La truffa climatica guidata dall’estrema sinistra Liberal Dem Usa e Ue.
La truffa climatica guidata dall’estrema sinistra Liberal Dem Usa e Ue.
PER
SCOPI MILITARI, L’ULTIMA
ARMA
DI DISTRUZIONE DI MASSA.
Internationalwebpost.org-Elena
Quidello- Prof.Michel Chossudovsky-(24 agosto 2022)-ci dice :
Nel
libro del Prof. Michel Chossudovsky una agghiacciante verità.
Nel
libro, The
Ultimate Weapon of Mass Destruction: “Owning the Weather” for Military Use, il Prof. Michel Chossudovsky,
economista e autore di undici libri sul terrorismo globale e sulle crisi
economiche globali, affronta un argomento scottante quale quello del terrorismo climatico.
“Le tecniche per modificare l’ambiente per
scopi militari (ENMOD=Enviromental modification techniques) - scrive -
costituiscono nell’attuale contesto globale delle guerre, la nuova arma di
distruzione di massa.
Raramente
riconosciuto nel dibattito globale sul cambiamento climatico, la meteorologia
nel mondo oggi può essere modificata grazie ad una nuova generazione di
sofisticate armi elettromagnetiche.”
Sia
gli USA che la Russia hanno sviluppato le capacità di manipolare il clima per
scopi militari. Queste tecniche, atte a modificare l’ambiente, sono state applicate
dalle forze armate statunitensi per quasi mezzo secolo. Il matematico americano
John Von Newman, insieme al Dipartimento della difesa iniziò la sua ricerca per
la modifica del clima nel 1940, nel periodo più intenso della Guerra Fredda e
previde forme di guerra climatica allora ancora inimmaginabili. Durante la
guerra in Vietnam, a cominciare dal 1967, venivano usate tecniche per la
formazione di nuvole secondo un progetto detto Popeye, il cui obiettivo era
quello di prolungare la stagione dei monsoni per bloccare le rotte di
rifornimento del nemico lungo le piste di Ho Chi Minh.
Le
forze armate degli Stati Uniti d’America hanno sviluppato capacità che
permettono loro di alterare i modelli meteorologici. La tecnologia, che
inizialmente fu sviluppata negli anni ‘90 secondo il programma di ricerca
dell’alta frequenza aurorale attiva (HAARP= High Frequency Active Auroral
Research Program), era
un’appendice di una iniziativa strategica di difesa detta ‘Star Wars’, ‘Guerre
stellari’.
Da un
punto di vista militare, l’HAARP - abolito nel 2014 - è un’arma di distruzione
di massa che opera fuori dall’atmosfera ed è capace di destabilizzare i sistemi
ecologici e agricoli di tutto il mondo.
Ufficialmente
il programma Haarp è stato bloccato nella zona dell’Alaska, ma la tecnologia
che modifica il clima, pur se coperta dalla segretezza, è ancora attiva.
Le modificazioni meteorologiche, secondo il rapporto
finale di un documento dell’aviazione militare AF 2025, “offrono al combattente
di guerra un’ampia gamma di opzioni possibili per sconfiggere o costringere
alla resa l’avversario".
Tuttavia,
pare che queste modifiche abbiano la capacità di estendersi avviando
inondazioni, uragani, siccità e terremoti.
Se
infatti pensiamo a quanti terremoti si sono susseguiti nel giro degli ultimi
dieci anni, tutti periodicamente simili, si è portati a credere che dietro
questi fenomeni apparentemente naturali, ci sia la mano diabolica dell’uomo.
Le modificazioni meteorologiche diventeranno
parte della sicurezza nazionale e internazionale e potrebbero essere utilizzate
unilateralmente.
Potrebbero
avere applicazioni offensive e difensive ed essere usate come deterrenti. La capacità di generare
precipitazioni, nebbie, tempeste, fanno tutte parte di un insieme integrato di
tecnologie militari. Nel 1977, un’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha
ratificato una Convenzione internazionale che ha vietato l’uso militare di
tecniche di modifica dell’ambiente che hanno effetti diffusi, duraturi e gravi
nel tempo.
Il
termine "tecniche di modifica ambientale", si riferisce a qualsiasi tecnica che
modifichi, attraverso la manipolazione deliberata dei processi naturali, la
dinamica, la composizione o la struttura della Terra, inclusi la sua biosfera,
litosfera, idrosfera e atmosfera o del suo spazio esterno. (Convention on the Prohibition of
Military or Any Other Hostile Use of Environmental Modification Techniques,
(Convenzione sul divieto di uso militare o qualsiasi altro uso ostile di
tecniche di modifica dell’ambiente, Nazioni Unite, Ginevra: 18 maggio 1977)
Gli
analisti militari e gli scienziati mantengono assoluto riserbo sull’argomento.
I meteorologi non stanno studiando la questione e gli ambientalisti si
concentrano in gran parte sulle emissioni di gas a effetto serra nel quadro del
protocollo di Kyoto.
Gli
Stati Uniti e i loro alleati portano avanti la guerra contro la Siria e l’Iraq
e mirano all’Iran e alla Corea del Nord. E minacciano la Russia e la Cina. Il
Pentagono ha stabilito le linee guida di un piano militare globale, una lunga
guerra senza frontiere.
La guerra meteorologica è l’ultima potente
arma che può destabilizzare l’ecosistema di un nemico distruggendo
l’agricoltura e disattivando le reti di comunicazione.
In
altre parole, le tecniche ENMOD possono minare un’intera economia nazionale, impoverire
milioni di persone e "uccidere una nazione" senza l’impiego di truppe
o hardware militari.
Questo
saggio è dedicato alla memoria del dottor Rosalie Bertell, che fin dall’inizio
ha rivelato la natura diabolica del progetto HAARP, nell’ambito di un programma
integrato di armi non convenzionali.
"La
capacità della HAARP, ovvero, la combinazione Spacelab/razzo, di trasportare
grandi quantitativi di energia, paragonabili a una bomba nucleare, in qualsiasi
parte della terra tramite laser e fasci di particelle, è spaventosa.
” Il
progetto è probabilmente "venduto" (spiegato) al pubblico come uno
scudo spaziale contro le armi in arrivo, o, ai più ingenui, come un dispositivo
per la riparazione dello strato di ozono.
(vedere
anche il terremoto in Italia: segnidalcielo.it/terremoti-haarp-abbiamo-la-conferma-che-il-sisma-e-indotto/)
La
speranza è che si riprenda il dibattito sui pericoli della guerra
meteorologica, affinché si possa sempre più avvicinare all’obiettivo più ampio
della pace mondiale che richiede l’inesorabile disarmo dell’apparato militare
US-NATO.
(theeventchronicle.com/editors-pick/ultimate-weapon-mass-destruction-owning-weather-military-use/)
(Elena
Quidello).
“NON
ESISTE EMERGENZA CLIMATICA:
è una
truffa ai danni dell’Occidente”.
Laverita.info-
Franco Battaglia-(23 agosto 2022)-ci dice:
L’
intervista a Christopher Monckton.
Uno
dei più ascoltati consulenti britannici (lo fu anche della Thatcher): “E’ la sinistra a guidare tutti i gruppi
ambientalisti. L’obiettivo è avvantaggiare Russia e Cina in una sorta di comunismo ecologista”. (…)
Al
tempo di Margaret Thatcher fu Christopher Monckton a suggerire al primo
ministro che si doveva indagare sul riscaldamento globale causato
dall’anidride carbonica. Lord Monckton
ha attraversato il mondo tenendo discorsi, conferenze e seminari universitari a
persone in tutti i continenti a eccezione dell’Antartide, ha testimoniato
quattro volte davanti al Congresso degli Stati Uniti, e ha parlato alle
conferenze delle Nazioni Unite a Bali, Bonn, Copenaghen, Cancun, Durban, Rio e
Qatar. Della sua conferenza agli studenti universitari della Cambridge union society
sui cambiamenti climatici ne è stato prodotto un lungometraggio.
Apocalipse?
No, il cui
messaggio principale è che la CO2 ha un beneficio sociale, non un costo
sociale.
Lord
Monckton, quale era il suo ruolo nel governo Thatcher?
Ho
affrontato diverse questioni: (…)
Quanto
alla questione del rischio da cambiamento climatico antropogenico (ossia ad
opera dell’uomo) sostenni che essa avrebbe dovuto essere presa in seria
considerazione, e così la Thatcher istituì l’Hadley center for forecasting. Tutto sommato, la congettura che la
CO2 -che è un gas serra “avrebbe potuto alterare il clima non era bizzarra”.
A lei come venne in mente di consigliarla in quel
senso?
“Fu James Hansen della Nasa che nel
1984 prediceva un consistente e pericoloso riscaldamento globale dovuto alle
emissioni di Co2. Fu poi il mio successore, il compianto George Guise, a
scrivere il discorso ove la Thatcher affermò che, se non si fosse intervenuti,
avrebbe potuto esserci fino ad 1 grado di riscaldamento globale per decennio.
Studiando meglio la cosa, però, la previsione era errata per un fattore 10.
Il
primo ministro e io stesso ci rendemmo conto che l’allarme era scientificamente
insostenibile e nelle proprie memorie la Thatcher ha ritrattato la propria
posizione precedente”.
E che
mi dice dell’emergenza climatica?
“Non
vi è alcuna emergenza climatica dalle emissioni antropiche di CO2. Oggi
possiamo dire che il riscaldamento globale dovuto alle emissioni di CO2 è
piccolo ed è benefico”.
Quindi
una congettura rispettabile si è trasformata in una superstizione imbarazzante?
“Si.
Ma è più che una superstizione. Per decenni, il Direttorio della
disinformazione del Kgb e agenti d’influenza cinesi come i Confucius institutes
in alcune università occidentali, hanno lavorato tramite gruppi di facciata ambientalisti
a guida comunista, come GREENPEACE, Wwf, Oxfam, Just stop oil e Extinction rebellion, per
promuovere l’allarme sul riscaldamento globale, con l’obiettivo dichiarato di
distruggere l’egemonia economica dell’Occidente. Fu il Direttorio a progettare ed
eseguire lo sciopero dei minatori del 1984-85 in Gran Bretagna.
Quello
sciopero fu sconfitto, ma il Direttorio, rendendosi conto che non poteva più
fare affidamento su dirigenti sindacali comunisti visto che la maggioranza dei
membri del sindacato non era comunista, dopo quella sconfitta cambiò tattica e
iniziò a penetrare nel movimento ambientalista. Siamo venuti a conoscenza
dell’origine comunista dell’attacco alla disponibilità di energia a basso costo
in Occidente, inclusa la truffa del riscaldamento globale, grazie al generale
Ion Mihai Pacepa, che ha guidato il Direttorio dalla sua fondazione, nel 1945,
fino al 1978, quando Pacepa – che è morto l’anno scorso durante la pandemia di
Covid -19 -disertò in Occidente e ci ha detto tutto”.
Ma il
denaro pubblico che viene riversato sulla superstizione climatica, non viene
così distratto da vere emergenze?
“Già.
Come terremoti, o il virus dell’Hiv o il recente virus cinese”.
Nel 2007,
accettando il premio Nobel, Al Gore disse che il Polo Nord si sarebbe completamento
sciolto entro il 2013. Cosa direbbe ad Al Gore oggi?
“Gli
direi quel che gli dissi quando lo incontrai alla conferenza climatica di Bali,
e cioè che la sua previsione era un’assurdità antiscientifica. Quell’anno
assistevo un camionista londinese che trascinò il governo britannico che faceva
circolare il film di fantascienza horror di Al Gore in ogni scuola in
Inghilterra. Il camionista che aveva due figli a scuola, ha vinto la causa e al
governo è stato ordinato di inviare ad ogni scuola un pamphlet di 77 pagine di
correzioni. Gore è oggi considerato da molti una ridicola macchietta”.
Perché
c’è una tale insistenza nel diffondere superstizione e paura? Si tratta di
soldi, potere, politica, o cosa?
“E’
l’estrema sinistra liberal dem usa e Ue che ha guidato la truffa climatica con
lo scopo -voluto dai comunisti o non voluto da coloro che Lenin, con disprezzo ma
con accuratezza, chiamava “utili idioti”- di danneggiare gravemente le economie occidentali a
vantaggio di due Stati comunisti, Russia e Cina. Mettere a tacere ogni dibattito sulla questione climatica è stato
ottenuto
Con una tipica tattica totalitaria. Ad esempio, v’è un singolo
attivista con sede in un piccolo villaggio vicino a Cambridge che ha riscritto
le biografie di Wikipedia di 2.500 ricercatori scientifici sul clima, inclusa
la mia, per farci apparire dei furfanti o degli sciocchi o entrambe le cose. La
paura di simili attacchi alla reputazione ha messo a tacere politici,
giornalisti, e opinionisti. Questa tecnica della “macchina del fango”,
inventata da Goebbels, fu ritrovata dall’ Mgb -diventato poi il Kgb- negli
archivi degli uffici della propaganda del Reichs di Maurestrasse a Berlino,
nell’aprile del 1945.Entro un mese, l’Mgb istituì il Direttorio della
disinformazione, con a capo Pacepa. La sua missione originale era gettare fango
su chiunque si distinguesse nel parlare contro il comunismo. La stessa tecnica
è stata poi utilizzata contro tutti noi che ci siamo espressi contro il comunismo
climatico.
Nel Regno Unito, carbone, petrolio e gas, nel 2000, fornivano
il 90% dell’energia, ma dopo oltre venti anni forniscono ancora l’80 %. E le emissioni di CO2 sono aumentate
del 59 % in tutto il mondo. Qual’ è l’impatto economico delle misure volte a
ridurre le emissioni?
“Due anni fa la bolletta energetica
tipica della famiglia britannica era inferiore a 1000 dollari all’anno. L’ anno
prossimo sarà di 8000 dollari e da allora in poi continuerà a crescere”.
I poveri
saranno i più colpiti, ma questo si adatta all’agenda comunista il cui vero
scopo è sfruttare le lamentele dei poveri in modo che possano rovesciare la
democrazia stessa.
Secondo
l’Agenzia McKinsey, il costo per cercare di raggiungere le zero emissioni
sarebbe di 5 trilioni di dollari. Ma se davvero raggiungessimo le zero
emissioni (e non lo faremo), la riduzione del riscaldamento globale entro il
2050 sarebbe -è stato calcolato -inferiore a 0,004 gradi”.
Se
oggi fosse un consigliere del governo, cosa direbbe?
“Consiglierei
di istituire un comitato indipendente per mettere alla prova di quello dell’Onu
-l’IPCC dico – di aumentare al massimo l’uso del carbone nella
generazione elettrica; di eliminare i sussidi pubblici all’energia eolica e
solare e alle auto elettriche”.
‘ENI’
KILLER DEL CLIMA.
Internationalwebpost.org-
Nicol De Giosa- (24-8-2022) - ci dice:
Il
colosso petrolifero è il numero uno in Italia per emissioni di CO2.
Le
attiviste e gli attivisti di Greenpeace richiedono che il colosso petrolifero italiano
ENI si muova verso una transizione ecologica che privilegi le energie pulite.
Sembra che questa transizione green promessa e
promossa dalle multinazionali, dalle aziende e dalle società che fanno credere
di investire in energie rinnovabili, come l’ENI, sia tutta una messa in scena
per inseguire il vecchio e a loro carissimo profitto, a discapito di tutte le
persone.
Fanno
credere alle nuove generazioni di avere a cuore il loro futuro e di effettuare
scelte sostenibili ed ecologiche ma non c’è niente di più falso.
L’ENI,
“killer del clima”, come recitava l’enorme striscione appeso giorni fa al
quartier generale romano dell’azienda, dalle attiviste e dagli attivisti di
Greenpeace durante un blitz, è tra le più grandi aziende al mondo che emettono
CO2:
al
contrario di quello che si narra nelle pubblicità, nei loro slogan e in
televisione, in realtà l’azienda vuole incrementare l’estrazione di petrolio e
gas almeno fino al 2024.
Gli
investimenti programmati per il periodo 2021-24 saranno al 65% sui combustibili
fossili;
solamente il 20% del capitale sarà investito
in scelte “green” come energia solare ed eolica, che però includono anche
attività dannose per il clima, come bioraffinerie e settori retail gas e power.
Nel
2018 l’ENI ha emesso complessivamente 537 milioni di tonnellate di CO2 e si è
aggiudicata il primo posto tra le aziende italiane per emissioni di anidride
carbonica.
Siamo tutte e tutti azionisti di ENI, o almeno così si potrebbe dire, come lo
Stato Italiano, il suo maggior azionista (attraverso il Ministero dell’Economia
e delle Finanze con 4,37% e Cassa Depositi e Prestiti SPA con 25,96%).
Il
gigante della compagnia petrolifera è colpevole della crisi climatica, tematica
della quale oramai si è smesso di parlarne quotidianamente, privando questa
della sua concreta importanza e diminuendo le reali possibilità di
sensibilizzare le persone al condurre uno stile di vita diverso, quello che
potrebbe garantire un lungo futuro su questo Pianeta.
Le persone, comunque, esercitano un’influenza decisiva
sul clima e sulla temperatura terrestre, realizzando attività che aggiungono
grandi quantità di gas serra nell’atmosfera: nel 2020, la concentrazione di CO2
nell’atmosfera superava del 48% il livello preindustriale (1750).
La CO2
prodotta da queste attività umane, come la combustione di carbone, petrolio e
gas o l’abbattimento di foreste e lo sviluppo dell’allevamento di bestiame, è
il principale fattore del riscaldamento globale.
Perciò, smettere di rimandare gli investimenti nel
settore della sostenibilità ambientale sarebbe vantaggioso per tutte e tutti
noi, e per il benessere del mondo.
(Nicòl
De Giosa)
La
California dem volta
le
spalle alla sinistra liberal.
It.insideover.com-
Simona Iacobellis-(11 GIUGNO 2022) -ci dice:
Dalla
California liberal suona un forte campanello di allarme per Joe Biden e tutto
il partito democratico.
Sette
Stati hanno votato alle primarie in vista delle elezioni di metà mandato che si
terrano l’8 novembre.
Gli
Stati in questione sono California, Iowa, Mississippi, Montana, New Jersey, New
Mexico e South Dakota. Ma l’attenzione è rivolta in particolare al Golden State. Le votazioni assumono infatti per
la California democratica una rinforzata importanza.
È emersa la profonda preoccupazione degli
elettori per la crescente criminalità e per il problema dei senzatetto anche
nelle zone più progressiste del Paese. L’esito delle primarie è stato un
segnale di insofferenza da parte dei democratici, che speravano in un ritorno
alla normalità con il presidente Joe Biden, ma che rimangono insoddisfatti
dello stato delle cose della Nazione.
A Los
Angeles, Rick Caruso, immobiliarista miliardario ex repubblicano sostenuto da
Elon Musk, ha investito milioni di dollari nella lotta alla criminalità e per contrastare
il fenomeno dei senzatetto.
Caruso
si trova a fronteggiare la candidata liberale Karen Bass, ex presidente
democratica del Congressional Blac Caucus, intenta a prevenire la violenza
aumentando gli interventi sociali.
Caruso
ha però ricevuto circa il 42% dei voti, mentre la Bass circa il 37.
L’ex
repubblicano ha quindi trovato appoggio in una città fortemente democratica,
nonostante sia noto che si sia unito al Partito Democratico solo poco prima di
candidarsi.
Il
flop dei procuratori.
A San
Francisco, si è invece invocato Chesa Boudin, procuratore distrettuale,
credendo di segnare una grande vittoria per la sinistra progressista.
Boudin,
insieme a George Gascon a Los Angeles, sono stati però revocati perché
considerati troppo indulgenti. L’elezione di martedì si inserisce infatti in un più ampio
contesto di contraccolpi contro i procuratori distrettuali scelti dagli
elettori per riformare il sistema giudiziario penale.
Boudin,
ex difensore d’ufficio, ha iniziato il suo incarico come massimo procuratore
della città nel 2020. La sua priorità era la sicurezza pubblica, dichiarando che
a lungo andare sarebbe arrivato a rendere il sistema più equo.
Il suo mandato è avvenuto durante le ondate
del coronavirus, motivo per cui è difficile condurre un’accurata analisi del
suo lavoro.
La
pandemia ha infatti influenzato il comportamento criminale molto più delle
politiche attuate. Per molti il voto è stato la conseguenza di un accumulo di
frustrazione da parte dei residenti della città per le difficili condizioni
delle strade, per non parlare della vendita di droghe e degli accampamenti per
i senzatetto o per la mancanza di cure per chi soffre di malattie mentali.
Nonostante
il suo tentativo di difendersi dalle accuse, dichiarando di non essere
responsabile delle condizioni in cui riversano le vie della città, ha
riconosciuto di essere diventato un veicolo per la loro rabbia.
Gli
elettori di San Francisco hanno difatti estromesso Boudin dopo due anni e mezzo
di carica, accendendo una spia sulla gerarchia democratica della città, che
potrebbe essere troppo a sinistra rispetto agli elettori.
Ciò è
potuto accadere perché quel che conta per gli elettori insoddisfatti sono i
risultati, che non ci sono stati. Le persone, sconvolte dalla criminalità, hanno optato
per la rimozione di chi non ha attuato alcun cambiamento e agire affinché
avvenga.
Il
problema della criminalità.
Il
problema della criminalità è diventato un’arma a doppio taglio per i
Democratici: alcuni elettori chiedono un’azione repentina sulle disparità razziali,
mentre per altri la priorità è la sicurezza propria e dei loro quartieri. È la testimonianza di come il
problema abbia nettamente diviso il partito. Sono quindi cambiati i venti
politici? Forse la protesta di sinistra “defund the police”, soprattutto dopo
l’omicidio di George Floyd, è diventata uno strumento per i repubblicani e non
più una seria proposta politica dei democratici.
I progressisti sono quindi stati messi sulla difensiva
nel loro stesso partito per le problematiche sopracitate.
Alla
Casa Bianca, Biden ha rifiutato la retorica più severa adottata dalla sinistra
attivista. “La risposta non è definanziare la polizia”, ha affermato a febbraio. I
democratici si sono concentrati sulla sicurezza pubblica e sul controllo delle
armi, soprattutto in seguito alle sparatorie di Buffalo e a Uvalde, in Texas.
Biden sta insistendo per nuove restrizioni sulle armi e controlli più rigidi,
su entrambi gli argomenti gli elettori tendono ad essere allineati con il
partito.
Le
bufale sul clima: una storia
di
consapevoli menzogne
e di
disinformazione.
Reteclima.it-
Redazione- (30.04.2021)- ci dice :
Qualche
giorno fa il Corriere della Sera ha pubblicato un’analisi di Milena Gabanelli incentrata
sul tema delle bufale relative ai cambiamenti climatici.
La
giornalista si è avvalsa dell’aiuto degli esperti di Climalteranti.it, un portale che da anni è impegnato
nella lotta alla disinformazione climatica, e ha presentato le più comuni bufale
sul clima, i loro autori e l’origine dei finanziamenti che le sostengono.
Si
tratta di un tema già molto discusso su questo sito, data la necessità di fare
chiarezza su una serie di "falsità climatiche" che confondono i cittadini e
rallentano l'azione di contrasto al riscaldamento climatico globale.
Un po'
di storia (climatica).
I
primi report dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, la massima
autorità mondiale nella scienza dei cambiamenti climatici) già nei primi anni '90 mostravano
chiaramente le origini umane del riscaldamento climatico: in realtà la certezza
non risale a questo periodo, già diversi studi negli anni '80 lo dimostravano.
Ma è
dagli anni '90, quanto la relazione uomo-riscaldamento climatico diventa di
dominio pubblico, che le industrie che più di tutte contribuiscono alle
emissioni climalteranti (in primis le Major dell'Oil&Gas, che producono i
combustibili fossili) hanno speso miliardi di dollari in campagne di
disinformazione mirate a confondere l’opinione pubblica, seminando dubbi ed obiezioni
infondate circa l'esistenza del riscaldamento climatico e la sua causa umana.
Dubbi
che sono state ripresi anche da quotidiani autorevoli (quali il Wall Street
Journal e il New York Times) e da emittenti televisive come Fox News, parlando
di Stati Uniti, ma anche da molte testate italiane (in primis Il Giornale,
Libero, ...etc.)
Il
Corriere riporta che fra il 2003 e il 2010 queste organizzazioni hanno ricevuto
dalle major fossili più di 900 milioni di dollari all’anno di finanziamenti.
Bufale
sul clima: "opinioni” interessate.
L’industria
fossile ha finanziato singoli scienziati, giornali ed emittenti televisive, ha
fondato o supportato think-tank e siti-web di (dis)informazione.
Milena
Gabanelli presenta diversi esempi e, fra gli altri, cita uno studio dell’organizzazione InfluenceMap, secondo il quale soltanto nel
periodo 2016-2019 «le cinque maggiori aziende di gas e petrolio (ExxonMobil,
Royal Dutch Shell, Chevron, British Petroleum e Total) hanno investito più di
un miliardo di dollari per le campagne di disinformazione sul clima», finalizzate a negare la correlazione
diretta tra le attività umane ed il riscaldamento climatico.
Disinformazione
italiana.
Nel
giugno 2019 in Italia, 83 persone hanno inviato una “Petizione sul
riscaldamento globale antropico” ai Presidenti della Repubblica, del Consiglio,
della Camera dei Deputati e del Senato, ricevendo purtroppo una grande
attenzione mediatica: in essa veniva pretestuosamente contestato “l’allarmismo
climatico” e veniva irragionevolmente negata l’esistenza di alcuna crisi o
urgenza climatica.
Proprio
Climalteranti.it
aveva
smontato le bufale contenute nella lettera, mostrando come la stragrande
maggioranza dei (pochi) firmatari non fosse per nulla competente nella scienza
del clima. Non solo, questa petizione ne prendeva a modello un’altra del 1997
il cui promotore, il fisico Frederick Seitz, aveva legami con le industrie del
petrolio e del tabacco.
Bufale
sul clima: il metodo.
In
effetti, il metodo di negazione adottato è simile a quello utilizzato proprio
dall’industria del tabacco che di basa sul diffondere teorie rivolte a negare e
screditare le evidenze scientifiche, non in maniera argomentata e legittima, ma
piuttosto tramite una “strategia del dubbio”. Il fine è quello di far apparire
la comunità scientifica divisa e l’argomento ancora oggetto di dibattito, per
l’appunto, oggetto di dubbi anche fra gli scienziati stessi.
La
logica criminale è chiara: in presenza di teorici dubbi perfino nella comunità
scientifica, che senso avrebbe allora intraprendere un enorme sforzo di
"prevenzione climatica"?
Per
supportare tali insinuazioni, vengono spesso isolati pezzi incompleti e
parziali delle verità scientifiche, un fenomeno conosciuto col termine “Cherry picking” (letteralmente “raccogliere le ciliegie”, prendendo solo le migliori per se
stessi e la propria causa, lasciando nel cestino quanto non è gradito).
bufale
clima.
Questa
tecnica è ben esemplificata dalla diffusa bufala secondo la quale variazioni di
intensità dell'attività del Sole sarebbero la causa principale del
riscaldamento globale: in realtà, se da una parte l’attività solare ha sicuramente
una rilevante influenza sul clima terrestre, dall’altra il monitoraggio di tale
attività dimostra come oggi essa dovrebbe produrre una tendenza al
raffreddamento.
Infatti
è solo la parte più bassa dell’atmosfera che si sta scaldando, quella
direttamente a contatto con l'uomo, mentre la porzione più in alto si sta
raffreddando:
ciò è
contrario a quanto si osserverebbe se il Sole fosse causa del riscaldamento
(dato che si riscalderebbero entrambe) e spiega perfettamente ciò che accade
per effetto dei gas serra emessi dall'uomo e dalle sue attività.
Un
grafico illustra il (nullo) contributo dei fattori naturali al riscaldamento
climatico: la
linea nera è il riscaldamento climatico reale e misurato, le linee colorate mostrano
invece il nullo contributo dei fattori naturali al riscaldamento climatico.
Bufale
sul clima: la scellerata premeditazione
La
portata della truffa perpetuata dalle major fossili è dimostrata da quanto è
trapelato alla stampa riguardo a Shell e ad Exxon Mobil: già negli anni 80’
(1982 per i documenti della Exxon, 1988 per quelli Shell) i tecnici delle due
multinazionali avevano formulato previsioni – tenute accuratamente segrete –
circa la crescita delle concentrazioni di gas serra ed il conseguente aumento
della temperatura globale.
Tali
previsioni si sono rivelate molto, molto accurate: un grafico mostra la concentrazione di anidride
carbonica in atmosfera al 2020 pari a circa 420 ppm (la concentrazione media
annuale del 2020 è stata di 414 ppm) e un aumento della temperatura
rispetto al 1982 di circa +1°C rispetto al periodo pre-industriale, in
sostanziale accordo con quanto è realmente accaduto.
bufale
clima.
Grafico
da documento interno di ExxonMobil, 1982. Sull'asse delle ascisse il tempo,
su quello delle ordinate a sinistra la concentrazione di anidride carbonica in
atmosfera [ppm], curva sopra, a destra l'aumento di temperatura medio dal 1982 [°C], curva
sotto.
Fonte:
Guardian.
Se
quindi privatamente le multinazionali del settore Oil&Gas riconoscevano la
validità della scienza dell’epoca e confermavano la connessione della loro
attività con il riscaldamento globale, pubblicamente invece la negavano.
Di
fronte a queste evidenze ci viene da pensare: chi può smentire i negazionisti
meglio dei negazionisti stessi?
Uno
spazio di manovra sempre più ristretto per le bufale sul clima.
La
strategia negazionista nel tempo si è modificata, seguendo la sensibilità
dell’opinione pubblica, adattando l’oggetto del dubbio in base all’evolversi
della consapevolezza pubblica e la verso determinati argomenti. Inizialmente le fake news cercavano
di screditare l'esistenza stessa dei cambiamenti climatici, sostenendo ad
esempio che i dati di temperatura presentassero dei bias (errori); in seguito,
una volta che il climate change si è affermato quale realtà evidente, hanno iniziato ad
affermare che il riscaldamento globale non fosse attribuibile all’uomo ma
piuttosto a "forzanti naturali" da esso indipendenti.
Oggi,
come afferma Stefano Caserini, professore di Mitigazione dei Cambiamenti
Climatici al Politecnico di Milano e fondatore di Climalteranti.it, sono
costretti a limitarsi sostenendo solamente che fosse ormai troppo tardi per
intervenire.
Dibattiti
(s)bilanciati e nuovi strumenti.
D’altra
parte, instillare il dubbio è estremamente facile, infinitamente più facile del
provare una verità scientifica.
La
verità scientifica, supportata da migliaia di studi pubblicati su riviste
scientifiche peer-reviewed (ogni articolo è cioè sottoposto a rigidi controlli
prima di essere pubblicato) è stata fin troppe volte rappresentata, ad esempio
nei dibattiti televisivi, da un solo scienziato.
E uno
scienziato ha fin troppo spesso rappresentato l’altra parte, proponendo il
dubbio creato ad arte dalle multinazionali del fossile: il confronto uno a uno, purtroppo,
non rende affatto ragione di quella che è la reale proporzione di “consenso”
(basato sui fatti, non sulle opinioni!) all’interno della comunità scientifica.
Nel
2014 John Oliver mostrò visivamente come un equilibrato dibattito televisivo
dovesse essere condotto (a seguito il video, consigliatissimo), con il 97% degli scienziati del clima
sosteneva l’origine antropogenica del global warming ed il restante 3% che
affermava pretestuosamente il contrario.
Oggi,
come sottolineato da Stefano Caserini, più del 97% della comunità scientifica è
unanime su questo punto. Non solo, il cambiamento climatico ha già mostrato in modo
estremamente tangibile i suoi effetti, anche nel nostro paese: ondate di calore, fenomeni
precipitativi estremi e siccità sono ormai sempre più frequenti. Di fronte
all’evidenza, i negazionisti non hanno solo cambiato narrazione (viva la
coerenza) ma anche mezzo di comunicazione, abbandonando i canali ufficiali,
quali le testate giornalistiche più autorevoli, e iniziando a popolare il web.
Esempio
lampante della potenza della disinformazione sul web è quello, riportato dal
Corriere, dei 6,5 milioni di Tweet sulla crisi climatica che hanno preceduto e
seguito l’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sotto Trump: secondo
uno studio della Brown University circa un quarto è stato generato da programmi
automatici.
A
supporto dell’evidenza scientifica, finalmente qualcosa si sta muovendo anche
nei territori più fertili per i negazionisti, i social network: come riportato dal Corriere, dal 2020 Facebook ha ideato il “Climate Science Information Center”, piattaforma che segnala le bufale
sul clima postate dagli utenti e invita a consultare fonti ufficiali e
affidabili come l’IPCC.
Nello
stesso anno, il più influente negazionista è stato sconfitto da un fermo
sostenitore della scienza, Joe Biden, e oggi gli Stati Uniti sono di nuovo
nell’Accordo di Parigi. Forse, finalmente, qualcosa cambierà anche sul fronte
della disinformazione climatica.
LE
TRUFFE E IL SENSO CIVICO.
Blog.televuovo.it-
Mario Zinner- (14 Marzo 2022) - ci dice:
Opinioni
a confronto.
Per
accontentare il populismo becero bisogna sostenere che gli autori di queste
truffe vergognose, che sfruttano il dramma della guerra, sono tutti uomini
politici.
Ma è
difficile affermare che i benzinai sono uomini politici, che lo sono certi
negozianti, che alcuni addetti alle pompe funebri sono parlamentari strapagati
per non fare nulla.
Prendiamo
atto: i truffatori sono tanti cittadini, che magari votarono 5 Stelle perché
bisognava “aprire il Parlamento come una scatola di tonno”. Invece si sono
aperti loro a lauti guadagni favoriti per dalle peggiori tragedie.
Ennesima
conferma che il senso civico dilaga tra noi cittadini…
Evocavo
le pompe funebri perché è accaduto che alcuni addetti truffassero anche il
prezzo dei funerali, senza rispetto nemmeno per i morti e i loro congiunti.
Figuriamoci coi vivi.
Il
punto è ovvio: se hai subito un aumento dei costi è naturale aumentare i
prezzi. Altrimenti è truffa.
Emblematico
il caso che dei benzinai che – come ha spiegato il ministro Cingolani- si rifornirono un mese fa, quando i costi
non erano ancora decollati a causa della guerra, eppure fanno pagare il
carburante come se lo avessero acquistato ora.
Ci
sarebbe un esercizio molto arduo fa fare: guardarci allo specchio prima di
cercare il capro espiatorio dei politici da sputtanare.
IL
CASO DELLA TEDESCA
VOLKSWAGEN
“GREEN.”
Internationalwebpost.org-
Celeste Altamura-( 25-8-2022)- ci dice:
(Volkswagen.jpg)
Il
colosso automobilistico con sede a Wolfsburg ammette le proprie colpe e
sospende le vendite dei modelli diesel negli Stati Uniti. Si stima che solo
negli USA i veicoli coinvolti sono circa 482.000. Lunedì 21 settembre, alla
Borsa di Francoforte, il titolo “affondava”. Un calo nelle vendite
imprevedibile. Chiusura a meno 18,6%. La mega multa che il gruppo tedesco
dovrebbe pagare alle autorità americane dopo le accuse mosse dall’ Epa (Environmental protection agency) sarebbe pari a 37.500 dollari per
vettura, oltre 18 miliardi in tutto.
La
truffa attuata attraverso la creazione di un software era tanto semplice quanto
efficace e consisteva nel falsare il sistema di controllo delle emissioni
durante i test ufficiali. Diversamente, durante l’utilizzo su strada le emissioni
risultavano 40 volte superiore agli indici di inquinamento legalmente
consentiti. Ci si chiede come mai sia stato possibile scoprire solo ora solo ora
“mega” truffa!
Tutto
comincia nel 2014 quando Peter Mock, responsabile europeo dell’Icct (International Council for Clean
Transportation), ente no profit indipendente, avvia uno studio sulle emissioni reali
dei diesel di ultima generazione, testando su strada i veicoli e confronta i
dati rilevati con quelli ufficiali del colosso tedesco.
Il
rispetto dei parametri di inquinamento americani, in materia di scarichi
prodotti dalla circolazione di autoveicoli su strada, hanno indotto Mock, con
l’ausilio di un collega, ricercatore americano, ad eseguire su strada ulteriore
verifica dei modelli di autovettura già testati e commercializzati negli USA.
Identico risultato. L’Icct, informa l’Epa e il
California Air Resources Board dei risultati ottenuti. Avviano ulteriore
indagine. Il colosso tedesco cerca di “corre ai ripari” dichiarando di aver
adottato le misure idonee alla risoluzione dell’accaduto. Non si riesce ad
evitare lo scandalo.
Le
vendite subiscono un calo di 5,04 milioni di auto nuove nel primo semestre del
2015, registrando una flessione “contenuta” (-0,5%) rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente. Alla Volkswagen non viene concessa la
certificazione a vendere gli ultimi modelli (i c.d. “model year 2016”) negli
Stati Uniti fino alla chiusura degli accertamenti.
La
Volkswagen ammette di aver progettato ed installato il dispositivo, che grazie
ad un sofisticato algoritmo testava il veicolo durante le prove…ed è quanto
dichiara l’Epa ai mass media.
Il software
veniva inserito in 482.000 veicoli venduti in America fra il 2009 e il 2015.
Lo
scandalo è ora in Europa. Italia, Francia e Germania avviano una loro
inchiesta. Il ministro francese delle Finanze, Bernard Sapin, dichiara alla
Radio Europe1, che "serve un’inchiesta europea e sarà necessario condurre
controlli anche sugli altri costruttori europei”.
Un
ente no profit doveva effettuare i test su strada in luogo delle autorità
competenti? Cosa succede in Stati in cui c’è un controllo superficiale rispetto
agli USA e all’Europa? A che serve ridurre le emissioni in una parte del mondo
se poi in un’altra queste si quadruplicano per mancanza di rigorosi controlli? Toccherà alle case automobilistiche
europee subire gli effetti derivanti dal comportamento scorretto di una
concorrente che fino a qualche giorno fa era il leader mondiale nelle vendite
di veicoli o verrà messo tutto a tacere evitando eventuali class action da parte dei
consumatori sempre più arrabbiati.
Non
sarebbe né il primo né l’ultimo caso. Qualcuno ricorda il caso Lufthansa e il
mistero delle scatole nere rimasto sulle pagine dei giornali per una settimana?
Vi “rinfresco” la memoria. La seconda scatola non è stata ancora ritrovata e la
società tedesca ha deciso di assistere con 50 mila euro i familiari delle
vittime del disastro aereo causato da un pilota folle che aveva falsato i test
psichici. (Celeste
Altamura)
CLIMATE.
Internationalwebpost.org-
Andrea Alessandrino- (25-8-2022) - ci dice:
Il
social che sfrutta le nostre debolezze contro il cambiamento climatico.
La
crisi epidemica è solo l’ultima in ordine di tempo.
L’ansia
e la paura da Covid-19 ci sta però facendo perdere di vista problemi che
abbiamo solo accantonato e che appena sarà possibile ritorneranno prepotentemente
alla ribalta a chiederci il conto.
Il
clima è uno di questi e al problema del nostro fragile ecosistema Sam Naef,
ricercatore della Nasa, ha pensato di rivolgere i suoi sforzi e la sua
creatività. Da una collaborazione con uno staff di 400 persone, è nata un’app
chiamata The
Climate App realizzata grazie a una campagna di crowfunding.
Lo
scopo principale alla base di un’idea così nobile è quella di connettere più
persone possibili che possano attivare tutte insieme comportamenti eco friendly.
L’app ha
una struttura ludica, nel senso che aiutandosi con giochi e prove, sono
mostrati agli utenti esempi di buone pratiche per la tutela del clima e la
salvaguardia dell’ambiente. Climate non è certamente la prima applicazione dedicata al clima; sul
mercato infatti si trovano già numerose app come Eco-buddy e Capture.
La
differenza con le precedenti è data però dall’aspetto social che Climate ha
rispetto alle precedenti applicazioni sul mercato, elemento che grazie appunto
alle interazioni reciproche, può ispirare buone pratiche e migliorare l’impatto
dell’uomo sull’ambiente circostante.
Il presupposto social ha una sua spiegazione
antropo -sociologica: tutti siamo portati, per evitare l’isolamento, a cambiare
le nostre abitudini nel momento in cui vogliamo appartenere a un determinato
gruppo.
La pressione ambientale diviene fortissima se
rapportata a ciò che accade proprio all’interno delle piattaforme social,
luoghi in cui non smettiamo un attimo di guardare le vite degli altri, provare
invidia e cercare immediatamente dopo di conformarci o di fare addirittura di
più in termini di atteggiamenti e prestazioni. Atteggiamento già conosciuto con il
termine di “economia timotica” di platonica memoria, ovvero lo status per cui l’essere
umano desidera che gli altri riconoscano la sua presenza e si senta osservato
come soggetto importante: vedersi riconoscere e apprezzare è infatti per il
filosofo greco un’esigenza fondamentale per l’uomo.
Si tratta di un risvolto psicologico molto
pericoloso che però potrebbe anche essere usato a fin di bene, come appunto sta
cercando di fare Climate, ovvero convergere l’invidia e la paura dell’isolamento dal gruppo in
funzione invece di un miglioramento delle proprie e altrui condizioni di vita
sulla terra.
Climate
cerca
allora, calcolando la nostra impronta ambientale, di incentivare i suoi utenti
a non mettere in atto comportamenti sbagliati e di condividere invece le
attività positive intraprese verso l’ambiente circostante, suggerendo buone azioni per ridurre
per esempio l’emissione di CO² attraverso attività di gaming online con
obiettivi e sfide finali da superare. Lo sprone a fare sempre meglio viene
dalla stessa comunità e dal suo senso di appartenenza e di relazione, un modo nuovo e migliore per dare senso
e un rinforzo positivo ai problemi di sostenibilità ambientale.
Se
oggi ci sentiamo più vulnerabili non è solo per via di un virus sconosciuto, ma
è anche a causa del crollo delle certezze politiche, economiche, sociali e
ambientali che pensavamo di aver conquistato una volta per tutte. Una app non
salverà il mondo ma potrebbe renderlo un posto migliore.
(Andrea
Alessandrino)
Gli
Usa, tra prove tecniche
di
normalità e il fantasma
dell'inflazione.
Repubblica.it-
FEDERICO RAMPINI- (5 marzo 2021) - ci dice:
(Outlook)
Gli
occupati americani fanno segnare un +379.000 a febbraio, il dollaro si rafforza
e i mercati vedono una ripresa americana sempre più robusta. Ottima notizia per
un presidente in carica da poco più di un mese, che viene baciato dalla congiuntura
economica e potrà appropriarsi il merito di una crescita che riduce la
disoccupazione (anche se la ripresa era già in atto da molti mesi).
Tuttavia
questo pone anche un problema a Joe Biden, che vorrebbe incassare durante il
weekend l’approvazione definitiva del Congresso per la sua maxi-manovra di
spesa pubblica da 1.900 miliardi di dollari. Era nata come una manovra
anti-recessione, quando lui la annunciò in campagna elettorale, ma la
recessione è un ricordo del 2020.
Attaccata da più parti come eccessiva, la
manovra ha già perso alcuni pezzi e questo attira un coro crescente di critiche
contro Biden. Prima il Presidente ha dovuto rinunciare a inserire in quel
disegno di legge il raddoppio del salario minimo federale da 7,25 a 15 dollari
orari, facendo infuriare l’ala sinistra del suo partito. Poi ha accettato che i
versamenti diretti dal Tesoro ai cittadini, pari a 1.400 dollari, siano meno
generosi sulle fasce di reddito medie. Nella nuova versione il versamento pieno
di 1.400 dollari spetta solo a chi guadagna meno di 75.000 dollari annui, o
alle coppie fino a 150.000 dollari (che ricevono il doppio, cioè 2.800
dollari).
Sopra quella soglia di reddito l’aiuto decresce
rapidamente e si esaurisce per il single che guadagna 100.000 annui o la coppia
che ha un reddito di 200.000. In una versione precedente la platea era ancora
più vasta. Però anche in questa nuova versione ridotta gli aiuti arriveranno
comunque a tre quarti della popolazione americana.
E
questo nonostante a gennaio il reddito delle famiglie sia aumentato del 10%.
Non stupisce che stia crescendo il coro dei critici – dall’economista
democratico Larry Summers fino alla totalità del partito repubblicano – che
accusa Biden di regalare aiuti non più necessari, col rischio di far esplodere
il deficit federale e di rilanciare l’inflazione. E’ significativo che a questo
coro di critici si sia aggiunto uno dei massimi responsabili della politica
monetaria cinese.
Da
Pechino Guo Shuqing, capo della vigilanza bancaria, e uno dei massimi dirigenti
della Banca Centrale, ha messo in guardia contro i pericoli insiti in un mix
troppo espansivo tra politica di bilancio e politica monetaria della Federal
Reserve. La Cina teme un contagio, stavolta di natura finanziaria, se l’euforia
per la ripresa americana dovesse lasciare il posto a un’instabilità dei
mercati. In effetti gli investitori americani continuano a credere che
l’inflazione sia dietro l’angolo, questo spiega la non-reazione alle parole di
ieri di Jerome Powell.
Il
presidente della Federal Reserve ha assicurato che la politica monetaria non
cambia, continuano sia i tassi zero sia gli acquisti di bond sul mercato (al
ritmo di 120 miliardi al mese). Nonostante queste rassicurazioni i rendimenti
di mercato continuano a salire: è un segnale di fiducia nella crescita, ma
anche di scetticismo sulle parole di Powell. Da parte loro sia la Fed, che il
Tesoro, ribadiscono che il mercato del lavoro avrà ancora una lunga
convalescenza davanti a sé, perché c’è tanta disoccupazione nascosta, tanta
sottoccupazione creata dalla crisi dell’anno scorso. Ma la manovra Biden ha
anche un’altra motivazione, tutta politica. Dopo essersi appropriato del
sovranismo di Trump, con lo slogan Buy American, ora Biden si appropria anche
del populismo.
Distribuire
soldi a tre quarti della popolazione americana significa mantenere l’ultima
promessa di Trump, che voleva erogare le stesse somme nell’ultima manovra
natalizia, e non ci riuscì. Mancano solo venti mesi alla prossima tornata
elettorale, le legislative di mid-term in cui si rinnova tutta la Camera e un
terzo del Senato. Viste le maggioranze risicate di cui gode nei due rami del
Congresso, Biden rischia di esaurire presto il suo capitale politico. Il ciclo
elettorale, non quello economico, sta diventando la motivazione principale di
questa manovra. L’ala sinistra del suo partito può attaccarlo quanto vuole, il vecchio
Joe sta facendo quel che può per non diventare un presidente di minoranza come
accadde a Barack Obama appena due anni dopo la sua elezione nel 2008.
Oggi
riaprono i cinema a New York, e ci andrò subito. E' un passo simbolico ma anche
importante, tra un mese tocca a teatri e concerti; finalmente l'industria
culturale rinasce. Insieme con la netta accelerazione nella distribuzione dei
vaccini (25% della popolazione inoculata, il ritmo supera i 2 milioni al
giorno, ed è in costante aumento), il ritorno alla normalità dell'America sta
cambiando la vita della nazione. Come si addice al sistema federale, ogni Stato
ha i suoi calendari, ci sono le "fughe in avanti" come quella del
Texas dove quasi tutto è già riaperto e il governatore toglie perfino l'obbligo
di mascherina (però molte aziende private lo mantengono per dipendenti e
clienti). Non mancano le polemiche come quella di Biden contro il
"pensiero di Neanderthal" del governatore texano. Malgrado i dubbi
degli esperti e le inevitabili controversie, la direzione di marcia è chiara,
verso l'uscita dalle restrizioni. Altro dato interessante: New York per i
viaggiatori vaccinati abolisce l'obbligo di test e quarantena. È un embrione di
passaporto sanitario. Se tutto dovesse andare per il meglio, da una parte e
dall'altra dell'Atlantico, quel che sta accadendo qui potrebbe essere una
"roadmap" che prefigura il lieto fine anche per l'Europa, quando i
ritardi nei vaccini saranno superati.
Nonostante
le riserve di molti esperti non siamo di fronte a un bis di altre riaperture
fallite nel 2020. Anzitutto perché c’è la grossa novità dei vaccini, che
offrono un’immunità come alternativa concreta al lockdown. Poi perché il tasso
di ideologia sta diminuendo. Lo scontro fra Biden e il governatore del Texas fa
parte del “teatro Kabuki” della politica americana, ma la mappa delle
riaperture non segue la divaricazione tra Stati democratici e Stati
repubblicani.
La
California, roccaforte della sinistra, dopo avere avuto i lockdown più severi
d’America adesso sta riaprendo molto rapidamente: il governatore Gavin Newsom
vuole tutti i bambini a scuola dal primo aprile, e sta allentando molte altre
regole. Il Connecticut governato dai democratici (e dove abitano molti
pendolari che lavorano a New York), pur mantenendo l’obbligo delle mascherine,
per il resto ha deciso una riapertura di tipo texano: quasi tutto torna alla normalità,
anche i parchi divertimento, le competizioni sportive, feste e festival. Il
governatore democratico del Connecticut toglie le restrizioni anche sulla
quantità di clienti ammessi nei ristoranti e negozi.
Se
Texas e Florida hanno fatto da apripista con largo anticipo, altri Stati
cominciano a imitarlo anche perché i dati non supportano la tesi che i lockdown
più duri, stile California, abbiano portato a un divario sostanziale nei
contagi, nei ricoveri, nei decessi. Inoltre la liberalizzazione del Texas può
aver contribuito a rafforzare l’esodo di aziende, manodopera e famiglie dalla
California: attirate da un clima più favorevole all’attività economica, oltre
che dalla pressione fiscale inferiore. Comunque la differenza texana non è così
estrema come sembra dai proclami politici sulle mascherine. L’obbligo di
indossare maschere, benché abolito dal governatore repubblicano, viene
mantenuto dalle sale cinematografiche multiplex Amc, dagli alberghi Hyatt, dai
caffè Starbucks, dai supermercati Target, dalle catene di farmacie drugstore
Cvs.
Il
comportamento del settore privato sarà cruciale anche su un altro fronte: il
ritorno dei dipendenti negli uffici. Al momento si stima che solo il 25% della
forza lavoro impiegatizia stia andando regolarmente in ufficio, con punte di
oltre un terzo in Texas, e del minimo sotto il 20% a New York, San Francisco,
Chicago. Quante aziende vorranno rinunciare rapidamente allo smart working e
richiamare i dipendenti in massa negli uffici? Le risposte saranno molto varie
da un settore all’altro. Già si segnalano casi di aziende che offrono premi e
incentivi ai dipendenti che si fanno vaccinare.
In
questo clima di ritorno alla normalità, si segnala il disaccordo di molti
esperti. La principale autorità sanitaria federale, i Centers for Disease Control and
Prevention (Cdc), ammonisce che si stanno levando le restrizioni troppo presto. Dal Cdc arriva un allarme perché il
forte calo dei contagi, dei ricoveri e dei decessi, che era in corso da un paio
di mesi, sembra dare segni di stallo e forse preannuncia un’inversione di
tendenza. Potrebbe essere in arrivo la quarta ondata, insomma, nel qual caso la
fine dei lockdown sarebbe un errore. Però non siamo più nell’era di Donald
Trump, quando questo tipo di pareri della comunità scientifica diventavano armi
da usare nello scontro politico. Con i governatori democratici decisi a
togliere le restrizioni, quasi quanto i repubblicani, l’equilibrio politico è
cambiato. E soprattutto c’è la novità della campagna vaccinazioni, che continua
ad accelerare con l’apertura di nuovi centri.
In
Asia tutti gli occhi sono puntati sul grande raduno politico di Pechino, ma non
bisogna sottovalutare quel che sta accadendo in India. Il premier Narendra Modi
ha presentato un vasto piano di privatizzazioni e di incentivi alla creazione
di nuove imprese. Si aggiunge a una politica fortemente protezionista, a base
di dazi. Il messaggio alle imprese straniere è questo: la seconda maggiore
nazione del mondo è un vasto mercato, destinato a diventare più aperto alla
competizione privata, ma per chi viene a produrre sul territorio indiano. E’ un
tentativo di candidare l’India a catturare investimenti da parte di aziende che
vogliono diventare meno dipendenti dalla Cina.
Federico
Rampini: “L’emergenza alimentare
non
esiste, è già finita”.
Tag24.it-
VALERIO SIROCCHI-(24-8-20229- ci dice :
Federico
Rampini, giornalista del Corriere della Sera, è stato ospite di Veronica
Gentili all’interno della sua trasmissione televisiva, “Controcorrente”, la
quale va in onda su Rete 4.
In
occasione della puntata di ieri, martedì 23 agosto, la firma del Corriere della
Sera ha smontato la questione di cui si sta parlando molto attualmente, ovvero
quella relativa ad una futura apocalisse a causa dell’emergenza alimentare.
Questa
tematica è stata affrontata durante i Meeting di Comunione e Liberazione di
Rimini, ed il giornalista ha criticato duramente questa scelta, sostenendo che
“l’emergenza
alimentare non esiste”.
Federico
Rampini sul tema dell’emergenza alimentare: “Non esiste, è già finita per quel
poco che è durata”. Durante l’ospitata a Controcorrente, un programma condotto da
Veronica Gentili che va in onda su Rete 4, il giornalista del Corriere della
Sera, Federico Rampini, ha parlato in questo modo del tema relativo
all’emergenza alimentare:
“Mi ha
colpito in modo particolare che il Meeting, tra i suoi temi, ha scelto
l’emergenza alimentare e l’emergenza alimentare non esiste. È già finita per
quel poco che è durata.
Ed è
finita non solo perché c’è stato l’accordo sponsorizzato dalla Turchia e
dall’Onu per il transito di navi nel Mar Nero che trasportano cereali, perché i
prezzi del grano erano già scesi prima di quell’accordo ai livelli antecedenti
l’invasione della Russia in Ucraina.
E
questo lo dico perché dobbiamo stare molto attenti anche in questa campagna
elettorale, quando finalmente cominciamo ad affrontare temi seri e importanti,
a non lasciarci fuorviare da leggende messe in giro come quella sul mondo che
morirà di fame, l’apocalisse alimentare, il cibo che manca, le carestie di
massa…”.
Federico
Rampini sulla campagna elettorale: “Si parla solo di personalismi, è una vergogna”.
Qualche
tempo fa, la firma del Corriere della Sera, Federico Rampini, aveva rilasciato
delle dichiarazioni riguardo la campagna elettorale che culminerà con le
elezioni che saranno previste per il 25 settembre:
“Io
trovo che questa campagna elettorale è cominciata molto male per gli italiani,
è una campagna elettorale di una noia insopportabile, si parla solo di formule,
di personalismo, io mi alleo con quello, ma se quell’altro si allea con quello
io non mi alleo… È una cosa indecente, una vergogna.
Gli
italiani vogliono avere risposte concrete, vogliono parlare di programmi,
vogliono sapere quale sarà la politica energetica dei partiti che vogliono
governarli. Vogliono sapere quale sarà la politica sull’inflazione dei partiti
che si candidano a governare il Paese. Vogliono sapere quale sarà il futuro
delle grandi riforme strutturali sulle quali l’Italia si è impegnata con
l’Europa per ricevere i fondi del Pnrr. La riforma della giustizia, la riforma
del fisco, la riforma della burocrazia”.
Federico
Rampini sulla polemica della fiamma sul simbolo di Fratelli d’Italia.
“La
polemica sulla fiamma di Fratelli d’Italia non appassiona gli italiani.
Il
tema di un governo forte è stato affrontato da uomini di destra e da uomini di
sinistra come Craxi o Matteo Renzi. Il tema di un premierato forte non c’entra nulla col
fascismo e quindi credo anche che parlare della fiamma non sia d’interesse per
gli elettori”.
“Ambientalisti
radical-chic hanno ridotto alla fame lo Sri Lanka.”
“Parliamo
di giustizia sociale. Lo Sri Lanka, uno dei paesi più poveri del mondo, in
questo momento è alla fame, letteralmente alla fame, ci sono state rivolte di
massa perché non hanno da mangiare. Il motivo?
Qualche
anno fa i loro governanti ebbero la buona idea di seguire i “consigli di ambientalisti
occidentali radical-chic” che consigliarono di convertire l’agricoltura ai
metodi agro-biologici. Ebbene sono crollati i raccolti e non c’è più da mangiare
nello Sri Lanka.
Questo
il movimento ecologista radical-chic ce l’ha sulla coscienza, ma non ne parla,
non fa i conti con i propri errori, con le proprie visioni dissennate ispirate
da una ideologia apocalittica e da slogan che non hanno nulla a che vedere con
la realtà”.
Ucraina,
scrittore russo:
“La
guerra finirà quando
Putin
avrà il Donbass”.
Askanews.it-
Serena Sartini- (24-8-2022) -ci dice:
”Archangel'skij:
non ho paura di tornare a Mosca, non ci penso...Ucraina, scrittore russo: “La
guerra finirà quando Putin avrà il Donbass”.
Rimini,
24 ago. (askanews) – Parla a tutto campo della situazione in Russia dopo il 24
febbraio, della libertà – inesistente – di informazione e di stampa, delle
ragioni che hanno portato il presidente Vladimir Putin a invadere l’Ucraina.
Non utilizza
mai la parola guerra, ‘perché la legge non lo consente’, ma il suo messaggio è chiaro: ‘La situazione in Russia è di grande
immobilismo’.
Aleksandr
Archangel’skij è uno scrittore e giornalista russo. Non è più conduttore tv da quando ha
firmato una lettera in cui si chiedeva l’abolizione del prolungamento senza
fine dei mandati a Putin.
È
arrivato al Meeting di Rimini per raccontare come vive il suo paese, la Russia,
dopo il 24 febbraio. Preferisce non parlare di Putin, ma lo definisce ‘molto più
intelligente di quanto si pensi, freddo e calcolatore’. Per la fine della
guerra? ‘A Putin basterebbe il Donbass’ ma l’Ucraina ‘non vuole cedere’.
Come
viene vissuta in Russia la guerra in Ucraina?
‘Il
Paese è grande e molto diversificato, non esiste un pensiero unico in Russia,
fattore sia positivo che negativo. La maggior parte dei russi sostiene le operazioni
militari. Un quarto, forse anche un terzo della popolazione è contrario. Questi
sono i numeri. Ma preferirei parlare della gente.
Tra i
fautori della campagna militare non tutti hanno la medesima posizione: c’è
infatti chi si sforza interiormente di convincersi che sia stato giusto, che la
Patria viene prima di ogni cosa.
Certamente
io non capisco perché sia giusto appoggiare questa operazione. Tra i contrari
non tutti disapprovano per motivi ideali. A qualcuno non piace come si sta
muovendo l’esercito, come sta andando avanti la campagna militare e che
‘successo’ sta riportando. Uno tra i più duri critici della campagna in Ucraina
è il generale Strelkov che nel 2014 aveva cominciato le operazioni a Lugansk e
Donetsk.
Non è
un liberale, probabilmente mi impiccherebbe volentieri ma critica la campagna
in Ucraina perché da un punto di vista di strategia militare le cose non vanno
bene.
Chi
credeva che le sanzioni avrebbero fatto mutare l’atteggiamento russo si è
dovuto ricredere e chi sperava che questa operazione avrebbe suscitato un’euforia nel
Paese così come accadde con l’ammissione della Crimea si è sbagliato. Io
parlerei della situazione della Russia oggi come un grande immobilismo’.
Cosa
pensa di questa guerra e di Putin?
‘Prima di tutto cerco di non pensare a
Putin. E
poi, seguendo le leggi russe, non uso la parola guerra Come quando nel Vangelo
Gesù dice ‘date a Cesare quel che è di Cesare’… La vita è una prova, non
soltanto adesso’.
Da
scrittore, giornalista e conduttore Tv, come giudica la libertà di stampa nel
suo Paese?
‘Dal
2020 non lavoro più in televisione. Non so se questa cosa sia legata al fatto
che ho firmato una lettera in cui mi dichiaravo contrario al prolungamento
senza fine dei mandati di Putin.
È
andata bene così. Non sono più obbligato a scegliere di restare in Tv o andare
via. In Russia oggi esistono ancora i social dove si può parlare liberamente,
anche se Meta è stata ‘bannata’ dal Tribunale di Mosca per attività
terroristica.
Esiste
anche Telegram, inventata da un russo, attraverso la quale si può parlare. C’è
poi Youtube che potrebbero chiudere ma non so come potrebbero farlo
tecnicamente.
Queste
sono le possibilità che abbiamo. Ad esempio, un’intervista sulla guerra di un
noto giornalista e influencer, Yuri Dud, ha avuto 7 milioni di visite. Questa è
la libertà che abbiamo.
Per il resto, devo sottolineare, che in Russia
non esiste nessun – o sottolineo nessun – giornale, rivista o radio
indipendente e che molti giornalisti sono stati definiti ‘agenti stranieri’.
Questo
significa che non possono insegnare nelle Università, non possono tenere
lezioni pubbliche su tanti temi, non solo di politica. Qualunque cosa dicano o
scrivano deve essere accompagnata dalla dicitura, posta in bene evidenza,
‘questo scritto è stato prodotto da una persona considerata agente straniero’.
Non
esiste nessuna possibilità di lavorare o di fare dichiarazioni libere e
personali, se non attraverso la Rete. Il vero problema è un altro: c’è
tanta gente che desidera sentirsi dire dalla Tv cosa deve pensare, non vogliono
prendersi la responsabilità di raccogliere informazioni, non vogliono assumersi
la responsabilità di assumere una posizione critica, quindi avere risposte
pronte e preconfezionate cui credere’.
Quale
ruolo gioca la propaganda russa nel sostenere le ragioni della guerra?
‘Avendo
a cuore la mia salute psichica, ho smesso di guardare i talk show televisivi
che non fanno altro che riproporre ogni giorno la stessa cosa, ovvero che tutti
gli ucraini sono in fuga e che vinceremo.
La propaganda è una macchina che lavora.
Non è
solo lo Stato che la impone ma è la stessa gente che in qualche modo lo chiede.
Diversamente la propaganda non funzionerebbe. Se si dice alla gente ciò che non
vuole ascoltare, questa non ascolterà.
Deve
essere, in qualche modo, un messaggio che la gente è disposta ad accettare. Il potere russo è molto forte, anche
l’antiamericanismo, tutti sono stufi dell’America. La propaganda russa è
effettivamente riuscita a farsi sentire bene all’interno della crisi delle
democrazie occidentali. Oggi la situazione in Occidente è un po’ cambiata
perché quello che dice la propaganda russa la gente non vuole più sentirlo’.
Ha
parlato di conflitto nucleare, lo ritiene possibile?
‘Se
Putin perderà dal suo punto di vista, come minimo arriverà ad affrontare il
tema del nucleare. Lui ha bisogno di agitare un argomento temuto dall’Occidente.
Quest’ultimo ha dimostrato di non aver paura di pressioni economiche, che è
disposto a fornire armi, ma di temere la minaccia nucleare. Non dico che Putin
userà armi atomiche ma che non ha paura di agitare questo spettro’.
Putin
si accontenterebbe del Donbass per porre fine alla guerra? Questa concessione potrebbe essere
una svolta negoziale? ‘Oggi come oggi sì. Domani non saprei. Non so mettermi nella loro testa,
ragionano diversamente. Io ero certo di una operazione militare ma non di
queste proporzioni’.
Perché
Putin ha scatenato questa guerra? Per motivi di politica interna o più per
motivi di politica estera?
‘La
Crimea per Putin era un problema di politica interna ma credo che questa
‘operazione speciale’ sia servita più per motivi di politica estera. Putin
voleva distruggere l’attuale ordine esistente, l’Occidente nato da Yalta, che
ha smesso di piacergli. Nella sua testa, quindi, non è una guerra di annessione
di territori, non è una guerra contro l’Ucraina ma è qualcosa di altro’.
E
cosa?
‘Intorno
a Putin ci sono una serie di ‘pensatori’ che credono davvero che l’Europa abbia
cessato di essere sé stessa e che la Russia sia davvero la depositaria degli
antichi valori europei e che li stia restituendo al Vecchio Continente. Può
sembrare una cosa folle ma questa è la realtà’.
Quando
finirà questa guerra?
‘Non lo so perché non vedo come le due parti possano
dire di aver ottenuto quel che volevano. Per l’Ucraina la guerra sarà finita
solo quando la Russia si sarà ritirata completamente dai suoi confini.
Per
Putin la guerra sarà finita quando l’Ucraina riconoscerà il Donbass come
territorio russo. Non vedo spazi per un compromesso. Li ho visti solo a marzo a
Istanbul in occasione di brevi trattative. Pace sarà quando verrà trovata una
formula in cui sconfitta e vittoria saranno ritenute accettabili da entrambe le
parti. Da credente dico che i miracoli sono possibili’.
Prima
ha parlato delle sanzioni occidentali contro la Russia come uno dei temi in
mano alla propaganda putiniana. Ma che impatto stanno avendo sulla vita dei
russi?
‘Per
ora le sanzioni stanno colpendo le persone che erano ‘favorevoli’ all’Occidente
e che sono riparate in Occidente e che non possono più usare le loro carte di
credito avendo i conti bloccati.
Al
momento non si registrano particolari difficoltà all’interno del Paese. L’inflazione è attestata tra il
10-15% e non è arrivata al 50-60% come temuto.
Tempo
fa ho parlato con un presidente di una grande azienda agricola che si è trovato
costretto ad aumentare il salario ai suoi dipendenti del 30% per evitare che si
arruolassero nell’esercito andando a percepire, secondo quanto riferiscono i
media russi, circa 3500 euro mensili.
Una
cifra enorme per chi vive nelle zone di provincia. Basti dire che in caso di
morte alla famiglia del milite ucciso in guerra andranno 100mila euro. Somma
inimmaginabile per molti. Di certo avremo problemi a lunga
scadenza: la Siemens, per esempio non farà più manutenzione dei treni veloci. Avremo difficoltà per i pezzi di ricambio
degli aerei e nel campo dell’agricoltura, a causa del blocco delle esportazioni
di sementi. Di contro alcuni settori, come quello assicurativo, stanno
aumentando il loro volume di affari. La gente si assicura più di prima. A far
diminuire il consenso vero l’Europa da parte dei russi, sarà la non concessione
dei visti. Vedremo se questa sanzione sarà adottata’.
Cosa
pensa dell’attentato che ha provocato la morte di Darya Dugina, figlia del
filosofo e ideologo di Putin?
‘Sono
contro il terrorismo. Uccidere persone disarmate è inammissibile. Non
conosciamo la versione ufficiale. Secondo un ex parlamentare della Duma,
riparato in Ucraina, l’attentato sarebbe opera di un gruppo cospirativo ucraino.
Se fosse così il Fsb (ex Kgb) potrebbe scatenare una
lotta al tappeto contro il terrorismo e chiunque, al minimo sospetto potrebbe
essere fermato. Penso ad un atto politico interno, una guerra tra estrema
destra ed estrema sinistra’.
Ha
paura di rientrare nel suo Paese dopo aver espresso la sua posizione contraria
alla scelta del presidente Putin?
‘Cerco di non pensare a Putin. Ci sono
tempi piacevoli di riflessione. La vita è una prova ma cerco di non avere paure
eccessive’.
(Serena
Sartini)
COME
SOSTITUIRE DESTRA E SINISTRA?
Istitutoliberale.it-
Redazione-(24-8-2022) - ci dice:
Quasi
tutti siamo d’accordo nel dire che destra e sinistra siano termini un po’
confusi, imprecisi.
In
generale, a sinistra ci sono i progressisti e i socialdemocratici, mentre a
destra ci sono i conservatori e i nazionalisti. Se questo è il quadro, dove
sono situati i liberali? In mezzo?
Probabilmente
no, perché i liberali non hanno da spartire nulla né con i progressisti e i
socialdemocratici né con i conservatori e i nazionalisti.
Qui
bisogna aprire una doverosa parentesi: i conservatori italiani non sono come
quelli americani o inglesi, che sono molto vicini ai liberali, i conservatori
italiani molto spesso sono derivati del fascismo, conservatori sociali.
Inoltre,
destra e sinistra viste così hanno molto in comune, ad esempio la forte
presenza statale in tutti i campi della vita. Non c’è bisogno di far
riferimento alla teoria del ferro di cavallo (secondo cui gli estremi si
avvicinano), l’asserzione è che sotto varie prospettive i socialisti d’ogni
tipo, di destra e di sinistra, siano tutti dal medesimo lato.
E,
bene, se da un lato ci sono fascisti e comunisti, dall’altro cosa c’è? E perché
è così? Su che asse effettuiamo la misura?
SOCIETÀ
APERTA CONTRO SOCIETÀ CHIUSA.
Karl
Popper, famoso filosofo viennese, parlava di società aperta contro società
chiusa.
Secondo
Popper, la società aperta è quella fondata su un uso critico della ragione e
sullo studio della realtà tramite il metodo scientifico. In questa società si ammette che
nessuno è in grado di prevedere il futuro, tanto meno di “costruirlo” tramite
le istituzioni e lo Stato.
È,
alla fine dei conti, una società che mette la legge sopra agli uomini (rule of
law) e che consente il libero mercato, la libera iniziativa privata, la tolleranza
e la pace. In una società del genere non
è importante da dove vieni o quanto sei ricco, ma in che modo puoi contribuire
al benessere di tutti.
La
società chiusa è quella in cui i governi disegnano la società, decidono tutte
le regole,
decidono come si deve svolgere il commercio, pongono dazi, discriminano in base
all’etnia o in base alla ricchezza. È una società in cui gli uomini sono sopra
alla legge (rule of men). È facile intuire perché questa società cada facilmente in
dittature, demagogie e populismi. Ed è piuttosto facile inquadrare sia il fascismo sia
il comunismo in questa società.
EVOLUZIONISMO
CONTRO COSTRUTTIVISMO.
Si
aggiunge il punto di vista di un altro grande pensatore, Friedrich von Hayek,
il quale contrapponeva la società libera a quella totalitaria in un modo simile
a quello di Popper. Hayek aggiunge che la società chiusa è “costruttivista”,
ossia è una società in cui il governo pianifica molti aspetti della vita.
Li
pianifica perché si pensa che tutto possa essere sotto il controllo degli
uomini e del governo e che basti ridisegnare i compiti delle istituzioni verso
un determinato fine per far andare tutto secondo i piani prestabiliti.
Tanto
per fare un esempio: credere che lo Stato possa pianificare l’economia rientra in questa
visione, perché si pensa che basti desiderarlo per poterlo fare. In genere, i costruttivisti dicono: “è andata
male perché non c’era la persona giusta a capo di tutto”. Loro vogliono che la
società abbia una direzione ben precisa.
Qui
c’è l’errore, sottolinea Hayek: non è possibile raccogliere tutte le conoscenze
necessarie per pianificare l’economia e anche se lo fosse non si terrebbe in
conto che tutto evolve di continuo, quindi i dati cambiano di continuo. Ad
esempio, i desideri delle persone possono cambiare da un giorno all’altro.
Ecco
che alla società “costruttivista” si oppone la società “evoluzionista”, in cui
si lascia all’iniziativa individuale il compito di coordinare la società.
Difatti, non c’è alcun bisogno di pianificare
l’economia, o l’etica, o il modo di vivere delle persone, perché tutto avviene
spontaneamente. Questa situazione viene definita “ordine spontaneo”.
Se
Giacomo Buonuomo desidera una delle penne artigianali di Aristus, i nostri due
attori non hanno bisogno di un pianificatore che decida il prezzo: si possono accordare da soli.
Il
linguaggio non è stato pensato a tavolino, è sorto spontaneamente
dall’interazione fra individui e fra popoli. Non per nulla, l’Italiano è una
lingua che si è evoluta a partire dal latino e ha subito tantissime altre
influenze.
E
così, nello stesso modo, miliardi di azioni di tutti gli individui nel mondo
costituiscono un ordine senza un piano delineato.
INDIVIDUALISMO
CONTRO COLLETTIVISMO.
Si può
aggiungere ancora una visione, complementare a quella di Popper e Hayek: la
visione di Ayn Rand.
Secondo
Ayn Rand, dobbiamo parlare di individualismo contro collettivismo e tribalismo.
Noi,
in quanto individui, possiamo vivere bene e servire la società solamente se
pensiamo come unità autonome e non come mere parti di un gigantesco
ingranaggio.
Le
classi, le etnie, le religioni, le categorie sessuali e quant’altro sono
divisioni fittizie. Ciò che conta è quello che vogliamo fare e quello che
possiamo fare, il nostro valore dipende da quello che creiamo a non da dove
veniamo o da quali siano le nostre categorie di appartenenza.
CONCLUSIONI.
In
questo articolo sono riportati ben tre modi diversi per vedere la società,
tutti e tre molto simili e intersecabili.
Questi
modi potranno aiutare il lettore a capire chi è dalla parte della libertà senza
parlare di destra e sinistra.
Si può
valutare, ora, chi si trova dalla parte dell’individualismo, della società
aperta e dell’evoluzionismo e chi si trova dalla parte del collettivismo, della
società chiusa e del costruttivismo.
Salvini
non rinnega Putin.
Italiaoggi.it-
Domenico Cacopardo-(25-8-2022) - ci dice:
C 'è
l'intesa con Russia Unita, il partito dell'autocrate.
Molto
di più del solito (e a causa della concomitanza con la campagna elettorale) il
Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione è l'occasione per fare il punto
sull'Italia, sul cammino che ha davanti e sulle strade e gli strumenti da
utilizzare. In questi giorni sono convenuti nelle città felliniana tutti i
leader di partito tranne il povero Giuseppe Conte che -spiegazione ufficiale-
non fa parte delle organizzazioni accreditate.
Una
mancanza di cui, francamente, non si sente il peso, vista la marginalità
politica e programmatica in cui Beppe Grillo e il suo attuale e precario
proconsole -appunto Conte- hanno relegato la loro creatura.
Privi
quindi dell'inconsistente e inutile contributo grillino, i leader della
politica nazionale hanno preso a misurarsi con le questioni programmatiche,
dalle più semplici (e inattuabili) con le quali Giorgia Meloni ha ottenuto il
plauso di partecipanti (Comunione e Liberazione) e ospiti, alle più difficili,
soprattutto la guerra e le relazioni infra-europee.
Sulla
guerra (ricordarlo non guasta) scatenata da un leader che s'è guadagnato con
efferatezze e brutalità il titolo di indiscusso criminale di guerra è stata
registrata una generale condanna dell'aggressore e una generale solidarietà nei
confronti del paese aggredito e del popolo in armi che lo difende.
Unica
eccezione Matteo Salvini, la cui posizione appare fortemente condizionata da
vecchi rapporti -mai risolti- con Russia Unita, il partito di Vladimir Putin e
suo strumento politico per l'affermazione di un regime autoritario che ha
abbandonato i fondamentali della democrazia liberale.
La posizione del leader della Lega riguarda
lui, gli aderenti al suo partito e gli italiani elettori che potranno valutare
il senso di quest'appoggio al criminale di guerra, al suo regime liberticida e
alla sua politica espansionistica.
Anche
i numeri proposti da Salvini a Rimini sono estremamente parziali e discutibili:
perché il
leader della Lega non chiede una valutazione a esperti indipendenti che possono
fornirgli numeri diversi da quelli della propaganda del Cremlino?
Fra
l'altro (e si sapeva bene sin dall'inizio) la crisi russa da sanzioni è una
crisi da importazioni, il cui crollo è facilmente riscontrabile nelle statistiche
pubblicate e il cui costo è prima di tutto tecnologico e in secondo luogo e di
crisi della distribuzione interna.
Mai
come in tempo di elezioni ognuno è responsabile per se stesso, sia un politico
in corsa sia un elettore libero da condizionamenti e, quindi, capace di votare
in piena consapevolezza.
In
questo contesto e, in particolare, sulla questione sanzioni, voglio segnalare
il singolare intervento dell'On.le Francesco Lollobrigida (FdI), attualmente
molto presente nelle televisioni e nelle radio nazionali.
Lollobrigida sostiene che i nostri alleati
dovrebbero intervenire per sostenere il peso che le sanzioni hanno sulla
società italiana. Il partito dell'interessato è lo stesso che intenderebbe
rinegoziare il Pnrr in senso meno ecologista, riaprendo la questione del programma degli
interventi. Un richiamo questo del Pnrr che, sul punto, ha un senso specifico: il piano Next Generation Ue, di cui
il Pnrr è l'implementazione, è costituito da fondi raccolti dall'Europa,
distribuiti secondo il criterio di necessità, superando il vecchio sistema
delle quote proporzionali. Il che significa che la quota italiana (la maggiore)
ha una dimensione che va ben al di là della quota teorica un tempo prevista. In concreto, questo significa che i
cittadini europei non italiani si sono accollati complessivamente parte
preponderante dell'investimento che sarà (dovrebbe essere, salvo novità da
produrre a cura del destra-centro) utilizzato in Italia.
Quando,
invece, parliamo di costi delle sanzioni, dimentichiamo (Lollobrigida
dimentica) tre fattori: esse sono state liberamente adottate dagli stati europei e
dell'alleanza occidentale; ogni nazione paga il suo prezzo alla guerra e alle
sanzioni. Se noi italiani paghiamo, con i tedeschi, un prezzo più alto questo
deriva dagli errori politici di questi ultimi 30 (e più anni per quanto
riguarda l'energia nucleare) soprattutto in materia energetica con
l'asservimento della nazione alla Russia e agli interessi di quel paese e del
suo despota. Non possiamo chiedere a nessuno di pagare il prezzo dei nostri
errori. Dobbiamo porvi riparo al più presto.
Il
terzo punto è la situazione attuale italiana con crescite impreviste e
mirabolanti di produzione ed esportazioni. Il che significa
che, a dispetto delle sanzioni, l'Italia sta marciando a pieno ritmo, salvo
aree e settori specifici cui dovrebbe provvedere il nuovo governo italiano con
misure ragionevoli di sostegno. Non assistenzialismo, ma, appunto, sostegno.
Nel
momento in cui sembra avvicinarsi una vittoria storica della coalizione di
destra-centro, gli esponenti di Fratelli d'Italia dovrebbero moltiplicare il
loro livello di attenzione sulle parole spese in campagna elettorale.
E mi
riferisco, in particolare, al caso dello stupro di Piacenza, in cui l'orrendo
crimine è, appunto, lo stupro, ma è sbagliato diramare immagini che hanno
consentito di identificare la vittima che, in questo modo, viene colpita due
volte: dal criminale che l'ha violentata e da chi ha diramato le immagini che
hanno permesso la sua identificazione. E così per quanto riguarda le ricette
che Giorgia Meloni e i suoi consiglieri hanno messo a punto. L'esigenza di
continuità politica nazionale, riguardo agli impegni liberamente negoziati e
sottoscritti va onorata proprio nell'interesse nazionale.
Ah! L'interesse
nazionale oggi è cosa ben più complessa di ciò che era nel 1922, in quanto il
livello di relazioni economiche, finanziarie, sociali in essere tra l'armatura
industriale, finanziaria, sociale italiana e quella delle altre nazioni
dell'Unione è tale da rendere necessaria cautela e tutela.
Cioè politiche coerenti all'attualità.
(cacopardo.it)
Con
lei a rischio il futuro dell'Italia",
"Screditi
il Paese per i tuoi interessi".
Meloni
zittisce Letta.
Ilgiornale.it -Francesca Galici-( 19 Agosto
2022) – ci dice:
Ancora
una volta, Enrico Letta si rivolge alla stampa estera per screditare gli
avversari senza parlare del suo programma: "Menzogne su FdI."
Enrico
Letta è pronto a tutto pur di non lasciare vincere il centrodestra, anche a sacrificare
l'immagine dell'Italia all'estero per perseguire i suoi interessi.
Lo dimostrano le tante interviste e
dichiarazioni delle ultime settimane, compresa l'ultima rilasciata alla Cnn. Il
segretario del Pd continua nella sua opera di inseguimento su Giorgia Meloni,
ricalcandone i passi e così, dopo che la leader di Fratelli d'Italia ha
rilasciato un'intervista a Fox news, lui ha voluto rilanciare con la Cnn.
La
differenza tra le due interviste, così com'era già capitato con i video
dedicati alla stampa estera, è che Giorgia Meloni parla di quello che vorrebbe
fare se dovesse vincere il centrodestra, Enrico Letta getta discredito sugli
avversari politici e sul Paese.
Dalla
minaccia Meloni al terrorismo sanitario: la campagna d'odio di Letta.
"La
prima cosa è che se Meloni vincesse le elezioni le persone più felici a livello
globale sarebbero Donald Trump, Putin e in Europa Orban. In primo luogo ci
sarebbe un grosso rischio di cambiamento nella presenza italiana a livello
globale", ha dichiarato Enrico Letta.
Parole
basate su una realtà distorta, come dimostrano le numerose dichiarazioni
rilasciate da Giorgia Meloni in cui la leader di Fratelli d'Italia ha preso
nettamente le distanze da Vladimir Putin, schierandosi senza condizioni accanto
all'Ucraina, con un allineamento totalmente europeista e atlantista.
D'altra parte, va anche sottolineato che chi
in questo momento è alleato con partiti che hanno sempre votato contro la
fiducia a Draghi e hanno dichiarate posizioni anti-Nato non è il partito guidato
da Giorgia Meloni ma è il Partito democratico di Enrico Letta, in crisi di
consensi e affamato di voti per cercare di strappare Palazzo Chigi al
centrodestra, costi quel che costi.
Il
segretario Pd, non pago, alla Cnn ha poi aggiunto: "Per quello che pensiamo nel Partito
democratico ci sarebbe anche un grande rischio per il futuro del Paese in
termini di economia, sociali e per il modo in cui il Paese viene gestito dal
punto di vista dell'unità e della coesione".
"Tu
stavi con Conte, Arcuri e i russi". Così Renzi inchioda Letta.
La
replica di Giorgia Meloni è arrivata a stretto giro: "La differenza tra la
sinistra italiana e i patrioti italiani? Semplice, i patrioti difendendo sempre
l'Italia, la sinistra va in giro a screditare la nazione per difendere il
proprio tornaconto".
Una forte bordata contro il segretario del Pd,
alla quale la leader di FdI ha aggiunto: "Enrico Letta, segretario del
Pd, utilizza la sua intervista alla Cnn non per parlare bene della sua Patria,
o almeno del suo programma, ma per lanciare allarmi e menzogne su Fratelli
d'Italia dicendo che in caso di vittoria del centrodestra sarà la catastrofe in
Italia e in Europa".
Quindi,
Giorgia Meloni ha concluso: "A Letta non importa se così facendo danneggia
l'Italia, la sua unica preoccupazione è tutelare il sistema di potere della
sinistra italiana. Siamo fieri di essere l'alternativa politica a questa
gente".
E
quando Enrico Letta controreplica a Giorgia Meloni, va a confermare quello che
la leader di FdI gli ha rinfacciato: il segretario Pd non parla mai del
suo programma o delle sue proposte, attacca gli avversari politici senza
fornire alternative concrete al grido di "sennò vince la destra".
E lo
dimostra anche il suo ultimo tweet: "Meloni mi accusa di screditare
l'Italia all'estero perché espongo coi fatti le scelte del suo partito in Ue?
Nello stesso giorno lei parla di obbligo di fideiussione per gli stranieri,
blocco navale fuori dai nostri confini, Pnrr da rinegoziare. Tre follie per chi
ci guarda da fuori".
Enrico
Letta è l'emblema di una sinistra allo sbaraglio, senza idee e senza guida, che
prova a non affondare aggrappandosi agli avversari.
Perché
non esiste differenza
tra
destra e sinistra.
Davidemura.com-Davide
Mura- (18 agosto 2020)- ci dice:
In
questo preciso momento storico se cercate una differenza tra destra e sinistra
non lo troverete, perché non c’è. E non c’è perché se retoricamente questa
differenza sembra esistere (alimentata dai media), la verità è ben diversa.
Infatti, se l’economia permea e plasma le dinamiche sociali, fino a dar loro
una connotazione ben definita, inevitabilmente è nell’ambito economico che si
deve cercare questa differenza. E qui purtroppo troverete amare sorprese: tra destra e sinistra non c’è
praticamente alcuna differenza.
Faccio
una premessa. Comprendo che il discorso potrebbe risultare “semplicistico”. Ma
come si vedrà, lo è fino a un certo punto.
Sintetizzando,
dobbiamo tenere presente che la dialettica “destra/sinistra” degli ultimi
trent’anni, almeno in Italia, poggia su una piattaforma ideologica che le
accomuna incontestabilmente: il (neo)liberismo.
In
qualsiasi modo la si metta, questa dialettica tiene infatti fermi alcuni
pilastri essenziali che regolano la vita socio-economica di questo paese;
pilastri codificati chiaramente e inequivocabilmente nel cosiddetto diritto dei
trattati europei: il mercato sovraordinato alla politica, la banca centrale
indipendente, la scarsità monetaria, la libera circolazione di merci persone e
capitali, il debito pubblico brutto che grava sulle nuove generazioni, il
taglio delle tasse come unica politica di espansione fiscale ammissibile, il
taglio della burocrazia (e dello Stato sociale) come viatico della precedente,
la meritocrazia come elemento darvinista per elevarsi socialmente ed
economicamente.
Il tutto garantito e cementato dal vincolo esterno, e
cioè da un sistema di regole e meccanismi sovranazionali il cui scopo è
neutralizzare la democrazia e la sovranità popolare, onde evitare un deragliamento che
possa rimettere in discussione lo status quo neoliberista per via democratica.
Sicché,
basta davvero poco per svelare il teatrino della contrapposizione
“destra/sinistra”. Che si concentra oggi essenzialmente e duramente su temi secondari, su
problemi marginali (se non addirittura inesistenti), su conflitti ideologici e
retorici anacronistici o esagerati, i quali spesso sono preordinati a distrarre
la popolazione dai punti focali, dalle questioni fondamentali e dirimenti per
il benessere della collettività.
E del
resto, come prova a carico si porti questa constatazione: ogni qualvolta emerge
nel dibattito politico un tema cruciale, cioè un tema che mette in discussione
lo status quo e fa tremare i pilastri fondamentali dell’architettura
socio-economica “liberista” ed eurista (es. MES), magicamente le
contrapposizioni si fanno più sfumate e ambigue. Pur con toni e approcci
differenti (e con qualche raro distinguo), tra la cosiddetta destra e la
cosiddetta sinistra si forma una tendenza alla convergenza, quasi che il
copione imponga loro di operare in tal senso, non ammettendosi eccezioni.
Lo
vediamo tutti i giorni. Di qualsiasi cosa si parli, di qualunque natura sia lo
scontro, nessuna forza politica che si dica di destra o di sinistra (lasciamo
perdere il prefisso “centro” perché inutile) mette in seria discussione lo status
quo neoliberista ed eurista.
E
seppure sia vero che vi sono stati “timidi” tentativi di invocare l’uscita
dell’Italia dall’unione monetaria europea, oggi tutti questi tentativi sono
rientrati in un più rassicurante (per le élite) proposito di cambiare l’Europa
da dentro, che significa sostanzialmente un rinvio della questione alle calende
greche.
Per
cui, dirsi di destra o di sinistra oggi non ha grande senso né pratico né
ideale né tantomeno ideologico. Entrambe (destra e sinistra) propongono e sponsorizzano –
peraltro convintamente! – lo stesso modello socio-economico “neoliberista”, pur
con qualche differenza di dettaglio e di forma, che non solo non mette in
discussione i suoi fondamentali, ma non è in grado, per sua natura, di
invertire la corsa verso il degrado post-democratico del paese.
Sicché,
oggi, ci si potrà pure scannare sul reato di omofobia, su come gestire
l’immigrazione irregolare o sulla pillola abortiva, ma finché il neoliberismo dominerà la
cultura economica di entrambi gli schieramenti, i partiti e i movimenti a cui
si riferiscono finiranno per rispettare l’agenda imposta dall’esterno, che vuole un processo
storico-politico nel quale gli Stati nazionali e le loro costituzioni
democratiche siano messi fuori gioco definitivamente, onde far spazio a un sistema
globale interamente dominato dal capitalismo transnazionale; un sistema nel
quale le istituzioni di governo non siano più reale espressione di scelte
democratiche bensì di scelte elitarie, alimentate da interessi elitari.
ADDENDUM: in questo contesto ha un ruolo
fondamentale lo “stato di eccezione permanente “.
Le
élite ultra-capitalistiche per poter governare devono legare i partiti politici
a un’agenda che possa essere considerata inderogabile e attuabile a tappe
forzate, saltando cioè a piè pari i principi costituzionali contrastanti.
Questo
può essere fatto – si è detto – tramite il vincolo esterno, il quale però
alimenta la sua forza non solo tramite i vincoli del diritto internazionale, ma
anche (e soprattutto) per mezzo dello stato di eccezione permanente.
Cioè
uno stato nel quale le regole democratiche vengono affievolite, sospese o
rinviate, in nome di una sequela di eccezioni contingenti, sovente di natura
emergenziale (es. una crisi finanziaria o una crisi sanitaria).
Questi stati favoriscono il progredire dell’agenda
neoliberista senza che la popolazione possa opporvisi, determinando infine una
mutazione a proprio favore dell’architettura ordinamentale.
Ciò
fino al punto di non ritorno.
Campo
di sterminio.
It.wikipedia.org-
Redazione- (20-3-2022)-ci dice:
(Wikipedia, l'enciclopedia libera.)
La
recinzione del campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz.
Un
campo di sterminio (in tedesco Vernichtungslager, in ebraico: מחנות השמדה?) è
un campo il cui scopo unico o principale è quello di uccidere i prigionieri che
vi giungono. Questi centri di annientamento furono creati dalla Germania
nazista durante la seconda guerra mondiale per attivare la cosiddetta soluzione
finale del problema ebraico, che consisteva nell'uccisione di tutti gli ebrei
d'Europa compresi nella sfera d'influenza politico-militare del Terzo Reich.
Creati
sulla base di un complesso ed efficiente programma organizzativo, i campi di
sterminio nazisti causarono la morte di circa tre milioni di ebrei (su un
totale di circa sei milioni assassinati complessivamente dai nazisti e dai loro
alleati) e costituiscono l'unico caso nella storia di struttura detentiva
studiata appositamente, secondo tecniche scientifiche e pianificazione di tipo
industriale, per distruggere un'intera popolazione sulla base di concezioni
ideologico-razziali. L'attività di annientamento dei campi di sterminio
rappresentò la fase culminante e più violenta della Shoah.
L'uso
dell'espressione "campo di sterminio" per descrivere realtà
differenti dai centri di sterminio nazisti della "soluzione finale",
è materia di dibattito e non trova ampia diffusione nella storiografia.
Esperimenti
medici e confische.
I
medici tedeschi, dopo aver ottenuto l'autorizzazione dai capi del Reich,
diedero anche il via a una sperimentazione di massa su cavie umane, con
l'intento di eseguire ricerche mediche.
I
risultati vennero recuperati alla fine della guerra con l'Operazione Paperclip dagli americani.
Ad esempio,
l'odierna conoscenza delle reazioni del corpo umano al congelamento si basa
quasi esclusivamente su tali esperimenti. Essi venivano infatti condotti per
capire a che temperatura, nell'acqua gelata, il corpo potesse resistere e tutte
le tecniche di rianimazione associate all'ipotermia. Questi ultimi furono
condotti per capire come salvare i piloti militari abbattuti nei mari freddi.
Le
procedure di annientamento nei campi di sterminio prevedevano la sottrazione di
tutti i beni e gli effetti personali dei deportati; il meccanismo prevedeva una
complessa procedura amministrativo-burocratica differenziata nei vari campi. A
Chełmno il Gauleiter del Wartheland, Arthur Greiser affidò l'organizzazione
alla Gettoverwaltung di Lódź (direzione del ghetto) il cui dirigente, Hans
Biebow costituì un deposito dei beni a Pabianice. Ad Auschwitz le fasi di
raccolta, smistamento, inventario e deposito dipendevano dal capo
amministrativo del campo, prima Wilhelm Max Burger, poi Karl Möckel, mentre i
campi del Governatorato, Majdanek, Bełżec, Sobibór e Treblinka dipendevano
direttamente da Globocnik che organizzò una Zentralkartei (registro centrale)
ed un deposito centrale a Lublino dove furono raccolte tutte le confische della
Aktion Reinhard.
La
procedura era accuratamente organizzata in tutte le fasi; gruppi di ebrei raccoglievano i
bagagli delle vittime sulla banchina ferroviaria, altre squadre recuperavano
gli abiti e gli oggetti di valore lasciati nelle baracche prima della
gasazione, i Sonderkommando tagliavano i capelli e toglievano i denti d'oro ai
cadaveri.
L'inventario
dei beni sottratti ai deportati era molto rigoroso ed Himmler richiedeva grande
precisione anche per evitare furti e corruzione tra il personale SS.
Le
confische dei beni delle vittime prevedevano modalità dettagliate per la loro
distribuzione; in teoria tutto il bottino era di "proprietà del
Reich" e veniva distribuito sotto la direzione del WVHA di Pohl ed in
particolare del Amt A (amministrazione) diretto da August Frank.
La
ripartizione prevedeva che il denaro, i titoli mobiliari, metalli rari, oggetti
preziosi, gioielli, perle, oro, denti, fossero inviati alla Reichsbank; i
tessuti, vestiario, oggetti vari, biancheria, andavano assegnati al VOMI
(Volksdeutsche Mittelstelle, l'organizzazione di aiuto dei tedeschi etnici), i
capelli servivano per confezionare calzature di feltro per gli equipaggi degli
U-Boot e per i dipendenti delle ferrovie tedesche.
I prodotti più scadenti venivano assegnati ai
detenuti dei campi di concentramento. La Reichsbank organizzò vasti
depositi per raccogliere i beni preziosi raccolti nei centri di sterminio; i
proventi dalla vendita di questi beni erano depositati in un conto speciale
fittizio intestato a "Max Heiliger", mentre una parte servirono a
creare i "fondi Reinhardt" utilizzati dalle SS per finanziare le loro
attività industriali.
Bilancio.
Il
cosiddetto telegramma Höfle, il messaggio in codice inviato a Berlino nel
gennaio 1943 da Hermann Höfle, principale collaboratore di Odilo Globočnik, per
comunicare i risultati ottenuti dal programma di annientamento degli ebrei
nella Aktion Reinhard.
L'11
gennaio 1943 Hermann Höfle, collaboratore principale di Globocnik a Lublino,
presentò un rapporto riassuntivo in codice, indirizzato al vice-comandante
della polizia di sicurezza del Governatorato (il colonnello SS Franz Heim), dei
risultati raggiunti fino a quel momento dalla Aktion Reinhard: l'ufficiale SS
elencò il numero dei cosiddetti "arrivi registrati al 31 gennaio
1942"; in realtà si trattava di un consuntivo degli ebrei uccisi nei
centri di distruzione con statistiche separate per i vari campi. Secondo questo
documento in quattro campi di sterminio (Bełżec, Treblinka, Sobibór e Majdanek)
erano stati uccisi non meno di 1,2 milioni di ebrei attraverso delle camere a
gas che utilizzavano il monossido di carbonio. Dalla comunicazione di Höfle
risultava che la maggior parte degli ebrei polacchi era stato ucciso a Bełżec
(434.508) e a Treblinka(713.555), seguiti da Sobibór (101.370) e Majdanek
(24.733)
Il
processo di distruzione nei centri di annientamento, che aveva quindi già
sterminato buona parte degli ebrei del Governatorato, sarebbe continuato ancora
fino al novembre 1944 quando venne disattivato Auschwitz-Birkenau; secondo Raul Hilberg, al termine
circa 3 milioni di ebrei furono sterminati nei sei centri. A Chełmno, attiva
dal dicembre 1941 al settembre 1942 e nuovamente per un breve periodo nel
giugno-luglio 1944, furono uccisi 150.000 ebrei; a Bełżec da marzo a giugno
1942 e da ottobre 1942 a ottobre 1943, 550.000, a Sobibór nello stesso periodo
furono sterminati 200.000 ebrei, a Treblinka da luglio 1942 a ottobre 1943 le
vittime furono 750.000. Nel campo di lavoro e sterminio di Lublino (Majdanek)
furono uccisi, nel periodo settembre 1942-settembre 1943 50.000 ebrei, mentre
la macchina della distruzione raggiunse il culmine della sua efferata
efficienza ad Auschwitz-Birkenau dove furono uccisi circa 1 milione di ebrei dal
febbraio 1942 al novembre 1944.
Diritti
LGBT in Italia.
It.wikipedia.org-
Redazione- (10-3-2022)- ci dice :
(Wikipedia,
l'enciclopedia libera)
L'Italia
avvolta dai colori della bandiera arcobaleno.
I
diritti delle persone LGBT in Italia sono meno tutelati rispetto agli altri
Paesi dell'Europa occidentale. I cittadini italiani LGBT, infatti, affrontano
ostacoli dal punto di vista legale non incontrati da cittadini non-LGBT per
quanto riguarda le adozioni e il riconoscimento del matrimonio egualitario, a
causa della mancanza di specifiche norme nel Paese.
L'opinione
pubblica sull'omosessualità è generalmente considerata sempre più liberale, più
o meno in linea con la media europea. Ciononostante, nel paese sono ancora
numerosi i casi di discriminazione nei confronti delle persone LGBT. Secondo un
sondaggio realizzato da Eurispes nel 2022, la maggioranza degli italiani è a
favore delle unioni civili (67,1%) e del matrimonio egualitario (61,3%), mentre
solo il 48,3% è a favore dell'adozione congiunta da parte di coppie dello
stesso sesso.
I
rapporti tra persone dello stesso sesso sia maschili sia femminili non sono più
puniti per legge dal 1º gennaio 1890, con l'entrata in vigore del Codice
Zanardelli. Le persone transgender possono cambiare legalmente sesso dal 1982.
Dal 5
giugno 2016 le coppie dello stesso sesso possono accedere alle unioni civili,
istituite con la Legge n. 76 del 20 maggio 2016, che garantisce la maggior
parte dei diritti del matrimonio, con l'eccezione delle adozioni.
L'Italia fu uno degli ultimi Paesi dell'Europa
occidentale ad approvare una legge sulle unioni civili. La legge n. 76
fornisce, inoltre, alle coppie conviventi, siano esse dello stesso sesso o di
sesso opposto, alcuni diritti minimi. Il diritto all'adozione del con figlio,
rimosso all'ultimo dalla legge, è stato al centro di diverse sentenze
giuridiche, inclusa una della Corte suprema di cassazione.
Sebbene
le discriminazioni in ambito lavorativo basate sull'orientamento sessuale siano
vietate sin dal 9 luglio 2003, in attuazione di una direttiva dell'Unione
europea, nessun'altra
legge nazionale contro le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale o
l'identità di genere è stata al momento introdotta ampliando il divieto di
discriminazione negli altri settori; peraltro, alcune regioni italiane si sono mosse in
tal senso con alcune leggi a efficacia limitata sin dal 2004. Nonostante sia dal 2006 che il
Parlamento europeo richiede all'Italia di colmare questo vuoto legislativo,
l'ultimo tentativo (Ddl Zan del 2021) si è rivelato fallimentare.
Secondo
il rapporto ILGA-Europe del 2022, l'Italia si classifica 33ª su 49 Paesi
europei per quanto riguarda i diritti delle persone LGBT.
Perché
il femminismo non voterà Meloni.
Reapubblica.it- Rosi Braidotti – (20 AGOSTO 2022) -ci
dice:
Quello
europeo è un movimento di massa senza capi e senza tessere di partito:
attiviste/i lottano per trasformare i rapporti di potere, non solo per
parificarli. E ha una matrice anti fascista.
Nelle
ultime 48 ore abbiamo letto di tutto sul femminismo. Bisogna ringraziare due grandi
donne, che, a suon di botta e risposta, stanno riportando in auge una parola
dimenticata, sia a destra che a sinistra, ma soprattutto nelle case degli
italiani, nei quotidiani, nei libri, nella nostra cultura estremamente
patriarcale, impossibile da abbattere.
Sono
sforzi, quelli della Terragni e della Aspesi, degni di nota e stima perché
dietro le loro parole, c'è un obiettivo, uno sforzo immane, un grido disperato:
il femminismo sta cercando una collocazione politica.
Che
venga poi attribuito alla Meloni, questa è senz'altro una provocazione alla
quale vorrei rispondere.
(La
falsa illusione delle femministe che votano Meloni solo perché donna di Natalia
Aspesi-16 Agosto 2022).
Evitando
di confondere tutto, che di confusione sotto il cielo non tanto stellato di
questo Ferragosto preelettorale ce n'è già abbastanza, procedo con ordine e
lasciatemi dire chiaramente che Giorgia Meloni sta al femminismo come un pesce
su una bicicletta: affannata, in bilico e fuori luogo.
L'affaire
Terragni-Aspesi nasce dal nesso che collega Terragni, "milanese, anima
vagante, femminista, madre, giornalista, scrittrice", a Meloni -
un'affinità forse più elettorale che elettiva, ma comunque significativa: come la leader di FdI, anche la
Terragni pone la maternità al centro della stessa identità femminile come
rapporto fondante dell'umanità.
Questa
visione quasi metafisica della madre simbolica come colonna della civiltà fa
parte della storia e della cultura del femminismo italiano, ma non è né la sola
voce di questo movimento né, a mio avviso, la più utile nel momento che stiamo
attraversando.
E non è utile proprio perché collude con la visione
tradizionale, discriminatoria ed etero-sessista della destra, che, come
dimostrato da Sallusti, passa rapidamente agli insulti e le minacce contro le
femministe e le donne dell'opposizione.
(Donne
e politica, un manifesto per tutte di Marina Terragni-18 Agosto 2022).
La
visione esistenzialista ed universalizzante del potere materno come forza
costituente del femminismo non è di certo condivisa da tutte le femministe.
Io la critico da decenni, ricordando che non
esiste solo UNA differenza unica e di stampo metafisico tra uomini e donne, che
colloca le donne in pole position per la liberazione dell'umanità: una visione
settecentesca che non si applica al mondo d'oggi. Siamo tutti soggetti nomadi e
complessi, in divenire.
Esistono
molteplici differenze fra donne e Lgbtq+, che convergono su alcuni punti
fondamentali di critica femminista.
Primo
fra tutti, che il fascismo ha fatto della madre un monumento simbolico e reale
(sussidi
in base al numero di figli, i premi per le famiglie numerose, ecc.).
E, secondo, che dopo Simone de Beauvoir e le
sorelle Lonzi, la maternità è stata criticata duramente dal femminismo proprio
come uno strumento di potere patriarcale.
(Giorgia
Meloni, la donna del Ventennio- di Mirella Serri-17 Agosto 2022).
Molte
di noi femministe, che lavorano sull'intersezionalità, la diversità all'interno
della galassia complessa che sono le donne nelle loro molteplici differenze,
sono consapevoli di non esserlo tutte allo stesso modo, o nelle stesse
collocazioni sociali e simboliche. Per noi il 'simbolico' non è certo fuori dalla
storia, ma radicato pienamente nel sociale. Ciò che ci accomuna sono i valori
condivisi, non l'anatomia o la somiglianza biologica. Sappiamo di non essere né Una, né la
stessa - ma di differire tra di noi in mille modi. Allo stesso tempo condividiamo le
esperienze del nostro vissuto, fatto di discriminazioni sociali ed esclusioni,
ma anche di grande ricchezza e diversità femminile e Lgbtq+.
Forse
l'aspetto più problematico di come il dibattito è stato posto finora in questa
strumentalizzazione del femminismo dei fratelli (senza sorelle?) d'Italia a
scopo elettorale è come si colloca nel contesto attuale, nel terreno di scontro internazionale
fra idee sulla famiglia, la sessualità, l'uguaglianza e il genere.
Nel
tentativo di forgiare un'immagine pubblica più "moderna" e rivolgersi
a un'audience più ampio al di là del loro tradizionale collegio elettorale
maschile, i partiti di destra hanno infatti mobilitato sempre più le questioni
di genere:
in
tutte le elezioni in corso nel mondo la destra quest' anno metterà in gioco la
cosiddetta "ideologia
di genere" contro le rivendicazioni femministe e Lgbtq+, in difesa dei
valori patriarcali, considerati come l'essenza della civiltà occidentale.
Il
femminismo è un movimento di massa senza capi e senza tessere di partito, ma
soprattutto che appartiene ai/alle attiviste/i che lottano per trasformare i
rapporti di potere, non solo per parificarli. Il femminismo è un movimento
trasformativo, non solo egalitario.
Si
basa su principi fondamentali, che sono etici ancor prima di diventare
politici: la solidarietà, per esempio, tra donne, ma anche con il popolo Lgbtq+. E anche solidarietà intersezionale
cioè tra classi, razza, etnicità, religione, generazioni ecc. Molteplici strati di differenze che
si arricchiscono e si rinforzano a vicenda.
Quindi,
come tante femministe tutt'altro che illuse rivendico la matrice anti-fascista
del femminismo europeo e pertanto non voterò di certo la Meloni.
Mistero
sul gas:
lo abbiamo,
però
non lo estraiamo.
Laverita.info-Mario
Giordano risponde – (26 AGOSTO 2022) - ci dice:
A)- (…) Vista la situazione drammatica, perché
non estraiamo il nostro gas?
(Marco
Zorzet chiede a Mario Giordano.)
Caro
Marco Zorzet, non me ne capacito. Mi occupo di questa vicenda da molti mesi. I
nostri inviati di “Fuori dal Coro” hanno girato tutte le piattaforme
dell’Adriatico, una per una, scoprendo che molte sono ancora attive e
potrebbero cominciare a fornire gas in pochi giorni, al massimo settimane. Dei
1.298 pozzi esistenti in Italia 752 sono operativi, potrebbero darci 20
miliardi di metri cubi l’anno a un prezzo (5 centesimi a metro cubo) molto più
basso rispetto al gas importato dall’estero.
Perché
restiamo fermi?
Sinceramente
non capisco. Ho avuto modo di porre questa domanda a diversi rappresentanti politici, negli
ultimi giorni, durante diversi talk show. Nessuno ha saputo rispondermi.
Svicolavano.
Intanto,
però, la Croazia, dall’altra parte dell’Adriatico, sta tirando fuori a più non
posso il gas che sta nel mare. Che poi, ovviamente, è lo stesso nostro gas
perché i fondali marini non hanno confini. Quando finalmente ci muoveremo,
vedrà, sarà troppo tardi. Ce lo avranno portato via tutto.
E nel
frattempo come se non bastasse, dovremo pure pagare 190 milioni di euro per
risarcire i danni alle società straniere che avevano investito per estrarre il
nostro gas in Adriatico e che abbiamo bloccato.
Cornuti
e mazziati due volte, dunque. Un trionfo.
(Ma di
questo fatto non se ne dovrebbe occupare la magistratura? Ndr.)
B-) L’
ossessione piddina è distruggere la famiglia naturale.
(Simone
de Bartolo scrive a Marco Giordano.)
Asili
nido di Stato, scuola materna obbligatoria come nell’Unione sovietica, lezioni di GENDER alle scuole
elementari: è questo il futuro dei
nostri figli per il “partito di Bibbiano”(Luigi Di Maio dixit) , che intende espropriare
la potestà genitoriale esattamente come il PCI, suo progenitore, intendeva
espropriare i beni dell’odiata borghesia(…).
Fin
dalla più tenera età, i cittadini debbono appartenere allo Stato, che procede
al forzato indottrinamento, esattamente come è sempre avvenuto nei
totalitarismi comunisti. Se FDI vuol presentarsi come il partito della
famiglia, il PD ha un’ossessione antitetica: la famiglia tradizionale è un
residuo del passato e deve essere distrutta ad ogni costo.
C-) L’asilo
obbligatorio ricorda il regime di Mao.
(Alberto
Bassi scrive a Marco Giordano.)
Obbligo
anche per la scuola materna, senza nulla dire della eventuale fine delle
paritarie né delle coperture finanziarie? Correttezza vuole che, quando si
presentano proposte che comportano nuova spesa, si indichi anche il costo
previsto e dove reperire i fondi necessari.
Enrico
Letta ricorda la politica della banda dei quattro cinese, capeggiata dalla
terza moglie di Mao Zedong, che voleva catechizzare tutta la popolazione sulle
orme del defunto despota.
Ovviamente
i figli erano di proprietà dello Stato e dallo Stato dovevano essere cresciuti
ed educati, secondo il verbo comunista. In realtà non valeva e non vale per
tutti: gli illuminati, la casta superiore che detiene il verbo e il potere,
vive nell’empireo.
Così
era per il sistema delle caste in India, se vogliamo anche nell’organizzazione
della società medievale in Europa, con i servi della gleba. E’ ciò che
predicano oggi i nuovi progressisti miliardari globalisti liberal per lo più
americani, che si fanno Dio, e ci vogliono tutti schiavi a pietire un lavoro
mal pagato.
Sono
la nuova faccia dei monarchi e delle loro famiglie che campavano nei castelli,
mentre il popolino viveva nelle stalle.
C’era
una Volta… l’Esercito più forte
del
Mondo. Quello USA e il suo
Clone
europeo, quello Ucraino.
Conoscenzealconfine.it-(
26 Agosto 2022) - Claudio Martinotti Doria-ci dice:
Dall’inizio
dell’Operazione Militare Speciale russa in Ucraina ho scritto una mezza dozzina
di articoli sull’argomento e altri correlati, a iniziare dai giorni successivi
dell’inizio del conflitto. Non pretendo che andiate a rileggerli nel mio blog o
negli altri siti dove sono stati pubblicati, ma fidatevi sulla parola se vi
dico che le ho azzeccate tutte.
Mi
riferisco all’analisi e valutazioni e previsioni conseguenti allo studio della
situazione sul campo e dell’intuizione delle intenzioni e strategie russe,
comprese le effettive condizioni in cui versano gli eserciti della NATO.
E
quanto scrivevo era in netto contrasto con le versioni ufficiali
propagandistiche e mediatiche, al punto da provocarmi le ire e critiche
pregiudiziali degli omologati alla narrativa ufficiale. Perché scalfivo le loro convinzioni
illusorie sullo stato dell’arte, che nell’immaginario collettivo occidentale
degli omologati continua a far credere loro di essere superiori, i più forti,
soprattutto dal punto di vista militare e della tecnologia bellica, i detentori
del diritto di imporre i loro disvalori al resto del mondo.
In
quest’occasione riprendo quegli argomenti puntualizzandoli. Avevo scritto fin dall’inizio del
conflitto, che se al posto delle Forze Armate ucraine ci fosse stato sul campo
la NATO sarebbe stata spazzata via dai russi in un paio di settimane,
suscitando ovviamente la derisione degli stolti e disinformati (di solito più
sono ignoranti più sono supponenti, per dissimulare la loro incompetenza e
falsità).
L’Esercito
ucraino è stato formato, addestrato e approvvigionato dalla NATO, USA e UK in
particolare, per ben otto anni, dal colpo di stato del 2014, assoldando
soprattutto i neonazisti e nazionalisti integralisti ucraini, i più motivati e
maniaci delle armi e della forza bruta, i più risoluti a ricorrere alla
violenza contro i russi e i russofoni ucraini, essendoci tra di loro non pochi
psicopatici.
Le
intenzioni dei paesi occidentali, USA in primis, era quello di trasformarlo in
una formidabile arma da guerra contro la Russia, in previsione di una guerra
per procura.
Per
riuscire in questo scopo sono stato inviati in Ucraina migliaia di istruttori
militari, veterani e forze speciali, per l’addestramento delle forze armate al
combattimento e soprattutto all’uso dei sistemi d’arma della NATO che gli sono
stati forniti con generosità, soprattutto dopo il 24 febbraio 2022, inizio del
conflitto bellico.
Ai
confini con le repubbliche separatiste del Donbass, dove la guerra civile era
in corso fin dal colpo di stato del 2014, proseguendo senza interruzioni fino
all’inizio dell’intervento russo del 24 febbraio 2022, sono state costruite
dall’esercito ucraino centinaia di trincee, bunker, fortificazioni, postazioni
protette di artiglieria, campi minati, ecc…
I
comandi ucraini a guida NATO avevano concentrato nell’area circa 300mila
soldati addestrati e armati fino ai denti, con l’intenzione di condurre un
attacco alle due repubbliche separatiste del Donbass, che era stato programmato
appena dopo l’intervento russo, che di conseguenza li ha stoppati. L’intenzione del regime di Kiev non
era solo la riconquista del Donbass ma anche della Crimea, cioè si trattava,
senza mezzi termini, di andare in guerra (per procura) contro la Federazione
Russa.
Questo
dovrebbe farvi capire come mai gli ucraini hanno resistito così a lungo alle
Forze Armate russe, che erano oltretutto in netta inferiorità numerica, in un
rapporto di 1 a 3, cosa assolutamente illogica quando si attacca con
l’intenzione di invadere un paese per occuparlo.
La resistenza ucraina pertanto non è stata
solo questione di eroismo ma di preparazione tecnica, tattica e logistica
ricevuta in otto anni di tempo e dovuta al fatto che si erano organizzati per
un attacco in massa al Donbass.
In
realtà i russi non avevano alcuna intenzione di invadere e occupare l’Ucraina,
ma esattamente come dichiarato fin dall’inizio, volevano liberare i territori
del Donbass dalla minaccia dei nazisti e nazionalisti ucraini che hanno
continuato a bombardare le città e le aree civili dei russofoni causando oltre
14mila vittime.
Soprattutto
volevano smilitarizzare l’Ucraina perché non costituisse più una minaccia per
la Russia, e
per farlo hanno adottato la strategia che abbiamo visto, che potremmo definire
del “tritacarne”, lenta ma inesorabile.
La
manovra di accerchiamento attorno a Kiev era puramente tattica, fuorviante, per
indurre i comandi militari ucraini a sottrarre truppe dal fronte del Donbass
per proteggere la capitale e le altre zone minacciate dai russi. Dopo di che le forze russe si sono
concentrati sui loro reali obiettivi in Donbass e nel sud ucraino costiero per
ricongiungere la Crimea col Donbass e la Russia.
La
netta superiorità dell’aviazione e dell’artiglieria russa ha fatto la
differenza e in alcuni mesi ha consentito di liberare il Donbass al 95% della
sua estensione, nonostante la presenza di numerose e fortissime postazioni
difensive ucraine e nonostante gli ucraini non si siano fatti scrupoli a
utilizzare i civili come scudi umani, ad adibire ospedali e scuole a postazioni
militari, a bombardare edifici civili per poi attribuire la responsabilità ai
russi, a minare con trappole esplosive i territori abbandonati, ecc.
Che
rammento essere crimini di guerra.
A
distanza di sei mesi dall’inizio dell’intervento militare russo l’esercito
ucraino è ormai allo sbando, al collasso. Anche questo lo avevo scritto e
previsto come inevitabile.
Nonostante
tutti i sotterfugi cinici e spietati cui sono ricorsi gli ucraini, alla lunga
nessuno può resistere al fuoco infernale dell’artiglieria e aviazione russa,
che come descritto dagli stessi veterani e mercenari presenti in loco, non si
era mai vista in precedenza in nessuna delle numerose guerre provocate e
combattute dalla NATO e paralizza ogni forza di resistenza, mietendo un numero
elevatissimo di vittime e distruzione di mezzi militari. Combattere contro i
russi non è come farlo con gli afgani, gli iracheni o i libici, armati
tuttalpiù di AK 47 e RPG (lanciagranate) da spalla.
Le
vittime ucraine tra morti, feriti, dispersi, prigionieri, disertori, ecc., sono
stimate da analisti militari indipendenti in oltre un migliaio al giorno. Dei
600 mila effettivi mobilitati e armati (le altre cifre fornite da Kiev sono
solo propaganda), ne saranno rimaste poco più della metà, e sono ridotte
piuttosto male.
Al
fronte, la maggioranza dei reparti ha subito perdite superiori al 60%, quindi
non sono più operativi. Vi sono frequenti casi di fucilazioni di soldati e/o
uccisioni di ufficiali e diserzioni di massa o rifiuto di obbedire agli ordini
da parte di interi reparti.
Sono
ormai al collasso, il regime di Kiev fa sempre più fatica ad arruolare uomini,
setacciando casa per casa per costringerli a indossare la divisa e recarsi al
fronte; hanno addirittura elevato a 70 anni il limite di età per la coscrizione
obbligatoria e hanno imposto il carcere per tutti coloro che si rifiutano di
combattere.
Centinaia
di migliaia di ucraini sono già emigrati all’Estero per sottrarsi alla
mobilitazione generale e ancora adesso code interminabili di autovetture di
ucraini cercano di varcare i confini interni per porsi sotto la protezione
della Russia, migliorando così le proprie condizioni di vita, essendo fin da
subito applicate nei territori sotto controllo russo gli stessi standard di
vita che nel resto della Russia.
Per
citare solo alcuni vantaggi applicati ai territori sotto controllo russo: si viene assunti per la
ricostruzione e la ripresa delle attività industriali, si ricevono le pensioni
che Kiev non pagava più da tempo, si riceve assistenza sanitaria, si trovano i
generi di prima necessità, funzionano i servizi di erogazione di acqua, energia
elettrica, gas e la benzina si trova e costa poco, ecc., diventa chiaro perché
gli ucraini preferiscano la Russia al loro governo nazista e guerrafondaio
corrotto dagli USA. E questo avviene non solo tra gli ucraini russofoni ma
anche tra quelli che non sono fanatici e nazionalisti.
Perché
ho scritto in precedenza, e oggi lo ribadisco con ancora più convinzione, che
la NATO non avrebbe resistito neppure una frazione del tempo rispetto agli
ucraini? Perché
la NATO, nonostante il suo “stolto” segretario di legno (nome omen) ripetitore
di banali slogan e patetici bluff, è in condizioni di estrema debolezza.
Non
posso certo essere esaustivo e fornire dati tecnici, non è questa la sede
essendo un articolo divulgativo e d’informazione di base, ma sappiate che
nessun esercito europeo è in piena efficienza; il più potente, quello francese è in
efficienza al 50%, gli altri vanno dal 10 al 30% nella migliore delle ipotesi.
Per
fare esempi semplici che rendono l’idea, se un esercito su 100 carri armati di
cui dispone (ma vale anche per i caccia o l’artiglieria) ne ha 65 fermi da mesi
perché in manutenzione, significa che può disporne solo di 35.
Ma la
cosa ancora più grave è che è stato calcolato che se dovessero affrontare i
russi al ritmo attuale d’impiego dell’artiglieria, la NATO avrebbe pochi giorni di
autonomia nell’uso dei proiettili, dopo di ché avendoli esauriti dovrebbe
ripiegare. Ho reso l’idea?
E
nonostante versino in queste condizioni disperate, hanno inviato armi e
munizioni all’Ucraina imitando gli USA, che hanno certamente maggiori
disponibilità e potenzialità ma che comunque sono messi male anche loro,
essendo molto al di sotto dei loro standard qualitativi abituali, precedenti a
certe scelte scellerate di cui parleremo appresso, ma di cui avevo già fatto
cenno in passato.
Avevo
già accennato in precedenti articoli alle pessime condizioni in cui versa
l’esercito dell’ex impero britannico, per capirci è messo molto peggio di
quello francese cui ho accennato sopra, nonostante i proclami altisonanti e
aggressivi della loro leadership.
Quello
USA è prossimo al collasso, ormai si basa quasi esclusivamente sull’uso della
tecnologia bellica, cioè pilotaggio da remoto di droni e lancio di missili
“intelligenti” di precisione, guerra elettronica, ecc., pur essendo ancora indietro con
l’approntamento di missili ipersonici, essendo i russi e i cinesi molto più
avanzati e dotati in proposito.
Ma a
livello di soldati addestrati, operativi e combattivi siamo messi veramente
male. Tre sono le cause principali di questo tracollo, due delle quali le avevo
già rivelate. Le vaccinazioni obbligatorie hanno costretto oltre 40mila soldati non
disposti a farsi iniettare il “siero magico di corta vita” a congedarsi o sono stati sospesi
d’imperio. Altri 60mila continuano a resistere tramite certificati medici e
altri escamotage per guadagnare tempo, ma nel frattempo non possiamo
considerarli operativi.
Quelli
triplo dosati hanno praticamente triplicato (come le punture) i problemi
sanitari gravi, che sono una diretta conseguenza delle iniezioni subite con il
siero genico sperimentale, quelli che non sono morti sono inabili per le
reazioni avverse, perché malati gravi o soggetti a malesseri invalidanti,
occasionali o permanenti. Molti dei quali versano in condizioni talmente gravi
che hanno dovuto essere congedati.
A
queste già gravi condizioni, si sono aggiunte negli ultimi anni alcune scelte scellerate,
per volontà dei DEM, dei neocons e del deep state, cui gli alti comandi si sono
dovuti adeguare, direttive riformistiche delle forze armate USA, incentrate
sull’”ideologia transgender”, del “politically correct”, ma soprattutto quella
“woke”, la più devastante e deleteria.
L’applicazione
di queste direttive ha favorito l’arruolamento di soggetti del tutto inadeguati
ai compiti assegnati, non disposti, motivati e capaci di combattere sul campo,
ma solo tramite tecnologia remota, tramite computer e mouse. Per capirci sono “guerrieri da
tastiera”. Sono tuttalpiù disposti a premere dei pulsanti per far partire dei
missili di precisione.
Queste
scelte riformistiche hanno allontanato decine di migliaia di veterani,
inducendoli al congedo anticipato, e impedito a quelli fortemente motivati che
desideravano arruolarsi di farlo (sapendo a cosa andavano incontro), riducendo
drasticamente gli arruolamenti, al punto che hanno dovuto abbassare gli
standard qualitativi selettivi, accettando anche soggetti poco intelligenti e
privi di capacità, potenzialità e competenze.
Per
essere ancora più chiaro hanno volutamente favorito i meno dotati e meritevoli,
sia nell’arruolamento e sia nelle promozioni, rispetto ai veri combattenti,
anche se pluridecorati e con un curriculum invidiabile.
Un modo molto efficace per indebolire le forze
armate statunitensi sabotandole dall’interno, a conferma del fatto che gli USA
i veri nemici non li dovrebbero cercare all’esterno.
Inoltre,
è venuto a mancare il grande bacino cui attingevano in precedenza le forze armate
USA, quello latino-ispanico degli immigrati dal Messico, Caraibi, Centro e Sud
America, che si arruolavano con la promessa di ricevere la cittadinanza
americana a fine servizio.
Questi
immigrati sapendo in che condizioni versa l’esercito, e del rischio reale di
doversi recare al fronte a combattere vere guerre con i russi, i cinesi e gli
iraniani e non con gli afgani o iracheni, si guardano bene dal presentare
domanda di arruolamento, non intendendo rischiare di morire per pochi dollari
al mese (non sono certo remunerati come i contractors).
Qualcuno
di voi che mi state leggendo pensa forse che i servizi d’intelligence russi,
cinesi e iraniani, non siano informati di questa situazione sopra descritta?
Che
non sappiano della debolezza e vulnerabilità delle forze armate USA e della
NATO? Che non sia per questo motivo che la situazione sta degenerando in
un’escalation che pare senza freni?
Se i
russi e i cinesi si muovono ancora con prudenza e senza infierire (la Russia in
Ucraina non è ancora in guerra, intendo quella vera), anzi direi che sono
indubbiamente loro la controparte saggia e ponderata dei due opposti
schieramenti, è perché sanno che per compensare e dissimulare la loro
debolezza, gli
USA potrebbero anche ricorrere alle armi nucleari come atto disperato per non
perdere la supremazia ed essere relegati ai margini della Storia e del Mondo, come
una ex grande potenza ridotta come un pugile a fine carriera, suonato e
rintronato.
In
conclusione, dobbiamo solo sperare nella saggezza e senso del realismo
pragmatico della Russia e della Cina, che proseguano nei loro obiettivi
lentamente e ponderatamente, senza cadere nelle trappole tese dagli USA e dalla
NATO per farli reagire in modo smodato o quantomeno inappropriato, per giustificare una guerra nucleare
che, credo sia superfluo precisarlo, colpirebbe l’Europa in primo luogo.
Ecco
perché gli ucraini, che non si puliscono neppure lo sfintere anale senza
consultarsi prima con gli USA, stanno bombardando la centrale nucleare di Zaporižžja e la
Crimea e sono persino ricorsi alle armi biochimiche.
Vogliono
esasperare i russi per indurli a usare le maniere forti e giustificare
l’intervento NATO con armi nucleari tattiche.
Se la
popolazione europea non è disposta a correre questi rischi concreti, farebbe
bene a rivoltarsi, non solo a protestare, ma proprio insorgere, contro i loro
governi, per mandarli a casa e sostituirli con altri, che seppur sempre al
soldo dell’élite dominante (provenendo quasi tutti dalle loro scuole di
formazione, corrotti e ricattabili), non siano però disposti a suicidare i loro
popoli e sé stessi.
Spero
sia chiaro a tutti che contro la Russia, la Cina e l’Iran, che ormai hanno
consolidato un’alleanza militare, solo dei folli disinformati e ottusi possono
pensare di riuscire ad affrontarli e vincere rimanendo indenni.
Sarebbe la fine dell’Occidente, non solo come
supremazia ma come esistenza in vita. Nella migliore delle ipotesi finiremmo
per essere colonizzati da loro, paradossalmente la Storia invertirà i ruoli
precedenti.
Fatevene
una ragione.
(Cav.
Dottor Claudio Martinotti Doria- cavalieredimonferrato.it/)
Cosa
sono la destra e
la
sinistra oggi in Italia.
Politicasemplice.it-
Redazione- (15-4-2022)-ci dice :
In un
sistema parlamentare l’antagonismo tra destra e sinistra dovrebbe corrispondere
al dualismo tra maggioranza e opposizione, ma se appare facile schierarsi a
destra o a sinistra non è facile capire in che direzione si muovono la destra e
la sinistra.
Destra
e Sinistra.
La
destra e la sinistra sono concetti che i cittadini sentono ripetere spesso dai
politici e dai commentatori. Destra e sinistra sono categorie cariche di
contenuti dal forte colore politico, anzi sono categorie piene zeppe di concetti
politici a volte contraddittori.
Ad
esempio, la giustizia sociale è un concetto di destra o di sinistra?
Certamente
di sinistra ma per un esponente della destra sociale è indubbiamente un
concetto di destra.
L'autoritarismo e il totalitarismo sono di destra o di
sinistra? Hitler era di destra, Stalin di sinistra.
L'intervento dello Stato nell'economia è di
destra o di sinistra? L'economia pianificata è un concetto sviluppato dalla
sinistra ma le nazionalizzazioni sono un vessillo della destra.
E si
potrebbe continuare a lungo. Infatti, nella storia delle dottrine politiche non c'è una
teoria politica della destra, così come non c'è una teoria politica della
sinistra.
In
politica la destra e la sinistra sono contenitori i cui contenuti variano nel
tempo e nello spazio. In pratica, sebbene non abbiano più il significato
letterale originario di quando venivano usati per indicare le forze politiche
che sedevano nei banchi di destra o di sinistra del parlamento francese, hanno
conservato la loro funzione di indicare una collocazione, non più fisica ma
astratta, concettuale e funzionale all'evoluzione degli scontri politici che
frequentemente tendono a una polarizzazione.
In
questo senso destra e sinistra esisteranno sempre.
Tanto
più che le categorie di destra e sinistra svolgono una funzione aggregativa di
concetti e idee politiche, essendo utilizzate per indicare le forze politiche
accomunate da caratteristiche simili in contrapposizione a un'altra
aggregazione di forze politiche.
Nella
comunicazione politica le categorie di destra e sinistra hanno inoltre la
funzione, non sempre positiva, di semplificare il quadro politico per il
cittadino con la proposizione della domanda: sei di destra o di sinistra? Che è
come dire: stai con noi o con loro?
Il
problema con l'uso di queste categorie politiche sorge nel momento in cui
l'elettore dovesse contro domandare: per fare cosa? E non è un problema di poco
conto.
Perché è proprio su questa semplice domanda
che le categorie di destra e di sinistra creano parecchia confusione e
rischiano di farci arenare con una serie di definizioni su cioè che è di destra
e ciò che è di sinistra. "E' evidente che la gente è poco seria, quando parla di
sinistra o destra", cantava Giorgio Gaber.
Infatti,
il problema di comunicare quali sono i contenuti politici di destra e quali
quelli di sinistra può essere superato solo facendo riferimento alle due
piattaforme politiche prevalenti in un determinato periodo storico e in
specifici contesti geografici, tenendo conto che questi contenuti possono anche
trovarsi in una fase di rielaborazione, come ad esempio sta accadendo in Italia
e in altri paesi occidentali.
In
altre parole, destra e sinistra sono concetti astratti e mutevoli che non
identificano automaticamente una determinata piattaforma politica o determinati
valori: chi era di destra nel 1968 sosteneva una piattaforma politica molto
diversa e per certi versi opposta rispetto a chi era di destra nel 1994, e lo
stesso vale per chi era di sinistra. Ad esempio, almeno fino al crollo del muro
di Berlino la sinistra italiana era dominata da una piattaforma politica
profondamente diversa da quella della sinistra inglese.
Che
cosa intendono, allora, i politici e i commentatori quando parlano di destra o
di sinistra in Italia? Bisogna distinguere se i termini destra e sinistra sono usati
per indicare una parte politica oppure se sono usati per indicare i contenuti
di una parte politica. Nel primo caso il significato è chiaro, nel secondo si entra
nel campo delle interpretazioni che in parte dipendono da chi parla e in parte
dipendono da chi ascolta ovvero dai rispettivi background politico-culturali.
Infatti,
essendo venuta meno una chiara contrapposizione tra due ideologie politiche
dominanti, come ad esempio all'epoca della guerra fredda, le categorie di destra e di sinistra
non supportate da informazioni storiche e geografiche o dal riferimento a una
specifica piattaforma politica si prestano ormai a un'interpretazione molto
soggettiva.
A
questo si aggiunge che le definizioni di destra e di sinistra riferite alla
storia politica italiana del II dopoguerra devono fare i conti con un sistema
politico peculiare, dominato da partiti cosiddetti di centro e dalla
marginalizzazione di movimenti politici sia a destra che a sinistra.
Ad
esempio, la Democrazia Cristiana aveva adottato nel corso del tempo diverse
piattaforme politiche in parte ascrivibili a destra, in parte ascrivibili a
sinistra (tant'è vero che una parte dell'eredità politica democristiana è poi
confluita negli attuali partiti di sinistra).
La
sinistra, invece, era identificata quasi esclusivamente con il Partito
Comunista mentre i partiti definiti di destra dovevano fare i conti con
l'eredità del disciolto partito fascista.
Fu
solo con la svolta di Fiuggi (gennaio 1995) e l'ascesa e il declino di Alleanza
Nazionale che la destra italiana riuscì a superare l'ingombrante eredità del
passato. Mentre
a sinistra il monopolio della piattaforma politica del PCI fu superato con la
dissoluzione del partito (febbraio 1991) dopo il crollo del muro di Berlino.
Data
la peculiarità del sistema politico italiano, tra cui il prevalere nel
linguaggio comune di una vaga accezione negativa dei termini destra e sinistra
- da una parte per l'eredità fascista e dall'altra per l'eredità comunista -
nella seconda Repubblica lo scontro tra destra e sinistra sarebbe diventato tra
centrodestra e centrosinistra.
In
ogni caso, riferendoci al passato recente sembra che le forze politiche di
destra (o di centrodestra se si vuole continuare a usare questa definizione)
siano riuscite ad aggiornare la loro piattaforma politica dominante più
efficacemente rispetto alle forze politiche di sinistra.
La
destra
Probabilmente,
la piattaforma politica dominante che ancora oggi viene associata alla destra
italiana, soprattutto se intesa come coalizione, è quella liberale,
teoricamente neo-liberista ma nei fatti conservatrice elaborata e sdoganata da
Berlusconi nel 1994, ma la situazione sta cambiando rapidamente.
La
destra sta adottando una nuova piattaforma politica targata Lega, che non a
caso è stata definita la nuova destra, anche se di nuovo, in termini politici,
non c'è molto.
Il
declino della piattaforma politica della destra a guida Berlusconi è
innanzitutto elettorale ma rispecchia anche una tendenza internazionale.
La
perdita di consensi subita dalla destra berlusconiana è probabilmente dipesa
dal venir meno della fiducia degli elettori sia nei confronti di quella
piattaforma politica che della classe dirigente che avrebbe dovuto attuarla,
infatti molti elettori sono rimasti delusi anche dalla sua mancata o errata
attuazione.
Ad esempio, le promesse di liberalizzazione che hanno determinato solamente
delle mal gestite privatizzazioni senza apertura dei mercati, il mancato
snellimento della PA e della burocrazia, il mancato calo delle tasse e della
spesa pubblica.
Il
fallimento della piattaforma politica della destra berlusconiana è stato invece
determinato dall'assenza di una politica economica e di settore durante la fase
di transizione dalla moneta debole (la Lira) alla moneta forte (l'Euro) e, più
in generale, dalla crescita esponenziale delle disuguaglianze nella
distribuzione della ricchezza. E' infatti aumentato molto il divario tra ricchi e poveri, il
lavoro dipendente ha perso quote sostanziali del reddito complessivo, si è
determinato un sostanziale impoverimento della classe media che poi, assieme ad
altri fattori, ha determinato l'avvitamento della crisi economica 2008 - 2014.
In
sostanza, la piattaforma politica della destra berlusconiana sembra non godere
più della fiducia dei suoi principali sostenitori, come ad esempio gli
operatori del mercato finanziario e le grandi aziende produttive, poiché il conservatorismo e il finto neo-liberismo
che ha caratterizzato questa piattaforma politica si sono rivelati in parte
anacronistici e in parte autolesionisti.
Anacronistici
perché il conservatorismo non è una risposta sensata ai cambiamenti determinati
dallo sviluppo tecnologico e dalla globalizzazione che al limite può essere
rallentata ma non arrestata.
Autolesionisti,
perché gli squilibri eccessivi nella distribuzione della ricchezza hanno
determinato una crisi della domanda nei mercati interni (il crollo dei consumi
e degli investimenti) mentre la crescita economica auspicata o sperata non c'è
stata. L'Italia,
anche quando è cresciuta lo ha fatto a un ritmo decisamente inferiore rispetto
alla media europea.
Per
inciso, i più grandi imprenditori internazionali di successo hanno manifestato
- attraverso paradossali dichiarazioni del tipo: dovremmo pagare più tasse - una
malcelata preoccupazione per la salute dei loro mercati che molto dipende dalle
politiche ridistributive e fiscali degli Stati.
Oltre
al fallimento della piattaforma politica della destra a guida Berlusconi,
occorre evidenziarne l'epilogo poiché questo è il terreno di coltura nel quale
sta maturando la nuova piattaforma politica della destra, imposta dalla Lega e
dalla leadership di Matteo Salvini.
In
estrema sintesi, in Italia si è determinata una crisi economica e sociale senza
precedenti nella storia della repubblica che ovviamente non è da addebitare
esclusivamente al fallimento della piattaforma politica del centrodestra, ma
anche a situazioni pregresse (come ad es. l'eccessivo debito pubblico) e
contingenti (come la crisi finanziaria del 2007). La crisi economica strutturale si è
avvitata su sé stessa, determinando una pesante recessione, che è stata
esacerbata da un'altra crisi finanziaria (la crisi dei debiti sovrani del 2011)
e dagli interventi emergenziali di ripristino dell'equilibrio dei conti
pubblici e della fiducia dei mercati finanziari, attuati dal governo tecnico
guidato da Mario Monti.
E'
importante sottolineare come sia la destra che la sinistra in questa fase acuta
della crisi economica abbiano navigato a vista, senza una piattaforma politica
di riferimento a orientarne le scelte.
Con le
dimissioni del governo Berlusconi e il varo di un governo tecnico la politica
si mise da parte e i partiti politici, tutti, fecero un passo indietro. Il sostegno di destra e di sinistra
al governo Monti, nonché il successivo governo delle larghe intese testimoniano
la totale assenza di una piattaforma politica di riferimento per entrambi gli
schieramenti.
Un
vuoto politico sul quale si è innestata l'ascesa del Movimento 5 Stelle che ha
dato voce a un malcontento reale. Tuttavia, essendo il Movimento 5 Stelle nato come
movimento non è riuscito a proporre alcuna piattaforma politica, anzi ha
preferito esaltare la sua natura trasversale, apartitica e antipartito
scagliandosi contro la sinistra piuttosto che contro la destra.
E'
solamente con il governo Renzi che la politica, tramite un rinnovato Partito
Democratico, prova a rimettere in campo una nuova piattaforma politica, piena
di incertezze e contraddizioni, tant'è vero che in molti non sapevano se
ascriverla alla destra o alla sinistra, ma che dopo alti e bassi, conflitti
autoreferenziali e tanta confusione tra le forze politiche di sinistra è
sostanzialmente naufragata.
Paradossalmente
è durante l'azione dei governi guidati da esponenti del Partito Democratico,
che pur non brillando hanno tirato l'Italia fuori dalla crisi economica, che il
malessere generale e il senso di sfiducia della popolazione si è manifestato
sotto forma di un'insofferenza alla positività e di un disperato bisogno di
protezione.
E'
proprio su questo humus politico-sociale che il leader della Lega Nord, Matteo
Salvini, dopo aver preso le redini di un partito ridotto al lumicino, ha iniziato
a mettere insieme i tasselli di una nuova piattaforma politica, passo dopo
passo. Gli elementi che via via hanno caratterizzato la nuova piattaforma
politica della Lega non sono innovativi, poiché estrapolati dal bagaglio delle
destre più tradizionali, tuttavia sono in forte contraddizione con la destra
liberale e neoliberista guidata da Berlusconi e da Forza Italia.
La
piattaforma politica della Lega e della nuova destra è, infatti, caratterizzata
da elementi tipici della destra sociale e nazionalista, come ad esempio l'attenzione alla
giustizia sociale e il sovranismo, e da qualche strizzatina d'occhio alle
destre xenofobe e autoritarie (non si capisce se solo di facciata).
Il
successo elettorale della Lega e della sua nuova piattaforma politica ha fatto
leva sull'offerta di protezione ai cittadini.
Sotto
questo aspetto l'offerta politica della Lega era concorrenziale a quella del
Movimento 5 Stelle che però, in assenza di una piattaforma politica
intellegibile e coerente, era dominata da elementi di rivendicazione sociale
(che in molti hanno confuso con caratteristiche di sinistra). In ogni caso, dopo la formazione del
governo Conte, la Lega è riuscita a ispirare maggiore fiducia, in particolare
sfruttando il tema dell'immigrazione, mentre il Movimento 5 Stelle è stato
penalizzato dall'aver affrontato più direttamente temi economici, con scarso
successo.
Il
tema della protezione dei cittadini è stato centrale nelle politiche
dell'esperimento di governo giallo verde e soprattutto per la Lega, ma per capire
come si evolverà la piattaforma politica della nuova destra bisogna vedere come
verranno declinati i temi economici che, alla lunga, sono l'unico modo per
garantire una vera protezione ai cittadini.
Durante
il primo governo Conte la Lega sui temi economici ha giocato di rimessa con
l'ex alleato, il Movimento 5 Stelle, e non ha assunto una posizione chiara.
Solo
successivamente determinando la crisi del governo Conte in pieno Agosto, la
Lega ha implicitamente manifestato le proprie intenzioni ovvero il programma,
di fatto solo ventilato, di sfidare i mercati finanziari e le valutazioni
economiche dei partner europei mettendo a rischio la stabilità dei conti
pubblici con una manovra shock da 50 miliardi per eventualmente tornare ad
adottare una moneta debole, prefigurando così una situazione rischiosa per
tutta l'economia italiana che le altre forze politiche hanno disinnescato
formando una nuova controversa maggioranza parlamentare.
In
sostanza, la nuova piattaforma politica della destra italiana è sembrata
abbastanza definita, anche se su alcuni temi e in particolare su quelli
economici sono probabili ripensamenti o cambiamenti di indirizzo politico.
E, in
effetti, il cambio di direzione c'è stato. La Lega ha appoggiato il governo
tecnico di Mario Draghi, ponendosi in antitesi con le proprie invettive
populiste contro i governi tecnocratici degli anni scorsi e, soprattutto,
abbracciando ufficialmente l'europeismo e l'atlantismo del Governo Draghi,
espressamente dichiarato in sede istituzionale dal Presidente del Consiglio.
Occorre
prestare attenzione a come si evolverà la piattaforma politica della destra
italiana dopo l'esperienza politica di sostegno al Governo Draghi e dopo il
ri-avvicinamento della Lega alle posizioni politiche di Forza Italia, mentre
dall'altro lato Fratelli d'Italia ha approfittato del ruolo di opposizione
occupando gli spazi politici lasciati liberi dalla Lega.
La
sinistra.
La
sinistra italiana ha grande difficoltà ad assimilare altre piattaforme
politiche o a elaborarne di nuove.
In
Italia, le forze politiche di sinistra sono rimaste troppo a lungo ancorate
all'ambigua piattaforma politica del comunismo senza mai riuscire del tutto a
scrollarsi di dosso le incongruenze di un'anacronistica lotta di classe basata
sul conflitto tra capitale e lavoro, mentre successivamente hanno tentato
di adottare, senza convinzione, una piattaforma politica progressista, quando
ormai era già in declino in molti paesi occidentali, che ha generato malumori,
crisi d'identità e una serie di conflitti interni, purtroppo autoreferenziali,
che perdurano tutt'ora.
L'inconcludenza
dei partiti di sinistra riguardo la propria piattaforma politica è dovuta a una
progressiva perdita d'identità che, essendo costruita attorno ai lavoratori e
al mercato del lavoro, determina una sorta di corto circuito.
In
generale, la finalità principale delle piattaforme politiche adottate dalla
sinistra è la crescita dell'eguaglianza sociale e dei diritti attraverso una
ridistribuzione della ricchezza più equa. In effetti, tutte le piattaforme
politiche della sinistra, dalle più estreme alle più moderate, fanno leva sulla
ridistribuzione della ricchezza.
La differenza è data dallo stock di ricchezza che si
vuole ridistribuire - tutta la ricchezza esistente in un paese, quella prodotta
ogni anno, quella derivante dalla crescita economica - e soprattutto dal modo
come si intende ridistribuirla: con la forza, con l'intervento diretto dello
Stato, con la lotta di classe ("Lavoratori di tutti i Paesi, unitevi!"
cit.), con un'equa ripartizione del surplus tra profitti e salari, con l'aiuto
delle istituzioni democratiche cioè attraverso il raggiungimento della piena
occupazione, l'equità e la progressività del sistema fiscale, il welfare, la
tutela dei diritti del lavoratore, la regolamentazione del mercato del lavoro,
etc.
E'
evidente che nelle piattaforme politiche di sinistra, il lavoro o più
propriamente il mercato del lavoro svolge un ruolo fondamentale nei processi di
ridistribuzione della ricchezza e costituisce il volano per il miglioramento
delle condizioni di vita di tutti i cittadini.
Con il
passare del tempo l'efficacia della lotta di classe, ovvero la contrapposizione
tra proprietari e proletari o tra capitale e lavoro, è stata vanificata o
annullata dalla mobilità dei capitali e dalla globalizzazione mentre, allo
stesso tempo, la crescita economica, o più propriamente il sostegno alla
crescita economica, è diventato anch'esso un elemento importante delle
piattaforme politiche della sinistra. Tant'è vero che ormai da tempo negli
Stati democratici la tutela dei diritti e delle condizioni di vita dei
lavoratori va di pari passo con le azioni a sostegno della crescita economica.
Le
piattaforme politiche della sinistra hanno quindi dovuto aggiornarsi e via via
modificare l'atteggiamento nei confronti della lotta di classe, dello Stato
"capitalista", del capitale, della finanza, delle imprese, delle
multinazionali, della crescita economica.
In
altre parole, sebbene i processi di ridistribuzione della ricchezza attraverso
il mercato del lavoro e la tutela dei diritti dei lavoratori abbiano sempre
costituito l'elemento centrale delle piattaforme politiche di sinistra, con
l'evolversi delle economie e della competizione internazionale le suddette
piattaforme politiche hanno dovuto includere nel proprio raggio d'azione anche
altre fasce sociali e categorie economiche, tra cui spiccano per l'apparente
stridore gli imprenditori e i banchieri (il capitale finanziario), essendo
queste categorie fondamentali per la crescita economica.
Si
arriva così all'ultima incarnazione delle piattaforme politiche della sinistra:
il progressismo.
Tuttavia,
il progressismo divenuto ormai la piattaforma politica dominante delle sinistre
occidentali sembra essere in crisi più o meno ovunque.
La
crisi di fiducia nel progressismo, ben evidenziata da Carlo Calenda nel suo
libro Orizzonti Selvaggi, e nelle altre piattaforme politiche della sinistra è
una tendenza certificata dal declino elettorale dei partiti di sinistra in
quasi tutti i paesi occidentali. Le ragioni sono profonde e, facendo riferimento al
materialismo storico, marxiste nel senso che sono strettamente connesse alle
condizioni economiche dei lavoratori ovvero al deterioramento delle condizioni
di vita e soprattutto delle aspettative dei lavoratori e dei disoccupati.
E'
infatti innegabile che le condizione economiche relative e le aspettative della
popolazione che deve ricorrere al mercato del lavoro per vivere siano
peggiorate, così come è generalmente aumentato il divario nella distribuzione
della ricchezza.
Il
problema per la sinistra è che questo deterioramento si è verificato anche nei
paesi e nei periodi in cui hanno governato forze politiche di sinistra.
Ovviamente,
la situazione delle fasce deboli della popolazione è molto diversa da paese a
paese (come si evince ad esempio confrontando l'ammontare e il potere
d'acquisto dei salari tra Germania e Italia), tuttavia il calo costante della quota
di reddito spettante al lavoro è ormai una tendenza consolidata nei paesi di
prima industrializzazione già dalla fine degli anni '70.
Sembra
che lo sviluppo tecnologico e la globalizzazione stiano inceppando il
meccanismo di ridistribuzione della ricchezza che fa leva sul lavoro e il
mercato del lavoro. In sostanza, non solo le opportunità di lavoro diminuiscono
ma le condizioni di vita del lavoratore medio peggiorano rispetto al passato. E
le prospettive non sono incoraggianti. A tal punto che alcuni autorevoli
economisti hanno addirittura prospettato per il futuro la necessita di
svincolare il reddito dal lavoro.
Questa
mancata presa di coscienza da parte dei partiti di sinistra rischia di essere
devastante per le loro piattaforme politiche, tutt'ora incentrate sul mondo del
lavoro piuttosto che su metodi alternativi di ridistribuzione della ricchezza. Tant'è vero che la crisi delle
piattaforme politiche tradizionali, a sinistra come a destra, ha generato una
tendenza a recuperare e riadattare le vecchie piattaforme politiche del
passato, piuttosto che innovarle.
Riassumendo,
la piattaforma politica dominante della sinistra è tuttora il progressismo, che
in Italia non solo è stato adottato con un processo lungo e travagliato ma non
è stato nemmeno accettato da alcune importanti correnti politiche della
sinistra, sia per una tendenza suicida a restare ancorati al passato (tutte le
scissioni a sinistra sono finite nel vuoto) che per i limiti mostrati dalla
piattaforma stessa.
L'elaborazione
di una piattaforma politica innovativa di sinistra sembra addirittura
ostacolata dai pregiudizi su ciò che è di destra e ciò che è di sinistra. Corre
quindi l'obbligo di citare nuovamente Destra Sinistra del grande Giorgio Gaber.
Più
semplicemente, il corto circuito che impedisce alla sinistra di innovare la
propria piattaforma politica è la risposta a questa domanda: una piattaforma politica di sinistra
può farsi carico di spingere sulla crescita economica, lo sviluppo tecnologico
e l'internazionalizzazione delle imprese anche quando il prezzo da pagare
ricade sul mercato del lavoro?
Per
molti esponenti di sinistra la risposta secca è no, ma probabilmente sbagliano
perché se il paese non produce ricchezza e non cresce adeguatamente entrerà in
una spirale negativa che farà diminuire le entrate fiscali.
A quel
punto nemmeno lo Stato potrà più intervenire in favore delle classi meno agiate
e spingere su politiche di ridistribuzione della ricchezza.
Per
aggirare questo corto circuito, un'eventuale nuova piattaforma politica della
sinistra dovrebbe puntare su sistemi innovativi di ridistribuzione della
ricchezza, complementari o anche alternativi al mercato del lavoro, e insistere
sulla crescita economica, assegnando allo Stato il compito di riequilibrare le
conseguenze sul mercato del lavoro in modo più consistente rispetto a quanto
fatto fino a oggi. Una nuova piattaforma politica che sia in grado di
intervenire con strumenti innovativi e più efficaci sulle politiche di
ridistribuzione della ricchezza, sul sostegno alle fasce deboli della
popolazione, sull'efficacia e la progressività del sistema fiscale, su eventuali
forme di sostegno al reddito sostenibili, sulla collaborazione con il mondo
delle imprese che ormai è in gran parte consapevole che divari eccessivi nella
distribuzione della ricchezza alla lunga danneggiano il mercato interno dei
beni e dei servizi.
Di
fatto, una parte della sinistra italiana non è sembrata nemmeno consapevole
dell'urgenza di rinnovare la propria piattaforma politica di riferimento
quantomeno per adattarla a un contesto internazionale globalizzato.
Il Partito Democratico, dopo le dimissioni da
segretario di Nicola Zingaretti, è apparso impantanato in dibattiti
autoreferenziali, mentre altre componenti della sinistra hanno insistito su
politiche economiche e forme di tutela del mercato del lavoro sostanzialmente
incompatibili con la velocità di evoluzione dei mercati internazionali. Le altre componenti della sinistra,
quelle più pragmatiche e orientate alla crescita economica, come Azione e
Italia Viva, non hanno suscitato abbastanza interesse per riuscire a imporre
una svolta alla piattaforma politica di riferimento della sinistra,
probabilmente anche a causa dei loro programmi non particolarmente ispirati.
Anche
il Movimento 5 Stelle, nonostante la collocazione a sinistra e la
riorganizzazione interna portata avanti dall'ex Presidente del Consiglio
Giuseppe Conte con l'approvazione di un nuovo statuto, non è riuscito a
proporre una piattaforma politica innovativa e coerente.
La
narrativa pericolosamente
semplicistica
dell'Occidente su Russia e Cina.
Unz.com-
JEFFREY D. SACHS – (23 AGOSTO 2022) - ci dice :
Il
mondo è sull'orlo della catastrofe nucleare in gran parte a causa del
fallimento dei leader politici occidentali nell'essere schietti sulle cause
dell'escalation dei conflitti globali. L'implacabile narrazione occidentale
secondo cui l'Occidente è nobile mentre la Russia e la Cina sono malvagie è
semplicistica e straordinariamente pericolosa. È un tentativo di manipolare
l'opinione pubblica, non di avere a che fare con una diplomazia molto reale e pressante.
L'Europa
dovrebbe riflettere sul fatto che il mancato allargamento della NATO e
l'attuazione degli accordi di Minsk II avrebbero evitato questa terribile
guerra in Ucraina.
La
narrativa essenziale dell'Occidente è incorporata nella strategia di sicurezza
nazionale degli Stati Uniti. L'idea centrale degli Stati Uniti è che Cina e
Russia sono nemici implacabili che stanno "tentando di erodere la
sicurezza e la prosperità americana". Questi paesi sono, secondo gli Stati
Uniti, "determinati a rendere le economie meno libere e meno eque, a far
crescere le loro forze armate e a controllare le informazioni e i dati per
reprimere le loro società ed espandere la loro influenza".
L'ironia
è che dal 1980 gli Stati Uniti sono stati in almeno 15 guerre d'oltremare di
scelta (Afghanistan, Iraq, Libia, Panama, Serbia, Siria e Yemen solo per
citarne alcuni), mentre la Cina non è stata in nessuna, e la Russia solo in una (Siria)
oltre l'ex Unione Sovietica. Gli Stati Uniti hanno basi militari in 85 paesi,
la Cina in 3 e la Russia in 1 (Siria) oltre l'ex Unione Sovietica.
Il
presidente Joe Biden ha promosso questa narrazione, dichiarando che la più
grande sfida del nostro tempo è la competizione con le autocrazie, che "cercano di far avanzare il proprio
potere, esportare ed espandere la propria influenza in tutto il mondo e
giustificare le loro politiche e pratiche repressive come un modo più
efficiente per affrontare le sfide di oggi". La strategia di sicurezza degli
Stati Uniti non è opera di un singolo presidente degli Stati Uniti, ma
dell'establishment della sicurezza degli Stati Uniti, che è in gran parte
autonomo e opera dietro un muro di segretezza.
La
paura esagerata della Cina e della Russia viene venduta a un pubblico
occidentale attraverso la manipolazione dei fatti. Una generazione prima George W.
Bush, Jr. vendeva al pubblico l'idea che la più grande minaccia dell'America
fosse il fondamentalismo islamico, senza menzionare che era stata la CIA, con
l'Arabia Saudita e altri paesi, che aveva creato, finanziato e schierato i
jihadisti in Afghanistan, Siria e altrove per combattere le guerre americane.
Oppure
si consideri l'invasione dell'Afghanistan da parte dell'Unione Sovietica nel
1980, che è stata dipinta dai media occidentali come un atto di perfidia non
provocata. Anni dopo, abbiamo appreso che l'invasione sovietica era in realtà
preceduta da un'operazione della CIA progettata per provocare l'invasione
sovietica!
La
stessa disinformazione si è verificata nei confronti della Siria. La stampa
occidentale è piena di recriminazioni contro l'assistenza militare di Putin a
Bashar al-Assad in Siria a partire dal 2015, senza menzionare che gli Stati
Uniti hanno sostenuto il rovesciamento di al-Assad a partire dal 2011, con la
CIA che ha finanziato una grande operazione (Timber Sycamore) per rovesciare
Assad anni prima dell'arrivo della Russia.
O più
recentemente, quando la presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi
è volata incautamente a Taiwan nonostante gli avvertimenti della Cina, nessun ministro
degli Esteri del G7 ha criticato la provocazione di Pelosi, eppure i ministri
del G7 insieme hanno criticato duramente la "reazione eccessiva"
della Cina al viaggio di Pelosi.
La
narrativa occidentale sulla guerra in Ucraina è che si tratta di un attacco non
provocato da Putin nel tentativo di ricreare l'impero russo. Eppure la vera
storia inizia con la promessa occidentale al presidente sovietico Mikhail Gorbaciov che la NATO non si
sarebbe allargata a est, seguita da quattro ondate di esaltazione della NATO:
nel 1999, incorporando tre paesi dell'Europa centrale; nel 2004, incorporandone
altri 7, anche nel Mar Nero e negli Stati baltici; nel 2008, impegnandosi ad
allargarsi all'Ucraina e alla Georgia; e nel 2022, invitando quattro leader
dell'Asia-Pacifico alla NATO a prendere di mira la Cina. Né i media occidentali menzionano il
ruolo degli Stati Uniti nel rovesciamento del 2014 del presidente filo-russo
dell'Ucraina Viktor Yanukovych; l'incapacità dei governi di Francia e Germania,
garanti dell'accordo di Minsk II, di esercitare pressioni sull'Ucraina affinché
rispetti i suoi impegni; i vasti armamenti statunitensi inviati in Ucraina
durante le amministrazioni Trump e Biden in vista della guerra; né il rifiuto
degli Stati Uniti di negoziare con Putin sull'allargamento della NATO
all'Ucraina.
Naturalmente,
la NATO dice che è puramente difensivo, quindi Putin non dovrebbe avere nulla
da temere. In
altre parole, Putin non dovrebbe prendere in considerazione le operazioni della
CIA in Afghanistan e siria; il bombardamento NATO della Serbia nel 1999; il
rovesciamento nato di Muammar Gheddafi nel 2011; l'occupazione NATO
dell'Afghanistan per 15 anni; né la "gaffe" di Biden che chiedeva la cacciata di
Putin (che ovviamente non era affatto una gaffe); né il segretario alla Difesa
degli Stati Uniti Lloyd Austin affermando che l'obiettivo della guerra degli
Stati Uniti in Ucraina è l'indebolimento della Russia.
Al
centro di tutto questo c'è il tentativo degli Stati Uniti di rimanere la
potenza egemonica del mondo, aumentando le alleanze militari in tutto il mondo
per contenere o sconfiggere Cina e Russia.
È un'idea pericolosa, delirante e antiquata. Gli Stati Uniti hanno solo il 4,2%
della popolazione mondiale e ora solo il 16% del PIL mondiale (misurato a prezzi
internazionali). In effetti, il PIL combinato del G7 è ora inferiore a quello dei BRICS
(Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), mentre la popolazione del G7 è solo
il 6% del mondo rispetto al 41% dei BRICS.
C'è
solo un paese la cui fantasia auto-dichiarata è quella di essere la potenza
dominante del mondo: gli Stati Uniti.
È
passato il tempo che gli Stati Uniti riconoscessero le vere fonti di sicurezza:
la
coesione sociale interna e la cooperazione responsabile con il resto del mondo,
piuttosto che l'illusione dell'egemonia.
Con
una politica estera così rivista, gli Stati Uniti e i loro alleati eviterebbero
la guerra con la Cina e la Russia e consentirebbero al mondo di affrontare la
sua miriade di crisi ambientali, energetiche, alimentari e sociali.
Soprattutto,
in questo
momento di estremo pericolo, i leader europei dovrebbero perseguire la vera fonte della
sicurezza europea: non l'egemonia degli Stati Uniti, ma accordi di sicurezza
europei che rispettino i legittimi interessi di sicurezza di tutte le nazioni
europee, certamente compresa l'Ucraina, ma anche la Russia, che continua a
resistere agli allargamenti della NATO nel Mar Nero.
L'Europa
dovrebbe riflettere sul fatto che il mancato allargamento della NATO e
l'attuazione degli accordi di Minsk II avrebbero evitato questa terribile
guerra in Ucraina. In questa fase, la diplomazia, non l'escalation militare, è
la vera strada per la sicurezza europea e globale.
Jeffrey
D. Sachs è professore universitario e direttore del Center for Sustainable
Development della Columbia University, dove ha diretto l'Earth Institute dal
2002 al 2016. È anche presidente della rete delle Nazioni Unite per le
soluzioni per lo sviluppo sostenibile e commissario della Commissione delle
Nazioni Unite per lo sviluppo della banda larga. È stato consigliere di tre
Segretari Generali delle Nazioni Unite e attualmente ricopre il ruolo di SDG
Advocate sotto il Segretario Generale Antonio Guterres. Sachs è l'autore, più
recentemente, di "A New Foreign Policy: Beyond American
Exceptionalism" (2020). Altri libri includono: "Building the New
American Economy: Smart, Fair, and Sustainable" (2017) e "The Age of
Sustainable Development" (2015) con Ban Ki-moon.
Spostamento
delle placche tettoniche
geopolitiche,
sei mesi dopo.
Unz.com-
PEPE ESCOBAR – (24 AGOSTO 2022)- ci dice :
Sei
mesi dopo l'inizio dell'Operazione Militare Speciale (SMO) da parte della
Russia in Ucraina, le placche tettoniche geopolitiche dei 21San secolo sono
stati dislocati a velocità e profondità sorprendenti – con immense
ripercussioni storiche già a portata di mano. Per parafrasare T.S. Eliot, questo è
il modo in cui inizia il (nuovo) mondo, non con un lamento ma con un botto.
Il
vile assassinio di Darya Dugina – terrorismo di fatto alle porte di Mosca – può
aver fatalmente coinciso con il punto di intersezione di sei mesi, ma ciò non
cambierà le dinamiche dell'attuale spinta storica work-in-progress.
L'FSB
potrebbe aver risolto il caso in poco più di 24 ore, designando l'autore come
un agente neonazista Azov strumentalizzato dall'SBU, a sua volta un semplice
strumento della combo CIA/MI6 che di fatto governa Kiev.
L'agente
Azov è solo un pasticcione. L'FSB non rivelerà mai in pubblico le informazioni
che ha accumulato su coloro che hanno emesso gli ordini – e come saranno
trattati.
Un
certo Ilya Ponomaryov, un personaggio minore anti-Cremlino a cui è stata
concessa la cittadinanza ucraina, si è vantato di essere in contatto con
l'organizzazione che ha preparato il colpo sulla famiglia Dugin. Nessuno lo
prendeva sul serio.
Ciò
che è manifestamente grave è come le fazioni del crimine organizzato collegate
all'oligarchia in Russia avrebbero un motivo per eliminare Dugin come filosofo
nazionalista cristiano ortodosso che, secondo loro, potrebbe aver influenzato
il perno del Cremlino verso l'Asia (non lo ha fatto).
Ma
soprattutto, queste fazioni del crimine organizzato hanno incolpato Dugin per
un'offensiva concertata del Cremlino contro il potere sproporzionato degli oligarchi
ebrei in Russia. Quindi questi attori avrebbero il motivo e la base /
intelligence locale per organizzare un tale colpo di stato.
Se
questo è il caso che spiega un'operazione del Mossad – per molti aspetti una
proposta più solida della CIA / MI6. Quello che è certo è che l'FSB terrà
le sue carte molto vicine al petto – e la punizione sarà rapida, precisa e
invisibile.
La
goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Invece
di infliggere un duro colpo alla Russia in relazione alle dinamiche dell'SMO,
l'assassinio di Darya Dugina ha solo smascherato gli autori come agenti di una
Moronic Murder Inc.
Uno
IED non può uccidere un filosofo – o sua figlia. In un saggio essenziale Lo
stesso Dugin ha spiegato come la vera guerra – la Russia contro l'Occidente
collettivo guidato dagli Stati Uniti – sia una guerra di idee. E una guerra
esistenziale.
Dugin
– correttamente – definisce gli Stati Uniti come una "talassocrazia",
erede di "Britannia governa le onde"; eppure ora le placche
tettoniche geopolitiche stanno enunciando un nuovo ordine: il ritorno
dell'Heartland.
Putin
stesso lo ha spiegato per la prima volta alla Conferenza sulla sicurezza di
Monaco nel 2007. Xi Jinping ha iniziato a farlo accadere quando ha lanciato le Nuove Vie
della Seta nel 2013. L'Impero ha colpito di nuovo con Maidan nel 2014. La
Russia ha contrattaccato venendo in aiuto della Siria nel 2015.
L'Impero
ha raddoppiato l'Ucraina, con la NATO che l'ha armata ininterrottamente per
otto anni. Alla fine del 2021, Mosca ha invitato Washington per un dialogo
serio sull'"indivisibilità
della sicurezza" in Europa. Questo è stato respinto con una mancata risposta.
Mosca
non ha avuto il tempo di confermare che una trifecta era in lavorazione: un
imminente blitzkrieg di Kiev contro il Donbass; Ucraina che flirta con l'acquisizione
di armi nucleari; e il lavoro dei laboratori di armi biologiche statunitensi. Questa è stata la goccia che ha
fatto traboccare il vaso della Nuova Via della Seta.
Un'analisi
coerente degli interventi pubblici di Putin in questi ultimi mesi rivela che il
Cremlino – così come il Consiglio di Sicurezza Yoda Nikolai Patrushev – si
rendono pienamente conto di come gli scagnozzi politico/mediatici e le truppe
d'assalto dell'Occidente collettivo siano dettati dai governanti di quello che
Michael Hudson definisce il sistema FIRE (finanziarizzazione, assicurazioni,
immobili), una mafia bancaria di fatto.
Come
diretta conseguenza, si rendono anche conto di come l'opinione pubblica collettiva
occidentale sia assolutamente all'oscuro, in stile caverna di Platone, della
loro totale prigionia da parte dei governanti del FUOCO, che non possono assolutamente
tollerare alcuna narrativa alternativa.
Quindi
Putin, Patrushev, Medvedev non presumeranno mai che un lettore di tele-prompter
senile alla Casa Bianca o un comico cokehead a Kiev "dominino"
qualcosa.
Il sinistro imitatore di Un cattivo di Bond, Klaus "Davos" Schwab, e il
suo compagno storico psicotico Yuval Harari almeno spiegano il loro
"programma": lo spopolamento globale, con quelli che rimangono drogati
fino all'oblio.
Poiché
gli Stati Uniti governano la cultura pop globale, è opportuno prendere in
prestito da ciò che Walter White / Heisenberg, un americano medio che canalizza
il suo Scarface interiore, afferma in Breaking Bad: "Sono nel business
dell'Impero". E il business dell'Impero è quello di esercitare il potere
grezzo – poi mantenuto con spietatezza con tutti i mezzi necessari.
La
Russia ha rotto l'incantesimo. Ma la strategia di Mosca è molto più sofisticata
che livellare Kiev con biglietti da visita ipersonici, qualcosa che avrebbe
potuto essere fatto in qualsiasi momento a partire da sei mesi fa, in un lampo.
Quello
che Mosca sta facendo è parlare praticamente con tutto il Sud del mondo,
bilateralmente o con gruppi di attori, spiegando come il sistema mondiale
sta cambiando proprio davanti ai nostri occhi, con gli attori chiave del futuro
configurati come BRI, SCO, EAEU, BRICS +, la Greater Eurasia Partnership.
E
quello che vediamo è che vaste aree del Sud del mondo – o l'85% della
popolazione mondiale – lentamente ma sicuramente si stanno preparando a espellere la
Fire Mafia dai loro orizzonti nazionali, e alla fine a abbatterli: una lunga e tortuosa battaglia che
implicherà molteplici battute d'arresto.
I
fatti sul campo.
Sul
terreno nella prossima Ucraina, i biglietti da visita ipersonici Khinzal –
lanciati dai bombardieri Tu-22M3 o dagli intercettori Mig-31 – continueranno a
essere distribuiti.
Mucchi
di HIMARS continueranno ad essere catturati. I lanciafiamme pesanti TOS 1A
continueranno a inviare inviti alle Porte dell'Inferno. La difesa aerea della
Crimea continuerà a intercettare tutti i tipi di piccoli droni con IED
collegati: terrorismo da parte di cellule SBU locali, che alla fine saranno
distrutte.
Usando
essenzialmente un fenomenale sbarramento di artiglieria – economico e prodotto
in serie – la
Russia annetterà il Donbass pieno e molto prezioso, in termini di terra,
risorse naturali e potenza industriale. E poi a Nikolaev, Odessa e Kharkov.
Geo-economicamente,
la Russia può permettersi di vendere il suo petrolio con sconti sui grassi a
qualsiasi cliente del Sud del mondo, per non parlare dei partner strategici
Cina e India. Il costo di estrazione raggiunge un massimo di $ 15 al barile,
con un bilancio nazionale basato su $ 40-45 per un barile di Urali.
Un
nuovo benchmark russo è imminente, così come il petrolio in rubli dopo il gas
di grande successo per i rubli.
L'assassinio
di Darya Dugina ha provocato infinite speculazioni sul Cremlino e sul Ministero
della Difesa rompendo finalmente la loro disciplina. Questo non accadrà. I progressi lungo l'enorme fronte di
1.800 miglia sono implacabili, altamente sistematici e inseriti in un quadro
strategico più ampio.
Un
vettore chiave è se la Russia ha la possibilità di vincere la guerra
dell'informazione con l'Occidente collettivo. Ciò non accadrà mai all'interno del
NATOstan, anche
se il successo dopo il successo sta aumentando in tutto il Sud del mondo.
Come
Glenn Diesen ha magistralmente dimostrato, in dettaglio, nel suo ultimo libro,
Russofobia, l'Occidente collettivo è visceralmente, quasi geneticamente
impermeabile ad ammettere qualsiasi merito sociale, culturale, storico da parte
della Russia.
E
questo estrapolerà alla stratosfera dell'irrazionalità, mentre la sminuzzatura
e la smilitarizzazione de facto dell'esercito imperiale per procura in Ucraina
sta facendo letteralmente impazzire i gestori dell'Impero e i suoi vassalli.
Il Sud
del mondo però non dovrebbe mai perdere di vista il "business
dell'Impero". L'Impero delle Bugie eccelle nel produrre caos e saccheggio,
sempre sostenuto da estorsioni, corruzione di élite compradores, omicidi e
tutto ciò che è supervisionato dall'enorme potenza finanziaria fire.
Ogni
trucco nel libro Divide and Rule – e specialmente al di fuori del libro –
dovrebbe essere previsto, in qualsiasi momento. Non sottovalutare mai un Impero in
declino amaro, ferito, profondamente umiliato.
Quindi
allacciate le cinture di sicurezza: questa sarà la dinamica tesa fino al 2030.
Ma
prima, lungo tutta la torre di guardia, preparatevi per l'arrivo del Generale
Inverno, mentre i suoi cavalieri si stanno avvicinando rapidamente, il vento
inizierà a ululare e l'Europa si congelerà nel cuore di una notte buia mentre
la mafia fire sbuffa i sigari.
Gli
americani sono criminalmente pazzi.
Unz.com- LARRY ROMANOFF –( 18 AGOSTO 2022)- ci dice:
In
passato sono stato accusato di essere "antiamericano" e, sebbene ciò
fosse forse vero, quei sentimenti erano diretti principalmente al governo degli
Stati Uniti e alle sue agenzie e non al popolo della nazione, sulla base del
fatto che, nonostante la democrazia, il popolo non era responsabile delle “atrocità
dell'impresa criminale psicopatica” che agiva come loro governo.
La mia
posizione è cambiata. Proprio come le foglie non possono cambiare colore e le
radici non possono appassire senza la conoscenza silenziosa dell'intero albero,
nessun governo può commettere secoli di guerre e atrocità incessanti contro
altri popoli e nazioni senza la conoscenza e l'approvazione della grande
maggioranza della sua popolazione. Né può farlo senza la cooperazione delle sue
corporazioni, delle sue infrastrutture civili e delle sue istituzioni
educative.
E, dal
momento che il governo degli Stati Uniti, l'esercito e la CIA sono quasi al
100% controllati e funzionano come luogotenenti e esecutori per la “mafia
ebraica Khazariana” residente nella City di Londra, le mie osservazioni si applicano
ugualmente a entrambe le parti. Tuttavia, queste sono accuse sorprendenti,
quindi esaminiamo la fondatezza. Possiamo iniziare con:
Leader
politici e militari americani.
Un
articolo di Jim Kouri citava uno studio dell'FBI
che affermava:
"...
tratti caratteriali esibiti da serial killer o criminali possono essere
osservati in molti all'interno dell'arena politica. Condividono i tratti di
psicopatici che non sono sensibili agli appelli altruistici, come la simpatia
per le loro vittime o il rimorso o la colpa per i loro crimini. C'è da
meravigliarsi che l'America stia fallendo in patria e in tutto il mondo?"
I
presidenti americani, i vicepresidenti, i segretari di Stato, i segretari della
difesa, il personale della Casa Bianca e molti senatori e membri del Congresso
mostrano molti o la maggior parte dei tratti di psicopatici criminali e
assassini di massa.
Le prove delle atrocità del governo degli
Stati Uniti non sono difficili da trovare. Il governo degli Stati Uniti
d'America è sempre stata un'impresa
criminale,
governato
più spesso da teppisti e assassini psicopatici genocidi.
Dubito che ci sia molta disputa nel mondo di
oggi sul male intrinseco che sembra permeare il governo degli Stati Uniti e lo Stato Profondo Ebraico
Khazariano che lo controlla, né sulla folle criminalità inerente alla maggior parte
delle sue politiche estere.
I
presidenti americani come classe costituiscono alcuni dei miti più spudorati
della storia degli Stati Uniti, sempre presentati in termini brillanti di
saggezza, umanità e grandezza quando erano per lo più teppisti genocidi
razzisti, impegnati fin dai primi giorni della Repubblica in una serie infinita
di genocidi.
Per molti anni, uccidere gli indiani nativi è stato
uno dei lavori più pagati in America.
Fu il
grande George Washington che ordinò alle sue truppe di scuoiare i corpi dei
nativi "dai fianchi verso il basso per fare stivaletti o leggings", e
Theodore Roosevelt, il premio Nobel per la pace, sostenendo che le vite dei
nativi aborigeni erano "prive di significato, squallide e feroci come le
bestie feroci", e che lo sterminio di loro e il furto della loro terra
"era in definitiva benefico quanto inevitabile".
Lo sbarco di Cristoforo Colombo (Cristóbal Colón) nel
Nuovo Mondo mise in moto un programma di genocidio che coprì tutte le Americhe,
sterminando innumerevoli milioni di persone tra cui l'intera civiltà Maya, Inca
e Azteca, così come gli indiani Carib e il 98% dei popoli aborigeni americani.
E tutto fatto con la piena approvazione e partecipazione dei leader politici
americani.
Il
sacrificio deliberato di vite americane è sempre stato parte dell'agenda di
guerra degli Stati Uniti. Il presidente McKinley ordinò l'esplosione della USS
Maine nel porto dell'Avana, uccidendo circa 400 marinai americani, come scusa
per iniziare una guerra con la Spagna, poiché Woodrow Wilson ordinò che la
Lusitania fosse sacrificata, insieme a più di 1.000 vite, come scusa per
entrare nella guerra europea.
Inoltre,
ora fuori discussione è che Franklin Roosevelt conosceva la posizione della
flotta giapponese e il tempo previsto dell'attacco a Pearl Harbor, progettato
dalla Casa Bianca come scusa per entrare nella guerra europea, sacrificando
migliaia di vite americane non informando Pearl Harbor.
Ora è
dimostrato che gli Stati Uniti, sotto la sorveglianza di Richard Nixon,
abbandonarono centinaia di prigionieri di guerra in Vietnam, il cui rilascio era condizionato al
pagamento di $ 2 miliardi o $ 3 miliardi di riparazioni che gli americani non
avevano intenzione di onorare. Puoi leggere gli articoli documentati di Ron Unz su questo
argomento.
Le
guerre di aggressione sono una delle caratteristiche distintive degli Stati
Uniti d'America, il paese è stato in guerra per circa 235 dei suoi 245 anni
come nazione.
L'estrema interferenza diplomatica ed
economica è al secondo posto. Negli ultimi 200 anni, rimangono solo tre nazioni
insignificanti che gli Stati Uniti non hanno invaso, distrutto, sanzionato,
mandato in bancarotta, interferito grottescamente nelle elezioni, lanciato
massicci attacchi terroristici o biologici contro, o altrimenti brutalizzato.
Alcune
citazioni selezionate:
"Voglio
essere il bullo sul blocco. Non c'è futuro [per gli altri paesi] nel cercare di
sfidare le forze armate degli Stati Uniti". (Generale Colin Powell – Segretario
di Stato degli Stati Uniti, in testimonianza al Congresso).
"[L'America]
è più pienamente una nazione, più intensamente viva come entità, quando fa
guerra contro altre nazioni. Anche in tempo di pace è la memoria delle guerre
passate e la minaccia delle guerre future che mantengono viva l'idea della
nazione in America. La guerra e il culto della nazione sono praticamente la
stessa cosa". (Walter Karp)
"La
guerra ci permette di elevarci al di sopra delle nostre piccole stazioni nella
vita. Troviamo nobiltà in una causa e sentimenti di altruismo e persino
beatitudine. E in un momento di deficit e scandali finanziari alle stelle e di
deterioramento del nostro tessuto interno, la guerra è un bel diversivo... La
guerra ci dà un senso distorto di sé; ci dà un significato. La guerra, siamo
arrivati a credere, è uno sport da spettatori. I militari e la stampa ... hanno
trasformato la guerra in un vasto videogioco arcade. La sua stessa essenza – la
morte – è nascosta alla vista del pubblico". (Chris Hedges, reporter vincitore del
Premio Pulitzer per il New York Times)
L'ex
presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter ha dichiarato: "Abbiamo mandato marines in
Libano, e basta andare in Libano, in Siria o in Giordania per testimoniare in
prima persona l'intenso odio tra molte persone per gli Stati Uniti perché
abbiamo bombardato e bombardato e ucciso senza pietà abitanti del villaggio
totalmente innocenti – donne e bambini e agricoltori e casalinghe – in quei
villaggi intorno a Beirut. Di conseguenza, siamo diventati una specie di Satana
nella mente di coloro che sono profondamente risentiti". Ha anche affermato che gli Stati
Uniti sono la nazione più bellicosa nella storia del mondo. Questo è uno dei
motivi per cui gli Stati Uniti sono stati per così tanto tempo elencati come la
nazione più odiata al mondo.
Gli
americani (e altri) potrebbero essere sorpresi di apprendere che gli Stati
Uniti non hanno mai installato un governo democratico in nessun paese, da
nessuna parte, mai. Invece, in più di 50 casi, gli Stati Uniti hanno rovesciato
con la forza un governo pacifico e legittimo.
E hanno installato un brutale dittatore-assassino
psicopatico.
Gli
omicidi sono anche una delle caratteristiche distintive degli Stati Uniti.
In più di 150 casi gli Stati Uniti hanno ucciso il
Capo di Stato o i principali dirigenti di altre nazioni, tra cui Dag
Hammarskjöld quando era segretario generale delle Nazioni Unite, come punizione
per la loro resistenza al bullismo e al saccheggio americani. Questo non
include i fallimenti, in particolare tre tentativi contro il premier cinese
Zhou En-lai o i 638 tentativi contro Fidel Castro. In passato, queste
"operazioni nere" sono state fatte in intenso segreto e negate con
veemenza, ma oggi sono fatte apertamente e liberamente ammesse come è accaduto
di recente con Soleimani in Iran, omicidi ora apparentemente inclusi nella definizione
americana di "democrazia".
Il
terrorismo è un elemento integrante della politica estera americana e una
caratteristica fissa degli Stati Uniti.
Non è
molto in discussione da nessuna parte che la violenta rivolta terroristica in
Tibet nel 2008 sia stata il regalo dell'America alla Cina per le Olimpiadi,
così come l'attacco terroristico a Sochi nel 2014 il regalo equivalente alle
Olimpiadi della Russia. Né è in discussione che le principali organizzazioni
terroristiche nel mondo di oggi siano state formate, finanziate e addestrate
dagli Stati Uniti. Ma c'era molto che precedeva l'ISIS e i suoi fratelli;
Gli
Stati Uniti sono famosi per le loro varie "operazioni" terroristiche.
Operazione Northwoods è stato diretto all'invasione e alla distruzione di Cuba
e ha proposto, tra le altre cose, di riempire un aereo di linea con studenti
universitari americani, abbattendolo e incolpando Cuba, usandolo come scusa per
una completa invasione militare. Operazione Gladio era uno schema terroristico
diretto dalla CIA in Europa che per decenni ha comportato bombardamenti,
uccisioni e altri mezzi per spaventare le nazioni europee nell'adozione di
governi di destra. Ce n'erano molti.
Gli
Stati Uniti hanno anche promosso il gruppo terroristico FLQ in Quebec,
destinato a raggiungere la disgregazione del Canada e l'assorbimento dei pezzi
nell'impero americano. Ci è quasi riuscito. La CIA ha anche svolto vaste attività
terroristiche in Canada dirette contro Cuba. Inoltre, l'esercito americano e la
CIA hanno lanciato numerose campagne terroristiche in tutta l'America Latina
durante gli anni di Reagan, a tal punto e con tale ferocia che i programmi sono
cessati solo perché alla fine hanno girato lo stomaco del mondo intero con
molte centinaia di migliaia di morti e pratiche di tortura illimitate insegnate
alla "Scuola delle Americhe" degli Stati Uniti a Panama e
successivamente a Fort Benning in Georgia.
Il
governo degli Stati Uniti ha sempre usato la tortura contro i cittadini di
altre nazioni. Ho foto di soldati statunitensi che fanno waterboarding di
civili nelle Filippine nei primi anni del 1900. L'operazione phoenix degli
Stati Uniti in Vietnam ha torturato a morte più di 45.000 vietnamiti, per lo
più contadini poveri. I soldati americani erano unanimi sul fatto che nessuno
che entrasse nel Progetto Phoenix ne uscisse vivo.
È
leggenda che il manuale di tortura di 1.000 pagine della CIA sia stato diffuso
tra tutti i suoi dittatori-clienti in America Latina, Africa e Asia. Più
recentemente, si è scoperto che gli Stati Uniti hanno creato la più grande rete
di prigioni di tortura e navi prigione nella storia del mondo, incentrata su
luoghi come Guantanamo Bay, Abu Ghraib e Baghram e Diego Garcia. Amnesty
International ha descritto Abu Ghraib come "un centro di torture ed
esecuzioni", come lo erano tutti.
Il
programma Phoenix della CIA in Vietnam.
Questa
è stata una delle serie di eventi più brutali e corrotti della storia
americana, che ha coinvolto gli atti più violenti di tortura e terrorismo
condotti su una scala incredibilmente diffusa contro i civili innocenti del
Vietnam. Come tutta questa attività americana
nel terzo mondo, questo era un programma organizzato di genocidio, che il
governo e i media statunitensi negavano allora, e continuano a negare oggi
nonostante i volumi di prove documentate.
L'obiettivo
del Programma Phoenix – e molti simili da allora, condotto dall'esercito
americano e dalla CIA – era quello di eliminare con la distruzione l'intera
infrastruttura sociale della resistenza vietnamita alla colonizzazione
americana. Ciò è stato realizzato con omicidi di massa su una scala senza
precedenti, un uso sorprendente di tattiche terroristiche contro i civili e uno
dei programmi di tortura più brutali mai avviati nella storia del mondo.
Un
uomo di nome Barton Osborne, che all'epoca era stato assegnato a questo
progetto militare e della CIA, scrisse che "Era fondamentalmente
un'operazione psicologica, ed era molto ben fatta. Gli americani lo hanno fatto
molte volte prima. La teoria è che non si uccide il leader, si uccidono i suoi
figli o la sua famiglia. Fondamentalmente, quello che fai è distruggere la famiglia
del capo ... quando il ragazzo [torna a casa], vede questo casino – sai, sua
moglie decapitata, e il suo bambino neonato strappato dall'addome, e decapitato
e sanguinante sul suo corpo, appeso a una trave, [escrementi] su tutte le
pareti, quel genere di cose – è così che lo fai. Quindi l'intera operazione
perde la sua volontà di combattimento.
E questo è fondamentalmente "The American Way". Osborn ha testimoniato
ulteriormente davanti al Congresso degli Stati Uniti: "Non ho mai saputo nel corso di tutte
quelle operazioni alcun detenuto per vivere attraverso il suo interrogatorio.
Sono morti tutti. Non un solo sospetto è sopravvissuto all'interrogatorio ... e
la maggior parte sono stati torturati a morte o buttati fuori dagli elicotteri".
Un
funzionario americano che era un "consigliere" nel programma Phoenix
ha dichiarato: "Era risaputo che quando qualcuno veniva prelevato [per essere
'interrogato'] le loro vite erano quasi finite". "Non entrerò nei
dettagli delle disumanità inflitte alle vittime, ma un esempio dell'ingegno
degli americani è degno di nota. Barton testimoniò che gli "interrogatori"
(C'è sempre la pretesa di un interrogatorio, suggerendo di interrogare
informazioni militari vitali. La pretesa è sempre falsa.) prendeva un tassello
di legno da sei pollici e lo pestava nell'orecchio di un uomo e nel suo
cervello, poi lo lasciava vagare fino alla morte.
Agente
Arancio.
Agent
Orange è un erbicida altamente tossico, defoliante e cancerogeno costituito da
parti uguali di due erbicidi, 2,4,5-T e 2,4-D, mescolato con un'altra diossina
particolarmente letale chiamata TCDD. La sostanza chimica era la creazione di
sforzi congiunti tra inglesi e americani per progettare un'arma biologica che
avrebbe completamente sterminato le colture alimentari di un nemico. Alcuni dei
componenti della sostanza chimica si sono rivelati utili come erbicidi
commerciali e in seguito sono entrati nei mercati di massa, anche se alla fine
si sono rivelati troppo distruttivi per l'ambiente per un uso continuato.
L'esercito americano stava testando l'Agent Orange come arma biologica nei
primi anni 1940, in particolare per le colture di riso, e iniziò la produzione
su larga scala per l'uso contro il Giappone prima della fine della guerra. E
sì, l'hanno usato contro il Giappone. Gli Stati Uniti hanno testato oltre
1.000 composti simili e condotto prove sul campo di "quelli più
promettenti", specialmente in Tanganica e Kenya per valutare il valore di
milioni di litri di erbicidi cancerogeni nell'eradicazione di alberi e cespugli che nascondono
terroristi e governi socialisti.
Arthur
Galston, sviluppatore di TCDD, lo ha citato come "forse la molecola più tossica
mai sintetizzata dall'uomo" ma, secondo Photoshop e Mr. Sanitise, il suo
inserimento in Agent Orange è stato un errore, un effetto collaterale di
produzione non intenzionale e presente solo in "quantità svanitamente
piccole".
La
versione igienizzata che trova la sua strada nei libri di storia americani è
che l'esercito americano lo ha usato come un "defogliante", un
delicato processo di rimozione delle foglie da alcuni alberi dove i cecchini
vietnamiti potrebbero nascondersi, ma non è mai stato vero.
Questa
sostanza chimica straordinariamente letale è stata utilizzata nel tentativo di
distruggere l'intera coltura del riso del Vietnam e l'approvvigionamento
alimentare della nazione, e di contaminare per sempre il suolo e le acque
sotterranee nella misura in cui la ricrescita sarebbe diventata impossibile.
Non mancano
le fotografie pubblicamente disponibili che mostrano elicotteri dell'esercito
americano e trasporti C-123 che spruzzano Agent Orange su terreni agricoli
vietnamiti, fiumi, laghi e bacini idrici.
La versione ufficiale era che il presidente Ngo Dinh Diem
del Vietnam del Sud ha chiesto agli Stati Uniti di condurre irrorazioni aeree
di erbicidi nel suo paese, ma questa affermazione è una sciocchezza ridicola.
Diem
era un gangster americano trapiantato dal New Jersey dal governo degli Stati
Uniti e installato come presidente fittizio di un fittizio "Vietnam del
Sud".
Agent
Orange è stato un tentativo di genocidio del popolo vietnamita, e totalmente
estraneo alla defogliazione di qualsiasi cosa. "Il record afferma
chiaramente che nella sola provincia di Quang Ngai, l'85% di tutte le terre
coltivate doveva essere distrutto nel solo 1970, lasciando centinaia di
migliaia di vietnamiti affamati a morte".
Nel
soggiogare le nazioni alla supremazia americana, gli Stati Uniti si sono
specializzati per un secolo in quella che i militari chiamano
"pacificazione civile", che è il massacro indiscriminato di un numero
illimitato di civili, come metodo preferito per instillare paura e obbedienza
permanenti in un popolo.
Uno dei peggiori è stato il colpo di stato
della CIA in Indonesia per sostituire Suharno con Sukarto nel 1960, dove più di
tre milioni di civili sono stati uccisi apertamente e pubblicamente nel più
grande massacro di esseri umani nella storia del mondo, senza sosta per
settimane e settimane fino a quando i fiumi della nazione sono stati tutti
rossi di sangue.
Esempi
più piccoli esistono in dozzine di altre nazioni, più recentemente in Iraq e
Libia. Gli Stati Uniti sono l'unica nazione al mondo con una
"università" istituita appositamente allo scopo di insegnare le
tecniche di tortura e pacificazione civile a tutti i dittatori del mondo – la
famigerata Scuola delle Americhe.
La
storia del lato oscuro dell'America.
In un
articolo storicamente illuminante intitolato "A Long History of America's
Dark Side", gli
autori americani Peter Dale Scott e Robert Parry disegnano un quadro
sbalorditivo, anche se deprimente, del modello delle atrocità militari
statunitensi che hanno costituito la filosofia di base della colonizzazione
degli Stati Uniti.
L'editore del sito ha osservato: "Molti americani vedono il loro paese
e i suoi soldati come i bravi ragazzi che diffondono la democrazia e la libertà
in tutto il mondo, e quando gli Stati Uniti infliggono morte e distruzione,
sono visti come un errore o un'aberrazione".
Gli
autori forniscono un'ampia documentazione che le atrocità americane non sono
mai state errori, ma invece facevano parte di una politica attentamente
pianificata per eseguire quella che è stata chiamata "la
pacificazione" delle popolazioni native che hanno resistito alla
colonizzazione degli Stati Uniti.
"Sottolineano che c'è un filo molto
oscuro ma raramente riconosciuto che attraversa la tradizione militare degli
Stati Uniti che ha sempre usato esplicitamente la violenza brutale e il terrore
per sopprimere le popolazioni locali, siano essi indiani nativi negli Stati
Uniti o "proteggere gli interessi degli Stati Uniti" nelle Filippine,
in Vietnam o in America centrale e meridionale.
"Il
popolo americano è in gran parte ignaro di questa tradizione nascosta perché la
maggior parte della letteratura che sostiene il terrorismo sponsorizzato dallo
stato è attentamente confinata ai circoli di sicurezza nazionale e raramente si
riversa nel dibattito pubblico, che è invece dominato da messaggi di benessere sugli
interventi statunitensi ben intenzionati all'estero".
La
politica è iniziata con battaglie durante gli stati del Nord e del Sud degli
Stati Uniti, evolvendosi in un concetto di "guerra totale" che ha
significato attacchi devastanti contro i civili e l'infrastruttura economica è
diventata parte integrante del processo di sottomissione.
Quando
il generale americano Sherman stava combattendo il Sud, le sue truppe
bruciarono case, lasciarono campi e piantagioni in fiamme e si impegnarono in
stupri e omicidi diffusi di civili, come mezzo per distruggere la loro volontà
di combattere.
Essenzialmente
le stesse tattiche sono state usate contro gli indiani nativi, dove la violenza
e il terrorismo sono diventati la base di una vittoriosa strategia di colonizzazione
degli Stati Uniti.
Con i
nativi, gli autori citano in parte dal Congressional Record degli Stati
Uniti,
"Sono
stati scalpati; i loro cervelli buttati fuori; gli uomini usavano i loro
coltelli, spaccavano le donne, bastonavano i bambini piccoli, li colpivano alla
testa con le loro pistole, battevano i loro cervelli, mutilavano i loro corpi
in ogni senso della parola". Il massacro è diventato il modo americano di
portare la pace".
"Quando
gli americani si sono spostati al di fuori dei propri confini per creare
colonie militari in gran parte del mondo sottosviluppato, queste cosiddette
politiche di "pacificazione" li hanno accompagnati.
Quando
gli Stati Uniti hanno rivendicato le Filippine come premio della loro guerra
spagnola, hanno seguito queste politiche alla lettera, bruciando case,
massacrando civili, uccidendo bambini, torturando e mutilando corpi, il tutto
per "pacificare" il popolo – per brutalizzarlo ad accettare la sua
nuova posizione come colonia americana.
Centinaia
di migliaia di civili furono ammassati sui ponti, uccisi e gettati in mare,
così i fiumi scorrevano di cadaveri. Un corrispondente di notizie rifletteva il
profondo razzismo degli americani quando descriveva scene in cui "i
soldati americani uccidevano uomini, donne, bambini ... da ragazzi dai 10 anni
in su, ... il filippino, in quanto tale, era poco meglio di un cane. Non è una
guerra civile, ma non abbiamo a che fare con un popolo civilizzato. L'unica
cosa che sanno e temono è la forza, la violenza e la brutalità".
Un
documento di guerra dell'esercito americano ha elogiato questa "violenza
criminale esemplare – l'omicidio e la mutilazione dei prigionieri e
l'esposizione dei loro corpi". Queste atrocità erano ampiamente
considerate nei circoli militari come "pacificazione nella sua forma più
perfezionata".
"Gli
Stati Uniti hanno copiato i loro successi in Vietnam. Il generale americano Colin
Powell, che in seguito servì come Segretario di Stato degli Stati Uniti,
approvò la pratica di routine di uccidere i maschi vietnamiti come parte
necessaria dello sforzo di contro insurrezione.
"Contro insurrezione" nel
linguaggio militare degli Stati Uniti significa uccidere tutte le persone che
resistono alla tua invasione del loro paese; sono gli "insorti" che
devono essere eliminati. In Vietnam, gli Stati Uniti hanno distrutto tutte le
dighe e le riserve idriche, gran parte dei terreni agricoli e dei raccolti,
distrutto intere città e massacrato tutti gli abitanti. La "pacificazione"
americana del Vietnam alla fine ha causato circa 5 milioni di vittime, e queste
non erano principalmente vittime militari, ma l'omicidio organizzato di civili
destinato a terrorizzare l'intera popolazione ad accettare l'occupazione
permanente degli Stati Uniti. Fortunatamente per i vietnamiti, ha fallito.
Timothy
McVeigh, l'uomo che ha fatto saltare in aria un edificio governativo a Oklahoma
City, ha detto in un'intervista: "Quello che è successo a Oklahoma City
non è stato diverso da quello che gli americani piovono sulle teste degli altri
tutto il tempo. Molte nazioni e popoli stranieri odiano gli americani proprio
per le ragioni per cui la maggior parte degli americani mi detesta.
Pensateci". Ma gli americani non hanno mai dovuto pensarci, perché tutte
le loro guerre sono combattute in terra straniera. La carneficina, la morte, la
distruzione e la miseria sono tutte inflitte alle persone in altri paesi, e
agli americani non è mai permesso di vedere i risultati, tanto meno di
sperimentarli in prima persona. Per gli americani, la guerra è qualcosa che
accade da qualche altra parte, e il governo e i media degli Stati Uniti sono attenti
a isolare il popolo americano dalla realtà della guerra. "Fin dalle scene emotivamente
inquietanti del Vietnam riportate a casa dalla TV americana, la trasmissione di
corpi americani che tornano a casa è vietata dalle leggi punitive, come lo sono
praticamente tutte le prove dei veri orrori della guerra – tranne quando il
governo degli Stati Uniti fabbrica scene per demonizzare una nazione
straniera".
La
guerra biologica è un'altra caratteristica fissa degli Stati Uniti d'America.
Igor Nikulin, ex membro della Commissione delle Nazioni Unite sulle armi
biologiche e chimiche, afferma che l'esercito americano ha 400 laboratori di
armi biologiche sparsi in tutto il mondo, per lo più intorno a Russia e Cina,
convenientemente al di fuori della sfera di competenza del Congresso e anche al
di fuori del controllo della sfortunata nazione locale.
Non è
più in discussione che gli Stati Uniti fossero dietro la guerra biologica
scatenata contro la Cina e la Corea del Nord durante la guerra di Corea, ed è
ampiamente accettato in gran parte del mondo che la SARS è stato scatenato
dagli Stati Uniti come un attacco alla Cina, così come gli altri sette attacchi
biologici negli ultimi anni.
MERS ed EBOLA.
Hanno anche tutti i segni di armi biologiche create e
rilasciate dagli Stati Uniti. Inoltre, sembra quasi una certezza che il mercato
Xinfadi di Pechino sia stato riseminato con COVID-20 a giugno dalle stesse
persone. Potresti voler leggere dell'intenso interesse degli Stati Uniti per lo
sviluppo della guerra biologica.
Un altro riferimento descrive lo sviluppo del cibo
americano GM come l'arma biologica quasi ideale.
I
crimini di guerra efferati sono un'altra specialità americana. Puoi leggere
dell'orgia di uccidere gli americani a Dresda.
in Germania, ma ce ne sono molti altri non ben
noti. In Corea del Nord, gli americani hanno bombardato in macerie ogni città,
paese e villaggio del paese, uccidendo quasi la metà della popolazione e
rendendo la maggior parte dei sopravvissuti senza casa. In Giappone, oltre a
distruggere l'intero quartiere Shitamachi di Tokyo al costo di probabilmente un
milione di vite civili, gli Stati Uniti hanno bombardato quasi altre 100 città
giapponesi, uccidendo completamente la metà degli abitanti che erano tutte
donne, bambini e anziani.
L'esercito americano ha ammesso che si trattava di
crimini di guerra efferati, ma si è consolato nel fatto che quasi nessuno lo
sapeva e in ogni caso non c'era alcun tribunale con il potere di perseguirli.
Questi tre esempi sono i più ovvi, ma ce ne sono troppi altri da contare.
Un'eccezione sarebbe l'Iraq. Ecco due articoli che devi leggere per conoscere
la verità sull'Iraq.
Poche
persone oggi sanno che gli americani in Germania detengono un record di brutali
omicidi di massa, avendo ucciso almeno un milione di tedeschi nei campi di
concentramento americani – in Germania – molto tempo dopo la fine della guerra. Non è ampiamente noto, ma quasi
tutte queste morti sono state di civili, non di personale militare, e sono state le fasi finali
dell'Operazione Paperclip.
Gli Stati Uniti saccheggiarono la Germania fino alle
ossa dopo la guerra, rubando tutta la proprietà intellettuale tedesca nel
processo, ma scoprirono di non avere le conoscenze tecniche o scientifiche per
comprendere la maggior parte delle invenzioni tedesche.
Ad esempio, hanno confiscato circa 100 razzi
V-2 non assemblati, ma si sono resi conto che non avevano idea di come
assemblare i razzi né alcuna comprensione dei principi scientifici del loro
funzionamento. Così, gli americani emigrarono con la forza innumerevoli migliaia di
scienziati tedeschi negli Stati Uniti, notevole tra questi era Werner von Braun
e simili. Ma c'erano ancora milioni di scienziati e tecnici che gli americani
volevano "debrief' in modo da estrarre tutte le loro conoscenze
scientifiche e militari, che poi formarono la maggior parte dei detenuti dei
"campi di sterminio di Eisenhower".
Una
volta che questi civili furono completamente informati, gli americani li
uccisero tutti, molti per esecuzione diretta e l'equilibrio per fame.
Questo
era così vero che portare cibo ai prigionieri in questi campi era un reato
capitale, con il risultato che le persone venivano uccise a vista. La ragione
era quella di evitare che una qualsiasi di queste conoscenze cadesse in mani
russe, sperando così di dare agli Stati Uniti un vantaggio scientifico e
imperiale permanente.
Eisenhower fu responsabile non solo di queste
morti, ma di innumerevoli milioni di altri in trasferimenti forzati e altre
atrocità. James
Bacque stimò tra i 12 e i 14 milioni di civili tedeschi morti o uccisi negli
anni successivi alla guerra. Questa conoscenza è stata cancellata da tutti i
libri di storia americana, e anche da tutti quelli occidentali. L'argomento è
ancora così radioattivo che è illegale in Germania (grazie ai loro maestri
ebrei e americani) tentare di ricercare l'argomento.
Alcune
citazioni selezionate.
"Il
record statunitense di crimini di guerra è stato, dal diciannovesimo secolo ad
oggi, in gran parte invisibile, senza governo, senza leader politici, senza
funzionari militari, senza agenti di livello inferiore ritenuti responsabili di
azioni criminali ... Chiunque sfidi questa mitologia viene rapidamente
emarginato, bollato come traditore o comunista o terrorista o semplicemente
pazzo al di là della pallida discussione ragionevole. (Carl Boggs)
I
Ieader statunitensi commettono crimini di guerra per una questione di necessità
istituzionale, poiché il loro ruolo imperiale richiede di mantenere i popoli
subordinati al loro posto e assicurare un "clima favorevole di
investimento" ovunque.
Lo fanno usando il loro potere economico, ma
anche ... sostenendo Diem, Mobutu, Pinochet, Suharto, Savimbi, Marcos,
Fujimori, Salinas e decine di leader simili. I crimini di guerra arrivano
facilmente anche perché i Ieader statunitensi si considerano i veicoli di una
moralità e verità superiori e possono operare in violazione della legge senza
costi. È
anche immensamente utile che i loro media mainstream concordino sul fatto che
il loro paese è al di sopra della legge e sosterranno e razionalizzeranno ogni
singola impresa e la commissione di crimini di guerra. " (Edward Herman)
Una
delle principali frecce nella faretra diplomatica americana sono gli embarghi
alimentari (e altri) contro le nazioni più povere che resistono alla
democrazia, alla libertà e ai diritti umani in stile americano, cioè stupri,
saccheggi e saccheggi. Un esempio tipico è stata la Grande Carestia della Cina
del 1959-1961, avviato dagli amici ebrei
europei dell'America, ma gli Stati Uniti sono l'esecutore militare e
diplomatico.
E
questa non è stata affatto la prima o l'ultima volta che gli americani hanno
lanciato tali misure. Hanno fatto lo stesso per punire la Cina durante la
guerra di Corea, e ripetuto periodicamente fino al 1970. Gli Stati Uniti hanno
fatto lo stesso con altre nazioni in questioni diverse dal cibo. Un esempio
attuale sono le cosiddette "sanzioni" statunitensi contro l'Iran,
congelando tutti i beni e le entrate estere, negando così all'Iran la valuta
per l'acquisto di vaccini COVID-19.
Gli
Stati Uniti si sono anche specializzati in "embarghi economici",
strangolando finanziariamente un piccolo paese resistente al saccheggio
americano, come hanno fatto a Cuba per 70 anni, costringendo con orgoglio
quella piccola nazione a rimanere sottosviluppata e in povertà per generazioni.
Eppure
l'unico "crimine" di Cuba è stato quello di espellere gli ebrei dopo
la rivoluzione.
Gli Stati Uniti sono famosi in molte parti del
mondo per aver ripetutamente invaso, poi forzato l'apertura – e lo svuotamento,
dei caveaux di una piccola banca centrale nazionale. Una tattica correlata era quella di costringere
le nazioni dell'America centrale e meridionale a "permettere" agli
Stati Uniti di "gestire" tutte le loro riserve di denaro e valuta, il
denaro investito nello sviluppo immobiliare di New York, facendo miliardi per i
banchieri mentre le piccole nazioni prigioniere ricevevano l'1% sui loro soldi.
Ma gli
embarghi sono solo una piccola parte della storia della guerra finanziaria
americana contro altre nazioni.
Uno
degli atti più spregevoli coinvolse la Cina nel 1930, quando quel paese aveva
l'unica economia veramente stabile, con una valuta sostenuta al 100%
dall'argento.
Nel
tentativo di distruggere l'economia cinese, i satanisti della FED statunitense
hanno ordito un piano per offrire ai cinesi tre volte il prezzo mondiale
dell'argento (con grande perdita ovviamente per il Tesoro degli Stati Uniti, ma
non per la FED di proprietà ebraica). Questo schema è riuscito a succhiare la
maggior parte dell'argento dalla Cina, rendendo la valuta inutile e gettando la
Cina nel bel mezzo della Grande Depressione che altrimenti avrebbe
completamente evitato.
La
sperimentazione umana che coinvolge atrocità indicibili è anche una
caratteristica distintiva dell'America. Questa è una categoria così grande che
è quasi impossibile sapere da dove cominciare. Potremmo iniziare con MK-ULTRA, che è quasi certamente il più orrendo
catalogo di morte, privazione, tortura, abuso sessuale e abusi mentali e
psicologici inimmaginabili e strazianti, molto spesso eseguiti su bambini
piccoli.
MK-ULTRA sembra essere stato quasi interamente un progetto ebraico, da Sydney
Gottlieb ai luogotenenti e ai praticanti.
È più
o meno noto ora che Shiro Ishii condusse orribili esperimenti umani nella sua
famigerata Unità 731 ad Harbin, in Cina, comprese le vivisezioni vive.
Una
condizione della resa giapponese dopo la seconda guerra mondiale era che Ishii
consegnasse agli Stati Uniti tutta la documentazione sui suoi esperimenti in
cambio della completa immunità contro i procedimenti giudiziari per crimini di
guerra.
Inoltre,
Ishii e tutta la sua truppa di Frankenstein furono importati negli Stati Uniti
dove ricevettero nuove identità e alloggiarono nelle basi militari
statunitensi, e impiegati lì e al CDC (che non è un'organizzazione sanitaria
civile ma era ed è ancora un ramo dell'esercito statunitense).
A
Ishii fu data una posizione come professore e supervisore della ricerca
biologica presso l'Università del Maryland, una posizione che mantenne fino
alla sua morte decenni dopo.
C'è un'altra questione curiosa che riguarda il
trasferimento di circa 500.000 prigionieri di guerra tedeschi negli Stati Uniti
durante e dopo la seconda guerra mondiale, con la loro apparente scomparsa e
nessuna traccia di loro che se ne siano mai andati per tornare a casa come
affermato.
Il governo
degli Stati Uniti dichiara guerra all'America.
Oltre
a questo, il governo e l'esercito degli Stati Uniti hanno condotto
letteralmente migliaia di esperimenti umani clandestini su milioni di cittadini
americani a loro insaputa, così come sui popoli di altre nazioni. Questi
includevano radiazioni nucleari e quasi ogni tipo di agente patogeno noto
all'uomo, con risultati spesso letali. C'è così tanto qui che è quasi
impossibile da descrivere.
Le
successive circa 2.000 parole sono un estratto severamente abbreviato di un
articolo che ho scritto nel tentativo di riassumere queste atrocità, e includo
qui solo esposizioni civili e morti, omettendo le vaste atrocità, sperimentali
e non, che l'esercito americano ha commesso contro i propri soldati. Ho pubblicato
l'articolo completo online per coloro che si preoccupano di leggerlo; è lungo
40.000 parole.
Negli
ultimi 70 anni circa, il governo degli Stati Uniti ha intrapreso una guerra
contro i propri cittadini, una storia riprovevole di esperimenti illegali, non
etici e immorali esponendo innumerevoli milioni di civili statunitensi a
procedure mortali e agenti patogeni.
Secondo un'indagine del Congresso degli Stati
Uniti, alla fine del 1970 "almeno 500.000 persone sono state utilizzate
come soggetti in radiazioni, esperimenti biologici e chimici sponsorizzati dal
governo federale degli Stati Uniti sui propri cittadini". La verità è
nelle decine di milioni.
Il
Government Accountability Office degli Stati Uniti pubblicò un rapporto il 28
settembre 1994, in cui affermava che tra il 1940 e il 1974, il Dipartimento
della Difesa degli Stati Uniti e altre agenzie di sicurezza nazionale
studiarono centinaia di migliaia di soggetti umani in test ed esperimenti che
coinvolgevano sostanze pericolose.
Una
citazione dallo studio:
Molti
esperimenti che hanno testato vari agenti biologici su soggetti umani,
denominati Operazione Whitecoat, sono stati effettuati a Fort Detrick, nel
Maryland, nel 1950.
I
soggetti umani originariamente consistevano in uomini arruolati volontari.
Tuttavia, dopo che gli uomini arruolati hanno inscenato uno sciopero per
ottenere maggiori informazioni sui pericoli dei test biologici, molti altri
sono stati arruolati. Non sono stati effettuati follow-up degni di nota, né
sono stati tenuti registri, dei partecipanti. L'esercito americano in seguito ha
affermato di avere informazioni di contatto solo per circa 1.000 dei
partecipanti originali. [Il] Il programma di difesa biologica degli Stati Uniti
contiene decine di divisioni, dipartimenti, gruppi di ricerca, bio-intelligenza
e altro ancora, in nessun modo tutti legati alla "difesa" in alcun
senso.
Dal
documento: Cavie nucleari americane: Tre decenni di esperimenti di radiazioni su
cittadini statunitensi: Rapporto preparato dalla sottocommissione per la
conservazione e l'energia, del Comitato per l'energia e il commercio, Camera
dei rappresentanti degli Stati Uniti, novembre 1986: Ufficio stampa del governo
degli Stati Uniti, Washington, 1986, 65-0190.
"I
soggetti umani erano pubblici prigionieri o popolazioni che gli sperimentatori
avrebbero potuto spaventosamente considerare "sacrificabili":
anziani, detenuti, pazienti ospedalieri affetti da malattie terminali o che
potrebbero non aver conservato tutte le loro facoltà per il consenso informato.
... nessuna prova che sia stato concesso il consenso informato. ... il governo
ha coperto la natura degli esperimenti e ha ingannato le famiglie delle vittime
decedute su ciò che era accaduto. ... i soggetti hanno ricevuto dosi che si
avvicinavano o addirittura superavano i limiti attualmente riconosciuti per
l'esposizione professionale alle radiazioni. Le dosi erano pari a 93 volte il
carico corporeo (massimo) riconosciuto". Il documento procede quindi:
"Alcuni dei più ripugnanti o bizzarri di questi esperimenti sono riassunti
di seguito".
Pochi
americani sembrano a conoscenza dei programmi di sperimentazione umana del
proprio governo, una litania inconcepibile di atrocità compiute dalla CIA e dai
militari su una popolazione innocente e disinformata, sempre senza consenso. E
il più delle volte con risultati tragici. Questi includevano programmi estesi
del controllo mentale. Esperimenti di interrogatorio/tortura, infezione
deliberata da malattie mortali o debilitanti, esposizione a grave radioattività
e ogni sorta di agenti patogeni biologici, batteriologici e chimici tossici.
Comprendevano lavaggio del cervello, tortura, elettroshock, agenti nervini, droghe
e ipnosi esotica ed esperimenti chirurgici tra cui lobotomie, e una vasta gamma di
"ricerche" farmacologiche, tutte condotte su vittime civili
innocenti, disinformate e indifese che vanno dai neonati agli adulti.
Le
sostanze utilizzate – gli "strumenti del loro mestiere" – includevano
LSD, eroina, morfina, benzedrina, marijuana, cocaina, PCP, mescalina,
metrazolo, etere, gas nervini VX e Sarin, sostanze chimiche tossiche come
solfuro di zinco-cadmio e anidride solforosa, una varietà di agenti biologici,
acido solforico, scopolamina, gas mostarda, isotopi radioattivi e varie
diossine della Dow Chemical. Includevano anche elettroshock, estrogeni sintetici,
cellule tumorali vive, organi sessuali animali trapiantati nell'uomo,
trasfusioni di sangue di mucca e molto altro. Le malattie deliberatamente trasmesse
includevano sifilide, gonorrea, epatite, cancro, peste bubbonica, beriberi,
colera, pertosse, febbre gialla, febbre dengue, encefalite e tifo, malattia di
Lyme, febbre emorragica e molto altro.
Sono
stati condotti esperimenti su bambini, orfani, i malati e i disabili mentali, i
poveri, i neri e i prigionieri a cui non è stata data scelta nella
partecipazione. Ai pazienti ospedalieri è stato spesso detto che stavano
ricevendo cure mediche, ma invece sono stati usati come soggetti in esperimenti
mortali. Non sapremo mai il numero totale di morti. Se non ti dispiace gli incubi, fai
qualche ricerca sul programma MK-ULTRA della CIA.
Molti di questi esperimenti continuarono fino
alla fine degli anni 1990 e oltre, e molte persone affermano – e forniscono
prove – che continuano ancora oggi.
Questi
programmi di ricerca umana sono stati finanziati dal governo degli Stati Uniti
ed eseguiti principalmente attraverso la CIA e l'esercito, ma con la piena
cooperazione della maggior parte delle principali università e ospedali. Erano
altamente segreti, la loro esistenza non è stata scoperta fino a dopo molti
anni di attività. Di fronte agli ordini del tribunale di rilasciare i
documenti, la CIA e l'esercito hanno invece distrutto la maggior parte dei
documenti, alcuni documenti sono sopravvissuti solo per errori di archiviazione
e comunicazione, le prove disponibili coprono solo una minuscola parte delle
violazioni e delle atrocità commesse.
Dal
1960 al 1971, il dottor Eugene Saenger, radiologo dell'Università di
Cincinnati, espose pazienti poveri e per lo più neri alle radiazioni di tutto
il corpo. Non è stato chiesto loro di firmare moduli di consenso, né è stato
detto loro che il Pentagono ha finanziato lo studio. I pazienti sono stati
esposti, nel periodo di un'ora, all'equivalente di circa 20.000 radiografie di
radiazioni". La maggior parte dei pazienti è morta quasi immediatamente,
ma il Dr. Saenger ha recentemente ricevuto una medaglia d'oro per
"risultati di carriera" dalla Radiological Society of North America.
Dal
1950 in poi, i bambini mentalmente disabili della Willowbrook State School di Staten
Island,
New York, sono stati intenzionalmente infettati da epatite virale nutrendoli con
un estratto ricavato dalle feci dei pazienti infetti.
Saul
Krugman della New York University ha promesso ai genitori di bambini
mentalmente disabili che i loro figli sarebbero stati iscritti a Willowbrook in
cambio della firma di un modulo di consenso per le procedure che sosteneva
fossero "vaccinazioni". In realtà, le procedure prevedevano
deliberatamente l'infezione dei bambini con epatite virale.
Lauretta
Bender: La psichiatra dell'inferno.
Lauretta Bender era una neuropsichiatra al Bellevue
Hospital negli anni 1940 e nei primi anni 1950 che ha aperto la strada alla
terapia elettroshock su bambini piccoli che inevitabilmente regredirono in
stati violenti e catatonici, la maggior parte finendo morto o in prigione.
Bender in seguito espanse i suoi trattamenti per includere l'LSD e, nonostante
la sua brutalità disumana, il NYT pubblicò un necrologio luminoso quando morì –
come fece per le molte dozzine di tali persone.
A
partire dal 1950 circa, l'esercito americano condusse almeno 240 attacchi di
guerra biologica all'aperto contro le città americane, rilascio di agenti
nervini e batteri mortali dall'Alaska alle Hawaii. La CIA ha rilasciato batteri
della pertosse dal mare vicino a Tampa Bay, in Florida, causando un'epidemia
che ha lasciato decine di migliaia di persone estremamente malate e uccidendo
molti altri.
La Marina degli Stati Uniti ha simulato
attacchi di guerra biologica spruzzando grandi quantità di batteri su San
Francisco, in cui molti cittadini sono morti e innumerevoli hanno contratto
gravi malattie simili a polmoniti. Quando le informazioni sono trapelate, fonti
militari hanno insistito sul fatto che i batteri erano innocui, ma innumerevoli
migliaia di persone hanno subito gravi infezioni del tratto urinario e
respiratorio,
L'esercito
americano ha condotto circa 1.000 test nucleari fuori terra, non per testare le
bombe, ma per determinare gli effetti delle radiazioni su una popolazione. Il
servizio sanitario pubblico fu incaricato di dire ai cittadini sottovento dai
test delle bombe nucleari che l'aumento dei tumori era dovuto alla nevrosi, e
Eisenhower ordinò che alle donne con malattie da radiazioni, aborti spontanei,
perdita di capelli, leucemia e cancro al cervello fosse detto che soffrivano di
"sindrome della casalinga".
Un
documento segreto AEC datato 17 aprile 1947, intitolato Medical Experiments in
Humans ha dichiarato: "Si desidera che non venga rilasciato alcun
documento che si riferisca a esperimenti con esseri umani che potrebbero avere
una reazione avversa sull'opinione pubblica o portare a cause legali. I
documenti che coprono tale lavoro sul campo dovrebbero essere classificati
segreti.
Un'indicazione
della natura insensibile e oscena che ha sempre pervaso il governo degli Stati
Uniti:
Kodak
ha iniziato a ricevere reclami dei clienti sulla pellicola appannata, la causa
rintracciata nel materiale di imballaggio – bucce di mais dell'Indiana
contaminate da radioattività.
Il
governo degli Stati Uniti ha segretamente accettato di fornire a Kodak
informazioni anticipate su tutti i futuri test nucleari, compresa "la distribuzione prevista di
materiale radioattivo al fine di anticipare la contaminazione locale". Le vittime ora ci dicono:
". . . il governo ha avvertito l'industria fotografica e ha fornito mappe
e previsioni di potenziale contaminazione. Dov'erano gli avvertimenti ai
genitori dei bambini in queste aree?
Il governo ha protetto i rotoli di pellicola,
ma non la vita dei nostri figli. Perché lo hanno fatto quando avevano tutte le
informazioni sui punti caldi e sulle ricadute, eppure non hanno avvertito la
gente di questo paese dei pericoli inerenti al fallout radioattivo?" Il loro governo non glielo ha detto
perché erano le cavie nei test.
Puoi
leggere alcuni dei casi più importanti qui: Storia nascosta dei test sui germi
negli Stati Uniti (BBC). L'inquietante storia del laboratorio segreto di germi
di Plum Island del governo (Amazon). Malattia di Lyme di Plum Island esposta.
Il dispiegamento geopolitico di armi biologiche. Anche il famigerato Progetto 100.000 di Robert
McNamara, Operazione DEW, Operazione LAC, Progetto SHAD, Progetto 112, Malattia
di Lyme, Gas nervino e Dead Sheep a Dugway.
E non
era solo guerra all'America.
Le
prove accumulate dell'uso americano di armi biologiche in Cina e Corea del Nord
é fuori discussione, ma il governo degli Stati Uniti ha mentito su di esso per
70 anni.
È
anche documentato al di là di ogni dubbio che gli Stati Uniti hanno condotto
una campagna decennale di guerra biologica contro la piccola Cuba, compresa la
distribuzione della febbre emorragica e l'influenza suina che ha causato a Cuba
l'uccisione di tutti i 500.000 maiali del paese.
Gli
americani non solo hanno mentito su questo per 70 anni, ma hanno accusato Cuba
di essere "uno stato paria" con un programma di guerra biologica. E
non solo Cuba Gli Stati Uniti hanno schierato armi chimiche e biologiche su Canada,
Filippine, Porto Rico, Colombia, Brasile, Vietnam, Cina, Corea del Nord,
Vietnam, Laos, Cambogia e altro ancora.
Gli
Stati Uniti hanno circa 400 laboratori militari di armi biologiche sparsi in
paesi (per lo più poveri e arretrati) di tutto il mondo, compresi quelli nuovi
in Georgia, Ucraina, Moldavia, Armenia, Azerbaigian, Uzbekistan e Kazakistan,
diverse nazioni ora chiedono che questi laboratori siano smantellati e
trasferiti negli Stati Uniti, dove appartengono.
I media
sono stati vistosamente silenziosi sul record statunitense di perdite di agenti
patogeni biologici, ma il CDC verifica che tra il 2005 e il 2012 gli Stati
Uniti hanno avuto 1.059 casi di furto o perdite di agenti patogeni pericolosi che
hanno rotto il contenimento.
Uno
ogni tre giorni per sette anni. Questo deve essere affrontato perché ci sono
prove considerevoli che la pandemia di influenza suina H1N1 del 2009 negli
Stati Uniti è stata causata da una di queste perdite, che è stata quasi certamente
la ragione per cui il CDC ha rifiutato per 6 mesi persino di identificare
l'agente patogeno o avvertire la cittadinanza, permettendogli silenziosamente
di diffondersi in tutto il mondo. Questo sembra essere stato lo stesso agente
patogeno che ha colpito la Russia nel 2016 dal laboratorio di armi biologiche
Lugar dell'esercito americano in Georgia.
L'allora
presidente Trump ha affermato che potrebbe uccidere l'intera popolazione
dell'Afghanistan in pochi giorni.
"L'Afghanistan sarebbe cancellato dalla
faccia della Terra. Sarebbe sparito e questo non è usare il nucleare. Sarebbe
finita in – letteralmente, in 10 giorni". Le armi biologiche sembrerebbero
l'unica alternativa. Febbre emorragica e Hantavirus hanno lavorato per gli
Stati Uniti in Corea del Nord; forse anche l'Afghanistan. Trump in seguito ha
negato l'intenzione di portare avanti la sua minaccia, ma facciamo a meno della
finzione che gli Stati Uniti non abbiano armi biologiche, di Fort Detrick e dei
400 bio-laboratori stranieri che svolgono solo funzioni benevoli di
"medicina della pace".
E
ancora di più.
Pirati
somali.
Ci
sono così tante altre categorie che potresti non immaginare mai. La maggior
parte di noi ricorda l'ondata di dirottamenti di navi al largo delle coste della
Somalia alcuni anni fa, dove banditi pesantemente armati in piccole
imbarcazioni si imbarcavano su una petroliera o un'altra nave e la tenevano per
il riscatto. Nessuno dei mass media si è preso la briga di chiedersi perché una
cosa del genere si sarebbe verificata all'improvviso, apparentemente senza
motivo. Ma potrebbe esserci stata una causa. La parola in Somalia era che gli
Stati Uniti, alla ricerca di modi per smaltire il loro crescente accumulo di
scorie nucleari, scaricarono migliaia di barili di rifiuti altamente
radioattivi nell'oceano al largo della costa somala. Si diceva che molti dei barili si
fossero aperti, contaminando tutto e uccidendo tutto il pesce, che era la parte
principale dell'approvvigionamento alimentare del paese. Mi è stato detto che i dirottamenti
erano una rappresaglia contro gli Stati Uniti.
La
bomba dello tsunami.
In un
recente articolo sul Telegraph del Regno Unito, l'autore e regista neozelandese
Ray Waru stava ricercando vecchi file militari negli archivi nazionali del suo
paese e ha scoperto un'operazione top secret chiamata "Project Seal",
che ha rivelato che gli Stati Uniti hanno sviluppato e testato una "bomba
tsunami" durante la seconda guerra mondiale.
Nel
rapporto, la ricerca ha rivelato che gli americani hanno usato massicce
esplosioni sottomarine per innescare enormi onde di marea che avrebbero
inondato le città costiere di tutto il mondo. Apparentemente, il progetto è stato
lanciato nel 1944 quando un ufficiale della marina statunitense ha notato
grandi onde prodotte durante l'esplosione delle barriere coralline nel
Pacifico. Il
progetto ha avuto successo e i test hanno dimostrato che una serie di
esplosioni offshore poteva produrre onde potenti superiori a dieci metri.
Quale
modo migliore per lanciare una guerra contro una nazione costiera bassa? Chiedi
a un sottomarino americano di sparare un grande dispositivo nucleare in acque
profonde a una certa distanza al largo e lasciare che un'onda di marea di 20
metri o addirittura 30 metri cancelli istantaneamente tutte le basi navali
della nazione, i porti marittimi e gran parte delle città circostanti. La parte
migliore è che potrebbe essere scambiato per un evento naturale ma, anche in
caso contrario, non c'è modo di dimostrare chi fosse il responsabile. Quando
l'acqua si abbassa, il paese disabitato (e privo di radiazioni) può essere
colonizzato.
Un'altra
idea interessante, e altrettanto criminalmente folle, di usare gli incendi
boschivi come arma militare. Fortunatamente, abbiamo un tale documento preparato in
dettaglio esaustivo per l'esercito americano dal servizio forestale degli Stati
Uniti. Ho
una copia della relazione, se siete interessati a leggerla.
Sono 73 pagine più appendici.
Il
cervello del burattinaio.
Questo
è il mio preferito. Il presidente degli Stati Uniti Obama ha speso 100 milioni di
dollari per un nuovo progetto per mappare il cervello umano, che richiede lo
sviluppo di una nuova tecnologia in grado di registrare l'attività elettrica
delle singole cellule e complessi circuiti neurali nel cervello "alla
velocità del pensiero".
Saranno
coinvolti il Rockefeller Institute, la Stanford University, il Dipartimento
della Difesa, agenzie governative, fondazioni private, aziende private e
università. Sebbene gli obiettivi del lavoro siano stati definiti in modo poco
chiaro, è altamente improbabile che siano una ricerca di cure mediche come suggerito
da Obama. Come avete già visto, la CIA e il Dipartimento della Difesa sono
stati coinvolti in troppi di questi progetti di "controllo mentale"
in passato.
Nelle
notizie correlate, Eric Schmidt e Jared Cohen di Google (CIA) hanno poi scritto
un libro intitolato "The New Digital Age" che sembra essere per lo più
uno sproloquio delirante errante in cui Schmidt e Cohen sembrano leggere la
sceneggiatura di Obama o soffrire di allucinazioni.
Scrivendo
di dissidenti e rivoluzionari che sperano di generare, si riferiscono in un
unico luogo a un nuovo "gruppo di consulenti" (presumibilmente loro)
che "useranno i dati per costruire e mettere a punto una figura politica".
Questo
suona già come un burattino sofisticato. Ci dicono poi che i discorsi
pronunciati da questa "figura politica raffinata" saranno alimentati
"attraverso complesse suite di software di estrazione di funzionalità e
analisi delle tendenze" (wow), mentre qualcuno (di nuovo, presumibilmente
Schmidt e Cohen) "mapperà le sue funzioni cerebrali" e svolgerà altre
"sofisticate diagnosi" per "valutare le parti deboli del suo
repertorio politico".
Per
assicurarvi che niente di tutto questo è uno scherzo, ecco la visione americana
del mondo del futuro, una citazione diretta del comitato consultivo scientifico
dell'AERONAUTICA STATUNITENSE, tratta da "New World Vistas of Air and
Space Power for the 21st Century":
"Prima
della metà del 21 ° secolo, ci sarà un'esplosione virtuale di conoscenza nel
campo delle neuroscienze.
Avremo
raggiunto una chiara comprensione di come funziona il cervello umano, di come
controlla realmente le varie funzioni del corpo e di come può essere manipolato
(sia positivamente che negativamente). Si può immaginare lo sviluppo di
fonti di energia elettromagnetica, la cui produzione può essere pulsata,
modellata e focalizzata, che può accoppiarsi con il corpo umano in un modo che
permetterà di prevenire movimenti muscolari volontari, controllare le emozioni
(e quindi le azioni), produrre sonno, trasmettere suggerimenti, interferire con
la memoria sia a breve che a lungo termine, produrre un set di esperienze, ed
eliminare un set di esperienze. Questo aprirà la porta allo sviluppo di alcune
nuove capacità che possono essere utilizzate nei conflitti armati, in
situazioni di terrorismo / ostaggio e nell'addestramento ..."
Infine,
consideriamo alcuni individui:
Dwight
Eisenhower.
L'ex
presidente degli Stati Uniti Eisenhower, che ha detto "Dio, come odio i
tedeschi", è stato personalmente responsabile della morte per esecuzione e
fame di almeno un milione di civili tedeschi, e forse molti altri, uomini
uccisi molto tempo dopo la fine della guerra, e fatto principalmente per fare
dispetto ai russi.
Come accennato in precedenza, Eisenhower
approvò i test nucleari all'aperto sui civili americani e ordinò ai suoi
ufficiali di dire alle donne morenti che soffrivano di "sindrome della
casalinga". Come si può negare che un uomo – il Presidente di un paese –
che commette tali crimini contro il suo stesso popolo, sia criminalmente pazzo?
Curtis
LeMay.
Il
generale militare statunitense Curtis LeMay è stato uno dei più folli maniaci
genocidi e assassini di massa della storia, in gran parte responsabile
dell'uccisione di forse 1.000.000 di civili durante il bombardamento
incendiario americano di Dresda e di molte altre città della Germania.
In Corea, LeMay ha bombardato e distrutto totalmente
ogni città, paese e villaggio, così come le dighe da cui dipendeva
l'approvvigionamento alimentare della nazione, vantandosi in seguito "Abbiamo
ucciso cosa – il 40% dell'intera popolazione?", e ha anche supervisionato
la distribuzione di agenti patogeni biologici su gran parte della Corea del
Nord e della Cina nord-orientale.
In
Giappone, LeMay ha bombardato quasi 100 città giapponesi, uccidendo
completamente il 50% degli abitanti civili, un bilancio di almeno 10 milioni di
morti. Il bombardamento incendiario del solo distretto shitamachi di Tokyo ha
prodotto circa 1 milione di morti.
Henry
Kissinger.
Henry
Kissinger detiene il record per il maggior numero di civili mai uccisi in Asia,
per il quale gli è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace.
Kissinger
e il presidente degli Stati Uniti Lyndon Johnson condividono la responsabilità
non solo per i 5 milioni di morti principalmente civili in Vietnam, Laos e
Cambogia, ma per gli stermini genocidi civili del 1965-1966 in Indonesia, dove
almeno tre milioni di persone sono state uccise nel più grande massacro umano
nella storia registrata, e uno che gli Stati Uniti tentano ancora di negare
oggi. Kissinger è anche famoso per il riprovevole documento NSSM 200,
essenzialmente un programma di spopolamento mondiale.
Ronald
Reagan.
Reagan
fu responsabile del sostegno a un decennio di massacri civili di massa in tutta
l'America Latina da parte degli Squadroni della Morte della CIA, con milioni di
morti.
Questi
hanno coinvolto la famigerata istituzione di tortura della "Scuola delle
Americhe", e la distribuzione e l'istruzione del loro manuale di tortura
di 1.000 pagine, e che ha tagliato del tutto una serie di torture, massacri,
costituendo complessivamente uno dei periodi più brutali e terrificanti di
repressione delle popolazioni civili che il mondo abbia mai vissuto. La
brutalità americana in Sud e Centro America durante questo periodo era così
oscena che alla fine ha trasformato lo stomaco del mondo intero. I Segretari di
Stato di Reagan erano Alexander Haig e George Shultz, con Haig attivo anche in
Vietnam e Corea.
Robert
McNamara.
Fu
McNamara a pianificare il bombardamento incendiario delle città giapponesi da
parte di Curtis Lemay, ammettendo apertamente che si trattava di un crimine di
guerra atroce, dal momento che il bombardamento incendiario di quelle città
avrebbe significato l'uccisione quasi interamente di civili – donne, bambini e
anziani.
Eppure, nello scrivere le sue memorie, non
solo respinse questo fatto, ma non mostrò assolutamente alcun rimorso per le
sue azioni.
Fu McNamara a progettare il Progetto 100.000 in cui reclutò e spedì quasi
500.000 giovani gravemente ritardati (QI medio circa 65) in Vietnam,
scarsamente addestrati e pietosamente incapaci di affrontare le complessità
della guerra nella giungla. Pochi sono tornati. Fu responsabile della produzione e
della distribuzione capillare della diossina Agente Arancio e dell'uso del
napalm. Fu sotto la supervisione di McNamara che fu creato il
Progetto Phoenix che torturò a morte più di 45.000 mila civili vietnamiti. Fu
sotto McNamara che furono formulati per la prima volta i piani e furono
richiesti fondi al Congresso per ricercare e sviluppare l'arma biologica che
ora conosciamo come HIV. La ricompensa dell'uomo doveva essere nominato
Presidente della Banca Mondiale.
Madeline
Albright.
Il
Segretario di Stato americano Madeline Albright detiene il record come il più
prolifico baby-killer di tutti i tempi.
Con il
sostegno di Bill Clinton, l'esercito americano ha preso di mira la distruzione
di tutti gli impianti di acqua potabile dell'Iraq e ha impedito la consegna di
forniture di depurazione sostitutive.
L'ONU
ha confermato che ciò ha provocato la morte di oltre 500.000 vite infantili da
sole. In una famosa intervista televisiva al popolare programma 60 Minutes, ad
Albright è stato chiesto da Leslie Stahl se questa "punizione"
dell'Iraq valesse il costo in vite infantili, a cui ha risposto che "Sì, ne
è valsa la pena".
Fu
anche Albright a progettare il bombardamento della Serbia, la più lunga
campagna di bombardamenti ininterrotta della storia, e la distruzione della
Jugoslavia.
Ma ha
beneficiato immensamente di quest'ultimo: lei e George Soros hanno "rilevato"
l'intera infrastruttura di comunicazione del Kosovo, con un valore di circa 800
milioni di dollari. Le guerre sono redditizie per pochi.
Madeline
Albright è un ottimo esempio del male senza pari che ha permeato il governo
degli Stati Uniti per generazioni. La donna è la personificazione del male,
un'incarnazione di Satana, una cagna genocida omicida. Eppure, per il suo
contributo alla "democrazia", Obama le ha conferito la più alta
onorificenza americana: la Medaglia presidenziale della libertà. Per essere
onesti, non è stata una decisione di Obama. Gli ebrei Khazariani volevano uno dei
loro onori, e Obama ha fatto quello che gli è stato detto.
Quelle
persone di cui sopra, e molte altre, sono mostri umani, criminali in qualsiasi
misura, assassini di massa patologici pienamente uguali al peggio della storia.
Ma, come per tutta la storia americana (ed ebraica), la verità è stata
sostituita con la mitologia che permette a tutti gli interessati di dormire
comodamente sapendo di aver reso il mondo sicuro per la democrazia. Su tale
spregevole finzione è costruito l'intero edificio dell'America (e dell'ebraismo
internazionale).
Pensate
a tutti gli eventi e i dettagli discussi sopra, alle innumerevoli morti, alle
sofferenze agonizzanti non solo degli americani ma di milioni di persone in
così tante nazioni brutalizzate. Come classificheresti non solo Eisenhower ma Kennedy,
Johnson e Nixon dopo di lui, che dovevano tutti aver approvato tutti questi
"esperimenti umani", così come programmi come Operation Paperclip,
Operation Northwoods and Gladio, MK-ULTRA, Operation Phoenix e molto altro
ancora? Come classificheresti persone come Madeline Albright, Henry Kissinger,
Robert McNamara e Curtis LeMay?
I
leader dei grandi Stati Uniti d'America, sia uomini che donne, e quei parassiti
nello Stato Profondo che li controllano, sono stati in gran parte pustulent
bolle bollenti sulla faccia di un mondo bellissimo. Su quali basi puoi
confutare l'affermazione che così tanti di questi uomini e donne sono stati
criminalmente pazzi?
Quando
si progetta un embargo alimentare contro una nazione che sta vivendo una
carenza di cibo e si guardano decine di milioni di persone morire di fame, se
questo non è puro male, allora cosa sarebbe? Quando istituisci potenti sanzioni
economiche su una nazione piccola e indifesa, schiavizzandola in perpetua
povertà, come punizione per la loro resistenza al tuo saccheggio e saccheggio,
se questo non è il male, allora cosa sarebbe?
Quando
si rovescia il governo legittimo di una nazione e si installa un brutale
dittatore psicopatico per ottenere la sottomissione e lo stupro di una nazione
e delle sue risorse, se questo non è il male, allora cosa sarebbe?
Quando ti impegni nella tortura e nello sterminio
all'ingrosso di civili in un paese innocente, se questa non è follia criminale,
allora quale sarebbe?
Ora ci
rivolgiamo alle istituzioni e alle corporazioni statunitensi, una fonte
primaria degli psicopatici necessari per popolare la Casa Bianca e il
Congresso, i Dipartimenti di Stato, Difesa e Commercio.
Dai
tempi della British East India Corporation (ebrea) dei Rothschild, i dirigenti delle multinazionali
hanno avuto più sangue sulle loro mani rispetto alla maggior parte dei maggiori
generali.
La
Casa Bianca, il Congresso e l'esercito americano non sono stati così densamente
popolati da sociopatici, psicopatici e assassini assetati di sangue per errore.
Gli
Stati Uniti hanno incorporato nel loro governo la più lunga serie ininterrotta
di assassini spietati della storia, molti tratti da grandi aziende dove hanno
ricevuto la loro formazione pratica. I leader americani sono stati per lo
più corrotti fino al midollo, uomini per i quali la vita umana non ha alcun
valore o significato e per i quali il denaro e il potere sono tutti. Sono stati
per lo più tutti, come qualcuno ha scritto, "Strani, uomini senz'anima,
adoratori di Satana".
Sarà
scioccante per molti lettori rendersi conto che la malignità sociopatica che
permea i corridoi del potere del governo americano è condivisa dai leader delle
multinazionali statunitensi.
Nel
mondo aziendale (e spesso istituzionale), aumentano le tendenze maligne nel
rapporto diretto con il rango e la responsabilità, con caratteristiche
antisociali, psicopatiche e sociopatiche sempre più pronunciate ai livelli più
alti, la promozione diventa sempre più impossibile senza queste tendenze.
Mentre
ci sono eccezioni, i dirigenti senior delle grandi aziende sono
fondamentalmente criminali patologici, sociopatici arroganti guidati
dall'avidità.
Consideriamo
Donald Rumsfeld e Dick Cheney, rispettivamente Segretario alla Difesa e
Vicepresidente di George Bush, due degli esseri umani più selvaggi e maligni
che abbiano mai maledetto questa terra.
Rumsfeld
era un tempo il presidente della società farmaceutica Searle e Cheney il CEO di
Halliburton Oil Well Services. Dove pensi che queste due pustulente stelle
della vita politica americana abbiano acquisito il loro talento di assassini
patologici?
Come
immagina che siano stati indotti a concepire e costruire la più grande rete di
strutture di tortura nella storia del mondo?
Pensi
che si siano uniti al governo degli Stati Uniti e siano stati così corrotti
dall'esperienza che sono diventati criminalmente pazzi?
Sai
che non è successo. Rumsfeld e Cheney erano psicopatici e assassini di massa
molto prima di diventare i boss della "più grande democrazia del
mondo", e sono stati apprezzati dal governo proprio per questi
"talenti".
Non
hanno avuto posti di rilievo nel governo degli Stati Uniti nonostante le loro tendenze
criminali, ma a causa di quelle tendenze. Da questo esempio di centinaia che
potrei citare, si può iniziare ad apprezzare la malignità sociopatica che permea, ed è
condivisa da, sia i corridoi del potere del governo americano che quelli delle
multinazionali americane.
Aggiungerei
a questo un'intuizione acquisita da una lunga esposizione al mondo aziendale,
che le tendenze sociopatiche aumentano in relazione diretta con i gradini della
scala aziendale.
Vale a dire, più alto è l'aumento di un uomo (o
di una donna) nel rango aziendale e nella responsabilità, più pronunciate sono
le loro caratteristiche antisociali, psicopatiche e sociopatiche. Questo è così vero che la
promozione ai livelli più alti diventa sempre più impossibile senza queste
tendenze.
E questo significa che in gran parte gli alti
dirigenti delle grandi aziende sono fondamentalmente criminali patologici. Questa può sembrare un'affermazione
scioccante per molti lettori, ma è una verità difendibile.
Potrebbe
sorprendervi sapere che l'industria farmaceutica ha il ventre più sporco di
tutti i settori economici riconosciuti nel mondo di oggi, così totalmente pieno
di criminalità e corruzione che probabilmente non può essere risolto.
Come
misura, negli ultimi decenni Big Pharma ha creato un numero di morti e feriti
superiore a quello di tutti i produttori di armi del mondo messi insieme. Ho
pubblicato un articolo intitolato "Una litania di crimini farmaceutici" che fornisce un'ampia
panoramica di questo settore. Ho molti articoli in attesa di pubblicazione che
si occupano a turno di ciascuna delle principali aziende farmaceutiche. La criminalità dilagante e
l'inconcepibile disprezzo per la vita umana descritti in questa serie ti
scioccheranno e ti faranno girare lo stomaco.
Merck
e Vioxx.
Il
Vioxx di Merck è stato promosso come un modo per prevenire gli attacchi di
cuore nella popolazione over 65, ma invece ha dimostrato di causare quegli
stessi attacchi di cuore, uccidendo gran parte della popolazione nel processo.
È
stato dimostrato che Merck aveva forti prove degli effetti collaterali fatali
di questo farmaco, ma li ha ignorati perché il farmaco era così redditizio.
Le prove circostanziali suggeriscono che Merck ha
consapevolmente immesso sul mercato un farmaco che ha provocato attacchi di
cuore invece di prevenirli, ed è stato responsabile della morte prematura di
circa 500.000 persone negli Stati Uniti, oltre a quelle in altre nazioni in cui
Vioxx è stato commercializzato. Ron Unz ha scritto un eccellente articolo su
questo che dovrebbe essere considerato una lettura obbligatoria.
A.H.
Robins Company.
L'azienda
ha sviluppato uno IUD chiamato Dalkon Shield che si è rivelato non solo
pericoloso ma fatale, causando innumerevoli aborti spontanei, isterectomie e
morti.
È
stato rapidamente ritirato dagli Stati Uniti, ma con l'avida cooperazione di
USAID e Planned
Parenthood,
Robins ha continuato a scaricare milioni di questi dispositivi contraccettivi
fatali in più di 40 paesi in via di sviluppo. "Ravenholt (e USAID) non si sono
fatti scrupoli ad acquistare enormi quantità di farmaci contraccettivi e
dispositivi intrauterini (IUD) non provati, non approvati, difettosi o vietati
e a distribuirli per l'uso da parte dei suoi subappaltatori del movimento di
controllo della popolazione su milioni di ignare donne del Terzo Mondo, molte
delle quali hanno sofferto o sono morte di conseguenza
L'epidemia
perfettamente tempestiva di Pfizer.
Molti
nuovi farmaci sono accompagnati da gravi effetti collaterali, con studi
rischiosi e quasi impossibili da condurre in Occidente, quindi le aziende
farmaceutiche portano i loro studi in paesi poveri dove le leggi sono
impreparate e le persone non capiscono i rischi.
Proprio
nel momento in cui Pfizer era pronta per iniziare le sperimentazioni di un
nuovo farmaco per la meningite, la Nigeria è stata improvvisamente e
inspiegabilmente colpita da una delle peggiori epidemie di meningite della
storia.
Ma è scoppiata una polemica sulla relazione tra la
necessità di Pfizer di test e l'epidemia di meningite, perché l'OMS era stata
in Nigeria immediatamente prima con uno dei suoi programmi di vaccinazione, i
tempi e le posizioni dell'epidemia di meningite apparentemente corrispondevano
perfettamente alle vaccinazioni dell'OMS e soddisfacevano il bisogno di Pfizer
di un gran numero di soggetti di test.
Inoltre,
l'autorizzazione di Pfizer da parte del governo per la sua sperimentazione
clinica era stata falsificata dopo il fatto su carta intestata di un reparto
inesistente e retrodatata prima dello studio.
Sangue
contaminato.
Nei
primi anni 1980, migliaia di canadesi sono stati infettate con l'HIV e decine
di migliaia con l'epatite C, da prodotti sanguigni contaminati da fornitori
americani distribuiti dai laboratori canadesi Connaught e dalla Croce Rossa
canadese che ha attraversato la linea in negligenza criminale e follia.
Milioni
di unità di sangue contaminato sono state consapevolmente vendute in tutto il
mondo, ma i profitti erano enormi, IVIG vale in peso molto più dell'oro. I
partecipanti a questa atrocità includevano aziende farmaceutiche statunitensi e
mediatori di sangue, Bill Clinton e il governo canadese.
L'USAID,
creato per "promuovere gli interessi politici ed economici degli Stati
Uniti", è stato convertito in una massiccia macchina per il genocidio con
finanziamenti praticamente illimitati, il suo obiettivo immediato è quello di
mantenere la supremazia americana sterilizzando almeno il 25% delle donne nei
paesi non sviluppati.
Sostenuta
dal Dipartimento di Stato e dall'esercito degli Stati Uniti, l'USAID si è
impegnata in una diffusa coercizione ed estorsione per raggiungere i propri
obiettivi. Ad
esempio, gli Stati Uniti hanno rifiutato tutti gli aiuti alimentari all'India
durante una carestia a meno che il governo non accettasse un programma
nazionale di sterilizzazioni forzate, l'USAID organizzava circa 50.000 campi di
sterilizzazione, dove le autorità avrebbero radunato le donne locali e le
avrebbero portate con la forza nei campi per la sterilizzazione.
In diverse nazioni, decine di milioni di donne
sono state costrette ad abortire piuttosto che sterilizzarsi, ma sono state
anche rese sterili. In Thailandia, le donne incinte sono state costrette a
ricevere vaccinazioni contro il tetano per ottenere carte d'identità per i loro
figli, le vaccinazioni più spesso con conseguenti aborti spontanei, il che
significa che sono stati somministrati vaccini abortivi dell'OMS. Morti e
feriti permanenti sono stati certamente milioni e forse decine di milioni, ma
non sono stati tenuti registri.
Reimert
Ravenholt dell'USAID era un mostro, un maniaco genocida veramente psicopatico
che, con tutto il potere del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, si
assunse il compito di abortire tutti i feti delle donne non bianche del mondo e
sterilizzarne il maggior numero possibile.
Ravenholt non solo è stato responsabile di oltre 100
milioni di aborti forzati, almeno di quel numero di sterilizzazioni forzate e
di almeno milioni di morti, ma nessuno si è preso la briga di contare.
Il
programma di sterilizzazione dell'OMS.
Dato
che l'OMS è in gran parte controllata dagli Stati Uniti e dai suoi interessi
nello Stato Profondo e che Bill Gates è il più grande contributore all'OMS,
possiamo considerare questa organizzazione come un affiliato degli Stati Uniti.
Pochi
in Occidente sono a conoscenza del fatto che l'OMS ha sterilizzato
fraudolentemente circa 150 milioni di donne in paesi non sviluppati, a loro
insaputa o senza il loro consenso.
L'OMS
ha inventato un vaccino contenente hCg, l'ormone femminile necessario per
impiantare un embrione nella parete dell'utero, combinato con il tossoide
tetanico come portatore e ha vaccinato tutte le femmine in età fertile,
rendendole permanentemente sterili.
Istituto
Rockefeller per la ricerca medica.
Ora ci
sono prove che l'"epidemia di influenza spagnola" del 1918 che uccise
più di 50 milioni di persone non fu un'epidemia naturale, ma fu causata da un
programma sperimentale di vaccinazione contro la meningite del Rockefeller
Institute che fu avviato a Fort Riley dall'esercito americano e si diffuse nel
mondo da lì. Sembra che la verità sia stata sepolta per più di 100 anni.
Nel
2014, General Motors ha subito enormi cause legali relative a interruttori di
accensione difettosi che spegnevano il motore dell'auto di propria iniziativa,
disabilitando anche gli airbag, i freni e lo sterzo, spesso mentre viaggiavano
ad alta velocità e spesso uccidevano gli occupanti.
GM era
a conoscenza di questo difetto, ma si è seduta sulle informazioni per quasi 15
anni per evitare un costoso richiamo di milioni di auto.
GM è arrivata al punto di far sì che i suoi
ingegneri si occupassero dei luoghi degli incidenti per rimuovere furtivamente
i chip del computer dalle auto in modo che le agenzie investigative non
potessero bloccare gli incidenti sugli interruttori di accensione difettosi.
Questo
non è affatto insolito; Le case automobilistiche statunitensi hanno per decenni
seppellito difetti di qualità, con conseguenti miliardi di costi di riparazione
dei clienti e innumerevoli decine di migliaia di morti e feriti.
Alcuni
anni prima, GM commercializzò un'auto chiamata Corvair con difetti delle
sospensioni posteriori che avrebbero causato la flessione delle ruote
posteriori in una curva, causando il ribaltamento dell'auto e generalmente
uccidendo i suoi occupanti, ma GM si rifiutò ostinatamente di modificare i
difetti.
Era simile con un'auto chiamata Ford Pinto, il
cui serbatoio del gas si rompeva e scoppiava in fiamme, spesso incenerendo gli
occupanti ma, come con GM, una "analisi costi-benefici" ha determinato
che le cause legali dei parenti dei clienti deceduti sarebbero state più
economiche di un richiamo.
È
leggenda che gli imbottigliatori di Coca-Cola organizzassero regolarmente
l'uccisione di leader sindacali in Sud e Centro America per impedire la
formazione di sindacati.
I
dirigenti della Coca-Cola hanno negato la responsabilità in tutti i casi,
sostenendo che gli imbottigliatori erano agenti indipendenti. In Messico, i media hanno riferito
che tutti i dipendenti della Coca-Cola sono stati costretti a dimettersi,
alcuni sotto la minaccia delle armi, dopo la certificazione di un sindacato.
Nestlé
è una delle quattro aziende più boicottate al mondo. Una stima è che più di 50 milioni di
bambini sono morti dalla seconda guerra mondiale per aver bevuto latte
artificiale per bambini in paesi non sviluppati dove biberon e acqua non
possono essere facilmente sterilizzati.
Nestlé
di proprietà ebraica non è l'unico colpevole, ma controlla più della metà del
mercato.
Le
università americane sono altrettanto colpevoli quanto il loro governo e le
loro corporazioni nel commettere atrocità disumane.
Ecco i riferimenti a due articoli che descrivono in
dettaglio il furto scandalosamente illegale di DNA cinese da parte dell'Università
di Harvard e un atroce esperimento umano eseguito su bambini cinesi dalla Tufts
University. Entrambi erano criminali, al limite della follia, ed entrambi racchiusi
in una nebbia di illegalità, insabbiamenti, bugie, malattie e morti.
Esiste
una litania di riprovevole sperimentazione umana negli Stati Uniti, di solito
eseguita da una rispettata istituzione americana per l'esercito americano. In
genere, il governo degli Stati Uniti e le università e gli ospedali americani
accedevano ai bambini in orfanotrofi, istituti psichiatrici, case adottive e
ospedali, come soggetti sperimentali gratuiti.
Molte
importanti università e ospedali americani hanno accuratamente escluso tutte le
tracce di esperimenti umani dalle loro storie, tra cui MIT, Harvard, Università
di Rochester, New York University, Università di Washington, Università di
Chicago, Vanderbilt University, Università di Cincinnati, Columbia University e
altro ancora.
Ad
Harvard e all'Università di Cincinnati, i medici hanno torturato e ucciso
numerose persone indifese fingendo di studiare "l'effetto della
temperatura gelida sui disturbi mentali".
"Hanno
spogliato i pazienti nudi con ritardo mentale e li hanno messi tra strati di
una coperta gommata attraverso la quale è stato fatto circolare un fluido
refrigerato, portando la temperatura corporea ben al di sotto dello zero.
Questi
individui indifesi non potevano fare altro che giacere lì per giorni,
infreddoliti, affamati, coperti di urina e feci, mentre lentamente si
guardavano congelare fino alla morte.
Per
aiutare l'esercito americano a incenerire i "ribelli" in Vietnam,
l'Università di Harvard ha raccomandato di infondere il napalm con fosforo
bianco, che non può essere estinto una volta acceso, e brucerà a morte un uomo
proprio attraverso le sue ossa, anche sott'acqua.
Harvard e l'Università di Chicago hanno iniettato
migliaia di donne incinte con dietilstilbestrolo, quasi universalmente con
conseguente aborti spontanei e nascite morte, le madri non hanno mai imparato
perché hanno perso i loro bambini.
In un esperimento per la Marina degli Stati
Uniti, il biochimico di Harvard Edward Cohn ha iniettato ai prigionieri sangue
di mucca, con risultati descritti come "catastrofici". Il professor Richard Strong di
Harvard ha intenzionalmente infettato i filippini con il colera e la peste, i
soggetti ovviamente tutti morenti.
Sono
stati i professori di Harvard a sostenere che gli individui impegnati nella
disobbedienza civile possedevano cellule cerebrali difettose, ricevendo
finanziamenti per quasi 600 "progetti di ricerca" che coinvolgono
lobotomie frontali.
Le
vittime sono state arrestate dall'FBI con accuse inventate, poi lobotomizzate. Naturalmente, il processo ha
trasformato le vittime in verdure, e quindi è diventato un trattamento di
condizionamento dell'FBI preferito per i dissidenti politici.
Il Dr.
John C. Cutler era uno di un gran numero di mostri disumani che condussero
alcuni degli esperimenti umani più spaventosamente ingannevoli e spregevoli, in
un caso infettando migliaia di guatemaltechi con la sifilide in un esperimento
militare statunitense. La maggior parte è morta.
La
dottoressa Lauretta Bender, la "psichiatra infantile dall'inferno"
era una neuropsichiatra a Bellevue, dove ha "aperto la strada" all'uso
disumano della terapia elettroshock eccessiva e violenta su migliaia di
bambini, iniettando loro anche LSD e Metrazol. Pochi sopravvissero.
Il Dr.
Albert M. Kligman dell'Università della Pennsylvania ha condotto esperimenti
per l'esercito americano, la Monsanto e la Dow Chemical, per determinare gli
effetti delle diossine sugli esseri umani.
Pochi
sopravvissero e tutti i documenti delle identità dei prigionieri furono
distrutti. L'esercito
americano e la CIA hanno pagato a Kligman 400.000 dollari per testare nuove
droghe sui detenuti. L'Università della Pennsylvania ha fornito gli scienziati,
la prigione ha fornito le vittime e la CIA ha fornito i soldi.
Per
quasi 20 anni, il Dr. Saul Krugman della New York University ha condotto studi
su larga scala presso la Willowbrook State School per bambini ritardati,
finanziati dall'esercito americano, dove ha infettato tutti i bambini con
epatite, di solito ottenendo feci da pazienti affetti da epatite, mescolando le
feci in frappè e dandole da mangiare ai bambini.
Il Dr.
Eugene Saenger era un radiologo dell'Università di Cincinnati incaricato
dall'esercito americano di raccogliere informazioni sugli effetti sull'uomo
dell'esposizione alle radiazioni nucleari. Ha falsificato moduli di consenso e
ha esposto i pazienti all'equivalente di circa 20.000 radiografie del torace
nello spazio di un'ora. Dopo il vomito, il sanguinamento e le convulsioni, tutti i
pazienti sono morti. Molti erano bambini piccoli. La Radiological Society of
North America ha dato a Saenger una medaglia d'oro per i suoi "successi di
carriera" nell'aiutare a ridurre il surplus di poveri della nazione.
Il Dr.
Chester Southam era un immunologo presso lo Sloan-Kettering Hospital che ha
organizzato un progetto di ricerca presso il Jewish Chronic Disease Hospital di
New York
per valutare le risposte immunitarie umane ai tumori.
Il suo metodo è stato quello di iniettare e
trapiantare cellule tumorali vive in migliaia di vittime ignare per più di un
decennio, in una ricerca finanziata dal National Institute of Health e
dall'esercito americano.
Fonti
autorevoli documentano che durante un periodo di forse 20 anni, più di 4.000
esperimenti di radiazioni simili sono stati condotti su molte decine di
migliaia di americani da medici finanziati dall'esercito americano. Il record è
così frammentato e la pratica così diffusa, i documenti così spesso distrutti e
i follow-up così raramente eseguiti che non c'è modo di conoscere il bilancio
delle disabilità, delle vite e delle famiglie rovinate e delle morti.
La RAND
Corporation
Molte
Fondazioni, le cosiddette ONG e molte altre organizzazioni istituzionali sono
altrettanto criminali di chiunque o qualcosa sopra descritto. Uno di questi è
la RAND Corporation.
Prima
che Robert McNamara lasciasse la sua posizione di Segretario alla Difesa degli
Stati Uniti, creò un gruppo per scrivere quella che definì una "storia
enciclopedica della guerra del Vietnam", che alla fine comprendeva circa
7.000 pagine in 47 volumi e fu classificata Top Secret. Copie di questo
materiale furono fornite alla rand corporation dove un analista di nome Daniel
Ellsberg le trovò. Ellsberg copiò l'intero file che conteneva una quantità
sorprendente di informazioni su programmi illegali della CIA, massacri, morti,
insabbiamenti e altro ancora, e cercò di esporre la criminalità a vari
funzionari governativi di alto livello tra cui Henry Kissinger, nessuno dei
quali era apparentemente interessato.
Ellsberg ha poi rilasciato il materiale ai media, che
è diventato noto come lo scandalo chiamato "The Pentagon Papers".
Hanno
rivelato per la prima volta il bombardamento illegale americano di Laos e
Cambogia e il fatto che quattro successivi presidenti degli Stati Uniti avevano
mentito enormemente al pubblico sulle attività militari statunitensi nel sud-est
asiatico. Ellsberg scrisse all'epoca: "Sentivo che come cittadino
americano, come cittadino responsabile, non potevo più cooperare nel nascondere
queste informazioni al pubblico americano".
Ma
c'era di più. Uno dei soci di Ellsberg alla RAND Corporation di nome Anthony
Russo aveva scritto un documento sulla Phoenix e altri programmi che Ellsberg
sosteneva fosse "il primo a documentare la complicità americana nell'uso di routine
della tortura".
"Russo
aveva apparentemente scritto tre di questi articoli sull'argomento, un progetto
per il quale alla fine è stato licenziato. La società RAND si rifiuta di
rilasciare copie di quei documenti, la ragione è, secondo molti esperti
militari, che gli analisti rand hanno eseguito tutte le ricerche che hanno
portato alla creazione delle pratiche di tortura della CIA e all'esistenza del
Programma Phoenix stesso. In altre parole, Russo aveva catalogato in modo indipendente
non solo l'esistenza dei massicci programmi di tortura e repressione civile
della CIA, ma inconsapevolmente aveva anche catalogato la responsabilità della
RAND Corporation nella creazione di tali programmi.
"RAND
è l'acronimo di Ricerca e Sviluppo", originariamente creato subito dopo la seconda
guerra mondiale come braccio di ricerca privato della US Air Force, sotto il
controllo di Curtis LeMay che era responsabile del bombardamento incendiario
genocida del Giappone e del genocidio in Corea del Nord.
Lo
staff della RAND si è concentrato su aree come lo sviluppo di nuove armi,
compresa la guerra biologica e chimica, e l'esecuzione di quello che è stato
chiamato "pensiero strategico avanzato" su come fare la guerra.
Una
grave preoccupazione è che la RAND ha recentemente pubblicato (internamente) un
rapporto completo su una proposta di guerra degli Stati Uniti con la Cina,
discutendo strategia e tattiche e probabili perdite, apparentemente concludendo
che gli Stati Uniti soffrirebbero molto meno del conflitto di quanto farebbe la
Cina. Questo è ciò che fa RAND.
Gli
"analisti" della RAND Corporation erano presenti e attivi in Vietnam
durante il periodo del Programma Phoenix ed erano così attivi che i rapporti
affermano che "la villa di Saigon della RAND divenne la necessaria
"fermata di prestigio" per chiunque avesse un interesse per la guerra",
e che la RAND Corporation in realtà fungeva da "centro di comando"
per il Progetto Phoenix. Era questo profondo coinvolgimento che Russo voleva esporre
al pubblico, il fatto che questo cosiddetto 'think tank' non solo aveva
silenziosamente influenzato, ma creato questa politica politica disumana
totalmente sconosciuta al pubblico.
"Non
sono stati solo i programmi di tortura che sono emersi dalla RAND; altri hanno
affermato che RAND era responsabile di una vasta gamma di pratiche disumane
relative al Vietnam, elementi come raccomandare l'uso di schegge di plastica di
colore rosso che sarebbero invisibili ai raggi X e renderebbero difficile o
impossibile la sua rimozione dai soldati feriti.
Un'altra
era la raccomandazione che i soldati americani non dovessero sparare per uccidere,
ma dovessero sparare ai vietnamiti nell'addome o nelle viscere in modo da
mettere a dura prova le risorse mediche del nemico. Non ci sono esseri umani
che lavorano alla RAND Corporation.
Ripensando
agli eventi e alle azioni descritte per le università, le istituzioni, le ONG e le
corporazioni americane, e riconoscendo che ho presentato solo una piccola parte
delle prove disponibili, su quali basi confuteresti l'affermazione che quelle
persone sono tutte criminalmente pazze?
Il
popolo americano.
In
America, la violenza è un valore universale, come la democrazia e il cibo per
animali domestici. È così che era diverse centinaia di anni fa, e non è
cambiato molto:
La
verità di "The First Thanksgiving", se possiamo identificare uno di questi eventi come
rappresentativo, è piuttosto meno armoniosa della mitica narrativa del libro di
scuola.
Ecco una tipica celebrazione riportata da un testimone
oculare, quando un gruppo di coloni bianchi ha intrappolato circa 700 nativi,
per lo più donne e bambini, al Mystic River vicino a Boston.
Il governatore della zona, un signor William Bradford,
scrisse nel suo diario la seguente descrizione grafica: "Vederli friggere nel fuoco, e i
flussi del loro sangue che si spegnevano lo stesso, e il fetore era orribile;
ma la vittoria sembrò un dolce sacrificio e ne diedero lode a Dio".
Ci
furono molti altri eventi simili, non per ringraziare Dio per il raccolto, ma
per celebrare vittorie omicide sui nativi. Durante alcune di queste feste
multietniche del Ringraziamento a New York City, i residenti tagliavano le
teste ai nativi e facevano sport a calci per le strade di Manhattan come
palloni da calcio.
Un
governatore degli Stati Uniti Joseph Dudley dichiarò nel 1704 un
"Ringraziamento generale per l'infinita bontà di Dio di estendere i Suoi
favori nello sconfiggere le spedizioni dei [nativi] contro di noi, e il buon
successo ci ha dato contro di loro, consegnandone così tanti nelle nostre
mani".
Un altro cristiano, grato per l'invenzione del
vaiolo, scrisse: "A Dio piacque a visitare questi Indiani con una grande
malattia, e una tale mortalità che di 1000 e mezzo di loro morirono, e molti di
loro marcirono fuori terra per mancanza di sepoltura".
Per
anni, alcuni dei lavori meglio pagati in America erano l'uccisione di indiani,
e The Boy Scouts of America è stato concepito per preparare i ragazzini a
questa carriera.
John
Kozy ha scritto: "Gli Stati Uniti d'America sono stati concepiti e nutriti
dalla violenza. Gli europei che colonizzarono l'America non erano né tolleranti
né illuminati; erano la feccia della società e si disprezzavano persino l'un
l'altro".
L'America come nazione è stata generata da una
violenza che esiste ininterrottamente da 500 anni.
Le
armi e le uccisioni nella società, le centinaia di guerre iniziate contro
nazioni e popoli innocenti, la storia secolare di torture, la costante violenza
quotidiana in televisione, nei giochi per bambini, nelle strade e nelle scuole,
sono tutti solo sintomi di una natura patologica violenta profondamente radicata
dell'America. Karl Weiss ha osservato che l'America oggi è "una società di forza così
colpita dalla violenza che qualsiasi altro valore ha poco o nessun
significato".
Gli
Stati Uniti sono la società civile più pesantemente armata al mondo, con solo
il 4% della popolazione mondiale che possiede più armi di tutti gli altri
cittadini in tutto il resto del mondo. I civili americani possiedono più
armi da fuoco (circa 400 milioni) di tutte le forze di polizia e militari
(circa 225 milioni) del mondo. L'American Military News afferma: "I civili
statunitensi possiedono 400 milioni di pistole rispetto ai 4,5 milioni dei
militari".
Gli
Stati Uniti hanno centinaia di uccisioni di massa nelle scuole, almeno una a
settimana. In un periodo di 6 mesi dal 2012, ce n'erano 40 nelle università e
40 nelle scuole materne ed elementari. Le scuole americane hanno ufficiali
armati e i bambini dell'asilo indossano zaini antiproiettile.
Molte
nazioni e province hanno il loro fiore o animale nazionale, ma gli Stati Uniti
hanno una "pistola di stato".
In Cina, i genitori cercano nuove case vicino a buone
scuole, ma gli americani usano il numero di omicidi per quartiere come
riferimento principale quando acquistano una nuova casa.
Passiamo
ad alcuni esempi di affari esteri e vediamo come si relazionano con il popolo
degli Stati Uniti.
Possiamo
ricordare che l'esercito americano ha distrutto le forniture di acqua potabile
in Iraq, causando più di 500.000 morti infantili, con il segretario di Stato
americano Madeleine Albright che ha detto che quelle morti "ne valevano la
pena" per dare una lezione a Saddam.
Dato
che queste informazioni erano in tutti i media, compresa la TV, come ha reagito
il popolo americano, al fatto del genocidio di Albright e al suo apprezzamento
casuale del proprio lavoro? Non l'hanno fatto. Non sono riuscito a trovare traccia
da nessuna parte di obiezioni da parte del popolo americano a questa indicibile
disumanità.
L'esercito
americano ha sparato in Iraq milioni di colpi di artiglieria contenenti uranio
impoverito che vaporizza e permea tutto, compresi gli esseri umani, con l'Iraq
che sperimenta diverse centinaia di migliaia di nascite orribilmente deformate;
bambini senza testa a tre teste, bambini nati con i loro organi interni o
cervelli completamente al di fuori delle loro cavità corporee o craniche,
bambini con un numero qualsiasi di arti che emanano da qualsiasi parte del loro
corpo e un gran numero classificato dai medici delle Nazioni Unite come
"grumi di carne non identificabili". Questo non era un segreto. Come hanno reagito gli americani
come popolo a questa rivelazione? Non l'hanno fatto. Non un mormorio che potevo
trovare ovunque.
Un
ospedale in L'Iraq stava catalogando tutte le nascite deformate, preservando i
feti, mantenendo registri e fotografie accurati, prove che il governo degli
Stati Uniti non voleva esporre. La soluzione dell'esercito americano è stata
quella di lanciare un attacco aereo, bombardando l'intero ospedale in macerie,
non solo distruggendo tutti i documenti e le prove, ma uccidendo tutte le
vittime insieme al personale medico che lo stava catalogando. Questo non era un segreto. Come hanno reagito gli americani
come popolo a questo crimine indicibile? Non l'hanno fatto. Nessuna lamentela
da nessuna parte da parte della gente.
Sempre
con l'Iraq, il governo degli Stati Uniti era scontento delle notizie straniere
provenienti dal paese durante l'invasione, fornendo prove contrarie al cono
ufficiale di silenzio desiderato. In risposta, l'esercito americano ha fatto
precipitare un carro armato nel centro di Baghdad, adiacente all'hotel dove
erano accampati i giornalisti stranieri, e ha fatto esplodere quasi l'intero
piano dell'hotel, uccidendo tutti i giornalisti presenti.
Questo non era un segreto. Il popolo americano e i suoi media
sono stati completamente silenziosi di fronte a questo omicidio deliberato di
molti giornalisti, per non parlare della soppressione della libertà di stampa.
Per
molti decenni, l'esercito americano ha impiegato pochi o nessun cecchino. Le
avventure militari erano condotte con la forza bruta e i cecchini erano
universalmente raffigurati nei libri e nei film come la forma più bassa di
codardi che evitavano "una lotta leale" nascondendosi tra alberi e cespugli
mentre uccidevano persone che non sapevano nemmeno di essere lì. Questo è cambiato. Ora che gli Stati Uniti li hanno, i
cecchini sono il più alto livello di eroe; testimone Chris Kyle, cecchino
straordinario che ha ucciso più di 100 persone. Kyle era bravo nel suo lavoro e
lo adorava: "Mi piaceva uccidere. Vorrei solo aver potuto fare di
più".
Come
hanno reagito gli americani come popolo a questa notizia piena di eventi? Lo celebrarono con film e libri, ed
eressero statue di bronzo in commemorazione dell'uomo. Il film è stato diretto da Clint
Eastwood – "Dirty Harry" in più che nome. Amazon ha incluso il film
in "Best Sellers – TV Shows Kids & Family – Legend of the American
Sniper". Il libro di memorie omicida di Kyle è stato il libro più venduto
al New York Times per quasi un anno, e il film è stato nominato per sei premi
Oscar, incluso il miglior film. San Antonio, in Texas, ha eretto una statua di
9 piedi come "Un giusto tributo a un eroe americano".
Per
quanto riguarda l'interferenza nei governi di altre nazioni, i media
statunitensi non hanno espresso obiezioni e, a parte alcune anime coraggiose
che scrivono libri che Amazon sopprime o si rifiuta di vendere, non c'è nulla
dal popolo americano.
Sembrano
felici che gli venga insegnato a odiare cinesi, russi e iraniani, e non
esprimono alcuna obiezione all'attuale tentativo di distruzione del Venezuela
da parte del loro governo, alla repressione decennale di Cuba, né all'orribile
miseria e al bilancio delle vittime che il loro governo ha inflitto alle nazioni
del Sud e Centro America, Dell'Asia e dell'Africa. Dal Vietnam, il popolo
americano approva sempre più le disavventure criminali della propria nazione
all'estero, questa approvazione si è trasformata ora in elogi attivi.
Il
popolo americano sembra orgoglioso che il suo paese abbia rimosso più di 50
governi legittimi e li abbia sostituiti con dittature brutali. Lo stesso vale
per il record americano di omicidi di leader mondiali. Non una sbirciatina
dagli americani da nessuna parte. Oggi questi omicidi sono così popolari
(Gheddafi, bin Laden, Soleimani) che il popolo fa festa per le strade alla
notizia che il loro presidente ha ucciso qualcuno in un altro paese che non gli
piaceva.
È
stato lo stesso con le rivelazioni dell'immenso regime di tortura istituito da
Bush, Rumsfeld e Cheney.
Con
solo poche eccezioni che ho potuto trovare su siti web come questo, non un
mormorio da nessuna parte della gente.
Inoltre,
la tortura è stata incorporata nella nuova definizione di democrazia per molti
americani, Hollywood la celebra con una popolare serie TV in cui l'eroe
americano tortura le persone in nome del Bene.
Credo
che Ron Unz abbia scritto un articolo su questo.
Il
Congresso era, semmai, peggio del popolo americano. Il presidente Obama in un
primo momento ha minacciato di rendere pubblica l'intera registrazione
fotografica e video delle atrocità. Essendo stati convinti del contrario, i
pacchetti dell'intera vicenda sono stati preparati per ogni membro del
Congresso e conservati in un luogo sicuro per il ritiro individuale.
Poco dopo, la CIA iniziò ad avere ripensamenti
e ottenne un ordine per il recupero di quei pacchetti di tortura. Ma non dovevano preoccuparsi; i pacchetti erano ancora nella loro
posizione sicura originale. I membri del Congresso non si preoccupavano nemmeno
abbastanza di raccoglierli.
Il
popolo americano, come popolo, non solleva obiezioni che io abbia mai visto, al
fatto ampiamente noto e indiscusso che il loro governo, l'esercito e la CIA
hanno interferito praticamente in ogni elezione in ogni paese straniero negli
ultimi 75 anni.
In
totale, dei circa 200 paesi principali del mondo di oggi, solo tre non sono
stati direttamente invasi, sottoposti a brutali pressioni militari,
diplomatiche e / o finanziarie, sono stati sopraffatti dalla propaganda
americana nei loro media, hanno incontrato enormi interferenze nelle loro
elezioni nazionali e / o altrimenti hanno subito massicce interferenze da parte
del governo degli Stati Uniti. I risultati includono povertà, miseria, analfabetismo e
decine di milioni di morti. Mentre il popolo americano può essere inconsapevole
delle specifiche e dei dettagli in ogni caso, quasi nessun americano non è a
conoscenza delle circostanze di tutti questi casi. E qual è la risposta del
popolo americano, come popolo, a questa litania di 100 anni di incessante
bullismo e abuso di tutte le nazioni, compresi i cosiddetti
"alleati"? Solo silenzio. Non ci sono segni che gli americani
si preoccupino del danno che la loro nazione infligge al mondo su base
giornaliera.
Fidel
Castro è nel Guinness dei primati come la persona sopravvissuta al maggior
numero di tentativi di assassinio. Nel 2006, la BBC ha prodotto un documentario
intitolato "638 Ways to Kill Castro".
I
media statunitensi lo hanno respinto come una descrizione dei "vari modi
in cui persone e governi hanno cercato di assassinare Fidel Castro nel corso
degli anni". Ma non si trattava di vari "popoli e governi"; era
interamente il governo degli Stati Uniti dietro quei complotti.
I media hanno inoltre respinto questo
classificando molti degli attentati alla vita di Castro come
"umoristici", e gli americani medi sembrano condividere questo
sentimento. Per sessant'anni, nessun americano è stato all'oscuro di nulla di tutto
questo, e per sessant'anni nessun americano ha obiettato a nulla di tutto ciò.
Cuba è
naturalmente solo una delle tante nazioni che il governo degli Stati Uniti ha
distrutto o mantenuto in estrema povertà. Ce ne sono almeno 100, e continuano a
contare. La maggior parte dell'America Latina è in questa posizione, con il
Venezuela che oggi è spinto nella povertà e nella carestia dal rifiuto di
consentire il saccheggio americano all'ingrosso del paese, così come l'Iran, la
Siria e molti altri.
Trump
aveva, per quattro anni, fatto del suo meglio per rovinare l'economia cinese e
le grandi aziende, e Biden ha continuato il processo. Nessun americano non ne è
consapevole. Gli americani come popolo si oppongono a questo bullismo
devastante? Non che io ne sia a conoscenza. Semmai, sembrano orgogliosi di
questo.
Come
ho scritto nelle mie dichiarazioni di apertura:
"Proprio
come le foglie non possono cambiare colore e le radici non possono appassire
senza la conoscenza silenziosa dell'intero albero, nessun governo può
commettere secoli di guerre e atrocità incessanti contro altri popoli e nazioni
senza la conoscenza e l'approvazione della grande maggioranza della sua
popolazione. Né può farlo senza la cooperazione delle sue corporazioni, delle
sue infrastrutture civili e delle sue istituzioni educative".
Gli americani
come popolo, dal loro governo in giù, sono criminalmente pazzi? Non vedo come potremmo evitare di
rispondere affermativamente.
Epilogo.
Oggi,
i grandi Stati Uniti d'America stanno chiaramente facendo tutto ciò che è in
loro potere per provocare la Terza Guerra Mondiale, a cominciare dalla Cina o
dalla Russia.
Naturalmente,
sono solo
gli ebrei Khazariani nella City di Londra che vogliono questa guerra, e
combatteranno fino all'ultimo americano prima che finisca.
E gli
americani, che ne sosterranno l'intero costo – in bancarotta – e che
prenderanno tutte le vittime, senza ricevere alcun beneficio di alcun tipo,
sono così stupidi da essere disposti a sacrificare sé stessi e un mondo di pace
per il piacere di agire ancora una volta come The Banker's Private Army.
Tra la
metà e la fine del 1930, gli inglesi non si resero conto di quanto la loro
nazione e il loro impero fossero disponibili per gli ebrei Khazariani, spinti
in due guerre mondiali che nessuno voleva, perdendo il 40% del loro intero
impero nel primo turno e l'equilibrio nel secondo.
Gli
ebrei non erano preoccupati perché avevano già trasferito la loro bandiera
negli Stati Uniti e quindi avevano un "esercito privato del
banchiere" ancora più grande e più potente per compiere le loro atrocità pianificate
sul mondo.
E oggi gli americani sono così ottusi e ciechi
che apparentemente non riescono a vedere la propria disponibilità, non essendo in grado di vedere che
gli ebrei
cazari hanno già trasferito la loro bandiera alla NATO come esercito privato
ebraico permanente e che, come Netanyahu ha detto in modo così succinto,
"Una volta che abbiamo spremuto tutto ciò che vogliamo dagli Stati Uniti,
può asciugarsi e soffiare via."
E lo
farà. E il mondo intero ne pagherà il prezzo perché gli americani, avidi,
ciechi e criminalmente pazzi come sono, hanno consegnato il controllo di
tutta la loro nazione, governo, esercito ed economia, a un piccolo gruppo di
parassiti che controllano i media e che hanno comprato tutti i politici. Era
così semplice.
Aggiungerei
un avvertimento a tutto questo. Per tutti gli americani per così tante generazioni, la
"guerra" è sempre stata qualcosa che è successo da qualche altra
parte.
Sono
sempre stati altri paesi ad essere fisicamente devastati, avamposti di miseria,
morte e città bombardate. Sono sempre stati i genitori di altri paesi a vagare per le
strade dopo un attacco americano, raccogliendo le parti del corpo dei loro
figli.
E
tutti gli americani che pensano ancora una volta che sarebbe divertente
dichiarare guerra alla Cina e / o alla Russia, e mostrare quanto sono duri,
potrebbero vivere in un paese di fantasia questa volta.
Se sei
americano e nutri la convinzione che i cinesi o i russi ti lasceranno venire
nel loro paese con bombe e missili, guardando tutto nella loro nazione che
viene distrutto e non vendicando contro gli Stati Uniti, sei davvero delirante.
Ci
sarà certamente una terza guerra mondiale. Non credo che nulla possa impedirlo.
Gli ebrei lo vogliono e hanno il potere di provocarlo. Ma questa guerra non sarà
limitata ad altre nazioni. Diventerà necessariamente nucleare e, se sei americano,
avrai l'opportunità di determinare da solo ciò che costituisce "perdite
accettabili".
DC
sarà quasi certamente uno dei primi obiettivi, e i genitori di Washington
proveranno finalmente l'emozione di camminare per le strade e raccogliere le
parti del corpo dei propri figli morti. Ho il forte sospetto che i genitori di
Tel Aviv possano provare lo stesso brivido. E, con un po' di fortuna, la City
di Londra cesserà di esistere.
(Gli
scritti di Romanoff sono stati tradotti in 32 lingue e i suoi articoli sono
stati pubblicati su oltre 150 siti web di notizie e politica in lingua
straniera in più di 30 paesi, oltre a più di 100 piattaforme in lingua inglese.
Larry Romanoff è un consulente di gestione e uomo d'affari in pensione. Ha
ricoperto posizioni dirigenziali in società di consulenza internazionali e ha
posseduto un'attività internazionale di import-export. È stato visiting
professor presso la Fudan University di Shanghai, presentando casi di studio in
affari internazionali a classi EMBA senior. Romanoff vive a Shanghai e sta
attualmente scrivendo una serie di dieci libri generalmente legati alla Cina e
all'Occidente. È uno degli autori che hanno contribuito alla nuova antologia di
Cynthia McKinney "When China Sneezes".)
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