“ITALIA SENZA DIFESE”.

 

“ITALIA SENZA DIFESE”.

 

Giovagnoli: salviamo i bambini.

Fermiamo l’Italia: adesso.

Libreidee.org-Michele Giovagnoli-(05/11/2021)- ci dice:

 

Ci siamo: ora vogliono i nostri bambini. Michele Giovagnoli non ha dubbi: è scattato l’ultimo conto alla rovescia, quello che punta a estendere la “vaccinazione” Covid ai piccoli. La notizia viene dagli Usa: via libera alle dosi “geniche” anche per i bambini, a partire dai 5 anni di vita.

Sembra un’escalation inesorabile, dice “l’alchimista degli alberi”, da mesi in giro per le piazze italiane a rilanciare il suo monito. Ora, a quanto pare, già si intravedono i titoli di coda: «Fidatevi, presto toccherà anche ai neonati». Questi, almeno, i piani dei decisori. Chi sono? «Guardateli negli occhi: non fanno parte della nostra stessa umanità. Sono esseri “antichi”, vengono dal freddo: si nutrono della nostra sofferenza, sottomettendoci con l’arma eterna della paura».

Come opporsi? Nell’unico modo possibile: smettendo di lavorare, tutti insieme, per qualche settimana. «Senza Green Pass siamo costretti a restare a casa? Bene, restiamoci. Ma facciamolo adesso: domani sarà troppo tardi».Incubi apocalittici? Uno sguardo alle news – quelle relegate sul web – non è esattamente confortante. Sono centinaia, i medici che denunciano la “strage silenziosa” in corso: le reazioni avverse, dopo il fatale inoculo, sarebbero infinitamente superiori a quelle registrate nel bilancio ufficiale dei problemi sanitari correlabili con l’iniezione.

 La stessa agenzia di farmacovigilanza dell’Ema, peraltro, lo ammette: a fine agosto erano 24.000 le morti sospette, in Europa, senza contare i 2 milioni di cittadini costretti a ricorrere al medico dopo aver ricevuto il siero.

Tutta la vicenda, in realtà, sembra un viaggio nella follia: è accertato che i “vaccini Covid” non proteggano chi li ha ricevuti (e neppure che garantiscano di mitigare, almeno, gli effetti peggiori della patologia). In più, i “vaccinati” restano contagiosi: e nonostante questo, ai sanitari è stato imposto il Tso.

Va da sé: moltissimi medici sono stati sospesi dal servizio. Le notizie ufficiali? Contraddittorie, reticenti, false, ridicole. Quasi quanto le teorie dei virologi dell’establishment . Ogni giorno si apre con una nuova, tragica barzelletta: chi aveva subito l’inoculo del siero “monodose” Johnson (a vettore virale, come l’AstraZeneca) ora scopre di doversi sottoporre al richiamo: da effettuare però con un preparato di tipo genico, a mRna (Pfizer o Moderna).

Aziende affidabili, com’è noto: Pfizer – ricorda Massimo Mazzucco – vanta un vero e proprio record, quanto a sanzioni e procedimenti giudiziari subiti, per le imputazioni più disparate. Eppure: proprio ora ha ricevuto l’ennesima maxi-commessa, che porta a 90 miliardi di dollari il bottino del suo fatturato “vaccinale” Covid. Grande sponsor: il potere che utilizza, come prestanome, l’anziano Joe Biden. Che però ha contro mezza America: gli Stati repubblicani – in testa il Texas e la Florida di Ron De Santis – minacciano guerra: disobbedienza assoluta, di fronte alle imposizioni federali della Casa Bianca.

L’altra trincea, ovviamente, è l’Italia: passata dalla gestione “cinese” di Conte (lockdown, coprifuoco) a quella non meno autoritaria di Draghi, ieri Mister Euro e oggi Mister Green Pass.

Dopo aver inondato con gli idranti i portuali di Trieste, l’ex Super-Mario non ha esitato a cacciare da Roma (per un anno intero) l’indomito Stefano Puzzer.

 E soprattutto: nel mondo più ignobile, il governo continua a ignorare l’esistenza delle terapie domiciliari, efficacissime se tempestive. Schiacciante il report esibito dai medici di “Ippocrate”: 60.000 pazienti curati e guariti senza muoverli da casa, evitando il ricovero. Già questo – prima ancora di qualsiasi dubbio sui sieri sperimentali, che spaventano molti scienziati (tra cui Luc Montagnier) – dovrebbe chiudere la discussione in partenza: perché mai ricorrere a una profilassi specifica, per affrontare un problema che si risolve da casa, in pochi giorni?

 E perché mai – di conseguenza – arrivare addirittura a limitare la democrazia (ignorando la Costituzione) pur di costringere tutti, prima o poi, a subire lo stramaledetto Tso?Questo è il punto: il “vaccino”, dice il filosofo Giorgio Agamben, è solo l’espediente per accedere al Green Pass, il quale – a sua volta – non è che il primo step della digitalizzazione universale, squisitamente zootecnica, enunciata a Davos.

Il Grande Reset, per “formattare” la popolazione del pianeta (meglio, quella occidentale) onde arrivare alla post-umanità che qualcuno sogna da tempo. E’ già chiuso in partenza, il match? Non è detto: paesi come l’India e la Russia stanno facendo argine, contro questa deriva. Ed è scioccante che siano proprio gli Stati formalmente democratici a fare a pezzi il sistema dei diritti su cui si sono basati per decenni.

 Colpisce l’insistenza con cui ci si accanisce sui cittadini, con l’arma del ricatto, a fronte di una minaccia sanitaria decisamente contenuta (e che le terapie domiciliari, tuttora negate, rimpiccioliscono ulteriormente). Sfuggono le risposte a precise domande. Perché, tutto questo? E perché proprio adesso?

Nello specifico: cos’è che motiva la gran fretta che mostrano i burattini del G20, pronti a manipolare anche la crisi ecologica pur di mettere in piedi un regime universale dogmatico e fondato su crescenti costrizioni?

Michele Giovagnoli opta per una spiegazione palingenetica: in palio vi sarebbe una sorta di epocale cambiamento antropologico. Tecnicamente, la fine dell’essere umano per com’è oggi: potenzialmente libero, anarcoide, gioioso e imprevedibile. Riassume Giovagnoli: prima hanno spaventato gli anziani, ricorrendo alle stellette di un generale.

Poi sono passati ai giovani, con il ricatto: senza “vaccino”, niente più sport e svaghi. Terza mossa, ulteriormente brutale: il Green Pass, in cambio del permesso di continuare a lavorare. E adesso, anche i bambini: per i quali, notoriamente, il rischio-Covid è pari a zero.

Perché allora sottoporre anche loro al trattamento sanitario obbligatorio?                    Non è facile restare lucidi di fronte alla voragine della ragione. Uno spettacolo ormai quotidiano: si continuano a contare “casi” (contagi) come se fossero un dramma. E si enfatizzano i (pochi) ricoveri: tutti pazienti tuttora non curati, ma lasciati ad aggravarsi nelle loro case.                                                                                                                          I media chiamano “immunizzati” i soggetti che hanno ricevuto il siero. Sanno benissimo di mentire: quei “non-vaccini” non immunizzano proprio nessuno. Ma, a maggior ragione: se i “vaccini Covid” proteggessero davvero, che motivo avrebbero – i “vaccinati” – di temere i cittadini non sottoposti all’inoculo?

Due più due fa quattro, si diceva un tempo, quando ancora i cervelli non erano ipnotizzati dalla psicosi di massa. E dunque: perché vogliono digitalizzare tutti, ad ogni costo? E’ ovvio che il Covid è solo un pretesto. E prima o poi, anche i ciechi se ne accorgeranno. Ma, appunto: allora – dice Michele Giovagnoli – sarà troppo tardi. L’irrimediabile sarà già avvenuto: «Quando si arriva a mettere gli occhi sui bambini, significa una sola cosa: che la nostra civiltà è agli sgoccioli, perché il futuro verrà drasticamente ipotecato, per sempre».

Giovagnoli evoca la riaccensione del “femminino”, come protezione ancestrale dell’umanità, sottoposta da millenni a una sorta di dittatura maschilista. Per questo, fa apertamente il tifo per l’assemblea delle donne (“Venere Vincerà”) guidata da Nunzia Alessandra Schilirò il 14 novembre a Firenze. «Da sempre – riassume l’alchimista – chi ha dominato l’umanità ha ripetuto gli stessi tre gesti, sempre uguali: nascondere la conoscenza, staccare l’uomo dalla natura e mortificare il femminile».

Per Giovagnoli, le prime avvisaglie del piano che ormai punta anche ai bambini sono l’ultimo campanello d’allarme. «Non avete ancora capito – insiste – che fermarci, tutti insieme, è il solo modo per scongiurare il peggio?                                                           E attenzione: il momento è adesso, domani sarà tardi.

E’ inutile andare in piazza a scandire slogan. Occorre invece disertare il lavoro per qualche settimana. E’ l’unica arma che abbiamo: ma è anche la più efficace, la più temuta. Fermare l’Italia, adesso, per arrivare a una paralisi economica.                                                                E’ l’unico modo per bloccare il “mostro” che ci sta aggredendo: se invece l’Italia si arrende, il resto dell’Occidente la seguirà.                                                                                           Quindi tocca a noi, oggi: facciamolo, in nome dei nostri bambini».

 

 

 

E allora il Pd? Lo stile gruppettaro della sinistra

americana sta aprendo la strada a un trumpismo senza Trump (e la cosa ci riguarda).

Linkiesta.it-Christian Rocca-(6-11-2021)- ci dice :

 

I democratici (USA) hanno avuto con Biden la grande occasione di occupare il centro lasciato libero dall’ex presidente, ma l’hanno sprecata intestardendosi su battaglie identitarie.

Ora i repubblicani se ne sono riappropriati. È sempre acrobatico paragonare la politica statunitense a quella italiana, epperò qualche lezione questa volta bisognerà impararla.

I democratici (Dem Usa progressisti nei diritti Gender & C)si stanno radicalizzando e per questo pensano di mobilitare la base del partito, non comprendendo che quella cui si rivolgono in realtà è soltanto la base della base.

 E siccome vivono su Twitter e nei talk show serali che non vede quasi nessuno finiscono per credere alla loro stessa propaganda e si rifugiano sempre più nel proprio bunker, dal quale non sono più in grado di uscire.

Questa analisi perfetta, esatta, dello stato del Partito democratico (Dem Usa) non è di un osservatore dello stile gruppettaro del partito democratico italiano, ma di un consigliere di Glenn Youngkin, il neo eletto a sorpresa governatore della Virginia, uno Stato che da 13 anni votava per i Democratici e che martedì, assieme ad altri risultati in giro per gli Stati Unit, ha fatto capire che sta succedendo qualcosa di notevole nella politica americana. Questo qualcosa lo ha sintetizzato in poche battute Andrew Sullivan: «Con l’elezione di Biden, i Democratici hanno avuto l’occasione di occupare il vuoto lasciato libero al centro, ma l’hanno sprecata».

C’è, infatti, una sinistra convinta che bisogna riscrivere la storia americana come una storia di oppressione razziale e nei suoi confronti è scattata la reazione politica di quelli che il giornalista di estrema sinistra Matt Taibbi ha definito “genitori informati”(Padre e madre definiti come genitore uno e genitore due!) che si sentono dare di suprematisti bianchi dai giornali liberal soltanto perché vogliono che i propri figli studino matematica o altre materie senza una connotazione militante antirazzista.

I politici come il neo governatore della Virginia, ma non solo lui perché gli esempi sono stati numerosi alle elezioni di martedì, offrono agli elettori americani un’alternativa davvero surreale rispetto all’improbabile  Donald Trump, ovvero la possibilità di un trumpismo senza Trump, quindi necessariamente più moderato e meno cialtrone rispetto al predecessore ma proprio per questo più credibile e più forte elettoralmente, a maggior ragione se i democratici continuano a lisciare il pelo ai suscettibili che si offendono per qualsiasi cosa e poi a spendere quante più migliaia di miliardi possibili a carico dei contribuenti.

È sempre acrobatico fare paragoni tra la politica americana e quella italiana, ma così come c’è stato un filo rosso a unire il “nazional populismo trumpiano” con quello nostrano non si possono sottovalutare le somiglianze con le tensioni ideologiche interne alla sinistra occidentale, a cominciare dalla repressione americana del pensiero critico fino alla cocciutaggine identitaria del ddl Zan.

La cosa, peraltro evidente a occhio nudo, conferma lo stato confusionale di un Pd che insegue i populisti, grida al fascismo, minaccia più tasse per tutti ma che si occupa soltanto di perdere ininfluenti battaglie di bandiera per poi recriminare i torti subiti e denunciare le ingiustizie subite con cancelletti su Twitter e stories su Instagram.

Il principale calco dalle scemenze americane che in patria stanno facendo fallire la presidenza Biden è quel «maschio, bianco, cis e privilegiato» usato anche dai nuovi puritani di casa nostra per concludere in barzelletta qualsiasi discussione seria (anche perché non si capisce che cosa ci sia di strano o di ributtante nell’essere bianco in un dibattito italiano che non tratti dell’Alabama o della South side di Chicago).

La scelta del Pd di abbracciare la politica identitaria e di tornare a ricette economiche dirigiste sta regalando il centro agli avversari, anche se gli avversari di destra sono così poco dotati dal non averne approfittato, al contrario dei conservatori statunitensi. I partiti riformisti, poi, sono litigiosi. Insomma non c’è nessuno a interpretare il ruolo dell’adulto, a parte Draghi. E infatti vogliono promuoverlo al Quirinale per rimuoverlo da Palazzo Chigi.

 

 

Far temere è potere .La paura è la vera chiave

per capire i nuovi equilibri della geopolitica.

Linkiesta.it- Dario Ronzoni -Simone Busatto -  (6-11-2021)- ci dicono:

(Unsplash).

Nel suo ultimo libro pubblicato da Egea, il professor Manlio Graziano analizza il declino relativo dei Paesi di vecchia industrializzazione e le sue conseguenze in termini sociali ed economici. Il problema è che l’inquietudine viene sfruttata da politici senza visione per facili incassi elettorali, senza risolvere mai i problemi che la causano.

C’è un sentimento che prevale nella confusione di questi tempi. Determina decisione politiche, favorisce alcuni partiti anziché altri e influisce a definire i nuovi contorni geopolitici globali. È la paura: l’emozione che accompagna il declino relativo dei Paesi di vecchia industrializzazione (compreso il Giappone), alle prese con uno “shift of power” globale che obbliga a riconsiderare ambizioni, progetti e identità.

È la chiave di “Geopolitica della paura. Come l’ansia sociale orienta le scelte politiche” di Manlio Graziano, pubblicato da Egea editore. Secondo il professore, che insegna geopolitica e geopolitica delle religioni alla Paris School of International Affairs di Sciences Po e all’Università della Sorbona, proprio la paura è la più importante delle ripercussioni psicologiche dello slittamento dell’asse geopolitico mondiale: l’economia dell’Occidente è in fase di rallentamento da ormai 40 anni, l’età media delle società è sempre più alta e l’ordine delle cose sta cambiando in modo inesorabile. Il risultato è un’inquietudine diffusa, che attraversa le popolazioni e orienta le risposte della politica. E allora, in un’epoca di soluzioni improvvisate e umorali, serve prima di tutto una buona analisi.

«Ci sono analisti che vorrebbero essere anche suggeritori della politica», spiega il professore a Linkiesta. «Sperano cioè di influire sugli eventi. Io preferisco fermarmi prima. Come spiego nel mio libro, tra geopolitica – di cui mi occupo – e politica c’è la stessa differenza che si trova tra matematica e ingegneria. Alla prima toccano i calcoli e le analisi, alla seconda l’azione. Io non ho ricette. Al massimo posso formulare alcune ipotesi».

Che il mondo si trovi in uno stato di disarray (disordine), come diceva prima ancora dello scoppio della pandemia Richard Haass, presidente del Council of Foreign Relations, è ormai evidente: l’ordine nato con Yalta si è esaurito da decenni, la supremazia americana è in fase discendente e i tentativi di restaurarla (riferiti anche negli slogan a un passato già idealizzato) sembrano poco efficaci. Nel frattempo emergono nuove potenze e la maturità delle società occidentali/avanzate è diventata senescenza.

La paura prevale, insieme al bisogno di essere protetti: prima dalla globalizzazione, che avrebbe bloccato salari e cancellato posti di lavoro, poi dal terrorismo e dall’Islam in generale, poi ancora dalla pandemia. Si è delineato, anche in seguito alla crisi economica del 2008, una confusa opposizione popolo-élite (su cui hanno prosperato alcuni partiti) che è sfociata anche in scontri violenti, come è avvenuto in Francia con i gilet jaunes.

La verità è che, di fronte a una macro-tendenza ben precisa, la politica di piccolo cabotaggio ha le armi spuntate. Soprattutto se nel mercato dei partiti c’è chi preferisce assecondare ansie e timori, facendo incetta di voti e vincendo le elezioni con un programma che per forza di cose non può risolvere i problemi.

«Secondo alcuni dei miei studenti l’analisi che faccio è pessimista. Ma non direi. Siamo in una fase di transizione storica, più o meno come sono tutte le fasi della storia, solo che questa è più marcata di altre a causa dello shift of power – preferisco la formulazione inglese perché è più esatta. I disordini, in periodi come questo, ci sono sempre. Per orientarsi serve però capire dove ci si trova e cosa sta succedendo davvero. Più ci si illude che certe cose possano essere evitate, più si finisce ostaggio della paura». Sia chiaro, «avere nostalgia è normalissimo. Ma guardare in faccia alla realtà è un vantaggio: ci fa capire quello che si può fare e quello che non si può fare». Piangere sul passato non serve, come non serve evocarlo in slogan di facile presa.

Un esempio da manuale riguarda l’immigrazione. La sua percezione è, in generale, negativa. Si cerca di limitarla o in certi casi di impedirla. Eppure, per una società sempre più anziana e che fa pochissimi figli, il contributo degli immigrati è fondamentale, «anche se ancora insufficiente». Anziché opporsi agli ingressi si dovrebbe piuttosto affrontare il problema dal punto di vista demografico, «di cui si parla poco e che invece è essenziale». Le società occidentali, più ricche, vanno verso l’estinzione e non si fa niente per impedirlo.

«È vero che l’arrivo di stranieri è sempre problematico e non si può negare il suo impatto sociale: è uno sfasamento rispetto alle abitudini, sia degli individui che della società». Detto questo, però, occorre considerare la gravità della situazione presente. «E non basta dire che gli immigrati sono necessari per la sopravvivenza della società. Occorre agire con un’operazione di contropedale. Serve affrontare il tema in modo strategico».

Cosa significa? «Faccio un esempio: il caso delle ultime elezioni tedesche. Come si è notato, il tema degli stranieri è stato pressoché assente dal dibattito dei partiti. Le ragioni sono diverse, ma ha influito senza dubbio la presa di coscienza che, a sei anni dell’apertura voluta da Angela Merkel [il famoso “Wir schaffen das”] i problemi sono stati ampiamente oscurati dai vantaggi. Questo ha fatto cambiare la percezione generale dei tedeschi e, al tempo stesso, quella dei loro politici». Allora perché in Francia, in Inghilterra o in Italia l’immigrazione è ancora un tema caldo?

«Serve cambiare la narrazione, con un’operazione dall’alto. In Giappone per anni hanno resistito all’apertura agli stranieri, ma ormai si sono resi conto che non ci sono altre soluzioni. È un problema di sopravvivenza del Paese. È questo che è in gioco. Credo che se tutti i soldi spesi dall’Unione Europea – che sono impossibili da conteggiare – per tenere fuori gli stranieri fossero stati impiegati per organizzare la loro integrazione le cose ora sarebbero diverse. Il Next Generation Ue sarebbe stata un’occasione: del resto i sentimenti europei cambiano anche a seconda di quanti soldi arrivano».

In ogni caso, «anche le politiche per la natalità vanno rafforzate. Anche se, si è visto, non danno i risultati sperati, soprattutto in una società ricca e matura: più cresce lo sviluppo, più diminuisce il numero dei figli, lo si vede in tutto il mondo». Il problema, in questo caso, «riguarda l’idea di famiglia, rimasta ancorata a un modello valido 100 anni fa, adatto a un ambiente contadino. Ora è tutto diverso, le donne lavorano, sono inserite a pieno titolo nella società, fanno figli più tardi, hanno aspettative e ambizioni al pari degli uomini. È un aggiornamento sociale cui non è seguito un aggiornamento culturale».

Se in passato «il divorzio equivaleva alla bancarotta del nucleo», adesso è una realtà comunissima. «In Francia sono tanti, come tante sono le coppie che scelgono di non sposarsi». Il mondo cambia, ma le idee di una volta restano sospese nell’aria: quasi come una nebbia, offuscano la vista delle cose.

Eppure, in questo momento di contraddizioni, si parla anche di coppie che decidono di non fare figli per scelta in nome della lotta al cambiamento climatico. «Credo che la società che decida di non riprodursi per non influire sul clima stia soltanto scegliendo tra due suicidi: uno più veloce e uno più lento». Perché, tra le grandi paure degli ultimi anni, quella del cambiamento climatico è fortissima ed è emersa in modo deciso negli ultimi anni. «Il riscaldamento globale è un fatto, non si può negare». Però, «è evidente che viene trattato attraverso un filtro politico. Dico che, a fronte di un fatto reale, questa accelerazione della drammatizzazione del problema è sospetta».

«Per anni si è discusso se emettessero più CO2 le vacche o le industrie; oggi le vacche sono state assolte quasi unanimemente»; eppure «nella fase di blocco mondiale della produzione causata dalla pandemia non si sono registrate diminuzioni significative delle emissioni di CO2, anche se è vero che conta l’accumulo di quanto emesso in passato. Va ricordato che prima di questa serie di campagne, le ragioni delle variazioni delle micro-fasi climatiche erano misteriose anche agli occhi degli specialisti.

 

A metà del XIV secolo è avvenuta una micro-glaciazione che, forse, ha determinato lo scoppio della pestilenza, e nessuno sa di preciso da cosa sia stata causata. Si è assistito a un raffreddamento globale fino a metà del XIX secolo, da quando è cominciata une fase di riscaldamento, che però ha conosciuto alti e bassi. Negli anni ’70 gli studiosi del clima erano preoccupati dal rischio di una nuova glaciazione. Ora, a distanza di 50 anni, si è preoccupati dell’opposto».

Ma «siccome non sono uno specialista del clima, direi: “chi sono io per giudicare?”»; sul fronte politico, invece, «il discorso è chiaro e lineare. Queste campagne sono nate in Europa e in linea di mira ci sono sempre stati i due maggiori inquinatori del pianeta, la Cina e gli Stati Uniti, competitori dell’Europa. Ci sono investimenti colossali in gioco, con le varie lobby dell’energia schierate le une contro le altre; anche gli ecologisti dovrebbero essere perplessi, perché il nucleare, che produce scarsissime emissioni di CO2, viene oggi riproposto come una delle soluzioni. Ecco, io noto questi elementi, vedo in gioco moltissimi interessi, e tutto ciò mette in prospettiva la narrazione principale, soprattutto quella più catastrofista».

E se allora tutto si gioca in questa competizione globale, tra Paesi e tra modelli, uno degli elementi più evidenti di questa fase è la crisi della democrazia. Siamo arrivati al suo esaurimento? «Anche qui, è un problema di prospettiva. La democrazia è, prima di tutto, una forma di organizzazione del potere. Quella nata nel ’700 negli Stati Uniti aveva il principio del “no taxation without representation”.

 Per i padri fondatori americani serviva un campo dove potessero essere confrontati i diversi interessi della società per trovare quello comune. Il tutto in una società in cui quasi tutti erano portatori di interessi: o come artigiani e commercianti o contadini. Con il tempo quella democrazia proprietaria si è svuotata, la ricchezza è stata concentrata in un numero sempre minore di persone ed è cresciuto il numero dei salariati. La società è cambiata ma è rimasto il guscio di quella struttura, quello secondo cui tutti possono ancora votare e decidere».

Se non si ha presente questo sviluppo storico, continua, «una delle conseguenze sono le geremiadi sui poteri forti, o sugli interessi che orientano la democrazia. Che però viene costruita proprio per questo, cioè per conciliarli. L’assenza di riflessioni sul punto ha generato alla lunga una contrapposizione tra portatori di interessi e partigiani della democrazia diretta», i cui riflessi sono ben noti, soprattutto in Italia.

In questo scontro di retoriche «la figura del politico ne è uscita malissimo. Tanto che si sono candidate persone che hanno fatto un vanto del non essere politici, da Silvio Berlusconi a Donald Trump, fino al Movimento Cinque Stelle. Invece, prendere decisioni implica avere consapevolezza di ciò che si fa, vuol dire conoscere le cose di cui ci si occupa. Per questo la politica dovrebbe essere fatta da professionisti».

Radunando insieme questi argomenti, «alcuni abbastanza tabù nel discorso politico di oggi» forse una strada per uscire dalla crisi si trova. L’analisi c’è. Serve trovare chi riesce a trasformarla in azione.

Tenga presente però che la realtà comanda sempre e che, paura o non paura, alle tendenze della geopolitica non si può sfuggire».

 

 

 

Autoritarismo cinese contro americano?

Almeno i governanti cinesi sono sani di mente.

Unz.com- JOHN DERBYSHIRE-(29 OTTOBRE 2021)- ci dice :

(Radio Derb- VDARE.com).

 

Ecco un'e-mail che ho ricevuto da un lettore.

Vivendo nel sud-est asiatico, a volte mi preoccupo dell'invasione della Cina nella mia vita e del modo di vivere di molti altri nella regione. Poi, ho letto un'altra delle tue colonne. Non voglio che i valori americani vincano nel mondo; Non li voglio nel paese di residenza.

Non mi piace l'autoritarismo cinese. Non mi piace di più l'autoritarismo americano e il terrorismo culturale. I cinesi mantengono un sistema più meritocratico. Mantengono un rispetto per le loro tradizioni. Devo ancora incontrare qualcuno dalla Cina che si vergogna di essere cinese.

Per il bene della civiltà e del progresso umano, preferisco la Cina agli Stati Uniti, che sembrano essere interamente governati e insegnati dai malati di mente. Presto, dovremo scegliere tra i due.

Ora ci sono spunti di riflessione.

Per iniziare da dove finisce il mio lettore: dobbiamo scegliere tra i due presto, o mai?

Ne dubito. Ci stiamo dirigendo verso un mondo bipolare, con la Cina e gli Stati Uniti come attori principali e altri paesi in ruoli di supporto. È improbabile, tuttavia, che finiremo per organizzare i nostri affari nazionali nello stile ChiCom, o che organizzeranno i loro affari nel nostro stile.

È doppiamente improbabile che entrambe le cose si trasformino attraverso l'invasione e l'occupazione. I ChiCom non ci vogliono come sudditi coloniali; vogliono solo che compriamo i loro beni e ci teniamo fuori da quelli che vedono come i loro affari interni.

Per quanto ci riguarda, penso che saremo fedeli alle Due regole di guerra del Feldmaresciallo Bernard Montgomery:

Regola Uno: non invadere la Russia.

Regola due: non invadere la Cina.

Sono d'accordo con il mio lettore quando dice che gli Stati Uniti hanno ceduto al governo dai malati di mente. Quasi ogni notizia che leggo sulle azioni del nostro governo federale lo conferma.

Titolo casuale dalle notizie di questa settimana: Biden rilascia un piano di "equità di genere" che chiede l'eliminazione della cauzione in contanti, di Michael Lee, Fox News, 27 ottobre 2021.

Ho provato a leggere la storia che è seguita, ma non riuscivo a darne molto senso. Sì, è come ascoltare il balbettio di un pazzo.

La parola "equità" al giorno d'oggi significa che ogni sottogruppo sociale – donne, neri, omosessuali e così via – è rappresentato in ogni risultato sociale – risultati dei test scolastici, proprietà della casa, arresti per crimine, eccetera – nelle stesse proporzioni che esiste nella popolazione nel suo complesso. Quindi, se il tredici per cento delle persone in generale sono nere, allora il tredici per cento dei neurologi dovrebbe essere nero.

E se il cinquanta per cento delle persone in generale sono donne, allora il cinquanta per cento dei detenuti dovrebbe essere di sesso femminile.

È questo che i federali stanno cercando qui? Non credo; ma, come ho detto, è difficile da dire. Citazione del presidente:

Lavoreremo per porre fine alla cauzione in contanti e riformare il nostro sistema preprocessuale, riconoscendo il danno causato da questi processi, in particolare per le donne e le famiglie nere.

Questo ci porta in qualche modo all'"equità"? [Strategia nazionale per l'equità e l'uguaglianza di genere].

Non vale la pena preoccuparsi di capire. Questi sono solo i borbottii incoerenti di un maniaco, pronunciati tra gli incantesimi di lui che ulula come un cane e lancia la sua cacca contro il muro.

Quindi, sì, siamo governati dai malati di mente. E sì, sono d'accordo con l'altra metà della premessa del mio lettore: la Cina non è governata dai malati di mente.

Per un po' di tempo fa, lo erano. Negli anni 1960 e 1970, i pazzi erano a capo della Cina.

 

Il ricordo persiste e non ci torneranno.

Si possono dire ogni sorta di cose negative sulle persone che governano la Cina oggi –ne ho dette molte io stesso– ma sono sane ,di pietra. Nessuno di loro, ne sono sicuro, crede che gli uomini possano rimanere incinta, o che andare piano con i criminali ridurrà il crimine, o che un programma governativo da tre trilioni di dollari non costerà nulla.

Avendo già provato la follia, è probabile che i cinesi non gli diano un'altra corsa in qualsiasi momento presto. Quindi no, non adotteranno il nostro stile di governance dettato dai Dem USA -progressisti impazziti.

Né adotteremo il loro. Gli atteggiamenti fondamentali sono semplicemente troppo diversi. La principale forza trainante nella cultura americana di oggi è l'etno-masochismo bianco– l'odio provato per la propria razza da un gran numero di bianchi americani e la sacralizzazione di altre razze, in particolare i neri.

"Devo ancora incontrare qualcuno dalla Cina che si vergogna di essere cinese", dice il mio lettore. In cinquant'anni di mescolamento con i cinesi, ho effettivamente incontrato una piccola manciata di casi; ma no, niente di abbastanza da avere un effetto culturale.

I cinesi sono felici di essere cinesi. Ci sono alcune minoranze etniche in Cina, ma nessuno le fa il cerbiatto o pensa che siano sante. La politica ufficiale del governo cinese è quella di mantenere saldamente la distintività etnica delle minoranze a livello di danze popolari e costumi colorati. Dove intere regioni sono etnicamente distintive – Tibet, Turkestan orientale, Mongolia – la politica è quella di inondare le regioni di coloni cinesi e schiacciare spietatamente il separatismo.

Quindi chi ha il miglior autoritarismo? Il mio lettore preferisce l'autoritarismo cinese sano, orgoglioso e meritocratico al nostro folle, etno-masochista, tutto distorto e pervertito dalle quote di razza, sesso e ideologia.

Riesco a capire il suo punto di vista, e mi ritrovo a chiedermi molto, cosa che non ho mai fatto.

Non ci sono ancora, però.

Sotto la superficie lucida e uniforme dell'autoritarismo cinese ci sono favoritismi e corruzione, disfunzioni e lotte per il potere, bugie e grande crudeltà. Sotto il caos e la stupidità dei nostri affari pubblici, c'è ancora spazio per la libertà, la decenza e la verità.

I federali possono sic l'FBI sui genitori che sono indisciplinato alle riunioni del consiglio scolastico; ma quei genitori non verranno uccisi per avere i loro organi prelevati, come accade ai facinorosi in Cina[China's real-life Squid Game: Organ harvested from 100,000 political dissidents and prisoners, Daily Mail Online, October 16, 2021].

Il nostro sistema giudiziario può respingere le accuse contro rivoltosi e saccheggiatori della razza santificata o dell'ideologia favorita [Le accuse contro centinaia di rivoltosi di New York, saccheggiatori sono stati ritirati, di Lee Brown e Julia Marsh, NY Post, 20 giugno 2021].

Nei tribunali cinesi il tasso di condanna è del 99,9% su tutta la linea

[Ha trascorso 26 anni in una prigione cinese. Poi è stato scagionato dall'omicidio., NY Times, 6 agosto 2020]. Il nostro regime può rinchiudere manifestanti innocui per mesi senza processo; ma se uno dei nostri intellettuali pubblici dovesse vincere il premio Nobel per la pace per aver protestato contro il regime, non morirebbe in prigione per questo.

Né il loro sistema né il nostro sono nulla di cui essere felici; ed è certamente possibile che tra dieci anni, mentre le cose stanno andando sia qua che là, le nostre libertà saranno in condizioni peggiori delle loro.

Per come stanno le cose oggi, però, prenderò il nostro autoritarismo sul loro. Senza offesa per il mio lettore, che potrebbe avere l'ultima risata su di me.

E per favore non lasciate che vi dia l'impressione che i ChiCom siano totalmente non svegliati. Non hanno persone di colore su cui svenire e dare preferenze, ma ovviamente hanno donne. Quindi, com'è la diversità sessuale laggiù?

Bene, ecco una storia interessante dal New York Times: She Is Breaking Glass Ceilings in Space, but Facing Sexism on Earth, di Steven Lee Myers, 23 ottobre 2021.

Protagonista della storia: il colonnello Wang Yaping dell'aeronautica cinese. Il colonnello Wang ha 41 anni ed è femmina, di fatto la madre di una bambina di 5 anni. Venerdì 15 ottobre (anche se era sabato ora locale) si è recata nello spazio per un soggiorno di sei mesi sulla stazione spaziale cinese, il Tiangong, attualmente in costruzione a 250 miglia sopra la Terra.

Non è il primo viaggio della signora nello spazio: nel 2013 ha trascorso due settimane in orbita su un precedente prototipo del Tiangong.

E il colonnello Wang non è stata la prima donna cinese nello spazio. Questo era Liu Yang, un altro pilota dell'aeronautica, nel 2012, per lo stesso prototipo precedente del Tiangong.

I cinesi sono molto indietro qui, ovviamente. La nostra Sally Ride è andata nello spazio nel 1983; e questo vent'anni dopo che Valentina Tereshkova entrò in orbita in una capsula sovietica.

Come in altre sfere tecnologiche, però, mentre i ChiCom possono essere indietro, stanno recuperando molto velocemente.

Ma non importa quella noiosa roba tecnologica. Quanto sono svegli? Il corpo degli astronauti cinesi è cinquanta-cinquanta maschio e femmina?

Non esattamente. Del pool di 18 astronauti selezionati per le missioni in questa stazione spaziale di Tiangong, il colonnello Wang è l'unica femmina. Il nostro attuale corpo di astronauti, al contrario, è quasi il quaranta per cento femminile, 17 su 44. U.S.A.!

Si potrebbe pensare che 44 astronauti siano piuttosto tanti considerando che gli Stati Uniti, a differenza della Cina, in realtà non hanno una stazione spaziale dove andare. Condividiamo la Stazione Spaziale Internazionale con Russia, Europa, Giappone e Canada.

Ancora una volta, però, questa è solo tecnologia, che non è importante o interessante, tranne che per i tipi maschili geek. Il nostro gruppo di miliardari maschi geek – Elon Musk, Jeff Bezos, Richard Branson – farà in modo di tenere il passo con i ChiCom tecnologicamente. L'equità è ciò che conta!

Quell'articolo del New York Times sul colonnello Wang è pieno di piccoli sberleffi su quanto arretrati i ChiCom siano dal punto di vista azionario. Osserva, ad esempio, che il Politburo del Partito Comunista, che in realtà governa il paese, ha 25 membri, ma solo uno di loro è una donna.

Ancora una volta, tuttavia, i ricordi della Grande Rivoluzione Culturale sono ancora caldi nella mente di cinesi più anziani come Xi Jinping, il cui padre è stato incarcerato e la cui sorella si è suicidata in quegli anni di follia. Uno dei più importanti dei pazzi in carica allora: la moglie di Mao Tse-tung, Jiang Qing.

Quando penso alle donne con potere politico penso a Margaret Thatcher, sia benedetta la sua memoria. Quando i pensieri di Xi Jinping girano in quel modo, pensa a Jiang Qing.

In epoca imperiale, i vecchi letterati confuciani erano profondamente riluttanti a dare alle donne il potere politico, anche se le donne occasionalmente lo ottenevano comunque attraverso incidenti di intrighi di palazzo. Molti cinesi oggi pensano che Jiang Qing abbia dimostrato che i vecchi confuciani avevano ragione.

Oh; leggera correzione lì. Quando penso alle donne con potere politico mi è venuta in mente Margaret Thatcher. Ora trovo che sia altrettanto probabile che sia Nancy Pelosi.

In realtà ci sono due cose che accadono qui dietro le quinte:

un cambiamento a lungo termine che è evidente in tutte le società moderne,

un recente, più brusco cambiamento nell'ideologia dello stato ChiCom.

 

Il cambiamento a lungo termine è quello che ho notato nel quinto capitolo del mio libro che distrugge il paradigma We Are Doomed ed è stato molto scritto e parlato da osservatori e ricercatori di scienze sociali per almeno trent'anni:

 

La moderna società post-industriale ci sta riportando all'epoca dei nostri remoti antenati cacciatori-raccoglitori, prima che arrivasse l'agricoltura. Ancora una volta uomini e donne sono egualitari nel nostro trattamento reciproco; ma il nostro Marte interiore e Venere sono più liberi di esprimersi senza ritegno che in quei millenni di patriarcato agricolo-industriale.

Non permettevamo alle donne di frequentare le università. Ora lo facciamo; infatti le donne sono la maggioranza degli studenti universitari negli U.S.A. Le donne ora costituiscono quasi il 60% degli studenti universitari, (di Michael Grothaus, Fast Company, 9 settembre 2021.)

Ma ora fai una passeggiata intorno alla tua università locale in classe, scrutando la composizione delle lezioni. Matematica, informatica, ingegneria? Non troppe donne in quelle classi. Dove sono tutti? Arti liberali, psicologia, biologia.

Quando liberi le persone per perseguire i loro interessi, si scopre che maschi e femmine hanno, nel complesso e in generale, interessi diversi. (Che cosa. R. Sorpresa.)

Questo è il cambiamento modernista a lungo termine che è avvenuto nella maggior parte delle nazioni del mondo.

Il recente, più brusco cambiamento nell'ideologia dello stato ChiCom è stato verso il natalismo. Sono preoccupati per la fertilità in cratere della Cina, per la prospettiva di un numero in diminuzione di adulti in età lavorativa che supportano un vasto surplus di geezers. Dovremmo preoccuparci anche di questo, ma siamo troppo stupidi e pazzi.

I ChiCom ci sono. La politica del figlio unico della Cina è scomparsa da tempo. L'attuale ideologia di stato è ora pro-natalista e sembra destinata a diventarlo di più[China's Coming Pro-Natalist Campaign, di Carl Minzner, National Interest, 20 aprile 2021]. Così, quando il programma di addestramento degli astronauti del paese è andato sul serio, uno dei funzionari in carica ha detto che solo le donne sposate dovrebbero fare domanda a causa dei possibili effetti negativi dei viaggi spaziali sulla fertilità femminile.

Non è probabile che i ChiCom torneranno indietro alle loro politiche demografiche fino a kinder, kirche, küche e inizieranno a legare di nuovo i piedi delle donne; e le politiche pro-nataliste in paesi meno autoritari della Cina – Giappone, Corea, Singapore, Ungheria – non hanno davvero prodotto ... per così dire.

Almeno i ChiCom hanno una politica demografica, però. Solo su una scala di buon senso politico, questo li mette molto più avanti di noi.

John Derbyshire  scrive una quantità incredibile su tutti i tipi di argomenti per tutti i tipi di punti vendita. (Questo non include più la National Review, i cui redattori hanno avuto una sorta di capriccio e lo hanno licenziato. È l'autore di We Are Doomed: Reclaiming Conservative Pessimism e di molti altri libri. Ha pubblicato due libri da VDARE.com com: FROM THE DISSIDENT RIGHT (disponibile anche in Kindle)e FROM THE DISSIDENT RIGHT II: ESSAYS 2013.).

 

 

 

 

UE O AUKUS?/ L’Italia e la nuova trappola

 di un esercito senza Stato.

Ilsussidiario.net-Alessandro Mangia-Federico Ferraù-( 07.10.2021)-ci dicono:

 

L’Italia di Mattarella e Draghi continua a spendersi per il progetto di difesa comune europea. Un progetto perdente e pericoloso per l’Europa stessa.

Al Quirinale (LaPresse).

La difesa comune europea è un proposito che non regge. È la veste europeista del primato militare di cui la Francia – di Macron e di chi verrà dopo di lui – vuole farsi capofila nel continente. Il varo dell’Aukus, la “Nato” anti-cinese ufficializzata alla vigilia della “guerra dei sottomarini” tra Parigi e Canberra, ha reso ancor più manifesta la debolezza europea. Come se non bastasse, uno schiaffo esplicito alle ambizioni dell’Eliseo è venuto ieri dalle dichiarazioni di Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato.

 

 

“L’Anglosfera esiste, ed esisteva ben prima di Aukus. L’Europa no” dice al Sussidiario Alessandro Mangia, ordinario di diritto costituzionale nell’Università Cattolica di Milano. Anche l’Italia, nel suo piccolo, rientra in questo gioco. Che potrebbe essere rischioso, “se la nostra curiosa pretesa di autonomizzarci militarmente dall’Anglosfera” spiega Mangia “continuerà a questi ritmi”.

Come commenta le ultime dichiarazioni di Stoltenberg? “Qualsiasi tentativo di indebolire il legame transatlantico creando strutture alternative, trasmettendo l’idea che possiamo farcela da soli, non solo indebolirà la Nato, ma dividerà l’Europa”. A chi sono rivolte?

A chi ha ricominciato a vaneggiare di indipendenza strategica europea, facendo finta di dimenticare che la Germania è un paese che ha perso la seconda guerra mondiale e che l’esercito che difende la Germania non sta nelle caserme della Bundeswehr, ma nelle basi americane. Basi che la Germania è tenuta ad ospitare dal 1945 per molte ragioni, tra cui il bisogno di evitare altri spiacevoli incidenti del tipo di quelli occorsi il secolo scorso.

E questo non vale solo per la Germania.

Appunto. Serve dire altro? O bisogna dire che il progetto europeo è stato elaborato oltreoceano da George Kennan, William J. Fullbright e qualcun altro? Defender Europe 20 dell’anno scorso da sola dice tutto.

Intanto Parigi ha appena firmato un accordo con Atene per la fornitura di tre fregate. Interessi nazionali francesi o rafforzamento dell’autonomia di difesa dell’Ue?

L’autonomia di difesa Ue è la stessa ridicola pretesa che sta dietro il Trattato di Aquisgrana del 2019 e il cosiddetto Trattato del Quirinale. Che sono due trattati distruttivi dei precari equilibri che tengono in piedi l’Ue.

Per quale ragione?

Ma perché sono alleanze militari asimmetriche, figlie della pretesa francese di sentirsi un gigante politico solo perché accanto ha un nano militare com’è la Germania e un paese subalterno com’è ormai l’Italia. Da qui ad avere una capacità strategica accettabile sta di mezzo il mare. Anzi l’oceano. Se la vede lei la flotta francese rafforzata da Italia, Spagna e Olanda che parte per andare a difendere la Nuova Caledonia? È come voler mandare l’Ispettore Clouseau a litigare con John Wayne, Ivan Drago e Fu Manchu. Con la pretesa di restare seri.

Qual è il disegno di Parigi?

Compensare la sua decennale fragilità economica all’interno dell’Ue con un progetto strategico vecchio stile. In fondo la Francia è l’unico paese europeo ad avere capacità nucleare, e un’industria degli armamenti che va bene per il Nord Africa e il Mediterraneo. Al di fuori di quest’area non esiste. E già nel Mediterraneo orientale, di fronte alla Turchia, si allunga troppo. È l’idea, non sbagliata, per cui nel presente caos europeo la politica – la Francia – dovrebbe avere il sopravvento sull’economia – la Germania. Ma non funzionerà al di fuori d’Europa.

Ritardo tecnologico, pura e semplice inferiorità bellica?

Per avere un warfare paragonabile alle altre aree del mondo ci vogliono investimenti e anni di lavoro. L’Europa può avere un ruolo nel conflitto cyber, che costa poco e si può fare in fretta. Ma purtroppo anche lì è molto indietro. Il mercato delle armi europeo è quello del Terzo Mondo e, un po’, del Vicino oriente. Per il resto non ha capacità di penetrazione.

Il 30 agosto, a poche ore dalla scadenza dell’ultimatum dei talebani, Josep Borrell disse al Corriere due cose. La prima: come europei, dobbiamo “rafforzare l’idea dell’autonomia strategica”. “Rafforzando le nostre capacità, rafforziamo la Nato”.

Bella dichiarazione. Coerente. È come dire che se spacchiamo la Nato, rafforziamo la Nato. La solita dissonanza cognitiva dell’europeismo ideologico. Non escludo che qualche commentatore volonteroso la rivenda sui giornali e qualche partito dalle molte Legioni d’Onore ci creda. Ma resta un controsenso. Del resto è da Maastricht che l’Unione va avanti con amenità di questo genere. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. E fuori d’Europa lo sanno benissimo. Strategicamente l’Europa è un budino che ogni tanto fa la voce grossa.

La seconda: “Proponiamo la creazione di una Initial Entry Force europea che possa agire rapidamente nelle emergenze”.

L’emergenza serve a dire tutto e a credere di poter fare tutto. C’è già Eurogendfor, come struttura di polizia militare, le cui funzioni sono assai poco chiare. Dico, abbiamo già visto gli effetti di una moneta senza Stato. Ci si rende conto che adesso, con la storia della collaborazione europea, si vuol far passare l’idea di un esercito senza Stato? Ci si rende conto delle implicazioni politiche in uno scenario in violenta trasformazione come è il presente? E dei pericoli che queste implicazioni comportano?

Forse no, lei dice. Qual è la matrice ideologica?

Il ben noto cocktail francese di velleitarismo e frustrazione. Condito da qualche interesse economico di bottega. La vicenda Stx Fincantieri dice tutto. Discorsi del genere sono solo manifestazioni di frustrazione e confusione. La Francia perde l’Australia, e il suo emisfero, e conquista la Grecia con i suoi sottomarini diesel. Un bel risultato, niente da dire.

Sul Sussidiario F. Forte ha detto che “siamo di fronte ad una guerra di stampo provinciale tra Bruxelles e il Regno Unito che si è svolta anche sul piano sanitario”. E ancora: “Lungi dall’avere una linea comune di difesa e di politica estera, gli altri Paesi europei hanno subito e subiscono le scelte di Parigi e Berlino”. Come commenta?

A Bruxelles non si può passare anni a dare filo da torcere al Regno Unito e litigare su senza aspettarsi qualcosa in cambio. Adesso il Foreign Office è tornato alla sua tradizionale politica di ingerenza dall’esterno. Meglio sarebbe stato avere un atteggiamento lungimirante, rileggersi Churchill e la sua Storia dei popoli di lingua inglese, ed evitare la voce grossa con un vicino dalla storia antica che sa benissimo cosa c’è appena dietro la Manica. L’Anglosfera esiste, ed esisteva ben prima di Aukus. L’Europa no.

Cosa rappresenta, da questo punto di vista, il varo dell’Aukus?

Un ricompattamento dei popoli di lingua inglese nonostante la devastante crisi interna Usa. Sono cose che non si capiscono se si leggono solo i giornali italiani, e si prende sul serio quel che ci si trova. Sa, in Italia c’è troppa gente convinta di essere nata dalla parte sbagliata delle Alpi. Da qui il livello delle analisi. Dopodiché non si capisce perché, uscita la Gran Bretagna la notte di san Giovanni del 2016, la lingua comune dell’Unione Europea sia diventata l’irlandese, solo perché in Irlanda si continua a parlare inglese. Tutto questo è molto europeo: anzi, è lo specchio dell’Unione Europea.

Nel 2019 commentando la firma del trattato di Aquisgrana tra Francia e Germania, lei faceva riferimento ad “equilibri saltati” e ad una “contrazione dello spazio politico europeo” post Brexit. Come rivedrebbe oggi questa valutazione?

Non la rivedrei affatto. Era tutto già chiaro nel 2019. E il 2021 ce ne sta dando conferma. Aspettiamo il 2022.

Ci aiuti a capire meglio. Non è chiaro se l’Italia punta a entrare nell’asse politico franco-tedesco – o quel che ne resta – o a fare altro. È questo il Trattato del Quirinale?

L’Italia è un paese spaccato fra una storia atlantica che risale al 1945 – e forse anche a prima – e penetrazioni francesi a livello finanziario e militare, e tedesche a livello economico e industriale negli ultimi 30 anni. Sono campi di forza che hanno obiettivi divergenti. Europa o Aukus? La vera debolezza strutturale del Governo Draghi, e dei funzionari che in nome e per conto di Draghi governano il Paese, è questa. A chi risponde Mario Draghi e la sua “cabina di regia”?

Lei cosa dice?

Ai “partner” europei o ai partner atlantici? Il resto viene dalla risposta a questa domanda. Ci sono dei momenti in cui le gomme si sgonfiano, gli ammortizzatori si rompono, e anche le macchine stanno comode in garage. Succede così, come per magia.

Le chiederei un commento ad una piccola notizia di provincia: in Australia un conservatore, Dominic Perrottet, è succeduto a Gladys Berejiklian.

Non è affatto una notizia di provincia. Che la premier del New South Wales sia stata costretta a dimettersi per corruzione, in piena pandemia, è un fatto impressionante. L’Australia è il perno di Aukus nella strategia di contenimento cinese. Chi controlla il New South Wales controlla l’Australia. E chi controlla l’Australia controlla quell’emisfero. Canberra non esiste: è una piazza di scambio oggi come lo era per gli aborigeni prima dello sbarco inglese. Ciò che conta è Sydney.

Dove vuole arrivare?

La premier armena Berejiklian è stata responsabile del più crudele e violento lockdown del mondo occidentale, con scene da Argentina più il pub del venerdì sera. Adesso questa ex premier è stata costretta a dimettersi. E in suo luogo non è arrivato un conservatore; è arrivato un premier cattolico, Dominic Perrottet, in un paese ateo o vagamente anglicano, che ha promesso di invertire radicalmente la rotta del paese. E a cui si affidano le speranze degli australiani. Un esponente di un partito minore – Clive Palmer, leader di United Australia Party – parla, in certe interviste,  di contatti della Berejiklian con AstraZeneca e Pfizer. Ma è evidente che si tratta di sciacallaggio politico di un piccolo partito che cavalca l’evento. Nondimeno è interessante. Non trova? Cambia un po’ Aukus e il clima dell’Anglosfera.

Un’ultimissima battuta. Draghi: “il governo va avanti. La sua azione non può seguire il calendario elettorale, perché deve seguire quello delle riforme del Pnnr”. Attenti alla politica estera, però. O no?

Mi sembra evidente che l’unica politica del Governo italiano è il Pnrr. Altro non sa e non può fare. Il Mes sta al Pnrr come un triciclo a una Suzuki. Cosa questo voglia dire lo capiremo meglio tutti tra qualche anno. Forse anche prima.

Prima quando?

Presto, se la curiosa pretesa di autonomizzarsi militarmente dall’Anglosfera continuerà a questi ritmi. Cosa vuole, la politica estera dell’Italia si fa altrove. Qui si fa solo attuazione interna e un po’ di moralismo.

(Federico Ferraù).

 

 

 

 

FI: Tajani, famiglia non esiste senza figli e va difesa.

In occasione di iniziative del partito per festa della mamma.

Ansa.it-Tajani-(06 maggio 2021)- ci dice:

(ANSA) - ROMA, 06 MAG - "La famiglia è per noi il nucleo fondamentale della società e va difesa, ma senza figli non esiste.

Le nostre politiche sono sempre state a sostegno della maternità, ad esempio nel Recovery plan presentato dal governo italiano a Bruxelles c'è una parte consistente sugli asili nido.

    Noi continuiamo ad andare in quella direzione". L'ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani nella conferenza stampa di FI sulle iniziative organizzate per la festa della mamma.

    "Nel documento del nostro dipartimento c'è anche una parte sulla tutela delle donne contro la violenza - ha aggiunto - perché la maternità significa anche rispetto della donna. La donna non è una fattrice, si realizza pienamente con la maternità e noi dobbiamo tutelare il ruolo della donna nella società permettendole contemporaneamente di essere madre e di realizzarsi nel lavoro". (ANSA).

 

 

 

 

La Lega nel Ppe? Non in programma.

E sul Cav al Colle… Parla Tajani.

Formiche.net-  Federico Di Bisceglie - (05/11/2021)-ci dice:

La Lega nel Ppe? Non in programma. E sul Cav al Colle… Parla Tajani.

Il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani dopo il consiglio federale della Lega. “Credo che questa spaccatura interna al Carroccio sia stata enfatizzata dalla sinistra per indebolire un partito fondamentale per la coalizione”. Ora uniti e compatti verso il Quirinale. Il candidato? “Silvio Berlusconi”. E Mario Draghi “continui a Palazzo Chigi”

Reductio ad unum. La linea del Carroccio è quella dettata da Matteo Salvini, che coglie il plauso unanime del consiglio federale. Giancarlo Giorgetti rientra nei ranghi. È una tregua, che denuncia tuttavia una debolezza che si riverbera sulle differenti visioni del posizionamento europeo. Il numero due del Carroccio aveva auspicato un avvicinamento del partito alle file del Partito Popolare. Per Salvini “è impensabile”. Anzi, proprio l’altro giorno il segretario leghista ha partecipato a una videoconferenza con il presidente del consiglio polacco Mateusz Morawiecki e con l’ungherese Viktor Orbàn. È evidente che questa scelta di campo corrobora ancor di più l’idem sentire fra Lega e Fratelli d’Italia. E Forza Italia, come si pone? “Noi siamo il centro del centrodestra. Ognuno ha le sue sensibilità: i posizionamenti europei non influiscono sui rapporti interni della coalizione”. A dirlo è l’ex presidente del Parlamento europeo e coordinatore forzista Antonio Tajani. Premette di “non voler entrare nel merito dei dibattiti che sorgono in seno agli alleati”. Sulle posizioni espresse da Salvini in ordine allo scacchiere europeo, l’azzurro taglia corto: “Non c’è da meravigliarsi. Era scontato che il leader del Carroccio si esprimesse in questi termini sul Ppe”. Ma Forza Italia mantiene la barra dritta: “Noi siamo il Partito Popolare, perché ne condividiamo i valori e le istanze”. Ma con i conservatori “siamo sempre andati d’accordo”, sottolinea Tajani, come a prevenire l’insinuazione di ulteriori spaccature.

“Il passo avanti – dice – è la volontà, dichiarata dalla Lega, di lasciare da parte gli esponenti dell’Afd tedesca”. Il proponimento del leader del Carroccio è quello di creare, a livello europeo, un nuovo schieramento nel quale radunare i deputati che oggi siedono tra le file di Identità e democrazia e quelli dei Conservatori. Posto che Salvini denuncia una debolezza intrinseca del Ppe, non è del tutto scontato che un eventuale ingresso dei leghisti sarebbe accolto con entusiasmo. “Le nostre porte sono aperte – dice Tajani – ma per aderire al Ppe occorre far un percorso. Per la Lega, non mi pare sia all’ordine del giorno”. Un domani “si vedrà”. Tornando alla spaccatura in casa Lega, il coordinatore di Forza Italia è convinto che “si tratti di un normale confronto. Enfatizzato strumentalmente dalla sinistra nel tentativo di scalfire un partito fondamentale per la nostra coalizione”.

Può anche essere. Fatto sta che nell’agenda politica si prospettano due passaggi importanti. Il primo – sul fronte europeo – è quello dell’elezione del presidente del Parlamento di Bruxelles tra un paio di mesi. Rimanendo in Italia, c’è da pianificare la strategia per la successione di Sergio Mattarella al Colle. “Credo che Mario Draghi debba rimanere al Palazzo Chigi – prospetta Tajani –. Anche perché, se lui dovesse salire al Quirinale, significherebbe andare a elezioni anticipate”. In un momento così delicato “non converrebbe a nessuno”. Poi, Draghi al governo “è l’unico in grado di gestire i progetti da candidare ai fondi del Pnrr. Oltre ad essere elemento di garanzia capace di tenere assieme una maggioranza molto eterogenea”.

Non ci resta che “Silvio Berlusconi: una figura autorevole, il premier più longevo e un leader apprezzato anche su scala europea”. Ma non chiamatelo “candidato di bandiera”. A meno che non sia il Tricolore.

 

 

 

 

Drastico calo dell'efficacia del vaccino

 contro il Covid – studio.

Rt.com-Paul Craig Roberts.org-(6 novembre 2021)-ci dice:

 

Tre diversi colpi di coronavirus – quelli principalmente disponibili negli Stati Uniti e in Europa – hanno mostrato un drammatico declino dell'efficacia nel tempo, rivela uno studio su quasi 800.000 americani.

L'efficacia del vaccino contro il Covid-19 sia contro l'infezione che contro la morte è stata studiata in tre colpi approvati dagli Stati Uniti: i colpi di mRNA Pfizer-BioNTech e Moderna e il vaccino vettoriale virale Janssen.

Vaccinazioni Covid "non sufficienti" nel prevenire la diffusione della variante Delta, quasi uguali a quelle non vaccinate - Studio del Regno UnitoVaccinazioni Covid "non sufficienti" nel prevenire la diffusione della variante Delta, quasi uguali a quelle non vaccinate - Studio del Regno Unito.

Dopo aver analizzato i dati di 780.225 veterani statunitensi di età e sesso diversi tra febbraio e ottobre, i ricercatori sono giunti a una conclusione inquietante. La protezione del vaccino contro l'infezione da Covid-19 è scesa dall'89,2% al massimo a un minimo del 13,1%, secondo uno studio congiunto del Public Health Institute, del Veterans Affairs Medical Center e dell'Università del Texas Health Science Center, pubblicato nel Giovedì la rivista scientifica.

Mentre l'efficacia contro l'infezione a marzo era dell'89,2% per Moderna, dell'86,9% per Pfizer e dell'86,4% per Janssen, a settembre si sono verificati massicci cali al 58%, 43% e 13% rispettivamente.

L'emergere e il predominio del ceppo Delta del virus durante il periodo dello studio potrebbero aver giocato un ruolo, hanno detto i ricercatori, aggiungendo che la protezione del vaccino è diminuita in tutti i gruppi di età studiati.

Più di 26.000 test PCR positivi si sono verificati in circa 498.000 veterani completamente vaccinati.

Gli autori hanno affermato che il modello delle infezioni rivoluzionarie mostra una " preoccupante tendenza temporale ". Mentre l'analisi copre il 2,7 percento della popolazione statunitense, altri studi nazionali e internazionali hanno mostrato un'efficacia significativamente calante.

Su una nota più brillante, l'efficacia del vaccino contro il ricovero in ospedale e la morte è rimasta elevata.

 

 

 

La regola del vaccino OSHA COVID-19

può essere estesa alle piccole imprese:

Dipartimento del Lavoro(USA).

Theepochtimes.com-Paul Craig Robert.com- ZACHARY STIEBER-(6 novembre 2021)- ci dice:

Il requisito di vaccinazione di emergenza COVID-19 dell'amministrazione Biden rilasciato oggi potrebbe essere esteso in futuro ai datori di lavoro che hanno meno di 100 lavoratori.

Lo standard temporaneo di emergenza , emesso dall'Amministrazione per la sicurezza e la salute sul lavoro ( OSHA ) del Dipartimento del lavoro e che entrerà in vigore venerdì, viene presentato come applicabile solo alle imprese che hanno 100 o più dipendenti.

Ma l'OSHA sta cercando commenti pubblici su questo aspetto dello standard, e alla fine potrebbe essere ampliato per includere le piccole imprese, ha affermato l'agenzia nel  documento di 490 pagine .

L'OSHA ha affermato che sta "sollecitando commenti delle parti interessate e ulteriori informazioni per determinare se adeguare l'ambito dell'ETS", o standard di emergenza, "per rivolgersi ai datori di lavoro più piccoli in futuro".

L'agenzia sta cercando prospettive dai datori di lavoro, ha indicato ( pdf ).

"L'OSHA cerca informazioni sulla capacità dei datori di lavoro con meno di 100 dipendenti di implementare programmi di vaccinazione e/o test COVID-19", ha affermato.

“Avete istituito mandati di vaccinazione (con o senza alternative) o requisiti per i regolari test COVID-19 o l'uso di coperture per il viso? Quali sono stati i vantaggi del tuo approccio? Quali sfide hai avuto o avresti potuto prevedere nell'attuazione di tali programmi? C'è qualcosa di specifico nel tuo settore o nelle dimensioni della tua attività che pone particolari ostacoli all'implementazione dei requisiti di questo standard? Quanto tempo impiegheresti, che tipo di costi dovresti sostenere e quanto ti costerebbe implementare tali requisiti?"

Lo standard entra in vigore venerdì, ma funge anche da proposta ai sensi della legge sulla sicurezza e la salute sul lavoro. Ciò significa che OSHA sta cercando feedback e potrebbe modificare la versione finalizzata in base ai commenti.

Lo standard obbliga molti datori di lavoro privati ​​a richiedere ai lavoratori la prova della vaccinazione COVID-19 o a sottoporsi regolarmente a test COVID-19, almeno una volta alla settimana.

I lavoratori che si rifiutano di fornire prove devono essere obbligati a indossare le mascherine.

La scadenza per conformarsi è il 4 gennaio 2022.

I funzionari dell'amministrazione affermano che l'OSHA ha l'autorità di promulgare tale regola perché la pandemia di COVID-19 rappresenta un'emergenza e all'agenzia vengono conferiti poteri attraverso la legge sulla SSL.

I critici (USA)affermano che il regolamento è una portata eccessiva del governo e al di fuori dell'autorità dell'OSHA. Decine di procuratori generali hanno promesso di citare in giudizio lo standard e i membri repubblicani del Congresso si stanno preparando per cercare di abbatterlo.

Le sanzioni per il mancato rispetto includono una multa di $ 14.000 per una singola violazione, ha detto un funzionario dell'amministrazione ai giornalisti in una chiamata mercoledì sera tardi.

(Zachary Stieber).

 

 

 

Ragazza di 12 anni (USA) che lotta per la propria vita in terapia intensiva dopo problemi cardiaci causati dal vaccino Pfizer COVID-19.

Globalresearch.ca-Paul Craig Roberts.org- Smail Duman-(3 novembre 2021)-ci dice:

 

Una ragazza di 12 anni (USA) sta combattendo per la sua vita in terapia intensiva dopo aver subito complicazioni cardiache causate dal vaccino Pfizer COVID-19. L'alunna di 12 anni di Grade 6, che è una studentessa della Wat Don Sai School, ha ricevuto il suo colpo il 19 ottobre. Diversi giorni dopo, si è lamentata con sua madre del dolore al petto e della mancanza di respiro. I suoi sintomi sono gradualmente peggiorati ed è stata ricoverata all'ospedale di Ratchaburi. È stata poi trasferita all'ospedale pediatrico di Bangkok dove è attualmente intubata con un ventilatore.

(Movimento di protesta in Italia contro il “passaporto dei vaccini).”

La madre affranta ha pubblicato ieri un messaggio su Facebook con una foto di sua figlia che riceve il vaccino Pfizer COVID-19 all'ospedale Chet Samian.

“ Mia figlia di 12 anni è ora in terapia intensiva. È necessario un ventilatore dopo che le è stata diagnosticata una trombosi coronarica. Ciò si è verificato meno di una settimana dopo la vaccinazione.

È sempre stata una bambina forte".

Il padre dell'alunno, il signor Pipatpong Tanpanich, ha detto che il 19 ottobre, alle 14, lei ei suoi fratelli avevano ricevuto la loro prima dose del vaccino Pfizer. Ha avuto dolore al braccio per 3 giorni ma si è ripresa . 2 giorni dopo, ha sviluppato una tosse secca e dolore al petto, quindi è stata portata all'ospedale Ratchaburi dove le sue condizioni sono state considerate così gravi, che è stata ricoverata all'ospedale pediatrico di Bangkok dove le è stata diagnosticata una trombosi coronarica .

 

Il dottor Pajaree Areerob, medico dell'ospedale Ratchaburi, ha detto ai giornalisti che non avevano mai visto un caso come questo prima.

 

 

 

Una lettera al Chief Coroners Office

del Regno Unito  sui decessi preoccupanti

 per COVID e vaccinazione COVID.

Globalresearch.ca-Paul Craig Roberts.org- John O'Looney-(29 ottobre 2021)-ci dice:

Analisi incisiva del direttore funebre John O'Looney .

Caro Signore,

Mi chiamo John e gestisco la mia impresa di pompe funebri a Milton Keynes – questo sono io www.mkffs.co.uk .

Sono un impresario di pompe funebri da 15 anni, dieci dei quali sono stati spesi con l'assistenza funebre cooperativa e gli ultimi cinque ho gestito la mia impresa di pompe funebri.

Durante questo periodo ho trascorso 7 anni lavorando come addetto alla rimozione dei coroner, occupandomi del recupero dei defunti per conto del coroner nella mia zona che era il Northamptonshire.

Ti scrivo con preoccupazioni molto gravi riguardo a queste vaccinazioni Covid e Covid in generale, negli ultimi 20 mesi ho visto una serie di schemi e schemi molto inquietanti nei tassi di mortalità e nelle circostanze che circondano il Covid.

Ho visto enormi sforzi compiuti per gonfiare deliberatamente i numeri dei decessi di Covid rietichettando i malati di cancro e le vittime di ictus e tutti i tipi di normali decessi regolari come Covid, infatti praticamente chiunque salga su un'ambulanza, questo sforzo è stato deliberato e i metodi utilizzati per farlo erano totalmente imperfetti, i test PCR, ad esempio, eseguiti su 45 cicli che tutti sappiamo essere inutili, eppure le persone vengono soppresse su questa base e talvolta solo sulla base di una sola radiografia del torace.

Ho ascoltato la testimonianza di prima mano delle persone coinvolte, gli infermieri dei reparti mi hanno detto direttamente che sta succedendo.

Ho visto molti decessi nelle case di cura, in particolare marzo e aprile del 2020 in un momento in cui sono state acquistate e utilizzate enormi quantità di Midazolam e sospetto che ci sia stata una campagna di uccisioni illegali in queste case di cura per qualche tempo, ancora una volta etichettata come Decessi per covid.

Non c'era nessun medico presente, nessuna polizia presente e nessun test Covid presente – eppure sono stati tutti etichettati come morti per Covid? Perché è questo e perché viene ignorato?

In modo più preoccupante, ora vedo principalmente i soggetti vaccinati che vengono nelle mie cure, quasi esclusivamente in realtà.

Alcuni muoiono appena poche ore dopo essere stati iniettati e altri fino a 24 settimane dopo, la causa primaria di morte sembra essere costantemente la trombosi che porta ad infarto o ictus.

Altre morti che vedo sono poco dopo un richiamo e consistono in un'insufficienza d'organo molto improvvisa in persone precedentemente molto sane, persone che sospetto siano state danneggiate da queste iniezioni che vengono spaventate, costrette e ricattate a prendere.

Ora so benissimo che i coroner di tutto il paese lo vedranno e mi chiedo perché non vengano lanciati campanelli d'allarme, infatti ho avuto altri 80 operatori funebri in tutte le posizioni, mettiti in contatto ora per esprimere le proprie preoccupazioni e centinaia di famiglie, ma non un solo medico legale.

Perché questo viene ignorato?

So che voi ragazzi state vedendo questo tasso di mortalità per trombosi senza precedenti, perché parlo con un vasto numero di altre agenzie di pompe funebri e queste morti saranno virtualmente tutte in soggetti vaccinati.

Parlo regolarmente con infermieri e medici del NHS vedendo questo nei loro reparti prima di queste morti e infatti un'infermiera mi ha detto di un reparto con 12 pazienti con trombosi alle braccia - questo non è normale, è criminale.

Ti scrivo nella speranza che questi schemi vengano da te riconosciuti e affrontati e che alcuni sforzi inizino a fermare ciò che sta accadendo poiché ora prendono di mira i bambini nelle scuole, i bambini non abbastanza grandi per votare, guidare un'auto, sposarsi o scommettere, ma a quanto pare ora sono abbastanza grandi da essere costretti alle spalle dei genitori e senza il consenso dei genitori ad acconsentire (illegalmente) a far parte di un esperimento utilizzando una terapia genica.

So anche che molti di questi bambini ora sono molto malati e molti stanno morendo – ho parlato personalmente con i genitori di alcuni di questi bambini.

Prima che i bambini venissero iniettati, non un solo bambino che io sappia era morto di Covid e di nuovo ho parlato con molte altre case funebri a livello globale per confermarlo: ora stanno morendo in numero dopo queste iniezioni Signore e i tassi di mortalità negli adolescenti sono in aumento alzati, di nuovo ne sarai consapevole.

Ho visto la testimonianza video di un preside che spiega che ora ha 14 dei suoi alunni fuori e molto ammalati dopo queste iniezioni, cioè in una sola scuola.

Trovo anche un numero crescente di persone che entrano nella mia impresa funebre molto turbate e la negligenza medica che sentono di aver subito negli ultimi 20 mesi come lavoro del medico di famiglia dalla comodità dei loro salotti, guadagnando molto di più NON vedendo i pazienti e posso vai in grande dettaglio su questo, ma sono sicuro che ne sei a conoscenza.

Come uomo con una bussola morale, voglio che questo finisca, signore, e mi piace pensare che la pensi allo stesso modo: deve finire.

Il 21 settembre ° 2021 ho incontrato Sir Graham Brady dal comitato 1922 a un incontro a Birdcage Walk, Westminster.

Ci siamo seduti con Sir Graham e almeno 16 delle menti molto scientifiche e legali, è stato deludentemente segnalato come un gruppo di "anti vaxxer" ai tempi.

Sia chiaro, signore, che quando si ha il calibro di persone come Dolores Cahill in una stanza è tutto tranne che la verità.

Dolores è una donna meravigliosa che ha prestato consulenza al governo britannico nei suoi vent'anni, è stata responsabile della gestione dei laboratori biologici di livello 3 e ha lavorato nei laboratori biologici di livello 4. Il punto è questo, ha costruito la sua carriera sui vaccini, è tutt'altro che anti Vax.

La stanza era piena di persone dello stesso calibro, io ovviamente escluso, persone che hanno davvero a cuore la vita umana e sono esperte nei loro rispettivi campi.

Tutti abbiamo dato testimonianza nei nostri rispettivi campi sulle nostre preoccupazioni e la scienza è stata consegnata in mucchi di documenti presentati a lui.

 

Sir Graham sapeva che quello che dicevamo era vero e se n'è andato senza fare promesse e nulla è cambiato.

Ci sono gravi preoccupazioni per l'infiammazione cardiaca e la sterilizzazione nei bambini che ricevono queste iniezioni: tali preoccupazioni sono state sollevate, nulla è cambiato e ora vediamo morti in quei bambini in tutto il paese.

Sono sicuro che le persone incluse in questa e-mail sarebbero felici di supportare le mie preoccupazioni e fornire dati scientifici e prove credibili se richiesto.

Non vedo l'ora di sentirti e spero che tu faccia ciò che è giusto, per favore Signore, ti impegnerai con noi per fermare questa follia prima che l'umanità sia rovinata.

Ho inserito in CC un gran numero di persone molto rispettate in questa e-mail, persone che conoscerai, persone rispettate e ben qualificate, persone che si sentono tutte allo stesso modo di me per vedere se possiamo salvare vite collettivamente invece di distruggere loro e ignorando che ciò accada.

Di seguito trovi un'intervista che ho fatto di recente in cui ho sollevato le mie preoccupazioni e considera questa mia prova per te.

Australia: sull'orlo del fascismo totale.

Ti scrivo nella speranza che tu sia una forza per il bene e temo che ora conduca molti funerali per le persone che vengono uccise illegalmente signore ed è per questo che parlo apertamente - e sono raggiunto quotidianamente da migliaia di persone che sentono l'esatto stessa strada.

Potete aiutarci a salvare vite per favore? La vita dei bambini.

Grazie Signore.

John O'Looney.

 

 

Una falsa "pandemia di Covid" orchestrata

è stata usata per distruggere la salute,

la libertà civile e il rapporto medico/paziente.

Paulcraigroberts.org-Paul Craig Roberts-(1 novembre 2021)- ci dice:

Cari Lettori, concedete un momento di riflessione allo straordinario programma di vaccinazione coercitiva contro il Covid. Cosa spiega l'enfasi, anche l'uso di metodi tirannici nelle società libere, per forzare la vaccinazione sulle popolazioni quando anche Big Pharma e l'establishment medico corrotto rivendicano solo una protezione a breve termine e in forte calo dal vaccino? Secondo l'establishment medico stesso, il doppio vaccino non è più una protezione. I colpi di richiamo sono necessari ogni sei mesi per il resto della tua vita.

Ciò è particolarmente sconcertante se consideriamo i fatti noti che

(1) La mortalità di Covid è molto bassa. Uccide principalmente quelli con comorbilità e coloro che non sono trattati o sono trattati in modo errato.

(2) Il vaccino riduce la nostra immunità naturale.

(3) Il vaccino provoca un gran numero di reazioni avverse, inclusi decessi e disabilità permanenti.

 Il CDC e l'OMS ammettono che il sistema di segnalazione delle reazioni avverse sottostima ampiamente i decessi e le reazioni avverse dovute al vaccino. Nessun vaccino o medicinale mai prima d'ora nella storia è stato tenuto in uso che abbia prodotto anche una piccola frazione dei decessi e dei feriti segnalati.

(4) Il vaccino provoca varianti immuni al vaccino e al sistema immunitario indebolito del vaccinato. Sono necessari nuovi vaccini per affrontare le nuove varianti, producendo ancora più varianti nuove.

(5) L'establishment medico ha bloccato nella misura delle sue capacità il trattamento di Covid con due farmaci noti, sicuri, efficaci e poco costosi: Ivermectin e HCQ. I medici che hanno salvato vite con questi medicinali sono stati licenziati per averli usati.

 (6) Illustri e rinomati esperti scientifici e medici, compresi i premi Nobel, sono stati censurati e declassati per aver messo in guardia sul vaccino pericoloso e aver invece sostenuto un trattamento efficace.

(7) I media dicono con una voce bugiarda che la vaccinazione è la nostra unica speranza.

 (8) Le prove provenienti da un certo numero di paesi (l'ho segnalato) dimostrano che i casi e i decessi di Covid aumentano con la vaccinazione e che la maggior parte dei casi e dei decessi per la maggior parte dei gruppi di età sono i vaccinati.

 (9) La scienza è chiara sul fatto che i vaccinati diffondono il virus con la stessa facilità, o più, dei non vaccinati.

Con questi fatti scientifici noti e accertati, qual è la giustificazione per la vaccinazione di massa? Perché l'enfasi sulla vaccinazione dei bambini quando è noto che la proteina spike attacca ovaie e testicoli a meno che il piano non sia quello di ridurre la fertilità? Perché le teste parlanti ignoranti in TV che riescono a malapena a scrivere il proprio nome possono sentirsi al sicuro nell'attaccare famosi scienziati che ci stanno dicendo la verità?

 

Ci sono certamente molte valide ragioni per concludere che la "pandemia di Covid" è una trama orchestrata.

Quali sono gli elementi evidenti della trama?

(1) Profitti per sempre per Big Pharma, i destinatari delle scuole di medicina delle sovvenzioni Big Pharma, i profitti dei brevetti condivisi con il personale NIH e NIH, contributi alla campagna per senatori, rappresentanti e candidati presidenziali.

(2) L'uso della paura per rimuovere le protezioni della libertà civile ed estendere il controllo sulle persone. Questi due elementi sono evidenti.

Il terzo elemento della trama è quasi altrettanto ovvio, ma molto più difficile da credere per molte persone: la riduzione della popolazione.

Prima di schernire, chiediti:

(1) perché vaccinare i bambini, che essenzialmente non sono affetti da Covid, con un vaccino noto per attaccare il sistema riproduttivo e causare aborti.

 (2) Perché vaccinare qualcuno quando ci sono cure conosciute, sicure e poco costose?

(3) Perché attaccare queste cure come pericolose e sforzarsi di impedirne l'uso? Come può l'establishment medico rivendicare sicurezza e cautela per aver bloccato Ivermectin e HCQ quando ha rilasciato un pericoloso vaccino sperimentale sulla popolazione mondiale?

(4) Perché sopprimere gli avvertimenti di rinomati esperti? Se il vaccino fosse l'unica soluzione o addirittura una soluzione, potrebbe sostenere un dibattito pubblico.

 

Considera che il World Economic Forum ha avuto mezzo secolo per indottrinare e fare il lavaggio del cervello alle imprese e ad altri leader. Fondato il 24 gennaio 1971, il meeting annuale di Davos è diventato un evento prestigioso. I leader competono per gli inviti poiché la presenza è un segno di prestigio. Il World Economic Forum è finanziato da 1.000 società globali multimiliardarie i cui leader sono stati venduti sul "Grande Reset" che comprendeva la riduzione della popolazione e la cessazione della sovranità nazionale e dell'autonomia umana. Il “Grande Reset” è una ricetta per la tirannia.

La spinta orchestrata per la vaccinazione universale è così estrema che i paesi precedentemente considerati parte del "mondo libero" sono ora stati totalitari, come l'Australia, la Nuova Zelanda, il Canada, l'Italia. Lo sforzo di estendere la tirannia in Francia e Germania incontra una forte resistenza pubblica. In America la resistenza principale viene da infermieri e altro personale medico che ha assistito all'impatto devastante del vaccino su coloro che sono stati iniettati.

Ogni persona deve considerare l'implicazione di mettere a tacere gli esperti indipendenti che conoscono la verità mentre le teste parlanti ignoranti dettano la narrativa ufficiale.

Quando la verità viene assassinata, lo è anche tutta la libertà, tutta la moralità, tutta la giustizia. Hai intenzione di sederti lì e lasciare che accada?

Il "Covid Test" della PCR è stato utilizzato per creare l'apparenza di una pandemia.

Il premio Nobel Kary B. Mullis è stato l'inventore della tecnica della reazione a catena della polimerasi, che viene analizzata in questo articolo.

Il dottor Kary B. Mullis, scomparso il 7 agosto 2019 all'età di 74 anni, ha affermato con enfasi che nessuna infezione o malattia può essere diagnosticata con precisione con la PCR-RT. 

“La PCR è un processo. Non ti dice che sei malato. … La misurazione non è accurata”.

Mullis ha descritto la PCR-RT come una "tecnica" piuttosto che "un test". 

(globalresearch.ca/nucleic-acid-testing-technologies-use-polymerase-chain-reaction-pcr-detection-sars-cov-2/5739959).

7.200 medici e scienziati medici in tutto il mondo hanno firmato la "Dichiarazione di Roma" per allertare i cittadini sulle conseguenze mortali del comportamento senza precedenti dei responsabili politici e delle autorità mediche di Covid-19.

(globalresearch.ca/thousands-physicians-medical-scientists-sign-rome-declaration-protest-launch-new-information-platform/5757188).

57 migliori scienziati e medici pubblicano uno studio scioccante sui vaccini COVID e chiedono l'interruzione immediata di tutte le vaccinazioni.

(globalresearch.ca/57-top-scientists-doctors-release-shocking-study-covid-vaccines-demand-immediate-stop-all-vaccinations/5746848).

 

 

 

 

Lettera ai non vaccinati.

Globalresearch.ca- Dott.ssa Angela Durante- Prof Denis Rancourt ed altri-(30 ottobre 2021)- ci dice:

Associazione per le libertà civili dell'Ontario 7 agosto 2021.

Tema: Stato di polizia e diritti civili , Scienza e medicina.

 Il ricercatore dell'OCLA Dr. Denis Rancourt e diversi colleghi accademici canadesi hanno scritto una lettera aperta per sostenere coloro che hanno deciso di non accettare il vaccino COVID-19.

Il gruppo sottolinea la natura volontaria di questo trattamento medico, nonché la necessità di un consenso informato e di una valutazione individuale del rischio-beneficio. Rifiutano la pressione esercitata dai funzionari della sanità pubblica, dalle notizie e dai social media e dai concittadini.

Il controllo sulla nostra integrità fisica potrebbe essere l'ultima frontiera della lotta per proteggere le libertà civili. Leggi la lettera qui sotto .

Lettera aperta ai non vaccinati.

Non sei solo! Al 28 luglio 2021, il 29% dei canadesi non ha ricevuto un vaccino COVID-19 e un ulteriore 14% ha ricevuto un'iniezione. Negli Stati Uniti e nell'Unione Europea, meno della metà della popolazione è completamente vaccinata, e anche in Israele, il “laboratorio mondiale” secondo Pfizer, un terzo delle persone rimane completamente non vaccinato. I politici e i media hanno adottato una visione uniforme, capro espiatorio dei non vaccinati per i problemi che sono seguiti dopo diciotto mesi di allarmismo e blocchi. È tempo di mettere le cose in chiaro.

È del tutto ragionevole e legittimo dire "no" a vaccini non sufficientemente testati per i quali non esiste una scienza affidabile. Hai il diritto di far valere la tutela del tuo corpo e di rifiutare i trattamenti medici se lo ritieni opportuno. Hai ragione a dire "no" a una violazione della tua dignità, della tua integrità e della tua autonomia corporea. È il tuo corpo e hai il diritto di scegliere. Hai ragione a combattere per i tuoi figli contro la loro vaccinazione di massa a scuola.

Hai ragione a chiederti se il consenso libero e informato sia possibile nelle circostanze attuali. Gli effetti a lungo termine sono sconosciuti. Gli effetti transgenerazionali sono sconosciuti. La deregolamentazione dell'immunità naturale indotta dal vaccino è sconosciuta. Il danno potenziale è sconosciuto poiché la segnalazione degli eventi avversi è ritardata, incompleta e incoerente tra le giurisdizioni.

Sei preso di mira dai media tradizionali, dalle campagne di ingegneria sociale del governo, dalle regole e dalle politiche ingiuste, dai datori di lavoro che collaborano e dalla folla dei social media.

Ti viene detto che ora sei tu il problema e che il mondo non può tornare alla normalità se non ti fai vaccinare.

Sei stato brutalmente capro espiatorio dalla propaganda e sotto pressione dagli altri intorno a te. Ricordare; non c'è niente di sbagliato in te.

Sei accusato in modo impreciso di essere una fabbrica di nuove varianti di SARS-CoV-2, quando in realtà, secondo importanti scienziati, il tuo sistema immunitario naturale genera immunità a più componenti del virus. Ciò promuoverà la tua protezione contro una vasta gamma di varianti virali e abrogherà ulteriormente la diffusione a chiunque altro.

Sei giustificato nel richiedere studi indipendenti peer-reviewed, non finanziati da multinazionali farmaceutiche.

Tutti gli studi peer-reviewed sulla sicurezza a breve termine e l'efficacia a breve termine sono stati finanziati, organizzati, coordinati e supportati da queste società a scopo di lucro; e nessuno dei dati dello studio è stato reso pubblico o disponibile per i ricercatori che non lavorano per queste aziende.

Hai ragione a mettere in dubbio i risultati preliminari della sperimentazione del vaccino . Gli alti valori dichiarati di efficacia relativa si basano su un piccolo numero di "infezioni" debolmente determinate.

Inoltre, gli studi non erano ciechi, in cui le persone che facevano le iniezioni sapevano o potevano dedurre se stavano iniettando il vaccino sperimentale o il placebo. Questa non è una metodologia scientifica accettabile per le sperimentazioni sui vaccini.

Hai ragione nei tuoi appelli per una diversità di opinioni scientifiche. Come in natura, abbiamo bisogno di una poli-cultura dell'informazione e delle sue interpretazioni. E non ce l'abbiamo adesso. La scelta di non prendere il vaccino significa lasciare spazio alla ragione, alla trasparenza e alla responsabilità. Hai ragione a chiedere: 'Cosa viene dopo quando cediamo l'autorità sui nostri stessi corpi?'

Non lasciarti intimidire. Stai mostrando resilienza, integrità e grinta. Vi state riunendo nelle vostre comunità, facendo piani per aiutarsi a vicenda e difendendo la responsabilità scientifica e la libertà di parola, che sono necessarie affinché la società possa prosperare. Siamo tra i tanti che stanno con te.

(Angela Durante, PhD- Denis Rancourt, PhD- Claus Rinner, PhD- Laurent Leduc, PhD- Donald Welsh, PhD-

John Zwaagstra, PhD- Jan Vrbik, PhD- Valentina Capurri, PhD ).

 

 

 

 

Una revisione e un'autopsia

di due studi sull'immunità COVID.

Brownstone.org- MARTIN KULLDORFF -(7-11-2021)- ci dice: 

Quanto è efficace l'immunità dopo il recupero da Covid rispetto alla vaccinazione?

 Uno studio israeliano di Gazit et al. ha scoperto che i vaccinati hanno un rischio di infezione sintomatica 27 volte maggiore rispetto al Covid guarito.

Allo stesso tempo, i vaccinati avevano nove volte più probabilità di essere ricoverati per Covid. Al contrario, uno studio CDC di Bozio et al. sostiene che i guariti dal Covid hanno cinque volte più probabilità di essere ricoverati per Covid rispetto ai vaccinati.

Entrambi gli studi non possono essere corretti.

Ho lavorato sull'epidemiologia dei vaccini da quando sono entrato alla facoltà di Harvard quasi due decenni fa come biostatistico. Non ho mai visto una discrepanza così ampia tra gli studi che dovrebbero rispondere alla stessa domanda. In questo articolo, analizzo attentamente entrambi gli studi, descrivo come differiscono le analisi e spiego perché lo studio israeliano è più affidabile.

Lo studio israeliano.

Nello studio israeliano, i ricercatori hanno monitorato 673.676 persone vaccinate che sapevano non avere avuto Covid e 62.833 individui guariti da Covid non vaccinati. Un semplice confronto dei tassi di Covid successivi in ​​questi due gruppi sarebbe fuorviante. I vaccinati sono probabilmente più anziani e, quindi, più inclini ad avere malattie sintomatiche, dando al gruppo guarito dal Covid un ingiusto vantaggio. Allo stesso tempo, il tipico paziente vaccinato ha ricevuto il vaccino molto tempo dopo che il tipico paziente guarito da Covid si è ammalato. La maggior parte dei pazienti guariti dal Covid ha contratto l'infezione prima ancora che il vaccino fosse disponibile. Poiché l'immunità diminuisce nel tempo, questo fatto darebbe un vantaggio ingiusto al gruppo vaccinato.

Per fare un confronto equo e imparziale, i ricercatori devono abbinare i pazienti dei due gruppi per età e tempo dalla vaccinazione/malattia. Questo è esattamente ciò che hanno fatto gli autori dello studio, abbinando anche per genere e posizione geografica. 

Per l'analisi primaria, gli autori dello studio hanno identificato una coorte con 16.215 individui che si erano ripresi da Covid e 16.215 individui abbinati che erano stati vaccinati. Gli autori hanno seguito queste coorti nel tempo per determinare quanti avevano una successiva diagnosi sintomatica di malattia da Covid.

Alla fine, 191 pazienti nel gruppo vaccinato e 8 nel gruppo guarito dal Covid hanno contratto la malattia da Covid sintomatica. Questi numeri significano che i vaccinati avevano 191/8=23 volte più probabilità di avere una successiva malattia sintomatica rispetto al Covid guarito. Dopo aver aggiustato l'analisi statistica per le comorbilità in un'analisi di regressione logistica, gli autori hanno misurato un rischio relativo di 27 con un intervallo di confidenza del 95% tra 13 e 57 volte più probabile per i vaccinati.

Lo studio ha preso in esame anche i ricoveri per Covid; otto erano nel gruppo vaccinato, e uno tra i Covid guariti. Questi numeri implicano un rischio relativo di 8 (IC 95%: 1-65). Non ci sono stati decessi in nessuno dei due gruppi, il che dimostra che sia il vaccino che l'immunità naturale forniscono un'eccellente protezione contro la mortalità.

Questo è uno studio di coorte epidemiologico semplice e ben condotto, facile da capire e interpretare. Gli autori hanno affrontato la principale fonte di bias attraverso il matching. Un potenziale pregiudizio che non hanno affrontato (come è difficile da fare) è che le persone con precedente Covid potrebbero avere maggiori probabilità di essere esposte in passato attraverso il lavoro o altre attività. Poiché era più probabile che fossero esposti in passato, potrebbero anche essere stati più esposti durante il periodo di follow-up. Ciò porterebbe a sottovalutare i rischi relativi a favore della vaccinazione. Potrebbe anche esserci un'errata classificazione se alcuni dei vaccinati avessero inconsapevolmente il Covid. Ciò porterebbe anche a una sottovalutazione.

Lo studio CDC.

Lo studio CDC non ha creato una coorte di persone da seguire nel tempo. Invece, hanno identificato le persone ricoverate in ospedale con sintomi simili a Covid, e poi hanno valutato quante di loro sono risultate positive rispetto a quelle negative per Covid. Tra i vaccinati, il 5% è risultato positivo, mentre era il 9% tra i guariti dal Covid. Cosa significa questo?

Sebbene gli autori non ne facciano menzione, adottano un design caso-controllo de facto . Sebbene non sia forte come uno studio di coorte, questo è un disegno epidemiologico ben consolidato. Il primo studio a dimostrare che il fumo aumenta il rischio di cancro ai polmoni ha utilizzato un disegno caso-controllo. Hanno confrontato i pazienti ospedalizzati con cancro ai polmoni e hanno trovato più fumatori in quel gruppo rispetto ai pazienti non oncologici, che fungevano da controlli. Si noti che se avessero ristretto il gruppo di controllo alle persone con (diciamo) attacchi di cuore, avrebbero risposto a una domanda diversa: se il fumo sia un fattore di rischio maggiore per il cancro ai polmoni rispetto a quello per gli attacchi di cuore. Poiché il fumo è un fattore di rischio per entrambe le malattie, una tale stima del rischio sarebbe diversa da quella trovata. 

Nello studio CDC sull'immunità Covid, i casi sono quei pazienti ricoverati per malattia Covid, che presentano sia sintomi simili a Covid che un test positivo. Questo è appropriato. I controlli dovrebbero costituire un campione rappresentativo della popolazione da cui provengono i pazienti Covid. Sfortunatamente, non è così poiché le persone Covid-negative con sintomi simili a Covid, come la polmonite, tendono ad essere più anziane e più fragili con comorbidità. Hanno anche maggiori probabilità di essere vaccinati.

Supponiamo di voler sapere se il lancio del vaccino ha raggiunto con successo non solo le persone anziane ma anche fragili con comorbilità. In tal caso, potremmo condurre uno studio di coorte aggiustato per età per determinare se i vaccinati avevano maggiori probabilità di essere ricoverati in ospedale per problemi respiratori non Covid come la polmonite. Sarebbe uno studio interessante da fare.

Il problema è che lo studio del CDC non risponde né alla domanda diretta se la vaccinazione o il recupero da Covid siano migliori nel ridurre il rischio di una successiva malattia da Covid, né se il lancio del vaccino abbia raggiunto con successo la fragilità. Invece, chiede quale di questi due ha la dimensione dell'effetto maggiore. Risponde se la vaccinazione o il recupero da Covid è più legato al ricovero Covid o se è più legato ad altri ricoveri di tipo respiratorio.

Diamo un'occhiata ai numeri. Dei 413 casi (ovvero pazienti Covid positivi), 324 sono stati vaccinati, mentre 89 sono stati guariti dal Covid. Ciò non significa che i vaccinati siano a rischio più elevato poiché potrebbero essercene di più. Per contestualizzare questi numeri, dobbiamo sapere quanti nella popolazione di fondo sono stati vaccinati contro Covid guariti. Lo studio non fornisce né utilizza tali numeri, sebbene siano disponibili almeno da alcuni dei partner di dati, inclusi HealthPartners e Kaiser Permanente. Invece, usano pazienti Covid-negativi con sintomi simili a Covid come gruppo di controllo, di cui 6.004 vaccinati e 931 Covid guariti. Con questi numeri alla mano, possiamo calcolare un odds ratio non aggiustato di 1,77 (non riportato nel documento). Dopo gli aggiustamenti della covariata, l'odds ratio diventa 5,49 (IC 95%: 2,75-10,99).

Ignorando le covariate per il momento, esamineremo i numeri non aggiustati in modo più dettagliato a scopo illustrativo. Il documento non riporta quante persone vaccinate e guarite dal Covid ci siano nella popolazione a rischio di ricovero con sintomi simil-Covid. Se ci fossero 931.000 Covid guariti e 6.004.000 vaccinati (87%), allora le proporzioni sono le stesse dei controlli, e i risultati sono validi. Se, invece, ci fossero (diciamo) 931.000 Covid guariti e 3.003.000 vaccinati (76%), allora l'odds ratio sarebbe 0,89 invece di 1,77. Non c'è modo di conoscere la verità senza quei numeri di popolazione di base a meno che non si sia disposti a presumere che coloro che sono ricoverati in ospedale per sintomi simili a Covid senza avere il Covid siano rappresentativi della popolazione di fondo, cosa che è improbabile che siano.

Con una popolazione di fondo per definire una coorte, è ancora necessario adeguarsi all'età e ad altre covariate come nello studio israeliano. Alcuni potrebbero obiettare che i pazienti ricoverati Covid negativi con sintomi simil-Covid sono un gruppo di controllo adatto perché forniscono un campione più rappresentativo della popolazione a rischio di ricovero Covid. Ciò può essere parzialmente vero rispetto a un'analisi non corretta, ma l'argomentazione non è corretta in quanto non affronta la questione chiave della domanda medica pertinente posta. Esiste sia una relazione tra l'essere vaccinati/guariti e il ricovero Covid sia una relazione tra l'essere vaccinati/guariti e il ricovero non Covid. Piuttosto che valutare il primo, di grande interesse per la politica sanitaria, lo studio CDC valuta il contrasto tra i due.

Lo studio CDC si adatta a covariate come l'età, ma la procedura non risolve questo problema statistico fondamentale e potrebbe persino esacerbarlo. Le persone fragili hanno maggiori probabilità di essere vaccinate, mentre le persone attive hanno maggiori probabilità di essere guarite dal Covid e nessuna di queste è adeguatamente adattata. Con l'analisi del contrasto, inoltre, c'è più confondimento che va corretto per: sia il confondimento relativo alle esposizioni e ricoveri Covid sia il confondimento relativo alle esposizioni e ricoveri non Covid. Ciò aumenta la possibilità di risultati distorti.

Sebbene non sia il problema principale, c'è un altro fatto curioso sulla carta. Gli aggiustamenti delle covariate in genere cambiano in qualche modo le stime puntuali, ma è insolito vedere un cambiamento così grande come quello da 1,77 a 5,49 osservato nello studio CDC. Come si spiega questo? Deve essere perché alcune covariate sono molto diverse tra i casi e i controlli. Ce ne sono almeno due. Mentre il 78% dei vaccinati ha più di 65 anni, il 55% dei guariti Covid ha meno di 65 anni. Ancor più preoccupante è il fatto che il 96% dei vaccinati sia stato ricoverato nei mesi estivi da giugno ad agosto, mentre il 69% dei I guariti dal Covid sono stati ricoverati nei mesi invernali e primaverili da gennaio a maggio. Tali covariate sbilanciate sono solitamente regolate al meglio per l'utilizzo della corrispondenza come nello studio israeliano.

Gli epidemiologi in genere si affidano a studi caso-controllo quando i dati non sono disponibili per un'intera coorte. Ad esempio, nell'epidemiologia nutrizionale, i ricercatori spesso confrontano le abitudini alimentari dei pazienti con una malattia di interesse rispetto a un campione di controlli sani rappresentativi. Seguire le abitudini alimentari di una coorte per lunghi periodi è troppo ingombrante e costoso, quindi uno studio caso-controllo basato su un questionario è più efficiente. Per questo studio sull'immunità, non esiste una logica per uno studio caso-controllo poiché i dati di coorte sono disponibili da più partner di dati CDC. È sorprendente che il CDC abbia scelto questo disegno caso-controllo piuttosto che il disegno di coorte meno distorto selezionato dagli autori israeliani. Tale analisi risponderebbe alla domanda di interesse e potrebbe aver dato un risultato diverso più in linea con lo studio israeliano.

I guariti dal Covid vanno vaccinati?

Lo studio israeliano ha anche confrontato il Covid recuperato con e senza il vaccino. Entrambi i gruppi avevano un rischio Covid molto basso, ma i vaccinati avevano un rischio inferiore del 35% per la malattia sintomatica (IC 95%: 65% inferiore a 25% maggiore), il che potrebbe essere indicativo che esiste anche un rischio inferiore per i ricoveri. Sebbene non statisticamente significativi, i vaccini possono fornire una protezione aggiuntiva rispetto alla già forte protezione dall'immunità naturale. Se confermato da altri studi, si tratta poi di benefici e rischi, tenendo conto anche delle reazioni avverse al vaccino. Per una persona ad alto rischio, una riduzione del 35% è un beneficio significativo, anche se molto inferiore all'efficacia del vaccino per chi non ha avuto il Covid. Per una persona a basso rischio, che comprende la maggior parte delle persone con immunità naturale, una riduzione del rischio del 35% è più marginale in termini di rischio assoluto.

Per illustrare questo concetto, un intruglio quotidiano che riducesse il rischio di cancro del 35% sarebbe un farmaco miracoloso di enorme importanza che tutti dovrebbero assumere anche se avesse un sapore terribile. D'altra parte, un ingombrante dispositivo per camminare che riducesse del 35% il rischio di essere uccisi da un fulmine non sarebbe attraente. Il rischio è già minuscolo senza il dispositivo. Questo esempio illustra l'importanza di considerare non solo i rischi relativi, ma anche i rischi assoluti e attribuibili.

Conclusioni.

Per quanto riguarda il Covid recuperato, ci sono due questioni fondamentali per la salute pubblica.

1. Il Covid guarito trarrebbe beneficio anche dalla vaccinazione?

 2. Dovrebbero esserci passaporti e mandati per i vaccini che richiedono che siano vaccinati per lavorare e partecipare alla società?

Lo studio CDC non ha affrontato la prima domanda, mentre lo studio israeliano ha mostrato un beneficio piccolo ma non statisticamente significativo nel ridurre la malattia sintomatica da Covid. Si spera che studi futuri facciano più luce su questo problema.

Sulla base delle solide prove dello studio israeliano, i guariti da Covid hanno un'immunità più forte e più duratura contro la malattia di Covid rispetto ai vaccinati. Pertanto, non vi è alcun motivo per impedire loro di svolgere attività consentite ai vaccinati.

 In effetti, è discriminatorio.

Molti dei Covid recuperati sono stati esposti al virus come lavoratori essenziali durante l'apice della pandemia prima che fossero disponibili i vaccini. Mantenevano a galla il resto della società, trasformando il cibo, consegnando merci, scaricando navi, raccogliendo immondizia, sorvegliando le strade, mantenendo la rete elettrica, spegnendo incendi e prendendosi cura di anziani e malati, solo per citarne alcuni.

Ora vengono licenziati ed esclusi nonostante abbiano un'immunità più forte rispetto agli amministratori del lavoro da casa vaccinati che li licenziano.

(Martin Kulldorff).

 

 

 

 

I vaccinati hanno un rischio di infezione sintomatica

 27 volte superiore rispetto all'immunità naturale del Covid recuperata.

Paulcraigroberts.org-Paul Craig Roberts-(7 novembre 2021)- ci dice:

 

Molti dei Covid recuperati sono stati esposti al virus come lavoratori essenziali durante l'apice della pandemia prima che fossero disponibili i vaccini. Hanno tenuto a galla il resto della società, trasformando cibo, consegnando merci, scaricando navi, raccogliendo spazzatura, sorvegliando le strade, mantenendo la rete elettrica, spegnendo incendi e prendendosi cura di vecchi e malati, solo per citarne alcuni.

Ora vengono licenziati ed esclusi nonostante abbiano un'immunità più forte rispetto agli amministratori del lavoro da casa vaccinati che li licenziano.

(brownstone.org/articles/a-review-and-autopsy-of-two-covid-immunity-studies/).

 

 

 

 

Il mandato sulle imprese(USA) intensifica

 la crisi.

Brownstone.org- JEFFREY A. TUCKER- (  6 NOVEMBRE 2021 )-ci dice: 

 

È difficile immaginare che la fiducia del pubblico in tutto possa diminuire ulteriormente, ma sicuramente lo farà.

La scorsa settimana è stata emblematica. Martedì abbiamo visto il partito di Biden affrontare una disfatta elettorale dovuta principalmente alla politica pandemica - anche le controversie sull'istruzione in Virginia fanno risalire alla chiusura disastrosa delle scuole - seguita due giorni dopo da un'intensificazione di quelle stesse politiche con un mandato di vaccino su aziende con 100 o più dipendenti . Ciò è stato seguito da un annuncio di Pfizer il giorno successivo che hanno una nuova pillola terapeutica efficace all'89%, nel qual caso, perché il mandato del vaccino?

È più che sufficiente per far girare la testa. Ma poi è peggiorato: lo stesso giorno, il capo del CDC ha affermato su Twitter che le maschere riducono "le tue possibilità di infezione da Covid-19 dell'80%", un'affermazione senza uno straccio di prova nella letteratura scientifica. A questo punto, sembra che diranno qualsiasi cosa, sapendo benissimo che i fact check lasceranno in pace qualsiasi alto funzionario del governo federale.

Concentriamoci sul mandato per le imprese USA.

La 5th Circuit Court of Appeals ha fortunatamente  emesso una sospensione  sull'intero ordine in attesa di una revisione più attenta, citando gravi problemi costituzionali con l'ordine OSHA. L'amministrazione Biden è stata invitata a rispondere entro domani sera al momento della stesura di questo documento. L'editto stesso si basa fondamentalmente sull'affermazione che "l'immunità acquisita attraverso l'infezione sembra essere meno protettiva della vaccinazione", che non è dimostrata e probabilmente falsa.

Viene imposto in mezzo a prove tutt'intorno a noi che il precedente mandato del settore pubblico e degli appaltatori ha portato a assenze per malattia, dimissioni e annunci di congedo non retribuito che colpiscono settori industriali e città in tutto il paese, dalle compagnie aeree ai vigili del fuoco, agli ospedali e al mondo accademico . Nella testimonianza al Senato, Anthony Fauci ha citato il fantastico successo dei mandati alla United Airlines senza menzionare le centinaia di licenziamenti e la rivolta del pilota e del personale in ogni altra compagnia aerea.

Si suppone che questo pasticcio sia sufficiente per prevenire ulteriori mandati, ma no: ora tutte le aziende con 100 dipendenti devono forzare i vaccini ai propri dipendenti, oppure pagare multe di $ 13.600 per violazione.

Più precisamente, il mandato è di mascheramento e controllo, con esenzione consentita per i vaccinati. Quel piccolo trucco è progettato per sopravvivere alle raffiche di inevitabili sfide in tribunale. Sì, crea apertamente un sistema di caste segregato basato sulla propria volontà di sottoporsi a un'iniezione tramite un mandato del governo.

Le regole entreranno in vigore il 4 gennaio 2022, il che significa che le aziende di tutto il paese trascorreranno i prossimi due mesi cercando di capire cosa fare. Lo stesso vale per i lavoratori, molti milioni dei quali non credono di aver bisogno, e quindi non vogliono questo vaccino che non ferma l'infezione, né la trasmissione ed è anche associato a effetti avversi insolitamente elevati per i quali i produttori di vaccini non hanno alcuna responsabilità.

Sepolta nel testo gigantesco c'è una richiesta di commento pubblico sull'estensione a tutte le aziende di qualsiasi dimensione. Quindi non c'è una vera via di fuga a lungo termine.

È davvero difficile immaginare come ciò possa accadere negli Stati Uniti. Ma lo stesso si può dire di quasi tutto ciò che è successo negli ultimi 21 mesi. I cittadini stanno lottando disperatamente per uscire dal giogo di questo dispotismo e sfruttano ogni opportunità disponibile per farlo. I politici che sostengono queste politiche vengono spazzati via dall'incarico. Eppure continuano. Sembra che lo stato sadico stia rapidamente diventando masochista.

Undici governatori dello stato rosso (repubblicano) hanno già intentato azioni legali in tutto il paese. Ma questi richiedono tempo. E i giudici sono incredibilmente inaffidabili. Alcuni rifiuteranno il mandato e altri lo abbracceranno. Poi ci sono gli appelli e anche quelli richiedono tempo. Poi ci sarà la questione del passaggio tra le varie decisioni. Imposta una guerra tra gli Stati, una guerra tra giudici, una guerra tra burocrazie a tutti i livelli.

E per cosa? La logica della salute pubblica non ha senso. Charles Blow, un editorialista molto ingenuo del New York Times che accidentalmente dice cose che non dovrebbe, ha twittato una domanda ovvia. “Sono sconcertato da come questi stati del sud abbiano tassi così bassi di Covid quando molti dei loro governatori non hanno seguito le indicazioni del CDC. Qualcuno, per favore, me lo spieghi".

Ha ricevuto un earful nelle risposte. Ma ovviamente non può cambiare idea: lavora per il New York Times , e sappiamo tutti a che punto sono. Anzi, è peggio di quello che dice. Gli stati in cui la vaccinazione è più alta, ad esempio il Vermont , sono alcuni dei luoghi in cui le infezioni sono peggiori. 

Ovviamente la risposta inevitabile qui è: prendi un booster. E fai più iniezioni a persone sempre più giovani, anche se sono a rischio quasi zero di esiti gravi. E anche se sappiamo per certo ( 106 studi seri ormai ) che l'immunità naturale - forse la metà o più degli americani ce l'hanno già - è 27 volte più robusta dell'immunità vaccinale. La scienza è assolutamente chiara su questo.

Ma ovviamente non si tratta davvero di scienza. Si tratta di egemonia politica. Una volta che l'amministrazione Biden ha deciso la scorsa estate che stato per stato potevano prevedere i tassi di vaccinazione in base all'affiliazione del partito, l'atto è stato fatto. Hanno deciso di usare il colpo per prendere di mira i loro nemici politici, irritarli e mostrare loro chi comanda. In particolare, Washington, DC, oggi disprezza la Florida e il Texas, che hanno sottratto milioni di residenti agli stati di lockdown. Il risentimento per questo e il riallineamento che questo creerà in futuro è palpabile.

Le aziende non possono aspettare che i tribunali risolvano questo pasticcio. Devono agire ora. E così i dipartimenti delle risorse umane stanno già mettendo insieme piani per imporre i mandati. Questo è vero: tutti quelli che volevano un'iniezione molto tempo fa, l'hanno ottenuta. Ciò lascia solo persone con vari gradi di resistenza, risentimento e rabbia. Molte persone andranno d'accordo. Altri no, e quindi saranno licenziati. Cercheranno un altro impiego in un'azienda con meno di 100 dipendenti per fornire una sospensione temporanea.

E tutto questo sta accadendo in tempi di carenza di manodopera senza precedenti, quando forse 4,3 milioni di persone sono scomparse.

Le aziende non riescono a trovare lavoratori. I proprietari di aziende devono lavorare 18 ore al giorno, anche se devono affrontare costi crescenti di quasi tutto in questo ambiente inflazionistico. Ora viene loro detto che devono diventare gli esecutori dei vaccini, il che non farà che intensificare il loro risentimento.

Ovviamente niente di tutto questo è veramente applicabile. Il Dipartimento del Lavoro non ha neanche lontanamente le risorse, soprattutto perché anche loro stanno licenziando persone per il loro mancato rispetto di questo mandato. La conformità si riduce al livello dell'azienda, mettendo i manager contro i dipendenti e i dipendenti l'uno contro l'altro. Esco qui per dire in pubblico che è vero quello che molti mi dicono in privato: c'è una pandemia di falsi in ogni settore che ha tentato un mandato.

Alcune persone con le vaccinazioni non vedono il grosso problema qui. Prendi il colpo, dicono, poi sarai libero. Altri trovano questa idea oltraggiosa, un'acquiescenza immorale al potere che può solo portare a risultati ancora peggiori. Le aziende, nel frattempo, vogliono solo continuare a fare affari. Ma farlo richiederà che diventino agenti esecutivi per il CDC e le società di vaccini.

Tutto va contro un'intuizione che fa parte da tempo del nostro ethos pubblico: la medicina che assumiamo, le nostre informazioni sulla salute, le scelte che facciamo su cosa fare del nostro corpo, non sono affari di nessuno. In una società libera e civile, gli individui possono mantenere tutto questo privato. Vaccinato o meno, solo l'individuo dovrebbe decidere e la scelta che fa non dovrebbe essere di dominio pubblico.

Il famoso quarterback Aaron Rodgers lo ha spiegato quando si è opposto alla folla che lo ha denunciato per aver rifiutato di farsi vaccinare. In precedenza aveva affermato di essere stato immunizzato, un'eccellente scelta di parole per descrivere la realtà dell'immunità naturale. Dopo aver rifiutato ulteriormente il colpo, la folla è diventata più arrabbiata, chiedendo che venisse immediatamente licenziato.

La controversia di Aaron Rodgers è un microcosmo di un più ampio caos di salute pubblica che ha incoraggiato la stigmatizzazione, la segregazione, lo spionaggio e la brutalità generalizzata che sta dividendo aziende, comunità e amici, diffondendo sfiducia e rabbia senza precedenti nelle nostre vite. È difficile immaginare una condotta più incompetente della sanità pubblica.

(Jeffrey A. Tucker).

 

 

 

 

 

La CNN (USA) schiera i muppet "Sesame Street" per promuovere i vaccini ai bambini.

Rt.com-Redazione-(6 novembre 2021)- ci dice:

 

La CNN (USA) ha suscitato polemiche ed è stata accusata di spingere la "propaganda" dai critici per aver schierato ancora una volta i burattini di "Sesame Street" per promuovere i vaccini Covid-19, questa volta ai bambini.

Sabato, la CNN ha trasmesso "The ABCs of COVID Vaccines: A CNN/Sesame Street Townhall for Families", ospitato dal Dr. Sanjay Gupta ed Erica Hill, in cui numerosi personaggi riconoscibili per bambini come Elmo e Big Bird hanno raccomandato ai bambini di ottenere il loro Covid-19 colpi ora che la Federal Drug Administration (FDA) ha approvato il vaccino Pfizer per i bambini dai 5 agli 11 anni.

Uno dei muppet di nome Rosita dice di aver ricevuto il vaccino perché "aiuterà a mantenere in salute me, i miei amici, i miei vicini, la mia abuela". Con i vaccini, esclamano i muppet, i bambini possono fare cose che non hanno potuto fare durante la pandemia, come avere "date di gioco".

Gupta menziona ai muppet che i bambini di cinque anni possono ricevere il vaccino e più persone vengono colpite, "meglio saremo in grado di fermare la diffusione di Covid e mantenere tutti sani".

Big Bird a un certo punto dice che ha paura degli aghi, e Gupta e Hill consigliano di portare un giocattolo da casa o di cantare per te se hai paura di essere colpito.

La CNN in passato ha ricevuto contraccolpi da parte dei critici per aver reso i muppet collaboratori part-time, e il nuovo municipio sabato non è stato diverso, con gli utenti di Twitter che hanno accusato la rete di promuovere la "propaganda", resa più offensiva dal fatto che prende di mira i bambini.

Il municipio segna la sesta volta che la CNN ha usato i muppet "Sesame Street" per un municipio riguardante il coronavirus.

 

 

 

Le morti in eccesso dovute al "vaccino"

 indicano un'agenda di spopolamento mondiale.

Paulcraigroberts.org- Paul Craig Roberts-(7 novembre 2021)- ci dice:

"Penso che sia molto probabile che la prossima fase comporti la morte [da vaccino" contro il Covid] su una scala che farà impallidire le affermazioni di "morti per covid-19" fino ad oggi".

 Dr. Mike Yeadon, ex vicepresidente di Pfizer e direttore scientifico.

Non ci sono prove che i "vaccini" Covid di Big Pharma siano efficaci e nessuna prova che siano sicuri. In effetti, tutte le prove sono contrarie. I "vaccini" sono stati utilizzati d'urgenza prima di essere testati o approvati sulla base delle falsità secondo cui era in corso una pandemia mortale per la quale non c'erano cure.

Queste bugie furono presto scoperte. Fatta eccezione per le persone con malattie gravi che non sono state curate, il Covid ha avuto un basso tasso di mortalità. I medici scoprirono presto che HCQ e Ivermectin erano sia preventivi che curativi, ma l'establishment medico e i prostituti si unirono a Big Pharma e Fauci nel sopprimere le informazioni. Il gran numero di presunti casi di Covid è stato prodotto dall'uso del test PCR eseguito intenzionalmente ad alti cicli noti per produrre principalmente falsi positivi.

La paura che è stata orchestrata ha preparato persone spaventate e credulone per il "vaccino".

Ora ci sono i risultati del “vaccino”. Questi i fatti noti:

I colpi di vaccino  non proteggono. Così l'avvento delle vaccinazioni di richiamo e il protocollo secondo cui i vaccinati continuano a indossare le mascherine.

Il "vaccino" è associato a un alto tasso di morti e feriti, tassi di gran lunga superiori a quelli associati a vaccini e medicinali il cui uso è stato interrotto.

I vaccinati diffondono il virus più facilmente dei non vaccinati.

La maggior parte dei pazienti Covid ricoverati sono persone vaccinate e persone che soffrono di reazioni avverse al "vaccino".

Il "vaccino" danneggia permanentemente la tua immunità naturale.

Morti e feriti aumentano con il tasso di vaccinazione. Maggiore è la percentuale di una popolazione vaccinata, maggiori sono i decessi in eccesso.

Il Covid attacca gli anziani con comorbilità che non vengono curati; il vaccino attacca i giovani. L'esercito degli Stati Uniti è composto principalmente da giovani, quindi perché i militari sono costretti a essere vaccinati con una sostanza killer? Insieme a morti e feriti militari ci sarà una riduzione della prontezza militare.

(zerohedge.com/covid-19/unvaccinated-troops-now-threatened-losing-all-their-veterans-benefits)

In questo importante articolo — (unz.com/mwhitney/excess-deaths-point-to-depopulation-agenda/#new_comments) — Mike Whitney fornisce la prova che la mortalità aumenta con la vaccinazione. Poiché le autorità lo sanno, l'unica ragione per cui persistono con la vaccinazione di massa illegale è che hanno un programma di spopolamento.

 

 

 

Il regime dell'assassino di massa Biden(Usa) intende costringere TUTTE le aziende e TUTTI i dipendenti a essere iniettati con il pericoloso "vaccino" anche se le segnalazioni di reazioni avverse esplosive al “Death Jab” proliferano.

Paulcraigroberts.org- Paul Craig Roberts-(6 novembre 2021)-ci dice:

Il regime dell'assassino di massa Biden intende costringere TUTTE le aziende e TUTTI i dipendenti a essere iniettati con il pericoloso "vaccino" anche se le segnalazioni di reazioni avverse esplosive al Death Jab proliferano.

Chiaramente, siamo testimoni di una cospirazione del nostro governo per ucciderci e mutilarci.

(theepochtimes.com/mkt_breakingnews/osha-covid-19-vaccine-rule-may-be-expanded-to-small-businesses-labor-department_4085878.html?utm_source=News&utm_medium=email&utm_campaign=breaking-2021- 11-04-2&mktids=b9112475c3b51621601525d6101183d8&est=%2Bg2Ix0jlTnx2k6wc72K8clu62Nhk4w6gtG5wQi81zH2pfioL%2BTegDw%3D%3D)

(theepochtimes.com/mkt_breakingnews/osha-vaccine-mandate-to-hit-large-employers-jan-4-with-hefty-fines-for-noncompliance_4086121.html?utm_source=News&utm_medium=email&utm_campaign=breaking- 2021-11-04-2&mktids=b9112475c3b51621601525d6101183d8&est=qDKXI1BREo9pM7KEkwGy7Sel1EuWnvc177).

 

 

 

 

Rilasciato il mandato del vaccino OSHA in USA;

 84 milioni di lavoratori affrontano la scadenza del 4 gennaio 2022.

Theepochtimes.com- NICK CIOLINO-(5 novembre 2021)- ci dice:

L'amministrazione Biden ha rilasciato la nuova regola dell'Occupational Safety and Health Administration (OSHA)  che richiede che 84 milioni di lavoratori del settore privato vengano vaccinati contro il  COVID-19 .

L'amministrazione ha anche annunciato la sua regola dai Centers for Medicare e Medicaid Services (CMS) che richiede la vaccinazione di 17 milioni di operatori sanitari presso le strutture che ricevono finanziamenti federali.

La Casa Bianca sta anche posticipando al 4 gennaio 2022 la scadenza per la vaccinazione completa dei lavoratori di quei settori, secondo un alto funzionario dell'amministrazione. Tale data si applica anche agli appaltatori federali.

A settembre, l'amministrazione Biden ha dichiarato che avrebbe richiesto ai dipendenti degli appaltatori federali di farsi vaccinare entro l'8 dicembre.

"Volevamo farlo perché lo stiamo davvero allineando per renderlo più semplice, per rendere il più semplice possibile per le aziende implementare questi requisiti e per i lavoratori a conformarsi", ha detto il funzionario quando gli è stato chiesto di posticipare la scadenza.

L'amministrazione Biden ha ricevuto diverse lettere dalle industrie che chiedevano di posticipare la scadenza della vaccinazione fino a dopo le festività natalizie.

La regola OSHA richiede ai datori di lavoro con 100 o più dipendenti di mettere in atto i requisiti del vaccino per tutto il personale, o affrontare multe fino a $ 13.600 per violazione.

L'agenzia può anche multare un ulteriore $ 13.600 al giorno se un datore di lavoro non riduce la violazione. Per una violazione intenzionale o grave, l'OSHA può emettere una multa fino a $ 136.000.

L'agenzia è autorizzata a mettere in atto uno standard temporaneo di emergenza (ETS) quando determina che i lavoratori sono a "grave rischio".

Secondo la norma, i lavoratori non vaccinati sono tenuti a presentare un test COVID negativo settimanale senza spese al proprio datore di lavoro. Anche i lavoratori non vaccinati devono indossare le mascherine durante il lavoro. Gli operatori sanitari non hanno l'opzione di test.

L'ETS richiede ai datori di lavoro di determinare e tenere un registro dello stato di vaccinazione di ciascun dipendente e segnalare all'OSHA tutti i decessi e i ricoveri per COVID-19.

L'OSHA ha anche indicato che la regola potrebbe essere estesa per includere le piccole imprese. Secondo il documento di 490 pagine, l'agenzia sta cercando commenti pubblici "per determinare se ampliare la portata dell'ETS".

La norma entra in vigore immediatamente dopo la pubblicazione, prevista per il 5 novembre, nell'albo  federale .

I funzionari della Casa Bianca affermano che il nuovo ETS rientra nell'autorità dell'OSHA ai sensi della legge e coerente con i suoi requisiti per proteggere i lavoratori dai rischi per la salute e la sicurezza, comprese le malattie infettive.

Dicono che esiste un precedente legale consolidato per l'autorità dell'OSHA per valutare le prove scientifiche esistenti e applicare i dati per sviluppare standard di sicurezza e salute.

L'ETS afferma che previene le leggi statali e locali che vietano o limitano un datore di lavoro dal richiedere la vaccinazione, la copertura del viso o il test.

Tuttavia, diversi governatori repubblicani e procuratori generali dello stato hanno promesso di combattere la nuova regola OSHA in tribunale.

Il governatore del Texas Greg Abbott ha emesso un ordine esecutivo l'11 ottobre che vieta alle aziende del Texas di richiedere vaccini per dipendenti o clienti.

E il governatore della Florida Ron DeSantis ha intentato causa il 28 ottobre contro l'ordine dell'amministrazione Biden che richiede la vaccinazione dei dipendenti degli appaltatori federali.

Ulteriori cause contro l'amministrazione si stanno accumulando in seguito al rilascio della regola OSHA.

I procuratori generali dell'Ohio, del Kentucky e del Tennessee hanno annunciato che avrebbero intrapreso un'azione legale e hanno intentato una  causa   nel tentativo di contestare la norma che riguarda gli appaltatori federali.

Anche il procuratore generale del Missouri Eric Schmitt, il procuratore generale dell'Arizona Mark Brnovich e il governatore del South Dakota Kristi Noem, hanno annunciato la loro intenzione di fare causa o unirsi alle cause.

Il Comitato nazionale repubblicano ha affermato  che avrebbe citato in giudizio l'amministrazione e ha caratterizzato la regola come un "attacco ai lavoratori in prima linea, ai primi soccorritori, alle piccole imprese e ai diritti del popolo americano".

In una  dichiarazione  rilasciata il 4 novembre, Virginia Foxx (RN.C.), la classifica repubblicana del Comitato per l'istruzione e il lavoro della Camera, ha confermato che  i  legislatori del GOP nel pannello "introdurranno immediatamente una risoluzione del Congressional Review Act per annullare l'emergenza dell'OSHA ' regola quando viene ricevuto dal Congresso."

La regola dell'amministrazione per gli operatori sanitari sta anche ricevendo il rifiuto da parte di diversi amministratori delegati ospedalieri che hanno avvertito che avrebbe richiesto la chiusura dei reparti.

Un dirigente in Texas ha  avvertito  che avrebbe chiuso un intero ospedale.

Gli avvocati del governo il 3 novembre hanno esortato un giudice federale a non bloccare i mandati sui vaccini in risposta a una causa di ottobre in cui due dozzine di querelanti, inclusi membri di ciascun ramo militare, sostengono che tutti e tre gli ordini esecutivi sono incostituzionali in parte a causa di un'apparente mancanza di alloggi religiosi.

"Anche se avrei preferito di gran lunga che i requisiti non diventassero necessari, troppe persone rimangono non vaccinate per uscire definitivamente da questa pandemia", ha detto Biden in una nota.

Nonostante il diffuso respingimento, Biden ha inquadrato il problema come una scelta tra vaccinare più persone o prolungare la pandemia di COVID-19.

Tuttavia, numerosi studi, inclusi alcuni pubblicati dai Centers for Disease Control and Prevention, hanno dimostrato che i vaccini non impediscono la trasmissione del virus.

(Nick Ciolino).

 

Qualcosa di veramente strano sta

 accadendo negli ospedali di tutta l'America.

Zerohedge.com- Tyler Durden -Michael Snyder -  (04 NOVEMBRE 2021)-ci dicono:

(TheMostImportantNews.com).

In un anno che è stato già pieno di tanti misteri, ne ho un altro molto strano da condividere con voi.  I pronto soccorso sono stracolmi in tutta l'America, e nessuno sembra spiegare perché questo stia accadendo. In questo momento, il numero di nuovi casi COVID negli Stati Uniti ogni giorno è  meno della metà  di quello che era solo un paio di mesi fa. Questa è davvero una buona notizia e molti credono che questo sia un segno che la pandemia sta svanendo. Speriamo che sia vero. Con meno persone che prendono il virus, penseresti che significherebbe che i nostri pronto soccorso dovrebbero svuotarsi, ma in realtà sta accadendo il contrario.  In tutto il paese, i pronto soccorso sono assolutamente pieni e in molti casi stiamo assistendo a pazienti gravemente malati che vengono curati nei corridoi perché tutte le sale del pronto soccorso sono già piene.

Ti faccio un esempio di cosa sto parlando. Quanto segue proviene da un articolo intitolato  "I pronto soccorso sono sommersi da pazienti gravemente malati, anche se molti non hanno il Covid" ...

All'interno del dipartimento di emergenza dello Sparrow Hospital di Lansing, nel Michigan, i membri del personale stanno lottando per prendersi cura dei pazienti che si presentano molto più malati di quanto non abbiano mai visto.

Tiffani Dusang, la direttrice infermieristica del pronto soccorso, vibra praticamente di ansia repressa, guardando i pazienti distesi su una lunga fila di barelle addossate alle pareti beige dei corridoi dell'ospedale.

 "È difficile da guardare", ha detto in un caldo twang texano.

Ma non c'è niente che lei possa fare. Le 72 stanze del pronto soccorso sono già occupate.

Qualcuno può spiegare perché questo sta accadendo?

Se il numero di casi di COVID iniziasse a salire di nuovo, avrebbe senso che i pronto soccorso traboccassero.

Ma in questo particolare ospedale del Michigan, ci viene detto che alcune delle cose principali che vengono trattate includono  "dolore addominale", "problemi respiratori", "coaguli di sangue" e "condizioni cardiache" ...

Mesi di ritardo nel trattamento hanno esacerbato le condizioni croniche e peggiorato i sintomi. Medici e infermieri affermano che la gravità della malattia varia ampiamente e include dolore addominale, problemi respiratori, coaguli di sangue,  condizioni cardiache  e tentativi di suicidio, tra le altre condizioni.

Quella menzione di "condizioni cardiache" ha immediatamente attirato la mia attenzione, perché l'ho visto così tanto nelle notizie di recente.

Ad esempio, un liceale in Pennsylvania è appena morto per  "un incidente cardiaco improvviso" ...

Il manager di calcio del liceo si è "divertito molto" sabato alla vittoria del campionato della sua squadra. Più tardi quella sera era morto.

Ora, il liceo del compianto studente Blake Barklage è in lutto per la sua prematura scomparsa. Come riporta 6ABC a Philly, la tragedia è avvenuta alla La Salle College High School nella contea di Montgomery, in Pennsylvania.

In una lettera ai genitori, la scuola ha annunciato che l'anziano è morto dopo  un "incidente cardiaco improvviso"  sabato notte.

Altrove nello stesso stato, un ragazzo di 12 anni altrimenti sano  è morto improvvisamente a  causa di un problema con la sua arteria coronaria...

Mentre la famiglia e gli amici sono in lutto, la causa della morte è per un dodicenne preso troppo presto mentre si scaldava per gli allenamenti di basket a scuola.

Come riporta TribLive a Pittsburgh, Jayson Kidd, 12 anni, di Bridgeville, in Pennsylvania, è morto per cause naturali che hanno coinvolto la  sua arteria coronaria , secondo l'ufficio del medico legale della contea di Allegheny.

I problemi cardiaci uccidono continuamente le persone anziane, ma è strano che così tanti giovani sani abbiano avuto questi problemi.

Durante il fine settimana, l'attaccante del Barcellona Sergio Aguero è improvvisamente crollato in campo durante una partita.

In seguito gli fu diagnosticata  "un'aritmia cardiaca" ...

A Sergio “Kun” Aguero, attaccante della squadra di calcio del Barcellona, ​​è stata diagnosticata  un'aritmia cardiaca  dopo un collasso durante la partita di sabato contro l'Alaves.

Il 33enne argentino è stato visitato dallo staff medico dello stadio prima di essere portato in un vicino ospedale dove è ancora in attesa di ulteriori accertamenti.

Solo due giorni dopo, una partita in Norvegia è stata interrotta bruscamente dopo che un giocatore ha avuto un  "arresto cardiaco"  proprio nel bel mezzo di una partita ...

Una partita di calcio nella seconda divisione norvegese è stata interrotta lunedì dopo che il centrocampista islandese Emil Pálsson ha subito  un arresto cardiaco  durante il gioco.

Il 28enne giocatore del Sogndal ha subito l'attacco mentre la partita contro Stjordals-Blink è entrata al 12', ha detto il suo club in una nota.

Ho visto tante storie come questa.

Allora perché così tanti giovani hanno improvvisamente problemi così seri con i loro cuori?

Qualcuno là fuori può spiegarmelo?

 

Giorno dell'Unità Nazionale .

Mattarella: Onu, Nato e Unione europea

sono i pilastri della nostra politica di difesa.

Rainews.it- Redazione-(3 nov. 2021)- ci dice:

 L'Ue deve "cambiare passo" anche sulle politiche comuni estere e di difesa, ha detto il presidente della Repubblica .

"Nazioni unite, Alleanza atlantica ed Unione europea sono i pilastri della nostra politica di sicurezza e difesa e in queste organizzazioni l'Italia svolge da protagonista un ruolo di riferimento". 

Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, consegnando al Quirinale le insegne dell'Ordine Militare d'Italia, in occasione della ricorrenza del Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate.

 "La sconfitta del nazifascismo - ha ricordato - avrebbe consentito di scrivere una grande lezione: evitare di considerare la pace un semplice intervallo utile a preparare la guerra successiva, evitare di passare dalla guerra alla guerra per ottenere di passare invece dalla guerra alla pace autentica.

Ne è derivato in Europa il periodo più lungo mai registrato di pace, di libertà e democrazia, valori che con la coesione sociale e il rispetto tra popoli diversi rappresentano il fondamento dell'Unione europea. La Repubblica italiana è orgogliosa di aver arrecato fin dall'inizio il proprio apporto a questo risultato". Ue cambi passo anche su politiche di difesa "L'Unione europea è chiamata a un cambio di passo deciso sui dossier principali, assumendo piena responsabilità anche nel campo della politica estera e della difesa", ha detto il presidente della Repubblica. Mattarella ha sottolineato che "in un mondo multipolare, caratterizzato da scenari complessi, è necessaria una sempre maggiore cooperazione internazionale. Anche per questo è altresì necessaria una connotazione interforze del nostro strumento militare".

Ormai, ha aggiunto, "dinamiche geopolitiche sempre più insidiose hanno esteso il concetto di sicurezza e di difesa verso nuove dimensioni, evidenziando rischi non convenzionali, come quelli collegati, ad esempio, alla sicurezza cibernetica".

Afghanistan, rischio catastrofe umanitaria.

 Il contributo delle forze armate italiane in Afghanistan "non è stato vano", ma la comunità internazionale deve essere "consapevole dei gravi rischi di catastrofe umanitaria che si profilano", ha detto il capo dello Stato.

"Recentemente, quanto accaduto in Afghanistan ha scosso e rattristato le pubbliche opinioni, non soltanto quella italiana. Il contributo che abbiamo dato alla stabilizzazione di quel Paese così lontano, con sacrifici, non è stato tuttavia vano.

Occorre oggi che la comunità internazionale sia consapevole dei gravi rischi di catastrofe umanitaria che si profilano". 4 novembre, da italiani omaggio a tutte le vittime della guerra "È in questa Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate che il pensiero di tutti gli italiani è rivolto a quanti hanno perso la vita per la Patria, alle vittime di tutte le guerre", ha affermato il capo dello Stato. "Caporetto - ha proseguito - rimane una pagina nefasta segnata dagli errori nei comandi, ma la storia ci racconta di interi reparti, consapevoli che quello sarebbe stato l'ultimo loro giorno di vita, destinati a morire per rallentare l'avanzata del nemico; ci racconta di singoli militari - Ufficiali, Sottufficiali, Soldati semplici - che, un po' ovunque lungo la piana friulana, difendevano le popolazioni locali fino all'estremo sacrificio.

 Ci dice, tutto questo, del valore e dell'orgoglio dei nostri soldati - sui monti, nelle trincee, lungo i fiumi, in Adriatico, nei cieli - valore e orgoglio che continuarono a manifestarsi con l'avvio della controffensiva e la vittoria".

"Ci inchiniamo alla memoria di quei combattenti nel più terribile conflitto europeo, eroi ai quali va il nostro incondizionato riconoscimento". Milite ignoto: dolore unì con speranza nel futuro "La decisione di onorare la salma di un caduto senza nome e, idealmente, così, di tutti coloro che non avevano trovato nemmeno la consolazione di una tomba, pose in luce l'unità del Paese in un momento difficile, unendo in un sentimento di rispetto e di dolore i diversi atteggiamenti che avevano caratterizzato la società italiana di fronte alla guerra", ha detto Mattarella nel suo discorso al Quirinale.

Erano trascorsi tre anni da Vittorio Veneto, e le fratture, le divisioni, le ferite aperte nella popolazione, sempre più consapevole e impaurita dagli immani effetti provocati dal conflitto, non accennavano a rimarginarsi. "Molte famiglie italiane - ha ricordato il Capo dello Stato - si angosciavano, con crescente risentimento, e senza riuscire a darsi una risposta, sui sacrifici sopportati, sui lutti, sui mutilati". "Rispetto e dolore accompagnarono, in tutte le città toccate dal tragitto, il trasferimento della salma del Soldato ignoto.

Un dolore silente e raccolto unì, in quel momento, il Paese, con rinnovata speranza nel futuro. In quella triste bara le famiglie vedevano il proprio figlio, padre, fratello, atteso invano e mai più tornato a casa, spesso senza neanche una tomba, un luogo dove poter piangere".

 

 

 

 

Senza difese con le super-varianti, e il Covid dilaga

 tra gli animali. L'allarme choc di Giorgio Palù (Aifa).

Iltempo.it-Redazione-(04 novembre 2021)- ci dice:  

 

Il presidente dell'Agenzia italiana del Farmaco, Giorgio Palù, fondatore della Società italiana di virologia e già presidente di quella europea, intervistato da Bruno Vespa nel libro "Perché Mussolini rovinò l'Italia (e come Draghi la sta risanando)" in uscita oggi 4 novembre, affronta i temi della pandemia di Covid-19, dall'efficacia del vaccino alle origini del virus.

 

"È ora di dirlo a voce alta: il virus che sta dietro la pandemia del Covid-19 non se ne è andato. Sars-CoV-2 non può essere eradicato, visto che sta crescendo in più di una dozzina di specie animali. Tra gli uomini, l'immunità di gregge, una volta lanciata come l'unica soluzione, è irraggiungibile" ammonisce l'esperto, riconosciuto al livello internazionale.

Il fatto è che "molti Paesi semplicemente non hanno vaccini sufficienti, e anche tra i pochi fortunati che ne hanno in abbondanza, troppa gente sta rifiutando di farsi la puntura. Il risultato? Il mondo non sarà immunizzato prima dell'attacco di varianti più contagiose, più resistenti ai vaccini e perfino in grado di sfuggire ai normali test diagnostici" è l'allarme di Palù nel libro di Vespa in un brano anticipato da La Stampa.

 Sembra finita, ma non è così: "Queste super-varianti potranno riportarci alla prima casella del gioco dell'oca. Potremmo tornare al 2020: punto e a capo. L'esplosione delle varianti ha dimostrato la vulnerabilità del vaccino in alcuni Paesi. Il virus c'è e ha intenzione di restare", le parole del virologo.

La quarta ondata è inevitabile, Pregliasco senza speranza sul Covid.

L'immunità di gregge resta impossibile in un mondo globalizzato, dove un continente come l'Africa non è praticamente vaccinato.

Palù pone l'accento su un aspetto della pandemia poco affrontato dai media, quello del salto di specie e di un temibile "ping pong tra uomo e animali". "Il Coronavirus è il virus più diffuso tra gli animali e sono almeno dieci le specie in cui può insediarsi il Sars-CoV-2.

I danesi hanno sterminato 20 milioni di visoni, ma non è sufficiente. Con il morbillo e la poliomielite, bastava vaccinare il 90 per cento della popolazione per avere l'immunità di gregge nei Paesi colpiti. Oggi, con il Covid e circa 2 miliardi di persone vaccinate e due terzi di mondo che non lo sono, la missione è impossibile" è l'allarme del virologo.

"La storia della virologia ci fa pensare che il Sars-CoV-2 diventerà endemico, come il virus del raffreddore (...)  Dobbiamo cominciare a conviverci" spiega Palù che sul vaccino rivela che nei prossimi anni faremo un'iniezione annuale come per l'influenza: "Moderna, Pfizer e altre multi nazionali stanno lavorando sulle varianti con questo obiettivo".

Poi c'è il nodo dell'origine del virus: "La Cina non ha mai chiarito fino in fondo le cause dell'origine del virus. Personalmente credo che si sia trattato di un incidente di laboratorio a Wuhan. Era già successo in altri laboratori cinesi con virus e batteri altamente contagiosi - è il sospetto di Palù - cosi come negli Stati Uniti e in altri posti".

 

 

 

Supremes sostiene ancora una volta

 il mass-jabbing tossico.

Il supporto per i jab distruttivi obbligatori per la salute viola palesemente il requisito del Codice di Norimberga del consenso volontario su tutto ciò che riguarda la salute.

Il jabbing tossico che non protegge viola anche il principio del giuramento di Ippocrate di non nuocere.

La Corte Suprema degli Stati Uniti si dichiara colpevole, come accusato, per la quarta volta su questa questione cruciale.

 

Ad agosto, il giudice Amy Coney Barrett si è opposto al "diritto costituzionale all'integrità fisica, all'autonomia e alla scelta del trattamento medico nel contesto di un mandato (incostituzionale per influenza/covid jabbing)" - ciò che l'Indiana Univ. (IU) gli studenti hanno chiesto alla corte di vietare.

All'inizio di ottobre, il giudice Sonia Sotomayor ha seguito l'esempio negando una richiesta di emergenza degli insegnanti di New York di rimanere occupati senza problemi con la protezione e la conservazione della loro salute.

La loro richiesta fa seguito a un ordine illegale del sindaco de Blasio di autoinfliggersi danni o di essere licenziato.

Separatamente questo mese, il giudice Stephen Breyer si è schierato contro il diritto degli operatori sanitari del Maine di evitarli, il loro diritto costituzionale annullato dalla sentenza extragiudiziale di Breyer.

Venerdì per la quarta volta, i Supremes si sono schierati con il diavolo su ciò che è imposto dal diritto internazionale e costituzionale.

La Corte ha respinto un ricorso urgente da parte degli operatori sanitari del Maine negli ospedali e nelle case di cura per bloccare le vaccinazioni obbligatorie per motivi religiosi.

I giudici Thomas, Alito e Gorsuch hanno dissentito, quest'ultimo li rappresentava dicendo quanto segue:

"Questo caso presenta un'importante questione costituzionale, un grave errore e un danno irreparabile".

"Laddove molti altri stati hanno adottato esenzioni religiose, il Maine ha tracciato una rotta diversa".

"Lì, gli operatori sanitari che hanno prestato servizio in prima linea in una pandemia (che è inventata, tranne che per il jabbed) negli ultimi 18 mesi vengono ora licenziati e le loro pratiche chiuse".

“Tutto per aver aderito alle loro convinzioni religiose costituzionalmente protette. La loro situazione è degna della nostra attenzione".

Il Maine richiede colpi per la protezione contro varie malattie contagiose non ottenute da ciò che viene iniettato nelle braccia dei residenti dello stato.

Nel 2019, ha vietato le obiezioni ai colpi – che non proteggono – per motivi religiosi, una flagrante violazione del Primo Emendamento che l'Alta Corte ha rifiutato di prendere in considerazione nella sua sentenza di maggioranza.

Le libertà di parola, dei media, accademiche e religiose sono costituzionalmente protette, non secondo la Corte venerdì non affermando più la libertà di religione opponendosi a ciò che è in conflitto con essa.

La sentenza di venerdì su John Does et al v. Janet T. Mills, governatore del Maine et al, ha affermato quanto segue:

“La domanda di provvedimento ingiuntivo presentata a JUSTICE BREYER e da lui deferita alla Corte è respinta”.

JUSTICE BARRETT, con la quale JUSTICE KAVANAUGH si unisce, concorrendo nel diniego dell'istanza di provvedimento ingiuntivo”.

“Quando a questa Corte viene chiesto di concedere un provvedimento straordinario, essa valuta, tra l'altro, se il ricorrente 'può succedere nel merito'. "

Nken v. Titolare, 556 US 418, 434 (2009).”

"Capisco che questo fattore comprenda non solo una valutazione dei meriti sottostanti, ma anche un giudizio discrezionale sul fatto che la Corte debba concedere un riesame nel caso".

“Vedi, ad esempio, Hollingsworth v. Perry, 558 US 183, 190 (2010) (per curiam); cfr. Regola 10 della Corte Suprema. Se lo standard fosse diverso, i richiedenti potrebbero utilizzare il registro di emergenza per costringere la Corte a fornire un'anteprima di merito nei casi che sarebbe improbabile prendere - e farlo con una miccia corta senza il beneficio di un briefing completo e discussione orale”.

"A mio avviso, questa considerazione discrezionale sconsiglia una concessione di un sollievo straordinario in questo caso, che è il primo ad affrontare le questioni presentate".

In precedenza, i Supremes hanno concesso alle chiese e ad altri luoghi di culto esenzioni dai mandati relativi all'influenza/covid.

La sentenza di venerdì è andata diversamente.

La cosa più importante è il diritto di tutti alla propria integrità fisica come previsto dal diritto internazionale, nonché dal 4° e dal 14° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.

A sostegno dei colpi distruttivi per la salute, l'Alta Corte ha rifiutato di riconoscere il diritto di cui sopra nella sua sentenza del venerdì.

Gli operatori sanitari di Refusenik nel Maine hanno un'opzione che i giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti non possono bloccare: il diritto di cercare un nuovo impiego dove i loro diritti costituzionali siano rispettati e protetti.

 

 

 

Ministro della Difesa Austriaco:

”Blackout totale imminente in Europa, rischio reale!”

Conoscenzealconfine.it- Chris Barlati-(7 Novembre 2021)- ci dice:

(TelegramTwitterFacebook)

Il governo austriaco ha previsto la possibilità di un grande blackout elettrico che colpirà l’intera Europa e si sta già attivando con una campagna nazionale per avvertire la sua popolazione di prepararsi all’imminente evento.

Ad annunciare il generale blackout europeo è stato il ministro della Difesa austriaco, Klaudia Tanner, che ha parlato esplicitamente di un “rischio reale” riguardo la possibilità di un grave blackout che lascerebbe per settimane gran parte del continente europeo senza elettricità. Il Ministro specifica che non sarà questione di ”se avverrà”, ma di “quando” avverrà l’interruzione elettrica.

Le campagne di sensibilizzazione, per scongiurare l’imminente pericolo, si sono già avviate a suon di annunci giornalistici e manifesti pubblicitari distribuiti nelle principali città. Lo stesso ministro della Difesa ha annunciato sui propri social network l’organizzazione di un evento atto a sensibilizzare la popolazione sulla necessità di prepararsi a blackout di due settimane: “Un blackout è un’interruzione di energia, infrastrutture e approvvigionamento in tutta Europa; è un rischio realistico e allo stesso tempo sottovalutato. Pertanto, il nostro obiettivo è migliorare la resilienza della nostra repubblica nel suo insieme. In un grande evento a Vienna, abbiamo presentato questo tema a 2.500 visitatori con un’impressionante esibizione dal vivo! ”.

Il governo austriaco, per sensibilizzare e spaventare la sua popolazione e quella degli altri paesi, ha già preparato uno slogan: “Cosa fare quando tutto si ferma”, accompagnandolo con le raccomandazioni basiche che permetterebbero la sopravvivenza in un tale scenario.

L’elenco diffuso dal governo evidenzia la necessità di poter disporre di una scorta di alimenti non deperibili per diverse settimane, carburante, candele, batterie, torce elettriche e molta acqua potabile (circa 2 litri per persona al giorno).

Il governo avverte inoltre che tutto ciò che funziona con elettricità e che diamo per scontato non sarà disponibile, tra cui, semafori, bancomat, Internet, radio e televisione. Si raccomanda inoltre di creare reti familiari e di vicinato per sostenersi a vicenda in quei momenti difficili, di tenere a disposizione denaro contante, e di comprare alimenti quali pasta e riso…

Gli unici a godere di una rete di supporto efficiente saranno i militari, poiché il governo ha predisposto l’autosufficienza delle loro caserme per il 2025. Le forze di sicurezza, che disporrebbero di pieni poteri in caso di emergenza, sarebbero in grado di servire in tal modo la popolazione senza problemi, attraverso un’attività congiunta tra esercito e forze di polizia locali.

Occorre ricordare che il ministero della Difesa austriaco ha già goduto o della “preveggenza” o dell’astuzia di avvisare delle imminenti catastrofi alcuni anni prima del loro verificarsi: nel 2017, aveva dichiarato che il mondo avrebbe subito una pandemia nei prossimi dieci anni, cosa che tutti i circoli massonici conoscevano, ma che nessun ministero dello Difesa aveva avuto il coraggio di pubblicare.

Come interpretare dunque tali informazioni? Un articolo passato inosservato dall’amerikanissimo e sgrammaticato ”la Repubblica”, giornale filo europeista e di stampo democratico statunitense, ha pubblicato il 18 gennaio 2021 la seguente notizia: ”Energia, l’Europa ha rischiato un blackout: Francia e Italia l’hanno sventato”.  Nell’articolo si afferma che un improvviso calo di tensione, che non ha alcuna logica spiegazione, avrebbe messo in pericolo la stabilità della fornitura elettrica.

Testualmente: ”Ma come è potuto accadere ed esattamente cosa è avvenuto? La causa del tutto è stato un calo di frequenze sulla rete elettrica ad alta tensione della Romania, che ha di fatto diviso in due le infrastrutture europee: da una parte l’area balcanica e tutto il centro-est, dall’altra l’Europa del sud-ovest. In sostanza, il calo di tensione – mai rilevato in modo così consistente – ha rischiato di far saltare l’equilibrio della rete, provocando l’interruzione del servizio.”

L’Europa, dunque, corre davvero il rischio di rimanere al buio? La risposta è, sì. E non per colpa dei cali di corrente, ma per le politiche energetiche dei gruppi finanziari che risiedono nel parlamento europeo. La strategia europea 2030, prevede infatti l’utilizzo di fonti rinnovabili al 100% con l’obiettivo di rendere autonomo il vecchio continente dal consumo di carbone.

Caso vuole che sia in Cina che in U.S.A., senza dimenticare la Germania, di ridurre i consumi di carbone non se ne parli nemmeno per l’anticamera del cervello. La “voglia” di consumare meno elettricità si unisce, paradossalmente, alla volontà di digitalizzare tutta Europa, provocando dunque un aumento della domanda di elettricità che andrà a pesare sull’offerta di corrente elettrica, la quale aumenterà (in termini di prezzo) per i costi di mantenimento della pessima energia rinnovabile e della riduzione dei combustibili fossili impiegati. Che succederà dunque?

Per chi ci legge, sappiamo di per certo che l’ “Agenda 2030” altro non è che un piano per stringere definitivamente il cappio intorno al collo dell’Italia e degli stati europei. L’Unione Europea, proiezione di Goldman Sachs, ovvero della finanza statunitense di matrice democratica, sta spingendo l’Europa in direzione di una de-industrializzazione programmata e forzosa, con il fine di togliere potere di mercato e ridistribuirlo negli States. Oltre a ciò, le pesanti destabilizzazioni operate ai danni di Cina e Russia, non hanno ripercussioni dirette sugli Stati Uniti – i quali ricominciano ad estrarre carbone – ma sull’Europa, generando i disastri che abbiamo appena evidenziato.

Un possibile corto circuito dell’energia elettrica sarebbe di natura sicuramente dolosa, dato che la domanda di elettricità sta lentamente aumentando, ma non a causa dei consumatori, ma dei governi che impongono le digitalizzazioni inutili delle grandi imprese, che ritardano le forniture di corrente ai nuclei cittadini. Se a ciò aggiungiamo, inoltre, i costi di produzione e mantenimento delle energie rinnovabili, i prezzi salgono alle stelle e di conseguenza lo stesso prezzo dell’energia, utilizzata per produrre i mezzi che dovrebbero generare energia pulita, incrementa esponenzialmente.

Detto questo, il rischio di un blackout è reale. Vi sono tre soluzioni per far fronte a tutto ciò:

1. Un improbabile ripensamento di quei pazzi/idioti che governano l’Unione Europea. Il piano intelligente sarebbe utilizzare fonti non rinnovabili fino a quando si svilupperebbe una vera tecnologia capace di essere autonoma dai combustibili fossili; togliere le speculazioni inerenti le emissioni di CO2 ed evitare di imporre codici e programmini digitali per cose che non servono a nulla; investire nella conversione elettrica dei rifiuti che vendiamo alla Cina ed utilizzare apparati a basso consumo energetico, disponibili sul mercato, ma proibiti poiché limiterebbero la competizione dei prodotti Statunitensi.

2. La soluzione numero due sarebbe quella di chiedere asilo in Russia. A breve, chi vi scrive, lancerà un appello rivolto alla Federazione Russa affinché attivi le procedure di emergenza riguardo la possibilità di richiedere asilo politico. Scappate in Russia con i vostri averi, investite in Russia, e createvi lì una vita.

3. Dobbiamo prepararci a combattere contro questa dittatura della massoneria e della finanza. I nostri nemici sono gli Stati Uniti. Siate pronti a resistere. Vogliono decimare la nostra popolazione solo perché questi oligarchi vogliono incrementare le loro ricchezze e il loro potere. Siate pronti a lottare fino alla morte.

P.S.: Non è un caso che a salvarci dal blackout di gennaio scorso siano state Italia e Francia, i due paesi che ultimamente hanno imposto la dittatura sanitaria. E non è nemmeno un caso che siano gli unici due paesi che si stiano ribellando – seppur nei limiti – alla dittatura. Alcuni potenti non ci stanno e vogliono farsi sentire. Comunque, preparatevi al peggio.

(Chris Barlati).

(telecinco.es- repubblica.it -altreconomia.it- sadefenza.blogspot.com).

 

 

 

 

Zelenko, medico dei Vip:

vaccini, inutile strage annunciata.

Libreidee.org-Vladimir Zelenco-(07/11/2021)

Il mio team ha curato con successo 6.000 pazienti. Ho formato centinaia di medici, che ora stanno addestrando i loro studenti. Nel complesso abbiamo curato milioni di persone.

 Il presidente Trump è stato mio paziente, così come Rudy Giuliani e il rabbino Chaim Kanievsky. Sono stati miei pazienti lo stesso Yaakov Litzman, fino a pochi mesi fa ministro della sanità di Israele, e il presidente brasiliano Bolsonaro.

Secondo il mio approccio, l’essenziale è tenere le persone fuori dagli ospedali. Riguardo ai minori, l’unica ragione per il trattamento nei loro confronti è credere nel sacrificio dei bambini: si vogliono fare esperimenti su di essi?

Ogni terapia va sempre valutata da tre punti di vista. E’ sicura? Funziona? Serve? Ci dev’essere bisogno di impiegarla: una necessità medica. In base alle statistiche ufficiali sui minori di 18 anni, il tasso di sopravvivenza al Covid è del 99,99%.

 Guariscono da soli, senza alcuna cura.Il virus dell’influenza invece è più pericoloso, per i bambini. Secondo il Cdc, 100 bambini (ogni milione) morirebbero a causa del vaccino. E io sento che il loro numero sarebbe significativamente più alto. Dunque, se hai una fascia demografica che non corre alcun rischio, per una determinata malattia, perché mai dovresti inocularle un’iniezione tossica e mortale?

I due paesi al mondo col maggior numero di vaccinati sono Israele (85%) e le Seychelles (oltre l’80%). Entrambi i paesi stanno vivendo un focolaio della “variante Delta”. Domanda: se hai vaccinato la maggior parte della popolazione, perché hai ancora un focolaio? E poi: perché dovresti fare anche una terza dose, con la stessa roba che non ha funzionato nelle prime due? Veniamo ora al problema della sicurezza, che è il vero guaio.

Ci sono tre livelli di conseguenze che dobbiamo considerare: acute (se si verificano entro tre mesi dall’iniezione), sub-acute o a lungo termine.

 Il rischio numero uno dell’iniezione sono i coaguli di sangue.Tutto quello che dico è documentato. Non credetemi sulla parola: verificate. Secondo il Salk Institute, quando una persona riceve l’inoculo di questa “cosa”, il corpo diventa una fabbrica di Spike: produce trilioni di Spike, che migrano verso l’endotelio (il rivestimento interno dei vasi sanguigni).

 Sono delle piccole “spine” all’interno del sistema vascolare. E quando il sangue le attraversa, si danneggiano e causano coaguli. Se questo accade nel cuore si verifica un infarto, se avviene nel cervello si verifica un ictus.

La prima causa di morte nel breve periodo, come vediamo, è quella dei coaguli di sangue. Nella maggior parte dei casi (40%) questo accade nei primi 3-4 giorni dopo questa iniezione tossica mortale.

 L’altro è il problema che sta causando miocardite o un’infiammazione nel cuore dei bambini e dei giovani adulti. Il terzo problema è il più inquietante: il “New England Journal of Medicine” registra un alto tasso di aborti spontanei nel primo trimestre, da parte di gestanti sottoposte all’iniezione.

Altra causa di morte per conseguenze sub-acute: lo si è visto vaccinando animali e vedendone poi morire un’alta percentuale. A ucciderli sono gli stessi anticorpi sviluppati tramite l’iniezione.

 Il fenomeno si chiama Ade (potenziamento anticorpale) oppure “priming patogeno”, o anche “potenziamento immunitario paradossale”.

Uno può dire: ma gli animali (morti dopo l’inoculo) non erano esseri umani, noi siamo diversi. D’accordo, ma i relativi studi non sono stati svolti: siete voi “lo studio”, ora. L’amministratore delegato di Pfizer ha detto che Israele è il più grande laboratorio al mondo.

Luc Montagnier, Premio Nobel per la Medicina per la scoperta dell’Hiv, ha detto che questo è il più grande rischio, per l’uomo: il più grande pericolo di genocidio nella storia dell’umanità.

E il rischio di una reazione Ade nel lungo termine non è stato affatto escluso. Quindi, la mia domanda è: perché dovrei vaccinare qualcuno con una sostanza potenzialmente distruttiva, letale, senza prima aver escluso quel rischio?

La terza componente sono proprio le conseguenze a lungo termine. Ci sono prove certe: quell’inoculo influisce sulla fertilità, danneggia la funzione ovarica, riduce il numero degli spermatozoi. Inoltre, aumenta sicuramente la quantità di malattie autoimmuni. E chissà di quanto ridurrà la durata della vita.

 Riviste scientifiche scrivono che aumenti anche il rischio di contrarre il cancro. Quindi, comunque lo si guardi – in un contesto acuto, sub-acuto o a lungo termine – è un disastro.

 Secondo me, poi, l’attuale governo israeliano è la “reincarnazione” di Joseph Mengele: hanno effettuato una sperimentazione umana sulla loro stessa gente. Io ho ricevuto minacce di morte quotidiane, ho messo a repentaglio la mia vita e a mia carriera, le mie finanze, la mia reputazione e ormai anche la mia famiglia.

 Tutto, solo per dirvi quello che sto facendo.Riassumo: non c’è alcuna necessità di questo vaccino. Non ce n’è bisogno per nessuno. Non parlo solo dei bambini: nel 99,95% dei casi, i giovani adulti (dai 18 ai 45 anni) hanno la possibilità di affrontare al meglio la malattia. Questo lo ammette lo stesso Cdc.

Chi ha contratto il Covid e quindi ha sviluppato gli anticorpi, ha acquisito un’immunità naturale che è un miliardo di volte più efficace di quella indotta artificialmente attraverso il vaccino.

Quindi, perché mai inocularmi anticorpi inferiori o pericolosi quando ho già anticorpi sani? E la popolazione esposta ad alto rischio, che avrebbe un tasso di mortalità del 7,5%? Ebbene: i miei dati sono “peer-revieewed”, e sono diventati la base di altri 200 studi. Hanno tutti confermato le mie osservazioni.

Ovvero: se curi le persone entro il giusto lasso di tempo, riduci la mortalità dell’85%. Quindi, su 600.000 americani colpiti dal morbo, avremmo potuto evitare loro di finire in 510.000 all’ospedale, magari a morire.

Presentai queste mie osservazioni direttamente al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: le consegnai nelle sue mani nell’aprile 2020, informando anche ogni singolo membro del ministero della salute, in Israele. Quindi, domando: se per gli anziani “fragili” posso ridurre il tasso di mortalità dal 7,5 a meno dello 0,5%, perché dovrei usare un’iniezione tossica e letale, che per giunta non funziona e che ha terribili effetti collaterali?

 Se tutti, sul pianeta, dovessero ammalarsi di Covid, e se non venissero curati, a livello globale il tasso di mortalità sarebbe inferiore allo 0,5% (morirebbero 35 milioni di persone).

 Se invece seguissimo i consigli di alcuni leader globali, e dicessimo – come ha fatto Bill Gates – che devono essere vaccinate 7 miliardi di persone, allora morirebbero oltre 2 miliardi di persone.

 Quindi, svegliamoci. Questa è la Terza Guerra Mondiale. E’ un livello di malvagità che non avevamo mai visto, probabilmente, nell’intera storia dell’umanità. Io sto vedendo la paura spingere le persone a fare cose completamente irrazionali, senza senso. Queste persone arrivano a sacrificare i propri figli.

(Vladimir Zelenko).

( estratti da un video rimosso da YouTube alcuni mesi fa, ora riproposto su “Rumble”. Il dottor Zelenko, ebreo ortodosso attivo negli Usa e stimato a livello internazionale, è stato tra i primi al mondo a proporre un efficace protocollo terapeutico per contrastare agevolmente la sindrome Covid).

 

 

Servitù militari, 12 aree ‘congelate’:

 ecco le zone in mano alla Difesa.

Sardiniapost.it-Redazione-(7 NOVEMBRE 2021)- ci dice:

 

Sette servitù militari e cinque poligoni. Ecco cosa c’è ancora in mano alle Forze armate dopo accordi e intese firmate tra Ministero della Difesa e Regione Sardegna dal 2007 al 2017. Attualmente lo 0,5 per cento del territorio dell’Isola è impegnato dalle servitù militari, quelle aree vicine a strutture militari o obiettivi sensibili in cui viene limitato il diritto di proprietà privata e dove è vietato costruire, installare linee elettriche o piantare alberi, mentre nello 0,9% della Sardegna si estendono i poligoni.

Molto spesso parlando di servitù militari si intende l’intero complesso delle strutture e delle aree in cui sono presenti le Forze armate, quindi sia aree in cui non è possibile entrare o costruire, ma anche quelle interdette solo in alcuni periodi, come ad esempio quello delle esercitazioni, ma che poi ritornano in uso alla collettività. Il quadro attuale, dopo l’accordo firmato nel 2007 dall’allora presidente della Regione, Renato Soru, che prevedeva la dismissione di 43 beni senza condizioni e di altri 6 con alcuni precisi impegni da parte della Regione, e dopo l’intesa sottoscritta nel 2017 dal governatore Francesco Pigliaru, vede impegnati per scopi legati alla difesa nazionale oltre 35mila ettari di Sardegna. Alcuni dei 51 beni previsti dall’accordo del 2007 sono già ritornati in mano alla Regione, ai Comuni o al Demanio, altri invece sono ancora gestiti dalle Forze armate perché gli enti pubblici non hanno i fondi per utilizzarli, o non hanno mostrato alcun interesse per farlo.

Servitù militari, l’Isola occupata: poligoni, esercitazioni e proteste

CRONACA   -3 NOVEMBRE 2021.

Attualmente l’Esercito con i suoi due poligoni a Capo Teulada e S’Ena Ruggia a Macomer copre circa 7.400 ettari di territorio e precisamente 7.200 per Capo Teulada e 200 per S’Ena Ruggia. La ‘fetta’ maggiore di terra la occupano i tre poligoni dell’Aeronautica militare: Perdasdefogu con 12.000 ettari; Capo Frasca con 1.416 e Capo San Lorenzo con ‘soli’ 1.100, per un totale di 14.516 ettari di Sardegna completamente off limit alla popolazione.

La mappa dei poligoni e della servitù militari.

Le servitù militari ancora attive, secondo dati che arrivano dalla Difesa, sono sette: tre dell’Esercito, due della Marina Militare e due dell’Aeronautica. In particolare vincolati da servitù per l’Esercito ci sono i 235 ettari dedicati al deposito munizioni “Tuvoi” a Siliqua nel Cagliaritano; i 7.850 ettari dedicati alla Stazione Radiogoniometrica di Siamaggiore in provincia di Oristano e i 3.750 del Terzo Nucleo controllo e ricerca di Pula. Complessivamente sono 11.835 gli ettari vincolati da servitù per l’Esercito. L’Aeronautica Militare vincola 207 ettari con il Ponte Radio di Monte Limbara a Tempio Pausania (70 ettari) e il Deposito Munizioni di Serrenti, nel Cagliaritano con 137 ettari. Infine ultima, ma non per importanza, l’area vincolata a servitù per la Marina Militare con i poco più di 56 ettari del Deposito Munizioni ‘Guardia del Moro‘ all’Isola di Santo Stefano a La Maddalena.

In Italia, secondo dati della Difesa, i poligoni occupano complessivamente oltre 200 chilometri quadrati, la Spagna detiene un record con quasi 900 chilometri quadrati in cui insistono i poligoni, seguita dalla Polonia con circa 700 e da Francia e Germania con circa 600. La Sardegna, nonostante gli accordi, rimane ancora fortemente militarizzata, con delle aree considerate fondamentali.

Come il poligono di Capo Teulada grande 72 chilometri quadrati considerato il più importante sul territorio perché consente addestramento ed esercitazioni a tutto tondo che in altre zone, come il poligono di Monte Romano nel Lazio grande 46 chilometri quadrati o quello di Torre di Nebbia in Puglia che ne occupa 90, sono impossibili.

 Già nel 2017, l’allora governatore Francesco Pigliaru, chiedendo e poi ottenendo la sospensione delle esercitazioni a fuoco da giugno a settembre e la cessione di alcune aree alla Regione aveva evidenziato quanto il ‘tributo’ pagato dall’Isola alla Difesa fosse ancora alto: “La Sardegna contribuisce per oltre il 60% del totale nazionale, in termini di presenza militare e gravami, con una popolazione pari al 2%”, aveva detto. Ma dal 2017 le cose non cambiate.

 

 

 

Il colpo di coda dei manettari.

 msn.com-Il Giornale.it- Paolo Guzzanti-(7-11-2021)- ci dice:

 

Indovinello: perde il pelo ma non il vizio, ma non si tratta del solito lupo. Che bestia è? È il risultato del connubio fra alcuni magistrati e alcuni giornali e giornalisti.

Ma non avevamo detto che era morta? Abbiamo sbagliato: è viva e vegeta. Le prove? Il Fatto, organo dei Cinque Stelle e sponsor dell'avvocato Giuseppe Conte, sbatte in prima pagina e dà in pasto al pubblico tutti i movimenti entrate e uscite - del conto corrente bancario di Matteo Renzi, l'odiato nemico che ha buttato giù il governo Conte, subito sostituito da Mario Draghi.

La magistratura indaga sulla fondazione Open e Renzi è indagato per finanziamento illecito ai partiti. La vera indecenza sta nel Fatto che un giornale sia in grado di pubblicare e mettere in piazza la vita pubblica e privata di un senatore ed ex presidente del Consiglio, il quale ha peraltro sempre detto quanto guadagnava e su cui pagava le tasse.

Si tratta di una cifra piuttosto importante, poco più di due milioni di euro, giustificata dalle ricevute per le royalties dei libri pubblicati e le conferenze che nel mondo liberale occidentale sono la prima fonte di guadagno di ex premier o presidenti, come ad esempio Tony Blair o Bill Clinton.

Allora, può dirci il Fatto, nemico di Matteo Renzi e sostenitore di Giuseppe Conte, come si è procurato la documentazione dell'inchiesta con allegati e dettagli che dovrebbero essere segreti?

Ci risiamo con la solita storia delle procure (alcune) che fanno politica a braccetto con alcuni selezionati giornali e giornalisti? Dalla lettura del Fatto scopriamo poi un'altra coincidenza: i testimoni d'accusa contro Matteo Renzi sono, guarda un po', proprio i suoi nemici politici.

Oltre a Rosy Bindi, ecco Bersani che a domanda risponde: «Decisi di interrompere le cene di finanziamento al partito» a causa dell'inchiesta Mafia Capitale che consigliava prudenza. Geniale.

Bersani spiega che Matteo Renzi non gli piaceva perché aveva «una piattaforma politica molto aggressiva nella raccolta fondi» e poi non gli sembrava di sinistra. Morale: mentre l'Europa ci ingiunge di rifondare il nostro sistema giudiziario perché indegno dei Paesi civili, tutto seguita allegramente come prima. E non perché «ce lo chiede l'Europa».

 

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