INTERNET ANNULLATO

INTERNET ANNULLATO.

 Grafene nei Vaccini Covid e Antenne 5G.

Conoscenzealconfine.it - Veronica Baker-(23 Settembre 2021) ci dice:

(Telegram)

 Il 5G insieme al grafene causerà un vero e proprio massacro tra i “vaccinati”.

Gli effetti magnetici nelle vittime “vaccinate” diventano sempre più pronunciati ad ogni dose.

 Ed ormai non vengono più risparmiati dagli effetti nocivi di qualsiasi radiazione elettromagnetica. Il che è del tutto logico, dato che i loro corpi assorbono sempre più grafene.

Fra le altre cose, il corpo umano produce naturalmente elettricità, che a sua volta alimenta le particelle di grafene dissipate in tutto il corpo di coloro che sono stati “inoculati”.

E sappiamo benissimo ormai come queste particelle diventeranno una sorta di antenne pronta a trasmettere e ricevere onde a bassa ed alta frequenza.

Questo è ciò che succede quando entrano in gioco le antenne 5G.

 Perchè è importante comprendere il ruolo fondamentale di queste ultime, che non sono altro che una tecnologia militare nascosta. La loro pericolosità è facilmente mostrata dal fatto che quando viene posta una antenna 5G su di un tetto, qualsiasi insetto (od uccello) nelle vicinanze è automaticamente condannato a morte, se non si allontana rapidamente dall’antenna in questione.

Il 5G insieme al grafene causerà un vero e proprio massacro tra i “vaccinati”. E se in Italia praticamente nessuno o quasi ha davvero il coraggio di parlare della pericolosità del 5G (ed anche della madre di tutti i problemi, cioè le famigerate chemtrails) dall’altra parte, invece, ci sono paesi come la Germania dove i cosiddetti negazionisti della pericolosità del 5G possono finire in carcere (od in alternativa pagare 250.000 euro di multa).

La gente infatti viene massicciamente intossicata con un agente che è radio-modulabile. Basta guardare quello che è successo nell’ultimo anno e mezzo. Come è iniziato infatti tutto questo scempio? Ospedali, case di riposo, residenze circondate da piccole antenne. Dove avevano preventivamente “vaccinato” tutti!

Questo significa che tutto quello che hanno fatto ai nostri cari anziani un anno e mezzo fa, lo possono riprodurre ormai quando e dove vogliono. Ed è chiarissimo che il loro macabro progetto è di spazzare via in modo mirato una certa parte della popolazione mondiale. Certi paesi come l’Europa (in particolare l’Italia) e tutto il mondo Occidentale in generale. Certi luoghi, e non altri.

È chiaro come la luce del sole, basta guardare semplicemente dove sono presenti la maggior parte delle antenne 5G e dove sono i paesi che insistono principalmente per l’obbligo di “avvelenamento” e di Grin Katz. Se vuoi per davvero far fuori qualcuno in modo mirato, occorre qualcosa che sia possibile modulare. Quindi antenne (5G) ed agenti chimici (grafene, chemtrails), il tutto sfruttando la proprietà moltiplicatrice del grafene. E nel momento in cui vedi che stanno iniettando nelle vene un agente chimico modulabile via radio… è impossibile negare l’evidenza di questo.

Allora, abbiamo tutti l’enorme responsabilità di informare le persone che stanno intorno a noi, condividendo tutte le nostre conoscenze. Condominio, famiglia, quartiere, paese. Non c’è bisogno di andare oltre. Anche perché naturalmente non possiamo minimamente contare sulle persone che occupano posizioni più elevate, perché hanno già dimostrato che a loro interessa solo eliminarci nel più breve tempo possibile.

Sta a noi difenderci al nostro livello. E mettere fine a tutto questo. Perché non si fermeranno mai da soli. Vorranno portare tutto questo fino alla fine, fino a portare l’umanità a rischio estinzione. Hanno cinque, dieci anni per arrivare a questo scopo. Lo hanno anche affermato pubblicamente.

Un’onda Delta, un’altra onda Lambda, e un’altra onda Mu, una variante spagnola, quella colombiana, quella lunare… Ed a poco a poco la gente morirà.

(Veronica Baker) -herowndestiny.com.

 

 

 

 

Bill Gates è “preoccupato”…

Cooscenzealconfine.it-Aldo Maria Valli- (24 settembre 2021)- ci dice :

(Telegram- aldomariavalli.it)

Il co-fondatore di Microsoft ritiene che i governi non si stiano impegnando abbastanza e annuncia la sua ricetta per scongiurare una nuova pandemia.

La Bill and Melinda-Gates Foundation in un rapporto pubblicato pochi giorni fa ha invitato le nazioni a investire di più nei sistemi sanitari, inclusa la capacità di produrre vaccini. Bill Gates ha “avvertito” sei anni fa di una potenziale minaccia di pandemie. Adesso “sente” che le autorità non stanno facendo abbastanza per prepararsi alla prossima.

“Sono preoccupato che l’attenzione generale verso la messa a punto di una buona preparazione per le pandemie sia ancora bassa”, ha detto Gates in un’intervista al Wall Street Journal.

Gates ha plaudito alla soluzione del presidente statunitense Joe Biden di preparare un piano da 65 miliardi per la prevenzione delle pandemie, da lui definito “un passo nella giusta direzione”.

Tuttavia non lo ritiene sufficiente.

“L’unica soluzione – ha detto – sarebbe avere aziende pronte a sviluppare un vaccino, quando ce ne sarà necessità, in cento giorni e a produrne il necessario per tutti i Paesi del mondo nei seguenti cento giorni”.

Gli strumenti per porre fine alla pandemia – ha evidenziato il rapporto della sua Fondazione – sono in gran parte gli stessi utilizzati per combattere altre malattie infettive, inclusi test, cure e immunizzazione diffusi (questo è il mondo che piace a questo soggetto: iniezioni letali, malattie, gente terrorizzata, morte).

Il co-fondatore di Microsoft ha affermato di essere più impegnato che mai nel suo lavoro con la Fondazione, a causa della pandemia e di altre sfide urgenti, inclusa la questione del cambiamento climatico (questo è il prossimo punto sull’agenda globalista… il terrorismo climatico e conseguenti lockdown climatici! )

 

Secondo il rapporto, nel 2020 la “pandemia” ha messo altri 31,3 milioni di persone in condizioni di estrema povertà. Si prevede che le donne avranno 13 milioni di posti di lavoro in meno quest’anno rispetto al 2019, prima dell’inizio della pandemia, mentre l’occupazione maschile tornerà in gran parte ai tassi pre-pandemia.

La pandemia non ha danneggiato l’economia globale così gravemente come previsto dalla Fondazione. “Le cose non sono andate nel peggiore dei modi – ha detto Gates – ma è comunque un’enorme battuta d’arresto”. Mentre i dati nel rapporto mostrano che la percentuale della popolazione mondiale che vive in condizioni di estrema povertà è destinata a diminuire quest’anno rispetto al 2020, il co-fondatore di Microsoft e direttore della Fondazione ha espresso preoccupazione per il fatto che la ripresa economica non è uniforme in tutto il mondo.

In particolare, si prevede che i livelli di reddito pro capite torneranno ai livelli pre-pandemia nel 90% dei paesi avanzati entro il 2022, ma solo in un terzo dei paesi a basso e medio reddito.

 Il rapporto prevede inoltre che entro il 2030 circa 700 milioni di persone rimarranno in condizioni di estrema povertà.

Meditate gente… meditate su cotanta saggezza di zio bill!

(it.sputniknews.com).

 

 

 

 

Una super-tempesta solare potrebbe spegnere internet in tutto il mondo.

C'è il 12% di possibilità che un altro avvenga nei prossimi dieci anni.

 Esquire.it- Simone Cosimi-(22/09/2021)- ci dice:

 (Play Video).

 Sorpresa: quando si spegnerà il sole non finirà la vita.

Di tanto in tanto il Sole ci investe con immense fiammate di particelle e radiazioni estremamente potenti.

Per molto tempo gli scienziati che si occupano di queste manifestazioni hanno focalizzato la propria attenzione su un singolo evento: il cosiddetto Carrington Event del 1859 che fu, in effetti, la più grande tempesta geomagnetica o solare mai osservata dagli astronomi.

Registrata il primo settembre del 1859, venne così battezzata proprio per l’astronomo inglese Richard Carrington, esperto di macchie solari.

L’evento produsse conseguenze importanti su tutto il pianeta fra cui l’interruzione, per 14 ore, delle allora nascenti linee telegrafiche.

 

Cosa accadde?

Un’eruzione solare di fatto avvolse il nostro pianeta, pompando abbastanza energia verso il nostro campo magnetico a tal punto da scatenare un'enorme tempesta geomagnetica che innescò incendi alle reti di comunicazione del telegrafo così come incredibili aurore boreali a latitudini del tutto inusuali. All’epoca le infrastrutture elettroniche erano sostanzialmente agli albori, oggi un evento del genere produrrebbe conseguenze ben più significative.

Tanto che secondo gli esperti, insieme a un altro evento del 1921 di portata paragonabile, quell’avvenimento di oltre 150 anni fa dovrebbe costituire un importante (e inquietante) avvertimento per future, possibili catastrofi geomagnetiche.

 

Basta guardare al passato remoto: entrambi gli eventi appena citati, infatti, impallidiscono – come spiega Scientific American – rispetto a un altro scoperto di recente e avvenuto nel 775 dopo Cristo, da dieci a 100 volte più intenso.

“Non pensavamo che qualcosa di questa magnitudo potesse avvenire” ha spiegato Nicolas Brehm dell’Istituto federale svizzero di tecnologia di Zurigo. Potrebbe forse trattarsi di una specie di super-tempesta con una cadenza di 10mila anni:

 se fossimo investiti oggi da una simile e potentissima eruzione ne usciremmo devastati per la nostra dipendenza dagli apparati tecnologici, di navigazione e di interconnessione.

Senza considerare, ad esempio, i satelliti.

 

Il fatto è che, spiega un gruppo di ricercatori guidato proprio da Brehm, questi avvenimenti potrebbero non essere così rari come pensiamo.

Studiando gli annali geochimici della storia recente della Terra il team ha infatti trovato le prove di altri due super-eventi di questo genere, riportati in un paper in preprint proposto per la pubblicazione a Nature Communications.

Uno sarebbe avvenuto nel 7.176 prima di Cristo, quando le società nomadi di cacciatori-raccoglitori stavano lasciando il posto ai primi stanziamenti orientati alla coltivazione, e l’altro circa duemila anni più tardi, nel 5.259 prima di Cristo, quando il pianeta uscita dalla sua ultima era glaciale.

Tempeste considerate potenti almeno come l’evento del 775 dopo Cristo, facendo dei tre casi quelli più devastanti mai registrati.

Gli esperti li chiamano "eventi Miyake", dal nome dello scienziato giapponese che, nel 2012, ha scoperto le evidenze di quello più “recente”.

 

Per indagare così indietro nel tempo i ricercatori si servono di analisi chimiche di campioni estratti dalle calotte polari artica e antartica, così come dai dati ricavabili da vecchi alberi individuabili in paludi acquitrinose o in cima a certe montagne.

Quando le particelle solari colpiscono la nostra atmosfera, infatti, possono produrre forme radioattive instabili di vari elementi che si accumulano proprio in questi luoghi e organismi.

 Il più celebre è il caso del carbonio: l’attività solare può dare origina al carbonio 14, un isotopo radioattivo assorbito dagli anelli degli alberi man mano che crescono.

Poiché ogni anello corrisponde a un singolo anno di crescita, questo fornisce una data incredibilmente precisa di eventuali picchi causati dall'aumento dell'attività solare.

 Un vero calendario chimico del passato. Tali anelli "ci consentono di ricostruire i modelli di radiocarbonio nel tempo", spiega Charlotte Pearson del Laboratorio di ricerca sugli anelli degli alberi dell'università dell'Arizona e coautrice dell'articolo. "Una delle cose chiave che guida queste fluttuazioni è l'attività del Sole".

Stesso discorso per i carotaggi ai Poli: anche se meno accurati possono darci informazioni notevoli in base alle concentrazioni dell’isotopo berillio-10 e

del cloro-36.

 

Abbiamo per esempio dati sugli anelli degli alberi per la maggior parte dell'Olocene, la nostra attuale epoca geologica, iniziata circa 12mila anni fa:

ma un’analisi del carbonio-14 richiede molto tempo, per esempio un solo anno settimane di analisi e correlazioni incrociate tra più campioni:

 "Ci sono 12mila anni dell'Olocene da fare, e ne abbiamo analizzato il 16%" aggiunge Alexandra Bayliss, responsabile della datazione scientifica all’Historic England e co-autrice del paper.

 "È una questione di tempo e denaro".

Tradotto: senz’altro usciranno fuori altri eventi Miyake come i tre al momento documentati.

E se ce ne sono stati parecchi in passato, è molto probabile che possano essercene di spaventosamente simili anche in futuro.

Nel prossimo futuro.

 

Ad esempio, per l’evento del 7.176 a.C. i ricercatori sono partiti dalle concentrazioni di berillio-10 nel ghiaccio e poi hanno confermato l’ipotesi con tre analisi in altrettanti anelli di un campione di legno, individuando un piccolo di carbonio-14.

 Fra l’altro, dal 2012 in poi la comunità scientifica si è anche divisa rispetto all’origine di questi picchi di isotopi.

Per alcuni addirittura poteva non trattarsi di eruzioni solari (magari di una supernova o un’esplosione di raggi gamma. Nel 2013, tuttavia, un’altra indagine – firmata da Brian Thomas della Washburn University - ha tolto ogni dubbio: quelle ipotesi alternative “sono troppo rare per causare questo tipo di frequenza.

Non si adatta bene come la spiegazione solare".

Picchi così grandi e frequenti, sostenne l’esperto, erano dunque, con ogni probabilità, il risultato di una maggiore attività solare, forse accompagnata da una tempesta geomagnetica simile all'evento di Carrington ma molto più potente. Basti pensare – per comprendere la potenza degli eventi Miyake - che quell’evento del 1859 non si nota, nei picchi degli isotopi negli alberi o nei carotaggi artici e antartici.

 

Rimangono ovviamente molte cose da chiarire: può essere per esempio che alcuni di questi eventi non comportino quei picchi di elementi che oggi usiamo come traccia.

 In ogni caso, se questo impianto complessivo è corretto, ci suggerirebbe che negli scorsi 10mila anni la Terra sarebbe stata colpita almeno tre volte da altrettante tempeste solari di potenza incalcolabile.

La preoccupazione più grande è che se un simile evento si verificasse oggi potrebbe essere devastante per i satelliti in orbita e le infrastrutture a terra.

Nel marzo del 1989, per esempio, una tempesta geomagnetica causò un blackout di 12 ore in Québec, in Canada, sovraccaricando la rete elettrica della provincia canadese.

 E non era nulla di paragonabile a quella di Carrington.

 

Quanto potrebbe farci male un evento Carrington oggi?

 Si è preso la responsabilità di calcolarlo Abdu Jyothi dell’università della California, sede di Irvine.

Risposta: un’apocalisse di internet.

"Le particelle energetiche di una tale tempesta potrebbero mettere fuori uso i cavi sottomarini tra i paesi, interrompendo il traffico internet mondiale per settimane o addirittura mesi” scrive Scientific American.

Solo negli Stati Uniti, secondo le stime di Jyothi, un simile disastro potrebbe costare 7 miliardi di dollari al giorno.

Qualcosa di più forte, come un evento di Miyake, potrebbe causare danni così grandi da essere quasi incalcolabili”.

Per qualcosa su scala Carrington, potremmo forse recuperare, "perché i nostri dati stessi non verranno cancellati - spiega l’esperto - con qualcosa di 10 o 100 volte più forte, non lo so.

Non credo che qualcuno l'abbia simulato.

Sospetto che causerebbe una significativa perdita di dati.

Potremmo perdere tutti i nostri registri, informazioni bancarie e informazioni sanitarie critiche e non avere nulla a cui tornare".

 

Se al momento un tale cataclisma sembra improbabile, alcune stime dimostrano che un evento a livello Carrington potrebbe avvenire nel prossimo decennio con una probabilità del 12%.

 E potremmo forse riuscire a difenderci.

Discorso diverso per una tempesta magnetica di portata Miyake: "Stiamo appena iniziando a capire che il Sole può essere molto più energico e attivo di quanto pensassimo" conclude Thomas.

 

 

 

 

 

Google e i Social Networks, un’associazione

a delinquere e di Controllo di Massa.

 

Conoscenzealconfine.it- Redazione- maxberliner.wordpress.com-(21 Settembre 2021)- ci dice:

(Telegram).

 Google – il motore nazista dei vaccini – insieme ai vari social networks formano un’associazione a delinquere e di controllo di massa.

Perché il motore di ricerca Google dovrebbe invitare l’utente a vaccinarsi?

 Perché i social networks come facebook, instagram, tik tok (il nuovo controllore), dovrebbero visualizzare un avviso ogni qual volta qualche documento, immagine, video, potrebbero (e dico potrebbero) avere a che fare con quello che sta succedendo?

 

Perché l’informazione deve essere unilaterale?

 Forse perché pilotata?

Forzare la popolazione a partecipare alla sperimentazione su un farmaco è da nazisti.

Si tace su reazioni avverse oggi e si esagerava sul numero di contagi nei due anni trascorsi (con indagini delle procure ancora in corso ed ammissioni dei medici).

 Ma quel che è più grave, è la presa di posizione di un servizio che si vanta di essere neutrale e serio e invece prende posizioni ‘politiche’ su scelte di governi nazionali così discutibili da far riflettere anche il comune cittadino servile.

 

Google, facebook, instagram e l’ultimo arrivato tik tok sono strumenti in mano al deep state, sono strumenti di controllo delle massonerie (deviate?) che se ne servono per misurare l’opinione, metterla a tacere o influenzarla.

Tik tok in ultima istanza è stato strappato dalle mani dell’ideatore con la forza. L’elevato numero di utenti lo ha reso così pericoloso ed appetibile da forzare un passamano internazionale senza precedenti.

(maxberliner.wordpress.com).

 

 

 

 

Non ci si deve rassegnare a questa “Nuova Normalità.”

 

Conoscenzealconfine.it- Francesco Lamendola-( 20 settembre 2021)- ci dice :

(Telegram- visionetv.it-)

 Non potendo sottomettere fisicamente miliardi di persone, il potere globalista deve far sì che siano esse medesime a desiderare di esser poste sotto tutela, s’intende… per il loro bene.

Il progetto di dominio totale dei signori della grande finanza si sostiene su di un presupposto fondamentale:

che la gente si abitui, un poco alla volta, a una Nuova Normalità fatta di diritti flessibili e revocabili, di emergenza permanente, di capovolgimento del senso morale, di azzeramento di ogni residuo senso critico, di indottrinamento capillare ottenuto non tanto mediante una pressione esplicita e frontale, bensì con una serie continua di sottintesi, di silenzi, di assenze, là dove invece le persone si aspettano legittimamente la parola, la presa di posizione, l’affermazione esplicita.

 

È così che il potere globalista si guadagna il consenso delle masse: non potendo sottomettere fisicamente miliardi di persone, deve far sì che siano esse medesime a desiderare di esser poste sotto tutela, s’intende per il loro bene; di essere sollevate da ogni decisione e responsabilità individuale; di sentirsi instradate e incoraggiate a fare ciò che il potere vuole, ma con l’illusione di aver fatto una libera scelta o, quanto meno, di aver fatto “la cosa giusta”, come usano dire gli americani.

 Laddove la “cosa giusta” è porgere il collo alla cavezza e protendere il volto alla museruola, per essere legati e condotti al macello come tanti manzi docili e rassegnati, o semplicemente illusi di andare non verso il mattatoio, ma chissà, verso una non meglio identificata terra promessa, chiamata Nuovo Ordine Mondiale.

 

C’è un film del 1979 pressoché dimenticato e già a suo tempo passato quasi inosservato, I viaggiatori della sera, scritto, diretto e interpretato da Ugo Tognazzi (affiancato da una brava Ornella Vanoni) e tratto da un romanzo di Umberto Simonetta, che sembra descrivere il clima psicologico e spirituale di oggi.

In una società futura ma non troppo, si immagina che le autorità governative, impensierite dalla crescita della popolazione, abbiano deciso di “fermare” la curva demografica procedendo alla graduale eliminazione, in forme dolci e indolori, degli ultra-cinquantenni.

 

Al compimento dei 50 anni, tutti i lavoratori sono mandati in pensione e trasferiti in un villaggio vacanze in apparenza lieto e confortevole (l’ambientazione è nelle Isole Canarie), dove, in un clima di spensieratezza e d’insospettato erotismo, ha inizio l’eliminazione programmata. La quale si svolge così: tutti i villeggianti devono partecipare, la sera, al gioco della tombola: chi vince, guadagna una crociera speciale, dalla quale stranamente nessuno ha mai fatto ritorno.

 

Il  merito maggiore del film consiste nella efficace rappresentazione dei meccanismi mentali per cui gli sventurati cinquantenni si adattano gradualmente al loro destino e alla prospettiva che sia giusto così. Peggio ancora, i giovani, nel caso del protagonista i suoi figli e il suo nipotino, mostrano di condividere in pieno l’ideologia dominante e di considerare la sorte riservata a lui e a sua moglie come una cosa perfettamente logica e naturale: il tutto con la più limpida buona coscienza e coi migliori sentimenti di questo mondo, segno inequivocabile che in essi è avvenuto un autentico capovolgimento del senso morale, per cui il male è diventato bene e il bene è diventato male.

 

Ed è proprio questo aspetto che suggerisce l’inquietante confronto con ciò che sta accadendo oggi, coi nipotini che evitano di andare a trovare i nonni per il loro bene, e gli anziani delle case di riposo che vengono vaccinati come mandrie di bestiame, e i morenti che vengono lasciati spegnersi in solitudine, messi in un sacco di plastica e cremati senza neppure un funerale. Il tutto senza che la gente si faccia due domande su questo zelo improvviso dello Stato per la salute dei cittadini, lo stesso Stato che aveva smantellato la sanità pubblica perché ce lo chiedeva l’Europa (ma che adesso non ascolta nemmeno l’Europa allorché essa raccomanda di non fare pressioni per vaccinare la popolazione e di non discriminare chi sceglie di non vaccinarsi).

 

E inoltre nel pieno rispetto dei protocolli sanitari, con dei decreti-legge regolarmente firmati dal Capo dello Stato, e con una stampa e una televisione che ripetono incessantemente, da quasi due anni a questa parte, le stesse menzogne, le stesse minacce e gli stessi ricatti, capovolgendo le cose e facendo passare quanti si rifiutano di farsi inoculare il siero malefico come dei pericolosissimi untori e dei nemici del pubblico bene, da additare al disprezzo generale e da isolare, condannare, coprire di contumelie.

 

Alcuni esempi:

 

Sergio Mattarella: Chi non vuole vaccinarsi non invochi la libertà, perché mette a rischio la vita altrui [dunque, niente libertà e niente diritti per chi non si vaccina: è nella condizione degli ebrei nel 1938, e non si deve lamentare].

Roberto Burioni: Propongo una colletta per pagare ai no vax gli abbonamenti Netflix per quando del 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci.

Matteo Bassetti: Serve l’obbligo per gli over 40 o a novembre avremo di nuovo le terapie intensive piene. E ancora: Il vaccino dai 12 ai 15 anni ha benefici superiori ai rischi.

Selvaggia Lucarelli (rivolta a Heather Parisi): Vorrei un virus che mangia gli organi riducendoti a una poltiglia verdastra che sta in un bicchiere per vedere quanti inflessibili no vax restano al mondo.

David Parenzo: Io ti auguro che il rider di Bologna porti le cose a casa dei no vax e gli sputi sopra.

Jorge Mario Bergoglio, in arte papa Francesco: Il vaccino [fatto con linee cellulari di feti abortiti] è etico. In gioco c’è la salute, ma anche la vita tua e degli altri. Inspiegabile il negazionismo suicida.

Mario Draghi: Sostanzialmente è così: Non ti vaccini, ti ammali e muori. Oppure: non ti vaccini, contagi, lui o lei muore.

E questa è la stesa gente che a febbraio 2020, cioè pochi giorni prima che scattasse l’emergenza, la clausura, la mascherina, la chiusura delle scuole, la multa per chi esce di casa, i droni alla caccia del passeggiatore solitario, voleva abbracciare un cinese per far vedere di non essere razzista (e che pure il virus non è razzista), e proponeva l’aperitivo al bar per tutti in quel di Milano, perché non c’era alcun motivo di preoccuparsi, il governo vigilava e la situazione era perfettamente sotto controllo. Ora, noi sappiamo che quelle misure emergenziali erano già state decise da tempo: chi ha qualche amico nei partiti o in parlamento, sa che da almeno un mese circolava la notizia.

 

Si giunge così alla logica conclusione che non si è trattato d’incoscienza e faciloneria, ma di un piano criminale avente lo scopo d’ingenerare una fiducia illusoria, per poi vibrare la mazzata contro la società civile e far partire la macchina del terrore mediatico.

 

Possiamo immaginare che gente simile abbia a cuore la nostra salute, la nostra sicurezza, che si preoccupi per la nostra vita? Prima di rispondere a questa domanda, domandiamoci da chi è formata realmente l’attuale classe dirigente dei due Paesi pilota della Nuova Normalità, Francia e Italia.

La risposta è: dagli uomini delle grandi banche, rispettivamente Rothschild e Goldman Sachs. E qual è il loro retroterra culturale? Il loro retroterra culturale è dato da Kalergi, David Rockefeller, Jacques Attali e Klaus Schwab.

 

Ebbene, andiamo a vedere cosa dice uno per tutti, Jacques Attali, maestro e mèntore di Macron, a proposito della questione demografica. Ecco qui (da un’intervista del 2009):

“Quando si sorpassano i 60-65 anni, l’uomo vive più a lungo più di quanto non produca e costa caro alla società.

 L’eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali delle nostre società future. Il diritto al suicidio, diretto o indiretto, è quindi un valore assoluto in questo tipo di società. Macchine per sopprimere permetteranno di eliminare la vita quando questa sarà troppo insopportabile o economicamente troppo costosa“.

Parola di un padre fondatore dell’Unione Europea.

Si confrontino queste idee con la smania di far vaccinare tutti che anima il governo Macron e il governo Draghi, e si traggano le conseguenze. Per questi signori, più gente muore e meglio è: specialmente gli anziani. Non è vero che la sicurezza degli anziani è una priorità per essi: tutto al contrario, considerano gli anziani come un inutile fardello, gente che ha già vissuto anche troppo.

 

Davvero vogliamo fidarci di simili uomini politici e dei loro ministri della sanità? Davvero vogliamo affidarci a dei medici che hanno il coraggio di chiamare vaccino una cosa che non è un vaccino, che Dio solo sa cos’è, e che loro stessi ammettono, quando scivolano in una gaffe involontaria, di non sapere quali conseguenze produca, come ha fatto il generale Figliuolo?

 

Ecco: il pericolo, per noi tutti, è di abituarci a questa Nuova Normalità: irrazionale, assurda, distruttiva. A questa falsa scienza, che potremmo chiamare scienza surrealista o dadaista, dove la sola cosa chiara è che i veri scienziati, come Luc Montagner, vengono sbeffeggiati perché levano una voce fuori dal coro. Non dobbiamo abituarci e tantomeno rassegnarci: bensì indignarci e lottare.

(Francesco Lamendola- visionetv.it).

 

 

 

  

 

Giordano, Freccero:

la verità in Tv dopo un anno e mezzo.

 

Libreidee.org-Nicola Bizzi-(25-9-2021)- ci dice :

(YouTube “Radio Visione 11.11).

  

Sta accadendo qualcosa di inaudito: stiamo assistendo a ripetuti atti di coraggio, da parte di giornalisti che hanno cominciato ad aprire gli occhi e non ne possono più, della narrazione corrente.

Il primo a rompere il silenzio è stato Mario Giordano, su Rete4, che ha messo in dubbio la verità ufficiale sul Covid.

 Ebbene, Giordano è stato ferocemente attaccato dai vertici Mediaset.

Attraverso “Dagospia”, ha anche fatto trapelare spezzoni di conversazioni avute con Fedele Confalonieri, che lo ha minacciato nei modi più inimmaginabili.

 Eppure, nonostante questo, c’è chi demonizza Giordano come finto eroe, come “gatekeeper”.

 Un osservatore indipendente come Cesare Sacchetti oggi arriva scrivere che Carlo Freccero, protagonista dell’inaudito exploit dalla Palombelli, sarebbe l’ennesimo “falso buono”.

Invito Sacchetti, che stimo, a tornare coi piedi per terra.

Faccio una premessa: se parlassi del contenuto di tutte le informative che ricevo, rischierei di compromettere alcune operazioni che sono in itinere.

Ebbene: oltre un mese fa mi avevano anticipato che diversi giornalisti e personaggi televisivi, fra cui Paolo Mieli, Marco Travaglio, Barbara Palombelli (e altri nomi, che per ora non faccio) avrebbero cominciato a uscire dal coro.

 

C’è stato un accordo trasversale, fra giornalisti, per iniziare a dire la verità e fare pressione sul governo Draghi.

Mi avevano detto, ribadisco, che anche la Palombelli era pronta a uscire allo scoperto. Io però non ci avevo creduto.

 E lei cosa ha fatto, invece? Il 22 settembre a “Italia Mario Giordano Sera”, in prima serata su Rete4, ha permesso a Carlo Freccero di dire quello che voleva. Insisto: quello che è avvenuto in quello studio televisivo è qualcosa di epocale. Nonostante ciò, Sacchetti scrive che Freccero è un massone.

E con questo? Perché, Paolo Mieli che cos’è?

 E Travaglio che cos’è? Certo, Freccero è un fratello massone: e allora?

 E’ anche un “illuminato”?

Ma gli Illuminati di Baviera non sono quelli di Hollywood, a cui oggi Madonna strizza l’occhio.

Badate bene: quella di Freccero e Palombelli non è un’operazione di “gatekeeping”.

 Tant’è vero che il grande Enrico Montesano (al quale nessuno si sogna di dare del “gatekeeper”) l’ha apprezzato molto, la loro sortita:

«E’ stata appena detta tutta la verità», ha scritto in un comunicato.

 

Luca La Bella, tra i co-autori del saggio “Operazione Corona”, da me edito, è stato pubblicamente ringraziato da Freccero, insieme a Gianmarco Landi: li ha lodati per il coraggio dimostrato nel denunciare questo colpo di Stato globale, che ha imposto la copertura della verità.

Certo, il “cover up” c’è tuttora; ma intanto, alcuni giornalisti veramente coraggiosi lo stanno cominciando a infrangere.

 Innanzitutto diamo atto a Mario Giordano di aver aperto una breccia.

Insisto: mettetevi nei panni di un giornalista Mediaset che viene costretto con la forza ad allinearsi a una certa narrazione, e che però a un certo punto trova il coraggio di dissentire. Merita tutta la nostra stima.

La Palombelli, poi, ha aperto una diga: ha dato la parola a Freccero per un quarto d’ora, 15 minuti filati in cui Freccero ha potuto dire tutto quello che ha voluto.

Era una “recita” evidentemente concordata.

 Lei: Freccero, ma questi no-vax cosa vogliono?

 E lui: scusa, Barbara, ma davvero stiamo ancora a parlare di no-vax?

 

Freccero è stato chiarissimo.

 Chi parla di complotto – ha sottolineato – non si rende conto che certe élite stanno portando avanti un progetto che è alla luce del sole, per chi lo vuole vedere: sul Reset di Davos, Klaus Schwab ci ha scritto libri; lo ha presentato, lo ha esposto. Quello che succedendo, dal 2020, loro lo avevano detto chiaramente anni fa.

Lo hanno preparato, e ce l’hanno sbattuto in faccia con largo anticipo.

E Freccero lo ha demolito completamente, il Reset di Davos, dopo averlo illustrato nei minimi dettagli.

Ha anche demolito il Green Pass, dicendo che non ha niente di sanitario:

serve esclusivamente per agevolare questa transizione alla digitalizzazione forzata, per schiavizzare gli italiani sul modello cinese.

 

Freccero ha demolito la stessa campagna vaccinale.

Barbara Palombelli gli ha domandato, provocatoriamente: ma lei, Freccero, si è vaccinato?

 E lui: per carità, certo che no.

E ha aggiunto: ognuno è libero di scegliere il proprio medico curante, e io ho scelto Luc Montagnier.

 Vi rendete conto?

E non è tutto: sempre Freccero ha citato anche Antonietta Gatti, Stefano Montanari, Massimo Citro e tanti altri, sbandierando i libri di questi medici coraggiosi, che mai nessuno invita in televisione.

Faccio notare che Babara Palombelli non è solo la moglie di Francesco Rutelli, è pure la nipote di Giulio Andreotti: ce l’avrà pure, una qualche protezione, e anche una certa padronanza, una certa consapevolezza su come gira il mondo.

Poi l’altra sera a un certo punto ha interrotto Freccero, raccontando che le era appena arrivata una notizia Ansa, relativa all’Istat: molto presto, secondo l’istituto di statistica, gli italiani si ritroveranno a essere appena 32 milioni, contro gli attuali 61 milioni.

 Interessante, vero?

 

In realtà, la notizia era vecchia di giorni.

 E comunque, guarda caso, riflette pari pari le proiezioni del sito “Deagel.com”, risalenti al 2017.

Basandosi su fonti d’intelligence, “Deagel” aveva presentato una proiezione che vedeva “depopolato” solo l’Occidente:

 l’Italia ridotta ai minimi termini, proprio come adesso l’Istat sta dicendo, e così Germania, Francia, Spagna (l’Est Europa un po’ meno).

A essere “depopolati” sarebbero stati anche gli Usa, il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda.

Vi dico come la penso? Questo è un attacco contro l’Occidente, non contro l’umanità nel suo complesso.

Questi delinquenti non vogliono “depopolare” il mondo in maniera indiscriminata: ce l’hanno essenzialmente con noi.

 E qui – mi rendo conto – si scende in territori pericolosi, che sono un vero campo minato.

Sul tema, peraltro, mi ero già esposto tempo fa: questi vogliono “depopolare” i discendenti del Cro-Magnon, cioè dell’Uomo di Atlantide.

 

Ma mettendo tra parentesi questa mia lettura dei retroscena più reconditi, e tornando quindi all’attualità italiana degli ultimi giorni, cioè alla clamorosa inversione di tendenza che si è manifestata sui media, è evidente che sta accadendo qualcosa.

 Comunque la si veda, sta di fatto che l’altra sera Freccero ha detto tutto: tutto quello che si poteva dire, in un quarto d’ora.

Del resto, anche se non in televisione, Freccero queste cose le andava ripetendo da un anno e mezzo.

E’ stato direttore di Rai2, non dimentichiamocelo.

Ultimamente, anche Paolo Mieli sta dicendo le stesse cose, anche se le dice a modo suo.

Pure “Il Foglio” sta cominciando a dire le stesse cose, idem il “Fatto Quotidiano”. Per non parlare di un giornale come “La Verità”, che dimostra di avere le mani libere.

Altra previsione: fra poco comincerà anche “La Repubblica”, a dire la verità, perché pure il gruppo Fiat-Elkann comincerà a irritarsi (questo mi dicono le mie fonti). E quel punto la diga, su cui si è aperta una falla, crollerà.

 

A dire il vero la diga gli sta già crollando in faccia, e infatti si vede.

Stanno già facendo retromarcia, riguardo all’ultimo vergognoso decreto.

Hanno eliminato la sospensione dal lavoro: senza Green Pass si ha il congelamento dello stipendio, ma al lavoro ci si può andare.

 E dunque – lo dico ai poveri gonzi – che cosa avrebbe, di sanitario, il Green Pass? Non vi pagano? Bene.

 State senza stipendio, poi li denunciate.

E vi ridaranno anche gli arretrati, con tanto di indennizzo.

 Insisto: sta cambiando tutto.

E qualcuno perde tempo a dire che Freccero è massone? Ma finiamola.

 In Nord Europa è stata proprio la massoneria a scardinare questa operazione; lo sta facendo anche in Germania e l’ha fatto in Spagna e in Portogallo, attraverso i giudici che hanno distrutto il Green Pass e le altre misure restrittive.

(Nicola Bizzi).

 

 

 

 

 

 

Abbandonare l’Italia,

oppure resistere alla “dittatura”?

libreidee.org- redazione -Claudio Messora- Nicola Bizzi (24/9/2021) ci dicono :

  

Ormai la stessa voce si rincorre ovunque, anche sui canali web più battuti, come quello di: abbandonare l’Italia.

Per scappare dove?

Ovunque i cittadini non siano obbligati a subire il ricatto psico-sanitario, degno di una dittatura.

Tutto era cominciato con il grottesco Conte, capace di imporre il lockdown e di invitare a Roma gli “specialisti” cinesi per farsi spiegare (da loro) come gestire la Grande Emergenza, che da noi è letteralmente esplosa dopo aver ignorato il piano pandemico dell’Oms, proibito le autopsie e negato le cure nel frattempo messe a punto dai medici.

 Poi è arrivato Draghi, con un imperativo categorico: far ripartire il paese.

Ma a una condizione: prima, sottoporre l’intera popolazione alla “timbratura digitale” corporea, presentata come “campagna vaccinale” (mutuando quindi il termine da un presidio sanitario che appartiene alla storia della medicina moderna: il vaccino, ossia l’inoculo dell’agente patogeno depotenziato).

Stavolta la faccenda è diversa:

niente patogeno.

 In compenso, nei preparati compare l’”ossido magnetico del grafene”, virtualmente adatto a “dialogare a distanza” con le antenne 5G nel frattempo installate in tutta la penisola.

 Chi chiama “no vax” i tanti cittadini che ancora resistono all’imposizione del Tso, magari accusandoli di avere “paura del vaccino”, forse dimentica che a scatenare l’indignazione dei più è semmai il disprezzo che il governo mostra nei loro confronti, calpestando le libertà elementari: fino al punto di arrivare all’ingiunzione ricattatoria più estrema, la perdita del posto di lavoro.

 

 Di fronte a questo, cambia l’ordine di grandezza del ragionamento: se oggi mi costringi a questo, sulla base di invenzioni fraudolente (e continuando a ignorare le terapie domiciliari), domani che cosa arriverai a impormi?

Ergo: se cedo oggi, non rischio forse di consegnarmi a un futuro da pecorella “cinese”, col suo bravo certificato provvisorio di buona condotta?

Questo il sentimento dei tanti milioni di italiani finora restii a cedere: il loro timore è quello di veder archiviato anche l’ultimo residuo scampolo di democrazia.

 Di qui la tentazione di fare i bagagli, fuggendo all’estero: Spagna, Danimarca, Est Europa, Gran Bretagna.

Persino la Russia di Putin, ad alcuni, appare oggi preferibile alla nuova “democratura” italica, dove la marchiatura di massa è potuta procedere (e nemmeno con successo) solo ricorrendo alla menzogna, alla minaccia e all’uso della forza.

Si susseguono manifestazioni di piazza contro il Green Pass, c’è chi raccoglie firme per un referendum.

 Ma il governo Draghi tira dritto, come se gli italiani non esistessero proprio: forse potrebbe fermarlo solo uno sciopero generale, a oltranza.

Qualcosa di ultra-utopico, però, se si considera il profilo politico della Cgil di Landini.

 In compenso, si moltiplicano i fenomeni di resistenza individuale: nuove piattaforme web prenotano bambini e docenti per dribblare la scuola statale, trasformata in gabbia per animaletti domestici dotati di museruola e lascia-passare.

Di fronte all’estrema intimazione – quella del trattamento digitale obbligatorio, spacciato per sanitario – rischia davvero di rompersi il patto sociale, come avverte Massimo Cacciari, specie se dalla politica non emerge una sola voce in grado di opporsi a una simile, tenebrosa deriva.

 Lasciare l’Italia, come ormai si ventila anche dalle parti di “ByoBlu”?

 

Dal canto suo, una voce come quella di Nicola Bizzi si sfoga: perché invece non denunciare l’Italia a livello internazionale, lanciando una sorta di embargo come quelli che colpiscono le dittature?

Gli italiani all’estero sono 4 milioni, mentre sono ben 200 milioni i cittadini di origine italiana che abitano i quattro lati del mondo:

non è possibile che restino insensibili al grido di dolore che dovesse sorgere dalla madre-padria dei loro antenati.

 

Cosa sta succedendo, in Italia? Se lo domandano un po’ dappertutto: ma da noi ne parla pubblicamente solo “La Verità”, il quotidiano di Maurizio Belpietro, l’unico a svolgere ancora funzioni giornalistiche.

Non che il resto del mondo emetta segnali rassicuranti:

in Germania molti politici vorrebbero imitare l’Italia, mentre nella Francia di Macron è stato cacciato da Marsiglia un luminare come il professor Didier Raoult, scopritore dell’efficacia dell’idrossiclorochina.

 

 Anche da noi i caduti non si contano più: se Giuseppe De Donno è stato trovato appeso a una corda, a Mantova, dopo aver sperimentato con efficacia il plasma iperimmune (e aver vagheggiato l’apertura di un centro clinico speciale, per guarire i malati usando proprio la plasmaferesi), a Novara un medico in prima linea come il primario infettivologo Pietro Luigi Garavelli, con alle spalle brillanti successi nelle terapie-Covid, è arrivato a gettare la spugna: sta valutando la possibilità di abbandonare la professione medica.

 

Uno spettacolo terribile, al quale assistono sgomenti milioni di italiani: quelli che sanno perfettamente quante decine di migliaia di pazienti sono stati guariti, da casa, dai medici coraggiosi come quelli di “Ippocrate”.

 

L’aria che tira, in alcuni paesi leader dell’Occidente, non è equivocabile:

negli Usa, 24 Stati sono sul piede di guerra contro Biden, che ha manifestato l’intenzione di rendere obbligatoria la “timbratura”, per tutti.

Il che fa pensare a qualcosa di sinistro: nessuna ragione, al mondo (men che meno, il morbo “pandemico” di Wuhan), autorizza la necessità sanitaria di misure così categoriche, evidentemente motivate da ben altre finalità.

Colpisce la gran fretta dei “vaccinatori”: come se davvero – ipotizza qualcuno – temessero la scadenza del 2024, astrologicamente propizia ai grandi rivolgimenti sociali, di portata epocale, magari corroborata da possibili interventi “eso-politici” come quelli evocati da chi si interroga sulla curiosa coincidenza della “disclosure aliena”, o almeno sull’apertura – di punto in bianco – dei dossier ufficiali che ammettono l’esistenza degli Ufo, ribattezzati Uap.

 

 Fantapolitica? Lo è anche l’agenda del Green New Deal, secondo cui le variazioni climatiche dipenderebbero dalle emissioni umane.

L’Italia traccia le strade, diceva Steiner.

Nel bene e nel male: è italiano il copyright del fascismo, ma anche quello del Rinascimento (la maggiore rivoluzione culturale del millennio precedente).

Era italiano anche il più clamoroso Grande Reset del primo millennio: l’avvento del cristianesimo romano, reso brutalmente obbligatorio da Teodosio.

 

Non è certo la prima volta, che le persone finiscono in trappola.

Stavolta la corda potrebbe spezzarsi?

 Dipende: basta non aspettarsi più niente, dalla politica.

 E’ la tesi di un alchimista come Michele Giovagnoli, secondo cui l’élite che manovra i governi è addirittura antica, vecchia di migliaia di anni, abituata a impartire ordini disumani.

 

 Oggi i dominatori mostrano una gran fretta, come se temessero di avere i giorni contati. Lasciare l’Italia? Giovagnoli suggerisce un Piano-B: resistere.

Perché – dice – l’aggressività del potere tradisce la sua debolezza, la sua fragilità.

Numeri: è ancora molto consistente, la quota di cittadini decisi a non subire il ricatto.

 E metà di quelli che hanno ceduto l’hanno fatto per disperazione, maledicendo chi li ha costretti.

 Non è propriamente un vanto, per un governo che parla di rilancio della nazione: che razza di economia ci si può attendere, da una società post-democratica imbrogliata e letteralmente piegata con l’intimidazione e la coercizione?

 

 La partita è aperta, dicono gli ottimisti: oltre metà del mondo non ne vuole più sapere, di quest’incubo fabbricato da pericolosi cialtroni.

Nel mirino a quanto pare resta soprattutto l’Occidente:

 è l’uomo bianco, a essere vessato e colpito.

Si era illuso che fosse irreversibile, la sontuosa libertà relativa che gli sembrava di aver raggiunto?

 Tragico errore di valutazione, se è vero che diversi italiani – scopertisi soli, traditi e abbandonati da qualsiasi organizzazione politica – ora accarezzano davvero l’idea di scappare come profughi, lasciandosi alle spalle il paese più bello del mondo.

 

 

 

 

Draghi-stan, il regime del ricatto:

nessuno peggio di noi.

 

Libreidee.org- Pino Cabras-(23/9/2021)-ci dice:

 Chi è che dà di matto sul Covid, Mario Draghi o Zoran Milanović?

Quest’ultimo nome non appare mai, nei media italiani, chiusi nella loro bolla provinciale.

 Figuriamoci se lo pronunciano i parlamentari, i governanti, prigionieri di questa bolla e pronti a imprigionarvi tutti gli italiani.

 

 Milanović è semplicemente il presidente della Croazia, un paese membro dell’Unione Europea, della Nato, del Consiglio d’Europa. E’ un esponente storico del Partito Socialista Europeo, lo stesso di tanti illustri colleghi di questo Parlamento schiacciato dai decreti. Ebbene, il 10 settembre scorso, il signor Milanović ci ha spiegato in modo chiaro quanto di più antitetico si possa immaginare, rispetto al Green Pass nostrano.

 

Pur in un discorso in cui valorizza l’opportunità del vaccino, infatti, il presidente croato dice, testualmente:

«Il delirio dei media per il Covid-19 è eccessivo. Dovremmo conoscere lo scopo di tutto questo delirio. Se qualcuno mi dice che l’obiettivo è sradicare completamente il coronavirus, gli dirò che è una follia: è impossibile.

Ciò che conta ora è l’adeguamento e la ripresa della vita normale».

 

 E aggiunge: «E’ folle sostenere la cultura ossessiva della sicurezza».

Sottolineo: la cultura ossessiva della sicurezza.

Dice ancora Milanović: «Nessuno può essere assolutamente sicuro e protetto, non c’è vita senza il rischio di malattie».

 Puntando sui media, Milanović aggiunge:

 «Quel che fanno equivale a seminare il panico.

 E sono gli unici a farlo, dall’inizio della pandemia.

Semplicemente, non esiste una sicurezza assoluta che escluda ogni possibilità di ammalarsi.

Le persone sviluppano migliaia di malattie più gravi, mentre da un anno e mezzo commentiamo soltanto il Covid.

 Da mesi sento solo pareri senza senso».

 E chiude così: «Basta, tormentare la gente chiedendo ossessivamente di vaccinarsi a chi non vuole».

 Molti di voi, chiusi nella bolla tutta italiana della paura, la bolla esclusivamente italiana della paura, si chiederanno: ma è diventato matto, questo presidente? Non è mica saggio come i nostri capi, che ci dicono che dobbiamo avere tanta paura, “paurissima”.

 E’ stato proprio Draghi, infatti a dire: «Non ti vaccini? Ti ammali e muori, oppure fai morire gli altri. Non ti vaccini, contagi, così lui e lei muoiono».

Sembra una vecchia gag.

E mentre sillabava questa paura primordiale della morte, senza distinzioni tra gli anziani che rischiano e i ragazzini che non rischiano nulla, ha giustificato il Green Pass più rigido del pianeta, il lasciapassare più opprimente e illogico, la limitazione più vasta e senza precedenti, in tutto l’Occidente, delle libertà personali, del lavoro, della scuola, dell’università, del viaggio.

Non contenti, Draghi e gli altri suoi profeti della paura hanno esteso sempre di più un sistema di estorsione, quella che Milanović avrebbe chiamato “cultura ossessiva della sicurezza”.

Allora ripeto la domanda, ma stavolta per tutti i paesi europei e tutti i governi del continente: chi è il folle, sul Covid, Mario Draghi o Zoran Milanović?

 Be’, questo referendum europeo è stato già fatto.

 

 Nessun paese si sogna di chiedere, alle persone sane, le cose che chiede – anzi, impone – il governo Draghi.

Nessun governo fomenta la paura per far dimenticare, nel mentre, i regali miliardari che i tecnocrati di Draghi fanno agli oligarchi che si mangiano le autostrade e le banche.

Nessun governo europeo si è voluto spingere dove si spinge il governo italiano, e nessuno ha gestito le cose in modo peggiore: tutti hanno sostanzialmente meno contagi e meno morti.

Forse perché trattano le persone come cittadini, non come sudditi.

E forse credono nella normale persuasione, non nel bullismo.

Noi de “L’Alternativa” vediamo, già ora, 46 alternative: gli altri 46 membri del Consiglio d’Europa fanno meglio.

 Il governo Draghi ha ingabbiato, unico al mondo, un’intera Repubblica nata libera, trasformandola in un sistema che ha trasformato ogni casa in una dogana, ogni ufficio in una frontiera, ogni scuola in un check point, ogni aula in un confine, ogni piazza in una succursale della questura, ogni mensa in una segregazione.

 

Mentre i cittadini di mezzo mondo vengono liberati dalle restrizioni, i sudditi del Draghistan sono gravati ogni settimana di nuovi ricatti.

E quest’ultimo decreto è l’apoteosi dei ricatti, perché oltre ai cittadini ricatta il “tempio della democrazia”, il Parlamento, che non può più discutere né correggere nulla, bombardato dai voti di fiducia.

Viene promessa una cosa impossibile, l’immunità di gregge, mentre quello che si vuole davvero – coi voti di fiducia a raffica, sulla riforma della giustizia – è l’impunità di gregge.

Vogliono mettere mano al bilancio dello Stato con la riorganizzazione del Recovery Plan, per consegnare i piani miliardari a degli avventurieri che cianciano di transizioni ecologiche e sanitarie per creare le condizioni della loro impunità, se qualche giudice vorrà mettere becco nelle loro scorribande.

 

Ecco perché a Draghi, e a tutta questa maggioranza irresponsabile, non serve un paese che si riprende davvero: serve un paese impaurito, un paese esausto.

Serve un popolo che, per non cadere nell’indigenza, deve credere e obbedire – combattere no, quello mai.

 Il governo Draghi vuole un popolo passivo che accetti di avere una libertà a rate, che non discuta mai questo stato di emergenza interminabile, mentre altrove è già terminato.

 Vuole educare una generazione di giovani a essere pronta a terze e quarte dosi, in cambio di briciole di libertà.

Se ne parla con una leggerezza che fa venire i brividi: nessun principio di prudenza. Ministri che non saprebbero distinguere un virus da un paracarro sono già certi che tutto sarà sicuro anche per i bambini.

 Senza nessun criterio scientifico estendono il Green Pass per i vaccinati da 9 a 12 mesi: neanche i pubblicitari della Pfizer sono così spudorati. E almeno, loro fanno il mestiere.

 Vorrei chiedere a Speranza: ma lei che mestiere fa, signor ministro, oltre a fare il Ministro della Paura?

 

Non sa che contagiamo anche da vaccinati? E allora non ha senso, il Green Pass.

 In tutta Europa i tamponi sono praticamente gratis: lo volete riconoscere, questo? Si trovano a ogni angolo di strada, e non si assilla la gente. Perciò le adesioni ai vaccini avvengono nel rispetto della dignità umana. Invece, qui in Italia i prezzi dei tamponi sono il paradiso degli speculatori sanitari, oltre ogni giustificazione economica o scientifica.

 

È un ricatto politico da estorsori ed eversori, particolarmente odioso verso i poveri. Ed è anche una forma di austerity mascherata, che dà al governo l’immenso potere di sacrificare interi settori economici.

Qualcuno, ai piani alti – con banche compiacenti – comprerà le aziende fallite a prezzo vile.

C’è un problema-democrazia: sentiamo una marea di personalità che “scomunicano” con furore ogni forma di dissenso.

Quel che proponiamo è un ritorno alla scienza, alla razionalità, al buon senso.

 

Basta, con questo maccartismo fuori tempo. L’Italia ha meno dell’1% della popolazione mondiale, ma crede fortemente che, anche per il rimanente 99% dell’umanità, la questione Covid sia affrontata negli stessi modi, con le stesse “virustar” a dominare gli schermi.

Vi diamo una notizia: fuori dalla bolla-Italia, esiste un mondo intero “Burioni free”. Un mondo che ha sì cambiato, com’è giusto, la propria profilassi, ma fa meno drammi: e fa stare meglio la gente.

E non si sogna di manomettere le libertà con un Green Pass che può prestarsi a ogni abuso.

 Ogni tanto l’Italia vuole sperimentare l’originalità di nuove misure autoritarie, con il plauso di un sistema dei media che ormai “vuole i colonnelli”, impedendo al popolo di conoscere le libertà godute da altri paesi.

 E finisce per sperimentare le solite vecchie catastrofi.

Non andrà tutto bene: noi non daremo il Green Pass al governo della catastrofe. Ora più che mai occorre che costruiamo l’Alternativa alla catastrofe.

(Pino Cabras, deputato,  L’Alternativa c’è).

 

 

 

 

 

 

Perché vogliono Vaccinare Tutti? (video)

 

Conscenzealconfine.it- Telegram-Il Ficcanaso- (19 settembre 2021)-ci dice :

  

I Veri Complottisti sono coloro che anche in TV rilasciano dichiarazioni diverse rispetto agli intenti che perseguono alle spalle dei propri concittadini ed in violazione della Carta Costituzionale e del Giuramento prestato.

 Dati, notizie, documenti ufficiali e testimonianze dirette fanno emergere quale sia la verità che si nasconde dietro questa ossessione di vaccinare tutti quanti!

 Le interviste comprendono anche le dichiarazioni di Vittorio Colao e Roberto Cingolani, in periodi in cui non erano istituiti di cariche pubbliche, pertanto, parlavano a briglia sciolta… lo stesso per quanto riguarda i canali RAI.

 

In questo video riporto esclusivamente informazioni oggettive che permettono anche al più duro di testa di comprendere il motivo reale di questa ossessione maniacale di voler vaccinare tutti.

(Il Ficcanaso- databaseitalia.it).

 

 

 

 

 

 

 

Non si può interagire con la Popolazione

“zombificata” che s’informa tramite la Televisione.

 

Conscenzealconfine.it- Claudio Martinotti Doria-(17 Settembre 2021)-ci dice:

 

Non si può più interagire con la popolazione che s’informa tramite la televisione, cioè con quelli che comunemente si dice che “guardano la tv”, alcuni anche tutto il giorno, dal mattino alla sera, è sempre accesa nelle loro case e tiene loro compagnia. E il fenomeno si è accentuato a causa dei lockdown e della gestione della presunta pandemia.

 Non lo si può più fare anche disponendo di buona volontà e umiltà perché la situazione è troppo degenerata rispetto alcuni anni fa. All’epoca la tv faceva danni ma limitatamente alla cultura che diveniva sub-cultura e all’attività sinaptica che veniva atrofizzata, cioè il rischio che si correva era più che altro l’istupidimento di massa e l’ulteriore aggravamento dell’ignoranza, già rilevata come abissale da tutte le ricerche condotte negli ultimi vent’anni.

 

Nell’ultimo anno e mezzo la tv ha fatto di peggio: ha deliberatamente disinformato, manipolato, seminando il panico, condizionato gli spettatori con una narrativa monocorde e priva di confronto e contrapposizione, dando luogo a una vera e propria zombificazione degli spettatori. Oramai i videodipendenti non ragionano più, sono totalmente privi di senso critico, capacità di analisi e comparazione, non rilevano le incongruenze e le contraddizioni palesi, non riflettono, non ricordano e non sanno mettere in correlazione gli eventi, non pensano più, non sanno argomentare o articolare un seppur minimo discorso.

 

Vivono fuori della realtà e non fanno il benché minimo sforzo per eseguire ricerche e avvalersi di altre fonti d’informazione, non li sfiora neppure l’idea di documentarsi e approfondire qualche argomento, preferiscono non sapere come stanno le cose, scelgono deliberatamente di essere superficiali e di fronte a ragionamenti e informazioni che si discostano dai loro convincimenti indotti artatamente, semplicemente negano il loro valore e l’attendibilità, perché non confermate dai media di cui si avvalgono. Per loro non ha alcuna importanza se tali argomentazioni e informazioni provengono da scienziati qualificati con elevato Indice di Hirsch o agenzie istituzionali europee e internazionali, e se si trovano in difficoltà a giustificare le loro affermazioni scomposte e ingiustificate, diventano pure arroganti e aggressivi offendendo chi cerca di farli ragionare, ricorrendo perlopiù a slogan appresi a memoria e ripetuti pedissequamente.

 

Quando affermo che sono “ignoranti” non mi riferisco alla loro istruzione, potrebbero essere anche laureati o plurilaureati, in questo caso con molte aggravanti a loro detrimento, perché l’ignoranza, la stupidità e l’ipocrisia che spesso ne consegue a livello comportamentale, è per loro una “scelta voluta” di cui vanno orgogliosamente fieri. Sono gli altri in torto, coloro che non si allineano al pensiero unico, non si uniformano al gregge umano, non attingono alla tv e la pensano diversamente. Costoro vanno repressi e/o isolati e sottoposti al pubblico ludibrio, avallando una politica di apartheid di cui non sono neppure minimamente consapevoli nella loro meschina irresponsabilità.

 

Quindi smettiamola di trattarli come fossero degli interlocutori con i quali poter ragionare alla pari e nel reciproco rispetto, perché costoro non sanno cosa sia il rispetto, la dignità, il sacrificio, la libertà, i diritti civili, la Costituzione, le leggi primarie, la legittimazione, la cooperazione, la solidarietà, la comunità, la democrazia, la disubbidienza civile, ecc. tutti valori ormai desueti, dissipati e vanificati, di cui non saprebbero neppure accennare una sommaria descrizione, semmai potranno riferirvi cosa hanno detto per grandi linee in televisione.

 

Con costoro non potrà mai esservi dialogo e confronto, loro hanno ragione e noi abbiamo torto, loro sono la maggioranza e noi minoranza, quindi giocoforza dovremmo arrenderci all’evidenza, alla loro stupida evidenza. Loro incarnano ciò che è bene e giusto e noi rappresentiamo l’egoismo sociale. Ed è giusto che si sottopongano alla terza e poi alla quarta dose del cosiddetto vaccino OGM sperimentale (che ovviamente non sanno cosa sia e lo considerano semplicemente un vaccino, come fosse tradizionale), e non insistete sul fatto che i vaccini non funzionano contro la COVID-19 e che continuano a essere trattati come cavie, loro sono contenti di esserlo, li rende importanti per far progredire la scienza, e per questo motivo che vanno premiati e noi puniti.

 

Loro si sacrificano come cavie e noi invece ci rifiutiamo per egoismo. Per loro la quantità è la soluzione, più dosi di vaccino si iniettano e più sono convinti di tutelarsi dai rischi, intanto la tv li rassicura, i vaccini sono innocui e funzionano, non importa se all’Estero sono smentiti da tutti i dati ufficiali pubblicati, loro non ne sono a conoscenza perché la tv non li riferisce e pertanto non esistono. Cosa mai importa loro quello che accade nel resto del mondo, gli basta il loro provincialismo, ne hanno d’avanzo, e quello che succede in patria se non lo riporta la tv non accade, le voci che circolano e che smentiscono la narrazione mediatica sono messe in giro dai complottisti, negazionisti e no vax.

 

In molti tra i dissidenti fanno riferimento per analogia ai tempi del fascismo e delle leggi razziali per indicare la gravità dell’attuale situazione, venutasi a creare in Italia in contrasto con il resto dell’Europa. Mi rattrista doverlo riconoscere, ma quelli in confronto erano tempi felici, perché gli avversari portavano una divisa e si potevano riconoscere, al massimo come misure repressive ricorrevano (almeno in tempo di pace, non di guerra) all’olio di ricino, alle manganellate e al confino, raramente al carcere. Oggi è molto peggio, le affermazioni ostili che fanno i covidioti nei nostri confronti sono ben peggiori e crudeli di quelle dei fascisti operanti del ventennio, questi ultimi si sarebbero probabilmente vergognati, avendo ancora un minimo di dignità e umanità.

 

Questi invece, che si credono politicamente corretti, che adottano due pesi e due misure secondo i parametri di riferimento opportunistico, sono già pronti al trans-umanesimo, faranno la fila per parteciparvi per primi e potersene poi vantare nei social. Della serie la mamma dei cretini è sempre incinta e ormai costituiscono la maggioranza e le oligarchie hanno buon gioco ad attuare i loro piani, hanno l’imbarazzo della scelta e facilità a trovare cavie e utili idioti, si sgomiteranno e competeranno per essere i prescelti, i primi a sottomettersi.

 

Smettiamola di aspettarci che possano cambiare e ravvedersi e che si possa interloquire con costoro, negheranno anche l’evidenza pur di non dover ammettere di essere stati ingannati e di essersi sbagliati, persevereranno nell’errore finché avranno un filo di vitalità.

 

Da loro ci dovremmo semmai difendere perché il loro scopo è trattarci da capri espiatori e lo faranno con crudeltà, per sedare le loro coscienze e continuare a non pensare, delegando le loro vite alle oligarchie per le quali tiferanno come per le loro squadre di calcio.

 

Continueranno a essere dei servi e a prostrarsi al potere, prodigandosi con “

captatio benevolentiae” per ricevere paternalistica approvazione e incoraggiamento, senza capire nulla di quello che avviene e dei danni che arrecano a se stessi, alle loro famiglie, al paese, e alla società intera.

I cretini costituiscono per la società italiana l’equivalente proporzionale della materia oscura nell’universo.

Pensare di poterli evitare è vano, sono in agguato ovunque e pur essendo zombificati non potranno essere abbattuti come nei film sparandogli in testa, perché l’avevano vuota già in precedenza.

In questo senso sono immortali e quindi perché mai temono il Sars-CoV-2?

(Cav. Dott. Claudio S. Martinotti Doria- cavalieredimonferrato.it).

 

La Trinità del Controllo Globalista:

Città del Vaticano – Città di Londra –

 Washington DC.

 

Conoscenzealconfine.it- imposturecattolicesimo.blogspot.com-(16 Settembre 2021)- ci dice :

(Telegram).

 Ci sono tre città (città-stato) nel mondo che svolgono un ruolo cruciale nel sistema di governo globale. Sono le seguenti: Città di Londra (ambito finanziario), Washington DC (ambito militare), Città del Vaticano (ambito religioso).

 Le suddette “città-stato” sopra citate, sono “entità sovrane e aziendali non collegate alle proprie nazioni anche se sembrano esserne parte.

 In altre parole, la City di Londra (che è un miglio quadrato all’interno della Greater London) non è tecnicamente parte della Grande Londra o dell’Inghilterra, proprio come Città del Vaticano non fa parte di Roma o dell’Italia.

 Analogamente, Washington DC non fa parte degli Stati Uniti.

 Questi “organismi” sovrani, aziendali hanno le loro leggi e la propria identità. Hanno anche le proprie bandiere.

 Washington DC.

Washington DC  è stata fondata come una “città-stato” nel 1871 con il passaggio della legge del 1871, che ha istituito ufficialmente gli Stati Uniti come una “società per azioni” sotto il governo di Washington, che è asservita alla City di Londra.

 

Le “aziende” erano gestite da presidenti, motivo per cui oggi chiamiamo la persona che detiene la più alta carica del potere nel paese, “il presidente”. Il presidente non era altro che un prestanome per i banchieri centrali e le società transnazionali (entrambi controllati dall’Alta Massoneria Ecclesiastica), che davvero hanno sempre avuto il controllo di questo mondo.

 

Washington DC operava nell’ambito di un sistema di diritto romano e al di fuori dei limiti stabiliti dalla Costituzione degli Stati Uniti. Pertanto, non dovrebbe essere una sorpresa che il nome “Capitol Hill” deriva dal Campidoglio, che fu la sede del governo per l’impero romano.

  

Se guardate la parete dietro il podio alla “Camera dei Rappresentanti” a Washington, si noterà che su entrambi i lati della bandiera degli Stati Uniti vi è la raffigurazione di fasci di bastoni legati insieme con una scure.

Questi sono chiamati “fasci”, da qui la parola radice del fascismo.

 Questo era il simbolo del fascismo durante l’Impero Romano, come era sotto pure il “nazismo” e lo è ancora oggi.

 Non è un caso che questi simboli sono presenti sul pavimento del Congresso Americano.

 

L’obelisco di Washington è il più alto obelisco nel mondo con oltre 169 metri. È stato donato dalla Gran Loggia di Massoni. Come l’obelisco Vaticano, il monumento di Washington è circondato da un cerchio che indica il sesso femminile. La piscina riflettente davanti al monumento indica l’antico motto massonico-cabalistico.

 

Città del Vaticano.

La Città del Vaticano ha anch’essa un proprio sindaco (chiamato Governatorato), le sue leggi, la sua bandiera, servizio postale, stazioni media, radio e televisione, e persino la propria prigione.

Queste tre città-stato, hanno in comune i loro obelischi. Gli obelischi sono alti, quattro lati di pietra che salgono in alto e terminano in modo piramidale.

 L’obelisco è fallico e rappresenta il pene maschile.

Esso è il simbolo del dio del sole egizio, “Ra”, ed è un antico simbolo di energia maschile e di generazione (G) nella Massoneria.

 

L’Obelisco Vaticano è situato in Piazza San Pietro e fu trasferito dall’Egitto nella sede attuale nel 1586. Il cerchio alla base del obelisco rappresenta la “vagina femminile” e quindi la dualità maschile-femminile.

 

Da notare anche le linee che si estendono dal cerchio, formando una “Union Jack” come visto sulla bandiera inglese.

Con l’espressione “Union Jack” s’intende la composizione di una bandiera. Principalmente è associata alla bandiera inglese, che nel 1801 in seguito all’atto di Unione del regno di Gran Bretagna e del Regno di Irlanda formarono il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.

 

Londra

 

L’Obelisco di Londra (Needle aka Cleopatra) invece è situato sulle rive del fiume Tamigi.

 Questo obelisco fu trasportato a Londra ed eretto nel 1878 sotto il regno della Regina Vittoria. L’obelisco in origine si trovava nella città egiziana di On, o Heliopolis (Città del Sole).

 La Terra dei Cavalieri Templari era questa zona del Tamigi, dove i Templari avevano i loro bacini.

 Ai lati dell’obelisco sono presenti delle sfingi con simbolismi risalenti al mondo antico.

 

Il fatto è che la società degli Stati Uniti è controllata dalla “City di Londra”, da parte della Corona, che non è la monarchia britannica come molti credono, ma la società privata di “City of London”, anche comunemente noto come “La Città” o “The Square Mile”.

Questo miglio quadrato che costituisce il centro di Londra ha il suo sindaco, le sue leggi, i suoi tribunali, la bandiera, le forze di polizia e i propri giornali.

 

È il cuore del sistema finanziario globale. Non è un caso infatti che la Gran Bretagna pur NON essendo nell’ Unione Europea, partecipi e comanda in qualsiasi decisioni del Parlamento Europeo.

Nessuno si domanda il perché e con quale diritto può farlo?

 

Come sono collegate queste tre Città?

  

Un po’ di storia: dobbiamo prima tornare ai Cavalieri Templari e al loro iniziale regno di 200 anni di potere. I Cavalieri Templari inizialmente furono denominati come “i poveri soldati di Cristo e del Tempio di Salomone”. Questo fu un titolo palesemente fuorviante, considerando l’immensa ricchezza e il potere dei Templari che operavano in circa 9.000 manieri in tutta Europa ed erano proprietari di tutti i mulini e dei mercati.

 

Erano i Templari che hanno emesso la prima carta moneta per uso pubblico in Europa, che stabilisce il sistema bancario “fiat” che conosciamo oggi. In Inghilterra, i Templari stabilirono il loro quartier generale in un tempio di Londra, che esiste ancora oggi e si chiama “Temple Bar”. Questo si trova nella City di Londra, tra Fleet Street e Victoria Embankment.

 

Il “Tempio della Corona” era la chiesa dei Cavalieri Templari: esso controlla il sistema-corte legale degli Stati Uniti, del Canada e di molti altri paesi. Tutti gli ordini degli avvocati sono direttamente collegate al “Bar Association” e la “Inns of Court” al Tempio della Corona nella City di Londra.

Questo è il motivo per cui, quando si va in tribunale negli Stati Uniti, si vede la bandiera degli Stati Uniti con una frangia d’oro, che denota la “regola internazionale”.

 

I governi degli Stati Uniti, il Canada e la Gran Bretagna sono tutti le controllati dalla “Corona”, come la Federal Reserve negli Stati Uniti. Il sistema finanziario e giuridico globale è controllato dalla “City di Londra della Corona”.

 

Il miglio quadrato che costituisce il centro di Londra è la sede mondiale del potere, almeno a livello visibile. La maggior parte degli americani (e le persone in generale nel mondo) ritengono che gli Stati Uniti avendo dichiarato l’indipendenza dalla Gran Bretagna, siano effettivamente indipendenti. Ma se si guarda alla storia, non si può non notare che alcuni firmatari della Dichiarazione di Indipendenza, almeno cinque di loro, erano avvocati del “Temple Bar”, i quali avevano giurato fedeltà alla Corona.

 

Inoltre, sette membri della Convenzione costituzionale che avevano firmato il completamento della Costituzione degli Stati Uniti, erano “Templari del Middle Inn” che avevano anche promesso fedeltà alla Corona.

 Pertanto, non è un caso che oggi copie della Dichiarazione di Indipendenza e della Costituzione degli Stati Uniti siano appese su un muro della biblioteca del “Middle Temple” a Londra.

È la “Corona” che controlla il sistema finanziario globale e gestisce i governi di tutti i paesi del “Commonwealth”, e molti paesi occidentali non del Commonwealth.

 

Ma sempre guardando alla storia, la “Corona” stessa risale al Vaticano, che fa capo al Papa, che non è altro che la polena per i poteri reali che sono dietro il sipario, alcuni dei quali noti, ma molti dei quali sono del tutto sconosciuti al grande pubblico.

“Corona” inoltre… vi ricorda qualcos’altro?

(imposturecattolicesimo.blogspot.com).

 

 

 

 Lettera a un “Covidiano.”

 

Conoscenzealconfine.it- Margaret Anna Alice-(14 Settembre 2021)- ci dice:

(Telegram).

 Ogni aspetto delle normative che vengono rilasciate a livello globale è progettato per separarci, creando un sistema di apartheid che bandisca il dissenso e incoraggi la persecuzione di coloro che mettono in discussione il sistema e i governi.

 

Capisco che sei un “credente”. Hai una fede zelante e incrollabile nel Sistema. Ti fidi della “scienza”. Ritieni che tutto ciò che va oltre i margini della narrativa approvata sia disinformazione, teorie del complotto e notizie false. Indossi diligentemente il tuo distintivo di obbedienza. Mantieni la tua distanza sociale. Ti chiudi quando ti viene detto di chiuderti. Segnali altri per aver violato questi e altri dettami.

 

Eri il primo della fila a farsi iniettare. Eri il primo della fila a farsi re-iniettare. Hai pianto lacrime di gioia entrambe le volte. Non vedi l’ora di ricevere la tua iniezione di richiamo. Non ti sei però preso la briga di condurre ricerche indipendenti al di fuori delle ingannevoli vie autorizzate, e di leggere la letteratura scientifica sottoposta a revisione paritaria non finanziata dal cartello dei farmaci; o non hai valutato in modo critico i comunicati stampa che vengono ripetuti a pappagallo dai tuoi “leader fidati”, “esperti” e portavoce dei media.

 

Tu e gli altri come te esigete che chiunque sia un “non credente” rispetti i decreti della vostra “fede” o sia escluso dalle attività pubbliche, privato del lavoro, e che gli venga negato l’accesso all’assistenza sanitaria, privato del diritto di protestare, costretto alla sottomissione e messo in quarantena. Trovi questi eretici disgustosi e spregevoli diffusori di malattie che rappresentano una minaccia per la salute pubblica. Non saresti contrario a rimuoverli dalla tua comunità, magari concentrandoli in un centro di detenzione speciale, almeno finché non vengono iniettati contro la loro volontà. Non hai pietà nemmeno se muoiono. È colpa loro, dopotutto…

 

Forse non sei ancora così orribile… ancora… Dagli ancora qualche settimana. I propagandisti ti porteranno in giro dove vogliono. Guarda quanto sei già arrivato lontano. Guarda a quanti dei tuoi diritti hai rinunciato volontariamente, quanti valori hai abbandonato lungo la strada, in nome della sicurezza, in nome della salute, in nome del bene pubblico. Sentivi che ne valeva la pena. E non te ne sei pentito.

 

Vorresti solo che gli altri non continuassero a piangere su “muuuh libertà”, “il mio corpo è mio” , “libertà di scelta” e altre idee “stupide” e “antiquate”. Non si rendono conto di quanto sono egoisti? Che pericolo rappresentano per i loro concittadini? Questa è un’emergenza – una crisi mondiale senza precedenti, incalcolabile e catastrofica – e non torneremo mai alla normalità se continueranno a insistere testardamente per preservare le loro “libertà”.

 

Vorrei poter parlare con il “te stesso” di due anni fa. Se a quell’io fosse stato detto che il mondo intero poteva essere fermato e le libertà sospese per il capriccio dei suoi leader, per un fenomeno con cui gli umani hanno vissuto e a cui si sono adattati in innumerevoli varianti per millenni, penseresti che stavo descrivendo una distopica finzione. Potrei essere ancora in grado di ragionare con quell’io. Invece, oggi è probabilmente un esercizio inutile nel tentativo di risvegliare un ostaggio affetto dalla “sindrome di Stoccolma” assuefatto alle diaboliche macchinazioni del suo rapitore.

 

Ripensa a un paio di anni fa, all’estate 2019, diciamo. Cosa stavi facendo allora? Com’era la tua vita? Come ti sei sentito riguardo al tuo passato, presente e futuro? Di cosa ti importava? Come trascorrevi il tuo tempo? Quali erano i tuoi valori fondamentali? Cosa penseresti di come pensi, senti e ti comporti oggi?

 

Questa è la persona con cui vorrei parlare, non il tuo io attuale. Sono sicuro che il tuo io del 2019 sarebbe affascinato dal sentire cosa ha da dire il tuo io attuale, anche se sarei disposto a scommettere qualche migliaio di euro inflazionati, che non riconoscerebbe quello che sei diventato.

 

E non sto parlando di te, personalmente. Probabilmente sei una brava persona che sta facendo ciò che pensa sia meglio. Capisco da dove vieni. Capisco perché così tante persone ben intenzionate si sentono come te. Sto parlando a tutti coloro che si ostinano ad accettare acriticamente le motivazioni fornite per trasformare il nostro mondo in una prigione a cielo aperto. Sto parlando a tutti coloro che sono “sonnambuli” nella loro schiavitù senza pensarci due volte, senza nemmeno la volontà di esaminare la situazione da una prospettiva diversa da quella a cui sono stati programmati a credere.

 

Se non fossimo stati sottoposti a un caso globale di fenomeno Baader-Meinhof orchestrato da esperti nel controllo di mass, come il Behavioral Insights Team – descritto sfacciatamente come “l’Unità Nudge” sul sito web del governo del Regno Unito – e implementato attraverso il MSM e i social media, tu potresti ancora vivere e amare la vita nello stesso modo in cui facevi due anni fa. Tu e Tutti noi. Non avremmo perso volontariamente i nostri diritti, uno per uno, per il terrore. Non avremmo iniziato a percepire i nostri simili come armi biologiche di cui vergognarsi, e da ostracizzare ed eliminare.

 

La segregazione medica divide ulteriormente una popolazione già frammentata, rendendoci sempre più facili da controllare. Il trauma psicologico di questo isolamento e frantumazione è incalcolabile, e l’intera portata del danno probabilmente non sarà compresa per decenni.

 

Il Dr. Reiner Fuellmich del “Comitato Investigativo di Berlino”, ha raccontato un fatto in cui un medico tedesco doveva prelevare denaro da un bancomat ed era entrato nell’atrio di una banca per quello scopo. Lì c’era una donna anziana che indossava una mascherina che si allontanò subito spaventata da lui perché non ne indossava, e nello stesso tempo intimava all’uomo di indossarne una, perché aveva paura di infettare se stessa e poi suo marito. Il dottore le disse di non avere paura… si avvicinò a lei, le tolse la maschera e la prese tra le braccia. La donna si mise a piangere e disse che nessuno l’aveva abbracciata per più di un anno.

 

Non pensi che sia straziante? Durante una protesta, una donna anziana su una sedia a rotelle ha mostrato un cartello con la scritta “Preferirei morire di COVID piuttosto che di solitudine”, un sentimento echeggiato  da milioni di persone nelle case di cura di tutto il mondo. Che diritto hai di prendere quella decisione per lei, per loro, per chiunque di noi?

 

Torna al “te stesso” di due anni fa… cosa penserebbe “lui” rispetto al fatto di essere criminalizzati per atti come abbracciare, sorridere e cantare. Anche allora esistevano malattie contagiose. Ma non eravamo ancora stati condizionati a temere la presenza fisica l’uno dell’altro. La disumanizzazione è molto più efficace quando non possiamo vedere i volti degli altri, toccarci le mani, parlare di persona o abbracciarci.

 

Kerry Chant, Chief Health Officer australiano del New South Wales, ha avuto il coraggio di chiedere alla gente di “evitare di conversare” con i propri vicini o i propri cari. Cosa hanno paura che ci diciamo l’un l’altro? Quando le persone non parlano più di persona, tutte le comunicazioni possono essere mediate attraverso Big Tech, che deciderà ciò che ritengono “sicuro” per te da ascoltare.

 

Ogni aspetto delle normative che vengono rilasciate a livello globale è progettato per separarci, creando un sistema di apartheid che bandisca il dissenso e incoraggi la persecuzione di coloro che mettono in discussione il sistema e i governi.

 

Per favore, ricorda l’umanità di coloro che sei progressivamente condizionato a insultare, al punto che ti va bene che vengano multati, esclusi dall’accesso ai beni di sostentamento, arrestati e imprigionati. Sta succedendo altrove. Non illuderti pensando che non può succedere anche nel tuo paese.

(Margaret Anna Alice. databaseitalia.it).

 

 

Maggiani: libertà, è la legge

che batte nel nostro cuore.

 

Libreidee.org-redazione- Maurizio Maggiani-(26/9/2021)- ci dice:

  

“Il cavaliere dell’eterna gioventù seguì, verso la cinquantina, la legge che batteva nel suo cuore”.

E’ un verso del poeta Hikmet, il poeta turco rivoluzionario che ha passato più vita in galera che libero.

 Ed è l’origine del titolo, “L’eterna gioventù”, della mia storia.

 E’ l’eterna gioventù di chi vive per la vita, di chi vive le epoche della storia sapendo che la sua missione di umano, la sua missione di cavaliere (perché è Don Chisciotte, il cavaliere dell’eterna gioventù) è quella di continuare indefesso.

 Sempre, fino alla fine, e la fine non arriverà mai: non ci sarà mai, una fine, perché la storia non ha mai fine.

 

 La sua missione è quella di continuare a seguire la legge del suo cuore. La legge che lo vuole rivoltoso, che lo vuole ostinato rivoltoso contro il sopruso, contro la servitù, contro la stupidità, contro l’oppressione.

Questo libro è dedicato ai perseveranti. Io conosco i perseveranti: ho avuto la gioia e l’onore di conoscerne tanti, nella vita. Io stesso vorrei potermi dire un perseverante.

I perseveranti sono quelli che vivono le epoche, le stagioni, gli anni della vita senza mai retrocedere dai principi che li guidano, dalla legge che batte nel loro cuore.

 I perseveranti sono i retti, sono i giusti, sono gli indomiti, sono i coraggiosi.

Ma sono anche gli allegri, i gioiosi: che attraversano le epoche sapendo di lavorare per la vita, e mai per la morte.

 Io ho raccontato questa storia per noi, per me e per voi.

Per noi che ci sentiamo sconfitti, che ci sentiamo derubati, che ci sentiamo annientati dallo strapotere del vincitore: il potere assoluto che governa ogni cosa della nostra vita.

 

 Governa addirittura i nostri sogni: sa come reprimerli, sa come cacciarli in un angolo buio dove fatichiamo anche noi a cercarli e a trovarli. E ci porta via una cosa che è preziosa.

E’ preziosa, per la nostra vita. E’ preziosa per vivere, non per sopravvivere: ci porta via le nostre storie.

Come possiamo, senza le nostre storie? Senza le nostre leggende…Le leggende che hanno tenuto assieme i nostri padri, i padri dei nostri padri: tenuti assieme in una storia comune, in un’identità comune, universale.

 Le nostre storie: le storie dei nostri eroi.

Le storie degli eroi che sono dimenticati, o che non hanno mai avuto voce, ma che sono vissuti, che vivono, che stanno vivendo.

 

 Anche questa è un’epoca di eroi. Solo che è difficile trovarli, nella melma in cui, come in un girone dell’inferno, il potere degli usurpatori ci vuole tenere. Io credo che la mia storia sia un dovere civile (averla scritta e raccontata): il dovere – per quello che posso, e non è tanto – di ricostruire una delle molte leggende.

 Tenere assieme le molte storie che conosco, che mi sono state raccontate. Tenerle assieme alle mie storie, alle storie nostre.

 

Ho raccontato una storia molto lunga, che comincia “nel fosco fin del secolo morente”, alla tragica fine del XIX secolo, e arriva a domani. Perché sì: perché c’è un domani, nella storia.

Perché c’è un domani per me, c’è un domani per noi, c’è un domani per voi.

 C’è, ci deve essere.

 E le nostre storie servono a farci camminare a testa alta.

 Servono a farci essere felici di ciò che siamo: felici di una cosa forse terribile, ma vera e sacrosanta.

 

 Cioè: felici di combattere, sapendo che possiamo essere sconfitti, ma sapendo che la storia non finisce mai.

Mai: l’ultimo atto non è stato ancora scritto. E non è detto che si possa vivere sempre e solo nella sconfitta: si può vivere anche nelle vittorie.

 E’ possibile.

 E’ quello che possono fare gli umani. E’ quello che possiamo fare noi.

Io non posso convincervi a leggere la mia storia.

 Posso solo convincervi a questo: a partecipare, nelle vostre storie.

 E se sono anche le mie, allora lo facciamo assieme: partecipare di una storia comune, mettere insieme i brandelli dispersi delle grandi, grandi vite che ci hanno preceduto, e delle grandi vite che ancora stiamo vivendo.

 

Tornare a mettere insieme la grande leggenda degli uomini liberi. La grande leggenda che vive nella storia. Le leggende non sono favole. Le leggende sono grandi storie dentro la storia, che vivono della storia e sono più grandi, anche, della storia.

 Perché la storia scritta nei manuali non può (e a volte non vuole) contenere le vite, ma solo i documenti, solo gli oggetti, solo le cose morte che restano per poter essere compulsate e poter essere indagate.

 No, la storia è fatta delle vite.

 E ogni vita è una grande vita.

E mettere assieme grandi vite è mettere assieme una grande leggenda:

 la nostra grande leggenda.

(Maurizio Maggiani).

 

 

  

 

Vanden Bossche: vaccini-suicidio, la pagheremo cara.

 

Libreidee.org-Redazione- Geert Vanden Bossche-(22/9/2021)- ci dice:

 

Questi vaccini-Covid sono un vero suicidio di massa: un errore che pagheremo carissimo.

Lo afferma il professor Geert Vanden Bossche, virologo di grande esperienza internazionale, in prima linea nella produzione dei vaccini.

 Già docente universitario in Belgio e in Germania, Vanden Bossche ha lavorato ai vaccini Gsk, Novartis e Solvay.

A lungo attivo nella Bill & Melinda Gates Foundation e nella Gavi, rappresentando anche l’Oms, ha contestato la sicurezza del vaccino contro l’Ebola.

 

Capo dello sviluppo sui vaccini del Centro tedesco per la ricerca sulle infezioni e attualmente è consulente di Biotech Vaccine,  Vanden Bossche contesta radicalmente la campagna in corso.

Spiega: la vaccinazione di massa nel mezzo di una pandemia promuove la selezione e l’adattamento di “varianti di fuga immunitaria”, caratterizzate da un aumento di infettività e resistenza agli anticorpi diretti contro la proteina spike, diminuendo così la protezione nei vaccinati e compromettendo i non vaccinati.

 

«Questo già spiega perché il programma di vaccinazione di massa dell’Oms non solo non è in grado di generare l’immunità di gregge, ma porta anche a una sostanziale erosione della  protezione immunitaria potenziale della popolazione». Questo, perché la vaccinazione di massa universale «promuoverà presto la propagazione dominante di “varianti di fuga” dagli anticorpi neutralizzanti altamente infettive», e quindi «non offrirà più alcuna protezione agli individui immunizzati».

 

Nel frattempo, «un’elevata pressione infettiva continuerà a mettere sotto pressione il sistema di difesa immunitaria innato dei non vaccinati».

 In altre parole: più persone saranno vaccinate, e peggio sarà per tutti.

«Ogni ulteriore aumento dei tassi di copertura vaccinale contribuirà ulteriormente a forzare il virus verso la resistenza.

E l’aumento dell’infettività del virus, combinata con l’evasione dall’immunità antivirale, comporterà inevitabilmente un ulteriore tributo da pagare in termini di salute e vite umane».

Secondo Geert Vanden Bossche, come riportato in un intervento ripreso da “Voci dall’Estero”, per «prevenire la rapida diffusione di varianti selezionate di “fuga immunitaria” nell’intera popolazione, vaccinata o meno», è assolutamente necessario «interrompere immediatamente il programma di vaccinazione di massa».

 Va sostituito con un farmaci antivirali e terapie precoci.

 

 E’ un fatto: «Parallelamente alla vaccinazione universale, la prevalenza di ceppi più infettivi è aumentata rapidamente».

 Attenzione: «Contrariamente ai vaccini vivi, quelli prodotti dalle moderne tecnologie vaccinali non riescono a indurre l’immunità sterilizzante».

Questa omissione, spiega lo scienziato, porta inevitabilmente alla selezione e all’adattamento di varianti sempre più infettive, e alla fine costringe il virus – per poter sopravvivere – a resistere alle barriere che gli vengono frapposte.

«Come abbondantemente riportato in letteratura, i soggetti vaccinati non solo diffondono varianti di Sars-CoV-2, ma ora stanno anche sviluppando sempre più infezioni sintomatiche».

 

 E così, spiega il professore, «gli alti tassi di copertura vaccinale alla fine trasformano le popolazioni in eccellenti terreni di coltura per questo tipo di varianti resistenti al vaccino».

 Secondo Vanden Bossche, «la circolazione delle varianti altamente infettive sarà ancora molto problematica, poiché il loro contributo alla pressione infettiva virale complessiva non può più essere mitigato né nei vaccinati, né in coloro che hanno precedentemente contratto la malattia Covid-19».

 

Quanto ai vaccinati, anche se i loro anticorpi naturali non vengono più soppressi, «ora diventano ancora più vulnerabili rispetto all’inizio della pandemia, perché le varianti in circolazione che oggi si trovano ad affrontare hanno acquisito un livello più elevato di infettività».

Più aumenterà la pressione immunitaria a livello di popolazione, più è probabile che le varianti selezionate naturalmente e più infettive troveranno un terreno fertile adatto alla loro espansione, e più velocemente queste varianti più infettive inizieranno a prevalere.

 

 «Quanto più velocemente le varianti infettive in circolazione continueranno a riprodursi, sino a diventare la popolazione virale dominante, tanto più rapidamente aumenteranno i tassi di morbilità e mortalità, prevalentemente nella parte non vaccinata della popolazione».

Sempre secondo il parere del professore, l’estensione della campagna vaccinale produrrà varianti sempre più problematiche.

 Per questo, dice, «è ragionevole concludere che il proseguimento della vaccinazione di massa porterà inevitabilmente a tassi di morbilità e mortalità relativamente più elevati nei vaccinati rispetto ai non vaccinati».

 

Il rafforzamento della difesa immunitaria innata della popolazione, aggiunge, diventerà ancora più importante quando le varianti più infettive (resistenti ai vaccini) diventeranno dominanti.

Ciò significa che l’immunità di gregge resterà un miraggio.

«È difficile immaginare come la somministrazione di un vaccino di richiamo “aggiornato” possa non far altro che far precipitare la resistenza virale».

 

 La campagna vaccinale, per Vanden Bossche, sembra quindi destinata a costare salatissima, in termini di vite umane. «Vi è quindi l’obbligo morale ed etico di procedere immediatamente con un piano d’azione chiaro, dichiarato un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale».

Primo punto: «Stop alla vaccinazione di massa». E quindi: «Non procedere con richiami di vaccinazioni aggiornate».

La soluzione? Farmaci antivirali.

Testualmente: «Implementare una chemioprofilassi antivirale a livello globale per ridurre la pressione infettiva virale».

Aggiunge il professore: «Occorre fornire – a costo zero – un trattamento multi-farmaco precoce a tutti i pazienti che ne hanno bisogno».

E intanto «lanciare campagne per promuovere diete e stili di vita sani», cercando di «guadagnare tempo per lo sviluppo di uno sterilizzatore immunologico universale», anche perché «non c’è modo che la pandemia di Sars-CoV-2 possa essere controllata dagli attuali, imperfetti vaccini C-19».

 

L’uso di vaccini imperfetti per controllare una pandemia (di un virus altamente mutabile, che causa un’infezione virale acuta e autolimitante), di fatto «aumenterà solo il tributo che la natura imporrà sulla salute e sulle vite umane in cambio della concessione di una licenza per ricostruire l’immunità di gregge». Ribadisce Vanden Bossche: «Una pandemia può essere risolta definitivamente solo se la popolazione sviluppa una robusta immunità che protegga dal virus. Questo avviene naturalmente. E nessuno degli attuali vaccini C-19 induce l’immunità sterilizzante». Al contrario: sviluppando varianti infinite eroderanno sia l’immunità innata, sia quella acquisita con gli inoculi.

 

 

 

 

Draghi, Greta e l’ultimo delirio: i lock-down “climatici.”

 Libreidee.org-redazione-Nicola Bizzi -(21/9/2021)- ci dice:

 

 

Lo storico fiorentino Nicola Bizzi non è certo un futurologo, ma spesso le sue previsioni risuonano poi nella cronaca.

L’ultimissima ha preceduto le notizie di oggi, che vedono Mario Draghi in prima linea nel disegnare la nuova emergenza mondiale, quella climatica.

 E’ destinata a rimpiazzare il sempre più logoro spauracchio del Covid, vale a dire la più grande “pandemia di asintomatici” della storia, per citare la bocconiana eretica Ilaria Bifarini.

L’economista è autrice de “Il Grande Reset”, saggio esemplare che mostra come si possa approdare all’orrenda “nuova normalità” dopo aver letteralmente inventato l’apocalisse sanitaria, negando le cure allo scopo di scatenare la crisi ospedaliera e il panico globale, per arrivare dritti al vero risultato atteso, fin dall’inizio, dall’élite di Davos: la digitalizzazione corporea definitiva dell’homo sapiens, a scopo di dominio, usando come alibi la profilassi sanitaria obbligatoria, cioè il Tso che il governo Draghi oggi impone in modo brutale e sfrontato, chiamandolo addirittura “vaccino”.

 

Siamo però alle battute finali di questa tragica farsa, dice Bizzi, perché le frottole sul Covid ormai non reggono più.

Anche se l’Italia oggi esibisce il peggior governo di tutto l’Occidente, il più dittatoriale, mezza Europa si sta letteralmente sfilando dall’imbroglio.

 

E quindi occorre cambiare spartito, per tenere in piedi il film della paura.

Niente di meglio, dunque, dell’altro grande terrore, quello costruito alterando la lettura dei grandi cambiamenti climatici in corso e soprattutto della loro origine. Merito degli scienziati stipendiati dall’Onu per raccontare – benché smentiti da 500 colleghi, tra cui luminari e Premi Nobel – che il surriscaldamento dipenderebbe dalle attività umane, che semmai stanno sfidando l’ecosistema terrestre su tutt’altro versante, quello dell’inquinamento.

Greta Thunberg ha fatto scuola: tra i suoi allievi ora c’è anche Draghi, che alle Nazioni Unite promette un’azione «immediata, rapida e su larga scala». E non sta scherzando: non scherza mai, l’ex capo della Bce.

 

C’è chi ha in mente, addirittura, di disporre lockdown “climatici”, cioè imposti con la scusa di dover ridurre le emissioni definite “climalteranti”.

 «Non è detto che si arrivi davvero al lockdown, ma è certo che una fazione dell’élite ha già predisposto anche questa possibilità», avverte Bizzi.

 

L’equazione tra CO2 e clima è una pura invenzione, anche quella, ma sta per diventare legge:

«Se non agiamo per ridurre le emissioni di gas serra, non saremo in grado di contenere il cambiamento climatico al di sotto di 1,5 gradi», dichiara Draghi, come riportato dal “Sole 24 Ore”.

 Nell’Era del Dogma, dove tutto è religione, funziona così: il vertice della piramide fabbrica la sua falsa verità. E poi, nel caso, la impone anche con la forza, con l’aiuto dei media di regime, dopo aver ridotto al silenzio qualsiasi voce dissidente.

 «Gli eventi meteorologici estremi delle scorse settimane sono stati un doloroso promemoria degli effetti dei cambiamenti climatici», cinguetta l’addolorato Draghi. E il quotidiano di Confindustria fa il coro: quella climatica «è una emergenza di uguale entità, rispetto alla pandemia». Bingo: ci siamo.

 

Vola alto, Mario Draghi: altissimo.

Evoca investimenti per 100 miliardi di dollari, destinati a finanziare una transizione ecologica (sacrosanta, in teoria) che viene però presentata in modo ridicolo, cioè come se davvero potesse incidere sul clima terrestre, notoriamente “ostaggio” dell’attività solare, infinitamente potente, attraverso cicli che hanno sempre raffreddato il pianeta fino alle glaciazioni, per poi tornare a riscaldarlo in modo anche repentino, come starebbe nuovamente avvenendo.

Così, dopo aver militarizzato l’Italia e traumatizzato milioni di lavoratori (con l’arma del ricatto) per imporre l’inoculo genico al grafene, fino ad arrivare a insidiare direttamente i ragazzi delle scuole, ora Draghi recita il nuovo copione:

 «C’è una grande aspettativa sulla nostra leadership da parte delle giovani generazioni». Vero: non vedevano l’ora di farsi iniettare qualcosa nel corpo, per poter essere liberi di circolare e di frequentare l’università. E certo, tra gli appuntamenti imperdibili c’è un evento milanese citato dal premier – il Youth4Climate – in contemporanea con il summit che aprirà il vertice di Glasgow.

 

«Siamo determinati a porre l’Ue sulla giusta traiettoria per ottenere una riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030, e per azzerare le emissioni nette entro il 2050», aggiunge il Grande Vaccinatore, che spiega:

 «Dovremmo convincere le persone e i paesi a livello mondiale che accelerare la transizione energetica ha dei costi, ma genera anche grandi benefici».

 Attenti: il premier ricorda che il G20 ha istituito un team speciale, il Sustainable Finance Working Group, «con l’obiettivo di costruire una visione comune, lungimirante e di alto livello, sugli strumenti per rafforzare la finanza sostenibile, affinché possa sostenere gli obiettivi dell’Agenda 2030».

 

 Ecco il missing link: la “finanza sostenibile”. Sembra la vecchia storiella del “greenwashing”: dipingere di verde qualsiasi schifezza, in modo da farla sembrare etica.

E’ il nuovo Vangelo dei mondializzatori muniti di Green Pass: il G20 corre verso la Transizione Verde, con «investimenti in infrastrutture sostenibili e nelle tecnologie innovative per la decarbonizzazione».

Eccetera, eccetera.

 

Così parlano i galantuomini che si sono ridotti a ricorrere alla coercizione e al ricatto per imporre la digitalizzazione fisica, premessa obbligatoria per poter accedere al loro paradiso “green”, anche in un’Italia che – non a caso dal 15 ottobre, data d’inizio della “dittatura sanitaria” estesa ai lavoratori – potrà ammirare la Porta dell’Inferno di Auguste Rodin, installata giusto di fronte al Quirinale.

 Opera scultorea proveniente da Parigi: come se Macron – osserva Ilaria Bifarini – passasse il testimone a Draghi, nella capitale della cristianità dove il pontefice ha definito “atto d’amore” l’inoculo forzato del siero sperimentale che (dati Ema, dunque prudenti) è sospettato di aver già provocato in Europa 20.500 morti e quasi 2 milioni di “feriti”.

 

 Sullo sfondo, naturalmente, resta la catastrofe dell’Afganistan trasformato in potenziale serbatoio terroristico, alla bisogna. Ma a tener banco è ancora la digitalizzazione di massa: pare sia la vera urgenza del momento, per entrare definitivamente in un futuro che assomigli a quello di Singapore o di Pechino.

 

L’amico americano di Draghi, cioè il presidente “eletto” nel 2020 col magico voto postale, ora spinge per rendere obbligatoria la profilassi genica anche tra i lavoratori statunitensi, scatenando l’indignazione dei governatori repubblicani.

 

 In ogni caso, l’Italia guida saldamente la classifica dei migliori in campo. E il megafono chiamato Mario Draghi, noto ecologista, ha già pronti i suoi strumenti finanziari: ultra-digitali e, naturalmente, “green”.

La premessa: per entrare nel Paese dei Balocchi, finalmente “sostenibile”, bisognerà prima accettare di essere timbrati, tutti, attraverso le nuove tecnologie biomediche, magari interconnesse al wireless di quinta generazione.

 

Alla patente di cittadinanza a punti, ormai, manca poco: la Cina non è mai stata così vicina, da Conte e Bergoglio in poi. Basta sapere che il modello cinese contemporaneo non è esattamente “made in China”, nonostante le recite di una politica ridotta a barzelletta, archiviata la democrazia, con partiti e Parlamenti che fanno ancora finta di esistere.

  

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