Gates e Musk.
Gates
e Musk.
Scontro
fra titani: Bill Gates
contro
Elon Musk: "È un folle"
Rainews.it – (28 -1 -2025) – Redazione Big tech – ci
dice:
Il
fondatore di Microsoft ha criticato Musk per aver promosso politiche di estrema
destra negli Usa e all'estero.
I paesi stranieri dovrebbero adottare misure
di "salvaguardia per evitare che i super-ricchi influenzino le loro
elezioni."
Bill
Gates in una intervista ha attaccato apertamente Elon Musk.
Il
miliardario Bill Gates attacca l'uomo più ricco del mondo.
Senza
giri di parole, il fondatore di Microsoft ha criticato Elon Musk per aver
promosso politiche di estrema destra negli Stati Uniti e all'estero:
"è folle", ha detto in
un'intervista, invitando i paesi stranieri ad adottare delle misure di
"salvaguardia per assicurarsi che i super-ricchi non influenzino le loro
elezioni".
Definendo
Musk "super intelligente", Gates ha osservato come il miliardario
dovrebbe usare il suo talento per "pensare a come dare una mano"
invece di lasciarsi andare "all'agitazione populista".
Vuole "promuovere la destra ma poi dice
che “Nigel Farange” non è abbastanza di destra.
Lui
sta con l'Afd", ha spiegato Gates riferendosi all'attenzione di Musk per
quanto avviene nel Regno Unito e in Germania, dove è schierato con il partito
di ultradestra, ritenuto "l'unica speranza" per il paese.
L'attacco
di Gates apre una crepa nel fronte compatto dei miliardari big tech schierati
in prima fila al giuramento di Donald Trump.
Ma non
è isolato.
Fra le poche voci che finora si sono alzate
pubblicamente contro il 'first buddy' c'è quella di Steve Bannon, l'ex
controverso stratega della Casa Bianca durante il primo mandato di Trump.
Da
mesi Bannon attacca Musk e il suo strapotere:
lo ha
chiamato una "persona malvagia" che punta solo ai soldi e si è
impegnato a tenerlo lontano dalla Casa Bianca perché, a suo dire, troppo
pericoloso.
Gates e Bannon sono gli unici ad aver puntato
il dito contro Musk, divenuto un fedelissimo di Trump dopo averlo aiutato a
conquistare la presidenza a suon di milioni di dollari.
Nonostante
la rivalità, né Mark Zuckerberg di “Meta” né Jeff Bezos di Amazon e Blue Origin
hanno infatti finora criticato Musk nel suo nuovo ruolo di responsabile del
dipartimento per l'efficienza governativa e tassello essenziale nella squadra
degli stretti collaboratori di Trump.
Alcuni
screzi sono emersi però con “Sam Altman” di “Openai”, la startup a cui fa capo
“Chat Gpt” e una delle tre aziende protagoniste di” Stargate”, l'iniziativa da
500 miliardi di dollari per l'infrastruttura dell'intelligenza artificiale
annunciata da Trump.
Un
piano bocciato da Musk, convinto che le tre società coinvolte non abbiano i
fondi necessari.
Un'insinuazione
che ha provocato la secca replica di Altman e la furia degli alleati di Trump,
che non hanno digerito le critiche pubbliche dell'uomo più ricco del mondo.
Il
presidente ha stemperato le polemiche spiegando che le parole di Musk sono
legate al fatto che fra i firmatari di Stargate "C'è qualcuno che non gli
piace, che odia", ha detto riferendosi indirettamente ad “Altman”, con il
quale Musk ha contenzioso che va avanti da mesi.
Bill
Gates contro Musk: “È davvero folle
che
lui possa destabilizzare la
situazione
politica di alcuni Paesi.”
Ilfattoquotidiano.it
-Redazione F.Q – (28 Gennaio 2025) – ci dice:
Il fondatore
di Microsoft ha accusato l'imprenditore di usare il suo potere per alimentare
l'estrema destra e di voler influenzare il futuro di alcuni Paesi
Bill
Gates ha criticato Elon Musk, accusandolo di promuovere politiche di estrema
destra sia negli Stati Uniti sia all’estero.
“È davvero folle che possa destabilizzare la
situazione politica di alcuni Paesi”.
In un’intervista al giornale britannico “Times
of London”, il fondatore di Microsoft, infatti, ha definito “folle” l’influenza
di Musk, sottolineando il rischio che i super-ricchi possano destabilizzare il
panorama politico globale.
Gates
ha invitato i Paesi a dotarsi di strumenti di salvaguardia per impedire che
figure come Musk influenzino i risultati elettorali.
Pur
riconoscendo l’intelligenza di Musk, Gates ha lamentato il fatto che
quest’ultimo utilizzi il proprio potere per alimentare “agitazioni populiste”.
Ha anche criticato il supporto di Musk a
partiti come l’”AfD” in Germania e a figure controverse, definendo incoerente
il suo atteggiamento:
“Vuoi
promuovere la destra, ma poi dici che Nigel Farage non è abbastanza di destra.
Voglio dire, questo è folle.
Lui
sta con l’AfD“.
Le
divergenze tra i due miliardari si riflettono anche sulla loro influenza sulla
società:
Gates
ha spiegato che preferisce concentrarsi su filantropia e innovazione,
affrontando temi come l’intelligenza artificiale, i vaccini e il cambiamento
climatico, piuttosto che influenzare direttamente le scelte politiche delle
persone.
Ha
inoltre espresso preoccupazione per l’impatto negativo dei social media –
inclusa la “piattaforma X”, di proprietà di “Musk” – nella diffusione di
disinformazione, soprattutto riguardo ai vaccini e alla salute pubblica.
“Il
problema dei social media è che consentono a informazioni errate e pericolose
di raggiungere una massa critica,“ ha dichiarato.
Gates ha concluso sostenendo che il ruolo
degli imprenditori delle Big Tech debba essere quello di unire e non
dividere
“Il
mondo sta diventando più caotico.
Dovremmo
usare il nostro talento per aiutare, non per alimentare divisioni.“
La
Stampante Monetaria
e le
Criptovalute.
Conoscenzealconfine.it
– (9 Gennaio 2025) - Claudio Martinotti Doria – ci dice:
Premesso
che non sono un economista, ma forse questo è un elemento positivo, rammento
che già una decina di anni fa in un mio saggio avevo riferito che chi controlla
la stampante monetaria controlla l’umanità, essendo il mezzo primario per
rendere schiave le persone senza che ne siano pienamente consapevoli.
La
soluzione?
Stampare
moneta.
Quindi
è un mezzo primario di potere e controllo.
Attribuire
pertanto la sola motivazione della ricchezza come giustificazione delle scelte,
spesso ciniche e spietate, delle élite economico finanziarie e politiche che
dominano il mondo, è riduttivo e fuorviante, in quanto il denaro lo possono
stampare quanto ne vogliono.
L’avidità
patologica che spesso fatichiamo a comprendere, di coloro che accumulano sempre
più ricchezza, è connessa più che altro a coloro che servono le élite agli alti
livelli della piramide sociale, che potremmo definire servi, camerieri,
maggiordomi, strateghi, portavoce, ecc.,
ma non a coloro che sono ai vertici della
piramide stessa, che sono perlopiù ignoti nell’identità, coperti da miriadi di
scatole cinesi interconnesse, da loro controllate anonimamente, tramite per lo
più corporation e società fiduciarie e patrimoniali.
Quindi
fino ad ora la stampante monetaria, che è passata da tempo dalle tipografie
alla creazione di denaro virtuale (elettronico e poi digitale, quest’ultimo
ancora in fase di transizione) era lo strumento primario di detenzione e
conservazione del potere.
Da alcuni anni è emerso uno strumento nuovo di
creazione di denaro, le criptovalute, che lentamente e poi esponenzialmente
stanno raccogliendo consenso e adesioni in tutto il mondo, con la legittima e
molto convincente persuasione che si tratti di uno strumento di libertà,
autonomia, indipendenza, inattaccabile dal potere finanziario, bancario e
politico istituzionale, sotto il controllo degli stessi partecipanti al
successo delle criptovalute.
Recentemente
un enorme cassa di risonanza di questa nuove opportunità è stata fornita
dall’adesione entusiasta alle criptovalute di Trump durante la sua campagna
elettorale, poi confermata e rinforzata dalla sua elezione alla presidenza
degli USA.
Per
sua stessa affermazione le criptovalute diverranno il principale strumento
monetario degli USA sotto la sua presidenza, eliminando il pericolo delle
monete digitali, che tutte le persone di buon senso temevano per il rischio che
potessero essere utilizzate dal potere per sottomettere totalmente la
popolazione, eliminando il denaro contante.
Ma vi
è un rischio ulteriore che quasi nessuno di noi aveva previsto e di conseguenza
valutato nella sua pericolosità intrinseca.
Un rischio che è stato rivelato solo
recentemente da alcuni anziani personaggi arabi, precisamente sauditi, che
erano presenti e avevano collaborato ai tempi di Kissinger alla creazione dei
petrodollari.
Queste indiscrezioni, che solo l’era di
internet ha consentito di recepire con la sua estesa rete di passaparola, sono
veramente preziose, anche se come sempre, vanno prese e considerate” cum grano
salis”.
Questi
anziani personaggi sauditi avevano consentito negli anni ’70 di salvare gli USA
dal tracollo del dollaro, non più ancorato al residuale “gold standard “che lo
reggeva, eliminato da Nixon a inizio del decennio e poi stampato in modo
esponenziale e inflazionistico, e che aveva indotto dapprima a eccessive
richieste estere di convertire il dollaro in oro e poi a una diffusa sfiducia
nel valore del dollaro con conseguente rischio di collasso monetario, per
eccessiva svalutazione.
Kissinger
in maniera geniale aveva pensato di vincolarlo al petrolio con la
collaborazione dei sauditi, che all’interno dell’OPEC erano i principali
produttori e decisori.
I
sauditi accettarono di vendere il petrolio solo dietro pagamento in dollari, in
cambio della protezione militare degli USA e da allora per mezzo secolo il
sistema si consolidò rendendo gli USA sempre più prosperi.
Negli
ultimi anni, come tutti sappiamo, per molteplici vicende che non posso elencare
per problemi di tempo e spazio, per impedire un altamente probabile
tracollo-collasso finanziario dovuto all’eccessiva espansione di bolle
speculative truffaldine (derivati, pompaggio del valore fittizio delle azioni,
eccessiva produzione e distribuzione di dollari o meglio eurodollari, fine del
contratto coi sauditi per il petrodollaro che infatti non venne rinnovato,
espansione dei BRICS e loro strutture alternative, ecc.)
il sistema egemonico USA rischiava di
crollare, e allora hanno concepito e pianificato a livello militare e
istituzionale alcuni cinici e spietati espedienti quali la psico pan demenza e
le guerre esplose in Europa e Medio Oriente, per poi pervenire al nucleo del
loro piano:
ancorare il dollaro alle criptovalute.
Questa
è la rivelazione emersa recentemente dalle indiscrezioni cui ho accennato in
precedenza.
So che
farà storcere il naso o soffrire molte persone, ma mi limito a riferire quanto
sono venuto a conoscenza, e ritenevo doveroso divulgarlo, poi ognuno valuterà
secondo i suoi strumenti culturali e informativi.
L’importante
è considerare il messaggio, indipendentemente dal messaggero, che nel mio caso
è in assoluta buona fede non avendo alcun interesse in proposito e non avendo
alcun legame col potere, anzi essendo parecchio inviso, come dimostrato dalla
totale censura subita, con la recente unilaterale e inappellabile chiusura del
mio blog che gestivo da una ventina di anni, che evidentemente dava parecchio
fastidio.
La
probabile volontà degli USA di ancorare il dollaro alle criptovalute, come
soluzione per fermare la de-dollarizzazione in corso, non significa automaticamente che
le stesse criptovalute siano state concepite fin dai primordi con questo scopo,
anche se non si può escludere una loro capacità di pianificazione e lungo
termine, già dimostrata in molteplici occasioni, ma significa semplicemente che
dobbiamo considerare le ripercussioni che questa scelta comporterà per le
nostre vite e per le scelte che dovessimo aver effettuato in precedenza, che in
taluni casi converrebbe modificare, aggiornare e conformare a principi di
precauzione.
Le
indiscrezioni di cui vi ho messo a conoscenza contenevano anche commenti e
valutazioni pesanti, che non vi sto a riportare, il cui scopo era appunto di mettere
in guardia tutti coloro che (come il sottoscritto) non sono sufficientemente
diffidenti e scettici per cautelarsi da simili rischi troppo ben congegnati per
renderci sospettosi e prudenti.
L’impero
USA, come era prevedibile, non ha nessuna intenzione di cedere la propria
egemonia o condividerla pacificamente tramite accordi o negoziati, ma avremmo
dovuto prevedere che oltre alle guerre sarebbe ricorso ad altri espedienti per
conservare e consolidare il proprio potere.
Come
scrissi nel saggio già citato di una decina di anni fa, le élite al vertice
della piramide del potere, hanno tutto l’interesse, anche se lentamente e
ricorrendo all’inganno, a prosciugare la base sociale ai primi livelli della
piramide, dei propri risparmi e del denaro posseduto, per farlo confluire sotto il loro
totale controllo, perché è un mezzo efficace per proseguire nella schiavitù
inconsapevole.
Non è
questione di avidità ma di potere e controllo delle masse.
Credo
che la battaglia che tutti noi dovremmo combattere, senza esitazioni e con
coraggio,
sia soprattutto quella per la salvaguardia del denaro contante e della
possibilità di acquistare e detenere oro e argento fisico, che nella storia documentata
dell’umanità ha sempre rappresentato l’unico vero denaro basato su valori reali
e non fittizi.
Un
caro saluto a tutti.
(Claudio
Martinotti Doria)
La sua
prima classifica Forbes,
il
rapporto con Steve Jobs e
le
critiche a Musk: Bill Gates si racconta.
Forbes.it
- La redazione di Forbes – (27-01 – 2025) – ci dice:
Quando
era bambino, assieme al suo amico “Kent Evans”, scomparso a 17 anni dopo una
gita in montagna, leggeva le biografie di uomini famosi e, più tardi, di
amministratori delegati, chiedendosi come sarebbe stato avere 15 milioni di
dollari e come avrebbe potuto riempire un’auto con tutti quei soldi.
Poi,
uno di quei personaggi, lo è diventato anche lui, comandando per anni la
classifica dei più ricchi al mondo di Forbes.
In
un’intervista al The Times – in occasione dell’uscita della sua autobiografia “Source
Code” – Bill Gates, co-fondatore di Microsoft, ha parlato del suo passato da
“ragazzo strano” e di come è diventato miliardario a 31 anni.
Ma non
solo passato.
Gates ha anche parlato di Donald Trump e di
Elon Musk, non risparmiando qualche critica all’uomo più ricco del mondo.
Dall’infanzia
al successo
“Quando
Kent morì, non sapevo più accanto a chi sedermi a pranzo,” ha raccontato Bill
Gates al “The Times”.
“Era il mio migliore amico. Passavamo ore a
scrivere codice, a discutere se volevamo diventare ambasciatori, generali o
scienziati”.
Poi il
ricordo della prima “Forbes List”.
“Ricordo
quando uscì la prima “Forbes Rich List”, dopo che avevo lasciato “Harvard” per
fondare Microsoft, pensando che Kent si sarebbe divertito un mondo con quella
cosa.
Pensavo
che mi sarebbe piaciuto essere su quella lista.
Poi, sette anni dopo, ero in cima.
” A 31
anni, era un miliardario e, a quarant’anni, aveva un patrimonio di quasi 100
miliardi di dollari (oggi il suo patrimonio netto è di 106,9 miliardi di
dollari).
Gates
ha appena finito l’autobiografia della sua vita giovanile, “Source Code”, in
uscita a febbraio 2025:
“Non
mi piace molto guardare indietro perché c’è così tanto da guardare avanti — le
innovazioni nei vaccini, l’intelligenza artificiale, la nutrizione, l’energia
pulita — ma alla fine è stato divertente”, ha rivelato al quotidiano
britannico.
Il
libro racconta la storia di questo brillante programmatore “neuro divergente”
che ha fondato Microsoft con “Paul Allen” e che poi ha deciso di contribuire,
“donando 59 miliardi di dollari attraverso la sua fondazione”, a combattere “la
poliomielite, la malaria e l’HIV”.
Come
scrive l’autrice dell’intervista, “Alice Thomson”, Gates è descritto come “un
bambino complicato con difficoltà nelle relazioni sociali e nel comprendere le
sfumature sociali”.
Oggi,
Gates ha imparato ad accettare la sua diversità.
“Questo
potrebbe aiutare chi sta crescendo un bambino che non si adatta alla norma,”
concorda.
Gates
considera la sua neuro diversità come il suo “superpotere”, che gli consente di
iper concentrarsi, combinato con una spinta straordinaria.
Gli
studi ad Harvard.
Poi
gli studi ad Harvard, che hanno reso consapevole Gates del suo dono
nell’informatica:
“I miei amici dicevano: ‘Sei fortunato, sei il
migliore in informatica.’
Ma per
molto tempo ero convinto che fosse troppo facile.”, ha confessato il
miliardario.
Come
si legge nell’intervista, Gates passava più di 600 ore al mese al pc e cambiava
le lenzuola solo una volta ogni sei settimane.
“Era più maturo degli altri studenti e
disposto a mettere in discussione gli adulti”, ha raccontato un ex docente di
Gates alla giornalista del “The Times”.
“Il
primo giorno ho mostrato loro un problema e due giorni dopo è tornato a
mostrarmi che riusciva a risolverlo trovando una soluzione migliore.
Voleva
sempre una sfida nuova”.
Gates
era un programmatore e questo lo differenziava dagli altri colossi della
Silicon Valley:
“Steve Jobs”, ha raccontato Gates, “con i suoi
lunghi capelli neri era un genio anche lui, ma le cose in cui entrambi
eccellevamo non si sovrapponeva poi molto.
Ma su
una cosa eravamo d’accordo:
essere
pazzi nel vedere le cose nel futuro, riuscire a fare in modo che le persone
lavorino per ore e avere ambizione”.
Poi un
aneddoto sul rapporto con le droghe.
“Steve”,
racconta Gates, “una volta disse:
‘Se
Bill avesse preso più acidi, i suoi computer sarebbero stati molto più facili
da usare e attraenti’, e io risposi:
‘Ho
preso acidi, ma non era il lotto che insegna a fare design’.
Io sono un ingegnere, lui era un “designer”,
ma era una persona così unica in termini di abilità”.
Il
rapporto con Trump e Musk.
Poi un
riferimento al neo presidente statunitense Donald Trump.
“Sembra che Gates abbia accettato la
presidenza di Trump e anzi potrebbe anche accoglierla positivamente”, ha
scritto “Alice Thomson” del “The Times”.
Gates
ha risposto:
“C’è
così tanto in gioco: deporterà nove milioni o un milione di persone? Metterà
dazi al 60% o al 5%?
Finanzierà
la ricerca sulle malattie infettive o la fermerà?
Devo
monitorare da vicino.
Il
lavoro interessante è entusiasmare il presidente Trump a fare le cose giuste”.
Meno
morbido è invece il commento su Elon Musk.
Gates
non ama il paragone con lui.
“Sono
molto diverso da lui.
È
davvero pazzesco che lui possa destabilizzare la situazione politica in diversi
Paesi.
Tutti
noi possiamo esagerare… Se qualcuno è super-intelligente, e lui lo è, dovrebbe
pensare a come può aiutare.
Ma in questo caso si tratta di gesti
populisti”.
Un
altro dei colossi del tech, “Mark Zuckerberg”, ha fatto dei passi significativi
verso Trump, modificando la “policy di Meta” sul fact-checking e sui temi del “diversity
& inclusion”.
“Il
problema di tutta la rete dei social media, compreso come influisce sui
giovani, mi preoccupa.
Sono
molto deluso dal fatto che né i governi né le aziende sembrano risolvere o
migliorare queste cose.
Questo approccio non porterà a nulla di buono.
Prendiamo
la disinformazione sui vaccini: potrebbe diventare pericolosa.
I bambini possono morire di morbillo”.
Le
teorie del complotto su di lui, dice, alzando gli occhi al cielo, sono anche
esse folli.
“C’è
stato il tornado in North Carolina e la gente ha detto che stavo modificando il
clima, ora
sto ancora aspettando di capire come ho causato gli incendi a Los Angeles.
Mi preoccupa che questo stia sfuggendo di
mano”.
«Musk
sfrutti il suo genio per aiutare,
non per alimentare i populismi».
Bill
Gates attacca il CEO di Tesla e SpaceX.
Startupitalia.eu
- Carlo Terzano – (28/01/2025) – ci dice:
Elon
Musk e Bill Gates.
Per
l'ex uomo più ricco del mondo chi lo ha succeduto nella graduatoria dei
paperoni starebbe giocando col fuoco intromettendosi nella politica di altri
Paesi. «Vuoi promuovere la destra ma dici che Nigel Farage non è abbastanza di
destra... Questa è una m***a folle»
Elon
Musk dovrebbe «mettere il suo talento al servizio del mondo invece di
alimentare l’agitazione populista».
Parola di Bill Gates, miliardario per molti
versi antesignano di questa nuova famiglia di imprenditori ricchissimi grazie
alle loro intuizioni nel campo della tecnologia.
Le
stilettate di Bill Gates a Elon Musk.
Elon
Musk ci ha abituato a zuffe a favore di telecamera (anzi, di post su X) con
altri miliardari statunitensi – stiamo ancora attendendo la famosa battaglia
con Mark Zuckerberg nel Colosseo romano che aveva mandato in sollucchero mezzo
governo Meloni), perciò quasi sicuramente a breve replicherà per le rime al
founder di Microsoft.
Ma
intanto incassa in silenzio i colpi che Bill Gates gli riserva in una
intervista al “Times”.
«Pensavo
che la Brexit fosse un errore, ma non twittavo tutti i giorni», dice lo
sviluppatore dietro uno dei più diffusi sistemi operativi al mondo, rivelando
la sua insofferenza per le continue ingerenze di Elon Musk nella politica
interna di altri Paesi:
«Pensavo
che le regole del gioco fossero scegliere un numero finito di cose di cui
parlare e che ti interessavano, concentrarti su poche cose critiche, piuttosto
che dire alla gente per chi votare».
Data
la sua seconda vita da filantropo, Bill Gates ha gioco facile nel criticare le
mosse del nuovo uomo più ricco del mondo che ha peraltro diversi affari in
competizione diretta con Microsoft (dall’AI a una possibile acquisizione di
TikTok che ingolosirebbe pure Redmond) ma migliori entrature con “The Donald”,
l’uomo che, dallo studio ovale della Casa Bianca, dà le carte firmando ordini
esecutivi a tutto spiano.
Su
Musk Bill Gates è torrenziale:
«Sono ultra-diverso. È davvero folle che lui
possa destabilizzare la situazione politica nei paesi.
Penso
che negli Stati Uniti agli stranieri non sia permesso dare soldi;
altri
Paesi forse dovrebbero adottare delle misure di salvaguardia per assicurarsi
che gli stranieri super-ricchi non distorcano le loro elezioni», lasciando la
porta socchiusa a non meglio specificate attività di lobby.
Ma a
inquietare Bill Gates è soprattutto la dottrina politica di Musk:
«Vuoi promuovere la destra ma dici che Nigel
Farage non è abbastanza di destra… Voglio dire, questa è una merda folle. Sei
per l’AfD!»,
chiosa
il fondatore della software house di Redmond facendo riferimento alla recente
apparizione del patron di Tesla, X, SpaceX e via andare al congresso del
partito tedesco tacciato di nostalgie neonaziste.
Non
mancano le dietrologie:
«È difficile capire perché – riflette Bill
Gates – qualcuno che ha una fabbrica di automobili sia in Cina sia in Germania,
la cui attività missilistica è ultra-dipendente dalle relazioni con nazioni
sovrane e che è impegnato a tagliare 2 trilioni di dollari di spese del governo
degli Stati Uniti e a gestire cinque aziende, sia ossessionato da questa storia
di adescamento nel Regno Unito».
Melinda
French Gates Afferma Che Elon Musk, Peter Thiel e Altri Nuovi Miliardari Non
Sono Filantropi e Spiega Perché Vuole Entrare in Politica Dopo Avere Donato 80
Miliardi di Dollari.
Hollywoodreporter.it
- Kimberly Nordyke – (07 Agosto, 2024) – ci dice:
In una
lunga chiacchierata ai microfoni del “New York Times”, l’ex moglie di Bill
Gates ha detto la sua riguardo la filantropia dei nuovi miliardari, il suo
impegno politico e le donne americane.
Parlando
con il “New York Times”, l’ex moglie di Bill Gates – che ha recentemente scosso
il mondo della filantropia annunciando di voler lasciare la “Bill and Melinda
Gates Foundation”, l’organizzazione benefica degli ex coniugi che ricordiamo ha
elargito quasi 80 miliardi di dollari da quando è stata fondata nel 2000 – ha
detto la sua riguardo una parte della nuova generazione di miliardari che
comprende l’amministratore delegato di Tesla Motors e proprietario di X Corp.,
Elon Musk, il fondatore di Twitter e amministratore delegato di Square Jack
Dorsey, il gestore del fondo speculativo americano, Bill Ackman, e il
co-fondatore di PayPal e gestore di capitali ad alto rischio, Peter Thiel.
“Le
persone che hai appena nominato, a oggi non possono essere definite così
filantropiche” – ha risposto durante l’intervista pubblicata online domenica
scorsa – “Usano la loro voce e i loro mezzi d’informazione, ma non li definirei
filantropi“.
La Politica.
Che
bel film gli europei d’Atletica. Anche grazie allo sport di base. Adesso è
l’ora (anche) del cinema di base. A scuola e non solo.
L’intervistatrice
del New York Times ha messo “French Gates” e il suo ex marito “Bill” nello
stesso gruppo di attivisti miliardari di “Warren Buffet”, notando che tutti
hanno un “approccio più tradizionale alla filantropia“.
Le è
stato chiesto se avesse inserito Musk, Dorsey, Ackman e Thiel in un gruppo
diverso perché “non hanno firmato il Giving Pledge”, che viene descritto come “una promessa dei singoli e delle
famiglie più ricche del mondo, di dedicare la maggior parte del loro patrimonio
a cause benefiche”.
“Alcuni
hanno firmato l’impegno” – ha replicato – “ma andate a vedere i loro risultati
in fatto di donazioni a chi ha bisogno. Non sono un gran ché,“ ha aggiunto con
una risata.
“Possiamo
inserire Bill, me e Warren in una classe di filantropi che fanno le cose in un
certo modo, ma non credo che si possa dire:
‘Ok, allora facciamo un confronto con questo
gruppo che non è filantropo’.
Quelli,
secondo me, non sono filantropi“.
A
“French Gates” è stato chiesto anche della sua recente decisione di impegnarsi
in prima persona in politica, perché a giugno ha appoggiato il Presidente Joe
Biden, poi, dopo che questo si è ritirato dalla corsa presidenziale, ha
sostenuto la candidatura della vicepresidente “Kamala Harris”.
Stante
le sue parole, avrebbe deciso di esporsi apertamente solo dopo la sentenza
“Dobbs vs. Jackson” della Corte Suprema, decisione in cui si afferma che la
Costituzione non protegge il diritto all’aborto, lasciando così la
regolamentazione ai funzionari eletti.
“Dopo
la sentenza Dobbs, ho capito che dovevo impegnarmi pubblicamente a favore delle
donne.
Non
avrei mai potuto votare per un candidato contrario ai diritti delle donne, o in
grado di dire cose terribili sulla libertà delle donne” – ha spiegato French
Gates –
“Ho
pensato che questa decisione, per tutte le ripercussioni a valle che ha sulla
salute materna, sulle donne nere, sui deserti dove le donne non possono nemmeno
andare per ottenere una buona assistenza materna negli Stati Uniti – tutti gli
effetti a valle che stanno arrivando e continueranno ad arrivare da questa
decisione sono così gravi, che ho pensato:
se credo davvero nelle donne, nel nostro
Paese, e nei diritti delle donne, devo parlare.
Perché
le donne sono quelle che tramuteranno in un trionfo o in una catastrofe queste
elezioni.
Le donne americane si esprimono per ciò che
vogliono, per i loro diritti e per la nostra democrazia.
Ecco perché ho ritenuto che fosse così
importante.
Comunque, sì, non è stata una decisione a cui
sono arrivata facilmente “.
Musk
ha commentato su “X” che il suo appoggio a Biden “potrebbe essere la rovina
della civiltà occidentale “.
Da
parte sua, “French Gates” ha dichiarato di considerare “sciocca” la reazione di”
Elon”.
Bill
Gates critica la discesa
di
Elon Musk in politica.
Lascimmiapensa.com
- Matteo Furina – (29 Gennaio 2025) – ci dice:
Parlando
al Times, Bill Gates ha criticato la recente discesa di Elon Musk in politica
Bill
Gates, co-fondatore di Microsoft, è uno degli imprenditori più influenti e
filantropi del nostro tempo.
Dopo aver rivoluzionato l’informatica con
Microsoft, ha dedicato gran parte della sua fortuna alla beneficenza attraverso
la Bill & Melinda Gates Foundation, impegnata nella lotta contro le
malattie, la povertà e le disuguaglianze globali.
Negli
ultimi anni, Gates ha anche espresso preoccupazioni sullo stato della politica
mondiale, affrontando temi come la disinformazione e l’influenza dei
super-ricchi sulle dinamiche politiche internazionali.
Recentemente
Gates ha espresso forti riserve nei confronti del nuovo ruolo politico di Elon
Musk nel governo presieduto da Donald Trump.
Il CEO
di Tesla non ha avuto un inizio brillante come leader del neonato Dipartimento
per l’Efficienza Governativa (DOGE), soprattutto dopo essere stato accusato di
aver fatto un “saluto nazista” durante il comizio per la vittoria di Trump il
giorno del suo insediamento.
Ora,
Bill Gates ha deciso di commentare pubblicamente la discesa in politica di
Musk.
Pensavo
che le regole del gioco prevedessero di scegliere un numero limitato di
argomenti su cui concentrarsi, piuttosto che dire alla gente per chi votare –
ha dichiarato in un’intervista al Times.
Questo
non significa che Gates non abbia mai avuto opinioni politiche.
Anzi, ha affermato di aver sempre ritenuto la
Brexit un errore, ma di non aver mai sentito la necessità di twittare al
riguardo ogni giorno.
Alla
domanda se avrebbe mai voluto impegnarsi in politica come Musk, Bill Gates ha
risposto senza esitazione:
Assolutamente
no.
Evidenziando
le loro profonde differenze, ha spiegato che mentre lui si dedica interamente
alla filantropia e al miglioramento delle condizioni di vita nel mondo, Musk
sembra più concentrato su iniziative come l’acquisto di piattaforme social e il
suo recente coinvolgimento politico.
Siamo
diametralmente opposti – ha dichiarato Bill Gates, aggiungendo che l’attivismo
politico di Musk potrebbe destabilizzare la situazione politica di alcuni
Paesi.
Negli
Stati Uniti, gli stranieri non possono finanziare le campagne elettorali, e
forse altri Paesi dovrebbero adottare misure simili per impedire che miliardari
stranieri influenzino le loro elezioni.
Gates
ha poi sottolineato l’apparente contraddizione nel comportamento di Musk:
È
difficile capire come qualcuno che ha fabbriche di automobili in Cina e
Germania, un business spaziale che dipende dalle relazioni con governi sovrani
e che si occupa di tagliare 2 trilioni di dollari di spese pubbliche negli
Stati Uniti, sia così ossessionato dalla politica britannica.
Mi
chiedo: perché?
Ha
inoltre commentato le dichiarazioni di Musk su Nigel Farage, uno dei politici
più di destra del Regno Unito, che a suo avviso non è “abbastanza di destra”.
Questo
è semplicemente folle – ha detto Gates, suggerendo che Musk potrebbe perfino
sostenere movimenti estremisti come l’AfD in Germania.
Gates
ha poi parlato delle sue principali preoccupazioni, affermando che la
polarizzazione politica è oggi pericolosa tanto quanto il rischio di una nuova
pandemia.
La
situazione politica attuale è estremamente preoccupante.
Guardando
al mio obiettivo di aiutare i Paesi poveri, c’è ancora molto da fare.
In
Regno Unito, il nuovo governo laburista è meno generoso con gli aiuti rispetto
ai conservatori che lo hanno preceduto.
Il problema principale è una società che
invecchia, bilanci statali sempre più ristretti e una destra politica che si
chiude in sé stessa, alimentando sentimenti xenofobi e riducendo gli aiuti
internazionali, anche quando questi non riguardano direttamente il proprio
Paese.
Siamo di fronte a una situazione molto
complessa.
Che ne
pensate?
La
causa principale del 7 ottobre
è stata Donald Trump.
Ecco la prova.
Unz.com
- Mike Whitney - (29 gennaio 2025) – ci
dice:
Nessuno
è più responsabile degli attacchi del 7 ottobre di Donald Trump.
È
stato Trump ad iniziare gli Accordi di Abramo, che sono stati progettati per
"far scomparire" la questione palestinese e piantare un tavolo nel
cuore della soluzione dei due Stati.
Seducendo
i leader arabi in accordi bilaterali che si scrollavano di dosso i precedenti
impegni per la creazione di uno Stato palestinese sovrano, Trump si è mosso per
schiacciare le aspirazioni palestinesi ed eliminare la questione per sempre.
Di
fronte all'isolamento e all'irrilevanza sempre più profonda, “Hamas” si è
scagliato sperando che la comunità internazionale se ne accorgesse e venisse in
suo aiuto.
Insomma,
la causa primaria del 7 ottobre sono stati gli Accordi di Abramo di Trump, la
falsa iniziativa di pace che ha spianato la strada al genocidio.
Vale
la pena notare che “Joe Biden “ha confermato gran parte di questa analisi
quando ha espresso la sua opinione il 25 ottobre:
"Sono
convinto che uno dei motivi per cui Hamas ha attaccato quando lo ha fatto... è
a causa dei progressi che stavamo facendo verso l'integrazione regionale per
Israele e l'integrazione regionale in generale... "
Per
"integrazione regionale", Biden si riferisce agli Accordi di Abramo
che sono stati promossi come un modo per i paesi arabi di
"normalizzare" le relazioni con Israele e "far avanzare il
processo di pace in Medio Oriente".
Ma non
lasciarti ingannare dal clamore.
Gli
accordi erano semplicemente la “Fase 2” del regalo sbilenco di Trump a Israele.
Come alcuni lettori ricorderanno, la “Fase 1” del cosiddetto “Piano di Pace per
il Medio Oriente” di Trump "prevedeva una Gerusalemme unificata come
capitale di Israele e la sovranità israeliana sulla Valle del Giordano e sui
principali insediamenti ebraici in Cisgiordania, pari all'annessione di circa
il 30% del territorio.
Ai
palestinesi sono state date alcune aree desertiche vicino al confine egiziano,
una sovranità limitata e uno stato non contiguo con numerose enclave
israeliane. "
Così,
con un gesto della mano, Trump ha rotto con tutti i suoi predecessori
presidenziali, con tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite applicabili e con
la tradizionale politica estera degli Stati Uniti che risale a cinque decenni
fa.
E
questo era solo l'inizio perché, come ora sappiamo, gli Accordi di Abramo hanno
messo in moto le tessere del domino, portando inesorabilmente all'appiattimento
di Gaza e allo sfollamento di due milioni di civili.
Come
autore degli Accordi, Trump è in gran parte responsabile della catastrofe in
corso.
Tenete
presente che gli Accordi non avevano davvero nulla a che fare con la pace o la
normalizzazione.
Come ha detto “Dana El Kurd,” senior fellow
presso l'”Arab Center”, "inquadrare gli Accordi di Abramo come una 'pace'
(accordo) che accresce la stabilità tra i firmatari è deliberatamente
fuorviante...
A dire
il vero, la normalizzazione araba -israeliana non può essere considerata
"pace", ma dovrebbe piuttosto essere intesa come una gestione
autoritaria del conflitto.
Attraverso questa lente, è possibile
comprendere più chiaramente come gli accordi hanno cambiato il panorama della
regione, e perché discute una tale politica renda il futuro insostenibile...
"Gestione
autoritaria dei conflitti"?
Cosa significa?
Ciò
significa che gli incentivi alla partecipazione agli Accordi avevano più a che
fare con il rafforzamento della repressione interna che con la promozione della
pace regionale.
Ecco di più:
Ad
esempio, gli Emirati Arabi Uniti hanno ampliato la portata del loro impegno con
le aziende israeliane specializzate in tecnologie repressive e hanno investito
nell'industria della difesa israeliana.
Allo
stesso modo, il governo marocchino ha tratto vantaggio dalla normalizzazione
per acquisire capacità simili.
L'impatto
è stato avvertito in modo molto diretto in alcuni casi, con giornalisti,
attivisti e intellettuali presi di mira e spesso imprigionati.
Questa
è una situazione vantaggiosa per Israele e i paesi firmatari.
I
regimi arabi possono reprimere ogni traccia residua di dissenso nella regione e
Israele può facilitare gli investimenti nelle sue industrie di difesa e
sicurezza informatica, contribuendo al contempo a ridurre al minimo gli spazi
critici del suo ruolo nella regione e della sua continua oppressione dei
palestinesi.
Per
essere chiari...
Israele non è l'unica fonte di sorveglianza o
di altre tecnologie repressive, e i governi arabi hanno certamente cercato
altre fonti.
Tuttavia,
la normalizzazione arabo-israeliana esacerba queste dinamiche e aumenta le
capacità di questi regimi diversificando le loro fonti di sostegno...
Valutazione
degli Accordi di Abramo, tre anni dopo.
Quindi,
gli Accordi di Abramo non sono un tentativo di "far avanzare il processo
di pace in Medio Oriente", ma un piano per rafforzare le dittature
tiranniche di cui gli Stati Uniti e Israele hanno bisogno per promuovere la
loro agenda regionale, il che significa che l'unica normalizzazione in corso è
la normalizzazione dell'occupazione di 75 anni e del massacro in corso di donne
e bambini palestinesi.
Ecco di più:
Etichettare
la normalizzazione arabo-israeliana come una forma di "pace" è quindi
impreciso.
Piuttosto, è un processo che rifiuta negoziati
autentici e riflessioni più profonde sulle ragioni del conflitto, utilizzando
invece la coercizione e il potere a livello statale per raggiungere vari
obiettivi.
In
altre parole, gli “Accordi di Abramo” e tutto ciò che è seguito da allora
essere visti solo come una gestione autoritaria del conflitto... (perché)
qualsiasi normalizzazione dei legami con Israele comporta la repressione,
poiché i regimi iniziano a reprimere in modo proattivi coloro che si opporrebbero
a questo sviluppo...
Valutare
gli Accordi di Abramo, tre anni dopo.
E chi
si opporrebbe alla normalizzazione delle relazioni con Israele?
Quasi
tutti gli arabi del Medio Oriente, ecco chi.
E
questo ci porta al nostro prossimo punto...
Come
sanno tutti coloro che hanno seguito gli sviluppi nella regione, Israele non ha
mai avuto alcuna intenzione di implementare la risoluzione 242 dell'ONU o di
consentire la creazione di uno stato palestinese.
Gli Accordi di Abramo sono stati evocati dal
genero di Trump, “Jared Kushner”, che voleva eludere le risoluzioni dell'ONU e
far sparire una volta per tutte la questione palestinese.
Questa
era la strategia di base di Trump e ha costretto Hamas a prendere misure
drastiche per interrompere il processo di normalizzazione, riportando
l'attenzione sulla Palestina.
Abbiamo
già detto che il cinicamente chiamato "L'affare del secolo" di Trump
ha convinto Hamas che il popolo palestinese stava affrontando una crisi
esistenziale che poteva essere evitata solo lanciando un attacco massiccio che
avrebbe costretto altri paesi a essere coinvolti direttamente.
Questa
è stata la logica che ha guidato gli attacchi del 7 ottobre.
Nonostante
ciò, pochi analisti hanno scoperto l'inganno e hanno rivelato la verità su ciò
che è effettivamente accaduto.
“Branko
Marcetic” è uno di questi giornalisti che ha rivelato i dettagli della frode di
Trump in un articolo avvincente su “Responsible Statecraft.”
Ecco un estratto dal suo pezzo:
... il
Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti sotto Donald Trump ha
avvertito nell'ottobre 2020 che la violenza terroristica era destinata a
infiammarsi immanentemente...
(DHS)
ha sottolineato gli “Accordi di Abramo”:
lo
sforzo guidato dagli Stati Uniti per normalizzare le relazioni tra Israele e i
suoi vicini arabi...
Gli
Accordi di Abramo risultanti sono stati, almeno nel mondo neoconservatore,
considerati un colpo di "genio".
Invece
di trovare una soluzione alla questione apparentemente irrisolvibile della
statualità palestinese, l'hanno semplicemente messa da parte...
I
firmatari hanno abbandonato questa precondizione di vecchia data mentre
ristabilivano le relazioni diplomatiche e approfondivano la sicurezza e la
cooperazione economica con Israele, mentre Trump li colmava di ricompense, come
un accordo sulle armi per gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e il riconoscimento da
parte degli Stati Uniti dell'annessione del Sahara Occidentale al Marocco.
Ha effettivamente soppiantato l'iniziativa di
pace araba del governo saudita, che dalla sua introduzione nel 2002 era stata
il fondamento del programma del mondo arabo per la risoluzione del conflitto,
ponendo i palestinesi al centro dell'attenzione.
Il
presupposto fondamentale e cinico dei nuovi accordi di normalizzazione era che
la difficile situazione dei palestinesi potesse e sarebbe stata tranquillamente
ignorata e dimenticata sia dai governi della regione sia dalla più ampia
comunità internazionale...
Mentre
gli stati arabi cominciavano gradualmente ad approfondire i legami con Israele,
si allontanavano sempre di più dalle loro posizioni storiche...
il
processo di normalizzazione continuò nonostante ciò che in precedenza sarebbe
stato visto come una provocazione inaccettabile contro i palestinesi e l'Islam
stesso fu celebrato dai sostenitori degli accordi, come prova che la
repressione in corso dei palestinesi poteva effettivamente essere ignorata in
sicurezza.
Ma la questione palestinese non poteva essere
semplicemente ignorata, e la firma dei patti creò una serie di contraddizioni
che alimentarono le tensioni esplose il 7 ottobre.
Gli
stessi palestinesi, attraverso i sondaggi d'opinione, sia l'”Autorità Palestinese”
che “Hamas” lo hanno definito un "tradimento", una "pugnalata a
tradimento" e un "grave danno".
Hamas ha anche chiesto "un piano
integrato per far cadere la normalizzazione". .......
Sebbene
Hamas avesse pianificato questa operazione per due anni e avesse affermato che
era stata motivata da anni di violenza ad Al-Aqsa, il suo attacco non può
essere compreso senza la spinta bipartisan per la normalizzazione dei rapporti
arabo-israeliani a spese dei palestinesi e senza l'indignazione, la rabbia e la
disperazione che ha suscitato.
Ciò
che è chiaro, dalla straordinaria violenza di Hamas, dalla più ampia guerra
regionale che minaccia di scatenare, così come dalle grandi proteste
pro-palestinesi nei paesi arabi in risposta alla campagna di bombardamenti di
Israele, è che quasi ogni presupposto che ha sostenuto gli “Accordi di Abramo”
era disastrosamente sbagliato, non da ultimo l'idea che ignorare i palestinesi
avrebbe reso il Medio Oriente più pacifico.
Dimentica
la "pace", gli Accordi di Abramo hanno preparato il terreno per il
conflitto Israele-Gaza?
Ottimo
riassunto, ma ricapitoliamo:
I
funzionari del “Dipartimento per la Sicurezza Nazionale” hanno avvertito Trump
che i problemi si stavano preparando perché gli “Accordi di Abramo “incitavano
alla "violenza terroristica". (Quindi, il 7 ottobre non è stato
inaspettato. Era stato previsto.)
La
Sicurezza Nazionale ha espresso la propria preoccupazione per il fatto che
invece di "trovare una soluzione alla... questione dello stato
palestinese, (gli Accordi) l'hanno semplicemente messa da parte... (Ancora una volta, la causa prossima
del 7 ottobre è stata identificata ma ignorata).
Invece
di affrontare la questione palestinese in modo equo e razionale, "Trump ha
prodigato ricompense ai leader arabi" con la chiara intenzione di
costringerli a sostenerli.
(Sembra una corruzione).
"Quando
gli stati arabi hanno iniziato ad approfondire gradualmente i legami con
Israele, si sono sempre più allontanati dalle loro posizioni storiche ",che
si riferisce alla proposta di pace araba del 2002 che richiedeva a tutti gli
stati arabi di opporsi alla normalizzazione con Israele fino a quando Israele
non avesse accettato la creazione di uno stato palestinese sulla terra occupata
dal 1967.
Hamas
ha anche chiesto "un piano integrato per far cadere la
normalizzazione". (Molto importante.)
Hamas
ha identificato la "normalizzazione" (gli Accordi di Abramo) come una
minaccia esistenziale che doveva essere contrastata.
"L'attacco
di Hamas non può essere compreso senza la spinta bipartisan per la
normalizzazione arabo-israeliana a spese dei palestinesi, e l'indignazione, la
rabbia e la disperazione che ha ispirato".
In
breve, gli Accordi di Abramo hanno accelerato gli attacchi del 7 ottobre.
Un'ultima
riflessione:
C'è un
altro aspetto intrigante degli attacchi di ottobre che è stato ampiamente
ignorato dai principali esperti, ed è legato a questa breve domanda: qual era
l'obiettivo strategico degli attacchi del 7 ottobre?
Che
cosa stava cercando di ottenere Hamas?
I
media vorrebbero farci credere che Hamas non avesse alcun obiettivo strategico,
che volesse semplicemente "uccidere o catturare ebrei" per soddisfare
un qualche impulso profondamente razzista.
Ma è una sciocchezza.
Abbiamo
già dimostrato che Trump aveva approvato la confisca di altra terra palestinese
mentre, allo stesso tempo, stava attivamente sabotando le relazioni palestinesi
con i suoi vicini arabi.
Ciò
dimostra che era Hamas "con le spalle al muro", non Israele.
La statualità palestinese rischiava di essere
annientata se non fossero stati presi dei provvedimenti per invertire il corso
degli eventi e impedire che i palestinesi venissero ulteriormente isolati,
emarginati e "scomparvero".
Ma
come potrebbe una piccola milizia scarsamente armata fare qualcosa che possa
cambiare in modo significativo l'esito auspicato sia da Israele che dalla sua
superpotenza amica?
Questo
era l'enigma che Hamas si è trovato ad affrontare, ed è per questo che ha
optato per una strategia disperata che prevedeva di spingere Israele a una
reazione eccessiva che avrebbe permesso al resto del mondo di vedere
l'inumanità e la cattiveria dello stato sionista.
Questo
era l'obiettivo, e sappiamo che era l'obiettivo perché il piano è stato
presentato nei minimi dettagli dal leader politico e militare di Hamas, “Yahya
Sin war”, che ha rilasciato la seguente dichiarazione in un breve video su
Twitter.
Ecco
cosa ha detto:
"Entro un periodo limitato di mesi,
che stimo non supererà un anno, costringeremo l'occupazione ad affrontare due
opzioni:
o la
costringiamo ad attuare il diritto internazionale, a rispettare le risoluzioni
internazionali, a ritirarsi dalla Cisgiordania e da Gerusalemme, a smantellare
gli insediamenti, a rilasciare i prigionieri e ad assicurare il ritorno dei
rifugiati, ottenendo la creazione di uno stato palestinese sulle terre occupate
nel 1967, compresa Gerusalemme;
oppure
poniamo questa occupazione in uno stato di contraddizione e collisione con
l'intero ordine internazionale, la isoliamo in modo estremo e potente e poniamo
fine alla sua integrazione nella regione e nel mondo intero, affrontando lo
stato di collasso che si è verificato su tutti i fronti di resistenza negli
ultimi anni".
La
dichiarazione di cui sopra espone la strategia di “Sin war” in una prosa lucida
è inequivocabile.
Il 7
ottobre è stata una chiara provocazione volta a trarre vantaggio
dall'insaziabile appetito di Israele per la violenza e lo spargimento di
sangue. “Sin war” non solo sapeva che Israele avrebbe reagito in modo
eccessivo;
ci contava.
Si aspettava che avrebbero fatto esattamente
ciò che hanno fatto negli ultimi 15 mesi;
distruggendo
tutto ciò che incontravano sul loro cammino, uccidendo decine di migliaia di
civili e riducendo l'intera Striscia di Gaza in macerie.
La reazione eccessiva di Israele era l'unico
modo in cui Hamas poteva dare nuova vita alla causa palestinese, perché era
l'unico modo in cui potevano attrarre la simpatia e il sostegno della comunità
internazionale.
Questa
era la strategia di “Sin war “in poche parole;
provocare
Israele e sperare che altre nazioni si sentissero moralmente obbligate a
intervenire e fermare il massacro.
Era
una mossa rischiosa, ma era l'unica opzione disponibile.
Come
capita, la strategia di “Sin war2 ha ampiamente avuto successo, fatta eccezione
per il fatto che Washington ha bloccato tutti gli sforzi della comunità
internazionale per risolvere la crisi, schierare peacekeeper o implementare le
pertinenti risoluzioni ONU.
Nonostante
ciò, Israele rimane (come “Sin war” aveva previsto) "in uno stato di
contraddizione e collisione con l'intero ordine internazionale, (e) isolato in
modo estremo e potente".
Sondaggi
recenti indicano un calo significativo del sostegno globale a Israele... (Un
sondaggio ”Morning Consult” ha mostrato che le opinioni favorevoli su Israele
sono diminuite in 42 dei 43 paesi intervistati dopo la guerra) e il danno alla
reputazione (per Israele) peggiora di giorno in giorno.
Se ci sarà un tentativo di
"ripulire" Gaza (come ha detto Trump), allora Israele sarà marchiato
come un paria globale per decenni a venire, forse per sempre.
E mentre questa designazione potrebbe non
preoccupare gli israeliani oggi, alla fine vedranno come mina i loro interessi
più ampi e il loro senso collettivo di autostima.
Alla
fine, Israele dovrà rispettare le risoluzioni internazionali e il diritto
umanitario, altrimenti dovrà affrontare un futuro doloroso di difficoltà,
isolamento e vergogna.
In
ogni caso, “Sin war “perseguì chiaramente l'unica strategia che aveva qualche
possibilità di successo, infatti, avrebbe potuto farcela se Washington avesse
trattato la sua voluminosa fornitura di bombe da 2.000 libbre e altre armi
letali. Ma ora che gli Stati Uniti sono diventati parte del genocidio, la lotta
per la sovranità è destinata a richiedere più tempo.
Richiederà
la stessa grinta e determinazione che il popolo palestinese ha dimostrato da
quando il conflitto è iniziato 76 anni fa.
Alla
fine, prevarranno.
Il
rilascio di “Deep Seek AI” umilia
le aziende
occidentali e costringe
gli
americani a vedere
la
superiorità della Cina.
Unz.com
- Andrew Anglin – (28 gennaio 2025) – ci dice:
Il
logo dell'app è una balena bianca che assomiglia anche a un drago.
Per
anni ho cercato di spiegare che tutto è meglio in Cina che negli Stati Uniti.
Il divario è così enorme che se un americano
cresciuto con la propaganda da cartone animato sul suo luogo di nascita come
"il più grande paese della terra" visita la Cina, può innescare una
seria crisi personale.
Semplicemente
non calcola.
Non
sorprende che gli americani che non sono mai stati in Cina facciano fatica a
elaborare questa realtà e spesso ritornino ad affermazioni insensate come
"la Cina è un paese del terzo mondo" o "il popolo cinese non ha
alcuna libertà" (alcuni arrivano persino a sostenere che "i cinesi
sono schiavi del governo").
La
realtà è che la Cina non solo vanta uno standard di vita drasticamente più
elevato per la persona media, ma offre anche molta più libertà rispetto agli
Stati Uniti.
(Si può sostenere che sia impossibile avere
prosperità senza libertà, da qui il fatto che il declino della qualità della
vita americana può essere facilmente collegato alle restrizioni imposte alla
libertà personale.)
Quando
dico "La Cina è superiore", non intendo dire che i cinesi siano
superiori agli americani.
Sto semplicemente notando la questione
oggettiva che la Cina è un paese superiore in cui vivere e il sistema cinese è
capace di molto di più dell'America. Piuttosto che un'accusa al popolo
americano, questa è un'accusa al sistema americano di democrazia liberale e ai
suoi valori di femminismo, omosessualità, multiculturalismo e la cultura
decadente che accompagna questo insieme di valori.
La
Cina non opera su un bizzarro insieme di idee astratte sulla natura dell'uomo e
quindi la competenza dell'individuo e del gruppo sono molto più elevate.
Considerate
questo:
se
sentiste che in un paese tre persone su quattro sono pericolosamente
sovrappeso, mentre in un altro il numero è di una su venti, probabilmente
pensereste che il paese con il tasso di obesità più basso sia migliore sotto
molti altri aspetti.
Il
degrado fisico degli americani è altamente visibile e indicativo di una cultura
con problemi profondi.
Le
idee sbagliate sulla Cina come povera o repressiva hanno chiaramente origine
dal governo e dalla macchina mediatica degli Stati Uniti.
Tuttavia,
molti di coloro che sono disposti a mettere in discussione la narrazione dei
media sul potere ebraico non riescono a comprendere che gli stessi media
controllati dagli ebrei mentono sulla Cina.
L'anno
scorso, durante il culmine del genocidio commesso dagli ebrei contro la
popolazione di Gaza, il Congresso degli Stati Uniti ha votato per vietare l'app
di social media cinese “TikTok “con la motivazione che consentiva agli
americani di vedere cosa stavano facendo gli ebrei alla popolazione indifesa
della Palestina.
In precedenza, molti nel governo avevano
cercato di vietare “TikTok” con la motivazione di "spionaggio
cinese", sebbene non avessero mai fornito alcuna spiegazione dettagliata
(il codice dell'app è visibile a Google e Apple, rendendo impossibile per
TikTok avere capacità di spionaggio superiori a quelle di qualsiasi altra app).
Non
c'è stato abbastanza supporto, tuttavia, finché persone come il senatore “Josh
Hawley” non sono state in grado di sostenere che i cinesi stavano trasformando
gli americani in antisemiti consentendo loro di vedere video delle atrocità a
Gaza che venivano bloccati dalle società di social media occidentali.
Quando
il divieto è entrato in vigore il 19 gennaio, un'ondata di utenti statunitensi
di “TikTok” ha protestato scaricando "Red Note", una app cinese
progettata per uso domestico (a differenza di “TikTok”, che è stata creata per
un pubblico internazionale).
Gli
americani su “Red Note” sono stati quindi in grado di vedere la vera Cina per
la prima volta, e sono rimasti scioccati nel vedere che la vita in America è
molto più difficile di quanto dovrebbe essere nell'anno in corso, dove la
tecnologia si è sviluppata al punto che non c'è motivo per le persone di fare
più lavori e lottare per sopravvivere.
Mentre pochi hanno fatto il collegamento tra
la migliore qualità della vita della Cina e la sua aderenza alle norme
culturali tradizionali, questo legame alla fine diventerà innegabile.
Non
sorprende che molti a sinistra e a destra (e persino "all'estrema
destra") abbiano affermato che Red Note non mostrava la "vera
Cina" e che, al di fuori di tutte le città futuristiche che le persone
vedevano sull'app, tutti in “La Cina” sono segretamente poveri e oppressi dal
loro malvagio governo comunista.
Oltre
a diffondere disinformazione sulla Cina, gli Stati Uniti hanno bloccato
l'importazione di molti prodotti cinesi.
Ciò
significa che gli americani non sono consapevoli del fatto che la Cina ha ora
due diverse aziende che rilasciano smartphone che sono oggettivamente migliori
di quelli prodotti da Apple, o che un intero elenco di aziende ha superato
Tesla e ora sta rilasciando veicoli elettrici che sono significativamente più
economici e migliori.
Mentre
gli Stati Uniti hanno fatto di tutto per bloccare i prodotti cinesi di qualità
superiore, violando chiaramente i propri principi di "libero
scambio", non hanno i meccanismi per fermare l'importazione di software.
L'anno scorso, i giocatori sono rimasti
sbalorditi dal fatto che tre dei giochi di maggior successo dell'anno, in tre
generi diversi (Black Myth: Wukong, Marvel Rivals e Path of Exile 2), siano
stati realizzati da aziende cinesi.
Questi giochi sono stati celebrati non solo
per aver evitato i temi transessuali, femministi e interrazziali che dominano i
moderni giochi occidentali, ma anche per la loro superiorità tecnica e
creativa.
La
qualità di questi giochi e gli attacchi contro di loro da parte dei media
americani hanno portato molti a riconsiderare la propria opinione sulla Cina.
Ci
sono state proteste quando a “Wukong” è stato negato il “premio Gioco dell'anno
ai Game Awards”, e “Wukong” ha vinto facilmente quando ai giocatori è stato
permesso di votare agli “Steam Awards”.
Ho
sottolineato la superiorità della qualità (e del prezzo) dell'elettronica di
consumo e ho scritto ampiamente sui videogiochi superiori rilasciati dalla
Cina.
Ma molti hanno continuato a negare la realtà,
inventando varie scuse per allinearsi alla loro convinzione che "l'America
è migliore".
La
scorsa settimana, i cinesi hanno lanciato l'equivalente di una bomba nucleare
negli Stati Uniti, rilasciando il loro modello di intelligenza artificiale Deep
Seek per uso pubblico, ed è chiaro che questo spezzerà finalmente l'illusione.
“Deep Seek R1” è superiore in ogni modo a “ChatGPT”,
che è attualmente il modello più avanzato in Occidente.
Pur offrendo un'esperienza di chat molto più
pulita e accurata, funziona anche su una frazione dell'hardware di cui hanno
bisogno i modelli occidentali, il che ha causato un crollo massiccio del prezzo
delle azioni di “Nvidia”, l'azienda che produce praticamente tutta la potenza
di calcolo per l'intelligenza artificiale.
I
cinesi hanno sviluppato questo modello con solo 200 persone e a un costo
minimo.
Rilasciandolo come open source, hanno fatto in
modo che ogni grande azienda tecnologica (Microsoft, Meta, xAI e altre) fosse
costretta ad adottarlo come base per il proprio codice.
Non c'è modo concepibile in cui il settore
tecnologico statunitense possa essere umiliato più a fondo.
Il
divario è così ampio da essere quasi incredibile e dimostra che queste aziende
sono ampiamente sopravvalutate e che il loro status di oligopolio le ha rese
decadenti e obese quanto l'americano medio.
Quando
dico che la Cina ha più libertà dell'America, non intendo semplicemente che c'è
più libertà di parola, con una gamma molto più ampia di opinioni consentite, o
che i poliziotti non sono dei teppisti psicopatici.
Sottolineo anche il punto che la partnership
del governo degli Stati Uniti con le grandi aziende ha permesso a queste
aziende di usare il potere governativo per schiacciare la concorrenza delle
aziende più piccole, il che, oltre a garantire che la ricchezza rimanga in
poche piccole mani, distrugge l'ingegno.
Non è un caso che Deep Seek sia stato
sviluppato da una piccola azienda cinese e non da “Ten Cent” o da un'altra
delle grandi aziende tecnologiche in Cina.
Quando hai un sistema che consente sia alle
grandi aziende che alla concorrenza delle piccole start-up, le start-up sono
spesso gestite da giovani che sono molto più affamati dei dirigenti delle
grandi aziende, e questo crea le condizioni affinché il piccolo individuo
superi la grande e gonfia azienda.
Un
altro ovvio spunto di riflessione è che il team cinese che ha sviluppato Deep Seek
è composto interamente da cinesi maschi, senza alcuna diversità, il che mette
in discussione le affermazioni del sistema americano secondo cui "la
diversità è la nostra forza" e un team "arcobaleno" è meglio di
uno omogeneo.
Sembrerebbe
che queste iniziative di "diversità" rappresentino decadenza
piuttosto che competenza.
Un
momento per riflettere.
I
media americani senza dubbio liquideranno questo monumentale sviluppo cinese,
anche se ogni azienda americana è costretta dalla necessità ad adottare il
modello Deep Seek AI.
Ma
coloro che stanno osservando la situazione nella realtà dovrebbero prendersi
questo tempo per riflettere su cosa sta succedendo esattamente in America.
Deve
davvero essere così?
È
davvero "l'economia" a guidare l'applicazione dei valori liberali, o
è il contrario?
L'economia
dell'Occidente è costretta a conformarsi a norme sociali che vengono applicate
per il loro bene?
Non
sono cinese. Sono americano.
Il mio scopo nello spiegare che la Cina è un
paese di gran lunga superiore all'America è quello di cambiare l'America, non
di promuovere esplicitamente la Cina.
I valori liberali sono un patto di suicidio
sociale collettivo.
Se l'America continua sulla strada che sta
percorrendo adesso, la strada della decadenza e della depravazione, saremo
lasciati nella pattumiera della storia e saremo ampiamente dimenticati, una
nota a piè di pagina e libri di storia in mandarino.
Non
sarebbe meglio riflettere sul perché e sul come la Cina sia diventata tanto
migliore dell'America e cambiare rotta, in modo che l'America abbia un posto
nel mondo futuro che sta emergendo?
L'amministrazione di Donald Trump offre
opportunità per cambiare le cose. Queste opportunità potrebbero non essere
enormi, ma rappresentano una sfida alle norme consolidate del liberalismo.
La
Cina non vuole una guerra con gli Stati Uniti.
Vuole cooperazione e sana competizione.
Il
programma degli Stati Uniti di affrontare e in qualche modo sopraffare la Cina
con la forza militare è destinato a fallire per le stesse ragioni per cui i
tentativi degli Stati Uniti di sopraffare la Cina nel settore tecnologico sono
falliti in modo così umiliante.
Il
futuro è aperto per noi. Dobbiamo invertire la rotta.
Dobbiamo porre fine a questo progetto di
liberalismo, a questa ossessione per le donne, gli omosessuali e le persone di
colore.
Dobbiamo
tornare ai valori che hanno reso grande la civiltà europea in primo luogo, che
sono radicati nel concetto cristiano dell'uomo come creazione del divino,
piuttosto che come unità economiche.
Trump
si sta posizionando per
un
"no-deal" con la Russia – o no?
Unz.com - Alastair Crooke - (28 gennaio 2025) – ci dice:
L'idea
di infliggere "sconfitte strategiche" alla Russia è stata una pietra
angolare della politica statunitense per così tanto tempo che trascende le
linee di partito.
La
retorica di Trump secondo cui la Russia avrebbe perso 1 milione di uomini nel
conflitto in Ucraina non è solo una sciocchezza (il numero reale non raggiunge
nemmeno i 100.000), ma il suo ricorso a questa teoria sottolinea che il solito
meme secondo cui Trump sarebbe tristemente disinformato sembra sempre meno
plausibile.
Dopo
aver decantato il milione di morti russi, Trump suggerisce che Putin sta
distruggendo la Russia non facendo un accordo.
Aggiungendo (apparentemente come inciso) che
Putin potrebbe aver già deciso di "non fare un accordo".
il suo.
Questa,
detta in parole povere, è una narrazione di un ordine completamente diverso:
non è
più il suo inviato “Kellogg” o un altro membro del team a dirlo;
sono
le parole di Trump stesso in quanto Presidente.
Trump
risponde alla domanda di un giornalista "Sanzionerebbe la Russia" se
Putin non si presentasse al tavolo delle trattative?
“Al”
che risponde, " sembra probabile ".
Qual
è, potremmo chiedere, la strategia di Trump?
Sembra
piuttosto che sia Trump a prepararsi per un "no deal".
Deve
essere consapevole che Putin ha ripetutamente chiarito di essere sia
interessato che aperto a colloqui con Trump.
Non
c'è dubbio su questo.
Ma
Trump in seguito contraddice il "discorso del perdente" in un altro
apparente ripensamento:
"Voglio
dire ... è una grande macchina, quindi alla fine le cose accadranno ...".
Qui
sembra dire che la "grande macchina" russa alla fine vincerà.
La Russia sarà un vincitore, e non un
perdente.
Forse
Trump sta semplicemente pensando di lasciare che le dinamiche della "prova
di forza" militare si sviluppino.
(Se questo è il suo pensiero, non può
esprimere tale sentimento ad alta voce - esplicitamente - perché le élite
europee sprofonderebbero ancora di più in una spirale patologica).
In
alternativa, se Trump dovesse seriamente cercare negoziati produttivi con
Putin, non è certamente un buon modo per iniziare con una profonda mancanza di rispetto
nei confronti del popolo russo, dipingendolo e dipingendo il presidente Putin
come "perdenti" che hanno un disperato bisogno di un accordo;
mentre la realtà era che in precedenza era
stato Trump a propagandare di ottenere un accordo entro 24 ore.
La sua
mancanza di rispetto farà arrabbiare – non solo Putin – ma la maggior parte dei
russi.
La
"narrativa del perdente" irrigidirà semplicemente l'opposizione russa
a un compromesso sull'Ucraina.
Lo
sfondo è che la Russia in ogni caso evita collettivamente l'idea di qualsiasi
compromesso che "si riduce a congelare il conflitto lungo la linea di
ingaggio:
ciò
darà il tempo di riarmare i resti dell'esercito ucraino, e poi iniziare un
nuovo ciclo di ostilità.
Quindi,
dobbiamo combattere di nuovo, ma questa volta da posizioni politiche meno
vantaggiose, come ha osservato il professor Sergei Karaganov.
Inoltre,
"l'amministrazione Trump non ha motivo di negoziare con noi alle
condizioni che [la Russia] abbiamo stabilito.
La
guerra è economicamente vantaggiosa per gli Stati Uniti. ... e [possibilmente]
anche per rimuovere la Russia come potente supporto strategico del principale
concorrente dell'America? la Cina".
Il
professor “Dmitri Trenin “prevede in modo simile che,
"Il
tentativo di Trump di garantire un cessate il fuoco lungo le linee di battaglia
dell'Ucraina fallirà.
Il
piano americano ignora le preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza e
ignora le cause profonde del conflitto.
Nel
frattempo, le condizioni di Mosca rimarranno inaccettabili Per Washington, in
quanto significherebbero di fatto la capitolazione di Kiev e la sconfitta
strategica dell'Occidente.
In
risposta, Trump imporrà ulteriori sanzioni a Mosca.
Nonostante
la forte retorica anti-russa, gli aiuti statunitensi all'Ucraina diminuiranno,
spostando gran parte dell'onere sulle nazioni dell'Europa occidentale".
Allora
perché etichettare la Russia come spregevole "perdente", a meno che
questo non formi la strategia di Trump per allontanarsi dalla questione
ucraina?
Se una
netta "narrazione della vittoria" degli USA sembra irraggiungibile,
allora perché non invertire la narrazione?
"Missione compiuta" ostacolata
unicamente dalla "serie di sconfitte" della Russia.
Ciò
porta inevitabilmente alla domanda su quale sia il significato esatto del
ritorno del "più famoso imputato criminale d'America alla Casa
Bianca" e della sua promessa di una " rivoluzione del buon senso
"?
"Non c'è dubbio che sia
rivoluzionario", sostiene “Matt Taibbi “:
"
Trump ha galvanizzato il risentimento [per la cattiva distribuzione del
reddito], creando una marcia politica di “Sherman” che ha lasciato l'America
istituzionale in fiamme. La stampa aziendale è morta.
Il
Partito Democratico è in scissione.
Il
mondo accademico sta per ingoiare una bottiglia gigante di pillole amare e,
dopo gli ordini esecutivi firmati lunedì:
molti istruttori “DEI” dovranno imparare a
programmare" [cioè, saranno disoccupati].
Sì,
osserva Taibbi,
"mi
rende nervoso vedere una fila di amministratori delegati censori (in
particolare Bezos, Pinchas e il ripugnante Cook) seduti di fronte a Trump,
insieme ad altri luminari di Wall Street...
ciononostante,
se l'accordo era un sostegno a Trump in cambio di piattaforme che tornavano ad
essere meramente egoistiche divoratrici di profitti, lo prenderei al posto
della cabala precedente.
Il “Wall Street Journal “è stato probabilmente
il più vicino a catturare l'essenza di quell'idea dell'evento con
l'intestazione di ieri, "La nuova oligarchia è un enorme miglioramento rispetto
alla vecchia".
Eppure,
per molti russi, tuttavia, l'impressione lasciata dal discorso del
"perdente" di Trump è che "non cambia nulla":
l'idea di infliggere "sconfitte
strategiche" alla Russia è stata una pietra miliare della politica
statunitense per così tanto tempo che trascende le linee di partito e viene
attuata indipendentemente da quale amministrazione occupa la Casa Bianca.
E oggi, un nuovo slancio è evidente:
vieni avverte
Nikolai Patrushev, Mosca si aspetta che Washington fomenti chi artificialmente
crei l'attrito tra Russia e Cina.
Steve
Bannon, tuttavia, nel suo solito linguaggio florido, spiega in qualche modo
l'enigma di un Trump rivoluzionario e il suo deludente "discorso da
perdente".
Bannon
avverte che l'Ucraina rischia di diventare il "Vietnam di Trump", se
Trump non riuscisse a dare una "rottura netta" e si lasciasse
risucchiare ancora più a fondo nella guerra in Ucraina.
"Questo è quello che è successo a Richard
Nixon.
Ha
finito per possedere la guerra ed è stata ricordata come la sua guerra, non
quella di Lyndon Johnson", ha osservato Bannon.
Bannon
"sostiene la fine degli importantissimi aiuti militari americani a Kiev,
ma teme che il suo vecchio capo cadrà nella trappola tesa da un'improbabile
alleanza tra l'industria della difesa statunitense, gli europei e persino
alcuni amici dello stesso Bannon, che secondo lui ora sono fuorviati".
La
premessa di base di Bannon è stata chiarita durante la sua chiamata Zoom con “Alex
Krainer”.
Ha
confermato che Trump e il suo team passeranno all'offensiva dal primo giorno in
carica:
"
I giorni del tuono iniziano lunedì ".
Bannon
non stava parlando di Trump che passerà all'offensiva contro i cinesi, gli
iraniani o i russi, tuttavia.
Trump e il suo team si stanno preparando ad
affrontare "loro.""
"
Loro ", nelle parole di Bannon, " sono le persone che controllano
l'impero più potente del mondo e, elezioni o non elezioni, democrazia o non
democrazia, non rinunceranno volontariamente ai loro privilegi e al controllo:
ci sarà una lotta".
Sì, la
"vera guerra" è quella interna, non quella contro Russia, Cina o
Iran, che potrebbero diventare diversivi rispetto alla battaglia principale.
A fini
comparativi, se l'obiettivo di Trump fosse davvero quello di concordare un
"compromesso" negoziato sull'Ucraina, dovremmo contrapporre la sua
sfacciata frecciatina retorica da "perdente" a quella del tentativo
di John F. Kennedy, 59 anni fa, di rompere il ciclo di reciproca antipatia che
aveva congelato le relazioni tra Oriente e Occidente dal 1945.
Punto
dalla crisi missilistica cubana nel 1962, Kennedy voleva rompere un paradigma
ossificato.
Kennedy,
come Trump, cercò di "porre fine alle guerre";
di
essere ricordato nella storia come un "costruttore di pace".
In un
discorso tenuto all'”American University di Washington” il 10 giugno 1963, JFK
elogiò i russi.
Parlò
dei loro successi nella scienza, nelle arti e nell'industria;
salutò i loro sacrifici nella seconda guerra
mondiale, dove persero 25 milioni di persone, un terzo del loro territorio e
due terzi della loro economia.
Non si
trattava di un esercizio di vuota retorica.
Kennedy
propose il “Trattato sulla messa al bando limitata degli esperimenti nucleari”,
il primo degli accordi sul controllo degli armamenti degli anni '60 e '70.
Beh,
potrebbe esserci occupati di un tentativo di "rottura netta" ispirato
a Bannon – come osserva Larry Johnson:
"Secondo
quanto riferito, il Pentagono ha licenziato o sospeso tutto il personale
direttamente responsabile della gestione dell'assistenza militare all'Ucraina.
Tutti dovranno affrontare un'indagine sull'uso
del denaro del bilancio degli Stati Uniti.
“Laura
Cooper”, vice assistente segretario del Pentagono per la Russia, l'Ucraina e
l'Eurasia, si è già dimessa, segnando l'inizio di quello che alcuni vedono come
un perno strategico.
Cooper
è stato una figura chiave nella supervisione di 126 miliardi di dollari di
aiuti militari all'Ucraina.
La sua partenza, unita a quella che sembra
essere una pulizia del personale del Pentagono legato allo sforzo bellico di
Kiev, mette in dubbio il fatto che l'Ucraina continuerà a godere del rubinetto
aperto delle armi statunitensi e dei finanziamenti ricevuti sotto Biden.
"La
ristrutturazione getta anche un'ombra sul “Gruppo di contatto per la difesa
dell'Ucraina”, che sotto “Lloyd Austin” si era espanso in una coalizione di 50
nazioni a sostegno di Kiev".
Gli
Stati Uniti avrebbero ritirato tutte le domande ai contractor per la logistica
tramite Rzeszow, Constanta e Varna.
Nelle
basi NATO in Europa, tutte le spedizioni verso l'Ucraina sono state sospese e
chiuse.
Ciò
rientra nell'ordine esecutivo di Trump che sospende l'assistenza globale degli
Stati Uniti per 90 giorni, in attesa di un audit e di un'analisi costi-benefici.
Nel
frattempo, Mosca e la Cina si stanno preparando a dovere contro la prospettiva
di un nuovo impegno diplomatico con l'attuale presidente Trump.
“ Xi”
e “Putin” hanno tenuto una videochiamata di 95 minuti poche ore dopo la
conferenza stampa improvvisata di Trump nello Studio Ovale:
Xi ha
fornito a Putin i dettagli della sua conversazione con Trump (che non era stata programmata per
coincidere con l'insediamento di Trump, ma era stata programmata a dicembre).
Entrambi
i leader sembrano inviare un messaggio comune a Trump, ovvero che l'alleanza
tra Cina e Russia non è effimera.
Sono
uniti in una causa comune per lavorare insieme per affermare i rispettivi
interessi nazionali.
Sono
disposti a parlare con Trump e a impegnarsi in negoziati seri.
Tuttavia,
si rifiutano di essere intimiditi o minacciati.
“Nikolai
Patrushev”, consigliere di Putin e membro del “Consiglio di sicurezza russo,”
ha fornito il contesto russo di questa videochiamata tra i due leader:
"Per
l'amministrazione Biden, l'Ucraina era una priorità incondizionata.
È chiaro, [afferma Patrushev], che il rapporto
tra Trump e Biden è antagonistico. Pertanto, l'Ucraina non sarà tra le priorità
di Trump.
A lui importa di più della Cina".
Puntualmente,
“Patrushev” avvertì:
"Penso
che i disaccordi di Washington con Pechino peggioreranno, e gli americani li
gonfieranno, anche artificialmente.
Per
noi la Cina è stata e rimane il partner più importante con cui siamo legati da
rapporti di cooperazione strategica privilegiata".
"Per
quanto riguarda la linea russa in relazione all'Ucraina, rimane invariata.
Per noi è importante che i compiti
dell'Operazione Speciale siano risolti.
Sono
noti e non sono cambiati.
Credo
che i negoziati sull'Ucraina debbano essere condotti tra Russia e Stati Uniti
senza la partecipazione di altri Paesi occidentali".
"Voglio
sottolineare ancora una volta che il popolo ucraino ci rimane vicino: fraterno
e legato da legami secolari con la Russia, non importa quanto i propagandisti
di Kiev ossessionati dall' Ucraina affermino il contrario.
Ci preoccupiamo di ciò che sta accadendo in
Ucraina.
È
particolarmente inquietante [quindi] che la violenta coercizione all'ideologia
neonazista e l'ardente russofobia distruggano le città un tempo prospere
dell'Ucraina, tra cui Kharkiv, Odessa, Nikolaev, Dnipropetrovsk".
"È
possibile che nel prossimo anno l'Ucraina cessi del tutto di esistere".
La
Russia e la Cina
sono
fatti di vita.
Theburningplatform.com
– Robert Core - Straight Line Logic - (28 -1-2025) – ci dice:
Non si
vince con le strategie dei perdenti.
Nel
1904, “Sir Halford Mackinder,” direttore della “London School of Economics”,
tenne una presentazione alla “Royal Geographical Society” che si rivelò
influente. "
Il
perno geografico della storia" postulava un'isola-mondo:
Africa,
Asia ed Europa, il cui "cuore" si estendeva dal Golfo Persico al Mar
Siberiano.
“Mackinder”
in seguito riassunse la sua tesi:
"Chi
governa l'Heartland comanda l'Isola-Mondo.
Chi
governa l'Isola-Mondo comanda il mondo.
"
Questo sarebbe diventato un principio chiave della politica estera britannica
fino alla fine della seconda guerra mondiale.
Fu in
gran parte responsabile della distruzione del suo impero.
A quel
punto, il testimone intellettuale è passato all'impero americano, al quale farà
lo stesso.
Il
problema sia per gli imperialisti britannici che per quelli americani è che i
loro paesi sono periferici a questo cuore dell'isola-mondo, mentre la Russia e
la Cina ne sono la parte più grande.
Nel
diciannovesimo secolo, la posizione periferica della Gran Bretagna fu superata
dall'abilità marittima e industriale.
La marina britannica era il fulcro
dell'impero.
La sua
posizione condivisa con gli Stati Uniti come leader della rivoluzione industriale
ha rafforzato il suo potere e ha portato all'incessante ricerca di risorse che
è stata un impulso per la crescita dell'impero.
“John
Maynard Keynes” una volta scrisse:
Gli uomini pratici che credono di essere del
tutto esenti da qualsiasi influenza intellettuale, sono di solito gli schiavi
di qualche economista defunto.
L'establishment
intellettuale e politico degli Stati Uniti è schiavo di un defunto scienziato
geopolitico, “Mackinder”.
Questo
non vuol dire che il suo Mondo-Isola e il suo Cuore non siano importanti, ma
piuttosto per sfidare la convinzione quasi religiosa che gli Stati Uniti
possano soggiogarli e controllarli.
Non
può, e quanto bene si adatterà a questa realtà determinerà come andrà il resto
del 21° secolo e oltre per gli Stati Uniti.
Nell'euforia
inebriante della Seconda Guerra Mondiale, i politici statunitensi abbracciarono
il concetto di un impero globale confederato dominato dagli Stati Uniti.
Avrebbero dovuto metterlo in discussione nel
1949, quando l'Unione Sovietica fece esplodere la sua prima bomba atomica.
La conseguente corsa agli armamenti della
Guerra Fredda ha istituito una realtà senza precedenti negli affari globali:
una guerra tra stati dotati di armi nucleari
potrebbe significare la fine dell'umanità.
Ciò
non significava che alcune luci nell'establishment americano escludessero la
guerra con l'Unione Sovietica.
Negli
anni '50 e nei primi anni '60, furono redatti vari piani per attacchi nucleari.
Tuttavia, l'opzione “Stranamore” non è mai stata esercitata.
Invece,
gli Stati Uniti apparentemente "contennero" la minaccia sovietica
stabilendo una Pax Americana basata sul modello imperiale britannico.
Oltre
a un vasto accumulo di armamenti, gli Stati Uniti circondarono il bordo
dell'Heartland con basi militari, lo circondarono con la loro marina,
forgiarono alleanze militari (l'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico
(1949), l'Organizzazione del Trattato del Medio Oriente (1955),
l'Organizzazione del Trattato del Sud-Est Asiatico (1954) e il Trattato di
Sicurezza USA-Giappone (1951)), divennero uno stato di sicurezza nazionale
dominato dall'esercito e dall'intelligence che si è impegnato in cambi di regime, altri
imbrogli di intelligence e guerre per procura.
L'impero
confederato fu immensamente aiutato dall'ideologia comunista dei suoi due
principali nemici, che legavano una mano dietro le loro rispettive schiene;
hanno soffocato i loro cittadini;
ha
eliminato i ribelli fastidiosi che tanto fanno infuriare i totalitari ma che di
solito sono le fonti del progresso, e ha soffocato lo sviluppo potenziale.
Il
comunismo ha distrutto l'Unione Sovietica e avrebbe fatto lo stesso con il
governo cinese se non avesse avuto un drastico aggiustamento ideologico sotto
Deng Xiaoping, leader dal 1978 al 1989.
La
Russia ha avuto un decennio difficile dopo la caduta dell'Unione Sovietica nel
1991, ma Vladimir Putin, eletto presidente nel 2000, ha innescato una
transizione che a suo modo è stata drammatica quanto quella della Cina.
Sebbene
ci siano state battute d'arresto, dall'inizio del secolo, entrambi i paesi sono
stati in ascesa.
Anche
prima della fine del secolo, gli Stati Uniti sono andati nella direzione
opposta.
La sua
base industriale, così dominante dalla seconda guerra mondiale fino agli anni
'60, è stata svuotata.
Il settore” FIRE” (Finanza, Assicurazioni e
Immobiliare) ha aumentato la sua quota del PIL.
Questo
settore si basa sui trasferimenti, non sulla produzione, ed è sostenuto da ciò
che resta della manifattura produttiva.
Il governo, la legge, la contabilità e i
sistemi medici ed educativi possono essere caratterizzati allo stesso modo.
Poiché
esercita un potere coercitivo, il governo è stato particolarmente pernicioso.
Il governo locale, statale e federale controlla oltre il 40% del PIL, e quasi
tutto ciò che fanno è controproducente.
Sono i
parassiti che uccidono l'ospite.
Ideologie perverse, predatorie e distruttive
pervadono il governo e le sue istituzioni affiliate.
Gli
americani produttivi e le imprese sono soffocati da un corpo di leggi,
regolamenti, tasse, passività in continua espansione e da un debito federale in
crescita esponenziale, che sta spingendo i tassi di interesse più in alto.
La
pretenziosa, arrogante, corrotta e semplicemente stupida classe dirigente
americana è emblematica della sua discesa.
Il
fiasco della guerra per procura in Ucraina è un esempio monumentale della sua
incapacità di comprendere ciò che Russia e Cina hanno fatto, o di adattarsi
alle nuove realtà.
Quando
è iniziata la guerra in Ucraina, l'esercito ucraino era stato addestrato e
armato dall'Occidente per otto anni.
Il
vero scopo dei due accordi di Minsk non era la pace, ma quello di guadagnare
tempo per quel progetto.
Gli
ucraini respingerebbero la Russia sul campo di battaglia e le sanzioni
metterebbero in ginocchio l'economia russa.
Il proxy ucraino dell'Occidente vincerebbe, e
la sconfitta probabilmente costerebbe all'odiato Putin il suo posto e forse la
sua vita.
La Russia stessa potrebbe andare in frantumi,
e l'Occidente raccoglierebbe i pezzi preziosi, proprio come aveva cercato di
fare negli anni '90.
Il
ritmo lento e stridente della Russia in Ucraina è stato incessantemente
criticato, ma non è privo di meriti.
La Russia ha avuto la sua parte di passi
falsi, ma l'Ucraina è stata decimata.
Ha almeno 500.000 morti in azione, e il numero
reale potrebbe essere più vicino a un milione.
Le
vittime totali, tra morti e feriti, sono oltre un milione.
La
strategia della Russia è stata quella di preservare la sua forza lavoro e ha
funzionato;
le
vittime sono un decimo o un quinto di quelle ucraine.
A
differenza dell'Ucraina, è stata in grado di reclutare o arruolare soldati
aggiuntivi.
L'Ucraina
ha enormi problemi di morale e, di conseguenza, problemi di elusione della leva
e di diserzione.
Avanzando
costantemente, la Russia è vicina a raggiungere gli obiettivi territoriali
della sua operazione militare speciale e lo farà una volta conquistato l'hub
ucraino di trasporto e logistica di “Povrovsk”.
Ha anche cancellato gran parte della rete
energetica, dell'industria e dell'agricoltura dell'Ucraina.
L'economia ucraina è un caso disperato,
sostenuto dagli aiuti occidentali.
Milioni
di ucraini sono emigrati in Russia o in Europa.
La
corruzione è dilagante.
Il
mandato di Zelensky è scaduto e ha sospeso le elezioni.
Governa
solo perché non è ancora emersa alcuna fazione che possa rovesciarlo, anche se
ce ne sono indubbiamente diverse che vorrebbero farlo.
La
sconfitta della Russia degli Stati Uniti e dell'Europa è stata drammatica
quanto l'imminente sconfitta dell'Ucraina.
Le nazioni della NATO hanno sforato oltre 200
miliardi di dollari, di cui circa 180 miliardi provenienti dagli Stati Uniti.
Il
loro armamento si è rivelato sul campo di battaglia inferiore a quello della
Russia, anche se la Russia spende circa un decimo di quello che gli Stati Uniti
spendono per la difesa.
Si
suppone che i russi siano stati sul punto di esaurire i missili e gli altri
armamenti dall'inizio dell'operazione speciale, se si presta attenzione ai
governi e ai media occidentali.
Tuttavia, l'industria russa è molto più
orientata a produrre gli armamenti necessari rispetto a quella europea o
statunitense;
è
stato l'Occidente, non la Russia, a trovarsi a corto di risorse.
Gli
Stati Uniti hanno fatto tutto il possibile per costringere l'Europa a
sostituire il costoso gas naturale liquefatto americano con il petrolio e il
gas russi a basso costo.
Gli
Stati Uniti o il loro delegato Ucraina hanno sabotato tre dei quattro gasdotti
Nord Stream e il quarto, sebbene funzionante, è stato chiuso.
L'Ucraina
ha recentemente rifiutato di rinnovare un accordo che consente il trasporto di
gas russo attraverso l'Ucraina verso l'Europa.
L'Ucraina ha anche organizzato un attacco di
droni senza successo contro una stazione di compressione del gas naturale nel
sud della Russia, che fa parte del gasdotto “Turk Stream” che trasporta il gas
sotto il Mar Nero verso l'Europa.
Le
sanzioni e la guerra energetica non hanno messo in ginocchio l'economia russa.
La Russia ha mercati pronti in Cina e India per il suo petrolio e gas, anche se
a prezzi scontati.
Alcune
delle sue esportazioni verso quei paesi vengono surrettiziamente reindirizzate
verso l'Europa a prezzi più alti, sconfiggendo le sanzioni e sottraendo più
rendita economica alle economie europee in difficoltà, la maggior parte delle
quali sono in recessione o sono sull'orlo della recessione.
L'asse
americano è un ottavo della popolazione mondiale.
Gran
parte della maggioranza globale si è schierata con l'asse Russia-Cina e ha
costruito alternative agli accordi finanziari ed economici occidentali.
La
Russia può essere considerata il capo ideologico della maggioranza globale;
La Cina è il muscolo operativo.
Una
delle affermazioni più ridicole della classe dirigente statunitense,
riecheggiata sia dai media mainstream occidentali che da quelli alternativi, è
che una volta che gli Stati Uniti avranno concluso la guerra in Ucraina,
potranno rivolgere la loro attenzione al "contenimento" della Cina.
Lasciando da parte il fatto che l'Ucraina sarà
una sconfitta debilitante e umiliante per gli Stati Uniti, la Cina rappresenta
una sfida molto più difficile.
Nell'arco
di 45 anni, i cinesi hanno operato una trasformazione senza precedenti da una
nazione impoverita in preda all'ideologia comunista a una potenza
manifatturiera, scientifica e tecnologica.
L'unica
trasformazione paragonabile è stata la rivoluzione industriale americana. Per
illustrare, sto selezionando fatti e cifre da un lungo articolo (14.200 parole)
di “Ron Unz”, "American Pravda: China vs. America, A Comprehensive Review
of the Economic, Technology, and Military Factors", che ho pubblicato su
SLL.
La lunghezza può sembrare scoraggiante, ma
l'articolo vale la pena.
Cancella
qualsiasi idea che gli Stati Uniti "conterranno" la Cina, tanto meno
vinceranno una guerra, cinetica o di altro tipo, con essa.
La
base del successo cinese è il popolo cinese.
Non
c'è bisogno di credere alla stima del fisico “Steve Hsu”, citata e citata da “Unz”,
secondo cui la Cina ha un numero di individui con un “QI 30” superiore a 160
volte superiore a quella degli Stati Uniti, per riconoscere che i cinesi sono
intelligenti e laboriosi.
Questo
era evidente anche prima che la Cina abbandonasse l'ideologia maoista, dai
cinesi che sono fuggiti dal comunismo alle altre nazioni asiatiche.
In questi paesi, hanno ottenuto un successo di
gran lunga sproporzionato rispetto al loro numero, in alcuni casi dominando le
economie locali.
I
pilastri dell'attuale economia cinese sono l'industria manifatturiera, la
scienza, la tecnologia, i mercati interni competitivi e le esportazioni.
L'industria manifatturiera rappresenta il 38%
dell'economia cinese e i servizi il 55%, contro l'11% e l'88%, rispettivamente,
negli Stati Uniti.
La
Cina produce il 35% della produzione manifatturiera globale contro il 12% degli
Stati Uniti.
Il”
World Fact book” della CIA conferma che la dimensione dell'economia produttiva
reale della Cina è tre volte più grande di quella degli Stati Uniti.
Mentre
gli Stati Uniti producono molte volte più petrolio e gas della Cina, la
produzione cinese di carbone è cinque volte maggiore, la produzione di acciaio
tredici volte maggiore, la produzione di grano tre volte maggiore e la loro
capacità di costruzione navale 232 volte superiore a quella degli Stati Uniti.
In
effetti, l'economia produttiva reale della Cina è maggiore del totale combinato
degli Stati Uniti, del resto dell'Anglosfera, dell'UE e del Giappone.
Oh, ma
chi se ne frega di quella roba quando gli Stati Uniti stanno battendo la Cina
dove conta: i servizi professionali?
Rappresentano
il 13 per cento del PIL degli Stati Uniti, solo il 3 per cento di quello della
Cina.
Gli
Stati Uniti hanno 1,33 milioni di avvocati, la Cina ne ha circa la metà, con
oltre quattro volte la popolazione.
Gli
Stati Uniti hanno 1,65 milioni di contabili e revisori dei conti, la Cina solo
300.000.
Ci
sono 59.000 analisti finanziari certificati negli Stati Uniti e 4.000 in Cina.
E nell'importantissima professione di
lobbista, gli Stati Uniti ne hanno registrati 20.000 solo a Washington DC,
mentre la Cina ne ha zero.
(Questo
non vuol dire che il lobbismo non vada avanti in Cina, ma non c'è una
professione che vi si dedichi).
Sicuramente
i cinesi tremano quando contemplano queste misure di potere nazionale
comparativo.
Due
servizi importanti sono la sanità e l'istruzione.
L'istruzione
in Cina è gratuita attraverso la scuola di specializzazione e l'assistenza
sanitaria è gratuita o fortemente sovvenzionata.
Il
sette per cento del PIL cinese è costituito da sanità, contro il 18 per cento
degli Stati Uniti, mentre l'aspettativa di vita della Cina è di 78,6 anni e
quella dell'America è di 77,5 anni.
Come
ogni società e gruppo sociale di successo nel corso della storia, la Cina pone
l'accento sull'istruzione.
Il
loro sistema è altamente competitivo ed esalta i principi di meritocrazia e
virtù personale di Confucio.
La
Cina laurea oltre 5 milioni di studenti universitari “STEM” all'anno, gli Stati
Uniti 800.000.
(Una
parte non banale dei laureati statunitensi sono cinesi.)
Una
vecchia bufala, ripetuta da “Marco Rubio” durante la sua audizione di conferma
al Segretario di Stato, è che la scienza e la tecnologia cinesi consistono in
ciò che elemosinano, prendono in prestito o rubano agli Stati Uniti.
Indubbiamente, i cinesi hanno commesso, stanno commettendo e continueranno a
commettere furti di proprietà intellettuale e altri atti nefasti;
Non sono certo i soli a farlo.
Tuttavia,
secondo il "2024 Critical Technology Tracker", pubblicato dall'”ASPI”,
think tank australiano ostile alla Cina, nel quinquennio compreso tra il 2019 e
il 2023 la Cina ha guidato in 57 delle 64 diverse tecnologie (gli USA hanno
guidato nelle altre 7), raggruppate in 8 meta categorie:
informazione e comunicazione avanzate,
materiali avanzati e manifattura; intelligenza artificiale (AI);
biotecnologie,
ingegneria genetica e vaccini; difesa, spazio, robotica e trasporti; energia e
ambiente; tecnologie quantistiche; e rilevamento, cronometraggio e navigazione.
L'”ASPI
“ha concluso che 24 delle 64 tecnologie sono ad alto rischio di
monopolizzazione cinese;
Stanno facendo oltre il 75% della ricerca in
questi campi.
“Rubio” non ha mai spiegato come i
cinesi possano essere leader in così tante categorie se tutto ciò in cui sono
coinvolti è il furto.
L'innovazione
alimenta il mercato interno più competitivo del mondo e la dinamo delle
esportazioni cinesi.
Ad
esempio, gli Stati Uniti hanno una grande azienda di veicoli elettrici, mentre
la Cina ha 8 principali concorrenti e dozzine di concorrenti minori, oltre a
Tesla.
La cinese “BYD” è il leader mondiale nella
vendita di veicoli elettrici.
Gli
Stati Uniti hanno una compagnia di telefonia mobile, Apple, la Cina ne ha 5,
oltre ad Apple e Samsung, che è sudcoreana.
La
Cina ha quattro principali società di e-commerce più Amazon, che è l'unica
piattaforma di e-commerce su scala globale degli Stati Uniti.
Parafrasando
la canzone "New York, New York", se puoi farcela in Cina puoi farcela
ovunque, e i cinesi esportano nel mondo, accumulando surplus commerciali e
riserve di valuta estera.
Sì,
hanno un sacco di debiti, ma hanno la capacità industriale e di esportazione
per pagarli.
E
tutte queste esportazioni non possono essere solo roba a buon mercato che
finisce sugli scaffali di “Walmart”.
I
mezzi delle esportazioni, la scienza e la tecnologia della Cina e la sua gente
sono i componenti chiave del suo formidabile esercito, che con oltre due
milioni di personale in servizio attivo è il più grande del mondo.
Come la Russia, la Cina ha una varietà di
missili ipersonici sia nucleari che non nucleari (alcuni dei quali potrebbero
essere superiori a quelli russi);
sistemi
all'avanguardia di comando, controllo, guida, sorveglianza, antiaerea,
artiglieria e guerra cibernetica e la capacità industriale per una guerra
prolungata.
È il
leader mondiale dei droni, sia per la loro tecnologia che per la loro
produzione, che sono emersi come un elemento chiave nella guerra moderna.
Nella
guerra in Ucraina, i cinque giganti della difesa degli Stati Uniti non sono
stati in grado di produrre in quantità sufficienti nemmeno prodotti di base
come i proiettili di artiglieria per eguagliare la produzione della Russia.
Contro
la superiore struttura industriale della Cina, la loro produzione sarebbe
tristemente non competitiva non solo nei proiettili, ma anche nei droni, nei
missili, nelle navi da guerra e negli aerei da combattimento.
Tutto
questo mentre la Cina spende l'1,8 per cento del suo PIL per l'esercito e gli
Stati Uniti spendono il 3,4 per cento (Wikipedia).
L'unico
colpo all'esercito cinese è che non ha esperienza di guerra;
Non ha
combattuto nessuno in oltre quarant'anni.
Curiosamente,
questo colpo viene spesso dalle stesse persone che sostengono che la Cina,
contravvenendo alla sua stessa storia e alla sua dottrina, è decisa a diventare
una potenza militare offensiva che governerà il mondo.
Certamente
la Cina non ha l'esperienza dell'esercito statunitense, che ha combattuto molte
guerre dalla seconda guerra mondiale.
Tuttavia,
la memoria muscolare militare degli Stati Uniti deriva da guerre prolungate,
che arricchiscono gli appaltatori della difesa contro avversari apparentemente
inferiori, che hanno portato a risultati insoddisfacenti, spesso a una vera e
propria sconfitta.
La Cina non ha bisogno di disimparare le
cattive abitudini dell'esercito americano.
La
Cina acquisirà presto esperienza di guerra se i molti falchi cinesi
dell'America riusciranno a fare a modo loro.
In una guerra reale, oltre alla sua abilità
militare ed economica, la Cina avrà una serie di vantaggi intangibili.
Difenderà
il proprio territorio, un enorme vantaggio, e combatterà per il proprio
orgoglio nazionale.
La sua dottrina militare, chiamata “Anti
Access Area Denial”, è difensiva, basata sull'integrità territoriale e
sull'annessione di Taiwan.
Il
territorio statunitense più vicino, Guam, dista 4800 chilometri.
Mentre
gli Stati Uniti hanno basi e accordi con Giappone, Corea e Filippine, per
quanto tempo questi paesi aiuteranno gli Stati Uniti una volta che la Cina si
vendicherà?
Per
quanto tempo l'elettorato degli Stati Uniti sosterrà una guerra una volta che i
missili ipersonici cinesi affonderanno i dinosauri marini statunitensi, le
portaerei e le loro flottiglie?
Come
nota “Hua Bin” nell'articolo di “Unz”:
In
sostanza, la guerra sarà una guerra tra una fortezza sbarcata e una forza aerea
e marittima di spedizione.
Per la
maggior parte della storia della guerra, le navi perdono contro la fortezza.
La
Cina si è costruita la buona volontà e una rete di amici attraverso i
finanziamenti della “Belt and Road Initiative”, lo sviluppo delle
infrastrutture, le alternative agli accordi finanziari occidentali e la
retorica della maggioranza globale.
Attinge
alle vaste risorse della maggior parte dell'isola del mondo e sta espandendo la
sua influenza politica ed economica in Sud America.
Si
dipinge come un pacificatore, un contrappunto eloquente alla guerrafondaia
palese e segreta degli Stati Uniti.
Ha
intermediato un riavvicinamento iraniano-saudita e si è offerto di mediare una
risoluzione della guerra Ucraina-Russia.
Non
spaccia verbosità da "città splendente su una collina" e
"eccezionalismo" (anche se i cinesi hanno ampio orgoglio nazionale,
xenofobia e razzismo).
Il mondo non comprerebbe una simile verbosità
dalla Cina;
non
compra più l'America.
Gli
Stati Uniti impiegano una strategia alla “Tonya Harding”.
Invece
di affrontare le sue carenze competitive, cerca di mettere in ginocchio i suoi
concorrenti attraverso guerre per procura, alleanze, sanzioni, tariffe,
imbrogli di intelligence, propaganda ostile e restrizioni all'esportazione e
all'importazione, in particolare nella tecnologia.
Non ha
funzionato per Harding; non ha funzionato per gli Stati Uniti.
Il
governo ha sprecato trilioni di dollari e ucciso milioni di persone, per lo più
cittadini di altri paesi, cercando di mantenere il suo impero vacillante.
Ha suscitato l'inimicizia della maggioranza
globale, ha scatenato soluzioni innovative da parte di Russia e Cina e ha reso
vassalli i suoi alleati.
Uno
sviluppo recente illustra il fenomeno innovativo del “work around”.
Poche
ore prima che il presidente Trump annunciasse “Stargate”, un progetto
infrastrutturale pubblico-privato da 500 miliardi di dollari, la società cinese”
Deep Seek” ha rilasciato “Deep Seek R1” (Mike Whitney, "China's DeepSeek
Bombshell Rocks Trump's $500B AI Boondoggle", unz.com, 22/01/25), un
modello di intelligenza artificiale superiore ai modelli del laboratorio di
ricerca americano e leader dell'intelligenza artificiale OpenAI.
“Deep Seek
R1” costa una piccola frazione (3%) per funzionare, utilizza una piccola
frazione dell'energia, è completamente open source e può essere scaricato ed
eseguito gratuitamente.
Le
sanzioni occidentali sui microchip avrebbero dovuto sabotare l'IA cinese per
almeno un decennio, ma invece i cinesi hanno risposto con un sistema migliore,
più conveniente, più accessibile e più trasparente.
Le restrizioni statunitensi si sono ritorte contro in
modo disastroso e i 500 miliardi di dollari di Stargate saranno soldi nel
gabinetto.
Essendo open source, Deep Seek è già stato
personalizzato e aggiornato da legioni di sviluppatori di software in tutto il
mondo, in molti casi pubblicizzando i loro miglioramenti.
È l'app numero uno sull'app store di Apple.
L'analista
politico “Arnaud Bertrand” riassume sinteticamente le implicazioni in un post
su “X”:
Parla
di una filosofia/visione diversa sull'intelligenza artificiale:
ironicamente
chiamato "OpenAI" riguarda fondamentalmente il tentativo di stabilire
un monopolio stabilendo un fossato con enormi quantità di GPU e denaro.
“Deep seek”
sta chiaramente scommettendo su un futuro in cui l'intelligenza artificiale
diventerà una commodity, ampiamente disponibile e alla portata di tutti.
Fissando prezzi così aggressivi e rilasciando
il loro codice open-source, non stanno solo competendo con “OpenAI,” ma
fondamentalmente dichiarando che l'intelligenza artificiale dovrebbe essere
come l'elettricità o la connettività Internet:
un'utilità
di base che alimenta l'innovazione piuttosto che un servizio premium
controllato da pochi attori.
E in
quel mondo, è molto meglio essere il primo a muoversi che ha contribuito a
farlo accadere piuttosto che il giocatore storico che ha cercato di fermarlo. (@RnaudBertrand)
L'esperimento
dell'America con un governo in continua espansione che esercita un controllo
coercitivo sempre maggiore non solo sugli americani ma sul resto del mondo è
stato un disastro.
Il suo debito in crescita esponenziale segna
la fine sia delle illusioni imperiali che della sottomissione interna.
L'annessione
di ulteriori territori e la cooptazione di risorse non ripristinerà una
preminenza che è già scomparsa.
L'America
una volta si faceva gli affari suoi e i suoi cittadini erano liberi di farsi
gli affari nostri.
Fu l'inizio della fine della preminenza quando
il suo governo iniziò a occuparsi degli affari di tutti.
La
crema del raccolto dell'America può competere con quella di chiunque altro
quando è libero di farlo.
Geograficamente,
la Russia e la Cina sono al centro dell'”Heartland di Mackinder” e non andranno
da nessuna parte.
Né lo
sono i loro governi, indipendentemente dalle strategie di “Tonya Harding” per
progettare il collasso interno e il cambio di regime.
L'amministrazione
Trump può adattarsi o combattere questa realtà.
E può
togliersi di mezzo e permettere agli americani di competere di nuovo, oppure
può uccidere ciò che resta della competitività con la falsa
"gentilezza" dei dazi, dello “Stargate” e del resto delle sciocchezze
collettiviste clientelari spacciate dai molti nuovi amici di Trump.
Il
puzzle finanziario, Parte 2 – RAPPORTO SPECIALE – DAVOS 2025 (01-20:24) – “Rachel” di Accounts –
Smart Cities – PsyOp Influenza aviaria – “Starmer” al WEF – Programmazione del
DNA – Nuovo capo – Spiriti animali – [01-30-25].
Theburningplatform.com
– L’austriaco Peter – (30 – 01 – 2025) – ci dice:
"Quando
gli empi aumentano, aumenta la trasgressione, ma i giusti vedranno la loro
caduta.
[Proverbi 29:16]
Proteggi
e sopravvivi.
L'episodio
SPECIALE di “The Financial Jigsaw Part 2” di questa settimana esamina la “WEF
DAVOS Entertainment Extravaganza”, una tragicommedia di giocatori globali
miliardari che pensano di dover governare il 99%, con la loro agenda guidata
dalla paura.
Vogliono
installare un "Ordine basato sulle regole" – (le loro regole, i
nostri ordini) – per un “Nuovo Ordine Mondiale”, ma non hanno fatto i conti con
l'85% del Sud del mondo, che sta ereditando il 21San secolo.
Il
presidente libertario dell'Argentina, “Javier Milei”, è tornato a Davos, in
Svizzera, per la seconda volta, un anno dopo essersi schierato, praticamente da
solo, contro il globalismo, la sinistra e il wokeismo.
Ma
questa volta il mondo è cambiato e c'è stato molto da festeggiare nel discorso
di “Milei.
"L'egemonia
globale della politica e dell'ideologia di sinistra sta iniziando a
sgretolarsi", ha detto “Milei “al “World Economic Forum”.
La
"disinformazione" [alias Verità] è la minaccia numero uno al “Grande
Reset” dei Globalisti.
Ma chi
era effettivamente presente a questo presunto raduno d'élite?
Trump
ha rovesciato il dominio di Davos" ed è un promemoria, (da “Kate Andrews”
dello “Spectator”), quando la festa di Davos si è aperta la scorsa settimana.
Tuttavia,
tutti coloro che erano importanti erano presenti all'insediamento del
presidente Trump ed erano assenti da Davos.
La
verità è la minaccia numero uno di “Davos Man”, la verità su ciò che hanno
fatto e su ciò che stanno pianificando di fare.
Nessuno
dei loro folli piani ha alcun senso e non resistono all'esame e all'esposizione
alla verità.
Pertanto, agli occhi del WEF, la verità, o
"disinformazione" come la chiamano, è la kryptonite per i loro piani
distopici.
Per una volta, in realtà hanno ragione, ma
sono già in svantaggio.
“IL GLOBAL RISKS REPORT 2025 del WEF “minimizza
le minacce economiche, spingendo i timori di "disinformazione" a
giustificare controlli più severi e una governance globale", afferma “Didi
Rankovic “di” ReclaimTheNet.org”.
Il
World Economic Forum (WEF) si è preparato per il suo incontro auto celebrativo
e arrogante di Davos, dal 20 al 24 gennaio, pubblicando il suo “Global Risks
Report 2025”.
"Il
rapporto si basa sugli 'approfondimenti' del “Global(ist's) Risks Perception
Survey” che prende in considerazione le opinioni di 900 "leader
globali" non eletti tra imprese, governo, mondo accademico e società
civile", ha affermato il WEF.
Riflette
l'incessante spinta presente in molti angoli del mondo, e tra le élite
politiche, a spingere ciò che considerano "disinformazione" in cima
alla loro agenda.
Il
documento del WEF parla di "conflitto armato, ambiente e disinformazione" come
"principali minacce" quest'anno (cioè: PER "LORO") e, come notano
gli autori, dal loro punto di vista, lascia che i rischi economici abbiano
"un'importanza meno immediata".
Nel
frattempo, la "disinformazione" è classificata più in alto, cosa che
è successa per due anni di fila.
Questo si legge come un altro esempio di
adozione di un approccio allarmistico alla "disinformazione" che poi
torna utile quando si spingono tutti i tipi di politiche controverse, che
influenzano la parola online, la sicurezza e lo sviluppo tecnologico.
Il
rapporto del WEF eleva: la "disinformazione" a una "minaccia
persistente alla coesione e alla governance della società erodendo la
fiducia" e persino "esacerbando le divisioni all'interno e tra le
nazioni" e "complicando" i modi di cooperare per porre fine alle
crisi internazionali.
Inoltre, quando l'IA viene gettata nel mix
nella sua forma "avversa", la "disinformazione" è alla base
delle crescenti tensioni geopolitiche.
Il
modo in cui il rapporto inquadra la questione della disinformazione sembra
essere l'unica cosa che ostacola la "pace nel mondo", dicono.
Mentre
creare un alto dramma intorno alla "disinformazione" è un pezzo del
puzzle, il WEF guarda anche alle minacce a lungo termine, come l'ambiente.
Questo,
secondo il documento, sarà dominante nel prossimo decennio, e questo è il
linguaggio che il gruppo usa:
"...
guidati da eventi meteorologici estremi, perdita di biodiversità e collasso
dell'ecosistema".
[Ed: Questi “miliardari globalisti” stanno
correndo spaventati e stanno cercando di portare tutta l'umanità nel loro mondo
spaventoso con l'inganno e l'allarmismo. Pensateci, se possedeste miliardi,
non avreste paura di perdere quello che avete? E temendo di non ottenere ciò
che vuoi?]
Le
minacce presentate in questo modo riflettono la "dialettica
hegeliana" che offre "soluzioni" alle loro minacce immaginarie
percepite e quindi si conforma alla missione del WEF:
"promuovere sempre più globalizzazione,
anche se molti paesi potrebbero guardare a ciò che il gruppo chiama con
disapprovazione "ripiegarsi su sé stessi".
Qualcuno
del Sud del mondo?
Invece,
il WEF vuole che le nazioni raddoppino sostanzialmente la globalizzazione,
presumibilmente come l'unico modo per "prevenire una spirale discendente
di instabilità".
Questo
è il LORO PROBLEMA, non il problema dell'Umanità.
Uno
degli obiettivi promossi dal WEF, ed è anche uno dei cinque temi generali
dell'incontro di Davos di quest'anno, è "ricostruire la fiducia".
Ora,
forse, se solo questo gruppo si concentrasse di più sulla spiegazione di come
quella fiducia sia andata perduta.
(reclaimthenet.org/wef-global-risks-report-2025-davos-disinformation-environment-conflict)
PUNTI
CHIAVE DEL DISCORSO DI DONALD TRUMP A DAVOS.
Il nuovo capo ha delineato le sue priorità
estere e interne al World Economic Forum.
Trump
ha usato il suo discorso per promettere una "rivoluzione del buon
senso", dicendo al suo pubblico di leader aziendali, politici, accademici
e innovatori che stava agendo "con una velocità senza precedenti" per
invertire le politiche del suo predecessore, “Joe Biden”.
Ecco alcuni punti chiave del suo discorso:
Fermare
l'inflazione.
Trump
ha iniziato promettendo di affrontare il "caos economico" causato
dalle "politiche fallimentari" di Biden.
Porre
fine al conflitto in Ucraina, incontrare Putin.
Sono in corso sforzi per garantire un accordo
di pace tra Russia e Ucraina:
Colloqui
sulla riduzione del nucleare.
Trump
ha detto che avrebbe anche tenuto colloqui con Cina e Russia sulla riduzione
delle scorte nucleari.
Tasse
basse o tariffe elevate.
Trump ha lanciato un avvertimento alle aziende
di tutto il mondo:
o
produci il tuo prodotto negli Stati Uniti o affronta i dazi.
Emergenza
energetica.
Trump ha detto che la sua dichiarazione di
"emergenza energetica nazionale" aiuterà a "sbloccare l'oro
liquido" del petrolio sotto i piedi degli americani.
Sicurezza
delle frontiere.
Trump
ha salutato il suo ordine esecutivo che dichiara una "emergenza ai confini
nazionali", volta a respingere l'immigrazione illegale.
Due
generi e nessuna censura.
"Il nostro governo non etichetterà più i
discorsi dei nostri cittadini come disinformazione o disinformazione", Ha
detto Trump, dichiarando che il suo ordine esecutivo sulla censura "ha
salvato la libertà di parola in America".
(rt.com/news/611531-trump-davos-key-takeaways/?utm_source=substack&utm_medium=email)
'RACHEL
FROM ACCOUNTS' ha partecipato a DAVOS, [NdR: Solo Dio sa perché] mescolandosi
con i suoi superiori, e cercando di eseguire i compiti di un 'Cancelliere dello
Scacchiere' britannico dalla sua scrivania alla” Accounts Receivable”!
Il
cancelliere britannico, “Rachel Reeves” e il segretario agli affari Jonathan
Reynolds” erano all'incontro del World Economic Forum a Davos e hanno tenuto
una sessione con “Bloomberg” su "L'anno che ci aspetta per il Regno Unito", (Spoiler Alert: non è buono).
Reynolds
afferma
che il Regno Unito è un'economia orientata a livello globale e focalizzata sul
commercio.
Dice
che ci sono opportunità di espansione, citando il Golfo e l'India.
Difendendo
il bilancio, “Reeves “cita il divario "non divulgato" di 22 miliardi
di sterline tra le entrate e le spese del governo che “HMG BS “afferma di aver
riscontrato al momento dell'insediamento della scorsa estate.
Dice
di essersi impegnata a non giocare mai in modo veloce e sciolto con le finanze
pubbliche, quindi sono state necessarie decisioni difficili per tenerle sotto
controllo.
Dice: "La stabilità è il prerequisito
per la crescita economica". Reeves continua dicendo di aver fatto tabula
rasa con il precedente governo:
"Le
imprese possono sapere che le nostre finanze pubbliche sono in ordine.
Non avremo mai più bisogno di tornare indietro
e fare un bilancio del genere".
E
aggiunge: "La Gran Bretagna è aperta alle imprese, noi siamo aperti ai
talenti".
“Reeves
dice anche di essere "assolutamente" rilassata riguardo alla
creazione di ricchezza.
Dice
che il Regno Unito vuole accogliere le persone migliori da tutto il mondo per
aiutare a far crescere l'economia.
Ma
insiste che non si scuserà per il suo bilancio, dicendo che i leader aziendali
capiranno che ha dovuto stabilizzare le finanze pubbliche.
Durante
il suo viaggio di due giorni a Davos, “Reeves” ha incontrato leader aziendali,
tra cui l'amministratore delegato di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, e Jo Taylor,
presidente del gigantesco fondo pensionistico canadese, l'"Ontario
Teachers' Pension Plan".
Ha
ricevuto una spinta all'inizio della scorsa settimana, quando un sondaggio di
PwC ha mostrato che il Regno Unito è il secondo paese più attraente per gli
investimenti dopo gli Stati Uniti.
I
GLOBALISTI PRENDONO SUL SERIO LE LORO CITTÀ INTELLIGENTI.
[Hat
Tip, HenryMakow.com, tramite “Mike Stone”.]
L'intelligenza artificiale verrà utilizzata
per monitorare ogni casa, edificio e veicolo (immaginate l'intensità dei campi
elettromagnetici 5G in un posto del genere!) e tutto sarà sotto costante
sorveglianza.
L'attacco
con l'arma ad energia diretta (DEW) a Maui e il più recente attacco “DEW” a Los
Angeles hanno portato molti a ipotizzare che quegli assalti siano stati
eseguiti per spianare la strada alle future Smart Cities.
È una domanda seria che merita risposte serie.
Naturalmente,
ogni volta che si parla di “Smart Cities”, c'è sempre una reazione negativa da
parte dei non istruiti, che non capiscono il mondo in cui vivono, e etichettano
tali storie come "Teorie del complotto" che, dopo circa sei mesi,
diventano "Fatti del complotto."
Tuttavia,
i piani per trasformare Los Angeles in una Smart City sono stati sul tavolo da
disegno per anni.
“Eric Garcetti”, il 19 aprile 2020 ha
dichiarato:
"L'anima della nostra ripresa modellerà i
contorni del futuro della nostra città per i decenni a venire... Abbiamo un
progetto per la città del futuro" e può essere letto sul sito web della
città.
Questi
piani sono stati messi in atto per la prima volta dall'ex sindaco, “Eric
Garcetti”, che ha istituito un "Comitato per la città intelligente",
composto da 24 dipartimenti e funzionari eletti, per trasformare Los Angeles in un
inferno digitalizzato e guidato dall'intelligenza artificiale.
Questa
non è fantascienza.
Si
tratta di persone serie, che spendono miliardi di dollari per trasformare il
mondo in “Smart City “(akan, Campi di Concentramento – BTW inventati dagli
inglesi!) basati su modelli sviluppati dal World Economic Forum.
Se si
considera come gli stessi individui dietro la spinta per le Smart City abbiano
letteralmente bruciato vive le persone a “Maui” e rubato migliaia di bambini
sopravvissuti, per non essere mai più visti, è ovvio che fanno sul serio.
Non
stanno scherzando.
Sei pronto per “Roboville”? Woven City è:
La
prima di queste Smart City sta per aprire in Giappone, a pochi chilometri dal
Monte Fuji.
Soprannominata
"Città Intrecciata", la costruzione è costata 10 miliardi di dollari
e ospiterà un massimo di 2.000 residenti (ovvero detenuti), insieme ad auto
senza conducente, robot e chissà cos'altro.
I
residenti saranno conosciuti come "tessitori" e non saranno ammessi
visitatori fino al 2026; anche se poi.
Toyota
ha avuto una mano nella costruzione di Woven City e la descrivono come un
laboratorio vivente [NdR: con gli umani come topi da laboratorio.]
Se la
lettera "W" viene sostituita nel nome, con una "C", Woven
City diventa "Coven City", una città di streghe.
L'intelligenza
artificiale verrà utilizzata per monitorare ogni casa, edificio e veicolo. [NdR: immaginate la quantità di
campi elettromagnetici 5G che irradiano un posto come questo.].
Tutto sarà sotto costante sorveglianza 24 ore
su 24, 7 giorni su 7.
“Ana
Maria Mihalcea”, MD, PhD afferma che uno dei tanti motivi per radunare le
persone nelle Smart City è tenerle sottomesse e impedire loro di ribellarsi.
Teorizza che la tecnologia in continua espansione farà
perdere all'umanità la capacità di comprendere la realtà.
È un 'Truman Show' in tempo reale;
questo
è un film commedia satirico americano, uscito nel 1998, su un uomo normale che
si rende conto che tutta la sua vita è un “reality show televisivo”.
[Ndr: Direi che siamo già al punto in cui
l'umanità ha perso la sua capacità di comprendere la realtà e lo è da almeno un
secolo.
Se
miliardi di persone con problemi mentali, che indossano pannolini per il viso e
si iniettano veleno, non sono prove conclusive, allora non so cosa lo sia.]
Il
mondo sta andando all'inferno in un cestino, ma questo non significa che tu
debba andare all'inferno con esso.
Puoi
ancora salvare te stesso e la tua famiglia.
Purtroppo,
esiste un'intera nazione di pecore conformi.
La
metà di loro sono ritardati liberali che seguiranno qualsiasi cosa dicano loro
i loro gestori nei media.
E
l'altra metà sono idioti deliranti che si definiscono "conservatori".
Anche
loro "andranno d'accordo" con qualsiasi cosa i loro media
"conservatori" dicano loro.
È
fantastico che quei "falsi" conservatori abbiano votato tutti per
Trump, ma ora che “The New Boss “è tornato nello Studio Ovale, si crede che la
lotta sia finita.
Stanno
erroneamente supponendo di potersi sedere e guardare il dramma svolgersi in TV
– Lavoro fatto!
Ma ci
vorranno solo pochi anni prima che vengano fatti marciare verso la Smart City
più vicina e allora daranno la colpa della loro situazione all'"estrema
sinistra". LOL
Sarebbe
divertente se non fosse così tragico.
Ma
questo è il mondo in cui viviamo.
Questo primo anno sotto Trump sarà
probabilmente il migliore, quindi goditelo finché potete.
Quando
se ne sarà andato tra quattro anni e tutto tornerà dov'era nel 2020 – solo
peggio – ci sarà l'inferno da pagare.
Fonte.
Pink Floyd Animals Remix, Sheep. Articolo originale: (henrymakow.com/2025/01/mike-stone-globalists-smart-cities.html)
NUOVO
ORDINE MONDIALE –
Barometro
della cooperazione globale del World Economic Forum 2025.
Il WEF chiede "collaborazione"
sull'"influenza aviaria" per inaugurare il "Nuovo Ordine
Mondiale"
[SlayNews.com
| Frank Bergman]
Il
World Economic Forum (WEF) sta "chiedendo" che i governi
"collaborino" con l'organizzazione globalista non eletta per
inaugurare il "Nuovo Ordine Mondiale". (NWO).
Secondo
il presidente e amministratore delegato del WEF, “Børge Brende”, la "collaborazione globale"
è essenziale per affrontare "l'influenza aviaria", il Covid, il
cambiamento climatico e il crimine informatico.
[Ed: Su quale pianeta vive questo tizio? Il
suo “ageda FearPorn “non funziona più – svegliatevi!]
Tuttavia,” Brende” non si arrende e avverte che il
mondo "entrerà in un periodo di instabilità e volatilità" a meno che
la transizione al "NUOVO ORDINE MONDIALE" non venga completata
presto, (aka,
FearPorn).
"Brende l'idiota" ha fatto il suo appello
durante il lancio del nuovo "Barometro della cooperazione globale"
del WEF.
L'evento
si è tenuto poco prima dell'incontro annuale del WEF 2025 a Davos, in Svizzera,
la scorsa settimana.
Durante
il suo discorso, “Brende” ha esposto le richieste del WEF per una
collaborazione globale.
“Brende”
ha 'istruito' i leader del governo e degli affari a prepararsi per la visione
globalista del WEF di un NWO.
[Ed:
Chi diavolo pensa di essere questo arrogante stronzo globalista per 'istruire'
i governi?
Nessuno
sta ascoltando, amico!].
Ha
sostenuto che il mondo è diventato "molto frammentato" a causa di
molte "presunte" crisi.
Tuttavia,
ha sostenuto che l'incontro del WEF a Davos fornirà soluzioni per le
"sfide transfrontaliere" sotto forma di NWO.
"Quello
che porteremo davvero a Davos è come collaborare in un mondo molto
frammentato", spiega “Brende”.
"Ci
sono sfide che sono sfide transfrontaliere.
Sapevamo
dalla "pandemia", in cui sette milioni di persone sono morte di
Covid, che il Covid non viaggia con un passaporto.
I
confini non sono una sicurezza per questo.
Devi
collaborare.
Vediamo,
ad esempio, che l'influenza aviaria sta emergendo", ha continuato.
"Dobbiamo anche, in futuro, assicurarci che quando si tratta di
cambiamento climatico, quando si tratta, ad esempio, di criminalità informatica
che costa al mondo 2 trilioni di dollari all'anno;
Ci
dovrebbe essere abbastanza interesse comune per collaborare anche in un mondo
competitivo".
Brende
ha poi sostenuto che il NWO è la risposta a queste presunte questioni
"transfrontaliere"... [Ed; cosa... di nuovo?]
Tuttavia,
ha affermato che il WEF "non sa davvero di cosa tratta il nuovo ordine
mondiale", insistendo sul fatto che deve essere introdotto... che cosa?
"Si
può dire che tre decenni di maggiore cooperazione che abbiamo visto dopo la
Guerra Fredda sono definitivamente finiti", “Brende” afferma.
"Siamo
tra gli ordini mondiali.
Avevamo
un ordine mondiale, dopo la guerra fredda, che rafforzava e incentivava la
cooperazione.
Ora
non sappiamo davvero cosa sia il nuovo ordine mondiale, ma la cooperazione deve
svolgere un ruolo in quel Nuovo Ordine Mondiale?
"Attualmente,
tra ['zee orders'], e lo sappiamo anche dalla storia, c'è disordine, quindi
bisogna davvero lottare per trovare modi di cooperare quando anche i paesi sono
in competizione, cioè in competizione per una maggiore influenza in un Nuovo Mondo.
Speriamo
che questo “NWO” non sia la giungla che sta ricrescendo, ma che ci siano anche
modi per collaborare in un mondo molto competitivo", ha aggiunto.
[NdR: I lettori sono sicuri che questo idiota capisca
davvero la verbosità che sta pronunciando?]
Gli
appelli di “Brende” arrivano dopo che il WEF ha recentemente promesso ai
globalisti che milioni di lavoratori umani saranno presto eliminati e
sostituiti dalla tecnologia dell'intelligenza artificiale (AI).
Come
riportato da “Slay News,” il WEF insiste sul fatto che il 41% delle aziende in
tutto il mondo sostituirà i propri lavoratori umani entro il 2030.
Il
rapporto "Future of Jobs" del WEF per il 2025 afferma che l'IA
automatizzerà quasi la metà dei lavori tradizionalmente svolti dagli esseri
umani in soli cinque anni.
Il rapporto ha intervistato centinaia di
grandi aziende a livello globale.
A
seguito del sondaggio, l'organizzazione globalista non eletta promette un cambiamento drammatico,
anche se distruttivo, nella forza lavoro
. Il
rapporto è stato pubblicato in vista dell'incontro annuale dell'organizzazione
a Davos, in Svizzera.
Secondo
il sondaggio, il WEF afferma (senza prove) che il 77% delle aziende prevede di
riqualificare e migliorare le competenze dei propri dipendenti rimanenti per
adattarsi a luoghi di lavoro basati sull'intelligenza artificiale.
Ma sappiamo tutti che i sondaggi e i sondaggi
d'opinione possono essere falsificati.
[NdR: Nota Bene, questa è una 'democrazia
britannica' in azione – The Blob Rules, non fraintendete).
Herr
SS-Oberst-Gruppenführer, l'organizzazione del WEF di Klaus Schwab si vanta del fatto
che l'IA "aiuterà" i lavoratori umani e farà sì che le aziende
operino in modo più efficiente.
[NdR: come se avessero 'aiutato' gli ebrei nei
loro campi di lavoro e di sterminio solo 80 anni fa?
Sembra che l'umanità abbia la memoria di un
pesce rosso?].
Piuttosto
che essere licenziato, il WEF insiste sul fatto che le persone avranno più
tempo libero.
Tuttavia,
la realtà è molto meno ottimistica per gli esseri umani a lungo termine. Invece, l'intelligenza artificiale
sta smantellando le fondamenta della sicurezza del lavoro per milioni di
persone e sta rendendo gli esseri umani obsoleti senza il "peso" del
lavoro.
[Ndr: 'peso del lavoro? Il lavoro è davvero un
dono. Non di valore discutibile, ma di cui si è dimostrato valore. Il lavoro
può determinare dove viviamo e che tipo di stile di vita abbiamo. Il WEF non
prende nota che le Scritture condannano l'ozio e la pigrizia.]
(slaynews.com/news/wef-demands-collaboration-bird-flu-usher-in-new-world-order/)
Barometro
della cooperazione globale del WEF 2025 – Seconda edizione.
(weforum.org/publications/the-global-cooperation-barometer-2025/).
STOP
PRESS – “STARMER” AL WEF.
“Keir
Starmer”, che
ha partecipato all'incontro annuale del WEF di Davos ed è in prima linea tra i
leader mondiali formati per introdurre l'agenda dell'IA del” Great
Reset/Fourth Industrial Revolution” in Gran Bretagna, ha recentemente compiuto un passo
importante verso l'abisso annunciando (13 gennaio, 2025) che il suo governo "spingerà l'intelligenza
artificiale nelle vene della Gran Bretagna".
Beh, farebbe meglio a fare in fretta perché la Cina,
avendo perso "il verme mattiniero", ma come il secondo topo,
finalmente ha preso il formaggio!
"Chi
ride per ultimo, ride più a lungo."
Donald
Trump ha affermato che “Deep Seek” dovrebbe essere un "campanello
d'allarme" per le aziende americane di intelligenza artificiale, dopo che
i mercati statunitensi sono stati colpiti dalle preoccupazioni che la start-up
cinese possa sfidare il dominio dei leader statunitensi dell'intelligenza
artificiale.
Il
presidente degli Stati Uniti ha dichiarato in Florida:
"Il
rilascio di “Deep Seek AI”, da parte di un'azienda cinese, dovrebbe essere un
campanello d'allarme per le nostre industrie che devono essere concentrate
sulla competizione per vincere".
Ha
sottolineato la capacità di Deep Seek di utilizzare meno risorse di calcolo:
"Lo considero un aspetto positivo, una
risorsa... Non spenderai così tanto e otterrai lo stesso risultato, si
spera".
L'amministratore
delegato di OpenAI,” Sam Altman”, ha elogiato il lancio di Deep Seek,
affermando che è stato "rinvigorente avere un nuovo concorrente".
La
popolarità della versione cinese appena lanciata di ChatGPT di OpenAI, una app
di intelligenza artificiale gratuita, che l'azienda afferma di aver costruito
con chip più economici e meno avanzati, ha scatenato un sell-off da trilioni di
dollari nei mercati azionari statunitensi.
Un
investitore lo ha definito un "momento Sputnik" per le superpotenze
mondiali dell'intelligenza artificiale.
La
disfatta ha colpito tutto ciò che è legato alla catena di approvvigionamento
dell'intelligenza artificiale, dai produttori di chip e cavi, ai data center e
alle società di software.
A Wall
Street, Nvidia, uno dei principali produttori di chip per computer che
alimentano i modelli di intelligenza artificiale, è crollata di quasi il 17% e
ha cancellato quasi 593 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, la
più grande perdita singola di tutti i tempi.
Ha
rappresentato la maggior parte del calo del 3% del Nasdaq, ad alto contenuto
tecnologico.
Ma se
Deep Seek fa con successo ciò che dice sulla scatola, offre modelli AI con le
stesse prestazioni a un prezzo più conveniente;
aiuterà
chiaramente gli attori locali cinesi e le aziende di tutte le dimensioni in
tutto il mondo che hanno budget limitati a integrare i modelli di intelligenza
artificiale nella loro vita quotidiana.
Quest'ultimo
aumenterà la domanda di chip meno avanzati rispetto ai migliori performer di
Nvidia, ma aumenterà la domanda di chip.
Ora
abbiamo una convinzione più forte in questa visione.
Pertanto,
il sell-off di ieri potrebbe spostare capitali in tutto il mondo e
avvantaggiare i produttori di chip più economici che potrebbero attrarre una
base di clienti più ampia rispetto alle Big Tech statunitensi".
La più
grande esplosione di 465 miliardi di dollari di Nvidia nella storia del mercato
azionario statunitense, mentre Deep Seek scatena il sell-off tecnologico negli
Stati Uniti, come è successo (“The Guardian”).
Questo
è uscito direttamente dal play-book del “World Economic Forum” per
l'applicazione di un programma di manipolazione digitale del DNA per il
controllo della mente umana e sembra che “Keir Starmer sia stato scelto per
aprire la strada.
"Il
nostro piano renderà la Gran Bretagna il leader mondiale.
Darà
all'industria le basi di cui ha bisogno e metterà il turbo al "Piano per
il cambiamento", ha detto “Starmer”.
Sostenendo
che il piano per il cambiamento riguarda "più posti di lavoro, più
investimenti, più soldi nelle tasche delle persone e la trasformazione dei
servizi pubblici".
Ma
sappiamo tutti che queste sono parole ambigue e che cosa sia veramente "Il
Piano per il Cambiamento":
è il grande furto della privacy, della
proprietà e della salute mentale positiva delle persone da parte del “Grande
Reset”.
"In
un mondo di forte concorrenza, non possiamo stare a guardare.
Dobbiamo
muoverci velocemente e agire per vincere la corsa globale", ha detto “Starmer”.
Quante
volte abbiamo sentito questa sorta di sproloquio economico vomitare dai cloni
della scuola di tecnocrati servili del WEF?
“Starmer”
vuole agire per vincere la corsa globale per far sì che i transumani
sostituiscano i membri senzienti della razza umana.
Klaus
Schwab lo convinse, così come il suo compatriota, il re d'Inghilterra, il “clown
Chuck”, che questo è il futuro. «Se vuoi mantenere il tuo lavoro per i prossimi
quattro anni, faresti meglio a farlo subito», avvertirono i suoi tutori.
Una
marcia verticale a passo d'oca turbocompresso verso la sorveglianza controllata
dallo stato;
Big Data, Big Pharma, Big Ag, Central Control
e un sottomesso elettorato sociale cerebralmente danneggiato è ciò che viene
effettivamente annunciato dal distopico primo ministro britannico.
Chiesi al momento dell'incoronazione:
"Può
un re 'sveglio' servire bene la Britannia e prendersi cura del suo popolo in
conformità con il suo giuramento?
Dopotutto, Re Carlo è legato mani e piedi all'”Oberst-Gruppenführer
Klaus Schwab”, che è impegnato al “4esimo Rivoluzione industriale” che invoca
l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e il Great Reset".
Il
quotidiano “The Guardian” ha annunciato coraggiosamente:
"Keir
Starmer lancerà un piano d'azione radicale per aumentare di venti volte la
quantità di potenza di calcolo dell'IA sotto il controllo pubblico entro il
2030".
Ciao, c'è di nuovo quella famigerata data del
2030 che incombe.
Si suppone che tutto sia a posto per aver
raggiunto il” Dominio dello Spettro Completo” sui membri della razza umana
amanti della libertà entro quella data distopica.
Il
Green Deal/Agenda 2030 Il piano di "robotizzazione", messo in atto
per mantenere l'agenda “Net Zero CO₂” sulla buona strada, deve essere mantenuto
a tutti i costi.
Tutto viene dichiarato come asservito a questo
folle tentativo di annullare l'anidride carbonica e quindi indurre uno stato di
soffocamento per la pianta, l'animale e l'uomo.
"A
tutti i costi" significa un'ulteriore emorragia dell'economia britannica
già traballante, poiché è stato stimato che l'aumento complessivo della
capacità di calcolo necessario per stabilire questa distopia dell'IA costerà ai
contribuenti britannici miliardi di sterline nei prossimi cinque anni.
Il
grande programma di induzione dell'intelligenza artificiale richiede quantità
notevolmente maggiori di generazione di elettricità.
L'Ufficio
di Gabinetto ha chiesto un investimento accelerato in nuovi "reattori
nucleari in miniatura" (SMR) per alimentare la tecnologia affamata di
energia.
Questi
devono essere situati in zone rurali con bassi livelli di industria.
Come
reagirà l'opinione pubblica britannica alla notizia che sarà necessaria una
mini-centrale nucleare in un campo vicino alla loro casa?
Un
sondaggio di “HMG” nel 2024 ha rilevato che le tre parole più associate all'IA
sono "robot", "spaventoso" e "preoccupato".
Ma questo non ha fatto nulla per placare l'entusiasmo
di “Starmer” per la sostituzione degli agricoltori con i robot e le loro
fattorie con turbine eoliche, centrali fotovoltaiche, vasti centri di
archiviazione dati e ora l'aggiunta di centinaia di reattori nucleari.
È
difficile credere che questo sia effettivamente visto come il modo per
risollevare le sorti economiche della Gran Bretagna in un paese che è caduto
nella trappola tesa dagli architetti del controllo centralizzato.
Diventare
dipendenti da un "tipo di realtà virtuale" di virtuosismo infondato
per “il Brave New World”, così convincentemente avvertito da “Aldous Huxley”
più di settant'anni fa, è esattamente dove stanno andando le cose, a meno che
non sorga una potente resistenza per bloccarlo.
Il
governo ha confermato che raccoglierà i dati, detenuti dal settore pubblico, in
una nuova "Biblioteca nazionale di dati" progettata per supportare
"la ricerca e l'innovazione sull'intelligenza artificiale", ma non ha
specificato quali dati potrebbero essere messi a disposizione delle aziende
private, ma solo che ciò avverrà "in modo responsabile, sicuro ed
etico".
[Ed:
Sì, sì, quando abbiamo sentito queste parole ambigue prima?]
“Rachel”
di Accounts, il ministro delle finanze, ha un piano su come raccogliere più
denaro per far partire questa tragicommedia e cioè introducendo tagli
"spietati" ai servizi pubblici;
Un'azione
che dovrebbe anche risanare le finanze in difficoltà del paese!
Da qualche parte nella “Ye Old England “esiste una
spina dorsale morale;
una
forma di resistenza sostenuta dal buon senso alla modernità senza volto, il
ripudio del "cambiamento fine a se stesso" e la corsa senza cervello
verso gli altipiani verdi distopici a zero emissioni nette incorporati nei
sogni utopici e magici dei nostri leader.
Un
nuovo ordine mondiale (NWO).
Quella
caratteristica ostinata della cultura inglese è ora necessaria in prima linea
nella difesa contro la ricerca psicopatica di una necessità digitalmente
ritenuta per diventare un "Leader Globale del Cambiamento"
all'interno di un programma di caos e confusione indotto dall'alto verso il
basso.
Il
mondo delle meraviglie dell'IA promesso dai leader di “HMG” dovrebbe collegarsi
direttamente al microonde satellitare “EMF”, una rete di sorveglianza globale
nota come "il cloud".
Elon
Musk, Geff Bezos e altri mega miliardari maniaci del controllo, stanno
attualmente presentando il "cloud computing" come la grande soluzione
per "l'accesso istantaneo a tutto".
Oltre
a fungere da hub per la super sorveglianza, le Smart City e l'interferenza con
la psiche umana.
Le
Smart City sono state raccomandate per ospitare agricoltori e abitanti delle
campagne in esubero, cacciate dalla terra per far posto a un mondo” Net Zero”
perfettamente sanificato di cyborg transumani e bipedi geneticamente
modificati, un tempo noti come esseri umani.
Quindi,
è tempo di farsi avanti, tutti gli uomini buoni e veri, difensori delle
splendide colline ondulate e delle valli delle antiche terre sacre donateci dal
nostro Grande Creatore.
È
tempo di riunirci in difesa di qualcosa di umano, umano e di valore superiore
al mondo sterile e senz'anima promesso dai cloni iniziati da Schwab della
Congrega dello Stato Profondo.
C'è
tutto per cui lottare e niente da perdere.
Facendoci
avanti per unirci alla Resistenza, diventeremo coraggiosi vincitori in questa
grande lotta per preservare la suprema santità dell'umanità timorata di Dio.
Il
Regno Unito diventerà il principale banco di prova globale per l'applicazione
dell'IA https:
(21stcenturywire.com/2025/01/17/uk-to-be-leading-global-test-bed-for-ai-enforcement/)
È
TORNATO! CON UNA VENDETTA: COME FARÀ OBERSTGRUPPENFURHER A FARCELA?
Un'altra
porta si apre:
(theburningplatform.com/2025/01/20/another-door-opens/)
FINALMENTE.
CHI
SONO QUESTE CREATURE CHE PIANIFICANO LA FINE DELL'UMANITÀ?
Durante
la mia formazione per diventare consulente umanistico abbiamo giocato a molti
giochi interessanti.
Uno è
stato, almeno per me, molto rivelatore nel vedere le persone come animali: mi
ha dato un'idea della mappa del mondo di un altro e di come vedono la loro
realtà.
Anche “John
Ward “di 'The Slog' ha scoperto il valore di questo gioco:
"Che
tipo di animale sei?"
(therealslog.com/2025/01/22/what-kind-of-animal-are-you/).
Vince
la mafia.
Theburningplatform.com
– Redazione - Guest Post di Eric Peters – (30 – 01 -2025) – ci dice:
Come
praticamente tutti – penso che probabilmente siano letteralmente tutti coloro
che sono costretti a comprare un'assicurazione auto – il costo di ciò che sono
costretto a comprare è salito del 20 per cento, senza alcun motivo che abbia a
che fare con qualcosa che ho fatto per giustificarlo.
È
aumentato del 20 per cento perché sono costretto a comprare un'assicurazione –
proprio come tutti gli altri che possiedono un'auto – perché non siamo
legalmente autorizzati a rifiutarci di pagare.
A causa di questa nervosa idea che possedere
un'auto significhi che potremmo causare danni ad altri con l'auto.
Non la
volontà, ma la potrebbe.
I due
sono presi come sinonimi.
Immaginate
se si desse per scontato che quando un uomo porta una donna ad un appuntamento,
sta per imporsi su di lei.
Non
potrebbe, ma lo farà.
In
altre parole, immaginate se ogni uomo fosse trattato come se fosse
effettivamente uno stupratore.
Questo
è un buon modo per capire le basi dell'assicurazione auto obbligatoria.
Anche
l'ultima faccenda delle "maschere", quando si presumeva che tutti
fossero malati e causassero danni se non indossavano una "maschera".
Otteniamo
ciò che accettiamo come legittimo.
È
anche importante capire che, poiché è stato accettato come legittimo
costringere le persone che possiedono un'auto ad acquistare un'assicurazione
perché potrebbero causare danni ad altri o alla loro proprietà durante la
guida, non ci sono davvero motivi logici per argomentare contro l'idea di
costringere le persone che possiedono armi – o cani o qualsiasi altra cosa che
potrebbe portare a danni causati – ad acquistare un'assicurazione per
"coprire" i potenziali costi derivanti da possedere nemmeno quelle cose.
L'unica
cosa che impedisce che ciò venga forzato al momento è il fatto che non è stato
ancora spinto.
Ma quando inizierà la spinta, come si opporrà
dato che è già stato accettato come legittimo per quanto riguarda
l'assicurazione auto?
Una
pistola è certamente potenzialmente pericolosa almeno quanto un'auto nelle mani
di una persona irresponsabile o criminale.
E lo è
anche un cane di taglia grande come un pastore tedesco.
Il
fatto che non siamo ancora costretti a comprare un'assicurazione per armi (e
cani) è solo perché non sono ancora riusciti a costringerci.
Non
perché l'idea dell'uso sia considerata sfrontata dalla (apparentemente)
maggioranza, dal momento che vanno d'accordo con l'essere costretti a comprare
un'assicurazione auto.
Tutto
ciò che servirà sono alcune mamme "preoccupate" per far girare la
palla. . .
Ma non
è questo il motivo per cui ho scritto questo addendum alla storia su ciò che io
(e probabilmente anche voi) sono costretto a pagare a questi mafiosi.
Si
tratta di ciò che accadrà, credo, mentre questi mafiosi continuano a sostenerci
per sempre più soldi con ogni "offerta di rinnovo" anche quando non
abbiamo fatto nulla per giustificare questi aumenti esorbitanti, come
distruggere la nostra auto o persino prendere anche solo una multa per la
cintura di sicurezza.
Come
avrete letto, quasi tutti hanno recentemente avuto la loro assicurazione auto
aumentata di oltre il 20 per cento senza alcun motivo che abbia a che fare con
la loro guida.
Questa
è una traiettoria che non può essere sostenuta perché ci sono limiti a ciò che
la maggior parte delle persone è in grado (figuriamoci disposto) a pagare.
Alla
fine – probabilmente presto – le persone dovranno scegliere se pagare o
mangiare.
O
pagare l'affitto.
E
allora?
Dopo
aver ricevuto la mia "offerta di rinnovo" ho deciso di provare a fare
shopping, il che è un espediente impotente perché non puoi dire NO
all'assicurazione e i mafiosi assicurativi lo sanno.
Forse
si può "scegliere" (sic) di non consegnare soldi a questa famiglia.
Ma
inevitabilmente dovrai consegnare i soldi a una delle altre famiglie.
Non
c'è modo di non consegnare i soldi, supponendo che tu non voglia avere a che
fare con “Luca Brasi”.
Ad
ogni modo, ho provato questo shopping in giro.
Pensavo
– solo forse – che avrei potuto almeno trovare un'altra famiglia che mi avrebbe
fatto pagare "solo" quello che avevo pagato, piuttosto che il 20% in
più.
Dopotutto,
se qualcuno dovrebbe pagare di meno, piuttosto di più, dovrei essere io, dati
decenni di guida senza incidenti, zero reclami presentati e punti in più sul
mio foglio di rap DMV.
Ma
nessuna delle altre famiglie mi ha fatto una "offerta" migliore di
quella della famiglia con cui sono attualmente costretto a fare affari.
Così
ho mandato loro i soldi, perché se non l'avessi fatto, avrebbero sgridato Luca
Brasi (il governo) su di me.
Non
perché ho causato del male a qualcuno.
Ma
perché non ho consegnato i soldi alla mafia.
In
altre parole, perché mi sono difeso dall'essere danneggiato.
Ma
questa potrebbe essere l'ultima volta che lo faccio – ed è di questo che tratta
questo articolo.
Cosa
succederà l'anno prossimo?
L'"offerta"
sarà di un altro 20 per cento più alta – in base alla somma del 20 per cento in
più che sono stato appena costretto a pagare?
Quelli che erano $ 235 l'anno scorso sono
diventati $ 295 quest'anno.
Saranno
$ 360 l'anno prossimo? $ 500 il prossimo?
Cosa
impedirebbe che si spinga fino a questo?
Solo
una cosa. Io che mi rifiuto di pagarlo.
Questa è la via di ultima istanza e prevedo
che molte persone vi ricorreranno presto perché sta diventando più che
fastidioso dover tagliare un assegno che non avresti firmato di tua spontanea
volontà se non fosse stato per la delinquenza della mafia e del suo esecutore “Luca
Brasi”, il governo.
Sta diventando una questione se comprerai cibo
o qualche altra necessità o consegnerai denaro a una mafia privata a scopo di
lucro sostenuta dal governo.
Per
andare senza qualcosa è necessario in modo che qualche dirigente di "serie
C" possa ottenere un altro assegno da un milione di dollari.
Diventa
intollerabile.
La
mafia sta spingendo le persone responsabili a fare ciò che sto pensando
seriamente di fare e sospetto che lo facciano anche molti altri. Cioè dire al
diavolo e non pagare più la mafia.
Venite
a prendermi, bastardi.
Se non
basta essere responsabili, pagare i propri debiti e non fare del male agli
altri per essere tenuti fuori di prigione, così sia.
Che ci
portino in prigione per il "crimine" di non aver consegnato somme di
denaro sempre crescenti a queste mafie in cambio di nient'altro che un conto
corrente esaurito e un frigorifero vuoto.
Lasciate
che sospendano le nostre patenti di guida.
Si
avvicina un punto in cui non gliene frega più niente, quando giocare secondo le
regole è chiaramente per i fessi.
Penso
che ci stiamo avvicinando a quel punto e potremmo anche averlo appena superato.
Scam
Watch: i truffatori finanziari
sfruttano
gli incendi di Los Angeles.
Theburningplatform.com
– Redazione - Guest Post di Peter Reagan – (30-01-2025) – ci dice:
Quando
si verifica un disastro, le comunità si riuniscono per ricostruire e c'è molto
da ricostruire!
Oltre
12.000 strutture, case e quartieri, aziende e magazzini, sono scomparsi.
Circa
40.000 acri sono stati bruciati.
Le
stime preliminari dei danni indicano il conto a 275 miliardi di dollari.
Ma
sfortunatamente, dove vediamo il disastro, gli opportunisti criminali vedono
opportunità.
I truffatori stanno uscendo allo scoperto,
desiderosi di sfruttare il caos.
Dai
falsi appelli di beneficenza agli schemi di furto di identità, questi
truffatori sfruttano la buona volontà e la vulnerabilità delle persone colpite.
Ecco
cosa devi sapere per proteggere te stesso e le tue finanze dai truffatori.
A chi
sto parlando?
Queste
truffe spesso iniziano con l'impersonificazione.
I
truffatori si spacciano per rappresentanti di enti di beneficenza, agenzie
governative o persino società di servizi pubblici per attirare la tua
attenzione e quindi accedere alle tue informazioni personali. L'obiettivo?
Di
solito, si tratta di una truffa diretta:
raccogliere
donazioni per un ente di beneficenza fraudolento o convincerti a pagare per un
servizio fraudolento (come la "revisione rapida della richiesta di
risarcimento assicurativo").
A
volte, il criminale tenta di raccogliere informazioni di identificazione
personale per preparare la vittima a un futuro furto di identità.
I
residenti delle aree colpite hanno segnalato un'ondata di chiamate urgenti,
e-mail e notifiche sui social media che richiedono pagamenti immediati o
donazioni.
Ciò
che rende queste tattiche più efficaci del solito è il loro contesto. Praticamente tutti i miei colleghi,
amici e contatti di lavoro conoscono qualcuno che è stato colpito da questo
disastro.
La
massiccia copertura mediatica degli incendi ha diffuso ulteriormente la
notizia.
Alla
luce di ciò, questi appelli fraudolenti troppo spesso danno i loro frutti.
Le
tattiche ad alta pressione progettate per sfruttare l'impatto emotivo del
disastro rendono le loro truffe ancora più efficaci.
Truffe
specifiche rivolte alle vittime degli incendi boschivi.
Di
recente, i funzionari di Los Angeles hanno avvertito i residenti delle truffe
che prendono di mira le vittime degli incendi.
I truffatori hanno contattato persone che
affermavano di offrire soccorsi governativi in caso di calamità, chiedendo
numeri di previdenza sociale o coordinate bancarie per "elaborare gli
aiuti".
Altri
hanno organizzato false campagne di “crowdfunding”, utilizzando immagini rubate
di case distrutte per toccare le corde del cuore e intascare donazioni
destinate alle vittime legittime.
Anche
gli sforzi di ricostruzione sono stati infiltrati.
Gli
appaltatori senza licenza che promettono riparazioni rapide spesso svaniscono
dopo aver raccolto i depositi, lasciando le famiglie in condizioni peggiori di
prima.
Suggerimenti
per evitare le truffe.
Proteggiti
dalle truffe legate ai disastri con questi suggerimenti:
Verifica
gli enti di beneficenza e le campagne di “crowdfunding”:
prima
di donare, fai una ricerca sull'organizzazione.
Usa
siti come “Charity Navigator” per confermare che un'organizzazione è legittima.
Non donare per telefono!
Invece,
cerca il sito web dell'ente di beneficenza ed effettua la tua donazione online
su un modulo sicuro (o chiama direttamente l'ente di beneficenza).
Fai
attenzione alle campagne di “crowdfunding” senza dettagli chiari o collegamenti
a organizzazioni non profit consolidate.
Per quanto possa essere gratificante
contribuire direttamente alla fonte, donare a enti di beneficenza ti dà
invece una maggiore certezza che i tuoi soldi saranno messi a buon uso.
Attenzione
ai contatti indesiderati:
le
agenzie governative, i servizi pubblici e le compagnie assicurative molto
raramente ti contattano in modo proattivo.
È
ancora meno probabile che chiedano informazioni sensibili e quindi richiedano
pagamenti immediati.
Non
impegnarti!
Invece, riaggancia il tuo chiamante, elimina i
messaggi sospetti e contatta direttamente l'agenzia utilizzando i canali
ufficiali.
Ricerca
appaltatori e altri fornitori:
assumi
solo appaltatori autorizzati, vincolati e assicurati.
Controlla
le referenze e verifica le credenziali con le autorità locali. Chiedi
referenze.
Infine,
non pagare mai l'intero importo in anticipo, soprattutto non in contanti.
Una
cosa che ho imparato nel corso degli anni che mi ha aiutato personalmente a
evitare qualsiasi numero di truffe finanziarie...
Ascolta
il tuo istinto, soprattutto quando dice che qualcosa non va. Spesso, i nostri
istinti sono più percettivi di quanto gli diamo credito.
E il
nostro istinto è particolarmente bravo a percepire quando qualcuno non sta
tramando nulla di buono.
Cosa
puoi fare tu.
Le
vittime degli incendi boschivi stanno già affrontando sfide immense: non
lasciare che i truffatori aumentino il fardello.
Rimanendo vigile e condividendo queste
informazioni, puoi aiutare a proteggere te stesso e la tua comunità.
Se
sospetti una truffa, segnalala immediatamente alle forze dell'ordine locali o
alla “Federal Trade Commission” (FTC) al “reportfraud.ftc.gov.”
Se sei
stato truffato, inizia segnalando alla polizia locale o alle forze dell'ordine;
poi alla tua banca.
Segnala
una truffa alla “Federal Trade Commission” (FTC).
Segnala
una frode online all'”Internet Crime Complaint Center” (IC3).
Lavorando
insieme, possiamo combattere contro coloro che sfruttano gli altri nel momento
del bisogno.
Ricorda,
rimanere informato e cauto può aiutarti a proteggerti dal cadere vittima anche
delle truffe più sofisticate.
Sapere
a cosa prestare attenzione è la chiave per difendersi dalla maggior parte delle
truffe.
Per
aiutarti a rilevare ed evitare le truffe finanziarie, “Birch Gold Group ha
messo insieme un'ampia guida alle risorse che è ora disponibile sul nostro sito
web.
La Guida alle risorse per la protezione dalle
truffe di “Birch Gold Group” ti aiuta a identificare i segnali di avvertimento
e ti fornisce suggerimenti su come evitare le frodi.
Le
fondamenta della nostra economia hanno sopportato decenni di debito, inflazione
e cattiva gestione finanziaria.
E
nulla può invertire questo danno.
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perché proteggere il tuo 401 (k) o IRA non è mai stato così essenziale.
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