La truffa climatica guidata dall’estrema sinistra Liberal Dem Usa e Ue.

 La truffa climatica guidata dall’estrema sinistra Liberal Dem Usa e Ue.

 

 PADRONEGGIARE IL CLIMA

PER SCOPI MILITARI, L’ULTIMA

ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSA.

Internationalwebpost.org-Elena Quidello- Prof.Michel Chossudovsky-(24 agosto 2022)-ci dice :

 

Nel libro del Prof. Michel Chossudovsky una agghiacciante verità.

Nel libro, The Ultimate Weapon of Mass Destruction: “Owning the Weather” for Military Use, il Prof. Michel Chossudovsky, economista e autore di undici libri sul terrorismo globale e sulle crisi economiche globali, affronta un argomento scottante quale quello del terrorismo climatico.

 “Le tecniche per modificare l’ambiente per scopi militari (ENMOD=Enviromental modification techniques) - scrive - costituiscono nell’attuale contesto globale delle guerre, la nuova arma di distruzione di massa.

Raramente riconosciuto nel dibattito globale sul cambiamento climatico, la meteorologia nel mondo oggi può essere modificata grazie ad una nuova generazione di sofisticate armi elettromagnetiche.”

Sia gli USA che la Russia hanno sviluppato le capacità di manipolare il clima per scopi militari. Queste tecniche, atte a modificare l’ambiente, sono state applicate dalle forze armate statunitensi per quasi mezzo secolo. Il matematico americano John Von Newman, insieme al Dipartimento della difesa iniziò la sua ricerca per la modifica del clima nel 1940, nel periodo più intenso della Guerra Fredda e previde forme di guerra climatica allora ancora inimmaginabili. Durante la guerra in Vietnam, a cominciare dal 1967, venivano usate tecniche per la formazione di nuvole secondo un progetto detto Popeye, il cui obiettivo era quello di prolungare la stagione dei monsoni per bloccare le rotte di rifornimento del nemico lungo le piste di Ho Chi Minh.

Le forze armate degli Stati Uniti d’America hanno sviluppato capacità che permettono loro di alterare i modelli meteorologici. La tecnologia, che inizialmente fu sviluppata negli anni ‘90 secondo il programma di ricerca dell’alta frequenza aurorale attiva (HAARP= High Frequency Active Auroral Research Program), era un’appendice di una iniziativa strategica di difesa detta ‘Star Wars’, ‘Guerre stellari’.

 

Da un punto di vista militare, l’HAARP - abolito nel 2014 - è un’arma di distruzione di massa che opera fuori dall’atmosfera ed è capace di destabilizzare i sistemi ecologici e agricoli di tutto il mondo.

Ufficialmente il programma Haarp è stato bloccato nella zona dell’Alaska, ma la tecnologia che modifica il clima, pur se coperta dalla segretezza, è ancora attiva.

 Le modificazioni meteorologiche, secondo il rapporto finale di un documento dell’aviazione militare AF 2025, “offrono al combattente di guerra un’ampia gamma di opzioni possibili per sconfiggere o costringere alla resa l’avversario".

Tuttavia, pare che queste modifiche abbiano la capacità di estendersi avviando inondazioni, uragani, siccità e terremoti.

Se infatti pensiamo a quanti terremoti si sono susseguiti nel giro degli ultimi dieci anni, tutti periodicamente simili, si è portati a credere che dietro questi fenomeni apparentemente naturali, ci sia la mano diabolica dell’uomo.

 Le modificazioni meteorologiche diventeranno parte della sicurezza nazionale e internazionale e potrebbero essere utilizzate unilateralmente.

Potrebbero avere applicazioni offensive e difensive ed essere usate come deterrenti. La capacità di generare precipitazioni, nebbie, tempeste, fanno tutte parte di un insieme integrato di tecnologie militari. Nel 1977, un’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ratificato una Convenzione internazionale che ha vietato l’uso militare di tecniche di modifica dell’ambiente che hanno effetti diffusi, duraturi e gravi nel tempo.

Il termine "tecniche di modifica ambientale", si riferisce a qualsiasi tecnica che modifichi, attraverso la manipolazione deliberata dei processi naturali, la dinamica, la composizione o la struttura della Terra, inclusi la sua biosfera, litosfera, idrosfera e atmosfera o del suo spazio esterno. (Convention on the Prohibition of Military or Any Other Hostile Use of Environmental Modification Techniques, (Convenzione sul divieto di uso militare o qualsiasi altro uso ostile di tecniche di modifica dell’ambiente, Nazioni Unite, Ginevra: 18 maggio 1977)

Gli analisti militari e gli scienziati mantengono assoluto riserbo sull’argomento. I meteorologi non stanno studiando la questione e gli ambientalisti si concentrano in gran parte sulle emissioni di gas a effetto serra nel quadro del protocollo di Kyoto.

Gli Stati Uniti e i loro alleati portano avanti la guerra contro la Siria e l’Iraq e mirano all’Iran e alla Corea del Nord. E minacciano la Russia e la Cina. Il Pentagono ha stabilito le linee guida di un piano militare globale, una lunga guerra senza frontiere.

 La guerra meteorologica è l’ultima potente arma che può destabilizzare l’ecosistema di un nemico distruggendo l’agricoltura e disattivando le reti di comunicazione.

In altre parole, le tecniche ENMOD possono minare un’intera economia nazionale, impoverire milioni di persone e "uccidere una nazione" senza l’impiego di truppe o hardware militari.

 

Questo saggio è dedicato alla memoria del dottor Rosalie Bertell, che fin dall’inizio ha rivelato la natura diabolica del progetto HAARP, nell’ambito di un programma integrato di armi non convenzionali.

"La capacità della HAARP, ovvero, la combinazione Spacelab/razzo, di trasportare grandi quantitativi di energia, paragonabili a una bomba nucleare, in qualsiasi parte della terra tramite laser e fasci di particelle, è spaventosa.

” Il progetto è probabilmente "venduto" (spiegato) al pubblico come uno scudo spaziale contro le armi in arrivo, o, ai più ingenui, come un dispositivo per la riparazione dello strato di ozono.

(vedere anche il terremoto in Italia: segnidalcielo.it/terremoti-haarp-abbiamo-la-conferma-che-il-sisma-e-indotto/)

La speranza è che si riprenda il dibattito sui pericoli della guerra meteorologica, affinché si possa sempre più avvicinare all’obiettivo più ampio della pace mondiale che richiede l’inesorabile disarmo dell’apparato militare US-NATO.

(theeventchronicle.com/editors-pick/ultimate-weapon-mass-destruction-owning-weather-military-use/)

(Elena Quidello).

 

 

 

“NON ESISTE EMERGENZA CLIMATICA:

è una truffa ai danni dell’Occidente”.

Laverita.info- Franco Battaglia-(23 agosto 2022)-ci dice:

 

L’ intervista a Christopher Monckton.

Uno dei più ascoltati consulenti britannici (lo fu anche della Thatcher): E’ la sinistra a guidare tutti i gruppi ambientalisti. L’obiettivo è avvantaggiare Russia e Cina in una sorta di comunismo ecologista”. (…)

Al tempo di Margaret Thatcher fu Christopher Monckton a suggerire al primo ministro che si doveva indagare sul riscaldamento globale causato dall’anidride  carbonica. Lord Monckton ha attraversato il mondo tenendo discorsi, conferenze e seminari universitari a persone in tutti i continenti a eccezione dell’Antartide, ha testimoniato quattro volte davanti al Congresso degli Stati Uniti, e ha parlato alle conferenze delle Nazioni Unite a Bali, Bonn, Copenaghen, Cancun, Durban, Rio e Qatar. Della sua conferenza agli studenti universitari della Cambridge union society sui cambiamenti climatici ne è stato prodotto un lungometraggio.

Apocalipse? No, il cui messaggio principale è che la CO2 ha un beneficio sociale, non un costo sociale.

Lord Monckton, quale era il suo ruolo nel governo Thatcher?

Ho affrontato diverse questioni: (…)

Quanto alla questione del rischio da cambiamento climatico antropogenico (ossia ad opera dell’uomo) sostenni che essa avrebbe dovuto essere presa in seria considerazione, e così la Thatcher istituì l’Hadley center for forecasting. Tutto sommato, la congettura che la CO2 -che è un gas serra “avrebbe potuto alterare il clima non era bizzarra”.

  A lei come venne in mente di consigliarla in quel senso?

Fu James Hansen della Nasa che nel 1984 prediceva un consistente e pericoloso riscaldamento globale dovuto alle emissioni di Co2. Fu poi il mio successore, il compianto George Guise, a scrivere il discorso ove la Thatcher affermò che, se non si fosse intervenuti, avrebbe potuto esserci fino ad 1 grado di riscaldamento globale per decennio. Studiando meglio la cosa, però, la previsione era errata per un fattore 10.

Il primo ministro e io stesso ci rendemmo conto che l’allarme era scientificamente insostenibile e nelle proprie memorie la Thatcher ha ritrattato la propria posizione precedente”.

E che mi dice dell’emergenza climatica?

“Non vi è alcuna emergenza climatica dalle emissioni antropiche di CO2. Oggi possiamo dire che il riscaldamento globale dovuto alle emissioni di CO2 è piccolo ed è benefico”.

Quindi una congettura rispettabile si è trasformata in una superstizione imbarazzante?

“Si. Ma è più che una superstizione. Per decenni, il Direttorio della disinformazione del Kgb e agenti d’influenza cinesi come i Confucius institutes in alcune università occidentali, hanno lavorato tramite gruppi di facciata ambientalisti a guida comunista, come GREENPEACE, Wwf, Oxfam, Just stop oil e Extinction rebellion, per promuovere l’allarme sul riscaldamento globale, con l’obiettivo dichiarato di distruggere l’egemonia economica dell’Occidente. Fu il Direttorio a progettare ed eseguire lo sciopero dei minatori del 1984-85 in Gran Bretagna.

Quello sciopero fu sconfitto, ma il Direttorio, rendendosi conto che non poteva più fare affidamento su dirigenti sindacali comunisti visto che la maggioranza dei membri del sindacato non era comunista, dopo quella sconfitta cambiò tattica e iniziò a penetrare nel movimento ambientalista. Siamo venuti a conoscenza dell’origine comunista dell’attacco alla disponibilità di energia a basso costo in Occidente, inclusa la truffa del riscaldamento globale, grazie al generale Ion Mihai Pacepa, che ha guidato il Direttorio dalla sua fondazione, nel 1945, fino al 1978, quando Pacepa – che è morto l’anno scorso durante la pandemia di Covid -19 -disertò in Occidente e ci ha detto tutto”.  

Ma il denaro pubblico che viene riversato sulla superstizione climatica, non viene così distratto da vere emergenze?

“Già. Come terremoti, o il virus dell’Hiv o il recente virus cinese”.

Nel 2007, accettando il premio Nobel, Al Gore disse che il Polo Nord si sarebbe completamento sciolto entro il 2013. Cosa direbbe ad Al Gore oggi?

“Gli direi quel che gli dissi quando lo incontrai alla conferenza climatica di Bali, e cioè che la sua previsione era un’assurdità antiscientifica. Quell’anno assistevo un camionista londinese che trascinò il governo britannico che faceva circolare il film di fantascienza horror di Al Gore in ogni scuola in Inghilterra. Il camionista che aveva due figli a scuola, ha vinto la causa e al governo è stato ordinato di inviare ad ogni scuola un pamphlet di 77 pagine di correzioni. Gore è oggi considerato da molti una ridicola macchietta”.    

Perché c’è una tale insistenza nel diffondere superstizione e paura? Si tratta di soldi, potere, politica, o cosa?

“E’ l’estrema sinistra liberal dem usa e Ue che ha guidato la truffa climatica con lo scopo -voluto dai comunisti o non voluto da coloro che Lenin, con disprezzo ma con accuratezza, chiamava “utili idioti”- di danneggiare  gravemente le economie occidentali a vantaggio di due Stati comunisti, Russia e Cina.  Mettere a tacere ogni dibattito sulla questione climatica è stato ottenuto    

   Con una tipica tattica totalitaria. Ad esempio, v’è un singolo attivista con sede in un piccolo villaggio vicino a Cambridge che ha riscritto le biografie di Wikipedia di 2.500 ricercatori scientifici sul clima, inclusa la mia, per farci apparire dei furfanti o degli sciocchi o entrambe le cose. La paura di simili attacchi alla reputazione ha messo a tacere politici, giornalisti, e opinionisti. Questa tecnica della “macchina del fango”, inventata da Goebbels, fu ritrovata dall’ Mgb -diventato poi il Kgb- negli archivi degli uffici della propaganda del Reichs di Maurestrasse a Berlino, nell’aprile del 1945.Entro un mese, l’Mgb istituì il Direttorio della disinformazione, con a capo Pacepa. La sua missione originale era gettare fango su chiunque si distinguesse nel parlare contro il comunismo. La stessa tecnica è stata poi utilizzata contro tutti noi che ci siamo espressi contro il comunismo climatico.               

 Nel Regno Unito, carbone, petrolio e gas, nel 2000, fornivano il 90% dell’energia, ma dopo oltre venti anni forniscono ancora   l’80 %. E le emissioni di CO2 sono aumentate del 59 % in tutto il mondo. Qual’ è l’impatto economico delle misure volte a ridurre le emissioni?

Due anni fa la bolletta energetica tipica della famiglia britannica era inferiore a 1000 dollari all’anno. L’ anno prossimo sarà di 8000 dollari e da allora in poi continuerà a crescere”.
I poveri saranno i più colpiti, ma questo si adatta all’agenda comunista il cui vero scopo è sfruttare le lamentele dei poveri in modo che possano rovesciare la democrazia stessa.

Secondo l’Agenzia McKinsey, il costo per cercare di raggiungere le zero emissioni sarebbe di 5 trilioni di dollari. Ma se davvero raggiungessimo le zero emissioni (e non lo faremo), la riduzione del riscaldamento globale entro il 2050 sarebbe -è stato calcolato -inferiore a 0,004 gradi”.

Se oggi fosse un consigliere del governo, cosa direbbe?

“Consiglierei di istituire un comitato indipendente per mettere alla prova di quello dell’Onu -l’IPCC dico –  di aumentare  al massimo l’uso del carbone nella generazione elettrica; di eliminare i sussidi pubblici all’energia eolica e solare e alle auto elettriche”.

 

‘ENI’ KILLER DEL CLIMA.

Internationalwebpost.org- Nicol De Giosa- (24-8-2022) - ci dice:

 

Il colosso petrolifero è il numero uno in Italia per emissioni di CO2.

Le attiviste e gli attivisti di Greenpeace richiedono che il colosso petrolifero italiano ENI si muova verso una transizione ecologica che privilegi le energie pulite.

 Sembra che questa transizione green promessa e promossa dalle multinazionali, dalle aziende e dalle società che fanno credere di investire in energie rinnovabili, come l’ENI, sia tutta una messa in scena per inseguire il vecchio e a loro carissimo profitto, a discapito di tutte le persone.

Fanno credere alle nuove generazioni di avere a cuore il loro futuro e di effettuare scelte sostenibili ed ecologiche ma non c’è niente di più falso.

L’ENI, “killer del clima”, come recitava l’enorme striscione appeso giorni fa al quartier generale romano dell’azienda, dalle attiviste e dagli attivisti di Greenpeace durante un blitz, è tra le più grandi aziende al mondo che emettono CO2:

al contrario di quello che si narra nelle pubblicità, nei loro slogan e in televisione, in realtà l’azienda vuole incrementare l’estrazione di petrolio e gas almeno fino al 2024.

Gli investimenti programmati per il periodo 2021-24 saranno al 65% sui combustibili fossili;

 solamente il 20% del capitale sarà investito in scelte “green” come energia solare ed eolica, che però includono anche attività dannose per il clima, come bioraffinerie e settori retail gas e power.

Nel 2018 l’ENI ha emesso complessivamente 537 milioni di tonnellate di CO2 e si è aggiudicata il primo posto tra le aziende italiane per emissioni di anidride carbonica. Siamo tutte e tutti azionisti di ENI, o almeno così si potrebbe dire, come lo Stato Italiano, il suo maggior azionista (attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze con 4,37% e Cassa Depositi e Prestiti SPA con 25,96%).

Il gigante della compagnia petrolifera è colpevole della crisi climatica, tematica della quale oramai si è smesso di parlarne quotidianamente, privando questa della sua concreta importanza e diminuendo le reali possibilità di sensibilizzare le persone al condurre uno stile di vita diverso, quello che potrebbe garantire un lungo futuro su questo Pianeta.

 Le persone, comunque, esercitano un’influenza decisiva sul clima e sulla temperatura terrestre, realizzando attività che aggiungono grandi quantità di gas serra nell’atmosfera: nel 2020, la concentrazione di CO2 nell’atmosfera superava del 48% il livello preindustriale (1750).

La CO2 prodotta da queste attività umane, come la combustione di carbone, petrolio e gas o l’abbattimento di foreste e lo sviluppo dell’allevamento di bestiame, è il principale fattore del riscaldamento globale.

 Perciò, smettere di rimandare gli investimenti nel settore della sostenibilità ambientale sarebbe vantaggioso per tutte e tutti noi, e per il benessere del mondo.

(Nicòl De Giosa)

 

 

La California dem volta

le spalle alla sinistra liberal.

It.insideover.com- Simona Iacobellis-(11 GIUGNO 2022) -ci dice:

 

Dalla California liberal suona un forte campanello di allarme per Joe Biden e tutto il partito democratico.

Sette Stati hanno votato alle primarie in vista delle elezioni di metà mandato che si terrano l’8 novembre.

Gli Stati in questione sono California, Iowa, Mississippi, Montana, New Jersey, New Mexico e South Dakota. Ma l’attenzione è rivolta in particolare al Golden State. Le votazioni assumono infatti per la California democratica una rinforzata importanza.

 È emersa la profonda preoccupazione degli elettori per la crescente criminalità e per il problema dei senzatetto anche nelle zone più progressiste del Paese. L’esito delle primarie è stato un segnale di insofferenza da parte dei democratici, che speravano in un ritorno alla normalità con il presidente Joe Biden, ma che rimangono insoddisfatti dello stato delle cose della Nazione.

A Los Angeles, Rick Caruso, immobiliarista miliardario ex repubblicano sostenuto da Elon Musk, ha investito milioni di dollari nella lotta alla criminalità e per contrastare il fenomeno dei senzatetto.

Caruso si trova a fronteggiare la candidata liberale Karen Bass, ex presidente democratica del Congressional Blac Caucus, intenta a prevenire la violenza aumentando gli interventi sociali.

Caruso ha però ricevuto circa il 42% dei voti, mentre la Bass circa il 37.

L’ex repubblicano ha quindi trovato appoggio in una città fortemente democratica, nonostante sia noto che si sia unito al Partito Democratico solo poco prima di candidarsi.

Il flop dei procuratori.

A San Francisco, si è invece invocato Chesa Boudin, procuratore distrettuale, credendo di segnare una grande vittoria per la sinistra progressista.

Boudin, insieme a George Gascon a Los Angeles, sono stati però revocati perché considerati troppo indulgenti. L’elezione di martedì si inserisce infatti in un più ampio contesto di contraccolpi contro i procuratori distrettuali scelti dagli elettori per riformare il sistema giudiziario penale.

Boudin, ex difensore d’ufficio, ha iniziato il suo incarico come massimo procuratore della città nel 2020. La sua priorità era la sicurezza pubblica, dichiarando che a lungo andare sarebbe arrivato a rendere il sistema più equo.

 Il suo mandato è avvenuto durante le ondate del coronavirus, motivo per cui è difficile condurre un’accurata analisi del suo lavoro.

La pandemia ha infatti influenzato il comportamento criminale molto più delle politiche attuate. Per molti il voto è stato la conseguenza di un accumulo di frustrazione da parte dei residenti della città per le difficili condizioni delle strade, per non parlare della vendita di droghe e degli accampamenti per i senzatetto o per la mancanza di cure per chi soffre di malattie mentali.

Nonostante il suo tentativo di difendersi dalle accuse, dichiarando di non essere responsabile delle condizioni in cui riversano le vie della città, ha riconosciuto di essere diventato un veicolo per la loro rabbia.

Gli elettori di San Francisco hanno difatti estromesso Boudin dopo due anni e mezzo di carica, accendendo una spia sulla gerarchia democratica della città, che potrebbe essere troppo a sinistra rispetto agli elettori.

Ciò è potuto accadere perché quel che conta per gli elettori insoddisfatti sono i risultati, che non ci sono stati. Le persone, sconvolte dalla criminalità, hanno optato per la rimozione di chi non ha attuato alcun cambiamento e agire affinché avvenga.

Il problema della criminalità.

Il problema della criminalità è diventato un’arma a doppio taglio per i Democratici: alcuni elettori chiedono un’azione repentina sulle disparità razziali, mentre per altri la priorità è la sicurezza propria e dei loro quartieri. È la testimonianza di come il problema abbia nettamente diviso il partito. Sono quindi cambiati i venti politici? Forse la protesta di sinistra “defund the police”, soprattutto dopo l’omicidio di George Floyd, è diventata uno strumento per i repubblicani e non più una seria proposta politica dei democratici.

 I progressisti sono quindi stati messi sulla difensiva nel loro stesso partito per le problematiche sopracitate.

Alla Casa Bianca, Biden ha rifiutato la retorica più severa adottata dalla sinistra attivista. “La risposta non è definanziare la polizia”, ha affermato a febbraio. I democratici si sono concentrati sulla sicurezza pubblica e sul controllo delle armi, soprattutto in seguito alle sparatorie di Buffalo e a Uvalde, in Texas. Biden sta insistendo per nuove restrizioni sulle armi e controlli più rigidi, su entrambi gli argomenti gli elettori tendono ad essere allineati con il partito.

 

Le bufale sul clima: una storia

di consapevoli menzogne

e di disinformazione.

Reteclima.it- Redazione- (30.04.2021)- ci dice :

 

Qualche giorno fa il Corriere della Sera ha pubblicato un’analisi di Milena Gabanelli incentrata sul tema delle bufale relative ai cambiamenti climatici.

La giornalista si è avvalsa dell’aiuto degli esperti di Climalteranti.it, un portale che da anni è impegnato nella lotta alla disinformazione climatica, e ha presentato le più comuni bufale sul clima, i loro autori e l’origine dei finanziamenti che le sostengono.

Si tratta di un tema già molto discusso su questo sito, data la necessità di fare chiarezza su una serie di "falsità climatiche" che confondono i cittadini e rallentano l'azione di contrasto al riscaldamento climatico globale.

Un po' di storia (climatica).

I primi report dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, la massima autorità mondiale nella scienza dei cambiamenti climatici) già nei primi anni '90 mostravano chiaramente le origini umane del riscaldamento climatico: in realtà la certezza non risale a questo periodo, già diversi studi negli anni '80 lo dimostravano.

Ma è dagli anni '90, quanto la relazione uomo-riscaldamento climatico diventa di dominio pubblico, che le industrie che più di tutte contribuiscono alle emissioni climalteranti (in primis le Major dell'Oil&Gas, che producono i combustibili fossili) hanno speso miliardi di dollari in campagne di disinformazione mirate a confondere l’opinione pubblica, seminando dubbi ed obiezioni infondate circa l'esistenza del riscaldamento climatico e la sua causa umana.

Dubbi che sono state ripresi anche da quotidiani autorevoli (quali il Wall Street Journal e il New York Times) e da emittenti televisive come Fox News, parlando di Stati Uniti, ma anche da molte testate italiane (in primis Il Giornale, Libero, ...etc.)

 

Il Corriere riporta che fra il 2003 e il 2010 queste organizzazioni hanno ricevuto dalle major fossili più di 900 milioni di dollari all’anno di finanziamenti.

Bufale sul clima: "opinioni” interessate.

L’industria fossile ha finanziato singoli scienziati, giornali ed emittenti televisive, ha fondato o supportato think-tank e siti-web di (dis)informazione.

Milena Gabanelli presenta diversi esempi e, fra gli altri, cita uno studio dell’organizzazione InfluenceMap, secondo il quale soltanto nel periodo 2016-2019 «le cinque maggiori aziende di gas e petrolio (ExxonMobil, Royal Dutch Shell, Chevron, British Petroleum e Total) hanno investito più di un miliardo di dollari per le campagne di disinformazione sul clima», finalizzate a negare la correlazione diretta tra le attività umane ed il riscaldamento climatico.

Disinformazione italiana.

Nel giugno 2019 in Italia, 83 persone hanno inviato una “Petizione sul riscaldamento globale antropico” ai Presidenti della Repubblica, del Consiglio, della Camera dei Deputati e del Senato, ricevendo purtroppo una grande attenzione mediatica: in essa veniva pretestuosamente contestato “l’allarmismo climatico” e veniva irragionevolmente negata l’esistenza di alcuna crisi o urgenza climatica.

Proprio Climalteranti.it aveva smontato le bufale contenute nella lettera, mostrando come la stragrande maggioranza dei (pochi) firmatari non fosse per nulla competente nella scienza del clima. Non solo, questa petizione ne prendeva a modello un’altra del 1997 il cui promotore, il fisico Frederick Seitz, aveva legami con le industrie del petrolio e del tabacco.

Bufale sul clima: il metodo.

In effetti, il metodo di negazione adottato è simile a quello utilizzato proprio dall’industria del tabacco che di basa sul diffondere teorie rivolte a negare e screditare le evidenze scientifiche, non in maniera argomentata e legittima, ma piuttosto tramite una “strategia del dubbio”. Il fine è quello di far apparire la comunità scientifica divisa e l’argomento ancora oggetto di dibattito, per l’appunto, oggetto di dubbi anche fra gli scienziati stessi.

La logica criminale è chiara: in presenza di teorici dubbi perfino nella comunità scientifica, che senso avrebbe allora intraprendere un enorme sforzo di "prevenzione climatica"?

Per supportare tali insinuazioni, vengono spesso isolati pezzi incompleti e parziali delle verità scientifiche, un fenomeno conosciuto col termine “Cherry picking” (letteralmente “raccogliere le ciliegie”, prendendo solo le migliori per se stessi e la propria causa, lasciando nel cestino quanto non è gradito).

bufale clima.

Questa tecnica è ben esemplificata dalla diffusa bufala secondo la quale variazioni di intensità dell'attività del Sole sarebbero la causa principale del riscaldamento globale: in realtà, se da una parte l’attività solare ha sicuramente una rilevante influenza sul clima terrestre, dall’altra il monitoraggio di tale attività dimostra come oggi essa dovrebbe produrre una tendenza al raffreddamento.

Infatti è solo la parte più bassa dell’atmosfera che si sta scaldando, quella direttamente a contatto con l'uomo, mentre la porzione più in alto si sta raffreddando:

ciò è contrario a quanto si osserverebbe se il Sole fosse causa del riscaldamento (dato che si riscalderebbero entrambe) e spiega perfettamente ciò che accade per effetto dei gas serra emessi dall'uomo e dalle sue attività.

Un grafico illustra il (nullo) contributo dei fattori naturali al riscaldamento climatico: la linea nera è il riscaldamento climatico reale e misurato, le linee colorate mostrano invece il nullo contributo dei fattori naturali al riscaldamento climatico.

Bufale sul clima: la scellerata premeditazione

La portata della truffa perpetuata dalle major fossili è dimostrata da quanto è trapelato alla stampa riguardo a Shell e ad Exxon Mobil: già negli anni 80’ (1982 per i documenti della Exxon, 1988 per quelli Shell) i tecnici delle due multinazionali avevano formulato previsioni – tenute accuratamente segrete – circa la crescita delle concentrazioni di gas serra ed il conseguente aumento della temperatura globale.

Tali previsioni si sono rivelate molto, molto accurate: un grafico  mostra la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera al 2020 pari a circa 420 ppm (la concentrazione media annuale del 2020 è stata di 414 ppm) e un aumento della temperatura rispetto al 1982 di circa +1°C rispetto al periodo pre-industriale, in sostanziale accordo con quanto è realmente accaduto.

bufale clima.

Grafico da documento interno di ExxonMobil, 1982. Sull'asse delle ascisse il tempo, su quello delle ordinate a sinistra la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera [ppm], curva sopra, a destra l'aumento di temperatura medio dal 1982 [°C], curva sotto.

Fonte: Guardian.

Se quindi privatamente le multinazionali del settore Oil&Gas riconoscevano la validità della scienza dell’epoca e confermavano la connessione della loro attività con il riscaldamento globale, pubblicamente invece la negavano.

Di fronte a queste evidenze ci viene da pensare: chi può smentire i negazionisti meglio dei negazionisti stessi?

Uno spazio di manovra sempre più ristretto per le bufale sul clima.

La strategia negazionista nel tempo si è modificata, seguendo la sensibilità dell’opinione pubblica, adattando l’oggetto del dubbio in base all’evolversi della consapevolezza pubblica e la verso determinati argomenti. Inizialmente le fake news cercavano di screditare l'esistenza stessa dei cambiamenti climatici, sostenendo ad esempio che i dati di temperatura presentassero dei bias (errori); in seguito, una volta che il climate change si è affermato quale realtà evidente, hanno iniziato ad affermare che il riscaldamento globale non fosse attribuibile all’uomo ma piuttosto a "forzanti naturali" da esso indipendenti.

Oggi, come afferma Stefano Caserini, professore di Mitigazione dei Cambiamenti Climatici al Politecnico di Milano e fondatore di Climalteranti.it, sono costretti a limitarsi sostenendo solamente che fosse ormai troppo tardi per intervenire.

Dibattiti (s)bilanciati e nuovi strumenti.

D’altra parte, instillare il dubbio è estremamente facile, infinitamente più facile del provare una verità scientifica.

La verità scientifica, supportata da migliaia di studi pubblicati su riviste scientifiche peer-reviewed (ogni articolo è cioè sottoposto a rigidi controlli prima di essere pubblicato) è stata fin troppe volte rappresentata, ad esempio nei dibattiti televisivi, da un solo scienziato.

E uno scienziato ha fin troppo spesso rappresentato l’altra parte, proponendo il dubbio creato ad arte dalle multinazionali del fossile: il confronto uno a uno, purtroppo, non rende affatto ragione di quella che è la reale proporzione di “consenso” (basato sui fatti, non sulle opinioni!) all’interno della comunità scientifica.

Nel 2014 John Oliver mostrò visivamente come un equilibrato dibattito televisivo dovesse essere condotto (a seguito il video, consigliatissimo), con il 97% degli scienziati del clima sosteneva l’origine antropogenica del global warming ed il restante 3% che affermava pretestuosamente il contrario.

Oggi, come sottolineato da Stefano Caserini, più del 97% della comunità scientifica è unanime su questo punto. Non solo, il cambiamento climatico ha già mostrato in modo estremamente tangibile i suoi effetti, anche nel nostro paese: ondate di calore, fenomeni precipitativi estremi e siccità sono ormai sempre più frequenti. Di fronte all’evidenza, i negazionisti non hanno solo cambiato narrazione (viva la coerenza) ma anche mezzo di comunicazione, abbandonando i canali ufficiali, quali le testate giornalistiche più autorevoli, e iniziando a popolare il web.

Esempio lampante della potenza della disinformazione sul web è quello, riportato dal Corriere, dei 6,5 milioni di Tweet sulla crisi climatica che hanno preceduto e seguito l’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sotto Trump: secondo uno studio della Brown University circa un quarto è stato generato da programmi automatici.

A supporto dell’evidenza scientifica, finalmente qualcosa si sta muovendo anche nei territori più fertili per i negazionisti, i social network: come riportato dal Corriere, dal 2020 Facebook ha ideato il “Climate Science Information Center”, piattaforma che segnala le bufale sul clima postate dagli utenti e invita a consultare fonti ufficiali e affidabili come l’IPCC.

Nello stesso anno, il più influente negazionista è stato sconfitto da un fermo sostenitore della scienza, Joe Biden, e oggi gli Stati Uniti sono di nuovo nell’Accordo di Parigi. Forse, finalmente, qualcosa cambierà anche sul fronte della disinformazione climatica.

 

 

 

LE TRUFFE E IL SENSO CIVICO.

Blog.televuovo.it- Mario Zinner- (14 Marzo 2022) - ci dice:

 

Opinioni a confronto.

Per accontentare il populismo becero bisogna sostenere che gli autori di queste truffe vergognose, che sfruttano il dramma della guerra, sono tutti uomini politici.

Ma è difficile affermare che i benzinai sono uomini politici, che lo sono certi negozianti, che alcuni addetti alle pompe funebri sono parlamentari strapagati per non fare nulla.

Prendiamo atto: i truffatori sono tanti cittadini, che magari votarono 5 Stelle perché bisognava “aprire il Parlamento come una scatola di tonno”. Invece si sono aperti loro a lauti guadagni favoriti per dalle peggiori tragedie.

Ennesima conferma che il senso civico dilaga tra noi cittadini…

Evocavo le pompe funebri perché è accaduto che alcuni addetti truffassero anche il prezzo dei funerali, senza rispetto nemmeno per i morti e i loro congiunti. Figuriamoci coi vivi.

Il punto è ovvio: se hai subito un aumento dei costi è naturale aumentare i prezzi. Altrimenti è truffa.

Emblematico il caso che dei benzinai che – come ha spiegato il ministro Cingolani-    si rifornirono un mese fa, quando i costi non erano ancora decollati a causa della guerra, eppure fanno pagare il carburante come se lo avessero acquistato ora.

Ci sarebbe un esercizio molto arduo fa fare: guardarci allo specchio prima di cercare il capro espiatorio dei politici da sputtanare.

 

 

 

IL CASO DELLA TEDESCA

VOLKSWAGEN “GREEN.”

Internationalwebpost.org- Celeste Altamura-( 25-8-2022)- ci dice:

(Volkswagen.jpg)

Il colosso automobilistico con sede a Wolfsburg ammette le proprie colpe e sospende le vendite dei modelli diesel negli Stati Uniti. Si stima che solo negli USA i veicoli coinvolti sono circa 482.000. Lunedì 21 settembre, alla Borsa di Francoforte, il titolo “affondava”. Un calo nelle vendite imprevedibile. Chiusura a meno 18,6%. La mega multa che il gruppo tedesco dovrebbe pagare alle autorità americane dopo le accuse mosse dall’ Epa (Environmental protection agency) sarebbe pari a 37.500 dollari per vettura, oltre 18 miliardi in tutto.

 

La truffa attuata attraverso la creazione di un software era tanto semplice quanto efficace e consisteva nel falsare il sistema di controllo delle emissioni durante i test ufficiali. Diversamente, durante l’utilizzo su strada le emissioni risultavano 40 volte superiore agli indici di inquinamento legalmente consentiti. Ci si chiede come mai sia stato possibile scoprire solo ora solo ora “mega” truffa!

 

Tutto comincia nel 2014 quando Peter Mock, responsabile europeo dell’Icct (International Council for Clean Transportation), ente no profit indipendente, avvia uno studio sulle emissioni reali dei diesel di ultima generazione, testando su strada i veicoli e confronta i dati rilevati con quelli ufficiali del colosso tedesco.

Il rispetto dei parametri di inquinamento americani, in materia di scarichi prodotti dalla circolazione di autoveicoli su strada, hanno indotto Mock, con l’ausilio di un collega, ricercatore americano, ad eseguire su strada ulteriore verifica dei modelli di autovettura già testati e commercializzati negli USA.

 Identico risultato. L’Icct, informa l’Epa e il California Air Resources Board dei risultati ottenuti. Avviano ulteriore indagine. Il colosso tedesco cerca di “corre ai ripari” dichiarando di aver adottato le misure idonee alla risoluzione dell’accaduto. Non si riesce ad evitare lo scandalo.

Le vendite subiscono un calo di 5,04 milioni di auto nuove nel primo semestre del 2015, registrando una flessione “contenuta” (-0,5%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Alla Volkswagen non viene concessa la certificazione a vendere gli ultimi modelli (i c.d. “model year 2016”) negli Stati Uniti fino alla chiusura degli accertamenti.

La Volkswagen ammette di aver progettato ed installato il dispositivo, che grazie ad un sofisticato algoritmo testava il veicolo durante le prove…ed è quanto dichiara l’Epa ai mass media.

Il software veniva inserito in 482.000 veicoli venduti in America fra il 2009 e il 2015.

Lo scandalo è ora in Europa. Italia, Francia e Germania avviano una loro inchiesta. Il ministro francese delle Finanze, Bernard Sapin, dichiara alla Radio Europe1, che "serve un’inchiesta europea e sarà necessario condurre controlli anche sugli altri costruttori europei”.

Un ente no profit doveva effettuare i test su strada in luogo delle autorità competenti? Cosa succede in Stati in cui c’è un controllo superficiale rispetto agli USA e all’Europa? A che serve ridurre le emissioni in una parte del mondo se poi in un’altra queste si quadruplicano per mancanza di rigorosi controlli? Toccherà alle case automobilistiche europee subire gli effetti derivanti dal comportamento scorretto di una concorrente che fino a qualche giorno fa era il leader mondiale nelle vendite di veicoli o verrà messo tutto a tacere evitando eventuali class action da parte dei consumatori sempre più arrabbiati.

Non sarebbe né il primo né l’ultimo caso. Qualcuno ricorda il caso Lufthansa e il mistero delle scatole nere rimasto sulle pagine dei giornali per una settimana? Vi “rinfresco” la memoria. La seconda scatola non è stata ancora ritrovata e la società tedesca ha deciso di assistere con 50 mila euro i familiari delle vittime del disastro aereo causato da un pilota folle che aveva falsato i test psichici. (Celeste Altamura)

CLIMATE.

Internationalwebpost.org- Andrea Alessandrino- (25-8-2022) - ci dice:

Il social che sfrutta le nostre debolezze contro il cambiamento climatico.

La crisi epidemica è solo l’ultima in ordine di tempo.

L’ansia e la paura da Covid-19 ci sta però facendo perdere di vista problemi che abbiamo solo accantonato e che appena sarà possibile ritorneranno prepotentemente alla ribalta a chiederci il conto.

Il clima è uno di questi e al problema del nostro fragile ecosistema Sam Naef, ricercatore della Nasa, ha pensato di rivolgere i suoi sforzi e la sua creatività. Da una collaborazione con uno staff di 400 persone, è nata un’app chiamata The Climate App realizzata grazie a una campagna di crowfunding.

Lo scopo principale alla base di un’idea così nobile è quella di connettere più persone possibili che possano attivare tutte insieme comportamenti eco friendly. L’app ha una struttura ludica, nel senso che aiutandosi con giochi e prove, sono mostrati agli utenti esempi di buone pratiche per la tutela del clima e la salvaguardia dell’ambiente. Climate non è certamente la prima applicazione dedicata al clima; sul mercato infatti si trovano già numerose app come Eco-buddy e Capture.

La differenza con le precedenti è data però dall’aspetto social che Climate ha rispetto alle precedenti applicazioni sul mercato, elemento che grazie appunto alle interazioni reciproche, può ispirare buone pratiche e migliorare l’impatto dell’uomo sull’ambiente circostante.

 Il presupposto social ha una sua spiegazione antropo -sociologica: tutti siamo portati, per evitare l’isolamento, a cambiare le nostre abitudini nel momento in cui vogliamo appartenere a un determinato gruppo.

 La pressione ambientale diviene fortissima se rapportata a ciò che accade proprio all’interno delle piattaforme social, luoghi in cui non smettiamo un attimo di guardare le vite degli altri, provare invidia e cercare immediatamente dopo di conformarci o di fare addirittura di più in termini di atteggiamenti e prestazioni. Atteggiamento già conosciuto con il termine di “economia timotica” di platonica memoria, ovvero lo status per cui l’essere umano desidera che gli altri riconoscano la sua presenza e si senta osservato come soggetto importante: vedersi riconoscere e apprezzare è infatti per il filosofo greco un’esigenza fondamentale per l’uomo.

 Si tratta di un risvolto psicologico molto pericoloso che però potrebbe anche essere usato a fin di bene, come appunto sta cercando di fare Climate, ovvero convergere l’invidia e la paura dell’isolamento dal gruppo in funzione invece di un miglioramento delle proprie e altrui condizioni di vita sulla terra.

Climate cerca allora, calcolando la nostra impronta ambientale, di incentivare i suoi utenti a non mettere in atto comportamenti sbagliati e di condividere invece le attività positive intraprese verso l’ambiente circostante, suggerendo buone azioni per ridurre per esempio l’emissione di CO² attraverso attività di gaming online con obiettivi e sfide finali da superare. Lo sprone a fare sempre meglio viene dalla stessa comunità e dal suo senso di appartenenza e di relazione, un modo nuovo e migliore per dare senso e un rinforzo positivo ai problemi di sostenibilità ambientale.

Se oggi ci sentiamo più vulnerabili non è solo per via di un virus sconosciuto, ma è anche a causa del crollo delle certezze politiche, economiche, sociali e ambientali che pensavamo di aver conquistato una volta per tutte. Una app non salverà il mondo ma potrebbe renderlo un posto migliore.

(Andrea Alessandrino)

 

 

 

Gli Usa, tra prove tecniche

di normalità e il fantasma

dell'inflazione.

Repubblica.it- FEDERICO RAMPINI- (5 marzo 2021) - ci dice:

(Outlook)

 

Gli occupati americani fanno segnare un +379.000 a febbraio, il dollaro si rafforza e i mercati vedono una ripresa americana sempre più robusta. Ottima notizia per un presidente in carica da poco più di un mese, che viene baciato dalla congiuntura economica e potrà appropriarsi il merito di una crescita che riduce la disoccupazione (anche se la ripresa era già in atto da molti mesi).

Tuttavia questo pone anche un problema a Joe Biden, che vorrebbe incassare durante il weekend l’approvazione definitiva del Congresso per la sua maxi-manovra di spesa pubblica da 1.900 miliardi di dollari. Era nata come una manovra anti-recessione, quando lui la annunciò in campagna elettorale, ma la recessione è un ricordo del 2020.

 Attaccata da più parti come eccessiva, la manovra ha già perso alcuni pezzi e questo attira un coro crescente di critiche contro Biden. Prima il Presidente ha dovuto rinunciare a inserire in quel disegno di legge il raddoppio del salario minimo federale da 7,25 a 15 dollari orari, facendo infuriare l’ala sinistra del suo partito. Poi ha accettato che i versamenti diretti dal Tesoro ai cittadini, pari a 1.400 dollari, siano meno generosi sulle fasce di reddito medie. Nella nuova versione il versamento pieno di 1.400 dollari spetta solo a chi guadagna meno di 75.000 dollari annui, o alle coppie fino a 150.000 dollari (che ricevono il doppio, cioè 2.800 dollari).

 Sopra quella soglia di reddito l’aiuto decresce rapidamente e si esaurisce per il single che guadagna 100.000 annui o la coppia che ha un reddito di 200.000. In una versione precedente la platea era ancora più vasta. Però anche in questa nuova versione ridotta gli aiuti arriveranno comunque a tre quarti della popolazione americana.

E questo nonostante a gennaio il reddito delle famiglie sia aumentato del 10%. Non stupisce che stia crescendo il coro dei critici – dall’economista democratico Larry Summers fino alla totalità del partito repubblicano – che accusa Biden di regalare aiuti non più necessari, col rischio di far esplodere il deficit federale e di rilanciare l’inflazione. E’ significativo che a questo coro di critici si sia aggiunto uno dei massimi responsabili della politica monetaria cinese.

Da Pechino Guo Shuqing, capo della vigilanza bancaria, e uno dei massimi dirigenti della Banca Centrale, ha messo in guardia contro i pericoli insiti in un mix troppo espansivo tra politica di bilancio e politica monetaria della Federal Reserve. La Cina teme un contagio, stavolta di natura finanziaria, se l’euforia per la ripresa americana dovesse lasciare il posto a un’instabilità dei mercati. In effetti gli investitori americani continuano a credere che l’inflazione sia dietro l’angolo, questo spiega la non-reazione alle parole di ieri di Jerome Powell.

Il presidente della Federal Reserve ha assicurato che la politica monetaria non cambia, continuano sia i tassi zero sia gli acquisti di bond sul mercato (al ritmo di 120 miliardi al mese). Nonostante queste rassicurazioni i rendimenti di mercato continuano a salire: è un segnale di fiducia nella crescita, ma anche di scetticismo sulle parole di Powell. Da parte loro sia la Fed, che il Tesoro, ribadiscono che il mercato del lavoro avrà ancora una lunga convalescenza davanti a sé, perché c’è tanta disoccupazione nascosta, tanta sottoccupazione creata dalla crisi dell’anno scorso. Ma la manovra Biden ha anche un’altra motivazione, tutta politica. Dopo essersi appropriato del sovranismo di Trump, con lo slogan Buy American, ora Biden si appropria anche del populismo.

Distribuire soldi a tre quarti della popolazione americana significa mantenere l’ultima promessa di Trump, che voleva erogare le stesse somme nell’ultima manovra natalizia, e non ci riuscì. Mancano solo venti mesi alla prossima tornata elettorale, le legislative di mid-term in cui si rinnova tutta la Camera e un terzo del Senato. Viste le maggioranze risicate di cui gode nei due rami del Congresso, Biden rischia di esaurire presto il suo capitale politico. Il ciclo elettorale, non quello economico, sta diventando la motivazione principale di questa manovra. L’ala sinistra del suo partito può attaccarlo quanto vuole, il vecchio Joe sta facendo quel che può per non diventare un presidente di minoranza come accadde a Barack Obama appena due anni dopo la sua elezione nel 2008.

 

Oggi riaprono i cinema a New York, e ci andrò subito. E' un passo simbolico ma anche importante, tra un mese tocca a teatri e concerti; finalmente l'industria culturale rinasce. Insieme con la netta accelerazione nella distribuzione dei vaccini (25% della popolazione inoculata, il ritmo supera i 2 milioni al giorno, ed è in costante aumento), il ritorno alla normalità dell'America sta cambiando la vita della nazione. Come si addice al sistema federale, ogni Stato ha i suoi calendari, ci sono le "fughe in avanti" come quella del Texas dove quasi tutto è già riaperto e il governatore toglie perfino l'obbligo di mascherina (però molte aziende private lo mantengono per dipendenti e clienti). Non mancano le polemiche come quella di Biden contro il "pensiero di Neanderthal" del governatore texano. Malgrado i dubbi degli esperti e le inevitabili controversie, la direzione di marcia è chiara, verso l'uscita dalle restrizioni. Altro dato interessante: New York per i viaggiatori vaccinati abolisce l'obbligo di test e quarantena. È un embrione di passaporto sanitario. Se tutto dovesse andare per il meglio, da una parte e dall'altra dell'Atlantico, quel che sta accadendo qui potrebbe essere una "roadmap" che prefigura il lieto fine anche per l'Europa, quando i ritardi nei vaccini saranno superati.

Nonostante le riserve di molti esperti non siamo di fronte a un bis di altre riaperture fallite nel 2020. Anzitutto perché c’è la grossa novità dei vaccini, che offrono un’immunità come alternativa concreta al lockdown. Poi perché il tasso di ideologia sta diminuendo. Lo scontro fra Biden e il governatore del Texas fa parte del “teatro Kabuki” della politica americana, ma la mappa delle riaperture non segue la divaricazione tra Stati democratici e Stati repubblicani.

La California, roccaforte della sinistra, dopo avere avuto i lockdown più severi d’America adesso sta riaprendo molto rapidamente: il governatore Gavin Newsom vuole tutti i bambini a scuola dal primo aprile, e sta allentando molte altre regole. Il Connecticut governato dai democratici (e dove abitano molti pendolari che lavorano a New York), pur mantenendo l’obbligo delle mascherine, per il resto ha deciso una riapertura di tipo texano: quasi tutto torna alla normalità, anche i parchi divertimento, le competizioni sportive, feste e festival. Il governatore democratico del Connecticut toglie le restrizioni anche sulla quantità di clienti ammessi nei ristoranti e negozi.

Se Texas e Florida hanno fatto da apripista con largo anticipo, altri Stati cominciano a imitarlo anche perché i dati non supportano la tesi che i lockdown più duri, stile California, abbiano portato a un divario sostanziale nei contagi, nei ricoveri, nei decessi. Inoltre la liberalizzazione del Texas può aver contribuito a rafforzare l’esodo di aziende, manodopera e famiglie dalla California: attirate da un clima più favorevole all’attività economica, oltre che dalla pressione fiscale inferiore. Comunque la differenza texana non è così estrema come sembra dai proclami politici sulle mascherine. L’obbligo di indossare maschere, benché abolito dal governatore repubblicano, viene mantenuto dalle sale cinematografiche multiplex Amc, dagli alberghi Hyatt, dai caffè Starbucks, dai supermercati Target, dalle catene di farmacie drugstore Cvs.

Il comportamento del settore privato sarà cruciale anche su un altro fronte: il ritorno dei dipendenti negli uffici. Al momento si stima che solo il 25% della forza lavoro impiegatizia stia andando regolarmente in ufficio, con punte di oltre un terzo in Texas, e del minimo sotto il 20% a New York, San Francisco, Chicago. Quante aziende vorranno rinunciare rapidamente allo smart working e richiamare i dipendenti in massa negli uffici? Le risposte saranno molto varie da un settore all’altro. Già si segnalano casi di aziende che offrono premi e incentivi ai dipendenti che si fanno vaccinare.

 

In questo clima di ritorno alla normalità, si segnala il disaccordo di molti esperti. La principale autorità sanitaria federale, i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), ammonisce che si stanno levando le restrizioni troppo presto. Dal Cdc arriva un allarme perché il forte calo dei contagi, dei ricoveri e dei decessi, che era in corso da un paio di mesi, sembra dare segni di stallo e forse preannuncia un’inversione di tendenza. Potrebbe essere in arrivo la quarta ondata, insomma, nel qual caso la fine dei lockdown sarebbe un errore. Però non siamo più nell’era di Donald Trump, quando questo tipo di pareri della comunità scientifica diventavano armi da usare nello scontro politico. Con i governatori democratici decisi a togliere le restrizioni, quasi quanto i repubblicani, l’equilibrio politico è cambiato. E soprattutto c’è la novità della campagna vaccinazioni, che continua ad accelerare con l’apertura di nuovi centri.

In Asia tutti gli occhi sono puntati sul grande raduno politico di Pechino, ma non bisogna sottovalutare quel che sta accadendo in India. Il premier Narendra Modi ha presentato un vasto piano di privatizzazioni e di incentivi alla creazione di nuove imprese. Si aggiunge a una politica fortemente protezionista, a base di dazi. Il messaggio alle imprese straniere è questo: la seconda maggiore nazione del mondo è un vasto mercato, destinato a diventare più aperto alla competizione privata, ma per chi viene a produrre sul territorio indiano. E’ un tentativo di candidare l’India a catturare investimenti da parte di aziende che vogliono diventare meno dipendenti dalla Cina. 

 

 

 

 

Federico Rampini: “L’emergenza alimentare

non esiste, è già finita”.

Tag24.it- VALERIO SIROCCHI-(24-8-20229- ci dice :

 

Federico Rampini, giornalista del Corriere della Sera, è stato ospite di Veronica Gentili all’interno della sua trasmissione televisiva, “Controcorrente”, la quale va in onda su Rete 4.

In occasione della puntata di ieri, martedì 23 agosto, la firma del Corriere della Sera ha smontato la questione di cui si sta parlando molto attualmente, ovvero quella relativa ad una futura apocalisse a causa dell’emergenza alimentare.

Questa tematica è stata affrontata durante i Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini, ed il giornalista ha criticato duramente questa scelta, sostenendo che “l’emergenza alimentare non esiste”.

Federico Rampini sul tema dell’emergenza alimentare: “Non esiste, è già finita per quel poco che è durata”. Durante l’ospitata a Controcorrente, un programma condotto da Veronica Gentili che va in onda su Rete 4, il giornalista del Corriere della Sera, Federico Rampini, ha parlato in questo modo del tema relativo all’emergenza alimentare:

“Mi ha colpito in modo particolare che il Meeting, tra i suoi temi, ha scelto l’emergenza alimentare e l’emergenza alimentare non esiste. È già finita per quel poco che è durata.

Ed è finita non solo perché c’è stato l’accordo sponsorizzato dalla Turchia e dall’Onu per il transito di navi nel Mar Nero che trasportano cereali, perché i prezzi del grano erano già scesi prima di quell’accordo ai livelli antecedenti l’invasione della Russia in Ucraina.

E questo lo dico perché dobbiamo stare molto attenti anche in questa campagna elettorale, quando finalmente cominciamo ad affrontare temi seri e importanti, a non lasciarci fuorviare da leggende messe in giro come quella sul mondo che morirà di fame, l’apocalisse alimentare, il cibo che manca, le carestie di massa…”.

Federico Rampini sulla campagna elettorale: “Si parla solo di personalismi, è una vergogna”.

Qualche tempo fa, la firma del Corriere della Sera, Federico Rampini, aveva rilasciato delle dichiarazioni riguardo la campagna elettorale che culminerà con le elezioni che saranno previste per il 25 settembre:

“Io trovo che questa campagna elettorale è cominciata molto male per gli italiani, è una campagna elettorale di una noia insopportabile, si parla solo di formule, di personalismo, io mi alleo con quello, ma se quell’altro si allea con quello io non mi alleo… È una cosa indecente, una vergogna.

Gli italiani vogliono avere risposte concrete, vogliono parlare di programmi, vogliono sapere quale sarà la politica energetica dei partiti che vogliono governarli. Vogliono sapere quale sarà la politica sull’inflazione dei partiti che si candidano a governare il Paese. Vogliono sapere quale sarà il futuro delle grandi riforme strutturali sulle quali l’Italia si è impegnata con l’Europa per ricevere i fondi del Pnrr. La riforma della giustizia, la riforma del fisco, la riforma della burocrazia”.

Federico Rampini sulla polemica della fiamma sul simbolo di Fratelli d’Italia.

“La polemica sulla fiamma di Fratelli d’Italia non appassiona gli italiani.

Il tema di un governo forte è stato affrontato da uomini di destra e da uomini di sinistra come Craxi o Matteo Renzi. Il tema di un premierato forte non c’entra nulla col fascismo e quindi credo anche che parlare della fiamma non sia d’interesse per gli elettori”.

“Ambientalisti radical-chic hanno ridotto alla fame lo Sri Lanka.”

“Parliamo di giustizia sociale. Lo Sri Lanka, uno dei paesi più poveri del mondo, in questo momento è alla fame, letteralmente alla fame, ci sono state rivolte di massa perché non hanno da mangiare. Il motivo?

Qualche anno fa i loro governanti ebbero la buona idea di seguire i “consigli di ambientalisti occidentali radical-chic” che consigliarono di convertire l’agricoltura ai metodi agro-biologici. Ebbene sono crollati i raccolti e non c’è più da mangiare nello Sri Lanka.

Questo il movimento ecologista radical-chic ce l’ha sulla coscienza, ma non ne parla, non fa i conti con i propri errori, con le proprie visioni dissennate ispirate da una ideologia apocalittica e da slogan che non hanno nulla a che vedere con la realtà”.

 

 

 

 

Ucraina, scrittore russo:

“La guerra finirà quando

Putin avrà il Donbass”.

Askanews.it- Serena Sartini- (24-8-2022) -ci dice:

 

”Archangel'skij: non ho paura di tornare a Mosca, non ci penso...Ucraina, scrittore russo: “La guerra finirà quando Putin avrà il Donbass”.

Rimini, 24 ago. (askanews) – Parla a tutto campo della situazione in Russia dopo il 24 febbraio, della libertà – inesistente – di informazione e di stampa, delle ragioni che hanno portato il presidente Vladimir Putin a invadere l’Ucraina.

Non utilizza mai la parola guerra, ‘perché la legge non lo consente’, ma il suo messaggio è chiaro: ‘La situazione in Russia è di grande immobilismo’.

Aleksandr Archangel’skij è uno scrittore e giornalista russo. Non è più conduttore tv da quando ha firmato una lettera in cui si chiedeva l’abolizione del prolungamento senza fine dei mandati a Putin.

È arrivato al Meeting di Rimini per raccontare come vive il suo paese, la Russia, dopo il 24 febbraio. Preferisce non parlare di Putin, ma lo definisce ‘molto più intelligente di quanto si pensi, freddo e calcolatore’. Per la fine della guerra? ‘A Putin basterebbe il Donbass’ ma l’Ucraina ‘non vuole cedere’.

Come viene vissuta in Russia la guerra in Ucraina?

‘Il Paese è grande e molto diversificato, non esiste un pensiero unico in Russia, fattore sia positivo che negativo. La maggior parte dei russi sostiene le operazioni militari. Un quarto, forse anche un terzo della popolazione è contrario. Questi sono i numeri. Ma preferirei parlare della gente.

Tra i fautori della campagna militare non tutti hanno la medesima posizione: c’è infatti chi si sforza interiormente di convincersi che sia stato giusto, che la Patria viene prima di ogni cosa.

Certamente io non capisco perché sia giusto appoggiare questa operazione. Tra i contrari non tutti disapprovano per motivi ideali. A qualcuno non piace come si sta muovendo l’esercito, come sta andando avanti la campagna militare e che ‘successo’ sta riportando. Uno tra i più duri critici della campagna in Ucraina è il generale Strelkov che nel 2014 aveva cominciato le operazioni a Lugansk e Donetsk.

Non è un liberale, probabilmente mi impiccherebbe volentieri ma critica la campagna in Ucraina perché da un punto di vista di strategia militare le cose non vanno bene.

Chi credeva che le sanzioni avrebbero fatto mutare l’atteggiamento russo si è dovuto ricredere e chi sperava che questa operazione avrebbe suscitato un’euforia nel Paese così come accadde con l’ammissione della Crimea si è sbagliato. Io parlerei della situazione della Russia oggi come un grande immobilismo’.

Cosa pensa di questa guerra e di Putin?

Prima di tutto cerco di non pensare a Putin. E poi, seguendo le leggi russe, non uso la parola guerra Come quando nel Vangelo Gesù dice ‘date a Cesare quel che è di Cesare’… La vita è una prova, non soltanto adesso’.

Da scrittore, giornalista e conduttore Tv, come giudica la libertà di stampa nel suo Paese?

‘Dal 2020 non lavoro più in televisione. Non so se questa cosa sia legata al fatto che ho firmato una lettera in cui mi dichiaravo contrario al prolungamento senza fine dei mandati di Putin.

È andata bene così. Non sono più obbligato a scegliere di restare in Tv o andare via. In Russia oggi esistono ancora i social dove si può parlare liberamente, anche se Meta è stata ‘bannata’ dal Tribunale di Mosca per attività terroristica.

Esiste anche Telegram, inventata da un russo, attraverso la quale si può parlare. C’è poi Youtube che potrebbero chiudere ma non so come potrebbero farlo tecnicamente.

Queste sono le possibilità che abbiamo. Ad esempio, un’intervista sulla guerra di un noto giornalista e influencer, Yuri Dud, ha avuto 7 milioni di visite. Questa è la libertà che abbiamo.

 Per il resto, devo sottolineare, che in Russia non esiste nessun – o sottolineo nessun – giornale, rivista o radio indipendente e che molti giornalisti sono stati definiti ‘agenti stranieri’.

Questo significa che non possono insegnare nelle Università, non possono tenere lezioni pubbliche su tanti temi, non solo di politica. Qualunque cosa dicano o scrivano deve essere accompagnata dalla dicitura, posta in bene evidenza, ‘questo scritto è stato prodotto da una persona considerata agente straniero’.

Non esiste nessuna possibilità di lavorare o di fare dichiarazioni libere e personali, se non attraverso la Rete. Il vero problema è un altro: c’è tanta gente che desidera sentirsi dire dalla Tv cosa deve pensare, non vogliono prendersi la responsabilità di raccogliere informazioni, non vogliono assumersi la responsabilità di assumere una posizione critica, quindi avere risposte pronte e preconfezionate cui credere’.

Quale ruolo gioca la propaganda russa nel sostenere le ragioni della guerra?

‘Avendo a cuore la mia salute psichica, ho smesso di guardare i talk show televisivi che non fanno altro che riproporre ogni giorno la stessa cosa, ovvero che tutti gli ucraini sono in fuga e che vinceremo.

 La propaganda è una macchina che lavora.

Non è solo lo Stato che la impone ma è la stessa gente che in qualche modo lo chiede. Diversamente la propaganda non funzionerebbe. Se si dice alla gente ciò che non vuole ascoltare, questa non ascolterà.

Deve essere, in qualche modo, un messaggio che la gente è disposta ad accettare. Il potere russo è molto forte, anche l’antiamericanismo, tutti sono stufi dell’America. La propaganda russa è effettivamente riuscita a farsi sentire bene all’interno della crisi delle democrazie occidentali. Oggi la situazione in Occidente è un po’ cambiata perché quello che dice la propaganda russa la gente non vuole più sentirlo’.

Ha parlato di conflitto nucleare, lo ritiene possibile?

‘Se Putin perderà dal suo punto di vista, come minimo arriverà ad affrontare il tema del nucleare. Lui ha bisogno di agitare un argomento temuto dall’Occidente. Quest’ultimo ha dimostrato di non aver paura di pressioni economiche, che è disposto a fornire armi, ma di temere la minaccia nucleare. Non dico che Putin userà armi atomiche ma che non ha paura di agitare questo spettro’.

Putin si accontenterebbe del Donbass per porre fine alla guerra?                    Questa concessione potrebbe essere una svolta negoziale? ‘Oggi come oggi sì. Domani non saprei. Non so mettermi nella loro testa, ragionano diversamente. Io ero certo di una operazione militare ma non di queste proporzioni’.

Perché Putin ha scatenato questa guerra? Per motivi di politica interna o più per motivi di politica estera?

‘La Crimea per Putin era un problema di politica interna ma credo che questa ‘operazione speciale’ sia servita più per motivi di politica estera. Putin voleva distruggere l’attuale ordine esistente, l’Occidente nato da Yalta, che ha smesso di piacergli. Nella sua testa, quindi, non è una guerra di annessione di territori, non è una guerra contro l’Ucraina ma è qualcosa di altro’.

E cosa?

‘Intorno a Putin ci sono una serie di ‘pensatori’ che credono davvero che l’Europa abbia cessato di essere sé stessa e che la Russia sia davvero la depositaria degli antichi valori europei e che li stia restituendo al Vecchio Continente. Può sembrare una cosa folle ma questa è la realtà’.

Quando finirà questa guerra?

 ‘Non lo so perché non vedo come le due parti possano dire di aver ottenuto quel che volevano. Per l’Ucraina la guerra sarà finita solo quando la Russia si sarà ritirata completamente dai suoi confini.

Per Putin la guerra sarà finita quando l’Ucraina riconoscerà il Donbass come territorio russo. Non vedo spazi per un compromesso. Li ho visti solo a marzo a Istanbul in occasione di brevi trattative. Pace sarà quando verrà trovata una formula in cui sconfitta e vittoria saranno ritenute accettabili da entrambe le parti. Da credente dico che i miracoli sono possibili’.

Prima ha parlato delle sanzioni occidentali contro la Russia come uno dei temi in mano alla propaganda putiniana. Ma che impatto stanno avendo sulla vita dei russi?

‘Per ora le sanzioni stanno colpendo le persone che erano ‘favorevoli’ all’Occidente e che sono riparate in Occidente e che non possono più usare le loro carte di credito avendo i conti bloccati.

Al momento non si registrano particolari difficoltà all’interno del Paese. L’inflazione è attestata tra il 10-15% e non è arrivata al 50-60% come temuto.

Tempo fa ho parlato con un presidente di una grande azienda agricola che si è trovato costretto ad aumentare il salario ai suoi dipendenti del 30% per evitare che si arruolassero nell’esercito andando a percepire, secondo quanto riferiscono i media russi, circa 3500 euro mensili.

Una cifra enorme per chi vive nelle zone di provincia. Basti dire che in caso di morte alla famiglia del milite ucciso in guerra andranno 100mila euro. Somma inimmaginabile per molti.                                 Di certo avremo problemi a lunga scadenza: la Siemens, per esempio non farà più manutenzione dei treni veloci. Avremo difficoltà per i pezzi di ricambio degli aerei e nel campo dell’agricoltura, a causa del blocco delle esportazioni di sementi. Di contro alcuni settori, come quello assicurativo, stanno aumentando il loro volume di affari. La gente si assicura più di prima. A far diminuire il consenso vero l’Europa da parte dei russi, sarà la non concessione dei visti. Vedremo se questa sanzione sarà adottata’.

Cosa pensa dell’attentato che ha provocato la morte di Darya Dugina, figlia del filosofo e ideologo di Putin?

‘Sono contro il terrorismo. Uccidere persone disarmate è inammissibile. Non conosciamo la versione ufficiale. Secondo un ex parlamentare della Duma, riparato in Ucraina, l’attentato sarebbe opera di un gruppo cospirativo ucraino.

 Se fosse così il Fsb (ex Kgb) potrebbe scatenare una lotta al tappeto contro il terrorismo e chiunque, al minimo sospetto potrebbe essere fermato. Penso ad un atto politico interno, una guerra tra estrema destra ed estrema sinistra’.

Ha paura di rientrare nel suo Paese dopo aver espresso la sua posizione contraria alla scelta del presidente Putin?

Cerco di non pensare a Putin. Ci sono tempi piacevoli di riflessione. La vita è una prova ma cerco di non avere paure eccessive’.

(Serena Sartini)

 

 

 

 

COME SOSTITUIRE DESTRA E SINISTRA?

Istitutoliberale.it- Redazione-(24-8-2022) - ci dice:

 

Quasi tutti siamo d’accordo nel dire che destra e sinistra siano termini un po’ confusi, imprecisi.

In generale, a sinistra ci sono i progressisti e i socialdemocratici, mentre a destra ci sono i conservatori e i nazionalisti. Se questo è il quadro, dove sono situati i liberali? In mezzo?

Probabilmente no, perché i liberali non hanno da spartire nulla né con i progressisti e i socialdemocratici né con i conservatori e i nazionalisti.

Qui bisogna aprire una doverosa parentesi: i conservatori italiani non sono come quelli americani o inglesi, che sono molto vicini ai liberali, i conservatori italiani molto spesso sono derivati del fascismo, conservatori sociali.

Inoltre, destra e sinistra viste così hanno molto in comune, ad esempio la forte presenza statale in tutti i campi della vita. Non c’è bisogno di far riferimento alla teoria del ferro di cavallo (secondo cui gli estremi si avvicinano), l’asserzione è che sotto varie prospettive i socialisti d’ogni tipo, di destra e di sinistra, siano tutti dal medesimo lato.

E, bene, se da un lato ci sono fascisti e comunisti, dall’altro cosa c’è? E perché è così? Su che asse effettuiamo la misura?

SOCIETÀ APERTA CONTRO SOCIETÀ CHIUSA.

Karl Popper, famoso filosofo viennese, parlava di società aperta contro società chiusa.

Secondo Popper, la società aperta è quella fondata su un uso critico della ragione e sullo studio della realtà tramite il metodo scientifico. In questa società si ammette che nessuno è in grado di prevedere il futuro, tanto meno di “costruirlo” tramite le istituzioni e lo Stato.

È, alla fine dei conti, una società che mette la legge sopra agli uomini (rule of law) e che consente il libero mercato, la libera iniziativa privata, la tolleranza e la pace.  In una società del genere non è importante da dove vieni o quanto sei ricco, ma in che modo puoi contribuire al benessere di tutti.

La società chiusa è quella in cui i governi disegnano la società, decidono tutte le regole, decidono come si deve svolgere il commercio, pongono dazi, discriminano in base all’etnia o in base alla ricchezza. È una società in cui gli uomini sono sopra alla legge (rule of men). È facile intuire perché questa società cada facilmente in dittature, demagogie e populismi. Ed è piuttosto facile inquadrare sia il fascismo sia il comunismo in questa società.

 

EVOLUZIONISMO CONTRO COSTRUTTIVISMO.

Si aggiunge il punto di vista di un altro grande pensatore, Friedrich von Hayek, il quale contrapponeva la società libera a quella totalitaria in un modo simile a quello di Popper. Hayek aggiunge che la società chiusa è “costruttivista”, ossia è una società in cui il governo pianifica molti aspetti della vita.

Li pianifica perché si pensa che tutto possa essere sotto il controllo degli uomini e del governo e che basti ridisegnare i compiti delle istituzioni verso un determinato fine per far andare tutto secondo i piani prestabiliti.

Tanto per fare un esempio: credere che lo Stato possa pianificare l’economia rientra in questa visione, perché si pensa che basti desiderarlo per poterlo fare.  In genere, i costruttivisti dicono: “è andata male perché non c’era la persona giusta a capo di tutto”. Loro vogliono che la società abbia una direzione ben precisa.

Qui c’è l’errore, sottolinea Hayek: non è possibile raccogliere tutte le conoscenze necessarie per pianificare l’economia e anche se lo fosse non si terrebbe in conto che tutto evolve di continuo, quindi i dati cambiano di continuo. Ad esempio, i desideri delle persone possono cambiare da un giorno all’altro.

Ecco che alla società “costruttivista” si oppone la società “evoluzionista”, in cui si lascia all’iniziativa individuale il compito di coordinare la società.

 Difatti, non c’è alcun bisogno di pianificare l’economia, o l’etica, o il modo di vivere delle persone, perché tutto avviene spontaneamente. Questa situazione viene definita “ordine spontaneo”.

Se Giacomo Buonuomo desidera una delle penne artigianali di Aristus, i nostri due attori non hanno bisogno di un pianificatore che decida il prezzo: si possono accordare da soli.

Il linguaggio non è stato pensato a tavolino, è sorto spontaneamente dall’interazione fra individui e fra popoli. Non per nulla, l’Italiano è una lingua che si è evoluta a partire dal latino e ha subito tantissime altre influenze.

E così, nello stesso modo, miliardi di azioni di tutti gli individui nel mondo costituiscono un ordine senza un piano delineato.

INDIVIDUALISMO CONTRO COLLETTIVISMO.

Si può aggiungere ancora una visione, complementare a quella di Popper e Hayek: la visione di Ayn Rand.

Secondo Ayn Rand, dobbiamo parlare di individualismo contro collettivismo e tribalismo.

Noi, in quanto individui, possiamo vivere bene e servire la società solamente se pensiamo come unità autonome e non come mere parti di un gigantesco ingranaggio.

Le classi, le etnie, le religioni, le categorie sessuali e quant’altro sono divisioni fittizie. Ciò che conta è quello che vogliamo fare e quello che possiamo fare, il nostro valore dipende da quello che creiamo a non da dove veniamo o da quali siano le nostre categorie di appartenenza.

CONCLUSIONI.

In questo articolo sono riportati ben tre modi diversi per vedere la società, tutti e tre molto simili e intersecabili.

Questi modi potranno aiutare il lettore a capire chi è dalla parte della libertà senza parlare di destra e sinistra.

Si può valutare, ora, chi si trova dalla parte dell’individualismo, della società aperta e dell’evoluzionismo e chi si trova dalla parte del collettivismo, della società chiusa e del costruttivismo.

Salvini non rinnega Putin.

Italiaoggi.it- Domenico Cacopardo-(25-8-2022) - ci dice:

 

C 'è l'intesa con Russia Unita, il partito dell'autocrate.

Molto di più del solito (e a causa della concomitanza con la campagna elettorale) il Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione è l'occasione per fare il punto sull'Italia, sul cammino che ha davanti e sulle strade e gli strumenti da utilizzare. In questi giorni sono convenuti nelle città felliniana tutti i leader di partito tranne il povero Giuseppe Conte che -spiegazione ufficiale- non fa parte delle organizzazioni accreditate.                       

Una mancanza di cui, francamente, non si sente il peso, vista la marginalità politica e programmatica in cui Beppe Grillo e il suo attuale e precario proconsole -appunto Conte- hanno relegato la loro creatura.

Privi quindi dell'inconsistente e inutile contributo grillino, i leader della politica nazionale hanno preso a misurarsi con le questioni programmatiche, dalle più semplici (e inattuabili) con le quali Giorgia Meloni ha ottenuto il plauso di partecipanti (Comunione e Liberazione) e ospiti, alle più difficili, soprattutto la guerra e le relazioni infra-europee.

Sulla guerra (ricordarlo non guasta) scatenata da un leader che s'è guadagnato con efferatezze e brutalità il titolo di indiscusso criminale di guerra è stata registrata una generale condanna dell'aggressore e una generale solidarietà nei confronti del paese aggredito e del popolo in armi che lo difende.

Unica eccezione Matteo Salvini, la cui posizione appare fortemente condizionata da vecchi rapporti -mai risolti- con Russia Unita, il partito di Vladimir Putin e suo strumento politico per l'affermazione di un regime autoritario che ha abbandonato i fondamentali della democrazia liberale.

 La posizione del leader della Lega riguarda lui, gli aderenti al suo partito e gli italiani elettori che potranno valutare il senso di quest'appoggio al criminale di guerra, al suo regime liberticida e alla sua politica espansionistica.

Anche i numeri proposti da Salvini a Rimini sono estremamente parziali e discutibili: perché il leader della Lega non chiede una valutazione a esperti indipendenti che possono fornirgli numeri diversi da quelli della propaganda del Cremlino?

Fra l'altro (e si sapeva bene sin dall'inizio) la crisi russa da sanzioni è una crisi da importazioni, il cui crollo è facilmente riscontrabile nelle statistiche pubblicate e il cui costo è prima di tutto tecnologico e in secondo luogo e di crisi della distribuzione interna.

Mai come in tempo di elezioni ognuno è responsabile per se stesso, sia un politico in corsa sia un elettore libero da condizionamenti e, quindi, capace di votare in piena consapevolezza.

In questo contesto e, in particolare, sulla questione sanzioni, voglio segnalare il singolare intervento dell'On.le Francesco Lollobrigida (FdI), attualmente molto presente nelle televisioni e nelle radio nazionali.

 Lollobrigida sostiene che i nostri alleati dovrebbero intervenire per sostenere il peso che le sanzioni hanno sulla società italiana. Il partito dell'interessato è lo stesso che intenderebbe rinegoziare il Pnrr in senso meno ecologista, riaprendo la questione del programma degli interventi. Un richiamo questo del Pnrr che, sul punto, ha un senso specifico: il piano Next Generation Ue, di cui il Pnrr è l'implementazione, è costituito da fondi raccolti dall'Europa, distribuiti secondo il criterio di necessità, superando il vecchio sistema delle quote proporzionali. Il che significa che la quota italiana (la maggiore) ha una dimensione che va ben al di là della quota teorica un tempo prevista. In concreto, questo significa che i cittadini europei non italiani si sono accollati complessivamente parte preponderante dell'investimento che sarà (dovrebbe essere, salvo novità da produrre a cura del destra-centro) utilizzato in Italia.

Quando, invece, parliamo di costi delle sanzioni, dimentichiamo (Lollobrigida dimentica) tre fattori: esse sono state liberamente adottate dagli stati europei e dell'alleanza occidentale; ogni nazione paga il suo prezzo alla guerra e alle sanzioni. Se noi italiani paghiamo, con i tedeschi, un prezzo più alto questo deriva dagli errori politici di questi ultimi 30 (e più anni per quanto riguarda l'energia nucleare) soprattutto in materia energetica con l'asservimento della nazione alla Russia e agli interessi di quel paese e del suo despota. Non possiamo chiedere a nessuno di pagare il prezzo dei nostri errori. Dobbiamo porvi riparo al più presto.

Il terzo punto è la situazione attuale italiana con crescite impreviste e mirabolanti di produzione ed esportazioni.                                Il che significa che, a dispetto delle sanzioni, l'Italia sta marciando a pieno ritmo, salvo aree e settori specifici cui dovrebbe provvedere il nuovo governo italiano con misure ragionevoli di sostegno. Non assistenzialismo, ma, appunto, sostegno.

Nel momento in cui sembra avvicinarsi una vittoria storica della coalizione di destra-centro, gli esponenti di Fratelli d'Italia dovrebbero moltiplicare il loro livello di attenzione sulle parole spese in campagna elettorale.

E mi riferisco, in particolare, al caso dello stupro di Piacenza, in cui l'orrendo crimine è, appunto, lo stupro, ma è sbagliato diramare immagini che hanno consentito di identificare la vittima che, in questo modo, viene colpita due volte: dal criminale che l'ha violentata e da chi ha diramato le immagini che hanno permesso la sua identificazione. E così per quanto riguarda le ricette che Giorgia Meloni e i suoi consiglieri hanno messo a punto. L'esigenza di continuità politica nazionale, riguardo agli impegni liberamente negoziati e sottoscritti va onorata proprio nell'interesse nazionale.

Ah! L'interesse nazionale oggi è cosa ben più complessa di ciò che era nel 1922, in quanto il livello di relazioni economiche, finanziarie, sociali in essere tra l'armatura industriale, finanziaria, sociale italiana e quella delle altre nazioni dell'Unione è tale da rendere necessaria cautela e tutela.

 Cioè politiche coerenti all'attualità.

(cacopardo.it)

 

 

 

Con lei a rischio il futuro dell'Italia",

"Screditi il Paese per i tuoi interessi".

Meloni zittisce Letta.

 Ilgiornale.it -Francesca Galici-( 19 Agosto 2022) ci dice:

Ancora una volta, Enrico Letta si rivolge alla stampa estera per screditare gli avversari senza parlare del suo programma: "Menzogne su FdI."

Enrico Letta è pronto a tutto pur di non lasciare vincere il centrodestra, anche a sacrificare l'immagine dell'Italia all'estero per perseguire i suoi interessi.

 Lo dimostrano le tante interviste e dichiarazioni delle ultime settimane, compresa l'ultima rilasciata alla Cnn. Il segretario del Pd continua nella sua opera di inseguimento su Giorgia Meloni, ricalcandone i passi e così, dopo che la leader di Fratelli d'Italia ha rilasciato un'intervista a Fox news, lui ha voluto rilanciare con la Cnn.

La differenza tra le due interviste, così com'era già capitato con i video dedicati alla stampa estera, è che Giorgia Meloni parla di quello che vorrebbe fare se dovesse vincere il centrodestra, Enrico Letta getta discredito sugli avversari politici e sul Paese.

Dalla minaccia Meloni al terrorismo sanitario: la campagna d'odio di Letta.

"La prima cosa è che se Meloni vincesse le elezioni le persone più felici a livello globale sarebbero Donald Trump, Putin e in Europa Orban. In primo luogo ci sarebbe un grosso rischio di cambiamento nella presenza italiana a livello globale", ha dichiarato Enrico Letta.

Parole basate su una realtà distorta, come dimostrano le numerose dichiarazioni rilasciate da Giorgia Meloni in cui la leader di Fratelli d'Italia ha preso nettamente le distanze da Vladimir Putin, schierandosi senza condizioni accanto all'Ucraina, con un allineamento totalmente europeista e atlantista.

 D'altra parte, va anche sottolineato che chi in questo momento è alleato con partiti che hanno sempre votato contro la fiducia a Draghi e hanno dichiarate posizioni anti-Nato non è il partito guidato da Giorgia Meloni ma è il Partito democratico di Enrico Letta, in crisi di consensi e affamato di voti per cercare di strappare Palazzo Chigi al centrodestra, costi quel che costi.

Il segretario Pd, non pago, alla Cnn ha poi aggiunto: "Per quello che pensiamo nel Partito democratico ci sarebbe anche un grande rischio per il futuro del Paese in termini di economia, sociali e per il modo in cui il Paese viene gestito dal punto di vista dell'unità e della coesione".

 

"Tu stavi con Conte, Arcuri e i russi". Così Renzi inchioda Letta.

La replica di Giorgia Meloni è arrivata a stretto giro: "La differenza tra la sinistra italiana e i patrioti italiani? Semplice, i patrioti difendendo sempre l'Italia, la sinistra va in giro a screditare la nazione per difendere il proprio tornaconto".

 Una forte bordata contro il segretario del Pd, alla quale la leader di FdI ha aggiunto: "Enrico Letta, segretario del Pd, utilizza la sua intervista alla Cnn non per parlare bene della sua Patria, o almeno del suo programma, ma per lanciare allarmi e menzogne su Fratelli d'Italia dicendo che in caso di vittoria del centrodestra sarà la catastrofe in Italia e in Europa".

Quindi, Giorgia Meloni ha concluso: "A Letta non importa se così facendo danneggia l'Italia, la sua unica preoccupazione è tutelare il sistema di potere della sinistra italiana. Siamo fieri di essere l'alternativa politica a questa gente".

E quando Enrico Letta controreplica a Giorgia Meloni, va a confermare quello che la leader di FdI gli ha rinfacciato: il segretario Pd non parla mai del suo programma o delle sue proposte, attacca gli avversari politici senza fornire alternative concrete al grido di "sennò vince la destra".

E lo dimostra anche il suo ultimo tweet: "Meloni mi accusa di screditare l'Italia all'estero perché espongo coi fatti le scelte del suo partito in Ue? Nello stesso giorno lei parla di obbligo di fideiussione per gli stranieri, blocco navale fuori dai nostri confini, Pnrr da rinegoziare. Tre follie per chi ci guarda da fuori".

Enrico Letta è l'emblema di una sinistra allo sbaraglio, senza idee e senza guida, che prova a non affondare aggrappandosi agli avversari.

Perché non esiste differenza

tra destra e sinistra.

Davidemura.com-Davide Mura- (18 agosto 2020)- ci dice:

In questo preciso momento storico se cercate una differenza tra destra e sinistra non lo troverete, perché non c’è. E non c’è perché se retoricamente questa differenza sembra esistere (alimentata dai media), la verità è ben diversa. Infatti, se l’economia permea e plasma le dinamiche sociali, fino a dar loro una connotazione ben definita, inevitabilmente è nell’ambito economico che si deve cercare questa differenza. E qui purtroppo troverete amare sorprese: tra destra e sinistra non c’è praticamente alcuna differenza.

Faccio una premessa. Comprendo che il discorso potrebbe risultare “semplicistico”. Ma come si vedrà, lo è fino a un certo punto.

Sintetizzando, dobbiamo tenere presente che la dialettica “destra/sinistra” degli ultimi trent’anni, almeno in Italia, poggia su una piattaforma ideologica che le accomuna incontestabilmente: il (neo)liberismo.

In qualsiasi modo la si metta, questa dialettica tiene infatti fermi alcuni pilastri essenziali che regolano la vita socio-economica di questo paese; pilastri codificati chiaramente e inequivocabilmente nel cosiddetto diritto dei trattati europei: il mercato sovraordinato alla politica, la banca centrale indipendente, la scarsità monetaria, la libera circolazione di merci persone e capitali, il debito pubblico brutto che grava sulle nuove generazioni, il taglio delle tasse come unica politica di espansione fiscale ammissibile, il taglio della burocrazia (e dello Stato sociale) come viatico della precedente, la meritocrazia come elemento darvinista per elevarsi socialmente ed economicamente.

 Il tutto garantito e cementato dal vincolo esterno, e cioè da un sistema di regole e meccanismi sovranazionali il cui scopo è neutralizzare la democrazia e la sovranità popolare, onde evitare un deragliamento che possa rimettere in discussione lo status quo neoliberista per via democratica.

Sicché, basta davvero poco per svelare il teatrino della contrapposizione “destra/sinistra”. Che si concentra oggi essenzialmente e duramente su temi secondari, su problemi marginali (se non addirittura inesistenti), su conflitti ideologici e retorici anacronistici o esagerati, i quali spesso sono preordinati a distrarre la popolazione dai punti focali, dalle questioni fondamentali e dirimenti per il benessere della collettività.

E del resto, come prova a carico si porti questa constatazione: ogni qualvolta emerge nel dibattito politico un tema cruciale, cioè un tema che mette in discussione lo status quo e fa tremare i pilastri fondamentali dell’architettura socio-economica “liberista” ed eurista (es. MES), magicamente le contrapposizioni si fanno più sfumate e ambigue. Pur con toni e approcci differenti (e con qualche raro distinguo), tra la cosiddetta destra e la cosiddetta sinistra si forma una tendenza alla convergenza, quasi che il copione imponga loro di operare in tal senso, non ammettendosi eccezioni.

Lo vediamo tutti i giorni. Di qualsiasi cosa si parli, di qualunque natura sia lo scontro, nessuna forza politica che si dica di destra o di sinistra (lasciamo perdere il prefisso “centro” perché inutile) mette in seria discussione lo status quo neoliberista ed eurista.

E seppure sia vero che vi sono stati “timidi” tentativi di invocare l’uscita dell’Italia dall’unione monetaria europea, oggi tutti questi tentativi sono rientrati in un più rassicurante (per le élite) proposito di cambiare l’Europa da dentro, che significa sostanzialmente un rinvio della questione alle calende greche.

Per cui, dirsi di destra o di sinistra oggi non ha grande senso né pratico né ideale né tantomeno ideologico. Entrambe (destra e sinistra) propongono e sponsorizzano – peraltro convintamente! – lo stesso modello socio-economico “neoliberista”, pur con qualche differenza di dettaglio e di forma, che non solo non mette in discussione i suoi fondamentali, ma non è in grado, per sua natura, di invertire la corsa verso il degrado post-democratico del paese.

Sicché, oggi, ci si potrà pure scannare sul reato di omofobia, su come gestire l’immigrazione irregolare o sulla pillola abortiva, ma finché il neoliberismo dominerà la cultura economica di entrambi gli schieramenti, i partiti e i movimenti a cui si riferiscono finiranno per rispettare l’agenda imposta dall’esterno, che vuole un processo storico-politico nel quale gli Stati nazionali e le loro costituzioni democratiche siano messi fuori gioco definitivamente, onde far spazio a un sistema globale interamente dominato dal capitalismo transnazionale; un sistema nel quale le istituzioni di governo non siano più reale espressione di scelte democratiche bensì di scelte elitarie, alimentate da interessi elitari.

ADDENDUM: in questo contesto ha un ruolo fondamentale lo “stato di eccezione permanente “.

Le élite ultra-capitalistiche per poter governare devono legare i partiti politici a un’agenda che possa essere considerata inderogabile e attuabile a tappe forzate, saltando cioè a piè pari i principi costituzionali contrastanti.

Questo può essere fatto – si è detto – tramite il vincolo esterno, il quale però alimenta la sua forza non solo tramite i vincoli del diritto internazionale, ma anche (e soprattutto) per mezzo dello stato di eccezione permanente.

Cioè uno stato nel quale le regole democratiche vengono affievolite, sospese o rinviate, in nome di una sequela di eccezioni contingenti, sovente di natura emergenziale (es. una crisi finanziaria o una crisi sanitaria).

 Questi stati favoriscono il progredire dell’agenda neoliberista senza che la popolazione possa opporvisi, determinando infine una mutazione a proprio favore dell’architettura ordinamentale.

Ciò fino al punto di non ritorno.

 

 

 

Campo di sterminio.

It.wikipedia.org- Redazione- (20-3-2022)-ci dice:

 (Wikipedia, l'enciclopedia libera.)

La recinzione del campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz.

Un campo di sterminio (in tedesco Vernichtungslager, in ebraico: מחנות השמדה‎?) è un campo il cui scopo unico o principale è quello di uccidere i prigionieri che vi giungono. Questi centri di annientamento furono creati dalla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale per attivare la cosiddetta soluzione finale del problema ebraico, che consisteva nell'uccisione di tutti gli ebrei d'Europa compresi nella sfera d'influenza politico-militare del Terzo Reich.

Creati sulla base di un complesso ed efficiente programma organizzativo, i campi di sterminio nazisti causarono la morte di circa tre milioni di ebrei (su un totale di circa sei milioni assassinati complessivamente dai nazisti e dai loro alleati) e costituiscono l'unico caso nella storia di struttura detentiva studiata appositamente, secondo tecniche scientifiche e pianificazione di tipo industriale, per distruggere un'intera popolazione sulla base di concezioni ideologico-razziali. L'attività di annientamento dei campi di sterminio rappresentò la fase culminante e più violenta della Shoah.

L'uso dell'espressione "campo di sterminio" per descrivere realtà differenti dai centri di sterminio nazisti della "soluzione finale", è materia di dibattito e non trova ampia diffusione nella storiografia.

Esperimenti medici e confische.

I medici tedeschi, dopo aver ottenuto l'autorizzazione dai capi del Reich, diedero anche il via a una sperimentazione di massa su cavie umane, con l'intento di eseguire ricerche mediche.

I risultati vennero recuperati alla fine della guerra con l'Operazione Paperclip dagli americani.

Ad esempio, l'odierna conoscenza delle reazioni del corpo umano al congelamento si basa quasi esclusivamente su tali esperimenti. Essi venivano infatti condotti per capire a che temperatura, nell'acqua gelata, il corpo potesse resistere e tutte le tecniche di rianimazione associate all'ipotermia. Questi ultimi furono condotti per capire come salvare i piloti militari abbattuti nei mari freddi.

Le procedure di annientamento nei campi di sterminio prevedevano la sottrazione di tutti i beni e gli effetti personali dei deportati; il meccanismo prevedeva una complessa procedura amministrativo-burocratica differenziata nei vari campi. A Chełmno il Gauleiter del Wartheland, Arthur Greiser affidò l'organizzazione alla Gettoverwaltung di Lódź (direzione del ghetto) il cui dirigente, Hans Biebow costituì un deposito dei beni a Pabianice. Ad Auschwitz le fasi di raccolta, smistamento, inventario e deposito dipendevano dal capo amministrativo del campo, prima Wilhelm Max Burger, poi Karl Möckel, mentre i campi del Governatorato, Majdanek, Bełżec, Sobibór e Treblinka dipendevano direttamente da Globocnik che organizzò una Zentralkartei (registro centrale) ed un deposito centrale a Lublino dove furono raccolte tutte le confische della Aktion Reinhard.

La procedura era accuratamente organizzata in tutte le fasi; gruppi di ebrei raccoglievano i bagagli delle vittime sulla banchina ferroviaria, altre squadre recuperavano gli abiti e gli oggetti di valore lasciati nelle baracche prima della gasazione, i Sonderkommando tagliavano i capelli e toglievano i denti d'oro ai cadaveri.

L'inventario dei beni sottratti ai deportati era molto rigoroso ed Himmler richiedeva grande precisione anche per evitare furti e corruzione tra il personale SS.

Le confische dei beni delle vittime prevedevano modalità dettagliate per la loro distribuzione; in teoria tutto il bottino era di "proprietà del Reich" e veniva distribuito sotto la direzione del WVHA di Pohl ed in particolare del Amt A (amministrazione) diretto da August Frank.

La ripartizione prevedeva che il denaro, i titoli mobiliari, metalli rari, oggetti preziosi, gioielli, perle, oro, denti, fossero inviati alla Reichsbank; i tessuti, vestiario, oggetti vari, biancheria, andavano assegnati al VOMI (Volksdeutsche Mittelstelle, l'organizzazione di aiuto dei tedeschi etnici), i capelli servivano per confezionare calzature di feltro per gli equipaggi degli U-Boot e per i dipendenti delle ferrovie tedesche.

 I prodotti più scadenti venivano assegnati ai detenuti dei campi di concentramento. La Reichsbank organizzò vasti depositi per raccogliere i beni preziosi raccolti nei centri di sterminio; i proventi dalla vendita di questi beni erano depositati in un conto speciale fittizio intestato a "Max Heiliger", mentre una parte servirono a creare i "fondi Reinhardt" utilizzati dalle SS per finanziare le loro attività industriali.

Bilancio.

Il cosiddetto telegramma Höfle, il messaggio in codice inviato a Berlino nel gennaio 1943 da Hermann Höfle, principale collaboratore di Odilo Globočnik, per comunicare i risultati ottenuti dal programma di annientamento degli ebrei nella Aktion Reinhard.

L'11 gennaio 1943 Hermann Höfle, collaboratore principale di Globocnik a Lublino, presentò un rapporto riassuntivo in codice, indirizzato al vice-comandante della polizia di sicurezza del Governatorato (il colonnello SS Franz Heim), dei risultati raggiunti fino a quel momento dalla Aktion Reinhard: l'ufficiale SS elencò il numero dei cosiddetti "arrivi registrati al 31 gennaio 1942"; in realtà si trattava di un consuntivo degli ebrei uccisi nei centri di distruzione con statistiche separate per i vari campi. Secondo questo documento in quattro campi di sterminio (Bełżec, Treblinka, Sobibór e Majdanek) erano stati uccisi non meno di 1,2 milioni di ebrei attraverso delle camere a gas che utilizzavano il monossido di carbonio. Dalla comunicazione di Höfle risultava che la maggior parte degli ebrei polacchi era stato ucciso a Bełżec (434.508) e a Treblinka(713.555), seguiti da Sobibór (101.370) e Majdanek (24.733)

Il processo di distruzione nei centri di annientamento, che aveva quindi già sterminato buona parte degli ebrei del Governatorato, sarebbe continuato ancora fino al novembre 1944 quando venne disattivato Auschwitz-Birkenau; secondo Raul Hilberg, al termine circa 3 milioni di ebrei furono sterminati nei sei centri. A Chełmno, attiva dal dicembre 1941 al settembre 1942 e nuovamente per un breve periodo nel giugno-luglio 1944, furono uccisi 150.000 ebrei; a Bełżec da marzo a giugno 1942 e da ottobre 1942 a ottobre 1943, 550.000, a Sobibór nello stesso periodo furono sterminati 200.000 ebrei, a Treblinka da luglio 1942 a ottobre 1943 le vittime furono 750.000. Nel campo di lavoro e sterminio di Lublino (Majdanek) furono uccisi, nel periodo settembre 1942-settembre 1943 50.000 ebrei, mentre la macchina della distruzione raggiunse il culmine della sua efferata efficienza ad Auschwitz-Birkenau dove furono uccisi circa 1 milione di ebrei dal febbraio 1942 al novembre 1944.

 

 

 

Diritti LGBT in Italia.

It.wikipedia.org- Redazione- (10-3-2022)- ci dice :

(Wikipedia, l'enciclopedia libera)

 

L'Italia avvolta dai colori della bandiera arcobaleno.

I diritti delle persone LGBT in Italia sono meno tutelati rispetto agli altri Paesi dell'Europa occidentale. I cittadini italiani LGBT, infatti, affrontano ostacoli dal punto di vista legale non incontrati da cittadini non-LGBT per quanto riguarda le adozioni e il riconoscimento del matrimonio egualitario, a causa della mancanza di specifiche norme nel Paese.

L'opinione pubblica sull'omosessualità è generalmente considerata sempre più liberale, più o meno in linea con la media europea. Ciononostante, nel paese sono ancora numerosi i casi di discriminazione nei confronti delle persone LGBT. Secondo un sondaggio realizzato da Eurispes nel 2022, la maggioranza degli italiani è a favore delle unioni civili (67,1%) e del matrimonio egualitario (61,3%), mentre solo il 48,3% è a favore dell'adozione congiunta da parte di coppie dello stesso sesso.

I rapporti tra persone dello stesso sesso sia maschili sia femminili non sono più puniti per legge dal 1º gennaio 1890, con l'entrata in vigore del Codice Zanardelli. Le persone transgender possono cambiare legalmente sesso dal 1982.

Dal 5 giugno 2016 le coppie dello stesso sesso possono accedere alle unioni civili, istituite con la Legge n. 76 del 20 maggio 2016, che garantisce la maggior parte dei diritti del matrimonio, con l'eccezione delle adozioni.

 L'Italia fu uno degli ultimi Paesi dell'Europa occidentale ad approvare una legge sulle unioni civili. La legge n. 76 fornisce, inoltre, alle coppie conviventi, siano esse dello stesso sesso o di sesso opposto, alcuni diritti minimi. Il diritto all'adozione del con figlio, rimosso all'ultimo dalla legge, è stato al centro di diverse sentenze giuridiche, inclusa una della Corte suprema di cassazione.

Sebbene le discriminazioni in ambito lavorativo basate sull'orientamento sessuale siano vietate sin dal 9 luglio 2003, in attuazione di una direttiva dell'Unione europea, nessun'altra legge nazionale contro le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale o l'identità di genere è stata al momento introdotta ampliando il divieto di discriminazione negli altri settori; peraltro, alcune regioni italiane si sono mosse in tal senso con alcune leggi a efficacia limitata sin dal 2004. Nonostante sia dal 2006 che il Parlamento europeo richiede all'Italia di colmare questo vuoto legislativo, l'ultimo tentativo (Ddl Zan del 2021) si è rivelato fallimentare.

Secondo il rapporto ILGA-Europe del 2022, l'Italia si classifica 33ª su 49 Paesi europei per quanto riguarda i diritti delle persone LGBT.

 

 

 

Perché il femminismo non voterà Meloni.

Reapubblica.it- Rosi Braidotti – (20 AGOSTO 2022) -ci dice:

Quello europeo è un movimento di massa senza capi e senza tessere di partito: attiviste/i lottano per trasformare i rapporti di potere, non solo per parificarli. E ha una matrice anti fascista.

Nelle ultime 48 ore abbiamo letto di tutto sul femminismo. Bisogna ringraziare due grandi donne, che, a suon di botta e risposta, stanno riportando in auge una parola dimenticata, sia a destra che a sinistra, ma soprattutto nelle case degli italiani, nei quotidiani, nei libri, nella nostra cultura estremamente patriarcale, impossibile da abbattere.

Sono sforzi, quelli della Terragni e della Aspesi, degni di nota e stima perché dietro le loro parole, c'è un obiettivo, uno sforzo immane, un grido disperato: il femminismo sta cercando una collocazione politica.

Che venga poi attribuito alla Meloni, questa è senz'altro una provocazione alla quale vorrei rispondere.

(La falsa illusione delle femministe che votano Meloni solo perché donna di Natalia Aspesi-16 Agosto 2022).

Evitando di confondere tutto, che di confusione sotto il cielo non tanto stellato di questo Ferragosto preelettorale ce n'è già abbastanza, procedo con ordine e lasciatemi dire chiaramente che Giorgia Meloni sta al femminismo come un pesce su una bicicletta: affannata, in bilico e fuori luogo.

L'affaire Terragni-Aspesi nasce dal nesso che collega Terragni, "milanese, anima vagante, femminista, madre, giornalista, scrittrice", a Meloni - un'affinità forse più elettorale che elettiva, ma comunque significativa: come la leader di FdI, anche la Terragni pone la maternità al centro della stessa identità femminile come rapporto fondante dell'umanità.

Questa visione quasi metafisica della madre simbolica come colonna della civiltà fa parte della storia e della cultura del femminismo italiano, ma non è né la sola voce di questo movimento né, a mio avviso, la più utile nel momento che stiamo attraversando.

 E non è utile proprio perché collude con la visione tradizionale, discriminatoria ed etero-sessista della destra, che, come dimostrato da Sallusti, passa rapidamente agli insulti e le minacce contro le femministe e le donne dell'opposizione.

(Donne e politica, un manifesto per tutte di Marina Terragni-18 Agosto 2022).

La visione esistenzialista ed universalizzante del potere materno come forza costituente del femminismo non è di certo condivisa da tutte le femministe.

 Io la critico da decenni, ricordando che non esiste solo UNA differenza unica e di stampo metafisico tra uomini e donne, che colloca le donne in pole position per la liberazione dell'umanità: una visione settecentesca che non si applica al mondo d'oggi. Siamo tutti soggetti nomadi e complessi, in divenire.

Esistono molteplici differenze fra donne e Lgbtq+, che convergono su alcuni punti fondamentali di critica femminista.

Primo fra tutti, che il fascismo ha fatto della madre un monumento simbolico e reale (sussidi in base al numero di figli, i premi per le famiglie numerose, ecc.).

 E, secondo, che dopo Simone de Beauvoir e le sorelle Lonzi, la maternità è stata criticata duramente dal femminismo proprio come uno strumento di potere patriarcale.

(Giorgia Meloni, la donna del Ventennio- di Mirella Serri-17 Agosto 2022).

Molte di noi femministe, che lavorano sull'intersezionalità, la diversità all'interno della galassia complessa che sono le donne nelle loro molteplici differenze, sono consapevoli di non esserlo tutte allo stesso modo, o nelle stesse collocazioni sociali e simboliche. Per noi il 'simbolico' non è certo fuori dalla storia, ma radicato pienamente nel sociale. Ciò che ci accomuna sono i valori condivisi, non l'anatomia o la somiglianza biologica. Sappiamo di non essere né Una, né la stessa - ma di differire tra di noi in mille modi. Allo stesso tempo condividiamo le esperienze del nostro vissuto, fatto di discriminazioni sociali ed esclusioni, ma anche di grande ricchezza e diversità femminile e Lgbtq+.

Forse l'aspetto più problematico di come il dibattito è stato posto finora in questa strumentalizzazione del femminismo dei fratelli (senza sorelle?) d'Italia a scopo elettorale è come si colloca nel contesto attuale, nel terreno di scontro internazionale fra idee sulla famiglia, la sessualità, l'uguaglianza e il genere.

Nel tentativo di forgiare un'immagine pubblica più "moderna" e rivolgersi a un'audience più ampio al di là del loro tradizionale collegio elettorale maschile, i partiti di destra hanno infatti mobilitato sempre più le questioni di genere:

in tutte le elezioni in corso nel mondo la destra quest' anno metterà in gioco la cosiddetta "ideologia di genere" contro le rivendicazioni femministe e Lgbtq+, in difesa dei valori patriarcali, considerati come l'essenza della civiltà occidentale.

Il femminismo è un movimento di massa senza capi e senza tessere di partito, ma soprattutto che appartiene ai/alle attiviste/i che lottano per trasformare i rapporti di potere, non solo per parificarli. Il femminismo è un movimento trasformativo, non solo egalitario.

Si basa su principi fondamentali, che sono etici ancor prima di diventare politici: la solidarietà, per esempio, tra donne, ma anche con il popolo Lgbtq+. E anche solidarietà intersezionale cioè tra classi, razza, etnicità, religione, generazioni ecc. Molteplici strati di differenze che si arricchiscono e si rinforzano a vicenda.

Quindi, come tante femministe tutt'altro che illuse rivendico la matrice anti-fascista del femminismo europeo e pertanto non voterò di certo la Meloni.

 

 

 

Mistero sul gas: lo abbiamo,

però non lo estraiamo.

Laverita.info-Mario Giordano risponde – (26 AGOSTO 2022) - ci dice:

 

A)- (…) Vista la situazione drammatica, perché non estraiamo il nostro gas?

(Marco Zorzet chiede a Mario Giordano.)

Caro Marco Zorzet, non me ne capacito. Mi occupo di questa vicenda da molti mesi. I nostri inviati di “Fuori dal Coro” hanno girato tutte le piattaforme dell’Adriatico, una per una, scoprendo che molte sono ancora attive e potrebbero cominciare a fornire gas in pochi giorni, al massimo settimane. Dei 1.298 pozzi esistenti in Italia 752 sono operativi, potrebbero darci 20 miliardi di metri cubi l’anno a un prezzo (5 centesimi a metro cubo) molto più basso rispetto al gas importato dall’estero.

Perché restiamo fermi?

Sinceramente non capisco. Ho avuto modo di porre questa domanda  a diversi rappresentanti politici, negli ultimi giorni, durante diversi talk show. Nessuno ha saputo rispondermi. Svicolavano.

Intanto, però, la Croazia, dall’altra parte dell’Adriatico, sta tirando fuori a più non posso il gas che sta nel mare. Che poi, ovviamente, è lo stesso nostro gas perché i fondali marini non hanno confini. Quando finalmente ci muoveremo, vedrà, sarà troppo tardi. Ce lo avranno portato via tutto.

E nel frattempo come se non bastasse, dovremo pure pagare 190 milioni di euro per risarcire i danni alle società straniere che avevano investito per estrarre il nostro gas in Adriatico e che abbiamo bloccato.

Cornuti e mazziati due volte, dunque. Un trionfo.

(Ma di questo fatto non se ne dovrebbe occupare la magistratura? Ndr.)     

B-) L’ ossessione piddina è distruggere la famiglia naturale.

(Simone de Bartolo scrive a Marco Giordano.)

Asili nido di Stato, scuola materna obbligatoria come nell’Unione  sovietica, lezioni di GENDER alle scuole elementari: è questo il futuro  dei nostri figli per il “partito di Bibbiano”(Luigi Di Maio dixit) , che intende espropriare la potestà genitoriale esattamente come il PCI, suo progenitore, intendeva espropriare i beni dell’odiata borghesia(…).

Fin dalla più tenera età, i cittadini debbono appartenere allo Stato, che procede al forzato indottrinamento, esattamente come è sempre avvenuto nei totalitarismi comunisti. Se FDI vuol presentarsi come il partito della famiglia, il PD ha un’ossessione antitetica: la famiglia tradizionale è un residuo del passato e deve essere distrutta ad ogni costo.

C-) L’asilo obbligatorio ricorda il regime di Mao. 

(Alberto Bassi scrive a Marco Giordano.)

Obbligo anche per la scuola materna, senza nulla dire della eventuale fine delle paritarie né delle coperture finanziarie? Correttezza vuole che, quando si presentano proposte che comportano nuova spesa, si indichi anche il costo previsto e dove reperire i fondi necessari.

Enrico Letta ricorda la politica della banda dei quattro cinese, capeggiata dalla terza moglie di Mao Zedong, che voleva catechizzare tutta la popolazione sulle orme del defunto despota. 

Ovviamente i figli erano di proprietà dello Stato e dallo Stato dovevano essere cresciuti ed educati, secondo il verbo comunista. In realtà non valeva e non vale per tutti: gli illuminati, la casta superiore che detiene il verbo e il potere, vive nell’empireo.

Così era per il sistema delle caste in India, se vogliamo anche nell’organizzazione della società medievale in Europa, con i servi della gleba. E’ ciò che predicano oggi i nuovi progressisti miliardari globalisti liberal per lo più americani, che si fanno Dio, e ci vogliono tutti schiavi a pietire un lavoro mal pagato.

Sono la nuova faccia dei monarchi e delle loro famiglie che campavano nei castelli, mentre il popolino viveva nelle stalle.      

 

 

 

 

C’era una Volta… l’Esercito più forte

del Mondo. Quello USA e il suo

Clone europeo, quello Ucraino.

 

Conoscenzealconfine.it-( 26 Agosto 2022) - Claudio Martinotti Doria-ci dice:

 

Dall’inizio dell’Operazione Militare Speciale russa in Ucraina ho scritto una mezza dozzina di articoli sull’argomento e altri correlati, a iniziare dai giorni successivi dell’inizio del conflitto. Non pretendo che andiate a rileggerli nel mio blog o negli altri siti dove sono stati pubblicati, ma fidatevi sulla parola se vi dico che le ho azzeccate tutte.

Mi riferisco all’analisi e valutazioni e previsioni conseguenti allo studio della situazione sul campo e dell’intuizione delle intenzioni e strategie russe, comprese le effettive condizioni in cui versano gli eserciti della NATO.

E quanto scrivevo era in netto contrasto con le versioni ufficiali propagandistiche e mediatiche, al punto da provocarmi le ire e critiche pregiudiziali degli omologati alla narrativa ufficiale. Perché scalfivo le loro convinzioni illusorie sullo stato dell’arte, che nell’immaginario collettivo occidentale degli omologati continua a far credere loro di essere superiori, i più forti, soprattutto dal punto di vista militare e della tecnologia bellica, i detentori del diritto di imporre i loro disvalori al resto del mondo.

In quest’occasione riprendo quegli argomenti puntualizzandoli. Avevo scritto fin dall’inizio del conflitto, che se al posto delle Forze Armate ucraine ci fosse stato sul campo la NATO sarebbe stata spazzata via dai russi in un paio di settimane, suscitando ovviamente la derisione degli stolti e disinformati (di solito più sono ignoranti più sono supponenti, per dissimulare la loro incompetenza e falsità).

L’Esercito ucraino è stato formato, addestrato e approvvigionato dalla NATO, USA e UK in particolare, per ben otto anni, dal colpo di stato del 2014, assoldando soprattutto i neonazisti e nazionalisti integralisti ucraini, i più motivati e maniaci delle armi e della forza bruta, i più risoluti a ricorrere alla violenza contro i russi e i russofoni ucraini, essendoci tra di loro non pochi psicopatici.

Le intenzioni dei paesi occidentali, USA in primis, era quello di trasformarlo in una formidabile arma da guerra contro la Russia, in previsione di una guerra per procura.

Per riuscire in questo scopo sono stato inviati in Ucraina migliaia di istruttori militari, veterani e forze speciali, per l’addestramento delle forze armate al combattimento e soprattutto all’uso dei sistemi d’arma della NATO che gli sono stati forniti con generosità, soprattutto dopo il 24 febbraio 2022, inizio del conflitto bellico.

 

Ai confini con le repubbliche separatiste del Donbass, dove la guerra civile era in corso fin dal colpo di stato del 2014, proseguendo senza interruzioni fino all’inizio dell’intervento russo del 24 febbraio 2022, sono state costruite dall’esercito ucraino centinaia di trincee, bunker, fortificazioni, postazioni protette di artiglieria, campi minati, ecc…

I comandi ucraini a guida NATO avevano concentrato nell’area circa 300mila soldati addestrati e armati fino ai denti, con l’intenzione di condurre un attacco alle due repubbliche separatiste del Donbass, che era stato programmato appena dopo l’intervento russo, che di conseguenza li ha stoppati. L’intenzione del regime di Kiev non era solo la riconquista del Donbass ma anche della Crimea, cioè si trattava, senza mezzi termini, di andare in guerra (per procura) contro la Federazione Russa.

Questo dovrebbe farvi capire come mai gli ucraini hanno resistito così a lungo alle Forze Armate russe, che erano oltretutto in netta inferiorità numerica, in un rapporto di 1 a 3, cosa assolutamente illogica quando si attacca con l’intenzione di invadere un paese per occuparlo.

 La resistenza ucraina pertanto non è stata solo questione di eroismo ma di preparazione tecnica, tattica e logistica ricevuta in otto anni di tempo e dovuta al fatto che si erano organizzati per un attacco in massa al Donbass.

In realtà i russi non avevano alcuna intenzione di invadere e occupare l’Ucraina, ma esattamente come dichiarato fin dall’inizio, volevano liberare i territori del Donbass dalla minaccia dei nazisti e nazionalisti ucraini che hanno continuato a bombardare le città e le aree civili dei russofoni causando oltre 14mila vittime.

Soprattutto volevano smilitarizzare l’Ucraina perché non costituisse più una minaccia per la Russia, e per farlo hanno adottato la strategia che abbiamo visto, che potremmo definire del “tritacarne”, lenta ma inesorabile.

La manovra di accerchiamento attorno a Kiev era puramente tattica, fuorviante, per indurre i comandi militari ucraini a sottrarre truppe dal fronte del Donbass per proteggere la capitale e le altre zone minacciate dai russi. Dopo di che le forze russe si sono concentrati sui loro reali obiettivi in Donbass e nel sud ucraino costiero per ricongiungere la Crimea col Donbass e la Russia.

La netta superiorità dell’aviazione e dell’artiglieria russa ha fatto la differenza e in alcuni mesi ha consentito di liberare il Donbass al 95% della sua estensione, nonostante la presenza di numerose e fortissime postazioni difensive ucraine e nonostante gli ucraini non si siano fatti scrupoli a utilizzare i civili come scudi umani, ad adibire ospedali e scuole a postazioni militari, a bombardare edifici civili per poi attribuire la responsabilità ai russi, a minare con trappole esplosive i territori abbandonati, ecc.

Che rammento essere crimini di guerra.

A distanza di sei mesi dall’inizio dell’intervento militare russo l’esercito ucraino è ormai allo sbando, al collasso. Anche questo lo avevo scritto e previsto come inevitabile.

Nonostante tutti i sotterfugi cinici e spietati cui sono ricorsi gli ucraini, alla lunga nessuno può resistere al fuoco infernale dell’artiglieria e aviazione russa, che come descritto dagli stessi veterani e mercenari presenti in loco, non si era mai vista in precedenza in nessuna delle numerose guerre provocate e combattute dalla NATO e paralizza ogni forza di resistenza, mietendo un numero elevatissimo di vittime e distruzione di mezzi militari. Combattere contro i russi non è come farlo con gli afgani, gli iracheni o i libici, armati tuttalpiù di AK 47 e RPG (lanciagranate) da spalla.

Le vittime ucraine tra morti, feriti, dispersi, prigionieri, disertori, ecc., sono stimate da analisti militari indipendenti in oltre un migliaio al giorno. Dei 600 mila effettivi mobilitati e armati (le altre cifre fornite da Kiev sono solo propaganda), ne saranno rimaste poco più della metà, e sono ridotte piuttosto male.

Al fronte, la maggioranza dei reparti ha subito perdite superiori al 60%, quindi non sono più operativi. Vi sono frequenti casi di fucilazioni di soldati e/o uccisioni di ufficiali e diserzioni di massa o rifiuto di obbedire agli ordini da parte di interi reparti.

Sono ormai al collasso, il regime di Kiev fa sempre più fatica ad arruolare uomini, setacciando casa per casa per costringerli a indossare la divisa e recarsi al fronte; hanno addirittura elevato a 70 anni il limite di età per la coscrizione obbligatoria e hanno imposto il carcere per tutti coloro che si rifiutano di combattere.

Centinaia di migliaia di ucraini sono già emigrati all’Estero per sottrarsi alla mobilitazione generale e ancora adesso code interminabili di autovetture di ucraini cercano di varcare i confini interni per porsi sotto la protezione della Russia, migliorando così le proprie condizioni di vita, essendo fin da subito applicate nei territori sotto controllo russo gli stessi standard di vita che nel resto della Russia.

Per citare solo alcuni vantaggi applicati ai territori sotto controllo russo: si viene assunti per la ricostruzione e la ripresa delle attività industriali, si ricevono le pensioni che Kiev non pagava più da tempo, si riceve assistenza sanitaria, si trovano i generi di prima necessità, funzionano i servizi di erogazione di acqua, energia elettrica, gas e la benzina si trova e costa poco, ecc., diventa chiaro perché gli ucraini preferiscano la Russia al loro governo nazista e guerrafondaio corrotto dagli USA. E questo avviene non solo tra gli ucraini russofoni ma anche tra quelli che non sono fanatici e nazionalisti.

Perché ho scritto in precedenza, e oggi lo ribadisco con ancora più convinzione, che la NATO non avrebbe resistito neppure una frazione del tempo rispetto agli ucraini? Perché la NATO, nonostante il suo “stolto” segretario di legno (nome omen) ripetitore di banali slogan e patetici bluff, è in condizioni di estrema debolezza.

Non posso certo essere esaustivo e fornire dati tecnici, non è questa la sede essendo un articolo divulgativo e d’informazione di base, ma sappiate che nessun esercito europeo è in piena efficienza; il più potente, quello francese è in efficienza al 50%, gli altri vanno dal 10 al 30% nella migliore delle ipotesi.

Per fare esempi semplici che rendono l’idea, se un esercito su 100 carri armati di cui dispone (ma vale anche per i caccia o l’artiglieria) ne ha 65 fermi da mesi perché in manutenzione, significa che può disporne solo di 35.

Ma la cosa ancora più grave è che è stato calcolato che se dovessero affrontare i russi al ritmo attuale d’impiego dell’artiglieria, la NATO avrebbe pochi giorni di autonomia nell’uso dei proiettili, dopo di ché avendoli esauriti dovrebbe ripiegare. Ho reso l’idea?

E nonostante versino in queste condizioni disperate, hanno inviato armi e munizioni all’Ucraina imitando gli USA, che hanno certamente maggiori disponibilità e potenzialità ma che comunque sono messi male anche loro, essendo molto al di sotto dei loro standard qualitativi abituali, precedenti a certe scelte scellerate di cui parleremo appresso, ma di cui avevo già fatto cenno in passato.

Avevo già accennato in precedenti articoli alle pessime condizioni in cui versa l’esercito dell’ex impero britannico, per capirci è messo molto peggio di quello francese cui ho accennato sopra, nonostante i proclami altisonanti e aggressivi della loro leadership.

Quello USA è prossimo al collasso, ormai si basa quasi esclusivamente sull’uso della tecnologia bellica, cioè pilotaggio da remoto di droni e lancio di missili “intelligenti” di precisione, guerra elettronica, ecc., pur essendo ancora indietro con l’approntamento di missili ipersonici, essendo i russi e i cinesi molto più avanzati e dotati in proposito.

Ma a livello di soldati addestrati, operativi e combattivi siamo messi veramente male. Tre sono le cause principali di questo tracollo, due delle quali le avevo già rivelate. Le vaccinazioni obbligatorie hanno costretto oltre 40mila soldati non disposti a farsi iniettare il “siero magico di corta vita” a congedarsi o sono stati sospesi d’imperio. Altri 60mila continuano a resistere tramite certificati medici e altri escamotage per guadagnare tempo, ma nel frattempo non possiamo considerarli operativi.

Quelli triplo dosati hanno praticamente triplicato (come le punture) i problemi sanitari gravi, che sono una diretta conseguenza delle iniezioni subite con il siero genico sperimentale, quelli che non sono morti sono inabili per le reazioni avverse, perché malati gravi o soggetti a malesseri invalidanti, occasionali o permanenti. Molti dei quali versano in condizioni talmente gravi che hanno dovuto essere congedati.

A queste già gravi condizioni, si sono aggiunte negli ultimi anni alcune scelte scellerate, per volontà dei DEM, dei neocons e del deep state, cui gli alti comandi si sono dovuti adeguare, direttive riformistiche delle forze armate USA, incentrate sull’”ideologia transgender”, del “politically correct”, ma soprattutto quella “woke”, la più devastante e deleteria.

L’applicazione di queste direttive ha favorito l’arruolamento di soggetti del tutto inadeguati ai compiti assegnati, non disposti, motivati e capaci di combattere sul campo, ma solo tramite tecnologia remota, tramite computer e mouse. Per capirci sono “guerrieri da tastiera”. Sono tuttalpiù disposti a premere dei pulsanti per far partire dei missili di precisione.

 

Queste scelte riformistiche hanno allontanato decine di migliaia di veterani, inducendoli al congedo anticipato, e impedito a quelli fortemente motivati che desideravano arruolarsi di farlo (sapendo a cosa andavano incontro), riducendo drasticamente gli arruolamenti, al punto che hanno dovuto abbassare gli standard qualitativi selettivi, accettando anche soggetti poco intelligenti e privi di capacità, potenzialità e competenze.

Per essere ancora più chiaro hanno volutamente favorito i meno dotati e meritevoli, sia nell’arruolamento e sia nelle promozioni, rispetto ai veri combattenti, anche se pluridecorati e con un curriculum invidiabile.

 Un modo molto efficace per indebolire le forze armate statunitensi sabotandole dall’interno, a conferma del fatto che gli USA i veri nemici non li dovrebbero cercare all’esterno.

Inoltre, è venuto a mancare il grande bacino cui attingevano in precedenza le forze armate USA, quello latino-ispanico degli immigrati dal Messico, Caraibi, Centro e Sud America, che si arruolavano con la promessa di ricevere la cittadinanza americana a fine servizio.

Questi immigrati sapendo in che condizioni versa l’esercito, e del rischio reale di doversi recare al fronte a combattere vere guerre con i russi, i cinesi e gli iraniani e non con gli afgani o iracheni, si guardano bene dal presentare domanda di arruolamento, non intendendo rischiare di morire per pochi dollari al mese (non sono certo remunerati come i contractors).

Qualcuno di voi che mi state leggendo pensa forse che i servizi d’intelligence russi, cinesi e iraniani, non siano informati di questa situazione sopra descritta?

 

Che non sappiano della debolezza e vulnerabilità delle forze armate USA e della NATO? Che non sia per questo motivo che la situazione sta degenerando in un’escalation che pare senza freni?

Se i russi e i cinesi si muovono ancora con prudenza e senza infierire (la Russia in Ucraina non è ancora in guerra, intendo quella vera), anzi direi che sono indubbiamente loro la controparte saggia e ponderata dei due opposti schieramenti, è perché sanno che per compensare e dissimulare la loro debolezza, gli USA potrebbero anche ricorrere alle armi nucleari come atto disperato per non perdere la supremazia ed essere relegati ai margini della Storia e del Mondo, come una ex grande potenza ridotta come un pugile a fine carriera, suonato e rintronato.

In conclusione, dobbiamo solo sperare nella saggezza e senso del realismo pragmatico della Russia e della Cina, che proseguano nei loro obiettivi lentamente e ponderatamente, senza cadere nelle trappole tese dagli USA e dalla NATO per farli reagire in modo smodato o quantomeno inappropriato, per giustificare una guerra nucleare che, credo sia superfluo precisarlo, colpirebbe l’Europa in primo luogo.

Ecco perché gli ucraini, che non si puliscono neppure lo sfintere anale senza consultarsi prima con gli USA, stanno bombardando la centrale nucleare di Zaporižžja e la Crimea e sono persino ricorsi alle armi biochimiche.

Vogliono esasperare i russi per indurli a usare le maniere forti e giustificare l’intervento NATO con armi nucleari tattiche.

Se la popolazione europea non è disposta a correre questi rischi concreti, farebbe bene a rivoltarsi, non solo a protestare, ma proprio insorgere, contro i loro governi, per mandarli a casa e sostituirli con altri, che seppur sempre al soldo dell’élite dominante (provenendo quasi tutti dalle loro scuole di formazione, corrotti e ricattabili), non siano però disposti a suicidare i loro popoli e sé stessi.

Spero sia chiaro a tutti che contro la Russia, la Cina e l’Iran, che ormai hanno consolidato un’alleanza militare, solo dei folli disinformati e ottusi possono pensare di riuscire ad affrontarli e vincere rimanendo indenni.

 Sarebbe la fine dell’Occidente, non solo come supremazia ma come esistenza in vita. Nella migliore delle ipotesi finiremmo per essere colonizzati da loro, paradossalmente la Storia invertirà i ruoli precedenti.

Fatevene una ragione.

(Cav. Dottor Claudio Martinotti Doria- cavalieredimonferrato.it/)

 

 

 

 

Cosa sono la destra e

la sinistra oggi in Italia.

Politicasemplice.it- Redazione- (15-4-2022)-ci dice :

 

In un sistema parlamentare l’antagonismo tra destra e sinistra dovrebbe corrispondere al dualismo tra maggioranza e opposizione, ma se appare facile schierarsi a destra o a sinistra non è facile capire in che direzione si muovono la destra e la sinistra.

Destra e Sinistra.

La destra e la sinistra sono concetti che i cittadini sentono ripetere spesso dai politici e dai commentatori. Destra e sinistra sono categorie cariche di contenuti dal forte colore politico, anzi sono categorie piene zeppe di concetti politici a volte contraddittori.

Ad esempio, la giustizia sociale è un concetto di destra o di sinistra?

Certamente di sinistra ma per un esponente della destra sociale è indubbiamente un concetto di destra.

 L'autoritarismo e il totalitarismo sono di destra o di sinistra? Hitler era di destra, Stalin di sinistra.

 L'intervento dello Stato nell'economia è di destra o di sinistra? L'economia pianificata è un concetto sviluppato dalla sinistra ma le nazionalizzazioni sono un vessillo della destra.

E si potrebbe continuare a lungo. Infatti, nella storia delle dottrine politiche non c'è una teoria politica della destra, così come non c'è una teoria politica della sinistra.

In politica la destra e la sinistra sono contenitori i cui contenuti variano nel tempo e nello spazio. In pratica, sebbene non abbiano più il significato letterale originario di quando venivano usati per indicare le forze politiche che sedevano nei banchi di destra o di sinistra del parlamento francese, hanno conservato la loro funzione di indicare una collocazione, non più fisica ma astratta, concettuale e funzionale all'evoluzione degli scontri politici che frequentemente tendono a una polarizzazione.

In questo senso destra e sinistra esisteranno sempre.

Tanto più che le categorie di destra e sinistra svolgono una funzione aggregativa di concetti e idee politiche, essendo utilizzate per indicare le forze politiche accomunate da caratteristiche simili in contrapposizione a un'altra aggregazione di forze politiche.

Nella comunicazione politica le categorie di destra e sinistra hanno inoltre la funzione, non sempre positiva, di semplificare il quadro politico per il cittadino con la proposizione della domanda: sei di destra o di sinistra? Che è come dire: stai con noi o con loro?

Il problema con l'uso di queste categorie politiche sorge nel momento in cui l'elettore dovesse contro domandare: per fare cosa? E non è un problema di poco conto.

 Perché è proprio su questa semplice domanda che le categorie di destra e di sinistra creano parecchia confusione e rischiano di farci arenare con una serie di definizioni su cioè che è di destra e ciò che è di sinistra. "E' evidente che la gente è poco seria, quando parla di sinistra o destra", cantava Giorgio Gaber.

Infatti, il problema di comunicare quali sono i contenuti politici di destra e quali quelli di sinistra può essere superato solo facendo riferimento alle due piattaforme politiche prevalenti in un determinato periodo storico e in specifici contesti geografici, tenendo conto che questi contenuti possono anche trovarsi in una fase di rielaborazione, come ad esempio sta accadendo in Italia e in altri paesi occidentali.

In altre parole, destra e sinistra sono concetti astratti e mutevoli che non identificano automaticamente una determinata piattaforma politica o determinati valori: chi era di destra nel 1968 sosteneva una piattaforma politica molto diversa e per certi versi opposta rispetto a chi era di destra nel 1994, e lo stesso vale per chi era di sinistra. Ad esempio, almeno fino al crollo del muro di Berlino la sinistra italiana era dominata da una piattaforma politica profondamente diversa da quella della sinistra inglese.

Che cosa intendono, allora, i politici e i commentatori quando parlano di destra o di sinistra in Italia? Bisogna distinguere se i termini destra e sinistra sono usati per indicare una parte politica oppure se sono usati per indicare i contenuti di una parte politica. Nel primo caso il significato è chiaro, nel secondo si entra nel campo delle interpretazioni che in parte dipendono da chi parla e in parte dipendono da chi ascolta ovvero dai rispettivi background politico-culturali.

Infatti, essendo venuta meno una chiara contrapposizione tra due ideologie politiche dominanti, come ad esempio all'epoca della guerra fredda, le categorie di destra e di sinistra non supportate da informazioni storiche e geografiche o dal riferimento a una specifica piattaforma politica si prestano ormai a un'interpretazione molto soggettiva.

A questo si aggiunge che le definizioni di destra e di sinistra riferite alla storia politica italiana del II dopoguerra devono fare i conti con un sistema politico peculiare, dominato da partiti cosiddetti di centro e dalla marginalizzazione di movimenti politici sia a destra che a sinistra.

Ad esempio, la Democrazia Cristiana aveva adottato nel corso del tempo diverse piattaforme politiche in parte ascrivibili a destra, in parte ascrivibili a sinistra (tant'è vero che una parte dell'eredità politica democristiana è poi confluita negli attuali partiti di sinistra).

La sinistra, invece, era identificata quasi esclusivamente con il Partito Comunista mentre i partiti definiti di destra dovevano fare i conti con l'eredità del disciolto partito fascista.

Fu solo con la svolta di Fiuggi (gennaio 1995) e l'ascesa e il declino di Alleanza Nazionale che la destra italiana riuscì a superare l'ingombrante eredità del passato. Mentre a sinistra il monopolio della piattaforma politica del PCI fu superato con la dissoluzione del partito (febbraio 1991) dopo il crollo del muro di Berlino.

Data la peculiarità del sistema politico italiano, tra cui il prevalere nel linguaggio comune di una vaga accezione negativa dei termini destra e sinistra - da una parte per l'eredità fascista e dall'altra per l'eredità comunista - nella seconda Repubblica lo scontro tra destra e sinistra sarebbe diventato tra centrodestra e centrosinistra.

In ogni caso, riferendoci al passato recente sembra che le forze politiche di destra (o di centrodestra se si vuole continuare a usare questa definizione) siano riuscite ad aggiornare la loro piattaforma politica dominante più efficacemente rispetto alle forze politiche di sinistra.

La destra

Probabilmente, la piattaforma politica dominante che ancora oggi viene associata alla destra italiana, soprattutto se intesa come coalizione, è quella liberale, teoricamente neo-liberista ma nei fatti conservatrice elaborata e sdoganata da Berlusconi nel 1994, ma la situazione sta cambiando rapidamente.

La destra sta adottando una nuova piattaforma politica targata Lega, che non a caso è stata definita la nuova destra, anche se di nuovo, in termini politici, non c'è molto.

Il declino della piattaforma politica della destra a guida Berlusconi è innanzitutto elettorale ma rispecchia anche una tendenza internazionale.

La perdita di consensi subita dalla destra berlusconiana è probabilmente dipesa dal venir meno della fiducia degli elettori sia nei confronti di quella piattaforma politica che della classe dirigente che avrebbe dovuto attuarla, infatti molti elettori sono rimasti delusi anche dalla sua mancata o errata attuazione. Ad esempio, le promesse di liberalizzazione che hanno determinato solamente delle mal gestite privatizzazioni senza apertura dei mercati, il mancato snellimento della PA e della burocrazia, il mancato calo delle tasse e della spesa pubblica.

Il fallimento della piattaforma politica della destra berlusconiana è stato invece determinato dall'assenza di una politica economica e di settore durante la fase di transizione dalla moneta debole (la Lira) alla moneta forte (l'Euro) e, più in generale, dalla crescita esponenziale delle disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza. E' infatti aumentato molto il divario tra ricchi e poveri, il lavoro dipendente ha perso quote sostanziali del reddito complessivo, si è determinato un sostanziale impoverimento della classe media che poi, assieme ad altri fattori, ha determinato l'avvitamento della crisi economica 2008 - 2014.

In sostanza, la piattaforma politica della destra berlusconiana sembra non godere più della fiducia dei suoi principali sostenitori, come ad esempio gli operatori del mercato finanziario e le grandi aziende produttive, poiché il conservatorismo e il finto neo-liberismo che ha caratterizzato questa piattaforma politica si sono rivelati in parte anacronistici e in parte autolesionisti.

Anacronistici perché il conservatorismo non è una risposta sensata ai cambiamenti determinati dallo sviluppo tecnologico e dalla globalizzazione che al limite può essere rallentata ma non arrestata.

Autolesionisti, perché gli squilibri eccessivi nella distribuzione della ricchezza hanno determinato una crisi della domanda nei mercati interni (il crollo dei consumi e degli investimenti) mentre la crescita economica auspicata o sperata non c'è stata. L'Italia, anche quando è cresciuta lo ha fatto a un ritmo decisamente inferiore rispetto alla media europea.

Per inciso, i più grandi imprenditori internazionali di successo hanno manifestato - attraverso paradossali dichiarazioni del tipo: dovremmo pagare più tasse - una malcelata preoccupazione per la salute dei loro mercati che molto dipende dalle politiche ridistributive e fiscali degli Stati.

Oltre al fallimento della piattaforma politica della destra a guida Berlusconi, occorre evidenziarne l'epilogo poiché questo è il terreno di coltura nel quale sta maturando la nuova piattaforma politica della destra, imposta dalla Lega e dalla leadership di Matteo Salvini.

 

In estrema sintesi, in Italia si è determinata una crisi economica e sociale senza precedenti nella storia della repubblica che ovviamente non è da addebitare esclusivamente al fallimento della piattaforma politica del centrodestra, ma anche a situazioni pregresse (come ad es. l'eccessivo debito pubblico) e contingenti (come la crisi finanziaria del 2007). La crisi economica strutturale si è avvitata su sé stessa, determinando una pesante recessione, che è stata esacerbata da un'altra crisi finanziaria (la crisi dei debiti sovrani del 2011) e dagli interventi emergenziali di ripristino dell'equilibrio dei conti pubblici e della fiducia dei mercati finanziari, attuati dal governo tecnico guidato da Mario Monti.

 

E' importante sottolineare come sia la destra che la sinistra in questa fase acuta della crisi economica abbiano navigato a vista, senza una piattaforma politica di riferimento a orientarne le scelte.

Con le dimissioni del governo Berlusconi e il varo di un governo tecnico la politica si mise da parte e i partiti politici, tutti, fecero un passo indietro. Il sostegno di destra e di sinistra al governo Monti, nonché il successivo governo delle larghe intese testimoniano la totale assenza di una piattaforma politica di riferimento per entrambi gli schieramenti.

Un vuoto politico sul quale si è innestata l'ascesa del Movimento 5 Stelle che ha dato voce a un malcontento reale. Tuttavia, essendo il Movimento 5 Stelle nato come movimento non è riuscito a proporre alcuna piattaforma politica, anzi ha preferito esaltare la sua natura trasversale, apartitica e antipartito scagliandosi contro la sinistra piuttosto che contro la destra.

E' solamente con il governo Renzi che la politica, tramite un rinnovato Partito Democratico, prova a rimettere in campo una nuova piattaforma politica, piena di incertezze e contraddizioni, tant'è vero che in molti non sapevano se ascriverla alla destra o alla sinistra, ma che dopo alti e bassi, conflitti autoreferenziali e tanta confusione tra le forze politiche di sinistra è sostanzialmente naufragata.

Paradossalmente è durante l'azione dei governi guidati da esponenti del Partito Democratico, che pur non brillando hanno tirato l'Italia fuori dalla crisi economica, che il malessere generale e il senso di sfiducia della popolazione si è manifestato sotto forma di un'insofferenza alla positività e di un disperato bisogno di protezione.

E' proprio su questo humus politico-sociale che il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, dopo aver preso le redini di un partito ridotto al lumicino, ha iniziato a mettere insieme i tasselli di una nuova piattaforma politica, passo dopo passo. Gli elementi che via via hanno caratterizzato la nuova piattaforma politica della Lega non sono innovativi, poiché estrapolati dal bagaglio delle destre più tradizionali, tuttavia sono in forte contraddizione con la destra liberale e neoliberista guidata da Berlusconi e da Forza Italia.

La piattaforma politica della Lega e della nuova destra è, infatti, caratterizzata da elementi tipici della destra sociale e nazionalista, come ad esempio l'attenzione alla giustizia sociale e il sovranismo, e da qualche strizzatina d'occhio alle destre xenofobe e autoritarie (non si capisce se solo di facciata).

Il successo elettorale della Lega e della sua nuova piattaforma politica ha fatto leva sull'offerta di protezione ai cittadini.

Sotto questo aspetto l'offerta politica della Lega era concorrenziale a quella del Movimento 5 Stelle che però, in assenza di una piattaforma politica intellegibile e coerente, era dominata da elementi di rivendicazione sociale (che in molti hanno confuso con caratteristiche di sinistra). In ogni caso, dopo la formazione del governo Conte, la Lega è riuscita a ispirare maggiore fiducia, in particolare sfruttando il tema dell'immigrazione, mentre il Movimento 5 Stelle è stato penalizzato dall'aver affrontato più direttamente temi economici, con scarso successo.

Il tema della protezione dei cittadini è stato centrale nelle politiche dell'esperimento di governo giallo verde e soprattutto per la Lega, ma per capire come si evolverà la piattaforma politica della nuova destra bisogna vedere come verranno declinati i temi economici che, alla lunga, sono l'unico modo per garantire una vera protezione ai cittadini.

Durante il primo governo Conte la Lega sui temi economici ha giocato di rimessa con l'ex alleato, il Movimento 5 Stelle, e non ha assunto una posizione chiara.

Solo successivamente determinando la crisi del governo Conte in pieno Agosto, la Lega ha implicitamente manifestato le proprie intenzioni ovvero il programma, di fatto solo ventilato, di sfidare i mercati finanziari e le valutazioni economiche dei partner europei mettendo a rischio la stabilità dei conti pubblici con una manovra shock da 50 miliardi per eventualmente tornare ad adottare una moneta debole, prefigurando così una situazione rischiosa per tutta l'economia italiana che le altre forze politiche hanno disinnescato formando una nuova controversa maggioranza parlamentare.

In sostanza, la nuova piattaforma politica della destra italiana è sembrata abbastanza definita, anche se su alcuni temi e in particolare su quelli economici sono probabili ripensamenti o cambiamenti di indirizzo politico.

E, in effetti, il cambio di direzione c'è stato. La Lega ha appoggiato il governo tecnico di Mario Draghi, ponendosi in antitesi con le proprie invettive populiste contro i governi tecnocratici degli anni scorsi e, soprattutto, abbracciando ufficialmente l'europeismo e l'atlantismo del Governo Draghi, espressamente dichiarato in sede istituzionale dal Presidente del Consiglio.

Occorre prestare attenzione a come si evolverà la piattaforma politica della destra italiana dopo l'esperienza politica di sostegno al Governo Draghi e dopo il ri-avvicinamento della Lega alle posizioni politiche di Forza Italia, mentre dall'altro lato Fratelli d'Italia ha approfittato del ruolo di opposizione occupando gli spazi politici lasciati liberi dalla Lega.

La sinistra.

La sinistra italiana ha grande difficoltà ad assimilare altre piattaforme politiche o a elaborarne di nuove.

In Italia, le forze politiche di sinistra sono rimaste troppo a lungo ancorate all'ambigua piattaforma politica del comunismo senza mai riuscire del tutto a scrollarsi di dosso le incongruenze di un'anacronistica lotta di classe basata sul conflitto tra capitale e lavoro, mentre successivamente hanno tentato di adottare, senza convinzione, una piattaforma politica progressista, quando ormai era già in declino in molti paesi occidentali, che ha generato malumori, crisi d'identità e una serie di conflitti interni, purtroppo autoreferenziali, che perdurano tutt'ora.

L'inconcludenza dei partiti di sinistra riguardo la propria piattaforma politica è dovuta a una progressiva perdita d'identità che, essendo costruita attorno ai lavoratori e al mercato del lavoro, determina una sorta di corto circuito.

In generale, la finalità principale delle piattaforme politiche adottate dalla sinistra è la crescita dell'eguaglianza sociale e dei diritti attraverso una ridistribuzione della ricchezza più equa. In effetti, tutte le piattaforme politiche della sinistra, dalle più estreme alle più moderate, fanno leva sulla ridistribuzione della ricchezza.

 La differenza è data dallo stock di ricchezza che si vuole ridistribuire - tutta la ricchezza esistente in un paese, quella prodotta ogni anno, quella derivante dalla crescita economica - e soprattutto dal modo come si intende ridistribuirla: con la forza, con l'intervento diretto dello Stato, con la lotta di classe ("Lavoratori di tutti i Paesi, unitevi!" cit.), con un'equa ripartizione del surplus tra profitti e salari, con l'aiuto delle istituzioni democratiche cioè attraverso il raggiungimento della piena occupazione, l'equità e la progressività del sistema fiscale, il welfare, la tutela dei diritti del lavoratore, la regolamentazione del mercato del lavoro, etc.

E' evidente che nelle piattaforme politiche di sinistra, il lavoro o più propriamente il mercato del lavoro svolge un ruolo fondamentale nei processi di ridistribuzione della ricchezza e costituisce il volano per il miglioramento delle condizioni di vita di tutti i cittadini.

Con il passare del tempo l'efficacia della lotta di classe, ovvero la contrapposizione tra proprietari e proletari o tra capitale e lavoro, è stata vanificata o annullata dalla mobilità dei capitali e dalla globalizzazione mentre, allo stesso tempo, la crescita economica, o più propriamente il sostegno alla crescita economica, è diventato anch'esso un elemento importante delle piattaforme politiche della sinistra. Tant'è vero che ormai da tempo negli Stati democratici la tutela dei diritti e delle condizioni di vita dei lavoratori va di pari passo con le azioni a sostegno della crescita economica.

Le piattaforme politiche della sinistra hanno quindi dovuto aggiornarsi e via via modificare l'atteggiamento nei confronti della lotta di classe, dello Stato "capitalista", del capitale, della finanza, delle imprese, delle multinazionali, della crescita economica.

In altre parole, sebbene i processi di ridistribuzione della ricchezza attraverso il mercato del lavoro e la tutela dei diritti dei lavoratori abbiano sempre costituito l'elemento centrale delle piattaforme politiche di sinistra, con l'evolversi delle economie e della competizione internazionale le suddette piattaforme politiche hanno dovuto includere nel proprio raggio d'azione anche altre fasce sociali e categorie economiche, tra cui spiccano per l'apparente stridore gli imprenditori e i banchieri (il capitale finanziario), essendo queste categorie fondamentali per la crescita economica.

Si arriva così all'ultima incarnazione delle piattaforme politiche della sinistra: il progressismo.

Tuttavia, il progressismo divenuto ormai la piattaforma politica dominante delle sinistre occidentali sembra essere in crisi più o meno ovunque.

La crisi di fiducia nel progressismo, ben evidenziata da Carlo Calenda nel suo libro Orizzonti Selvaggi, e nelle altre piattaforme politiche della sinistra è una tendenza certificata dal declino elettorale dei partiti di sinistra in quasi tutti i paesi occidentali. Le ragioni sono profonde e, facendo riferimento al materialismo storico, marxiste nel senso che sono strettamente connesse alle condizioni economiche dei lavoratori ovvero al deterioramento delle condizioni di vita e soprattutto delle aspettative dei lavoratori e dei disoccupati.

E' infatti innegabile che le condizione economiche relative e le aspettative della popolazione che deve ricorrere al mercato del lavoro per vivere siano peggiorate, così come è generalmente aumentato il divario nella distribuzione della ricchezza.

Il problema per la sinistra è che questo deterioramento si è verificato anche nei paesi e nei periodi in cui hanno governato forze politiche di sinistra.

Ovviamente, la situazione delle fasce deboli della popolazione è molto diversa da paese a paese (come si evince ad esempio confrontando l'ammontare e il potere d'acquisto dei salari tra Germania e Italia), tuttavia il calo costante della quota di reddito spettante al lavoro è ormai una tendenza consolidata nei paesi di prima industrializzazione già dalla fine degli anni '70.

Sembra che lo sviluppo tecnologico e la globalizzazione stiano inceppando il meccanismo di ridistribuzione della ricchezza che fa leva sul lavoro e il mercato del lavoro. In sostanza, non solo le opportunità di lavoro diminuiscono ma le condizioni di vita del lavoratore medio peggiorano rispetto al passato. E le prospettive non sono incoraggianti. A tal punto che alcuni autorevoli economisti hanno addirittura prospettato per il futuro la necessita di svincolare il reddito dal lavoro.

Questa mancata presa di coscienza da parte dei partiti di sinistra rischia di essere devastante per le loro piattaforme politiche, tutt'ora incentrate sul mondo del lavoro piuttosto che su metodi alternativi di ridistribuzione della ricchezza. Tant'è vero che la crisi delle piattaforme politiche tradizionali, a sinistra come a destra, ha generato una tendenza a recuperare e riadattare le vecchie piattaforme politiche del passato, piuttosto che innovarle.

Riassumendo, la piattaforma politica dominante della sinistra è tuttora il progressismo, che in Italia non solo è stato adottato con un processo lungo e travagliato ma non è stato nemmeno accettato da alcune importanti correnti politiche della sinistra, sia per una tendenza suicida a restare ancorati al passato (tutte le scissioni a sinistra sono finite nel vuoto) che per i limiti mostrati dalla piattaforma stessa.

L'elaborazione di una piattaforma politica innovativa di sinistra sembra addirittura ostacolata dai pregiudizi su ciò che è di destra e ciò che è di sinistra. Corre quindi l'obbligo di citare nuovamente Destra Sinistra del grande Giorgio Gaber.

Più semplicemente, il corto circuito che impedisce alla sinistra di innovare la propria piattaforma politica è la risposta a questa domanda: una piattaforma politica di sinistra può farsi carico di spingere sulla crescita economica, lo sviluppo tecnologico e l'internazionalizzazione delle imprese anche quando il prezzo da pagare ricade sul mercato del lavoro?

Per molti esponenti di sinistra la risposta secca è no, ma probabilmente sbagliano perché se il paese non produce ricchezza e non cresce adeguatamente entrerà in una spirale negativa che farà diminuire le entrate fiscali.

A quel punto nemmeno lo Stato potrà più intervenire in favore delle classi meno agiate e spingere su politiche di ridistribuzione della ricchezza.

Per aggirare questo corto circuito, un'eventuale nuova piattaforma politica della sinistra dovrebbe puntare su sistemi innovativi di ridistribuzione della ricchezza, complementari o anche alternativi al mercato del lavoro, e insistere sulla crescita economica, assegnando allo Stato il compito di riequilibrare le conseguenze sul mercato del lavoro in modo più consistente rispetto a quanto fatto fino a oggi. Una nuova piattaforma politica che sia in grado di intervenire con strumenti innovativi e più efficaci sulle politiche di ridistribuzione della ricchezza, sul sostegno alle fasce deboli della popolazione, sull'efficacia e la progressività del sistema fiscale, su eventuali forme di sostegno al reddito sostenibili, sulla collaborazione con il mondo delle imprese che ormai è in gran parte consapevole che divari eccessivi nella distribuzione della ricchezza alla lunga danneggiano il mercato interno dei beni e dei servizi.

 

Di fatto, una parte della sinistra italiana non è sembrata nemmeno consapevole dell'urgenza di rinnovare la propria piattaforma politica di riferimento quantomeno per adattarla a un contesto internazionale globalizzato.

 Il Partito Democratico, dopo le dimissioni da segretario di Nicola Zingaretti, è apparso impantanato in dibattiti autoreferenziali, mentre altre componenti della sinistra hanno insistito su politiche economiche e forme di tutela del mercato del lavoro sostanzialmente incompatibili con la velocità di evoluzione dei mercati internazionali. Le altre componenti della sinistra, quelle più pragmatiche e orientate alla crescita economica, come Azione e Italia Viva, non hanno suscitato abbastanza interesse per riuscire a imporre una svolta alla piattaforma politica di riferimento della sinistra, probabilmente anche a causa dei loro programmi non particolarmente ispirati.

Anche il Movimento 5 Stelle, nonostante la collocazione a sinistra e la riorganizzazione interna portata avanti dall'ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con l'approvazione di un nuovo statuto, non è riuscito a proporre una piattaforma politica innovativa e coerente.

 

 

 

La narrativa pericolosamente

semplicistica dell'Occidente su Russia e Cina.

Unz.com- JEFFREY D. SACHS – (23 AGOSTO 2022) - ci dice :

Il mondo è sull'orlo della catastrofe nucleare in gran parte a causa del fallimento dei leader politici occidentali nell'essere schietti sulle cause dell'escalation dei conflitti globali. L'implacabile narrazione occidentale secondo cui l'Occidente è nobile mentre la Russia e la Cina sono malvagie è semplicistica e straordinariamente pericolosa. È un tentativo di manipolare l'opinione pubblica, non di avere a che fare con una diplomazia molto reale e pressante.

L'Europa dovrebbe riflettere sul fatto che il mancato allargamento della NATO e l'attuazione degli accordi di Minsk II avrebbero evitato questa terribile guerra in Ucraina.

La narrativa essenziale dell'Occidente è incorporata nella strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. L'idea centrale degli Stati Uniti è che Cina e Russia sono nemici implacabili che stanno "tentando di erodere la sicurezza e la prosperità americana". Questi paesi sono, secondo gli Stati Uniti, "determinati a rendere le economie meno libere e meno eque, a far crescere le loro forze armate e a controllare le informazioni e i dati per reprimere le loro società ed espandere la loro influenza".

L'ironia è che dal 1980 gli Stati Uniti sono stati in almeno 15 guerre d'oltremare di scelta (Afghanistan, Iraq, Libia, Panama, Serbia, Siria e Yemen solo per citarne alcuni), mentre la Cina non è stata in nessuna, e la Russia solo in una (Siria) oltre l'ex Unione Sovietica. Gli Stati Uniti hanno basi militari in 85 paesi, la Cina in 3 e la Russia in 1 (Siria) oltre l'ex Unione Sovietica.

Il presidente Joe Biden ha promosso questa narrazione, dichiarando che la più grande sfida del nostro tempo è la competizione con le autocrazie, che "cercano di far avanzare il proprio potere, esportare ed espandere la propria influenza in tutto il mondo e giustificare le loro politiche e pratiche repressive come un modo più efficiente per affrontare le sfide di oggi". La strategia di sicurezza degli Stati Uniti non è opera di un singolo presidente degli Stati Uniti, ma dell'establishment della sicurezza degli Stati Uniti, che è in gran parte autonomo e opera dietro un muro di segretezza.

La paura esagerata della Cina e della Russia viene venduta a un pubblico occidentale attraverso la manipolazione dei fatti. Una generazione prima George W. Bush, Jr. vendeva al pubblico l'idea che la più grande minaccia dell'America fosse il fondamentalismo islamico, senza menzionare che era stata la CIA, con l'Arabia Saudita e altri paesi, che aveva creato, finanziato e schierato i jihadisti in Afghanistan, Siria e altrove per combattere le guerre americane.

Oppure si consideri l'invasione dell'Afghanistan da parte dell'Unione Sovietica nel 1980, che è stata dipinta dai media occidentali come un atto di perfidia non provocata. Anni dopo, abbiamo appreso che l'invasione sovietica era in realtà preceduta da un'operazione della CIA progettata per provocare l'invasione sovietica!

La stessa disinformazione si è verificata nei confronti della Siria. La stampa occidentale è piena di recriminazioni contro l'assistenza militare di Putin a Bashar al-Assad in Siria a partire dal 2015, senza menzionare che gli Stati Uniti hanno sostenuto il rovesciamento di al-Assad a partire dal 2011, con la CIA che ha finanziato una grande operazione (Timber Sycamore) per rovesciare Assad anni prima dell'arrivo della Russia.

 

O più recentemente, quando la presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi è volata incautamente a Taiwan nonostante gli avvertimenti della Cina, nessun ministro degli Esteri del G7 ha criticato la provocazione di Pelosi, eppure i ministri del G7 insieme hanno criticato duramente la "reazione eccessiva" della Cina al viaggio di Pelosi.

La narrativa occidentale sulla guerra in Ucraina è che si tratta di un attacco non provocato da Putin nel tentativo di ricreare l'impero russo. Eppure la vera storia inizia con la promessa occidentale al presidente sovietico Mikhail Gorbaciov che la NATO non si sarebbe allargata a est, seguita da quattro ondate di esaltazione della NATO: nel 1999, incorporando tre paesi dell'Europa centrale; nel 2004, incorporandone altri 7, anche nel Mar Nero e negli Stati baltici; nel 2008, impegnandosi ad allargarsi all'Ucraina e alla Georgia; e nel 2022, invitando quattro leader dell'Asia-Pacifico alla NATO a prendere di mira la Cina. Né i media occidentali menzionano il ruolo degli Stati Uniti nel rovesciamento del 2014 del presidente filo-russo dell'Ucraina Viktor Yanukovych; l'incapacità dei governi di Francia e Germania, garanti dell'accordo di Minsk II, di esercitare pressioni sull'Ucraina affinché rispetti i suoi impegni; i vasti armamenti statunitensi inviati in Ucraina durante le amministrazioni Trump e Biden in vista della guerra; né il rifiuto degli Stati Uniti di negoziare con Putin sull'allargamento della NATO all'Ucraina.

Naturalmente, la NATO dice che è puramente difensivo, quindi Putin non dovrebbe avere nulla da temere. In altre parole, Putin non dovrebbe prendere in considerazione le operazioni della CIA in Afghanistan e siria; il bombardamento NATO della Serbia nel 1999; il rovesciamento nato di Muammar Gheddafi nel 2011; l'occupazione NATO dell'Afghanistan per 15 anni; né la "gaffe" di Biden che chiedeva la cacciata di Putin (che ovviamente non era affatto una gaffe); né il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin affermando che l'obiettivo della guerra degli Stati Uniti in Ucraina è l'indebolimento della Russia.

Al centro di tutto questo c'è il tentativo degli Stati Uniti di rimanere la potenza egemonica del mondo, aumentando le alleanze militari in tutto il mondo per contenere o sconfiggere Cina e Russia.

 È un'idea pericolosa, delirante e antiquata. Gli Stati Uniti hanno solo il 4,2% della popolazione mondiale e ora solo il 16% del PIL mondiale (misurato a prezzi internazionali). In effetti, il PIL combinato del G7 è ora inferiore a quello dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), mentre la popolazione del G7 è solo il 6% del mondo rispetto al 41% dei BRICS.

C'è solo un paese la cui fantasia auto-dichiarata è quella di essere la potenza dominante del mondo: gli Stati Uniti.

È passato il tempo che gli Stati Uniti riconoscessero le vere fonti di sicurezza: la coesione sociale interna e la cooperazione responsabile con il resto del mondo, piuttosto che l'illusione dell'egemonia.

Con una politica estera così rivista, gli Stati Uniti e i loro alleati eviterebbero la guerra con la Cina e la Russia e consentirebbero al mondo di affrontare la sua miriade di crisi ambientali, energetiche, alimentari e sociali.

Soprattutto, in questo momento di estremo pericolo, i leader europei dovrebbero perseguire la vera fonte della sicurezza europea: non l'egemonia degli Stati Uniti, ma accordi di sicurezza europei che rispettino i legittimi interessi di sicurezza di tutte le nazioni europee, certamente compresa l'Ucraina, ma anche la Russia, che continua a resistere agli allargamenti della NATO nel Mar Nero.

L'Europa dovrebbe riflettere sul fatto che il mancato allargamento della NATO e l'attuazione degli accordi di Minsk II avrebbero evitato questa terribile guerra in Ucraina. In questa fase, la diplomazia, non l'escalation militare, è la vera strada per la sicurezza europea e globale.

 

Jeffrey D. Sachs è professore universitario e direttore del Center for Sustainable Development della Columbia University, dove ha diretto l'Earth Institute dal 2002 al 2016. È anche presidente della rete delle Nazioni Unite per le soluzioni per lo sviluppo sostenibile e commissario della Commissione delle Nazioni Unite per lo sviluppo della banda larga. È stato consigliere di tre Segretari Generali delle Nazioni Unite e attualmente ricopre il ruolo di SDG Advocate sotto il Segretario Generale Antonio Guterres. Sachs è l'autore, più recentemente, di "A New Foreign Policy: Beyond American Exceptionalism" (2020). Altri libri includono: "Building the New American Economy: Smart, Fair, and Sustainable" (2017) e "The Age of Sustainable Development" (2015) con Ban Ki-moon.

 

 

 

 

 

Spostamento delle placche tettoniche

geopolitiche, sei mesi dopo.

Unz.com- PEPE ESCOBAR – (24 AGOSTO 2022)- ci dice :

 

Sei mesi dopo l'inizio dell'Operazione Militare Speciale (SMO) da parte della Russia in Ucraina, le placche tettoniche geopolitiche dei 21San secolo sono stati dislocati a velocità e profondità sorprendenti – con immense ripercussioni storiche già a portata di mano. Per parafrasare T.S. Eliot, questo è il modo in cui inizia il (nuovo) mondo, non con un lamento ma con un botto.

Il vile assassinio di Darya Dugina – terrorismo di fatto alle porte di Mosca – può aver fatalmente coinciso con il punto di intersezione di sei mesi, ma ciò non cambierà le dinamiche dell'attuale spinta storica work-in-progress.

L'FSB potrebbe aver risolto il caso in poco più di 24 ore, designando l'autore come un agente neonazista Azov strumentalizzato dall'SBU, a sua volta un semplice strumento della combo CIA/MI6 che di fatto governa Kiev.

L'agente Azov è solo un pasticcione. L'FSB non rivelerà mai in pubblico le informazioni che ha accumulato su coloro che hanno emesso gli ordini – e come saranno trattati.

Un certo Ilya Ponomaryov, un personaggio minore anti-Cremlino a cui è stata concessa la cittadinanza ucraina, si è vantato di essere in contatto con l'organizzazione che ha preparato il colpo sulla famiglia Dugin. Nessuno lo prendeva sul serio.

Ciò che è manifestamente grave è come le fazioni del crimine organizzato collegate all'oligarchia in Russia avrebbero un motivo per eliminare Dugin come filosofo nazionalista cristiano ortodosso che, secondo loro, potrebbe aver influenzato il perno del Cremlino verso l'Asia (non lo ha fatto).

Ma soprattutto, queste fazioni del crimine organizzato hanno incolpato Dugin per un'offensiva concertata del Cremlino contro il potere sproporzionato degli oligarchi ebrei in Russia. Quindi questi attori avrebbero il motivo e la base / intelligence locale per organizzare un tale colpo di stato.

Se questo è il caso che spiega un'operazione del Mossad – per molti aspetti una proposta più solida della CIA / MI6. Quello che è certo è che l'FSB terrà le sue carte molto vicine al petto – e la punizione sarà rapida, precisa e invisibile.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Invece di infliggere un duro colpo alla Russia in relazione alle dinamiche dell'SMO, l'assassinio di Darya Dugina ha solo smascherato gli autori come agenti di una Moronic Murder Inc.

Uno IED non può uccidere un filosofo – o sua figlia. In un saggio essenziale Lo stesso Dugin ha spiegato come la vera guerra – la Russia contro l'Occidente collettivo guidato dagli Stati Uniti – sia una guerra di idee. E una guerra esistenziale.

Dugin – correttamente – definisce gli Stati Uniti come una "talassocrazia", erede di "Britannia governa le onde"; eppure ora le placche tettoniche geopolitiche stanno enunciando un nuovo ordine: il ritorno dell'Heartland.

Putin stesso lo ha spiegato per la prima volta alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco nel 2007. Xi Jinping ha iniziato a farlo accadere quando ha lanciato le Nuove Vie della Seta nel 2013. L'Impero ha colpito di nuovo con Maidan nel 2014. La Russia ha contrattaccato venendo in aiuto della Siria nel 2015.

L'Impero ha raddoppiato l'Ucraina, con la NATO che l'ha armata ininterrottamente per otto anni. Alla fine del 2021, Mosca ha invitato Washington per un dialogo serio sull'"indivisibilità della sicurezza" in Europa. Questo è stato respinto con una mancata risposta.

Mosca non ha avuto il tempo di confermare che una trifecta era in lavorazione: un imminente blitzkrieg di Kiev contro il Donbass; Ucraina che flirta con l'acquisizione di armi nucleari; e il lavoro dei laboratori di armi biologiche statunitensi. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della Nuova Via della Seta.

Un'analisi coerente degli interventi pubblici di Putin in questi ultimi mesi rivela che il Cremlino – così come il Consiglio di Sicurezza Yoda Nikolai Patrushev – si rendono pienamente conto di come gli scagnozzi politico/mediatici e le truppe d'assalto dell'Occidente collettivo siano dettati dai governanti di quello che Michael Hudson definisce il sistema FIRE (finanziarizzazione, assicurazioni, immobili), una mafia bancaria di fatto.

Come diretta conseguenza, si rendono anche conto di come l'opinione pubblica collettiva occidentale sia assolutamente all'oscuro, in stile caverna di Platone, della loro totale prigionia da parte dei governanti del FUOCO, che non possono assolutamente tollerare alcuna narrativa alternativa.

Quindi Putin, Patrushev, Medvedev non presumeranno mai che un lettore di tele-prompter senile alla Casa Bianca o un comico cokehead a Kiev "dominino" qualcosa.

 Il sinistro imitatore di Un cattivo di Bond, Klaus "Davos" Schwab, e il suo compagno storico psicotico Yuval Harari almeno spiegano il loro "programma": lo spopolamento globale, con quelli che rimangono drogati fino all'oblio.

Poiché gli Stati Uniti governano la cultura pop globale, è opportuno prendere in prestito da ciò che Walter White / Heisenberg, un americano medio che canalizza il suo Scarface interiore, afferma in Breaking Bad: "Sono nel business dell'Impero". E il business dell'Impero è quello di esercitare il potere grezzo – poi mantenuto con spietatezza con tutti i mezzi necessari.

La Russia ha rotto l'incantesimo. Ma la strategia di Mosca è molto più sofisticata che livellare Kiev con biglietti da visita ipersonici, qualcosa che avrebbe potuto essere fatto in qualsiasi momento a partire da sei mesi fa, in un lampo.

Quello che Mosca sta facendo è parlare praticamente con tutto il Sud del mondo, bilateralmente o con gruppi di attori, spiegando come il sistema mondiale sta cambiando proprio davanti ai nostri occhi, con gli attori chiave del futuro configurati come BRI, SCO, EAEU, BRICS +, la Greater Eurasia Partnership.

E quello che vediamo è che vaste aree del Sud del mondo – o l'85% della popolazione mondiale – lentamente ma sicuramente si stanno preparando a espellere la Fire Mafia dai loro orizzonti nazionali, e alla fine a abbatterli: una lunga e tortuosa battaglia che implicherà molteplici battute d'arresto.

I fatti sul campo.

Sul terreno nella prossima Ucraina, i biglietti da visita ipersonici Khinzal – lanciati dai bombardieri Tu-22M3 o dagli intercettori Mig-31 – continueranno a essere distribuiti.

Mucchi di HIMARS continueranno ad essere catturati. I lanciafiamme pesanti TOS 1A continueranno a inviare inviti alle Porte dell'Inferno. La difesa aerea della Crimea continuerà a intercettare tutti i tipi di piccoli droni con IED collegati: terrorismo da parte di cellule SBU locali, che alla fine saranno distrutte.

Usando essenzialmente un fenomenale sbarramento di artiglieria – economico e prodotto in serie – la Russia annetterà il Donbass pieno e molto prezioso, in termini di terra, risorse naturali e potenza industriale. E poi a Nikolaev, Odessa e Kharkov.

Geo-economicamente, la Russia può permettersi di vendere il suo petrolio con sconti sui grassi a qualsiasi cliente del Sud del mondo, per non parlare dei partner strategici Cina e India. Il costo di estrazione raggiunge un massimo di $ 15 al barile, con un bilancio nazionale basato su $ 40-45 per un barile di Urali.

Un nuovo benchmark russo è imminente, così come il petrolio in rubli dopo il gas di grande successo per i rubli.

L'assassinio di Darya Dugina ha provocato infinite speculazioni sul Cremlino e sul Ministero della Difesa rompendo finalmente la loro disciplina. Questo non accadrà. I progressi lungo l'enorme fronte di 1.800 miglia sono implacabili, altamente sistematici e inseriti in un quadro strategico più ampio.

Un vettore chiave è se la Russia ha la possibilità di vincere la guerra dell'informazione con l'Occidente collettivo. Ciò non accadrà mai all'interno del NATOstan, anche se il successo dopo il successo sta aumentando in tutto il Sud del mondo.

Come Glenn Diesen ha magistralmente dimostrato, in dettaglio, nel suo ultimo libro, Russofobia, l'Occidente collettivo è visceralmente, quasi geneticamente impermeabile ad ammettere qualsiasi merito sociale, culturale, storico da parte della Russia.

E questo estrapolerà alla stratosfera dell'irrazionalità, mentre la sminuzzatura e la smilitarizzazione de facto dell'esercito imperiale per procura in Ucraina sta facendo letteralmente impazzire i gestori dell'Impero e i suoi vassalli.

Il Sud del mondo però non dovrebbe mai perdere di vista il "business dell'Impero". L'Impero delle Bugie eccelle nel produrre caos e saccheggio, sempre sostenuto da estorsioni, corruzione di élite compradores, omicidi e tutto ciò che è supervisionato dall'enorme potenza finanziaria fire.

Ogni trucco nel libro Divide and Rule – e specialmente al di fuori del libro – dovrebbe essere previsto, in qualsiasi momento. Non sottovalutare mai un Impero in declino amaro, ferito, profondamente umiliato.

Quindi allacciate le cinture di sicurezza: questa sarà la dinamica tesa fino al 2030.

Ma prima, lungo tutta la torre di guardia, preparatevi per l'arrivo del Generale Inverno, mentre i suoi cavalieri si stanno avvicinando rapidamente, il vento inizierà a ululare e l'Europa si congelerà nel cuore di una notte buia mentre la mafia fire sbuffa i sigari.

 

 

 

Gli americani sono criminalmente pazzi.

 

Unz.com- LARRY ROMANOFF –( 18 AGOSTO 2022)- ci dice:

In passato sono stato accusato di essere "antiamericano" e, sebbene ciò fosse forse vero, quei sentimenti erano diretti principalmente al governo degli Stati Uniti e alle sue agenzie e non al popolo della nazione, sulla base del fatto che, nonostante la democrazia, il popolo non era responsabile delle “atrocità dell'impresa criminale psicopatica” che agiva come loro governo.

La mia posizione è cambiata. Proprio come le foglie non possono cambiare colore e le radici non possono appassire senza la conoscenza silenziosa dell'intero albero, nessun governo può commettere secoli di guerre e atrocità incessanti contro altri popoli e nazioni senza la conoscenza e l'approvazione della grande maggioranza della sua popolazione. Né può farlo senza la cooperazione delle sue corporazioni, delle sue infrastrutture civili e delle sue istituzioni educative.

E, dal momento che il governo degli Stati Uniti, l'esercito e la CIA sono quasi al 100% controllati e funzionano come luogotenenti e esecutori per la “mafia ebraica Khazariana” residente nella City di Londra, le mie osservazioni si applicano ugualmente a entrambe le parti. Tuttavia, queste sono accuse sorprendenti, quindi esaminiamo la fondatezza. Possiamo iniziare con:

Leader politici e militari americani.

Un articolo di Jim Kouri citava uno studio dell'FBI

 che affermava:

"... tratti caratteriali esibiti da serial killer o criminali possono essere osservati in molti all'interno dell'arena politica. Condividono i tratti di psicopatici che non sono sensibili agli appelli altruistici, come la simpatia per le loro vittime o il rimorso o la colpa per i loro crimini. C'è da meravigliarsi che l'America stia fallendo in patria e in tutto il mondo?"

I presidenti americani, i vicepresidenti, i segretari di Stato, i segretari della difesa, il personale della Casa Bianca e molti senatori e membri del Congresso mostrano molti o la maggior parte dei tratti di psicopatici criminali e assassini di massa.

 Le prove delle atrocità del governo degli Stati Uniti non sono difficili da trovare. Il governo degli Stati Uniti d'America è sempre stata  un'impresa criminale, governato più spesso da teppisti e assassini psicopatici genocidi.

 Dubito che ci sia molta disputa nel mondo di oggi sul male intrinseco che sembra permeare il governo degli Stati Uniti e lo Stato Profondo Ebraico Khazariano che lo controlla, né sulla folle criminalità inerente alla maggior parte delle sue politiche estere.

I presidenti americani come classe costituiscono alcuni dei miti più spudorati della storia degli Stati Uniti, sempre presentati in termini brillanti di saggezza, umanità e grandezza quando erano per lo più teppisti genocidi razzisti, impegnati fin dai primi giorni della Repubblica in una serie infinita di genocidi.

 Per molti anni, uccidere gli indiani nativi è stato uno dei lavori più pagati in America.

Fu il grande George Washington che ordinò alle sue truppe di scuoiare i corpi dei nativi "dai fianchi verso il basso per fare stivaletti o leggings", e Theodore Roosevelt, il premio Nobel per la pace, sostenendo che le vite dei nativi aborigeni erano "prive di significato, squallide e feroci come le bestie feroci", e che lo sterminio di loro e il furto della loro terra "era in definitiva benefico quanto inevitabile".

 Lo sbarco di Cristoforo Colombo (Cristóbal Colón) nel Nuovo Mondo mise in moto un programma di genocidio che coprì tutte le Americhe, sterminando innumerevoli milioni di persone tra cui l'intera civiltà Maya, Inca e Azteca, così come gli indiani Carib e il 98% dei popoli aborigeni americani. E tutto fatto con la piena approvazione e partecipazione dei leader politici americani.

Il sacrificio deliberato di vite americane è sempre stato parte dell'agenda di guerra degli Stati Uniti. Il presidente McKinley ordinò l'esplosione della USS Maine nel porto dell'Avana, uccidendo circa 400 marinai americani, come scusa per iniziare una guerra con la Spagna, poiché Woodrow Wilson ordinò che la Lusitania fosse sacrificata, insieme a più di 1.000 vite, come scusa per entrare nella guerra europea.

Inoltre, ora fuori discussione è che Franklin Roosevelt conosceva la posizione della flotta giapponese e il tempo previsto dell'attacco a Pearl Harbor, progettato dalla Casa Bianca come scusa per entrare nella guerra europea, sacrificando migliaia di vite americane non informando Pearl Harbor.

Ora è dimostrato che gli Stati Uniti, sotto la sorveglianza di Richard Nixon, abbandonarono centinaia di prigionieri di guerra in Vietnam, il cui rilascio era condizionato al pagamento di $ 2 miliardi o $ 3 miliardi di riparazioni che gli americani non avevano intenzione di onorare. Puoi leggere gli articoli documentati di Ron Unz su questo argomento.

Le guerre di aggressione sono una delle caratteristiche distintive degli Stati Uniti d'America, il paese è stato in guerra per circa 235 dei suoi 245 anni come nazione.

 L'estrema interferenza diplomatica ed economica è al secondo posto. Negli ultimi 200 anni, rimangono solo tre nazioni insignificanti che gli Stati Uniti non hanno invaso, distrutto, sanzionato, mandato in bancarotta, interferito grottescamente nelle elezioni, lanciato massicci attacchi terroristici o biologici contro, o altrimenti brutalizzato.

Alcune citazioni selezionate:

"Voglio essere il bullo sul blocco. Non c'è futuro [per gli altri paesi] nel cercare di sfidare le forze armate degli Stati Uniti". (Generale Colin Powell – Segretario di Stato degli Stati Uniti, in testimonianza al Congresso).

"[L'America] è più pienamente una nazione, più intensamente viva come entità, quando fa guerra contro altre nazioni. Anche in tempo di pace è la memoria delle guerre passate e la minaccia delle guerre future che mantengono viva l'idea della nazione in America. La guerra e il culto della nazione sono praticamente la stessa cosa". (Walter Karp)

"La guerra ci permette di elevarci al di sopra delle nostre piccole stazioni nella vita. Troviamo nobiltà in una causa e sentimenti di altruismo e persino beatitudine. E in un momento di deficit e scandali finanziari alle stelle e di deterioramento del nostro tessuto interno, la guerra è un bel diversivo... La guerra ci dà un senso distorto di sé; ci dà un significato. La guerra, siamo arrivati a credere, è uno sport da spettatori. I militari e la stampa ... hanno trasformato la guerra in un vasto videogioco arcade. La sua stessa essenza – la morte – è nascosta alla vista del pubblico". (Chris Hedges, reporter vincitore del Premio Pulitzer per il New York Times)

L'ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter ha dichiarato: "Abbiamo mandato marines in Libano, e basta andare in Libano, in Siria o in Giordania per testimoniare in prima persona l'intenso odio tra molte persone per gli Stati Uniti perché abbiamo bombardato e bombardato e ucciso senza pietà abitanti del villaggio totalmente innocenti – donne e bambini e agricoltori e casalinghe – in quei villaggi intorno a Beirut. Di conseguenza, siamo diventati una specie di Satana nella mente di coloro che sono profondamente risentiti". Ha anche affermato che gli Stati Uniti sono la nazione più bellicosa nella storia del mondo. Questo è uno dei motivi per cui gli Stati Uniti sono stati per così tanto tempo elencati come la nazione più odiata al mondo.

Gli americani (e altri) potrebbero essere sorpresi di apprendere che gli Stati Uniti non hanno mai installato un governo democratico in nessun paese, da nessuna parte, mai. Invece, in più di 50 casi, gli Stati Uniti hanno rovesciato con la forza un governo pacifico e legittimo.

 E hanno installato un brutale dittatore-assassino psicopatico.

Gli omicidi sono anche una delle caratteristiche distintive degli Stati Uniti.

 In più di 150 casi gli Stati Uniti hanno ucciso il Capo di Stato o i principali dirigenti di altre nazioni, tra cui Dag Hammarskjöld quando era segretario generale delle Nazioni Unite, come punizione per la loro resistenza al bullismo e al saccheggio americani. Questo non include i fallimenti, in particolare tre tentativi contro il premier cinese Zhou En-lai o i 638 tentativi contro Fidel Castro. In passato, queste "operazioni nere" sono state fatte in intenso segreto e negate con veemenza, ma oggi sono fatte apertamente e liberamente ammesse come è accaduto di recente con Soleimani in Iran, omicidi ora apparentemente inclusi nella definizione americana di "democrazia".

Il terrorismo è un elemento integrante della politica estera americana e una caratteristica fissa degli Stati Uniti.

Non è molto in discussione da nessuna parte che la violenta rivolta terroristica in Tibet nel 2008 sia stata il regalo dell'America alla Cina per le Olimpiadi, così come l'attacco terroristico a Sochi nel 2014 il regalo equivalente alle Olimpiadi della Russia. Né è in discussione che le principali organizzazioni terroristiche nel mondo di oggi siano state formate, finanziate e addestrate dagli Stati Uniti. Ma c'era molto che precedeva l'ISIS e i suoi fratelli;

Gli Stati Uniti sono famosi per le loro varie "operazioni" terroristiche. Operazione Northwoods è stato diretto all'invasione e alla distruzione di Cuba e ha proposto, tra le altre cose, di riempire un aereo di linea con studenti universitari americani, abbattendolo e incolpando Cuba, usandolo come scusa per una completa invasione militare. Operazione Gladio era uno schema terroristico diretto dalla CIA in Europa che per decenni ha comportato bombardamenti, uccisioni e altri mezzi per spaventare le nazioni europee nell'adozione di governi di destra. Ce n'erano molti.

Gli Stati Uniti hanno anche promosso il gruppo terroristico FLQ in Quebec, destinato a raggiungere la disgregazione del Canada e l'assorbimento dei pezzi nell'impero americano. Ci è quasi riuscito. La CIA ha anche svolto vaste attività terroristiche in Canada dirette contro Cuba. Inoltre, l'esercito americano e la CIA hanno lanciato numerose campagne terroristiche in tutta l'America Latina durante gli anni di Reagan, a tal punto e con tale ferocia che i programmi sono cessati solo perché alla fine hanno girato lo stomaco del mondo intero con molte centinaia di migliaia di morti e pratiche di tortura illimitate insegnate alla "Scuola delle Americhe" degli Stati Uniti a Panama e successivamente a Fort Benning in Georgia.

Il governo degli Stati Uniti ha sempre usato la tortura contro i cittadini di altre nazioni. Ho foto di soldati statunitensi che fanno waterboarding di civili nelle Filippine nei primi anni del 1900. L'operazione phoenix degli Stati Uniti in Vietnam ha torturato a morte più di 45.000 vietnamiti, per lo più contadini poveri. I soldati americani erano unanimi sul fatto che nessuno che entrasse nel Progetto Phoenix ne uscisse vivo.

È leggenda che il manuale di tortura di 1.000 pagine della CIA sia stato diffuso tra tutti i suoi dittatori-clienti in America Latina, Africa e Asia. Più recentemente, si è scoperto che gli Stati Uniti hanno creato la più grande rete di prigioni di tortura e navi prigione nella storia del mondo, incentrata su luoghi come Guantanamo Bay, Abu Ghraib e Baghram e Diego Garcia. Amnesty International ha descritto Abu Ghraib come "un centro di torture ed esecuzioni", come lo erano tutti.

Il programma Phoenix della CIA in Vietnam.

Questa è stata una delle serie di eventi più brutali e corrotti della storia americana, che ha coinvolto gli atti più violenti di tortura e terrorismo condotti su una scala incredibilmente diffusa contro i civili innocenti del Vietnam. Come tutta questa attività americana nel terzo mondo, questo era un programma organizzato di genocidio, che il governo e i media statunitensi negavano allora, e continuano a negare oggi nonostante i volumi di prove documentate.

L'obiettivo del Programma Phoenix – e molti simili da allora, condotto dall'esercito americano e dalla CIA – era quello di eliminare con la distruzione l'intera infrastruttura sociale della resistenza vietnamita alla colonizzazione americana. Ciò è stato realizzato con omicidi di massa su una scala senza precedenti, un uso sorprendente di tattiche terroristiche contro i civili e uno dei programmi di tortura più brutali mai avviati nella storia del mondo.

Un uomo di nome Barton Osborne, che all'epoca era stato assegnato a questo progetto militare e della CIA, scrisse che "Era fondamentalmente un'operazione psicologica, ed era molto ben fatta. Gli americani lo hanno fatto molte volte prima. La teoria è che non si uccide il leader, si uccidono i suoi figli o la sua famiglia. Fondamentalmente, quello che fai è distruggere la famiglia del capo ... quando il ragazzo [torna a casa], vede questo casino – sai, sua moglie decapitata, e il suo bambino neonato strappato dall'addome, e decapitato e sanguinante sul suo corpo, appeso a una trave, [escrementi] su tutte le pareti, quel genere di cose – è così che lo fai. Quindi l'intera operazione perde la sua volontà di combattimento.

 E questo è fondamentalmente "The American Way". Osborn ha testimoniato ulteriormente davanti al Congresso degli Stati Uniti: "Non ho mai saputo nel corso di tutte quelle operazioni alcun detenuto per vivere attraverso il suo interrogatorio. Sono morti tutti. Non un solo sospetto è sopravvissuto all'interrogatorio ... e la maggior parte sono stati torturati a morte o buttati fuori dagli elicotteri".

Un funzionario americano che era un "consigliere" nel programma Phoenix ha dichiarato: "Era risaputo che quando qualcuno veniva prelevato [per essere 'interrogato'] le loro vite erano quasi finite". "Non entrerò nei dettagli delle disumanità inflitte alle vittime, ma un esempio dell'ingegno degli americani è degno di nota. Barton testimoniò che gli "interrogatori" (C'è sempre la pretesa di un interrogatorio, suggerendo di interrogare informazioni militari vitali. La pretesa è sempre falsa.) prendeva un tassello di legno da sei pollici e lo pestava nell'orecchio di un uomo e nel suo cervello, poi lo lasciava vagare fino alla morte.

Agente Arancio.

Agent Orange è un erbicida altamente tossico, defoliante e cancerogeno costituito da parti uguali di due erbicidi, 2,4,5-T e 2,4-D, mescolato con un'altra diossina particolarmente letale chiamata TCDD. La sostanza chimica era la creazione di sforzi congiunti tra inglesi e americani per progettare un'arma biologica che avrebbe completamente sterminato le colture alimentari di un nemico. Alcuni dei componenti della sostanza chimica si sono rivelati utili come erbicidi commerciali e in seguito sono entrati nei mercati di massa, anche se alla fine si sono rivelati troppo distruttivi per l'ambiente per un uso continuato. L'esercito americano stava testando l'Agent Orange come arma biologica nei primi anni 1940, in particolare per le colture di riso, e iniziò la produzione su larga scala per l'uso contro il Giappone prima della fine della guerra. E

 sì, l'hanno usato contro il Giappone. Gli Stati Uniti hanno testato oltre 1.000 composti simili e condotto prove sul campo di "quelli più promettenti", specialmente in Tanganica e Kenya per valutare il valore di milioni di litri di erbicidi cancerogeni nell'eradicazione di alberi e cespugli che nascondono terroristi e governi socialisti.

Arthur Galston, sviluppatore di TCDD, lo ha citato come "forse la molecola più tossica mai sintetizzata dall'uomo" ma, secondo Photoshop e Mr. Sanitise, il suo inserimento in Agent Orange è stato un errore, un effetto collaterale di produzione non intenzionale e presente solo in "quantità svanitamente piccole".

 

La versione igienizzata che trova la sua strada nei libri di storia americani è che l'esercito americano lo ha usato come un "defogliante", un delicato processo di rimozione delle foglie da alcuni alberi dove i cecchini vietnamiti potrebbero nascondersi, ma non è mai stato vero.

Questa sostanza chimica straordinariamente letale è stata utilizzata nel tentativo di distruggere l'intera coltura del riso del Vietnam e l'approvvigionamento alimentare della nazione, e di contaminare per sempre il suolo e le acque sotterranee nella misura in cui la ricrescita sarebbe diventata impossibile.

Non mancano le fotografie pubblicamente disponibili che mostrano elicotteri dell'esercito americano e trasporti C-123 che spruzzano Agent Orange su terreni agricoli vietnamiti, fiumi, laghi e bacini idrici.

 La versione ufficiale era che il presidente Ngo Dinh Diem del Vietnam del Sud ha chiesto agli Stati Uniti di condurre irrorazioni aeree di erbicidi nel suo paese, ma questa affermazione è una sciocchezza ridicola.

Diem era un gangster americano trapiantato dal New Jersey dal governo degli Stati Uniti e installato come presidente fittizio di un fittizio "Vietnam del Sud".

Agent Orange è stato un tentativo di genocidio del popolo vietnamita, e totalmente estraneo alla defogliazione di qualsiasi cosa. "Il record afferma chiaramente che nella sola provincia di Quang Ngai, l'85% di tutte le terre coltivate doveva essere distrutto nel solo 1970, lasciando centinaia di migliaia di vietnamiti affamati a morte".

Nel soggiogare le nazioni alla supremazia americana, gli Stati Uniti si sono specializzati per un secolo in quella che i militari chiamano "pacificazione civile", che è il massacro indiscriminato di un numero illimitato di civili, come metodo preferito per instillare paura e obbedienza permanenti in un popolo.

 Uno dei peggiori è stato il colpo di stato della CIA in Indonesia per sostituire Suharno con Sukarto nel 1960, dove più di tre milioni di civili sono stati uccisi apertamente e pubblicamente nel più grande massacro di esseri umani nella storia del mondo, senza sosta per settimane e settimane fino a quando i fiumi della nazione sono stati tutti rossi di sangue.

Esempi più piccoli esistono in dozzine di altre nazioni, più recentemente in Iraq e Libia. Gli Stati Uniti sono l'unica nazione al mondo con una "università" istituita appositamente allo scopo di insegnare le tecniche di tortura e pacificazione civile a tutti i dittatori del mondo – la famigerata Scuola delle Americhe.

La storia del lato oscuro dell'America.

In un articolo storicamente illuminante intitolato "A Long History of America's Dark Side", gli autori americani Peter Dale Scott e Robert Parry disegnano un quadro sbalorditivo, anche se deprimente, del modello delle atrocità militari statunitensi che hanno costituito la filosofia di base della colonizzazione degli Stati Uniti.

 L'editore del sito ha osservato: "Molti americani vedono il loro paese e i suoi soldati come i bravi ragazzi che diffondono la democrazia e la libertà in tutto il mondo, e quando gli Stati Uniti infliggono morte e distruzione, sono visti come un errore o un'aberrazione".

Gli autori forniscono un'ampia documentazione che le atrocità americane non sono mai state errori, ma invece facevano parte di una politica attentamente pianificata per eseguire quella che è stata chiamata "la pacificazione" delle popolazioni native che hanno resistito alla colonizzazione degli Stati Uniti.

"Sottolineano che c'è un filo molto oscuro ma raramente riconosciuto che attraversa la tradizione militare degli Stati Uniti che ha sempre usato esplicitamente la violenza brutale e il terrore per sopprimere le popolazioni locali, siano essi indiani nativi negli Stati Uniti o "proteggere gli interessi degli Stati Uniti" nelle Filippine, in Vietnam o in America centrale e meridionale.

"Il popolo americano è in gran parte ignaro di questa tradizione nascosta perché la maggior parte della letteratura che sostiene il terrorismo sponsorizzato dallo stato è attentamente confinata ai circoli di sicurezza nazionale e raramente si riversa nel dibattito pubblico, che è invece dominato da messaggi di benessere sugli interventi statunitensi ben intenzionati all'estero".

La politica è iniziata con battaglie durante gli stati del Nord e del Sud degli Stati Uniti, evolvendosi in un concetto di "guerra totale" che ha significato attacchi devastanti contro i civili e l'infrastruttura economica è diventata parte integrante del processo di sottomissione.

Quando il generale americano Sherman stava combattendo il Sud, le sue truppe bruciarono case, lasciarono campi e piantagioni in fiamme e si impegnarono in stupri e omicidi diffusi di civili, come mezzo per distruggere la loro volontà di combattere.

Essenzialmente le stesse tattiche sono state usate contro gli indiani nativi, dove la violenza e il terrorismo sono diventati la base di una vittoriosa strategia di colonizzazione degli Stati Uniti.

Con i nativi, gli autori citano in parte dal Congressional Record degli Stati Uniti,

"Sono stati scalpati; i loro cervelli buttati fuori; gli uomini usavano i loro coltelli, spaccavano le donne, bastonavano i bambini piccoli, li colpivano alla testa con le loro pistole, battevano i loro cervelli, mutilavano i loro corpi in ogni senso della parola". Il massacro è diventato il modo americano di portare la pace".

"Quando gli americani si sono spostati al di fuori dei propri confini per creare colonie militari in gran parte del mondo sottosviluppato, queste cosiddette politiche di "pacificazione" li hanno accompagnati.

Quando gli Stati Uniti hanno rivendicato le Filippine come premio della loro guerra spagnola, hanno seguito queste politiche alla lettera, bruciando case, massacrando civili, uccidendo bambini, torturando e mutilando corpi, il tutto per "pacificare" il popolo – per brutalizzarlo ad accettare la sua nuova posizione come colonia americana.

Centinaia di migliaia di civili furono ammassati sui ponti, uccisi e gettati in mare, così i fiumi scorrevano di cadaveri. Un corrispondente di notizie rifletteva il profondo razzismo degli americani quando descriveva scene in cui "i soldati americani uccidevano uomini, donne, bambini ... da ragazzi dai 10 anni in su, ... il filippino, in quanto tale, era poco meglio di un cane. Non è una guerra civile, ma non abbiamo a che fare con un popolo civilizzato. L'unica cosa che sanno e temono è la forza, la violenza e la brutalità".

Un documento di guerra dell'esercito americano ha elogiato questa "violenza criminale esemplare – l'omicidio e la mutilazione dei prigionieri e l'esposizione dei loro corpi". Queste atrocità erano ampiamente considerate nei circoli militari come "pacificazione nella sua forma più perfezionata".

"Gli Stati Uniti hanno copiato i loro successi in Vietnam. Il generale americano Colin Powell, che in seguito servì come Segretario di Stato degli Stati Uniti, approvò la pratica di routine di uccidere i maschi vietnamiti come parte necessaria dello sforzo di contro insurrezione.

 "Contro insurrezione" nel linguaggio militare degli Stati Uniti significa uccidere tutte le persone che resistono alla tua invasione del loro paese; sono gli "insorti" che devono essere eliminati. In Vietnam, gli Stati Uniti hanno distrutto tutte le dighe e le riserve idriche, gran parte dei terreni agricoli e dei raccolti, distrutto intere città e massacrato tutti gli abitanti. La "pacificazione" americana del Vietnam alla fine ha causato circa 5 milioni di vittime, e queste non erano principalmente vittime militari, ma l'omicidio organizzato di civili destinato a terrorizzare l'intera popolazione ad accettare l'occupazione permanente degli Stati Uniti. Fortunatamente per i vietnamiti, ha fallito.

 

Timothy McVeigh, l'uomo che ha fatto saltare in aria un edificio governativo a Oklahoma City, ha detto in un'intervista: "Quello che è successo a Oklahoma City non è stato diverso da quello che gli americani piovono sulle teste degli altri tutto il tempo. Molte nazioni e popoli stranieri odiano gli americani proprio per le ragioni per cui la maggior parte degli americani mi detesta. Pensateci". Ma gli americani non hanno mai dovuto pensarci, perché tutte le loro guerre sono combattute in terra straniera. La carneficina, la morte, la distruzione e la miseria sono tutte inflitte alle persone in altri paesi, e agli americani non è mai permesso di vedere i risultati, tanto meno di sperimentarli in prima persona. Per gli americani, la guerra è qualcosa che accade da qualche altra parte, e il governo e i media degli Stati Uniti sono attenti a isolare il popolo americano dalla realtà della guerra. "Fin dalle scene emotivamente inquietanti del Vietnam riportate a casa dalla TV americana, la trasmissione di corpi americani che tornano a casa è vietata dalle leggi punitive, come lo sono praticamente tutte le prove dei veri orrori della guerra – tranne quando il governo degli Stati Uniti fabbrica scene per demonizzare una nazione straniera".

La guerra biologica è un'altra caratteristica fissa degli Stati Uniti d'America. Igor Nikulin, ex membro della Commissione delle Nazioni Unite sulle armi biologiche e chimiche, afferma che l'esercito americano ha 400 laboratori di armi biologiche sparsi in tutto il mondo, per lo più intorno a Russia e Cina, convenientemente al di fuori della sfera di competenza del Congresso e anche al di fuori del controllo della sfortunata nazione locale.

Non è più in discussione che gli Stati Uniti fossero dietro la guerra biologica scatenata contro la Cina e la Corea del Nord durante la guerra di Corea, ed è ampiamente accettato in gran parte del mondo che la SARS è stato scatenato dagli Stati Uniti come un attacco alla Cina, così come gli altri sette attacchi biologici negli ultimi anni.

 MERS ed EBOLA.

 Hanno anche tutti i segni di armi biologiche create e rilasciate dagli Stati Uniti. Inoltre, sembra quasi una certezza che il mercato Xinfadi di Pechino sia stato riseminato con COVID-20 a giugno dalle stesse persone. Potresti voler leggere dell'intenso interesse degli Stati Uniti per lo sviluppo della guerra biologica.

 Un altro riferimento descrive lo sviluppo del cibo americano GM come l'arma biologica quasi ideale.

I crimini di guerra efferati sono un'altra specialità americana. Puoi leggere dell'orgia di uccidere gli americani a Dresda.

 

 in Germania, ma ce ne sono molti altri non ben noti. In Corea del Nord, gli americani hanno bombardato in macerie ogni città, paese e villaggio del paese, uccidendo quasi la metà della popolazione e rendendo la maggior parte dei sopravvissuti senza casa. In Giappone, oltre a distruggere l'intero quartiere Shitamachi di Tokyo al costo di probabilmente un milione di vite civili, gli Stati Uniti hanno bombardato quasi altre 100 città giapponesi, uccidendo completamente la metà degli abitanti che erano tutte donne, bambini e anziani.

 L'esercito americano ha ammesso che si trattava di crimini di guerra efferati, ma si è consolato nel fatto che quasi nessuno lo sapeva e in ogni caso non c'era alcun tribunale con il potere di perseguirli. Questi tre esempi sono i più ovvi, ma ce ne sono troppi altri da contare. Un'eccezione sarebbe l'Iraq. Ecco due articoli che devi leggere per conoscere la verità sull'Iraq.

Poche persone oggi sanno che gli americani in Germania detengono un record di brutali omicidi di massa, avendo ucciso almeno un milione di tedeschi nei campi di concentramento americani – in Germania – molto tempo dopo la fine della guerra. Non è ampiamente noto, ma quasi tutte queste morti sono state di civili, non di personale militare, e sono state le fasi finali dell'Operazione Paperclip.

 Gli Stati Uniti saccheggiarono la Germania fino alle ossa dopo la guerra, rubando tutta la proprietà intellettuale tedesca nel processo, ma scoprirono di non avere le conoscenze tecniche o scientifiche per comprendere la maggior parte delle invenzioni tedesche.

 Ad esempio, hanno confiscato circa 100 razzi V-2 non assemblati, ma si sono resi conto che non avevano idea di come assemblare i razzi né alcuna comprensione dei principi scientifici del loro funzionamento. Così, gli americani emigrarono con la forza innumerevoli migliaia di scienziati tedeschi negli Stati Uniti, notevole tra questi era Werner von Braun e simili. Ma c'erano ancora milioni di scienziati e tecnici che gli americani volevano "debrief' in modo da estrarre tutte le loro conoscenze scientifiche e militari, che poi formarono la maggior parte dei detenuti dei "campi di sterminio di Eisenhower".

Una volta che questi civili furono completamente informati, gli americani li uccisero tutti, molti per esecuzione diretta e l'equilibrio per fame.

Questo era così vero che portare cibo ai prigionieri in questi campi era un reato capitale, con il risultato che le persone venivano uccise a vista. La ragione era quella di evitare che una qualsiasi di queste conoscenze cadesse in mani russe, sperando così di dare agli Stati Uniti un vantaggio scientifico e imperiale permanente.

 Eisenhower fu responsabile non solo di queste morti, ma di innumerevoli milioni di altri in trasferimenti forzati e altre atrocità. James Bacque stimò tra i 12 e i 14 milioni di civili tedeschi morti o uccisi negli anni successivi alla guerra. Questa conoscenza è stata cancellata da tutti i libri di storia americana, e anche da tutti quelli occidentali. L'argomento è ancora così radioattivo che è illegale in Germania (grazie ai loro maestri ebrei e americani) tentare di ricercare l'argomento.

Alcune citazioni selezionate.

"Il record statunitense di crimini di guerra è stato, dal diciannovesimo secolo ad oggi, in gran parte invisibile, senza governo, senza leader politici, senza funzionari militari, senza agenti di livello inferiore ritenuti responsabili di azioni criminali ... Chiunque sfidi questa mitologia viene rapidamente emarginato, bollato come traditore o comunista o terrorista o semplicemente pazzo al di là della pallida discussione ragionevole. (Carl Boggs)

I Ieader statunitensi commettono crimini di guerra per una questione di necessità istituzionale, poiché il loro ruolo imperiale richiede di mantenere i popoli subordinati al loro posto e assicurare un "clima favorevole di investimento" ovunque.

 Lo fanno usando il loro potere economico, ma anche ... sostenendo Diem, Mobutu, Pinochet, Suharto, Savimbi, Marcos, Fujimori, Salinas e decine di leader simili. I crimini di guerra arrivano facilmente anche perché i Ieader statunitensi si considerano i veicoli di una moralità e verità superiori e possono operare in violazione della legge senza costi. È anche immensamente utile che i loro media mainstream concordino sul fatto che il loro paese è al di sopra della legge e sosterranno e razionalizzeranno ogni singola impresa e la commissione di crimini di guerra. " (Edward Herman)

 

Una delle principali frecce nella faretra diplomatica americana sono gli embarghi alimentari (e altri) contro le nazioni più povere che resistono alla democrazia, alla libertà e ai diritti umani in stile americano, cioè stupri, saccheggi e saccheggi. Un esempio tipico è stata la Grande Carestia della Cina del 1959-1961,  avviato dagli amici ebrei europei dell'America, ma gli Stati Uniti sono l'esecutore militare e diplomatico.

E questa non è stata affatto la prima o l'ultima volta che gli americani hanno lanciato tali misure. Hanno fatto lo stesso per punire la Cina durante la guerra di Corea, e ripetuto periodicamente fino al 1970. Gli Stati Uniti hanno fatto lo stesso con altre nazioni in questioni diverse dal cibo. Un esempio attuale sono le cosiddette "sanzioni" statunitensi contro l'Iran, congelando tutti i beni e le entrate estere, negando così all'Iran la valuta per l'acquisto di vaccini COVID-19.

Gli Stati Uniti si sono anche specializzati in "embarghi economici", strangolando finanziariamente un piccolo paese resistente al saccheggio americano, come hanno fatto a Cuba per 70 anni, costringendo con orgoglio quella piccola nazione a rimanere sottosviluppata e in povertà per generazioni.

Eppure l'unico "crimine" di Cuba è stato quello di espellere gli ebrei dopo la rivoluzione.

 Gli Stati Uniti sono famosi in molte parti del mondo per aver ripetutamente invaso, poi forzato l'apertura – e lo svuotamento, dei caveaux di una piccola banca centrale nazionale. Una tattica correlata era quella di costringere le nazioni dell'America centrale e meridionale a "permettere" agli Stati Uniti di "gestire" tutte le loro riserve di denaro e valuta, il denaro investito nello sviluppo immobiliare di New York, facendo miliardi per i banchieri mentre le piccole nazioni prigioniere ricevevano l'1% sui loro soldi.

Ma gli embarghi sono solo una piccola parte della storia della guerra finanziaria americana contro altre nazioni.

Uno degli atti più spregevoli coinvolse la Cina nel 1930, quando quel paese aveva l'unica economia veramente stabile, con una valuta sostenuta al 100% dall'argento.

Nel tentativo di distruggere l'economia cinese, i satanisti della FED statunitense hanno ordito un piano per offrire ai cinesi tre volte il prezzo mondiale dell'argento (con grande perdita ovviamente per il Tesoro degli Stati Uniti, ma non per la FED di proprietà ebraica). Questo schema è riuscito a succhiare la maggior parte dell'argento dalla Cina, rendendo la valuta inutile e gettando la Cina nel bel mezzo della Grande Depressione che altrimenti avrebbe completamente evitato.

La sperimentazione umana che coinvolge atrocità indicibili è anche una caratteristica distintiva dell'America. Questa è una categoria così grande che è quasi impossibile sapere da dove cominciare. Potremmo iniziare con MK-ULTRA, che è quasi certamente il più orrendo catalogo di morte, privazione, tortura, abuso sessuale e abusi mentali e psicologici inimmaginabili e strazianti, molto spesso eseguiti su bambini piccoli. MK-ULTRA sembra essere stato quasi interamente un progetto ebraico, da Sydney Gottlieb ai luogotenenti e ai praticanti.

È più o meno noto ora che Shiro Ishii condusse orribili esperimenti umani nella sua famigerata Unità 731 ad Harbin, in Cina, comprese le vivisezioni vive.

Una condizione della resa giapponese dopo la seconda guerra mondiale era che Ishii consegnasse agli Stati Uniti tutta la documentazione sui suoi esperimenti in cambio della completa immunità contro i procedimenti giudiziari per crimini di guerra.

Inoltre, Ishii e tutta la sua truppa di Frankenstein furono importati negli Stati Uniti dove ricevettero nuove identità e alloggiarono nelle basi militari statunitensi, e impiegati lì e al CDC (che non è un'organizzazione sanitaria civile ma era ed è ancora un ramo dell'esercito statunitense).

A Ishii fu data una posizione come professore e supervisore della ricerca biologica presso l'Università del Maryland, una posizione che mantenne fino alla sua morte decenni dopo.

 C'è un'altra questione curiosa che riguarda il trasferimento di circa 500.000 prigionieri di guerra tedeschi negli Stati Uniti durante e dopo la seconda guerra mondiale, con la loro apparente scomparsa e nessuna traccia di loro che se ne siano mai andati per tornare a casa come affermato.

Il governo degli Stati Uniti dichiara guerra all'America.

Oltre a questo, il governo e l'esercito degli Stati Uniti hanno condotto letteralmente migliaia di esperimenti umani clandestini su milioni di cittadini americani a loro insaputa, così come sui popoli di altre nazioni. Questi includevano radiazioni nucleari e quasi ogni tipo di agente patogeno noto all'uomo, con risultati spesso letali. C'è così tanto qui che è quasi impossibile da descrivere.

Le successive circa 2.000 parole sono un estratto severamente abbreviato di un articolo che ho scritto nel tentativo di riassumere queste atrocità, e includo qui solo esposizioni civili e morti, omettendo le vaste atrocità, sperimentali e non, che l'esercito americano ha commesso contro i propri soldati. Ho pubblicato l'articolo completo online per coloro che si preoccupano di leggerlo; è lungo 40.000 parole.

Negli ultimi 70 anni circa, il governo degli Stati Uniti ha intrapreso una guerra contro i propri cittadini, una storia riprovevole di esperimenti illegali, non etici e immorali esponendo innumerevoli milioni di civili statunitensi a procedure mortali e agenti patogeni.

 Secondo un'indagine del Congresso degli Stati Uniti, alla fine del 1970 "almeno 500.000 persone sono state utilizzate come soggetti in radiazioni, esperimenti biologici e chimici sponsorizzati dal governo federale degli Stati Uniti sui propri cittadini". La verità è nelle decine di milioni.

Il Government Accountability Office degli Stati Uniti pubblicò un rapporto il 28 settembre 1994, in cui affermava che tra il 1940 e il 1974, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e altre agenzie di sicurezza nazionale studiarono centinaia di migliaia di soggetti umani in test ed esperimenti che coinvolgevano sostanze pericolose.

Una citazione dallo studio:

Molti esperimenti che hanno testato vari agenti biologici su soggetti umani, denominati Operazione Whitecoat, sono stati effettuati a Fort Detrick, nel Maryland, nel 1950.

I soggetti umani originariamente consistevano in uomini arruolati volontari. Tuttavia, dopo che gli uomini arruolati hanno inscenato uno sciopero per ottenere maggiori informazioni sui pericoli dei test biologici, molti altri sono stati arruolati. Non sono stati effettuati follow-up degni di nota, né sono stati tenuti registri, dei partecipanti. L'esercito americano in seguito ha affermato di avere informazioni di contatto solo per circa 1.000 dei partecipanti originali. [Il] Il programma di difesa biologica degli Stati Uniti contiene decine di divisioni, dipartimenti, gruppi di ricerca, bio-intelligenza e altro ancora, in nessun modo tutti legati alla "difesa" in alcun senso.

Dal documento: Cavie nucleari americane: Tre decenni di esperimenti di radiazioni su cittadini statunitensi: Rapporto preparato dalla sottocommissione per la conservazione e l'energia, del Comitato per l'energia e il commercio, Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, novembre 1986: Ufficio stampa del governo degli Stati Uniti, Washington, 1986, 65-0190.

 

"I soggetti umani erano pubblici prigionieri o popolazioni che gli sperimentatori avrebbero potuto spaventosamente considerare "sacrificabili": anziani, detenuti, pazienti ospedalieri affetti da malattie terminali o che potrebbero non aver conservato tutte le loro facoltà per il consenso informato. ... nessuna prova che sia stato concesso il consenso informato. ... il governo ha coperto la natura degli esperimenti e ha ingannato le famiglie delle vittime decedute su ciò che era accaduto. ... i soggetti hanno ricevuto dosi che si avvicinavano o addirittura superavano i limiti attualmente riconosciuti per l'esposizione professionale alle radiazioni. Le dosi erano pari a 93 volte il carico corporeo (massimo) riconosciuto". Il documento procede quindi: "Alcuni dei più ripugnanti o bizzarri di questi esperimenti sono riassunti di seguito".

Pochi americani sembrano a conoscenza dei programmi di sperimentazione umana del proprio governo, una litania inconcepibile di atrocità compiute dalla CIA e dai militari su una popolazione innocente e disinformata, sempre senza consenso. E il più delle volte con risultati tragici. Questi includevano programmi estesi del controllo mentale. Esperimenti di interrogatorio/tortura, infezione deliberata da malattie mortali o debilitanti, esposizione a grave radioattività e ogni sorta di agenti patogeni biologici, batteriologici e chimici tossici. Comprendevano lavaggio del cervello, tortura, elettroshock, agenti nervini, droghe e ipnosi esotica ed esperimenti chirurgici tra cui lobotomie, e una vasta gamma di "ricerche" farmacologiche, tutte condotte su vittime civili innocenti, disinformate e indifese che vanno dai neonati agli adulti.

Le sostanze utilizzate – gli "strumenti del loro mestiere" – includevano LSD, eroina, morfina, benzedrina, marijuana, cocaina, PCP, mescalina, metrazolo, etere, gas nervini VX e Sarin, sostanze chimiche tossiche come solfuro di zinco-cadmio e anidride solforosa, una varietà di agenti biologici, acido solforico, scopolamina, gas mostarda, isotopi radioattivi e varie diossine della Dow Chemical. Includevano anche elettroshock, estrogeni sintetici, cellule tumorali vive, organi sessuali animali trapiantati nell'uomo, trasfusioni di sangue di mucca e molto altro. Le malattie deliberatamente trasmesse includevano sifilide, gonorrea, epatite, cancro, peste bubbonica, beriberi, colera, pertosse, febbre gialla, febbre dengue, encefalite e tifo, malattia di Lyme, febbre emorragica e molto altro.

Sono stati condotti esperimenti su bambini, orfani, i malati e i disabili mentali, i poveri, i neri e i prigionieri a cui non è stata data scelta nella partecipazione. Ai pazienti ospedalieri è stato spesso detto che stavano ricevendo cure mediche, ma invece sono stati usati come soggetti in esperimenti mortali. Non sapremo mai il numero totale di morti. Se non ti dispiace gli incubi, fai qualche ricerca sul programma MK-ULTRA della CIA.

 Molti di questi esperimenti continuarono fino alla fine degli anni 1990 e oltre, e molte persone affermano – e forniscono prove – che continuano ancora oggi.

Questi programmi di ricerca umana sono stati finanziati dal governo degli Stati Uniti ed eseguiti principalmente attraverso la CIA e l'esercito, ma con la piena cooperazione della maggior parte delle principali università e ospedali. Erano altamente segreti, la loro esistenza non è stata scoperta fino a dopo molti anni di attività. Di fronte agli ordini del tribunale di rilasciare i documenti, la CIA e l'esercito hanno invece distrutto la maggior parte dei documenti, alcuni documenti sono sopravvissuti solo per errori di archiviazione e comunicazione, le prove disponibili coprono solo una minuscola parte delle violazioni e delle atrocità commesse.

 

Dal 1960 al 1971, il dottor Eugene Saenger, radiologo dell'Università di Cincinnati, espose pazienti poveri e per lo più neri alle radiazioni di tutto il corpo. Non è stato chiesto loro di firmare moduli di consenso, né è stato detto loro che il Pentagono ha finanziato lo studio. I pazienti sono stati esposti, nel periodo di un'ora, all'equivalente di circa 20.000 radiografie di radiazioni". La maggior parte dei pazienti è morta quasi immediatamente, ma il Dr. Saenger ha recentemente ricevuto una medaglia d'oro per "risultati di carriera" dalla Radiological Society of North America.

Dal 1950 in poi, i bambini mentalmente disabili della Willowbrook State School di Staten Island, New York, sono stati intenzionalmente infettati da epatite virale nutrendoli con un estratto ricavato dalle feci dei pazienti infetti.

Saul Krugman della New York University ha promesso ai genitori di bambini mentalmente disabili che i loro figli sarebbero stati iscritti a Willowbrook in cambio della firma di un modulo di consenso per le procedure che sosteneva fossero "vaccinazioni". In realtà, le procedure prevedevano deliberatamente l'infezione dei bambini con epatite virale.

 

Lauretta Bender: La psichiatra dell'inferno.

 Lauretta Bender era una neuropsichiatra al Bellevue Hospital negli anni 1940 e nei primi anni 1950 che ha aperto la strada alla terapia elettroshock su bambini piccoli che inevitabilmente regredirono in stati violenti e catatonici, la maggior parte finendo morto o in prigione. Bender in seguito espanse i suoi trattamenti per includere l'LSD e, nonostante la sua brutalità disumana, il NYT pubblicò un necrologio luminoso quando morì – come fece per le molte dozzine di tali persone.

 

A partire dal 1950 circa, l'esercito americano condusse almeno 240 attacchi di guerra biologica all'aperto contro le città americane, rilascio di agenti nervini e batteri mortali dall'Alaska alle Hawaii. La CIA ha rilasciato batteri della pertosse dal mare vicino a Tampa Bay, in Florida, causando un'epidemia che ha lasciato decine di migliaia di persone estremamente malate e uccidendo molti altri.

 La Marina degli Stati Uniti ha simulato attacchi di guerra biologica spruzzando grandi quantità di batteri su San Francisco, in cui molti cittadini sono morti e innumerevoli hanno contratto gravi malattie simili a polmoniti. Quando le informazioni sono trapelate, fonti militari hanno insistito sul fatto che i batteri erano innocui, ma innumerevoli migliaia di persone hanno subito gravi infezioni del tratto urinario e respiratorio,

L'esercito americano ha condotto circa 1.000 test nucleari fuori terra, non per testare le bombe, ma per determinare gli effetti delle radiazioni su una popolazione. Il servizio sanitario pubblico fu incaricato di dire ai cittadini sottovento dai test delle bombe nucleari che l'aumento dei tumori era dovuto alla nevrosi, e Eisenhower ordinò che alle donne con malattie da radiazioni, aborti spontanei, perdita di capelli, leucemia e cancro al cervello fosse detto che soffrivano di "sindrome della casalinga".

Un documento segreto AEC datato 17 aprile 1947, intitolato Medical Experiments in Humans ha dichiarato: "Si desidera che non venga rilasciato alcun documento che si riferisca a esperimenti con esseri umani che potrebbero avere una reazione avversa sull'opinione pubblica o portare a cause legali. I documenti che coprono tale lavoro sul campo dovrebbero essere classificati segreti.

Un'indicazione della natura insensibile e oscena che ha sempre pervaso il governo degli Stati Uniti:

Kodak ha iniziato a ricevere reclami dei clienti sulla pellicola appannata, la causa rintracciata nel materiale di imballaggio – bucce di mais dell'Indiana contaminate da radioattività.

Il governo degli Stati Uniti ha segretamente accettato di fornire a Kodak informazioni anticipate su tutti i futuri test nucleari, compresa "la distribuzione prevista di materiale radioattivo al fine di anticipare la contaminazione locale". Le vittime ora ci dicono: ". . . il governo ha avvertito l'industria fotografica e ha fornito mappe e previsioni di potenziale contaminazione. Dov'erano gli avvertimenti ai genitori dei bambini in queste aree?

 Il governo ha protetto i rotoli di pellicola, ma non la vita dei nostri figli. Perché lo hanno fatto quando avevano tutte le informazioni sui punti caldi e sulle ricadute, eppure non hanno avvertito la gente di questo paese dei pericoli inerenti al fallout radioattivo?" Il loro governo non glielo ha detto perché erano le cavie nei test.

Puoi leggere alcuni dei casi più importanti qui: Storia nascosta dei test sui germi negli Stati Uniti (BBC). L'inquietante storia del laboratorio segreto di germi di Plum Island del governo (Amazon). Malattia di Lyme di Plum Island esposta. Il dispiegamento geopolitico di armi biologiche.  Anche il famigerato Progetto 100.000 di Robert McNamara, Operazione DEW, Operazione LAC, Progetto SHAD, Progetto 112, Malattia di Lyme, Gas nervino e Dead Sheep a Dugway.

E non era solo guerra all'America.

Le prove accumulate dell'uso americano di armi biologiche in Cina e Corea del Nord é fuori discussione, ma il governo degli Stati Uniti ha mentito su di esso per 70 anni.

È anche documentato al di là di ogni dubbio che gli Stati Uniti hanno condotto una campagna decennale di guerra biologica contro la piccola Cuba, compresa la distribuzione della febbre emorragica e l'influenza suina che ha causato a Cuba l'uccisione di tutti i 500.000 maiali del paese.

Gli americani non solo hanno mentito su questo per 70 anni, ma hanno accusato Cuba di essere "uno stato paria" con un programma di guerra biologica. E non solo Cuba Gli Stati Uniti hanno schierato armi chimiche e biologiche su Canada, Filippine, Porto Rico, Colombia, Brasile, Vietnam, Cina, Corea del Nord, Vietnam, Laos, Cambogia e altro ancora.

 

Gli Stati Uniti hanno circa 400 laboratori militari di armi biologiche sparsi in paesi (per lo più poveri e arretrati) di tutto il mondo, compresi quelli nuovi in Georgia, Ucraina, Moldavia, Armenia, Azerbaigian, Uzbekistan e Kazakistan, diverse nazioni ora chiedono che questi laboratori siano smantellati e trasferiti negli Stati Uniti, dove appartengono.

I media sono stati vistosamente silenziosi sul record statunitense di perdite di agenti patogeni biologici, ma il CDC verifica che tra il 2005 e il 2012 gli Stati Uniti hanno avuto 1.059 casi di furto o perdite di agenti patogeni pericolosi che hanno rotto il contenimento.

Uno ogni tre giorni per sette anni. Questo deve essere affrontato perché ci sono prove considerevoli che la pandemia di influenza suina H1N1 del 2009 negli Stati Uniti è stata causata da una di queste perdite, che è stata quasi certamente la ragione per cui il CDC ha rifiutato per 6 mesi persino di identificare l'agente patogeno o avvertire la cittadinanza, permettendogli silenziosamente di diffondersi in tutto il mondo. Questo sembra essere stato lo stesso agente patogeno che ha colpito la Russia nel 2016 dal laboratorio di armi biologiche Lugar dell'esercito americano in Georgia.

 

L'allora presidente Trump ha affermato che potrebbe uccidere l'intera popolazione dell'Afghanistan in pochi giorni.

 "L'Afghanistan sarebbe cancellato dalla faccia della Terra. Sarebbe sparito e questo non è usare il nucleare. Sarebbe finita in – letteralmente, in 10 giorni". Le armi biologiche sembrerebbero l'unica alternativa. Febbre emorragica e Hantavirus hanno lavorato per gli Stati Uniti in Corea del Nord; forse anche l'Afghanistan. Trump in seguito ha negato l'intenzione di portare avanti la sua minaccia, ma facciamo a meno della finzione che gli Stati Uniti non abbiano armi biologiche, di Fort Detrick e dei 400 bio-laboratori stranieri che svolgono solo funzioni benevoli di "medicina della pace".

E ancora di più.

Pirati somali.

Ci sono così tante altre categorie che potresti non immaginare mai. La maggior parte di noi ricorda l'ondata di dirottamenti di navi al largo delle coste della Somalia alcuni anni fa, dove banditi pesantemente armati in piccole imbarcazioni si imbarcavano su una petroliera o un'altra nave e la tenevano per il riscatto. Nessuno dei mass media si è preso la briga di chiedersi perché una cosa del genere si sarebbe verificata all'improvviso, apparentemente senza motivo. Ma potrebbe esserci stata una causa. La parola in Somalia era che gli Stati Uniti, alla ricerca di modi per smaltire il loro crescente accumulo di scorie nucleari, scaricarono migliaia di barili di rifiuti altamente radioattivi nell'oceano al largo della costa somala. Si diceva che molti dei barili si fossero aperti, contaminando tutto e uccidendo tutto il pesce, che era la parte principale dell'approvvigionamento alimentare del paese. Mi è stato detto che i dirottamenti erano una rappresaglia contro gli Stati Uniti.

La bomba dello tsunami.

In un recente articolo sul Telegraph del Regno Unito, l'autore e regista neozelandese Ray Waru stava ricercando vecchi file militari negli archivi nazionali del suo paese e ha scoperto un'operazione top secret chiamata "Project Seal", che ha rivelato che gli Stati Uniti hanno sviluppato e testato una "bomba tsunami" durante la seconda guerra mondiale.

Nel rapporto, la ricerca ha rivelato che gli americani hanno usato massicce esplosioni sottomarine per innescare enormi onde di marea che avrebbero inondato le città costiere di tutto il mondo. Apparentemente, il progetto è stato lanciato nel 1944 quando un ufficiale della marina statunitense ha notato grandi onde prodotte durante l'esplosione delle barriere coralline nel Pacifico. Il progetto ha avuto successo e i test hanno dimostrato che una serie di esplosioni offshore poteva produrre onde potenti superiori a dieci metri.

Quale modo migliore per lanciare una guerra contro una nazione costiera bassa? Chiedi a un sottomarino americano di sparare un grande dispositivo nucleare in acque profonde a una certa distanza al largo e lasciare che un'onda di marea di 20 metri o addirittura 30 metri cancelli istantaneamente tutte le basi navali della nazione, i porti marittimi e gran parte delle città circostanti. La parte migliore è che potrebbe essere scambiato per un evento naturale ma, anche in caso contrario, non c'è modo di dimostrare chi fosse il responsabile. Quando l'acqua si abbassa, il paese disabitato (e privo di radiazioni) può essere colonizzato.

Un'altra idea interessante, e altrettanto criminalmente folle, di usare gli incendi boschivi come arma militare. Fortunatamente, abbiamo un tale documento preparato in dettaglio esaustivo per l'esercito americano dal servizio forestale degli Stati Uniti. Ho una copia della relazione, se siete interessati a leggerla.

 Sono 73 pagine più appendici.

Il cervello del burattinaio.

Questo è il mio preferito. Il presidente degli Stati Uniti Obama ha speso 100 milioni di dollari per un nuovo progetto per mappare il cervello umano, che richiede lo sviluppo di una nuova tecnologia in grado di registrare l'attività elettrica delle singole cellule e complessi circuiti neurali nel cervello "alla velocità del pensiero".

Saranno coinvolti il Rockefeller Institute, la Stanford University, il Dipartimento della Difesa, agenzie governative, fondazioni private, aziende private e università. Sebbene gli obiettivi del lavoro siano stati definiti in modo poco chiaro, è altamente improbabile che siano una ricerca di cure mediche come suggerito da Obama. Come avete già visto, la CIA e il Dipartimento della Difesa sono stati coinvolti in troppi di questi progetti di "controllo mentale" in passato.

Nelle notizie correlate, Eric Schmidt e Jared Cohen di Google (CIA) hanno poi scritto un libro intitolato "The New Digital Age" che sembra essere per lo più uno sproloquio delirante errante in cui Schmidt e Cohen sembrano leggere la sceneggiatura di Obama o soffrire di allucinazioni.

Scrivendo di dissidenti e rivoluzionari che sperano di generare, si riferiscono in un unico luogo a un nuovo "gruppo di consulenti" (presumibilmente loro) che "useranno i dati per costruire e mettere a punto una figura politica".

Questo suona già come un burattino sofisticato. Ci dicono poi che i discorsi pronunciati da questa "figura politica raffinata" saranno alimentati "attraverso complesse suite di software di estrazione di funzionalità e analisi delle tendenze" (wow), mentre qualcuno (di nuovo, presumibilmente Schmidt e Cohen) "mapperà le sue funzioni cerebrali" e svolgerà altre "sofisticate diagnosi" per "valutare le parti deboli del suo repertorio politico".

Per assicurarvi che niente di tutto questo è uno scherzo, ecco la visione americana del mondo del futuro, una citazione diretta del comitato consultivo scientifico dell'AERONAUTICA STATUNITENSE, tratta da "New World Vistas of Air and Space Power for the 21st Century":

"Prima della metà del 21 ° secolo, ci sarà un'esplosione virtuale di conoscenza nel campo delle neuroscienze.

Avremo raggiunto una chiara comprensione di come funziona il cervello umano, di come controlla realmente le varie funzioni del corpo e di come può essere manipolato (sia positivamente che negativamente). Si può immaginare lo sviluppo di fonti di energia elettromagnetica, la cui produzione può essere pulsata, modellata e focalizzata, che può accoppiarsi con il corpo umano in un modo che permetterà di prevenire movimenti muscolari volontari, controllare le emozioni (e quindi le azioni), produrre sonno, trasmettere suggerimenti, interferire con la memoria sia a breve che a lungo termine, produrre un set di esperienze, ed eliminare un set di esperienze. Questo aprirà la porta allo sviluppo di alcune nuove capacità che possono essere utilizzate nei conflitti armati, in situazioni di terrorismo / ostaggio e nell'addestramento ..."

Infine, consideriamo alcuni individui:

Dwight Eisenhower.

L'ex presidente degli Stati Uniti Eisenhower, che ha detto "Dio, come odio i tedeschi", è stato personalmente responsabile della morte per esecuzione e fame di almeno un milione di civili tedeschi, e forse molti altri, uomini uccisi molto tempo dopo la fine della guerra, e fatto principalmente per fare dispetto ai russi.

 Come accennato in precedenza, Eisenhower approvò i test nucleari all'aperto sui civili americani e ordinò ai suoi ufficiali di dire alle donne morenti che soffrivano di "sindrome della casalinga". Come si può negare che un uomo – il Presidente di un paese – che commette tali crimini contro il suo stesso popolo, sia criminalmente pazzo?

Curtis LeMay.

Il generale militare statunitense Curtis LeMay è stato uno dei più folli maniaci genocidi e assassini di massa della storia, in gran parte responsabile dell'uccisione di forse 1.000.000 di civili durante il bombardamento incendiario americano di Dresda e di molte altre città della Germania.

 In Corea, LeMay ha bombardato e distrutto totalmente ogni città, paese e villaggio, così come le dighe da cui dipendeva l'approvvigionamento alimentare della nazione, vantandosi in seguito "Abbiamo ucciso cosa – il 40% dell'intera popolazione?", e ha anche supervisionato la distribuzione di agenti patogeni biologici su gran parte della Corea del Nord e della Cina nord-orientale.

In Giappone, LeMay ha bombardato quasi 100 città giapponesi, uccidendo completamente il 50% degli abitanti civili, un bilancio di almeno 10 milioni di morti. Il bombardamento incendiario del solo distretto shitamachi di Tokyo ha prodotto circa 1 milione di morti.

Henry Kissinger.

Henry Kissinger detiene il record per il maggior numero di civili mai uccisi in Asia, per il quale gli è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace.

Kissinger e il presidente degli Stati Uniti Lyndon Johnson condividono la responsabilità non solo per i 5 milioni di morti principalmente civili in Vietnam, Laos e Cambogia, ma per gli stermini genocidi civili del 1965-1966 in Indonesia, dove almeno tre milioni di persone sono state uccise nel più grande massacro umano nella storia registrata, e uno che gli Stati Uniti tentano ancora di negare oggi. Kissinger è anche famoso per il riprovevole documento NSSM 200, essenzialmente un programma di spopolamento mondiale.

Ronald Reagan.

Reagan fu responsabile del sostegno a un decennio di massacri civili di massa in tutta l'America Latina da parte degli Squadroni della Morte della CIA, con milioni di morti.

Questi hanno coinvolto la famigerata istituzione di tortura della "Scuola delle Americhe", e la distribuzione e l'istruzione del loro manuale di tortura di 1.000 pagine, e che ha tagliato del tutto una serie di torture, massacri, costituendo complessivamente uno dei periodi più brutali e terrificanti di repressione delle popolazioni civili che il mondo abbia mai vissuto. La brutalità americana in Sud e Centro America durante questo periodo era così oscena che alla fine ha trasformato lo stomaco del mondo intero. I Segretari di Stato di Reagan erano Alexander Haig e George Shultz, con Haig attivo anche in Vietnam e Corea.

Robert McNamara.

Fu McNamara a pianificare il bombardamento incendiario delle città giapponesi da parte di Curtis Lemay, ammettendo apertamente che si trattava di un crimine di guerra atroce, dal momento che il bombardamento incendiario di quelle città avrebbe significato l'uccisione quasi interamente di civili – donne, bambini e anziani.

 Eppure, nello scrivere le sue memorie, non solo respinse questo fatto, ma non mostrò assolutamente alcun rimorso per le sue azioni. Fu McNamara a progettare il Progetto 100.000 in cui reclutò e spedì quasi 500.000 giovani gravemente ritardati (QI medio circa 65) in Vietnam, scarsamente addestrati e pietosamente incapaci di affrontare le complessità della guerra nella giungla. Pochi sono tornati. Fu responsabile della produzione e della distribuzione capillare della diossina Agente Arancio e dell'uso del napalm.                                 Fu sotto la supervisione di McNamara che fu creato il Progetto Phoenix che torturò a morte più di 45.000 mila civili vietnamiti. Fu sotto McNamara che furono formulati per la prima volta i piani e furono richiesti fondi al Congresso per ricercare e sviluppare l'arma biologica che ora conosciamo come HIV. La ricompensa dell'uomo doveva essere nominato Presidente della Banca Mondiale.

Madeline Albright.

Il Segretario di Stato americano Madeline Albright detiene il record come il più prolifico baby-killer di tutti i tempi.

Con il sostegno di Bill Clinton, l'esercito americano ha preso di mira la distruzione di tutti gli impianti di acqua potabile dell'Iraq e ha impedito la consegna di forniture di depurazione sostitutive.

L'ONU ha confermato che ciò ha provocato la morte di oltre 500.000 vite infantili da sole. In una famosa intervista televisiva al popolare programma 60 Minutes, ad Albright è stato chiesto da Leslie Stahl se questa "punizione" dell'Iraq valesse il costo in vite infantili, a cui ha risposto che "Sì, ne è valsa la pena".

Fu anche Albright a progettare il bombardamento della Serbia, la più lunga campagna di bombardamenti ininterrotta della storia, e la distruzione della Jugoslavia.

Ma ha beneficiato immensamente di quest'ultimo: lei e George Soros hanno "rilevato" l'intera infrastruttura di comunicazione del Kosovo, con un valore di circa 800 milioni di dollari. Le guerre sono redditizie per pochi.

Madeline Albright è un ottimo esempio del male senza pari che ha permeato il governo degli Stati Uniti per generazioni. La donna è la personificazione del male, un'incarnazione di Satana, una cagna genocida omicida. Eppure, per il suo contributo alla "democrazia", Obama le ha conferito la più alta onorificenza americana: la Medaglia presidenziale della libertà. Per essere onesti, non è stata una decisione di Obama. Gli ebrei Khazariani volevano uno dei loro onori, e Obama ha fatto quello che gli è stato detto.

Quelle persone di cui sopra, e molte altre, sono mostri umani, criminali in qualsiasi misura, assassini di massa patologici pienamente uguali al peggio della storia. Ma, come per tutta la storia americana (ed ebraica), la verità è stata sostituita con la mitologia che permette a tutti gli interessati di dormire comodamente sapendo di aver reso il mondo sicuro per la democrazia. Su tale spregevole finzione è costruito l'intero edificio dell'America (e dell'ebraismo internazionale).

Pensate a tutti gli eventi e i dettagli discussi sopra, alle innumerevoli morti, alle sofferenze agonizzanti non solo degli americani ma di milioni di persone in così tante nazioni brutalizzate. Come classificheresti non solo Eisenhower ma Kennedy, Johnson e Nixon dopo di lui, che dovevano tutti aver approvato tutti questi "esperimenti umani", così come programmi come Operation Paperclip, Operation Northwoods and Gladio, MK-ULTRA, Operation Phoenix e molto altro ancora? Come classificheresti persone come Madeline Albright, Henry Kissinger, Robert McNamara e Curtis LeMay?

I leader dei grandi Stati Uniti d'America, sia uomini che donne, e quei parassiti nello Stato Profondo che li controllano, sono stati in gran parte pustulent bolle bollenti sulla faccia di un mondo bellissimo. Su quali basi puoi confutare l'affermazione che così tanti di questi uomini e donne sono stati criminalmente pazzi?

Quando si progetta un embargo alimentare contro una nazione che sta vivendo una carenza di cibo e si guardano decine di milioni di persone morire di fame, se questo non è puro male, allora cosa sarebbe? Quando istituisci potenti sanzioni economiche su una nazione piccola e indifesa, schiavizzandola in perpetua povertà, come punizione per la loro resistenza al tuo saccheggio e saccheggio, se questo non è il male, allora cosa sarebbe?

Quando si rovescia il governo legittimo di una nazione e si installa un brutale dittatore psicopatico per ottenere la sottomissione e lo stupro di una nazione e delle sue risorse, se questo non è il male, allora cosa sarebbe?

 Quando ti impegni nella tortura e nello sterminio all'ingrosso di civili in un paese innocente, se questa non è follia criminale, allora quale sarebbe?

Ora ci rivolgiamo alle istituzioni e alle corporazioni statunitensi, una fonte primaria degli psicopatici necessari per popolare la Casa Bianca e il Congresso, i Dipartimenti di Stato, Difesa e Commercio.

Dai tempi della British East India Corporation (ebrea) dei Rothschild, i dirigenti delle multinazionali hanno avuto più sangue sulle loro mani rispetto alla maggior parte dei maggiori generali.

La Casa Bianca, il Congresso e l'esercito americano non sono stati così densamente popolati da sociopatici, psicopatici e assassini assetati di sangue per errore.

Gli Stati Uniti hanno incorporato nel loro governo la più lunga serie ininterrotta di assassini spietati della storia, molti tratti da grandi aziende dove hanno ricevuto la loro formazione pratica.                         I leader americani sono stati per lo più corrotti fino al midollo, uomini per i quali la vita umana non ha alcun valore o significato e per i quali il denaro e il potere sono tutti. Sono stati per lo più tutti, come qualcuno ha scritto, "Strani, uomini senz'anima, adoratori di Satana".

Sarà scioccante per molti lettori rendersi conto che la malignità sociopatica che permea i corridoi del potere del governo americano è condivisa dai leader delle multinazionali statunitensi.

Nel mondo aziendale (e spesso istituzionale), aumentano le tendenze maligne nel rapporto diretto con il rango e la responsabilità, con caratteristiche antisociali, psicopatiche e sociopatiche sempre più pronunciate ai livelli più alti, la promozione diventa sempre più impossibile senza queste tendenze.

Mentre ci sono eccezioni, i dirigenti senior delle grandi aziende sono fondamentalmente criminali patologici, sociopatici arroganti guidati dall'avidità.

Consideriamo Donald Rumsfeld e Dick Cheney, rispettivamente Segretario alla Difesa e Vicepresidente di George Bush, due degli esseri umani più selvaggi e maligni che abbiano mai maledetto questa terra.

Rumsfeld era un tempo il presidente della società farmaceutica Searle e Cheney il CEO di Halliburton Oil Well Services. Dove pensi che queste due pustulente stelle della vita politica americana abbiano acquisito il loro talento di assassini patologici?

Come immagina che siano stati indotti a concepire e costruire la più grande rete di strutture di tortura nella storia del mondo?

Pensi che si siano uniti al governo degli Stati Uniti e siano stati così corrotti dall'esperienza che sono diventati criminalmente pazzi?

Sai che non è successo. Rumsfeld e Cheney erano psicopatici e assassini di massa molto prima di diventare i boss della "più grande democrazia del mondo", e sono stati apprezzati dal governo proprio per questi "talenti".

Non hanno avuto posti di rilievo nel governo degli Stati Uniti nonostante le loro tendenze criminali, ma a causa di quelle tendenze. Da questo esempio di centinaia che potrei citare, si può iniziare ad apprezzare la malignità sociopatica che permea, ed è condivisa da, sia i corridoi del potere del governo americano che quelli delle multinazionali americane.

Aggiungerei a questo un'intuizione acquisita da una lunga esposizione al mondo aziendale, che le tendenze sociopatiche aumentano in relazione diretta con i gradini della scala aziendale.

 Vale a dire, più alto è l'aumento di un uomo (o di una donna) nel rango aziendale e nella responsabilità, più pronunciate sono le loro caratteristiche antisociali, psicopatiche e sociopatiche. Questo è così vero che la promozione ai livelli più alti diventa sempre più impossibile senza queste tendenze.

 E questo significa che in gran parte gli alti dirigenti delle grandi aziende sono fondamentalmente criminali patologici. Questa può sembrare un'affermazione scioccante per molti lettori, ma è una verità difendibile.

Potrebbe sorprendervi sapere che l'industria farmaceutica ha il ventre più sporco di tutti i settori economici riconosciuti nel mondo di oggi, così totalmente pieno di criminalità e corruzione che probabilmente non può essere risolto.

Come misura, negli ultimi decenni Big Pharma ha creato un numero di morti e feriti superiore a quello di tutti i produttori di armi del mondo messi insieme. Ho pubblicato un articolo intitolato "Una litania di crimini farmaceutici" che fornisce un'ampia panoramica di questo settore. Ho molti articoli in attesa di pubblicazione che si occupano a turno di ciascuna delle principali aziende farmaceutiche. La criminalità dilagante e l'inconcepibile disprezzo per la vita umana descritti in questa serie ti scioccheranno e ti faranno girare lo stomaco.

Merck e Vioxx.

Il Vioxx di Merck è stato promosso come un modo per prevenire gli attacchi di cuore nella popolazione over 65, ma invece ha dimostrato di causare quegli stessi attacchi di cuore, uccidendo gran parte della popolazione nel processo.

È stato dimostrato che Merck aveva forti prove degli effetti collaterali fatali di questo farmaco, ma li ha ignorati perché il farmaco era così redditizio.

 Le prove circostanziali suggeriscono che Merck ha consapevolmente immesso sul mercato un farmaco che ha provocato attacchi di cuore invece di prevenirli, ed è stato responsabile della morte prematura di circa 500.000 persone negli Stati Uniti, oltre a quelle in altre nazioni in cui Vioxx è stato commercializzato. Ron Unz ha scritto un eccellente articolo su questo che dovrebbe essere considerato una lettura obbligatoria.

A.H. Robins Company.

L'azienda ha sviluppato uno IUD chiamato Dalkon Shield che si è rivelato non solo pericoloso ma fatale, causando innumerevoli aborti spontanei, isterectomie e morti.

È stato rapidamente ritirato dagli Stati Uniti, ma con l'avida cooperazione di USAID e Planned Parenthood, Robins ha continuato a scaricare milioni di questi dispositivi contraccettivi fatali in più di 40 paesi in via di sviluppo. "Ravenholt (e USAID) non si sono fatti scrupoli ad acquistare enormi quantità di farmaci contraccettivi e dispositivi intrauterini (IUD) non provati, non approvati, difettosi o vietati e a distribuirli per l'uso da parte dei suoi subappaltatori del movimento di controllo della popolazione su milioni di ignare donne del Terzo Mondo, molte delle quali hanno sofferto o sono morte di conseguenza

L'epidemia perfettamente tempestiva di Pfizer.

Molti nuovi farmaci sono accompagnati da gravi effetti collaterali, con studi rischiosi e quasi impossibili da condurre in Occidente, quindi le aziende farmaceutiche portano i loro studi in paesi poveri dove le leggi sono impreparate e le persone non capiscono i rischi.

Proprio nel momento in cui Pfizer era pronta per iniziare le sperimentazioni di un nuovo farmaco per la meningite, la Nigeria è stata improvvisamente e inspiegabilmente colpita da una delle peggiori epidemie di meningite della storia.

 Ma è scoppiata una polemica sulla relazione tra la necessità di Pfizer di test e l'epidemia di meningite, perché l'OMS era stata in Nigeria immediatamente prima con uno dei suoi programmi di vaccinazione, i tempi e le posizioni dell'epidemia di meningite apparentemente corrispondevano perfettamente alle vaccinazioni dell'OMS e soddisfacevano il bisogno di Pfizer di un gran numero di soggetti di test.

Inoltre, l'autorizzazione di Pfizer da parte del governo per la sua sperimentazione clinica era stata falsificata dopo il fatto su carta intestata di un reparto inesistente e retrodatata prima dello studio.

Sangue contaminato.

 

Nei primi anni 1980, migliaia di canadesi sono stati infettate con l'HIV e decine di migliaia con l'epatite C, da prodotti sanguigni contaminati da fornitori americani distribuiti dai laboratori canadesi Connaught e dalla Croce Rossa canadese che ha attraversato la linea in negligenza criminale e follia.

Milioni di unità di sangue contaminato sono state consapevolmente vendute in tutto il mondo, ma i profitti erano enormi, IVIG vale in peso molto più dell'oro. I partecipanti a questa atrocità includevano aziende farmaceutiche statunitensi e mediatori di sangue, Bill Clinton e il governo canadese.

L'USAID, creato per "promuovere gli interessi politici ed economici degli Stati Uniti", è stato convertito in una massiccia macchina per il genocidio con finanziamenti praticamente illimitati, il suo obiettivo immediato è quello di mantenere la supremazia americana sterilizzando almeno il 25% delle donne nei paesi non sviluppati.

 

Sostenuta dal Dipartimento di Stato e dall'esercito degli Stati Uniti, l'USAID si è impegnata in una diffusa coercizione ed estorsione per raggiungere i propri obiettivi. Ad esempio, gli Stati Uniti hanno rifiutato tutti gli aiuti alimentari all'India durante una carestia a meno che il governo non accettasse un programma nazionale di sterilizzazioni forzate, l'USAID organizzava circa 50.000 campi di sterilizzazione, dove le autorità avrebbero radunato le donne locali e le avrebbero portate con la forza nei campi per la sterilizzazione.

 In diverse nazioni, decine di milioni di donne sono state costrette ad abortire piuttosto che sterilizzarsi, ma sono state anche rese sterili. In Thailandia, le donne incinte sono state costrette a ricevere vaccinazioni contro il tetano per ottenere carte d'identità per i loro figli, le vaccinazioni più spesso con conseguenti aborti spontanei, il che significa che sono stati somministrati vaccini abortivi dell'OMS. Morti e feriti permanenti sono stati certamente milioni e forse decine di milioni, ma non sono stati tenuti registri.

Reimert Ravenholt dell'USAID era un mostro, un maniaco genocida veramente psicopatico che, con tutto il potere del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, si assunse il compito di abortire tutti i feti delle donne non bianche del mondo e sterilizzarne il maggior numero possibile.

 Ravenholt non solo è stato responsabile di oltre 100 milioni di aborti forzati, almeno di quel numero di sterilizzazioni forzate e di almeno milioni di morti, ma nessuno si è preso la briga di contare.

Il programma di sterilizzazione dell'OMS.

Dato che l'OMS è in gran parte controllata dagli Stati Uniti e dai suoi interessi nello Stato Profondo e che Bill Gates è il più grande contributore all'OMS, possiamo considerare questa organizzazione come un affiliato degli Stati Uniti.

Pochi in Occidente sono a conoscenza del fatto che l'OMS ha sterilizzato fraudolentemente circa 150 milioni di donne in paesi non sviluppati, a loro insaputa o senza il loro consenso.

L'OMS ha inventato un vaccino contenente hCg, l'ormone femminile necessario per impiantare un embrione nella parete dell'utero, combinato con il tossoide tetanico come portatore e ha vaccinato tutte le femmine in età fertile, rendendole permanentemente sterili.

Istituto Rockefeller per la ricerca medica.

Ora ci sono prove che l'"epidemia di influenza spagnola" del 1918 che uccise più di 50 milioni di persone non fu un'epidemia naturale, ma fu causata da un programma sperimentale di vaccinazione contro la meningite del Rockefeller Institute che fu avviato a Fort Riley dall'esercito americano e si diffuse nel mondo da lì. Sembra che la verità sia stata sepolta per più di 100 anni.

Nel 2014, General Motors ha subito enormi cause legali relative a interruttori di accensione difettosi che spegnevano il motore dell'auto di propria iniziativa, disabilitando anche gli airbag, i freni e lo sterzo, spesso mentre viaggiavano ad alta velocità e spesso uccidevano gli occupanti.

GM era a conoscenza di questo difetto, ma si è seduta sulle informazioni per quasi 15 anni per evitare un costoso richiamo di milioni di auto.

 GM è arrivata al punto di far sì che i suoi ingegneri si occupassero dei luoghi degli incidenti per rimuovere furtivamente i chip del computer dalle auto in modo che le agenzie investigative non potessero bloccare gli incidenti sugli interruttori di accensione difettosi.

Questo non è affatto insolito; Le case automobilistiche statunitensi hanno per decenni seppellito difetti di qualità, con conseguenti miliardi di costi di riparazione dei clienti e innumerevoli decine di migliaia di morti e feriti.

Alcuni anni prima, GM commercializzò un'auto chiamata Corvair con difetti delle sospensioni posteriori che avrebbero causato la flessione delle ruote posteriori in una curva, causando il ribaltamento dell'auto e generalmente uccidendo i suoi occupanti, ma GM si rifiutò ostinatamente di modificare i difetti.

 Era simile con un'auto chiamata Ford Pinto, il cui serbatoio del gas si rompeva e scoppiava in fiamme, spesso incenerendo gli occupanti ma, come con GM, una "analisi costi-benefici" ha determinato che le cause legali dei parenti dei clienti deceduti sarebbero state più economiche di un richiamo.

È leggenda che gli imbottigliatori di Coca-Cola organizzassero regolarmente l'uccisione di leader sindacali in Sud e Centro America per impedire la formazione di sindacati.

I dirigenti della Coca-Cola hanno negato la responsabilità in tutti i casi, sostenendo che gli imbottigliatori erano agenti indipendenti. In Messico, i media hanno riferito che tutti i dipendenti della Coca-Cola sono stati costretti a dimettersi, alcuni sotto la minaccia delle armi, dopo la certificazione di un sindacato.

Nestlé è una delle quattro aziende più boicottate al mondo. Una stima è che più di 50 milioni di bambini sono morti dalla seconda guerra mondiale per aver bevuto latte artificiale per bambini in paesi non sviluppati dove biberon e acqua non possono essere facilmente sterilizzati.

Nestlé di proprietà ebraica non è l'unico colpevole, ma controlla più della metà del mercato.

Le università americane sono altrettanto colpevoli quanto il loro governo e le loro corporazioni nel commettere atrocità disumane.

 Ecco i riferimenti a due articoli che descrivono in dettaglio il furto scandalosamente illegale di DNA cinese da parte dell'Università di Harvard e un atroce esperimento umano eseguito su bambini cinesi dalla Tufts University. Entrambi erano criminali, al limite della follia, ed entrambi racchiusi in una nebbia di illegalità, insabbiamenti, bugie, malattie e morti.

Esiste una litania di riprovevole sperimentazione umana negli Stati Uniti, di solito eseguita da una rispettata istituzione americana per l'esercito americano. In genere, il governo degli Stati Uniti e le università e gli ospedali americani accedevano ai bambini in orfanotrofi, istituti psichiatrici, case adottive e ospedali, come soggetti sperimentali gratuiti.

Molte importanti università e ospedali americani hanno accuratamente escluso tutte le tracce di esperimenti umani dalle loro storie, tra cui MIT, Harvard, Università di Rochester, New York University, Università di Washington, Università di Chicago, Vanderbilt University, Università di Cincinnati, Columbia University e altro ancora.

Ad Harvard e all'Università di Cincinnati, i medici hanno torturato e ucciso numerose persone indifese fingendo di studiare "l'effetto della temperatura gelida sui disturbi mentali".

"Hanno spogliato i pazienti nudi con ritardo mentale e li hanno messi tra strati di una coperta gommata attraverso la quale è stato fatto circolare un fluido refrigerato, portando la temperatura corporea ben al di sotto dello zero.

Questi individui indifesi non potevano fare altro che giacere lì per giorni, infreddoliti, affamati, coperti di urina e feci, mentre lentamente si guardavano congelare fino alla morte.

Per aiutare l'esercito americano a incenerire i "ribelli" in Vietnam, l'Università di Harvard ha raccomandato di infondere il napalm con fosforo bianco, che non può essere estinto una volta acceso, e brucerà a morte un uomo proprio attraverso le sue ossa, anche sott'acqua.

 Harvard e l'Università di Chicago hanno iniettato migliaia di donne incinte con dietilstilbestrolo, quasi universalmente con conseguente aborti spontanei e nascite morte, le madri non hanno mai imparato perché hanno perso i loro bambini.

 In un esperimento per la Marina degli Stati Uniti, il biochimico di Harvard Edward Cohn ha iniettato ai prigionieri sangue di mucca, con risultati descritti come "catastrofici". Il professor Richard Strong di Harvard ha intenzionalmente infettato i filippini con il colera e la peste, i soggetti ovviamente tutti morenti.

Sono stati i professori di Harvard a sostenere che gli individui impegnati nella disobbedienza civile possedevano cellule cerebrali difettose, ricevendo finanziamenti per quasi 600 "progetti di ricerca" che coinvolgono lobotomie frontali.

Le vittime sono state arrestate dall'FBI con accuse inventate, poi lobotomizzate. Naturalmente, il processo ha trasformato le vittime in verdure, e quindi è diventato un trattamento di condizionamento dell'FBI preferito per i dissidenti politici.

Il Dr. John C. Cutler era uno di un gran numero di mostri disumani che condussero alcuni degli esperimenti umani più spaventosamente ingannevoli e spregevoli, in un caso infettando migliaia di guatemaltechi con la sifilide in un esperimento militare statunitense. La maggior parte è morta.

La dottoressa Lauretta Bender, la "psichiatra infantile dall'inferno" era una neuropsichiatra a Bellevue, dove ha "aperto la strada" all'uso disumano della terapia elettroshock eccessiva e violenta su migliaia di bambini, iniettando loro anche LSD e Metrazol. Pochi sopravvissero.

Il Dr. Albert M. Kligman dell'Università della Pennsylvania ha condotto esperimenti per l'esercito americano, la Monsanto e la Dow Chemical, per determinare gli effetti delle diossine sugli esseri umani.

Pochi sopravvissero e tutti i documenti delle identità dei prigionieri furono distrutti. L'esercito americano e la CIA hanno pagato a Kligman 400.000 dollari per testare nuove droghe sui detenuti. L'Università della Pennsylvania ha fornito gli scienziati, la prigione ha fornito le vittime e la CIA ha fornito i soldi.

Per quasi 20 anni, il Dr. Saul Krugman della New York University ha condotto studi su larga scala presso la Willowbrook State School per bambini ritardati, finanziati dall'esercito americano, dove ha infettato tutti i bambini con epatite, di solito ottenendo feci da pazienti affetti da epatite, mescolando le feci in frappè e dandole da mangiare ai bambini.

Il Dr. Eugene Saenger era un radiologo dell'Università di Cincinnati incaricato dall'esercito americano di raccogliere informazioni sugli effetti sull'uomo dell'esposizione alle radiazioni nucleari. Ha falsificato moduli di consenso e ha esposto i pazienti all'equivalente di circa 20.000 radiografie del torace nello spazio di un'ora. Dopo il vomito, il sanguinamento e le convulsioni, tutti i pazienti sono morti. Molti erano bambini piccoli. La Radiological Society of North America ha dato a Saenger una medaglia d'oro per i suoi "successi di carriera" nell'aiutare a ridurre il surplus di poveri della nazione.

Il Dr. Chester Southam era un immunologo presso lo Sloan-Kettering Hospital che ha organizzato un progetto di ricerca presso il Jewish Chronic Disease Hospital di New York per valutare le risposte immunitarie umane ai tumori.

 Il suo metodo è stato quello di iniettare e trapiantare cellule tumorali vive in migliaia di vittime ignare per più di un decennio, in una ricerca finanziata dal National Institute of Health e dall'esercito americano.

Fonti autorevoli documentano che durante un periodo di forse 20 anni, più di 4.000 esperimenti di radiazioni simili sono stati condotti su molte decine di migliaia di americani da medici finanziati dall'esercito americano. Il record è così frammentato e la pratica così diffusa, i documenti così spesso distrutti e i follow-up così raramente eseguiti che non c'è modo di conoscere il bilancio delle disabilità, delle vite e delle famiglie rovinate e delle morti.

La RAND Corporation

Molte Fondazioni, le cosiddette ONG e molte altre organizzazioni istituzionali sono altrettanto criminali di chiunque o qualcosa sopra descritto. Uno di questi è la RAND Corporation.

Prima che Robert McNamara lasciasse la sua posizione di Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, creò un gruppo per scrivere quella che definì una "storia enciclopedica della guerra del Vietnam", che alla fine comprendeva circa 7.000 pagine in 47 volumi e fu classificata Top Secret. Copie di questo materiale furono fornite alla rand corporation dove un analista di nome Daniel Ellsberg le trovò. Ellsberg copiò l'intero file che conteneva una quantità sorprendente di informazioni su programmi illegali della CIA, massacri, morti, insabbiamenti e altro ancora, e cercò di esporre la criminalità a vari funzionari governativi di alto livello tra cui Henry Kissinger, nessuno dei quali era apparentemente interessato.

 Ellsberg ha poi rilasciato il materiale ai media, che è diventato noto come lo scandalo chiamato "The Pentagon Papers".

Hanno rivelato per la prima volta il bombardamento illegale americano di Laos e Cambogia e il fatto che quattro successivi presidenti degli Stati Uniti avevano mentito enormemente al pubblico sulle attività militari statunitensi nel sud-est asiatico. Ellsberg scrisse all'epoca: "Sentivo che come cittadino americano, come cittadino responsabile, non potevo più cooperare nel nascondere queste informazioni al pubblico americano".

Ma c'era di più. Uno dei soci di Ellsberg alla RAND Corporation di nome Anthony Russo aveva scritto un documento sulla Phoenix e altri programmi che Ellsberg sosteneva fosse "il primo a documentare la complicità americana nell'uso di routine della tortura".

"Russo aveva apparentemente scritto tre di questi articoli sull'argomento, un progetto per il quale alla fine è stato licenziato. La società RAND si rifiuta di rilasciare copie di quei documenti, la ragione è, secondo molti esperti militari, che gli analisti rand hanno eseguito tutte le ricerche che hanno portato alla creazione delle pratiche di tortura della CIA e all'esistenza del Programma Phoenix stesso. In altre parole, Russo aveva catalogato in modo indipendente non solo l'esistenza dei massicci programmi di tortura e repressione civile della CIA, ma inconsapevolmente aveva anche catalogato la responsabilità della RAND Corporation nella creazione di tali programmi.

"RAND è l'acronimo di Ricerca e Sviluppo", originariamente creato subito dopo la seconda guerra mondiale come braccio di ricerca privato della US Air Force, sotto il controllo di Curtis LeMay che era responsabile del bombardamento incendiario genocida del Giappone e del genocidio in Corea del Nord.

Lo staff della RAND si è concentrato su aree come lo sviluppo di nuove armi, compresa la guerra biologica e chimica, e l'esecuzione di quello che è stato chiamato "pensiero strategico avanzato" su come fare la guerra.

Una grave preoccupazione è che la RAND ha recentemente pubblicato (internamente) un rapporto completo su una proposta di guerra degli Stati Uniti con la Cina, discutendo strategia e tattiche e probabili perdite, apparentemente concludendo che gli Stati Uniti soffrirebbero molto meno del conflitto di quanto farebbe la Cina. Questo è ciò che fa RAND.

Gli "analisti" della RAND Corporation erano presenti e attivi in Vietnam durante il periodo del Programma Phoenix ed erano così attivi che i rapporti affermano che "la villa di Saigon della RAND divenne la necessaria "fermata di prestigio" per chiunque avesse un interesse per la guerra", e che la RAND Corporation in realtà fungeva da "centro di comando" per il Progetto Phoenix. Era questo profondo coinvolgimento che Russo voleva esporre al pubblico, il fatto che questo cosiddetto 'think tank' non solo aveva silenziosamente influenzato, ma creato questa politica politica disumana totalmente sconosciuta al pubblico.

"Non sono stati solo i programmi di tortura che sono emersi dalla RAND; altri hanno affermato che RAND era responsabile di una vasta gamma di pratiche disumane relative al Vietnam, elementi come raccomandare l'uso di schegge di plastica di colore rosso che sarebbero invisibili ai raggi X e renderebbero difficile o impossibile la sua rimozione dai soldati feriti.

Un'altra era la raccomandazione che i soldati americani non dovessero sparare per uccidere, ma dovessero sparare ai vietnamiti nell'addome o nelle viscere in modo da mettere a dura prova le risorse mediche del nemico. Non ci sono esseri umani che lavorano alla RAND Corporation.

Ripensando agli eventi e alle azioni descritte per le università, le istituzioni, le ONG e le corporazioni americane, e riconoscendo che ho presentato solo una piccola parte delle prove disponibili, su quali basi confuteresti l'affermazione che quelle persone sono tutte criminalmente pazze?

Il popolo americano.

In America, la violenza è un valore universale, come la democrazia e il cibo per animali domestici. È così che era diverse centinaia di anni fa, e non è cambiato molto:

 

La verità di "The First Thanksgiving", se possiamo identificare uno di questi eventi come rappresentativo, è piuttosto meno armoniosa della mitica narrativa del libro di scuola.

 Ecco una tipica celebrazione riportata da un testimone oculare, quando un gruppo di coloni bianchi ha intrappolato circa 700 nativi, per lo più donne e bambini, al Mystic River vicino a Boston.

 Il governatore della zona, un signor William Bradford, scrisse nel suo diario la seguente descrizione grafica: "Vederli friggere nel fuoco, e i flussi del loro sangue che si spegnevano lo stesso, e il fetore era orribile; ma la vittoria sembrò un dolce sacrificio e ne diedero lode a Dio".

Ci furono molti altri eventi simili, non per ringraziare Dio per il raccolto, ma per celebrare vittorie omicide sui nativi. Durante alcune di queste feste multietniche del Ringraziamento a New York City, i residenti tagliavano le teste ai nativi e facevano sport a calci per le strade di Manhattan come palloni da calcio.

Un governatore degli Stati Uniti Joseph Dudley dichiarò nel 1704 un "Ringraziamento generale per l'infinita bontà di Dio di estendere i Suoi favori nello sconfiggere le spedizioni dei [nativi] contro di noi, e il buon successo ci ha dato contro di loro, consegnandone così tanti nelle nostre mani".

 Un altro cristiano, grato per l'invenzione del vaiolo, scrisse: "A Dio piacque a visitare questi Indiani con una grande malattia, e una tale mortalità che di 1000 e mezzo di loro morirono, e molti di loro marcirono fuori terra per mancanza di sepoltura".

Per anni, alcuni dei lavori meglio pagati in America erano l'uccisione di indiani, e The Boy Scouts of America è stato concepito per preparare i ragazzini a questa carriera.

John Kozy ha scritto: "Gli Stati Uniti d'America sono stati concepiti e nutriti dalla violenza. Gli europei che colonizzarono l'America non erano né tolleranti né illuminati; erano la feccia della società e si disprezzavano persino l'un l'altro".

 L'America come nazione è stata generata da una violenza che esiste ininterrottamente da 500 anni.

Le armi e le uccisioni nella società, le centinaia di guerre iniziate contro nazioni e popoli innocenti, la storia secolare di torture, la costante violenza quotidiana in televisione, nei giochi per bambini, nelle strade e nelle scuole, sono tutti solo sintomi di una natura patologica violenta profondamente radicata dell'America. Karl Weiss ha osservato che l'America oggi è "una società di forza così colpita dalla violenza che qualsiasi altro valore ha poco o nessun significato".

Gli Stati Uniti sono la società civile più pesantemente armata al mondo, con solo il 4% della popolazione mondiale che possiede più armi di tutti gli altri cittadini in tutto il resto del mondo. I civili americani possiedono più armi da fuoco (circa 400 milioni) di tutte le forze di polizia e militari (circa 225 milioni) del mondo. L'American Military News afferma: "I civili statunitensi possiedono 400 milioni di pistole rispetto ai 4,5 milioni dei militari".

Gli Stati Uniti hanno centinaia di uccisioni di massa nelle scuole, almeno una a settimana. In un periodo di 6 mesi dal 2012, ce n'erano 40 nelle università e 40 nelle scuole materne ed elementari. Le scuole americane hanno ufficiali armati e i bambini dell'asilo indossano zaini antiproiettile.

Molte nazioni e province hanno il loro fiore o animale nazionale, ma gli Stati Uniti hanno una "pistola di stato".

 In Cina, i genitori cercano nuove case vicino a buone scuole, ma gli americani usano il numero di omicidi per quartiere come riferimento principale quando acquistano una nuova casa.

Passiamo ad alcuni esempi di affari esteri e vediamo come si relazionano con il popolo degli Stati Uniti.

Possiamo ricordare che l'esercito americano ha distrutto le forniture di acqua potabile in Iraq, causando più di 500.000 morti infantili, con il segretario di Stato americano Madeleine Albright che ha detto che quelle morti "ne valevano la pena" per dare una lezione a Saddam.                         

Dato che queste informazioni erano in tutti i media, compresa la TV, come ha reagito il popolo americano, al fatto del genocidio di Albright e al suo apprezzamento casuale del proprio lavoro? Non l'hanno fatto. Non sono riuscito a trovare traccia da nessuna parte di obiezioni da parte del popolo americano a questa indicibile disumanità.

L'esercito americano ha sparato in Iraq milioni di colpi di artiglieria contenenti uranio impoverito che vaporizza e permea tutto, compresi gli esseri umani, con l'Iraq che sperimenta diverse centinaia di migliaia di nascite orribilmente deformate; bambini senza testa a tre teste, bambini nati con i loro organi interni o cervelli completamente al di fuori delle loro cavità corporee o craniche, bambini con un numero qualsiasi di arti che emanano da qualsiasi parte del loro corpo e un gran numero classificato dai medici delle Nazioni Unite come "grumi di carne non identificabili". Questo non era un segreto. Come hanno reagito gli americani come popolo a questa rivelazione? Non l'hanno fatto. Non un mormorio che potevo trovare ovunque.

 

Un ospedale in L'Iraq stava catalogando tutte le nascite deformate, preservando i feti, mantenendo registri e fotografie accurati, prove che il governo degli Stati Uniti non voleva esporre. La soluzione dell'esercito americano è stata quella di lanciare un attacco aereo, bombardando l'intero ospedale in macerie, non solo distruggendo tutti i documenti e le prove, ma uccidendo tutte le vittime insieme al personale medico che lo stava catalogando. Questo non era un segreto. Come hanno reagito gli americani come popolo a questo crimine indicibile? Non l'hanno fatto. Nessuna lamentela da nessuna parte da parte della gente.

Sempre con l'Iraq, il governo degli Stati Uniti era scontento delle notizie straniere provenienti dal paese durante l'invasione, fornendo prove contrarie al cono ufficiale di silenzio desiderato. In risposta, l'esercito americano ha fatto precipitare un carro armato nel centro di Baghdad, adiacente all'hotel dove erano accampati i giornalisti stranieri, e ha fatto esplodere quasi l'intero piano dell'hotel, uccidendo tutti i giornalisti presenti.

 Questo non era un segreto. Il popolo americano e i suoi media sono stati completamente silenziosi di fronte a questo omicidio deliberato di molti giornalisti, per non parlare della soppressione della libertà di stampa.

Per molti decenni, l'esercito americano ha impiegato pochi o nessun cecchino. Le avventure militari erano condotte con la forza bruta e i cecchini erano universalmente raffigurati nei libri e nei film come la forma più bassa di codardi che evitavano "una lotta leale" nascondendosi tra alberi e cespugli mentre uccidevano persone che non sapevano nemmeno di essere lì. Questo è cambiato. Ora che gli Stati Uniti li hanno, i cecchini sono il più alto livello di eroe; testimone Chris Kyle, cecchino straordinario che ha ucciso più di 100 persone. Kyle era bravo nel suo lavoro e lo adorava: "Mi piaceva uccidere. Vorrei solo aver potuto fare di più".

Come hanno reagito gli americani come popolo a questa notizia piena di eventi? Lo celebrarono con film e libri, ed eressero statue di bronzo in commemorazione dell'uomo. Il film è stato diretto da Clint Eastwood – "Dirty Harry" in più che nome. Amazon ha incluso il film in "Best Sellers – TV Shows Kids & Family – Legend of the American Sniper". Il libro di memorie omicida di Kyle è stato il libro più venduto al New York Times per quasi un anno, e il film è stato nominato per sei premi Oscar, incluso il miglior film. San Antonio, in Texas, ha eretto una statua di 9 piedi come "Un giusto tributo a un eroe americano".

 

Per quanto riguarda l'interferenza nei governi di altre nazioni, i media statunitensi non hanno espresso obiezioni e, a parte alcune anime coraggiose che scrivono libri che Amazon sopprime o si rifiuta di vendere, non c'è nulla dal popolo americano.

Sembrano felici che gli venga insegnato a odiare cinesi, russi e iraniani, e non esprimono alcuna obiezione all'attuale tentativo di distruzione del Venezuela da parte del loro governo, alla repressione decennale di Cuba, né all'orribile miseria e al bilancio delle vittime che il loro governo ha inflitto alle nazioni del Sud e Centro America, Dell'Asia e dell'Africa. Dal Vietnam, il popolo americano approva sempre più le disavventure criminali della propria nazione all'estero, questa approvazione si è trasformata ora in elogi attivi.

Il popolo americano sembra orgoglioso che il suo paese abbia rimosso più di 50 governi legittimi e li abbia sostituiti con dittature brutali. Lo stesso vale per il record americano di omicidi di leader mondiali. Non una sbirciatina dagli americani da nessuna parte. Oggi questi omicidi sono così popolari (Gheddafi, bin Laden, Soleimani) che il popolo fa festa per le strade alla notizia che il loro presidente ha ucciso qualcuno in un altro paese che non gli piaceva.

È stato lo stesso con le rivelazioni dell'immenso regime di tortura istituito da Bush, Rumsfeld e Cheney.

Con solo poche eccezioni che ho potuto trovare su siti web come questo, non un mormorio da nessuna parte della gente.

Inoltre, la tortura è stata incorporata nella nuova definizione di democrazia per molti americani, Hollywood la celebra con una popolare serie TV in cui l'eroe americano tortura le persone in nome del Bene.

Credo che Ron Unz abbia scritto un articolo su questo.

Il Congresso era, semmai, peggio del popolo americano. Il presidente Obama in un primo momento ha minacciato di rendere pubblica l'intera registrazione fotografica e video delle atrocità. Essendo stati convinti del contrario, i pacchetti dell'intera vicenda sono stati preparati per ogni membro del Congresso e conservati in un luogo sicuro per il ritiro individuale.

 Poco dopo, la CIA iniziò ad avere ripensamenti e ottenne un ordine per il recupero di quei pacchetti di tortura. Ma non dovevano preoccuparsi; i pacchetti erano ancora nella loro posizione sicura originale. I membri del Congresso non si preoccupavano nemmeno abbastanza di raccoglierli.

Il popolo americano, come popolo, non solleva obiezioni che io abbia mai visto, al fatto ampiamente noto e indiscusso che il loro governo, l'esercito e la CIA hanno interferito praticamente in ogni elezione in ogni paese straniero negli ultimi 75 anni.

In totale, dei circa 200 paesi principali del mondo di oggi, solo tre non sono stati direttamente invasi, sottoposti a brutali pressioni militari, diplomatiche e / o finanziarie, sono stati sopraffatti dalla propaganda americana nei loro media, hanno incontrato enormi interferenze nelle loro elezioni nazionali e / o altrimenti hanno subito massicce interferenze da parte del governo degli Stati Uniti. I risultati includono povertà, miseria, analfabetismo e decine di milioni di morti. Mentre il popolo americano può essere inconsapevole delle specifiche e dei dettagli in ogni caso, quasi nessun americano non è a conoscenza delle circostanze di tutti questi casi. E qual è la risposta del popolo americano, come popolo, a questa litania di 100 anni di incessante bullismo e abuso di tutte le nazioni, compresi i cosiddetti "alleati"? Solo silenzio. Non ci sono segni che gli americani si preoccupino del danno che la loro nazione infligge al mondo su base giornaliera.

Fidel Castro è nel Guinness dei primati come la persona sopravvissuta al maggior numero di tentativi di assassinio. Nel 2006, la BBC ha prodotto un documentario intitolato "638 Ways to Kill Castro".

I media statunitensi lo hanno respinto come una descrizione dei "vari modi in cui persone e governi hanno cercato di assassinare Fidel Castro nel corso degli anni". Ma non si trattava di vari "popoli e governi"; era interamente il governo degli Stati Uniti dietro quei complotti.

 I media hanno inoltre respinto questo classificando molti degli attentati alla vita di Castro come "umoristici", e gli americani medi sembrano condividere questo sentimento. Per sessant'anni, nessun americano è stato all'oscuro di nulla di tutto questo, e per sessant'anni nessun americano ha obiettato a nulla di tutto ciò.

Cuba è naturalmente solo una delle tante nazioni che il governo degli Stati Uniti ha distrutto o mantenuto in estrema povertà. Ce ne sono almeno 100, e continuano a contare. La maggior parte dell'America Latina è in questa posizione, con il Venezuela che oggi è spinto nella povertà e nella carestia dal rifiuto di consentire il saccheggio americano all'ingrosso del paese, così come l'Iran, la Siria e molti altri.

Trump aveva, per quattro anni, fatto del suo meglio per rovinare l'economia cinese e le grandi aziende, e Biden ha continuato il processo. Nessun americano non ne è consapevole. Gli americani come popolo si oppongono a questo bullismo devastante? Non che io ne sia a conoscenza. Semmai, sembrano orgogliosi di questo.

Come ho scritto nelle mie dichiarazioni di apertura:

"Proprio come le foglie non possono cambiare colore e le radici non possono appassire senza la conoscenza silenziosa dell'intero albero, nessun governo può commettere secoli di guerre e atrocità incessanti contro altri popoli e nazioni senza la conoscenza e l'approvazione della grande maggioranza della sua popolazione. Né può farlo senza la cooperazione delle sue corporazioni, delle sue infrastrutture civili e delle sue istituzioni educative".

Gli americani come popolo, dal loro governo in giù, sono criminalmente pazzi? Non vedo come potremmo evitare di rispondere affermativamente.

Epilogo.

Oggi, i grandi Stati Uniti d'America stanno chiaramente facendo tutto ciò che è in loro potere per provocare la Terza Guerra Mondiale, a cominciare dalla Cina o dalla Russia.

Naturalmente, sono solo gli ebrei Khazariani nella City di Londra che vogliono questa guerra, e combatteranno fino all'ultimo americano prima che finisca.

E gli americani, che ne sosterranno l'intero costo – in bancarotta – e che prenderanno tutte le vittime, senza ricevere alcun beneficio di alcun tipo, sono così stupidi da essere disposti a sacrificare sé stessi e un mondo di pace per il piacere di agire ancora una volta come The Banker's Private Army.

 

Tra la metà e la fine del 1930, gli inglesi non si resero conto di quanto la loro nazione e il loro impero fossero disponibili per gli ebrei Khazariani, spinti in due guerre mondiali che nessuno voleva, perdendo il 40% del loro intero impero nel primo turno e l'equilibrio nel secondo.

Gli ebrei non erano preoccupati perché avevano già trasferito la loro bandiera negli Stati Uniti e quindi avevano un "esercito privato del banchiere" ancora più grande e più potente per compiere le loro atrocità pianificate sul mondo.

 E oggi gli americani sono così ottusi e ciechi che apparentemente non riescono a vedere la propria disponibilità, non essendo in grado di vedere che gli ebrei cazari hanno già trasferito la loro bandiera alla NATO come esercito privato ebraico permanente e che, come Netanyahu ha detto in modo così succinto, "Una volta che abbiamo spremuto tutto ciò che vogliamo dagli Stati Uniti, può asciugarsi e soffiare via."

E lo farà. E il mondo intero ne pagherà il prezzo perché gli americani, avidi, ciechi e criminalmente pazzi come sono, hanno consegnato il controllo di tutta la loro nazione, governo, esercito ed economia, a un piccolo gruppo di parassiti che controllano i media e che hanno comprato tutti i politici. Era così semplice.

Aggiungerei un avvertimento a tutto questo. Per tutti gli americani per così tante generazioni, la "guerra" è sempre stata qualcosa che è successo da qualche altra parte.

Sono sempre stati altri paesi ad essere fisicamente devastati, avamposti di miseria, morte e città bombardate. Sono sempre stati i genitori di altri paesi a vagare per le strade dopo un attacco americano, raccogliendo le parti del corpo dei loro figli.

E tutti gli americani che pensano ancora una volta che sarebbe divertente dichiarare guerra alla Cina e / o alla Russia, e mostrare quanto sono duri, potrebbero vivere in un paese di fantasia questa volta.

Se sei americano e nutri la convinzione che i cinesi o i russi ti lasceranno venire nel loro paese con bombe e missili, guardando tutto nella loro nazione che viene distrutto e non vendicando contro gli Stati Uniti, sei davvero delirante.

Ci sarà certamente una terza guerra mondiale. Non credo che nulla possa impedirlo. Gli ebrei lo vogliono e hanno il potere di provocarlo. Ma questa guerra non sarà limitata ad altre nazioni. Diventerà necessariamente nucleare e, se sei americano, avrai l'opportunità di determinare da solo ciò che costituisce "perdite accettabili".

DC sarà quasi certamente uno dei primi obiettivi, e i genitori di Washington proveranno finalmente l'emozione di camminare per le strade e raccogliere le parti del corpo dei propri figli morti. Ho il forte sospetto che i genitori di Tel Aviv possano provare lo stesso brivido. E, con un po' di fortuna, la City di Londra cesserà di esistere.

(Gli scritti di Romanoff sono stati tradotti in 32 lingue e i suoi articoli sono stati pubblicati su oltre 150 siti web di notizie e politica in lingua straniera in più di 30 paesi, oltre a più di 100 piattaforme in lingua inglese. Larry Romanoff è un consulente di gestione e uomo d'affari in pensione. Ha ricoperto posizioni dirigenziali in società di consulenza internazionali e ha posseduto un'attività internazionale di import-export. È stato visiting professor presso la Fudan University di Shanghai, presentando casi di studio in affari internazionali a classi EMBA senior. Romanoff vive a Shanghai e sta attualmente scrivendo una serie di dieci libri generalmente legati alla Cina e all'Occidente. È uno degli autori che hanno contribuito alla nuova antologia di Cynthia McKinney "When China Sneezes".)

 

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