Pensiero unico degli uomini di Davos
Pensiero
unico degli uomini di Davos
e dei
Globalisti Super-ricchi.
AGGIORNAMENTI DAL FRONTE: I NAZISTI IN
UCRAINA
E IL RISCHIO DI UN CONFLITTO NUCLEARE
GLOBALE.
Databaseitalia.it-
Gianfranco Uccheddu- (29-3-2022)- ci dice :
Ci
sono importanti risvolti in entrambi i fronti nel conflitto in Ucraina, come in
una partita a scacchi ogni giocatore adegua le sue mosse cercando di anticipare
quelle dell’avversario così ora il conflitto si sta trasformando probabilmente
in una lunga guerra a causa del notevole supporto di uomini e mezzi che gli USA
e vari altri paesi europei si apprestano ad inviare in Ucraina.
Nei
vari talk Show delle televisioni russe ci si chiede se gli Stati Uniti, avendo
già utilizzato la bomba atomica per ben due volte in Giappone, abbiano
intenzione di tentare un “colpetto” in Russia nel tentativo di destabilizzarla
e riuscire a fermare Putin nell’ “avanzata” in Ucraina.
E’
visibile inoltre l’atmosfera di preoccupazione che traspare nei dibattiti
televisivi, perché è chiaro che un tale evento scatenerebbe sicuramente un
conflitto atomico dai risvolti nefasti per tutta l’umanità.
Il
Presidente Russo ha già espresso nei giorni scorsi che le conseguenze del
lancio, anche di una sola bomba nucleare, verso la Russia avvierebbe un
processo di estinzione della vita su tutto il pianeta.
Assistiamo
al tramonto del mondo unipolare che il NWO in questi ultimi 20 anni sta
portando a termine, una brusca interruzione avvenuta per il mancato
allineamento della Russia che, come la Cina, non vuole scomparire sotto i fili
del burattinaio occidentale.
Intanto
apprendiamo dell’arrivo di rinforzi militari ai russi provenienti dall’Ossezia
del sud e la ripresa del conflitto in Nagorno Karabakh.
Dopo
un mese, dall’inizio del conflitto, il dispiegamento di forze fresche nel
teatro di guerra composte da mercenari della peggior specie esistente sulla
terra, cannibali, tagliatori di teste, criminali sanguinari, liberati
all’occorrenza dalle carceri delle varie democrazie occidentali rischierebbe di
trascinare la Russia in una nuova Afganistan.
Bisognerà
aspettare qualche giorno per capire se i Russi hanno pronta la “contro mossa”.
Putin,
ad inizio conflitto, ha avvisato l’occidente del potenziale utilizzo di una
piccola bomba nucleare qualora avvenisse l’ingresso di truppe da paesi
confinanti in territorio ucraino e anche in questo caso, il probabile avvio di
un conflitto nucleare come reazione da parte occidentale è possibile ma poco
probabile.
La
popolazione di rifugiati Ucraini ha raggiunto i 3 milioni circa i quali si
trovano a ridosso dei paesi confinanti e una piccola parte sparsi in vari paesi
europei.
In
Italia diverse strutture alberghiere ospitano queste persone e proprio da
alcune di queste, in diverse località, abbiamo potuto raccogliere alcune
testimonianze del clima che si respira fra i profughi, a seconda della regione
di provenienza.
Il
quadro emerso mostra la suddivisione in due gruppi di cui, uno composto da
persone legate al governo di Zelenskyy inneggiante a quei criminali nazisti
capitanati da Stephan Bandera cui viene attribuito lo sterminio di 400.000
ucraini nel secondo conflitto mondiale ed espressione del più feroce nazismo di
Hitler ed un altro gruppo che ha sempre rifiutato questa folle ideologia.
Quindi
come nel loro paese anche nelle strutture alberghiere, la popolazione Ucraina è divisa tra
cittadini di estrazione democratica e “Banderisti”.
( Il
Pentagono lancia bombe di verità per evitare la guerra con la Russia –
Pentagono contro Deep State USA).
Dal
2014 il conflitto nel Donbass ha generato tanto odio spaccando un Paese che non
aveva certo necessità di una guerra civile spinta e alimentata dalle super -“democrazie”
occidentali.
La
settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da diversi episodi.
Il regista Oliver Stone in alcune interviste
ha affermato che gli Stati Uniti sono diventati una forza del male:
“Devo
dire con rammarico (perché amo il mio Paese!) che siamo diventati una forza del
male. E non ne verrà fuori nulla. So che non funzionerà. Tornerà da noi come un
boomerang. C’è una certa forza storica che opera nel mondo.”
Stone ha definito gli Stati Uniti uno stato
molto corrotto. Secondo il regista le persone si sbagliano quando pensano che
nel Paese ci sia la democrazia:
“In
effetti, tutto è governato dal denaro”..
Nel
corso della sua carriera fra i vari lungometraggi realizzati segnaliamo quello
relativo agli eventi in Ucraina nel 2014 dal titolo “Ucraina in fiamme”.
(
BIDEN: “NATO INTERVERRÀ NEL CONFLITTO IN CASO DI UTILIZZO DI ARMI CHIMICHE”).
Nel
2017, Stone ha pubblicato un documentario di quattro episodi sul capo dello
stato russo dal titolo “Conosci il tuo nemico”. Nel docufilm, il regista ha
discusso con Vladimir Putin delle relazioni tra Russia e Stati Uniti,
dell’espansione della NATO, della guerra in Siria e del conflitto in Ucraina,
nonché delle attività di Edward Snowden, che ha ricevuto asilo in Russia.
Dal
fronte diplomatico la Turchia attraverso Erdogan ha affermato che non aderirà
alle sanzioni contro la Federazione Russa, poiché non può permettere ai suoi
cittadini di “congelare senza il gas russo”.
La
liberazione di Mariupol ha richiesto un impegno maggiore da parte dell’esercito
russo il quale ha cercato di ridurre al minimo le perdite dei civili ostaggi
dei soldati ucro-nazi nel centro del combattimento e utilizzati come fonte di
disturbo e come scudi umani nel conflitto a fuoco contro i russi.
Putin:
il “Nuovo
Ordine Mondiale”
sta
deliberatamente facendo crollare
l’economia
come parte del “Grande Reset”.
Databaseitalia.it-Davide
Donateo -(24-3-2022)- ci dide :
Il
presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che il “Nuovo Ordine Mondiale” sta
deliberatamente creando difficoltà economiche in tutto il mondo al fine di
spingere il “Grande Reset” sull’umanità.
Durante
un discorso trasmesso in diretta dalla televisione russa, Putin ha anche
criticato gli oligarchi russi in fuga in Israele definendoli una “quinta
colonna” di “traditori nazionali” che si considerano una “razza superiore” e
“non possono fare a meno di foie gras, ostriche o libertà di genere come la
chiamano”.
“Qualsiasi
nazione, e ancor di più il popolo russo, sarà sempre in grado di distinguere i
veri patrioti dalla feccia e dai traditori e semplicemente li sputerà fuori
come un insetto in bocca, li sputerà sul marciapiede”, ha detto Putin.
(SE LA
CONSACRAZIONE DEL MONDO È GIÀ COMPIUTA NEL 1984, PERCHÈ UN’ALTRA? -27-3-2022).
Sono
convinto che un’auto-disintossicazione naturale e necessaria della società come
questa rafforzerebbe il nostro Paese, la nostra solidarietà e coesione e la
nostra disponibilità a rispondere a qualsiasi sfida”, ha aggiunto.
(Summit.news) : Il presidente russo si è anche
rivolto direttamente agli occidentali ai quali viene detto dai media mainstream
che i prezzi del gas alle stelle e altre difficoltà economiche sono puramente
colpa di Putin.
”Voglio che anche la gente comune
occidentale mi ascolti”, ha detto Putin.
“Vi
viene costantemente detto che le vostre attuali difficoltà sono il risultato
delle azioni ostili della Russia e che dovete pagare di tasca vostra gli sforzi
per contrastare la presunta minaccia russa.
Tutto ciò è una bugia”.
“La
verità è che i problemi affrontati da milioni di persone in Occidente sono il
risultato di molti anni di azioni da parte dell’élite dirigente dei rispettivi
paesi, dei loro errori e di politiche e ambizioni miopi.
Questa
élite non sta pensando a come migliorare la vita dei propri cittadini nei paesi
occidentali.
Sono
ossessionati dai propri interessi egoistici e dai super- profitti”.
Non
c’è dubbio che la stessa élite ora citerà le critiche di Putin nei loro
confronti come motivo per affermare che hanno un livello morale elevato.
Putin
ora è così duramente diffamato che si sta trasformando in una sorta di figura
mitica di Emmanuel Goldstein su cui ogni crisi e catastrofe può essere
appuntata dal regime.
DA
MALTHUS AL GREEN NEW DEAL DI DAVOS.
UNA
FOLLIA CHE DURA DA TROPPO TEMPO.
Databaseitalia.it-Dott.
Luca la Bella -(21-2-2021)- ci dice :
La
premessa è d’obbligo, visto che è più di un anno che scriviamo articoli sul
Grande Reset tanto voluto dall’élite finanziaria di Davos.
E’ in
corso ormai da tempo una campagna pressante, sostenuta da papa Francesco e
guidata da Greta Thunberg, che si è diffusa in Europa e in America sotto la
guida di Al Gore e George Soros che sta finanziando il movimento Sunrise, per combattere il riscaldamento
globale.
Questa
passione espressa per salvare il pianeta dall’umanità, è autentica?
Questi
oligarchi e miliardari si preoccupano davvero così tanto da sostenere un
benevolo Green New Deal con il supporto dei Media, o c’è qualcosa di più oscuro
in gioco?
Ma
soprattutto, come si sposa questa strategia con la Pandemia “imposta” in tutto
il Mondo ?
Come
suggerisce il nome, il Green New Deal è una vasta agenda politica che prende il
nome dal New Deal originale del 1932 emanato sotto la guida del presidente Franklin
Roosevelt.
Il New
Deal era originariamente un programma per la riforma delle banche e la
costruzione di infrastrutture di massa al fine di guarire l’America dalle
profonde ferite causate da 4 anni di Grande Depressione.
Mentre
il Green New Deal del 2019, anticamera del Grande Reset, propone di rivedere drasticamente
le regole della finanza e della pianificazione delle infrastrutture. Le sue
somiglianze con l’originale finiscono qui.
Come i
Presidenti
Putin e Trump hanno entrambi sottolineato in diversi momenti, non è mai stato
dimostrato che la CO2 prodotta dall’uomo guida le variazioni climatiche, ma è
anche emerso che dal 1998, la tendenza al riscaldamento globale ha avuto un
forte arresto fin dal 1977.
Questo
fatto riflette l’imbarazzante realtà che la CO2 tende a seguire le variazioni
climatiche piuttosto che a precederle.
Quindi,
come hanno potuto così tanti rispettabili scienziati, giornali e politici aver
ipotizzato un errore così grande, da proporre una revisione dell’intera società
globale sfruttando anche, in quest’ultimo anno, la paura sconsiderata verso un
Virus invisibile che ad oggi non è mai stato isolato?
Com’è
possibile che ci sia tanta pressione per trasformare il nostro intero mondo,
con la scusa del riscaldamento globale e la pandemia in atto?
La
risposta la troviamo nella rinascita malthusiana di fine anni ’60.
Già
vent’anni prima il presidente della Eugenics Society e fondatore dell’UNESCO
(Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura
con lo scopo di promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni ) Julian Huxley scrisse nel 1946:
“Sarà
richiesta l’unificazione politica in una sorta di governo mondiale, anche se
qualsiasi politica eugenetica radicale sarà per molti anni politicamente e psicologicamente
impossibile, sarà importante per l’UNESCO fare in modo che il problema
eugenetico, venga esaminato con la massima cura e che l’opinione pubblica sia
informata delle questioni in gioco in modo che quanto ora è impensabile, possa
almeno diventare pensabile “.
Nel
1968 fu
costituita un’organizzazione nota come Club of Rome con membri che andavano da ideologi
selezionati della comunità politica, economica e scientifica che concordavano sul fatto che la
migliore forma di governo della società fosse una dittatura scientifica.
Uno
dei suoi fondatori ha scritto: “Nella ricerca di un nuovo nemico che ci unisca,
abbiamo avuto l’idea che l’inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale,
la scarsità d’acqua, la carestia e simili si sarebbero adattati allo scopo.
Tutti questi pericoli sono causati dall’ intervento dell’uomo, ed è solo
attraverso atteggiamenti e comportamenti modificati che possono essere superati
.Il vero
nemico, quindi, è l’umanità stessa “.
Oggi il nuovo nemico-opportunità, sopraggiunto in
corso d’opera, è un Virus Cinese che si affianca al problema climatico.
Questi
membri del “Club di Roma” si sono soprannominati “neo-malthusiani” riferendosi all’ideologia resa
popolare da Thomas Malthus che nel Saggio scritto nel 1799 scrisse, che la popolazione umana cresce
geometricamente mentre la produzione alimentare cresce aritmeticamente portando
invariabilmente a un punto di crisi di sovrappopolazione.
Malthus
ha sostenuto freddamente l’eliminazione del “non idoneo che deve far posto a chi è
più in forma”.
Magari
sostituendo le persone con più di 65 anni, con persone provenienti da Paesi
poveri e quindi adattabili ad ogni condizione di vita, come suggerisce Soros, sponsor ufficiale dell’immigrazione
incontrollata. Ma Malthus arrivò addirittura al punto di proporre che anche i bambini
dovessero morire:
“Tutti
i bambini che nascono al di là di ciò che sarebbe richiesto per mantenere la
popolazione a un livello desiderato devono necessariamente morire, a meno che
non venga fatto spazio per loro, dalla morte di persone adulte … quindi
dovremmo facilitare, invece di sforzarci scioccamente e invano, di impedire le
operazioni della natura nel produrre questa mortalità “
Ovviamente
i neo-malthusiani seguendo queste teorie hanno immaginato una realtà di risorse
limitate fisse, che devono essere gestite solo da un’élite tecnocratica che sceglie chi ottiene queste
risorse sempre decrescenti, mantenendo un “equilibrio matematico” di sostenibilità .
Fortunatamente
per l’umanità, lo spirito creativo dell’essere umano ha fin’ora travolto, o
almeno in parte ci è riuscito, questa realtà aberrante superando guerre, crisi
e controllo totale delle masse.
E’
sempre infatti esistita una sacca di resistenza a testimoniare l’unicità
dell’essere umano, la sua origine divina e quindi la sua innata capacità di co
creare la realtà, nel bene ma anche purtroppo nel male.
Persone
che non hanno accantonato il loro libero arbitrio.
Il
tempo di questi Illuminati benpensanti, come li definì Giulio Tremonti, è
giunto ormai a termine e conoscere il loro modo di pensare e i loro ideali
corrotti, è il primo passo per accettare ciò che molti si rifiutano di capire,
aumentando la consapevolezza collettiva di chi ancora non riesce a fare il
piccolo-grande salto evolutivo, verso una realtà che oggi non si può e non si deve più
ignorare.
DALL’ERRORE
DI PUTIN AL “PUNTO HUNTINGTON”.
L’EUROPA
SOTTO SCACCO.
Geopolitica.ru-
redazione- Intervista a Aleksandr Dugin - (28.03.2022)- ci dice :
(Lorenzo
Maria Pacini -traduzione).
Il
filosofo, pubblicista, geopolitico Alexander Dugin, in un’intervista a
Tsargrad, il primo canale televisivo russo, ha formulato l’essenza nascosta del
feroce confronto con la Russia che l’Occidente ha iniziato dopo il
dispiegamento di una speciale operazione militare in Ucraina.
La SWO non riguarda solo la smilitarizzazione
e la denazificazione dell’Ucraina e non riguarda solo la salvezza del popolo
russo del Donbass.
È un
ciclo fondamentalmente nuovo della storia russa e globale, in cui si decide il
destino stesso del mondo.
La
fine della storia non è arrivata.
Tsargrad:
Alexander,
quali sono, secondo lei, i compiti dell’operazione, che è già chiamata Operazione Terra secondo il significato della lettera Z nell’alfabeto slavo antico?
Alexander
Dugin: Naturalmente,
gli obiettivi di questa operazione sono stati delineati dal presidente. Ma se
guardiamo in un contesto più globale, vediamo che stiamo parlando di eventi su
scala colossale. Guardiamo al passato recente. C’era un sistema bipolare 33
anni fa.
Il mondo era composto da due campi. Uno era sovietico, con un sistema di
valori, etica, norme di diritto internazionale, politica interna ed estera. E
l’altro era il blocco occidentale. E c’era un certo equilibrio tra loro. I
paesi che non avevano ancora aderito potevano scegliere tra loro.
Dopo
il crollo dell’Unione Sovietica, è rimasto un solo polo.
Questo mondo unipolare aveva un solo insieme
di sistemi, di regole, che dichiarava immediatamente universali. Questa era la “fine della storia”
secondo il futurologo americano Fukuyama: un ordine mondiale liberale, un
vittorioso sistema di valori occidentale e capitalista accettato da tutti. La
Cina in economia, e la Russia completamente.
Ma per
consolidare questa vittoria globale per ogni evenienza, la NATO si espanse
verso est, e tutti i paesi dell’Europa orientale che si erano staccati dal
nostro polo sovietico furono presi nel rigido sistema del blocco.
Il
crollo dell’URSS ha fissato la seconda fase dell’adesione degli stati
post-sovietici alla NATO, e la terza fase è stata delineata dai processi
centrifughi all’interno della Russia. E il risultato è stato quello di
macinare tutto in questa unica civiltà.
Tuttavia,
Fukuyama è stato precocemente contrastato dal filosofo e politologo americano
Huntington.
Ha postulato che solo il guscio ideologico, il
comunismo, si è sgretolato. E presto le civiltà riemergeranno e inizieranno un
confronto. E
ora siamo solo al “punto di Huntington”.
Sono emerse delle civiltà. Conducendo
un’operazione militare speciale, ci affermiamo non come un paese, ma come questa civiltà
russo-ortodossa.
E il “globalismo
liberal Dem Usa” cerca di impedirlo facendoci “male” con misure diverse.
Quando
spuntano le civiltà.
Stiamo
cominciando solo ora ad allontanarci dai percorsi stranieri?
– No. Vladimir Putin ha cambiato quel
vettore 22 anni fa.
Ha
detto: smettiamo di disintegrarci, cominciamo a concentrarci e ad affermarci
poco a poco.
Per tutto questo tempo eravamo in cammino
verso il 22 febbraio 2022, quando abbiamo dichiarato chiaramente la nostra
sovranità di fronte a una minaccia mortale.
Sì,
non è stata una nostra iniziativa, è stata una risposta forzata, ma la minaccia
stessa può essere vista solo da coloro che vogliono vivere.
Ci
sono quelli che non si vedono come una civiltà; per loro l’essere, la sovranità, un
sistema indipendente di valori e una nazione sono tutte astrazioni rispetto al
comfort all’interno
delle regole liberal dem Usa.
Quindi,
la civiltà russa è emersa?
– Sì,
è emerso, confermando Huntington.
Ma
anche Fukuyama non va da nessuna parte. L’altro giorno ha scritto un articolo
intitolato “La guerra di Putin all’ordine mondiale globale”. Biden gli fa eco dicendo:
stiamo
costruendo un nuovo ordine mondiale in cui l’America dominerà.
Ecco
perché il conflitto tra un mondo unipolare e un mondo multipolare si sta
intensificando. Tra
la fine “liberal dem Usa globalista “della
storia e la Russia come civiltà indipendente e continuatrice della storia.
Allo
stesso tempo, vediamo la posizione unica della Cina, che dice: io sono una
civiltà in più, né occidentale né russa.
Ma io sono dalla parte della Russia perché non
voglio essere anch’io un’appendice occidentale.
E questa è l’essenza della risposta di Xi
Jinping a Biden quando gli ha chiesto di tradire Putin per alcuni benefici –
come si fa nel mondo unipolare occidentale. E ricevette un rifiuto
comprensibile.
Anche
l’India ha avuto dei ripensamenti….
– Sì,
la stessa India, che ha molte contraddizioni con la Cina, si è improvvisamente
chiesta: se
questi due, Xi Jinping e Putin, pretendono così insistentemente di essere delle
civiltà, allora perché non lo sono anch’io, con i miei quasi due miliardi di
abitanti, migliaia di anni di storia e cultura? E l’America Latina sarà la
prossima a svegliarsi.
E
l’Europa?
– E
l’Europa, naturalmente. Oggi è totalmente superato dal globalismo, in uno stato di
panico e di isteria.
E domani, quando vinceremo, penserà: voi tutti vi
siete affermati come civiltà, perché dovrei rimanere un’arretrata nel mondo
anglosassone?
È per questo risveglio che la lotta è in corso ora. Non siamo in guerra con l’Ucraina e
nemmeno con la NATO, ma con un mondo unipolare. Può sembrare paradossale, ma
l’America può anche guadagnare in questa lotta l’indipendenza che le manca al
momento.
Mi
riferisco all’America profonda dei contadini laboriosi, dei lavoratori, degli
imprenditori. Il suo frontman Trump è stato tagliato fuori da tutti i social
media; quindi, ora è costretto a creare la sua propria rete in America, di
fatto il suo proprio internet. Così anche la civiltà americana si trova vittima
del globalismo unipolare contro cui stiamo lottando.
L’errore
del liberalismo… se è liberal Dem Usa !
Perché
ci abbiamo messo così tanto tempo a costruire la nostra forza mentre guardavamo
il nostro stesso paese attraversare processi distruttivi? Quale momento stavamo
aspettando?
– Si
tratta di una domanda difficile e delicata. Dieci anni prima di Putin, nel 1989,
sotto Gorbaciov, ho insistito personalmente nei miei primi articoli che la
Russia era una civiltà e che non dovevamo aspettare che ci togliessero tutto.
Ho anche scritto della scissione in Ucraina, della Crimea e del crescente
confronto con l’Occidente.
Ho
immaginato questa “Operazione Z” per tutta la mia vita cosciente. Tutti i miei pensieri vanno alla
Russia, al nostro spirito, alle nostre radici – cerco di far parlare questa
stessa terra attraverso di me.
Questo
è “niente di personale”, e tutte le invettive, tutti gli attacchi alle mie tesi
(a parte l’incomprensione) hanno a che fare con la negazione che la Russia è
una civiltà indipendente, e che il popolo russo è il soggetto principale della
storia mondiale.
È così
che la nostra gente ha sempre pensato – gli zar, i patriarchi, i santi, gli
aratori e i guerrieri, ma dalla fine degli anni ’80, siamo andati completamente
fuori strada.
In
primo luogo, negli anni ’90, abbiamo semplicemente girato di 180 gradi dalla
strada giusta, e quando arrivò Putin, correggemmo la rotta, ma non
completamente, ma come a metà.
Eravamo congelati su questa “virata” – né qui né là.
Ed è
stato solo il 22 febbraio 2022 che abbiamo finalmente stabilito la nostra rotta
– in direzione opposta a quella del 1991.
Penso
che per qualche tempo, Putin abbia voluto sinceramente combinare l’incompatibile:
la
sovranità della Russia, alla quale è sempre stato sinceramente impegnato, e i
valori occidentali liberali e globalisti.
Non è
stato il primo sovrano russo a cercare di conciliare queste cose. Basti ricordare Caterina la Grande
fino alla Rivoluzione francese, Alessandro II con le sue riforme liberali.
È
stato un errore?
– Sì,
un errore. Non solo Putin, ma molti grandi governanti russi che hanno cercato
di utilizzare i modelli occidentali per rafforzare la Russia. Lasciandosi
trasportare dall’occidentalismo, abbiamo sempre perso il tempo storico. E
quelli dall’altra parte hanno sempre sfruttato ciò che ci è sfuggito.
Noi
abbiamo “voltato le spalle” all’Ucraina, non siamo entrati in quello che
“fermentava” lì, mentre loro no. Hanno introdotto con competenza e tecnologia
il nazionalismo al limite del nazismo per “plasmare” uno stato nazionale dove
non c’erano mai stati i presupposti per la sua nascita, dove vivono almeno due
popoli.
E hanno coperto il nazismo dall’alto con un
“guscio” liberale. Cioè, usavano una tecnologia politica molto efficace, che oggi dobbiamo “gestire” con la
forza delle armi.
È così
che hanno creato l’ISIS, “Al-Qaeda “. Mentre loro facevano questo, noi
perdevamo tempo cercando di usare gli strumenti del nostro avversario per i
nostri scopi.
Non
c’è bisogno di dubitare di Putin.
Ma la
Cina sembra essere riuscita a usare gli strumenti occidentali per rafforzarsi?
– Sì,
è così. Ma solo ora, 40 anni dopo l’inizio delle riforme di Deng Xiaoping,
l’America scopre improvvisamente con stupore che la Cina ha preso
dall’Occidente solo ciò che l’ha resa più forte.
Avevano
scartato le cose che stavano distruggendo la civiltà cinese – la sovranità, il
potere, il sistema politico e abbiamo ingoiato tutto.
Abbiamo
lasciato entrare i “liberal Dem Usa” e abbiamo mangiato veleno “liberal Dem Usa”.
Oggi è il “momento della verità”. In tal vediamo: uno è scappato, l’altro si è
confuso, il terzo ha condannato, il quarto ha taciuto. Ha urlato per 30 anni e ora è un uomo
difficile da trovare.
Lasciatemi
ripetere: la
nostra scommessa sul liberalismo è stata un errore. Ma ora lo stiamo
correggendo.
Sa
perché ho detto sopra che la sua domanda è insidiosa? Non dobbiamo dubitare di
Putin ora! Perché ora finalmente, forse tardivamente, attraverso errori, ma
siamo dove dobbiamo essere e ora abbiamo bisogno solo di una cosa: il
consolidamento, il sostegno del presidente per la nostra vittoria.
In queste circostanze straordinarie, dobbiamo delegare
la nostra piena fiducia alle autorità. Allora il governo avrà successo.
Non è il momento di rivangare il passato, di chiedere perché Chubais è fuggito proprio ora e perché Ekho Moskvy è stata chiusa proprio di recente, e
così via nella lista…
La
vittoria Z è per tutto il mondo.
Qual è
stata, secondo lei, la base profonda dell’attuale impennata non solo di anti-putinismo,
ma di una specie di russofobia cavernicola in Occidente?
– È
questa guerra di civiltà di cui parlavo.
La
maggior parte degli stessi europei non capisce ancora il significato di fondo
della lotta che la Russia ha iniziato in Ucraina.
Alcuni,
tuttavia, hanno già cominciato a indovinare “all’indietro”, comprendendo
l’essenza del” totalitarismo liberal Dem Usa “ in cui il mondo occidentale sta
sprofondando.
Lì hanno incluso, per esempio, la persecuzione
legale per aver negato il “matrimonio omosessuale” o il diritto al “cambio di
sesso” da bambino. Non riesci nemmeno più a pensare a te stesso che sia brutto
e se lo dici ad alta voce, rischi la prigione.
Lo stesso
atteggiamento si applica ora a coloro che cercano di difendere la Russia e i
russi. Basta aprire la bocca per essere perseguiti legalmente. Così ora siamo
come i nuovi “ebrei slavi” lì, come nella Germania nazista. Tutto il male del
mondo viene dai russi.
La
situazione è molto più difficile di quanto molti di noi pensino ancora. Siamo stati seri con il nostro
fraterno popolo ucraino, e i patroni del nazismo ucraino, che lo hanno portato
al potere, hanno deciso di essere altrettanto seri con noi.
Inondando l’Ucraina di armi, hanno seriamente deciso
di sacrificare tutti gli ucraini con le nostre mani.
E, di
conseguenza, demonizzarci e porci al di fuori dello status di esseri umani. È
una guerra totale e sono pronti a combatterlo, temo, fino alla fine. Sì, è la
guerra di civiltà, anche se può trasformarsi in una guerra nucleare nel
prossimo futuro. È troppo serio.
Cosa
succederà quando vinceremo?
– Un
mondo multipolare, un’alternativa al progetto globalista liberal Dem Usa .
Non
un’umanità unificata, che immaginano debba essere liberale, omo e transessuale,
femminista.
Dove
l’intelligenza è sostituita dall’intelligenza artificiale: iPhone in mano,
cuffie nelle orecchie, dove la stessa cosa batte in ogni continente e gli
stessi video idioti di TicToc e uno completamente diverso.
Dove
la gente si veste in modo diverso, mangia il proprio cibo e non gli hamburger
di McDonald’s.
Dove
tutti non navigano costantemente sui social network e non guardano stupidi
programmi copiati in TV e uno svilupperà aerei nell’ufficio di progettazione
nazionale, l’altro arerà la sua terra, il terzo alleverà maiali, il quarto
inventerà qualcosa, e il quinto scriverà musica e dipinti nello spirito del suo
popolo e infatti
non è un fatto che dove crediamo ci sarà un’età della pietra, non ci sarà
un’età dell’oro.
E il luogo che oggi ci sembra il centro
incrollabile della civiltà tecnologica rimarrà tale. Le cose saranno diverse.
Alexander,
può nominare la cosa principale di cui abbiamo bisogno oggi come popolo per resistere
a questo confronto e vincere?
–
Consolidamento, prima di tutto nello spirito. Abbiamo buttato questa parola fuori
dal vocabolario, si parla sempre più di economia, di alcune strategie efficaci,
di indagini sociologiche, di giochi d’affari. Ma oggi c’è una lotta di spirito,
perché la civiltà è spirito.
E
anche loro hanno spirito, solo al contrario, invertito. È uno spirito nero. Perché gli uomini
delle ambasciate occidentali si cambiano improvvisamente in abiti femminili? È
questo che vogliono? Sì, la maggior parte di loro sono uguali – persone normali
e sane nel senso estetico della parola. Ma sono guidati da un certo spirito. È
uno stile: devono affermare che non c’è differenza tra un uomo e una donna, ed
è un certo dogma – o lo accettano o spariscono.
Così
dicono al nostro desiderio di essere noi stessi: no, non potete farlo – il
nostro spirito lo proibisce. Non dovreste esserlo affatto, la storia è finita, vi siete
arresi e siete in ginocchio dove vi abbiamo messo nel novantunesimo, e la
nostra rigida risposta “no” è un’eresia per loro.
Capendo
che il liberalismo occidentale (attuale) ossia solo quello “Liberal Dem Usa “ in forma pura non ha preso piede da
noi, sarebbero felici di darci, come ucraini, qualche ideologia radicale ed
estranea allo spirito russo – qualche forma di nazismo, estremismo sociale o religioso. In modo che noi, come popolo, ci
restringessimo e dimenticassimo le nostre radici e, come paese, cadessimo a
pezzi. Che
taglieranno come un salame. Ma non è un bene per noi.
Per
ora la cosa più importante per noi è vincere l’operazione militare speciale.
Sarà una vittoria per Z-Earth, sarà una vittoria per lo spirito russo, ed è una
vittoria per tutti noi, tutti noi assolutamente. Anche coloro che oggi pensano di
essere dall’altra parte si renderanno conto che avevamo ragione.
LA
CRISI IN AGRICOLTURA POTREBBE
AVER
SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO.
Databaseitalia.it-
Davide Donateo- (28-3-2022)- ci dice :
“
L’agricoltura sembra estremamente facile quando il tuo aratro è una matita e
sei a mille miglia dal campo di grano. ” – (Dwight D. Eisenhower)
Trovarsi
in mare al largo della costa orientale degli Stati Uniti ad Halloween nel 1991
non era quella che poteva definirsi una fortuna.
Un
forte sistema di tempeste sulle province marittime del Canada si fuse con i
resti dell’uragano Grace, formando un nuovo, epico e pericoloso Nor’easter.
I venti di questa nuova tempesta superarono le
70 miglia orarie e un’onda alta fino a 100 piedi venne misurata al largo della
costa della Nuova Scozia, ma la tempesta non venne riclassificata né come
tempesta tropicale né uragano – invece, è conosciuta solo come la Tempesta Perfetta.
Sei
pescatori del Massachusetts morirono quando la loro nave Andrea Gail affondò in
mare aperto e la storia della tempesta e di quella tragedia divenne l’argomento di un
libro best seller e di un film campione d’incassi.
Sebbene
il
concetto di tempesta perfetta sia spesso utilizzato in modo troppo casuale nella cultura
popolare, è
difficile trovare una descrizione più adeguata di ciò che si è svolto nei
mercati agricoli globali in questi ultimi mesi.
(
Preparati per il “Plate Reset”, pianificato dalla “Rockefeller Foundation” ed
eseguito dal “World Economic Forum”).
La
tempesta provocata dal disastro energetico europeo si è fusa con l’uragano delle
conseguenze scaturite dalla risposta russa in Ucraina, dando vita a una crisi generazionale
degli approvvigionamenti alimentari da cui poche persone non verranno
toccate.
Siamo
stati avvertiti e abbiamo avvertito su
uno scenario del genere per un po’ di tempo, dopo aver trascorso le ultime due
settimane parlando con i nostri contatti nel settore agricolo, anche noi siamo
un po’ spaventati da quello che abbiamo appreso.
In un crollo finanziario, la correlazione tra tutte le
classi di attività converge in una.
L’imminente
crollo dell’approvvigionamento alimentare globale sarà determinato da un
fenomeno simile in quasi tutti gli input
nell’agricoltura: stanno tutti raggiungendo i massimi storici contemporaneamente, la disponibilità di
approvvigionamento sta diminuendo su tutto lo spettro e il momento di invertire
la peggiore delle conseguenze imminenti è pressochè superato.
(– LA
CRISI DEGLI APPROVVIGIONAMENTI GLOBALI INCONTRA IL DARK WINTER. PREPARARSI PER
LA NUOVA FASE DEL GRANDE RESET DEL WEF.
–
ITALIA VERSO LA FAME PER SICCITA’ & CRISI GAS. RUSSIA AUTONOMA SUL CIBO.
Maledizioni di Mattarella e Sapienza di Putin.
– IL
PRINCIPALE FORNITORE DI CEREALI LIMITA LE ESPORTAZIONI.
– LA
NUOVA CRISI PIANIFICATA IN ARRIVO. SIATE PRONTI).
– Rapporto di Navdanya International:
“Gates to a Global Empire”, L’impero filantro-capitalista di Bill Gates mette
in gioco il futuro del nostro pianeta.
A
parte questo, le cose sono grandiose.
Iniziamo
con il prezzo dei fertilizzanti, che è salito alle stelle fino a raggiungere
livelli record in tutto il mondo.
Le principali fonti di azoto, potassio e
fosforo – importanti per la fertilità del suolo, la resa delle colture e la
manutenzione delle piante – sono tutte diventate verticali.
L’ammoniaca deriva direttamente dal gas naturale e il
prezzo del gas naturale al di fuori degli Stati Uniti è salito in verticale.
Non
sorprende che il prezzo dell’ammoniaca sia triplicato negli ultimi dodici mesi.
La Bielorussia è il terzo fornitore di potassio al mondo e il suo produttore
statale, Belaruskali, ha dichiarato cause di forza maggiore dopo che sono state imposte sanzioni da Stati
Uniti ed Europa.
Il secondo fornitore di potassio a livello
globale? La Russia.
Forse
in prima linea la mossa russa sull’Ucraina, la Cina ha fermato
le esportazioni di fosfato lo
scorso autunno nel tentativo di garantire un approvvigionamento nazionale
adeguato. L’impatto
combinato di questi eventi può essere visto nel Green Markets North American
Fertilize Index, che traccia una combinazione di prezzi dei fertilizzanti a livello
globale.
Il
controllo delle erbe infestanti è un elemento importante dell’agricoltura e gli
erbicidi sono uno strumento insostituibile nel repertorio dell’agricoltore
.
L’erbicida più utilizzato al mondo è la controversa molecola glifosato, ampiamente
conosciuta con il suo marchio di vendita al dettaglio Roundup.
Inventato
dalla Monsanto (che ora è di proprietà della Bayer) negli anni ’70, il
glifosato è stato collegato ad alcuni tumori del sangue ed è destinato
all’eliminazione .
Nonostante
queste preoccupazioni, il glifosato rimane una molecola di importanza sistemica: molti semi sono stati geneticamente
modificati per resistergli, consentendone un uso diffuso riducendo al minimo i danni alle
colture e i generici hanno ampliato il mercato poiché sono usciti dal brevetto
della Monsanto.
(– USA
– GLIFOSATO, Bayer continuerà a vendere il diserbante tossico agli agricoltori,
ma potrebbe smettere di venderlo per uso residenziale.)
Il
glifosato è effettivamente poco più di un fertilizzante elegantemente
modificato, contenente sia fosforo che azoto.
È
derivato da materiali di partenza simili, compresa l’ammoniaca, e, come tale, il suo prezzo è salito alle stelle a
causa della cronica carenza di forniture.
Ciò ha causato l’aumento del prezzo di altri
erbicidi mentre gli agricoltori cercano disperatamente dei sostituti, come
descritto da questo articolo in The Western Producer :
LA
CRISI IN AGRICOLTURA POTREBBE AVER SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO.
“ La
grave carenza di glifosato è solo il primo domino a cadere , secondo una delle
principali società di protezione delle colture.
”
L’effetto a catena praticamente su ogni altra molecola di erbicida sta
iniziando a manifestarsi “, ha affermato Cornie Thiessen, direttore generale di
ADAMA Canada. “Stiamo assistendo a un notevole
effetto domino nel mercato a causa delle
sfide del glifosato”.
Bayer
stava già avvisando i clienti alla fine del 2021 di una potenziale carenza di glifosato.
“
Se gli
agricoltori risparmiano sugli erbicidi per
sopravvivere in questa stagione, in futuro sarà solo più difficile affrontare le
erbacce . Come ci ha avvertito un
esperto, basta un anno di negligenza per fare diversi anni di danni a un campo.
Il
diesel è un altro fattore importante per l’agricoltura e anch’esso si trova ad
affrontare una crisi di approvvigionamento globale.
Javier
Blas, editorialista di energia e materie prime di Bloomberg
il cui account Twitter è assolutamente da seguire, ha recentemente
pubblicato un editoriale che lancia l’allarme:
“ La
terribile situazione della fornitura di diesel è antecedente all’invasione
russa dell’Ucraina
.
Sebbene la domanda globale di petrolio non abbia ancora raggiunto il livello
pre-pandemia, il consumo globale di diesel è
salito a un nuovo massimo storico nel quarto trimestre del 2021 .
Il boom riflette la ripresa economica sbilenca
del Covid, con un aumento della domanda di trasporti per alleviare i pasticci
della catena di approvvigionamento.
Le
raffinerie europee hanno lottato per far fronte a questa ripresa della domanda.
Uno dei motivi principali è il costoso gas naturale.
Le
raffinerie utilizzano il gas per produrre idrogeno, che poi utilizzano per
rimuovere lo zolfo dal diesel.
Il
picco dei prezzi del gas alla fine del 2021 ha reso tale processo proibitivo,
riducendo la produzione di diesel . “
Ancora
una volta, scopriamo il ruolo vitale che il gas naturale gioca in molte
verticali a valle.
Con
scorte ai minimi storici e forniture
limitate , il prezzo al dettaglio del diesel negli Stati Uniti ha infranto i
massimi record precedenti.
In
Europa, che dipende fortemente dalle importazioni russe sia per il diesel che
per il suo precursore di petrolio semilavorato, il mercato all’ingrosso è
sull’orlo della rottura. Una versione aggiornata del grafico nell’editoriale di Blas.
Per
quanto costoso sia alimentare le attrezzature da campo necessarie per
l’agricoltura, mantenerle operative sta diventando una sfida sempre crescente.
La
stessa carenza di chip che limita la produzione automobilistica ha colpito l’industria
delle attrezzature agricole, rendendo più difficile trovare nuove attrezzature
e pezzi di ricambio.
Ad
aggravare queste sfide con i macchinari c’è una crescente carenza di manodopera
che sta rapidamente aggiungendo pressione a questa catastrofe della produzione
di birra.
Sebbene
le questioni lavorative vadano ben oltre l’agricoltura, ci sono aspetti che
esacerbano l’impatto sugli agricoltori, tra cui l’intensità del lavoro fisico e
la stagionalità di molti ruoli, nonché la dipendenza dai lavoratori stranieri
per ricoprire posizioni chiave che i cittadini nazionali storicamente evitano .
Ciò è
particolarmente impegnativo alla luce degli obblighi di vaccinazione ai valichi
di frontiera. Ecco un recente
rapporto della Wisconsin Public
Radio che descrive bene le sfide:
” Sebbene
alcune aziende agricole impieghino lavoratori tutto l’anno, Strader ha
affermato che molti lavori sono
stagionali, a partire da marzo e aprile e fino al tardo autunno, quando il
raccolto termina .
Con i
produttori in procinto di assumere per quest’anno , Strader ha affermato che
molte aziende agricole hanno iniziato a reclutare prima del solito e hanno
sviluppato un piano di emergenza su come superare la stagione senza dipendenti.
Ciò
potrebbe significare l’interruzione di determinati mercati o il ridimensionamento della varietà di
prodotti che stanno coltivando. “Gli agricoltori sono anche in competizione con altri
settori per un pool limitato di manodopera. Il divario tra le opportunità di
lavoro e i lavoratori disoccupati ma disponibili in tutti gli Stati Uniti
continua ad allargarsi:
Anche
supponendo generosamente che gli agricoltori possano mettere insieme abbastanza
fertilizzanti, erbicidi, macchinari e manodopera per produrre un buon raccolto
questo autunno, potrebbero essere lasciati ad affrontare l’ennesima crisi di
approvvigionamento che pochi fuori campo hanno nel loro radar: il propano.
Dato
che Tracy Schuchart – l’ennesimo must da
seguire su Twitter – ha segnalato per
diversi mesi, gli Stati Uniti escono dall’inverno 2021-2022 con livelli relativamente
bassi di scorte di propano, ben al di sotto delle medie tipiche per questo
periodo dell’anno.
–
Rapporto di Navdanya International: “Gates to a Global Empire”, L’impero
filantro-capitalista di Bill Gates mette in gioco il futuro del nostro pianeta.
Ecco
la situazione dell’offerta sotto forma di grafico, con la regione ombreggiata
che indica i livelli di inventario alto e basso negli ultimi sette anni.
Che
cosa ha a che fare la fornitura di propano con l’agricoltura? Essiccazione del
grano.
Ecco
un primer sull’importanza dell’essiccazione, da Wikipedia:
“
Centinaia di milioni di tonnellate di
grano, mais, soia, riso e altri cereali come sorgo, semi di girasole, colza-canola,
orzo, avena, ecc. vengono essiccati in
essiccatori per cereali .
Nei
principali paesi agricoli l’essiccazione prevede la riduzione dell’umidità da
circa il 17-30% p/p a valori compresi tra l’8 e il 15% p/p, a seconda della
granella.
Il
contenuto di umidità finale per l’essiccazione deve essere adeguato per la
conservazione. “
Molte
aziende agricole si trovano in aree rurali senza un facile accesso al gas
naturale, e quindi circa l’80% degli essiccatori per cereali negli Stati
Uniti, ad esempio, fanno affidamento sul propano come combustibile. Crediamo di
essere all’inizio di una carestia globale di proporzioni storiche.
In una
sbalorditiva sfida alla logica, molti politici stanno
ancora attaccando la linfa
vitale della nostra stessa infrastruttura di produzione energetica, cercando
di ottenere punti politici contro “l’altra squadra”, incolpando l’uno o l’altro
per l’aumento dei prezzi invece di aprire un libro di testo introduttivo di
fisica per guidarli attraverso la serie di scelte politiche che richiedono una
vera leadership per ottenere il giusto. Rimangono bloccati in un ciclo infinito
di luoghi comuni, biasimo, corruzione e ignoranza.
Come
Eisenhower giustamente identifica nella nostra citazione di apertura, la
distanza ha un effetto anestetizzante sull’osservatore di qualsiasi evento. Viene da chiedersi quante persone
moriranno di fame prima che i nostri politici diventino seri. Le popolazioni più a rischio di
cadere dal limite sono lontane dall’altra parte del mondo e ci preoccupiamo che quel numero sia
sgradevolmente alto.
Una
carestia globale non è uno scherzo e prevederne una correttamente non
porterebbe gioia.
Il
Pentagono lancia bombe di verità
per evitare la guerra con la Russia.
Pentagono
contro Deep State USA.
Databaseitalia.it-Redazione-
Joe Laueia- ( 28-3-2022)- ci dice :
Storie
trapelate dal Pentagono hanno rivelato come i media mainstream riportano la
condotta della Russia nella guerra in Ucraina, nel tentativo di contrastare la
propaganda intesa a portare la NATO nel conflitto, scrive Joe Lauria.
Il
Pentagono è impegnato in una battaglia con il Dipartimento di Stato
americano e il Congresso (Liberal Dem Usa) per impedire un confronto militare diretto con la
Russia, che potrebbe scatenare l’orrore più inimmaginabile della guerra.
Il
presidente Joe Biden è preso nel mezzo della mischia. Finora si è schierato con il
Dipartimento della Difesa, dicendo che non può esserci alcun tipo di no-fly
zone della NATO sull’Ucraina che combatte contro gli aerei russi perché “si
chiama Terza Guerra Mondiale, ok?
Mettiamola
subito in chiaro, ragazzi. Non combatteremo la terza guerra mondiale in
Ucraina”.
“
Biden è stato chiaro sul fatto che le truppe statunitensi non combatteranno la
Russia in Ucraina, e se stabilite una no-fly zone, certamente al fine di far
rispettare tale no-fly zone, dovrete ingaggiare combattimenti aerei con i russi.
E
ancora, questo ci metterebbe in guerra con la Russia”, ha affermato il
segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin all’inizio di questo mese. (Il piano dell’amministrazione è di
far cadere il governo russo attraverso un’insurrezione di terra e una guerra
economica, non militare diretta.)
Ma la
pressione sulla Casa Bianca da parte di alcuni membri del Congresso e
soprattutto della stampa è incessante per portare incautamente la NATO
direttamente in guerra.
Il
segretario di Stato Antony Blinken, che inizialmente aveva affermato che la NATO
aveva dato il “via libera” all’invio di aerei dalla Polonia all’Ucraina, ha
dovuto fare marcia indietro e ora si oppone a qualsiasi no-fly zone che
coinvolga la NATO.
Il presidente della Camera Nancy Pelosi
e il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer hanno anche sostenuto il
piano dell’aviazione polacca, che è stato abbattuto dal Pentagono perché
“potrebbe provocare una significativa reazione russa che potrebbe aumentare le
prospettive di un’escalation militare con la NATO”, secondo il portavoce del
Pentagono John Kirby.
Il
presidente ucraino Volodymyr Zelensky, acclamato come un supereroe virtuale dai
media occidentali, ha oscillato tra l’apertura a negoziare un accordo di pace
con la Russia e la richiesta alla NATO, sempre venerdì, di “chiudere i cieli”
sopra l’Ucraina. Per salvare il suo Paese sembra disposto a rischiare di mettere in
pericolo il mondo intero.
Nel
frattempo, i media corporativi occidentali, che dipendono quasi esclusivamente
da fonti ucraine, riferiscono che la Russia sta perdendo la guerra, con la sua offensiva
militare “fermata” e frustrata ha deliberatamente preso di mira civili e raso
al suolo città.
Biden
ha accettato questa parte della storia, definendo il presidente russo Vladimir
Putin un “criminale di guerra” e un “macellaio”. Ha anche affermato che la
Russia sta pianificando un attacco chimico “falsa bandiera” per attaccare
l’Ucraina.
“BIDEN:
“NATO INTERVERRÀ NEL CONFLITTO IN CASO DI UTILIZZO DI ARMI CHIMICHE” | LA FALSE
FLAG DIETRO L’ANGOLO”
Ma
martedì, il Pentagono (contrario alla guerra con la Russia ) ha fatto il passo coraggioso di far
trapelare due storie ai giornalisti che contraddicono quelle storie.
“La condotta della Russia nella brutale guerra
racconta una storia diversa rispetto all’opinione ampiamente accettata secondo
cui Vladimir Putin è intenzionato a demolire l’Ucraina e infliggere il massimo
danno ai civili, e rivela l’atto di bilanciamento strategico del leader russo”,
ha riferito Newsweek in un articolo intitolato “I bombardieri di Putin
potrebbero devastare l’Ucraina, ma si sta trattenendo. Ecco perché.”
Il
pezzo cita un analista senza nome della Defense Intelligence Agency (DIA) del
Pentagono che afferma: “Il cuore di Kiev è stato appena toccato. E quasi tutti gli
attacchi a lungo raggio sono stati mirati a obiettivi militari”.
Un
ufficiale dell’aeronautica statunitense in pensione che ora lavora come
analista per un appaltatore del Pentagono, ha aggiunto:
“Dobbiamo capire la reale condotta della Russia. Se
semplicemente ci convinciamo che la Russia sta bombardando indiscriminatamente,
o che non sta infliggendo più danni perché il suo personale non è all’altezza
del compito o perché è tecnicamente inetto, allora non stiamo assistendo al vero
conflitto”.
L’articolo
dice:
“EURO
E DOLLARO, I VERI OBIETTIVI DELLA GUERRA. LUCA LA BELLA: NON FATEVI DISTRARRE
DAI MISSILI, SI COMBATTE PER FAR CROLLARE L’IMPERO DEL DEBITO.”
“Lo
scorso fine settimana, in 24 giorni di conflitto, la Russia ha effettuato circa
1.400 sortite di attacco e lanciato quasi 1.000 missili (al contrario, gli
Stati Uniti hanno effettuato più sortite e consegnato più armi nel primo giorno
della guerra in Iraq del 2003). …
Una
parte di questi attacchi ha danneggiato e distrutto strutture civili e ucciso e
ferito civili innocenti, ma il livello di morte e distruzione è basso rispetto alla
capacità della Russia.
“So
che è difficile… ingoiare che la carneficina e la distruzione potrebbero essere
molto peggiori di quello che sono”, dice l’analista della DIA. «Ma questo è ciò
che dimostrano i fatti. Questo mi suggerisce, almeno, che Putin non sta attaccando
intenzionalmente i civili, che forse è consapevole di aver bisogno di limitare
i danni per lasciare spazio ai negoziati.’”
Un
secondo ufficiale in pensione della US Air Force dice:
“Sono
frustrato dalla narrativa attuale: che la Russia stia intenzionalmente prendendo di mira
i civili, che stia demolendo le città e che a Putin non importi.
Una
visione così distorta impedisce di trovare una fine prima che si verifichi un
vero disastro o che la guerra si diffonda nel resto d’Europa. So che le notizie continuano a
ripetere che Putin prende di mira i civili, ma non ci sono prove che la Russia
lo stia facendo intenzionalmente. In effetti, direi che il russo potrebbe
uccidere migliaia di civili in più, se lo volesse”.
Queste
fonti del Pentagono confermano ciò che Putin e il Ministero della Difesa russo
hanno sempre affermato: che invece di essere “fermata”, la Russia sta eseguendo un
metodico piano di guerra per circondare le città, aprire corridoi umanitari per
i civili, lasciare infrastrutture civili come acqua, elettricità , telefonia e
Internet intatti e cercando di evitare il maggior numero possibile di vittime
civili.
Fino a
queste fughe di notizie dal Pentagono era difficile confermare che la Russia
stesse dicendo completamente la verità e che i media corporativi stessero
pubblicando favole inventate dalla macchina pubblicitaria ucraina.
Nessuna
prova di sostanze chimiche.
Il
coraggio del Pentagono sarà messo alla prova se ci sarà un attacco con armi
chimiche in Ucraina.
Biden
ha detto che la Russia pagherebbe un “prezzo severo”, ma in caso dovesse
accadere l’autore resterebbe oscuro .
Chiunque
possa essere dietro un simile attacco, fomenterebbe le richieste di un’azione
militare diretta nei media statunitensi, nel Congresso e forse all’interno del
Dipartimento di Stato.
Il
secondo articolo mainstream mina direttamente il drammatico avvertimento di
Biden.
Reuters
ha riferito: “Gli Stati Uniti non hanno ancora visto alcuna indicazione concreta di un
imminente attacco russo con armi chimiche o biologiche in Ucraina, ma stanno
monitorando da vicino i flussi di intelligence per questo, ha affermato un alto
funzionario della difesa statunitense”.
Reuters
ha citato il funzionario del Pentagono dicendo: “Non c’è alcuna indicazione che ci sia
qualcosa di imminente al riguardo in questo momento”.
Né il
New York Times né il Washington Post hanno pubblicato l’articolo della Reuters,
apparso nel più oscuro “US News and World Report”.
Non
lasciare mai che i fatti ostacolino una buona storia, anche se potrebbe portare
alle conseguenze più devastanti della storia.
(Joe
Lauria è ex corrispondente delle Nazioni Unite per il Wall Street Journal, il
Boston Globe e numerosi altri giornali, tra cui The Montreal Gazette e The Star
of Johannesburg. Era un giornalista investigativo per il Sunday Times di
Londra, un giornalista finanziario per Bloomberg News e ha iniziato il suo
lavoro professionale come 19enne stringer per il New York Times.).
EURO E
DOLLARO, I VERI OBIETTIVI DELLA GUERRA.
LUCA
LA BELLA:
NON FATEVI DISTRARRE DAI MISSILI,
SI
COMBATTE PER FAR CROLLARE L’IMPERO DEL DEBITO.
Databaseitalia.it-
Redazione- Giorgio Cattaneo-Luca la Bella - (29-3-2022)- ci dicono :
Mentre
la narrazione occidentale proietta il suo cartoon per l’infanzia (Putin
dittatore, Zelensky eroe), un giorno potrebbe cadere il sipario: e magari si
scoprirebbe che la posta in gioco non è la piccola Ucraina, ma il crollo del
sistema schiavistico mondiale basato sulla moneta-debito.
Lo sottolinea Luca La Bella, di “Database
Italia”: fateci
caso, la Russia non ha fatto una piega di fronte alle sanzioni. La sua
espulsione dallo Swift? Se l’aspettava. La desiderava, addirittura?
Sì,
esatto: faceva parte del piano, che oggi prevede l’utilizzo dei carri armati
anche come diversivo fumogeno, oltre che come pretesto per arrivare finalmente
alla rottura aperta, archiviata ogni ipocrisia diplomatica.
Mosca
è passata immediatamente al sistema interbancario alternativo, il Cips, già utilizzato dai cinesi.
E ora
annuncia che non accetterà più né dollari né euro, per il suo gas e il suo
petrolio.
Tradotto:
il dollaro, come valuta di scambio, potrebbe subire un colpo durissimo. E non è tutto.
Perché
i rumor provenienti dalla Svizzera, dove il “Corriere del Ticino” ha
documentato la stampa (clandestina) di Marchi tedeschi, sembrano rafforzare
l’idea di una imminente, possibile fine dell’euro, storico vettore strategico
dell’indebolimento dell’Europa per volere degli oligarchi statunitensi.
E così, tralasciando le barzellette quotidiane dei
nostri media, potrebbe emergere il vero senso della sfida in corso: un cambio
di sistema, a livello planetario?
(CEO
DI BLACKROCK: «LA GUERRA RUSSIA-UCRAINA INNESCHERÀ UN NUOVO ORDINE MONDIALE»).
L’eventuale
Piano-B, sostiene La Bella, metterebbe fine al totalitarismo finanziario
esercitato da pochi cartelli, quasi onnipotenti: quelli che hanno promosso guerre a
ripetizione, per “esportare la democrazia” organizzando golpe e mettendo in
piedi dittature, sempre al servizio del network imperiale della moneta-debito e
dei suoi padroni (privati). Liquidato Trump, dice La Bella, era risaputo che
proprio a Putin sarebbe toccato dare la spallata finale all’antica élite
globalista di segno atlantico.
Quello del Cremlino, dunque, sembra un
espediente tattico: il ricorso alle armi in Ucraina sarebbe stato deciso da chi
sapeva perfettamente di innescare tutte le reazioni a catena alle quali oggi
stiamo assistendo.
Fantasie?
Se si osserva la situazione di oggi, si scopre
che a essere “isolato”, nella sua isteria russo-fobica, è proprio l’Occidente:
il resto del mondo, infatti – Cina e India,
Africa, Sudamerica – rimane in affari con la Russia. E dunque, l’allarme rosso
dove sarebbe scattato?
A
Mosca o, invece, nei santuari dei poteri che pilotano e sfruttano l’egemonia estorsiva di
Washington?
A buttarla in caciara è Joe Biden, l’uomo che
dice di esser stato eletto presidente degli Stati Uniti.
L’inasprimento della crisi sul terreno ucraino – che
sta già mettendo in ginocchio l’Europa – servirebbe dunque ad aumentare la
nebbia, per mascherare ulteriormente la vera natura della storica partita in
corso?
Guerra
Russia-Ucraina per innescare
un “nuovo
ordine mondiale”: CEO di BlackRock.
Insiderpaper.com-Redazione-
AFP- Fink - (28 marzo 2022)- ci dice :
La
guerra della Russia contro l'Ucraina attiverà un nuovo "ordine
mondiale" portando la globalizzazione in una fase diversa, ha dichiarato
lunedì il CEO di BlackRock Larry Fink in una conferenza sugli investimenti .
Fink,
che guida la più grande società di gestione patrimoniale del mondo, ha affermato che le catene di
approvvigionamento vacillanti costringerebbero le aziende a cercare fornitori
più vicino a casa, capovolgendo il modello attuale.
Intervenuto
alla conferenza
Investopia a Dubai, Fink ha negato di prevedere la fine della globalizzazione, come
ampiamente interpretato dai suoi commenti in una lettera agli azionisti la
scorsa settimana.
"Ma
quello di cui ho scritto è che il modo in cui inquadriamo la globalizzazione
negli ultimi 30 anni sta cambiando", ha detto.
"E
credo che la guerra Ucraina-Russia accelererà un cambiamento che era iniziato
anche prima a causa del Covid", ha affermato Fink.
"Credo
che Covid abbia davvero iniziato a mostrare che il mondo è meno connesso",
ha aggiunto.
Le
aziende alle prese con i principali colli di bottiglia nella catena di
approvvigionamento globale temono ulteriori interruzioni a causa della guerra
russa in Ucraina, con tutto, dalle forniture energetiche al grano in pericolo.
“Credo
che vedremo un'accelerazione del “near-shoring e on-shoring”. Quindi ciò significa ancora
globalizzazione ma un quadro diverso", ha affermato Fink.
“Credo che avrà un impatto
dimostrabile sul mondo emergente man mano che avvicineremo più produzione alla
domanda. E quindi credo che tutto questo cambierà l'ordine mondiale in modo
molto ampio", ha affermato l'americano.
Ha
esortato i governi a pensare "molto più a lungo termine", prevedendo
che le imprese si sposteranno "da una regione all'altra, da un paese
all'altro".
Fink
ha anche indicato l'inflazione come il più grande rischio a breve termine per
l'economia globale, ma ha consigliato alle banche centrali di fare attenzione
quando alzano i tassi di interesse, cosa che rischia di causare una recessione.
"La
grande domanda sarà: le banche centrali esagerano con la loro mano?" Egli
ha detto. "Ritengo che le banche centrali dovranno essere più moderate in
termini di aumento dei tassi di interesse".
LA
RUSSIA DI PUTIN: Il fioretto perfetto per l’asse
anglo-americano
e il loro nuovo ordine mondiale.
Databaseitalia.it-Redazione-(19-3-2022)-
ci dice :
Perché
l'Asse anglo-americano ha così paura di Putin e perché è determinata a farlo
cadere?
Storia
segreta rivelata – Putin ha svolto un
ruolo fondamentale dopo il crollo pre-pianificato dell’Unione Sovietica.
Nessun
leader mondiale è stato così demonizzato dall’Occidente negli ultimi dieci anni
come il presidente russo Vladimir Putin.
Nessun
altro presidente o primo ministro è stato sottoposto a così tanti oltraggiosi
attacchi personali e false accuse.
Chiaramente,
Vladimir Putin rappresenta una vera minaccia per il
governo ombra mondiale (WSG) in un modo che innervosisce profondamente coloro che
risiedono al culmine della piramide del potere globale.
Perché
hanno tanta paura di lui?
Prima
di poter rispondere a questa domanda, la storia nascosta del crollo pianificato
dell’URSS deve essere prima compresa e adeguatamente considerata. Solo
comprendendo il vero contesto storico in cui Vladimir Putin operò in quel
momento, le sue azioni e le sue dichiarazioni di oggi assumeranno un grande
significato.
Questa
storia sconosciuta è anche abbastanza importante se si vogliono comprendere le
reazioni dei suoi innumerevoli detrattori durante la guida dell’Asse Anglo-Americana (AAA). Come segue.
Accordo
ultrasegreto concluso prima del crollo ingegnerizzato dell’URSS in seguito alla
caduta del muro di Berlino.
Uno
dei segreti meglio custoditi che prediceva l’inevitabile crollo del comunismo
sovietico e la successiva disgregazione dell’URSS è che in realtà avvenne in un
modo non troppo dissimile da una demolizione attentamente controllata.
Solo,
in questo caso sono stati banchieri e politici, broker di investimento e
power-broker che hanno effettivamente premuto i pulsanti.
Tutti i
piani a tal fine sono stati meticolosamente elaborati da queste parti
interessate, ognuna delle quali aveva il massimo interesse a sfruttare la vasta
ricchezza della madrepatria russa.
La
caduta del muro di Berlino e il crollo dell’URSS non sono state la serie
spontanea di eventi importanti a cui i
media mainstream (MSM) vorrebbero
farci credere.
Né erano il risultato della richiesta del
presidente Ronald Reagan: “ Signor Gorbaciov, abbatti questo muro ” ; anche se, il suo background
hollywoodiano ha sicuramente creato un grande (e convincente) teatro politico. “Perestroika” e “glasnost” erano
semplicemente parole d’ordine sbandierate per presentare l’aspetto di un’URSS
fondamentalmente cambiata. Sì, la Russia si è liberalizzata soprattutto in contrasto
con il comunismo sovietico, ma solo così ha potuto essere neo-liberalizzata dai
banchieri.
In
effetti, l’intero scioglimento dell’URSS è stato il prodotto di numerosi
incontri top-secret che hanno avuto luogo con rappresentanti di altissimo
livello (come al massimo livello) dall’URSS, dagli Stati Uniti, dal Regno Unito
e da altre grandi nazioni AAA e controllori WSG.
In
generale, il più importante di questi incontri riguardava gli aspetti
commerciali, bancari e di investimento meticolosamente progettati necessari per
un’ordinata disgregazione delle repubbliche dell’URSS e dei suoi satelliti
dell’Europa orientale.
Nel
1989 il pendolo del potere era passato da coloro che desideravano vedere l’URSS
e i suoi satelliti controllati dal comunismo a coloro che volevano controllare
direttamente la sua prodigiosa ricchezza naturale, la sua base industriale e
altri beni nazionali attraverso il nudo capitalismo predatorio.
A tal fine, i molti famigerati oligarchi russi furono
selezionati e nominati dalla coalizione occidentale di banchieri per
sovrintendere al furto totale di tutti i principali beni e risorse naturali al
popolo russo.
Questa
forma unica di capitalismo predatorio corrotto è stata inizialmente nascosta alla
vista del pubblico poiché è stata implementata per privare tutto di valore sia
dallo stato che dai cittadini.
Questo
processo di transizione benedetto congiuntamente fu l’unico modo in cui all’Unione
Sovietica fu ” permesso ” di essere liberata da coloro che controllarono
segretamente il suo destino durante quasi 75 anni di comunismo sovietico
nominale.
Leader
come Mikhail Gorbaciov e Boris Eltsin furono scelti per bollare l’intero furto
coordinato dallo stato da parte degli oligarchi.
Poiché
i leader politici sono solitamente tenuti all’oscuro, né loro, né le loro
cerchie ristrette, erano a conoscenza dei dettagli di questo schema per rubare
la ricchezza russa.
Erano semplicemente dei frontman il cui
compito principale era quello di inaugurare il processo insieme alla patina
della legittimità.
Tuttavia,
a causa delle loro posizioni di potere politico e dei loro punti di vantaggio
unici, entrambi erano tristemente consapevoli che ” un patto era stato fatto
con il diavolo ” alle loro spalle.
Boris
Eltsin ha sopportato l’onere più grande a causa dei tempi del suo mandato come
presidente mentre osservava gli oligarchi rubare tutto ciò che vedeva.
Il suo
ben noto problema con l’alcol e le condizioni cardiache erano sicuramente il
risultato di dover assecondare l’intera farsa.
Tuttavia,
sapeva che nella futura amministrazione di Vladimir Putin, la Russia sarebbe
stata “protetta”.
Perché
proprio come i capitalisti avvoltoio sia dalla Russia che dall’Occidente hanno
eseguito i loro piani (e contratti) per mettere a nudo la Russia, così anche un gruppo ultrasegreto
di patrioti e nazionalisti russi, politici leali e funzionari del governo ha
stretto un patto ancora più forte per riprendersi tutto… quando si è presentato
il momento giusto.
CIA
WALLAPER DI STEELGOHST.
La
CIA, nota anche come The Company, è stata direttamente coinvolta in questo Furto del secolo.
Il
titolo seguente ritrae esattamente ciò che non è accaduto appena prima della caduta
del muro di Berlino e del successivo crollo dell’Unione Sovietica.
Il
regista ammette che la CIA non è riuscita a prevedere il crollo sovietico – New
York Times.
Qualcuno
può credere che la CIA abbia cercato di presentarsi come se non fosse riuscita
a prevedere questo crollo monumentale e senza precedenti, in particolare quando
era la Compagnia a tirare le leve e premere i pulsanti di quella che era
essenzialmente una demolizione controllata?
La CIA
è arrivata persino al punto di accollarsi un sacco di cattiva stampa per
convincere il pubblico americano (e il mondo in generale) che aveva “veramente”
miseramente fallito in questo senso.
Tale era la loro intenzione di nascondere
l’effettivo schema perpetrato contro il popolo russo, così come contro tutte le
ex repubbliche che componevano il blocco sovietico, che la CIA fu oggetto di
vari drammi politici recitati in tutta Washington, DC quartiere dei teatri’ nel
tentativo di nascondere qualsiasi coinvolgimento degli Stati Uniti.
Dopotutto,
la Società ha la responsabilità diretta
di fare in modo che tutti gli accordi
internazionali dell’Asse anglo-americano
siano rigorosamente rispettati.
In realtà, l’esecuzione dei contratti di
questo tipo è sempre stato il dovere primario della CIA. Nel caso in esame della
Russia, tuttavia, le loro valutazioni e analisi strategiche a lungo raggio non
sono riuscite a raggiungere il bersaglio. Si erano così sbagliati che ora si
può affermare con sicurezza che è stata davvero la CIA a essere stata truffata
alla fine.
Forse
c’erano anche quegli “informatori” della CIA ben posizionati che hanno giocato
in modo da allertare le loro controparti russe dei vari schemi e truffe gestite
da San Pietroburgo a Vladivostok dai banchieri occidentali.
(«OGGI
C’È UNA LOTTA DI SPIRITO, PERCHÉ LA CIVILTÀ È SPIRITO»).
Ora
dovrebbe essere chiaro il motivo per cui tutti gli oligarchi russi corsero a
Londra, Tel Aviv e New York City.
Quale
modo migliore per gli oligarchi di proteggersi dalle accuse russe che cercare
la piena protezione della CIA, dell’MI6 e del sindacato criminale del MOSSAD
nelle viscere dell’Asse
Anglo-Americana (AAA).
Persino
l’ex presidente recentemente liberato, Mikhail Kodorkovsky, dell’ormai defunta
Yukos Oil, ha trascorso più tempo nei buoni vecchi USA alla ricerca di una
nuova rivoluzione russa.
Anche
l’altro stabilimento politico russo della CIA, l’ex campione del mondo di
scacchi Gary Kasparov, ha fatto gli straordinari per soppiantare Putin come
“Protettore del Regno” mentre predica incessantemente all’establishment
politico americano sul “grave pericolo” della leadership veramente illuminata
di Putin.
Sembra
che nessuno di questi stupidi occidentali capisca che questo non è il 1917.
E che Vladimir Putin non è lo zar Nicola di Romanov.
Inoltre non si rendono conto che molti dei
loro compagni oligarchi all’estero, così come pedine politiche in patria, hanno
incontrato destini disastrosi;
tali
sono le forze dall’alto che si sono allineate con il piano generale di Putin
per una Russia forte e sovrana.
Ognuno
dei tanti oligarchi, agendo per estremo interesse personale come hanno fatto,
non può nemmeno sperare di toccare Putin ora che il potere statale è stato
irreversibilmente consolidato per amministrare la volontà del Cremlino.
(UCRAINA-POLITICA-DISORDINI).
Il
Maidan o piazza centrale di Kiev, Ucraina dopo il disastroso colpo di stato
diretto e finanziato dagli Stati Uniti.
L’Ucraina:
un altro colpo di stato coordinato dalla CIA… Per gli USA e Israele.
Ciò
che è particolarmente sorprendente, alla luce delle mosse molto dinamiche che
si stanno giocando sull’attuale scacchiera geopolitica globale, è che
l’Occidente è così trasparente riguardo sia al metodo che al motivo per
indebolire la Russia.
Il recente colpo di stato di Kiev e la
rivoluzione ucraina in corso forniscono un perfetto esempio dell’ennesimo
crollo di una nazione eseguito nell’orbita storica della Russia.
Anche
in questo caso, gli oligarchi sionisti con legami con Stati Uniti, Regno Unito
e Israele sono stati nominati a tutte le posizioni chiave della leadership
nazionale, così come ai governatorati di tutte le province conosciute come
oblast.
Ancora una volta, il piano di gioco AAA è stato
eseguito secondo lo stesso play-book utilizzato durante il crollo dell’URSS, con
gli oligarchi miliardari che hanno preso il controllo totale della ricchezza
dell’Ucraina.
La
maggior parte non lo sa, ma c’è un piano in corso da parte dello Stato moderno di Israele per organizzare un ritorno alla sua
patria originaria in Ucraina.
L’Ucraina
orientale una
volta faceva parte del regno di Khazaria durante un periodo in cui il giudaismo era scelto dal re per diventare la religione ufficiale
di stato.
Quei
Khazariani aderenti al giudaismo avrebbero continuato a costituire ciò che ora
è noto come ebrei ashkenaziti.
Nel
corso di secoli di migrazioni in tutta la Russia, così come di emigrazioni in
tutte le parti dell’Europa orientale, centrale e occidentale, gli ashkenaziti
si sono evoluti nel gruppo religioso più ricco e politicamente più potente
dell’Eurasia.
In
effetti, il Modern State of Israel (MSI) è stato formato dal movimento sionista che ha derivato
il suo potere e la sua ricchezza dagli ebrei ashkenaziti in tutto il mondo.
Tuttavia, l’esperimento MSI non sta andando così bene. La maggior parte di quegli ebrei
emigrati dalla Russia e dall’Ucraina, così come molti che sono fuggiti
dall’Europa durante la persecuzione prima della seconda guerra mondiale, il caos del secondo dopoguerra e
l’instabilità fino ai giorni nostri ora capiscono di essere saltati
direttamente dalla padella nel fuoco .
Inoltre,
molti ebrei ora si sono resi conto che il loro disturbo da stress
post-traumatico culturale generato sia
dalla prima che dalla seconda guerra mondiale è stato intenzionalmente inflitto
in modo che fossero più disponibili a stabilirsi in una zona straniera di terra
desertica circondata da nazioni musulmane e arabe che furono costretti a
guardare il furto della Palestina in pieno giorno dai loro fratelli. Non è affatto un buon modo per trasferirsi
nel quartiere, specialmente quando i vicini possono facilmente lanciare mortai
e missili in mezzo a te.
È qui
che entra in gioco il complotto per ripopolare l’Ucraina.
La
maggior parte degli israeliani di origine europea è naturalmente più a suo agio
nel “continente” completamente fuori dalla portata di tali attacchi di mortai e
missili.
Quindi,
l’Ucraina è stata scelta dalla leadership sionista come nuova posizione di
ripiego. Non solo il regime sfacciatamente di apartheid del moderno Stato di Israele
è insostenibile in qualsiasi mondo civile, ma si è mostrato come la nazione
completamente canaglia e lo stato criminale che è oggi. In effetti, il moderno
Stato di Israele si è ignominiosamente distinto come un paria internazionale
senza precedenti e senza pari.
Soprattutto
alla luce della loro recente distruzione di Gaza, Israele ha sostanzialmente
segnato il suo destino. Di conseguenza, il Medio Oriente si è trasformato in una
ENORME polveriera pronta a esplodere ogni volta che Israele decide di
oltrepassare una linea rossa di troppo per l’ennesima volta. Qualsiasi persona
normale che vive in un ambiente così instabile vorrebbe solo allontanarsi da
uno stato di cose così precario, motivo per cui ora c’è un movimento molto tranquillo di
ebrei ashkenaziti in Ucraina, la loro patria ancestrale.
La
coalizione USA-Regno Unito-UE-Ucraina ha telegrafato fin dall’inizio le sue intenzioni
fuorvianti.
Fin
dall’inizio della guerra civile fabbricata in Ucraina, le potenze occidentali
hanno rivelato le loro intenzioni di creare un nuovo “Israele europeo”.
Rimuovere
la lingua russa e sostituire l’ebraico come seconda lingua ufficiale
dell’Ucraina è solo una mossa abbastanza ovvia verso l’istituzione di una nuova
enclave israeliana.
Per
tutto il tempo l’ Asse
anglo-americano accusa la Russia di
avere progetti per creare una nuova regione – Novorossiya – conosciuta
letteralmente come Nuova Russia.
Tale
falsa pista ha raggiunto l’obiettivo di non destare sospetti sul vero complotto
per conquistare l’Ucraina, proprio come lo era la Palestina alla fine degli
anni ’40.
Inoltre, assisti allo straordinario silenzio di
Israele riguardo all’intera disavventura dell’AAA in Ucraina prima e durante la
guerra civile inventata in corso.
Il
loro silenzio è ancora più assordante in vista dei teppisti neonazisti fascisti che vengono
cinicamente usati per portare avanti l’agenda genocida di Kiev in tutta l’Ucraina orientale. Naturalmente, questa strategia è
identica al genocidio al rallentatore israeliano dei palestinesi, così come al
furto sistematico e totale della loro terra.
1914.
Non
solo un tale “Israele europeo” fornirebbe una posizione geopolitica altamente
strategica da cui continuare i propri sforzi per destabilizzare la Russia, ma
l’AAA utilizzerebbe anche l’Ucraina per esercitare interferenze in tutta
l’Unione Europea.
Proprio
come Israele è stato utilizzato per decenni per sconvolgere l’intero Medio
Oriente, il
nuovo stato ucraino costituito per il reinsediamento israeliano svolgerà una
funzione simile in tutta una zona euro che sta lentamente diventando ostile
alle popolazioni ebraiche e ai loro interessi.
Quando
la giunta neofascista di Kiev ha liberato le forze armate nelle aree urbane e
rurali dell’Ucraina orientale, è diventato evidente che era all’opera un
programma molto più ampio di pulizia etnica.
Molti
rapporti autorevoli hanno indicato il massacro all’ingrosso di civili
innocenti, nonché la distruzione sfrenata di infrastrutture e luoghi di culto,
case, attività commerciali della popolazione di lingua russa.
Ora è chiaro che un piano insidioso di genocidio
deliberato è stato formulato per fare spazio agli israeliani presto trapiantati che capiscono
che Israele è al culmine del loro
Armageddon del 21° secolo .
I
vecchi imperi devono morire per fare spazio alla VERA Trasformazione Globale promossa da Putin.
Se
l’ Asse Anglo-Americano si distingue soprattutto per una ricerca, è
la sua inestinguibile sete di petrolio e gas naturale. L’AAA è così dipendente dagli
idrocarburi che il petrodollaro è diventato rapidamente la valuta di riserva
mondiale. Tuttavia, la forza di una domanda mondiale così sostenuta di petrolio
come fonte di energia ha raggiunto un punto critico. Sia la macchina da guerra
AAA che il colosso economico richiedono MOLTO petrolio e gas per far funzionare
la sua tirannia in tutto il pianeta.
Non
solo l’ Asse anglo-americano
terribilmente dispendioso e inefficiente nell’utilizzo di queste risorse
energetiche, che la Russia possiede in grande abbondanza, spende considerevoli
quantità di tempo ed energia, denaro e capitale nel processo di ulteriore
acquisizione degli idrocarburi necessari per mantenere lo status di unica
superpotenza.
Qui
stanno i semi della propria distruzione, poiché l’ Asse Anglo-Americana non può più sostenere i costi necessari per
mantenere il suo impero.
La
misura in cui si è fatto affidamento sulla guerra e su altre forme di conflitto
per assicurarsi ulteriori fonti di petrolio e gas non ha più senso.
Tutte
le nazioni che hanno percorso questo sentiero di guerra perpetua sono state
smascherate. Alcuni, come Israele, sono ora considerati anatemi dalla
stragrande maggioranza delle nazioni in tutto il mondo. Allo stesso modo, gli
Stati Uniti sono diffamati in tutto il mondo come un bullo deciso
all’autodistruzione, proprio come il Regno Unito è universalmente conosciuto
dal suo banchiere MO della City of London.
Alla
luce di queste percezioni comuni, i rapporti fortuna-fato sia dell’Alleanza
BRICS che dell’Asse Anglo-Americana ,
stanno rispettivamente aumentando e precipitando.
Mentre
il modello economico europeo-americano-giapponese continua a fallire in tempo
reale, la BRICS Alliance si sta almeno preparando per un futuro boom.
Chiaramente
le traiettorie delle nazioni BRICS sono pronte a sparare verso le stelle,
mentre le potenze occidentali stanno precariamente precipitando verso un “crash
and burn” senza precedenti.
Ironia della sorte, è solo attraverso la
cooperazione e la collaborazione con le nazioni alleate dei BRICS, e in
particolare la Russia, che l’Eurozona e la sfera di influenza americana possono
essere salvate da un crollo economico e finanziario quasi certo.
Quando
il fumo e gli specchi che definiscono così tanto il miraggio economico
occidentale cominceranno a svanire, i paesi dell’Eurozona si pentiranno
profondamente di aver imposto tali sanzioni controproducenti alla Russia.
Sono
loro che ora subiscono enormi conseguenze economiche, proprio nel mezzo di una
recessione in ripresa, a causa delle sanzioni economiche molto più debilitanti
della Russia.
Anche il decantato motore economico dell’Europa – la
Germania – ha perso la sua capacità di far ripartire il resto dell’UE, tutto
perché ha scelto di schierarsi con i veri autori del colpo di stato di Kiev.
La
battaglia per l’Ucraina non riguarda tanto la mossa geopolitica AAA andata
storta, quanto una cartina di tornasole per coloro che potranno unirsi a un
autentico movimento globale definito da giustizia economica, uguaglianza
sociale e integrità politica. Inoltre, è il rispetto della sovranità nazionale – prima di
tutto – che la Russia di Putin, la Cina di Jinping e l’India di Modi si
aspettano dal mondo, come il resto del mondo dovrebbe ricevere da tutte le
nazioni BRICS.
Vladimir
Putin.
Entra
Vladimir Putin, il fioretto perfetto per l’asse anglo-americano
In
primo luogo, è fondamentale capire che non è solo Putin l’uomo di cui hanno
paura.
Non è
nemmeno la Russia come nazione a spaventare le luci del giorno dell’AAA. È
la FORZA
dietro Putin che non hanno visto occupare un importante ufficio politico
dai tempi di John F. Kennedy.
Sicuramente,
l’AAA deve chiedersi come siano stati tutti così indotti a credere che Putin
fosse uno di loro in primo luogo. Dopotutto, era un funzionario del KGB con
tutte le credenziali giuste per fare il proprio gioco, a modo loro, sempre.
Tuttavia,
proprio come JFK nei primi anni ’60, una volta che Putin ha visto esattamente
come veniva giocato il gioco AAA sulle persone – OVUNQUE – si è rivolto a loro
e non si è più guardato indietro.
Poiché il suo predecessore Boris Eltsin, che ha
assistito passivamente gli oligarchi russi nel saccheggio e nello stupro della
madrepatria russa, ha dato la sua ferma e sincera benedizione a Putin come
erede politico, nessuno ha mai pensato che Putin avrebbe compiuto una svolta
così radicale di 180°.
Sia
nella formulazione della politica statale che nell’amministrazione del governo
federale ha avviato il processo di riprendersi la Russia da coloro che si sono
appropriati indebitamente della sua ricchezza.
Così drammatica fu la sua conversione contro
l’oligarchia rapace che ora si parla di lui come di una vera reincarnazione di
Pietro il Grande, che salvò anche la Russia dai nemici interni ed esterni.
Lo
stretto allineamento del presidente Putin con il patriarca della Chiesa
ortodossa russa – Sua Santità il patriarca Kirill – è diventato la causa per
cui il popolo russo profondamente religioso e tradizionale si è innamorato di
lui.
La sua
agenda socialmente conservatrice è molto più in sintonia con la sensibilità
russa in quanto è protettiva nei confronti di una cultura raffinata che è in
contrasto con la permissività di una società occidentale sempre più grossolana.
In
questa particolare area di divergenza, la Russia di Putin è stata una forza di
contrasto al modus operandi dell’AAA di seminare semi di caos sociale e
disordine politico ovunque si ponessero gli occhi.
La propagazione di norme sociali
eccessivamente permissive è la loro strategia distintiva a questo riguardo,
contro la quale Putin si scontra ripetutamente.
È
significativo sottolineare che la Russia ereditata da Eltsin era quella che era
stata promessa agli oligarchi completamente corrotti.
In
altre parole, l’emancipazione dal comunismo è arrivata solo con la
consapevolezza che agli oligarchi russi sarebbe stato permesso di rubare i beni
della nazione: risorse naturali, impianti industriali e qualsiasi altra cosa su cui
potevano mettere le mani.
Questo
fatto poco noto è il motivo per cui Boris Eltsin ha ammesso liberamente alla
fine della sua carriera alcuni errori storici, in particolare quelli relativi
al trasferimento sistematico della ricchezza russa a quegli ormai famigerati
oligarchi.
Eltsin
sapeva che consentire il “capitalismo sfrenato” del bankster era la chiave per
la liberazione finale della Russia da quelle potenze occidentali, che erano
parte integrante dell’orchestrazione della caduta del muro di Berlino.
La
storia ora ci ha mostrato che Boris Eltsin (e la sua banda segreta di patrioti)
hanno avuto grande preveggenza nella scelta di Vladimir Putin come Primo
Ministro.
Le sue
ultime parole a Putin in qualità di presidente furono: “Prenditi cura della Russia”. Allo stesso modo sono stati tradotti
come ” Proteggi la Russia”. A Vladimir Putin è stata trovata la nave
perfetta per garantire che l’ultimo desiderio di Boris Eltsin sarebbe stato
onorato. Lo stesso Putin ha pronunciato le seguenti parole un paio di giorni
prima del funerale di Boris Eltsin.
“Faremo tutto il possibile per
garantire che la memoria di Boris Nikolayevich Eltsin, i suoi nobili pensieri e
le sue parole ‘prenditi cura della Russia’ servano per noi come punto di
riferimento morale e politico.”
Naturalmente,
soddisfare il desiderio di Eltsin significava che gli incorreggibili oligarchi
andassero in prigione o in esilio.
Che è
esattamente ciò che Putin si accingeva a fare, a prescindere dalla reazione
occidentale o dalle minacce di tutti i soliti sospetti. Putin non permetterebbe in nessun
caso ai capitalisti predatori di distruggere la Russia.
Ha
deliberatamente – con la copertura della “sicurezza nazionale” – avviato tutto
il procedimento legale e la procedura governativa necessari per rivendicare ciò
che era stato rubato al popolo russo.
Questa
particolare strategia è stata particolarmente efficace e infallibile, dal momento
che l’AAA ha usato lo stesso pretesto per conquistare nazioni grandi e piccole
per secoli.
Tuttavia,
l’Occidente potrebbe solo indietreggiare completamente scioccato dal fatto che
il presidente russo ha effettivamente protetto la sua nazione in questo modo.
Che
Putin abbia messo gli interessi della Russia e dei suoi cittadini prima dei
banchieri… e degli industriali… e dei potenti oligarchi è stato visto come il
tradimento definitivo.
Dopotutto,
le sue azioni sono andate in contrasto con l’accordo sul retro che è stato
tagliato dai veri intermediari del potere che hanno negoziato la “caduta del
muro”. Il comunismo – in stile sovietico –
doveva essere terminato SOLO se agli oligarchi fosse stato concesso l’accesso
illimitato alla ricchezza della Russia.
E così era … … … per il momento.
Nessuno
sapeva che Boris Eltsin – e in seguito Vladimir Putin in particolare – li ha
ingannati tutti.
Sfortunatamente,
un inganno così benevolo alla fine ha avuto un grande tributo sulla salute di
Eltsin sotto forma di morte per malattie cardiache. In quanto leader russo
estremamente patriottico e altruista, Boris Eltsin sapeva di dover fare il
bravo con i leader occidentali (e i loro agenti oligarchi) se la nazione voleva
essere liberata dai loro artigli predatori. Alla fine ha fatto un lavoro
superlativo, in particolare assicurando una transizione graduale a Putin su cui
è caduto il peso del benevolo doppiogioco.
Il
motivo principale per cui Vladimir Putin è così disprezzato dalle potenze
occidentali è perché le ha completamente ingannate a beneficio del popolo russo.
Nessuno
comprende la storia russa del 20° secolo meglio dei cittadini giustamente
indignati dell’URSS. Queste persone hanno sofferto grandi prove e tribolazioni per
mano di teppisti comunisti che sono stati messi al potere dai banchieri
occidentali e dalla classe politica anglo-americana.
Sanno
esattamente cosa è successo alla loro Patria sulla scia della rivoluzione
bolscevica totalmente fraudolenta. Sanno anche con precisione chi è stato il responsabile
di un tale catastrofico cataclisma sociale, economico e politico.
“Si
dice che nelle steppe russe siano nati molti filosofi. Quella grande distesa di terra corre
apparentemente per sempre con un cielo spalancato e venti ininterrotti che
scuotono l’anima… per conoscere la verità… e nient’altro che la Verità”.
Solo
comprendendo il temperamento di quei popoli russi che hanno vissuto il disastro
assoluto del comunismo, che è stato loro imposto da agenti stranieri con
un’agenda surrettizia, le forze che stanno dietro Putin saranno comprese
correttamente.
A questo
proposito, non è Putin, il Presidente, con cui hanno a che fare le potenze
occidentali.
È un movimento russo orgoglioso e patriottico, nato con la consapevolezza che
l’ Asse anglo-americano era responsabile
del loro secolo perduto.
Questa
verità non può essere cancellata dalla storia con l’aerografo di alcuni siti
Internet che sono controllati dalla CIA. Né i molti fatti storici odiosi e
quindi scomodi possono essere sradicati dalla psiche russa quando così tanto
dolore e sofferenza sono stati causati a così tanti.
In
verità, le forze che sostengono Putin nella sua ricerca di un’autentica
sovranità nazionale sono molto più grandi di qualsiasi Presidente degli Stati
Uniti o Primo Ministro del Regno Unito, Comandante supremo alleato della NATO o
Leader dell’Unione Europea.
Infatti
il potere dietro Vladimir Putin è la stessa Russia, una forza determinata a
non essere mai più tenuta prigioniera dall’Asse
anglo-americano .
E
nessuna quantità di sciabolate da parte di Washington, o di terrorismo economico
da parte dell’Unione Europea, o di sabotaggio finanziario da parte della City
di Londra altererà quella determinazione.
Le
armi nucleari fungono da grande equalizzatore.
A
differenza di ogni altro paese che è recentemente caduto sotto la nuda aggressione
anglo-americana, la Russia aveva sostanzialmente sviluppato molta tecnologia
nucleare durante la Guerra Fredda.
L’Occidente
non ha mai immaginato che la Russia avrebbe quindi utilizzato la prospettiva
non solo della tecnologia delle armi nucleari, ma anche di armi molto più
avanzate e distruttive che non erano mai state utilizzate prima sul pianeta
Terra, come potente deterrente per atti
non provocati dell’Asse anglo-americano
di guerra.
Né gli
stessi capitalisti predatori occidentali hanno mai sognato che l’uomo più ricco
della Russia – Mikhail Khodorkovsky –
sarebbe stato imprigionato per 10 anni.
Essendo
il loro uomo di punta per l’ulteriore saccheggio delle riserve di petrolio e
gas della Russia e dei relativi beni, l’intero schema AAA fuorviato è fallito
completamente.
Tuttavia,
una volta che gli oligarchi incalliti furono privati del loro potere, denaro
e influenza, tutto ciò su cui l’Occidente poteva fare affidamento era la forza
bruta, poiché continuano a esercitare con straordinaria ferocia in luoghi come
l’Ucraina.
Intimidire e minacciare, costringere ed estorcere è
tutto ciò che l’ Asse
anglo-americano sa fare in questi
giorni, tanto successo hanno queste tattiche nel soggiogare nazioni completamente
impotenti o indifese in tutto il mondo per molti decenni.
Tuttavia,
ora che la Federazione Russa ha rivalutato la propria capacità di armi nucleari
e ridistribuito risorse critiche sul confine occidentale, la sua risposta
tattica e la sua preparazione strategica non sono mai state migliori.
Mentre
questo particolare stato di cose pone un grande ostacolo al piano a lungo
raggio dell’AAA verso un “Ordine” del Nuovo Mondo
, la
Russia e la sempre crescente BRICS Alliance presentano una sfida ancora più grande al loro
piano di attuazione NWO fatalmente imperfetto.
La
richiesta della Russia per il rispetto della sovranità nazionale è
rappresentativa di un movimento mondiale molto più ampio.
La
Russia non è solo affiancata dalla BRICS Alliance nei suoi sforzi per livellare
il campo di gioco globale, ma è anche supportata da molte altre nazioni grandi
e piccole, tra cui l’Ungheria che ha rotto i ranghi con l’Unione Europea.
Certamente
l’ Asse anglo-americano al verde e in
bancarotta ha il suo compito quando si
scontra con un numero crescente di paesi che non saranno più trattati come
figliastri.
Quando
nazioni come Cina e Russia, India e Brasile, Sud Africa e Venezuela, Bolivia ed
Ecuador esprimono pubblicamente i loro dubbi nei confronti dell’egemonia
americana, il mondo intero presta molta attenzione. Qui sta il vero potere
dietro Vladimir Putin.I libri di storia un giorno mostreranno che la comunità mondiale delle nazioni si
è radunata attorno all’altura morale conquistata da Vladimir Putin nella
seconda decade del nuovo millennio.
Non
solo il popolo russo sostiene pienamente il suo presidente, ma le vaste popolazioni di Cina,
India e molte altre nazioni stanno saldamente dietro ai loro leader contro
l’incessante ingerenza dell’Asse
anglo-americano .
La
pervasività di Internet ha semplicemente reso troppo facile condividere ciò che
sta realmente accadendo in tutto il mondo, specialmente per quanto riguarda
l’AAA che lavora vigorosamente contro gli interessi della gente comune.
Vladimir
Putin, a prescindere dagli intrighi e dalle macchinazioni messe in atto per
distruggere le sue migliori intenzioni, è stato scoperto dalla sua stessa
gente.
Sanno
che ha fatto del suo meglio per proteggere la Russia.
Sanno
anche che, nella sua determinazione a prendersi cura del popolo russo,
considera anche i migliori interessi dei cittadini di ogni nazione, compresi
quelli che inesorabilmente si oppongono alla Russia e lo perseguitano in ogni
occasione. Questa
posizione straordinaria non è solo piuttosto rara tra i leader mondiali di
oggi, è una qualità ammirevole in qualsiasi epoca … che è solo un altro motivo
per cui i capi dell’AAA detestano così tanto la leadership saggia e illuminata
di Vladimir Putin.
“
Prenditi cura della Russia ” è letteralmente diventato il “ punto di
riferimento morale e politico ” di Putin.
Solo
per ordinazione divina un tenente colonnello del KGB finisce per esaudire gli
ultimi desideri del suo predecessore servendo alternativamente sia come
Presidente che come Primo Ministro della Russia.
Poiché
Vladimir Putin ha preso così seriamente quella direttiva presidenziale, ora si
trova nel mirino della più formidabile macchina militare e colosso economico
della Terra.
Tuttavia,
in netto contrasto con il breve mandato di JFK, che ha avuto luogo nel ventre stesso della bestia , Putin ha un
firewall di protezione senza precedenti eretto attorno a lui.
Sapeva
che se l’ultimo desiderio di Boris Eltsin doveva essere realizzato, lui ei suoi
collaboratori avrebbero dovuto essere protetti da ogni tipo di danno e malizia.
La squadra AAA, dopotutto, non gioca mai bene e infrange sempre le regole
(Regole, quali sono le regole per la AAA?).
Alla
luce della presunta rinuncia di Putin a un contratto che era stato
sostanzialmente concordato dai suoi predecessori, non esisteva alcun imperativo
morale per lui a rispettare un accordo così illegale e non etico.
A
prima vista, avrebbe potuto essere giustamente accusato di tradimento di
prim’ordine se avesse rispettato le richieste dell’AAA.
Solo
un traditore si sarebbe comportato con un contratto così oltraggioso, quindi
Putin sapeva che sia la legge che il popolo sarebbero stati dalla sua parte una
volta che avesse ribaltato gli oligarchi e i loro sponsor occidentali.
Tuttavia,
così facendo, ha attirato su di sé e sulla Russia l’ira dei Rothschild e dei
Rockefeller, del Council on Foreign Relations e del Royal Institute of
International Affairs, della Commissione Trilaterale e del Gruppo Bilderberg.
Essendo
l’anima saggia e vecchia che è Putin, sapeva che il suo mandato sarebbe stato
il più consequenziale dell’era moderna … sia per la Russia che per il mondo in
generale.
Non si
è tirato indietro davanti alle esigenze di un’impresa così difficile; anzi,
sembra incoraggiato dalla formidabile sfida che è. Ma, poi, ha il popolo russo
saldamente dalla sua parte, così come la stragrande maggioranza delle nazioni
sulla Terra.
Quando
il potere popolare in tutto il pianeta inizierà a fondersi attorno alle vere
intenzioni che Vladimir Putin rappresenta e ha pronunciato frequentemente, il
cambiamento che molti aspettano arriverà velocemente e furiosamente.
In
verità, la trasformazione globale è dietro l’angolo; un vero e proprio nuovo
ordine mondiale caratterizzato dal rispetto implicito della sovranità nazionale
e personale.
Il
futuro del mondo è nella Russia.
“Attraverso
la Russia arriva la speranza del mondo. Non rispetto a ciò che a volte viene
chiamato comunismo o bolscevismo — no! Ma libertà, libertà! Che ogni uomo vivrà
per il suo prossimo. Il principio è nato lì. Ci vorranno anni prima che si
cristallizzi; eppure dalla Russia esce di nuovo la speranza del mondo”.
(
Edgar Cayce).
Chiaramente
questa espressione profetica di Edgar Cayce era sia preveggente che perspicace.
Perché non solo le steppe dell’Asia centrale hanno forgiato i cuori e le menti
del popolo russo nel corso dei secoli, ma la tirannia del comunismo sovietico
si è rivelata un crogiolo come nessun altro.
La
Russia è sempre stata una nazione di filosofi con scrittori come Tolstoj e
Dostoevskij che hanno plasmato la coscienza nazionale sin dal 19° secolo. Dato
il loro rilascio relativamente recente dall’ateismo imposto dal marxismo senza
Dio, i russi giovani e meno giovani hanno riabbracciato le tradizioni mistiche
della Chiesa ortodossa russa.
Data
questa trasformazione culturale molto profonda e in corso, sta emergendo una
nuova mentalità nazionale.
Indubbiamente
è una società che si sta inesorabilmente piegando verso una società più
conservatrice e tradizionale, soprattutto una che si sta muovendo nella
direzione opposta rispetto alle società occidentali.
Putin
è ben consapevole della sensibilità che predomina in tutta la Patria. Non cerca
di offendere nessuno, ma allo stesso tempo non permette che i pazzi gestiscano
il manicomio come fanno in tutto l’ Asse
anglo-americano . Né permetterà che i valori ei principi, i costumi e le
tradizioni di qualsiasi minoranza dominino la cultura russa.
Alla
luce della posta in gioco sia per la Russia di Putin che per gli Stati Uniti di
Obama, è ora evidente che una battaglia epica è in corso in tutto il pianeta.
La
battaglia più recente in Ucraina è solo un’altra tra quelle condotte in tutto
il Medio Oriente e oltre.
Sia la Russia che la Cina hanno visto le loro
posizioni geopolitiche aggredite e minate ogni volta che tentano di stabilire
nuovi mercati o coinvolgere partner commerciali. Soprattutto laddove sono in gioco
risorse energetiche, le guerre sono diventate più apocalittiche.
Tanto
che molti si chiedono se una Terza Guerra Mondiale epocale sia dietro l’angolo.
Tuttavia, un tale Armageddon progettato
può essere imposto alla comunità mondiale delle nazioni solo con la partecipazione
sia dell’est che dell’ovest.
Fortunatamente,
la Russia di Putin non sarà spinta in uno scenario da 3 guerra mondiale. Né la
Cina di Jinping né l’India di Modi.
A
causa dell’incrollabile determinazione di Putin e della forte leadership
all’interno dell’Alleanza BRICS, nessuna delle nazioni regolarmente assalite
dall’AAA sarà innescata in una guerra su vasta scala.
Il
mondo intero deve ringraziare Vladimir Putin per la sua risposta sana e sobria
a così tanti conflitti e scaramucce, attacchi sotto falsa bandiera e invasioni
per procura organizzate settimanalmente in tutto il mondo dall’Asse anglo-americano .
Il
popolo russo è arrivato a rispettare Putin come un leader che è ferocemente
protettivo nei confronti della Patria.
I
paragoni con Pietro il Grande, che è stato elogiato “ come un industriale e un
visionario culturale che ha trasformato il suo paese in una potenza
europea” sono abbastanza comprensibili.
Sotto
la guida dello zar Pietro I “la Russia
divenne temuta ma anche rispettata dai suoi vicini, ed è lo zar-eroe ufficiale
della storia russa”.
Forse la seguente immagine diffusa dagli AAA Mainstream Media come una critica riflette Putin nel suo
attuale ruolo di “Protettore della Russia” e leader morale del mondo libero.
C’è
un’enorme quantità di false informazioni diffuse nel cyberspazio riguardo a
Vladimir Putin. Una delle principali campagne di disinformazione è quella di
collegarlo agli stessi oligarchi che rimangono ancora in posizioni di potere in
Russia. Putin ha ereditato un disastro economico e finanziario senza precedenti
dopo decenni di cattiva gestione comunista.
È
stato anche costretto a far fronte a problemi politici pervasivi e alla
corruzione endemica del governo della stessa epoca. Per tutto il tempo ha
dovuto guidare il paese attraverso grandi trasformazioni sociali, filosofiche e
religiose. In questo contesto, non è chiaro che doveva – inizialmente – farsi
più amici possibile prima che iniziassero tutte le epurazioni?
Date
queste realtà, Putin ha fatto ciò che farebbe qualsiasi leader retto e
pragmatico: inaugurare il processo nel modo più agevole e indolore possibile.
La stragrande maggioranza dei russi aveva già sofferto terribilmente… per molti
decenni.
Pertanto, ha sempre cercato di lavorare con
coloro che sono stati cooperativi. Alcuni degli oligarchi hanno visto la
scritta sul muro e hanno fatto le aperture necessarie per convincere Putin
della loro lealtà alla ricostruzione della Russia prima. Coloro che hanno
lasciato la Patria non avrebbero rinunciato ai loro modi da ladri. Coloro che
sono rimasti sono molto più allineati al programma di Putin di quanto
potrebbero indicare le loro precedenti affiliazioni e comportamenti. Di fronte
all’essere esiliati o unirsi alla causa, è diventata una decisione abbastanza
facile per quegli oligarchi che apprezzavano le loro radici e la loro eredità russa.
Poi
c’è la questione che riguarda coloro che affermano che Putin deve essere a
letto con i Rothschild, l’élite occidentale, la NWO, gli Illuminati, il governo
ombra mondiale, la FED (bankster), l’
Asse anglo-americano, ecc. Come presidente e primo ministro di una
nazione un tempo superpotente, come potrebbe mai porre fine a tutte le normali
relazioni internazionali nel bel mezzo della ricostruzione della nazione?
È
stato solo attraverso il commercio vitale con l’Europa, oltre a soddisfare le
richieste energetiche di questi e di altri paesi, che la Russia ha avuto il
flusso di cassa per sopravvivere all’intero calvario. Gran parte dell’economia russa era
(ed è) guidata dalle entrate del petrolio e del gas; una realtà che la Russia
prima o poi dovrebbe affrontare. Per motivi di sopravvivenza, gli accordi
venivano presi quando, dove e con chiunque fosse necessario.
Infine,
c’è chi afferma che Putin viene utilizzato inconsapevolmente come opposizione
controllata. Pensano davvero che Putin non sia a conoscenza dei tanti giochi
giocati dalla vasta rete di servizi di intelligence dell’AAA?
Era il
KGB, facendo molto di più di quanto l’MSM avrebbe mai riconosciuto. Il suo
coinvolgimento ai massimi livelli nel giocare all’ormai onnipresente Grande Gioco
gli ha dato un’educazione che solo il
Comitato per la Sicurezza dello Stato potrebbe fornire. In effetti, solo la preziosa
esperienza maturata all’interno delle primarie agenzie di sicurezza russe (fu
nominato anche capo dell’FSB) potrebbe prepararlo adeguatamente alle sfide
future.
Pertanto,
quando molti si chiedono come possa fare del bene un ex ufficiale del KGB, ci
chiediamo in quale altro modo Putin avrebbe potuto svolgere l’erculeo compito
di una riabilitazione nazionale di successo dal 1999 … senza essere epurato o
assassinato!
Morale
della storia: solo un ex agente del KGB estremamente ben informato nonché ex
direttore dell’FSB ben informato avrebbe potuto ricevere il supporto necessario
e la protezione vigile per averlo tenuto lontano dai pericoli negli ultimi 15
anni come principale leader della Russia e statista.
Questo
articolo è il primo di una serie sulla Russia di Vladimir Putin. La parte II è intitolata:
PUTIN:
Il presidente e il potere (i) dietro di lui.
Proprio
come JFK, Putin va per la sua strada.
Non ci
dovrebbero essere dubbi sul fatto che Vladimir Putin sia il John F. Kennedy del
nuovo millennio.
C’è
una relazione molto speciale che esiste tra le tre grandi nazioni BRICS. Il
presidente russo Vladimir Putin, il presidente cinese Xi Jinping e il primo
ministro indiano Narendra Modi condividono tutti un legame unico sotto forma di
rispetto reciproco per il profondo orientamento religioso degli altri. Nel
corso dei rispettivi mandati in carica, ciascuno di questi leader ha
riabbracciato in modo abbastanza evidente le religioni predominanti dei loro
paesi in un modo mai visto durante l’era moderna.
Come
scritto in precedenza in questo saggio, il presidente Putin ha fatto grandi
passi avanti nel ristabilire il rapporto tra il governo federale russo e la
Chiesa ortodossa russa.
Questo
intenzionale re-impegno ha seguito il personalissimo viaggio spirituale di
Putin verso le tradizioni mistiche della sua stessa fede. Ad esempio, durante l’aggravarsi
della crisi in Ucraina, era noto per aver visitato il monastero di Valaam, un
luogo di ritiro sacro sul lago Ladoga, vicino al confine nord-orientale della
Russia.
Allo
stesso modo, il primo ministro Modi è stato noto per essere un indù ortodosso
molto devoto durante tutta la sua carriera politica. Ha eseguito “ il rituale
di preghiera Hindu Ganga Puja al Dashaswamadeh Ghat sul fiume sacro Gange il
giorno dopo la sua schiacciante vittoria elettorale il 17 maggio 2014 a
Varanasi, in India. Uno dei primi proclami di Modi a Primo Ministro è stato
quello di dichiarare la sua intenzione di ripulire il fiume più sacro e sporco
dell’India entro cinque anni.
Il
presidente Jinping si è già distinto come il primo leader del Partito Comunista
cinese a riconoscere l’importante ruolo delle religioni tradizionali della
nazione nell’invertire il suo declino morale. Ha affermato che “ spera che le
“culture o fedi tradizionali” cinesi – il confucianesimo, il buddismo e il
taoismo – contribuiranno a colmare un vuoto che ha permesso alla corruzione di
fiorire. Anche
il leader spirituale tibetano in esilio – il Dalai Lama – ha parlato del
cambiamento epocale sotto la guida illuminata di Jinping, in particolare per
quanto riguarda il ruolo del buddismo nella conservazione della cultura cinese.
Ecco
come ha recentemente riassunto un commentatore geopolitico:
“Tre
potenti leader determinati a tracciare un nuovo ordine mondiale. L’Asse
Anglo-Americana può demonizzarli ma non possono fermarli. Possono unirsi ai
tre, o anche ai BRICS, ma sarà ad armi pari. E questi tre hanno lanciato una
grande sfida al Vaticano e agli evangelisti cristiani in Europa e in America,
un punto che lo sceicco Imran aveva menzionato nel contesto russo circa 4-5
anni fa.
Qui abbiamo tre leader mondiali che affermano l’importanza della religione, dei
valori e dei costumi tradizionali”.
—
L’intuizione di Arun Shrivastava.
Le
implicazioni associate al comportamento spirituale molto pubblico di questi tre
leader – tutti provenienti dall’est – sono di vasta portata quanto
sconvolgenti. In particolare, in contrasto con l’immoralità, l’empietà o
l’ateismo esibiti dai leader del governo occidentale, Russia, Cina e India sembrano
impegnarsi in una missione altamente coordinata.
Indubbiamente
stanno inviando un messaggio senza precedenti a tutta l’umanità:
un
mondo senza fede in un potere
superiore è privo di pace e prosperità.
Il
rispetto reciproco per la religione degli altri è quindi di fondamentale
importanza.
Una
società giusta e civile emergerà solo quando la tolleranza religiosa (e
razziale e culturale) diventerà la norma.
Putin, Jinping e Modi, offrendo un tale rispetto implicito
l’uno all’altro, modellano il modo in cui le loro nazioni si comporteranno
l’una verso l’altra.
In
diverse occasioni ciascuna di queste nazioni BRICS ha chiesto pubblicamente che
gli USA assumessero un atteggiamento diverso nei loro rapporti con loro.
Questa
richiesta è stata avanzata da rappresentanti a tutti i livelli, sempre dopo
comportamenti AAA offensivi e inaccettabili.
Eppure
non c’è stato alcun cambiamento di atteggiamento distinguibile, soprattutto da
parte degli Stati Uniti. “Quando non c’è rispetto di sé, è
estremamente difficile rispettare gli altri” .
Dalla
loro condotta, sia ufficiale che personale, sembra che i molti leader in tutto
l’ Asse Anglo-Americano operino in un universo senza Dio.
In
realtà sembra che siano stati scelti per la loro mancanza di spiritualità o per
l’abbandono della pratica religiosa. Si spera che imparino dai loro fratelli
dall’Oriente i meriti di mantenere sempre una sacra connessione con il Divino.
Qui sta il vero potere dietro la BRICS Alliance. In verità, il futuro della
razza umana dipende molto dalla loro coesione, così come il destino della
civiltà planetaria.
Fateci
pagare più tasse, così 102 super
ricchi
al World Economic Forum.
Vita.it-
Redazione- (20 gennaio 2022)- ci dice :
Ecco
l'appello lanciato ai governi per una maggiore equità dai “Milionari
patriottici”, come si fanno chiamare, tra loro anche Abigail Disney , erede del
creatore di Topolino.
La
lettera appello è stata presentata in concomitanza con le riunioni virtuali del
World Economic Forum cominciato il 17 gennaio scorso.
Il gruppo ha affermato che gli ultra-ricchi
non sono attualmente costretti a pagare la loro quota della ripresa economica
globale dalla pandemia.
Ai
nostri amici milionari e miliardari.
Se partecipate
alla "Davos
online" del World Economic Forum che si tiene a gennaio, significa che fate parte di un gruppo
esclusivo di persone che stanno cercando una risposta alla domanda che si cela
dietro al tema del forum di quest' anno, «come possiamo lavorare insieme e
ripristinare la fiducia?».
Non
riuscirete mai a trovare la risposta in un consesso per pochi intimi,
circondati da altri milionari e miliardari, e dagli uomini più potenti del
mondo.
Anzi,
se vi soffermerete a pensarci, scoprirete che voi stessi siete parte del
problema.
La
fiducia - nella politica, nella società, nel prossimo - non si costruisce nei
salottini accessibili soltanto ai molto ricchi e ai più potenti.
Non si
costruisce con le mani di miliardari che viaggiano nello spazio e che
accumulano fortune grazie alla pandemia, senza pagare praticamente tasse e
pagando salari da miseria ai proprio operai.
La fiducia si costruisce attraverso la
trasparenza, in democrazie rodate, eque e aperte che offrono servizi e sostegno
di qualità a tutti i loro cittadini.
Il
pilastro di una democrazia forte è un sistema fiscale giusto. Un sistema
fiscale equo.
Essendo
dei milionari, sappiamo che il sistema fiscale esistente non è giusto.
Quasi
tutti noi possiamo dire che, mentre il mondo negli ultimi due anni ha
affrontato una quantità di sofferenze immensa, noi in realtà abbiamo visto la
nostra ricchezza crescere durante la pandemia.
Eppure,
solo pochi tra noi possono dire con onestà di pagare una quota fiscale giusta.
Questa ingiustizia, incorporata nelle
fondamenta del sistema fiscale internazionale, ha creato una carenza di fiducia
colossale tra i popoli del mondo e le élite che hanno costruito l'architettura
di questo sistema.
Per
gettare un ponte attraverso questo abisso ci vuole qualcosa di più dei progetti
per soddisfare la vanità di un miliardario, o di “that divide is going to take more
than billionaire vanity projects” or sporadici gesti filantropici.
Serve
un ribaltamento completo del sistema che finora è stato progettato
appositamente per rendere i ricchi più ricchi.
Per
dirla in termini semplici, la fiducia si ripristina tassando i ricchi.
Il mondo,
ogni Paese del mondo, deve chiedere ai ricchi di pagare la loro quota giusta.
Noi
ricchi chiediamo: tassateci, e tassateci adesso.
La
verità è che questa Davos non merita oggi la fiducia del mondo.
Con
una quantità incalcolabile di ore passate a discutere di come fare del mondo un
posto migliore, la conferenza ha prodotto ben pochi risultati tangibili,
sepolti sotto un torrente autocelebrativo.
Fino a
che i partecipanti alla conferenza non ammetteranno la necessità della semplice
ed efficace soluzione che gli si para davanti - tassare i ricchi - i popoli del
mondo continueranno a considerare la loro cosiddetta dedizione a risolvere i
problemi del pianeta come poco più di uno spettacolo.
La storia ci racconta il finale delle società
estremamente diseguali in tinte molto fosche.
Per il
bene di tutti noi, ricchi e poveri, è arrivato il momento di affrontare la
diseguaglianza, e di tassare i ricchi.
Mostrate
ai popoli del mondo di meritare la loro fiducia.
Se non
lo fate, tutti i vostri colloqui privati non cambieranno quello che sta per
arrivare: o le tasse, o i forconi.
Ascoltate
la storia, e fate un scelta saggia.
Grande
Reset, il Forum di Davos
2022
si terrà in rete domani.
Renovatio21.com-
Redazione- (16 Gennaio 2022)- ci dice :
Il
World Economic Forum (WEF) di Davos, l’evento del think tank globalista che ha
propalato apertamente la teoria del Grande Reset, anche quest’anno si terrà
online.
Questa
settimana non ci saranno centinaia di amministratori delegati, reali e capi
fondi super ricchi di hedge fund che arriveranno a Davos con i loro jet privati
per l’incontro annuale del World Economic Forum del 17-21 gennaio, che è
stato rinviato all’inizio dell’estate perché dell’epidemia di Omicron.
Al suo
posto, il WEF ospiterà un’Agenda 2022 virtuale di Davos nelle stesse date, ha
annunciato il 20 dicembre Adrian Monck, amministratore delegato del WEF per
l’impegno pubblico.Di fatto, i davosiani di Klaus Schwab stanno preparando la
prossima emergenza:
«la pandemia impallidisce rispetto ai
rischi a lungo termine che il mondo deve affrontare a causa del cambiamento
climatico. Questa è la visione che fa riflettere quasi 1.000 esperti di rischi
e leader globali».
Gli
argomenti saranno i soliti propagandati dal World Economic Forum.
Il
programma dell’evento virtuale per l’élite mondialista elenca i dieci maggiori «rischi globali per gravità». Né la guerra né la fame di massa sono
arrivate nella top ten dei fautori del Grande Reset.
Di
fatto, i davosiani di Klaus Schwab (il nuovo Hitler ) stanno preparando la
prossima emergenza:
«la
pandemia impallidisce rispetto ai rischi a lungo termine che il mondo deve
affrontare a causa del cambiamento climatico. Questa è la visione che fa
riflettere quasi 1.000 esperti di rischi e leader globali» si legge nel Global
Risks Report 2022 del World Economic Forum.
Ecco i
rischi di cui Davos ci dice che dovremmo essere più preoccupati:
Fallimento
dell’azione per il clima.
Condizioni
metereologiche estreme.
Perdita
di biodiversità.
Erosione
della coesione sociale.
Crisi
del sostentamento.
Malattie
infettive.
Danno
ambientale umano. Crisi delle risorse naturali. Crisi del debito.
Confronto
geoeconomico.
Alcuni dei relatori virtuali in programma:
il
presidente cinese Xi Jinping;
Ministro
degli affari esteri della Repubblica Popolare Cinese Wang Yi;
il premier indiano Narendra Modi;
il
primo ministro giapponese Kishida Fumio;
il segretario dell’ONU Antonio Guterres;
il
presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen;
il premier australiano (fresco del caso
Djokovic, dove è intervenuto in prima persona) Scott Morrison;
il
presidente indonesiano Joko Widodo;
il neopremier israeliano Naftali Bennett;
Segretario
al tesoro degli Stati Uniti d’America Janet L. Yellen;
il vicepresidente nigeriano Yemi Osinbajo;
il
neocancelliere tedesco Olaf Scholz;
il
presidente peruviano José Pedro Castillo Terrones;
il
presidente colombiano, Ivan Duque;
il presidente del Costa Rica Carlos Alvarado
Quesada;
la direttrice Operativa del Fondo Monetario
Internazionale Kristalina Georgieva;
il presidente guatemalteco Alejandro
Giammattei;
l’ex
vicepresidente USA e attivista climatico Al Gore;
il
controverso presidente del Ruanda Paul Kagame;
l’ex
segretario di Stato USA ora inviato speciale dal presidente degli Stati Uniti
d’America per la gestione del clima ed emergenze climatiche John F. Kerry;
la
presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde;
il
presidente ecuadoregno Guillermo Lasso;
il
direttore generale del WTO Ngozi Okonjo-Iweala.
Non
poteva mancare Antony S. Fauci, l’uomo grazie al quale la leva della pandemia
per attuare il Grande Reset non si sarebbe mai potuta realizzare.
Un
video satirico, che abbiamo rilanciato qualche settimana fa, potrebbe aver
profetizzato l’essenza di quello che si discuterà, e cioè il futuro secondo Klaus
Schwab di Davos:
“non
possiederai nulla e sarai felice”.
Lo
schiaffo hollywoodiano
per
lo
sdoganamento della poligamia.
Renovatio21.com
-Roberto Dal Bosco - (30 Marzo 2022)- ci dice :
Mettiamo
subito in chiaro che crediamo che lo schiaffo di Will Smith al presentatore
degli Oscar Chris Rock sia farlocco.
Il
motivo è presto detto: in moltissimi in questi mesi hanno lamentato la decadenza
totale degli Oscar, che in America significa anche e soprattutto il calo totale
di ascolti.
Perfino
i giornali dell’establishment avevano cominciato a mugugnare: come può sopravvivere uno show del
genere ad un pubblico la cui attenzione può durare al massimo qualche secondo?
La
cerimonia era stata poi attaccata per la “nuova veste woke”, “politicamente corretta”,
con quella che chiamano” forced diversity”: nel film deve esserci un nero, un
trans, un asiatico, una lesbica, e via con il ricatto del Cencelli delle
minoranze etno-sessuali. Perfino personaggi TV liberal influenti come Bill Maher
avevano iniziato a schifare la cosa.
Ecco
che quindi, come un Sanremo qualsiasi, salta fuori un fuori programma che tiene
che scompagina tutto e fa versare inchiostro a iosa.
Parrebbe
quella che nel settore si chiamava «lucherinata», dal nome del più abile e
spregiudicato ufficio stampa del cinema nostrano, il mitico Enrico Lucherini: una
storia inventata per far abboccare i media.
Tuttavia,
non è sull’ontologia dello schiaffo fra afroamericani (uno infinitamente più
dotato dell’altro: parliamo lo schiaffeggiato Chris Rock, considerato un tempo
uno dei non plus ultra della comicità dal vivo) che vogliamo dire due cose qui.
Ci
preme, più che altro, cercare di capire se si tratti di una tentata manovra di
nobilitazione di una delle cose che più indicano la decadenza morale e sociale
che ci sta toccando: il concetto di coppia aperta, che, di fatto, è la
reintroduzione della poligamia più orgiastica.
Come
noto alle cronache, Will Smith e sua moglie sono portatori di questa speciale
configurazione affettiva, che solitamente, pensavamo, più che nell’olimpica
Hollywood si esprime in tetri locali definiti «per scambisti».
Epperò
il caso degli Smith sembrerebbe più problematico di così.
Si
disse un paio di anni fa che la moglie Jada Pinketts Smith (di cui non riusciamo a ricordare un
film che sia uno) nel 2016 aveva una relazione con un amico del figlio, il rapper August Alsina, di 25 anni più
giovane.
Il
ragazzino cantante raccontò che la relazione aveva il placet del marito, al
momento separato. Lei negò. Poi disse che era vero, ma non la cosa del consenso
del Principe di Bel Air.
Nel
2019 la Jada ammise in un suo programma su Facebook (dove altro?) che una
volta, da giovane, aveva fatto un’orgia a tre. La confessione è avvenuta di fronte
alla famiglia, protagonista della trasmissione con lei. Una famiglia che è un
inno alla rivoluzione sessuale, sembrerebbe.
Nel
2021 lo Smith affermò che la moglie «non
ha mai creduto nel matrimonio convenzionale» e che entrambi hanno avuto
rapporti sessuali al di fuori del loro matrimonio. Eccolo qua: «Open Marriage». Matrimonio aperto.
Noi
ingenui pensavamo che fosse una cosa per i club degli scambisti, le coppie
perverse, quelle che, magari con la pancia piena e in assenza di prole, hanno
bisogno di «stimoli» per far sopravvivere il rapporto, evidentemente basato
sulla passione fisica che prima o poi può sparire: non riescono ad accettare di
aver calcolato male la gittata di una relazione basata sull’attrazione, e sono incapaci di ammettere che il
collante tra marito e moglie non può in alcun modo essere il sesso, ma qualcosa
di più alto, di metafisico, di eterno.
Le
coppie che lo comprendono, di solito, hanno figli, così che invece che
frequentare club mascherati frequentano più assiduamente, e con in testa tutto
tranne il sesso, la scuola, la pediatra, il judo, il supermercato etc.
Quindi,
meglio stare alla larga. Vale l’avvertimento che l’anziano giornalista ribelle ma
vaccinato Massimo Fini, che cita un caso preciso nel suo Di[zion]ario Erotico.
Manuale contro la donna a favore della femmina.:
«È
pericoloso però passare dall’immaginario al reale introducendo nel gioco a due
altri individui in carne e ossa. Perché si sa come si comincia ma non dove si
va a finire. Il marchese Casati Stampa (l’antico proprietario della villa di
Arcore poi passata… nelle mani di Berlusconi) si eccitava molto a osservare la
bella moglie mentre si esibiva davanti ad altri o si faceva fottere. Ma un
giorno la signora si innamorò di uno di questi amanti teleguidati e il gioco
sfuggì di mano all’imprudente marchese che, folle di gelosia, fece una strage:
con un fucile da caccia uccise la moglie, l’amante e si suicidò».
Insomma,
una cosa pericolosa.
Ma
anche una cosa volgare, un po’ da sporcaccioni di provincia. L’adulterio è ineliminabile,
tuttavia esso è, da millenni, coperto dal segreto, altrimenti non si capisce
più cosa sia: un tradimento che non è un tradimento? Che senso ha? Qualche malizioso
direbbe perfino: che gusto c’è?
Insomma,
non una cosa da divi di Hollywood, dove i segreti abbondano, e un tempo
reggevano in modo miracoloso: pensate all’omosessualità di Rock Hudson, Montgomery Clift, e
poi magari quella mai confermata di quell’altro brizzolato di cui non facciamo
il nome.
Le
cose sono cambiate. Gli Smith rappresentano la fine del segreto hollywoodiano.
Will,
uomo dalla carriera misteriosa (perché piace alla gente?), ultimamente non
sempre all’altezza, è quindi una “Finestra di Overton umana per le corna”.
Le
corna, da impensabili, ora sono accettabili, razionali. Certo, non sono ancora
popolari, ma siamo che un certo giorno
diventeranno legalizzate, nel senso di obbligatorie, come i vaccini, come la
perversione forzata del libro di Anthony Burgess” Il seme inquieto”.
Il
cornuto in America è chiamato cuckold. La parola negli ultimi anni ha assunto un significato
perfino politoc: il cuckservative, è il conservatore che, a causa del suo moderatismo, non
si rende conto che lo stanno fregando in tutti i modo – un’espressione simile, emersa con l’era Trump, è “RINO”, Republican in Name Only, Repubblicano solo di nome: uno che
vota a destra ma che “alla fine si trova fottuto dai democratici”, perché intimamente ha accettato di
allinearsi con essi, come un cornuto che alla fine dà l’ok agli adulteri della
moglie.
Il
cuck non è visto in maniera peggiorativa solo dalla destra USA. C’è un’altra categoria che ci
lavora sopra: certi neri americani.
Perché
apprendiamo che nella sottocultura dei cuck, vi sono coloro che vogliono che la
moglie li tradisca con un uomo nero, che in gergo si dice «bull», «toro».
Alcuni
«tori», quindi, ringraziano.
A metà
degli anni 2010 in rete cominciarono a dire che una serie liceale per
ragazzini, Bella e i Bulldog, conterrebbe alcuni riferimenti alla sottocultura
dei cuckold e dei bull.
Emerse
che lo sceneggiatore, un ragazzo di colore, aveva diretto un film chiamato The Cuckold, in locandina una donna mascherata
che abbraccia un signore nero ignudo.
Il telefilm per bambini avrebbe quindi avuto
tanti punti di contatto con il mondo dei cornuti organizzati: il personaggio
principale Bella, un’adolescente bianca, sviluppa una relazione romantica con
Troy, un ragazzo di colore che è fisicamente più atletico e sicuro di sé di
Newt, un ragazzo bianco non molto maschile che cerca costantemente ma non
riesce a conquistare l’affetto di Bella.
Secondo
i critici, che chiesero al canale per bambini Nickelodeon di cancellare la
serie, la trasmissione sarebbe piena di riferimenti e simboli sottili e non
così sottili che fanno eco ai temi dell’internazionale dei cornuti
interraziali:
il nome del programma, che contiene la parola
«bull»; la
continua ripetizione della simbologia del toro; una puntata con la presenza
concreta di un toro in uno scantinato, che la protagonista (bianca,
ovviamente) Bella deve accarezzare bendata. I riferimenti diretti alla
sottocultura dei sadomaso e dei cornuti, dicono in rete, si sprecano.
Il
fenomeno, insomma, si starebbe facendo largo in vari canali, pronto per essere
digerito frontalmente dalla popolazione. Overtonizzato.
Ecco
cosa sta a significare lo schiaffo di Will Smith, divenuto protagonista
assoluto degli Oscar ben oltre la statuetta vinta.
Il
cuck, il cornuto, sa essere mostrare al mondo cos’è l’onore. Macché perverso, malato,
passivo. È
un uomo maschile, testo-steronico.
Di
più: il cornuto è un cavaliere, pronto a difendere la sua bella dall’offesa
subita.
Come un tempo. Ricordate i duelli? Will Smith ha fatto una cosa così,
«per amore» della moglie programmaticamente fedifraga offesa da una battuta
sull’alopecia.
Cornuti
è bello. Cornuti è figo.
La poligamia family-oriented, la «coppia aperta»:
se lo fa l’attore premio Oscar amato da tutti (perché, poi?), perché non
dovremmo farlo noi? Se significa non mettere da parte i sentimenti e nemmeno
l’onore, perché rinunciare al «poliamore»?
Quello
che ne consegue il lettore di Renovatio 21 lo capisce da solo:
la
glorificazione di un ulteriore veleno teso a uccidere la famiglia naturale,
dove la fedeltà è sostituita dalla zozzeria, dove la morale diviene indecenza,
dove la promiscuità dove i genitori vanno con gli amici dei figli – in attesa
di andare oltre, verso il tabù più tabù, dove la famiglia non può esistere e
sull’umanità si abbatte la maledizione e la tragedia, come ben comprendevano gli antichi.
Parlano
tutti dello schiaffo (finto) di Will Smith. In realtà stanno mangiando tutti un
pezzo della
torta dei cuck, dei bull, della società ventura fatta di poligamia e
corruzione, di disgusto e abiezione morale normalizzata.
È quel
mondo che, spesso, fa invocare non lo schianto farlocco delle sberla, ma quello
dell’asteroide sulla superficie di questo pianeta perverso dei “Liberal DEM USA” !
(Roberto
Dal Bosco).
Cina, proposte tecniche
di
de-dollarizzazione.
Renovatio21-
Redazione- (29 Marzo 2022)- ci dice :
Con
un articolo del Global Times, quotidiano
in lingua inglese del Partico Comunista Cinese, è cominciata la promozione
dell’uso di singole valute nazionali invece del dollaro come valuta di riserva
globale per il commercio: in pratica, la de-dollarizzazione conseguente alla
follia delle sanzioni alla Russia.
I
cinesi, ovviamente, spingono in particolare per la loro valuta nazionale, lo
yuan (detto anche renminbi). L’idea è altresì quella di diffondere il sistema
di pagamenti interbancari transfrontalieri cinese chiamato “CIPS”.
Secondo
il quotidiano pechinese, in questo momento già 1.300 banche a livello
internazionale starebbero utilizzando il CIPS.
Anche
che lo yuan ha registrato una rapida crescita nell’uso commerciale e nel 2021 è
diventato, anche se a molta distanza dai primi, la quarta valuta più
utilizzata.
«Nelle
ultime settimane, sono emersi esempi molto incoraggianti in cui le principali
potenze commerciali hanno iniziato a chiedere l’elaborazione del commercio
bilaterale nelle proprie valute.
Ad
esempio, l’India
e la Russia hanno concordato uno schema di cambio rupia-rublo per scambiare petrolio greggio e
altri prodotti e, secondo quanto riferito, Arabia Saudita e Cina stanno
discutendo di utilizzare lo yuan cinese per elaborare gli acquisti di petrolio»
scrive il Global Times.
«In
effetti, il panorama geopolitico globale in rapida evoluzione sta costringendo molti governi a
ripensare la fattibilità e, soprattutto, l’imparzialità e la rettitudine
dell’attuale sistema finanziario mondiale, in cui il dollaro USA ha sempre svolto un ruolo predominante dalla fine della
Seconda Guerra Mondiale».
«In
quanto colossale economia di oltre 18 trilioni di dollari, la Cina dovrebbe
essere in massima allerta e avviare una serie di piani di emergenza nel caso in
cui gli Stati Uniti e i loro alleati decidessero di confrontarsi con la Cina.
Il
governo degli Stati Uniti ha reso la Cina uno dei suoi principali rivali
strategici, promettendo di adottare qualsiasi misura per contenere l’ulteriore crescita
economica di questo Paese».
Si
tratta dell’ennesimo riprova del disastro – nazionale, globale, storico –
davvero senza precedenti messo in atto dall’amministrazione Biden, la peggiore
mai vista da che esistono gli USA.
Essa
aveva non più tardi di pochi giorni fa tentato di convincere la Cina a non
parteggiare per la Russia.
Ottenuto
un gentile diniego da parte dei cinesi (che vedono nella situazione di Mosca
quello che può succedere a Pechino a breve), l’indomani la Casa Bianca aveva
già cominciato a sanzionare notabili della Repubblica Popolare Cinese
(esattamente quello che ha fatto in questo decennio e in questi giorni con i
russi).
La
Cina già da due anni sta diminuendo le sue riserve di dollari.
Come
riportato da Renovatio 21, l’Arabia Saudita starebbe valutando l’idea di
scambiare il petrolio in yuan invece che in dollari: questa sarebbe la fine del
petrodollaro, e quindi della sovrabbondante ricchezza americana.
Nel
frattempo, l’India e la Russia stanno discutendo di scambi di gas in rupie o
rubli – anche qui, tagliando fuori la moneta americana.
Bisogna
pregare solo che, una volta che la demenza senile degli USA avrà compreso il
vicolo cieco in cui si sono cacciati – una manovra che farà perdere loro per
sempre l’egemonia economica sul mondo – essi non reagiscano con la violenza
atomica.(E’
molto strano che tutto il mondo occidentale prenda gli Ordini economici e
politici da Klaus Schwab ,ossia Il più grande produttore privato di armi
atomiche in Sud Africa! Ndr.).
Viviamo tempi interessanti, nel senso della,
forse apocrifa, popolare maledizione cinese: «che tu possa vivere tempi
interessanti». Cioè, giorni di caos e inquietudine, lontani dall’equilibrio e dalla pace.
Il
direttore del FMI avverte che le sanzioni
alla
Russia causeranno
rivolte di massa.
Renovatio21.com-Redazione-
(29 Marzo 2022)- ci dice :
Il
Managing Director del Fondo monetario internazionale (FMI), l’economista e
politica bulgara Kristalina Georgieva ha avvertito che le sanzioni
anti-russe potrebbero portare a disordini civili in Medio Oriente e altrove a
causa dell’alto costo o dell’inaccessibilità delle importazioni di cibo.
«Quando
i prezzi salgono e i poveri non possono sfamare le loro famiglie, saranno per
le strade», ha detto Georgieva al Forum di Doha in Qatar il 27 marzo.
«Una
cosa che sappiamo dei guai di un posto: viaggiano, non rimangono fermi lì».
Chiedendo
una cooperazione globale per affrontare la crisi delle forniture di materie
prime ed energia, La Georgieva ha dichiarato:
«Per
favore, lavorate insieme. I produttori di petrolio, i produttori di gas e i
produttori di cibo oggi sono in grado di contribuire a ridurre questa
incertezza».
Indicando
il fatto che l’Ucraina è un importante esportatore di grano, ha chiesto una rapida risoluzione
della guerra: «più velocemente saranno fuori i carri armati, più velocemente entreranno
i trattori».
«Abbiamo bisogno, entro luglio, del raccolto in
Ucraina per contribuire alla stabilità dei prezzi alimentari».
L’indice
mondiale dei prezzi alimentari dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per
l’alimentazione e l’agricoltura ha raggiunto un altro massimo storico a
febbraio, al di sopra sia del picco della crisi alimentare globale del 2008 che
della crisi ancora peggiore del 2011, che hanno entrambi innescato proteste e
rivolte alimentari tra cui la celebre «primavera araba», riporta EIR.
L’indice
di febbraio era 140,7, in crescita del 4% da gennaio e quasi il 21% da febbraio
2021.
Il
precedente massimo storico dell’indice, nel febbraio 2011, era 137,6.
L’indice
dei prezzi dell’olio vegetale della FAO ha raggiunto il massimo storico di
201,7, in aumento di un altro 8,5% in un mese.
L’indice
dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari è aumentato del 25% in un anno,
l’indice dei prezzi della carne del 15% e l’indice dei prezzi dei cereali del
14,8% rispetto a febbraio 2021.
«Questi
ampi e dannosi aumenti si sono verificati tutti prima dello scoppio della
guerra in Ucraina e del cut-off delle esportazioni da Russia e Ucraina» scrive
EIR.
Come
riportato da Renovatio 21, altre voci si sono levate paventando una carestia
globale in arrivo.
L’ambasciatore
brasiliano all’ONU Ronaldo Costa Filho ha dichiarato già quasi un mese fa che
le sanzioni avrebbero portato la fame nel mondo.
La FAO
ha stimato per il mondo arabo che un terzo della popolazione rischierà la
denutrizione.L’economista cinese Li Zhiqun ha parlato di un miliardo di persone
destinate alla fame: «la più grande violazione dei diritti umani della storia».
Lo
stesso presidente russo Vladimir Putin ha chiesto «chi risponderà dei milioni di morti
di fame nei Paesi più poveri per la crescente carenza di cibo».
Come
scritto da Renovatio 21, il caos alimentare potrebbe molto concretamente
arrivare anche in Italia.
Le
sanzioni alla Russia porteranno alla fame
1
miliardo di persone: «la più grande violazione
dei
diritti umani nella storia», dice l’economista cinese.
Renovatio21.com
- Redazione- (26 Marzo 2022)- ci dice :
Liu
Zhiqun, uno dei principali economisti cinesi presso il Chongyang Institute for Financial
Studies presso la Renmin University (RDCY), in un’intervista con Tian Wei della
CGTN il 23 marzo, è stato invitato a commentare gli effetti economici globali
del regime di sanzioni statunitensi sulla Russia.
«È già
stato stimato che la diffusione del COVID porterà a condizioni di fame per 200
milioni di persone. Ma con gli effetti del regime sanzionatorio quel numero
sarà di 1 miliardo» ha commentato il Liu.
Lo
studioso cinese ha sottolineato che questa è la più grande violazione dei
«diritti umani» nella storia.
È un
pensiero in linea con quello dello stesso presidente della Federazione russa: «chi risponderà ai milioni di morti
di fame nei paesi più poveri per la crescente carenza di cibo?» si era chiesto
Putin la settimana scorsa.
Come
riportato da Renovatio 21, anche l’ambasciatore brasiliano all’ONU Ronaldo
Costa Filho ha parlato delle sanzioni come pericolo per la fame nel mondo.
Già
prima delle guerra, il vertice della FAO stimava che la fame attanagliasse già
un terzo del mondo arabo. Nel 2021 il capo del Programma Alimentare ONU parlò
di «fame in proporzioni bibliche».
Nel
frattempo, c’è una zona del mondo dove il disastro portato dalle politiche
americane ha già portato la fame e le sue conseguenze più orrorifiche: l’Afghanistan.
In
Afghanistan intere famiglie muoiono di fame e di freddo, hanno riportato negli
scorsi mesi testate importanti come il Washington Post, e ancora prima da altri
reportage che testimoniavano lo stato disperato dei campi profughi e non solo.
Vi
sono inoltre casi di famiglie che vendono le figlie (con casi di «spose
bambine» vendute all’età di 20 giorni) o i propri organi (i reni, soprattutto)
per comprare cibo o legna da ardere.
Negli
scorsi anni la risorgenza della fame in America era un problema (e già questo
faceva impressione) che riguardava le classi povere.
Ora,
dal discorso di Biden
alla NATO a Bruxelles dell’altro giorno, abbiamo capito che la fame riguarderà
tutti i cittadini del mondo, perché la catena alimentare è compromessa.
“Mangerete il gombo e sarete felici”.
Dal
vangelo secondo il Forum di Davos.
Brigataperladifesadellovvio.com-Redazione-(
Jan 26, 2022)- ci dice :
Il
2022 si apre all’insegna della variante Omicron e del Forum Economico Mondiale
di Davos, anche quest’anno tenuto al riparo, in videoconferenza: non sia mai
che qualche membro dell’élite si infetti come gli altri mortali.
La prima constatazione è la preferenza ostentata dal
pensatoio oligarchico per il modello cinese.
Klaus
Schwab, il gran ciambellano globalista (che costruisce le armi atomiche in
privato e in Sud Africa )-, ha dato la parola per primo a Xi Jinping, il presidente
cinese, ammiratissimo per il suo modello di capitalismo tecno autoritario, in
grande spolvero per l’aumento dell’8 per cento del PIL del Dragone, nonostante
(o per merito?) del virus da egli stesso elargito al mondo.
Il
presidente cinese ha tenuto un discorso buonista, pieno di ottimi propositi,
fatto di multilateralismo, tutto ponti e niente muri, ma ha ribadito – sul
clima e sull’energia – che l’Impero di Mezzo andrà avanti per i fatti suoi,
ridendosene di Greta, di Gaia e dell’impronta di carbonio.
Preoccupato
per l’aumento delle materie prime (che intanto accaparra), chino come un buon
padre di famiglia su tutti i problemi dell’umanità, il lupo si è vestito da
agnello, ma dietro di lui campeggiava l’immagine della Grande Muraglia.
È evidente la scelta degli oligarchi per il
modello cinese, che chiude con le antiquate procedure del consenso, decide,
impartisce ordini indiscutibili, la fa finita con tutti i fastidi della
libertà, del pensiero critico e con le complicate procedure della
rappresentazione democratica.
Gran
bella cosa il dispotismo orientale, deve aver pensato “Herr Schwab” (nuovo Hitler bombarolo) a nome dei suoi padroni ,come Lui, arci-miliardari .
Peccato
per la videoconferenza: sarebbe stata più efficace, a livello scenografico, l’immagine di Schwab e del capo
cinese impegnati in dotti conversari come nella Montagna Incantata di Thomas
Mann, ambientata dalle parti di Davos.
Nel sanatorio alpino Lodovico Settembrini e Leo Naphta discutono dei massimi sistemi al
riparo della realtà, in particolare riflettono sulla malattia, la tubercolosi
che li portati sulla montagna incantata.
Per il
laico positivista Settembrini la malattia è disumana e va combattuta con ogni
mezzo perché degrada l’uomo a mero corpo.
Per
l’ex gesuita Naphta, a suo modo un mistico, invece, essere uomo significa
essere malato e, se l’uomo è essenzialmente un malato, chi lo vuole guarire
mira a disumanizzarlo. Il finale è il ritorno alla dura realtà per il terzo
personaggio, Hans Castorp, arruolato per la guerra. È la fine della Belle
Epoque.
Ugualmente,
Davos – il partito dei ricchi e potenti – rappresenta l’esaurimento del modello
in cui siamo vissuti per alcune generazioni.
La
sintonia tra il dignitario dell’antico impero tornato in auge dopo secoli e il
portavoce della Cattedrale capitalistica occidentale è più di un segnale:
nessuno scontro sull’essenziale.
Settembrini
e Naphta non disputano più, la guerra tocca al povero Castorp.
Dopo i
proclami degli anni precedenti – il Grande Reset, l’emergenza climatica –
diventati fulmineamente l’Agenda 2030 dell’Onu, alla faccia dei popoli e dei
governi, quest’anno il Potere sembra a un primo sguardo minimalista.
Al
contrario, sono entrati con tutte le forze nella nostra quotidianità.
Padrone
del futuro, titolare del corpo fisico dei sudditi, il Biopotere ha pronunciato
la sua sentenza anche su quello che dobbiamo mangiare.
L’impresa
è la solita a cui si dedicano instancabili da alcuni anni: salvare il pianeta,
un lavoro per Nembo Kid, Super Pippo e soprattutto per Bill Gates, il
filantropo che oscura il sole, somministra i vaccini, produce carne artificiale
e beve acqua ricavata dal trattamento delle feci umane.
In questi giorni, il Forum Economico Mondiale ha rivelato al mondo quali saranno i
sette alimenti che ci nutriranno permettendo la salvezza di Gaia. Nell’officina di Vulcano si lavora a
pieno ritmo per promuovere – ossia imporre – l’ingegneria sociale,
antropologica e anche alimentare decisa dalla Cattedrale.
Le
“raccomandazioni” di Schwab (ingegnere
atomico !) ricorrono ai soliti espedienti retorici a uso delle masse
cretinizzate, uguaglianza, riduzione della povertà, difesa del pianeta dai suoi
predatori.
Piromani e pompieri sono le stesse persone, ma
l’opinione pubblica è da tempo sulla montagna incantata e il giochetto funziona
a meraviglia.
Chiedono
a noi di rinunciare a ogni libertà concreta – perfino quella di mangiare quel
che ci piace e far parte della cultura materiale cui apparteniamo – e di
accettare la fine della proprietà privata, non più a favore dello Stato, ma di
loro stessi, gli unici capaci di farla fruttare.
In
fondo, è giusto che sia il gran capo cinese il simbolo di Davos, incarnazione
del comunismo delle multinazionali che hanno scelto per noi.
I dati
che utilizzano sono apocalittici quanto indiscutibili. E se fossero falsi, come erroneo fu
il famoso rapporto del Club di Roma degli anni Settanta del secolo passato sui
limiti dello sviluppo?
Quest’anno, peraltro, il Forum è incorso in un infortunio
che sa di voce dal sen fuggita. È stato infatti diffuso – e precipitosamente
ritirato – un video in cui si affermava che i lockdown “stanno silenziosamente
migliorando le città. Perché non usare questo momento per migliorare il
pianeta?”.
La
capacità di coazione e manipolazione di costoro è immensa, dunque prepariamoci
a rivoluzionare la nostra dieta. Salveremo il pianeta, arricchiremo
ulteriormente gli straricchi, ma saremo fieri di aver compiuto la missione
assegnata agli schiavi robotizzati.
Il
diktat alimentare di Davos indica sette prodotti che presto saranno su tutte le
mense del pianeta:
alghe, lenticchie (che almeno portano
fortuna…), fonio (un antico cereale diffuso nelle savane dell’Africa
Occidentale), gombo o okra (una pianta coltivata nei paesi tropicali), moringa
o rafano indiano, spinaci e funghi.
Il video diffuso dal Forum vieta ogni genere
di carni: la guerra è stata dichiarata e la crociata ha come condottiero Bill
Gates in persona.
Una
delle ragioni per cui si dovrebbe mangiare funghi in abbondanza è che
sostituiscono il sapore della carne.
Il
resto del video prodotto sulla montagna incantata promuove i benefici
vitaminici dei prodotti sopraccitati e sottolinea i vantaggi sull’impronta di
carbonio. Insomma,
mangeremo gombo e saremo felici, giulivi quanto dell’esproprio generale
annunciato per il 2030.
Quello
che colpisce non è la predica, ma il pulpito dalla quale proviene.
Come
ogni anno, una delle Organizzazioni Non Governative (ONG) più potenti al mondo,
Oxfam, pubblica il suo rapporto sulle diseguaglianze in concomitanza con
l’incontro del Forum Economico Mondiale.
Quest’anno,
informano, il patrimonio dei dieci uomini più ricchi al mondo è aumentato al
ritmo di quindicimila dollari al secondo.
Big
Pharma realizza da sola profitti di mille dollari al secondo, sessantamila al
minuto, ossia oltre ottantasei milioni al giorno.
La
pandemia, prosegue il documento, ha fatto aumentare del cinquantasei per cento
la ricchezza di chi era già ricco.
Non
dubitiamo della correttezza dei dati, ma come la mettiamo con il fatto che
Oxfam – la
cui ideologia è il “radicalismo liberal Dem Usa” delle élite occidentali – sia finanziata lautamente proprio
dai miliardari, dalle loro fondazioni, da quel pugno di falsi filantropi e
veri oligarchi che ha preso in ostaggio il mondo, di cui il Forum Economico
Mondiale è la punta di lancia?
Alexander Soros, figlio di George e vice presidente dell’Open Society Foundation del
padre, è
uno dei dirigenti del ramo giovanile del Forum.
Piccoli
globalisti crescono.
Qualcuno
pensa che facciano la guerra a se stessi? Il cortocircuito, la contraddizione è
enorme: impressiona la cecità dell’opinione pubblica, distratta dal bollettino
Covid, dai “diritti” e – in Italia – dall’annuncio di un transessuale al
Festival di Sanremo. I marziani siamo noi, superstiti della realtà.
Oxfam
fa sapere che l’aumento della ricchezza di Jeff Bezos nel biennio pandemico
(ottantuno miliardi) avrebbe finanziato l’intera campagna vaccinale anti Covid
su tutto il pianeta.
Anziché
chiamare alla rivolta, i burocrati delle ONG – rigorosamente a libro paga dei
ricconi – spingono l’agenda di Davos:
tutte
le proprietà in mano ai soliti noti, e per noi, mal comune mezzo gaudio, dopo
una scorpacciata di gombo, un pistolotto in linguaggio inclusivo e il noleggio
di un auto elettrica e degli abiti adatti per il più vicino gay pride.
Per
lorsignori, la modifica delle abitudini alimentari è un bell’affare economico.
Non
solo Bill Gates e Jeff Bezos: grandi imprese investono somme enormi nel sogno della carne “coltivata”: un prodotto di laboratorio che
elabora un succedaneo a partire da cellule madri estratte dal tessuto animale.
Arriveremo a cibarci di un prodotto biotech
che già chiamano carne etica. In questo e in altri sensi, l’Agenda 2030 incubata a Davos è
già l’obiettivo planetario dettato nelle organizzazioni transnazionali.
Gates,
il geniale creatore di Microsoft, ormai in missione per conto di Dio – cioè di
se stesso – afferma con aria ispirata che i paesi ricchi dovrebbero mangiare
solo carne sintetica (prodotta da lui) per farla finita con la fame nel mondo.
Contemporaneamente, è il padrone di almeno diecimila
chilometri quadrati di superfici su cui si coltivano le patate fritte nei menù
di Mc Donald, un’estensione pari all’Abruzzo.
Mentre noi ci sazieremo di gombo e di fonio – funghi e
lenticchie per i dì di festa – la Cina sta impiantando centinaia di giganteschi
allevamenti suini in Argentina.
I
colossi fin-tech non sono da meno e comprano grandi estensioni di terre per allevamento
e pascolo in Sudamerica. E noi, poveri europei?
In
attesa della transizione alimentare, mangeremo cibi stranieri. Che importa, è
la globalizzazione. A regime, a noi il gombo e a loro la carne. Due specie
umane diverse, di cui una unicamente servile, l’altra avviata verso la
post-umanità.
Che la
Cattedrale stia lavorando per i propri interessi è dimostrato dal fatto che sta
acquistando in tutto il mondo fondi coltivabili. Bistecche per l’élite, moringa
e gombo per i servi della gleba.
Lo
rivela la rivista specializzata Natural News:
le
grandi corporazioni hanno iniziato a rastrellare terre coltivabili con
l’obiettivo di bloccare la produzione di alimenti in quanto contribuiscono al
cambiamento climatico.
Stanno
nascendo imprese di “servizi ecosistemici”. La precondizione, scrive la
rivista, è stabilire diritti di proprietà sugli ecosistemi.
La
proprietà di nessuno (ovvero i beni comuni) o la proprietà nelle mani di
“attori irresponsabili” deve essere evitata, privilegiando l’assegnazione della
proprietà degli ecosistemi – ossia della natura – a soggetti economici “responsabili”,
le cui operazioni siano verificate dalla… Borsa valori. Il mondo è cosa loro.
Un
vecchio romanzo russo di fantascienza, Il venditore d’aria, narrava di un tizio
intento a commerciare l’aria condensata in una borsa.
La
realtà supera la fantasia e un pugno di lunatici in delirio di onnipotenza si
appropria della natura, privatizzata per il massimo sfruttamento mercantile. E
noi crediamo alle loro frottole sul clima, la sostenibilità, l’inclusività, i
diritti, pronti finanche a bere residui fecali.
A Wall
Street si sono già organizzati, creando la figura delle “società di attivi
naturali”, che compravenderanno “beni e servizi ecosistemici”, imprese che
raccoglieranno materiale genetico e potranno stabilire diritti di proprietà,
reale e intellettuale.
Saranno
le uniche a possedere materiale genetico della flora e della fauna, mentre noi
dovremo pagare per l’uso del creato. È l’altra faccia, quella vera, dello slogan “non
avrai nulla e sarai felice”.
I report del NYSE (New York Stock Exchange)
spiegano che l’attività delle nuove società inizierà con l’acquisizione di
terreni che possiedono qualche “utilità ecosistemica”.
Le
imprese saranno sostenibili e presteranno servizi ecosistemici per mezzo di terre
naturali, lavorate o ibride. Così si esprime la lingua di legno della speculazione.
Molti
miliardari stanno acquistando grandi appezzamenti di terreno per appropriarsi
del “capitale naturale” e trasformare in attivi reali i profitti finanziari. Bill Gates insidia il primato del
magnate delle telecomunicazioni John C. Malone, il maggior proprietario
terriero degli Usa, seguito da Ted Turner, fondatore della catena televisiva
CNN e dall’ultimo arrivato, nientemeno che Jeff Bezos.
Si
diffonde la preoccupazione tra gli agricoltori e gli allevatori per l’irruzione
dei nuovi feudatari, i padroni universali.
Che
cosa faranno della terra, come utilizzeranno il capitale naturale? Crediamo
ancora alla narrazione dei signori di Davos, valvassori e valvassini dell’impero
del denaro? No, non saremo felici mangiando il gombo.
(ricognizioni.it/mangerete-il-gombo-e-sarete-felici-dal-vangelo-secondo-il-forum-di-davos/).
Il
Colonnello Jacques Amiot a Macron:
“Signori,
non vi saluto perché un Soldato
non saluta mai i Criminali.”
Conoscenzealconfine.it
- Jacques Amiot - ( 25 Agosto 2021)- ci dice :
Un
altro Ex Ufficiale delle Forze Armate francesi invia apertamente un messaggio
al Governo francese, e al burattino dei Rothschild, Emmanuel Macron.
Che a
parlare siano ufficiali in pensione, non deve essere visto con superficialità.
Essi sono portatori di un messaggio che è più profondo e radicato di quanto
appare.
La rottura totale tra i popoli e le classi
governative traditrici e criminali è vicina. Questa tirannia demoniaca anti
umana si basa solo sulla incessante propaganda, sulla vile menzogna e la
manipolazione sistematica delle masse, ma più si alza lo scontro più il loro
campo di azione si restringe, la loro ipnosi si sta esaurendo, per questo
bisogna colpire i servi mediatici per primi. (whitewolfrevolution.blogspot.com)
Messaggio
del Colonnello Jacques Amiot.
Besançon
il 28 luglio 2021.
Signor
Presidente della Repubblica,
Signor
Primo Ministro,
Signor
Ministro della Salute.
“Qualunque
cosa mi costi, non esito ad affermare che siete dei criminali e associo a
questa accusa tutti coloro che vi sostengono nel vostro compito fatale: alcuni
eletti, giornalisti.
I
vostri primi delitti risalgono all’inizio del 2020 quando, con decreto, si
negava ai medici di medicina generale la possibilità di curare i propri
pazienti con pretesti spuri. Da quel momento avete sulla coscienza decine di
migliaia di morti perché molti dei nostri concittadini avrebbero potuto essere
curati e salvati.
Vi
sfido a dimostrare che mi sbaglio, perché le medicine in tutto il mondo hanno
dimostrato di funzionare. All’inizio del 2020 è stato inoltre scoperto che la
Clorochina, ampiamente utilizzata da più di 70 anni, soprattutto in Africa, era
misteriosamente diventata un prodotto pericoloso. L’unico obiettivo di questa decisione
del tutto illogica e riprovevole era riuscire a imporre un “vaccino” cercando
di giustificare che non c’erano altre soluzioni.
La
verità alla fine verrà alla luce; non sarete in grado di nasconderla a lungo.
Da più
di un anno il generale Delaward fa ricerche meticolose e pubblica analisi approfondite con le
quali ha dimostrato che i paesi che praticano il trattamento precoce hanno in
proporzione molti meno decessi della Francia; molto tardi anche l’Institut
Pasteur ha appena confermato l’interesse per l’Ivermectina.
Il generale ha anche dimostrato che la
“pandemia” era ampiamente sopravvalutata e che poteva essere gestita in modo
molto meno distruttivo. Altre malattie sono molto più mortali, ma se ne parla
molto poco.
Siete
delinquenti perché, sempre a causa di questo rifiuto delle cure, gli ospedali
sono stati sovraffollati, le operazioni urgenti e le cure sono state rinviate
con le conseguenze di numerosi decessi; per non parlare dell'”omicidio” di
anziani da parte di Rivotril per mancanza di fondi dovuta alla vostra
disattenzione.
Siete
delinquenti perché, sempre per questo motivo, avete provocato il crollo
dell’economia con conseguente disoccupazione di massa, suicidi…
Signori
dell’esecutivo, io non sono anti-vaccino; da anni, con mia moglie, siamo stati
vaccinati contro l’influenza e non critico chi viene “vaccinato” perché è una
loro scelta che, spesso, è stata in gran parte provocata dalla propaganda
mediatica.
Non
dobbiamo stupirci di questo atteggiamento di molti media, perché molti di
questi sono proprietà di coloro che vi hanno spinti al potere, irrompendo e
occupando posizioni, con l’aiuto effettivo del sistema giudiziario, che ha
opportunamente squalificato il signor Fillon.
D’altronde
è mostruoso voler iniettare a forza ai francesi prodotti, ancora in via di
sperimentazione e di cui non si conoscono assolutamente gli effetti,
soprattutto nel medio-lungo termine. I francesi, ai vostri occhi, non sono
altro che cavie sottoposte alla buona volontà di potenti laboratori
farmaceutici. Ovviamente state rispettando scrupolosamente la “road map”
pianificata da tempo dai globalisti, la cui unica preoccupazione è imporre un
“vaccino” per raccogliere miliardi di dollari.
Per
imporre questa tabella di marcia, avete costantemente mentito ai francesi e
governato diffondendo paure, casi clamorosi, ricoveri e morti ampiamente
sopravvalutati.
Le misure che avete deciso il 12 luglio sono
il frutto dell’immaginazione di psicopatici tirannici. Siamo uno dei cinque paesi al mondo
ad essere entrati in una tirannia più che draconiana. Che ne è della patria dei
diritti umani?
Attraverso
diverse letture ho capito che per imporre la governance mondiale, i globalisti
dovevano eliminare preventivamente le nazioni sovrane. Avevo ancora un piccolo
dubbio ma ora non ne ho più.
I
signori Klaus Schwab, (il fabbricante di bombe atomiche in Sud Africa ) Jacques Attali, Georges Soros, Bill
Gates, Anthony Faucy e molti altri non lo nascondono;
per
convincersene basta trovare le dichiarazioni e gli scritti di questi oligarchi
che già si considerano i padroni del mondo.
Con
loro state dunque partecipando attivamente alla distruzione della Francia, e
attualmente state preparando il colpo di stato della variante Delta,
sicuramente non più letale delle precedenti, così da sottomettere un po’ di più
il popolo.
Il
Consiglio costituzionale e il Consiglio di Stato dimostrano che da loro non si
può pretendere nulla; sono complici.
Abbiamo
capito che volete far sentire in colpa le persone non vaccinate e, soprattutto,
che il vostro obiettivo principale è mettere i francesi uno contro l’altro.
Spero che abbiano l’intelligenza per non cadere in questa trappola malvagia;
altrimenti tutto può succedere.
Per me
non è solo una questione di libertà di scelta ma, soprattutto, di preservare la
mia integrità fisica e quella dei miei parenti. Dire che i “vaccini” non
presentano gravi rischi è “chiaroveggenza” e non scienza.
Al
vostro posto non starei zitto, perché la storia ha dimostrato che i tiranni e i
loro collaboratori in genere finiscono molto male.
Capisco
che i francesi, forse ingenui e creduloni per alcuni, vogliano diventare
deputati (è un buon posto). Capisco che i giornalisti vogliono mantenere il loro
posto, ma molti dovrebbero stare attenti a non collaborare troppo con un potere
che è diventato tirannico, perché rischiano di pagare un prezzo pesante. Osserviamo, prendiamo nota e vi
teniamo sotto controllo.
Non vi saluto, perché un soldato non saluta i
criminali”.
(Colonnello
Jacques Amiot-- controinformazione.info).
I
nuovi Padroni del Mondo.
Infosannio.com-Marcello
Veneziani- (31-1-2022)- ci dice :
(Antidoto al pensiero unico) .
Chi sono oggi i Potenti della Terra?
In altri tempi avremmo indicato i nomi dei
principali Capi di Stato, più i grandi comandanti degli apparati militari delle
Superpotenze.
Ma i
leader delle democrazie sono di passaggio, vulnerabili e con limitati poteri,
ben riassunti dall’impacciata leadership di Biden; molti autocrati di potenze
regionali hanno grande peso nella loro nazione e nella loro zona di influenza
ma non possono dirsi Potenti della Terra.
Ad
eccezione di Xi Jin Ping, e solo in parte di Putin, i veri potenti della Terra
gestiscono risorse chiave del mondo globale.
Oggi i Potenti della Terra sono soprattutto i giganti
planetari della Finanza, i padroni dei grandi colossi tecno-economici, nel
regno della comunicazione e della distribuzione, delle fonti energetiche o di
Big Pharma, che hanno visto raddoppiare i loro profitti nell’epoca del Covid. Ma il loro potere non deriva
semplicemente dalla loro ricchezza in espansione e non è quella a suscitare la
maggiore preoccupazione: si possono definire Potenti della Terra coloro che dispongono
di “imperi
transnazionali privati” e hanno l’ambizione e i mezzi per
condizionare il futuro dell’umanità.
Nei
giorni scorsi è stato pubblicato dall’Oxfam un rapporto intitolato La pandemia
delle disuguaglianze in occasione del summit dell’economia e della finanza che
si tiene a Davos. Tutti i media del mondo hanno ripreso i dati e i nomi di questi
superricchi, soffermandosi dal punto di vista delle diseguaglianze,
sottolineando cioè che mentre mezzo mondo, anche in Occidente, si impoveriva o
viveva in difficoltà con la pandemia, c’era chi si arricchiva smisuratamente.
Il sottinteso era il tema, eticamente indiscutibile
ma praticamente irrisolvibile, di condannare l’ingiusta concentrazione della
ricchezza, rispetto alle povertà sempre più vaste e diffuse, e di auspicare una
distribuzione più equa dei beni nel pianeta.
I loro
nomi e i loro marchi sono famosi in tutto il mondo: Jeff Bezos di Amazon, Elon
Musk di Tesla e Space X, Mark Zuckenberg di Facebook-Meta, Bill Gates di
Microsoft, Larry Page e Sergey Brin di Google, e poi il francese Bernard
Arnault e il suo impero famigliare; Larry Ellison, Steve Ballmer, Warren Buffet
e altri giganti cinesi, indiani, giapponesi, arabi.
I dieci uomini più ricchi del mondo hanno raddoppiato
i loro patrimoni da 700 a 1.500 miliardi di dollari, nel giro di pochi mesi.
Ma il
tema della super ricchezza, pur così importante, è secondario rispetto alla
concentrazione della potenza nelle loro mani, che è poi il vero tema in gioco
per i destini dell’umanità.
Ovvero,
i grandi super ricchi inquietano non tanto perché si arricchiscono
smisuratamente in un momento di disgrazia planetaria; ma perché alcuni di loro
fanno pesare la loro potenza finanziaria, industriale, commerciale e mediatica
in ambiti che modificano pesantemente la vita dell’umanità.
Quando si considerano i progetti di Elon Musk e di
Jeffy Bezos, di Bill Gates e di Zuckenberg, o di Soros, ci rendiamo conto che
la loro ambizione va ben oltre i profitti aziendali; è quella di mutare i
comportamenti e gli orientamenti dei cittadini-consumatori.
Non
tutti i super-ricchi perseguono questi obbiettivi: ad esempio, il primo super ricco
italiano è la famiglia Ferrero, al quarantesimo posto nella classifica dei
paperoni planetari: ma Ferrero vuol vendere i suoi prodotti, non intende
modificare il pianeta e le sorti dell’umanità a colpi di… Nutella.
Diverso
se l’ambito di partenza già attiene la comunicazione, l’infotainment, la
distribuzione a domicilio di ogni genere di prodotto, facendo saltare ogni
filiera commerciale legata al territorio. Si delinea un altro modello di
società e di info sfera.
Ma chi
dovrebbe controllare la loro vertiginosa espansione, la loro influenza in
ambiti assai delicati, in campo tecno-scientifico, spaziale, neurologico, e sui
temi che attengono all’intelligenza artificiale? Dovrebbe farlo la comunità
internazionale, con i suoi organismi sovranazionali, che però appaiono
farraginosi e impotenti e molto corruttibili .
O
dovrebbero farlo gli Stati, singoli o confederati. Che sono come scavalcati,
soverchiati dal potere extraterritoriale di queste multinazionali, spesso
inafferrabili anche dal punto di vista fiscale; figuriamoci sul piano delle strategie
planetarie perseguite.
Già
sono inquietanti le notizie di usi e abusi della ricerca scientifica da parte
degli Stati.
L’ultima
di cui si è parlato riguarda la cosiddetta sindrome dell’Avana che avrebbe
colpito decine di diplomatici, militari, agenti segreti statunitensi; si tratta
di neuro-armi in grado di “pilotare la mente”, alterandone le funzioni.
Un’evoluzione
più sofisticata e devastante di quello che un tempo veniva chiamato “lavaggio
del cervello”.
La denuncia è venuta dal segretario di stato
americano, Antony Blinken e dalla commissione Usa di esperti di guerra
psicologica, istituita allo scopo di studiarne gli effetti e proporre i rimedi. Si tratta di applicazioni già usate
dagli stessi apparati militari statunitensi e ora in uso dai cinesi, con
risvolti ancora inimmaginabili, non solo in campo difensivo o militare.
Già
gli Stati, che sono dentro una rete di relazioni e controlli, nel quadro
giuridico internazionale, presentano risvolti così inquietanti; figuriamoci se
queste ricerche e sperimentazioni fanno capo all’inafferrabile Volontà di
Potenza di singoli imprenditori che non rispondono a nessuno, tantomeno a una
sovranità popolare e ai controlli istituzionali; rispondono solo alla propria
indole e al fatturato della propria azienda. Siamo in balia del loro delirio di
onnipotenza.
I “Dem”,
il partito-regime.
Infosannio.com-Marcello
Veneziani- (24-3-2022)-ci dice :
(L’antidoto
al pensiero unico).
Qual è il Partito italiano più allineato all’America
dem di Biden e alla sua ritrovata missione armata di gendarme del mondo? Il
Partito Democratico.
Qual è
il partito più intruppato a fianco della linea interventista della Nato? I Dem.
Qual è il partito portavoce, emissario e
ripetitore della governance eurocratica, tra commissione, corte,
euro-parlamento? I Dem.
Qual è
il partito che ha assunto il ruolo di guardia giurata del capitalismo globale e
dei poteri economici transnazionali? I Dem.
Qual è
il partito più vicino alla linea Draghi in politica estera, con l’allineamento
totale tra i falchi filoatlantici? I Dem.
Qual è stato il Partito più schierato a
sostegno della linea sanitaria con relativa emergenza, green pass, restrizioni
e regime di sorveglianza? I Dem.
Qual è
il Partito delle porte aperte ai migranti? I Dem.
Qual è
il Partito che ormai ininterrottamente da anni esprime il Presidente della
Repubblica, gli ultimi due perfino col bis? I Dem.
Qual è
il Partito di riferimento della Rai – salvo isole obbligate in virtù dalla
vecchia, a questo punto benemerita, lottizzazione- e il Partito prediletto
della Grande Stampa, il referente politico dei così detti giornaloni? Ancora i
dem.
E qual è il Partito dell’egemonia culturale
imperante, estesa al cinema, alla fiction e alle arti, quello che oggi
chiamiamo “il
politically correct” con la sua filiera di leggi e proposte in tema di storia,
diritti civili, opzioni e linguaggi? Sempre i Dem. Pur nella modestia dei suoi leader, i
Dem sono oggi la traduzione de la “Cappa in chiave di potere politico”.
Senza accorgercene,
per gradi e mediante l’emergenza, è stato abolito in Italia e non solo, il
bipolarismo e ogni traccia di pluralismo in politica e nella cultura, nei mass
media e nei ruoli di comando, nelle scelte interne e nelle scelte
internazionali.
Per la
prima volta nella storia della democrazia, c’è un Partito-Regime che pur
raccogliendo la quinta parte del consenso dei votanti (non dei cittadini, ma
solo dei votanti, che sono sempre di meno) è il riferimento unico del potere ad
ogni livello.
E’ il Partito dell’Establishment, del
Mainstream, che stabilisce il Canone, in un momento in cui non c’è più
dialettica politica, differenza di posizioni, ma c’è solo una grande Cappa al
centro, salvo spiragli di dissenso in periferia o in territori non visibili.
Come
in Europa governa ormai un serpentone unico, che convoglia moderati,
ex-democristiani, popolari, socialisti, progressisti e “liberal Dem Usa”, così in Italia – anzi qui ancora
peggio – il serpentone ha le fattezze dei Dem.
Va
notato che l’area avversa ai Dem è almeno il doppio dal punto di vista
elettorale, senza considerare il popolo di astenuti che disprezza il potere dem
ma non ha fiducia nei partiti che vi si oppongono.
È
doveroso infatti aggiungere che di questa situazione la responsabilità non è
solo del Partito-Regime e dei suoi complici, protettori e protetti, ma anche
della resa, l’inadeguatezza, l’incapacità delle forze politiche e civili che
avrebbero dovuto opporsi al potere Dem.
Irrilevante
pure il ruolo dei grillini che nelle ultime elezioni erano il partito più
votato, ma
oggi sono solo un vagone di seconda classe in coda dietro la locomotiva Dem.
Perfino
ai tempi della Dc, che pure contava su un consenso stabile, largamente
superiore ai Dem, per giunta in un’epoca di grande partecipazione al voto,
c’era un bipolarismo, seppure imperfetto, col Pci, c’era un’opposizione di
destra e c’era una costellazione di alleati del pentapartito non sempre
allineati, dai socialisti ai repubblicani, ai liberali.
Anche
nel panorama dell’informazione, pur essendo da tempo consolidato un largo e
intollerante conformismo di sinistra, c’erano pur sempre fino a pochi anni fa
sfumature e opzioni diverse tra i grandi giornali, fermo restando il comune
orizzonte di sfondo; si poteva ancora distinguere tra un giornale di
centro-sinistra moderato e uno di sinistra (per es. Corriere della sera e la
Repubblica, oltre la Stampa, il Sole 24 ore, il Messaggero, ecc.).
Oggi
tutte le strade portano ai Dem, senza possibilità di equivoco o esitazione.
Le nozze tra sinistra e potere, tra sinistra e
capitale, che annunciammo tanti anni fa, oggi hanno cementato un assetto di
potere inamovibile e opprimente, come una Cupola; e insieme hanno acuito
l’intolleranza nei confronti dei non allineati, a ogni livello. Non si può sgarrare.
Chiunque
abbia letto in modo diverso la politica sanitaria degli ultimi due anni, la
politica economica, i temi “etici”, la politica estera e ora la mobilitazione
para-bellica antirussa, è stato attaccato, deriso, bullizzato, denigrato dalla
Macchina Infernale che macina l’Opinione di Stato, la Gazzetta Ufficiale del
Potere.
Se poi a questo aggiungiamo il clima generale,
l’atmosfera di conformismo coatto, la propaganda di regime e perfino la
comunicazione pubblicitaria, allora ci rendiamo conto in che razza di regime ci
troviamo.
Non
c’è più critica o dialettica ma direttamente rimozione, cancellazione,
demolizione.
Bannati.
I “Dem”
sono oggi il Partito-Regime e la Cupola politica del Potere. Altro che paese
libero, sovrano e democratico.
Cosa
hanno in comune Trudeau, Macron
e Leonardo di Caprio? Tutti a scuola da Klaus Schwab.
Visionetv.it-
Martina Giuntoli - (31 Gennaio 2022)- ci dice :
Quanto
ci piacerebbe pensare che giovani leader come Trudeau oppure Macron, giusto per
citarne un paio, arrivano al posto di comando dopo una lunga e sudata gavetta,
nonché per meriti personali dovuti alla raffinata tecnica politica e alla
sapiente dialettica con il popolo elettore. Questo ci darebbe il confortante
senso di vivere in un mondo che si fonda sulla qualità dell’individuo e sul
merito per il suo impegno nella società.
Peccato
rompere l’incantesimo però, perché qui di indipendente e di improvvisato non
c’è proprio nulla.
Anzi
c’è di mezzo uno dei soliti noti , ovvero Klaus Schwab ( noto produttore privato di armi atomiche in Sud Africa.Ndr!) del World Economic Forum di Davos, che nel 2004 con 1 milione di dollari ottenuto
attraverso il premio Dan David lancia la sua nuova iniziativa e fonda
un’associazione volta al reclutamento e alla formazione dei leader di domani,
la cosiddetta “Young Global Leaders”, una associazione di giovani virgulti che nel 2005 contava già
237 membri.
Schwab
(il nuovo
Hitler ), già anima fondante del globalismo nella
sua accezione più sfrontata e perversa, è proprio così che sceglie i suoi adepti che devono essere tanto devoti
alla (sua) causa, tanto giovani, molto giovani, da programmare proprio come si
vuole.
Ecco
che quindi, questi uomini e queste donne che rivestono posizioni chiave non sono stati affatto scelti dal popolo
elettore e sovrano, ma proprio dalle élite che li piazza laddove serve qualcuno
che porti avanti l’agenda globalista di Davos.
Tra i
nomi in lista troviamo oltre a Trudeau e
a Macron, anche il primo ministro neozelandese Jacinda Ardern e l’ex
cancelliere austriaco Sebastian Kurz.
Ma non
solo. Della
serie piccoli globalisti crescono, ci sono anche altri appartenenti ai mondi più
disparati, soprattutto media e cinema.
Si va
da Mark Zuckerberg, al noto anchorman della CNN Anderson Cooper, ma anche da nomi come Charlize Theron a
Leonardo Di Caprio, a testimoniare che il progetto si estende e si spalma su
ogni aspetto dell’agenda globalista.
Gli
effetti del programma e del reclutamento si sono resi palesi soprattutto negli
ultimi due anni, proprio quando la psico-pandemia aveva bisogno dei programmi di Schwab per reggersi.
Lockdown,
mascherine, omologazione, disumanizzazione, distanziamento, azioni di forza sui
cittadini.
Se pensiamo alla Nuova Zelanda, ad esempio, non
si può non ricordare la “politica casi zero” messa in atto dalla Ardern, con
restrizioni estreme delle libertà personali. Kurz in Austria si è dimesso
(deludendo probabilmente le aspettative di Klaus), ma non l’ha fatto Trudeau in
Canada: obblighi
vaccinali, pass, tamponi, una vita infernale per tenere il timone e continuare
a seguire l’agenda.
Ecco
che allora molto ha senso. Ha senso Facebook che censura la libertà di espressione, ha
senso la CNN che mette letteralmente il veto sulla libera informazione, ha
senso Hollywood che distrugge famiglia e spirito religioso.
Ma
come sempre accade, se per ottenere il potere può anche non servire il sostegno
del popolo, per mantenerlo sicuramente si.
E
questo sarà il destino di chi si impone anche contro la volontà della sua
gente, attaccandosi a risultati elettorali sospetti o fughe in zone protette.
Tempo
scaduto. La gente se ne è accorta.
(MARTINA
GIUNTOLI).
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