupazioni minime di sicurezza della Russia. Zelensky sapeva che Putin aveva ripetutamente detto che l'adesione dell'Ucraina alla NATO era una "linea rossa" per la Russia?

Sapeva che Putin ha detto la stessa cosa più e più volte dal 2014? Sapeva che Putin aveva avvertito che se l'Ucraina avesse preso provvedimenti per aderire alla NATO, la Russia sarebbe stata costretta a prendere misure "tecnico-militari" per garantire la propria sicurezza?

 Zelensky sa che la NATO è un'Alleanza controllata da Washington che si è impegnata in numerosi atti di aggressione contro altri stati sovrani? Ecco un breve elenco dei risultati della NATO:

La distruzione della Jugoslavia.

La distruzione dell'Afghanistan.

La distruzione della Libia.

La distruzione dell'Iraq.

La distruzione della Siria.

Zelensky sa che la NATO è apertamente ostile alla Russia e considera la Russia una seria minaccia alle sue ambizioni espansionistiche?

Sì, sa tutte queste cose.

Tuttavia, ha espresso pubblicamente il suo interesse per lo sviluppo di armi nucleari. Di cosa si tratta? Immaginate il problema che porrebbe alla Russia. Immaginate se un burattino sostenuto dagli Stati Uniti, come Zelensky, avesse missili nucleari a portata di mano.

Come pensi che ciò potrebbe influire sulla sicurezza della Russia? Pensa che Putin potrebbe ignorare uno sviluppo del genere e adempiere ancora al suo dovere di proteggere il popolo russo?

E perché Zelensky ha accettato di consentire la spedizione dopo l'altra di armi letali da consegnare in Ucraina se cercava sinceramente la pace con la Russia?

Pensava che Putin fosse troppo stupido per vedere cosa stava succedendo proprio sotto il suo naso?

Pensava di normalizzare le relazioni espandendo il suo arsenale, minacciando il suo stesso popolo e saltando attraverso qualsiasi cerchio Washington avesse stabilito per lui?

O pensava che le richieste di Putin di garanzie di sicurezza fossero irragionevoli?

E' così? Pensava – che se la scarpa fosse stata sull'altro piede – gli Stati Uniti avrebbero permesso al Messico di mettere basi militari, pezzi di artiglieria e siti missilistici lungo il confine meridionale dell'America?

 C'è qualche presidente nella storia americana che non avrebbe fatto la stessa cosa che ha fatto Putin?

C'è qualche presidente nella storia americana che non avrebbe lanciato un attacco preventivo su quelle armi messicane e vaporizzato ogni essere vivente per un raggio di 20 miglia?

No, le richieste di Putin erano del tutto ragionevoli, ma Zelensky le ha comunque scrollate di dosso. Perché?

Zelensky sa che ci sono Right Sektor, neonazisti nel governo, nell'esercito e nei servizi di sicurezza?

Sa che, mentre il loro numero è piccolo, sono una forza da non sottovalutare e fattore pesantemente nell'odio e nella persecuzione dei russi etnici?

Sa che questi elementi di estrema destra partecipano a fiaccolate, imprimendo svastiche o tatuaggi delle SS sulle loro braccia e venerano l'ideologia razzista di Adolf Hitler?

 Si rende conto che molti di questi nazisti si sono impegnati in atti criminali di brutalità, tra cui l'incenerimento di 40 civili al Trade Union Building di Odessa nel 2014?

Pensa che i programmi segreti della CIA per armare e addestrare questi militanti di destra creino fiducia o pensa che ricordino a Mosca una guerra catastrofica in cui 27 milioni di russi sono stati sterminati dalla Wehrmacht tedesca?

Riesci a vedere come tutto Zelensky ha fatto, è stato fatto con l'intenzione di provocare la Russia?

Tutti i discorsi sull'adesione alla NATO, tutti i discorsi sulla costruzione di armi nucleari, il costante accumulo di armi letali, il movimento di truppe verso est, il rifiuto di attuare il Trattato di Minsk e il rifiuto delle richieste di sicurezza di Putin. Tutte queste erano provocazioni deliberate.

Ma perché? Perché "esca all'orso"; questa è la domanda?

Perché Washington vuole attirare la Russia in una guerra in modo che possa demonizzare ulteriormente Putin, isolare la Russia, lanciare un'operazione di contro-insurrezione contro l'esercito russo e imporre dure sanzioni economiche che infliggeranno il massimo danno all'economia russa.

Questa è la strategia di Washington in poche parole, e Zelensky sta aiutando Washington a raggiungere i suoi obiettivi. Si sta permettendo di essere lo strumento di Washington. Sta sacrificando il proprio paese per promuovere gli interessi degli Stati Uniti.

Tutto ciò aiuta a sottolineare un punto che non è mai considerato dai media e mai discusso dagli esperti sulle notizie via cavo, cioè che l'Ucraina perderà la guerra, e Zelensky lo sa.

Sa che le forze armate ucraine non sono all'altezza dell'esercito russo.

È come un gigante che scaccia una mosca. L'Ucraina è la mosca.

 Il pubblico ha bisogno di sentire questo, ma non lo sta sentendo. Invece, stanno sentendo blabber sugli eroici ucraini che combattono l'invasore russo.

Ma questa è una sciocchezza, una pericolosa sciocchezza che incoraggia le persone a sacrificare le loro vite per una causa persa. L'esito di questo conflitto non è mai stato in dubbio: l'Ucraina perderà. Questo è certo.

E, se leggi tra le righe, vedrai che la Russia sta vincendo la guerra abbastanza facilmente; stanno schiacciando l'esercito ucraino ad ogni turno, e continueranno a schiacciarli fino a quando l'Ucraina non si arrenderà. Dai un'occhiata a questa breve intervista con il colonnello Douglas MacGregor su Tucker Carlson e capirai cosa sta realmente succedendo:

Tucker: "Dov'è la guerra a partire da stasera"? (1 marzo)

Colonnello McGregor: "Beh, i primi 5 giorni, abbiamo visto un movimento metodico molto lento delle forze russe che entrano in Ucraina. Si sono mossi lentamente e con cautela e hanno cercato di ridurre le vittime tra la popolazione civile, cercando di dare alle forze ucraine l'opportunità di arrendersi. E' finita.

 E nella fase in cui ci troviamo ora, le forze russe hanno manovrato per circondare e circondare le restanti forze ucraine e distruggerle attraverso una serie di massicci attacchi di artiglieria missilistica, attacchi aerei con armature russe che lentamente ma inesorabilmente chiudono la distanza e annientano ciò che rimane. Quindi, questo è l'inizio della fine della resistenza ucraina.

Tucker: Qual è l'obiettivo di Putin qui?"

Il colonnello McGregor: "Putin ha deciso di onorare la sua parola dal 2007 alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, dove ha detto: 'Non permetteremo l'espansione della NATO a un punto in cui la NATO sta toccando il nostro confine, in particolare, Ucraina e Georgia.

Li vediamo come cavalli  per il potere militare della NATO e l'influenza degli Stati Uniti.

 Lo ha ripetuto (avvertimento) più e più volte, nella speranza di poter evitare di agire per ripulire efficacemente l'Ucraina orientale da qualsiasi forza di opposizione, e di mettere le sue forze in una posizione rispetto alla NATO per dissuaderci da qualsiasi ulteriore tentativo di influenzare o trasformare l'Ucraina in una piattaforma per la proiezione del potere statunitense e occidentale in Russia.

Ora il suo obiettivo – ad oggi – è quello di impadronirsi di tutta questa zona dell'Ucraina orientale (ad est del fiume Dneiper) e ha attraversato il fiume dove si sta preparando ad entrare e catturare completamente quella città (di Kiev).

A quel punto, Putin deve decidere cos'altro vuole fare. Non credo che voglia andare più a ovest. Ma vorrebbe sapere che qualunque cosa emerga da questo come l'Ucraina ... è "neutrale" non allineato e, preferibilmente, amichevole con Mosca. Che accetterà.

Niente di meno che questo, e la sua guerra è stata una perdita di tempo". ("Colonnello Douglas MacGregor con Tucker Carlson", Rumble).

 

 Cosa possiamo dedurre da questa breve intervista:

La Russia prevarrà e l'Ucraina perderà.

L'Ucraina sarà divisa. Putin creerà il cuscinetto di cui ha bisogno per assicurare la sicurezza del suo paese.

Chiunque governi la parte occidentale dell'Ucraina sarà tenuto a dichiarare la propria "neutralità" (per iscritto) e a rifiutare qualsiasi offerta di adesione alla NATO. Se violano quella promessa, saranno rimossi con la forza.

Ma ecco la cosa importante: tutti i principali attori di questo fiasco sapevano fin dall'inizio che l'Ucraina non aveva alcuna possibilità di sconfiggere l'esercito russo. Era una conclusione scontata. Quindi, quello che vogliamo sapere, è perché Zelensky non ha preso provvedimenti per evitare la tragedia prima che si svolgesse?

La risposta a questa domanda aiuta a rivelare "chi è veramente Zelensky".

Chiediti questo: perché Zelensky non ha negoziato con Putin quando ne ha avuto la possibilità? Perché non ha ritirato i suoi 60.000 soldati da est? Perché non ha fermato le spedizioni di armi di Washington? Perché non ha attuato il Trattato di Minsk? Perché non ha rifiutato l'offerta di adesione alla NATO?

Infine, perché era così intento a fare le cose che sapeva avrebbero fatto arrabbiare Mosca e aumentato la probabilità di una guerra?

Queste domande non sono difficili da rispondere.

Zelensky ha agito su ordine di Washington fin dall'inizio. Lo sappiamo.

Ha anche implementato l'agenda di Washington, non la sua e certamente non quella dell'Ucraina. Lo sappiamo anche noi. Ma questo non lo assolve dalla responsabilità. Dopotutto, è un adulto  in grado di distinguere tra giusto e sbagliato. Sa cosa sta facendo e sa che è sbagliato; peggio che sbagliato, è imperdonabile. Sta mandando uomini a morire in una guerra che sa di non poter vincere; sta infliggendo sofferenze e ferite incalcolabili al suo stesso popolo senza alcuna ragione; e – peggio ancora – ha spianato la strada alla dissoluzione dell'Ucraina stessa, il paese che aveva giurato di difendere. Quel paese sarà spezzato in pezzi come parte di un accordo finale con la Russia, e Zelensky condividerà buona parte della colpa.

Come fa un uomo come questo a vivere con sé stesso?

 

LA FINE DELLA CIVILTÀ PLANETARIA

COME LA CONOSCIAMO.

Stateofthenation.co- Redazione - SOTN Exclusive- (8-3-2022)- ci dice :

(The Armchair Prophet).

 

Gli attuali eventi apocalittici che si stanno rapidamente svolgendo in tutto il pianeta nel 2022 prefigurano un futuro per l'umanità che difficilmente può essere afferrato, anche dagli iniziati.

In verità, la guerra altamente consequenziale in Ucraina significa il proverbiale punto di non ritorno per l'intera civiltà planetaria. Questo perché la guerra in Ucraina rappresenta niente di meno che lo scontro di civiltà a lungo profetizzato da fine epoca.

 In altre parole, la guerra su vasta scala che infuria tra Russia e Ucraina all'interno dei confini ucraini è semplicemente un microcosmo di una guerra macrocosmica molto più grande che si verifica in tutto il mondo.

Asse Zio-Anglo-Americano vs. BRICS.

Ciò a cui l'attuale razza umana sta assistendo è un ultimo disperato tentativo da parte dell'Asse Zio-Anglo-Americano di sconfiggere e schiavizzare per sempre le nazioni allineate ai BRICS.

Ciò significa che il sindacato criminale internazionale USA-Regno Unito-UE-NATO sta collaborando strettamente con numerosi cospiratori in tutto il mondo per indurre la Russia alla sottomissione attraverso una travolgente guerra ibrida, principalmente usando la guerra economica e il terrorismo finanziario.

Questi stessi guerrafondai incalliti e profittatori di guerrai impiegheranno quindi la stessa strategia di attacco contro Cina, India, Brasile, Sud Africa, Iran, Venezuela, Cuba, Corea del Nord, ecc.

Tuttavia, i decisori satanici al culmine della piramide del potere mondiale sanno che questi sforzi delle potenze occidentali per soggiogare quelle nazioni allineate ai BRICS alla fine serviranno ad accelerare il crollo e il bruciore del Sistema Economico e Finanziario Globale (GE & FS).

 Il che significa che il dollaro un tempo onnipotente sarà presto detronizzato come valuta di riserva primaria del mondo prima di essere inviato al cumulo di cenere della storia.

Come potrebbe non essere così  quando i consumatori o estrattori di petrolio e gas come Russia, Cina, India e altri stanno sistematicamente terminando il petrodollaro – FOREVER – come valuta primaria per tutte le transazioni energetiche.

PUNTO CHIAVE: Le guerre più distruttive in corso in questo momento si stanno svolgendo in ambito economico e finanziario.

 Le battaglie valutarie e delle materie prime sono così feroci che il mondo subirà presto un periodo senza precedenti di shock economico ininterrotto e timore reverenziale finanziario.

 Questa devastante guerra economica e il terrorismo finanziario saranno vissuti da ogni persona sul pianeta, tranne, naturalmente, quei "padroni finanziari dell'universo" che stanno premendo i pulsanti su questa demolizione controllata al rallentatore della GE & FS.

Sulla scia di questa guerra altamente premeditata e del caos intenzionale imposto dalla cabala contro nazioni grandi e piccole, l'ordine internazionale – nella sua totalità – sarà gettato in così tanto caos, confusione e conflitto che i “rettili” in cima alla catena alimentare planetaria saranno in grado di trarre il massimo vantaggio per eseguire il loro piano di gioco Ordo ab Chao collaudato nel tempo.

Qual è esattamente quel piano di gioco?

Rivisitiamo prima un po' di storia tedesca per comprendere correttamente il progetto “Ordo ab Chao” che viene rapidamente eseguito in tutto il mondo.

La storia si ripete.

Mentre la pandemia influenzale spagnola artificiale del 1918 è stata deliberatamente portata avanti dalla cabala globalista del Nuovo Ordine Mondiale  parallelamente alla rivoluzione bolscevica in Russia durante l'ultimo anno della prima guerra mondiale, così anche la bufala della pandemia di Covid è stata imposta alla comunità mondiale delle nazioni globaliste poco prima dell'innesco della terza guerra mondiale in Ucraina, e, come preludio a una rivoluzione bolscevica sponsorizzata dai “Dem Usa” negli Stati Uniti.

È di fondamentale importanza comprendere correttamente la storia fattuale precedente. Mentre questa ricapitolazione di passato e presente rappresenta solo una dimensione del vasto piano di attuazione noto come l'agenda del Nuovo Ordine Mondiale, è un pezzo cruciale del puzzle verso l'istituzione di un Unico Governo Mondiale (profetizzato da klaus Schwab.Ndr)

Perché la Repubblica Americana deve essere completamente conquistata, e i suoi innumerevoli cittadini armati soggiogati, se i Poteri Forti “di Klaus Schwab” devono avere successo nel formare un governo totalitario globale che combini gli elementi più oppressivi del comunismo e del fascismo, del marxismo e del socialismo, del bolscevismo e del capitalismo predatorio, del neoconservatorismo e del neoliberismo Dem Usa .

 

Cataclismi globali simultanei e catastrofi regionali.

La quarta rivoluzione industriale (rivelata da Klaus Schwab)                     è iniziata decenni fa  con l'avvento dell'era dell'informazione, ha visto un'esplosione di sviluppo con Internet ed è stata notevolmente accelerata sotto la copertura del Covid Plandemic (ad esempio il dispiegamento militare del 5G, il lancio dell'Internet of Things, la costellazione Internet satellitare di Starlink, le città intelligenti, ecc.).

• Il Covid Plandemic lanciato nel 2019/2020 come pandemia per sempre sarà strategicamente trasformato in altre bufale pandemiche, che forniranno quindi più copertura per il GRANDE RESET ogni volta che sarà necessario. Il periodo di tempo Covid 2020/2021 è stato intenzionalmente utilizzato per stabilire un nuovo paradigma e quadro globale in base al quale nazioni e società, stati e province, città e contee potrebbero essere sommariamente bloccati in un giorno e una notte con un falso pretesto pandemico.

La fase calda della terza guerra mondiale è iniziata in Ucraina come evento scatenante per il conflitto armato a lungo previsto tra Oriente e Occidente per preparare il terreno per una riorganizzazione permanente della scacchiera geopolitica globale. La prima e la seconda guerra mondiale furono perseguite dalla stessa tribù guerrafondaia di bankster e per le stesse ragioni.

• La demolizione controllata del Sistema Economico e Finanziario Globale è stata messa in moto, in primo luogo, con gli attacchi terroristici dell'11/9 coordinati dal governo degli Stati Uniti; poi, dal crollo di Lehman Brothers del 2008 e dai successivi crolli del mercato azionario; che è stata seguita dalla Grande Recessione del 2009. Il 2022/2023 vedrà il gran finale di questa demolizione controllata pluriennale con la terza guerra mondiale che fungerà da potente catalizzatore fornendo al contempo la spiegazione perfetta per i perpetratori ben nascosti.

La Seconda Grande Depressione è stata inizialmente innescata dai crolli del mercato 2oo7/2008 (rispettivamente immobiliare e azionario) e si intensificherà considerevolmente nel 2022/2023. Nella misura in cui il 2022 segna il temuto anno shemitah, il 2023 si distingue come il Giubileo di Shemitah che si traduce in uno scoppio finale delle molte bolle di mercato massicce, in particolare la bolla del debito globale.

• Il GRANDE RESET -dettato da Klaus Schwab- è iniziato sul serio con l'accettazione della criptovaluta e accelererà solo con i prossimi crolli monetari e crolli valutari, pur continuando per diversi anni se non decenni. L'istituzione ufficiale delle valute digitali e l'uso sistematico di altre criptovalute segneranno la fine della libertà (e dei diritti comuni) ovunque esistano ancora.

PUNTO CHIAVE: Alla luce di questi schemi NWO in corso e meticolosamente progettati, è ora chiaro che i globalisti (comandati da Klaus Schwab)  hanno fissato l'attuale lasso di tempo come segue: 2022/2023: La demolizione controllata di tutto.

Quando il Dollaro Onnipotente governò la terra.

I cinque eventi mondiali di cui sopra sono stati pianificati abbastanza bene per molti decenni, tramite il Federal Reserve Act del 1913.

Perché è stato quell'atto criminale incostituzionale e nascosto che ha portato alla creazione del predace cartello delle banche centrali (ad esempio Federal Reserve System, Bank of England e Bank for International Settlements), nonché al sostanziale rafforzamento dell'International Banking Crime Syndicate (ad esempio le banche di proprietà di Rothschild e Rockefeller, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale).

Una volta che a queste due entità quasi-corporative estremamente corrotte e criminali è stato dato un potere praticamente assoluto sul governo federale degli Stati Uniti, il mondo intero è entrato in una fase straordinariamente oscura e pericolosa.

Per i traditori più malevoli della Repubblica americana hanno ingannevolmente usato il buon nome e le entrate fiscali del popolo americano per attuare furtivamente una "strategia di terra bruciata" ovunque  quale opera di un gorilla da 800 libbre armato di un lanciafiamme.

Poiché l'élite di potere  globalista è decisa a distruggere l'intero mondo  per sfuggire a tutti i procedimenti penali relativi a così tante follie pluridecennali di criminalità governativa - aziendale come la Super Vaccination Agenda, così come le ondate di crimini internazionali come l'OPERAZIONE COVID-19 e  non si fermeranno davanti a nulla fino a quando non dovranno più affrontare minacce esistenziali.

Questo è il motivo per cui i “perp” sono stati costretti a "scodinzolare freneticamente il cane" avviando una WW3 in piena regola.

(Fearful Power Elite + Failed Covid Plandemic = Distrazione della Terza Guerra Mondiale ).

Alla luce di queste dure realtà, il secondo decennio del Terzo Millennio diventerà probabilmente noto come la Grande Tribolazione.

I primi due anni hanno portato una terribile "peste" artificiale sull'umanità solo per essere seguiti da una guerra orribile, un crollo finanziario e una depressione economica.

I paesi occidentali di orientamento liberal(Dem Usa )come gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno già subito una lacerazione irreparabile del loro tessuto sociale attraverso il marxismo culturale(Cancel Culture), rendendo le comunità molto meno in grado di affrontare le sfide imminenti e le enormi difficoltà.

I restanti anni di questo decennio saranno sicuramente segnati da una spirale discendente sempre più accelerata in ogni sfera della vita, in particolare negli Stati Uniti.

È come se l'America stesse gareggiando nella sua ultima corsa verso il basso ... di tutto.

L’agire  guerrafondaio profondamente ripugnante da parte dell'amministrazione Biden in Ucraina e l'infiammarsi  aggressivo dei sentimenti russofobi in tutto il mondo hanno stabilito un nuovo corso  nell'ingerenza straniera e nella guerrafondaia seriale dell'America.

 

IL MOMENTO PIÙ PERICOLOSO DEL TERZO MILLENNIO – Perché?

Ma quali forze nascoste hanno metodicamente portato questi stati Uniti d'America a questo momento decisivo della storia umana?

Solo rispondendo con precisione a questa domanda critica, e poi agendo con decisione su di essa con tutta la velocità deliberata, c'è qualche speranza di scongiurare le molteplici calamità all'orizzonte.

C'è solo la tribù di Klaus Schwab che  può portare a termine con successo il collasso  dell'intera civiltà planetaria.

Conclusione

È assolutamente vero: il popolo americano deve agire con forza... prima che siano costretti a reagire da una posizione di debolezza.

Nonostante siano solo pochi istanti prima di mezzanotte, ci sono ancora alcune alternative disponibili per quelle brave persone che credono che il Potere Supremo Globalista possa fare tutto ciò che è necessario per salvare la situazione.

Forse è il momento di mettere le mani insieme e pregare come se non ci fosse un domani... ... ... perché se non lo facciamo a quest'ora tarda, non ci sarà un domani.

Dopo tutto, l'intervento divino appare solo quando un numero sufficiente di anime sincere invoca umilmente e devotamente aiuto.

 La vera profezia viene pronunciata per evitare la catastrofe.

(Nota del redattore SOTN: Ciò con cui abbiamo davvero a che fare è una cabala incorreggibile di psicopatici criminalmente pazzi che appartengono a linee di sangue letteralmente demoniache che risalgono a millenni fa. Abbastanza sorprendentemente, questi sociopatici guerrafondai e maniaci genocidi hanno infettato con successo le masse con la loro follia psicopatologica. Ad esempio, una grande fetta dell'umanità è stata controllata mentalmente nel credere che la Russia sia il cattivo. La stragrande maggioranza degli americani in realtà crede alla nuda propaganda di guerra di Biden e alla prevaricazione senza sosta quando riguarda il presidente Putin e le posizioni chiaramente dichiarate del Cremlino. Questo stato di cose estremamente sfortunato a livello nazionale è ciò che accade quando L'ÉLITE DI POTERE Globalista è purtroppo COMPLETAMENTE IMPAZZITA!).

 

 

IL PRESIDENTE UCRAINO ZELENSKYY... SÌ, DAVVERO.

Forbiddenknowledgetv.net- Alexandra Bruce-(3 marzo 2022  )- ci dice :

(forbiddenknowledgetv.net/ukrainian-president-zelenskyy-yes-really/).

 

Prima di correre per la presidenza, Volodymyr Zelenskyy era un comico. Ecco un video di 8 anni fa che è stato cancellato da YouTube ma che è stato resuscitato sul canale Plazma di BitChute.

Zelenskyy ha recitato nella serie televisiva di successo “Servant of the People”, dove ha interpretato il ruolo di un insegnante di storia delle scuole superiori nei suoi 30 anni che ha vinto le elezioni presidenziali dopo che un video virale lo ha mostrato sbraitare contro la corruzione del governo in Ucraina. La serie, andata in onda da ottobre 2015 a marzo 2019, andrà presto in onda su British Channel 4.

Il partito politico, Servant of the People, che prende il nome dallo spettacolo è stato fondato nel marzo 2018 da Zelenskyy e dai membri della sua società di produzione.

Nel marzo 2019, Zelenskyy ha detto alla rivista Der Spiegel che è entrato in politica per ripristinare la fiducia nei politici e che voleva "portare al potere persone professionali e decenti", il che suona come se fosse uscito direttamente dal “World Economic Forum”, di cui Zelensky è un accolito di Klaus Schwab.

Nel luglio 2019, Zelenskyy ha twittato una foto di se stesso con Justin Trudeau e ha accreditato il primo ministro canadese per averlo ispirato a entrare in politica. La sua credibilità ha colpito la mia fronte  quando l'ho visto.

Quel tweet è stato pubblicato dopo che Zelenskyy aveva condotto una campagna presidenziale incredibilmente breve e di successo, soprattutto sui social media per spodestare decisamente il presidente ucraino in carica Petro Poroshenko. Ha prestato giuramento il 2 maggio 2019.

Zelenskyy è sostenuto dalla CIA, dal Deep State Usa ,dal cartello bancario globalista, da Klaus Schwab e da numerosi oligarchi ucraini straricchi e dal battaglione neonazista Azov.

Come Zelenskyy, il principale sostenitore del battaglione neonazista Azov è il famigerato oligarca ucraino, Ihor Kolomoyskyi. Questo è così, nonostante il fatto che sia Zelenskyy che Kolomoyskyi siano ebrei.

I nomi di Zelenskyy e Kolomoyskyi sono apparsi in modo preminente sia nei Panama Papers che nei Pandora Papers.

Il 23 febbraio, Ilia Kyva, membro del parlamento ucraino del partito Opposition Platform For Life (OPPL), ha pubblicato su Telegram che Zelenskyy ha accumulato più di 1,2 miliardi di dollari DURANTE I primi due anni e mezzo della sua presidenza, conservati in più conti presso la Dresdner Bank Lateinamerika in Costa Rica, che dice:

"Il rifornimento regolare in tranche varie  da $ 12 a $ 35 milioni arriva attraverso vari canali, come da Rinat Akhmetov e Viktor Pinchuk attraverso First Union Bank e Deutsche Bank, così come Ihor Kolomoyskyi dai suoi conti di Ginevra alla Banque Nationale de Paris", kyva ha pubblicato sul suo canale Telegram, che  dice:

"Ogni presidente e la sua squadra, dopo il suo mandato, se ne sono andati come miliardari in dollari, e Zelenskyy, per tutta la sua inferiorità, non ha fatto eccezione, solo nel suo caso, nessuno lo lascerà andare via a mani vuote".

Kyva afferma che il movimento di tali fondi sarebbe impossibile senza l'assenso delle autorità tedesche e francesi e promette di perseguire Zelenskyy.

Kyva afferma anche che Zelenskyy ha acquistato una villa a Miami per $ 34 milioni, oltre a diversi set di gioielli per $ 5,6 milioni.

George Webb, riferendo da Miami sta seguendo questa pista, dicendo di aver visitato la proprietà di Miami di Zelenskyy, vicino al consolato kazako.

Quindi, tutto questo si collega ai Biolabs in Ucraina, Peter Strzok, il falso impeachment e l'accordo con l'Iran – e il ruolo di Hunter Biden in tutto questo.

La gente pensa che Hunter sia solo un crack-head, ma George dice che è stato monumentalmente coinvolto nell'accordo nucleare iraniano e nel riciclaggio del petrolio che è stato rubato dagli Stati Uniti dalla Libia e dalla Siria e dato all'ISIS.

Nel podcast di Jeff Prather di martedì, George ha detto a Jeff di aver confermato con la “Defense Threat Reduction Agency” (DTRA) di aver lavorato con l'Ucraina in 11 diversi biolab.

Ha detto a Jeff: "C'è un grande programma attivo di armi biologiche in Ucraina. Abbiamo documenti chiamati "UPA" (Ukraine Program Aid)", relativi all'arma biologica della febbre emorragica di cui abbiamo sentito voci.

George dice che sembra esserci una via di mezzo per il Kazakistan. Etichettano i loro agenti patogeni 'KZ1', 'KZ2', 'KZ3', 'KZ4', riferendosi a lotti provenienti dal Kazakistan.

Lo descrive come un programma di 4.000 persone, soldati e marinai in Ucraina, uno per ogni angolo dell'Ucraina; uno da Leopoli, uno da Kharkiv nel nord, uno dalla zona di Lugansk e poi uno dalla zona di Odessa, a cui è stata data questa arma biologica per la febbre emorragica.

George dice che una società chiamata Black & Veatch è l'appaltatore e che ha i contratti Black & Veatch, le firme e il nome ed è qui che è attualmente nelle indagini.

 

Lev Parnas, come alcuni ricorderanno, è stato il testimone principale del “falso impeachmen”t di Adam Schiff a Donald Trump. George ha seguito le sue tracce per un paio d'anni, insieme a Igor Fruman, che sono stati condannati lo scorso dicembre per violazioni della campagna elettorale..

George sostiene che Parnas è stato addestrato presso il Centro di eccellenza Afghanistan-Pakistan (chiamato "AfPak COE", in breve) che si trova al CENTCOM di Tampa.

George ha precedentemente rivelato come AfPak COE sia diventato un reclutatore chiave di informatori della Defense Intelligence Agency che sono stati usati politicamente.

Questo include Henry Oknyansky [alias Hank Greenberg], la persona che ha attirato Roger Stone con le presunte e-mail "hackerate" di Hillary Clinton e Hina Alvi, il principale contatto per le comunicazioni crittografate per l'ex presidente del DNC, Debbie Wasserman Schultz.

Hina Alvi è stata la spalla chiave di Imran Awan, che è stata la persona IT chiave al Congresso per un periodo di 16 anni. George dice che sono state le comunicazioni crittografate stabilite per l'AfPak COE sulla piattaforma Blackberry che sono state riproposte e deviate per l'anello di spionaggio al Congresso.

George dice di avere una fonte di intelligence che ha ottenuto le comunicazioni Blackberry di Parnas, che mostrano che ha condiviso i numeri IP con Peter Strzok, l'architetto chiave della rimozione di Trump da crossfire Hurricane e il tentativo di abbattere Mike Flynn e il tentativo di abbattere George Papadapoulos, oltre a orchestrare l'indagine Mueller, and so on.

Dice che gli indirizzi IP delle comunicazioni di Lev Parnas risalgono anche a Fort Huachuca, che è una base di addestramento chiave delle forze speciali in Arizona e anche all'Arsenale Redstone di Huntsville, in Alabama.

George ha anche descritto di essere stato contattato da un informatore di Biden che ha svolto un lavoro IT sullo staff di Biden al Senato e un auto-descritto "amico di 30 anni" di Joe Biden, che ha configurato Blackberry crittografati per Biden e il suo staff.

Quando Hunter Biden e l'ex funzionario della CIA Cofer Black andarono a lavorare per il consiglio di amministrazione di Burisma, Hunter Biden divenne improvvisamente il più vecchio guardiamarina della Marina degli Stati Uniti, all'età di 42 anni, prima di essere presto espulso per aver fallito un test antidroga.

George crede che Hunter abbia dovuto arruolarsi nell'esercito perché altrimenti, non gli sarebbe stato legalmente permesso di trasportare un Blackberry crittografato con comunicazioni di livello militare.

George ha detto: "Se hanno usato questi stessi Blackberry crittografati per fare l'accordo nucleare iraniano – e parte di quell'accordo nucleare erano missili, questo diventa molto importante ... Se qualcuno sta usando comunicazioni crittografate, la NSA non può vedere ... la NSA è cieca a quel traffico. Ciò significa che potresti negoziare l'accordo nucleare iraniano al di fuori del Senato degli Stati Uniti. Il Senato degli Stati Uniti dovrebbe fare tutti i trattati, giusto? Significa che potresti concludere un accordo al di fuori della legge".

Così, quando Rudy Giuliani è andato in Ucraina per indagare sui rapporti corrotti di Hunter Biden con Burisma, è stato portato da Fruman e Parnas a vedere Kolomoyskyi, il loro boss del crimine ...

George dice: "Hanno usato comunicazioni crittografate per la Libia. Hanno usato comunicazioni crittografate per il commercio di armi; per spostare le armi dopo la Libia in Siria. Hanno spostato le armi in Sudan e poi hanno spostato le armi nello Yemen. E hanno pagato tutto con l'accordo nucleare iraniano...

Dice: "Noi crediamo ora... fondamentalmente, questi neri CENTCOM privati, la rete privata è iniziata nel 2002. L'accordo nucleare iraniano e il posizionamento dei missili sono stati effettivamente fatti prima della guerra in Iraq e che Qasem Soleimani, che è stato ordinato ed ucciso da Trump, in realtà ha aiutato gli Stati Uniti nell'invasione dell'Iraq, con lo sbarramento iniziale degli obiettivi orientali pre-posizionando e acquistando missili russi al confine con l'Iran ..."

Dice: "Questa rete privata di Blackberry è stata messa insieme [nel 2002] da P-Tech, che è la piccola rete privata di Jack Lew e Denis McDonough per effettuare tutto questo".

 

Dice: "Hunter Biden ha usato le comunicazioni crittografate illegali. Ecco perché lo hanno reso un guardiamarina nel 2014 quando è andato a Burisma, ha riciclato la società Kolomoyskiyi, riciclato il denaro dalla Libia e dalla Siria, l'energia del conflitto che è stata rubata dalla Libia e dalla Siria - e ... chi altro abbiamo detto che era il perno dietro tutto questo?

"Kissinger e Petraeus (KKR)... ha istituito l'AfPak Center presso la MacDill Air Force Base, che il colonnello Harvey, Derek Harvey, che è il gestore di Lev Parnas, indovina chi l'ha stabilito? Avete indovinato – David Petraeus."

TORNA AI BIOLABS IN UCRAINA.

George ha detto a Jeff Prather, è un programma di 4.000 persone, soldati e marinai in Ucraina, 11 laboratori a cui è stata data questa febbre di tipo emorragico alla fine dell'anno scorso e dice che indica anche questo programma UP Aid.

Dice di aver confermato con le persone del DTRA, l'Agenzia per la riduzione delle minacce alla difesa, che hanno riconosciuto di aver lavorato con l'Ucraina in questi 11 diversi biolab.

Dice che una società chiamata Black & Veatch è l'appaltatore e ha copie dei contratti, le firme e i nomi, ecc. Ed è qui che siamo nel processo investigativo.

Jeff chiese a George se qualcuno di questi legami con Peter Strzok in Ohio e Florida e George rispose, che sì, Battelle Labs sulla 16th street e Jefferson a Columbus gestiscono i laboratori di armi biologiche, tra cui Fort Detrick negli Stati Uniti e le autorizzazioni Top Secret date agli agenti criminali miliardari Kolomoyskyi, Fruman e Parnas provenivano da Battelle, con Defense Intelligence information Supply Center (DISC).

(Alexandra Bruce).

 

 

 

Victoria Nuland: l'Ucraina ha "strutture  di ricerca

 biologica", preoccupata che la Russia possa coglierle.

Globalresearch.ca - Glenn Greenwald- (10-3-2022)- ci dice :

 

La confessione del neocon getta una luce critica sul ruolo degli Stati Uniti in Ucraina e solleva domande vitali su questi laboratori che meritano risposte.

Tema: Disinformazione dei media, militarizzazione e armi di distruzione di massa

Rapporto approfondito: RAPPORTO UCRAINA.

Oggi, i pericoli dell'escalation militare sono irreprensibili.

Ciò che sta accadendo ora in Ucraina ha gravi implicazioni geopolitiche. Potrebbe condurci in uno scenario di Terza Guerra Mondiale.

E' importante avviare un processo di pace al fine di prevenire l'escalation.

Global Research condanna l'invasione russa dell'Ucraina.

È necessario un accordo bilaterale di pace.

I "fact-checker" auto-unti nella stampa corporativa statunitense hanno trascorso due settimane a denunciare come disinformazione e falsa teoria della cospirazione l'affermazione che l'Ucraina ha laboratori di armi biologiche, da sola o con il sostegno degli Stati Uniti.

Non hanno mai presentato alcuna prova per la loro sentenza – come potrebbero saperlo? e come potrebbero provare il negativo? – ma nondimeno essi invocavano il loro tono tipicamente autorevole, al di sopra di tutto, di sicurezza di sé e di diritto auto-arrogato di decretare la verità, etichettando definitivamente tali affermazioni come false.

Le affermazioni secondo cui l'Ucraina attualmente mantiene pericolosi laboratori di armi biologiche provengono dalla Russia e dalla Cina. Il ministero degli Esteri cinese questo mese ha affermato: "Gli Stati Uniti hanno 336 laboratori in 30 paesi sotto il loro controllo, di cui 26 solo in Ucraina".

Il ministero degli Esteri russo ha affermato che "la Russia ha ottenuto documenti che dimostrano che i laboratori biologici ucraini situati vicino ai confini russi hanno lavorato allo sviluppo di componenti di armi biologiche".

Tali affermazioni meritano lo stesso livello di scetticismo delle smentite statunitensi: vale a dire, nessuna di esse dovrebbe essere ritenuta vera o falsa in assenza di prove.

Eppure i fact-checker statunitensi si sono doverosamente e riflessivamente schierati con il governo degli Stati Uniti per dichiarare tali affermazioni "disinformazione" e per deriderle come teorie della cospirazione di QAnon.

Sfortunatamente per questo racket propagandistico mascherato da controllo dei fatti neutrale e di alto livello, il funzionario neocon a lungo responsabile della politica degli Stati Uniti in Ucraina ha testimoniato lunedì davanti alla commissione per le relazioni estere del Senato e ha fortemente suggerito che tali affermazioni sono, almeno in parte, vere.

Ieri pomeriggio, il sottosegretario di Stato Victoria Nuland è apparso davanti alla commissione per le relazioni estere del Senato. Il senatore Marco Rubio (R-FL), sperando di sfatare le crescenti affermazioni secondo cui ci sono laboratori di armi chimiche in Ucraina, ha chiesto compiaciuto a Nuland: "L'Ucraina ha armi chimiche o biologiche?"

Rubio si aspettava indubbiamente una smentita piatta da parte di Nuland, fornendo così un'ulteriore "prova" che tale speculazione è una vile Fake News proveniente dal Cremlino, dal PCC e da QAnon.

Invece, Nuland ha fatto qualcosa di completamente insolito per lei, per i neoconservatori e per gli alti funzionari della politica estera degli Stati Uniti: per qualche ragione, ha detto una versione della verità.

 La sua risposta ha visibilmente sbalordito Rubio, che – non appena si è reso conto del danno che stava facendo alla campagna di messaggistica degli Stati Uniti dicendo la verità – l'ha interrotta e le ha chiesto invece di affermare che se dovesse verificarsi un attacco biologico, tutti dovrebbero essere "sicuri al 100%" che sia stata la Russia a farlo. Grato per la zattera di salvataggio, Nuland disse a Rubio che aveva ragione.

Ma l'atto di pulizia di Rubio è arrivato troppo tardi. Alla domanda se l'Ucraina possieda "armi chimiche o biologiche", Nuland non ha negato questo: affatto. Lei invece – con un palpabile disagio pen-twirling e nel fermare il discorso, un evidente contrasto con il suo stile normalmente arrogante di parlare in offuscatorio funzionario del Dipartimento di Stato – ha riconosciuto: "uh, l'Ucraina ha, uh, strutture di ricerca biologica".

Ogni speranza di rappresentare tali "strutture" come benigne o banali è stata immediatamente distrutta dall'avvertimento che ha rapidamente aggiunto:

"ora siamo in effetti abbastanza preoccupati che le truppe russe, le forze russe, possano cercare, uh, di ottenere il controllo di [quei laboratori], quindi stiamo lavorando con gli Ukrainiahhn [sic] su come possono impedire che uno qualsiasi di quei materiali di ricerca cada nelle mani delle forze russe se si avvicinano" – [interruzione del senatore Rubio].

La bizzarra ammissione di Nuland che "l'Ucraina ha strutture di ricerca biologica" che sono abbastanza pericolose da giustificare la preoccupazione che possano cadere in mani russe ha ironicamente costituito una prova più decisiva dell'esistenza di tali programmi in Ucraina rispetto a ciò che è stato offerto nel 2002 e nel 2003 per corroborare le accuse degli Stati Uniti sui programmi chimici e biologici di Saddam in Iraq.

Una confessione contro l'interesse da parte di un alto funzionario degli Stati Uniti sotto giuramento è chiaramente più significativa di quella di Colin Powell che regge una provetta con una sostanza sconosciuta all'interno mentre indicava immagini satellitari sgranate che nessuno poteva decifrare.

Va da sé che l'esistenza di un programma di "ricerca" biologica ucraina non giustifica un'invasione da parte della Russia, per non parlare di un attacco così completo e devastante come quello in corso: non più di quanto l'esistenza di un simile programma biologico sotto Saddam avrebbe reso giustificabile l'invasione statunitense dell'Iraq del 2003. Ma la confessione di Nuland getta luce critica su diverse questioni importanti e solleva domande vitali che meritano risposte.

Qualsiasi tentativo di affermare che le strutture biologiche dell'Ucraina sono solo laboratori medici benigni e standard è negato dalla preoccupazione esplicitamente grave di Nuland che "le forze russe potrebbero cercare di ottenere il controllo" di tali strutture e che il governo degli Stati Uniti sta quindi, proprio in questo momento, "lavorando con gli ucraini su come possono impedire che uno qualsiasi di quei materiali di ricerca cada nelle mani delle forze russe".

Ucraina: il pasticcio che Nuland ha fatto.

La Russia ha i suoi laboratori medici avanzati. Dopotutto, è stato uno dei primi paesi a sviluppare un vaccino COVID, uno che Lancet, il 1 ° febbraio 2021, ha dichiarato "sicuro ed efficace" (anche se i funzionari statunitensi hanno fatto pressione su più paesi, incluso il Brasile, per non accettare alcun vaccino russo, mentre gli alleati degli Stati Uniti come l'Australia hanno rifiutato per un anno intero. riconoscere il vaccino covid russo ai fini del suo mandato vaccinale). L'unica ragione per essere "abbastanza preoccupati" per queste "strutture di ricerca biologica" che cadono in mani russe è se contengono materiali sofisticati che gli scienziati russi non hanno ancora sviluppato da soli e che potrebbero essere utilizzati per scopi nefasti – cioè, armi biologiche avanzate o "ricerca" a duplice uso che ha il potenziale per essere armata.

Cosa c'è in quei laboratori biologici ucraini che li rendono così preoccupanti e pericolosi?

E l'Ucraina, non esattamente nota per essere una grande potenza con la ricerca biologica avanzata, ha avuto l'assistenza di altri paesi nello sviluppo di quelle sostanze pericolose?

 L'assistenza americana è limitata a ciò che Nuland ha descritto durante l'audizione – "lavorare con gli ucraini su come possono impedire che uno qualsiasi di quei materiali di ricerca cada nelle mani delle forze russe" – o l'assistenza degli Stati Uniti si è estesa alla costruzione e allo sviluppo delle "strutture di ricerca biologica" stesse?

(PolitiFact, 25 febbraio 2022).

Nonostante tutto il linguaggio sprezzante usato nelle ultime due settimane dai sedicenti "fact-checker", è confermato che gli Stati Uniti hanno lavorato con l'Ucraina, non più tardi dell'anno scorso, nello "sviluppo di una cultura di gestione del bio-rischio; partenariati internazionali di ricerca; e la capacità dei partner di migliorare le misure di biosicurezza, biosicurezza e biosorveglianza."

L'ambasciata degli Stati Uniti in Ucraina si è pubblicamente vantata del suo lavoro di collaborazione con l'Ucraina "per consolidare e proteggere gli agenti patogeni e le tossine di preoccupazione per la sicurezza e per continuare a garantire che l'Ucraina possa rilevare e segnalare focolai causati da agenti patogeni pericolosi prima che rappresentino minacce alla sicurezza o alla stabilità".

Questa ricerca biologica congiunta USA/Ucraina è, ovviamente, descritta dal Dipartimento di Stato nel modo più non minaccioso possibile. Ma questo solleva ancora una volta la domanda sul perché gli Stati Uniti sarebbero così seriamente preoccupati per la ricerca benigna e comune che cade nelle mani russe.

 Sembra anche molto strano, per usare un eufemismo, che Nuland abbia scelto di riconoscere e descrivere le "strutture" in risposta a una domanda chiara e semplice del senatore Rubio sul fatto che l'Ucraina possieda armi chimiche e biologiche.

Se questi laboratori sono semplicemente progettati per trovare una cura per il cancro o creare misure di sicurezza contro gli agenti patogeni, perché, nella mente di Nuland, dovrebbe avere qualcosa a che fare con un programma di armi biologiche e chimiche in Ucraina?

La realtà indiscutibile è che – nonostante le convenzioni internazionali di lunga data che vietano lo sviluppo di armi biologiche – tutti i paesi grandi e potenti conducono ricerche che, per lo meno, hanno la capacità di essere convertite in armi biologiche.

 Il lavoro condotto sotto le spoglie della "ricerca difensiva" può, e talvolta è, facilmente convertito nelle stesse armi vietate. Ricordiamo che, secondo l'FBI, gli attacchi all'antrace del 2001 che terrorizzarono la nazione provenivano da uno scienziato ricercatore dell'esercito americano, il dottor Bruce Ivins, che lavorava presso il laboratorio di ricerca sulle malattie infettive dell'esercito americano a Fort Detrick, nel Maryland.

L'affermazione era che l'esercito stava "semplicemente" conducendo ricerche difensive per trovare vaccini e altre protezioni contro l'antrace armato, ma per farlo, l'esercito ha dovuto creare ceppi di antrace altamente armati, che Ivins ha poi scatenato come arma.

Un programma PBS Frontline del 2011 su quegli attacchi all'antrace ha spiegato: "nell'ottobre 2001, il microbiologo della Northern Arizona University Dr. Paul Keim ha identificato che l'antrace usato nelle lettere di attacco era il ceppo Ames, uno sviluppo che ha descritto come 'agghiacciante' perché quel particolare ceppo è stato sviluppato nei laboratori del governo degli Stati Uniti". Parlando con Frontline nel 2011, il Dr. Keim ha spiegato perché è stato così allarmante scoprire che l'esercito americano aveva coltivato ceppi così altamente letali e pericolosi nel suo laboratorio, sul suolo degli Stati Uniti.

 

Siamo rimasti sorpresi che fosse il ceppo Ames. Ed era agghiacciante allo stesso tempo, perché il ceppo Ames è un ceppo di laboratorio che era stato sviluppato dall'esercito degli Stati Uniti come ceppo di sfida al vaccino.

Sapevamo che era altamente virulento.

In effetti, è per questo che l'esercito lo ha usato, perché rappresentava una sfida più potente per i vaccini che venivano sviluppati dall'esercito degli Stati Uniti. Non era solo un tipo casuale di antrace che si trova in natura; era un ceppo di laboratorio, e questo è stato molto significativo per noi, perché quello è stato il primo indizio che questo potrebbe davvero essere un evento di bioterrorismo.

Questa lezione sui gravi pericoli della cosiddetta ricerca a duplice uso sulle armi biologiche è stata ri-appresa negli ultimi due anni a seguito della pandemia di COVID.

 Mentre le origini di quel virus non sono ancora state dimostrate con prove dispositive (anche se ricordate, i fact-checker hanno dichiarato presto che era definitivamente stabilito che proveniva dal salto di specie e che qualsiasi suggerimento di una perdita di laboratorio era una "teoria della cospirazione", solo per la Casa Bianca di Biden a metà del 2021 per ammettere di non conoscere le origini e ha ordinato un'indagine per determinare se provenisse da una perdita di laboratorio), quel che è certo è che l'Istituto di Virologia di Wuhan stava manipolando vari ceppi di coronavirus per renderli più contagiosi e letali.

La giustificazione era che farlo è necessario per studiare come potrebbero essere sviluppati i vaccini, ma indipendentemente dall'intento, coltivare ceppi biologici pericolosi ha la capacità di uccidere un numero enorme di persone.

Tutto ciò dimostra che la ricerca classificata come "difensiva" può essere facilmente convertita, deliberatamente o meno, in armi biologiche estremamente distruttive.

(Politica estera, 2 marzo 2022).

Per lo meno, la sorprendente rivelazione di Nuland rivela, ancora una volta, quanto sia pesantemente coinvolto il governo degli Stati Uniti e sia stato per anni in Ucraina, da parte del confine russo che i funzionari e gli studiosi statunitensi di tutto lo spettro hanno trascorso decenni ad avvertire che è il più sensibile e vulnerabile per Mosca.

 È stata la stessa Nuland, mentre lavorava per Hillary Clinton e il Dipartimento di Stato di John Kerry sotto il presidente Obama, che è stata pesantemente coinvolta in quella che alcuni chiamano la rivoluzione del 2014 e altri chiamano il "colpo di stato" che ha portato a un cambio di governo in Ucraina da un regime amico di Mosca a uno molto più favorevole all'UE e all'Occidente.

 Tutto questo è avvenuto quando la compagnia energetica ucraina Burisma ha pagato $ 50.000 al mese non al figlio di un funzionario ucraino ma al figlio di Joe Biden, Hunter: un riflesso di chi esercitava il vero potere in Ucraina.

Nuland non solo ha lavorato per entrambi i dipartimenti di Stato di Obama e Biden per gestire la politica ucraina (e, in molti modi, l'Ucraina stessa), ma è stata anche vice consigliere per la sicurezza nazionale del vicepresidente Dick Cheney e poi ambasciatrice del presidente Bush presso la NATO.

 Proviene da una delle più prestigiose famiglie reali neocon d'America; suo marito, Robert Kagan, era un co-fondatore del famigerato gruppo neocon guerrafondaio Project for the New American Century, che sosteneva il cambio di regime in Iraq molto prima dell'11/9.

Fu Kagan, insieme all'icona liberale Bill Kristol, che (accanto all'attuale caporedattore di The Atlantic Jeffrey Goldberg), fu il più responsabile della menzogna che Saddam stava lavorando mano nella mano con Al Qaeda, una bugia che giocò un ruolo chiave nel convincere gli americani a credere che Saddam fosse personalmente coinvolto nella pianificazione dell'11/9.

Il fatto che un neocon come Nuland sia ammirato e potenziato indipendentemente dall'esito delle elezioni illustra quanto siano unite e a passo d'uomo le ali dell'establishment di entrambi i partiti quando si tratta di questioni di guerra, militarismo e politica estera.

 In effetti, il marito di Nuland, Robert Kagan, stava segnalando che i neocon avrebbero probabilmente sostenuto Hillary Clinton per la presidenza – facendolo nel 2014, molto prima che qualcuno immaginasse Trump come suo avversario – sulla base del riconoscimento che il Partito Democratico era ora più ospitale per l'ideologia neocon rispetto al GOP, dove Ron Paul e poi il neo-isolazionismo di Trump stavano crescendo.

Puoi votare contro i neoconservatori globalisti tutto quello che vuoi, ma non se ne vanno mai.

Il fatto che un membro di una delle più potenti famiglie neocon negli Stati Uniti abbia gestito per anni la politica ucraina per gli Stati Uniti – essendo passato da Dick Cheney a Hillary Clinton e Obama e ora a Biden – sottolinea quanto poco dissenso ci sia a Washington su tali questioni.

 È la vasta esperienza di Nuland nell'esercitare il potere a Washington che rende la sua confessione di ieri così sorprendente: è il genere di cose su cui persone come lei mentono e nascondono, non ammettono. Ma ora che lo ha ammesso, è fondamentale che questa rivelazione non sia sepolta e dimenticata.

 

 

 

 

Perché la Russia ha invaso l'Ucraina?

Ecco i veri motivi per cui non ti viene detto.

Michaelsuede.substach.com- Michael Suede- (11 marzo 2022)- ci dice :

 

Nel 2014, gli Stati Uniti hanno rovesciato il governo ucraino democraticamente eletto e hanno installato un neonazista come presidente in un colpo di stato finanziato dalla CIA, spesso indicato come il massacro di Maidan.

I seguenti presidenti non erano migliori.

L'attuale ragazzo Zelensky era un clown - letteralmente.

È sostenuto dall'Occidente perché ha completamente venduto l'Ucraina agli interessi occidentali.

Il governo ucraino è completamente corrotto.

Ricordate, Biden ha fatto fermare loro l'indagine su Burisma perché suo figlio è stato pagato milioni in tangenti. Per finire, l'esercito ucraino è gestito da simpatizzanti nazisti. In effetti, c'è un intero reggimento nell'esercito ucraino composto da neonazisti dedicati chiamati Azov.

Secondo l'avvocato Robert Barnes, un sondaggista ucraino credibile ha Zelensky con un indice di approvazione inferiore a Biden.

 Pochissimi ucraini lo approvano, e le uniche persone che vogliono davvero combattere per lui sono i neonazisti hardcore che gestiscono l'esercito. Il governo ucraino ha appena emesso una bozza per tutti gli uomini dai 18 ai 60 anni perché nessuno vuole combattere i russi; le notizie che affermano il contrario sono propaganda e bugie.

L'Ucraina orientale, che è indicata come la regione del Donbas, parla russo. Quasi la metà delle persone nel Donbass sono di etnia russa.                               I nazisti nell'Ucraina occidentale e centrale odiano i russi per ovvie ragioni storiche.

Dopo il colpo di stato nazista, il Donbass tenne elezioni locali per vedere se dovevano dichiarare l'indipendenza dall'Ucraina, che il voto approvò.

Dal voto di indipendenza, l'esercito ucraino ha ripetutamente bombardato la regione del Donbass e tagliato i servizi essenziali alle persone che vivono lì. Le persone nel Donbass sono generalmente amichevoli nei confronti dei russi. Vedono questa come una missione di mantenimento della pace russa.

 

A differenza di Zelensky, Putin gode di un indice di approvazione del 70%, con un ampio sostegno tra il popolo russo. Prima di invadere, il parlamento russo ha approvato l'azione militare. L'invasione di Putin ha il pieno sostegno del pubblico russo.

Putin ha detto che avrebbe attaccato se l'Ucraina avesse violato gli accordi di Minsk concordati dai separatisti dell'Ucraina e del Donbas dopo il colpo di stato, che ha obbligato il governo ucraino a sedersi con i funzionari eletti del Donbas e lavorare per l'indipendenza del Donbass, oltre a vietare all'Ucraina di aderire alla NATO o ospitare armi nucleari.

Poco prima dell'invasione, c'era qualcosa nell'ordine di 2.000 violazioni del cessate il fuoco da parte dell'Ucraina contro il Donbas.

Ciò ha portato la Russia a riconoscere finalmente l'indipendenza della regione.

 Inoltre, Zelensky ha chiesto l'adesione alla NATO e ha cambiato la legge ucraina per consentire alle truppe della NATO sul suolo ucraino in preparazione di massicce esercitazioni militari congiunte, oltre a dire che era aperto a ospitare armi nucleari.

 Pochi giorni prima dell'azione militare, Kamala Harris è andata in Europa e ha tenuto un discorso con Zelensky dicendo che ammirava il suo desiderio di aderire alla NATO.

Oltre all'Ucraina che getta nella spazzatura gli accordi di Minsk e all'Occidente che viola le promesse fatte dalla NATO alla Russia sovietica nel 1991 di non espandersi verso est, l'anno scorso il governo degli Stati Uniti ha ammesso che il Pentagono sta controllando i laboratori biologici in tutta l'Ucraina; ciò è stato ulteriormente rafforzato dalle prove che la Russia ha recentemente reso pubbliche, nonché dalle prove pubblicate da The National Pulse.

Ora la Russia sta sostenendo di aver effettivamente sequestrato armi biologiche statunitensi in Ucraina. Le prove sono così schiaccianti che Fox News è costretta a coprirle.

In una recente audizione al Senato, il Sottosegretario di Stato degli Stati Uniti ha ammesso a verbale che "l'Ucraina ha strutture di ricerca biologica, di cui in realtà siamo abbastanza preoccupati che le forze russe possano cercare di ottenere il controllo." - Mi sembra di ricordare che gli Stati Uniti sono andati in guerra per circostanze simili in passato.

Ma non è tutto! L'agenzia di stampa russa TASS ha riferito che, "Il 21 dicembre, il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu ha dichiarato che la presenza di oltre 120 membri di compagnie militari private statunitensi era stata identificata nei villaggi di Avdeyevka e Priazovskoye.

Ha sottolineato che contenitori con composti chimici sconosciuti erano stati consegnati al villaggio di Avdeyevka e Krasny Liman per inscenare provocazioni.

Se vuoi la spiegazione dettagliata del perché la Russia ha invaso, puoi sentirlo direttamente dalla bocca del cavallo.

Non abbiamo alcun interesse a stare in quel posto. Spero che Putin faccia quello che dice e spazzi via tutti i nazisti e butti fuori tutta la feccia corrotta che fa affari sporchi con il nostro governo.

Putin dice che non ha alcun interesse a rimanere in giro o occupare il posto. Non ne ha bisogno. Mi fido di Putin più di Biden o Zelensky, che è folle anche solo da contemplare, ma dimostra quanto sia inutile e corrotto il nostro stesso governo.

L'intera guerra avrebbe potuto essere evitata da Biden semplicemente facendo una dichiarazione pubblica che l'Ucraina non sarebbe mai stata ammessa nella NATO e che non gli sarebbe mai stato permesso di ospitare armi nucleari, insieme alla minaccia di tagliare i nostri miliardi in "aiuti" se avessero continuato a bombardare il Donbas. Questa guerra è stata creata e promossa dall'Occidente. Il governo degli Stati Uniti è responsabile di ciò che sta accadendo lì in questo momento.

 

Impara un po' di storia.

Il  pezzo su “Intellinews”, pubblicato il 27 gennaio prima dell'inizio del conflitto, fornisce alcune informazioni su ciò che i nostri gloriosi leader immaginano per l'Ucraina.

Quando gli Stati Uniti entrarono in modalità di allerta rossa per l'"imminente" aggressione russa, Zelenskiy era chiaramente più preoccupato per la politica interna e la minaccia di un colpo di stato.

 Il suo messaggio è diventato confuso mentre cercava di collegare i suoi nemici, come l'oligarca Rinat Akhmetov e l'ex presidente Poroshenko alla Russia, mentre era chiaro che se dietro di loro c'era una grande potenza, allora sarebbero stati gli Stati Uniti d'America.

Akhmetov è uno dei principali sponsor del Consiglio Atlantico.                   Il movimento militante di strada, che sostiene Poroshenko e mantiene viva la minaccia di un nuovo Maidan, è gestito da Andriy Levus, un attivista ed ex funzionario della sicurezza direttamente collegato alle organizzazioni della diaspora create da collaboratori nazisti che hanno trovato rifugio in Nord America sotto gli auspici della CIA.

Gli ucraini hanno motivo di sospettare che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, con la loro retorica radicale ineguagliata dal reale livello di minaccia e il loro entusiasmo per i "coraggiosi ucraini" che combattono e muoiono per la causa occidentale, siano pronti a gettare l'Ucraina sotto l'autobus in modo da far impantanare la Russia in una guerra devastante.

La visione di "una nuova guerra cecena" è stata evocata dal primo ministro britannico Boris Johnson. L'ex funzionario dell'amministrazione Obama Evelyn Farkas è arrivato al punto di chiedere agli Stati Uniti di formare una nuova "coalizione dei volenterosi" e impegnarsi in un conflitto diretto con la Russia sull'Ucraina.

 

Zelenskiy ha anche buone ragioni per credere che i suoi alleati lo vedano come un impedimento. Come Julia Ioffe ha scritto nel suo pezzo per Puck, "la Casa Bianca e i suoi alleati democratici ce l'hanno quasi fatta con il presidente Zelenskiy".

Tre fonti dell'amministrazione Biden e del Campidoglio con cui ha parlato hanno descritto il presidente ucraino come "fastidioso, esasperante e decisamente controproducente".

L'Ucraina ha un problema con l'America in cima al suo incubo russo. Mai preparato per essere un politico di professione, per non parlare di un leader nazionale, Zelenskiy deve dimostrare la massima abilità per impedire alle grandi potenze di trasformare il suo paese in un campo di battaglia.

Personalmente penso che gli Stati Uniti possano volere questa guerra per ragioni ancora più sinistre.

Tutto ciò che il governo degli Stati Uniti ha fatto sotto Biden ha lavorato per diminuire il potere degli Stati Uniti a livello globale.

Costringendo la Russia ad agire, fornisce agli Stati Uniti una scusa per tagliare i servizi bancari e gli oleodotti, il che spingerebbe ulteriormente la Russia nelle braccia in attesa della Cina.

In definitiva, ciò potrebbe portare alla distruzione del dollaro USA come valuta di riserva mondiale, con conseguente enorme diminuzione del potere degli Stati Uniti.

 Se si crede che Biden sia stato installato dalla Cina, come me, ha molto senso pensare che questa configurazione sia intenzionale - non solo per indebolire la Russia, ma alla fine per distruggere gli Stati Uniti come potenza globale.

 

 

L’Ucraina e le armi batteriologiche:

il piano del mondialismo per sterminare i russi.

Lacrunadellago.net- Cesare Sacchetti  -( 4 Marzo 2022)- ci dice: 

 

C’è una storia segreta dell’Ucraina che non viene raccontata al grande pubblico. L’opinione pubblica Occidentale sostanzialmente ignora cosa accade veramente in questo Paese da anni.

Tutto ciò che è giunto dall’Ucraina negli anni passati attraverso il filtro delle menzogne dei media europei e americani è l’immagine di un Paese che ha compiuto la cosiddetta “transizione democratica” portata in atto dallo stato profondo di Washington.

Quella che viene chiamata “esportazione di democrazia”, un termine piuttosto caro alle lobby dei neocon sionisti degli anni 2000 non è null’altro che il rovesciamento di governi considerati ostili ai gruppi di potere che hanno dominato per decenni la Casa Bianca, su tutti il “Council For Foreign Relations” finanziato dalla famiglia Rockefeller.

L’Ucraina non fa eccezione a questa regola per la sua posizione strategica, e come abbiamo visto nel precedente articolo, era vitale per le lobby atlantiste rovesciare attraverso il golpe chiamato Euromaidan la presidenza Yanukovich troppo vicina, secondo il dipartimento di Stato USA, al Cremlino.

C’è però anche un altro lato per il quale il controllo dell’Ucraina è fondamentale per questi ambienti. È un lato molto più oscuro nel quale vengono praticati i peggiori e sporchi traffici del pianeta.

Stiamo parlando di produzione e sviluppo di armi batteriologiche, di traffico di bambini, di organi e di esseri umani.

Il regime neo-nazista che protegge il fantoccio tele-comandato dalla NATO, Zelensky, è stato ciò che ha garantito la prosperità di questi traffici.

Da quando Poroshenko fu installato al potere, questi traffici hanno iniziato a proliferare e infestare l’intera Ucraina.

C’è ne però uno in particolare sul quale dovremmo soffermarci ed è quello che riguarda le armi batteriologiche.

Per poter comprendere come sono iniziati i programmi per utilizzare l’Ucraina come una base per studiare queste armi occorre fare un passo indietro e tornare al 2005, quando il Paese era governato dall’allora presidente Yushchenko.

Yushchenko era il prodotto diretto di un’altra rivoluzione colorata, la prima che avvenne in Ucraina nel 2004 e nel 2005.

Anche in quel periodo, a Washington erano piuttosto preoccupati che questo Paese potesse spostarsi troppo nell’orbita di Mosca e venne deciso di scatenare i soliti disordini provocati dalle solite Ong di Soros – professionista della sovversione internazionale – per mandare al potere il presidente fantoccio di turno, Yushchenko in questo caso, che eseguisse meglio gli ordini dei poteri finanziari globali.

Il viaggio di Obama in Ucraina: fondi per i laboratori di armi chimiche.

Una volta che il neo-presidente ucraino si instaurò al potere iniziarono una serie di viaggi compiuti dall’allora giovane e sconosciuto senatore democratico dell’Illinois, Barack Obama, assieme al suo collega repubblicano Richard Lugar.

Obama e Lugar furono mandati in Ucraina per una ragione molto precisa, ovvero quella di avviare un programma congiunto tra il governo statunitense e ucraino per condurre ricerche scientifiche sulle armi batteriologiche.

A dare notizia di questo viaggio fu il quotidiano da sempre portavoce del vero potere occulto che domina a Washington, il Washington Post.

La storia venne riportata dal quotidiano con un titolo propagandistico del tipo “Gli Stati Uniti aiuteranno l’Ucraina a contrastare le armi biologiche”.

In realtà se si legge poi l’articolo si comprende che questo “aiuto” è consistito nell’eseguire degli aggiornamenti di sicurezza di alcuni istituti biologici che avevano appunto questo scopo.

Questi laboratori erano in parte eredità della Guerra Fredda ma a Washington non interessava in alcun modo smantellarli.

Piuttosto dalle parti della Casa Bianca erano interessati ad affiancare, e praticamente comandare, il governo ucraino attraverso risorse finanziarie e scientifiche superiori nella gestione di questi laboratori.

Gli Stati Uniti quindi da quegli anni assunsero già il controllo diretto sullo sviluppo e sulla ricerca delle armi chimiche e batteriologiche in Ucraina.

Questo Paese quindi divenne una base per queste ricerche che non avevano in realtà alcuna finalità “scientifica”.

Lo scopo era quello di lavorare a delle armi da poter utilizzare contro eventuali “nemici” dello stato profondo di Washington, e all’epoca, come allora, il vero avversario di questi ambienti veniva considerato la Russia di Putin che stava gradualmente tornando a rimettersi in piedi dopo il disastro degli anni’90.

Il Pentagono raccolse campione del DNA dei russi.

A questo proposito, fu proprio lo stesso presidente russo a rivelare come in Russia nel 2017 c’erano delle ONG straniere che stavano facendo qualcosa di piuttosto singolare.

Queste ONG avevano già allora e negli anni precedenti iniziato a raccogliere campioni di DNA della popolazione russa in ogni regione del Paese. Queste associazioni non erano interessate in alcun modo a raccogliere campioni di altre popolazioni slave presenti in Russia, ma erano interessate soltanto ed esclusivamente ad avere il DNA dei russi.

Al Cremlino si accorsero di queste attività alquanto anomale e sospette, e Putin in quel periodo rilasciò una dichiarazione ufficiale.

“Siete al corrente che del materiale biologico è stato raccolto in tutto il Paese, da differenti gruppi etnici e persone che vivono in differente regioni geografiche della Federazione Russa? La domanda è: perché questo viene fatto? E viene fatto intenzionalmente e professionalmente.”

Anche alla Camera alta del Parlamento russo, il Consiglio Federale, si accorsero che questa attività non era affatto ordinaria e iniziarono a trattare la questione in via ufficiale.

L’allora vice presidente del comitato per la Sicurezza e la Difesa del Consiglio Federale, Franz Klintsevich, dichiarò pubblicamente che tutto ciò lasciava pensare che qualcuno stava pensando espressamente allo scenario di studiare un’arma biologica che potesse colpire solamente i russi.

Il senatore russo spiegò correttamente che i gruppi etnici reagiscono in maniera differente al contagio con agenti batteriologici e questo spiegava quindi il motivo di tanto interesse nel raccogliere solo ed esclusivamente campioni di DNA russo.

Occorreva un’arma batteriologica su misura pensata per colpire e uccidere soltanto la popolazione russa.

A rivelare poi il mistero su ordine di chi quelle ONG stessero procedendo alla raccolta di quei campioni furono propri i suoi mandanti che non erano altro che, casualmente, gli uomini dell’aviazione militare statunitense.

A parlare in quell’occasione fu un portavoce dell’AETC, acronimo che sta ad identificare il commando per l’addestramento e l’educazione dell’aereonautica americana.

L’AETC precisò che si trattava soltanto di prelievi di DNA giustificati dalla necessità di condurre delle ricerche sull’apparato muscolo-scheletrico umano.

A Mosca però non la bevvero perché il fatto che fossero prelevati solo ed esclusivamente campioni di DNA di popolazione russa e il fatto che fossero coinvolti i militari ha lasciato pensare che il vero obbiettivo di quel programma fosse creare appunto un agente patogeno pensato solo per danneggiare le popolazioni di etnia russa.

Se si considera la lunga storia di programmi finanziati dallo stato profondo di Washington per sviluppare armi batteriologiche, in molti casi sperimentati sulla stessa inconsapevole popolazione americana, il sospetto della Russia è più che fondato.

L’Ucraina potrebbe essere quindi la chiave per spiegare quanto accaduto in Russia nel 2017 quando l’aereonautica americana raccoglieva parti di DNA russo, e quanto accaduto dodici anni prima quando Barack Obama si recava in visita nel Paese per assicurare più fondi ai laboratori ucraini che si occupavano di questi programmi di guerra chimica e batteriologica.

La Russia conferma che l’Ucraina è stata utilizzata per produrre armi chimiche contro i russi.

 

In questi giorni è circolata molto sui media alternativi l’ipotesi che l’operazione militare russa oltre che ad avere lo scopo di de-nazificare e liberare l’Ucraina avesse lo scopo di distruggere quei centri dove venivano custoditi virus letali.

A dare conferma ufficiale a questa tesi è stata la stessa ambasciata russa presso la Bosnia-Erzegovina che ha dichiarato pubblicamente che gli Stati Uniti “hanno riempito l’ucraina di laboratori biologici, i quali erano – molto possibilmente – utilizzati per studiare metodi volti a distruggere il popolo russo ad un livello genetico.”

Gli ambienti che hanno concepito il golpe dell’Euro-maidan nel 2014 e la rivoluzione colorata del 2005 hanno utilizzato questo Paese come una base per dei programmi criminali e genocidi rivolti esclusivamente a colpire la popolazione russa.

C’è una vera e propria ossessione quindi da parte del globalismo (di klaus Schwab)nei confronti della Russia fino al punto di pensare ad un’arma che potesse sterminare la sua popolazione.

La guerra tra la Russia e il vertice del potere finanziario internazionale è in realtà molto più antica e risale almeno al 1815 quando la famiglia Rothschild che già finanziava e dominava le monarchie europee giurò di distruggere e uccidere i Romanov che si erano opposti ai loro piani di dominio dell’Europa.

Anche la storia più recente dell’Ucraina non sembra fare eccezione all’odio feroce che il Nuovo Ordine Mondiale di Klaus Schwab nutre contro la Russia.

Sono giunte negli ultimi giorni informazioni sull’effettiva distruzione di questi laboratori da parte dei russi nel corso della loro operazione militare.

A dare notizia di questo retroscena in particolare è stato il sito americano Real Raw News che da alcuni è considerato controverso, e non attendibile, per i suoi articoli che parlano di presunti processi in corso a Guantanamo contro gli uomini che hanno organizzato il colpo di Stato dello Spygate e la frode elettorale del 2020 contro Donald Trump.

Siamo stati comunque in grado di verificare in altre maniere e attraverso altre fonti attendibili questa informazione che sembra corrispondere al vero.

I militari russi avrebbero distrutto tutti questi laboratori e sarebbero entrati in possesso dei documenti segreti ai quali gli scienziati ucraini e americani stavano lavorando.

A quanto pare, anche in questa occasione, la Russia si è rivelata ancora una volta l’incubo dei grandi poteri finanziari che aspirano a erigere un super-governo globale  per lo sterminio dell’umanità.

E anche in questa occasione questo Paese ha inflitto una cocente sconfitta alla famiglia Rothschild la cui immensa ricchezza siede sul fiume di sangue delle guerre che questa ha provocato nel corso degli ultimi due secoli.

 

 

 

 

La mossa di Putin sull’Ucraina: la fine del blocco

Euro-Atlantico e del Nuovo Ordine Mondiale.

Lacrunadellago.net- Cesare Sacchetti  - (28 Febbraio 2022)- ci dice :

 

Alla fine la decisione di Putin sotto certi aspetti è giunta inaspettata. Diversi osservatori sulla carta pensavano che il presidente russo non avrebbe scelto di procedere ad un riconoscimento immediato delle Repubbliche separatiste del Donbass e del Lugansk che si trovano all’estremo confine orientale con l’Ucraina. A due passi dalla Russia.

Molti pensavano che Putin avrebbe temporeggiato e preferito rimandare in un altro momento un riconoscimento che comunque prima o poi ci sarebbe stato.

Le settimane precedenti erano state letteralmente funestate da una incessante propaganda dei media occidentali che ogni giorno annunciavano una “invasione russa” dell’Ucraina per poi puntualmente procrastinare l’appuntamento in un continuo rinvio che ha finito inevitabilmente per coprire di ridicolo gli stessi media che lo ventilavano.

Su tutti c’è stato il caso famigerato di Bloomberg, quotidiano che assieme al Financial Times assume il ruolo di portavoce indiscusso dell’alta finanza internazionale.

Bloomberg era persino arrivato a mettere in prima pagina lo scorso 5 febbraio l’annuncio di una invasione russa che non c’era mai stata.

La notizia è rimasta lì a galleggiare sul sito del quotidiano americano per trenta minuti buoni, ed è impossibile pensare che la redazione di Bloomberg non si sia accorta di un errore così marchiano.

La pubblicazione è stata con ogni probabilità intenzionale e rientrava in una strategia di continue provocazioni nei confronti di Mosca, nella speranza che questa perdesse il controllo dei nervi e commettesse qualche errore.

La Russia ha scelto di non raccogliere gli atti provocatori, e ha lasciato che l’isteria mediatica occidentale proseguisse sino allo scorso lunedì.

Quello è stato il momento nel quale Putin ha firmato in diretta il riconoscimento delle due Repubbliche separatiste e quello è stato un momento spartiacque nella storia non solo della Russia ma del mondo intero.

Quel discorso ha segnato il passaggio da un’epoca, quella nella quale esisteva l’assoluta predominanza del cosiddetto blocco Euro-Atlantico e dell’idea del Nuovo Ordine Mondiale che esso sorregge ad una nella quale la mappa dei rapporti internazionali non è più disegnata a Washington e Londra.

E Putin ha proceduto a questa decisione perché ha calcolato perfettamente che non esisteva momento migliore per farlo. L’avversario è debole e diviso, orfano della protezione militare degli Stati Uniti che si sono allontanati dalla sfera atlantica da quando si è instaurata l’amministrazione Trump nel 2016, e che non vi sono più rientrati per ragioni che abbiamo approfondito in passato e che riprenderemo a trattare successivamente nel corso di questa analisi.

Ciò che conta adesso è che Vladimir Putin ha scritto la parola fine alla tirannia guerrafondaia dell’atlantismo e al tempo stesso ha sanato una ferita che si era aperta nel 2014 ai tempi del famigerato Euro-maidan.

Euromaidan: l’inizio della nafizicazione dell’Ucraina.

 

Ciò che non viene spiegato al pubblico è proprio la storia recente dell’Ucraina. Il disordine e la violenza che ci sono in questo Paese non stati certo portati dalla Russia. Prima del golpe dell’Euromaidan, l’Ucraina era un Paese sostanzialmente stabile non attraversato da laceranti conflitti interni e guerre tra bande come lo è ora.

I rapporti con la Russia erano ottimi e questa condizione era ciò che era, ed è tuttora, meglio nell’interesse di questa nazione che è parte integrante della Russia come è stato costretto a ricordare Putin all’Occidente.

L’Ucraina moderna è di fatto una invenzione sostanzialmente prodotta dai sanguinari bolscevichi che si instaurarono al potere in Russia nel 1917 soprattutto grazie ai lauti finanziamenti che gli giungevano da Wall Street.

È una pagina di storia che pochi conoscono e pochi sanno e che sarà interessante approfondire in un altro contributo.

Per restare invece tra le pagine della storia più contemporanea, l’Euromaidan è stato il prodotto di una operazione sovversiva decisa tra le stanze del dipartimento di Stato diretto dall’amministrazione Obama nel 2014 e attuato attraverso la rete di ONG sovversive finanziate dallo speculatore e sobillatore George Soros.

Soros in questo senso riveste il ruolo di finanziatore delle rivoluzioni internazionali decise dai vertici del potere globalista di Klaus Schwab.

L’Euromaidan fu deciso da questi ambienti perché l’Ucraina si stava spostando troppo dalla sfera Euro-Atlantica verso quella della Russia, e ciò era qualcosa che l’atlantismo nella sua ottica di espansione e di dominio del mondo intero non poteva tollerare.

Fu per questo che le strade di Kiev in quei giorni di febbraio del 2014 furono tormentate da disordini, violenze e rivolte orchestrate e dirette dal dipartimento di Stato americano in stretto coordinamento con le fondazioni di Soros.

Non c’erano normali ucraini a protestare in piazza, ma piuttosto stranieri e paramilitari addestrati alla rivolta e alla destabilizzazione dei governi.

Alla fine, l’allora presidente Yanukovich fu costretto a cedere. Yanukovich fu costretto alla fuga perché era la sua stessa vita a rischio e fu costretto a cercare riparo in Russia.

Al suo posto si instaurò una lunga serie di governi fantoccio telecomandati da Washington di cui Zelensky è soltanto l’ultimo della serie.

Il primo presidente fantoccio fu Poroshenko, un nome che probabilmente molti ricordano per via del suo coinvolgimento nell’inchiesta che era all’epoca in corso su Hunter Biden, figlio dell’allora vicepresidente Joe Biden.

Fu Poroshenko ad ordinare di sopprimere quell’indagine che se fosse proseguita avrebbe portato ad una probabile incarcerazione di Hunter Biden coinvolto nei loschi affari della società ucraina del gas, Burisma.

A trasmettere l’ordine a Poroshenko fu Joe Biden in persona che minacciò di chiudere il rubinetto dei finanziamenti americani a Kiev se il presidente ucraino non avesse eseguito l’ordine.

Biden si vantò persino in pubblico del “successo” dell’operazione di fronte alla platea del Council For Foreign Relations, il think tank finanziato dai Rockefeller che ha praticamente deciso in anticipo ogni elezione presidenziale americana, salvo quella di Donald Trump.

L’Ucraina dunque è piombata in questo inferno di instabilità permanente per la diretta conseguenza di quanto accaduto otto anni orsono dopo l’Euromaidan.

L’operazione militare di Putin in Ucraina segna la fine dell’atlantismo.

Putin sta quindi chiudendo il ciclo di quanto iniziato proprio in questi giorni nei quali si compie l’anniversario di quel colpo di Stato.

Il presidente russo non aveva alcuna alternativa. Le ONG di Soros pur di rovesciare Yanukovich hanno reclutato la feccia dei battaglioni nazisti di Azov autori di orrendi crimini ai danni della popolazione civile.

Sono quei crimini che vengono perpetrati da anni nel Donbass e nel Lugansk nel silenzio della comunità internazionale che ha chiuso gli occhi di fronte al genocidio delle popolazioni russofone di queste due regioni e che oggi canta in piazza invocando ipocritamente la pace dimenticando invece la guerra che l’Occidente ha portato ieri.

Questa è stata la ragione per la quale Putin ha autorizzato una operazione militare molto accurata e precisa per mettere in sicurezza queste due regioni e successivamente per procedere alla denazificazione dell’intero Paese.

Proprio in questi giorni stiamo vedendo un profluvio di immagini e video diffusi dai media Occidentali che sono in larghissima parte il risultato di una vera e propria falsificazione di un conflitto che non può definirsi nemmeno “guerra” nel senso classico.

Per poter parlare di guerra occorre che ci siano due parti che si scontrino in conflitto. In questo caso invece assistiamo ad un’avanzata delle forze armate russe che avviene attraverso la collaborazione attiva di molti soldati ucraini.

Molti militari ucraini sono infatti scontenti del regime di Kiev e non hanno comprensibilmente alcuna intenzione di immolarsi per difendere un governo corrotto al soldo di poteri stranieri che ha portato il Paese nel baratro.

L’esempio più famigerato in questo senso della falsificazione in atto ci viene dalle immagini che i media mostrano ossessivamente di una donna con il volto insanguinato che ha alle sue spalle un palazzo ridotto in macerie.

L’edificio però che c’è alle spalle di quella donna non è un edificio crollato per un inesistente bombardamento russo ma è un palazzo crollato quattro anni prima a Magnitogorsk, in Russia, in seguito ad una fuga di gas.

La macchina della menzogna dei media occidentali ormai è fuori controllo e deve fare di tutto per mettere in cattiva luce la Russia davanti agli occhi del mondo tanto in alcuni casi da ricorrere alle immagini di un videogioco, come ha fatto l’infausto TG2, per dimostrare che la Russia sta bombardando l’Ucraina quando in realtà non un solo aereo russo si è accostato a Kiev fino a questo momento.

Il Cremlino non vuole bombardare e distruggere. Questo è un protocollo seguito dai presidenti dello stato profondo di Washington quali George Bush o piuttosto Bill Clinton che bombardò indiscriminatamente Belgrado negli anni’90 uccidendo molti bambini anche attraverso l’assistenza del suo sodale Massimo D’Alema, allora inquilino di palazzo Chigi.

Considerate le condizioni quindi del tutto anomale di quanto stiamo vedendo in Ucraina la sensazione è che il regime di Zelensky presto cadrà.

Non è stimato dalla popolazione, ma piuttosto detestato, e una parte consistente dell’esercito ucraino si è già unita ai russi in attesa di liberarsi definitivamente dalla presenza dei nazisti di Azov.

È quindi questa la fine del blocco Euro-Atlantico. È la fine di una pagina di storia iniziata nel 1945 quando vennero poste le basi per erigere tutta l’architettura presente dell’ordine liberale globale fondato sull’assoluta preminenza economica e militare degli Stati Uniti.

Quello che però ha dato lo scossone decisivo a questa impalcatura, oltre ovviamente a Vladimir Putin, è stato Donald Trump sei anni prima all’alba della sua elezione come presidente degli Stati Uniti.

È stata la dottrina del “Prima l’America” di Trump a togliere il pilastro dell’America dal palazzo del Nuovo Ordine Mondiale.

È senza quel pilastro portante che sorreggeva su di sé tutto il peso dell’ordine globalista di Klaus Schwab , l’edificio ha iniziato inevitabilmente a sprofondare nel terreno.

Trump in questo senso ha dato vita ad una vera e propria rivoluzione, o forse sarebbe meglio dire controrivoluzione, copernicana dell’assetto dei rapporti internazionali.

Gli Stati Uniti si sono separati dall’atlantismo e Trump stesso non ha mai nascosto tutta la sua profonda avversione alla NATO, manifestando il desiderio di uscirne e restituire piena sovranità agli Stati Uniti stessi.

I signori del mondialismo di klaus Schwab lo hanno compreso perfettamente, e per questo hanno attuato la più grande serie di ripetuti golpe e tentati omicidi praticati contro un presidente.

La serie delle operazioni sovversive è iniziata attraverso lo Spygate del 2016 sul quale proprio in questi giorni il procuratore John Durham ci sta mostrando le prove inoppugnabili del ruolo giocato da Hillary Clinton nello spionaggio illegale praticato contro il presidente americano anche attraverso la decisiva assistenza dello stato profondo Italiano.

La Clinton è stata la mente di questa operazione il cui unico scopo era rovesciare Donald Trump.

La serie degli atti sovversivi è poi proseguita attraverso almeno tre attentati alla vita di Trump, due messe in stato di accusa e la più grossa frode elettorale della storia praticata nel novembre del 2020.

I poteri globali di Klaus Schwab hanno tentato qualsiasi carta pur di liberarsi di Donald Trump per il semplice fatto che senza il controllo degli Stati Uniti qualsiasi ipotesi di costruire un governo mondiale è semplicemente inattuabile.

Non esiste un’altra potenza economica e militare in grado di ingerire e influire negli affari di un altro Paese come può farlo gli Stati Uniti. Tutta la rete di agenzie dell’intelligence costruita e finanziata dalle famiglie che rappresentano il vero potere occulto è stata pensata per consentire agli USA di colpire e rovesciare in qualunque momento coloro che si fossero opposti ai disegni del Nuovo Ordine Mondiale.

Washington è stata trasformata da questi poteri in una sorta di centrale della sovversione internazionale.

Fu per questo che il presidente cileno Salvador Allende venne destituito nel 1973 su ordine di Henry Kissinger, uomo forte del Bilderberg e di Klaus Schwab.

Fu per questo che Aldo Moro venne minacciato di morte da Kissinger nel 1976, e finì poi ucciso dalle BR due anni dopo.

E fu per questo che Slobodan Milosevic, presidente della Serbia negli anni’90, e Muammar Gheddafi, vennero rovesciati e uccisi ancora una volta dalla NATO.

 

La NATO in questo senso non ha rivestito in alcun modo il ruolo di un’organizzazione volta a preservare la stabilità e la sicurezza dei Paesi Occidentali. La NATO ha rivestito il ruolo di un’organizzazione terroristica che ha eliminato tutti coloro che costituivano un intralcio per il piano di dominio globale voluto dalle élite internazionali riunite a Davos dal “finto democratico” Klaus Schwab.

Nulla c’entrava la retorica del contenimento del blocco sovietico visto che l’Alleanza Atlantica piuttosto che sciogliersi dopo il crollo del muro di Berlino si è espansa incredibilmente ad Est.

La vera ragione dell’esistenza della NATO è quella di essere il braccio militare del Nuovo Ordine Mondiale ma questa condizione è possibile solamente se gli USA restano sotto l’ala dell’atlantismo.

Questa la ragione per la quale il mondialismo di klaus Schwab ha  cercato in ogni modo di riprendersi l’America e questo proposito è fallito anche dopo la frode del 2020.

Abbiamo visto ormai come in numerose occasioni il fantoccio Joe Biden non abbia eseguito gli ordini che questi poteri gli avevano prescritto.

Al contrario, abbiamo assistito Biden andare esattamente nella direzione opposta e allontanarsi dalla sfera atlantica quando ha completato il ritiro delle truppe dall’Afghanistan, e quando in questi giorni si è rifiutato di mandare truppe di militari americani in Ucraina lasciando quindi a Putin campo libero.

Le ragioni di questa anomalia risiedono nel fatto che Biden in realtà non si è mai realmente insediato quando Trump nel gennaio del 2021 firmò l’Atto contro le Insurrezioni e trasferì il potere ai militari impedendo così all’amministrazione Biden di insediarsi in maniera effettiva.

 

Gli Stati Uniti quindi non sono tornati nella sfera del mondialismo ed è questa un’altra ragione che ha portato al fallimento della farsa pandemica che nell’ottica di Davos (tutti gli uomini di Klaus Schwab )avrebbe dovuto portare al Grande Reset, un riordino o genocidio della società che avrebbe portato ad una messa al bando di tutti coloro che non si fossero inoculati con il siero sperimentale chiamato impropriamente vaccino.

Si è manifestato il fenomeno inverso. I governi europei hanno tolto quasi ogni restrizione e la Russia e gli Stati Uniti hanno fatto da apripista in questo senso uscendo dalla operazione terroristica del coronavirus già lo scorso anno.

Alla debole Unione europea, ultimo flebile baluardo del globalismo di Klaus Schwab , non restava altra scelta. Le altre grandi potenze avevano già affondato il piano di Davos e persino la Cina Comunista in rotta di collisione con le élite occidentali per interessi radicalmente divergenti ha voltato le spalle ai poteri globali di Davos di Klaus Schwab.

Siamo quindi giunti all’ultima conclusione di un atto che è quello che sta scrivendo la parola fine all’ideologia che sottende il neoliberismo economico che ha partorito il mostro della globalizzazione di Klaus Schwab e a quella politica e spirituale, nel senso deteriore del termine, che sottende invece quella massonica del cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale”.

Trump e Putin in questo senso hanno siglato una vera e propria alleanza patriottica che ha impedito la manifestazione e il rilascio della Bestia, l’espressione biblica che identifica quel tiranno globale che un giorno dominerà il mondo.

I due presidenti sono stati una sorta di katehon politico che ha impedito la definitiva ascesa del governo totalitario planetario di Klaus Schwab che avrebbe fatto polvere delle nazioni e perseguitato brutalmente chiunque avesse osato opporglisi.

Allo stesso modo, sotto il piano più strettamente spirituale, stavolta nel senso migliore del termine, è stato l’arcivescovo Carlo Maria Viganò a raccogliere attorno a sé i cattolici smarriti che si sono allontanati dalla falsa chiesa di Bergoglio, prostituita a questa falsa ideologia massonica.

L’Ucraina è quindi la chiusura del cerchio. È l’inizio della irreversibile fine di tutto un mondo che era stato concepito molti decenni prima e che i signori del globalismo di Klaus Schwab credevano di veder realizzato in questo frangente storico.

L’ininfluente Unione europea ormai non può più nulla per fermare il meccanismo perché orfana della protezione degli Stati Uniti che ormai hanno intrapreso un cammino nuovo, in attesa del ritorno ufficiale di Trump, sempre più prossimo, che porterà alla fine ufficiale del mondialismo di Klaus Schwab  in ogni sua forma, politica, militare ed economica.

L’alba del Nuovo Ordine Mondiale si è definitivamente conclusa. Questa fase storica sembra aver dato inizio piuttosto al suo definitivo tramonto.

La beffa per i “circoli di Davos di Klaus Schwab” è stata tremenda. Sono andati a dormire convinti che l’ordine totalitario globale fosse alle porte e si sono risvegliati scoprendo che il mondo che avevano immaginato è andato definitivamente in mille pezzi.

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