VACCINAZIONE COATTA

 

“VACCINAZIONE  COATTA” PER

LA GLORIA DEL “NUOVO REICH”.

 

 

Covid, il Cdm vara all'unanimità “dl”

con obbligo vaccino over 50 .

Per servizi e negozi basterà il Green pass base.

msn.com-Redazione Tgcom24- (6-1-2022)- ci dice :

 

Il Consiglio dei ministri, dopo una riunione durata due ore, ha approvato all'unanimità il nuovo decreto anti-Covid che contiene un'ulteriore stretta per arginare Omicron. Con il provvedimento viene introdotto l'obbligo di vaccino per gli over 50 ed esteso il Super Green pass a diverse categorie e attività. Per accedere ai servizi - dai negozi alle banche, dai parrucchieri agli estetisti - servirà il certificato verde base.

Covid, il Cdm vara all'unanimità dl con obbligo vaccino over 50 . Per servizi e negozi basterà il “Green pass base”, il Cdm vara all'unanimità dl con obbligo vaccino over 50 - Per servizi e negozi basterà il Green pass base.

Il nuovo decreto passa dunque all'unanimità, ma arriva al termine di una giornata tesa tra i partiti nella quale le posizioni sono rimaste quelle già emerse nei giorni scorsi. Pd, Forza Italia, Italia Viva e il ministro della Salute, Roberto Speranza, erano per estendere l'obbligo vaccinale a tutti i lavoratori mentre sul fronte opposto si è ricreato l'asse Lega-Cinque Stelle che diede vita al governo gialloverde.

Senza un punto d'incontro è stato il premier Mario Draghi a trovare una via d'uscita: prima ha imposto, contro la volontà della Lega, l'obbligo vaccinale per tutti gli italiani che hanno più di 50 anni, una scelta che non è un "compromesso politico", spiegano fonti di governo ma che serve a ridurre le ospedalizzazioni, visto che sono proprio quelle le classi di età più ricorrenti nelle terapie intensive e nei reparti Covid.

E poi ha avallato il compromesso per evitare l'astensione dei ministri di Matteo Salvini: per accedere ai servizi alla persona - dunque parrucchieri ed estetisti - agli uffici pubblici, servizi bancari, postali e finanziari, nei centri commerciali e nei negozi, ad eccezione di quelli "necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie delle persone", basterà il Green pass base (quindi ottenibile anche con tampone) e non quello rafforzato, come era previsto dalla bozza del decreto. Una misura che, di fatto, avrebbe lasciato ai No vax la possibilità di andare solo in farmacia o nei supermercati.

Appena il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, scatterà l'obbligo del vaccino fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li compiranno entro quella data, con l'esenzione solo per chi ha un certificato medico. Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi.

Ma per i 50enni scatta anche un altro intervento: dal 15 febbraio si potrà andare al lavoro solo con il Super green pass. Una misura che vale sia per il settore privato sia pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo. Le verifiche spetteranno ai datori di lavoro e chi non ha il Super pass sarà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione, "con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari", ma con la sospensione dello stipendio e di qualunque "altro compenso o emolumento comunque denominato".

Le imprese potranno però sostituire chi non ha il pass rafforzato. In questo caso sono previste sanzioni: chi entra in un luogo di lavoro e non ha il Super pass incorre in una sanzione erogata dal prefetto che va da 600 a 1.500 euro. E tornerà anche l'uso massiccio dello smart working: i ministri Brunetta e Orlando hanno firmato la circolare nella quale si sensibilizzano le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a utilizzare pienamente lo strumento.

Con il decreto il governo modifica anche la gestione dei casi Covid a scuola. In quelle dell'infanzia, con un positivo si va in quarantena per 10 giorni mentre alle elementari, con un caso si applica la sorveglianza con test al primo e dopo cinque giorni mentre con 2 casi si resta a casa per 10 giorni.

Alle medie e superiori, invece, con un caso si resta in classe (con l'auto-sorveglianza e l'utilizzo della Ffp2) mentre con 2 casi vanno in Dad per 10 giorni solo i non vaccinati e chi è guarito o vaccinato da più di quattro mesi senza aver fatto il booster. Con tre positivi, invece, tutta la classe è a casa per 10 giorni.

Un punto, quest'ultimo, che ha visto salire la tensione nell'incontro tra governo e Regioni poiché nella bozza del decreto la didattica a distanza era prevista con 4 casi. Alla fine la norma è stata cambiata in Cdm e la richiesta dei governatori è stata accolta. "E' un intervento molto articolato che va incontro alle richieste delle Regioni - dice il ministro Bianchi - la scelta di fondo è che si torna ad una scuola in presenza e in sicurezza". La decisione di distinguere tra vaccinati e non vaccinati in presenza di due positivi viene però criticata dal presidente dell'Associazione dei presidi Antonello Giannelli:

 "E' una misura discriminatoria".

 

 

 

 

"Maligni", "Da ricovero coatto".

Tra Burioni e Maglie volano insulti.

Ilgiornale.it-Federico Garau- (14 Novembre 2021)- ci dice:

La giornalista ha replicato all'ennesimo post provocatorio dell'immunologo, non nuovo ad uscite in grado di scatenare polemiche.

Ecco cosa scrive Burioni in merito al ruolo dei bambini :

 

 

 

 

"Maligni amplificatori", "Da ricovero coatto". Tra Burioni e Maglie volano insulti

Con il suo nuovo post provocatorio a tema vaccini Roberto Burioni, che stavolta ha voluto parlare di bambini, ha provocato la dura reazione della giornalista Maria Giovanna Maglie.

Bambini come "amplificatori biologici".

Con la vaccinazione dei bimbi oramai alle porte e la sperimentazione di Pfizer in via di conclusione su alcuni "volontari", Roberto Burioni ha utilizzato ancora una volta i propri profili social per incoraggiare anche i genitori a scegliere di inoculare il siero ai propri figli. "I figli sono gioie, felicità, etc, ma anche maligni amplificatori biologici che si infettano con virus per loro quasi innocui, li replicano potenziandoli logaritmicamente e infine li trasmettono con atroci conseguenze per l'organismo di un adulto", ha scritto l'immunologo.

La replica di Maria Giovanna Maglie non si è fatta attendere e si è mischiata alle dure reazioni da parte di numerosi follower del celebre immunologo. "Questo è veramente da ricovero coatto. Mai sentito qualcosa di così ignobile", ha commentato infatti la giornalista. "I bambini hanno già sofferto troppo in questi mesi... Adesso anche untori ... È veramente troppo", aggiunge un altro internauta sotto il post.

I post al centro delle polemiche.

L'immunologo, protagonista di innumerevoli ospitate televisive fin dall'inizio della pandemia, ha da sempre mostrato una particolare propensione per l'invettiva nei riguardi di quanti non aderiscono alle sue linee di pensiero. La scelta di utilizzare i social network, in particolar modo Twitter, per dare massima risonanza alle sue parole, ha scatenato polemiche tra quanti hanno chiesto spesso e volentieri l'intervento delle autorità per moderare i toni delle sue uscite.

Come dimenticare, infatti, il paragone tra i topi e i cosiddetti "no vax" effettuato la scorsa estate. "Propongo una colletta per pagare ai no-vax gli abbonamenti Netflix per quando dal 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci", aveva sbottato sul proprio profilo ufficiale Burioni, scatenando la reazione del Codacons, che aveva chiesto l'immediata radiazione dall'Albo dei medici.

"No vax chiusi in casa come sorci". Ed è bufera su Burioni

"Il Codacons, pienamente favorevole ai vaccini anti-Covid e alla campagna di vaccinazione avviata in Italia, non può accettare che un medico, onnipresente sui mass media e sui canali televisivi privati e pubblici, possa lasciarsi andare ad affermazioni disgustose e insulti raccapriccianti nei confronti dei cittadini che, per i più disparati motivi, non possono o non vogliono vaccinarsi, e per tale motivo chiede oggi ufficialmente la radiazione dall’albo per Roberto Burioni, che in un post ha definito 'sorci' coloro che non si sottopongono al vaccino augurando agli stessi gli 'arresti domiciliari'", scriveva a luglio l'associazione in un comunicato ufficiale.

"Dopo i sorci, gli stupratori": è polemica sulle parole di Burioni.

Una rimostranza di poco conto, dato che, parlando in un'altra occasione della possibilità di concedere spazio per esprimere le proprie opinioni anche a chi si professasse contrario alla vaccinazione di massa, l'immunologo aveva così commentato:

 "Se in un programma televisivo si parla di stupro non ritengo che sia opportuno dare spazio anche al punto di vista di uno stupratore".

 In questo caso il diretto interessato aveva deciso di replicare subito dopo le prime reazioni sdegnate alle sue parole: "In nessun modo voglio paragonare chi decide di non vaccinarsi (scelta criticabile ma perfettamente legale) a chi commette un gravissimo reato. Non mettetemi in bocca - come avete fatto molte volte - quello che non ho detto".

 

 

 

 

 

I VACCINI RNAm ANNUNCERANNO IL PROCESSO

 DI DEPOPOLAZIONE NEI PROSSIMI 6 MESI.

Conteago112.wixsite.com-Agostino Conte-(17-3-2021)- ci dice : 

LO AFFERMA LA DOTTORESSA TENPENNY CHE NON E' L'UNICA VOCE FUORI DAL CORO, MA INSIEME ANCHE ALLE SUE COLLEGHE DR.SSA CAHILL E LA DR.SSA MIKOVITS E ALTRI MEDICI E SCIENZIATI STANNO AVVISANDO IL MONDO DI UN IMMINENTE EVENTO DI VITTIME DI MASSA.

L'evento coinvolgerà persone che hanno ricevuto vaccini COVID in fase sperimentale a causa di una reazione nota come risposta iper-immune. 

Questo  conferma quanto affermato dalla ricercatrice Dolores Cahill a Dublino che stima che almeno il 30 % dei vaccinati morirà entro pochi mesi a causa della tempesta di citochine (allergie gravi) una volta sintetizzato la proteina spike in grandi quantità.

La Dolores Cahill è Professoressa all'University College di Dublino (dal 2005 a oggi). Ricercatrice e fondatrice e azionista di aziende, ha ottenuto e concesso brevetti autorizzati in Europa, Stati Uniti e in tutto il mondo con applicazioni per migliorare la diagnosi precoce e accurata delle malattie (malattie autoimmuni e cancro).

La genetista francese Alexandra Henrion-Caude concorda con Dolores Cahill in questa analisi.

La Dottoressa Dr. Tenpenny spiega come i vaccini RNAm inizieranno il processo di spopolamento nei prossimi 3-6 mesi (luglio 2021).

Lei e gli altri scienziati hanno previsto che milioni di persone potrebbero morire e che la loro morte sarebbe stata attribuita a un nuovo ceppo di COVID, quando in realtà non sarà questo il motivo, ma solo per continuare a spingere più vaccini ed eliminare quante più persone possibile.

Ecco alcuni estratti più significativi dell'intervista:

′′ Negli Stati Uniti, nei primi 30 giorni dall'inizio della vaccinazione, sono emersi eventi avversi in più di 40.000 persone, tra cui circa 31.000 casi di shock anafilattico, circa 5.000 casi Neurologici e altri problemi, ma questo è solo l'inizio.

Questi vaccini creeranno essenzialmente un fenomeno chiamato miglioramento dipendente dagli anticorpi (ADE) o un aumento della dipendenza dagli anticorpi che consente a un ′′ pezzo ′′ di RNAm messaggero, di replicarsi all'infinito creando nel nostro corpo dei pezzi di proteine (proteine spike) .In risposta produrrà anticorpi, motivo per cui Bill Gates ha detto che il nostro organismo diventerà un ′′ produttore automatico di vaccini endogeni ′′ in risposta a queste proteine. ′′

Per questo stiamo parlando di varianti inglesi e brasiliani, ma questo non è il caso, sarà dovuto al RNAm già presente nei corpi a causa delle vaccinazioni di massa.

L ' esempio dell'area dell'Umbria, che assume la prima posizione in termini di numero di vaccinazioni, dà motivi di riflessione: in questa regione c'è un'esplosione di Covid con tutte le sue varianti.

Il cavallo di Trojan, come dice il dottor Tenpenny, in realtà ci viene iniettato attraverso il vaccino RNAm e ci sono diversi meccanismi per creare questo caos dentro di noi.

Ovvero, gli anticorpi che distruggeranno i nostri polmoni e disattiveranno gli anti-macrofagi infiammatori e trasporteranno il virus nella cellula permettendogli di replicare e causando la morte di molte persone all'anno vaccinandosi.

Non solo attraverso lo shock anafilattico o le malattie cardiovascolari, ma anche attraverso le malattie autoimmuni, perché gli anticorpi proteici Spike inizieranno ad attaccare e abbattere i globuli rossi.

Quando le persone iniziano a morire, i medici raccomandano dosi aggiuntive e la dose di richiamo peggiorerà solo la situazione.

Sapevate che esiste un piano da parte delle Nazioni Unite (protocollo dell'OMS) chiamato Agenda 21 che, pensando all’ambiente attuale, suggerisce di spopolare la Terra del 95%? Entro il 2030, o come limite massimo entro il 2050. Vi sembra sia solo una teoria della cospirazione? Sembra impossibile ed è incredibile ma le informazioni sono pubbliche e chiunque può verificarle.

Il documento delle Nazioni Unite rivela un piano per eliminare il 95% della popolazione del mondo nel 2030 e per creare il nuovo ordine mondiale”.  il suo piano di spopolare il mondo del 95% entro il 2030 è una realtà, questo piano lo chiamava Agenda 21.

“Secondo quanto riferito, l’ Agenda 21 del Dipartimento per gli affari economici e sociali delle Nazioni Unite e la divisione per lo sviluppo sostenibile sono state sviluppate come mezzo per ristrutturare la popolazione mondiale per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita. Tuttavia, uno dei modi principali per raggiungere questo obiettivo è attraverso lo spopolamento diretto e specifico.

Già da qualche anno, attraverso sellers, è stato denunciato questo piano diabolico.

Lo stesso Wikipedia definisce L'Agenda 21 "un ampio e articolato programma di azione scaturito dalla Conferenza sull'ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite o Summit della Terra, tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992. Esso costituisce una sorta di manuale per lo sviluppo sostenibile del pianeta "da qui al XXI secolo".

 

 

 

 

(…).

4.) I dati della Mappa dell’Intolleranza:

 l’odio online nel contesto

dell’emergenza sanitaria.

Air.unimi.it- Franco Angeli Open Access SRL- (3-5-2021)- ci dice :

(Da pag 135 a pag 140 -Il Linguaggio dell’odio -PDF- Marilisa D’Amico-Marina Brambilla -Valentina Crestani -Nannarella  Fiano) .

(…).

Nel presente paragrafo si cercherà di dare dimostrazione dell’attuale portata dell’odio nel mondo della tecnologia con particolare riferimento all’attuale contesto della pandemia.

Un esempio fra tutti, forse oggi il simbolo dell’intensità con cui l’odio si sta gravemente scatenando sui social network durante l’emergenza sanitaria, è quello della Senatrice Liliana Segre, che, nel mese di febbraio 2021, in occasione della pubblicazione della foto che la ritraeva nel momento in cui le veniva somministrato il vaccino anti Covid-19, è stata oggetto di numerose e gravi parole d’odio.

È bene tenere a mente sin d’ora, infatti, che la crisi sanitaria ha acuito le forme di discriminazione nei confronti delle donne, degli stranieri e delle persone con disabilità, generando e rafforzando casi di discriminazione multipla e intersezionale.

Come ho già avuto modo di sostenere altrove30, a fronte dell’adozione, da parte dello Stato, di misure uguali – chiudere tutti in casa, trasformare il diritto a un’istruzione pubblica in un diritto usufruibile solamente online, la chiusura delle RSA a prescindere dalle condizioni delle stesse, estendere lo smart-working in molti settori lavorativi – non solamente sottende l’assenza di una dimensione sociale nell’approccio alla problematica legata all’emergenza sanitaria, ma ha anche e soprattutto determinato un innalzamento del grado di discriminazione di chi è già discriminato o di chi si trova in una situazione di fragilità.

In questo senso, il concetto di discriminazione multipla o intersezionale risulta del tutto funzionale per comprendere gli effetti che la gestione della pandemia ha estrinsecato nei confronti di determinati gruppi di persone: infatti, se si vuole intervenire a livello normativo o con azioni specifiche, non è in alcun modo possibile considerare isolatamente i diversi fattori di discriminazione, perché appunto le discriminazioni se sono presenti nella stessa persona non si sommano, ma si moltiplicano, aggravando ulteriormente la condizione di fragilità individuale.

In questo senso, all’impatto dell’emergenza sulle donne, sulle persone con disabilità, sui migranti, sugli stranieri e sui detenuti.

Si tratta di un tema su cui occorre interrogarsi soprattutto alla luce dei dati raccolti nel progetto la “Mappa dell’Intolleranza n. 5”, in quanto è proprio in contesti, come quello attuale, in cui le discriminazioni emergono con forza e in cui aumenta il rischio concreto dell’inasprimento di forme di odio.

In primo luogo, con riferimento alle donne, per la prima volta si registrano insulti a stampo sessista non basati sull’aspetto fisico ma su ragioni connesse al lavoro, forse perché la contestuale gestione della sfera lavorativa e familiare potrebbe avere scatenato l’odio degli uomini nei confronti del genere femminile.

Quanto appena evidenziato si pone in linea con la presenza di messaggi e di dichiarazioni aventi contenuto di tipo sessista o misogino che da tempo interessano lo spazio europeo.

Nell’attuale emergenza sanitaria, l’odio si è manifestato altresì tra le mura domestiche, luogo di atti discriminatori di violenza fisica: non è un caso che, come dimostrano i dati della nuova Mappa dell’Intolleranza, le donne siano la categoria più colpita da un linguaggio d’odio e sessista su Twitter.

Anche gli ebrei sono stati colpiti dall’odio online, soprattutto in concomitanza con la ricorrenza del Giorno della Liberazione.

L’odio non risparmia nemmeno i musulmani, corroborato sia da eventi nazionali (si pensi al caso della liberazione e rientro in Italia di Silvia Romano), che da eventi internazionali (l’attacco terroristico a Reading il 20 giugno).

Del tutto positivamente, però, i dati della Mappa dell’Intolleranza mostrano una certa stabilizzazione per quanto riguarda l’odio.

Il progetto di legge rubricato “Misure per il contrasto del fenomeno dell’istigazione all’odio sul web” offre una peculiare procedura per la segnalazione di un contenuto discriminatorio; essa viene gestita dalla piattaforma interessata e dalla polizia postale.

Inoltre, sono previste sanzioni di natura amministrativa qualora le piattaforme manchino di procedere alla segnalazione di contenuti di natura discriminatoria.

Da ultimo, si segnala che il 10 marzo 2021 è stata depositata alla Camera dei Deputati una nuova proposta di legge rubricata “Misure per la prevenzione e il contrasto della diffusione di manifestazioni d’odio mediante la rete internet”, simile, nei contenuti e nella modalità di contrasto all’odio online, alla NetzDG tedesca.

Di notevole rilievo è, inoltre, l’istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni dell’intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, approvata in Aula il 30 ottobre 2019, la quale si propone di

segnalare agli organi di stampa e ai gestori dei siti internet casi di fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza nei confronti di persone o gruppi sociali sulla base di alcune caratteristiche, quali l’etnia, la religione, la provenienza, l’orientamento sessuale, l’identità di genere o di altre particolari condizioni fisiche o psichiche, richiedendo la rimozione dal web dei relativi contenuti ovvero la loro deindicizzazione dai motori di ricerca.

6. Il quadro sovranazionale

Come recentemente affermato in dottrina, il diritto internazionale offre protezione dinnanzi a messaggi di incitamento all’odio o alla discriminazione; non solo, in esso si ravvisa l’esplicita richiesta di interventi volti a prevenire la diffusione di tali messaggi.

Le disposizioni volte a contrastare l’incitamento all’odio si ritrovano nelle Dichiarazioni universali e nelle Convenzioni specificamente dedicate al contrasto delle discriminazioni.

Anzitutto, merita di essere ricordato l’art. 7 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo del 9 dicembre 1948, il quale oltre a sancire il principio di eguaglianza, afferma che «tutti hanno diritto a una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione».

Sempre a livello universale l’art. 20, secondo comma, del Patto sui diritti civili e politici del 16 dicembre 1966 vieta «qualsiasi appello all’odio nazionale, razziale o religioso che costituisce incitamento alla discriminazione, all’ostilità o alla violenza».

Tra le Convenzioni volte a contrastare le discriminazioni, la prima a punire l’incitamento all’odio è stata la Convenzione per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale del 21 dicembre 1965 che all’art. 4 condanna ogni propaganda e organizzazione che s’ispiri a concetti e a teorie basate sulla superiorità di una razza o di un gruppo di individui di un certo colore o di una certa origine etnica, o che pretendano di giustificare o di incoraggiare ogni forma di odio e di discriminazione razziale.

La stessa norma impegna gli Stati «ad adottare immediatamente misure efficaci per eliminare ogni incitamento a una tale discriminazione od ogni atto discriminatorio».

Diversamente la Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW), pur imponendo agli Stati di intraprendere misure volte a eliminare «pregiudizi e stereotipi basati sulla convinzione dell’inferiorità o della superiorità dell’uno o dell’altro-sesso», non prevede norme volte a contrastare l’istigazione all’odio contro le donne. Indicazioni specifiche sul tema della comunicazione sessista si ritrovano invece nella Convenzione di Istanbul che, all’art. 17, impone la definizione di linee guida rivolte al settore dei media volte a prevenire la violenza contro le donne e rafforzare il rispetto della loro dignità. È significativo notare come il tema della comunicazione sessista sia direttamente connesso, nell’ambito di una fonte giuridica vincolante di rango internazionale, al tema della violenza di genere.

Infine, un ruolo determinate nel contrasto allo hate speech è svolto in ambito internazionale dal Consiglio di Europa, dalla Corte Edu e dal Comitato dei Ministri che ha adottato diverse raccomandazioni volte a invitare gli Stati a frenare la diffusione di hate crimes e hate speech.

7. Odio online e Unione europea.

Sul piano europeo, l’attenzione dedicata alla lotta alla diffusione dell’odio in rete si pone in linea con l’esigenza di tutelare la dignità umana e l’uguaglianza tra cittadini41, sancita all’art. 21, primo paragrafo, della Carta di Nizza, che, come noto, vieta qualsiasi forma di discriminazione.

Purtroppo, a livello europeo manca un quadro di riferimento concordato, con la sola eccezione rappresentata dalla decisione quadro 2008/913/GAI sulla lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia mediante il diritto penale.

Eppure, in conformità a quanto prescritto dalla decisione quadro, nel 2015 è stato istituito, con l’Agenda europea sulla sicurezza, un Internet Forum, finalizzato a individuare, nello specifico, sistemi che contribuiscano a ostacolare l’affermazione dell’incitamento all’odio, alla violenza nonché al terrorismo internazionale.

Secondo parte della dottrina, l’approccio delle istituzioni in tema di incitamento e istigazione all’odio ha conosciuto – nei limiti di cui si è fatto cenno – uno spostamento dal c.d. hard law al soft law.

Non è infatti un caso che nel 2016 la Commissione europea abbia varato, insieme a Facebook, Twitter, YouTube e altre grandi imprese di Internet – hanno aderito in seguito Instagram, Google+, Snapchat, Daily-motion e Jeuxvideo.com – un codice di condotta, che prevede una serie di impegni per combattere la diffusione del linguaggio dell’odio su Internet.

Il Codice non sembra limitarsi a una mera dichiarazione di intenti, ma prevede regole specifiche imponendo alle aziende di introdurre «procedure chiare ed efficaci per esaminare le segnalazioni riguardanti forme illegali di incitamento all’odio nei servizi da loro offerti, in modo da poter rimuovere tali contenuti o disabilitarne l’accesso».

Ciascun esercizio di monitoraggio è stato realizzato sulla base di una metodologia concordata, mentre le notifiche sono state trasmesse attraverso canali di segnalazione a disposizione degli utenti oppure per il tramite di canali specifici il cui accesso è garantito solamente a segnalatori che siano attendibili.

Il 22 giugno 2020 sono stati pubblicati i risultati della quinta valutazione del codice di condotta per contrastare l’incitamento illecito all’odio online.

Come è possibile leggere dal comunicato stampa, i risultati sono sembrati positivi, in quanto le società informatiche valutano il 90% dei contenuti segnalati entro 24 ore, rimuovendo il 71% del contenuto illecito.

Lo stesso comunicato stampa non manca di aggiungere, però, che le piattaforme sono chiamate a migliorare la trasparenza per gli utenti, nonché a garantire che i contenuti segnalati siano valutati in tempo.

Ancora, la tempestività e l’effettività dei meccanismi di rimozione devono necessariamente essere improntati a un elevato grado di efficienza: per questo motivo, la dottrina evidenzia come le problematiche legate all’autoregolamentazione possano in parte venire superate prevedendo una chiara e vincolante definizione di responsabilità degli intermediari informatici, come previsto, ad esempio, con riferimento alla tutela del diritto d’autore, alla lotta contro il terrorismo e contro la pedopornografia.

Inoltre, tra gli strumenti di “soft law” la Commissione europea ha adottato la Raccomandazione 2018/334 sulle misure per contrastare i contenuti illegali online, volta al promovimento dell’adozione di standard minimi nella prevenzione e rimozione degli stessi.

8. Riflessioni conclusive.

Alla luce di quanto precede, è possibile individuare nella tutela della dignità umana e nel principio di eguaglianza limiti impliciti all’art. 21 Cost.

Quanto alle modalità di restrizione della libertà di manifestazione del pensiero è possibile operare, come sostenuto già altrove, su un doppio binario.

Da un lato, come si accennava poc’anzi con riferimento alla giurisprudenza costituzionale, il ricorso allo strumento penale deve rappresentare sempre l’extrema ratio e deve necessariamente riguardare, affinché possa essere costituzionalmente ammissibile, condotte che manifestino un collegamento di natura diretta tra “parola” e “azione”.

Dall’altro, laddove non vi sia alcun collegamento tra parola e azione, allora è preferibile procedere all’adozione di misure di prevenzione e sensibilizzazione idonee a incidere con forza sul contesto sociale e culturale. Infatti, come ricorda l’intellettuale Victor Klemperer nel suo “Language of the Third Reich” dobbiamo tenere ben presente il ruolo pericoloso e distorsivo del linguaggio che forma la nostra personalità e le nostre convinzioni «come e più del sangue».

(…).

 

 

 

L’OLOCAUSTO ROSSO COMUNISTA

COSPIRATO DAI MASSONI.

Gospanews.net- Fabio Giuseppe Carlo Carisio-( 7 Novembre 2018 )- ci dice:

 

DOPO LA RIVOLUZIONE BOLSCEVICA FURONO BEN 95 MILIONI I MORTI

DELLE DITTATURE FALCE E MARTELLO IDEATE DAGLI ILLUMINATI DI BAVIERA

TRA LORO ANCHE LE VITTIME DELLE FOIBE.

«Era il 7 novembre del 1917 (il 25 ottobre secondo il calendario giuliano) quando dall’incrociatore Aurora fu sparato il primo colpo di cannone (a salve) che diede simbolicamente il via alla Rivoluzione. Un evento per decenni idealizzato dalla propaganda sovietica. Niente di eroico come raccontò Eisenstein e niente di drammatico e sanguinoso, come aveva previsto Lenin nei suoi piani».

Cominciò così la Rivoluzione Bolscevica, così definita perché bolshinstvo in russo significa “della maggioranza” ed oggi in italiano ha assunto il concetto generico di rivoluzionario. Cominciò così un Regime del Terrore mondiale che era germogliato proprio con l’analogo periodo della Rivoluzione Francese del sanguinario Maximilien de Robespierre e con l’esperienza fallimentare della Comune di Parigi che aveva visto proprio Vladimir Il’ič Ul’janov, al secolo semplicemente Lenin, in Francia a studiarne gli erudimenti poi trasferiti nell’omonimo libro.

Se oggi un centinaio di integralisti comunisti italiani – in molto simili agli estremisti islamici per fanatismo ideologico con l’unica differenza di non usare più armi e bombe dopo la dura repressione dei loro antenati delle Brigate Rosse – può inneggiare liberamente alle Foibe minacciando i leghisti di Matteo Salvini è soltanto perché il processo di condanna internazionale del comunismo non solo non è mai avvenuto ma non è mai nemmeno iniziato sebbene questa filosofia socialista applicata in modo tirannico da vari dittatori (Stalin, Mao, Pol Pot, Tito, Fidel Castro ecc.) abbia mietuto in 75 anni di fin troppo longeva esistenza ben 95 milioni di morti.

IL NEGAZIONISMO DEI REGIMI TOTALITARI COMUNISTI.

Il bilancio delle vittime comuniste è comunque in continuo aggiornamento per le almeno 70mila pene capitali eseguite dalla Repubblica Cinese tra il 1993 ed il 2016, secondo dati comunque parziali e stimati per difetto dalle organizzazioni umanitarie (Amnesty International e Dui Hua Foundation) in quanto il governo di Pechino mantiene segreto il numero delle esecuzioni.

Tra le condanne a morte si annidano parecchi casi di matrice ideologica essendo facile per le autorità giudiziarie cinesi affibbiare a chicchessia uno dei 48 reati per cui è prevista la pena capitale.

Miao Deshun, lo studente cinese delle proteste di piazza Tienanmen.

Basti pensare che uno dei protagonisti della rivolta della piazza Tienanmen del 1989, l’operaio venticinquenne Miao Deshun, era stato condannato a morte con l’accusa di incendio: solo per avere lanciato un cestino su un carro armato che già bruciava. La sua pena fu poi convertita in ergastolo ma è stato rilasciato nel 2016, dopo 25 anni di prigionia che lo hanno distrutto psicologicamente.

«Si parla infinitamente più di nazismo e di fascismo, benché la storia di quei regimi risalga alla prima metà del secolo, si chiuda quasi mezzo secolo prima del comunismo e riempia solo un ventennio o poco più della storia di singoli paesi – ha scritto bene ieri Marcello Veneziani in un suo editoriale (link a fondo pagina) – Quando si parla del comunismo prevale l’uso di riferimenti parziali o derivati diversamente nominati; ad esempio quando si parla di totalitarismi, il riferimento d’obbligo e sostitutivo è allo stalinismo, più raramente al maoismo. Raramente si usa parlare di comunismo – soprattutto a proposito di terrore e totalitarismo, deportazione e repressione come se si volesse salvare l’immacolata purezza dell’idea dagli orrori della storia».

Un esempio eclatante della cautela con cui si affronta il totalitarismo dei paesi comunisti giunge ancora da Tienanmen: Chai Ling, una delle ragazze leader della rivolta, che oggi vive negli Usa ed ha fondato un’organizzazione no profit, è stata due volte candidata al Nobel per la Pace ma non le è mai stato assegnato.

Quel riconoscimento doveva andare a Barack Obama, icona di quei Democratici (Dem USA) che sono l’evoluzione elitaria del comunismo (nella versione del nuovo mondialismo USA), un presidente così pacifista che per imporre la Democrazia plutocratica nel mondo ha bombardato mezzo medio-oriente finanziando ribelli siriani e persino gli integralisti islamici al punto da favorire la nascita e proliferazione dell’Isis.

“IL 40MILA MORTI DEL REGIME DEL TERRORE FRANCESE”

Karl Marx sosteneva che il 1793 fu l’apogeo del processo di emancipazione del cittadino iniziato con la Rivoluzione Francese: fu quando il proletariato prese il controllo della rivolta borghese appoggiando Robespierre che instaurò il “Comitato di Salute Pubblica”(come  accade ora in Italia! )ed il Regime del Terrore al quale vengono attribuite circa 40mila morti.

Esecuzione di emigrati condannati alla ghigliottina nel 1793.

«Lo studio più preciso sul numero complessivo di vittime del Terrore è quello di Donald Greer, che calcola 16.594 sentenze di condanne a morte emesse ed eseguite dal Tribunale rivoluzionario e da altre corti di giustizia rivoluzionaria, per un totale di circa 17mila morti attraverso la ghigliottina – si legge in Wikipedia – A questi vanno aggiunte le vittime delle numerose esecuzioni senza sentenza, soprattutto nel corso delle repressioni di Lione e Tolone, e le vittime di guerra, che porterebbero il totale a 35 000-40 000 morti».

La ghigliottina, simbolo del regime del Terrore giacobino, in una caricatura inglese.

Perché indugio sulla Rivoluzione Francese? Perché fu quello il primo moto distruttivo della “filosofia socialista mondialista”(ora Dem Usa) che ebbe la sua piena espressione ideologica nella breve e tremenda esperienza della Comune di Parigi (1871).

Come tale si definisce il governo socialista che diresse Parigi dal 18 marzo al 28 maggio 1871 in rivolta contro l’Impero Francese di Napoleone III dopo le sconfitte militari contro la Prussia: il 4 settembre 1870 la popolazione di Parigi impose la proclamazione della Repubblica, contando di ottenere riforme sociali e la prosecuzione della guerra. Ma quando il governo, attraverso l’Assemblea nazionale, impose la pace e minacciò il ritorno della monarchia fu cacciato da un’insurrezione che il 26 marzo 1871 elesse direttamente il governo cittadino, sopprimendo l’istituto parlamentare.

La Comune adottò a proprio simbolo la bandiera rossa, eliminò l’esercito permanente e armò i cittadini, stabilì l’istruzione laica e gratuita, rese elettivi i magistrati, retribuì i funzionari pubblici e i membri del Consiglio della Comune con salari prossimi a quelli operai, favorì le associazioni dei lavoratori ed iniziò il massacro degli oppositori, quali i cittadini fedeli al Governo legittimo e i religiosi.

 La rivolta fu duramente repressa dall’esercito nazionale del Maresciallo di Francia, Patrice Mac Mahon, il 21 maggio ma restò nel cuore di Lenin che ne prese spunto per la fondazione nel 1912 del “Partito Comunista dell’Unione Sovietica” (Pcus) e la Rivoluzione Bolscevica.

 GLI ILLUMINATI, LA MASSONERIA E LA RIVOLUZIONE FRANCESE.

Chi è più addentro agli studi sulla Massoneria conosce bene gli Illuminati di Baviera e la tesi secondo la quale furono proprio loro ad ordire la Rivoluzione Francese.

Un corriere degli Illuminati di nome Johann Jakob Lanz, un ex sacerdote cattolico, viene ucciso da un fulmine nel 1785 mentre sta attraversando a cavallo la città di Ratisbona.

Esaminando il contenuto della sacca della sua sella, i poliziotti scoprono l’esistenza dell’Ordine degli Illuminati, e trovano piani dettagliati riguardanti l’imminente Rivoluzione Francese.

Le autorità bavaresi allertano il governo francese sul disastro imminente che però non tiene conto di questo avvertimento. La polizia bavarese arresta tutti i membri dell’Ordine degli Illuminati che riesce a scovare, ma Weishaupt e altri adepti riescono a nascondersi e a sottrarsi all’arresto.

Jpahnn Adama Weishaupt, fu il fondatore degli Illuminati.

Ma chi sono gli Illuminati?

 Nel 1777 il banchiere ebreo Mayer Amschel Rothschild (1744-1812) riunisce dodici dei suoi amici più influenti e li convince del fatto che se uniranno le loro risorse, potranno dominare il mondo.

Questa riunione ha luogo a Francoforte, in Germania. Rothschild informa anche i suoi amici di aver trovato il candidato perfetto, un individuo dotato di un incredibile intelletto e di grande ingegnosità, per guidare l’organizzazione che ha progettato: quest’uomo è Johann Adam Weishaupt (1748-1830).

Il primo maggio 1776 lo stesso Weishaupt fonda la Società Segreta chiamata Ordine degli Illuminati.

Weishaupt fu docente di Diritto Canonico all’Università di Ingolstadt, in Baviera. “Gli Illuminati cercano di stabilire un Nuovo Ordine Mondiale”.

I loro obiettivi sono i seguenti: abolizione di tutti i governi legittimi: abolizione della proprietà privata, abolizione dell’eredità, abolizione del patriottismo, abolizione della famiglia, abolizione della religione, creazione di un Governo Mondiale.

Mayer Amschel Rothschild,(ricco sfondato) fu fondatore dell’omonima dinastia di banchieri e degli Illuminati di Baviera.

Gli Illuminati presero spunto ed ispirazione dalle caratteristiche di una società segreta come la massoneria, nata ufficialmente il 24 giugno 1717 con la Grande Loggia di Londra (o d’Inghilterra), ma si ritennero “superiori” ai framassoni per ideologie e temerarietà: in pratica una sovra-loggia occulta ed elitaria come fu la moderna P2.

La loro attività fu falciata sul nascere dalle inchieste giudiziarie che condannarono a morte Weishaupt il quale riuscì però a sfuggire alla giustizia (gli accoliti avevano membri anche tra i magistrati) grazie al rifugio che gli offrì a Gotha un aristocratico di alto livello della massoneria e degli Illuminati: il duca Ernesto II di Sassonia-Gotha-Altenburg.

Costui nel 1774 era divenuto massone nel sistema di Zinnendorf e membro della loggia di Gotha Zum Rautenkranz; nel 1775 divenne Gran Maestro della Gran Loggia di Germania e nel 1783 membro dell’Accademia degli Illuminati bavarese con il nome Quintus Severus e/o Timoleone, nel 1784 divenne Supervisore dell’Abessinien (nome per l’Alta Sassonia).

Tre anni dopo accolse il fuggiasco Weishaupt che sotto lo pseudonimo Spartacus pubblicò diversi libri sulla sua organizzazione.

 A tradurli fu Johann Joachim Christoph Bode, primo referente della setta in Turingia, che diventò il nuovo coordinatore degli Illuminati e strinse sempre più forti contatti con la loggia Les Amis réunis, la loggia dei Philalèthes a Parigi, al cui convegno partecipò nel 1787 sancendo di fatto la prosecuzione del propaganda degli ideali degli Illuminati all’interno della massoneria stessa, facente capo alla Grande Loggia di Francia: due anni dopo ci fu la Rivoluzione Francese che secondo molti studiosi sarebbe stata decisa al Congresso di Wilhelmsbad, il castello, di proprietà di “Mayer Amschel Rothschild”.

I MASSONI DICHIARANO GUERRA A MONARCHIA E CHIESA.

«Nel luglio del 1782 l’Ordine degli Illuminati si allea con la Massoneria durante il Congresso di Wilhelmsbad, che lo storico massone Albert Mackey definisce ‘il più importante Congresso Massonico del diciottesimo secolo” – si legge nel sito di “Giacinto Butindaro La Massoneria Smascherata”, zeppo di aneddoti e fonti storiche autorevoli – I partecipanti a quel Congresso dovettero giurare di non rivelare a nessuno le decisioni prese (cfr. Nesta H. Webster, World Revolution, 1921, pag. 31)».

 

Fu nel Castello di Wilhelmsbad -di  proprietà di Mayer Amschel Rothschild -che  avvenne il congresso massonico del 1782.

«Gli Illuminati sono rappresentati dal Barone von Knigge, che era un massone. In quel congresso – che sancì l’alleanza della Massoneria con gli Illuminati – c’erano rappresentanti di circa tre milioni di membri appartenenti a società segrete che adottarono dei piani organizzativi formulati dagli Illuminati (cfr. Gary Allen. ‘Illumunism, The Great Conspiracy,’ American Opinion, giugno 1976, pag. 47-49). Il Congresso – a cui parteciparono anche gli Ebrei – passò anche una risoluzione secondo la quale da quel momento in poi gli Ebrei non sarebbero stati più esclusi dalle logge».

«Alla fine del Congresso i membri degli Illuminati erano completamente soddisfatti. Il nobile francese François-Henri de Virieu (1754-1793), un membro della Loggia martinista di Lione, che partecipava al Congresso, se ne andò via visibilmente scosso. Quando venne interrogato da qualcuno sui “tragici segreti” dei quali era venuto al corrente, rispose:

“Non glieli confiderò. Posso solamente dirle che tutto questo è molto più grave di quanto lei pensi. La cospirazione che sta avvenendo è così progettata che sarà praticamente impossibile per la Monarchia e la Chiesa sfuggire ad essa” (M. Charles Albert Costa De Beauregard, Le roman d’un royaliste sous la Révolution: Souvenirs du comte de Virieu, 1895, pag. 43).

Da quel momento il conte de Virieu poteva parlare della Massoneria solo con orrore (cfr. William T. Still, New World Order: The Ancient Plan of Secret Societies, 1990, pag. 82)».

Ecco Luigi XVI Re di Francia negli abiti della incoronazione ritratto dal pittore Antoine François Callet.

Sappiamo benissimo cosa accadde in Francia sette anni dopo: dalla decapitazione di Luigi XVI il Borbone che fu ghigliottinato il 21 gennaio 1793 in Piazza della Rivoluzione, l’attuale Place de la Concorde, dove si presentò vestito di bianco con in mano il libro dei Salmi, alle persecuzioni in Vandea con la strage di sacerdoti e cattolici.

Un sentimento di odio, quello verso il clero, che accomuna i giacobini ai comunisti di Stalin, ai suoi seguaci polacchi che ammazzarono tra tanti altri il prete di Solidarnosc Jerzy Popiełuszko nel 1984 ed ai partigiani rossi che giunsero ad uccidere persino il quattordicenne Rolando Maria Rivi, il 13 aprile 1945, a guerra praticamente finita, solo perché cristiano e seminarista.

 Le parole del Conte di Virieux come il decalogo degli illuminati spiegano chiaramente perché.

MASSONI, RIVOLUZIONARI E COMUNISTI.

Queste premesse erano necessarie per capire bene il fermento ideologico ma anche le forze occulte che fomentarono la Rivoluzione Francese che, come detto, divenne attraverso la Comune di Parigi, l’esempio per quella Bolscevica. Ma gli intrecci tra massoneria e comunismo non si fermano qui.

Nel 1848 Karl Marx e Friedrich Engels pubblicarono il Manifesto del Partito Comunista, poi recepito da Lenin per dare vita al Partito Comunista dell’Unione Sovietica. Per i meno esperti di storia quel manifesto è l’espressione spontanea del pensiero di due filosofi sulla visione della società ideale per il benessere dell’umanità.

Il simbolo comunista per antonomasia fu la  falce e il martello, inseriti -poi- sulla bandiera rossa che fu già degli insorti della Comune di Parigi.

In realtà fu un lavoro concordato all’interno della Lega dei Comunisti nata dall’incontro del 1847 fra Engels e Karl Schapper, presidente della Germany Democratic Society di Londra, fondata nel 1840, un personaggio che merita approfondimenti.

 Karl Friedrich Schapper, nato il 30 dicembre a Weinbach, da un pastore protestante, iniziò le sue attività rivoluzionarie da studente a Giessen nel 1832 all’interno di Fraternità Radicale con cui partecipò a un’insurrezione conosciuta come Frankfurter Landsturm.

Gli aspiranti rivoluzionari sequestrarono un arsenale per rovesciare la Dieta di Francoforte e proclamare una Repubblica. Schapper fu imprigionato, ma dopo tre mesi riuscì a fuggire, dirigendosi verso la Svizzera dove si unì all’organizzazione radicale Young Germany, la Giovine Germania modellata e affiliata a Giovane Italia di Giuseppe Mazzini.

Nel 1834 partecipò al tentativo di Mazzini di un’invasione armata della Savoia dalla Svizzera che non ebbe successo e Schapper fu di nuovo imprigionato.

Rilasciato, proseguì le sue attività politiche tanto da meritarsi l’espulsione dalla Svizzera nel 1836: andò a Parigi. Si unì alla sezione francese di Young Germany e alla League of the Banned comunista, presto ribattezzata Lega dei Giusti, in seguito rinominata Lega comunista.

(Infatti -in ogni epoca storica - i comunisti, ora mondialisti ,hanno sempre ragione!).

Ecco il simbolo dell’Associazione Internazionale degli Uomini Lavoratori accanto al logo degli Illuminati di Baviera.

Nel 1839, la Lega fu implicata in un’altra insurrezione senza successo e Schapper fu nuovamente imprigionato. Nel 1840 fu espulso dalla Francia e andò a Londra, in Inghilterra, dove riorganizzò la Lega dei Comunisti che di lì a qualche anno produsse il famoso Manifesto.

Shapper, quindi, fu animatore della International Working-men’s Association (IWA), spesso denominata Prima Internazionale (1864–1876).

Ebbene è singolare notare come il simbolo della sezione di Basilea di questa associazione sia pressoché identico al logo araldico degli Illuminati ( ora  “mondialisti”) .

Ma non è tutto.

Shapper fu seguace e collaboratore di Mazzini che divenne uno dei più importanti massoni d’Europa, anello di congiunzione tra l’altro fratello della Grande Loggia d’Inghilterra, Lord Plamerston, segretario di Stato Britannico, e Albert Pike, generale sudista americano fondatore del Ku Klux Klan, e ritenuto il Papa americano dell’affiliazione massonica del Rito Scozzese Antico e Accettato.

MARX CONTRO DIO E MASSONE COME MAZZINI.

Ma secondo fonti attendibili anche lo stesso Marx sarebbe stato massone:

« Nel 1848 l’ebreo Moses Kiessel Mordekkai Levy, alias Karl Marx, scrive il Manifesto del Partito Comunista.

 Marx è massone, in quanto iniziato alla Loggia Apollo di Colonia (cfr. Hiram, n° 5, 1990, pag. 114), ed anche membro di un’organizzazione creata dagli Illuminati chiamata La Lega dei Giusti per conto della quale scrive il suo Manifesto – si legge ancora sul sito di La Massoneria Smascherata – Nel libro di Gary Allen e Larry Abraham dal titolo None Dare Call it Conspiracy (Nessuno Osa Chiarmarla Cospirazione, edito nel 1971 da Concord Press, Seal Beach, California), leggiamo infatti che Carlo Marx fu assunto da un gruppo misterioso che si facevano chiamare la Lega degli Uomini Giusti – che non era altro che un’emanazione o estensione degli Illuminati che erano stati costretti a ritirarsi in clandestinità dopo l’attacco sferratogli contro dalle autorità bavaresi nel 1786 – per scrivere il Manifesto Comunista.

 E tutto quello che fece Marx fu quindi di aggiornare e codificare quegli stessi piani e principi rivoluzionari che erano stati enunciati settanta anni prima da Adam Weishaupt, il fondatore dell’Ordine degli Illuminati (cfr. Gary Allen, , pag. 25-26)».

Karl Marx  con  gli appunti originali del Manifesto del Partito Comunista del 1948.

Se infatti si confrontiamo gli ideali comunisti, quelli espressi nel decalogo e quelli sottaciuti ma apertamente sostenuti, si trovano numerosissime analogie con quell dei seguaci di Rothschild e Weishaupt:

«Espropriazione della proprietà fondiaria ed impiego della rendita fondiaria per le spese dello Stato; Imposta fortemente progressiva; Abolizione del diritto di successione; Confisca della proprietà di tutti gli emigrati e ribelli; Accentramento del credito in mano dello Stato mediante una banca nazionale con capitale dello Stato e monopolio esclusivo; Accentramento di tutti i mezzi di trasporto in mano allo Stato» sono alcuni dei punti essenziali per Marx ed Engels che rispecchiano perfettamente i “comandamenti” sopracitati degli Illuminati (ora mondialisti) di Baviera.

A questi si aggiunge la negazione del Dio della Bibbia con la famosa dichiarazione marxista: «La religione è l’oppio dei popoli».

Sulla base di tale assunto il filosofo tedesco fonda il diritto di critica del popolo a Dio prima ed al Capitalismo poi, perché «il comunismo è la dottrina delle condizioni della liberazione del proletariato, cioé di quella classe che tra il suo sostentamento soltanto ed unicamente vendita del proprio lavoro, e non dal profitto di un capitale» scrive insieme ad Engels nei Princìpi del Comunismo.

Giuseppe Mazzini si rifugiò a Londra dove entrò nei circoli della massoneria inglese.

Singolare è notare che il Manifesto del Partito Comunista così come la Lega Comunista, la Germany Democratic Society di Shapper fiorirono a Londra, dove cent’anni prima era nata la massoneria e dove Mazzini si rifugiò l’espulsione dalla Svizzera nel 1836 dopo la fondazione della Giovine Europa a Berna che raggruppava i comitati mazziniani di Italia, Francia, Polonia e Germania dello stesso Shapper, già al suo fianco nella spedizione in Savoia.

L’italiano giunse nella capitale inglese con l’aiuto della famiglia di Mayer Moses Nathan, imparentato coi Rothschild e padre di Ernest, futuro Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia dal 1896 e Sindaco di Roma dal 1907.

Mazzini fu ospitato dallo storico massone Thomas Carlyle che lo introdusse nei circoli londinesi più elitari e al cospetto dell’illustre massone (e primo ministro inglese) Lord Henry John Temple, III Visconte Palmerston e del “Comitato Rivoluzionario Internazionale”.

Questa organizzazione fungeva da coordinazione suprema di tutti i movimenti massonico-insurrezionalisti che a breve avrebbero dovuto partecipare alla rivoluzione europea.

Ecco Ernest Nathan, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia e Sindaco di Roma dal 1907.

«L’intera organizzazione massonica venne modificata dai nuovi leader e si aprì un’opportunità per Mazzini – si legge sul sito Appunti di Viaggio che ripercorre i legami tra il rivoluzionario e la società segreta – L’élite aveva infatti deciso di sfruttare l’implacabile istinto reazionario di Mazzini e di affidargli il lavoro “sporco” delle provocazioni terroristiche che avrebbero dovuto favorire la rivoluzione mondiale, un ruolo che ricoprì fino alla sua morte nel 1872.

 Il suo soprannome nel ramo speculativo di questo nuovo impulso reazionario massonico sarebbe stato “Emunach Memed”. A riguardo del suo acquisito nuovo livello di conoscenza delle società segrete internazionali, è quantomeno curioso riportare cosa Mazzini scrisse il 27 luglio 1844 da Londra nei riguardi dei Rothschild: «“Il Vitello d’oro è onnipotente in Francia e (James) Rothschild potrebbe diventare re, solo se lo volesse”».

 IL POPOLO COME “ARMA DEI BANCHIERI”.

«Marx è un comunista autoritario e centralista. Egli vuole ciò che noi vogliamo: il trionfo completo dell’eguaglianza economica e sociale, però, nello stato e attraverso la potenza dello Stato, attraverso la dittatura di un governo molto forte e per così dire dispotico, cioè attraverso la negazione della libertà» a dirlo fu l’anarchico russo Michail Bakunin (citazione dalla biografia di Diego Fusaro) che prese parte all’Insurrezione di Dresda del 1849 conseguente ai moti orditi in Europa ed in particolare in Germania e in Italia scoppiati nel 1848 proprio in coincidenza con il Manifesto Comunista di Marx.

Il Quarto Stato – il celebre dipinto del 1901 Giuseppe Pellizza da Volpedo conservato al Museo del Novecento di Milano

Marx fece leva sulla lotta di classe istigando alla rivoluzione il proletariato per usarlo come arma contro l’aristocrazia e la borghesia affinché si compisse il suo progetto di uno Stato dittatoriale oligarchico ed ateo, esattamente secondo la concezione degli Illuminati di Baviera(ora mondialisti -pluto- nazi comunisti  alla cinese- sino -giudaici -massoni e progressisti  come i “Dem Usa”).

Proprio per questo inserì nel decalogo elementi di suggestione per le masse operaie quali «moltiplicazione delle fabbriche nazionali, degli strumenti di produzione, dissodamento e miglioramento dei terreni secondo un piano collettivo. Eguale obbligo di lavoro per tutti, costituzione di eserciti industriali, specialmente per l’agricoltura. Unificazione dell’esercizio dell’agricoltura e dell’industria, misure atte ad eliminare gradualmente l’antagonismo fra città e campagna. Istruzione pubblica e gratuita di tutti i fanciulli. Eliminazione del lavoro dei fanciulli nelle fabbriche nella sua forma attuale. Combinazione dell’istruzione con la produzione materiale e così via».

Sappiamo benissimo come l’esperienza sovietica abbia messo il potere nelle mani di pochi esponenti del Soviet Supremo e la ricchezza in quelle di coloro che gli erano amici portando alla nascita dei famosi oligarchi russi ed ai loro omologhi in Cina: dove lo sfruttamento della manodopera è ancora oggi fonte di ricchezza per un’élite di capitalisti e causa di squilibrio economico mondiale per l’iniqua concorrenza dei prodotti.

In pratica le rivoluzioni sono servite ad arricchire ancor di più chi aveva già posizioni di privilegio ed ha sposato subito la causa, alla stessa stregua dei latifondisti siciliani divenuti poi esponenti della Massoneria e della Mafia impiantate dallo stesso Mazzini prima dell’Unità d’Italia.

Sono molteplici le fonti che, senza purtroppo possedere elementi circostanziati, riferiscono dei fiumi di denaro che furono investiti per finanziare la Rivoluzione Bolscevica, un progetto internazionale volto a minare la crescente potenza dell’Impero Russo degli Zar che, se sul piano ideologico ha preso le mosse da Marx e Bakunin, su quello geopolitico militare si è ancorato sul coinvolgimento della Russia nella Prima Guerra Mondiale accanto ad Inghilterra e Francia contro gli Asburgo.

Un vero e proprio tranello teso ai Romanov da potenze controllate dalla massoneria (che per il tramite di fratelli incappucciati angloitaliani nel governo del Regno d’Italia portò anche quest’ultimo nel conflitto) per indebolire le armate e impoverire la popolazione in modo da rendere più agevole la lungamente premeditata “rivoluzione perfetta”.

LA GRANDE GUERRA VOLUTA DAI MASSONI ANGLO-ITALIANI.

Il 7 dicembre 1917 Lenin, instauratosi al potere, eliminato lo Zar e le sue ricchezze rimaste nella banca dei Rothschild a Londra, dispose con un decreto che l’attività bancaria divenisse monopolio dello Stato, tutte le banche private ad azioni e gli uffici bancari privati fossero uniti con la Banca di Stato e la direzione provvisoria degli affari delle banche private fosse trasferita al Soviet della Banca di Stato. Disposizioni che portarono poi alla nascita della Gosbank (Gosudarstvehnij Bank) prima e della Banca Statale dell’Urss nel 1923 che restarono tutt’altro che immuni dal sistema capitalistico.

«Non v’è movimento proletario – neppure i partiti comunisti – che non abbia operato nell’interesse del Danaro, nella direzione voluta dal Danaro, e per il tempo concesso dal Danaro – e ciò naturalmente senza che gli idealisti fra i capi ne avessero il minimo sospetto» scrisse lo storico e filosofo tedesco Oswald Spengler ne “Il Tramonto dell’Occidente”.

E cosi fu per la Russia come rammenta lo studioso Dagoberto Bellucci: «Fin dal 1922 , Armand Hammer (finanziere americano ) negoziò con Lenin e Mikoyan a Mosca, ottenendo da parte di Henry Ford il mantenimento delle sue catene di montaggio sul territorio comunista.

Nel 1920 la “Chase Bank di John Rockefeller”, nonno di David Rockefeller, negoziava con l’organo di Stato Prambank , la creazione di una camera di commercio sovietico-americana».

«Questa istituzione, sorta nel 1922, venne diretta da Renè Schley, uno dei vicepresidenti della Chase Bank. L’istituto bancario della famiglia Rockefeller appariva, insieme all’Equitable Trust Company, appartenente al fondatore della Standard Oil, come il più impegnato nelle operazioni di credito con il nuovo regime rivoluzionario di Mosca. Secondo un rapporto del Dipartimento di Stato, “Kuhn, Loeb and Company”, il più grosso finanziere newyorchese, partecipa al finanziamento del primo piano quinquennale, dopo aver funzionato come banca di deposito per il governo bolscevico, che vi aveva trasferito tra il 1918 e il 1922 più di 600 milioni di rubli in oro».

L’obiettivo della massoneria angloamericana, trait d’union del progetto del Nuovo Ordine Mondiale tra Mazzini, Lord Palmerston e Pike, era raggiunto: attraverso l’iper-burocratica e ingessata struttura statalista sovietica disegnata da Lenin le possibilità di espansione della Russia e quindi di competizione con Gran Bretagna e Stati Uniti d’America erano ormai compromesse e pertanto nulla vietava di farvi affari.

Nel frattempo il controllo dei due paesi anglosassoni era sempre più nelle mani della finanza mondiale per il tramite rispettivamente di Banca d’Inghilterra e Fed, a loro volta controllate dall’impero finanziario Rothschild. La profezia pronunciata da Mayer Amschel Rothschild il 27 luglio 1694, al momento della fondazione della Banca d’Inghilterra, si era avverata:«Datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi».

Si era avverata a tal punto che lo stesso Stalin per coltivare le proprie mire imperialiste durante la Seconda Guerra Mondiale si vide costretto a fare entrare finanzieri ebrei privati nella Banca statale dell’Urss mantenendo però stretto riserbo sull’operazione per non allertare il popolo.

Rianalizzando tutto ciò vien da pensare che la Guerra Fredda e i conflitti russo-americani del XX secolo nei paesi asiatici furono solo schermaglie volte a giustificare la corsa agli armamenti e i colossali movimenti finanziari conseguenti: non è una novità che i banchieri mondialisti abbiano finanziato, ovviamente con prestiti al limite dell’usuraio, sia il Terzo Reich di Adolf Hitler che gli Alleati e, prima ancora, sia gli Unionisti del Nord che i Confederati del Sud nella Guerra di Secessione americana.

L’OLOCAUSTO COMUNISTA E LE FOIBE.

Al di là delle conseguenze socioeconomiche determinate dal Comunismo sono assolutamente sottovalutati nell’opinione pubblica mondiale come in larga parte della storiografia i crimini di questa visione “socialista mondialista” (degli illuminati )che, come abbiamo visto, è figlia di un progetto rivoluzionario definito con strategia filosofica-politica-economica-militare dalla “massoneria internazionale”.

Il Libro Nero del Comunismo (Le Livre Noir du Communisme: Crimes, terreur, répression, pubblicato nel 1997 dalla Éditions Robert Laffont), a cura dello storico Stéphane Courtois, è una raccolta di saggi sugli Stati comunisti e sui crimini e abusi compiuti dai regimi di tali stati. I testi sono stati scritti da diversi ricercatori del CNRS francese, alcuni già collaboratori di François Furet, autore di una precedente pubblicazione sull’argomento, ossia Il passato di un’illusione.

Nel Libro nero Courtois ha contato la seguente enumerazione delle vittime, per un totale di poco inferiore ai novantacinque milioni di morti: Unione Sovietica, 20 milioni di morti, Cina, 65 milioni, Vietnam, un milione di morti, Corea del Nord e Cambogia, 2 milioni per ciascuno stato, Europa dell’Est, un milione di morti, America Latina, 150mila morti, Africa, un milione e 700mila morti, Afghanistan, un milione e 500mila morti, Movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere, circa 10mila morti.

I cadaveri ritrovati nelle fosse comuni delle caverne carsiche denominate foibe.

Tra le vittime europee vanno senz’altro citate le circa 11mila dei massacri delle Foibe ovvero gli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia, Giulia e della Dalmazia, avvenuti tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra (1943-1945), da parte dei partigiani jugoslavi e dall’OZNA, con l’autorizzazione dei partigiani italiani. Il nome deriva da cavità naturali, dei pozzi, presenti sul Carso (altipiano alle spalle di Trieste e dell’Istria): grandi inghiottitoi carsici dove furono gettati molti dei corpi delle vittime, che nella Venezia-Giulia sono chiamati “foibe”.

Al massacro seguì l’esodo giuliano-dalmata, ovvero l’emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana da quei territori del Regno d’Italia prima occupati dall’Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia del maresciallo Josip Broz Tito e successivamente annessi dalla Jugoslavia. Si stima che gli emigrati dalle loro terre di origine ammontino a un numero compreso tra le 250mila e le 350mila persone.

Il film Red Land – Rosso Istria , ricostruisce la vera tragica storia delle foibe.

Un esodo biblico, un olocausto di 11mila persone che oggi viene vilipeso da qualche centinaio di studenti di sinistra e anarchici dei centri sociali, proseliti del Bakunin di turno, integralisti del pugno sinistro alzato, nostalgici dei combattenti proletari ma, più di tutto, ignoranti come asini al punto da non sapere che dietro la Rivoluzione Bolscevica di cui cade oggi l’anniversario e dietro il comunismo c’è stata la regia dei capitalisti massoni del Nuovo Ordine Mondiale.

Gli li stessi mondialisti che oggi fomentano le rivoluzioni arancioni per la democrazia e la libertà mandando in trincea il magnate George Soros, volto scoperto della finanza che ha armato i ribelli in Ucraina (10mila morti) come in Siria (500mila), che vuole la disgregazione degli stati sovrani come Weishaupt la volle del Regno di Francia e Lenin dell’Impero Russo, affinché non ci siano intralci e mediatori tra la plutocrazia, il governo della ricchezza, ed il popolo bue.

Soros mira quindi ad essere sempre più plutarca (chi governa coi soldi) in ogni parte del mondo. Se oggi i mondialisti possono ancora suggestionare le coscienze (oltreché i portafogli dei manifestanti prezzolati), è anche e soprattutto perché la storia del comunismo non è stata ancora censurata con sdegno dalle varie istituzioni mondiali più o meno utili come Onu, Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo e organizzazioni umanitarie varie.

Se tutto ciò può accadere è perché non è stato insegnato a scuola, perché i libri li hanno scritti e li scrivono ancora gli idealisti del comunismo, che è stato un regime totalitario sanguinario ancor peggiore del Nazismo soprattutto per numeri di morti. I gulag sono esattamente come i lager, le Foibe come Auschwitz:                         ma qualche delinquente idiota può offendere i morti dell’olocausto di Tito senza che nessuno lo incrimini per apologia di reato come capita invece agli estremisti nazifascisti (pluto-comunisti).

Un infame doppio martirio per migliaia di italiani.

(Fabio Giuseppe Carlo Carisio).

 

 

 

Operazione sterminio:

il piano per decimare il sistema immunitario umano

con un agente patogeno generato in laboratorio.

 Unz.com- MIKE WHITNEY •( 8 DICEMBRE 2021)

"Se qualcuno volesse uccidere una parte significativa della popolazione mondiale nei prossimi anni, i sistemi messi in atto in questo momento lo consentirebbero". (Dr. Mike Yeadon, ex vicepresidente di Pfizer).

“E questo è lo spirito dell'anticristo, di cui avete sentito che viene; e ora è già nel mondo”. 1 Giovanni 4:2–3

Domanda – Il vaccino contro il Covid-19 danneggia il sistema immunitario?

Risposta : lo fa. Riduce la capacità del corpo di combattere infezioni, virus e malattie.

Domanda: se è vero, perché non sono morte più persone dopo essere state vaccinate?

Risposta: non sono sicuro di cosa intendi? Il vaccino ha ucciso più persone di qualsiasi altro vaccino nella storia. "Finora, negli Stati Uniti, il bilancio delle vittime è tre volte superiore al totale di tutti i vaccini negli ultimi 35 anni".

È semplicemente sorprendente. Abbiamo anche assistito a un costante aumento della mortalità per tutte le cause e dei decessi in eccesso nei paesi che hanno lanciato campagne di vaccinazione di massa all'inizio dell'anno. A volte l'aumento arriva fino al 20% rispetto alla media quinquennale. Si tratta di un enorme picco di decessi ed è in gran parte attribuibile al vaccino.

Allora, cosa intendi quando dici: "Perché non sono morte più persone"? Ti aspettavi di vedere persone che si stringono il cuore e muoiono dopo essere state colpite? È una comprensione molto ingenua di come funziona l'iniezione. (“Programmi di decessi per COVID prima e dopo la vaccinazione” )

Domanda– Tutto quello che sto dicendo è che la percentuale di persone che sono morte è piuttosto piccola rispetto alle decine di milioni che sono state vaccinate.

Risposta– E tutto ciò che sto dicendo è che se il vaccino è un agente patogeno generato in laboratorio– e penso che lo sia– allora certamente non è stato progettato per uccidere le persone sul posto. È stato progettato per produrre una reazione ritardata che erode gradualmente ma inesorabilmente la salute del vaccinato.

In altre parole, l'impatto completo di coaguli di sangue, emorragie, problemi autoimmuni e altre lesioni generate dai vaccini si farà sentire pienamente solo in un secondo momento attraverso l'aumento degli episodi di infarti, ictus, malattie vascolari e persino cancro.

(“ultima tendenza delle presenze cardiache dello Scottish Ambulance Service - questo è *eccesso* al di sopra della norma 2018/19. Enorme picco in estate, 500 chiamate di ambulanza a settimana al di sopra del normale, principalmente di età compresa tra 15 e 64 anni. Si stava stabilizzando, quindi crescere di nuovo dalla fine di ottobre.” Scottish Unity – Edinburgh Group)

Risposta: il grafico sopra mostra perché i problemi cardiaci hanno attirato molta attenzione ultimamente, ma il danno al sistema immunitario è ancora più preoccupante.

Domanda: puoi spiegare cosa intendi senza diventare troppo tecnico?

Risposta : posso fare di meglio. Posso darvi una breve clip da un articolo che copre le ultime ricerche. Controlla:

“Uno studio di laboratorio svedese (intitolato “Spike SARS–CoV–2 compromette la riparazione del danno al DNA e inibisce la ricombinazione V(D)J in vitro ”, NIH) pubblicato a metà ottobre ha scoperto che la proteina spike… entra nel nucleo delle cellule e significativamente interferisce con le funzioni di riparazione del danno al DNA compromettendo l'immunità adattativa di una persona e forse incoraggiando la formazione di cellule cancerose….

"Meccanicisticamente, abbiamo scoperto che la proteina spike si localizza nel nucleo e inibisce la riparazione del danno al DNA", hanno scritto.

 "I nostri risultati rivelano un potenziale meccanismo molecolare mediante il quale la proteina spike potrebbe impedire l'immunità adattativa e sottolineare i potenziali effetti collaterali dei vaccini a lunghezza intera basati su spike". ("La proteina del picco nel virus COVID e i colpi (vaccini) indeboliscono il sistema immunitario, possono essere collegati al cancro: studio svedese ", Lifesite News).

Ciò che i ricercatori hanno scoperto è che la proteina spike blocca la produzione degli enzimi necessari per riparare il DNA rotto che, a sua volta, impedisce la "proliferazione" delle cellule B e T necessarie per combattere l'infezione.

Domanda: puoi spiegarlo in un inglese semplice?

Risposta: certo. Significa che il vaccino mette in cortocircuito il sistema immunitario, aprendo la strada a infezioni, malattie e morte prematura. Forse pensi di poter avere una vita lunga e felice con un sistema immunitario disfunzionale, ma penso che ti sbagli.

Il sistema immunitario è lo scudo che ti protegge da ogni tipo di virus, batteri e infezioni potenzialmente letali. Non è solo la prima linea di difesa, è l'unica linea di difesa. In assenza della protezione completa delle cellule B e T per combattere gli intrusi stranieri, le prospettive di sopravvivenza sono nella migliore delle ipotesi minuscole.

Per sottolineare questo punto, guarda questo video del direttore funebre britannico, John O' Looney, che ha fornito aggiornamenti regolari su ciò che vede sul campo 10 mesi dopo il lancio della vaccinazione. È un racconto inquietante della catastrofe che si sta svolgendo davanti ai nostri occhi:

 “Quindi quello che stiamo vedendo è un numero innaturalmente elevato di morti dovute a infarto, ictus, aneurisma; e questi sono tutti il ​​risultato di trombosi ... Embolie nei polmoni alle gambe, vari luoghi che stanno causando queste morti che sono ben documentate dai coroner locali e ben documentate in tutto il paese. E nessuno sembra essere preoccupato per l'allarmante aumento di (coaguli di sangue) che ho visto di più quest'anno che negli ultimi 14 anni….

Questo è un tipo di morte che stiamo vedendo, l'altro tipo sono le persone che si stanno ammalando ora mentre il loro sistema immunitario alla fine si arrende.

Quindi, hanno avuto i colpi bvaccini) forse 6 o 8 mesi fa, e hanno divorato il loro sistema immunitario, e ora stanno lottando per combattere  come se fosse il comune raffreddore . Quindi, siamo in inverno e ci sono raffreddori e influenze in giro e queste persone non possono combatterli. Il governo è molto veloce a etichettarlo "Omicron" ... ma sono malati di comune raffreddore.

 Il loro sistema immunitario è decimato . È molto simile a un malato di cancro, che passa attraverso la chemioterapia che  decima il loro sistema immunitario. E devono stare molto attenti perché il comune raffreddore o l'influenza possono ucciderli. E questo è quello che stiamo vedendo ora...

Sono passati quasi 12 mesi dall'inizio dei primi colpi(vaccini), quindi il loro sistema immunitario sta andando a pezzi; questa è la realtà ed è quello che vedo. .. e non sopportano più il raffreddore. … Quando sono andato all'incontro a Westminster a settembre, lo scienziato ha predetto che questo sarebbe successo e, guarda un po', è quello che sta succedendo.

 Le persone si ammalano e muoiono... È spaventoso". (" Omicron è "danno da vaccino"; non è altro che questo." John Looney, Rumble).

Ha ragione? L'aumento dei decessi NON è un'altra ondata di Covid, ma gli effetti a catena di un'iniezione citotossica che prende di mira il sistema immunitario lasciando milioni di persone indifese contro le infezioni e le malattie di routine?

Sembra fattibile e certamente si adatta all'agenda dello spopolamento che richiede un biologico ibrido che non uccida il suo obiettivo in modo definitivo ma fondamentalmente smantella i sistemi di difesa critici che rendono possibile la sopravvivenza umana. Mascherando una "proteina killer"come un antigene innocuo, i nostri responsabili della pandemia sono stati in grado di accedere al flusso sanguigno di milioni di persone consentendo loro di inserire una bomba a orologeria che devasta le popolazioni cruciali di cellule T e B lasciando le vittime vulnerabili a qualsiasi virus che  sembra circolare nella popolazione. Come osserva Looney, gli scienziati hanno avvertito di questo stesso risultato quando è stata proposta per la prima volta la vaccinazione di massa. Naturalmente, le opinioni opposte sono state ignorate e censurate.

Ecco di più da un documento di ricerca prestampato sul “server medRxiv). Aiuta a spiegare l'impatto del vaccino sul sistema immunitario:

“Ricercatori nei Paesi Bassi e in Germania hanno avvertito che il vaccino di Pfizer-BioNTech … ( COVID-19) induce una complessa riprogrammazione delle risposte immunitarie innate che dovrebbero essere considerate nello sviluppo e nell'uso di vaccini a base di mRNA …. Dopo la vaccinazione, le cellule immunitarie innate hanno avuto una risposta ridotta al recettore toll-like 4 (TLR4), TLR7 e TLR8, tutti ligandi che svolgono un ruolo importante nella risposta immunitaria all'infezione virale...

"Molti studi hanno dimostrato che le risposte immunitarie innate a lungo termine possono essere aumentate (immunità addestrata) o sotto-regolate (tolleranza immunitaria innata) dopo determinati vaccini o infezioni."...

Questi risultati dimostrano collettivamente che gli effetti del vaccino BNT162b2 vanno oltre il sistema immunitario adattativo.

Il vaccino BNT162b2 induce anche la riprogrammazione delle risposte immunitarie innate, e questo deve essere preso in considerazione."...( "La ricerca suggerisce Pfizer-BioNTech COVID -19 vaccino riprogramma le risposte immunitarie innate” , New-Medical net).

Quante persone si sarebbero vaccinate se avessero saputo che avrebbe riprogrammato il loro sistema immunitario?

Probabilmente nessuno, motivo per cui i nostri funzionari della sanità pubblica non affrontano mai l'argomento. Tutto ciò che si discosta anche leggermente dalla narrativa "i vaccini fanno bene" viene omesso dalla copertura principale e cancellato sui social media.

Ma le persone non hanno il diritto di sapere cosa sta succedendo, cosa viene iniettato nei loro corpi e quale impatto avrà sulla loro vita e sulla loro salute?

Non è questo che si intende per "consenso informato" o è un'altra vittima della fretta di inoculare tutte le 7 miliardi di persone sul pianeta terra? Ecco una clip da una breve intervista con il patologo, il dottor Ryan Cole:

"Quando eseguiamo queste iniezioni, possiamo vedere i tipi di globuli bianchi nel corpo... e hai una vasta gamma di cellule immunitarie che lavorano insieme per combattere i virus e tenere sotto controllo i tumori.

Stiamo già vedendo i segnali in laboratorio di diminuzioni di cellule T di importanza critica di cui hai bisogno... nel tuo sistema immunitario innato. Questi sono i Marines nel tuo corpo; combattere i virus che combattono il cancro...

Ma quello che vediamo in laboratorio dopo che le persone hanno ricevuto queste iniezioni, è un profilo molto preoccupante bloccato, di queste importanti cellule T killer che vuoi vedere operare  nel tuo corpo  (cellule CD8).

 E quello che fanno è tenere sotto controllo tutti gli altri virus.

Cosa vedo in laboratorio? Vedo un aumento dei virus della famiglia dell'Herpes, vedo l'herpes zoster, vedo la Mono, vedo un enorme aumento del virus del papilloma umano... Stiamo letteralmente indebolendo il sistema immunitario di questi individui .

La cosa più preoccupante è che c'è un modello di questi tipi di cellule immunitarie nel corpo che tiene sotto controllo il cancro. Dal 1° gennaio (in laboratorio) ho visto un aumento di 20 volte del cancro dell'endometrio rispetto a quello che vedo su base annuale. (" Patologo Ryan N Cole della Mayo Clinic su cosa stiamo vedendo nei risultati di laboratorio", Rumble; 2 minuti).

"Herpes, herpes zoster, mono e persino cancro!" Che diavolo sta succedendo? Questo non può essere vero, vero?

Si è vero; l'immunosoppressione porta a tutti i tipi di conseguenze terribili per la salute. Alcuni lettori potrebbero ricordare come il vaccinologo canadese, il dottor Byram Bridle, abbia fatto affermazioni simili in un'intervista solo poche settimane fa. Ecco cosa ha detto:

“Quello di cui ho visto fin troppo sono persone che avevano tumori in remissione o che erano ben controllati; i loro tumori sono andati completamente fuori controllo dopo aver ricevuto questo vaccino.

 E sappiamo che il vaccino provoca un calo del numero di cellule T, e quelle cellule T fanno parte del nostro sistema immunitario e sono parte delle armi fondamentali che il nostro sistema immunitario ha per combattere le cellule cancerose; quindi c'è un potenziale meccanismo lì .

Tutto quello che posso dire è che ho avuto troppe persone che mi hanno contattato con questi rapporti per farmi sentire a mio agio.

 Direi che questa è la mia più recente grande preoccupazione per la sicurezza, ed è anche quella che sarà la più sottostimata nella base dati sugli avversi, perché se qualcuno ha avuto il cancro prima del vaccino, non c'è modo che i funzionari della sanità pubblica possano mai collegarsi va al vaccino”.("Parla il dottor Byram Bridle ", Bitchute).

Ancora una volta, quante persone avrebbero deciso di vaccinarsi se avessero saputo che potrebbe innescare una riacutizzazione di virus dormienti o tumori in remissione? Chi correrebbe questo rischio?

Ma non sanno che stanno correndo un rischio, vero, perché non gli è stata detta la verità.

 E il motivo per cui non è stata detta loro la verità è perché sono un obiettivo in una guerra di sterminio che viene condotta su di loro.

A volte è molto difficile per le persone ammettere ciò che sanno essere la verità, ma la verità è evidente.

I nostri responsabili della pandemia e i loro fanti nei media, nella sanità pubblica e nel governo vogliono farci del male, vogliono iniettarci una sostanza misteriosa che distruggerà il nostro sistema immunitario e accorcerà le nostre vite.

Questa non è solo una lotta per la libertà personale o l'autonomia corporea, è una battaglia per la sopravvivenza. Difendiamo il nostro diritto alla vita.

 Ecco di più dall'immunologo virale Dr. Jessica Rose:

“Ci sono studi in uscita ora, e ci sono ampi segni nei dati sugli eventi avversi, che questi prodotti (vaccini Covid) non stanno solo immuno-modulando il sistema immunitario e causando iper-infiammazione; ci sono segni ora che stanno influenzando molto negativamente le popolazioni di cellule T CD8.

 Per chi non lo sapesse, questa è una pessima notizia.

 Finora è solo su poche persone, ma i dati non sembrano buoni finora. Queste cellule T sono le cosiddette "cellule killer". I

l loro compito... è uccidere le cellule infette da virus che mostrano marcatori estranei sulla loro superficie. Quindi, se queste popolazioni sono esaurite, allora è una pessima notizia, perché non abbiamo una popolazione di cellule nel sistema immunitario acquisito per rimuovere le cellule infettate da virus. …

Ci sono chiari segnali che stanno iniziando ad emergere, che v'è una “sindrome da deficit di immunità” venire come risultato di questi prodotti (vaccini).

 A seguito di iper-stimolazione ... T-cellule in fase di (diminuiti), e la sempre presenza di iniezioni ripetute di una proteina citotossica … Non consiglierei mai e poi mai a qualcuno che è immuno-compromesso di avvicinarsi a queste cose, perché posso quasi garantirti che le tue condizioni peggioreranno.

 Un'altra cosa che stiamo vedendo nel VAERS sono i tumori che escono dalla remissione e molti medici lo riferiscono sul campo.

E, a proposito, questo non è mai successo prima, non su questa scala; nemmeno vicino... Quindi, c'è qualcosa che sta succedendo qui che merita ulteriori indagini, e non sembra buono. " (“L'immunologa virale Dr. Jessica Rose spiega le informazioni preoccupanti che emergono sull'immunità compromessa dei vaccinati ", Odysee).

Riesci a vedere lo schema? Riesci a vedere come stanno dicendo tutti la stessa cosa? Perché è così, secondo te?

È perché è la verità, la verità pura, non verniciata.

Il punto che stiamo cercando di fare non può essere sopravvalutato: il vaccino è un'arma biologica creata dall'uomo e generata in laboratorio che disabilita il sistema di difesa critico del corpo che aumenta la suscettibilità alle malattie di molti ordini di grandezza.

 Con ogni iniezione aggiuntiva, si è meno in grado di fornire una risposta sufficiente a infezioni, influenze o virus di routine.

Ciò porterà a uno tsunami di malattie che probabilmente travolgerà il nostro sistema sanitario pubblico e farà precipitare il paese in una crisi sempre più profonda.

È questo il piano? È questo che i nostri signori globalisti hanno in serbo per noi?

Vedremo. Ora guarda quest'ultima clip dal video del vaccinologo, Geert Vanden Bossche:

“La prima cosa che vorrei sottolineare è che il Covid-19 non è una malattia delle persone sane.

 Le persone che godono di buona salute hanno un sistema immunitario innato sano che può affrontare senza problemi un certo numero di virus respiratori.

Queste persone non solo sono protette dalla malattia, ma possono anche, in molti casi, prevenire l'infezione.

Queste sono persone che possono contribuire alla sterilizzazione dell'immunità e all'immunità di gregge che è molto, molto importante. Quindi, ascolta: mai e poi mai permettere a qualcuno o qualcosa di interferire o sopprimere il tuo sistema immunitario innato .

 Puoi fare un brutto lavoro da solo conducendo una vita malsana, che sopprimerà la tua immunità innata, ma ancora peggio, sono gli anticorpi indotti dal vaccino che sopprimono la tua immunità innata.

E questi anticorpi vaccinali non possono sostituirlo perché perdono la loro efficacia contro il virus e diventano sempre meno efficaci.

Contrariamente agli anticorpi innati, non possono prevenire l'infezione, non possono sterilizzare il virus. Pertanto, contribuiscono all'immunità di gregge….

La soppressione di questi anticorpi innati nei bambini potrebbe portare a malattie autoimmuni.

 Questo è un "No go" assoluto.

Non possiamo vaccinare i nostri bambini con questi vaccini.

La soppressione dell'immunità innata è già un problema tra i vaccinati e, in effetti, avranno difficoltà a controllare una serie di malattie, non solo il Covid-19, ma anche altre malattie … e richiederà un cambiamento molto drammatico nella le strategie per aiutare i vaccinati – e il mio cuore è con loro – perché in molti casi avranno bisogno di un trattamento estensivo. ..

… Aumentarli – il che significa dare loro una terza dose – è assolutamente folle, perché quello che farà è aumentare la pressione immunitaria degli anticorpi vaccinali, sulla loro immunità innata.                               Quindi il potenziamento è un'assurdità assoluta; è pericoloso e non dovrebbe essere fatto….

Allora, cosa ci dice la scienza? Ci dice che è l'immunità innata che ci proteggerà, non il vaccino”. ( "Geert Vanden Bossche sui vaccini e la soppressione dell'immunità innata" , Rumble).

Quindi, ora sappiamo che, insieme ai coaguli di sangue, alle emorragie, agli infarti, agli ictus, alle malattie vascolari e neurologiche, il vaccino è progettato anche per sviscerare il sistema che ci protegge dalla malattia e dalla morte, il sistema immunitario. Quanto bisogna essere immersi nella negazione per non vedere il male che ora è tra noi.

Vedi anche: Dr. Nathan Thompson– Il vaccino contro il Covid induce l'autoimmunità, Odysee.

(odysee.com/@EndYourSlavery:8/My-Jaw-DROPPED-when-I-Tested-Someone's-Immune-System-After-the- 2° colpo: di vaccino.)

E questo: Sindrome da immunodeficienza acquisita da vaccino (VAIDS): "Dovremmo aspettarci di vedere questa erosione immunitaria in modo più ampio"" Medici in prima linea nelle Americhe” (americasfrontlinedoctors.org/news/post/vaccine-acquired-immune-deficiency-syndrome-vaids -dovremmo-anticipare-di-vedere-questa-erosione-immune-più-ampiamente/).

 

 

 

 

 

No, non esiste un nuovo virus.

l'influenza è stata ribattezzata "Covid-19".

Unz.com-The Unz Review- ANDREW ANGLIN • (2 GENNAIO 2022)- ci dice :

Qualcuno di recente è venuto da me con "Anglin ha torto - c'è un vero coronavirus perché le persone sono malate in ospedale".

Quindi, è di nuovo quel momento. Il tempo che accade ogni mese o giù di lì quando spiego meticolosamente che non ci sono prove di un nuovo virus, per non parlare di una "pandemia".

Potrei usare un linguaggio iperbolico a volte, ma ho sempre detto che "coronavirus" potrebbe essere un nuovo filone dell'influenza.

Ma ci sono nuovi filoni dell'influenza ogni anno.

Ogni anno, le persone muoiono di influenza. Decine di migliaia di persone in America muoiono di influenza ogni anno. Nel 2018, secondo il CDC, 80.000 persone sono morte a causa dell'influenza.

Durante la stagione influenzale 2018, "gli ospedali sono stati sopraffatti" senza mandare a casa enormi porzioni del personale e licenziare le persone per aver rifiutato il vaccino.

"Ospedali influenzali sopraffatti" è un altro round che puoi giocare con il datato gioco di ricerca di Google, su cui darò istruzioni complete a tempo debito.

Ciò significa che le persone erano in ospedale, morendo di un virus respiratorio, in quelle date che puoi vedere sotto quegli articoli di notizie.

Proprio come i video che vedete sulla CNN di persone nei reparti influenzali – che sono stati ribattezzati "reparti covid", perché tutte le infezioni respiratorie sono ora "covid-19" – malati e morenti di "covid".

In quegli anni precedenti, c'erano infermiere che correvano in giro, famiglie che piangevano mentre i propri cari morivano. Perché le infezioni respiratorie mortali esistevano prima del 2020.

L'unica differenza sarebbe che più persone ora sarebbero su ventilatori mortali, perché il CDC ha cambiato i loro standard per mettere qualcuno su un respiratore quando hanno cambiato il nome di "l'influenza" in "covid-19".

Presumibilmente lo hanno fatto in modo che più persone morissero. Anche se non posso dimostrarlo, non riesco a pensare a nessun altro motivo. Tutti coloro che sono morti per polmonite correlata al ventilatore, o una qualsiasi delle altre complicazioni causate da un ventilatore, sono stati registrati come una "morte covid-19".

Si noti che gli ospedali sono stati pagati dal governo federale per:

Diagnosticare una persona con covid-19.

Mettere una persona con diagnosi di covid-19 su un ventilatore.

Scrivere "covid-19" su un certificato di morte.

Non voglio davvero mettere troppo bene un punto su questo, ma ecco un rapporto del 2018 sull'influenza, che quell'anno è stata classificata come "epidemia", da ABC News.

Noterai che questo è praticamente esattamente come qualsiasi rapporto giornaliero sul coronavirus.

Per essere molto chiari: "Conosco qualcuno che lavora in un ospedale e stanno dicendo che le persone stanno morendo di infezioni respiratorie" non è un argomento per l'esistenza di un nuovo virus.

Questo è come dire "Conosco qualcuno che è caduto dalle scale" e poi affermare che la gravità terrestre deve essere stata alterata dai raggi cosmici.

La bufala dei test.

L'influenza non è praticamente mai stata testata, in quanto è così facilmente identificabile dai sintomi standard.

La mia tesi iniziale, nel marzo del 2020, era che potrebbero aver identificato un ceppo annuale standard dell'influenza, e poi hanno affermato che si trattava di un "nuovo virus" (mentre in realtà ogni anno l'influenza è un "nuovo virus"). A questo punto, non sono affatto sicuro che sia possibile mappare il genoma di un virus, ma questo è un piccolo dettaglio.

Il test PCR è uno scherzo assoluto, come lo siamo stati tutti più e più volte. Lo sappiamo da quando hanno iniziato a usarlo. Il premio Nobel che ha inventato il test PCR, Kary Mullis, ha detto che non può essere usato per testare un virus infettivo, e nulla della tecnologia è cambiato in modo significativo da quando lo ha detto.

Il fatto che ti stiano dicendo che tutte queste persone che non hanno sintomi in realtà sono malate di un virus a causa di questo test dovrebbe essere sufficiente per osservare con i tuoi occhi che questa è una stronzata.

 L'intera base di questa bufala era la teoria degli "diffusori asintomatici", che è giustificata dal test PCR.

 "Diffusori asintomatici" è qualcosa che non è mai stato considerato una cosa prima del 2020 (almeno non una cosa rilevante). Ecco Anthony Fauci che lo dice.

Certo, non mi interessa quello che dice Anthony Fauci, perché sono consapevole che è un truffatore idiota, un bugiardo psicopatico e un agente di Bill Gates Great Reset.                                               Ma devi preoccuparti di quello che dice, se credi negli spargitori asintomatici, perché è lui che ha inventato il concetto (di nuovo, dopo averlo negato all'inizio del 2020).

Senza questa teoria palesemente insensata di persone senza sintomi di una malattia che segretamente hanno una malattia e sono in grado di diffonderla(come?),non avremmo alcun blocco, distanziamento sociale, maschere, mandati vaccinali o qualsiasi altra stronzata – invece, se una persona fosse malata, rimarrebbe a casa, e quella sarebbe la fine.

La teoria assurda e non scientifica degli spread asintomatici è la menzogna fondamentale che fa funzionare l'intera truffa. È praticabile solo a causa di questo sciocco sistema di test PCR.

La mia tesi di base è rimasta la stessa: non c'è differenza tra "coronavirus" e le malattie respiratorie che abbiamo sempre avuto, e l'unica ragione per cui la gente crede che ci sia una "pandemia" da un "nuovo virus" è che i media e il governo hanno pubblicizzato questo come parte di una cospirazione per ristrutturare la società.

 

Se si studia ciò che stanno dicendo al World Economic Forum, allora non si può sostenere che ciò che sto dicendo riguardo al piano delle persone più potenti sulla terra di usare il presunto virus come mezzo per trasformare la società globale è semplicemente un dato di fatto.

Non è qualcosa di discutibile. Puoi leggere i due libri di Klaus Schwab sull'argomento: "La quarta rivoluzione industriale" e "Covid-19: Il grande reset". Sono libri molto facili da leggere in quanto li ha scritti appositamente per renderli molto facili da tradurre in ogni lingua.

Puoi anche semplicemente andare sul canale YouTube del WEF e guardare i loro forum, dove discutono apertamente di queste cose. Ci sono molti altri think tank che discutono di questo. Puoi tornare indietro fino al Club di Roma nel 1970, parlando di crisi manifatturiere, e fino alla fine del 20 ° secolo e poi alla formazione della Società delle Nazioni per vedere un piano per un governo globale gestito da una minoranza d'élite. La riduzione della popolazione è una parte enorme di questo.

Puoi anche guardare questo video dell'ottobre del 2019 con Anthony Fauci e altri scienziati governativi che parlano di come avrebbero bisogno di creare una crisi per iniziare a distribuire vaccini a mRNA.

Allora puoi dare un'occhiata all'evento 201, organizzato da Johns-Hopkins e Bill Gates. È un esercizio su come affrontare una “pandemia di coronavirus”.

Se credi che tutto questo sia stato pianificato in modo così dettagliato per un periodo di decenni, e poi preparato in modo intricato nei mesi prima dell'inizio della "pandemia", e poi per pura fortuna il tipo esatto di coronavirus di cui stavano parlando è emerso dalla zuppa di pipistrelli, o da una perdita accidentale di laboratorio, allora sfortunatamente sei un idiota. Dico sul serio. Se ci credi, sei sia delirante che stupido.

Quindi allora entri nelle erbacce con questo "l'hanno rilasciato di proposito" - ma perché? Per quale motivo? Cosa sarebbe diverso se rilasciassero un virus praticamente innocuo o se semplicemente rinominassero l'influenza e poi riciclassero un sacco di morti per rafforzare il conteggio?

Ovviamente, niente sarebbe diverso.

Quello che i credenti faranno è cercare di affermare che esiste un sintomo specifico che definisce "covid" e lo rende diverso da altri virus respiratori. Da marzo del 2020, ho giocato a un piccolo gioco, in cui imposti la ricerca di Google per cercare solo post prima di dicembre del 2019, quindi digita "influenza [presunto sintomo unico di covid che non è mai stato causato dall'influenza]".

Per favore capisci: lo faccio da due anni e incoraggio gli altri a farlo, ogni volta che si presenta questo problema di "un sintomo covid unico". Recentemente, sul forum Gamer Uprising, ho avuto un piccolo tracollo (non ne sono orgoglioso) dopo che qualcuno mi è venuto incontro con "lungo covid, fratello - l'influenza non ha mai avuto effetti persistenti".

Ecco la mia risposta:

Potete tutti andare a fare quella ricerca e trovare migliaia di articoli scientifici su persone che hanno avuto l'influenza sperimentando effetti persistenti, esattamente gli stessi di ciò che i media e l'establishment medico governativo hanno definito "lungo covid".

Questa non è la prima volta che ho attraversato questo esercizio con affermazioni "long covid".

 L'ho fatto anche con "gravi danni polmonari", "perdita dell'olfatto", "potenziali danni cardiaci" e ogni altra singola affermazione che le persone hanno fatto come unica per il coronavirus, e ogni volta troverai articoli scientifici sull'influenza che potenzialmente causa questi problemi in rari casi (proprio come sono rari casi con il presunto coronavirus, che i media esplodono con l'isteria della paura).

Se sono pazzo e sgancio bombe f, è per questo che l'ho fatto così, così, così tante volte. Dato che le persone che fanno queste affermazioni sono stupide, in realtà ho esaminato e spiegato come impostare l'intervallo di date su Google, in modo che non si confondano cercando di eseguire questo processo da soli.

Qui - andiamo avanti e facciamolo ancora una volta.

Fase uno: Digita "Google.com" nel tuo "browser web" (il browser web verrà già installato sul tuo "computer computer").

Fase due: Digita la parola "influenza", accanto al presunto nuovo sintomo o condizione presumibilmente causata da "covid-19".

Fase tre: Fai clic sulla parola "strumenti" all'estrema destra della parte superiore della pagina web di Google.

Fase quattro: Sposta gli occhi sul lato sinistro della schermata "Internet" e fai clic sulle parole "in qualsiasi momento", quindi scorri verso il basso fino a "intervallo personalizzato".

Fase cinque: Inserisci l'intervallo personalizzato che termina prima dell'emergere del presunto coronavirus digitando le date nelle caselle (il 1 ° novembre 2019 è un buon punto finale), quindi fai clic sulla parola "vai" usando il "mouse" del tuo computer.

Fase sei: Visualizza un elenco di articoli e articoli scientifici sull'influenza che causa la cosa che i media ti hanno detto essere unica per il coronavirus.

Sì: ti è appena stato parlato come se fossi ritardato.

Se hai già capito questo piccolo gioco che puoi giocare con i media "diverso dalla bufala dell'influenza", allora mi scuso per averti parlato come se fossi un ritardato, ma spero che ti abbia divertito.

Se ancora non lo capisci e stai ancora parlando di come "il covid è diverso dall'influenza perché perdi il senso dell'olfatto", dopo avermi letto spiegati questo per due anni, allora sei letteralmente ritardato e meriti di essere interrogato (parlato) come una persona ritardata.

Nessuna delle affermazioni che ho fatto è stata oltraggiosa, nessuna di esse è stata smentita, tutte probabilmente si qualificano come ovvie.

Quello che sembra che abbiamo qui è un'altra "crisi di midwit".

Quando dico a un ragazzo che lavora alla Sunoco, "questa è solo una grande bufala - hanno appena ribattezzato l'influenza", la risposta standard è "amico, è quello che stavo dicendo!"

Nel frattempo, la maggior parte delle persone intelligenti su Internet hanno completamente rinunciato a tutta questa zuppa di pipistrelli e alla perdita di laboratorio incomprensibile, e sono arrivati a concordare sul fatto che il presunto coronavirus è un rebranding dell'influenza.

Questo è ciò che ho detto:

Non proveniva dalla zuppa di pipistrelli.

Non proveniva da un laboratorio.

Il governo sta apertamente falsificando i numeri.

Gli ospedali vengono apertamente pagati dal governo per falsificare i numeri.

Gli ospedali vengono pagati per mettere le persone su ventilatori che li uccidono.

Non è più mortale della normale influenza (non abbiamo modo di conoscere i numeri esatti a causa di tutti i falsi, ma nessuno di voi conosce nessuno che è morto per questo).

Non ha caratteristiche uniche che non sono state registrate nelle precedenti influenze.

Il modo in cui è stato presumibilmente isolato è assurdo e non dimostra nulla.

Il test PCR è uno scherzo.

I test anticorpali raccolgono anticorpi per il comune raffreddore, che è anche un coronavirus.

Il vaccino ampiamente distribuito sta ora causando una malattia indistinguibile dal "covid-19".

E, soprattutto:

Se i media e il governo non avessero menzionato l'esistenza di una nuova malattia, nessuno avrebbe notato una nuova malattia. Ciò include gli ospedali.

Ci sarebbero state notizie di back page su un'epidemia di influenza in Italia e un'epidemia di malaria in India, come ci sono articoli di back page su epidemie di malattie regionali ogni anno. È possibile che siano stati pubblicati articoli su riviste mediche sulle differenze nel filone influenzale del 2020, ma è improbabile, perché non ci sono caratteristiche identificabili uniche di "coronavirus" rispetto ai normali virus respiratori che abbiamo sempre avuto. Questo è tutto.

La "pandemia di coronavirus" è una creazione completa del governo e  media e del complesso industriale medico bugiardo, con l'ovvio scopo di ristrutturare completamente la società umana globale a un ritmo vertiginoso.

Vogliono che tu smetta di lavorare, ti vogliono su un sistema UBI di valuta digitale, vogliono stiparti in caseggiati dove puoi guardare Netflix e porno fino alla morte.

Ecco cosa succede.

Nessuno sta facendo argomenti reali contro tutto questo.

Sottoscrivi nuove colonne.

"Ma il mio amico lavora in un ospedale e le persone in ospedale sono malate" non è un argomento.

Se ignori il modo in cui stanno classificando queste morti riciclate come "covid" e guardi solo i numeri totali delle morti, quello che sto dicendo è ovvio.

I tassi di mortalità totale non sono aumentati affatto durante il "culmine della pandemia" nel 2020, secondo i dati ufficiali del CDC. Ora sono aumentati, ma questo è con una massiccia dose di suicidi e overdose di droga, omicidi, e Dio solo sa quante morti dai vaccini.

Anche la salute generale è diminuita in modo significativo, a causa delle misure pandemiche del governo.

Le persone sono costrette :

A Mangiare meno sano (in misura estrema in molti casi).

Stare Sdraiati a casa.

Uscire meno di casa.

Aumento di peso dovuto allo stare seduti.

Essere stati negati per  tutti i tipi di cure mediche, compresi tutti i interventi chirurgici elettivi e i trattamenti per malattie croniche e potenzialmente terminali.

Vivere con una maggiore paura e stress (spesso mania totale, che ora porta regolarmente a pause psicotiche).

Impegnarsi in meno attività sociali.

Essere socialmente isolati e alienati dal distanziamento, dalle maschere, dalla paura e dall'isteria.

Essere rivoltati contro i membri della famiglia (specialmente dopo l'introduzione del vax e l'agitazione da parte del governo - media).

Lavorare meno.

Bere molto più alcol.

Fare molte più droghe.

Devoluzione psicologica, in generale.

Sperimentare rotture, divorzi, violenza domestica e altri problemi domestici.

Indossare maschere che limitano la respirazione e inducono le persone a inalare la propria CO2 (che non devi essere uno scienziato per renderti conto che avrà un effetto molto negativo sulla salute respiratoria).

Questo senza menzionare il vax. Tutta questa roba influenzerà gravemente la tua salute, e quando combini tutto insieme, avrai tassi di mortalità significativamente più alti e - meraviglia delle meraviglie - risposte immunitarie significativamente ridotte, che portano a più infezioni respiratorie stagionali.

Quindi mi aspetto che le persone siano molto meno sane. Mi aspetto che più persone muoiano nel 2022 rispetto al 2019.

Ma questo non significa che ci sia un nuovo virus.

Non c'è un nuovo virus.

Hanno ribattezzato l'influenza.

 

 

 

 

Draghi come Conte: sul Covid

una marea di menzogne.

Libreidee.org- Francesco Storace-( 07/1/2022)- ci dice:

Troppe balle.

 Il gioco delle tre carte è in scena a Palazzo Chigi, con un premier che pare aver subito una trasformazione inaspettata.

Mario Draghi è davvero cambiato oppure nessuno lo conosceva così come si è manifestato.

 Dopo aver preso il posto di Giuseppe Conte sembrava l’Uomo della Provvidenza.                E per un po’ è andata così, con la campagna vaccinale a gonfie vele. Poi, il sogno del Quirinale lo ha fatto sbattere contro la verità.

Un’ambizione coccolata da troppi politici e giornalisti sembra avergli fatto perdere il senso della realtà. I sorrisini che allietavano per i più le sue conferenze stampa sembrano spariti. I partiti non gli obbediscono più se non al prezzo di estenuanti, sfibranti trattative.

 Il suo problema è che un grande banchiere è abituato a discutere di moneta e non conosce il fatturato democratico: è composto da voti che si rappresentano.

L’obbligo vaccinale a metà è l’ultima delle balle che ci sono state propinate nel contrasto alla pandemia.

È ovvio che i no vax non possono essere il modello da seguire, perché il Covid va sconfitto. Ma si sono ignorate troppe alternative in maniera incomprensibile, a partire dalle cure domiciliari e tanto altro ancora, si sta riportando tutto in ospedale, non c’è un briciolo di autocritica sugli errori commessi.

Gli italiani si sono – ci siamo – vaccinati per circa il 90 per cento della popolazione.

Il resto non lo fa per ideologia antivaccinista o per paura, confusione, dubbi alimentati da chi governa. Irridere, sfottere, mortificare chi non ha ancora detto sì è sbagliato, soprattutto da postazioni privilegiate come quelle istituzionali.

Ed è inutile prendersela con i partiti che danno voce alle preoccupazioni dei cittadini, inclusi quanti si sono sottoposti al siero.

La pandemia, la corsa al Colle, il probabile tonfo della politica e l’arrivo delle elezioni anticipate, determinano il caos voluto dalla presunzione di chi governa convinto di non sbagliare mai.

Cinque grandi balle stanno facendo precipitare Draghi in un tunnel simile all’agonia del secondo governo di Giuseppe Conte.

 La luna di miele del premier col popolo italiano pare essere finita da un pezzo.

 C’è un’impressionante continuità con Conte, anche allora c’era tanta propaganda che continua pure adesso.

 Ricordatelo il tempo in cui ci si invitava a dare fiducia, si giurava che con i vaccini saremmo tornati alla normalità.

Prima si diceva che bastava il 70 per cento di vaccinati, e l’80 ci avrebbe catapultato nell’immunità di gregge.

E poi ogni giorno percentuali oscillanti sul siero.

Ma all’indietro. 95, 80, 65, 35 per cento.

E tutti noi stralunati a leggere le cifre. La seconda grande balla per la quale i volantini erano distribuiti dalle legioni capitanati dai virologi televisivi e canterini era quella sul vaccinato che non poteva contagiarsi né contagiare.

 Ecco il braccio, dottore, mi punturi.

Poi abbiamo scoperto che si può finire anche in terapia intensiva. «Forma lieve».Terza balla.

Mica ci siamo dimenticati che per noi vaccinati finiva la stagione del tampone. «È pandemia di non vaccinati».

Veramente pare riguardare anche altri ed è insopportabile davvero.

La bugia numero quattro della Draghi’s band ha ruotato attorno al magico Green pass, propagandato in forma mini, maxi e super.

Farà partire l’economia: le attività ricominciano a chiudere. Salverà il Natale. Mai lo abbiamo trascorso con tanta tristezza. Nessun rischio contagi. Balla clamorosa. Infine, al quinto posto, lo stato d’emergenza. Ormai siamo oltre i due anni e già possiamo immaginare che non si fermerà neppure al 31 marzo, visto che per l’obbligo vaccinale Draghi ha proposto un limite a giugno. Poi, speriamo che non sia prevista la fucilazione.

(Francesco Storace, “Le cinque bugie di Draghi. Vaccini, contagi, green pass…”, da “Il Tempo” del 7 gennaio 2022).

 

 

 

 

 

Sacchetti: il regime di Draghi

abbaia, ma non morde.

Libreidee.org-Cesare  Sacchetti -(07-1-2022)- ci dice :

 

Dunque alla fine il regime di Draghi non ha fatto né l’obbligo vaccinale generalizzato né il certificato rafforzato per tutti i lavoratori.

 Invito gentilmente i lettori a prendere nota di tutti gli agenti della falsa controinformazione che fino a ieri hanno fatto credere il contrario.

 Ne abbiamo già parlato in diverse occasioni e questa credo sia l’ennesima dimostrazione di come questi soggetti agiscano da mantici del terrore e della paura e facciano esattamente il gioco del regime di Mario Draghi.

Rovesciano addosso alle persone i peggiori scenari catastrofici e le più assurde ipotesi di deportazione dei non sierati o di irruzioni forzate nelle case delle persone per procedere alle vaccinazioni forzate.

 La missione di questa gente non è quella di aiutarvi a resistere, ma piuttosto è quella di spingervi a capitolare.

Veniamo ora a quanto deciso dal regime di Draghi. Prima che qualcuno inizi a strapparsi i capelli e a lasciarsi andare all’isteria dobbiamo fare alcune precisazioni.

Non c’è nessuna sospensione della pensione per gli over 50 pensionati né multe di vario tipo come qualche delinquente ha fatto credere, e anche in questo caso invito a depennare colui o coloro che hanno messo in giro queste assurde falsità. Nessuno può togliere le pensioni. Sono diritti indifferibili.

A questo punto, anche nella remota ipotesi che facessero dei controlli praticamente impossibili da fare, di cosa avete timore se non ci sono sanzioni di nessun tipo?

Veniamo adesso alla estensione del certificato rafforzato per i lavoratori over 50.

Se leggiamo attentamente il testo c’è scritto in primo luogo che parte dal 15 febbraio. Successivamente viene subito detto che i dipendenti senza questo certificato verde possono “essere sospesi per un periodo non superiore a dieci giorni lavorativi” rinnovabili fino al 31 marzo 2022 senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro.

Prima cosa da far notare.

 Il fatto che abbiano fatto coincidere gli effetti della sospensione con la fine dello stato di emergenza ci fa pensare che non vogliano spingersi oltre quella data.

 Ricordiamo sempre che devono esserci comunque dei controlli costanti e reiterati per verificare se il lavoratore ha questo certificato rafforzato o meno, e sappiamo che anche in molti luoghi di lavoro pubblici non chiedono nulla.

Nel caso però di eventuali controlli, è possibile aggirare l’ostacolo andando nuovamente in malattia oppure prenotando l’appuntamento al centro vaccinale più in là per poi puntualmente disertarlo.

 Ci sono quindi spazi di manovra per aggirare queste misure.

Tenete presente che sanno perfettamente che non possono continuare ancora a lungo perché si rischia la paralisi del settore pubblico, già duramente provato, a causa delle numerose assenze per malattie o ferie.

Adesso l’obbiettivo deve essere quello di arrivare fino alla data del 31 marzo perché per loro diventa estremamente difficile continuare su questa china.

Tra dieci giorni le forze dell’ordine e le forze armate scendono in piazza per protestare contro il regime di Draghi.

La fuga dal Cdm odierno di Giancarlo Giorgetti, uno degli uomini più influenti dello stato profondo italiano, è stato il segnale che persino coloro che appartengono alla ristretta cerchia dell’uomo del Britannia iniziano a preparare un piano di fuga.

E’ stato il segnale che molti, nelle stanze di Palazzo Chigi, sono perfettamente consapevoli che non è più possibile proseguire così.

Le crepe sul muro del regime iniziano ad essere veramente troppe e sempre più vistose.

A questo punto dobbiamo continuare a fare ciò che abbiamo fatto fino ad ora. Da un lato coinvolgere la piazza e marciare assieme alle forze dell’ordine e le forze armate che vogliono liberare il paese. Dall’altro praticare ostruzionismo ad ogni livello e impedire le inoculazioni.

La dittatura mondialista voleva mettere all’angolo l’Italia, ma è l’Italia che, se tiene duro, può mettere all’angolo la dittatura mondialista.

(Cesare Sacchetti, messaggio inoltrato in questi giorni su Telegram e ripreso su Facebook).

 

 

 

 

 

Google e i Social Networks un’associazione

a delinquere e di Controllo di Massa.

Conoscenzealconfine.it-Redazione-(21 Settembre 2021)- ci dice :

Google – il motore nazista dei vaccini – insieme ai vari social networks formano un’associazione a delinquere e di controllo di massa.

Perché il motore di ricerca Google dovrebbe invitare l’utente a vaccinarsi?

 Perché i social networks come facebook, instagram, tik tok (il nuovo controllore), dovrebbero visualizzare un avviso ogni qual volta qualche documento, immagine, video, potrebbero (e dico potrebbero) avere a che fare con quello che sta succedendo?

Perché l’informazione deve essere unilaterale? Forse perché pilotata? Forzare la popolazione a partecipare alla sperimentazione su un farmaco è da nazisti.

 Si tace su reazioni avverse oggi e si esagerava sul numero di contagi nei due anni trascorsi (con indagini delle procure ancora in corso ed ammissioni dei medici). Ma quel che è più grave, è la presa di posizione di un servizio che si vanta di essere neutrale e serio e invece prende posizioni ‘politiche’ su scelte di governi nazionali così discutibili da far riflettere anche il comune cittadino servile.

Google, facebook, instagram e l’ultimo arrivato tik tok sono strumenti in mano al deep state, sono strumenti di controllo delle massonerie (deviate?) che se ne servono per misurare l’opinione, metterla a tacere o influenzarla.

 Tik tok in ultima istanza è stato strappato dalle mani dell’ideatore con la forza. L’elevato numero di utenti lo ha reso così pericoloso ed appetibile da forzare un passamano internazionale senza precedenti.

(maxberliner.wordpress.com/2021/08/04/google-il-nazista-dei-vaccini-con-i-social-networks-unassociazione-a-delinquere-e-di-controllo-di-massa/).

 

 

 

 

 

 

Verso la Resa

dei Conti definitiva.

Conoscenzealconfine.it -Riccardo Paccosi -  (  6 Gennaio 2022)-ci dice:

 

A livello per il momento del tutto informale, sta correndo voce che  sabato, 15 gennaio, tutte le città d’Italia saranno investite da mobilitazioni di protesta spontanee contro le misure che verranno annunciate oggi dal governo.

Lo scenario, però, è molto diverso da quello del 24 luglio scorso allorché, dopo l’istituzione del green pass, si era determinata una dinamica spontanea che aveva fatto nascere, per la prima volta dall’inizio della pandemia, un movimento di massa e di pacifica protesta.

Questa volta, la determinazione del potere politico è decisamente maggiore e così la sua volontà di spostare l’asse del conflitto verso la guerra civile. Questa volta, siamo di fronte a una resa dei conti che potrebbe essere totale e definitiva.

La ragione della ulteriore radicalizzazione politica dei golpisti al governo, è sintetizzabile nel concetto di lotta contro il tempo.

 La vaccinazione di massa, cioè, ha rivelato d’essere fondata su un castello di menzogne: non soltanto in Italia le persone vaccinate si contagiano fra loro e si ammalano ma, nei paesi in cui la vaccinazione è partita prima come, per esempio, l’Inghilterra, vaccinata risulta essere anche la maggioranza dei morti.

In un passaggio di fase in cui i termini scientifico-sanitari della propaganda di Stato si rivelano quindi come menzogne, il tempo a disposizione del governo per evitare di essere investito dal malcontento popolare e per indirizzare quest’ultimo, invece, verso uno stato di guerra civile fra le diverse parti della società, è estremamente ridotto.

 Questo significa che la partita, da parte governativa, può essere vinta solo attraverso un processo di estremizzazione e accelerazione.

La deriva ormai sempre più violenta e scomposta nei toni della campagna di criminalizzazione contro i non vaccinati, è dunque spiegabile a partire da questa lotta contro il tempo. Le restrizioni alla vita sociale, l’obbligo vaccinale sul lavoro detto “2G”, intellettuali come Galimberti che enunciano in televisione di mettere in prigione chi professa idee contrarie alla vaccinazione, le campagne dei giornali sui non vaccinati che occuperebbero immeritatamente i posti letto negli ospedali… questo crescendo di rancore e odio, è finalizzato a mobilitare la maggioranza della società contro la minoranza deviante.

Dunque, con buona pace dei fascisti di sinistra (nazisti di merda!) che sostengono questo regime e che s’indignano per il paragone, siamo di fronte al medesimo dispositivo di coesione sociale utilizzato nella Germania degli anni ’30.

 Il problema è che l’evidenza anti-scientifica di tutta l’operazione sta facendo sì che crepe e incrinature comincino ad affiorare in più parti della superficie finora levigata e compatta della narrazione dominante: il Codacons che annuncia di voler sporgere denuncia contro Draghi, perché questi ha menzionato dati falsi sui morti per Covid (ovvero ha affermato che fossero in maggioranza non vaccinati), un tele-virologo ufficiale come Andrea Crisanti che contesta il governo e le misure di quarantena perché risulta evidente che “sono i vaccinati che stanno trasmettendo il virus”… piccoli ma diffusi segnali, questi, indicanti il fatto che, per realizzare il sempiterno gioco del capro espiatorio, Draghi e compagnia hanno pochissimo tempo a disposizione.

Lo scenario internazionale, d’altro canto, conferma ulteriormente la delicatezza del passaggio di fase. Ricerche scientifiche ufficiali, come quella americana dell’”International Journal of Vaccine”, definiscono gli effetti a lungo termine del vaccino come “worse than disease”.

Ma soprattutto, a dispetto di ricerche che enunciavano la data conclusiva nel 2025, in un’intervista del 31 dicembre Bill Gates ha pronunciato la profezia – ovvero la decisione politica – di concludere lo spettacolo del Covid nel 2022 per lasciare posto, più avanti, a nuove emergenze e nuovi stati d’eccezione.

Dunque, abbiamo un governo italiano che deve trasformare il fallimento della campagna di vaccinazione in persecuzione dei dissidenti politici, che ha poco tempo per farlo e che è disposto, quindi, a giocarsi il tutto per tutto e a scatenare la violenza nelle strade:

sia a livello di uso delle forze dell’ordine e dell’esercito, sia istigando pogrom o comunque logiche da pogrom nei luoghi di lavoro e nelle città.

È a questo punto necessario comprendere che l’intenzione è quella d’instaurare un regime totalitario fondato su uno stato di emergenza dietro l’altro e che l’ipotesi di cedere, per chi ha contezza della posta in gioco, non è percorribile.

È necessario che tutti i lavoratori che hanno dovuto sottostare al ricatto vaccinale, tutte le famiglie che hanno visto i loro cari spazzati via dall’omicidio di Stato noto come “reazioni avverse”, nonché tutti coloro che semplicemente comprendono quello che sta accadendo, si mobilitino e scendano in piazza sapendo che, di fronte all’incubo totalitario che si delinea all’orizzonte, nessun cittadino ha davvero qualcosa da perdere.

Dal momento che questa volta sarà difficile contenere le provocazioni da parte di una compagine governativa composta da golpisti e stragisti, la priorità è stringere rapporti con quei non pochi lavoratori delle forze dell’ordine e delle forze armate che, nei mesi scorsi, hanno espresso il loro dissenso nonché manifestato in piazza: in una situazione di colpo di stato, la speranza principale non può che risiedere nella possibilità che essi contribuiscano, insieme alle forze popolari della protesta, a difendere la democrazia e la Costituzione nonché a far finire dinanzi a un tribunale i criminali golpisti che oggi siedono al governo.

A sabato…

 (Riccardo Paccosi -- t.me/marcomassignan-- giubberosse.news/2022/01/05/verso-la-resa-dei-conti-definitiva/).

 

 

 

 

Evento “VERITÀ è LIBERTÀ.

Conoscenzealconfine.it- Redazione- ( 6 Gennaio 2022)- i dice :

Evento “VERITÀ è LIBERTÀ “: il 15 Gennaio 2022, Roma, Via dell’Oceano Atlantico, 271 (Incrocio con Via Cristoforo Colombo) – Ore 14.30.

SERVIZIO D’ORDINE GARANTITO da UOMINI e DONNE delle FORZE DELL’ORDINE ITALIANE che NON SI SONO PIEGATE AD UN INFAME RICATTO e sono al momento SOSPESE del PUBBLICO SERVIZIO.

QUEL GIORNO RENDERANNO FEDE AL GIURAMENTO FATTO SULLA COSTITUZIONE E SI METTERANNO AL SERVIZIO DEL VERO SOVRANO ITALIANO, IL POPOLO, PER ASSICURARE CHE IL PIÚ GRANDE SIT-IN della STORIA ITALIANA VENGA SVOLTO PACIFICAMENTE E SENZA VIOLENZA.

QUEL GIORNO PREVISTE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE CHE, CON LA LORO SEMPLICE PARTECIPAZIONE, DA SEDUTI, BLOCCHERANNO LA CAPITALE ITALIANA PER PRETENDERE LA VERITÁ CHE LIBERERA’ L’ITALIA DA UNA BUGIARDA DITTATURA.

Se vuoi pretendere anche tu la VERITA’ insieme a NOI e DARE E RICEVERE SOLIDARIETA’ DAL E AL NOSTRO INTENTO: PARTECIPA ANCHE TU!

 

ATTENZIONE: Il popolo è chiamato a Roma!

Il 14, avvocati in toga, sanitari medici in divisa, insieme alle forze dell’ordine si recheranno al Senato per scortare e consegnare direttamente nelle mani della senatrice Donato un importante dossier di un illustre medico. Questa azione pubblica obbligherà la magistratura a farsi carico di quest’azione.

Il 15 sarà fondamentale che tutto il popolo diventi protagonista di un sitin a oltranza finché non si avranno risposte.

Non possiamo esimerci dall’essere tutti in prima linea, questo rappresenterà uno step fondamentale per il futuro della nostra nazione, dei nostri diritti , libertà e per il futuro dei nostri figli.

Messaggio da far girare…

Ragazzi diffondere… sit-in il 14 gennaio davanti Montecitorio, anche la Donato sarà presente. Poi il 15 ad oltranza Mega manifestazione!

(canale telegram Nuova Specie dei Risvegliati -NSR).

 

 

 

 

 

BILL GATES: UN OCCHIO ALLA CASA BIANCA?

Comedonchisciotte.org- JASON O’TOOLE - Bosque Primario -( 05 Maggio 2020 )- ci dice:

(RT.com).

Bill Gates è di nuovo sulle pagine dei giornali con le sue idee a riguardo dell’incubo Covid-19. Ma lui che cosa c’entra con il Covid-19? Nasconderà qualche progetto segreto o forse sogna di diventare presidente degli USA?

E’ certo che i media stanno enfatizzando tutto quello che dice in questo momento il filantropo miliardario e fondatore di Microsoft – che viene raccontato come un visionario per avere previsto, nel 2015, l’arrivo di una pandemia in un suo intervento al  TED Talk  – ma in realtà Bill Gates non propone nessuna nuova intuizione, anzi sembra che ripeta, come un pappagallo ben informato, quello che hanno già detto gli esperti.

Sorge la domanda: che titoli ha questo signore che non si è mai laureato o che titoli può avere un qualsiasi altro filantropo miliardario per discutere di certi argomenti e perché la sua opinione è più preziosa di quella, per esempio, di Donald Trump?

Potrebbe essere un confronto poco lusinghiero, ma non è sbagliato se si considera che l’ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush è per lo più percepito tanto stupido quanto un’oca e a nessuno verrebbe mai in mente di chiamarlo “visionario” – anche se, anche lui, durante il suo mandato allo Studio Ovale predisse l’arrivo di una pandemia.

Perché George W. Bush non è salito sul tetto per urlare tutti “E Allora? adesso l’avete capito chi era davvero il vostro Capo?”  Forse è perché sa che non ci piacciono quelli che dicono “Te l’avevo detto.”

Perché istintivamente ci rivolgiamo a questi miliardari per delle competenze che ovviamente non possono avere? In tutta onestà, Gates probabilmente riesce a capire i problemi della salute molto meglio di qualsiasi recente presidente degli Stati Uniti perché (ultimamente) si è davvero rimboccato le maniche e ha guidato progetti sanitari globali di lotta contro le malattie. Malgrado questo però non chiederei l’opinione di un miliardario, sul corona-virus, prima di averne parlato con un medico qualificato.

Mi dispiace, ma lo scettico che alberga in me resta dell’impressione che l’amore di Gates di stare sotto i riflettori non è altro che un esercizio di pubbliche relazioni. Dopotutto, come aveva affermato una volta: “Il mio ultimo dollaro del budget di marketing, lo spenderei in PR!”

All’inizio di quest’anno il suo collega filantropo Michael Bloomberg ha tentato di usare la sua oscena ricchezza e il suo impero mediatico come trampolino di lancio verso lo Studio Ovale, chi può dire perciò che Gates, che ha solo 64 anni, non abbia altrettante ambizioni e fame di potere? Sicuramente lui (oggi) farebbe un bottino di guerra molto più grande di qualsiasi altro candidato.

 

Sta avendo così tanta pubblicità gratuita perché i tutti media mainstream sono alla disperata ricerca di eroi da mettere sotto i riflettori e Gates si cala facilmente in un personaggio pubblico, tanto educato da sembrare quasi una Madre Teresa, anni luce lontano dal personaggio narcisista che veniva dipinto quando stava costruendo l’impero della Microsoft nello spietato mondo della tecnologia informatica.

Non voglio mettere in dubbio che il cuore di Gates batta nel posto giusto quando si parla della sua filantropia, ma mi chiedo se anche lui, consciamente o inconsciamente, sia in cerca di una redenzione per i peccati del passato, quando mise su spietatamente un business rapace e monopolistico, facendo pagare prezzi esorbitanti le sui idee di software? Forse sente un forte senso di colpa per essere diventato una delle persone più ricche del pianeta?

Indipendentemente da questo, è difficile stare ad ascoltare le prediche di ipocriti personaggi pubblici che predicano dall’alto delle loro torri d’avorio. Gates potrebbe anche presentarsi come una Santa Teresa di Calcutta – ma lei visse in mezzo ai poveri e ai lebbrosi – mentre il nostro eroe ha appena speso 43 milioni di dollari per comprarsi una casa ocean-front a Del Mar.

Certo così non sembra che faccia quello che predica e viene la sensazione che i miliardari come Gates vogliano agire come Dei e che vogliano modellare il mondo come fa più comodo a loro e il fatto che possano decidere in che campo usare la loro incredibile influenza e il loro denaro – non importa da che parte lo si guardi – non è democratico.

Sorge la domanda: la filantropia dovrebbe seguire delle regole come succede per qualsiasi altro modello di business? È pericoloso non conoscere i motivi alla base di qualsiasi donazione, anche se a prima vista, può sembrare una cosa innocua. È difficile, per esempio, dire che la decisione della Bill & Melinda Gates Foundation di pompare la strabiliante cifra di $ 80 milioni nella stessa scuola che frequentano i loro figli sia stata solo una motivazione altruistica. Questo è un bell’esempio di come può nascere un conflitto di interessi facendo donazioni per beneficenza.

Negli ultimi due decenni la fondazione Gates ha fatto donazioni-deducibili-dalle-tasse a società private per oltre 2 miliardi di dollari –” tra queste società, alcune sono le più grandi al mondo, come la GlaxoSmithKline, la Unilever, la IBM e la NBC Universal Media”, come risulta da una recente indagine di The Nation.

Quello che allarma di più è che il controllo dello stato su queste operazioni è stato molto limitato, sempre che ci sia stato un controllo. Chi può affermare (o negare) che dietro a questi giochi non ci sia stato qualcosa di nascosto? “Il risultato è un nuovo modello di beneficenza in cui i beneficiari più diretti a volte non sono i poveri ma i più ricchi del mondo e non con l’obiettivo di aiutare i più bisognosi, ma di aiutare i più ricchi ad aiutare i più bisognosi”, ha scritto “Tim Schwab” nel suo pezzo su The Nation.

La Gates Foundation’s-società di beneficenza da 50 miliardi di dollari è sempre benvenuta, ma forse sarebbe molto meglio se fosse gestita da un board composto da persone estranee agli interessi della famiglia e non dai capricci del secondo uomo più ricco del mondo o di quelli di sua moglie. Ma si può mettere una mano sul fuoco che non Bill Gates accetterà mai di consegnare le chiavi della sua Fondazione a qualcun altro.

Bill Gates farebbe meglio a uscire dalla scena mondiale e andarsene in giro per il mondo, senza troppo clamore, a fare i suoi atti di filantropia. Altrimenti sorge la domanda: perché questo suo desiderio disperato di restare sempre sotto l’occhio dei riflettori?

(Jason O’Toole, è stato senior feature writer per l’Irish Daily Mail, editorialista dell’Irish Sunday Mirror ed senior editor della rivista Hot Press. È anche autore di numerosi libri di successo.)

(rt.com-- rt.com/op-ed/487026-bill-gates-white-house-covid19/).

 

 

 

BHAKDI/BURKHARDT: “I REPERTI AUTOPTICI

MOSTRANO CHE IL 93% DEI DECESSI

DOPO LA VACCINAZIONE ERANO STATI

CAUSATI DAL VACCINO COVID

Comedonchisciotte.org-Markus-(01 Gennaio 2022)- ci dice: 

(Steve Kirsch--stevekirsch.substack.com).

 

I vaccini portano cattive notizie.

Sono stati esaminati quindici cadaveri (tutti morti da 7 giorni a 6 mesi dopo la vaccinazione; età da 28 a 95 anni).

 Il coroner o il pubblico ministero non avevano associato il vaccino come causa di morte in nessuno dei casi.

Tuttavia, un ulteriore esame ha rivelato che il vaccino era implicato nelle morti di 14 dei 15 casi. L’organo più attaccato era il cuore (in tutte le persone morte), ma erano stati colpiti anche altri organi. Le implicazioni possibili sono enormi e comportano milioni di morti. I vaccini dovrebbero essere immediatamente bloccati.

Non c’è bisogno di preoccuparsi.

È improbabile che succeda una cosa del genere perché il lavoro non è stato pubblicato in una rivista peer-reviewed e quindi sarà ignorato dalla comunità scientifica. Questo è solo il modo in cui funziona.

Il documento.

Recentemente ho ricevuto un’email da Mike Yeadon, ex VP di Pfizer, che mi esortava a controllare un video. Mi ha scritto questa e-mail il 12/24/21:

Steve,

Questo è il peggior 15min che abbia mai visto.

La vaccinazione di massa covid19 sta portando all’omicidio di massa.

Mike

Il video fa riferimento a questo documento, pubblicato il 10 dicembre 2021, On COVID vaccines: why they cannot work, and irrefutable evidence of their causative role in deaths after vaccination, di Sucharit Bhakdi, MD e Arne Burkhardt, MD.

 Ha subito suscitato molta attenzione.

Guardate il numero di like e retweet… solo nelle prime 3 ore!

 

Gli autori hanno fatto l’autopsia a 15 pazienti morti (da 7 giorni a 6 mesi) dopo aver ricevuto il vaccino COVID. Questi erano tutti casi in cui il medico legale aveva stabilito che [i decessi] NON erano stati causati dal vaccino.

Hanno scoperto che in 14 dei 15 pazienti c’erano prove evidenti che l’organismo aveva attaccato se stesso, cosa mai vista prima. Il cuore era stato colpito in tutti i 14 casi.

Un certo numero di aspetti salienti dominava in tutti i tessuti colpiti di tutti i casi:

1. eventi infiammatori nei piccoli vasi sanguigni (endotelite), caratterizzati da un’abbondanza di linfociti T e cellule endoteliali sequestrate e morte nel lume dei vasi;

2. l’ampio accumulo perivascolare di linfociti T;

3. una massiccia infiltrazione linfocitaria di linfociti T in organi o tessuti non linfatici circostanti.

L’infiltrazione linfocitaria si era occasionalmente verificata in combinazione con un’intensa attivazione linfocitaria e con la formazione di follicoli. Dove questi erano presenti, erano di solito accompagnati dalla distruzione del tessuto.

Ecco il video di presentazione dei risultati.

VAERS così come altri studi indipendenti (per esempio, vedi questo documento sulle lesioni da vaccino) mostra che i vaccini stanno uccidendo le persone e che gli eventi cardiaci sono molto frequenti. Lo studio è coerente con questi risultati.

Questo lavoro convalida in modo indipendente l’analisi di Peter Schimacher, che aveva dimostrato almeno il 30% – 40% delle morti dopo la vaccinazione erano state causate dal vaccino stesso.

La reazione di uno scienziato con la testa sul collo (la riporto in forma anonima, per proteggerlo da eventuali attacchi).

Se i risultati dell’autopsia saranno confermati da altri patologi con ulteriori casi, e se sono compatibili con i risultati del Dr. Hoffe (>60% dei destinatari dell’inoculante hanno test del D-dimero elevati e prove di coagulazione) e del Dr. Cole (aumento dei tumori dopo l’inoculazione, incluso un aumento di venti volte del cancro all’utero), stiamo assistendo ad un disastro di proporzioni inimmaginabili.

 La conclusione (se supportata da ulteriori dati) è che, in pratica, OGNI destinatario dell’inoculazione subisce danni, che peggiorano dopo ogni iniezione.

 Data la gravità e i tipi di danno (malattie autoimmuni, cancro, infezioni dormienti riemergenti, coagulazione/ictus, danni cardiaci, ecc.), questi effetti si tradurranno in una riduzione dell’aspettativa di vita, [e la causa dei decessi] dovrebbe essere attribuita alla vaccinazione.

 Quindi, negli Stati Uniti, dove ~200 milioni di persone sono state completamente inoculate, i morti non saranno i 10.000 circa riportati nel VAERS o gli oltre 150.000 decessi, opportunamente corretti, [estrapolabili dai dati] VAERS, ma potrebbero essere più vicini a decine di milioni quando gli effetti dell’inoculazione si faranno sentire!

Ciò che mostrano i risultati dei tre ricercatori di cui sopra (Burkhart, Hoffe, Cole, e sospetto anche di molti altri che non si sono ancora fatti avanti) è che gli effetti post-inoculazione non sono eventi rari (come riportato dai media e dal governo), ma sono in realtà eventi frequenti. Possono essere, infatti, universali, con gravità e tipi di lesioni diversi per ogni ricevente.

 

La domanda che mi pongo è se sia possibile invertire questi eventi avversi dovuti all’inoculazione. Il sistema immunitario innato può essere completamente ripristinato? La micro-coagulazione può essere annullata? L’autoimmunità può essere bloccata? Ho visto un ampio spettro di opinioni sulla possibilità di questo evento, nessuna delle quali è però eccessivamente convincente.

Ci stiamo dirigendo verso una situazione in cui un ~30% di non vaccinati dedicherà la propria vita a far funzionare ciò che resta dell’infrastruttura economica e a fare da badante ai vaccinati?

Mi rendo conto che quanto sopra sembra estremo e, forse, quando si saranno raccolti più dati da un numero maggiore di fonti credibili, i risultati e le conclusioni potrebbero cambiare, ma, al momento, i dati di cui sopra sembrano essere coerenti con i meccanismi di danno sottostanti dimostrati. Inoltre, sembra che stiamo raddoppiando le inoculazioni, con il quarto richiamo proposto per Israele e il Regno Unito e questo fa pensare a richiami trimestrali.

La reazione del Dr. Ryan Cole.

Sono d’accordo con i risultati e le conclusioni.

È molto importante [sapere] che i vaccini non inducono la produzione di IgA secretorie. Ultimamente l’ho ribadito in numerosi interventi. Questo è il motivo per cui i vaccinati hanno un’alta carica virale.

Gli infiltrati delle cellule T sono organo-lesivi. Mi piacerebbe vedere uno studio sull’accumulo di proteina spike a livello degli organi sede di questi infiltrati. Uno studio del genere potrebbe essere fatto con un particolare colorante tissutale. Di casi del genere dovremmo vederne ancora molti di più.

Il lavoro originale di Bhakdi e Burkhardt [traduzione integrale].

Sui vaccini COVID: perché non possono funzionare e prove inconfutabili del loro ruolo causale nelle morti dopo vaccinazione.

Sucharit Bhakdi, MD e Arne Burkhardt, MD.

Questo testo è un riassunto scritto delle presentazioni del Dr. Bhakdi e del Dr. Burkhardt al simposio Doctors for COVID Ethics trasmesso in diretta da UKColumn il 10 dicembre 2021. Le due presentazioni possono essere viste all’inizio della registrazione video del simposio.

Gli autori.

Il Dr. Bhakdi ha passato la vita praticando, insegnando e facendo ricerca sulla microbiologia medica e sulle malattie infettive. Ha presieduto l’Istituto di Microbiologia Medica e Igiene presso la Johannes Gutenberg Unversity di Mainz, Germania, dal 1990 fino al suo pensionamento nel 2012.

Ha pubblicato più di 300 articoli di ricerca nel campo dell’immunologia, batteriologia, virologia e parassitologia e, dal 1990 al 2012, è stato caporedattore di Medical Microbiology and Immunology, una delle prime riviste scientifiche di questo campo, che era stata fondata da Robert Koch nel 1887.

Il Dr. Arne Burkhardt è un patologo che ha insegnato all’Università di Amburgo, Berna e Tubinga. È stato professore invitato-visitatore in Giappone (Nihon University), Stati Uniti (Brookhaven National Institute), Corea, Svezia, Malesia e Turchia. Ha diretto l’Istituto di Patologia di Reutlingen per 18 anni. Successivamente, ha lavorato come patologo praticante indipendente con contratti di consulenza in vari laboratori negli Stati Uniti. Burkhardt ha pubblicato più di 150 articoli in riviste scientifiche tedesche ed internazionali, ha anche contribuito alla stesura di manuali in tedesco, inglese e giapponese. Per molti anni ha controllato e certificato gli istituti di patologia tedeschi.

Le prove.

Con la presente presentiamo prove scientifiche che richiedono la sospensione immediata della somministrazione dei vaccini COVID-19 basati sui geni. Per prima cosa spieghiamo perché questi agenti non possono proteggere dall’infezione virale. Anche se non ci si possono aspettare effetti positivi, mostriamo che i vaccini possono innescare processi autodistruttivi che portano a malattie debilitanti e alla morte.

Perché i vaccini non possono proteggere dall’infezione.

Un errore fondamentale alla base dello sviluppo dei vaccini COVID-19 è stato quello di trascurare la distinzione funzionale tra le due principali categorie di anticorpi che l’organismo produce per proteggersi dagli agenti patogeni.

 La prima categoria (IgA secretorie) è prodotta dalle cellule immunitarie (linfociti) che si trovano direttamente sotto le membrane mucose che rivestono il tratto respiratorio e intestinale.

Gli anticorpi prodotti da questi linfociti sono secreti attraverso e verso la superficie delle mucose.

Questi anticorpi sono quindi già sul posto per incontrare i virus trasportati per via aerea e sono in grado di prevenire il legame virale e l’infezione delle cellule.

La seconda categoria di anticorpi (IgG e IgA circolanti) si trova nel sangue. Questi anticorpi proteggono gli organi interni dagli agenti infettivi che cercano di diffondersi attraverso il flusso sanguigno.

I vaccini che vengono iniettati nel muscolo – cioè all’interno del corpo – inducono solo IgG e IgA circolanti, non IgA secretorie.

Tali anticorpi non possono proteggere e non proteggeranno efficacemente le membrane mucose dall’infezione da SARS-CoV-2.

Quindi, le “infezioni di rottura” attualmente osservate in individui vaccinati non fanno altro che confermare i fondamentali difetti di progettazione di questi vaccini.

La misurazione degli anticorpi ematici non potrà mai fornire alcuna informazione sul vero stato dell’immunità contro l’infezione del tratto respiratorio. L’incapacità degli anticorpi indotti dai vaccini di prevenire le infezioni da coronavirus è stata riportata in recenti pubblicazioni scientifiche.

I vaccini possono scatenare l’autodistruzione.

Un’infezione naturale da SARS-CoV-2 (coronavirus) nella maggior parte degli individui rimarrà localizzata al tratto respiratorio.

 Al contrario, i vaccini fanno sì che le cellule in profondità nel nostro corpo esprimano la proteina spike virale, cosa che non avrebbero mai fatto naturalmente.

Ogni cellula che esprime questo antigene estraneo verrà attaccata dal sistema immunitario, che userà sia gli anticorpi IgG che i linfociti T citotossici. Questo può avvenire in qualsiasi organo.

Stiamo vedendo ora che in molti giovani viene colpito il cuore e si può arrivare alla miocardite o addirittura all’arresto cardiaco improvviso e alla morte.

Come e perché queste tragedie potessero essere causalmente legate alla vaccinazione era una questione di congetture perché mancavano le prove scientifiche. Questa situazione è stata ora corretta.

Studi istopatologici: i pazienti.

Le analisi istopatologiche sono state eseguite sugli organi di 15 persone morte dopo la vaccinazione. L’età, il sesso, lo status di vaccinazione e il momento della morte dopo la vaccinazione di ciascun paziente sono elencati nella tabella sottostante. I seguenti punti sono della massima importanza:

Prima della morte, solo 4 dei 15 pazienti erano stati trattati in terapia intensiva per più di 2 giorni. La maggior parte non era mai stata ricoverata in ospedale ed è morta a casa (5), per strada (1), al lavoro (1), in macchina (1) o in casa di riposo (1). Pertanto, nella maggior parte dei casi, è improbabile che un intervento terapeutico possa aver influenzato significativamente i risultati autoptici.

Nessun decesso era stato messo in relazione con la vaccinazione dal medico legale o dal pubblico ministero; questa associazione è stata stabilita solo dai nostri risultati autoptici.

*Anche le autopsie tradizionali, eseguite al momento del decesso, non avevano rivelato alcun indizio evidente di un possibile ruolo della vaccinazione, perché l’aspetto macroscopico degli organi era, nel complesso, non dissimile dalla norma. Nella maggior parte dei casi, era stata ipotizzata come causa di morte “un’insufficienza cardiaca ritmica.”

Le nostre successive analisi istopatologiche hanno poi portato ad una completa inversione di tendenza. Quello che segue è un riassunto dei risultati principali.

Studi istopatologici: risultati.

Risultati istopatologici di natura simile sono stati rilevati negli organi di 14 dei 15 deceduti. I più frequentemente colpiti sono stati il cuore (14 casi su 15) e il polmone (13 casi su 15).

Alterazioni patologiche sono state inoltre osservate nel fegato (2 casi), nella tiroide (Tiroidite di Hashimoto, 2 casi), nelle ghiandole salivari (Sindrome di Sjögren; 2 casi) e nel cervello (2 casi).

Un certo numero di aspetti salienti ha dominato in tutti i tessuti colpiti di tutti i casi:

1. eventi infiammatori nei piccoli vasi sanguigni (endotelite), caratterizzati da un’abbondanza di linfociti T e cellule endoteliali morte sequestrate nel lume del vaso;

 

2. un esteso accumulo perivascolare di linfociti T;

3. una massiccia infiltrazione linfocitaria in organi o tessuti non linfatici circostanti con linfociti T.

L’infiltrazione linfocitaria si è verificata occasionalmente in combinazione con un’intensa attivazione linfocitaria e con la formazione di follicoli. Dove questi erano presenti, erano solitamente accompagnati da distruzione tissutale.

Questa combinazione di patologia multifocale, dominata dai linfociti T, che riflette chiaramente un processo di auto-attacco immunologico, è senza precedenti.

Poiché la vaccinazione era il singolo comune denominatore tra tutti i casi, non ci può essere alcun dubbio che sia stato il fattore scatenante dell’autodistruzione in questi individui deceduti.

Conclusione.

L’analisi istopatologica mostra una chiara evidenza di patologia autoimmune indotta dal vaccino in più organi.

È inoltre anche evidente che bisogna aspettarsi che la miriade di eventi avversi derivanti da tali processi di auto-attacco si verifichi molto frequentemente in tutti gli individui [vaccinati], in particolare dopo le iniezioni di richiamo.

Al di là di ogni dubbio, la somministrazione di vaccini COVID-19 basati sul gene pone la vita umana a rischio di malattia e di morte. Notiamo che tra questi casi sono rappresentati sia i vaccini a base di mRNA che quelli a base di vettori virali , così come tutti e quattro i principali produttori.

(stevekirsch.substack.com/p/bhakdiburkhardt-pathology-results).( 28.12.2021).

 

 

 L’ILLUSIONE DI MARIO DRAGHI SALVATORE

DELL’ECONOMIA STA PER SVANIRE.

Comedonchisciotte.org-Giovanna  Pagani-Giovannini Zibordi -( 3 gennaio 2022)- ci dicono:

 

Chi qui scrive non ha una posizione preconcetta verso Draghi, ad esempio nella primavera del 2020 al tempo di Conte ho pubblicato assieme a Paolo Becchi un articolo sul Sole24ore intitolato “L’unica e inevitabile soluzione è Mario Draghi“ (ilsole24ore.com/art/l-unica-e-inevitabile-soluzione-e-mario-draghi-ADnFb9G), in cui, come si evince dal titolo, auspicavamo la sostituzione del disastroso governo Conte-DiMaio-PD con un governo più ampio capitanato da Draghi per far fronte all’emergenza sanitaria del lockdown.

Allo stesso tempo, in precedenza avevo scritto ad esempio qui su Dagospia (dagospia.com/rubrica-4/business/ldquo-draghi-poteva-spiegarci-perche-giovani-dovrebbero-ripagare-245166.htm) che Draghi, come direttore del Tesoro, aveva fatto sottoscrivere derivati sui tassi che sono costati poi allo Stato oltre 40 miliardi (in dieci anni), mentre tutti gli altri Stati in UE invece non hanno perso soldi o persino hanno guadagnato qualcosa coi derivati sui tassi.

Su questa vicenda c’è un bel libro di due giornalisti dell’Espresso con tutti i dettagli, ma hanno dimenticato di evidenziare che il responsabile era, oltre alla dirigente storica che si occupa di emissioni, Maria Cannata, il direttore generale, Mario Draghi.

Altro dettaglio di cattivo gusto, il beneficiario principale dei derivati comprati dal Tesoro di Draghi era Morgan Stanley, dalla quale il figlio di Draghi è stato assunto subito dopo.

E ovviamente Draghi, invece di essere criticato per il disastro dei derivati è stato promosso a governatore da Berlusconi a Bankitalia, da dove ha predicato l’austerità e poi alla BCE ha fatto cadere il governo Berlusconi nel 2011 interrompendo gli acquisti di BTP e in pratica attaccandolo con la famosa lettera.

Draghi è quindi quello che di fatto ha imposto Monti e la sua austerità che è costata una recessione nel 2012-2013 con migliaia di fallimenti.

Ma alla mia età non sono legato ad uno schieramento o ad un ideologia, “sovranista” o di altro genere, so che in politica le cose e le persone cambiano sempre, e vedendo la paralisi e caos del governo Conte e la crisi indotta dal panico della pandemia sanitaria con il lockdown, avevo scritto che Draghi fosse una soluzione probabilmente migliore rispetto a Conte e al governo PD-M5S.

Questo anche perché in due articoli sul Financial Times, Draghi aveva parlato di spingere l’economia usando in particolare le banche e la leva del credito come “volano della politica pubblica” (vehicle of public policy).

Come si sa il credito alle imprese è stato tagliato del 25% dal 2008 in Italia, unico caso nel mondo industriale. Draghi in quanto banchiere sembrava la persona in grado di capire questi meccanismi del credito che sono cruciali e in altri paesi vengono usati dai governi (vedi Francia).

Chi scrive da anni predica, a partire dal libro del 2014 “La Soluzione per l’Euro”, che l’economia dell’Italia è sottofinanziata, le banche riducono il credito e abbiamo avanzi primari cronici dal 1997 per cui non circolano soldi. Gli italiani lavorano come prima e come tutti gli altri, ma è il sistema finanziario e monetario soffoca l’economia e ci mantiene in depressione permanente.

Anche all’interno dell’euro però puoi far circolare più soldi, basta creare moneta fiscale, di cui il superbonus 110% è un esempio concreto, o indurre le banche a estendere credito.

Non è una teoria bizzarra, persino il vice di Draghi, Constancio su twitter ha spiegato che le banche non trasferiscono soldi dai risparmiatori alle imprese, ma lo creano dal niente e sono loro che espandono il sistema economico.

In Italia si fa finta che le banche prestino se l’economia tira, ma è il contrario esatto e tutto il resto del mondo, specie in Asia, lo sa. Se il sistema bancario (e anche quello finanziario inteso come mercati) si espande allora l’economia si espande. Non viceversa.

Ora però devo fare mea culpa e ammettere che Draghi sta causando danni, in maniera diversa, ma paragonabili e anche maggiori di quelli dei governi precedenti.

E Draghi, allora, che essendo un banchiere sa tutto di questo meccanismo?

In Italia le banche hanno usato le garanzie di Conte e di Draghi del 90% dei crediti  in sostanza per sostituire i crediti in essere con crediti garantiti dallo Stato e alla fine non hanno aumentato il credito.

Se si guarda ad esempio il bilancio di Unicredit dal 2019 ad oggi l’aumento del credito è di 4 miliardi, a fronte di un aumento della raccolta di 78 miliardi e ha aumentato il cash di 109 miliardi!

Dal punto di vista delle banche quindi Draghi, se si guardano i bilanci e i numeri del credito, in realtà non ha fatto niente di diverso dagli altri governi, cioè in pratica niente, le ha lasciate in mano ai loro azionisti in larga parte stranieri a strozzare il credito, che è sempre fermo in Italia.

In più, l’Italia con il governo Draghi è il paese che ha imposto più restrizioni e discriminazioni inutili per il Covid, speso cifre assurde per tamponi e ricoveri Covid (come vedremo), paralizzato molte attività della sanità “normale” e in più ora sta di nuovo andando in crisi economica (anche se non è ancora evidente).

Draghi si è potuto finora vantare di una crescita del PIL del 6% e ha le platee di Confindustria nonché i giornalisti in conferenza stampa che lo applaudono in piedi perché nel 2020 l’Italia ha fatto un deficit “primario” del 6% del PIL.

Per chi non ci avesse mai pensato, lo stimolo di maggiore spesa o minori tasse che dà il bilancio pubblico all’economia è dato non dal deficit che comprende anche interessi, ma dalla differenza tra spese e tasse che è appunto il deficit primario. Per anni l’Italia ha pagato interessi su BTP, CCT e Bot fino al 6-8% del PIL, per cui quando il deficit risultava intorno al 3-4% in realtà c’era sotto un avanzo primario del 3-4% del PIL. Il che vuole dire che lo stato tassava sempre un 3-4% più di quello che spendeva e toglieva soldi all’economia privata. Gli interessi che pagava andavano all’estero, a Bankitalia, alle banche e assicurazioni e solo in piccola parte tornavano alle famiglie.

Con Conte e il lockdown, la BCE ha consentito a Bankitalia di finanziare in pratica qualunque deficit e nel 2020 come negli anni ‘70 e il deficit primario è arrivato al 6% il che vuole dire che lo Stato ha preso di tasse un 6% di meno di quello che ha speso. In valore assoluto si tratta di circa 100 miliardi.

Draghi è arrivato nel momento esatto in cui questa massa di denaro è arrivata all’economia, che era depressa e l’ha risollevata. In più alcuni grillini hanno fatto passare il superbonus 110% che non è stato contabilizzato come nuovo debito pubblico e sembrerebbe aver mosso quasi 30 miliardi nell’edilizia.

Grazie a questo enorme deficit primario, molte meno tasse che spese, e al superbonus 110%, Draghi è sembrato un salvatore dell’economia. Ma il merito principale sono gli enormi deficit pubblici fatti da tutti nel mondo (in USA addirittura il 20% del PIL!) inclusa l’Italia e questo ovviamente nel 2021 ha spinto in su tutti inclusa l’Italia. Inoltre con l’arrivo della primavera e del caldo il virus si è indebolito.

Ora siamo però a Dicembre, con un record di “contagi” e circa 130-140 morti “Covid” al giorno, senza contare che le statistiche europee indicano una mortalità eccessiva (per tutte le cause) più alta nel 2021 rispetto al 2020, di cui nessuno vuole parlare, come non ci stanchiamo di scrivere: (byoblu.com/2021/12/23/euromomo-europa-2021-ventimila-morti-under-64-rispetto-2020/).

Ma Draghi sta almeno migliorando le cose in termini di efficienza e minori sprechi?

Spiace dover fare dei conti economici su quello che si spende intorno al Covid, ma sono cifre assurde e hanno effetti controproducenti. A fronte del fatto che viene di nuovo ristretta l’attività e la libertà delle persone, il costo totale di vaccini, tamponi e ricoveri Covid può essere stimato sui 20 miliardi l’anno.

Vediamolo meglio. Oltre ai vaccini per cui si comprano sempre più dosi da fare ormai forse ogni 5 mesi con anche la quarta dose, ci sono ovviamente i 70 euro all’ora per le legioni di vaccinatori e alla fine parliamo di oltre 5 miliardi.

Poi l’Italia ha il record mondiale dopo lo UK e USA di tamponi totali effettuati per abitante e al costo medio finale sui 50 euro, 150 milioni di tamponi sono costati oltre 7 miliardi.

 I paesi che fanno più tamponi ovviamente, dato che i tamponi non distinguono i virus dell’influenza da quelli Covid e quelli attivi da quelli inattivi, mantengono viva la psicosi della pandemia e quindi giustificano le restrizioni.

Ma la cosa più assurda e anche dannosa è che il governo riconosce agli ospedali una tariffa di 3.713 euro al giorno per i ricoveri Covid, mentre per tutti gli altri tipi di ricovero la tariffa varia tra i 500 e i 600 euro al giorno.

 Inoltre per le terapie intensive il governo riconosce 9.700 euro al giorno, contro una media che varia da 2mila a 4mila euro al massimo per i ricoveri non Covid in terapia intensiva.

Questo è uno spreco di miliardi senza motivo apparente. In questo momento ci sono circa 10mila ricoverati Covid e altri 1.000 circa in TI. Se fai la differenza tra le tariffe per i ricoveri Covid e quelle per tutte le altre malattie, 3mila euro al giorno per gli ordinari e 7mila euro al giorno per le TI, il costo extra è circa un miliardo di euro al mese.

Se si sommano queste cifre alle centinaia di milioni di vaccini e tamponi si può arrivare a costi addizionali nell’ordine di grandezza dei 15-20 miliardi.

 

Ma oltre al costo extra c’è anche l’incentivo perverso a boicottare le cure domiciliari ed attendere l’aggravamento della malattia e il conseguente ricovero ospedaliero.

Dopo quasi due anni infatti si continua a non fare niente per una settimana lasciando il paziente senza cure, finché peggiora e si rende necessario il ricovero, anche se è ormai provato ovunque nel mondo che il paziente Covid va curato fin dal primo giorno.

Ma il governo incentiva a non farlo, i pazienti vengono visitati solo da un’infermiera e un neolaureato, che non forniscono alcuna valida cura e le critiche di questa pratica assurda non riescono a scalfire il muro di omertà dei media.

La politica di Draghi sul fronte della sanità è alla fine, come abbiamo documentato in modo esteso anche in un libro di Byoblu (store.byoblu.com/prodotto/stop-vax-i-fatti-che-vi-tengono-nascosti/) oltre che in questi articoli, peggiore di quella di Conte.

Ora però il peso delle assurde restrizioni di Draghi sta di nuovo frenando l’attività economica quando nel mondo si riducono i deficit enormi del 2020 e le Banche Centrali cominciano a ridurre o fermano gli acquisti di titoli pubblici e anche l’effetto del superbonus si riduce. Anche solo una leggera riduzione di queste politiche di “stampa di denaro” per finanziare indirettamente i deficit sta facendo traballare i bond e salire il dollaro e ha fermato le borse.

La manovra approvata da Draghi e da tutti i partiti che lo venerano riduce come abbiamo notato sopra il deficit primario, che stimola l’economia, dal 6 al 2,7% del PIL, il che significa 60 miliardi in meno.

Per quanto riguarda il superbonus, cioè la “moneta fiscale”, per ora viene esteso con qualche limitazione al prossimo anno, ma come si sa Bankitalia da cui viene il Ministro del Tesoro Franco, è contraria al concetto e lo tollera solo in misura limitata, come dimostra l’articolo sul loro sito.

Intanto lo spread e i tassi di interesse cominciano a muoversi in su nell’aspettativa che l’inflazione costringerà le Banche Centrali a smettere di finanziare i deficit e questo prefigura un crash dei mercati.

La borsa italiana non è importante, ma il fatto che sia salita tra le migliori nel 2021 è un altro elemento che ha dato fiducia a Draghi. E ovviamente i BTP possono far perdere ora molti soldi, perché un rialzo anche solo dall’1 al 2% li farà crollare di circa il 15% (quando i tassi sono così bassi basta poco per far crollare i prezzi).

Il bilancio sociale, umano (sul fronte restrizioni e vaccinazione di massa), e anche economico di Draghi è quindi negativo.

Nell’economia non si nota ancora, appunto perché la valanga di liquidità delle Banche Centrali e i mega deficit, specie quelli americani, stanno recedendo solo ora.

Ma ora che questa ondata di liquidità rifluisce, si rimarrà con un paese ed un’economia indeboliti da Mario Draghi.

 (Giovanni Zibordi -Cobraf.com ) .

 

 

 

 

 

 

I GIUSTI E LA PREVENZIONE DEI GENOCIDI.

LA NUOVA SFIDA DI GARIWO NEL MONDO.

It.gariwo.net- Gabriele Nissim- (16 giugno 2021)- ci dice :

 

Dalla sua nascita, Gariwo ha promosso diverse operazioni culturali.

Innanzitutto, abbiamo valorizzato la memoria del bene, ovvero di chi si è adoperato per salvare vite umane durante la Shoah.

È nata così l’idea dei Giusti, che non solo rappresentano l’accusa più implacabile agli ingiusti e a ogni forma di indifferenza, ma che mostrano a ognuno di noi la possibilità di reagire al male e di prendere in mano il proprio destino.

Abbiamo poi allargato l’idea dei Giusti a tutti i genocidi, grazie anche all’impegno del Parlamento europeo e italiano, e abbiamo promosso la costruzione di Giardini in tutto il mondo.

Nei prossimi anni vogliamo fare un passo ulteriore: legare in modo chiaro l’idea dei Giusti alla Convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione dei genocidi.

Il nostro obiettivo è che tutti i Parlamenti in Europa e nel mondo riconoscano la Giornata dei Giusti, considerandola una modalità di applicazione della Convenzione di Raphael Lemkin adottata nel 1948 dalle Nazioni Unite.

 Senza questa prospettiva, il nostro messaggio morale rischia di essere generico.

Al contrario, l’interesse per i Giusti si amplifica se si appoggia all’idea della Convenzione - che è stata approvata dalla maggioranza dei Parlamenti del mondo.

Dobbiamo quindi definire in modo chiaro qual è il senso della memoria e della valorizzazione dei Giusti: impedire il male estremo nel nostro tempo e per le prossime generazioni.

Per questo abbiamo chiesto al Parlamento italiano di approvare tre proposte:

un rapporto annuale sui potenziali genocidi e sulle atrocità di massa nel mondo, che indichi le modalità di intervento attivo per scongiurare le crisi più pericolose;

 la nomina di un advisor sui genocidi che sia il responsabile di questi rapporti di fronte all’opinione pubblica;

 la costruzione di una commissione indipendente per i diritti umani.

L’Italia, che pure aveva approvato la Convenzione il 4 giugno del 1952, ha poi fatto molto poco per sostenere questo impegno durante i genocidi che si sono susseguiti dopo la Shoah nel mondo, da quello della Cambogia allo sterminio dei Tutsi in Ruanda.

Noi vogliamo impegnarci affinché il nostro Paese non solo riprenda in mano lo spirito della Convenzione, ma diventi il messaggero della Giornata dei Giusti nel mondo appoggiandosi alla Comunità europea: è nelle corde profonde del nostro Paese impegnarsi per iniziative di pace.

Diffondere a livello internazionale l’idea dei Giusti significa educare le società a quell’arte difficile della prevenzione del male.

La nostra cultura umanista ci dà tutti gli strumenti per farlo e potrebbe diventare l’orgoglio morale del nostro Paese a livello internazionale. È anche per questo che Gariwo ha costruito un lavoro proficuo e importante con molte nostre ambasciate all’estero.

Per capire questo passaggio è però utile ragionare sul pensiero di Raphael Lemkin, il grande artefice della Convenzione alle Nazioni Unite.

Il giurista ebreo polacco aveva avuto importanti intuizioni, legando la sua esperienza di sopravvissuto alla Shoah alla sua riflessione teorica.

Coniando il termine genocidio, una definizione che non era mai esistita, ha voluto unire il dramma ebraico a tutti gli stermini della storia.

 Lemkin non voleva essere solo un ebreo che chiedeva giustizia per il suo popolo, ma un ebreo che trascinava l’umanità a combattere tutti i genocidi.

Aveva una forte visione spinoziana e pensava che l’utile per gli ebrei (come per gli armeni e per qualsiasi popolo che aveva subito un massacro) fosse quello di unire tutta l’umanità contro l’ideologia dello sterminio.

Non esisteva un utile soltanto per sé, per la propria sopravvivenza, ma un utile per la protezione di tutti. Nessun popolo si sarebbe mai potuto salvare da solo se non fosse stata approvata una legislazione internazionale che vincolasse tutti i Paesi del mondo ad un patto condiviso.

Lemkin poi aveva considerato che l’unico riscatto possibile per le vittime fosse quello di impedire i genocidi. Era soltanto il futuro che riscattava il passato. La memoria delle vittime doveva diventare una forza gigantesca per imprimere un nuovo corso all’umanità.

Non esisteva per lui nessuna giustizia riparativa che potesse riscattare le macerie. Le vite distrutte erano per sempre.

Inoltre, aggiungeva, sarebbe stato impossibile giudicare nei processi del dopoguerra milioni di tedeschi che avevano in vario modo partecipato allo sterminio ebraico ed erano rimasti indifferenti.

 Lo si poteva fare solo per alcuni, ma i processi sarebbero serviti a poco, se non si fossero affermati nuovi valori condivisi e nuove istituzioni in grado di prevenire i genocidi prima che i carnefici portassero a termine i loro piani.

Dopo la morte dei suoi genitori per mano dei nazisti, Lemkin aveva fatto una promessa: li avrebbe ricordati e onorati con il suo impegno alle Nazioni Unite. Aveva lo stesso spirito di Etty Hillesum, a cui i tedeschi impedirono di realizzare il sogno che aveva elaborato nei suoi diari prima della deportazione: ripensare il dopo e ricostruire un mondo senza più una goccia di odio.

Un fine da inseguire sempre come orizzonte di vita.

Così Lemkin, con la sua straordinaria battaglia per la Convenzione, ha voluto indicare all’umanità un nuovo comandamento che non era mai stato fino ad allora preso in considerazione: non commettere più genocidi.

Questo nuovo termine (fino ad allora non c’era una parola che definiva lo sterminio di massa) doveva suscitare vergogna. Per lui il genocidio non era soltanto un crimine di guerra, come si pensò a Norimberga, ma accadeva ogni volta che in tempo di pace si pianificava l’esclusione e l’eliminazione dei gruppi nazionali, etnici, religiosi e politici.

La consapevolezza del concetto di genocidio doveva imprimere un nuovo inizio al mondo dopo la Seconda guerra mondiale, perché fino ad allora non solo queste azioni rimanevano impunite, ma era considerato lecito che in nome del principio della sovranità nazionale e delle proprie leggi gli Stati potessero perseguitare le minoranze, fino alla loro soppressione. Nessuno aveva il diritto di intervenire.

Quando Lemkin, con grande intelligenza, ha posto il problema dell’intenzione che sta dietro ad ogni genocidio, ha introdotto la questione della scelta.

Il genocidio non è uno tsunami, un evento naturale, ma è provocato dagli uomini che decidono di farlo: dietro ad ogni sterminio c’è una scelta.

Per lui in ogni massacro di massa si cela una intenzione, anche se non c’è un Mein Kampf che lo prova.

 È questo l’errore di chi non considera le atrocità di massa come un genocidio.

Lemkin pensava il contrario: si può arrivare ad un genocidio non solo con un intento dichiarato, ma anche quando si creano le condizioni che lo provocano.

Lemkin coglieva i due aspetti, sia il concetto che nel vocabolario giuridico viene chiamato “dolus speciali”s, quando cioè il criminale agisce con l’intenzione diretta e manifesta di uccidere e di conseguenza i giudici nell’atto della condanna mettono in evidenza la prova oggettiva delle intenzioni dell’omicidio; sia la definizione di dolus eventualis, quando il criminale mette in atto delle pratiche che creano oggettivamente le possibilità e le condizioni di un assassinio.

Il giurista polacco ha inoltre posto la questione del genocidio non come un fatto che riguarda solo la minoranza colpita, ma come un impoverimento che riguarda tutta l’umanità.

Ricordo una sua frase : “Se agli ebrei condannati dalla Germania non fosse stato permesso di creare la Bibbia e di dare alla luce uno Spinoza o un Einstein, se ai polacchi non fosse stata data l’opportunità di offrire al mondo un Copernico, uno Chopin, o una Curie, se dai cechi non ci fosse stato un Huss o un Dvorak, dai greci un Platone e un Socrate e dai russi un Tolstoj o un Shostakovich, ogni nazione avrebbe subito una perdita irreparabile.”

Non c’è genocidio che non tocchi tutta l’umanità.

L’indifferenza quindi è un sentimento che danneggia tutti: non si può essere indifferenti per qualche cosa che danneggia l’insieme della pluralità umana, compresa la stessa persona indifferente. Dietro l’irresponsabilità non c’è solo l’abbandono della vittima, ma la propria autodistruzione.

Come aveva scritto in alcuni suoi appunti ritrovati nel suo archivio personale, secondo Lemkin bisognava porsi sempre tre domande fondamentali:

 quali sono gli obbiettivi dei genocidari?

Quali sono le loro motivazioni, anche se sembrano le più fantasiose?

Quali sono le tecniche di genocidio che stanno mettendo in atto?

Dalla risposta a queste domande discendevano i compiti politici della Convenzione delle Nazioni Unite: monitorare l’hate speech, le ideologie che portano ai genocidi; il diritto di ingerenza delle Nazioni Unite nelle crisi internazionali per bloccare i genocidi in corso (non la guerra totale, ma una combinazione di pressioni politiche, militari, diplomatiche e morali che potessero bloccare i programmi dei potenziali carnefici); la creazione di tribunali internazionali come deterrenza morale (Lemkin era infatti convinto che gli Stati non fossero entità astratte, ma sempre espressioni contingenti di uomini in carne ed ossa che potevano essere condizionati dalla condanna morale).

Come si colloca Gariwo in tutto questo?

 Attraverso la narrazione dei Giusti e la valorizzazione delle loro storie vogliamo insegnare alla società a prevenire i genocidi e ogni forma di odio che crea i presupposti per l’esclusione e la disumanizzazione.

I Giusti insegnano a pensare e ad agire. Rappresentano il più grande esempio etico che può creare nella società un meccanismo di emulazione. Essi con le loro azioni ci suggeriscono dei comportamenti individuali che ci danno la possibilità di prevenire i genocidi.

Ci fanno comprendere che ognuno nel suo spazio personale può contribuire a spegnere i segni dell’odio che possono portare il mondo in una cattiva direzione.

Il filosofo Jan Patocka sosteneva che non si doveva mai disgiungere nella nostra esistenza il giorno dalla notte, in quanto l’uomo deve sempre essere consapevole del peggio per agire: se non si conosce la morte e la degradazione non si può vivere la vita.

 Invece i regimi totalitari rinnegavano la notte e proponevano una società senza dolore, armoniosa e pacificata, dove il male veniva abolito con una operazione artificiosa che portava alla deresponsabilizzazione degli esseri umani.

Noi invece diamo valore ai Giusti non solo perché vogliamo un mondo migliore, inclusivo, aperto al dialogo e al rispetto, che ci faccia apprezzare la bellezza e il miracolo della condizione umana, ma anche perché vogliamo spiegare che se ci dimostriamo immaturi il baratro è sempre dietro l’angolo.

Il giurista polacco aveva intuito la posta in gioco quando aveva sottolineato che non erano gli Stati a essere responsabili dei genocidi, ma i singoli individui, la zona grigia dell’indifferenza. Non esisteva mai una colpa collettiva, ma tutto era sempre conseguente ad una scelta dell’individuo.

E se la responsabilità è individuale e singolare, allora i Giusti rappresentano sempre la salvezza.

Da oggi quindi il grande obiettivo per Gariwo è quello di dare forza alla Convenzione di Lemkin con un “capitolo” in più: la valorizzazione dei Giusti come esempi morali.

 

 

 

 

 

La Cina e la Convenzione del 1948 sulla prevenzione

 e la repressione del crimine di genocidio.

Lacittafutura.it- Alfred de Zayas-(  24/12/2021)- ci dice :  

 

Attraverso un uso strumentale e distorto il termine “genocidio”, allo stesso modo dei “diritti umani”, viene utilizzato come arma di propaganda nella nuova Guerra Fredda.

La Cina e la Convenzione del 1948 sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio.

Quando 76 anni fa fu adottata la Carta delle Nazioni Unite, gli estensori avrebbero voluto aggiungervi una Carta dei Diritti internazionale, ma non si arrivò a negoziare alcuna bozza.

Alla luce delle atrocità della Seconda guerra mondiale, sembrava più importante stabilire i principi di un diritto penale internazionale nei processi di Norimberga e di Tokyo.

Fu solo dopo tre anni che l’Assemblea Generale, affidatasi al lavoro accademico del giurista polacco Raphael Lemkin sul “crimine ultimo”, dopo molte discussioni, adottò la Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio il 9 dicembre 1948.

"Homo homini lupus.” La storia registra molte atrocità e massacri, tra cui il genocidio armeno dal 1915 al 1923, il massacro di Nanchino nel 1937 (da 300mila a 500mila persone furono massacrate dall’esercito giapponese nell’occupazione della città cinese, ndtr), l’Olocausto dal 1941 al 1945, il genocidio degli Igbo (nel 1966 si verificarono veri e propri pogrom contro la popolazione di etnia Igbo in Nigeria, con un numero di vittime fra 8mila e 30mila, ndtr), il genocidio dei Tamil in Sri Lanka (anche dopo la fine nel 2009 della guerra civile, sembra continuare la persecuzione della minoranza Tamil,

con la denuncia di 60mila persone scomparse, ).

 

Milioni di esseri umani sono stati sterminati nel corso dei secoli per motivi politici, razziali o religiosi. Uno dei peggiori fu lo “scontro di civiltà” fra il XVI e il XVIII secolo, quando gli europei arrivarono nei continenti abitati che chiamarono unilateralmente Nord e Sud America.

Sebbene ci capiti raramente di leggere granché su questo aspetto della “scoperta” dell’America, alcuni storici come il professor David Stannard hanno documentato il crimine mostruoso dell’assalto europeo alle Americhe, che ha provocato la morte di quasi 56 milioni di nativi.

Ne sappiamo così poco, perché sono proprio i discendenti dei responsabili a essere al potere – e tutti sanno che i libri di storia sono scritti dai vincitori.

Anche se quasi tutti oggi venerano Martin Luther King Jr., non riscuote molto interesse il suo libro del 1964 “Why We Can’t Wait” (“Perché non possiamo aspettare”).

A pagina 120 leggiamo questo brano emblematico:

 “La nostra nazione è nata nel genocidio quando ha abbracciato la dottrina secondo cui l’abitante originario americano, l’indiano, era una razza inferiore. Anche prima che arrivasse un gran numero di negri sulle nostre coste, la cicatrice dell’odio razziale aveva già sfigurato la società coloniale. Dal XVI secolo in poi, molto sangue fu versato in battaglie per la supremazia razziale.

Siamo forse l’unica nazione che ha cercato, per una questione di politica nazionale, di annientare la sua popolazione indigena.

 Per giunta abbiamo sublimato quella tragica esperienza in una nobile crociata. Infatti, anche oggi non ci mostriamo disponibili a rigettare o provare rimorso per questo vergognoso capitolo. La nostra letteratura, i nostri film, i nostri drammi, il nostro folklore sono lì ad esaltarlo”.

Queste parole, per quanto difficili da sentire, sono sfortunatamente molto vere. Forse spiegano il motivo per cui questo aspetto dell’eredità di Martin Luther King viene sistematicamente ignorato dai media né viene insegnato nelle scuole superiori e nelle università.

Spero sinceramente che un giorno la storia riconosca al Dr. King il merito di aver abbracciato la causa degli indigeni americani.

Forse servirebbe un movimento “Indigenous Lives Matter” che aumenti la consapevolezza sul destino di queste “vittime non celebrate” che chiamiamo falsamente “indiani” americani, sebbene non abbiano nulla in comune con il sub-continente indiano.

A quasi 60 anni di distanza dall’uscita dell’avvincente libro del Dr. King, il razzismo contro gli indigeni americani persiste e molti non dimenticano i cartelli che si appendevano nei negozi del South Dakota, vicino alla “riserva” Navajo in Arizona e in tanti altri luoghi del West americano: “vietato l’ingresso a cani e indiani”. Questo tipo di umiliazione è difficile da dimenticare.

Nel periodo di massimo splendore dell’imperialismo e del colonialismo europei durante il XIX e il XX secolo, si sono verificati molti genocidi anche in Africa e in Asia.

È un peccato che, allo stesso modo dei diritti umani, il termine “genocidio” sia stato politicizzato e trasformato in un’arma.

 Il nuovo gioco consiste nel denunciare i rivali geopolitici e accusarli di genocidio.

Ciò avviene sempre più al netto di prove, senza preoccuparsi di consultare l’articolo II della Convenzione, che fornisce una definizione precisa del termine.

È irresponsabile e irrispettoso nei confronti delle vere vittime di genocidio snaturare e utilizzare a mero fine di propaganda il termine, come nel caso delle accuse infondate di “genocidio” nella regione autonoma cinese dello Uygur Xinjiang.

Il Paese ha invitato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani a visitare la regione. Ciò, tuttavia, non impedisce ai media dominanti di rilanciare quelle accuse, che hanno una motivazione politica.

Si sta persino costruendo un nesso causale tra quell’accusa infondata e la minaccia di un possibile boicottaggio delle Olimpiadi invernali di Pechino. Questo è vergognoso, perché umilia il diritto internazionale e la necessità di cooperazione internazionale.

Il 9 dicembre 2021, la comunità internazionale dovrebbe ribadire il suo impegno nei confronti dei diritti umani, in particolare dell’articolo 20 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici (trattato delle Nazioni Unite basato sulla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, adottato nel 1966 ed entrato in vigore il 23 marzo del 1976), che vieta specificamente ogni forma di odio, sia esso basato su motivi nazionali, razziali o religiosi, nonché la propaganda di guerra, perché è sotto la copertura delle guerre che avvengono i genocidi.

Oggi più che mai il mondo chiede la pace e ha bisogno del disarmo per il suo sviluppo. (Questo articolo è uscito originariamente su “CGTN” ed è stato pubblicato sul sito dell’associazione Friends of Socialist China il 9 dicembre 2021.)

(Alfred de Zayas, autore di questo articolo, é professore di Diritto internazionale presso la Scuola di diplomazia di Ginevra ed ex esperto indipendente delle Nazioni Unite per la promozione di un ordine internazionale equo e democratico).

 

 

 

 

IL KILLER NEL SANGUE: LA “PROTEINA SPIKE”

PROTEINA SPIKE -COVID-19 -VACCINI.

Comedonchisciotte.org- Markus - (14 Giugno 2021)-ci dice : 

(Mike Whitney-unz.com).

 

“Fin dall’inizio, la Covid è stata una cospirazione contro la salute e la vita.

 La Covid è un’agenda per il profitto e un’agenda per aumentare il potere arbitrario del governo.

 Ci dovrebbero essere cause legali e arresti in massa di coloro che bloccano le cure efficaci per la Covid e impongono un vaccino mortale.”

(Paul Craig Roberts, ex assistente segretario al tesoro sotto il presidente Ronald Reagan).

La proteina Spike è una proteina di fusione transmembrana “estremamente pericolosa” che è parte integrante del virus SARS-CoV-2.

 “La proteina Spike  gioca un ruolo cruciale nel penetrare le cellule dell’ospite e nell’iniziare l’infezione.” Danneggia anche le cellule del rivestimento delle pareti dei vasi sanguigni, cosa che porta a coaguli ematici, emorragie, infiammazioni generalizzate e morte.(Genocidio degli innocenti! Ndr.).

Dire semplicemente che la proteina spike è “pericolosa” è un  eufemismo. È un agente patogeno potenzialmente letale che ha già ucciso decine di migliaia di persone.

Allora, perché i produttori di vaccini hanno scelto la proteina spike come l’antigene che avrebbe indotto una risposta immunitaria da parte dell’organismo?

Questa è la domanda da un milione di dollari, anche perché, ai fini pratici, la proteina spike è un veleno. Ora lo sappiamo grazie alla ricerca condotta al “Salk Institute”. Ecco un riassunto di ciò che hanno trovato:

I ricercatori e i collaboratori del Salk Institute hanno dimostrato come la proteina danneggi le cellule, confermando che la COVID-19 è una malattia principalmente vascolare…. Il virus SARS-CoV-2 danneggia e attacca il sistema vascolare (il sistema circolatorio) a livello cellulare… gli scienziati che studiano gli altri coronavirus sospettavano da tempo che la proteina spike contribuisse a danneggiare le cellule endoteliali vascolari, ma questa è la prima volta che il processo è stato documentato….

la proteina spike, da sola, era sufficiente a causare la malattia. I campioni di tessuto avevamo mostrato infiammazione nelle cellule endoteliali che rivestono le pareti dell’arteria polmonare.

Il team aveva poi replicato questo processo in laboratorio, esponendo le cellule endoteliali sane (che rivestono le arterie) alla proteina spike.

Avevano visto che la proteina spike danneggiava le cellule legandosi  al recettore ACE2… “Anche se si rimuovono le capacità replicative del virus, questo è ancora in grado di arrecare danni alle cellule vascolari, semplicemente grazie alla sua capacità di legarsi a questo recettore ACE2, il recettore della proteina Spike , diventato ora celebre grazie alla COVID.” (“COVID-19 Is a Vascular Disease: Coronavirus’ Spike Protein Attacks Vascular System on a Cellular Level”, scitechdaily.com).

Ricordate che tutti avevano riso di Trump quando aveva detto che bastava un’iniezione di candeggina per curare la Covid? In che modo questo è diverso?

Non è diverso, e qualunque modesta protezione i vaccini forniscano come immunità, questa impallidisce in confronto ai rischi che pongono alla salute personale e alla sopravvivenza.

E avete notato cosa ha detto l’autore a proposito dell’aver eliminato il virus e dell’aver lasciato solo la proteina spike?

Ha detto che “è ancora in grado di arrecare danni” e cioè “coaguli ematici, emorragie e gravi infiammazioni.”

In altre parole, la proteina spike è mortale anche senza il virus. Ecco come il Dr. Byram Bridle (immunologo virale e professore associato all’Università di Guelph, Ontario) ha riassunto la cosa:

 

“Abbiamo fatto un grosso errore. Non ce n’eravamo resi conto fino ad ora… Pensavamo che la proteina spike fosse un perfetto antigene bersaglio, non sapevamo che la proteina spike potesse essere una vera e propria tossina, una proteina patogena.

Quindi, vaccinando le persone le stiamo inavvertitamente inoculando con una tossina.” (“Vaccine scientist: ‘We’ve made a big mistake’”, Conservative Woman).

Pensateci un attimo.

Questo è un grosso problema, infatti, questa è la tessera più importante del puzzle che era mancata per tutti gli ultimi 15 mesi. Proprio come il virus respiratorio aveva tenuto nascosto la vera causa di morte dalla Covid, (la proteina spike), così anche l’incessante clamore che circonda la vaccinazione di massa ha nascosto il problema maggiore degli stessi vaccini, che generano una sostanza “in grado di causare la malattia.”

Questa è la definizione letterale di un patogeno.

La proteina spike è una tossina che causa  malattie e rappresenta una chiara e seria minaccia per la salute di chiunque scelga di farsi vaccinare. (L’obbligo vaccinale …é genocidio !Ndr)

Si potrebbe essere più chiari?

Vale la pena notare che Bridle è uno scienziato che fa ricerca sui vaccini e che l’anno scorso aveva ricevuto una sovvenzione governativa di 230.000 dollari per una ricerca sullo sviluppo del vaccino COVID.

Capisce l’argomento e sceglie le sue parole con cura.

Il termine “patogeno” non vuole spaventare la gente, ma descrive accuratamente come le proteine generate dal vaccino interagiscono nel flusso sanguigno. E il modo in cui interagiscono è quello di procurare seri danni alle cellule del rivestimento dei vasi sanguigni, lesioni che possono provocare malattie o la morte. Qui c’è di più dallo stesso articolo:

“Come molti ormai sapranno, il problema risiede in una struttura che permette al virus, originario dei pipistrelli, non solo di entrare nelle cellule umane, ma di rilasciare una tossina chiamata proteina spike. La maggior parte dei vaccini Covid istruisce le cellule del nostro corpo a produrre la stessa proteina.

Questo nella speranza che gli anticorpi sviluppati contro di essa impediscano gli effetti più dannosi del virus vero e proprio. Ci sono prove che questo è il caso per alcuni [di questi vaccini].

Ma c’è anche un problema, come ha recentemente spiegato un ricercatore canadese, il Dr Byram Bridle,( che, l’anno scorso, ha ricevuto una sovvenzione di 230.000 dollari dal governo dell’Ontario per lo sviluppo del vaccino Covid. )

Il problema è che la proteina spike prodotta dal vaccino non agisce solo localmente, nel sito di somministrazione (il muscolo deltoide), ma entra nel flusso sanguigno e viene trasportata con la circolazione ematica in molti distretti corporei.

 

In precedenza, studi confidenziali su animali condotti con l’ausilio di traccianti radioattivi avevano dimostrano che [la proteina spike] si diffonde praticamente ovunque, comprese le ghiandole surrenali, il cuore, il fegato, i reni, i polmoni, le ovaie, il pancreas, l’ipofisi, la prostata, le ghiandole salivari, l’intestino, il midollo spinale, la milza, lo stomaco, i testicoli, il timo e l’utero.

Le quantità sono piccole e, di solito, scompaiono dopo pochi giorni. Ma ci si chiede se è questo il meccanismo coinvolto nelle migliaia di effetti collaterali e di decessi riportati subito dopo la vaccinazione Covid e se potrebbe predisporre alcune persone alle tipiche conseguenze a lungo termine dei casi gravi della stessa malattia.” (‘We’ve made a big mistake,’“ Conservative Woman).

Questa è la domanda più importante: Quale sarà l’impatto a lungo termine di questi vaccini a livello di popolazione? Ecco di più dallo stesso articolo:

“Alcuni ricercatori affermano che, in persone sane, il rischio legato al vaccino potrebbe essere maggiore di quello del virus vero e proprio.

 Questo sarebbe particolarmente vero per i giovani, i cui sistemi immunitari sono in grado di interagire in modo favorevole con il virus.

Al contrario, il vaccino ha un dispositivo che protegge la proteina spike dalla distruzione immediata da parte dell’organismo, al fine di promuovere la risposta immunitaria.” (Conservative Woman).

Ripeto: “il vaccino ha un dispositivo che protegge la proteina spike dalla distruzione immediata da parte dell’organismo, al fine di promuovere la risposta immunitaria.”

Cosa significa questo?

Significa che la proteina spike creata dal vaccino rimane indefinitamente nell’organismo rischiando una potenziale ricaduta in futuro, se arrivasse un altro virus o se il sistema immunitario fosse compromesso?

 Le persone che sono state vaccinate avranno una spada di Damocle che pende sulle loro teste fino al giorno della loro morte?

La dottoressa Judy Mikovits pensa di sì.

 “La Mikovits pensa che il vaccino COVID-19 sia un’arma biologica progettata per distruggere la vostra immunità innata e predisporvi ad una rapida insorgenza di malattie debilitanti e forse, anche ad una morte prematura.

Sospetta anche che saranno in molti a morire piuttosto rapidamente. “Non sarà vivere e soffrire per sempre,” dice. “Sarà soffrire cinque anni e morire.” (Mercola.com).

È possibile? Potremmo vedere nei prossimi anni un’impennata senza precedenti di eventi mortali direttamente collegati a questi vaccini sperimentali?

Speriamo di no, ma senza dati sulla sicurezza a lungo termine, non c’è modo di saperlo con certezza. È tutto un grande gioco di ipotesi e questa è una delle ragioni per cui così tante persone rifiutano di farsi vaccinare.

Ecco di più da Bridle:

“Sono assolutamente a favore dei vaccini (ha detto il dottor Bridle) ma… la storia che sto per raccontare incute paura.

Questa è una scienza all’avanguardia.

 Ci sono un paio di importanti informazioni scientifiche di cui siamo venuti al corrente negli ultimi giorni, che ci hanno permesso di fare il collegamento finale, quindi ora capiamo – io e alcuni collaboratori internazionali di rilievo – capiamo esattamente perché stanno accadendo questi problemi [con il vaccino].

Uno di questi è che la proteina spike, se entra in circolazione, basta da sola a causare la quasi totalità dei danni al sistema cardiovascolare. Infatti, se si inietta proteina spike purificata nel sangue degli animali da ricerca, si provocano lesioni di tutti i tipi al sistema cardiovascolare  e [la proteina] può attraversare la barriera emato-encefalica e causare danni al cervello.

A prima vista, questo non sembrerebbe troppo preoccupante perché stiamo iniettando questi vaccini nel muscolo della spalla.

 Il presupposto, fino ad ora, era che questi vaccini si sarebbero comportati come tutti i vaccini tradizionali, che non si diffondono al di fuori del sito di iniezione, quindi avrebbero dovuto rimanere confinati nel deltoide.

Una parte delle proteine prodotte si sarebbe poi raccolta nel linfonodo drenante locale e “solo” in questa sede avrebbe attivato il sistema immunitario.

Tuttavia – qui è dove la scienza d’avanguardia è entrata in gioco, e qui è dove diventa spaventoso – tramite una richiesta di informazioni da parte dell’agenzia di regolamentazione giapponese, io e diversi collaboratori internazionali siamo stati in grado di ottenere l’accesso a quello che viene chiamato uno studio di bio-distribuzione.

È la prima volta in assoluto che gli scienziati vengono informati della bio distribuzione dei vaccini a RNA messaggero dopo la loro somministrazione; in altre parole, è lecito supporre che rimangano nel muscolo della spalla?

 La risposta è: assolutamente no.

È molto sconcertante. Le proteine spike entrano nel flusso ematico e circolano per diversi giorni dopo la vaccinazione“.(Vaccine scientist: ‘We’ve made a big mistake’“, Conservative Woman).

Hanno avuto lo studio di bio-distribuzione dai giapponesi?

Mi state prendendo in giro?

Volete dire che la FDA ha dato il via libera a questi vaccini sperimentali basati su una “nuova tecnologia” prima di avere il minimo sentore di dove la sostanza prodotta dal vaccino sarebbe finita nell’organismo.

 Se questa non è negligenza criminale omicidiaria , allora cos’è? Volete la prova che i nostri regolatori sono controllati dalle industrie che dovrebbero monitorare? Eccola qui!

Ecco altro da un articolo da Children’s Health Defense sullo stesso argomento:

“… in studi chiave, conosciuti come studi di bio-distribuzione, progettati per testare come un composto iniettato viaggia nell’organismo e in quali tessuti o organi si accumula, Pfizer non aveva usato il vaccino commerciale (BNT162b2), ma si era basata su un “surrogato” mRNA in grado di produrre la proteina luciferasi….

I documenti normativi mostrano anche che Pfizer non aveva seguito le pratiche gestionali settoriali di qualità standard durante gli studi tossicologici preclinici del suo vaccino, in quanto gli studi chiave non avevano rispettato le buone pratiche di laboratorio (GLP)….

Le implicazioni di questi risultati sono che Pfizer stesse cercando di accelerare i tempi di sviluppo del vaccino in base alle pressioni della pandemia,” ha detto il fondatore e CEO di TrialSite, Daniel O’Connor.

“Il punto  è che gli standard sperimentali, così come le buone pratiche di laboratorio, sono di fondamentale importanza per la qualità e, in definitiva, per la sicurezza del paziente.

Se questi importanti passi dovessero essere saltati, allora l’analisi rischi-benefici dovrebbe essere a prova di bomba.”….(“Pfizer Skipped Critical Testing and Cut Corners on Quality Standards, Documents Reveal“, Children’s Health Defense).

Vediamo se ho capito bene: Il vaccino Covid era stato approvato anche se “non aveva seguito le pratiche gestionali settoriali di qualità standard” e anche se “gli studi chiave non avevano rispettato le buone pratiche di laboratorio“?

Pensate ancora che questi vaccini siano sicuri? E c’è di peggio. Guardate qui:

“… i documenti ottenuti dagli scienziati attraverso il “Freedom of Information Act” (FOIA) hanno portato alla luce studi pre-clinici dove si era visto che la parte attiva del vaccino (le nanoparticelle di mRNA-lipidi che producono la proteina spike) non era rimasta confinata nel sito di iniezione e nel tessuto linfoide circostante, come gli scienziati avevano originariamente teorizzato, ma si era diffusa in tutto il corpo, accumulandosi in vari organi, comprese le ovaie e la milza.” (“Pfizer Skipped Critical Testing and Cut Corners on Quality Standards, Documents Reveal,” Children’s Health Defense).

Come abbiamo detto prima, il vaccino doveva rimanere “localizzato” nella zona di somministrazione.

Ma questa teoria si è rivelata sbagliata, proprio come era sbagliata la teoria che la proteina spike si sarebbe dimostrata un buon antigene.

 Ci sono letteralmente migliaia di morti e di gravi lesioni che attestano la “erroneità” di quella teoria, e ce ne saranno molte altre prima che questa campagna sia terminata. Qui c’è di più:

“La ricerca suggerisce che [questa bio-distribuzione] potrebbe portare alla produzione di proteine spike in distretti non voluti, tra cui il cervello, le ovaie e la milza, cosa che potrebbe indurre il sistema immunitario ad attaccare e danneggiare organi e tessuti, e solleva seri interrogativi sulla geno-tossicità e sui rischi di tossicità riproduttiva associati al vaccino.” (“Pfizer Skipped Critical Testing and Cut Corners on Quality Standards, Documents Reveal“, Children’s Health Defense).

 

Quindi, va dappertutto. Ovunque scorre il sangue, lì vanno anche le proteine spike.

 Le giovani donne vogliono davvero queste letali proteine nelle loro ovaie?

Pensate che questo migliorerà le loro prospettive di rimanere incinte o di partorire in sicurezza i loro figli?

Questa è una follia su una scala, francamente, inimmaginabile. Qui c’è di più:

“Gli studi indicano che la proteina spike è in grado di penetrare nelle cellule dei testicoli e potrebbe quindi avere effetti sulla fertilità maschile…)

Inoltre, il codice genetico del virus contiene inserti che rendono “estremamente plausibile” che la proteina possa mal-ripiegarsi e trasformarsi in un prione (come quello ritenuto responsabile del morbo della mucca pazza negli anni ’80), causando danni diffusi alle cellule cerebrali e aumentando il rischio di patologie degenerative, tra cui il morbo di Alzheimer e il Parkinson.…” (“Covid vaccines: Concerns that make more research essential“, The Conservative Woman).

Speriamo che i lettori stiano cominciando a capire quanto veramente rischiosi siano questi vaccini. È letteralmente una questione di vita o di morte.

Ecco cosa ne pensa Bridle:

“Sappiamo da molto tempo che la proteina spike è patogena…. È una tossina. Può causare danni nel nostro corpo se va in circolo. Ora, abbiamo la prova evidente che . . . il vaccino stesso, più la proteina, entra nel torrente ematico.”

Una volta che ciò accade, la proteina spike può combinarsi con i recettori presenti sulle piastrine e con le cellule che rivestono i vasi sanguigni.

Questo è il motivo per cui, paradossalmente, può causare sia trombi che emorragie.

E, naturalmente, viene coinvolto anche il cuore, come parte del sistema cardiovascolare,” ha detto Bridle.

‘Ecco perché stiamo vedendo problemi di cuore. La proteina può anche attraversare la barriera emato-encefalica e causare danni neurologici….

 

In breve, … abbiamo fatto un grosso errore. Non ce ne siamo resi conto fino ad ora. Non ci siamo resi conto che vaccinando le persone le stiamo inavvertitamente inoculando con una tossina.” (Conservative Woman).

“Errore?” Lo chiama “errore”? Questo è sicuramente l’eufemismo del secolo!

(Questo è … genocidio di massa ! Ndr)

Andiamo al sodo: Questi non sono vaccini; sono un sistema di consegna di proteine spike mortali.

Purtroppo, sono già stati somministrate a 140 milioni di Americani, il che significa che possiamo aspettarci un drammatico aumento di patologie debilitanti, tra cui iper-coagulazione, emorragie, malattie autoimmuni, trombosi cerebrale, ictus e infarto. L’incredibile disastro umano che abbiamo di fronte è incalcolabile.

C’è mai stata una minaccia più grande per l’umanità del vaccino Covid?

(Mike Whitney- unz.com)-( unz.com/mwhitney/the-killer-in-the-bloodstream-the-spike-rotein/).

 

 

 

 

LA STRAORDINARIA ANALISI DELLA

SPERIMENTAZIONE PFIZER

DEL DR. ROBERT MALONE, QUELLA CHE LO

HA BANNATO A VITA DA TWITTER.

Comedonchisciotte.org- Markus- ( 05 Gennaio 2022)- ci dice :

I dati della sperimentazione Pfizer mostrano un rischio AUMENTATO di malattia e morte per i vaccinati.

(kanekoa.substack.com).

La storia in breve.

Il dottor Robert Malone dice di essere stato estromesso da Twitter per questa presentazione video di 40 minuti e per il relativo PDF creato dalla “Canadian Covid Care Alliance”, un’organizzazione di oltre 500 tra medici indipendenti, scienziati e operatori sanitari.

Il video e il PDF sono una ‘full immersion’ nei dati della sperimentazione del vaccino Pfizer [presentata per l’approvazione alla FDA], che mostra in modo conclusivo che esiste un rischio MAGGIORE di malattia e morte per il gruppo vaccinato rispetto al gruppo placebo.

Per esempio, si erano verificati 20 morti totali nel gruppo vaccinato contro 14 nel gruppo placebo, con quasi il doppio delle morti per problemi cardiovascolari tra i vaccinati.

Inoltre, Pfizer aveva volutamente rivelato l’identità dei partecipanti alla sperimentazione, aveva testato il vaccino Covid-19 su individui giovani e sani piuttosto che su persone malate e anziane e non aveva utilizzato biomarcatori subclinici, che avrebbero potuto dare preziosi segnali di avvertimento sugli effetti avversi causati dal vaccino.

Pfizer aveva riportato un’efficacia del 95%, lasciando ad intendere una protezione nel 95% dei casi, ma quel 95% si riferiva in realtà alla riduzione del rischio relativo, mentre la riduzione del rischio assoluto era stata solo dello 0,84%.

Inoltre, i risultati clinici della sperimentazione Pfizer sono inaffidabili, in quanto l’azienda aveva utilizzato criteri di estrema soggettività, lasciando alla discrezione degli investigatori la decisione di testare o meno i partecipanti per la Covid-19. C’erano stati 3.410 partecipanti che avevano avuto i sintomi della Covid-19 e che non erano stati testati per la malattia.

Pfizer aveva descritto i sintomi di una delle partecipanti alla sperimentazione, una ragazzina di 12 anni paralizzata, costretta a stare su una sedia a rotelle e obbligata ad alimentarsi tramite sondino, come “dolore addominale funzionale.”

 Un informatore, una direttrice regionale delle sperimentazioni cliniche di Pfizer, aveva riferito alla FDA che Pfizer aveva alterato i dati, rivelando l’identità dei partecipanti e non segnalando i soggetti che avevano avuto sintomi [di Covid], ma né la FDA né Pfizer avevano mai indagato sulla questione.

L’84% degli autori della relazione di Pfizer aveva conflitti di interesse; erano dipendenti Pfizer, possedevano azioni Pfizer, ricevevano sovvenzioni da Pfizer, erano stati assunti come consulenti da Pfizer o avevano in precedenza condotto studi clinici per Pfizer.

 Per esempio, due degli autori del rapporto Pfizer hanno effettivamente guadagnato 9 miliardi di dollari direttamente dai vaccini Pfizer, in quanto co-fondatori di BioNTech.

La gerarchia dell’evidenza scientifica.

Quando si tratta di dimostrare che certe cose sono sicure o dannose, è necessario affidarsi alle prove migliori.

 Come si può vedere dalla tabella sottostante, uno studio controllato randomizzato è considerato il gold standard o prova di livello 1.

Questa è la più alta forma di prova che esista ed è l’unico modo per dimostrare che una cosa è vera.

I modelli, di cui abbiamo sentito parlare molto durante la pandemia, sono, in realtà, la forma più bassa di prova, il livello 5 o inferiore, in quanto sono considerati opinione di esperti o speculazioni.

 La politica dovrebbe sempre essere determinata dal più alto livello di prove disponibili, il livello 1.

Riduzione del rischio relativo e riduzione del rischio assoluto.

Pfizer aveva dichiarato che il suo vaccino aveva un’efficacia del 95%.

 Questo fa sembrare che protegga il 95% delle volte, giusto?

 Ma, in realtà, il significato di quel numero è ben diverso.

Quel 95% si riferisce alla riduzione del rischio relativo, ma non dice di quanto il rischio complessivo venga ridotto dalla vaccinazione. Per questo, abbiamo bisogno di  calcolare la riduzione del rischio assoluto. Nello studio Pfizer, 8 delle 18.198 persone a cui era stato somministrato il vaccino avevano sviluppato la COVID-19.

Nel gruppo placebo, non vaccinato, l’avevano contratta 162 persone, il che significa che, anche senza il vaccino, il rischio di contrarre la COVID-19 era estremamente basso, dello 0,88%, rischio che con il vaccino era sceso allo 0,04%.

Quindi, il beneficio netto o la riduzione del rischio assoluto che vi offre il vaccino Pfizer è dello 0,84%.

 Il 95% si riferisce alla differenza relativa tra lo 0,88% (non vaccinati) e lo 0,04% (vaccinati) (0,88 – 0,04).

Questo è ciò che significa una riduzione del rischio relativo del 95%.

 È risaputo che la riduzione del rischio relativo è un dato fuorviante ed è per questo che la FDA raccomanda di usare sempre la riduzione del rischio assoluto, il che porta alla domanda: quante persone avrebbero scelto di farsi iniettare un vaccino COVID-19 se avessero capito che offriva meno dell’1% di beneficio?

 

Pfizer aveva invalidato lo studio dopo solo due mesi.

La sperimentazione comprendeva un gruppo vaccino e un gruppo placebo, con circa 21.000 partecipanti ciascuno, che avevano iniziato il test di fase tre nel luglio del 2020.

Lo studio era in cieco, il che significa che i partecipanti non sapevano a quale gruppo appartenessero.

Questo studio in cieco avrebbe dovuto andare avanti per tre anni, fino al 2 maggio 2023, e questo avrebbe segnato la fine della fase tre della sperimentazione clinica.

Invece, dopo solo due mesi dall’inizio della sperimentazione, Pfizer aveva invalidato il protocollo dello studio.

 Aveva comunicato a tutti i partecipanti, sia del gruppo placebo che del gruppo vaccino, in quale coorte si trovassero, offrendo ai partecipanti del gruppo placebo la possibilità di passare al gruppo vaccino.

La stragrande maggioranza aveva accettato l’offerta di Pfizer, facendosi inoculare ed entrando a far parte del gruppo vaccino, in pratica l’unico rimasto.

Quindi, dopo solo due mesi, non esisteva più un gruppo di controllo con cui confrontare il gruppo vaccino e non c’era più modo di valutare la sicurezza o l’efficacia a lungo termine.

Il gruppo vaccino aveva mostrato un elevato rischio di contrarre la malattia.

I dati di Pfizer, prima che la sperimentazione fosse invalidata, avevano mostrato un aumento significativo del rischio di malattia per il gruppo vaccino rispetto al gruppo placebo.

In realtà, questo dato non lo troverete nel rapporto.

Dovrete scavare nell’appendice supplementare per trovarlo. Lì sono elencati anche 5.241 eventi avversi correlati nel gruppo vaccino contro 1.311 eventi avversi correlati nel gruppo placebo.

Per quanto riguarda gli eventi avversi gravi [senza ricovero ospedaliero], se n’erano verificati 262 nel gruppo vaccino contro 150 nel gruppo placebo.

Gli eventi avversi gravi [con ospedalizzazione] erano stati 127 nel gruppo vaccino contro 116 nel gruppo placebo.

In sintesi, per il gruppo vaccino c’era stato un aumento del 300% degli eventi avversi correlati, un aumento del 75% degli eventi avversi gravi e un aumento del 10% degli eventi avversi gravi da ricovero.

Il gruppo vaccino mostrava anche un aumentato rischio di morte.

I dati di Pfizer mostrano anche un aumento del rischio di morte per i vaccinati.

Prima che lo studio venisse invalidato, c’erano stati 15 morti nel gruppo vaccino contro 14 morti nel gruppo placebo.

Successivamente c’erano stati 5 morti in più nel gruppo vaccino, di cui 3 decessi nel gruppo vaccino originale (prima che lo studio fosse invalidato) e 2 nel gruppo placebo originale (diventato poi gruppo vaccino).

 In sintesi, si erano verificati 20 decessi totali nel gruppo vaccino contro 14 nel gruppo placebo. Tra i vaccinati, 9 decessi erano state attribuiti ad eventi cardiovascolari, mentre nel gruppo placebo solo 4 ad eventi cardiovascolari.

 

Pfizer non ha seguito i protocolli regolamentari.

 

In circostanze normali, lo sviluppo di un vaccino richiede circa dieci anni. In rare occasioni, i vaccini possono essere sviluppati in soli cinque anni.

I vaccini per la Covid-19 sono stati sviluppati in meno di un anno. Al fine di accelerare il processo, i test sugli animali sono stati saltati, le fasi due e tre sono state combinate, l’uso di emergenza è stato autorizzato dopo soli due mesi, la sperimentazione è stata invalidata ed è subito iniziata la distribuzione al pubblico.

Nonostante la continua affermazione che i vaccini Covid-19 sono sicuri e non hanno bisogno di essere testati, esistono ancora molte preoccupazioni sulla loro sicurezza e molte incognite sul meccanismo di consegna dell’mRNA.

Demografia fuorviante – Età sbagliata per la popolazione target.

La sperimentazione di Pfizer aveva utilizzato un gruppo di persone di età più giovane di quelle che sono più a rischio di Covid-19.

 L’85% delle persone più a rischio di morte per la Covid-19 ha più di 75 anni, ma solo il 4% dei partecipanti alla sperimentazione clinica di Pfizer aveva più di 75 anni.

Pfizer aveva scelto i partecipanti in una fascia demografica più giovane, che avrebbe avuto meno probabilità di avere bisogno di un vaccino, meno probabilità di soffrire di un evento avverso e più probabilità di rispondere al vaccino, perché gli anziani hanno risposte immunitarie relativamente ridotte.

 

Demografia ingannevole – Testato sui sani, dato ai malati.

 

Anche se il 95% delle persone morte con Covid-19 aveva almeno 1 co-morbidità, con una media di 4 co-morbidità, solo il 21% dei partecipanti alla sperimentazione clinica di Pfizer aveva co-morbidità.

 Pfizer aveva escluso dalla sperimentazione tutta una serie di condizioni patologiche, tra cui donne in gravidanza o in allattamento, persone con allergie, persone con patologie psichiatriche, persone immunocompromesse, persone con disturbi di sanguinamento, persone che in precedenza erano risultate positive alla Covid-19, persone a cui erano stati prescritti steroidi, ecc.

 Pertanto, non ci sono dati sulla sicurezza in soggetti con le condizioni di salute che erano state escluse dalla sperimentazione. I vaccini sono stati testati su persone sane e subito dopo somministrati ai membri più fragili della società – gli anziani con comorbidità.

Questo non è ne scientifico ne etico.

 

Gruppi di controllo inadeguati escludono l’immunità naturale.

Lo studio clinico di Pfizer aveva preso in considerazione solo due gruppi: i non esposti vaccinati e i non esposti non vaccinati.

Lo studio di Pfizer avrebbe dovuto osservare anche altri due gruppi: gli esposti vaccinati e gli esposti non vaccinati.

Questi dati avrebbero mostrato se il vaccino è sicuro per le persone con immunità naturale e come i vaccini si rapportano con l’immunità naturale. È significativo che Pfizer non abbia voluto confrontare la sicurezza e l’efficacia dei suoi vaccini con l’immunità naturale.

 

 

Una scienza scadente sui dati di sicurezza non ha monitorato i biomarcatori.

Lo studio clinico di Pfizer non ha monitorato i biomarcatori e non ha testato gli eventi avversi a livello subclinico (pre-sintomo).

Questo è estremamente pericoloso perché i sintomi e le malattie sono tipicamente gli esiti finali di processi che possono richiedere mesi, anni o decenni per emergere.

 Una scienza della sicurezza di alta qualità avrebbe testato prima e dopo l’inoculazione per: d-dimeri come segnale di una maggiore coagulazione, proteina c-reattiva per una maggiore infiammazione, troponine per danni cardiaci, livelli di ossigeno nel sangue per segni di ipossia, amiloide-beta e tau fosforilata per una maggiore predisposizione alla malattia di Alzheimer, siero HMGB1, CXCL13, e Dickkopf-1 per una maggiore disposizione alla malattia autoimmune, ecc. Pfizer avrebbe dovuto monitorare questi biomarcatori, che sarebbero stati degli indicatori precoci per le malattie causate dai vaccini.

 

 

Gli endpoint clinici avrebbero dovuto concentrarsi sulla prevenzione della malattia e della mortalità per tutte le cause.

 

Pfizer ha usato gli endpoint clinici sbagliati, concentrandosi sulla prevenzione della Covid-19 piuttosto che sulla malattia e sulla mortalità per tutte le cause.

La malattia e la mortalità per tutte le cause dovrebbero essere gli endpoint clinici, piuttosto che la malattia e la morte con Covid-19 come unica causa, e questo al fine di assicurarsi che i vaccini non causino danni.

 Questa è una lezione che avevamo appreso decenni fa con gli studi sui farmaci contro il cancro.

Per esempio, gli endpoint clinici dei trial sui farmaci oncologici sono stati cambiati da “il farmaco ha ridotto il cancro?” a “malattia e mortalità per tutte le cause,” perché alcuni farmaci non solo eliminavano il cancro, ma anche i pazienti.

 

I vaccini non sono stati testati per la riduzione della diffusione – I passaporti vaccinali sono ingiustificati.

I passaporti vaccinali vengono ora promossi come mezzi per prevenire o ridurre la trasmissione della Covid-19, ma questo risultato non è mai stato studiato nei lavori clinici ed è inappropriato assegnare una capacità del genere a questi vaccini.

Non c’è alcuna prova che essi riducano la diffusione della Covid-19 o la sua trasmissione perché questo non è mai stato un end point degli studi clinici.

Fallimento dei test – Test soggettivi.

Pfizer ha introdotto un alto livello di soggettività lasciando alla discrezione degli investigatori se testare o meno per la Covid-19 i partecipanti ai trial.

 Questo significa che la sperimentazione di Pfizer ha mancato completamente le infezioni asintomatiche.

 Inoltre, questa mancanza di un approccio sistematico e oggettivo ai test rende inaffidabile il risultato della sperimentazione. Tutti i partecipanti allo studio avrebbero dovuto essere regolarmente testati per la Covid-19.

 

Dati mancanti o persi al follow up e casi sospetti ma non confermati.

Pfizer non aveva testato 3.410 casi sospetti sintomatici per la Covid-19 perché la decisione di effettuare i test era stata lasciata allo sperimentatore.

Stiamo parlando di 1.594 partecipanti nel gruppo vaccinato e 1.816 nel gruppo placebo

 Pfizer aveva anche perso i contatti con 80 partecipanti nel gruppo vaccinato e 86 nel gruppo placebo, il che significa che l’azienda non era stata in grado di confermare se altri 186 partecipanti si fossero ammalati o meno.

Il fatto che il numero di soggetti con cui Pfizer aveva perso i contatti e il numero di soggetti sintomatici ma mai testati fossero significativamente più alti dei dati di endpoint dello studio clinico significa che l’intero studio clinico Pfizer è speculativo e inaffidabile.

 

Lo studio sugli adolescenti dai 12 ai 15 anni – Tanti rischi e zero benefici.

 

Lo studio sugli adolescenti di 12-15 anni era gravemente sottopotenziato e non era in grado di rilevare il rischio di eventi avversi.

C’era un gruppo vaccinato di 1.005 ragazzi (0 erano risultati positivi alla Covid-19) e un gruppo placebo di 978 (18 erano risultati positivi alla Covid-19).

Pfizer aveva affermato che questi erano ottimi risultati, ma, dal momento che gli adolescenti sono statisticamente a 0% di rischio di morte per la Covid-19 e a rischio molto basso di malattia grave, la vaccinazione è per loro di scarso beneficio e offre solo un alto rischio di eventi avversi, rischi che la sperimentazione di Pfizer non era stata in grado di rilevare perché non progettata allo scopo.

 Ma, anche così, tra i 1.005 adolescenti, si era verificato almeno un evento avverso grave: il caso di Maddie de Garay.

Il trial sugli adolescenti dai 12-15 anni non è in grado di segnalare gli eventi avversi gravi.

Maddie de Garay è una partecipante di 12 anni allo studio che aveva sviluppato una grave reazione dopo la seconda dose, con un ricovero ospedaliero nelle 24 ore successive.

Aveva sviluppato gastro-paresi, nausea e vomito, pressione sanguigna irregolare, perdita di memoria, stato confusionario, mal di testa, vertigini, svenimenti, convulsioni, tic verbali e motori, problemi al ciclo mestruale, perdita di sensibilità dalla vita in giù, perdita di controllo dell’intestino e della vescica, e aveva dovuto essere alimentata tramite sondino perché aveva perso la capacità di deglutire.

È stata ricoverata molte volte e, negli ultimi 10 mesi, è costretta su una sedia a rotelle ed è sempre alimentata tramite sondino. Nel suo rapporto alla FDA, Pfizer aveva descritto le sue lesioni come “dolore addominale funzionale.

Questo è inconcepibile e, certamente, apre la possibilità che altri eventi avversi siano stati soppressi o travisati.

I bambini dai 5 agli 11 anni rischiano la salute.

Per i bambini dai 5 agli 11 anni, queste vaccinazioni sono un rischio inaccettabile.

In questa tabella, Pfizer, usa un modello predittivo e riconosce che vaccinarli causerà loro la miocardite, ma sostiene ottimisticamente che ci saranno zero morti per miocardite.

Questa è pura speculazione, che utilizza le prove di basso livello di un modello predittivo.

Ma, anche se fosse vero, non c’è alcuna giustificazione per causare la miocardite o qualsiasi altro danno ai bambini. La massima ‘in primo luogo, non nuocere’ dovrebbe essere applicata soprattutto qui.

 

La miocardite è un problema serio

La miocardite è un problema grave. È un danno al cuore e non è reversibile.

 La miocardite è un processo infiammatorio del miocardio (muscolo cardiaco).

Una grave miocardite indebolisce il cuore e il resto del corpo non riceve abbastanza sangue.

Nel cuore possono formarsi coaguli, con rischio di ictus o di infarto.

Il tasso di mortalità della miocardite può arrivare al 20% a 6,5 anni e questo è inequivocabilmente un rischio inaccettabile per i bambini.

La FDA abbandona il principio di ‘in primo luogo, non nuocere’.

La FDA ha effettivamente abbandonato il principio di ‘in primo luogo, non nuocere’ e afferma che questo è un rischio accettabile per i bambini.

È opinione comune che le terapie mediche dovrebbero essere verificate e considerate sicure prima di essere commercializzate.

Eppure, il dottor Eric Rubin, uno dei 18 membri del comitato consultivo della FDA  che aveva votato a favore delle inoculazioni nei bambini dai 5 agli 11 anni, ha detto esattamente l’opposto, asserendo che il lancio di un farmaco a livello di popolazione è un modo appropriato per testare gli eventi avversi.

Vale la pena notare che il dottor Eric Rubin è il caporedattore del New England Journal of Medicine, la testata che aveva pubblicato i rapporti della sperimentazione Pfizer.

 

Per bambini di 5-11 anni niente consenso informato.

In Canada la pubblicità diretta al consumatore dei farmaci prescrivibili è illegale, eppure i politici a tutti i livelli di governo stanno pubblicizzando i vaccini ai bambini, usando cartoni animati e mascotte.

 Proclamano che i vaccini sono sicuri, ma non ci sono dati che lo confermino.

Oltre ad ammettere che i suoi vaccini possono causare la miocardite, Pfizer conferma anche, proprio nel suo rapporto, che la risposta immunitaria a lungo termine, l’efficacia e i dati di sicurezza sono limitati e che gli studi non disponevano del numero sufficiente di soggetti per rilevare gli effetti collaterali “rari,” dato che erano stati inoculati solo 1.517 bambini.

Quanti genitori porterebbero i loro figli a fare questa iniezione se lo sapessero? La legge sul consenso informato dice che dovrebbero essere avvertiti, ma non è così.

 

Il British Medical Journal pubblica il resoconto di un informatore.

Il 2 novembre, il “British Medical Journal” aveva pubblicato un articolo-inchiesta su “Ventavia”, una delle società di ricerca che Pfizer aveva ingaggiato per condurre gli studi sui vaccini.

L’informatore era una direttrice regionale, che aveva denunciato la propria azienda alla FDA per la falsificazione dei dati, la rivelazione dell’identità dei partecipanti, per il non aver seguito e testato i partecipanti che avevano riferito sintomi di Covid e per l’etichettatura errata dei campioni.

 Diversi altri dipendenti avevano confermato le sue parole.

Nonostante tutto, né Pfizer, né la FDA avevano mai controllato o indagato la società di ricerca; Pfizer non aveva mai citato questi problemi nella sua domanda per ottenere l’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA), al contrario, attualmente Pfizer ha incaricato proprio la stessa azienda, “Ventavia”, di condurre altri quattro studi clinici sulla Covid-19.

 

Sorveglianza post commercializzazione – Non si trova quello che non si cerca.

I governi ci stanno assicurando che monitoreranno da vicino l’introduzione del vaccino e che, se ci saranno problemi, li troveranno.

Ma è vero?

Guardate i due grafici sottostanti, quello a sinistra rappresenta la sorveglianza attiva e quello a destra la sorveglianza passiva.

C’è una drammatica differenza tra il monitoraggio passivo e quello attivo degli eventi avversi.

La prima barra a sinistra rappresenta i partecipanti allo studio Pfizer a cui era stata fornita un’applicazione con cui era possibile segnalare gli eventi avversi che fossero capitati nei primi sette giorni dopo la vaccinazione. Il 78% dei partecipanti aveva riportato un evento avverso e il 5% un evento avverso grave.

Il grafico a destra mostra quanto segnale si perde attraverso i sistemi di sorveglianza passiva, come Health Canada, CDC VAERS o il sistema europeo Yellow Card.

Non è ragionevole credere che un vaccino che aveva provocato eventi avversi nel 78% dei soggetti dello studio abbia poi causato uno 0% di eventi avversi in un lancio a livello mondiale.

Quello che sta succedendo è che è stato perso il segnale. Non è che gli eventi avversi siano spariti, non li troviamo perché non li stiamo cercando.

Aumento dei problemi cardiaci nei giovani.

Ci sono sempre più segnalazioni di un aumento dei problemi cardiaci nei giovani.

Al Ministero della Sanità dell’Ontario ne sono consapevoli, visto che hanno pubblicato un rapporto al riguardo, ma sembrano non preoccuparsene affatto.

 Il 29 settembre 2021, l’Ontario Public Health aveva raccomandato ai giovani di 18-24 anni di non assumere il vaccino di Moderna, a causa di un rischio di miocardite di 1 su 5.000.

Avevano suggerito di fare il Pfizer, che ha un rischio di miocardite di 1 su 28.000. Ma, l’8 maggio 2021, l’Ontario aveva bloccato il vaccino di Astra Zeneca a causa di un rischio di 1 su 60.000 di effetti collaterali di tipo trombotico, evidentemente considerato troppo elevato. Le loro priorità sono incoerenti.

Questo non è normale.

Tutto ciò sta causando molti più decessi nei giovani di quanto sia normale e sembra essere particolarmente evidente negli atleti che hanno una frequenza cardiaca elevata in fase di allenamento.

Un sito tedesco di notizie ha compilato una lista di oltre 75 casi noti di atleti che sono crollati sul campo – e anche morti – negli ultimi 5 mesi.

Un sito di notizie israeliano ha analizzato il numero di morti improvvise “sul campo” dei membri dell’Associazione Internazionale di Calcio (FIFA) negli ultimi 20 anni.

Il numero medio annuale di morti improvvise tra gli iscritti FIFA nel periodo 2000-2020 è stato 4,2. Nel 2021, i decessi sono stati 21, cinque volte la media.

Una cosa del genere dovrebbe essere rara

Il rapporto di farmacovigilanza post-marketing di Pfizer.

Il 17 novembre 2021, la FDA ha rilasciato il primo lotto delle 329.000 pagine del rapporto di farma-covilanza post marketing di Pfizer.

Questo sulla base di un’ordinanza giudiziaria che ha dato parere favorevole ad una richiesta FOIA presentata da un gruppo chiamato “Public Health and Medical Professionals for Transparency,” che vuole accedere ai dati utilizzati dalla FDA per l’approvazione del vaccino COVID-19 di Pfizer.

 Si tratta di un rapporto di farmacovigilanza post-marketing presentato alla FDA in cui Pfizer riporta gli eventi avversi verificatisi nel mondo reale nei primi 2 mesi e mezzo dall’autorizzazione all’uso di emergenza.

Il rapporto è particolarmente inquietante, vi sono riportati più di 1.200 morti, più di 25.000 eventi avversi a carico del sistema nervoso e, sotto la voce “problemi di sicurezza,” Pfizer ha elencato l’anafilassi e la malattia potenziata associata al vaccino.

 Questo documento dovrebbe essere incriminante per qualsiasi agenzia che ne fosse a conoscenza e avesse definito “sicure” queste inoculazioni.

Pfizer sta facendo miliardi nonostante la sua storia criminale.

 

Nel solo 2021, Pfizer ha incassato più di 33.5 miliardi di dollari dai suoi vaccini Covid-19.

La sua agenda è dettata dagli azionisti e la sua linea di fondo non è la salute pubblica.

Nel corso degli anni, Pfizer è stata implicata in molte attività criminali, tra cui dichiarazioni mendaci per ottenere l’approvazione federale per una valvola cardiaca (che tendeva a rompersi e che aveva causato la morte di centinaia di pazienti in tutto il mondo), esperimenti clinici su bambini africani senza il consenso dei genitori (esperimenti in cui alcuni dei bambini erano morti), corruzione di medici, soppressione della ricerca, manipolazione di studi clinici, l’omissione che i suoi prodotti avevano causato il cancro, marketing fraudolento e molti altri gravi reati.

Negli ultimi decenni ha pagato miliardi in multe e patteggiamenti per le sue ripetute attività criminali.

 

Conflitti di interesse tra gli autori dei rapporti Pfizer.

Esistono enormi conflitti di interesse tra gli autori dei rapporti Pfizer.

Per esempio, nel caso del rapporto semestrale, l’84% degli autori ha conflitti di interesse.

Sono dipendenti Pfizer, possiedono azioni Pfizer, hanno ottenuto sovvenzioni da Pfizer, sono stati assunti come consulenti da Pfizer o hanno condotto studi clinici per Pfizer.

C’erano solo 5 autori che non avevano conflitti di interesse con Pfizer e nessuno di loro è uno degli autori principali.

 L’autore principale, l’autore corrispondente e l’ultimo autore hanno tutti conflitti di interesse.

L’esempio più eclatante è che i due fondatori di BioNTech sono entrambi tra gli autori del rapporto sulla sperimentazione semestrale di Pfizer.

Questi due, da soli, hanno guadagnato con i vaccini Pfizer 9 miliardi di dollari in valore azionario, eppure sono ancora autorizzati a scrivere i rapporti Pfizer.

Il CDC ha ridefinito il concetto di “vaccino”.

Il CDC ha ridefinito il concetto di “vaccino” per soddisfare interessi politici e farmaceutici.

 Per molti anni, la definizione del CDC di “vaccino” era stata: “un prodotto che stimola il sistema immunitario di una persona a produrre immunità verso una malattia specifica, proteggendo la persona da quella malattia.”

 A partire dal 2 settembre 2021, il CDC ha ridefinito il “vaccino” come “una preparazione che viene utilizzata per stimolare la risposta immunitaria dell’organismo contro le malattie.”

I vaccini Covid-19 di Pfizer non rientravano nella definizione originale del CDC, quindi il CDC ha cambiato la definizione di “vaccino.”

Molte persone non riescono a credere che i dati degli studi clinici di Pfizer possano essere così sballati e mostrino addirittura un aumento del rischio di malattia e di morte per i vaccinati.

Pensano: se questo fosse vero, i media non dovrebbero riferire la verità sul vaccino Pfizer? Pensiamo che questo video possa rispondere alla domanda:

Qualsiasi governo che abbia approvato queste inoculazioni e che, a maggior ragione, le abbia rese obbligatorie, sapeva o avrebbe dovuto sapere dai dati disponibili che avrebbero causato danni ai propri cittadini.

Qualsiasi governo che ha approvato questo intervento medico per i suoi cittadini avrebbe dovuto assicurarsi che la sperimentazione utilizzasse gli endpoint clinici appropriati e una scienza della sicurezza di alta qualità.

Ogni funzionario governativo che possiede queste prove e continua a permettere che i suoi cittadini vengano inoculati con un agente tossico è, come minimo, negligente.

( kanekoa.substack.com -- kanekoa.substack.com/p/the-powerful-pfizer-presentation?r=o55pn&utm_campaign=post&utm_medium=web&utm_source=direct).

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