IL SUICIDIO DELL’OCCIDENTE.
IL SUICIDIO
DELL’OCCIDENTE.
Federico
Rampini.
Suicidio
occidentale.
Mondadori.it-
Federico Rampini-suo Libro- ( 29-3-2022)- ci dice :
Se un
attacco nel cuore dell’Europa ci ha colto impreparati, è perché eravamo
impegnati nella nostra autodistruzione.
Il
disarmo strategico dell’Occidente era stato preceduto per anni da un disarmo culturale.
L’ideologia
dominante,
quella che le élite diffondono nelle università, nei media, nella cultura di
massa e nello spettacolo, ci impone di demolire ogni autostima,
colpevolizzarci, flagellarci.
Secondo
questa dittatura ideologica non abbiamo più valori da proporre al mondo e alle
nuove generazioni, abbiamo solo crimini da espiare. Questo è il suicidio occidentale.
L’aggressione di Putin all’Ucraina, spalleggiato da Xi Jinping, è anche la
conseguenza di questo: gli autocrati delle nuove potenze imperiali sanno che ci
sabotiamo da soli.
Sta
già accadendo in America, culla di un esperimento estremo. Questo pamphlet è una guida per
esplorare il disastro in corso; è un avvertimento e un allarme.
Gli
europei stentano ancora a capire tutti gli eccessi degli Stati Uniti, eppure il
contagio del Vecchio continente è già cominciato. Nelle università domina una censura
feroce contro chi non aderisce al pensiero politically correct, si allunga la lista di personalità
silenziate, cacciate, licenziate. Solo le minoranze etniche e sessuali hanno
diritti da far valere; e nessun dovere. L’ambientalismo estremo, religione neopagana del nostro tempo, demonizza il
progresso economico e predica un futuro di sacrifici dolorosi oppure
l’Apocalisse imminente.
I
giovani schiavizzati dai social sono manipolati dai miliardari del capitalismo
digitale.
L’establishment radical chic si purifica con la catarsi del politicamente
corretto. È il modo per cancellare le proprie responsabilità: quell’alleanza fra il capitalismo
finanziario e Big Tech pianificò una globalizzazione che ha sventrato la classe
operaia e impoverito il ceto medio, creando eserciti di decaduti. Ora quel mondo impunito si allea
con le élite intellettuali abbracciando la crociata per le minoranze e per
l’ambiente. La questione sociale viene cancellata. Non ci sono più ingiustizie
di massa nell’accesso alla ricchezza. C’è solo «un pianeta da salvare», e un
mosaico di identità etniche o sessuali da eccitare perché rivendichino
risarcimenti.
In
America questo è il Vangelo delle multinazionali, a Hollywood e tra le
celebrity milionarie dello sport. In Europa il conformismo ha il volto seducente di Greta Thunberg e Carola Rackete.
Le frange radicali italiane ed europee non
hanno bisogno di un consenso di massa; hanno imparato a sedurre
l’establishment, a fare incetta di cattedre universitarie, a occupare i media. Possono imporre dall’alto un nuovo
sistema di valori. La maggioranza di noi subisce quel che sta accadendo: non abbiamo
acconsentito al suicidio.
"Ucraina, che guaio il politicamente
corretto.
Così l'Occidente va verso il suicidio."
Quotidiano.net-
PIERFRANCESCO DE ROBERTIS- (5-4-2022)- ci dice :
"Suicidio
Occidentale" è un libro bellissimo, che dovrebbe essere studiato sui
banchi delle scuole superiori e forse anche nelle sezioni dei partiti di
sinistra.
Servirebbe ai giovani per andare oltre la schiavitù
conformista del politicamente corretto - quello che al grido di inclusione,
rispetto delle minoranze, culto delle diversità, certamente nobili intenzioni
ma non programma politico, nasconde solo una povertà del pensiero - e alla
sinistra per uscire dal ghetto in cui si è autoreclusa e che ha subordinato le
esigenze dello zero virgola della popolazione - immigrati, esponenti lgtb,
minoranze delle minoranze - a quelle dei milioni di cittadini di cui in teoria
sarebbe il riferimento.
Se la
sinistra non prende più un voto nelle periferie o la Lega è diventata il
partito della classe operaia, la responsabilità è anche del suicidio
occidentale.
E
proprio dalla coscienza di un suicidio ormai in corso che Putin e Xi Jinping
sono partiti alla conquista dell’occidente.
Federico
Rampini, in che cosa consiste il suicidio occidentale?
"Da
anni in Occidente abbiamo potenti correnti politiche e culturali che ci
colpevolizzano e demoliscono la nostra storia descrivendola come un concentrato
di arroganza, imperialismo, sopraffazione.
Veniamo
descritti come una società razzista, sessista, i cui valori sono ipocriti.
Questo processo a noi stessi esige riti di espiazione, auto-flagellazione.
Non
stupisce che siamo arrivati impreparati all’aggressione della Russia e indecisi
di fronte all’imperialismo cinese.
Abbiamo
sentito dire per troppo tempo che l’Impero del Male siamo noi".
Perché
l’Occidente ha deciso di suicidarsi?
"Le
correnti anti-occidentali fra di noi sono antiche, si rifanno a ideologie del
passato come fascismo e comunismo.
C’è
una vena anti-occidentale anche tra i cattolici. Quelli che oggi sono alla guida dei
poteri forti – cioè i giganti del capitalismo digitale – sono figli o nipoti o
allievi dei sessantottini.
Il capitalismo politically correct è affollato di giovani educati a
70.000 dollari di retta annua nelle grandi università americane, dove il
vetero-marxismo è tornato di moda".
Lei
spiega che il politically correct è uno strumento in mano alle grandi élite
finanziarie, alle big tech, che per salvarsi l’anima, o la reputazione mettono
un gay, una donna o una lesbica nel cda e poi varano politiche che violano i
diritti dei lavoratori, non pagano le tasse, disarticolano lo stato sociale...
"L’alleanza
fra Big Tech e Wall Street negli anni d’oro della globalizzazione ha sventrato
la classe operaia e impoverito il ceto medio. Non vuole sentire parlare della
grande questione sociale, il dramma delle diseguaglianze di massa. Perciò abbraccia le cause
ultra-progressiste: salvare il pianeta, esaltare le minoranze etniche,
concentrarsi sui transgender".
Perché
siamo arrivati a provare così tanta vergogna dei nostri valori e delle nostre
conquiste?
Abbiamo
inventato le fondamenta del diritto che ancora si studiano all’università,
fatto il Rinascimento, abolito la pena di morte primi al mondo, siamo la culla
della democrazia, eppure tutto questo pare essere una colpa.
"Per
carità non citiamo il Rinascimento, Michelangelo, come pure Platone o
Shakespeare. Nelle super-facoltà americane vengono ostracizzati: maschi bianchi.
Bisogna dare spazio solo agli studi etnici…".
Numeri
alla mano lei sostiene che fare politiche di controllo dell’immigrazione
clandestina è «di sinistra», perché così si accrescono i salari dei ceti medio
bassi. Trump costruì il muro con Messico, l’immigrazione diminuì di alcuni
milioni e i salari sono cresciuti del 15 per cento. Tant’è che Biden il muro
non l’ha toccato.
"Non
lo sostengo, lo constato: è accaduto in America nel 2021".
Eppure
in Italia il Pd è stato lo sponsor dell’eroina no border Carola Rakete...
"La
vera sinistra americana, da Roosevelt a Kennedy, tenne le frontiere semi-chiuse
e questo consentì una socialdemocrazia, fu il periodo migliore per i
lavoratori". L’ambientalismo come religione è uno dei risvolti della
cultura politically correct. Lei, estremizzando, arriva addirittura a stabilire una lontana
parentela ideale tra Greta Tumberg e Hitler...(Chi insegna l’ambientalismo nella
“Quarta Rivoluzione Industriale” è
Klaus Schwab …il nuovo Hitler ! Ndr.)
"Il neo-paganesimo o panteismo che
adora la Dea Natura, e di cui l’estremismo ambientalista si nutre, fu praticato dai nazisti, è un fatto. Non ha nulla a che fare
con la vera scienza".
Citiamo
un passo del suo libro: ’Nei luoghi in cui comanda la sinistra illiberale (anche in Italia )gli unici a cui è consentito di
esibire orgogliosamente la propria sessualità o forme di corteggiamento sono i
gay e i trasgender’. Pare di leggere certe cronache attuali.
"Le
femministe storiche, che cito in abbondanza, sono perseguitate dalle punte
estreme di questo movimento, e inorridiscono".
Il suo
libro ha una certa vena identitaria, orgogliosamente occidentale, non condanna
la lotta all’immigrazione clandestina, critica le politiche gender, il
pacifismo codardo degli occidentali. Lei viene dalla sinistra, si definisce
marxista-gramsciano, ma quasi quasi pare Salvini…
"Salvini
e gran parte della destra sovranista, Trump incluso, hanno avuto simpatie con
Putin. Io sto dall’altra parte, difendo l’Occidente".
La
crisi dell’Occidente è all’origine del risveglio geopolitico di Russia e Cina?
"Putin
e Xi Jinping sono concordi nel giudicarci una civiltà decadente, moribonda,
incapace di difendersi".
Lei
definisce il pacifismo degli occidentali ’codardo’, perché campava sulla
potenza protettrice degli Usa. I sondaggi di questi giorni in Italia vedono gli
italiani in maggioranza contrari all’aumento delle spese militari.
"Poiché
oso criticare un pacifismo equidistante tra l’aggressore e la vittima, mi
arrivano decine di mail che mi accusano di essere uno strumento della
propaganda americana. Le armi difensive servono a impedire la guerra, ma c’è
chi preferisce lasciare le armi solo ai dittatori".
L’Occidente
si salverà, riuscirà a fermare o rallentare il proprio declino?
"Dipende
solo da noi. Mi affascinano le analogie con la caduta dell’impero romano. Che
non si suicidò tanto facilmente: dall’inizio del declino, al crollo finale,
passarono secoli.
In
fondo il politically correct è un’imposizione della élite del Globalismo dem
Usa. La maggioranza non è d’accordo e fa in tempo a ribellarsi".
“Putin
cadrà”: la rivelazione sulla
fine
della guerra in Ucraina.
Quifinanza.it-
Edward Luttwak-27 Febbraio 2022- ci dice :
Edward
Luttwak prevede che la Russia perderà la guerra a causa dei pochi mezzi di
Mosca: sul Cremlino aleggia anche l'ombra di un colpo di stato.
Il
politologo americano Edward Luttwak ha esposto le sue teorie sulla fine della
guerra in Ucraina, spiegando che il cessate il fuoco sarebbe molto vicino.
A
premere su Vladimir Putin non sarebbero tanto le sanzioni dell’Occidente,
quanto problemi strutturali dell’esercito della Russia, troppo poco numeroso e
potente per conquistare davvero Kiev e instaurare un nuovo ordine.
Perché
la Russia potrebbe perdere la guerra in Ucraina.
L’esperto
ha dichiarato che i russi “sono destinati a inciampare” in Ucraina. Il numero uno del Cremlino avrebbe
dato vita a un’operazione su larga scala senza averne i mezzi.
La
campagna in Ucraina è destinata a finire molto presto. Vladimir Putin “è stato
un bravo giocatore di poker”, ma adesso “sta giocando alla roulette”.
Questo
perché da Mosca è partita l’invasione di un Paese più grande della Francia con
un “numero bassissimo di truppe”, circa 120 mila.
Circa
la metà di quelle di cui si è parlato negli scorsi giorni, prima dell’attacco.
In un’intervista pubblicata su Il Giorno ha
spiegato che la Russia “non può permettersi una guerra di logoramento, lunga,
città per città. Non la reggerebbe economicamente e politicamente”.
Per
questo molte zone dell’Ucraina non potranno essere, secondo Edward Luttwak,
controllate dai russi, che finiranno “per cadere vittime delle imboscate” dei
militari locali e addirittura dei civili armati, che sono in possesso di “100
mila fucili” e hanno l’appoggio logistico della Nato, e possono dunque contare
sulle armi occidentali.
Vladimir
Putin cadrà? Lo scenario per porre fine alla guerra.
L’invasione
dell’Ucraina da parte della Russia sarà bloccata, prevede il politologo, su più
fronti. Sul
campo a opera della resistenza, con il governo di Kiev che potrebbe dirigere le
operazioni da Ovest, in esilio.
E anche a Mosca, dove gli oligarchi
russi, appesantiti dalle sanzioni, potrebbero organizzare un colpo di stato, o
comunque deporre Vladimir Putin.
C’è
“solo un modo” per fermare la distruzione economica della Russia, ha
cinguettato su Twitter. Ovvero “la rimozione di Vladimir Putin da parte di Sergej
Naryshkin”, direttore del Servizio di intelligence internazionale russo, “e
altri funzionari che si sono opposti alla guerra”.
L’Italia
dipende dal gas della Russia: il nodo da sciogliere.
La
veloce escalation della crisi ucraina ha portato a ridefinire importanti
equilibri internazionali. Joe Biden, a differenza del suo predecessore, si è mostrato
inoltre più ricettivo nei confronti delle posizioni degli alleati della Nato. Ma questo significa procedere più
lentamente, per l’esperto, sul fronte delle sanzioni e delle misure che
potrebbero porre fine alla guerra.
Edward
Luttwak ha sottolineato anche che a pesare sulla situazione c’è la dipendenza
energetica dalla Russia di Italia e Germania, che rischia di far saltare le
decisioni sul sistema Swift, di cui vi abbiamo parlato qui. Escludere Mosca
dalla rete di pagamenti metterebbe in seria difficoltà i due Paesi europei nel
saldo delle “bollette” del gas.
Proprio
per questo Washington, da tempo, preme per l’indipendenza energetica
dell’Europa, e per un taglio dei rapporti economici con la Russia.
Dal
politologo sono comunque arrivate parole di apprezzamento per il governo
Draghi, che non “rallenta l’azione” e sta facendo molto per “non indebolire il
fronte occidentale”, nonostante le ripercussioni che potrebbero avere le
sanzioni alla Russia sull’economia nazionale.
(Vi
abbiamo parlato qui di quanto possono costare all’Italia le sanzioni alla
Russia e del perché l’Italia potrebbe perdere 1 miliardo di euro a causa della
guerra in Ucraina).
Il
conflitto Russia-Ucraina è
anche
la guerra delle criptovalute.
Vetrinatv.t-
Redazione- (Aprile 6, 2022 )- ci dice :
ROMA
(ITALPRESS) – Nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo di fronte al graduale
tramontare della pandemia da Covid-19 che il mondo precipita un’altra volta in
una spirale di paura, sconforto, terrore e morte.
Stavolta
il nemico non è un microscopico virus, bensì un conflitto armato che torna a
terrorizzare il Vecchio Continente dopo oltre settant’anni di pace.
Il 24
febbraio 2022, il Presidente russo Vladimir Putin annuncia, tramite mezzo
televisivo, l’avvio di operazioni militari speciali e, pochi minuti dopo il suo
discorso, l’esercito russo attraversa la prima frontiera in Crimea. Tre giorni
prima, Putin aveva firmato il riconoscimento delle repubbliche popolari di
Donetsk e di Lugansk, nel territorio del Donbass, nell’Ucraina Orientale.
Inizia
così l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze militari russe. Missili,
elicotteri e carri armati attaccano le principali città ucraine. Il sito
Statista.com riporta che circa 1.200 civili ucraini sono stati uccisi nelle
prime quattro settimane di guerra, di cui 99 bambini. Inoltre, si registrano
circa 1.800 feriti, sempre tra la popolazione civile, di cui 126 bambini.
Infine, secondo gli ufficiali dell’esercito ucraino, 15.000 soldati russi
avrebbero perso la vita dall’inizio della guerra.
In
realtà, il conflitto tra Russia e Ucraina inizia ufficialmente 8 anni fa,
precisamente nel febbraio 2014, con l’invasione della Crimea da parte dei
soldati russi a cui seguì, nel marzo dello stesso anno, una dichiarazione di
indipendenza dall’Ucraina da parte della ‘Repubblica autonoma di Crimeà (non riconosciuta ne da Kiev ne
dall’Unione Europea) nonché un referendum della popolazione della Crimea per
chiedere l’annessione alla Russia una volta raggiunta l’indipendenza da Kiev.
Dichiarazione d’indipendenza a cui seguì, in aprile, quella delle già citate
repubbliche popolari di Donetsk e di Luhansk.
Il
conflitto tra Russia e Ucraina sta provocando tutta una serie di conseguenze
non solo sul piano dei rapporti di forza diplomatici tra le nazioni ma anche
sul piano economico e sociale, nonché della transizione energetica e del modo
in cui finora gli Stati hanno affrontato il problema del cambiamento climatico.
In
questo articolo, in particolare, ci concentreremo sui risvolti economici della
guerra nonché del ruolo che gli asset digitali, nello specifico le
criptovalute, stanno giocando, nel bene e nel male, all’interno del quadro
bellico.
La
risposta dell’Occidente: le sanzioni economiche.
Il
blocco occidentale ha risposto all’aggressione di Putin con una serie di
sanzioni volte a isolare e paralizzare l’economia della Russia, affinché il
Cremlino decida di cessare le ostilità contro l’Ucraina.
Le
sanzioni interessano:
– il
settore finanziario , L’energia e i trasporti, i beni a duplice uso, l’export
– la
politica in materia di visti-– sanzioni nei confronti di cittadini russi.
Più
nello specifico, l’Unione Europea ha deciso di congelare i beni del Presidente
russo nonché di Sergey Lavrov, ministro degli Affari esteri della Russia. Ma il
congelamento dei beni ha riguardato anche gli oligarchi russi vicini a Vladimir
Putin, che hanno visto sequestrate le proprie ville e yacht.
Inoltre,
l’Unione Europea ha varato il divieto di effettuare operazioni con la Banca
centrale russa, il divieto di sorvolo dello spazio aereo nonché di accedere
agli aeroporti UE da parte dei vettori russi.
Uno
dei principali blocchi imposti dall’Unione Europea alla Russia riguarda lo
SWIFT. Acronimo di ‘Society for Worldwide Interbank Financial
Telecommunications’, lo SWIFT è una piattaforma che connette migliaia di istituzioni
finanziare in tutto il mondo per i trasferimenti di denaro.
L’UE
ha deciso infatti di escludere dallo SWIFT sette banche russe, nello specifico:
Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank,
Vnesheconombank (VEB) e VTB Bank.
Infine,
Bruxelles ha anche introdotto il divieto di investire, partecipare o
contribuire in alcun modo a progetti cofinanziati dal fondo russo per gli
investimenti (RDIF, Russian Direct Investment Fund) in particolare progetti diretti a
vendere, fornire, trasferire o esportare banconote alla Russia.
Il
conflitto e la posizione della Cina.
Poche
ore dopo l’inizio dell’invasione ucraina da parte della Russia, da Pechino è
arrivata la conferma che la Cina avrebbe acquistato il grano ‘da tutte le
regioni russe.
L’accordo
tra i due paesi è stato siglato l’8 febbraio, due settimane prima l’inizio del
conflitto nonché pochi giorni dopo la visita di Vladimir Putin nella capitale
cinese in occasione dei Giochi invernali, incontro che è servito a Xi Jinping e
Putin per consolidare la loro amicizia in mondovisione.
Inoltre,
sempre Russia e Cina hanno concordato un contratto di trent’anni per la
fornitura di gas che prevede la costruzione di un nuovo gasdotto. L’accordo è
funzionale al potenziamento di un’alleanza energetica tra Mosca e Pechino.
Entrambi
gli accordi hanno come obiettivo quello di compensare gli effetti che le
sanzioni commerciali imposte dall’Occidente avranno sulla Russia, sanzioni
definite ‘inefficaci dal governo cinese.
Un
altro chiaro segnale del sostegno fornito dal Dragone alla Federazione Russa
riguarda i canali di pagamento russi per l’acquisto di prodotti online: molti
di essi, infatti, permettono di effettuare le transazioni attraverso Alipay, il
sistema di pagamento di Alibaba, colosso cinese dell’ecommerce fondato
dall’imprenditore e miliardario Jack Ma, il ‘Jeff Bezos cinese.
Criptovalute:
quale ruolo nel conflitto.
All’interno
dell’intricato intreccio di diplomazia, politica ed economia che caratterizza
il conflitto tra la Russia e l’Ucraina, trovano spazio le criptovalute,
soprattutto in relazione alle sanzioni commerciali imposte al Cremlino.
La
principale preoccupazione, infatti, risiede nel pericolo che il governo russo,
nonché i singoli oligarchi vicini a Putin, possano utilizzare le criptovalute
per eludere le sanzioni commerciali dell’Occidente, in particolare quelle
relative all’esclusione dallo Swift e la sospensione di servizi di pagamento
quali PayPal, Visa e Mastercard.
Non è
facile, infatti, impedire a utenti specifici (governi inclusi) di effettuare
transazioni tramite criptovalute, data la natura decentralizzata della blockchain, la
tecnologia alla base delle criptovalute.
Alla
luce di ciò, il governo ucraino ha chiesto a società di trading ed exchange di
criptovalute di bloccare i clienti russi. Di fronte a tale richiesta, Coin-base,
noto exchange di criptovalute californiano con 70 milioni di clienti e attivo
in 102 Paesi, ha deciso di bloccare 25mila portafogli di criptovalute correlati
a individui o entità russe accusate di essere coinvolte in attività illecite.
A tal
proposito, non mancano le polemiche: Michael Chobanian, ovvero il fondatore di
Kuna, piattaforma di criptovalute con sede in Ucraina, ha mosso una dura accusa
nei confronti di Binance, altro gigante del mercato delle criptovalute,
sostenendo che Binance collabori con il governo di Vladimir Putin.
Binance ha, ovviamente, negato qualunque
legame con il Cremlino. Tuttavia, Changpeng Zhao, CEO di Binance, ha dichiarato
che bloccare gli account russi registrati sulla piattaforma non sarebbe stato
‘etico, e che le sanzioni finanziarie imposte dall’Occidente non sono un ‘problema specifico delle
criptovalute.
Le
criptovalute stanno però giocando un ruolo cruciale anche sul fronte ucraino.
Poco tempo dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia,
infatti, il governo di Kiev ha lanciato un fondo chiamato ‘Crypto Fund of Ukraine, fondo di criptovalute che ha già
accumulato oltre 50 milioni di dollari. Grazie alla nascita di questo fondo
governativo, diverse comunità di DAO (‘Decentralized autonomous organization’) hanno raccolto sostanziali donazioni
in criptovalute, destinate a rinforzare l’esercito ucraino e le milizie
volontarie che combattono contro l’invasione russa.
L’obiettivo
del governo ucraino è il raggiungimento di 200 milioni di dollari di donazioni
in criptovalute.
Conclusioni.
Il
ruolo a due facce giocato dalle criptovalute dimostra ancora una volta quanto
questo particolare asset digitale sia un sistema neutro, il cui indirizzo
benevolo oppure ostile dipende dall’utilizzo assegnatogli dagli attori
economici coinvolti negli scambi.
Abbiamo
visto come, da un lato, le criptovalute possono rappresentare un assist per i
russi filo-governativi, i quali possono ricorrere alle crypto per aggirare i
blocchi sui sistemi di pagamento imposti dal blocco Occidentale. Dall’altro lato, però, le stesse
criptovalute stanno permettendo al governo ucraino di raccogliere milioni di
dollari di donazioni, destinate a equipaggiare l’esercito ucraino così da
renderlo più forte di fronte all’aggressore russo.
Inoltre,
sempre sul versante ucraino, è bene analizzare il ruolo delle criptovalute in
un’ottica post-bellica: quando la guerra sarà finita, le criptovalute potranno
rappresentare degli asset strategici per ricostruire il Paese puntando su
un’economia orientata al fintech, con “main focus” sulla digitalizzazione dei
sistemi di pagamento e la normalizzazione delle criptovalute come moneta di
scambio nelle transazioni all’interno del Paese e verso l’estero.
Qualunque
sarà la veste assunta dalle criptovalute nella ricostruzione dell’Ucraina, non
ci resta che sperare, banalmente, in una fine imminente della guerra nonché al
ritorno a una normalità priva di virus e conflitti bellici.
(ITALPRESS).
Ucraina,
orrore a Bucha:
corpi
di civili lungo la strada.
Inews24.it-
Angelo Bianco -( 4 aprile 2022)- ci dice :
Cadaveri
per strada con le mani legate dietro alla schiena. Persone fucilare, donne
violentate, edifici bruciati, auto trivellate dai colpi dei proiettili: sono
questi i resti della scia di sangue, morte e terrore che i soldati del
presidente della Federazione Russa Vladimir Putin hanno lasciato nella
cittadino situata al Nord di Kiev. Questo video mostra le immagini diffuse sui
social.
Le
immagini della città di Bucha hanno sconvolto il mondo intero per le torture
che hanno dovuto subire i civili ucraini da parte dell’esercito russo.
Cadaveri
per strada con le mani legate dietro alla schiena. Persone fucilare, donne
violentate, edifici bruciati, auto trivellate dai colpi dei proiettili: sono
questi i resti della scia di sangue, morte e terrore che i soldati del
presidente della Federazione Russa Vladimir Putin hanno lasciato nella
cittadino situata al Nord di Kiev. Questo video mostra le immagini diffuse sui
social.
Trovata
una camera di tortura.
L’esercito
ucraino, ora che gli occupanti sono andati via, ha trovato una camera di
tortura utilizzata con 5 cadaveri di civili piegati in avanti e le mani legate
alla schiena. La notizia è riportata dall’agenzia Unian. I russi avrebbero
usato il seminterrato di un sanatorio per bambini, Radiant.
“Donne
ridotte a schiave.”
Una
testimone, Alina, ha riferito all‘inviato dell’Ansa a Bucha che “in questo mese
di occupazione i russi hanno preso alcune donne, sui trent’anni, e le hanno
portate nel loro quartier generale qui a Bucha, facendole diventare schiave. A
loro serviva che cucinassero e fare tutto ciò che veniva loro ordinato”.
La
visita di Zelensky a Bucha: “Come sono diventati macellai?”
Il
presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato all’ospedale cittadino di
Bucha per guardare da vicino le atrocità commesse dai militari russi ed ha
definito quanto accaduto “uno dei più grandi genocidi dalla seconda guerra
mondiale”.
Secondo Zelensky, i soldati sono “macellai”: “Come
possono essere diventati anche macellai? Hanno ucciso deliberatamente e con
soddisfazione”, ha aggiunto. Ma ha anche ribadito che nonostante le atrocità,
bisogna andare avanti con i negoziati per porre fine alla guerra:
“L’Ucraina
deve avere la pace. Siamo nell’Europa del 21esimo secolo. Continueremo gli
sforzi sia sul piano diplomatico che militare”, ha affermato Zelensky ai
microfoni della Bbc.
Von
Der Leyen: indagini congiunte Ue-Kiev sui crimini di guerra a Bucha.
“L’Ue
ha istituito insieme con l’Ucraina un team investigativo per raccogliere prove
su crimini di guerra e crimini contro l’umanità”. Così la presidente della
Commissione europea Ursula Von Der Leyen, che oggi ha avuto una telefonata con
Zelensky. “L’Ue è pronta ad aumentare i suoi sforzi inviando delle squadre
investigative sul terreno a sostegno della Procura ucraina. Le strazianti
immagini viste non possono e non saranno lasciate senza risposta. Coloro che
hanno commesso questi crimini atroci non resteranno impuniti”.
Di
Maio: “Stanza della tortura, vergogna mondiale”.
“La
stanza della tortura? È una vergogna mondiale. Stiamo vedendo immagini
terrificanti, a Bucha sono stati commessi orrori contro il popolo ucraino,
contro civili indifesi. L’Italia garantirà ogni necessario supporto alla Corte
Penale Internazionale anche tramite l’Ue per l’accertamento di questi crimini e
dei loro responsabili. Alla guerra di Putin, che condanniamo fermamente, va
messa fine, serve subito una de-escalation. Stiamo tutti condannando, senza se
e senza ma, queste atrocità”. Cos’ il ministro degli Esteri italiano Luigi Di
Maio a margine della missione diplomatica a Zagabria, ha commentato le
drammatiche notizie che arrivano da Bucha.
Andryi
Galavin, prete della chiesa ortodossa di Sant’Andrea a Bucha, ha raccontato
l’orrore a cui assistito durante l’occupazione russa all’inviato Ansa:
“Dal
10 marzo arrivano decine di corpi a tutte le ore ogni giorno”, per essere
portati in una fossa comune nei pressi della chiesa.
“Finora
ne ho contati 68: donne, uomini, bambini, molti non identificabili per i colpi
inferti ai loro corpi martoriati. I parenti delle vittime possono venire qui
solo adesso perché prima i soldati non lo permettevano”.
La
Russia smentisce.
La
Russia ha smentito categoricamente che il suo esercito abbia commesso queste
atrocità ed accusa l’Occidente che si tratti di una messa in scena.
“La
situazione a Bucha è una messa in scena dell’Occidente e dell’Ucraina sui
social network”.
Così
il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ripreso dalla Tass. Oggi la Russia ha
respinto “categoricamente” tutte le accuse della strage di civili nella città.
Al Consiglio di sicurezza dell’Onu spiegheranno la loro versione dei fatti.
Colossale
Truffa Mediatica
sui
Morti di Bucha.
Conoscenzealconfine.it
- (6 Aprile 2022)- Sergei Leonov- ci dice :
I
media occidentali hanno diffuso informazioni sui “crimini di guerra” dei
soldati russi a Bucha. I militari, lasciando la città, avrebbero lasciato
enormi vittime tra la popolazione locale.
L’attacco
dei mass media pre-programmato è indicato dal fatto che le prime note sono
apparse in modo sincronico in diverse pubblicazioni. Le forze armate russe hanno lasciato
Bucha il 30 marzo, ma le “prove” dei giornalisti di Reuters, del Wall Street Journal
e della BBC sono appena emerse.
I
corrispondenti occidentali hanno parlato con i residenti di Bucha.
Hanno
fotografato gli scheletri di veicoli blindati bruciati e la distruzione
lasciata dopo gli scontri tra le truppe russe e le forze armate dell’Ucraina e
battaglioni nazionali.
Particolare attenzione dei giornalisti è stata
attirata dai corpi sdraiati sulla strada. Gli autori degli articoli non hanno
mancato di notare che i cadaveri non sono di decesso recente.
“Alcuni
ovviamente sono morti da giorni, se non settimane. Non è chiaro il motivo per
cui non sono stati ancora sepolti “, hanno chiesto in uno dei materiali. È possibile che l’esercito ucraino
li abbia scavati appositamente dalle tombe e li abbia disposti nelle strade per
l’arrivo dei giornalisti occidentali.
I
bombardamenti di artiglieria delle forze armate ucraine potrebbero aver causato
perdite tra i civili. Un massiccio attacco all’insediamento era iniziato
immediatamente, non appena le truppe russe avevano lasciato Bucha.
I
propagandisti di Kiev hanno filmato un video che mostra i corpi ai lati della
strada.
Tuttavia,
l’affidabilità delle riprese è messa in dubbio, poiché ad un certo punto un
“morto” ha fatto uno scatto con la mano e poco dopo, lo stesso morto, che si
vede nello specchietto retrovisore, si mette a sedere.
È
ovvio che il regista ha posizionato deliberatamente i corpi a una certa
distanza per creare un’immagine drammatica.
Una
testimonianza importante è quella del corrispondente di guerra Oleksandr Kots
il quale ha riferito che i battaglioni di difesa territoriale ucraini hanno sparato ai
civili a Bucha, perché indossavano bracciali bianchi, quelli che servivano come segno di
identificazione per la popolazione locale durante la presenza delle truppe
russe.
Kots
ha detto a Telegram che “in tutti gli insediamenti controllati dall’esercito russo, la
gente del posto ha lavorato a maglia nastri bianchi sulle maniche per ogni
evenienza”. Ha suggerito che “in un ambiente mutevole, potrebbero non aver avuto il tempo
di toglierseli”. “Sono stati uccisi per strada dai terbat”, ha detto.
Il
giornalista ha affermato che “i corpi a Bucha con le bende bianche sono il
segno di riconoscimento dei russi”.
Ha
affermato che “le forze armate ucraine hanno sparato contro le persone senza
considerare se avessero armi o meno”. “La cosa principale è che indossano
bracciali bianchi, il che significa che sono un nemico. Giornalisti ucraini,
aprite gli occhi. Non furono le truppe russe a schiacciare i civili di Bucha.
Sono stati i tuoi valorosi terbats“, dice il messaggio.
Gli
stracci bianchi erano il nostro segno di identificazione: “il nostro, non
sparare”.
Per l’esercito
ucraino, rispettivamente, questo segno significa “nemico”, ha detto il
giornalista.
“Entrati
a Bucha, i terbat (nazionalisti ucraini) hanno afferrato le persone, le hanno trascinate nel seminterrato,
le hanno torturate per scoprire informazioni e le hanno fucilate per
“collaborazione” con le truppe russe.
E ora
fanno passare queste persone uccise come vittime dell’aggressione russa”,
afferma la dichiarazione. (Nota: Tutto fa pensare ad una sceneggiata programmata ad uso
dei media occidentali ed organizzata dai servizi di intelligence ucraini e
britannici. Obiettivo alimentare l’odio contro la Russia e favorire nuove
sanzioni.)-
(Sergei
Leonov- Riafan.ru – VZGLYAD).
Palm
Springs California: o appartieni alla
comunità
LGBT, o niente reddito universale.
Visionetv.it-
Martina Giuntoli-(6 aprile 2022)- ci dice :
Palm
Springs, una soleggiata cittadina californiana di appena 50.000 abitanti, è
diventata negli ultimi anni una delle mete preferite del turismo LGBT di tutto
il mondo, con servizi, tour, centri culturali e luoghi di intrattenimento
appositamente dedicati.
Probabilmente proprio per questo motivo, si è lanciato proprio da questo angolo di
paradiso arcobaleno un programma che lascia letteralmente a bocca aperta: i
residenti della città di Palm Springs che si dichiarano transgender e
non-binari avranno la possibilità di ricevere un reddito universale garantito
di circa 900 dollari al mese per 18 mesi complessivi, dopo che il consiglio
locale ha approvato la proposta all’unanimità
la scorsa settimana.
Tuttavia, stando alle dichiarazioni dei politici
locali, si apprende che l’assegno mensile sarà staccato se il richiedente,
oltre ad appartenere alla comunità arcobaleno (condizione necessaria ma non
sufficiente) verserà anche in condizioni
di accertata indigenza.
Carl
De Maio, il primo politico apertamente gay che ha fatto in passato parte del
consiglio cittadino di San Diego, non ha avuto problemi a dichiarare il
programma come offensivo e assolutamente non inclusivo.
“Non
sono per niente d’accordo a garantire un’entrata fissa senza che la gente
lavori, perché sono soldi pubblici e alla fine non solo i contribuenti si
troveranno a mantenere altri cittadini, ma
si è anche già visto nel tempo
che questo tipo di programmi non risolve il problema.”
Chi ha
dunque promosso il progetto e lo ha spinto affinché finisse sul banco dei
legislatori?
Sicuramente
la DAP Health, (l’acronimo di Desert Aids Project) un ente sanitario federale che si
occupa principalmente di malati di HIV ed altre patologie sessualmente
trasmissibili fin dal lontano 1984, e Queer Works, ovvero un’ associazione anch’essa
con sede nella Coachella Valley la cui finalità è quella
di arginare se non addirittura abbattere le discriminazioni affrontate
dalle persone della comunità LGBT.
Sarà
infine l’associazione denominata “Mayors for a Guaranteed Income”, (in italiano “Sindaci uniti per il reddito
garantito”),
a vigilare per i primi sei mesi l’andamento del progetto pilota.
Il
sindaco di Palm Springs, Lisa Middleton,
ha precisato che per entrare a regime, il progetto dovrà comunque essere
finanziato con fondi maggiori e che quindi questo è solo il primo step di una
lunga lista.
Tuttavia la donna, anch’essa transgender, non è contraria tout court alla
cosa, sebbene i media vogliano invece fortemente stressare questa chiave di
lettura.
La
Middleton anzi precisa che è sbagliato e fortemente limitante addossare le
spese di queste iniziative alla comunità locale, e che sarebbe invece utile che
il progetto si estendesse a livello federale visto l’ingente numero di persone
della comunità che necessitano di tale misura di sostegno.
Questo
è divenuto ancora più chiaro quando, in un recente intervento al Megyn Kelly Today Show, la Middleton
si è addirittura fatta notare per essersi letteralmente scagliata contro Greg
Abbott, governatore del Texas, per le sue politiche di repressione nei confronti dei
bambini trans, una causa che invece sta molto a cuore alla californiana “ultra liberal
dem Usa”, e che probabilmente la donna vorrebbe fosse sostenuta e finanziata
con denaro pubblico federale.
Quindi,
sebbene si possa ragionevolmente affermare che vi sono molte ragioni per cui
non è auspicabile avere un mondo di ex lavoratori che si regge interamente su un reddito universale,
proprio come ha affermato De Maio, c’è anche un’ulteriore considerazione da
fare.
Visti gli eventi degli ultimi due anni, infatti, cosa vieterebbe che gli strumenti
discriminatori utilizzati durante l’emergenza covid possano essere tolti
dall’attuale naftalina e tranquillamente riutilizzati per trasformare il
reddito universale in un vero e proprio ricatto universale?
Evidentemente
nulla. E
se il pericolo “tessera-verde-forever “non bastasse,
si noti come in queste dichiarazioni
non
si faccia mai menzione di sostegno economico destinato ad altre categorie, come
se fosse il modello Palm Springs a spingere davvero la discriminazione, e come
se gli altri non meritassero pari considerazione.
Non è
che per caso arriveremo a doverci dichiarare “diversi” per essere considerati
uguali, bambini compresi?
(MARTINA
GIUNTOLI).
Chiuso
Hydra Market: la Germania sequestra
23 milioni di euro al server russo del dark
web.
Visionetv.it-Antonio
Albanese - (6 Aprile 2022)- ci dice :
Hydra
Market, uno dei marketplace più grandi e attivi nel Dark Web operativo in
settori come la vendita di sostanze
stupefacenti, dei composti chimici per
sintetizzarli, ma anche la diffusione di denaro contraffatto e servizi per le violazioni informatiche e
riciclaggio di denaro è stata neutralizzata, nella giornata di ieri, dalla
Germania.
Secondo
una dichiarazione della Procura di Francoforte, sono stati confiscati assets,
tra beni in denaro (soprattutto crypto-valute) detenuto dalla piattaforma e
valore delle merci vendute, pari a 543 bitcoin, ovvero circa 23 milioni di euro, tutti beni che
appartenevano ad un’organizzazione con sede nella federazione russa.
Curioso
come un market russo, operativo fin dal
2015, venga smantellato proprio in questo periodo: forse non si può più
chiudere un occhio a causa delle sanzioni?
Tutto
era ospitato su un server di lingua russa , paese in cui dove operava, per cui,
in pratica, la Germania è come se si fosse appropriata, o per come è stato
dichiarato, “abbia sequestrato” ad un market , seppur illegale ma mantenuto in
vita per 7 anni, con un capitale nella
Federazione.
Non si
parla solo droga e banconote falsificate, il mercato dell’Hydra erano anche
database di identità, documenti falsi e dati di carte di credito.
Tempo
fa, i
vertici del più grande market dell’illegale nel DeepWeb, avevano addirittura lanciato
una ICO (Initial Coin Offering) in Bitcoin per uscire dalla nicchia del mercato russo,
dove operavano, e ingrandirsi per offrire una market Globale.
La
Germania è riuscita quindi a decapitare per sempre il mercato illegale in salsa
tecnologica?
In
realtà tali operazioni sono ricorrenti da parte delle autorità, quasi cicliche:
si è iniziato col chiudere il primo di questi market molti anni fa: allora si
chiama Silkroad.
Dopo
pochi mesi venne riaperto, tornò attivo, per poi venir chiuso definitivamente
anni dopo.
Per
ogni Big-Market che viene chiuso, ne vengono aperti, altri due, oppure altri
piccoli market esistenti si espandono prendendone il posto.
Potete
trovare una lista di quelli attivi, adesso, su questa pagina web: non è possibile accedervi
direttamente visto che agiscono al di fuori della rete internet che noi usiamo
normalmente, proprio per non essere trovati da chi non li cerca.
(ANTONIO
ALBANESE).
Chiude
il 16% delle imprese: “Produrre è diventato
antieconomico”. Confindustria molla Draghi?
Visionetv.it-
Giulia Burgazzi- (6 Aprile 2022 )- ci dice:
Confindustria
certifica il disastro economico e il macello: il 16% delle imprese ha chiuso o
ha ridotto la produzione; un altro 30% è incamminato in quella direzione e la
politica non sta aiutando le aziende. E’ la sostanza dell’intervento effettuato
dal presidente Carlo Bonomi in un convegno svoltosi lunedì 4 a Torino. E questa è la prima notizia.
La
seconda notizia è la logica e conseguente esplicitazione: “Confindustria non è
per nulla contenta delle scelte operate dal Governo dei sedicenti migliori e
non ha remore a farlo sapere. E dire che soltanto sette mesi fa l’assemblea di Confindustria
accoglieva Draghi con una standing ovation…”
Dunque
Draghi ha perso l’appoggio degli industriali. Non ha certo conquistato quello
della gente comune, che è alle prese con rincari folli e prospettive di
razionamenti in uno scenario bellico. C’è da domandarsi quale sia il puntello
che impedisce al Governo Draghi di
cadere, quale sia il motivo del trattamento benevolo offerto dai grandi organi
d’informazione.
Ormai gonfia le sue vele solo il vento
dell’ultra atlantismo e del sempre più diretto coinvolgimento dell’Italia nella
guerra fra Russia ed Ucraina. E’ questo che da noi si vuole?
(il
nuovo Hitler, Klaus Schwab, tifa per questo !Ndr ).
Carlo
Bonomi afferma che la distruzione del tessuto produttivo italiano è dovuta al
fatto che finora le filiere produttive hanno assorbito al loro interno i
rincari di materie prime ed energia, ma che ormai è impossibile reggere ancora.
Testualmente:
“Produrre
è diventato antieconomico”.
L’aria
di smobilitazione produttiva è confermata da due elementi. Il primo sono le
affermazioni di Guido Salerno Aletta, editorialista ed ex vicesegretario
generale di Palazzo Chigi. Ha scritto su Facebook:
“La
mia sensazione è che molti industriali italiani non vedano l’ora di chiudere
bottega. Molte Aziende tirano avanti a stento, da anni [… e ora] hanno la scusa
buona per mollare tutto. […] Non si può competere senza domanda interna
sostenuta.”
Di
“domanda interna sostenuta” non se ne vede proprio l’ombra, ora che a due anni
di restrizione Covid si sono aggiunte le sanzioni alla Russia. Con la
prospettiva, oltretutto, che l’Italia non paghi il gas in rubli e che la Russia
chiuda conseguentemente il rubinetto. A quel punto come faremo? La risposta è
il secondo degli elementi che conferma l’aria di smobilitazione produttiva.
Ci
saranno razionamenti, ci sarà distruzione della domanda interna: parola di
Davide Tarabelli, presidente di Nomisma Energia. Nomisma è l’azienda di
consulenza fra i cui fondatori ci fu Romano Prodi. Distruggere la domanda interna
significa spararci sui piedi (ma si potrebbe
indicare come bersaglio anche un’altra parte del corpo umano) per fare
un piacere agli USA e sanzionare la Russia.
Ma ce
lo chiedono i mercati, ha detto Tarabella. E’ il nuovo “Ce lo chiede l’Europa”
globalista di Klaus Schwab.
(GIULIA
BURGAZZI).
Il
Dossier COVID-19 incrimina Pfizer
ancora
più di quanto si possa immaginare.
Vaccinedeaths.com-
S.D. Wells -(04/01/2022)-ci dice :
Un
dossier è un file contenente registrazioni dettagliate e vari documenti
relativi agli affari di una particolare persona o soggetto, e tali
"affari" possono essere medici, criminali o entrambi.
La
prima parte della parola, "dos", è francese con origini nel latino
dorsum, come nella pinna "dorsale" sul dorso di una balena.
Un
nuovo dossier è in fase di compilazione mentre leggete questo, e sono già
400.000 pagine di documenti.
Pfizer
ha ora ammesso per iscritto che gli esseri umani che sono stati
"vaccinati" per il coronavirus di Wuhan (COVID-19) possono SHED,
attraverso il contatto cutaneo con altri esseri umani, gli agenti patogeni
contenuti nelle siringhe.
Guarda
più in profondità e vedrai che è solo la punta dell'iceberg, o la "pinna
posteriore" della balena, perché nascondendosi sotto la superficie
dell'ammissione ci sono PIÙ documenti e dati che rivelano che il
"vaccino" Pfizer rende le persone iniettate il 300% più propense a
contrarre il virus.
Questa
balena di informazioni segrete è contenuta nel nuovo dossier COVID-19 che un ex
dipendente (analista biotech) di Pfizer ha fornito.
Ora,
un giudice federale in Texas ha chiesto il rilascio delle versioni redatte del
dossier, tra cui 10.000 pagine ad aprile, altre 80.000 pagine entro luglio e il
resto rilasciato a oltre 50.000 pagine al mese.
Il
colpo di "richiamo" di Pfizer potrebbe essere più mortale del primo,
ed è tutto documentato nel Dossier segreto che sta per essere esposto da un
giudice del Texas.
Il
giudice federale Mark Pittman, della Corte distrettuale degli Stati Uniti per
il distretto settentrionale in Texas, potrebbe causare l'offuscamento del nome
Pfizer per sempre, portando al richiamo di ogni "vaccino" Covid e
"booster" che fanno e hanno fatto.
L'elenco
dei trasgressori include operatori sanitari e alcuni membri della famiglia
intorno ai "partecipanti" al processo. Gli studi clinici sono stati
corrotti, falsificati e illegalmente alterati per ottenere l'approvazione della
FDA per l'uso di emergenza e ora per i booster mortali?
I
colpi di "richiamo" di Pfizer sono davvero solo le unghie nella bara
per miliardi di persone che stanno già soffrendo di miocardite e coaguli di
sangue dai primi colpi?
Per
quanto tempo i mortali "colpi di coagulo" possono essere aggirati con
scuse e ritardi prima che i dirigenti siano processati in tribunale per crimini
di guerra, frode medica e omicidio?
Il
dossier COVID-19 di Pfizer potrebbe rivelarsi altamente incriminante.
I
truffatori di Pfizer sono ora "sul gancio" dopo aver fatto del loro
meglio per ritardare il rilascio del Dossier che rivela misure oscure e
disperate per nascondere i risultati degli studi clinici che hanno usato per
giustificare la distribuzione di massa di emergenza di iniezioni mortali che
mutano i geni per il coronavirus di Wuhan (Covid-19).
I
principali guru del venditore ambulante di farmaci e vaccini Pfizer volevano
che il mondo aspettasse 50 anni per vedere le loro informazioni sulla
sperimentazione clinica.
I dirigenti di Pfizer NON vogliono ammettere
per quanto tempo i loro vaccini genetici forniscono "immunità", e
questo è SE forniscono alcuna immunità.
I
documenti del dossier rivelano che più di 35.000 partecipanti sono stati
iniettati con i colpi di coagulo Covid Pfizer, e coloro che hanno ottenuto i
colpi prima avevano una probabilità 5 volte maggiore di contrarre il virus di
Wuhan prodotto in laboratorio rispetto al gruppo che ha ottenuto il richiamo in
seguito.
Questo
è devastante per la credibilità di Pfizer che è già nel groviglio di frodi e
corruzione poco più di un decennio fa, quando hanno pagato la più grande multa
criminale mai riscossa contro qualsiasi azienda farmaceutica sulla Terra.
Quel
caso si basava sul "marketing off-label" illegale di droghe. Pfizer,
ora conosciuta come "recidiva", ha ammesso di aver commesso crimini
criminali e ha pagato oltre 2 miliardi di dollari in multe e tasse quando quel
dossier ha rivelato pagamenti di tangenti ai medici per aver spinto nove
diversi farmaci, tra cui Lipitor e Viagra.
Pfizer
COVID-19 Dossier rivela che il virus è AUMENTATO per ogni gruppo di
partecipanti allo studio con l'aumento del tempo post-Dose 2.
Il
dossier sarà rivelato al mondo a breve, e la conclusione della ricerca mostra
che se si hanno due dosi di Pfizer, il tasso di infezione AUMENTA nel tempo,
saltando da prima dell'infezione ad un tasso dell'1,3 per cento, fino a oltre
il 4,3 per cento entro 4 mesi, il che significa che i partecipanti hanno
sperimentato meno infezione quando non avevano alcuna protezione. Ciò rende i
"vaccini" più che inutili, ma semplicemente pericolosi e inefficaci.
Questo
è l'opposto del mantra di 75 anni di tutti i cosiddetti vaccini che ogni
produttore di farmaci e il CDC rigurgitano regolarmente "sicuro ed
efficace".
Mentre
Pfizer e la sua credibilità stanno per andare in malora per sempre, sta ancora
producendo e spedendo i suoi mortali colpi di coronavirus in tutto il mondo,
ferendo e uccidendo più persone innocenti. In effetti, il governo degli Stati
Uniti sta aiutando con questo programma di guerra biologica sulla propria
gente, spingendoli sugli anziani e su chiunque abbia un sistema immunitario già
compromesso (cioè tutti con cancro, diabete, malattie cardiache o precedenti
iniezioni di Pfizer).
I
booster sono i prossimi, mentre il Dossier viene pubblicato per essere visto
dal mondo. Quante persone moriranno o diventeranno permanentemente mutilate
prima che tutta la verità venga fuori? Solo il tempo lo dirà. Segnalibro
Vaccines.news ai tuoi siti Web indipendenti preferiti per aggiornamenti su
"vaccini" e "booster" Covid sperimentali scamdemic che
causano coaguli di sangue e altri orribili effetti collaterali.
(NaturalNews.com--
PHMPT.org-- Pandemia.notizie- -TruthWiki.org).
Biden,
Zelensky e i Neoconservatori.
Unz.com-
PHILIP GIRALDI -( 5 APRILE 2022)- ci dice :
Quando
sei in una buca, puoi sempre scavare più a fondo.
Ci
sono molti retroscena che emergono da ciò che sta accadendo in Ucraina e
Washington che sono stati in gran parte ignorati in mezzo al tamburo del
conteggio delle vittime combinato con rivendicazioni e contro-rivendicazioni da
entrambe le parti.
Due
storie che credo abbiano ricevuto un'attenzione insufficiente sono l'ossessione
trentennale del governo degli Stati Uniti di indebolire e distruggere de facto
lo stato russo e il ruolo dominante di neocon più associato promotore della “democrazia
liberal Dem Usa “ in quella che è diventata la politica estera americana. A
dire il vero, chiunque dubiti che gli Stati Uniti siano attualmente sulla buona
strada non solo per sostituire il presidente Vladimir Putin, ma anche per far
crollare l'economia russa è delirante.
Washington
ha cercato di decostruire l'ex Unione Sovietica fin dal 1991, a partire
dall'espansione della NATO nell'Europa orientale da parte del presidente Bill
Clinton, nonostante l'impegno a non farlo e il suo scatenamento degli oligarchi
che hanno saccheggiato le risorse naturali del paese sotto il presidente Boris
Eltsin.
La
pressione è continuata sotto il beatificato presidente Barack Obama, che ha
nominato ambasciatore Michael McFaul, che ha visto la sua missione come un
collegamento con dissidenti e forze di opposizione all'interno della Russia, un
ruolo incompatibile con la sua promozione degli interessi statunitensi e la
protezione delle persone statunitensi.
E poi
abbiamo avuto l'indiscutibile presidente Donald Trump che ha annullato gli accordi
di rafforzamento della fiducia con la Russia, seguito dall'attuale disastro che
si sta svolgendo sotto i nostri occhi.
Non si dovrebbe ignorare il fatto che i combattimenti
in Ucraina sono avvenuti in gran parte perché l'amministrazione Biden si è rifiutata
di negoziare seriamente per quanto riguarda le richieste per lo più ragionevoli
che il Cremlino stava facendo per migliorare la propria sicurezza.
L'ex ispettore statunitense scott Ritter cita
un commento riportato da un alto funzionario dell'amministrazione Biden che
riassume l'attuale politica, così com'è: "L'unico gioco finale ora è la
fine del regime di Putin. Fino ad allora, per tutto il tempo in cui Putin
rimarrà, [la Russia] sarà uno stato paria che non sarà mai più accolto nella
comunità delle nazioni".
In
effetti, il recente disastroso viaggio del presidente Joe Biden in Europa può
probabilmente essere caratterizzato come si desidera vederlo e i media hanno
certamente fatto una notevole rotazione, ma Biden ha lasciato dietro di sé
un'eredità di varie gaffe e lapsus linguae che hanno chiarito che gli Stati
Uniti sono in gioco per sconfiggere la Russia quanto tempo ci vorrà per
giocare.
E
Biden ha un notevole sostegno da parte di membri del Congresso cerebralmente
morti come il senatore repubblicano Lindsey Graham che ha chiesto a qualcuno di
uccidere Putin, lamentandosi "C'è un Bruto in Russia?"
Durante
il suo viaggio, Biden ha rivelato che si aspetta che le truppe da combattimento
statunitensi vadano in aiuto dell'Ucraina e si è anche divertito a denunciare
Putin come un "assassino", un "delinquente", un
"dittatore omicida" e un "uomo che non può rimanere al
potere".
In tal
modo, ha apertamente chiesto la rimozione di Putin dall'incarico, cioè il
cambio di regime, aprendo anche la porta a un'ovvia operazione sotto falsa
bandiera nella sua riluttanza a rivelare quando interrogato da un giornalista
come gli Stati Uniti potrebbero rispondere se la Russia dovesse usare armi
chimiche in Ucraina.
Il
fatto che abbia preso quelle posizioni significa che sarà impossibile
ripristinare relazioni gestibili con Mosca dopo l'Ucraina. È un prezzo pesante
da pagare per qualcosa che è poco più che postura.
La
questione delle armi chimiche è particolarmente importante in quanto il
presidente Donald Trump ha bombardato la Siria con missili da crociera sulla
scia di un rapporto fabbricato secondo cui Bashar al-Assad aveva usato tali
armi in un attacco a Khan Shaykhun nel 2017.
Si è
scoperto che i terroristi anti-regime che stavano occupando la città in quel
momento avevano essi stessi inscenato l'attacco e deliberatamente incolpato il
governo siriano per produrre una risposta attesa dagli Stati Uniti.
Sulla
base di ciò che sto vedendo e sentendo, concluderei che i neoconservatori e i
loro amici promotori della “democrazia liberal Dem Usa” stanno lavorando
duramente dall'interno per far accadere qualcosa come una guerra con la Russia.
Si noti in
particolare che stiamo parlando di guerra con sparatorie e morti, non solo una
reincarnazione o un'estensione della Guerra Fredda di un tempo.
Notizie
del 1 aprilesan, certamente il pesce d'aprile, suggerisce che l'Ucraina ha
organizzato attacchi missilistici lanciati da elicotteri su un deposito di
stoccaggio di carburante all'interno della Russia, che, se fosse vero, potrebbe
produrre una massiccia escalation da parte del Cremlino.
Sarebbe
una tipica manovra neocon per aumentare drasticamente il livello dei
combattimenti e attirare gli Stati Uniti nel conflitto.
Oltre
a ciò, so di non essere l'unico ad aver notato il ritmo e l'attenzione degli
appelli ampiamente promossi dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskys ai
gruppi e ai governi mondiali affinché vengano in aiuto del suo paese, per
includere l'istituzione di una no-fly zone.
Gli appelli sono fluidi, convincenti e attentamente
focalizzati, con Zelensky inquadrato come un "eroe" che combatte
valorosamente contro invasori selvaggi.
Per usare un eufemismo, sono ben oltre le capacità e
il livello di esperienza di un ex comico, le cui esibizioni presentavano danze
erotiche e suonare un pianoforte con il suo pene, posto in modo corrotto sul
sedile caldo presidenziale da un oligarca miliardario cittadino israeliano.
I
media statunitensi, naturalmente, lodano generosamente Zelensky, ma scommetto
che ha un gruppo di neoconservatori americani e forse israeliani che lavorano
diligentemente dietro di lui per farlo bene, istruendolo su cosa dire e fare.
Potrebbero
esserci anche attori del governo degli Stati Uniti nell'atto, tra cui NED (National Endowment for
Democracy), specialisti dell'informazione della CIA, consulenti dei media del
Dipartimento di Stato e osservatori del Consiglio di sicurezza nazionale.
In effetti, c'è tanto una guerra in corso
sulle onde radio e su Internet per influenzare il pensiero a livello
internazionale quanto ci sono combattimenti che si svolgono sul terreno.
Si dovrebbe concludere che la CIA sta giocando
il ruolo centrale
nel "Progetto Russia" a causa della sua capacità di proteggere ciò
che sta facendo dal controllo.
Sulla
base di precedenti operazioni per rovesciare i governi in vari luoghi, si
potrebbe presumere che il cosiddetto approccio all'azione segreta sia
multilivello. Consiste in posizionamenti mediatici che hanno lo scopo di influenzare
l'opinione sia all'interno che all'esterno della Russia e produrre disordini,
l'identificazione e il reclutamento di funzionari del governo russo quando
viaggiano all'estero e il sostegno di dissidenti sia internamente che
esternamente che condividono una visione negativa di Mosca e delle sue
politiche.
Una
componente importante dell'approccio è quella di ottenere “il sostegno liberal Dem
Usa occidentale” per dure sanzioni e altre misure repressive contro il Cremlino
basate sulla proposizione fraudolenta che Putin e i suoi associati sono pronti
a distruggere la "democrazia" e la "libertà".
Ironia
della sorte, gli americani sono meno "liberi" e anche più poveri a
causa delle azioni del loro stesso governo dal 2001, non a causa di Vladimir
Putin.
Come
nel caso dell'Iraq, dell'Afghanistan e della lunga lista di interventi
americani, sono i neoconservatori che sono di fronte a chiedere una potente
risposta militare, sia alla Russia che, inevitabilmente, all'Iran.
Ciò
che è particolarmente evidente è come i neocon e le loro controparti liberal
Dem Usa che promuovono la democrazia abbiano dominato in diverse aree le
politiche estere di entrambi i partiti.
Il leader
neocon Bill Kristol, che ha definito il discorso di Biden "un invito
storico all'azione alla pari con Ronald Reagan 'Mr. Gorbaciov, abbatti questo
discorso sul muro'", ha anche recentemente contribuito "Non ci
sarebbe alcuna reale prospettiva di un risveglio negli Stati Uniti e in Europa
se non fosse per la posizione che gli ucraini hanno fatto.
Continueremmo
a negare le minacce che abbiamo di fronte. Ci allontaneremo ancora dall'urgenza
del compito che abbiamo di fronte. Oserei dire, non riusciremmo ancora ad apprezzare la
preziosità della libertà e della decenza che abbiamo l'obbligo – e l'onore – di
difendere.
Sono
gli ucraini che ci hanno mostrato cosa possono fare uomini e donne liberi, e
cosa a volte sono tenuti a fare, in difesa di quella libertà. Sono gli ucraini
che hanno mostrato al mondo che siamo in un nuovo periodo di conseguenze. Sono gli ucraini che ci hanno dato
l'esempio di cosa significhi oggi combattere contro la brutalità e lottare per
la libertà".
Kristol
è, come spesso accade, pieno di bandiere che sventolano, di sciocchezze che
sbuffano il petto, spacciando l'idea che gli Stati Uniti abbiano l'obbligo di
sorvegliare il mondo.
Un'altra
importante collaboratrice neocon e regolare del Washington Post e dell'Atlantic
Anne Applebaum la mette in questo modo e così facendo espande il campo di gioco
per includere gran parte del mondo: "A meno che le democrazie non si
difendano insieme, le forze dell'autocrazia le distruggeranno. Sto usando la parola forze, al
plurale, deliberatamente. Molti politici americani preferirebbero
comprensibilmente concentrarsi sulla competizione a lungo termine con la Cina. Ma finché la Russia è governata da
Putin, allora anche la Russia è in guerra con noi. Così come la Bielorussia, la
Corea del Nord, il Venezuela, l'Iran, il Nicaragua, l'Ungheria e potenzialmente
molti altri".
Sarebbe
bello, tanto per cambiare, terminare un articolo con una nota alta, ma le note
alte sono difficili da trovare in questi giorni.
Se c'è qualcosa al di là dell'Ucraina per
dimostrare la follia della politica estera degli Stati Uniti, dovrebbe essere,
inevitabilmente, una notizia recente da Israele.
Il
segretario di Stato americano Tony Blinken è stato recentemente in Israele
cercando in parte di vendere la possibilità che l'amministrazione Biden possa
effettivamente raggiungere un accordo di non proliferazione con l'Iran sul suo
programma nucleare.
Israele si oppone fermamente a qualsiasi mossa
del genere e la sua lobby negli Stati Uniti guidata da vari think tank neocon
ha lavorato duramente per uccidere qualsiasi accordo.
Quindi, cosa ha fatto Blinken? Ha chiesto al
primo ministro israeliano Naftali Bennett suggerimenti su cosa si potrebbe fare
al posto di un accordo reale.
Secondo
quanto riferito, Naftali ha suggerito sanzioni più severe contro l'Iran.
Taglialo come vuoi, ma il rinnovo del Joint Comprehensive Plan of Action
(JCPOA) del 2015 è vantaggioso sia per gli Stati Uniti che per tutti i vicini
dell'Iran, e qui il rappresentante più anziano degli Stati Uniti coinvolto nei
negoziati sta chiedendo al capo di un governo straniero di dirgli cosa fare.
C'è qualcosa di molto sbagliato a Washington.
(Philip
M. Giraldi, Ph.D., è direttore esecutivo del Council for the National Interest,
una fondazione educativa deducibile dalle tasse 501 (c) 3 (numero di
identificazione federale # 52-1739023) che cerca una politica estera degli
Stati Uniti più basata sugli interessi in Medio Oriente. ).
L'imminente
rivoluzione finanziaria globale
La
Russia sta seguendo il playbook americano.
Unz.com-
ELLEN BROWN -( 5 APRILE 2022)- ci dice :
Nessun
paese ha sfidato con successo l'egemonia globale del dollaro USA, fino ad ora.
Come è successo e cosa significherà?
I
critici stranieri hanno a lungo criticato il "privilegio esorbitante"
del dollaro USA come valuta di riserva globale.
Gli Stati Uniti possono emettere questa valuta
sostenuta da nient'altro che dalla "piena fede e credito degli Stati
Uniti". I governi stranieri, che hanno bisogno di dollari, non solo li
accettano nel commercio, ma acquistano titoli statunitensi con loro,
finanziando efficacemente il governo degli Stati Uniti e le sue guerre straniere.
Ma
nessun governo è stato abbastanza potente da rompere quell'accordo – fino ad
ora. Come è successo e cosa significherà per gli Stati Uniti e le economie
globali?
L'ascesa
e la caduta del petrodollaro.
In
primo luogo, un po' di storia: il dollaro USA è stato adottato come valuta di
riserva globale alla Conferenza di Bretton Woods nel 1944, quando il dollaro
era ancora sostenuto dall'oro sui mercati globali. L'accordo era che l'oro e il
dollaro sarebbero stati accettati in modo intercambiabile come riserve globali,
i dollari sarebbero stati riscattabili in oro su richiesta a $ 35 l'oncia. I tassi di cambio delle altre
valute sono stati fissati rispetto al dollaro.
Ma
quell'accordo è stato rotto dopo che la politica "pistole e burro"
del presidente Lyndon Johnson ha esaurito il gattino degli Stati Uniti
finanziando la guerra in Vietnam insieme ai suoi programmi sociali della
"Grande Società" in patria.
Il
presidente francese Charles de Gaulle, sospettando che gli Stati Uniti stessero
esaurendo i soldi, incassò una parte importante dei dollari francesi per l'oro
e minacciò di incassare il resto; e altri paesi hanno seguito l'esempio o
minacciato di farlo.
Nel
1971, il presidente Richard Nixon pose fine alla convertibilità del dollaro in
oro a livello internazionale (noto come "chiusura della finestra dell'oro"), al fine di evitare di
prosciugare le riserve auree statunitensi. Il valore del dollaro è poi crollato
rispetto ad altre valute sulle borse globali.
Per
sostenerlo, Nixon e il Segretario di Stato Henry Kissinger fecero un accordo
con l'Arabia Saudita e i paesi dell'OPEC che l'OPEC avrebbe venduto petrolio
solo in dollari e che i dollari sarebbero stati depositati nelle banche di Wall
Street e della City di Londra. In cambio, gli Stati Uniti difenderebbero militarmente
i paesi dell'OPEC.
Il
ricercatore economico William Engdahl presenta anche le prove di una promessa
che il prezzo del petrolio sarebbe quadruplicato. Una crisi petrolifera innescata da
una breve guerra in Medio Oriente ha fatto quadruplicare il prezzo del petrolio
e l'accordo OPEC è stato finalizzato nel 1974.
L'accordo
è rimasto fermo fino al 2000, quando Saddam Hussein lo ha rotto vendendo
petrolio iracheno in euro. Il presidente libico Muammar Gheddafi ha seguito l'esempio.
Entrambi i
presidenti finirono assassinati e i loro paesi furono decimati in guerra con
gli Stati Uniti. Il ricercatore canadese Matthew Ehret osserva:
Non
dobbiamo dimenticare che l'alleanza Sudan-Libia-Egitto sotto la guida combinata
di Mubarak, Gheddafi e Bashir, si era mossa per stabilire un nuovo sistema
finanziario sostenuto dall'oro al di fuori del FMI / Banca Mondiale per
finanziare lo sviluppo su larga scala in Africa.
Se
questo programma non fosse stato minato da una distruzione della Libia guidata
dalla NATO,
dalla divisione del Sudan e dal cambio di regime in Egitto, allora il mondo
avrebbe visto l'emergere di un importante blocco regionale di stati africani
che modellano i propri destini al di fuori del gioco truccato della finanza
controllata dagli anglo-americani per la prima volta nella storia.
L'ascesa
del Petro-Ruble.
La
prima sfida da parte di una grande potenza a quello che è diventato noto come
il petrodollaro è arrivata nel 2022.
Nel
mese successivo all'inizio del conflitto in Ucraina, gli Stati Uniti e i loro
alleati europei hanno imposto pesanti sanzioni finanziarie alla Russia in
risposta all'invasione militare illegale.
Le misure occidentali includevano il
congelamento di quasi la metà dei 640 miliardi di dollari usa in riserve finanziarie
della banca centrale russa, l'espulsione di molte delle più grandi banche russe
dal sistema di pagamento globale SWIFT, l'imposizione di controlli sulle
esportazioni volti a limitare l'accesso della Russia a tecnologie avanzate, la
chiusura del loro spazio aereo e dei porti agli aerei e alle navi russe e
l'istituzione di controlli sulle esportazioni volti a limitare l'accesso della
Russia a tecnologie avanzate, la chiusura del loro spazio aereo e dei porti
agli aerei e alle navi russe e l'istituzione di controlli sulle esportazioni
volti a limitare l'accesso della Russia alle tecnologie avanzate. sanzioni
personali contro alti funzionari russi e magnati di alto profilo.
I
russi preoccupati si affrettarono a ritirare i rubli dalle loro banche e il valore
del rublo precipitò sui mercati globali proprio come il dollaro USA nei primi
anni 1970.
La
fiducia riposta nel dollaro USA come valuta di riserva globale, sostenuta dalla
"piena fede e credito degli Stati Uniti", era stata finalmente
completamente infranta.
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato in un
discorso del 16 marzo che gli Stati Uniti e l'UE sono inadempienti ai loro
obblighi e che il congelamento delle riserve della Russia segna la fine
dell'affidabilità delle cosiddette attività di prima classe.
Il 23
marzo, Putin ha annunciato che il gas naturale della Russia sarebbe stato
venduto a "paesi ostili" solo in rubli russi, piuttosto che in euro o
dollari attualmente utilizzati. Quarantotto nazioni sono considerate dalla Russia come
"ostili", tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Ucraina, Svizzera,
Corea del Sud, Singapore, Norvegia, Canada e Giappone.
Putin
ha osservato che più della metà della popolazione mondiale rimane
"amichevole" con la Russia. I paesi che non votano per sostenere
le sanzioni includono due grandi potenze – Cina e India – insieme al principale
produttore di petrolio Venezuela, Turchia e altri paesi del "Sud
globale". I paesi "amici", ha detto Putin, potrebbero ora acquistare
dalla Russia in varie valute.
Il 24
marzo, il legislatore russo Pavel Zavalny ha dichiarato in una conferenza
stampa che il gas potrebbe essere venduto all'Occidente per rubli o oro e ai
paesi "amici" per valuta nazionale o bitcoin.
I
ministri dell'Energia delle nazioni del G7 hanno respinto la richiesta di
Putin, sostenendo che violava i termini del contratto del gas che richiedevano
la vendita in euro o dollari.
Ma il
28 marzo, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che la Russia
"non è impegnata in beneficenza" e non fornirà gas all'Europa
gratuitamente (cosa che farebbe se le vendite fossero in euro o dollari che
attualmente non può utilizzare nel commercio). Le sanzioni stesse sono una
violazione dell'accordo per onorare le valute sui mercati globali.
Bloomberg
riferisce che il 30 marzo, Vyacheslav Volodin, presidente della camera bassa
del parlamento russo, ha suggerito in un post su Telegram che la Russia
potrebbe espandere l'elenco delle materie prime per le quali richiede il
pagamento dall'Occidente in rubli (o oro) per includere grano, petrolio,
metalli e altro ancora. L'economia russa è molto più piccola di quella degli Stati
Uniti e dell'Unione Europea, ma la Russia è un importante fornitore globale di
materie prime chiave, tra cui non solo petrolio, gas naturale e cereali, ma
legname, fertilizzanti, nichel, titanio, palladio, carbone, azoto e metalli
delle terre rare utilizzati nella produzione di chip per computer, veicoli
elettrici e aeroplani.
Il 2
aprile, il gigante russo del gas Gazprom ha ufficialmente interrotto tutte le
consegne in Europa attraverso il gasdotto Yamal-Europe, un'arteria critica per
le forniture energetiche europee.
Il
professore di economia britannico Richard Werner definisce la mossa russa
intelligente – un replay di ciò che gli Stati Uniti hanno fatto nel 1970. Per
ottenere materie prime russe, i paesi "ostili" dovranno acquistare
rubli, aumentando il valore del rublo sulle borse globali proprio come la
necessità di petrodollari ha sostenuto il dollaro USA dopo il 1974. In effetti,
entro il 30 marzo, il rublo era già salito al punto in cui si trovava un mese
prima.
Una
pagina fuori dal playbook "American System".
La
Russia sta seguendo gli Stati Uniti non solo nell'agganciare la sua valuta
nazionale alle vendite di una merce critica, ma in un protocollo precedente –
quello che i leader americani del 19 ° secolo chiamavano il "sistema
americano" di denaro sovrano e credito. I suoi tre pilastri erano :
(a)
sussidi federali per miglioramenti interni e per nutrire le industrie nascenti
della nazione,
(b)
tariffe per proteggere quelle industrie e
(c) credito facile emesso da una banca
nazionale.
Michael
Hudson, professore di ricerca di economia e autore di "Super-Imperialism: The Economic
Strategy of American Empire" tra molti altri libri, osserva che le sanzioni stanno
costringendo la Russia a fare ciò che è stata riluttante a fare da sola:
tagliare la dipendenza dalle importazioni e sviluppare le proprie industrie e
infrastrutture.
L'effetto, dice, è equivalente a quello delle
tariffe protettive. In un articolo intitolato "L'impero americano si
autodistrugge", Hudson scrive delle sanzioni russe (che in realtà
risalgono al 2014):
La
Russia era rimasta troppo affascinata dall'ideologia del libero mercato per
prendere provvedimenti per proteggere la propria agricoltura o industria. Gli
Stati Uniti hanno fornito l'aiuto necessario imponendo l'autosufficienza
interna alla Russia (attraverso sanzioni). Quando gli Stati baltici hanno perso
il mercato russo per il formaggio e altri prodotti agricoli, la Russia ha
rapidamente creato il proprio settore lattiero-caseario, diventando il
principale esportatore di cereali al mondo.
La
Russia sta scoprendo (o è sul punto di scoprire) che non ha bisogno di dollari
USA come sostegno per il tasso di cambio del rublo. La sua banca centrale può creare i
rubli necessari per pagare i salari interni e finanziare la formazione di
capitale.
Le
confische degli Stati Uniti potrebbero quindi finalmente portare la Russia a
porre fine alla filosofia monetaria neoliberista, come Sergei Glaziev ha a
lungo sostenuto a favore della MMT [Modern Monetary Theory]. ...
Ciò
che i paesi stranieri non hanno fatto per se stessi – sostituendo il FMI, la
Banca Mondiale e altri rami della diplomazia statunitense – i politici
americani li stanno costringendo a fare. Invece di paesi europei, del Vicino
Oriente e del Sud del mondo che si staccano dal loro calcolo dei loro interessi
economici a lungo termine, l'America li sta allontanando, come ha fatto con la
Russia e la Cina.
Glazyev
e il reset eurasiatico.
Sergei
Glazyev, menzionato da Hudson sopra, è un ex consigliere del presidente
Vladimir Putin e il ministro per l'integrazione e la macroeconomia della
Commissione economica eurasiatica, l'organismo di regolamentazione dell'Unione
economica eurasiatica (UEE). Ha proposto di utilizzare strumenti simili a quelli del
"sistema americano", tra cui la conversione della Banca centrale di Russia
in una "banca nazionale" che emette la valuta della Russia e il
credito per lo sviluppo interno. Il 25 febbraio, Glazyev ha pubblicato un'analisi
delle sanzioni statunitensi intitolata "Sanzioni e sovranità", in cui ha dichiarato:
Il
danno causato dalle sanzioni finanziarie statunitensi è inestricabilmente
legato alla politica monetaria della Banca di Russia. La sua essenza si riduce
a uno stretto legame dell'emissione del rublo ai proventi delle esportazioni e
al tasso di cambio del rublo al dollaro. In effetti, si sta creando una
carenza artificiale di denaro nell'economia e la rigida politica della Banca
centrale porta ad un aumento del costo del prestito, che uccide l'attività
commerciale e ostacola lo sviluppo delle infrastrutture nel paese.
Glazyev
ha detto che se la banca centrale sostituisse i prestiti ritirati dai suoi
partner occidentali con i propri prestiti, la capacità di credito russa
aumenterebbe notevolmente, impedendo un declino dell'attività economica senza
creare inflazione.
La
Russia ha accettato di vendere petrolio all'India nella valuta sovrana
dell'India, la rupia; alla Cina in yuan; e in Turchia in lira. Queste valute nazionali possono
quindi essere spese per i beni e i servizi venduti da tali paesi.
Probabilmente,
ogni paese dovrebbe essere in grado di commerciare nei mercati globali con la
propria valuta sovrana; questo è ciò che è una valuta fiat – un mezzo di scambio
sostenuto dall'accordo del popolo di accettarlo al valore per i loro beni e
servizi, sostenuto dalla "piena fede e credito" della nazione.
Ma
questo tipo di sistema di baratto globale si romperebbe proprio come fanno i
sistemi di baratto locali, se una parte del commercio non volesse i beni o i
servizi dell'altra parte. In tal caso, sarebbe necessaria una valuta di riserva
intermedia che funga da mezzo di scambio.
Glazyev
e le sue controparti ci stanno lavorando. In un'intervista tradotta pubblicata
su The Saker, Glazyev ha dichiarato:
Attualmente
stiamo lavorando a un progetto di accordo internazionale sull'introduzione di
una nuova valuta di regolamento mondiale, ancorata alle valute nazionali dei
paesi partecipanti e ai beni scambiati in borsa che determinano i valori reali. Non avremo bisogno di banche
americane ed europee. Un nuovo sistema di pagamento basato sulle moderne tecnologie
digitali con una blockchain si sta sviluppando nel mondo, dove le banche stanno
perdendo la loro importanza.
Russia
e Cina hanno entrambe sviluppato alternative al sistema di messaggistica SWIFT
da cui sono state bloccate alcune banche russe. Il commentatore londinese Alexander
Mercouris fa l'interessante osservazione che uscire da SWIFT significa che le banche
occidentali non possono tracciare le negoziazioni russe e cinesi.
L'analista
geopolitico Pepe Escobar riassume i piani per un reset finanziario
eurasiatico/cinese in un articolo intitolato "Say Hello to Russian Gold and Chinese
Petroyuan". Scrive:
È
passato molto tempo, ma finalmente alcuni lineamenti chiave delle nuove
fondamenta del mondo multipolare sono stati rivelati.
Venerdì
[11 marzo], dopo una riunione in videoconferenza, l'Unione economica
eurasiatica (UEE) e la Cina hanno concordato di progettare il meccanismo per un
sistema monetario e finanziario internazionale indipendente. L'UEE è composta
da Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Bielorussia e Armenia, sta stabilendo
accordi di libero scambio con altre nazioni eurasiatiche e si sta
progressivamente interconnettendo con la Belt and Road Initiative (BRI) cinese.
Per
tutti gli scopi pratici, l'idea viene da Sergei Glazyev, il più importante
economista indipendente della Russia ....
Abbastanza
diplomaticamente, Glazyev ha attribuito la fruizione dell'idea alle "sfide
e ai rischi comuni associati al rallentamento economico globale e alle misure
restrittive contro gli Stati dell'UEE e la Cina".
Traduzione:
poiché la
Cina è una potenza eurasiatica tanto quanto la Russia, hanno bisogno di
coordinare le loro strategie per aggirare il sistema unipolare degli Stati
Uniti.
Il
sistema eurasiatico sarà basato su "una nuova valuta internazionale", molto probabilmente con lo
yuan come riferimento, calcolato come indice delle valute nazionali dei paesi
partecipanti, nonché dei prezzi delle materie prime. ...
Il
sistema eurasiatico è destinato a diventare una seria alternativa al dollaro
USA, in quanto l'UEE potrebbe attirare non solo le nazioni che hanno aderito
alla BRI ... ma anche i principali attori della Shanghai Cooperation
Organization (SCO) e dell'ASEAN. Gli attori dell'Asia occidentale – Iran, Iraq,
Siria, Libano – saranno inevitabilmente interessati.
Privilegio
esorbitante o onere esorbitante?
Se
questo sistema avrà successo, quale sarà l'effetto sull'economia degli Stati
Uniti?
La
stratega degli investimenti Lynn Alden scrive in un'analisi dettagliata
intitolata "The
Fraying of the US Global Currency Reserve System" che ci sarà dolore a breve
termine, ma, a lungo termine, andrà a beneficio dell'economia statunitense.
L'argomento
è complicato, ma la linea di fondo è che il dominio della valuta di riserva ha
portato alla distruzione della nostra base manifatturiera e all'accumulo di un
enorme debito federale. La condivisione del carico di valuta di riserva avrebbe
l'effetto che le sanzioni stanno avendo sull'economia russa – alimentando le industrie nazionali
come farebbe una tariffa, consentendo di ricostruire la base manifatturiera
americana.
Altri
commentatori dicono anche che essere l'unica valuta di riserva globale è meno
un privilegio esorbitante che un onere esorbitante. Perdere questo status non porrebbe
fine all'importanza del dollaro USA, che è troppo pesantemente incorporato
nella finanza globale per essere rimosso. Ma potrebbe significare la fine del
petrodollaro come unica valuta di riserva globale e la fine delle devastanti
guerre petrolifere che ha finanziato per mantenere il suo dominio.
(
Ellen Brown è un avvocato, presidente del Public Banking Institute e autrice di
tredici libri tra cui Web of Debt, The Public Bank Solution e Banking on the
People: Democratizing Money in the Digital Age. I suoi oltre 300 articoli sul
blog sono pubblicati su EllenBrown.com.).
Delega
fiscale, Lega: «Niente accordo
in
maggioranza,
non ci sono condizioni
per
approvarla». Draghi: «Fiducia?
Valutiamo
tutte le opzioni».
msn.com-il
mattino-Redazione Web-(6-4-2022)- ci dice :
Salvini:
«No nuove tasse su casa e risparmi.”
Mentre
il consiglio dei ministri approva all'unanimità il Def, non è stato trovato un
accordo fra FI, Lega e le altre forze di maggioranza sul pacchetto di
emendamenti al Ddl delega per la riforma fiscale proposto come mediazione dal
governo.
Def,
il Cdm approva all'unanimità: nuovi sostegni per 4-5 miliardi, 650 milioni di
incentivi per le auto.
Lega:
«Non ci sono condizioni per ok a delega fiscale».
«Nonostante
la buona volontà messa in campo dal centrodestra, non ci sono le condizioni, al
momento, per approvare la delega fiscale: chi cercherà forzature senza accordo
di maggioranza si prenderà la responsabilità di mettere in difficoltà il
governo»,
dichiarano infatti i deputati della Lega Massimo Bitonci e Alberto Gusmeroli,
rispettivamente capogruppo in commissione bilancio e vicepresidente della
commissione Finanze alla Camera.
«Uniti
nel dire No a qualsiasi aumento della tassazione sulla casa e riforma del
catasto, cancellazione delle cedolari sugli affitti e tassazione dei Bot. Il
parere vincolante delle commissioni permanenti - aggiungono - diventa così
fondamentale per il controllo del Parlamento e il sistema duale porterebbe a
una graduale cancellazione di tutti i regimi con aliquote flat e proporzionali
per milioni di contribuenti».
Draghi:
«Fiducia? Valutiamo».
«Sul
fisco stiamo considerando tutte le possibilità», dice intanto il premier Mario
Draghi in conferenza stampa al termine del Cdm rispondendo a chi gli chiede se
il governo stia valutando la possibilità di blindare con un voto di fiducia la
delega fiscale all'esame della Camera e sulla quale la maggioranza continua a
essere divisa.
Salvini:
«No a nuove tasse su casa e risparmi».
E nel
frattempo arriva anche la presa di posizione del leader del Carroccio, Matteo
Salvini: «Ribadiamo
il no della Lega a qualsiasi ipotesi di nuove tasse sulla casa o sui risparmi
degli italiani».
Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, che oggi
si è occupato dei dossier economici, come riferisce il partito.
Due
anni dopo il Covid, gli occhi
rimangono
saldamente chiusi.
Unz.com-
RON UNZ - ( 4 APRILE 2022)- ci dice :
Con
l'attenzione così fortemente focalizzata sulla guerra Russia-Ucraina, il
secondo anniversario dello scoppio dell'epidemia di Covid in Occidente è
passato senza molto preavviso pubblico.
Le
conseguenze geopolitiche della rottura globale tra l'alleanza NATO dell'America
e la Russia potrebbero essere enormi, forse annunciando la fine del dollaro USA
come valuta di riserva mondiale.
Ma la maggior parte di questo si trova ancora
nel regno della mera possibilità, mentre per due anni il Covid ha già sconvolto
la vita quotidiana di molti miliardi in tutto il mondo e rimodellato le
economie.
Le
vittime totali nel conflitto ucraino sono probabilmente ancora nelle poche
decine di migliaia, ma secondo l'Economist, le morti in eccesso in tutto il mondo
a causa del Covid potrebbero aver già raggiunto i venti milioni, con la quota degli Stati Uniti di
quel totale che potrebbe superare 1,3 milioni.
Se ben oltre un milione di americani sono
morti direttamente o indirettamente a causa del Covid, determinare se la causa è stata
naturale o causata dall'uomo rimane una domanda importante a cui rispondere.
Durante
il primo anno dell'epidemia, una convinzione aveva preso piede che il virus
fosse naturale e questo gradualmente si è indurito nell'ortodossia
dell'establishment, con tutti gli scettici pubblici respinti come "teorici
della cospirazione".
Ma poi
lo scorso maggio, Nicholas Wade, l'ex redattore scientifico del New York Times,
ha auto-pubblicato un lungo articolo che bucava quella bolla propagandistica
raccogliendo le forti prove che il virus era artificiale, probabilmente
rilasciato da una fuga di laboratorio presso l'Istituto di virologia di Wuhan. Numerosi giornalisti influenti hanno
presto appoggiato la sua analisi, e alla fine dello stesso mese, Facebook aveva ufficialmente
invertito la sua politica di censura e permesso che tali teorie fossero
discusse liberamente, cambiando così ciò che due miliardi di persone in tutto
il mondo erano autorizzate a leggere e scrivere.
Sebbene
negli ultimi mesi non si siano verificate scoperte così drammatiche, penso che
ci siano stati alcuni sviluppi che hanno spostato la nostra comprensione del
virus e delle sue probabili origini.
Alla
fine di febbraio, il New York Times ha dato copertura in prima pagina a un paio
di nuovi preprint dei migliori ricercatori che hanno rianalizzato i primi dati
sull'infezione da Wuhan.
Questi
documenti hanno identificato il mercato della fauna selvatica di Huanan come il
luogo geografico originale della malattia, senza concentrazione di casi precoci
nelle vicinanze del laboratorio di Wuhan, situato a otto miglia di distanza
dall'altra parte del fiume Yangtze.
Molti
degli animali venduti in quel mercato erano quelli sospettati di essere la
fonte originale del virus, quindi la copertura del Times sembrava affermare
un'origine naturale piuttosto che una perdita di laboratorio.
L'Economist
ha presto emesso un verdetto simile, suggerendo che la nuova analisi
scientifica "robustamente" ha sostenuto che il virus si era diffuso
da un mercato della fauna selvatica piuttosto che da un laboratorio, e molti
altri media hanno preso questa stessa posizione.
Wade,
tuttavia, mantenne la sua posizione, pubblicando presto una breve controreplica
sul City Journal. Ha osservato che, sebbene il mercato rappresentasse certamente
l'epicentro di dicembre dell'epidemia di Wuhan, potrebbe aver semplicemente funzionato
come un amplificatore, con il suo pesante traffico pedonale giornaliero che
creava un evento super-diffusore dopo che il virus era arrivato lì da altrove a
Wuhan.
Il suo
pezzo era intitolato "Giornalisti, o agenti di pubbliche relazioni?", e si è concentrato tanto sulla
critica dei media quanto sulla questione del virus stesso, rimproverando
l'Economist per la sua credulità e la Nuova Repubblica, un tempo influente, per
la sua dichiarazione esagerata che "La teoria della fuga di notizie di
laboratorio è morta". Ha giustamente sottolineato la
notevole riluttanza della maggior parte degli scienziati e dei giornalisti a
prendere posizioni pubbliche in netta discrepanza con l'ortodossia ufficiale.
Giornalisti
o agenti di pubbliche relazioni?
Perché
i giornalisti scientifici non riportano in modo equo le origini del Covid-19
(Nicholas
Wade • City Journal • 20 marzo 2022).
Wade
non era il solo a sostenere l'ipotesi della perdita di laboratorio.
L'anno scorso Katherine Eban di Vanity Fair
aveva pubblicato un articolo molto lungo e dettagliato in cui si è fortemente
avvalsa di fonti dell'amministrazione Trump per sostenere che il virus era
stato un prodotto del laboratorio cinese di Wuhan, e ora è tornata con un
articolo di 10.000 parole mantenendo questa posizione.
Sebbene
la maggior parte del suo nuovo pezzo si concentrasse sullo sfondo dell'EcoHealth Alliance senza scopo
di lucro di Peter Dazsek, l'organizzazione che era servita da canale di
finanziamento americano per il laboratorio di Wuhan, ha anche criticato coloro che
sostengono che i nuovi studi di ricerca hanno dimostrato che il virus era
naturale.
Dopo
aver citato i ricercatori che hanno contestato le conclusioni dei nuovi
articoli, ha osservato che uno studio pubblicato quasi contemporaneamente dallo
stesso CDC cinese aveva effettivamente fornito alcune prove contrarie.
Tutti
i 457 campioni di tamponi raccolti da 18 diverse specie di animali sul mercato
erano risultati negativi al virus, mentre tutti i 73 test positivi erano
collegati a infezioni umane, risultati pienamente coerenti con la possibilità
che il mercato avesse semplicemente funzionato come super-diffusore
amplificatore.
In
effetti, sebbene il governo cinese abbia ufficialmente favorito una fonte
naturale, due
anni dei suoi ampi sforzi non sono riusciti a scoprire alcun vettore di animali
di questo tipo.
("Questo
non dovrebbe accadere": all'interno dell'organizzazione no profit a caccia
di virus al centro della controversia.)
(Lab-Leak
Katherine Eban • Vanity Fair • 31 marzo 2022)
La mia
valutazione di questi nuovi articoli scientifici assume una posizione
intermedia. Mentre la forte concentrazione di casi precoci intorno al mercato e
la loro assenza intorno al laboratorio difficilmente dimostra che il primo era
la fonte originale dell'epidemia, penso che sposti la presunzione
sostanzialmente in quella direzione. Se il virus si fosse diffuso da una
perdita accidentale di laboratorio, ci aspetteremmo naturalmente di vedere
qualche modello di casi precoci in quella zona piuttosto che dall'altra parte
della grande metropoli.
Tuttavia,
credo che alcuni elementi molto più importanti di questi nuovi documenti di
ricerca siano passati quasi del tutto inosservati nei media che coprono la
storia, probabilmente perché le implicazioni non rientravano nella "finestra di Overton"
di accettabilità e avrebbero inevitabilmente provocato "Crimethink".
Nel
secondo paragrafo del suo recente articolo, Wade ha descritto accuratamente
l'attuale quadro della discussione sui media:
Due
ipotesi sono state a lungo sul tavolo.
Una è che il virus è saltato naturalmente
da qualche ospite animale, come molte epidemie hanno fatto in passato.
L'altra è che è fuggito da un laboratorio di
Wuhan, dove i ricercatori sono noti per aver manipolato geneticamente i virus
dei pipistrelli al fine di prevedere future epidemie.
Tuttavia,
per due anni ho sostenuto una terza ipotesi completamente diversa. Ho sostenuto
che ci sono prove forti, forse anche schiaccianti, che l'epidemia è stata il
risultato di un attacco di guerra biologica americano contro la Cina (e
l'Iran), probabilmente orchestrato da elementi canaglia dell'amministrazione
Trump.
Sotto
questa ricostruzione, più di un milione di americani sono ora morti per il
contraccolpo letale non intenzionale del nostro programma di guerra biologica
di ottant'anni, un programma che ha ricevuto oltre $ 100 miliardi di
finanziamenti governativi statunitensi. Sicuramente un tale scenario merita
un'enorme attenzione pubblica se esiste anche la minima possibilità che possa
essere corretto.
E i
nuovi studi di ricerca fortemente promossi dai nostri media d'élite hanno
notevolmente rafforzato questo caso. Secondo la loro analisi, l'epidemia di
Covid a Wuhan è iniziata un po' più tardi di quanto si pensasse in precedenza,
con il paziente Zero che probabilmente si è infettato a fine novembre o
all'inizio di dicembre, circa un mese dopo la precedente data di consenso.
In
circostanze normali, questo spostamento di alcune settimane nei tempi sarebbe
completamente irrilevante, ma le implicazioni diventano esplosive se
giustapposte a un'altra data nota che ho ripetutamente sottolineato nei miei
articoli.
Nell'aprile
2020 ABC News ha riferito e la TV israeliana ha presto confermato che un
rapporto segreto della Defense Intelligence Agency preparato nella
"seconda settimana di novembre" aveva descritto un'epidemia di
malattia "potenzialmente catastrofica" a Wuhan. Pertanto, questo rapporto della DIA
ha descritto accuratamente l'epidemia di Wuhan settimane prima che il primo
residente della Cina fosse stato infettato, un'anomalia sorprendente che
ovviamente giustifica ulteriori indagini molto serie.
Fino a
poco tempo fa, avevo confinato la mia analisi Covid a una lunga serie di
articoli, raccolti anche insieme in un eBook liberamente scaricabile.
Ma a
partire da febbraio ho fatto diverse interviste video in cui ho esposto il mio
caso, e queste si sono rivelate molto più popolari di quanto mi aspettassi.
Nonostante
la travolgente attenzione sulla guerra Russia-Ucraina, negli ultimi due mesi
questi video sono stati visti quasi 300.000 volte, e trovo difficile credere
che le informazioni importanti che presentano non siano giunte all'attenzione
di una diligente giornalista investigativa come Eban né dei suoi due assistenti
di ricerca mentre lavoravano insieme per preparare un lungo articolo su
questioni così strettamente correlate. Ma se non ne è a conoscenza, forse
qualcuno dovrebbe informarla su Twitter.
Oppure
considera un altro punto che ho sottolineato nella mia serie di articoli e
nelle mie video interviste. A febbraio 2020, i titoli del New York Times hanno dichiarato
che l'Iran era diventato il secondo epicentro mondiale dell'epidemia di Covid,
con le sue élite politiche che soffrivano molto pesantemente.
Tuttavia,
né il Times né quasi nessun altro media occidentale ha mai riferito che il
governo e i media iraniani hanno accusato pubblicamente l'America di aver
scatenato il Covid come un attacco di guerra biologica contro il loro paese e
la Cina, con l'ex presidente iraniano che ha persino presentato una denuncia
ufficiale alle Nazioni Unite.
Solo
il nostro canale di propaganda internazionale finanziato dal governo Radio Free
Europe / Radio Liberty ha preso atto di quelle accuse iraniane estremamente
gravi e le ha respinte come assurde sulla base del fatto che il virus Covid era
noto per essere naturale.
Ma se
Eban crede che il virus provenga da un laboratorio, sicuramente quelle accuse
iraniane originali meriterebbero una menzione da qualche parte nei suoi due
articoli, che ammontano a oltre 22.000 parole e coprono circa 65 pagine.
Sebbene
i fatti ovvi riguardanti le origini del Covid che ho presentato negli ultimi
due anni nei miei articoli e interviste siano stati totalmente ignorati dai
nostri media occidentali, possono essere ampiamente riconosciuti altrove. Per decenni, Sergey Glazyev è stato
una figura politica ed economica di alto livello in Russia, persino descritto
nella sua pagina di Wikipedia come un potenziale successore del presidente
Vladimir Putin.
In
un'intervista a una rivista economica pubblicata pochi giorni fa, si è riferito
casualmente all'attacco di guerra biologica Covid dell'America contro la Cina
come se i fatti fossero ben noti a tutti nella sua cerchia:
I
tentativi di Trump di limitare lo sviluppo della Cina attraverso metodi di
guerra commerciale sono falliti. Allo stesso tempo, hanno fatto un boomerang negli
stessi Stati Uniti. Poi gli americani hanno aperto un fronte di guerra biologico
lanciando il coronavirus in Cina, sperando che la leadership cinese non avrebbe
affrontato questa epidemia e il caos sarebbe sorto in Cina. Tuttavia,
l'epidemia ha dimostrato la bassa efficienza dell'assistenza sanitaria e ha
creato il caos negli stessi Stati Uniti. Il sistema di governo cinese ha
mostrato molta più efficienza anche qui. Nel Celeste Impero, il tasso di
mortalità è significativamente più basso e la pandemia è stata affrontata molto
più velocemente lì.
In un
mondo diviso in sfere mediatiche isolate, non sorprende che le idee considerate
assolutamente impensabili in alcuni circoli politici siano trattate come
evidenti in altri.
Il
Prof. John Mearsheimer dell'Università di Chicago è uno dei più illustri
politologi americani.
Nel
2016 ha tenuto una conferenza di 75 minuti descrivendo le politiche
estremamente provocatorie dello stato cliente ucraino dell'America e avvertendo
che tale totale disprezzo per i legittimi interessi di sicurezza nazionale
della Russia alla fine avrebbe provocato una forte reazione russa.
La sua analisi preveggente è stata ignorata da
tutti i nostri politici e ha languito su Youtube per sei anni fino a quando i
recenti eventi gli hanno improvvisamente portato più di 24 milioni di
spettatori in tutto il mondo, un pubblico probabilmente accompagnato da poche
serie presentazioni di politica estera nella storia di Internet. Il nostro attuale disastro avrebbe
potuto essere evitato se le sue opinioni fossero state prese sul serio in
passato.
Spero
che un'indagine adeguata sulle vere origini della devastante epidemia di Covid
e sugli
enormi rischi creati dai nostri programmi di guerra biologica esistenti non
segua una simile sfortunata traiettoria.
I
ragazzi bianchi sono disposti a
morire
in difesa della discoteca gay?
Unz.com-
E. MICHAEL JONES - (29 MARZO 2022)- ci dice :
Come
se fosse determinato a dare credito a coloro che affermano di soffrire di
demenza, il presidente Biden ha effettuato l'accesso al suo account Twitter e
ha commentato:
Putin
ha il coraggio di affermare che sta de-nazificando l'Ucraina. Questa bugia non
è solo cinica; è osceno. Il presidente Zelensky è stato eletto
democraticamente. Egli è ebreo; la famiglia di suo padre fu spazzata via
nell'Olocausto nazista.
Biden
sta dando espressione a quella che potrebbe essere definita la scuola a priori
di politica estera, secondo la quale può dedurre una dichiarazione sulla realtà
da principi astratti.
Quindi,
non ci possono essere nazisti in Ucraina perché il suo presidente è ebreo.
Un altro membro di questa scuola di politica
estera è l'esperto neocon cattolico George Weigel, che ha detto più o meno la
stessa cosa, respingendo qualsiasi riferimento ai nazisti reali nelle unità
dell'esercito ucraino come la Brigata Azov come chimere evocate dalle teorie
della cospirazione.
Una
delle caratteristiche più sconcertanti dell'attuale guerra in Ucraina è
l'alleanza tra ebrei e nazisti che costituisce il suo attuale governo.
Quando
Weigel si è trovato di fronte a questo fatto, lo ha liquidato come un pezzo
intrinsecamente impossibile di "prevaricazione", proprio come aveva
fatto il presidente Biden, che normalmente si trova dall'altra parte dello
spettro politico:
L'Ucraina
è un paese con un presidente democraticamente eletto di origine ebraica la cui
prima lingua era il russo. Dire, come ha fatto Putin, che quest'uomo e il
governo che guida richiedono la "denazificazione" hanno fissato un
nuovo minimo per la prevaricazione del Cremlino.
Come
per superare i suoi mentori ebrei Max Boot e Bill Kristol, che hanno anche
chiesto l'intervento militare in Ucraina e il cambio di regime in Russia,
Weigel si batte il petto in modo ancora più bellicoso, chiedendo che
l'amministrazione Biden "riversi aiuti occidentali in Ucraina. . . .
comprese le armi anticarro e antiaeree", assicurando che persone innocenti
moriranno in un futile tentativo di fermare un'invasione russa che ha già
decapitato l'esercito ucraino.
Come i
suoi mentori ebrei, Weigel fa queste richieste dai confini sicuri della sua
scrivania presso il suo think tank di Washington, l'Ethics and Public Policy Center.
Nel
fare queste affermazioni, Weigel deve sicuramente sapere che il presidente
Zelensky ha
chiesto ai volontari di prendere i loro AK-47 e difendere la discoteca gay
conosciuta come Ucraina, ma al momento della stesura di questo documento né Weigel, né
Boot, né Kristol hanno annunciato piani per volare a Kiev.
Ma
siamo onesti qui.
Weigel,
Boot e Kristol potrebbero non essere semplicemente vigliacchi spregevoli che
vogliono che i goyim muoiano per la loro agenda; possono essere vigliacchi
spregevoli che sono sinceramente confusi, perché la situazione è certamente
confusa.
Perché
gli ebrei dovrebbero allearsi con i nazisti?
L'affermazione sembra a priori assurda.
È
assurdo quanto affermare che c'erano 13 laboratori di armi biologiche in
Ucraina, un'affermazione che è stata sonoramente denunciata dai fact checker,
fino a quando Victoria Nuland ha fatto la stessa affermazione in una
testimonianza davanti al Senato degli Stati Uniti, perché a differenza dei fact
checker che sono pagati per mentire, Nuland è pagato per mentire a meno che non
stia testimoniando sotto giuramento.
Dove sono i fact checker quando abbiamo bisogno
di loro per contestare l'affermazione ovviamente falsa che gli ebrei si
abbasserebbero mai a lavorare con i nazisti?
Bene,
stiamo ancora aspettando, e non stiamo trattenendo il respiro perché non
accadrà. La
realtà è intervenuta cancellando un'altra categoria della mente la cui durata
di conservazione come propaganda è appena scaduta.
La
prima crepa in questa diga si è verificata quando Facebook ha cambiato la sua
politica di incitamento all'odio.
La stessa piattaforma che vietava ai nazisti
di diffondere il loro odio ora permetteva ai suoi seguaci di elogiare i
nazisti, purché quei nazisti diffondessero il loro odio mentre combattevano
sotto il presidente ebreo dell'Ucraina.
Lo stesso vale per le minacce di morte, che
ora vanno decisamente bene finché i colpi al petto di Washington come Lindsey
Graham chiedono impunemente la morte di Vladimir Putin, come Graham ha fatto
impunemente sul suo account Twitter.
In
poco tempo, tuttavia, gli stessi media mainstream che non potevano più negare
la realtà decisero invece di far girare ciò che non potevano più negare. E così leggiamo sul Washington Post
che i nazisti "sono stati reclutati da gruppi come il Battaglione Azov, un
movimento paramilitare e politico ucraino nazionalista di estrema destra".
Il Post ha poi continuato a dirci che la Brigata
nazista Azov "è stata assorbita nella guardia nazionale ucraina nel 2014
ed è stata una base per la falsa affermazione di Putin che il governo ucraino è
gestito da neonazisti".
Aspetta
un attimo, nessuno, tanto meno Vladimir Putin, sostiene che "il governo
ucraino è gestito da neonazisti". L'affermazione è che gli ebrei che
gestiscono il governo hanno incorporato brigate naziste nel loro esercito, che
è ciò che il Post ha appena ammesso nel suo articolo. Allora perché questa è
una falsa affermazione?
È
falso perché il Post ha deliberatamente sbagliato ciò che sta realmente
accadendo? Il
Post continua dicendo che "Sebbene Azov rimanga un movimento marginale in
Ucraina, è un marchio più grande della vita tra molti estremisti. Ha apertamente accolto gli
occidentali nei suoi ranghi attraverso siti di supremazia bianca. Adesivi e patch Azov sono stati visti
in tutto il mondo. . .."
Poi le
cose diventano davvero confuse:
perché
i suprematisti bianchi occidentali e i neonazisti, per la maggior parte, non
sostengono l'attuale governo ucraino – e non semplicemente a causa del suo
divieto di antisemitismo, dell'eredità ebraica del presidente Volodymyr
Zelensky o di altre questioni specifiche.
L'Ucraina
è una democrazia in via di sviluppo, a cui gli estremisti di estrema destra si
oppongono in quanto contraria ai governi fascisti che vogliono vedere. Come ha scritto l'amministratore di
un popolare gruppo di chat neonazista tedesco e inglese mentre esortava i
membri a unirsi ad Azov, "Non sto difendendo l'Ucraina, sto difendendo il
nazionalsocialismo".
A
questo punto l'ADL è stata coinvolta, ma l'organizzazione che ha demonizzato i
critici del comportamento ebraico come antisemiti e neonazisti è riuscita solo
a confondere ancora di più le acque. Il 4 marzo, la Anti-Defamation League
ha pubblicato un articolo di Andrew Srulevitch, il suo direttore degli affari
europei, nel tentativo di disinnescare il sempre più imbarazzante problema
nazista in Ucraina.
Il 15 marzo il CEO di ADL Jonathan Greenblatt ha
ripubblicato l'articolo nel tentativo di spiegare come "teorie cospirative antisemite e altra
disinformazione" che collegano Zelensky e la neonazista Brigata Azov si
stiano "diffondendo sulla scia dell'invasione".
Al
fine di minimizzare l'attuale culto di Stefan Bandera e il sostegno al nazismo
in Ucraina, l'ADL ritiene necessario riscrivere un pò'di storia e così facendo
finisce per promuovere la negazione dell'Olocausto.
L'articolo di Srulevitch prende la forma di un Q&A
con David Fishman, professore di storia ebraica al Jewish Theological Seminary
che è anche membro del comitato accademico dello United States Holocaust
Memorial Museum.
"Abbiamo
visto marce illuminate da fiaccolate nel mezzo di [Kiev] con le bandiere rosse
e nere dell'UPA ... e le foto di Stepan Bandera, che si alleò con i nazisti
durante la seconda guerra mondiale", chiede Srulevitch. "Non è questa
la prova del nazismo in Ucraina?"
"Per
i nazionalisti ucraini, UPA e Bandera sono simboli della lotta ucraina per
l'indipendenza ucraina. L'UPA si alleò con la Germania nazista contro l'Unione
Sovietica per ragioni tattiche – non ideologiche – ", risponde Fishman.
Quindi,
i nazisti ora stanno bene con l'ADL?
No,
sarebbe troppo semplice e troppo vicino ad ammettere che l'attuale situazione
in Ucraina contraddice tutto ciò che l'ADL afferma di rappresentare.
Quindi,
secondo la lettura di Fishman, "allearsi con i nazisti" è ancora
"imperdonabile in qualsiasi circostanza" perché "gli storici
hanno documentato che i nazionalisti ucraini hanno partecipato insieme ai
tedeschi all'assassinio di molte migliaia di ebrei in Ucraina", secondo
Fishman.
Ok,
questo significa che dobbiamo condannare il governo Zalensky allora, giusto?
Beh, no, questa non è nemmeno la posizione dell'ADL
perché la stessa Brigata Azov che discendeva da "nazionalisti
ucraini" che "hanno partecipato insieme ai tedeschi all'assassinio di
molte migliaia di ebrei in Ucraina" e sfoggiano svastiche sui loro caschi
non sono davvero nazisti perché "si sono alleati con la Germania nazista
contro l'Unione Sovietica per ragioni tattiche – non ideologiche".
Quindi,
solo per contestualizzare questo, i camionisti canadesi che protestavano contro
le restrizioni COVID sono nazisti perché "Honk Honk equals Heil Hitler", come ha detto un membro ebreo del
Parlamento, ma le persone che si identificano apertamente con il nazismo e i
suoi obiettivi non sono perché stanno lavorando con gli ebrei, che hanno
privilegi ebraici, il che consente loro di rendere la verità l'opinione di
coloro che controllano i media attraverso organizzazioni come l'ADL.
Capito?
No? Beh, non sentirti male. Non capisco neanche. Pieno di perplessità, sono stato
sollevato di ricevere un invito a prendere parte a un dibattito sulla
situazione ucraina sponsorizzato dalla Fondazione Scandza.
Sicuramente,
potremmo andare a fondo di questo in un dibattito libero e aperto. Poiché Frodi
Mitjord, il fondatore di Scandza, aveva difficoltà a restringere l'argomento,
ho proposto il mio: "I nazionalisti bianchi dovrebbero venire in aiuto degli ebrei
e dei nazisti che stanno usando il popolo ucraino per far avanzare l'agenda
della NATO contro la Russia".
Per
qualche ragione Frodi ha modificato la mia formulazione in "I nazionalisti dovrebbero sostenere
l'Ucraina".
Perché questa reticenza a parlare di bianchezza in
tutti i luoghi del Forum Scandza, l'ultima operazione del ragazzo bianco? Con l'avvicinarsi del giorno del
dibattito, l'argomento è stato castrato di nuovo semplicemente in un dibattito
sull'Ucraina, fino a quando non ho insistito affinché l'argomento originale
fosse ripristinato, cosa che non era.
Greg
Johnson, il mio avversario nel dibattito, sembrava altrettanto riluttante a
usare la parola bianco, costringendomi a riportare la discussione alla realtà
citando qualcosa di apropos che aveva già scritto. Nazionalismo bianco, secondo Johnson:
dovrebbe
essere una prospettiva politica monotematica. Il nazionalismo bianco è per gli
interessi dei bianchi e contro gli interessi dei nostri nemici razziali.
Periodo. Tutto il resto è al di là del punto. Ciò significa che i nazionalisti
bianchi devono lavorare per unire tutti i bianchi in una comunità razziale
autocosciente, radunandosi attorno ai nostri interessi razziali comuni. Il
nazionalismo bianco ha un solo messaggio per gli omosessuali: gli omosessuali
bianchi hanno interessi più importanti in comune con gli altri bianchi di
quanto non facciano con gli omosessuali non bianchi.
Dobbiamo
resistere a cadere per qualsiasi forma della strategia divide et impera usata
dai nostri nemici per distruggere la nostra solidarietà come preludio alla
distruzione della nostra razza.
Le
battaglie tra gay ed etero, uomini e donne, pagani e cristiani, nordici e
mediterranei, celti e WASP, tedeschi e slavi, ecc. non hanno posto nel
movimento nazionalista bianco. Questi saranno sempre usati dai nostri nemici
per dividerci e sovvertirci.
Durante
il dibattito, ho chiesto al signor Johnson perché sostiene di mettere gli slavi
contro gli slavi quando è contrario a mettere i tedeschi contro gli slavi.
Se la
razza è la questione fondamentale in questo conflitto, potrebbe dirci se gli ucraini sono
bianchi o se i russi sono bianchi. Non ho mai avuto una risposta a questa domanda, per
ragioni di cui parlerò più avanti, perché questo passaggio non riguarda la
razza, riguarda
l'omosessualità e il tentativo di Johnson di rendere l'omosessualità una parte
accettabile del movimento nazionalista bianco.
A
questo punto, ho iniziato a capire che questa conversazione non riguardava
davvero la razza.
Durante
il dibattito, la mia tazza e il mio papillon erano chiaramente visibili in un
modo che il volto di Johnson e qualsiasi cosa indossasse non lo erano. Invece
di un video dal vivo, Johnson ha messo su un'icona di Giano con i suoi due
volti rivolti in direzioni opposte, che ricorda anche il simbolo di Epimeteo e
Prometeo, ma
ancora più indicativo della natura bifronte dell'uomo di cui avrei dovuto
discutere.
Il
segno infallibile che hai a che fare con un commissario arriva quando il
rappresentante del movimento – che si tratti di conservatorismo o nazionalismo
bianco – annuncia che è tempo di allargare il movimento per includere gli
omosessuali.
Questo
è ciò che Charlie Kirk ha fatto qualche anno fa per il conservatorismo; Greg
Johnson ha fatto la stessa cosa per il nazionalismo bianco. Il commissario in
questione potrebbe farlo per motivi personali, o potrebbe farlo per soldi. Kirk
è un Kochsucker.
Johnson è un promotore dell'agenda
omosessuale, e fino a quando non ci dice perché, siamo liberi di congetturare
che potrebbe essere perché sta ricevendo soldi o per ragioni più personali.
Nel
corso del dibattito, tuttavia, Johnson ha chiarito di essere un accanito
sostenitore della discoteca gay conosciuta come Ucraina.
Johnson
è un altrettanto accanito sostenitore della narrativa dell'impero americano. Quando ho detto che sembrava come se
stesse ascoltando la CNN, ha categoricamente negato di aver mai visto la
copertura della guerra di quella rete. Ha persino approvato i fact checker
come una buona fonte di informazioni, mentre allo stesso tempo denunciava tutto
ciò che ho menzionato come propaganda russa, compresi luoghi comuni come il
ruolo di Victoria Nuland nel colpo di stato del 2014 che ha rovesciato il
governo democraticamente eletto dell'Ucraina.
Il che
mi porta al mio punto principale. La posizione di Johnson sull'Ucraina è identica a
quella dei neocon ebrei come Max Boot e Bill Kristol.
La fedeltà finale di Johnson non risiede nei
nazionalisti bianchi, ma nell'impero americano, perché quell'impero sostiene
sia l'omosessualità che la narrativa razziale.
Come
il Giano bifronte che ha scelto come suo simbolo durante il nostro dibattito,
Johnson è doppiamente disposto a sposare il nazionalismo bianco mentre usa i
suoi sostenitori per promuovere la causa del Grande Satana che presiede la discoteca gay.
Forse
è per questo che parlare con Greg Johnson è come parlare con il diavolo.
Non è solo perché è così ardente nel difendere le
politiche del Grande Satana.
(Se qualcuno dei miei amici satanisti è offeso
da questo paragone, mi scuso).
Dico questo perché ho letto il Faust di
Goethe, e in quel dramma Mefistofele si descrive nel modo seguente: "Ich bin der Geist der stets verneint". Che si traduce
approssimativamente come "Io sono lo spirito che nega costantemente tutto ciò
che dici".
Qual è
la migliore caratterizzazione che posso dare della sua performance nel
dibattito. Come
il signor Johnson deve sapere da quando era cattolico che studiava filosofia,
il male è la privazione dell'essere.
Ogni
volta che facevo una dichiarazione che corrispondeva a una categoria di realtà,
come le mie affermazioni sulla Nuland, Johnson si sentiva in dovere di derubare
quella dichiarazione del suo essere negando. Ci sono ovvie connessioni tra lo
stile di dibattito di Johnson e la sterilità dei rapporti omosessuali, ma
queste mi sono diventate evidenti solo dopo il fatto. Nel calore della logomachia, tutto
ciò che potevo provare era un senso di esasperazione, che diventerà evidente se Frodi
pubblicherà mai la registrazione del nostro dibattito.
Intuendo
prima del fatto che questo potrebbe essere il caso, ho creato la mia
dichiarazione di apertura intorno a una breve rassegna della storia ucraina nel
tentativo di dimostrare che il conflitto non aveva nulla a che fare con la
razza, come il termine è attualmente inteso.
Il
paese che chiamiamo Ucraina è una terra di confini in costante cambiamento che
è diventato un paese indipendente solo nel 1991. Durante il tardo periodo
classico e il primo periodo bizantino, l'Ucraina era conosciuta come Khazaria, dopo la tribù che si
convertì al giudaismo nel 9esimo secolo.
Nel
1236 Nicholas Donin, un rabbino che si era convertito al cattolicesimo,
incontrò Papa Gregorio IX e gli chiese se sapeva delle bestemmie nel Talmud.
Pieno di indignazione, Papa Gregorio si rivolse a Raimondo Penaforte, allora
capo del neonato ordine domenicano, e gli disse di organizzare una campagna per
convertire gli ebrei.
La
campagna arruolò San Tommaso d'Aquino, che scrisse la Summa Contra Gentiles con
questo scopo in mente, così come Raimondo Martini il cui contributo fu Pugio Fidei adversos Iudeos et Mauros
(Il
pugnale della fede contro ebrei e mori), e culminò nella Disputa di Tortosa,
che ebbe luogo dal 1413 al 1414.
La
disputa ebbe conseguenze disastrose per gli ebrei che dissimularono le
bestemmie che gli ex rabbini denunciarono. Il fatto che non fossero in grado
di dare una difesa razionale della loro religione portò a conversioni di massa
da parte degli ebrei.
Entro
la fine del 15esimo secolo, l'Europa occidentale era effettivamente Judenrein
perché gli ebrei che vivevano lì si erano convertiti al cristianesimo o, cosa
più importante per i nostri scopi, si erano trasferiti in Polonia, i cui
confini a quel punto includevano quella che ora è l'Ucraina.
A
partire dal 1264 con la promulgazione dell'Atto di Kalisz da parte del duca
Boleslao il Pio, la nobiltà polacca concesse agli ebrei diritti legali senza
precedenti, trasformando l'Ucraina nel paradisus Iudeorum.
Gli
ebrei ricambiarono abusando dei loro privilegi e schiavizzando la popolazione
contadina attraverso i monopoli di cui godevano nell'usura e nella produzione
di alcol.
Quattro
secoli dopo, l'inevitabile reazione arrivò nel 1648 quando l'hetman cosacco Bogdan
Chmielnicki inaugurò una serie di pogrom che alla fine fecero precipitare
l'Ucraina in guerra e rivoluzione.
Secondo Wikipedia, "Khmelnytsky era un
piccolo nobile e ufficiale cosacco che, [era] incapace di ottenere giustizia
per i torti subiti per mano polacca".
Secondo Heinrich Graetz, il padre della storiografia
ebraica, un ebreo di nome Zachariah Sabilensky "gli aveva giocato un
trucco con cui era stato derubato di sua moglie e delle sue proprietà. Un altro
lo aveva tradito quando aveva raggiunto un'intesa con i Tartari. Oltre alle
ferite che la sua razza aveva subito dai contribuenti ebrei in Ucraina, aveva
quindi dei torti personali da vendicare.
I
pogrom di Chmielnicki ebbero luogo circa tre decenni dopo che il termine bianco
fu usato per la prima volta per descrivere gli esseri umani in un'opera
teatrale sulle piantagioni di tabacco della Virginia.
Il
termine bianco come descrizione di gruppi di persone non aveva alcun altro
posto sulla terra diverso dalle colonie britanniche in Nord America, e non
aveva alcuna attinenza con i pogrom di Chmielnicki o qualsiasi altro conflitto
nel regno di Polonia e Lituania, dove le linee di faglia erano etniche e religiose.
Dopo
la prima spartizione della Polonia nel 1791, l'Ucraina divenne la parte
meridionale di una regione in gran parte ebraica conosciuta come la Pale of the Settlement. Secondo l'Enciclopedia Britannica,
"il
Pale aveva una popolazione ebraica di oltre cinque milioni e rappresentava la
più grande componente (40%) della popolazione ebraica mondiale in quel
momento".
Nonostante
ciò che hanno sofferto per mano di Chmielnicki, la popolazione ebraica nel Pale
è aumentata del 300% durante il periodo che si estendeva dal 1795 al 1918.
Dopo
la spartizione della Polonia, la Russia si svegliò per trovarsi la casa di
1.600.000 ebrei sul loro confine cruciale con l'Occidente e tutte le ideologie
radicali che circolavano lì durante il 19esimo secolo.
Gli
ebrei che avevano controllato intellettualmente con l'ascesa del movimento chassidim che
seguiva la disillusione che gli ebrei provavano per la conversione di Shabbetai
Zevi all'Islam nel 1666 erano ora esposti al pensiero dell'Illuminismo tedesco in una
lingua più vicina allo yiddish che gli ebrei parlavano che alla lingua dei loro
vicini russi.
Secondo
Wikipedia, "La
maggior parte degli ebrei non poteva dedicarsi all'agricoltura a causa della
natura del Pale, ed erano quindi prevalentemente mercanti, artigiani e
negozianti". Solzhenitsyn, tuttavia, racconta una storia diversa in Duecento anni
insieme. Gli
ebrei si rifiutarono di impegnarsi nel lavoro fisico. Quando il governo zarista
diede loro cavalli e aratri, li vendettero immediatamente e vissero dei soldi
che guadagnavano dalla vendita oltre all'usura e alla vendita di alcol, che
erano le loro normali fonti di reddito.
Le
università che lo Zar fondò nel 19esimo Secolo la Russia divennero focolai di
sovversione rivoluzionaria dal momento in cui iniziarono ad accettare gli ebrei
come studenti. Secondo l'account di Wikipedia, "La grande popolazione
ebraica era legata da numerose disabilità legali e, dal 1881, vittima di
ricorrenti ondate di pogrom".
Mancava
dall'account di Wikipedia il ruolo che gli studenti ebrei radicali hanno svolto
nell'assassinio dello Zar, un atto che è stato compiuto da Narodnaya Volya, che
persino Richard Pipes definisce un'organizzazione terroristica ebraica.
Il
terrorismo ebraico portò a pogrom, che portarono alla migrazione di massa verso
gli Stati Uniti, dove gli ebrei nutrirono il loro animus ancestrale contro la
Russia e desiderarono vendetta.
Gli
ucraini avevano le loro ragioni per desiderare vendetta.
Nel
1925 Stalin inviò Lazar Kaganovich in Ucraina per sradicare il nazionalismo e
promuovere l'industrializzazione, compresa l'industrializzazione
dell'agricoltura.
Il
risultato fu l'Holodomor del 1932-3 durante il quale 4 milioni di ucraini
morirono di fame.
A
causa dell'Holodomor, i tedeschi che invasero l'Unione Sovietica nel 1941
furono "accolti come liberatori da parte della popolazione ucraina".
Uno di
questi ucraini era Stefan Bandera, che finì per collaborare con le SS
Einsatzgruppen e uccidere un gran numero di ebrei e polacchi.
Le due
forze in cerca di vendetta si sono riunite nel 2014 quando i neocon ebrei che
controllano la nostra politica estera sotto la direzione di Victoria Nudelman,
moglie di Robert Kagan, hanno rovesciato il governo democraticamente eletto
dell'Ucraina con l'aiuto di guerrieri per procura composti dalle brigate
banderite di quella nazione.
Il presidente ebreo dell'Ucraina è ora uno dei
maggiori sostenitori della progenie di Bandera, che ora costituisce la Brigata
Azov, che ora chiede il sostegno internazionale per combattere per
l'"etnostato" noto come Ucraina contro i russi.
La
nuova era della storia ucraina è iniziata quando l'Ucraina è emersa come
nazione dalle macerie dell'Unione Sovietica nel 1991.
Gli
stessi neoconservatori ebrei che hanno promesso a Mikhail Gorbaciov che non
avrebbero esteso la NATO di un pollice a est hanno rovesciato il governo
legittimamente eletto dell'Ucraina nel 2014 e installato un fantoccio ebreo
come suo nuovo presidente.
Quel
burattino ebreo è stato sostituito dall'attuale burattino ebreo, che suona il pianoforte con il suo pene e ora tiene in ostaggio il popolo
ucraino.
Come
dimostra la storia che ho raccontato, l'attuale conflitto in Ucraina non ha
nulla a che fare con la razza, ma ha molto a che fare con la storia ebraica dell'Ucraina
e il desiderio degli ebrei di usare il popolo ucraino ancora una volta come
scudi umani per far avanzare la loro agenda.
Questo
è letteralmente il caso di Mariopol, dove i guerrieri nazisti degli ebrei si rifiutano di
lasciare che la popolazione civile russa lasci la città.
Tutte
queste affermazioni possono essere suffragate da video su Internet, e tutte
sono state contestate da "der Geist der stets verneint" durante il nostro dibattito.
Dopo
il colpo di stato che Victoria Nuland ha organizzato nel 2014, l'Ucraina è diventata la discoteca
gay che
Greg Johnson, per ragioni a lui solo note, ha difeso nel nostro dibattito.
Come
chiarisce il video di Henry Hoeft che ho citato durante il dibattito, gli
stessi ebrei che stanno trasformando i civili ucraini in scudi umani stanno
usando i ragazzi bianchi che si sono offerti volontari per difendere la
discoteca gay come carne da cannone.
"Stanno
cercando di mandarci a Kiev senza fottute armi". La gente deve smettere di
venire qui. È una trappola, e non ti permettono fottutamente di andartene".
Dopo
che il gruppo di mercenari di Hoeft disse ai nazisti che non stavano andando
disarmati a Kiev, fu detto loro di "tirarsi fuori da lì o ci avrebbero
sparato alle spalle".
Abbiamo
in Ucraina un replay di Charlottesville, dove persone come il signor Johnson
hanno esortato i ragazzi bianchi a raccogliere lance e caricare il nido di
mitragliatrici.
Ciò
che era stupido allora è suicida ora.
In
definitiva, questa discussione non riguarda la razza. Riguarda il sostegno di Mr. Johnson
alla discoteca gay tanto quanto l'opposizione religiosa della Russia alla discoteca gay.
L'Ucraina è la provincia più orientale della discoteca
gay.
La
Russia sta combattendo in Ucraina a causa di questo fatto, non a causa delle
differenze razziali.
Sappiamo
che il signor Johnson promuove la discoteca gay, ma quando gli ho chiesto
durante il dibattito se avesse comprato il suo biglietto per Kiev, ha detto che
non aveva intenzione di andare in Ucraina a combattere per ciò in cui crede.
E, in
effetti, perché dovrebbe farlo quando implorando un "sostegno materiale",
può convincere altri ragazzi bianchi ad andare laggiù e morire al suo posto?
Mosca
accusa: “Kiev
paga 25 dollari a
persona
per fare riprese inscenate,
gli
ucraini vogliono
passare per vittime.”
msn.com-lastampa.it-(7-4-2022)-
ci dice :
AFP
UKRAINE-RUSSIA-CONFLICT.
«Le
autorità ucraine stanno intensificando una campagna per diffondere accuse
deliberatamente false contro i militari russi, il che solleva dubbi sulla
sincerità delle dichiarazioni di Kiev di voler risolvere la crisi attraverso la
diplomazia».
A
dichiararlo è l'ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov in
un'intervista a Newsweek ripresa dalla Tass.
«Ogni giorno, le autorità ucraine
intensificano la loro campagna di disinformazione anti-russa, lanciando accuse
infondate di presunte atrocità e crimini di guerra delle forze armate russe. A
giudicare dalla retorica, la leadership dell'Ucraina è guidata non tanto dalla
preoccupazione per la popolazione civile quanto dal desiderio di assicurarsi
l'immagine di una "vittima" e screditare il nostro paese», aggiunge assicurando di sapere «per certo che il regime di Kiev sta
preparando un altro contenuto provocatorio sulla morte di civili nella regione
di Kharkov, presumibilmente come risultato delle azioni delle forze armate
russe».
«Le persone - afferma - vengono pagate 25 dollari per
partecipare alle riprese inscenate».
E «la reazione di alcuni paesi ai
tragici eventi nella città di Bucha è sorprendente - prosegue l'ambasciatore
russo negli Stati Uniti ripreso dalla Tass - senza preoccuparsi di capire cosa
sia successo, i colleghi hanno dato la colpa di tutto all'esercito russo. Le
incongruenze che indicano la natura fabbricata dell'azione sono ignorate».
Antonov,
infatti, ricorda «che il 31 marzo, il sindaco della città di Bucha [Anatoly]
Fedoruk ha dichiarato il ritiro delle truppe russe e non ha detto una parola
sui residenti colpiti. Le prime accuse sono apparse sui media occidentali solo
il 3 aprile».
«Sembra improbabile che nessuno abbia notato i corpi
morti che giacevano sulle strade per 4 giorni», sottolinea il diplomatico. «Il
primo aprile - ricorda - sono arrivati i rappresentanti del servizio di
sicurezza dell'Ucraina e della polizia nazionale. Hanno annunciato la loro
intenzione di liberare il territorio dai complici russi. I radicali ucraini
hanno persino chiesto l'esecuzione dei cittadini comuni che non hanno segni di
identificazione speciali».
Antonov
nota che «il
ministero della Difesa russo ha anche le prove dei terribili crimini
pianificati dalle autorità ucraine nelle regioni di Sumy e Kiev».
E
«tutto questo accade proprio mentre la parte ucraina ha espresso la sua
disponibilità a riaffermare il suo status di non nucleare, non blocco e
neutrale. Per
tutti i paesi, questo è estremamente importante. In questo contesto, la sincerità
delle dichiarazioni di Kiev sul desiderio di cercare modi per risolvere la
crisi diplomaticamente è molto discutibile», conclude.
"I
cadaveri? Gli inglesi...".
La propaganda russa su Bucha.
msn.com-ilgiornale.it-Alessandro
Ferro - (7-4-2022)- ci dice:
Continua
la propaganda più falsa e becera possibile che le tv russe, agli ordini del
signor Vladimir Putin, fanno alla loro popolazione ormai assuefatta, succube e
che offende l'intelligenza di chi, invece, non la pensa così e non cade negli
sporchi trabocchetti. Pur di salvare la faccia e discolparsi dal massacro,
media e tv russi affermano che il disastro di Bucha in realtà sarebbe stata
opera nientemeno che degli inglesi.
La
rivelazione choc è stata fatta dal giornalista della Bbc Francis Scarr, che per
lavoro deve conoscere a memoria tutto quello che trasmette la televisione russa.
“C'è
perfino chi sostiene che Bucha sia stata scelta per una messa in scena perché
la sua pronuncia ricorda la parola butcher, macellaio - racconta al Messaggero -
Un
commentatore lo ha descritto come un lavoro di professionisti, forse inglesi. Sono i migliori in questo. Sanno come
piazzare i corpi e creare un'immagine perfetta per colpire la coscienza".
Le
accuse all'Occidente non globalista.
Scarr
non si è stupito quando ha sentito pronunciare da Putin le parole sulla
denazificazione dell'Ucraina.
Le tv russe vanno avanti in questo modo da
anni, almeno dal 2014.
Quelle
più vicine al Cremlino negano quanto stia accadendo quotidianamente parlando della
Russia "come vittima" oltre ad accusare l'Occidente di aver
"orchestrato una operazione speciale per screditare Mosca".
Ma
perché i russi ce l'hanno con gli inglesi? Il giornalista spiega che convivono
motivi di attualità e altri storici: quelli di più recenti sono dovuti alla
ferma condanna di Londra sugli attacchi in Ucraina, basti pensare come si sta
prodigando Boris Johnson per dare una concreta mano d'aiuto a Zelenky.
Le
motivazioni antiche affondano invece le loro radici nei tempi dell'impero britannico
e nella Russia di Stalin, quando gli inglesi erano visti come spie.
Ora ho
sentito dire che l'MI5 (servizio di sicurezza britannico, ndr) stava giocando
un ruolo importante nel perorare la causa ucraina a Washington e Bruxelles. Per
loro rimaniamo un popolo di cui è meglio non fidarsi".
Cosa
succede nei programmi tv russi.
Video:
"Accogliamo chi scappa dalla guerra e gli altri no" (Mediaset).
Ma
cos'è che viene dato in pasto ai cittadini di Mosca, San Pietroburgo e di tutte
le altre città di una nazione così sconfinata?
"Da quanto la guerra è iniziata il palinsesto è
cambiato completamente - spiega Scarr al Messaggero.
Se
prima c'erano un paio di talk show politici e il resto era intrattenimento,
"dal 24 febbraio c'è solo propaganda, tra notiziari e
approfondimento".
Il
copione è uguale praticamente in ogni canale di stato, dove c'è un conduttore
con alcuni ospiti che si alternano e battono chiodo soltanto su due tematiche,
"la de-nazificazione dell'Ucraina e le colpe dell'Occidente".
Non vogliono sentirsi isolati e se la prendono con chi
sta bloccando la loro economia: Europa, Stati Uniti e Gran Bretagna, che
"dicono di rappresentare la comunità globale ma non è vero perché il resto
del mondo è dalla nostra parte".
Cosa
potrebbe fare Putin.
Gli
ospiti in studio vengono ben istruiti a diffondere le più assurde teorie
possibili: alcune sono del tutto ridicole "ma contribuiscono a creare
questo senso di sfiducia verso di noi.
Bisogna prestare attenzione al presentatore
perché è lui che segue il copione del governo", spiega il giornalista
della Bbc.
Purtroppo,
ben due terzi della popolazione russa si forma un'opinione in questa maniera
perché la televisione è la loro fonte primaria di informazione, più di siti e
giornali. E una via d'uscita non sembra esserci ".
A chi
dice che Putin deve essere sconfitto militarmente rispondo che è un uomo che
premerebbe il bottone nucleare se si sentisse sotto minaccia. Ha tagliato i
ponti con l'Occidente, non si arrenderà", conclude.
FDA
rilascia ultimo Faldone di Documenti Pfizer
relativo
al Covid-19 su Ordine del Tribunale.
Conoscenzealconfine.it
-( 7 Aprile 2022)- Davide Donateo- ci dice :
La
Pfizer era a conoscenza dell’ADE indotto dal vaccino e ha collaborato per
coprire il tutto.
Il
faldone di oltre 11.000 pagine di documenti, pubblicato il 1° aprile, rivela
che Pfizer e la FDA erano a conoscenza dell’ADE indotto dal vaccino e hanno
collaborato per coprirlo, rilasciando la falsa dichiarazione: “non sono stati sollevati
nuovi problemi di sicurezza”. Fidati della scienza…
E,
come di consueto, il grande pubblico non ha avuto modo di sentire una sola
parola dai media mainstream sulle ultime rivelazioni dai documenti non redatti.
Qui tutti i documenti (icandecide.org/pfizer-documents/).
Tra il
2021 e l’inizio del 2022 abbiamo pubblicato numerosi articoli evidenziando il
rischio elevato di ADE.
In
particolare questo studio (LA CATASTROFE ALLE PORTE. STUDIO SUL THE JOURNAL OF
INFECTION: RISCHIO ALTO DI ADE PER I VACCINATI) avrebbe già da solo dovuto
destare la preoccupazione dell’intera comunità scientifica e dei media che
invece restarono in silenzio.
Anzi furono moltissimi gli articoli di Fact
checking miranti a depotenziare la gravità della notizia.
Questo
studio ha rivelato al mondo notizie terrificanti:
Il
potenziamento dell’infezione dipendente da anticorpi (ADE) è un problema di
sicurezza per le strategie vaccinali.
In una recente pubblicazione, Li et al. (Cell
184: 1-17, 2021) hanno riferito che gli anticorpi che aumentano l’infezione
diretti contro il dominio N-terminale (NTD) della proteina spike di SARS-CoV-2,
facilitano l’infezione da virus in vitro, ma non in vivo. Tuttavia, questo studio è stato
eseguito con il ceppo Wuhan/D614G originale (mai isolato tra l’altro).
Tuttavia,
nel caso della variante Delta, gli anticorpi neutralizzanti hanno un’affinità
ridotta per la proteina spike, mentre gli anticorpi facilitatori mostrano
un’affinità sorprendentemente aumentata.
Pertanto,
l’ADE può essere una preoccupazione per le persone che ricevono vaccini basati
sulla sequenza di picco del ceppo di Wuhan originale (mRNA o vettori virali).
L’Antibody
Dependent Enhancement (ADE) è il peggior incubo di ogni virologo. Significa che
il vaccino fa l’opposto di quanto previsto.
“Nel
potenziamento dipendente da anticorpi, gli anticorpi subottimali si legano sia
ai virus che ai recettori gamma espressi sulle cellule immunitarie, promuovendo
quindi l’infezione di queste cellule”. In altre parole, le cellule immunitarie
stesse DIVENTANO infette e trasportano il virus.
Gli
anticorpi vaccinati saranno un cavallo di Troia che consente al virus di
entrare nelle cellule. TUTTE LE CELLULE. L’intero corpo umano. Vedremo malattie e morte tra i
vaccinati.
I booster probabilmente peggioreranno ulteriormente la situazione.
Insomma
ora si scopre che la possibilità di ADE è effettivamente realtà.
Poiché
l’ultimo round di documenti riservati di Pfizer, pubblicato il 1 aprile 2022, conferma che sia Pfizer che la FDA
sapevano che la malattia potenziata associata al vaccino è una possibile
conseguenza delle iniezioni di mRNA Covid-19 e che avevano già le prove del suo
verificarsi, inclusi diversi decessi, ma hanno pensato bene di tenere tutto
nascosto sotto il tappeto affermando che “non sono stati sollevati nuovi
problemi di sicurezza”.
Questo
potrebbe spiegare perché Pfizer e la FDA hanno voluto nascondere i dati interni
relativi ai sieri genici COVID-19 per 75 anni. Ma per fortuna… ll giudice stabilisce che la FDA non
può mantenere segreti i documenti sui vaccini “fino al 2096”.
Tra i
documenti rilasciati stiamo analizzando quello che sembra essere un (neanche
tanto) nuovo pericolo legato al siero genico. A prima vista, sembra che lo studio
confermi che avvicinarsi ai vaccinati possa comportare seri rischi per i non
vaccinati, ma senza voler creare preoccupazione ci riserviamo di approfondire
nei prossimi tempi.
Questo
è un articolo relativo alla tecnologia esistente e al grande interesse di Gates
e Darpa per l’auto-diffusione dei “vaccini”:
“DARPA
E BILL GATES TRA I FINANZIATORI DEI VACCINI AUTO-DIFFONDENTI. COSA POTREBBE
ANDARE STORTO?”
(Davide
Donateo-- databaseitalia.it/fda-rilascia-ultimo-faldone-di-documenti-interni-pfizer-covid-19-su-ordine-del-tribunale-erano-a-conoscenza-dellade-indotto-dal-vaccino-e-hanno-collaborato-per-coprirlo).
Mosca,
crac vicino. Bazooka di Draghi
sul blocco G7 alle riserve russe.
msn.com-ilgiornale.it- Rodolfo Parietti -(7-4-2022)- ci dice
:
Non è
stata la mano di Dio, ma quella di Mario Draghi a imprimere un'accelerazione al
congelamento delle riserve russe, l'architrave di tutte le sanzioni anti-Putin.
Incapace di ritagliarsi neppure uno strapuntino al
tavolo dei negoziati?
Oscurato a turno da Biden, Macron, Sholz e
perfino da Erdogan?
Le rivelazioni di ieri del Financial Times raccontano
un'altra storia.
Quella
che vede Janet Yellen, ministro del Tesoro Usa, ancora intenta a cesellare il
provvedimento che ha poi bloccato l'arsenale valutario del Cremlino (650
miliardi di dollari).
L'Europa è invece sulle spine. Vuol fare in fretta.
Così,
su invito della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, il
premier si mette in contatto con la collega con cui aveva condiviso gli anni
duri della Grande crisi, lui a capo dalla Bce, lei alla guida della Fed. Draghi
deve aver usato argomenti convincenti, perché «entro la sera - scrive il FT - ,
l'accordo era stato raggiunto».
Con un
effetto spiazzante per Mosca.
Senza
questo primo atto non ci sarebbe stato il secondo, andato in scena martedì,
giorno in cui il Tesoro Usa ha ordinato alle banche nazionali di congelare i
conti russi.
Provocando
un terzo atto: Mosca ha pagato in rubli due Eurobond da quasi 650 milioni di
dollari.
Così,
in un perfetto rapporto di causa ed effetto, l'America ha spinto la Russia
verso il default. Con largo anticipo rispetto al previsto.
Doveva
infatti durare fino al 25 maggio il salvacondotto che consentiva a Mosca di
evitare le sanzioni e di onorare quindi i propri impegni finanziari.
Non un
gesto di benevolenza verso il Cremlino, bensì il solo modo per non danneggiare
i creditori a stelle e strisce.
Di
sicuro, la Russia ha accusato il colpo.
Solo pochi giorni fa sbandierava il riacquisto
dei due terzi circa di un bond in scadenza da due 2 miliardi di dollari, come a
dimostrare di avere le risorse sufficienti per non rischiare la bancarotta.
Adesso
la musica pare cambiata.
A
denti stretti, il Cremlino ha nominato per la prima volta la parola tabù,
«default». Lo ha fatto parlando di un evento «creato artificialmente» proprio a
causa del blocco delle riserve.
I
mercati,
dove il costo dei Cds (l'ombrello a protezione di un eventuale crac) è
lievitato dell'80%, non credono che la Russia riuscirà a evitare la bancarotta.
E
all'happy end non par credere neppure Ice Data Services, che accredita un 99% di possibilità
di bancarotta entro l'anno. Le agenzie di rating sono in agguato. Nessun verdetto è ancora stato
emesso, poiché l'obbligazione giunta a maturazione e ripagata in rubli è
provvista di un periodo di grazia di 30 giorni.
Ma i criteri di assegnazione del bollino nero della
totale inaffidabilità finanziaria sono stringenti: scatta il default se il
rimborso è effettuato in una valuta diversa rispetto a quella di denominazione,
oppure se i creditori non hanno la possibilità di incassare il dovuto.
Condizioni
che Mosca non è ora in grado di rispettare, anche se un escamotage potrebbe
essere quello di permettere ai possessori dei due eurobond la conversione dai
rubli in valuta straniera, una volta rimosso il divieto di accesso ai suoi
conti esteri.
La
situazione più probabile è che comunque la Russia non riesca a evitare lo
stigma del default. Anche una volta finita la guerra, Mosca dovrà sopportare un
accesso limitato ai mercati finanziari e un minor flusso di capitali esteri,
con ripercussioni gravi sulla stabilità economico-finanziaria.
Le conseguenze non sarebbero però indolori anche per i
cosiddetti Paesi ostili, che vantano crediti nei confronti della Russia per 49
miliardi di dollari, cui vanno aggiunte le cedole sui bond societari (in
particolare quelle di Gazprom e Rosneft) per complessivi 200 miliardi.
Le
mine galleggianti nel Mar Nero mettono
in
pericolo il commercio di grano e petrolio,
dicono
i funzionari.
Reuters.com-
Jonathan Saul- (5 arile 2022)-ci dice :
LONDRA,
5 aprile (Reuters) - Il rischio di imbattersi in mine galleggianti nella
principale rotta marittima del Mar Nero si sta aggiungendo ai pericoli per le
navi mercantili che navigano nella regione, e i governi devono garantire un
passaggio sicuro per mantenere in funzione le catene di approvvigionamento,
dicono i funzionari marittimi.
Il Mar
Nero è la chiave per la spedizione di cereali, petrolio e prodotti petroliferi.
Le sue acque sono condivise da Bulgaria, Romania, Georgia e Turchia, così come
Da Ucraina e Russia, che sono in guerra da quando il presidente Vladimir Putin
ha invaso il suo vicino meridionale il 24 febbraio.
Ucraina
e Russia si sono accusate a vicenda di posare mine nel Mar Nero e, nei giorni
scorsi, squadre di immersioni militari turche e rumene hanno disinnescato mine
vaganti intorno alle loro acque.
Il
sindacato International “Transport Workers' Federation” (ITF) e il “Joint
Negotiating Group of maritime employers” hanno dichiarato che stanno cercando
di trovare modi per garantire che i marittimi e le loro navi non diventino
"danni
collaterali nel conflitto in corso in Ucraina".
"Esortiamo vivamente i governi a fare
tutto ciò che è in loro potere per mitigare la minaccia e garantire il
passaggio sicuro per le navi che commerciano vicino a queste aree di conflitto",
ha dichiarato David Heindel, presidente della sezione marittimi dell'ITF.
"È
essenziale che i marittimi di tutto il mondo possano continuare a svolgere i
loro compiti in sicurezza e mantenere in movimento le catene di
approvvigionamento globali".
Due
marittimi sono stati uccisi e cinque navi mercantili colpite da proiettili -
che ne hanno affondato uno - al largo delle coste ucraine dall'inizio del
conflitto, dicono i funzionari marittimi.
"Le
informazioni disponibili indicano una chiara minaccia per i marittimi e i
marittimi dalle mine galleggianti e alla deriva nelle aree del Mar Nero", ha detto un portavoce
dell'agenzia marittima delle Nazioni Unite, l'Organizzazione marittima
internazionale.
Il
Centro marittimo della NATO ha dichiarato in un avviso aggiornato il 4 aprile
che c'erano ricerche in corso da parte delle autorità nazionali per
"oggetti simili a mine" e che "la minaccia di ulteriori mine
alla deriva non può essere esclusa".
Il
mese scorso, il Joint War Committee del settore assicurativo ha ampliato l'area ad alto rischio
delle acque intorno al Mar Nero e al Mar d'Azov per includere aree vicine alla
Romania e alla Georgia, il che ha contribuito ad aumentare i premi dei
sottoscrittori.
"Se
emerge che ci sono un numero significativo di mine vive che superano le
capacità dello stato litoraneo di contenerle, allora JWC si muoverà per
rivalutare le aree elencate", ha detto il Comitato in una nota separata il
31 marzo.
LA
GUERRA IN UCRAINA: LA QUINTA
COLONNA
IN RUSSIA E IL CLAN ROTHSCHILD.
Comedonchisciotte.org-
Iurie Roșca- Redazione CDC -( 02 Aprile 2022)-ci dice :
(Geopolitica.ru).
Non appena iniziò l’operazione militare russa
per smilitarizzare e denazificare l’Ucraina, le reti di influenza sioniste
presenti in Russia iniziarono ad attivare tutte le proprie risorse umane per
silurare la strategia di Mosca volta a ottenere la sconfitta militare del
regime di Kiev.
L’elemento chiave che predomina nelle
dichiarazioni pubbliche rilasciate da agenti di influenza straniera in Russia
è: “Putin,
ferma la guerra!”
Curiosamente,
questa coorte di pacifisti non si è mai distinta nel tempo nel chiedere la fine
del terrorismo di stato praticato da Israele contro i palestinesi. Non abbiamo
mai sentito queste persone chiedere agli Stati Uniti di porre fine alla loro
aggressione militare in Iraq, Afghanistan, Libia, Siria o Yemen.
La
rete sionista in Russia.
Tra i
rappresentanti della lobby sionista in Russia (che sotto la copertura di
messaggi pacifisti, condannano risolutamente le azioni di Vladimir Putin in
Ucraina), troviamo:
Maxim
Galkin, comico, parodista, star della televisione;
Ivan
Urgant, showman, star della televisione;
Matvei
Ganapolski, giornalista della radio “Eho Moskvî” fuggito in Ucraina;
Alexander
Nevzorov, giornalista, star della TV, ex deputato della Duma di Stato;
Ksenia
Sobciak, conduttrice televisiva e radiofonica, attivista civico;
Boris
Grebenshchikov, poeta e musicista, compositore, cantante e chitarrista del
gruppo rock “Aquarium”, uno dei fondatori della musica rock in russo,
conduttore di programmi “Aerostat” su Radio Russia;
Andrei
Makarevich, cantante, poeta, compositore, conduttore televisivo, leader del
gruppo rock „Maşina Vremeni” (Time Machine);
Valerii
Meladze, cantante;
Alisher
Morgenshtern, rapper e autoproclamato satanista;
Oleg
Deripaska, oligarca, miliardario, giornalista;
Mikhail
Fridman, oligarca, miliardario, co-fondatore di Alfa Bank, cittadino
israeliano, membro della direzione del Congresso ebraico in Russia;
Roman
Abramovich, oligarca londinese, miliardario, proprietario della squadra di
football del Chelsea;
Andrei
Kozirev, ex ministro degli Esteri russo sotto il presidente Boris Eltsin;
Oltre
ai vip sopra citati (tutti sedicenti pacifisti), possiamo aggiungere un certo
numero di personaggi minori dello spettacolo come Zemfira, Monetochka, ecc., che mantengono l’illusione
dell’esistenza di una moltitudine di “opinion leader” in cui l’obiettivo è
silurare qualsiasi azione intrapresa dai leader russi in Ucraina.
Allo
stesso modo, il recente divieto di due strutture mediatiche russe dall’inizio
delle operazioni militari speciali in Ucraina evidenzia anche la massiccia
presenza di agenti sionisti all’interno di dispositivi di propaganda volti a
ledere gli interessi nazionali russi.
Queste sono la stazione radio “Eho Moskvi”
(Eco di Mosca) e la stazione televisiva “Dojdi” (Pioggia). Va notato di
passaggio che il caporedattore e co-proprietario della stazione radiofonica
“Eho Moskvi” non è altro che Alexei Venediktov.
Pochi
giorni dopo l’inizio dell’operazione militare speciale russa in Ucraina, è
apparsa un’altra “iniziativa civica”.
Quest’ultimo
è animato da un’intera coorte di espatriati di nazionalità israeliana.
Si
tratta del cosiddetto Comitato contro la guerra guidato dall’oligarca ebreo
Mikhail Khodorkovsky, l’ex proprietario della compagnia Yukos, condannato per
innumerevoli reati e graziato da Putin dopo diversi anni di detenzione,
dopodiché si è rifugiato in Occidente.
È
risaputo che dietro questo agente antirusso c’è il clan Rothschild, fatto
verificabile da chiunque faccia il minimo sforzo per documentarsi su Internet.
Nell’elenco di coloro che sono fuggiti dalla Russia e
si sono riuniti in questo comitato, le figure più famose sono il giocatore di
scacchi e avversario politico Gari Kasparov.
Nella
stessa rete di “dissidenti” fa parte anche Aleksei Navalny, attivista civico e
aspirante presidenziale recentemente finito in prigione, chiaro esponente degli
interessi collettivi occidentali in Russia.
Si
tratta quindi di una vastissima ragnatela tessuta per decenni, fatta di
showmen, giornalisti e oligarchi legati alla stessa agenda, che promuove con
metodo e perseveranza. Questo programma è completamente estraneo e persino ostile
alla Russia. Questo è ciò che si può chiamare la lobby liberal Dem Usa o atlantica, il campo degli occidentali
globalisti.
Il
loro tratto distintivo è l’ostilità alla tradizione, più precisamente la sua
disgregazione da parte dell’antimusica “moderna” e gli abominevoli trucchi
teatrali che praticano, l’ostilità verso la Chiesa ortodossa, la tolleranza (e
talvolta “l’appartenenza a”) per le minoranze sessuali, la svalutazione da
parte di derisione dei codici culturali russi, ridicolo delle virtù e dei
costumi tradizionali.
Questa
coorte di maghi e burloni costituisce l’arma di distruzione di massa con
effetti devastanti chiamata “cultura di massa”, che ha invaso lo spazio
pubblico russo, distruggendo ogni traccia di identità collettiva, decenza,
serietà e patriottismo, soprattutto tra le giovani generazioni.
E
questi oligarchi sono solo il veicolo finanziario per lo stesso atto sovversivo
di minare le fondamenta del popolo e dello stato russi. Infatti, in tutti i
nostri paesi globalisti occidentali esistono reti simili di influenza
antinazionale.
Il
commando ebreo a capo del potere statale in Ucraina.
Se
teniamo anche conto del fatto che in posizioni chiave in Ucraina, non a caso,
si sono insediate alcune personalità ebraiche, tutto è connesso.
Con
Volodymyr Zelenski, (presidente), Denys Shmyhal, (primo ministro) e Alexey
Reznikov, (ministro della Difesa), la lobby sionista controlla l’Ucraina con il pugno di
ferro. E guarda caso, la persona che ha
sostenuto finanziariamente, nei media e ha portato il comico Zelenski al capo
dello stato è l’oligarca ebreo Igor Kolomoiski.
Allo
stesso modo, anche l’ex potere statale aveva una sovra-rappresentanza degli
ebrei nelle funzioni chiave: Petro Poroshenko (presidente dal 2014 al 2019) e Volodymyr
Groysman, (primo ministro dal 2016 al 2019).
Si
potrebbe menzionare anche Vadim Rabinovich, noto uomo d’affari, magnate dei
media e politico ucraino, presidente del Congresso ebraico ucraino, candidato
alle elezioni presidenziali del 2014, cittadino israeliano.
In
generale, la presenza dell’elemento ebraico nella politica, negli affari e nei
media ucraini è massiccia.
Di
fronte a una così schiacciante sovra-rappresentazione dei cittadini israeliani
tra la cosiddetta élite ucraina, lo scrittore e pubblicista Eduard Hodos (un
ebreo di Lubavitch diventato cristiano ortodosso) ha definito la realtà politica in
Ucraina “una roulette ebraica”.
A
differenza della roulette russa (in cui c’è solo una pallina), la roulette ebraica riempie tutte le
camere del barile.
E ciò
che è particolarmente significativo in questo contesto è che la maggior parte
del debito sovrano dell’Ucraina è detenuto dal 2015 dal fondo di investimento
americano Franklin Templeton, che agisce nell’interesse del clan Rothschild.
Le
informazioni di cui sopra mostrano chi è in effetti il vero padrone
dell’Ucraina e chi continua l’ostilità permanente delle relazioni tra Ucraina e
Russia.
La
grande finanza internazionale, avendo preso completamente il controllo
dell’Ucraina, vi ha insediato i suoi rappresentanti in tutte le funzioni
importanti dello Stato e così facendo ha preso il controllo dell’economia e dei
media dominanti. In una logica di espansione della propria sfera di influenza,
il prossimo grande obiettivo di questa mafia plutocratica globale è la Russia.
Sebbene
negli ultimi tre decenni le reti di influenza straniera si siano fortemente
sviluppate in Russia, riuscendo a imporre una notevole influenza in un certo
numero di istituzioni statali, nell’economia, nei media e nel mondo dello
spettacolo, la colonizzazione definitiva di questo Paese rimane ancora
incompiuta.
Sebbene
abbia ottenuto il controllo totale dei paesi che costituiscono il blocco della
NATO e dell’UE, la Cabala complotta incessantemente per rovesciare lo stato
russo a tutti i costi e installare lì i propri burattini a capo di questo
paese.
In
questo contesto, all’Ucraina è stato assegnato il ruolo di punta di diamante
nella guerra totale condotta contro la Russia. Questa élite finanziaria globalista (comunità
LGBT & C.) e non si accontenta delle mezze misure ed è decisa a estorcere
infinite concessioni a Mosca. Mira alla capitolazione finale del Cremlino e alla
trasformazione della Russia in una colonia, oggetto di dominazione straniera,
priva di qualsiasi vocazione o capacità di tornare mai allo status di soggetto
di politica internazionale.
È
ovviamente vietato in tutta l’area euro-atlantica esprimere tali analisi. I
fautori del “discorso dominante” su scala mondiale non lo tollerano e chiunque
violi questa doxa viene subito punito e denunciato come “cospiratore”.
La semantica è estremamente regolata e il
significato etimologico delle parole gelosamente custodito. Non può essere tollerato alcun slittamento
sui dogmi ideologici obbligatori. Escludendo qualsiasi opinione anche leggermente poco
ortodossa su questi temi, diventa quindi impossibile comprendere le vere poste in gioco
dei grandi conflitti geopolitici.
Al
momento, coloro che si arruolano nel campo del regime di Kiev e si atteggiano a
pacifisti sono in realtà i mercenari dell’élite globalista cosmopolita, l’élite
che non nasconde il suo desiderio di vedere instaurare un Nuovo Ordine Mondiale (di Klaus
Schwab ) sotto
l’egida di un governo mondiale responsabile dell’imposizione di una dittatura
tecnocratica su scala planetaria.
Questa mafia globalista mira a inaugurare un’era
transumanista e quindi a ricreare un’umanità secondo i precetti prometeici
grazie alla cibernetica e alla manipolazione del genoma umano.
Qualunque
sia il nome che viene dato ai principi filosofici condivisi da questa élite
(“neo-cominternisti”, trotskisti, globalisti, sionisti, cabalisti, occultisti,
luciferini, Illuminati, ma-monocrazia, plutocrazia, demono-crazia ecc.): la loro agenda non è in alcun modo
legittima per la semplice e buona ragione per cui sono disposti a effettuare un
massiccio spopolamento per realizzare le loro ambizioni.
In
pochi giorni di guerra venne alla luce tutta la teoria e la pratica del
complotto.
Si
tratta quindi davvero di una “cospirazione aperta” (secondo HG Wells). Ora sappiamo
chi ha istituito ed eseguito i due “Maidan” (i colpi di stato del 2004 e del
2014 a Kiev) e quali ruoli il sovrano oligarchico ha assegnato alle sue pedine poste
ai vertici di ogni gerarchia statale.
Siamo
anche in presenza di una guerra totale di religione (di natura quasi escatologica) la cui espressione visibile si
manifesta attraverso l’intero spettro antropologico (guerra politica, guerra economica,
guerra mediatica e cognitiva, guerra culturale e – prevale – la guerra
assiologica). Negli ultimi giorni si è parlato addirittura di una guerra illimitata
condotta da società segrete (di klaus Schwab )che si sono impadronite del potere politico
soprattutto in Occidente.
Chi
pretende di oscurare la dimensione spirituale dell’attuale confronto planetario
non può capire nulla dello svolgersi dell’attualità.
L’obiettivo
principale del Leviatano globalista è la Federazione Russa non solo per le sue
vaste risorse naturali, ma anche perché è l’ultimo baluardo del cristianesimo
contemporaneo attraverso l’Ortodossia.
Il
conflitto di civiltà/escatologico tra l’Occidente scristianizzato e la Russia è
ora entrato nella sua fase militare diretta in quanto l’Occidente sta usando
l’Ucraina come ariete contro la Russia.
Da
questo punto di vista, al di là della narrazione ufficiale promossa dalla
piovra politico-mediatica atlantica, il tema del confronto in Ucraina appare
nella vera dimensione planetaria.
Il conflitto di civiltà tra l’Occidente
egemonico, scristianizzato e mercantile, con pretese di dominio planetario da
una parte, e la Russia dall’altra, è ora entrato nella sua fase militare
diretta.
Per il
momento, l’Occidente preferisce attenersi alla strategia della “guerra per
procura”, in cui l’Ucraina viene usata ciecamente a scapito dei propri
interessi nazionali e contro la Russia.
La
Russia è sempre stata l’obiettivo degli strateghi occidentali. Da Halford John
Mackinder, le costanti geopolitiche del mondo anglosassone, controllato da
banchieri e mercanti, non sono cambiate.
La
Russia si trova nello spazio chiamato “Heartland”, “cuore del mondo” o “perno
geografico della storia”.
La
definizione classica di Mackinder è: Colui che governa l’Europa orientale
governa l’Heartland; colui che governa l’Heartland governa l’Isola del Mondo; e
colui che governa l’Isola del Mondo governa il mondo.
Come
abbiamo accennato, la Russia appare anche come l’ultimo baluardo della civiltà
cristiana.
Secondo la filosofia politica ortodossa, è il ruolo messianico di “Katechon”, questo provvidenziale guardiano che
trattiene e rallenta la venuta dell’anticristo (Seconda epistola ai Tessalonicesi
di San Paolo, 2, 6).
Il
filosofo e scrittore francese di origine rumena Jean Parvulesco ha visto in
Vladimir Putin “l’uomo provvidenziale”, che avrà la missione storica di
rifiutare l’arrivo del “figlio della perdizione”. L’uomo provvidenziale di cui parla
Parvulesco ha poco a che vedere con l’individuo Putin, nel senso che il
filosofo tradizionalista distingue tra la forza storica incarnata da Vladimir
Putin (destino, senso della storia, manifestazione divina) ei limiti dell’uomo
stesso.
Putin
diventerà lo strumento di una volontà superiore, spinta al raggiungimento di
grandi traguardi spirituali? Questa probabilità rimane aperta.
Ma una
cosa è certa. In tali momenti storici critici, l’uomo in una carica politica
chiave trasgredisce i suoi confini personali.
Il
conflitto in Ucraina inaugura una controffensiva globale contro il globalismo
satanista, contro i promotori dell’Agenda 21 genocida, contro la dittatura
tecnocratica, contro i centri di comando delle forze occulte, che attuano lo
spopolamento attraverso iniezioni forzate, fame e impoverimento diffuso.
Riuscirà
la Russia a vendicarsi della storia dopo le due grandi sconfitte del 1917 e del
1991? Dio
permetterà alle forze della luce di vincere le forze delle tenebre?
È la
fine del mondo o la fine di questo mondo?
Siamo alla fine della storia o solo alla fine di un
ciclo storico, come diceva René Guénon secondo una visione più “indù” della
Storia?
Siamo
alla fine del Kali Yuga, l’ultimo dei quattro cicli, chiamato il “tempo
oscuro”, avvolto da un opaco materialismo, conflitto e peccato?
Naturalmente,
il ricorso all’induismo qui è solo una figura retorica, non una deviazione dal
dogma ortodosso. Eppure il nostro ottimismo cristiano ci porta a sperare che l’esito
dell’attuale conflitto possa servire da preludio a un rinnovamento spirituale
concesso all’umanità dalla divina provvidenza.
Klaus
Schwab (il nuovo Hitler )afferma che il mondo non tornerà mai ai tempi
pre-Covid.
Affermiamo
inoltre che non tornerà nemmeno quello che era prima del 22 febbraio 2022.( Iurie Roșca, Geopolitica.ru-
giornalista e politico moldavo,
presidente del Partito popolare democratico cristiano (PPCD) dal 1994.).
BUCHA.
“RIPULIRE
LA CITTÀ DA
SABOTATORI
E COMPLICI DEI RUSSI”.
IL COMUNICATO
(AUTOCONFESSIONE)
DEL
REGIME DI KIEV DEL 2 APRILE.
Comedonchisciotte.org-
Rugge -( 06 Aprile 2022 )-ci dice :
(Lantidiplomatico.it).
Un
articolo importante da fonte non certo “filo russa”, che ancora non è stato
rimosso e di cui abbiamo fatto copia, fa ulteriore luce sui crimini di Bucha.
LB.UA,
sito vicino alla propaganda del regime di Kiev, il 2 aprile – il giorno dopo è
noto come i media occidentali avessero già tutte le risposte sul “massacro
russo” – titolava così un suo articolo, riprendendo un comunicato ufficiale
della Guardia nazionale ucraina:
“Il
Reggimento SAFARI delle forze speciali inizia l’operazione di sgombero a Bucha
da sabotatori e complici della Russia”.
E
nell’articolo si legge testualmente: “Gli esperti EOD (artificieri) stanno
ispezionando i luoghi dei crimini di guerra della Russia e rimuovendo gli
esplosivi e munizioni inesplosi.
Le
forze speciali hanno iniziato un’operazione di sgombero nella città di Bucha
nella regione di Kyev, che è stata liberata dalle forze armate dell’Ucraina.
La
città è stata ripulita dai sabotatori e dai complici delle forze russe.
Questo
è stato riferito dalla polizia nazionale.
“Al momento, i combattenti del
reggimento organizzato delle forze speciali della polizia nazionale, Safari, che comprende i
rappresentanti delle sottodivisioni della polizia speciale, l’unità di risposta operativa
rapida, la
polizia tattica di risposta operativa e gli esperti di smaltimento di
ordigni esplosivi, sta lavorando in città”, riferisce l’ufficio.
La
polizia ha anche detto che gli esperti EOD stanno ispezionando i luoghi dei
crimini di guerra della Russia e rimuovendo gli esplosivi e le munizioni che
non sono esplosi.
Le forze dell’ordine notano che stanno
controllando ogni cortile e rifugio, parlando con i residenti e fornendo loro
aiuto.
“I
residenti che hanno dovuto sperimentare gli orrori dell’occupazione stanno
cooperando con le forze dell’ordine come meglio possono. La polizia fa di tutto
per ristabilire la legge e l’ordine sul territorio liberato, in modo che i
residenti possano tornare al più presto alla loro città natale”, nota la
polizia nazionale.
Come
promemoria, il giorno prima, il capo della città di Bucha ,Anatolii Fedoruk ,ha registrato un video messaggio in cui ha annunciato che la
città era stata liberata dagli invasori russi il 31 marzo.”
Il
video postato nell’articolo è quello noto che come l’Anti-Diplomatico vi
abbiamo proposto in più occasioni. Quindi, un reggimento delle forze speciali ucraine
entra a Bucha il 2 aprile per “ripulire” la città di “sabotatori e complici
delle forze russe”.
E il
giornale filo regime di Kiev ci informa, riprendendo una nota ufficiale che
(RIBADIAMO IL 2 APRILE) “sta lavorando in città”.
Ieri
l’Anti-Diplomatico ha pubblicato un video che esemplifica bene come “lavorano”
contro i “sabotatori e complici delle forze russe” questi squadroni delle forze
speciali ucraine a Dnipro (le immagini sono state sconsigliate ad un pubblico
sensibile).
Ricapitoliamo
:
– Il 30 marzo le forze russe lasciano
la città di Bucha e la regione di Kiev in ottemperanza delle grandi aperture
ucraine negoziali a Istanbul e in vista di una possibile tregua e accordo.
– Il 31 marzo il sindaco della città di
Bucha esulta in un video pubblico non menzionando nessun morto sulle strade o
fosse comuni lasciate dai russi.
Il 2
aprile (come conferma il giornale filo regime di Kiev) entrano nella città gli
squadroni a caccia di “sabotatori e complici”.
Il 3
aprile i media occidentali rilanciano le veline dell’apparato comunicativo
ucraino sul “massacro russo”.
Con le
prove pubblicate e rese note dallo stesso regime di Kiev, ci resta che
constatare come appaiono sempre più chiari ormai i motivi che hanno portato il
Regno Unito ad impedire (PER 2 VOLTE) che si realizzasse, su richiesta russa,
una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza sui fatti di Bucha. Un
fatto senza precedenti.
Ed
appare ahimè sempre più evidente come, rilanciando come “verità assoluta dei fatti” le veline
del regime di Kiev e dei nazisti ucraini, i media filo Nato italiani hanno
scelto di boicottare le trattative di pace e mettersi al servizio di chi vuole
gettare il continente europeo nell’abisso della terza guerra mondiale.
(lantidiplomatico.it/dettnews-
Bucha_ripulire_la_citt_da_sabotatori_e_complici_dei_russi_il_comunicato_autoconfessione_del_regime_di_kiev_del_2_aprile/45289_45866/)
– Pubblicato il: 6 Aprile 2022.
L’ambasciatore
ucraino ordina
al
governo tedesco
lo stop “IMMEDIATO”
all’importazione
di gas e petrolio russi.
Maurizioblondet.it-
Maurizio Blondet -(31 Marzo 2022 )- ci
dice :
Per
capire CHI comanda sull’Europa.
da “DWN”:
L’ambasciatore
ucraino Andriy Melnyk ha nuovamente attaccato il governo federale.
“Beh,
va bene. La vecchia amicizia non arrugginisce. Invece di fermare IMMEDIATAMENTE
l’importazione di gas, petrolio e carbone russi e fermare questa sanguinosa
guerra di annientamento contro donne e bambini ucraini, la gente a Berlino è
felice che il capo del Cremlino sia ancora un po’ paziente”, ha affermato il
massimo diplomatico.
L'ambasciatore
ucraino attacca nuovamente il governo federale, chiede uno stop
"IMMEDIATO" all'importazione di gas e petrolio russi.
“Secondo
le informazioni del governo federale, il presidente russo ha dichiarato al
cancelliere Scholz che nulla sarebbe cambiato per i partner contrattuali quando
si trattava di pagare le consegne di gas. Di conseguenza, le fatture possono
ancora essere pagate in euro”, secondo “Tagesschau.de”.
L’ambasciatore
ucraino in Germania, Andriy Melnyk, ha reagito a questo rapporto tramite il
servizio di messaggistica breve Twitter con le seguenti parole:
“Bene, funziona. La vecchia amicizia non arrugginisce.
Invece di decidere IMMEDIATAMENTE di vietare l’importazione di gas, petrolio e
carbone russi e fermare questa sanguinosa guerra di annientamento contro donne
e bambini ucraini, la gente a Berlino è felice che il capo del Cremlino abbia
un po’ più di pazienza”.
Per
inciso, Melnyk è anche molto arrabbiato con il ministro della Difesa federale
Christine Lambrecht. ”
Bild ”
riporta: “L’ambasciatore ucraino in Germania, Andriy Melnyk , è arrabbiato con
il ministro della Difesa Christine Lambrecht ( SPD):
“Gli
ucraini vogliono che la Germania sia il quarto esportatore di armi al mondo
nelle prime 3 armi fornite agli ucraini . Sfortunatamente, al momento il
semaforo è a miglia di distanza da quello.’ “Chiediamo al governo federale di
premere finalmente sul gas per proteggere i civili ucraini dai criminali di
guerra russi”, ha detto Melnyk alla BILD”.
Il
ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba aveva già lamentato la mancanza di
sostegno al suo Paese da parte dell’Occidente, e soprattutto della Germania. Tra le altre cose, ha chiesto che le
importazioni e le esportazioni russe siano interrotte attraverso i porti
tedeschi, che tutte le banche siano disconnesse dal sistema Swift e che tutte
le consegne di gas, petrolio e carbone dalla Russia vengano immediatamente
interrotte.
Reuters:
La
Germania dice di pagare ancora per il gas russo in euro/dollari dopo la
chiamata di Scholz-Putin.
[…] In una telefonata tra i leader, Putin ha detto al
cancelliere tedesco Olaf Scholz che non sarebbe cambiato nulla per i partner
europei e che i pagamenti sarebbero stati effettuati in euro e trasferiti alla
banca Gazprom, che avrebbe convertito il denaro in rubli, ha affermato il
portavoce tedesco.
“Scholz
non ha acconsentito a questa procedura nella conversazione, ma ha chiesto
informazioni scritte per comprendere meglio la procedura”, ha affermato il
portavoce […]
Federico Dezzani: Germania e Italia senza gas.
Scritto
il 30 MARZO 2022– Twitter: @FedericoDezzani.
Come
auspicato dagli anglosassoni, la crisi in Europa generata dall’intervento russo
in Ucraina, si dirige verso l’acme. A fronte della richiesta di Mosca di
saldare le forniture di petrolio e gas in rubli, i governi dell’Europa
occidentale mostrano un’incredibile intransigenza, dettata dalla loro
subalternità agli interessi geopolitici angloamericani.
La
sospensione dei flussi energetici è solo questione di tempo: l’asse mediano
dell’Europa, Italia e Germania, pagherà i costi maggiori, piombando in una
drammatica depressione economica.
Il
terzo suicidio dell’Europa.
La
guerra russo-ucraina, le cui origini vanno cercate nella “rivoluzione colorata”
del 2014 che spostò il governo ucraino su posizioni nazionaliste e
filo-anglosassoni, ha sempre avuto due obiettivi, raggiungibili
contemporaneamente solo rompendo la collaborazione politico-economica tra
Russia ed Europa: indebolire Mosca con le sanzioni, cercando il cambio di
regime al Cremlino, e imprimere la dissoluzione finale all’Unione Europea, già
reduce da un decennio di crisi finanziarie, austerità, terrorismo dell’ISIS,
flussi migratori incontrollati e Covid.
Così
facendo, UK ed USA sperano di “sistemare” per un certo periodo il quadrante
euro-atlantico, in modo tale da potersi concentrare sul quadrante indo-pacifico
in vista dello scontro, risolutivo, con la Cina. Qualsiasi approccio
geopolitico agli avvenimenti in atto deve sempre, necessariamente, considerare
l’Eurasia nel suo complesso.
In
particolare, nel settore europeo, la crisi attuale mira ad indebolire quelle
due potenze che, in termini geopolitici e quindi storici, avrebbero il massimo
interesse ad una collaborazione organica e strutturale con la Russia: si tratta
“dell’asse mediano” dell’Europa, schiacciato tra le potenze marittime
occidentali (USA, UK e la solita Francia) ed il diaframma anti-russo dell’Est
europeo (Paesi Baltici, Polonia, Repubblica Ceca, Grecia). Tale asse mediano è costituito dalle
due potenze uscite sconfitte dall’ultima guerra, fortemente integrate tra loro
in termini economici, entrambe vocate all’industria e all’export e, perciò, entrambe
detentrici di grandi riserve auree: Germania ed Italia.
L’incomprimibile tendenza di Germania e Italia
a collaborare con la Russia, così da allentare il cappio economico-finanziario
degli angloamericani, spiega perché questi due Paesi avessero progettato
infrastrutture per importare quantità crescenti di energia dalla Russia (Nord
Stream 2 e South Stream) e tuttora importino una grandissima quantità del loro
fabbisogno energetico dalla Federazione russa (la Germania importava il 65% del
gas ed il 30% del petrolio, l’Italia il 43% del gas ed il 13% del petrolio).
La
crisi in Ucraina è, nell’ottica angloamericana, una manovra essenzialmente
contro tre potenze: Russia, Germania ed Italia (Turchia e Ungheria, grazie al
maggiore realismo dei loro governanti, hanno preso le dovute precauzioni in
tempo, chiarendo di non voler in nessun modo sospendere la collaborazione
economica con Mosca).
Che
gli USA volessero recidere i legami economici tra Russia ed Occidente era
chiaro sin dal 9 marzo, quando Biden aveva annunciato la decisione di vietare
l’importazione di gas e petrolio, con la palese volontà di imporre questo
obbligo anche ai riluttanti europei.
Il
fatto che, nel corso di marzo, la stampa anglosassone parlasse a più riprese di
un imminente uso da parte della Russia di armi chimiche, lasciava supporre che
USA e UK volessero estendere l’embargo all’Europa orchestrando il classico
“incidente” con le armi chimiche, già sperimentato più volte in Siria.
L’occasione per recidere le arterie
energetiche tra Russia e Europa è stata però fornita dalla richiesta di Mosca
di saldare, dal 1º aprile, le consegne di gas e petrolio in rubli o oro.
Tale
richiesta, più che legittima, mira ad allentare l’assedio occidentale cui è
sottoposta la Russia, obbligando gli europei a riammettere la Banca centrale
russa nei circuiti finanziari.
Anziché
accogliere la richiesta russa, i governi europei stanno mostrando un’insensata
intransigenza che, inevitabilmente, porterà entro pochi giorni alla sospensione
dei flussi energetici verso l’Europa, come auspicato dagli angloamericani: i governi di Berlino, Roma e Parigi
asseriscono infatti che il pagamento in rubli sarebbe una violazione dei
contratti e di non aver nessuna intenzione di cedere su questo punto.
Il
blocco delle forniture energetiche, dunque, incombe, tanto che il 30 marzo la
Germania ha già annunciato il livello di pre-allarme, in vista di un imminente
arresto dei flussi e dell’adozione delle prime misure di razionamento.
Se la
Francia sarà marginalmente colpita dall’escalation economica con la Russia
(Parigi basa la sua produzione energetica sui reattori nucleari e solo il 17%
del suo fabbisogno di gas è coperto dalla Russia), l’imminente stop ai flussi
energetici infliggerà i danni maggiori proprio “all’asse mediano” dell’Europa,
Germania e Italia, in virtù della loro dipendenza dalla Russia e della loro
economia ancora fortemente vocata all’industria e perciò energivora.
Bloccare
l’importazione di gas e petrolio dalla Russia significherà, infatti, per
Germania e Italia intraprendere un rapidissimo processo di
deindustrializzazione forzata, fermando innanzitutto quelle industrie di base
che costituiscono la spina dorsale di qualsiasi economia industrializzata: siderurgia,
chimica e meccanica. Con lo stesso effetto di un bombardamento aereo, il blocco
delle forniture energetiche russe paralizzerebbe interi settori dell’economia
tedesca, con effetti immediati in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna (la
Germania è il primo partner commerciale dell’Italia).
Trascinata
verso la recessione dalla Germania, l’Italia pagherebbe inoltre a carissimo
prezzo alcune scellerate scelte compiute negli ultimi anni: la siderurgia
nazionale, basata sui forni elettrici e sulla lavorazione del rottame, andrebbe
in stallo, paralizzando qualsiasi industria che faccia uso d’acciaio.
Grazie
all’escalation voluta agli anglosassoni, la Germania e l’Italia entrerebbero
così in una vera e propria economia di guerra, basata sul razionamento dei beni
di prima necessità e sulla penuria di combustibili, con effetti disastrosi
sulla loro economia di trasformazione, che necessita la costante importazione
di materie prime ed un costante flusso di esportazione per mantenere il tenore
di vita della popolazione.
Come è
possibile che il governo Scholz e quello Draghi compiano scelte così scellerate
per il loro Paese?
Come è possibile che il governo tedesco e quello
italiano optino per una dolorosissima deindustrializzazione forzata dei loro
Paesi, come auspicato da francesi ed angloamericani?
Un fine studioso e geopolitico come il russo
Sergey Karaganov ha evidenziato che nessuna stabile collaborazione è fattibile
con quest’Europa che, anziché difendere i propri interessi, è in totale balia
degli anglosassoni.
Scholz
e Draghi sono semplici burattini che, con la più assoluta noncuranza, stanno
portando i loro Paesi verso l’ennesima, drammatica, recessione (dopo quella
causata dal Covid!) per soddisfare i disegni geopolitici di Londra e Washington.
Germania e Italia, senza i rifornimenti energetici
russi, si dirigono verso una crisi economica senza precedenti, una vera e
propria Grande Depressione 2.0, che, perlomeno, renderà i sue Paesi
contendibili tra gli schieramenti. L’asse mediano dell’Europa è il luogo dove
si deciderà la guerra sul fronte occidentale.
Putin,
l’ideologo
e lo scontro
di civiltà.
Quotidianocontribuenti.com
- Loan - ( 4 Aprile 2022)-ci dice :
In
Ucraina si scoprono orrori lasciati dai russi in ritirata dalla parte settentrionale
del paese. Mai avremmo pensato di poter vedere nel cuore dell’Europa crimini di
guerra di questo tipo nel XXI secolo.
È vero
che l’Ucraina è soltanto uno degli scenari di guerra aperti oggi nel mondo, al
momento se ne contano almeno una sessantina di vario genere, dallo Yemen
all’Afghanistan , dalle Filippine alla Birmania, dal Pakistan alla Thailandia.
Ma il
conflitto scatenato da Putin rappresenta una vera svolta epocale, che mette in
crisi il concetto di globalizzazione così come si è affermato negli ultimi
decenni, dopo la caduta del muro di Berlino e rende sempre più lontano il sogno
di un’interdipendenza pacifica fra tutti gli Stati della Terra.
Il G7,
il Consiglio europeo e il Consiglio della Nato, alla presenza del presidente
americano Biden, hanno deciso la settimana scorsa di imprimere un’escalation
alla politica militare dell’Occidente contro la Russia, inviando armi difensive
(missili anti-carro, missili anti-aereo e droni difensivi) all’Ucraina di Zelensky per un valore
due miliardi di dollari ed il rafforzamento della difesa armata dei Paesi
dell’Unione europea confinanti con la Russia.
C’è
dunque poco da illudersi sulla durata della guerra, destinata a protrarsi fino
alla vittoria di una delle due parti.
E la
vittoria degli ucraini sarebbe possibile solo con l’invio di armi non più
difensive, ma offensive.
A meno che non si riesca, in sede diplomatica, ad
imporre prima un cessate il fuoco e poi un accordo che consenta a tutte e due
le parti di cantare, in qualche modo, vittoria.
Ma chi
potrebbe svolgere con autorevolezza un ruolo di mediazione?
La
Cina, la Turchia, Israele? Non l’ONU, ingessato dalle stesse regole per il suo
funzionamento.
E
nemmeno la Chiesa cattolica di papa Francesco, perché lo scontro è anche una
guerra di religione.
Infatti
l’aggressione russa non è solo nazionalismo e imperialismo, né soltanto una
reazione all’espansionismo della NATO.
C’è
una parte del mondo che rifiuta l’omologazione al pensiero ed alla cultura
occidentali (Liberal Dem Usa ) ed a questi intende opporsi violentemente.
La
guerra guerreggiata sul terreno, con distruzione di intere città e stragi di
popolazione civile, prende in posto dello scontro di civiltà affidato fin qui
al terrorismo islamico e affermato con il ricorso alle stragi ed agli attentati
del terrorismo.
Avremo
modo di parlare sia delle responsabilità recenti e antiche dell’Occidente sia
delle vie d’uscita possibili da una così pericolosa spirale.
Prima,
però, è necessario comprendere la mentalità ed il prevalente atteggiamento
cultural-nazionale della Russia e per far questo basta leggere le parole di quell’Aleksandr Gel’evič Dugin che è
considerato il maggiore filosofo russo ed è il principale ispiratore di
Vladimir Vladimirovič Putin.
Dugin
è oggi l’ideologo di una nuova forma di eurasiatismo, che mette insieme in un
miscuglio, come stiamo vedendo, esplosivo,
il tradizionalismo russo, il modello razzista di Julius Evola e il
pensiero di Martin Heidegger, contribuendo a un nuovo “tradizionalismo russo”.
Ecco,
qui di seguito, un brano scritto da Dugin che sintetizza e fa capire benissimo
di che cosa si tratta.
Il
Dugin-pensiero.
“Questa
non è una guerra con l’Ucraina. È un confronto con il globalismo come fenomeno
planetario integrale. È un confronto a tutti i livelli – geopolitico e ideologico.
La
Russia rifiuta tutto nel globalismo – unipolarismo, atlantismo, da un lato, e
liberalismo (Dem Usa ), anti-tradizione, tecnocrazia, Grande Reset (di Klaus
Schwab-il nuovo Hitler ), in una parola, dall’altro. È chiaro che tutti i leader
europei fanno parte dell’élite” liberal Dem Usa atlantista”.
E noi
siamo in guerra esattamente con questo. Da qui la loro legittima reazione. La
Russia viene ormai esclusa dalle reti globaliste.
Non ha
più una scelta: o costruire il suo mondo o scomparire.
La
Russia ha stabilito un percorso per costruire il suo mondo, la sua civiltà.
E ora il primo passo è stato fatto.
Ma
sovrano di fronte al globalismo può essere solo un grande spazio, un
continente-stato, una civiltà-stato. Nessun paese può resistere a lungo a
una completa disconnessione.
La
Russia sta creando un campo di resistenza globale. La sua vittoria sarebbe una
vittoria per tutte le forze alternative, sia di destra che di sinistra, e per
tutti i popoli. Stiamo, come sempre, iniziando i processi più difficili e
pericolosi.
Ma
quando vinciamo, tutti ne approfittano. È così che deve essere. Stiamo creando i presupposti per una
vera multipolarità. E quelli che sono pronti ad ucciderci ora saranno i primi
ad approfittare della nostra impresa domani. Scrivo quasi sempre cose che poi
si avverano. Anche questo si avvererà”.
“Cosa significa per la Russia rompere
con l’Occidente? È la salvezza.
L’Occidente
moderno, dove trionfano i Rothschild, Soros, Schwab, Bill Gates e Zuckerberg, è
la cosa più disgustosa della storia del mondo.
Non è più l’Occidente della cultura mediterranea
greco-romana, né il Medioevo cristiano, e nemmeno il ventesimo secolo violento
e contraddittorio. È un cimitero di rifiuti tossici della civiltà, è anti-civilizzazione.
E quanto prima e più completamente la Russia se ne stacca, tanto prima ritorna
alle sue radici. A cosa? Cristiano, greco-romano, mediterraneo… Europeo… Cioè,
alle radici comuni al vero Occidente. Queste radici – le loro! – l’Occidente
moderno le ha tagliati fuori. E sono rimaste in Russia.
Solo
ora l’Eurasia sta alzando la testa. Solo ora il liberalismo (Dem Usa ) in
Russia sta perdendo il terreno sotto i piedi.
La
Russia non è l’Europa occidentale. La Russia ha seguito i greci, Bisanzio e il
cristianesimo orientale. E sta ancora seguendo questa strada. Sì, con zigzag e
deviazioni. A volte in vicoli ciechi. Ma si sta muovendo.
La
Russia è sorta per difendere i valori della Tradizione contro il mondo moderno.
È proprio quella “rivolta contro il mondo moderno del LGBT e del Cancel Culture ”.
E
l’Europa deve rompere con l’Occidente, e anche gli Stati Uniti devono seguire
coloro che rifiutano il globalismo. E allora tutti capiranno il
significato della moderna guerra in Ucraina.
Molte
persone in Ucraina lo capivano. Ma la terribile propaganda rabbiosa liberal-nazista
non ha lasciato nulla di intentato nella mente degli ucraini. Torneranno in sé
e combatteranno insieme a noi per il regno della luce, per la tradizione e una
vera identità cristiana europea. Gli ucraini sono nostri fratelli. Lo erano, lo
sono e lo saranno.
La
rottura con l’Occidente non è una rottura con l’Europa. È una rottura con la morte, la
degenerazione e il suicidio. È la chiave del recupero. E l’Europa stessa – i
popoli europei – dovrebbero seguire il nostro esempio: rovesciare la giunta globalista
antinazionale Liberal Dem Usa . E costruire una vera casa europea, un palazzo europeo, una
cattedrale europea”.
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