INELUTTABILIITA’ DEL DOMINIO DELL’OCCIDENTE.

 

INELUTTABILIITA’ DEL DOMINIO DELL’OCCIDENTE.

 

 

 

Il Cremlino non ha ancora impegnato

l'esercito russo nel conflitto ucraino.

 Unz.com - PAUL CRAIG ROBERTS – (5 MARZO 2023) – ci dice:

Un grande esercito ucraino addestrato ed equipaggiato dagli Stati Uniti / NATO viene lentamente sconfitto da una compagnia militare russa privata e dalle milizie del Donbass.

Fin dall'inizio il processo è stato quello di una lenta festa di lumaca villaggio per villaggio.

La domanda che continuo a sollevare è perché il Cremlino procede in questo modo quando il risultato principale è quello di dare agli Stati Uniti / NATO il tempo di essere coinvolti e di fornire armi sempre più efficaci e a lungo raggio all'Ucraina, ampliando così la guerra e causando maggiori perdite russe.

Da un punto di vista militare, la politica del Cremlino è insensata.

Una conseguenza è che alcuni stanno ora teorizzando una cospirazione tra Stati Uniti e Russia per creare una guerra per qualche ragione globalista o World Economic Forum di Klaus Schwab.

In altre parole, alcuni stanno cominciando a vedere la guerra come un'altra bufala sull'umanità con un'agenda diversa dalle agende opposte dichiarate di Russia e Stati Uniti.

 Questo non aiuta la reputazione di Putin o di Biden.

Poiché non esiste una spiegazione ovvia per il ritardo della vittoria del Cremlino, questa spiegazione della teoria della cospirazione sta guadagnando attenzione.

Il rapporto di John Helmer da Mosca secondo cui il presidente Putin ha firmato un salvacondotto per la missione del presidente Biden a Kiev viene interpretato come prova di una cospirazione tra Washington e Mosca.

Helmer riferisce: "Per la prima volta nel secolo di guerra degli Stati Uniti contro la Russia, un presidente degli Stati Uniti in carica ha chiesto e ricevuto un cessate il fuoco formale e un impegno di salvacondotto (propusk) dal Cremlino per poter visitare un paese terzo".

(johnhelmer.net/president-vladimir-putin-signed-safe-conduct-for-president-joseph-biden-one-return-przemysl-rail-pass-24-hour-leave-pass-for-kiev-in-covert-mission-to-fool-new-york-times-london/)

Il fatto che i due leader che hanno dichiarato l'uno l'altro completamente inaffidabile si fidino l'uno della parola dell'altro è inspiegabile per molti.

Non sono pronto ad approvare la teoria della cospirazione, ma rimango perplesso sul perché il Cremlino permetta alla guerra di metastatizzare piuttosto che impegnare le risorse per porvi fine rapidamente.

Per ora mi atterrò alla mia enfasi sul fatto che l'inazione di Putin è la ragione principale per cui la guerra si sta allargando.

 (rt.com/russia/572493-us-ukraine-pilots-jets/)

 

 

 

OSWALD SPENGLER.

 

Filosofico.net - Diego Fusaro – (3-5-2021) – ci dice:

"Una cultura nasce nell'attimo in cui una grande anima si desta dallo stato psichico originario dell'eternità eternamente fanciulla e se ne distacca, come una forma da ciò che è privo di forma, come qualcosa di limitato e di perituro dall'illimitato e dal permanente.

 Essa fiorisce sulla base di un territorio delimitabile in modo preciso, al quale rimane vincolata come una pianta.

Una cultura perisce quando quest'anima ha realizzato l'intera somma delle sue possibilità sotto forma di popoli, di lingue, di dottrine religiose, di arti, di stati e di scienze, ritornando quindi nel grembo della spiritualità originaria. "

(Il tramonto dell'Occidente).

L'antitesi ipotizzata da Dilthey tra "spiegazione naturale" e "comprensione storica" si traduce in Oswald Spengler (1880-1936) nella contrapposizione tra "mondo come natura" e "mondo come storia".

Spengler non fu tanto un filosofo nel senso rigoroso del termine, quanto piuttosto un ideologo, indubbiamente capace di cogliere certi orientamenti politico-spirituali del suo tempo, ma troppo proclive a sbrigative liquidazioni di determinati princìpi e valori (la libertà, la democrazia) e ad avventati appoggi agli orientamenti razzistici e totalitari approdati ad ultimo al nazismo.

 Egli, oltre ad altri scritti tra cui è bene ricordare “Prussianesimo e socialismo” (1919) e “L'uomo e la tecnica” (1931), è l'autore di una fortunata opera, “Il tramonto dell'Occidente “, pubblicata tra il 1918 e il 1922, cioè tra gli ultimi mesi della prima guerra mondiale e l'immediato dopoguerra, in un periodo in cui comincia ad accentuarsi (fino a diventare un elemento rilevante della cultura fra le due guerre mondiali) la consapevolezza di vivere in un periodo di crisi.

 Crisi sociale, economica e politica, in primis, ma anche crisi intellettuale e di valori, insomma delle certezze che l'inizio del secolo aveva ereditato dall'ottimismo ottocentesco (che con il Positivismo aveva raggiunto l'apice):

" quello che ci appare più chiaro nei suoi contorni è il 'tramonto dell'antichità', mentre già oggi avvertiamo chiaramente in noi e intorno a noi i primi indizi di un avvenimento ad esso del tutto analogo per corso e durata, che appartiene ai primi secoli del prossimo millennio: il 'tramonto dell'Occidente' ".

 L'opera di Spengler è emblematica già dal titolo:

la crisi e il crollo della Germania vengono interpretati come il tramonto dell'intera civiltà occidentale;

in un quadro concettuale che riprende temi della speculazione di Goethe e di Nietzsche, Spengler tenta di rispondere alla domanda pressante sul destino della civiltà europea.

 Respingendo ogni concezione unitaria dello sviluppo storico, egli afferma la necessità di intendere la storia dell'umanità come esplicazione di una molteplicità di forme differenti, cioè di diverse civiltà dotate ciascuna di una propria vita e di un proprio sviluppo autonomo.

Ogni civiltà è un organismo appartenente alla medesima specie e ha quindi una nascita, una crescita, una decadenza e una morte;

 e come in tutti gli organismi biologici questo ciclo di sviluppo ha il carattere della ineluttabilità, risultando necessariamente determinato dal corredo di possibilità di cui dispone all'inizio del suo sviluppo.

 Questo è il fondamento di ciò che Spengler chiama " logica organica della storia “, che ha il suo principio nella necessità del destino;

e dal dominio della categoria della necessità deriva anche il carattere della risposta che egli dà al problema del futuro della civiltà occidentale.

 Esso può essere previsto in maniera esatta perché la civiltà occidentale seguirà lo stesso cammino di tutte le altre:

" a noi non è data la libertà di realizzare una cosa anziché l'altra.

Noi ci troviamo invece di fronte all'alternativa di fare il necessario e di non poter fare nulla.

Un compito posto dalla necessità storica sarà in ogni caso realizzato, o col concorso dei singoli o ad onta di essi ".

Spengler va quindi in cerca dei sintomi della decadenza dell'Occidente nell'analisi dei fenomeni economici e politici del mondo a lui contemporaneo, e li scorge nell'affermazione della borghesia, nel primato dell'economia sulla politica, nella democrazia, nella crisi dei princìpi religiosi e nella libertà di pensiero:

 " non esiste una satira più tremenda della libertà di pensiero. Un tempo non si poteva osare di pensare liberamente; ora ciò è permesso, ma non è più possibile.

 Si può pensare soltanto ciò che si deve volere, e proprio questo viene percepito come libertà ".

Se il ciclo evolutivo è lo stesso per tutte le civiltà, è tuttavia diverso il loro corredo di possibilità.

Spengler sviluppa qui, in senso radicalmente relativistico, la dottrina di Dilthey dell'auto centralità delle epoche storiche:

ogni civiltà rappresenta un mondo a sé, con un proprio linguaggio formale, un proprio simbolismo, una propria concezione della natura e della storia.

 È quindi possibile una comprensione effettiva solo nell'ambito di una stessa civiltà, che funge da orizzonte primario e in trascendibile;

tra le civiltà non è possibile nessuna comunicazione, dal momento che ogni civiltà crea i propri valori e che tra di esse non vi sono valori comuni.

 Con l'opera di Spengler, lo storicismo tedesco dell'epoca approdava al relativismo: questo esito, già del resto implicito in Dilthey, spingerà verso tentativi di restaurazione dei valori che ne garantiscano la validità al di là delle singole epoche e culture.

 Non solo non può esistere una filosofia o una morale di tipo universale-assoluto, ma nessun principio teorico o pratico può pretendere di avere una validità non particolare e non contingente.

Spengler riprende e irrigidisce il dualismo natura/storia:

la natura è il regno dell'inerte e del "divenuto", della cieca necessità causale e dell'anonima uniformità esprimibile nelle formule della scienza.

La storia è, invece, il regno della vita e del vitale "divenire", dell'intelligente necessità organica e delle particolarità individuali e irripetibili. Protagonista della storia non è tanto l'uomo, quanto la "cultura": riprendendo (ma in modo per più versi unilaterale) un motivo dapprima caratteristico del Romanticismo, e poi da certi studiosi di fine Ottocento (ad esempio Burkhardt), Spengler interpreta la cultura come organismo.

Ogni cultura/organismo ha una sua forma peculiare che ne caratterizza tutti gli aspetti costitutivi e che la distingue poi da tutte le altre.

Essa ha inoltre una sua nascita, un suo sviluppo secondo un destino necessario e un non meno necessario tramonto.

Tale tramonto si realizza appunto quando tutte le sue potenzialità si sono realizzate e a ciò segue un inesorabile processo di decadenza.

I momenti estremi di tale vicenda (propria di tutte le culture in quanto tali) vengono indicati da Spengler coi due concetti di "Kultur" e di "Zivilisation": due termini non nuovi (presenti già anche in Kant), ma che Spengler ha contribuito a popolarizzare.

La Kultur è la cultura positiva, vitale, non priva di una sana barbarie;

 la Zivilisation (di cui non deve sfuggire la provenienza lessicale straniera) è invece la cultura raffinata ed estenuata della decadenza internazionale malata e votata alla consunzione.

Per Spengler l'Occidente è oramai giunto alla Zivilisation e, dunque, alle soglie del suo inevitabile tramonto.

L'unica speranza che si apre a questo punto è quella di un radicale sovvertimento di tutti gli pseudo-valori dell'epoca o dell'intero sistema socio-politico, in grado di ricondurre l'Occidente a un rinnovato stato primitivo.

 

 

 

 

 

Stoltenberg ha parlato: Ora attenti a

Capire Chi Vuole veramente la Guerra.

 

 Conoscenzealconfine.it – (6 Marzo 2023) - Diego Fusaro – ci dice:

 

È una tesi che viene ribadita ad “infinitum” già da tempo e che tuttavia, in questa particolare circostanza nella quale ci troviamo, assume una sfumatura e un peso realmente dirimenti.

Stoltenberg, segretario generale della NATO, lo ha ribadito proprio in questi giorni:

l’Ucraina, egli ha asserito solennemente, entrerà nella NATO.

 Che questa, per parte sua, sia già entrata da tempo nell’Ucraina, aggiungiamo noi, è al di là di ogni ragionevole dubbio.

Certo, non è una novità quella secondo cui gli Stati Uniti d’America e quel loro braccio armato che è la NATO desiderano da tempo far sì che l’Ucraina entri nell’organizzazione di Stoltenberg acciocché questa si spinga fino ai confini della Russia.

E tuttavia la tesi che un tempo era pura teoria sta divenendo, come usa dire, prassi proprio grazie a questa guerra che appartiene non all’Ucraina e alla Russia, ma al blocco euro atlantista che procede contro il blocco orientale, segnatamente la Russia in questo momento e in prospettiva, la Cina stessa.

Del resto, la NATO sogna da tempo l’ingresso dell’Ucraina nel proprio spazio.

È una delle desiderate di Washington più centrali negli ultimi vent’anni, se consideriamo che fin dalla ingloriosa fine dell’Unione Sovietica e della ingloriosa perestroika attuata da Gorbaciov, gli Stati Uniti aspirano a normalizzare la Russia rendendola dépendance di Washington, come pure sembrava stesse riuscendo con Gorbaciov prima e con Yeltsin dopo.

 

Fu Vladimir Putin a sconvolgere i piani, dacché egli iniziò a opporsi rispetto alle ingerenze Washingtoniane e all’imperialismo a stelle e strisce.

Quello che stupisce dell’affermazione di Stoltenberg poc’anzi richiamata, è il terribile tempismo con cui fa la sua epifania:

nel bel mezzo di una tensione che cresce di giorno in giorno e che potrebbe avere esiti letali.

Il segretario generale se ne esce tecnicamente con un gesto che può essere agevolmente comparato a quello di chi gettasse benzina sulle fiamme.

Perché di questo si tratta in effetti.

 Dire, in questo contesto, che l’Ucraina entrerà nella NATO, stante il fatto che l’espansione dei quest’ultima verso Oriente è la vera causa di questa guerra, significa realmente adoperarsi per negare le condizioni stesse di una possibile pace.

Vuol dire battersi per la guerra a ogni costo.

Qui abbiamo allora una ulteriore prova di una tesi che sosteniamo senza tregua da tempo e che davvero sempre più appare incontrovertibile.

 La NATO e Washington, così dice la tesi, sono i principali responsabili di questa guerra.

E ora lo abbiamo di nuovo dinanzi a noi, con una conferma ancor più radicale.

La settimana scorsa come sapete, Washington e gli alleati europei, che in realtà sono una colonia a tutti gli effetti, hanno respinto il progetto di pace avanzato dalla Cina.

Adesso Stoltenberg dice che l’Ucraina dovrà entrare comunque, in un caso o nell’altro, nella NATO. Come si fa davvero a non vedere chi realmente vuole la guerra e chi si adopera acciocché essa prosegua fino a conseguenze potenzialmente distruttive per l’intero genere umano?

 

Davvero vogliamo continuare con zelo e con stoltezza, aggiungo, a credere alla narrazione manichea e palesemente falsa, in conformità con la quale tutta la colpa di questa guerra è sempre e soltanto della Russia di Putin?

Davvero vogliamo procedere con gli occhi bendati, senza comprendere ciò che realmente sta accadendo, ossia il conflitto che sempre più si sta facendo totale e che è voluto da Washington in funzione antirussa e poi in prospettiva anticinese?

(Diego Fusaro – Radioattività, lampi del pensiero quotidiano).

(radioradio.it/2023/03/stoltenberg-ha-parlato-ora-attenti-a-capire-chi-vuole-veramente-la-guerra/)

 

 

 

 

WASHINGTON E SOROS PRONTI A

ROVESCIARE NARENDRA MODI IN INDIA.

Comedonchisciotte.org - Redazione CDC - William F. Engdahl – (06 Marzo 2023) – ci dice: 

(williamengdahl.com/gr19February2023.php)

Uno dei partner economici più critici della Russia tra le sanzioni economiche occidentali senza precedenti di Washington e dell’UE per la guerra in Ucraina è stato il governo indiano del leader del BJP Narendra Modi.

Negli ultimi anni Modi, giocando un delicato atto di bilanciamento tra alleanze con la Russia e anche con l’Occidente, è emerso come un partner commerciale vitale della Russia in mezzo alle sanzioni.

Nonostante i ripetuti sforzi dell’amministrazione Biden e dei funzionari britannici, Modi ha rifiutato di aderire alle sanzioni contro il commercio russo, soprattutto il commercio di petrolio.

 Ora una serie di eventi mirati e programmati in modo sospetto suggeriscono che è in corso una destabilizzazione anglo-americana per rovesciare Modi nei prossimi mesi.

L’India è un alleato vitale della Russia attraverso la sua partecipazione, tra l’altro, al cosiddetto gruppo di nazioni BRICS.

BRICS è l’acronimo di un gruppo informale di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.

È un raduno sciolto di cinque degli stati più dinamici delle nazioni non OCSE, principalmente del sud.

 Dopo che un economista di Wall Street ha nominato quattro potenziali economie emergenti in rapida crescita nel 2001, nel 2009 si è tenuto il primo vertice BRIC e, dopo aver ammesso il Sudafrica nel 2010, i vertici BRICS sono stati annuali.

I cinque hanno un impressionante 40% della popolazione mondiale, oltre tre miliardi di persone e circa il 25% del PIL globale, con la Cina che ne rappresenta il 70%, l’India circa il 13% e la Russia e il Brasile il 7%.

 Con i crescenti problemi per le aziende internazionali che operano in Cina, molte grandi aziende guardano all’India, il Paese più popoloso del mondo con una grande forza lavoro qualificata, come alternativa produttiva sempre più favorita alla Cina.

India e Modi.

L’India sotto il primo ministro del BJP Narendra Modi ha ripetutamente rifiutato di unirsi a Washington nel condannare le azioni della Russia in Ucraina.

Ha sfidato le sanzioni statunitensi sull’acquisto di petrolio russo, nonostante le ripetute minacce statunitensi di conseguenze.

Oltre ad essere un altro membro dei BRICS, l’India è anche un importante acquirente di lunga data di attrezzature per la difesa russa.

Modi sta affrontando un’elezione nazionale nella primavera del 2024, e importanti elezioni regionali quest’anno, che determineranno il suo futuro.

A gennaio è stato lanciato un chiaro assalto anglo-americano a Modi e al suo principale finanziatore.

Un’oscura società finanziaria di Wall Street, la “Hindenburg Research”, presumibilmente svolge «ricerche finanziarie forensi» per cercare corruzione o frode nelle società quotate, con le quali poi vende una società «allo scoperto» non appena la loro ricerca viene pubblicata.

 La misteriosa società è emersa nel 2017 ed è sospettata di avere legami con l’intelligence statunitense.

A gennaio “Hindenburg” ha preso di mira un miliardario indiano, Gautam Adani, capo del gruppo Adani e all’epoca, secondo quanto riferito, l’uomo più ricco dell’Asia.

Adani è anche il principale sostenitore finanziario di Modi.

 La fortuna di Adani si è moltiplicata enormemente da quando Modi è diventato Primo Ministro, spesso in iniziative legate all’agenda economica di Modi.

Dal “rapporto Hindenburg del 24 gennaio” relativo all’uso improprio dei paradisi fiscali offshore e alla manipolazione delle scorte, le società del gruppo Adani hanno perso oltre 120 miliardi di dollari di valore di mercato.

Adani Group è il secondo più grande conglomerato in India.

 I partiti di opposizione hanno sottolineato che Modi è legato ad Adani.

Entrambi sono amici di lunga data del Gujarat, nella stessa parte dell’India.

Il rapporto Hindenburg, che sostiene essere il risultato di 2 anni di ricerche e visite in una mezza dozzina di Paesi – suggerendo che si trattava di una scommessa di investimento piuttosto costosa per una piccola società di ricerca di Wall Street – ha accusato le società Adani:

«che il conglomerato indiano Adani Group da 17,8 trilioni di rupie (218 miliardi di dollari USA) si è impegnato in uno sfacciato schema di manipolazione delle azioni e frode contabile nel corso di decenni… revisionando migliaia di documenti e conducendo visite per due diligence in loco in quasi una mezza dozzina di Paesi».

I dettagli dello sforzo di “Hindenburg” per screditare e mettere in cortocircuito le azioni di una società nella remota India, che spende chiaramente ingenti somme per documentare, suggerisce che potrebbero avere informatori ben informati o fonti di intelligence che li aiutano a prendere di mira un gruppo vulnerabile con stretti legami con Modi.

Altrimenti sarebbe stata una scommessa ad altissimo rischio per loro.

Oppure sono straordinariamente fortunati.

Nello stesso mese in cui è apparsa la “denuncia Hindenburg di Adani” con un tempismo sospetto, nel gennaio 2023 la BBC di proprietà del governo britannico ha pubblicato un documentario televisivo che denunciava il ruolo di Modi due decenni fa nel 2002 nelle rivolte religiose in Gujarat quando era governatore lì.

 Il rapporto della BBC, che è stato bandito in India, si basava su informazioni non pubblicate fornite alla BBC dal Foreign Office del Regno Unito.

 Interessante.

Il governo Modi ha adottato misure straordinarie per censurare «India: The Modi Question», il film della BBC in India.

 Le autorità indiane hanno attaccato la BBC per aver prodotto «propaganda», hanno fatto irruzione negli uffici della BBC in India per presunti reati fiscali e hanno invocato poteri di emergenza per costringere le società di social media a rimuovere i collegamenti ai video della BBC.

 La polizia ha arrestato studenti manifestanti che stavano organizzando feste di osservazione nei campus di tutto il Paese.

La BBC con l’aiuto del Foreign Office del Regno Unito ha toccato un nervo scoperto.

I legami Russia-India.

Rifiutando di aderire alle sanzioni della NATO contro la Russia e mantenendo un rigoroso principio di neutralità come ha fatto dall’era della Guerra Fredda, Modi ha approfittato della disponibilità di greggio russo che Stati Uniti e UE ora rifiutano.

La Russia è ora il più grande fornitore di greggio all’India, superando Iraq e Arabia Saudita.

A dicembre, l’India ha acquistato 1,2 milioni di barili di greggio dalla Russia ogni giorno, ben 33 volte in più rispetto all’anno precedente.

 Ironia della sorte, parte di quel petrolio russo viene raffinato in India e riesportato nell’UE, che ha appena vietato il petrolio russo.

Secondo gli analisti energetici, «l’India sta acquistando quantità record di greggio russo fortemente scontato, facendo funzionare le sue raffinerie al di sopra della capacità nominale e catturando la rendita economica di crack spread altissimi ed esportando benzina e diesel in Europa».

Prima dell’inizio della guerra in Ucraina, l’India acquistava solo l’1% del greggio russo.

Quella cifra è salita al 28 percento a gennaio.

Nessun altro paese ha aumentato così tanto il suo consumo di petrolio russo, nemmeno la Cina, che ha anche aumentato significativamente i suoi acquisti di petrolio russo.

Se aggiungiamo le importazioni di fertilizzanti russi, olio di girasole e altri prodotti, le importazioni dell’India dalla Russia sono aumentate di oltre il 400% in otto mesi a novembre rispetto all’anno precedente.

Vale la pena notare che, quando si tratta di realizzare un enorme profitto dall’acquisto di petrolio russo a forte sconto, la più grande azienda indiana per valore di mercato,” Reliance Industries Ltd”, è stata un importante acquirente privato di greggio russo.

“Reliance”, che possiede la più grande raffineria del mondo per capacità, a Jamnagar, ha ottenuto il 27% del suo petrolio dalla Russia nel maggio 2022 rispetto al solo 5% prima di aprile.

Quella somma è probabilmente aumentata da allora.

Notevole, in quanto il presidente di Reliance, Mukesh Ambani, fa parte del consiglio di amministrazione del “Forum economico mondiale di Davos”, che è uno dei principali promotori della fine del petrolio greggio e del gas per l’Agenda verde 2030 delle Nazioni Unite.

L’ideologia è bella ma i profitti enormi apparentemente sono più belli.

Arriva George Soros.

Come ulteriore indicazione che Washington e Londra cercano un cambio di regime in India, nientemeno che il «Padrino» delle rivoluzioni colorate sostenute dalla CIA, George Soros, parlando il 17 febbraio all’annuale Conferenza sulla sicurezza di Monaco, ha dichiarato, minacciosamente, che, in effetti, i giorni di Modi sono contati.

Il 92enne Soros ha dichiarato: «l’India è un caso interessante. È una democrazia, ma il suo leader Narendra Modi non è un democratico».

 È un po’ come il bue che dà del cornuto all’asino.

Riferendosi chiaramente al recente documentario della BBC, Soros ha aggiunto: «l’incitamento alla violenza contro i musulmani è stato un fattore importante nella sua fulminea ascesa».

Soros ha dettagliato la sua accusa contro il leader indiano:

«Modi mantiene stretti rapporti sia con società aperte che chiuse. L’India è membro del Quad (che comprende anche Australia, Stati Uniti e Giappone), ma compra molto petrolio russo con un forte sconto e ci guadagna su un sacco di soldi».

Soros è stato coinvolto in tutte le rivoluzioni colorate della CIA dagli anni ’80, inclusa la Jugoslavia, l’Ucraina, lo stupro della Russia da parte di Eltsin negli anni ’90, in Iran, contro l’Ungheria di Orban e innumerevoli altri paesi che non seguono l’agenda della «democrazia» del libero mercato di Washington.

 Questa è una questione di dominio pubblico.

Soros ha suggerito con forza che la denuncia dell’”Hindenburg Research” sull’alleato di Modi Adani non è una coincidenza.

Ha dichiarato: «Modi e il magnate degli affari Adani sono stretti alleati; il loro destino è intrecciato… Adani è accusato di manipolazione delle azioni e le sue azioni sono crollate come un castello di carte.

 Modi tace sull’argomento, ma dovrà rispondere alle domande degli investitori stranieri e in parlamento.

 Ciò indebolirà in modo significativo la stretta mortale di Modi sul governo federale indiano e aprirà la porta a spingere per riforme istituzionali tanto necessarie».

«Potrei essere ingenuo, ma mi aspetto un risveglio democratico in India» ha concluso.

Questa è il linguaggio di Soros per il cambio di regime a favore di qualcuno più flessibile all’”agenda globalista della NATO”.

Lo speculatore miliardario di hedge fund George Soros è stato accusato di molte cose, ma mai di essere ingenuo.

Aspettatevi che i prossimi mesi segnalino una massiccia escalation delle operazioni sporche occidentali per cercare di rovesciare Modi e indebolire il gruppo di paesi BRICS che stanno sempre più cercando di opporsi ai dettami dei “globalisti di Washington e Davos”.

(William F. Engdahl)

(williamengdahl.com/gr19February2023.php)

(F. William Engdahl è consulente e docente di rischio strategico, ha conseguito una laurea in politica presso la Princeton University ed è un autore di best seller sulle tematiche del petrolio e della geopolitica. È autore, fra gli altri titoli, di Seeds of Destruction: The Hidden Agenda of Genetic Manipulation («Semi della distruzione, l’agenda nascosta della manipolazione genetica»), consultabile anche sul sito globalresearch.ca.)

 

 

 

Guerra e propaganda nel

conflitto Russia-Ucraina.

Unz.com - RON UNZ - (6 MARZO 2023) – ci dice:

 

Abbiamo da poco trascorso il primo anniversario della guerra Russia-Ucraina e il Wall Street Journal ha pubblicato una lunga rassegna dei dodici mesi del conflitto, riassumendo quanto accaduto e descrivendo le prospettive future, un articolo che ha raccolto più di 2.500 commenti.

“L'Ucraina è ora la guerra dell'Occidente”.

La riluttanza iniziale degli Stati Uniti e dei suoi alleati ad aiutare Kiev a combattere la Russia si è trasformata in un massiccio programma di assistenza militare, che comporta rischi propri.

(Yaroslav Trofimov • The Wall Street Journal • 25 febbraio 2023)

Sebbene poco critico nei confronti del nostro coinvolgimento, lo scrittore ha notato che l'America e i suoi alleati avevano già fornito all'Ucraina l'incredibile cifra di 120 miliardi di dollari in attrezzature militari e denaro, una cifra molto più grande dell'intero budget della difesa della Russia, con ulteriori massicci esborsi ancora da fare.

Come indicava il titolo del pezzo, l'Occidente aveva effettivamente preso il controllo della guerra, e se lo sforzo per sconfiggere il presidente russo Vladimir Putin fallisse, l'influenza globale americana potrebbe essere minata e il futuro dell'alleanza NATO messo in discussione.

In effetti, importanti luminari della politica estera come John Mearsheimer, Jeffrey Sachs, Douglas Macgregor e Lawrence Wilkerson hanno recentemente sollevato la possibilità che la NATO rischi di disintegrarsi, specialmente sulla scia della rivelazione bomba di Seymour Hersh secondo cui il presidente Biden aveva distrutto illegalmente gli oleodotti del Nord Stream, alcune delle infrastrutture energetiche civili più importanti d'Europa.

 

Quindi, in effetti, l'America è in guerra con la Russia al confine con la Russia, e se perdiamo quella guerra, l'era del nostro dominio globale che seguì il crollo dell'Unione Sovietica nel 1991 potrebbe finire.

 Fin dai primi giorni dei combattimenti, i nostri media elettronici e sociali hanno funzionato come sfrenate cheerleader, salutando le vittorie ucraine e le sconfitte russe, ma questo articolo del WSJ non poteva evitare di fornire una prospettiva molto più rassicurante.

Sebbene questa guerra sia stata di enorme importanza mondiale, in realtà ho scritto molto poco sui dettagli del conflitto.

Non ho alcuna esperienza militare e dubitavo di poter contribuire con qualcosa di utile ai combattimenti, che erano comunque oscurati dalla nebbia della guerra.

L'establishment neocon regnante in America “controlla totalmente i media mainstream occidentali” e negli ultimi decenni hanno fatto della propaganda, disonesta o meno, una delle loro armi politiche più frequentemente impiegate.

 In effetti, non appena è scoppiata la guerra, i social media sono stati inondati dalle gesta eroiche di "The Ghost of Kyiv" e "The Martyrs of Snake Island", vere e proprie bufale che all'epoca erano ampiamente diffuse e credute.

Viviamo nell'era degli smartphone, quindi i videoclip che mostrano i carri armati russi distrutti o le truppe russe sconfitte e in ritirata sono stati ampiamente promossi dai partigiani della parte ucraina.

 Ma tali prove aneddotiche mi sembravano totalmente prive di significato.

Nel 1940 l'esercito francese subì una delle sconfitte più sbilanciate della storia per mano dei tedeschi, ma se all'epoca ci fossero stati gli smartphone, sarebbe stato facile per gli attivisti filo-francesi fornire centinaia di filmati che mostravano i panzer tedeschi distrutti o piccole unità tedesche che subiscono la sconfitta.

Questo porno di guerra sembra più un intrattenimento per partigiani politici che qualcosa di serio valore.

 

Questo ovvio problema portò presto alcuni osservatori a cercare un mezzo per determinare in modo più oggettivo le perdite in combattimento.

Molti di loro hanno iniziato a fare affidamento sul sito “Web di Oryx” , gestito da un'organizzazione "open source" presumibilmente indipendente che organizzava e mostrava immagini di carri armati distrutti e altri veicoli militari, consentendo così agli analisti di sommare le perdite subite da ciascuna parte nel conflitto.

Giornalisti e altri hanno presto utilizzato queste prove fotografiche per concludere che i russi avevano subito perdite enormi, quasi catastrofiche, con i difensori ucraini poco armati ma altamente motivati ​​che avevano distrutto un numero enorme di carri armati russi e altri veicoli militari, un risultato che suggeriva anche un livello molto alto vittime russe.

La presunta perdita di hardware russo documentata da “Oryx” sembra assolutamente sbalorditiva.

Una delle pagine principali del sito web elenca quasi 9.500 veicoli corazzati russi persi, di cui 6.000 distrutti e quasi 2.800 catturati.

Quelle perdite includevano quasi 1.800 carri armati, di cui ben oltre 500 catturati dai coraggiosi ucraini.

Ciascuno di questi elementi elencati è collegato a una fotografia, la maggior parte delle quali viene caricata separatamente o contenuta in un Tweet.

 Ad esempio, sono elencati 244 carri armati T-72B distrutti o catturati, tutti numerati individualmente e collegati alle prove fotografiche.

Ovviamente, non tutti i veicoli russi distrutti sarebbero stati spazzati via, quindi la reale entità delle perdite apparenti della Russia deve essere stata sicuramente notevolmente maggiore.

Anche le perdite di hardware dell'Ucraina sono state catalogate, ma hanno totalizzato solo circa 3.000 veicoli blindati.

(Onyx: perdite di equipaggiamento militare russo)

(Onyx: perdite di attrezzature militari ucraine)

Durante la maggior parte dell'ultimo anno, i nostri media mainstream sono stati pieni di storie di vittorie ucraine e sconfitte russe, e sicuramente l'ampio compendio di materiale fattuale fornito dal sito web di “Onyx” è stato un motivo importante per questo.

 La voce “Onyx Wikipedia” contiene solo tre brevi paragrafi, ma spiega che il sito web è stato regolarmente citato da Reuters , BBC , The Guardian , The Economist , Newsweek , CNN e CBS , con Forbes, salutando Onyx come "eccezionale" e "la fonte più affidabile nel conflitto finora".

La mia impressione è che molti scrittori di questioni militari siano affascinati da tali foto di attrezzature pesanti, intatte o distrutte, e Onyx fornisce molte migliaia di immagini così sorprendenti, catturando così la loro rapita attenzione.

Se i russi avessero effettivamente subito più di tre volte le perdite ucraine in veicoli corazzati, con oltre 500 dei loro carri armati catturati da quest'ultimo, un trionfo militare ucraino sarebbe potuto sembrare molto probabile, quindi gli americani e i loro alleati hanno naturalmente premiato i loro protetti vittoriosi con un'ondata di sostegno finanziario e militare che ha facilmente superato i cento miliardi di dollari.

Il presunto risultato ucraino è stato certamente notevole.

Secondo Wikipedia, la più grande offensiva terrestre nella storia umana è stata l'Operazione Barbarossa del 1941 in Germania, che ha coinvolto meno di 7.000 veicoli corazzati.

Ma se diamo credito a Onyx, negli ultimi dodici mesi i valorosi patrioti ucraini hanno completamente annientato una forza meccanizzata russa molto più grande, mentre le loro stesse perdite sono state solo una frazione di quella.

 Gli individui dovrebbero decidere da soli quanto siano plausibili tali numeri totali.

Solo di recente ho dato un'occhiata al sito Web di “Onyx” e il primo problema che mi è venuto in mente è stato come qualcuno potesse determinare se le immagini fossero reali, contraffatte o duplicate.

Secondo Wikipedia, l'esercito ucraino possedeva migliaia di carri armati , molti dei quali erano gli stessi modelli usati dagli invasori russi.

 Quindi, se gli attivisti ucraini hanno caricato su Onyx una foto di un T-72B distrutto, come possiamo davvero essere sicuri che fosse un carro armato russo piuttosto che uno dei loro?

E se diverse foto dello stesso veicolo distrutto fossero state scattate da diverse angolazioni e caricate separatamente?

I combattimenti nel Donbass sono iniziati nel 2014 e possiamo essere sicuri che le fotografie fornite provengano dai combattimenti in corso piuttosto che da battaglie combattute anni fa?

(È un T-72B russo distrutto o un T72B ucraino distrutto?  A me sembrano molto simili.

È un T-72B russo distrutto o un T72B ucraino distrutto? A me sembrano molto simili.)

Nessuno degli entusiasti militari a cui ho chiesto aveva risposte pronte a quelle domande, forse perché non avevano mai nemmeno considerato in precedenza possibilità così preoccupanti.

Negli ultimi decenni, i maghi degli effetti speciali di Hollywood hanno mostrato una grande abilità tecnica nel mostrare Spiderman che oscilla tra i grattacieli e l'incredibile Hulk che subisce una trasformazione.

 Sicuramente produrre semplici fotografie di attrezzature militari distrutte sarebbe una banalità, con costi quasi invisibilmente ridotti rispetto al budget di un film.

 Ma considera che quelle semplici fotografie caricate su un sito web olandese sono state un fattore cruciale nell'attirare molte decine di miliardi di dollari di sostegno finanziario dai governi americani e alleati, dando a ogni singola immagine sul sito web di Onyx un valore potenziale di $ 10 milioni o più.

 Produrre fotografie false è sicuramente molto più sicuro e facile che distruggere i carri armati russi nella vita reale, e farlo su scala industriale sembrerebbe una strategia di propaganda molto conveniente.

Mettendo la questione in termini molto crudi, dubito che le perdite russe possano essere stimate con precisione aggregando e analizzando ciò che equivaleva a tweet di propaganda ucraina.

Inoltre, un esame delle origini di Onyx sollevò altre preoccupanti questioni.

Dalla guerra in Iraq in poi, la credibilità del governo americano si è costantemente deteriorata, indebolendo notevolmente l'efficacia delle sue campagne di propaganda internazionale, pilastro centrale della sua influenza internazionale.

Poi, nel 2014, un blogger britannico di nome Eliot Higgins ha fondato “Bellingham” , presumibilmente un'organizzazione di ricerca indipendente che si basava sull'analisi obiettiva dei materiali open source.

Tuttavia, in pratica i suoi sforzi sembravano produrre quasi invariabilmente conclusioni strettamente allineate con gli interessi della politica estera americana in Siria, Ucraina e altri punti critici internazionali.

 Ciò includeva in particolare l'abbattimento del volo 17 della “Malaysian Airlines” e il presunto attacco con il gas in Siria di cui lo stesso Higgins aveva coperto l'anno precedente, attribuendo sempre la colpa ai governi che erano l'obiettivo dell'ostilità americana.

Numerosi illustri giornalisti internazionali e altri esperti, tra cui in particolare Seymour Hersh, Theodore Postol e Karel van Wolferen , sono spesso giunti a conclusioni totalmente diverse, ma le loro opinioni sono state solitamente ignorate dai media, mentre “Bellingham” è stato ampiamente citato nei punti vendita occidentali come una conferma completa del accuse del governo americano.

 Di conseguenza, ci sono stati sospetti diffusi che “Bellingham” operasse semplicemente come uno strumento dei servizi di intelligence occidentali, molto simile a come la CIA aveva istituito altre organizzazioni di facciata per scopi di propaganda durante la Guerra Fredda originale.

Secondo la pagina Wikipedia su “Onyx”, entrambi i suoi fondatori erano alunni di Bellingham, sollevando serie domande sul fatto che fossero davvero così indipendenti come affermavano di essere.

Nel frattempo, altri esperti militari americani hanno fornito valutazioni molto diverse sull'andamento della guerra.

Per decenni, il colonnello Douglas McGregor è stato considerato uno dei principali strateghi militari conservatori, autore di numerosi libri apprezzati e con molte dozzine di apparizioni come ospite su Fox News.

 Dopo una lunga carriera nella NATO, era stato finalista per la carica di consigliere per la sicurezza nazionale, aveva servito come consigliere senior del segretario alla difesa ed era stato nominato ambasciatore degli Stati Uniti in Germania.

 Ovviamente è molto ben collegato in tali circoli militari dell'establishment e, sulla base dei suoi contatti al Pentagono, ha ripetutamente affermato che in realtà sono le forze ucraine che hanno subito perdite orrende, tra cui ben 160.000 morti in combattimento rispetto alle perdite russe di gran lunga inferiori. di forse 20.000 o giù di lì.

 Altri esperti militari come Scott Ritter e Larry Johnson hanno espresso opinioni molto simili.

In tutte le sue numerose interviste, McGregor risulta abbastanza persuasivo e fiducioso nelle sue valutazioni della situazione militare.

Dato il sostegno entusiasta e quasi uniforme dei potenti interessi politici, finanziari e mediatici occidentali per la parte ucraina, trovo difficile capire perché McGregor, Ritter, Johnson e altri avrebbero preso posizioni così contrarie a meno che non credessero sinceramente di esserlo corretto.

 In effetti, uno sforzo di ricerca della BBC ha recentemente utilizzato i social media e altre fonti aperte per identificare 14.709 membri del servizio russo uccisi durante la guerra, una cifra che sembra abbastanza coerente con la stima totale di McGregor di 20.000.

Quindi abbiamo posizioni diametralmente contrastanti, con i funzionari ucraini e il sito web di Onyx che affermano che le perdite russe sono state molte volte maggiori di quelle ucraine, mentre McGregor e i suoi alleati stimano il rapporto forse a 8 a 1 nella direzione opposta.

Personalmente mi oriento molto di più verso la prospettiva di McGregor, ma in realtà dubito che la questione conti molto in termini strategici.

 Fin dall'inizio, non ho mai considerato molto interessanti o importanti i dettagli a livello operativo dei combattimenti in Ucraina, e non ci ho prestato molta attenzione. Questo spiega perché non avevo mai guardato il sito web di Onyx fino a pochi giorni fa.

Se l'esercito russo fosse completamente sconfitto dagli ucraini e perdesse il controllo della Crimea e del Donbass, quel tipo di disastro militare per la Russia avrebbe gravi conseguenze globali.

Ma considero questa possibilità eccezionalmente improbabile e dubito che qualcuno di ragionevole la pensi diversamente.

Invece, sembra quasi certo che la guerra finirà in una situazione di stallo, come sembrano credere molti analisti occidentali, o che i russi alla fine schiacceranno gli ucraini, come previsto da McGregor e da alcuni altri esperti occidentali.

Ma a meno che quest'ultimo risultato non attiri le forze della NATO e porti a una guerra più ampia, con il possibile rischio di uno scontro nucleare, non credo che le conseguenze strategiche siano molto diverse in questi due scenari contrastanti.

Prima dell'inizio della guerra, era ampiamente previsto che i russi avrebbero sopraffatto la resistenza ucraina nel giro di poche settimane e, rispetto a quelle prime aspettative, la guerra è già in stallo da un anno intero.

Col senno di poi, l'incapacità della Russia di ottenere una vittoria rapida e decisiva non avrebbe dovuto sorprendere troppo.

 Ad esempio, ero completamente all'oscuro del fatto che l'Ucraina avesse effettivamente un enorme esercito regolare, più di tre volte più grande di quello tedesco e molto più grande di quello di qualsiasi paese europeo della NATO.

Gran parte dell'esercito ucraino era completamente addestrato secondo gli standard della NATO e, comprese le riserve e la Guardia nazionale, l'Ucraina ha dispiegato più di mezzo milione di truppe di terra, superando in numero le forze russe attaccanti di circa 3 a 1, con molte delle sue migliori unità fortemente trincerate in forti posizioni difensive.

 In circostanze così difficili, è abbastanza comprensibile che i russi abbiano impiegato un anno di pesanti combattimenti per guadagnare terreno contro gli ostinati difensori ucraini, con questi ultimi fortemente sostenuti da rifornimenti e assistenza dall'America e dal resto della NATO.

Ma sebbene i progressi operativi della Russia sul campo di battaglia siano stati lenti e contrastanti, a livello geostrategico i russi hanno già ottenuto una serie di importanti vittorie.

Cina, Iran, India, Arabia Saudita e la maggior parte degli altri paesi non occidentali si sono chiaramente mossi verso la Russia, che ha anche facilmente superato le sanzioni senza precedenti che la maggior parte si aspettava avrebbero paralizzato la sua economia.

La sconsiderata distruzione americana degli oleodotti Nord Stream e la crisi energetica europea potrebbero alla fine causare il collasso della NATO.

 L'indice di approvazione interna di Putin è negli anni '80, probabilmente il più alto che sia mai stato.

 E non vedo nessuno di questi risultati cambiare se lo stallo militare continua.

Un anno fa, subito dopo lo scoppio della guerra, avevo delineato la mia prospettiva più ampia in un lungo articolo.

Per più di cento anni, tutte le numerose guerre americane sono state combattute contro avversari totalmente sconfitti, avversari che possedevano solo una frazione delle risorse umane, industriali e naturali che noi e i nostri alleati controllavamo.

Questo enorme vantaggio compensava regolarmente molti dei nostri gravi errori iniziali in quei conflitti.

Quindi la principale difficoltà che i nostri leader eletti hanno dovuto affrontare è stata semplicemente persuadere la cittadinanza americana, spesso molto riluttante, a sostenere una guerra, motivo per cui molti storici hanno affermato che incidenti come gli affondamenti del Maine e del Lusitania e gli attacchi a Pearl Harbor e Tonchino Bai sono stati orchestrati o manipolati esattamente per quello scopo.

Questo enorme vantaggio in potenza potenziale si verificò certamente quando scoppiò la seconda guerra mondiale in Europa, e Schultze-Rhonof e altri hanno sottolineato che gli imperi britannico e francese sostenuti dall'America disponevano di potenziali risorse militari di gran lunga superiori a quelle della Germania, un paese di metà dimensione paese più piccolo del Texas.

 La sorpresa è stata che, nonostante tali probabilità schiaccianti, la Germania ha dimostrato di avere un grande successo per diversi anni, prima di essere finalmente sconfitta...

Si consideri l'atteggiamento assunto durante l'attuale conflitto con la Russia, un duro confronto della Guerra Fredda che potrebbe plausibilmente diventare bollente.

 Nonostante la sua grande forza militare e l'enorme arsenale nucleare, la Russia sembra sconfitta quanto qualsiasi nemico americano del passato.

 Compresi i paesi della NATO e il Giappone, l'alleanza americana ha un vantaggio di 6 a 1 nella popolazione e una superiorità di 12 a 1 nel prodotto economico, i nervi chiave del potere internazionale.

 Tale enorme disparità è implicita negli atteggiamenti dei nostri pianificatori strategici e dei loro portavoce mediatici.

Ma questa è una visione molto irrealistica della vera correlazione delle forze... appena due settimane prima dell'attacco russo all'Ucraina, Putin e il leader cinese Xi Jinping hanno tenuto il loro 39esimo incontro personale a Pechino e hanno dichiarato che la loro collaborazione non aveva "limiti .

La Cina sosterrà sicuramente la Russia in qualsiasi conflitto globale.

Nel frattempo, gli infiniti attacchi americani e la denigrazione dell'Iran sono andati avanti per decenni, culminando nel nostro assassinio due anni fa del massimo comandante militare del paese, Qasem Soleimani, che era stato menzionato come uno dei principali candidati alle elezioni presidenziali iraniane del 2021.

 Insieme al nostro alleato israeliano, abbiamo anche assassinato molti dei migliori scienziati iraniani nell'ultimo decennio e nel 2020 l' Iran ha accusato pubblicamente l'America di aver scatenato l'arma di guerra biologica Covid contro il loro paese, che ha infettato gran parte del loro parlamento e ucciso molti membri del loro élite politica.

 Anche l'Iran si schiererebbe sicuramente con la Russia.

L'America, insieme ai suoi alleati della NATO e al Giappone, possiede un'enorme superiorità in qualsiasi prova di potere globale contro la sola Russia.

Tuttavia, questo non sarebbe il caso contro una coalizione composta da Russia, Cina e Iran, e in effetti penso che quest'ultimo gruppo potrebbe effettivamente avere il sopravvento, dato il suo enorme peso in termini di popolazione, risorse naturali e forza industriale.

Dalla caduta dell'Unione Sovietica nel 1991, l'America ha goduto di un momento unipolare, regnando come unica iperpotenza mondiale.

Ma questo status ha favorito la nostra arrogante arroganza e l'aggressione internazionale contro obiettivi molto più deboli, portando infine alla creazione di un potente blocco di stati disposti a opporsi a noi.

Poi, lo scorso ottobre, avevo aggiornato la mia analisi e penso che gli sviluppi successivi abbiano generalmente confermato la mia valutazione.

Ho scritto quelle parole appena due settimane dopo l'inizio della guerra e, come è inevitabile in ogni conflitto, varie questioni sono andate diversamente da quanto originariamente previsto.

Ci si aspettava ampiamente che i russi spazzassero via gli ucraini prima di loro, ma invece hanno incontrato una resistenza molto determinata, subendo pesanti perdite mentre facevano lenti progressi.

Generosamente riforniti di armi avanzate dalle scorte della NATO, gli ucraini hanno recentemente lanciato con successo contrattacchi, costringendo il presidente russo Vladimir Putin a richiamare 300.000 riserve.

Ma sebbene gli sforzi militari della Russia abbiano avuto successo solo in parte, su tutti gli altri fronti, l'America e i suoi alleati hanno subito una serie di sconfitte geopolitiche strategiche.

All'inizio della guerra, la maggior parte degli osservatori riteneva che le sanzioni senza precedenti imposte dall'America e dai suoi alleati della NATO avrebbero inferto un duro colpo all'economia russa.

Invece, la Russia è sfuggita a qualsiasi grave danno, mentre la perdita di energia russa a buon mercato ha devastato le economie europee e danneggiato gravemente la nostra, determinando i tassi di inflazione più alti degli ultimi quarant'anni.

Il rublo russo avrebbe dovuto crollare, ma ora è più forte di prima.

La Germania è il motore industriale dell'Europa e le sanzioni imposte alla Russia sono state così autodistruttive che le proteste popolari hanno iniziato a chiederne la revoca e la riapertura degli oleodotti del Nord Stream.

 Per prevenire ogni potenziale defezione, quegli oleodotti russo-tedesci furono improvvisamente attaccati e distrutti, quasi certamente con l'approvazione e il coinvolgimento del governo degli Stati Uniti.

 L'America non è legalmente in guerra con la Russia e tanto meno con la Germania, quindi questa probabilmente ha rappresentato la più grande distruzione in tempo di pace di infrastrutture civili nella storia del mondo, infliggendo danni enormi e duraturi ai nostri alleati europei.

Il nostro dominio totale sui media globali ha finora impedito alla maggior parte degli europei o degli americani comuni di riconoscere ciò che è accaduto, ma mentre la crisi energetica peggiora e la verità inizia gradualmente a emergere, la NATO potrebbe avere difficoltà a sopravvivere.

Come ho discusso in un recente articolo, l'America potrebbe aver sperperato tre generazioni di amicizia europea distruggendo quegli oleodotti vitali.

(American Pravda: Of Pipelines and Plagues)

(Ron Unz • The Unz Review • 3 ottobre 2022)

Nel frattempo, molti anni di comportamento americano arrogante e oppressivo nei confronti di tanti altri grandi paesi hanno prodotto un forte contraccolpo di sostegno alla Russia.

Secondo le notizie, gli iraniani hanno fornito ai russi un gran numero dei loro droni avanzati, che sono stati effettivamente schierati contro gli ucraini.

Dalla seconda guerra mondiale, la nostra alleanza con l'Arabia Saudita è stata un perno della nostra politica mediorientale, ma ora i sauditi si sono ripetutamente schierati con i russi sulle questioni relative alla produzione di petrolio, ignorando completamente le richieste americane nonostante le minacce di ritorsioni del Congresso.

 La Turchia ha il più grande esercito della NATO, ma sta collaborando strettamente con la Russia sulle spedizioni di gas naturale.

 Anche l'India si è avvicinata alla Russia su questioni cruciali, ignorando le sanzioni che abbiamo imposto al petrolio russo.

Fatta eccezione per i nostri stati vassalli politici, la maggior parte delle maggiori potenze mondiali sembra schierarsi dalla parte della Russia.

Dalla seconda guerra mondiale uno dei pilastri centrali del dominio americano globale è stato lo status del dollaro USA come valuta di riserva mondiale e il nostro controllo associato sul sistema bancario internazionale.

Fino a poco tempo fa abbiamo sempre presentato il nostro ruolo come neutrale e amministrativo, ma abbiamo sempre più iniziato a usare come arma quel potere, usando la nostra posizione per punire quegli stati che non ci piacevano, e questo sta naturalmente costringendo altri paesi a cercare alternative.

Forse il mondo potrebbe tollerare il nostro congelamento delle attività finanziarie di paesi relativamente piccoli come il Venezuela o l'Afghanistan, ma il nostro sequestro dei 300 miliardi di dollari di riserve estere della Russia ha ovviamente fatto pendere la bilancia, e i principali paesi stanno sempre più cercando di spostare le loro transazioni dal dollaro e la rete bancaria che controlliamo.

Sebbene il declino economico dell'UE abbia causato una corrispondente caduta dell'euro e spinto al rialzo il dollaro per impostazione predefinita, le prospettive a lungo termine per la nostra continua egemonia valutaria non sembrano buone.

 E dato il nostro orrendo deficit di bilancio e commerciale, una fuga dal dollaro potrebbe facilmente far crollare l'economia statunitense.

 

Subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, l'eminente storico Alfred McCoy sostenne che stavamo assistendo alla nascita geopolitica di un nuovo ordine mondiale, costruito attorno a un'alleanza Russia-Cina che avrebbe dominato il continente eurasiatico.

La sua discussione con Amy Goodman è stata vista quasi due milioni di volte.

 

 

 

Come “Blackrock Investment Fund”

ha innescato la crisi energetica globale.

Globalresearch.ca - F. William Engdahl - Global Research – (03 febbraio 2023) – ci dice:

 

"Adesione all'Agenda di sostenibilità 2030 delle Nazioni Unite".

Colossale disinvestimento nel settore globale del petrolio e del gas da trilioni di dollari.

La maggior parte delle persone è sconcertata da quella che è una crisi energetica globale, con i prezzi del petrolio, del gas e del carbone che contemporaneamente salgono alle stelle e costringono persino alla chiusura di importanti impianti industriali come prodotti chimici o alluminio o acciaio.

 L'amministrazione Biden e l'UE ha insistito sul fatto che tutto è dovuto alle azioni militari di Putin e della Russia in Ucraina.

 Non è così.

 La crisi energetica è una strategia pianificata da tempo dai circoli aziendali e politici occidentali per smantellare le economie industriali in nome di un'agenda verde distopica.

Ciò ha le sue radici nel periodo ben prima del febbraio 2022, quando la Russia ha lanciato la sua azione militare in Ucraina.

Blackrock spinge i criteri ESG.

Nel gennaio 2020, alla vigilia dei devastanti blocchi covid economicamente e socialmente, il CEO del più grande fondo di investimento del mondo, Larry Fink di Blackrock, ha pubblicato una lettera ai colleghi di WALL Street e ai CEO aziendali sul futuro dei flussi di investimento.

Nel documento, modestamente intitolato "A Fundamental Reshaping of Finance", Fink, che gestisce il più grande fondo di investimento del mondo con circa 7 trilioni di dollari allora in gestione, ha annunciato una partenza radicale per gli investimenti aziendali.

Il denaro "diventerebbe verde".

Nella sua lettera del 2020 che ha seguito Fink ha dichiarato:

"Nel prossimo futuro – e prima di quanto molti si aspettino – ci sarà una significativa riallocazione del capitale ... Il rischio climatico è un rischio di investimento".

 Inoltre, ha affermato: "Ogni governo, azienda e azionista deve affrontare il cambiamento climatico".

In una lettera separata ai clienti investitori di Blackrock, Fink ha consegnato la nuova agenda per gli investimenti di capitale.

 Ha dichiarato che Blackrock uscirà da alcuni investimenti ad alto contenuto di carbonio come il carbone, la più grande fonte di elettricità per gli Stati Uniti e molti altri paesi.

 Ha aggiunto che Blackrock esaminerà nuovi investimenti in petrolio, gas e carbone per determinare la loro adesione alla "sostenibilità" dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Fink ha chiarito che il più grande fondo del mondo avrebbe iniziato a disinvestire in petrolio, gas e carbone.

 "Nel corso del tempo", ha scritto Fink, "le aziende e i governi che non rispondono agli stakeholder e affrontano i rischi per la sostenibilità incontreranno un crescente scetticismo da parte dei mercati e, a sua volta, un costo del capitale più elevato".

Ha aggiunto che "il cambiamento climatico è diventato un fattore determinante nelle prospettive a lungo termine delle aziende ... Siamo sull'orlo di un rimodellamento fondamentale della finanza".

Da quel momento in poi il cosiddetto investimento ESG, penalizzando le società che emettono CO2 come ExxonMobil, è diventato tutto di moda tra gli hedge fund e le banche di WALL Street e i fondi di investimento tra cui State Street e Vanguard.

Tale è il potere di Blackrock.

Fink è stato anche in grado di ottenere quattro nuovi membri del consiglio di amministrazione di ExxonMobil impegnati a porre fine al business petrolifero e del gas della società.

 

Segui i "soldi veri" dietro la "nuova agenda verde".

La lettera di Fink del gennaio 2020 è stata una dichiarazione di guerra da parte della grande finanza contro l'industria energetica convenzionale.

BlackRock è stato membro fondatore della Task Force on “Climate-related Financial Disclosures” (TCFD) ed è firmatario dei PRI delle Nazioni Unite – “Principles for Responsible Investing”, una rete di investitori sostenuta dalle Nazioni Unite che spingono gli investimenti a zero emissioni di carbonio utilizzando i criteri ESG altamente corrotti – fattori ambientali, sociali e di governance nelle decisioni di investimento.

Non esiste un controllo oggettivo sui “dati falsi” per i criteri ESG di un'azienda.

 Anche Blackrock ha firmato la dichiarazione del Vaticano del 2019 sostenendo i regimi di prezzo del carbonio.

BlackRock nel 2020 ha anche aderito a “Climate Action 100”, una coalizione di quasi 400 gestori di investimenti che gestiscono 40 trilioni di dollari.

Con quella fatidica lettera del CEO del gennaio 2020, Larry Fink ha messo in moto un colossale disinvestimento nel settore globale del petrolio e del gas da trilioni di dollari.

In particolare, nello stesso anno “Fink di BlackRock” è stato nominato nel Consiglio di fondazione del distopico World Economic Forum di Klaus Schwab, il nesso aziendale e politico dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite a zero emissioni di carbonio.

 Nel giugno 2019, il World Economic Forum e le Nazioni Unite hanno firmato un quadro di partenariato strategico per accelerare l'attuazione dell'Agenda 2030.

Il WEF ha una piattaforma di intelligence strategica che include i 2030 obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 17.

Nella sua lettera del CEO del 2021, Fink ha raddoppiato l'attacco a petrolio, gas e carbone.

 "Dato quanto sarà centrale la transizione energetica per le prospettive di crescita di ogni azienda, stiamo chiedendo alle aziende di rivelare un piano su come il loro modello di business sarà compatibile con un'economia a zero emissioni nette", ha scritto Fink.

 Un altro funzionario di BlackRock ha detto in una recente conferenza sull'energia, "dove andrà BlackRock, altri seguiranno".

In soli due anni, entro il 2022 circa 1 trilione di dollari sarà uscito dagli investimenti nell'esplorazione e nello sviluppo di petrolio e gas a livello globale.

L'estrazione del petrolio è un'attività costosa e il taglio degli investimenti esterni da parte di BlackRock e di altri investitori di WALL Street significa la lenta morte del settore.

Biden: un presidente BlackRock?

All'inizio della sua allora poco brillante candidatura presidenziale, Biden ha avuto un incontro a porte chiuse alla fine del 2019 con Fink che, secondo quanto riferito, ha detto al candidato che "sono qui per aiutare".

Dopo il suo fatidico incontro con Fink di BlackRock, il candidato Biden ha annunciato:

 "Ci libereremo dei combustibili fossili ..."

 Nel dicembre 2020, ancor prima che Biden fosse insediato nel gennaio 2021, ha nominato il responsabile globale degli investimenti sostenibili di BlackRock, Brian Deese, come assistente del presidente e direttore del Consiglio economico nazionale.

Deese, che ha svolto un ruolo chiave per Obama nella stesura dell'accordo sul clima di Parigi nel 2015, ha silenziosamente plasmato la guerra di Biden all'energia.

Questo è stato catastrofico per l'industria petrolifera e del gas.

 L'uomo di Fink, Deese, è stato attivo nel fornire al nuovo presidente Biden un elenco di misure anti-petrolio da firmare per ordine esecutivo a partire dal primo giorno nel gennaio 2021.

Ciò includeva la chiusura dell'enorme oleodotto Keystone XL che avrebbe portato 830.000 barili al giorno dal Canada fino alle raffinerie del Texas e l'interruzione di qualsiasi nuovo contratto di locazione nell'”Arctic National Wildlife Refuge” (ANWR).

 Biden ha anche aderito all'accordo sul clima di Parigi che “Deese” aveva negoziato per Obama nel 2015 e Trump ha annullato.

Lo stesso giorno, Biden ha messo in moto un cambiamento del cosiddetto "costo sociale del carbonio" che impone un punitivo $ 51 a tonnellata di CO2 all'industria petrolifera e del gas.

Questa mossa, stabilita sotto l'autorità puramente esecutiva senza il consenso del Congresso, sta causando un costo devastante agli investimenti in petrolio e gas negli Stati Uniti, un paese che solo due anni prima era il più grande produttore di petrolio del mondo.

Capacità di raffinazione di uccisione.

Ancora peggio, le aggressive regole ambientali di Biden e i mandati di investimento ESG di BlackRock stanno uccidendo la capacità di raffinazione degli Stati Uniti.

Senza raffinerie non importa quanti barili di petrolio prendi dalla Strategic Petroleum Reserve.

 Nei primi due anni della presidenza Biden gli Stati Uniti hanno chiuso circa 1 milione di barili al giorno di capacità di raffinazione di benzina e diesel, alcuni a causa del crollo della domanda di covid, il declino più rapido nella storia degli Stati Uniti.

 Gli arresti sono permanenti.

 Nel 2023 si chiuderà un ulteriore 1,7 milioni di barili al giorno di capacità a seguito del disinvestimento ESG di BlackRock e WALL Street e delle normative Biden.

Citando il pesante disinvestimento di WALL Street nel petrolio e le politiche anti-petrolio di Biden, il CEO di Chevron nel giugno 2022 ha dichiarato di non credere che gli Stati Uniti costruiranno mai un'altra nuova raffineria.

Larry Fink, membro del consiglio di amministrazione del “World Economic Forum di Klaus Schwab”, è affiancato dall'UE il cui presidente della Commissione europea, la notoriamente corrotta” Ursula von der Leyen” ha lasciato il consiglio del WEF nel 2019 per diventare capo della Commissione europea.

Il suo primo atto importante a Bruxelles è stato quello di far passare l'agenda UE Zero Carbon Fit for 55.

 Ciò ha imposto importanti tasse sul carbonio e altri vincoli su petrolio, gas e carbone nell'UE ben prima delle azioni russe del febbraio 2022 in Ucraina.

L'impatto combinato dell'”agenda ESG fraudolenta” di Fink nell'amministrazione Biden e della “follia Zero Carbon dell'UE” sta creando la peggiore crisi energetica e inflazionistica della storia.

(Debbono essere impiccati – a seguito di condanna penale – gli autori di questa “follia mondiale”. N.d.R.)

(F. William Engdahl è consulente strategico e docente, ha conseguito una laurea in politica presso l'Università di Princeton ed è un autore di best-seller su petrolio e geopolitica.)

(È Research Associate del “Centre for Research on Globalization”.)

 

 

 

 

"La nostra specie viene geneticamente

 modificata": la marcia dell'umanità

 verso l'estinzione?

Analisi del microbioma e del Virome.

Globalresearch.ca - David Skripac - Global Research – (23 gennaio 2023) – ci dice:

 

Quest'anno segna una svolta fondamentale nella storia umana.

 Per la prima volta dall'inizio della civiltà umana, la nostra specie viene geneticamente modificata.

I produttori di vaccini hanno ora reso possibile che il genoma umano venga alterato in modo permanente – e il rapporto dell'umanità con la natura cambiato per sempre – per mezzo di un'iniezione farmaceutica sperimentale che viene falsamente definita "vaccino".

Alla luce di questo evento decisivo, credo che dobbiamo dare uno sguardo sobrio ai motivi e agli atti che stanno rinnovando l'umanità come la conosciamo.

 Allo stesso tempo, dobbiamo esaminare il nostro trattamento sempre più distruttivo del mondo naturale.

Al fine di indagare le molte variabili che stanno accelerando la scomparsa dell'umanità e sabotando il nostro ruolo unico di custodi della terra e dei suoi miliardi di specie vegetali e animali, ho diviso questo studio in quattro parti principali, che appariranno come articoli separati:

Nella Parte I:

 Il Microbioma e il Virome, scopriremo che stiamo letteralmente nuotando in un vasto mare di informazioni genomiche che erano essenziali per l'inizio e la fioritura della vita su questa preziosa terra e che sta ancora cercando di aiutare tutte le specie a sopravvivere.

La matrice di organismi che compongono il microbioma ha costruito un flusso di informazioni viromico che ha permesso l'adattamento e la biodiversità sul pianeta. E quello stesso flusso di informazioni viromic è responsabile della costruzione della specie umana.

Nella Parte II:

La nostra guerra contro la natura, esploreremo come il nostro comportamento sconsiderato sta distruggendo l'ambiente, spostandoci così verso la sesta estinzione di massa.

Con questo voglio dire, coprirò la vera catastrofe ambientale, non la bufala del "riscaldamento globale / cambiamento climatico" finanziata dai miliardari avviata dal “Club di Roma” e ulteriormente promulgata dal “World Economic Forum” (WEF) di Klaus Schwab  e Soci.

 

Nella Parte III:

Cosa è successo nel 2020, esamineremo come questa vera devastazione ambientale abbia contribuito alla "pandemia" che è stata lanciata nel 2020, che ha portato alle iniezioni sperimentali di massa di sostanze sconosciute in "soggetti" umani nel 2021 e che non ha una fine prevedibile.

 (Ho messo "pandemia" tra virgolette a causa del suo carattere fraudolento.

 In effetti, è più accuratamente e appropriatamente descritto come un “pandemic”, un “scamdemic”, una “pseudo pandemia” o qualsiasi altro termine che indichi falsità.) 

Nella Parte IV:

 La nostra risposta, analizzeremo la risposta irresponsabile e irrazionale della maggior parte delle persone sul pianeta a questa cosiddetta pandemia.

(Le parti II, III e IV saranno pubblicate in seguito da Global Research).

Il microbioma.

Il microbioma (derivato dalle parole greche “micro”, che significa "piccolo", e “biotico”, che significa "pertinente alla vita") è un enorme ecosistema costituito da trilioni di microrganismi.

 Incredibilmente, circa 40.000 specie di batteri, 300.000 specie di parassiti, 65.000 specie di protozoi e tra 3,5 milioni e 5 milioni di specie di funghi abitano l'ambiente che ci circonda e vivono dentro o sul corpo umano.

Questo complesso mondo di microrganismi secerne continuamente un mare di virus, che fungono da rete di comunicazione per batteri, parassiti, protozoi e funghi.  E, come scopriremo tra poco, questi virus sono sempre stati qui per aiutarci, non per ostacolarci. In altre parole, affermano la vita, non inducono la morte.

Ecco un accenno alla complessità, all'incredibile diversità e alle dimensioni infinitesimali del microbioma: il numero di geni all'interno del regno fungino è di almeno 125 trilioni!

 Il genoma umano, in confronto, consiste di soli 20.000 geni.

Un moscerino della frutta ha 13.000 geni, una pulce 31.000.

Quindi, in termini di complessità genetica, il genoma umano ha solo un piccolo frammento di informazioni genetiche rispetto al vasto mondo di informazioni genomiche contenute nel microbioma.

Un aspetto affascinante del microbioma è la sua rete di comunicazione simbiotica, che consente la trasmissione di informazioni proteiche da un microrganismo all'altro.

 Ad esempio, la rete miceliale (una matrice di sottili filamenti bianchi) nei funghi consente ai funghi di comunicare tra loro su distanze che possono estendersi per diversi chilometri.

 Queste strutture miceliali sono in grado di trasferire risorse minerali e proteiche più di un chilometro.

Come?

Usano energia luminosa ed elettroni che fluiscono attraverso i percorsi all'interno del sistema del suolo.

 In questo modo, il microbioma aiuta le piante e altre forme di vita multicellulari a prosperare.

 Non è esagerato chiamare la rete miceliale nel regno fungino il "cervello" letterale del pianeta.

Per inciso, tutti i piccoli organismi intelligenti che compongono il microbioma sono alimentati dall'energia biofotonica del sole.

Per quanto sia difficile da capire, almeno 1,4 quadrilioni di batteri e 10 quadrilioni di funghi vivono all'interno del corpo umano.

All'interno del solo colon umano sono 3,8 x 1013cellule batteriche.

Ogni singolo organo del corpo, incluso il cervello, ha il suo microbioma. Lo scopo dei batteri e dei funghi nei nostri corpi è quello di nutrire e nutrire le nostre cellule, mantenendoci sani e in equilibrio con il microbioma più grande che ci circonda.

Il Virome.

Il viroma è l'immenso mondo in cui esistono i messaggeri di Madre Natura.

È composto da trilioni e trilioni di virus prodotti dai batteri, parassiti, protozoi e funghi del microbioma di cui sopra.

Il corpo umano adulto medio contiene 1 x 1015 virus.

 Al contrario, nell'aria che avvolge la terra ci sono 1 x 1031virus;

Nel suolo terrestre ci sono 2,5 x 1031 virus;

e negli oceani della terra ci sono 1,2 x 1030virus.

Per fornire una prospettiva su questi numeri impressionanti, 1 x 1031 è 10 milioni di volte maggiore del numero di stelle conosciute nell'intero universo.

In poche parole, un virus è un'informazione genomica, DNA o RNA, avvolta in un involucro proteico.

I piccoli filamenti di proteine che sporgono verso l'esterno dalla superficie esterna dell'involucro proteico di un virus sono chiamati “proteine spike”.

I virus non sono organismi viventi.

 Non producono il proprio carburante.

Non hanno metabolismo per produrre energia.

E non possono riprodursi.

I virus hanno viaggiato a livello globale, al di sopra dello strato limite atmosferico, per milioni di anni, molto prima che venissero inventate le macchine per i viaggi aerei.

 I loro codici genetici hanno ricoperto la terra per eoni, creando biodiversità e consentendo l'adattamento in tutto l'ecosistema.

 Per adattamento, intendo che i virus cercano sempre di adattare i loro codici genetici allo scopo di creare una salute resiliente in tutte le forme di vita del pianeta.

È ridicolo suggerire che, per viaggiare da una regione all'altra del globo, un virus debba salire su un aereo, come vorrebbe farci credere la “National Security Research Division della RAND”.

Inoltre, i virus, compresi i coronavirus, non arrivano a ondate e poi scompaiono senza lasciare traccia, solo per riapparire miracolosamente più tardi nello stesso punto o in uno diverso.

Invece, i virus non se ne vanno mai, non scadono mai.

 Abitano ogni elemento dell'ambiente che ci circonda.

 In breve, sono onnipresenti e sempre presenti.

Il nostro rapporto con particolari virus può cambiare come conseguenza delle nostre azioni dannose nei confronti della natura.

 Ogni volta che gli esseri umani avvelenano e inquinano l'aria, il suolo e l'acqua, creano uno squilibrio tra l'umanità e il virome, uno squilibrio che può farci entrare in squilibrio con un particolare virus.

Sfortunatamente, il “regime di medicina allopatica”, che i plutocrati John D. Rockefeller e Andrew Carnegie hanno imposto alla maggior parte del mondo con il loro Rapporto Flexner del 1910, ha ancora un ampio segmento della comunità scientifica che crede che batteri, funghi e virus siano nostri nemici.

Il fondamento dello schema di “medicina allopatica di Rockefeller è la "teoria dei germi" imperfetta di Louis Pasteur, che afferma che microrganismi esterni come batteri e virus attaccano, invadono e infettano il corpo, causando così malattie.

La nostra specie viene geneticamente modificata.

Stiamo assistendo alla marcia dell'umanità verso l'estinzione? I virus sono nostri amici, non nostri nemici.

La maggior parte del mondo occidentale attribuisce a Pasteur (1822-1895) un ruolo fondamentale nello stabilire ciò che chiamiamo "medicina moderna", un paradigma che fa risalire l'origine di ogni malattia a un singolo germe.

Senza la teoria di Pasteur, la maggior parte dei farmaci moderni non sarebbe mai stata prodotta, promossa o prescritta, un fatto che spiega perché l'establishment medico di oggi e la sua “industria farmaceutica dipendente” rifiutano di riconoscere i loro difetti o di riconoscere la loro inefficacia.

Al contrario, la "teoria del terreno", iniziata da Claude Bernard (1813-1878) e successivamente costruita da Antoine Béchamp (1816-1908), sostiene che il terreno – cioè l'ambiente interno del corpo – e non un germe esterno determina la nostra salute o la sua mancanza.

 Ciò che Béchamp chiamava "terreno" è molto vicino a ciò che la medicina moderna ha ora definito il sistema immunitario innato.

 Come vedremo nei paragrafi seguenti, Béchamp era sicuramente sulla strada giusta nello scoprire come il corpo umano interagisce realmente con l'ambiente esterno.

A differenza di Pasteur, Béchamp aveva una formazione accademica in scienze.

Credeva che la malattia fosse un risultato biologico dei cambiamenti che avvengono nel corpo quando i suoi processi metabolici diventano squilibrati. Quando il corpo è in uno stato di squilibrio, ha affermato Béchamp, i germi diventano sintomi che a loro volta stimolano più sintomi, che alla fine portano alla malattia.

Sebbene Béchamp si stesse muovendo nella giusta direzione con la sua teoria del terreno, la tirannia farmaceutica dipendente dai germi di Rockefeller ha prevalso, in gran parte a causa di sostanziali infusioni di denaro, che Rockefeller e Carnegie hanno fornito volentieri sotto forma di sovvenzioni a università, ospedali e strutture di ricerca medica.

 La loro generosità "filantropica", che superava facilmente i 100 milioni di dollari, permise loro di influenzare la politica dell'intero establishment medico statunitense e alla fine della maggior parte delle nazioni occidentali, guidandoli verso un regime allopatico esclusivamente chimico.

Sostengo in questo articolo che, contrariamente a ciò che la medicina Rockefeller ci ha insegnato per oltre cento anni, i virus non sono qui per attaccare le nostre cellule o per danneggiarci in qualsiasi altro modo.

Al contrario, le informazioni molecolari genetiche del DNA e dell'RNA contenute nei virus sono letteralmente i mattoni della vita sulla terra.

Per usare un'analogia moderna, possiamo pensare al flusso di informazioni di un virus come a un aggiornamento software che trasporta un'importante intelligenza molecolare che può essere caricata, quando necessario, su qualsiasi cellula di un organismo multicellulare vivente, inclusa una qualsiasi delle 70 trilioni di cellule contenute nel corpo umano.

 Le nostre cellule regolano quali nuove informazioni genomiche vengono ricevute e quali non vengono ricevute.

 I virus stanno semplicemente cercando di adattarsi alle cellule allo scopo di creare una salute umana resiliente.

Una parola qui sul sistema immunitario.

Esistono due tipi di immunità: innata e adattiva.

Il sistema immunitario innato è il mezzo iniziale e primario con cui i nostri corpi interagiscono con un virus.

Il sistema innato aiuta il corpo a trovare un equilibrio genetico con ogni nuovo aggiornamento virale che gli viene presentato.

Il corpo non ha bisogno di replicare o riprodurre le nuove informazioni virali dopo più di 4 o 5 giorni di aggiornamenti.

 

Il sistema immunitario innato funziona su confini sani nel corpo umano, come le barriere fisiche tra l'intestino e il flusso sanguigno, o sui vasi sanguigni che regolano strettamente il movimento di ioni, molecole e cellule tra il flusso sanguigno e il cervello (chiamato barriera emato-encefalica), o a livello genetico nelle nostre cellule (come le proteine mutagene nelle nostre cellule).

Inoltre, il sistema immunitario innato opera attraverso una varietà di enzimi, come APOBec3A / 3G e CAS9.

Questi enzimi sono ora considerati centrali per l'immunità innata.

Il sistema immunitario adattativo è il mezzo secondario con cui i nostri corpi interagiscono con i virus.

Il sistema adattativo monta una risposta altamente specifica a un virus utilizzando i globuli bianchi del corpo, noti come linfociti (cellule B e cellule T).

 Le cellule B sono responsabili del rilascio di anticorpi nel flusso sanguigno.

Gli anticorpi sono il secondo – non primo – metodo di interazione del corpo con un virus dopo che riceve un nuovo aggiornamento virale o dopo che sviluppa uno squilibrio con un particolare virus.

Gli anticorpi sono difesi specifici e mirati.

Di solito si presentano sulla scena da 3 a 6 settimane dopo l'esposizione iniziale del corpo a un virus.

In poche parole, gli anticorpi agiscono come una squadra di pulizia, aiutando il corpo a ripulire virus e batteri che non sono più necessari.

Nel frattempo, le cellule T sono responsabili della stimolazione delle cellule B nella produzione di anticorpi. 

Per capire quanto velocemente il corpo umano si adatta quando esposto al virome, considera un bambino di sette giorni.

Ha 1 x 108 particelle virali in un solo grammo di feci.

Anche se quel bambino non ha la capacità di sviluppare anticorpi in una fase così precoce della vita, si adatta comunque istantaneamente a queste particelle virali, rimanendo perfettamente sano.

 Invece di sviluppare la febbre, rimane in equilibrio stabile – omeostasi – con il virome, sia microbicamente che geneticamente.

Questo fatto da solo dimostra che non interagiamo con il viroma attraverso il nostro sistema immunitario adattativo ma, piuttosto, interagiamo con esso attraverso il nostro sistema immunitario innato.

Qual è la chiave da trarre da questi fatti?

Per me, è che la decisione del corpo di assorbire informazioni genetiche è un processo biologico altamente intricato e controllato.

Ci sono molti modi in cui i nostri corpi rimangono in equilibrio con l'enorme mare di informazioni genetiche che respiriamo ed entriamo in contatto con ogni momento della nostra vita.

Poiché un virus non è un organismo vivente, il nostro sistema immunitario innato non può uccidere i virus, né vorrebbe.

Invece, come accennato in precedenza, il sistema immunitario innato entra semplicemente in equilibrio genetico con un nuovo virus.

Lo fa replicando o ricevendo aggiornamenti da quel virus e rispondendo immediatamente a quel nuovo caricamento virale.

Una volta raggiunto l'equilibrio genetico, in genere da 4 a 5 giorni dopo l'esposizione iniziale al virus, il nostro sistema immunitario innato si rifiuta di ricevere ulteriori aggiornamenti.

Da questi fatti, possiamo concludere che gli esseri umani non possono impedire che si verifichi una "epidemia", né possono cambiare la traiettoria di un'epidemia.

In altre parole, è inutile – in realtà, peggio che inutile: è dannoso – cercare di controllare un virus sempre utile distribuendo un dispositivo sperimentale di modifica genetica non approvato progettato per produrre una risposta anticorpale (altrimenti nota come risposta adattativa del sistema immunitario indotta dall'iniezione).

Quel modello scientifico antiquato è biologicamente illogico e non potrà mai funzionare.

 Ora sappiamo che interferisce con il nostro sistema immunitario innato splendidamente progettato, che è perfettamente in grado di gestire qualsiasi virus con cui possiamo sviluppare uno squilibrio temporaneo.

 (Esattamente come sviluppiamo uno squilibrio con un particolare virus, come il virus HIV o qualsiasi coronavirus, sarà spiegato più avanti nell'articolo).

Inoltre, contrariamente alla narrativa ufficiale propagata dai produttori di vaccini e dalle agenzie sanitarie governative di tutto il mondo, il nostro sistema immunitario conserva una memoria dei virus con cui i nostri corpi hanno interagito e dei geni che sono stati inseriti naturalmente – dopo aver ricevuto un nuovo aggiornamento virale – nelle nostre cellule.

Nel sistema immunitario innato, ad esempio, l'enzima Cas9, che è responsabile della scissione del DNA in eccesso quando troppo di un carico virale viene presentato a una cellula, è la banca dati della memoria naturale che ricorderà quale modello di DNA ha incontrato.

Inoltre, i registri permanenti tenuti da un sistema immunitario innato vengono trasmessi alle generazioni successive di esseri umani, che quindi non avranno mai una reazione infiammatoria a un particolare virus.

Anche nel sistema immunitario adattativo, le cellule B (la fonte di anticorpi) e le cellule T (lo stimolo delle cellule B) forniscono un'immunità duratura.

Uno studio su più fronti del NIH presentato dal “Center for Infectious Disease Research and Policy” (CIDRAP) nel 2008 ha dimostrato in modo conclusivo che l'immunità agli anticorpi può durare per tutta la vita.

 In quello studio, un gruppo di scienziati, guidato dal Dr. Eric Altschuler, ha raccolto campioni di sangue da 32 sopravvissuti - di età compresa tra 91 e 101 - della pandemia di influenza spagnola del 1918. (In realtà, il nome corretto per quella pandemia è l'”influenza del Kansas”, il suo luogo di origine.)

Con loro grande stupore, gli scienziati hanno scoperto che, quasi un secolo dopo, tutti i partecipanti allo studio portavano ancora gli anticorpi allo stesso ceppo di influenza.

Sulla base dei risultati di quello studio di 21 anni, possiamo respingere la propaganda imposta su di noi dai media mainstream e dalle organizzazioni mediche.

Non è vero che l'immunità naturale al virus SARS-CoV-2 possa svanire da sei mesi a un anno dopo l'esposizione iniziale.

 E non è vero che un'iniezione sperimentale è l'unico modo per raggiungere l'immunità.

Tali affermazioni infondate sono semplicemente stratagemmi inventati per promuovere l'agenda avida dell'industria farmaceutica e degli altri tecnocrati che operano dietro le quinte.

Bottom line:

 Il potere dell'immunità naturale supererà sempre qualsiasi immunità percepita a un virus che si dice derivi da un'iniezione, sia sperimentale che approvata dal governo.

Biologicamente parlando, tutta la vita sulla terra è costruita dalle sequenze genetiche molecolari di RNA e DNA contenute nei virus.

 Questi virus sono sistemi di consegna genetica squisitamente progettati essenziali per iniziare e sostenere la vita sulla terra.

 Infatti, più del 50% dei 20.000 geni ereditati dagli esseri umani di oggi sono stati inseriti milioni di anni fa nel genoma dei mammiferi da queste piccole meraviglie della natura.

Almeno l'8% di questi geni sono stati inseriti da retrovirus RNA simili al retrovirus dell'HIV.

(Un retrovirus è un virus a RNA che inserisce una copia del DNA del suo genoma nella cellula ospite per replicarsi.)

Altrettanto intrigante è il fatto che milioni di anni fa gli aggiornamenti retrovirali hanno svolto un ruolo chiave nell'emergere dei mammiferi placentali.

È interessante notare che uno studio del 2017 pubblicato dal “National Institute of Health” (NIH) dimostra che molti di noi stanno portando il retrovirus dell'HIV senza nemmeno saperlo.

In questo studio, i ricercatori "hanno esplorato i dati di sequenza non umana dal sequenziamento dell'intero genoma" del sangue di 8.240 adulti che vivono negli Stati Uniti e in Europa, nessuno dei quali è stato accertato avere alcuna malattia infettiva.

 Hanno scoperto che il 42% dei partecipanti è risultato positivo alla presenza di 94 virus noti.

Questi virus includevano il virus dell'HIV, il virus dell'epatite B, il virus dell'epatite C e il virus dell'influenza.                                                                     

Siamo stati addestrati dalla comunità medica e dai media controllati dalle corporazioni a credere che il virus dell'HIV dovrebbe predominare nelle persone che vivono nell'Africa sub-sahariana.

Dopotutto, ci viene detto, il 95% di tutti i casi "sieropositivi" proviene da quella regione del globo.

 Se così fosse, ci aspetteremmo di vedere in altre regioni pochissimo HIV e una prevalenza molto più alta, ad esempio, dell'epatite C o dell'influenza.

Non è così: è esattamente il contrario!

In effetti, lo studio del 2017 ha rilevato una prevalenza cinque volte superiore del virus HIV rispetto all'epatite C e all'influenza in quegli 8.240 americani ed europei asintomatici.

Sorprendentemente, ognuno era completamente in equilibrio con il virus dell'HIV, anche se nessuno di loro aveva mai viaggiato in Africa.

Dobbiamo concludere da questo studio che non solo il mondo ha completamente frainteso la prevalenza del virus HIV in tutti gli angoli del globo, ma che la nostra paura di esso – e del viroma in generale – è del tutto ingiustificata.

Dato che molte potenti organizzazioni, sia pubbliche che private, traggono profitto dalle enormi sovvenzioni e donazioni che perpetuano l'infinito movimento per l'AIDS, non sorprende che nessuno studio scientifico peer-reviewed sia stato fatto per fornire prove conclusive che un virus chiamato HIV causi una malattia chiamata AIDS.

Se uno studio di questo tipo fosse intrapreso, dimostrerebbe che l'ipotesi dell'HIV porta all'AIDS è infondata e, più precisamente, fraudolenta.

La domanda su cui gli scienziati dovrebbero concentrarsi è:

cosa sta succedendo nell'Africa sub-sahariana che sta creando una relazione così anormale tra le persone che vivono in quella zona e il retrovirus dell'HIV, causando il 95% di loro a test sieropositivi?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo guardare al terreno in cui risiedono i virus e rimanere in equilibrio con il corpo umano.

(Per "terreno" intendo un'area geografica con il suo ecosistema associato. Non mi riferisco qui alla già citata teoria del terreno di Bernard/Béchamp.)

Quando un terreno viene interrotto da qualcosa di innaturale per esso – per esempio, avvelenamento dell'ambiente da parte di comportamenti umani irresponsabili – i virus diventano sovra espressi e l'equilibrio del corpo con il viroma viene perso.

Tenendo conto del terreno, troviamo che il fattore numero uno comune a tutte le cosiddette epidemie o pandemie di malattie infettive è la distruzione dell'ecosistema.

 In altre parole, il terreno naturale è stato alterato da comportamenti umani irresponsabili a tal punto che il nostro innato adattamento a tutte le informazioni genetiche che ci circondano è minato.

Non è che i virus stiano causando una malattia. Piuttosto, è che stanno semplicemente presentando al corpo una nuova opzione di adattamento genetico. Il sistema immunitario innato del corpo determina quindi la quantità di quelle nuove informazioni che assorbirà.

Se le cellule hanno un disperato bisogno di riparazione, forse a causa di scelte dietetiche sbagliate, uno stile di vita sedentario o tossicità nell'ambiente, il virus creerà un evento infiammatorio mentre il corpo attraversa il suo processo rigenerativo.

 Questo di solito è accompagnato da febbre, perdita di appetito e un elevato numero di globuli bianchi.

Tale evento infiammatorio è ciò che comunemente chiamiamo "l'influenza".

Ciò che chiamiamo in modo dispregiativo un evento infiammatorio, implicando che è dannoso per il corpo, è in realtà una parte del processo di guarigione del corpo.

L'infiammazione è necessaria per creare rigenerazione all'interno del corpo. Agisce a nome dell'organismo, non contro di esso.

Ma se il microbioma del corpo è pieno invece di volere, non avrà bisogno di un aggiornamento, e quindi non si verificherà alcuna infiammazione.

Nel caso dell'Africa sub-sahariana, l'ecosistema sta morendo.

 Il collasso dei sistemi del suolo ricchi di nutrienti, la scarsa igiene dell'acqua, la mancanza di servizi igienico-sanitari di base, una popolazione cronicamente denutrita e la completa eliminazione dell'agricoltura biologica tradizionale – superata dall'ossimorica Rivoluzione Verde, imposta ai paesi in via di sviluppo dall'agricoltura industriale – hanno causato a gran parte di quella popolazione di sviluppare uno squilibrio tra il loro sistema immunitario innato e l'ambiente.

La sindrome nota come "AIDS" è un'espressione di questo squilibrio.

 Il virus dell'HIV, che è stato scoperto per la prima volta dal virologo francese Luc Montagnier, è stato falsamente accusato di essere il principale responsabile dell'AIDS, una forma di colpa per associazione.

In realtà, il virus HIV è benigno e non sta cercando di assumere il controllo della meccanica di nessuna cellula.

La vera radice del problema è che il sistema immunitario innato del popolo dell'Africa sub-sahariana è stato degradato da una mancanza di nutrizione a tal punto che stanno cadendo preda di una miriade di malattie, che sono state raggruppate collettivamente sotto l'unico titolo "AIDS".

Tuttavia, invece di venire a patti con la realtà di ciò che il terribile disastro ecologico sta causando, gli "scienziati" stanno incolpando il virus dell'HIV come copertura per nascondere decenni di crimini ambientali ed economici governativi e aziendali.

Dalle informazioni trattate finora, possiamo giustamente concludere che è impossibile per virus o agenti patogeni creare pandemie ed epidemie di malattie infettive – perché non esiste una malattia infettiva nel senso tradizionale del termine – esempi sono "AIDS", "Ebola" e altre pandemie "virali" infondate.

 Sì, la propaganda farmaceutica ha spinto il paradigma delle malattie infettive sul pensiero mondiale per secoli.

Ma la convinzione che tali malattie esistano non è altro che una conseguenza della teoria dei germi smentita di Pasteur.

Ciò che comunemente chiamiamo “epidemia o pandemia” è semplicemente il risultato di un sistema immunitario innato degradato che si manifesta in un segmento della popolazione del pianeta.

 Le ragioni di questo degrado possono includere avvelenamento chimico da erbicidi, pesticidi o alimenti geneticamente modificati, che vedremo più dettagliatamente di seguito.

Come possiamo vedere dalla descrizione sopra del virome, non è esagerato dire che il viroma è il linguaggio di tutta la vita sulla terra.

Stiamo letteralmente nuotando in un vasto mare di informazioni genomiche che erano essenziali per l'inizio e la fioritura della vita su questa preziosa terra e che sta ancora cercando di aiutare tutte le specie a sopravvivere.

 La matrice di organismi che compongono il microbioma ha costruito un flusso di informazioni viromico che ha permesso l'adattamento e la biodiversità sul pianeta.

E quello stesso flusso di informazioni viromic è responsabile della costruzione della specie umana.

Pertanto, gli esseri umani non sono separati dal viroma e dal microbioma, ma sono, piuttosto, parte integrante del vasto e complesso ecosistema del viroma e del microbioma.

 Eppure ci siamo sempre più posti in diretta opposizione al sistema vivente stesso di cui siamo parte intrinseca: la natura.

(David Skripac, Ricerca Globale, 2023).

 

 

 

 

Davos 2023: frammentare il mondo.

Globalreresearch.ca - Rick Thomas – (05 marzo 2023) – ci dice:

 

L'annuale” Davos Boys Club” (aperto anche alle ragazze purché conoscano il loro posto) si riunisce dal 16 al 20 gennaio nelle Alpi svizzere.

I tecnocrati super ricchi discuteranno su come sistemare il mondo frammentato che hanno rotto.

 Il promo per l'evento dice tutto, non c'è bisogno di scavare per un'agenda nascosta.

Il vice ministro canadese del crimine “Chystia Freeland” sarà lì ad annusare e contrarsi come se fosse appena caduta dall'autobus su East Hastings.

 I soliti sospetti parteciperanno, crogiolandosi nel bagliore della loro reciproca sociopatia.

Si spera che si spremeranno un po 'di sci e forse navigheranno dalla scuola elementare per le prospettive future.

Gli avvistamenti di Epstein sono previsti.

L'incontro riunirà 2700 membri tra cui 52 capi di stato, 600 amministratori delegati, 160 giovani globalisti e 125 esperti delle principali università, istituti di ricerca e think tank del mondo.

Dagli Stati Uniti: artisti del calibro del direttore dell'FBI” Chris Wray”, gli amministratori delegati di Amazon, BlackRock e Pfizer, alti funzionari della Gates Foundation e della rete Soros, e l'editore del New York Times, per citarne alcuni.

Gli ospiti speciali includono:

John F. Kerry, inviato presidenziale speciale per il clima degli Stati Uniti d'America.

Avril Haines, direttore della National Intelligence degli Stati Uniti.

Martin J. Walsh, Segretario del Lavoro degli Stati Uniti.

Katherine Tai, rappresentante commerciale degli Stati Uniti.

Chrystia Freeland, Vice Primo Ministro e Ministro delle Finanze del Canada.

Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea.

Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky parlerà alla conferenza annuale del World Economic Forum nel gennaio 2023 e sarà presente in un panel con Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, e Fareed Zakaria della CNN.

 Il panel si chiamerà "Ripristinare la sicurezza e la pace", che è la neolingua orwelliana per "Come balcanizziamo la Russia dopo aver distrutto l'Ucraina".

Vistosamente assente, quest'anno non ci sarà alcuna delegazione russa.

In un recente articolo del “Globe and Mail”, l'amministratore delegato del WEF Adrian Monck si lamenta del fatto che i troll stanno distruggendo tutta la bella malvagità di Klaus Schwab e del suo prediletto Harari, diffondendo disinformazione e cose di estrema destra.

Si agita cercando di dimostrare che il WEF è bravo ragazzo e non tramerebbe mai la conquista del mondo o tirerebbe le ali alle farfalle:

"Una pandemia stava infuriando e il World Economic Forum ha lanciato The Great Reset, promuovendo l'idea di ricostruire meglio in modo che le economie possano emergere più verdi e più giuste dalla pandemia", dice senza battere ciglio.

Continua con la solita propaganda sceneggiata secondo cui antisemiti, estremisti di destra, teorici della cospirazione, suprematisti bianchi, neonazisti, altri non conformisti si comportano male su Internet.

Perché non possono semplicemente bere il koolaid e fare quello che gli viene detto come tutti gli altri?

È semplicemente stupito che un sito web abbia affermato che il Great Reset è stato una "risposta alla finta crisi del coronavirus" e avrebbe inaugurato il "comunismo globale" per garantire che "nessuno sarà in grado di possedere nulla".

 Wow, immaginatelo.

Eppure, direttamente dalla bocca del cavallo, lo stesso WEF suggerisce che un “mondo globalizzato” è meglio gestito da una coalizione auto-selezionata di multinazionali, governi e organizzazioni della società civile, che esprime attraverso iniziative come il Great Reset e il Global Redesign.

I temi principali per il 2023 includeranno: [traduzioni fornite dall'autore]

Crisi energetiche e alimentari nel contesto di un nuovo sistema per l'energia, il clima e la natura [come affamare la plebe fino alla sottomissione].

Alta inflazione, bassa crescita, alta economia del debito nel contesto di un nuovo sistema per gli investimenti, il commercio e le infrastrutture [come mandare in bancarotta la plebe in sottomissione].

Venti contrari dell'industria nel contesto di un nuovo sistema per sfruttare le tecnologie di frontiera per l'innovazione e la resilienza del settore privato [come creare il Borg].

Vulnerabilità sociali nel contesto di un nuovo sistema di lavoro, competenze e assistenza [come sfruttare la crisi che hanno creato].

Rischi geopolitici nel contesto di un nuovo sistema di dialogo e cooperazione in un mondo multipolare [come sfruttare la guerra in Ucraina e/o come sfruttare le crisi che hanno creato senza farsi esplodere nel processo].

Durante l'incontro annuale la popolazione di Davos esplode a oltre 100.000 persone, tra partecipanti, media, sicurezza e personale di supporto.

Circa 2.500 in quell'ondata sono delegati del WEF e il resto comprende il loro entourage e la sicurezza necessaria per le apparizioni dei delegati, circa 40 membri dello staff per delegato.

Diventare un membro ufficiale del WEF è a dir poco costoso. Devi essere o nella folla miliardaria o un leader mondiale i cui contribuenti pagano il conto.

Costa $ 19.000 a persona per partecipare.

Sfortunatamente, non puoi farlo a meno che la tua organizzazione non sia anche membro del WEF.

 Ciò costa tra $ 60.000 e $ 600.000 all'anno, a seconda dello stato di "partner".

Facendo i conti, costa almeno $ 79.000 per delegato per partecipare più il costo aggiuntivo per voli, alloggio e pasti per i loro entourage privati.

 

Facendo più matematica: Schwab, Harari e il WEF stanno rastrellando un minimo di $ 213.000.000 e questa sarebbe la stima più prudente.

Senza dubbio, il WEF ottiene un taglio da tutti gli hotel e altri servizi, e quindi non sarebbe fuori linea stimare almeno un miliardo di dollari all'anno di reddito.

Fortunatamente, l'esercito svizzero sarà lì, armato con i suoi coltelli svizzeri, per impedire a tutti i cattivi teorici della cospirazione di rovinare la festa e rovinare tutto il divertimento.

 Il governo svizzero ha annunciato:

"Per l'uso dell'esercito sotto forma di servizi di supporto in occasione del WEF dal 10 al 26 gennaio, il Parlamento federale ha fissato un limite massimo di 5.000 militari ...

Con aerei da combattimento armati in servizio di pattugliamento permanente durante il periodo della conferenza, difesa terra-aria, radar supplementari, sorveglianza dello spazio aereo rafforzata e servizio di polizia aerea 24 ore su…  (in tutta la Svizzera)."

Sebbene il WEF si riunisca a Davos ogni anno, in realtà ha sede nella piccola città di Cologny, fuori Ginevra, 265 miglia a ovest.

Una delle affermazioni di fama di Cologny è che un gruppo di poeti e scrittori romantici trascorse l'estate lì nel 1816: Lord Byron, John Polidori, Mary Shelley e Percy Bysshe Shelley.

A causa del maltempo, gli ospiti hanno trascorso giorni in casa raccontandosi storie dell'orrore.

“Frankenstein” di Mary Shelley e “The Vampyre” di John Polidori sono stati il risultato di queste sessioni di camino.

“Frankenstein” è la storia di uno scienziato pazzo che crea un mostro con parti del corpo usate, e “The Vampyre” è la storia di un aristocratico succhiatore di sangue che depreda la società.

Dolce.

 

Nonostante la minimizzazione dei partecipanti regolari come “Bono”, che sorride che Davos è una mandria di "vacche grasse nella neve", la realtà è che il WEF sta diventando sempre più il centro del processo decisionale globale.

Le Nazioni Unite non sono diventate il forum che le élite potevano usare per creare il loro impero aziendale globale, semplicemente perché c'è troppa burocrazia e politiche all'interno della costituzione delle Nazioni Unite che non possono essere ignorate.

In secondo luogo, le Nazioni Unite sono costruite sul modello dello Stato-nazione, qualcosa che il WEF vuole eliminare.

Il WEF è il futuro governo mondiale, chiaro e semplice.

Schwab è già il suo primo presidente, e probabilmente il “CEO” non riconosciuto e non ufficiale del mondo.

Tutto ciò che deve accadere dopo, attraverso la loro serie pianificata di imminente mega-crisi, è che il mondo riconosca la conquista del WEF di tutti gli stati nazionali e si sottometta alla sua autorità suprema.

La pandemia è stata la prima fase verso la fine del WEF.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)ha arruolato con successo 194 nazioni con un colpo di stato globale senza sparare un colpo.

Ci sono tre cose che il WEF deve distruggere per consolidare il suo potere: la sovranità nazionale, i diritti civili e la fede nel nostro Creatore. Solo “il primo” può essere distrutto.

Possono togliere il potere delle nazioni sulla scena mondiale.

La sovranità sta subendo un graduale degrado da decenni.

Come ha detto il primo ministro Justin Trudeau, "il Canada è il primo stato post-nazionale del mondo", riferendosi al fatto che il suo gabinetto è infiltrato da membri del WEF.

[Esiste un elenco completo dei funzionari eletti canadesi che sono membri del WEF.]

I diritti civili e la fede sono impossibili da distruggere e, come la storia ha dimostrato, violare entrambi si traduce in un aumento. I diritti civili sono l'espressione politica esteriore del sentiero spirituale interiore.

Coloro che sono in un viaggio spirituale, o coloro che apprezzano la loro libertà, sono coraggiosamente indignati quando si verifica un'ingiustizia, specialmente quando il diritto delle persone all'esistenza umana di base è minacciato.

L'universo rivela che il bene è più potente del male.

Per tutto il male che si fa sotto il sole, il bene che produce è cento volte maggiore.

Il seme della distruzione è piantato in ogni regime totalitario perché la tirannia è in definitiva suicida per tutti i soggetti coinvolti.

 Possiamo, quindi, rimanere fermi e dire con fiducia: "Portalo avanti, Schwab, portalo avanti".

 

 

1500 scienziati dicono che "non c'è

emergenza climatica" – il movimento per il vero ambiente è stato dirottato.

www. globalresearch.ca – (06 marzo 2023) - Mark Keenan – ci dice:

Molte persone in tutto il mondo sono preoccupate per il cambiamento climatico e credono che ci sia un'emergenza climatica.

Per decenni ci è stato detto dalle Nazioni Unite che l'anidride carbonica (CO2) le emissioni derivanti dall'attività umana stanno causando cambiamenti climatici disastrosi.

Nel 2018, un rapporto dell'IPCC delle Nazioni Unite ha persino avvertito che "abbiamo 12 anni per salvare la Terra", mandando così milioni di persone in tutto il mondo in delirio.

Trentacinque anni fa, il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) e l'Organizzazione meteorologica mondiale WMO istituirono il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) per fornire consulenza scientifica sul complesso tema del cambiamento climatico.

Al gruppo è stato chiesto di preparare, sulla base delle informazioni scientifiche disponibili, una relazione su tutti gli aspetti rilevanti per i cambiamenti climatici e i loro impatti e di formulare strategie di risposta realistiche.

Il primo rapporto di valutazione dell'IPCC è servito come base per negoziare la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC.)

 I governi di tutto il mondo hanno firmato questa convenzione, con un impatto significativo sulla vita delle persone del mondo.

Tuttavia, molti scienziati discutono con la teoria del cambiamento climatico creata dall'uomo promossa dalle Nazioni Unite e molte persone in tutto il mondo sono confuse dall'argomento o non sono a conoscenza dei fatti completi.

 Permettetemi di fornire alcune informazioni di cui potreste non essere a conoscenza.

1. Pochissime persone effettivamente scavano nei dati, accettano semplicemente i rapporti IPPC delle Nazioni Unite. Eppure molti scienziati altamente rispettabili e illustri hanno fatto esattamente questo e hanno scoperto che la teoria del cambiamento climatico artificiale promossa dalle Nazioni Unite è seriamente difettosa.

 Sei a conoscenza del fatto che 1500 dei principali scienziati e professionisti del clima del mondo in oltre 30 paesi hanno firmato una dichiarazione che non esiste un'emergenza climatica e hanno confutato le affermazioni delle Nazioni Unite in relazione ai cambiamenti climatici causati dall'uomo?

 

2. Ho firmato anche questa dichiarazione. Come posso fare una tale affermazione?

Ho esperienza nel settore come ex scienziato presso il Dipartimento dell'Energia e dei Cambiamenti Climatici, Governo del Regno Unito;

e come ex membro del personale presso la Divisione Ambiente delle Nazioni Unite, dove ero responsabile della manutenzione del “Pollution Release and Transfer Register Protocol”, un accordo ambientale multinazionale, che prevede il monitoraggio degli inquinanti per terra, aria e acqua in tutto il mondo.

 L'inquinamento reale esiste, ma il problema non è il CO2.

La globalizzazione industriale ha prodotto molte sostanze registrate come inquinanti, tra cui migliaia di nuovi composti chimici artificiali, tossine, nanoparticelle e organismi geneticamente modificati (OGM) che violano il principio scientifico di precauzione.

Un libro che ho pubblicato di recente fornisce anche ampie prove e testimonianze di rinomati scienziati che non esiste un'emergenza climatica.

Il libro intitolato "Trascendere l'inganno del cambiamento climatico verso la sostenibilità reale" è disponibile qui su amazon.COM

 

3. Successivamente, menzionerò il sito web dell’“Irish Climate Science Forum” (ICSF), una risorsa preziosa fondata da “Jim O'Brien”.

 Sono grato all'ICSF per l'eccellente lavoro svolto nell'evidenziare i difetti scientifici nella narrativa climatica delle Nazioni Unite.

L'ICSF fornisce una serie completa di conferenze di rinomati scienziati internazionali che forniscono molte prove, analisi e dati che contraddicono le affermazioni delle Nazioni Unite. Le lezioni sono disponibili.

La visione scientifica dell'ICSF coincide con quella della fondazione “Climate Intelligence” (CLINTEL) che opera nei settori dei cambiamenti climatici e della politica climatica.

“CLINTE”L è stata fondata nel 2019 dal professore emerito di geofisica “Guus Berkhout” e dal giornalista scientifico “Marcel Crok”.

 Sulla base di questa convinzione comune, 20 scienziati irlandesi e diversi membri dell'ICSF hanno co-firmato la Dichiarazione mondiale sul clima CLINTEL "There is No Climate Emergency".

 

4. La realtà è che il clima cambia naturalmente e lentamente nel suo ciclo e l'attività solare è il fattore dominante nel clima e non la Co2.

Possiamo concludere che le emissioni di carbonio o il metano del bestiame, come le mucche, non sono i fattori dominanti nel cambiamento climatico.

In sostanza, quindi, l'incessante isteria climatica prodotta dalle Nazioni Unite, dal governo e dai media corporativi in relazione alle emissioni di carbonio e al metano delle mucche non ha alcuna base scientifica.

Si prega di notare che non ho alcun interesse commerciale nell'affermare che il cambiamento climatico non è causato da CO2.

 In verità sono contrario all'inquinamento "reale", e la realtà è che il CO2 non è un inquinante.

Sfortunatamente, molti ambientalisti disinformati stanno guidando in auto elettriche, la cui produzione di batterie ha causato grandi quantità di inquinamento "reale" attraverso l'estrazione industriale e la lavorazione di metalli delle terre rare e il conseguente inquinamento dei sistemi terrestri, aerei e idrici.

Si noti che l'ONU non si concentra sulle migliaia di inquinanti reali che la globalizzazione industriale aziendale crea.

5. Le conclusioni della “fondazione Climate Intelligence” includono quanto segue.

Non c'è emergenza climatica. Pertanto, non vi è motivo di panico e allarme.

I fattori naturali e antropogenici causano il riscaldamento:

l'archivio geologico rivela che il clima della Terra è variato da quando esiste il pianeta, con fasi naturali fredde e calde.

La piccola era glaciale terminò nel 1850.

Pertanto, non sorprende che ora stiamo vivendo un periodo di riscaldamento.

Il riscaldamento è molto più lento del previsto:

 il mondo si è riscaldato significativamente meno di quanto previsto dall'IPCC sulla base di forzanti antropogeniche modellate.

 Il divario tra il mondo reale e il mondo modellato ci dice che siamo lontani dal comprendere il cambiamento climatico.

La politica climatica si basa su modelli inadeguati:

I modelli climatici hanno molte carenze e non sono lontanamente plausibili come strumenti di politica globale.

Fanno esplodere l'effetto dei gas serra come il CO2.

 Inoltre, ignorano il fatto che arricchire l'atmosfera con CO2 è vantaggioso.

CO2 è il cibo vegetale, la base di tutta la vita sulla Terra: CO2 non è un inquinante.

È essenziale per tutta la vita sulla Terra.

La fotosintesi è una benedizione.

Più CO2 è benefico per la natura, rendendo più verde la Terra: CO aggiuntivo2 In the Air ha promosso la crescita della biomassa vegetale globale.

 È anche un bene per l'agricoltura, aumentando i raccolti delle colture in tutto il mondo.

Il riscaldamento globale non ha aumentato i disastri naturali: non ci sono prove statistiche che il riscaldamento globale stia intensificando uragani, inondazioni, siccità e simili disastri naturali, o rendendoli più frequenti.

6. Nel libro di cui sopra faccio riferimento al lavoro pertinente e alle presentazioni scientifiche di alcuni dei principali scienziati del clima del mondo.

Esaminiamo alcuni dei lavori e delle testimonianze di questi scienziati:

"Una logica profondamente errata, oscurata da una propaganda accorta e implacabile, in realtà ha permesso a una coalizione di potenti interessi speciali di convincere quasi tutti nel mondo che la CO2 proveniente dall'industria umana era una pericolosa tossina che distruggeva le piante.

Sarà ricordato come la più grande illusione di massa nella storia del mondo - che la Co2 la vita delle piante è stata considerata per un certo periodo un veleno mortale. "-

 Professor “Richard Lindzen”, professore emerito di scienze atmosferiche al MIT.

Nils-Axel Mörner è stato presidente del comitato presso l'International Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite.

 Era un esperto coinvolto nella revisione dei primi documenti IPPC.

Dice che l'IPPC delle Nazioni Unite sta fuorviando l'umanità sui cambiamenti climatici.

 Ha cercato di avvertire che l'IPPC stava pubblicando bugie e false informazioni che sarebbero state inevitabilmente screditate.

 In un'intervista, ha dichiarato:

"Questa è la parte più pericolosa e spaventosa.

Come un gruppo di lobbisti, come l'IPPC, è stato in grado di ingannare il mondo intero.

Queste forze organizzate e ingannevoli sono pericolose" e hanno espresso” shock “"che le Nazioni Unite e i governi facciano sfilare i bambini in giro per il posto ai vertici sul clima delle Nazioni Unite come oggetti di propaganda".

Quella che segue è la sua testimonianza come dettagliato.

"L'attività solare è il fattore dominante nel clima e non la Co2... qualcosa è fondamentalmente malato nell'ipotesi della colpa della Co2...

È stato lanciato più di 100 anni fa e quasi immediatamente fisici eccellenti hanno dimostrato che l'ipotesi non funzionava.

Sono stato il presidente dell'unico comitato internazionale sui cambiamenti dei livelli del mare e come tale sono stato eletto revisore esperto sul capitolo dei livelli del mare (IPPC delle Nazioni Unite).

È stato scritto da 38 persone e nessuno era uno specialista del livello del mare ... Sono rimasto scioccato dalla bassa qualità che era come un documento studentesco. . . L'ho attraversato e ho mostrato loro che era sbagliato e sbagliato e sbagliato ...

La verità scientifica è dalla parte degli scettici...

Ho migliaia di scienziati di alto livello in tutto il mondo che concordano sul fatto che NO, CO2 non è il meccanismo di guida e che tutto è esagerato.

Nel campo della fisica dall'80 al 90% dei fisici sa che l'ipotesi della CO2 è sbagliata...

Naturalmente, i metrologi credono in questo perché questa è la loro professione – vivono di esso.

“Ho il sospetto che i promotori dietro le quinte... hanno un secondo fine...”

“È un modo meraviglioso di controllare la tassazione controllando le persone" –

 Dr Nils-Axel Mörner, ex presidente del comitato presso l'IPPC delle Nazioni Unite ed ex capo del dipartimento di geofisica paleofisica e geodinamica a Stoccolma.

Un altro scienziato del clima con credenziali impeccabili che ha rotto i ranghi è il dottor Moto taka Nakamura.

Afferma:

 "I nostri modelli sono prese in giro del mondo reale".

Il dottor Nakamura ha conseguito un dottorato in scienze presso il MIT e per quasi 25 anni si è specializzato in condizioni meteorologiche e cambiamenti climatici anormali presso prestigiose istituzioni che includevano MIT, Georgia Institute of Technology, NASA, Jet Propulsion Laboratory, California Institute of Technology, JAMSTEC e Duke University.

 Il dottor Nakamura spiega perché la base di dati alla base della scienza del riscaldamento globale è "inaffidabile" e non può essere invocata e che:

"Le temperature medie globali prima del 1980 si basano su dati inaffidabili".

Il professor John R. Christy, direttore delle scienze atmosferiche e della terra, Università dell'Alabama, ha fornito un'analisi dettagliata dei dati climatici, vedi nota finale.

 Riassumo i punti principali della sua analisi qui sotto:

"La teoria consolidata del riscaldamento globale travisa in modo significativo l'impatto dei gas serra extra;

il clima che colpisce maggiormente le persone non sta diventando più estremo o più pericoloso;

Le temperature erano più alte nel 1930 che oggi;

 Tra il 1895 e il 2015, 14 dei primi 15 anni con i più alti record di calore si sono verificati prima del 1960;

 Le temperature che stiamo vivendo ora nel 2021 erano le stesse di 120 anni fa...

Il numero di grandi tornado tra il 1954 e il 1986 è stato in media di 56 all'anno, ma tra il 1987 e il 2020 la media è stata di soli 34 all'anno;

Tra il 1895 e il 2015 in media non c'è stato alcun cambiamento nel numero di giorni molto umidi al mese, e nessun cambiamento nel numero di giorni molto secchi al mese, e i 20 mesi più secchi erano prima del 1988.

 Tra il 1950 e il 2019 la percentuale di superficie terrestre che subisce siccità non è aumentata a livello globale – la tendenza è piatta;

l'incidenza degli incendi boschivi in Nord America tra il 1600 e il 2000 è diminuita notevolmente.

Il livello del mare è aumentato di 12,5 cm per decennio per 8.000 anni e poi si è stabilizzato, ora aumenta solo di 2,5 cm per decennio ... preoccuparsi dell'innalzamento di 30 cm del livello del mare in un decennio è ridicolo, in un uragano la costa orientale degli Stati Uniti ottiene un aumento di 20 piedi in 6 ore, quindi un aumento di 30 cm sarà facilmente gestibile! "

In una conferenza intitolata “La crisi climatica immaginaria” – come possiamo cambiare il messaggio?

Disponibile sul sito web dell'Irish Climate Science Forum, vedi nota finale ].

Richard L Lindzen, professore emerito di scienze atmosferiche al MIT, riassume la battaglia contro l'isteria climatica come segue:

"Nella lunga storia della Terra non c'è stata quasi nessuna correlazione tra clima e CO2... il record paleoclimatico mostra inequivocabilmente che la Co2 non è una manopola di controllo... La narrazione è assurda... Dà ai governi il potere di controllare il settore energetico ... Per circa 33 anni, molti di noi hanno combattuto contro l'isteria climatica ... C'erano persone più importanti che si opponevano, erano purtroppo più anziani e ormai la maggior parte di loro era morta...

Le élite sono sempre alla ricerca di modi per pubblicizzare la loro virtù e affermare la loro autorità.

Credono di avere il diritto di vedere la scienza come una fonte di autorità piuttosto che un processo, e cercano di appropriarsi della scienza, opportunamente e erroneamente semplificata, come base per il loro movimento politico ed economico.

"CO2... non è un inquinante... È il prodotto di tutta la respirazione delle piante, è essenziale per la vita vegetale e la fotosintesi... Se avessi mai desiderato un punto di leva per controllare tutto, dall'espirazione alla guida, questo sarebbe un sogno. Quindi ha una sorta di attrattiva fondamentale per la mentalità burocratica. "-

Prof. Richard Lindzen, professore emerito di scienze atmosferiche al MIT.

Patrick Moore, co-fondatore di Greenpeace e presidente di Greenpeace in Canada per sette anni, afferma:

"L'intera crisi climatica non è solo una notizia falsa, è una falsa scienza... Naturalmente il cambiamento climatico è reale, sta accadendo dall'inizio dei tempi, ma non è pericoloso e non è causato dalle persone ... Il cambiamento climatico è un fenomeno perfettamente naturale e questo moderno periodo di riscaldamento è iniziato circa 300 anni fa, quando la piccola era glaciale ha iniziato a finire.

Non c'è nulla di cui aver paura e tutto ciò che stanno facendo è instillare paura.

 La maggior parte degli scienziati che stanno dicendo che è una crisi sono su sovvenzioni governative perpetue.

Sono stato uno dei fondatori di Greenpeace... a metà degli anni '80... siamo stati dirottati dall'estrema sinistra che fondamentalmente ha portato Greenpeace da un'organizzazione basata sulla scienza a un'organizzazione basata sul sensazionalismo, la disinformazione e la paura ... non hai un piano per nutrire 8 miliardi di persone senza combustibili fossili o portare il cibo nelle città ..."

Patrick Moore, co-fondatore di Greenpeace.

 

Il professor William Happer, dell'Università di Princeton, ex direttore scientifico presso il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, è anche una voce forte contro il mito del riscaldamento globale causato dall'uomo.

 Egli afferma: "Più CO2 avvantaggia la Terra".

7. L'IPCC delle Nazioni Unite seleziona i dati, utilizza modelli imperfetti e scenari non lontanamente correlati al mondo reale.

Le previsioni della crisi climatica delle Nazioni Unite non si basano su prove fisiche, ma su complessi modelli computerizzati.

 Bisogna decodificare e analizzare il processo di modellazione per accertare se i modelli sono validi e accurati o se hanno difetti evidenti.

 La stragrande maggioranza degli scienziati, degli economisti, dei politici e del pubblico in generale ha semplicemente assunto come vero  che i modelli del Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (IPCC) siano accurati.

 Pochissime persone hanno il tempo o le competenze per analizzare questi modelli, per non parlare di contestarli.

Tuttavia, ci sono stati molti scienziati anziani e altamente distinti che hanno fatto esattamente questo:

 hanno affermato che la narrativa delle Nazioni Unite era errata e che non c'era alcuna emergenza climatica.

 Le loro voci sono state soffocate da un vasto establishment politico e mediatico guidato dal denaro del "sistema" globalizzato.

 Il lavoro di vitale importanza di alcuni di questi rinomati scienziati è citato nel libro di cui sopra.

"I modelli computerizzati stanno commettendo errori drammatici sistematici ... sono tutti parametrizzati... budget... i modelli davvero non funzionano" –

Patrick J. Michaels, Direttore, “Cato Institute Center for the Study of Science.

Il dottor Roger Pielke Jr, dell'Università del Colorado, ha condotto una dettagliata revisione scientifica e un'analisi del rapporto AR6 dell'IPCC delle Nazioni Unite, vedi nota finale.

Descrive che, in relazione alla modellizzazione del clima, l'IPCC ha separato i modelli dalla plausibilità socio-economica.

Nel creare i modelli, invece di completare prima i modelli di valutazione integrativa (IAM), l'IPCC ha saltato questo passaggio essenziale ed è passato direttamente agli scenari di forzatura radiativa e quindi questi scenari non sono basati su IAM concorrenti.

 Ciò ha portato gran parte della modellizzazione climatica sulla strada sbagliata. Cito i seguenti punti dell'analisi del dottor “Pielke”:

"I quattro scenari dell'IPCC provenivano da una grande famiglia di modelli, quindi invece di separare i modelli dalle ipotesi socio-economiche, i modelli avevano già le ipotesi falsificate e inserite in esse, perché dovevano avere quelle ipotesi per produrre la forzante radiativa richiesta (per produrre un risultato desiderato dello "scenario di crisi" climatica).

In un'altra decisione fatidica i 4 percorsi di concentrazione rappresentativi (RCP) provenivano da 4 diversi IAM, il che è stato un enorme errore.

 Questi modelli sono completamente estranei l'uno all'altro, ma è stata data l'impressione che siano di un insieme comune, differendo solo nella loro forzatura radiativa, questo è stato un enorme errore.

 Inoltre, nessuno ha la responsabilità di determinare se questi scenari siano plausibili.

La comunità climatica ha deciso a quale scenario dare priorità e ha scelto i due scenari più implausibili!

 Ci sono migliaia di ipotesi climatiche, ma solo da 8 a 12 di esse sono attualmente disponibili per la ricerca sul clima.

Il rapporto dell'IPCC afferma anche che "nessuna probabilità è collegata agli scenari in questo rapporto".

 La probabilità è considerata bassa, ammettono –

Questa è un'ammissione incredibile da parte dell'IPCC.

Questi scenari estremamente improbabili dominano la letteratura e il rapporto dell'IPCC; pertanto, il rapporto dell'IPCC è di parte.

La linea di fondo è che c'è una grande confusione.

Richard Moss dell'IPCC ha avvertito che RCP 8.5 non doveva essere usato come riferimento per gli altri RCP, ma 5.800 articoli scientifici in tutto il mondo lo usano impropriamente in questo modo ...

L'intero processo è gravemente difettoso ... Nulla di simile al mondo reale è rappresentato dagli scenari dell'IPCC.

La scienza del clima ha un problema enorme!

L'IPCC attualmente utilizza RCP 8.5 come scenario "business as usual", ma RCP 8.5 è una terra di fantasia selvaggia e non lontanamente correlata alla realtà attuale ... la scienza del clima ha una crisi di integrità scientifica." – “Dr Roger Pielke Jr”, Università del Colorado.

 

8. La finanziarizzazione dell'intera economia mondiale si basa ora su una strategia di emissioni nette di gas serra "nette zero".

Il piano dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e l'obiettivo dell'accordo di Parigi per ridurre le emissioni di CO2 Emissioni del 7% annuo fino al 2030 è in effetti un piano che disabiliterebbe gli attuali meccanismi di risorse dell'economia industriale per il cibo, l'energia e i beni che consentono la vita umana e la sopravvivenza.

Questo viene attuato prima che l'umanità si sia allontanata dall'imperfetta economia industriale transnazionale inquinante verso economie locali / regionali autosufficienti.

Zero emissioni di carbonio, in sostanza, significa staccare la spina agli attuali sistemi di agricoltura industriale, trasporti, produzione di beni, produzione di elettricità, ecc.

 E molti milioni di persone che dipendono da questi sistemi in tutto il mondo potrebbero trovarsi di fronte a una mancanza di elettricità, cibo, beni, ecc.

Ciò potrebbe avere conseguenze terribili, in particolare in luoghi e paesi, che attualmente non sono in grado di produrre molto cibo.

Va notato che per decenni, questi stessi poteri politici, governativi e corporativi hanno promosso in modo dilagante la globalizzazione economica aziendale e la dipendenza dai combustibili fossili.

 Mentre, allo stesso tempo, ostacolare attivamente il finanziamento, la creazione o il sostegno governativo di comunità / regioni locali più autosufficienti e cooperative locali.

La maggior parte della popolazione mondiale divenne così dipendente dal sistema globalizzato dipendente dai combustibili fossili.

9. I banchieri centrali finanziano / controllano interamente l'avanzamento del "progetto" mondiale sul cambiamento climatico.

La decisione di ridurre drasticamente il CO2, uno dei composti più essenziali per sostenere tutta la vita, non è una coincidenza.

Va notato che sono i banchieri centrali del mondo che sono dietro questa decisione e stanno interamente finanziando e controllando l'avanzamento del progetto mondiale di lotta al cambiamento climatico causato dall'uomo.

Questo progetto prevede un tentativo di de-carbonizzare le attività dell'intera popolazione mondiale.

Nel dicembre 2015, la Banca dei regolamenti internazionali (BRI) ha creato la Task Force on”Climate-related Financial Disclosure” (TCFD), che rappresenta 118 trilioni di dollari di attività a livello globale, vedi nota finale].

In sostanza, ciò significa che la finanziarizzazione dell'intera economia mondiale si basa sul raggiungimento di obiettivi assurdi come "zero emissioni nette di gas serra".

La TCFD comprende persone chiave delle mega-banche e delle società di gestione patrimoniale del mondo, tra cui JP Morgan Chase; BlackRock; Banca Barclays; HSBC; la banca cinese ICBC; Tata Steel, olio ENI, Dow Chemical e altro ancora.

Il fatto che le più grandi banche e società di gestione patrimoniale del mondo, tra cui BlackRock, Goldman Sachs, l'ONU, la Banca Mondiale, la Banca d'Inghilterra e altre banche centrali della BRI, si siano tutte collegate per spingere un'economia "verde" vaga e matematicamente insensata, non è una coincidenza.

C'è un'altra agenda in gioco che non ha nulla a che fare con l'ambientalismo. L'economia verde insieme all'Agenda 2030 delle Nazioni Unite è un'agenda di controllo mondiale e svilupperà anche trilioni di dollari per le mega-banche dietro le quinte.

Quando le più grandi banche, società e istituzioni del mondo, si allineano per spingere un'agenda sul cambiamento climatico che non ha prove, si può vedere che c'è un'altra grande agenda in corso dietro le quinte.

 Questa agenda cerca di convincere la gente comune del mondo a fare enormi sacrifici con il pretesto emotivo di "salvare il nostro pianeta".

 Mentre sempre le corporazioni e le banche realizzano enormi profitti e le istituzioni politiche implementano sistemi di controllo tecnocratici in tutto il mondo sotto la bandiera della lotta e dell'adattamento al cosiddetto cambiamento climatico causato dall'uomo.

"I legami tra i più grandi gruppi finanziari del mondo, le banche centrali e le società globali all'attuale spinta per una strategia climatica radicale per abbandonare l'economia dei combustibili fossili a favore di una vaga e inspiegabile economia verde, a quanto pare, riguardano meno la genuina preoccupazione di rendere il nostro pianeta un ambiente pulito e sano in cui vivere.

Piuttosto è un'agenda, intimamente legata all'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per l'economia "sostenibile", e allo sviluppo letteralmente di trilioni di dollari in nuova ricchezza per le banche globali e i giganti finanziari che costituiscono i veri poteri che sono. " –

F. William Engdahl, consulente strategico del rischio e docente.

Nel 2010, il capo del gruppo di lavoro 3 dell'IPCC delle Nazioni Unite, il dottor Otmar Edenhofer, ha detto a un intervistatore:

"... Bisogna dire chiaramente che ridistribuiamo de facto la ricchezza mondiale attraverso la politica climatica.

Bisogna liberarsi dall'illusione che la politica climatica internazionale sia una politica ambientale.

Questo non ha quasi più nulla a che fare con la politica ambientale".

Per percepire meglio cosa c'è "dietro il sipario" della bufala sul clima e dell'agenda ONU / WEF aiuta anche a esaminare cosa è successo nei decenni precedenti.

È importante percepire le implicazioni della truffa mondiale del debito a riserva frazionaria e del sistema sottile di schiavitù del debito che esiste da decenni.

 Se guardate il sito web della Banca Mondiale vedrete che praticamente ogni nazione sulla Terra è in debito enorme.

In debito con chi potresti chiedere?

 La risposta è alle mega-banche di proprietà privata.

Per molti decenni le cosiddette élite bancarie e corporative hanno avuto il pieno controllo della fonte della creazione di denaro e della sua allocazione, attraverso il sistema debito-moneta, e sono state quindi, per impostazione predefinita, in grado di finanziare, e sempre più controllare e manipolare l'intero spettro mondiale dell'industria, dei media, del governo, dell'istruzione, della supremazia ideologica e della guerra secondo il proprio disegno, agenda e beneficio.

Mayer Amschel Rothschild (banchiere) è ampiamente riportato per aver detto:

"Datemi il controllo dell'offerta di moneta di una nazione e non mi importa chi fa le sue leggi."

10. I banchieri centrali hanno dirottato il vero movimento ambientalista nel 1992 creando la falsa agenda sul cambiamento climatico.

Gli psicopatici possono utilizzare qualsiasi ideologia e cambiarla dall'interno in qualcosa che alla fine potrebbe essere completamente diverso dal suo scopo originale.

Nel frattempo, i seguaci e i sostenitori originali continuano a perseguire ciò che credono sia l'ideologia originale, ma gradualmente diventano semplici pedine nell'agenda di un'élite egoista.

Sfortunatamente, negli ultimi decenni, questo è esattamente ciò che è successo nel movimento ambientalista.

L'informatore George Hunt ha servito come ospite ufficiale in un incontro ambientale chiave a Denver, in Colorado, nel 1987, e afferma che David Rockefeller; Barone Edmund De Rothschild; Segretario di Stato americano Baker; Maurice Strong, un funzionario delle Nazioni Unite e un dipendente dei trust Rockefeller e Rothschild; l'amministratore dell'EPA William Ruccleshaus; Il segretario generale delle Nazioni Unite a Ginevra MacNeill, insieme a funzionari della Banca Mondiale e del FMI erano presenti a questo incontro.

Hunt fu sorpreso di vedere tutti questi ricchi banchieri d'élite alla riunione e si chiese cosa stessero facendo lì in un congresso ambientale.

In una registrazione video, Hunt ha poi fornito importanti prove dai documenti della Conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente e lo sviluppo (UNCED), Rio de Janeiro, Brasile, 3-14 giugno 1992.

Questa conferenza è stata il noto Summit della Terra delle Nazioni Unite '92 ed è stata gestita dall'UNCED.

Secondo Hunt, attraverso il vertice della Terra, l'ONU stava creando una rete, un'agenda, per mettere il potere sulla Terra e sui suoi popoli nelle proprie mani.

 Il cartello mondiale del private banking sono le stesse famiglie di banchieri ultra-ricchi che erano state determinanti nella creazione della Banca Mondiale, delle Nazioni Unite e di altre istituzioni internazionali, dopo la seconda guerra mondiale.

Le loro coorti politiche includevano Stalin (il leader di un brutale regime comunista nell'URSS che commise il genocidio di milioni di persone), il primo ministro britannico Churchill e il presidente degli Stati Uniti Roosevelt.

Hunt si riferisce a queste famiglie bancarie e alle loro reti istituzionali finanziarie e internazionali come:

"Lo stesso ordine mondiale che ha ingannato i paesi del terzo mondo a prendere in prestito fondi e accumulare enormi debiti ... e creare intenzionalmente guerra e debito per portare le società sotto il loro controllo.

La folla dell'ordine mondiale non è un bel gruppo di persone..."– George Hunt, Whistleblower parlando del vertice della Terra delle Nazioni Unite del 1992.

Come conseguenza del “Summit della Terra delle Nazioni Unite”, il movimento ambientalista onesto e genuino che in realtà si preoccupava del reale inquinamento della terra, dell'aria e dell'acqua, è stato politicamente dirottato da potenti interessi politici e finanziari con un'agenda diversa.

Maurice Strong, un funzionario delle Nazioni Unite e un dipendente dei trust Rockefeller e Rothschild, aveva convocato il primo congresso UNCED a Stoccolma, in Svezia, nel 1972.

 Poi, 20 anni dopo, è stato il coordinatore e segretario generale dell'UNCED.

 Hunt ha anche fornito prove video dal quarto congresso mondiale UNCED nel 1987 di un banchiere d'investimento internazionale, affermando che:

"Suggerisco quindi che questo non sia venduto attraverso un processo democratico che richiederebbe troppo tempo e richiederebbe troppi fondi per educare la carne da cannone, purtroppo, che popola la Terra.

 Dobbiamo prendere quasi un programma elitario..."

Pertanto, i decreti che hanno portato al vertice della Terra delle Nazioni Unite del 1992 sono stati dettati senza dibattito o opportunità di dissenso e avrebbero sostituito le leggi nazionali.

I decreti sono stati dettati in esistenza dal banchiere Edmund de Rothschild, che ha portato questi importanti decreti nelle risoluzioni delle Nazioni Unite del '92 senza dibattito o sfida.

 Hunt afferma che gli è stata negata l'opportunità di sfidare apertamente le osservazioni di Rothschild dal presidente della riunione.

È una sorpresa che la banca Rothschild di Ginevra sia il nucleo della banca di conservazione mondiale e che l'élite ricca sia integrata nella banca attraverso l'offerta privata di azioni Rothschild.

Le banche assumono il controllo della conservazione del mondo e decidono e controllano come queste risorse vengono allocate o utilizzate.

11. Nonostante la facciata ambientale ingannevole e falsa che ha adottato, la vasta entità istituzionale delle Nazioni Unite ha pienamente approvato la globalizzazione industriale distruttiva per l'ambiente negli ultimi 70 anni.

 Il cambiamento climatico, lo sviluppo sostenibile e le politiche dell'economia verde delle Nazioni Unite negli ultimi 30 anni sono poco più che trucchi di marketing in tutto il mondo che hanno tragicamente fatto il lavaggio del cervello a due generazioni di giovani che non capiscono cosa sia in realtà l'ONU e chi sia davvero progettato per servire.

Questo attuale sistema globalizzato comporta la promozione di credenze e false scienze che pretendono di essere verità incontestabili, ma sono, in realtà, ideologie in cui le prove sono manipolate, distorte e distorte per dimostrare l'"idea governante", e quindi promuovere la sua diffusione in tutto il mondo.

 Iniziano con la conclusione che vogliono e poi strappano e manipolano le scarse prove che possono per adattarsi a quella conclusione.

Il cambiamento climatico causato dall'uomo a causa delle emissioni antropogeniche di carbonio ne è un esempio importante.

Le istituzioni, tra cui le Nazioni Unite, il World Economic Forum (WEF) e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono organizzazioni non elette e non responsabili motivate privatamente controllate dalla fonte della creazione di moneta debitoria, cioè il cartello mondiale delle banche private;

 e sono solo intelligenti strumenti di marketing e meccanismi politici per implementare e mantenere un sistema mondiale corrotto, con il pretesto intelligente di "risolvere i problemi del mondo".

Questi potenti interessi speciali hanno promosso certe "ideologie" per decenni per far avanzare i loro obiettivi corporativi e politici.

La parola "sostenibile" è stata dirottata decenni fa, e ora è ingannevolmente usata per far avanzare le agende di mega-interessi aziendali globalisti a cui non potrebbe importare di meno dell'ambiente.

L'obiettivo è catapultare l'umanità tra le braccia dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e del piano di "reset" del WEF, che sono piani di marketing intelligenti interamente progettati dai cosiddetti interessi mega-corporativi d'élite del gruppo WEF Davos, con Klaus Schwab e Harari.

12. Inoltre, le attuali tecnologie per l'energia verde/le energie rinnovabili promosse dall'ONU e dal WEF non rappresentano una soluzione praticabile per l'approvvigionamento energetico mondiale.

Sebbene queste tecnologie abbiano una fattibilità limitata in determinati luoghi e scenari, resta il fatto che l'energia restituita sull'energia investita è troppo bassa - in sostanza l'intero processo è matematicamente imperfetto.

Ciò è evidenziato dal lavoro di scienziati, tra cui il professor David MacKay, ex Regius Professor of Engineering presso l'Università di Cambridge ed ex Chief Scientific Advisor presso il Dipartimento britannico per l'energia e i cambiamenti climatici.

Sommario.

In sintesi, CO2 La riduzione è l'obiettivo principale dell'isteria del cambiamento climatico promossa dalle Nazioni Unite che è stata dilagante tra la popolazione mondiale.

Tuttavia, la proclamata crisi climatica esiste solo nei modelli computerizzati.

Il culto del "cambiamento climatico causato dall'uomo" è un'"ideologia" promossa politicamente dai media e dalle Nazioni Unite, che viene utilizzata per un'agenda politica e aziendale più ampia.

 Il cambiamento climatico causato dall'uomo non si basa sui fatti e ha dirottato reali preoccupazioni ambientali.

I banchieri centrali del mondo stanno finanziando completamente il "progetto" mondiale sul cambiamento climatico.

Viene in mente il truismo "segui il denaro" – e così facendo, si scopre rapidamente chi gestisce il mondo aziendale, politico e dei media.

 

A causa dell'incessante propaganda sul cambiamento climatico promossa dalle Nazioni Unite, dal governo e dalle corporazioni, molte persone sono, quindi, in uno stato di confusione indotto dai media e, quindi, assumono ciecamente il loro ruolo predeterminato nella società sotto questa "dittatura delle parole" senza nemmeno esserne consapevoli.

 Ad esempio, ora abbiamo milioni di cosiddetti guerrieri del cambiamento climatico ciechi al fatto che il cambiamento climatico non è effettivamente causato dalle emissioni di carbonio.

Tutto questo per spaventare le persone ad accettare l'autorità totalitaria e le limitazioni alla loro libertà e al loro benessere personale.

La sgradevole realtà è che l'accesso delle persone all'energia e alle risorse viene intenzionalmente ridotto attraverso false politiche sui cambiamenti climatici, alta inflazione, teatro geopolitico in corso e guerra istigata intenzionalmente.

Non possiamo capire come creare una società veramente resiliente se non percepiamo correttamente la società attuale in cui viviamo e come è nata.

Quindi, chi sono gli architetti del paradigma attuale.

Il libro di cui sopra è progettato per aiutare in questo senso.

 A meno che non riconosciamo le falsità del paradigma attuale, anche se non è "politicamente corretto" farlo, allora non saremo in grado di apportare i corretti adeguamenti alle nostre attuali comunità e reti locali / regionali, o creare una società fiorente veramente resiliente in Irlanda ed in Europa.

 In questo spirito di verità, nuove reti stanno emergendo in tutto il mondo.

“Mark Keenan è un ex scienziato presso il Dipartimento dell'Energia e dei Cambiamenti Climatici, Regno Unito; e presso la Divisione Ambiente delle Nazioni Unite; ed è autore del libro “Transcending the Climate Change Deception – Towards Real Sustainability “disponibile su amazon.COM)

 

La doppiezza occidentale

e la guerra in Ucraina.

Globalresearch.ca – (06 marzo 2023) - Mark Taliano – ci dice:

 

La guerra in Ucraina non riguarda la democrazia, la libertà, i diritti umani o i popoli ucraini.

Si tratta della distruzione di tutto quanto sopra, e i principali responsabili sono i soliti sospetti:

Washington e l'Occidente.

Sono l'Occidente e le sue agenzie che hanno fatto rivivere e incoraggiare il nazismo in Ucraina dalla fine della WW2.

È Washington che ha condotto un colpo di stato palese e violento contro il governo ucraino democraticamente eletto nel 2014, togliendo così la democrazia e la libertà e persino la pretesa di democrazia e libertà per tutta l'Ucraina in quel momento e per gli anni a venire.

Il colpo di stato in corso ha portato il nazismo alla ribalta e istituzionalizzato questa orribile ideologia di eccezionalismo e intolleranza nel suo esercito, nella sua polizia, nel suo governo e nella sua cultura.

 L'odio per tutto ciò che è russo viene insegnato e permeato fin dalla tenera età. Oggi, l'Ucraina celebra una festa nazionale che commemora i cattivi “nazi-collabrator”, in particolare “Stepan Bandera”.

Dal 2014, il nazismo e l'intolleranza si sono manifestati ampiamente e sono stati fondamentali per il bombardamento militare di Kiev delle aree civili di lingua russa in quello che è stato accuratamente descritto come un genocidio, soprattutto perché la pulizia etnica di qualsiasi cosa russa era la strategia osservata.

La pace è fallita perché l'Occidente non aveva intenzione di onorare gli accordi di pace

 L'ex cancelliere tedesco Merkel, l'ex presidente ucraino Petro Poroshenko e l'ex presidente francese Francois Hollande hanno tutti ammesso che gli accordi di Minsk sono stati usati per guadagnare tempo e per costruire la militaria dell'Ucraina agli standard della NATO.

E così la Russia ha avviato un'operazione militare speciale apparentemente per proteggere i popoli di lingua russa e i cittadini russi dagli incessanti bombardamenti di Kiev.

Ma anche per garantire che l'Ucraina rimanga neutrale, che sia denazificata e smilitarizzata.

Un paese come la Russia che ha perso ben 27 milioni di persone a causa dell'invasione nazista durante la seconda guerra mondiale è giustificato nel prevenire uno stato nazista aggressivo ai suoi confini, soprattutto da quando il segretario di Stato americano James Baker promise a Mikail Gorbaciov il 2 febbraio 9, con la riunificazione della Germania, che la NATO non si sarebbe espansa "di un pollice verso est". (1990)

E ora la carneficina della guerra è inimmaginabile, con il "tasso di combustione" militare dell'Ucraina di gran lunga superiore a quello della Russia e le prospettive di pace non probabili dal momento che l'Occidente, incluso il Canada, insiste nel fornire all'Ucraina miliardi di armi, con l'apparente obiettivo di usare la guerra per combattere "l'ultimo ucraino" e "dissanguare la Russia".

Il "sostegno del Canada all'Ucraina" in termini di addestramento e armi prolunga la sofferenza e aumenta il bilancio delle vittime per tutti gli ucraini.

 Il sostegno si traduce nel sostegno al nazismo e all'imperialismo occidentale.

L'Occidente cerca la guerra, non la pace.

La democrazia, la libertà e i diritti umani sono tutti schiacciati sotto le menzogne di guerra e la carneficina di guerra.

Milioni di vite vengono dislocate e distrutte perché i guerrafondai occidentali da poltrona si considerano "eccezionali".

(Mark Taliano è Research Associate del Centre for Research on Globalization (CRG) e autore di Voices from Syria, Global Research Publishers, 2017. Scrive sul suo sito web dove questo articolo è stato originariamente pubblicato).

 

 

 

La cospirazione del "Grande Zero

Carbonio" e il "Grande Reset" del WEF.

Globaresearch.ca – (05 marzo 2023) - F. William Engdahl – ci dice:

 

Il globalista Davos World Economic Forum proclama la necessità di raggiungere l'obiettivo mondiale di "net zero carbon" entro il 2050.

Questo per la maggior parte suona lontano nel futuro e quindi ampiamente ignorato.

Eppure le trasformazioni in corso dalla Germania agli Stati Uniti, a innumerevoli altre economie, stanno preparando il terreno per la creazione di quello che nel 1970 è stato chiamato il “Nuovo Ordine Economico Internazionale”.

In realtà è un progetto per un corporativismo totalitario tecnocratico globale, che promette enorme disoccupazione, deindustrializzazione e collasso economico fin dalla progettazione.

Considera alcuni retroscena.

 

Klaus Schwab e Harari al “World Economic Forum” (WEF) stanno attualmente promuovendo il loro  tema preferito, il Grande Reset dell'economia mondiale.

La chiave di tutto è capire cosa intendono i globalisti per “Net Zero Carbon” entro il 2050.

L'UE è in testa alla gara, con un piano audace per diventare il primo continente "carbon neutral" del mondo entro il 2050 e ridurre le sue emissioni di CO2 di almeno il 55% entro il 2030.

In un post di agosto 2020 sul suo blog, l'autoproclamato zar globale dei vaccini Bill Gates ha scritto sulla prossima crisi climatica:

"Per quanto terribile sia questa pandemia, il cambiamento climatico potrebbe essere peggiore ... Il calo relativamente piccolo delle emissioni di quest'anno rende chiara una cosa: non possiamo arrivare a zero emissioni semplicemente – o anche principalmente – volando e guidando meno".

Con un monopolio virtuale sui media mainstream e sui social media, la lobby del riscaldamento globale è stata in grado di indurre gran parte del mondo a supporre che il meglio per l'umanità sia eliminare gli idrocarburi tra cui petrolio, gas naturale, carbone e persino l'elettricità nucleare "carbon free" entro il 2050, che speriamo possa evitare un aumento da 1,5 a 2 gradi centigradi della temperatura media mondiale.

C'è solo un problema con questo. È la copertura per un diabolico secondo piano.

Origini del "riscaldamento globale".

Molti hanno dimenticato la tesi scientifica originale avanzata per giustificare un cambiamento radicale nelle nostre fonti energetiche.

Non era "cambiamento climatico".

Il clima terrestre è in continua evoluzione, correlato ai cambiamenti nell'emissione di brillamenti solari o cicli di macchie solari che influenzano il clima terrestre.

Intorno al volgere del millennio, quando il precedente ciclo di riscaldamento guidato dal sole non era più evidente, Al Gore e altri hanno spostato la narrazione in un gioco di prestigio linguistico a "Cambiamento climatico", dal riscaldamento globale.

Ora la narrativa della paura è diventata così assurda che ogni strano evento meteorologico viene trattato come "crisi climatica".

Ogni uragano o tempesta invernale è rivendicato come prova che gli Dei del Clima ci stanno punendo gli esseri umani peccaminosi che emettono CO2.

Ma aspetta.

 L'intera ragione della transizione verso fonti energetiche alternative come il solare o l'eolico, e l'abbandono delle fonti di energia del carbonio, è la loro affermazione che la CO2 è un gas serra che in qualche modo arriva fino all'atmosfera dove forma una coperta che presumibilmente riscalda la Terra sottostante - Global Warming.

Le emissioni di gas serra secondo l'Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti provengono principalmente dalla CO2.

 Da qui l'attenzione alle "impronte di carbonio".

Ciò che non viene quasi mai detto è che la CO2 non può librarsi nell'atmosfera dagli scarichi delle automobili o dalle centrali a carbone o da altre origini artificiali.

L'anidride carbonica non è carbonio o fuliggine.

È un gas invisibile e inodore essenziale per la fotosintesi delle piante e tutte le forme di vita sulla terra, compresi noi.

La CO2 ha un peso molecolare di poco superiore a 44 mentre l'aria (principalmente ossigeno e azoto) ha un peso molecolare di soli 29.

Il peso specifico della CO2 è circa 1,5 volte maggiore dell'aria.

Ciò suggerirebbe che i gas di scarico di CO2 provenienti da veicoli o centrali elettriche non salgono nell'atmosfera a circa 12 miglia o più sopra la Terra per formare il temuto effetto serra.

(Maurizio Forte).

Per apprezzare quale azione criminale si sta svolgendo oggi intorno a Gates, Schwab e ai sostenitori di una presunta economia mondiale "sostenibile", dobbiamo tornare al 1968, quando David Rockefeller e amici crearono un movimento attorno all'idea che il consumo umano e la crescita della popolazione fossero il principale problema mondiale.

Rockefeller, la cui ricchezza era basata sul petrolio, creò il neo-malthusiano Club di Roma nella villa Rockefeller di Bellagio, in Italia.

Il loro primo progetto fu quello di finanziare uno studio spazzatura al MIT chiamato” Limits to Growth” nel 1972.

Un organizzatore chiave dell'agenda di "crescita zero" di Rockefeller nei primi anni 1970 era il suo amico di lunga data, un petroliere canadese di nome Maurice Strong, anche lui membro del Club di Roma.

Nel 1971 Strong fu nominato Sottosegretario delle Nazioni Unite e Segretario Generale della conferenza della Giornata della Terra di Stoccolma del giugno 1972. Fu anche amministratore fiduciario della Fondazione Rockefeller.

Maurice Strong è stato uno dei primi propagatori chiave della teoria scientificamente infondata secondo cui le emissioni prodotte dall'uomo dai veicoli di trasporto, dalle centrali a carbone e dall'agricoltura hanno causato un drammatico e accelerato aumento della temperatura globale che minaccia la civiltà, il cosiddetto riscaldamento globale.

 Ha inventato il termine elastico "sviluppo sostenibile".

 

Come presidente della Conferenza di Stoccolma delle Nazioni Unite per la Giornata della Terra del 1972, Strong ha promosso la riduzione della popolazione e l'abbassamento degli standard di vita in tutto il mondo per "salvare l'ambiente".

 Alcuni anni dopo lo stesso Strong dichiarò:

"L'unica speranza per il pianeta non è che le civiltà industrializzate collassano? Non è nostra responsabilità realizzarlo?"

Questa è l'agenda oggi conosciuta come Great Reset o Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Strong ha continuato a creare il Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (IPCC), un organismo politico che avanza l'affermazione non provata che le emissioni di CO2 prodotte dall'uomo stavano per far precipitare il nostro mondo in una catastrofe ecologica irreversibile.

Il co-fondatore del Club di Roma, il dottor Alexander King, ammise la frode essenziale della loro agenda ambientale alcuni anni dopo nel suo libro, “The First Global Revolution”.

 Egli ha dichiarato:

Alla ricerca di un nuovo nemico che ci unisse, ci è venuta l'idea che l'inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la scarsità d'acqua, la carestia e simili sarebbero stati all'altezza ...

Tutti questi pericoli sono causati dall'intervento umano ed è solo attraverso atteggiamenti e comportamenti modificati che possono essere superati.

Il vero nemico, quindi, è l'umanità stessa.

 

King ha ammesso che la "minaccia del riscaldamento globale" era semplicemente uno stratagemma per giustificare un attacco all'"umanità stessa".

Questo è ora in fase di implementazione come il Grande Reset e lo stratagemma Net Zero Carbon.

Disastro energetico alternativo.

Nel 2011, agendo su consiglio di Joachim Schnellnhuber, dell'Istituto di Potsdam per la ricerca sull'impatto climatico (PIK), Angela Merkel e il governo tedesco hanno imposto un divieto totale dell'elettricità nucleare entro il 2022, come parte di una strategia governativa del 2001 chiamata” Energiewende” o “Energy Turn”, per fare affidamento su solare ed eolico e altre "rinnovabili".

L'obiettivo era quello di rendere la Germania la prima nazione industriale ad essere "carbon neutral".

La strategia è stata una catastrofe economica.

Passando dall'avere una delle reti di generazione elettrica a basso costo e affidabili del mondo industriale, oggi la Germania è diventata il generatore elettrico più costoso del mondo.

 Secondo l'associazione tedesca dell'industria energetica BDEW, al più tardi entro il 2023, quando chiuderà l'ultima centrale nucleare, la Germania dovrà affrontare carenze di elettricità.

Allo stesso tempo, il carbone, la più grande fonte di energia elettrica, viene gradualmente eliminato per raggiungere “Net Zero Carbon”.

 Le industrie tradizionali ad alta intensità energetica come l'acciaio, la produzione di vetro, i prodotti chimici di base, la produzione di carta e cemento, stanno affrontando costi crescenti e chiusure o delocalizzazione e perdita di milioni di posti di lavoro qualificati.

L'energia inefficiente dell'eolico e del solare, oggi costa da 7 a 9 volte di più del gas.

La Germania ha poco sole rispetto ai paesi tropicali, quindi il vento è visto come la principale fonte di energia verde.

C'è un enorme input di cemento e alluminio necessari per produrre parchi solari o eolici.

Ciò richiede energia a basso costo – gas, carbone o nucleare – per produrre.

 Man mano che questo viene gradualmente eliminato, il costo diventa proibitivo, anche senza aggiunte "tasse sul carbonio".

La Germania ha già circa 30.000 turbine eoliche, più che altrove nell'UE.

Le gigantesche turbine eoliche hanno seri problemi di rumore o rischi per la salute degli infrasuoni per i residenti nelle vicinanze delle enormi strutture e danni alle intemperie e agli uccelli.

 Entro il 2025 si stima che il 25% dei mulini a vento tedeschi esistenti dovrà essere sostituito e lo smaltimento dei rifiuti è un problema colossale.

Le aziende vengono citate in giudizio mentre i cittadini si rendono conto di quanto siano disastrosi.

Per raggiungere gli obiettivi entro il 2030, Deutsche Bank ha recentemente ammesso che lo stato dovrà creare una "dittatura ecologica".

Allo stesso tempo, la spinta tedesca per porre fine al trasporto di benzina o diesel entro il 2035 a favore dei veicoli elettrici è sulla buona strada per distruggere l'industria più grande e redditizia della Germania, il settore automobilistico, e abbattere milioni di posti di lavoro.

I veicoli alimentati a batteria agli ioni di litio hanno una "impronta di carbonio" totale quando sono inclusi gli effetti dell'estrazione del litio e della produzione di tutte le parti, che è peggiore delle auto diesel.

E la quantità di elettricità aggiuntiva necessaria per una Germania a zero emissioni di carbonio entro il 2050 sarebbe molto più di oggi, poiché milioni di caricabatterie avranno bisogno di elettricità di rete con energia affidabile.

 Ora la Germania e l'UE iniziano a imporre nuove "tasse sul carbonio", presumibilmente per finanziare la transizione verso zero emissioni di carbonio.

 Le tasse renderanno solo l'energia elettrica e l'energia ancora più costose, assicurando il collasso più rapido dell'industria tedesca.

Spopolamento.

Secondo coloro che avanzano l'agenda Zero Carbon, è proprio quello che desiderano:

la deindustrializzazione delle economie più avanzate, una strategia decennale calcolata come diceva “Maurice Strong”, per provocare il collasso delle civiltà industrializzate.

Trasformare l'attuale economia industriale mondiale in una distopia che brucia legna e gira a vento dove i blackout diventano la norma come ora in California, è una parte essenziale di una trasformazione del Grande Reset nell'ambito dell'Agenda 2030:

il Global Compact delle Nazioni Unite per la sostenibilità.

Il consigliere per il clima della Merkel, Joachim Schnellnhuber, nel 2015 ha presentato l'agenda verde radicale di Papa Francesco, la lettera enciclica, “Laudato Si' “, come incaricato di Francesco alla Pontificia Accademia delle Scienze.

E ha consigliato l'UE sulla sua agenda verde.

In un'intervista del 2015, Schnellnhuber ha dichiarato che la "scienza" ha ora determinato che la massima capacità di carico di una popolazione umana "sostenibile" era di circa sei miliardi di persone in meno:

 

"In un modo molto cinico, è un trionfo per la scienza perché finalmente abbiamo stabilizzato qualcosa – vale a dire le stime per la capacità di carico del pianeta, vale a dire al di sotto di 1 miliardo di persone".

Per fare questo il mondo industrializzato deve essere smantellato.

Christiana Figueres, collaboratrice dell'”agenda del World Economic Forum “ed ex segretario esecutivo della “Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici”, ha rivelato il vero obiettivo dell'agenda climatica delle Nazioni Unite in una conferenza stampa di Bruxelles del febbraio 2015 in cui ha dichiarato:

"Questa è la prima volta nella storia umana che ci stiamo ponendo il compito di cambiare intenzionalmente il modello di sviluppo economico che ha regnato dalla rivoluzione industriale".

Le osservazioni di Figueres del 2015 sono riprese oggi dal presidente francese Macron alla "Agenda di Davos" del World Economic Forum del gennaio 2021, dove ha affermato che "nelle circostanze attuali, il modello capitalista e l'economia aperta non sono più fattibili".

Macron, un ex banchiere Rothschild, ha affermato che "l'unico modo per uscire da questa epidemia è creare un'economia più focalizzata sull'eliminazione del divario tra ricchi e poveri".

Merkel, Macron, Gates, Schwab, Harari e amici lo faranno portando gli standard di vita in Germania e nell'OCSE ai livelli dell'Etiopia o del Sudan.

Questa è la loro distopia a zero emissioni di carbonio.

 Limitare severamente i viaggi aerei, i viaggi in auto, il movimento delle persone, la chiusura dell'industria "inquinante", tutto per ridurre la CO2.

Inquietante quanto convenientemente la pandemia di coronavirus ponga le basi per il Great Reset e l'”Agenda 2030 Net Zero Carbon” delle Nazioni Unite.

(F. William Engdahl è consulente strategico e docente, ha conseguito una laurea in politica presso l'Università di Princeton ed è un autore di best-seller su petrolio e geopolitica, in esclusiva per la rivista online "New Eastern Outlook" dove questo articolo è stato originariamente pubblicato.

È Research Associate del Centre for Research on Globalization.)

 

 

 

 

L'importante documento cinese

intitolato "L'egemonia degli

Stati Uniti e i suoi pericoli".

Globalresearch.ca – (05 marzo 2023) - Karsten Riise – ci dice:

(A cura del Ministero degli Affari Esteri cinese)

Il documento cinese "L'egemonia degli Stati Uniti e i suoi pericoli" è appena uscito.

È molto importante – e dice:

"Da quando sono diventati il paese più potente del mondo dopo le due guerre mondiali e la Guerra Fredda, gli Stati Uniti hanno agito più coraggiosamente per interferire negli affari interni di altri paesi, perseguire, mantenere e abusare dell'egemonia, promuovere la sovversione e l'infiltrazione e condurre volontariamente guerre, danneggiando la comunità internazionale. Ha sovraccaricato il concetto di sicurezza nazionale, abusato dei controlli sulle esportazioni e imposto sanzioni unilaterali ad altri.

Ha adottato un approccio selettivo al diritto e alle regole internazionali, utilizzandole o scartandole come meglio credeva, e ha cercato di imporre regole che servono i propri interessi in nome della difesa di un "ordine internazionale basato sulle regole".

Gli Stati Uniti hanno prevalso sulla verità con il loro potere e calpestando la giustizia per servire l'interesse personale.

Queste pratiche egemoniche unilaterali, egoistiche e regressive hanno attirato crescenti e intense critiche e opposizioni da parte della comunità internazionale".

In cinque paragrafi precisi, la Cina analizza come gli Stati Uniti esercitano l'egemonia e l'abuso del potere globale nei campi della politica, dell'esercito, dell'economia, della tecnologia e della cultura, dei media, dei social media e della censura.

L'analisi cinese è dura ma accurata – e ci si deve aspettare che la Cina agisca di conseguenza.

Attenzione ai tempi.

 Il documento cinese arriva esattamente il giorno prima del discorso del Consiglio federale di Putin e due giorni prima della visita del diplomatico cinese Wang Yi a Mosca.

(Nota introduttiva di Karsten Riise).

Va notato che questo testo è stato rilasciato il 20 febbraio 2023, 4 giorni prima della dichiarazione della RPC intitolata “Posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina”.

Di seguito il testo integrale di questo importante documento intitolato “US Hegemony and Its Perils”,

rilasciato dal Ministero degli Affari Esteri cinese.

“L'egemonia degli Stati Uniti e i suoi pericoli”.

Contenuto e Introduzione.

 

I. L'egemonia politica: gettare il suo peso in giro.

II. Egemonia militare: uso sfrenato della forza.

III. Egemonia economica: saccheggio e sfruttamento.

IV. Egemonia tecnologica: monopolio e soppressione.

V. Egemonia culturale: diffusione di false narrazioni.

Conclusione.

Introduzione.

Da quando sono diventati il paese più potente del mondo dopo le due guerre mondiali e la Guerra Fredda, gli Stati Uniti hanno agito più coraggiosamente per interferire negli affari interni di altri paesi, perseguire, mantenere e abusare dell'egemonia, promuovere la sovversione e l'infiltrazione e condurre volontariamente guerre, danneggiando la comunità internazionale.

Gli Stati Uniti hanno sviluppato un copione egemonico per mettere in scena "rivoluzioni colorate", istigare dispute regionali e persino lanciare direttamente guerre con il pretesto di promuovere la democrazia, la libertà e i diritti umani.

Aggrappati alla mentalità della Guerra Fredda, gli Stati Uniti hanno intensificato la politica dei blocchi e alimentato conflitti e scontri.

Ha sovraccaricato il concetto di sicurezza nazionale, abusato dei controlli sulle esportazioni e imposto sanzioni unilaterali ad altri.

Ha adottato un approccio selettivo al diritto e alle regole internazionali, utilizzandole o scartandole come meglio crede, e ha cercato di imporre regole che servono i propri interessi in nome del mantenimento di un "ordine internazionale basato sulle regole".

Questo rapporto, presentando i fatti rilevanti, cerca di esporre l'abuso dell'egemonia degli Stati Uniti nei campi politico, militare, economico, finanziario, tecnologico e culturale e di attirare una maggiore attenzione internazionale sui pericoli delle pratiche statunitensi per la pace e la stabilità nel mondo e il benessere di tutti i popoli.

I. Egemonia politica — Gettare il suo peso in giro.

Gli Stati Uniti hanno a lungo tentato di plasmare altri paesi e l'ordine mondiale con i propri valori e il proprio sistema politico in nome della promozione della democrazia e dei diritti umani.

I casi di interferenza degli Stati Uniti negli affari interni di altri paesi abbondano.

 In nome della "promozione della democrazia", gli Stati Uniti hanno praticato una "dottrina Neo-Monroe" in America Latina, istigato "rivoluzioni colorate" in Eurasia e orchestrato la "primavera araba" in Asia occidentale e Nord Africa, portando caos e disastri in molti paesi.

Nel 1823, gli Stati Uniti annunciarono la Dottrina Monroe

. Mentre propagandava una "America per gli americani", ciò che voleva veramente era una "America per gli Stati Uniti".

Da allora, le politiche dei successivi governi degli Stati Uniti nei confronti dell'America Latina e della regione dei Caraibi sono state piene di interferenze politiche, interventi militari e sovversione del regime.

 Dai suoi 61 anni di ostilità e blocco di Cuba al rovesciamento del governo Allende del Cile, la politica degli Stati Uniti su questa regione è stata costruita su una massima: coloro che si sottomettono prospereranno; coloro che resistono periranno.

L'anno 2003 ha segnato l'inizio di una serie di "rivoluzioni colorate" – la "Rivoluzione delle Rose" in Georgia, la "Rivoluzione Arancione" in Ucraina e la "Rivoluzione dei Tulipani" in Kirghizistan.

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha ammesso apertamente di aver svolto un "ruolo centrale" in questi "cambiamenti di regime".

Gli Stati Uniti hanno anche interferito negli affari interni delle Filippine, estromettendo il presidente Ferdinand Marcos Sr. nel 1986 e il presidente Joseph Estrada nel 2001 attraverso le cosiddette "rivoluzioni del potere popolare".

Nel gennaio 2023, l'ex segretario di Stato americano Mike Pompeo ha pubblicato il suo nuovo libro “Never Give an Inch: Fighting for the America I Love”.

Ha rivelato in esso che gli Stati Uniti avevano complottato per intervenire in Venezuela.

 Il piano era quello di costringere il governo Maduro a raggiungere un accordo con l'opposizione, privare il Venezuela della sua capacità di vendere petrolio e oro per valuta estera, esercitare un'alta pressione sulla sua economia e influenzare le elezioni presidenziali del 2018.

Gli Stati Uniti esercitano due pesi e due misure sulle regole internazionali.

Mettendo al primo posto il proprio interesse personale, gli Stati Uniti si sono allontanati dai trattati e dalle organizzazioni internazionali e hanno messo la loro legge interna al di sopra del diritto internazionale.

Nell'aprile 2017, l'amministrazione Trump ha annunciato che avrebbe tagliato tutti i finanziamenti statunitensi al” Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione” (UNFPA) con la scusa che l'organizzazione "sostiene o partecipa alla gestione di un programma di aborto coercitivo o sterilizzazione involontaria".

Gli Stati Uniti hanno lasciato l'UNESCO due volte nel 1984 e nel 2017.

Nel 2017, ha annunciato di lasciare l'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

 Nel 2018, ha annunciato la sua uscita dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, citando il "pregiudizio" dell'organizzazione contro Israele e l'incapacità di proteggere efficacemente i diritti umani.

 Nel 2019, gli Stati Uniti hanno annunciato il loro ritiro dal “Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio per cercare lo sviluppo senza restrizioni di armi avanzate”.

Nel 2020, ha annunciato il ritiro dal “Trattato sui cieli aperti”.

Gli Stati Uniti sono stati anche un ostacolo al controllo delle armi biologiche opponendosi ai negoziati su un protocollo di verifica per la Convenzione sulle armi biologiche (BWC) e ostacolando la verifica internazionale delle attività dei paesi relative alle armi biologiche.

Essendo l'unico paese in possesso di una riserva di armi chimiche, gli Stati Uniti hanno ripetutamente ritardato la distruzione delle armi chimiche e sono rimasti riluttanti nell'adempiere ai propri obblighi.

È diventato il più grande ostacolo alla realizzazione di "un mondo libero dalle armi chimiche".

 Gli Stati Uniti stanno mettendo insieme piccoli blocchi attraverso il loro sistema di alleanze.

Ha imposto una "strategia indo-pacifica" nella regione Asia-Pacifico, assemblando club esclusivi come “Five Eye”s, “Quad” e “AUKU”S, e costringendo i paesi regionali a schierarsi.

Tali pratiche hanno essenzialmente lo scopo di creare divisione nella regione, alimentare lo scontro e minare la pace.

Gli Stati Uniti giudicano arbitrariamente la democrazia in altri paesi e fabbricano una falsa narrativa di "democrazia contro autoritarismo" per incitare all'estraniamento, alla divisione, alla rivalità e allo scontro.

 Nel dicembre 2021, gli Stati Uniti hanno ospitato il primo "Summit per la democrazia", che ha attirato critiche e opposizione da molti paesi per aver preso in giro lo spirito della democrazia e aver diviso il mondo. Nel marzo 2023, gli Stati Uniti ospiteranno un altro "Summit per la democrazia", che rimane sgradito e di nuovo non troverà alcun sostegno.

II. Egemonia militare — Uso sfrenato della forza.

La storia degli Stati Uniti è caratterizzata dalla violenza e dall'espansione.

Da quando hanno ottenuto l'indipendenza nel 1776, gli Stati Uniti hanno costantemente cercato di espandersi con la forza:

hanno massacrato gli indiani, invaso il Canada, intrapreso una guerra contro il Messico, istigato la guerra americano-spagnola e annesso le Hawaii.

Dopo la seconda guerra mondiale, le guerre provocate o lanciate dagli Stati Uniti includevano la guerra di Corea, la guerra del Vietnam, la guerra del Golfo, la guerra del Kosovo, la guerra in Afghanistan, la guerra in Iraq, la guerra libica e la guerra siriana, abusando della sua egemonia militare per aprire la strada a obiettivi espansionistici.

 Negli ultimi anni, il bilancio militare medio annuo degli Stati Uniti ha superato i 700 miliardi di dollari, pari al 40% del totale mondiale, più dei 15 paesi dietro di esso messi insieme.

 Gli Stati Uniti hanno circa 800 basi militari all'estero, con 173.000 soldati schierati in 159 paesi.

Secondo il libro “America Invades”:” How We've Invaded or been Milily Involved with almost Every Country on Earth”, gli Stati Uniti hanno combattuto o sono stati militarmente coinvolti con quasi tutti i circa 190 paesi riconosciuti dalle Nazioni Unite con solo tre eccezioni.

I tre paesi sono stati "risparmiati" perché gli Stati Uniti non li hanno trovati sulla mappa.

Come ha detto l'ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, gli Stati Uniti sono senza dubbio la nazione più bellicosa nella storia del mondo.

 Secondo un rapporto della “Tufts University”, "Introducing the Military Intervention Project: A new Dataset on U.S. Military Interventions, 1776-2019", gli Stati Uniti hanno intrapreso quasi 400 interventi militari a livello globale tra quegli anni, il 34% dei quali in America Latina e nei Caraibi, il 23% in Asia orientale e nel Pacifico, il 14% in Medio Oriente e Nord Africa. e il 13% in Europa.

Attualmente, il suo intervento militare in Medio Oriente e Nord Africa e nell'Africa sub-sahariana è in aumento.

“Alex Lo”, editorialista del “South China Morning Post”, ha sottolineato che gli Stati Uniti hanno raramente distinto tra diplomazia e guerra sin dalla loro fondazione.

Ha rovesciato governi democraticamente eletti in molti paesi in via di sviluppo nel 20 ° secolo e li ha immediatamente sostituiti con regimi fantoccio filo-americani.

 Oggi, in Ucraina, Iraq, Afghanistan, Libia, Siria, Pakistan e Yemen, gli Stati Uniti stanno ripetendo le loro” vecchie tattiche di condurre guerre per procura”, a bassa intensità e con droni.

L'egemonia militare degli Stati Uniti ha causato tragedie umanitarie.

Dal 2001, le guerre e le operazioni militari lanciate dagli Stati Uniti in nome della lotta al terrorismo hanno causato oltre 900.000 vittime, di cui circa 335.000 civili, milioni di feriti e decine di milioni di sfollati.

La guerra in Iraq del 2003 ha provocato da 200.000 a 250.000 morti civili, tra cui oltre 16.000 uccisi direttamente dall'esercito americano, e ha lasciato più di un milione di senzatetto.

Gli Stati Uniti hanno creato 37 milioni di rifugiati in tutto il mondo.

Dal 2012, il numero di rifugiati siriani da solo è aumentato di dieci volte.

Tra il 2016 e il 2019, 33.584 morti civili sono stati documentati nei combattimenti siriani, tra cui 3.833 uccisi dai bombardamenti della coalizione guidata dagli Stati Uniti, metà dei quali donne e bambini.

Il” Public Broadcasting Service” (PBS) ha riferito il 9 novembre 2018 che gli attacchi aerei lanciati dalle forze statunitensi sulla sola “Raqqa” hanno ucciso 1.600 civili siriani.

La guerra ventennale in Afghanistan ha devastato il paese.

 Un totale di 47.000 civili afghani e da 66.000 a 69.000 soldati e agenti di polizia afghani non collegati agli attacchi dell'11 settembre sono stati uccisi nelle operazioni militari statunitensi e più di 10 milioni di persone sono state sfollate.

La guerra in Afghanistan ha distrutto le fondamenta dello sviluppo economico e ha gettato il popolo afghano nella miseria.

Dopo la "debacle di Kabul" nel 2021, gli Stati Uniti hanno annunciato che avrebbero congelato circa 9,5 miliardi di dollari in beni appartenenti alla banca centrale afghana, una mossa considerata come "puro saccheggio".

Nel settembre 2022, il ministro dell'Interno turco Suleyman Soylu ha commentato in una manifestazione che gli Stati Uniti hanno intrapreso una guerra per procura in Siria, trasformato l'Afghanistan in un campo di oppio e fabbrica di eroina, gettato il Pakistan nel caos e lasciato la Libia in incessanti disordini civili.

Gli Stati Uniti fanno tutto il necessario per derubare e schiavizzare il popolo di qualsiasi paese con risorse sotterranee.

Gli Stati Uniti hanno anche adottato metodi spaventosi in guerra.

Durante la guerra di Corea, la guerra del Vietnam, la guerra del Golfo, la guerra del Kosovo, la guerra in Afghanistan e la guerra in Iraq, gli Stati Uniti hanno usato enormi quantità di armi chimiche e biologiche, nonché bombe a grappolo, bombe ad aria combustibile, bombe a grafite e bombe all'uranio impoverito, causando enormi danni alle strutture civili, innumerevoli vittime civili e un inquinamento ambientale duraturo.

III. Egemonia economica — Saccheggio e sfruttamento.

Dopo la seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti guidarono gli sforzi per istituire il sistema di Bretton Woods, il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale, che, insieme al Piano Marshall, formarono il sistema monetario internazionale incentrato sul dollaro USA.

Inoltre, gli Stati Uniti hanno anche stabilito l'egemonia istituzionale nel settore economico e finanziario internazionale manipolando i sistemi di voto ponderato, le regole e le disposizioni delle organizzazioni internazionali, tra cui "l'approvazione da parte della maggioranza dell'85 per cento" e le sue leggi e regolamenti commerciali nazionali.

 Approfittando dello status del dollaro come principale valuta di riserva internazionale, gli Stati Uniti stanno fondamentalmente raccogliendo "signoraggio" da tutto il mondo;

e usando il suo controllo sulle organizzazioni internazionali, costringe altri paesi a servire la strategia politica ed economica dell'America.

 Gli Stati Uniti sfruttano la ricchezza mondiale con l'aiuto del "signoraggio".

Costa solo circa 17 centesimi produrre una banconota da 100 dollari, ma altri paesi hanno dovuto versare 100 dollari di beni reali per ottenerne uno.

 È stato sottolineato più di mezzo secolo fa, che gli Stati Uniti godevano di privilegi esorbitanti e deficit senza lacrime create dal loro dollaro, e usavano la banconota senza valore per saccheggiare le risorse e le fabbriche di altre nazioni.

L'egemonia del dollaro USA è la principale fonte di instabilità e incertezza nell'economia mondiale.

 Durante la pandemia di COVID-19, gli Stati Uniti hanno abusato della loro egemonia finanziaria globale e hanno iniettato trilioni di dollari nel mercato globale, lasciando altri paesi, in particolare le economie emergenti, a pagarne il prezzo.

 Nel 2022, la Fed ha posto fine alla sua politica monetaria ultra-accomodante e si è rivolta a un aggressivo rialzo dei tassi di interesse, causando turbolenze nel mercato finanziario internazionale e un sostanziale deprezzamento di altre valute come l'euro, molte delle quali sono scese a un minimo di 20 anni.

Di conseguenza, un gran numero di paesi in via di sviluppo è stato sfidato da un'elevata inflazione, dal deprezzamento della valuta e dai deflussi di capitali.

Questo era esattamente ciò che il segretario al tesoro di Nixon, John Connally, una volta osservò, con autocompiacimento ma acuta precisione, che "il dollaro è la nostra moneta, ma è un vostro problema".

Con il suo controllo sulle organizzazioni economiche e finanziarie internazionali, gli Stati Uniti impongono condizioni aggiuntive alla loro assistenza ad altri paesi.

 Al fine di ridurre gli ostacoli all'afflusso di capitali e alla speculazione degli Stati Uniti, i paesi beneficiari sono tenuti a promuovere la liberalizzazione finanziaria e ad aprire i mercati finanziari in modo che le loro politiche economiche siano in linea con la strategia americana.

 Secondo la” Review of International Political Economy”, insieme ai 1.550 programmi di riduzione del debito estesi dal FMI ai suoi 131 paesi membri dal 1985 al 2014, sono state associate ben 55.465 condizioni politiche aggiuntive.

 Gli Stati Uniti sopprimono volontariamente i loro oppositori con la coercizione economica.

Nel 1980, per eliminare la minaccia economica posta dal Giappone, e per controllare e utilizzare quest'ultimo al servizio dell'obiettivo strategico dell'America di affrontare l'Unione Sovietica e dominare il mondo, gli Stati Uniti hanno sfruttato il loro potere finanziario egemonico contro il Giappone e hanno concluso l'”Accordo del Plaza”.

Di conseguenza, lo yen è stato spinto verso l'alto e il Giappone è stato spinto ad aprire il suo mercato finanziario e riformare il suo sistema finanziario.

 L'”Accordo del Plaza” ha inferto un duro colpo allo slancio di crescita dell'economia giapponese, lasciando il Giappone a quelli che in seguito sono stati chiamati "tre decenni perduti".

L'egemonia economica e finanziaria dell'America è diventata un'arma geopolitica.

Raddoppiando le sanzioni unilaterali e la "giurisdizione a braccio lungo", gli Stati Uniti hanno promulgato leggi nazionali come l'”International Emergency Economic Powers Act”, il” Global Magnitsky Human Rights Accountability Act” e il “Countering America's Adversaries Through Sanctions Act” e hanno introdotto una serie di ordini esecutivi per sanzionare specifici paesi, organizzazioni o individui.

 Le statistiche mostrano che le sanzioni statunitensi contro entità straniere sono aumentate del 933% dal 2000 al 2021.

La sola amministrazione Trump ha imposto più di 3.900 sanzioni, il che significa tre sanzioni al giorno.

Finora, gli Stati Uniti avevano o hanno imposto sanzioni economiche a quasi 40 paesi in tutto il mondo, tra cui Cuba, Cina, Russia, Corea del Nord, Iran e Venezuela, colpendo quasi la metà della popolazione mondiale.

"Gli Stati Uniti d'America" si sono trasformati negli "Stati Uniti delle sanzioni".

E la "giurisdizione a braccio lungo" è stata ridotta a nient'altro che uno strumento per gli Stati Uniti per usare i loro mezzi di potere statale per sopprimere i concorrenti economici e interferire nei normali affari internazionali.

Questo è un serio allontanamento dai principi dell'economia di mercato liberale che gli Stati Uniti hanno a lungo vantato.

IV. Egemonia tecnologica — Monopolio e soppressione.

Gli Stati Uniti cercano di scoraggiare lo sviluppo scientifico, tecnologico ed economico di altri paesi esercitando il potere monopolistico, misure di soppressione e restrizioni tecnologiche nei settori ad alta tecnologia.

 

 Gli Stati Uniti monopolizzano la proprietà intellettuale in nome della protezione.

Approfittando della debolezza di altri paesi, soprattutto di quelli in via di sviluppo, sui diritti di proprietà intellettuale e della vacanza istituzionale nei settori pertinenti, gli Stati Uniti raccolgono profitti eccessivi attraverso il monopolio.

Nel 1994, gli Stati Uniti hanno portato avanti l’“Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio” (TRIPS), forzando il processo e gli standard americanizzati nella protezione della proprietà intellettuale nel tentativo di consolidare il loro monopolio sulla tecnologia.

 

Nel 1980, per contenere lo sviluppo dell'industria giapponese dei semiconduttori, gli Stati Uniti hanno lanciato l'indagine "301", costruito potere contrattuale nei negoziati bilaterali attraverso accordi multilaterali, minacciato di etichettare il Giappone come conducente di commercio sleale e imposto tariffe di ritorsione, costringendo il Giappone a firmare l'accordo sui semiconduttori USA-Giappone.

Di conseguenza, le imprese giapponesi di semiconduttori sono state quasi completamente escluse dalla concorrenza globale e la loro quota di mercato è scesa dal 50% al 10%.

 Nel frattempo, con il sostegno del governo degli Stati Uniti, un gran numero di imprese statunitensi di semiconduttori ha colto l'occasione e ha conquistato quote di mercato più grandi.

 Gli Stati Uniti politicizzano, armano le questioni tecnologiche e le usano come strumenti ideologici.

Estendendo eccessivamente il concetto di sicurezza nazionale, gli Stati Uniti hanno mobilitato il potere statale per sopprimere e sanzionare la società cinese Huawei, limitato l'ingresso dei prodotti Huawei nel mercato statunitense, interrotto la fornitura di chip e sistemi operativi e costretto altri paesi a vietare a Huawei di intraprendere la costruzione di reti 5G locali.

Ha persino convinto il Canada a detenere ingiustificatamente il “CFO di Huawei Meng Wanzhou” per quasi tre anni.

Gli Stati Uniti hanno fabbricato una serie di scuse per reprimere le imprese high-tech cinesi con competitività globale e hanno inserito più di 1.000 imprese cinesi nelle liste delle sanzioni.

 Inoltre, gli Stati Uniti hanno anche imposto controlli sulla biotecnologia, l'intelligenza artificiale e altre tecnologie di fascia alta, rafforzato le restrizioni alle esportazioni, rafforzato lo screening degli investimenti, soppresso le app di social media cinesi come TikTok e WeChat e fatto pressioni sui Paesi Bassi e sul Giappone per limitare le esportazioni di chip e relative attrezzature o tecnologie in Cina.

Gli Stati Uniti hanno anche praticato due pesi e due misure nella loro politica sui professionisti tecnologici legati alla Cina.

Per emarginare e sopprimere i ricercatori cinesi, dal giugno 2018, la validità del visto è stata ridotta per gli studenti cinesi che si specializzano in alcune discipline legate all'alta tecnologia, si sono verificati casi ripetuti in cui studiosi e studenti cinesi che si recano negli Stati Uniti per programmi di scambio e studio sono stati ingiustificatamente negati e molestati e sono state condotte indagini su larga scala su studiosi cinesi che lavorano negli Stati Uniti.

 Gli Stati Uniti consolidano il loro monopolio tecnologico in nome della protezione della democrazia.

Costruendo piccoli blocchi sulla tecnologia come la "chips alliance" e la "rete pulita", gli Stati Uniti hanno messo etichette di "democrazia" e "diritti umani" sull'alta tecnologia e hanno trasformato le questioni tecnologiche in questioni politiche e ideologiche, in modo da fabbricare scuse per il loro blocco tecnologico contro altri paesi.

Nel maggio 2019, gli Stati Uniti hanno arruolato 32 paesi alla Conferenza sulla sicurezza 5G di Praga nella Repubblica Ceca e hanno pubblicato la proposta di Praga nel tentativo di escludere i prodotti 5G cinesi.

 Nell'aprile 2020, l'allora segretario di Stato americano Mike Pompeo ha annunciato il "percorso pulito del 5G", un piano progettato per costruire un'alleanza tecnologica nel campo del 5G con partner legati dalla loro ideologia condivisa sulla democrazia e dalla necessità di proteggere la "sicurezza informatica".

Le misure, in sostanza, sono i tentativi degli Stati Uniti di mantenere la loro egemonia tecnologica attraverso alleanze tecnologiche.

 

 Gli Stati Uniti abusano della loro egemonia tecnologica effettuando attacchi informatici e intercettazioni.

Gli Stati Uniti sono stati a lungo noti come un "impero di hacker", accusati dei loro dilaganti atti di furto informatico in tutto il mondo.

Ha tutti i tipi di mezzi per far rispettare attacchi informatici pervasivi e sorveglianza, incluso l'utilizzo di segnali di stazioni base analogiche per accedere ai telefoni cellulari per il furto di dati, manipolare app mobili, infiltrarsi nei server cloud e rubare attraverso cavi sottomarini.

L'elenco potrebbe continuare.

La sorveglianza degli Stati Uniti è indiscriminata.

Tutti possono essere bersagli della sua sorveglianza, siano essi rivali o alleati, anche leader di paesi alleati come l'ex cancelliere tedesco Angela Merkel e diversi presidenti francesi.

La sorveglianza informatica e gli attacchi lanciati dagli Stati Uniti come "Prism", "Dirtbox", "Irritant Horn" e "Telescreen Operation" sono tutte prove che gli Stati Uniti stanno monitorando da vicino i loro alleati e partner.

Tali intercettazioni su alleati e partner hanno già causato indignazione in tutto il mondo.

 Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, un sito web che ha esposto i programmi di sorveglianza degli Stati Uniti, ha detto che "non aspettatevi che una superpotenza di sorveglianza globale agisca con onore o rispetto.

C'è solo una regola: non ci sono regole".

V. Egemonia culturale – Diffusione di false narrazioni.

L'espansione globale della cultura americana è una parte importante della sua strategia esterna. Gli Stati Uniti hanno spesso utilizzato strumenti culturali per rafforzare e mantenere la loro egemonia nel mondo.

 Gli Stati Uniti incorporano i valori americani nei loro prodotti come i film.

 I valori e lo stile di vita americani sono un prodotto legato ai suoi film e programmi TV, pubblicazioni, contenuti multimediali e programmi delle istituzioni culturali senza scopo di lucro finanziate dal governo.

Plasma così uno spazio culturale e di opinione pubblica in cui la cultura americana regna e mantiene l'egemonia culturale.

 Nel suo articolo “The Americanization of the World”, John Yemma, uno studioso americano, ha esposto le vere armi dell'espansione culturale statunitense:

Hollywood, le fabbriche di design dell'immagine su “Madison Avenue” e le linee di produzione di Mattel Company e Coca-Cola.

Ci sono vari veicoli che gli Stati Uniti usano per mantenere la loro egemonia culturale.

 I film americani sono i più utilizzati;

 Ora occupano oltre il 70% della quota di mercato mondiale.

Gli Stati Uniti sfruttano abilmente la loro diversità culturale per fare appello a varie etnie.

Quando i film di Hollywood scendono nel mondo, urlano i valori americani legati a loro.

L'egemonia culturale americana non si manifesta solo nell'"intervento diretto", ma anche nell'"infiltrazione mediatica" e come "una tromba per il mondo".

I media occidentali dominati dagli Stati Uniti hanno un ruolo particolarmente importante nel plasmare l'opinione pubblica globale a favore dell'ingerenza degli Stati Uniti negli affari interni di altri paesi.

Il governo degli Stati Uniti censura rigorosamente tutte le società di social media e richiede la loro obbedienza.

 Il CEO di Twitter Elon Musk ha ammesso il 27 dicembre 2022 che tutte le piattaforme di social media lavorano con il governo degli Stati Uniti per censurare i contenuti, ha riferito “Fox Business Network”.

 L'opinione pubblica negli Stati Uniti è soggetta all'intervento del governo per limitare tutte le osservazioni sfavorevoli.

Google spesso fa sparire le pagine.

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti manipola i social media.

Nel dicembre 2022, “The Intercept,” un sito web investigativo indipendente degli Stati Uniti, ha rivelato che nel luglio 2017, il funzionario del “Comando Centrale degli Stati Uniti” Nathaniel Kahler ha incaricato il team di politica pubblica di Twitter di aumentare la presenza di 52 account in lingua araba in una lista che ha inviato, sei dei quali dovevano avere la priorità.

Uno dei sei era dedicato a giustificare gli attacchi dei droni statunitensi nello Yemen, ad esempio sostenendo che gli attacchi erano precisi e uccidevano solo terroristi, non civili. Seguendo la direttiva di Kahler, Twitter ha inserito quegli account in lingua araba in una "lista bianca" per amplificare determinati messaggi.

 

 Gli Stati Uniti praticano due pesi e due misure sulla libertà di stampa.

Reprime brutalmente e mette a tacere i media di altri paesi con vari mezzi.

Gli Stati Uniti e l'Europa escludono i media russi mainstream come “Russia Today” e lo “Sputnik” dai loro paesi.

Piattaforme come Twitter, Facebook e YouTube limitano apertamente gli account ufficiali della Russia.

 Netflix, Apple e Google hanno rimosso i canali e le applicazioni russe dai loro servizi e app store.

Una censura draconiana senza precedenti viene imposta sui contenuti relativi alla Russia.

Gli Stati Uniti abusano della loro egemonia culturale per istigare "un'evoluzione pacifica" nei paesi socialisti.

Crea mezzi di informazione e gruppi culturali rivolti ai paesi socialisti.

Riversa quantità sbalorditive di fondi pubblici in reti radiofoniche e televisive per sostenere la loro infiltrazione ideologica, e questi portavoce bombardano i paesi socialisti in dozzine di lingue con una propaganda incendiaria giorno e notte.

Gli Stati Uniti usano la disinformazione come lancia per attaccare altri paesi, e hanno costruito una catena industriale intorno ad essa:

 ci sono gruppi e individui che inventano storie, e li spacciano in tutto il mondo per fuorviare l'opinione pubblica con il supporto di risorse finanziarie quasi illimitate.

Conclusione.

Mentre una giusta causa ottiene il suo ampio sostegno da campione, una causa ingiusta condanna il suo inseguitore ad essere un emarginato.

Le pratiche egemoniche, prepotenti e prepotenti di usare la forza per intimidire i deboli, prendere dagli altri con la forza e il sotterfugio e giocare a somma zero stanno esercitando gravi danni.

 Le tendenze storiche della pace, dello sviluppo, della cooperazione e del reciproco vantaggio sono inarrestabili.

Gli Stati Uniti hanno prevalso sulla verità con il loro potere e calpestando la giustizia per servire l'interesse personale.

 Queste pratiche egemoniche unilaterali, egoistiche e regressive hanno attirato crescenti e intense critiche e opposizioni da parte della comunità internazionale.

I paesi devono rispettarsi a vicenda e trattarsi reciprocamente come uguali.

 I grandi paesi dovrebbero comportarsi in modo consono al loro status e assumere un ruolo guida nel perseguire un nuovo modello di relazioni tra Stati caratterizzato dal dialogo e dal partenariato, non dallo scontro o dall'alleanza.

 La Cina si oppone a tutte le forme di egemonismo e politica di potenza e rifiuta l'interferenza negli affari interni di altri paesi.

Gli Stati Uniti devono condurre un serio esame di coscienza.

Deve esaminare criticamente ciò che ha fatto, lasciare andare la sua arroganza e il suo pregiudizio e abbandonare le sue pratiche egemoniche, prepotenti e indisponenti.

(Karsten Riise è un Master of Science (Econ) presso la Copenhagen Business School e ha conseguito una laurea in Cultura e Lingue Spagnola presso l'Università di Copenaghen. È stato Senior Vice President Chief Financial Officer (CFO) di Mercedes-Benz in Danimarca e Svezia. Collabora regolarmente con Global Research.)

 

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