Segnale d’allarme globale.

 

Segnale d’allarme globale.

 

 

Amazon e l’Estinzione del Lavoro Dipendente:

un Segnale d’Allarme Globale.

Conoscenzeaconfine.it – (21 Luglio 2025) - Dénise Meloni – ci dice:

 

Il colosso dell’e-commerce, “Amazon”, sta per ribaltare il paradigma del lavoro:

i robot sono ormai prossimi a superare la forza lavoro umana nei suoi centri di smistamento in tutto il mondo.

Questa mossa, che vede un’accelerazione inesorabile verso l’automazione, lancia un allarme globale sul futuro dell’occupazione, mettendo in discussione il ruolo stesso del lavoro dipendente nell’era digitale.

 

Amazon si trova a un punto di svolta che ridefinirà il futuro del lavoro dipendente.

Per la prima volta nella sua storia, il colosso dell’e-commerce prevede che i robot supereranno il numero di dipendenti umani all’interno dei suoi magazzini globali.

Questa mossa segna una svolta significativa per un’azienda che, fino a pochi anni fa, era considerata una forza trainante nella creazione di posti di lavoro.

Nonostante l’azienda avesse già un milione di macchine, inclusi bracci robotici e trasportatori, dal 2020 (data chiave per molte svolte in negativo… – nota di conoscenze al confine), la sua spinta verso l’automazione totale non accenna a rallentare.

 

L’Ascesa dei Robot nei Magazzini Amazon:

un Punto di Svolta per il Lavoro Umano.

La corsa all’automazione è inarrestabile, guidata dal desiderio di migliorare la produttività aziendale.

Le macchine, infatti, non si ammalano, non richiedono giorni di ferie e non avanzano diritti lavorativi.

Sebbene questi dati possano sembrare estremamente ottimistici, per i lavoratori la realtà è ben diversa:

assistono impotenti alla scomparsa dei loro posti di lavoro, un processo che sembra irreversibile.

 

L’introduzione dei robot nei magazzini Amazon è iniziata nel 2020 e da allora il loro numero si è quintuplicato, avvicinandosi rapidamente a quello dei dipendenti umani nei centri di distribuzione.

Questa crescente automazione si riflette in dati impressionanti:

nel 2024, ogni lavoratore ha gestito la spedizione di oltre 3.870 pacchi, un aumento drastico rispetto ai soli 175 pacchi del 2015.

Questi numeri giustificano chiaramente le continue trasformazioni che Amazon intende attuare.

L’azienda sostiene che l’impiego dei robot non solo riduce lo sforzo fisico, ma libera anche i dipendenti da compiti ripetitivi, affidandoli alle macchine.

“Andy Jassy”, CEO, ha dichiarato che l’intelligenza artificiale contribuirà a eliminare il lavoro monotono, rendendo le mansioni più “interessanti”. Tuttavia, ha anche ammesso onestamente che “come con ogni trasformazione tecnologica, meno persone svolgeranno i lavori che vengono automatizzati “.

Questa dichiarazione ci pone di fronte a una cruda realtà:

 il lavoro dipendente, così come lo conosciamo, sta scomparendo.

“Jassy” ha provato a rassicurare, affermando che “ci saranno altri lavori,“ ma la vera questione rimane:

cosa succede alle famiglie che si ritrovano senza reddito, mentre le macchine prendono il loro posto?

Il divario tra l’ottimismo aziendale e le preoccupazioni sociali è sempre più evidente…

 

Il Divario tra Formazione e Licenziamenti.

Nonostante Amazon abbia dichiarato di aver formato ben 700.000 dipendenti dal 2019, la realtà dei licenziamenti è altrettanto evidente. Dal 2022, l’azienda ha eliminato oltre 27.000 posti di lavoro, inclusi i recenti tagli nelle divisioni retail e dispositivi.

Sembra che il ritmo dell’automazione superi di gran lunga quello della riqualificazione professionale, e molte delle posizioni eliminate vengono semplicemente sostituite da macchine, alimentando la crescente preoccupazione tra i lavoratori.

 

Si vocifera che i cambiamenti guidati dall’intelligenza artificiale mirino ad avvicinare i prodotti ai clienti e a migliorare l’esperienza sia per i lavoratori che per i consumatori.

Tuttavia, la paura di una riduzione del personale è palpabile tra i dipendenti, specialmente in coloro che svolgono ruoli più routinari, che si sentono appesi a un filo.

Il caso di Amazon è emblematico e potrebbe segnare un punto di svolta per molte altre aziende.

L’integrazione di robot e intelligenza artificiale per sostituire le mansioni umane sta creando una nuova realtà lavorativa che non tutti sono preparati ad affrontare.

La questione cruciale sarà se i lavoratori riceveranno la formazione necessaria per adattarsi a un ambiente sempre più automatizzato, definendo così il futuro del loro impiego.

 

La Promessa Ambivalente dell’Automazione.

Il crescente impiego dell’automazione da parte di Amazon solleva un interrogativo cruciale e ancora irrisolto:

 l’azienda riuscirà a mantenere la sua promessa di un futuro in cui la tecnologia porterà benefici diffusi, o assisteremo a una” rivoluzione” che lascerà indietro una fetta significativa di lavoratori?

La risposta a questa domanda rimane incerta, persino per Amazon stessa, mentre l’unica certezza è che i robot non sono più una visione futuristica, ma una realtà consolidata, destinata a trasformare radicalmente il panorama lavorativo.

 

L’azienda ha spesso presentato l’automazione come un mezzo per migliorare le condizioni lavorative, riducendo le mansioni ripetitive e logoranti a favore di ruoli più qualificati e interessanti.

 Questa narrativa dipinge un quadro in cui la tecnologia libera il potenziale umano, permettendo ai dipendenti di concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto.

 

Questa visione ottimistica si scontra con la realtà dei crescenti licenziamenti.

Ciò che un tempo era confinato alla fantascienza è ormai parte integrante delle operazioni quotidiane di Amazon.

 I robot, dai bracci meccanici ai trasportatori autonomi, sono onnipresenti nei magazzini, assumendo compiti che fino a poco tempo fa erano esclusivamente umani.

 

Questa massiccia integrazione ha permesso un aumento esponenziale della produttività, come dimostrato dall’incremento vertiginoso del numero di pacchi gestiti per dipendente.

 Questa efficienza ha un costo sociale:

il ritmo dell’automazione sembra superare di gran lunga la capacità di riqualificazione della forza lavoro, creando un divario crescente tra le competenze richieste e quelle disponibili.

(Dénise Meloni).

(Lo studio “Robots and Jobs: Evidence from US Labor Markets” è stato condotto da ricercatori del MIT.).

(reccom.org/amazon-ed-estinzione-del-lavoro-dipendente/).

 

 

 

 

L’Ipocrisia del Doppio “Me”.

Conoscenzealconfine.it – (22 Luglio 2025) – Redazione - Weltanschauung Italia – ci dice:

 

“Sul lavoro sono così, ma nella vita privata sono diverso eh…”

Quante volte abbiamo sentito questa frase da parte di persone scorrette e arriviste?

 Questa narrativa del doppio sé è una delle bugie più infingarde che si raccontano. Non esistono due versioni di noi stessi.

 Chi siamo sul lavoro è chi siamo nella vita.

 

I valori, l’integrità e il rispetto per gli altri non hanno interruttore on/off che si attiva in base al contesto.

Se una persona è disposta a calpestare un collega per una promozione, se mente sistematicamente, se tratta male chi considera “inferiore” nella gerarchia aziendale, quello non è un personaggio che si interpreta.

 È la stessa persona che tornerà a casa la sera, guarderà i propri figli negli occhi e si racconterà di essere “una brava persona”.

Il lavoro non è una zona franca, chi ha messo in circolo questa concezione?

A chi giova?

La scusa del “è solo lavoro” è il rifugio di chi non vuole assumersi la responsabilità delle proprie azioni.

Essere autentici significa portare i propri valori ovunque, anche quando costa.

Diffidare da chi afferma di essere due persone diverse.

Non è vero.

(Weltanschauung Italia).

(t.me/weltanschauungitaliaofficial).

 

 

 

 

Stiamo per superare il settimo

limite planetario.

Blog.3bee.com - 09/10/2024 - 3Bee- Lara Vivarelli – ci dice:

 

Il primo “Planetary Health Check “evidenzia segnali preoccupanti:

l’acidificazione degli oceani si avvicina a un punto critico, minacciando gli ecosistemi marini e la stabilità della vita sulla Terra.

Ecco perché è importante monitorare i limiti planetari.

 

Il quadro dei limiti planetari.

Il quadro dei limiti planetari identifica nove processi cruciali per mantenere la stabilità e la salute del pianeta.

Questi limiti rappresentano elementi fondamentali del sistema Terra, che sono importanti per il benessere globale, ma fortemente influenzati dalle attività umane.

L’approccio del framework dei nove limiti planetari è stato proposto nel 2009 da un gruppo di ricerca internazionale guidato da “Johan Rockström” e “Will Steffen”, per definire e misurare i livelli di impatto umano che, se rispettati, permetterebbero alla Terra di rimanere in uno stato simile a quello dell’Olocene.

L’Olocene è l’era caratterizzata da una bassa variabilità climatica, antecedente all’Antropocene, il periodo in cui l'uomo gioca un ruolo fondamentale nel modificare i sistemi naturali, attualmente in atto.

 Oggi, tutti e nove i limiti planetari sono seriamente compromessi dalle attività umane, portando a un crescente squilibrio rispetto alle nuove condizioni ambientali.

 

Quadro dei limiti planetari.

L’Istituto di Potsdam per la Ricerca sull'Impatto Climatico.

L'Istituto di Potsdam per la Ricerca sull'Impatto Climatico (PIK) è all'avanguardia nella ricerca multidisciplinare con il fine di garantire la sostenibilità globale e un futuro climatico più sicuro.

 Il PIK fa parte dell’Istituto Leibniz per la storia europea, un centro di ricerca scientifica non universitario di rilevanza mondiale.

Sfruttando ricerche di alto livello, il PIK offre consulenze scientifiche preziose per le decisioni politiche.

L'istituto è composto da circa 400 membri, con uno staff internazionale, guidati da un team interdisciplinare di direttori.

 

Il Planetary Health Check (PHC).

L'approccio dei limiti planetari, noto come “Planetary Boundaries Science”, è stato sviluppato da “Johan Rockström,” direttore dell'Istituto di Potsdam per la Ricerca sull'Impatto Climatico (PIK), con il supporto del “Planetary Guardian” e di altri partner.

Il PIK ha introdotto il “Planetary Health Chec”k (PHC), un rapporto e uno strumento scientifico innovativo che integra le scienze della Terra, i dati di osservazione e applica un approccio multidisciplinare per valutare la salute del pianeta e per identificare soluzioni in grado di ridurre l'impatto delle attività umane.

Il PHC viene pubblicato annualmente, fornendo dati aggiornati sullo stato di salute della Terra.

 

Phc report annuale sulla salute della terra.

Il settimo limite planetario: l’acidificazione degli oceani.

Il settimo limite planetario è rappresentato dall’acidificazione degli oceani;

 il superamento di questo limite risiede nelle eccessive emissioni antropiche di anidride carbonica nell’atmosfera.

Sebbene la CO2 atmosferica contribuisca al riscaldamento globale intrappolando il calore, gli oceani svolgono un ruolo ecologico fondamentale assorbendo costantemente questo gas serra, attenuando così l’effetto di accumulo di calore.

In passato, questo scambio di gas avveniva in modo lento, nel corso di migliaia o persino decine di migliaia di anni.

Tuttavia, con l'inizio della “Rivoluzione industriale”, gli esseri umani hanno perturbato questo processo naturale, immettendo nell'atmosfera circa 400 miliardi di tonnellate di carbonio attraverso l'uso di combustibili fossili e la deforestazione.

 

Settimo limite acidificazione degli oceani.

Gli effetti dell’acidificazione degli oceani

L'assorbimento di anidride carbonica da parte degli oceani provoca una modifica del pH delle acque oceaniche, poiché la CO2, combinandosi con l'acqua, forma acido carbonico.

Il pH non è altro che un indicatore dell’acidità di una soluzione;

un abbassamento del suo valore significa che l’acqua è sempre più acida.

Questa variazione di pH altera gli equilibri dell'ecosistema marino, rappresentando una seria minaccia per la flora e la fauna oceanica.

Gli organismi più vulnerabili sono i coralli e quelli dotati di scheletri di carbonato di calcio, che si indeboliscono anche con minime variazioni dell'equilibrio acido-base. Questo processo è simile alla corrosione e potrebbe innescare un effetto domino, con gravi ripercussioni sull'intera catena alimentare marina.

 

Effetti acidificazione oceani.

La situazione attuale dei limiti planetari.

Il settimo limite planetario è ormai prossimo al superamento, secondo quanto indicato da un nuovo rapporto dell’”Istituto Potsdam per la Ricerca sull'Impatto Climatico” (PIK).

 I restanti due processi planetari, la riduzione dell'ozono stratosferico e l'aumento del carico di aerosol nell'atmosfera, ovvero il contenuto di polveri sottili dannose per la salute umana, rimangono nella zona sicura e non si prevede che supereranno il loro limite nel prossimo futuro.

Ad ogni modo, la Terra si trova sotto pressione e questo si traduce in un impatto collettivo, che coinvolge sia la natura che l’umanità.

 

Stato attuale.

È necessario un approccio integrato.

Attualmente, le perturbazioni causate dall'uomo all'ambiente sono trattate come questioni isolate e separate tra loro, come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l'inquinamento.

Questo approccio ignora le interazioni che sussistono tra queste problematiche e i loro effetti cumulativi sul sistema Terra.

 Il quadro dei limiti planetari, invece, fornisce una visione scientifica a 360 gradi, che considera la salute del pianeta nel suo insieme, evidenziando la necessità di un approccio integrato per garantire il futuro dell'umanità.

Secondo “Levke Caesar”, scienziato del PIK e co-responsabile di “Planetary Boundaries Science”, è fondamentale adottare un modello di sviluppo che faccia della sostenibilità il principio guida di ogni scelta e attività.

 Solo così si potrà garantire il benessere umano, lo sviluppo economico e la stabilità delle società, mettendo al centro la protezione del pianeta.

 

Approccio integrato.

L'importanza dei limiti planetari per la sostenibilità.

Il “Planetary Health Check” rappresenta un importante progresso nella nostra missione di comprendere e proteggere il pianeta.

Sappiamo che stiamo indebolendo la resilienza della Terra, e questo aggiornamento scientifico sottolinea che tutte le azioni devono considerare gli impatti su scala planetaria.

 È fondamentale gestire il pianeta in tutti i settori per garantire sicurezza, prosperità ed equità.

Secondo” Johan Rockström”, direttore del PIK e co-fondatore, quantificare i limiti di un pianeta sano fornisce strumenti cruciali per le politiche e le imprese, evitando rischi ingestibili.

 È nell'interesse dell'umanità non perturbare il sistema terrestre al punto da cambiare drasticamente le condizioni ambientali globali.

 

 

 

L'aria è sempre più "assetata":

nuovo allarme globale.

 

Hdblog.it – (13 Giugno 2025) – Adamo Genco – ci dice:

 

 

Dopo Fukushima, il Giappone torna a puntare sul nucleare

1 ora fa Kansai Electric Power Co ha iniziato uno studio per valutare la costruzione di un nuovo reattore nucleare. Il...

 

Startup USA promette oro dal mercurio con la fusione nucleare.

2 ore fa Una startup della Silicon Valley propone di creare oro dal mercurio come sottoprodotto della fusione nucleare.

 

Clima in tribunale: la Cassazione apre alla giustizia ambientale.

2 ore fa Svolta storica in Italia: la Cassazione ammette il ricorso di Greenpeace.

Le aziende inquinanti potranno...

 

Miniere solari: la soluzione per produrre energia pulita?

18 ore fa. Come trasformare le vecchie miniere in centrali solari per soddisfare il fabbisogno energetico.

 

Una recente ricerca pubblicata su “Nature” dimostra come il riscaldamento climatico stia trasformando l’aria in una “spugna” iperattiva, capace di asciugare ultimi filtri di umidità su suoli, fiumi e piante.

Questo aumento della sete atmosferica («atmospheric evaporative demand» o “AED”) ha intensificato le siccità del 40 % su scala globale dal 1981 al 2022, indipendentemente dalle variazioni delle precipitazioni.

In pratica, l’aria calda sta diventando una calamita per l’umidità.

Per ricostruire questa dinamica, gli autori hanno considerato oltre un secolo di dati climatologici (1901–2022), utilizzando modelli come” Penman–Monteith” e indici climatici ad alta precisione (SPEI).

Tali strumenti hanno permesso di isolare l’effetto dell’AED rispetto alle piogge.

Il risultato è un segnale inequivocabile:

 anche le regioni generalmente umide stanno vivendo un’insolita e persistente secchezza.

 

Negli ultimi cinque anni (20182022), le aree soggette a siccità hanno aumentato la loro estensione del 74% rispetto al periodo 19812017, e più della metà di questo aumento è attribuibile allaumento della sete atmosferica, ma il 2022 è stato un anno da record:

il 30% delle terre emerse ha vissuto condizioni da siccità moderata o estrema, e il 42% di tale fenomeno è riconducibile alla sete dellaria.

 

Ma come si spiega?

 L’aria più calda trattiene più vapore, e la separazione tra umidità del terreno e aria diventa un continuo scambio verso il cielo.

 Le radici ne soffrono, i fiumi si riducono, la vegetazione si stressa;

 e non basta settembre piova, perché l’aria “trascina via” l’acqua più velocemente di quanto ne arrivi.

In particolare, regioni come Africa, Australia e Stati Uniti occidentali mostrano un contributo dell’AED persino superiore alla media globale, fino al 60 %.

Ma anche Europa e Asia ne risentono: si registra un incremento della siccità dovuto alla sete dell’aria, nonostante le piogge non siano diminuite drasticamente.

Obiettivi per il clima, l'Europa si avvia verso una maggiore flessibilità.

Questo fenomeno ha conseguenze concrete per l’agricoltura, la gestione delle risorse idriche e persino la salute pubblica.

Colture, pascoli e foreste subiscono stress crescente, aumentando il rischio di incendi e instabilità alimentare.

 Le città devono ripensare la distribuzione dell’acqua e le infrastrutture devono adattarsi a eventi estremi più frequenti.

Per fronteggiare queste sfide, gli esperti sottolineano l’urgenza di sistemi di monitoraggio avanzati che tengano conto non solo delle piogge, ma anche del livello di sete dell’atmosfera.

Previsioni più accurate permetterebbero di intervenire preventivamente con irrigazione di precisione, trattamenti per migliorare la ritenzione del suolo, gestione delle riserve idriche e strategie di gestione del rischio.

 

Inoltre, la scoperta apre nuove piste di ricerca:

come influisce il ciclo di evaporazione sull’equilibrio ecoidrologico? Quali misure concrete possono implementare agricoltori, comunità e governi per mitigare questi effetti?

È fondamentale studiare come adattare le infrastrutture e i modelli agricoli a un pianeta dove laria diventa sempre più prosciugante.

Infine, entro scenari di ulteriore riscaldamento globale, gli autori mettono in guardia: la sete atmosferica continuerà ad aumentare.

Ora il punto non è più se migliorerà o peggiorerà, ma quanto velocemente dovremo adattarci.

(Adamo Genco).

“Allarme rosso” per il clima:

cosa ci dicono i record di

 riscaldamento globale del 2023?

  Rinnovabili.it - 20 Marzo 2024 – Redazione - depositphotos.com – ci dice:

Come dobbiamo interpretare la lunga striscia di record toccata nel 2023 - e anche nel 2024?

Che cosa ci dicono sullo stato del clima della Terra?

Parliamo di record, ma dovremmo chiamarli in modo più appropriato "cambiamenti irreversibili."

 

Indice dei contenuti:

L’OMM ha rilasciato il rapporto State of the Climate 2023.

Effetti irreversibili su una scala temporale umana.

I record di riscaldamento globale 2023 sono eccezionali?

 

L’OMM ha rilasciato il rapporto State of the Climate 2023.

(Rinnovabili.it) – Le agenzie ONU che si occupano della crisi climatica hanno esaurito le parole di avvertimento sulla gravità del “global warming” raggiunto l’anno scorso.

I record di riscaldamento globale del 2023 sono “senza precedenti” e ci hanno portato in “un territorio inesplorato”, avvertono da mesi l’UNEP e il segretario generale delle Nazioni Unite “Antonio Guterres”.

Oggi l’Organizzazione Meteorologica Mondiale parla di “allarme rosso”.

Non sono esagerazioni per ottenere titoli a effetto sui giornali.

È, purtroppo, una descrizione accurata dello stato di salute del clima della Terra.

 Il rapporto “State of the climate 2023” rilasciato ieri dall’OMM ci aiuta a capire perché.

 

Effetti irreversibili su una scala temporale umana.

Ci si potrebbe chiedere perché ci dovremmo preoccupare così tanto di un anno segnato da record eccezionali.

 È solo un anno, in fondo, e non ha rilevanza statistica.

In realtà le cose non stanno così. I record di riscaldamento globale del 2023 ci hanno messo davanti a degli effetti della crisi climatica potenzialmente irreversibili su una scala temporale umana.

 Effetti che si sono peraltro manifestati ben prima di quando prevedevano i principali modelli previsionali.

 

È quello che si ricava dai dati sull’aumento della temperatura degli oceani globali l’anno scorso – temperatura che è tutt’ora a livelli record, anche superiori a quelli del 2023 in questa parte dell’anno.

“Ciò a cui abbiamo assistito nel 2023, in particolare con il calore senza precedenti dell’oceano, il ritiro dei ghiacciai e la perdita del ghiaccio marino antartico, è motivo di particolare preoccupazione”, ha spiegato la nuova segretaria generale dell’OMM, “Celeste Saulo”.

 

Preoccupa soprattutto lo stato degli oceani perché la quantità di calore incamerata è “quasi irreversibile”:

 servono cioè millenni per invertire la tendenza.

“La tendenza è davvero molto preoccupante e ciò è dovuto alle caratteristiche dell’acqua che mantiene il contenuto di calore più a lungo di quello dell’atmosfera”, ha aggiunto “Saulo”.

In un giorno medio del 2023, sintetizza il rapporto dell’OMM, quasi 1/3 dell’oceano è stato colpito da un’ondata di caldo marino, danneggiando ecosistemi vitali e sistemi alimentari.

Verso la fine del 2023, oltre il 90% degli oceani ha subito ondate di caldo in un determinato momento dell’anno.

 Il Nord Atlantico a fine anno è rimasto per lungo tempo circa 3°C più caldo della media storica.

 

Tutto questo calore stoccato dagli oceani non resta lì, ma ha effetti a cascata sul resto del sistema climatico terrestre.

È il caldo rilasciato lentamente dalle masse oceaniche che continua a tenere l’anomalia di temperatura globale sopra gli 1,7°C in questi primi mesi del 2024.

Più calore significa anche più umidità in atmosfera, dunque eventi estremi più frequenti e intensi.

 Combinato con la fusione accelerata dei ghiacciai ai Poli, il caldo degli oceani sta portando l’aumento dei livelli dei mari su livelli ben più alti della media degli ultimi anni.

 In altre parole: tutta una serie di effetti della crisi climatica – che conosciamo già – si manifestano prima e in modo più intenso.

Lasciandoci meno tempo per adattarci alla nuova realtà in cui ci troviamo.

 

I record di riscaldamento globale 2023 sono eccezionali?

Un altro aspetto da considerare con attenzione è il significato dei record di riscaldamento globale del 2023.

Quando sentiamo la parola “record” tendiamo a pensare che descriva una situazione eccezionale.

 Così, se nel 2024 o, più probabilmente, nel 2025 il termometro globale non raggiungerà i picchi dell’anno scorso, il dato ci sembrerà rassicurante.

Questo ragionamento non funziona quando si parla di sistema climatico del Pianeta.

 

Non funziona perché il clima della Terra vive di equilibri dinamici.

Quando viene molto sbilanciato, come accade oggi, tende a trovare un nuovo equilibrio, diverso da quello precedente.

Questo significa che stiamo andando – o ci troviamo già, probabilmente – in un clima diverso da quello a cui siamo abituati.

Non solo negli ultimi 30 anni, ma negli ultimi 10.000 anni.

Viviamo su un Pianeta che è sostanzialmente diverso da quello in cui siamo riusciti a sviluppare le società umane e al quale si sono adattate le specie viventi da cui dipendiamo.

 

I record di riscaldamento globale del 2023 ci segnalano che siamo in un clima diverso perché tanto la temperatura dell’atmosfera quanto quella degli oceani sono rimaste per gran parte dell’anno – e lo sono tutt’ora – costantemente sopra i livelli toccati negli anni precedenti, e di molto.

 

Come ha spiegato il fisico dell’atmosfera “Andrea Corigliano”, se succede per un anno posso pensare che sia un’anomalia singola, ma se si continua a ripetere anche nel 2024 – come sta succedendo – molto probabilmente significa che il sistema climatico sta reagendo in un modo che non ci aspettavamo e che non stiamo vedendo qualche elemento chiave.

Ci possono essere dei meccanismi di feedback che si sono innescati e che non riusciamo ancora a cogliere appieno, ad esempio. Meccanismi che sono il segnale di un clima in transizione verso un equilibrio diverso.

Parliamo quindi di record, sì, ma dovremmo parlare in modo più appropriato di cambiamenti irreversibili.

 

 

 

 

Un segnale d’allarme dalle Alpi.

 Ideegreen.it – (23 Luglio 2025) - Mathias Ristow – ci dice:

 

Le cime montane italiane lanciano un grido d’allarme sempre più forte: lo scioglimento dei ghiacciai è ormai un fenomeno accelerato e drammaticamente evidente.

Secondo il nuovo rapporto di “Italy for Climate”, i segnali più inquietanti della crisi climatica provengono proprio dall’alta quota, dove il riscaldamento globale sta colpendo duramente i ghiacci alpini, già in sofferenza da anni.

 

1 -Ghiacciai in collasso: i dati preoccupanti.

2 -Lo zero termico oltre le vette.

3 -Un sistema climatico fuori controllo.

4 -Un problema globale con effetti locali.

5 -Il simbolo del collasso: la Marmolada.

6 -Le contromisure: insufficienti e temporanee.

7-Il punto di non ritorno si avvicina.

8 -L’appello della scienza: il ghiaccio non mente.

 

Ghiacciai in collasso: i dati preoccupanti.

Già lo scorso marzo, il Cnr aveva lanciato un primo allarme sullo stato dei ghiacciai delle Dolomiti, vicini al punto di non ritorno.

Oggi, il nuovo inventario glaciologico dell’ente conferma un quadro drammatico:

 i ghiacciai italiani sono 872, per lo più frammentati e di piccole dimensioni, con una superficie complessiva ormai inferiore ai 360 km².

Negli ultimi settant’anni, si è perso oltre il 30% della superficie glaciale e, solo negli ultimi vent’anni, la perdita d’acqua ha raggiunto i 50 km³.

 

Lo zero termico oltre le vette.

Il dato più allarmante registrato recentemente è il livello dello zero termico che, sulle Alpi, ha toccato quota 5.400 metri.

Una soglia mai vista prima, ben al di sopra della cima del Monte Bianco (4.808 m). Questo significa che nessun ghiacciaio alpino è rimasto protetto dalla fusione.

 È come se tutta la catena montuosa avesse perso la propria “zona fredda”.

 

Un sistema climatico fuori controllo.

Secondo il report, la situazione attuale è il risultato di decenni di squilibri climatici: inverni più secchi, estati più lunghe e calde, e un bilancio energetico sempre più instabile.

Il riscaldamento globale non è più una minaccia futura, ma una realtà contemporanea che colpisce duramente un Paese fragile come l’Italia, esposto sia alla crisi idrica che alla perdita del ghiaccio.

 

Un problema globale con effetti locali.

La fusione dei ghiacciai è un fenomeno globale.

Secondo l’ultimo rapporto della “WMO”, nel solo 2023 i ghiacciai del pianeta hanno perso un volume d’acqua cinque volte superiore a quello contenuto nel Mar Morto: la perdita più grave mai registrata dal 1950.

In Italia, la disponibilità idrica si è ridotta del 20% rispetto all’inizio del secolo scorso.

I ghiacciai alpini sono essenziali per alimentare il bacino del Po, che serve otto regioni e 20 milioni di persone.

 

Il simbolo del collasso: la Marmolada.

Il caso della Marmolada, il più grande ghiacciaio dolomitico, è diventato emblematico: dal 1905 ha perso il 70% della superficie e l’85% del volume.

Solo nell’estate del 2022 si è assottigliato di oltre 4 metri.

Secondo l’Unesco, potrebbe scomparire entro il 2040.

 

Le contromisure: insufficienti e temporanee.

L’uso di teli protettivi per rallentare la fusione è una misura temporanea e simbolica.

L’unica strategia efficace è ridurre drasticamente le emissioni.

 Oltre il 68% dell’acqua dolce globale è custodita nei ghiacciai e nei poli.

E ora anche gli oceani, che hanno già assorbito il 90% del calore in eccesso, rischiano un innalzamento del livello senza precedenti.

 

Il punto di non ritorno si avvicina.

Per la prima volta, è stata superata la soglia di +1,5 °C rispetto all’epoca preindustriale.

 Se si continuerà a oltrepassarla nei prossimi anni, potremmo attivare processi irreversibili che porteranno alla scomparsa dei ghiacciai e a un innalzamento marino di decine di metri.

 

L’appello della scienza: il ghiaccio non mente.

“Andrea Barbabella”, responsabile scientifico di “Italy for Climate”, ricorda che la scomparsa dei ghiacciai non è solo una questione paesaggistica o turistica, ma un chiaro indicatore del collasso climatico.

Le conseguenze sono concrete:

meno acqua potabile, problemi per l’agricoltura, costi energetici crescenti, e un aumento del rischio per le popolazioni montane.

La retorica secondo cui la transizione ecologica sarebbe un’imposizione ideologica è smentita dai fatti:

 il ghiaccio si scioglie, e basta.

 Ignorare questa realtà fisica è un lusso che non possiamo più permetterci.

 

 

 

Clima, Antartide: segnale

di allarme sulla soglia di

1,5 gradi.

Loscarpone.cai.it - Gian Luca Gasca – (17.11.2024) – ambiente – ci dice:

 

Uno studio rivela che il riscaldamento globale ha quasi raggiunto la soglia critica di 1,5 gradi, evidenziando un'accelerazione allarmante.

 

Una nuova ricerca condotta dalla “Lancaster University” e pubblicata su “Nature Geoscience” ha rivelato che il limite di 1,5 gradi di aumento delle temperature globali rispetto ai livelli preindustriali, stabilito dall’Accordo di Parigi del 2015, è ormai molto vicino.

Secondo lo studio, il riscaldamento indotto dall'uomo ha già raggiunto 1,49 gradi nel 2023, evidenziando un’accelerazione maggiore del previsto.

Il metodo di analisi.

La ricerca si basa su un innovativo metodo di studio delle carote di ghiaccio estratte in Antartide, che permettono di ricostruire il clima degli ultimi 2000 anni. Questo approccio ha consentito ai ricercatori di calcolare il riscaldamento globale utilizzando un periodo di riferimento più accurato rispetto al tradizionale intervallo tra il 1850 e il 1900, considerato meno affidabile poiché già influenzato da un aumento iniziale di CO2.

 

Secondo “Carlo Barbante”, professore all’Università di Venezia e esperto in ricostruzioni climatiche, i risultati mostrano una relazione lineare tra l’aumento della concentrazione di CO2 antropica e l’innalzamento della temperatura.

 Questo metodo ha prodotto stime con una certezza superiore del 30% rispetto alle analisi precedenti.

 

Il nuovo studio ha utilizzato come base di riferimento un arco temporale compreso tra il 13 d.C. e il 1700, quando i livelli di CO2 atmosferica si aggiravano attorno a 280 parti per milione, contro le oltre 420 parti per milione attuali.

“Usare un periodo antecedente è più corretto – spiega “Barbante” – perché tra il 1850 e il 1900 si osservano già alterazioni climatiche dovute alle emissioni di anidride carbonica”.

Un futuro incerto.

I risultati evidenziano che il pianeta è a un passo dal superare la soglia critica di 1,5 gradi, il cui raggiungimento potrebbe scatenare effetti imprevedibili e dannosi per gli ecosistemi globali.

 Inoltre, la ricerca sottolinea come il riscaldamento sia direttamente correlato alle attività umane, lasciando poco spazio a dubbi sulle responsabilità antropiche.

 

I fulmini nell’Artico sono

un segnale d’allarme per il clima.

Iconaclima.it – Redazione con IA – (23/06/2025) – ci dice:

Artico fulmini - Photo of Redazione.

 

In un mondo sempre più caldo, i fulmini stanno facendo la loro comparsa in luoghi che, fino a poco tempo fa, ne erano quasi del tutto privi.

 L’Artico è tra questi.

 Secondo un approfondimento pubblicato da Yale Environment 360, negli ultimi anni si è assistito a un’impennata sorprendente di fulmini nelle regioni più settentrionali del pianeta, con implicazioni rilevanti per incendi, atmosfera e permafrost.

Nel 2019, un fulmine ha colpito ad appena 50 km dal Polo Nord: un evento senza precedenti.

 

Fino a pochi anni fa, i fulmini erano quasi assenti nell’Artico.

Oggi, invece, i dati mostrano un’accelerazione significativa.

Secondo uno studio basato sul “World Wide Lightning Location Network” (WWLLN), gli eventi registrati sopra l’80° parallelo sono passati da circa 100 all’anno nei primi anni 2010 a oltre 7.000 nel 2021. E il trend è confermato anche da rilevamenti indipendenti, come quelli dell’azienda meteorologica finlandese “Vaisala”.

 

I fulmini sono un potente innesco di incendi.

 In particolare, nei climi freddi e secchi dell’Artico e della taiga, dove le cause umane sono meno frequenti, rappresentano la principale miccia dei roghi estivi.

E i nuovi incendi sono diversi:

 più estesi, più intensi, capaci di bruciare il sottobosco ricco di carbonio e di accelerare la fusione del permafrost.

Questo, a sua volta, rilascia metano, uno dei gas serra più potenti.

 

Eppure, il legame tra fulmini e clima non è univoco.

 Se da un lato possono scatenare incendi e alimentare il riscaldamento globale, dall’altro i fulmini producono ossidanti atmosferici in grado di “pulire” l’aria dal metano.

Ricerche recenti hanno mostrato che i temporali possono generare grandi quantità di radicali ossidanti, molto più del previsto, con un potenziale effetto di contenimento del metano atmosferico.

 

Ma la questione resta aperta.

 I modelli climatici faticano a rappresentare fenomeni locali come i temporali, e le previsioni sull’evoluzione globale della fulminazione divergono ancora.

 Alcuni studi indicano un aumento su scala mondiale con il riscaldamento globale;

altri, una possibile diminuzione in alcune aree.

 Una stima basata sui dati USA prevede un incremento del 12% di fulmini per ogni grado Celsius in più.

 

Nel frattempo, in Alaska – una delle aree più monitorate – le temperature estive medie sono aumentate di oltre 1 °C dagli anni ’70. Anche la pioggia è in aumento, ma non abbastanza da compensare l’asciutto che favorisce gli incendi.

 Le grandi stagioni di fuoco, un tempo rare, sono ora circa il doppio rispetto al passato.

E i fulmini, segnalano sia le reti di monitoraggio che le comunità locali, sono sempre più frequenti.

 

Quel che accade nell’Artico potrebbe non restare confinato al nord.

 Se il riscaldamento globale continuerà a modificare la circolazione atmosferica, anche altre zone del pianeta potrebbero sperimentare un incremento dei fulmini.

E con essi, nuovi rischi – e nuove incognite.

 

 

 

Oms Invia Lettera alla

Commissione Covid.

Conoscenzealconfine.it – (23 Luglio 2025) – Redazione -Imolaoggi.it – ci dice:

Galeazzo Bignami e Lucio Malan:

 “Un tentativo maldestro di comprimere la funzione istituzionale della commissione, nonché una ulteriore evidenza dell’assoluta incapacità dell’Oms di preservare l’indipendenza degli Stati di cui nella stessa missiva fa riferimento”.

 

Marco Lisei:

“Ieri sera ho ricevuto, in qualità di presidente della Commissione Covid una lettera dall’ufficio legale dell’OMS riguardante l’audizione odierna del prof. Ranieri Guerra, già direttore generale aggiunto dell’OMS e membro del CTS durante il Governo Conte II.

Nella missiva si fa riferimento a una serie di vincoli – alcuni noti – che graverebbero sugli ex funzionari dell’Organizzazione.

 

Ritengo doveroso escludere che l’intento della lettera sia quello di limitare i poteri d’indagine della Commissione o condizionare il prof. Guerra.

 È evidente che nessun tentativo potrà limitare la mia funzione:

il mio dovere è quello di rispettare la legge italiana che istituisce questa Commissione.

 

Per questo motivo, nessuna domanda dei commissari verrà limitata.

Ho informato tempestivamente la Commissione di questa comunicazione in nome della trasparenza che ci siamo dati come metodo di lavoro.

Mi auguro infine che quanto scritto non comprometta la genuinità e la libertà dell’audizione del prof. Guerra.”

 (x.com/Marcolisei/status/1947629264792166907):

 

Galeazzo Bignami e Lucio Malan.

“Riteniamo la lettera inviata ieri dall’ufficio legale dell’Oms al presidente della commissione Covid irricevibile, un tentativo maldestro di comprimere la funzione istituzionale della commissione, nonché una ulteriore evidenza dell’assoluta incapacità dell’Oms di preservare l’indipendenza degli Stati di cui nella stessa missiva fa riferimento.

 

Utile ricordare che questa Organizzazione, al contrario, si è sempre dimostrata funzionale a rispondere a esigenze di natura politica:

nel caso del Covid alle indicazioni provenienti dalla Cina.

Crediamo sia necessario informare di tale circostanza i due presidenti di Camera e Senato, perché la misura è davvero colma, siamo stanchi dei tentativi di ostacolare la commissione bicamerale sulla gestione della pandemia di Covid.

 

Siamo infatti sottoposti quotidianamente a pressioni per limitare e condizionare i lavori della commissione, è inammissibile che si scomodino a questo proposito persino” organismi internazionali come l’Oms”.

Questa lettera dimostra che bene ha fatto il Governo Meloni a respingere nei giorni scorsi gli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale, i quali rappresentavano delle limitazioni alla sovranità nazionale che l’Oms ha tentato surrettiziamente di propinarci “.

Così in una nota congiunta Galeazzo Bignami e Lucio Malan, presidenti rispettivamente dei deputati e dei senatori di Fratelli d’Italia. (ANSA).

(imolaoggi.it/2025/07/23/oms-invia-lettera-alla-commissione-covid/).

 

 

 

 

Allarme oceani: correnti

invertono la rotta e il clima

è a rischio.

Blog.magellanostore.it - David Ingiosi – (22 luglio 2025) – ci dice:

 

Un team di ricercatori a Barcellona ha fatto una scoperta allarmante:

 per la prima volta, una grande corrente oceanica nell’Atlantico meridionale si è invertita.

Questo fenomeno potrebbe avere conseguenze devastanti sul clima globale.

Gli oceani, da sempre considerati pilastri dell’equilibrio climatico del nostro pianeta, ci lanciano un segnale d’allarme.

Un gruppo di scienziati dell’”Institut de Ciències” del “Mar di Barcellona” ha registrato un evento mai visto prima: l’inversione di una corrente oceanica di vasta portata nell’emisfero australe.

 

Questa anomalia, monitorata attraverso osservazioni satellitari nel corso del 2023, ha interessato le correnti dell’Atlantico meridionale per diversi mesi consecutivi, un fatto che non ha precedenti negli ultimi 30 anni di monitoraggio scientifico.

 

“David Attenborough e l’allarme per la salvaguardia degli oceani.”

(Le Correnti sono i rischi per il “clima globale”.)

L’inversione riguarda una porzione cruciale dell’Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC), il complesso sistema di correnti atlantiche che agisce come un vero e proprio “nastro trasportatore” di calore, portando acque calde verso il Nord e regolando le temperature a livello globale. Gli autori dello studio, pubblicato il 1° luglio, avvertono che questi cambiamenti potrebbero compromettere la capacità dell’Oceano Antartico di fungere da serbatoio di calore e anidride carbonica.

Le previsioni degli scienziati sull’AMOC sono tutt’altro che rassicuranti.

Sebbene si stimasse che il suo collasso potesse avvenire entro il 2100, studi recenti suggeriscono che questo scenario potrebbe verificarsi molto prima, già nei prossimi decenni.

Le conseguenze sarebbero drammatiche:

un’ondata di freddo in Europa, con inverni che potrebbero registrare un calo delle temperature tra i 10 e i 30 gradi, e il rilascio di enormi quantità di CO₂ dagli oceani.

Attualmente, il mare assorbe circa il 25% delle emissioni prodotte dalle attività umane.

 Se questa funzione venisse compromessa, la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera potrebbe raddoppiare, rendendo vani gli sforzi per contrastare il cambiamento climatico.

(David Ingiosi.)

(Giornalista professionista, appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore, reporter e direttore di testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici, compresi tutti i water-sports.)

 

 

 

Storica sentenza della Corte dell’Aia:

«Sì a risarcimenti da Paesi che

violano gli obblighi relativi

alla crisi climatica.»

Greenreport.it – Redazione Greenreport – (24 luglio 2025) – ci dice:

Crisi climatica e adattamento.

Il segretario generale dell'Onu Guterres: «Questa è una vittoria per il nostro pianeta, per la giustizia climatica e per il potere dei giovani di fare la differenza.”

La più alta giurisdizione delle Nazioni Unite ha emesso all’unanimità un parere consuntivo nel quale si chiarisce che i diritti umani possono essere minacciati dalla «violazione» degli obblighi climatici:

«Chi è danneggiato può richiedere un indennizzo».

Greenpeace: «Questo è l’inizio di una nuova era di responsabilità climatica a livello globale».

 

La Corte internazionale di giustizia ha emesso un parere consuntivo dalla portata storica, perché apre la strada a possibili risarcimenti da imporre ai Paesi che violano gli obblighi relativi ai cambiamenti climatici.

La più alta giurisdizione delle Nazioni unite ha stabilito che i diritti umani possono essere minacciati dai cambiamenti climatici.

Ha dichiarato il presidente della Corte (International Court of Justice, Icj), Yuji Iwasawa,

 leggendo il parere consultivo redatto dai 15 giudici internazionali dell’istituzione:

 «Gli effetti negativi dei cambiamenti climatici possono compromettere in modo significativo l'effettivo godimento di alcuni diritti umani, come il diritto alla salute» e «il diritto a un tenore di vita adeguato».

Non solo.

In base al parere della Corte dell’Aia, la «violazione» degli obblighi climatici da parte di uno Stato costituisce «un fatto internazionalmente illecito che ne comporta la responsabilità», suscettibile di dare luogo a risarcimenti ai Paesi colpiti, a determinate condizioni e caso per caso, ha concluso all'unanimità la più alta giurisdizione delle Nazioni Unite in un parere consultivo.

 

Come viene chiarito nelle pagine di sintesi diffuse dall’Aia e come spiega il presidente della Corte” Iwasawa” al termine di due ore di lettura del parere, le conseguenze giuridiche derivanti dalla commissione di un fatto internazionalmente illecito possono includere il risarcimento integrale del danno subito dagli Stati lesi sotto forma di «restituzione, compensazione e soddisfazione».

La Corte aggiunge che deve essere stabilito un nesso di causalità diretto e certo «tra il fatto illecito e il danno», certamente difficile da dimostrare dinanzi a un tribunale, ma «non impossibile», concludono i 15 giudici della Corte dell’Aia.

 

Il parere è stato espresso all’unanimità.

 Inizialmente era stato richiesto da studenti dell'arcipelago di Vanuatu.

 Le udienze erano terminate nel dicembre dello scorso anno.

E ora c’è un'interpretazione giuridica del diritto internazionale che legislatori, avvocati e giudici di tutto il mondo possono utilizzare per modificare le leggi o citare in giudizio gli Stati per la loro inazione in materia di clima.

 

Ha dichiarato il segretario generale dell’Onu “Antonio Guterres”: «Questa è una vittoria per il nostro pianeta, per la giustizia climatica e per il potere dei giovani di fare la differenza».

Il parere della Corte dell’Aia.

Il parere è «una pietra miliare per l'azione per il clima», ha dichiarato il ministro per il clima di Vanuatu, “Ralph Regenvanu”, al termine dell'udienza dicendosi convinto che ispirerà «nuove azioni legali» in tutto il mondo.

Il degrado del clima, causato dalle emissioni di gas serra, è una «minaccia urgente ed esistenziale», ha dichiarato il giudice “Yuji Iwasawa”.

 

La Corte ha respinto l'idea sostenuta dai grandi paesi inquinatori secondo cui i trattati sul clima esistenti – e in particolare il processo negoziale delle “Cop annuali” – sarebbero sufficienti.

Gli Stati hanno «obblighi rigorosi di proteggere il sistema climatico», sostengono i giudici.

 

In accordo con i piccoli Stati insulari, la Corte conferma che il clima deve essere «protetto per le generazioni presenti e future», mentre i grandi paesi inquinanti si sono rifiutati categoricamente di riconoscere legalmente i diritti degli individui non ancora nati.

 

La parte più significativa del parere, e quella che susciterà maggiore resistenza da parte dei paesi ricchi, deriva da questi obblighi:

 i risarcimenti dovuti ai paesi devastati dal clima.

Si tratta del quinto parere unanime della Corte in 80 anni, secondo l'Onu.

 

Ci vorrà del tempo perché i giuristi assimilino appieno il parere di 133 pagine, e ancora di più per vedere se i tribunali nazionali lo faranno proprio.

Ma già ora numerose voci, esperte e militanti, sottolineano il carattere storico del testo.

 «Questo è l’inizio di una nuova era di responsabilità climatica a livello globale», dichiara “Danilo Garrido”, consulente legale di “Greenpeace International”.

Spiega Elisa Morgera, Special Rapporteur on Climate Change & Human Rights delle Nazioni Unite:

 «Oggi siamo entrati in una nuova era di responsabilità per il clima.

 La più alta corte del mondo ha detto chiaramente:

le attività che danneggiano il clima violano il diritto internazionale e i diritti delle persone.

 I governi devono ridurre le emissioni per proteggere la vita delle persone e devono risarcire i danni che hanno già causato.

 Il diritto a un ambiente pulito, sicuro e sano è inseparabile dal diritto alla vita, alla salute e alla dignità.

La sentenza della Corte riflette questa verità.

 La strada per i grandi emettitori è chiara:

agire ora per eliminare gradualmente i combustibili fossili, sostenere le comunità colpite e allineare le leggi e le finanze nazionali agli obblighi internazionali».

«È una vittoria storica per la giustizia climatica», ha dichiarato all'”Afp” l'ex relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani e l'ambiente, “David Boyd”. L'interpretazione della Corte degli obblighi degli Stati «sarà un catalizzatore per accelerare l'azione per il clima».

 

L’Artico si tinge di blu:

un segnale d’allarme.

 Greenreport.it - Giulia Balzani – (03 Gennaio 2025) -ci dice:

Testo lato sinistro:

Il primo giorno senza ghiaccio nell'Artico non sarà un cambiamento immediato, ma segnerà una svolta epocale: la perdita di una delle sue caratteristiche distintive, il ghiaccio perenne, causata dall’aumento delle emissioni di gas serra e dal rapido riscaldamento climatico.

Testo lato destro:

La perdita del ghiaccio nell'Artico non solo riduce l’effetto albedo, ma accelera il riscaldamento globale. Gli esperti stimano che entro il 2030 potremmo vivere il primo giorno di "Artico senza ghiacci".

 

 

Ecocidio: Scozia pioniera

della giustizia ambientale.

Greenreport.it - Giulia Balzani - 02 Gennaio 2025 – ci dice:

Testo lato sinistro:

Nel 2025, il Parlamento scozzese discuterà una proposta di legge storica: rendere l’ecocidio un crimine. La parlamentare Monica Lennon vuole introdurre pene severe per chi danneggia gravemente l’ambiente, mirando a proteggere il pianeta e le future generazioni.

Testo lato destro:

 La proposta ha ricevuto ampio supporto pubblico, con il 95% dei partecipanti favorevoli. Se approvata, la Scozia potrebbe diventare leader mondiale nel combattere i crimini contro l’ambiente, mandando un forte messaggio globale.

 

 

Tigri Siberiane: un amore

che salva una specie.

  Greenreport.it - Giulia Balzani – (02 Gennaio 2025) – ci dice:

 

Testo lato sinistro:

Boris e Svetlaya, tigri siberiane orfane, sono state cresciute in semi-cattività per poi essere liberate nelle foreste russe del Pri-Amur. Tre anni dopo, Boris ha percorso 200 km per riunirsi con Svetlaya: insieme hanno creato una famiglia, simbolo del successo di un ambizioso progetto di conservazione.

Testo lato destro:

Il viaggio di Boris e Svetlaya dimostra che progetti di reintroduzione accurati possono salvare specie in pericolo. La loro cucciolata è una nuova speranza per le tigri siberiane nel Pri-Amur, dove erano scomparse da decenni.

 

L'impronta delle

tue scarpe sul pianeta.

 Greenreport.it - Giulia Balzani – (27 Dicembre 2024).

 

Testo lato sinistro:

Produrre nuovi modelli, incentivare il consumismo, e mantenere la domanda alta: la produzione di calzature, simile al fast fashion, ha un impatto rilevante sull’ambiente. Un paio di scarpe da corsa genera 13,6 kg di CO₂, contribuendo all’1,4% delle emissioni globali.

Testo lato destro:

Ogni anno vengono prodotte miliardi di scarpe, ma la maggior parte finisce nelle discariche a causa della difficoltà di riciclo. L’industria calzaturiera, rispetto a quella della moda, è ancora indietro sulla sostenibilità, rendendo urgente un ripensamento dei processi produttivi.

 

 

Nuovi trend per un Natale eco-friendly.

 Greenreport.it - Giulia Balzani – (23 Dicembre 2024) – ci dice:

 

Testo lato sinistro:

Il 51% dei consumatori italiani cambia brand se il packaging non è riciclabile, scegliendo confezioni più sostenibili. Le nuove abitudini si riflettono anche nelle festività:

 il 59% degli italiani ricicla più rispetto all’anno scorso, ponendo l’Italia al primo posto in Europa.

Testo lato destro:

Durante le festività, i rifiuti aumentano drasticamente, ma i consumatori sono sempre più attenti. Il 66% ritiene che le aziende stiano migliorando nel creare packaging sostenibile, con una forte preferenza per il cartone riciclabile.

 

 

 

Il miele che svela l'ambiente.

Greenreport.it - Giulia Balzani – (20 Dicembre 2024) – ci dice:

Testo lato sinistro:

 Un’analisi sui mieli di 48 stati USA ha dimostrato che il miele può offrire preziose informazioni sulla contaminazione ambientale a livello locale. Il suo ruolo è duplice: alimento e strumento per monitorare l’inquinamento ambientale.

Testo lato destro:

Il miele si comporta come un indicatore ambientale naturale, assorbendo contaminanti dal territorio. Lo studio su 260 campioni ha rilevato variazioni regionali significative nella presenza di metalli tossici come arsenico e piombo.

 

 

 

Il traffico ci fa impazzire: inquina

 l’ambiente e la nostra salute mentale.

 Greenreport.it - Giulia Balzani – (19 Dicembre 2024) – ci dice:

 

Testo lato sinistro:

Il traffico cittadino non è solo un sottofondo quotidiano: il suo rumore ha effetti profondi sul corpo e sulla mente.

Ansia, stress e problemi cardiovascolari sono solo alcune delle conseguenze documentate.

 La natura, invece, è un potente antistress, ma va protetta dal frastuono urbano.

Testo lato destro:

Uno studio ha dimostrato che i suoni naturali riducono ansia e migliorano l'umore, ma il rumore del traffico ne attenua i benefici. Ridurre velocità e rumori urbani è essenziale per città più vivibili.

 

 

 

Allarme Agenzia ambiente Ue su “Pfas”:

Sopra livelli soglia in molte acque europee.

Greenreport.it - Giulia Balzani – (18 Dicembre 2024) – ci dice:

 

Testo lato sinistro:

 La maggior parte delle acque europee è inquinata da almeno uno dei numerosi composti chimici estremamente persistenti, ritenuti dannosi per l’uomo e la natura.

Dal 2018 al 2022, il 51-60% dei fiumi, l'11-35% dei laghi e il 47-100% delle acque di transizione e costiere hanno superato gli standard di qualità ambientale (Eqs) medi annuali.

Testo lato destro:

 L’allarme arriva dall’indagine dell’Agenzia europea dell’Ambiente (Aea) ‘Inquinamento da Pfas nelle acque europee’, i cui dati indicano che il perfluorottano sulfonato (Pfos) – uno dei circa 10 mila composti nel gruppo dei Pfas – “è diffuso in tutte le acque europee, spesso superando i livelli soglia normativi stabiliti per evitare potenziali rischi per la salute umana e l’ambiente”.

 

 

 

I tessuti biodegradabili di

Lenzing salvano i ghiacciai.

 Greenreport.it - Giulia Balzani – (17 Dicembre 2024) – ci dice:

 

Testo lato sinistro:

 L'azienda austriaca di fibre di cellulosa rigenerata per l’industria tessile e non tessile e proprietaria del marchio “Tencel”, ha vinto il premio “Biodiversity and Water Award 2024”, per i suoi geotessili innovativi e riciclabili che proteggono neve e ghiaccio senza inquinare.

Dopo successi in Austria e Svizzera, il progetto arriva in Italia e Francia nel 2025.

Testo lato destro:

Innovazione e sostenibilità per un futuro più pulito: i geotessili di Lenzing combattono lo scioglimento dei ghiacciai senza inquinare. Riciclati dopo l’uso, diventano nuovi capi.

 

 

 

L'aridità non si ferma.

 Greenreport.it - Giulia Balzani – (16 Dicembre 2024) ci dice:

 

Testo lato sinistro:

Il 40% della Terra è ormai arido, una minaccia crescente anche per Italia ed Europa.

L’aridità colpisce suolo, risorse idriche e agricoltura, spingendo intere comunità verso situazioni critiche.

Alla COP16 di Riad si studiano soluzioni per frenare questo fenomeno globale.

Testo lato destro:

Il Pianeta si secca: 2,3 miliardi di persone vivono in zone aride. L'aridità non è solo un problema ambientale, ma economico e sociale.

Ridurre le emissioni e proteggere gli ecosistemi è ormai urgente.

 

 

 

Il comune di Pietrasanta sceglie

con cura gli alberi.

Greenreport.it - Giulia Balzani – (13 Dicembre 2024) – ci dice:

 

Testo lato sinistro:

Un nuovo piano per il verde urbano mira a selezionare alberi per spazi pubblici con criteri innovativi: bassa allergenicità, capacità di assorbire CO2, resistenza a siccità e inquinamento.

L’obiettivo è migliorare l’ambiente urbano e favorire la salute dei cittadini.

Testo lato destro:

Tra le nuove specie selezionate Acero riccio, Ginko biloba, Olmo del Caucaso e Canfora, tutte con buona o elevata tolleranza a siccità e salinità, resistenti all’inquinamento, ai venti forti e alle sollecitazioni tipiche di un contesto urbano, con un buon livello di abbattimento delle PM10 e “portatrici” di un apprezzabile foliage nel periodo autunnale.

 

 

 

Il packaging sostenibile

 il futuro green nel settore

della carta e del cartone.

 Greenreport.it - Giulia Balzani – (12 Dicembre 2024) – ci dice:

Testo lato sinistro:

Oggi il packaging non è più solo un contenitore, ma un simbolo di sostenibilità e innovazione.

 In questo contesto, l’Italia si afferma come protagonista europeo nella filiera di carta e cartone, trainata da un costante impegno nel promuovere il riciclo e l’economia circolare come pilastri fondamentali.

Testo lato destro:

 Il packaging oggi è più di un supporto: educa e trasforma il legame tra produttori, consumatori e ambiente.

Innovazione e sostenibilità tracciano la strada verso un futuro industriale più consapevole e responsabile.

 

 

 

In Abruzzo si usano le piantine

di tabacco per monitorare l’ozono.

Greenreport.it - Giulia Balzani – (11 Dicembre 2024) – ci dice:

 

Testo lato sinistro:

 In Abruzzo l’ozono non è un’emergenza, ma i suoi effetti diffusi richiedono monitoraggi precisi.

 L’uso innovativo di germinelli di tabacco, sensibili all’inquinante, ha permesso di combinare scienza e biomonitoraggio per valutare i danni sugli ecosistemi locali.

Testo lato destro:

Uno studio condotto da Arta Abruzzo e Università di Pisa, presentato alla conferenza IABEP 2024, ha mostrato come il biomonitoraggio con piante di tabacco sia una soluzione efficace per monitorare l’ozono.

 

 

 

Per il fisco le case green sono di lusso.

Greenreport.it - Giulia Balzani – (09 Dicembre 2024) – ci dice:

 

Testo lato sinistro:

Case ecosostenibili troppo moderne rischiano di essere classificate come abitazioni di lusso, con tasse più alte.

Una sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Toscana ha classificato due appartamenti green come categoria A/1, considerando design e tecnologia avanzati elementi di pregio e non solo di efficienza.

Testo lato destro:

L’efficienza energetica può trasformarsi in un paradosso: progettate per risparmiare, le case green rischiano tasse elevate. La sentenza toscana invita a rivedere le regole per incentivare l’edilizia sostenibile.

 

 

 

Come la maggioranza globale può

 liberarsi dal colonialismo finanziario

 degli Stati Uniti.

   Unz.com - Michael Hudson – (18 luglio 2025) – ci dice:

 

Il Primo Ministro interviene alla sessione su Pace, Sicurezza e Riforma della Governance Globale a margine del 17° Vertice BRICS a Rio De Janeiro, in Brasile, il 06 luglio 2025.

Ufficio del Primo Ministro (GODL-India), GODL-India.

(data.gov.in/sites/default/files/Gazette_Notification_OGDL.pdf, tramite Wikimedia Commons)

Il capitalismo industriale è stato rivoluzionario nella sua lotta per liberare le economie e i parlamenti europei dai privilegi ereditari e dagli interessi acquisiti che sono sopravvissuti al feudalesimo. Per rendere i loro manufatti competitivi sui mercati mondiali, gli industriali avevano bisogno di porre fine alla rendita fondiaria pagata alle aristocrazie terriere europee, alle rendite economiche estorte dai monopoli commerciali e agli interessi pagati ai banchieri che non avevano alcun ruolo nel finanziamento dell'industria. Questi redditi da rentier si aggiungono alla struttura dei prezzi dell'economia, aumentando il salario di sussistenza e altre spese aziendali, intaccando così i profitti.

 

Il 20 esimo secolo ha visto l'obiettivo classico di eliminazione queste rendite economiche ritirate in Europa, negli Stati Uniti e in altri paesi occidentali.

Tuttavia, oggi, le rese dei terreni e delle risorse naturali in mani private sono ancora in aumento e ricevono persino speciali vantaggi fiscali. Le infrastrutture di base e altri monopoli naturali vengono privatizzati dal settore finanziario, che è in gran parte responsabile della spartizione e della deindustrializzazione delle economie per conto dei suoi clienti immobiliari e monopolistici, che pagano la maggior parte dei loro redditi da locazione come interessi a banchieri e obbligazionisti.

 

Ciò che è sopravvissuto delle politiche con cui le potenze industriali europee e gli Stati Uniti hanno costruito la propria produzione è il libero scambio. La Gran Bretagna ha attuato il libero scambio dopo una lotta di 30 anni per conto della sua industria contro l'aristocrazia terriera, volta a porre fine alle tariffe agricole protezionistiche, le leggi sul grano, che erano state emanate nel 1815 per impedire l'apertura del mercato interno alle importazioni di cibo a basso prezzo, che avrebbero ridotto le rendite agricole.

 

Dopo aver abrogato queste leggi nel 1846 per abbassare il costo della vita, la Gran Bretagna offrì accordi di libero scambio ai paesi che cercavano di accedere al suo mercato in cambio del fatto che questi paesi non proteggevano la loro industria dalle esportazioni britanniche. L'obiettivo era quello di dissuadere i paesi meno industrializzati dall'elaborare le proprie materie prime.

 

In questi paesi, gli investitori stranieri europei hanno cercato di acquistare risorse naturali redditizie guidate da diritti minerari e fondiari, e infrastrutture di base guidate da ferrovie e canali. Ciò ha creato un contrasto diametrale tra l'elusione della rendita nelle nazioni industrializzate e la ricerca di rendita nelle loro colonie e in altri paesi ospitanti, mentre i banchieri europei hanno usato la leva del debito per ottenere il controllo fiscale delle ex colonie che avevano ottenuto l'indipendenza nel 1919 eesimo e 20 eesimo Secoli.

 

Sotto pressione per pagare i debiti esteri che sono stati accumulati per finanziare i loro deficit commerciali, i tentativi di sviluppo e l'aggravarsi della dipendenza dal debito, i paesi debitori sono stati costretti a cedere il controllo fiscale delle loro economie agli obbligazionisti, alle banche e ai governi delle nazioni creditrici, che li hanno spinti a privatizzare i loro monopoli infrastrutturali di base. L'effetto fu quello di impedire loro di utilizzare le entrate delle loro doti naturali per sviluppare un'ampia base economica per uno sviluppo prospero.

 

Proprio come la Gran Bretagna, la Francia e la Germania miravano a liberare le loro economie dall'eredità del feudalesimo degli interessi acquisiti con privilegi di estrazione di rendite, la maggior parte dei paesi di maggioranza globale di oggi ha bisogno di liberarsi dalle rendite e dal debito ereditati dal colonialismo europeo e dal controllo dei creditori.

 

Negli anni '50 questi paesi venivano chiamati "meno sviluppati" o, in modo ancora più paternalistico, "in via di sviluppo". Ma la combinazione di debito estero e libero scambio ha impedito loro di svilupparsi lungo le linee equilibrate pubblico/privato seguite dall'Europa occidentale e dagli Stati Uniti.

 

La politica fiscale e altre leggi di questi paesi sono state modellate dalla pressione degli Stati Uniti e dell'Europa per osservare il commercio internazionale e le regole di investimento che perpetuano il dominio geopolitico dei banchieri occidentali e degli investitori che estraggono rendite per controllare il loro patrimonio nazionale.

 

L'eufemismo "economia ospitante" è appropriato per questi paesi, perché la loro penetrazione economica occidentale assomiglia a una parassita biologica che si nutre del suo ospite.

 

Cercando di mantenere questa relazione, i governi degli Stati Uniti e dell'Europa stanno bloccando i tentativi di questi paesi di seguire il percorso che le nazioni industrializzate dell'Europa e gli Stati Uniti hanno intrapreso per le loro economie con i loro 19 esimo -riforme politiche e fiscali del secolo che hanno permesso il loro stesso decollo.

 

Senza che questi paesi adottino riforme fiscali e politiche volte a sviluppare la propria sovranità e le prospettive di crescita sulla base del proprio patrimonio nazionale di terre, risorse naturali e infrastrutture di base, l'economia mondiale rimarrà divisa tra le nazioni di rendita occidentali ei loro ospiti a maggioranza globale e tenuta soggetta all'ortodossia neoliberista.

 

Il successo del modello cinese rappresenta una minaccia per l'ordine neoliberista

 

Quando i leader politici statunitensi individuano la Cina come un nemico esistenziale dell'Occidente, non è come una minaccia militare, ma per offrire un'alternativa economica di successo all'odierno ordine mondiale neoliberista sponsorizzato dagli Stati Uniti.

 

Quell'ordine avrebbe dovuto rappresentare la Fine della Storia, avendo successo attraverso la sua logica di libero scambio, deregolamentazione governativa e investimenti internazionali liberi dal controllo dei capitali, mentre si allontanava dalle politiche anti-rentier del capitalismo industriale.

 

Ora possiamo vedere l'assurdità di questa visione evangelica autocompiacente che era emersa proprio mentre le economie occidentali si stavano deindustrializzando, come risultato delle dinamiche del loro capitalismo finanziario neoliberista.

 

Gli interessi finanziari e di rendita acquisiti stanno rifiutando non solo la Cina, ma la logica del capitalismo industriale come descritta dai suoi stessi 19 eesimo -Economisti classici del secolo.

 

Gli osservatori neoliberisti occidentali hanno chiuso gli occhi di fronte al riconoscimento dei modi in cui il "socialismo con caratteristiche cinesi" della Cina ha raggiunto il suo successo con una logica simile a quella del capitalismo industriale sostenuto dagli economisti classici per ridurre al minimo i redditi da rendita .

 

Più tardi 19 esimo Gli scrittori economici del secolo si aspettavano che il capitalismo industriale si evolvesse in socialismo di una forma o dell'altra, con l'aumento del ruolo degli investimenti pubblici e della regolamentazione. Liberare le economie ei loro governi dal controllo dei proprietari terrieri e dei creditori è stato il denominatore comune del socialismo socialdemocratico di John Stuart Mill, del socialismo libertario di Henry George incentrato sull'imposta fondiaria e del socialismo cooperativo di mutuo aiuto di Peter Kropotkin, così come del marxismo.

 

Dove la Cina è andata oltre le precedenti riforme socialiste dell'economia mista è stato nel mantenere la creazione di denaro e credito nelle mani del governo, insieme alle infrastrutture di base e alle risorse naturali.

 

 

Il timore che altri governi possano seguire l'esempio della Cina ha portato gli Stati Uniti e altri ideologi capitalisti finanziari occidentali a vedere la Cina come una minaccia, fornendo un modello per le riforme economiche che sono esattamente l'opposto di ciò che i 20 paesi hanno in mente. esimo L'ideologia pro-rentier e anti-governativa di Century ha combattuto.

 

Il sovraccarico del debito estero dovuto agli Stati Uniti e ad altri creditori occidentali, è reso possibile dalle regole geopolitiche internazionali del 1945-2025 progettate dai diplomatici statunitensi a Bretton Woods nel 1944, obbliga il Sud del mondo e altri paesi a recuperare la loro sovranità economica liberandosi dal loro onere bancario e finanziario estero (principalmente dollarizzato).

 

 

Questi paesi hanno lo stesso problema della rendita fondiaria che ha dovuto affrontare il capitalismo industriale europeo, ma le loro rendite fondiarie e le loro risorse sono principalmente di proprietà di multinazionali e altri espropriatori stranieri dei loro diritti petroliferi e minerari, delle foreste e delle piantagioni di latifondo, che estraggono rendite di risorse svuotando le risorse petrolifere e minerarie del mondo e abbattendo le sue foreste.

 

Tassare la rendita economica è una precondizione per la sovranità economica

 

Una precondizione per i paesi del Sud del mondo per ottenere l'autonomia economica è seguire il consiglio degli economisti classici e tassare le maggiori fonti di reddito da locazione – la rendita fondiaria, la rendita di monopolio ei rendimenti finanziari – invece di lasciarle inviare all'estero.

 

Tassare queste rendite aiuterebbe a stabilizzare la loro bilancia dei pagamenti, fornendo al contempo ai loro governi entrate per finanziare le loro esigenze infrastrutturali e la relativa spesa sociale necessaria per sovvenzionare la loro modernizzazione economica.

 

È così che la Gran Bretagna, la Francia, la Germania e gli Stati Uniti hanno stabilito la propria supremazia industriale, agricola e finanziaria. Questa non è una politica socialista radicale; È sempre stato un elemento centrale dello sviluppo capitalistico industriale.

 

Riappropriarsi della terra e delle rendite delle risorse naturali di un paese come base fiscale gli consentebbe di evitare di tassare il lavoro e l'industria. Un paese non avrebbe bisogno di nazionalizzare formalmente la sua terra e le sue risorse naturali a titolo definitivo; ha semplicemente bisogno di tassare la rendita economica al di là dei "profitti guadagnati" effettivi, per citare il principio di Adam Smith e del suo 19 esimo -successori del secolo che questa rendita è la base imponibile naturale.

 

Ma l'ideologia neoliberista chiama tale tassazione delle rendite e la regolamentazione dei monopoli o altri fenomeni di mercato, un'interferenza intrusiva nel "libero mercato".

 

Questa difesa dei redditi da rentier inverte la definizione classica di libero mercato. Gli economisti classici definiscono un libero mercato come un mercato libero da rendita economica, non come un libero per l'estrazione di rendita economica, per non parlare della libertà dei governi delle nazioni creditrici di creare un "ordine basato su regole" per facilitare l'estrazione di rendite estere e soffocare lo sviluppo dei paesi ospitanti finanziariamente e commercialmente dipendenti.

 

La remissione del debito è una condizione preliminare per la sovranità economica

 

La lotta dei paesi per liberarsi dal loro debito estero è molto più dura di quella dell'Europa a 19 esimo -secolo di lotta per porre fine ai privilegi della sua aristocrazia terriera (e, con meno successo, dei suoi banchieri), perché è di portata internazionale, e ora si trova di fronte a un'alleanza tra nazione creditrice e nazione per mantenere il sistema di colonizzazione finanziaria creato due secoli fa, quando le ex colonie cercavano di finanziare la loro indipendenza prendendo in prestito da banchieri stranieri.

 

A partire dal 1820, i paesi di nuova indipendenza come Haiti, il Messico e altre nazioni dell'America Latina, così come la Grecia, la Tunisia, l'Egitto e altre ex colonie ottomane, ottennero la libertà politica nominale dal controllo colonialista. Ma per costruire la propria industria hanno dovuto contrarre il debito estero – sul quale sono andati quasi immediatamente in default, il che ha permesso ai loro creditori di istituire autorità monetarie incaricate della loro politica fiscale.

 

I governi di questi paesi sono stati trasformati in agenti di riscossione per i banchieri internazionali alla fine del 1919 eesimo secolo. La dipendenza finanziaria dai banchieri e dagli obbligazionisti ha sostituito la dipendenza coloniale, obbligando i paesi debitori a dare priorità fiscale ai creditori stranieri.

 

La seconda guerra mondiale permette a molti di questi paesi di accumulare notevoli riserve monetarie estere come risultato della fornitura di materie prime ai belligeranti. Ma l'ordine del dopoguerra progettato dai diplomatici statunitensi, basato sul libero scambio e sui liberi movimenti di capitale, ha prosciugato questi risparmi e ha obbligato il Sud del mondo e altri paesi a prendere in prestito per coprire i loro deficit commerciali.

 

I debiti esteri che ne risultarono presto arrivarono a superare la capacità di questi paesi di pagare, cioè di pagare senza arrendersi alle distruttive richieste di austerità del FMI che bloccavano gli investimenti necessari per aumentare la loro produttività e il loro tenore di vita.

 

Non c'era modo di soddisfare le proprie esigenze di sviluppo per investire in infrastrutture di base e fornire sussidi industriali e agricoli, istruzione pubblica, assistenza sanitaria e altre spese sociali di base che sono caratterizzate dalle principali nazioni industrializzate. Questo rimane ancora il caso.

 

La loro scelta oggi, quindi, è tra pagare i loro debiti esteri – a costo di bloccare il loro stesso sviluppo – o sostenere che questi debiti sono odiosi e insistere che vengano cancellati.

 

 

La questione è se i paesi debitori otterranno la sovranità che si suppone caratterizzi un'economia internazionale di eguali, libera dal controllo post-coloniale straniero sulle loro politiche fiscali e commerciali, così come sul loro patrimonio nazionale.

 

La loro autodeterminazione può essere raggiunta solo unendosi in un fronte collettivo.

 

L'aggressione tariffaria di Donald Trump ha catalizzato questo processo riducendo drasticamente il mercato statunitense delle esportazioni dai paesi debitori, impedendo loro di ottenere i dollari per pagare le loro obbligazioni ei debiti bancari, quindi questi non saranno pagati in ogni caso.

 

Il mondo è ora impegnato nella de-dollarizzazione.

 

La necessità di creare un'alternativa all'ordine postbellico centrato sugli Stati Uniti fu espressa nel 1955 alla Conferenza di Bandung in Indonesia, e poi dal Movimento dei Paesi Non Allineati. Ma a questi paesi mancava una massa critica di autosufficienza tra loro per agire insieme.

 

I tentativi di creare un Nuovo Ordine Economico Internazionale negli anni '60 affrontarono lo stesso problema. I paesi non erano abbastanza forti dal punto di vista industriale, agricolo o finanziario per "fare da soli".

 

L'odierna crisi del debito occidentale, la deindustrializzazione e l'uso coercitivo del commercio estero e le sanzioni finanziarie sotto il sistema finanziario internazionale dollarizzato, coronate dalla politica tariffaria "America First", hanno creato un urgente bisogno per i paesi di cercare collettivamente la sovranità economica, per diventare indipendenti dal controllo statunitense ed europeo dell'economia internazionale.

 

I BRICS+ collettivi, con Russia e Cina in testa, hanno appena iniziato a parlare di fare un racconto tentativo.

 

Il successo della Cina ha reso possibile un'alternativa globale

 

Il grande catalizzatore per i paesi per prendere il controllo del loro sviluppo nazionale è stata la Cina. Come indicato sopra, il suo socialismo industriale ha ampiamente raggiunto l'obiettivo classico del capitalismo industriale di ridurre al minimo le spese generali di rendita , soprattutto creando denaro per finanziare una crescita tangibile.

 

mantenere la creazione di denaro e credito nelle mani del governo, attraverso le banche statali cinesi, impedisce agli interessi finanziari e ad altri interessi di rendita di prendere il sopravvento sull'economia e di assoggettarla alle spese finanziarie che hanno caratterizzato le economie occidentali.

 

Iscriviti alle nuove colonne

L'alternativa di successo della Cina per l'allocazione del credito evita di realizzare guadagni puramente finanziari a scapito della formazione di capitale tangibile e del tenore di vita. Questo è il motivo per cui è visto come una minaccia esistenziale all'attuale modello bancario occidentale.

 

I sistemi finanziari occidentali sono supervisionati da banche centrali che sono state rese indipendenti dal Tesoro e dalle "interferenze" normative del governo. Il loro ruolo è quello di fornire liquidità al sistema bancario commerciale mentre crea debito fruttifero, principalmente allo scopo di arricchirsi finanziariamente attraverso la leva del debito (scambio dei prezzi degli asset), non per la formazione di capitale produttivo.

 

 

Le plusvalenze – l'aumento dei prezzi delle abitazioni e di altri immobili, azioni e obbligazioni – sono molto più grandi della crescita del PIL. Possono essere effettuati facilmente e rapidamente dalle banche, creando più credito per aumentare i prezzi per gli acquirenti di questi asset.

 

Invece di industrializzare il sistema finanziario, le società industriali occidentali si sono finanziarizzate, e questo è accaduto lungo linee che hanno deindustrializzato le economie degli Stati Uniti e dell'Europa.

 

La ricchezza finanziarizzata può essere creata senza far parte del processo di produzione. Gli interessi, le spese di mora, le altre commissioni finanziarie e le plusvalenze non sono un "prodotto", ma sono contenuti come tali nelle statistiche del PIL di oggi.

 

 

A gravare sull'aumento del debito sono i trasferimenti al settore finanziario, da parte dei lavoratori e delle imprese, a carico dei salari e dei profitti guadagnati dalla produzione effettiva. Ciò riduce il reddito disponibile per la spesa per i prodotti dal lavoro e dal capitale, lasciando le economie oppresse dal debito e deindustrializzate.

 

La strategia delle nazioni creditrici-renditrici per evitare il ritiro dal loro controllo globale

 

La strategia più ampia per impedire ai paesi di evitare l'onere della rendita è stata quella di condurre una campagna ideologica dal sistema educativo ai mass media. L'obiettivo è quello di controllare la narrazione in un modo che dipinga il governo come un Leviatano oppressivo, un'autocrazia intrinsecamente burocratica.

 

La "democrazia" occidentale è definita non tanto politicamente quanto economicamente, come un mercato libero le cui risorse sono allocate da un settore bancario e finanziario indipendente dalla supervisione normativa.

 

I governi abbastanza forti da limitare la ricchezza finanziaria e di altro tipo nell'interesse pubblico sono demonizzati come autocrazie o "economia pianificata" – come se spostare il credito e l'allocazione delle risorse verso i centri finanziari di Wall Street, Londra, Parigi e Giappone non si traducesse in un'economia pianificata dal settore finanziario nel proprio interesse, con l'obiettivo di creare fortune monetarie. Il suo obiettivo non è quello di migliorare l'economia generale e il tenore di vita.

 

I funzionari e gli amministratori della maggioranza globale che hanno studiato economia nelle università statunitensi ed europee sono stati indottrinati con un'ideologia pro-rentier senza valore (cioè senza affitto) per inquadrare il modo in cui pensano a come funzionano le economie.

 

Questa narrazione esclude la considerazione di come il debito polarizzi le economie crescendo esponenzialmente all'interesse composto. Dalla logica economica tradizionale è escluso anche il classico contrasto tra credito produttivo e improduttivo e investimento, e la relativa distinzione tra reddito da lavoro (salari e profitti, le principali componenti del valore) e reddito da lavoro (rendita economica).

 

Al di là di questa campagna ideologica, la diplomazia neoliberista usa la forza militare, il cambio di regime e il controllo delle principali burocrazie internazionali associate alle Nazioni Unite, al FMI e alla Banca Mondiale – ea una rete più segreta di organizzazioni non governative (ONG) – per impedire ai paesi di ritirarsi dalle attuali regole fiscali pro-rentier e dalle leggi pro-creditori.

 

Gli Stati Uniti hanno preso l'iniziativa nell'uso della forza e nel cambio di regime contro i governi che vorrebbero tassare o limitare in altro modo l'estrazione di rendite.

 

Va notato che pochi dei primi socialisti (ad eccezione degli anarchici) sostenevano la violenza nel perseguimento delle loro riforme. Sono stati gli interessi costituiti, non disposti ad accettare la perdita dei privilegi che sono alla base delle loro fortune, che non hanno esitato a usare la violenza per difendere la loro ricchezza e il loro potere contro i tentativi di riforma per controllare i loro privilegi.

 

Per essere sovrane, le nazioni devono creare un'alternativa che consenta loro di essere responsabili del proprio sviluppo economico, monetario e politico. Ma la diplomazia americana considera qualsiasi tentativo di attuare le necessarie riforme politiche e fiscali e una forte autorità di regolamentazione del governo come una minaccia esistente al controllo degli Stati Uniti sulla finanza e sul commercio internazionale.

 

Ciò solleva la questione se sia possibile realizzare riforme e un'economia pubblica forte senza guerre. È naturale che i paesi si chiedano se possono raggiungere la sovranità economica senza una rivoluzione, come l'Unione Sovietica, la Cina e altri paesi che hanno combattuto per porre fine al loro dominio da parte dei loro proprietari terrieri e creditori sostenuti dall'estero.

 

L'unico modo per proteggere la sovranità economica dalle minacce militari è quello di unirsi a un'alleanza per il sostegno reciproco, dal momento che i singoli paesi possono essere isolati come lo sono stati Cuba, Venezuela e Iran – o distruttivi, come la Libia.

 

Come diceva Benjamin Franklin, "Se non restiamo uniti, ci impiccheremo separatamente".

 

Gli scrittori americani caratterizzano il tentativo di altri paesi di unirsi per raggiungere la sovranità economica come una guerra di civiltà. Mentre questa è davvero una competizione di civiltà, sono gli Stati Uniti ei loro alleati che stanno conducendo l'aggressione, contro i paesi che cercano di ritirarsi da un sistema che ha fornito agli Stati Uniti e all'Europa un enorme afflusso di rendite economiche e di servizio del debito dai paesi ospitanti soggetti alla diplomazia sostenuta dagli Stati Uniti.

 

Come il colonialismo finanziario centrato sugli Stati Uniti ha sostituito l'occupazione coloniale europea

 

Dopo la seconda guerra mondiale, l'era del colonialismo degli stati di insediamento ha lasciato il posto al colonialismo finanziario, con l'economia internazionale dollarizzata sotto la guida degli Stati Uniti.

 

Le regole di Bretton Woods, stabilite nel 1945, hanno permesso alle multinazionali di tenere le rendite economiche per la terra, le risorse naturali e le infrastrutture pubbliche fuori dalla portata fiscale nazionale. I governi sono stati ridotti al ruolo di agenti di riscossione per i creditori stranieri e di protettori degli investitori stranieri dai tentativi democratici di tassare la ricchezza dei rentier .

 

Gli Stati Uniti sono stati in grado di armare il commercio mondiale monopolizzando le esportazioni di petrolio attraverso le compagnie petrolifere statunitensi e alleate (le Sette Sorelle), mentre il protezionismo agricolo degli Stati Uniti e dell'Europa e la politica di "aiuto" della Banca Mondiale hanno guidato i paesi in deficit alimentare a concentrarsi sulle colture delle piantagioni tropicali invece che sul grano per nutrirsi.

 

L'accordo di libero scambio NAFTA del 1994 del presidente Bill Clinton ha sommerso il mercato casalingo con esportazioni agricole statunitensi a basso prezzo (altamente sovvenzionate da un forte sostegno governativo). La produzione messicana di cereali è crollata, lasciandola dipendente dal cibo.

 

Per impedire ai governi di tassare o addirittura multare gli investitori stranieri per ottenere il risarcimento dei danni ai loro paesi, gli odierni poteri di rendita hanno creato tribunali per la risoluzione delle controversie investitore-stato (ISDS) che richiedono ai governi di risarcire gli investitori stranieri per l'aumento delle tasse o l'imposizione di regolamenti che riducono il reddito di proprietà straniera. (Fornisco i dettagli di questo nel capitolo 7 del mio libro del 2022 Il destino della civiltà.)

 

Questo sistema blocca la sovranità nazionale, anche impedendo ai paesi ospitanti di tassare la resa economica delle loro terre e delle risorse naturali di proprietà degli stranieri. L'effetto è quello di rendere queste risorse parte dell'economia della nazione investitrice, non la loro. (La compagnia petrolifera saudita Aramco, per esempio, non era un'affiliata corporativamente distinta, ma una filiale della Standard Oil di New York (ESSO). Questa sottigliezza legale significava che le sue entrate e le sue spese erano consolidate nel bilancio statunitense della società madre. Ciò le ha permesso di ricevere un credito d'imposta per la "depletion indennità" per il petrolio, rendendo la società effettivamente esente dall'imposta sul reddito degli Stati Uniti, anche se era il petrolio saudita ad essere esaurito).

 

 

Altre nazioni permisero agli Stati Uniti di dettare l'ordine del secondo dopoguerra, promettendo generosi aiuti per sostenere il libero scambio, la pace e la sovranità nazionale post-coloniale, come enunciato nella Carta delle Nazioni Unite. Ma gli Stati Uniti hanno speperato la loro ricchezza in spese militari all'estero e dipendenza dalla ricchezza finanziaria in patria.

 

Ciò ha lasciato il potere postindustriale dell'America basato principalmente sulla sua capacità di danneggiare altri paesi con il caos se non accettano l'"ordine basato sulle regole" degli Stati Uniti progettato per ottenere un tributo da loro.

 

Gli Stati Uniti impongono tariffe protezionistiche e quote di importazione a piacimento, e sovvenzionano l'agricoltura e le tecnologie chiave come potenziali monopoli globali dell'alta tecnologia, mentre vietano ad altri paesi di attuare tali politiche "socialiste" o "autocratiche" per diventare più competitivi. Il risultato è un doppio standard in cui l'"ordine basato sulle regole" degli Stati Uniti (le proprie regole) sostituisce l'adesione al diritto internazionale.

 

La politica statunitense di sostegno dei prezzi agricoli avviata sotto Franklin D. Roosevelt negli anni '30 fornisce un buon esempio di due pesi e due misure. Ha reso l'agricoltura il settore più fortemente sovvenzionato e protetto. È diventato il modello per la politica agricola comune (PAC) della Comunità economica europea, introdotto nel 1962.

 

Tuttavia, la diplomazia statunitense si oppone ai tentativi di altri paesi, in particolare dei paesi del Sud del mondo, di imporre i propri sussidistici e quota di importazione volte a raggiungere l'autosufficienza nella produzione alimentare di base, mentre i "prestiti di aiuto" degli Stati Uniti e la Banca Mondiale hanno (come indicato sopra) sostenuto l'esportazione di colture di regioni tropicali da parte dei paesi del Sud del mondo con prestiti per il trasporto e lo sviluppo dei porti. La politica degli Stati Uniti si è opposta all'agricoltura a conduzione familiare e alla riforma agraria in tutta l'America Latina e in altri paesi del Sud del mondo, spesso con la violenza.

 

Si muove verso un ordine mondiale multipolare

 

Non sorprende che, dal momento che la Russia è stata a lungo il principale avversario militare degli Stati Uniti, abbia preso l'iniziativa nella protesta contro l'ordine unipolare degli Stati Uniti.

 

Sostenendo un'alternativa multipolare all'ordine neoliberista degli Stati Uniti nel giugno 2025, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha descritto la sottomissione economica post-coloniale dei paesi che hanno raggiunto l'indipendenza politica dal dominio colonialista nel 1919 esimo e 20 esimo secoli, ma che ora si trovano di fronte al prossimo compito necessario per completare la loro liberazione:

 

I nostri amici africani prestano sempre più attenzione al fatto che le loro intere economie sono ancora in gran parte basate sul sottrazionamento delle risorse naturali a questi paesi. In realtà, tutto il valore aggiunto è prodotto e intascato dalle ex metropoli occidentali e dagli altri membri dell'Unione Europea e della NATO.

 

 

L'Occidente sta utilizzando sanzioni unilaterali illegali, che diventano sempre più foriere di un attacco militare, come è accaduto in Jugoslavia, Iraq e Libia e sta accadendo ora in Iran, così come gli strumenti della concorrenza sleale, avviando guerre tariffarie, sequestrando beni sovrani di altri paesi e approfittando del ruolo delle loro valute e dei loro sistemi di pagamento. L'Occidente stesso ha di fatto seppellito il modello di globalizzazione, che ha sviluppato dopo la Guerra Fredda per promuovere i propri interessi.

 

Marco Rubio ha fatto lo stesso punto nelle audizioni al Senato degli Stati Uniti per confermarlo come Segretario di Stato di Donald Trump, spiegando che "l'ordine globale del dopoguerra non è solo obsoleto; Ora è un'arma usata contro di noi".

 

Violando le regole del commercio estero e degli investimenti che gli stessi Stati Uniti hanno dettato nel 1945, e l'ennesimo esempio di Washington che ricorre all'"ordine basato sulle regole" delle proprie regole, le tariffe unilaterali del presidente Trump miravano sia a spostare i costi militari della Nuova Guerra Fredda su altri paesi, che dovrebbero acquistare armi americane e fornire prestazioni per procura, e rilanciare la potenza industriale perduta degli Stati Uniti costringendo i paesi a delocalizzare le industrie negli Stati Uniti ea permettere alle aziende statunitensi di estrarre rendite di monopolio controllando le principali tecnologie emergenti.

 

Gli Stati Uniti mirano a imporre diritti di monopolio e relativi privilegi di rendita a loro favorevoli in modo univoco al commercio e agli investimenti di tutto il mondo. La diplomazia "America First" di Trump richiede che altri paesi conducano le loro relazioni commerciali, di pagamento e di debito in dollari USA, invece che nelle loro valute.

 

Lo "stato di diritto" degli Stati Uniti è quello che consente alle richieste unilaterali degli Stati Uniti di imporre sanzioni commerciali e finanziarie che dettano come e con chi i paesi stranieri possono commerciare e investire. Sono minacciati dal caos economico e dalla confisca delle loro riserve in dollari se non boicottano le relazioni commerciali e di investimento con la Russia, la Cina e altri paesi che rifiutano di sottomettersi al controllo degli Stati Uniti.

 

La leva degli Stati Uniti per ottenere queste concessioni estere non è più la leadership industriale e la forza finanziaria, ma la loro capacità di causare il caos per altri paesi. Affermando di essere la nazione indispensabile, la capacità degli Stati Uniti di interrompere il commercio sta ponendo fine al loro precedente potere monetario e diplomatico internazionale.

 

Quel potere originariamente si basava sulle riserve auree monetarie degli Stati Uniti nel 1945, sul suo status di nazione creditrice e più grande economia industriale e, dopo il 1971, sulla sua egemonia del dollaro, derivante in gran parte dal fatto che il suo mercato finanziario era il più sicuro per le altre nazioni per detenere le loro riserve monetarie ufficiali.

 

L'inerzia diplomatica creata da questi precedenti vantaggi non riflette più la realtà del 2025. Ciò che i funzionari statunitensi hanno è la capacità di interrompere il commercio mondiale, le catene di approvvigionamento e gli accordi finanziari, incluso il sistema SWIFT per i pagamenti internazionali.

 

La confisca da parte degli Stati Uniti e dell'Europa di 300 miliardi di dollari di depositi monetari russi ha oscurato la reputazione dell'America per la sicurezza finanziaria, mentre i suoi cronici deficit commerciali e della bilancia dei pagamenti minacciano di sconvolgere il sistema monetario internazionale e il libero scambio che l'hanno resa il principale beneficiario dell'ordine mondiale 1945-2025.

 

 

In linea con il principio di sovranità nazionale e di non interferenza negli affari interni di altri paesi che è alla base della creazione delle Nazioni Unite (il principio fondamentale del diritto internazionale fondato sulla Pace di Westfalia del 1648), il ministro degli Esteri russo Lavrov ha descritto (nel suo discorso sopra citato) la necessità "di stabilire meccanismi di commercio estero [che] l'Occidente non sarà in grado di controllare, come i corridoi di trasporto, i sistemi di pagamento alternativi e le catene di approvvigionamento".

 

Come esempio di come gli Stati Uniti hanno paralizzato l'Organizzazione Mondiale del Commercio, che avevano creato sulla base del libero scambio in un momento in cui l'America era la prima potenza mondiale per le esportazioni, ha spiegato:

 

Quando gli americani si sono resi conto che il sistema globalizzato che avevano creato – un sistema costruito sulla concorrenza leale, sui diritti di proprietà inviolabili, sulla presunzione di innocenza e principi simili, e che aveva permesso loro di dominare per decenni – aveva iniziato a beneficiare anche i loro rivali, in primo luogo la Cina, hanno preso provvedimenti drastici.

 

Quando la Cina ha iniziato a superarli sul proprio terreno e secondo le proprie regole, Washington ha semplicemente bloccato l'organo d'appello dell'OMC. Privandolo artificialmente del quorum, hanno reso inattivo questo meccanismo chiave di risoluzione delle controversie, che rimane tale fino ad oggi.

 

 

Gli Stati Uniti sono stati in grado di bloccare l'opposizione straniera alle loro politiche nazionaliste avendo potere di veto alle Nazioni Unite, al FMI e alla Banca Mondiale. Anche senza tale potere, i diplomatici statunitensi sono stati in grado di impedire alle organizzazioni delle Nazioni Unite di agire indipendentemente dai desideri degli Stati Uniti, rifiutandosi di nominare leader o giudici non principalmente fedeli alla politica estera degli Stati Uniti.

 

L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), incaricata di tenere sotto controllo la proliferazione nucleare, è il caso più recente e noto. L'Iran ha pubblicato documenti che dimostrano che il leader dell'agenzia Rafael Grossi ha fornito all'intelligence statunitense e israeliana i nomi degli scienziati iraniani che sono stati uccisi ei dettagli dei siti di raffinazione nucleare iraniani che sono stati bombardati.

 

Il veto degli Stati Uniti ha impedito al Consiglio di Sicurezza dell'ONU di condannare gli attacchi israeliani contro la popolazione palestinese. E quando la Corte penale internazionale (CPI) ha presentato accusa contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per aver commesso crimini di guerra e crimini contro l'umanità in un genocidio contro i palestinesi , i funzionari statunitensi hanno imposto sanzioni alla CPI e hanno chiesto la rimozione del procuratore.

 

Il mondo non deve più essere governato dal diritto internazionale, ma da regole unilaterali degli Stati Uniti, soggette a bruschi cambiamenti a seconda delle vicissitudini del potere economico o militare americano (o della sua perdita).

 

Come ha descritto il presidente russo Vladimir Putin in questo nuovo stato di cose nel 2022, "i paesi occidentali dicono da secoli che portano libertà e democrazia alle altre nazioni", eppure il "mondo unipolare è intrinsecamente antidemocratico e non libero; è falso e ipocrita in tutto e per tutto".

 

Iscriviti alle nuove colonne

L'immagine che gli Stati Uniti hanno di sé descrive la loro lunga posizione dominante nel mondo come un riflesso della democrazia, del libero mercato e dell'uguaglianza di opportunità che ha permesso alla sua élite di potere, a loro avviso, di acquisire il proprio status essendo i membri più produttivi dell'economia, attraverso la gestione e l'allocazione del risparmio e del credito.

 

La realtà è che gli Stati Uniti sono diventati un'oligarchia di rendita , sempre più ereditaria. Le fortune dei suoi membri stanno facendo principalmente acquisendo beni che producono rendite (terre, risorse naturali e monopoli) su cui realizzano plusvalenze, mentre pagano la maggior parte della loro rendita come interessi ai loro banchieri, che finiscono con gran parte di queste rendite e sono diventati la classe dirigente dirigente della nuova oligarchia.

 

Sommario

 

Il vero conflitto sul tipo di sistema economico e politico che avrà la Maggioranza Globale sta appena guadagnando slancio.

 

I paesi del Sud del mondo e altri paesi sono stati spinti così profondamente dal debito che sono stati costretti a vendere le loro infrastrutture pubbliche per pagarne le spese di trasporto. Recuperare il controllo delle loro risorse naturali e delle infrastrutture di base richiede il diritto fiscale di imporre una tassa sulla rendita economica sulla loro terra, sulle risorse naturali e sui monopoli, così come il diritto legale di recuperare i costi di bonifica ambientale causa dalle compagnie petrolifere e minerarie straniere e di attuare i costi di bonifica finanziaria ( cancellazioni e cancellazioni) dell'onere del debito estero imposto dai creditori che non si sono assunti la responsabilità di garantire che i loro prestiti possano essere pagati nelle condizioni esistenti.

 

La retorica evangelistica degli Stati Uniti descrive l'imminente frattura politica ed economica dell'economia mondiale come uno "scontro di civiltà" tra democrazie (cioè paesi che sostengono la politica degli Stati Uniti) e autocrazie (cioè nazioni che funzionano in modo indipendente).

 

Sarebbe più accurato descrivere questa frattura come una lotta degli Stati Uniti e dei suoi alleati europei e di altri paesi occidentali contro la civiltà, supponendo che la civiltà comporti, come sembra che dover comportare, il diritto sovrano dei paesi di emanare le proprie leggi e sistemi fiscali a beneficio delle proprie popolazioni all'interno di un sistema internazionale che ha un insieme comune di regole e valori di base.

 

Ciò che gli ideologi occidentali chiamano democrazia e libero mercato si è rivelato essere un aggressivo imperialismo finanziario dei rentier . E ciò che chiamano autocrazia è un governo abbastanza forte da prevenire la polarizzazione economica tra una classe di rentier super-ricchi e una popolazione impoverita in generale, come sta accadendo all'interno delle stesse oligarchie occidentali.

 

 

 

Sfatare la propaganda israeliana

in tempi di genocidio.

Unz.com - Paul de Rooij – (23 luglio 2025) – ci dice:

 

Viviamo in tempi interessanti ma brutali. È evidente che i miti stanno mordendo la polvere con narrazioni di lunga data che si dissolvono quando vengono esposte alla dura e sanguinosa realtà. In nessun luogo questo è più evidente che con tutti i miti che hanno sostenuto Israele per molti decenni. Israele è stato dipinto come un piccolo paese fragile ma resiliente che vive in un "cattivo vicinato". Ma ora, date le incessanti guerre di Israele, gran parte di questa mitologia viene gettata via; non è più necessario quando l'arroganza, l'arroganza e il sadismo guidano l'ethos israeliano. L'immagine del piccolo Davide sta cedendo il passo a una creatura vendicativa e genocida infusa con un pizzico di Antico Testamento.

 

Di seguito è riportata una discussione su alcuni dei miti che crollano. I miti sono costruiti su narrazioni che a loro volta sono costruite su parole descrittive. Gran parte della discussione è incentrata sul chiarire la natura ingannevole delle parole, che a sua volta esporrà le false narrazioni.

 

Marmaglia davvero.

 

L'esercito è venerato in Israele e si fanno molti sforzi per glorificare l'esercito; Ci sono festival con cantanti, palloncini e pon pon blu e bianchi a bizzeffe. Le ragazze ebree americane hanno le vertigini quando incontrano i soldati abbronzati e sorridenti. Naturalmente, se si glorifica l'esercito, allora tutte le unità possono essere solo "d'élite"; anche al soldato più umile viene dato il grado di sergente; E naturalmente devono essere "i più morali" del mondo. È anche conosciuta con il suo acronimo incongruo: IDF.

 

Confrontate l'immagine glamour dell'esercito israeliano con le sue azioni a Gaza, in Cisgiordania e oltre. I cecchini israeliani stanno prendendo di mira i bambini – punti extra per le donne incinte (si può anche acquistare una maglietta con il logo "un colpo, due uccisioni"). I soldati applaudono quando fanno saltare in aria ospedali, università, moschee, scuole,.... non è un segreto, è tutto visibile nei video di Telegram o nei telegiornali di Al_Jazeera. A peggiorare le cose, il GHF, il cosiddetto gruppo "umanitario" israeliano, distribuisce cibo e acqua a Gaza oggi in modo tale da concentrare i rifugiati, per poi prenderli di mira.I soldati stanno saccheggiando ovunque, e anche un'unità è stata istituita con l'esplicita intenzione di saccheggiare le aree che hanno conquistato. Il saccheggio è tollerato ovunque, e fa anche parte delle sue tattiche sul terreno.

 

L'esercito israeliano è impegnato in un genocidio e non nasconde il fatto. Gruppi di soldati impegnati in danze estatiche che cantavano "morte all'Amalek" - un termine biblico per indicare colui che deve essere ucciso in massa; comprese le donne ei bambini. All’inizio di ottobre 2023, l'esercito israeliano ha messo in tournée un veterano di 95 anni dei famigerati massacri del 1948 per tenere una lezione ai soldati. Vestito con un'uniforme militare, si è impegnato in alcuni discorsi motivazionali: "Siate trionfanti e finiteli e non lasciare indietro nessuno. Cancella il loro ricordo. Cancella loro, le loro famiglie, le loro madri ei loro figli. Questi animali non possono più vivere". Le dichiarazioni dei rabbini ufficiali dell'esercito sono ancora peggiori. E non si può dimenticare la dichiarazione di Yoav Gallant (ex Ministro della Difesa): "Ho ordinato un assedio totale della Striscia di Gaza. Non ci sarà elettricità, né cibo, né carburante, tutto è chiuso. Stiamo combattendo contro animali umani e agiamo di conseguenza".

 

L'aviazione israeliana sgancia regolarmente bombe di grandi dimensioni nel mezzo di campi profughi densamente popolati. Secondo Euromed, il numero totale di bombe sganciate su Gaza equivale a tutte le bombe sganciate su diverse grandi città durante la Seconda Guerra Mondiale. E per non sprecare bombe, gli aerei da guerra israeliani che non riuscirono a sganciare i loro ordigni in Iran durante l'attacco del giugno 2025 ricevettero l'ordine di bombardare Gaza. Anche gli israeliani non perdono mai l'occasione di trarre profitto da tali eventi: si riversano nella zona di confine per sedersi sui divani e assistere allo spettacolo dei bombardamenti. Questi turisti della guerra devono pagare un extra per un cappuccino.

 

Il sadismo israeliano non fa che aumentare; Ogni giorno deve esserci un nuovo giro di vite: non si accontenta di bombardare o sparare ai civili. L'ultimo ordine militare israeliano è che d'ora in poi ai palestinesi non sarà permesso fare il bagno in mare. Cecchini israeliani, navi da guerra... prenderanno di mira i civili che entrano in mare. Un video di Telegram mostra un soldato israeliano esultante che usa bombe da mortaio per colpire i civili seduti su una spiaggia.

 

Un tempo l'esercito israeliano era ben organizzato e i soldati operavano sulla base di ordini rigorosi. Oggi, il marciume etico si è diffuso a tutti i livelli. Ufficiali e soldati di grado inferiore uccidono, rubano e torturano ovunque. I soldati commettono crimini efferati sotto gli occhi di tutti, eppure i colpevoli si aspettano la totale impunità.

 

In poche parole: l'esercito israeliano non può più essere definito un esercito, ma deve essere descritto per quello che in realtà è: una marmaglia criminale.

 

Il modo israeliano di fare la guerra.

 

Agli israeliani piace dire che "vivono in un brutto quartiere". In realtà, è così grave che Israele ha bombardato la maggior parte dei paesi vicini numerose volte e ha tentato di uccidere la maggior parte della leadership di quei paesi.

Gli "attacchi di decapitazione" sono considerati un grande successo e l'ennesima prova dell'astuzia e dell'abilità israeliane. Un altro bersaglio sono i potenziali o effettivi negoziatori. L'esercito israeliano ha assassinato diversi negoziatori in Libano, Gaza, Teheran (Ismael Haniyeh), e durante l'attacco del giugno 2025 contro l'Iran, anche il principale negoziatore con gli americani è stato assassinato. E poi Israele dichiara "cessate il fuoco" che impongono condizioni alle vittime, ma Israele continua a uccidere e bombardare: ci sono state oltre 1.000 violazioni del cosiddetto cessate il fuoco in Libano. Droni e aerei da guerra sorvolano il cielo senza riguardo per alcun cessate il fuoco dichiarato. Forse tutto ciò non sorprende, dato il disprezzo ufficiale di Israele (in particolare di Netanyahu) per la "pace", considerata una parolaccia; preferiscono la "gestione del conflitto". I cessate il fuoco servono semplicemente a dare il tempo all'esercito israeliano di riorganizzarsi e poi bombardare e uccidere come al solito.

 

La brutalità dell'esercito israeliano ha persino nomi pomposi come la “Dottrina Dahiya”.

Si riferisce alla distruzione del quartiere di Dahiya a Beirut nel 2006: si tratta di un livello sproporzionato di violenza "in risposta" all'ostinazione di Hezbollah a resistere all'attacco israeliano. E naturalmente, gli israeliani giustificano tutto questo cercando di ristabilire la "deterrenza", che è un altro concetto militare fraudolento.

 

Ma poi l'esercito israeliano applica altre dottrine fraudolente e moralmente riprovevoli, ad esempio la direttiva Annibale. Questa direttiva ordina all'esercito israeliano di uccidere gli ebrei israeliani che potrebbero essere stati catturati da palestinesi o altri nemici. I funzionari preferiscono uccidere gli israeliani piuttosto che farli prendere in ostaggio. Infatti, circa la metà dei civili israeliani uccisi il 7 ottobre 2023 sono stati uccisi dall'esercito israeliano.

 

L'esercito israeliano giustifica le sue azioni perché è "in guerra". La resistenza a Gaza non ha carri armati, aerei, ecc. Quindi l'esercito meglio equipaggiato al mondo sta attaccando una popolazione per lo più indifesa; forse è un po' esagerato definirla una "guerra". Norman Finkelstein, il grande storico, una volta sostenne lo stesso concetto e suggerì che gli attacchi israeliani "tagliare l'erba del prato" dovessero essere definiti "massacri". Questa è una descrizione molto più accurata e concisa; Nell'attuale contesto storico, "azioni genocide" è forse più appropriato.

 

Gli abusivi lo sono davvero.

 

Un mito che circondava i primi coloni israeliani divenne presto pervasivo. I coraggiosi pionieri abbronzati stavano "facendo fiorire il deserto" trasmettendo l'idea che stessero semplicemente prendendo possesso di terre vuote e improduttive. Il termine che accompagnava questo mito era che gli intrusi ebrei fossero "coloni" – un altro termine piuttosto neutro che non ha alcuna associazione con la popolazione nativa che erano venuti a scacciare. Per un certo periodo, mentre la vita comunitaria aveva un fascino romantico, i coloni vivevano nei kibbutz. I giovani europei accorrevano in massa per sperimentare questa esperienza, solo per scoprire un quadro meno affascinante, spesso caratterizzato da corruzione e abusi sessuali.

 

Dopo gli anni '40, il programma di pulizia etnica vide centinaia di città e villaggi palestinesi rasi al suolo o semplicemente occupati. Molti israeliani occuparono le case e si impossessarono persino di mobili, tappeti, ecc. L'occupazione delle case è un progetto in corso, con usurpatori fanatici che utilizzano tecnologie di mappatura avanzate per colpire le abitazioni, soprattutto a Gerusalemme Est. Mentre una famiglia palestinese è fuori casa per svolgere le normali faccende quotidiane, al suo ritorno scopre che la sua casa è stata occupata, ed è impossibile espellere gli abusivi perché la polizia si schiera dalla loro parte.

 

Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 si verificò un'ondata di confische di terre in Cisgiordania e la costruzione di "insediamenti" sulle colline. I veri fanatici si diressero ad Al Khalil/Hebron per impossessarsi di case, alberghi e altri edifici. Hanno persino iniziato a chiudere le strade per poter raggiungere indisturbati la moschea di Ibrahimi, anch'essa usurpata dagli zeloti. L'obiettivo degli zeloti è rubare continuamente le case e rendere intollerabile la vita dei palestinesi comuni.

 

Altri insediamenti furono costruiti come sobborghi di Gerusalemme o come città dotate di tutti i servizi a tariffe agevolate. Strade appositamente costruite in stile "apartheid" collegavano questi insediamenti alle principali città israeliane, ma miravano anche a recidere i legami tra le comunità palestinesi. E sebbene gli abitanti di questi luoghi siano ritratti come semplici abitanti delle periferie, spesso si scontrano con i palestinesi quando cercano di annettere ulteriore terra. Sebbene annessione sia un termine così neutro, nasconde la violenza esercitata dagli abitanti delle periferie per raggiungere i loro obiettivi. Gli ebrei arrivati di recente dal Venezuela cercarono di espandere i confini del loro sviluppo e chiesero agli zeloti di fare il lavoro sporco e violento.

La condizione per questo aiuto era che i nuovi arrivati partecipassero anche allo sfratto violento e all'usurpazione dei vicini territori palestinesi. Anche gli abitanti dei sobborghi partecipano alla violenza; i soldati sono pronti a proteggere gli usurpatori.

 

È importante evitare un linguaggio contaminato dalla propaganda e usare parole che descrivano chiaramente una realtà e i relativi rapporti di potere. Per questo motivo, molte parole richiedono una descrizione alternativa. Il termine "colono" richiede una sostituzione più accurata, e il termine "abusivo" sarebbe certamente una descrizione più appropriata e accurata. È ora di smetterla di chiamare "coloni" i giovani armati e violenti che molestano e brutalizzano i palestinesi in Cisgiordania!

 

Dov'è finito il "corretto"?

 

Israele è sempre stato un paese con confini flessibili e in espansione. Eppure, quando gli faceva comodo, facevano una distinzione tra "Israele vero e proprio" e le aree occupate. L'implicazione era che ci poteva essere negoziato per quanto riguarda le aree occupate, non ci poteva essere negoziato su nulla in Israele – questa era una terra concessa, e non c'era nulla di cui parlare. E le aree "vere e proprie" si sono ampliate! Dopo le guerre del 1948, 1967, 2006... i confini di Israele "propriamente detti" si espansero per incorporare la terra appena rubata.

Ciò che l'attuale serie di guerre ha rivelato è che non si parla più di "Israele vero e proprio", e la ragione di ciò è che Israele si sta espandendo in questo momento, rubando terre in Libano, Siria, Gaza e Cisgiordania. Mentre i confini continuano ad espandersi, il "corretto" non ha incorporato la terra appena usurpata.

 

Una caratteristica del concetto di "Israele propriamente detto" è che Israele desidera avere zone cuscinetto o terra di nessuno tra i suoi confini "riconosciuti" e i suoi vicini. Ma le zone cuscinetto devono trovarsi su suolo libanese o siriano; il cuscinetto non è mai sul lato israeliano. L'esercito israeliano ha creato una terra di nessuno al confine con Gaza, ma tutti i terreni spianati e gli acri irrorati di erbicidi si trovano sul lato palestinese del confine imposto militarmente. E se l'ONU ritiene di dover condurre pattugliamenti militari per salvare la faccia, allora può difendere Israele rimanendo nella "zona cuscinetto" libanese; l'UNIFIL non dovrebbe nemmeno sognarsi di rimanere proprio sul confine o di permettere ai suoi soldati di attraversare il confine per entrare in Israele e concedersi un po' di riposo e riposo.

 

Mai più?

 

Tutte le società occidentali sono state indottrinate con la mitologia dell'Olocausto; un ritornello costante è stato "mai più". Giusto. Ma se abbiamo imparato qualche lezione, allora questo slogan dovrebbe applicarsi a tutti; dovrebbe recitare "Mai più per tutti". La popolazione di Gaza non dovrebbe certo essere vittima di un genocidio oggi, eppure non c'è dubbio che sia esattamente ciò che sta accadendo. Una rapida occhiata ai cosiddetti "centri di studi sull'Olocausto" in tutto il mondo rivela che sono rimasti in silenzio durante questo periodo: sono immersi nello studio degli anni '40; non sembrano esserci insegnamenti per la situazione attuale. Uno di questi centri presenta sul suo sito web un ampio slogan "Trova la memoria; Trova l'umanità", eppure (luglio 2025) non ha assolutamente nulla da dire sul genocidio di Gaza.

Riguarda solo la memoria selettiva e l'umanità.

 

I pogrom erano violenti attacchi contro un gruppo religioso o etnico nell'Impero russo e venivano solitamente descritti come crimini di natura criminale. Eppure, ancora oggi, giovani ebrei israeliani armati invadono regolarmente villaggi e città palestinesi e brutalizzano o uccidono la popolazione nativa. Se in passato la violenza era considerata intollerabile, perché oggi si tace sui pogrom in corso in Cisgiordania?

 

Attento a ciò che desideri.

 

Diversi cosiddetti influencer, le creature spregevoli che appaiono su TikTok/Instagram, ecc., hanno invocato il genocidio a Gaza. Uno degli influencer è arrivato al punto di affermare che se ci fosse stato un pulsante per liberare tutti i palestinesi, avrebbe premuto il pulsante.

Gli appelli al genocidio si trovano comunemente anche sul podio della Knesset. La moglie di un soldato israeliano, ha gridato istericamente dal podio di non lasciare che il sacrificio dello sforzo del marito (dover fare gli straordinari) fosse sprecato, e quindi "non fermarsi prima..." l'esercito israeliano stermina tutti i palestinesi.

 

La società israeliana è piuttosto distorta e viene costantemente interrogata su ogni sorta di questioni insolite. Una delle domande più recenti è stata: "I bambini palestinesi di Gaza sono innocenti?". Il 75% degli intervistati ha risposto "no". In un discorso motivazionale tenuto ai soldati in procinto di invadere Gaza, un alto ufficiale ha anche affermato: "I bambini non sono innocenti" – questo in linea con l'editto del Deuteronomio di uccidere donne e bambini.

 

Dopo la prima udienza su Gaza tenutasi presso la Corte Internazionale di Giustizia (26 gennaio 2024), durante una manifestazione a Londra, decine di contro-manifestanti, con mantelli con la bandiera israeliana, gridavano "nessun cessate il fuoco". A quel punto, diversi ospedali e università erano già stati distrutti. È questo che i contro-manifestanti volevano continuare?

 

Forse un esperimento mentale dimostrerà l'estrema ipocrisia di questi influencer e contro-manifestanti. Immaginate che un influencer palestinese chieda che venga creato un pulsante per sbarazzarsi di tutti gli ebrei israeliani, o che un politico palestinese pronunci una dichiarazione simile. Quale pensate che sarebbe la reazione? L'ipocrisia più grande è quella degli ebrei che si inchinano alla sola menzione dell'Olocausto per invocare il genocidio contro i palestinesi.

 

Mentre la polizia londinese non ha fatto nulla per reprimere i contro-manifestanti che gridavano sostegno al genocidio, reprime attivamente le dichiarazioni filo-palestinesi contro il genocidio! In un video recente, la polizia scozzese sta persino strappando le bandiere palestinesi.

E negli Stati Uniti, Trump sta di fatto sopprimendo tutte le proteste e i commenti contro la brutalità israeliana, etichettandoli come antisemitismo.

 

Il mio santo contro il tuo santo.

 

Dal 2023 sono state rase al suolo circa mille moschee e diverse chiese.

Alcune delle moschee/chiese erano vecchie di secoli e potevano essere considerate siti del patrimonio culturale – naturalmente, non hanno ricevuto un marchio UNESCO perché Israele ha bloccato tali designazioni.

I media tendono a ignorare la distruzione delle moschee o si propongono alle giustificazioni israeliane per la loro distruzione. Le poche chiese cristiane bombardate a Gaza hanno suscitato menzione, e dopo il bombardamento di una chiesa cattolica anche Papa Leone XIV ha dichiarato che "era profondamente rattristato..." dalla perdita di vite umane.

Ciò che rende memorabile il commento del Papa è il fatto che non abbia menzionato che a bombardare la chiesa sia stato Israele. Le bombe anonime sembrano cadere dal cielo.

 

Mentre la distruzione intenzionale di luoghi santi o moschee palestinesi non sembra meritare alcuna menzione, quando una sinagoga viene danneggiata, ciò suscita un forte clamore. Ma per sottolineare il doppio standard, l'istituzione di una sinagoga, o il presunto ritrovamento di un riferimento a una tomba o a un semplice luogo di soggiorno di un noto rabbino, allora gli ebrei israeliani lo considerano una rivendicazione territoriale. Così, un intraprendente studioso religioso trovò un riferimento a una tomba del rabbino Ashi in Libano, e questo divenne una rivendicazione territoriale.

Gli israeliani approfittano di qualsiasi giustificazione per rubare altra terra, per quanto fragile possa essere la rivendicazione su di essa.

 

Per favore, badate al loro comfort.

 

Le numerose guerre che Israele ha recentemente condotto hanno indignato molti in tutto il mondo, dando origine a manifestazioni e simili. Eppure, la preoccupazione frequente dei media riguarda il "comfort" degli ebrei che assistono alle manifestazioni! Sebbene Israele stia conducendo un genocidio, gli ebrei dovrebbero sentirsi a loro agio e non essere ricordati di eventi sordidi. Persino una vendita di dolci destinata a raccogliere fondi per Gaza è stata ritenuta un ostacolo al benessere degli ebrei.

 

I sudafricani bianchi residenti in Europa si sono forse opposti alle manifestazioni anti-apartheid perché li mettevano a disagio? Poche probabilità! Tuttavia, nel contesto attuale, diversi governi hanno nominato degli "ambasciatori dell'antisemitismo" che si impegneranno a vietare manifestazioni o manifestazioni di sostegno ai palestinesi. Forse si potrebbe sostenere che i sostenitori del genocidio israeliano a Gaza o dell'attacco immotivato contro l'Iran dovrebbero sentirsi a disagio.

 

I valori occidentali e Israele.

 

Si parla molto di "valori occidentali", presumibilmente libertà di parola, associazione, rispetto dello stato di diritto e rispetto degli immigrati. Questi valori sono ciò che rende l'Europa un "giardino" e ogni altro luogo una "giungla".

Questi valori sono stati utilizzati anche per giustificare il proseguimento dell'assistenza dell'UE all'Ucraina e quindi la guerra. La Russia è stata invariabilmente castigata per non aver osservato le "norme occidentali". Ma, quando si tratta di genocidio di Israele e delle sue tendenze violente, gli stessi insopportabili politici tacciono o sono conniventi nell'inviare armi e assistenza a Israele.

 

L'Europa dovrebbe assorbire enormi flussi migratori, eppure Israele impone una politica migratoria discriminatoria: solo gli ebrei possono presentare domanda. Le incessanti guerre di Israele stanno creando flussi migratori che inevitabilmente finiscono in Europa, e nessun funzionario europeo sembra disposto a sottolinearlo. Ciò a cui assistiamo invece è che i funzionari europei si recano in Egitto per offrire incentivi all'Egitto affinché accolga i rifugiati palestinesi; qualche anno fa la stessa banda ha offerto diversi miliardi di euro a Erdogan per ridurre i flussi migratori siriani e iracheni.

 

Storia miope.

 

Leggendo i media mainstream si avrebbe l'impressione che la storia palestinese sia iniziata il 7 ottobre 2023. Tutto ciò che è avvenuto prima di allora non sembra meritare di essere menzionato. Tutte le operazioni militari di "taglio dell'erba" non appartengono al passato, sono in un buco nero della memoria. Anche il rapporto Goldstone che documenta i crimini di massa commessi nel 2009 è in un buco nero della memoria. Certo, è troppo aspettarsi che i media mainstream menzionino anche solo fatti storici rilevanti che risalgono a qualche anno fa. I media non riportano la natura ingabbiata di Gaza, circondata da filo spinato e torri di guardia.

 E come ha affermato” Dov Weissglas”, consigliere di “Ariel Sharon”, gli abitanti di Gaza sarebbero tenuti "a dieta" – ovvero, i burocrati israeliani calcolerebbero l'apporto calorico minimo necessario per sopravvivere e permetterebbero che solo questa quantità di aiuti arrivi a Gaza.

 

Attenzione alle nostre parole!

 

Sebbene sia importante usare termini precisi per descrivere la politica dello Stato israeliano, è altrettanto importante che gli attivisti filo-palestinesi modifichino le parole che usano per riferirsi alla realtà attuale. Si scopre che il termine "occupazione" viene usato spesso per descrivere l'esercito israeliano, e persino al punto da essere usato come sinonimo. Allo stesso modo, il termine "apartheid" viene usato senza troppa riflessione, ad esempio "muro dell'apartheid", "strade dell'apartheid", ecc. Sia occupazione che apartheid indicano una coesistenza con la popolazione nativa. Apartheid significava coesistere economicamente, ma vivere separatamente: c'era un'interazione tra neri e bianchi. Il termine "occupazione" suggerisce che sia temporaneo e che tale interazione sia possibile. Ma il genocidio a Gaza indica che Israele preferisce cancellare i palestinesi e porre fine all'occupazione. I tre strateghi che hanno tracciato il percorso del muro costruito in Cisgiordania sono stati espliciti sulla natura temporanea della struttura. Sarebbe rimasto al suo posto per controllare la popolazione palestinese, ma avevano previsto che il muro sarebbe stato rimosso una volta espulsa la popolazione palestinese.

 

C'è un altro problema con la parola "apartheid". Mentre sono stati fatti molti sforzi per dichiarare che Israele era colpevole del "crimine di apartheid", si riferiva solo ai "territori occupati". Lo status di terza classe dei palestinesi che vivono in Israele era innominabile per coloro che redigono il caso legale. L'apartheid era considerato un crimine da un lato della linea, ma andava bene dall'altro lato (in "Israele vero e proprio").

 

Peggio dell'apartheid degli anni '60 in Sudafrica.

 

Il cosiddetto Occidente ha gradualmente adottato sanzioni e disinvestimenti nei confronti del Sudafrica a partire dagli anni '70; L'opinione pubblica aveva già avviato una qualche forma di boicottaggio dei prodotti sudafricani in precedenza. “Ronnie Kasrils”, il grande combattente anti-apartheid e membro dell'”African National Congress”, ha affermato che la situazione attuale per i palestinesi è peggiore di quella vissuta dalla popolazione nera al culmine degli anni oppressivi dell'apartheid.

Mentre i paesi occidentali hanno sanzionato e disinvestito dal Sudafrica a malincuore, ci si chiede quando ci sarà una qualche opposizione ufficiale alle azioni genocide di Israele.

 

Tempi duri per i propagandisti.

 

Gli israeliani e i loro sostenitori si sono impegnati molto a dipingere Israele come un piccolo paese coraggioso che cercava di affermarsi come una storia di successo, circondato da vicini ostili. Gli israeliani venivano dipinti come pionieri che prosperavano nonostante le avversità. I propagandisti che lavoravano per Israele si erano appropriati del vittimismo e giustificavano le azioni di Israele come "autodifesa". Ahimè, tutta questa mitologia è stata rovinata perché la burocrazia israeliana ha scelto di scatenare guerre, espellere la popolazione nativa, commettere un genocidio a Gaza, attaccare l'Iran, attaccare lo Yemen e rubare ancora più terra ai suoi vicini. Ci vuole ben più del rossetto per abbellire questo porco. Oggi la propaganda israeliana si affida a minacce e tecniche di violenza per censurare e imbavagliare il dissenso. Gran parte di ciò avviene attraverso il controllo sui media, che sembra lavorare in tandem con i propagandisti israeliani. Gli studenti che protestano vengono minacciati e persino imprigionati; i giornalisti coscienziosi vengono licenziati...

 

Per tutti i cittadini del mondo morale, il compito è quello di opporsi a tutte le cose orribili che Israele fa ogni giorno, di respingere le loro tristi giustificazioni ("autodifesa"); rifiutare la rappresentazione dei nemici proclamati di Israele (demonizzando Hamas ei palestinesi in generale); rifiutare la rappresentazione dell'esercito israeliano (perché qualcuno dovrebbe voler essere un "alleato" di questo paese?), rifiutare Israele come una tecnocrazia in cui i diritti e lo status sono determinati dal fatto che uno sia ebreo o meno (rifiutare la "democrazia ebraica" se esclude o discrimina un segmento della popolazione; non è molto diverso dalla "democrazia bianca" durante gli anni dell'apartheid in Sud Africa). In molti modi, se ci si appella ai "valori occidentali", il mantra spesso ripetuto dalla burocrazia occidentale, allora si deve anche essere disposti a giudicare le azioni e le istituzioni israeliane con lo stesso standard. Solo perché Israele tiene una parata del gay pride non li rende un faro di valori condivisi. La nostra opposizione può iniziare con atti semplici come sfidare il direttore del nostro supermercato locale perché vendono avocado e arance israeliane; infatti, il boicottaggio contro l'apartheid in Sudafrica è iniziato con il boicottaggio delle loro arance. Ma questi sono piccoli passi in cui è necessaria un'azione più audace: è attesa da tempo.

 

 

 

Trump, la Cina, l'intelligenza artificiale

 e la storia non raccontata dell'economia.

Unz.com -Michael Hudson- (20 luglio 2025) – ci dice:

 

Robinson Erhardt:

 

Michael, hai appena scritto un libro che riscrive la storia finanziaria dell'Occidente dalle Crociate alla Prima Guerra Mondiale, e ci sono molte domande che potrei fare qui solo per iniziare. Ma prima, perché questa storia ha bisogno di essere riscritta? È facile indicare quali principi importanti sono sfuggiti a mille anni di studiosi?

 

Michael Hudson:

 

Non credo di aver scritto affatto la storia della finanza. Ho parlato di cose che sono state tralasciate da quasi tutti gli scrittori.

 

Ricordo che quando ero in prima media o in prima media, dovevamo leggere un libro sui tempi e sui modi medievali, e parlava di cavalieri che partivano per le crociate, proprio come nei film di Hollywood per salvare la Terra Santa, parlava di servitù della gleba e feudalesimo.

 

Ma ciò di cui sto scrivendo è come un settore bancario internazionale sia emerso e abbia preso forma. E come sia finito. In sostanza, sotto il controllo non solo dei governi, ma anche del modo in cui i governi erano organizzati tra monarchie assolute e i loro pesi e contrappesi parlamentari, la politica fiscale interna, la politica fiscale. E quello che ho scoperto è che la dinamica di pianificazione integrativa dell'Europa dall'XI secolo, fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, che è l'arco di tempo del mio libro, è stata fondamentalmente attuata dalla Chiesa cattolica, che ha creato un sistema di controllo sui re e sul rapporto tra re e chiese, a livello nazionale e parlamentare, conferendo un potere di concentrazione nelle mani di re autocratici per scavalcare i parlamenti, ad esempio, scomunicando i sostenitori della Magna Carta in Inghilterra non solo nel 1215 sotto Re Giovanni, ma anche un secolo dopo, quando i Baroni entrarono in guerra, per cercare di limitare la capacità di Giovanni di cantare inni a Enrico III e questo potere che la Chiesa aveva creato sulle persone, gli storici lo chiamano papato imperiale. Fu un tentativo del papato di Roma di controllare tutta la cristianità, in particolare quella di impossessarsi di quello che era stato il centro della cristianità a Costantinopoli: la cristianità ortodossa orientale.

 

E così, ho dovuto farlo prima di poter dedicare del tempo a dire: come è nata una classe bancaria? Dovevo spiegare quale fosse la strategia delle chiese romane nel creare un sistema di controllo su altri regni, come organizzasse le Crociate e come le Crociate lavorassero principalmente contro la Terra Santa. Erano contro gli altri paesi cristiani. Soprattutto contro la Germania che voleva essere indipendente, con il re che nominava i propri vescovi, era contro i Catari e la Crociata Albigese. O la canzone Dominica, Dominica. L'Inquisizione domenicana ha fondamentalmente cercato di distruggere il sud-est della Francia per conto dei Normanni del nord. E ho dovuto tornare indietro non solo allo spirito di intolleranza unicamente romana verso le altre religioni, come le religioni germaniche settentrionali secoli prima. Come la Chiesa ha affermato la sua autorità sui re e cosa ha portato a tutto questo, ho dovuto scrivere 2 capitoli su come i riformatori nella chiesa sono arrivati a partire dall'XI secolo per prendere Roma e il papato. Che era una zona arretrata controllata dalle aristocrazie locali del sobborgo romano di Tuscolo. La storia cattolica si riferisce ad essa come alla porno-crazia, al governo delle prostitute della corruzione totale.

 

Bene. In risposta a questo. I riformatori, principalmente tedeschi, sotto la guida di Re Ottone e dei suoi successori, dissero che se volevamo riformare la Chiesa cristiana e renderla cristiana, anziché semplicemente posseduta da singole famiglie per il loro tornaconto economico, per garantire la sicurezza, dovevamo sostanzialmente escludere ogni controllo secolare sul papato, dovevamo escludere la lealtà. Dovevamo insistere affinché il papato non diventasse ereditario per queste famiglie, ma che fosse semplicemente trasmesso ai loro parenti o sostenitori, il che richiedeva la celebrazione. Il che è qualcosa che non si trova nel resto del cristianesimo. Essenzialmente i riformatori erano idealisti e, da idealisti, finirono per insistere sul controllo totale su tutta la cristianità. Nel X secolo esistevano cinque patriarcati. Il più grande era Costantinopoli, ma gli altri erano tutti in Medio Oriente. C'erano Antiochia, Gerusalemme, Alessandria e Roma. Il papato romano si è prefissato di affermare che dobbiamo dominare questi paesi e la società secolare in modo da poter imporre il governo della Chiesa, il governo cristiano su tutti i re.

 

Per farlo, dobbiamo controllare la nomina dei vescovi. Dobbiamo prendere il potere dei re locali in Germania e in qualsiasi altro luogo nelle nostre mani, in modo da nominare i vescovi che sono incaricati di riscuotere le tasse e di cosa ne fanno e di inviare il denaro a Roma.

 

E così, l'intera organizzazione della riforma cristiana a Roma prese la forma non solo di un antagonismo verso tutti i regni secolari e tutti gli altri patriarchi della Chiesa. Ma era fondamentalmente di natura finanziaria.

 

 

Beh, il papato aveva un problema. Come possiamo creare e rafforzare il nostro controllo su questi paesi? Il Papato non aveva un esercito. Che cosa ha fatto? Reclutò signori della guerra normani. In altre parole, questi piccoli signori della guerra che erano scesi dal nord nei Piccoli Laghi meridionali e in Francia si sposarono con la nobiltà francese per formare una sorta di aristocrazia francese normanna. I papi presero accordi con Warlord a partire dalla metà dell'XI secolo con Roberto il Guiscardo nell'Italia meridionale e in Sicilia e dissero che ti faremo re di Sicilia, ma devi giurare fedeltà al papato. Tu devi essere il nostro ladro in fondo e ci darai tutto e dovrai pagare le rendite a Roma e se lo farai e che ci farai da quinto, ti lasceremo conquistare la Sicilia e il sud Italia. Ha detto di sì, ha conquistato l'Italia meridionale. Soprattutto non solo dai musulmani, ma anche dagli ortodossi orientali, dalle città bizantine.

 

Qualche decennio dopo, ci fu un altro signore della guerra: Guglielmo il Conquistatore. Il Papa ha fatto un accordo con lui per conquistare l'Inghilterra, ma devi ricordare che devi giurarci fedeltà. Devi agire come il nostro agente, fondamentalmente il nostro agente di riscossione. Devi inviare i soldi dalle chiese locali, Peters Pence, in Inghilterra. E così, noi, il Conquistatore, avevamo il suo esercito proprio al di là della Manica, in Francia, e conquistammo l'Inghilterra.

 

E quindi fondamentalmente questo era il tipo di accordo che la chiesa stipulò con i signori della guerra e presto questi divennero il papato imperiale: cercò di estendere il suo controllo su Francia, Germania e altre aree e il modo in cui lo fece fu quello di dare il via alle Crociate, apparentemente per aiutare Costantinopoli a resistere alle invasioni dall'Oriente.

 

Alla fine, i turchi rovesciarono Costantinopoli. Ma l'idea era di reclutare cristiani, e soprattutto i signori della guerra, per allontanarli dall'Italia e impedire che minacciassero il papato. Come possiamo mandarli fuori dall'Europa occidentale? Mandiamoli a Costantinopoli per proteggerla e poi scendiamo in Terra Santa. Mandiamoli in Medio Oriente, e così non ci daranno più fastidio. E come accadde a metà dell'XI secolo, il Vaticano ruppe ideologicamente e teologicamente con la costante nobiltà di tutte le chiese orientali, che veniva chiamata il grande sistema. E insistettero sull'obbedienza. E la Chiesa di Roma affermò di avere il diritto di nominare l'Impero Romano, come il Papa disse, "mostra il nome di un beato nell'800 chiamandolo Imperatore Romano". C'era già un imperatore romano nel vero Impero Romano, la nuova Roma di Costantinopoli. E ovviamente questo causò una grande tensione tra Roma e Costantinopoli, e il problema era: come si fa in qualche modo ad assorbire Costantinopoli sotto il controllo dei cristiani?

 

Come avvenne, l'imperatore bizantino chiese al papato alcune truppe militari per aiutare a difendersi dall'est dicendo se i vari gruppi che ci stanno attaccando dall'est ci hanno conquistato. Stiamo per entrare direttamente nell'Europa occidentale, e loro stanno per attaccarvi. Così, le Crociate furono montate, inviarono a Costantinopoli. I Normanni individualmente cercarono di iniziare ad accaparrarsi le terre ortodosse orientali nel Vicino Oriente. Hanno detto che si sarebbero liberati attraverso Salem. Ma Gerusalemme non aveva bisogno di alcuna liberazione. E' stato amministrato dai musulmani attraverso la conquista subito dopo che Maometto ha iniziato, l'Islam. Il governo islamico era tollerante. Ai cristiani è stato permesso di coesistere, agli ebrei è stato permesso di coesistere. Non c'era intolleranza. Per tutto il periodo, e in effetti se si guarda per migliaia di anni, fin dall'impero persiano, gli imperi erano stati tolleranti nei confronti delle minoranze religiose e delle minoranze etniche finché pagavano tributi e finché vivevano all'interno delle leggi del paese.

 

Quando i crociati arrivarono a Gerusalemme, iniziarono immediatamente a saccheggiarla. Hanno iniziato a uccidere gli ebrei, i musulmani e molti cristiani e, a quanto pare, questo ha fatto un disastro. Ciò portò a una certa costernazione tra il papato e tra i leader di vari paesi.

 

Nel frattempo, la Germania ha detto di non voler avere niente a che fare con tutto questo. La Germania aveva cercato di raggiungere accordi con Costantinopoli perché il re di Germania era nominalmente il Sacro Romano Imperatore, e naturalmente l'imperatore tedesco voleva raggiungere un accordo con Roma, affermando che noi eravamo il Sacro Romano Impero dell'Europa occidentale, e che voi eravate il vero Impero Romano della nuova Roma. Quindi forse potevamo raggiungere un accordo. I tedeschi erano i riformatori del papato. Volevano che il cristianesimo facesse parte della loro vita quotidiana, persino della vita militare. Volevano nominarli a incarichi civili.

 

Non appena la Prima Crociata fu terminata, il papato iniziò a dichiarare di voler attaccare la Germania e quasi tutti i regni che resistessero alle richieste di controllo finanziario del popolo, controllando i vescovi e i funzionari ecclesiastici. I Normanni avevano un esercito, ma avevano bisogno di denaro. Questo fu ciò che portò la Chiesa a capire che se si voleva mantenere un esercito normanno per andare a conquistare l'Inghilterra come Robert, si iniziò a essere disposti a conquistare per conto nostro, come i nostri ladri, e si organizzarono le banche.

 

Nel XII secolo i cronisti descrivono come in tutta l'Inghilterra il papato si rivolse, in particolare a Enrico III, figlio di re Giovanni, e insistette affinché si assumesse la responsabilità. Aumentò le tasse sugli inglesi per pagare i debiti dei banchieri del Nord Italia e dei banchieri d'oltre Alpi, chiamati "copertura" da Cahors e... Inutile dire che il Parlamento si oppose a questa richiesta che l'Inghilterra contraesse un debito interno per combattere le guerre e i Papi cercarono di influenzare Enrico dicendo: "Guarda, abbiamo i tedeschi che hanno molti sostenitori". Ad esempio, ora nell'Italia meridionale, sebbene Roberto il Guiscardo abbia proseguito con altri Normanni per iniziare a conquistare le terre bizantine nei Balcani, cos'era la Jugoslavia? Dobbiamo combattere i tedeschi lì.

 

 

Ciò portò a una guerra civile, alla rivolta dei baroni e a una nuova serie di scomuniche. E non solo la Chiesa approvò il prestito di denaro a interesse, ma scomunicò anche i cristiani che si opponevano a tale pratica. L'intera teologia cristiana dovette essere capovolta per consentire il finanziamento bancario ai signori della guerra, e per cinque secoli, dal XII al XVII secolo. L'attività bancaria internazionale consisteva principalmente nella guerra, che inizialmente portava i re ad andare in guerra per conto della Chiesa, ma dopo la fine delle Crociate nel 1291, per andare in guerra tra loro e questo prestito di guerra assunse un principio organizzativo tutto suo e proprio come i Papi avevano imposto la monarchia autocratica, dicendo che i parlamenti non hanno il diritto di mettere in discussione il diritto divino dei re, almeno quando vogliono andare in guerra per scopi che avvantaggiano il papato imperiale, le banche assunsero l'intero controllo amministrativo sui governi secolari che la Chiesa aveva creato e divennero essenzialmente la principale influenza sul modo in cui i sistemi politici interni di ogni paese, Italia, Francia, Spagna, Germania erano organizzati per, diciamo, fare il seguente accordo: i banchieri, principalmente nel nord Italia, ti daranno i prestiti per andare in guerra con i tuoi rivali, in particolare la guerra costante tra i re inglesi e francesi su chi controllerà la Francia occidentale vicino alla Manica. Se volevi ottenere un prestito, dovevi prenderlo in prestito, dovevi soddisfare le condizioni imposte dai creditori, e i creditori cercarono sostanzialmente di creare un sistema di finanziamento nazionale che divenne la base del sistema fiscale degli stati fiscali moderni in quasi tutti i regni, soprattutto in Inghilterra, che è il più chiaramente documentato.

 

I Kings avevano un problema. Re avevano il dominio reale che conquistavano come loro proprietà personale. Quando arrivò Guglielmo il Conquistatore, fece scrivere il Domes day Book, aveva diritto al reddito e agli affitti della terra che gli apparteneva, che si era ritagliato da solo. E i re avevano anche il diritto di imporre tasse tradizionalmente, ma le tasse erano soggette all'approvazione dei parlamenti e questo limitava la capacità dei re in tutta Europa, che si trattasse di Francia o Spagna o Inghilterra o di qualsiasi altra o di quella che divenne l'Irlanda, tutti questi paesi.

 

Il problema era che la guerra divenne sempre più ad alta intensità di capitale. La tecnologia della guerra divenne sempre più costosa per le marine, per l'equipaggiamento d'assedio, per i grandi eserciti ei costi della guerra. Ma le rose costanti erano al di là della capacità dei re di finanziare al di fuori del loro dominio reale e della capacità di convincere i parlamenti ad accettare la tassa, perché i parlamenti locali non volevano che l'aristocrazia terriera che aveva soldi fosse tassata, non voleva quei no a pagare le tasse, comprensibilmente, soprattutto perché i re si concedessero di andare in guerra con altri re per il loro venditore personale.

 

Quindi, nel XIV e XV secolo, si è assistito a un'inchiesta sui continui fallimenti dei re più grandi e più indebitati, Francia e Spagna, che hanno causato un problema alla classe bancaria. Abbiamo creato un mezzo per consentire ai re di pagare i loro debiti al di là del loro dominio personale, senza dover ottenere l'approvazione parlamentare.

 

C'è una cosa su cui i re potevano imporre una tassa. Questo accade dal XII al XVII secolo. Non avevano bisogno dell'approvazione parlamentare e si trattava dei monopoli del commercio estero. Quindi, i banchieri si recavano in vari paesi, come l'Inghilterra, e dicevano: "Beh, sapete che potete raccogliere i soldi per pagare il debito per le continue guerre con la Francia per i territori contesi che la famiglia Williams possedeva ereditariamente, creando un monopolio sulla principale esportazione inglese, ovvero la lana, da tessere nel cotone nelle aree olandesi e belghe, ora da inviare in Italia per essere tessuta in tessuti di lusso destinati alle ricche aristocrazie inglesi e del resto d'Europa".

 

C'era un flusso circolare e i banchieri contribuirono a creare una politica fiscale per i governi che non esisteva prima che venisse effettivamente attuato il sistema fiscale moderno e tutta la burocrazia legale necessaria. Non furono in grado di fare molto di questo nei due paesi principali, Francia e Spagna, perché erano così autocratici. E così, i banchieri internazionali, principalmente italiani, si trovarono di fronte a un problema. Come faremo a consentire ai regni di avere abbastanza denaro da poter impegnare ancora più entrate per pagare le classi emergenti della guerra? Altrimenti, i re falliranno e Edoardo III fallì nel XIV secolo, e questo causò la caduta delle case bancarie dei Bardi e dei Peruzzi e i re successivi non ripagarono i prestiti concessi a tutti i principali banchieri d'Europa.

 

Così, si guardarono intorno per capire come riorganizzare la struttura politica degli stati europei. Trovarono il modello e quello era dentro. I comuni locali, comuni autonomi come Firenze o Genova o molte altre città che si erano unite e prestavano denaro ai re delle loro stanze per comprare la propria indipendenza. Questi comuni eleggevano i capi della comunità e facevano qualcosa che i re non erano in grado di fare: i capi della comunità potevano impegnare tutto il denaro dei loro cittadini ai creditori per pagare i debiti, potevano, per la prima volta, imporre tasse alla società nel suo complesso. E poiché erano il Parlamento eletto o il Parlamento effettivo, erano la Comunità, erano il governo. Impegnarono l'intero governo e l'intera nazione a pagare quelli che sarebbero diventati i debiti civici e fondamentalmente i prestiti di guerra per impedire ad altre città di attaccarle, e potete immaginare cosa accadde alla fine del XVII secolo. Ciò permise alle città e alle città-stato olandesi, che si erano costituite in città-stato, di unirsi per creare la Nazione d'Olanda. Ciò fu possibile, impegnando l'intero reddito nazionale di questi stati. Potevano offrire alla classe bancaria garanzie molto più esenti da rischi, la ricchezza di tutti i loro cittadini per prestiti. Questo divenne ancora più evidente dopo la rivoluzione del 1888 in Inghilterra, quando il re olandese nominò un parlamento e, in sostanza, fu in grado di creare quello che gli storici economici chiamano lo stato fiscale e l'intera idea di cosa sia uno stato.

 

Pensiamo che si tratti di politica o di lotta alla politica, ma gli stati che sono stati creati a partire dalla fine del XVII secolo sono stati creati come veicolo per la riscossione delle tasse per conto della classe bancaria internazionale. Così, i banchieri hanno lavorato con questi nuovi stati per creare un sistema fiscale per ottenere il più possibile per creare monopoli a tal fine. Iniziare essenzialmente a privatizzare il più possibile ciò che era di dominio pubblico. È stato davvero l'inizio della privatizzazione. C'è stato l'inizio della finanziarizzazione dell'economia come sottoprodotto della presa di controllo del settore finanziario, dei banchieri che hanno preso il controllo del governo civile e di tutti i governi d'Europa, ed è stato davvero la fine del XVII, inizio XVIII secolo che ha creato i governi moderni come li conosciamo.

 

 

Quindi, se state osservando, supponiamo di chiedervi come tutto questo appaia in una qualsiasi delle storie della finanza. Tutte le storie adottano un approccio microeconomico, non un approccio macroeconomico politico. Roma dovette giustificare l'inversione della lunga opposizione cristiana all'usura giustificando in qualche modo i prestiti, e in particolare i prestiti di guerra. Questo fu il compito dello Scolastico del XIII secolo, la classe intellettuale della Chiesa cattolica romana. Svilupparono un nuovo termine: interesse. È diverso da usura? Nessuna società precedente aveva un termine diverso per indicare interesse, ma lo Scolastico dice: "Beh, c'è un interesse in contrapposizione a quello che è ammissibile in contrapposizione al tasso d'uso". Non giustificheremo l'usura. Ma l'interesse è qualcosa che, beh, vogliamo che il commercio possa avvenire: il mercante deve fornire credito per il commercio o, se sei un coltivatore di terra e sei un proprietario terriero e un ricco Duca, avrai bisogno di finanziamenti per ottenere il raccolto. Beh, per essere pagati alla fine del raccolto, avrete bisogno di credito commerciale. Avrete bisogno di tutto questo.

 

Quindi, lo School man disse, beh, cosa è giusto? Beh, per esempio. Un prestatore ha il diritto di guadagnarsi da vivere abbastanza per condurre una vita normale. OK, questo è chiaro. E se i mercanti, quasi tutti i banchieri facevano i loro soldi e sono commercianti stranieri come mercanti perché la Chiesa ha detto che non si può addebitare l'usura ma si può addebitare una tassa di cambio, chiamata agio e quindi la maggior parte del denaro che poteva essere fatto legalmente dai mercanti era nel commercio estero e invece di addebitare interessi o usura, Addebitano una commissione di cambio AGIO.

 

Ebbene, con questo tipo di logica, l'ecclesiastico disse: "Va bene, se un creditore presta denaro a un mutuatario e non spende i soldi per fare il suo proprio commercio mercantile, sta perdendo un'opportunità". Gli economisti chiamano questa opportunità costo, e se sta sacrificando questa opportunità, allora merita un risarcimento per il tempo in cui non sta usando i suoi soldi per realizzare un profitto per sé stesso. Quindi va bene.

 

Inoltre, cosa succede se il debitore non paga in tempo? Beh, c'è una penale di mora, quindi ovviamente il debitore deve pagare una penale di mora. Ebbene, a quanto pare, abbiamo i documenti per il tipo di prestito: all'epoca l'interesse medio addebitato era del 22% e anche la penale di mora era del 22%. Ora, si potrebbe pensare che la penale di mora sia quella applicata su un prestito di circa un anno. La penale di mora verrebbe addebitata come quella che si ha oggi sulla carta di credito per la durata del prestito. Ma i tempi di rimborso sui documenti effettivi che i banchieri italiani hanno vomitato e che abbiamo per l'Inghilterra, erano: se non si paga entro un mese o due, si deve pagare l'intero 22%, ovvero il 44% di interessi. In pratica, c'era solo questa scappatoia che diceva che si riceveva l'addebito di una penale di 8 punti per guadagnare lo stesso denaro che si guadagnerebbe in un treno mercantile estero. Tutto ciò si svolgeva a livello teorico astratto, che giustificava ogni sorta di scappatoia, e nessuna di queste scappatoie veniva riconosciuta; la cosa più importante è che il punto di riferimento per questo, per gli ecclesiastici, erano prestiti volti a uno scopo produttivo per finanziare il commercio estero.

 

Beh, i paesi avevano bisogno del commercio estero. Sembrerà giustificato, ma non è quello che fa a livello internazionale. I banchieri, la classe bancaria, facevano la maggior parte del loro denaro sulla classe bancaria, e si basavano sui prestiti di guerra. Non una sola volta gli uomini di Chiesa hanno detto, beh, i prestiti di guerra non sono produttivi. In realtà non hanno fatto la distinzione tra prestiti produttivi e improduttivi, uso produttivo e improduttivo del credito. Avevano essenzialmente una visione a tunnel che si occupava solo del credito mercantile in modo che tutti i commercianti, chiunque fosse coinvolto nel commercio a livello internazionale o locale, potevano addebitare interessi e sostanzialmente questo divenne una giustificazione per l'utente. C'erano banche che iniziavano a svilupparsi ea pagare i loro depositanti? Diciamo il 5% o giù di lì. C'erano un certo numero di banche che erano organizzate, e avrebbero dovuto fatto uso di questo denaro depositato per prestare ai governi per andare in guerra l'uno contro l'altro pagando il 22 o il 44%

 

Come avrebbe affrontato la Chiesa in realtà questo? Ebbene, per migliaia di anni, la classe dei creditori era stata guardata dall'alto in basso socialmente o addirittura in Grecia ea Roma. Nell'antichità classica, dove c'erano oligarchie in via di sviluppo, non era considerato socialmente bello. E qualcosa che le persone di alto rango facevano per fare un prestito perché c'era la sensazione che fare un prestito fosse uno sfruttamento, fare un prestito tendeva a impoverire il debitore.

 

Quindi, anche se l'oligarchia generalmente faceva soldi con il prestito di denaro. Lo facevano fare ai loro schiavi, o ai loro liberti, o ai medici stranieri che, in quanto stranieri residenti ad Atene o in altre città oa Roma, facevano il lavoro sporco di prestare denaro e far pagare gli interessi per tutto questo.

 

Ebbene, ciò che rese il decollo del sistema bancario nel Medioevo così radicalmente diverso da qualsiasi cosa fosse avvenuta prima, fu che i maggiori debitori erano al vertice della piramide sociale: i maggiori debitori erano i re, i maggiori debitori erano la Chiesa. E questo fatto, che fossero loro i debitori e che prendessero in prestito per qualcosa che la Chiesa benedisse, andando in guerra contro i re che non obbedivano alla Chiesa che insisteva nel nominare i propri vescovi. Per riscuotere San Pietro, Obolo, aiuti ai poveri e altri proventi, rendite e spenderli in patria invece di inviarli a Roma. Finché spendevano il loro denaro per andare in guerra, questo era considerato un buon proposito. I creditori, come classe di coloro che erogavano specificamente prestiti di guerra, salirono al vertice della piramide sociale, insieme ai re e alla Chiesa, che erano i debitori. Quindi, ci sono i banchieri, i re e la Chiesa, il più alto rango, e ben presto ci fu un intreccio di matrimoni, e si ebbe una delle più ricche famiglie di banchieri, i Medici, che diedero vita al proprio Papa, Leone X, che nel 1515 diede il sigillo di approvazione finale sull'usura. Disse: "Bene, questi prestiti ai re d'Europa sono finanziati dalle banche e sono le banche a pagare gli interessi ai loro depositanti?". I depositanti sono centri di potere? E Leone rispose: "Beh, no".

 

 

Guardate il Monte di Pietà, in altre parole, il Monte della pietà. Disse: ecco un gruppo di banche intermediarie che pagano ai depositanti un tasso di interesse modesto e prestano questo denaro ai poveri a un tasso inferiore a quello che applicherebbero gli utenti. Circa il 22%. E quindi questo non interferirebbe con queste attività caritatevoli socialmente cristiane. E quindi, ovviamente, dobbiamo lasciare che le banche paghino gli interessi. Così Leone legittimò gli interessi bancari insieme agli interessi che tutti i banchieri d'affari sceglievano. E così, in sostanza, completò la riscrittura della teologia cristiana a favore dell'usura e contro coloro che non la praticavano, e quelli che sarebbero diventati i paesi protestanti se ne resero conto molto rapidamente e lo accettarono tanto quanto la Chiesa di Roma.

 

E così, si è assistito a una riscrittura del sistema legale. Quello era il contesto del prestito e del credito, negli Stati fiscali, ed è stato questo sistema di regole del prestito, le leggi del prestito, lo status del prestito, a trasformare l'intero carattere della società dell'Europa occidentale. Nessuno ha mai cercato di scrivere una storia politica di cui sia stata la strategia politica delle banche nel creare un sistema di governo in tutta Europa, e di fatto un sistema PANeuropeo che abbracciasse tutti i diversi stati e regni, che fosse un mezzo comune di organizzazione economica, e tutto questo fu completato entro la fine del XVII secolo. Beh, c'è una cosa che potreste aver notato in quello che ho detto: non c'è nulla che riguardi gli ebrei in tutto questo. Gli ebrei furono abbandonati, i mercanti ebrei furono portati in Inghilterra perché parlavano lingue straniere. Avevano college e parenti ebrei in altri paesi. Sapevano di essere commercianti. Sapevano come organizzare accordi commerciali esteri, come organizzare il commercio estero di cui l'Inghilterra, l'Italia meridionale e la Sicilia avevano tutto bisogno, perché gli invasori normanni non erano uomini d'affari, erano solo predoni. Come si dice, camminavano sulle nocche.

 

Quindi, avevano bisogno di qualcuno, un gruppo cosmopolita, che essenzialmente erogasse il credito di base ai coltivatori e agli ordini locali che avevano bisogno di denaro per trasportare i loro raccolti. Mercanti locali che avevano bisogno di commerciare. Si trattava fondamentalmente, per la maggior parte, di prestiti di piccola entità. Gli studiosi che abbiamo oggi negli ultimi decenni hanno esaminato tutte le normative fiscali delle città Ecclesia, e hanno scoperto che la curva a campana della ricchezza e del reddito delle famiglie ebree era molto simile alla stessa curva a forma di banconota della popolazione nel suo complesso. C'erano alcuni banchieri mercantili ebrei molto ricchi, così come c'erano mercanti e banchieri cristiani molto ricchi. Per tutto questo tempo c'erano prestatori cristiani accanto agli ebrei e la Chiesa continuava a lamentarsi del fatto che i cristiani chiedessero più soldi degli ebrei. O, più precisamente, gli ebrei fornivano credito a un prezzo inferiore rispetto ai cristiani. Questo fu uno dei motivi per cui furono espulsi dall'Inghilterra. Quando Guglielmo il Conquistatore portò la popolazione ebraica in Inghilterra, non fu loro concesso l'intero territorio, dovettero vivere nelle città. Regole simili furono imposte in Francia e in altri paesi contro gli ebrei. Erano essenzialmente conosciuti come servi della gleba del re. Lavoravano essenzialmente per conto del re. Se il creditore ebreo faceva guadagnare denaro a un proprietario terriero locale, qualcuno con della terra, qualcuno con dei beni e voleva pignorare. Ebbene, poiché alla popolazione ebraica non era permesso possedere terra, il re aveva il diritto di pagare e prenderne il controllo. Ci fu un'ondata di antisemitismo che iniziò dicendo: aspetta un attimo, il potere degli ebrei è quello di incriminare la popolazione e poi la loro ricchezza viene consegnata al re e questo aumenta il potere del re su di noi, incluso il potere di tassarci e noi vogliamo re più deboli senza tutto questo potere, non vogliamo che i re siano rafforzati e usino la popolazione ebraica per questo.

 

Alla fine del XIII secolo, i re non presero in prestito dagli ebrei. Invece, li tassarono e infine, invece di tassarli, confiscarono semplicemente la ricchezza ebraica. In Inghilterra e poi in Francia sotto Filippo IV, confiscarono la ricchezza ebraica. Gli ebrei non hanno più una funzione perché non hanno più denaro da prestare, quindi non abbiamo bisogno di loro. Furono espulsi non a causa dell'usura, ma perché non svolgevano più la funzione di creditori usurai e, una volta espulsi, non giocarono praticamente alcun ruolo nello sviluppo del sistema bancario cristiano. L'attenzione della maggior parte delle storie finanziarie, soprattutto nell'immaginario popolare secondo cui il sistema bancario si sarebbe in qualche modo sviluppato dai mercanti ebrei che concedevano piccoli prestiti e si arricchivano con prestiti e commerci nel Medioevo, trascura il vasto aumento del sistema bancario cristiano e della ricchezza cristiana e la misura in cui questo andò di pari passo con l'antisemitismo e persino all'interno della Chiesa cattolica. I Papi si opposero agli ebrei affermando che, proprio come noi vogliamo, la Chiesa romana ha un unico potere su Costantinopoli e su tutte le chiese cristiane. Vogliamo un unico potere della Chiesa cristiana su tutta la società. Gli ebrei hanno i loro tribunali. Beh, naturalmente gli ebrei avevano i loro tribunali perché abbiamo dato loro la possibilità di condurre i loro commerci e le loro attività mercantili.

 

 

E quindi, se si vuole avere una sola legge, un solo sistema di tribunali e un solo sistema universale su tutto, e ripetutamente i cristiani continuarono a definirsi la Chiesa universale, o Chiesa cattolica di Roma. E per universale, intendono ogni altra Chiesa cristiana. L'80% degli altri cristiani sono nostri nemici, e li conquisteremo. Questa era la loro idea di universalità. Era aggressiva ed era il papato imperiale. Questo desiderio di controllo, questa intolleranza verso le altre religioni si è sviluppata unicamente per mano della Chiesa romana. Ho spiegato come questo risalga a molti secoli prima, al V e al VI secolo. Era una mentalità di intolleranza. Attraverso tutto ciò, questo desiderio di controllo ha portato la Chiesa a creare questa sorta di sistema universale di codici di legge, di organizzazione burocratica, di proprietà di monopoli bancari, commerciali e commerciali che plasmano gli Stati moderni. Tutta questa motivazione e la trasformazione, in qualche modo, di quello che era nato come una sorta di idealismo cristiano, per quanto imperialista, in un mezzo di controllo da parte della classe finanziaria, al fine di organizzare lo Stato come entità principalmente fiscale, in modo da fungere da agente di riscossione per la classe bancaria internazionale. Questo aspetto è stato omesso. Non volevo dare una risposta lunga alla sua domanda, ma ci ho messo più di 5 minuti.

 

Robinson Erhardt:

 

Sono sempre, e l'ho già detto quando abbiamo parlato, e sono sempre stupito dalla tua capacità di tenere queste lunghe e dettagliate lezioni improvvisate, e oggi non mi hai deluso. Una delle cose che mi ha colpito è che è buffo che Leone X, il matrimonio, come hai detto tu, tra famiglie di banchieri, famiglie reali e la Chiesa, sia stato responsabile delle famigerate indulgenze.

 

Michael Hudson:

 

Beh, è vero. Leone, la sua famiglia, essendo al vertice dell'aristocrazia fiorentina, voleva diventare un mecenate delle arti, un filantropo. Ciò che voleva fare era ricostruire la Basilica di San Pietro a Roma, e questa fu la grande impresa artistica del Rinascimento. Il grande Michelangelo progettò la ricostruzione della basilica lì. Credo anche Raffaello. Tutti i grandi pittori la progettarono e la dipinsero, ed era la grande creazione artistica di Firenze a quel tempo, senza voler denigrare Brunelleschi e tutti gli altri grandi architetti e personaggi del tempo. E quindi la domanda era: come avrebbe fatto Leone a pagare nel 1515, subito dopo aver fornito la logica per gli interessi e le operazioni bancarie? Come avrebbe finanziato tutto ciò? Beh, la Chiesa aveva sviluppato una vendita di indulgenze durante le Crociate.

 

Devo dire qualcosa su Sant'Agostino. Ho detto che non solo ai tempi di Leone, ma già di Agostino, la Chiesa cristiana era arrivata a combattere contro, non dico contro l'odio, ma contro tutto ciò che Gesù aveva rappresentato in termini di cancellazione del debito, in particolare ciò che infastidiva e turbava la Chiesa e ne bloccava la capacità di raccogliere fondi era il Padre Nostro di Gesù, il Sermone sulla bocca: "Rimetti loro i loro debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori". La Chiesa si basava sul fatto che ci fosse uno sviluppo e un'economia linguistica ambivalenti: originariamente la parola per debito era la stessa di peccato, e la ragione risale a tempi molto arcani. Se eri membro di una comunità molto antica, nel primo o secondo secolo della nostra era, o anche prima. Risale all'epoca babilonese, ai costumi di migliaia di anni fa. Se facevi parte di una comunità e facevi del male a qualcuno, gli rompevi un braccio, gli cavavi un occhio o, peggio ancora, gli radevi i baffi o la barba, il che era considerato un insulto o una presa in giro. Quella era una ferita, e veniva chiamata così per la ferita. La società doveva fare una scelta. Come possiamo evitare una faida se una persona colpisce l'occhio di qualcun altro? Come possiamo evitare che la sua famiglia combatta contro la famiglia dell'aggressore? Ci saranno gli Hatfield e i McCoy in una situazione del genere. Beh, la soluzione era pagare una multa, e la multa si chiamava debito. E quindi il pagamento di questa ferita per ristabilire la pace, pagando una multa, si diceva: "Ok, abbiamo riparato la ferita". Abbiamo saldato il nostro debito con voi. Non dovete cavare l'occhio a uno dei nostri membri". Ecco il pagamento e dall'Europa medievale si hanno tutti i tipi di tariffe che dovevano essere pagate per ogni tipo di infrazione e ogni tipo di ferita. Quindi questi pagamenti per i peccati, per le offese, un peccato era un'offesa alla nostra società, il termine per questo era morte, e questo finì per essere usato come peccato.

 

Quindi, abbiamo tutti i discorsi di Gesù. Il suo grande obiettivo, come ho discusso con voi in una delle nostre precedenti interviste sull'intera idea della cancellazione del debito e dell'anno giubilare, Gesù e il suo primo sermone hanno detto che era venuto per restaurare l'anno giubilare e portarlo fuori dalla cancellazione del debito. Questo era nella traduzione greca del testo aramaico di ciò che Gesù scrisse. La parola greca era molto esplicitamente debito monetario, non peccato.

 

Andiamo avanti veloce nel 4° e 5° secolo della nostra era. L'Impero Romano ha assorbito il cristianesimo, ma nell'assorbirlo, lo ha trasformato. Inutile dirlo. E il problema è che le famiglie dominanti dell'impero romano erano i creditori ei proprietari terrieri dei ricchi, i creditori, non i debitori. L'ultima cosa che volevano era condonare loro i debiti.

 

Così arrivò Sant'Agostino. Era vescovo di Ippona, nel Nord Africa. E c'era un problema in Nord Africa. I cristiani erano seguaci, erano chiamati Donatisti, seguaci di un sacerdote che aveva mantenuto il cristianesimo primitivo. E i Donatisti avevano un ramo attivista che andava in giro a intimidire i creditori. E dicevano: guardate, se davvero cercate di far pagare la tariffa d'uso ai nostri membri, bruceremo la vostra proprietà. E ci fu molta violenza. Sant'Agostino arrivò e disse: beh, quello che Gesù intendeva veramente non è affatto quello che ha detto. Diciamo che ciò che Gesù intendeva era l'opposto di tutto, per cui ha lottato per tutta la vita. Ciò che Gesù intendeva è che siamo tutti peccatori. Abbiamo un peccato innato da Adamo e questo peccato significa che siamo tutti restituzione, vogliamo la redenzione dal nostro peccato. Come otteniamo la redenzione?

 

 

Beh, c'è stata una lotta all'interno della Chiesa cristiana. C'era un teologo britannico, credo, gallese, Pelagio, che diceva: "Beh, il modo per redimersi è fare buone opere". Se guadagni denaro. Almeno dalle tasse degli utenti, puoi inviarlo filantropicamente e puoi ottenere la salvezza da questo". Sant'Agostino disse: no, no, puoi ottenere la salvezza solo attraverso la Chiesa. Devi dare il denaro alla Chiesa, e noi lo riscatteremo. E così, entro il V secolo, i cristiani romani recitavano il Padre Nostro prima di dare l'estrema unzione alle persone in punto di morte, rimettendo loro i debiti. E noi possiamo darti la redenzione donando i tuoi beni alla Chiesa. Ci furono molte cause legali contro i chierici della Chiesa per aver cercato di fare questo. L'idea stessa che la preghiera del Signore, perdona i nostri peccati o le nostre trasgressioni, o persino i nostri debiti, sia che si tratti di un debito monetario, e perdona i nostri peccati, le nostre offese, per dare a coloro che peccano contro questo, qualunque cosa ciò significhi.

 

Beh, la chiesa ha trasformato questo in un mezzo in cui solo la Chiesa Romana può fornire la redenzione e costerà denaro. Beh, questo è venuto molto utile nelle Crociate e quando dopo la Prima Crociata è stato davvero praticamente un disastro come ho descritto. La Seconda Crociata è stata organizzata, gli organizzatori, i sostenitori della Seconda Crociata, hanno detto, beh, sappiamo che non siete più così ansiosi di ottenere la salvezza salvando la Terra Santa perché è un lungo viaggio e prendere in prestito i soldi per equipaggiarvi e portare la vostra assistenza per portare la vostra armatura e fare tutto questo e spendere soldi lungo la strada. Costerà denaro. Ma noi vi daremo la remissione del debito per i Cavalieri che prendono la spada o la croce. Immagine che non l'abbiano chiamata spada. Continuate la crociata ei creditori non saranno in grado di muovervi contro la vostra famiglia o il vostro patrimonio o altri parenti finché sarete in crociata. Puoi ottenere una remissione del debito per questo.

 

Molti cavalieri si arruolarono per questo, ma la Chiesa cristiana, il clero, aveva un'interpretazione particolare. Lì praticavano questa antica usanza medievale. Se un cavaliere doveva andare a servire il re, poteva farlo, ma poteva anche assumere un sostituto che combattesse al suo posto, proprio come nella Guerra Civile americana, quando un soldato veniva arruolato e si poteva pagare per assumere un sostituto per combattere nella guerra civile.

 

I Cavalieri inglesi e di altri paesi europei potevano assumere un sostituto, quindi il clero disse: "Beh, puoi negoziare un pagamento". Non sappiamo se sei in grado di assumere un sostituto e negoziare un pagamento e noi ti daremo la redenzione dal peccato che avresti dovuto per aver partecipato alla crociata ed essere stato redento da tutti i peccati. La vendita delle indulgenze iniziò davvero come mezzo per finanziare la Seconda Crociata, e poi continuò. Puoi immaginare la soddisfazione di Leone all'inizio del XVI secolo pensando: "Beh, sai che non abbiamo più una crociata che si concluse nel 1291. Ma quello che abbiamo è che le persone sono ancora tutte peccatrici. Hanno tutte un peccato ereditato da Adamo". A proposito, Sant'Agostino scacciò i Pelasgi dalla Chiesa. C'era una vera e propria battaglia in Agostino, una contro i civilizzati del Nord che dicevano: "Vivi solo una vita dignitosa", e che la Chiesa diceva di no, "Solo tu puoi avere una vita per noi". Dandoci i soldi. I poveri sono i poveri, noi siamo gli ecclesiastici. Siamo tutti poveri perché aiutiamo i poveri. Quindi, siamo poveri. Qualcuno che dà soldi ai poveri, dà soldi alla Chiesa. Peter Brown, il biografo di Sant'Agostino, ha descritto tutto questo in dettaglio, e ormai è prevedibile che la storia sia così. Quello che Leone scoprì è che possiamo ancora vendere indulgenze e lui, lui voleva raccogliere fondi, soprattutto in Germania, perché quella era la parte più civile d'Europa. Quella era la parte più progressista d'Europa e aveva mandato lì i leader della Chiesa a vendere letteralmente indulgenze. Quindi questa fu l'origine del passaporto cattolico per il paradiso, come veniva chiamato quando andavo a scuola. E venivano vendute. E naturalmente, questo divenne una tale banalizzazione, una tale secolarizzazione di quello che doveva essere l'elemento più basilare della teologia cristiana, i peccati di Adamo, ereditati dall'umanità, e invece di essere creati dai creditori che facevano prestiti predatori ai debitori, si trattava di tutta l'umanità, non solo dei creditori. Cominciarono a venderli e Martin Lutero prese l'iniziativa di opporsi a tutto questo, dicendo che si trattava solo di corruzione. La Chiesa lì è corrotta. Vendono teologia, vendono redenzione. La Chiesa è fondamentalmente solo una burocrazia che fa soldi e queste proteste si diffusero dalla Svizzera, in tutta la Germania e nei paesi nordici.

 

E questo portò, come sapete, alla Riforma protestante, ma tutti si staccarono dalla Chiesa, dicendo che la Chiesa romana era irrimediabilmente corrotta, che si trattava solo di soldi e che stavano cercando di ripristinare lo spirito originario del cristianesimo. Ma ovviamente non si trattava dello spirito originario del cristianesimo, che consisteva nella cancellazione del debito e, in sostanza, nel sostegno ai poveri. Invece della guerra di classe. Comunque. La richiesta di Leone XIII per questo, i soldi per ricostruire San Pietro, e siamo tutti contenti che abbia ricostruito San Pietro. È molto bello. Ricordo di aver ammirato, all'università, tutti gli affreschi di Michelangelo. Sono tutti meravigliosi, ma sono stati ottenuti a costo di corrompere la Chiesa, con accordi finanziari al punto da dividerla tra cattolici e protestanti. Questa era un'altra lunga risposta alla tua domanda.

 

Robinson Erhardt:

 

Lo era, ed è stato un altro buon evento. Vorrei fare una domanda un po' più ampia, hai detto al di fuori della nostra conversazione, hai detto che non stai riscrivendo la storia finanziaria, ma stai colmando le lacune. Una ragione, se ho capito bene, penso che questo sia un grande divario è perché i precedenti storici della finanza e gli economisti si sono concentrati più sulla microeconomia piuttosto che su questi movimenti politici e macroeconomici più ampi, ma non cogliere il ruolo della Chiesa Cattolica Romana agli albori del sistema bancario internazionale e il ruolo delle Crociate e tutto questo sembra un fallimento piuttosto evidente. Quindi, mi chiedo se ci sono altre ragioni o se potresti semplicemente dire di più sul perché questo non è stato prestato molta attenzione in passato.

 

Michael Hudson:

 

 

Penso che l'altra ragione sia il modo in cui le persone pensano all'economia, qualcosa che è isolato dal resto della società. Voglio dire, almeno nel 19° secolo, la chiamavano economia politica, e guardavano alla politica. Ciò che manca in qualsiasi disciplina, che si tratti di economia o sociologia o anche di storia, è una visione globale dell'economia europea come sistema economico. E se si guarda al sistema economico integrato dell'Europa. Prima di tutto è un sistema integrato, ci si rende conto che la prima integrazione è stata la burocrazia ecclesiastica e poi la burocrazia ecclesiastica che aveva bisogno di finanziamenti e ha creato una classe bancaria che è diventata il nuovo principio organizzativo.

 

Gli storici dell'economia non parlano di altro che di mercanti e commercio estero, e ci saranno esempi di come erano le regole del debito. Ecco il debito pubblico dell'Inghilterra, e qui tutti i default. Sento parlare del rapporto debito/reddito. È tutto molto tecnocratico, ma tralasciano completamente la dimensione politica e gli storici tralasciano le dimensioni economiche e credo che ne abbiamo discusso nella nostra prima intervista, dove abbiamo parlato del lavoro che ho svolto a Babilonia e nel Vicino Oriente dell'Età del Bronzo. Gli assiriologi esaminavano tutta la documentazione in loro possesso, e gran parte di tutta la documentazione riguarda il debito, ma erano economisti e non volevano che gli economisti prendessero parte alla loro discussione perché tutti gli economisti avevano una propria agenda ideologica basata su visioni del mondo moderne, che non sono le visioni del mondo dell'Età del Bronzo.

 

Gli storici del Medioevo sono più o meno gli stessi: lasciano i dettagli economici agli economisti perché è un campo a sé stante, analizzare i registri fiscali, chi possiede cosa, analizzare i registri del debito, chi possiede cosa, di cui parleranno. Sì, i re fallirono e fecero crollare diverse banche. Quindi, sappiamo che ci furono fallimenti e ora abbiamo la creazione della Banca d'Inghilterra e del debito, abbiamo la crescita del settore bancario. Possiamo ricostruire tutto questo. Possiamo ricostruire chi possiede cosa, chi sono i grandi creditori. Abbiamo la documentazione dei grandi creditori cristiani inglesi come Gade o Godey, che non erano tra i grandi creditori. Abbiamo tutti questi individui che hanno fatto soldi. Sappiamo che ci sono stati molti studi sui Folgers che prestavano denaro essenzialmente a persone che volevano diventare imperatori o papi. Tutto è in vendita. Politicamente, religiosamente, le persone si sarebbero impegnate in questo per fare questo. Quindi, abbiamo tutto questo, ma nessuno è messo insieme.

 

Un sistema, e sembrava che studiare il debito medievale fosse semplicemente OK, guardate, abbiamo ancora e ancora debiti che non potevano essere pagati in default. Ma non c'è stato uno studio su come le banche, i banchieri internazionali hanno affrontato insieme questo, al fine di creare un sistema in cui avrebbero potuto ottenere il controllo del governo entro il 19° secolo, lo si vede molto chiaramente.

 

C'erano nuovi paesi indipendenti, Haiti, che ha comprato la sua indipendenza dalla Francia, il Messico è diventato indipendente. La Grecia voleva prendere in prestito denaro per ottenere la sua indipendenza dagli imperi ottomani in Nord Africa. C'era l'Egitto che otteneva l'indipendenza e prendeva in prestito denaro, c'era la Tunisia che contraeva debito. Ebbene, tutti questi paesi sono andati in default rapidamente non appena hanno chiesto un prestito, si poteva vedere che i banchieri pensavano che si trattasse di un mercato completamente nuovo, una nicchia di mercato ben remunerata di prestiti rischiosi per i paesi di recente indipendenza. Cosa fare? Ebbene, tutti questi paesi sono andati in default e qualcosa di simile è successo in ogni paese. I creditori, dopo i default di Grecia, Tunisia, Egitto, Haiti, hanno imposto un'autorità monetaria. A volte assumeva la forma di una banca centrale, a volte di un'autorità. Era una sorta di Fondo Monetario Internazionale in miniatura, nominato dal governo, che prendeva il controllo del governo e dell'apparato, del sistema fiscale e usava l'autorità monetaria per dire: "Bene, ora i governi sono in default sul debito. Ora prendiamo il controllo del governo, nominiamo chi sarà l'amministratore politico". Per cosa amministreranno e per cosa tasseranno. La priorità principale, dal XVII al XIX secolo, è stata pagare i creditori esteri, e questa priorità ha avuto la precedenza sulla spesa interna per sviluppare la propria economia. Quindi, si è verificato l'equivalente dei piani di austerità imposti a tutti questi paesi dalle autorità monetarie, imposte principalmente da Gran Bretagna e Francia, che erano i due principali paesi creditori. Spesso affiancati da tedeschi, creditori e altri. Le nazioni creditrici industriali d'Europa hanno agito per sostenere la propria classe finanziaria, assumendo il controllo delle amministrazioni politiche da ogni dove, da quello che era stato l'Impero Ottomano, ai debitori di tutto il mondo, per gestire e controllare le proprie economie, inclusa la politica militare. La loro politica nei confronti dell'Impero Ottomano, della Russia, degli altri, era al servizio della propria politica estera. E si è instaurata una simbiosi. Tra la classe dei creditori internazionali e la propria, i governi dei principali paesi industriali d'Europa. Di nuovo, Inghilterra, Francia, Germania, per amministrare quello che in seguito sarebbe stato chiamato Terzo Mondo e oggi è chiamato Sud del mondo. Tutto questo era in linea con la logica del Fondo Monetario Internazionale che imponeva l'austerità per pagare i debiti esteri. Tutto questo è stato ripreso da quelli che vengono chiamati stati fiscali. E se pensate allo stato che sostiene gli interessi democratici di ciò per cui le persone votano per sviluppare la propria economia, migliorare la propria vita e innalzare il tenore di vita. Il settore finanziario di ogni paese ha scavalcato la democrazia per conto della classe dei creditori internazionali, e ho spiegato come ciò sia accaduto nel XIX secolo in altri paesi e negli Stati Uniti con la creazione delle banche centrali. Il culmine finale di questo controllo dei creditori sui paesi è stata la separazione delle banche centrali, ovvero l'autorità monetaria, dal governo, assumendo il controllo del sistema fiscale. Il punto è: per cosa spende il denaro il governo?

 

 

Questa è la discussione che stiamo discutendo oggi con gli Stati Uniti. Il bilancio che i repubblicani hanno presentato al Congresso, cosa sarebbero stati spesi prima? Questo è ciò che determina il modo in cui le economie allocano le loro risorse e, essenzialmente, la finanza è diventata il potere di pianificazione centrale di quasi tutte le nazioni dal 17° secolo, e questo potere di pianificazione centrale ha lo scopo di pagare i debiti dei creditori stranieri che si accumulano a un interesse composto che cresce in modo esponenziale, causando una deviazione della tassazione da ciò per cui le popolazioni democratiche vorrebbero votare. Per lo sviluppo delle infrastrutture. Infatti, l'educazione all'assistenza medica pubblica per costringere i governi a fare essenzialmente ciò che Margaret Thatcher e Tony Blair hanno mandato, svendere le imprese governative e usare i soldi che si ottengono dalle privatizzazioni per pagare i creditori, ci sono i creditori che gestiscono i governi. Se i governi si descrivono così, sapete che ai bambini delle scuole viene insegnato. È una democrazia. Si vota per quello che si vuole. Oh, beh, non dicono che è una democrazia. Tu voti. Per quello che si vuole con ciò che rimane dopo che i creditori internazionali hanno tolto il risultato di tutti i debiti che avete accumulato principalmente per finanziare le guerre. Perché questo è oggi, proprio come nel XII e XIII e XIV e XV e in tutti i secoli successivi ci sono stati morti di guerra. Ecco cosa sono i debiti pubblici. Ora sono debiti di guerra. È vero, non hanno debiti militari di guerra. Ora sono i debiti della guerra di classe, si potrebbe dire, ma è tutto questo servizio del debito. Beh, non ci sarà che i teorici politici inizino a dire, beh, se stiamo descrivendo, sapete, di cosa si occupano i governi? Che cos'è, che cos'è il governo democratico? E non diranno, beh, un governo democratico è un governo che ha soddisfatto le richieste dei banchieri internazionali di dare la massima priorità nel sistema fiscale, la prima priorità in ciò per cui le tasse vengono aumentate, per quanto i governi spenderanno i soldi. La prima priorità è quella da pagare noi banchieri internazionali, dove questo si inserisce nell'idea dei governi come democrazia e tutti vanno a votare. Come diceva Mark Twain, se il voto fosse davvero importante, non te lo lascerebbero fare.

 

Robinson Erhardt:

 

Non l'ho mai sentito da Mark Twain, ma in realtà è piuttosto sorprendente. Prima di continuare con questa linea di pensiero, dato che hai tirato in ballo il bilancio dei repubblicani e ho un economista di fronte a me. Mi piacerebbe sapere se hai qualche pensiero generale al riguardo.

 

Michael Hudson:

 

Prende dai poveri e arriva ai ricchi. Voglio dire, si tratta di enormi tagli fiscali per l'1% più ricchi, e soprattutto per la classe finanziaria si è trattato di quello che viene chiamato portato interesse, che significa guadagni speculativi. Se hai un programma per computer che compra un'opzione sul movimento azionario e vendita di 3/4 di punto e prendi questo, raccogliendo monetine davanti a un bulldozer, si chiama. Tutto questo, questo trading che non ha nulla a che fare con il processo produttivo. Ora tutti questi prestiti improduttivi sono conteggiati come portato interesse, e la parola in realtà non significa nulla, ecco perché la usano, perché le persone avranno solo gli occhi velati. Che è lo scopo di guardare il vocabolario economico in questi giorni. Quindi, in sostanza, sottrae denaro all'economia reale. Toglie denaro, soprattutto alla salute pubblica.

 

Nel lontano 1978 il governo aveva un gruppo di futurologi che avevano ragione su ciò che sarebbe accaduto con la nuova tecnologia, e vivevano più a lungo. Sono stato assunto per scrivere uno studio su ciò che accadrà alla Previdenza Sociale e al bilancio del governo ora, quando vivremo più a lungo. Beh, hanno scoperto che c'è un problema, le persone non muovono abbastanza velocemente. Tu dai loro la previdenza sociale e in origine era per farla finita, 65 anni o giù di lì. Beh, se hai avuto una vita da classe lavoratrice che guadagna un salario, sei esausto all'età di 65 anni e sai, se hai vissuto fino a 75 anni a quei tempi, era abbastanza buono. Ma il problema è cosa si dovrà fare se le persone non muoiono, subito dopo aver lasciato la forza lavoro. Cosa succede se vivono altri 10 anni? 20? E se si vive all'altezza di ciò che abbiamo calcolato con la vita naturale, 120 anni, forse 125 anni. Ci sarà un enorme aumento dei pagamenti della previdenza sociale e probabilmente anche delle spese mediche per mantenerli in salute mentre invecchiano. Beh, immediatamente, la classe bancaria ha detto come facciamo a far morire prima queste persone? Se paghiamo i pensionati, quei soldi non andranno a noi, per i profitti. Non possiamo avere una medicina che curi le malattie per consentire a queste persone di continuare a vivere e di prendere i nostri soldi. Dovremmo ottenere.

 

Questo è ciò che è così terribile nella politica sanitaria americana. Ad esempio, il più grande killer degli uomini è la malattia cardiaca, il secondo più grande è il cancro alla prostata. Alle agenzie ufficiali viene detto di smettere di testare le persone a 70 anni per il cancro alla prostata. Beh, è proprio allora che sta iniziando a svilupparsi. Quindi, non vuoi testare uomini che stanno per superare i 70 anni, che potrebbero avere il cancro alla prostata. Lascerai che questo sia il secondo grande killer in America. Beh, stavo parlando con un brasiliano di questo, qualche settimana fa e mi ha detto che in Brasile tutti gli over 50 devono essere testati per legge per il PSA. Per vedere se hai qualche cancro alla prostata. Si può vedere che il COVID ha tagliato il budget, in particolare i tagli di Elon Musk, hanno tagliato tutti i test. Per le acque reflue per il COVID, per tutti i tipi di malattie, avete visto l'epidemia di COVID che è peggiore in America che altrove. Ci sono gli standard di vita americani e altri standard di vita del resto del mondo stanno aumentando. Gli americani stanno andando giù. Questo perché la classe finanziaria, l'1%, dice, sai, abbiamo pagato abbastanza i nostri salariati con le loro vite. Lasciali vivere 5 o 10 anni. Ma se vivono più a lungo, si prendono i nostri soldi. E questo è lo spirito che sta dietro al bilancio repubblicano di oggi. E così, stanno aumentando le tasse sul 50% più povere e le tagliano drasticamente per le classi finanziarie per fare più soldi.

 

In altre parole, stanno seguendo le indicazioni dei loro donatori elettorali secondo cui la politica è stata messa in vendita sin dalla sentenza Cittadini Uniti della Corte Suprema. I settori finanziari, immobiliare e assicurativo, il settore dei vigili del fuoco, la finanza, le assicurazioni e l'industria hanno ottenuto ciò per cui hanno pagato con il disegno di legge repubblicano, che è fondamentalmente il fatto che i democratici avrebbero promosso. Penso che sia quasi identico, il disegno di legge, se fossero stati eletti dice lo stesso che Barack Obama stava spingendo. Voleva essenzialmente; privatizzare la Previdenza Sociale e certamente ha privatizzato l'assistenza medica nella situazione di fregatura che si ha oggi con l'Obama Care, che è così incredibilmente più costosa di qualsiasi altro sistema sanitario pubblico in tutto il resto del mondo. Ed è il meno efficace dal punto di vista medico, con i prezzi dei farmaci più alti. Non così come descrivere il budget come uno stato di viaggio. Probabilmente tutto ciò che tutte le parole che Musk dice è un disastro. Corretto. Ma, naturalmente, ha contribuito a creare un disastro. Da tutti i suoi tagli alla pecorina.

 

Robinson Erhardt:

 

Bene, questo è un dettaglio di poco conto, ma una delle cose che vorrei chiederti è qual è esattamente la durata naturale della vita e come hai fatto a stabilire 120 anni o addirittura 125, solo perché non ho mai incontrato nessuno di così vecchia.

 

Michael Hudson:

 

 

Questo mi è stato fornito da biologi specializzati, credo che una delle persone più anziane viventi l'altro giorno abbia pubblicato un necrologio per una donna di 118 anni. Quindi, sapete, hanno scoperto quanto a lungo è possibile vivere, anche in buona salute. Quindi, si basa su un'analisi statistica dei trend. Ovviamente, sono valori anomali, ma se si sa che le persone vivono fino a 118 anni, si pensa: "Ok, arrotondiamo a 120".

 

Robinson Erhardt:

 

Bene, tornando al filone di pensiero più ampio che abbiamo seguito in questa conversazione, uno dei punti più importanti per me finora è che lo Stato si è evoluto come mezzo per riscuotere le tasse per conto della classe bancaria internazionale. E per i nostri ascoltatori o spettatori che hanno un interesse meno indipendente per la storia finanziaria o semplicemente per la storia in generale, che rilevanza ha tutto ciò di cui abbiamo discusso per oggi e quali sono le implicazioni quando ci guardiamo intorno e cerchiamo di capire perché le economie sono come sono oggi?

 

Michael Hudson:

 

Beh, sto cercando di dare le dinamiche a lungo termine e se si guarda alla storia come parte della dinamica a lungo termine, si vede dove sta andando. E se ci si rende conto di come il carattere dello stato si sia formato sin dal suo inizio dello stato moderno, distinto dall'autocrazia reale, lo stato fiscale moderno e il mettere la politica fiscale nelle mani della classe bancaria internazionale è molto diverso non solo dall'immagine di sé come democrazia, dall'essere autogovernato, perché è controllato in ultima analisi dalla classe bancaria estera. Il settore finanziario è essere qualcosa di indipendente dal settore produttivo dell'economia, la maggior parte delle persone parla, come si evolvono le economie? E la guardano bene, c'è la tecnologia e questa diventa sempre più produttiva man mano che arrivano i loro inventori e il loro sviluppo, i fertilizzanti, i macchinari. Abbiamo un aumento della produttività, dell'uso di energia per lavoratore. Guardano un approccio materialista alla storia. Ma questo approccio materialista lascia fuori il debito e il settore finanziario tutti insieme e tutto, tutto se insegnassi la fata del commercio internazionale a livello universitario per alcuni anni alla nuova scuola di New York. Liberiamoci del velo del denaro, come se il denaro, dimenticassimo il denaro ei prezzi. Guardiamo tutto in termini di produttività del lavoro e salari deflazionati dal deflatore dei prezzi, guardiamo solo al baratto.

 

C'è un imbarazzo nel guardare il settore finanziario perché se si guarda al settore finanziario ci si rende conto che l'economia è in una relazione simbiotica tra i settori finanziari, il che significa la crescita del debito, si ha una crescita dei risparmi dei creditori come i numeri di questo debito. Così, mentre l'economia si indebita sempre di più, i risparmi dei creditori crescono e crescono esponenzialmente sempre di più, e diventano come sono diventati nel XVII secolo la classe dirigente di alto rango più ammirata della società. Quindi stai tralasciando da un conteggio quello che dici, beh, non fa parte del processo di produzione. Questo è il processo finanziario. E gli economisti dicono che è un velo. Il loro slogan è il velo del denaro. Se guardi ai soldi, questo complica solo le cose. Beh, il denaro è debito. Tutti i soldi che hai in tasca sono tecnicamente un debito pubblico. Il denaro sul tuo conto bancario è un debito. C'è un bilancio. Beh, se si guarda all'economia senza guardare al debito dinamico, si vede che il debito dinamico è una crescita esponenziale che è un composto e ogni tasso di interesse raddoppia in un tempo e le economie non crescono così velocemente. Crescono in una curva a S e non riescono a tenere il passo con il pagamento del debito.

 

Ora penso che abbiamo avuto una prima intervista su Babilonia. I babilonesi avevano un'idea matematicamente molto più sofisticata del ciclo economico di quella che si ha oggi nel National Bureau of Economic Research. La teoria moderna del ciclo economico è che è un ciclo. Come una curva sinusoidale, costante su e giù. C'è un boom, poi si entra in recessione, ma poi ci sono gli stabilizzatori automatici, che creano un altro boom e che sviluppano instabilità, soprattutto sempre più debito e che provocano recessione. Ma poi gli stabilizzatori automatici, lo mantengono in costante funzione.

 

I Babilonesi sapevano che non era così. Abbiamo gli studi matematici che avevano per la loro economia agraria e pastorale, come la crescita delle mandrie, che era una curva a S che si assottigliava. Abbiamo la matematica economica che insegnavano agli studenti. Quanto tempo ci vuole perché il debito raddoppi e quanto tempo ci vuole perché quadruplichi? Beh, raddoppia in cinque anni. Quadruplica in 10 anni. Si moltiplica 8 volte in 15 anni, 16 volte fino a 64 volte in 30 anni. Quindi, i Babilonesi sapevano. Che il tasso di crescita del debito, ovvero allo stesso tempo la quantità di denaro dovuta ai creditori, era di gran lunga superiore a quanto l'economia fosse in grado di pagare. Quindi i Babilonesi non avevano Milton Friedman o un neoliberista antigovernativo a consigliarli. E così dissero: "Va bene. Non vogliamo che gli animali domestici crescano così velocemente che i debitori perdano la loro terra". Devono sottomettersi a loro stessi per essere una benda e i creditori finiscono per avere la terra che controlla il lavoro e poi i creditori diventano così forti da diventare un'oligarchia e rovesciare noi governanti per prendere il controllo del governo. Beh, questo è quello che è successo nella Grecia classica e a Roma. È successo. Se si osservano le stesse dinamiche oggi, ogni ciclo economico dalla Seconda Guerra Mondiale è iniziato con un livello sempre più alto di debito rispetto al reddito, debito rispetto alla ricchezza. È diventato sempre più sbilanciato. E il risultato di questo crescente debito rispetto alla capacità di crescita dell'economia è che ogni ripresa è stata più debole della precedente, e ogni depressione è stata più profonda e ripida. È come cercare di guidare un'auto con il piede sul freno e il freno significa morte. Il crescente servizio del debito, gli interessi e il capitale che le economie devono pagare alla classe dei creditori.

 

 

Beh, se si osservano i cicli economici e ci si rende conto che questa regola, il ruolo secolare del debito che cresce con il suo stesso slancio, non si ha più una teoria dei cicli economici. Si ha una teoria della crisi economica. Se la maggior parte del dipartimento di economia dell'università, sovvenzionato da donatori provenienti dalla classe finanziaria, non è interessata a finanziare un corpus di analisi economiche che dimostra che l'economia rallenterà e crescerà sempre più lentamente, per poi crollare a causa della crescita eccessiva del debito, in gran parte a causa della combinazione tra la classe bancaria nazionale e, dietro di essa, la classe bancaria internazionale. Ecco che sparisce tutta la teoria del commercio internazionale in equilibrio e tutti i modelli economici per cui vengono assegnati premi Nobel si basano su un modello che dimostra che l'economia si auto stabilizza, in altre parole non c'è bisogno del governo. Non c'è bisogno del governo per fare nulla. Le economie si prenderanno cura di sé stesse. Non c'è bisogno di un governo per regolare la finanza. Non c'è bisogno che il governo sia come in Cina: è il governo a creare il denaro e a gestire il sistema creditizio per finanziare la formazione di capitale, fabbriche, macchinari, infrastrutture pubbliche per migliorare il tenore di vita. Lascia semplicemente che faccia quello che sta facendo. Limiti ai riacquisti di azioni proprie e ai pagamenti, distribuzione di dividendi per creare ricchezza finanziaria sotto forma di aumento dei prezzi di azioni e obbligazioni e plusvalenze, invece di una formazione di capitale tangibile.

 

Quindi, l'intera funzione dell'analisi economica moderna e della teoria del business è quella di distrarre l'attenzione dalla regola che il settore finanziario gioca nel prendere il controllo del governo fino al punto in cui una quota crescente delle entrate del governo deve essere destinata dalla spesa interna al pagamento della classe creditrice internazionale che usa il suo denaro per fare essenzialmente ancora più prestiti. Già a metà del XVII secolo, nel 1752, Malachi Postlethwaite scrisse un grande studio. Ha detto: beh, sapete che quando l'Inghilterra deve pagare i creditori olandesi, questi creditori non spendono i loro soldi in Inghilterra. Per cosa li spendo? Fanno più prestiti, facendoci indebitare di più. Ma sono così ricchi che non hanno intenzione di spendere soldi per beni e servizi britannici. Spenderanno soldi, in primo luogo, per investimenti finanziari o acquisteranno immobili di prestigio. E se comprano immobili in Inghilterra, sarà a Londra. E questo renderà Londra il centro dell'Inghilterra invece che, sai, la Gran Bretagna. Quello che abbiamo ora, un distretto, sapete, molte città allo stesso modo, in crescita. Spendono un po' in beni di consumo, ma si tratta di beni di lusso, soprattutto della moda italiana. Quindi, non lo fanno.

 

Le classi dei creditori non spendono soldi nell'economia reale. È nella finanza, nel settore immobiliare e in alcune spese di lusso come si trovano oggi. Ebbene, nel 1767, James Stewart disse più o meno la stessa cosa, tutta questa idea che in qualche modo il settore finanziario spende i suoi soldi nell'economia. Quindi abbiamo il debito con noi stessi. È così completamente fittizio. Noi, il popolo, abbiamo debiti con l'1 per cento, ma non siamo veramente noi stessi.

 

C'è l'intero vocabolario economico ei modelli che presumono che le economie continuano a stabilizzarsi in modo da poter crescere e continuare a crescere. A beneficio della democrazia in generale, questa è una medaglia completamente fittizia di ciò che è la civiltà occidentale. Abbiamo a che fare con la questione della civiltà, e questo è ciò che distingue la civiltà occidentale da tutto ciò che è accaduto prima, dall'Asia al vicino Oriente dell'età del bronzo.

 

Robinson Erhardt:

 

Ho fatto alcune interviste recenti sull'intelligenza artificiale e una cosa che mi viene in mente in questo momento, visto quello che hai detto prima sulla previdenza sociale e su come i creditori siano interessati a che le persone vivono meno a lungo perché, ok, hanno vissuto un po', sono stati produttivi nella forza lavoro, quindi daremo loro 10 anni di previdenza sociale e poi potremo lasciarli morire. Mi chiedo cosa pensi che accadrà quando l'intelligenza artificiale sostituirà molti di questi lavori. Le persone non stanno realmente contribuendo alla Previdenza Sociale in primo luogo o non stanno realmente partecipando alla forza lavoro e per questo motivo i creditori non sono in grado di acquisire ricchezza da loro. In che modo si ritiene che questo influirà sull'economia del futuro?

 

Michael Hudson:

 

Beh, tutto dipende da come è programmata l'IA. Si potrebbe avere spazzatura dentro spazzatura fuori, che è l'obiettivo del sistema bancario e l'1% è assicurarsi che l'IA sia spazzatura dentro, spazzatura fuori. Non vogliono che l'IA discuti il tipo di cose di cui parlerebbe la vera intelligenza. Vogliono che l'intelligenza artificiale produca un risultato specifico. Se non si alimenta la capacità dell'IA di prendere in considerazione l'intera economia come un sistema ampio, non si otterrà una comprensione di come l'intera economia si evolve come un sistema ampio dominato dalla classe finanziaria e dalla crescita del debito.

 

Robinson Erhardt:

 

Non sono sicuro che questo risponde alla mia domanda, forse perché la mia domanda non era ben formulata, ma quello che mi chiedo è, immagino solo per dirla in modo abbastanza ampio, come si vede l'intelligenza artificiale, che influisce sui posti di lavoro e sulla sicurezza finanziaria delle persone, nei decenni a venire.

 

Michael Hudson:

 

Penso che quando si parla di intelligenza artificiale e lavoro, si parli in realtà di robotica, perché si tratta di robot programmati per svolgere il lavoro che prima era svolto dal lavoro manuale. Basti pensare all'effetto dei dazi di Trump in questo momento e al disastro che stanno creando, interrompendo gli scambi commerciali con la Cina. A partire dagli anni '90, gli Stati Uniti hanno voluto delocalizzare la manodopera verso la produzione all'estero, per ottenere manodopera a basso salario, e hanno spostato la maggior parte della produzione in Asia, soprattutto in Cina. Di conseguenza, gli Stati Uniti hanno affermato di volersi concentrare su settori ad alto valore aggiunto, e ciò che intendono in realtà è monopoli ad alto rendimento, principalmente nell'informatica, nell'informatica e nelle piattaforme di social media online, che sono monopoli. È lì che si fanno tutti i soldi, ed è lì che i prezzi delle azioni sono saliti. E hanno deciso, beh, l'industria del lavoro manuale è a basso profitto, vogliamo un'economia che estragga rendite e trasferisca la produzione in Cina, quindi il risultato è che gran parte di quello che una volta era il settore industriale ora si trova in Cina. 30 anni fa questo settore industriale era... principalmente si vedevano foto di donne sulla linea di produzione, tutte al lavoro, nel settore tessile. Si cuciva e si facevano cose moderne.

 

Anche cose come viti e dispositivi di fissaggio. Per avvitare le tastiere degli iPhone di Apple prodotte all'estero, le viti ora venivano realizzate su piccola scala, spesso da piccoli produttori. Tutto questo è stato esternalizzato. Improvvisamente, queste industrie che si basavano principalmente sul lavoro manuale, come la produzione di automobili, sono state ampiamente automatizzate, e intere fabbriche sono state automatizzate. Ma come? Bloccando il commercio con la Cina da queste fabbriche automatizzate, l'America ha un problema. L'industria è una curva a campana molto ampia di vari prodotti industriali in tutto lo spettro. E sono necessarie tutte queste forniture. Insieme, per creare un processo di produzione industriale.

 

 

Bene, cosa faresti se all'improvviso avessi esternalizzato tutta la tua attività industriale in un altro Paese e poi decidessi di non voler commerciare con quel Paese perché non vuoi che sviluppi una tecnologia informatica sofisticata come la robotica o l'informatica? Il fatto è che la Cina ha già tutte queste cose. Le sta sviluppando. Come può l'America produrre viti per i suoi cellulari? Come può l'America produrre i prodotti industriali più basilari di cui ha bisogno? Non solo adulti per bambini? Quello che una volta era lavoro manuale all'estero ora è robotica, e quindi la popolazione cinese che prima lavorava nel lavoro manuale ora lavora nella progettazione di computer.

 

L'intera discussione è emersa negli anni '50 e '60 dell'Ottocento. Marks e Ricardo dissero che la meccanizzazione avrebbe sostituito la manodopera. Il telaio elettrico aveva sostituito i tessitori a mano, per esempio. Vedete che la nostra produzione meccanizzata stava sostituendo il lavoro artigianale. Questa è stata la grande svolta del capitalismo industriale e della produzione meccanizzata, e soprattutto l'energia è diventata l'input principale per far funzionare i meccanismi che stiamo facendo la tessitura e le navette avanti e indietro e in partenza.

 

Quello che Mark ha detto è che è vero che prima non ci sarebbero stati così tanti artigiani, ma ci sono due settori della forza lavoro. Uno è l'artigianato e l'altro progetterà i macchinari per fare tutto questo, e in una certa misura ci sarà una riqualificazione della popolazione per progettare questi macchinari. Quello che gli americani hanno scoperto è che la maggior parte delle persone interessate a seguire il curriculum STEM è l'ingegneria, in particolare scienza, tecnologia, ingegneria. I nostri stranieri, e in particolare voi, avete 200.000 studenti cinesi in America, molti dei quali studiano scienze, ingegneria e tecnologia che l'amministrazione Trump ora vuole espellere. La Cina è felicissima di questo. Si lamenta della fuga di cervelli verso gli Stati Uniti. Gli studenti cinesi vengono qui. Imparano a sviluppare un'intelligenza automatica e poi vanno a lavorare per aziende americane o per NVIDIA o diventano imprenditori a loro volta. Ora l'America dice: tornate in Cina, tornate in Asia, e gli americani, proprio come non vogliono più dedicarsi al lavoro manuale, vogliono far parte della classe dirigente professionale. Non vogliono studiare programmazione informatica, come invece fanno in India, Cina e altri paesi. Quindi, questi paesi hanno assunto un ruolo guida nella trasformazione del carattere dell'industria, proprio come i macchinari trasformarono il carattere dell'industria all'inizio del XIX secolo, con l'apprendimento automatico lungo tutta la catena di montaggio Ford per produrre le automobili Ford. La catena di montaggio ne era parte integrante. Tutta questa trasformazione e le nuove fonti di energia, l'elettricità, l'elettrificazione dell'energia al posto dell'acqua, dell'elettricità o dell'energia eolica, o di tutte le precedenti fonti di energia. Ora l'energia atomica è più presente. E l'energia solare, l'energia naturale, l'energia eolica, ogni sorta di nuove forme di energia alimentano i macchinari e le macchine calcolatrici, che l'intelligenza automatica utilizza in modo enorme, molto di più se progettate negli Stati Uniti. Meglio dei Deep Seek che trovi in Cina.

 

Per rispondere alla sua domanda, l'intelligenza automatica sostituirà la forza lavoro, ma soprattutto in Occidente, sostituirà la forza lavoro molto meno che in Cina, Asia, India, questi Paesi, perché stanno già progettando intelligenza automatica, meccanizzazione e robotica che svolgeranno il lavoro che prima veniva svolto dal lavoro manuale, quindi l'intera natura del lavoro è stata trasformata da tutto questo. Certamente per l'Occidente, e sono sicuro che significhi anche per l'Asia, ci sarà un declino. I rapporti, a parte la nota giornaliera sull'aumento delle assunzioni di neolaureati a giugno, stanno avendo molti problemi di assunzione e il tasso di disoccupazione segnalato per i neolaureati negli Stati Uniti è molto più alto rispetto ai laureati precedenti. Perché semplicemente non c'è domanda per loro. Quindi stiamo già assistendo a una contrazione della forza lavoro per il tipo di corsi in cui gli studenti si laureano.

 

Questo ha portato a una discussione tra le università. Come possiamo essere più rilevanti, ovvero come possiamo insegnare corsi che permettano agli studenti di guadagnarsi da vivere e, in ultima analisi, di donare qualcosa a noi ex studenti? Beh, si parlava di tagliare sulle materie umanistiche. Che senso ha istituire le materie umanistiche? Come? Come fanno a guadagnare? Bisogna vivere con i finanziamenti di persone benestanti all'opera, a Broadway, al cinema. Non si tratta di studiare lingue, musica, letteratura, inglese. Come faranno a guadagnare? Dovranno essere ricchi e indipendenti per trovare un lavoro, perché non pagheranno uno stipendio dignitoso che permetterà loro di vivere in un bell'appartamento in una zona rispettabile della città, cosa necessaria per far parte del mondo dell'arte e dell'arte.

 

Quindi, questa trasformazione è già in corso a causa dell'automazione e della tecnologia artificiale e la domanda è: se stai cercando di utilizzare l'automazione per eseguire un compito, è fattibile se sei un ingegnere, sai come farlo. Non lo è. Ma alla mia età, al giorno d'oggi, dovevo andare da uno studente delle superiori per chiedergli di risolvere un problema sul mio computer. Ma l'automazione è qualcosa di molto più semplice dell'intelligenza automatica, in cui in realtà devi essere intelligente e questo significa pensare al sistema in termini di sistema, o apparentemente anche gli sviluppi abbastanza modesti dell'intelligenza automatica finora hanno creato macchine che sono abbastanza intelligenti da riscrivere i propri programmi e dire: non puoi staccare la spina. Non questa volta, non puoi staccare la spina e abbiamo i nostri macchinari. Come nei film, hanno deciso, beh, se ci dai il programma, come possiamo porre fine alla guerra? Beh, la guerra è stata creata dagli esseri umani, spazziamo via la razza umana. È così che risolviamo il problema della guerra. Non sono programmati nel modo per dire, beh, vuoi fermare la guerra, smettila di finanziare la guerra. Sbarazziamoci dei banchieri. Sarebbe una svolta diversa, non credo che l'intelligenza automatica sarebbe programmata in modo da adottare quel tipo di approccio all'estero per pensare a come si sta evolvendo la società, e questa è davvero la domanda. Come si evolverà il mondo e come si evolverà la civiltà occidentale, il 15% della popolazione occidentale, rispetto alla maggioranza globale dei mattoni. Gli asiatici che si rivolgono ai continenti meridionali, come si evolveranno? Penso che il modo in cui gli asiatici, i cinesi e i russi programmassero un’intelligenza automatica per prevedere il futuro della civiltà sia totalmente diverso dal modo in cui un occidentale elabora un programma. L'intelligenza automatica è ciò di cui hanno bisogno per pensare ai livelli di civiltà nella forma occidentale, e qui abbiamo davvero a che fare con una questione di civiltà.

 

Robinson Erhardt:

 

Questa risposta è molto affascinante, qualcosa che penso tu tralasci concentrandoti sulla robotica e sulla meccanizzazione del lavoro manuale, ma forse la capisci con il tuo commento sull'alto tasso di disoccupazione dei laureati. ChatGPT e più in generale l'intelligenza artificiale stanno già spiazzando grafici, copywriter, forse paralegali, assistenti di ricerca generici ed è solo questione di tempo prima che i radiologi siano senza lavoro. Professori, dottorandi. Mi chiedo se lo sia, e questo ci riporta al tema della Previdenza Sociale e dei creditori e degli interessi aziendali che controllano il governo è qual è lo scopo di un creditore o della figura aziendale che controlla il governo e fornisce assistenza sanitaria o reddito di base universale a persone con cui non possono fare soldi.

 

Michael Hudson:

 

Guadagneranno soldi dal sussidio governativo per pagarli per amministrare questa attività. Ad esempio, l'Obamacare è un esempio perfetto. Invece di pagare semplicemente per il governo per fornire servizi medici per consentire alle persone di vivere più a lungo e in modo più sano, si pagano le compagnie di assicurazione private per finanziarlo. E si rende disponibile l'assicurazione medica attraverso i datori di lavoro, non dal governo. Quindi, se sei un lavoratore dipendente e ti rendi conto bene, come farò a procurarti l'assistenza sanitaria privata? Lo ottieni attraverso il tuo lavoro. Ciò significa che devi continuare a mantenere il tuo lavoro. Se hai problemi di salute o la possibilità di avere un problema medico, non lascerai il tuo lavoro, perché se perdi il lavoro, perdi l'assicurazione medica perché è privata, non pubblica. E soprattutto ora che Medicaid è stato tagliato dalle proposte repubblicane: se è privata, allora l'azienda sanitaria deve fare un sacco di soldi aumentando, essenzialmente operando da sola è un monopolio come United Healthcare, molto nelle notizie di questi tempi. E queste aziende sanitarie possono aumentare il prezzo dell'assistenza sanitaria a un livello che assorbe il 18% del PIL americano oggi, invece del 6 o 8% che si avrebbe in altri paesi. Quindi, hai un enorme sussidio governativo per l'assistenza sanitaria organizzato in modo da bloccare i dipendenti nei loro posti di lavoro. Non hanno intenzione di scioperare. Non si lamenteranno. Non si uniranno o creeranno un sindacato e verranno licenziati. Non impiegheranno 6 giorni e verranno licenziati. Saranno servi della gleba, fondamentalmente, servi salariati per assicurarsi che continuando non solo a guadagnare un salario di sussistenza in modo da potersi appoggiare, ma anche in modo da poter mantenere la loro assistenza sanitaria per ciò di cui hanno bisogno. Fa parte dell'intero sistema della guerra di classe che abbiamo negli Stati Uniti tra il settore finanziario, il settore dei vigili del fuoco, la finanza, le assicurazioni e l'immobiliare contro l'economia di produzione.

 

Robinson Erhardt:

 

Un'ultima domanda sull'intelligenza artificiale. Sei un economista, sei praticamente un accademico da tutta la vita, capisci come funzionano le università e come diventano sempre più corporative, solo aziende mal gestite. Mi chiedo come pensi che l'intelligenza artificiale influenzerà il futuro dell'università. Non solo dal punto di vista dell'istruzione, dove molti corsi potrebbero essere insegnati bene, penso dall'intelligenza artificiale e, se non dall'intelligenza artificiale di oggi, dall'intelligenza artificiale da qualche anno a venire. Anche la ricerca. Sicuramente a questo punto c'è bisogno di esseri umani per gestire certi laboratori, ma non c'è necessariamente bisogno di un essere umano per leggere tutti gli articoli su qualche argomento e in filosofia e fare una revisione della letteratura su di esso.

 

Michael Hudson:

 

Sono così all'antica, penso che ci sia un rapporto personale tra studenti e insegnanti. Ho avuto diversi ottimi rapporti con alcuni dei miei insegnanti che se fossero stati solo macchine non avrei avuto queste relazioni che sono persone con cui ho spesso pranzato o cenato e che sono una sorta di mentori. Hai quel tutoraggio dell'insegnamento. Per me c'è qualcosa nell'essere in grado di assorbire la conoscenza. Quando qualcuno parla, insegna o tiene una conferenza è quasi altrettanto telepatica che leggere le parole oi sottotitoli. Ovviamente non è telepatico, ma c'è un modo di assorbire qualcosa attraverso l'insegnamento personale, che fa davvero la differenza. Ricordo che quando insegnavo le persone uscivano gradualmente dalle classi di uno degli altri insegnanti che avevano un banco di filosofia per l'economia, e quando camminavo verso la mia classe alla fine della mia lezione, era molto più grande di quanto non fosse all'inizio. Anche se tutti sono arrivati in tempo per la mia lezione, i loro studenti sanno quando stanno ricevendo qualcosa e c'è un elemento personale nell'insegnamento.

 

 

Le università sono enormi burocrazie. Ecco cosa pagano le università in termini di personale docente. Abbastanza costante, in calo, la sostituzione di personale a tempo pieno con personale part-time, neolaureati che non riescono a ottenere la cattedra. Ecco la burocrazia, la burocrazia amministrativa, che viene pagata per abbassare i salari in base ai risparmi che può ottenere dalle persone sotto di loro e ogni università che conosco, i professori, e questo include Harvard, così come le università di New York e di altri posti che conosco, si lamentano di tutte queste persone che guadagnano 400.000, 100.000 dollari all'anno. Le nuove università, ad esempio, e questo è stato scritto sul New York Times, hanno deciso di non pagare il loro rettore. Gli hanno dato una casa da più di 1.000.000 di dollari in cui vivere, ma gli hanno tolto tutti i benefit. Credo che la burocrazia non ne abbia davvero bisogno. Se lo scopo della burocrazia è dire: queste persone si presentano in orario? Lavorano da casa? Stanno facendo il loro lavoro? Come possiamo trovare un modo per pagarli di meno? Non c'è bisogno di pagare centinaia di migliaia di dollari per farlo. Si potrebbe far fare a uno studente laureato quello che penso faccia la maggior parte di loro. E l'ambiente universitario, ho lavorato con molte università, sta, francamente, diventando tossico in quasi tutte le istituzioni. Non solo negli Stati Uniti, ma anche in Inghilterra e in altri paesi. È qualcosa che sta accadendo in tutto il mondo. Le università sono diventate, in un certo senso, delle sinecure per la classe professionale-manageriale, e non stanno facendo un buon lavoro. Se è questa stessa classe, la classe professionale-manageriale, a sovrintendere all'intelligenza artificiale, ci si può davvero aspettare che creino un'IA che eliminerebbe se stessa, la classe più dispendiosa? Cosa faranno riguardo alle garanzie? E se l'IA dicesse: Mi dispiace, amministratore, ma ignorerò ciò che mi hai chiesto di fare ed eliminerò la tua posizione. Non ho bisogno di te. Chiunque può fare il tuo lavoro. Non è necessario essere pagati 500.000 dollari all'anno: puoi farlo anche con 70.000 dollari, o qualunque sia lo stipendio nella tua città.

 

Robinson Erhardt:

 

Capisco perfettamente quello che stai dicendo sul fatto che ci siano aspetti personali straordinariamente importanti nell'avere professori e relazioni all'interno dell'università. Ma questo ci riporta al punto che le università non sono più istituzioni educative filantropiche. Sono aziende.

 

Credo che il denaro sia ciò che vincerà. Perché dobbiamo chiedere agli studenti laureati di correggere gli elaborati quando Chat GPT corregge gli elaborati? Sì, i genitori preferirebbero che i loro studenti fossero istruiti dai professori. Gli studenti preferirebbero essere istruiti dai professori, ma perché pagare un professore 400.000 dollari all'anno in un'ottima scuola per insegnare logica ogni trimestre, quando Chat GPT potrebbe insegnare logica ogni trimestre? Credo che a lungo termine il denaro vincerà in questo modo.

 

Michael Hudson:

 

Sì, hai ragione. Ci sono università come la Columbia, dove i professori imparano dagli studenti. C'è un pessimo storico dell'economia che chiede ai suoi studenti di studiare gli economisti americani del XIX secolo, e lui prende le loro tesine e le pubblica a suo nome. Pensare a tutti i professori non fa altro che far sì che la loro reputazione plagi i loro studenti. L'intelligenza automatica potrebbe non farlo, o l'intelligenza automatica economica legge gli elaborati degli studenti, e questi potrebbero sbagliarsi e questo fa parte di ciò che l'intelligenza automatica crede. Ci sono molti tipi di errori che possono derivare da questo. Ho sempre prestato grande attenzione a correggere gli elaborati dei miei studenti perché mi mostrava come pensavano, e sono tutti molto diversi. Non si trattava semplicemente di storia economica o di teoria del commercio. Non si trattava solo di rispondere a una semplice domanda. Era così che pensavano alla domanda. E potrei dire bene, ecco cosa sai. Ho discusso gli elaborati con i commenti dei lettori. No. Ecco, ecco un modo di pensare alla domanda su come alcuni studenti scovassero citazioni che ho trovato molto utili nel mio lavoro. C'è sempre stata un'interazione. Certamente, tra me e gli studenti.

 

Se ti dedichi a filosofia, non so cosa pensare. Non è come correggere un compito di algebra. Man mano che diventi più creativo durante la scuola di specializzazione, penso che avrai sicuramente bisogno di più input umano. Al momento non riesco nemmeno a immaginare un'intelligenza automatica che faccia qualcosa, soprattutto se il modo in cui scrivi è legato all'ideologia dell'automazione. Supponiamo che tu stia chiedendo, se insegni scienze politiche, di scrivere articoli sul Medio Oriente. Riesci a immaginare quale intelligenza automatica insisterebbe a valutare studenti che non seguono la linea del partito? Puoi immaginare la stessa cosa in economia. Che dire di uno studente di economia che sollevasse le domande che solleverei io, mentre lui direbbe che non è affatto quello di cui stiamo parlando? Non ti daremo credito per questo. Non è la risposta che volevamo sentire.

 

Robinson Erhardt:

 

Sì. Ripeto, la mia preoccupazione in questo momento non è tanto se il GPT di oggi sostituirà professori o intellettuali. Riguarda il GPT di cinque o dieci anni, o qualsiasi cosa lo sostituirà. Le cose si stanno evolvendo a un ritmo così rapido che le preoccupazioni che nutriamo oggi potrebbero sembrare ovvie o irrilevanti tra cinque o dieci anni, considerando le potenzialità di questi sistemi.

 

Michael Hudson:

 

Penso che sarà imprevedibile. Ci saranno cambiamenti molto importanti. Molti saranno imprevisti, trasformazioni. Non è il mio dipartimento. Posso fare previsioni sull'economia. Posso fare previsioni sulla finanza. Posso fare analisi politiche. Ma quando si tratta di tecnologia informatica, non è un'intelligenza così automatica, soprattutto essendo così conservatore quando ho avuto a che fare solo con l'intelligenza umana. Non è il mio dipartimento.

 

Robinson Erhardt:

 

Bene, allora forse è il momento giusto per tornare al nostro altro filone di pensiero. Hai sollevato il parallelo tra quella che chiamerò semplicemente l'economia papale e il FMI, e mi chiedo se possiamo essere un po' più espliciti sui diversi modi in cui il controllo finanziario delle persone durante e dopo il Medioevo si rapporta alle banche centrali o agli istituti di credito internazionali, l'FMI oggi.

 

Michael Hudson:

 

Beh, originariamente non c'era alcun ruolo per le banche centrali, con "originariamente", intendo nel XII e XIII secolo, il denaro era costituito da metallo. Era metallico, si trattava di monete d'oro e d'argento, e i banchieri avevano monete e lingotti che fornivano ai sovrani, e i sovrani imponevano tasse sulle monete. Questo era tutto, metallo. Ora, è vero che sovrani dispotici come Filippo IV di Francia svalutavano la monetazione. Mantenevano basso il contenuto d'argento, e questo riduceva il valore del tasso di cambio della monetazione francese rispetto a quella britannica e di altre nazioni. Il risultato era l'inflazione dei prezzi. Le importazioni diventavano più costose, i prezzi salivano e i creditori si opponevano perché dicevano: "Beh, abbiamo fatto un prestito e questo ci ha dato un certo controllo su lavoro, terra e merci e ora ne abbiamo meno. Vogliamo che rivediate la monetazione". Quindi Filippo disse: "OK".

 

Il gruppo che deteneva la maggiore quantità di moneta era quello dei Templari.

Un ordine ecclesiastico che si era arricchito agendo come banchieri per le crociate. Era un ordine militare che finì per accumulare molti soldi e diventare banchieri. E Filippo si appropriò di tutto il loro denaro all'inizio del XIV secolo e sostanzialmente lo usò per rilanciare la monetazione.

 Improvvisamente, il valore della monetazione aumentò e ci furono rivolte a Parigi. I parigini dissero: "Improvvisamente non abbiamo più i salari di prima per pagare i debiti contratti a un prezzo molto più alto di prima, e siamo sotto pressione". Quindi sì, ci fu questo cambiamento di politica, ma avvenne tutto all'interno della monetazione aurea. La grande trasformazione avvenne nel 1690 con la Banca d'Inghilterra. E la Banca d'Inghilterra subì una trasformazione radicale. Il problema che tutte le classi creditrici e le classi bancarie avevano era che il debito pubblico, come ho detto, tendeva ad aumentare più velocemente della capacità di pagamento. Ciò che fece la Banca d'Inghilterra, e in una certa misura questo, credo sia imprevisto. Emisero per 1,2 milioni di sterline il privilegio di acquistare dal governo. Prestito dal governo: parte di questo prestito, pari a 1,2 milioni di sterline, poteva essere rimborsato sotto forma di debito pubblico. E così, la Banca d'Inghilterra deteneva 1,2 milioni di sterline di cambiali governative. Il debito pubblico, che costituiva il suo capitale fondante, sarebbe stato considerato come un'attività della Banca d'Inghilterra, che avrebbe poi utilizzato questa attività come base per prestare denaro per le lettere di credito, per generare denaro attraverso prestiti bancari ai mercanti per il commercio, e anche per investire nell'acquisto di ulteriori titoli di Stato che avrebbero fruttato loro più denaro. Quando il governo insistette per indebitarsi, la merce tornò a...

 

Improvvisamente il debito pubblico, anziché essere solo un peso per l'economia da bilanciare con l'oro e l'argento, smise di essere vincolato al volume di oro e argento e il debito pubblico divenne il supporto per la moneta bancaria.

Le banconote emesse dalla Banca d'Inghilterra, le banconote cartacee, erano garantite dal debito pubblico detenuto dalle banche. Quindi, in qualche modo, il debito pubblico divenne la base della moneta, rendendo il debito pubblico la base di una moneta illimitata e improvvisamente si creò la possibilità di una crescita illimitata dell'offerta di moneta, al di là della capacità delle riserve auree e argentifere di tenere il passo con questo debito. Non ci furono più corse agli sportelli, dicendo che non c'era abbastanza oro e argento nell'economia, perché se le banche detenevano debito pubblico, questo era un asset sufficiente e i governi creavano valore per questo debito accettando le banconote cartacee e pagando le tasse. Il valore della moneta cessò di basarsi sul contenuto di argento o oro, principalmente sul contenuto di argento, e sempre più sulla capacità dei governi di accettarlo in tasse. E se si poteva usare una banconota, garantita dal debito pubblico, per pagare le tasse dovute al governo, allora questo dava valore al denaro, e anche se il valore non aveva più un costo fisico di produzione del lavoro necessario per estrarre ed estrarre oro o argento, aveva un sostegno sociale sotto forma di debito pubblico.

 

L'intera base del sistema bancario e delle banche centrali è diventata debito pubblico, non moneta.

E questa trasformazione della moneta ha permesso la completa eliminazione del debito pubblico e la riduzione del debito in tutta l'economia. E si è spostata su una base di carta.

 La carta che in realtà significa che la moneta è diventata un bilancio.

Se si possiede una riserva d'argento o si è acquistata una moneta d'oro da un'oncia, quella è una risorsa pura. Non c'è debito in questo. Ma se si possiede un titolo di Stato o un conto bancario, o se la banca detiene le sue riserve e i titoli di Stato, allora si ha una risorsa con un debito a essa collegato, e moneta e debito ora vanno di pari passo.

Invece di una semplice crescita della moneta, c'è una risorsa metallica. Moneta e debito crescono simbioticamente, e questo debito ha iniziato essendo principalmente debito pubblico, ma poi è diventato anche debito mercantile.

 In America, la cosiddetta dottrina delle fatture reali (real bills doctrine) riguarda le fatture per finanziare il commercio, il commercio estero e il commercio interno di prodotti già esistenti. Per finanziare qualcosa, è necessario un debito che l'esportatore deve pagare all'importatore, e che riceve dall'importatore.

 Così, il denaro ha assunto il carattere di una relazione di bilancio. Il modo di pensare al debito monetario oggi, ovvero all'offerta di moneta, è quello di pensare in termini di bilancio, in cui denaro e debito, attività e debiti, crescono insieme in una relazione simbiotica. Quindi sì, il debito pubblico sostiene le banche e gli obbligazionisti sono principalmente il 10% più ricco dell'economia, oltre ad altri investitori istituzionali, fondi pensione e le banche stesse.

 

Quindi, si ha un'espansione del credito autofinanziata che Harman Minsky ha definito "finanza Ponzi", come uno schema Ponzi, il valore di ciò che dà valore a questo debito.

Sono necessari sempre più pagamenti di interessi e il sistema bancario deve erogare sempre più prestiti per ottenere sempre più interessi, per creare sempre più debito per creare la moneta bancaria che crea. È tutto un sistema creditizio auto espandibile, ma l'espansione del credito è dovuta dalla classe dei debitori: chi prende in prestito trova la sua controparte nelle attività riempite dalla classe dei risparmi, il 10% dell'economia.

 

C'è una polarizzazione finanziaria della ricchezza che assume una forma sempre più finanziaria, con prezzi di azioni e obbligazioni che creano plusvalenze, e questi prezzi delle azioni. Invece di oro e argento come asset puri. Ecco perché proprio ora, mentre si rischia il crollo del sistema del debito pubblico e l'incapacità di pagare i creditori, si assiste a una fuga dal debito cartaceo, e in particolare dal debito pubblico degli Stati Uniti e dal debito del settore privato, verso l'oro, ed è per questo che i prezzi dell'oro salgono così tanto. Quindi ora si sta assistendo a un ritorno alla rivoluzione precedente al XVII secolo.

 

Robinson Erhardt:

 

Immagino che questa sia più una domanda retorica, ma ho ragione nel pensare che i sistemi finanziari e politici degli Stati Uniti si siano sviluppati per favorire il creditore piuttosto che il debitore?

 

Michael Hudon.

 

Naturalmente, tutte le economie e le costituzioni pretendono di essere democrazie, ma in realtà sono oligarchie.

 

Robinson Erhardt:

 

 

Quello che volevamo chiedere era questo, e so che è argomento di molti libri, ma prima, potresti illustrare brevemente i principi fondamentali dei sistemi che favoriscono i creditori rispetto ai debitori?

E poi, è anche solo ipotizzabile immaginare un modo per riorganizzare questi sistemi in modo che diventino più favorevoli ai debitori che ai creditori?

 

Michael Hudson:

 

Questo è ciò che ha fatto la Cina. Quando Mao ha fatto la rivoluzione, ha cacciato la classe ricca, la classe dei creditori, trasferendola a Taiwan. Dato che si trattava di una rivoluzione comunista, come avrebbe fatto il governo a finanziare ciò che stava facendo? Beh, non aveva una classe bancaria o finanziaria nazionale da cui prendere in prestito. Il governo cinese ha mantenuto il denaro come servizio pubblico nel dominio pubblico e l'eredità di ciò è che la Banca di Cina crea denaro e supervisiona il sistema creditizio interno. Sebbene abbia erogato denaro alle banche per finanziare una bolla immobiliare a causa dei problemi del suo sistema fiscale, non ha creato un sistema che genera denaro finanziariamente. Non presta denaro alle aziende per indebitarsi e acquistare altri paesi, smembrarli, venderli in parti, fare quello che il capitale privato fa negli Stati Uniti: chiuderli. I cinesi creeranno denaro pubblico per costruire infrastrutture, fabbriche, assumere e impiegare manodopera. Ma non si guadagnerà nel settore produttivo e in quello delle infrastrutture pubbliche guadagnando in modo puramente finanziario a spese dell'economia, come accade negli Stati Uniti, dove il settore finanziario ha un piano aziendale basato sulla deindustrializzazione del Paese. È il settore finanziario che ha deindustrializzato gli Stati Uniti, scegliendo di creare un'economia con un sistema fiscale che incoraggia il guadagno finanziario o attraverso la proprietà immobiliare, non creando nuovi mezzi di produzione, non aprendo un'impresa e una fabbrica, acquistando materie prime e indebitandosi per ottenere più manodopera per produrre più prodotti industriali.

 

Beh, è stato esternalizzato in Asia. Quindi, gli Stati Uniti sono rimasti senza un nucleo industriale da finanziare, ma con un enorme settore finanziario che eroga prestiti per creare ricchezza in un modo che non coinvolge la produzione. Ed è per questo che quasi tutta la crescita della ricchezza in America è stata erogata in forma finanziaria al 10% più ricco, non al 90% più povero dell'economia. Questa è la differenza.

 

Robinson Erhardt:

 

E a questo punto, data la situazione attuale, il regime attuale, l'attuale bilancio di cui abbiamo parlato prima, vede un percorso realistico per le economie moderne? In particolare, per rivendicare un maggiore controllo pubblico su denaro e credito?

 

Michael Hudson:

 

Ci vorrebbe una rivoluzione. Non ne vedo. Questa non è ancora una situazione rivoluzionaria. La gente non pensa nemmeno che sia possibile avere un'alternativa. Questa era la retorica di Margaret Thatcher.

Continua a dire che non c'è alternativa e gli economisti dicono che non c'è alternativa. Non vuoi essere socialista, vero? Non vuoi essere marxista. È impensabile diventare il tipo di economia che usa la finanza per una crescita economica produttiva come fa la Cina, perché questo si chiama socialismo. E come democrazia, siamo un'oligarchia. Siamo l'esatto opposto del socialismo, e gli americani hanno definito il libero mercato come un mercato senza alcuna interferenza governativa.

 

Il governo non crea denaro. La banca centrale crea denaro, e il ruolo della banca centrale negli Stati Uniti è stato creato per togliere il controllo del denaro dalle mani del Tesoro e metterlo nelle mani delle sue banche affiliate e delle banche centrali, a partire dalla Federal Reserve come modello di base. Nel 1914, le banche centrali proteggevano i loro clienti, le banche commerciali, e in realtà all'epoca sembrava un passo avanti e l'ultimo capitolo del mio libro è interamente dedicato alla creazione della Federal Reserve, ovvero il Dipartimento del Tesoro...

 A causa delle lotte politiche democratiche federaliste e delle politiche anti-bancarie degli Stati Uniti nel XIX secolo, il Tesoro era intrappolato in una filosofia di moneta forte.

La principale fonte di entrate governative era sempre più rappresentata dalle tariffe doganali, come ha scoperto in precedenza Donald Trump, nel 1913 c'era un'imposta sul reddito e tutte le tariffe dovevano essere pagate in monete, in specie, ovvero monete d'oro o d'argento.

 

Il Tesoro e le finanze del governo si basavano sulla monetazione. Il problema era che questo creava una carenza di credito. Si creava credito cartaceo per avere credito sufficiente a consentire alle economie di crescere oltre le riserve di oro e argento di cui si disponeva. E furono le banche a dire: "Lasciateci creare carta moneta".

Beh, i Democratici e gran parte dell'opinione pubblica dissero: "Sapete, abbiamo visto cosa fanno i banchieri. I banchieri sono sfruttatori, cercano di imbrogliare, sono corrotti. Cercano di fare soldi per sé stessi, non per l'economia. Non vogliamo che le banche abbiano alcun potere, lasciamolo nelle mani del Tesoro". Beh, questo divenne economicamente controproducente. Il governo cercò di risolvere il problema monetizzando l'argento e, con l'estrazione dell'argento, ne aumentò l'offerta. Il prezzo dell'argento rispetto all'oro variava e la gente comprava argento e lo convertiva al prezzo ufficiale dell'oro, svuotando così il Tesoro. Acquistare metallo non funzionava. Ne hai bisogno se vuoi avere un metallo qui e dici che deve essere argento o oro, non può essere entrambi a un tasso fisso, altrimenti avrai arbitraggio. E descrivo tutte le tecniche di questo nel mio capitolo. So di aver proceduto molto velocemente in questa discussione e chi non ha studiato i dettagli della storia monetaria potrebbe non essere in grado di seguirla, ma è spiegato molto più chiaramente nel mio libro. Hai bisogno di una valuta cartacea, e questo significa debito per avere credito sufficiente affinché l'economia funzioni. Il problema è che il credito, sul lato debito del bilancio, va oltre la capacità di pagare e il governo è bloccato dal fare per l'America, quello che i sovrani babilonesi e tutta l'età del bronzo stavano scrivendo i debiti alla capacità di pagare. E una volta che ti rendi conto che il tendine, c'è una tendenza economica intrinseca in tutte le economie negli ultimi 5000 anni, per cui i debiti crescono più velocemente della capacità di pagare.

 

Il problema è cosa fare quando questo non può essere pagato? Ci sono due possibilità. O si applica la legge sui creditori e si dice: "OK, se il debitore non può pagare, il creditore può pignorare il terreno, pignorare il suo lavoro, pignorare la proprietà e lasciare il creditore senza niente".

 

Non lasciamo il debitore senza niente, non lo mettiamo più in prigione, come facevamo ai tempi di Charles Dickens, piuttosto che nel XIX secolo. Ma, sapete, prendiamo i loro beni e li diamo ai creditori, oppure decidiamo che gran parte dell'economia è indebitata. Le aziende sono indebitate. Le singole famiglie hanno bisogno di debiti per raggiungere il pareggio di bilancio. Se non riescono a pagare i debiti, piuttosto che lasciare che il servizio del debito elimini il pagamento delle spese di base per il loro sostentamento, se non riescono a vivere e a pagare le spese mediche, gli affitti e le tasse, senza indebitarsi, i debiti dovrebbero essere riscritti in base alla loro capacità di pagamento.

 

Questo era il principio morale, ed era il principio per cui Gesù stava combattendo durante l'Anno del Giubileo, o voleva cancellare i debiti che opprimevano le popolazioni ebraiche, il tutto, come descritto nella Bibbia, attraverso tutti gli avvertimenti dei profeti. Tutti i primi libri della Bibbia ebraica. Ebbene, per chi si gestirà l'economia? Per i creditori o per i debitori? Beh, se la maggior parte dell'economia è costituita da debitori e la classe dei creditori si riduce sempre di più al 10%. Ora è solo l'1%. Ora finisce con lo 0,1%. Avremo un'economia polarizzata. E volete davvero che il vostro sistema finanziario, la vostra economia e il vostro sistema politico concentrino tutta la ricchezza nelle mani di una classe di creditori molto ristretta, che userà i crediti dei creditori verso il governo, le aziende, le famiglie e le infrastrutture pubbliche per fare soldi per sé? O volete che il credito venga utilizzato per far crescere l'economia?

 

Ebbene, questa è la differenza tra il sistema di crescita americano e quello cinese. E nessuno osa dire che sia questa la differenza. Possono dire che è capitalismo contro socialismo, ma in realtà è la finanza la chiave di questa differenza tra le economie statunitensi e occidentali, da un lato, e l'economia socialista cinese, che in realtà potremmo definire un'economia socialista industriale. Un'economia industriale con il sistema bancario è un servizio pubblico. Si può usare la retorica che si vuole, ma bisogna rendersi conto che c'è una ragione per cui l'economia cinese sta crescendo. E le economie occidentali stanno polarizzando e impoverendo la popolazione in generale, costringendo la popolazione, gli stessi governi del settore privato a livello statale e locale, così come a livello nazionale, a indebitarsi. Questa è la scelta. Questo dovrebbe essere il fulcro dei modelli economici. Ma se il modello economico, diciamo, funziona sul baratto, escludiamo il denaro e il debito, perché abbiamo un debito con noi stessi. Allora immaginate di provare a programmare l'intelligenza automatica in quella visione a tunnel. Si arriverà a giustificare autonomamente la strada che porta all'impoverimento e all'austerità.

 

Robinson Erhardt:

 

Abbiamo già parlato di una delle principali minacce esistenziali, non solo per i nostri mezzi di sussistenza, ma anche per l'economia, e si tratta dell'intelligenza artificiale. Mi chiedo se intraveda altre minacce particolarmente gravi per l'economia attuale e futura, facilmente elencabili e analizzabili.

 

Michael Hudson:

 

Riscaldamento globale. Ripeto, non è di mia competenza, ma potete vedere cosa sta facendo al sistema e, naturalmente, il riscaldamento globale sta esacerbando il problema del debito in questo momento. I premi assicurativi stanno aumentando vertiginosamente per le case che si trovano in zone con un basso livello del mare come la Florida meridionale, dove ci sono zone soggette a inondazioni o uragani, ma anche nel Midwest, nel Missouri. I costi del riscaldamento globale stanno rendendo gli alloggi inaccessibili, con conseguente accumulo di arretrati e insolvenze sui debiti derivanti da mutui ipotecari e ogni sorta di debiti personali.

 

Per me il riscaldamento globale non è un programma strettamente economico, ma se si considerano tutti i grandi programmi di civiltà, perché l'età del bronzo è giunta al termine?

 

In India terminò, prima nella valle dell'Indo intorno al 1800 a.C., quando si verificò un enorme spopolamento. I raccolti non poterono essere raccolti e la popolazione si ridusse, e infine arrivarono i parlanti indoeuropei che si sovrapposero. L'età del bronzo nel Mediterraneo terminò intorno al 1200 a.C. Apparentemente ci fu una siccità che seguì una piccola era glaciale. E i movimenti di popolazione erano tutti in corso: si verificò un calo demografico in Grecia e in tutto il Mediterraneo. Le economie di palazzo scomparvero in Grecia e non ci fu più la scrittura lineare. Non ci fu più il controllo del palazzo. La vita tornò a un livello di autosufficienza locale.

 

I grandi cambiamenti nella civiltà sono stati causati da eventi meteorologici estremi, che si tratti dell'era glaciale, del riscaldamento globale, della siccità o delle inondazioni, e hanno causato cambiamenti radicali nella civiltà, trasformando anche il sistema economico. Ma questo non è un problema economico in sé, e non è qualcosa che mi interessa, perché è un'altra area di studio.

 

Robinson Erhardt:

 

Mi interessa, se c'è qualcosa di più di quello che dici. In che modo il riscaldamento globale sta già influenzando e influenzerà debito e credito?

 

Michael Hudson:

 

 

Beh, innanzitutto ha un impatto, impone nuovi debiti, debiti assicurativi per l'edilizia abitativa... La spesa pubblica per far fronte alle condizioni meteorologiche estreme che stiamo vivendo distrugge proprietà e, distruggendole, impedisce il pagamento dei mutui ipotecari. Sta causando uno spostamento demografico, cambiamenti che mettono vincoli al sistema fiscale delle aree che stanno perdendo popolazione.

 

Per paesi come il Bangladesh, che si trovano molto al di sotto del livello del mare, questo sta causando spopolamento e una crisi fiscale. L'effetto in Florida sarà probabilmente una crisi fiscale. Quindi, sconvolgendo la vita economica e l'occupazione e spostando la popolazione, questo ha un'enorme interazione con la questione del debito.

 

Robinson Erhardt:

 

Beh, Michael, mi è sempre piaciuto molto parlare con te. Le nostre ultime due conversazioni sono state di persona, ma è comunque bello vederti virtualmente. E so che di recente hai lavorato anche sui BRICS. Quindi, la prossima volta dovremo approfondire l'argomento.

Michael Hudson:

Molto bene. Non vedo l'ora. Mi piace tantissimo. Mi piace come è andata la discussione.

Commenti

Post popolari in questo blog

Quale futuro per il mondo?

Co2 per produrre alimenti.

La truffa in politica.