Gates e Musk.

 

Gates e Musk.

 

 

Scontro fra titani: Bill Gates

contro Elon Musk: "È un folle"

Rainews.it – (28 -1 -2025) – Redazione Big tech – ci dice:

 

Il fondatore di Microsoft ha criticato Musk per aver promosso politiche di estrema destra negli Usa e all'estero.

 I paesi stranieri dovrebbero adottare misure di "salvaguardia per evitare che i super-ricchi influenzino le loro elezioni."

Bill Gates in una intervista ha attaccato apertamente Elon Musk.

Il miliardario Bill Gates attacca l'uomo più ricco del mondo.

Senza giri di parole, il fondatore di Microsoft ha criticato Elon Musk per aver promosso politiche di estrema destra negli Stati Uniti e all'estero:

 "è folle", ha detto in un'intervista, invitando i paesi stranieri ad adottare delle misure di "salvaguardia per assicurarsi che i super-ricchi non influenzino le loro elezioni".

Definendo Musk "super intelligente", Gates ha osservato come il miliardario dovrebbe usare il suo talento per "pensare a come dare una mano" invece di lasciarsi andare "all'agitazione populista".

 Vuole "promuovere la destra ma poi dice che “Nigel Farange” non è abbastanza di destra.

Lui sta con l'Afd", ha spiegato Gates riferendosi all'attenzione di Musk per quanto avviene nel Regno Unito e in Germania, dove è schierato con il partito di ultradestra, ritenuto "l'unica speranza" per il paese.

L'attacco di Gates apre una crepa nel fronte compatto dei miliardari big tech schierati in prima fila al giuramento di Donald Trump.

Ma non è isolato.

 Fra le poche voci che finora si sono alzate pubblicamente contro il 'first buddy' c'è quella di Steve Bannon, l'ex controverso stratega della Casa Bianca durante il primo mandato di Trump.

Da mesi Bannon attacca Musk e il suo strapotere:

lo ha chiamato una "persona malvagia" che punta solo ai soldi e si è impegnato a tenerlo lontano dalla Casa Bianca perché, a suo dire, troppo pericoloso.

 Gates e Bannon sono gli unici ad aver puntato il dito contro Musk, divenuto un fedelissimo di Trump dopo averlo aiutato a conquistare la presidenza a suon di milioni di dollari.

Nonostante la rivalità, né Mark Zuckerberg di “Meta” né Jeff Bezos di Amazon e Blue Origin hanno infatti finora criticato Musk nel suo nuovo ruolo di responsabile del dipartimento per l'efficienza governativa e tassello essenziale nella squadra degli stretti collaboratori di Trump.

Alcuni screzi sono emersi però con “Sam Altman” di “Openai”, la startup a cui fa capo “Chat Gpt” e una delle tre aziende protagoniste di” Stargate”, l'iniziativa da 500 miliardi di dollari per l'infrastruttura dell'intelligenza artificiale annunciata da Trump.

Un piano bocciato da Musk, convinto che le tre società coinvolte non abbiano i fondi necessari.

Un'insinuazione che ha provocato la secca replica di Altman e la furia degli alleati di Trump, che non hanno digerito le critiche pubbliche dell'uomo più ricco del mondo.

Il presidente ha stemperato le polemiche spiegando che le parole di Musk sono legate al fatto che fra i firmatari di Stargate "C'è qualcuno che non gli piace, che odia", ha detto riferendosi indirettamente ad “Altman”, con il quale Musk ha contenzioso che va avanti da mesi.

 

 

 

 

Bill Gates contro Musk: “È davvero folle

che lui possa destabilizzare la

situazione politica di alcuni Paesi.”

Ilfattoquotidiano.it -Redazione F.Q – (28 Gennaio 2025) – ci dice:

 

Il fondatore di Microsoft ha accusato l'imprenditore di usare il suo potere per alimentare l'estrema destra e di voler influenzare il futuro di alcuni Paesi

Bill Gates ha criticato Elon Musk, accusandolo di promuovere politiche di estrema destra sia negli Stati Uniti sia all’estero.

 “È davvero folle che possa destabilizzare la situazione politica di alcuni Paesi”.

 In un’intervista al giornale britannico “Times of London”, il fondatore di Microsoft, infatti, ha definito “folle” l’influenza di Musk, sottolineando il rischio che i super-ricchi possano destabilizzare il panorama politico globale.

Gates ha invitato i Paesi a dotarsi di strumenti di salvaguardia per impedire che figure come Musk influenzino i risultati elettorali.

Pur riconoscendo l’intelligenza di Musk, Gates ha lamentato il fatto che quest’ultimo utilizzi il proprio potere per alimentare “agitazioni populiste”.

 Ha anche criticato il supporto di Musk a partiti come l’”AfD” in Germania e a figure controverse, definendo incoerente il suo atteggiamento:

“Vuoi promuovere la destra, ma poi dici che Nigel Farage non è abbastanza di destra.

 Voglio dire, questo è folle.

Lui sta con l’AfD“.

Le divergenze tra i due miliardari si riflettono anche sulla loro influenza sulla società:

Gates ha spiegato che preferisce concentrarsi su filantropia e innovazione, affrontando temi come l’intelligenza artificiale, i vaccini e il cambiamento climatico, piuttosto che influenzare direttamente le scelte politiche delle persone.

Ha inoltre espresso preoccupazione per l’impatto negativo dei social media – inclusa la “piattaforma X”, di proprietà di “Musk” – nella diffusione di disinformazione, soprattutto riguardo ai vaccini e alla salute pubblica.

“Il problema dei social media è che consentono a informazioni errate e pericolose di raggiungere una massa critica,“ ha dichiarato.

 Gates ha concluso sostenendo che il ruolo degli imprenditori delle Big Tech debba essere quello di unire e non dividere 

“Il mondo sta diventando più caotico.

Dovremmo usare il nostro talento per aiutare, non per alimentare divisioni.“

 

 

 

 

 

La Stampante Monetaria

e le Criptovalute.

Conoscenzealconfine.it – (9 Gennaio 2025) - Claudio Martinotti Doria – ci dice:

 

Premesso che non sono un economista, ma forse questo è un elemento positivo, rammento che già una decina di anni fa in un mio saggio avevo riferito che chi controlla la stampante monetaria controlla l’umanità, essendo il mezzo primario per rendere schiave le persone senza che ne siano pienamente consapevoli.

La soluzione?

Stampare moneta.

Quindi è un mezzo primario di potere e controllo.

Attribuire pertanto la sola motivazione della ricchezza come giustificazione delle scelte, spesso ciniche e spietate, delle élite economico finanziarie e politiche che dominano il mondo, è riduttivo e fuorviante, in quanto il denaro lo possono stampare quanto ne vogliono.

L’avidità patologica che spesso fatichiamo a comprendere, di coloro che accumulano sempre più ricchezza, è connessa più che altro a coloro che servono le élite agli alti livelli della piramide sociale, che potremmo definire servi, camerieri, maggiordomi, strateghi, portavoce, ecc.,

 ma non a coloro che sono ai vertici della piramide stessa, che sono perlopiù ignoti nell’identità, coperti da miriadi di scatole cinesi interconnesse, da loro controllate anonimamente, tramite per lo più corporation e società fiduciarie e patrimoniali.

Quindi fino ad ora la stampante monetaria, che è passata da tempo dalle tipografie alla creazione di denaro virtuale (elettronico e poi digitale, quest’ultimo ancora in fase di transizione) era lo strumento primario di detenzione e conservazione del potere.

 Da alcuni anni è emerso uno strumento nuovo di creazione di denaro, le criptovalute, che lentamente e poi esponenzialmente stanno raccogliendo consenso e adesioni in tutto il mondo, con la legittima e molto convincente persuasione che si tratti di uno strumento di libertà, autonomia, indipendenza, inattaccabile dal potere finanziario, bancario e politico istituzionale, sotto il controllo degli stessi partecipanti al successo delle criptovalute.

 

Recentemente un enorme cassa di risonanza di questa nuove opportunità è stata fornita dall’adesione entusiasta alle criptovalute di Trump durante la sua campagna elettorale, poi confermata e rinforzata dalla sua elezione alla presidenza degli USA.

Per sua stessa affermazione le criptovalute diverranno il principale strumento monetario degli USA sotto la sua presidenza, eliminando il pericolo delle monete digitali, che tutte le persone di buon senso temevano per il rischio che potessero essere utilizzate dal potere per sottomettere totalmente la popolazione, eliminando il denaro contante.

Ma vi è un rischio ulteriore che quasi nessuno di noi aveva previsto e di conseguenza valutato nella sua pericolosità intrinseca.

 Un rischio che è stato rivelato solo recentemente da alcuni anziani personaggi arabi, precisamente sauditi, che erano presenti e avevano collaborato ai tempi di Kissinger alla creazione dei petrodollari.

 Queste indiscrezioni, che solo l’era di internet ha consentito di recepire con la sua estesa rete di passaparola, sono veramente preziose, anche se come sempre, vanno prese e considerate” cum grano salis”.

Questi anziani personaggi sauditi avevano consentito negli anni ’70 di salvare gli USA dal tracollo del dollaro, non più ancorato al residuale “gold standard “che lo reggeva, eliminato da Nixon a inizio del decennio e poi stampato in modo esponenziale e inflazionistico, e che aveva indotto dapprima a eccessive richieste estere di convertire il dollaro in oro e poi a una diffusa sfiducia nel valore del dollaro con conseguente rischio di collasso monetario, per eccessiva svalutazione.

Kissinger in maniera geniale aveva pensato di vincolarlo al petrolio con la collaborazione dei sauditi, che all’interno dell’OPEC erano i principali produttori e decisori.

I sauditi accettarono di vendere il petrolio solo dietro pagamento in dollari, in cambio della protezione militare degli USA e da allora per mezzo secolo il sistema si consolidò rendendo gli USA sempre più prosperi.

Negli ultimi anni, come tutti sappiamo, per molteplici vicende che non posso elencare per problemi di tempo e spazio, per impedire un altamente probabile tracollo-collasso finanziario dovuto all’eccessiva espansione di bolle speculative truffaldine (derivati, pompaggio del valore fittizio delle azioni, eccessiva produzione e distribuzione di dollari o meglio eurodollari, fine del contratto coi sauditi per il petrodollaro che infatti non venne rinnovato, espansione dei BRICS e loro strutture alternative, ecc.)

 il sistema egemonico USA rischiava di crollare, e allora hanno concepito e pianificato a livello militare e istituzionale alcuni cinici e spietati espedienti quali la psico pan demenza e le guerre esplose in Europa e Medio Oriente, per poi pervenire al nucleo del loro piano:

 ancorare il dollaro alle criptovalute.

Questa è la rivelazione emersa recentemente dalle indiscrezioni cui ho accennato in precedenza.

So che farà storcere il naso o soffrire molte persone, ma mi limito a riferire quanto sono venuto a conoscenza, e ritenevo doveroso divulgarlo, poi ognuno valuterà secondo i suoi strumenti culturali e informativi.

L’importante è considerare il messaggio, indipendentemente dal messaggero, che nel mio caso è in assoluta buona fede non avendo alcun interesse in proposito e non avendo alcun legame col potere, anzi essendo parecchio inviso, come dimostrato dalla totale censura subita, con la recente unilaterale e inappellabile chiusura del mio blog che gestivo da una ventina di anni, che evidentemente dava parecchio fastidio.

 

 

La probabile volontà degli USA di ancorare il dollaro alle criptovalute, come soluzione per fermare la de-dollarizzazione in corso, non significa automaticamente che le stesse criptovalute siano state concepite fin dai primordi con questo scopo, anche se non si può escludere una loro capacità di pianificazione e lungo termine, già dimostrata in molteplici occasioni, ma significa semplicemente che dobbiamo considerare le ripercussioni che questa scelta comporterà per le nostre vite e per le scelte che dovessimo aver effettuato in precedenza, che in taluni casi converrebbe modificare, aggiornare e conformare a principi di precauzione.

Le indiscrezioni di cui vi ho messo a conoscenza contenevano anche commenti e valutazioni pesanti, che non vi sto a riportare, il cui scopo era appunto di mettere in guardia tutti coloro che (come il sottoscritto) non sono sufficientemente diffidenti e scettici per cautelarsi da simili rischi troppo ben congegnati per renderci sospettosi e prudenti.

L’impero USA, come era prevedibile, non ha nessuna intenzione di cedere la propria egemonia o condividerla pacificamente tramite accordi o negoziati, ma avremmo dovuto prevedere che oltre alle guerre sarebbe ricorso ad altri espedienti per conservare e consolidare il proprio potere.

Come scrissi nel saggio già citato di una decina di anni fa, le élite al vertice della piramide del potere, hanno tutto l’interesse, anche se lentamente e ricorrendo all’inganno, a prosciugare la base sociale ai primi livelli della piramide, dei propri risparmi e del denaro posseduto, per farlo confluire sotto il loro totale controllo, perché è un mezzo efficace per proseguire nella schiavitù inconsapevole.

Non è questione di avidità ma di potere e controllo delle masse.

Credo che la battaglia che tutti noi dovremmo combattere, senza esitazioni e con coraggio, sia soprattutto quella per la salvaguardia del denaro contante e della possibilità di acquistare e detenere oro e argento fisico, che nella storia documentata dell’umanità ha sempre rappresentato l’unico vero denaro basato su valori reali e non fittizi.

Un caro saluto a tutti.

(Claudio Martinotti Doria)

 

 

 

 

 

La sua prima classifica Forbes,

il rapporto con Steve Jobs e

le critiche a Musk: Bill Gates si racconta.

Forbes.it - La redazione di Forbes – (27-01 – 2025) – ci dice:

 

Quando era bambino, assieme al suo amico “Kent Evans”, scomparso a 17 anni dopo una gita in montagna, leggeva le biografie di uomini famosi e, più tardi, di amministratori delegati, chiedendosi come sarebbe stato avere 15 milioni di dollari e come avrebbe potuto riempire un’auto con tutti quei soldi.

Poi, uno di quei personaggi, lo è diventato anche lui, comandando per anni la classifica dei più ricchi al mondo di Forbes. 

In un’intervista al The Times – in occasione dell’uscita della sua autobiografia “Source Code” – Bill Gates, co-fondatore di Microsoft, ha parlato del suo passato da “ragazzo strano” e di come è diventato miliardario a 31 anni.

Ma non solo passato.

 Gates ha anche parlato di Donald Trump e di Elon Musk, non risparmiando qualche critica all’uomo più ricco del mondo.

Dall’infanzia al successo

“Quando Kent morì, non sapevo più accanto a chi sedermi a pranzo,” ha raccontato Bill Gates al “The Times”.

 “Era il mio migliore amico. Passavamo ore a scrivere codice, a discutere se volevamo diventare ambasciatori, generali o scienziati”.

Poi il ricordo della prima “Forbes List”.

“Ricordo quando uscì la prima “Forbes Rich List”, dopo che avevo lasciato “Harvard” per fondare Microsoft, pensando che Kent si sarebbe divertito un mondo con quella cosa.

Pensavo che mi sarebbe piaciuto essere su quella lista.

 Poi, sette anni dopo, ero in cima.

” A 31 anni, era un miliardario e, a quarant’anni, aveva un patrimonio di quasi 100 miliardi di dollari (oggi il suo patrimonio netto è di 106,9 miliardi di dollari). 

Gates ha appena finito l’autobiografia della sua vita giovanile, “Source Code”, in uscita a febbraio 2025:

“Non mi piace molto guardare indietro perché c’è così tanto da guardare avanti — le innovazioni nei vaccini, l’intelligenza artificiale, la nutrizione, l’energia pulita — ma alla fine è stato divertente”, ha rivelato al quotidiano britannico.

Il libro racconta la storia di questo brillante programmatore “neuro divergente” che ha fondato Microsoft con “Paul Allen” e che poi ha deciso di contribuire, “donando 59 miliardi di dollari attraverso la sua fondazione”, a combattere “la poliomielite, la malaria e l’HIV”. 

Come scrive l’autrice dell’intervista, “Alice Thomson”, Gates è descritto come “un bambino complicato con difficoltà nelle relazioni sociali e nel comprendere le sfumature sociali”.

Oggi, Gates ha imparato ad accettare la sua diversità.

“Questo potrebbe aiutare chi sta crescendo un bambino che non si adatta alla norma,” concorda.

Gates considera la sua neuro diversità come il suo “superpotere”, che gli consente di iper concentrarsi, combinato con una spinta straordinaria.

 

Gli studi ad Harvard.

Poi gli studi ad Harvard, che hanno reso consapevole Gates del suo dono nell’informatica:

 “I miei amici dicevano: ‘Sei fortunato, sei il migliore in informatica.’

Ma per molto tempo ero convinto che fosse troppo facile.”, ha confessato il miliardario.

Come si legge nell’intervista, Gates passava più di 600 ore al mese al pc e cambiava le lenzuola solo una volta ogni sei settimane.

 “Era più maturo degli altri studenti e disposto a mettere in discussione gli adulti”, ha raccontato un ex docente di Gates alla giornalista del “The Times”.

“Il primo giorno ho mostrato loro un problema e due giorni dopo è tornato a mostrarmi che riusciva a risolverlo trovando una soluzione migliore.

Voleva sempre una sfida nuova”.

Gates era un programmatore e questo lo differenziava dagli altri colossi della Silicon Valley:

 “Steve Jobs”, ha raccontato Gates, “con i suoi lunghi capelli neri era un genio anche lui, ma le cose in cui entrambi eccellevamo non si sovrapponeva poi molto.

Ma su una cosa eravamo d’accordo:

essere pazzi nel vedere le cose nel futuro, riuscire a fare in modo che le persone lavorino per ore e avere ambizione”.

Poi un aneddoto sul rapporto con le droghe.

“Steve”, racconta Gates, “una volta disse:

‘Se Bill avesse preso più acidi, i suoi computer sarebbero stati molto più facili da usare e attraenti’, e io risposi:

‘Ho preso acidi, ma non era il lotto che insegna a fare design’.

 Io sono un ingegnere, lui era un “designer”, ma era una persona così unica in termini di abilità”.

Il rapporto con Trump e Musk.

Poi un riferimento al neo presidente statunitense Donald Trump.

 “Sembra che Gates abbia accettato la presidenza di Trump e anzi potrebbe anche accoglierla positivamente”, ha scritto “Alice Thomson” del “The Times”.

Gates ha risposto:

“C’è così tanto in gioco: deporterà nove milioni o un milione di persone? Metterà dazi al 60% o al 5%?

Finanzierà la ricerca sulle malattie infettive o la fermerà?

Devo monitorare da vicino.

Il lavoro interessante è entusiasmare il presidente Trump a fare le cose giuste”.

Meno morbido è invece il commento su Elon Musk.

Gates non ama il paragone con lui.

“Sono molto diverso da lui.

È davvero pazzesco che lui possa destabilizzare la situazione politica in diversi Paesi.

Tutti noi possiamo esagerare… Se qualcuno è super-intelligente, e lui lo è, dovrebbe pensare a come può aiutare.

 Ma in questo caso si tratta di gesti populisti”.

Un altro dei colossi del tech, “Mark Zuckerberg”, ha fatto dei passi significativi verso Trump, modificando la “policy di Meta” sul fact-checking e sui temi del “diversity & inclusion”.

“Il problema di tutta la rete dei social media, compreso come influisce sui giovani, mi preoccupa.

Sono molto deluso dal fatto che né i governi né le aziende sembrano risolvere o migliorare queste cose.

 Questo approccio non porterà a nulla di buono.

Prendiamo la disinformazione sui vaccini: potrebbe diventare pericolosa.

 I bambini possono morire di morbillo”.

Le teorie del complotto su di lui, dice, alzando gli occhi al cielo, sono anche esse folli.

“C’è stato il tornado in North Carolina e la gente ha detto che stavo modificando il clima, ora sto ancora aspettando di capire come ho causato gli incendi a Los Angeles.

 Mi preoccupa che questo stia sfuggendo di mano”.

 

 

 

 

 

«Musk sfrutti il suo genio per aiutare,

 non per alimentare i populismi».

Bill Gates attacca il CEO di Tesla e SpaceX.

Startupitalia.eu - Carlo Terzano – (28/01/2025) – ci dice:

                                            

Elon Musk e Bill Gates.

Per l'ex uomo più ricco del mondo chi lo ha succeduto nella graduatoria dei paperoni starebbe giocando col fuoco intromettendosi nella politica di altri Paesi. «Vuoi promuovere la destra ma dici che Nigel Farage non è abbastanza di destra... Questa è una m***a folle»

Elon Musk dovrebbe «mettere il suo talento al servizio del mondo invece di alimentare l’agitazione populista».

 Parola di Bill Gates, miliardario per molti versi antesignano di questa nuova famiglia di imprenditori ricchissimi grazie alle loro intuizioni nel campo della tecnologia.

Le stilettate di Bill Gates a Elon Musk.

Elon Musk ci ha abituato a zuffe a favore di telecamera (anzi, di post su X) con altri miliardari statunitensi – stiamo ancora attendendo la famosa battaglia con Mark Zuckerberg nel Colosseo romano che aveva mandato in sollucchero mezzo governo Meloni), perciò quasi sicuramente a breve replicherà per le rime al founder di Microsoft.

Ma intanto incassa in silenzio i colpi che Bill Gates gli riserva in una intervista al “Times”.

«Pensavo che la Brexit fosse un errore, ma non twittavo tutti i giorni», dice lo sviluppatore dietro uno dei più diffusi sistemi operativi al mondo, rivelando la sua insofferenza per le continue ingerenze di Elon Musk nella politica interna di altri Paesi:

«Pensavo che le regole del gioco fossero scegliere un numero finito di cose di cui parlare e che ti interessavano, concentrarti su poche cose critiche, piuttosto che dire alla gente per chi votare».

Data la sua seconda vita da filantropo, Bill Gates ha gioco facile nel criticare le mosse del nuovo uomo più ricco del mondo che ha peraltro diversi affari in competizione diretta con Microsoft (dall’AI a una possibile acquisizione di TikTok che ingolosirebbe pure Redmond) ma migliori entrature con “The Donald”, l’uomo che, dallo studio ovale della Casa Bianca, dà le carte firmando ordini esecutivi a tutto spiano.

 

Su Musk Bill Gates è torrenziale:

 «Sono ultra-diverso. È davvero folle che lui possa destabilizzare la situazione politica nei paesi.

Penso che negli Stati Uniti agli stranieri non sia permesso dare soldi;

altri Paesi forse dovrebbero adottare delle misure di salvaguardia per assicurarsi che gli stranieri super-ricchi non distorcano le loro elezioni», lasciando la porta socchiusa a non meglio specificate attività di lobby.

Ma a inquietare Bill Gates è soprattutto la dottrina politica di Musk:

 «Vuoi promuovere la destra ma dici che Nigel Farage non è abbastanza di destra… Voglio dire, questa è una merda folle. Sei per l’AfD!»,

chiosa il fondatore della software house di Redmond facendo riferimento alla recente apparizione del patron di Tesla, X, SpaceX e via andare al congresso del partito tedesco tacciato di nostalgie neonaziste.

Non mancano le dietrologie:

 «È difficile capire perché – riflette Bill Gates – qualcuno che ha una fabbrica di automobili sia in Cina sia in Germania, la cui attività missilistica è ultra-dipendente dalle relazioni con nazioni sovrane e che è impegnato a tagliare 2 trilioni di dollari di spese del governo degli Stati Uniti e a gestire cinque aziende, sia ossessionato da questa storia di adescamento nel Regno Unito».

 

 

 

 

Melinda French Gates Afferma Che Elon Musk, Peter Thiel e Altri Nuovi Miliardari Non Sono Filantropi e Spiega Perché Vuole Entrare in Politica Dopo Avere Donato 80 Miliardi di Dollari.

Hollywoodreporter.it - Kimberly Nordyke – (07 Agosto, 2024) – ci dice:

 

In una lunga chiacchierata ai microfoni del “New York Times”, l’ex moglie di Bill Gates ha detto la sua riguardo la filantropia dei nuovi miliardari, il suo impegno politico e le donne americane.

Parlando con il “New York Times”, l’ex moglie di Bill Gates – che ha recentemente scosso il mondo della filantropia annunciando di voler lasciare la “Bill and Melinda Gates Foundation”, l’organizzazione benefica degli ex coniugi che ricordiamo ha elargito quasi 80 miliardi di dollari da quando è stata fondata nel 2000 – ha detto la sua riguardo una parte della nuova generazione di miliardari che comprende l’amministratore delegato di Tesla Motors e proprietario di X Corp., Elon Musk, il fondatore di Twitter e amministratore delegato di Square Jack Dorsey, il gestore del fondo speculativo americano, Bill Ackman, e il co-fondatore di PayPal e gestore di capitali ad alto rischio, Peter Thiel.

“Le persone che hai appena nominato, a oggi non possono essere definite così filantropiche” – ha risposto durante l’intervista pubblicata online domenica scorsa – “Usano la loro voce e i loro mezzi d’informazione, ma non li definirei filantropi“.

La Politica.

Che bel film gli europei d’Atletica. Anche grazie allo sport di base. Adesso è l’ora (anche) del cinema di base. A scuola e non solo.

L’intervistatrice del New York Times ha messo “French Gates” e il suo ex marito “Bill” nello stesso gruppo di attivisti miliardari di “Warren Buffet”, notando che tutti hanno un “approccio più tradizionale alla filantropia“.

 

Le è stato chiesto se avesse inserito Musk, Dorsey, Ackman e Thiel in un gruppo diverso perché “non hanno firmato il Giving Pledge”, che viene descritto come “una promessa dei singoli e delle famiglie più ricche del mondo, di dedicare la maggior parte del loro patrimonio a cause benefiche”.

“Alcuni hanno firmato l’impegno” – ha replicato – “ma andate a vedere i loro risultati in fatto di donazioni a chi ha bisogno. Non sono un gran ché,“ ha aggiunto con una risata.

“Possiamo inserire Bill, me e Warren in una classe di filantropi che fanno le cose in un certo modo, ma non credo che si possa dire:

 ‘Ok, allora facciamo un confronto con questo gruppo che non è filantropo’.

Quelli, secondo me, non sono filantropi“.

A “French Gates” è stato chiesto anche della sua recente decisione di impegnarsi in prima persona in politica, perché a giugno ha appoggiato il Presidente Joe Biden, poi, dopo che questo si è ritirato dalla corsa presidenziale, ha sostenuto la candidatura della vicepresidente “Kamala Harris”.

Stante le sue parole, avrebbe deciso di esporsi apertamente solo dopo la sentenza “Dobbs vs. Jackson” della Corte Suprema, decisione in cui si afferma che la Costituzione non protegge il diritto all’aborto, lasciando così la regolamentazione ai funzionari eletti.

 

“Dopo la sentenza Dobbs, ho capito che dovevo impegnarmi pubblicamente a favore delle donne.

Non avrei mai potuto votare per un candidato contrario ai diritti delle donne, o in grado di dire cose terribili sulla libertà delle donne” – ha spiegato French Gates –

“Ho pensato che questa decisione, per tutte le ripercussioni a valle che ha sulla salute materna, sulle donne nere, sui deserti dove le donne non possono nemmeno andare per ottenere una buona assistenza materna negli Stati Uniti – tutti gli effetti a valle che stanno arrivando e continueranno ad arrivare da questa decisione sono così gravi, che ho pensato:

 se credo davvero nelle donne, nel nostro Paese, e nei diritti delle donne, devo parlare.

Perché le donne sono quelle che tramuteranno in un trionfo o in una catastrofe queste elezioni.

 Le donne americane si esprimono per ciò che vogliono, per i loro diritti e per la nostra democrazia.

 Ecco perché ho ritenuto che fosse così importante.

 Comunque, sì, non è stata una decisione a cui sono arrivata facilmente “.

Musk ha commentato su “X” che il suo appoggio a Biden “potrebbe essere la rovina della civiltà occidentale “.

Da parte sua, “French Gates” ha dichiarato di considerare “sciocca” la reazione di” Elon”.

 

 

 

 

Bill Gates critica la discesa

di Elon Musk in politica.

Lascimmiapensa.com - Matteo Furina – (29 Gennaio 2025) – ci dice:

 

Parlando al Times, Bill Gates ha criticato la recente discesa di Elon Musk in politica

Bill Gates, co-fondatore di Microsoft, è uno degli imprenditori più influenti e filantropi del nostro tempo.

 Dopo aver rivoluzionato l’informatica con Microsoft, ha dedicato gran parte della sua fortuna alla beneficenza attraverso la Bill & Melinda Gates Foundation, impegnata nella lotta contro le malattie, la povertà e le disuguaglianze globali.

Negli ultimi anni, Gates ha anche espresso preoccupazioni sullo stato della politica mondiale, affrontando temi come la disinformazione e l’influenza dei super-ricchi sulle dinamiche politiche internazionali.

Recentemente Gates ha espresso forti riserve nei confronti del nuovo ruolo politico di Elon Musk nel governo presieduto da Donald Trump.

 

Il CEO di Tesla non ha avuto un inizio brillante come leader del neonato Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE), soprattutto dopo essere stato accusato di aver fatto un “saluto nazista” durante il comizio per la vittoria di Trump il giorno del suo insediamento.

Ora, Bill Gates ha deciso di commentare pubblicamente la discesa in politica di Musk.

Pensavo che le regole del gioco prevedessero di scegliere un numero limitato di argomenti su cui concentrarsi, piuttosto che dire alla gente per chi votare – ha dichiarato in un’intervista al Times.

Questo non significa che Gates non abbia mai avuto opinioni politiche.

 Anzi, ha affermato di aver sempre ritenuto la Brexit un errore, ma di non aver mai sentito la necessità di twittare al riguardo ogni giorno.

Alla domanda se avrebbe mai voluto impegnarsi in politica come Musk, Bill Gates ha risposto senza esitazione:

Assolutamente no.

Evidenziando le loro profonde differenze, ha spiegato che mentre lui si dedica interamente alla filantropia e al miglioramento delle condizioni di vita nel mondo, Musk sembra più concentrato su iniziative come l’acquisto di piattaforme social e il suo recente coinvolgimento politico.

Siamo diametralmente opposti – ha dichiarato Bill Gates, aggiungendo che l’attivismo politico di Musk potrebbe destabilizzare la situazione politica di alcuni Paesi.

Negli Stati Uniti, gli stranieri non possono finanziare le campagne elettorali, e forse altri Paesi dovrebbero adottare misure simili per impedire che miliardari stranieri influenzino le loro elezioni.

Gates ha poi sottolineato l’apparente contraddizione nel comportamento di Musk:

È difficile capire come qualcuno che ha fabbriche di automobili in Cina e Germania, un business spaziale che dipende dalle relazioni con governi sovrani e che si occupa di tagliare 2 trilioni di dollari di spese pubbliche negli Stati Uniti, sia così ossessionato dalla politica britannica.

Mi chiedo: perché?

Ha inoltre commentato le dichiarazioni di Musk su Nigel Farage, uno dei politici più di destra del Regno Unito, che a suo avviso non è “abbastanza di destra”.

Questo è semplicemente folle – ha detto Gates, suggerendo che Musk potrebbe perfino sostenere movimenti estremisti come l’AfD in Germania.

Gates ha poi parlato delle sue principali preoccupazioni, affermando che la polarizzazione politica è oggi pericolosa tanto quanto il rischio di una nuova pandemia.

La situazione politica attuale è estremamente preoccupante.

Guardando al mio obiettivo di aiutare i Paesi poveri, c’è ancora molto da fare.

In Regno Unito, il nuovo governo laburista è meno generoso con gli aiuti rispetto ai conservatori che lo hanno preceduto.

 Il problema principale è una società che invecchia, bilanci statali sempre più ristretti e una destra politica che si chiude in sé stessa, alimentando sentimenti xenofobi e riducendo gli aiuti internazionali, anche quando questi non riguardano direttamente il proprio Paese.

 Siamo di fronte a una situazione molto complessa.

Che ne pensate?

 

 

La causa principale del 7 ottobre

 è stata Donald Trump.

 Ecco la prova.

Unz.com - Mike Whitney -  (29 gennaio 2025) – ci dice:

 

Nessuno è più responsabile degli attacchi del 7 ottobre di Donald Trump.

È stato Trump ad iniziare gli Accordi di Abramo, che sono stati progettati per "far scomparire" la questione palestinese e piantare un tavolo nel cuore della soluzione dei due Stati.

Seducendo i leader arabi in accordi bilaterali che si scrollavano di dosso i precedenti impegni per la creazione di uno Stato palestinese sovrano, Trump si è mosso per schiacciare le aspirazioni palestinesi ed eliminare la questione per sempre.

Di fronte all'isolamento e all'irrilevanza sempre più profonda, “Hamas” si è scagliato sperando che la comunità internazionale se ne accorgesse e venisse in suo aiuto.

Insomma, la causa primaria del 7 ottobre sono stati gli Accordi di Abramo di Trump, la falsa iniziativa di pace che ha spianato la strada al genocidio.

Vale la pena notare che “Joe Biden “ha confermato gran parte di questa analisi quando ha espresso la sua opinione il 25 ottobre:

"Sono convinto che uno dei motivi per cui Hamas ha attaccato quando lo ha fatto... è a causa dei progressi che stavamo facendo verso l'integrazione regionale per Israele e l'integrazione regionale in generale... "

Per "integrazione regionale", Biden si riferisce agli Accordi di Abramo che sono stati promossi come un modo per i paesi arabi di "normalizzare" le relazioni con Israele e "far avanzare il processo di pace in Medio Oriente".

Ma non lasciarti ingannare dal clamore.

Gli accordi erano semplicemente la “Fase 2” del regalo sbilenco di Trump a Israele. Come alcuni lettori ricorderanno, la “Fase 1” del cosiddetto “Piano di Pace per il Medio Oriente” di Trump "prevedeva una Gerusalemme unificata come capitale di Israele e la sovranità israeliana sulla Valle del Giordano e sui principali insediamenti ebraici in Cisgiordania, pari all'annessione di circa il 30% del territorio.

Ai palestinesi sono state date alcune aree desertiche vicino al confine egiziano, una sovranità limitata e uno stato non contiguo con numerose enclave israeliane. "

Così, con un gesto della mano, Trump ha rotto con tutti i suoi predecessori presidenziali, con tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite applicabili e con la tradizionale politica estera degli Stati Uniti che risale a cinque decenni fa.

E questo era solo l'inizio perché, come ora sappiamo, gli Accordi di Abramo hanno messo in moto le tessere del domino, portando inesorabilmente all'appiattimento di Gaza e allo sfollamento di due milioni di civili.

Come autore degli Accordi, Trump è in gran parte responsabile della catastrofe in corso.

Tenete presente che gli Accordi non avevano davvero nulla a che fare con la pace o la normalizzazione.

 Come ha detto “Dana El Kurd,” senior fellow presso l'”Arab Center”, "inquadrare gli Accordi di Abramo come una 'pace' (accordo) che accresce la stabilità tra i firmatari è deliberatamente fuorviante...

A dire il vero, la normalizzazione araba -israeliana non può essere considerata "pace", ma dovrebbe piuttosto essere intesa come una gestione autoritaria del conflitto.

 Attraverso questa lente, è possibile comprendere più chiaramente come gli accordi hanno cambiato il panorama della regione, e perché discute una tale politica renda il futuro insostenibile...

 

"Gestione autoritaria dei conflitti"?

 Cosa significa?

Ciò significa che gli incentivi alla partecipazione agli Accordi avevano più a che fare con il rafforzamento della repressione interna che con la promozione della pace regionale.

 Ecco di più:

Ad esempio, gli Emirati Arabi Uniti hanno ampliato la portata del loro impegno con le aziende israeliane specializzate in tecnologie repressive e hanno investito nell'industria della difesa israeliana.

Allo stesso modo, il governo marocchino ha tratto vantaggio dalla normalizzazione per acquisire capacità simili.

L'impatto è stato avvertito in modo molto diretto in alcuni casi, con giornalisti, attivisti e intellettuali presi di mira e spesso imprigionati.

Questa è una situazione vantaggiosa per Israele e i paesi firmatari.

I regimi arabi possono reprimere ogni traccia residua di dissenso nella regione e Israele può facilitare gli investimenti nelle sue industrie di difesa e sicurezza informatica, contribuendo al contempo a ridurre al minimo gli spazi critici del suo ruolo nella regione e della sua continua oppressione dei palestinesi.

 

Per essere chiari...

 Israele non è l'unica fonte di sorveglianza o di altre tecnologie repressive, e i governi arabi hanno certamente cercato altre fonti.

Tuttavia, la normalizzazione arabo-israeliana esacerba queste dinamiche e aumenta le capacità di questi regimi diversificando le loro fonti di sostegno...

Valutazione degli Accordi di Abramo, tre anni dopo.

Quindi, gli Accordi di Abramo non sono un tentativo di "far avanzare il processo di pace in Medio Oriente", ma un piano per rafforzare le dittature tiranniche di cui gli Stati Uniti e Israele hanno bisogno per promuovere la loro agenda regionale, il che significa che l'unica normalizzazione in corso è la normalizzazione dell'occupazione di 75 anni e del massacro in corso di donne e bambini palestinesi.

 Ecco di più:

Etichettare la normalizzazione arabo-israeliana come una forma di "pace" è quindi impreciso.

 Piuttosto, è un processo che rifiuta negoziati autentici e riflessioni più profonde sulle ragioni del conflitto, utilizzando invece la coercizione e il potere a livello statale per raggiungere vari obiettivi.

In altre parole, gli “Accordi di Abramo” e tutto ciò che è seguito da allora essere visti solo come una gestione autoritaria del conflitto... (perché) qualsiasi normalizzazione dei legami con Israele comporta la repressione, poiché i regimi iniziano a reprimere in modo proattivi coloro che si opporrebbero a questo sviluppo...

Valutare gli Accordi di Abramo, tre anni dopo.

E chi si opporrebbe alla normalizzazione delle relazioni con Israele?

Quasi tutti gli arabi del Medio Oriente, ecco chi.

E questo ci porta al nostro prossimo punto...

 

Come sanno tutti coloro che hanno seguito gli sviluppi nella regione, Israele non ha mai avuto alcuna intenzione di implementare la risoluzione 242 dell'ONU o di consentire la creazione di uno stato palestinese.

 Gli Accordi di Abramo sono stati evocati dal genero di Trump, “Jared Kushner”, che voleva eludere le risoluzioni dell'ONU e far sparire una volta per tutte la questione palestinese.

Questa era la strategia di base di Trump e ha costretto Hamas a prendere misure drastiche per interrompere il processo di normalizzazione, riportando l'attenzione sulla Palestina.

Abbiamo già detto che il cinicamente chiamato "L'affare del secolo" di Trump ha convinto Hamas che il popolo palestinese stava affrontando una crisi esistenziale che poteva essere evitata solo lanciando un attacco massiccio che avrebbe costretto altri paesi a essere coinvolti direttamente.

Questa è stata la logica che ha guidato gli attacchi del 7 ottobre.

Nonostante ciò, pochi analisti hanno scoperto l'inganno e hanno rivelato la verità su ciò che è effettivamente accaduto.

“Branko Marcetic” è uno di questi giornalisti che ha rivelato i dettagli della frode di Trump in un articolo avvincente su “Responsible Statecraft.”

 Ecco un estratto dal suo pezzo:

... il Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti sotto Donald Trump ha avvertito nell'ottobre 2020 che la violenza terroristica era destinata a infiammarsi immanentemente...

(DHS) ha sottolineato gli “Accordi di Abramo”:

lo sforzo guidato dagli Stati Uniti per normalizzare le relazioni tra Israele e i suoi vicini arabi...

Gli Accordi di Abramo risultanti sono stati, almeno nel mondo neoconservatore, considerati un colpo di "genio".

Invece di trovare una soluzione alla questione apparentemente irrisolvibile della statualità palestinese, l'hanno semplicemente messa da parte...

I firmatari hanno abbandonato questa precondizione di vecchia data mentre ristabilivano le relazioni diplomatiche e approfondivano la sicurezza e la cooperazione economica con Israele, mentre Trump li colmava di ricompense, come un accordo sulle armi per gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e il riconoscimento da parte degli Stati Uniti dell'annessione del Sahara Occidentale al Marocco.

 Ha effettivamente soppiantato l'iniziativa di pace araba del governo saudita, che dalla sua introduzione nel 2002 era stata il fondamento del programma del mondo arabo per la risoluzione del conflitto, ponendo i palestinesi al centro dell'attenzione.

Il presupposto fondamentale e cinico dei nuovi accordi di normalizzazione era che la difficile situazione dei palestinesi potesse e sarebbe stata tranquillamente ignorata e dimenticata sia dai governi della regione sia dalla più ampia comunità internazionale...

Mentre gli stati arabi cominciavano gradualmente ad approfondire i legami con Israele, si allontanavano sempre di più dalle loro posizioni storiche...

il processo di normalizzazione continuò nonostante ciò che in precedenza sarebbe stato visto come una provocazione inaccettabile contro i palestinesi e l'Islam stesso fu celebrato dai sostenitori degli accordi, come prova che la repressione in corso dei palestinesi poteva effettivamente essere ignorata in sicurezza.

 Ma la questione palestinese non poteva essere semplicemente ignorata, e la firma dei patti creò una serie di contraddizioni che alimentarono le tensioni esplose il 7 ottobre.

Gli stessi palestinesi, attraverso i sondaggi d'opinione, sia l'”Autorità Palestinese” che “Hamas” lo hanno definito un "tradimento", una "pugnalata a tradimento" e un "grave danno".

 Hamas ha anche chiesto "un piano integrato per far cadere la normalizzazione". .......

Sebbene Hamas avesse pianificato questa operazione per due anni e avesse affermato che era stata motivata da anni di violenza ad Al-Aqsa, il suo attacco non può essere compreso senza la spinta bipartisan per la normalizzazione dei rapporti arabo-israeliani a spese dei palestinesi e senza l'indignazione, la rabbia e la disperazione che ha suscitato.

Ciò che è chiaro, dalla straordinaria violenza di Hamas, dalla più ampia guerra regionale che minaccia di scatenare, così come dalle grandi proteste pro-palestinesi nei paesi arabi in risposta alla campagna di bombardamenti di Israele, è che quasi ogni presupposto che ha sostenuto gli “Accordi di Abramo” era disastrosamente sbagliato, non da ultimo l'idea che ignorare i palestinesi avrebbe reso il Medio Oriente più pacifico.

Dimentica la "pace", gli Accordi di Abramo hanno preparato il terreno per il conflitto Israele-Gaza?

Ottimo riassunto, ma ricapitoliamo:

I funzionari del “Dipartimento per la Sicurezza Nazionale” hanno avvertito Trump che i problemi si stavano preparando perché gli “Accordi di Abramo “incitavano alla "violenza terroristica". (Quindi, il 7 ottobre non è stato inaspettato. Era stato previsto.)

La Sicurezza Nazionale ha espresso la propria preoccupazione per il fatto che invece di "trovare una soluzione alla... questione dello stato palestinese, (gli Accordi) l'hanno semplicemente messa da parte... (Ancora una volta, la causa prossima del 7 ottobre è stata identificata ma ignorata).

Invece di affrontare la questione palestinese in modo equo e razionale, "Trump ha prodigato ricompense ai leader arabi" con la chiara intenzione di costringerli a sostenerli.

 (Sembra una corruzione).

"Quando gli stati arabi hanno iniziato ad approfondire gradualmente i legami con Israele, si sono sempre più allontanati dalle loro posizioni storiche ",che si riferisce alla proposta di pace araba del 2002 che richiedeva a tutti gli stati arabi di opporsi alla normalizzazione con Israele fino a quando Israele non avesse accettato la creazione di uno stato palestinese sulla terra occupata dal 1967.

Hamas ha anche chiesto "un piano integrato per far cadere la normalizzazione". (Molto importante.)

Hamas ha identificato la "normalizzazione" (gli Accordi di Abramo) come una minaccia esistenziale che doveva essere contrastata.

"L'attacco di Hamas non può essere compreso senza la spinta bipartisan per la normalizzazione arabo-israeliana a spese dei palestinesi, e l'indignazione, la rabbia e la disperazione che ha ispirato".

In breve, gli Accordi di Abramo hanno accelerato gli attacchi del 7 ottobre.

Un'ultima riflessione:

C'è un altro aspetto intrigante degli attacchi di ottobre che è stato ampiamente ignorato dai principali esperti, ed è legato a questa breve domanda: qual era l'obiettivo strategico degli attacchi del 7 ottobre?

Che cosa stava cercando di ottenere Hamas?

I media vorrebbero farci credere che Hamas non avesse alcun obiettivo strategico, che volesse semplicemente "uccidere o catturare ebrei" per soddisfare un qualche impulso profondamente razzista.

 Ma è una sciocchezza.

Abbiamo già dimostrato che Trump aveva approvato la confisca di altra terra palestinese mentre, allo stesso tempo, stava attivamente sabotando le relazioni palestinesi con i suoi vicini arabi.

Ciò dimostra che era Hamas "con le spalle al muro", non Israele.

 La statualità palestinese rischiava di essere annientata se non fossero stati presi dei provvedimenti per invertire il corso degli eventi e impedire che i palestinesi venissero ulteriormente isolati, emarginati e "scomparvero".

Ma come potrebbe una piccola milizia scarsamente armata fare qualcosa che possa cambiare in modo significativo l'esito auspicato sia da Israele che dalla sua superpotenza amica?

Questo era l'enigma che Hamas si è trovato ad affrontare, ed è per questo che ha optato per una strategia disperata che prevedeva di spingere Israele a una reazione eccessiva che avrebbe permesso al resto del mondo di vedere l'inumanità e la cattiveria dello stato sionista.

Questo era l'obiettivo, e sappiamo che era l'obiettivo perché il piano è stato presentato nei minimi dettagli dal leader politico e militare di Hamas, “Yahya Sin war”, che ha rilasciato la seguente dichiarazione in un breve video su Twitter.

Ecco cosa ha detto:

"Entro un periodo limitato di mesi, che stimo non supererà un anno, costringeremo l'occupazione ad affrontare due opzioni:

o la costringiamo ad attuare il diritto internazionale, a rispettare le risoluzioni internazionali, a ritirarsi dalla Cisgiordania e da Gerusalemme, a smantellare gli insediamenti, a rilasciare i prigionieri e ad assicurare il ritorno dei rifugiati, ottenendo la creazione di uno stato palestinese sulle terre occupate nel 1967, compresa Gerusalemme;

oppure poniamo questa occupazione in uno stato di contraddizione e collisione con l'intero ordine internazionale, la isoliamo in modo estremo e potente e poniamo fine alla sua integrazione nella regione e nel mondo intero, affrontando lo stato di collasso che si è verificato su tutti i fronti di resistenza negli ultimi anni".

La dichiarazione di cui sopra espone la strategia di “Sin war” in una prosa lucida è inequivocabile.

Il 7 ottobre è stata una chiara provocazione volta a trarre vantaggio dall'insaziabile appetito di Israele per la violenza e lo spargimento di sangue. “Sin war” non solo sapeva che Israele avrebbe reagito in modo eccessivo;

 ci contava.

 Si aspettava che avrebbero fatto esattamente ciò che hanno fatto negli ultimi 15 mesi;

distruggendo tutto ciò che incontravano sul loro cammino, uccidendo decine di migliaia di civili e riducendo l'intera Striscia di Gaza in macerie.

 La reazione eccessiva di Israele era l'unico modo in cui Hamas poteva dare nuova vita alla causa palestinese, perché era l'unico modo in cui potevano attrarre la simpatia e il sostegno della comunità internazionale.

Questa era la strategia di “Sin war “in poche parole;

provocare Israele e sperare che altre nazioni si sentissero moralmente obbligate a intervenire e fermare il massacro.

Era una mossa rischiosa, ma era l'unica opzione disponibile.

Come capita, la strategia di “Sin war2 ha ampiamente avuto successo, fatta eccezione per il fatto che Washington ha bloccato tutti gli sforzi della comunità internazionale per risolvere la crisi, schierare peacekeeper o implementare le pertinenti risoluzioni ONU.

Nonostante ciò, Israele rimane (come “Sin war” aveva previsto) "in uno stato di contraddizione e collisione con l'intero ordine internazionale, (e) isolato in modo estremo e potente".

Sondaggi recenti indicano un calo significativo del sostegno globale a Israele... (Un sondaggio ”Morning Consult” ha mostrato che le opinioni favorevoli su Israele sono diminuite in 42 dei 43 paesi intervistati dopo la guerra) e il danno alla reputazione (per Israele) peggiora di giorno in giorno.

 Se ci sarà un tentativo di "ripulire" Gaza (come ha detto Trump), allora Israele sarà marchiato come un paria globale per decenni a venire, forse per sempre.

 E mentre questa designazione potrebbe non preoccupare gli israeliani oggi, alla fine vedranno come mina i loro interessi più ampi e il loro senso collettivo di autostima.

Alla fine, Israele dovrà rispettare le risoluzioni internazionali e il diritto umanitario, altrimenti dovrà affrontare un futuro doloroso di difficoltà, isolamento e vergogna.

In ogni caso, “Sin war “perseguì chiaramente l'unica strategia che aveva qualche possibilità di successo, infatti, avrebbe potuto farcela se Washington avesse trattato la sua voluminosa fornitura di bombe da 2.000 libbre e altre armi letali. Ma ora che gli Stati Uniti sono diventati parte del genocidio, la lotta per la sovranità è destinata a richiedere più tempo.

Richiederà la stessa grinta e determinazione che il popolo palestinese ha dimostrato da quando il conflitto è iniziato 76 anni fa.

Alla fine, prevarranno.

 

 

 

 

Il rilascio di “Deep Seek AI” umilia

le aziende occidentali e costringe

gli americani a vedere

la superiorità della Cina.

Unz.com - Andrew Anglin – (28 gennaio 2025) – ci dice:

 

Il logo dell'app è una balena bianca che assomiglia anche a un drago.

Per anni ho cercato di spiegare che tutto è meglio in Cina che negli Stati Uniti.

 Il divario è così enorme che se un americano cresciuto con la propaganda da cartone animato sul suo luogo di nascita come "il più grande paese della terra" visita la Cina, può innescare una seria crisi personale.

Semplicemente non calcola.

Non sorprende che gli americani che non sono mai stati in Cina facciano fatica a elaborare questa realtà e spesso ritornino ad affermazioni insensate come "la Cina è un paese del terzo mondo" o "il popolo cinese non ha alcuna libertà" (alcuni arrivano persino a sostenere che "i cinesi sono schiavi del governo").

La realtà è che la Cina non solo vanta uno standard di vita drasticamente più elevato per la persona media, ma offre anche molta più libertà rispetto agli Stati Uniti.

 (Si può sostenere che sia impossibile avere prosperità senza libertà, da qui il fatto che il declino della qualità della vita americana può essere facilmente collegato alle restrizioni imposte alla libertà personale.)

Quando dico "La Cina è superiore", non intendo dire che i cinesi siano superiori agli americani.

 Sto semplicemente notando la questione oggettiva che la Cina è un paese superiore in cui vivere e il sistema cinese è capace di molto di più dell'America. Piuttosto che un'accusa al popolo americano, questa è un'accusa al sistema americano di democrazia liberale e ai suoi valori di femminismo, omosessualità, multiculturalismo e la cultura decadente che accompagna questo insieme di valori.

La Cina non opera su un bizzarro insieme di idee astratte sulla natura dell'uomo e quindi la competenza dell'individuo e del gruppo sono molto più elevate.

Considerate questo:

se sentiste che in un paese tre persone su quattro sono pericolosamente sovrappeso, mentre in un altro il numero è di una su venti, probabilmente pensereste che il paese con il tasso di obesità più basso sia migliore sotto molti altri aspetti.

Il degrado fisico degli americani è altamente visibile e indicativo di una cultura con problemi profondi.

Le idee sbagliate sulla Cina come povera o repressiva hanno chiaramente origine dal governo e dalla macchina mediatica degli Stati Uniti.

Tuttavia, molti di coloro che sono disposti a mettere in discussione la narrazione dei media sul potere ebraico non riescono a comprendere che gli stessi media controllati dagli ebrei mentono sulla Cina.

L'anno scorso, durante il culmine del genocidio commesso dagli ebrei contro la popolazione di Gaza, il Congresso degli Stati Uniti ha votato per vietare l'app di social media cinese “TikTok “con la motivazione che consentiva agli americani di vedere cosa stavano facendo gli ebrei alla popolazione indifesa della Palestina.

 In precedenza, molti nel governo avevano cercato di vietare “TikTok” con la motivazione di "spionaggio cinese", sebbene non avessero mai fornito alcuna spiegazione dettagliata (il codice dell'app è visibile a Google e Apple, rendendo impossibile per TikTok avere capacità di spionaggio superiori a quelle di qualsiasi altra app).

Non c'è stato abbastanza supporto, tuttavia, finché persone come il senatore “Josh Hawley” non sono state in grado di sostenere che i cinesi stavano trasformando gli americani in antisemiti consentendo loro di vedere video delle atrocità a Gaza che venivano bloccati dalle società di social media occidentali.

Quando il divieto è entrato in vigore il 19 gennaio, un'ondata di utenti statunitensi di “TikTok” ha protestato scaricando "Red Note", una app cinese progettata per uso domestico (a differenza di “TikTok”, che è stata creata per un pubblico internazionale).

Gli americani su “Red Note” sono stati quindi in grado di vedere la vera Cina per la prima volta, e sono rimasti scioccati nel vedere che la vita in America è molto più difficile di quanto dovrebbe essere nell'anno in corso, dove la tecnologia si è sviluppata al punto che non c'è motivo per le persone di fare più lavori e lottare per sopravvivere.

 Mentre pochi hanno fatto il collegamento tra la migliore qualità della vita della Cina e la sua aderenza alle norme culturali tradizionali, questo legame alla fine diventerà innegabile.

Non sorprende che molti a sinistra e a destra (e persino "all'estrema destra") abbiano affermato che Red Note non mostrava la "vera Cina" e che, al di fuori di tutte le città futuristiche che le persone vedevano sull'app, tutti in “La Cina” sono segretamente poveri e oppressi dal loro malvagio governo comunista.

Oltre a diffondere disinformazione sulla Cina, gli Stati Uniti hanno bloccato l'importazione di molti prodotti cinesi.

Ciò significa che gli americani non sono consapevoli del fatto che la Cina ha ora due diverse aziende che rilasciano smartphone che sono oggettivamente migliori di quelli prodotti da Apple, o che un intero elenco di aziende ha superato Tesla e ora sta rilasciando veicoli elettrici che sono significativamente più economici e migliori.

Mentre gli Stati Uniti hanno fatto di tutto per bloccare i prodotti cinesi di qualità superiore, violando chiaramente i propri principi di "libero scambio", non hanno i meccanismi per fermare l'importazione di software.

 L'anno scorso, i giocatori sono rimasti sbalorditi dal fatto che tre dei giochi di maggior successo dell'anno, in tre generi diversi (Black Myth: Wukong, Marvel Rivals e Path of Exile 2), siano stati realizzati da aziende cinesi.

 Questi giochi sono stati celebrati non solo per aver evitato i temi transessuali, femministi e interrazziali che dominano i moderni giochi occidentali, ma anche per la loro superiorità tecnica e creativa.

La qualità di questi giochi e gli attacchi contro di loro da parte dei media americani hanno portato molti a riconsiderare la propria opinione sulla Cina.

Ci sono state proteste quando a “Wukong” è stato negato il “premio Gioco dell'anno ai Game Awards”, e “Wukong” ha vinto facilmente quando ai giocatori è stato permesso di votare agli “Steam Awards”.

Ho sottolineato la superiorità della qualità (e del prezzo) dell'elettronica di consumo e ho scritto ampiamente sui videogiochi superiori rilasciati dalla Cina.

 Ma molti hanno continuato a negare la realtà, inventando varie scuse per allinearsi alla loro convinzione che "l'America è migliore".

La scorsa settimana, i cinesi hanno lanciato l'equivalente di una bomba nucleare negli Stati Uniti, rilasciando il loro modello di intelligenza artificiale Deep Seek per uso pubblico, ed è chiaro che questo spezzerà finalmente l'illusione.

 “Deep Seek R1” è superiore in ogni modo a “ChatGPT”, che è attualmente il modello più avanzato in Occidente.

 Pur offrendo un'esperienza di chat molto più pulita e accurata, funziona anche su una frazione dell'hardware di cui hanno bisogno i modelli occidentali, il che ha causato un crollo massiccio del prezzo delle azioni di “Nvidia”, l'azienda che produce praticamente tutta la potenza di calcolo per l'intelligenza artificiale.

I cinesi hanno sviluppato questo modello con solo 200 persone e a un costo minimo.

 Rilasciandolo come open source, hanno fatto in modo che ogni grande azienda tecnologica (Microsoft, Meta, xAI e altre) fosse costretta ad adottarlo come base per il proprio codice.

 Non c'è modo concepibile in cui il settore tecnologico statunitense possa essere umiliato più a fondo.

Il divario è così ampio da essere quasi incredibile e dimostra che queste aziende sono ampiamente sopravvalutate e che il loro status di oligopolio le ha rese decadenti e obese quanto l'americano medio.

Quando dico che la Cina ha più libertà dell'America, non intendo semplicemente che c'è più libertà di parola, con una gamma molto più ampia di opinioni consentite, o che i poliziotti non sono dei teppisti psicopatici.

 Sottolineo anche il punto che la partnership del governo degli Stati Uniti con le grandi aziende ha permesso a queste aziende di usare il potere governativo per schiacciare la concorrenza delle aziende più piccole, il che, oltre a garantire che la ricchezza rimanga in poche piccole mani, distrugge l'ingegno.

 Non è un caso che Deep Seek sia stato sviluppato da una piccola azienda cinese e non da “Ten Cent” o da un'altra delle grandi aziende tecnologiche in Cina.

 Quando hai un sistema che consente sia alle grandi aziende che alla concorrenza delle piccole start-up, le start-up sono spesso gestite da giovani che sono molto più affamati dei dirigenti delle grandi aziende, e questo crea le condizioni affinché il piccolo individuo superi la grande e gonfia azienda.

Un altro ovvio spunto di riflessione è che il team cinese che ha sviluppato Deep Seek è composto interamente da cinesi maschi, senza alcuna diversità, il che mette in discussione le affermazioni del sistema americano secondo cui "la diversità è la nostra forza" e un team "arcobaleno" è meglio di uno omogeneo.

Sembrerebbe che queste iniziative di "diversità" rappresentino decadenza piuttosto che competenza.

Un momento per riflettere.

 

I media americani senza dubbio liquideranno questo monumentale sviluppo cinese, anche se ogni azienda americana è costretta dalla necessità ad adottare il modello Deep Seek AI.

Ma coloro che stanno osservando la situazione nella realtà dovrebbero prendersi questo tempo per riflettere su cosa sta succedendo esattamente in America.

Deve davvero essere così?

È davvero "l'economia" a guidare l'applicazione dei valori liberali, o è il contrario?

L'economia dell'Occidente è costretta a conformarsi a norme sociali che vengono applicate per il loro bene?

Non sono cinese. Sono americano.

 Il mio scopo nello spiegare che la Cina è un paese di gran lunga superiore all'America è quello di cambiare l'America, non di promuovere esplicitamente la Cina.

 I valori liberali sono un patto di suicidio sociale collettivo.

 Se l'America continua sulla strada che sta percorrendo adesso, la strada della decadenza e della depravazione, saremo lasciati nella pattumiera della storia e saremo ampiamente dimenticati, una nota a piè di pagina e libri di storia in mandarino.

Non sarebbe meglio riflettere sul perché e sul come la Cina sia diventata tanto migliore dell'America e cambiare rotta, in modo che l'America abbia un posto nel mondo futuro che sta emergendo?

 L'amministrazione di Donald Trump offre opportunità per cambiare le cose. Queste opportunità potrebbero non essere enormi, ma rappresentano una sfida alle norme consolidate del liberalismo.

La Cina non vuole una guerra con gli Stati Uniti.

 Vuole cooperazione e sana competizione.

Il programma degli Stati Uniti di affrontare e in qualche modo sopraffare la Cina con la forza militare è destinato a fallire per le stesse ragioni per cui i tentativi degli Stati Uniti di sopraffare la Cina nel settore tecnologico sono falliti in modo così umiliante.

Il futuro è aperto per noi. Dobbiamo invertire la rotta.

 Dobbiamo porre fine a questo progetto di liberalismo, a questa ossessione per le donne, gli omosessuali e le persone di colore.

Dobbiamo tornare ai valori che hanno reso grande la civiltà europea in primo luogo, che sono radicati nel concetto cristiano dell'uomo come creazione del divino, piuttosto che come unità economiche.

 

 

 

Trump si sta posizionando per

un "no-deal" con la Russia – o no?

 Unz.com - Alastair Crooke -  (28 gennaio 2025) – ci dice:

L'idea di infliggere "sconfitte strategiche" alla Russia è stata una pietra angolare della politica statunitense per così tanto tempo che trascende le linee di partito.

La retorica di Trump secondo cui la Russia avrebbe perso 1 milione di uomini nel conflitto in Ucraina non è solo una sciocchezza (il numero reale non raggiunge nemmeno i 100.000), ma il suo ricorso a questa teoria sottolinea che il solito meme secondo cui Trump sarebbe tristemente disinformato sembra sempre meno plausibile.

Dopo aver decantato il milione di morti russi, Trump suggerisce che Putin sta distruggendo la Russia non facendo un accordo.

 Aggiungendo (apparentemente come inciso) che Putin potrebbe aver già deciso di "non fare un accordo".

il suo.

Questa, detta in parole povere, è una narrazione di un ordine completamente diverso:

non è più il suo inviato “Kellogg” o un altro membro del team a dirlo;

sono le parole di Trump stesso in quanto Presidente.

Trump risponde alla domanda di un giornalista "Sanzionerebbe la Russia" se Putin non si presentasse al tavolo delle trattative?

“Al” che risponde, " sembra probabile ".

Qual è, potremmo chiedere, la strategia di Trump? 

Sembra piuttosto che sia Trump a prepararsi per un "no deal".

Deve essere consapevole che Putin ha ripetutamente chiarito di essere sia interessato che aperto a colloqui con Trump.

Non c'è dubbio su questo.

Ma Trump in seguito contraddice il "discorso del perdente" in un altro apparente ripensamento:

"Voglio dire ... è una grande macchina, quindi alla fine le cose accadranno ...".

Qui sembra dire che la "grande macchina" russa alla fine vincerà.

 La Russia sarà un vincitore, e non un perdente.

Forse Trump sta semplicemente pensando di lasciare che le dinamiche della "prova di forza" militare si sviluppino.

 (Se questo è il suo pensiero, non può esprimere tale sentimento ad alta voce - esplicitamente - perché le élite europee sprofonderebbero ancora di più in una spirale patologica).

In alternativa, se Trump dovesse seriamente cercare negoziati produttivi con Putin, non è certamente un buon modo per iniziare con una profonda mancanza di rispetto nei confronti del popolo russo, dipingendolo e dipingendo il presidente Putin come "perdenti" che hanno un disperato bisogno di un accordo;

 mentre la realtà era che in precedenza era stato Trump a propagandare di ottenere un accordo entro 24 ore.

La sua mancanza di rispetto farà arrabbiare – non solo Putin – ma la maggior parte dei russi.

La "narrativa del perdente" irrigidirà semplicemente l'opposizione russa a un compromesso sull'Ucraina.

Lo sfondo è che la Russia in ogni caso evita collettivamente l'idea di qualsiasi compromesso che "si riduce a congelare il conflitto lungo la linea di ingaggio:

ciò darà il tempo di riarmare i resti dell'esercito ucraino, e poi iniziare un nuovo ciclo di ostilità.

Quindi, dobbiamo combattere di nuovo, ma questa volta da posizioni politiche meno vantaggiose, come ha osservato il professor Sergei Karaganov.

Inoltre, "l'amministrazione Trump non ha motivo di negoziare con noi alle condizioni che [la Russia] abbiamo stabilito.

La guerra è economicamente vantaggiosa per gli Stati Uniti. ... e [possibilmente] anche per rimuovere la Russia come potente supporto strategico del principale concorrente dell'America? la Cina".

Il professor “Dmitri Trenin “prevede in modo simile che,

"Il tentativo di Trump di garantire un cessate il fuoco lungo le linee di battaglia dell'Ucraina fallirà.

Il piano americano ignora le preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza e ignora le cause profonde del conflitto.

Nel frattempo, le condizioni di Mosca rimarranno inaccettabili Per Washington, in quanto significherebbero di fatto la capitolazione di Kiev e la sconfitta strategica dell'Occidente.

In risposta, Trump imporrà ulteriori sanzioni a Mosca.

Nonostante la forte retorica anti-russa, gli aiuti statunitensi all'Ucraina diminuiranno, spostando gran parte dell'onere sulle nazioni dell'Europa occidentale".

Allora perché etichettare la Russia come spregevole "perdente", a meno che questo non formi la strategia di Trump per allontanarsi dalla questione ucraina?

Se una netta "narrazione della vittoria" degli USA sembra irraggiungibile, allora perché non invertire la narrazione?

 "Missione compiuta" ostacolata unicamente dalla "serie di sconfitte" della Russia.

Ciò porta inevitabilmente alla domanda su quale sia il significato esatto del ritorno del "più famoso imputato criminale d'America alla Casa Bianca" e della sua promessa di una " rivoluzione del buon senso "?

 

"Non c'è dubbio che sia rivoluzionario", sostiene “Matt Taibbi “:

" Trump ha galvanizzato il risentimento [per la cattiva distribuzione del reddito], creando una marcia politica di “Sherman” che ha lasciato l'America istituzionale in fiamme. La stampa aziendale è morta.

Il Partito Democratico è in scissione.

Il mondo accademico sta per ingoiare una bottiglia gigante di pillole amare e, dopo gli ordini esecutivi firmati lunedì:

 molti istruttori “DEI” dovranno imparare a programmare" [cioè, saranno disoccupati].

 

Sì, osserva Taibbi,

"mi rende nervoso vedere una fila di amministratori delegati censori (in particolare Bezos, Pinchas e il ripugnante Cook) seduti di fronte a Trump, insieme ad altri luminari di Wall Street...

ciononostante, se l'accordo era un sostegno a Trump in cambio di piattaforme che tornavano ad essere meramente egoistiche divoratrici di profitti, lo prenderei al posto della cabala precedente.

 Il “Wall Street Journal “è stato probabilmente il più vicino a catturare l'essenza di quell'idea dell'evento con l'intestazione di ieri, "La nuova oligarchia è un enorme miglioramento rispetto alla vecchia".

Eppure, per molti russi, tuttavia, l'impressione lasciata dal discorso del "perdente" di Trump è che "non cambia nulla":

 l'idea di infliggere "sconfitte strategiche" alla Russia è stata una pietra miliare della politica statunitense per così tanto tempo che trascende le linee di partito e viene attuata indipendentemente da quale amministrazione occupa la Casa Bianca.

 E oggi, un nuovo slancio è evidente:

vieni avverte Nikolai Patrushev, Mosca si aspetta che Washington fomenti chi artificialmente crei l'attrito tra Russia e Cina.

Steve Bannon, tuttavia, nel suo solito linguaggio florido, spiega in qualche modo l'enigma di un Trump rivoluzionario e il suo deludente "discorso da perdente".

Bannon avverte che l'Ucraina rischia di diventare il "Vietnam di Trump", se Trump non riuscisse a dare una "rottura netta" e si lasciasse risucchiare ancora più a fondo nella guerra in Ucraina.

 "Questo è quello che è successo a Richard Nixon.

Ha finito per possedere la guerra ed è stata ricordata come la sua guerra, non quella di Lyndon Johnson", ha osservato Bannon.

Bannon "sostiene la fine degli importantissimi aiuti militari americani a Kiev, ma teme che il suo vecchio capo cadrà nella trappola tesa da un'improbabile alleanza tra l'industria della difesa statunitense, gli europei e persino alcuni amici dello stesso Bannon, che secondo lui ora sono fuorviati".

La premessa di base di Bannon è stata chiarita durante la sua chiamata Zoom con “Alex Krainer”.

Ha confermato che Trump e il suo team passeranno all'offensiva dal primo giorno in carica:

" I giorni del tuono iniziano lunedì ".

Bannon non stava parlando di Trump che passerà all'offensiva contro i cinesi, gli iraniani o i russi, tuttavia.

 Trump e il suo team si stanno preparando ad affrontare "loro.""

 

" Loro ", nelle parole di Bannon, " sono le persone che controllano l'impero più potente del mondo e, elezioni o non elezioni, democrazia o non democrazia, non rinunceranno volontariamente ai loro privilegi e al controllo: ci sarà una lotta".

Sì, la "vera guerra" è quella interna, non quella contro Russia, Cina o Iran, che potrebbero diventare diversivi rispetto alla battaglia principale.

A fini comparativi, se l'obiettivo di Trump fosse davvero quello di concordare un "compromesso" negoziato sull'Ucraina, dovremmo contrapporre la sua sfacciata frecciatina retorica da "perdente" a quella del tentativo di John F. Kennedy, 59 anni fa, di rompere il ciclo di reciproca antipatia che aveva congelato le relazioni tra Oriente e Occidente dal 1945.

Punto dalla crisi missilistica cubana nel 1962, Kennedy voleva rompere un paradigma ossificato.

Kennedy, come Trump, cercò di "porre fine alle guerre";

di essere ricordato nella storia come un "costruttore di pace".

In un discorso tenuto all'”American University di Washington” il 10 giugno 1963, JFK elogiò i russi.

Parlò dei loro successi nella scienza, nelle arti e nell'industria;

 salutò i loro sacrifici nella seconda guerra mondiale, dove persero 25 milioni di persone, un terzo del loro territorio e due terzi della loro economia.

Non si trattava di un esercizio di vuota retorica.

Kennedy propose il “Trattato sulla messa al bando limitata degli esperimenti nucleari”, il primo degli accordi sul controllo degli armamenti degli anni '60 e '70.

 

Beh, potrebbe esserci occupati di un tentativo di "rottura netta" ispirato a Bannon – come osserva Larry Johnson:

"Secondo quanto riferito, il Pentagono ha licenziato o sospeso tutto il personale direttamente responsabile della gestione dell'assistenza militare all'Ucraina.

 Tutti dovranno affrontare un'indagine sull'uso del denaro del bilancio degli Stati Uniti.

“Laura Cooper”, vice assistente segretario del Pentagono per la Russia, l'Ucraina e l'Eurasia, si è già dimessa, segnando l'inizio di quello che alcuni vedono come un perno strategico.

Cooper è stato una figura chiave nella supervisione di 126 miliardi di dollari di aiuti militari all'Ucraina.

 La sua partenza, unita a quella che sembra essere una pulizia del personale del Pentagono legato allo sforzo bellico di Kiev, mette in dubbio il fatto che l'Ucraina continuerà a godere del rubinetto aperto delle armi statunitensi e dei finanziamenti ricevuti sotto Biden.

"La ristrutturazione getta anche un'ombra sul “Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina”, che sotto “Lloyd Austin” si era espanso in una coalizione di 50 nazioni a sostegno di Kiev".

Gli Stati Uniti avrebbero ritirato tutte le domande ai contractor per la logistica tramite Rzeszow, Constanta e Varna.

Nelle basi NATO in Europa, tutte le spedizioni verso l'Ucraina sono state sospese e chiuse.

Ciò rientra nell'ordine esecutivo di Trump che sospende l'assistenza globale degli Stati Uniti per 90 giorni, in attesa di un audit e di un'analisi costi-benefici.

Nel frattempo, Mosca e la Cina si stanno preparando a dovere contro la prospettiva di un nuovo impegno diplomatico con l'attuale presidente Trump.

“ Xi” e “Putin” hanno tenuto una videochiamata di 95 minuti poche ore dopo la conferenza stampa improvvisata di Trump nello Studio Ovale:

Xi ha fornito a Putin i dettagli della sua conversazione con Trump (che non era stata programmata per coincidere con l'insediamento di Trump, ma era stata programmata a dicembre).

Entrambi i leader sembrano inviare un messaggio comune a Trump, ovvero che l'alleanza tra Cina e Russia non è effimera.

Sono uniti in una causa comune per lavorare insieme per affermare i rispettivi interessi nazionali.

Sono disposti a parlare con Trump e a impegnarsi in negoziati seri.

Tuttavia, si rifiutano di essere intimiditi o minacciati.

“Nikolai Patrushev”, consigliere di Putin e membro del “Consiglio di sicurezza russo,” ha fornito il contesto russo di questa videochiamata tra i due leader:

"Per l'amministrazione Biden, l'Ucraina era una priorità incondizionata.

 È chiaro, [afferma Patrushev], che il rapporto tra Trump e Biden è antagonistico. Pertanto, l'Ucraina non sarà tra le priorità di Trump.

 A lui importa di più della Cina".

 

Puntualmente, “Patrushev” avvertì:

"Penso che i disaccordi di Washington con Pechino peggioreranno, e gli americani li gonfieranno, anche artificialmente.

Per noi la Cina è stata e rimane il partner più importante con cui siamo legati da rapporti di cooperazione strategica privilegiata".

"Per quanto riguarda la linea russa in relazione all'Ucraina, rimane invariata.

 Per noi è importante che i compiti dell'Operazione Speciale siano risolti.

Sono noti e non sono cambiati.

Credo che i negoziati sull'Ucraina debbano essere condotti tra Russia e Stati Uniti senza la partecipazione di altri Paesi occidentali".

"Voglio sottolineare ancora una volta che il popolo ucraino ci rimane vicino: fraterno e legato da legami secolari con la Russia, non importa quanto i propagandisti di Kiev ossessionati dall' Ucraina affermino il contrario.

 Ci preoccupiamo di ciò che sta accadendo in Ucraina.

È particolarmente inquietante [quindi] che la violenta coercizione all'ideologia neonazista e l'ardente russofobia distruggano le città un tempo prospere dell'Ucraina, tra cui Kharkiv, Odessa, Nikolaev, Dnipropetrovsk".

"È possibile che nel prossimo anno l'Ucraina cessi del tutto di esistere".

 

 

 

La Russia e la Cina

sono fatti di vita.

Theburningplatform.com – Robert Core - Straight Line Logic - (28 -1-2025) – ci dice:

 

Non si vince con le strategie dei perdenti.

Nel 1904, “Sir Halford Mackinder,” direttore della “London School of Economics”, tenne una presentazione alla “Royal Geographical Society” che si rivelò influente. "

Il perno geografico della storia" postulava un'isola-mondo:

Africa, Asia ed Europa, il cui "cuore" si estendeva dal Golfo Persico al Mar Siberiano.

“Mackinder” in seguito riassunse la sua tesi:

"Chi governa l'Heartland comanda l'Isola-Mondo.

Chi governa l'Isola-Mondo comanda il mondo.

" Questo sarebbe diventato un principio chiave della politica estera britannica fino alla fine della seconda guerra mondiale.

Fu in gran parte responsabile della distruzione del suo impero.

A quel punto, il testimone intellettuale è passato all'impero americano, al quale farà lo stesso.

Il problema sia per gli imperialisti britannici che per quelli americani è che i loro paesi sono periferici a questo cuore dell'isola-mondo, mentre la Russia e la Cina ne sono la parte più grande.

Nel diciannovesimo secolo, la posizione periferica della Gran Bretagna fu superata dall'abilità marittima e industriale.

 La marina britannica era il fulcro dell'impero.

La sua posizione condivisa con gli Stati Uniti come leader della rivoluzione industriale ha rafforzato il suo potere e ha portato all'incessante ricerca di risorse che è stata un impulso per la crescita dell'impero.

“John Maynard Keynes” una volta scrisse:

 Gli uomini pratici che credono di essere del tutto esenti da qualsiasi influenza intellettuale, sono di solito gli schiavi di qualche economista defunto.

L'establishment intellettuale e politico degli Stati Uniti è schiavo di un defunto scienziato geopolitico, “Mackinder”.

Questo non vuol dire che il suo Mondo-Isola e il suo Cuore non siano importanti, ma piuttosto per sfidare la convinzione quasi religiosa che gli Stati Uniti possano soggiogarli e controllarli.

Non può, e quanto bene si adatterà a questa realtà determinerà come andrà il resto del 21° secolo e oltre per gli Stati Uniti.

 

Nell'euforia inebriante della Seconda Guerra Mondiale, i politici statunitensi abbracciarono il concetto di un impero globale confederato dominato dagli Stati Uniti.

 Avrebbero dovuto metterlo in discussione nel 1949, quando l'Unione Sovietica fece esplodere la sua prima bomba atomica.

 La conseguente corsa agli armamenti della Guerra Fredda ha istituito una realtà senza precedenti negli affari globali:

 una guerra tra stati dotati di armi nucleari potrebbe significare la fine dell'umanità.

Ciò non significava che alcune luci nell'establishment americano escludessero la guerra con l'Unione Sovietica.

Negli anni '50 e nei primi anni '60, furono redatti vari piani per attacchi nucleari. Tuttavia, l'opzione “Stranamore” non è mai stata esercitata.

Invece, gli Stati Uniti apparentemente "contennero" la minaccia sovietica stabilendo una Pax Americana basata sul modello imperiale britannico.

Oltre a un vasto accumulo di armamenti, gli Stati Uniti circondarono il bordo dell'Heartland con basi militari, lo circondarono con la loro marina, forgiarono alleanze militari (l'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (1949), l'Organizzazione del Trattato del Medio Oriente (1955), l'Organizzazione del Trattato del Sud-Est Asiatico (1954) e il Trattato di Sicurezza USA-Giappone (1951)), divennero uno stato di sicurezza nazionale dominato dall'esercito e dall'intelligence che  si è impegnato in cambi di regime, altri imbrogli di intelligence e guerre per procura.

L'impero confederato fu immensamente aiutato dall'ideologia comunista dei suoi due principali nemici, che legavano una mano dietro le loro rispettive schiene; hanno soffocato i loro cittadini;

ha eliminato i ribelli fastidiosi che tanto fanno infuriare i totalitari ma che di solito sono le fonti del progresso, e ha soffocato lo sviluppo potenziale.

 

Il comunismo ha distrutto l'Unione Sovietica e avrebbe fatto lo stesso con il governo cinese se non avesse avuto un drastico aggiustamento ideologico sotto Deng Xiaoping, leader dal 1978 al 1989.

La Russia ha avuto un decennio difficile dopo la caduta dell'Unione Sovietica nel 1991, ma Vladimir Putin, eletto presidente nel 2000, ha innescato una transizione che a suo modo è stata drammatica quanto quella della Cina.

Sebbene ci siano state battute d'arresto, dall'inizio del secolo, entrambi i paesi sono stati in ascesa.

Anche prima della fine del secolo, gli Stati Uniti sono andati nella direzione opposta.

La sua base industriale, così dominante dalla seconda guerra mondiale fino agli anni '60, è stata svuotata.

 Il settore” FIRE” (Finanza, Assicurazioni e Immobiliare) ha aumentato la sua quota del PIL.

Questo settore si basa sui trasferimenti, non sulla produzione, ed è sostenuto da ciò che resta della manifattura produttiva.

 Il governo, la legge, la contabilità e i sistemi medici ed educativi possono essere caratterizzati allo stesso modo.

Poiché esercita un potere coercitivo, il governo è stato particolarmente pernicioso. Il governo locale, statale e federale controlla oltre il 40% del PIL, e quasi tutto ciò che fanno è controproducente.

Sono i parassiti che uccidono l'ospite.

 Ideologie perverse, predatorie e distruttive pervadono il governo e le sue istituzioni affiliate.

Gli americani produttivi e le imprese sono soffocati da un corpo di leggi, regolamenti, tasse, passività in continua espansione e da un debito federale in crescita esponenziale, che sta spingendo i tassi di interesse più in alto.

La pretenziosa, arrogante, corrotta e semplicemente stupida classe dirigente americana è emblematica della sua discesa.

Il fiasco della guerra per procura in Ucraina è un esempio monumentale della sua incapacità di comprendere ciò che Russia e Cina hanno fatto, o di adattarsi alle nuove realtà.

Quando è iniziata la guerra in Ucraina, l'esercito ucraino era stato addestrato e armato dall'Occidente per otto anni.

Il vero scopo dei due accordi di Minsk non era la pace, ma quello di guadagnare tempo per quel progetto.

Gli ucraini respingerebbero la Russia sul campo di battaglia e le sanzioni metterebbero in ginocchio l'economia russa.

 Il proxy ucraino dell'Occidente vincerebbe, e la sconfitta probabilmente costerebbe all'odiato Putin il suo posto e forse la sua vita.

 La Russia stessa potrebbe andare in frantumi, e l'Occidente raccoglierebbe i pezzi preziosi, proprio come aveva cercato di fare negli anni '90.

Il ritmo lento e stridente della Russia in Ucraina è stato incessantemente criticato, ma non è privo di meriti.

 La Russia ha avuto la sua parte di passi falsi, ma l'Ucraina è stata decimata.

 Ha almeno 500.000 morti in azione, e il numero reale potrebbe essere più vicino a un milione.

Le vittime totali, tra morti e feriti, sono oltre un milione.

La strategia della Russia è stata quella di preservare la sua forza lavoro e ha funzionato;

le vittime sono un decimo o un quinto di quelle ucraine.

A differenza dell'Ucraina, è stata in grado di reclutare o arruolare soldati aggiuntivi.

L'Ucraina ha enormi problemi di morale e, di conseguenza, problemi di elusione della leva e di diserzione.

 

Avanzando costantemente, la Russia è vicina a raggiungere gli obiettivi territoriali della sua operazione militare speciale e lo farà una volta conquistato l'hub ucraino di trasporto e logistica di “Povrovsk”.

 Ha anche cancellato gran parte della rete energetica, dell'industria e dell'agricoltura dell'Ucraina.

 L'economia ucraina è un caso disperato, sostenuto dagli aiuti occidentali.

Milioni di ucraini sono emigrati in Russia o in Europa.

La corruzione è dilagante.

Il mandato di Zelensky è scaduto e ha sospeso le elezioni.

Governa solo perché non è ancora emersa alcuna fazione che possa rovesciarlo, anche se ce ne sono indubbiamente diverse che vorrebbero farlo.

La sconfitta della Russia degli Stati Uniti e dell'Europa è stata drammatica quanto l'imminente sconfitta dell'Ucraina.

 Le nazioni della NATO hanno sforato oltre 200 miliardi di dollari, di cui circa 180 miliardi provenienti dagli Stati Uniti.

Il loro armamento si è rivelato sul campo di battaglia inferiore a quello della Russia, anche se la Russia spende circa un decimo di quello che gli Stati Uniti spendono per la difesa.

Si suppone che i russi siano stati sul punto di esaurire i missili e gli altri armamenti dall'inizio dell'operazione speciale, se si presta attenzione ai governi e ai media occidentali.

 Tuttavia, l'industria russa è molto più orientata a produrre gli armamenti necessari rispetto a quella europea o statunitense;

è stato l'Occidente, non la Russia, a trovarsi a corto di risorse.

Gli Stati Uniti hanno fatto tutto il possibile per costringere l'Europa a sostituire il costoso gas naturale liquefatto americano con il petrolio e il gas russi a basso costo.

Gli Stati Uniti o il loro delegato Ucraina hanno sabotato tre dei quattro gasdotti Nord Stream e il quarto, sebbene funzionante, è stato chiuso.

L'Ucraina ha recentemente rifiutato di rinnovare un accordo che consente il trasporto di gas russo attraverso l'Ucraina verso l'Europa.

 L'Ucraina ha anche organizzato un attacco di droni senza successo contro una stazione di compressione del gas naturale nel sud della Russia, che fa parte del gasdotto “Turk Stream” che trasporta il gas sotto il Mar Nero verso l'Europa.

Le sanzioni e la guerra energetica non hanno messo in ginocchio l'economia russa. La Russia ha mercati pronti in Cina e India per il suo petrolio e gas, anche se a prezzi scontati.

Alcune delle sue esportazioni verso quei paesi vengono surrettiziamente reindirizzate verso l'Europa a prezzi più alti, sconfiggendo le sanzioni e sottraendo più rendita economica alle economie europee in difficoltà, la maggior parte delle quali sono in recessione o sono sull'orlo della recessione.

L'asse americano è un ottavo della popolazione mondiale.

Gran parte della maggioranza globale si è schierata con l'asse Russia-Cina e ha costruito alternative agli accordi finanziari ed economici occidentali.

La Russia può essere considerata il capo ideologico della maggioranza globale;

 La Cina è il muscolo operativo.

Una delle affermazioni più ridicole della classe dirigente statunitense, riecheggiata sia dai media mainstream occidentali che da quelli alternativi, è che una volta che gli Stati Uniti avranno concluso la guerra in Ucraina, potranno rivolgere la loro attenzione al "contenimento" della Cina.

 Lasciando da parte il fatto che l'Ucraina sarà una sconfitta debilitante e umiliante per gli Stati Uniti, la Cina rappresenta una sfida molto più difficile.

Nell'arco di 45 anni, i cinesi hanno operato una trasformazione senza precedenti da una nazione impoverita in preda all'ideologia comunista a una potenza manifatturiera, scientifica e tecnologica.

L'unica trasformazione paragonabile è stata la rivoluzione industriale americana. Per illustrare, sto selezionando fatti e cifre da un lungo articolo (14.200 parole) di “Ron Unz”, "American Pravda: China vs. America, A Comprehensive Review of the Economic, Technology, and Military Factors", che ho pubblicato su SLL.

 La lunghezza può sembrare scoraggiante, ma l'articolo vale la pena.

Cancella qualsiasi idea che gli Stati Uniti "conterranno" la Cina, tanto meno vinceranno una guerra, cinetica o di altro tipo, con essa.

La base del successo cinese è il popolo cinese.

Non c'è bisogno di credere alla stima del fisico “Steve Hsu”, citata e citata da “Unz”, secondo cui la Cina ha un numero di individui con un “QI 30” superiore a 160 volte superiore a quella degli Stati Uniti, per riconoscere che i cinesi sono intelligenti e laboriosi.

Questo era evidente anche prima che la Cina abbandonasse l'ideologia maoista, dai cinesi che sono fuggiti dal comunismo alle altre nazioni asiatiche.

 In questi paesi, hanno ottenuto un successo di gran lunga sproporzionato rispetto al loro numero, in alcuni casi dominando le economie locali.

I pilastri dell'attuale economia cinese sono l'industria manifatturiera, la scienza, la tecnologia, i mercati interni competitivi e le esportazioni.

 L'industria manifatturiera rappresenta il 38% dell'economia cinese e i servizi il 55%, contro l'11% e l'88%, rispettivamente, negli Stati Uniti.

La Cina produce il 35% della produzione manifatturiera globale contro il 12% degli Stati Uniti.

Il” World Fact book” della CIA conferma che la dimensione dell'economia produttiva reale della Cina è tre volte più grande di quella degli Stati Uniti.

Mentre gli Stati Uniti producono molte volte più petrolio e gas della Cina, la produzione cinese di carbone è cinque volte maggiore, la produzione di acciaio tredici volte maggiore, la produzione di grano tre volte maggiore e la loro capacità di costruzione navale 232 volte superiore a quella degli Stati Uniti.

In effetti, l'economia produttiva reale della Cina è maggiore del totale combinato degli Stati Uniti, del resto dell'Anglosfera, dell'UE e del Giappone.

Oh, ma chi se ne frega di quella roba quando gli Stati Uniti stanno battendo la Cina dove conta: i servizi professionali?

Rappresentano il 13 per cento del PIL degli Stati Uniti, solo il 3 per cento di quello della Cina.

Gli Stati Uniti hanno 1,33 milioni di avvocati, la Cina ne ha circa la metà, con oltre quattro volte la popolazione.

Gli Stati Uniti hanno 1,65 milioni di contabili e revisori dei conti, la Cina solo 300.000.

Ci sono 59.000 analisti finanziari certificati negli Stati Uniti e 4.000 in Cina.

 E nell'importantissima professione di lobbista, gli Stati Uniti ne hanno registrati 20.000 solo a Washington DC, mentre la Cina ne ha zero.

(Questo non vuol dire che il lobbismo non vada avanti in Cina, ma non c'è una professione che vi si dedichi).

Sicuramente i cinesi tremano quando contemplano queste misure di potere nazionale comparativo.

Due servizi importanti sono la sanità e l'istruzione.

L'istruzione in Cina è gratuita attraverso la scuola di specializzazione e l'assistenza sanitaria è gratuita o fortemente sovvenzionata.

Il sette per cento del PIL cinese è costituito da sanità, contro il 18 per cento degli Stati Uniti, mentre l'aspettativa di vita della Cina è di 78,6 anni e quella dell'America è di 77,5 anni.

Come ogni società e gruppo sociale di successo nel corso della storia, la Cina pone l'accento sull'istruzione.

Il loro sistema è altamente competitivo ed esalta i principi di meritocrazia e virtù personale di Confucio.

La Cina laurea oltre 5 milioni di studenti universitari “STEM” all'anno, gli Stati Uniti 800.000.

(Una parte non banale dei laureati statunitensi sono cinesi.)

 

Una vecchia bufala, ripetuta da “Marco Rubio” durante la sua audizione di conferma al Segretario di Stato, è che la scienza e la tecnologia cinesi consistono in ciò che elemosinano, prendono in prestito o rubano agli Stati Uniti. Indubbiamente, i cinesi hanno commesso, stanno commettendo e continueranno a commettere furti di proprietà intellettuale e altri atti nefasti;

 Non sono certo i soli a farlo.

Tuttavia, secondo il "2024 Critical Technology Tracker", pubblicato dall'”ASPI”, think tank australiano ostile alla Cina, nel quinquennio compreso tra il 2019 e il 2023 la Cina ha guidato in 57 delle 64 diverse tecnologie (gli USA hanno guidato nelle altre 7), raggruppate in 8 meta categorie:

 informazione e comunicazione avanzate, materiali avanzati e manifattura; intelligenza artificiale (AI);

biotecnologie, ingegneria genetica e vaccini; difesa, spazio, robotica e trasporti; energia e ambiente; tecnologie quantistiche; e rilevamento, cronometraggio e navigazione.

L'”ASPI “ha concluso che 24 delle 64 tecnologie sono ad alto rischio di monopolizzazione cinese;

 Stanno facendo oltre il 75% della ricerca in questi campi.

Rubio” non ha mai spiegato come i cinesi possano essere leader in così tante categorie se tutto ciò in cui sono coinvolti è il furto.

L'innovazione alimenta il mercato interno più competitivo del mondo e la dinamo delle esportazioni cinesi.

Ad esempio, gli Stati Uniti hanno una grande azienda di veicoli elettrici, mentre la Cina ha 8 principali concorrenti e dozzine di concorrenti minori, oltre a Tesla.

 La cinese “BYD” è il leader mondiale nella vendita di veicoli elettrici.

Gli Stati Uniti hanno una compagnia di telefonia mobile, Apple, la Cina ne ha 5, oltre ad Apple e Samsung, che è sudcoreana.

La Cina ha quattro principali società di e-commerce più Amazon, che è l'unica piattaforma di e-commerce su scala globale degli Stati Uniti.

Parafrasando la canzone "New York, New York", se puoi farcela in Cina puoi farcela ovunque, e i cinesi esportano nel mondo, accumulando surplus commerciali e riserve di valuta estera.

Sì, hanno un sacco di debiti, ma hanno la capacità industriale e di esportazione per pagarli.

E tutte queste esportazioni non possono essere solo roba a buon mercato che finisce sugli scaffali di “Walmart”.

I mezzi delle esportazioni, la scienza e la tecnologia della Cina e la sua gente sono i componenti chiave del suo formidabile esercito, che con oltre due milioni di personale in servizio attivo è il più grande del mondo.

 Come la Russia, la Cina ha una varietà di missili ipersonici sia nucleari che non nucleari (alcuni dei quali potrebbero essere superiori a quelli russi);

sistemi all'avanguardia di comando, controllo, guida, sorveglianza, antiaerea, artiglieria e guerra cibernetica e la capacità industriale per una guerra prolungata.

 

È il leader mondiale dei droni, sia per la loro tecnologia che per la loro produzione, che sono emersi come un elemento chiave nella guerra moderna.

Nella guerra in Ucraina, i cinque giganti della difesa degli Stati Uniti non sono stati in grado di produrre in quantità sufficienti nemmeno prodotti di base come i proiettili di artiglieria per eguagliare la produzione della Russia.

Contro la superiore struttura industriale della Cina, la loro produzione sarebbe tristemente non competitiva non solo nei proiettili, ma anche nei droni, nei missili, nelle navi da guerra e negli aerei da combattimento.

Tutto questo mentre la Cina spende l'1,8 per cento del suo PIL per l'esercito e gli Stati Uniti spendono il 3,4 per cento (Wikipedia).

 

L'unico colpo all'esercito cinese è che non ha esperienza di guerra;

Non ha combattuto nessuno in oltre quarant'anni.

Curiosamente, questo colpo viene spesso dalle stesse persone che sostengono che la Cina, contravvenendo alla sua stessa storia e alla sua dottrina, è decisa a diventare una potenza militare offensiva che governerà il mondo.

Certamente la Cina non ha l'esperienza dell'esercito statunitense, che ha combattuto molte guerre dalla seconda guerra mondiale.

Tuttavia, la memoria muscolare militare degli Stati Uniti deriva da guerre prolungate, che arricchiscono gli appaltatori della difesa contro avversari apparentemente inferiori, che hanno portato a risultati insoddisfacenti, spesso a una vera e propria sconfitta.

 La Cina non ha bisogno di disimparare le cattive abitudini dell'esercito americano.

La Cina acquisirà presto esperienza di guerra se i molti falchi cinesi dell'America riusciranno a fare a modo loro.

 In una guerra reale, oltre alla sua abilità militare ed economica, la Cina avrà una serie di vantaggi intangibili.

Difenderà il proprio territorio, un enorme vantaggio, e combatterà per il proprio orgoglio nazionale.

 La sua dottrina militare, chiamata “Anti Access Area Denial”, è difensiva, basata sull'integrità territoriale e sull'annessione di Taiwan.

Il territorio statunitense più vicino, Guam, dista 4800 chilometri.

Mentre gli Stati Uniti hanno basi e accordi con Giappone, Corea e Filippine, per quanto tempo questi paesi aiuteranno gli Stati Uniti una volta che la Cina si vendicherà?

Per quanto tempo l'elettorato degli Stati Uniti sosterrà una guerra una volta che i missili ipersonici cinesi affonderanno i dinosauri marini statunitensi, le portaerei e le loro flottiglie?

Come nota “Hua Bin” nell'articolo di “Unz”:

In sostanza, la guerra sarà una guerra tra una fortezza sbarcata e una forza aerea e marittima di spedizione.

Per la maggior parte della storia della guerra, le navi perdono contro la fortezza.

La Cina si è costruita la buona volontà e una rete di amici attraverso i finanziamenti della “Belt and Road Initiative”, lo sviluppo delle infrastrutture, le alternative agli accordi finanziari occidentali e la retorica della maggioranza globale.

Attinge alle vaste risorse della maggior parte dell'isola del mondo e sta espandendo la sua influenza politica ed economica in Sud America.

 

Si dipinge come un pacificatore, un contrappunto eloquente alla guerrafondaia palese e segreta degli Stati Uniti.

Ha intermediato un riavvicinamento iraniano-saudita e si è offerto di mediare una risoluzione della guerra Ucraina-Russia.

Non spaccia verbosità da "città splendente su una collina" e "eccezionalismo" (anche se i cinesi hanno ampio orgoglio nazionale, xenofobia e razzismo).

 Il mondo non comprerebbe una simile verbosità dalla Cina;

non compra più l'America.

 

Gli Stati Uniti impiegano una strategia alla “Tonya Harding”.

Invece di affrontare le sue carenze competitive, cerca di mettere in ginocchio i suoi concorrenti attraverso guerre per procura, alleanze, sanzioni, tariffe, imbrogli di intelligence, propaganda ostile e restrizioni all'esportazione e all'importazione, in particolare nella tecnologia.

Non ha funzionato per Harding; non ha funzionato per gli Stati Uniti.

Il governo ha sprecato trilioni di dollari e ucciso milioni di persone, per lo più cittadini di altri paesi, cercando di mantenere il suo impero vacillante.

 Ha suscitato l'inimicizia della maggioranza globale, ha scatenato soluzioni innovative da parte di Russia e Cina e ha reso vassalli i suoi alleati.

Uno sviluppo recente illustra il fenomeno innovativo del “work around”.

Poche ore prima che il presidente Trump annunciasse “Stargate”, un progetto infrastrutturale pubblico-privato da 500 miliardi di dollari, la società cinese” Deep Seek” ha rilasciato “Deep Seek R1” (Mike Whitney, "China's DeepSeek Bombshell Rocks Trump's $500B AI Boondoggle", unz.com, 22/01/25), un modello di intelligenza artificiale superiore ai modelli del laboratorio di ricerca americano e leader dell'intelligenza artificiale OpenAI.

“Deep Seek R1” costa una piccola frazione (3%) per funzionare, utilizza una piccola frazione dell'energia, è completamente open source e può essere scaricato ed eseguito gratuitamente.

Le sanzioni occidentali sui microchip avrebbero dovuto sabotare l'IA cinese per almeno un decennio, ma invece i cinesi hanno risposto con un sistema migliore, più conveniente, più accessibile e più trasparente.

 Le restrizioni statunitensi si sono ritorte contro in modo disastroso e i 500 miliardi di dollari di Stargate saranno soldi nel gabinetto.

 Essendo open source, Deep Seek è già stato personalizzato e aggiornato da legioni di sviluppatori di software in tutto il mondo, in molti casi pubblicizzando i loro miglioramenti.

 È l'app numero uno sull'app store di Apple.

L'analista politico “Arnaud Bertrand” riassume sinteticamente le implicazioni in un post su “X”:

 

Parla di una filosofia/visione diversa sull'intelligenza artificiale:

ironicamente chiamato "OpenAI" riguarda fondamentalmente il tentativo di stabilire un monopolio stabilendo un fossato con enormi quantità di GPU e denaro.

“Deep seek” sta chiaramente scommettendo su un futuro in cui l'intelligenza artificiale diventerà una commodity, ampiamente disponibile e alla portata di tutti.

 Fissando prezzi così aggressivi e rilasciando il loro codice open-source, non stanno solo competendo con “OpenAI,” ma fondamentalmente dichiarando che l'intelligenza artificiale dovrebbe essere come l'elettricità o la connettività Internet:

un'utilità di base che alimenta l'innovazione piuttosto che un servizio premium controllato da pochi attori.

E in quel mondo, è molto meglio essere il primo a muoversi che ha contribuito a farlo accadere piuttosto che il giocatore storico che ha cercato di fermarlo. (@RnaudBertrand)

L'esperimento dell'America con un governo in continua espansione che esercita un controllo coercitivo sempre maggiore non solo sugli americani ma sul resto del mondo è stato un disastro.

 Il suo debito in crescita esponenziale segna la fine sia delle illusioni imperiali che della sottomissione interna.

L'annessione di ulteriori territori e la cooptazione di risorse non ripristinerà una preminenza che è già scomparsa.

L'America una volta si faceva gli affari suoi e i suoi cittadini erano liberi di farsi gli affari nostri.

 Fu l'inizio della fine della preminenza quando il suo governo iniziò a occuparsi degli affari di tutti.

La crema del raccolto dell'America può competere con quella di chiunque altro quando è libero di farlo.

Geograficamente, la Russia e la Cina sono al centro dell'”Heartland di Mackinder” e non andranno da nessuna parte.

Né lo sono i loro governi, indipendentemente dalle strategie di “Tonya Harding” per progettare il collasso interno e il cambio di regime.

L'amministrazione Trump può adattarsi o combattere questa realtà.

E può togliersi di mezzo e permettere agli americani di competere di nuovo, oppure può uccidere ciò che resta della competitività con la falsa "gentilezza" dei dazi, dello “Stargate” e del resto delle sciocchezze collettiviste clientelari spacciate dai molti nuovi amici di Trump.

 

 

 

 

Il puzzle finanziario, Parte 2 – RAPPORTO SPECIALE – DAVOS 2025 (01-20:24) – “Rachel” di Accounts – Smart Cities – PsyOp Influenza aviaria – “Starmer” al WEF – Programmazione del DNA – Nuovo capo – Spiriti animali – [01-30-25].

Theburningplatform.com – L’austriaco Peter – (30 – 01 – 2025) – ci dice:

 

"Quando gli empi aumentano, aumenta la trasgressione, ma i giusti vedranno la loro caduta. [Proverbi 29:16]

Proteggi e sopravvivi.

L'episodio SPECIALE di “The Financial Jigsaw Part 2” di questa settimana esamina la “WEF DAVOS Entertainment Extravaganza”, una tragicommedia di giocatori globali miliardari che pensano di dover governare il 99%, con la loro agenda guidata dalla paura.

Vogliono installare un "Ordine basato sulle regole" – (le loro regole, i nostri ordini) – per un “Nuovo Ordine Mondiale”, ma non hanno fatto i conti con l'85% del Sud del mondo, che sta ereditando il 21San secolo.

Il presidente libertario dell'Argentina, “Javier Milei”, è tornato a Davos, in Svizzera, per la seconda volta, un anno dopo essersi schierato, praticamente da solo, contro il globalismo, la sinistra e il wokeismo.

Ma questa volta il mondo è cambiato e c'è stato molto da festeggiare nel discorso di “Milei.

"L'egemonia globale della politica e dell'ideologia di sinistra sta iniziando a sgretolarsi", ha detto “Milei “al “World Economic Forum”.

 

La "disinformazione" [alias Verità] è la minaccia numero uno al “Grande Reset” dei Globalisti.

Ma chi era effettivamente presente a questo presunto raduno d'élite?

Trump ha rovesciato il dominio di Davos" ed è un promemoria, (da “Kate Andrews” dello “Spectator”), quando la festa di Davos si è aperta la scorsa settimana.

Tuttavia, tutti coloro che erano importanti erano presenti all'insediamento del presidente Trump ed erano assenti da Davos.

La verità è la minaccia numero uno di “Davos Man”, la verità su ciò che hanno fatto e su ciò che stanno pianificando di fare.

Nessuno dei loro folli piani ha alcun senso e non resistono all'esame e all'esposizione alla verità.

 Pertanto, agli occhi del WEF, la verità, o "disinformazione" come la chiamano, è la kryptonite per i loro piani distopici.

 Per una volta, in realtà hanno ragione, ma sono già in svantaggio.

IL GLOBAL RISKS REPORT 2025 del WEF “minimizza le minacce economiche, spingendo i timori di "disinformazione" a giustificare controlli più severi e una governance globale", afferma “Didi Rankovic “di” ReclaimTheNet.org”.

Il World Economic Forum (WEF) si è preparato per il suo incontro auto celebrativo e arrogante di Davos, dal 20 al 24 gennaio, pubblicando il suo “Global Risks Report 2025”.

"Il rapporto si basa sugli 'approfondimenti' del “Global(ist's) Risks Perception Survey” che prende in considerazione le opinioni di 900 "leader globali" non eletti tra imprese, governo, mondo accademico e società civile", ha affermato il WEF.

Riflette l'incessante spinta presente in molti angoli del mondo, e tra le élite politiche, a spingere ciò che considerano "disinformazione" in cima alla loro agenda.

Il documento del WEF parla di "conflitto armato, ambiente e disinformazione" come "principali minacce" quest'anno (cioè: PER "LORO") e, come notano gli autori, dal loro punto di vista, lascia che i rischi economici abbiano "un'importanza meno immediata".

Nel frattempo, la "disinformazione" è classificata più in alto, cosa che è successa per due anni di fila.

 Questo si legge come un altro esempio di adozione di un approccio allarmistico alla "disinformazione" che poi torna utile quando si spingono tutti i tipi di politiche controverse, che influenzano la parola online, la sicurezza e lo sviluppo tecnologico.

 

Il rapporto del WEF eleva: la "disinformazione" a una "minaccia persistente alla coesione e alla governance della società erodendo la fiducia" e persino "esacerbando le divisioni all'interno e tra le nazioni" e "complicando" i modi di cooperare per porre fine alle crisi internazionali.

 Inoltre, quando l'IA viene gettata nel mix nella sua forma "avversa", la "disinformazione" è alla base delle crescenti tensioni geopolitiche.

Il modo in cui il rapporto inquadra la questione della disinformazione sembra essere l'unica cosa che ostacola la "pace nel mondo", dicono.

Mentre creare un alto dramma intorno alla "disinformazione" è un pezzo del puzzle, il WEF guarda anche alle minacce a lungo termine, come l'ambiente.

Questo, secondo il documento, sarà dominante nel prossimo decennio, e questo è il linguaggio che il gruppo usa:

"... guidati da eventi meteorologici estremi, perdita di biodiversità e collasso dell'ecosistema".

[Ed: Questi “miliardari globalisti” stanno correndo spaventati e stanno cercando di portare tutta l'umanità nel loro mondo spaventoso con l'inganno e l'allarmismo. Pensateci, se possedeste miliardi, non avreste paura di perdere quello che avete? E temendo di non ottenere ciò che vuoi?]

 

Le minacce presentate in questo modo riflettono la "dialettica hegeliana" che offre "soluzioni" alle loro minacce immaginarie percepite e quindi si conforma alla missione del WEF:

 "promuovere sempre più globalizzazione, anche se molti paesi potrebbero guardare a ciò che il gruppo chiama con disapprovazione "ripiegarsi su sé stessi".

Qualcuno del Sud del mondo?

Invece, il WEF vuole che le nazioni raddoppino sostanzialmente la globalizzazione, presumibilmente come l'unico modo per "prevenire una spirale discendente di instabilità".

Questo è il LORO PROBLEMA, non il problema dell'Umanità.

Uno degli obiettivi promossi dal WEF, ed è anche uno dei cinque temi generali dell'incontro di Davos di quest'anno, è "ricostruire la fiducia".

Ora, forse, se solo questo gruppo si concentrasse di più sulla spiegazione di come quella fiducia sia andata perduta.

(reclaimthenet.org/wef-global-risks-report-2025-davos-disinformation-environment-conflict)

PUNTI CHIAVE DEL DISCORSO DI DONALD TRUMP A DAVOS.

 Il nuovo capo ha delineato le sue priorità estere e interne al World Economic Forum.

Trump ha usato il suo discorso per promettere una "rivoluzione del buon senso", dicendo al suo pubblico di leader aziendali, politici, accademici e innovatori che stava agendo "con una velocità senza precedenti" per invertire le politiche del suo predecessore, “Joe Biden”.

 Ecco alcuni punti chiave del suo discorso:

Fermare l'inflazione.

Trump ha iniziato promettendo di affrontare il "caos economico" causato dalle "politiche fallimentari" di Biden.

Porre fine al conflitto in Ucraina, incontrare Putin.

 Sono in corso sforzi per garantire un accordo di pace tra Russia e Ucraina:

Colloqui sulla riduzione del nucleare.

Trump ha detto che avrebbe anche tenuto colloqui con Cina e Russia sulla riduzione delle scorte nucleari.

Tasse basse o tariffe elevate.

 Trump ha lanciato un avvertimento alle aziende di tutto il mondo:

o produci il tuo prodotto negli Stati Uniti o affronta i dazi.

Emergenza energetica.

 Trump ha detto che la sua dichiarazione di "emergenza energetica nazionale" aiuterà a "sbloccare l'oro liquido" del petrolio sotto i piedi degli americani.

Sicurezza delle frontiere.

Trump ha salutato il suo ordine esecutivo che dichiara una "emergenza ai confini nazionali", volta a respingere l'immigrazione illegale.

Due generi e nessuna censura.

 "Il nostro governo non etichetterà più i discorsi dei nostri cittadini come disinformazione o disinformazione", Ha detto Trump, dichiarando che il suo ordine esecutivo sulla censura "ha salvato la libertà di parola in America".

(rt.com/news/611531-trump-davos-key-takeaways/?utm_source=substack&utm_medium=email)

'RACHEL FROM ACCOUNTS' ha partecipato a DAVOS, [NdR: Solo Dio sa perché] mescolandosi con i suoi superiori, e cercando di eseguire i compiti di un 'Cancelliere dello Scacchiere' britannico dalla sua scrivania alla” Accounts Receivable”!

Il cancelliere britannico, “Rachel Reeves” e il segretario agli affari Jonathan Reynolds” erano all'incontro del World Economic Forum a Davos e hanno tenuto una sessione con “Bloomberg” su "L'anno che ci aspetta per il Regno Unito", (Spoiler Alert: non è buono).

 

Reynolds afferma che il Regno Unito è un'economia orientata a livello globale e focalizzata sul commercio.

Dice che ci sono opportunità di espansione, citando il Golfo e l'India.

Difendendo il bilancio, “Reeves “cita il divario "non divulgato" di 22 miliardi di sterline tra le entrate e le spese del governo che “HMG BS “afferma di aver riscontrato al momento dell'insediamento della scorsa estate.

Dice di essersi impegnata a non giocare mai in modo veloce e sciolto con le finanze pubbliche, quindi sono state necessarie decisioni difficili per tenerle sotto controllo.

 

Dice: "La stabilità è il prerequisito per la crescita economica". Reeves continua dicendo di aver fatto tabula rasa con il precedente governo:

"Le imprese possono sapere che le nostre finanze pubbliche sono in ordine.

 Non avremo mai più bisogno di tornare indietro e fare un bilancio del genere".

E aggiunge: "La Gran Bretagna è aperta alle imprese, noi siamo aperti ai talenti".

“Reeves dice anche di essere "assolutamente" rilassata riguardo alla creazione di ricchezza.

Dice che il Regno Unito vuole accogliere le persone migliori da tutto il mondo per aiutare a far crescere l'economia.

 

Ma insiste che non si scuserà per il suo bilancio, dicendo che i leader aziendali capiranno che ha dovuto stabilizzare le finanze pubbliche.

Durante il suo viaggio di due giorni a Davos, “Reeves” ha incontrato leader aziendali, tra cui l'amministratore delegato di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, e Jo Taylor, presidente del gigantesco fondo pensionistico canadese, l'"Ontario Teachers' Pension Plan".

Ha ricevuto una spinta all'inizio della scorsa settimana, quando un sondaggio di PwC ha mostrato che il Regno Unito è il secondo paese più attraente per gli investimenti dopo gli Stati Uniti.

 

I GLOBALISTI PRENDONO SUL SERIO LE LORO CITTÀ INTELLIGENTI.

 

[Hat Tip, HenryMakow.com, tramite “Mike Stone”.]

 L'intelligenza artificiale verrà utilizzata per monitorare ogni casa, edificio e veicolo (immaginate l'intensità dei campi elettromagnetici 5G in un posto del genere!) e tutto sarà sotto costante sorveglianza.

 

L'attacco con l'arma ad energia diretta (DEW) a Maui e il più recente attacco “DEW” a Los Angeles hanno portato molti a ipotizzare che quegli assalti siano stati eseguiti per spianare la strada alle future Smart Cities.

 È una domanda seria che merita risposte serie.

Naturalmente, ogni volta che si parla di “Smart Cities”, c'è sempre una reazione negativa da parte dei non istruiti, che non capiscono il mondo in cui vivono, e etichettano tali storie come "Teorie del complotto" che, dopo circa sei mesi, diventano "Fatti del complotto."

Tuttavia, i piani per trasformare Los Angeles in una Smart City sono stati sul tavolo da disegno per anni.

 “Eric Garcetti”, il 19 aprile 2020 ha dichiarato:

 "L'anima della nostra ripresa modellerà i contorni del futuro della nostra città per i decenni a venire... Abbiamo un progetto per la città del futuro" e può essere letto sul sito web della città.

Questi piani sono stati messi in atto per la prima volta dall'ex sindaco, “Eric Garcetti”, che ha istituito un "Comitato per la città intelligente", composto da 24 dipartimenti e funzionari eletti, per trasformare Los Angeles in un inferno digitalizzato e guidato dall'intelligenza artificiale.

 

Questa non è fantascienza.

Si tratta di persone serie, che spendono miliardi di dollari per trasformare il mondo in “Smart City “(akan, Campi di Concentramento – BTW inventati dagli inglesi!) basati su modelli sviluppati dal World Economic Forum.

Se si considera come gli stessi individui dietro la spinta per le Smart City abbiano letteralmente bruciato vive le persone a “Maui” e rubato migliaia di bambini sopravvissuti, per non essere mai più visti, è ovvio che fanno sul serio.

Non stanno scherzando.

 Sei pronto per “Roboville”? Woven City è:

La prima di queste Smart City sta per aprire in Giappone, a pochi chilometri dal Monte Fuji.

Soprannominata "Città Intrecciata", la costruzione è costata 10 miliardi di dollari e ospiterà un massimo di 2.000 residenti (ovvero detenuti), insieme ad auto senza conducente, robot e chissà cos'altro.

I residenti saranno conosciuti come "tessitori" e non saranno ammessi visitatori fino al 2026; anche se poi.

 

Toyota ha avuto una mano nella costruzione di Woven City e la descrivono come un laboratorio vivente [NdR: con gli umani come topi da laboratorio.]

Se la lettera "W" viene sostituita nel nome, con una "C", Woven City diventa "Coven City", una città di streghe.

L'intelligenza artificiale verrà utilizzata per monitorare ogni casa, edificio e veicolo. [NdR: immaginate la quantità di campi elettromagnetici 5G che irradiano un posto come questo.].

 Tutto sarà sotto costante sorveglianza 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

 

“Ana Maria Mihalcea”, MD, PhD afferma che uno dei tanti motivi per radunare le persone nelle Smart City è tenerle sottomesse e impedire loro di ribellarsi.

 Teorizza che la tecnologia in continua espansione farà perdere all'umanità la capacità di comprendere la realtà.

 È un 'Truman Show' in tempo reale;

questo è un film commedia satirico americano, uscito nel 1998, su un uomo normale che si rende conto che tutta la sua vita è un “reality show televisivo”.

 

[Ndr: Direi che siamo già al punto in cui l'umanità ha perso la sua capacità di comprendere la realtà e lo è da almeno un secolo.

Se miliardi di persone con problemi mentali, che indossano pannolini per il viso e si iniettano veleno, non sono prove conclusive, allora non so cosa lo sia.]

Il mondo sta andando all'inferno in un cestino, ma questo non significa che tu debba andare all'inferno con esso.

Puoi ancora salvare te stesso e la tua famiglia.

Purtroppo, esiste un'intera nazione di pecore conformi.

La metà di loro sono ritardati liberali che seguiranno qualsiasi cosa dicano loro i loro gestori nei media.

E l'altra metà sono idioti deliranti che si definiscono "conservatori".

Anche loro "andranno d'accordo" con qualsiasi cosa i loro media "conservatori" dicano loro.

È fantastico che quei "falsi" conservatori abbiano votato tutti per Trump, ma ora che “The New Boss “è tornato nello Studio Ovale, si crede che la lotta sia finita.

Stanno erroneamente supponendo di potersi sedere e guardare il dramma svolgersi in TV – Lavoro fatto!

Ma ci vorranno solo pochi anni prima che vengano fatti marciare verso la Smart City più vicina e allora daranno la colpa della loro situazione all'"estrema sinistra". LOL

Sarebbe divertente se non fosse così tragico.

Ma questo è il mondo in cui viviamo.

 Questo primo anno sotto Trump sarà probabilmente il migliore, quindi goditelo finché potete.

Quando se ne sarà andato tra quattro anni e tutto tornerà dov'era nel 2020 – solo peggio – ci sarà l'inferno da pagare.

 

Fonte. Pink Floyd Animals Remix, Sheep. Articolo originale: (henrymakow.com/2025/01/mike-stone-globalists-smart-cities.html)

NUOVO ORDINE MONDIALE –

Barometro della cooperazione globale del World Economic Forum 2025.

 Il WEF chiede "collaborazione" sull'"influenza aviaria" per inaugurare il "Nuovo Ordine Mondiale"

[SlayNews.com | Frank Bergman]

 

Il World Economic Forum (WEF) sta "chiedendo" che i governi "collaborino" con l'organizzazione globalista non eletta per inaugurare il "Nuovo Ordine Mondiale". (NWO).

Secondo il presidente e amministratore delegato del WEF, “Børge Brende”, la "collaborazione globale" è essenziale per affrontare "l'influenza aviaria", il Covid, il cambiamento climatico e il crimine informatico.

 [Ed: Su quale pianeta vive questo tizio? Il suo “ageda FearPorn “non funziona più – svegliatevi!]

 Tuttavia,” Brende” non si arrende e avverte che il mondo "entrerà in un periodo di instabilità e volatilità" a meno che la transizione al "NUOVO ORDINE MONDIALE" non venga completata presto, (aka, FearPorn).

 "Brende l'idiota" ha fatto il suo appello durante il lancio del nuovo "Barometro della cooperazione globale" del WEF.

L'evento si è tenuto poco prima dell'incontro annuale del WEF 2025 a Davos, in Svizzera, la scorsa settimana.

Durante il suo discorso, “Brende” ha esposto le richieste del WEF per una collaborazione globale.

“Brende” ha 'istruito' i leader del governo e degli affari a prepararsi per la visione globalista del WEF di un NWO.

[Ed: Chi diavolo pensa di essere questo arrogante stronzo globalista per 'istruire' i governi?

Nessuno sta ascoltando, amico!].

 

Ha sostenuto che il mondo è diventato "molto frammentato" a causa di molte "presunte" crisi.

Tuttavia, ha sostenuto che l'incontro del WEF a Davos fornirà soluzioni per le "sfide transfrontaliere" sotto forma di NWO.

"Quello che porteremo davvero a Davos è come collaborare in un mondo molto frammentato", spiega “Brende”.

"Ci sono sfide che sono sfide transfrontaliere.

Sapevamo dalla "pandemia", in cui sette milioni di persone sono morte di Covid, che il Covid non viaggia con un passaporto.

I confini non sono una sicurezza per questo.

Devi collaborare.

Vediamo, ad esempio, che l'influenza aviaria sta emergendo", ha continuato. "Dobbiamo anche, in futuro, assicurarci che quando si tratta di cambiamento climatico, quando si tratta, ad esempio, di criminalità informatica che costa al mondo 2 trilioni di dollari all'anno;

Ci dovrebbe essere abbastanza interesse comune per collaborare anche in un mondo competitivo".

Brende ha poi sostenuto che il NWO è la risposta a queste presunte questioni "transfrontaliere"... [Ed; cosa... di nuovo?]

 

Tuttavia, ha affermato che il WEF "non sa davvero di cosa tratta il nuovo ordine mondiale", insistendo sul fatto che deve essere introdotto... che cosa?

"Si può dire che tre decenni di maggiore cooperazione che abbiamo visto dopo la Guerra Fredda sono definitivamente finiti", “Brende” afferma.

 

"Siamo tra gli ordini mondiali.

Avevamo un ordine mondiale, dopo la guerra fredda, che rafforzava e incentivava la cooperazione.

Ora non sappiamo davvero cosa sia il nuovo ordine mondiale, ma la cooperazione deve svolgere un ruolo in quel Nuovo Ordine Mondiale?

"Attualmente, tra ['zee orders'], e lo sappiamo anche dalla storia, c'è disordine, quindi bisogna davvero lottare per trovare modi di cooperare quando anche i paesi sono in competizione, cioè in competizione per una maggiore influenza in un Nuovo Mondo.

Speriamo che questo “NWO” non sia la giungla che sta ricrescendo, ma che ci siano anche modi per collaborare in un mondo molto competitivo", ha aggiunto.

 [NdR: I lettori sono sicuri che questo idiota capisca davvero la verbosità che sta pronunciando?]

Gli appelli di “Brende” arrivano dopo che il WEF ha recentemente promesso ai globalisti che milioni di lavoratori umani saranno presto eliminati e sostituiti dalla tecnologia dell'intelligenza artificiale (AI).

Come riportato da “Slay News,” il WEF insiste sul fatto che il 41% delle aziende in tutto il mondo sostituirà i propri lavoratori umani entro il 2030.

Il rapporto "Future of Jobs" del WEF per il 2025 afferma che l'IA automatizzerà quasi la metà dei lavori tradizionalmente svolti dagli esseri umani in soli cinque anni.

 Il rapporto ha intervistato centinaia di grandi aziende a livello globale.

A seguito del sondaggio, l'organizzazione globalista non eletta promette un cambiamento drammatico, anche se distruttivo, nella forza lavoro

. Il rapporto è stato pubblicato in vista dell'incontro annuale dell'organizzazione a Davos, in Svizzera.

Secondo il sondaggio, il WEF afferma (senza prove) che il 77% delle aziende prevede di riqualificare e migliorare le competenze dei propri dipendenti rimanenti per adattarsi a luoghi di lavoro basati sull'intelligenza artificiale.

 Ma sappiamo tutti che i sondaggi e i sondaggi d'opinione possono essere falsificati.

 [NdR: Nota Bene, questa è una 'democrazia britannica' in azione – The Blob Rules, non fraintendete).

Herr SS-Oberst-Gruppenführer, l'organizzazione del WEF di Klaus Schwab si vanta del fatto che l'IA "aiuterà" i lavoratori umani e farà sì che le aziende operino in modo più efficiente.

 [NdR: come se avessero 'aiutato' gli ebrei nei loro campi di lavoro e di sterminio solo 80 anni fa?

 Sembra che l'umanità abbia la memoria di un pesce rosso?].

Piuttosto che essere licenziato, il WEF insiste sul fatto che le persone avranno più tempo libero.

Tuttavia, la realtà è molto meno ottimistica per gli esseri umani a lungo termine. Invece, l'intelligenza artificiale sta smantellando le fondamenta della sicurezza del lavoro per milioni di persone e sta rendendo gli esseri umani obsoleti senza il "peso" del lavoro.

 [Ndr: 'peso del lavoro? Il lavoro è davvero un dono. Non di valore discutibile, ma di cui si è dimostrato valore. Il lavoro può determinare dove viviamo e che tipo di stile di vita abbiamo. Il WEF non prende nota che le Scritture condannano l'ozio e la pigrizia.]

(slaynews.com/news/wef-demands-collaboration-bird-flu-usher-in-new-world-order/)

Barometro della cooperazione globale del WEF 2025 – Seconda edizione.

(weforum.org/publications/the-global-cooperation-barometer-2025/).

 

 

STOP PRESS – “STARMER” AL WEF.

“Keir Starmer”, che ha partecipato all'incontro annuale del WEF di Davos ed è in prima linea tra i leader mondiali formati per introdurre l'agenda dell'IA del” Great Reset/Fourth Industrial Revolution” in Gran Bretagna, ha recentemente compiuto un passo importante verso l'abisso annunciando (13 gennaio, 2025) che il suo governo "spingerà l'intelligenza artificiale nelle vene della Gran Bretagna".

 Beh, farebbe meglio a fare in fretta perché la Cina, avendo perso "il verme mattiniero", ma come il secondo topo, finalmente ha preso il formaggio!

"Chi ride per ultimo, ride più a lungo."

Donald Trump ha affermato che “Deep Seek” dovrebbe essere un "campanello d'allarme" per le aziende americane di intelligenza artificiale, dopo che i mercati statunitensi sono stati colpiti dalle preoccupazioni che la start-up cinese possa sfidare il dominio dei leader statunitensi dell'intelligenza artificiale.

Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato in Florida:

"Il rilascio di “Deep Seek AI”, da parte di un'azienda cinese, dovrebbe essere un campanello d'allarme per le nostre industrie che devono essere concentrate sulla competizione per vincere".

Ha sottolineato la capacità di Deep Seek di utilizzare meno risorse di calcolo:

 "Lo considero un aspetto positivo, una risorsa... Non spenderai così tanto e otterrai lo stesso risultato, si spera".

L'amministratore delegato di OpenAI,” Sam Altman”, ha elogiato il lancio di Deep Seek, affermando che è stato "rinvigorente avere un nuovo concorrente".

La popolarità della versione cinese appena lanciata di ChatGPT di OpenAI, una app di intelligenza artificiale gratuita, che l'azienda afferma di aver costruito con chip più economici e meno avanzati, ha scatenato un sell-off da trilioni di dollari nei mercati azionari statunitensi.

Un investitore lo ha definito un "momento Sputnik" per le superpotenze mondiali dell'intelligenza artificiale.

La disfatta ha colpito tutto ciò che è legato alla catena di approvvigionamento dell'intelligenza artificiale, dai produttori di chip e cavi, ai data center e alle società di software.

 

A Wall Street, Nvidia, uno dei principali produttori di chip per computer che alimentano i modelli di intelligenza artificiale, è crollata di quasi il 17% e ha cancellato quasi 593 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, la più grande perdita singola di tutti i tempi.

Ha rappresentato la maggior parte del calo del 3% del Nasdaq, ad alto contenuto tecnologico.

Ma se Deep Seek fa con successo ciò che dice sulla scatola, offre modelli AI con le stesse prestazioni a un prezzo più conveniente;

aiuterà chiaramente gli attori locali cinesi e le aziende di tutte le dimensioni in tutto il mondo che hanno budget limitati a integrare i modelli di intelligenza artificiale nella loro vita quotidiana.

 

Quest'ultimo aumenterà la domanda di chip meno avanzati rispetto ai migliori performer di Nvidia, ma aumenterà la domanda di chip.

Ora abbiamo una convinzione più forte in questa visione.

Pertanto, il sell-off di ieri potrebbe spostare capitali in tutto il mondo e avvantaggiare i produttori di chip più economici che potrebbero attrarre una base di clienti più ampia rispetto alle Big Tech statunitensi".

La più grande esplosione di 465 miliardi di dollari di Nvidia nella storia del mercato azionario statunitense, mentre Deep Seek scatena il sell-off tecnologico negli Stati Uniti, come è successo (“The Guardian”).

Questo è uscito direttamente dal play-book del “World Economic Forum” per l'applicazione di un programma di manipolazione digitale del DNA per il controllo della mente umana e sembra che “Keir Starmer sia stato scelto per aprire la strada.

"Il nostro piano renderà la Gran Bretagna il leader mondiale.

Darà all'industria le basi di cui ha bisogno e metterà il turbo al "Piano per il cambiamento", ha detto “Starmer”.

Sostenendo che il piano per il cambiamento riguarda "più posti di lavoro, più investimenti, più soldi nelle tasche delle persone e la trasformazione dei servizi pubblici".

Ma sappiamo tutti che queste sono parole ambigue e che cosa sia veramente "Il Piano per il Cambiamento":

 è il grande furto della privacy, della proprietà e della salute mentale positiva delle persone da parte del “Grande Reset”.

"In un mondo di forte concorrenza, non possiamo stare a guardare.

Dobbiamo muoverci velocemente e agire per vincere la corsa globale", ha detto “Starmer”.

Quante volte abbiamo sentito questa sorta di sproloquio economico vomitare dai cloni della scuola di tecnocrati servili del WEF?

“Starmer” vuole agire per vincere la corsa globale per far sì che i transumani sostituiscano i membri senzienti della razza umana.

Klaus Schwab lo convinse, così come il suo compatriota, il re d'Inghilterra, il “clown Chuck”, che questo è il futuro. «Se vuoi mantenere il tuo lavoro per i prossimi quattro anni, faresti meglio a farlo subito», avvertirono i suoi tutori.

Una marcia verticale a passo d'oca turbocompresso verso la sorveglianza controllata dallo stato;

 Big Data, Big Pharma, Big Ag, Central Control e un sottomesso elettorato sociale cerebralmente danneggiato è ciò che viene effettivamente annunciato dal distopico primo ministro britannico.

 Chiesi al momento dell'incoronazione:

"Può un re 'sveglio' servire bene la Britannia e prendersi cura del suo popolo in conformità con il suo giuramento?

 Dopotutto, Re Carlo è legato mani e piedi all'”Oberst-Gruppenführer Klaus Schwab”, che è impegnato al “4esimo Rivoluzione industriale” che invoca l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e il Great Reset".

Il quotidiano “The Guardian” ha annunciato coraggiosamente:

"Keir Starmer lancerà un piano d'azione radicale per aumentare di venti volte la quantità di potenza di calcolo dell'IA sotto il controllo pubblico entro il 2030".

 Ciao, c'è di nuovo quella famigerata data del 2030 che incombe.

 Si suppone che tutto sia a posto per aver raggiunto il” Dominio dello Spettro Completo” sui membri della razza umana amanti della libertà entro quella data distopica.

Il Green Deal/Agenda 2030 Il piano di "robotizzazione", messo in atto per mantenere l'agenda “Net Zero CO₂” sulla buona strada, deve essere mantenuto a tutti i costi.

 Tutto viene dichiarato come asservito a questo folle tentativo di annullare l'anidride carbonica e quindi indurre uno stato di soffocamento per la pianta, l'animale e l'uomo.

"A tutti i costi" significa un'ulteriore emorragia dell'economia britannica già traballante, poiché è stato stimato che l'aumento complessivo della capacità di calcolo necessario per stabilire questa distopia dell'IA costerà ai contribuenti britannici miliardi di sterline nei prossimi cinque anni.

Il grande programma di induzione dell'intelligenza artificiale richiede quantità notevolmente maggiori di generazione di elettricità.

L'Ufficio di Gabinetto ha chiesto un investimento accelerato in nuovi "reattori nucleari in miniatura" (SMR) per alimentare la tecnologia affamata di energia.

Questi devono essere situati in zone rurali con bassi livelli di industria.

Come reagirà l'opinione pubblica britannica alla notizia che sarà necessaria una mini-centrale nucleare in un campo vicino alla loro casa?

Un sondaggio di “HMG” nel 2024 ha rilevato che le tre parole più associate all'IA sono "robot", "spaventoso" e "preoccupato".

 Ma questo non ha fatto nulla per placare l'entusiasmo di “Starmer” per la sostituzione degli agricoltori con i robot e le loro fattorie con turbine eoliche, centrali fotovoltaiche, vasti centri di archiviazione dati e ora l'aggiunta di centinaia di reattori nucleari.

È difficile credere che questo sia effettivamente visto come il modo per risollevare le sorti economiche della Gran Bretagna in un paese che è caduto nella trappola tesa dagli architetti del controllo centralizzato.

Diventare dipendenti da un "tipo di realtà virtuale" di virtuosismo infondato per “il Brave New World”, così convincentemente avvertito da “Aldous Huxley” più di settant'anni fa, è esattamente dove stanno andando le cose, a meno che non sorga una potente resistenza per bloccarlo.

Il governo ha confermato che raccoglierà i dati, detenuti dal settore pubblico, in una nuova "Biblioteca nazionale di dati" progettata per supportare "la ricerca e l'innovazione sull'intelligenza artificiale", ma non ha specificato quali dati potrebbero essere messi a disposizione delle aziende private, ma solo che ciò avverrà "in modo responsabile, sicuro ed etico".

[Ed: Sì, sì, quando abbiamo sentito queste parole ambigue prima?]

 

“Rachel” di Accounts, il ministro delle finanze, ha un piano su come raccogliere più denaro per far partire questa tragicommedia e cioè introducendo tagli "spietati" ai servizi pubblici;

Un'azione che dovrebbe anche risanare le finanze in difficoltà del paese!

 Da qualche parte nella “Ye Old England “esiste una spina dorsale morale;

una forma di resistenza sostenuta dal buon senso alla modernità senza volto, il ripudio del "cambiamento fine a se stesso" e la corsa senza cervello verso gli altipiani verdi distopici a zero emissioni nette incorporati nei sogni utopici e magici dei nostri leader.

Un nuovo ordine mondiale (NWO).

Quella caratteristica ostinata della cultura inglese è ora necessaria in prima linea nella difesa contro la ricerca psicopatica di una necessità digitalmente ritenuta per diventare un "Leader Globale del Cambiamento" all'interno di un programma di caos e confusione indotto dall'alto verso il basso.

Il mondo delle meraviglie dell'IA promesso dai leader di “HMG” dovrebbe collegarsi direttamente al microonde satellitare “EMF”, una rete di sorveglianza globale nota come "il cloud".

Elon Musk, Geff Bezos e altri mega miliardari maniaci del controllo, stanno attualmente presentando il "cloud computing" come la grande soluzione per "l'accesso istantaneo a tutto".

Oltre a fungere da hub per la super sorveglianza, le Smart City e l'interferenza con la psiche umana.

Le Smart City sono state raccomandate per ospitare agricoltori e abitanti delle campagne in esubero, cacciate dalla terra per far posto a un mondo” Net Zero” perfettamente sanificato di cyborg transumani e bipedi geneticamente modificati, un tempo noti come esseri umani.

Quindi, è tempo di farsi avanti, tutti gli uomini buoni e veri, difensori delle splendide colline ondulate e delle valli delle antiche terre sacre donateci dal nostro Grande Creatore.

È tempo di riunirci in difesa di qualcosa di umano, umano e di valore superiore al mondo sterile e senz'anima promesso dai cloni iniziati da Schwab della Congrega dello Stato Profondo.

C'è tutto per cui lottare e niente da perdere.

Facendoci avanti per unirci alla Resistenza, diventeremo coraggiosi vincitori in questa grande lotta per preservare la suprema santità dell'umanità timorata di Dio.

 

Il Regno Unito diventerà il principale banco di prova globale per l'applicazione dell'IA https:

(21stcenturywire.com/2025/01/17/uk-to-be-leading-global-test-bed-for-ai-enforcement/)

È TORNATO! CON UNA VENDETTA: COME FARÀ OBERSTGRUPPENFURHER A FARCELA?

Un'altra porta si apre:

(theburningplatform.com/2025/01/20/another-door-opens/)

FINALMENTE.

 

CHI SONO QUESTE CREATURE CHE PIANIFICANO LA FINE DELL'UMANITÀ?

Durante la mia formazione per diventare consulente umanistico abbiamo giocato a molti giochi interessanti.

Uno è stato, almeno per me, molto rivelatore nel vedere le persone come animali: mi ha dato un'idea della mappa del mondo di un altro e di come vedono la loro realtà.

Anche “John Ward “di 'The Slog' ha scoperto il valore di questo gioco:

"Che tipo di animale sei?"

(therealslog.com/2025/01/22/what-kind-of-animal-are-you/).

 

 

 

 

Vince la mafia.

Theburningplatform.com – Redazione - Guest Post di Eric Peters – (30 – 01 -2025) – ci dice:

 

Come praticamente tutti – penso che probabilmente siano letteralmente tutti coloro che sono costretti a comprare un'assicurazione auto – il costo di ciò che sono costretto a comprare è salito del 20 per cento, senza alcun motivo che abbia a che fare con qualcosa che ho fatto per giustificarlo.

È aumentato del 20 per cento perché sono costretto a comprare un'assicurazione – proprio come tutti gli altri che possiedono un'auto – perché non siamo legalmente autorizzati a rifiutarci di pagare.

 A causa di questa nervosa idea che possedere un'auto significhi che potremmo causare danni ad altri con l'auto.

Non la volontà, ma la potrebbe.

I due sono presi come sinonimi.

Immaginate se si desse per scontato che quando un uomo porta una donna ad un appuntamento, sta per imporsi su di lei.

Non potrebbe, ma lo farà.

In altre parole, immaginate se ogni uomo fosse trattato come se fosse effettivamente uno stupratore.

Questo è un buon modo per capire le basi dell'assicurazione auto obbligatoria.

Anche l'ultima faccenda delle "maschere", quando si presumeva che tutti fossero malati e causassero danni se non indossavano una "maschera".

Otteniamo ciò che accettiamo come legittimo.

È anche importante capire che, poiché è stato accettato come legittimo costringere le persone che possiedono un'auto ad acquistare un'assicurazione perché potrebbero causare danni ad altri o alla loro proprietà durante la guida, non ci sono davvero motivi logici per argomentare contro l'idea di costringere le persone che possiedono armi – o cani o qualsiasi altra cosa che potrebbe portare a danni causati – ad acquistare un'assicurazione per "coprire" i potenziali costi derivanti da possedere nemmeno quelle cose.

L'unica cosa che impedisce che ciò venga forzato al momento è il fatto che non è stato ancora spinto.

 Ma quando inizierà la spinta, come si opporrà dato che è già stato accettato come legittimo per quanto riguarda l'assicurazione auto?

Una pistola è certamente potenzialmente pericolosa almeno quanto un'auto nelle mani di una persona irresponsabile o criminale.

E lo è anche un cane di taglia grande come un pastore tedesco.

Il fatto che non siamo ancora costretti a comprare un'assicurazione per armi (e cani) è solo perché non sono ancora riusciti a costringerci.

Non perché l'idea dell'uso sia considerata sfrontata dalla (apparentemente) maggioranza, dal momento che vanno d'accordo con l'essere costretti a comprare un'assicurazione auto.

Tutto ciò che servirà sono alcune mamme "preoccupate" per far girare la palla. . .

Ma non è questo il motivo per cui ho scritto questo addendum alla storia su ciò che io (e probabilmente anche voi) sono costretto a pagare a questi mafiosi.

Si tratta di ciò che accadrà, credo, mentre questi mafiosi continuano a sostenerci per sempre più soldi con ogni "offerta di rinnovo" anche quando non abbiamo fatto nulla per giustificare questi aumenti esorbitanti, come distruggere la nostra auto o persino prendere anche solo una multa per la cintura di sicurezza.

Come avrete letto, quasi tutti hanno recentemente avuto la loro assicurazione auto aumentata di oltre il 20 per cento senza alcun motivo che abbia a che fare con la loro guida.

Questa è una traiettoria che non può essere sostenuta perché ci sono limiti a ciò che la maggior parte delle persone è in grado (figuriamoci disposto) a pagare.

Alla fine – probabilmente presto – le persone dovranno scegliere se pagare o mangiare.

O pagare l'affitto.

E allora?

Dopo aver ricevuto la mia "offerta di rinnovo" ho deciso di provare a fare shopping, il che è un espediente impotente perché non puoi dire NO all'assicurazione e i mafiosi assicurativi lo sanno.

Forse si può "scegliere" (sic) di non consegnare soldi a questa famiglia.

Ma inevitabilmente dovrai consegnare i soldi a una delle altre famiglie.

Non c'è modo di non consegnare i soldi, supponendo che tu non voglia avere a che fare con “Luca Brasi”.

Ad ogni modo, ho provato questo shopping in giro.

Pensavo – solo forse – che avrei potuto almeno trovare un'altra famiglia che mi avrebbe fatto pagare "solo" quello che avevo pagato, piuttosto che il 20% in più.

Dopotutto, se qualcuno dovrebbe pagare di meno, piuttosto di più, dovrei essere io, dati decenni di guida senza incidenti, zero reclami presentati e punti in più sul mio foglio di rap DMV.

Ma nessuna delle altre famiglie mi ha fatto una "offerta" migliore di quella della famiglia con cui sono attualmente costretto a fare affari.

Così ho mandato loro i soldi, perché se non l'avessi fatto, avrebbero sgridato Luca Brasi (il governo) su di me.

Non perché ho causato del male a qualcuno.

Ma perché non ho consegnato i soldi alla mafia.

In altre parole, perché mi sono difeso dall'essere danneggiato.

Ma questa potrebbe essere l'ultima volta che lo faccio – ed è di questo che tratta questo articolo.

Cosa succederà l'anno prossimo?

L'"offerta" sarà di un altro 20 per cento più alta – in base alla somma del 20 per cento in più che sono stato appena costretto a pagare?

 Quelli che erano $ 235 l'anno scorso sono diventati $ 295 quest'anno.

Saranno $ 360 l'anno prossimo? $ 500 il prossimo?

 

Cosa impedirebbe che si spinga fino a questo?

Solo una cosa. Io che mi rifiuto di pagarlo.

 Questa è la via di ultima istanza e prevedo che molte persone vi ricorreranno presto perché sta diventando più che fastidioso dover tagliare un assegno che non avresti firmato di tua spontanea volontà se non fosse stato per la delinquenza della mafia e del suo esecutore “Luca Brasi”, il governo.

 Sta diventando una questione se comprerai cibo o qualche altra necessità o consegnerai denaro a una mafia privata a scopo di lucro sostenuta dal governo.

Per andare senza qualcosa è necessario in modo che qualche dirigente di "serie C" possa ottenere un altro assegno da un milione di dollari.

Diventa intollerabile.

La mafia sta spingendo le persone responsabili a fare ciò che sto pensando seriamente di fare e sospetto che lo facciano anche molti altri. Cioè dire al diavolo e non pagare più la mafia.

 

Venite a prendermi, bastardi.

Se non basta essere responsabili, pagare i propri debiti e non fare del male agli altri per essere tenuti fuori di prigione, così sia.

Che ci portino in prigione per il "crimine" di non aver consegnato somme di denaro sempre crescenti a queste mafie in cambio di nient'altro che un conto corrente esaurito e un frigorifero vuoto.

Lasciate che sospendano le nostre patenti di guida.

Si avvicina un punto in cui non gliene frega più niente, quando giocare secondo le regole è chiaramente per i fessi.

Penso che ci stiamo avvicinando a quel punto e potremmo anche averlo appena superato.

 

 

 

 

Scam Watch: i truffatori finanziari

sfruttano gli incendi di Los Angeles.

Theburningplatform.com – Redazione - Guest Post di Peter Reagan – (30-01-2025) – ci dice:

 

 

Quando si verifica un disastro, le comunità si riuniscono per ricostruire e c'è molto da ricostruire!

Oltre 12.000 strutture, case e quartieri, aziende e magazzini, sono scomparsi.

Circa 40.000 acri sono stati bruciati.

Le stime preliminari dei danni indicano il conto a 275 miliardi di dollari.

Ma sfortunatamente, dove vediamo il disastro, gli opportunisti criminali vedono opportunità.

 I truffatori stanno uscendo allo scoperto, desiderosi di sfruttare il caos.

 

Dai falsi appelli di beneficenza agli schemi di furto di identità, questi truffatori sfruttano la buona volontà e la vulnerabilità delle persone colpite.

Ecco cosa devi sapere per proteggere te stesso e le tue finanze dai truffatori.

A chi sto parlando?

Queste truffe spesso iniziano con l'impersonificazione.

I truffatori si spacciano per rappresentanti di enti di beneficenza, agenzie governative o persino società di servizi pubblici per attirare la tua attenzione e quindi accedere alle tue informazioni personali. L'obiettivo?

Di solito, si tratta di una truffa diretta:

raccogliere donazioni per un ente di beneficenza fraudolento o convincerti a pagare per un servizio fraudolento (come la "revisione rapida della richiesta di risarcimento assicurativo").

A volte, il criminale tenta di raccogliere informazioni di identificazione personale per preparare la vittima a un futuro furto di identità.

I residenti delle aree colpite hanno segnalato un'ondata di chiamate urgenti, e-mail e notifiche sui social media che richiedono pagamenti immediati o donazioni.

Ciò che rende queste tattiche più efficaci del solito è il loro contesto. Praticamente tutti i miei colleghi, amici e contatti di lavoro conoscono qualcuno che è stato colpito da questo disastro.

La massiccia copertura mediatica degli incendi ha diffuso ulteriormente la notizia.

Alla luce di ciò, questi appelli fraudolenti troppo spesso danno i loro frutti.

Le tattiche ad alta pressione progettate per sfruttare l'impatto emotivo del disastro rendono le loro truffe ancora più efficaci.

 

Truffe specifiche rivolte alle vittime degli incendi boschivi.

Di recente, i funzionari di Los Angeles hanno avvertito i residenti delle truffe che prendono di mira le vittime degli incendi.

 I truffatori hanno contattato persone che affermavano di offrire soccorsi governativi in caso di calamità, chiedendo numeri di previdenza sociale o coordinate bancarie per "elaborare gli aiuti".

Altri hanno organizzato false campagne di “crowdfunding”, utilizzando immagini rubate di case distrutte per toccare le corde del cuore e intascare donazioni destinate alle vittime legittime.

Anche gli sforzi di ricostruzione sono stati infiltrati.

Gli appaltatori senza licenza che promettono riparazioni rapide spesso svaniscono dopo aver raccolto i depositi, lasciando le famiglie in condizioni peggiori di prima.

 

Suggerimenti per evitare le truffe.

Proteggiti dalle truffe legate ai disastri con questi suggerimenti:

Verifica gli enti di beneficenza e le campagne di “crowdfunding”:

prima di donare, fai una ricerca sull'organizzazione.

Usa siti come “Charity Navigator” per confermare che un'organizzazione è legittima.

 Non donare per telefono!

Invece, cerca il sito web dell'ente di beneficenza ed effettua la tua donazione online su un modulo sicuro (o chiama direttamente l'ente di beneficenza).

Fai attenzione alle campagne di “crowdfunding” senza dettagli chiari o collegamenti a organizzazioni non profit consolidate.

 Per quanto possa essere gratificante contribuire direttamente alla fonte, donare a enti di beneficenza ti dà invece una maggiore certezza che i tuoi soldi saranno messi a buon uso.

Attenzione ai contatti indesiderati:

le agenzie governative, i servizi pubblici e le compagnie assicurative molto raramente ti contattano in modo proattivo.

È ancora meno probabile che chiedano informazioni sensibili e quindi richiedano pagamenti immediati.

Non impegnarti!

 Invece, riaggancia il tuo chiamante, elimina i messaggi sospetti e contatta direttamente l'agenzia utilizzando i canali ufficiali.

Ricerca appaltatori e altri fornitori:

assumi solo appaltatori autorizzati, vincolati e assicurati.

Controlla le referenze e verifica le credenziali con le autorità locali. Chiedi referenze.

Infine, non pagare mai l'intero importo in anticipo, soprattutto non in contanti.

Una cosa che ho imparato nel corso degli anni che mi ha aiutato personalmente a evitare qualsiasi numero di truffe finanziarie...

Ascolta il tuo istinto, soprattutto quando dice che qualcosa non va. Spesso, i nostri istinti sono più percettivi di quanto gli diamo credito.

E il nostro istinto è particolarmente bravo a percepire quando qualcuno non sta tramando nulla di buono.

 

Cosa puoi fare tu.

Le vittime degli incendi boschivi stanno già affrontando sfide immense: non lasciare che i truffatori aumentino il fardello.

 Rimanendo vigile e condividendo queste informazioni, puoi aiutare a proteggere te stesso e la tua comunità.

Se sospetti una truffa, segnalala immediatamente alle forze dell'ordine locali o alla “Federal Trade Commission” (FTC) al “reportfraud.ftc.gov.”

 

Se sei stato truffato, inizia segnalando alla polizia locale o alle forze dell'ordine; poi alla tua banca.

Segnala una truffa alla “Federal Trade Commission” (FTC).

Segnala una frode online all'”Internet Crime Complaint Center” (IC3).

Lavorando insieme, possiamo combattere contro coloro che sfruttano gli altri nel momento del bisogno.

Ricorda, rimanere informato e cauto può aiutarti a proteggerti dal cadere vittima anche delle truffe più sofisticate.

Sapere a cosa prestare attenzione è la chiave per difendersi dalla maggior parte delle truffe.

Per aiutarti a rilevare ed evitare le truffe finanziarie, “Birch Gold Group ha messo insieme un'ampia guida alle risorse che è ora disponibile sul nostro sito web.

 

 La Guida alle risorse per la protezione dalle truffe di “Birch Gold Group” ti aiuta a identificare i segnali di avvertimento e ti fornisce suggerimenti su come evitare le frodi.

Le fondamenta della nostra economia hanno sopportato decenni di debito, inflazione e cattiva gestione finanziaria.

E nulla può invertire questo danno.

 

Ecco perché proteggere il tuo 401 (k) o IRA non è mai stato così essenziale.

 Con un “Gold IRA fisico”, puoi proteggere i tuoi risparmi con un bene tangibile che resiste alla prova del tempo.

 

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