Pensiero unico degli uomini di Davos

Pensiero unico degli uomini di Davos

e dei Globalisti Super-ricchi.

 

 

AGGIORNAMENTI DAL FRONTE: I NAZISTI IN 

UCRAINA

E IL RISCHIO DI UN CONFLITTO NUCLEARE 

GLOBALE.

Databaseitalia.it- Gianfranco Uccheddu- (29-3-2022)- ci dice :

 

Ci sono importanti risvolti in entrambi i fronti nel conflitto in Ucraina, come in una partita a scacchi ogni giocatore adegua le sue mosse cercando di anticipare quelle dell’avversario così ora il conflitto si sta trasformando probabilmente in una lunga guerra a causa del notevole supporto di uomini e mezzi che gli USA e vari altri paesi europei si apprestano ad inviare in Ucraina.

Nei vari talk Show delle televisioni russe ci si chiede se gli Stati Uniti, avendo già utilizzato la bomba atomica per ben due volte in Giappone, abbiano intenzione di tentare un “colpetto” in Russia nel tentativo di destabilizzarla e riuscire a fermare Putin nell’ “avanzata” in Ucraina.

E’ visibile inoltre l’atmosfera di preoccupazione che traspare nei dibattiti televisivi, perché è chiaro che un tale evento scatenerebbe sicuramente un conflitto atomico dai risvolti nefasti per tutta l’umanità.

Il Presidente Russo ha già espresso nei giorni scorsi che le conseguenze del lancio, anche di una sola bomba nucleare, verso la Russia avvierebbe un processo di estinzione della vita su tutto il pianeta.

Assistiamo al tramonto del mondo unipolare che il NWO in questi ultimi 20 anni sta portando a termine, una brusca interruzione avvenuta per il mancato allineamento della Russia che, come la Cina, non vuole scomparire sotto i fili del burattinaio occidentale.

Intanto apprendiamo dell’arrivo di rinforzi militari ai russi provenienti dall’Ossezia del sud e la ripresa del conflitto in Nagorno Karabakh.

Dopo un mese, dall’inizio del conflitto, il dispiegamento di forze fresche nel teatro di guerra composte da mercenari della peggior specie esistente sulla terra, cannibali, tagliatori di teste, criminali sanguinari, liberati all’occorrenza dalle carceri delle varie democrazie occidentali rischierebbe di trascinare la Russia in una nuova Afganistan.

Bisognerà aspettare qualche giorno per capire se i Russi hanno pronta la “contro mossa”.

Putin, ad inizio conflitto, ha avvisato l’occidente del potenziale utilizzo di una piccola bomba nucleare qualora avvenisse l’ingresso di truppe da paesi confinanti in territorio ucraino e anche in questo caso, il probabile avvio di un conflitto nucleare come reazione da parte occidentale è possibile ma poco probabile.

La popolazione di rifugiati Ucraini ha raggiunto i 3 milioni circa i quali si trovano a ridosso dei paesi confinanti e una piccola parte sparsi in vari paesi europei.

In Italia diverse strutture alberghiere ospitano queste persone e proprio da alcune di queste, in diverse località, abbiamo potuto raccogliere alcune testimonianze del clima che si respira fra i profughi, a seconda della regione di provenienza.

Il quadro emerso mostra la suddivisione in due gruppi di cui, uno composto da persone legate al governo di Zelenskyy inneggiante a quei criminali nazisti capitanati da Stephan Bandera cui viene attribuito lo sterminio di 400.000 ucraini nel secondo conflitto mondiale ed espressione del più feroce nazismo di Hitler ed un altro gruppo che ha sempre rifiutato questa folle ideologia.

Quindi come nel loro paese anche nelle strutture alberghiere, la popolazione Ucraina è divisa tra cittadini di estrazione democratica e “Banderisti”.

( Il Pentagono lancia bombe di verità per evitare la guerra con la Russia – Pentagono contro Deep State USA).

Dal 2014 il conflitto nel Donbass ha generato tanto odio spaccando un Paese che non aveva certo necessità di una guerra civile spinta e alimentata dalle super -“democrazie” occidentali.

La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da diversi episodi.

 Il regista Oliver Stone in alcune interviste ha affermato che gli Stati Uniti sono diventati una forza del male:

“Devo dire con rammarico (perché amo il mio Paese!) che siamo diventati una forza del male. E non ne verrà fuori nulla. So che non funzionerà. Tornerà da noi come un boomerang. C’è una certa forza storica che opera nel mondo.”

 Stone ha definito gli Stati Uniti uno stato molto corrotto. Secondo il regista le persone si sbagliano quando pensano che nel Paese ci sia la democrazia:

“In effetti, tutto è governato dal denaro”..

Nel corso della sua carriera fra i vari lungometraggi realizzati segnaliamo quello relativo agli eventi in Ucraina nel 2014 dal titolo “Ucraina in fiamme”.

( BIDEN: “NATO INTERVERRÀ NEL CONFLITTO IN CASO DI UTILIZZO DI ARMI CHIMICHE”).

Nel 2017, Stone ha pubblicato un documentario di quattro episodi sul capo dello stato russo dal titolo “Conosci il tuo nemico”. Nel docufilm, il regista ha discusso con Vladimir Putin delle relazioni tra Russia e Stati Uniti, dell’espansione della NATO, della guerra in Siria e del conflitto in Ucraina, nonché delle attività di Edward Snowden, che ha ricevuto asilo in Russia.

Dal fronte diplomatico la Turchia attraverso Erdogan ha affermato che non aderirà alle sanzioni contro la Federazione Russa, poiché non può permettere ai suoi cittadini di “congelare senza il gas russo”.

La liberazione di Mariupol ha richiesto un impegno maggiore da parte dell’esercito russo il quale ha cercato di ridurre al minimo le perdite dei civili ostaggi dei soldati ucro-nazi nel centro del combattimento e utilizzati come fonte di disturbo e come scudi umani nel conflitto a fuoco contro i russi.

 

 

 

Putin: il “Nuovo Ordine Mondiale

sta deliberatamente facendo crollare

l’economia come parte del “Grande Reset”.

Databaseitalia.it-Davide Donateo -(24-3-2022)- ci dide :

Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che il “Nuovo Ordine Mondiale” sta deliberatamente creando difficoltà economiche in tutto il mondo al fine di spingere il “Grande Reset” sull’umanità.

Durante un discorso trasmesso in diretta dalla televisione russa, Putin ha anche criticato gli oligarchi russi in fuga in Israele definendoli una “quinta colonna” di “traditori nazionali” che si considerano una “razza superiore” e “non possono fare a meno di foie gras, ostriche o libertà di genere come la chiamano”.

“Qualsiasi nazione, e ancor di più il popolo russo, sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dalla feccia e dai traditori e semplicemente li sputerà fuori come un insetto in bocca, li sputerà sul marciapiede”, ha detto Putin.

(SE LA CONSACRAZIONE DEL MONDO È GIÀ COMPIUTA NEL 1984, PERCHÈ UN’ALTRA? -27-3-2022).

Sono convinto che un’auto-disintossicazione naturale e necessaria della società come questa rafforzerebbe il nostro Paese, la nostra solidarietà e coesione e la nostra disponibilità a rispondere a qualsiasi sfida”, ha aggiunto.

(Summit.news) : Il presidente russo si è anche rivolto direttamente agli occidentali ai quali viene detto dai media mainstream che i prezzi del gas alle stelle e altre difficoltà economiche sono puramente colpa di Putin.

Voglio che anche la gente comune occidentale mi ascolti”, ha detto Putin.

“Vi viene costantemente detto che le vostre attuali difficoltà sono il risultato delle azioni ostili della Russia e che dovete pagare di tasca vostra gli sforzi per contrastare la presunta minaccia russa.

 Tutto ciò è una bugia”.

“La verità è che i problemi affrontati da milioni di persone in Occidente sono il risultato di molti anni di azioni da parte dell’élite dirigente dei rispettivi paesi, dei loro errori e di politiche e ambizioni miopi.

Questa élite non sta pensando a come migliorare la vita dei propri cittadini nei paesi occidentali.

Sono ossessionati dai propri interessi egoistici e dai super- profitti”.

Non c’è dubbio che la stessa élite ora citerà le critiche di Putin nei loro confronti come motivo per affermare che hanno un livello morale elevato.

Putin ora è così duramente diffamato che si sta trasformando in una sorta di figura mitica di Emmanuel Goldstein su cui ogni crisi e catastrofe può essere appuntata dal regime.

DA MALTHUS AL GREEN NEW DEAL DI DAVOS.

UNA FOLLIA CHE DURA DA TROPPO TEMPO.

Databaseitalia.it-Dott. Luca la Bella -(21-2-2021)- ci dice :

 

La premessa è d’obbligo, visto che è più di un anno che scriviamo articoli sul Grande Reset tanto voluto dall’élite finanziaria di Davos.

E’ in corso ormai da tempo una campagna pressante, sostenuta da papa Francesco e guidata da Greta Thunberg, che si è diffusa in Europa e in America sotto la guida di Al Gore e George Soros che sta finanziando il movimento Sunrise, per combattere il riscaldamento globale.

Questa passione espressa per salvare il pianeta dall’umanità, è autentica?

Questi oligarchi e miliardari si preoccupano davvero così tanto da sostenere un benevolo Green New Deal con il supporto dei Media, o c’è qualcosa di più oscuro in gioco?

Ma soprattutto, come si sposa questa strategia con la Pandemia “imposta” in tutto il Mondo ?

Come suggerisce il nome, il Green New Deal è una vasta agenda politica che prende il nome dal New Deal originale del 1932 emanato sotto la guida del presidente Franklin Roosevelt.

Il New Deal era originariamente un programma per la riforma delle banche e la costruzione di infrastrutture di massa al fine di guarire l’America dalle profonde ferite causate da 4 anni di Grande Depressione.

Mentre il Green New Deal del 2019, anticamera del Grande Reset, propone di rivedere drasticamente le regole della finanza e della pianificazione delle infrastrutture. Le sue somiglianze con l’originale finiscono qui.

Come i Presidenti Putin e Trump hanno entrambi sottolineato in diversi momenti, non è mai stato dimostrato che la CO2 prodotta dall’uomo guida le variazioni climatiche, ma è anche emerso che dal 1998, la tendenza al riscaldamento globale ha avuto un forte arresto fin dal 1977.

Questo fatto riflette l’imbarazzante realtà che la CO2 tende a seguire le variazioni climatiche piuttosto che a precederle.

Quindi, come hanno potuto così tanti rispettabili scienziati, giornali e politici aver ipotizzato un errore così grande, da proporre una revisione dell’intera società globale sfruttando anche, in quest’ultimo anno, la paura sconsiderata verso un Virus invisibile che ad oggi non è mai stato isolato?

Com’è possibile che ci sia tanta pressione per trasformare il nostro intero mondo, con la scusa del riscaldamento globale e la pandemia in atto?

La risposta la troviamo nella rinascita malthusiana di fine anni ’60.

Già vent’anni prima il presidente della Eugenics Society e fondatore dell’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura con lo scopo di promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni ) Julian Huxley scrisse nel 1946:

“Sarà richiesta l’unificazione politica in una sorta di governo mondiale, anche se qualsiasi politica eugenetica radicale sarà per molti anni politicamente e psicologicamente impossibile, sarà importante per l’UNESCO fare in modo che il problema eugenetico, venga esaminato con la massima cura e che l’opinione pubblica sia informata delle questioni in gioco in modo che quanto ora è impensabile, possa almeno diventare pensabile “.

Nel 1968 fu costituita un’organizzazione nota come Club of Rome con membri che andavano da ideologi selezionati della comunità politica, economica e scientifica che concordavano sul fatto che la migliore forma di governo della società fosse una dittatura scientifica.

Uno dei suoi fondatori ha scritto: “Nella ricerca di un nuovo nemico che ci unisca, abbiamo avuto l’idea che l’inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la scarsità d’acqua, la carestia e simili si sarebbero adattati allo scopo. Tutti questi pericoli sono causati dall’ intervento dell’uomo, ed è solo attraverso atteggiamenti e comportamenti modificati che possono essere superati .Il vero nemico, quindi, è l’umanità stessa “.

 Oggi il nuovo nemico-opportunità, sopraggiunto in corso d’opera, è un Virus Cinese che si affianca al problema climatico.

Questi membri del “Club di Roma” si sono soprannominati “neo-malthusiani” riferendosi all’ideologia resa popolare da Thomas Malthus che nel Saggio scritto nel 1799 scrisse, che la popolazione umana cresce geometricamente mentre la produzione alimentare cresce aritmeticamente portando invariabilmente a un punto di crisi di sovrappopolazione.

Malthus ha sostenuto freddamente l’eliminazione del “non idoneo che deve far posto a chi è più in forma”.

Magari sostituendo le persone con più di 65 anni, con persone provenienti da Paesi poveri e quindi adattabili ad ogni condizione di vita, come suggerisce Soros, sponsor ufficiale dell’immigrazione incontrollata. Ma Malthus arrivò addirittura al punto di proporre che anche i bambini dovessero morire:

“Tutti i bambini che nascono al di là di ciò che sarebbe richiesto per mantenere la popolazione a un livello desiderato devono necessariamente morire, a meno che non venga fatto spazio per loro, dalla morte di persone adulte … quindi dovremmo facilitare, invece di sforzarci scioccamente e invano, di impedire le operazioni della natura nel produrre questa mortalità

Ovviamente i neo-malthusiani seguendo queste teorie hanno immaginato una realtà di risorse limitate fisse, che devono essere gestite solo da un’élite tecnocratica che sceglie chi ottiene queste risorse sempre decrescenti, mantenendo un “equilibrio matematico” di sostenibilità .

Fortunatamente per l’umanità, lo spirito creativo dell’essere umano ha fin’ora travolto, o almeno in parte ci è riuscito, questa realtà aberrante superando guerre, crisi e controllo totale delle masse.

E’ sempre infatti esistita una sacca di resistenza a testimoniare l’unicità dell’essere umano, la sua origine divina e quindi la sua innata capacità di co creare la realtà, nel bene ma anche purtroppo nel male.

Persone che non hanno accantonato il loro libero arbitrio.

Il tempo di questi Illuminati benpensanti, come li definì Giulio Tremonti, è giunto ormai a termine e conoscere il loro modo di pensare e i loro ideali corrotti, è il primo passo per accettare ciò che molti si rifiutano di capire, aumentando la consapevolezza collettiva di chi ancora non riesce a fare il piccolo-grande salto evolutivo, verso una realtà che oggi non si può e non si deve più ignorare.

 

 

DALL’ERRORE DI PUTIN AL “PUNTO HUNTINGTON”.

L’EUROPA SOTTO SCACCO.

Geopolitica.ru- redazione- Intervista a Aleksandr Dugin - (28.03.2022)- ci dice :

(Lorenzo Maria Pacini -traduzione).

Il filosofo, pubblicista, geopolitico Alexander Dugin, in un’intervista a Tsargrad, il primo canale televisivo russo, ha formulato l’essenza nascosta del feroce confronto con la Russia che l’Occidente ha iniziato dopo il dispiegamento di una speciale operazione militare in Ucraina.

 La SWO non riguarda solo la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina e non riguarda solo la salvezza del popolo russo del Donbass.

È un ciclo fondamentalmente nuovo della storia russa e globale, in cui si decide il destino stesso del mondo.

La fine della storia non è arrivata.

 

Tsargrad: Alexander, quali sono, secondo lei, i compiti dell’operazione, che è già chiamata Operazione Terra secondo il significato della lettera Z nell’alfabeto slavo antico?

Alexander Dugin: Naturalmente, gli obiettivi di questa operazione sono stati delineati dal presidente. Ma se guardiamo in un contesto più globale, vediamo che stiamo parlando di eventi su scala colossale. Guardiamo al passato recente. C’era un sistema bipolare 33 anni fa.

 Il mondo era composto da due campi. Uno era sovietico, con un sistema di valori, etica, norme di diritto internazionale, politica interna ed estera. E l’altro era il blocco occidentale. E c’era un certo equilibrio tra loro. I paesi che non avevano ancora aderito potevano scegliere tra loro.

Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, è rimasto un solo polo.

 Questo mondo unipolare aveva un solo insieme di sistemi, di regole, che dichiarava immediatamente universali. Questa era la “fine della storia” secondo il futurologo americano Fukuyama: un ordine mondiale liberale, un vittorioso sistema di valori occidentale e capitalista accettato da tutti. La Cina in economia, e la Russia completamente.

 

Ma per consolidare questa vittoria globale per ogni evenienza, la NATO si espanse verso est, e tutti i paesi dell’Europa orientale che si erano staccati dal nostro polo sovietico furono presi nel rigido sistema del blocco.

Il crollo dell’URSS ha fissato la seconda fase dell’adesione degli stati post-sovietici alla NATO, e la terza fase è stata delineata dai processi centrifughi all’interno della Russia. E il risultato è stato quello di macinare tutto in questa unica civiltà.

Tuttavia, Fukuyama è stato precocemente contrastato dal filosofo e politologo americano Huntington.

 Ha postulato che solo il guscio ideologico, il comunismo, si è sgretolato. E presto le civiltà riemergeranno e inizieranno un confronto. E ora siamo solo al “punto di Huntington”.

 Sono emerse delle civiltà. Conducendo un’operazione militare speciale, ci affermiamo non come un paese, ma come questa civiltà russo-ortodossa.

E il “globalismo liberal Dem Usa” cerca di impedirlo facendoci “male” con misure diverse.

Quando spuntano le civiltà.

Stiamo cominciando solo ora ad allontanarci dai percorsi stranieri?

– No. Vladimir Putin ha cambiato quel vettore 22 anni fa.

Ha detto: smettiamo di disintegrarci, cominciamo a concentrarci e ad affermarci poco a poco.

 Per tutto questo tempo eravamo in cammino verso il 22 febbraio 2022, quando abbiamo dichiarato chiaramente la nostra sovranità di fronte a una minaccia mortale.

Sì, non è stata una nostra iniziativa, è stata una risposta forzata, ma la minaccia stessa può essere vista solo da coloro che vogliono vivere.

Ci sono quelli che non si vedono come una civiltà; per loro l’essere, la sovranità, un sistema indipendente di valori e una nazione sono tutte astrazioni rispetto al comfort all’interno delle regole liberal dem Usa.

Quindi, la civiltà russa è emersa?

– Sì, è emerso, confermando Huntington.

Ma anche Fukuyama non va da nessuna parte. L’altro giorno ha scritto un articolo intitolato “La guerra di Putin all’ordine mondiale globale”. Biden gli fa eco dicendo:

stiamo costruendo un nuovo ordine mondiale in cui l’America dominerà.

Ecco perché il conflitto tra un mondo unipolare e un mondo multipolare si sta intensificando. Tra la fine “liberal dem Usa  globalista “della storia e la Russia come civiltà indipendente e continuatrice della storia.

Allo stesso tempo, vediamo la posizione unica della Cina, che dice: io sono una civiltà in più, né occidentale né russa.

 Ma io sono dalla parte della Russia perché non voglio essere anch’io un’appendice occidentale.

 E questa è l’essenza della risposta di Xi Jinping a Biden quando gli ha chiesto di tradire Putin per alcuni benefici – come si fa nel mondo unipolare occidentale. E ricevette un rifiuto comprensibile.

Anche l’India ha avuto dei ripensamenti….

– Sì, la stessa India, che ha molte contraddizioni con la Cina, si è improvvisamente chiesta: se questi due, Xi Jinping e Putin, pretendono così insistentemente di essere delle civiltà, allora perché non lo sono anch’io, con i miei quasi due miliardi di abitanti, migliaia di anni di storia e cultura? E l’America Latina sarà la prossima a svegliarsi.

E l’Europa?

– E l’Europa, naturalmente. Oggi è totalmente superato dal globalismo, in uno stato di panico e di isteria.

 E domani, quando vinceremo, penserà: voi tutti vi siete affermati come civiltà, perché dovrei rimanere un’arretrata nel mondo anglosassone?

 È per questo risveglio che la lotta è in corso ora. Non siamo in guerra con l’Ucraina e nemmeno con la NATO, ma con un mondo unipolare. Può sembrare paradossale, ma l’America può anche guadagnare in questa lotta l’indipendenza che le manca al momento.

Mi riferisco all’America profonda dei contadini laboriosi, dei lavoratori, degli imprenditori. Il suo frontman Trump è stato tagliato fuori da tutti i social media; quindi, ora è costretto a creare la sua propria rete in America, di fatto il suo proprio internet. Così anche la civiltà americana si trova vittima del globalismo unipolare contro cui stiamo lottando.

L’errore del liberalismo…  se è liberal Dem Usa !

Perché ci abbiamo messo così tanto tempo a costruire la nostra forza mentre guardavamo il nostro stesso paese attraversare processi distruttivi? Quale momento stavamo aspettando?

– Si tratta di una domanda difficile e delicata. Dieci anni prima di Putin, nel 1989, sotto Gorbaciov, ho insistito personalmente nei miei primi articoli che la Russia era una civiltà e che non dovevamo aspettare che ci togliessero tutto. Ho anche scritto della scissione in Ucraina, della Crimea e del crescente confronto con l’Occidente.

Ho immaginato questa “Operazione Z” per tutta la mia vita cosciente. Tutti i miei pensieri vanno alla Russia, al nostro spirito, alle nostre radici – cerco di far parlare questa stessa terra attraverso di me.

Questo è “niente di personale”, e tutte le invettive, tutti gli attacchi alle mie tesi (a parte l’incomprensione) hanno a che fare con la negazione che la Russia è una civiltà indipendente, e che il popolo russo è il soggetto principale della storia mondiale.

È così che la nostra gente ha sempre pensato – gli zar, i patriarchi, i santi, gli aratori e i guerrieri, ma dalla fine degli anni ’80, siamo andati completamente fuori strada.

In primo luogo, negli anni ’90, abbiamo semplicemente girato di 180 gradi dalla strada giusta, e quando arrivò Putin, correggemmo la rotta, ma non completamente, ma come a metà.

 Eravamo congelati su questa “virata” – né qui né là.

Ed è stato solo il 22 febbraio 2022 che abbiamo finalmente stabilito la nostra rotta – in direzione opposta a quella del 1991.

Penso che per qualche tempo, Putin abbia voluto sinceramente combinare l’incompatibile:

la sovranità della Russia, alla quale è sempre stato sinceramente impegnato, e i valori occidentali liberali e globalisti.

Non è stato il primo sovrano russo a cercare di conciliare queste cose. Basti ricordare Caterina la Grande fino alla Rivoluzione francese, Alessandro II con le sue riforme liberali.

 

È stato un errore?

– Sì, un errore. Non solo Putin, ma molti grandi governanti russi che hanno cercato di utilizzare i modelli occidentali per rafforzare la Russia. Lasciandosi trasportare dall’occidentalismo, abbiamo sempre perso il tempo storico. E quelli dall’altra parte hanno sempre sfruttato ciò che ci è sfuggito.

Noi abbiamo “voltato le spalle” all’Ucraina, non siamo entrati in quello che “fermentava” lì, mentre loro no. Hanno introdotto con competenza e tecnologia il nazionalismo al limite del nazismo per “plasmare” uno stato nazionale dove non c’erano mai stati i presupposti per la sua nascita, dove vivono almeno due popoli.

 E hanno coperto il nazismo dall’alto con un “guscio” liberale. Cioè, usavano una tecnologia politica molto efficace, che oggi dobbiamo “gestire” con la forza delle armi.

È così che hanno creato l’ISIS, “Al-Qaeda “. Mentre loro facevano questo, noi perdevamo tempo cercando di usare gli strumenti del nostro avversario per i nostri scopi.

Non c’è bisogno di dubitare di Putin.

Ma la Cina sembra essere riuscita a usare gli strumenti occidentali per rafforzarsi?

– Sì, è così. Ma solo ora, 40 anni dopo l’inizio delle riforme di Deng Xiaoping, l’America scopre improvvisamente con stupore che la Cina ha preso dall’Occidente solo ciò che l’ha resa più forte.

Avevano scartato le cose che stavano distruggendo la civiltà cinese – la sovranità, il potere, il sistema politico e abbiamo ingoiato tutto.

Abbiamo lasciato entrare i “liberal Dem Usa” e abbiamo mangiato veleno “liberal Dem Usa”. Oggi è il “momento della verità”. In tal vediamo: uno è scappato, l’altro si è confuso, il terzo ha condannato, il quarto ha taciuto. Ha urlato per 30 anni e ora è un uomo difficile da trovare.

Lasciatemi ripetere: la nostra scommessa sul liberalismo è stata un errore. Ma ora lo stiamo correggendo.

Sa perché ho detto sopra che la sua domanda è insidiosa? Non dobbiamo dubitare di Putin ora! Perché ora finalmente, forse tardivamente, attraverso errori, ma siamo dove dobbiamo essere e ora abbiamo bisogno solo di una cosa: il consolidamento, il sostegno del presidente per la nostra vittoria.

 In queste circostanze straordinarie, dobbiamo delegare la nostra piena fiducia alle autorità. Allora il governo avrà successo. Non è il momento di rivangare il passato, di chiedere perché Chubais è fuggito proprio ora e perché Ekho Moskvy è stata chiusa proprio di recente, e così via nella lista…

La vittoria Z è per tutto il mondo.

Qual è stata, secondo lei, la base profonda dell’attuale impennata non solo di anti-putinismo, ma di una specie di russofobia cavernicola in Occidente?

– È questa guerra di civiltà di cui parlavo.

La maggior parte degli stessi europei non capisce ancora il significato di fondo della lotta che la Russia ha iniziato in Ucraina.

Alcuni, tuttavia, hanno già cominciato a indovinare “all’indietro”, comprendendo l’essenza del” totalitarismo liberal Dem Usa “ in cui il mondo occidentale sta sprofondando.

 Lì hanno incluso, per esempio, la persecuzione legale per aver negato il “matrimonio omosessuale” o il diritto al “cambio di sesso” da bambino. Non riesci nemmeno più a pensare a te stesso che sia brutto e se lo dici ad alta voce, rischi la prigione.

Lo stesso atteggiamento si applica ora a coloro che cercano di difendere la Russia e i russi. Basta aprire la bocca per essere perseguiti legalmente. Così ora siamo come i nuovi “ebrei slavi” lì, come nella Germania nazista. Tutto il male del mondo viene dai russi.

La situazione è molto più difficile di quanto molti di noi pensino ancora. Siamo stati seri con il nostro fraterno popolo ucraino, e i patroni del nazismo ucraino, che lo hanno portato al potere, hanno deciso di essere altrettanto seri con noi.

 Inondando l’Ucraina di armi, hanno seriamente deciso di sacrificare tutti gli ucraini con le nostre mani.

E, di conseguenza, demonizzarci e porci al di fuori dello status di esseri umani. È una guerra totale e sono pronti a combatterlo, temo, fino alla fine. Sì, è la guerra di civiltà, anche se può trasformarsi in una guerra nucleare nel prossimo futuro. È troppo serio.

Cosa succederà quando vinceremo?

– Un mondo multipolare, un’alternativa al progetto globalista liberal Dem Usa .

Non un’umanità unificata, che immaginano debba essere liberale, omo e transessuale, femminista.

Dove l’intelligenza è sostituita dall’intelligenza artificiale: iPhone in mano, cuffie nelle orecchie, dove la stessa cosa batte in ogni continente e gli stessi video idioti di TicToc e uno completamente diverso.

Dove la gente si veste in modo diverso, mangia il proprio cibo e non gli hamburger di McDonald’s.

Dove tutti non navigano costantemente sui social network e non guardano stupidi programmi copiati in TV e uno svilupperà aerei nell’ufficio di progettazione nazionale, l’altro arerà la sua terra, il terzo alleverà maiali, il quarto inventerà qualcosa, e il quinto scriverà musica e dipinti nello spirito del suo popolo e infatti non è un fatto che dove crediamo ci sarà un’età della pietra, non ci sarà un’età dell’oro.

 E il luogo che oggi ci sembra il centro incrollabile della civiltà tecnologica rimarrà tale. Le cose saranno diverse.

Alexander, può nominare la cosa principale di cui abbiamo bisogno oggi come popolo per resistere a questo confronto e vincere?

– Consolidamento, prima di tutto nello spirito. Abbiamo buttato questa parola fuori dal vocabolario, si parla sempre più di economia, di alcune strategie efficaci, di indagini sociologiche, di giochi d’affari. Ma oggi c’è una lotta di spirito, perché la civiltà è spirito.

E anche loro hanno spirito, solo al contrario, invertito. È uno spirito nero. Perché gli uomini delle ambasciate occidentali si cambiano improvvisamente in abiti femminili? È questo che vogliono? Sì, la maggior parte di loro sono uguali – persone normali e sane nel senso estetico della parola. Ma sono guidati da un certo spirito. È uno stile: devono affermare che non c’è differenza tra un uomo e una donna, ed è un certo dogma – o lo accettano o spariscono.

Così dicono al nostro desiderio di essere noi stessi: no, non potete farlo – il nostro spirito lo proibisce. Non dovreste esserlo affatto, la storia è finita, vi siete arresi e siete in ginocchio dove vi abbiamo messo nel novantunesimo, e la nostra rigida risposta “no” è un’eresia per loro.

Capendo che il liberalismo occidentale (attuale) ossia solo quello “Liberal Dem Usa “ in forma pura non ha preso piede da noi, sarebbero felici di darci, come ucraini, qualche ideologia radicale ed estranea allo spirito russo – qualche forma di nazismo, estremismo sociale o religioso. In modo che noi, come popolo, ci restringessimo e dimenticassimo le nostre radici e, come paese, cadessimo a pezzi. Che taglieranno come un salame. Ma non è un bene per noi.

Per ora la cosa più importante per noi è vincere l’operazione militare speciale. Sarà una vittoria per Z-Earth, sarà una vittoria per lo spirito russo, ed è una vittoria per tutti noi, tutti noi assolutamente. Anche coloro che oggi pensano di essere dall’altra parte si renderanno conto che avevamo ragione.

 

 

 

 

LA CRISI IN AGRICOLTURA POTREBBE

AVER SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO.

Databaseitalia.it- Davide Donateo- (28-3-2022)- ci dice :

 

“ L’agricoltura sembra estremamente facile quando il tuo aratro è una matita e sei a mille miglia dal campo di grano. ” – (Dwight D. Eisenhower)

Trovarsi in mare al largo della costa orientale degli Stati Uniti ad Halloween nel 1991 non era quella che poteva definirsi una fortuna.

Un forte sistema di tempeste sulle province marittime del Canada si fuse con i resti dell’uragano Grace, formando un nuovo, epico e pericoloso Nor’easter.

 I venti di questa nuova tempesta superarono le 70 miglia orarie e un’onda alta fino a 100 piedi venne misurata al largo della costa della Nuova Scozia, ma la tempesta non venne riclassificata né come tempesta tropicale né uragano – invece, è conosciuta solo come la Tempesta Perfetta.

Sei pescatori del Massachusetts morirono quando la loro nave Andrea Gail affondò in mare aperto e la storia della tempesta e di quella tragedia divenne l’argomento di un libro best seller e di un film campione d’incassi.

Sebbene il concetto di tempesta perfetta sia spesso utilizzato in modo troppo casuale nella cultura popolare, è difficile trovare una descrizione più adeguata di ciò che si è svolto nei mercati agricoli globali in questi ultimi mesi.

( Preparati per il “Plate Reset”, pianificato dalla “Rockefeller Foundation” ed eseguito dal “World Economic Forum”).

La tempesta provocata dal disastro energetico europeo si è fusa con l’uragano delle conseguenze scaturite dalla risposta russa in Ucraina, dando vita a una crisi generazionale degli approvvigionamenti alimentari da cui poche persone non verranno toccate.

Siamo stati  avvertiti e abbiamo avvertito su uno scenario del genere per un po’ di tempo, dopo aver trascorso le ultime due settimane parlando con i nostri contatti nel settore agricolo, anche noi siamo un po’ spaventati da quello che abbiamo appreso.

 In un crollo finanziario, la correlazione tra tutte le classi di attività converge in una.

L’imminente crollo dell’approvvigionamento alimentare globale sarà determinato da un fenomeno simile in quasi tutti  gli input nell’agricoltura: stanno tutti raggiungendo i massimi storici contemporaneamente, la disponibilità di approvvigionamento sta diminuendo su tutto lo spettro e il momento di invertire la peggiore delle conseguenze imminenti è pressochè superato.

 

(– LA CRISI DEGLI APPROVVIGIONAMENTI GLOBALI INCONTRA IL DARK WINTER. PREPARARSI PER LA NUOVA FASE DEL GRANDE RESET DEL WEF.

– ITALIA VERSO LA FAME PER SICCITA’ & CRISI GAS. RUSSIA AUTONOMA SUL CIBO. Maledizioni di Mattarella e Sapienza di Putin.

– IL PRINCIPALE FORNITORE DI CEREALI LIMITA LE ESPORTAZIONI.

– LA NUOVA CRISI PIANIFICATA IN ARRIVO. SIATE PRONTI).

Rapporto di Navdanya International: “Gates to a Global Empire”, L’impero filantro-capitalista di Bill Gates mette in gioco il futuro del nostro pianeta.

A parte questo, le cose sono grandiose.

Iniziamo con il prezzo dei fertilizzanti, che è salito alle stelle fino a raggiungere livelli record in tutto il mondo.

 Le principali fonti di azoto, potassio e fosforo – importanti per la fertilità del suolo, la resa delle colture e la manutenzione delle piante – sono tutte diventate verticali.

 L’ammoniaca deriva direttamente dal gas naturale e il prezzo del gas naturale al di fuori degli Stati Uniti è salito in verticale.

Non sorprende che il prezzo dell’ammoniaca sia triplicato negli ultimi dodici mesi. La Bielorussia è il terzo fornitore di potassio al mondo e il suo produttore statale, Belaruskali,  ha dichiarato  cause di forza maggiore  dopo che sono state imposte sanzioni da Stati Uniti ed Europa.

 Il secondo fornitore di potassio a livello globale? La Russia.

Forse in prima linea la mossa russa sull’Ucraina, la Cina  ha fermato  le esportazioni di fosfato  lo scorso autunno nel tentativo di garantire un approvvigionamento nazionale adeguato. L’impatto combinato di questi eventi può essere visto nel Green Markets North American Fertilize Index, che traccia una combinazione di prezzi dei fertilizzanti a livello globale.

Il controllo delle erbe infestanti è un elemento importante dell’agricoltura e gli erbicidi sono uno strumento insostituibile nel repertorio dell’agricoltore

. L’erbicida più utilizzato al mondo è la controversa molecola glifosato, ampiamente conosciuta con il suo marchio di vendita al dettaglio Roundup.

Inventato dalla Monsanto (che ora è di proprietà della Bayer) negli anni ’70, il glifosato è stato collegato ad alcuni tumori del sangue ed è destinato all’eliminazione .

Nonostante queste preoccupazioni, il glifosato rimane una molecola di importanza sistemica: molti semi sono stati geneticamente modificati per resistergli, consentendone un uso diffuso riducendo al minimo i danni alle colture e i generici hanno ampliato il mercato poiché sono usciti dal brevetto della Monsanto.

(– USA – GLIFOSATO, Bayer continuerà a vendere il diserbante tossico agli agricoltori, ma potrebbe smettere di venderlo per uso residenziale.)

Il glifosato è effettivamente poco più di un fertilizzante elegantemente modificato, contenente sia fosforo che azoto.

È derivato da materiali di partenza simili, compresa l’ammoniaca, e, come tale, il suo prezzo è salito alle stelle a causa della cronica carenza di forniture.

 Ciò ha causato l’aumento del prezzo di altri erbicidi mentre gli agricoltori cercano disperatamente dei sostituti, come descritto da questo  articolo  in  The Western Producer :

 

LA CRISI IN AGRICOLTURA POTREBBE AVER SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO.

“ La grave carenza di glifosato è solo il primo domino a cadere , secondo una delle principali società di protezione delle colture.

” L’effetto a catena praticamente su ogni altra molecola di erbicida sta iniziando a manifestarsi “, ha affermato Cornie Thiessen, direttore generale di ADAMA Canada. “Stiamo assistendo a un  notevole effetto domino nel mercato a  causa delle sfide del glifosato”.

Bayer stava già avvisando i clienti alla fine del 2021 di una potenziale carenza di glifosato. “

Se gli agricoltori risparmiano sugli erbicidi per  sopravvivere in questa stagione, in futuro  sarà solo più difficile affrontare le erbacce  . Come ci ha avvertito un esperto, basta un anno di negligenza per fare diversi anni di danni a un campo.

Il diesel è un altro fattore importante per l’agricoltura e anch’esso si trova ad affrontare una crisi di approvvigionamento globale.

Javier Blas, editorialista di energia e materie prime di  Bloomberg  il cui  account Twitter  è assolutamente da seguire, ha recentemente pubblicato un  editoriale  che lancia l’allarme:

“ La terribile situazione della fornitura di diesel è antecedente all’invasione russa dell’Ucraina

. Sebbene la domanda globale di petrolio non abbia ancora raggiunto il livello pre-pandemia,  il consumo globale di diesel è salito a un nuovo massimo storico nel quarto trimestre del 2021 .

 Il boom riflette la ripresa economica sbilenca del Covid, con un aumento della domanda di trasporti per alleviare i pasticci della catena di approvvigionamento.

Le raffinerie europee hanno lottato per far fronte a questa ripresa della domanda. Uno dei motivi principali è il costoso gas naturale.

Le raffinerie utilizzano il gas per produrre idrogeno, che poi utilizzano per rimuovere lo zolfo dal diesel.

Il picco dei prezzi del gas alla fine del 2021 ha reso tale processo proibitivo, riducendo la produzione di diesel . “

Ancora una volta, scopriamo il ruolo vitale che il gas naturale gioca in molte verticali a valle.

Con scorte ai minimi storici e  forniture limitate , il prezzo al dettaglio del diesel negli Stati Uniti ha infranto i massimi record precedenti.

In Europa, che dipende fortemente dalle importazioni russe sia per il diesel che per il suo precursore di petrolio semilavorato, il mercato all’ingrosso è sull’orlo della rottura. Una versione aggiornata del grafico nell’editoriale di Blas.

Per quanto costoso sia alimentare le attrezzature da campo necessarie per l’agricoltura, mantenerle operative sta diventando una sfida sempre crescente.

La stessa carenza di chip che limita la produzione automobilistica ha colpito l’industria delle attrezzature agricole, rendendo più difficile trovare nuove attrezzature e pezzi di ricambio.

Ad aggravare queste sfide con i macchinari c’è una crescente carenza di manodopera che sta rapidamente aggiungendo pressione a questa catastrofe della produzione di birra.

Sebbene le questioni lavorative vadano ben oltre l’agricoltura, ci sono aspetti che esacerbano l’impatto sugli agricoltori, tra cui l’intensità del lavoro fisico e la stagionalità di molti ruoli, nonché la dipendenza dai lavoratori stranieri per ricoprire posizioni chiave che i cittadini nazionali storicamente evitano .

Ciò è particolarmente impegnativo alla luce degli obblighi di vaccinazione ai valichi di frontiera. Ecco un recente  rapporto  della Wisconsin Public Radio che descrive bene le sfide:

” Sebbene alcune aziende agricole impieghino lavoratori tutto l’anno, Strader ha affermato che  molti lavori sono stagionali, a partire da marzo e aprile e fino al tardo autunno, quando il raccolto termina .

Con i produttori in procinto di assumere per quest’anno , Strader ha affermato che molte aziende agricole hanno iniziato a reclutare prima del solito e hanno sviluppato un piano di emergenza su come superare la stagione senza dipendenti. Ciò potrebbe significare l’interruzione di determinati mercati o il ridimensionamento della varietà di prodotti che stanno coltivando. “Gli agricoltori sono anche in competizione con altri settori per un pool limitato di manodopera. Il divario tra le opportunità di lavoro e i lavoratori disoccupati ma disponibili in tutti gli Stati Uniti continua ad allargarsi:

Anche supponendo generosamente che gli agricoltori possano mettere insieme abbastanza fertilizzanti, erbicidi, macchinari e manodopera per produrre un buon raccolto questo autunno, potrebbero essere lasciati ad affrontare l’ennesima crisi di approvvigionamento che pochi fuori campo hanno nel loro radar: il propano.

Dato che Tracy Schuchart – l’ennesimo  must da seguire  su Twitter – ha segnalato per diversi mesi, gli Stati Uniti escono dall’inverno 2021-2022 con livelli relativamente bassi di scorte di propano, ben al di sotto delle medie tipiche per questo periodo dell’anno.

– Rapporto di Navdanya International: “Gates to a Global Empire”, L’impero filantro-capitalista di Bill Gates mette in gioco il futuro del nostro pianeta.

Ecco la situazione dell’offerta sotto forma di grafico, con la regione ombreggiata che indica i livelli di inventario alto e basso negli ultimi sette anni.

Che cosa ha a che fare la fornitura di propano con l’agricoltura? Essiccazione del grano.

Ecco un  primer  sull’importanza dell’essiccazione, da  Wikipedia:

“ Centinaia di milioni di tonnellate  di grano, mais, soia, riso e altri cereali come sorgo, semi di girasole, colza-canola, orzo, avena, ecc.  vengono essiccati in essiccatori per cereali .

Nei principali paesi agricoli l’essiccazione prevede la riduzione dell’umidità da circa il 17-30% p/p a valori compresi tra l’8 e il 15% p/p, a seconda della granella.

Il contenuto di umidità finale per l’essiccazione deve essere adeguato per la conservazione. “

Molte aziende agricole si trovano in aree rurali senza un facile accesso al gas naturale, e quindi  circa l’80%  degli essiccatori per cereali negli Stati Uniti, ad esempio, fanno affidamento sul propano come combustibile. Crediamo di essere all’inizio di una carestia globale di proporzioni storiche.

In una sbalorditiva sfida alla logica, molti politici stanno  ancora  attaccando la linfa vitale  della nostra stessa  infrastruttura di produzione energetica, cercando di ottenere punti politici contro “l’altra squadra”, incolpando l’uno o l’altro per l’aumento dei prezzi invece di aprire un libro di testo introduttivo di fisica per guidarli attraverso la serie di scelte politiche che richiedono una vera leadership per ottenere il giusto. Rimangono bloccati in un ciclo infinito di luoghi comuni, biasimo, corruzione e ignoranza.

Come Eisenhower giustamente identifica nella nostra citazione di apertura, la distanza ha un effetto anestetizzante sull’osservatore di qualsiasi evento. Viene da chiedersi quante persone moriranno di fame prima che i nostri politici diventino seri. Le popolazioni più a rischio di cadere dal limite sono lontane dall’altra parte del mondo e ci preoccupiamo che quel numero sia sgradevolmente alto.

Una carestia globale non è uno scherzo e prevederne una correttamente non porterebbe gioia.

 

 

 

Il Pentagono lancia bombe di verità

 per evitare la guerra con la Russia.

Pentagono contro Deep State USA.

Databaseitalia.it-Redazione- Joe Laueia- ( 28-3-2022)- ci dice :

Storie trapelate dal Pentagono hanno rivelato come i media mainstream riportano la condotta della Russia nella guerra in Ucraina, nel tentativo di contrastare la propaganda intesa a portare la NATO nel conflitto, scrive Joe Lauria.

Il Pentagono è impegnato in una battaglia con il Dipartimento di Stato americano e il Congresso (Liberal Dem Usa) per impedire un confronto militare diretto con la Russia, che potrebbe scatenare l’orrore più inimmaginabile della guerra.

Il presidente Joe Biden è preso nel mezzo della mischia. Finora si è schierato con il Dipartimento della Difesa, dicendo che non può esserci alcun tipo di no-fly zone della NATO sull’Ucraina che combatte contro gli aerei russi perché “si chiama Terza Guerra Mondiale, ok?

Mettiamola subito in chiaro, ragazzi. Non combatteremo la terza guerra mondiale in Ucraina”.

“ Biden è stato chiaro sul fatto che le truppe statunitensi non combatteranno la Russia in Ucraina, e se stabilite una no-fly zone, certamente al fine di far rispettare tale no-fly zone, dovrete ingaggiare combattimenti aerei con i russi.

E ancora, questo ci metterebbe in guerra con la Russia”, ha affermato il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin all’inizio di questo mese. (Il piano dell’amministrazione è di far cadere il governo russo attraverso un’insurrezione di terra e una guerra economica, non militare diretta.)

Ma la pressione sulla Casa Bianca da parte di alcuni membri del Congresso e soprattutto della stampa è incessante per portare incautamente la NATO direttamente in guerra.

Il segretario di Stato Antony Blinken, che inizialmente aveva affermato che la NATO aveva dato il “via libera” all’invio di aerei dalla Polonia all’Ucraina, ha dovuto fare marcia indietro e ora si oppone a qualsiasi no-fly zone che coinvolga la NATO.

Il presidente della Camera Nancy Pelosi e il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer hanno anche sostenuto il piano dell’aviazione polacca, che è stato abbattuto dal Pentagono perché “potrebbe provocare una significativa reazione russa che potrebbe aumentare le prospettive di un’escalation militare con la NATO”, secondo il portavoce del Pentagono John Kirby.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, acclamato come un supereroe virtuale dai media occidentali, ha oscillato tra l’apertura a negoziare un accordo di pace con la Russia e la richiesta alla NATO, sempre venerdì, di “chiudere i cieli” sopra l’Ucraina. Per salvare il suo Paese sembra disposto a rischiare di mettere in pericolo il mondo intero.

Nel frattempo, i media corporativi occidentali, che dipendono quasi esclusivamente da fonti ucraine, riferiscono che la Russia sta perdendo la guerra, con la sua offensiva militare “fermata” e frustrata ha deliberatamente preso di mira civili e raso al suolo città.

Biden ha accettato questa parte della storia, definendo il presidente russo Vladimir Putin un “criminale di guerra” e un “macellaio”. Ha anche affermato che la Russia sta pianificando un attacco chimico “falsa bandiera” per attaccare l’Ucraina.

“BIDEN: “NATO INTERVERRÀ NEL CONFLITTO IN CASO DI UTILIZZO DI ARMI CHIMICHE” | LA FALSE FLAG DIETRO L’ANGOLO”

Ma martedì, il Pentagono (contrario alla guerra con la Russia ) ha fatto il passo coraggioso di far trapelare due storie ai giornalisti che contraddicono quelle storie.

 “La condotta della Russia nella brutale guerra racconta una storia diversa rispetto all’opinione ampiamente accettata secondo cui Vladimir Putin è intenzionato a demolire l’Ucraina e infliggere il massimo danno ai civili, e rivela l’atto di bilanciamento strategico del leader russo”, ha riferito Newsweek in un articolo intitolato “I bombardieri di Putin potrebbero devastare l’Ucraina, ma si sta trattenendo. Ecco perché.”

Il pezzo cita un analista senza nome della Defense Intelligence Agency (DIA) del Pentagono che afferma: “Il cuore di Kiev è stato appena toccato. E quasi tutti gli attacchi a lungo raggio sono stati mirati a obiettivi militari”.

Un ufficiale dell’aeronautica statunitense in pensione che ora lavora come analista per un appaltatore del Pentagono, ha aggiunto:

 “Dobbiamo capire la reale condotta della Russia. Se semplicemente ci convinciamo che la Russia sta bombardando indiscriminatamente, o che non sta infliggendo più danni perché il suo personale non è all’altezza del compito o perché è tecnicamente inetto, allora non stiamo assistendo al vero conflitto”.

L’articolo dice:

“EURO E DOLLARO, I VERI OBIETTIVI DELLA GUERRA. LUCA LA BELLA: NON FATEVI DISTRARRE DAI MISSILI, SI COMBATTE PER FAR CROLLARE L’IMPERO DEL DEBITO.”

“Lo scorso fine settimana, in 24 giorni di conflitto, la Russia ha effettuato circa 1.400 sortite di attacco e lanciato quasi 1.000 missili (al contrario, gli Stati Uniti hanno effettuato più sortite e consegnato più armi nel primo giorno della guerra in Iraq del 2003). …

Una parte di questi attacchi ha danneggiato e distrutto strutture civili e ucciso e ferito civili innocenti, ma il livello di morte e distruzione è basso rispetto alla capacità della Russia.

“So che è difficile… ingoiare che la carneficina e la distruzione potrebbero essere molto peggiori di quello che sono”, dice l’analista della DIA. «Ma questo è ciò che dimostrano i fatti. Questo mi suggerisce, almeno, che Putin non sta attaccando intenzionalmente i civili, che forse è consapevole di aver bisogno di limitare i danni per lasciare spazio ai negoziati.’”

Un secondo ufficiale in pensione della US Air Force dice:

“Sono frustrato dalla narrativa attuale: che la Russia stia intenzionalmente prendendo di mira i civili, che stia demolendo le città e che a Putin non importi.

Una visione così distorta impedisce di trovare una fine prima che si verifichi un vero disastro o che la guerra si diffonda nel resto d’Europa. So che le notizie continuano a ripetere che Putin prende di mira i civili, ma non ci sono prove che la Russia lo stia facendo intenzionalmente. In effetti, direi che il russo potrebbe uccidere migliaia di civili in più, se lo volesse”.

Queste fonti del Pentagono confermano ciò che Putin e il Ministero della Difesa russo hanno sempre affermato: che invece di essere “fermata”, la Russia sta eseguendo un metodico piano di guerra per circondare le città, aprire corridoi umanitari per i civili, lasciare infrastrutture civili come acqua, elettricità , telefonia e Internet intatti e cercando di evitare il maggior numero possibile di vittime civili.

Fino a queste fughe di notizie dal Pentagono era difficile confermare che la Russia stesse dicendo completamente la verità e che i media corporativi stessero pubblicando favole inventate dalla macchina pubblicitaria ucraina.

Nessuna prova di sostanze chimiche.

Il coraggio del Pentagono sarà messo alla prova se ci sarà un attacco con armi chimiche in Ucraina.

Biden ha detto che la Russia pagherebbe un “prezzo severo”, ma in caso dovesse accadere l’autore resterebbe oscuro .

Chiunque possa essere dietro un simile attacco, fomenterebbe le richieste di un’azione militare diretta nei media statunitensi, nel Congresso e forse all’interno del Dipartimento di Stato.

Il secondo articolo mainstream mina direttamente il drammatico avvertimento di Biden.

Reuters ha riferito: “Gli Stati Uniti non hanno ancora visto alcuna indicazione concreta di un imminente attacco russo con armi chimiche o biologiche in Ucraina, ma stanno monitorando da vicino i flussi di intelligence per questo, ha affermato un alto funzionario della difesa statunitense”.

Reuters ha citato il funzionario del Pentagono dicendo: “Non c’è alcuna indicazione che ci sia qualcosa di imminente al riguardo in questo momento”.

Né il New York Times né il Washington Post hanno pubblicato l’articolo della Reuters, apparso nel più oscuro “US News and World Report”.

Non lasciare mai che i fatti ostacolino una buona storia, anche se potrebbe portare alle conseguenze più devastanti della storia.

(Joe Lauria è ex corrispondente delle Nazioni Unite per il Wall Street Journal, il Boston Globe e numerosi altri giornali, tra cui The Montreal Gazette e The Star of Johannesburg. Era un giornalista investigativo per il Sunday Times di Londra, un giornalista finanziario per Bloomberg News e ha iniziato il suo lavoro professionale come 19enne stringer per il New York Times.).

 

 

 

 

 

EURO E DOLLARO, I VERI OBIETTIVI DELLA GUERRA.

LUCA LA BELLA: NON FATEVI DISTRARRE DAI MISSILI,

SI COMBATTE PER FAR CROLLARE L’IMPERO DEL DEBITO.

Databaseitalia.it- Redazione- Giorgio Cattaneo-Luca la Bella - (29-3-2022)- ci dicono :

 

Mentre la narrazione occidentale proietta il suo cartoon per l’infanzia (Putin dittatore, Zelensky eroe), un giorno potrebbe cadere il sipario: e magari si scoprirebbe che la posta in gioco non è la piccola Ucraina, ma il crollo del sistema schiavistico mondiale basato sulla moneta-debito.

 Lo sottolinea Luca La Bella, di “Database Italia”: fateci caso, la Russia non ha fatto una piega di fronte alle sanzioni. La sua espulsione dallo Swift? Se l’aspettava. La desiderava, addirittura?

Sì, esatto: faceva parte del piano, che oggi prevede l’utilizzo dei carri armati anche come diversivo fumogeno, oltre che come pretesto per arrivare finalmente alla rottura aperta, archiviata ogni ipocrisia diplomatica.

Mosca è passata immediatamente al sistema interbancario alternativo, il Cips, già utilizzato dai cinesi.

E ora annuncia che non accetterà più né dollari né euro, per il suo gas e il suo petrolio.

Tradotto: il dollaro, come valuta di scambio, potrebbe subire un colpo durissimo. E non è tutto.

Perché i rumor provenienti dalla Svizzera, dove il “Corriere del Ticino” ha documentato la stampa (clandestina) di Marchi tedeschi, sembrano rafforzare l’idea di una imminente, possibile fine dell’euro, storico vettore strategico dell’indebolimento dell’Europa per volere degli oligarchi statunitensi.

 E così, tralasciando le barzellette quotidiane dei nostri media, potrebbe emergere il vero senso della sfida in corso: un cambio di sistema, a livello planetario?

(CEO DI BLACKROCK: «LA GUERRA RUSSIA-UCRAINA INNESCHERÀ UN NUOVO ORDINE MONDIALE»).

L’eventuale Piano-B, sostiene La Bella, metterebbe fine al totalitarismo finanziario esercitato da pochi cartelli, quasi onnipotenti: quelli che hanno promosso guerre a ripetizione, per “esportare la democrazia” organizzando golpe e mettendo in piedi dittature, sempre al servizio del network imperiale della moneta-debito e dei suoi padroni (privati). Liquidato Trump, dice La Bella, era risaputo che proprio a Putin sarebbe toccato dare la spallata finale all’antica élite globalista di segno atlantico.

 Quello del Cremlino, dunque, sembra un espediente tattico: il ricorso alle armi in Ucraina sarebbe stato deciso da chi sapeva perfettamente di innescare tutte le reazioni a catena alle quali oggi stiamo assistendo.

Fantasie?

 Se si osserva la situazione di oggi, si scopre che a essere “isolato”, nella sua isteria russo-fobica, è proprio l’Occidente:

 il resto del mondo, infatti – Cina e India, Africa, Sudamerica – rimane in affari con la Russia. E dunque, l’allarme rosso dove sarebbe scattato?

A Mosca o, invece, nei santuari dei poteri che pilotano e sfruttano l’egemonia estorsiva di Washington?

 A buttarla in caciara è Joe Biden, l’uomo che dice di esser stato eletto presidente degli Stati Uniti.

 L’inasprimento della crisi sul terreno ucraino – che sta già mettendo in ginocchio l’Europa – servirebbe dunque ad aumentare la nebbia, per mascherare ulteriormente la vera natura della storica partita in corso?

 

 

 

Guerra Russia-Ucraina per innescare

un “nuovo ordine mondiale”: CEO di BlackRock.

Insiderpaper.com-Redazione- AFP- Fink - (28 marzo 2022)- ci dice :

La guerra della Russia contro l'Ucraina attiverà un nuovo "ordine mondiale" portando la globalizzazione in una fase diversa, ha dichiarato lunedì il CEO di BlackRock Larry Fink in una conferenza sugli investimenti .

Fink, che guida la più grande società di gestione patrimoniale del mondo, ha affermato che le catene di approvvigionamento vacillanti costringerebbero le aziende a cercare fornitori più vicino a casa, capovolgendo il modello attuale.

Intervenuto alla conferenza Investopia a Dubai, Fink ha negato di prevedere la fine della globalizzazione, come ampiamente interpretato dai suoi commenti in una lettera agli azionisti la scorsa settimana.

"Ma quello di cui ho scritto è che il modo in cui inquadriamo la globalizzazione negli ultimi 30 anni sta cambiando", ha detto.

"E credo che la guerra Ucraina-Russia accelererà un cambiamento che era iniziato anche prima a causa del Covid", ha affermato Fink.

"Credo che Covid abbia davvero iniziato a mostrare che il mondo è meno connesso", ha aggiunto.

Le aziende alle prese con i principali colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento globale temono ulteriori interruzioni a causa della guerra russa in Ucraina, con tutto, dalle forniture energetiche al grano in pericolo.

“Credo che vedremo un'accelerazione del “near-shoring e on-shoring”. Quindi ciò significa ancora globalizzazione ma un quadro diverso", ha affermato Fink.

Credo che avrà un impatto dimostrabile sul mondo emergente man mano che avvicineremo più produzione alla domanda. E quindi credo che tutto questo cambierà l'ordine mondiale in modo molto ampio", ha affermato l'americano.

Ha esortato i governi a pensare "molto più a lungo termine", prevedendo che le imprese si sposteranno "da una regione all'altra, da un paese all'altro".

Fink ha anche indicato l'inflazione come il più grande rischio a breve termine per l'economia globale, ma ha consigliato alle banche centrali di fare attenzione quando alzano i tassi di interesse, cosa che rischia di causare una recessione.

"La grande domanda sarà: le banche centrali esagerano con la loro mano?" Egli ha detto. "Ritengo che le banche centrali dovranno essere più moderate in termini di aumento dei tassi di interesse".

 

 

 

 

 

LA RUSSIA DI PUTIN: Il fioretto perfetto per l’asse

anglo-americano e il loro nuovo ordine mondiale.

Databaseitalia.it-Redazione-(19-3-2022)- ci dice :

 

Perché l'Asse anglo-americano ha così paura di Putin e perché è determinata a farlo cadere?

Storia segreta rivelata  – Putin ha svolto un ruolo fondamentale dopo il crollo pre-pianificato dell’Unione Sovietica.

Nessun leader mondiale è stato così demonizzato dall’Occidente negli ultimi dieci anni come il presidente russo Vladimir Putin.

Nessun altro presidente o primo ministro è stato sottoposto a così tanti oltraggiosi attacchi personali e false accuse.

Chiaramente, Vladimir Putin rappresenta una vera minaccia per il  governo ombra mondiale  (WSG) in un modo che innervosisce profondamente coloro che risiedono al culmine della piramide del potere globale.

Perché hanno tanta paura di lui?

Prima di poter rispondere a questa domanda, la storia nascosta del crollo pianificato dell’URSS deve essere prima compresa e adeguatamente considerata. Solo comprendendo il vero contesto storico in cui Vladimir Putin operò in quel momento, le sue azioni e le sue dichiarazioni di oggi assumeranno un grande significato.

Questa storia sconosciuta è anche abbastanza importante se si vogliono comprendere le reazioni dei suoi innumerevoli detrattori durante la guida dell’Asse  Anglo-Americana  (AAA). Come segue.

Accordo ultrasegreto concluso prima del crollo ingegnerizzato dell’URSS in seguito alla caduta del muro di Berlino.

Uno dei segreti meglio custoditi che prediceva l’inevitabile crollo del comunismo sovietico e la successiva disgregazione dell’URSS è che in realtà avvenne in un modo non troppo dissimile da una demolizione attentamente controllata.

Solo, in questo caso sono stati banchieri e politici, broker di investimento e power-broker che hanno effettivamente premuto i pulsanti.

Tutti i piani a tal fine sono stati meticolosamente elaborati da queste parti interessate, ognuna delle quali aveva il massimo interesse a sfruttare la vasta ricchezza della madrepatria russa.

La caduta del muro di Berlino e il crollo dell’URSS non sono state la serie spontanea di eventi importanti a cui i  media mainstream  (MSM) vorrebbero farci credere.

 Né erano il risultato della richiesta del presidente Ronald Reagan: “ Signor Gorbaciov, abbatti questo muro ” ; anche se, il suo background hollywoodiano ha sicuramente creato un grande (e convincente) teatro politico. “Perestroika” e “glasnost” erano semplicemente parole d’ordine sbandierate per presentare l’aspetto di un’URSS fondamentalmente cambiata. Sì, la Russia si è liberalizzata soprattutto in contrasto con il comunismo sovietico, ma solo così ha potuto essere neo-liberalizzata dai banchieri.

In effetti, l’intero scioglimento dell’URSS è stato il prodotto di numerosi incontri top-secret che hanno avuto luogo con rappresentanti di altissimo livello (come al massimo livello) dall’URSS, dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e da altre grandi nazioni AAA e controllori WSG.

In generale, il più importante di questi incontri riguardava gli aspetti commerciali, bancari e di investimento meticolosamente progettati necessari per un’ordinata disgregazione delle repubbliche dell’URSS e dei suoi satelliti dell’Europa orientale.

Nel 1989 il pendolo del potere era passato da coloro che desideravano vedere l’URSS e i suoi satelliti controllati dal comunismo a coloro che volevano controllare direttamente la sua prodigiosa ricchezza naturale, la sua base industriale e altri beni nazionali attraverso il nudo capitalismo predatorio.

 A tal fine, i molti famigerati oligarchi russi furono selezionati e nominati dalla coalizione occidentale di banchieri per sovrintendere al furto totale di tutti i principali beni e risorse naturali al popolo russo.

Questa forma unica di capitalismo predatorio corrotto è stata inizialmente nascosta alla vista del pubblico poiché è stata implementata per privare tutto di valore sia dallo stato che dai cittadini.

Questo processo di transizione benedetto congiuntamente fu l’unico modo in cui all’Unione Sovietica fu ” permesso ” di essere liberata da coloro che controllarono segretamente il suo destino durante quasi 75 anni di comunismo sovietico nominale.

Leader come Mikhail Gorbaciov e Boris Eltsin furono scelti per bollare l’intero furto coordinato dallo stato da parte degli oligarchi.

Poiché i leader politici sono solitamente tenuti all’oscuro, né loro, né le loro cerchie ristrette, erano a conoscenza dei dettagli di questo schema per rubare la ricchezza russa.

 Erano semplicemente dei frontman il cui compito principale era quello di inaugurare il processo insieme alla patina della legittimità.

Tuttavia, a causa delle loro posizioni di potere politico e dei loro punti di vantaggio unici, entrambi erano tristemente consapevoli che ” un patto era stato fatto con il diavolo ” alle loro spalle.

Boris Eltsin ha sopportato l’onere più grande a causa dei tempi del suo mandato come presidente mentre osservava gli oligarchi rubare tutto ciò che vedeva.

Il suo ben noto problema con l’alcol e le condizioni cardiache erano sicuramente il risultato di dover assecondare l’intera farsa.

Tuttavia, sapeva che nella futura amministrazione di Vladimir Putin, la Russia sarebbe stata “protetta”.

Perché proprio come i capitalisti avvoltoio sia dalla Russia che dall’Occidente hanno eseguito i loro piani (e contratti) per mettere a nudo la Russia, così anche un gruppo ultrasegreto di patrioti e nazionalisti russi, politici leali e funzionari del governo ha stretto un patto ancora più forte per riprendersi tutto… quando si è presentato il momento giusto.

CIA WALLAPER DI STEELGOHST.

La CIA, nota anche come The Company, è stata direttamente coinvolta in questo Furto del secolo.

Il titolo seguente ritrae esattamente ciò che non è accaduto appena prima della caduta del muro di Berlino e del successivo crollo dell’Unione Sovietica.

Il regista ammette che la CIA non è riuscita a prevedere il crollo sovietico – New York Times.

Qualcuno può credere che la CIA abbia cercato di presentarsi come se non fosse riuscita a prevedere questo crollo monumentale e senza precedenti, in particolare quando era la Compagnia a tirare le leve e premere i pulsanti di quella che era essenzialmente una demolizione controllata?

La CIA è arrivata persino al punto di accollarsi un sacco di cattiva stampa per convincere il pubblico americano (e il mondo in generale) che aveva “veramente” miseramente fallito in questo senso.

 Tale era la loro intenzione di nascondere l’effettivo schema perpetrato contro il popolo russo, così come contro tutte le ex repubbliche che componevano il blocco sovietico, che la CIA fu oggetto di vari drammi politici recitati in tutta Washington, DC quartiere dei teatri’ nel tentativo di nascondere qualsiasi coinvolgimento degli Stati Uniti.

Dopotutto, la Società  ha la responsabilità diretta di fare in modo che tutti  gli accordi internazionali dell’Asse anglo-americano  siano rigorosamente rispettati.

 In realtà, l’esecuzione dei contratti di questo tipo è sempre stato il dovere primario della CIA. Nel caso in esame della Russia, tuttavia, le loro valutazioni e analisi strategiche a lungo raggio non sono riuscite a raggiungere il bersaglio. Si erano così sbagliati che ora si può affermare con sicurezza che è stata davvero la CIA a essere stata truffata alla fine.

Forse c’erano anche quegli “informatori” della CIA ben posizionati che hanno giocato in modo da allertare le loro controparti russe dei vari schemi e truffe gestite da San Pietroburgo a Vladivostok dai banchieri occidentali.

(«OGGI C’È UNA LOTTA DI SPIRITO, PERCHÉ LA CIVILTÀ È SPIRITO»).

Ora dovrebbe essere chiaro il motivo per cui tutti gli oligarchi russi corsero a Londra, Tel Aviv e New York City.

Quale modo migliore per gli oligarchi di proteggersi dalle accuse russe che cercare la piena protezione della CIA, dell’MI6 e del sindacato criminale del MOSSAD nelle viscere dell’Asse  Anglo-Americana  (AAA).

Persino l’ex presidente recentemente liberato, Mikhail Kodorkovsky, dell’ormai defunta Yukos Oil, ha trascorso più tempo nei buoni vecchi USA alla ricerca di una nuova rivoluzione russa.

Anche l’altro stabilimento politico russo della CIA, l’ex campione del mondo di scacchi Gary Kasparov, ha fatto gli straordinari per soppiantare Putin come “Protettore del Regno” mentre predica incessantemente all’establishment politico americano sul “grave pericolo” della leadership veramente illuminata di Putin.

Sembra che nessuno di questi stupidi occidentali capisca che questo non è il 1917.

 E che Vladimir Putin non è lo zar Nicola di Romanov.

 Inoltre non si rendono conto che molti dei loro compagni oligarchi all’estero, così come pedine politiche in patria, hanno incontrato destini disastrosi;

tali sono le forze dall’alto che si sono allineate con il piano generale di Putin per una Russia forte e sovrana.

Ognuno dei tanti oligarchi, agendo per estremo interesse personale come hanno fatto, non può nemmeno sperare di toccare Putin ora che il potere statale è stato irreversibilmente consolidato per amministrare la volontà del Cremlino.

(UCRAINA-POLITICA-DISORDINI).

Il Maidan o piazza centrale di Kiev, Ucraina dopo il disastroso colpo di stato diretto e finanziato dagli Stati Uniti.

L’Ucraina: un altro colpo di stato coordinato dalla CIA… Per gli USA e Israele.

Ciò che è particolarmente sorprendente, alla luce delle mosse molto dinamiche che si stanno giocando sull’attuale scacchiera geopolitica globale, è che l’Occidente è così trasparente riguardo sia al metodo che al motivo per indebolire la Russia.

 Il recente colpo di stato di Kiev e la rivoluzione ucraina in corso forniscono un perfetto esempio dell’ennesimo crollo di una nazione eseguito nell’orbita storica della Russia.

Anche in questo caso, gli oligarchi sionisti con legami con Stati Uniti, Regno Unito e Israele sono stati nominati a tutte le posizioni chiave della leadership nazionale, così come ai governatorati di tutte le province conosciute come oblast.

 Ancora una volta, il piano di gioco AAA è stato eseguito secondo lo stesso play-book utilizzato durante il crollo dell’URSS, con gli oligarchi miliardari che hanno preso il controllo totale della ricchezza dell’Ucraina.

La maggior parte non lo sa, ma c’è un piano in corso da parte dello Stato moderno di Israele per organizzare un ritorno alla sua patria originaria in Ucraina.

L’Ucraina orientale una volta faceva parte del regno di Khazaria durante un periodo in cui il giudaismo era scelto dal re per diventare la religione ufficiale di stato.

Quei Khazariani aderenti al giudaismo avrebbero continuato a costituire ciò che ora è noto come ebrei ashkenaziti.

Nel corso di secoli di migrazioni in tutta la Russia, così come di emigrazioni in tutte le parti dell’Europa orientale, centrale e occidentale, gli ashkenaziti si sono evoluti nel gruppo religioso più ricco e politicamente più potente dell’Eurasia.

In effetti, il Modern State of Israel (MSI) è stato formato dal movimento sionista che ha derivato il suo potere e la sua ricchezza dagli ebrei ashkenaziti in tutto il mondo.

 Tuttavia, l’esperimento MSI non sta andando così bene. La maggior parte di quegli ebrei emigrati dalla Russia e dall’Ucraina, così come molti che sono fuggiti dall’Europa durante la persecuzione prima della seconda guerra mondiale, il caos del secondo dopoguerra e l’instabilità fino ai giorni nostri ora capiscono di essere saltati direttamente dalla padella nel fuoco .

Inoltre, molti ebrei ora si sono resi conto che il loro disturbo da stress post-traumatico culturale  generato sia dalla prima che dalla seconda guerra mondiale è stato intenzionalmente inflitto in modo che fossero più disponibili a stabilirsi in una zona straniera di terra desertica circondata da nazioni musulmane e arabe che furono costretti a guardare il furto della Palestina in pieno giorno dai loro fratelli. Non è affatto un buon modo per trasferirsi nel quartiere, specialmente quando i vicini possono facilmente lanciare mortai e missili in mezzo a te.

È qui che entra in gioco il complotto per ripopolare l’Ucraina.  

La maggior parte degli israeliani di origine europea è naturalmente più a suo agio nel “continente” completamente fuori dalla portata di tali attacchi di mortai e missili.

Quindi, l’Ucraina è stata scelta dalla leadership sionista come nuova posizione di ripiego. Non solo il regime sfacciatamente di apartheid del moderno Stato di Israele è insostenibile in qualsiasi mondo civile, ma si è mostrato come la nazione completamente canaglia e lo stato criminale che è oggi. In effetti, il moderno Stato di Israele si è ignominiosamente distinto come un paria internazionale senza precedenti e senza pari.

 

Soprattutto alla luce della loro recente distruzione di Gaza, Israele ha sostanzialmente segnato il suo destino. Di conseguenza, il Medio Oriente si è trasformato in una ENORME polveriera pronta a esplodere ogni volta che Israele decide di oltrepassare una linea rossa di troppo per l’ennesima volta. Qualsiasi persona normale che vive in un ambiente così instabile vorrebbe solo allontanarsi da uno stato di cose così precario, motivo per cui ora c’è un movimento molto tranquillo di ebrei ashkenaziti in Ucraina, la loro patria ancestrale.

 

La coalizione USA-Regno Unito-UE-Ucraina ha telegrafato fin dall’inizio le sue intenzioni fuorvianti.

Fin dall’inizio della guerra civile fabbricata in Ucraina, le potenze occidentali hanno rivelato le loro intenzioni di creare un nuovo “Israele europeo”.

Rimuovere la lingua russa e sostituire l’ebraico come seconda lingua ufficiale dell’Ucraina è solo una mossa abbastanza ovvia verso l’istituzione di una nuova enclave israeliana.

Per tutto il tempo l’  Asse anglo-americano  accusa la Russia di avere progetti per creare una nuova regione – Novorossiya – conosciuta letteralmente come Nuova Russia.

Tale falsa pista ha raggiunto l’obiettivo di non destare sospetti sul vero complotto per conquistare l’Ucraina, proprio come lo era la Palestina alla fine degli anni ’40.

 Inoltre, assisti allo straordinario silenzio di Israele riguardo all’intera disavventura dell’AAA in Ucraina prima e durante la guerra civile inventata in corso.

Il loro silenzio è ancora più assordante in vista dei  teppisti neonazisti fascisti che vengono cinicamente usati per portare avanti l’agenda genocida di Kiev in  tutta l’Ucraina orientale. Naturalmente, questa strategia è identica al genocidio al rallentatore israeliano dei palestinesi, così come al furto sistematico e totale della loro terra.

1914.

Non solo un tale “Israele europeo” fornirebbe una posizione geopolitica altamente strategica da cui continuare i propri sforzi per destabilizzare la Russia, ma l’AAA utilizzerebbe anche l’Ucraina per esercitare interferenze in tutta l’Unione Europea.

Proprio come Israele è stato utilizzato per decenni per sconvolgere l’intero Medio Oriente, il nuovo stato ucraino costituito per il reinsediamento israeliano svolgerà una funzione simile in tutta una zona euro che sta lentamente diventando ostile alle popolazioni ebraiche e ai loro interessi.

Quando la giunta neofascista di Kiev ha liberato le forze armate nelle aree urbane e rurali dell’Ucraina orientale, è diventato evidente che era all’opera un programma molto più ampio di pulizia etnica.

Molti rapporti autorevoli hanno indicato il massacro all’ingrosso di civili innocenti, nonché la distruzione sfrenata di infrastrutture e luoghi di culto, case, attività commerciali della popolazione di lingua russa.

 Ora è chiaro che un piano insidioso di genocidio deliberato è stato formulato per fare spazio agli  israeliani presto trapiantati che capiscono che Israele è al culmine del loro  Armageddon del 21° secolo .

I vecchi imperi devono morire per fare spazio alla VERA  Trasformazione Globale promossa da Putin.

Se l’  Asse Anglo-Americano  si distingue soprattutto per una ricerca, è la sua inestinguibile sete di petrolio e gas naturale. L’AAA è così dipendente dagli idrocarburi che il  petrodollaro  è diventato rapidamente la valuta di riserva mondiale. Tuttavia, la forza di una domanda mondiale così sostenuta di petrolio come fonte di energia ha raggiunto un punto critico. Sia la macchina da guerra AAA che il colosso economico richiedono MOLTO petrolio e gas per far funzionare la sua tirannia in tutto il pianeta.

Non solo l’  Asse anglo-americano terribilmente dispendioso e inefficiente nell’utilizzo di queste risorse energetiche, che la Russia possiede in grande abbondanza, spende considerevoli quantità di tempo ed energia, denaro e capitale nel processo di ulteriore acquisizione degli idrocarburi necessari per mantenere lo status di unica superpotenza.

Qui stanno i semi della propria distruzione, poiché l’  Asse Anglo-Americana  non può più sostenere i costi necessari per mantenere il suo impero.

La misura in cui si è fatto affidamento sulla guerra e su altre forme di conflitto per assicurarsi ulteriori fonti di petrolio e gas non ha più senso.

Tutte le nazioni che hanno percorso questo sentiero di guerra perpetua sono state smascherate. Alcuni, come Israele, sono ora considerati anatemi dalla stragrande maggioranza delle nazioni in tutto il mondo. Allo stesso modo, gli Stati Uniti sono diffamati in tutto il mondo come un bullo deciso all’autodistruzione, proprio come il Regno Unito è universalmente conosciuto dal suo banchiere MO della City of London.

Alla luce di queste percezioni comuni, i rapporti fortuna-fato sia dell’Alleanza BRICS che  dell’Asse Anglo-Americana , stanno rispettivamente aumentando e precipitando.

Mentre il modello economico europeo-americano-giapponese continua a fallire in tempo reale, la BRICS Alliance si sta almeno preparando per un futuro boom.

Chiaramente le traiettorie delle nazioni BRICS sono pronte a sparare verso le stelle, mentre le potenze occidentali stanno precariamente precipitando verso un “crash and burn” senza precedenti.

 Ironia della sorte, è solo attraverso la cooperazione e la collaborazione con le nazioni alleate dei BRICS, e in particolare la Russia, che l’Eurozona e la sfera di influenza americana possono essere salvate da un crollo economico e finanziario quasi certo.

Quando il fumo e gli specchi che definiscono così tanto il miraggio economico occidentale cominceranno a svanire, i paesi dell’Eurozona si pentiranno profondamente di aver imposto tali sanzioni controproducenti alla Russia.

Sono loro che ora subiscono enormi conseguenze economiche, proprio nel mezzo di una recessione in ripresa, a causa delle sanzioni economiche molto più debilitanti della Russia.

 Anche il decantato motore economico dell’Europa – la Germania – ha perso la sua capacità di far ripartire il resto dell’UE, tutto perché ha scelto di schierarsi con i veri autori del colpo di stato di Kiev.

La battaglia per l’Ucraina non riguarda tanto la mossa geopolitica AAA andata storta, quanto una cartina di tornasole per coloro che potranno unirsi a un autentico movimento globale definito da giustizia economica, uguaglianza sociale e integrità politica. Inoltre, è il rispetto della sovranità nazionale – prima di tutto – che la Russia di Putin, la Cina di Jinping e l’India di Modi si aspettano dal mondo, come il resto del mondo dovrebbe ricevere da tutte le nazioni BRICS.

Vladimir Putin.

Entra Vladimir Putin, il fioretto perfetto per l’asse anglo-americano

In primo luogo, è fondamentale capire che non è solo Putin l’uomo di cui hanno paura.

Non è nemmeno la Russia come nazione a spaventare le luci del giorno dell’AAA. È la  FORZA  dietro Putin che non hanno visto occupare un importante ufficio politico dai tempi di John F. Kennedy.  

Sicuramente, l’AAA deve chiedersi come siano stati tutti così indotti a credere che Putin fosse uno di loro in primo luogo. Dopotutto, era un funzionario del KGB con tutte le credenziali giuste per fare il proprio gioco, a modo loro, sempre.

Tuttavia, proprio come JFK nei primi anni ’60, una volta che Putin ha visto esattamente come veniva giocato il gioco AAA sulle persone – OVUNQUE – si è rivolto a loro e non si è più guardato indietro.

 Poiché il suo predecessore Boris Eltsin, che ha assistito passivamente gli oligarchi russi nel saccheggio e nello stupro della madrepatria russa, ha dato la sua ferma e sincera benedizione a Putin come erede politico, nessuno ha mai pensato che Putin avrebbe compiuto una svolta così radicale di 180°.

Sia nella formulazione della politica statale che nell’amministrazione del governo federale ha avviato il processo di riprendersi la Russia da coloro che si sono appropriati indebitamente della sua ricchezza.

 Così drammatica fu la sua conversione contro l’oligarchia rapace che ora si parla di lui come di una vera reincarnazione di Pietro il Grande, che salvò anche la Russia dai nemici interni ed esterni.

Lo stretto allineamento del presidente Putin con il patriarca della Chiesa ortodossa russa – Sua Santità il patriarca Kirill – è diventato la causa per cui il popolo russo profondamente religioso e tradizionale si è innamorato di lui.

La sua agenda socialmente conservatrice è molto più in sintonia con la sensibilità russa in quanto è protettiva nei confronti di una cultura raffinata che è in contrasto con la permissività di una società occidentale sempre più grossolana.

In questa particolare area di divergenza, la Russia di Putin è stata una forza di contrasto al modus operandi dell’AAA di seminare semi di caos sociale e disordine politico ovunque si ponessero gli occhi.

 La propagazione di norme sociali eccessivamente permissive è la loro strategia distintiva a questo riguardo, contro la quale Putin si scontra ripetutamente.

È significativo sottolineare che la Russia ereditata da Eltsin era quella che era stata promessa agli oligarchi completamente corrotti.

In altre parole, l’emancipazione dal comunismo è arrivata solo con la consapevolezza che agli oligarchi russi sarebbe stato permesso di rubare i beni della nazione: risorse naturali, impianti industriali e qualsiasi altra cosa su cui potevano mettere le mani.

Questo fatto poco noto è il motivo per cui Boris Eltsin ha ammesso liberamente alla fine della sua carriera alcuni errori storici, in particolare quelli relativi al trasferimento sistematico della ricchezza russa a quegli ormai famigerati oligarchi.

Eltsin sapeva che consentire il “capitalismo sfrenato” del bankster era la chiave per la liberazione finale della Russia da quelle potenze occidentali, che erano parte integrante dell’orchestrazione della caduta del muro di Berlino.

La storia ora ci ha mostrato che Boris Eltsin (e la sua banda segreta di patrioti) hanno avuto grande preveggenza nella scelta di Vladimir Putin come Primo Ministro.

Le sue ultime parole a Putin in qualità di presidente furono:  “Prenditi cura della Russia”.   Allo stesso modo sono stati tradotti come  ” Proteggi la Russia”.   A Vladimir Putin è stata trovata la nave perfetta per garantire che l’ultimo desiderio di Boris Eltsin sarebbe stato onorato. Lo stesso Putin ha pronunciato le seguenti parole un paio di giorni prima del funerale di Boris Eltsin.

Faremo tutto il possibile per garantire che la memoria di Boris Nikolayevich Eltsin, i suoi nobili pensieri e le sue parole ‘prenditi cura della Russia’ servano per noi come punto di riferimento morale e politico.”

Naturalmente, soddisfare il desiderio di Eltsin significava che gli incorreggibili oligarchi andassero in prigione o in esilio.

Che è esattamente ciò che Putin si accingeva a fare, a prescindere dalla reazione occidentale o dalle minacce di tutti i soliti sospetti. Putin non permetterebbe in nessun caso ai capitalisti predatori di distruggere la Russia.

Ha deliberatamente – con la copertura della “sicurezza nazionale” – avviato tutto il procedimento legale e la procedura governativa necessari per rivendicare ciò che era stato rubato al popolo russo.

Questa particolare strategia è stata particolarmente efficace e infallibile, dal momento che l’AAA ha usato lo stesso pretesto per conquistare nazioni grandi e piccole per secoli.

Tuttavia, l’Occidente potrebbe solo indietreggiare completamente scioccato dal fatto che il presidente russo ha effettivamente protetto la sua nazione in questo modo.

Che Putin abbia messo gli interessi della Russia e dei suoi cittadini prima dei banchieri… e degli industriali… e dei potenti oligarchi è stato visto come il tradimento definitivo.

Dopotutto, le sue azioni sono andate in contrasto con l’accordo sul retro che è stato tagliato dai veri intermediari del potere che hanno negoziato la “caduta del muro”.  Il comunismo – in stile sovietico – doveva essere terminato SOLO se agli oligarchi fosse stato concesso l’accesso illimitato alla ricchezza della Russia.   E così era … … … per il momento.

Nessuno sapeva che Boris Eltsin – e in seguito Vladimir Putin in particolare – li ha ingannati tutti.

Sfortunatamente, un inganno così benevolo alla fine ha avuto un grande tributo sulla salute di Eltsin sotto forma di morte per malattie cardiache. In quanto leader russo estremamente patriottico e altruista, Boris Eltsin sapeva di dover fare il bravo con i leader occidentali (e i loro agenti oligarchi) se la nazione voleva essere liberata dai loro artigli predatori. Alla fine ha fatto un lavoro superlativo, in particolare assicurando una transizione graduale a Putin su cui è caduto il peso del benevolo doppiogioco.

Il motivo principale per cui Vladimir Putin è così disprezzato dalle potenze occidentali è perché le ha completamente ingannate a beneficio del popolo russo.

Nessuno comprende la storia russa del 20° secolo meglio dei cittadini giustamente indignati dell’URSS. Queste persone hanno sofferto grandi prove e tribolazioni per mano di teppisti comunisti che sono stati messi al potere dai banchieri occidentali e dalla classe politica anglo-americana.

Sanno esattamente cosa è successo alla loro Patria sulla scia della rivoluzione bolscevica totalmente fraudolenta. Sanno anche con precisione chi è stato il responsabile di un tale catastrofico cataclisma sociale, economico e politico.

“Si dice che nelle steppe russe siano nati molti filosofi. Quella grande distesa di terra corre apparentemente per sempre con un cielo spalancato e venti ininterrotti che scuotono l’anima… per conoscere la verità… e nient’altro che la Verità”.

Solo comprendendo il temperamento di quei popoli russi che hanno vissuto il disastro assoluto del comunismo, che è stato loro imposto da agenti stranieri con un’agenda surrettizia, le forze che stanno dietro Putin saranno comprese correttamente.

A questo proposito, non è Putin, il Presidente, con cui hanno a che fare le potenze occidentali. È un movimento russo orgoglioso e patriottico, nato con la consapevolezza che l’ Asse anglo-americano  era responsabile del loro secolo perduto.

Questa verità non può essere cancellata dalla storia con l’aerografo di alcuni siti Internet che sono controllati dalla CIA. Né i molti fatti storici odiosi e quindi scomodi possono essere sradicati dalla psiche russa quando così tanto dolore e sofferenza sono stati causati a così tanti.

In verità, le forze che sostengono Putin nella sua ricerca di un’autentica sovranità nazionale sono molto più grandi di qualsiasi Presidente degli Stati Uniti o Primo Ministro del Regno Unito, Comandante supremo alleato della NATO o Leader dell’Unione Europea.

Infatti il ​​potere dietro Vladimir Putin è la stessa Russia, una forza determinata a non essere mai più tenuta prigioniera dall’Asse  anglo-americano  .

E nessuna quantità di sciabolate da parte di Washington, o di terrorismo economico da parte dell’Unione Europea, o di sabotaggio finanziario da parte della City di Londra altererà quella determinazione.

Le armi nucleari fungono da grande equalizzatore.

A differenza di ogni altro paese che è recentemente caduto sotto la nuda aggressione anglo-americana, la Russia aveva sostanzialmente sviluppato molta tecnologia nucleare durante la Guerra Fredda.

L’Occidente non ha mai immaginato che la Russia avrebbe quindi utilizzato la prospettiva non solo della tecnologia delle armi nucleari, ma anche di armi molto più avanzate e distruttive che non erano mai state utilizzate prima sul pianeta Terra, come potente deterrente per  atti non provocati dell’Asse anglo-americano  di guerra.

Né gli stessi capitalisti predatori occidentali hanno mai sognato che l’uomo più ricco della Russia – Mikhail Khodorkovsky  – sarebbe stato imprigionato per 10 anni.

Essendo il loro uomo di punta per l’ulteriore saccheggio delle riserve di petrolio e gas della Russia e dei relativi beni, l’intero schema AAA fuorviato è fallito completamente.

Tuttavia, una volta che gli oligarchi incalliti furono privati ​​del loro potere, denaro e influenza, tutto ciò su cui l’Occidente poteva fare affidamento era la forza bruta, poiché continuano a esercitare con straordinaria ferocia in luoghi come l’Ucraina.

 Intimidire e minacciare, costringere ed estorcere è tutto ciò che l’  Asse anglo-americano  sa fare in questi giorni, tanto successo hanno queste tattiche nel soggiogare nazioni completamente impotenti o indifese in tutto il mondo per molti decenni.

Tuttavia, ora che la Federazione Russa ha rivalutato la propria capacità di armi nucleari e ridistribuito risorse critiche sul confine occidentale, la sua risposta tattica e la sua preparazione strategica non sono mai state migliori.

Mentre questo particolare stato di cose pone un grande ostacolo al piano a lungo raggio dell’AAA verso un  “Ordine” del Nuovo Mondo , la Russia e la sempre crescente BRICS Alliance presentano una sfida ancora più grande al loro piano di attuazione NWO fatalmente imperfetto.

La richiesta della Russia per il rispetto della sovranità nazionale è rappresentativa di un movimento mondiale molto più ampio.

La Russia non è solo affiancata dalla BRICS Alliance nei suoi sforzi per livellare il campo di gioco globale, ma è anche supportata da molte altre nazioni grandi e piccole, tra cui l’Ungheria che ha rotto i ranghi con l’Unione Europea.

Certamente l’  Asse anglo-americano al verde e in bancarotta  ha il suo compito quando si scontra con un numero crescente di paesi che non saranno più trattati come figliastri.

Quando nazioni come Cina e Russia, India e Brasile, Sud Africa e Venezuela, Bolivia ed Ecuador esprimono pubblicamente i loro dubbi nei confronti dell’egemonia americana, il mondo intero presta molta attenzione. Qui sta il vero potere dietro Vladimir Putin.I libri di storia un giorno mostreranno che la comunità mondiale delle nazioni si è radunata attorno all’altura morale conquistata da Vladimir Putin nella seconda decade del nuovo millennio.

Non solo il popolo russo sostiene pienamente il suo presidente, ma le vaste popolazioni di Cina, India e molte altre nazioni stanno saldamente dietro ai loro leader contro l’incessante ingerenza  dell’Asse anglo-americano .

La pervasività di Internet ha semplicemente reso troppo facile condividere ciò che sta realmente accadendo in tutto il mondo, specialmente per quanto riguarda l’AAA che lavora vigorosamente contro gli interessi della gente comune.

Vladimir Putin, a prescindere dagli intrighi e dalle macchinazioni messe in atto per distruggere le sue migliori intenzioni, è stato scoperto dalla sua stessa gente.

Sanno che ha fatto del suo meglio per proteggere la Russia.

Sanno anche che, nella sua determinazione a prendersi cura del popolo russo, considera anche i migliori interessi dei cittadini di ogni nazione, compresi quelli che inesorabilmente si oppongono alla Russia e lo perseguitano in ogni occasione. Questa posizione straordinaria non è solo piuttosto rara tra i leader mondiali di oggi, è una qualità ammirevole in qualsiasi epoca … che è solo un altro motivo per cui i capi dell’AAA detestano così tanto la leadership saggia e illuminata di Vladimir Putin.

“ Prenditi cura della Russia ” è letteralmente diventato il “ punto di riferimento morale e politico ” di Putin.

Solo per ordinazione divina un tenente colonnello del KGB finisce per esaudire gli ultimi desideri del suo predecessore servendo alternativamente sia come Presidente che come Primo Ministro della Russia.

Poiché Vladimir Putin ha preso così seriamente quella direttiva presidenziale, ora si trova nel mirino della più formidabile macchina militare e colosso economico della Terra.

Tuttavia, in netto contrasto con il breve mandato di JFK, che ha avuto luogo nel  ventre stesso della bestia , Putin ha un firewall di protezione senza precedenti eretto attorno a lui.

Sapeva che se l’ultimo desiderio di Boris Eltsin doveva essere realizzato, lui ei suoi collaboratori avrebbero dovuto essere protetti da ogni tipo di danno e malizia. La squadra AAA, dopotutto, non gioca mai bene e infrange sempre le regole (Regole, quali sono le regole per la AAA?).

Alla luce della presunta rinuncia di Putin a un contratto che era stato sostanzialmente concordato dai suoi predecessori, non esisteva alcun imperativo morale per lui a rispettare un accordo così illegale e non etico.

A prima vista, avrebbe potuto essere giustamente accusato di tradimento di prim’ordine se avesse rispettato le richieste dell’AAA.

Solo un traditore si sarebbe comportato con un contratto così oltraggioso, quindi Putin sapeva che sia la legge che il popolo sarebbero stati dalla sua parte una volta che avesse ribaltato gli oligarchi e i loro sponsor occidentali.

Tuttavia, così facendo, ha attirato su di sé e sulla Russia l’ira dei Rothschild e dei Rockefeller, del Council on Foreign Relations e del Royal Institute of International Affairs, della Commissione Trilaterale e del Gruppo Bilderberg.

Essendo l’anima saggia e vecchia che è Putin, sapeva che il suo mandato sarebbe stato il più consequenziale dell’era moderna … sia per la Russia che per il mondo in generale.

Non si è tirato indietro davanti alle esigenze di un’impresa così difficile; anzi, sembra incoraggiato dalla formidabile sfida che è. Ma, poi, ha il popolo russo saldamente dalla sua parte, così come la stragrande maggioranza delle nazioni sulla Terra.

Quando il potere popolare in tutto il pianeta inizierà a fondersi attorno alle vere intenzioni che Vladimir Putin rappresenta e ha pronunciato frequentemente, il cambiamento che molti aspettano arriverà velocemente e furiosamente.

In verità, la trasformazione globale è dietro l’angolo; un vero e proprio nuovo ordine mondiale caratterizzato dal rispetto implicito della sovranità nazionale e personale.

Il futuro del mondo è nella Russia.

“Attraverso la Russia arriva la speranza del mondo. Non rispetto a ciò che a volte viene chiamato comunismo o bolscevismo — no! Ma libertà, libertà! Che ogni uomo vivrà per il suo prossimo. Il principio è nato lì. Ci vorranno anni prima che si cristallizzi; eppure dalla Russia esce di nuovo la speranza del mondo”.

( Edgar Cayce).

Chiaramente questa espressione profetica di Edgar Cayce era sia preveggente che perspicace. Perché non solo le steppe dell’Asia centrale hanno forgiato i cuori e le menti del popolo russo nel corso dei secoli, ma la tirannia del comunismo sovietico si è rivelata un crogiolo come nessun altro.

La Russia è sempre stata una nazione di filosofi con scrittori come Tolstoj e Dostoevskij che hanno plasmato la coscienza nazionale sin dal 19° secolo. Dato il loro rilascio relativamente recente dall’ateismo imposto dal marxismo senza Dio, i russi giovani e meno giovani hanno riabbracciato le tradizioni mistiche della Chiesa ortodossa russa.

Data questa trasformazione culturale molto profonda e in corso, sta emergendo una nuova mentalità nazionale.

Indubbiamente è una società che si sta inesorabilmente piegando verso una società più conservatrice e tradizionale, soprattutto una che si sta muovendo nella direzione opposta rispetto alle società occidentali.

Putin è ben consapevole della sensibilità che predomina in tutta la Patria. Non cerca di offendere nessuno, ma allo stesso tempo non permette che i pazzi gestiscano il manicomio come fanno in tutto l’  Asse anglo-americano . Né permetterà che i valori ei principi, i costumi e le tradizioni di qualsiasi minoranza dominino la cultura russa.

Alla luce della posta in gioco sia per la Russia di Putin che per gli Stati Uniti di Obama, è ora evidente che una battaglia epica è in corso in tutto il pianeta.

La battaglia più recente in Ucraina è solo un’altra tra quelle condotte in tutto il Medio Oriente e oltre.

 Sia la Russia che la Cina hanno visto le loro posizioni geopolitiche aggredite e minate ogni volta che tentano di stabilire nuovi mercati o coinvolgere partner commerciali. Soprattutto laddove sono in gioco risorse energetiche, le guerre sono diventate più apocalittiche.

Tanto che molti si chiedono se una Terza Guerra Mondiale epocale sia dietro l’angolo. Tuttavia, un tale Armageddon progettato   può essere imposto alla comunità mondiale delle nazioni solo con la partecipazione sia dell’est che dell’ovest.

 

Fortunatamente, la Russia di Putin non sarà spinta in uno scenario da 3 guerra mondiale. Né la Cina di Jinping né l’India di Modi.

A causa dell’incrollabile determinazione di Putin e della forte leadership all’interno dell’Alleanza BRICS, nessuna delle nazioni regolarmente assalite dall’AAA sarà innescata in una guerra su vasta scala.

Il mondo intero deve ringraziare Vladimir Putin per la sua risposta sana e sobria a così tanti conflitti e scaramucce, attacchi sotto falsa bandiera e invasioni per procura organizzate settimanalmente in tutto il mondo dall’Asse  anglo-americano .

Il popolo russo è arrivato a rispettare Putin come un leader che è ferocemente protettivo nei confronti della Patria.

I paragoni con Pietro il Grande, che è stato elogiato “ come un industriale e un visionario culturale che ha trasformato il suo paese in una potenza europea”  sono abbastanza comprensibili.

Sotto la guida dello zar Pietro I  “la Russia divenne temuta ma anche rispettata dai suoi vicini, ed è lo zar-eroe ufficiale della storia russa”.

 Forse la seguente immagine diffusa dagli AAA  Mainstream Media  come una critica riflette Putin nel suo attuale ruolo di “Protettore della Russia” e leader morale del mondo libero.

 

C’è un’enorme quantità di false informazioni diffuse nel cyberspazio riguardo a Vladimir Putin. Una delle principali campagne di disinformazione è quella di collegarlo agli stessi oligarchi che rimangono ancora in posizioni di potere in Russia. Putin ha ereditato un disastro economico e finanziario senza precedenti dopo decenni di cattiva gestione comunista.

È stato anche costretto a far fronte a problemi politici pervasivi e alla corruzione endemica del governo della stessa epoca. Per tutto il tempo ha dovuto guidare il paese attraverso grandi trasformazioni sociali, filosofiche e religiose. In questo contesto, non è chiaro che doveva – inizialmente – farsi più amici possibile prima che iniziassero tutte le epurazioni?

Date queste realtà, Putin ha fatto ciò che farebbe qualsiasi leader retto e pragmatico: inaugurare il processo nel modo più agevole e indolore possibile. La stragrande maggioranza dei russi aveva già sofferto terribilmente… per molti decenni.

 Pertanto, ha sempre cercato di lavorare con coloro che sono stati cooperativi. Alcuni degli oligarchi hanno visto la scritta sul muro e hanno fatto le aperture necessarie per convincere Putin della loro lealtà alla ricostruzione della Russia prima. Coloro che hanno lasciato la Patria non avrebbero rinunciato ai loro modi da ladri. Coloro che sono rimasti sono molto più allineati al programma di Putin di quanto potrebbero indicare le loro precedenti affiliazioni e comportamenti. Di fronte all’essere esiliati o unirsi alla causa, è diventata una decisione abbastanza facile per quegli oligarchi che apprezzavano le loro radici e la loro eredità russa.

Poi c’è la questione che riguarda coloro che affermano che Putin deve essere a letto con i Rothschild, l’élite occidentale, la NWO, gli Illuminati, il governo ombra mondiale, la FED (bankster), l’  Asse anglo-americano, ecc. Come presidente e primo ministro di una nazione un tempo superpotente, come potrebbe mai porre fine a tutte le normali relazioni internazionali nel bel mezzo della ricostruzione della nazione?

È stato solo attraverso il commercio vitale con l’Europa, oltre a soddisfare le richieste energetiche di questi e di altri paesi, che la Russia ha avuto il flusso di cassa per sopravvivere all’intero calvario. Gran parte dell’economia russa era (ed è) guidata dalle entrate del petrolio e del gas; una realtà che la Russia prima o poi dovrebbe affrontare. Per motivi di sopravvivenza, gli accordi venivano presi quando, dove e con chiunque fosse necessario.

 

Infine, c’è chi afferma che Putin viene utilizzato inconsapevolmente come opposizione controllata. Pensano davvero che Putin non sia a conoscenza dei tanti giochi giocati dalla vasta rete di servizi di intelligence dell’AAA?

Era il KGB, facendo molto di più di quanto l’MSM avrebbe mai riconosciuto. Il suo coinvolgimento ai massimi livelli nel giocare all’ormai onnipresente  Grande Gioco  gli ha dato un’educazione che solo il  Comitato per la Sicurezza dello Stato potrebbe fornire. In effetti, solo la preziosa esperienza maturata all’interno delle primarie agenzie di sicurezza russe (fu nominato anche capo dell’FSB) potrebbe prepararlo adeguatamente alle sfide future.

Pertanto, quando molti si chiedono come possa fare del bene un ex ufficiale del KGB, ci chiediamo in quale altro modo Putin avrebbe potuto svolgere l’erculeo compito di una riabilitazione nazionale di successo dal 1999 … senza essere epurato o assassinato!

Morale della storia: solo un ex agente del KGB estremamente ben informato nonché ex direttore dell’FSB ben informato avrebbe potuto ricevere il supporto necessario e la protezione vigile per averlo tenuto lontano dai pericoli negli ultimi 15 anni come principale leader della Russia e statista.

 

Questo articolo è il primo di una serie sulla Russia di Vladimir Putin. La parte II è intitolata:

PUTIN: Il presidente e il potere (i) dietro di lui.

Proprio come JFK, Putin va per la sua strada.

Non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto che Vladimir Putin sia il John F. Kennedy del nuovo millennio.

 

C’è una relazione molto speciale che esiste tra le tre grandi nazioni BRICS. Il presidente russo Vladimir Putin, il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro indiano Narendra Modi condividono tutti un legame unico sotto forma di rispetto reciproco per il profondo orientamento religioso degli altri. Nel corso dei rispettivi mandati in carica, ciascuno di questi leader ha riabbracciato in modo abbastanza evidente le religioni predominanti dei loro paesi in un modo mai visto durante l’era moderna.

Come scritto in precedenza in questo saggio, il presidente Putin ha fatto grandi passi avanti nel ristabilire il rapporto tra il governo federale russo e la Chiesa ortodossa russa.

Questo intenzionale re-impegno ha seguito il personalissimo viaggio spirituale di Putin verso le tradizioni mistiche della sua stessa fede. Ad esempio, durante l’aggravarsi della crisi in Ucraina, era noto per aver visitato il monastero di Valaam, un luogo di ritiro sacro sul lago Ladoga, vicino al confine nord-orientale della Russia.

 

Allo stesso modo, il primo ministro Modi è stato noto per essere un indù ortodosso molto devoto durante tutta la sua carriera politica. Ha eseguito “ il rituale di preghiera Hindu Ganga Puja al Dashaswamadeh Ghat sul fiume sacro Gange il giorno dopo la sua schiacciante vittoria elettorale il 17 maggio 2014 a Varanasi, in India. Uno dei primi proclami di Modi a Primo Ministro è stato quello di dichiarare la sua intenzione di ripulire il fiume più sacro e sporco dell’India entro cinque anni.

Il presidente Jinping si è già distinto come il primo leader del Partito Comunista cinese a riconoscere l’importante ruolo delle religioni tradizionali della nazione nell’invertire il suo declino morale. Ha affermato che “ spera che le “culture o fedi tradizionali” cinesi – il confucianesimo, il buddismo e il taoismo – contribuiranno a colmare un vuoto che ha permesso alla corruzione di fiorire. Anche il leader spirituale tibetano in esilio – il Dalai Lama – ha parlato del cambiamento epocale sotto la guida illuminata di Jinping, in particolare per quanto riguarda il ruolo del buddismo nella conservazione della cultura cinese.

 

Ecco come ha recentemente riassunto un commentatore geopolitico:

“Tre potenti leader determinati a tracciare un nuovo ordine mondiale. L’Asse Anglo-Americana può demonizzarli ma non possono fermarli. Possono unirsi ai tre, o anche ai BRICS, ma sarà ad armi pari. E questi tre hanno lanciato una grande sfida al Vaticano e agli evangelisti cristiani in Europa e in America, un punto che lo sceicco Imran aveva menzionato nel contesto russo circa 4-5 anni fa. Qui abbiamo tre leader mondiali che affermano l’importanza della religione, dei valori e dei costumi tradizionali”.

— L’intuizione di Arun Shrivastava.

Le implicazioni associate al comportamento spirituale molto pubblico di questi tre leader – tutti provenienti dall’est – sono di vasta portata quanto sconvolgenti. In particolare, in contrasto con l’immoralità, l’empietà o l’ateismo esibiti dai leader del governo occidentale, Russia, Cina e India sembrano impegnarsi in una missione altamente coordinata.

Indubbiamente stanno inviando un messaggio senza precedenti a tutta l’umanità:

un mondo senza fede in un  potere superiore  è privo di pace e prosperità.

Il rispetto reciproco per la religione degli altri è quindi di fondamentale importanza.

Una società giusta e civile emergerà solo quando la tolleranza religiosa (e razziale e culturale) diventerà la norma.

 Putin, Jinping e Modi, offrendo un tale rispetto implicito l’uno all’altro, modellano il modo in cui le loro nazioni si comporteranno l’una verso l’altra.

In diverse occasioni ciascuna di queste nazioni BRICS ha chiesto pubblicamente che gli USA assumessero un atteggiamento diverso nei loro rapporti con loro.

Questa richiesta è stata avanzata da rappresentanti a tutti i livelli, sempre dopo comportamenti AAA offensivi e inaccettabili.

Eppure non c’è stato alcun cambiamento di atteggiamento distinguibile, soprattutto da parte degli Stati Uniti.  “Quando non c’è rispetto di sé, è estremamente difficile rispettare gli altri” .

Dalla loro condotta, sia ufficiale che personale, sembra che i molti leader in tutto l’  Asse Anglo-Americano  operino in un universo senza Dio.

In realtà sembra che siano stati scelti per la loro mancanza di spiritualità o per l’abbandono della pratica religiosa. Si spera che imparino dai loro fratelli dall’Oriente i meriti di mantenere sempre una sacra connessione con il Divino. Qui sta il vero potere dietro la BRICS Alliance. In verità, il futuro della razza umana dipende molto dalla loro coesione, così come il destino della civiltà planetaria.

 

 

 

 

Fateci pagare più tasse, così 102 super

ricchi al World Economic Forum.

Vita.it- Redazione- (20 gennaio 2022)- ci dice :

 

Ecco l'appello lanciato ai governi per una maggiore equità dai “Milionari patriottici”, come si fanno chiamare, tra loro anche Abigail Disney , erede del creatore di Topolino.

La lettera appello è stata presentata in concomitanza con le riunioni virtuali del World Economic Forum cominciato il 17 gennaio scorso.

 Il gruppo ha affermato che gli ultra-ricchi non sono attualmente costretti a pagare la loro quota della ripresa economica globale dalla pandemia.

Ai nostri amici milionari e miliardari.

Se partecipate alla "Davos online" del World Economic Forum che si tiene a gennaio, significa che fate parte di un gruppo esclusivo di persone che stanno cercando una risposta alla domanda che si cela dietro al tema del forum di quest' anno, «come possiamo lavorare insieme e ripristinare la fiducia?».

Non riuscirete mai a trovare la risposta in un consesso per pochi intimi, circondati da altri milionari e miliardari, e dagli uomini più potenti del mondo.

Anzi, se vi soffermerete a pensarci, scoprirete che voi stessi siete parte del problema.

La fiducia - nella politica, nella società, nel prossimo - non si costruisce nei salottini accessibili soltanto ai molto ricchi e ai più potenti.

Non si costruisce con le mani di miliardari che viaggiano nello spazio e che accumulano fortune grazie alla pandemia, senza pagare praticamente tasse e pagando salari da miseria ai proprio operai.

 La fiducia si costruisce attraverso la trasparenza, in democrazie rodate, eque e aperte che offrono servizi e sostegno di qualità a tutti i loro cittadini.

Il pilastro di una democrazia forte è un sistema fiscale giusto. Un sistema fiscale equo.

Essendo dei milionari, sappiamo che il sistema fiscale esistente non è giusto.

Quasi tutti noi possiamo dire che, mentre il mondo negli ultimi due anni ha affrontato una quantità di sofferenze immensa, noi in realtà abbiamo visto la nostra ricchezza crescere durante la pandemia.

Eppure, solo pochi tra noi possono dire con onestà di pagare una quota fiscale giusta.

 Questa ingiustizia, incorporata nelle fondamenta del sistema fiscale internazionale, ha creato una carenza di fiducia colossale tra i popoli del mondo e le élite che hanno costruito l'architettura di questo sistema.

Per gettare un ponte attraverso questo abisso ci vuole qualcosa di più dei progetti per soddisfare la vanità di un miliardario, o di “that divide is going to take more than billionaire vanity projects” or sporadici gesti filantropici.

Serve un ribaltamento completo del sistema che finora è stato progettato appositamente per rendere i ricchi più ricchi.

Per dirla in termini semplici, la fiducia si ripristina tassando i ricchi.

Il mondo, ogni Paese del mondo, deve chiedere ai ricchi di pagare la loro quota giusta.

Noi ricchi chiediamo: tassateci, e tassateci adesso.

La verità è che questa Davos non merita oggi la fiducia del mondo.

Con una quantità incalcolabile di ore passate a discutere di come fare del mondo un posto migliore, la conferenza ha prodotto ben pochi risultati tangibili, sepolti sotto un torrente autocelebrativo.

Fino a che i partecipanti alla conferenza non ammetteranno la necessità della semplice ed efficace soluzione che gli si para davanti - tassare i ricchi - i popoli del mondo continueranno a considerare la loro cosiddetta dedizione a risolvere i problemi del pianeta come poco più di uno spettacolo.

 La storia ci racconta il finale delle società estremamente diseguali in tinte molto fosche.

Per il bene di tutti noi, ricchi e poveri, è arrivato il momento di affrontare la diseguaglianza, e di tassare i ricchi.

Mostrate ai popoli del mondo di meritare la loro fiducia.

Se non lo fate, tutti i vostri colloqui privati non cambieranno quello che sta per arrivare: o le tasse, o i forconi.

Ascoltate la storia, e fate un scelta saggia.

 

 

 

Grande Reset, il Forum di Davos

2022 si terrà in rete domani.

Renovatio21.com- Redazione- (16 Gennaio 2022)- ci dice :

 

Il World Economic Forum (WEF) di Davos, l’evento del think tank globalista che ha propalato apertamente la teoria del Grande Reset, anche quest’anno si terrà online.

Questa settimana non ci saranno centinaia di amministratori delegati, reali e capi fondi super ricchi di hedge fund che arriveranno a Davos con i loro jet privati ​​per l’incontro annuale del World Economic Forum del 17-21 gennaio, che è stato rinviato all’inizio dell’estate perché dell’epidemia di Omicron.

Al suo posto, il WEF ospiterà un’Agenda 2022 virtuale di Davos nelle stesse date, ha annunciato il 20 dicembre Adrian Monck, amministratore delegato del WEF per l’impegno pubblico.Di fatto, i davosiani di Klaus Schwab stanno preparando la prossima emergenza:

«la pandemia impallidisce rispetto ai rischi a lungo termine che il mondo deve affrontare a causa del cambiamento climatico. Questa è la visione che fa riflettere quasi 1.000 esperti di rischi e leader globali».

Gli argomenti saranno i soliti propagandati dal World Economic Forum.

Il programma dell’evento virtuale per l’élite mondialista elenca i dieci maggiori «rischi globali per gravità». Né la guerra né la fame di massa sono arrivate nella top ten dei fautori del Grande Reset.

Di fatto, i davosiani di Klaus Schwab (il nuovo Hitler ) stanno preparando la prossima emergenza:

«la pandemia impallidisce rispetto ai rischi a lungo termine che il mondo deve affrontare a causa del cambiamento climatico. Questa è la visione che fa riflettere quasi 1.000 esperti di rischi e leader globali» si legge nel Global Risks Report 2022 del World Economic Forum.

Ecco i rischi di cui Davos ci dice che dovremmo essere più preoccupati:

Fallimento dell’azione per il clima.

Condizioni metereologiche estreme.

Perdita di biodiversità.

Erosione della coesione sociale.

Crisi del sostentamento.

Malattie infettive.

Danno ambientale umano. Crisi delle risorse naturali. Crisi del debito.

Confronto geoeconomico.

 Alcuni dei relatori virtuali in programma:

il presidente cinese Xi Jinping;

Ministro degli affari esteri della Repubblica Popolare Cinese Wang Yi;

 il premier indiano Narendra Modi;

il primo ministro giapponese Kishida Fumio;

 il segretario dell’ONU Antonio Guterres;

il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen;

 il premier australiano (fresco del caso Djokovic, dove è intervenuto in prima persona) Scott Morrison;

il presidente indonesiano Joko Widodo;

 il neopremier israeliano Naftali Bennett;

Segretario al tesoro degli Stati Uniti d’America Janet L. Yellen;

 il vicepresidente nigeriano Yemi Osinbajo;

il neocancelliere tedesco Olaf Scholz;

il presidente peruviano José Pedro Castillo Terrones;

il presidente colombiano, Ivan Duque;

 il presidente del Costa Rica Carlos Alvarado Quesada;

 la direttrice Operativa del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva;

 il presidente guatemalteco Alejandro Giammattei;

l’ex vicepresidente USA e attivista climatico Al Gore;

il controverso presidente del Ruanda Paul Kagame;

l’ex segretario di Stato USA ora inviato speciale dal presidente degli Stati Uniti d’America per la gestione del clima ed emergenze climatiche John F. Kerry;

la presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde;

il presidente ecuadoregno Guillermo Lasso;

il direttore generale del WTO Ngozi Okonjo-Iweala.

Non poteva mancare Antony S. Fauci, l’uomo grazie al quale la leva della pandemia per attuare il Grande Reset non si sarebbe mai potuta realizzare.

Un video satirico, che abbiamo rilanciato qualche settimana fa, potrebbe aver profetizzato l’essenza di quello che si discuterà, e cioè il futuro secondo Klaus Schwab  di Davos:

“non possiederai nulla e sarai felice”.

 

 

 

Lo schiaffo hollywoodiano per

lo sdoganamento della poligamia.

Renovatio21.com -Roberto Dal Bosco - (30 Marzo 2022)- ci dice :

Mettiamo subito in chiaro che crediamo che lo schiaffo di Will Smith al presentatore degli Oscar Chris Rock sia farlocco.

Il motivo è presto detto: in moltissimi in questi mesi hanno lamentato la decadenza totale degli Oscar, che in America significa anche e soprattutto il calo totale di ascolti.

Perfino i giornali dell’establishment avevano cominciato a mugugnare: come può sopravvivere uno show del genere ad un pubblico la cui attenzione può durare al massimo qualche secondo?

La cerimonia era stata poi attaccata per la “nuova veste woke”, “politicamente corretta”, con quella che chiamano” forced diversity”: nel film deve esserci un nero, un trans, un asiatico, una lesbica, e via con il ricatto del Cencelli delle minoranze etno-sessuali. Perfino personaggi TV liberal influenti come Bill Maher avevano iniziato a schifare la cosa.

Ecco che quindi, come un Sanremo qualsiasi, salta fuori un fuori programma che tiene che scompagina tutto e fa versare inchiostro a iosa.

Parrebbe quella che nel settore si chiamava «lucherinata», dal nome del più abile e spregiudicato ufficio stampa del cinema nostrano, il mitico Enrico Lucherini: una storia inventata per far abboccare i media.

Tuttavia, non è sull’ontologia dello schiaffo fra afroamericani (uno infinitamente più dotato dell’altro: parliamo lo schiaffeggiato Chris Rock, considerato un tempo uno dei non plus ultra della comicità dal vivo) che vogliamo dire due cose qui.

Ci preme, più che altro, cercare di capire se si tratti di una tentata manovra di nobilitazione di una delle cose che più indicano la decadenza morale e sociale che ci sta toccando: il concetto di coppia aperta, che, di fatto, è la reintroduzione della poligamia più orgiastica.

Come noto alle cronache, Will Smith e sua moglie sono portatori di questa speciale configurazione affettiva, che solitamente, pensavamo, più che nell’olimpica Hollywood si esprime in tetri locali definiti «per scambisti».

Epperò il caso degli Smith sembrerebbe più problematico di così.

Si disse un paio di anni fa che la moglie Jada Pinketts Smith (di cui non riusciamo a ricordare un film che sia uno) nel 2016 aveva una relazione con un amico del figlio,  il rapper August Alsina, di 25 anni più giovane.

Il ragazzino cantante raccontò che la relazione aveva il placet del marito, al momento separato. Lei negò. Poi disse che era vero, ma non la cosa del consenso del Principe di Bel Air.

Nel 2019 la Jada ammise in un suo programma su Facebook (dove altro?) che una volta, da giovane, aveva fatto un’orgia a tre. La confessione è avvenuta di fronte alla famiglia, protagonista della trasmissione con lei. Una famiglia che è un inno alla rivoluzione sessuale, sembrerebbe.

Nel 2021 lo  Smith affermò che la moglie «non ha mai creduto nel matrimonio convenzionale» e che entrambi hanno avuto rapporti sessuali al di fuori del loro matrimonio. Eccolo qua: «Open Marriage». Matrimonio aperto.

Noi ingenui pensavamo che fosse una cosa per i club degli scambisti, le coppie perverse, quelle che, magari con la pancia piena e in assenza di prole, hanno bisogno di «stimoli» per far sopravvivere il rapporto, evidentemente basato sulla passione fisica che prima o poi può sparire: non riescono ad accettare di aver calcolato male la gittata di una relazione basata sull’attrazione, e sono incapaci di ammettere che il collante tra marito e moglie non può in alcun modo essere il sesso, ma qualcosa di più alto, di metafisico, di eterno.

Le coppie che lo comprendono, di solito, hanno figli, così che invece che frequentare club mascherati frequentano più assiduamente, e con in testa tutto tranne il sesso, la scuola, la pediatra, il judo, il supermercato etc.

Quindi, meglio stare alla larga. Vale l’avvertimento che l’anziano giornalista ribelle ma vaccinato Massimo Fini, che cita un caso preciso nel suo Di[zion]ario Erotico. Manuale contro la donna a favore della femmina.:

«È pericoloso però passare dall’immaginario al reale introducendo nel gioco a due altri individui in carne e ossa. Perché si sa come si comincia ma non dove si va a finire. Il marchese Casati Stampa (l’antico proprietario della villa di Arcore poi passata… nelle mani di Berlusconi) si eccitava molto a osservare la bella moglie mentre si esibiva davanti ad altri o si faceva fottere. Ma un giorno la signora si innamorò di uno di questi amanti teleguidati e il gioco sfuggì di mano all’imprudente marchese che, folle di gelosia, fece una strage: con un fucile da caccia uccise la moglie, l’amante e si suicidò».

Insomma, una cosa pericolosa.

Ma anche una cosa volgare, un po’ da sporcaccioni di provincia. L’adulterio è ineliminabile, tuttavia esso è, da millenni, coperto dal segreto, altrimenti non si capisce più cosa sia: un tradimento che non è un tradimento? Che senso ha? Qualche malizioso direbbe perfino: che gusto c’è?

Insomma, non una cosa da divi di Hollywood, dove i segreti abbondano, e un tempo reggevano in modo miracoloso: pensate all’omosessualità di Rock Hudson, Montgomery Clift, e poi magari quella mai confermata di quell’altro brizzolato di cui non facciamo il nome.

Le cose sono cambiate. Gli Smith rappresentano la fine del segreto hollywoodiano.

Will, uomo dalla carriera misteriosa (perché piace alla gente?), ultimamente non sempre all’altezza, è quindi una “Finestra di Overton umana per le corna”.

Le corna, da impensabili, ora sono accettabili, razionali. Certo, non sono ancora popolari, ma siamo che  un certo giorno diventeranno legalizzate, nel senso di obbligatorie, come i vaccini, come la perversione forzata del libro di Anthony Burgess” Il seme inquieto”.

Il cornuto in America è chiamato cuckold. La parola negli ultimi anni ha assunto un significato perfino politoc: il cuckservative, è il conservatore che, a causa del suo moderatismo, non si rende conto che lo stanno fregando in tutti i modo – un’espressione simile, emersa con l’era Trump,  è “RINO”, Republican in Name Only, Repubblicano solo di nome: uno che vota a destra ma che “alla fine si trova fottuto dai democratici”, perché intimamente ha accettato di allinearsi con essi, come un cornuto che alla fine dà l’ok agli adulteri della moglie.

Il cuck non è visto in maniera peggiorativa solo dalla destra USA. C’è un’altra categoria che ci lavora sopra: certi neri americani.

Perché apprendiamo che nella sottocultura dei cuck, vi sono coloro che vogliono che la moglie li tradisca con un uomo nero, che in gergo si dice «bull», «toro».

Alcuni «tori», quindi, ringraziano.

A metà degli anni 2010 in rete cominciarono a dire che una serie liceale per ragazzini, Bella e i Bulldog, conterrebbe alcuni riferimenti alla sottocultura dei cuckold e dei bull.

Emerse che lo sceneggiatore, un ragazzo di colore, aveva diretto un film chiamato The Cuckold, in locandina una donna mascherata che abbraccia un signore nero ignudo.

 Il telefilm per bambini avrebbe quindi avuto tanti punti di contatto con il mondo dei cornuti organizzati: il personaggio principale Bella, un’adolescente bianca, sviluppa una relazione romantica con Troy, un ragazzo di colore che è fisicamente più atletico e sicuro di sé di Newt, un ragazzo bianco non molto maschile che cerca costantemente ma non riesce a conquistare l’affetto di Bella.

Secondo i critici, che chiesero al canale per bambini Nickelodeon di cancellare la serie, la trasmissione sarebbe piena di riferimenti e simboli sottili e non così sottili che fanno eco ai temi dell’internazionale dei cornuti interraziali:

 il nome del programma, che contiene la parola «bull»; la continua ripetizione della simbologia del toro; una puntata con la presenza concreta di un toro in uno scantinato,  che la protagonista (bianca, ovviamente) Bella deve accarezzare bendata. I riferimenti diretti alla sottocultura dei sadomaso e dei cornuti, dicono in rete, si sprecano.

Il fenomeno, insomma, si starebbe facendo largo in vari canali, pronto per essere digerito frontalmente dalla popolazione. Overtonizzato.

Ecco cosa sta a significare lo schiaffo di Will Smith, divenuto protagonista assoluto degli Oscar ben oltre la statuetta vinta.

Il cuck, il cornuto, sa essere mostrare al mondo cos’è l’onore. Macché perverso, malato, passivo. È un uomo maschile, testo-steronico.

Di più: il cornuto è un cavaliere, pronto a difendere la sua bella dall’offesa subita.

 Come un tempo. Ricordate i duelli? Will Smith ha fatto una cosa così, «per amore» della moglie programmaticamente fedifraga offesa da una battuta sull’alopecia.

Cornuti è bello. Cornuti è figo.

 La poligamia family-oriented, la «coppia aperta»: se lo fa l’attore premio Oscar amato da tutti (perché, poi?), perché non dovremmo farlo noi? Se significa non mettere da parte i sentimenti e nemmeno l’onore, perché rinunciare al «poliamore»?

Quello che ne consegue il lettore di Renovatio 21 lo capisce da solo:

la glorificazione di un ulteriore veleno teso a uccidere la famiglia naturale, dove la fedeltà è sostituita dalla zozzeria, dove la morale diviene indecenza, dove la promiscuità dove i genitori vanno con gli amici dei figli – in attesa di andare oltre, verso il tabù più tabù, dove la famiglia non può esistere e sull’umanità si abbatte la maledizione e la tragedia, come ben comprendevano gli antichi.

Parlano tutti dello schiaffo (finto) di Will Smith. In realtà stanno mangiando tutti un pezzo della torta dei cuck, dei bull, della società ventura fatta di poligamia e corruzione, di disgusto e abiezione morale normalizzata.

È quel mondo che, spesso, fa invocare non lo schianto farlocco delle sberla, ma quello dell’asteroide sulla superficie di questo pianeta perverso dei “Liberal  DEM USA” !

(Roberto Dal Bosco).

 

 

 

Cina, proposte tecniche

di de-dollarizzazione.

Renovatio21- Redazione- (29 Marzo 2022)- ci dice  :

Con un  articolo del Global Times, quotidiano in lingua inglese del Partico Comunista Cinese, è cominciata la promozione dell’uso di singole valute nazionali invece del dollaro come valuta di riserva globale per il commercio: in pratica, la de-dollarizzazione conseguente alla follia delle sanzioni alla Russia.

I cinesi, ovviamente, spingono in particolare per la loro valuta nazionale, lo yuan (detto anche renminbi). L’idea è altresì quella di diffondere il sistema di pagamenti interbancari transfrontalieri cinese chiamato “CIPS”.

Secondo il quotidiano pechinese, in questo momento già 1.300 banche a livello internazionale starebbero utilizzando il CIPS.

Anche che lo yuan ha registrato una rapida crescita nell’uso commerciale e nel 2021 è diventato, anche se a molta distanza dai primi, la quarta valuta più utilizzata.

«Nelle ultime settimane, sono emersi esempi molto incoraggianti in cui le principali potenze commerciali hanno iniziato a chiedere l’elaborazione del commercio bilaterale nelle proprie valute.

Ad esempio, l’India e la Russia hanno concordato uno schema di cambio rupia-rublo per scambiare petrolio greggio e altri prodotti e, secondo quanto riferito, Arabia Saudita e Cina stanno discutendo di utilizzare lo yuan cinese per elaborare gli acquisti di petrolio» scrive il Global Times.

«In effetti, il panorama geopolitico globale in rapida evoluzione sta costringendo molti governi a ripensare la fattibilità e, soprattutto, l’imparzialità e la rettitudine dell’attuale sistema finanziario mondiale, in cui il dollaro USA ha sempre  svolto un ruolo predominante dalla fine della Seconda Guerra Mondiale».

«In quanto colossale economia di oltre 18 trilioni di dollari, la Cina dovrebbe essere in massima allerta e avviare una serie di piani di emergenza nel caso in cui gli Stati Uniti e i loro alleati decidessero di confrontarsi con la Cina.

Il governo degli Stati Uniti ha reso la Cina uno dei suoi principali rivali strategici, promettendo di adottare qualsiasi misura per contenere l’ulteriore crescita economica di questo Paese».

Si tratta dell’ennesimo riprova del disastro – nazionale, globale, storico – davvero senza precedenti messo in atto dall’amministrazione Biden, la peggiore mai vista da che esistono gli USA.

Essa aveva non più tardi di pochi giorni fa tentato di convincere la Cina a non parteggiare per la Russia.

Ottenuto un gentile diniego da parte dei cinesi (che vedono nella situazione di Mosca quello che può succedere a Pechino a breve), l’indomani la Casa Bianca aveva già cominciato a sanzionare notabili della Repubblica Popolare Cinese (esattamente quello che ha fatto in questo decennio e in questi giorni con i russi).

La Cina già da due anni sta diminuendo le sue riserve di dollari.

Come riportato da Renovatio 21, l’Arabia Saudita starebbe valutando l’idea di scambiare il petrolio in yuan invece che in dollari: questa sarebbe la fine del petrodollaro, e quindi della sovrabbondante ricchezza americana.

Nel frattempo, l’India e la Russia stanno discutendo di scambi di gas in rupie o rubli – anche qui, tagliando fuori la moneta americana.

Bisogna pregare solo che, una volta che la demenza senile degli USA avrà compreso il vicolo cieco in cui si sono cacciati – una manovra che farà perdere loro per sempre l’egemonia economica sul mondo – essi non reagiscano con la violenza atomica.(E’ molto strano che tutto il mondo occidentale prenda gli Ordini economici e politici da Klaus Schwab ,ossia Il più grande produttore privato di armi atomiche  in Sud Africa! Ndr.).

 Viviamo tempi interessanti, nel senso della, forse apocrifa, popolare maledizione cinese: «che tu possa vivere tempi interessanti». Cioè, giorni di caos e inquietudine, lontani dall’equilibrio e dalla pace.

 

Il direttore del FMI avverte che le sanzioni

alla Russia causeranno rivolte di massa.

Renovatio21.com-Redazione- (29 Marzo 2022)- ci dice :

 

Il Managing Director del Fondo monetario internazionale (FMI), l’economista e politica bulgara Kristalina Georgieva ha avvertito che le sanzioni anti-russe potrebbero portare a disordini civili in Medio Oriente e altrove a causa dell’alto costo o dell’inaccessibilità delle importazioni di cibo.

«Quando i prezzi salgono e i poveri non possono sfamare le loro famiglie, saranno per le strade», ha detto Georgieva al Forum di Doha in Qatar il 27 marzo.

«Una cosa che sappiamo dei guai di un posto: viaggiano, non rimangono fermi lì».

Chiedendo una cooperazione globale per affrontare la crisi delle forniture di materie prime ed energia, La Georgieva ha dichiarato:

«Per favore, lavorate insieme. I produttori di petrolio, i produttori di gas e i produttori di cibo oggi sono in grado di contribuire a ridurre questa incertezza».

Indicando il fatto che l’Ucraina è un importante esportatore di grano, ha chiesto una rapida risoluzione della guerra: «più velocemente saranno fuori i carri armati, più velocemente entreranno i trattori».

 

 «Abbiamo bisogno, entro luglio, del raccolto in Ucraina per contribuire alla stabilità dei prezzi alimentari».

L’indice mondiale dei prezzi alimentari dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ha raggiunto un altro massimo storico a febbraio, al di sopra sia del picco della crisi alimentare globale del 2008 che della crisi ancora peggiore del 2011, che hanno entrambi innescato proteste e rivolte alimentari tra cui la celebre «primavera araba», riporta EIR.

L’indice di febbraio era 140,7, in crescita del 4% da gennaio e quasi il 21% da febbraio 2021.

Il precedente massimo storico dell’indice, nel febbraio 2011,                 era 137,6.

L’indice dei prezzi dell’olio vegetale della FAO ha raggiunto il massimo storico di 201,7, in aumento di un altro 8,5% in un mese.

L’indice dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari è aumentato del 25% in un anno, l’indice dei prezzi della carne del 15% e l’indice dei prezzi dei cereali del 14,8% rispetto a febbraio 2021.

«Questi ampi e dannosi aumenti si sono verificati tutti prima dello scoppio della guerra in Ucraina e del cut-off delle esportazioni da Russia e Ucraina» scrive EIR.

Come riportato da Renovatio 21, altre voci si sono levate paventando una carestia globale in arrivo.

L’ambasciatore brasiliano all’ONU Ronaldo Costa Filho ha dichiarato già quasi un mese fa che le sanzioni avrebbero portato la fame nel mondo.

La FAO ha stimato per il mondo arabo che un terzo della popolazione rischierà la denutrizione.L’economista cinese Li Zhiqun ha parlato di un miliardo di persone destinate alla fame: «la più grande violazione dei diritti umani della storia».

Lo stesso presidente russo Vladimir Putin ha chiesto «chi risponderà dei milioni di morti di fame nei Paesi più poveri per la crescente carenza di cibo».

Come scritto da Renovatio 21, il caos alimentare potrebbe molto concretamente arrivare anche in Italia.

 

 

 

 

Le sanzioni alla Russia porteranno alla fame

1 miliardo di persone: «la più grande violazione

dei diritti umani nella storia», dice l’economista cinese.

Renovatio21.com - Redazione- (26 Marzo 2022)- ci dice :

 

Liu Zhiqun, uno dei principali economisti cinesi presso il Chongyang Institute for Financial Studies presso la Renmin University (RDCY), in un’intervista con Tian Wei della CGTN il 23 marzo, è stato invitato a commentare gli effetti economici globali del regime di sanzioni statunitensi sulla Russia.

«È già stato stimato che la diffusione del COVID porterà a condizioni di fame per 200 milioni di persone. Ma con gli effetti del regime sanzionatorio quel numero sarà di 1 miliardo» ha commentato il Liu.

Lo studioso cinese ha sottolineato che questa è la più grande violazione dei «diritti umani» nella storia.

È un pensiero in linea con quello dello stesso presidente della Federazione russa: «chi risponderà ai milioni di morti di fame nei paesi più poveri per la crescente carenza di cibo?» si era chiesto Putin la settimana scorsa.

Come riportato da Renovatio 21, anche l’ambasciatore brasiliano all’ONU Ronaldo Costa Filho ha parlato delle sanzioni come pericolo per la fame nel mondo.

Già prima delle guerra, il vertice della FAO stimava che la fame attanagliasse già un terzo del mondo arabo. Nel 2021 il capo del Programma Alimentare ONU parlò di «fame in proporzioni bibliche».

Nel frattempo, c’è una zona del mondo dove il disastro portato dalle politiche americane ha già portato la fame e le sue conseguenze più orrorifiche: l’Afghanistan.

In Afghanistan intere famiglie muoiono di fame e di freddo, hanno riportato negli scorsi mesi testate importanti come il Washington Post, e ancora prima da altri reportage che testimoniavano lo stato disperato dei campi profughi e non solo.

Vi sono inoltre casi di famiglie che vendono le figlie (con casi di «spose bambine» vendute all’età di 20 giorni) o i propri organi (i reni, soprattutto) per comprare cibo o legna da ardere.

Negli scorsi anni la risorgenza della fame in America era un problema (e già questo faceva impressione) che riguardava le classi povere.

Ora, dal discorso di Biden alla NATO a Bruxelles dell’altro giorno, abbiamo capito che la fame riguarderà tutti i cittadini del mondo, perché la catena alimentare è compromessa.

 

 

Mangerete il gombo e sarete felici”.

Dal vangelo secondo il Forum di Davos.

Brigataperladifesadellovvio.com-Redazione-( Jan 26, 2022)- ci dice :

 

Il 2022 si apre all’insegna della variante Omicron e del Forum Economico Mondiale di Davos, anche quest’anno tenuto al riparo, in videoconferenza: non sia mai che qualche membro dell’élite si infetti come gli altri mortali.

 La prima constatazione è la preferenza ostentata dal pensatoio oligarchico per il modello cinese.

Klaus Schwab, il gran ciambellano globalista (che costruisce le armi atomiche in privato e in Sud Africa )-, ha dato la parola per primo a Xi Jinping, il presidente cinese, ammiratissimo per il suo modello di capitalismo tecno autoritario, in grande spolvero per l’aumento dell’8 per cento del PIL del Dragone, nonostante (o per merito?) del virus da egli stesso elargito al mondo.

Il presidente cinese ha tenuto un discorso buonista, pieno di ottimi propositi, fatto di multilateralismo, tutto ponti e niente muri, ma ha ribadito – sul clima e sull’energia – che l’Impero di Mezzo andrà avanti per i fatti suoi, ridendosene di Greta, di Gaia e dell’impronta di carbonio.

Preoccupato per l’aumento delle materie prime (che intanto accaparra), chino come un buon padre di famiglia su tutti i problemi dell’umanità, il lupo si è vestito da agnello, ma dietro di lui campeggiava l’immagine della Grande Muraglia.

 È evidente la scelta degli oligarchi per il modello cinese, che chiude con le antiquate procedure del consenso, decide, impartisce ordini indiscutibili, la fa finita con tutti i fastidi della libertà, del pensiero critico e con le complicate procedure della rappresentazione democratica.

Gran bella cosa il dispotismo orientale, deve aver pensato “Herr Schwab” (nuovo Hitler bombarolo) a nome dei suoi padroni ,come  Lui, arci-miliardari .

Peccato per la videoconferenza: sarebbe stata più efficace, a livello scenografico, l’immagine di Schwab e del capo cinese impegnati in dotti conversari come nella Montagna Incantata di Thomas Mann, ambientata dalle parti di Davos.

 Nel sanatorio alpino Lodovico Settembrini e Leo Naphta discutono dei massimi sistemi al riparo della realtà, in particolare riflettono sulla malattia, la tubercolosi che li portati sulla montagna incantata.

Per il laico positivista Settembrini la malattia è disumana e va combattuta con ogni mezzo perché degrada l’uomo a mero corpo.

Per l’ex gesuita Naphta, a suo modo un mistico, invece, essere uomo significa essere malato e, se l’uomo è essenzialmente un malato, chi lo vuole guarire mira a disumanizzarlo. Il finale è il ritorno alla dura realtà per il terzo personaggio, Hans Castorp, arruolato per la guerra. È la fine della Belle Epoque.

Ugualmente, Davos – il partito dei ricchi e potenti – rappresenta l’esaurimento del modello in cui siamo vissuti per alcune generazioni.

La sintonia tra il dignitario dell’antico impero tornato in auge dopo secoli e il portavoce della Cattedrale capitalistica occidentale è più di un segnale: nessuno scontro sull’essenziale.

Settembrini e Naphta non disputano più, la guerra tocca al povero Castorp.

Dopo i proclami degli anni precedenti – il Grande Reset, l’emergenza climatica – diventati fulmineamente l’Agenda 2030 dell’Onu, alla faccia dei popoli e dei governi, quest’anno il Potere sembra a un primo sguardo minimalista.

Al contrario, sono entrati con tutte le forze nella nostra quotidianità.                       

Padrone del futuro, titolare del corpo fisico dei sudditi, il Biopotere ha pronunciato la sua sentenza anche su quello che dobbiamo mangiare.

L’impresa è la solita a cui si dedicano instancabili da alcuni anni: salvare il pianeta, un lavoro per Nembo Kid, Super Pippo e soprattutto per Bill Gates, il filantropo che oscura il sole, somministra i vaccini, produce carne artificiale e beve acqua ricavata dal trattamento delle feci umane.

 In questi giorni, il Forum Economico Mondiale ha rivelato al mondo quali saranno i sette alimenti che ci nutriranno permettendo la salvezza di Gaia. Nell’officina di Vulcano si lavora a pieno ritmo per promuovere – ossia imporre – l’ingegneria sociale, antropologica e anche alimentare decisa dalla Cattedrale.

Le “raccomandazioni” di Schwab (ingegnere  atomico !) ricorrono ai soliti espedienti retorici a uso delle masse cretinizzate, uguaglianza, riduzione della povertà, difesa del pianeta dai suoi predatori.

 Piromani e pompieri sono le stesse persone, ma l’opinione pubblica è da tempo sulla montagna incantata e il giochetto funziona a meraviglia.

Chiedono a noi di rinunciare a ogni libertà concreta – perfino quella di mangiare quel che ci piace e far parte della cultura materiale cui apparteniamo – e di accettare la fine della proprietà privata, non più a favore dello Stato, ma di loro stessi, gli unici capaci di farla fruttare.

In fondo, è giusto che sia il gran capo cinese il simbolo di Davos, incarnazione del comunismo delle multinazionali che hanno scelto per noi.

I dati che utilizzano sono apocalittici quanto indiscutibili.                             E se fossero falsi, come erroneo fu il famoso rapporto del Club di Roma degli anni Settanta del secolo passato sui limiti dello sviluppo?

 Quest’anno, peraltro, il Forum è incorso in un infortunio che sa di voce dal sen fuggita. È stato infatti diffuso – e precipitosamente ritirato – un video in cui si affermava che i lockdown “stanno silenziosamente migliorando le città. Perché non usare questo momento per migliorare il pianeta?”.

La capacità di coazione e manipolazione di costoro è immensa, dunque prepariamoci a rivoluzionare la nostra dieta. Salveremo il pianeta, arricchiremo ulteriormente gli straricchi, ma saremo fieri di aver compiuto la missione assegnata agli schiavi robotizzati.

Il diktat alimentare di Davos indica sette prodotti che presto saranno su tutte le mense del pianeta:

 alghe, lenticchie (che almeno portano fortuna…), fonio (un antico cereale diffuso nelle savane dell’Africa Occidentale), gombo o okra (una pianta coltivata nei paesi tropicali), moringa o rafano indiano, spinaci e funghi.

 Il video diffuso dal Forum vieta ogni genere di carni: la guerra è stata dichiarata e la crociata ha come condottiero Bill Gates in persona.

Una delle ragioni per cui si dovrebbe mangiare funghi in abbondanza è che sostituiscono il sapore della carne.

Il resto del video prodotto sulla montagna incantata promuove i benefici vitaminici dei prodotti sopraccitati e sottolinea i vantaggi sull’impronta di carbonio. Insomma, mangeremo gombo e saremo felici, giulivi quanto dell’esproprio generale annunciato per il 2030.

Quello che colpisce non è la predica, ma il pulpito dalla quale proviene.

Come ogni anno, una delle Organizzazioni Non Governative (ONG) più potenti al mondo, Oxfam, pubblica il suo rapporto sulle diseguaglianze in concomitanza con l’incontro del Forum Economico Mondiale.

Quest’anno, informano, il patrimonio dei dieci uomini più ricchi al mondo è aumentato al ritmo di quindicimila dollari al secondo.

Big Pharma realizza da sola profitti di mille dollari al secondo, sessantamila al minuto, ossia oltre ottantasei milioni al giorno.

La pandemia, prosegue il documento, ha fatto aumentare del cinquantasei per cento la ricchezza di chi era già ricco.

Non dubitiamo della correttezza dei dati, ma come la mettiamo con il fatto che Oxfam – la cui ideologia è il “radicalismo liberal Dem Usa” delle élite occidentali – sia finanziata lautamente proprio dai miliardari, dalle loro fondazioni, da quel pugno di falsi filantropi e veri oligarchi che ha preso in ostaggio il mondo, di cui il Forum Economico Mondiale è la punta di lancia?

 Alexander Soros, figlio di George e vice presidente dell’Open Society Foundation del padre, è uno dei dirigenti del ramo giovanile del Forum.

Piccoli globalisti crescono.

Qualcuno pensa che facciano la guerra a se stessi? Il cortocircuito, la contraddizione è enorme: impressiona la cecità dell’opinione pubblica, distratta dal bollettino Covid, dai “diritti” e – in Italia – dall’annuncio di un transessuale al Festival di Sanremo. I marziani siamo noi, superstiti della realtà.

Oxfam fa sapere che l’aumento della ricchezza di Jeff Bezos nel biennio pandemico (ottantuno miliardi) avrebbe finanziato l’intera campagna vaccinale anti Covid su tutto il pianeta.

Anziché chiamare alla rivolta, i burocrati delle ONG – rigorosamente a libro paga dei ricconi – spingono l’agenda di Davos:

tutte le proprietà in mano ai soliti noti, e per noi, mal comune mezzo gaudio, dopo una scorpacciata di gombo, un pistolotto in linguaggio inclusivo e il noleggio di un auto elettrica e degli abiti adatti per il più vicino gay pride.

Per lorsignori, la modifica delle abitudini alimentari è un bell’affare economico.

Non solo Bill Gates e Jeff Bezos: grandi imprese investono somme enormi nel sogno della carne “coltivata”: un prodotto di laboratorio che elabora un succedaneo a partire da cellule madri estratte dal tessuto animale.

 Arriveremo a cibarci di un prodotto biotech che già chiamano carne etica. In questo e in altri sensi, l’Agenda 2030 incubata a Davos è già l’obiettivo planetario dettato nelle organizzazioni transnazionali.

Gates, il geniale creatore di Microsoft, ormai in missione per conto di Dio – cioè di se stesso – afferma con aria ispirata che i paesi ricchi dovrebbero mangiare solo carne sintetica (prodotta da lui) per farla finita con la fame nel mondo.

 Contemporaneamente, è il padrone di almeno diecimila chilometri quadrati di superfici su cui si coltivano le patate fritte nei menù di Mc Donald, un’estensione pari all’Abruzzo.

 Mentre noi ci sazieremo di gombo e di fonio – funghi e lenticchie per i dì di festa – la Cina sta impiantando centinaia di giganteschi allevamenti suini in Argentina.

I colossi fin-tech non sono da meno e comprano grandi estensioni di terre per allevamento e pascolo in Sudamerica. E noi, poveri europei?

In attesa della transizione alimentare, mangeremo cibi stranieri. Che importa, è la globalizzazione. A regime, a noi il gombo e a loro la carne. Due specie umane diverse, di cui una unicamente servile, l’altra avviata verso la post-umanità.

Che la Cattedrale stia lavorando per i propri interessi è dimostrato dal fatto che sta acquistando in tutto il mondo fondi coltivabili. Bistecche per l’élite, moringa e gombo per i servi della gleba.

Lo rivela la rivista specializzata Natural News:

le grandi corporazioni hanno iniziato a rastrellare terre coltivabili con l’obiettivo di bloccare la produzione di alimenti in quanto contribuiscono al cambiamento climatico.

Stanno nascendo imprese di “servizi ecosistemici”. La precondizione, scrive la rivista, è stabilire diritti di proprietà sugli ecosistemi.

La proprietà di nessuno (ovvero i beni comuni) o la proprietà nelle mani di “attori irresponsabili” deve essere evitata, privilegiando l’assegnazione della proprietà degli ecosistemi – ossia della natura – a soggetti economici “responsabili”, le cui operazioni siano verificate dalla… Borsa valori. Il mondo è cosa loro.

Un vecchio romanzo russo di fantascienza, Il venditore d’aria, narrava di un tizio intento a commerciare l’aria condensata in una borsa.

La realtà supera la fantasia e un pugno di lunatici in delirio di onnipotenza si appropria della natura, privatizzata per il massimo sfruttamento mercantile. E noi crediamo alle loro frottole sul clima, la sostenibilità, l’inclusività, i diritti, pronti finanche a bere residui fecali.

A Wall Street si sono già organizzati, creando la figura delle “società di attivi naturali”, che compravenderanno “beni e servizi ecosistemici”, imprese che raccoglieranno materiale genetico e potranno stabilire diritti di proprietà, reale e intellettuale.

Saranno le uniche a possedere materiale genetico della flora e della fauna, mentre noi dovremo pagare per l’uso del creato. È l’altra faccia, quella vera, dello slogan “non avrai nulla e sarai felice”.

 I report del NYSE (New York Stock Exchange) spiegano che l’attività delle nuove società inizierà con l’acquisizione di terreni che possiedono qualche “utilità ecosistemica”.

Le imprese saranno sostenibili e presteranno servizi ecosistemici per mezzo di terre naturali, lavorate o ibride. Così si esprime la lingua di legno della speculazione.

Molti miliardari stanno acquistando grandi appezzamenti di terreno per appropriarsi del “capitale naturale” e trasformare in attivi reali i profitti finanziari. Bill Gates insidia il primato del magnate delle telecomunicazioni John C. Malone, il maggior proprietario terriero degli Usa, seguito da Ted Turner, fondatore della catena televisiva CNN e dall’ultimo arrivato, nientemeno che Jeff Bezos.

Si diffonde la preoccupazione tra gli agricoltori e gli allevatori per l’irruzione dei nuovi feudatari, i padroni universali.

Che cosa faranno della terra, come utilizzeranno il capitale naturale? Crediamo ancora alla narrazione dei signori di Davos, valvassori e valvassini dell’impero del denaro? No, non saremo felici mangiando il gombo.

(ricognizioni.it/mangerete-il-gombo-e-sarete-felici-dal-vangelo-secondo-il-forum-di-davos/).

 

 

 

 

Il Colonnello Jacques Amiot a Macron:

“Signori, non vi saluto perché un Soldato

 non saluta mai i Criminali.”

 

Conoscenzealconfine.it - Jacques Amiot - ( 25 Agosto 2021)- ci dice :

Un altro Ex Ufficiale delle Forze Armate francesi invia apertamente un messaggio al Governo francese, e al burattino dei Rothschild, Emmanuel Macron.

Che a parlare siano ufficiali in pensione, non deve essere visto con superficialità. Essi sono portatori di un messaggio che è più profondo e radicato di quanto appare.

 La rottura totale tra i popoli e le classi governative traditrici e criminali è vicina. Questa tirannia demoniaca anti umana si basa solo sulla incessante propaganda, sulla vile menzogna e la manipolazione sistematica delle masse, ma più si alza lo scontro più il loro campo di azione si restringe, la loro ipnosi si sta esaurendo, per questo bisogna colpire i servi mediatici per primi. (whitewolfrevolution.blogspot.com)

 

Messaggio del Colonnello Jacques Amiot.

Besançon il 28 luglio 2021.

Signor Presidente della Repubblica,

Signor Primo Ministro,

Signor Ministro della Salute.

 

“Qualunque cosa mi costi, non esito ad affermare che siete dei criminali e associo a questa accusa tutti coloro che vi sostengono nel vostro compito fatale: alcuni eletti, giornalisti.

I vostri primi delitti risalgono all’inizio del 2020 quando, con decreto, si negava ai medici di medicina generale la possibilità di curare i propri pazienti con pretesti spuri. Da quel momento avete sulla coscienza decine di migliaia di morti perché molti dei nostri concittadini avrebbero potuto essere curati e salvati.

Vi sfido a dimostrare che mi sbaglio, perché le medicine in tutto il mondo hanno dimostrato di funzionare. All’inizio del 2020 è stato inoltre scoperto che la Clorochina, ampiamente utilizzata da più di 70 anni, soprattutto in Africa, era misteriosamente diventata un prodotto pericoloso. L’unico obiettivo di questa decisione del tutto illogica e riprovevole era riuscire a imporre un “vaccino” cercando di giustificare che non c’erano altre soluzioni.

La verità alla fine verrà alla luce; non sarete in grado di nasconderla a lungo.

Da più di un anno il generale Delaward fa ricerche meticolose e pubblica analisi approfondite con le quali ha dimostrato che i paesi che praticano il trattamento precoce hanno in proporzione molti meno decessi della Francia; molto tardi anche l’Institut Pasteur ha appena confermato l’interesse per l’Ivermectina.

 Il generale ha anche dimostrato che la “pandemia” era ampiamente sopravvalutata e che poteva essere gestita in modo molto meno distruttivo. Altre malattie sono molto più mortali, ma se ne parla molto poco.

Siete delinquenti perché, sempre a causa di questo rifiuto delle cure, gli ospedali sono stati sovraffollati, le operazioni urgenti e le cure sono state rinviate con le conseguenze di numerosi decessi; per non parlare dell'”omicidio” di anziani da parte di Rivotril per mancanza di fondi dovuta alla vostra disattenzione.

Siete delinquenti perché, sempre per questo motivo, avete provocato il crollo dell’economia con conseguente disoccupazione di massa, suicidi…

Signori dell’esecutivo, io non sono anti-vaccino; da anni, con mia moglie, siamo stati vaccinati contro l’influenza e non critico chi viene “vaccinato” perché è una loro scelta che, spesso, è stata in gran parte provocata dalla propaganda mediatica.

Non dobbiamo stupirci di questo atteggiamento di molti media, perché molti di questi sono proprietà di coloro che vi hanno spinti al potere, irrompendo e occupando posizioni, con l’aiuto effettivo del sistema giudiziario, che ha opportunamente squalificato il signor Fillon.

D’altronde è mostruoso voler iniettare a forza ai francesi prodotti, ancora in via di sperimentazione e di cui non si conoscono assolutamente gli effetti, soprattutto nel medio-lungo termine. I francesi, ai vostri occhi, non sono altro che cavie sottoposte alla buona volontà di potenti laboratori farmaceutici. Ovviamente state rispettando scrupolosamente la “road map” pianificata da tempo dai globalisti, la cui unica preoccupazione è imporre un “vaccino” per raccogliere miliardi di dollari.

Per imporre questa tabella di marcia, avete costantemente mentito ai francesi e governato diffondendo paure, casi clamorosi, ricoveri e morti ampiamente sopravvalutati.

 Le misure che avete deciso il 12 luglio sono il frutto dell’immaginazione di psicopatici tirannici. Siamo uno dei cinque paesi al mondo ad essere entrati in una tirannia più che draconiana. Che ne è della patria dei diritti umani?

Attraverso diverse letture ho capito che per imporre la governance mondiale, i globalisti dovevano eliminare preventivamente le nazioni sovrane. Avevo ancora un piccolo dubbio ma ora non ne ho più.

I signori Klaus Schwab, (il fabbricante di bombe atomiche in Sud Africa ) Jacques Attali, Georges Soros, Bill Gates, Anthony Faucy e molti altri non lo nascondono;

per convincersene basta trovare le dichiarazioni e gli scritti di questi oligarchi che già si considerano i padroni del mondo.

Con loro state dunque partecipando attivamente alla distruzione della Francia, e attualmente state preparando il colpo di stato della variante Delta, sicuramente non più letale delle precedenti, così da sottomettere un po’ di più il popolo.

Il Consiglio costituzionale e il Consiglio di Stato dimostrano che da loro non si può pretendere nulla; sono complici.

Abbiamo capito che volete far sentire in colpa le persone non vaccinate e, soprattutto, che il vostro obiettivo principale è mettere i francesi uno contro l’altro. Spero che abbiano l’intelligenza per non cadere in questa trappola malvagia; altrimenti tutto può succedere.

Per me non è solo una questione di libertà di scelta ma, soprattutto, di preservare la mia integrità fisica e quella dei miei parenti. Dire che i “vaccini” non presentano gravi rischi è “chiaroveggenza” e non scienza.

Al vostro posto non starei zitto, perché la storia ha dimostrato che i tiranni e i loro collaboratori in genere finiscono molto male.

Capisco che i francesi, forse ingenui e creduloni per alcuni, vogliano diventare deputati (è un buon posto). Capisco che i giornalisti vogliono mantenere il loro posto, ma molti dovrebbero stare attenti a non collaborare troppo con un potere che è diventato tirannico, perché rischiano di pagare un prezzo pesante. Osserviamo, prendiamo nota e vi teniamo sotto controllo.

 Non vi saluto, perché un soldato non saluta i criminali”.

(Colonnello Jacques Amiot-- controinformazione.info).

 

 

 

 

I nuovi Padroni del Mondo.

Infosannio.com-Marcello Veneziani- (31-1-2022)- ci dice :

(Antidoto al pensiero unico) .

 Chi sono oggi i Potenti della Terra?

 In altri tempi avremmo indicato i nomi dei principali Capi di Stato, più i grandi comandanti degli apparati militari delle Superpotenze.

Ma i leader delle democrazie sono di passaggio, vulnerabili e con limitati poteri, ben riassunti dall’impacciata leadership di Biden; molti autocrati di potenze regionali hanno grande peso nella loro nazione e nella loro zona di influenza ma non possono dirsi Potenti della Terra.

Ad eccezione di Xi Jin Ping, e solo in parte di Putin, i veri potenti della Terra gestiscono risorse chiave del mondo globale.

 Oggi i Potenti della Terra sono soprattutto i giganti planetari della Finanza, i padroni dei grandi colossi tecno-economici, nel regno della comunicazione e della distribuzione, delle fonti energetiche o di Big Pharma, che hanno visto raddoppiare i loro profitti nell’epoca del Covid. Ma il loro potere non deriva semplicemente dalla loro ricchezza in espansione e non è quella a suscitare la maggiore preoccupazione: si possono definire Potenti della Terra coloro che dispongono di “imperi transnazionali  privati” e hanno l’ambizione e i mezzi per condizionare il futuro dell’umanità.

 

Nei giorni scorsi è stato pubblicato dall’Oxfam un rapporto intitolato La pandemia delle disuguaglianze in occasione del summit dell’economia e della finanza che si tiene a Davos. Tutti i media del mondo hanno ripreso i dati e i nomi di questi superricchi, soffermandosi dal punto di vista delle diseguaglianze, sottolineando cioè che mentre mezzo mondo, anche in Occidente, si impoveriva o viveva in difficoltà con la pandemia, c’era chi si arricchiva smisuratamente.

 Il sottinteso era il tema, eticamente indiscutibile ma praticamente irrisolvibile, di condannare l’ingiusta concentrazione della ricchezza, rispetto alle povertà sempre più vaste e diffuse, e di auspicare una distribuzione più equa dei beni nel pianeta.

I loro nomi e i loro marchi sono famosi in tutto il mondo: Jeff Bezos di Amazon, Elon Musk di Tesla e Space X, Mark Zuckenberg di Facebook-Meta, Bill Gates di Microsoft, Larry Page e Sergey Brin di Google, e poi il francese Bernard Arnault e il suo impero famigliare; Larry Ellison, Steve Ballmer, Warren Buffet e altri giganti cinesi, indiani, giapponesi, arabi.

 I dieci uomini più ricchi del mondo hanno raddoppiato i loro patrimoni da 700 a 1.500 miliardi di dollari, nel giro di pochi mesi.

Ma il tema della super ricchezza, pur così importante, è secondario rispetto alla concentrazione della potenza nelle loro mani, che è poi il vero tema in gioco per i destini dell’umanità.

Ovvero, i grandi super ricchi inquietano non tanto perché si arricchiscono smisuratamente in un momento di disgrazia planetaria; ma perché alcuni di loro fanno pesare la loro potenza finanziaria, industriale, commerciale e mediatica in ambiti che modificano pesantemente la vita dell’umanità.

 Quando si considerano i progetti di Elon Musk e di Jeffy Bezos, di Bill Gates e di Zuckenberg, o di Soros, ci rendiamo conto che la loro ambizione va ben oltre i profitti aziendali; è quella di mutare i comportamenti e gli orientamenti dei cittadini-consumatori.

Non tutti i super-ricchi perseguono questi obbiettivi: ad esempio, il primo super ricco italiano è la famiglia Ferrero, al quarantesimo posto nella classifica dei paperoni planetari: ma Ferrero vuol vendere i suoi prodotti, non intende modificare il pianeta e le sorti dell’umanità a colpi di… Nutella.

Diverso se l’ambito di partenza già attiene la comunicazione, l’infotainment, la distribuzione a domicilio di ogni genere di prodotto, facendo saltare ogni filiera commerciale legata al territorio. Si delinea un altro modello di società e di info sfera.

 

Ma chi dovrebbe controllare la loro vertiginosa espansione, la loro influenza in ambiti assai delicati, in campo tecno-scientifico, spaziale, neurologico, e sui temi che attengono all’intelligenza artificiale? Dovrebbe farlo la comunità internazionale, con i suoi organismi sovranazionali, che però appaiono farraginosi e impotenti e molto corruttibili .

O dovrebbero farlo gli Stati, singoli o confederati. Che sono come scavalcati, soverchiati dal potere extraterritoriale di queste multinazionali, spesso inafferrabili anche dal punto di vista fiscale; figuriamoci sul piano delle strategie planetarie perseguite.

 

Già sono inquietanti le notizie di usi e abusi della ricerca scientifica da parte degli Stati.

L’ultima di cui si è parlato riguarda la cosiddetta sindrome dell’Avana che avrebbe colpito decine di diplomatici, militari, agenti segreti statunitensi; si tratta di neuro-armi in grado di “pilotare la mente”, alterandone le funzioni.

Un’evoluzione più sofisticata e devastante di quello che un tempo veniva chiamato “lavaggio del cervello”.

 La denuncia è venuta dal segretario di stato americano, Antony Blinken e dalla commissione Usa di esperti di guerra psicologica, istituita allo scopo di studiarne gli effetti e proporre i rimedi. Si tratta di applicazioni già usate dagli stessi apparati militari statunitensi e ora in uso dai cinesi, con risvolti ancora inimmaginabili, non solo in campo difensivo o militare.

Già gli Stati, che sono dentro una rete di relazioni e controlli, nel quadro giuridico internazionale, presentano risvolti così inquietanti; figuriamoci se queste ricerche e sperimentazioni fanno capo all’inafferrabile Volontà di Potenza di singoli imprenditori che non rispondono a nessuno, tantomeno a una sovranità popolare e ai controlli istituzionali; rispondono solo alla propria indole e al fatturato della propria azienda. Siamo in balia del loro delirio di onnipotenza.

 

 

 

I “Dem”, il partito-regime.

Infosannio.com-Marcello Veneziani- (24-3-2022)-ci dice :

(L’antidoto al pensiero unico).

 

 Qual è il Partito italiano più allineato all’America dem di Biden e alla sua ritrovata missione armata di gendarme del mondo? Il Partito Democratico.

Qual è il partito più intruppato a fianco della linea interventista della Nato? I Dem.

 Qual è il partito portavoce, emissario e ripetitore della governance eurocratica, tra commissione, corte, euro-parlamento? I Dem.

Qual è il partito che ha assunto il ruolo di guardia giurata del capitalismo globale e dei poteri economici transnazionali? I Dem.

Qual è il partito più vicino alla linea Draghi in politica estera, con l’allineamento totale tra i falchi filoatlantici? I Dem.

 Qual è stato il Partito più schierato a sostegno della linea sanitaria con relativa emergenza, green pass, restrizioni e regime di sorveglianza? I Dem.

Qual è il Partito delle porte aperte ai migranti? I Dem.

Qual è il Partito che ormai ininterrottamente da anni esprime il Presidente della Repubblica, gli ultimi due perfino col bis? I Dem.

Qual è il Partito di riferimento della Rai – salvo isole obbligate in virtù dalla vecchia, a questo punto benemerita, lottizzazione- e il Partito prediletto della Grande Stampa, il referente politico dei così detti giornaloni? Ancora i dem.

 E qual è il Partito dell’egemonia culturale imperante, estesa al cinema, alla fiction e alle arti, quello che oggi chiamiamo “il politically correct” con la sua filiera di leggi e proposte in tema di storia, diritti civili, opzioni e linguaggi? Sempre i Dem. Pur nella modestia dei suoi leader, i Dem sono oggi la traduzione de la “Cappa in chiave di potere politico”.

Senza accorgercene, per gradi e mediante l’emergenza, è stato abolito in Italia e non solo, il bipolarismo e ogni traccia di pluralismo in politica e nella cultura, nei mass media e nei ruoli di comando, nelle scelte interne e nelle scelte internazionali.

Per la prima volta nella storia della democrazia, c’è un Partito-Regime che pur raccogliendo la quinta parte del consenso dei votanti (non dei cittadini, ma solo dei votanti, che sono sempre di meno) è il riferimento unico del potere ad ogni livello.

 E’ il Partito dell’Establishment, del Mainstream, che stabilisce il Canone, in un momento in cui non c’è più dialettica politica, differenza di posizioni, ma c’è solo una grande Cappa al centro, salvo spiragli di dissenso in periferia o in territori non visibili.

Come in Europa governa ormai un serpentone unico, che convoglia moderati, ex-democristiani, popolari, socialisti, progressisti e “liberal Dem Usa”, così in Italia – anzi qui ancora peggio – il serpentone ha le fattezze dei Dem.

Va notato che l’area avversa ai Dem è almeno il doppio dal punto di vista elettorale, senza considerare il popolo di astenuti che disprezza il potere dem ma non ha fiducia nei partiti che vi si oppongono.

È doveroso infatti aggiungere che di questa situazione la responsabilità non è solo del Partito-Regime e dei suoi complici, protettori e protetti, ma anche della resa, l’inadeguatezza, l’incapacità delle forze politiche e civili che avrebbero dovuto opporsi al potere Dem.

Irrilevante pure il ruolo dei grillini che nelle ultime elezioni erano il partito più votato, ma oggi sono solo un vagone di seconda classe in coda dietro la locomotiva Dem.

Perfino ai tempi della Dc, che pure contava su un consenso stabile, largamente superiore ai Dem, per giunta in un’epoca di grande partecipazione al voto, c’era un bipolarismo, seppure imperfetto, col Pci, c’era un’opposizione di destra e c’era una costellazione di alleati del pentapartito non sempre allineati, dai socialisti ai repubblicani, ai liberali.

Anche nel panorama dell’informazione, pur essendo da tempo consolidato un largo e intollerante conformismo di sinistra, c’erano pur sempre fino a pochi anni fa sfumature e opzioni diverse tra i grandi giornali, fermo restando il comune orizzonte di sfondo; si poteva ancora distinguere tra un giornale di centro-sinistra moderato e uno di sinistra (per es. Corriere della sera e la Repubblica, oltre la Stampa, il Sole 24 ore, il Messaggero, ecc.).

Oggi tutte le strade portano ai Dem, senza possibilità di equivoco o esitazione.

 Le nozze tra sinistra e potere, tra sinistra e capitale, che annunciammo tanti anni fa, oggi hanno cementato un assetto di potere inamovibile e opprimente, come una Cupola; e insieme hanno acuito l’intolleranza nei confronti dei non allineati, a ogni livello. Non si può sgarrare.

Chiunque abbia letto in modo diverso la politica sanitaria degli ultimi due anni, la politica economica, i temi “etici”, la politica estera e ora la mobilitazione para-bellica antirussa, è stato attaccato, deriso, bullizzato, denigrato dalla Macchina Infernale che macina l’Opinione di Stato, la Gazzetta Ufficiale del Potere.

 Se poi a questo aggiungiamo il clima generale, l’atmosfera di conformismo coatto, la propaganda di regime e perfino la comunicazione pubblicitaria, allora ci rendiamo conto in che razza di regime ci troviamo.

Non c’è più critica o dialettica ma direttamente rimozione, cancellazione, demolizione.

 Bannati.

I “Dem” sono oggi il Partito-Regime e la Cupola politica del Potere. Altro che paese libero, sovrano e democratico.

 

 

 

Cosa hanno in comune Trudeau, Macron

 e Leonardo di Caprio? Tutti a scuola da Klaus Schwab.

Visionetv.it- Martina Giuntoli - (31 Gennaio 2022)- ci dice :

Quanto ci piacerebbe pensare che giovani leader come Trudeau oppure Macron, giusto per citarne un paio, arrivano al posto di comando dopo una lunga e sudata gavetta, nonché per meriti personali dovuti alla raffinata tecnica politica e alla sapiente dialettica con il popolo elettore. Questo ci darebbe il confortante senso di vivere in un mondo che si fonda sulla qualità dell’individuo e sul merito per il suo impegno nella società.

Peccato rompere l’incantesimo però, perché qui di indipendente e di improvvisato non c’è proprio nulla.

Anzi c’è di mezzo uno dei soliti noti , ovvero Klaus Schwab ( noto produttore privato di  armi atomiche in Sud Africa.Ndr!)  del World Economic Forum di Davos, che nel 2004 con 1 milione di dollari ottenuto attraverso il premio Dan David lancia la sua nuova iniziativa e fonda un’associazione volta al reclutamento e alla formazione dei leader di domani, la cosiddetta “Young Global Leaders”, una associazione di giovani virgulti che nel 2005 contava già 237 membri.

Schwab (il nuovo Hitler ), già anima fondante del globalismo nella sua accezione più sfrontata e perversa, è proprio così che sceglie  i suoi adepti che devono essere tanto devoti alla (sua) causa, tanto giovani, molto giovani, da programmare proprio come si vuole.

Ecco che quindi, questi uomini e queste donne che rivestono posizioni chiave non sono stati affatto scelti dal popolo elettore e sovrano, ma proprio dalle élite che li piazza laddove serve qualcuno che porti avanti l’agenda globalista di Davos.

Tra i nomi in lista troviamo oltre  a Trudeau e a Macron, anche il primo ministro neozelandese Jacinda Ardern e l’ex cancelliere austriaco Sebastian Kurz.

Ma non solo. Della serie piccoli globalisti crescono, ci sono anche altri appartenenti ai mondi più disparati, soprattutto media e cinema.

Si va da Mark Zuckerberg, al noto anchorman della CNN Anderson Cooper,  ma anche da nomi come Charlize Theron a Leonardo Di Caprio, a testimoniare che il progetto si estende e si spalma su ogni aspetto dell’agenda globalista.

Gli effetti del programma e del reclutamento si sono resi palesi soprattutto negli ultimi due anni, proprio quando la psico-pandemia aveva bisogno  dei programmi di Schwab per reggersi.

Lockdown, mascherine, omologazione, disumanizzazione, distanziamento, azioni di forza sui cittadini.

Se  pensiamo alla Nuova Zelanda, ad esempio, non si può non ricordare la “politica casi zero” messa in atto dalla Ardern, con restrizioni estreme delle libertà personali. Kurz in Austria si è dimesso (deludendo probabilmente le aspettative di Klaus), ma non l’ha fatto Trudeau in Canada: obblighi vaccinali, pass, tamponi, una vita infernale per tenere il timone e continuare a seguire l’agenda.

Ecco che allora molto ha senso. Ha senso Facebook che censura la libertà di espressione, ha senso la CNN che mette letteralmente il veto sulla libera informazione, ha senso Hollywood che distrugge famiglia e spirito religioso.

Ma come sempre accade, se per ottenere il potere può anche non servire il sostegno del popolo, per mantenerlo sicuramente si.

E questo sarà il destino di chi si impone anche contro la volontà della sua gente, attaccandosi a risultati elettorali sospetti o fughe in zone protette.

Tempo scaduto.  La gente se ne è accorta.

(MARTINA GIUNTOLI).

  

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