VACCINAZIONE COATTA
“VACCINAZIONE COATTA” PER
LA
GLORIA DEL “NUOVO REICH”.
Covid,
il Cdm vara all'unanimità “dl”
con
obbligo vaccino over 50 .
Per
servizi e negozi basterà il Green pass base.
msn.com-Redazione
Tgcom24- (6-1-2022)- ci dice :
Il
Consiglio dei ministri, dopo una riunione durata due ore, ha approvato
all'unanimità il nuovo decreto anti-Covid che contiene un'ulteriore stretta per
arginare Omicron. Con il provvedimento viene introdotto l'obbligo di vaccino
per gli over 50 ed esteso il Super Green pass a diverse categorie e attività.
Per accedere ai servizi - dai negozi alle banche, dai parrucchieri agli
estetisti - servirà il certificato verde base.
Covid,
il Cdm vara all'unanimità dl con obbligo vaccino over 50 . Per servizi e negozi
basterà il “Green pass base”, il Cdm vara all'unanimità dl con obbligo vaccino over 50 -
Per servizi e negozi basterà il Green pass base.
Il
nuovo decreto passa dunque all'unanimità, ma arriva al termine di una giornata
tesa tra i partiti nella quale le posizioni sono rimaste quelle già emerse nei
giorni scorsi. Pd, Forza Italia, Italia Viva e il ministro della Salute,
Roberto Speranza, erano per estendere l'obbligo vaccinale a tutti i lavoratori
mentre sul fronte opposto si è ricreato l'asse Lega-Cinque Stelle che diede
vita al governo gialloverde.
Senza
un punto d'incontro è stato il premier Mario Draghi a trovare una via d'uscita:
prima ha imposto, contro la volontà della Lega, l'obbligo vaccinale per tutti
gli italiani che hanno più di 50 anni, una scelta che non è un
"compromesso politico", spiegano fonti di governo ma che serve a
ridurre le ospedalizzazioni, visto che sono proprio quelle le classi di età più
ricorrenti nelle terapie intensive e nei reparti Covid.
E poi
ha avallato il compromesso per evitare l'astensione dei ministri di Matteo
Salvini: per accedere ai servizi alla persona - dunque parrucchieri ed
estetisti - agli uffici pubblici, servizi bancari, postali e finanziari, nei
centri commerciali e nei negozi, ad eccezione di quelli "necessari per
assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie delle
persone", basterà il Green pass base (quindi ottenibile anche con tampone)
e non quello rafforzato, come era previsto dalla bozza del decreto. Una misura
che, di fatto, avrebbe lasciato ai No vax la possibilità di andare solo in
farmacia o nei supermercati.
Appena
il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, scatterà l'obbligo del
vaccino fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li
compiranno entro quella data, con l'esenzione solo per chi ha un certificato
medico. Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi.
Ma per
i 50enni scatta anche un altro intervento: dal 15 febbraio si potrà andare al
lavoro solo con il Super green pass. Una misura che vale sia per il
settore privato sia pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i
magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i
testimoni e le parti del processo. Le verifiche spetteranno ai datori di lavoro
e chi non ha il Super pass sarà considerato assente ingiustificato fino alla
presentazione della certificazione, "con diritto alla conservazione
del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari", ma con la sospensione dello
stipendio e di qualunque "altro compenso o emolumento comunque
denominato".
Le
imprese potranno però sostituire chi non ha il pass rafforzato. In questo caso
sono previste sanzioni: chi entra in un luogo di lavoro e non ha il Super pass
incorre in una sanzione erogata dal prefetto che va da 600 a 1.500 euro. E tornerà anche l'uso massiccio
dello smart working: i ministri Brunetta e Orlando hanno firmato la circolare
nella quale si sensibilizzano le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro
privati a utilizzare pienamente lo strumento.
Con il
decreto il governo modifica anche la gestione dei casi Covid a scuola. In
quelle dell'infanzia, con un positivo si va in quarantena per 10 giorni mentre
alle elementari, con un caso si applica la sorveglianza con test al primo e
dopo cinque giorni mentre con 2 casi si resta a casa per 10 giorni.
Alle
medie e superiori, invece, con un caso si resta in classe (con l'auto-sorveglianza
e l'utilizzo della Ffp2) mentre con 2 casi vanno in Dad per 10 giorni solo i
non vaccinati e chi è guarito o vaccinato da più di quattro mesi senza aver
fatto il booster. Con tre positivi, invece, tutta la classe è a casa per 10
giorni.
Un punto,
quest'ultimo, che ha visto salire la tensione nell'incontro tra governo e
Regioni poiché nella bozza del decreto la didattica a distanza era prevista con
4 casi. Alla fine la norma è stata cambiata in Cdm e la richiesta dei
governatori è stata accolta. "E' un intervento molto articolato che va incontro alle
richieste delle Regioni - dice il ministro Bianchi - la scelta di fondo è che
si torna ad una scuola in presenza e in sicurezza". La decisione di distinguere tra
vaccinati e non vaccinati in presenza di due positivi viene però criticata dal presidente
dell'Associazione dei presidi Antonello Giannelli:
"E' una misura discriminatoria".
"Maligni",
"Da ricovero coatto".
Tra
Burioni e Maglie volano insulti.
Ilgiornale.it-Federico
Garau- (14 Novembre 2021)- ci dice:
La
giornalista ha replicato all'ennesimo post provocatorio dell'immunologo, non
nuovo ad uscite in grado di scatenare polemiche.
Ecco
cosa scrive Burioni in merito al ruolo dei bambini :
"Maligni
amplificatori", "Da ricovero coatto". Tra Burioni e Maglie
volano insulti
Con il
suo nuovo post provocatorio a tema vaccini Roberto Burioni, che stavolta ha
voluto parlare di bambini, ha provocato la dura reazione della giornalista
Maria Giovanna Maglie.
Bambini
come "amplificatori biologici".
Con la
vaccinazione dei bimbi oramai alle porte e la sperimentazione di Pfizer in via
di conclusione su alcuni "volontari", Roberto Burioni ha utilizzato
ancora una volta i propri profili social per incoraggiare anche i genitori a
scegliere di inoculare il siero ai propri figli. "I figli sono gioie,
felicità, etc, ma anche maligni amplificatori biologici che si infettano con
virus per loro quasi innocui, li replicano potenziandoli logaritmicamente e
infine li trasmettono con atroci conseguenze per l'organismo di un
adulto", ha scritto l'immunologo.
La
replica di Maria Giovanna Maglie non si è fatta attendere e si è mischiata alle
dure reazioni da parte di numerosi follower del celebre immunologo.
"Questo è veramente da ricovero coatto. Mai sentito qualcosa di così
ignobile", ha commentato infatti la giornalista. "I bambini hanno già
sofferto troppo in questi mesi... Adesso anche untori ... È veramente troppo",
aggiunge un altro internauta sotto il post.
I post
al centro delle polemiche.
L'immunologo,
protagonista di innumerevoli ospitate televisive fin dall'inizio della
pandemia, ha da sempre mostrato una particolare propensione per l'invettiva nei
riguardi di quanti non aderiscono alle sue linee di pensiero. La scelta di
utilizzare i social network, in particolar modo Twitter, per dare massima
risonanza alle sue parole, ha scatenato polemiche tra quanti hanno chiesto
spesso e volentieri l'intervento delle autorità per moderare i toni delle sue
uscite.
Come
dimenticare, infatti, il paragone tra i topi e i cosiddetti "no vax"
effettuato la scorsa estate. "Propongo una colletta per pagare ai no-vax
gli abbonamenti Netflix per quando dal 5 agosto saranno agli arresti
domiciliari chiusi in casa come dei sorci", aveva sbottato sul proprio
profilo ufficiale Burioni, scatenando la reazione del Codacons, che aveva
chiesto l'immediata radiazione dall'Albo dei medici.
"No
vax chiusi in casa come sorci". Ed è bufera su Burioni
"Il
Codacons, pienamente favorevole ai vaccini anti-Covid e alla campagna di
vaccinazione avviata in Italia, non può accettare che un medico, onnipresente
sui mass media e sui canali televisivi privati e pubblici, possa lasciarsi
andare ad affermazioni disgustose e insulti raccapriccianti nei confronti dei
cittadini che, per i più disparati motivi, non possono o non vogliono
vaccinarsi, e per tale motivo chiede oggi ufficialmente la radiazione dall’albo
per Roberto Burioni, che in un post ha definito 'sorci' coloro che non si
sottopongono al vaccino augurando agli stessi gli 'arresti domiciliari'",
scriveva a luglio l'associazione in un comunicato ufficiale.
"Dopo
i sorci, gli stupratori": è polemica sulle parole di Burioni.
Una
rimostranza di poco conto, dato che, parlando in un'altra occasione della
possibilità di concedere spazio per esprimere le proprie opinioni anche a chi
si professasse contrario alla vaccinazione di massa, l'immunologo aveva così
commentato:
"Se in un programma televisivo si parla
di stupro non ritengo che sia opportuno dare spazio anche al punto di vista di
uno stupratore".
In questo caso il diretto interessato aveva
deciso di replicare subito dopo le prime reazioni sdegnate alle sue parole:
"In nessun modo voglio paragonare chi decide di non vaccinarsi (scelta
criticabile ma perfettamente legale) a chi commette un gravissimo reato. Non
mettetemi in bocca - come avete fatto molte volte - quello che non ho
detto".
I
VACCINI RNAm ANNUNCERANNO IL PROCESSO
DI DEPOPOLAZIONE NEI PROSSIMI 6 MESI.
Conteago112.wixsite.com-Agostino
Conte-(17-3-2021)- ci dice :
LO
AFFERMA LA DOTTORESSA TENPENNY CHE NON E' L'UNICA VOCE FUORI DAL CORO, MA
INSIEME ANCHE ALLE SUE COLLEGHE DR.SSA CAHILL E LA DR.SSA MIKOVITS E ALTRI
MEDICI E SCIENZIATI STANNO AVVISANDO IL MONDO DI UN IMMINENTE EVENTO DI VITTIME
DI MASSA.
L'evento
coinvolgerà persone che hanno ricevuto vaccini COVID in fase sperimentale a
causa di una reazione nota come risposta iper-immune.
Questo conferma quanto affermato dalla ricercatrice
Dolores Cahill a Dublino che stima che almeno il 30 % dei vaccinati morirà
entro pochi mesi a causa della tempesta di citochine (allergie gravi) una volta
sintetizzato la proteina spike in grandi quantità.
La
Dolores Cahill è Professoressa all'University College di Dublino (dal 2005 a oggi).
Ricercatrice e fondatrice e azionista di aziende, ha ottenuto e concesso
brevetti autorizzati in Europa, Stati Uniti e in tutto il mondo con
applicazioni per migliorare la diagnosi precoce e accurata delle malattie
(malattie autoimmuni e cancro).
La
genetista francese Alexandra Henrion-Caude concorda con Dolores Cahill in
questa analisi.
La
Dottoressa Dr. Tenpenny spiega come i vaccini RNAm inizieranno il processo di
spopolamento nei prossimi 3-6 mesi (luglio 2021).
Lei e
gli altri scienziati hanno previsto che milioni di persone potrebbero morire e
che la loro morte sarebbe stata attribuita a un nuovo ceppo di COVID, quando in
realtà non sarà questo il motivo, ma solo per continuare a spingere più vaccini ed
eliminare quante più persone possibile.
Ecco
alcuni estratti più significativi dell'intervista:
′′ Negli Stati Uniti, nei primi 30
giorni dall'inizio della vaccinazione, sono emersi eventi avversi in più di
40.000 persone, tra cui circa 31.000 casi di shock anafilattico, circa 5.000
casi Neurologici e altri problemi, ma questo è solo l'inizio.
Questi
vaccini creeranno essenzialmente un fenomeno chiamato miglioramento dipendente
dagli anticorpi (ADE) o un aumento della dipendenza dagli anticorpi che
consente a un ′′ pezzo ′′ di RNAm messaggero, di replicarsi all'infinito
creando nel nostro corpo dei pezzi di proteine (proteine spike) .In risposta produrrà anticorpi, motivo per cui Bill Gates ha detto
che il nostro organismo diventerà un ′′ produttore automatico di vaccini
endogeni ′′ in risposta a queste proteine. ′′
Per
questo stiamo parlando di varianti inglesi e brasiliani, ma questo non è il
caso, sarà dovuto al RNAm già presente nei corpi a causa delle vaccinazioni di
massa.
L '
esempio dell'area dell'Umbria, che assume la prima posizione in termini di
numero di vaccinazioni, dà motivi di riflessione: in questa regione c'è
un'esplosione di Covid con tutte le sue varianti.
Il
cavallo di Trojan, come dice il dottor Tenpenny, in realtà ci viene iniettato
attraverso il vaccino RNAm e ci sono diversi meccanismi per creare questo caos
dentro di noi.
Ovvero,
gli anticorpi che distruggeranno i nostri polmoni e disattiveranno gli anti-macrofagi
infiammatori e trasporteranno il virus nella cellula permettendogli di
replicare e causando la morte di molte persone all'anno vaccinandosi.
Non
solo attraverso lo shock anafilattico o le malattie cardiovascolari, ma anche attraverso le malattie
autoimmuni, perché gli anticorpi proteici Spike inizieranno ad attaccare e
abbattere i globuli rossi.
Quando
le persone iniziano a morire, i medici raccomandano dosi aggiuntive e la dose
di richiamo peggiorerà solo la situazione.
Sapevate
che esiste un piano da parte delle Nazioni Unite (protocollo dell'OMS) chiamato Agenda 21 che, pensando all’ambiente
attuale, suggerisce di spopolare la Terra del 95%? Entro il 2030, o come limite
massimo entro il 2050. Vi sembra sia solo una teoria della cospirazione? Sembra
impossibile ed è incredibile ma le informazioni sono pubbliche e chiunque può
verificarle.
Il
documento delle Nazioni Unite rivela un piano per eliminare il 95% della
popolazione del mondo nel 2030 e per creare il nuovo ordine mondiale”.
il suo piano di spopolare il mondo del 95% entro il 2030 è una realtà,
questo piano lo chiamava Agenda 21.
“Secondo
quanto riferito, l’ Agenda 21 del Dipartimento per gli affari economici e
sociali delle Nazioni Unite e la divisione per lo sviluppo sostenibile sono
state sviluppate come mezzo per ristrutturare la popolazione mondiale per
ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita. Tuttavia, uno dei modi principali per
raggiungere questo obiettivo è attraverso lo spopolamento diretto e specifico.
Già da
qualche anno, attraverso sellers, è stato denunciato questo piano diabolico.
Lo
stesso Wikipedia definisce L'Agenda 21 "un ampio e articolato programma di
azione scaturito dalla Conferenza sull'ambiente e lo sviluppo delle Nazioni
Unite o Summit della Terra, tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992. Esso
costituisce una sorta di manuale per lo sviluppo sostenibile del pianeta
"da qui al XXI secolo".
(…).
4.) I dati della Mappa dell’Intolleranza:
l’odio online nel contesto
dell’emergenza
sanitaria.
Air.unimi.it-
Franco Angeli Open Access SRL- (3-5-2021)- ci dice :
(Da
pag 135 a pag 140 -Il Linguaggio dell’odio -PDF- Marilisa D’Amico-Marina
Brambilla -Valentina Crestani -Nannarella
Fiano) .
(…).
Nel
presente paragrafo si cercherà di dare dimostrazione dell’attuale portata
dell’odio nel mondo della tecnologia con particolare riferimento all’attuale
contesto della pandemia.
Un esempio
fra tutti, forse oggi il simbolo dell’intensità con cui l’odio si sta
gravemente scatenando sui social network durante l’emergenza sanitaria, è
quello della Senatrice Liliana Segre, che, nel mese di febbraio 2021, in
occasione della pubblicazione della foto che la ritraeva nel momento in cui le
veniva somministrato il vaccino anti Covid-19, è stata oggetto di numerose e
gravi parole d’odio.
È bene
tenere a mente sin d’ora, infatti, che la crisi sanitaria ha acuito le forme di
discriminazione nei confronti delle donne, degli stranieri e delle persone con
disabilità, generando e rafforzando casi di discriminazione multipla e
intersezionale.
Come
ho già avuto modo di sostenere altrove30, a fronte dell’adozione, da parte
dello Stato, di misure uguali – chiudere tutti in casa, trasformare il diritto
a un’istruzione pubblica in un diritto usufruibile solamente online, la chiusura delle RSA a prescindere
dalle condizioni delle stesse, estendere lo smart-working in molti settori
lavorativi –
non solamente sottende l’assenza di una dimensione sociale nell’approccio alla
problematica legata all’emergenza sanitaria, ma ha anche e soprattutto determinato
un innalzamento del grado di discriminazione di chi è già discriminato o di chi
si trova in una situazione di fragilità.
In
questo senso, il concetto di discriminazione multipla o intersezionale risulta
del tutto funzionale per comprendere gli effetti che la gestione della pandemia
ha estrinsecato nei confronti di determinati gruppi di persone: infatti, se si
vuole intervenire a livello normativo o con azioni specifiche, non è in alcun
modo possibile considerare isolatamente i diversi fattori di discriminazione, perché appunto le discriminazioni se sono
presenti nella stessa persona non si sommano, ma si moltiplicano, aggravando
ulteriormente la condizione di fragilità individuale.
In
questo senso, all’impatto dell’emergenza sulle donne, sulle persone con
disabilità, sui migranti, sugli stranieri e sui detenuti.
Si
tratta di un tema su cui occorre interrogarsi soprattutto alla luce dei dati
raccolti nel
progetto la “Mappa dell’Intolleranza n. 5”, in quanto è proprio in contesti,
come quello attuale, in cui le discriminazioni emergono con forza e in cui aumenta il rischio concreto
dell’inasprimento di forme di odio.
In
primo luogo, con riferimento alle donne, per la prima volta si registrano
insulti a stampo sessista non basati sull’aspetto fisico ma su ragioni connesse
al lavoro, forse perché la contestuale gestione della sfera lavorativa e familiare
potrebbe avere scatenato l’odio degli uomini nei confronti del genere
femminile.
Quanto
appena evidenziato si pone in linea con la presenza di messaggi e di
dichiarazioni aventi contenuto di tipo sessista o misogino che da tempo
interessano lo spazio europeo.
Nell’attuale
emergenza sanitaria, l’odio si è manifestato altresì tra le mura domestiche,
luogo di atti discriminatori di violenza fisica: non è un caso che, come
dimostrano i dati della nuova Mappa dell’Intolleranza, le donne siano la categoria più
colpita da un linguaggio d’odio e sessista su Twitter.
Anche
gli ebrei sono stati colpiti dall’odio online, soprattutto in concomitanza con
la ricorrenza del Giorno della Liberazione.
L’odio
non risparmia nemmeno i musulmani, corroborato sia da eventi nazionali (si
pensi al caso della liberazione e rientro in Italia di Silvia Romano), che da
eventi internazionali (l’attacco terroristico a Reading il 20 giugno).
Del
tutto positivamente, però, i dati della Mappa dell’Intolleranza mostrano una certa
stabilizzazione per quanto riguarda l’odio.
Il
progetto di legge rubricato “Misure per il contrasto del fenomeno
dell’istigazione all’odio sul web” offre una peculiare procedura per la
segnalazione di un contenuto discriminatorio; essa viene gestita dalla piattaforma
interessata e dalla polizia postale.
Inoltre,
sono previste sanzioni di natura amministrativa qualora le piattaforme manchino
di procedere alla segnalazione di contenuti di natura discriminatoria.
Da
ultimo, si segnala che il 10 marzo 2021 è stata depositata alla Camera dei
Deputati una nuova proposta di legge rubricata “Misure per la prevenzione e il
contrasto della diffusione di manifestazioni d’odio mediante la rete internet”,
simile, nei contenuti e nella modalità di contrasto all’odio online, alla
NetzDG tedesca.
Di
notevole rilievo è, inoltre, l’istituzione di una Commissione straordinaria per
il contrasto dei fenomeni dell’intolleranza, razzismo, antisemitismo e
istigazione all’odio e alla violenza, approvata in Aula il 30 ottobre 2019, la
quale si propone di
segnalare
agli organi di stampa e ai gestori dei siti internet casi di fenomeni di intolleranza,
razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza nei confronti di
persone o gruppi sociali sulla base di alcune caratteristiche, quali l’etnia,
la religione, la provenienza, l’orientamento sessuale, l’identità di genere o
di altre particolari condizioni fisiche o psichiche, richiedendo la rimozione
dal web dei relativi contenuti ovvero la loro deindicizzazione dai motori di
ricerca.
6. Il
quadro sovranazionale
Come
recentemente affermato in dottrina, il diritto internazionale offre protezione
dinnanzi a messaggi di incitamento all’odio o alla discriminazione; non solo,
in esso si ravvisa l’esplicita richiesta di interventi volti a prevenire la
diffusione di tali messaggi.
Le
disposizioni volte a contrastare l’incitamento all’odio si ritrovano nelle Dichiarazioni universali e nelle
Convenzioni specificamente dedicate al contrasto delle discriminazioni.
Anzitutto,
merita di essere ricordato l’art. 7 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo
del 9 dicembre 1948, il quale oltre a sancire il principio di eguaglianza,
afferma che «tutti hanno diritto a una eguale tutela contro ogni discriminazione che
violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale
discriminazione».
Sempre
a livello universale l’art. 20, secondo comma, del Patto sui diritti civili e politici
del 16 dicembre 1966 vieta «qualsiasi appello all’odio nazionale, razziale o religioso
che costituisce incitamento alla discriminazione, all’ostilità o alla
violenza».
Tra le
Convenzioni volte a contrastare le discriminazioni, la prima a punire
l’incitamento all’odio è stata la Convenzione per l’eliminazione di ogni forma di
discriminazione razziale del 21 dicembre 1965 che all’art. 4 condanna ogni
propaganda e organizzazione che s’ispiri a concetti e a teorie basate sulla superiorità
di una razza o di un gruppo di individui di un certo colore o di una certa
origine etnica, o che pretendano di giustificare o di incoraggiare ogni forma
di odio e di discriminazione razziale.
La
stessa norma impegna gli Stati «ad adottare immediatamente misure efficaci per
eliminare ogni incitamento a una tale discriminazione od ogni atto
discriminatorio».
Diversamente
la Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro
le donne (CEDAW), pur imponendo agli Stati di intraprendere misure volte a
eliminare «pregiudizi
e stereotipi basati sulla convinzione dell’inferiorità o della superiorità
dell’uno o dell’altro-sesso», non prevede norme volte a contrastare l’istigazione
all’odio contro le donne. Indicazioni specifiche sul tema della comunicazione
sessista si ritrovano invece nella Convenzione di Istanbul che, all’art. 17, impone la definizione di linee guida
rivolte al settore dei media volte a prevenire la violenza contro le donne e
rafforzare il rispetto della loro dignità. È significativo notare come il tema
della comunicazione sessista sia direttamente connesso, nell’ambito di una
fonte giuridica vincolante di rango internazionale, al tema della violenza di
genere.
Infine,
un ruolo determinate nel contrasto allo hate speech è svolto in ambito internazionale dal
Consiglio
di Europa, dalla Corte Edu e dal Comitato dei Ministri che ha adottato diverse
raccomandazioni volte a invitare gli Stati a frenare la diffusione di hate crimes e hate speech.
7.
Odio online e Unione europea.
Sul
piano europeo, l’attenzione dedicata alla lotta alla diffusione dell’odio in
rete si pone in linea con l’esigenza di tutelare la dignità umana e
l’uguaglianza tra cittadini41, sancita all’art. 21, primo paragrafo, della
Carta di Nizza, che, come noto, vieta qualsiasi forma di discriminazione.
Purtroppo,
a livello europeo manca un quadro di riferimento concordato, con la sola
eccezione rappresentata dalla decisione quadro 2008/913/GAI sulla lotta contro
talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia mediante il diritto penale.
Eppure,
in conformità a quanto prescritto dalla decisione quadro, nel 2015 è stato
istituito, con l’Agenda europea sulla sicurezza, un Internet Forum, finalizzato
a individuare, nello specifico, sistemi che contribuiscano a ostacolare
l’affermazione dell’incitamento all’odio, alla violenza nonché al terrorismo
internazionale.
Secondo
parte della dottrina, l’approccio delle istituzioni in tema di incitamento e
istigazione all’odio ha conosciuto – nei limiti di cui si è fatto cenno – uno spostamento dal c.d. hard law al
soft law.
Non è
infatti un caso che nel 2016 la Commissione europea abbia varato, insieme a
Facebook, Twitter, YouTube e altre grandi imprese di Internet – hanno aderito
in seguito Instagram, Google+, Snapchat, Daily-motion e Jeuxvideo.com – un
codice di condotta, che prevede una serie di impegni per combattere la
diffusione del linguaggio dell’odio su Internet.
Il
Codice non sembra limitarsi a una mera dichiarazione di intenti, ma prevede
regole specifiche imponendo alle aziende di introdurre «procedure chiare ed
efficaci per esaminare le segnalazioni riguardanti forme illegali di
incitamento all’odio nei servizi da loro offerti, in modo da poter rimuovere
tali contenuti o disabilitarne l’accesso».
Ciascun
esercizio di monitoraggio è stato realizzato sulla base di una metodologia
concordata, mentre le notifiche sono state trasmesse attraverso canali di
segnalazione a disposizione degli utenti oppure per il tramite di canali
specifici il cui accesso è garantito solamente a segnalatori che siano
attendibili.
Il 22
giugno 2020 sono stati pubblicati i risultati della quinta valutazione del
codice di condotta per contrastare l’incitamento illecito all’odio online.
Come è
possibile leggere dal comunicato stampa, i risultati sono sembrati positivi, in
quanto le società informatiche valutano il 90% dei contenuti segnalati entro 24
ore, rimuovendo il 71% del contenuto illecito.
Lo
stesso comunicato stampa non manca di aggiungere, però, che le piattaforme sono
chiamate a migliorare la trasparenza per gli utenti, nonché a garantire che i
contenuti segnalati siano valutati in tempo.
Ancora,
la tempestività e l’effettività dei meccanismi di rimozione devono
necessariamente essere improntati a un elevato grado di efficienza: per questo
motivo, la dottrina evidenzia come le problematiche legate all’autoregolamentazione
possano in parte venire superate prevedendo una chiara e vincolante definizione
di responsabilità degli intermediari informatici, come previsto, ad esempio,
con riferimento alla tutela del diritto d’autore, alla lotta contro il
terrorismo e contro la pedopornografia.
Inoltre,
tra gli strumenti di “soft law” la Commissione europea ha adottato la Raccomandazione
2018/334 sulle misure per contrastare i contenuti illegali online, volta al
promovimento dell’adozione di standard minimi nella prevenzione e rimozione
degli stessi.
8.
Riflessioni conclusive.
Alla
luce di quanto precede, è possibile individuare nella tutela della dignità
umana e nel principio di eguaglianza limiti impliciti all’art. 21 Cost.
Quanto
alle modalità di restrizione della libertà di manifestazione del pensiero è
possibile operare, come sostenuto già altrove, su un doppio binario.
Da un
lato, come si accennava poc’anzi con riferimento alla giurisprudenza
costituzionale, il ricorso allo strumento penale deve rappresentare sempre
l’extrema ratio e deve necessariamente riguardare, affinché possa essere
costituzionalmente ammissibile, condotte che manifestino un collegamento di natura
diretta tra “parola” e “azione”.
Dall’altro,
laddove non vi sia alcun collegamento tra parola e azione, allora è preferibile
procedere all’adozione di misure di prevenzione e sensibilizzazione idonee a
incidere con forza sul contesto sociale e culturale. Infatti, come ricorda
l’intellettuale Victor Klemperer nel suo “Language of the Third Reich” dobbiamo tenere ben presente il ruolo
pericoloso e distorsivo del linguaggio che forma la nostra personalità e le nostre
convinzioni «come e più del sangue».
(…).
L’OLOCAUSTO
ROSSO COMUNISTA
COSPIRATO
DAI MASSONI.
Gospanews.net-
Fabio Giuseppe Carlo Carisio-( 7 Novembre 2018 )- ci dice:
DOPO
LA RIVOLUZIONE BOLSCEVICA FURONO BEN 95 MILIONI I MORTI
DELLE
DITTATURE FALCE E MARTELLO IDEATE DAGLI ILLUMINATI DI BAVIERA
TRA
LORO ANCHE LE VITTIME DELLE FOIBE.
«Era
il 7 novembre del 1917 (il 25 ottobre secondo il calendario giuliano) quando
dall’incrociatore Aurora fu sparato il primo colpo di cannone (a salve) che
diede simbolicamente il via alla Rivoluzione. Un evento per decenni idealizzato
dalla propaganda sovietica. Niente di eroico come raccontò Eisenstein e niente
di drammatico e sanguinoso, come aveva previsto Lenin nei suoi piani».
Cominciò
così la Rivoluzione Bolscevica, così definita perché bolshinstvo in russo significa “della
maggioranza”
ed oggi in italiano ha assunto il concetto generico di rivoluzionario. Cominciò così un Regime del Terrore
mondiale che era germogliato proprio con l’analogo periodo della Rivoluzione
Francese del sanguinario Maximilien de Robespierre e con l’esperienza fallimentare della
Comune di Parigi che aveva visto proprio Vladimir Il’ič Ul’janov, al secolo semplicemente Lenin, in Francia a studiarne gli
erudimenti poi trasferiti nell’omonimo libro.
Se
oggi un centinaio di integralisti comunisti italiani – in molto simili agli
estremisti islamici per fanatismo ideologico con l’unica differenza di non
usare più armi e bombe dopo la dura repressione dei loro antenati delle Brigate
Rosse – può inneggiare liberamente alle Foibe minacciando i leghisti di Matteo
Salvini è soltanto perché il processo di condanna internazionale del comunismo
non solo non è mai avvenuto ma non è mai nemmeno iniziato sebbene questa
filosofia socialista applicata in modo tirannico da vari dittatori (Stalin,
Mao, Pol Pot, Tito, Fidel Castro ecc.) abbia mietuto in 75 anni di fin troppo
longeva esistenza ben 95 milioni di morti.
IL
NEGAZIONISMO DEI REGIMI TOTALITARI COMUNISTI.
Il
bilancio delle vittime comuniste è comunque in continuo aggiornamento per le
almeno 70mila
pene capitali eseguite dalla Repubblica Cinese tra il 1993 ed il 2016, secondo dati comunque parziali e
stimati per difetto dalle organizzazioni umanitarie (Amnesty International e
Dui Hua Foundation) in quanto il governo di Pechino mantiene segreto il numero
delle esecuzioni.
Tra le
condanne a morte si annidano parecchi casi di matrice ideologica essendo facile
per le autorità giudiziarie cinesi affibbiare a chicchessia uno dei 48 reati
per cui è prevista la pena capitale.
Miao
Deshun, lo studente cinese delle proteste di piazza Tienanmen.
Basti
pensare che uno dei protagonisti della rivolta della piazza Tienanmen del 1989,
l’operaio
venticinquenne Miao Deshun, era stato condannato a morte con l’accusa di
incendio:
solo per avere lanciato un cestino su un carro armato che già bruciava. La sua pena fu poi convertita in
ergastolo ma è stato rilasciato nel 2016, dopo 25 anni di prigionia che lo
hanno distrutto psicologicamente.
«Si
parla infinitamente più di nazismo e di fascismo, benché la storia di quei regimi
risalga alla prima metà del secolo, si chiuda quasi mezzo secolo prima del
comunismo e riempia solo un ventennio o poco più della storia di singoli paesi
– ha scritto bene ieri Marcello Veneziani in un suo editoriale (link a fondo
pagina) – Quando
si parla del comunismo prevale l’uso di riferimenti parziali o derivati
diversamente nominati; ad esempio quando si parla di totalitarismi, il
riferimento d’obbligo e sostitutivo è allo stalinismo, più raramente al maoismo. Raramente si usa parlare di comunismo – soprattutto a proposito di terrore e totalitarismo, deportazione
e repressione – come
se si volesse salvare l’immacolata purezza dell’idea dagli orrori della
storia».
Un
esempio eclatante della cautela con cui si affronta il totalitarismo dei paesi
comunisti giunge ancora da Tienanmen: Chai Ling, una delle ragazze leader
della rivolta, che oggi vive negli Usa ed ha fondato un’organizzazione no
profit, è stata due volte candidata al Nobel per la Pace ma non le è mai stato
assegnato.
Quel
riconoscimento doveva andare a Barack Obama, icona di quei Democratici (Dem USA) che
sono l’evoluzione
elitaria del comunismo (nella versione del nuovo mondialismo USA), un presidente così pacifista che per imporre la Democrazia plutocratica nel mondo ha bombardato mezzo medio-oriente
finanziando ribelli siriani e persino gli integralisti islamici al punto da
favorire la nascita e proliferazione dell’Isis.
“IL
40MILA MORTI DEL REGIME DEL TERRORE FRANCESE”
Karl
Marx sosteneva che il 1793 fu l’apogeo del processo di emancipazione del
cittadino iniziato con la Rivoluzione Francese: fu quando il proletariato prese il
controllo della rivolta borghese appoggiando Robespierre che instaurò il “Comitato di Salute Pubblica”(come accade ora in Italia! )ed il Regime del Terrore al quale
vengono attribuite circa 40mila morti.
Esecuzione
di emigrati condannati alla ghigliottina nel 1793.
«Lo
studio più preciso sul numero complessivo di vittime del Terrore è quello di
Donald Greer, che calcola 16.594 sentenze di condanne a morte emesse ed
eseguite dal Tribunale rivoluzionario e da altre corti di giustizia
rivoluzionaria, per un totale di circa 17mila morti attraverso la ghigliottina – si legge in Wikipedia – A questi
vanno aggiunte le vittime delle numerose esecuzioni senza sentenza, soprattutto nel corso delle
repressioni di Lione e Tolone, e le vittime di guerra, che porterebbero il
totale a 35 000-40 000 morti».
La
ghigliottina, simbolo del regime del Terrore giacobino, in una caricatura
inglese.
Perché
indugio sulla Rivoluzione Francese? Perché fu quello il primo moto distruttivo
della “filosofia
socialista mondialista”(ora Dem Usa) che ebbe la sua piena espressione ideologica nella breve e
tremenda esperienza della Comune di Parigi (1871).
Come
tale si definisce il governo socialista che diresse Parigi dal 18 marzo al 28
maggio 1871 in rivolta contro l’Impero Francese di Napoleone III dopo le
sconfitte militari contro la Prussia: il 4 settembre 1870 la popolazione di
Parigi impose la proclamazione della Repubblica, contando di ottenere riforme
sociali e la prosecuzione della guerra. Ma quando il governo, attraverso
l’Assemblea nazionale, impose la pace e minacciò il ritorno della monarchia fu cacciato da un’insurrezione che il
26 marzo 1871 elesse direttamente il governo cittadino, sopprimendo l’istituto
parlamentare.
La
Comune adottò a proprio simbolo la bandiera rossa, eliminò l’esercito permanente e
armò i cittadini, stabilì l’istruzione laica e gratuita, rese elettivi i
magistrati, retribuì i funzionari pubblici e i membri del Consiglio della
Comune con salari prossimi a quelli operai, favorì le associazioni dei
lavoratori ed iniziò il massacro degli oppositori, quali i cittadini fedeli al
Governo legittimo e i religiosi.
La rivolta fu duramente repressa dall’esercito
nazionale del Maresciallo di Francia, Patrice Mac Mahon, il 21 maggio ma restò
nel cuore di Lenin che ne prese spunto per la fondazione nel 1912 del “Partito
Comunista dell’Unione Sovietica” (Pcus) e la Rivoluzione Bolscevica.
GLI ILLUMINATI, LA MASSONERIA E LA RIVOLUZIONE
FRANCESE.
Chi è
più addentro agli studi sulla Massoneria conosce bene gli Illuminati di Baviera e la tesi
secondo la quale furono proprio loro ad ordire la Rivoluzione Francese.
Un
corriere degli Illuminati di nome Johann Jakob Lanz, un ex sacerdote cattolico, viene ucciso da un fulmine nel 1785
mentre sta attraversando a cavallo la città di Ratisbona.
Esaminando
il contenuto della sacca della sua sella, i poliziotti scoprono l’esistenza
dell’Ordine degli Illuminati, e trovano piani dettagliati riguardanti
l’imminente Rivoluzione Francese.
Le
autorità bavaresi allertano il governo francese sul disastro imminente che però
non tiene conto di questo avvertimento. La polizia bavarese arresta tutti i
membri dell’Ordine degli Illuminati che riesce a scovare, ma Weishaupt e altri
adepti riescono a nascondersi e a sottrarsi all’arresto.
Jpahnn
Adama Weishaupt, fu il fondatore degli Illuminati.
Ma chi
sono gli Illuminati?
Nel 1777 il banchiere ebreo Mayer Amschel
Rothschild (1744-1812) riunisce dodici dei suoi amici più influenti e li
convince del fatto che se uniranno le loro risorse, potranno dominare il mondo.
Questa
riunione ha luogo a Francoforte, in Germania. Rothschild informa anche i suoi amici
di aver trovato il candidato perfetto, un individuo dotato di un incredibile
intelletto e di grande ingegnosità, per guidare l’organizzazione che ha
progettato: quest’uomo è Johann Adam Weishaupt (1748-1830).
Il
primo maggio 1776 lo stesso Weishaupt fonda la Società Segreta chiamata Ordine
degli Illuminati.
Weishaupt
fu docente di Diritto Canonico all’Università di Ingolstadt, in Baviera. “Gli Illuminati cercano di stabilire
un Nuovo Ordine Mondiale”.
I loro
obiettivi sono i seguenti: abolizione di tutti i governi legittimi: abolizione della proprietà privata,
abolizione dell’eredità, abolizione del patriottismo, abolizione della
famiglia, abolizione della religione, creazione di un Governo Mondiale.
Mayer
Amschel Rothschild,(ricco sfondato) fu fondatore dell’omonima dinastia di banchieri e
degli Illuminati di Baviera.
Gli
Illuminati presero spunto ed ispirazione dalle caratteristiche di una società
segreta come la massoneria, nata ufficialmente il 24 giugno 1717 con la Grande
Loggia di Londra (o d’Inghilterra), ma si ritennero “superiori” ai framassoni
per ideologie e temerarietà: in pratica una sovra-loggia occulta ed elitaria
come fu la moderna P2.
La
loro attività fu falciata sul nascere dalle inchieste giudiziarie che
condannarono a morte Weishaupt il quale riuscì però a sfuggire alla giustizia
(gli accoliti avevano membri anche tra i magistrati) grazie al rifugio che gli
offrì a Gotha un aristocratico di alto livello della massoneria e degli
Illuminati: il duca Ernesto II di Sassonia-Gotha-Altenburg.
Costui
nel 1774 era divenuto massone nel sistema di Zinnendorf e membro della loggia
di Gotha Zum Rautenkranz; nel 1775 divenne Gran Maestro della Gran Loggia di Germania
e nel 1783
membro dell’Accademia degli Illuminati bavarese con il nome Quintus Severus e/o
Timoleone, nel 1784 divenne Supervisore dell’Abessinien (nome per l’Alta
Sassonia).
Tre
anni dopo accolse il fuggiasco Weishaupt che sotto lo pseudonimo Spartacus pubblicò diversi libri sulla sua
organizzazione.
A tradurli fu Johann Joachim Christoph Bode,
primo referente della setta in Turingia, che diventò il nuovo coordinatore
degli Illuminati e strinse sempre più forti contatti con la loggia Les Amis
réunis, la loggia dei Philalèthes a Parigi, al cui convegno partecipò nel 1787 sancendo di fatto la prosecuzione del
propaganda degli ideali degli Illuminati all’interno della massoneria stessa,
facente capo alla Grande Loggia di Francia: due anni dopo ci fu la Rivoluzione
Francese che secondo molti studiosi sarebbe stata decisa al Congresso di
Wilhelmsbad, il castello, di proprietà di “Mayer Amschel Rothschild”.
I
MASSONI DICHIARANO GUERRA A MONARCHIA E CHIESA.
«Nel
luglio del 1782 l’Ordine degli Illuminati si allea con la Massoneria durante il
Congresso di Wilhelmsbad, che lo storico massone Albert Mackey definisce ‘il
più importante Congresso Massonico del diciottesimo secolo” – si legge nel sito
di “Giacinto
Butindaro La Massoneria Smascherata”, zeppo di aneddoti e fonti storiche autorevoli – I partecipanti a quel Congresso
dovettero giurare di non rivelare a nessuno le decisioni prese (cfr. Nesta H. Webster, World
Revolution, 1921, pag. 31)».
Fu nel
Castello di Wilhelmsbad -di proprietà di
Mayer Amschel Rothschild -che avvenne il
congresso massonico del 1782.
«Gli
Illuminati sono rappresentati dal Barone von Knigge, che era un massone. In quel congresso – che sancì l’alleanza della Massoneria
con gli Illuminati – c’erano rappresentanti di circa tre milioni di membri
appartenenti a società segrete che adottarono dei piani organizzativi formulati dagli
Illuminati (cfr.
Gary Allen. ‘Illumunism, The Great Conspiracy,’ American Opinion, giugno 1976,
pag. 47-49). Il Congresso – a cui parteciparono anche gli Ebrei – passò anche una
risoluzione secondo la quale da quel momento in poi gli Ebrei non sarebbero
stati più esclusi dalle logge».
«Alla
fine del Congresso i membri degli Illuminati erano completamente soddisfatti. Il nobile francese François-Henri
de Virieu (1754-1793), un membro della Loggia martinista di Lione, che partecipava al Congresso, se ne
andò via visibilmente scosso. Quando venne interrogato da qualcuno sui “tragici
segreti” dei quali era venuto al corrente, rispose:
“Non
glieli confiderò. Posso solamente dirle che tutto questo è molto più grave di
quanto lei pensi. La cospirazione che sta avvenendo è così progettata che sarà
praticamente impossibile per la Monarchia e la Chiesa sfuggire ad essa” (M. Charles Albert Costa De Beauregard,
Le roman d’un royaliste sous la Révolution: Souvenirs du comte de Virieu, 1895,
pag. 43).
Da
quel momento il conte de Virieu poteva parlare della Massoneria solo con orrore
(cfr.
William T. Still, New World Order: The Ancient Plan of Secret Societies, 1990,
pag. 82)».
Ecco Luigi
XVI Re di Francia negli abiti della incoronazione ritratto dal pittore Antoine
François Callet.
Sappiamo
benissimo cosa accadde in Francia sette anni dopo: dalla decapitazione di Luigi XVI il
Borbone che fu ghigliottinato il 21 gennaio 1793 in Piazza della Rivoluzione,
l’attuale Place de la Concorde, dove si presentò vestito di bianco con in mano
il libro dei Salmi, alle persecuzioni in Vandea con la strage di sacerdoti e
cattolici.
Un
sentimento di odio, quello verso il clero, che accomuna i giacobini ai
comunisti di Stalin, ai suoi seguaci polacchi che ammazzarono tra tanti altri
il prete di Solidarnosc Jerzy Popiełuszko nel 1984 ed ai partigiani rossi che
giunsero ad uccidere persino il quattordicenne Rolando Maria Rivi, il 13 aprile
1945, a guerra praticamente finita, solo perché cristiano e seminarista.
Le parole del Conte di Virieux come il
decalogo degli illuminati spiegano chiaramente perché.
MASSONI,
RIVOLUZIONARI E COMUNISTI.
Queste
premesse erano necessarie per capire bene il fermento ideologico ma anche le
forze occulte che fomentarono la Rivoluzione Francese che, come detto, divenne
attraverso la Comune di Parigi, l’esempio per quella Bolscevica. Ma gli intrecci tra massoneria e
comunismo non si fermano qui.
Nel
1848 Karl Marx e Friedrich Engels pubblicarono il Manifesto del Partito Comunista,
poi recepito da Lenin per dare vita al Partito Comunista dell’Unione Sovietica.
Per i meno
esperti di storia quel manifesto è l’espressione spontanea del pensiero di due
filosofi sulla visione della società ideale per il benessere dell’umanità.
Il
simbolo comunista per antonomasia fu la falce e il martello, inseriti -poi- sulla
bandiera rossa che fu già degli insorti della Comune di Parigi.
In
realtà fu un lavoro concordato all’interno della Lega dei Comunisti nata
dall’incontro del 1847 fra Engels e Karl Schapper, presidente della Germany Democratic Society di Londra,
fondata nel 1840, un personaggio che merita approfondimenti.
Karl Friedrich Schapper, nato il 30 dicembre a
Weinbach, da un pastore protestante, iniziò le sue attività rivoluzionarie da
studente a Giessen nel 1832 all’interno di Fraternità Radicale con cui partecipò a un’insurrezione
conosciuta come Frankfurter Landsturm.
Gli
aspiranti rivoluzionari sequestrarono un arsenale per rovesciare la Dieta di
Francoforte e proclamare una Repubblica. Schapper fu imprigionato, ma dopo
tre mesi riuscì a fuggire, dirigendosi verso la Svizzera dove si unì all’organizzazione radicale Young
Germany, la Giovine Germania modellata e affiliata a Giovane Italia di Giuseppe
Mazzini.
Nel
1834 partecipò al tentativo di Mazzini di un’invasione armata della Savoia
dalla Svizzera che non ebbe successo e Schapper fu di nuovo imprigionato.
Rilasciato,
proseguì le sue attività politiche tanto da meritarsi l’espulsione dalla
Svizzera nel 1836: andò a Parigi. Si unì alla sezione francese di Young Germany e alla
League of the Banned comunista, presto ribattezzata Lega dei Giusti, in seguito rinominata Lega comunista.
(Infatti
-in ogni epoca storica - i comunisti, ora mondialisti ,hanno sempre ragione!).
Ecco il
simbolo dell’Associazione
Internazionale degli Uomini Lavoratori accanto al logo degli Illuminati di Baviera.
Nel
1839, la Lega fu implicata in un’altra insurrezione senza successo e Schapper
fu nuovamente imprigionato. Nel 1840 fu espulso dalla Francia e andò a Londra, in
Inghilterra, dove riorganizzò la Lega dei Comunisti che di lì a qualche anno
produsse il famoso Manifesto.
Shapper,
quindi, fu animatore della International Working-men’s Association (IWA), spesso denominata Prima
Internazionale (1864–1876).
Ebbene
è singolare notare come il simbolo della sezione di Basilea di questa
associazione sia pressoché identico al logo araldico degli Illuminati (
ora “mondialisti”) .
Ma non
è tutto.
Shapper
fu seguace
e collaboratore di Mazzini che divenne uno dei più importanti massoni d’Europa, anello
di congiunzione tra l’altro fratello della Grande Loggia d’Inghilterra, Lord Plamerston, segretario di Stato Britannico, e Albert Pike, generale sudista americano fondatore del Ku Klux Klan, e ritenuto il Papa americano dell’affiliazione
massonica del Rito Scozzese Antico e Accettato.
MARX
CONTRO DIO E MASSONE COME MAZZINI.
Ma
secondo fonti attendibili anche lo stesso Marx sarebbe stato massone:
« Nel
1848 l’ebreo Moses Kiessel Mordekkai Levy, alias Karl Marx, scrive il Manifesto del Partito Comunista.
Marx è massone, in quanto iniziato alla Loggia
Apollo di Colonia (cfr. Hiram, n° 5, 1990, pag. 114), ed anche membro di un’organizzazione
creata dagli Illuminati chiamata La Lega dei Giusti per conto della quale
scrive il suo Manifesto – si legge ancora sul sito di La Massoneria Smascherata – Nel
libro di Gary Allen e Larry Abraham dal titolo None Dare Call it Conspiracy
(Nessuno Osa Chiarmarla Cospirazione, edito nel 1971 da Concord Press, Seal
Beach, California), leggiamo infatti che Carlo Marx fu assunto da un gruppo
misterioso che si facevano chiamare la Lega degli Uomini Giusti – che non era altro che un’emanazione
o estensione degli Illuminati che erano stati costretti a ritirarsi in
clandestinità dopo l’attacco sferratogli contro dalle autorità bavaresi nel
1786 – per
scrivere il Manifesto Comunista.
E tutto quello che fece Marx fu quindi di aggiornare e
codificare quegli stessi piani e principi rivoluzionari che erano stati
enunciati settanta anni prima da Adam Weishaupt, il fondatore dell’Ordine degli
Illuminati (cfr.
Gary Allen, , pag. 25-26)».
Karl
Marx con gli appunti originali del Manifesto del
Partito Comunista del 1948.
Se
infatti si confrontiamo gli ideali comunisti, quelli espressi nel decalogo e
quelli sottaciuti ma apertamente sostenuti, si trovano numerosissime analogie con
quell dei seguaci di Rothschild e Weishaupt:
«Espropriazione
della proprietà fondiaria ed impiego della rendita fondiaria per le spese dello
Stato; Imposta fortemente progressiva; Abolizione del diritto di successione;
Confisca della proprietà di tutti gli emigrati e ribelli; Accentramento del
credito in mano dello Stato mediante una banca nazionale con capitale dello
Stato e monopolio esclusivo; Accentramento di tutti i mezzi di trasporto in
mano allo Stato» sono alcuni dei punti essenziali per Marx ed Engels che rispecchiano
perfettamente i “comandamenti” sopracitati degli Illuminati (ora mondialisti) di Baviera.
A
questi si aggiunge la negazione del Dio della Bibbia con la famosa
dichiarazione marxista: «La religione è l’oppio dei popoli».
Sulla
base di tale assunto il filosofo tedesco fonda il diritto di critica del popolo
a Dio prima ed al Capitalismo poi, perché «il comunismo è la dottrina delle
condizioni della liberazione del proletariato, cioé di quella classe che tra il
suo sostentamento soltanto ed unicamente vendita del proprio lavoro, e non dal
profitto di un capitale» scrive insieme ad Engels nei Princìpi del Comunismo.
Giuseppe
Mazzini si rifugiò a Londra dove entrò nei circoli della massoneria inglese.
Singolare
è notare che il Manifesto del Partito Comunista così come la Lega Comunista, la
Germany Democratic Society di Shapper fiorirono a Londra, dove cent’anni prima era nata la
massoneria e dove Mazzini si rifugiò l’espulsione dalla Svizzera nel 1836 dopo
la fondazione della Giovine Europa a Berna che raggruppava i comitati mazziniani di
Italia, Francia, Polonia e Germania dello stesso Shapper, già al suo fianco
nella spedizione in Savoia.
L’italiano
giunse nella capitale inglese con l’aiuto della famiglia di Mayer Moses Nathan,
imparentato coi Rothschild e padre di Ernest, futuro Gran Maestro del Grande
Oriente d’Italia dal 1896 e Sindaco di Roma dal 1907.
Mazzini
fu ospitato dallo storico massone Thomas Carlyle che lo introdusse nei circoli
londinesi più elitari e al cospetto dell’illustre massone (e primo ministro
inglese) Lord Henry John Temple, III Visconte Palmerston e del “Comitato Rivoluzionario
Internazionale”.
Questa
organizzazione fungeva da coordinazione suprema di tutti i movimenti
massonico-insurrezionalisti che a breve avrebbero dovuto partecipare alla rivoluzione
europea.
Ecco Ernest
Nathan, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia e Sindaco di Roma dal 1907.
«L’intera
organizzazione massonica venne modificata dai nuovi leader e si aprì
un’opportunità per Mazzini – si legge sul sito Appunti di Viaggio che
ripercorre i legami tra il rivoluzionario e la società segreta – L’élite aveva infatti deciso di
sfruttare l’implacabile istinto reazionario di Mazzini e di affidargli il
lavoro “sporco” delle provocazioni terroristiche che avrebbero dovuto favorire
la rivoluzione mondiale, un ruolo che ricoprì fino alla sua morte nel 1872.
Il suo soprannome nel ramo speculativo di
questo nuovo impulso reazionario massonico sarebbe stato “Emunach Memed”. A riguardo del suo acquisito nuovo
livello di conoscenza delle società segrete internazionali, è quantomeno
curioso riportare cosa Mazzini scrisse il 27 luglio 1844 da Londra nei riguardi dei
Rothschild: «“Il Vitello d’oro è onnipotente in Francia e (James) Rothschild
potrebbe diventare re, solo se lo volesse”».
IL POPOLO COME “ARMA DEI BANCHIERI”.
«Marx
è un comunista autoritario e centralista. Egli vuole ciò che noi vogliamo: il
trionfo completo dell’eguaglianza economica e sociale, però, nello stato e
attraverso la potenza dello Stato, attraverso la dittatura di un governo molto
forte e per così dire dispotico, cioè attraverso la negazione della libertà» a dirlo fu l’anarchico russo
Michail Bakunin (citazione dalla biografia di Diego Fusaro) che prese parte all’Insurrezione di
Dresda del 1849 conseguente ai moti orditi in Europa ed in particolare in
Germania e in Italia scoppiati nel 1848 proprio in coincidenza con il Manifesto
Comunista di Marx.
Il
Quarto Stato – il celebre dipinto del 1901 Giuseppe Pellizza da Volpedo conservato al
Museo del Novecento di Milano
Marx
fece leva sulla lotta di classe istigando alla rivoluzione il proletariato per
usarlo come arma contro l’aristocrazia e la borghesia affinché si compisse il suo progetto di uno Stato
dittatoriale oligarchico ed ateo, esattamente secondo la concezione degli Illuminati di
Baviera(ora
mondialisti -pluto- nazi comunisti alla
cinese- sino -giudaici -massoni e progressisti
come i “Dem Usa”).
Proprio
per questo inserì nel decalogo elementi di suggestione per le masse operaie
quali «moltiplicazione
delle fabbriche nazionali, degli strumenti di produzione, dissodamento e
miglioramento dei terreni secondo un piano collettivo. Eguale obbligo di lavoro per tutti,
costituzione di eserciti industriali, specialmente per l’agricoltura.
Unificazione dell’esercizio dell’agricoltura e dell’industria, misure atte ad
eliminare gradualmente l’antagonismo fra città e campagna. Istruzione pubblica
e gratuita di tutti i fanciulli. Eliminazione del lavoro dei fanciulli nelle
fabbriche nella sua forma attuale. Combinazione dell’istruzione con la produzione
materiale e così via».
Sappiamo
benissimo come l’esperienza sovietica abbia messo il potere nelle mani di pochi
esponenti del Soviet Supremo e la ricchezza in quelle di coloro che gli erano amici
portando alla nascita dei famosi oligarchi russi ed ai loro omologhi in Cina: dove lo sfruttamento della manodopera è
ancora oggi fonte di ricchezza per un’élite di capitalisti e causa di
squilibrio economico mondiale per l’iniqua concorrenza dei prodotti.
In
pratica le rivoluzioni sono servite ad arricchire ancor di più chi aveva già
posizioni di privilegio ed ha sposato subito la causa, alla stessa stregua dei latifondisti
siciliani divenuti poi esponenti della Massoneria e della Mafia impiantate
dallo stesso Mazzini prima dell’Unità d’Italia.
Sono
molteplici le fonti che, senza purtroppo possedere elementi circostanziati,
riferiscono dei fiumi di denaro che furono investiti per finanziare la
Rivoluzione Bolscevica, un progetto internazionale volto a minare la crescente
potenza dell’Impero Russo degli Zar che, se sul piano ideologico ha preso le
mosse da Marx e Bakunin, su quello geopolitico militare si è ancorato sul
coinvolgimento della Russia nella Prima Guerra Mondiale accanto ad Inghilterra
e Francia contro gli Asburgo.
Un
vero e proprio tranello teso ai Romanov da potenze controllate dalla massoneria
(che per
il tramite di fratelli incappucciati angloitaliani nel governo del Regno
d’Italia portò anche quest’ultimo nel conflitto) per indebolire le armate e impoverire
la popolazione in modo da rendere più agevole la lungamente premeditata
“rivoluzione perfetta”.
LA
GRANDE GUERRA VOLUTA DAI MASSONI ANGLO-ITALIANI.
Il 7
dicembre 1917 Lenin, instauratosi al potere, eliminato lo Zar e le sue
ricchezze rimaste nella banca dei Rothschild a Londra, dispose con un decreto che l’attività
bancaria divenisse monopolio dello Stato, tutte le banche private ad azioni e
gli uffici bancari privati fossero uniti con la Banca di Stato e la direzione
provvisoria degli affari delle banche private fosse trasferita al Soviet della
Banca di Stato. Disposizioni che portarono poi alla nascita della Gosbank (Gosudarstvehnij Bank) prima e della Banca Statale dell’Urss nel 1923 che
restarono tutt’altro che immuni dal sistema capitalistico.
«Non
v’è movimento proletario – neppure i partiti comunisti – che non abbia operato
nell’interesse del Danaro, nella direzione voluta dal Danaro, e per il tempo
concesso dal Danaro – e ciò naturalmente senza che gli idealisti fra i capi ne
avessero il minimo sospetto» scrisse lo storico e filosofo tedesco Oswald
Spengler ne “Il Tramonto dell’Occidente”.
E cosi
fu per la Russia come rammenta lo studioso Dagoberto Bellucci: «Fin dal 1922 , Armand Hammer
(finanziere americano ) negoziò con Lenin e Mikoyan a Mosca, ottenendo da parte
di Henry Ford il mantenimento delle sue catene di montaggio sul territorio
comunista.
Nel
1920 la “Chase Bank di John Rockefeller”, nonno di David Rockefeller, negoziava
con l’organo di Stato Prambank , la creazione di una camera di commercio
sovietico-americana».
«Questa
istituzione, sorta nel 1922, venne diretta da Renè Schley, uno dei
vicepresidenti della Chase Bank. L’istituto bancario della famiglia Rockefeller
appariva, insieme all’Equitable Trust Company, appartenente al fondatore della
Standard Oil, come il più impegnato nelle operazioni di credito con il nuovo
regime rivoluzionario di Mosca. Secondo un rapporto del Dipartimento di Stato, “Kuhn, Loeb and Company”, il più grosso finanziere
newyorchese, partecipa al finanziamento del primo piano quinquennale, dopo aver funzionato come banca di
deposito per il governo bolscevico, che vi aveva trasferito tra il 1918 e il
1922 più di 600 milioni di rubli in oro».
L’obiettivo
della massoneria angloamericana, trait d’union del progetto del Nuovo Ordine Mondiale tra Mazzini, Lord Palmerston e Pike,
era raggiunto: attraverso l’iper-burocratica e ingessata struttura statalista sovietica
disegnata da Lenin le possibilità di espansione della Russia e quindi di
competizione con Gran Bretagna e Stati Uniti d’America erano ormai compromesse
e pertanto nulla vietava di farvi affari.
Nel
frattempo il controllo dei due paesi anglosassoni era sempre più nelle mani
della finanza
mondiale per il tramite rispettivamente di Banca d’Inghilterra e Fed, a loro
volta controllate dall’impero finanziario Rothschild. La profezia pronunciata da Mayer
Amschel Rothschild il 27 luglio 1694, al momento della fondazione della Banca
d’Inghilterra, si era avverata:«Datemi il controllo della moneta di una nazione e non
mi importa di chi farà le sue leggi».
Si era
avverata a tal punto che lo stesso Stalin per coltivare le proprie mire
imperialiste durante la Seconda Guerra Mondiale si vide costretto a fare
entrare finanzieri ebrei privati nella Banca statale dell’Urss mantenendo però
stretto riserbo sull’operazione per non allertare il popolo.
Rianalizzando
tutto ciò vien da pensare che la Guerra Fredda e i conflitti russo-americani
del XX secolo nei paesi asiatici furono solo schermaglie volte a giustificare
la corsa agli armamenti e i colossali movimenti finanziari conseguenti: non è una novità che i banchieri
mondialisti abbiano finanziato, ovviamente con prestiti al limite dell’usuraio,
sia il Terzo Reich di Adolf Hitler che gli Alleati e, prima ancora, sia gli
Unionisti del Nord che i Confederati del Sud nella Guerra di Secessione
americana.
L’OLOCAUSTO
COMUNISTA E LE FOIBE.
Al di
là delle conseguenze socioeconomiche determinate dal Comunismo sono
assolutamente sottovalutati nell’opinione pubblica mondiale come in larga parte
della storiografia i crimini di questa visione “socialista mondialista” (degli illuminati )che, come abbiamo visto, è figlia di un progetto
rivoluzionario definito con strategia filosofica-politica-economica-militare
dalla “massoneria internazionale”.
Il
Libro Nero del Comunismo (Le Livre Noir du Communisme: Crimes, terreur, répression,
pubblicato nel 1997 dalla Éditions Robert Laffont), a cura dello storico
Stéphane Courtois, è una raccolta di saggi sugli Stati comunisti e sui crimini e
abusi compiuti dai regimi di tali stati. I testi sono stati scritti da
diversi ricercatori del CNRS francese, alcuni già collaboratori di François
Furet, autore di una precedente pubblicazione sull’argomento, ossia Il passato
di un’illusione.
Nel
Libro nero Courtois ha contato la seguente enumerazione delle vittime, per un
totale di poco inferiore ai novantacinque milioni di morti: Unione Sovietica, 20 milioni di
morti, Cina, 65 milioni, Vietnam, un milione di morti, Corea del Nord e
Cambogia, 2 milioni per ciascuno stato, Europa dell’Est, un milione di morti,
America Latina, 150mila morti, Africa, un milione e 700mila morti, Afghanistan,
un milione e 500mila morti, Movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al
potere, circa 10mila morti.
I
cadaveri ritrovati nelle fosse comuni delle caverne carsiche denominate foibe.
Tra le
vittime europee vanno senz’altro citate le circa 11mila dei massacri delle
Foibe ovvero gli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia, Giulia
e della Dalmazia, avvenuti tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e
nell’immediato secondo dopoguerra (1943-1945), da parte dei partigiani
jugoslavi e dall’OZNA, con l’autorizzazione dei partigiani italiani. Il nome deriva da cavità naturali,
dei pozzi, presenti sul Carso (altipiano alle spalle di Trieste e dell’Istria):
grandi
inghiottitoi carsici dove furono gettati molti dei corpi delle vittime, che
nella Venezia-Giulia sono chiamati “foibe”.
Al
massacro seguì l’esodo giuliano-dalmata, ovvero l’emigrazione forzata della
maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana da quei territori del
Regno d’Italia prima occupati dall’Esercito Popolare di Liberazione della
Jugoslavia del maresciallo Josip Broz Tito e successivamente annessi dalla Jugoslavia.
Si stima
che gli emigrati dalle loro terre di origine ammontino a un numero compreso tra
le 250mila e le 350mila persone.
Il
film Red
Land –
Rosso Istria , ricostruisce la vera tragica storia delle foibe.
Un
esodo biblico, un olocausto di 11mila persone che oggi viene vilipeso da
qualche centinaio di studenti di sinistra e anarchici dei centri sociali,
proseliti del Bakunin di turno, integralisti del pugno sinistro alzato,
nostalgici dei combattenti proletari ma, più di tutto, ignoranti come asini al punto da non
sapere che dietro la Rivoluzione Bolscevica di cui cade oggi l’anniversario e
dietro il comunismo c’è stata la regia dei capitalisti massoni del Nuovo Ordine
Mondiale.
Gli li
stessi mondialisti che oggi fomentano le rivoluzioni arancioni per la
democrazia e la libertà mandando in trincea il magnate George Soros, volto scoperto della finanza che ha
armato i ribelli in Ucraina (10mila morti) come in Siria (500mila), che vuole
la disgregazione degli stati sovrani come Weishaupt la volle del Regno di
Francia e Lenin dell’Impero Russo, affinché non ci siano intralci e mediatori tra la
plutocrazia, il governo della ricchezza, ed il popolo bue.
Soros
mira quindi ad essere sempre più plutarca (chi governa coi soldi) in ogni parte
del mondo.
Se oggi i mondialisti possono ancora suggestionare le coscienze (oltreché i
portafogli dei manifestanti prezzolati), è anche e soprattutto perché la storia
del comunismo non è stata ancora censurata con sdegno dalle varie istituzioni
mondiali più o meno utili come Onu, Corte Europea dei Diritti Umani di
Strasburgo e organizzazioni umanitarie varie.
Se
tutto ciò può accadere è perché non è stato insegnato a scuola, perché i libri
li hanno scritti e li scrivono ancora gli idealisti del comunismo, che è stato
un regime totalitario sanguinario ancor peggiore del Nazismo soprattutto per
numeri di morti. I gulag sono esattamente come i lager, le Foibe come Auschwitz: ma qualche delinquente idiota può offendere i morti
dell’olocausto di Tito senza che nessuno lo incrimini per apologia di reato
come capita invece agli estremisti nazifascisti (pluto-comunisti).
Un
infame doppio martirio per migliaia di italiani.
(Fabio Giuseppe Carlo Carisio).
Operazione
sterminio:
il
piano per decimare il sistema immunitario umano
con un
agente patogeno generato in laboratorio.
Unz.com- MIKE WHITNEY •( 8 DICEMBRE 2021)
•
"Se
qualcuno volesse uccidere una parte significativa della popolazione mondiale
nei prossimi anni, i sistemi messi in atto in questo momento lo
consentirebbero". (Dr. Mike Yeadon, ex vicepresidente di Pfizer).
“E
questo è lo spirito dell'anticristo, di cui avete sentito che viene; e ora è
già nel mondo”. 1 Giovanni 4:2–3
Domanda
– Il
vaccino contro il Covid-19 danneggia il sistema immunitario?
Risposta
: lo fa. Riduce la capacità del corpo di combattere infezioni, virus e
malattie.
Domanda:
se è vero, perché non sono morte più persone dopo essere state vaccinate?
Risposta:
non sono sicuro di cosa intendi? Il vaccino ha ucciso più persone di qualsiasi altro
vaccino nella storia. "Finora, negli Stati Uniti, il bilancio delle vittime è
tre volte superiore al totale di tutti i vaccini negli ultimi 35 anni".
È
semplicemente sorprendente. Abbiamo anche assistito a un costante aumento della
mortalità per tutte le cause e dei decessi in eccesso nei paesi che hanno
lanciato campagne di vaccinazione di massa all'inizio dell'anno. A volte l'aumento arriva fino al
20% rispetto alla media quinquennale. Si tratta di un enorme picco di decessi
ed è in gran parte attribuibile al vaccino.
Allora,
cosa intendi quando dici: "Perché non sono morte più persone"? Ti aspettavi di vedere persone che si
stringono il cuore e muoiono dopo essere state colpite? È una comprensione
molto ingenua di come funziona l'iniezione. (“Programmi di decessi per COVID prima
e dopo la vaccinazione” )
Domanda–
Tutto quello che sto dicendo è che la percentuale di persone che sono morte è
piuttosto piccola rispetto alle decine di milioni che sono state vaccinate.
Risposta–
E tutto ciò che sto dicendo è che se il vaccino è un agente patogeno generato
in laboratorio– e penso che lo sia– allora certamente non è stato progettato
per uccidere le persone sul posto. È stato progettato per produrre una reazione ritardata
che erode gradualmente ma inesorabilmente la salute del vaccinato.
In
altre parole, l'impatto completo di coaguli di sangue, emorragie, problemi
autoimmuni e altre lesioni generate dai vaccini si farà sentire pienamente solo
in un secondo momento attraverso l'aumento degli episodi di infarti, ictus,
malattie vascolari e persino cancro.
(“ultima
tendenza delle presenze cardiache dello Scottish Ambulance Service - questo è
*eccesso* al di sopra della norma 2018/19. Enorme picco in estate, 500 chiamate
di ambulanza a settimana al di sopra del normale, principalmente di età
compresa tra 15 e 64 anni. Si stava stabilizzando, quindi crescere di nuovo
dalla fine di ottobre.” Scottish Unity – Edinburgh Group)
Risposta:
il grafico sopra mostra perché i problemi cardiaci hanno attirato molta
attenzione ultimamente, ma il danno al sistema immunitario è ancora più preoccupante.
Domanda:
puoi spiegare cosa intendi senza diventare troppo tecnico?
Risposta
: posso fare di meglio. Posso darvi una breve clip da un articolo che copre le
ultime ricerche. Controlla:
“Uno
studio di laboratorio svedese (intitolato “Spike SARS–CoV–2 compromette la
riparazione del danno al DNA e inibisce la ricombinazione V(D)J in vitro ”, NIH) pubblicato a metà ottobre ha
scoperto che la proteina spike… entra nel nucleo delle cellule e
significativamente interferisce con le funzioni di riparazione del danno al DNA
compromettendo l'immunità adattativa di una persona e forse incoraggiando la
formazione di cellule cancerose….
"Meccanicisticamente,
abbiamo scoperto che la proteina spike si localizza nel nucleo e inibisce la
riparazione del danno al DNA", hanno scritto.
"I nostri risultati rivelano un
potenziale meccanismo molecolare mediante il quale la proteina spike potrebbe
impedire l'immunità adattativa e sottolineare i potenziali effetti collaterali
dei vaccini a lunghezza intera basati su spike". ("La proteina del picco nel
virus COVID e i colpi (vaccini) indeboliscono il sistema immunitario, possono
essere collegati al cancro: studio svedese ", Lifesite News).
Ciò
che i ricercatori hanno scoperto è che la proteina spike blocca la produzione
degli enzimi necessari per riparare il DNA rotto che, a sua volta, impedisce la
"proliferazione" delle cellule B e T necessarie per combattere
l'infezione.
Domanda:
puoi spiegarlo in un inglese semplice?
Risposta:
certo. Significa
che il vaccino mette in cortocircuito il sistema immunitario, aprendo la strada
a infezioni, malattie e morte prematura. Forse pensi di poter avere una vita
lunga e felice con un sistema immunitario disfunzionale, ma penso che ti
sbagli.
Il
sistema immunitario è lo scudo che ti protegge da ogni tipo di virus, batteri e
infezioni potenzialmente letali. Non è solo la prima linea di difesa, è l'unica linea
di difesa.
In assenza della protezione completa delle cellule B e T per combattere gli
intrusi stranieri, le prospettive di sopravvivenza sono nella migliore delle ipotesi
minuscole.
Per
sottolineare questo punto, guarda questo video del direttore funebre
britannico, John O' Looney, che ha fornito aggiornamenti regolari su ciò che
vede sul campo 10 mesi dopo il lancio della vaccinazione. È un racconto inquietante della
catastrofe che si sta svolgendo davanti ai nostri occhi:
“Quindi quello che stiamo vedendo è un numero
innaturalmente elevato di morti dovute a infarto, ictus, aneurisma; e questi
sono tutti il risultato di trombosi ... Embolie nei polmoni alle gambe, vari
luoghi che stanno causando queste morti che sono ben documentate dai coroner
locali e ben documentate in tutto il paese. E nessuno sembra essere preoccupato
per l'allarmante aumento di (coaguli di sangue) che ho visto di più quest'anno
che negli ultimi 14 anni….
Questo
è un tipo di morte che stiamo vedendo, l'altro tipo sono le persone che si
stanno ammalando ora mentre il loro sistema immunitario alla fine si arrende.
Quindi,
hanno avuto i colpi bvaccini) forse 6 o 8 mesi fa, e hanno divorato il loro sistema
immunitario,
e ora stanno lottando per combattere
come se fosse il comune raffreddore . Quindi, siamo in inverno e ci sono
raffreddori e influenze in giro e queste persone non possono combatterli. Il governo è molto veloce a
etichettarlo "Omicron" ... ma sono malati di comune raffreddore.
Il loro sistema immunitario è decimato . È molto simile a un malato di
cancro, che passa attraverso la chemioterapia che decima il loro sistema immunitario. E devono stare molto attenti perché
il comune raffreddore o l'influenza possono ucciderli. E questo è quello che
stiamo vedendo ora...
Sono
passati quasi 12 mesi dall'inizio dei primi colpi(vaccini), quindi il loro
sistema immunitario sta andando a pezzi; questa è la realtà ed è quello che
vedo. .. e non sopportano più il raffreddore. … Quando sono andato all'incontro a
Westminster a settembre, lo scienziato ha predetto che questo sarebbe successo e,
guarda un po', è quello che sta succedendo.
Le persone si ammalano e muoiono... È
spaventoso". (" Omicron è "danno da vaccino"; non è altro
che questo." John Looney, Rumble).
Ha
ragione? L'aumento dei decessi NON è un'altra ondata di Covid, ma gli effetti a catena di
un'iniezione citotossica che prende di mira il sistema immunitario lasciando
milioni di persone indifese contro le infezioni e le malattie di routine?
Sembra
fattibile e certamente si adatta all'agenda dello spopolamento che richiede un biologico ibrido che
non uccida il suo obiettivo in modo definitivo ma fondamentalmente smantella i
sistemi di difesa critici che rendono possibile la sopravvivenza umana.
Mascherando una "proteina killer"come un antigene innocuo, i nostri
responsabili della pandemia sono stati in grado di accedere al flusso sanguigno
di milioni di persone consentendo loro di inserire una bomba a orologeria che
devasta le popolazioni cruciali di cellule T e B lasciando le vittime
vulnerabili a qualsiasi virus che sembra
circolare nella popolazione. Come osserva Looney, gli scienziati hanno avvertito di
questo stesso risultato quando è stata proposta per la prima volta la vaccinazione di
massa. Naturalmente,
le opinioni opposte sono state ignorate e censurate.
Ecco
di più da un
documento di ricerca prestampato sul “server medRxiv). Aiuta a spiegare l'impatto del
vaccino sul sistema immunitario:
“Ricercatori
nei Paesi Bassi e in Germania hanno avvertito che il vaccino di Pfizer-BioNTech … ( COVID-19) induce una complessa
riprogrammazione delle risposte immunitarie innate che dovrebbero essere
considerate nello sviluppo e nell'uso di vaccini a base di mRNA …. Dopo la vaccinazione, le cellule
immunitarie innate hanno avuto una risposta ridotta al recettore toll-like 4
(TLR4), TLR7 e TLR8, tutti ligandi che svolgono un ruolo importante nella
risposta immunitaria all'infezione virale...
"Molti
studi hanno dimostrato che le risposte immunitarie innate a lungo termine
possono essere aumentate (immunità addestrata) o sotto-regolate (tolleranza
immunitaria innata) dopo determinati vaccini o infezioni."...
Questi
risultati dimostrano collettivamente che gli effetti del vaccino BNT162b2 vanno oltre il sistema immunitario
adattativo.
Il
vaccino BNT162b2 induce anche la riprogrammazione delle risposte immunitarie
innate, e questo deve essere preso in considerazione."...( "La ricerca suggerisce Pfizer-BioNTech
COVID -19 vaccino riprogramma le risposte immunitarie innate” , New-Medical net).
Quante
persone si sarebbero vaccinate se avessero saputo che avrebbe riprogrammato il
loro sistema immunitario?
Probabilmente
nessuno, motivo per cui i nostri funzionari della sanità pubblica non
affrontano mai l'argomento. Tutto ciò che si discosta anche leggermente dalla narrativa
"i vaccini fanno bene" viene omesso dalla copertura principale e
cancellato sui social media.
Ma le
persone non hanno il diritto di sapere cosa sta succedendo, cosa viene
iniettato nei loro corpi e quale impatto avrà sulla loro vita e sulla loro salute?
Non è
questo che si intende per "consenso informato" o è un'altra vittima
della fretta di inoculare tutte le 7 miliardi di persone sul pianeta terra? Ecco una clip da una breve intervista
con il patologo, il dottor Ryan Cole:
"Quando
eseguiamo queste iniezioni, possiamo vedere i tipi di globuli bianchi nel
corpo... e hai una vasta gamma di cellule immunitarie che lavorano insieme per
combattere i virus e tenere sotto controllo i tumori.
Stiamo
già vedendo i segnali in laboratorio di diminuzioni di cellule T di importanza
critica di cui hai bisogno... nel tuo sistema immunitario innato. Questi sono i
Marines nel tuo corpo; combattere i virus che combattono il cancro...
Ma
quello che vediamo in laboratorio dopo che le persone hanno ricevuto queste
iniezioni,
è un profilo molto preoccupante bloccato, di queste importanti cellule T killer
che vuoi vedere operare nel tuo
corpo (cellule CD8).
E quello che fanno è tenere sotto controllo tutti gli
altri virus.
Cosa
vedo in laboratorio? Vedo un aumento dei virus della famiglia dell'Herpes, vedo
l'herpes zoster, vedo la Mono, vedo un enorme aumento del virus del papilloma
umano... Stiamo
letteralmente indebolendo il sistema immunitario di questi individui .
La
cosa più preoccupante è che c'è un modello di questi tipi di cellule
immunitarie nel corpo che tiene sotto controllo il cancro. Dal 1° gennaio (in
laboratorio) ho visto un aumento di 20 volte del cancro dell'endometrio
rispetto a quello che vedo su base annuale. (" Patologo Ryan N Cole della
Mayo Clinic su cosa stiamo vedendo nei risultati di laboratorio", Rumble;
2 minuti).
"Herpes,
herpes zoster, mono e persino cancro!" Che diavolo sta succedendo? Questo
non può essere vero, vero?
Si è
vero; l'immunosoppressione porta a tutti i tipi di conseguenze terribili per la
salute.
Alcuni lettori potrebbero ricordare come il vaccinologo canadese, il dottor
Byram Bridle, abbia fatto affermazioni simili in un'intervista solo poche
settimane fa. Ecco cosa ha detto:
“Quello
di cui ho visto fin troppo sono persone che avevano tumori in remissione o che
erano ben controllati; i loro tumori sono andati completamente fuori controllo
dopo aver ricevuto questo vaccino.
E sappiamo che il vaccino provoca un calo del
numero di cellule T, e quelle cellule T fanno parte del nostro sistema
immunitario e sono parte delle armi fondamentali che il nostro sistema
immunitario ha per combattere le cellule cancerose; quindi c'è un potenziale
meccanismo lì .
Tutto
quello che posso dire è che ho avuto troppe persone che mi hanno contattato con
questi rapporti per farmi sentire a mio agio.
Direi che questa è la mia più recente grande
preoccupazione per la sicurezza, ed è anche quella che sarà la più sottostimata
nella base dati sugli avversi, perché se qualcuno ha avuto il cancro prima del
vaccino, non
c'è modo che i funzionari della sanità pubblica possano mai collegarsi va al
vaccino”.("Parla
il dottor Byram Bridle ", Bitchute).
Ancora
una volta, quante persone avrebbero deciso di vaccinarsi se avessero saputo che
potrebbe innescare una riacutizzazione di virus dormienti o tumori in
remissione? Chi correrebbe questo rischio?
Ma non
sanno che stanno correndo un rischio, vero, perché non gli è stata detta la
verità.
E il motivo per cui non è stata detta loro la
verità è perché sono un obiettivo in una guerra di sterminio che viene condotta
su di loro.
A
volte è molto difficile per le persone ammettere ciò che sanno essere la
verità, ma la verità è evidente.
I
nostri responsabili della pandemia e i loro fanti nei media, nella sanità
pubblica e nel governo vogliono farci del male, vogliono iniettarci una
sostanza misteriosa che distruggerà il nostro sistema immunitario e accorcerà
le nostre vite.
Questa
non è solo una lotta per la libertà personale o l'autonomia corporea, è una
battaglia per la sopravvivenza. Difendiamo il nostro diritto alla vita.
Ecco di più dall'immunologo virale Dr. Jessica
Rose:
“Ci
sono studi in uscita ora, e ci sono ampi segni nei dati sugli eventi avversi, che questi prodotti (vaccini Covid)
non stanno solo immuno-modulando il sistema immunitario e causando iper-infiammazione;
ci sono
segni ora che stanno influenzando molto negativamente le popolazioni di cellule
T CD8.
Per chi non lo sapesse, questa è una pessima
notizia.
Finora è solo su poche persone, ma i dati non
sembrano buoni finora. Queste cellule T sono le cosiddette "cellule
killer". I
l loro
compito... è uccidere le cellule infette da virus che mostrano marcatori
estranei sulla loro superficie. Quindi, se queste popolazioni sono esaurite, allora è
una pessima notizia, perché non abbiamo una popolazione di cellule nel sistema
immunitario acquisito per rimuovere le cellule infettate da virus. …
Ci
sono chiari segnali che stanno iniziando ad emergere, che v'è una “sindrome da deficit di
immunità” venire come risultato di questi prodotti (vaccini).
A seguito di iper-stimolazione ... T-cellule
in fase di (diminuiti), e la sempre presenza di iniezioni ripetute di una
proteina citotossica … Non consiglierei mai e poi mai a qualcuno che è immuno-compromesso di avvicinarsi a
queste cose, perché posso quasi garantirti che le tue condizioni peggioreranno.
Un'altra cosa che stiamo vedendo nel VAERS
sono i tumori che escono dalla remissione e molti medici lo riferiscono sul
campo.
E, a
proposito, questo non è mai successo prima, non su questa scala; nemmeno
vicino... Quindi,
c'è qualcosa che sta succedendo qui che merita ulteriori indagini, e non sembra
buono. "
(“L'immunologa virale Dr. Jessica Rose spiega le informazioni preoccupanti che emergono sull'immunità compromessa
dei vaccinati ", Odysee).
Riesci
a vedere lo schema? Riesci a vedere come stanno dicendo tutti la stessa cosa?
Perché è così, secondo te?
È
perché è la verità, la verità pura, non verniciata.
Il
punto che stiamo cercando di fare non può essere sopravvalutato: il vaccino è un'arma biologica
creata dall'uomo e generata in laboratorio che disabilita il sistema di difesa
critico del corpo che aumenta la suscettibilità alle malattie di molti ordini
di grandezza.
Con ogni iniezione aggiuntiva, si è meno in grado di
fornire una risposta sufficiente a infezioni, influenze o virus di routine.
Ciò
porterà a uno tsunami di malattie che probabilmente travolgerà il nostro
sistema sanitario pubblico e farà precipitare il paese in una crisi sempre più
profonda.
È
questo il piano? È questo che i nostri signori globalisti hanno in serbo per noi?
Vedremo.
Ora guarda quest'ultima clip dal video del vaccinologo, Geert Vanden Bossche:
“La
prima cosa che vorrei sottolineare è che il Covid-19 non è una malattia delle
persone sane.
Le persone che godono di buona salute hanno un
sistema immunitario innato sano che può affrontare senza problemi un certo
numero di virus respiratori.
Queste
persone non solo sono protette dalla malattia, ma possono anche, in molti casi,
prevenire l'infezione.
Queste
sono persone che possono contribuire alla sterilizzazione dell'immunità e
all'immunità di gregge che è molto, molto importante. Quindi, ascolta: mai e poi mai permettere a qualcuno
o qualcosa di interferire o sopprimere il tuo sistema immunitario innato .
Puoi fare un brutto lavoro da solo conducendo
una vita malsana, che sopprimerà la tua immunità innata, ma ancora peggio, sono gli anticorpi
indotti dal vaccino che sopprimono la tua immunità innata.
E
questi anticorpi vaccinali non possono sostituirlo perché perdono la loro
efficacia contro il virus e diventano sempre meno efficaci.
Contrariamente
agli anticorpi innati, non possono prevenire l'infezione, non possono
sterilizzare il virus. Pertanto, contribuiscono all'immunità di gregge….
La
soppressione di questi anticorpi innati nei bambini potrebbe portare a malattie
autoimmuni.
Questo è un "No go" assoluto.
Non
possiamo vaccinare i nostri bambini con questi vaccini.
La
soppressione dell'immunità innata è già un problema tra i vaccinati e, in
effetti, avranno difficoltà a controllare una serie di malattie, non solo il
Covid-19, ma anche altre malattie … e richiederà un cambiamento molto drammatico nella
le strategie per aiutare i vaccinati – e il mio cuore è con loro – perché in
molti casi avranno bisogno di un trattamento estensivo. ..
…
Aumentarli – il che significa dare loro una terza dose – è assolutamente folle,
perché quello che farà è aumentare la pressione immunitaria degli anticorpi
vaccinali, sulla loro immunità innata. Quindi il potenziamento è
un'assurdità assoluta; è pericoloso e non dovrebbe essere fatto….
Allora,
cosa ci dice la scienza? Ci dice che è l'immunità innata che ci proteggerà, non
il vaccino”.
( "Geert Vanden Bossche sui vaccini e la soppressione dell'immunità
innata" , Rumble).
Quindi,
ora sappiamo che, insieme ai coaguli di sangue, alle emorragie, agli infarti,
agli ictus, alle malattie vascolari e neurologiche, il vaccino è progettato anche per
sviscerare il sistema che ci protegge dalla malattia e dalla morte, il sistema
immunitario. Quanto bisogna essere immersi nella negazione per non vedere il male che
ora è tra noi.
Vedi
anche: Dr. Nathan Thompson– Il vaccino contro il Covid induce l'autoimmunità,
Odysee.
(odysee.com/@EndYourSlavery:8/My-Jaw-DROPPED-when-I-Tested-Someone's-Immune-System-After-the-
2° colpo: di vaccino.)
E
questo: Sindrome
da immunodeficienza acquisita da vaccino (VAIDS): "Dovremmo aspettarci di
vedere questa erosione immunitaria in modo più ampio"" Medici in prima linea nelle Americhe”
(americasfrontlinedoctors.org/news/post/vaccine-acquired-immune-deficiency-syndrome-vaids
-dovremmo-anticipare-di-vedere-questa-erosione-immune-più-ampiamente/).
No,
non esiste un nuovo virus.
l'influenza
è stata
ribattezzata "Covid-19".
Unz.com-The
Unz Review- ANDREW ANGLIN • (2 GENNAIO 2022)- ci dice :
Qualcuno
di recente è venuto da me con "Anglin ha torto - c'è un vero coronavirus
perché le persone sono malate in ospedale".
Quindi,
è di nuovo quel momento. Il tempo che accade ogni mese o giù di lì quando
spiego meticolosamente che non ci sono prove di un nuovo virus, per non parlare
di una "pandemia".
Potrei
usare un linguaggio iperbolico a volte, ma ho sempre detto che
"coronavirus" potrebbe essere un nuovo filone dell'influenza.
Ma ci
sono nuovi filoni dell'influenza ogni anno.
Ogni
anno, le persone muoiono di influenza. Decine di migliaia di persone in America
muoiono di influenza ogni anno. Nel 2018, secondo il CDC, 80.000 persone sono
morte a causa dell'influenza.
Durante
la stagione influenzale 2018, "gli ospedali sono stati sopraffatti"
senza mandare a casa enormi porzioni del personale e licenziare le persone per
aver rifiutato il vaccino.
"Ospedali influenzali sopraffatti" è un altro round che puoi
giocare con il datato gioco di ricerca di Google, su cui darò istruzioni
complete a tempo debito.
Ciò
significa che le persone erano in ospedale, morendo di un virus respiratorio,
in quelle date che puoi vedere sotto quegli articoli di notizie.
Proprio
come i video che vedete sulla CNN di persone nei reparti influenzali – che sono
stati ribattezzati "reparti covid", perché tutte le infezioni
respiratorie sono ora "covid-19" – malati e morenti di "covid".
In
quegli anni precedenti, c'erano infermiere che correvano in giro, famiglie che
piangevano mentre i propri cari morivano. Perché le infezioni respiratorie
mortali esistevano prima del 2020.
L'unica
differenza sarebbe che più persone ora sarebbero su ventilatori mortali, perché
il CDC ha cambiato i loro standard per mettere qualcuno su un respiratore
quando hanno cambiato il nome di "l'influenza" in
"covid-19".
Presumibilmente
lo hanno fatto in modo che più persone morissero. Anche se non posso dimostrarlo, non
riesco a pensare a nessun altro motivo. Tutti coloro che sono morti per
polmonite correlata al ventilatore, o una qualsiasi delle altre complicazioni
causate da un ventilatore, sono stati registrati come una "morte
covid-19".
Si
noti che gli ospedali sono stati pagati dal governo federale per:
Diagnosticare
una persona con covid-19.
Mettere
una persona con diagnosi di covid-19 su un ventilatore.
Scrivere
"covid-19" su un certificato di morte.
Non
voglio davvero mettere troppo bene un punto su questo, ma ecco un rapporto del
2018 sull'influenza, che quell'anno è stata classificata come "epidemia", da ABC News.
Noterai
che questo è praticamente esattamente come qualsiasi rapporto giornaliero sul
coronavirus.
Per
essere molto chiari: "Conosco qualcuno che lavora in un ospedale e stanno dicendo
che le persone stanno morendo di infezioni respiratorie" non è un
argomento per l'esistenza di un nuovo virus.
Questo
è come dire "Conosco qualcuno che è caduto dalle scale" e poi affermare che la gravità
terrestre deve essere stata alterata dai raggi cosmici.
La
bufala dei test.
L'influenza
non è praticamente mai stata testata, in quanto è così facilmente identificabile
dai sintomi standard.
La mia
tesi iniziale, nel marzo del 2020, era che potrebbero aver identificato un
ceppo annuale standard dell'influenza, e poi hanno affermato che si trattava di
un "nuovo virus" (mentre in realtà ogni anno l'influenza è un "nuovo
virus"). A questo punto, non sono affatto sicuro che sia possibile mappare
il genoma di un virus, ma questo è un piccolo dettaglio.
Il
test PCR è uno scherzo assoluto, come lo siamo stati tutti più e più volte. Lo sappiamo da quando hanno iniziato
a usarlo. Il
premio Nobel che ha inventato il test PCR, Kary Mullis, ha detto che non può
essere usato per testare un virus infettivo, e nulla della tecnologia è
cambiato in modo significativo da quando lo ha detto.
Il
fatto che ti stiano dicendo che tutte queste persone che non hanno sintomi in
realtà sono malate di un virus a causa di questo test dovrebbe essere
sufficiente per osservare con i tuoi occhi che questa è una stronzata.
L'intera base di questa bufala era la teoria
degli "diffusori asintomatici", che è giustificata dal test PCR.
"Diffusori asintomatici" è qualcosa che non
è mai stato considerato una cosa prima del 2020 (almeno non una cosa
rilevante). Ecco Anthony Fauci che lo dice.
Certo,
non mi interessa quello che dice Anthony Fauci, perché sono consapevole che è
un truffatore idiota, un bugiardo psicopatico e un agente di Bill Gates Great
Reset. Ma devi preoccuparti di quello che dice, se credi negli spargitori
asintomatici, perché
è lui che ha inventato il concetto (di nuovo, dopo averlo negato all'inizio del 2020).
Senza
questa teoria palesemente insensata di persone senza sintomi di una malattia
che segretamente hanno una malattia e sono in grado di diffonderla(come?),non avremmo
alcun blocco, distanziamento sociale, maschere, mandati vaccinali o qualsiasi
altra stronzata – invece, se una persona fosse malata, rimarrebbe a casa, e
quella sarebbe la fine.
La
teoria assurda e non scientifica degli spread asintomatici è la menzogna
fondamentale che fa funzionare l'intera truffa. È praticabile solo a causa di
questo sciocco sistema di test PCR.
La mia
tesi di base è rimasta la stessa: non c'è differenza tra "coronavirus" e le
malattie respiratorie che abbiamo sempre avuto, e l'unica ragione per cui la
gente crede che ci sia una "pandemia" da un "nuovo virus" è
che i media e il governo hanno pubblicizzato questo come parte di una
cospirazione per ristrutturare la società.
Se si
studia ciò che stanno dicendo al World Economic Forum, allora non si può sostenere che ciò
che sto dicendo riguardo al piano delle persone più potenti sulla terra di usare il
presunto virus come mezzo per trasformare la società globale è semplicemente un
dato di fatto.
Non è
qualcosa di discutibile. Puoi leggere i due libri di Klaus Schwab sull'argomento:
"La quarta rivoluzione industriale" e "Covid-19: Il grande
reset". Sono libri molto facili da leggere in quanto li ha scritti appositamente
per renderli molto facili da tradurre in ogni lingua.
Puoi
anche semplicemente andare sul canale YouTube del WEF e guardare i loro forum,
dove discutono apertamente di queste cose. Ci sono molti altri think tank che
discutono di questo. Puoi tornare indietro fino al Club di Roma nel 1970,
parlando di crisi manifatturiere, e fino alla fine del 20 ° secolo e poi alla formazione della Società delle
Nazioni per vedere un piano per un governo globale gestito da una minoranza
d'élite.
La riduzione della popolazione è una parte enorme di questo.
Puoi
anche guardare questo video dell'ottobre del 2019 con Anthony Fauci e altri
scienziati governativi che parlano di come avrebbero bisogno di creare una crisi per
iniziare a distribuire vaccini a mRNA.
Allora
puoi dare un'occhiata all'evento 201, organizzato da Johns-Hopkins e Bill
Gates. È un esercizio su come affrontare una “pandemia di coronavirus”.
Se
credi che tutto questo sia stato pianificato in modo così dettagliato per un
periodo di decenni, e poi preparato in modo intricato nei mesi prima dell'inizio
della "pandemia", e poi per pura fortuna il tipo esatto di coronavirus di cui
stavano parlando è emerso dalla zuppa di pipistrelli, o da una perdita
accidentale di laboratorio, allora sfortunatamente sei un idiota. Dico sul
serio. Se ci credi, sei sia delirante che stupido.
Quindi
allora entri nelle erbacce con questo "l'hanno rilasciato di proposito"
- ma perché? Per quale motivo? Cosa sarebbe diverso se rilasciassero un virus
praticamente innocuo o se semplicemente rinominassero l'influenza e poi riciclassero
un sacco di morti per rafforzare il conteggio?
Ovviamente,
niente sarebbe diverso.
Quello
che i credenti faranno è cercare di affermare che esiste un sintomo specifico
che definisce "covid" e lo rende diverso da altri virus respiratori. Da marzo del 2020, ho giocato a un
piccolo gioco, in cui imposti la ricerca di Google per cercare solo post prima
di dicembre del 2019, quindi digita "influenza [presunto sintomo unico di covid che
non è mai stato causato dall'influenza]".
Per
favore capisci: lo faccio da due anni e incoraggio gli altri a farlo, ogni volta che si
presenta questo problema di "un sintomo covid unico". Recentemente, sul forum Gamer Uprising, ho avuto un piccolo tracollo (non
ne sono orgoglioso) dopo che qualcuno mi è venuto incontro con "lungo covid, fratello -
l'influenza non ha mai avuto effetti persistenti".
Ecco
la mia risposta:
Potete
tutti andare a fare quella ricerca e trovare migliaia di articoli scientifici
su persone che hanno avuto l'influenza sperimentando effetti persistenti, esattamente gli stessi di ciò che i
media e l'establishment medico governativo hanno definito "lungo
covid".
Questa
non è la prima volta che ho attraversato questo esercizio con affermazioni "long covid".
L'ho fatto anche con "gravi danni
polmonari", "perdita dell'olfatto", "potenziali danni
cardiaci" e ogni altra singola affermazione che le persone hanno fatto come unica per
il coronavirus, e ogni volta troverai articoli scientifici sull'influenza che potenzialmente causa
questi problemi in rari casi (proprio come sono rari casi con il presunto coronavirus, che
i media esplodono con l'isteria della paura).
Se
sono pazzo e sgancio bombe f, è per questo che l'ho fatto così, così, così
tante volte. Dato che le persone che fanno queste affermazioni sono stupide, in realtà
ho esaminato e spiegato come impostare l'intervallo di date su Google, in modo
che non si confondano cercando di eseguire questo processo da soli.
Qui -
andiamo avanti e facciamolo ancora una volta.
Fase
uno:
Digita "Google.com" nel tuo "browser web" (il browser web verrà già
installato sul tuo "computer computer").
Fase
due:
Digita la parola "influenza", accanto al presunto nuovo sintomo o condizione
presumibilmente causata da "covid-19".
Fase
tre: Fai
clic sulla parola "strumenti" all'estrema destra della parte superiore della pagina web di Google.
Fase
quattro:
Sposta gli occhi sul lato sinistro della schermata "Internet" e fai clic sulle parole "in qualsiasi momento", quindi scorri verso il basso
fino a "intervallo
personalizzato".
Fase
cinque:
Inserisci l'intervallo personalizzato che termina prima dell'emergere del
presunto coronavirus digitando le date nelle caselle (il 1 ° novembre 2019 è un
buon punto finale), quindi fai clic sulla parola "vai" usando il "mouse" del tuo computer.
Fase
sei:
Visualizza un elenco di articoli e articoli scientifici sull'influenza che
causa la cosa che i media ti hanno detto essere unica per il coronavirus.
Sì: ti
è appena stato parlato come se fossi ritardato.
Se hai
già capito questo piccolo gioco che puoi giocare con i media "diverso dalla bufala dell'influenza", allora mi scuso per averti
parlato come se fossi un ritardato, ma spero che ti abbia divertito.
Se
ancora non lo capisci e stai ancora parlando di come "il covid è diverso
dall'influenza perché perdi il senso dell'olfatto", dopo avermi letto spiegati
questo per due anni, allora sei letteralmente ritardato e meriti di essere interrogato
(parlato) come una persona ritardata.
Nessuna
delle affermazioni che ho fatto è stata oltraggiosa, nessuna di esse è stata smentita,
tutte probabilmente si qualificano come ovvie.
Quello
che sembra che abbiamo qui è un'altra "crisi di midwit".
Quando
dico a un ragazzo che lavora alla Sunoco, "questa è solo una grande bufala
- hanno appena ribattezzato l'influenza", la risposta standard è
"amico, è quello che stavo dicendo!"
Nel
frattempo, la maggior parte delle persone intelligenti su Internet hanno
completamente rinunciato a tutta questa zuppa di pipistrelli e alla perdita di
laboratorio incomprensibile, e sono arrivati a concordare sul fatto che il presunto
coronavirus è un rebranding dell'influenza.
Questo
è ciò che ho detto:
Non
proveniva dalla zuppa di pipistrelli.
Non
proveniva da un laboratorio.
Il
governo sta apertamente falsificando i numeri.
Gli
ospedali vengono apertamente pagati dal governo per falsificare i numeri.
Gli
ospedali vengono pagati per mettere le persone su ventilatori che li uccidono.
Non è
più mortale della normale influenza (non abbiamo modo di conoscere i numeri
esatti a causa di tutti i falsi, ma nessuno di voi conosce nessuno che è morto
per questo).
Non ha
caratteristiche uniche che non sono state registrate nelle precedenti influenze.
Il
modo in cui è stato presumibilmente isolato è assurdo e non dimostra nulla.
Il
test PCR è uno scherzo.
I test
anticorpali raccolgono anticorpi per il comune raffreddore, che è anche un
coronavirus.
Il
vaccino ampiamente distribuito sta ora causando una malattia indistinguibile
dal "covid-19".
E,
soprattutto:
Se i
media e il governo non avessero menzionato l'esistenza di una nuova malattia,
nessuno avrebbe notato una nuova malattia. Ciò include gli ospedali.
Ci
sarebbero state notizie di back page su un'epidemia di influenza in Italia e
un'epidemia di malaria in India, come ci sono articoli di back page su epidemie
di malattie regionali ogni anno. È possibile che siano stati pubblicati articoli su
riviste mediche sulle differenze nel filone influenzale del 2020, ma è improbabile, perché non ci sono
caratteristiche identificabili uniche di "coronavirus" rispetto ai
normali virus respiratori che abbiamo sempre avuto. Questo è tutto.
La
"pandemia di coronavirus" è una creazione completa del governo e media e del complesso industriale medico
bugiardo, con l'ovvio scopo di ristrutturare completamente la società umana
globale a un ritmo vertiginoso.
Vogliono
che tu smetta di lavorare, ti vogliono su un sistema UBI di valuta digitale,
vogliono stiparti in caseggiati dove puoi guardare Netflix e porno fino alla
morte.
Ecco
cosa succede.
Nessuno
sta facendo argomenti reali contro tutto questo.
Sottoscrivi
nuove colonne.
"Ma
il mio amico lavora in un ospedale e le persone in ospedale sono malate"
non è un argomento.
Se
ignori il modo in cui stanno classificando queste morti riciclate come
"covid" e guardi solo i numeri totali delle morti, quello che sto
dicendo è ovvio.
I
tassi di mortalità totale non sono aumentati affatto durante il "culmine
della pandemia" nel 2020, secondo i dati ufficiali del CDC. Ora sono aumentati, ma questo è con
una massiccia dose di suicidi e overdose di droga, omicidi, e Dio solo sa
quante morti dai vaccini.
Anche
la salute generale è diminuita in modo significativo, a causa delle misure pandemiche
del governo.
Le
persone sono costrette :
A Mangiare
meno sano (in misura estrema in molti casi).
Stare Sdraiati
a casa.
Uscire
meno di casa.
Aumento
di peso dovuto allo stare seduti.
Essere
stati negati per tutti i tipi di cure
mediche, compresi tutti i interventi chirurgici elettivi e i trattamenti per
malattie croniche e potenzialmente terminali.
Vivere
con una maggiore paura e stress (spesso mania totale, che ora porta
regolarmente a pause psicotiche).
Impegnarsi
in meno attività sociali.
Essere
socialmente isolati e alienati dal distanziamento, dalle maschere, dalla paura
e dall'isteria.
Essere
rivoltati contro i membri della famiglia (specialmente dopo l'introduzione del
vax e l'agitazione da parte del governo - media).
Lavorare
meno.
Bere
molto più alcol.
Fare
molte più droghe.
Devoluzione
psicologica, in generale.
Sperimentare
rotture, divorzi, violenza domestica e altri problemi domestici.
Indossare
maschere che limitano la respirazione e inducono le persone a inalare la
propria CO2 (che non devi essere uno scienziato per renderti conto che avrà un
effetto molto negativo sulla salute respiratoria).
Questo
senza menzionare il vax. Tutta questa roba influenzerà gravemente la tua salute, e quando
combini tutto insieme, avrai tassi di mortalità significativamente più alti e -
meraviglia delle meraviglie - risposte immunitarie significativamente ridotte,
che portano a più infezioni respiratorie stagionali.
Quindi
mi aspetto che le persone siano molto meno sane. Mi aspetto che più persone
muoiano nel 2022 rispetto al 2019.
Ma
questo non significa che ci sia un nuovo virus.
Non
c'è un nuovo virus.
Hanno
ribattezzato l'influenza.
Draghi
come Conte:
sul Covid
una
marea di menzogne.
Libreidee.org-
Francesco Storace-( 07/1/2022)- ci dice:
Troppe
balle.
Il gioco delle tre carte è in scena a Palazzo
Chigi, con un premier che pare aver subito una trasformazione inaspettata.
Mario
Draghi è davvero cambiato oppure nessuno lo conosceva così come si è
manifestato.
Dopo aver preso il posto di Giuseppe Conte
sembrava l’Uomo della Provvidenza. E per un po’ è andata così, con la
campagna vaccinale a gonfie vele. Poi, il sogno del Quirinale lo ha fatto
sbattere contro la verità.
Un’ambizione
coccolata da troppi politici e giornalisti sembra avergli fatto perdere il
senso della realtà. I sorrisini che allietavano per i più le sue conferenze
stampa sembrano spariti. I partiti non gli obbediscono più se non al prezzo di
estenuanti, sfibranti trattative.
Il suo problema è che un grande banchiere è
abituato a discutere di moneta e non conosce il fatturato democratico: è
composto da voti che si rappresentano.
L’obbligo
vaccinale a metà è l’ultima delle balle che ci sono state propinate nel
contrasto alla pandemia.
È
ovvio che i no vax non possono essere il modello da seguire, perché il Covid va
sconfitto.
Ma si sono ignorate troppe alternative in maniera incomprensibile, a partire dalle cure domiciliari e
tanto altro ancora, si sta riportando tutto in ospedale, non c’è un briciolo di
autocritica sugli errori commessi.
Gli
italiani si sono – ci siamo – vaccinati per circa il 90 per cento della
popolazione.
Il
resto non lo fa per ideologia antivaccinista o per paura, confusione, dubbi
alimentati da chi governa. Irridere, sfottere, mortificare chi non ha ancora
detto sì è sbagliato, soprattutto da postazioni privilegiate come quelle
istituzionali.
Ed è
inutile prendersela con i partiti che danno voce alle preoccupazioni dei
cittadini, inclusi quanti si sono sottoposti al siero.
La
pandemia, la corsa al Colle, il probabile tonfo della politica e l’arrivo delle
elezioni anticipate, determinano il caos voluto dalla presunzione di chi
governa convinto di non sbagliare mai.
Cinque
grandi balle stanno facendo precipitare Draghi in un tunnel simile all’agonia
del secondo governo di Giuseppe Conte.
La luna di miele del premier col popolo
italiano pare essere finita da un pezzo.
C’è un’impressionante continuità con Conte,
anche allora c’era tanta propaganda che continua pure adesso.
Ricordatelo il tempo in cui ci si invitava a dare
fiducia, si giurava che con i vaccini saremmo tornati alla normalità.
Prima
si diceva che bastava il 70 per cento di vaccinati, e l’80 ci avrebbe
catapultato nell’immunità di gregge.
E poi
ogni giorno percentuali oscillanti sul siero.
Ma
all’indietro. 95, 80, 65, 35 per cento.
E
tutti noi stralunati a leggere le cifre. La seconda grande balla per la
quale i volantini erano distribuiti dalle legioni capitanati dai virologi
televisivi e canterini era quella sul vaccinato che non poteva contagiarsi né
contagiare.
Ecco il braccio, dottore, mi punturi.
Poi
abbiamo scoperto che si può finire anche in terapia intensiva. «Forma lieve».Terza balla.
Mica
ci siamo dimenticati che per noi vaccinati finiva la stagione del tampone. «È pandemia di non vaccinati».
Veramente
pare riguardare anche altri ed è insopportabile davvero.
La
bugia numero quattro della Draghi’s band ha ruotato attorno al magico Green pass, propagandato in forma
mini, maxi e super.
Farà
partire l’economia: le attività ricominciano a chiudere. Salverà il Natale. Mai
lo abbiamo trascorso con tanta tristezza. Nessun rischio contagi. Balla clamorosa.
Infine, al
quinto posto, lo stato d’emergenza. Ormai siamo oltre i due anni e già possiamo
immaginare che non si fermerà neppure al 31 marzo, visto che per l’obbligo vaccinale
Draghi ha proposto un limite a giugno. Poi, speriamo che non sia prevista la
fucilazione.
(Francesco Storace, “Le cinque bugie
di Draghi. Vaccini, contagi, green pass…”, da “Il Tempo” del 7 gennaio 2022).
Sacchetti:
il regime
di Draghi
abbaia,
ma non morde.
Libreidee.org-Cesare Sacchetti -(07-1-2022)- ci dice :
Dunque
alla fine il regime di Draghi non ha fatto né l’obbligo vaccinale generalizzato
né il certificato rafforzato per tutti i lavoratori.
Invito gentilmente i lettori a prendere nota
di tutti gli agenti della falsa controinformazione che fino a ieri hanno fatto
credere il contrario.
Ne abbiamo già parlato in diverse occasioni e
questa credo sia l’ennesima dimostrazione di come questi soggetti agiscano da
mantici del terrore e della paura e facciano esattamente il gioco del regime di
Mario Draghi.
Rovesciano
addosso alle persone i peggiori scenari catastrofici e le più assurde ipotesi
di deportazione dei non sierati o di irruzioni forzate nelle case delle persone
per procedere alle vaccinazioni forzate.
La missione di questa gente non è quella di
aiutarvi a resistere, ma piuttosto è quella di spingervi a capitolare.
Veniamo
ora a quanto deciso dal regime di Draghi. Prima che qualcuno inizi a strapparsi
i capelli e a lasciarsi andare all’isteria dobbiamo fare alcune precisazioni.
Non
c’è nessuna sospensione della pensione per gli over 50 pensionati né multe di
vario tipo come qualche delinquente ha fatto credere, e anche in questo caso
invito a depennare colui o coloro che hanno messo in giro queste assurde
falsità. Nessuno
può togliere le pensioni. Sono diritti indifferibili.
A
questo punto, anche nella remota ipotesi che facessero dei controlli
praticamente impossibili da fare, di cosa avete timore se non ci sono sanzioni
di nessun tipo?
Veniamo
adesso alla estensione del certificato rafforzato per i lavoratori over 50.
Se
leggiamo attentamente il testo c’è scritto in primo luogo che parte dal 15
febbraio.
Successivamente viene subito detto che i dipendenti senza questo certificato
verde possono “essere sospesi per un periodo non superiore a dieci giorni lavorativi”
rinnovabili fino al 31 marzo 2022 senza conseguenze disciplinari e con diritto
alla conservazione del posto di lavoro.
Prima
cosa da far notare.
Il fatto che abbiano fatto coincidere gli
effetti della sospensione con la fine dello stato di emergenza ci fa pensare
che non vogliano spingersi oltre quella data.
Ricordiamo sempre che devono esserci comunque
dei controlli costanti e reiterati per verificare se il lavoratore ha questo
certificato rafforzato o meno, e sappiamo che anche in molti luoghi di lavoro
pubblici non chiedono nulla.
Nel
caso però di eventuali controlli, è possibile aggirare l’ostacolo andando
nuovamente in malattia oppure prenotando l’appuntamento al centro vaccinale più
in là per poi puntualmente disertarlo.
Ci sono quindi spazi di manovra per aggirare
queste misure.
Tenete
presente che sanno perfettamente che non possono continuare ancora a lungo
perché si rischia la paralisi del settore pubblico, già duramente provato, a
causa delle numerose assenze per malattie o ferie.
Adesso
l’obbiettivo deve essere quello di arrivare fino alla data del 31 marzo perché
per loro diventa estremamente difficile continuare su questa china.
Tra
dieci giorni le forze dell’ordine e le forze armate scendono in piazza per
protestare contro il regime di Draghi.
La
fuga dal Cdm odierno di Giancarlo Giorgetti, uno degli uomini più influenti
dello stato profondo italiano, è stato il segnale che persino coloro che
appartengono alla ristretta cerchia dell’uomo del Britannia iniziano a
preparare un piano di fuga.
E’
stato il segnale che molti, nelle stanze di Palazzo Chigi, sono perfettamente
consapevoli che non è più possibile proseguire così.
Le
crepe sul muro del regime iniziano ad essere veramente troppe e sempre più
vistose.
A
questo punto dobbiamo continuare a fare ciò che abbiamo fatto fino ad ora. Da un lato coinvolgere la piazza e
marciare assieme alle forze dell’ordine e le forze armate che vogliono liberare
il paese. Dall’altro
praticare ostruzionismo ad ogni livello e impedire le inoculazioni.
La
dittatura mondialista voleva mettere all’angolo l’Italia, ma è l’Italia che, se
tiene duro, può mettere all’angolo la dittatura mondialista.
(Cesare
Sacchetti, messaggio inoltrato in questi giorni su Telegram e ripreso su
Facebook).
Google
e i Social
Networks un’associazione
a
delinquere e di Controllo di Massa.
Conoscenzealconfine.it-Redazione-(21
Settembre 2021)- ci dice :
Google
– il motore nazista dei vaccini – insieme ai vari social networks formano
un’associazione a delinquere e di controllo di massa.
Perché
il motore di ricerca Google dovrebbe invitare l’utente a vaccinarsi?
Perché i social networks come facebook, instagram, tik
tok (il nuovo controllore), dovrebbero visualizzare un avviso ogni qual volta
qualche documento, immagine, video, potrebbero (e dico potrebbero) avere a che
fare con quello che sta succedendo?
Perché
l’informazione deve essere unilaterale? Forse perché pilotata? Forzare la
popolazione a partecipare alla sperimentazione su un farmaco è da nazisti.
Si tace su reazioni avverse oggi e si
esagerava sul numero di contagi nei due anni trascorsi (con indagini delle
procure ancora in corso ed ammissioni dei medici). Ma quel che è più grave, è la
presa di posizione di un servizio che si vanta di essere neutrale e serio e
invece prende posizioni ‘politiche’ su scelte di governi nazionali così
discutibili da far riflettere anche il comune cittadino servile.
Google,
facebook, instagram e l’ultimo arrivato tik tok sono strumenti in mano al deep state, sono strumenti di controllo delle
massonerie (deviate?) che se ne servono per misurare l’opinione, metterla a
tacere o influenzarla.
Tik tok in ultima istanza è stato strappato
dalle mani dell’ideatore con la forza. L’elevato numero di utenti lo ha reso
così pericoloso ed appetibile da forzare un passamano internazionale senza
precedenti.
(maxberliner.wordpress.com/2021/08/04/google-il-nazista-dei-vaccini-con-i-social-networks-unassociazione-a-delinquere-e-di-controllo-di-massa/).
Verso
la Resa
dei
Conti definitiva.
Conoscenzealconfine.it
-Riccardo Paccosi - ( 6 Gennaio 2022)-ci dice:
A
livello per il momento del tutto informale, sta correndo voce che sabato, 15 gennaio, tutte le città d’Italia
saranno investite da mobilitazioni di protesta spontanee contro le misure che
verranno annunciate oggi dal governo.
Lo
scenario, però, è molto diverso da quello del 24 luglio scorso allorché, dopo
l’istituzione del green pass, si era determinata una dinamica spontanea che
aveva fatto nascere, per la prima volta dall’inizio della pandemia, un
movimento di massa e di pacifica protesta.
Questa
volta, la determinazione del potere politico è decisamente maggiore e così la
sua volontà di spostare l’asse del conflitto verso la guerra civile. Questa
volta, siamo di fronte a una resa dei conti che potrebbe essere totale e
definitiva.
La
ragione della ulteriore radicalizzazione politica dei golpisti al governo, è
sintetizzabile nel concetto di lotta contro il tempo.
La vaccinazione di massa, cioè, ha rivelato
d’essere fondata su un castello di menzogne: non soltanto in Italia le persone
vaccinate si contagiano fra loro e si ammalano ma, nei paesi in cui la
vaccinazione è partita prima come, per esempio, l’Inghilterra, vaccinata
risulta essere anche la maggioranza dei morti.
In un
passaggio di fase in cui i termini scientifico-sanitari della propaganda di
Stato si rivelano quindi come menzogne, il tempo a disposizione del governo
per evitare di essere investito dal malcontento popolare e per indirizzare
quest’ultimo, invece, verso uno stato di guerra civile fra le diverse parti
della società, è estremamente ridotto.
Questo significa che la partita, da parte governativa,
può essere vinta solo attraverso un processo di estremizzazione e
accelerazione.
La
deriva ormai sempre più violenta e scomposta nei toni della campagna di
criminalizzazione contro i non vaccinati, è dunque spiegabile a partire da
questa lotta contro il tempo. Le restrizioni alla vita sociale, l’obbligo vaccinale sul
lavoro detto “2G”, intellettuali come Galimberti che enunciano in televisione di
mettere in prigione chi professa idee contrarie alla vaccinazione, le campagne
dei giornali sui non vaccinati che occuperebbero immeritatamente i posti letto
negli ospedali… questo crescendo di rancore e odio, è finalizzato a mobilitare
la maggioranza della società contro la minoranza deviante.
Dunque,
con buona pace dei fascisti di sinistra (nazisti di merda!) che sostengono questo regime e che
s’indignano per il paragone, siamo di fronte al medesimo dispositivo di
coesione sociale utilizzato nella Germania degli anni ’30.
Il problema è che l’evidenza anti-scientifica di tutta
l’operazione sta facendo sì che crepe e incrinature comincino ad affiorare in più
parti della superficie finora levigata e compatta della narrazione dominante: il Codacons che annuncia di voler
sporgere denuncia contro Draghi, perché questi ha menzionato dati falsi sui
morti per Covid (ovvero ha affermato che fossero in maggioranza non vaccinati),
un tele-virologo ufficiale come Andrea Crisanti che contesta il governo e le
misure di quarantena perché risulta evidente che “sono i vaccinati che stanno
trasmettendo il virus”… piccoli ma diffusi segnali, questi, indicanti il fatto
che, per realizzare il sempiterno gioco del capro espiatorio, Draghi e
compagnia hanno pochissimo tempo a disposizione.
Lo
scenario internazionale, d’altro canto, conferma ulteriormente la delicatezza
del passaggio di fase. Ricerche scientifiche ufficiali, come quella americana dell’”International Journal of
Vaccine”,
definiscono gli effetti a lungo termine del vaccino come “worse than disease”.
Ma
soprattutto, a dispetto di ricerche che enunciavano la data conclusiva nel
2025, in un’intervista del 31 dicembre Bill Gates ha pronunciato la profezia – ovvero la
decisione politica – di concludere lo spettacolo del Covid nel 2022 per
lasciare posto, più avanti, a nuove emergenze e nuovi stati d’eccezione.
Dunque,
abbiamo un governo italiano che deve trasformare il fallimento della campagna
di vaccinazione in persecuzione dei dissidenti politici, che ha poco tempo per
farlo e che è disposto, quindi, a giocarsi il tutto per tutto e a scatenare la
violenza nelle strade:
sia a
livello di uso delle forze dell’ordine e dell’esercito, sia istigando pogrom o
comunque logiche da pogrom nei luoghi di lavoro e nelle città.
È a
questo punto necessario comprendere che l’intenzione è quella d’instaurare un
regime totalitario fondato su uno stato di emergenza dietro l’altro e che
l’ipotesi di cedere, per chi ha contezza della posta in gioco, non è
percorribile.
È
necessario che tutti i lavoratori che hanno dovuto sottostare al ricatto
vaccinale, tutte le famiglie che hanno visto i loro cari spazzati via dall’omicidio di Stato noto come “reazioni avverse”, nonché tutti coloro che
semplicemente comprendono quello che sta accadendo, si mobilitino e scendano in
piazza sapendo che, di fronte all’incubo totalitario che si delinea
all’orizzonte, nessun cittadino ha davvero qualcosa da perdere.
Dal
momento che questa volta sarà difficile contenere le provocazioni da parte di
una compagine governativa composta da golpisti e stragisti, la priorità è stringere rapporti
con quei non pochi lavoratori delle forze dell’ordine e delle forze armate che,
nei mesi scorsi, hanno espresso il loro dissenso nonché manifestato in piazza: in una situazione di colpo di stato,
la speranza principale non può che risiedere nella possibilità che essi
contribuiscano, insieme alle forze popolari della protesta, a difendere la
democrazia e la Costituzione nonché a far finire dinanzi a un tribunale i
criminali golpisti che oggi siedono al governo.
A
sabato…
(Riccardo Paccosi -- t.me/marcomassignan--
giubberosse.news/2022/01/05/verso-la-resa-dei-conti-definitiva/).
Evento
“VERITÀ è LIBERTÀ.
Conoscenzealconfine.it-
Redazione- ( 6 Gennaio 2022)- i dice :
Evento
“VERITÀ è LIBERTÀ “: il 15 Gennaio 2022, Roma, Via dell’Oceano Atlantico, 271
(Incrocio con Via Cristoforo Colombo) – Ore 14.30.
SERVIZIO
D’ORDINE GARANTITO da UOMINI e DONNE delle FORZE DELL’ORDINE ITALIANE che NON
SI SONO PIEGATE AD UN INFAME RICATTO e sono al momento SOSPESE del PUBBLICO
SERVIZIO.
QUEL
GIORNO RENDERANNO FEDE AL GIURAMENTO FATTO SULLA COSTITUZIONE E SI METTERANNO
AL SERVIZIO DEL VERO SOVRANO ITALIANO, IL POPOLO, PER ASSICURARE CHE IL PIÚ
GRANDE SIT-IN della STORIA ITALIANA VENGA SVOLTO PACIFICAMENTE E SENZA
VIOLENZA.
QUEL
GIORNO PREVISTE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE CHE, CON LA LORO SEMPLICE
PARTECIPAZIONE, DA SEDUTI, BLOCCHERANNO LA CAPITALE ITALIANA PER PRETENDERE LA
VERITÁ CHE LIBERERA’ L’ITALIA DA UNA BUGIARDA DITTATURA.
Se
vuoi pretendere anche tu la VERITA’ insieme a NOI e DARE E RICEVERE
SOLIDARIETA’ DAL E AL NOSTRO INTENTO: PARTECIPA ANCHE TU!
ATTENZIONE:
Il popolo è chiamato a Roma!
Il 14,
avvocati in toga, sanitari medici in divisa, insieme alle forze dell’ordine si
recheranno al Senato per scortare e consegnare direttamente nelle mani della senatrice Donato un importante
dossier di un illustre medico. Questa azione pubblica obbligherà la magistratura a farsi
carico di quest’azione.
Il 15
sarà fondamentale che tutto il popolo diventi protagonista di un sitin a
oltranza finché non si avranno risposte.
Non
possiamo esimerci dall’essere tutti in prima linea, questo rappresenterà uno
step fondamentale per il futuro della nostra nazione, dei nostri diritti ,
libertà e per il futuro dei nostri figli.
Messaggio
da far girare…
Ragazzi
diffondere… sit-in il 14 gennaio davanti Montecitorio, anche la Donato sarà
presente. Poi il 15 ad oltranza Mega manifestazione!
(canale
telegram Nuova Specie dei Risvegliati -NSR).
BILL
GATES: UN OCCHIO ALLA CASA BIANCA?
Comedonchisciotte.org-
JASON O’TOOLE - Bosque Primario -( 05 Maggio 2020 )- ci dice:
(RT.com).
Bill
Gates è di nuovo sulle pagine dei giornali con le sue idee a riguardo
dell’incubo Covid-19. Ma lui che cosa c’entra con il Covid-19? Nasconderà
qualche progetto segreto o forse sogna di diventare presidente degli USA?
E’
certo che i media stanno enfatizzando tutto quello che dice in questo momento
il filantropo miliardario e fondatore di Microsoft – che viene raccontato come
un visionario per avere previsto, nel 2015, l’arrivo di una pandemia in un suo
intervento al TED Talk – ma in realtà Bill Gates non propone nessuna
nuova intuizione, anzi sembra che ripeta, come un pappagallo ben informato,
quello che hanno già detto gli esperti.
Sorge
la domanda: che titoli ha questo signore che non si è mai laureato o che titoli
può avere un qualsiasi altro filantropo miliardario per discutere di certi
argomenti e perché la sua opinione è più preziosa di quella, per esempio, di
Donald Trump?
Potrebbe
essere un confronto poco lusinghiero, ma non è sbagliato se si considera che
l’ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush è per lo più percepito tanto
stupido quanto un’oca e a nessuno verrebbe mai in mente di chiamarlo
“visionario” – anche se, anche lui, durante il suo mandato allo Studio Ovale
predisse l’arrivo di una pandemia.
Perché
George W. Bush non è salito sul tetto per urlare tutti “E Allora? adesso
l’avete capito chi era davvero il vostro Capo?”
Forse è perché sa che non ci piacciono quelli che dicono “Te l’avevo
detto.”
Perché
istintivamente ci rivolgiamo a questi miliardari per delle competenze che
ovviamente non possono avere? In tutta onestà, Gates probabilmente riesce a
capire i problemi della salute molto meglio di qualsiasi recente presidente
degli Stati Uniti perché (ultimamente) si è davvero rimboccato le maniche e ha
guidato progetti sanitari globali di lotta contro le malattie. Malgrado questo però non chiederei
l’opinione di un miliardario, sul corona-virus, prima di averne parlato con un
medico qualificato.
Mi
dispiace, ma lo scettico che alberga in me resta dell’impressione che l’amore
di Gates di stare sotto i riflettori non è altro che un esercizio di pubbliche
relazioni. Dopotutto, come aveva affermato una volta: “Il mio ultimo dollaro del budget di
marketing, lo spenderei in PR!”
All’inizio
di quest’anno il suo collega filantropo Michael Bloomberg ha tentato di usare la sua oscena
ricchezza e il suo impero mediatico come trampolino di lancio verso lo Studio Ovale, chi può dire perciò che Gates, che ha solo 64 anni, non abbia
altrettante ambizioni e fame di potere? Sicuramente lui (oggi) farebbe un
bottino di guerra molto più grande di qualsiasi altro candidato.
Sta
avendo così tanta pubblicità gratuita perché i tutti media mainstream sono alla
disperata ricerca di eroi da mettere sotto i riflettori e Gates si cala
facilmente in un personaggio pubblico, tanto educato da sembrare quasi una
Madre Teresa, anni luce lontano dal personaggio narcisista che veniva dipinto
quando stava costruendo l’impero della Microsoft nello spietato mondo della
tecnologia informatica.
Non
voglio mettere in dubbio che il cuore di Gates batta nel posto giusto quando si
parla della sua filantropia, ma mi chiedo se anche lui, consciamente o
inconsciamente, sia in cerca di una redenzione per i peccati del passato,
quando mise su spietatamente un business rapace e monopolistico, facendo pagare
prezzi esorbitanti le sui idee di software? Forse sente un forte senso di colpa
per essere diventato una delle persone più ricche del pianeta?
Indipendentemente
da questo, è difficile stare ad ascoltare le prediche di ipocriti personaggi
pubblici che predicano dall’alto delle loro torri d’avorio. Gates potrebbe
anche presentarsi come una Santa Teresa di Calcutta – ma lei visse in mezzo ai
poveri e ai lebbrosi – mentre il nostro eroe ha appena speso 43 milioni di dollari
per comprarsi una casa ocean-front a Del Mar.
Certo
così non sembra che faccia quello che predica e viene la sensazione che i
miliardari come Gates vogliano agire come Dei e che vogliano modellare il mondo
come fa più comodo a loro e il fatto che possano decidere in che campo usare la
loro incredibile influenza e il loro denaro – non importa da che parte lo si
guardi – non è democratico.
Sorge
la domanda: la filantropia dovrebbe seguire delle regole come succede per qualsiasi
altro modello di business? È pericoloso non conoscere i motivi alla base di qualsiasi
donazione, anche se a prima vista, può sembrare una cosa innocua. È difficile, per esempio, dire che la
decisione della Bill & Melinda Gates Foundation di pompare la strabiliante
cifra di $ 80 milioni nella stessa scuola che frequentano i loro figli sia
stata solo una motivazione altruistica. Questo è un bell’esempio di come può
nascere un conflitto di interessi facendo donazioni per beneficenza.
Negli
ultimi due decenni la fondazione Gates ha fatto
donazioni-deducibili-dalle-tasse a società private per oltre 2 miliardi di
dollari –” tra
queste società, alcune sono le più grandi al mondo, come la GlaxoSmithKline, la
Unilever, la IBM e la NBC Universal Media”, come risulta da una recente
indagine di The Nation.
Quello
che allarma di più è che il controllo dello stato su queste operazioni è stato
molto limitato, sempre che ci sia stato un controllo. Chi può affermare (o negare) che
dietro a questi giochi non ci sia stato qualcosa di nascosto? “Il risultato è
un nuovo modello di beneficenza in cui i beneficiari più diretti a volte non
sono i poveri ma i più ricchi del mondo e non con l’obiettivo di aiutare i più
bisognosi, ma di aiutare i più ricchi ad aiutare i più bisognosi”, ha scritto “Tim
Schwab” nel suo pezzo su The Nation.
La Gates Foundation’s-società di
beneficenza da 50 miliardi di dollari è sempre benvenuta, ma forse sarebbe
molto meglio se fosse gestita da un board composto da persone estranee agli
interessi della famiglia e non dai capricci del secondo uomo più ricco del
mondo o di quelli di sua moglie. Ma si può mettere una mano sul fuoco che non Bill
Gates accetterà mai di consegnare le chiavi della sua Fondazione a qualcun
altro.
Bill
Gates farebbe meglio a uscire dalla scena mondiale e andarsene in giro per il
mondo, senza troppo clamore, a fare i suoi atti di filantropia. Altrimenti sorge
la domanda: perché questo suo desiderio disperato di restare sempre sotto l’occhio
dei riflettori?
(Jason
O’Toole, è stato senior feature writer per l’Irish Daily Mail, editorialista
dell’Irish Sunday Mirror ed senior editor della rivista Hot Press. È anche
autore di numerosi libri di successo.)
(rt.com--
rt.com/op-ed/487026-bill-gates-white-house-covid19/).
BHAKDI/BURKHARDT: “I REPERTI AUTOPTICI
MOSTRANO
CHE IL 93% DEI DECESSI
DOPO
LA VACCINAZIONE ERANO STATI
CAUSATI
DAL VACCINO COVID”
Comedonchisciotte.org-Markus-(01
Gennaio 2022)- ci dice:
(Steve
Kirsch--stevekirsch.substack.com).
I
vaccini portano cattive notizie.
Sono
stati esaminati quindici cadaveri (tutti morti da 7 giorni a 6 mesi dopo la vaccinazione;
età da 28 a 95 anni).
Il coroner o il pubblico ministero non avevano
associato il vaccino come causa di morte in nessuno dei casi.
Tuttavia,
un ulteriore esame ha rivelato che il vaccino era implicato nelle morti di 14 dei 15 casi. L’organo più attaccato era il cuore
(in tutte le persone morte), ma erano stati colpiti anche altri organi. Le implicazioni possibili sono
enormi e comportano milioni di morti. I vaccini dovrebbero essere
immediatamente bloccati.
Non
c’è bisogno di preoccuparsi.
È
improbabile che succeda una cosa del genere perché il lavoro non è stato
pubblicato in una rivista peer-reviewed e quindi sarà ignorato dalla comunità
scientifica. Questo è solo il modo in cui funziona.
Il
documento.
Recentemente
ho ricevuto un’email da Mike Yeadon, ex VP di Pfizer, che mi esortava a
controllare un video. Mi ha scritto questa e-mail il 12/24/21:
Steve,
Questo
è il peggior 15min che abbia mai visto.
La
vaccinazione di massa covid19 sta portando all’omicidio di massa.
Mike
Il
video fa riferimento a questo documento, pubblicato il 10 dicembre 2021, On COVID vaccines: why they cannot work, and
irrefutable evidence of their causative role in deaths after vaccination, di Sucharit Bhakdi, MD e Arne Burkhardt,
MD.
Ha subito suscitato molta attenzione.
Guardate
il numero di like e retweet… solo nelle prime 3 ore!
Gli
autori hanno fatto l’autopsia a 15 pazienti morti (da 7 giorni a 6 mesi) dopo
aver ricevuto il vaccino COVID. Questi erano tutti casi in cui il medico legale
aveva stabilito che [i decessi] NON erano stati causati dal vaccino.
Hanno
scoperto che in 14 dei 15 pazienti c’erano prove evidenti che l’organismo aveva
attaccato se stesso, cosa mai vista prima. Il cuore era stato colpito in tutti
i 14 casi.
Un
certo numero di aspetti salienti dominava in tutti i tessuti colpiti di tutti i
casi:
1.
eventi infiammatori nei piccoli vasi sanguigni (endotelite), caratterizzati da
un’abbondanza di linfociti T e cellule endoteliali sequestrate e morte nel lume
dei vasi;
2.
l’ampio accumulo perivascolare di linfociti T;
3. una
massiccia infiltrazione linfocitaria di linfociti T in organi o tessuti non
linfatici circostanti.
L’infiltrazione
linfocitaria si era occasionalmente verificata in combinazione con un’intensa
attivazione linfocitaria e con la formazione di follicoli. Dove questi erano presenti, erano di
solito accompagnati dalla distruzione del tessuto.
Ecco
il video di presentazione dei risultati.
VAERS
così come altri studi indipendenti (per esempio, vedi questo documento sulle
lesioni da vaccino) mostra che i vaccini stanno uccidendo le persone e che gli
eventi cardiaci sono molto frequenti. Lo studio è coerente con questi risultati.
Questo
lavoro convalida in modo indipendente l’analisi di Peter Schimacher, che aveva dimostrato almeno il 30% – 40% delle morti dopo la
vaccinazione erano state causate dal vaccino stesso.
La
reazione di uno scienziato con la testa sul collo (la riporto in forma anonima,
per proteggerlo da eventuali attacchi).
Se i
risultati dell’autopsia saranno confermati da altri patologi con ulteriori
casi, e se sono compatibili con i risultati del Dr. Hoffe (>60% dei
destinatari dell’inoculante hanno test del D-dimero elevati e prove di
coagulazione) e del Dr. Cole (aumento dei tumori dopo l’inoculazione, incluso
un aumento di venti volte del cancro all’utero), stiamo assistendo ad un disastro di
proporzioni inimmaginabili.
La conclusione (se supportata da ulteriori
dati) è che, in pratica, OGNI destinatario dell’inoculazione subisce danni, che
peggiorano dopo ogni iniezione.
Data la gravità e i tipi di danno (malattie
autoimmuni, cancro, infezioni dormienti riemergenti, coagulazione/ictus, danni
cardiaci, ecc.), questi effetti si tradurranno in una riduzione dell’aspettativa di vita,
[e la causa dei decessi] dovrebbe essere attribuita alla vaccinazione.
Quindi, negli Stati Uniti, dove ~200 milioni di persone sono
state completamente inoculate, i morti non saranno i 10.000 circa riportati nel VAERS
o gli oltre 150.000 decessi, opportunamente corretti, [estrapolabili dai dati]
VAERS, ma
potrebbero essere più vicini a decine di milioni quando gli effetti
dell’inoculazione si faranno sentire!
Ciò
che mostrano i risultati dei tre ricercatori di cui sopra (Burkhart, Hoffe, Cole, e sospetto
anche di molti altri che non si sono ancora fatti avanti) è che gli effetti post-inoculazione non sono eventi rari (come riportato
dai media e dal governo), ma sono in realtà eventi frequenti. Possono essere, infatti, universali,
con gravità e tipi di lesioni diversi per ogni ricevente.
La
domanda che mi pongo è se sia possibile invertire questi eventi avversi dovuti
all’inoculazione. Il sistema immunitario innato può essere completamente
ripristinato? La micro-coagulazione può essere annullata? L’autoimmunità può essere bloccata? Ho visto un ampio spettro di opinioni
sulla possibilità di questo evento, nessuna delle quali è però
eccessivamente convincente.
Ci
stiamo dirigendo verso una situazione in cui un ~30% di non vaccinati dedicherà la
propria vita a far funzionare ciò che resta dell’infrastruttura economica e a
fare da badante ai vaccinati?
Mi
rendo conto che quanto sopra sembra estremo e, forse, quando si saranno
raccolti più dati da un numero maggiore di fonti credibili, i risultati e le
conclusioni potrebbero cambiare, ma, al momento, i dati di cui sopra sembrano essere
coerenti con i meccanismi di danno sottostanti dimostrati. Inoltre, sembra che stiamo
raddoppiando le inoculazioni, con il quarto richiamo proposto per Israele e il
Regno Unito e questo fa pensare a richiami trimestrali.
La
reazione del Dr. Ryan Cole.
Sono
d’accordo con i risultati e le conclusioni.
È
molto importante [sapere] che i vaccini non inducono la produzione di IgA
secretorie. Ultimamente l’ho ribadito in numerosi interventi. Questo è il motivo per cui i
vaccinati hanno un’alta carica virale.
Gli
infiltrati delle cellule T sono organo-lesivi. Mi piacerebbe vedere uno studio
sull’accumulo di proteina spike a livello degli organi sede di questi
infiltrati.
Uno studio del genere potrebbe essere fatto con un particolare colorante
tissutale. Di
casi del genere dovremmo vederne ancora molti di più.
Il
lavoro originale di Bhakdi e Burkhardt [traduzione integrale].
Sui
vaccini COVID: perché
non possono funzionare e prove inconfutabili del loro ruolo causale nelle morti
dopo vaccinazione.
Sucharit
Bhakdi, MD e Arne Burkhardt, MD.
Questo
testo è un riassunto scritto delle presentazioni del Dr. Bhakdi e del Dr.
Burkhardt al simposio Doctors for COVID Ethics trasmesso in diretta da UKColumn
il 10 dicembre 2021. Le due presentazioni possono essere viste all’inizio della
registrazione video del simposio.
Gli
autori.
Il Dr.
Bhakdi ha passato la vita praticando, insegnando e facendo ricerca sulla
microbiologia medica e sulle malattie infettive. Ha presieduto l’Istituto di
Microbiologia Medica e Igiene presso la Johannes Gutenberg Unversity di Mainz,
Germania, dal 1990 fino al suo pensionamento nel 2012.
Ha
pubblicato più di 300 articoli di ricerca nel campo dell’immunologia,
batteriologia, virologia e parassitologia e, dal 1990 al 2012, è stato
caporedattore di Medical Microbiology and Immunology, una delle prime riviste scientifiche
di questo campo, che era stata fondata da Robert Koch nel 1887.
Il Dr.
Arne Burkhardt è un patologo che ha insegnato all’Università di Amburgo, Berna e
Tubinga. È stato professore invitato-visitatore in Giappone (Nihon University),
Stati Uniti (Brookhaven National Institute), Corea, Svezia, Malesia e Turchia. Ha diretto l’Istituto di Patologia di
Reutlingen per 18 anni. Successivamente, ha lavorato come patologo praticante
indipendente con contratti di consulenza in vari laboratori negli Stati Uniti. Burkhardt ha pubblicato più di 150
articoli in riviste scientifiche tedesche ed internazionali, ha anche
contribuito alla stesura di manuali in tedesco, inglese e giapponese. Per molti
anni ha controllato e certificato gli istituti di patologia tedeschi.
Le prove.
Con la
presente presentiamo prove scientifiche che richiedono la sospensione immediata
della somministrazione dei vaccini COVID-19 basati sui geni. Per prima cosa spieghiamo perché
questi agenti non possono proteggere dall’infezione virale. Anche se non ci si possono aspettare
effetti positivi, mostriamo che i vaccini possono innescare processi
autodistruttivi che portano a malattie debilitanti e alla morte.
Perché
i vaccini non possono proteggere dall’infezione.
Un
errore fondamentale alla base dello sviluppo dei vaccini COVID-19 è stato
quello di trascurare la distinzione funzionale tra le due principali categorie
di anticorpi che l’organismo produce per proteggersi dagli agenti patogeni.
La prima categoria (IgA secretorie) è prodotta dalle
cellule immunitarie (linfociti) che si trovano direttamente sotto le membrane
mucose che rivestono il tratto respiratorio e intestinale.
Gli
anticorpi prodotti da questi linfociti sono secreti attraverso e verso la
superficie delle mucose.
Questi
anticorpi sono quindi già sul posto per incontrare i virus trasportati per via
aerea e sono in grado di prevenire il legame virale e l’infezione delle cellule.
La
seconda categoria di anticorpi (IgG e IgA circolanti) si trova nel sangue. Questi anticorpi proteggono gli
organi interni dagli agenti infettivi che cercano di diffondersi attraverso il
flusso sanguigno.
I
vaccini che vengono iniettati nel muscolo – cioè all’interno del corpo –
inducono solo IgG e IgA circolanti, non IgA secretorie.
Tali
anticorpi non possono proteggere e non proteggeranno efficacemente le membrane
mucose dall’infezione da SARS-CoV-2.
Quindi,
le “infezioni di rottura” attualmente osservate in individui vaccinati non
fanno altro che confermare i fondamentali difetti di progettazione di questi
vaccini.
La
misurazione degli anticorpi ematici non potrà mai fornire alcuna informazione
sul vero stato dell’immunità contro l’infezione del tratto respiratorio. L’incapacità degli anticorpi
indotti dai vaccini di prevenire le infezioni da coronavirus è stata riportata
in recenti pubblicazioni scientifiche.
I
vaccini possono scatenare l’autodistruzione.
Un’infezione
naturale da SARS-CoV-2 (coronavirus) nella maggior parte degli individui
rimarrà localizzata al tratto respiratorio.
Al contrario, i vaccini fanno sì che le cellule in
profondità nel nostro corpo esprimano la proteina spike virale, cosa che non
avrebbero mai fatto naturalmente.
Ogni
cellula che esprime questo antigene estraneo verrà attaccata dal sistema
immunitario, che userà sia gli anticorpi IgG che i linfociti T citotossici. Questo può avvenire in qualsiasi
organo.
Stiamo
vedendo ora che in molti giovani viene colpito il cuore e si può arrivare alla
miocardite o addirittura all’arresto cardiaco improvviso e alla morte.
Come e
perché queste tragedie potessero essere causalmente legate alla vaccinazione
era una questione di congetture perché mancavano le prove scientifiche. Questa situazione è stata ora
corretta.
Studi
istopatologici: i pazienti.
Le
analisi istopatologiche sono state eseguite sugli organi di 15 persone morte
dopo la vaccinazione. L’età, il sesso, lo status di vaccinazione e il momento
della morte dopo la vaccinazione di ciascun paziente sono elencati nella
tabella sottostante. I seguenti punti sono della massima importanza:
Prima
della morte, solo 4 dei 15 pazienti erano stati trattati in terapia intensiva
per più di 2 giorni. La maggior parte non era mai stata ricoverata in ospedale
ed è morta a casa (5), per strada (1), al lavoro (1), in macchina (1) o in casa
di riposo (1). Pertanto, nella maggior parte dei casi, è improbabile che un
intervento terapeutico possa aver influenzato significativamente i risultati
autoptici.
Nessun
decesso era stato messo in relazione con la vaccinazione dal medico legale o
dal pubblico ministero; questa associazione è stata stabilita solo dai nostri
risultati autoptici.
*Anche
le autopsie tradizionali, eseguite al momento del decesso, non avevano rivelato
alcun indizio evidente di un possibile ruolo della vaccinazione, perché
l’aspetto macroscopico degli organi era, nel complesso, non dissimile dalla
norma.
Nella maggior parte dei casi, era stata ipotizzata come causa di morte “un’insufficienza cardiaca ritmica.”
Le
nostre successive analisi istopatologiche hanno poi portato ad una completa
inversione di tendenza. Quello che segue è un riassunto dei risultati principali.
Studi
istopatologici: risultati.
Risultati
istopatologici di natura simile sono stati rilevati negli organi di 14 dei 15
deceduti.
I più frequentemente colpiti sono stati il cuore (14 casi su 15) e il polmone (13 casi su 15).
Alterazioni
patologiche sono state inoltre osservate nel fegato (2 casi), nella tiroide
(Tiroidite di Hashimoto, 2 casi), nelle ghiandole salivari (Sindrome di
Sjögren; 2 casi) e nel cervello (2 casi).
Un
certo numero di aspetti salienti ha dominato in tutti i tessuti colpiti di
tutti i casi:
1. eventi infiammatori nei piccoli vasi
sanguigni (endotelite),
caratterizzati da un’abbondanza di linfociti T e cellule endoteliali morte
sequestrate nel lume del vaso;
2. un
esteso accumulo perivascolare di linfociti T;
3. una
massiccia infiltrazione linfocitaria in organi o tessuti non linfatici circostanti con
linfociti T.
L’infiltrazione
linfocitaria si è verificata occasionalmente in combinazione con un’intensa
attivazione linfocitaria e con la formazione di follicoli. Dove questi erano presenti, erano
solitamente accompagnati da distruzione tissutale.
Questa
combinazione di patologia multifocale, dominata dai linfociti T, che riflette
chiaramente un processo di auto-attacco immunologico, è senza precedenti.
Poiché
la vaccinazione era il singolo comune denominatore tra tutti i casi, non ci può essere alcun dubbio che
sia stato il fattore scatenante dell’autodistruzione in questi individui
deceduti.
Conclusione.
L’analisi
istopatologica mostra una chiara evidenza di patologia autoimmune indotta dal
vaccino in più organi.
È
inoltre anche evidente che bisogna aspettarsi che la miriade di eventi avversi
derivanti da tali processi di auto-attacco si verifichi molto frequentemente in
tutti gli individui [vaccinati], in particolare dopo le iniezioni di richiamo.
Al di
là di ogni dubbio, la somministrazione di vaccini COVID-19 basati sul gene pone
la vita umana a rischio di malattia e di morte. Notiamo che tra questi casi sono
rappresentati sia i vaccini a base di mRNA che quelli a base di vettori virali
, così come tutti e quattro i principali produttori.
(stevekirsch.substack.com/p/bhakdiburkhardt-pathology-results).(
28.12.2021).
L’ILLUSIONE DI MARIO DRAGHI SALVATORE
DELL’ECONOMIA
STA PER SVANIRE.
Comedonchisciotte.org-Giovanna Pagani-Giovannini Zibordi -( 3 gennaio 2022)-
ci dicono:
Chi
qui scrive non ha una posizione preconcetta verso Draghi, ad esempio nella
primavera del 2020 al tempo di Conte ho pubblicato assieme a Paolo Becchi un
articolo sul Sole24ore intitolato “L’unica e inevitabile soluzione è Mario Draghi“ (ilsole24ore.com/art/l-unica-e-inevitabile-soluzione-e-mario-draghi-ADnFb9G), in cui, come si evince dal titolo, auspicavamo la sostituzione del
disastroso governo Conte-DiMaio-PD con un governo più ampio capitanato da
Draghi per far fronte all’emergenza sanitaria del lockdown.
Allo
stesso tempo, in precedenza avevo scritto ad esempio qui su Dagospia (dagospia.com/rubrica-4/business/ldquo-draghi-poteva-spiegarci-perche-giovani-dovrebbero-ripagare-245166.htm) che Draghi, come direttore del Tesoro, aveva
fatto sottoscrivere derivati sui tassi che sono costati poi allo Stato oltre 40
miliardi (in dieci anni), mentre tutti gli altri Stati in UE invece non hanno
perso soldi o persino hanno guadagnato qualcosa coi derivati sui tassi.
Su
questa vicenda c’è un bel libro di due giornalisti dell’Espresso con tutti i
dettagli, ma
hanno dimenticato di evidenziare che il responsabile era, oltre alla dirigente
storica che si occupa di emissioni, Maria Cannata, il direttore generale, Mario
Draghi.
Altro
dettaglio di cattivo gusto, il beneficiario principale dei derivati comprati dal Tesoro
di Draghi era Morgan Stanley, dalla quale il figlio di Draghi è stato assunto
subito dopo.
E
ovviamente Draghi, invece di essere criticato per il disastro dei derivati è
stato promosso a governatore da Berlusconi a Bankitalia, da dove ha predicato
l’austerità e poi alla BCE ha fatto cadere il governo Berlusconi nel 2011
interrompendo gli acquisti di BTP e in pratica attaccandolo con la famosa
lettera.
Draghi
è quindi quello che di fatto ha imposto Monti e la sua austerità che è costata
una recessione nel 2012-2013 con migliaia di fallimenti.
Ma
alla mia età non sono legato ad uno schieramento o ad un ideologia,
“sovranista” o di altro genere, so che in politica le cose e le persone
cambiano sempre, e vedendo la paralisi e caos del governo Conte e la crisi
indotta dal panico della pandemia sanitaria con il lockdown, avevo scritto che Draghi fosse una
soluzione probabilmente migliore rispetto a Conte e al governo PD-M5S.
Questo
anche perché in due articoli sul Financial Times, Draghi aveva parlato di
spingere l’economia usando in particolare le banche e la leva del credito come
“volano della politica pubblica” (vehicle of public policy).
Come
si sa il credito alle imprese è stato tagliato del 25% dal 2008 in Italia,
unico caso nel mondo industriale. Draghi in quanto banchiere sembrava la persona
in grado di capire questi meccanismi del credito che sono cruciali e in altri
paesi vengono usati dai governi (vedi Francia).
Chi
scrive da anni predica, a partire dal libro del 2014 “La Soluzione per l’Euro”, che l’economia dell’Italia è
sottofinanziata, le banche riducono il credito e abbiamo avanzi primari cronici
dal 1997 per cui non circolano soldi. Gli italiani lavorano come prima e
come tutti gli altri, ma è il sistema finanziario e monetario soffoca
l’economia e ci mantiene in depressione permanente.
Anche
all’interno dell’euro però puoi far circolare più soldi, basta creare moneta
fiscale, di cui il superbonus 110% è un esempio concreto, o indurre le banche a
estendere credito.
Non è
una teoria bizzarra, persino il vice di Draghi, Constancio su twitter ha
spiegato che le banche non trasferiscono soldi dai risparmiatori alle imprese,
ma lo creano dal niente e sono loro che espandono il sistema economico.
In
Italia si fa finta che le banche prestino se l’economia tira, ma è il contrario
esatto e tutto il resto del mondo, specie in Asia, lo sa. Se il sistema
bancario (e anche quello finanziario inteso come mercati) si espande allora
l’economia si espande. Non viceversa.
Ora
però devo fare mea culpa e ammettere che Draghi sta causando danni, in maniera
diversa, ma paragonabili e anche maggiori di quelli dei governi precedenti.
E
Draghi, allora, che essendo un banchiere sa tutto di questo meccanismo?
In
Italia le banche hanno usato le garanzie di Conte e di Draghi del 90% dei
crediti in sostanza per sostituire i
crediti in essere con crediti garantiti dallo Stato e alla fine non hanno
aumentato il credito.
Se si
guarda ad esempio il bilancio di Unicredit dal 2019 ad oggi l’aumento del
credito è di 4 miliardi, a fronte di un aumento della raccolta di 78 miliardi e
ha aumentato il cash di 109 miliardi!
Dal
punto di vista delle banche quindi Draghi, se si guardano i bilanci e i numeri
del credito, in realtà non ha fatto niente di diverso dagli altri governi, cioè
in pratica niente, le ha lasciate in mano ai loro azionisti in larga parte
stranieri a strozzare il credito, che è sempre fermo in Italia.
In
più, l’Italia con il governo Draghi è il paese che ha imposto più restrizioni e
discriminazioni inutili per il Covid, speso cifre assurde per tamponi e
ricoveri Covid (come vedremo), paralizzato molte attività della sanità
“normale” e in più ora sta di nuovo andando in crisi economica (anche se non è
ancora evidente).
Draghi
si è potuto finora vantare di una crescita del PIL del 6% e ha le platee di
Confindustria nonché i giornalisti in conferenza stampa che lo applaudono in
piedi perché nel 2020 l’Italia ha fatto un deficit “primario” del 6% del PIL.
Per
chi non ci avesse mai pensato, lo stimolo di maggiore spesa o minori tasse che
dà il bilancio pubblico all’economia è dato non dal deficit che comprende anche
interessi, ma dalla differenza tra spese e tasse che è appunto il deficit
primario.
Per anni l’Italia ha pagato interessi su BTP, CCT e Bot fino al 6-8% del PIL,
per cui quando il deficit risultava intorno al 3-4% in realtà c’era sotto un
avanzo primario del 3-4% del PIL. Il che vuole dire che lo stato tassava sempre un 3-4%
più di quello che spendeva e toglieva soldi all’economia privata. Gli interessi che pagava andavano
all’estero, a Bankitalia, alle banche e assicurazioni e solo in piccola parte
tornavano alle famiglie.
Con
Conte e il lockdown, la BCE ha consentito a Bankitalia di finanziare in pratica
qualunque deficit e nel 2020 come negli anni ‘70 e il deficit primario è
arrivato al 6% il che vuole dire che lo Stato ha preso di tasse un 6% di meno
di quello che ha speso. In valore assoluto si tratta di circa 100 miliardi.
Draghi
è arrivato nel momento esatto in cui questa massa di denaro è arrivata
all’economia, che era depressa e l’ha risollevata. In più alcuni grillini hanno
fatto passare il superbonus 110% che non è stato contabilizzato come nuovo
debito pubblico e sembrerebbe aver mosso quasi 30 miliardi nell’edilizia.
Grazie
a questo enorme deficit primario, molte meno tasse che spese, e al superbonus 110%, Draghi è sembrato un salvatore
dell’economia. Ma il merito principale sono gli enormi deficit pubblici fatti da tutti
nel mondo (in USA addirittura il 20% del PIL!) inclusa l’Italia e questo
ovviamente nel 2021 ha spinto in su tutti inclusa l’Italia. Inoltre con l’arrivo della primavera
e del caldo il virus si è indebolito.
Ora
siamo però a Dicembre, con un record di “contagi” e circa 130-140 morti “Covid”
al giorno, senza contare che le statistiche europee indicano una mortalità
eccessiva (per tutte le cause) più alta nel 2021 rispetto al 2020, di cui
nessuno vuole parlare, come non ci stanchiamo di scrivere: (byoblu.com/2021/12/23/euromomo-europa-2021-ventimila-morti-under-64-rispetto-2020/).
Ma
Draghi sta almeno migliorando le cose in termini di efficienza e minori
sprechi?
Spiace
dover fare dei conti economici su quello che si spende intorno al Covid, ma
sono cifre assurde e hanno effetti controproducenti. A fronte del fatto che viene di nuovo
ristretta l’attività e la libertà delle persone, il costo totale di vaccini,
tamponi e ricoveri Covid può essere stimato sui 20 miliardi l’anno.
Vediamolo
meglio. Oltre
ai vaccini per cui si comprano sempre più dosi da fare ormai forse ogni 5 mesi
con anche la quarta dose, ci sono ovviamente i 70 euro all’ora per le legioni
di vaccinatori e alla fine parliamo di oltre 5 miliardi.
Poi
l’Italia ha il record mondiale dopo lo UK e USA di tamponi totali effettuati
per abitante e al costo medio finale sui 50 euro, 150 milioni di tamponi sono
costati oltre 7 miliardi.
I paesi che fanno più tamponi ovviamente, dato che i
tamponi non distinguono i virus dell’influenza da quelli Covid e quelli attivi da
quelli inattivi, mantengono viva la psicosi della pandemia e quindi giustificano le
restrizioni.
Ma la
cosa più assurda e anche dannosa è che il governo riconosce agli ospedali una
tariffa di 3.713 euro al giorno per i ricoveri Covid, mentre per tutti gli
altri tipi di ricovero la tariffa varia tra i 500 e i 600 euro al giorno.
Inoltre per le terapie intensive il governo
riconosce 9.700 euro al giorno, contro una media che varia da 2mila a 4mila
euro al massimo per i ricoveri non Covid in terapia intensiva.
Questo
è uno spreco di miliardi senza motivo apparente. In questo momento ci sono
circa 10mila ricoverati Covid e altri 1.000 circa in TI. Se fai la differenza
tra le tariffe per i ricoveri Covid e quelle per tutte le altre malattie, 3mila
euro al giorno per gli ordinari e 7mila euro al giorno per le TI, il costo
extra è circa un miliardo di euro al mese.
Se si
sommano queste cifre alle centinaia di milioni di vaccini e tamponi si può
arrivare a costi addizionali nell’ordine di grandezza dei 15-20 miliardi.
Ma
oltre al costo extra c’è anche l’incentivo perverso a boicottare le cure
domiciliari ed attendere l’aggravamento della malattia e il conseguente
ricovero ospedaliero.
Dopo
quasi due anni infatti si continua a non fare niente per una settimana
lasciando il paziente senza cure, finché peggiora e si rende necessario il
ricovero, anche se è ormai provato ovunque nel mondo che il paziente Covid va
curato fin dal primo giorno.
Ma il
governo incentiva a non farlo, i pazienti vengono visitati solo da un’infermiera e un neolaureato,
che non forniscono alcuna valida cura e le critiche di questa pratica assurda
non riescono a scalfire il muro di omertà dei media.
La
politica di Draghi sul fronte della sanità è alla fine, come abbiamo documentato in modo
esteso anche in un libro di Byoblu (store.byoblu.com/prodotto/stop-vax-i-fatti-che-vi-tengono-nascosti/) oltre che in questi articoli, peggiore di quella di Conte.
Ora
però il peso delle assurde restrizioni di Draghi sta di nuovo frenando
l’attività economica quando nel mondo si riducono i deficit enormi del 2020 e
le Banche Centrali cominciano a ridurre o fermano gli acquisti di titoli
pubblici e anche l’effetto del superbonus si riduce. Anche solo una leggera riduzione di
queste politiche di “stampa di denaro” per finanziare indirettamente i deficit
sta facendo traballare i bond e salire il dollaro e ha fermato le borse.
La
manovra approvata da Draghi e da tutti i partiti che lo venerano riduce come abbiamo notato sopra il
deficit primario, che stimola l’economia, dal 6 al 2,7% del PIL, il che significa 60 miliardi in meno.
Per
quanto riguarda il superbonus, cioè la “moneta fiscale”, per ora viene esteso
con qualche limitazione al prossimo anno, ma come si sa Bankitalia da cui viene
il Ministro del Tesoro Franco, è contraria al concetto e lo tollera solo in
misura limitata, come dimostra l’articolo sul loro sito.
Intanto
lo spread e i tassi di interesse cominciano a muoversi in su nell’aspettativa
che l’inflazione costringerà le Banche Centrali a smettere di finanziare i
deficit e questo prefigura un crash dei mercati.
La
borsa italiana non è importante, ma il fatto che sia salita tra le migliori nel
2021 è un altro elemento che ha dato fiducia a Draghi. E ovviamente i BTP possono far
perdere ora molti soldi, perché un rialzo anche solo dall’1 al 2% li farà
crollare di circa il 15% (quando i tassi sono così bassi basta poco per far
crollare i prezzi).
Il bilancio
sociale, umano (sul fronte restrizioni e vaccinazione di massa), e anche
economico di Draghi è quindi negativo.
Nell’economia
non si nota ancora, appunto perché la valanga di liquidità delle Banche
Centrali e i mega deficit, specie quelli americani, stanno recedendo solo ora.
Ma ora
che questa ondata di liquidità rifluisce, si rimarrà con un paese ed
un’economia indeboliti da Mario Draghi.
(Giovanni Zibordi -Cobraf.com ) .
I
GIUSTI E LA PREVENZIONE DEI GENOCIDI.
LA
NUOVA SFIDA DI GARIWO NEL MONDO.
It.gariwo.net-
Gabriele Nissim- (16 giugno 2021)- ci dice :
Dalla
sua nascita, Gariwo ha promosso diverse operazioni culturali.
Innanzitutto,
abbiamo valorizzato la memoria del bene, ovvero di chi si è adoperato per
salvare vite umane durante la Shoah.
È nata
così l’idea dei Giusti, che non solo rappresentano l’accusa più implacabile
agli ingiusti e a ogni forma di indifferenza, ma che mostrano a ognuno di noi
la possibilità di reagire al male e di prendere in mano il proprio destino.
Abbiamo
poi allargato l’idea dei Giusti a tutti i genocidi, grazie anche all’impegno del
Parlamento europeo e italiano, e abbiamo promosso la costruzione di Giardini in
tutto il mondo.
Nei
prossimi anni vogliamo fare un passo ulteriore: legare in modo chiaro l’idea dei
Giusti alla Convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione dei genocidi.
Il
nostro obiettivo è che tutti i Parlamenti in Europa e nel mondo riconoscano la
Giornata dei Giusti, considerandola una modalità di applicazione della
Convenzione di Raphael Lemkin adottata nel 1948 dalle Nazioni Unite.
Senza questa prospettiva, il nostro messaggio morale
rischia di essere generico.
Al
contrario, l’interesse per i Giusti si amplifica se si appoggia all’idea della
Convenzione - che è stata approvata dalla maggioranza dei Parlamenti del mondo.
Dobbiamo
quindi definire in modo chiaro qual è il senso della memoria e della
valorizzazione dei Giusti: impedire il male estremo nel nostro tempo e per le prossime
generazioni.
Per
questo abbiamo chiesto al Parlamento italiano di approvare tre proposte:
un
rapporto annuale sui potenziali genocidi e sulle atrocità di massa nel mondo,
che indichi le modalità di intervento attivo per scongiurare le crisi più
pericolose;
la nomina di un advisor sui genocidi che sia il responsabile di questi
rapporti di fronte all’opinione pubblica;
la costruzione di una commissione indipendente
per i diritti umani.
L’Italia,
che pure aveva approvato la Convenzione il 4 giugno del 1952, ha poi fatto
molto poco per sostenere questo impegno durante i genocidi che si sono
susseguiti dopo la Shoah nel mondo, da quello della Cambogia allo sterminio dei
Tutsi in Ruanda.
Noi
vogliamo impegnarci affinché il nostro Paese non solo riprenda in mano lo
spirito della Convenzione, ma diventi il messaggero della Giornata dei Giusti
nel mondo appoggiandosi alla Comunità europea: è nelle corde profonde del nostro
Paese impegnarsi per iniziative di pace.
Diffondere
a livello internazionale l’idea dei Giusti significa educare le società a
quell’arte difficile della prevenzione del male.
La
nostra cultura umanista ci dà tutti gli strumenti per farlo e potrebbe
diventare l’orgoglio morale del nostro Paese a livello internazionale. È anche per questo che Gariwo ha
costruito un lavoro proficuo e importante con molte nostre ambasciate
all’estero.
Per
capire questo passaggio è però utile ragionare sul pensiero di Raphael Lemkin, il grande
artefice della Convenzione alle Nazioni Unite.
Il
giurista ebreo polacco aveva avuto importanti intuizioni, legando la sua
esperienza di sopravvissuto alla Shoah alla sua riflessione teorica.
Coniando
il termine genocidio, una definizione che non era mai esistita, ha voluto unire il dramma ebraico a
tutti gli stermini della storia.
Lemkin non voleva essere solo un ebreo che
chiedeva giustizia per il suo popolo, ma un ebreo che trascinava l’umanità
a combattere tutti i genocidi.
Aveva
una forte visione spinoziana e pensava che l’utile per gli ebrei (come per gli
armeni e per qualsiasi popolo che aveva subito un massacro) fosse quello di
unire tutta l’umanità contro l’ideologia dello sterminio.
Non
esisteva un utile soltanto per sé, per la propria sopravvivenza, ma un utile
per la protezione di tutti. Nessun popolo si sarebbe mai potuto salvare da solo se non
fosse stata approvata una legislazione internazionale che vincolasse tutti i
Paesi del mondo ad un patto condiviso.
Lemkin
poi aveva considerato che l’unico riscatto possibile per le vittime fosse
quello di impedire i genocidi. Era soltanto il futuro che riscattava il passato. La memoria delle vittime doveva
diventare una forza gigantesca per imprimere un nuovo corso all’umanità.
Non
esisteva per lui nessuna giustizia riparativa che potesse riscattare le
macerie. Le
vite distrutte erano per sempre.
Inoltre,
aggiungeva, sarebbe stato impossibile giudicare nei processi del dopoguerra
milioni di tedeschi che avevano in vario modo partecipato allo sterminio
ebraico ed erano rimasti indifferenti.
Lo si poteva fare solo per alcuni, ma i
processi sarebbero serviti a poco, se non si fossero affermati nuovi valori
condivisi e nuove istituzioni in grado di prevenire i genocidi prima che i
carnefici portassero a termine i loro piani.
Dopo
la morte dei suoi genitori per mano dei nazisti, Lemkin aveva fatto una
promessa: li avrebbe ricordati e onorati con il suo impegno alle Nazioni Unite.
Aveva lo
stesso spirito di Etty Hillesum, a cui i tedeschi impedirono di realizzare il
sogno che aveva elaborato nei suoi diari prima della deportazione: ripensare il
dopo e ricostruire un mondo senza più una goccia di odio.
Un
fine da inseguire sempre come orizzonte di vita.
Così
Lemkin, con la sua straordinaria battaglia per la Convenzione, ha voluto
indicare all’umanità un nuovo comandamento che non era mai stato fino ad allora
preso in considerazione: non commettere più genocidi.
Questo
nuovo termine (fino ad allora non c’era una parola che definiva lo sterminio di massa) doveva suscitare vergogna. Per lui il genocidio non era
soltanto un crimine di guerra, come si pensò a Norimberga, ma accadeva ogni
volta che in tempo di pace si pianificava l’esclusione e l’eliminazione dei
gruppi nazionali, etnici, religiosi e politici.
La
consapevolezza del concetto di genocidio doveva imprimere un nuovo inizio al
mondo dopo la Seconda guerra mondiale, perché fino ad allora non solo queste
azioni rimanevano impunite, ma era considerato lecito che in nome del principio della
sovranità nazionale e delle proprie leggi gli Stati potessero perseguitare le
minoranze, fino alla loro soppressione. Nessuno aveva il diritto di
intervenire.
Quando
Lemkin, con grande intelligenza, ha posto il problema dell’intenzione che sta dietro ad
ogni genocidio, ha introdotto la questione della scelta.
Il
genocidio non è uno tsunami, un evento naturale, ma è provocato dagli uomini
che decidono di farlo: dietro ad ogni sterminio c’è una scelta.
Per
lui in ogni massacro di massa si cela una intenzione, anche se non c’è un Mein
Kampf che lo prova.
È questo l’errore di chi non considera le
atrocità di massa come un genocidio.
Lemkin
pensava il contrario: si può arrivare ad un genocidio non solo con un intento
dichiarato, ma anche quando si creano le condizioni che lo provocano.
Lemkin
coglieva i due aspetti, sia il concetto che nel vocabolario giuridico viene
chiamato “dolus
speciali”s,
quando cioè il criminale agisce con l’intenzione diretta e manifesta di uccidere e di
conseguenza i giudici nell’atto della condanna mettono in evidenza la prova
oggettiva delle intenzioni dell’omicidio; sia la definizione di dolus eventualis, quando il criminale mette in atto delle
pratiche che creano oggettivamente le possibilità e le condizioni di un
assassinio.
Il
giurista polacco ha inoltre posto la questione del genocidio non come un fatto
che riguarda solo la minoranza colpita, ma come un impoverimento che riguarda
tutta l’umanità.
Ricordo
una sua frase : “Se agli ebrei condannati dalla Germania non fosse stato
permesso di creare la Bibbia e di dare alla luce uno Spinoza o un Einstein, se
ai polacchi non fosse stata data l’opportunità di offrire al mondo un Copernico,
uno Chopin, o una Curie, se dai cechi non ci fosse stato un Huss o un Dvorak,
dai greci un Platone e un Socrate e dai russi un Tolstoj o un Shostakovich,
ogni nazione avrebbe subito una perdita irreparabile.”
Non
c’è genocidio che non tocchi tutta l’umanità.
L’indifferenza
quindi è un sentimento che danneggia tutti: non si può essere indifferenti per
qualche cosa che danneggia l’insieme della pluralità umana, compresa la stessa
persona indifferente. Dietro l’irresponsabilità non c’è solo l’abbandono della
vittima, ma
la propria autodistruzione.
Come
aveva scritto in alcuni suoi appunti ritrovati nel suo archivio personale,
secondo Lemkin bisognava porsi sempre tre domande fondamentali:
quali sono gli obbiettivi dei genocidari?
Quali
sono le loro motivazioni, anche se sembrano le più fantasiose?
Quali
sono le tecniche di genocidio che stanno mettendo in atto?
Dalla
risposta a queste domande discendevano i compiti politici della Convenzione
delle Nazioni Unite: monitorare l’hate speech, le ideologie che portano ai
genocidi;
il diritto di ingerenza delle Nazioni Unite nelle crisi internazionali per
bloccare i genocidi in corso (non la guerra totale, ma una combinazione di
pressioni politiche, militari, diplomatiche e morali che potessero bloccare i
programmi dei potenziali carnefici); la creazione di tribunali
internazionali come deterrenza morale (Lemkin era infatti convinto che gli
Stati non fossero entità astratte, ma sempre espressioni contingenti di uomini
in carne ed ossa che potevano essere condizionati dalla condanna morale).
Come
si colloca Gariwo in tutto questo?
Attraverso la narrazione dei Giusti e la
valorizzazione delle loro storie vogliamo insegnare alla società a prevenire i
genocidi e ogni forma di odio che crea i presupposti per l’esclusione e la
disumanizzazione.
I
Giusti insegnano a pensare e ad agire. Rappresentano il più grande esempio
etico che può creare nella società un meccanismo di emulazione. Essi con le loro azioni ci
suggeriscono dei comportamenti individuali che ci danno la possibilità di
prevenire i genocidi.
Ci
fanno comprendere che ognuno nel suo spazio personale può contribuire a
spegnere i segni dell’odio che possono portare il mondo in una cattiva
direzione.
Il
filosofo Jan Patocka sosteneva che non si doveva mai disgiungere nella nostra
esistenza il giorno dalla notte, in quanto l’uomo deve sempre essere
consapevole del peggio per agire: se non si conosce la morte e la degradazione non si
può vivere la vita.
Invece i regimi totalitari rinnegavano la
notte e proponevano una società senza dolore, armoniosa e pacificata, dove il
male veniva abolito con una operazione artificiosa che portava alla
deresponsabilizzazione degli esseri umani.
Noi
invece diamo valore ai Giusti non solo perché vogliamo un mondo migliore,
inclusivo, aperto al dialogo e al rispetto, che ci faccia apprezzare la
bellezza e il miracolo della condizione umana, ma anche perché vogliamo spiegare che
se ci dimostriamo immaturi il baratro è sempre dietro l’angolo.
Il
giurista polacco aveva intuito la posta in gioco quando aveva sottolineato che
non erano gli Stati a essere responsabili dei genocidi, ma i singoli individui,
la zona grigia dell’indifferenza. Non esisteva mai una colpa collettiva, ma tutto era
sempre conseguente ad una scelta dell’individuo.
E se
la responsabilità è individuale e singolare, allora i Giusti rappresentano
sempre la salvezza.
Da
oggi quindi il grande obiettivo per Gariwo è quello di dare forza alla
Convenzione di Lemkin con un “capitolo” in più: la valorizzazione dei Giusti come
esempi morali.
La Cina e la Convenzione del 1948 sulla prevenzione
e la repressione del crimine di genocidio.
Lacittafutura.it-
Alfred de Zayas-( 24/12/2021)- ci dice :
Attraverso
un uso strumentale e distorto il termine “genocidio”, allo stesso modo dei
“diritti umani”, viene utilizzato come arma di propaganda nella nuova Guerra
Fredda.
La
Cina e la Convenzione del 1948 sulla prevenzione e la repressione del crimine
di genocidio.
Quando
76 anni fa fu adottata la Carta delle Nazioni Unite, gli estensori avrebbero
voluto aggiungervi una Carta dei Diritti internazionale, ma non si arrivò a negoziare alcuna
bozza.
Alla
luce delle atrocità della Seconda guerra mondiale, sembrava più importante stabilire i
principi di un diritto penale internazionale nei processi di Norimberga e di
Tokyo.
Fu
solo dopo tre anni che l’Assemblea Generale, affidatasi al lavoro accademico del
giurista polacco Raphael Lemkin sul “crimine ultimo”, dopo molte discussioni, adottò la Convenzione sulla
prevenzione e la punizione del crimine di genocidio il 9 dicembre 1948.
"Homo homini lupus.” La storia registra molte atrocità
e massacri, tra cui il genocidio armeno dal 1915 al 1923, il massacro di
Nanchino nel 1937 (da 300mila a 500mila persone furono massacrate dall’esercito
giapponese nell’occupazione della città cinese, ndtr), l’Olocausto dal 1941 al
1945, il genocidio degli Igbo (nel 1966 si verificarono veri e propri pogrom
contro la popolazione di etnia Igbo in Nigeria, con un numero di vittime fra
8mila e 30mila, ndtr), il genocidio dei Tamil in Sri Lanka (anche dopo la fine
nel 2009 della guerra civile, sembra continuare la persecuzione della minoranza
Tamil,
con la
denuncia di 60mila persone scomparse, ).
Milioni
di esseri umani sono stati sterminati nel corso dei secoli per motivi politici,
razziali o religiosi. Uno dei peggiori fu lo “scontro di civiltà” fra il XVI e il
XVIII secolo, quando gli europei arrivarono nei continenti abitati che chiamarono
unilateralmente Nord e Sud America.
Sebbene
ci capiti raramente di leggere granché su questo aspetto della “scoperta”
dell’America, alcuni storici come il professor David Stannard hanno documentato il
crimine mostruoso dell’assalto europeo alle Americhe, che ha provocato la morte
di quasi 56 milioni di nativi.
Ne
sappiamo così poco, perché sono proprio i discendenti dei responsabili a essere
al potere –
e tutti sanno che i libri di storia sono scritti dai vincitori.
Anche
se quasi tutti oggi venerano Martin Luther King Jr., non riscuote molto
interesse il suo libro del 1964 “Why We Can’t Wait” (“Perché non possiamo aspettare”).
A
pagina 120 leggiamo questo brano emblematico:
“La nostra nazione è nata nel genocidio quando ha
abbracciato la dottrina secondo cui l’abitante originario americano, l’indiano,
era una razza inferiore. Anche prima che arrivasse un gran numero di negri sulle
nostre coste, la cicatrice dell’odio razziale aveva già sfigurato la società
coloniale. Dal
XVI secolo in poi, molto sangue fu versato in battaglie per la supremazia
razziale.
Siamo
forse l’unica nazione che ha cercato, per una questione di politica nazionale,
di annientare la sua popolazione indigena.
Per giunta abbiamo sublimato quella tragica
esperienza in una nobile crociata. Infatti, anche oggi non ci mostriamo
disponibili a rigettare o provare rimorso per questo vergognoso capitolo. La nostra letteratura, i nostri film,
i nostri drammi, il nostro folklore sono lì ad esaltarlo”.
Queste
parole, per quanto difficili da sentire, sono sfortunatamente molto vere. Forse spiegano il motivo per cui
questo aspetto dell’eredità di Martin Luther King viene sistematicamente
ignorato dai media né viene insegnato nelle scuole superiori e nelle università.
Spero
sinceramente che un giorno la storia riconosca al Dr. King il merito di aver
abbracciato la causa degli indigeni americani.
Forse
servirebbe un movimento “Indigenous Lives Matter” che aumenti la consapevolezza sul
destino di queste “vittime non celebrate” che chiamiamo falsamente “indiani”
americani, sebbene non abbiano nulla in comune con il sub-continente indiano.
A
quasi 60 anni di distanza dall’uscita dell’avvincente libro del Dr. King, il
razzismo contro gli indigeni americani persiste e molti non dimenticano i
cartelli che si appendevano nei negozi del South Dakota, vicino alla “riserva”
Navajo in Arizona e in tanti altri luoghi del West americano: “vietato l’ingresso a cani e indiani”.
Questo tipo di umiliazione è difficile da dimenticare.
Nel
periodo di massimo splendore dell’imperialismo e del colonialismo europei
durante il XIX e il XX secolo, si sono verificati molti genocidi anche in
Africa e in Asia.
È un
peccato che, allo stesso modo dei diritti umani, il termine “genocidio” sia stato
politicizzato e trasformato in un’arma.
Il nuovo gioco consiste nel denunciare i
rivali geopolitici e accusarli di genocidio.
Ciò
avviene sempre più al netto di prove, senza preoccuparsi di consultare
l’articolo II della Convenzione, che fornisce una definizione precisa del
termine.
È
irresponsabile e irrispettoso nei confronti delle vere vittime di genocidio
snaturare e utilizzare a mero fine di propaganda il termine, come nel caso
delle accuse infondate di “genocidio” nella regione autonoma cinese dello Uygur
Xinjiang.
Il
Paese ha invitato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani a
visitare la regione. Ciò, tuttavia, non impedisce ai media dominanti di
rilanciare quelle accuse, che hanno una motivazione politica.
Si sta
persino costruendo un nesso causale tra quell’accusa infondata e la minaccia di
un possibile boicottaggio delle Olimpiadi invernali di Pechino. Questo è
vergognoso, perché umilia il diritto internazionale e la necessità di
cooperazione internazionale.
Il 9
dicembre 2021, la comunità internazionale dovrebbe ribadire il suo impegno nei
confronti dei diritti umani, in particolare dell’articolo 20 del Patto
Internazionale sui Diritti Civili e Politici (trattato delle Nazioni Unite
basato sulla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, adottato nel 1966
ed entrato in vigore il 23 marzo del 1976), che vieta specificamente ogni forma
di odio, sia esso basato su motivi nazionali, razziali o religiosi, nonché la
propaganda di guerra, perché è sotto la copertura delle guerre che avvengono i
genocidi.
Oggi
più che mai il mondo chiede la pace e ha bisogno del disarmo per il suo
sviluppo. (Questo
articolo è uscito originariamente su “CGTN” ed è stato pubblicato sul sito
dell’associazione Friends of Socialist China il 9 dicembre 2021.)
(Alfred
de Zayas, autore di questo articolo, é professore di Diritto internazionale
presso la Scuola di diplomazia di Ginevra ed ex esperto indipendente delle
Nazioni Unite per la promozione di un ordine internazionale equo e democratico).
IL
KILLER NEL SANGUE: LA “PROTEINA SPIKE”
PROTEINA
SPIKE -COVID-19 -VACCINI.
Comedonchisciotte.org-
Markus - (14 Giugno 2021)-ci dice :
(Mike
Whitney-unz.com).
“Fin
dall’inizio, la Covid è stata una cospirazione contro la salute e la vita.
La Covid è un’agenda per il profitto e
un’agenda per aumentare il potere arbitrario del governo.
Ci dovrebbero essere cause legali e arresti in massa
di coloro che bloccano le cure efficaci per la Covid e impongono un vaccino
mortale.”
(Paul Craig
Roberts, ex assistente segretario al tesoro sotto il presidente Ronald Reagan).
La
proteina Spike è una proteina di fusione transmembrana “estremamente
pericolosa” che è parte integrante del virus SARS-CoV-2.
“La proteina Spike gioca un ruolo cruciale nel penetrare le
cellule dell’ospite e nell’iniziare l’infezione.” Danneggia anche le cellule del
rivestimento delle pareti dei vasi sanguigni, cosa che porta a coaguli ematici,
emorragie, infiammazioni generalizzate e morte.(Genocidio degli innocenti! Ndr.).
Dire
semplicemente che la proteina spike è “pericolosa” è un eufemismo. È un agente patogeno
potenzialmente letale che ha già ucciso decine di migliaia di persone.
Allora,
perché i produttori di vaccini hanno scelto la proteina spike come l’antigene
che avrebbe indotto una risposta immunitaria da parte dell’organismo?
Questa
è la domanda da un milione di dollari, anche perché, ai fini pratici, la
proteina spike è un veleno. Ora lo sappiamo grazie alla ricerca condotta al “Salk Institute”. Ecco un riassunto di ciò che hanno
trovato:
“I ricercatori e i collaboratori del
Salk Institute hanno dimostrato come la proteina danneggi le cellule, confermando che la
COVID-19 è una malattia principalmente vascolare…. Il virus SARS-CoV-2
danneggia e attacca il sistema vascolare (il sistema circolatorio) a livello
cellulare… gli scienziati che studiano gli altri coronavirus sospettavano da
tempo che la proteina spike contribuisse a danneggiare le cellule endoteliali
vascolari, ma
questa è la prima volta che il processo è stato documentato….
… la proteina spike, da sola, era
sufficiente a causare la malattia. I campioni di tessuto avevamo mostrato infiammazione
nelle cellule endoteliali che rivestono le pareti dell’arteria polmonare.
Il team
aveva poi replicato questo processo in laboratorio, esponendo le cellule
endoteliali sane (che rivestono le arterie) alla proteina spike.
Avevano
visto che la proteina spike danneggiava le cellule legandosi al recettore ACE2… “Anche se si rimuovono le
capacità replicative del virus, questo è ancora in grado di arrecare danni alle
cellule vascolari, semplicemente grazie alla sua capacità di legarsi a questo
recettore ACE2, il recettore della proteina Spike , diventato ora celebre
grazie alla COVID.” (“COVID-19 Is a Vascular Disease: Coronavirus’ Spike Protein
Attacks Vascular System on a Cellular Level”, scitechdaily.com).
Ricordate
che tutti avevano riso di Trump quando aveva detto che bastava un’iniezione di
candeggina per curare la Covid? In che modo questo è diverso?
Non è
diverso, e qualunque modesta protezione i vaccini forniscano come immunità,
questa impallidisce in confronto ai rischi che pongono alla salute personale e
alla sopravvivenza.
E
avete notato cosa ha detto l’autore a proposito dell’aver eliminato il virus e
dell’aver lasciato solo la proteina spike?
Ha
detto che “è
ancora in grado di arrecare danni” e cioè “coaguli ematici, emorragie e gravi
infiammazioni.”
In
altre parole, la proteina spike è mortale anche senza il virus. Ecco come il Dr. Byram Bridle (immunologo virale e professore
associato all’Università di Guelph, Ontario) ha riassunto la cosa:
“Abbiamo
fatto un grosso errore. Non ce n’eravamo resi conto fino ad ora… Pensavamo che la proteina spike
fosse un perfetto antigene bersaglio, non sapevamo che la proteina spike
potesse essere una vera e propria tossina, una proteina patogena.
Quindi,
vaccinando le persone le stiamo inavvertitamente inoculando con una tossina.” (“Vaccine scientist: ‘We’ve made a big
mistake’”, Conservative Woman).
Pensateci
un attimo.
Questo
è un grosso problema, infatti, questa è la tessera più importante del puzzle
che era mancata per tutti gli ultimi 15 mesi. Proprio come il virus respiratorio
aveva tenuto nascosto la vera causa di morte dalla Covid, (la proteina spike), così anche l’incessante clamore che circonda la
vaccinazione di massa ha nascosto il problema maggiore degli stessi vaccini,
che generano una sostanza “in grado di causare la malattia.”
Questa
è la definizione letterale di un patogeno.
La
proteina spike è una tossina che causa
malattie e rappresenta una chiara e seria minaccia per la salute di
chiunque scelga di farsi vaccinare. (L’obbligo vaccinale …é genocidio !Ndr)
Si
potrebbe essere più chiari?
Vale
la pena notare che Bridle è uno scienziato che fa ricerca sui vaccini e che
l’anno scorso aveva ricevuto una sovvenzione governativa di 230.000 dollari per
una ricerca sullo sviluppo del vaccino COVID.
Capisce
l’argomento e sceglie le sue parole con cura.
Il
termine “patogeno” non vuole spaventare la gente, ma descrive accuratamente
come le proteine generate dal vaccino interagiscono nel flusso sanguigno. E il modo in cui interagiscono è
quello di procurare seri danni alle cellule del rivestimento dei vasi
sanguigni, lesioni che possono provocare malattie o la morte. Qui c’è di più dallo stesso articolo:
“Come
molti ormai sapranno, il problema risiede in una struttura che permette al
virus, originario dei pipistrelli, non solo di entrare nelle cellule umane, ma
di rilasciare una tossina chiamata proteina spike. La maggior parte dei vaccini Covid
istruisce le cellule del nostro corpo a produrre la stessa proteina.
Questo
nella speranza che gli anticorpi sviluppati contro di essa impediscano gli
effetti più dannosi del virus vero e proprio. Ci sono prove che questo è il
caso per alcuni [di questi vaccini].
Ma c’è
anche un problema, come ha recentemente spiegato un ricercatore canadese, il Dr Byram Bridle,( che, l’anno scorso, ha ricevuto
una sovvenzione di 230.000 dollari dal governo dell’Ontario per lo sviluppo del
vaccino Covid. )
Il
problema è che la proteina spike prodotta dal vaccino non agisce solo
localmente, nel sito di somministrazione (il muscolo deltoide), ma entra nel
flusso sanguigno e viene trasportata con la circolazione ematica in molti
distretti corporei.
In
precedenza, studi confidenziali su animali condotti con l’ausilio di traccianti
radioattivi avevano dimostrano che [la proteina spike] si diffonde praticamente
ovunque, comprese le ghiandole surrenali, il cuore, il fegato, i reni, i
polmoni, le ovaie, il pancreas, l’ipofisi, la prostata, le ghiandole salivari,
l’intestino, il midollo spinale, la milza, lo stomaco, i testicoli, il timo e
l’utero.
Le
quantità sono piccole e, di solito, scompaiono dopo pochi giorni. Ma ci si chiede se è questo il
meccanismo coinvolto nelle migliaia di effetti collaterali e di decessi
riportati subito dopo la vaccinazione Covid e se potrebbe predisporre alcune
persone alle tipiche conseguenze a lungo termine dei casi gravi della stessa
malattia.”
(‘We’ve
made a big mistake,’“ Conservative Woman).
Questa
è la domanda più importante: Quale sarà l’impatto a lungo termine di questi vaccini a
livello di popolazione? Ecco di più dallo stesso articolo:
“Alcuni
ricercatori affermano che, in persone sane, il rischio legato al vaccino potrebbe
essere maggiore di quello del virus vero e proprio.
Questo sarebbe particolarmente vero per i
giovani, i cui sistemi immunitari sono in grado di interagire in modo
favorevole con il virus.
Al
contrario, il
vaccino ha un dispositivo che protegge la proteina spike dalla distruzione
immediata da parte dell’organismo, al fine di promuovere la risposta immunitaria.” (Conservative Woman).
Ripeto: “il vaccino ha un dispositivo che
protegge la proteina spike dalla distruzione immediata da parte dell’organismo,
al fine di promuovere la risposta immunitaria.”
Cosa significa
questo?
Significa
che la proteina spike creata dal vaccino rimane indefinitamente nell’organismo
rischiando una potenziale ricaduta in futuro, se arrivasse un altro virus o se
il sistema immunitario fosse compromesso?
Le persone che sono state vaccinate avranno
una spada di Damocle che pende sulle loro teste fino al giorno della loro
morte?
La
dottoressa Judy Mikovits pensa di sì.
“La Mikovits pensa che il vaccino COVID-19 sia un’arma
biologica progettata per distruggere la vostra immunità innata e predisporvi ad
una rapida insorgenza di malattie debilitanti e forse, anche ad una morte
prematura.
Sospetta
anche che saranno in molti a morire piuttosto rapidamente. “Non sarà vivere e soffrire per
sempre,” dice. “Sarà soffrire cinque anni e morire.” (Mercola.com).
È
possibile? Potremmo vedere nei prossimi anni un’impennata senza precedenti di
eventi mortali direttamente collegati a questi vaccini sperimentali?
Speriamo
di no, ma senza dati sulla sicurezza a lungo termine, non c’è modo di saperlo
con certezza. È tutto un grande gioco di ipotesi e questa è una delle ragioni per cui
così tante persone rifiutano di farsi vaccinare.
Ecco
di più da Bridle:
“Sono
assolutamente a favore dei vaccini (ha detto il dottor Bridle) ma… la storia
che sto per raccontare incute paura.
Questa
è una scienza all’avanguardia.
Ci sono un paio di importanti informazioni
scientifiche di cui siamo venuti al corrente negli ultimi giorni, che ci hanno
permesso di fare il collegamento finale, quindi ora capiamo – io e alcuni
collaboratori internazionali di rilievo – capiamo esattamente perché stanno
accadendo questi problemi [con il vaccino].
Uno di
questi è che la proteina spike, se entra in circolazione, basta da sola a
causare la quasi totalità dei danni al sistema cardiovascolare. Infatti, se si inietta proteina
spike purificata nel sangue degli animali da ricerca, si provocano lesioni di
tutti i tipi al sistema cardiovascolare
e [la proteina] può attraversare la barriera emato-encefalica e causare
danni al cervello.
A
prima vista, questo non sembrerebbe troppo preoccupante perché stiamo
iniettando questi vaccini nel muscolo della spalla.
Il presupposto, fino ad ora, era che questi
vaccini si sarebbero comportati come tutti i vaccini tradizionali, che non si
diffondono al di fuori del sito di iniezione, quindi avrebbero dovuto rimanere
confinati nel deltoide.
Una
parte delle proteine prodotte si sarebbe poi raccolta nel linfonodo drenante
locale e “solo”
in questa
sede avrebbe attivato il sistema immunitario.
Tuttavia
– qui è
dove la scienza d’avanguardia è entrata in gioco, e qui è dove diventa
spaventoso –
tramite una richiesta di informazioni da parte dell’agenzia di regolamentazione
giapponese, io e diversi collaboratori internazionali siamo stati in grado di
ottenere l’accesso a quello che viene chiamato uno studio di bio-distribuzione.
È la
prima volta in assoluto che gli scienziati vengono informati della bio distribuzione
dei vaccini a RNA messaggero dopo la loro somministrazione; in altre parole, è lecito supporre
che rimangano nel muscolo della spalla?
La risposta è: assolutamente no.
È
molto sconcertante. Le proteine spike entrano nel flusso ematico e circolano per
diversi giorni dopo la vaccinazione“.(Vaccine scientist: ‘We’ve made a big mistake’“, Conservative
Woman).
Hanno
avuto lo studio di bio-distribuzione dai giapponesi?
Mi
state prendendo in giro?
Volete
dire che la FDA ha dato il via libera a questi vaccini sperimentali basati su
una “nuova tecnologia” prima di avere il minimo sentore di dove la sostanza
prodotta dal vaccino sarebbe finita nell’organismo.
Se questa non è negligenza criminale omicidiaria
, allora cos’è? Volete la prova che i nostri regolatori sono controllati dalle industrie
che dovrebbero monitorare? Eccola qui!
Ecco
altro da un articolo da Children’s Health Defense sullo stesso argomento:
“… in
studi chiave, conosciuti come studi di bio-distribuzione, progettati per
testare come un composto iniettato viaggia nell’organismo e in quali tessuti o
organi si accumula, Pfizer non aveva usato il vaccino commerciale (BNT162b2),
ma si era basata su un “surrogato” mRNA in grado di produrre la proteina
luciferasi….
I
documenti normativi mostrano anche che Pfizer non aveva seguito le pratiche
gestionali settoriali di qualità standard durante gli studi tossicologici
preclinici del suo vaccino, in quanto gli studi chiave non avevano rispettato
le buone pratiche di laboratorio (GLP)….
Le
implicazioni di questi risultati sono che Pfizer stesse cercando di accelerare
i tempi di sviluppo del vaccino in base alle pressioni della pandemia,” ha
detto il fondatore
e CEO di TrialSite, Daniel O’Connor.
“Il
punto è che gli standard sperimentali,
così come le buone pratiche di laboratorio, sono di fondamentale importanza per
la qualità e, in definitiva, per la sicurezza del paziente.
Se
questi importanti passi dovessero essere saltati, allora l’analisi rischi-benefici
dovrebbe essere a prova di bomba.”….(“Pfizer Skipped Critical Testing and
Cut Corners on Quality Standards, Documents Reveal“, Children’s Health Defense).
Vediamo
se ho capito bene: Il vaccino Covid era stato approvato anche se “non aveva
seguito le pratiche gestionali settoriali di qualità standard” e anche se “gli
studi chiave non avevano rispettato le buone pratiche di laboratorio“?
Pensate
ancora che questi vaccini siano sicuri? E c’è di peggio. Guardate qui:
“… i
documenti ottenuti dagli scienziati attraverso il “Freedom of Information Act” (FOIA) hanno portato alla luce studi
pre-clinici dove si era visto che la parte attiva del vaccino (le nanoparticelle di mRNA-lipidi che
producono la proteina spike) non era rimasta confinata nel sito di iniezione e nel
tessuto linfoide circostante, come gli scienziati avevano originariamente
teorizzato, ma si era diffusa in tutto il corpo, accumulandosi in vari organi,
comprese le ovaie e la milza.” (“Pfizer Skipped Critical Testing and Cut Corners on Quality
Standards, Documents Reveal,” Children’s Health Defense).
Come
abbiamo detto prima, il vaccino doveva rimanere “localizzato” nella zona di
somministrazione.
Ma
questa teoria si è rivelata sbagliata, proprio come era sbagliata la teoria che
la proteina spike si sarebbe dimostrata un buon antigene.
Ci sono letteralmente migliaia di morti e di
gravi lesioni che attestano la “erroneità” di quella teoria, e ce ne saranno
molte altre prima che questa campagna sia terminata. Qui c’è di più:
“La
ricerca suggerisce che [questa bio-distribuzione] potrebbe portare alla
produzione di proteine spike in distretti non voluti, tra cui il cervello, le
ovaie e la milza, cosa che potrebbe indurre il sistema immunitario ad attaccare
e danneggiare organi e tessuti, e solleva seri interrogativi sulla geno-tossicità
e sui rischi di tossicità riproduttiva associati al vaccino.” (“Pfizer Skipped Critical Testing and
Cut Corners on Quality Standards, Documents Reveal“, Children’s Health Defense).
Quindi,
va dappertutto. Ovunque scorre il sangue, lì vanno anche le proteine spike.
Le giovani donne vogliono davvero queste letali
proteine nelle loro ovaie?
Pensate
che questo migliorerà le loro prospettive di rimanere incinte o di partorire in
sicurezza i loro figli?
Questa
è una follia su una scala, francamente, inimmaginabile. Qui c’è di più:
“Gli
studi indicano che la proteina spike è in grado di penetrare nelle cellule dei
testicoli e potrebbe quindi avere effetti sulla fertilità maschile…)
Inoltre,
il codice genetico del virus contiene inserti che rendono “estremamente
plausibile” che la proteina possa mal-ripiegarsi e trasformarsi in un prione (come quello ritenuto responsabile
del morbo della mucca pazza negli anni ’80), causando danni diffusi alle cellule
cerebrali e aumentando il rischio di patologie degenerative, tra cui il morbo
di Alzheimer e il Parkinson.…” (“Covid vaccines: Concerns that make more research
essential“, The Conservative Woman).
Speriamo
che i lettori stiano cominciando a capire quanto veramente rischiosi siano
questi vaccini. È letteralmente una questione di vita o di morte.
Ecco
cosa ne pensa Bridle:
“Sappiamo
da molto tempo che la proteina spike è patogena…. È una tossina. Può causare
danni nel nostro corpo se va in circolo. Ora, abbiamo la prova evidente che . .
. il vaccino stesso, più la proteina, entra nel torrente ematico.”
Una
volta che ciò accade, la proteina spike può combinarsi con i recettori presenti
sulle piastrine e con le cellule che rivestono i vasi sanguigni.
Questo
è il motivo per cui, paradossalmente, può causare sia trombi che emorragie.
E,
naturalmente, viene coinvolto anche il cuore, come parte del sistema cardiovascolare,”
ha detto Bridle.
‘Ecco
perché stiamo vedendo problemi di cuore. La proteina può anche attraversare la
barriera emato-encefalica e causare danni neurologici….
In
breve, … abbiamo fatto un grosso errore. Non ce ne siamo resi conto fino ad
ora. Non ci siamo resi conto che vaccinando le persone le stiamo
inavvertitamente inoculando con una tossina.” (Conservative Woman).
“Errore?”
Lo chiama “errore”? Questo è sicuramente l’eufemismo del secolo!
(Questo è … genocidio di massa ! Ndr)
Andiamo
al sodo: Questi
non sono vaccini; sono un sistema di consegna di proteine spike mortali.
Purtroppo,
sono già stati somministrate a 140 milioni di Americani, il che significa che
possiamo aspettarci un drammatico aumento di patologie debilitanti, tra cui
iper-coagulazione, emorragie, malattie autoimmuni, trombosi cerebrale, ictus e
infarto.
L’incredibile disastro umano che abbiamo di fronte è incalcolabile.
C’è
mai stata una minaccia più grande per l’umanità del vaccino Covid?
(Mike Whitney- unz.com)-(
unz.com/mwhitney/the-killer-in-the-bloodstream-the-spike-rotein/).
LA
STRAORDINARIA ANALISI DELLA
SPERIMENTAZIONE
PFIZER
DEL
DR. ROBERT MALONE, QUELLA CHE LO
HA
BANNATO A VITA DA TWITTER.
Comedonchisciotte.org-
Markus- ( 05 Gennaio 2022)- ci dice :
I dati
della sperimentazione Pfizer mostrano un rischio AUMENTATO di malattia e morte
per i vaccinati.
(kanekoa.substack.com).
La
storia in breve.
Il
dottor Robert Malone dice di essere stato estromesso da Twitter per questa presentazione
video di 40 minuti e per il relativo PDF creato dalla “Canadian Covid Care Alliance”, un’organizzazione di oltre 500 tra
medici indipendenti, scienziati e operatori sanitari.
Il
video e il PDF sono una ‘full immersion’ nei dati della sperimentazione del vaccino
Pfizer [presentata
per l’approvazione alla FDA], che mostra in modo conclusivo che esiste un rischio MAGGIORE
di malattia e morte per il gruppo vaccinato rispetto al gruppo placebo.
Per
esempio, si
erano verificati 20 morti totali nel gruppo vaccinato contro 14 nel gruppo
placebo,
con quasi il
doppio delle morti per problemi cardiovascolari tra i vaccinati.
Inoltre,
Pfizer aveva
volutamente rivelato l’identità dei partecipanti alla sperimentazione, aveva
testato il vaccino Covid-19 su individui giovani e sani piuttosto che su
persone malate e anziane e non aveva utilizzato biomarcatori subclinici, che
avrebbero potuto dare preziosi segnali di avvertimento sugli effetti avversi
causati dal vaccino.
Pfizer
aveva riportato un’efficacia del 95%, lasciando ad intendere una protezione
nel 95% dei casi, ma quel 95% si riferiva in realtà alla riduzione del rischio
relativo, mentre
la riduzione del rischio assoluto era stata solo dello 0,84%.
Inoltre, i risultati clinici della sperimentazione
Pfizer sono inaffidabili, in quanto l’azienda aveva utilizzato criteri di estrema
soggettività, lasciando alla discrezione degli investigatori la decisione di
testare o meno i partecipanti per la Covid-19. C’erano stati 3.410 partecipanti che avevano
avuto i sintomi della Covid-19 e che non erano stati testati per la malattia.
Pfizer
aveva descritto i sintomi di una delle partecipanti alla sperimentazione, una
ragazzina di 12 anni paralizzata, costretta a stare su una sedia a rotelle e
obbligata ad alimentarsi tramite sondino, come “dolore addominale funzionale.”
Un informatore, una direttrice regionale delle
sperimentazioni cliniche di Pfizer, aveva riferito alla FDA che Pfizer aveva
alterato i dati, rivelando l’identità dei partecipanti e non segnalando i soggetti che
avevano avuto sintomi [di Covid], ma né la FDA né Pfizer avevano mai indagato
sulla questione.
L’84%
degli autori della relazione di Pfizer aveva conflitti di interesse; erano dipendenti Pfizer,
possedevano azioni Pfizer, ricevevano sovvenzioni da Pfizer, erano stati assunti come consulenti
da Pfizer o avevano in precedenza condotto studi clinici per Pfizer.
Per esempio, due degli autori del rapporto
Pfizer hanno effettivamente guadagnato 9 miliardi di dollari direttamente dai
vaccini Pfizer, in quanto co-fondatori di BioNTech.
La
gerarchia dell’evidenza scientifica.
Quando
si tratta di dimostrare che certe cose sono sicure o dannose, è necessario
affidarsi alle prove migliori.
Come si può vedere dalla tabella sottostante,
uno studio controllato randomizzato è considerato il gold standard o prova di livello 1.
Questa
è la più alta forma di prova che esista ed è l’unico modo per dimostrare che
una cosa è vera.
I
modelli, di cui abbiamo sentito parlare molto durante la pandemia, sono, in
realtà, la forma più bassa di prova, il livello 5 o inferiore, in quanto
sono considerati opinione di esperti o speculazioni.
La politica dovrebbe sempre essere determinata
dal più alto livello di prove disponibili, il livello 1.
Riduzione
del rischio relativo e riduzione del rischio assoluto.
Pfizer
aveva dichiarato che il suo vaccino aveva un’efficacia del 95%.
Questo fa sembrare che protegga il 95% delle
volte, giusto?
Ma, in realtà, il significato di quel numero è
ben diverso.
Quel
95% si riferisce alla riduzione del rischio relativo, ma non dice di quanto il
rischio complessivo venga ridotto dalla vaccinazione. Per questo, abbiamo bisogno di calcolare la riduzione del rischio assoluto. Nello studio Pfizer, 8 delle 18.198
persone a cui era stato somministrato il vaccino avevano sviluppato la
COVID-19.
Nel
gruppo placebo, non vaccinato, l’avevano contratta 162 persone, il che
significa che, anche senza il vaccino, il rischio di contrarre la COVID-19 era
estremamente basso, dello 0,88%, rischio che con il vaccino era sceso allo 0,04%.
Quindi,
il beneficio netto o la riduzione del rischio assoluto che vi offre il vaccino Pfizer è
dello 0,84%.
Il 95% si riferisce alla differenza relativa
tra lo 0,88% (non vaccinati) e lo 0,04% (vaccinati) (0,88 – 0,04).
Questo
è ciò che significa una riduzione del rischio relativo del 95%.
È risaputo che la riduzione del rischio relativo è un dato fuorviante ed è per questo
che la FDA
raccomanda di usare sempre la riduzione del rischio assoluto, il che porta alla domanda: quante persone avrebbero scelto di
farsi iniettare un vaccino COVID-19 se avessero capito che offriva meno dell’1%
di beneficio?
Pfizer
aveva invalidato lo studio dopo solo due mesi.
La
sperimentazione comprendeva un gruppo vaccino e un gruppo placebo, con circa 21.000 partecipanti
ciascuno, che avevano iniziato il test di fase tre nel luglio del 2020.
Lo
studio era in cieco, il che significa che i partecipanti non sapevano a quale
gruppo appartenessero.
Questo
studio in cieco avrebbe dovuto andare avanti per tre anni, fino al 2 maggio
2023, e questo avrebbe segnato la fine della fase tre della sperimentazione
clinica.
Invece,
dopo solo due mesi dall’inizio della sperimentazione, Pfizer aveva invalidato
il protocollo dello studio.
Aveva comunicato a tutti i partecipanti, sia
del gruppo placebo che del gruppo vaccino, in quale coorte si trovassero,
offrendo ai partecipanti del gruppo placebo la possibilità di passare al gruppo
vaccino.
La
stragrande maggioranza aveva accettato l’offerta di Pfizer, facendosi inoculare
ed entrando a far parte del gruppo vaccino, in pratica l’unico rimasto.
Quindi,
dopo solo due mesi, non esisteva più un gruppo di controllo con cui confrontare
il gruppo vaccino e non c’era più modo di valutare la sicurezza o l’efficacia a
lungo termine.
Il
gruppo vaccino aveva mostrato un elevato rischio di contrarre la malattia.
I dati
di Pfizer, prima che la sperimentazione fosse invalidata, avevano mostrato un
aumento significativo del rischio di malattia per il gruppo vaccino rispetto al
gruppo placebo.
In
realtà, questo dato non lo troverete nel rapporto.
Dovrete
scavare nell’appendice supplementare per trovarlo. Lì sono elencati anche 5.241 eventi
avversi correlati nel gruppo vaccino contro 1.311 eventi avversi correlati nel gruppo
placebo.
Per
quanto riguarda gli eventi avversi gravi [senza ricovero ospedaliero], se
n’erano verificati 262 nel gruppo vaccino contro 150 nel gruppo placebo.
Gli
eventi avversi gravi [con ospedalizzazione] erano stati 127 nel gruppo vaccino
contro 116 nel gruppo placebo.
In
sintesi, per il gruppo vaccino c’era stato un aumento del 300% degli eventi
avversi correlati, un aumento del 75% degli eventi avversi gravi e un aumento
del 10% degli eventi avversi gravi da ricovero.
Il
gruppo vaccino mostrava anche un aumentato rischio di morte.
I dati
di Pfizer mostrano anche un aumento del rischio di morte per i vaccinati.
Prima
che lo studio venisse invalidato, c’erano stati 15 morti nel gruppo vaccino
contro 14 morti nel gruppo placebo.
Successivamente
c’erano stati 5 morti in più nel gruppo vaccino, di cui 3 decessi nel gruppo
vaccino originale (prima che lo studio fosse invalidato) e 2 nel gruppo placebo
originale (diventato poi gruppo vaccino).
In sintesi, si erano verificati 20 decessi
totali nel gruppo vaccino contro 14 nel gruppo placebo. Tra i vaccinati, 9 decessi erano
state attribuiti ad eventi cardiovascolari, mentre nel gruppo placebo solo 4 ad
eventi cardiovascolari.
Pfizer
non ha seguito i protocolli regolamentari.
In
circostanze normali, lo sviluppo di un vaccino richiede circa dieci anni. In rare occasioni, i vaccini possono
essere sviluppati in soli cinque anni.
I
vaccini per la Covid-19 sono stati sviluppati in meno di un anno. Al fine di accelerare il processo,
i test sugli animali sono stati saltati, le fasi due e tre sono state
combinate, l’uso di emergenza è stato autorizzato dopo soli due mesi, la
sperimentazione è stata invalidata ed è subito iniziata la distribuzione al
pubblico.
Nonostante
la continua affermazione che i vaccini Covid-19 sono sicuri e non hanno bisogno
di essere testati, esistono ancora molte preoccupazioni sulla loro sicurezza e
molte incognite sul meccanismo di consegna dell’mRNA.
Demografia
fuorviante – Età sbagliata per la popolazione target.
La
sperimentazione di Pfizer aveva utilizzato un gruppo di persone di età più
giovane di quelle che sono più a rischio di Covid-19.
L’85% delle persone più a rischio di morte per
la Covid-19 ha più di 75 anni, ma solo il 4% dei partecipanti alla
sperimentazione clinica di Pfizer aveva più di 75 anni.
Pfizer
aveva scelto i partecipanti in una fascia demografica più giovane, che avrebbe
avuto meno probabilità di avere bisogno di un vaccino, meno probabilità di
soffrire di un evento avverso e più probabilità di rispondere al vaccino,
perché gli anziani hanno risposte immunitarie relativamente ridotte.
Demografia
ingannevole – Testato sui sani, dato ai malati.
Anche
se il 95% delle persone morte con Covid-19 aveva almeno 1 co-morbidità, con una
media di 4 co-morbidità, solo il 21% dei partecipanti alla sperimentazione
clinica di Pfizer aveva co-morbidità.
Pfizer aveva escluso dalla sperimentazione
tutta una serie di condizioni patologiche, tra cui donne in gravidanza o in
allattamento, persone con allergie, persone con patologie psichiatriche,
persone immunocompromesse, persone con disturbi di sanguinamento, persone che
in precedenza erano risultate positive alla Covid-19, persone a cui erano stati
prescritti steroidi, ecc.
Pertanto, non ci sono dati sulla sicurezza in soggetti
con le condizioni di salute che erano state escluse dalla sperimentazione. I vaccini sono stati testati su
persone sane e subito dopo somministrati ai membri più fragili della società –
gli anziani con comorbidità.
Questo
non è ne scientifico ne etico.
Gruppi
di controllo inadeguati escludono l’immunità naturale.
Lo
studio clinico di Pfizer aveva preso in considerazione solo due gruppi: i non
esposti vaccinati e i non esposti non vaccinati.
Lo
studio di Pfizer avrebbe dovuto osservare anche altri due gruppi: gli esposti
vaccinati e gli esposti non vaccinati.
Questi
dati avrebbero mostrato se il vaccino è sicuro per le persone con immunità
naturale e come i vaccini si rapportano con l’immunità naturale. È significativo che Pfizer non abbia
voluto confrontare la sicurezza e l’efficacia dei suoi vaccini con l’immunità
naturale.
Una
scienza scadente sui dati di sicurezza non ha monitorato i biomarcatori.
Lo
studio clinico di Pfizer non ha monitorato i biomarcatori e non ha testato gli
eventi avversi a livello subclinico (pre-sintomo).
Questo
è estremamente pericoloso perché i sintomi e le malattie sono tipicamente gli
esiti finali di processi che possono richiedere mesi, anni o decenni per
emergere.
Una scienza della sicurezza di alta qualità avrebbe testato
prima e dopo l’inoculazione per: d-dimeri come segnale di una maggiore
coagulazione, proteina c-reattiva per una maggiore infiammazione, troponine per
danni cardiaci, livelli di ossigeno nel sangue per segni di ipossia,
amiloide-beta e tau fosforilata per una maggiore predisposizione alla malattia
di Alzheimer, siero HMGB1, CXCL13, e Dickkopf-1 per una maggiore disposizione
alla malattia autoimmune, ecc. Pfizer avrebbe dovuto monitorare questi
biomarcatori, che sarebbero stati degli indicatori precoci per le malattie
causate dai vaccini.
Gli
endpoint clinici avrebbero dovuto concentrarsi sulla prevenzione della malattia
e della mortalità per tutte le cause.
Pfizer
ha usato gli endpoint clinici sbagliati, concentrandosi sulla prevenzione della
Covid-19 piuttosto che sulla malattia e sulla mortalità per tutte le cause.
La
malattia e la mortalità per tutte le cause dovrebbero essere gli endpoint
clinici, piuttosto che la malattia e la morte con Covid-19 come unica causa, e questo al fine di assicurarsi che i
vaccini non causino danni.
Questa è una lezione che avevamo appreso
decenni fa con gli studi sui farmaci contro il cancro.
Per
esempio, gli endpoint clinici dei trial sui farmaci oncologici sono stati
cambiati da “il farmaco ha ridotto il cancro?” a “malattia e mortalità per tutte le
cause,”
perché alcuni
farmaci non solo eliminavano il cancro, ma anche i pazienti.
I
vaccini non sono stati testati per la riduzione della diffusione – I passaporti
vaccinali sono ingiustificati.
I
passaporti vaccinali vengono ora promossi come mezzi per prevenire o ridurre la
trasmissione della Covid-19, ma questo risultato non è mai stato studiato nei
lavori clinici ed è inappropriato assegnare una capacità del genere a questi
vaccini.
Non
c’è alcuna prova che essi riducano la diffusione della Covid-19 o la sua
trasmissione perché questo non è mai stato un end point degli studi clinici.
Fallimento
dei test – Test soggettivi.
Pfizer
ha introdotto un alto livello di soggettività lasciando alla discrezione degli
investigatori se testare o meno per la Covid-19 i partecipanti ai trial.
Questo significa che la sperimentazione di Pfizer ha
mancato completamente le infezioni asintomatiche.
Inoltre, questa mancanza di un approccio sistematico e
oggettivo ai test rende inaffidabile il risultato della sperimentazione. Tutti i partecipanti allo studio
avrebbero dovuto essere regolarmente testati per la Covid-19.
Dati
mancanti o persi al follow up e casi sospetti ma non confermati.
Pfizer
non aveva testato 3.410 casi sospetti sintomatici per la Covid-19 perché la
decisione di effettuare i test era stata lasciata allo sperimentatore.
Stiamo
parlando di 1.594 partecipanti nel gruppo vaccinato e 1.816 nel gruppo placebo
Pfizer aveva anche perso i contatti con 80
partecipanti nel gruppo vaccinato e 86 nel gruppo placebo, il che significa che
l’azienda non era stata in grado di confermare se altri 186 partecipanti si
fossero ammalati o meno.
Il
fatto che il numero di soggetti con cui Pfizer aveva perso i contatti e il
numero di soggetti sintomatici ma mai testati fossero significativamente più
alti dei dati di endpoint dello studio clinico significa che l’intero studio
clinico Pfizer è speculativo e inaffidabile.
Lo
studio sugli adolescenti dai 12 ai 15 anni – Tanti rischi e zero benefici.
Lo
studio sugli adolescenti di 12-15 anni era gravemente sottopotenziato e non era
in grado di rilevare il rischio di eventi avversi.
C’era
un gruppo vaccinato di 1.005 ragazzi (0 erano risultati positivi alla Covid-19)
e un gruppo placebo di 978 (18 erano risultati positivi alla Covid-19).
Pfizer
aveva affermato che questi erano ottimi risultati, ma, dal momento che gli
adolescenti sono statisticamente a 0% di rischio di morte per la Covid-19 e a
rischio molto basso di malattia grave, la vaccinazione è per loro di scarso
beneficio e offre solo un alto rischio di eventi avversi, rischi che la
sperimentazione di Pfizer non era stata in grado di rilevare perché non
progettata allo scopo.
Ma, anche così, tra i 1.005 adolescenti, si
era verificato almeno un evento avverso grave: il caso di Maddie de Garay.
Il
trial sugli adolescenti dai 12-15 anni non è in grado di segnalare gli eventi
avversi gravi.
Maddie
de Garay è una partecipante di 12 anni allo studio che aveva sviluppato una
grave reazione dopo la seconda dose, con un ricovero ospedaliero nelle 24 ore
successive.
Aveva
sviluppato gastro-paresi, nausea e vomito, pressione sanguigna irregolare,
perdita di memoria, stato confusionario, mal di testa, vertigini, svenimenti,
convulsioni, tic verbali e motori, problemi al ciclo mestruale, perdita di
sensibilità dalla vita in giù, perdita di controllo dell’intestino e della
vescica, e aveva dovuto essere alimentata tramite sondino perché aveva perso la
capacità di deglutire.
È
stata ricoverata molte volte e, negli ultimi 10 mesi, è costretta su una sedia
a rotelle ed è sempre alimentata tramite sondino. Nel suo rapporto alla FDA, Pfizer
aveva descritto le sue lesioni come “dolore addominale funzionale.”
Questo
è inconcepibile e, certamente, apre la possibilità che altri eventi avversi
siano stati soppressi o travisati.
I
bambini dai 5 agli 11 anni rischiano la salute.
Per i
bambini dai 5 agli 11 anni, queste vaccinazioni sono un rischio inaccettabile.
In
questa tabella, Pfizer, usa un modello predittivo e riconosce che vaccinarli
causerà loro la miocardite, ma sostiene ottimisticamente che ci saranno zero
morti per miocardite.
Questa
è pura speculazione, che utilizza le prove di basso livello di un modello
predittivo.
Ma,
anche se fosse vero, non c’è alcuna giustificazione per causare la miocardite o
qualsiasi altro danno ai bambini. La massima ‘in primo luogo, non nuocere’ dovrebbe
essere applicata soprattutto qui.
La
miocardite è un problema serio
La
miocardite è un problema grave. È un danno al cuore e non è reversibile.
La miocardite è un processo infiammatorio del
miocardio (muscolo cardiaco).
Una
grave miocardite indebolisce il cuore e il resto del corpo non riceve
abbastanza sangue.
Nel
cuore possono formarsi coaguli, con rischio di ictus o di infarto.
Il
tasso di mortalità della miocardite può arrivare al 20% a 6,5 anni e questo è
inequivocabilmente un rischio inaccettabile per i bambini.
La FDA
abbandona il principio di ‘in primo luogo, non nuocere’.
La FDA
ha effettivamente abbandonato il principio di ‘in primo luogo, non nuocere’ e afferma che questo è un rischio
accettabile per i bambini.
È
opinione comune che le terapie mediche dovrebbero essere verificate e
considerate sicure prima di essere commercializzate.
Eppure,
il dottor Eric Rubin, uno dei 18 membri del comitato consultivo della FDA che aveva votato a favore delle inoculazioni
nei bambini dai 5 agli 11 anni, ha detto esattamente l’opposto, asserendo che il lancio di un farmaco
a livello di popolazione è un modo appropriato per testare gli eventi avversi.
Vale
la pena notare che il dottor Eric Rubin è il caporedattore del New England Journal
of Medicine,
la testata che aveva pubblicato i rapporti della sperimentazione Pfizer.
Per
bambini di 5-11 anni niente consenso informato.
In
Canada la pubblicità diretta al consumatore dei farmaci prescrivibili è
illegale, eppure i politici a tutti i livelli di governo stanno pubblicizzando
i vaccini ai bambini, usando cartoni animati e mascotte.
Proclamano che i vaccini sono sicuri, ma non ci sono
dati che lo confermino.
Oltre
ad ammettere che i suoi vaccini possono causare la miocardite, Pfizer conferma
anche, proprio nel suo rapporto, che la risposta immunitaria a lungo termine,
l’efficacia e i dati di sicurezza sono limitati e che gli studi non disponevano
del numero sufficiente di soggetti per rilevare gli effetti collaterali “rari,”
dato che erano stati inoculati solo 1.517 bambini.
Quanti
genitori porterebbero i loro figli a fare questa iniezione se lo sapessero? La legge sul consenso informato dice
che dovrebbero essere avvertiti, ma non è così.
Il
British Medical Journal pubblica il resoconto di un informatore.
Il 2
novembre, il “British Medical Journal” aveva pubblicato un articolo-inchiesta su “Ventavia”,
una delle società di ricerca che Pfizer aveva ingaggiato per condurre gli studi
sui vaccini.
L’informatore
era una direttrice regionale, che aveva denunciato la propria azienda alla FDA
per la falsificazione dei dati, la rivelazione dell’identità dei partecipanti,
per il non aver seguito e testato i partecipanti che avevano riferito sintomi
di Covid e per l’etichettatura errata dei campioni.
Diversi altri dipendenti avevano confermato le
sue parole.
Nonostante
tutto, né Pfizer, né la FDA avevano mai controllato o indagato la società di
ricerca;
Pfizer non aveva mai citato questi problemi nella sua domanda per ottenere
l’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA), al contrario, attualmente Pfizer ha incaricato
proprio la stessa azienda, “Ventavia”, di condurre altri quattro studi clinici
sulla Covid-19.
Sorveglianza
post commercializzazione – Non si trova quello che non si cerca.
I
governi ci stanno assicurando che monitoreranno da vicino l’introduzione del
vaccino e che, se ci saranno problemi, li troveranno.
Ma è
vero?
Guardate
i due grafici sottostanti, quello a sinistra rappresenta la sorveglianza attiva
e quello a destra la sorveglianza passiva.
C’è
una drammatica differenza tra il monitoraggio passivo e quello attivo degli
eventi avversi.
La prima
barra a sinistra rappresenta i partecipanti allo studio Pfizer a cui era stata
fornita un’applicazione con cui era possibile segnalare gli eventi avversi che
fossero capitati nei primi sette giorni dopo la vaccinazione. Il 78% dei partecipanti aveva riportato
un evento avverso e il 5% un evento avverso grave.
Il
grafico a destra mostra quanto segnale si perde attraverso i sistemi di
sorveglianza passiva, come Health Canada, CDC VAERS o il sistema europeo Yellow Card.
Non è
ragionevole credere che un vaccino che aveva provocato eventi avversi nel 78%
dei soggetti dello studio abbia poi causato uno 0% di eventi avversi in un
lancio a livello mondiale.
Quello
che sta succedendo è che è stato perso il segnale. Non è che gli eventi avversi
siano spariti, non li troviamo perché non li stiamo cercando.
Aumento
dei problemi cardiaci nei giovani.
Ci
sono sempre più segnalazioni di un aumento dei problemi cardiaci nei giovani.
Al
Ministero della Sanità dell’Ontario ne sono consapevoli, visto che hanno
pubblicato un rapporto al riguardo, ma sembrano non preoccuparsene affatto.
Il 29 settembre 2021, l’Ontario Public Health aveva raccomandato ai giovani di
18-24 anni di non assumere il vaccino di Moderna, a causa di un rischio di
miocardite di 1 su 5.000.
Avevano
suggerito di fare il Pfizer, che ha un rischio di miocardite di 1 su 28.000.
Ma, l’8 maggio 2021, l’Ontario aveva bloccato il vaccino di Astra Zeneca a
causa di un rischio di 1 su 60.000 di effetti collaterali di tipo trombotico,
evidentemente considerato troppo elevato. Le loro priorità sono incoerenti.
Questo
non è normale.
Tutto
ciò sta causando molti più decessi nei giovani di quanto sia normale e sembra
essere particolarmente evidente negli atleti che hanno una frequenza cardiaca
elevata in fase di allenamento.
Un
sito tedesco di notizie ha compilato una lista di oltre 75 casi noti di atleti
che sono crollati sul campo – e anche morti – negli ultimi 5 mesi.
Un
sito di notizie israeliano ha analizzato il numero di morti improvvise “sul
campo” dei membri dell’Associazione Internazionale di Calcio (FIFA) negli ultimi 20 anni.
Il
numero medio annuale di morti improvvise tra gli iscritti FIFA nel periodo
2000-2020 è stato 4,2. Nel 2021, i decessi sono stati 21, cinque volte la media.
Una
cosa del genere dovrebbe essere rara
Il
rapporto di farmacovigilanza post-marketing di Pfizer.
Il 17
novembre 2021, la FDA ha rilasciato il primo lotto delle 329.000 pagine del rapporto di
farma-covilanza post marketing di Pfizer.
Questo
sulla base di un’ordinanza giudiziaria che ha dato parere favorevole ad una
richiesta FOIA presentata da un gruppo chiamato “Public Health and Medical
Professionals for Transparency,” che vuole accedere ai dati utilizzati dalla FDA per
l’approvazione del vaccino COVID-19 di Pfizer.
Si tratta di un rapporto di farmacovigilanza
post-marketing presentato alla FDA in cui Pfizer riporta gli eventi avversi
verificatisi nel mondo reale nei primi 2 mesi e mezzo dall’autorizzazione
all’uso di emergenza.
Il
rapporto è particolarmente inquietante, vi sono riportati più di 1.200 morti,
più di 25.000 eventi avversi a carico del sistema nervoso e, sotto la voce
“problemi di sicurezza,” Pfizer ha elencato l’anafilassi e la malattia
potenziata associata al vaccino.
Questo documento dovrebbe essere incriminante per
qualsiasi agenzia che ne fosse a conoscenza e avesse definito “sicure” queste
inoculazioni.
Pfizer
sta facendo miliardi nonostante la sua storia criminale.
Nel
solo 2021, Pfizer ha incassato più di 33.5 miliardi di dollari dai suoi vaccini
Covid-19.
La sua
agenda è dettata dagli azionisti e la sua linea di fondo non è la salute
pubblica.
Nel
corso degli anni, Pfizer è stata implicata in molte attività criminali, tra cui
dichiarazioni mendaci per ottenere l’approvazione federale per una valvola cardiaca (che tendeva
a rompersi e che aveva causato la morte di centinaia di pazienti in tutto il
mondo), esperimenti
clinici su bambini africani senza il consenso dei genitori (esperimenti in cui alcuni dei
bambini erano morti), corruzione di medici, soppressione della ricerca,
manipolazione di studi clinici, l’omissione che i suoi prodotti avevano causato
il cancro, marketing fraudolento e molti altri gravi reati.
Negli
ultimi decenni ha pagato miliardi in multe e patteggiamenti per le sue ripetute
attività criminali.
Conflitti
di interesse tra gli autori dei rapporti Pfizer.
Esistono
enormi conflitti di interesse tra gli autori dei rapporti Pfizer.
Per
esempio, nel caso del rapporto semestrale, l’84% degli autori ha conflitti di
interesse.
Sono
dipendenti Pfizer, possiedono azioni Pfizer, hanno ottenuto sovvenzioni da
Pfizer, sono stati assunti come consulenti da Pfizer o hanno condotto studi
clinici per Pfizer.
C’erano
solo 5 autori che non avevano conflitti di interesse con Pfizer e nessuno di
loro è uno degli autori principali.
L’autore principale, l’autore corrispondente e
l’ultimo autore hanno tutti conflitti di interesse.
L’esempio
più eclatante è che i due fondatori di BioNTech sono entrambi tra gli autori
del rapporto sulla sperimentazione semestrale di Pfizer.
Questi
due, da soli, hanno guadagnato con i vaccini Pfizer 9 miliardi di dollari in
valore azionario, eppure sono ancora autorizzati a scrivere i rapporti Pfizer.
Il CDC
ha ridefinito il concetto di “vaccino”.
Il CDC
ha ridefinito il concetto di “vaccino” per soddisfare interessi politici e
farmaceutici.
Per molti anni, la definizione del CDC di
“vaccino” era stata: “un prodotto che stimola il sistema immunitario di una
persona a produrre immunità verso una malattia specifica, proteggendo la
persona da quella malattia.”
A partire dal 2 settembre 2021, il CDC ha ridefinito
il “vaccino”
come “una preparazione che viene utilizzata per stimolare la risposta
immunitaria dell’organismo contro le malattie.”
I
vaccini Covid-19 di Pfizer non rientravano nella definizione originale del CDC,
quindi il CDC ha cambiato la definizione di “vaccino.”
Molte
persone non riescono a credere che i dati degli studi clinici di Pfizer possano
essere così sballati e mostrino addirittura un aumento del rischio di malattia
e di morte per i vaccinati.
Pensano:
se questo fosse vero, i media non dovrebbero riferire la verità sul vaccino
Pfizer? Pensiamo
che questo video possa rispondere alla domanda:
Qualsiasi
governo che abbia approvato queste inoculazioni e che, a maggior ragione, le
abbia rese obbligatorie, sapeva o avrebbe dovuto sapere dai dati disponibili
che avrebbero causato danni ai propri cittadini.
Qualsiasi
governo che ha approvato questo intervento medico per i suoi cittadini avrebbe
dovuto assicurarsi che la sperimentazione utilizzasse gli endpoint clinici
appropriati e una scienza della sicurezza di alta qualità.
Ogni
funzionario governativo che possiede queste prove e continua a permettere che i
suoi cittadini vengano inoculati con un agente tossico è, come minimo,
negligente.
( kanekoa.substack.com -- kanekoa.substack.com/p/the-powerful-pfizer-presentation?r=o55pn&utm_campaign=post&utm_medium=web&utm_source=direct).
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