CHI COMANDA il MONDO ?

 CHI COMANDA il MONDO ?

 

Malanga: Draghi esegue.

Alieni e massoni, chi comanda.

Libreidee.org-Corrado Malanga - (9-2-2022)- ci dice :

 

Il burattinaio è l’alieno, che ha bisogno di noi: siamo mucche da mungere, e l’alieno non vuole che le mucche da mungere acquisiscano la consapevolezza di chi sono.

Così, l’alieno deve far vivere questo universo a un livello di bassa entropia, che si acquisisce solo quando tutto è separato.

Invece, quando “tutto è uno”, quando la coscienza si è riunificata, ecco che l’entropia ha il valore massimo.

 Cosa fa il potere per mantenere il popolo soggiogato? Deve dividere: è l’unico sistema che ha per mantenere bassa l’entropia.

Ed ecco le divisioni di oggi, anche in materia di trattamento sanitario: vaccinati e non vaccinati. E chi la sta alimentando, questa lotta? Il potere. E chi è il potere?

Non è il nostro Mario Draghi: è colui che pilota Mario Draghi. E chi pilota Draghi? L’alieno.

Ci sono gli alieni, gli alienati e i poveri disgraziati, che siamo noi, che non abbiamo capito come funziona questa cosa.

 Nel mezzo, quindi c’è il potere terreno. Le persone che comandano, su questo pianeta, si chiamano in un modo solo: massoneria.

E scopriamo che l’analisi della massoneria ci porta a individuare due “teste” della massoneria, che risalgono a un antico modello di vita: quello di Shiva e quello di Vishnu; dell’alieno che noi chiamiamo Ra, senza corpo, e dell’alieno Lux, senza corpo.

Per migliaia, milioni di anni, hanno tentato di ottenere quello che nel mito c’è scritto: Shiva e Vishnu avevano queste creature, gli Asura e i Deva, in lotta tra loro per ottenere l’immortalità, l’Amrita, cioè quel nettare che si otteneva facendo determinate operazioni con l’universo.

 Il capo dei Deva era un serpente, il capo degli Asura era un’aquila; e noi ritroviamo in Mesopotamia il mito di Enki ed Enlil; anche nell’antico Egitto compaiono il volatile e il serpente; e così pure in America del Sud.

 Dentro di noi, nel mito, sappiamo esattamente come stanno andando, le cose: queste due parti aliene, che gestiscono tutto il teatrino, hanno creato le due “teste” della massoneria, che oggi vediamo nelle due parti del potere.

Negli Usa abbiamo due presidenti in lizza tra loro; in Vaticano abbiamo due Papi: uno che appartiene ai Deva (Ratzinger) e l’altro che appartiene agli Asura (Bergoglio).

Lo si vede chiaramente: gli Asura sono sostanzialmente populisti, vogliono abbattere le barriere e vogliono che il denaro (che è l’arma per dividere la popolazione in ricchi e poveri) circoli.

E soprattutto bisogna che non si inquini il pianeta, perché troppe “mucche” inquinano. E allora che si fa? Non si dice “ammazziamo le mucche”: quello è un progetto Deva.

Gli Asura vogliono distruggere la spazzatura.

Come? Ogni tanto vengono fuori queste strane Grete Thunberg, che si inventano modalità allucinanti per un ipotetico mondo “verde” che, così, non funzionerà; la spazzatura non va distrutta: non va prodotta, già all’inizio.

 Ma non produrla vorrebbe dire che la popolazione terrestre dev’essere meno numerosa, perché l’unica cosa che inquina il pianeta è il numero dei suoi abitanti.

Dall’altra parte, invece, la fenomenologia dell’alieno Deva – che è l’alieno delle grandi famiglie, monarchiche e di banchieri – vuole “fare pulizia” in un altro modo.

 E questi due modi di vedere il futuro dell’umanità, cioè della “stalla”, si riflettono nella creazione di queste due massonerie, che noi vediamo in Vaticano, nei servizi segreti, nella politica mondiale.

In realtà, a farne le spese è il popolo: facciamo delle guerre che gli altri vogliono che noi si faccia; e le abbiamo sempre fatte, le guerre degli altri, come gli Orazi e i Curiazi di una volta.

Gli alieni non si fanno la guerra tra di loro: perché, avendo lo stesso livello di tecnologia, si ammazzerebbero.

Allora la guerra la fanno fare a noi, ma è la guerra loro. E noi siamo talmente inconsapevoli che ci armiamo come soldatini.

E crediamo di appartenere a quelli che sostengono questo governo, o a quelli che – dalla parte opposta – dato che fanno parte dell’opposizione, sono i “buoni”, perché gli altri sono i “cattivi”.

Non ci sono, i buoni e i cattivi: questo è un concetto duale. Nell’istante in cui finirà Mario Draghi, che sicuramente ha dietro di sé la massoneria Asura, a governare arriverà la massoneria Deva.

Basta sentire i discorsi dell’opposizione, della Meloni. Che cosa scrive, nel suo libro? Scrive: «Io parlo tutti i giorni col mio angelo custode Arael». Ecco: se vince la Meloni, avremo Arael che governerà l’Italia.

Distinguere tra Deva e Asura non ha senso. Non si deve categorizzare la politica. In un libro, ho scritto che non bisogna più andare a votare. Non ci sono più partiti di destra o di sinistra, idee di destra o di sinistra: ci sono le idee.

 Ma l’essere umano vuole delegare: ci pensi qualcun altro, a comandare. Ed ecco che ci troviamo, a specchio, la creazione di un governo che è sostanzialmente l’immagine del popolo italiano.

E il popolo non si può lamentare, se quella gente è lì: ce l’abbiamo messa noi.

Non se ne vogliono più andare? Allora facciamo un’altra cosa: eliminiamo tutti i partiti politici e andiamo noi – il popolo – al governo.

Noi, non qualcuno che dice di governare per noi, ma poi non ha mai fatto niente, per noi: perché la democrazia non esiste.

 “Democrazia”, cioè: il “demos”, il popolo, che comanda. E vi pare che comandi, il popolo?

Il vero problema è la nostra mancanza di consapevolezza.

 Le terribili restrizioni di oggi? Questa pandemia è una cosa che a noi serve.                            Che cosa dobbiamo capire, attraverso questa esperienza?

Nell’istante in cui l’abbiamo capita, tutte queste norme “anti-no-vax” scompariranno: perché noi, che siamo “i creatori dell’universo”, avremo creato un ambiente diverso. A cosa serve, la pandemia? Serve a capire, fondamentalmente, che noi credevamo di essere un popolo di un certo tipo; e invece abbiamo scoperto che la gente se ne frega, dell’altro. La gente pensa solamente a se stessa, perché è sostanzialmente egoica e egoista (che sono due cose diverse, ma piuttosto schifose).

 Quello che si deve comprendere è che siamo circondati da una società fatta di persone che non hanno consapevolezza di sé.

Cioè: crediamo di essere un paese civile, quando invece ci siamo auto-eletti “civili”.

Ma secondo me, una tribù che sta nel Bangladesh – e che non vede nessuno – è molto più civile, nel comportamento sociale, di una civiltà come questa, quando uno che, per esempio, si è fatto 15 dosi, pensa ancora che tu lo stai contaminando perché non ti sei fatto nessuna dose.

Oltre a essere un cretino, è poco informato: si nutre di pane, Nutella e televisione. Questo noi non lo capivamo: credevamo di essere in un paese democratico, e ora abbiamo capito che la democrazia non esiste.

 E abbiamo capito che abbiamo paura: di cosa? Non tanto dell’altro: abbiamo paura di morire. E chi ha paura di morire? Solo colui che non ha consapevolezza di sé. Chi ha consapevolezza di sé, semmai, ha paura di soffrire.

Questa gente, che si fa un milione di dosi una dopo l’altra – e che proprio per questo morirà, perché il loro sistema immunitario è raso al suolo – deve fare l’esperienza della morte.

Però noi stessi, ripeto, siamo i creatori dell’universo.

Per cui, questa gente soffrirà le pene dell’inferno: perché, attraverso la sofferenza, dovrà comprendere di aver fatto una marea di cazzate.

(Corrado Malanga, dichiarazioni rilasciate a Red Ronnie nel video “Chi comanda il mondo?”, su YouTube dal 4 febbraio 2022. Chimico, docente universitario e ricercatore alla Normale di Pisa, il professor Malanga è celebre per i suoi studi sui rapimenti alieni).

 

 

Gruppo Bilderberg, ecco chi governa davvero il mondo .

ilfatoquotidiano.it- Redazione- ( 8-2-2020)- ci dice:

 

Con un’espressione in bilico tra l’onesto riconoscimento della realtà fattuale e l’arroganza propria del potere, così ebbe modo di affermare uno dei massimi miliardari del pianeta:

“La lotta di classe esiste e la mia classe la sta vincendo”.

Si tratta, in effetti, di una chiara e ludica analisi del rapporto di forza quale si è venuto riconfigurando nel tempo della ribellione delle élite e dell’offensiva neoliberista al mondo del lavoro e dei diritti.

Scenario di cui, tuttavia, non si ha contezza, poiché il potere impone le sue mappe ingannatorie e usa armi di distrazione di massa.

Per una comprensione della reale entità dell’élite neo-oligarchica come maschera di carattere e come agente del capitale assoluto-totalitario nel tempo del disarmo del Servo può giovare soffermare l’attenzione sul cosiddetto “gruppo Bilderberg”, emblema  dell’Internazionale liberal-finanziaria del tempo neofeudale.

Contrariamente a quanto si può a tutta prima essere indotti a pensare, il gruppo Bilderberg non consiste in una società, né in una cospirazione: si tratta, invece, di un incontro privato tra potenti di tutto il mondo, che ricorre annualmente, a partire dal primo consesso, che avvenne nel 1954 presso l’Hotel Bilderberg della cittadina olandese di Oosterbeek.

Tale incontro annuale ha lo scopo di porre a confronto i potenti dell’élite, uniti dall’ideologia neoliberista che li rappresenta e dalla volontà di porre in essere una rete atta a tutelare i loro interessi e a unire le istituzioni finanziarie.

Si tratta, appunto, di una specifica Internazionale liberal-finanziaria il cui motto pare potersi cristallizzare nel rovesciamento delle parole con cui Marx chiudeva il Manifesto: “potenti di tutto il mondo, unitevi!”.

Da un certo angolo prospettico, si potrebbe sostenere che il gruppo Bilderberg coincide tout court con una rete di interessi interdipendenti di tipo finanziario e politico, economico e industriale.

Dal 1954 ad oggi, non è mai stato permesso alla stampa di assistere ai consessi del gruppo Bilderberg, né si è mai pubblicata l’agenda del convegno, né sono state rilasciate dichiarazioni da parte di chi vi ha partecipato.

Espressione degli arcana imperii dell’economia mondiale finanziarizzata, la massima segretezza neo-oligarchica finisce per essere, paradossalmente, quanto mai rivelativa del vero carattere del gruppo Bilderberg come governo occulto che opera nell’ombra, determinando le linee generali di una politica ridotta a mera continuazione dell’economia con altri mezzi.

Ancorché le riunioni siano strettamente segrete, gli interessi dell’élite Bilderberg sono ampiamente noti, perché coincidono con quelli del finanz-capitalismo della fase assoluta del capitalismo (per un’analisi della quale mi permetto di rinviare al mio studio “Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo”).

Tali interessi orbitano intorno al fuoco prospettico dell’eliminazione degli Stati nazionali e dei diritti sociali, della creazione di un’immensa pauper class precarizzata, nomade e disposta a tutto pur di sopravvivere, della distruzione delle costituzioni e dei confini nazionali, della creazione di nuovi trattati internazionali vincolanti mediante il primato economico e bancario, dell’offensiva integrale al mondo del lavoro e delle garanzie sociali.

Nei piani e nei progetti del gruppo Bilderberg si incarna l’essenza della rivolta delle élite: le unioni e i trattati internazionali vengono impiegati come strumenti mediante i quali operare la rimozione della sovranità nazionale democratica e, per questa via, destrutturare i diritti e lo stato sociale, imponendo la competitività internazionale come unico parametro.

Per il tramite dei trattati internazionali, infatti, i governi nazionali vengono privati del loro potere, che è ceduto ad agenzie internazionali e finanziarie, che si sostituiscono in misura sempre crescente agli Stati nazionali, le cui guide e i cui rappresentanti erano, almeno sulla carta, eletti dal popolo.

Per questa via, l’oligarchia finanziaria dell’élite può operare in qualità di società per azioni mondiale e di aristocrazia di intenti aspirante ad amministrare il pianeta mediante una rete transnazionale in grado di imporre senza incontrare resistenza un nuovo ordine mondiale plasmato dalla logica del capitalismo assoluto e flessibile.

Come ebbe ad affermare David Rockefeller, nel giugno del 1991, durante l’incontro del gruppo Bilderberg a Baden Baden, una sovranità sovranazionale esercitata da una élite intellettuale e da banchieri mondiali è senza dubbio da preferirsi senza esitazioni alla tradizionale autodeterminazione delle nazioni.

In queste parole, in fondo, si condensa il programma internazionalista di liberalizzazioni senza frontiere perseguito dalla nuova Internazionale liberal-finanziaria e della sua distruzione complementare del Servo come soggetto organizzato e oppositivo e di tutti i limiti reali e simbolici di frenare l’estensione illimitata del nichilismo economico.

L’obiettivo ultimo consiste nell’instaurazione di un governo unico mondiale con un solo mercato planetario, ove non sopravvivano identità e culture plurali, l’umanità sia dissolta in atomi di consumo privi di radici e di progettualità, nella forma di un’immensa plebe precarizzata e asservita.

È il trionfo del classismo planetario e del fanatismo economico transnazionale.

 

 

 

 

Green Pass, schedatura universale.

Prima del fatale 2024.

Libreidee.org- Giorgio Cattaneo- (24/10/2021)- ci dice :

 

Raccontano gli appassionati di astrologia che il periodo che si aprirebbe il 22 gennaio 2024 potrebbe coincidere con l’inizio di una stagione epocale e liberatoria, per l’umanità, propiziata dallo “storico” ingresso di Plutone in Acquario.

Qualcuno può pensare che siano favolette. Altri studiosi precisano: l’astrologia non determina mai cambiamenti così immediati, attorno a una data-spartiacque. Altri ancora, forse più prosaicamente, fanno notare come i portavoce del potere – anche se non lo ammetterebbero mai – siano attentissimi proprio alla simbologia energetica che presumono sia legata al moto degli astri: del governo Draghi non c’è un solo decreto, avverte Nicola Bizzi, che sia stato emanato in un giorno a caso, senza prima aver dato un’occhiata al cielo.

A proposito: ha ben poco di astrologico, l’attenzione che Bizzi (e molti altri osservatori) concentrano sul “fatidico” 2024. Secondo alcuni, è vero, coinciderebbe con la nascita di una nuova “era precessionale”. Ma non si esauriscono qui, le voci sull’ipotetico traguardo in calendario. C’è ben altro, che bolle in pentola.

A partire da quell’anno, infatti, la Terra comincerebbe a essere visitata da presenze diverse, rispetto a quelle abituali, segnalate nel 2020 dalla Us Navy e poi confermate nel 2021 dal Pentagono. Per intenderci, stiamo parlando di entità aliene. Premette il biblista Mauro Biglino: 2024_mfino a ieri, poteva ancora essere canzonato chi fosse stato accusato di “credere all’esistenza degli Ufo”. Ora, invece, dopo che le autorità militari Usa li hanno finalmente sdoganati (sia pure ribattezzandoli Uap), non è più possibile negarne l’esistenza. Tuttavia, aggiunge Biglino, non ci hanno spiegato cosa sarebbero esattamente, quei velivoli: chi li fabbrica, da dove vengono, chi li pilota. Amici o nemici? Amici, ha detto a fine 2020 Haim Eshed, docente universitario, per trent’anni a capo della sicurezza aerospaziale di Israele.

 Amici? Sì, ha spiegato il generale Eshed: da trent’anni – ha dichiarato – collaboriamo stabilmente con alcuni di loro, nell’ambito di una Federazione Galattica, con basi condivise sulla Terra, sulla Luna, su Marte e su altri pianeti.

Reazioni, alla sortita di Eshed? Silenzioso imbarazzo, ma nessuna smentita. Pochi mesi prima, Donald Trump aveva ufficialmente annunciato l’esistenza di una non meglio precisata Space Force americana.

 Nello stesso periodo, il simbologo e massone Gianfranco Carpeoro aveva aggiunto un tassello in più: il rapporto fra extraterrestri ed élite massonica statunitense.

Rapporto che, secondo Carpeoro, risalirebbe all’immediato dopoguerra, sotto la presidenza Einsenhower. Uno scienziato come Corrado Malanga, mai tenero con la libera muratoria, di recente è giunto a esporre la seguente congettura: i grandi massoni al potere nel mondo non sarebbero che i burattini-prestanome dei Deva e degli Asura, “divinità” extraterrestri che si contenderebbero segretamente il controllo del Uappianeta da migliaia di anni, anche attraverso la dialettica politica – essenzialmente fittizia – tra conservatori (Deva) e progressisti (Asura). Complottismo a buon mercato?

Ricostruzioni e interpretazioni che potrebbero apparire ultra-fantasiose, se non fosse per due aspetti: da un lato la strana “disclosure” in corso, con le progressive ammissioni sugli Ufo, e dall’altro le deliranti politiche autoritarie imposte con l’alibi della dichiarata emergenza pandemica.

Proprio su questo fronte è facilissimo misurare la distanza (cosmica, è il caso di dire) tra la versione ufficiale e la verità dei fatti. Punto d’arrivo: la schedatura universale, sempre dietro al pretesto sanitario, per arrivare all’estensione anche in Occidente di un tipo di regime sempre più simile a quello cinese, fondato sul “credito sociale”: l’accesso a benefit e servizi condizionato all’obbedienza.

Sotto questo profilo, in effetti, riepilogare la vicenda Covid non può che essere illuminante, oltre che desolante. Il 31 gennaio 2020, il governo Conte – in gran silenzio – vara lo stato d’emergenza, mentre la Tv parla dell’epidemia di Wuhan come qualcosa di ancora remoto.

L’Italia non corre alcun pericolo, assicura profeticamente lo stesso Roberto Burioni, star televisiva dei neo-virologi nazionalpopolari. Due mesi dopo, la catastrofe: lockdown, ospedali al collasso, sfilata di camion militari carichi di bare.

Il governo Conte, che non ha mai aggiornato il piano pandemico dell’Oms, ignora anche quello “vecchio”, comunque utile. Peggio: impone ai medici di non effettuare autopsie sulle vittime. Il protocollo è increscioso: Tachipirina e vigile attesa. In altre parole: è come se il malato “dovesse” aggravarsi, per poi essere ricoverato solo dopo molti giorni, ormai malconcio.

Assistito in ospedale, sì: ma magari fuori tempo massimo. E affidato a medici che – anziché l’eparina – gli somministreranno l’ossigeno, in diversi casi “bruciandogli” i polmoni.

Parallelamente: decine di medici, nel frattempo, scovano terapie che paiono efficaci. Ma vengono sistematicamente ignorati, quando non banditi. Il primo, Giuseppe De Donno, l’anno seguente sarà trovato impiccato nella sua abitazione. Con la sua cura (plasmaferesi) aveva salvato 58 pazienti su 58. Costo della terapia: poche decine di euro.

Arriva l’estate 2020, ma la fiction continua: distanziamento e mascherine, Tachipirina e vigile attesa. Tutto pronto per l’annunciatissima “seconda ondata” autunnale, con anche l’introduzione del coprifuoco. Sempre ignorati, intanto, i medici curanti: che hanno messo a punto protocolli con antibiotici e antinfiammatori, idrossiclorochina, ivermectina e diversi altri farmaci (ostacolati in ogni modo).

 La loro soluzione? Cure precoci a domicilio. Motivo: con terapie somministrate in modo tempestivo, all’ospedale non finisce più quasi nessuno (ma così, addio emergenza). I medici di “Ippocrate” esibiscono un bilancio schiacciante: 60.000 guariti, da casa, senza ricorrere al ricovero.

Risposte, dal governo? Zero, nessuna: come se quei medici italiani non esistessero.

I media? Tutti allineati all’omertosa verità ufficiale, salvo rarissime eccezioni. Ma il bello doveva arrivare con Mario Draghi: solo continuando a ignorare i medici e i loro risultati sarebbe stato possibile tener vivo il terrore del virus, in modo da vendere il “vaccino” come unica, possibile via d’uscita.

Scontato il successo della prima infornata di inoculi sperimentali: un italiano su due non vedeva l’ora di sottoporvisi, convinto di mettersi al riparo dalla patologia influenzale.

Poi c’è stato bisogno di convincere molti anziani, dubbiosi: a questo è servito, anche, l’arruolamento di un generale in uniforme da alpino.

 Ma i numeri non erano ancora soddisfacenti, per i “vaccinatori”.

Così, Mario Draghi ha fatto ricorso all’obbligo, introducendo una sorta di Tso. Vuoi continuare a lavorare? Devi sottoporti all’inoculo, prendere o lasciare. Prime vittime del ricatto: personale sanitario e operatori scolastici. A ruota, dal 15 ottobre tutti gli altri. Nel frattempo, la situazione è degenerata: la farmacovigilanza dell’Ema ora parla di 24.000 morti sospette, correlabili al “vaccino”, e 2 milioni di europei che hanno dovuto ricorrere a cure sanitarie dopo aver ricevuto le dosi. E proprio il carattere ricattatorio del Green Pass, che secondo vari giuristi sarebbe del tutto incostituzionale, ha messo in subbuglio mezza Italia.

Cartina di tornasole: le elezioni amministrative di ottobre sono state disertate da un elettore su due. Le piazze hanno preso a riempirsi, e lo Stato si è abbassato a ricorrere alla violenza per sgomberare i portuali di Trieste, insorti contro il decreto “infame”.

 In parallelo, molto clamore ha suscitato l’ennesimo suggello simbolico, giusto il 15 ottobre: l’apertura della Porta dell’Inferno (sfortunata opera “maledetta” di Auguste Rodin) alle Scuderie del Quirinale.

Come dire: abbiamo in serbo qualcosa di poco piacevole, per i sudditi? Ma attenti: il Green Pass obbligatorio è solo l’antipasto.

Lo sostiene Roberto Mazzoni, giornalista che ha seguito dalla Florida le presidenziali Usa 2020, al termine delle quali sarebbe stato “eletto” Joe Biden, con l’aiuto del voto postale e dei computer di Dominion.

Elezioni “sporche”: come se si dovesse togliere di mezzo a tutti i costi un politico ostile al Grande Reset, cioè il programma globale candidamente annunciato – in diversi libri – da Klaus Schwab, il patron di Davos. Precisamente: fine delle libertà individuali, in nome di un controllo orwelliano sugli individui.

La “pandemia”? Un’ottima occasione per imporre comportamenti che – senza il terrorismo sanitario – non sarebbero mai stati accettati. Ergo: oggi il Green Pass “vaccinale” (da rinnovare in eterno) non sarebbe che il prologo del “passaporto a punti”, di stampo cinese, destinato agli ex cittadini occidentali, un tempo liberi, quando ancora funzionava la loro pur difettosa democrazia. Incubi? Lo si verificherà presto, data la fretta – più che sospetta – con cui il piano procede.                        

E attenzione: i desiderata di Davos coincidono con l’agenda Onu e con il Green New Deal dell’Ue, propiziato dall’innocente, inconsapevole Greta. Previsione: archiviato il Covid-19, sarà la pretesa “emergenza climatica” ad armare le prossime imposizioni, costringendo le persone a nuove, drammatiche rinunce.

Sacrifici che rafforzeranno il dominio dell’élite Bergoglio e Draghi mondialista fino al punto – paventano i pessimisti – da imporre l’inoculo di nano-chip, attraverso cui controllare ogni aspetto della vita di ciascuno, compreso l’accesso alla moneta (solo digitale, a breve).

Allucinazioni distopiche?

Non la pensa così Ilaria Bifarini: il Grande Reset, dice l’economista, è pienamente in corso. E con Mario Draghi sta accelerando vertiginosamente.

Un colossale test, per vedere fino a che punto è possibile “strapazzare” l’Italia, da sempre paese-laboratorio per i destini dell’Occidente. Paese che, oltretutto, ospita il Vaticano.

 Appunto, e Bergoglio? Eccolo in azione, il “progressista” Papa Francesco: a fine 2020 ha rifiutato di ricevere Mike Pompeo, confermando la cessione al regime di Pechino del potere di nomina dei vescovi cattolici in Cina.

 E oggi definisce “un atto d’amore” il fatto di sottoporsi all’inoculo del siero genico sperimentale.

Il Pontefice fa coppia con Draghi, secondo cui – testualmente – se non ti “vaccini”, muori (e fai morire anche gli altri). Sottinteso: il “vaccino” per il Covid funziona. Cioè: protegge dal contagio ed evita gli effetti peggiori della malattia. Magari fosse vero: chi si è “vaccinato” continua a infettarsi, anche ammalandosi, e a contagiare il prossimo.

Ammette il ministero della sanità della Gran Bretagna: nelle terapie intensive, sono “vaccinati” quattro pazienti su cinque. Peraltro, il Regno Unito ha somministrato il siero C-19 alla quasi totalità della popolazione.

Cosa che i media evitano di ricordare, mentre biasimano la “irresponsabile” decisione di Londra di revocare ogni restrizione.

Così i contagi galoppano, scrivono i giornali. Tacendo però sull’altra verità: e cioè che l’epidemia non fa differenze tra “vaccinati” e non. Segno che il “siero magico” è largamente inefficace. Importa a qualcuno, saperlo? Forse sì: c’è una coscienza critica che si sta diffondendo a macchia d’olio, nonostante la censura “cinese” imposta dai social, anche Vaxin Italia.

Numeri che impressionano un osservatore speciale come Carlo Freccero: l’Istituto Superiore di Sanità ha appena ammesso che il terribile virus avrebbe ucciso – da solo, senza l’aiuto di gravi malattie compresenti – meno di 4.000 italiani, contro i 130.000 classificati “morti per Covid”.

Nonostante questo, però, si accelera: Green Pass obbligatorio. Come se le notizie non esistessero. Come se non esistessero le terapie, né i medici curanti (molti dei quali nel frattempo sospesi, se non radiati). E peggio: sempre per generare ansia sociale, ora si torna a manovrare anche la leva socio-economica.

Pur in assenza di vere crisi energetiche, si paventa un inverno spaventoso (guarda-caso, come la porta infernale di Rodin). Facile: si rallenta la distribuzione, in modo artificioso, e così i prezzi volano alle stelle. Iper-inflazione, che colpisce ovunque: dal pieno di benzina alla spesa quotidiana. L’obiettivo non cambia, a quanto pare: dopo il panico sanitario, anche l’insicurezza sociale. Per ottenere cosa? Ovvio: un’obbediente sottomissione, sempre in ossequio all’agenda di Davos. Domanda: perché proprio adesso?

Ecco, appunto. Su questo si interroga lo storico Nicola Bizzi, editore di Aurora Boreale e co-autore del fortunato, coraggioso instant-book “Operazione Corona”. Appassionato di archeologia “proibita”, Bizzi vanta anche contatti con il mondo dell’intelligence.

E conferma: c’è chi teme che, nel citato 2024, la Terra potrebbe ricevere visite problematiche. L’ipotesi: sarebbero di ritorno le “divinità” che la tradizione eleusina chiama “titaniche”? La letteratura antica le descrive come “sfrattate” dal nostro pianeta 20.000 anni fa, al termine della Titanomachia di cui parla Esiodo. Bizzi prova a leggere tra le righe della mitologia, scovando un dettaglio: non è curioso che la principale La costellazione della Balena vittima del golpe mondiale chiamato Operazione Corona sia proprio l’Occidente, fino a ieri protetto dalla sua democrazia? Nel mirino, in effetti, si ritrovano soprattutto l’Europa, il Nord America, l’Australia e la Nuova Zelanda.

Secondo il mito eleusino, i Titani “atlantidei” venuti da Tau-Ceti generarono una particolare parte dell’umanità, quella occidentale (che secondo questa ipotesi corrisponderebbe, a livello preistorico, all’Uomo di Cro-Magnon).

Semplici suggestioni?

Nelle Georgia Guidestones si auspica che la popolazione mondiale non superi il mezzo miliardo di unità.

Nel 2017, il sito statunitense “Deagel” presentava proiezioni in base alle quali la popolazione occidentale sarebbe stata letteralmente dimezzata.

 In altri termini, l’Istat ha appena ricordato che l’Italia – perdurante la denatalità che la affligge – potrebbe ridursi a essere un paese di appena 32 milioni di abitanti.

 Una voce come quella di Fausto Carotenuto (già analista dell’intelligence) nell’attuale direzione del massimo potere riconosce le storiche direttive del Club di Roma: usare l’ideologia “green”, maneggiata dall’oligarchia finanziaria, per contenere la demografia, tagliare e ridurre. Ergo, necessariamente: centralizzare. E quindi digitalizzare progressivamente l’essere umano, per poterlo controllare meglio.

C’è qualcosa di potenzialmente “alieno”, nel piano – a tappe forzate – che parte dallo sfruttamento manipolato del Covid per arrivare al “vaccino” e quindi al Green Pass, cioè al punto di partenza dell’eventuale regime totalitario universale basato sul “credito sociale”, di marca cinese, per ottenere neo-sudditi definitivamente controllabili, in ogni aspetto della loro vita?                          In tempo di pace, qualsiasi idea meriterebbe rispettoso dibattito, ma oggi questa possibilità sembra sia esclusa.

 Il mainstream pratica la più brutale e inaudita delle censure: tutte le ipotesi sgradite vengono classificate “bufale”. Poi c’è chi condanna i cosiddetti complottisti (spesso iperbolici, nelle loro tesi) accusandoli di aiutare involontariamente l’establishment a screditare l’intero pensiero libero. Verissimo, ma a patto che non si dimentichi un dettaglio essenziale: è il potere, in prima battuta, a essere reticente o fuorviante. In assenza di verità accertate, quindi, è scontato aspettarsi anche le illazioni più spericolate.

Discorsi comunque difficili, da affrontare, in un mondo che – direbbe Mauro Biglino – crede ancora che la Bibbia (letta obbligatoriamente sempre e solo in chiave simbolico-teologica) parli del Dio unico dei monoteismi, anziché degli Elohim che avrebbero “fabbricato” con la genetica una parte dell’umanità.

Un altro studioso italiano, Riccardo Magnani, ha appena dimostrato che Cristoforo Colombo non solo non ha mai “scoperto l’America”, ma addirittura non sarebbe mai neppure esistito.

In compenso, lo stesso ricercatore – in un libro di prossima uscita – si prepara a documentare la sua ultima intuizione: Lorenzo il Magnifico non era italiano, ma americano.

 Seriamente: Lorenzo, dice Magnani, era di stirpe reale Inca. Sarebbe finito a Firenze (adottato dai Medici) in seguito ai viaggi oceanici intrapresi, almeno mezzo secolo prima, dalla signoria fiorentina. Obiettivo dell’alleanza: fare in modo che a guidare l’Europa fosse l’America del culto solare, scalzando l’oscurantismo varato dalla religione romana violentemente imposta da Teodosio nel quarto secolo dopo Cristo.

Una religione che sarebbe stata “costruita” a tavolino da personaggi come Paolo di Tarso, Giuseppe d’Arimatea, lo storico Giuseppe Flavio e, pare, il filosofo Lucio Anneo Seneca.

Uomini forse vicini alla elusiva, potentissima Struttura di cui parla Paolo Rumor nel libro “L’altra Europa”? Un network occulto che reggerebbe ininterrottamente il mondo da 12.000 anni, cioè da quando la civiltà terrestre sarebbe riemersa dalle macerie dopo i devastanti cataclismi di origine stellare ora individuati con precisione dai geofisici.

Ergo: quegli oligarchi ante litteram avrebbero ereditato il ruolo dei plenipotenziari precedenti, gli antichi sacerdoti delle “divinità” dotate di astronavi?

 E quindi: le loro costruzioni – imperi, religioni, ideologie e credenze – sarebbero frutto di manipolazione? La “grande opera” di una super-casta che avrebbe custodito il monopolio della conoscenza?

Punti di vista, certo.

Supposizioni in libertà. Del resto, ci vollero mille anni prima che qualcuno (l’umanista Lorenzo Valla, in quel caso) svelasse finalmente la reale identità del Lascito di Costantino: un volgarissimo falso, fabbricato per legittimare il potere temporale dei Papi.

D’accordo, si potrebbe obiettare: ma tutto questo che attinenza potrebbe mai avere, con il Covid e il Green Pass?

 Chi lo sa. Tutte domande destinate a restare in sospeso, scommette qualcuno, fino all’esiziale, fantascientifico 2024.

 Davvero c’è chi teme – qui e ora – che fra due anni e mezzo potrebbe fare i conti con visitatori indesiderati?

Uno studioso come Roberto Pinotti, ufologo di fama internazionale, ripete: i governi non avranno mai il coraggio di ammettere di essere semplici marionette, al servizio di poteri alieni. Letteralmente: poteri esercitati da extraterrestri, stabilmente presenti sul nostro pianeta. E se le ultime indiscrezioni sugli Ufo servissero a preparare il terreno, abituando l’opinione pubblica all’idea di dover affrontare – un giorno – una minaccia spaziale?

Cioè: alieni ostili a quelli che (stando a Pinotti) oggi controllano la Terra?

 E poi: gli eventuali intrusi sarebbero nemici dell’umanità, o solo dell’élite – terrestre e non – che la starebbe dominando da millenni? Comunque sia: se uno pensa all’apocalisse-Covid, non può non domandarselo: perché tutto questo avviene proprio adesso?

Già: perché questa gran fretta di introdurre il Green Pass, il Green Deal, il Green Armageddon?

Restiamo coi piedi per terra, implorerebbe il realista: parliamo di cose serie, di contagi e tamponi.

Benissimo: i contagi sono larghissimamente asintomatici, ma vengono spacciati per anticamera del ricovero.

I tamponi? Non sono affidabili: lo ha detto l’inventore del test Pcr, Premio Nobel, e l’ha ribadito l’azienda che ha brevettato i “cotton fioc”.

Il campione biologico prelevato viene “amplificato” troppe volte, facendo emergere le tracce di qualsiasi virus pregresso.

Eppure: è proprio l’inattendibile tampone, il “purgatorio” cui è obbligato a sottoporsi, oggi, chi si sottrae all’inoculo genico. Il tutto, senza il minimo senso del ridicolo.

 E a proposito di serietà: quando “servivano” per creare allarme, i tamponi erano gratuiti. Oggi invece costano un salasso, per il lavoratore medio che deve pagarne 3 a settimana. Con che coraggio, quindi, deridere chi oggi sfoglia libri antichi nel tentativo di scrutare l’enigmatico cielo del 2024?

(Giorgio Cattaneo, 24 ottobre 2021).

 

GREEN PASS.

Generazionifuture.org- Ugo Mattei-(15 luglio 2021)- ci dice :

 

Come Presidente della Società Cooperativa di Generazioni Future che dedica a Stefano Rodotà la propria azione a tutela dei beni comuni, dei diritti e delle generazioni future oltre che come giurista sento il dovere di esprimere la mia apprensione per le spericolate dichiarazioni giornalistiche rilasciate da tre ex giudici costituzionali relative alla voce, da più parti riportata, dell’introducendo obbligo del c.d. “green pass” per accedere a tutta una serie di  esercizi pubblici o  aperti al pubblico, secondo il c.d. “modello francese”.

Tale operazione di schedatura sanitaria di massa rende obbligatoria, nella sostanza se non nella forma, la pratica vaccinale anti-covid che è ad oggi sperimentale ed i cui benefici verso terzi restano del tutto ipotetici, non potendosi perciò invocare la copertura dell’art 32 della Costituzione il quale ammette l’imposizione di un sacrificio al singolo ma solo a fronte di un beneficio collettivo certo ed anche a condizione che il sacrificio sia certamente vantaggioso, in termini di salute, anche per il singolo stesso, requisito che non può dirsi soddisfatto laddove il farmaco sia ancora in fase sperimentale (così la sentenza storica della Corte Cost. 307/90, richiamata anche dalla recente sentenza Corte Cost. 5/2018 che i tre ex giudici costituzionali dimostrano, evidentemente, di non conoscere).

A nome di Generazioni Future denunciamo la estrema e pericolosissima strumentalizzazione di principi giuridici complessi quali la proporzionalità nelle scelte politiche sanitarie o il bilanciamento tra diritti costituzionali che, inquinati da interpretazioni frutto di meri rapporti di forza, vengono utilizzati per giustificare il trasferimento di poteri di polizia in capo a soggetti del tutto privi di qualifiche.

 NO AL MODELLO  GREEN PASS FRANCESE.

Il bilanciamento tra i diritti coinvolti e la proporzionalità delle misure da adottare, al fine di perseguire un qualunque obiettivo in tema di salute collettiva, sono appannaggio del legislatore e della giurisdizione. Mai bisognerebbe dunque generare confusioni ricoperte di retorica giuridica che rischiano di autorizzare categorie di cittadini senza alcuna legittimazione a ergersi a depositari di scelte “giuridiche” su libertà civili inalienabili quali la mobilità sul territorio, l’accesso ai servizi e più in generale il perseguimento del pieno sviluppo della persona umana sancito dall’art. 3 Cost.

Per fortuna il Garante per la Protezione dei Dati personali ha già avuto modo di esprimersi al riguardo dichiarando il green pass costituzionalmente “irricevibile”.

Chi, avvalendosi della propria fama di giurista, si presta a legittimare un sistema che elargisce libertà fondamentali solo a condizione che si sia detentori di un “pass” e così facendo rinuncia a denunciare l’ obbrobrio costituzionale in corso, non contribuisce all’edificazione di una società giuridicamente sana, nella quale mai può spettare al controllore ferroviario, al negoziante o al poliziotto la scelta sul se far accedere o meno un libero cittadino a servizi anche essenziali.

Invito pertanto ogni collega che abbia a cuore la Costituzione e che parli pubblicamente come giurista o come costituzionalista a non utilizzare la propria visibilità mediatica per assecondare l’imposizione, di fatto, di un farmaco sperimentale come condizione di esercizio di una piena cittadinanza. Una tale imposizione di fatto o di diritto va invece respinta senza esitazione sia sul piano etico che su quello costituzionale.

Nel licenziare la presente nota comunico che ho dato mandato ai costituzionalisti dell’ Osservatorio Permanente per la Legalità Costituzionale di approfondire il tema del green pass.

( Green Pass come in Francia? Garante Privacy “Costituzionalmente irricevibile.”)

(Presidente Soc. Coop. Ugo Mattei).

 

 

 

 

Green pass come in Francia? Garante Privacy:

Costituzionalmente irricevibile”.

Key4biz.it- Luigi Garofalo -( 14 Luglio 2021)- ci dice :

Ginevra Cerrina Feroni (vicepresidente Garante Privacy): “Quello in salsa francese è costituzionalmente irricevibile. Gravissimi gli effetti sui diritti e sulle libertà dei cittadini”.

Il Garante Privacy italiano boccia il “modello Macron” sul nuovo uso del green pass. 

“Il green pass in salsa francese è costituzionalmente irricevibile. Gravissimi gli effetti sui diritti e sulle libertà dei cittadini”, avverte, su Twitter, Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente del Garante per la protezione dei dati personali.

Con ironia, le fa eco Guido Scorza, un altro componente del Collegio dell’Autorità.

“Il 14 luglio 1789 i cittadini non urlavano “Liberté, identité, confidentialité? Vogliamo essere da meno oltre due secoli dopo? Si scherza ma scherzando talvolta si dice la verità”, ha twittato Scorza.

 

(twitter.com/guidoscorza/status/1415201110315479044)

Green pass, in Francia obbligatorio dal 21 luglio per cosa?

Questi due interventi, non ufficiali, del Garante giungono nel pieno del dibattito nel nostro Paese sulle nuove modalità di richiesta del green pass, dopo la decisione del presidente Emmanuel Macron di estendere il passaporto sanitario dal 21 luglio per accedere ai luoghi del tempo libero e della cultura per tutti i cittadini sopra i 12 anni.                 

E da agosto, dopo l’approvazione di una legge ad hoc, il green pass in Francia si applicherà nei bar, ristoranti, centri commerciali, così come negli ospedali, case di riposo, istituti medico-sociali e nei trasporti a lunga percorrenza: per utenti e dipendenti. E in Italia si accende il dibattito tra favorevoli e contrari.

Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: “Fare subito come in Francia, l’ho detto a Speranza”.

Tra i favorevoli a seguire l’iniziativa francese c’è il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

“Fare subito come ha fatto la Francia, applicando ‘sul serio’ il Green pass, e niente quarantena per chi ha ricevuto due dosi.

Anche questo sarebbe un incentivo a vaccinarsi”, ha detto Sileri, intervistato dal Messaggero.

“Pensiamo alle discoteche”, ha aggiunto, “se concedessimo ai locali di aprire per i clienti con il Green pass, avremmo la corsa di chi ha tra i 18 e i 40 anni a vaccinarsi”.

Anche se, ha detto Sileri, “da noi non ha senso nei ristoranti, salvo che i nostri contagi non dovessero raggiungere numeri simili a quelli britannici, semmai può essere un’arma per mantenerli aperti qualora vi fosse un forte incremento dei casi”.

“Quella della Francia è sicuramente una scelta giusta. Dovremmo farlo anche in Italia, io a Speranza l’ho detto tante volte”, ha concluso il sottosegretario alla Salute.

Merkel dice no al modello Macron sul green pass: “Così la vaccinazione diventa obbligatoria, il contrario di quanto abbiamo promesso fino ad ora”

In attesa di una eventuale nuova decisione del Governo sul green pass, per esempio rilasciarlo solo dopo aver completato il ciclo vaccinale, come avviene nella maggioranza dei Paesi Ue, la Germania ha già detto no al “modello francese”.

“Non intendiamo percorrere questa strada proposta dalla Francia. Siamo all’inizio della fase in cui stiamo ancora promuovendo le vaccinazioni, dove abbiamo più vaccini di quante persone vogliono essere vaccinate”, ha affermato Angela Merkel.

“Non credo che possiamo guadagnare fiducia cambiando ciò che abbiamo detto finora, cioè che nessuna vaccinazione è obbligatoria, ma penso che possiamo guadagnare fiducia pubblicizzando la vaccinazione e facendo diventare il maggior numero possibile di persone degli ambasciatori del vaccino grazie alla propria esperienza”, ha concluso la cancelliera.

E l’Italia nei prossimi giorni quale leader seguirà? Macron o Merkerl oppure adotterà un modello italiano sul green pass?

 

 

 

È colpa vostra che ci state a sentire.

Covid-19 e doppio legame.

Wumingfoundation.com-Wu Ming- (17.12.2020)- ci dice :

«Visto? Il contagio rallenta. La curva flette. Erre con zero alla meno due: vai di zona gialla. Però non dappertutto. Serve un monito. Memento Abruzzi! Se fate i cattivi, finite come l’Abruzzo, branco di irresponsabili.

Chiama i giornalisti, digli che salviamo i consumi, salviamo il Natale. Forza, diamoci dentro col cash-back.

Uniti! Però non esageriamo. Il troppo stroppia, ce lo dice la Scienza. Non così, perdio! Come osate? Assembramenti ovunque.

Qua si balla sul ponte del Titanic. La terza ondata sarà disastrosa. Bastardi.

Allora sapete che c’è? Niente pranzo di Natale in famiglia. Ben vi sta. Non si esce dal comune. Come dici?

A Roccafritta non c’è manco una tabaccheria? E chissenefrega, vi fumate la merda secca. Servono sacrifici.

 Però dai, coraggio, se fate i bravi, forse tra qualche giorno permettiamo gli spostamenti dentro la Regione.

E siccome siamo per la meritocrazia, i più fortunati possono vincere la lotteria degli scontrini e 5 mascherine in regalo col giornale. No, ma che vi salta in testa? Avete frainteso.

Est virtus in aurea medio stat rebus! Tanta fatica per niente.

Assembramenti anche a Roccafritta. La gente non capisce. Siamo in guerra.

Mai tanti morti dal ’44. Era il ’44, no? O il ’24? Boh, comunque sia, ve la siete voluta: niente pranzo di Natale, zona rossa a Capodanno, si esce solo con la giustificazione firmata dalla Befana.

Lo sappiamo: avevate già in mente di eludere i robocop e i tracciamenti.                         Come “quali tracciamenti”? Ma che domande fate, lo vedete che siete negazionisti? Che delusione. In compenso, c’è tempo fino all’antivigilia per accumulare scontrini e combattere l’evasione. Guardate che poi ci ringrazierete, perché così il Natale è più autentico, davvero lo abbiamo salvato, giusto Francesco?

Avanti, sbrigatevi a comprare tutto entro il 22. Stipatevi sui treni nel fine settimana del 19/20. Prendete d’assalto i negozi, sorridete ai fotografi. Fateci vedere cosa sapete fare. Così poi si ricomincia, non è divertentissimo? No, bastardi, è la guerra! Non avete capito. Tortellini proibiti dopo le 12.30 e dieci Avemarie. Vediamo se adesso vi pentite davvero!».

 

 

 

Venduti, o in Conflitto d’Interessi

 in Nota Spese, di Silvana De Mari.

Marcotosatti.com- Marco Tosatti -(7 Ottobre 2021)- ci dice :

 

Marco Tosatti.

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, vogliamo condividere e rilanciare questo appassionato articolo della dott.ssa Silvana De Mari, apparso oggi su Silvana De Mari Community, anche con alcune imperfezioni testuali, che testimoniano dello slancio anche emotivo con cui è stato composto, ex abundantiam corsie da questa strenua e coraggiosa persona.

Silvana De Mari parla – soprattutto – dei medici, degli Ordini dei Medici, e dei cosiddetti esperti e responsabili che hanno gestito questo incubo pandemia; e che hanno sulla loro coscienza, se ne hanno una, migliaia di morti; li hanno sulla loro coscienza, e da cristiano penso spero che ne debbano rendere conto un giorno, perché hanno agito non per salvarli, ma per sostenere l’ineluttabilità e le doti salvifiche di qualche cosa che non era né ineluttabile né salvifico, e cioè il “siero genico sperimentale” che un governo dittatoriale sta inoculando con il ricatto a milioni di sudditi-cavie.

Lei parla di medici; io vorrei invece attirare la vostra attenzione su quelli che ritengo in grandissima parte colpevoli, e cioè i giornalisti; quelli che – sto pensando a qualche collega, in particolare del Corriere della Sera – che si è prestato ad articoli vergognosi sui medici di Ippocrate.org e Terapie domiciliari, e ad altri che a fronte di mutamenti di direzione e di rotta di un fogliaccio si sono trasformati  in vigorosi araldi del Vaxxino a dispetto di tutto e di tutti.

Questa stagione della nostra ex-democrazia è servita anche a questo: a dimostrare l’inesistenza del giornalismo come strumento di controllo del potere centrale (i 50 milioni di Conte, e i 20 di Draghi agli editori sono serviti a qualcosa) e l’inconsistenza della cosiddetta destra, di governo e di opposizione nella difesa delle libertà e dei diritti, a fronte di una narrazione pandemica ispirata da poteri evidentemente troppo forti per non infiltrare in profondità anche quei partiti.

Grazie a questa inconsistenza è possibile a grigi commissari funzionari di interessi altri, assumere  ruoli e stature incredibilmente sproporzionate rispetto alla realtà. Ringraziamo Filippo Incorvaia per l’immagine, molto chiara. C’è un popolo di sudditi in attesa. Buona lettura.

 

In prima pagina su La Verità del 30 settembre 2021  l’articolo di Stefano Filippi dal titolo: La cura Speranza fa morti.

Gli scienziati bocciano tachipirina e vigile attesa.

L’imperdibile articolo riporta le conclusioni di un gruppo di ricercatori dell’Università di Pavia da cui si evince che tachipirina e vigile attesa sono l’anticamera del disastro.

Anche la letteratura medica inglese sta accumulando prove contro il paracetamolo(tachipirina).

La Sars 2 covid 19 è una malattia infiammatoria, uccide mediante una tempesta di infiammazione che con un meccanismo autoimmune investe l’endotelio dei vasi e causa trombosi.

Occorre contrastarla mediante antiinfiammatori. La tachipirina, il paracetamolo, ha un’azione  antinfiammatoria minima e deprime il glutatione, che a sua volta combattere l’ infiammazione. La SARS due covid 19 uccide mediante infiammazione. La tachipirina si limita a levare la febbre, che è l’unica difesa dell’organismo, soprattutto di un organismo cui non è stata somministrata nessuna medicina vera, per distruggere il virus mediante calore.

La vigile attesa è un crimine. Ogni malattia peggiora se non curata. Secondo il protocollo di Speranza e dei cosiddetti esperti del cosiddetto comitato tecnico scientifico il paziente ha diritto a qualche farmaco solo dopo che la saturazione è scesa, cioè solo dopo che già subito un danno polmonare che non sarà mai del tutto reversibile, in quanto residua fibrosi.

Nell’ ottimo articolo su La Verità si evidenzia come intervenendo immediatamente con antiinfiammatori si riduca enormemente il tasso di mortalità.

Posso aggiungere che la micidiale accoppiata tachipirina e vigile attesa determina un’altra catastrofe, non solo porta i pazienti all’intubazione e alla morte, ma al post covid.

Se non si interviene immediatamente con farmaci giusti aumenta enormemente il rischio di strascichi molto lunghi o semplicemente irreversibili.

 La proteina Spike causa trombosi che possono danneggiare qualsiasi organo, con particolare predilezione per il miocardio e il cervello, lasciando reliquati non sempre reversibili. Particolarmente grave è la demenza.

Il protocollo di Speranza concede farmaci solo dopo che si è abbassato il tasso di saturazione del sangue.

Se si è abbassato a lungo e molto il tasso di ossigeno nel sangue il cervello ha subito danni irreversibile. Il protocollo di Speranza con  vigile attesa, quindi, aumenta il numero delle fibrosi polmonari e delle demenze, non solo delle morti.

Nel marzo 2021, finalmente su richiesta di valorosi medici capitanati dal professor Cavanna il TAR ha sospeso l’assurdo protocollo “Tachipirina e vigile attesa”, in atto dal dicembre 2020 per volontà dell’ AIFA: si è stabilita la terapia domiciliare con aulin e aspirina idrossiclorochina, antibiotico,  eparina, vitamina D e C .

 Il Senato ha votato l’8 aprile approvando le terapie domiciliari e chiedendo al governo a modificare le linee guida per una vera terapia domiciliare, ma Speranza e l’AIFA hanno presentato ricorso contro la decisione del TAR al Consiglio di Stato, e lo hanno incredibilmente vinto.

È tecnicamente possibile credere che si tratti di sprovveduti?                              (Ndr: no,…sono assassini!).

 È almeno legittimo il sospetto che negare le cure domiciliari abbia come scopo prolungare un’emergenza che ha tolto qualsiasi libertà, assassinato qualsiasi normalità, consegnato il popolo italiano in mano a un governo che decide persino cosa deve farsi inoculare nel proprio corpo per poter lavorare.

Abbiamo una terapia corretta dal marzo 2020.

Perché non è stata applicata?  Gli ordini dei medici sono così sprovveduti da non essere in grado di capire che tachipirina e vigile attesa sono un disastro? La maggioranza dei medici è così sprovveduta da non capirlo?

 I medici sono in conflitto di interessi. Sono impiegati statali. Nel momento in cui si dissociano dai protocolli rischiano che vengano tolte loro le convenzioni oppure di vedere decurtati i propri introiti.

 Leggere che a Pavia finalmente è stato ufficializzato quello che dico e scrivo da mesi, quello che i valorosi colleghi di Ippocrate.org applicano da mesi, avrebbe dovuto rendermi contenta: è sempre carino poter dire lo avevo detto io.

Sono furiosa. Perché così tardi? I colleghi di Ippocrate per aver osato tenere un convegno a Roma e sono stati trattati da cialtroni e stregoni dai giornalisti di regime.

Che la tachipirina non vada mai somministrata in una sindrome influenzale mi è stato detto dal mio professore di farmacologia nel 1974.

I danni del paracetamolo sul glutatione sono noti da tempo. Perché la maggioranza dei medici ha ceduto a un protocollo così assurdo?

 Perché sono in conflitto di interessi. Grazie le mutue sono impiegati statali. Grazie alla sciagurata legge Gelli sono legati al protocollo governativo altrimenti rischiano di perdere mutue e rischiano sanzioni.

Possono addirittura rischiare provvedimenti da parte dell’ordine medici. Io ne ho due in questo momento: uno per aver pubblicamente consigliato il protocollo di Cavanna, quello corretto, un altro, per consigliato nei danni tragici da vaccino o cosiddetto tale l’uso dell’idrossiclorochina, dato che i vaccini o cosiddetti tali scatenano disastri grazie lo stesso meccanismo autoimmune del virus originale. Per inciso: spesso funziona.

 

Sono in conflitto di interesse giornalisti televisivi e non oltre che vari influencer, attori cantanti e intellettuali, parola quest’ultima dall’etimologia sempre più impenetrabile, e così via.

 Lo spiega con chiarezza l’incredibile libro” Così guariremo” di Speranza.

Il titolo del libro è già delirante: è evidente che l’autore è convinto nella sua piccolezza scientifica che il popolo italiano sia un popolo di malati. Deve essere convinto, come peraltro sembrano essere convinti i vari medici televisivi, Burioni in testa, che gli italiani siano privi di un sistema immunitario, che si tratti di un popolo di immunodepressi.

 

 Nel libro il ministro confessa candidamente, anzi trionfalmente, di aver usato il denaro pubblico per premiare il fatto che giornalisti influencer e cosiddetti intellettuali  si uniformasse al ministero: la malattia è atroce e incurabile, quello che sta facendo il governo è giusto e  meraviglioso, l’unica cura è il vaccino.

 I giornalisti e gli intellettuali o cosiddetti tali dovrebbero essere i cani da guardia del potere, dovrebbero essere il suo incubo. Nel momento in cui, al contrario, eseguono i suoi ordini, profumatamente pagati con denaro pubblico, vuol dire che sono in conflitto di interessi e vuol dire che il popolo non ha più difesa, salvo qualche sparuta voce, il quotidiano La verità, il giornalista Mario Giordano e poco altro.

Ora il governo  ha  stabilito che sia impossibile anche solo lavorare, avere cure mediche, senza il cosiddetto vaccino. Si tratta di farmaci sperimentali che quindi non possono essere messi obbligatori.

 Il ricatto del Green pass permette di costringere persone a questa inoculazione forzata, uno stupro farmacologico se fatto contro la volontà del paziente.

Chi si rifiuta di essere una cavia gratuita è accusato di essere un sorcio, un opportunista che lucra sui rischi altrui per uno strano cosiddetto vaccino che funziona solo se lo hanno fatto tutti.

Secondo inquietanti dati del governo inglese la probabilità di morire a  seguito di infezione da Sars-CoV-2  é  del 28,26 % maggiore tra i  soggetti di età inferiore a 50 anni e vaccinati con due dosi rispetto all’omogeneo gruppo anagrafico di non vaccinati. (assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1014926/Technical_Briefing_22_21_09_02.pdf pag 21 tabella 5).

 

Attendo di essere convocata all’ordine dei medici a rendere conto di come e perché ho consigliato un protocollo che salvava la vita invece di uno che peggiorava la situazione.

Non vedo l’ora di poter avere di fronte  questi prescrittori di tachipirina e vigile attesa, questi entusiasti raccomandatori di una vaccino che sotto i 50 anni aumenta la mortalità  (sono stata sospesa in quanto mi sono rifiutata di farmelo inoculare) e dire loro in faccia cosa veramente penso del loro essere medici.

Lo farò in nome dei morti, in nome dei dementi, in nome del popolo italiano calpestato e tradito, che dopo essere stato dissanguato di tasse per pagare il SSN si è trovato di fronte a “tachipirina e vigile attesa” e all’obbligo a diventare cavia per poter lavorare o anche solo per essere curato. Non sarà uno dei giorni migliori della loro vita.

Mentre scrivo ascolto musica, sempre gli stessi pezzi.

 Uno dei più ascoltati è il Dies Irae della Messa di Requiem di Mozart.

Verranno i giorni dell’ira, i giorni dell’ira di Dio. Un medico che non fa il bene i pazienti ma fa il contrario, esce dal conflitto di interesse ed entrai nel girone dei traditori di coloro che hanno fiducia in lui.

 

Agostino Nobile: Pronte

le Prove per il “Norimberga 2”.

Marcotosatti.com-Marco Tosatti-  Agostino   Nobile-  (9 Febbraio 2022)- ci dice :

 

Marco Tosatti.

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Agostino Nobile ci offre questa riflessione particolarmente adatta ai tempi che stiamo vivendo, e ai disastri che sono stati causati nel nome della lotta alla psico-pandemia, e che purtroppo nel nostro Paese sono ancora in corso, grazie a quell’osceno strumento chiamato “Green Pass”, ideato dai servi politici di collusioni finanziarie, ideologiche e politiche internazionali che è sempre più difficile nascondere. Buona lettura e condivisione.

Pronte le prove per il Norimberga 2.

 Il processo di Norimberga è stato possibile solo alla fine della II Guerra mondiale, quindi bisognerà aspettare che il buon senso popolare metta in un angolo gli autori del peggiore crimine contro l’umanità e i governi che li hanno spalleggiati.

Il Norimberga 2 è sostenuto da migliaia di avvocati, medici e centinaia altri professionisti di tutto il mondo guidati dall’avvocato tedesco-americano Reiner Fuellmich.

Essi hanno le prove, devastanti, per perseguire tutti coloro che negli ultimi due anni hanno distrutto la vita lavorativa, la scuola e la salute dei popoli occidentali. 

L’avvocato Reiner Fuellmich, di nazionalità tedesca e statunitense, pochi anni fa è riuscito a portare il gigante automobilistico Volkswagen in tribunale nel caso delle marmitte catalitiche falsificate e la Deutsche Bank per frodi, vincendo i processi. Ha pubblicato molti articoli e libri sul diritto bancario, diritto medico e diritto internazionale privato e ha insegnato come professore e conferenziere in Germania e in Estonia. Il 10 luglio 2020 il Dr Reiner Fuellmich ha costituito la Commissione d’Inchiesta extraparlamentare tedesca Corona.

Nella Dichiarazioni di apertura del Grand Jury (vedi video in lingua originale youtube.com/watch?v=ELTFNkCdzjA) del 24 gennaio 2022, l’avvocatessa Ana Garner, Ph.D., University of Iowa, ha commentato:

«Questa promulgazione di un’indagine del Grand Jury, comune negli Stati Uniti, è un modello di procedimento legale per i cittadini del mondo contro i leader, gli istigatori e i complici nella formulazione e nell’esecuzione di un piano per creare una pandemia. Si tratta di un’indagine del popolo, chiamata – ‘il tribunale dell’opinione pubblica del popolo’.

Si basa sulla Legge Naturale, che a sua volta si fonda sulla nozione che ognuno è capace di distinguere tra bene e male, giusto e sbagliato.

L’umanità si trova in una fase critica che dipende dal risveglio di tutte le persone; la traiettoria su cui ci troviamo deve essere invertita, e questo provvedimento del gran giurì contribuirà a ciò in modo rapido.

Un gran giurì ascolta le prove e poi determina se un’accusa criminale può essere presentata contro l’accusato. Di solito è condotto a porte chiuse senza che l’accusato sia presente; questo gran giurì sarà fatto, invece, davanti al pubblico utilizzando un vero giudice, avvocati e testimoni.

Ha origine in un modello costituzionale di governo che rispetta i diritti e le libertà naturali delle persone. Chiediamo a voi, il pubblico, di esaminare le prove presentate per riconquistare le nostre libertà».

 

Tra gli altri interventi, adesso riporto quello dell’avvocato Reiner Fuellmich:

«Questo caso coinvolge i più atroci crimini contro l’umanità sotto la maschera di una pandemia. Nonostante l’apparente complessità delle prove, ci sono quattro serie di fatti rilevanti:

1. ) C’è stata solo una pandemia di test, non una vera pandemia di virus corona, che è stata alimentata da un’operazione psicologica progettata per creare panico di massa su base continua a livello globale. Questo è un programma pianificato da tempo; l’influenza suina è stata il suo precursore senza successo 12 anni fa. È stato realizzato da psicopatici che cercano di ottenere il pieno controllo sulla gente del mondo che odiano. Stanno usando i nostri governi e i media, entrambi di loro proprietà, per trasmettere la loro propaganda di panico.

 

2.) Il virus può essere trattato in modo sicuro con altri trattamenti come vitamine e Ivermectina off-label, Idrossiclorochina, ecc. Ma questi metodi sono stati vietati al fine di far iniettare a tutti quelle che si dimostreranno essere iniezioni inefficaci, pericolose e persino letali.

3.) L’influenza suina di dodici anni fa si è rivelata un’influenza leggera, ma hanno cambiato la definizione di pandemia per classificarla come tale prima di creare il panico.

Questo fu il loro primo tentativo di creare una pandemia. Questo è stato fatto in parte per distogliere l’attenzione dalle loro attività finanziarie fraudolente dell’epoca (il crollo della Lehman). La stessa intenzione esiste anche dietro questa pandemia.

Non abbiamo prestato molta attenzione al momento del crollo della Lehman, ma si è scoperto che avevano saccheggiato e depredato le nostre casse per decenni. Avremmo anche visto che i nostri governi non erano più i nostri governi. Sono stati soggiogati dal World Economic Forum e dai leader che creano attraverso il programma Young Global Leaders fin dal 1992. Merkel e Gates sono stati due dei loro primi laureati. Questi crimini finanziari sono rimasti impuniti dai nostri governi perché sono complici.

4.) L’altra parte mira a prendere il pieno e completo controllo su tutti noi, il che include la distruzione e l’acquisizione di tutte le piccole attività commerciali a beneficio delle grandi corporazioni.

Questo richiede anche il controllo della popolazione attraverso la manipolazione del DNA, e la riduzione massiccia della popolazione.

 Le iniezioni sperimentali di mRNA aiutano in questo.

Ma richiedono anche la distruzione deliberata della nostra democrazia, dello stato di diritto e la distruzione delle nostre istituzioni in modo da creare il caos. In definitiva, dovremmo accettare di perdere le nostre identità nazionali e culturali, e accettare invece un unico governo mondiale sotto l’ONU, che ora è sotto il controllo di loro e del World Econimic Forum.

 Sono richiesti passaporti digitali che controllano completamente tutte le nostre attività; una moneta digitale sarà usata ed emessa da una sola banca – la loro.

Ci sono sei figure coinvolte: Christian Drosten, Anthony Fauci, Tedros (OMS), Bill Gates, Blackrock e Pfizer.

Questo caso riguarda un’agenda pianificata da tempo da un gruppo di persone ultra-ricche e la loro mafia finanziaria con sede nella City di Londra e Wall St. per utilizzare una pseudo-pandemia come pretesto per ottenere il pieno controllo mentre siamo distratti.

 Questo gruppo ha utilizzato varie piattaforme su cui discutere la loro agenda, ma la più importante è quella del WEF.

Creato nel 1971 da un allora 33enne Klaus Schwab. I suoi membri sono 1.000 corporazioni globali con 5 miliardi di dollari di vendite annuali.

 Dal 1992, hanno presentato al mondo il loro gruppo di leader politici. Merkel e Gates sono stati tra i primi, poi Sebastian Kurz, Justin Trudeau, Jacinda Ardern, Emmanuel Macron e molti altri.

Questa cricca di Davos promuove lo spostamento dei beni del mondo a questo gruppo in modo che nel 2030, la gente comune “non possieda nulla e sia felice” (marcotosatti.com/2021/12/10/nobile-la-fine-della-proprieta-privata-e-altre-chicche-al-cianuro/) sotto il loro unico governo mondiale e la moneta unica digitale, insieme ad una drastica riduzione della popolazione mondiale, e la manipolazione del DNA della popolazione rimanente fino al transumanesimo.

La pandemia era il modo per entrare in questo scenario, che era stato pianificato fin dal 2001, chiamato Operazione Dark Winter.

Poi la Fondazione Rockefeller ha fatto un’altra prova nel 2010 chiamata Operazione Lockstep (marcotosatti.com/2021/08/27/nobile-nel-2010-rockefeller-previde-il-lock-step/).

Infine, c’è stato l’Evento 201 nel 2019, sponsorizzato da Johns Hopkins, la Fondazione Gates, il WEF – e la Fondazione Rockefeller.

Tra una settimana chiameremo una serie di testimoni (li nomina nel video) per testimoniare sul contesto storico e geopolitico di ciò che stiamo affrontando. Spiegheranno anche come è stata creata una pandemia di preoccupazione internazionale quando non c’erano quasi casi, sulla base della bugia della “trasmissione asintomatica” e del test PCR che non può rilevare la malattia.

Verrà dimostrato che il virus non è più pericoloso della comune influenza, e che il test PCR, che non può rilevare la malattia, era la base di tutte le misure anti-Covid, compresi i pericolosi vaccini.

 I nostri sistemi immunitari erano in grado di affrontare questo virus; non c’è stato alcun eccesso di mortalità da nessuna parte fino all’inizio delle iniezioni. Non c’erano casi all’inizio del 2020, ma ne avevano bisogno per dichiarare un’emergenza sanitaria internazionale.

Questa dichiarazione di casi era basata su risultati falsi positivi e nient’altro. (Nel video si nominano altri testimoni autorevoli in campo medico).                                    I testimoni ci diranno che abbiamo assistito a un divieto di trattamenti sicuri fin dall’inizio, e all’introduzione di trattamenti che costituiscono una cattiva soluzione medica (si nominano altri testimoni).

 Ci mostreranno che mentre il tasso di mortalità del virus era estremamente basso, le iniezioni hanno causato fino a un 40% di mortalità dal settembre 2021, e che certi lotti di vaccini costituiscono un esperimento di dosi letali da parte dei produttori di vaccini». (Ecco perché, come abbiamo più volte detto, la stragrande maggioranza di vaccinati non ha avuto sintomi particolari e migliaia di vaccinati ne hanno pagato le spese). 

L’avvocato Reiner Fuellmich, continua: «Il prossimo gruppo di testimoni,  spiegherà come siamo stati portati alla fase di blocco, i mandati delle maschere, l’allontanamento sociale, ecc. fino ai vaccini inefficaci ma pericolosi.

E come la nostra acquiescenza sia stata architettata attraverso una gigantesca operazione psicologica che ha coinvolto il MSM e i nostri politici.

 I prossimi testimoni spiegheranno la distruzione intenzionale delle nostre economie e il loro crollo controllato, al fine di introdurre una banca mondiale, ecc. L’ultimo gruppo di testimoni spiegherà come l’agenda dell’altra parte coinvolga il controllo della popolazione e l’eugenetica».

Alla fine Viviane Fischer invita gli avvocati a mettersi in contatto con il team se vogliono far ascoltare prove che contribuiscano alle incriminazioni. Invita anche i cittadini comuni a mettersi in contatto se, per esempio, hanno perso la loro attività, hanno subito un danno da vaccino, ecc., in modo che i loro dettagli possano essere resi noti a un pubblico più ampio scrivendo a (contact@grand-jury.net).

Ovviamente anche gli italiani sono invitati a scrivere, in italiano, inglese o in altre lingue. Non dimentichiamo che i testimoni, avvocati, medici, ecc. sono di tutte le nazionalità.

Notizie dall’UK.

 Il 6 dicembre 2021 un avvocato e sette richiedenti, tra i quali il dottor Michael Yeadon, ex vicepresidente e capo scienziato della ricerca sulle allergie e le vie respiratorie presso la Pfizer, hanno consegnato alla Corte Penale Internazionale britannica un fascicolo di 46 pagine con le prove che accusano, tra gli altri, Anthony Fauci, Peter Daszak, Melinda Gates, William Gates III e altri di numerose violazioni del Codice di Norimberga. Queste includono vari crimini contro l’umanità e crimini di guerra come definiti dallo Statuto di Roma, articoli 6, 7, 8, 15, 21 e 53.

 Vedi: (thedesertreview.com/opinion/columnists/gates-fauci-and-daszak-charged-with-genocide-in-court-filing/article_76c6081c-61b8-11ec-ae59-7718e6d063ed.html)

I sedici imputati citati nel fascicolo al momento sono:

Dr. Anthony Fauci, direttore del NIAID

Dr. Peter Daszak, presidente di EcoHealth Alliance

Bill Gates

Melinda Cancelli

Albert Bourla, CEO di Pfizer

Stephane Bancel, CEO of Moderna

Pascal Soriot, CEO di AstraZeneca

Alex Gorsky, CEO di Johnson & Johnson

Tedros Adhanhom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS

Boris Johnson, Primo Ministro del Regno Unito

Christopher Whitty, consigliere medico capo del Regno Unito

Matthew Hancock, ex segretario di stato britannico per la salute e l’assistenza sociale

Medicines and Healthcare, attuale segretario di stato britannico per la salute e l’assistenza   sociale

June Raine, amministratore delegato del Regno Unito di medicinali e prodotti sanitari

Dr. Rajiv Shah, presidente della Fondazione Rockefeller

Klaus Schwab, presidente del World Economic Forum

Le vittime, per conto delle quali è stata presentata la denuncia, sono “i popoli del Regno Unito”.

E in Italia, che facciamo? Esistono medici, magistrati e giudici incorrotti?

 (A cura di Agostino Nobile).

 

 

 

UK: i Bambini Inoculati Rischiano

di Morire 52 volte di Più degli Altri.

Marcotosatti.com-Marco Tosatti -(5 Febbraio 2022)- ci dice :

 

Marco Tosatti.

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra giusto offrire alla vostra attenzione, nella mia traduzione, questo articolo apparso su Life Site News, e relativo all’inoculazione del siero genico sui bambini; cioè categorie di persone che corrono pochissimi rischi dalla Sars Cov 2, come potete vedere in questo collegamento.

Sono dati che dovrebbero osservare con attenzione quanti, come il nostro governo, vogliono spingere e obbligare i genitori a “vaccinare” i propri figli, minacciandoli con l’isolamento sociale e scolastico. Buona triste lettura.

LONDRA (LifeSiteNews) – L’ufficio britannico per le statistiche nazionali (ONS) ha pubblicato dati che indicano che i bambini che hanno ricevuto il vaccino COVID-19 hanno subito un tasso di mortalità 54 volte superiore a quello delle loro controparti non vaccinate.

A dicembre, l’ONS ha pubblicato dati standardizzati per età sui tassi di mortalità degli individui in gruppi di 5 anni in Gran Bretagna, raggruppati in base al loro stato di “vaccinazione” per i vaccini COVID-19. I dati riguardano il periodo dal 1° gennaio al 31 ottobre 2021.

L’ONS ha tabulato “Tassi di mortalità mensili standardizzati per età e stato di vaccinazione per i decessi con COVID-19, per 100.000 anni-persona”, ma ha presentato i dati solo per i 18 anni e oltre. Tuttavia, i vaccini sono disponibili per i bambini a partire da 12 anni, e questi bambini sono autorizzati a ricevere l’iniezione contro la volontà dei loro genitori. In casi limitati, ai bambini di 5 anni è stato dato un dosaggio ridotto delle iniezioni.

Tuttavia, come notato da The Exposé, una tabella separata che delinea “morti e anni-persona per stato di vaccinazione” include gruppi di 5 anni di età dai 10 anni in su. Dai dati forniti, si può fare un calcolo del tasso di mortalità per 100.000 persone-anno.

La delimitazione del tasso per 100.000 anni-persona è usata di preferenza rispetto al più semplice calcolo per 100.000 persone per rappresentare meglio i tassi di mortalità in un determinato periodo di tempo, poiché le persone in un gruppo di “vaccinazione” – come quelle non vaccinate, con un solo vaccino e quelle con due vaccini – passano presto al gruppo successivo.

La tabella 9 del rapporto ONS mostra i “decessi e gli anni-persona per stato di vaccinazione e gruppo di età di cinque anni” per l’intero periodo di dieci mesi. Secondo il rapporto, il gruppo 10-14 anni non vaccinato rappresenta 2.094.711 anni-persona, e il gruppo 15-19 anni 1.587.072 anni-persona nello stesso periodo.

Dalla tabella di cui sopra può essere fatto il calcolo dei 100.000 anni-persona, con il gruppo più giovane che esce a 20,9 non feriti per 100.000 anni-persona e il gruppo più vecchio a 15,9.

 In seguito, il tasso di mortalità per 100.000 anni-persona viene calcolato dividendo il numero di morti all’interno di ogni gruppo per il calcolo dei 100.000 anni-persona.

Il risultato è che per il gruppo 10-14 anni, la mortalità senza ferite per 100.000 anni-persona è 4,6 mentre il tasso di mortalità senza ferite per 100.000 anni-persona per il gruppo 15-19 è 10,1.

Usando lo stesso set di dati e lo stesso calcolo, il tasso di mortalità per i 10-14enni che hanno ricevuto una dose del vaccino ha subito un 45,1 morti per 100.000 anni-persona, mentre i 15-19enni con un vaccino hanno subito 18,3 morti per 100.00 anni-persona.

Tra coloro che hanno ricevuto due dosi del vaccino COVID in entrambi i giovani gruppi di età, i tassi di mortalità erano ancora più alti, con 32,9 morti per 100.000 anni-persona tra i 15-19enni e un impressionante 238,4 morti per 100.000 anni-persona tra i 10-14enni nel Regno Unito.

I dati mostrano un forte aumento dei decessi tra i bambini sia singoli che doppi rispetto alle loro controparti non inoculate. Per i ragazzi dai 15 ai 19 anni, il rischio di morte aumenta di quasi il doppio se prendono il primo colpo e di oltre tre volte se prendono il secondo.

I ragazzi tra i 10 e i 14 anni, invece, corrono il rischio di morire quasi di un fattore dieci dopo la prima dose, mentre la seconda dose porta un rischio di morte 51,8 volte maggiore che se fossero rimasti non vaccinati.

In media, ciò significa che i bambini tra i 10 e i 19 anni che avevano ricevuto almeno una dose del vaccino COVID avevano una probabilità 3,7 volte maggiore di morire tra gennaio e ottobre dello scorso anno.

Inoltre, secondo i dati dell’ONS sulla “media quinquennale dei decessi settimanali per sesso e fascia d’età” tra il 2015 e il 2019 tra i bambini di 10-14 anni, i decessi registrati sono aumentati del 44% rispetto alla media dei dati settimanali forniti dall’ONS per il 2021.

Il JCVI, un consulente indipendente del governo britannico sui programmi di immunizzazione, ha determinato in una dichiarazione del 3 settembre che “le prove disponibili indicano che i benefici individuali per la salute dalla vaccinazione COVID-19 sono piccoli in quelli di età compresa tra 12 e 15 anni”. Hanno aggiunto che qualsiasi beneficio garantito dalle iniezioni è solo “marginalmente maggiore dei potenziali danni noti”, pur riconoscendo che “c’è una notevole incertezza riguardo alla grandezza dei potenziali danni”.

Data l’incertezza dei rischi connessi con le iniezioni COVID, il JCVI ha considerato i benefici “troppo piccoli per sostenere il consiglio di un programma universale di vaccinazione di bambini di 12-15 anni altrimenti sani in questo momento”.

Inoltre, gli studi sulle iniezioni COVID non hanno mai prodotto prove che i vaccini fermino l’infezione o la trasmissione. Non pretendono nemmeno di ridurre l’ospedalizzazione, ma la misura del successo è nella prevenzione dei sintomi gravi della malattia COVID-19. Infatti, c’è una forte evidenza che i “vaccinati” hanno la stessa probabilità di portare e trasmettere il virus dei non vaccinati.

Molti cattolici e altri cristiani hanno rifiutato le inoculazioni COVID attualmente disponibili perché sono state sviluppate o testate utilizzando linee cellulari derivate da bambini abortiti.

 

Consiglio d’Europa: Green Pass

Discriminatorio e Contrario alla Scienza.

Marcotosatti.com-Marco Tosatti-(5 Febbraio 2022)- ci dice :

 

Marco Tosatti.

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra importante rilanciare questo articolo, apparso su  Secondo Piano News” e originato da una notizia de Il Fatto Quotidiano. Non credo che gli altri giornali l’abbiano ripresa. Buona lettura.

Come racconta ‘Il Fatto Quotidiano‘, articolo rilanciato da Il Paragone, “un rapporto approvato a fine gennaio a larga maggioranza ha bocciato l’utilizzo delle certificazioni per punire i non vaccinati.

Nella riunione di gennaio l’Assemblea ribadisce che gli Stati vengono esortati a “informare i cittadini che nessuno deve farsi vaccinare se non lo vuole e a garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato”, al contrario del modus operandi di molti governi Ue, in primis l’Italia, che hanno adottato provvedimenti liberticidi sia sull’obbligo vaccinale per alcune categorie, compresi gli over 50, che sul Green pass, strumento che non ha nulla di sanitario ma appunto punitivo e di mero controllo sociale.

Il testo del dossier, intitolato “Vaccini Covid-19: questioni etiche, legali e pratiche”, sostiene che il concetto di passaporto vaccinale (Green pass) è “contrario alla scienza”, in assenza di dati sull’efficacia dei vaccini nel ridurre la contagiosità e sulla durata dell’immunità acquisita.

Questo testo, spiega ancora ‘Il Fatto’, “scredita di fatto i decreti dell’esecutivo di Mario Draghi che penalizzano i non vaccinati con divieti volti testualmente alla ‘prevenzione di SarsCov2’, ossia alla neutralizzazione di infezioni e contagi.

I vaccini approvati dall’Ema si sono rivelati efficaci nel prevenire le forme gravi del Covid (ricoveri e decessi). (Leggi Bourla, ad di Pfizer che afferma il contrario, ndr). Non impediscono invece al virus di infettare l’organismo e trasmettersi a terzi. È quanto emerge da trial clinici, bugiardini e studi condotti sulle varianti Delta e Omicron”. E quindi non dai no vax, che sono poi quelli, secondo Crisanti, che non si ammalano e in una minima parte finisce in terapia intensiva Leggi.

Secondo il dossier consegnato recentemente al Senato dall’avvocato Renate Holzeisen, “decadrebbe anche il mutuo riconoscimento tra i Paesi dell’Ue delle certificazioni vaccinali che, secondo la normativa comunitaria, è subordinato ad evidenze scientifiche sull’interruzione delle catene di trasmissione.

Una settimana prima era stato il Comitato internazionale per l’etica della biomedicina (Cieb) a prendere di mira l’Italia (Leggi).

 La rete scientifica internazionale creata da docenti ed esperti per promuovere un dibattito critico sulla gestione politica della crisi Covid ha chiesto l’abolizione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 e del Green pass”.

Il Cieb ha invitato gli altri Paesi e le organizzazioni internazionali a fare pressioni sul governo italiano affinché ponga fine alla “sperimentazione di massa di un medicinale sperimentale impropriamente denominato vaccino”. La scadenza della sperimentazione scade infatti tra il 2023 e il 2024.

E ora sono diverse le associazioni civiche che negli ultimi mesi hanno presentato esposti alla Corte penale internazionale de L’Aia per crimini contro l’umanità. Sarebbero tali “le imposizioni dei trattamenti con sostanze sperimentali col ricatto (privazione di diritti fondamentali come quello al lavoro, ai servizi pubblici e alla libera circolazione)”, dichiara Holzeisen riferendosi all’art 7 dello Statuto della Corte.

 

 

 

Chiesa e post concilio.

Chiesaepostconmcilio.blogspot.com- Redazione -(10 maggio 2021)- ci dice:

 

Dove sta andando la Chiesa cattolica? La Chiesa Una Santa è viva e immacolata nel Suo Sposo; ma una parte di quella visibile rischia di subire una 'mutazione genetica' o questa è già avvenuta nostro malgrado e ne stiamo vedendo gli effetti? Ci confrontiamo per "resistere", nella fedeltà.

A fianco della coscienza dei Sanitari, contro intimidazioni e minacce Nuovo Movimento Pro Vita.

L’obbligo vaccinale anti-covid19, introdotto in Italia con il Decreto Legge 44/2021, già di primo acchito, manifesta molteplici profili di problematicità e di illegittimità, tanto sul piano del diritto positivo (umanitario, costituzionale ed ordinario) quanto, ed ancor più, su quello del diritto naturale.

In base a tale obbligo, il personale sanitario operante nella Repubblica Italiana viene costretto a subire l’inoculazione di preparati farmaceutici realizzati in tempi brevissimi, ancora obiettivamente in fase sperimentale, di cui si ignorano gli effetti di medio e di lungo periodo (particolarmente per alcune tipologie di soggetti), sui quali è tuttora in corso un vivace dibattito e riguardo ai quali le reazioni avverse finora segnalate (a livello internazionale) si presentano di notevole gravità.

Per di più, tali preparati farmaceutici fanno emergere rilevanti problematiche etiche, dovute all’impiego per la loro produzione di cellule prelevate da feti umani provenienti da aborti volontari.

Il personale sanitario si trova così a subire una imposizione che si palesa obiettivamente in contrasto con i diritti della coscienza. Questa, in quanto retta, esprime la naturale razionalità di ogni essere umano, attesta esigenze superiori da attuare, è testimone di giustizia, è criterio prossimo dell’azione.

A nessuno e per nessuna ragione può essere imposto di sottoporsi a sperimentazione medica, contro la sua volontà.

Nessun farmaco sperimentale può essere somministrato se non nel chiaro e rigido quadro di una sperimentazione eticamente e giuridicamente legittima e che coinvolga esclusivamente pazienti volontari.

A maggior ragione, ove si tratti di terapia genica a mRNA. Donde ulteriori criticità, che non possono non rilevare, relativamente all’impiego di detti “vaccini”.

L’uso, nella sperimentazione e produzione di tali preparati farmaceutici, di cellule fetali umane ricavate dalla uccisione di innocenti tramite l’aborto procurato configura una qualche cooperazione a tale atto, che tocca anche chi ne assume il risultato. Tutto ciò non può non interpellare la coscienza morale di ciascun uomo. Nessuno può essere costretto a cooperare, in qualsiasi modo, all’aborto.

Il rifiuto di assumere farmaci prodotti con l’uso di cellule fetali umane, in quanto esigenza etica, si presenta come incoercibile imperativo della coscienza.

Essere coartati mediante una imposizione normativa a sottoporsi all’inoculazione di siffatti prodotti manifesta, perciò, un’ingiustizia, tale da recare violenza alla dignità umana di chiunque vi sia costretto, anche solo mediante sanzioni amministrative e disciplinari o attraverso la minaccia del demansionamento o della perdita del posto di lavoro.

La risposta non può che essere l’obiezione della coscienza, donde il diniego di assoggettamento ad un comando razionalmente avvertito come iniquo e prevaricatore.

Obiezione della coscienza significa opporre, a viso aperto, al comando ingiusto la verità etica e giuridica, calpestata dal potere, testimoniando, come Antigone, il primato del diritto e della legge morale naturale su qualunque norma positiva.

L’obiezione della coscienza, atto sommamente nobile e moralmente degno della persona umana, di cui la storia umana è ammirevolmente costellata, non esclude, anzi, esige, in particolari circostanze, una intelligente organizzazione della disobbedienza civile che veda tutti gli uomini di buona volontà collaborare per rendere maggiormente efficace il rifiuto opposto al comando iniquo al fine di tutelare beni non altrimenti tutelabili e di esprimere la propria doverosa libertà.

Nell’esprimere solidarietà, ferma e convinta, a tutto il personale sanitario, sottoposto a normativa iniqua e vessatoria, e particolarmente a coloro i quali scientemente e coraggiosamente rifiutano l’obbligo vaccinale, indichiamo la necessità di una “alleanza morale” tra i sanitari obiettori e tutti quei giuristi, giornalisti, studiosi, uomini impegnati nelle istituzioni rappresentative, nonché quanti si battono a difesa del diritto alla vita che con loro condividono le ragioni dell’obiezione della coscienza.

Anche alla luce dei principi di quanto è dato evincere dalla legislazione in vigore, nonché dalle Dichiarazioni di rilievo internazionale, tra le quali particolarmente la Convenzione di Oviedo, siamo al fianco di tutti i sanitari, invitandoli a non cedere a pressioni, ad intimidazioni e a minacce, contrarie ai loro diritti obiettivi, opponendo, ad ogni coazione ingiusta, la forza della verità e del diritto di cui la coscienza retta è testimone.

Per il “nuovo movimento pro-vita”:

Mirco Agerde – Movimento Mariano Regina dell’Amore

Gianfranco Amato – Associazione Nazionale Giuristi per la Vita

Antonio Brandi – Associazione Pro Vita & Famiglia

Giorgio Celsi – Associazione Ora et labora in difesa della vita

Francesco Fontana – Associazione Iustitia in Veritate

Giovanni Formicola – Comunità Opzione Benedetto

Massimo Viglione – Confederazione dei Triarii

Maria Guarini – Associazione Roma Perenne.

 

 

 

 

 

Montesano: "Il sangue dei vaccinati si coagula".

Avis replica: "Fake news pericolose".

Huffingtonpost.it-redazione -(21 Giugno 2021)- ci dice:

Avis e Centro nazionale sangue smentiscono l'attore, secondo cui le sacche di donatori immunizzati sarebbero state  gettate via perché inutilizzabili.

I donatori di sangue smentiscono Enrico Montesano.

 Nella giornata di sabato 19 giugno, infatti, l’attore aveva dichiarato durante una diretta Facebook di aver saputo che sacche di sangue provenienti da donatori vaccinati contro il Covid  diretta si erano coagulate ed erano perciò state gettate. Frasi seccamente smentite dal presidente di AVIS, Gianpietro Briola:

“Si tratta di affermazioni pericolose per la salute pubblica e lesive dell’impegno dell’associazione e dei donatori.

Donare il sangue dopo aver ricevuto il vaccino anti-Covid non comporta alcun rischio né per il donatore stesso né per i pazienti a cui trasfonderlo”.

“Le persone vaccinate possono tranquillamente donarlo e le sacche prelevate da chi è immunizzato sono utilizzate in questi mesi per le trasfusioni senza alcuna differenza con le altre”, ha fatto sapere il Centro nazionale sangue (Cns).

Vincenzo De Angelis, direttore del Cns, ha aggiunto: ”È molto grave diffondere false informazioni sulla donazione di sangue, specie alla vigilia di un periodo come quello estivo, in cui storicamente si registrano carenze”.

 “Non c’è nessuna differenza tra il sangue dei vaccinati e quello dei non vaccinati, entrambi salvano vite ogni giorno, e anzi ci auguriamo che siano sempre di più i donatori immunizzati, sarebbe un segno ulteriore dei progressi nella lotta al virus”.

Le regole per i donatori vaccinati, ricorda il Cns, vengono prese in maniera conforme alle normative europee e alle indicazioni dell’Ecdc - Centro europeo per il controllo delle malattie:

 I soggetti asintomatici vaccinati con virus inattivati, vaccini che non contengono agenti vivi o vaccini ricombinanti (ossia tutti i vaccini in uso in questo momento in Italia) possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 48 ore da ciascun episodio vaccinale”.

 

 

 

 

 

Covid: "Sangue coagulato o da non vaccinati",

 le fake news fermano le donazioni.

Repubblica.it-Redazione-(20-1-2022)- ci dice:

 

L'appello dell'Avis contro le bufale che mettono in ginocchio la rete che supporta milioni di malati.

In rete corrono veloci le fake news anche sulle donazioni di sangue. C'è chi scrive che il sangue dei vaccinati si coagula e chi sostiene che dopo la terza dose diminuisce la qualità degli emocomponenti. Notizie false che mettono a rischio dell'Avis Nazionale che gestisce il sistema trasfusionale.

Si moltiplicano gli appelli a non donare sangue per Avis o, peggio ancora, le insinuazioni secondo cui l'associazione richiederebbe solo donazioni a chi non è in possesso del Green Pass.

Questo e molto altro rischia di ostacolare e rallentare ciò che invece è davvero importante: assicurare scorte di sangue e plasma per consentire agli ospedali di proseguire nelle loro regolari attività senza dover rinviare terapie e interventi salvavita.

"Più volte abbiamo ribadito la necessità di reperire informazioni solo attraverso i canali ufficiali, ossia il nostro sito o quello del ministero della Salute. Evidentemente raccontare bugie e dare spazio a leggende senza fondamento - spiega Gianpietro Briola, presidente di Avis Nazionale - è molto più facile che studiare e approfondire tematiche delle quali si è all'oscuro. Il Covid non può essere trasmesso per via trasfusionale e nessuno nei centri trasfusionali e nelle nostre unità di raccolta ha mai segnalato episodi differenti o, peggio ancora, di sangue donato da persone vaccinate che si sarebbe coagulato".

Covid e sangue: sicure la trasfusione e la donazione

25 Agosto 2021.

 

Un'altra falsa notizia che sta circolando in queste ore riguarda la presunta richiesta di sangue dei non vaccinati perché più sicuro.

"Questa informazione - spiega Briola - non ha alcun fondamento e nasce da un'errata interpretazione di una circolare del Ministero della Salute con cui si è stabilito che non c'è obbligo di Green pass per accedere alle strutture di raccolta.

La decisione è stata assunta in quanto i donatori si recano nei Servizi trasfusionali per sottoporsi a una prestazione sanitaria, peraltro dopo aver seguito un triage telefonico finalizzato a conoscere in modo approfondito le loro attività svolte negli ultimi giorni.

A questo bisogna aggiungere l'accesso contingentato previa prenotazione, il rispetto del distanziamento sociale, l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, la misurazione della temperatura, la somministrazione di un questionario e un colloquio con il medico".

Donazioni di sangue in calo, sempre meno i giovani

di Irma D'Aria.

26 Maggio 2021.

Una situazione che si complica ogni giorno con le bufale che circolano sui social. Come segnala una lettrice a Repubblica: "Ieri, mi sono imbattuta in un post della Protezione Civile che invita a donare e ho trovato decine di commenti penosi che spingono a non farlo al grido di: "niente libertà niente sangue". Mia sorella soffre di una gravissima malattia del midollo e vive solo grazie alle donazioni periodiche. Ma è diventato un inferno, il sangue scarseggia dall'inizio della pandemia, le sue vene sono collassate e i tentativi di trovare un punto dove effettuare la trasfusione le arrecano ulteriori sofferenze", scrive Vanda.

E ad aggiungersi al problema c'è il fatto che in questo periodo le donazioni di sangue sono in calo perché molte persone costrette a disdire gli appuntamenti in quanto contagiate dal Covid o in isolamento. Un problema segnalato recentemente da Avis Toscana che ha lanciato un appello a donare a chi è in buone condizioni di salute.

‘Dona che ti torna’, un gioco di squadra per invitare a donare il sangue

19 Ottobre 2021.

 

 

 

 

Il problema dei vaccinati e gli effetti

che potrebbero giungere

a breve, medio o lungo termine.

Notizieindipendenti.it- Redazione- (22 Giugno 2021)- ci dice :

Studi recenti hanno rilevato alti livelli di proteina spike nel sangue di persone che hanno ricevuto il vaccino mRNA, e questo potrebbe rappresentare un potenziale pericolo per i vaccinati. I motivi per cui alcuni scienziati sono preoccupati ha a che fare con le scoperte che la sola proteina spike può svolgere un ruolo in alcune delle manifestazioni della malattia di COVID-19.

Qui di seguito vediamo gli studi sui potenziali danni che la sola proteina spike potrebbe causare all’organismo dei vaccinati.

La proteina spike altera la funzione di protezione della barriera emato-encefalica umana.

La barriera emato-encefalica (BEE) è una unità anatomico-funzionale realizzata dalle particolari caratteristiche delle cellule endoteliali che compongono i vasi del sistema nervoso centrale e ha principalmente una funzione di protezione del tessuto cerebrale dagli elementi nocivi presenti nel sangue, pur tuttavia permettendo il passaggio di sostanze necessarie alle funzioni metaboliche.

in breve…

E’ stato dimostrato che la proteina spike può influenzare la permeabilità di un modello della barriera emato-encefalica, il che può fornire indizi su alcune delle malattie neurologiche che sembrano derivare da COVID-19.

La proteina Spike ha anche mostrato di attivare l’ inflammasoma NLRP3 che può indurre un’infiammazione che allerta il sistema immunitario di un problema (ma può causare danni se lasciata andare avanti incontrollata); questo può indurre le cellule a subire un tipo di morte cellulare infiammatoria chiamata piroptosi .

La proteina Spike compromette la funzione endoteliale.

Funzione barriera: l’endotelio è assimilabile ad una membrana semi-permeabile che controlla il passaggio di sostanze dal liquido extracellulare al circolo sanguigno e viceversa; Regolazione della coagulazione, della fibrinolisi e dell’aggregazione piastrinica; bilancio della fluidità ematica.

In breve…

Quando la proteina spike interagisce con le cellule endoteliali che rivestono i vasi sanguigni, è stato dimostrato che riduce l’espressione del Proteina ACE2 (questo succede poiché ACE2 è il modo in cui il virus entra nelle cellule, quindi naturalmente le cellule sono spinte a eludere l’infezione) e questo contribuisce all’infiammazione delle cellule endoteliali.

La proteina Spike compromette la funzione endoteliale.

La proteina Spike stimola la “segnalazione cellulare” nelle cellule ospiti umane: implicazioni per le possibili conseguenze dei vaccini COVID-19.

Il nostro laboratorio ha testato solo gli effetti della proteina spike nelle cellule vascolari polmonari e quelle implicate nello sviluppo della ipertensione arteriosa polmonare. Tuttavia, questa proteina può anche influenzare le cellule dei vasi sistemici e coronarici, provocando altre malattie cardiovascolari come la malattia coronarica, l’ipertensione sistemica e l’ictus.

Oltre alle cellule cardiovascolari, altre cellule che esprimono ACE2 hanno il potenziale per essere influenzate dalla proteina spike, che può causare eventi patologici avversi.

Pertanto, è importante considerare la possibilità che la proteina spike SARS-CoV-2 prodotta dai nuovi vaccini COVID-19 inneschi eventi di segnalazione cellulare che promuovono l’ipertensione arteriosa polmonare, altre complicazioni cardiovascolari o complicazioni in altri tessuti-organi in alcuni individui. Avremo bisogno di monitorare attentamente le conseguenze a lungo termine dei vaccini COVID-19 che introducono la proteina spike nel corpo umano. Inoltre, mentre i dati sull’uomo sulle possibili conseguenze a lungo termine dei vaccini contro il COVID-19 a base di proteine ​​spike non saranno disponibili a breve, è imperativo che vengano impiegati modelli animali sperimentali appropriati il ​​prima possibile per garantire che la proteina spike non suscita alcun segno della patogenesi della ipertensione arteriosa polmonare o di altre condizioni patologiche croniche.

In breve…

Questi vaccini dovrebbero giovare alle persone anziane con condizioni di base se non mostrano eventi avversi acuti. Tuttavia, dobbiamo considerare attentamente le loro conseguenze a lungo termine, specialmente quando vengono somministrate a individui sani, nonché a giovani adulti e bambini.

Oltre a valutare i dati che saranno disponibili dagli individui infetti da SARS-CoV-2 e da coloro che hanno ricevuto i vaccini a base di proteine ​​spike, vanno fatte ulteriori indagini sugli effetti della proteina spike nelle cellule umane e negli animali appropriati.

La proteina Spike stimola la “segnalazione cellulare” nelle cellule ospiti umane: implicazioni per le possibili conseguenze dei vaccini COVID-19.

I soggetti della sperimentazione sui vaccini non sono stati bene informati sul rischio di peggioramento della malattia clinica da parte dei vaccini COVID-19.

I vaccini COVID-19 progettati per suscitare anticorpi neutralizzanti possono sensibilizzare i destinatari del vaccino a malattie più gravi. I vaccini per SARS, MERS e RSV non sono mai stati approvati e i dati generati nello sviluppo e nei test di questi vaccini suggeriscono una seria preoccupazione meccanicistica: che i vaccini progettati empiricamente utilizzando l’approccio tradizionale, siano essi composti da proteine, vettori virali, DNA o RNA e, indipendentemente dal metodo di somministrazione, possono peggiorare la malattia COVID-19 tramite il potenziamento anticorpo-dipendente (ADE). Questo rischio è sufficientemente oscurato nei protocolli degli studi clinici e nei moduli di consenso per gli studi sui vaccini COVID-19 in corso la comprensione da parte del paziente di questo rischio è inadeguata.

In breve…

il rischio specifico e significativo di COVID-19 di ADE avrebbe dovuto essere e dovrebbe essere divulgato in modo chiaro e indipendente ai soggetti di ricerca attualmente in sperimentazione sui vaccini, nonché a quelli reclutati per gli studi e ai futuri pazienti dopo approvazione del vaccino, al fine di soddisfare lo standard di etica medica della comprensione del paziente per il consenso informato.

I soggetti della sperimentazione sui vaccini non sono stati bene informati sul rischio di peggioramento della malattia clinica da parte dei vaccini COVID-19.

 

 

 

MORTI SOSPETTE - Omaggio ai caduti

per la verità - di Fred Marenghi.

 

Wordlifeo.com- Simone Mariam-Fred Marenghi-(17-1-2022)- ci dicono :

Rilancio questo articolo, scritto per MittDolcino da Fred Marenghi, un amico che seguiva attentamente il lavoro del Dottor Domenico Biscardi, purtroppo scomparso recentemente in circostanze che potrebbero essere definite misteriose.

Stiamo vivendo momenti bui e un clima di odio e repressione si sta sempre più imponendo. Ma noi figli della luce dobbiamo assolutamente resistere all'attacco che stiamo subendo.

In questo articolo si ripercorrono le vicende di diversi scienziati e ricercatori, tra cui anche Domenico Biscardi, che hanno perso la vita per quella Verità che oggi pende su qualcuno come la spada di Damocle.

Il Dottor Biscardi era una persona onesta e lucida, un genio che spaventava questo sistema iniquo, grazie alla sua dose di follia. Domenico Biscardi era una scheggia impazzita. Come ci ha detto Vera Sharav, il sistema non può prevedere le schegge impazzite. E per questo le vuole eliminare.

Questo articolo è un omaggio ai caduti per la Verità. Un appello a non retrocedere nemmeno di un centimetro di fronte al drago mostruoso e spaventevole che ci troviamo davanti.

 Fred Marenghi.

Il 26 novembre 2021 ci lasciava il Dr. Andreas Noack, in circostanze alquanto misteriose. Noack fu un medico, chimico e ricercatore tedesco noto, in primis, per aver aiutato i manifestanti feriti durante le proteste contro le restrizioni del governo tedesco, e, in secondo luogo, per le sue dichiarazioni e scoperte scientifiche sul reale contenuto dei vaccini per il Covid19. Il Dr. Noack ha dimostrato durante le sue dirette su YouTube che i vaccini contengono ossido e idrossido di grafene, una sostanza dalle incredibili caratteristiche ma anche particolarmente dannosa per l'organismo. 

Ecco alcune delle parole del chimico:

“L'idrossido di grafene è stato trovato in tutti i vaccini studiati. L'ossido di grafene forma strutture nel flusso sanguigno larghe circa 50 nm e spesse 0,1 nm. Sono molto sottili ma molto forti. Agiscono come piccole lame di rasoio nel flusso sanguigno che possono tagliare i vasi sanguigni. Non si decompongono. Una volta nel flusso sanguigno rimarranno lì per sempre (a meno che la persona non faccia una trasfusione di sangue per rimuoverli).

Il loro effetto sui vasi sanguigni è cumulativo. Più a lungo rimangono nel flusso sanguigno, più danni saranno fatti ai vasi sanguigni nel tempo. Questo crea problemi di emorragia in tutto il corpo.”

Ufficialmente Noack sarebbe deceduto a seguito di un infarto in ospedale, nonostante le prime affermazioni della moglie riferissero di un’aggressione da parte di agenti delle forze dell’ordine. Il fatto è sospetto, dal momento che il 20 novembre 2020, durante una diretta sul suo canale YouTube, venne arrestato sotto, lo sguardo incredulo degli altri utenti connessi, da una squadra di SWAT che fece irruzione nella sua abitazione.

Come nel caso di Noack, anche la recente scomparsa del farmacologo italiano, Domenico Biscardi, appare ambigua. Il ricercatore, sin dall’inizio della pandemia, si è impegnato per la divulgazione delle sue scoperte scientifiche fatte in collaborazione con équipes internazionali, come gli spagnoli di Quinta Columna. Dalle ricerche emergerebbe non solo che il Covid19 non è mai stato isolato (come sostenuto anche dal Dr. Stefano Scoglio e dal Dr. Fabio Franchi), ma anche il contenuto dei vaccini e gli scopi di questi ultimi. In sostanza, come affermato da Noack, i sieri sperimentali conterrebbero ossido di grafene e dei Quantum Dots, ovvero, nanostrutture semiconduttori le cui applicazioni sono potenzialmente infinite.

Biscardi, come Noak, ricevette una visita da parte dei NAS pochi giorni prima della scomparsa, senza, tuttavia, essere arrestato però. I sospetti sul presunto omicidio sono aumentati a seguito del suo ultimo audio in cui, conversando con un’amica, avrebbe dichiarato che avrebbe voluto “morire da eroe” e che “sta crollando tutto” riferendosi chiaramente alla narrativa pandemica e le vaccinazioni.

 Altri sospettano, come per il dr. Noack, che sia stato messo sotto un programma di protezione, vista la rapidità con cui si è voluto concludere il caso: infatti, dalla morte al funerale non sono trascorse più di 24 ore - e senza l'effettuarsi dell'autopsia.

Un'altra scomparsa che ha lasciato tutti sconcertati è quella di Thomas Jendges, amministratore delegato di una clinica della città di Chemnitz (Germania). Secondo le ricostruzioni, Jendges, si sarebbe lanciato dal tetto della clinica morendo sul colpo, analogamente alla vicenda legata a David Rossi.

Thomas Jendsen avrebbe lasciato una lettera d’addio dove spiegherebbe di essersi suicidato perché stanco di mentire sulla sicurezza dei vaccini. La lettera reciterebbe: “Non posso più convivere con le bugie a cittadini e pazienti, che i vaccini sarebbero innocui, è un #Genocidio”. Tuttavia, sia il sindaco che la polizia hanno negato dell’esistenza della suddetta lettera.

Da non dimenticare è il caso del Dr. Giuseppe De Donno, l'ex primario di pneumologia dell'ospedale Carlo Poma e fautore della terapia anti Covid-19 con il plasma iperimmune. De Donno, a differenza di Noack e Biscardi, non fece nessuna clamorosa scoperta riguardante i vaccini. Nonostante ciò, fu il primo a proporre una cura efficace per il trattamento della Sars-Cov2, terapia già utilizzata in passato per altre patologie. Alcuni sostengono che nell’ultimo periodo il dottore fosse stato sottoposto ad un livello di stress che lo ha spinto al suicido. Tuttavia, questa versione pare non convincere né i familiari né la procura di Mantova che, per accertarsi non si tratti di omicidio, ha aperto un’indagine ancora in corso.

La lista di scienziati deceduti in strane circostanze in seguito alle loro dichiarazioni e o scoperte, purtroppo, è ancora molto lunga. Basti ricordare Kary B. Mullis, chimico vincitore del Premio Nobel per la caduta dell'LSD, negatore del cambiamento climatico, credente nell'astrologia, surfista, ampiamente rispettato e ugualmente criticato per le sue opinioni controverse. Considerato un “genio selvaggio” dai colleghi ricercatori, Mullis ha condiviso un Nobel nel 1993 per lo sviluppo di una tecnica chiamata “Reazione a Catena della Polimerasi”, o PCR, che ha permesso agli scienziati di creare milioni di copie di una singola molecola di DNA.

È ad oggi considerata come una delle più importanti invenzioni scientifiche del XX secolo; una scoperta che, tra innumerevoli altre applicazioni e ricerche, ha dato agli scienziati la possibilità di studiare il DNA di un mammut congelato di 40.000 anni fa e ha aiutato gli investigatori a prelevare piccole quantità di DNA per identificare o scagionare sospetti criminali.

Mullis è morto il 7 agosto 2019 nella sua casa a Newport Beach, in California, a casa per insufficienza cardiaca e respiratoria - così ha dichiarato sua moglie Nancy Cosgrove Mullis.

Per quanto acclamata fosse la sua tecnica, Mullis fu molto criticato per le sue teorie, in particolare per il suo suggerimento che l'HIV non causasse l'AIDS, definendo tale postulato come “un errore infernale”. Quest’affermazione gli costò una certa credibilità tra i suoi colleghi scientifici, così come la sua convinzione che il riscaldamento globale fosse una bufala e che il danno dell'ozono fosse un'illusione. Precisiamo che mori a 74 anni, ma è curioso che sia morto poco prima che la sua invenzione venisse utilizzata per sostenere la narrativa pandemica iniziata alla fine dello stesso anno.

Stanley Meyer è l’inventore di una auto alimentata ad acqua che non ha mai visto una commercializzazione e che non ha mai avuto riconoscimenti ufficiali. L’inventore è morto improvvisamente mentre cenava in un ristorante, urlando, in fin di vita tra le braccia del fratello: “Mi hanno avvelenato, mi hanno ucciso”.

 È una storia strana e controversa che però lascia seri dubbi. Il rapporto sulla sua morte parla di “aneurisma cerebrale”, mentre il fratello ed i suoi sostenitori sono convinti che sia stato realmente ucciso per fare sparire il suo progetto.

Una constatazione dei fatti suggerisce che, stranamente, gli inventori di nuove tecnologie di alimentazione dei motori per auto non siano stati bene accolti dalla comunità scientifica e dai grandi colossi industriali, ma che addirittura siano stati maltrattati ed osteggiati per fermare i loro studi e progetti. 

Insomma, la storia è piena zeppa di casi in cui scienziati di tutto rispetto sono deceduti misteriosamente dopo aver reso pubbliche le loro scoperte rivoluzionarie, come la cura per il cancro, motori ad acqua, ed energie libere e pulite. È evidente ormai che chi si avvicina troppo al progresso rischi a di andarsene prematuramente, poiché le loro menti geniali hanno messo a repentaglio le fondamenta su cui si basa il sistema corrotto in cui viviamo. Speriamo che, uomini come loro, portino avanti con coraggio la battaglia per la verità, affinché si possa fondare una società migliore.

(bitchute.com/video/X9oMvf6dbhCi/).

( bitchute.com/video/3lN5juj79a1A).

(secondopianonews.it/attualita/2022/01/12/la-strana-morte-del-dottor-biscardi-aveva-scoperto-sostanze-nocive-nei-vaccini.html).

(cafe.nfshost.com/?p=4961).

(rainews.it/archivio-rainews/articoli/morte-giuseppe-de-donno-procura-mantova-apre-inchiesta-3a7c9996-0446-4d68-9ac4-f4e41d9dd2b9.html?refresh_ce ).

(mittdolcino.com/2022/01/15/morti-sospette/).

 

“Little Albert Experiment.”

 

Conoscenzealconfine.it  -Carol Watkins -  ( 9 Febbraio 2022)- ci dice :

 

“Datemi un bambino e lo trasformerò in qualsiasi tipo di uomo”. Queste sono le parole dello psichiatra Dr. J.B. Watson, il fondatore del “comportamentismo”.

Nel 1920 alla John Hopkins University lo psichiatra Dr. J.B. Watson compie alcuni esperimenti su bambini piccoli di età dai 3 mesi a 1 anno. Gli esperimenti sono straordinari nella loro semplicità. In uno di questi presenta ad un bambino una candela accesa per vedere se ha paura del fuoco. In un altro introduce degli animali nell’ambiente per vedere se il bambino si spaventa.

Uno di questi esperimenti viene chiamato il “Little Albert Experiment” dove accanto ad un bambino di 3 mesi di nome Albert viene messo un coniglio.

Dopo un po’ il bambino si affeziona all’animale e comincia anche ad accarezzarlo. Poi il Dr. Watson decide di modificare l’ambiente, producendo un forte rumore di martellamento ogni volta Albert tocca il coniglio, col risultato di spaventare il bambino.

Alla fine, Albert prova repulsione per il coniglio, gridando terrorizzato ogni volta che gli viene messo vicino.

Cambiando l’ambiente Watson scopre che la mente non ancora sviluppata del bambino può essere controllata, insegnandole come comportarsi di volta in volta con possibilità e combinazioni infinite.

Dai suoi esperimenti Watson raggiunge una conclusione radicale che getterà le basi dell’ingegneria politica e sociale del 20° secolo. Dalle sue ricerche conclude che la forza dominante nella società non è l’amore ma la paura.

Quindi miliardi e miliardi di dollari delle multinazionali vengono iniettati nel tempo nei campi dell’istruzione, della ricerca scientifica e politica per un piano prestabilito di ingegneria sociale e umana.

“Datemi un bambino e lo trasformerò in qualsiasi tipo di uomo”. Queste sono le parole dello psichiatra Dr. J.B. Watson, il fondatore del “comportamentismo”.

Secondo questa visione del mondo, il comportamento degli organismi, inclusi gli esseri umani, è facilmente prevedibile e scontato quindi controllabile, e da allora i governi e gli scienziati con massicci finanziamenti corporativi hanno lavorato con fervore nel condizionare l’essere umano ad essere quel perfetto ingranaggio di quella macchina chiamata oggi “il mercato”.

L’amore per il potere è la forza trainante dell’economia globale e l’instillare la paura nelle menti delle persone è lo strumento usato per manipolare la società, utilizzando i media mainstream per mantenere il gioco.

 La gente ha paura per il proprio lavoro, per i propri mezzi di sostentamento, impegni familiari, status finanziario e posizione sociale. Ha paura per la sua comunità, per le risorse pubbliche, il crimine, la sicurezza nazionale e l’assistenza sanitaria.

Molti cittadini oggi sono diventati schiavi arrendevoli e compiacenti, tolleranti verso l’obbedienza graduale, pronti a scambiare una schiavitù fisica per una psicologica. La cosa che più mi preoccupa non sono tanto le limitazioni che ci imporranno ma la remissività e arrendevolezza che sta sfornando nazioni di depressi sorridenti.

L’unica cosa che sta velocemente scomparendo nella società oggi è l’abilità di essere umani, l’abilità di discernere, ragionare, pensare criticamente e usare l’intuizione.

Le persone in questi giorni fanno affidamento sui loro pari, sulle istituzioni governative e strizzano l’occhio verso i loro idoli perché gli diano uno scopo, disperatamente alla ricerca di un corrimano cui aggrapparsi, di significati e comprensioni al di là delle proprie menti. Hanno delegato il proprio pensare ad altri, spalancando la porta a qualsiasi psicopatico che allegramente assumerà il ruolo di leader, giocando a suonare il pifferaio magico per la mandria.

(Carol Watkins-- disinformazione.it/2022/01/02/little-albert-experiment/).

 

 

 

 

Boicottare Poste Italiane.

E poi abbandonare questo paese.

Libreidee.org- Luigi Paragone - Nicola Bizzi -  ( 10/2/2022)- ci dicono :

 

Abbandonare questa Italia: non è più solo una suggestione, un sentimento. Molti connazionali ci stanno pensando seriamente: Spagna e Baleari, Canarie, Istria, Regno Unito. Ovunque è meglio, sotto questo aspetto: Romania, Bulgaria, Florida. Dappertutto le restrizioni non mordono più, e non hanno mai tormentato troppo i cittadini. Svezia e Danimarca, Svizzera: va bene qualsiasi paese.

 Scrive “Repubblica”, citando il “New York Times”, che la governatrice dello Stato di New York, Kathy Hochul, sta per annunciare la rimozione di ogni obbligo – mascherine e pass “vaccinale” – per accedere ai luoghi al chiuso.

Obblighi già caduti, per gli studenti, in altri Stati sempre a guida democratica, come New Jersey e Delaware.

 Le scelte degli Usa preludono dunque a un imminente rimbalzo “aperturista” anche nel Belpaese?

Ora lo invocano anche i cialtroni del mainstream, fino a ieri favorevoli a lockdown, coprifuoco, colorazione delle Regioni e ridicoli distanziamenti.

L’Italia sembra diventata una sorta di grande manicomio a cielo aperto: e questo, grazie anche a chi si è sottoposto ai sieri sperimentali, ben sapendo che – per molte categorie – erano imposti attraverso lo squallore del ricatto.

 Proprio questo cedimento civile (assecondare la campagna per il Tso, pur sapendola sospinta dall’autoritarismo e da una violenta propaganda menzognera) ha fatalmente indebolito la quota di “renitenti”, oggi sottoposti alla vessazione quasi generalizzata:

mentre la Gran Bretagna abolisce il Tso per i sanitari, il governatorato italico lo estende imponendolo agli over 50, e senza che i titolari di Green Pass accennino a protestare.

L’indignazione sta crescendo, a quanto pare, ma è ancora minoritaria.

 Per contro, la “gioiosa macchina da guerra” del governo Conte-Draghi-Speranza sembra essersi inceppata sulla temuta terza dose: milioni di italiani se ne sono finora sottratti, unendosi ai 7 milioni di cittadini che solo gli imbecilli, a reti unificate, osano ancora chiamare No-Vax.

Non durerà per sempre, avverte Gianluigi Paragone: a breve, quando il rigore sanitario avrà ulteriormente devastato l’economia, c’è da temere seriamente la rabbia dei miti.

Evidentemente a Palazzo Chigi se ne sono accorti, e forse si preparano davvero ad allentare il cappio. Illudendosi, magari, che la popolazione applauda. Popolazione cui oggi è impedito il libero accesso ai trasporti, a molti negozi e agli uffici pubblici, agli sportelli bancari e persino alle Poste.

 A proposito: coliamole a picco, le Poste Italiane.

 Lo propone lo storico Nicola Bizzi, lanciando un vero e proprio boicottaggio: esistono mille agenzie postali private, diffuse su tutto il territorio nazionale. Si possono tranquillamente bypassare, gli uffici postali.

 E, meglio ancora: si può cogliere l’occasione per chiudere l’eventuale conto corrente aperto presso BancoPosta, ritirando immediatamente il proprio denaro.

 Insiste Bizzi: diamo una lezione a Poste Italiane, facciamogli vedere chi siamo.

 Facciamolo, magari, prima di lasciare questo paese ormai cupo e spaventoso, reso invivibile dalla disgustosa indifferenza della maggioranza, che oggi sembra una massa ottusa composta quasi solo da pericolosi ignoranti.

 

 

 

 

 

Nel silenzio cambiano la Costituzione:

ora è “green”.

Visionetv.it-Arnaldo Vitangeli- (9 Febbraio 2022 )- ci dice : 

 

Il ministro della transizione ecologica Cingolani esulta parlando di “svolta epocale”, e già questo basterebbe per farsi venire un brivido lungo la schiena, perché ad essere stata modificata dal peggior Parlamento della storia repubblicana è la nostra Costituzione che ora è più “green”.

A cambiare sono in particolare due articoli della Carta, il 9 e il 41.

Le modifiche sono state approvate, sia dalla Camera che dal Senato, con una maggioranza superiore ai due terzi, dunque non possono essere soggette a referendum.

Da oggi dunque la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali “anche nell’interesse delle future generazioni” diventano principi fondamentali della nostra Repubblica e vengono inseriti all’articolo 9, che prima si limitava alla promozione dello sviluppo della cultura, della ricerca scientifica e tecnica e alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione.

All’articolo 41 invece, che regolamenta l’attività economica privata affinché non possa recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana si aggiunge un capoverso che afferma che l’attività privata non deve danneggiare la salute e l’ambiente.

Per quanto i principi costituzionali siano ormai scientificamente ignorati, l’aggiunta del principio di tutela dell’ambiente sembrerebbe una buona notizia, ma si tratta in realtà di creare le condizioni, anche a livello costituzionale, per quella trasformazione del modello economico e produttivo chiamato “grande reset” che, fingendo di puntare alla difesa dell’ambiente, punta a distruggere la piccola e media impresa e concentrare ulteriormente la ricchezza nelle mani delle grandi multinazionali, le uniche in grado di affrontare i costi e gli obblighi legati alla “transizione verde”.

Ora che la pandemia sta probabilmente per esaurire la sua funzione è già pronta la nuova emergenza, quella climatica, con la quale tenere sotto scacco i popoli, e i nostri parlamentari, servi zelanti, modificano la Costituzione per assecondare la narrazione dell’emergenza ambientale.

Intendiamoci: quella della difesa dell’ambiente è una causa giustissima e importante, ma se si volesse proteggere la natura si dovrebbe puntare a un diverso modello di consumo.

Invece gli obbiettivi sono diversi e inconfessabili, e per raggiungerli si teorizza un dogma, e cioè che il riscaldamento globale sia insostenibile e, soprattutto, che dipenda dalle attività antropiche, e non dalle attività solari come è molto probabile che sia e come sempre è stato nella lunghissima storia del nostro pianeta.

Naturalmente i “rimedi” che il sistema pone al problema  climatico sono in realtà dannosi dal punto di vista ambientale; le auto elettriche, giusto per fare un esempio, non solo comportano emissioni di CO2 proprio come le altre (l’elettricità si genera per la grande maggioranza con le centrali termoelettriche, dunque bruciando idrocarburi, le fonti “rinnovabili” sono la classica foglia di fico che rappresenta una percentuale minima del fabbisogno energetico) ma il processo di distruzione delle vecchie vetture, smaltimento dei rifiuti e costruzione di nuovi veicoli “green” su larga scala è, a sua volta, un processo profondamente inquinante.

Ma il punto è che questo processo genera una mole di ricchezza immensa per le grandi società, sia attraverso la vendita di prodotti reali (automobili, materiali, tecnologie) sia, soprattutto, attraverso la bolla speculativa legata alla green economy.

Insomma si tratta dello stesso modello di business legato alla pandemia, si ingigantisce una minaccia, vera o presunta, si terrorizza la gente e poi si offre la soluzione, che è ritenuta a quel punto indispensabile, si tratti di chiusure e limitazioni, di un siero sperimentale imposto a tutti o di costi e tasse per contrastare il “riscaldamento globale”.

Alla fine del processo la gente comune si ritrova sempre più povera e le élite economiche sempre più ricche.

(ARNALDO VITANGELI).

 

 

 

 

Il Mattarella bis segna la fine dei partiti:

è dittatura tecnocratica istituzionalizzata?

Visionetv.it- Andrea Sartori- (31 Gennaio 2022)- ci dice: 

 

La rielezione di Sergio Mattarella ha, di fatto, istituzionalizzato la fine dei partiti e la blindatura del potere da parte di alcune forze ha sancito la fine della democrazia in Italia. Non si sa ancora se in via definitiva o solo temporanea come accadde con la parentesi fascista.

I giornali, come il Corriere della Sera, parlano di “macerie dei partiti”. E quindi, se i partiti non vanno più bene, cosa accade? I partiti sono il cemento della democrazia, in quanto espressione della volontà popolare. Eliminandoli andremo dove vogliono portarci sin dai tempi di Monti, se non da quelli di Mani Pulite: ad una tecnocrazia in stile pugno di ferro. La rielezione di un vecchio notaio che ha firmato decreti incostituzionali e, a cascata, la riconferma di un sinistro tecnocrate.

I partiti escono con le ossa rotte. Soprattutto il centrodestra, e non a caso. Il centrodestra, pur con i suoi immensi limiti, andava ridotto all’impotenza. Andava distrutto, in quanto non può esistere una visione alternativa. Certamente, l’incapacità di Salvini, dovuta ad un dilettantismo politico unito a mancanza di coraggio, ha dato una grossa mano, e l’ha data anche alla Meloni che ora può rivendicare il suo “candore” e la sua coerenza (sempre facile, quando si sta all’opposizione) oltre a chiedere di “rifondare” la coalizione. Anche il Partito Democratico, che pure rappresenta l’élite, non esce comunque bene: ha fallito nel suo obiettivo di portare Draghi al Quirinale. E per farlo il PD aveva persino presentato, lo scorso dicembre, un DDL per impedire la rielezione del Capo dello Stato. Anche Letta, presentato come il vincitore, non ha raggiunto il suo obiettivo e ha ripiegato sul Mattarella bis, e nel PD ora si mette in discussione la segreteria.

Nel Movimento 5 Stelle si sta addirittura ai materassi: Conte accusa Di Maio di averlo pugnalato alle spalle. Il Ministro degli Esteri gli risponde con sussiego (e con la poltrona messa al sicuro) ventilando una sostituzione della leadership. Entra a gamba tesa perfino Di Battista, a prendere le parti dell’avvocato degli italiani contro il suo ex amico del cuore.

In tutto questo sconquasso, persino il Presidente uscente-rientrante non ne esce benissimo, visto quello che aveva detto e ribadito, ma quantomeno se la cava col “senso di responsabilità”.

Anzi, dà l’idea dell’autosacrificio per senso istituzionale a fronte di partiti che fanno la figura dei bambini capricciosi.

 Ne “esce bene”, neanche a dirlo, il solito Matteo Renzi oramai kingmaker. Leader di un partito con percentuali da prefisso telefonico ma che ha compreso che la popolarità non conta più, perché il contesto democratico è venuto meno.

E’ il bis della rielezione di Napolitano? Non esattamente. Quelle erano state le prove generali: ma il tentativo tecnocratico di Monti era fallito, i partiti conservavano, nonostante tutto, una grande vitalità ed era in grande ascesa il fenomeno del Movimento 5 Stelle che appariva come il nuovo che avanzava sulle macerie berlusconiane. Si poteva ancora credere ad un rinnovamento della democrazia.

Ora vediamo una blindatura netta del potere con la scusa dello Stato di emergenza. Il terzo tassello, oltre a Mattarella e Draghi è Amato alla Corte Costituzionale e ha subito affermato che la Scienza ha una prelazione in termini di diritto costituzionale. Mettendo così a tacere le accuse di incostituzionalità.

Le elezioni saranno nel 2023. Stando così le cose le due forze che furono l’anima del populismo e del sovranismo, ovvero Lega Nord e Movimento 5 Stelle, saranno scomparsi per disaffezione degli elettori viste le mosse sgangherate dei loro leader in questa patetica farsa. I giornali continueranno a dire che la politica ha fallito. Reggerà forse la Meloni, quella che ne esce meglio, ma l’elettorato, oramai scottato delle esperienze pentastellata e leghista, non si fida. Resterà il PD, che oramai si avvia a diventare una sorta di “partito unico” come lo fu il PNF dal 1925 al 1945. Ma il potere sarà in mano essenzialmente a tecnocrati, economisti e magistrati, ben rappresentati dal banchiere a Chigi e dell’ex giudice al Quirinale.

(ANDREA SARTORI).

 

 

Il British Medical Journal chiede

i “dati grezzi” sulla sperimentazione.

E li vuole subito.

Visionetv.it-Giulia Burgazzi-(22 Gennaio 2022)- ci dice : 

 

Il BMJ (British Medical Journal), una delle Bibbie della medicina, chiede i dati grezzi relativi alla sperimentazione dei vaccini e dei farmaci contro il Covid.  Li chiede subito. Scrive che sono indispensabili per un controllo indipendente. I dati grezzi  sono quelli completi e non elaborati in vista della presentazione a chicchessia.

Possiedono in modo più o meno dettagliato i dati grezzi  le agenzie che hanno dato il via libera a vaccini e farmaci anti Covid. Ad esempio, la statunitense FDA e l’europea EMA. Tuttavia, salvo parziali eccezioni, non li mettono a disposizione della comunità scientifica.

Ovviamente le grandi industrie farmaceutiche che hanno messo a punto farmaci e vaccini detengono la totalità dei dati grezzi relativi alla loro sperimentazione. “Big Pharma è l’industria meno affidabile”. Il BMJ usa letteralmente questa espressione.

E’ ovvio e anche arcinoto: senza dati grezzi il controllo indipendente non è possibile. Infatti non si è svolto.  Fidarsi acriticamente è come chiedere all’oste se è buono il suo vino. Però in Italia il Governo si fida così tanto dell’oste che vuole somministrare urbi et orbi tre razioni di vino  e rende la vita impossibile a chi non se lo beve.

L’articolo del British Medical Journal che sollecita i dati grezzi usa un linguaggio davvero poco felpato.

Porta la data di mercoledì 19 gennaio. In calce, tre firme di peso: Peter Doshi, Fiona Godle, Kamran Abbaso.

Sono, rispettivamente, redattore, ex direttore e direttore del BMJ. I più grandi media italiani lo hanno accolto con un silenzio tombale. Fa eccezione Il Manifesto: sempre che (con tutto il rispetto) vada annoverato fra i più grandi media. Un passaggio del BMJ merita di essere riportato (in traduzione) per intero:

 

Non c’è spazio per esenzioni all’ingrosso dalle buone pratiche durante una pandemia. Il pubblico ha pagato i vaccini contro il covid-19 attraverso ingenti finanziamenti pubblici alla ricerca, ed è il pubblico che si fa carico del saldo fra i vantaggi ed i danni che accompagnano la vaccinazione. Il pubblico, quindi, ha pieno diritto a tali dati [grezzi], nonché all’esame di tali dati da parte di esperti.

Se non di Big Pharma che possiede i dati grezzi, possiamo fidarci almeno delle agenzie tipo EMA che hanno dato il via libera a farmaci e vaccini? Esse hanno ricevuto una parte dei dati grezzi, e anche consistente… Il BMJ non ha peli sulla lingua.

 Oltre ai dati grezzi, è essenziale un processo decisionale trasparente.

 I responsabili della regolamentazione e gli enti di salute pubblica potrebbero rendere pubblici dettagli come il motivo per il quale i test sui vaccini non sono stati concepiti per verificare l’efficacia contro l’infezione e la diffusione della SARS-CoV-2. Se i responsabili della regolamentazione avessero insistito per ottenere risultati [anche in questo campo], gli Stati avrebbero potuto conoscere in anticipo l’effetto dei vaccini sulla trasmissione e avrebbero potuto pianificare di conseguenza.

Il MBJ, che precisa di essere favorevole a strategie di vaccinazione basate su prove solide, ha fatto come il bambino nella famosa fiaba di Andersen. Una Bibbia della scienza medica ha detto che a proposito di vaccini anti Covid il re è nudo. Ha messo in fila cose note da un pezzo che alimentano la diffidenza verso le politiche sanitarie basate sui vaccini.I governi, quello italiano compreso, e i principali media fanno accuratamente finta di non vedere che il re è nudo.  Secondo la fiaba, si era diffusa la convinzione che gli stupendi abiti del re fossero invisibili solo agli stolti. Che fossero invisibili magari ai cosiddetti no vax, omaggiati sostanzialmente del titolo di ignoranti…Ancora nella fiaba, quando il bambino dice per primo che il re è nudo, la gente comincia a mormorarlo e poi ad urlarlo. Il re tuttavia, pur sapendo che avevano ragione, continua a recitare la sua parte. Resta in costume adamitico fino alla fine.

(GIULIA BURGAZZI).

 

Ora anche l’Europa è contro Draghi:

 letterina in arrivo?

Visionetv.it- Arnaldo Vitangeli- (9 Febbraio 2022   )- ci dice:

 

Povero Papà Banchiere, di questi tempi sembra proprio che non gliene vada bene una. Dopo la bruciante sconfitta della sua autocandidatura per la presidenza della Repubblica, mentre la sua maggioranza è a pezzi come il partito di maggioranza relativa, dilaniato da faide e vendette, ci si mette pure l’Europa a complicare la vita del Presidentissimo.

Il falco Dombrovskis alla riunione della commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo ha bacchettato l’Italia dei migliori. “Nel caso dell’Italia – e in misura minore di Lettonia e Lituania – abbiamo fornito una nota di cautela sulla rapida crescita della spesa corrente nazionale” afferma il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, che rincara poi la dose: “abbiamo sottolineato che è importante che Belgio, Francia, Grecia, Italia e Spagna mantengano finanze pubbliche sostenibili dato il loro alto livello di indebitamento“.

Non è ancora la famosa “letterina” ma poco ci manca.

Dombrovskis prevede che la clausola di salvaguardia generale sarà disattivata a partire dal 2023. E che “quando le condizioni lo permetteranno, i Paesi dovrebbero iniziare a ridurre i propri disavanzi e riportare il debito su un percorso discendente”.Insomma chi pensava che il nuovo volto buono dell’Europa post covid e la presenza dell’ex capo della BCE alla presidenza del Consiglio avrebbero mandato in soffitta l’austerità si sbagliava e di grosso.

 

“All’inizio di marzo la Commissione fornirà orientamenti per il 2023. Ciò faciliterà i preparativi degli Stati membri per i programmi di stabilità e convergenza. Infine, presenteremo raccomandazioni specifiche per Paese a maggio, nell’ambito del semestre europeo di primavera.”

Una volta a scuola si veniva rimandati a settembre, ora Draghi e il suo governo sono rimandati a maggio, ma è difficile che, nonostante gli osanna della stampa nazionale, il premier passi la prova a pieni voti.

I trattati europei non sono stati modificati e rimangono recessivi e, soprattutto per l’Italia, insostenibili.

Dopo una fase eccezionale, in cui le clausole dell’UE sono state sospese, era inevitabile il ritorno alle vecchie abitudini, ed ora, con un debito pubblico lievitato oltre il 150% del Pil, per il nostro Paese sarà ancora più difficile rimanere nell’UE senza adottare un modello di macelleria sociale stile Grecia.

(ARNALDO VITANGELI).

 

 

 

 

Decreti Covid: Lega e parte del M5s

si smarcano dal draghismo emergenziale

visionetv.it- Giulia Burgazzi -(9 Febbraio 2022 )- ci dice :

 

Il muro del draghismo emergenziale sul Covid comincia a sgretolarsi, e non solo fra i virostar. Finora, una maggioranza molto ampia e granitica ha sostenuto in Parlamento sia il Governo Draghi sia la sua sovrabbondante produzione di severi decreti e DPCM con cervellotiche, stratificate ed inefficaci restrizioni.  Ma solo finora.

Una parte del M5S si sta smarcando. La Lega introduce dei distinguo. Avviene proprio nel momento in cui il Governo stesso va verso cauti, cautissimi allentamenti: stop alle mascherine all’aperto, riapertura delle discoteche, fine – pare – dello stato di emergenza al 31 marzo 2022.

 A quella data, l’emergenza Covid avrà raggiunto la veneranda età di 26 mesi. Fiutata l’aria di smarcamento, pare che Draghi  abbia l’intenzione di usare un escamotage per far approvare in un colpo solo, senza tanto dibattere in Parlamento, i decreti di Capodanno e dell’Epifania. Contengono fra l’altro l’obbligo di green pass base (tampone negativo) per andare alle Poste e in banca, l’obbligo di vaccino per gli over 50 e la quarantena breve per i vaccinati.

Però il Governo potrà avere delle sorprese se non riuscirà a fare una cosa del genere anche col decreto del 5 febbraio.

E’ quello che, fra l’altro, istituisce il green pass illimitato per i vaccinati e che, a proposito della didattica a distanza nelle scuole, prevede regole diverse per vaccinati e non.

Un’avvisaglia si ebbe a suo tempo anche in Consiglio dei Ministri. Due dei tre ministri della Lega – Garavaglia e Stefani – non votarono il provvedimento. Il terzo ministro, Giorgetti, era assente.

In previsione della conversione in legge del decreto, ora la Lega rimarca il suo malcontento per bocca del presidente dei suoi deputati, Riccardo Molinari. Non annuncia il voto contrario in Parlamento. Però parla della necessità di una riconciliazione nazionale che passi attraverso l’abolizione del green pass. Di quello stesso green pass del quale il decreto del 5 febbraio prevede durata illimitata.

Una riconciliazione nazionale può sembrare problematica se nella stanza dei bottoni rimangono le stesse persone che hanno appoggiato norme in grado di generare la frattura. Ma tant’è.  Molinari pare non si ponga questo problema. Le sue parole sono comunque il primo segno di indebolimento del draghismo emergenziale.

Un altro segno di indebolimento del draghismo emergenziale viene dal M5S. O meglio, da una parte del movimento ormai percorso da una faida interna. Tredici parlamentari pentastellati hanno assunto una posizione che ha trovato poco risalto sui media. E’ pubblicata per intero su Facebook.

Criticano le decisioni del Governo a proposito di green pass e di norme anti Covid. Sostengono che non sono basate su una corretta valutazione del rapporto costi-benefici. Chiedono il ritiro del green pass, che penalizza l’economia e la vita sociale. Annunciano emendamenti al momento della conversione in legge del decreto del 5 febbraio.

Sono segnali importanti, ma non vanno ancora al cuore del problema. Manca la virata verso le cure domiciliari precoci e la medicina territoriale. Manca il ritiro dell’obbligo di vaccinazione anti Covid per over 50, sanitari, insegnanti eccetera. Comunque sono il segno che il vento sta cambiando. Ora bisogna solo più cambiare i politici che finora hanno soffiato per alimentarlo.

(GIULIA BURGAZZI).

 

 

 

 

Alabarda vaccinale: super green pass

alla Camera, l’arma finale di Fico.

Visionetv.it- Andrea Sartori - (9 Febbraio 2022 )- ci dice ;

Oramai è evidente che la narrazione stia prendendo tutta un’altra piega anche sul green pass: da Matteo Bassetti che invoca le barricate contro il green pass all’Ansa che parla della fine dell’incubo.

Ma il nostro presidente della Camera Roberto Fico (“che Fico” come cantava quel no vax di Pippo Franco) non ci sta. E come Hitler nel 1945 arriva all’arma finale: il super green pass per accedere alla Camera dei Deputati.

Incredibile “che Fico”. Proprio mentre il super ipocondriaco Roberto Speranza firma la caduta dell’obbligo delle mascherine per il prossimo 11 febbraio, solennità della Madonna di Lourdes (si può quindi parlare di miracolo) ecco che il più rosso dei presidenti della Camera dai tempi di Nilde Iotti fa marcia indietro. Consigliamo al caro “che Fico” di preoccuparsi un po’ di più della sorte del suo Movimento, che non versa esattamente in ottima salute.

Ma perché questa improvvisa restrizione che colpisce i rappresentanti dei cittadini proprio mentre si va (almeno a parole) verso un allentamento? Si tratta di una ridicola guerra contro la sua ex compagna di partito Sara Cunial in pieno stile “la vendetta dell’ex”? Oppure il solito grillismo dell’uno vale uno, e quindi anche “la casta” ha da soffrì? Tutte e due le ipotesi sono plausibili: “Che Fico” sembra un po’ uno degli ultimi giapponesi sull’isola a combattere una guerra che già si profila come perduta.

Ma c’è anche la questione della guerra tra bande in politica. La guerra di Fico contro la Cunial, e magari Paragone o Sgarbi che si sono espressi in maniera molto critica sul green, o contro lo stesso Salvini che dice pubblicamente di non aver fatto vaccinare la figlia.

E a proposito di guerra tra bande, c’è da ricordare anche che, mentre noi cittadini pensiamo a restrizioni e pass, nei Palazzi si è già proiettati verso la campagna elettorale. Un provvedimento di questo genere metterà probabilmente in difficoltà esponenti di vari schieramenti: parlamentari di centrodestra iper-vaccinati ma che si fanno passare per “dissidenti”, ora dovranno spiegare ai propri elettori come mai sono in possesso di pass; parlamentari di centrosinistra che zitti , zitti sono contrari alla vaccinazione, ora saranno costretti a recarsi all’hub o ad uscire allo scoperto.

E intanto, i parlamentari senza pass vaccinale non potranno votare né entrare in aula. Neppure nel ventennio ci si era spinti a tanto.

(ANDREA SARTORI).

 

 

 

 

 

I tecnocrati pretendono una tassa

 sulla carne per combattere

il cambiamento climatico.

Visionetv.it- Paul Joseph Watson, trad. Martina Giuntoli- (9 Febbraio 2022) ci dice : 

 

Un gruppo di economisti ambientali tedeschi chiede che vengano imposte pesanti tasse sui prodotti a base di carne per combattere il cambiamento climatico, con percentuali che arrivano fino al 56% di incremento per la carne bovina.

Secondo l’affermazione che il bestiame è responsabile del 13% delle emissioni di gas serra, i ricercatori del Dipartimento per l’Uso Sostenibile delle Risorse Naturali della TU di  Berlino chiedono limitazioni al consumo di carne al fine di “raggiungere la neutralità dei gas serra”.

Ecco quanto affermato in uno studio condotto dalla  TU Technische Universitat Berlin di Berlino, “La tassazione della carne è inevitabile”:

 

L’economista ambientale Prof. Dr. Linus Mattauch parla del costo reale di un chilogrammo di carne bovina.

La ricerca condotta da Franziska Funke e dal professor Linus Mattauch mostra che il costo della carne non riflette l’impatto ambientale che l’allevamento ha in tutto il mondo.

La carne è troppo economica secondo i ricercatori del Dipartimento per l’Uso Sostenibile delle Risorse Naturali della TU Berlin.

Se nel costo della carne fossero inclusi gli impatti ambientali dell’allevamento come l’inquinamento da nitrati e la distruzione della biodiversità, nonché gli effetti negativi sul benessere degli animali e sulla salute umana, allora un chilogrammo di manzo, maiale, agnello e pollame dovrebbe costare molto  più di quanto non costi adesso. 

Con il bestiame responsabile del 13% delle emissioni di gas serra, il consumo di carne pro capite nei paesi del Nord del mondo deve essere ridotto.

Senza questa diminuzione del consumo di carne, non sarà possibile raggiungere la neutralità dei gas serra. Per raggiungere questo obiettivo, Franziska Funke e Linus Mattauch, insieme ai loro coautori dell’Università di Oxford, chiedono la tassazione della carne e presentano modelli di calcolo per il costo reale della carne nel loro recente articolo “La carne è forse troppo a buon mercato? Verso una tassazione ottimale della carne”.  

“L’allevamento di bestiame contribuisce enormemente alle emissioni di gas serra, all’inquinamento del suolo e dell’acqua e le preziose foreste vengono bonificate per pascoli e colture alimentari“, ha affermato il leader del gruppo, il professor Linus Mattauch.

“Le prove in nostro possesso suggeriscono che l’impatto ambientale sia così schiacciante che il mondo non può raggiungere gli obiettivi climatici e mantenere intatti gli ecosistemi vitali senza ridurre il consumo di carne, almeno nei paesi occidentali ad alto reddito“, ha aggiunto.

Mattauch vuole che i governi “comincino seriamente a pensare di  tassare anche la carne per ridurne il consumo“, affermando che questo è assolutamente il “percorso più efficiente per prevenire un’ulteriore pressione sul nostro pianeta”.

“Secondo i calcoli del modello del gruppo, il costo diretto dell’allevamento in relazione ai cambiamenti climatici raggiunge i 9,21 dollari per chilogrammo di carne bovina”, riferisce ReMix News. “L’applicazione di questo costo al prezzo della carne bovina potrebbe comportare un aumento del 56% dei prodotti a base di carne bovina. Allo stesso modo, il pollame costerebbe il 25% in più e l’agnello e il maiale aumenterebbero del 19%”.

Tali tasse avranno ovviamente un impatto principalmente sulle classi a reddito inferiore, che in molti paesi occidentali stanno già soffrendo a causa dell’inflazione alimentare dilagante.

Senza dubbio la soluzione sarà amplificare gli sforzi per incoraggiare tutti a iniziare a mangiare insetti (come i comunisti cinesi- Ndr. )quale  fonte alternativa e “sostenibile” di proteine.

Come abbiamo evidenziato in precedenza, il World Economic Forum ha pubblicato due articoli sul suo sito web che hanno esplorato come le persone potrebbero essere portate ad abituarsi all’idea di mangiare erbacce, insetti e bere acqua di scolo al fine di ridurre le emissioni di CO2.

Nel gennaio dello scorso anno, l’UE ha ufficialmente approvato la vendita di vermi come alimento destinato al consumo umano. Il mese scorso, la professoressa Amanda Little della Vanderbilt University ha affermato che tutti nel mondo devono iniziare a mangiare insetti e che l’approvazione dell’UE ha conferito una forma di “dignità” al loro consumo.

Un gruppo di persone che non mangeranno mai insetti sono certamente i tecnocrati globalisti .

Nonostante abbiano tanto insistito sul fatto che tutti gli altri riducessero il loro tenore di vita e razionassero il loro consumo di carne per salvare il pianeta, durante il vertice della Cop. 26 dello scorso anno, i partecipanti hanno apprezzato un menu pieno di piatti a base di animali che erano almeno il doppio della media del carbonio consentito nel Regno Unito.

(Paul Joseph Watson).

 

 

 

“Ridate lo stipendio ai no vax”:

 arriva la sentenza del Tar.

Visionetv.it- Arnaldo Vitangeli- (8 Febbraio 2022 )- ci dice :

 

Il Tar del Lazio ha accolto l’istanza cautelare di dipendente pubblico che ha fatto ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio perché sospeso dal lavoro e dalla in quanto privo di certificazione verde.

Il lavoratore, dipendente del Ministero della Giustizia, si era rivolto al Tar  per chiedere l’annullamento del provvedimento notificato lo scorso 4 gennaio e che lo sospendeva dal servizio e dalla retribuzione fino a che non avesse completato il ciclo vaccinale.

Nell’accogliere l’istanza cautelare ,con decreto n. 726/2022,  il Tar ha motivato la decisione affermando che: “Sospendere la retribuzione, unica forma di sostentamento di vita, presenta infatti profili di dannosità grave e irreparabile”.

Nell’istanza  vengono sollevate anche questioni relativi a profili di illegittimità costituzionale delle norme che impongono la certificazione vaccinale a certe categorie di lavoratori pubblici, che saranno trattate  in maniera collegiale dal Tar il prossimo 25 febbraio.

Non è la prima volta che il Tribunale Amministrativo si pronuncia contro le norme varate dal governo con l’obbiettivo dichiarato di contrastare la diffusione del coronavirus.

Per due volte infatti il Tar aveva bocciato il protocollo del Ministero della Salute che prevedeva, come uniche terapie utilizzabili per il trattamento dei pazienti covid, la tachipirina e la vigile attesa. 

In entrambi i casi il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza con decreto, affermando  che tale protocollo prevede “raccomandazioni e non prescrizioni”.

Ma non c’è solo il Tar, anche altri tribunali hanno accolto le istanze di quelli che, con termine dispregiativo, vengono chiamati “no vax”.

Il giudice del Lavoro Giulio Cruciani, del tribunale di Velletri, ha di fatto reinserito un’infermiera della Asl Roma 6 che si era rifiutata di sottoporsi al siero sperimentale con un’ordinanza destinata a far discutere.

Le notizie dai tribunali, pian piano, cominciano a pesare: molto importante è anche quella recentissima che riguarda un medico vaccinatore indagato per aver vaccinato una persona che avrebbe dovuto esentare, e che per le conseguenze del vaccino è deceduta. Lo “scudo penale” probabilmente non funziona così bene come speravano i medici dell’hub, lautamente pagati.

Quello che appare evidente è che dopo due anni di delirio pandemico, in cui tutti i diritti costituzionali sono stati sospesi nel plauso dei media e nel silenzio della magistratura, alcuni politici, giornalisti e magistrati, iniziano a riposizionarsi e a tornare ai principi costituzionali e di semplice buon senso che erano stati cancellati da una narrazione apocalittica che ormai ha fatto il suo tempo.

(ARNALDO VITANGELI).

 

 

 

 

"Vuoi una guerra tra Russia e NATO?"

Unz.com- PEPE ESCOBAR •( 9 FEBBRAIO 2022)- ci dice :

 

ISTANBUL – Emmanuel Macron non è Talleyrand. Auto-promosso come "jupiteriano", potrebbe finalmente essere sceso sulla terra per una corretta visione della realpolitik mentre rimuginava su uno dei bon mot chiave dell'ex ministro degli Esteri francese: "Un diplomatico che dice 'sì' significa 'forse', un diplomatico che dice 'forse' significa 'no', e un diplomatico che dice 'no' non è un diplomatico".

Macron è andato a Mosca per vedere Putin con un semplice piano in 4 fasi in mente.

Stringere un accordo ad ampio raggio con Putin sull'Ucraina, fermando così "l'aggressione russa".

Crogiolati nel bagliore come pacificatore dell'Occidente.

Aumenta il profilo tawdry dell'UE, dato che è l'attuale presidente del Consiglio dell'UE.

Raccogli tutto il bottino e poi saccheggia le elezioni presidenziali di aprile in Francia.

Considerando che ha quasi implorato un pubblico in una raffica di telefonate, Macron è stato ricevuto da Putin senza onori speciali.

 Il sollievo comico è stato fornito dagli isterici dei media mainstream francesi, inclusi gli "strateghi militari", evocando lo sketch del "castello francese" nel Santo Graal dei Monty Python mentre riaffermava ogni stereotipo disponibile sulle "rane codardi".

La loro "analisi": Putin è "isolato" e vuole "l'opzione militare". La loro principale fonte di intelligence: lo straccio della CIA di proprietà di Bezos, il Washington Post.

Tuttavia, è stato affascinante da guardare – oh, quel tavolo long al Cremlino: l'unico leader dell'UE che si è preso la briga di ascoltare effettivamente Putin è stato quello che, mesi fa, ha dichiarato la NATO come "cerebralmente morta".

 Così i fantasmi di Charles de Gaulle e Talleyrand sembravano essersi impegnati in una vivace chiacchierata, incorniciata da un'economia grezza, imprimendo finalmente sul "gioveiano" che l'ossessione imperiale di impedire all'Europa con tutti i mezzi di trarre profitto da un commercio più ampio con l'Eurasia è una partita persa.

Dopo sei faticose ore di discussioni Putin, prevedibilmente, ha monopolizzato il dipartimento eminentemente citabile, a partire da uno che si riverbererà a lungo in tutto il Sud del mondo: "I cittadini di Iraq, Libia, Afghanistan e Jugoslavia hanno visto quanto sia pacifica la NATO".C'è di più. Il già iconico Vuoi una guerra tra Russia e NATO? – seguito dall'inquietante "non ci saranno vincitori".

Oppure prendi questo, su Maidan: "Dal febbraio 2014, la Russia ha considerato un colpo di stato come la fonte di potere in Ucraina. Questo è un brutto sandbox, non ci piace questo tipo di gioco."

Sugli accordi di Minsk, il messaggio è stato schietto: "Il presidente dell'Ucraina ha detto che non gli piace nessuna delle clausole degli accordi di Minsk. Piaccia o no, sii paziente, bellezza mia. Devono essere adempiuti".

Il "vero problema dietro la crisi attuale."

Macron da parte sua ha sottolineato che "sono necessari nuovi meccanismi per garantire la stabilità in Europa, ma non rivedendo gli accordi esistenti, forse nuove soluzioni di sicurezza sarebbero innovative".

Quindi niente che Mosca non avesse sottolineato prima. Ha aggiunto: "Francia e Russia hanno concordato di lavorare insieme sulle garanzie di sicurezza". Il termine operativo è "Francia". Non il governo degli Stati Uniti incapace di non-accordo.

Lo spin anglo-americano ha insistito sul fatto che Putin aveva accettato di non lanciare nuove "iniziative militari" – pur mantenendo la mamma su ciò che Macron ha promesso in cambio. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non ha confermato alcun accordo.

 Ha solo detto che il Cremlino si impegnerà con le proposte di dialogo di Macron, "a condizione che anche gli Stati Uniti siano d'accordo con loro". E per questo, come tutti sanno, non c'è alcuna garanzia.

Il Cremlino ha sottolineato per mesi che la Russia non ha alcun interesse a invadere de facto il buco nero dell'Ucraina. E le truppe russe torneranno alle loro basi dopo che le esercitazioni saranno finite. Niente di tutto questo ha nulla a che fare con le "concessioni" di Putin.

E poi è arrivata la bomba: il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire – l'ispirazione per uno dei personaggi principali del nuovo libro di Michel Houellebecq, Anéantir – ha affermato che il lancio di Nord Stream 2 "è una delle componenti principali dell'allentamento delle tensioni sul confine russo-ucraino". L'estro gallico formulò ad alta voce ciò che nessun tedesco aveva le palle da dire.

A Kiev, dopo il suo periodo a Mosca, sembra che Macron abbia correttamente detto a Zelensky da che parte soffia il vento ora.

 Zelensky ha frettolosamente confermato che l'Ucraina è pronta ad attuare gli accordi di Minsk; non lo è mai stato, per sette lunghi anni. Ha anche detto che si aspetta di tenere un vertice nel formato Normandia – Kiev, le repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk, Germania e Francia – "nel prossimo futuro". Un incontro di consiglieri politici in formato Normandia si terrà a Berlino giovedì.

Nell'agosto 2020, stavo già indicando da che parte ci stavamo dirigendo nella scacchiera principale.

Alcune menti acute nella Beltway, inviando e-mail alle loro reti, hanno notato nella mia rubrica come "l'obiettivo della politica russa e cinese è quello di reclutare la Germania in una triplice alleanza che blocchi insieme la massa terrestre eurasiatica a la Mackinder nella più grande alleanza geopolitica della storia, cambiando potenza mondiale a favore di queste tre grandi potenze contro la potenza marittima anglosassone".

Ora, una fonte di intelligence di altissimo livello del Deep State, in pensione, si riduce al nocciolo della questione, sottolineando come "i negoziati segreti tra Russia e Stati Uniti si concentrano sui missili che entrano nell'Europa orientale, mentre gli Stati Uniti guidano freneticamente per completare il loro sviluppo di missili ipersonici".

Il punto principale è che se gli Stati Uniti posizionassero tali missili ipersonici in Romania e Polonia, come previsto, il tempo per loro di raggiungere Mosca sarebbe 1/10 del tempo di un Tomahawk.

È ancora peggio per la Russia se vengono collocati nei Paesi Baltici.

La fonte osserva che "il piano degli Stati Uniti è quello di neutralizzare i sistemi missilistici difensivi più avanzati che sigillano lo spazio aereo della Russia.

Questo è il motivo per cui gli Stati Uniti si sono offerti di consentire alla Russia di ispezionare questi siti missilistici in futuro, per dimostrare che non ci sono missili nucleari ipersonici.

 Eppure questa non è una soluzione, poiché i lanciamissili Raytheon possono gestire missili sia offensivi che difensivi, quindi è possibile intrufolarsi nei missili offensivi di notte. Quindi tutto richiede un'osservazione continua".

La linea di fondo è netta: "Questo è il vero problema dietro l'attuale crisi. L'unica soluzione è che non siano ammessi siti missilistici nell'Europa orientale". Questa sembra essere una parte essenziale delle richieste della Russia di garanzie di sicurezza.

Navigazione verso Bisanzio.

Alastair Crooke ha dimostrato come "l'Occidente stia lentamente scoprendo che non ha alcun punto di pressione contro la Russia (la sua economia è relativamente a prova di sanzioni), e il suo esercito non è all'altezza di quello della Russia".

Parallelamente, Michael Hudson ha definitivamente mostrato come "la minaccia al dominio degli Stati Uniti è che la Cina, la Russia e il cuore dell'Eurasian World Island di Mackinder stanno offrendo migliori opportunità commerciali e di investimento rispetto a quelle disponibili dagli Stati Uniti con la loro sempre più disperata richiesta di sacrifici da parte della SUA NATO e di altri alleati".

 

Molti di noi, analisti indipendenti sia del Nord che del Sud del mondo, hanno sottolineato ininterrottamente per anni che il pop Gotterdammerung in corso dipende dalla fine del controllo geopolitico americano sull'Eurasia.

Germania occupata e Giappone che impongono la sottomissione strategica dell'Eurasia da ovest verso est; la NATO in continua espansione; l'Impero delle Basi, sempre de-moltiplicato, tutti i lineamenti del pranzo gratuito di oltre 75 anni stanno crollando.

Il nuovo groove è impostato sulle note delle Nuove Vie della Seta, o BRI; l'ineguagliabile potenza ipersonica della Russia – e ora le richieste non negoziabili di garanzie di sicurezza; l'avvento del RCEP – il più grande accordo di libero scambio del pianeta che unisce l'Asia orientale; l'Impero quasi espulso dall'Asia centrale dopo l'umiliazione afghana; e prima o poi la sua espulsione dalla prima catena di isole nel Pacifico occidentale, con tanto di ruolo da protagonista per i missili cinesi DF-21D "carrier killer".

Il MICIMATT (complesso militare-industriale-congressuale-intelligence-media-accademico-think tank) coniato da Ray McGovern non era in grado di radunare il QI collettivo per iniziare nemmeno a capire i termini della dichiarazione congiunta Russia-Cina rilasciata in un già storico 4 febbraio 2022. Alcuni in Europa in realtà lo hanno fatto - probabilmente situato nel Palazzo dell'Eliseo.

Questo illuminante disimballaggio si concentra sull'interconnessione di alcune formulazioni chiave, come "relazioni tra Russia e Cina superiori alle alleanze politiche e militari dell'era della Guerra Fredda" e "amicizia che non mostra limiti":

il partenariato strategico, con tutte le sfide che ci attendono, è molto più complesso di un semplice "trattato" o "accordo".

Senza una comprensione più profonda delle civiltà cinese e russa e del loro modo di pensare, gli occidentali semplicemente non sono attrezzati per ottenerlo.

Alla fine, se riusciamo a sfuggire a così tanto destino e oscurità occidentali, potremmo finire per navigare in un remix distorto di Sailing to Byzantium di Yeats.

Possiamo sempre sognare il meglio e il più brillante d'Europa finalmente navigando lontano dalla morsa di ferro del tawdry imperiale Exceptionalistan:

"Una volta fuori dalla natura non prenderò mai / La mia forma corporea da qualsiasi cosa naturale, / Ma una forma come fanno gli orafi greci / Di oro martellato e smaltatura d'oro / Per tenere sveglio un imperatore assonnato; / O posato su un ramo d'oro per cantare / Ai signori e alle signore di Bisanzio / Di ciò che è passato, o di passaggio, o a venire."

(Strategic Culture Foundation).

 

 

 

 

Trudeau e i camionisti. Verso un movimento

mondiale contro i mandati Covid-19.

Unz.com- TONY HALL •( 4 FEBBRAIO 2022)- ci dice:

 

I convogli dei camionisti canadesi che si sono riuniti a Ottawa il 29 gennaio stanno contribuendo a dare energia al crescente movimento globale che favorisce la libertà e il buon senso rispetto alle atrocità rese possibili dalla sfrenata tirannia medicalizzata. Una buona rappresentanza di camionisti canadesi ha iniziato a coalizzarsi come gruppo politico in opposizione alla parodia di forzare i colpi (vaccini )obbligatori su grandi gruppi di persone.

Le migliaia di uomini e donne che hanno scelto di trasportare le loro rimostranze a Ottawa hanno visto facilmente le disastrose implicazioni di rendere l'accettazione dei colpi (vaccini) COVID una condizione necessaria di occupazione, istruzione e partecipazione dei cittadini a molti altri aspetti del flusso e riflusso della società.

 I camionisti, inoltre, si sono affrettati a vedere l'oscenità di estendere le iniezioni obbligatorie verso la segregazione implicita nell'istituzione dei passaporti dei vaccini.

Sulla scia della massiccia devastazione fisica, mentale ed economica causata dai lockdown, la creazione e l'applicazione di mandati di iniezione evidenzia ulteriormente la megalomania che è arrivata a infettare gran parte della nostra classe dirigente.

Con il sostegno ben orchestrato della propaganda dei media, i governi hanno continuato ad allinearsi in stretto coordinamento con le agende dei globalisti, corporativisti, transumanisti e legioni di opportunisti auto-promotori.

Le fissazioni e le priorità del nostro primo ministro globalista, Justin Trudeau, dimostrano molto sui più ampi modelli di pensiero e azione attraverso i quali viviamo da due anni. In generale, Trudeau lascia poco spazio alla gente media per svolgere ruoli significativi nello sviluppo delle politiche nazionali ed estere del Canada.

Trudeau tende a prendere la sua guida, da procedimenti segreti in sedi sovranazionali che fanno i loro affari politici a livelli di interazione molto al di sopra delle relazioni internazionali. Trudeau è tutt'altro che solo tra i leader di governo (Italia docet! Ndr.) nell'applicare questo approccio soprattutto alla formulazione delle politiche COVID.

Come nella maggior parte dei paesi, la volontà iniziale del pubblico di accettare le politiche COVID del Canada è dipesa dalla coltivazione dell'isteria di massa da parte dei media 24 ore su 24, 7 giorni su 7. L'esperienza nel tempo ha reso abbondantemente chiaro che la traumatizzazione intenzionale dei media di ampie porzioni di persone ha lo scopo di sopraffare anche la possibilità di un discorso razionale sulle prese di potere che si svolgono in nome della salute pubblica.

In quello che deve passare alla storia come uno dei classici esempi di inettitudine politica mai messi a verbale, Trudeau inizialmente ha respinto i convogli dei camionisti e i loro sostenitori come una "piccola minoranza marginale . . avere opinioni inaccettabili [che] non rappresentano i canadesi".

L'assurdità degli ormai famigerati commenti di Trudeau è stata contraddetta anche nel momento in cui il Primo Ministro li ha fatti dall'avida attenzione riversata da ampi segmenti di persone durante i viaggi dei camionisti a Ottawa. Lo spettacolo ha attirato la partecipazione entusiasta di un gran numero di canadesi che sono andati felicemente all'aperto per sfidarsi nel gelido clima di metà inverno del nord Del Nord America.

Nelle grandi città, nelle piccole città, nei piccoli borghi e su centinaia di cavalcavia autostradali, canadesi di molte provenienze e convinzioni politiche si sono riuniti in memorabili dimostrazioni di unità nazionale.

Come canadesi abbiamo espresso le nostre minacciose libertà di riunione, coscienza ed espressione in decine di luoghi lungo migliaia di chilometri della Trans-Canada Highway. Questa dimostrazione patriottica di amore per il paese durante un periodo molto travagliato comanderà per sempre un posto unico nella storia sociale e politica del nostro paese.

Nonostante il rozzo sforzo dei media di diffamare e sminuire questa dimostrazione indigena di resistenza alle follie del COVID, la scala e l'audacia di questa manifestazione di resistenza popolare non possono essere negate. Continua a fornire prove convincenti che non c'era nulla di piccolo o marginale o minoritario in questa effusione di sentimento popolare.

La drammatica mobilitazione dei grandi impianti e dei loro autisti indipendenti è stata accolta con massiccia approvazione soprattutto dalla classe operaia e dai canadesi della classe media.

 In generale, tuttavia, la classe dominante e i suoi accoliti svegliati non erano divertiti.

Attraverso le loro estensioni mediatiche le nostre élite di governo hanno cercato di minimizzare il significato locale, nazionale e internazionale di questa recrudescenza dell'auto-empowerment politico da parte dei lavoratori essenziali che si sono rifiutati di essere conformi.

Ci sono state molte manifestazioni di entusiastica approvazione della decisione dei camionisti di portare una raccolta molto importante di messaggi politici a funzionari lontani riuniti dentro e intorno al Parlamento canadese.

 Dopo due anni di intrusione invasiva del governo in quasi tutti gli aspetti della nostra vita privata e pubblica, finalmente sembrava esserci qualche speranza di sollievo all'orizzonte. Milioni di canadesi hanno deciso contemporaneamente che i camionisti del paese avevano la capacità di guidare un giro collettivo dell'angolo verso una certa misura di sanità mentale e buon senso.

Era il momento giusto per guardare indietro alla direttiva iniziale del governo all'inizio del 2020 di ripararsi sul posto per due settimane al fine di appiattire la curva dei ricoveri. Quell'ordine originale è stato ripetuto, esteso, rafforzato e costruito per portare a quasi due anni di trattamento sempre più repressivo da parte dei nostri arroganti governatori. Nel processo i nostri governi e i media si sono trasformati in molte varietà di COVID Officialdom. Nient'altro che COVID sembrava importare ai tiranni che avevano preso il controllo. L'intera gamma di politiche governative è stata apparentemente declassata a favore dell'evidenziazione di una politica onnipresente per soddisfare in una molteplicità di modi le presunte minacce di COVID-19.

Questa politica pervasiva si basa sulle affermazioni della necessità di una vasta gamma di risposte di emergenza a un presunto nuovo coronavirus. Fino ad oggi non è stata prodotta alcuna prova per dimostrare che il presunto nuovo virus day sia stato isolato e identificato.

La strategia centrale proveniente dai governi e dalle loro elaborate serie di canali mediatici propagandistici è stata quella di persuadere tutti i membri del pubblico in generale a considerarsi l'un l'altro come rischi biologici attivi o potenziali.

 Questi sforzi di COVID Officialdom per distruggere la base percettiva della coesione sociale sono stati concertati e intensi. Il processo è stato aiutato dallo sforzo di metterci dietro maschere obbligatorie e ci ha circondato in molte delle nostre transazioni con barriere in plexiglass. Per molti versi siamo stati imbavagliati, declassati e disumanizzati.

Allo stesso tempo, ci è stato rovinosamente impedito dai blocchi (lock down) senza senso di continuare molte delle nostre interazioni umane, comprese quelle che coinvolgono il commercio, l'istruzione, la religione, la cultura, la ricreazione e lo sport.

Tutte queste imposizioni sono state imposte in modi ben calcolati per limitare le nostre capacità di organizzarci in resistenza alla negazione molto aggressiva dei nostri diritti umani e costituzionali.

Mentre il blocco dei nostri diritti e delle nostre libertà si intensificava, siamo stati inondati da una raffica di vuote sponsorizzazioni di celebrità che lodavano le restrizioni. Un buon esempio di questo fenomeno è nel contenuto di uno speciale televisivo sostenuto dall'OMS. Nell'aprile del 2020 presentava artisti del calibro di Lady Gaga, Elton John, i Rolling Stones e il perenne truffatore COVID, Stephen Colbert.

Personalità ben note sono state reclutate da molti campi, tra cui lo sport e la religione cristiana, per contribuire a un gigantesco spino-rama di pubbliche relazioni. Il suo scopo era quello di indurre il pubblico a sospendere le sue strutture critiche e ad accettare che il ribaltamento delle nostre vite fosse giustificato e persino ragionevole. Purtroppo troppe persone hanno abboccato.

Molti di noi che hanno lavorato duramente per rimanere informati e mantenere la loro capacità di ragione stanno solo ora iniziando a fare i conti con la scala monumentale delle frodi sfaccettate a cui siamo stati sottoposti. Agli occhi di un segmento significativo della popolazione, quella narrativa ufficiale di COVID-19 sta rapidamente venendo annullata.

Ad esempio, come possiamo evitare di vedere le implicazioni più ampie e oscure della disastrosa elevazione delle iniezioni modificanti i geni come se non fossero disponibili altri trattamenti sani per il contagio da COVID?

Il governo e i rami più corrotti della professione medica hanno unito le forze per negare al pubblico l'accesso a rimedi naturali sicuri ed efficaci che forniscono protezione dalle incursioni reali o immaginarie del virus delle celebrità.

Con rimedi naturali come l'ivermectina messi in disparte, siamo stati aggrediti da lanci pubblicitari fuorvianti seguiti da pressioni coercitive per accettare i pericolosi colpi (vaccini)di coagulo.

Questi colpi COVID hanno dimostrato di essere tutt'altro che sicuri ed efficaci. Continuano a crescere le prove che l'inefficacia delle iniezioni di COVID ha implicazioni che tagliano molto più in profondità di un fallimento dell'immunizzazione.

Le agenzie di stampa, con le emittenti finanziate con fondi pubblici come la BBC e la CBC in testa, hanno cospirato per negare al pubblico qualsiasi base fattuale per soddisfare le condizioni del consenso informato quando si prende parte a un gigantesco esperimento medico ancora nelle sue fasi iniziali.

Gli inganni continuano a colpirci con intensità di fuoco rapido.

Il convoglio dei camionisti sta offrendo un antidoto ben fondato alla speciosità del potere che ha raggiunto i massimi storici, soprattutto da quando le bugie e i crimini dell'11/9 hanno iniziato il ventunesimo secolo. L'azione ora centrata a Ottawa sta segnalando in Canada e oltre che un certo sollievo dall'assalto dei dettami COVID potrebbe essere in vista.

La crescita della resistenza si è diffusa in tutto il Nord America, dove le manifestazioni di sostegno e solidarietà sono fiorite soprattutto su entrambi i lati del confine tra Canada e Stati Uniti.

Una delle manifestazioni ha portato a un'azione ambiziosa da parte dei camionisti e dei loro sostenitori in un valico al confine internazionale vicino a Coutts Alberta. Questa estensione della protesta politica a Ottawa ha contribuito a incitare allo scompiglio nel governo provinciale fratturato del premier Jason Kenney.

Poiché il trasporto su camion è un requisito quasi universale delle società umane organizzate in tutto il mondo, l'esempio canadese si sta dimostrando contagioso. È stato annunciato in un titolo, ad esempio, che "Il convoglio per la libertà del Canada ha ispirato camionisti in Europa, Australia e Stati Uniti a tenere raduni per la libertà in tutto il mondo".

Lo stand dei camionisti di Ottawa sta fornendo un prototipo di come la gente media può organizzare ed esprimere in modo significativo il potere attraverso la resistenza civile e la non conformità pacifica. Thoreau e Gandhi avrebbero approvato. I convogli per la libertà incarnano un mezzo per registrare gravi rimostranze e posizioni di principio attraverso un'applicazione combinata di tattiche di bastone e carota.

In questo momento l'enfasi deve essere quella di fare pressione sui governi e sui loro gestori globalisti nelle banche, nei media e nei "think tank" per ritirarsi dal tentativo di esercitare un controllo autoritario così intenso sui nostri corpi, le nostre menti, il nostro comportamento, le nostre istituzioni e persino i nostri spiriti. In ultima analisi, l'attuale scontro si riduce a un confronto tra un impulso molto materialista a dominare la natura, compresa la natura umana, e una visione del mondo con spazio per abbracciare ispirazioni spirituali e religiose.

In queste condizioni, come possiamo non contemplare i sublimi misteri espressi nello straordinario funzionamento del sano sistema immunitario umano come meraviglia divina del mondo naturale?

Che dire di qualsiasi presunta politica di salute pubblica che comporti attacchi invalidanti all'immunità naturale attraverso iniezioni forzate?

La frode dei partenariati pubblico-privato.

Come Angela Merkel, Emanuel Macron, Gavin Newsom, Chrystia Freeland, Jeff Bezos, Tony Blair, Mark Zukerberg, Bill Gates insieme a molti altri artisti di spicco del Crazy COVID Circus, Justin Trudeau è un alunno della scuola di Davos.

Spesso associata a raduni annuali che si svolgono nella località turistica svizzera di Davos, questa scuola è contenuta nel quadro più ampio del World Economic Forum.

Il WEF ha a lungo incluso varie versioni di un programma Leaders of Tomorrow a cui Justin Trudeau ha preso parte. Appassionato promotore del transumanesimo come base di quella che chiama la Quarta Rivoluzione Industriale, Karl Schwab è il fondatore del WEF.

 

Il WEF è stato fondato a Ginevra, in Svizzera, nel 1971, lo stesso anno in cui è nato Justin Trudeau. L'organizzazione è specializzata nel spingere sui governi e sulle cosiddette "organizzazioni della società civile" le agende delle società globali e dei loro banchieri.

 Le organizzazioni della società civile spesso affermano di rappresentare alcune persone medie e alcune oppresse. Molto spesso, tuttavia, la loro vera funzione è quella di promuovere le agende di ricchi finanziatori, George Soros spesso prominente tra loro.

Il WEF è una delle numerose istituzioni partner con sede in Svizzera. Queste organizzazioni includono la Croce Rossa, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l'organizzazione sovranazionale di Bill Gates, la Global Alliance for Vaccines and Immunization, GAVI.

La Svizzera è il luogo in cui le parti in conflitto conducono spesso negoziati segreti, soprattutto nel campo dell'alta finanza.

Questa eredità viene sfruttata in quanto Ginevra è ancora una volta un importante sito di negoziati segreti che coinvolgono il tentativo di colpo di stato globale attualmente in corso.

 La copertura per il tentativo di colpo di stato globale è l'emergenza sanitaria mondiale ingannevolmente classificata dall'OMS come pandemia.

Come il WEF, GAVI cerca di giustificarsi come una mecca dei cosiddetti "partenariati pubblico-privato".

Molte delle macchinazioni di Anthony Fauci, Bill Gates, Justin Trudeau e dei loro compari globalisti sono descritte come partnership pubblico-privato.

 I partenariati pubblico-privato di solito descrivono il processo per convincere i governi ad acquistare schemi orditi dalla leadership delle grandi aziende e dei loro banchieri.

Quando i funzionari governativi adottano le agende delle élite globaliste, rubano influenza alle stesse persone che dovrebbero rappresentare.

 Di conseguenza, quando i governi diventano servitori di plutocrati giramondo che sono spesso privi di fedeltà nazionale, privano il pubblico delle opportunità di influenzare le direzioni politiche dei propri governi nazionali.

La conseguente privazione del diritto di voto è aggravata dalla natura censoria di un media uniformemente prevenuto. La sua stridente determinazione a trattenere e bloccare il flusso di informazioni cruciali priva il pubblico delle risorse di conoscenza di cui hanno bisogno per sopravvivere e prosperare. In particolare, paralizza la capacità del pubblico di prendere buone decisioni elettorali sostenute dall'attributo di un consenso veramente informato.

Di conseguenza, la proliferazione dei cosiddetti partenariati pubblico-privato aiuta a mascherare la realtà che il cosiddetto pubblico è stato privato delle opportunità democratiche di influenzare i propri governi.

Nel processo decisionale della politica, Trudeau, a quanto pare, sta guardando molto più a Davos piuttosto che ai camionisti canadesi i cui impianti sono parcheggiati a Ottawa. Per quanto tempo i camionisti rimarranno lì?

Nel 2010 Schwab ha essenzialmente consegnato un'importante piattaforma a Bill Gates per avviare il cosiddetto "Decennio dei vaccini" all'incontro annuale del WEF nella sontuosa cornice di Davos.

 Il Decennio dei Vaccini è opportunamente culminato nel 2020 con l'inizio poco dopo l'Evento 201 della crisi COVID fabbricata.

Secondo il saggio di Joss Evans su "Karl Schwab's WEF Alumi", molti dei laureati del Young Leaders' Program di Davos sono arrivati a ricoprire posizioni di potere durante la presunta pandemia.

In questi ruoli gli iniziati di Schwab hanno agito uniformemente in conformità con le politiche adottate e difese da Justin Trudeau. Gli alunni del WEF sono stati zelanti e fermi sostenitori delle "strategie zero-covid".

Queste strategie includono "lockdown, mandati di maschere e mandati di vaccino".

La politica del primo ministro Trudeau sia a livello nazionale che internazionale si è allineata bene con le posizioni di Schwab e Gates. In nome di un "Grande Reset" il loro progetto è stato quello di trasformare la crisi COVID fabbricata in un radicale rifacimento dell'economia politica mondiale.

Con l'accento sull'ulteriore facilitazione della concentrazione di ricchezza e potere attraverso ristrutturazioni nel settore bancario globale, i sostenitori del Grande Reset hanno dato un alto premio all'eliminazione dei pochi resti rimasti della sovranità nazionale.

Il WEF nasconde la sua agenda globalista di corporativismo espanso dietro una patina di ornamenti pseudo-ecologici.

I leader dell'organizzazione descrivono, ad esempio, il loro desiderio "di raggiungere un'economia neutra in termini di emissioni di carbonio e positiva per la natura e arrestare la perdita di biodiversità entro il 2030".

Il WEF è diventato uno dei principali magneti di funzioni che un tempo appartenevano saldamente al regno della governance responsabile nei parlamenti e nelle legislature nazionali.

Queste istituzioni legate alla tradizione sono state il luogo di molte funzioni ora assunte da processi sovranazionali i cui funzionari parlano il linguaggio tecnocratico, ad esempio, del Grande Reset e dei partenariati pubblico-privato. Tali partenariati non hanno un posto reale per "il pubblico", specialmente quando si tratta di avere alcuna influenza sull'attuazione del globalismo COVID-19.

Quasi invariabilmente il potere conferito alla ricchezza è fondamentale nel determinare i cambiamenti mondiali che stanno uccidendo la classe media e trasformando le legislature in manufatti museali anticipati dai club segreti e dalle transazioni di multimiliardari.

 Questi miliardari hanno aggiunto oltre il 50% del patrimonio netto ai loro portafogli nella loro gestione egoistica della crisi COVID fabbricata.

Si dice che siano $ 4 trilioni più ricchi (arricchiti) mentre i tassi di disoccupazione, suicidio e bancarotta salgono alle stelle tra la gente media.

Di conseguenza, il background di Justin Trudeau come erede della ricchezza e del potere dinastico potrebbe aver aggiunto un'ulteriore ondata di dramma nella resa dei conti di metà inverno a Ottawa tra il nostro primo ministro che salta il mondo e i nostri camionisti del sale della terra.

Come Jeffrey A. Tucker ha osservato della resa dei conti nel suo saggio, "Justin Trudeau Ducks the Great Truckers Revolt", quello a cui stiamo assistendo si preannuncia come "uno degli scontri più significativi al mondo nella grande battaglia tra la libertà e quei governi che hanno deciso di schiacciarla"(Italia docet !Ndr.).

Riflettendo sulle implicazioni più ampie di ciò che è accaduto, l'ex membro del Congresso degli Stati Uniti Ron Paul ha osservato: "Siamo tutti camionisti canadesi ora".

 

Trudeau, Schwab, Gates e gli altri principali sostenitori del Grande Reset hanno molti piani ambiziosi. Alcuni di questi piani sono apertamente promossi, mentre altri vengono realizzati di nascosto.

Tra gli obiettivi più segreti c'è l'iniziativa di spopolamento radicale che è stata ora avviata.

Uno dei marcatori dell'esistenza del piano è la spinta a universalizzare i colpi di coagulo che alterano i geni che accorceranno la vita di milioni di destinatari di jab.

Quante delle vittime del jab sono già morte e perché l'intera portata di questa mortalità viene nascosta in modo così aggressivo al pubblico?

I vaccini funzionali sono noti per prevenire l'assunzione e la trasmissione verso l'esterno di contagi mirati. Nessuna di queste funzioni è soddisfatta dalle iniezioni di COVID-19. Le procedure di modifica genetica stimolate dai colpi di coagulo producono proliferazioni di proteine spike patogene che creano scompiglio soprattutto in tutti i sistemi cardiovascolari.

Non abbiamo motivo di presumere che l'attuale preoccupazione dell'industria farmaceutica per la produzione di esseri umani geneticamente modificati sia benigna o addirittura ben intenzionata. L'obiettivo di questo tipo di intervento potrebbe essere quello di introdurre le procedure e i precedenti a sostegno della produzione di esseri transumani. Come già notato, Karl Schwab si presenta come un'autorità esperta sul transumanesimo.

Gli obiettivi che vengono avvicinati potrebbero includere il rifacimento dei nostri posteri come organismi bio-digitali.

Per gli ingegneri genetici che entrano in funzione, questi organismi umani alterati potrebbero essere idealizzati per la loro integrazione più completa con le reti globali di sorveglianza, punteggio di credito sociale, transazioni finanziarie senza contanti, robotizzazione pervasiva e intelligenza artificiale profondamente invasiva, AI.

Triple-Jabbed e ancora prendendo COVID.

Mentre Trudeau stava tentando di allontanarsi da qualsiasi scambio faccia a faccia o incontro con la leadership dei camionisti, ha invocato la presenza di COVID come giustificazione per il suo comportamento sfuggente.

All'inizio ha detto di essere stato in presenza di qualcuno con COVID ma in seguito era risultato negativo. Poi poche ore dopo Trudeau ha spiegato che era stato triplo colpito (vaccinato) ma era stato diagnosticato come positivo al COVID pur essendo "asintomatico".

Mettendo da parte l'argomento convincente che almeno uno dei suoi colpi sembrava coinvolgere la recitazione piuttosto che la realtà, il suo commento successivo solleva molte questioni fondamentali. Il primo ministro ha proclamato: "Tutti per favore vaccinati e potenziati". Perché una persona cosciente e ragionevole dovrebbe seguire tali istruzioni da un individuo che aveva appena dichiarato di aver preso covid anche dopo essere stato triplo colpito.

 

Apparentemente senza rendersene conto, Trudeau stava essenzialmente annunciando ciò che il suo caso dimostra chiaramente. I colpi (vaccini) di coagulo non funzionano per prevenire la diffusione del coronavirus delle celebrità.

 Infatti incoraggiano lo sviluppo di molte patologie che hanno già causato molti milioni di feriti e molte morti a titolo definitivo nella popolazione umana.

Molti medici sono stati ben ricompensati per aver cospirato con i funzionari governativi per nascondere questi fatti schiaccianti al grande pubblico.

Hanno tentato di oscurare le informazioni sulle morti per iniezione e le lesioni. Molte informazioni su questo argomento, tuttavia, sono disponibili per coloro che hanno sia la capacità che l'indipendenza mentale di guardare al di fuori del dominio digitale dominato dai media legacy pesantemente censurati.

L'abietta incapacità di Trudeau di cambiare la sua narrativa per tenere conto del quadro più completo di ciò che sta realmente accadendo, viene replicata attraverso l'ampia portata del COVID Officialdom.

 Sempre più spesso i suoi operatori hanno le mani sporche di sangue.

Per cominciare, Trudeau e il suo Chief Public Health Officer, Theresa Tam, hanno le mani sporche di sangue.

 Joe Biden ha le mani sporche di sangue.

I falsi giornalisti della CBC e della BBC hanno le mani sporche di sangue. Gli amministratori di molte università hanno le mani sporche di sangue.

Il flusso costante di disinformazione spacciato da decine di migliaia di agenzie di comunicazione ha privato milioni di persone di tutte le prove di cui hanno bisogno per prendere decisioni sane di vita o di morte per se stessi e per i loro figli.

 Le morti per iniezione e le lesioni non sono aberrazioni rare. Le iniezioni di jabs-for-jobs stanno facendo un mondo di danni mentre offrono pochi o nessun beneficio se non quello di trattenere temporaneamente l'ira discriminatoria degli zeloti dell'iniezione impiegati in COVID Officialdom.

Siamo stati sottoposti a una truffa monumentale i cui protagonisti stanno sfruttando l'immaginario della salute pubblica come copertura per l'installazione di una vasta gamma di precedenti e procedure il cui oggetto è il controllo tirannico del pubblico.

Jagmeet Singh è una delle figure che mantiene a galla il governo di minoranza due volte di Trudeau nell'ambiente Zoom che è stato fatto per sostituire il Parlamento per gran parte dei due anni precedenti.

 Singh è un Sikh che è leader del Nuovo Partito Democratico del Canada (NDP). L'NDP ha ereditato l'eredità di sinistra della socialdemocrazia in Canada. È l'equivalente politico in Canada del Partito Laburista.

Il Partito Liberal (Dem Usa) guidato da Justin Trudeau non può ottenere la maggioranza dei voti alla Camera dei Comuni del Canada.

Quindi Trudeau richiede voti aggiuntivi da parte dei parlamentari che rappresentano altri partiti in Parlamento.                               In questo ambiente Trudeau guarda spesso a Jagmeet Singh e al suo partito nazionale NDP per contribuire al sostegno di cui ha bisogno per mantenere la sua minoranza liberal (Dem Usa) al potere.

Come i partiti di opposizione nella maggior parte dei governi occidentali, Singh è stato un entusiasta sostenitore anche delle politiche COVID più estreme di Justin Trudeau. I

n effetti, in molte legislature provinciali, gli MLA NDP spesso si lamentano del fatto che le restrizioni COVID prevalenti dei governi non vanno abbastanza lontano. L'NDP vuole più mascherini, più lockdown, più distanziamento sociale e più iniezioni obbligatorie.

Questo background aiuta a stabilire il contesto di un tweet sorprendente fatto da Singh quando i camionisti sono atterrati a Ottawa.

Indicando il partito con il secondo più alto numero di parlamentari in Parlamento – quello che è noto nella nostra monarchia costituzionale come il partito di opposizione leale di Sua Maestà Singh ha detto quanto segue:

"Oggi i parlamentari conservatori hanno appoggiato un convoglio guidato da coloro che rivendicano la superiorità della linea di sangue bianca e equiparano l'Islam a una malattia".

 

Questa critica ai camionisti collettivamente e ai parlamentari conservatori in generale come islamofobi e come persone che credono nella "superiorità della linea di sangue bianca" mi sembra sorprendente. Naturalmente non viene offerta alcuna prova a sostegno di questo insulto.

Per quanto ne so, nessuna agenzia di media mainstream ha prestato la minima attenzione a questa accusa da parte di uno dei politici di più alto profilo di Ottawa. Tale iperbole, suppongo, è stata "normalizzata" per diventare una storia di cani-morsi-uomo. La condanna di Singh dei camionisti sembra ben in linea con l'affermazione di Trudeau secondo cui coloro che si oppongono alle sue politiche COVID possono essere collettivamente classificati come "razzisti e misogini".

Le regole erano molto diverse quando si trattava dell'affermazione di alcuni che le bandiere confederate e naziste erano state avvistate nelle manifestazioni di Ottawa.

 Non sono a conoscenza di alcuna indagine adeguata per assicurarsi che queste immagini non siano state piantate da partigiani che cercano di screditare i messaggi di amore, unità, uguaglianza e speranza portati a Ottawa dal convoglio dei camionisti.

Questa tecnica per la demonizzazione degli oppositori politici è diventata fin troppo comune negli ultimi tempi.

Il Centro per Israele e gli Affari Ebraici (CIJA) insieme a B'nai Brith Canada sembrava schierarsi con gli sforzi di Trudeau di respingere tutti i manifestanti di Ottawa come rappresentanti di una minoranza marginale dominata dai razzisti.

Entrambe le organizzazioni etniche sono agenzie della potente lobby israeliana in Canada.

Shimon Koffler Fogel, CEO della CIJA, ha chiarito molto chiaramente la sua posizione. Piuttosto che commentare questioni di sostanza decise dal governo canadese in luoghi in cui Fogel ha un posto a tavola, ricorre a insinuazioni dannose. Invita coloro che condanna "a strisciare indietro sotto la roccia da cui sono scivolati fuori".

La determinazione dei camionisti a rimanere di stanza sul posto e a rimanere a Ottawa fino a quando i loro problemi non saranno seriamente affrontati, è prevedibilmente criticata.

Non ci può più essere alcun dubbio sulla famigerata inclinazione di un media di parte la cui propaganda come apologeti del potere è ora ampiamente compresa da coloro che prestano attenzione.

Quindi non guardare ai media tradizionali per una copertura equa delle dinamiche di ciò che sta per accadere nelle fasi successive di questa resa dei conti, una che molto probabilmente determinerà il futuro politico di Justin Trudeau. Il suo opposto in Parlamento è già stato eliminato.

Il 2 febbraio Erin O'Toole è stata estromessa dalla sua posizione di leader del Partito Conservatore federale. La sua leadership è ora in palio.

I cali di popolarità del primo ministro canadese e dell'ex leader del partito conservatore all'opposizione si sono verificati contemporaneamente agli annunci che molte restrizioni COVID vengono eliminate in undici paesi europei e in Israele.

Infine è assolutamente chiaro che non c'è consenso politico a sostegno della presa di potere dei protagonisti che hanno sediziosamente fabbricato la crisi COVID.

(Global Research ).

Commenti

Post popolari in questo blog

Quale futuro per il mondo?

Co2 per produrre alimenti.

Caos e dazi.