INTERNET ANNULLATO
INTERNET
ANNULLATO.
Conoscenzealconfine.it - Veronica Baker-(23 Settembre 2021) ci dice:
(Telegram)
Gli
effetti magnetici nelle vittime “vaccinate” diventano sempre più pronunciati ad
ogni dose.
Ed ormai non vengono più risparmiati dagli
effetti nocivi di qualsiasi radiazione elettromagnetica. Il che è del tutto
logico, dato che i loro corpi assorbono sempre più grafene.
Fra le
altre cose, il corpo umano produce naturalmente elettricità, che a sua volta
alimenta le particelle di grafene dissipate in tutto il corpo di coloro che
sono stati “inoculati”.
E
sappiamo benissimo ormai come queste particelle diventeranno una sorta di
antenne pronta a trasmettere e ricevere onde a bassa ed alta frequenza.
Questo
è ciò che succede quando entrano in gioco le antenne 5G.
Perchè è importante comprendere il ruolo
fondamentale di queste ultime, che non sono altro che una tecnologia militare
nascosta. La loro pericolosità è facilmente mostrata dal fatto che quando viene
posta una antenna 5G su di un tetto, qualsiasi insetto (od uccello) nelle
vicinanze è automaticamente condannato a morte, se non si allontana rapidamente
dall’antenna in questione.
Il 5G
insieme al grafene causerà un vero e proprio massacro tra i “vaccinati”. E se
in Italia praticamente nessuno o quasi ha davvero il coraggio di parlare della
pericolosità del 5G (ed anche della madre di tutti i problemi, cioè le
famigerate chemtrails) dall’altra parte, invece, ci sono paesi come la Germania
dove i cosiddetti negazionisti della pericolosità del 5G possono finire in carcere
(od in alternativa pagare 250.000 euro di multa).
La
gente infatti viene massicciamente intossicata con un agente che è
radio-modulabile. Basta guardare quello che è successo nell’ultimo anno e
mezzo. Come è iniziato infatti tutto questo scempio? Ospedali, case di riposo,
residenze circondate da piccole antenne. Dove avevano preventivamente
“vaccinato” tutti!
Questo
significa che tutto quello che hanno fatto ai nostri cari anziani un anno e
mezzo fa, lo possono riprodurre ormai quando e dove vogliono. Ed è chiarissimo
che il loro macabro progetto è di spazzare via in modo mirato una certa parte
della popolazione mondiale. Certi paesi come l’Europa (in particolare l’Italia)
e tutto il mondo Occidentale in generale. Certi luoghi, e non altri.
È
chiaro come la luce del sole, basta guardare semplicemente dove sono presenti
la maggior parte delle antenne 5G e dove sono i paesi che insistono
principalmente per l’obbligo di “avvelenamento” e di Grin Katz. Se vuoi per
davvero far fuori qualcuno in modo mirato, occorre qualcosa che sia possibile
modulare. Quindi antenne (5G) ed agenti chimici (grafene, chemtrails), il tutto
sfruttando la proprietà moltiplicatrice del grafene. E nel momento in cui vedi
che stanno iniettando nelle vene un agente chimico modulabile via radio… è
impossibile negare l’evidenza di questo.
Allora,
abbiamo tutti l’enorme responsabilità di informare le persone che stanno
intorno a noi, condividendo tutte le nostre conoscenze. Condominio, famiglia,
quartiere, paese. Non c’è bisogno di andare oltre. Anche perché naturalmente
non possiamo minimamente contare sulle persone che occupano posizioni più
elevate, perché hanno già dimostrato che a loro interessa solo eliminarci nel
più breve tempo possibile.
Sta a
noi difenderci al nostro livello. E mettere fine a tutto questo. Perché non si
fermeranno mai da soli. Vorranno portare tutto questo fino alla fine, fino a
portare l’umanità a rischio estinzione. Hanno cinque, dieci anni per arrivare a
questo scopo. Lo hanno anche affermato pubblicamente.
Un’onda
Delta, un’altra onda Lambda, e un’altra onda Mu, una variante spagnola, quella
colombiana, quella lunare… Ed a poco a poco la gente morirà.
(Veronica
Baker) -herowndestiny.com.
Bill
Gates è “preoccupato”…
Cooscenzealconfine.it-Aldo
Maria Valli- (24 settembre 2021)- ci dice :
(Telegram-
aldomariavalli.it)
Il
co-fondatore di Microsoft ritiene che i governi non si stiano impegnando
abbastanza e annuncia la sua ricetta per scongiurare una nuova pandemia.
La Bill
and Melinda-Gates Foundation in un rapporto pubblicato pochi giorni fa ha
invitato le nazioni a investire di più nei sistemi sanitari, inclusa la
capacità di produrre vaccini. Bill Gates ha “avvertito” sei anni fa di una
potenziale minaccia di pandemie. Adesso “sente” che le autorità non stanno
facendo abbastanza per prepararsi alla prossima.
“Sono
preoccupato che l’attenzione generale verso la messa a punto di una buona
preparazione per le pandemie sia ancora bassa”, ha detto Gates in un’intervista
al Wall Street Journal.
Gates
ha plaudito alla soluzione del presidente statunitense Joe Biden di preparare
un piano da 65 miliardi per la prevenzione delle pandemie, da lui definito “un
passo nella giusta direzione”.
Tuttavia
non lo ritiene sufficiente.
“L’unica
soluzione – ha detto – sarebbe avere aziende pronte a sviluppare un vaccino,
quando ce ne sarà necessità, in cento giorni e a produrne il necessario per
tutti i Paesi del mondo nei seguenti cento giorni”.
Gli
strumenti per porre fine alla pandemia – ha evidenziato il rapporto della sua
Fondazione – sono in gran parte gli stessi utilizzati per combattere altre
malattie infettive, inclusi test, cure e immunizzazione diffusi (questo è il
mondo che piace a questo soggetto: iniezioni letali, malattie, gente
terrorizzata, morte).
Il
co-fondatore di Microsoft ha affermato di essere più impegnato che mai nel suo
lavoro con la Fondazione, a causa della pandemia e di altre sfide urgenti,
inclusa la questione del cambiamento climatico (questo è il prossimo punto sull’agenda
globalista… il terrorismo climatico e conseguenti lockdown climatici! )
Secondo
il rapporto, nel 2020 la “pandemia” ha messo altri 31,3 milioni di persone in
condizioni di estrema povertà. Si prevede che le donne avranno 13 milioni di
posti di lavoro in meno quest’anno rispetto al 2019, prima dell’inizio della
pandemia, mentre l’occupazione maschile tornerà in gran parte ai tassi
pre-pandemia.
La
pandemia non ha danneggiato l’economia globale così gravemente come previsto
dalla Fondazione. “Le cose non sono andate nel peggiore dei modi – ha detto
Gates – ma è comunque un’enorme battuta d’arresto”. Mentre i dati nel rapporto
mostrano che la percentuale della popolazione mondiale che vive in condizioni
di estrema povertà è destinata a diminuire quest’anno rispetto al 2020, il
co-fondatore di Microsoft e direttore della Fondazione ha espresso
preoccupazione per il fatto che la ripresa economica non è uniforme in tutto il
mondo.
In
particolare, si prevede che i livelli di reddito pro capite torneranno ai
livelli pre-pandemia nel 90% dei paesi avanzati entro il 2022, ma solo in un
terzo dei paesi a basso e medio reddito.
Il rapporto prevede inoltre che entro il 2030
circa 700 milioni di persone rimarranno in condizioni di estrema povertà.
Meditate
gente… meditate su cotanta saggezza di zio bill!
(it.sputniknews.com).
Una super-tempesta
solare potrebbe spegnere internet in tutto il mondo.
C'è il 12% di
possibilità che un altro avvenga nei prossimi dieci anni.
Esquire.it- Simone Cosimi-(22/09/2021)- ci dice:
(Play Video).
Sorpresa: quando si spegnerà il sole non finirà la vita.
Di tanto in tanto il
Sole ci investe con immense fiammate di particelle e radiazioni estremamente
potenti.
Per molto tempo gli
scienziati che si occupano di queste manifestazioni hanno focalizzato la
propria attenzione su un singolo evento: il cosiddetto Carrington Event del
1859 che fu, in effetti, la più grande tempesta geomagnetica o solare mai
osservata dagli astronomi.
Registrata il primo
settembre del 1859, venne così battezzata proprio per l’astronomo inglese
Richard Carrington, esperto di macchie solari.
L’evento produsse
conseguenze importanti su tutto il pianeta fra cui l’interruzione, per 14 ore,
delle allora nascenti linee telegrafiche.
Cosa accadde?
Un’eruzione solare
di fatto avvolse il nostro pianeta, pompando abbastanza energia verso il nostro
campo magnetico a tal punto da scatenare un'enorme tempesta geomagnetica che
innescò incendi alle reti di comunicazione del telegrafo così come incredibili
aurore boreali a latitudini del tutto inusuali. All’epoca le infrastrutture
elettroniche erano sostanzialmente agli albori, oggi un evento del genere
produrrebbe conseguenze ben più significative.
Tanto che secondo
gli esperti, insieme a un altro evento del 1921 di portata paragonabile,
quell’avvenimento di oltre 150 anni fa dovrebbe costituire un importante (e
inquietante) avvertimento per future, possibili catastrofi geomagnetiche.
Basta guardare al
passato remoto: entrambi gli eventi appena citati, infatti, impallidiscono –
come spiega Scientific American – rispetto a un altro scoperto di recente e
avvenuto nel 775 dopo Cristo, da dieci a 100 volte più intenso.
“Non pensavamo che
qualcosa di questa magnitudo potesse avvenire” ha spiegato Nicolas Brehm
dell’Istituto federale svizzero di tecnologia di Zurigo. Potrebbe forse
trattarsi di una specie di super-tempesta con una cadenza di 10mila anni:
se fossimo investiti oggi da una simile e
potentissima eruzione ne usciremmo devastati per la nostra dipendenza dagli
apparati tecnologici, di navigazione e di interconnessione.
Senza considerare,
ad esempio, i satelliti.
Il fatto è che,
spiega un gruppo di ricercatori guidato proprio da Brehm, questi avvenimenti
potrebbero non essere così rari come pensiamo.
Studiando gli annali
geochimici della storia recente della Terra il team ha infatti trovato le prove
di altri due super-eventi di questo genere, riportati in un paper in preprint
proposto per la pubblicazione a Nature Communications.
Uno sarebbe avvenuto
nel 7.176 prima di Cristo, quando le società nomadi di cacciatori-raccoglitori
stavano lasciando il posto ai primi stanziamenti orientati alla coltivazione, e
l’altro circa duemila anni più tardi, nel 5.259 prima di Cristo, quando il
pianeta uscita dalla sua ultima era glaciale.
Tempeste considerate
potenti almeno come l’evento del 775 dopo Cristo, facendo dei tre casi quelli
più devastanti mai registrati.
Gli esperti li
chiamano "eventi Miyake", dal nome dello scienziato giapponese che,
nel 2012, ha scoperto le evidenze di quello più “recente”.
Per indagare così
indietro nel tempo i ricercatori si servono di analisi chimiche di campioni
estratti dalle calotte polari artica e antartica, così come dai dati ricavabili
da vecchi alberi individuabili in paludi acquitrinose o in cima a certe
montagne.
Quando le particelle
solari colpiscono la nostra atmosfera, infatti, possono produrre forme
radioattive instabili di vari elementi che si accumulano proprio in questi
luoghi e organismi.
Il più celebre è il caso del carbonio:
l’attività solare può dare origina al carbonio 14, un isotopo radioattivo
assorbito dagli anelli degli alberi man mano che crescono.
Poiché ogni anello
corrisponde a un singolo anno di crescita, questo fornisce una data
incredibilmente precisa di eventuali picchi causati dall'aumento dell'attività
solare.
Un vero calendario chimico del passato. Tali
anelli "ci consentono di ricostruire i modelli di radiocarbonio nel
tempo", spiega Charlotte Pearson del Laboratorio di ricerca sugli anelli
degli alberi dell'università dell'Arizona e coautrice dell'articolo. "Una
delle cose chiave che guida queste fluttuazioni è l'attività del Sole".
Stesso discorso per
i carotaggi ai Poli: anche se meno accurati possono darci informazioni notevoli
in base alle concentrazioni dell’isotopo berillio-10 e
del cloro-36.
Abbiamo per esempio
dati sugli anelli degli alberi per la maggior parte dell'Olocene, la nostra
attuale epoca geologica, iniziata circa 12mila anni fa:
ma un’analisi del
carbonio-14 richiede molto tempo, per esempio un solo anno settimane di analisi
e correlazioni incrociate tra più campioni:
"Ci sono 12mila anni dell'Olocene da
fare, e ne abbiamo analizzato il 16%" aggiunge Alexandra Bayliss,
responsabile della datazione scientifica all’Historic England e co-autrice del
paper.
"È una questione di tempo e denaro".
Tradotto: senz’altro
usciranno fuori altri eventi Miyake come i tre al momento documentati.
E se ce ne sono
stati parecchi in passato, è molto probabile che possano essercene di
spaventosamente simili anche in futuro.
Nel prossimo futuro.
Ad esempio, per
l’evento del 7.176 a.C. i ricercatori sono partiti dalle concentrazioni di
berillio-10 nel ghiaccio e poi hanno confermato l’ipotesi con tre analisi in
altrettanti anelli di un campione di legno, individuando un piccolo di
carbonio-14.
Fra l’altro, dal 2012 in poi la comunità
scientifica si è anche divisa rispetto all’origine di questi picchi di isotopi.
Per alcuni
addirittura poteva non trattarsi di eruzioni solari (magari di una supernova o
un’esplosione di raggi gamma. Nel 2013, tuttavia, un’altra indagine – firmata
da Brian Thomas della Washburn University - ha tolto ogni dubbio: quelle
ipotesi alternative “sono troppo rare per causare questo tipo di frequenza.
Non si adatta bene
come la spiegazione solare".
Picchi così grandi e
frequenti, sostenne l’esperto, erano dunque, con ogni probabilità, il risultato
di una maggiore attività solare, forse accompagnata da una tempesta
geomagnetica simile all'evento di Carrington ma molto più potente. Basti
pensare – per comprendere la potenza degli eventi Miyake - che quell’evento del
1859 non si nota, nei picchi degli isotopi negli alberi o nei carotaggi artici
e antartici.
Rimangono ovviamente
molte cose da chiarire: può essere per esempio che alcuni di questi eventi non
comportino quei picchi di elementi che oggi usiamo come traccia.
In ogni caso, se questo impianto complessivo è
corretto, ci suggerirebbe che negli scorsi 10mila anni la Terra sarebbe stata
colpita almeno tre volte da altrettante tempeste solari di potenza
incalcolabile.
La preoccupazione
più grande è che se un simile evento si verificasse oggi potrebbe essere
devastante per i satelliti in orbita e le infrastrutture a terra.
Nel marzo del 1989,
per esempio, una tempesta geomagnetica causò un blackout di 12 ore in Québec,
in Canada, sovraccaricando la rete elettrica della provincia canadese.
E non era nulla di paragonabile a quella di
Carrington.
Quanto potrebbe
farci male un evento Carrington oggi?
Si è preso la responsabilità di calcolarlo
Abdu Jyothi dell’università della California, sede di Irvine.
Risposta:
un’apocalisse di internet.
"Le particelle
energetiche di una tale tempesta potrebbero mettere fuori uso i cavi
sottomarini tra i paesi, interrompendo il traffico internet mondiale per
settimane o addirittura mesi” scrive Scientific American.
Solo negli Stati
Uniti, secondo le stime di Jyothi, un simile disastro potrebbe costare 7
miliardi di dollari al giorno.
Qualcosa di più
forte, come un evento di Miyake, potrebbe causare danni così grandi da essere
quasi incalcolabili”.
Per qualcosa su
scala Carrington, potremmo forse recuperare, "perché i nostri dati stessi
non verranno cancellati - spiega l’esperto - con qualcosa di 10 o 100 volte più
forte, non lo so.
Non credo che
qualcuno l'abbia simulato.
Sospetto che
causerebbe una significativa perdita di dati.
Potremmo perdere
tutti i nostri registri, informazioni bancarie e informazioni sanitarie
critiche e non avere nulla a cui tornare".
Se al momento un
tale cataclisma sembra improbabile, alcune stime dimostrano che un evento a
livello Carrington potrebbe avvenire nel prossimo decennio con una probabilità
del 12%.
E potremmo forse riuscire a difenderci.
Discorso diverso per
una tempesta magnetica di portata Miyake: "Stiamo appena iniziando a
capire che il Sole può essere molto più energico e attivo di quanto
pensassimo" conclude Thomas.
Google e i Social
Networks, un’associazione
a delinquere e di
Controllo di Massa.
Conoscenzealconfine.it-
Redazione- maxberliner.wordpress.com-(21
Settembre 2021)- ci dice:
(Telegram).
Google – il motore nazista dei vaccini – insieme ai vari social networks formano un’associazione a delinquere e di controllo di massa.
Perché il motore di
ricerca Google dovrebbe invitare l’utente a vaccinarsi?
Perché i social networks come facebook,
instagram, tik tok (il nuovo controllore), dovrebbero visualizzare un avviso
ogni qual volta qualche documento, immagine, video, potrebbero (e dico
potrebbero) avere a che fare con quello che sta succedendo?
Perché
l’informazione deve essere unilaterale?
Forse perché pilotata?
Forzare la
popolazione a partecipare alla sperimentazione su un farmaco è da nazisti.
Si tace su reazioni
avverse oggi e si esagerava sul numero di contagi nei due anni trascorsi (con
indagini delle procure ancora in corso ed ammissioni dei medici).
Ma quel che è più grave, è la presa di
posizione di un servizio che si vanta di essere neutrale e serio e invece
prende posizioni ‘politiche’ su scelte di governi nazionali così discutibili da
far riflettere anche il comune cittadino servile.
Google, facebook,
instagram e l’ultimo arrivato tik tok sono strumenti in mano al deep state,
sono strumenti di controllo delle massonerie (deviate?) che se ne servono per
misurare l’opinione, metterla a tacere o influenzarla.
Tik tok in ultima
istanza è stato strappato dalle mani dell’ideatore con la forza. L’elevato
numero di utenti lo ha reso così pericoloso ed appetibile da forzare un
passamano internazionale senza precedenti.
(maxberliner.wordpress.com).
Non ci si deve
rassegnare a questa “Nuova Normalità.”
Conoscenzealconfine.it-
Francesco Lamendola-( 20 settembre 2021)- ci dice :
(Telegram-
visionetv.it-)
Non potendo sottomettere fisicamente miliardi di persone, il potere globalista deve far sì che siano esse medesime a desiderare di esser poste sotto tutela, s’intende… per il loro bene.
Il progetto di
dominio totale dei signori della grande finanza si sostiene su di un
presupposto fondamentale:
che la gente si
abitui, un poco alla volta, a una Nuova Normalità fatta di diritti flessibili e
revocabili, di emergenza permanente, di capovolgimento del senso morale, di
azzeramento di ogni residuo senso critico, di indottrinamento capillare
ottenuto non tanto mediante una pressione esplicita e frontale, bensì con una
serie continua di sottintesi, di silenzi, di assenze, là dove invece le persone
si aspettano legittimamente la parola, la presa di posizione, l’affermazione
esplicita.
È così che il potere
globalista si guadagna il consenso delle masse: non potendo sottomettere fisicamente miliardi di
persone, deve far sì che siano esse medesime a desiderare di esser poste sotto
tutela, s’intende per il loro bene; di essere sollevate da ogni decisione e
responsabilità individuale; di sentirsi instradate e incoraggiate a fare ciò
che il potere vuole, ma con l’illusione di aver fatto una libera scelta o,
quanto meno, di aver fatto “la cosa giusta”, come usano dire gli americani.
Laddove la “cosa giusta” è porgere il collo
alla cavezza e protendere il volto alla museruola, per essere legati e condotti
al macello come tanti manzi docili e rassegnati, o semplicemente illusi di
andare non verso il mattatoio, ma chissà, verso una non meglio identificata
terra promessa, chiamata Nuovo
Ordine Mondiale.
C’è un film del 1979
pressoché dimenticato e già a suo tempo passato quasi inosservato, I
viaggiatori della sera, scritto, diretto e interpretato da Ugo Tognazzi
(affiancato da una brava Ornella Vanoni) e tratto da un romanzo di Umberto
Simonetta, che sembra descrivere il clima psicologico e spirituale di oggi.
In una società
futura ma non troppo, si immagina che le autorità governative, impensierite
dalla crescita della popolazione, abbiano deciso di “fermare” la curva
demografica procedendo alla graduale eliminazione, in forme dolci e indolori,
degli ultra-cinquantenni.
Al compimento dei 50
anni, tutti i lavoratori sono mandati in pensione e trasferiti in un villaggio
vacanze in apparenza lieto e confortevole (l’ambientazione è nelle Isole
Canarie), dove, in un clima di spensieratezza e d’insospettato erotismo, ha
inizio l’eliminazione programmata. La quale si svolge così: tutti i
villeggianti devono partecipare, la sera, al gioco della tombola: chi vince,
guadagna una crociera speciale, dalla quale stranamente nessuno ha mai fatto
ritorno.
Il merito maggiore del film consiste nella
efficace rappresentazione dei meccanismi mentali per cui gli sventurati
cinquantenni si adattano gradualmente al loro destino e alla prospettiva che
sia giusto così. Peggio ancora, i giovani, nel caso del protagonista i suoi
figli e il suo nipotino, mostrano di condividere in pieno l’ideologia dominante
e di considerare la sorte riservata a lui e a sua moglie come una cosa
perfettamente logica e naturale: il tutto con la più limpida buona coscienza e
coi migliori sentimenti di questo mondo, segno inequivocabile che in essi è
avvenuto un autentico capovolgimento del senso morale, per cui il male è
diventato bene e il bene è diventato male.
Ed è proprio questo
aspetto che suggerisce l’inquietante confronto con ciò che sta accadendo oggi,
coi nipotini che evitano di andare a trovare i nonni per il loro bene, e gli
anziani delle case di riposo che vengono vaccinati come mandrie di bestiame, e
i morenti che vengono lasciati spegnersi in solitudine, messi in un sacco di plastica
e cremati senza neppure un funerale. Il tutto senza che la gente si faccia due
domande su questo zelo improvviso dello Stato per la salute dei cittadini, lo
stesso Stato che aveva smantellato la sanità pubblica perché ce lo chiedeva
l’Europa (ma che adesso non ascolta nemmeno l’Europa allorché essa raccomanda
di non fare pressioni per vaccinare la popolazione e di non discriminare chi
sceglie di non vaccinarsi).
E inoltre nel pieno
rispetto dei protocolli sanitari, con dei decreti-legge regolarmente firmati
dal Capo dello Stato, e con una stampa e una televisione che ripetono
incessantemente, da quasi due anni a questa parte, le stesse menzogne, le
stesse minacce e gli stessi ricatti, capovolgendo le cose e facendo passare
quanti si rifiutano di farsi inoculare il siero malefico come dei
pericolosissimi untori e dei nemici del pubblico bene, da additare al disprezzo
generale e da isolare, condannare, coprire di contumelie.
Alcuni esempi:
Sergio Mattarella: Chi non vuole vaccinarsi non invochi la libertà,
perché mette a rischio la vita altrui [dunque, niente libertà e niente diritti
per chi non si vaccina: è nella condizione degli ebrei nel 1938, e non si deve
lamentare].
Roberto Burioni: Propongo una colletta per pagare ai no vax gli
abbonamenti Netflix per quando del 5 agosto saranno agli arresti domiciliari
chiusi in casa come dei sorci.
Matteo Bassetti: Serve l’obbligo per gli over 40 o a novembre avremo
di nuovo le terapie intensive piene. E ancora: Il vaccino dai 12 ai 15 anni ha
benefici superiori ai rischi.
Selvaggia Lucarelli (rivolta a Heather Parisi): Vorrei un virus che mangia
gli organi riducendoti a una poltiglia verdastra che sta in un bicchiere per vedere
quanti inflessibili no vax restano al mondo.
David Parenzo: Io ti auguro che il rider di Bologna porti le cose a
casa dei no vax e gli sputi sopra.
Jorge Mario
Bergoglio, in arte papa
Francesco: Il vaccino [fatto con linee cellulari di feti abortiti] è etico. In
gioco c’è la salute, ma anche la vita tua e degli altri. Inspiegabile il
negazionismo suicida.
Mario Draghi: Sostanzialmente è così: Non ti vaccini, ti ammali e
muori. Oppure: non ti vaccini, contagi, lui o lei muore.
E questa è la stesa
gente che a febbraio 2020, cioè pochi giorni prima che scattasse l’emergenza,
la clausura, la mascherina, la chiusura delle scuole, la multa per chi esce di
casa, i droni alla caccia del passeggiatore solitario, voleva abbracciare un
cinese per far vedere di non essere razzista (e che pure il virus non è
razzista), e proponeva l’aperitivo al bar per tutti in quel di Milano, perché
non c’era alcun motivo di preoccuparsi, il governo vigilava e la situazione era
perfettamente sotto controllo. Ora, noi sappiamo che quelle misure emergenziali
erano già state decise da tempo: chi ha qualche amico nei partiti o in
parlamento, sa che da almeno un mese circolava la notizia.
Si giunge così alla
logica conclusione che non si è trattato d’incoscienza e faciloneria, ma di un piano
criminale avente lo scopo d’ingenerare una fiducia illusoria, per poi vibrare
la mazzata contro la società civile e far partire la macchina del terrore
mediatico.
Possiamo immaginare
che gente simile abbia a cuore la nostra salute, la nostra sicurezza, che si
preoccupi per la nostra vita? Prima di rispondere a questa domanda,
domandiamoci da chi è formata realmente l’attuale classe dirigente dei due
Paesi pilota della Nuova Normalità, Francia e Italia.
La risposta è: dagli
uomini delle grandi banche, rispettivamente Rothschild e Goldman Sachs. E qual
è il loro retroterra culturale? Il loro retroterra culturale è dato da Kalergi,
David Rockefeller, Jacques Attali e Klaus Schwab.
Ebbene, andiamo a
vedere cosa dice uno per tutti, Jacques Attali, maestro e mèntore di Macron, a
proposito della questione demografica. Ecco qui (da un’intervista del 2009):
“Quando si
sorpassano i 60-65 anni, l’uomo vive più a lungo più di quanto non produca e
costa caro alla società.
L’eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali
delle nostre società future. Il diritto al suicidio, diretto o indiretto, è
quindi un valore assoluto in questo tipo di società. Macchine per sopprimere
permetteranno di eliminare la vita quando questa sarà troppo insopportabile o
economicamente troppo costosa“.
Parola di un padre
fondatore dell’Unione Europea.
Si confrontino
queste idee con la smania di far vaccinare tutti che anima il governo Macron e
il governo Draghi, e si traggano le conseguenze. Per questi signori, più gente
muore e meglio è: specialmente gli anziani. Non è vero che la sicurezza degli
anziani è una priorità per essi: tutto al contrario, considerano gli anziani
come un inutile fardello, gente che ha già vissuto anche troppo.
Davvero vogliamo
fidarci di simili uomini politici e dei loro ministri della sanità? Davvero
vogliamo affidarci a dei medici che hanno il coraggio di chiamare vaccino una
cosa che non è un vaccino, che Dio solo sa cos’è, e che loro stessi ammettono,
quando scivolano in una gaffe involontaria, di non sapere quali conseguenze
produca, come ha fatto il generale Figliuolo?
Ecco: il pericolo,
per noi tutti, è di abituarci a questa Nuova Normalità: irrazionale, assurda,
distruttiva. A questa falsa scienza, che potremmo chiamare scienza surrealista
o dadaista, dove la sola cosa chiara è che i veri scienziati, come Luc Montagner,
vengono sbeffeggiati perché levano una voce fuori dal coro. Non dobbiamo
abituarci e tantomeno rassegnarci: bensì indignarci e lottare.
(Francesco Lamendola-
visionetv.it).
Giordano, Freccero:
la verità in Tv dopo
un anno e mezzo.
Libreidee.org-Nicola
Bizzi-(25-9-2021)- ci dice :
(YouTube “Radio Visione 11.11).
Sta accadendo
qualcosa di inaudito: stiamo assistendo a ripetuti atti di coraggio, da parte
di giornalisti che hanno cominciato ad aprire gli occhi e non ne possono più,
della narrazione corrente.
Il primo a rompere
il silenzio è stato Mario Giordano, su Rete4, che ha messo in dubbio la verità
ufficiale sul Covid.
Ebbene, Giordano è stato ferocemente attaccato
dai vertici Mediaset.
Attraverso
“Dagospia”, ha anche fatto trapelare spezzoni di conversazioni avute con Fedele
Confalonieri, che lo ha minacciato nei modi più inimmaginabili.
Eppure, nonostante questo, c’è chi demonizza
Giordano come finto eroe, come “gatekeeper”.
Un osservatore indipendente come Cesare
Sacchetti oggi arriva scrivere che Carlo Freccero, protagonista dell’inaudito
exploit dalla Palombelli, sarebbe l’ennesimo “falso buono”.
Invito Sacchetti,
che stimo, a tornare coi piedi per terra.
Faccio una premessa:
se parlassi del contenuto di tutte le informative che ricevo, rischierei di
compromettere alcune operazioni che sono in itinere.
Ebbene: oltre un
mese fa mi avevano anticipato che diversi giornalisti e personaggi televisivi,
fra cui Paolo Mieli, Marco Travaglio, Barbara Palombelli (e altri nomi, che per
ora non faccio) avrebbero cominciato a uscire dal coro.
C’è stato un accordo
trasversale, fra giornalisti, per iniziare a dire la verità e fare pressione
sul governo Draghi.
Mi avevano detto,
ribadisco, che anche la Palombelli era pronta a uscire allo scoperto. Io però
non ci avevo creduto.
E lei cosa ha fatto, invece? Il 22 settembre a
“Italia Mario Giordano Sera”, in prima serata su Rete4, ha permesso a Carlo
Freccero di dire quello che voleva. Insisto: quello che è avvenuto in quello
studio televisivo è qualcosa di epocale. Nonostante ciò, Sacchetti scrive che
Freccero è un massone.
E con questo?
Perché, Paolo Mieli che cos’è?
E Travaglio che cos’è? Certo, Freccero è un
fratello massone: e allora?
E’ anche un “illuminato”?
Ma gli Illuminati di
Baviera non sono quelli di Hollywood, a cui oggi Madonna strizza l’occhio.
Badate bene: quella
di Freccero e Palombelli non è un’operazione di “gatekeeping”.
Tant’è vero che il grande Enrico Montesano (al
quale nessuno si sogna di dare del “gatekeeper”) l’ha apprezzato molto, la loro
sortita:
«E’ stata appena
detta tutta la verità», ha scritto in un comunicato.
Luca La Bella, tra i
co-autori del saggio “Operazione Corona”, da me edito, è stato pubblicamente
ringraziato da Freccero, insieme a Gianmarco Landi: li ha lodati per il
coraggio dimostrato nel denunciare questo colpo di Stato globale, che ha
imposto la copertura della verità.
Certo, il “cover up”
c’è tuttora; ma intanto, alcuni giornalisti veramente coraggiosi lo stanno
cominciando a infrangere.
Innanzitutto diamo atto a Mario Giordano di
aver aperto una breccia.
Insisto: mettetevi
nei panni di un giornalista Mediaset che viene costretto con la forza ad
allinearsi a una certa narrazione, e che però a un certo punto trova il
coraggio di dissentire. Merita tutta la nostra stima.
La Palombelli, poi,
ha aperto una diga: ha dato la parola a Freccero per un quarto d’ora, 15 minuti
filati in cui Freccero ha potuto dire tutto quello che ha voluto.
Era una “recita”
evidentemente concordata.
Lei: Freccero, ma questi no-vax cosa vogliono?
E lui: scusa, Barbara, ma davvero stiamo
ancora a parlare di no-vax?
Freccero è stato
chiarissimo.
Chi parla di complotto – ha sottolineato – non
si rende conto che certe élite stanno portando avanti un progetto che è alla
luce del sole, per chi lo vuole vedere: sul Reset di Davos, Klaus Schwab ci ha
scritto libri; lo ha presentato, lo ha esposto. Quello che succedendo, dal
2020, loro lo avevano detto chiaramente anni fa.
Lo hanno preparato,
e ce l’hanno sbattuto in faccia con largo anticipo.
E Freccero lo ha
demolito completamente, il Reset di Davos, dopo averlo illustrato nei minimi
dettagli.
Ha anche demolito il
Green Pass, dicendo che non ha niente di sanitario:
serve esclusivamente
per agevolare questa transizione alla digitalizzazione forzata, per
schiavizzare gli italiani sul modello cinese.
Freccero ha demolito
la stessa campagna vaccinale.
Barbara Palombelli
gli ha domandato, provocatoriamente: ma lei, Freccero, si è vaccinato?
E lui: per carità, certo che no.
E ha aggiunto:
ognuno è libero di scegliere il proprio medico curante, e io ho scelto Luc
Montagnier.
Vi rendete conto?
E non è tutto:
sempre Freccero ha citato anche Antonietta Gatti, Stefano Montanari, Massimo
Citro e tanti altri, sbandierando i libri di questi medici coraggiosi, che mai
nessuno invita in televisione.
Faccio notare che
Babara Palombelli non è solo la moglie di Francesco Rutelli, è pure la nipote
di Giulio Andreotti: ce l’avrà pure, una qualche protezione, e anche una certa
padronanza, una certa consapevolezza su come gira il mondo.
Poi l’altra sera a
un certo punto ha interrotto Freccero, raccontando che le era appena arrivata
una notizia Ansa, relativa all’Istat: molto presto, secondo l’istituto di
statistica, gli italiani si ritroveranno a essere appena 32 milioni, contro gli
attuali 61 milioni.
Interessante, vero?
In realtà, la
notizia era vecchia di giorni.
E comunque, guarda caso, riflette pari pari le
proiezioni del sito “Deagel.com”, risalenti al 2017.
Basandosi su fonti
d’intelligence, “Deagel” aveva presentato una proiezione che vedeva
“depopolato” solo l’Occidente:
l’Italia ridotta ai minimi termini, proprio
come adesso l’Istat sta dicendo, e così Germania, Francia, Spagna (l’Est Europa
un po’ meno).
A essere
“depopolati” sarebbero stati anche gli Usa, il Canada, l’Australia e la Nuova
Zelanda.
Vi dico come la
penso? Questo è un attacco contro l’Occidente, non contro l’umanità nel suo
complesso.
Questi delinquenti
non vogliono “depopolare” il mondo in maniera indiscriminata: ce l’hanno
essenzialmente con noi.
E qui – mi rendo conto – si scende in
territori pericolosi, che sono un vero campo minato.
Sul tema, peraltro,
mi ero già esposto tempo fa: questi vogliono “depopolare” i discendenti del
Cro-Magnon, cioè dell’Uomo di Atlantide.
Ma mettendo tra
parentesi questa mia lettura dei retroscena più reconditi, e tornando quindi
all’attualità italiana degli ultimi giorni, cioè alla clamorosa inversione di
tendenza che si è manifestata sui media, è evidente che sta accadendo qualcosa.
Comunque la si veda, sta di fatto che l’altra
sera Freccero ha detto tutto: tutto quello che si poteva dire, in un quarto
d’ora.
Del resto, anche se
non in televisione, Freccero queste cose le andava ripetendo da un anno e
mezzo.
E’ stato direttore
di Rai2, non dimentichiamocelo.
Ultimamente, anche
Paolo Mieli sta dicendo le stesse cose, anche se le dice a modo suo.
Pure “Il Foglio” sta
cominciando a dire le stesse cose, idem il “Fatto Quotidiano”. Per non parlare
di un giornale come “La Verità”, che dimostra di avere le mani libere.
Altra previsione:
fra poco comincerà anche “La Repubblica”, a dire la verità, perché pure il
gruppo Fiat-Elkann comincerà a irritarsi (questo mi dicono le mie fonti). E
quel punto la diga, su cui si è aperta una falla, crollerà.
A dire il vero la
diga gli sta già crollando in faccia, e infatti si vede.
Stanno già facendo
retromarcia, riguardo all’ultimo vergognoso decreto.
Hanno eliminato la
sospensione dal lavoro: senza Green Pass si ha il congelamento dello stipendio,
ma al lavoro ci si può andare.
E dunque – lo dico ai poveri gonzi – che cosa
avrebbe, di sanitario, il Green Pass? Non vi pagano? Bene.
State senza stipendio, poi li denunciate.
E vi ridaranno anche
gli arretrati, con tanto di indennizzo.
Insisto: sta cambiando tutto.
E qualcuno perde
tempo a dire che Freccero è massone? Ma finiamola.
In Nord Europa è stata proprio la massoneria a
scardinare questa operazione; lo sta facendo anche in Germania e l’ha fatto in
Spagna e in Portogallo, attraverso i giudici che hanno distrutto il Green Pass
e le altre misure restrittive.
(Nicola Bizzi).
Abbandonare
l’Italia,
oppure resistere
alla “dittatura”?
libreidee.org- redazione -Claudio
Messora- Nicola Bizzi (24/9/2021) ci dicono :
Ormai la stessa voce
si rincorre ovunque, anche sui canali web più battuti, come quello di:
abbandonare l’Italia.
Per scappare dove?
Ovunque i cittadini
non siano obbligati a subire il ricatto psico-sanitario, degno di una
dittatura.
Tutto era cominciato
con il grottesco Conte, capace di imporre il lockdown e di invitare a Roma gli
“specialisti” cinesi per farsi spiegare (da loro) come gestire la Grande
Emergenza, che da noi è letteralmente esplosa dopo aver ignorato il piano
pandemico dell’Oms, proibito le autopsie e negato le cure nel frattempo messe a
punto dai medici.
Poi è arrivato Draghi, con un imperativo
categorico: far ripartire il paese.
Ma a una condizione:
prima, sottoporre l’intera popolazione alla “timbratura digitale” corporea,
presentata come “campagna vaccinale” (mutuando quindi il termine da un presidio
sanitario che appartiene alla storia della medicina moderna: il vaccino, ossia
l’inoculo dell’agente patogeno depotenziato).
Stavolta la faccenda
è diversa:
niente patogeno.
In compenso, nei preparati compare l’”ossido
magnetico del grafene”, virtualmente adatto a “dialogare a distanza” con le
antenne 5G nel frattempo installate in tutta la penisola.
Chi chiama “no vax” i tanti cittadini che
ancora resistono all’imposizione del Tso, magari accusandoli di avere “paura
del vaccino”, forse dimentica che a scatenare l’indignazione dei più è semmai
il disprezzo che il governo mostra nei loro confronti, calpestando le libertà
elementari: fino al punto di arrivare all’ingiunzione ricattatoria più estrema,
la perdita del posto di lavoro.
Di fronte a questo, cambia l’ordine di
grandezza del ragionamento: se oggi mi costringi a questo, sulla base di
invenzioni fraudolente (e continuando a ignorare le terapie domiciliari),
domani che cosa arriverai a impormi?
Ergo: se cedo oggi,
non rischio forse di consegnarmi a un futuro da pecorella “cinese”, col suo
bravo certificato provvisorio di buona condotta?
Questo il sentimento
dei tanti milioni di italiani finora restii a cedere: il loro timore è quello
di veder archiviato anche l’ultimo residuo scampolo di democrazia.
Di qui la tentazione di fare i bagagli,
fuggendo all’estero: Spagna, Danimarca, Est Europa, Gran Bretagna.
Persino la Russia di
Putin, ad alcuni, appare oggi preferibile alla nuova “democratura” italica,
dove la marchiatura di massa è potuta procedere (e nemmeno con successo) solo
ricorrendo alla menzogna, alla minaccia e all’uso della forza.
Si susseguono
manifestazioni di piazza contro il Green Pass, c’è chi raccoglie firme per un
referendum.
Ma il governo Draghi tira dritto, come se gli
italiani non esistessero proprio: forse potrebbe fermarlo solo uno sciopero
generale, a oltranza.
Qualcosa di
ultra-utopico, però, se si considera il profilo politico della Cgil di Landini.
In compenso, si moltiplicano i fenomeni di
resistenza individuale: nuove piattaforme web prenotano bambini e docenti per
dribblare la scuola statale, trasformata in gabbia per animaletti domestici
dotati di museruola e lascia-passare.
Di fronte
all’estrema intimazione – quella del trattamento digitale obbligatorio,
spacciato per sanitario – rischia davvero di rompersi il patto sociale, come
avverte Massimo Cacciari, specie se dalla politica non emerge una sola voce in
grado di opporsi a una simile, tenebrosa deriva.
Lasciare l’Italia, come ormai si ventila anche
dalle parti di “ByoBlu”?
Dal canto suo, una
voce come quella di Nicola Bizzi si sfoga: perché invece non denunciare
l’Italia a livello internazionale, lanciando una sorta di embargo come quelli
che colpiscono le dittature?
Gli italiani
all’estero sono 4 milioni, mentre sono ben 200 milioni i cittadini di origine
italiana che abitano i quattro lati del mondo:
non è possibile che
restino insensibili al grido di dolore che dovesse sorgere dalla madre-padria
dei loro antenati.
Cosa sta succedendo,
in Italia? Se lo domandano un po’ dappertutto: ma da noi ne parla pubblicamente
solo “La Verità”, il quotidiano di Maurizio Belpietro, l’unico a svolgere
ancora funzioni giornalistiche.
Non che il resto del
mondo emetta segnali rassicuranti:
in Germania molti
politici vorrebbero imitare l’Italia, mentre nella Francia di Macron è stato
cacciato da Marsiglia un luminare come il professor Didier Raoult, scopritore
dell’efficacia dell’idrossiclorochina.
Anche da noi i caduti non si contano più: se
Giuseppe De Donno è stato trovato appeso a una corda, a Mantova, dopo aver
sperimentato con efficacia il plasma iperimmune (e aver vagheggiato l’apertura
di un centro clinico speciale, per guarire i malati usando proprio la
plasmaferesi), a Novara un medico in prima linea come il primario infettivologo
Pietro Luigi Garavelli, con alle spalle brillanti successi nelle terapie-Covid,
è arrivato a gettare la spugna: sta valutando la possibilità di abbandonare la
professione medica.
Uno spettacolo
terribile, al quale assistono sgomenti milioni di italiani: quelli che sanno
perfettamente quante decine di migliaia di pazienti sono stati guariti, da
casa, dai medici coraggiosi come quelli di “Ippocrate”.
L’aria che tira, in
alcuni paesi leader dell’Occidente, non è equivocabile:
negli Usa, 24 Stati
sono sul piede di guerra contro Biden, che ha manifestato l’intenzione di
rendere obbligatoria la “timbratura”, per tutti.
Il che fa pensare a
qualcosa di sinistro: nessuna ragione, al mondo (men che meno, il morbo
“pandemico” di Wuhan), autorizza la necessità sanitaria di misure così
categoriche, evidentemente motivate da ben altre finalità.
Colpisce la gran
fretta dei “vaccinatori”: come se davvero – ipotizza qualcuno – temessero la
scadenza del 2024, astrologicamente propizia ai grandi rivolgimenti sociali, di
portata epocale, magari corroborata da possibili interventi “eso-politici” come
quelli evocati da chi si interroga sulla curiosa coincidenza della “disclosure
aliena”, o almeno sull’apertura – di punto in bianco – dei dossier ufficiali
che ammettono l’esistenza degli Ufo, ribattezzati Uap.
Fantapolitica? Lo è anche l’agenda del Green
New Deal, secondo cui le variazioni climatiche dipenderebbero dalle emissioni
umane.
L’Italia traccia le
strade, diceva Steiner.
Nel bene e nel male:
è italiano il copyright del fascismo, ma anche quello del Rinascimento (la
maggiore rivoluzione culturale del millennio precedente).
Era italiano anche
il più clamoroso Grande Reset del primo millennio: l’avvento del cristianesimo
romano, reso brutalmente obbligatorio da Teodosio.
Non è certo la prima
volta, che le persone finiscono in trappola.
Stavolta la corda
potrebbe spezzarsi?
Dipende: basta non aspettarsi più niente,
dalla politica.
E’ la tesi di un alchimista come Michele
Giovagnoli, secondo cui l’élite che manovra i governi è addirittura antica,
vecchia di migliaia di anni, abituata a impartire ordini disumani.
Oggi i dominatori mostrano una gran fretta,
come se temessero di avere i giorni contati. Lasciare l’Italia? Giovagnoli
suggerisce un Piano-B: resistere.
Perché – dice –
l’aggressività del potere tradisce la sua debolezza, la sua fragilità.
Numeri: è ancora
molto consistente, la quota di cittadini decisi a non subire il ricatto.
E metà di quelli che hanno ceduto l’hanno
fatto per disperazione, maledicendo chi li ha costretti.
Non è propriamente un vanto, per un governo
che parla di rilancio della nazione: che razza di economia ci si può attendere,
da una società post-democratica imbrogliata e letteralmente piegata con
l’intimidazione e la coercizione?
La partita è aperta, dicono gli ottimisti: oltre metà del mondo non ne
vuole più sapere, di quest’incubo fabbricato da pericolosi cialtroni.
Nel mirino a quanto
pare resta soprattutto l’Occidente:
è l’uomo bianco, a essere vessato e colpito.
Si era illuso che
fosse irreversibile, la sontuosa libertà relativa che gli sembrava di aver
raggiunto?
Tragico errore di valutazione, se è vero che
diversi italiani – scopertisi soli, traditi e abbandonati da qualsiasi
organizzazione politica – ora accarezzano davvero l’idea di scappare come
profughi, lasciandosi alle spalle il paese più bello del mondo.
Draghi-stan, il
regime del ricatto:
nessuno peggio di
noi.
Libreidee.org-
Pino Cabras-(23/9/2021)-ci dice:
Chi è che dà di matto sul Covid, Mario Draghi o Zoran Milanović?
Quest’ultimo nome
non appare mai, nei media italiani, chiusi nella loro bolla provinciale.
Figuriamoci se lo pronunciano i parlamentari,
i governanti, prigionieri di questa bolla e pronti a imprigionarvi tutti gli
italiani.
Milanović è semplicemente il presidente della Croazia, un paese membro
dell’Unione Europea, della Nato, del Consiglio d’Europa. E’ un esponente
storico del Partito Socialista Europeo, lo stesso di tanti illustri colleghi di
questo Parlamento schiacciato dai decreti. Ebbene, il 10 settembre scorso, il
signor Milanović ci ha spiegato in modo chiaro quanto di più antitetico si
possa immaginare, rispetto al Green Pass nostrano.
Pur in un discorso
in cui valorizza l’opportunità del vaccino, infatti, il presidente croato dice,
testualmente:
«Il delirio dei
media per il Covid-19 è eccessivo. Dovremmo conoscere lo scopo di tutto questo
delirio. Se qualcuno mi dice che l’obiettivo è sradicare completamente il
coronavirus, gli dirò che è una follia: è impossibile.
Ciò che conta ora è
l’adeguamento e la ripresa della vita normale».
E aggiunge: «E’ folle sostenere la cultura
ossessiva della sicurezza».
Sottolineo: la
cultura ossessiva della sicurezza.
Dice ancora
Milanović: «Nessuno può essere assolutamente sicuro e protetto, non c’è vita
senza il rischio di malattie».
Puntando sui media, Milanović aggiunge:
«Quel che fanno equivale a seminare il panico.
E sono gli unici a farlo, dall’inizio della
pandemia.
Semplicemente, non
esiste una sicurezza assoluta che escluda ogni possibilità di ammalarsi.
Le persone
sviluppano migliaia di malattie più gravi, mentre da un anno e mezzo
commentiamo soltanto il Covid.
Da mesi sento solo pareri senza senso».
E chiude così: «Basta, tormentare la gente chiedendo ossessivamente di vaccinarsi a chi non vuole».
Molti di voi, chiusi nella bolla tutta
italiana della paura, la bolla esclusivamente italiana della paura, si
chiederanno: ma è diventato matto, questo presidente? Non è mica saggio come i
nostri capi, che ci dicono che dobbiamo avere tanta paura, “paurissima”.
E’ stato proprio Draghi, infatti a dire: «Non ti vaccini? Ti ammali e muori, oppure fai morire gli altri. Non ti vaccini, contagi, così lui e lei muoiono».
Sembra una vecchia
gag.
E mentre sillabava
questa paura primordiale della morte, senza distinzioni tra gli anziani che
rischiano e i ragazzini che non rischiano nulla, ha giustificato il Green Pass
più rigido del pianeta, il lasciapassare più opprimente e illogico, la
limitazione più vasta e senza precedenti, in tutto l’Occidente, delle libertà
personali, del lavoro, della scuola, dell’università, del viaggio.
Non contenti, Draghi
e gli altri suoi profeti della paura hanno esteso sempre di più un sistema di
estorsione, quella che Milanović avrebbe chiamato “cultura ossessiva della
sicurezza”.
Allora ripeto la
domanda, ma stavolta per tutti i paesi europei e tutti i governi del
continente: chi è il folle, sul Covid, Mario Draghi o Zoran Milanović?
Be’, questo referendum europeo è stato già
fatto.
Nessun paese si sogna di chiedere, alle
persone sane, le cose che chiede – anzi, impone – il governo Draghi.
Nessun governo
fomenta la paura per far dimenticare, nel mentre, i regali miliardari che i
tecnocrati di Draghi fanno agli oligarchi che si mangiano le autostrade e le
banche.
Nessun governo
europeo si è voluto spingere dove si spinge il governo italiano, e nessuno ha
gestito le cose in modo peggiore: tutti hanno sostanzialmente meno contagi e
meno morti.
Forse perché
trattano le persone come cittadini, non come sudditi.
E forse credono
nella normale persuasione, non nel bullismo.
Noi de
“L’Alternativa” vediamo, già ora, 46 alternative: gli altri 46 membri del
Consiglio d’Europa fanno meglio.
Il governo Draghi ha ingabbiato, unico al
mondo, un’intera Repubblica nata libera, trasformandola in un sistema che ha
trasformato ogni casa in una dogana, ogni ufficio in una frontiera, ogni scuola
in un check point, ogni aula in un confine, ogni piazza in una succursale della
questura, ogni mensa in una segregazione.
Mentre i cittadini
di mezzo mondo vengono liberati dalle restrizioni, i sudditi del Draghistan
sono gravati ogni settimana di nuovi ricatti.
E quest’ultimo
decreto è l’apoteosi dei ricatti, perché oltre ai cittadini ricatta il “tempio
della democrazia”, il Parlamento, che non può più discutere né correggere
nulla, bombardato dai voti di fiducia.
Viene promessa una
cosa impossibile, l’immunità di gregge, mentre quello che si vuole davvero –
coi voti di fiducia a raffica, sulla riforma della giustizia – è l’impunità di
gregge.
Vogliono mettere
mano al bilancio dello Stato con la riorganizzazione del Recovery Plan, per
consegnare i piani miliardari a degli avventurieri che cianciano di transizioni
ecologiche e sanitarie per creare le condizioni della loro impunità, se qualche
giudice vorrà mettere becco nelle loro scorribande.
Ecco perché a
Draghi, e a tutta questa maggioranza irresponsabile, non serve un paese che si
riprende davvero: serve un paese impaurito, un paese esausto.
Serve un popolo che,
per non cadere nell’indigenza, deve credere e obbedire – combattere no, quello
mai.
Il governo Draghi vuole un popolo passivo che
accetti di avere una libertà a rate, che non discuta mai questo stato di
emergenza interminabile, mentre altrove è già terminato.
Vuole educare una generazione di giovani a
essere pronta a terze e quarte dosi, in cambio di briciole di libertà.
Se ne parla con una
leggerezza che fa venire i brividi: nessun principio di prudenza. Ministri che
non saprebbero distinguere un virus da un paracarro sono già certi che tutto
sarà sicuro anche per i bambini.
Senza nessun criterio scientifico estendono il
Green Pass per i vaccinati da 9 a 12 mesi: neanche i pubblicitari della Pfizer
sono così spudorati. E almeno, loro fanno il mestiere.
Vorrei chiedere a Speranza: ma lei che
mestiere fa, signor ministro, oltre a fare il Ministro della Paura?
Non sa che
contagiamo anche da vaccinati? E allora non ha senso, il Green Pass.
In tutta Europa i tamponi sono praticamente
gratis: lo volete riconoscere, questo? Si trovano a ogni angolo di strada, e
non si assilla la gente. Perciò le adesioni ai vaccini avvengono nel rispetto
della dignità umana. Invece, qui in Italia i prezzi dei tamponi sono il
paradiso degli speculatori sanitari, oltre ogni giustificazione economica o scientifica.
È un ricatto
politico da estorsori ed eversori, particolarmente odioso verso i poveri. Ed è
anche una forma di austerity mascherata, che dà al governo l’immenso potere di
sacrificare interi settori economici.
Qualcuno, ai piani
alti – con banche compiacenti – comprerà le aziende fallite a prezzo vile.
C’è un
problema-democrazia: sentiamo una marea di personalità che “scomunicano” con
furore ogni forma di dissenso.
Quel che proponiamo
è un ritorno alla scienza, alla razionalità, al buon senso.
Basta, con questo
maccartismo fuori tempo. L’Italia ha meno dell’1% della popolazione mondiale,
ma crede fortemente che, anche per il rimanente 99% dell’umanità, la questione
Covid sia affrontata negli stessi modi, con le stesse “virustar” a dominare gli
schermi.
Vi diamo una
notizia: fuori dalla bolla-Italia, esiste un mondo intero “Burioni free”. Un
mondo che ha sì cambiato, com’è giusto, la propria profilassi, ma fa meno
drammi: e fa stare meglio la gente.
E non si sogna di
manomettere le libertà con un Green Pass che può prestarsi a ogni abuso.
Ogni tanto l’Italia vuole sperimentare
l’originalità di nuove misure autoritarie, con il plauso di un sistema dei
media che ormai “vuole i colonnelli”, impedendo al popolo di conoscere le
libertà godute da altri paesi.
E finisce per sperimentare le solite vecchie
catastrofi.
Non andrà tutto
bene: noi non daremo il Green Pass al governo della catastrofe. Ora più che mai
occorre che costruiamo l’Alternativa alla catastrofe.
(Pino Cabras,
deputato, L’Alternativa c’è).
Perché vogliono
Vaccinare Tutti? (video)
Conscenzealconfine.it-
Telegram-Il Ficcanaso- (19 settembre 2021)-ci dice :
I Veri Complottisti
sono coloro che anche in TV rilasciano dichiarazioni diverse rispetto agli
intenti che perseguono alle spalle dei propri concittadini ed in violazione
della Carta Costituzionale e del Giuramento prestato.
Dati, notizie, documenti ufficiali e testimonianze dirette fanno emergere quale sia la verità che si nasconde dietro questa ossessione di vaccinare tutti quanti!
Le interviste comprendono anche le dichiarazioni di Vittorio Colao e Roberto Cingolani, in periodi in cui non erano istituiti di cariche pubbliche, pertanto, parlavano a briglia sciolta… lo stesso per quanto riguarda i canali RAI.
In questo video
riporto esclusivamente informazioni oggettive che permettono anche al più duro
di testa di comprendere il motivo reale di questa ossessione maniacale di voler
vaccinare tutti.
(Il Ficcanaso-
databaseitalia.it).
Non si può interagire
con la Popolazione
“zombificata” che
s’informa tramite la Televisione.
Conscenzealconfine.it-
Claudio Martinotti Doria-(17 Settembre 2021)-ci dice:
Non si può più
interagire con la popolazione che s’informa tramite la televisione, cioè con
quelli che comunemente si dice che “guardano la tv”, alcuni anche tutto il
giorno, dal mattino alla sera, è sempre accesa nelle loro case e tiene loro
compagnia. E il fenomeno si è accentuato a causa dei lockdown e della gestione
della presunta pandemia.
Non lo si può più fare anche disponendo di buona volontà e umiltà perché la situazione è troppo degenerata rispetto alcuni anni fa. All’epoca la tv faceva danni ma limitatamente alla cultura che diveniva sub-cultura e all’attività sinaptica che veniva atrofizzata, cioè il rischio che si correva era più che altro l’istupidimento di massa e l’ulteriore aggravamento dell’ignoranza, già rilevata come abissale da tutte le ricerche condotte negli ultimi vent’anni.
Nell’ultimo anno e
mezzo la tv ha fatto di peggio: ha deliberatamente disinformato, manipolato,
seminando il panico, condizionato gli spettatori con una narrativa monocorde e
priva di confronto e contrapposizione, dando luogo a una vera e propria
zombificazione degli spettatori. Oramai i videodipendenti non ragionano più,
sono totalmente privi di senso critico, capacità di analisi e comparazione, non
rilevano le incongruenze e le contraddizioni palesi, non riflettono, non
ricordano e non sanno mettere in correlazione gli eventi, non pensano più, non
sanno argomentare o articolare un seppur minimo discorso.
Vivono fuori della
realtà e non fanno il benché minimo sforzo per eseguire ricerche e avvalersi di
altre fonti d’informazione, non li sfiora neppure l’idea di documentarsi e
approfondire qualche argomento, preferiscono non sapere come stanno le cose,
scelgono deliberatamente di essere superficiali e di fronte a ragionamenti e
informazioni che si discostano dai loro convincimenti indotti artatamente,
semplicemente negano il loro valore e l’attendibilità, perché non confermate
dai media di cui si avvalgono. Per loro non ha alcuna importanza se tali
argomentazioni e informazioni provengono da scienziati qualificati con elevato
Indice di Hirsch o agenzie istituzionali europee e internazionali, e se si
trovano in difficoltà a giustificare le loro affermazioni scomposte e
ingiustificate, diventano pure arroganti e aggressivi offendendo chi cerca di
farli ragionare, ricorrendo perlopiù a slogan appresi a memoria e ripetuti
pedissequamente.
Quando affermo che
sono “ignoranti” non mi riferisco alla loro istruzione, potrebbero essere anche
laureati o plurilaureati, in questo caso con molte aggravanti a loro
detrimento, perché l’ignoranza, la stupidità e l’ipocrisia che spesso ne
consegue a livello comportamentale, è per loro una “scelta voluta” di cui vanno
orgogliosamente fieri. Sono gli altri in torto, coloro che non si allineano al
pensiero unico, non si uniformano al gregge umano, non attingono alla tv e la
pensano diversamente. Costoro vanno repressi e/o isolati e sottoposti al
pubblico ludibrio, avallando una politica di apartheid di cui non sono neppure
minimamente consapevoli nella loro meschina irresponsabilità.
Quindi smettiamola
di trattarli come fossero degli interlocutori con i quali poter ragionare alla
pari e nel reciproco rispetto, perché costoro non sanno cosa sia il rispetto,
la dignità, il sacrificio, la libertà, i diritti civili, la Costituzione, le
leggi primarie, la legittimazione, la cooperazione, la solidarietà, la comunità,
la democrazia, la disubbidienza civile, ecc. tutti valori ormai desueti,
dissipati e vanificati, di cui non saprebbero neppure accennare una sommaria
descrizione, semmai potranno riferirvi cosa hanno detto per grandi linee in
televisione.
Con costoro non
potrà mai esservi dialogo e confronto, loro hanno ragione e noi abbiamo torto,
loro sono la maggioranza e noi minoranza, quindi giocoforza dovremmo arrenderci
all’evidenza, alla loro stupida evidenza. Loro incarnano ciò che è bene e
giusto e noi rappresentiamo l’egoismo sociale. Ed è giusto che si sottopongano
alla terza e poi alla quarta dose del cosiddetto vaccino OGM sperimentale (che
ovviamente non sanno cosa sia e lo considerano semplicemente un vaccino, come
fosse tradizionale), e non insistete sul fatto che i vaccini non funzionano
contro la COVID-19 e che continuano a essere trattati come cavie, loro sono
contenti di esserlo, li rende importanti per far progredire la scienza, e per
questo motivo che vanno premiati e noi puniti.
Loro si sacrificano
come cavie e noi invece ci rifiutiamo per egoismo. Per loro la quantità è la
soluzione, più dosi di vaccino si iniettano e più sono convinti di tutelarsi
dai rischi, intanto la tv li rassicura, i vaccini sono innocui e funzionano,
non importa se all’Estero sono smentiti da tutti i dati ufficiali pubblicati,
loro non ne sono a conoscenza perché la tv non li riferisce e pertanto non
esistono. Cosa mai importa loro quello che accade nel resto del mondo, gli
basta il loro provincialismo, ne hanno d’avanzo, e quello che succede in patria
se non lo riporta la tv non accade, le voci che circolano e che smentiscono la
narrazione mediatica sono messe in giro dai complottisti, negazionisti e no
vax.
In molti tra i
dissidenti fanno riferimento per analogia ai tempi del fascismo e delle leggi
razziali per indicare la gravità dell’attuale situazione, venutasi a creare in
Italia in contrasto con il resto dell’Europa. Mi rattrista doverlo riconoscere,
ma quelli in confronto erano tempi felici, perché gli avversari portavano una
divisa e si potevano riconoscere, al massimo come misure repressive ricorrevano
(almeno in tempo di pace, non di guerra) all’olio di ricino, alle manganellate
e al confino, raramente al carcere. Oggi è molto peggio, le affermazioni ostili
che fanno i covidioti nei nostri confronti sono ben peggiori e crudeli di
quelle dei fascisti operanti del ventennio, questi ultimi si sarebbero
probabilmente vergognati, avendo ancora un minimo di dignità e umanità.
Questi invece, che
si credono politicamente corretti, che adottano due pesi e due misure secondo i
parametri di riferimento opportunistico, sono già pronti al trans-umanesimo,
faranno la fila per parteciparvi per primi e potersene poi vantare nei social.
Della serie la mamma dei cretini è sempre incinta e ormai costituiscono la
maggioranza e le oligarchie hanno buon gioco ad attuare i loro piani, hanno
l’imbarazzo della scelta e facilità a trovare cavie e utili idioti, si
sgomiteranno e competeranno per essere i prescelti, i primi a sottomettersi.
Smettiamola di
aspettarci che possano cambiare e ravvedersi e che si possa interloquire con
costoro, negheranno anche l’evidenza pur di non dover ammettere di essere stati
ingannati e di essersi sbagliati, persevereranno nell’errore finché avranno un
filo di vitalità.
Da loro ci dovremmo
semmai difendere perché il loro scopo è trattarci da capri espiatori e lo
faranno con crudeltà, per sedare le loro coscienze e continuare a non pensare,
delegando le loro vite alle oligarchie per le quali tiferanno come per le loro
squadre di calcio.
Continueranno a
essere dei servi e a prostrarsi al potere, prodigandosi con “
captatio benevolentiae”
per ricevere paternalistica approvazione e incoraggiamento, senza capire nulla
di quello che avviene e dei danni che arrecano a se stessi, alle loro famiglie,
al paese, e alla società intera.
I cretini
costituiscono per la società italiana l’equivalente proporzionale della materia
oscura nell’universo.
Pensare di poterli
evitare è vano, sono in agguato ovunque e pur essendo zombificati non potranno
essere abbattuti come nei film sparandogli in testa, perché l’avevano vuota già
in precedenza.
In questo senso sono
immortali e quindi perché mai temono il Sars-CoV-2?
(Cav. Dott. Claudio
S. Martinotti Doria- cavalieredimonferrato.it).
La Trinità del
Controllo Globalista:
Città del Vaticano –
Città di Londra –
Washington DC.
Conoscenzealconfine.it-
imposturecattolicesimo.blogspot.com-(16 Settembre 2021)- ci dice :
(Telegram).
Ci sono tre città (città-stato) nel mondo che svolgono un ruolo cruciale nel sistema di governo globale. Sono le seguenti: Città di Londra (ambito finanziario), Washington DC (ambito militare), Città del Vaticano (ambito religioso).
Le suddette “città-stato” sopra citate, sono “entità sovrane e aziendali non collegate alle proprie nazioni anche se sembrano esserne parte.
In altre parole, la City di Londra (che è un
miglio quadrato all’interno della Greater London) non è tecnicamente parte
della Grande Londra o dell’Inghilterra, proprio come Città del Vaticano non fa
parte di Roma o dell’Italia.
Analogamente, Washington DC non fa parte degli
Stati Uniti.
Questi “organismi” sovrani, aziendali hanno le
loro leggi e la propria identità. Hanno anche le proprie bandiere.
Washington DC.
Washington DC è stata fondata come una “città-stato” nel
1871 con il passaggio della legge del 1871, che ha istituito ufficialmente gli
Stati Uniti come una “società per azioni” sotto il governo di Washington, che è
asservita alla City di Londra.
Le “aziende” erano
gestite da presidenti, motivo per cui oggi chiamiamo la persona che detiene la
più alta carica del potere nel paese, “il presidente”. Il presidente non era
altro che un prestanome per i banchieri centrali e le società transnazionali
(entrambi controllati dall’Alta Massoneria Ecclesiastica), che davvero hanno
sempre avuto il controllo di questo mondo.
Washington DC
operava nell’ambito di un sistema di diritto romano e al di fuori dei limiti
stabiliti dalla Costituzione degli Stati Uniti. Pertanto, non dovrebbe essere una sorpresa che il
nome “Capitol Hill” deriva dal Campidoglio, che fu la sede del governo per
l’impero romano.
Se guardate la
parete dietro il podio alla “Camera dei Rappresentanti” a Washington, si noterà
che su entrambi i lati della bandiera degli Stati Uniti vi è la raffigurazione
di fasci di bastoni legati insieme con una scure.
Questi sono chiamati
“fasci”, da qui la parola radice del fascismo.
Questo era il simbolo del fascismo durante
l’Impero Romano, come era sotto pure il “nazismo” e lo è ancora oggi.
Non è un caso che questi simboli sono presenti
sul pavimento del Congresso Americano.
L’obelisco di Washington
è il più alto obelisco nel mondo con oltre 169 metri. È stato donato dalla Gran
Loggia di Massoni. Come l’obelisco Vaticano, il monumento di Washington è
circondato da un cerchio che indica il sesso femminile. La piscina riflettente
davanti al monumento indica l’antico motto massonico-cabalistico.
Città del Vaticano.
La Città del
Vaticano ha anch’essa un proprio sindaco (chiamato Governatorato), le sue
leggi, la sua bandiera, servizio postale, stazioni media, radio e televisione,
e persino la propria prigione.
Queste tre
città-stato, hanno in comune i loro obelischi. Gli obelischi sono alti, quattro lati di pietra che
salgono in alto e terminano in modo piramidale.
L’obelisco è fallico e rappresenta il pene maschile.
Esso è il simbolo
del dio del sole egizio, “Ra”, ed è un antico simbolo di energia maschile e di
generazione (G) nella Massoneria.
L’Obelisco Vaticano
è situato in Piazza San Pietro e fu trasferito dall’Egitto nella sede attuale
nel 1586. Il cerchio alla
base del obelisco rappresenta la “vagina femminile” e quindi la dualità
maschile-femminile.
Da notare anche le
linee che si estendono dal cerchio, formando una “Union Jack” come visto sulla
bandiera inglese.
Con l’espressione
“Union Jack” s’intende la composizione di una bandiera. Principalmente è associata alla bandiera inglese, che
nel 1801 in seguito all’atto di Unione del regno di Gran Bretagna e del Regno
di Irlanda formarono il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.
Londra
L’Obelisco di Londra
(Needle aka Cleopatra) invece è situato sulle rive del fiume Tamigi.
Questo obelisco fu trasportato a Londra ed eretto nel 1878 sotto il
regno della Regina Vittoria.
L’obelisco in origine si trovava nella città egiziana di On, o Heliopolis
(Città del Sole).
La Terra dei Cavalieri Templari era questa
zona del Tamigi, dove i Templari avevano i loro bacini.
Ai lati dell’obelisco sono presenti delle
sfingi con simbolismi risalenti al mondo antico.
Il fatto è che la
società degli Stati Uniti è controllata dalla “City di Londra”, da parte della
Corona, che non è la monarchia britannica come molti credono, ma la società
privata di “City of London”, anche comunemente noto come “La Città” o “The
Square Mile”.
Questo miglio
quadrato che costituisce il centro di Londra ha il suo sindaco, le sue leggi, i
suoi tribunali, la bandiera, le forze di polizia e i propri giornali.
È il cuore del
sistema finanziario globale.
Non è un caso infatti che la Gran Bretagna pur NON essendo nell’ Unione
Europea, partecipi e comanda in qualsiasi decisioni del Parlamento Europeo.
Nessuno si domanda
il perché e con quale diritto può farlo?
Come sono collegate
queste tre Città?
Un po’ di storia:
dobbiamo prima tornare ai Cavalieri Templari e al loro iniziale regno di 200
anni di potere. I Cavalieri Templari inizialmente furono denominati come “i
poveri soldati di Cristo e del Tempio di Salomone”. Questo fu un titolo
palesemente fuorviante, considerando l’immensa ricchezza e il potere dei Templari
che operavano in circa 9.000 manieri in tutta Europa ed erano proprietari di
tutti i mulini e dei mercati.
Erano i Templari che
hanno emesso la prima carta moneta per uso pubblico in Europa, che stabilisce
il sistema bancario “fiat” che conosciamo oggi. In Inghilterra, i Templari
stabilirono il loro quartier generale in un tempio di Londra, che esiste ancora
oggi e si chiama “Temple
Bar”. Questo si trova nella
City di Londra, tra Fleet Street e Victoria Embankment.
Il “Tempio della
Corona” era la chiesa dei Cavalieri Templari: esso controlla il sistema-corte legale degli Stati
Uniti, del Canada e di molti altri paesi. Tutti gli ordini degli avvocati sono direttamente
collegate al “Bar Association” e la “Inns of Court” al Tempio della Corona
nella City di Londra.
Questo è il motivo
per cui, quando si va in tribunale negli Stati Uniti, si vede la bandiera degli
Stati Uniti con una frangia d’oro, che denota la “regola internazionale”.
I governi degli
Stati Uniti, il Canada e la Gran Bretagna sono tutti le controllati dalla
“Corona”, come la Federal Reserve negli Stati Uniti. Il sistema finanziario e
giuridico globale è controllato dalla “City di Londra della Corona”.
Il miglio quadrato
che costituisce il centro di Londra è la sede mondiale del potere, almeno a
livello visibile. La
maggior parte degli americani (e le persone in generale nel mondo) ritengono
che gli Stati Uniti avendo dichiarato l’indipendenza dalla Gran Bretagna, siano
effettivamente indipendenti. Ma
se si guarda alla storia, non si può non notare che alcuni firmatari della
Dichiarazione di Indipendenza, almeno cinque di loro, erano avvocati del
“Temple Bar”, i quali avevano giurato fedeltà alla Corona.
Inoltre, sette
membri della Convenzione costituzionale che avevano firmato il completamento
della Costituzione degli Stati Uniti, erano “Templari del Middle Inn” che
avevano anche promesso fedeltà alla Corona.
Pertanto, non è un caso che oggi copie della
Dichiarazione di Indipendenza e della Costituzione degli Stati Uniti siano appese
su un muro della biblioteca del “Middle Temple” a Londra.
È la “Corona” che
controlla il sistema finanziario globale e gestisce i governi di tutti i paesi
del “Commonwealth”, e molti paesi occidentali non del Commonwealth.
Ma sempre guardando
alla storia, la “Corona” stessa risale al Vaticano, che fa capo al Papa, che
non è altro che la polena per i poteri reali che sono dietro il sipario, alcuni
dei quali noti, ma molti dei quali sono del tutto sconosciuti al grande
pubblico.
“Corona” inoltre… vi
ricorda qualcos’altro?
(imposturecattolicesimo.blogspot.com).
Lettera a un “Covidiano.”
Conoscenzealconfine.it-
Margaret Anna Alice-(14 Settembre 2021)- ci dice:
(Telegram).
Ogni aspetto delle normative che vengono rilasciate a livello globale è progettato per separarci, creando un sistema di apartheid che bandisca il dissenso e incoraggi la persecuzione di coloro che mettono in discussione il sistema e i governi.
Capisco che sei un
“credente”. Hai una fede zelante e incrollabile nel Sistema. Ti fidi della
“scienza”. Ritieni che tutto ciò che va oltre i margini della narrativa
approvata sia disinformazione, teorie del complotto e notizie false. Indossi
diligentemente il tuo distintivo di obbedienza. Mantieni la tua distanza
sociale. Ti chiudi quando ti viene detto di chiuderti. Segnali altri per aver
violato questi e altri dettami.
Eri il primo della
fila a farsi iniettare. Eri il primo della fila a farsi re-iniettare. Hai
pianto lacrime di gioia entrambe le volte. Non vedi l’ora di ricevere la tua
iniezione di richiamo. Non
ti sei però preso la briga di condurre ricerche indipendenti al di fuori delle
ingannevoli vie autorizzate, e di leggere la letteratura scientifica sottoposta
a revisione paritaria non finanziata dal cartello dei farmaci; o non hai
valutato in modo critico i comunicati stampa che vengono ripetuti a pappagallo
dai tuoi “leader fidati”, “esperti” e portavoce dei media.
Tu e gli altri come
te esigete che chiunque sia un “non credente” rispetti i decreti della vostra
“fede” o sia escluso dalle attività pubbliche, privato del lavoro, e che gli
venga negato l’accesso all’assistenza sanitaria, privato del diritto di
protestare, costretto alla sottomissione e messo in quarantena. Trovi questi
eretici disgustosi e spregevoli diffusori di malattie che rappresentano una
minaccia per la salute pubblica. Non saresti contrario a rimuoverli dalla tua comunità, magari
concentrandoli in un centro di detenzione speciale, almeno finché non vengono
iniettati contro la loro volontà. Non hai pietà nemmeno se muoiono. È colpa
loro, dopotutto…
Forse non sei ancora
così orribile… ancora… Dagli ancora qualche settimana. I propagandisti ti
porteranno in giro dove vogliono. Guarda quanto sei già arrivato lontano. Guarda a quanti dei tuoi diritti hai rinunciato
volontariamente, quanti valori hai abbandonato lungo la strada, in nome della
sicurezza, in nome della salute, in nome del bene pubblico. Sentivi che ne
valeva la pena. E non te ne sei pentito.
Vorresti solo che
gli altri non continuassero a piangere su “muuuh libertà”, “il mio corpo è mio”
, “libertà di scelta” e altre idee “stupide” e “antiquate”. Non si rendono
conto di quanto sono egoisti? Che pericolo rappresentano per i loro
concittadini? Questa è
un’emergenza – una crisi mondiale senza precedenti, incalcolabile e
catastrofica – e non torneremo mai alla normalità se continueranno a insistere
testardamente per preservare le loro “libertà”.
Vorrei poter parlare
con il “te stesso” di due anni fa. Se a quell’io fosse stato detto che il mondo intero poteva essere
fermato e le libertà sospese per il capriccio dei suoi leader, per un fenomeno
con cui gli umani hanno vissuto e a cui si sono adattati in innumerevoli
varianti per millenni, penseresti che stavo descrivendo una distopica finzione.
Potrei essere ancora in grado di ragionare con quell’io. Invece, oggi è
probabilmente un esercizio inutile nel tentativo di risvegliare un ostaggio
affetto dalla “sindrome di Stoccolma” assuefatto alle diaboliche macchinazioni del
suo rapitore.
Ripensa a un paio di
anni fa, all’estate 2019, diciamo. Cosa stavi facendo allora? Com’era la tua
vita? Come ti sei sentito riguardo al tuo passato, presente e futuro? Di cosa
ti importava? Come trascorrevi il tuo tempo? Quali erano i tuoi valori
fondamentali? Cosa penseresti di come pensi, senti e ti comporti oggi?
Questa è la persona
con cui vorrei parlare, non il tuo io attuale. Sono sicuro che il tuo io del 2019 sarebbe
affascinato dal sentire cosa ha da dire il tuo io attuale, anche se sarei
disposto a scommettere qualche migliaio di euro inflazionati, che non
riconoscerebbe quello che sei diventato.
E non sto parlando
di te, personalmente. Probabilmente sei una brava persona che sta facendo ciò
che pensa sia meglio. Capisco da dove vieni. Capisco perché così tante persone
ben intenzionate si sentono come te. Sto parlando a tutti coloro che si
ostinano ad accettare acriticamente le motivazioni fornite per trasformare il
nostro mondo in una prigione a cielo aperto. Sto parlando a tutti coloro che sono “sonnambuli”
nella loro schiavitù senza pensarci due volte, senza nemmeno la volontà di
esaminare la situazione da una prospettiva diversa da quella a cui sono stati
programmati a credere.
Se non fossimo stati
sottoposti a un caso globale di fenomeno Baader-Meinhof orchestrato da esperti
nel controllo di mass, come il Behavioral Insights Team – descritto sfacciatamente come “l’Unità Nudge” sul sito web del governo del Regno Unito – e implementato
attraverso il MSM e i social media, tu potresti ancora vivere e amare la vita
nello stesso modo in cui facevi due anni fa. Tu e Tutti noi. Non avremmo perso
volontariamente i nostri diritti, uno per uno, per il terrore. Non avremmo iniziato a percepire i nostri simili come
armi biologiche di cui vergognarsi, e da ostracizzare ed eliminare.
La segregazione
medica divide ulteriormente una popolazione già frammentata, rendendoci sempre
più facili da controllare. Il
trauma psicologico di questo isolamento e frantumazione è incalcolabile, e
l’intera portata del danno probabilmente non sarà compresa per decenni.
Il Dr. Reiner
Fuellmich del “Comitato Investigativo di Berlino”, ha raccontato un fatto in
cui un medico tedesco doveva prelevare denaro da un bancomat ed era entrato
nell’atrio di una banca per quello scopo. Lì c’era una donna anziana che
indossava una mascherina che si allontanò subito spaventata da lui perché non
ne indossava, e nello stesso tempo intimava all’uomo di indossarne una, perché
aveva paura di infettare se stessa e poi suo marito. Il dottore le disse di non
avere paura… si avvicinò a lei, le tolse la maschera e la prese tra le braccia.
La donna si mise a piangere e disse che nessuno l’aveva abbracciata per più di
un anno.
Non pensi che sia
straziante? Durante una protesta, una donna anziana su una sedia a rotelle ha
mostrato un cartello con la scritta “Preferirei morire di COVID piuttosto che
di solitudine”, un sentimento echeggiato
da milioni di persone nelle case di cura di tutto il mondo. Che diritto
hai di prendere quella decisione per lei, per loro, per chiunque di noi?
Torna al “te stesso”
di due anni fa… cosa penserebbe “lui” rispetto al fatto di essere
criminalizzati per atti come abbracciare, sorridere e cantare. Anche allora
esistevano malattie contagiose. Ma non eravamo ancora stati condizionati a
temere la presenza fisica l’uno dell’altro. La disumanizzazione è molto più
efficace quando non possiamo vedere i volti degli altri, toccarci le mani,
parlare di persona o abbracciarci.
Kerry Chant, Chief
Health Officer australiano del New South Wales, ha avuto il coraggio di
chiedere alla gente di “evitare di conversare” con i propri vicini o i propri
cari. Cosa hanno paura che ci diciamo l’un l’altro? Quando le persone non parlano più di persona, tutte le
comunicazioni possono essere mediate attraverso Big Tech, che deciderà ciò che
ritengono “sicuro” per te da ascoltare.
Ogni aspetto delle
normative che vengono rilasciate a livello globale è progettato per separarci,
creando un sistema di apartheid che bandisca il dissenso e incoraggi la
persecuzione di coloro che mettono in discussione il sistema e i governi.
Per favore, ricorda
l’umanità di coloro che sei progressivamente condizionato a insultare, al punto
che ti va bene che vengano multati, esclusi dall’accesso ai beni di
sostentamento, arrestati e imprigionati. Sta succedendo altrove. Non illuderti
pensando che non può succedere anche nel tuo paese.
(Margaret Anna Alice.
databaseitalia.it).
Maggiani: libertà, è
la legge
che batte nel nostro
cuore.
Libreidee.org-redazione-
Maurizio Maggiani-(26/9/2021)- ci dice:
“Il cavaliere
dell’eterna gioventù seguì, verso la cinquantina, la legge che batteva nel suo
cuore”.
E’ un verso del
poeta Hikmet, il poeta turco rivoluzionario che ha passato più vita in galera
che libero.
Ed è l’origine del titolo, “L’eterna
gioventù”, della mia storia.
E’ l’eterna gioventù di chi vive per la vita,
di chi vive le epoche della storia sapendo che la sua missione di umano, la sua
missione di cavaliere (perché è Don Chisciotte, il cavaliere dell’eterna
gioventù) è quella di continuare indefesso.
Sempre, fino alla fine, e la fine non arriverà
mai: non ci sarà mai, una fine, perché la storia non ha mai fine.
La sua missione è quella di continuare a
seguire la legge del suo cuore. La legge che lo vuole rivoltoso, che lo vuole
ostinato rivoltoso contro il sopruso, contro la servitù, contro la stupidità,
contro l’oppressione.
Questo libro è
dedicato ai perseveranti. Io conosco i perseveranti: ho avuto la gioia e
l’onore di conoscerne tanti, nella vita. Io stesso vorrei potermi dire un
perseverante.
I perseveranti sono
quelli che vivono le epoche, le stagioni, gli anni della vita senza mai
retrocedere dai principi che li guidano, dalla legge che batte nel loro cuore.
I perseveranti sono i retti, sono i giusti,
sono gli indomiti, sono i coraggiosi.
Ma sono anche gli
allegri, i gioiosi: che attraversano le epoche sapendo di lavorare per la vita,
e mai per la morte.
Io ho raccontato questa storia per noi, per me
e per voi.
Per noi che ci
sentiamo sconfitti, che ci sentiamo derubati, che ci sentiamo annientati dallo
strapotere del vincitore: il potere assoluto che governa ogni cosa della nostra
vita.
Governa addirittura i nostri sogni: sa come
reprimerli, sa come cacciarli in un angolo buio dove fatichiamo anche noi a
cercarli e a trovarli. E ci porta via una cosa che è preziosa.
E’ preziosa, per la
nostra vita. E’ preziosa per vivere, non per sopravvivere: ci porta via le
nostre storie.
Come possiamo, senza
le nostre storie? Senza le nostre leggende…Le leggende che hanno tenuto assieme
i nostri padri, i padri dei nostri padri: tenuti assieme in una storia comune,
in un’identità comune, universale.
Le nostre storie: le storie dei nostri eroi.
Le storie degli eroi
che sono dimenticati, o che non hanno mai avuto voce, ma che sono vissuti, che
vivono, che stanno vivendo.
Anche questa è un’epoca di eroi. Solo che è
difficile trovarli, nella melma in cui, come in un girone dell’inferno, il
potere degli usurpatori ci vuole tenere. Io credo che la mia storia sia un
dovere civile (averla scritta e raccontata): il dovere – per quello che posso,
e non è tanto – di ricostruire una delle molte leggende.
Tenere assieme le molte storie che conosco,
che mi sono state raccontate. Tenerle assieme alle mie storie, alle storie
nostre.
Ho raccontato una
storia molto lunga, che comincia “nel fosco fin del secolo morente”, alla
tragica fine del XIX secolo, e arriva a domani. Perché sì: perché c’è un
domani, nella storia.
Perché c’è un domani
per me, c’è un domani per noi, c’è un domani per voi.
C’è, ci deve essere.
E le nostre storie servono a farci camminare a
testa alta.
Servono a farci essere felici di ciò che
siamo: felici di una cosa forse terribile, ma vera e sacrosanta.
Cioè: felici di combattere, sapendo che
possiamo essere sconfitti, ma sapendo che la storia non finisce mai.
Mai: l’ultimo atto
non è stato ancora scritto. E non è detto che si possa vivere sempre e solo
nella sconfitta: si può vivere anche nelle vittorie.
E’ possibile.
E’ quello che possono fare gli umani. E’
quello che possiamo fare noi.
Io non posso
convincervi a leggere la mia storia.
Posso solo convincervi a questo: a
partecipare, nelle vostre storie.
E se sono anche le mie, allora lo facciamo
assieme: partecipare di una storia comune, mettere insieme i brandelli dispersi
delle grandi, grandi vite che ci hanno preceduto, e delle grandi vite che
ancora stiamo vivendo.
Tornare a mettere
insieme la grande leggenda degli uomini liberi. La grande leggenda che vive nella storia. Le
leggende non sono favole. Le leggende sono grandi storie dentro la storia, che
vivono della storia e sono più grandi, anche, della storia.
Perché la storia scritta nei manuali non può
(e a volte non vuole) contenere le vite, ma solo i documenti, solo gli oggetti,
solo le cose morte che restano per poter essere compulsate e poter essere
indagate.
No, la storia è fatta delle vite.
E ogni vita è una grande vita.
E mettere assieme
grandi vite è mettere assieme una grande leggenda:
la nostra grande leggenda.
(Maurizio Maggiani).
Vanden Bossche:
vaccini-suicidio, la pagheremo cara.
Libreidee.org-Redazione-
Geert Vanden Bossche-(22/9/2021)- ci dice:
Questi vaccini-Covid
sono un vero suicidio di massa: un errore che pagheremo carissimo.
Lo afferma il
professor Geert Vanden Bossche, virologo di grande esperienza internazionale,
in prima linea nella produzione dei vaccini.
Già docente universitario in Belgio e in
Germania, Vanden Bossche ha lavorato ai vaccini Gsk, Novartis e Solvay.
A lungo attivo nella
Bill & Melinda Gates Foundation e nella Gavi, rappresentando anche l’Oms,
ha contestato la sicurezza del vaccino contro l’Ebola.
Capo dello sviluppo
sui vaccini del Centro tedesco per la ricerca sulle infezioni e attualmente è
consulente di Biotech Vaccine, Vanden
Bossche contesta radicalmente la campagna in corso.
Spiega: la
vaccinazione di massa nel mezzo di una pandemia promuove la selezione e
l’adattamento di “varianti di fuga immunitaria”, caratterizzate da un aumento
di infettività e resistenza agli anticorpi diretti contro la proteina spike,
diminuendo così la protezione nei vaccinati e compromettendo i non vaccinati.
«Questo già spiega
perché il programma di vaccinazione di massa dell’Oms non solo non è in grado
di generare l’immunità di gregge, ma porta anche a una sostanziale erosione
della protezione immunitaria potenziale
della popolazione». Questo, perché la vaccinazione di massa universale
«promuoverà presto la propagazione dominante di “varianti di fuga” dagli
anticorpi neutralizzanti altamente infettive», e quindi «non offrirà più alcuna
protezione agli individui immunizzati».
Nel frattempo,
«un’elevata pressione infettiva continuerà a mettere sotto pressione il sistema
di difesa immunitaria innato dei non vaccinati».
In altre parole: più persone saranno
vaccinate, e peggio sarà per tutti.
«Ogni ulteriore
aumento dei tassi di copertura vaccinale contribuirà ulteriormente a forzare il
virus verso la resistenza.
E l’aumento
dell’infettività del virus, combinata con l’evasione dall’immunità antivirale,
comporterà inevitabilmente un ulteriore tributo da pagare in termini di salute
e vite umane».
Secondo Geert Vanden
Bossche, come riportato in un intervento ripreso da “Voci dall’Estero”, per
«prevenire la rapida diffusione di varianti selezionate di “fuga immunitaria”
nell’intera popolazione, vaccinata o meno», è assolutamente necessario
«interrompere immediatamente il programma di vaccinazione di massa».
Va sostituito con un farmaci antivirali e
terapie precoci.
E’ un fatto: «Parallelamente alla vaccinazione
universale, la prevalenza di ceppi più infettivi è aumentata rapidamente».
Attenzione: «Contrariamente ai vaccini vivi, quelli prodotti dalle
moderne tecnologie vaccinali non riescono a indurre l’immunità sterilizzante».
Questa omissione,
spiega lo scienziato, porta inevitabilmente alla selezione e all’adattamento di
varianti sempre più infettive, e alla fine costringe il virus – per poter
sopravvivere – a resistere alle barriere che gli vengono frapposte.
«Come
abbondantemente riportato in letteratura, i soggetti vaccinati non solo
diffondono varianti di Sars-CoV-2, ma ora stanno anche sviluppando sempre più
infezioni sintomatiche».
E così, spiega il professore, «gli alti tassi di copertura vaccinale
alla fine trasformano le popolazioni in eccellenti terreni di coltura per
questo tipo di varianti resistenti al vaccino».
Secondo Vanden Bossche, «la circolazione delle
varianti altamente infettive sarà ancora molto problematica, poiché il loro
contributo alla pressione infettiva virale complessiva non può più essere
mitigato né nei vaccinati, né in coloro che hanno precedentemente contratto la
malattia Covid-19».
Quanto ai vaccinati,
anche se i loro anticorpi naturali non vengono più soppressi, «ora diventano
ancora più vulnerabili rispetto all’inizio della pandemia, perché le varianti
in circolazione che oggi si trovano ad affrontare hanno acquisito un livello
più elevato di infettività».
Più aumenterà la
pressione immunitaria a livello di popolazione, più è probabile che le varianti
selezionate naturalmente e più infettive troveranno un terreno fertile adatto
alla loro espansione, e più velocemente queste varianti più infettive
inizieranno a prevalere.
«Quanto più velocemente le varianti infettive
in circolazione continueranno a riprodursi, sino a diventare la popolazione
virale dominante, tanto più rapidamente aumenteranno i tassi di morbilità e
mortalità, prevalentemente nella parte non vaccinata della popolazione».
Sempre secondo il
parere del professore, l’estensione della campagna vaccinale produrrà varianti
sempre più problematiche.
Per questo, dice, «è ragionevole concludere
che il proseguimento della vaccinazione di massa porterà inevitabilmente a
tassi di morbilità e mortalità relativamente più elevati nei vaccinati rispetto
ai non vaccinati».
Il rafforzamento
della difesa immunitaria innata della popolazione, aggiunge, diventerà ancora
più importante quando le varianti più infettive (resistenti ai vaccini)
diventeranno dominanti.
Ciò significa che
l’immunità di gregge resterà un miraggio.
«È difficile
immaginare come la somministrazione di un vaccino di richiamo “aggiornato”
possa non far altro che far precipitare la resistenza virale».
La campagna vaccinale, per Vanden Bossche,
sembra quindi destinata a costare salatissima, in termini di vite umane. «Vi è quindi l’obbligo morale ed etico di procedere
immediatamente con un piano d’azione chiaro, dichiarato un’emergenza sanitaria
pubblica di interesse internazionale».
Primo punto: «Stop
alla vaccinazione di massa».
E quindi: «Non procedere con richiami di vaccinazioni aggiornate».
La soluzione?
Farmaci antivirali.
Testualmente:
«Implementare una chemioprofilassi antivirale a livello globale per ridurre la
pressione infettiva virale».
Aggiunge il
professore: «Occorre fornire – a costo zero – un trattamento multi-farmaco
precoce a tutti i pazienti che ne hanno bisogno».
E intanto «lanciare
campagne per promuovere diete e stili di vita sani», cercando di «guadagnare
tempo per lo sviluppo di uno sterilizzatore immunologico universale», anche
perché «non c’è modo che la pandemia di Sars-CoV-2 possa essere controllata
dagli attuali, imperfetti vaccini C-19».
L’uso di vaccini
imperfetti per controllare una pandemia (di un virus altamente mutabile, che
causa un’infezione virale acuta e autolimitante), di fatto «aumenterà solo il
tributo che la natura imporrà sulla salute e sulle vite umane in cambio della
concessione di una licenza per ricostruire l’immunità di gregge». Ribadisce
Vanden Bossche: «Una pandemia può essere risolta definitivamente solo se la
popolazione sviluppa una robusta immunità che protegga dal virus. Questo
avviene naturalmente. E
nessuno degli attuali vaccini C-19 induce l’immunità sterilizzante». Al
contrario: sviluppando varianti infinite eroderanno sia l’immunità innata, sia
quella acquisita con gli inoculi.
Draghi, Greta e
l’ultimo delirio: i lock-down “climatici.”
Libreidee.org-redazione-Nicola Bizzi -(21/9/2021)- ci dice:
Lo storico
fiorentino Nicola Bizzi non è certo un futurologo, ma spesso le sue previsioni
risuonano poi nella cronaca.
L’ultimissima ha
preceduto le notizie di oggi, che vedono Mario Draghi in prima linea nel
disegnare la nuova emergenza mondiale, quella climatica.
E’ destinata a rimpiazzare il sempre più
logoro spauracchio del Covid, vale a dire la più grande “pandemia di
asintomatici” della storia, per citare la bocconiana eretica Ilaria Bifarini.
L’economista è
autrice de “Il Grande Reset”, saggio esemplare che mostra come si possa
approdare all’orrenda “nuova normalità” dopo aver letteralmente inventato
l’apocalisse sanitaria, negando le cure allo scopo di scatenare la crisi
ospedaliera e il panico globale, per arrivare dritti al vero risultato atteso,
fin dall’inizio, dall’élite di Davos: la digitalizzazione corporea definitiva
dell’homo sapiens, a scopo di dominio, usando come alibi la profilassi
sanitaria obbligatoria, cioè il Tso che il governo Draghi oggi impone in modo
brutale e sfrontato, chiamandolo addirittura “vaccino”.
Siamo però alle
battute finali di questa tragica farsa, dice Bizzi, perché le frottole sul
Covid ormai non reggono più.
Anche se l’Italia
oggi esibisce il peggior governo di tutto l’Occidente, il più dittatoriale,
mezza Europa si sta letteralmente sfilando dall’imbroglio.
E quindi occorre cambiare
spartito, per tenere in piedi il film della paura.
Niente di meglio,
dunque, dell’altro grande terrore, quello costruito alterando la lettura dei
grandi cambiamenti climatici in corso e soprattutto della loro origine. Merito
degli scienziati stipendiati dall’Onu per raccontare – benché smentiti da 500
colleghi, tra cui luminari e Premi Nobel – che il surriscaldamento dipenderebbe dalle attività
umane, che semmai stanno sfidando l’ecosistema terrestre su tutt’altro
versante, quello dell’inquinamento.
Greta Thunberg ha
fatto scuola: tra i suoi allievi ora c’è anche Draghi, che alle Nazioni Unite
promette un’azione «immediata, rapida e su larga scala». E non sta scherzando:
non scherza mai, l’ex capo della Bce.
C’è chi ha in mente,
addirittura, di disporre lockdown “climatici”, cioè imposti con la scusa di
dover ridurre le emissioni definite “climalteranti”.
«Non è detto che si arrivi davvero al
lockdown, ma è certo che una fazione dell’élite ha già predisposto anche questa
possibilità», avverte Bizzi.
L’equazione tra CO2
e clima è una pura invenzione, anche quella, ma sta per diventare legge:
«Se non agiamo per
ridurre le emissioni di gas serra, non saremo in grado di contenere il
cambiamento climatico al di sotto di 1,5 gradi», dichiara Draghi, come
riportato dal “Sole 24 Ore”.
Nell’Era del Dogma, dove tutto è religione,
funziona così: il vertice della piramide fabbrica la sua falsa verità. E poi, nel caso, la impone anche con la forza, con
l’aiuto dei media di regime, dopo aver ridotto al silenzio qualsiasi voce
dissidente.
«Gli eventi meteorologici estremi delle scorse
settimane sono stati un doloroso promemoria degli effetti dei cambiamenti
climatici», cinguetta l’addolorato Draghi. E il quotidiano di Confindustria fa
il coro: quella climatica «è una emergenza di uguale entità, rispetto alla
pandemia». Bingo: ci siamo.
Vola alto, Mario
Draghi: altissimo.
Evoca investimenti
per 100 miliardi di dollari, destinati a finanziare una transizione ecologica
(sacrosanta, in teoria) che viene però presentata in modo ridicolo, cioè come
se davvero potesse incidere sul clima terrestre, notoriamente “ostaggio”
dell’attività solare, infinitamente potente, attraverso cicli che hanno sempre
raffreddato il pianeta fino alle glaciazioni, per poi tornare a riscaldarlo in
modo anche repentino, come starebbe nuovamente avvenendo.
Così, dopo aver
militarizzato l’Italia e traumatizzato milioni di lavoratori (con l’arma del
ricatto) per imporre
l’inoculo genico al grafene,
fino ad arrivare a insidiare direttamente i ragazzi delle scuole, ora Draghi
recita il nuovo copione:
«C’è una grande aspettativa sulla nostra
leadership da parte delle giovani generazioni». Vero: non vedevano l’ora di farsi iniettare qualcosa
nel corpo, per poter essere liberi di circolare e di frequentare l’università.
E certo, tra gli appuntamenti imperdibili c’è un evento milanese citato dal
premier – il Youth4Climate – in contemporanea con il summit che aprirà il vertice
di Glasgow.
«Siamo determinati a
porre l’Ue sulla giusta traiettoria per ottenere una riduzione delle emissioni
del 55% entro il 2030, e per azzerare le emissioni nette entro il 2050»,
aggiunge il Grande Vaccinatore, che spiega:
«Dovremmo convincere le persone e i paesi a
livello mondiale che accelerare la transizione energetica ha dei costi, ma
genera anche grandi benefici».
Attenti: il premier ricorda che il G20 ha
istituito un team speciale, il
Sustainable Finance Working Group, «con l’obiettivo di costruire una visione comune, lungimirante e di
alto livello, sugli strumenti per rafforzare la finanza sostenibile, affinché
possa sostenere gli obiettivi dell’Agenda 2030».
Ecco il missing link: la “finanza
sostenibile”. Sembra la vecchia storiella del “greenwashing”: dipingere di
verde qualsiasi schifezza, in modo da farla sembrare etica.
E’ il nuovo Vangelo
dei mondializzatori muniti di Green Pass: il G20 corre verso la Transizione
Verde, con «investimenti in infrastrutture sostenibili e nelle tecnologie
innovative per la decarbonizzazione».
Eccetera, eccetera.
Così parlano i
galantuomini che si sono ridotti a ricorrere alla coercizione e al ricatto per
imporre la digitalizzazione fisica, premessa obbligatoria per poter accedere al
loro paradiso “green”, anche in un’Italia che – non a caso dal 15 ottobre, data
d’inizio della “dittatura sanitaria” estesa ai lavoratori – potrà ammirare la
Porta dell’Inferno di Auguste Rodin, installata giusto di fronte al Quirinale.
Opera scultorea proveniente da Parigi: come se
Macron – osserva Ilaria Bifarini – passasse il testimone a Draghi, nella
capitale della cristianità dove il pontefice ha definito “atto d’amore”
l’inoculo forzato del siero sperimentale che (dati Ema, dunque prudenti) è
sospettato di aver già provocato in Europa 20.500 morti e quasi 2 milioni di
“feriti”.
Sullo sfondo, naturalmente, resta la
catastrofe dell’Afganistan trasformato in potenziale serbatoio terroristico,
alla bisogna. Ma a tener banco è ancora la digitalizzazione di massa: pare sia
la vera urgenza del momento, per entrare definitivamente in un futuro che
assomigli a quello di Singapore o di Pechino.
L’amico americano di
Draghi, cioè il presidente “eletto” nel 2020 col magico voto postale, ora
spinge per rendere obbligatoria la profilassi genica anche tra i lavoratori
statunitensi, scatenando l’indignazione dei governatori repubblicani.
In ogni caso, l’Italia guida saldamente la
classifica dei migliori in campo. E il megafono chiamato Mario Draghi, noto
ecologista, ha già pronti i suoi strumenti finanziari: ultra-digitali e,
naturalmente, “green”.
La premessa: per
entrare nel Paese dei Balocchi, finalmente “sostenibile”, bisognerà prima
accettare di essere timbrati, tutti, attraverso le nuove tecnologie biomediche,
magari interconnesse al wireless di quinta generazione.
Alla patente di
cittadinanza a punti, ormai, manca poco: la Cina non è mai stata così vicina,
da Conte e Bergoglio in poi. Basta sapere che il modello cinese contemporaneo
non è esattamente “made in China”, nonostante le recite di una politica ridotta
a barzelletta, archiviata la democrazia, con partiti e Parlamenti che fanno
ancora finta di esistere.
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