Il nuovo mondo globalizzato sarà comandato dai Rothschild, Rockefeller o da “Xi” imperatore della Cina comunista?
Il
nuovo mondo globalizzato sarà comandato dai Rothschild, Rockefeller o da “Xi”
imperatore della Cina comunista?
Disaccoppiamento":
il piano di Washington
per inginocchiare
l'economia cinese.
Unz.com
- MIKE WHITNEY – (26 LUGLIO 2023) – ci dice:
Gli
Stati Uniti hanno adottato una strategia su più fronti per contrastare lo
sviluppo della Cina e preservare la posizione di primo piano dell'America nell'ordine
globale.
La parte economica del piano è chiamata
"disaccoppiamento", che si riferisce al blocco selettivo dell'accesso
della Cina alla tecnologia critica (in particolare ai semiconduttori avanzati).
La
strategia ha raccolto un sostegno quasi universale tra le élite della politica
estera americana che credono che debbano essere prese misure immediate per
ridurre lo sviluppo tecnologico esplosivo della Cina.
Ci
sono, tuttavia, notevoli rischi al ribasso nell'attuazione di un piano che
essenzialmente erige una "cortina di ferro digitale" tra la Cina e il
resto del mondo.
Se la
Cina dovesse rispondere “tit-for-tat” all'aggressione di Washington, allora le
linee di approvvigionamento sarebbero gravemente interrotte aumentando la
probabilità di un'altra recessione globale.
Vale
la pena notare che il termine "disaccoppiamento" oscura il modo in
cui la politica è progettata per funzionare.
La
parola stessa – secondo il Cambridge Dictionary significa – "una
situazione in cui due o più attività sono separate ..."
Purtroppo,
la strategia di disaccoppiamento di Washington non è un tentativo di ottenere
una "separazione delle strade" benigna, ma di identificare le
principali vulnerabilità tecnologiche della Cina al fine di infliggere il
massimo danno all'economia cinese.
In
altre parole, il disaccoppiamento – come viene presentato nei media e nelle
analisi dei think-tank – è in gran parte una fabbricazione di pubbliche
relazioni che ha lo scopo di nascondere la guerra economica di Washington
contro la Cina.
Ecco
un po 'di background sul disaccoppiamento da un articolo di Michael Spence al
Council on Foreign Relations:
Nell'ultimo
anno, la traiettoria delle relazioni sino-americane è diventata indiscutibile:
Stati
Uniti e Cina sono diretti verso un sostanziale, anche se non completo,
disaccoppiamento.
Lungi
dal resistere a questo risultato, entrambe le parti sembrano ora aver accettato
che questo si svolgerà come un gioco in gran parte non cooperativo, al punto
che lo stanno incorporando nei loro quadri politici.
Ma cosa
comporterà esattamente il disaccoppiamento e quali saranno le sue conseguenze?
Da
parte americana, le preoccupazioni per la sicurezza nazionale hanno portato
alla creazione di una lunga – e ancora crescente – lista di restrizioni sulle
esportazioni di tecnologia e sugli investimenti in Cina, nonché su altri canali
attraverso i quali la tecnologia si muove in tutto il mondo.
Per migliorare l'impatto della strategia, gli
Stati Uniti stanno cercando di assicurarsi, anche attraverso la minaccia di
sanzioni, che altri paesi uniscano i loro sforzi.
Molte
persone su entrambi i lati di quella che potrebbe essere chiamata l'"equazione della sfiducia
reciproca"
sanno che il disaccoppiamento è un corso decisamente subottimale e pericoloso.
Ma sia
negli Stati Uniti che in Cina, le voci dissenzienti vengono ignorate o
soffocate, sia attraverso pressioni politiche che attraverso la repressione
vera e propria.
Molte
economie emergenti e in via di sviluppo riconoscono che un'economia globale
frammentata... non è nel loro interesse.
Ma attualmente non hanno il potere di cambiare
gli incentivi dei principali attori ... Ciò non lascia evidenti rampe di uscita
dalla traiettoria attuale.
Il futuro è parziale disaccoppiamento e
frammentazione.
Disaccoppiamento
distruttivo, Consiglio per le relazioni estere.
Esistono
Basi statunitensi che circondano la Cina.
Mentre
non sono d'accordo con gran parte di ciò che dice l'autore, condivido il suo
fatalismo.
In
effetti, questa non è solo la direzione in cui ci stiamo dirigendo, ma è anche
destinata a peggiorare molto nei prossimi mesi.
La
leadership di entrambi i partiti politici negli Stati Uniti è completamente
impegnata a disaccoppiarsi, così come le élite di politica estera che operano
dietro le quinte.
Quello che stiamo vedendo è un diffuso
riconoscimento che gli ingenui sforzi per integrare la Cina nell'"ordine basato sulle regole"
occidentale sono completamente falliti, il che ha accelerato una drammatica
inversione della politica che sta guadagnando costantemente slancio e ferocia.
La
Cina ha dimostrato che non diventerà mai uno stato vassallo nel tentacolare
impero dello Zio Sam.
I cinesi sono rimasti ostinatamente
indipendenti per tutto il tempo, avviando solo quelle riforme che si adattano
al loro orientamento politico, rifiutando qualsiasi cambiamento che potrebbe
sfidare la leadership del partito.
In Cina, è ancora il Partito che stabilisce
l'agenda e guida la nave dello Stato, non Washington e non le élite di Davos.
Questa
consapevolezza ha portato a una completa rivalutazione delle relazioni USA-Cina
che porta inevitabilmente a strategie volte a isolare, circondare e, infine,
contenere la Cina.
Ecco
un po' di storia di “Matt Sheehan” al “Carnegie Endowment”:
All'inizio
di ottobre, il governo degli Stati Uniti ha introdotto nuove ampie restrizioni
sull'accesso della Cina ai semiconduttori avanzati e alle attrezzature
utilizzate per produrli.
Le
restrizioni richiedono una licenza difficile da ottenere per la vendita di
semiconduttori avanzati a entità all'interno della Cina, privando in gran parte
il paese della potenza di calcolo di cui ha bisogno per addestrare
l'intelligenza artificiale (AI) su larga scala.
Le
regole estendono inoltre ulteriormente le restrizioni sugli strumenti per la
produzione di chip alle industrie che supportano la catena di
approvvigionamento dei semiconduttori, tagliando fuori sia il talento
statunitense che i componenti che compongono gli strumenti che producono i
chip.
Insieme, queste restrizioni rappresentano la
singola mossa più sostanziale da parte del governo degli Stati Uniti fino ad
oggi nel suo tentativo di minare le capacità tecnologiche cinesi.
Le
nuove restrizioni tentano anche di risolvere un dibattito di lunga data all'interno
della politica tecnologica degli Stati Uniti.
Quel dibattito si è incentrato su un
compromesso percepito tra due obiettivi concorrenti:
danneggiare
le capacità cinesi oggi contro mantenere la leva americana in futuro.
Con le ultime regole, il governo degli Stati Uniti sta
scommettendo che può minare così profondamente le capacità di fabbricazione dei
semiconduttori della Cina che non importa quanto siano motivati o ben
finanziati gli sforzi della Cina per creare la propria industria dei semiconduttori: semplicemente non saranno in grado
di recuperare.
Se il
governo degli Stati Uniti vincerà questa scommessa farà molto per determinare
il futuro equilibrio del potere economico e tecnologico globale.
La scommessa senza precedenti di Biden sui
semiconduttori, “Il Carnegie Endowment for International Peace”.
Questo
è un eccellente riassunto del "quadro generale" di ciò che la nuova
politica comporta.
Sheehan chiarisce le intenzioni degli Stati
Uniti mentre spiega i potenziali rischi.
Fornisce
anche un'utile ripartizione delle nuove restrizioni del Dipartimento del
Commercio che rientrano in tre titoli principali:
(Il
Dipartimento del Commercio) ha smesso di prendere di mira le singole aziende
cinesi e ha iniziato a prendere di mira il paese nel suo complesso.
Ora la vendita di chip avanzati a qualsiasi azienda in
Cina richiederà una licenza e il Congresso ha detto che negherà la maggior
parte di tali richieste.
Impedisce
a qualsiasi cittadino, residente o azienda statunitense di lavorare con
qualsiasi azienda cinese che produce chip avanzati.
È
andato ancora più in profondità nella catena di fornitura dei semiconduttori
limitando i componenti che vanno nelle apparecchiature di produzione dei
semiconduttori.
Prima,
era solo limitare i chip e gli strumenti che producono i chip.
Ora sta limitando i chip, gli strumenti che
fanno i chip e i componenti che vanno negli strumenti che fanno i chip.
Nel breve termine, questo è stato
assolutamente devastante per l'industria tecnologica cinese che ha lasciato le
sue società di intelligenza artificiale e i centri di supercalcolo a secco e
bisognosi di chip".
La
politica di disaccoppiamento di Washington va ben oltre le tariffe maldestre di
Trump o le sanzioni unilaterali di Biden sulle società cinesi.
È un
palese tentativo di inginocchiare l'economia cinese bloccando l'accesso alla
tecnologia vitale.
Si
tratta, chiaramente, di un atto di guerra, che anche gli alleati
dell'amministrazione al New York Times ammettono apertamente.
Dai
un'occhiata a questo “blurb” di “Nick Beams” sul “World Socialist Web Site” che
cita un pezzo del Times:
Un
importante articolo del giornalista Alex W. Palmer, pubblicato sul New York
Times lo scorso fine settimana, ha rivelato la portata della guerra high-tech condotta
dagli Stati Uniti contro la Cina ...
La
guerra sta ora per essere intensificata poiché si prevede che gli Stati Uniti
annunceranno a breve meccanismi di controllo degli investimenti progettati per
ridurre la quantità di denaro statunitense investito nelle aree high-tech
cinesi e aggiornare i controlli sulle esportazioni per colmare le scappatoie
emerse dall'annuncio di ottobre.
(un
paragrafo chiave che recita:)
"Con
i controlli sulle esportazioni del 7 ottobre, il governo degli Stati Uniti ha
annunciato l'intenzione di paralizzare la capacità della Cina di produrre, o
addirittura acquistare, i chip di fascia più alta.
La
logica della misura era semplice:
i chip avanzati, i supercomputer e l'intelligenza
artificiale che alimentano consentono la produzione di nuove armi e apparati di
sorveglianza.
Nella loro portata e significato, tuttavia, le
misure non avrebbero potuto essere più ampie, prendendo di mira un obiettivo
molto più ampio dello stato di sicurezza cinese.
"La chiave qui è capire che gli Stati
Uniti volevano avere un impatto sull'industria cinese dell'intelligenza
artificiale", afferma” Gregory C. Allen”, direttore del “Wadhwani Center
for AI and Advanced Technologies presso il Center for Strategic and
International Studies di Washington”.
"La roba dei semiconduttori è il mezzo
per raggiungere questo scopo." ...
Palmer
ha scritto che i controlli di ottobre "cercano essenzialmente di
sradicare, radicare e ramificare, l'intero ecosistema cinese di tecnologia
avanzata". ...
Un'altra
indicazione della portata delle misure statunitensi è stata espressa nelle
osservazioni di “C. J. Muse”, analista senior di semiconduttori presso “Evercore
ISO”.
"Se mi avessi parlato di queste regole
cinque anni fa, ti avrei detto che è un atto di guerra, dovremmo essere in
guerra".
Il “New
York Times” pubblica dettagli grafici della guerra hi-tech degli Stati Uniti
con la Cina, “Nick Beams”, “World Socialist Web Site”.
Riesci
a vedere cosa sta succedendo?
L'amministrazione Biden sta rendendo
impossibile per la Cina acquisire i semiconduttori avanzati di cui ha bisogno
per sviluppare la propria intelligenza artificiale e supercomputer.
Questo
tipo di blocco non è chiaramente consentito dalle attuali normative dell'OMC
ma, ancora una volta, non lo sono nemmeno le sanzioni unilaterali che gli Stati
Uniti hanno arbitrariamente imposto a più di 1.300 aziende cinesi.
La
linea di fondo è che gli Stati Uniti non lasceranno che le regole li dissuadano
dal perseguire la linea d'azione che meglio serve i propri interessi
geopolitici.
Ecco come l'autore” Jon Bateman” lo ha
riassunto in un articolo su “Foreign Policy Magazine”:
"Il
Bureau of Industry and Security (BIS) ha annunciato nuovi ... limiti
all'esportazione in Cina di semiconduttori avanzati, apparecchiature per la
produzione di chip e componenti per supercomputer.
I
controlli... rivelano un'attenzione risoluta nel contrastare le capacità cinesi
a un livello ampio e fondamentale.
Questo
cambiamento fa presagire misure statunitensi ancora più severe a venire, non
solo nell'informatica avanzata ma anche in altri settori (come la
biotecnologia, la produzione e la finanza) ritenuti strategici.
Il
ritmo e i dettagli sono incerti, ma l'obiettivo strategico e l'impegno politico
sono ora più chiari che mai.
L'ascesa
tecnologica della Cina sarà rallentata ad ogni costo". ("Biden è ora “all-in”
per eliminare la Cina",” Jon Bateman”, Foreign Policy Magazine)
È
importante rendersi conto che questa guerra tecnologica principalmente
"sotto il radar" viene condotta nello stesso momento in cui gli Stati
Uniti continuano a inviare delegazioni politiche a Taiwan (per sfidare la
politica di "una sola Cina"), continuano a rafforzare le coalizioni
anti-cinesi nell'Asia-Pacifico, continuano a provocare Pechino nello stretto di
Taiwan e nel Mar Cinese Meridionale, continuano a vendere armi letali a Taiwan,
continua ad aumentare la sua presenza militare nella regione, continua a
spingere per "l'espansione verso est" della NATO verso
l'Asia-Pacifico e continua a condurre le sue più grandi esercitazioni militari
"live-fire" ("Talisman Sabre") nell'Australia occidentale.
L'iniziativa
cinese Belt and Road:
l'integrazione
economica globale degli Stati sovrani.
Ciò
significa che il disaccoppiamento è solo una piccola parte di una guerra più
ampia che viene condotta contro la Cina per indebolire le sue difese, isolarla
dai suoi alleati, rafforzare i suoi nemici e costringerla a rispettare il
diktat di Washington.
Gli
Stati Uniti stanno segnalando che sono ora pronti a rischiare uno scontro
diretto con una Cina dotata di armi nucleari per impedire a un rivale emergente
di dominare la massa continentale dell'Asia centrale.
Probabilmente dovremmo aspettarci uno scoppio
delle ostilità in un futuro molto prossimo.
PROBLEMI
“BRICS”, SOLUZIONI “BRI.”
Comedonchisciotte.org
- Pepe Escobar, The Cradle – Redazione CDC – (27 Luglio 2023) – ci dice:
Sebbene
i cinque Stati BRICS storici abbiano le loro differenze geopolitiche, stanno
trovando un enorme terreno comune sul fronte geoeconomico, con l'aumento dei
volumi commerciali e la conseguente moltiplicazione delle rotte commerciali.
Mentre i “BRICS” si avvicinano al vertice più
importante della loro storia, che si terrà dal 22 al 24 agosto a Johannesburg, in
Sudafrica,
è necessario osservare alcuni elementi fondamentali.
Le tre
principali piattaforme di cooperazione dei “BRICS” sono la politica e la
sicurezza, la finanza e l’economia e la cultura.
Pertanto,
l’idea che al vertice del Sudafrica verrà annunciata una nuova valuta di
riserva sostenuta dall’oro dei “BRICS” è sbagliata.
Ciò
che è in corso, come confermato dagli sherpa dei BRICS, è l’”R5”: un nuovo sistema di pagamento comune.
Gli “sherpa” sono solo nelle fasi preliminari
di discussione di una nuova valuta di riserva che potrebbe essere basata
sull’oro o sulle materie prime.
Le
discussioni all’interno dell’”Unione Economica dell’Eurasia” (EAEU), guidata da
“Sergey Glazyev, in confronto, sono molto più avanzate.
L’ordine
delle priorità è quello di far girare l’”R5”.
Tutte
le attuali valute BRICS iniziano con una “R”: renminbi (yuan), rublo, real,
rupia e rand.
L’R5 consentirà agli attuali membri di
aumentare il commercio reciproco evitando il dollaro USA e riducendo le loro
riserve in dollari.
Questo
è solo il primo di molti passi pratici nel lungo e tortuoso cammino della
de-dollarizzazione.
Un
ruolo più ampio per la “Nuova Banca di Sviluppo” (NDB) – la banca dei “BRICS” –
è ancora in discussione.
La NDB
potrebbe, ad esempio, concedere prestiti denominati in oro BRICS – rendendolo
un’unità di conto globale nelle transazioni commerciali e finanziarie. Gli esportatori
dei BRICS dovranno quindi vendere le loro merci contro l’oro dei BRICS, anziché
contro i dollari USA, così come gli importatori dell’Occidente collettivo
dovranno essere disposti a pagare in oro dei BRICS.
Questo
è molto lontano, per usare un eufemismo.
Le
frequenti discussioni con gli “sherpa” della Russia e anche con gli operatori
finanziari indipendenti dell’UE e del Golfo Persico toccano sempre il problema
chiave:
gli
squilibri e i nodi deboli all’interno dei BRICS, che tenderanno a proliferare
con l’imminente espansione dei BRICS+.
All’interno
dei BRICS, c’è un’abbondanza di gravi dossier irrisolti tra Cina e India,
mentre il Brasile è stretto tra una lista di dettami imperiali e la naturale
spinta del Presidente Luiz Inacio Lula da Silva a fortificare il Sud globale.
L’Argentina è stata quasi costretta dai soliti
noti a ‘rimandare’ la sua richiesta di ammissione al BRICS+.
E poi
c’è l’anello debole per definizione:” Il Sudafrica”.
Schiacciato
tra l’incudine e il martello, l’organizzatore del vertice più importante della
storia dei BRICS ha optato per un compromesso umiliante, non proprio degno di
una potenza indipendente del Sud Globale di medio rango.
Il
Sudafrica ha deciso di non ricevere il Presidente russo Vladimir Putin e ha
optato invece per la presenza del Ministro degli Esteri Sergey Lavrov” – come
Pretoria aveva suggerito a Mosca.
Gli altri membri del BRICS hanno convalidato
la decisione.
Il
compromesso significa che la Russia sarà fisicamente rappresentata da Lavrov,
mentre Putin parteciperà all’intero processo – e alle successive decisioni – in
videoconferenza.
Traduzione:
Putin
ha messo alla prova Pretoria e l’ha esposta all’intero Sud Globale come un
fragile anello della ‘giungla’ – in realtà la Maggioranza Globale – facilmente minacciata dalla banda
di criminali occidentali e non come un reale soggetto indipendente di politica
estera.
San
Pietroburgo-Shanghai attraverso l’Artico.
Questa
decisione sudafricana di per sé solleva seri interrogativi sul fatto che la
geopolitica guidata dai BRICS sia solo un’illusione.
Dal
punto di vista geoeconomico, però, il gruppo è entrato in un gioco
completamente diverso, come dimostrano le molteplici interconnessioni dei BRICS
con l’Iniziativa cinese “Belt and Road” (BRI).
Il
commercio cinese con i Paesi BRI è aumentato del 9,8% nella prima metà del
2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ciò
contrasta nettamente con la contrazione complessiva del 4,7% del commercio tra
la Cina e l’Occidente collettivo:
Con
l’Unione Europea è diminuito del 4,9 percento e con gli Stati Uniti del 14,5
percento.
Il
commercio cinese con la Russia, invece, insieme alle esportazioni verso il
Sudafrica e Singapore, è aumentato esponenzialmente del 78%.
A titolo di esempio, alla fine della scorsa settimana,
un cargo cinese è salpato da San Pietroburgo carico di fertilizzanti, prodotti
chimici e prodotti in carta. Attraverserà l’Artico e arriverà a Shanghai
all’inizio di agosto.
“Zhou
Liqun”, presidente della “Camera di Commercio cinese” in Russia, è andato
dritto al punto:
questo è solo l’inizio del “funzionamento di
routine della rotta di trasporto merci nell’Artico tra Cina e Russia”.
Si
tratta di “sicurezza dei canali logistici” incorporati nel partenariato
strategico Russia-Cina.
La Via
della Seta Artica, d’ora in poi, sarà sempre più strategica.
I
cinesi possono tenerla aperta almeno da luglio a ottobre di ogni anno.
E come bonus, il “riscaldamento dell’Artico”
consente un migliore accesso alle risorse di petrolio/gas.
Un
marchio di fabbrica ‘win-win’ – non c’è da stupirsi che dal 2017 lo sviluppo della Via della
Seta Artica faccia parte della BRI.
Tutto
ciò dimostra un netto spostamento della spinta commerciale cinese verso il Sud
globale.
Il commercio con i partner BRI della Cina
ammonta ora al 34,3% del commercio globale totale della Cina in termini di
valore – e questo numero è in aumento.
Dalla
ferrovia UAP alla Greater Bay Area.
Sul
fronte russo, tutti gli occhi sono puntati sul “Corridoio Internazionale di
Trasporto Nord-Sud” (INSTC), lungo 7.200 km e multimodale, che allarma
l’Occidente collettivo come sostituzione di fatto del Canale di Suez.
L’INSTC
riduce i costi di spedizione di circa il 50% e fa risparmiare fino a 20 giorni
di viaggio rispetto alla rotta di Suez.
Il
commercio dell’INSTC – via nave, ferrovia e strade che collegano Russia, Iran,
Azerbaigian, India e Asia Centrale – dovrebbe triplicare nei prossimi sette
anni, come ha notato il “Ministro dei Trasporti russo Vitaly Saveliev” al
recente” forum di San Pietroburgo”.
La
Russia investirà oltre 3 miliardi di dollari nell’”INSTC” fino al 2030.
L’aumento
del commercio tra Russia, Iran e India attraverso l’INSTC si collega a qualcosa
che fino a poco tempo fa veniva considerato un UFO:
la ferrovia transafghana.
La
Trans-Afghan emergerà come seguito di un fatto molto importante avvenuto la
scorsa settimana, quando Pakistan, Uzbekistan e Afghanistan hanno firmato un
protocollo congiunto per collegare le reti uzbeke e pakistane attraverso
Mazar-i-Sharif e Logar in Afghanistan.
Benvenuti
nella ferrovia UAP – che potrebbe essere salutata non solo come un BRI, ma
anche come un progetto dell’”Organizzazione di Cooperazione di Shanghai” (SCO)
– dove Tashkent e Islamabad sono membri a pieno titolo e Kabul è un
osservatore.
Si
tratta di un corridoio commerciale molto importante che si raddoppia come
classica piattaforma cinese di ” interscambio tra popoli”.
Gli
uzbeki stimano che la ferrovia, lunga 760 km, ridurrà i tempi di viaggio di
cinque giorni e i costi di almeno il 40%.
Il progetto potrebbe essere completato entro
il 2027.
La
successiva “ferrovia transafghana”, lunga 573 km, ha già la sua tabella di
marcia: è destinata a collegare l’intersezione dell’Asia centrale e meridionale
ai porti del Mar Arabico.
Tutto
questo espande il commercio cinese in diverse direzioni.
Il che
ci porta ad un’affascinante simbiosi in corso tra la Cina meridionale e l’Asia
occidentale – simboleggiata dalla “Greater Bay Area”.
Mentre
il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman mette il turbo al suo
ambiziosissimo progetto di modernizzazione “Vision 2030”, la “Greater Bay Area”
viene salutata dai sauditi come niente meno che “il futuro dell’Asia”.
Ogni
investitore, da Gedda a Hong Kong, sa che Pechino punta a trasformare la “Greater
Bay Area” in un centro tecnologico globale di primo piano, incentrato su “Shenzhen”,
con “Hong Kong” nel ruolo di hub finanziario globale privilegiato e “Macao”
come “hub culturale.
La”
Greater Bay Area”, non a caso, è un asse portante della BRI.
Nel
complesso, le nove città del Guangdong, più Hong Kong e Macao (più di 80
milioni di persone, il 10% del PIL cinese), si configureranno come una
sorprendente centrale economica di prima classe entro il 2035, superando
ampiamente la Baia di Tokyo, l’area metropolitana di New York e la Baia di San
Francisco.
Con
l’Arabia Saudita che punta a diventare un membro a pieno titolo sia della” BRI”
che della” SCO”, Pechino e Riyadh metteranno il turbo alla loro cooperazione
tecnologica, oltre all’energia e alle infrastrutture.
Tutti
gli occhi puntati sul Sudafrica il mese prossimo saranno puntati su come i “BRICS)
lavoreranno per risolvere i loro problemi interni, organizzando al contempo
l’espansione a “BRICS+”.
Chi entrerà a far parte del club? L’Arabia
Saudita? GLI EMIRATI ARABI UNITI? L’Iran? Kazakistan? Algeria? I due principali
Paesi “BRICS”, Cina e Russia, continuano ad investire in un percorso
geoeconomico che vede decine di Paesi in fila per unirsi.
(Pepe
Escobar, The Cradle).
(Pepe Escobar è un analista
geopolitico e autore indipendente.)
(new.thecradle.co/articles/brics-problems-bri-solutions)
Zanzare
all’Attacco… si Salvi chi Può!
Conoscenzealconfine.it
– (27 Luglio 2023) - Ivo Sasek – ci dice:
È
venuto alla luce un brevetto concesso nel 2015, con il titolo: “Sistema per il
rilascio di zanzare tossiche per via aerea”.
Tra le
molte altre cose, si legge letteralmente:
“Per scopi militari, le zanzare potrebbero
trasmettere un agente patogeno, come la malaria, per causare malattie oppure
potrebbero utilizzare agenti e virus molto più infettivi”.
Il
fatto è, che centinaia di milioni di zanzare geneticamente modificate sono già
state rilasciate nell’ambiente a nostra insaputa.
Chiunque affermi il contrario sarà smentito dal sito
ufficiale delle Nazioni Unite, come pure dall’Agenzia statunitense per la
protezione dell’ambiente (EPA) che nel 2022 ha autorizzato il rilascio di fino
a 2,4 milioni di zanzare geneticamente modificate.
Il
brevetto si intitola: “Sistema per il rilascio aereo di zanzare tossiche”.
Questo,
insieme a molti altri brevetti simili, è stato già concesso nel 2015 e tra le
tante cose dice letteralmente:
“Per
scopi militari, le zanzare potrebbero trasmettere un agente patogeno, come la
malaria, per causare malattie oppure potrebbero utilizzare agenti e virus molto
più infettivi”.
In
ogni caso, sembra che si stia preparando una nuova crisi sanitaria, miratamente
fabbricata, questa volta basata sulla malaria.
Nel 2021 in Texas sono state rilasciate molte
zanzare geneticamente modificate.
E nel
2022 nelle Florida Keys sono state rilasciate altre 750 milioni di zanzare
geneticamente modificate.
E
naturalmente in Cina le zanzare stanno già iniettando vaccini, ma non contro la
malaria, bensì contro la “Leishmaniosi umana” (una malattia infettiva causata da
microrganismi e trasmessa dai pappataci).
E,
guarda caso, ancora una volta Bill Gates ha finanziato giusto in tempo “un
vaccino contro la malaria” pronto per essere lanciato sul mercato – con
un’efficacia acclamata del 40%.
E ancora una volta il vaccino è stato testato
su bambini indifesi in Africa.
Il
nome del vaccino è “RTS,S”.
Potete
trovare ulteriori informazioni al riguardo nelle fonti.
Per
puntualizzare meglio la questione:
poco
dopo che una società finanziata da Gates ha rilasciato milioni di zanzare
geneticamente modificate in vari Stati degli USA, sono scoppiati i primi casi
di malaria proprio lì, dove finora non c’erano stati casi di malaria.
E come
sappiamo, da tempo ogni anno milioni di persone muoiono di malaria nei Paesi
del Terzo Mondo.
Potete percepire i miei timori.
Non li
esprimo a voce, ma potete leggermi nel pensiero. Ok?
E che dire delle nostre popolazioni e di tutte
le specie animali che si nutrono di zanzare?
Ci
troviamo nell’era della guerra biologica, cari miei, nel bel mezzo di una Terza
Guerra Mondiale ibrida, cioè condotta segretamente, dietro le quinte, da “un’élite
folle” che vuole ridurre la popolazione mondiale a un numero 500 milioni di
persone.
Non
dimenticate mai il loro manifesto di 120 tonnellate in dieci lingue sulle
famose Guidestones (USA), lì lo testimoniarono!
Ma
come potreste proteggervi dalle punture di zanzara dotate di mRNA?
Gates e tutte le menti di questa zanzara da
combattimento biologica, vi risponderanno: “Solo attraverso le nostre
vaccinazioni appositamente sviluppate – solo noi abbiamo l’antidoto”.
È uno
scandalo spaventoso che deve essere portato con urgenza davanti ad un
neoformato tribunale mondiale completamente indipendente. I popoli devono convocare
unanimemente i procuratori del tribunale che assicurino una vera giustizia!
Ma ora
ascoltate alcune citazioni di un brevetto statunitense concesso nel marzo 2015
dall’Ufficio brevetti statale degli USA.
Ecco
la sua esatta formulazione, le giustificazioni, con i cosiddetti effetti
benefici di queste nuove zanzare vaccino.
Notate
come questo brevetto elogia ed esalta questa nuova zanzara da combattimento:
Inizia
già dal titolo “Effetti vantaggiosi dell’invenzione” e dice:
“Il
sistema per il rilascio di zanzare tossiche (ovvero velenose) via aerea può
essere utilizzato per vaccinare grandi folle o disarmare le truppe nemiche
senza rischiare o mettere in pericolo le proprie forze.
Il
sistema per il rilascio di zanzare tossiche per via aerea è estremamente
economico e può facilmente ottenere ciò che non possono ottenere interventi
medici e bombardamenti aerei per un valore di un miliardo di dollari”.
“A
seconda dell’obiettivo, il sistema per il rilascio di zanzare tossiche per via
aerea può essere contaminato con diversi tipi di batteri geneticamente
modificati per attivare il sistema immunitario o con agenti patogeni tossici.
Per scopi militari, le zanzare potrebbero
trasmettere un agente patogeno, come la malaria, per causare malattie oppure
potrebbero utilizzare agenti e virus molto più infettivi.
Un
virus altamente contagioso potrebbe eliminare il 100% delle truppe nemiche,
poiché coloro che non sono stati punti verrebbero infettati dai loro compagni”.
Lo
sentite?
Citiamo
ancora da questo brevetto:
“Il
sistema per il rilascio aereo di zanzare tossiche è una tecnologia nuova e
necessaria.
È uno strumento per somministrare iniezioni
curative o immunologiche, per somministrare sedativi o malattie mortali per
distruggere e mettere fuori combattimento il nemico a costi minimi.
Gli
interventi nei conflitti non richiedono più di spendere miliardi di dollari, di
distruggere interi territori con le bombe e di ferire o sacrificare i nostri
soldati più valorosi e coraggiosi.
Quando
si tratta di scegliere tra l’inferno della guerra e la tecnologia miracolosa di
una zanzara, la scelta è facile“.
Fine
della citazione.
Sentite
che scelta di parole?
In
tutta la mia vita sono stato attaccato e punto per così dire da ogni zanzara
che incontro.
Così
ho chiesto a Dio recentemente una scoperta utile per l’umanità indifesa e per
me stesso.
Appena
una settimana dopo, ho potuto testare la mia scoperta in un luogo con presenza
di zanzare aggressive.
Esattamente dove di solito vengo morso dalla testa ai
piedi in pochi minuti, non ho subito una sola puntura per giorni!
Le zanzare mi evitavano come il diavolo evita
l’acqua santa.
E in
questo succo di limone da concentrato, che mi è costato solo € 0.60, sta tutta
la mia scoperta.
Una
bomba di “vitamina C” pura.
Potete acquistare uno spruzzino vuoto per
pochi centesimi in più, spruzzare i piedi, le braccia e le gambe e, se
necessario, il collo e il viso, e il gioco è fatto.
Dopo esservi spruzzati, potete vestirvi
immediatamente e non avrete nulla di appiccicoso addosso.
Il
succo di limone puro è un po’ appiccicoso, forse troppo fruttato per respingere
le zanzare.
Naturalmente,
non so se la mia scoperta funzioni davvero per ogni “gruppo sanguigno”, ma
potete fare una prova su voi stessi.
E ho
fatto un’altra fantastica scoperta mentre applicavo questo preparato:
Senza
volerlo, mi sono anche bagnato le ascelle.
Tuttavia,
anche a tarda sera, non sono riuscito a percepire alcun odore di sudore su di
me.
Da
allora uso anche come deodorante.
Zero
veleni, vitamina C purissima sotto le ascelle – e per me funziona meglio di
qualsiasi altro deodorante a spruzzo che io conosca.
Spero
ovviamente che ora possiate fare la mia stessa esperienza: sarebbe la mia esperienza
di preghiera perfetta.
Vi
amo! Sono Ivo Sasek, che sta davanti a Dio da 47 anni.
(Ivo
Sasek)
Brevetto:
Sistema per il rilascio aereo di zanzare tossiche
(patents.justia.com/patent/8967029)
Vaccino
RTS, S contro la malaria. (who.int/news-room/questions-and-answers/item/q-a-on-rts-s-malaria-vaccine)
BioNTech
avvia la sperimentazione clinica di Fase 1 per il programma di vaccino contro
la malaria BNT165 | BioNTech
(investors.biontech.de/news-releases/news-release-details/biontech-initiates-phase-1-clinical-trial-malaria-vaccine)
Informazioni
dalle ONU: (droni che trasportano zanzare) –(News.un.org/en/story/2018/04/1007672)
(kla.tv/26605)
LE
FAMIGLIE CHE DOMINANO IL MONDO.
(unavox.it/ArtDiversi/DIV3771_Nitoglia_Famiglie_Alta_finanza_9.html)
– (4- 12 -2022) – ci dice:
effedieffe.com
– Don Curzio Nitroglia – (4 - 12 – 2022) – ci dice:
I
ROTHSCHILD:
UNA DELLE “DIECI FAMIGLIE” CHE DOMINANO IL MONDO INTERO.
doncurzionitoglia.wordpress.com
- Don Curzio Nitoglia- (4-12-2022) – ci dice:
La “BRX”
(1) e il Gran Reset del “NOM” (2).
Nella
scorsa puntata abbiamo visto come i promotori del Gran Reset (3), che si son
riuniti recentemente a Davos in Svizzera, abitualmente siano raccolti nell’”Istituto Mises”, che viene definito come il “Terzo Tempio” oppure la “Gran Loggia”
del “Liberismo assoluto o dell’Anarchismo
di destra, associato al Comunismo liberista e tecnologicamente avanzato made in
China”.
Il
Nuovo Ordine Mondiale (NOM) del 2021 è diretto (almeno apparentemente) da una tristissima “Mala Triade”, la “BRX”, composta da Bergoglio, dai Rothschild/Rockefeller
(4) e da Xi Jin Ping (o Shi Jin Ping (5), ossia uno spurio connubio di Liberismo super/capitalistico
giudaico/massonico, di Comunismo cinese finanziariamente avanzato e di
Neo/modernismo bergogliano panteisticamente universalistico.
I
caporioni di questa Troika promettono (e soprattutto si augurano) un mondo
senza malattie (6), grazie agli organi del corpo umano prodotti
eugeneticamente;
infine - sempre secondo costoro - la cosiddetta “vaccinazione” o meglio
la terapia genetica (mRNA) e l’intelligenza artificiale del
“Transumanesimo” ci dovrebbero
assicurare addirittura l’immortalità (mises.org/wire/no-privacy-no-property-world-2030-according-wef).
Insomma
una sorta di “Neo Paradiso Terrestre”, che puzza di Cabala, di Gnosticismo e di
Millenarismo (che si trova pure alle origini del Socialismo, come dimostra “Igor
Safarevich” ) lontano un miglio.
Per
capire bene chi si celi dietri al “Forum Economico Mondiale di Davos”, dunque, occorre andare a spulciare
cosa sia esattamente la “Mont Pélerin Society”.
LA
MONT PELERIN SOCIETY-
(von
Hayek, von Mises, Friedman e la “Mont Pelerin Society”)
“Gilad Atzmon”, un intellettuale israelita che
vive a Londra, scrive: «Milton Friedman non era solo un economista, era un devoto
sionista e un ebreo molto fiero di esserlo . […]. Nel 1972 Friedman parlò alla”
Mont Pelerin Society” su “Capitalismo ed Ebrei» .
Nel
presente articolo riassumo il contenuto di questa conferenza, tenuta
dall’economista Milton Friedman circa 50 anni or sono, affinché il pubblico possa farsi
un’idea esatta della natura ideologica del neo/conservatorismo americano, di
cui Friedman è stato uno dei principali maestri.
Innanzitutto
occorre sapere che la” Mont Pelerin Society è una “lobby”” assai potente
composta da economisti, filosofi ed uomini politici molto influenti, riuniti in
un “club”, o meglio una “Super-Loggia”, per influenzare la politica interna ed
estera degli Usa e GB, promuovere un mercato ed una finanza “assolutamente
liberi” da ogni ingerenza dello Stato e dell’etica.
La
suddetta Society è nata in Svizzera, presso le terme di Mont Pelerin, da cui ha
preso il nome, il 10 aprile del 1947 da 36 grandi-fratelli fondatori.
La “Mont
Pelerin Society” ha sempre cercato di passare agli occhi dell’opinione pubblica
come un’innocua accademia di studiosi, appassionati di filosofia e di economia,
e non un think-tank (cioè un “serbatoio di cervelli pensanti” capaci di
cambiare il mondo) politico/finanziario di tendenza anti cattolico-romana ,
fortemente democraticistica, liberale, liberista e libertaria, quale realmente
è.
Uno
dei suoi obiettivi è la creazione di un “Ordine Internazionale o Mondiale”, che salvaguardi la Libertà (intesa come un assoluto e un fine e
non come un mezzo per raggiungere il Fine ultimo), la Pace (una volta americana) e le Relazioni Economiche
Internazionali, ossia il potere dell’alta finanza mondiale delle Banche e la
globalizzazione mondialista anglo/americana.
Bisognerebbe
sapere se oggi la “Mont Pelerin” si trovi in sintonia con il neo/piano
mondialista, che vorrebbe dare il primato alla Cina sull’America; oppure se sia in contrasto con
esso.
Certamente, essa ha influito notevolmente
sulle “Amministrazioni Reagan e Bush padre con figlio”;
ora,
con le rivelazioni del 2020, si è venuti a sapere che la manovra filo/cinese è
iniziata esattamente con i due Bush;
dunque, si può presupporre che la” Mont
Pelerin” non sia al fianco di Trump e Putin …
Tra i
suoi membri, oltre a Milton Friedman, figuravano anche Friedrich August von
Hayek, Ludwig von Mises, Karl Popper, Walter Lippman e per l’Italia Luigi
Einaudi, Antonio Martino e Bruno Leoni.
Tra i
76 consiglieri economici del Presidente statunitense Ronald Reagan ben 22 erano
della “Mont Pelerin Society”.
Dalla “Mont
Pelerin Society” è nato il pensiero neo/con, che ha influenzato la politica
estera e la finanza americana dagli anni Ottanta sino all’Amministrazione Bush
jr (2008) ed è continuata in maniera strisciante a influenzare i Presidenti
statunitensi Bill Clinton e Barac Obama , con le relative guerre geopolitiche
di esportazione della democrazia contro l’Iraq (1991) sino alla Siria (2011-
2021) e il default o fallimento della finanza mondiale grazie ai mutui ad alto
rischio, concessi da Alan Greenspan
Presidente della Federal Reserve (Banca Centrale) americana, che non potevano essere pagati dai
“beneficiari”, i quali perdevano, così, i loro risparmi e la loro casa.
Questo
default o fallimento è arrivato sino all’Europa, che ne è stata infettata e si
trova in una crisi finanziaria mai vista prima, neppure nel 1929;
tuttavia
essendosi affievolito, è subentrata la “pandemia” cinese a terminare il compito
di “Riassestamento” o “Reset”.
Il
Friedman-pensiero.
Riassumo
ora, in sei punti fondamentali, la conferenza tenuta da Milton Friedman nel
1972 alle terme di Mont Pelerin e ripresentata, sostanzialmente tale e quale,
in forma “riscaldata” a Chicago nel 1988, indice significativo di
approfondimento e di vitalità intellettuale sempre “egualmente crescente” come
si addice ad un “Premio Nobel” (tra i quali spiccano il bombardatore Barac Obama “per la
Pace” e il giullare Dario Fo “per la Cultura”…).
1°) La
seconda guerra mondiale, purtroppo, ha generato un certo “accentramento” da
parte degli Stati o della politica “sull’economia” dei Paesi usciti dal
conflitto.
2°)
Tuttavia, fortunatamente, vi è stata una sana reazione intellettuale liberista
dell’alta finanza (Black Roch)contro l’intervento della politica e dello Stato
in materia economica.
3°) Il
ruolo dell’Ebraismo in questo scenario è stato ambivalente. Infatti, se
a) da una parte l’Ebraismo, grazie e
tramite il liberismo, “ha un debito enorme verso il capitalismo e la libera
impresa” ed ha influito assai sulla sua genesi;
b) dall’altra parte si è opposto (con la Rivoluzione bolscevica ideata
e guidata da un gran numero di Ebrei: Marx, Engels, Lenin, Trotzsky a ogni forma di capitalismo cercando di
distruggere anche la piccola proprietà privata dei kulak; proprio come il piano
detto Gran
Reset di Davos in Svizzera (molto vicina, geograficamente, alle terme di “Mont Pelerin”),
presieduto
da Klaus Schwab, oggi propone di distruggere la piccola e media proprietà e applicato,
in Italia, da Mario Monti.
4°) L’affinità tra l’Ebraismo e il super/capitalismo va ricercata
nello “spirito di libera competizione. […].
È da
secoli che gli Ebrei hanno giocato un ruolo decisivo nel settore finanziario e
bancario, mentre durante la Cristianità erano trattenuti dall’avversione della
Chiesa romana contro l’usura. […].
Gli
Stati autoritari, poi, hanno ripreso lo spirito della Chiesa nei riguardi della
libera finanza e del prestito a interesse elevato ed hanno favorito
l’antisemitismo.
Ciò
nonostante, gli Ebrei son riusciti a sfuggire all’isolamento poiché il mondo
del commercio e della finanza internazionale è rimasto sempre aperto verso di
loro, e così son restati ognora preminenti in questi campi oltre che nel
settore bancario, cinematografico e radio/televisivo”.
Quanto
ad Israele, se da un lato è nato come forma di collettivismo o “kibbutz/ismo”
di marca marxista;
dall’altro lato esso è stato sempre aiutato
dal mondo dell’alta finanza del capitalismo anglo/americano e del Giudaismo
mondiale della Diaspora.
5°) Quindi, sia i Partiti Comunisti del mondo
intero sono stati “diretti e organizzati dagli Ebrei”, sia lo spirito
capitalistico del libero scambio è improntato allo spirito ebraico del “do ut
des”, che “ha interpretato anche il Patto con Dio in senso materiale e
terrestre”.
6°) Infine, Friedman conclude ammettendo
candidamente che da un punto di vista storico-politico la Rivoluzione francese
ha favorito l’emancipazione e la piena eguaglianza socio politica dell’Ebraismo
in Europa, poiché laicisticamente e liberalisticamente optava per la
separazione totale tra Stato e Chiesa, mentre le forze reazionarie e dette di
“destra” propendevano per la mutua collaborazione gerarchizzata tra Stato e
Chiesa.
Purtroppo
oggi la falsa dottrina della separazione tra Chiesa e Stato è entrata ed ha
inquinato anche l’ambiente ecclesiale (v. Dignitatis humanae, 7 dicembre
1965).
È interessante quello che scriveva San
Francesco d’Assisi a proposito della “Libertà religiosa”:
«Se il clero osa impedire la salvezza dei
Popoli, spetta a Dio vendicarsi, sarà Lui a ripagarlo come merita, al momento
opportuno»
(“Specchio di Perfezione”, cap. 54, in “Fonti Francescane”, n. 1753, Padova,
Edizioni Messaggero di Padova, 1977, p. 1356).
Ora la “Libertà religiosa”, avendo stabilito
la separazione tra Stato e Chiesa (come si vede il ruolo “catecontico” (da “Kathékon”, ossia “Colui che
trattiene”, II Tess., II, 3-4) dell’ambiente ecclesiale è cessato già con il Vaticano
II (e non
solo con Bergoglio), non aiuta e addirittura impedisce la salvezza delle Nazioni, dei
Popoli e degli Stati, contentandosi solo della salvezza degli individui, come
se l’uomo non fosse “per natura un animale socievole” (Aristotele e San Tommaso) e, quindi, la Società civile, che è
un insieme di più individui, deve dare a Dio il culto che gli spetta.
Certamente
il neo & teo/conservatorismo hanno contribuito a diffondere questa
mentalità liberale, laicista e separazionista tra potere spirituale e
temporale, oltre che astensionista dell’intervento statale in campo finanziario), che impedisce l’evangelizzazione e
cristianizzazione dei Popoli, i quali oramai son “neutri” o “laici” in materia
religiosa anche per volontà del “clero” neo/modernista e cattolico-liberale.
Ma San
Francesco li ammonisce: “Dio stesso si vendicherà e lo ripagherà al momento opportuno”.
La
guerra mondiale incombente sull’umanità a partire dalla Siria è senz’altro un
castigo di cui la Provvidenza si servirà per trarre dal male un bene maggiore,
ossia la nuova conversione dei Popoli, come Gesù aveva comandato agli Apostoli:
“Andate e
predicate il Vangelo a tutte le Nazioni” (Mt., XXVIII, 19), non solo ai singoli individui.
Il
Kathékon nella Scrittura e nella Tradizione.
San
Tommaso d’Aquino - il “Dottore Comune” o “Ufficiale” della Chiesa, che riassume
e perfeziona la Tradizione patristica - nel Commento alla II Epistola ai
Tessalonicesi II, 3-4 (capitolo 2, lezione 1, n. 34-35), fondandosi anche in
questo caso sulla Tradizione patristica e sublimandola, insegna:
«Ci
sarà l’Apostasia dall’Impero romano, al quale tutto il mondo era sottomesso
[…]. L’Impero romano è stato istituito affinché sotto il suo dominio, la Fede
venisse predicata in tutto il mondo. […]. L’Impero romano non è venuto meno, ma
si è trasformato da temporale in spirituale.
Perciò
bisogna dire che l’Apostasia dall’Impero romano si deve intendere non solo da
quello temporale, ma anche e soprattutto da quello spirituale, cioè dalla Fede
cattolica della Chiesa romana».
Per di
più, sempre nel Commento alla II epistola ai Tessalonicesi, (lezione II,
capitolo II, vv. 3-7, n. 32-45, Torino, Marietti, 1953, pp. 197-200),
l’Angelico asserisce:
«Quando l’iniquità sarà resa e portata in
pubblico, allora si manifesterà l’Anticristo. Infatti, molti ora peccano in
privato, mentre altre volte arriva in pubblico. Ora, Dio sopporta i peccatori
sino a quando sono occulti, mentre quando peccano pubblicamente, allora non li
sopporta più, come risulta per i Sodomiti (Gen., XIX, 24)».
Ancora
una volta, per l’Aquinate, è la rivolta sociale e pubblica delle Nazioni contro
Cristo e la sua Chiesa a togliere di mezzo “l’ostacolo”, che trattiene
l’Anticristo finale.
Inoltre
l’Aquinate nell’Opuscolo 68 De Antichristo (edizione di Parma, 1864, che da
alcuni non è ritenuta canonica) dice pure che “l’ostacolo” o “to Kathékon / qui
detineat” alla manifestazione dell’Anticristo finale è la sottomissione della
Società civile alla Chiesa romana e, quindi, “colui che lo trattiene”, ossia
“il Kathékon” è il Papato.
Perciò
fino a che la Società civile rimarrà fedele e sottomessa all’Impero spirituale
Romano (la Chiesa cattolica), trasformazione dell’antico Impero temporale romano,
l’Anticristo non potrà comparire.
In breve per S. Tommaso l’Impero romano non è
ancora finito, ma si è cambiato da temporale in spirituale.
Fino a
che il Papato sarà riconosciuto, rispettato anche pubblicamente e socialmente,
“l’ostacolo” o “il Kathékon” sussisterà, la Società civile rimarrà fedele
all’Impero spirituale romano e alla Fede cattolica.
Ma se
questo custode, il Papato e la Chiesa romana, viene a essere disconosciuto,
messo da parte, rigettato dalla Società civile, con lui sparirà anche
“l’ostacolo” o “colui che trattiene l’Anticristo”, il quale allora sarà libero
di comparire.
Insomma,
S. Tommaso, fondandosi su S. Paolo nella II lettera ai Tessalonicesi, dice che
“l’ostacolo” al Regno dell’Anticristo è la sottomissione della Società civile
alla Chiesa romana e che “colui che trattiene
/ qui detineat” ancora l’Anticristo, fino a che sarà tolto di mezzo da
Gesù “col soffio della sua bocca”, è il Papato riconosciuto socialmente e
pubblicamente come tale, cioè come Vicario e Rappresentante visibile - su
questa terra - di Cristo, che è asceso al Cielo ed è invisibile agli uomini.
Infine
Monsignor Francesco Spadafora, seguendo S. Tommaso d’Aquino, insegna che “to
Kathékon”, ossia “l’ostacolo” o “colui che trattiene / qui detineat” l’Anticristo è “Roma antica con il
suo potere, che teneva a rispetto l’odio frenetico della Sinagoga contro il
Cristianesimo apostolico”, tuttavia, “Il Paganesimo dell’Impero romano, e
particolarmente il culto idolatrico da tributare all’Imperatore come se fosse
stato una divinità (Apoc., XIII, 11-18; XIV, 9 ss.; XVI, 2), trovava nel Cristianesimo
un’opposizione irriducibile” (Dizionario biblico, Roma, Studium, III ed., 1963, p. 33 e
36, voce “Anticristo” e “Apocalisse”; rist., Proceno – Viterbo, Effedieffe,
2018).
Il
commento di “Gilad Atzmon” al “Friedman/pensiero.”
Come
si evince l’opposizione tra liberalismo super/capitalista, americanismo,
neo/conservatorismo e Cattolicesimo romano è radicalmente inconciliabile e
diametralmente contraddittoria.
Perciò
come non si può essere Cristiani e marxisti, così non si può essere Cattolici e
liberali/liberisti o neo/con.
Friedman,
rifacendosi a lord “John Emerich Edward Acton”, il vate della “Mont Pelerin
Society”, lo mostra in maniera lapalissiana.
Secondo
l’intellettuale israelita Gilad Atzmon:
“Milton Friedman ritiene che gli Ebrei, sono i
pochi ad aver ricevuto tanti benefici dalla libera impresa e dal capitalismo
competitivo, ma - nello stesso tempo - sono pochi i popoli che, come gli Ebrei,
hanno fatto tanti sforzi per demolire il capitalismo.
L’ideologia
di Friedman spiega anche perché tanti Ebrei, che avevano le loro radici nella
sinistra trozkista, hanno finito col farsi paladini della guerra totale del
neo/conservatorismo di destra. […].
Friedman
probabilmente non si rendeva conto che l’adozione della sua filosofia da parte
di Ronald Reagan e Margaret Thatcher avrebbe portato alla fine l’occidente in
ginocchio”;
infatti
la Cina oggi sta rimpiazzando l’occidente atlantico.
La
dottrina di Friedman, espressa nella conferenza del 1972 (ripresa nel 1988) che
ho riassunto sopra, sostiene il rifiuto di ogni intervento dello Stato e della
Politica nel campo economico/finanziario ed è stata ripresa oltre che dal
potere politico anche dal mondo plutocratico, dalla Federal Reserve (Banca
Centrale) degli Stati Uniti e dalla Banca Centrale Europea. Infatti, Friedman è
stato pure il teorico del consumo a oltranza oltre le proprie possibilità
economiche, convinto che questa pratica conducesse all’aumento della ricchezza,
senza accorgersi che se nell’immediato la sua teoria funzionava nel futuro
avrebbe portato al fallimento (come è successo a partire dal 2005).
Vita e
opere di Friedman.
Friedman
è nato nel quartiere di Brooklyn in New York nel 1912 da una famiglia ebrea
emigrata dall’Austria-Ungheria, è morto a San Francisco nel 2006, ha ricevuto
il Premio Nobel per l’economia nel 1976 e la “Medaglia Presidenziale della
Libertà” nel 1988 dal Presidente degli Usa Ronald Reagan.
Le sue
opere principali sono “Problemi di economia monetaria”, a cura (non a caso) di
Mario Monti, Milano, 1969; “Capitalismo e libertà “del 1962, tradotta in
italiano nel 2010, e “Liberi di scegliere” del 1980, tradotta in italiano nel
1981.
Nel 2005 ha firmato per primo l’appello per la
liberalizzazione della marijuana, sottoscritto da oltre 500 economisti
statunitensi.
In Italia una mentalità simile a quella di
Friedman e della “Mont Pelerin Society” è rappresentata dal “Partito Radical”e
di Giacinto (detto Marco) Pannella, scissosi dal Partito Liberale
Italiano nel 1956.
Non
desta, quindi, meraviglia se Friedman ha influenzato a partire dagli anni
Ottanta sino ad oggi (a quattordici anni dalla sua scomparsa), potentemente e
trasversalmente, la politica (sia democratica che repubblicana) del Presidente
statunitense Ronald Reagan, poi di Bill Clinton, di Bush padre e figlio e
persino di Barac Obama nell’attuale congiuntura siriana;
inoltre
ha influenzato anche la politica europea dei Primi Ministri britannici Margaret
Thatcher, Tony Blair e David Cameron rifacendosi al pensiero filosofico di
Edmund Burke, Karl Raimund Popper, Russel Kirk ed anche la pratica finanziaria
della “Banca Centrale Americana”, alla luce del pensiero degli economisti della
“Scuola di Vienna” von Mises e von Hayek.
Ora,
sembrerebbe che questa tendenza sia stata invertita da Donald Trump, sebbene
anche egli dipenda dai medesimi pensatori …
Infatti,
da questi ultimi assieme a Friedman sono stati i “Chicago boys” e i dirigenti “neoconservatori”
dell’Amministrazione Bush (Paul Wolfowitz, Richard Perle, David Roomsfeld, Dick
Cheney , eccetera), che - analogamente alla “Scuola di Francoforte” (1922-1979) di
Adorno & Marcuse - son riusciti ad unire (da una posizione di “destra”
liberal-conservatrice) il marxismo di Trotzky e il liberismo “mini-archista” (che vuole concedere il minimo
spazio al potere dello Stato) se non francamente anarchico/conservatore.
Adorno
& Marcuse, invece, avevano sposato (da una posizione di “sinistra”
anarchico-rivoluzionaria) il Trozkismo con la psicanalisi freudiana. Si può dire, perciò, che mentre Adorno & Marcuse
univano sinistra e libertarismo per la conquista psicologica delle menti di
tutti gli uomini (la “Rivoluzione intellettuale” del 1968), i neoconservatori sposano il
libertarismo liberal-democratico con la “destra” conservatrice angloamericana
per la conquista militare e geopolitica del globo (il “Nuovo Ordine Mondiale” dal 2001
al 2020).
Oggi
la Troika (BRX) unisce destra & sinistra, liberismo & comunismo nel Nuovo
Ordine Mondiale a guida sino/giudaico bancaria e panteista.
In
realtà il neo/conservatorismo, ispirato da Friedman, ha spinto gli Usa (come
braccio armato a favore d’Israele) in una guerra totale contro l’Iraq,
l’Afghanistan, il Pakistan dalla quale sta uscendo con le ossa rotte, come pure
Israele ha subìto una umiliante “vittoria di Pirro” in Libano nel 2006
nonostante che avesse sganciato “oltre 1 milione di bombe a grappolo” e a Gaza nel 2008-2009 abbia gettato “bombe
al fosforo bianco” nella famigerata “operazione piombo fuso”.
Sembrerebbe
che questi ultimi avvenimenti (assieme alle “Rivoluzioni primaverili” in Tunisia, Libia,
Egitto e Turchia e alla guerra contro la Siria, nella quale il pensiero di
Friedman si fa ancora sentire anche sin durante l’Amministrazione democratica
di Barac Obama, ma che è stata interrotta da Trump) potrebbero segnare l’inizio della
fine della supremazia israelo/americana, passando a quella sino/bancaria/bergogliana.
Gli
Stati sarebbero rimpiazzati dalla Banca, gli Usa dalla Cina, il
Cristianesimo (“si fieri potest”) dal bergoglismo pachamamista o da “el
papamachismo argentino”.
La
crisi economico/finanziaria, che ha portato nel 2011/2013 gli Usa e l’Europa
sull’orlo del fallimento è iniziata nel 2005/2008, con “la più grande frode
finanziaria della storia mondiale” operata dall’operatore di Borsa Bernard Lawrence
Madoff e portata avanti dal Presidente della Federal
Reserve o Banca Centrale degli Usa Alan Greenspan , che - ispirato dalle teorie
finanziarie di Friedman - ha iniziato con un grandioso boom economico per finire con un
miserabile crack, facendo “arricchire” gli americani incitandoli a spendere e spandere, pur non avendo denaro sufficiente,
senza paura di pignoramento, comprando e vendendo case, mediante mutui senza
garanzie e coperture, che - si badi bene - non avrebbero potuto essere pagati
ed avrebbero condotto infine alla miseria l’incauto compratore il quale si era
accollato mutui ipotecari ad alto rischio (subprime), scientificamente studiati
ed immessi - a mo’ di liberismo selvaggio - sul mercato da Greenspan, le cui prodezze
stiamo ancora pagando e non si sa se riusciremo ad estinguere il prestito
ipotecario o a finire ipotecati ed espropriati.
Il
crack della “Monte Paschi di Siena” in Italia nel 2013 è una delle conseguenze
collaterali dell’imbroglio iniziato nel 2005 da Greenspan.
L’economia
mondiale è sembrata avanzare sino al 2008, mentre era già malata da almeno tre
anni ed è entrata in crisi nel 2009 per arrivare al quasi fallimento o al crack
(o default, come lo si chiama adesso in maniera più soft) nel 2012, che viene
portato a termine dal Covid19, il quale darà vita al Gran Reset del Nuovo
Ordine Mondiale.
I
lavoratori americani, i quali non erano in grado, come previsto, di rendere il
denaro, che in realtà non avevano mai posseduto, a causa dell’aumento del petrolio
e dei tassi d’interesse non son riusciti più a pagare i mutui.
Quindi
in brevissimo tempo milioni di case son rientrate in possesso delle banche
dalle quali erano uscite solo apparentemente (“sopra la banca, la casa campa,
sotto la banca, la casa crepa!”).
Di
conseguenza i poveri degli Usa si son ritrovati più poveri di prima.
Questo è il risultato della teoria usuraia
legalizzata, e promossa con il massonico Premio Nobel, di Milton Friedman e
fratelli tutti d’America.
Si può
concludere che, come “Wolfowitz” ha rovinato l’esercito americano trascinandolo
in guerra contro l’Iraq nel 2003;
così Greenspan, ispirato da Friedman, ha disastrato
la finanza degli americani trascinandoli nella bancarotta dei mutui ad alto
rischio.
Conclusione.
Tirando
le somme “Friedman” più che un economista è un “affarista” , un ebreo-talmudista ed un sionista.
Egli, mediante l’ideologia ragionieristica
(più che filosofica ) del liberismo conservatore e selvaggio è riuscito a
compattare comunismo e capitalismo, servendosi della “Super-Loggia Mont Pelerin
Society “da lui stesso fondata nel 1947 (che unisce in sé il Giudaismo
post-biblico con lo spirito massonico), la quale Loggia è la madre del pensiero
neo/con americano, che tende all’instaurazione del “Nuovo Ordine Mondiale”
giudaico/americano, in guerra permanente dal 2001 contro l’arabo/fascismo e in crisi economica fallimentare costante
dal 2008 ; ora arrivato al capolinea e dovendo cedere il posto alla Cina per
volontà dei Rothschild e con la “benedizione” di Bergoglio.
Il
neo/conservatorismo di “Friedman” e della “Mont Pelerin Society” è
essenzialmente anti-cattolico romano (come seguace dell’anti-infallibilista
lord John Emerich Edward Acton); inoltre esso è riuscito, mediante i teo/con, a
infettare anche l’ambiente cattolico tradizional/conservatore italiano.
La “Mont
Pelerin Society” è l’altra faccia o il proseguimento della “Rivoluzione
culturale” del 1968, la quale ha voluto distruggere la singola persona nel suo
spirito (“in interiore homine”):
Friedman
con la sua Super-Loggia massonica vogliono conquistare il mondo intero,
mediante la “Rivoluzione bellica” in Medio Oriente (2001-2013) e la
“Catastrofe economico/finanziaria” nel
mondo intero (2008-2013 / 2019-2021).
La
figura di Friedman e l’influsso della Mont Pelerin Society si fa sentire
sinistramente soprattutto in questi giorni che potrebbero preludere a una
guerra mondiale.
Questa
è l’attualità e l’importanza sinistra del pensiero di Friedman.
Il
cammino dei Rothschild e Rockefeller verso il Nuovo Ordine Mondiale.
Nello
scorso articolo abbiamo studiato:
1°) il problema del Messianismo temporale ebraico
antico (vòlto
al dominio del mondo intero), che nacque sùbito dopo;
2°) la reazione monoteistica dei fratelli
Maccabei (170/150 a. C.) contro Antioco Epifane, e, lo abbiamo inquadrato alla luce
del problema, che c’interessa adesso:
3°) la
storia dei Rothschild, che ripresero i princìpi del vecchio Messianismo ebraico, lo
vivificarono nuovamente e lo trasfusero - tramite il potere finanziario - prima
in tutta l’Europa (Settecento/Ottocento), poi negli Usa (Novecento), giungendo
dunque sino all’attuale crisi mondiale (gennaio 2021), che è iniziata con
l’autunno del 2019 ed è caratterizzata da tre eventi principali:
a)
l’idolatria del Pachamama in Vaticano;
b) il
covid19;
c) la
crisi politico/finanziaria degli Usa, che sta portando il mondo intero
sotto il dominio globalistico della Troika “BRX”:
Bergoglio
(il capo della Deep Church panteista); Rothschild/Rockefeller (l’Alta finanza ebraica e il Deep
State);
Xi
Shin Ping (il Regime poliziesco ferreamente
maoista,
ma economicamente iper/liberista e super/capitalista).
Abbiamo
costatato pure che - assieme ai Rothschild - altre due famiglie israelite sono
molto importanti finanziariamente (anche se non molto conosciute dal pubblico),
specialmente per la storia della Cina:
i
Kaadorie e i Sassoon; infatti, dal 1840/42, con la “guerra dell’oppio” tra
Inghilterra e Cina - fatta nascere proprio dai Kadoorie e dai Sassoon - sino al
1949, con l’avvento di “Mao Zedong” al potere - queste due famiglie,
strettamente legate ai Rothschild - hanno scritto, in maniera molto “discreta”
e quasi “occulta”, gran parte della storia cinese.
Tuttavia
Mao le espulse nel 1949 dalla Nuova Cina Comunista ed esse hanno dovuto
attendere la morte del dittatore comunista (1976) per rimettere le mani in
pasta negli affari economici della Repubblica Popolare Cinese, quando Nixon e
Kissinger vennero
in Cina a esportare il modello super/capitalistico statunitense anche nella
Patria del Comunismo maoista, che era aperta economicamente (già con Deng Xiao Ping negli
anni Settanta), molto di più che non il Comunismo sovietico, al Liberismo, ma sempre inquadrato politicamente -
non in modo democraticamente liberale, come avveniva in Usa (almeno sino alla
Presidenza Biden iniziata il 20 gennaio 2021 …) - da una cornice di regime poliziesco
maoista fortemente autoritario e persino totalitario.
In
questi giorni abbiamo anche assistito a una specie di lotta “finale” tra due
diversi rami del medesimo Giudaismo americanista:
1°) da una parte, Trump, appoggiato (da dietro le
quinte) dai” Lubavich”, che sosteneva una concezione politica, piuttosto in
chiave nazionale, sovranista e conservatrice o di “destra”;
2°)
dall’altra parte, Biden, supportato (neppure troppo nascostamente) dai
Rothschild/Rockefeller, partigiani del mondialismo internazionalista, del primato
della finanza sulla politica e di un progressismo disumanamente spinto, che
unisce gli aspetti più brutti del super/liberismo statunitense al totalitarismo
cinese.
Ora
veniamo al problema che stiamo trattando abitualmente …i Rothschild.
Gli
affari dei Rothschild in tutta Europa (1820-25).
L’Austria
di Metternich, nel 1820, vegliava affinché nell’epoca post-napoleonica in
Europa non si diffondessero idee e movimenti, eccessivamente progressisti,
liberali e democratici.
Tuttavia
in Spagna, proprio nel 1820, si accendeva il fuoco di una guerra civile, in cui
si affrontavano “destra” e “sinistra” con, in mezzo, il Re Ferdinando VII di
Borbone (1808-1813; 1813-1833), al quale venne strappata la “Costituzione” dai
liberali.
Allora,
Ferdinando VII, chiese al Re di Francia Luigi XVIII (1814-1824) di aiutarlo
militarmente, inviandogli una lettera il 22 giugno del 1820.
La
questione spagnola divenne ben presto una questione europea;
infatti,
Metternich allora si comportava come una specie di “Gendarme d’Europa” (un po’
come ha fatto l’America del nord dal 1944 sino a oggi); perciò non poteva non
intervenire nella questione di Spagna, organizzando un “Congresso” di molti
sovrani europei, per poterli convincere tutti assieme “collegialmente” riuniti
a “Congresso”.
Il 20
ottobre 1822 si riuniva, dunque, il “Congresso di Verona”. Metternich assieme al suo Segretario
personale, Friedrich von Gentz, accompagnava l’Imperatore d’Austria Francesco I
(1804-1835) essi, inoltre, si portavano dietro il fido consigliere Salomon von
(un “von”, un “de” o una “baronia” non si nega a nessuno) Rothschild della
filiale bancaria di Vienna;
infatti
se avessero dovuto decidere di muover guerra ai rivoltosi di Spagna, avrebbero
avuto bisogno di molti denari per organizzare un esercito e i denari,
paradossalmente, non ce li aveva l’allora “onnipotente” Impero austriaco, ossia
lo Stato o la Politica;
ma la
Casa Rothschild sparsa in tutta l’Europa che allora contava politicamente ed
economicamente (Francoforte, Parigi, Londra, Vienna e Napoli), ossia la
“Big-Bank” (creatrice dal “nulla”) e l’alta Finanza (proprio come sta
succedendo oggi tra America e Cina).
Salomon
di Vienna era molto amico del Consigliere e Segretario particolare di
Metternich, Friedrich von Gentz († 1832), e tramite lui arrivava facilmente ad avere
contatti col Principe austriaco, che a sua volta dal 1832 al 1848 influenzava
l’Imperatore, la politica dell’Impero d’Austria e, dunque, l’Europa intera.
Gentz
presentò Salomon ai delegati dell’Impero zarista russo, con i quali il
Rothschild avrebbe stipulato, sùbito dopo, un prestito di 6 milioni di
sterline…, che non accrescevano soltanto il profitto e il capitale commerciale
(“haec omnia tibi dabo …”, l’avarizia) dei banchieri francofortesi, ma facevano
crescere la loro autorità “morale” e anche “politica” (“si cadens in terram
adoraberis me (37)…”, la superbia (38))
presso le più grandi Corti d’Europa, tra le quali ora gli “Scudi/Rossi”
potevano annoverare pure la Santa Madre Russia con la sua Casa imperiale, alla
quale però, circa 100 anni dopo aver annodato rapporti economici con essa, avrebbero
fatto fare una brutta fine, avendo finanziato abbondantemente la Rivoluzione
bolscevica dell’Ottobre 1917 … (cfr. A. SOLGENITSIN, Due secoli assieme, Napoli,
Controcorrente, 2007, 2° volume, Ebrei e Russi durante il periodo sovietico).
Naturalmente
Salomon metteva in pratica la vecchia arte appresa da suo padre, il primo
“Patriarca” degli “Scudi/Rossi”: Amschel Mayer, che fu messa in atto già a
Waterloo nel 1815, quando i Rothschild riuscirono a far giungere per primi in
Inghilterra la notizia della sconfitta di Napoleone I e della vittoria di
Wellington, iniziando così la loro scalata al vertice del potere bancario di
tutta Europa e poi del mondo intero (si pensi che oggi i soli Rothschild
possiedono il 70 % della ricchezza del mondo intero; il restante 28 % lo
posseggono i Rockefeller e le altre poche famiglie imparentate tra di esse e
con i Rothschild).
Nel
1822, a Verona, Salomon, riuscì a sapere quel che bolliva in pentola tra
Austria, Russia e Francia riguardo alla Spagna, avvantaggiando così le casse
della propria famiglia, inviando immediatamente e prima di ogni altro
informazioni utili ai suoi altri quattro fratelli, per mezzo di corrieri
speciali (tra cui anche i piccioni viaggiatori, gli unici - assieme ai
“pizzini” siciliani - che ancor oggi sono assolutamente sicuri e non
intercettabili da Big-tech), permettendo ai suoi congiunti di potere speculare
in borsa, ben sicuri su chi puntare gli investimenti e le scommesse vincenti e
cosa suggerire, a coloro che, avrebbero puntato su quelle perdenti, illudendoli
di essere vincitori, renderli “cornuti, mazziati e scontenti” … (cfr. EGONE CONTE CORTI, La
famiglia dei Rothschild, Milano, Arnoldo Mondadori, 1938, pp. 176-178).
Da
Verona Salomon chiamò a raccolta James, che si trovava a Parigi e accorse
sùbito, per cui il 23 novembre i due fratelli Rothschild s’incontrarono a
pranzo con Metternich.
Poco
dopo arrivava anche Carlo da Napoli, di modo che i tre poterono informarsi
vicendevolmente - sulle faccende napoletane, veronesi e parigine - in vista di
quello che sarebbe successo in Spagna dopo la chiusura del Congresso veronese,
in cui si sarebbero decise le sorti del Re di Spagna e di cui la banca
Rothschild avrebbe potuto far “tesoro” con le solite speculazioni in borsa a
spese di Francia, Spagna e Austria .
Il
Congresso di Verona si chiuse con la decisione di dar luogo a un intervento
armato della Francia in Spagna (e pagato dai Rothschild) a pro del Re spagnolo
Ferdinando VII di Borbone.
Da
questo momento i Rothschild si focalizzarono specialmente sulla borsa di Parigi
(dove operava James), poiché la guerra contro i rivoltosi spagnoli sarebbe
stata guidata militarmente dalla Francia, con l’aiuto dell’Inghilterra (dove
operava Nathan) e della Russia, ma sotto la supervisione austriaca (dove operava
Salomon) e soprattutto di Metternich, il quale si era già consultato con i tre
banchieri di Napoli, Parigi e Vienna per avere i mezzi economici con i quali
fare la guerra: “si vis pacem, para poecuniam …”.
Tuttavia
l’Inghilterra, economicamente avanzata e liberista, era riottosa a ottemperare
i desiderata degli elementi politicamente più conservatori della Russia e
dell’Austria, che avrebbero voluto servirsi della Francia per “restaurare”
anche la Spagna.
Ora
Nathan, il più capace dei “Cinque Fratelli Inseparabili” (seguìto dal parigino
James) operava a Londra (la City, ossia la Capitale del “super/capitale”) e,
quindi, si trovava leggermente in difficoltà con le posizioni politicamente
conservatrici dell’Austria, della Russia e della nuova Francia oramai
“restaurata”, in cui operavano finanziariamente i suoi altri quattro fratelli
(Napoli, in cui viveva Carlo, dipendeva dall’Austria).
Dunque,
“a lungo andare, anche tra i Rothschild non poteva mancare di sorgere un certo
piccolo dissidio, anche se superficiale” (EGONE CONTE CORTI, cit., p. 179).
Salomone
a Vienna, Amschel a Francoforte, James a Parigi e Carlo a Napoli, si
schierarono col conservatorismo di Metternich;
Nathan
a Londra - pur non amandolo alla follia - dovette sposare il “progressismo moderato”
albionico “politicamente liberale”, non potendosi alienare il governo
britannico, ma era una questione di pura opportunità economica e di
opportunismo politico, non era assolutamente una divergenza sostanziale tra
“Scudi/Rossi”.
Il
“numero due” dei cinque fratelli era oramai James di Parigi, che era diventato
un mecenate (era divenuto persino amico intimo di Gioacchino Rossini, che
allora spopolava in Europa, avendolo conosciuto personalmente all’Arena di
Verona e avendolo poi ospitato a casa sua; insomma una specie di Soros ante
litteram);
inoltre
si era installato nel meraviglioso palazzo che sino al 1815 era appartenuto al
Maresciallo napoleonico, Joseph Fouché, ex Ministro della Polizia francese
sotto l’imperatore Bonaparte e da lì iniziava a fare non solo il mecenate, ma
pure a invitare al suo “salotto” la “buona” società parigina, che avendo
conosciuto la rivoluzione napoleonica era abbastanza aperta alle opinioni
liberali ed un po’ meno restia di quella austrica ad allacciare relazioni
pubbliche con un borghese israelita come James Rothschild, anche se nominato
“barone” e divenuto molto ricco;
infine
- nel 1823 - diventò amico intimo pure del Primo Ministro francese (dal 1821 al
1828), Jean Baptiste Villèle, cui prestava molto denaro non solo per la Francia
ma anche per lui stesso, dai quali (Francia e Villèle) il Rothschild parigino
traeva naturalmente molteplici profitti economici e politici.
Nel
gennaio del 1823, James, diventò la “gallina dalle uova d’oro” per la Francia e
per l’Europa metternicciana, quando ci si decideva “irrevocabilmente” per la
campagna bellica francese nella penisola iberica.
La
Casa Rothschild finanziò la campagna spagnola, prestando soldi alla Francia e
facendoglieli recuperare (naturalmente anche e soprattutto per se stessa)
mediante un cospicuo risarcimento dei danni di guerra, che alla fine del
conflitto sarebbe stato erogato dalla Spagna “liberata” alla Francia
“liberatrice”.
I Rothschild, nel frattempo avendo saputo al
Congresso di Verona (9-14 ottobre 1822) dell’imminente soluzione bellica,
avevano aperto una filiale anche a Madrid.
Tuttavia,
nella capitale spagnola, i “Cinque Fratelli” (che sono dei gran “filantropi” e
soprattutto uomini di profondo “idealismo” come oggi Bill Gates o George Soros), non avevano relazioni finanziarie
soltanto con il Re iberico e il suo partito, ma naturalmente (per la par
condicio) anche con l’opposizione (proprio come fecero a Waterloo con Napoleone
e Wellington), tanto per non far torto a nessuno.
Addirittura,
come ci svela” Egone Conte Corti”, “per mezzo di agenti e corrispondenti
segreti, la Casa Rothschild, era in relazione anche con quel partito liberale,
che avversava il Re di Spagna” (cit., p. 179).
Tuttavia,
il principe Metternich, che non si fidava della purezza d’intenzione dei
“Cinque Fratelli” banchieri;
mediante
i “servizi segreti” austriaci, riuscì a intercettare le lettere “riservate” dei
Rothschild ai loro clienti spagnoli (sia pubblici che occulti) dell’una e
dell’altra parte …
“Il
Cancelliere austriaco era indignatissimo con uno dei Rothschild [James, il
parigino, ndr], che aveva preso contatti con i banchieri liberali spagnoli per
finanziare il partito avverso al Re;
invece
gli altri fratelli si erano sempre mostrati molto conservatori, negando
qualsiasi appoggio e contatto coi liberali” (EGONE, cit., p. 180) per potere
“conservare” (da buoni “conservatori”) l’amicizia dei Troni con i quali
lavoravano, prestando a interesse bancario … filantropicamente disinteressato.
In
realtà anche Nathan, vivendo a Londra, non poteva inimicarsi il partito
“liberale/liberista” britannico e non poteva, dunque, essere troppo
conservatore, come avrebbe voluto il Metternich.
Dunque,
il “rivoluzionario” dei “Cinque Fratelli Scudi/Rossi” non era soltanto il francese
James, data la situazione creatasi in Francia dopo Napoleone e Luigi XVIII
(1814-1824), ma anche (e forse soprattutto) il britannico Nathan, che
rappresentava l’ala più progressista della famiglia, la quale ha sempre pescato
e prestato (“sunt idem”) a “destra” e a “sinistra”, non essendo - politicamente
e ideologicamente - né di “destra” né di “sinistra”, ma essendo -
finanziariamente - aperta e “trasversale” a “destra” e a “sinistra”, come si
addice a ogni buona banca e a ogni “retro/loggia massonica”, purché essa
guadagnasse (molto pragmaticamente e per nulla ideologicamente) con la prima e
con la seconda.
Intanto,
il 7 aprile 1823, la Francia interveniva militarmente in Spagna, il primo
Ministro francese, Villéle, sebbene “mostrasse una certa diffidenza verso i
banchieri francofortesi, nei quali scorgeva soprattutto avidi cacciatori di
denaro” (EGONE, cit., p. 180), tuttavia, per poter muover guerra, doveva
chiedere un buon aiuto finanziario a James Rothschild, proprio il “fratello
ribelle”, che aveva patteggiato anche con i rivoluzionari spagnoli, finanziando
pure loro, affinché potessero rovesciare la monarchia iberica.
Ebbene,
nessun problema, “poecunia non olet”, ora per James si trattava
a) di
prestare (a interesse) alla Francia, che si sarebbe rifatta sul Re di Spagna a
guerra finita e
b) di
guadagnare sia con i monarchici sia con i repubblicani spagnoli.
Bisognava
pensare agli affari, non agli ideali, questa è la “filosofia” dei Rothschild;
infatti, i “Cinque Fratelli” hanno trovato finalmente la vera “pietra
filosofale” alchemica, tanto ricercata dai cabalisti ed esoteristi di ogni
epoca, che tramuta il ferro in … vero oro:
prestare a usura (moderata) a tutti i Re (come
a tutti i nemici dei Re) per diventare, poi i “padroni economici dei Re di
questo mondo” e … dei loro nemici.
Ecco
dunque «il Villéle, sebbene indottosi con grave riluttanza a dipendere dai
Rothschild;
mentre, invece - come diceva lui stesso -
sarebbe stato ben felice di “cavarsi dalle mani di quella gente”, tuttavia si
trovava costretto a ricorre a loro per un prestito alla Francia di 23 milioni al 98%,
come offrivano i Rothschild, essendo queste allora le migliori condizioni ottenibili sul
mercato delle banche [o meglio dei “bankster” come diceva Ezra Pound, ndr]»
(EGONE, cit., p. 180); insomma … “sopra la banca la Patria campa, sotto la
banca la Patria crepa”.
Inoltre,
ci spiega “Egone Conte Corti”, “i Rothschild facevano tutto il possibile per
estendere il mercato di questo prestito francese in tutta l’Europa” (cit., p.
181).
Ecco
come pian piano essi sono diventati i veri “padroni occulti” di tutta l’Europa
e poi, nel secolo XX, anche degli Stati Uniti d’America (e dunque di tutto il
mondo), che ora nel dopo-Trump (20 gennaio 2021) dovrebbero essere rimpiazzati dalla
Cina, secondo le indicazioni date da Klaus Schwab a Davos il 27 gennaio 2021,
da
Bergoglio a Roma (assieme ai Rothschild e ai Rockefeller) il 20 dicembre 2020,
non senza essersi prima accordato con Xi Jin Ping nell’autunno del 2020 (alla
faccia del povero cardinale Zen).
“Villéle”,
difronte alla dura realtà, “senza oro niente guerra / sine oro nullo bello”,
dimenticava ogni “pregiudizio” e ogni “stereotipo”, rinunciava agli ideali e ai
princìpi “rinunciabili” (i politici, dopo Machiavelli, hanno sempre avuto princìpi
molto fermi, ma se qualcuno che contava non fosse stato d’accordo con essi, sarebbero
stati sempre pronti a rivederli, anche se con molta fermezza) e si metteva (non solo lui, ma pure
la Francia intera) nelle mani dei Rothschild, che sarebbero stati ancora una
volta gli unici veri vincitori assoluti di tutte le guerre, i “Padroni dei
padroni”, avendo prestato a tutti (vincitori e vinti) e non avendo perso
neppure un solo uomo e un solo capello, nella “guerra dell’oro contro il
sangue” … altrui ...
L’esercito
francese arrivò a Cadice in Spagna, dove i rivoltosi avevano imprigionato il Re,
ma non era affatto necessario attaccar battaglia, bastava “ungere” i rivoluzionari,
non con la “grazia soprannaturalmente santificante”, ma con i “soldi
materialmente edificanti” dei Rothschild, ed ecco che “miracolosamente” le
porte del castello di Cadice si aprirono e, il 23 giugno del 1823, i Francesi
poterono liberare il Re di Spagna.
“Il Re di Spagna” - scrive “Egone Conte Corti”
- “doveva la sua liberazione dalle mani dei propri sudditi, appartenenti al
partito liberale, soprattutto al potente aiuto economico di Casa Rothschild.
Luigi
Antonio di Borbone-Francia Duca d’Angoulême (in carica dal 1775 al 1830), che
aveva assediato militarmente Cadice doveva alla medesima Casa se aveva potuto
liberare il Re e rientrare vincitore a Parigi” (cit., p. 183).
Oramai
i
Rothschild spopolavano a Parigi, il “bel mondo” della nobiltà francese non li
schivava più come faceva prima, ma accorreva alle feste che James dava nel suo bel palazzo al numero 40
di Rue Laffitte, che fu del Maresciallo Joseph Fouché, ove molti artisti erano
accolti dal nuovo mecenate e filantropo, James Rothschild, al quale il Re
francese conferì la “Croce … (ironia della sorte per un israelita) della Legion
d’onore”. (…)
NOTE.
1 - BRX = Bergoglio, Rothschild/Rockefeller, Xi Jin
Ping.
2 -
NOM = Nuovo Ordine Mondiale.
3 -
Cfr. KLAUS SCHWAB, The World Economic Forum And Transnational Networking, 2020;
ID., Governare la quarta rivoluzione industriale, Milano, Franco Angeli, 2019;
KLAUS SCHWAB - THIERRY MALLERET, Covid-19: The Great Reset, Davos, Forum
Publishing, 2020; I. BIFARINI, Il Grande Reset. Dalla pandemia alla nuova
normalità, Torrazza Piemonte, Proprietà Libraria Riservata, 2020; I. AUKEN,
Benvenuti nel 2030, dove la proprietà privata e la privacy non esistono, Davos,
World Economic Forum, 30 novembre 2016.
4 - La
famiglia dei Rockefeller sembra avere lontane origini israelitiche. Secondo
alcuni storici, anticamente, si sarebbe chiamata “Roggenfelder”, che
deriverebbe da due parole di origine germanica: “Feld”, che significa “campo” e
“Rohr” che vuol dire “canna o giunco”, in pratica “campo di canne”; di essa si
trovano notizie già nel XVI secolo e sarebbe stata originaria della cittadina
tedesca di Neuwied; nel 1722 con il nome attuale di Rockefeller si spostò dalla
Germania nell’America del nord e precisamente nel New Jersey; tuttavia essa
venne alla ribalta solo verso la metà dell’Ottocento, con John Davison
Rockefeller (1830-1937). I Rockefeller s’imparentarono con i Morgan nel 1806,
tramite gli Avery; mentre tramite i Davison, verso la fine dell’Ottocento, si
sarebbero imparentati ai Meyer, agli Oppenheimer, ai Behrens e tramite loro,
successivamente, anche con i Rothschild.
Per
altri autori invece il cognome Rockefeller sarebbe composto di due nomi: Roch o
Aroch, che significa “capo, testa” e Feller, che significa “pellicciaio,
lavorante di pellami”.
Altri
storici, infine, dicono che i Rockefeller non sarebbero geneticamente
israeliti; tuttavia essi si sono certamente imparentati con i Rothschild, per
cui i figli dei Rockefeller, che hanno sposato le figlie dei Rothschild, sono
sicuramente israeliti. Cfr. P. RATTO, I grandi alleati dei Rothschild.
Rockefeller e Warburg. Le famiglie più potenti della terra, Bologna, Arianna
Editrice, 2019; ID. I Rothschild e gli altri, Bologna, Arianna Editrice, III
ed., 2020). I due personaggi più noti al pubblico della famiglia Rockefeller
sono John Davison Rockefeller III (1906-1978), che ha diretto la Rockefeller
Foundation dal 1931 al 1970 e fu un membro importante del Council of Foreign
Relation (CFR); tuttavia il grande “patriarca” della famiglia Rockefeller è
David (1915-2017), cofondatore del Bilderberg Group e della Trilateral
Commission, nonché Presidente del CFR dal 1970 al 1985 (cfr. D. ESTULIN, Il
club Bilderberg, Bologna, Arianna Editrice, 2009).
5
- L’attuale Segretario del Partito
Comunista Cinese, è nato a Pechino nel 1953 ed entrato attivamente nel vertice
della politica cinese nel 1999.
6
- Recentemente è morto d’infarto a soli
54 anni Benjamin Rothschild. L’unica cosa che questa famiglia, la quale da sola
possiede il 70% delle ricchezze del mondo intero, non sia riuscita ancora ad
avere è l’immortalità.
Ecco spiegata la smania attuale del
“Transumanesimo” di trovare qualcosa che geneticamente, tramite l’intelligenza
artificiale, dia l’immortalità all’élite o perlomeno una vita lunghissima e
senza malanni o affanni; ma tutto ciò è una pura utopia, come quella di Icaro
che voleva raggiungere il sole, volando con ali di piume tenute assieme dalla
cera, la quale, però, si sciolse “al calor del sol” e il povero Icaro si
schiantò “al sol”.
La
nuova Cina di Xi Jinping: da
“fabbrica
del mondo” a luogo dei consumi.
Geopolitica.info
- ROBERTO SCIARRONE – (7 -12 -2020) – ci dice:
La
crisi economica mondiale dovuta alla pandemia da Covid-19, la recente vittoria
di Joe Biden su Donald Trump alle presidenziali USA e il continuo “braccio di
ferro” tra Boris Johnson e Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione
europea, sulla Brexit hanno caratterizzato questo 2020 (di certo) non privo di
colpi di scena.
In
Cina si è svolto a fine ottobre il V Plenum del Comitato centrale del Partito
comunista, evento di grande importanza nell’ambito di quella “liturgia
politica” che da sempre caratterizza il Pcc, durante il quale solitamente
vengono elaborate le strategie economiche del Paese.
Dove va la nuova Cina di Xi Jinping?
Il
presidente, proprio in quei giorni, ha visitato il sito simbolo della prima
zona economica speciale (creata 40anni fa):
Shenzhen,
passata da circa 20mila a 13,5 milioni di abitanti in quarant’anni, la “finestra”
principale per l’ingresso di capitale straniero e tecnologia in Cina.
Principale
centro industriale tecnologico del gigante asiatico a Shenzhen c’è la “Foxconn”,
fabbrica più grande al mondo della con stime approssimative che indicano dai
250mila ai 500mila lavoratori impiegati.
Qui si
trova anche la “Tencent”, proprietaria di Clash Royale, Oukitel, Doogee,
TP-LINK, Globalegrow e OnePlus, brand costruttrici di dispositivi di telefonia
mobile e di comunicazioni, ma soprattutto la casa madre di “Huawei”, colosso
mondiale della telefonia mobile e degli apparati di networking.
Shenzhen,
infine, è diventata la quarta città più grande della Cina superando Hong Kong,
in termini di economia e popolazione, nel 2017.
E
allora?
Proprio
qui Xi Jimping ha celebrato e chiuso quel processo che ha portato alla
creazione della “fabbrica del mondo” cambiando il lessico vigente.
Le
parole d’ordine, adesso, sono “doppia circolazione”, mercato interno e
autarchia tecnologica.
Lo
scontro con gli USA andato in scena negli ultimi turbolenti quattro anni di
presidenza trumpiana, la pandemia e l’instabilità delle politiche economiche
targate UE hanno spinto Xi Jimping a potenziare, secondo molti analisti, il
“ciclo domestico” chiedendo alle aziende che producono per l’estero di
convertirsi al mercato interno.
Scelta epocale si direbbe, bisogna però
comprendere come la manovra serva per contrastare la nuova crisi che ha portato
alla diminuzione delle esportazioni, oltre a una più spiccata presa di
coscienza da parte delle classi lavoratrici circa i modelli occidentali di
spesa.
Insomma,
per non dipendere dai mercati stranieri la Cina punta al proprio bacino
interno, consapevole del rischio, sancendo così il passaggio – vedremo se
duraturo – della Cina da luogo di produzione a luogo di consumi.
La chiave di volta per far volare nuovamente
l’economia cinese potrebbe essere rappresentata dall’immenso programma di
urbanizzazione in corso per trasformare milioni di lavoratori migranti in
abitanti della città così da espandere la classe media cinese (ad oggi circa
400milioni di persone).
Questo
“sdoppiamento” della Cina dall’economia a stelle e strisce nasce anche
dall’esigenza di rendersi indipendenti dai mercati stranieri in particolare dai
prodotti tecnologici e dai produttori americani.
I dazi e i blocchi alle esportazioni dei
microchip in Cina da parte americana hanno messo in grande difficoltà il
comparto tecnologico cinese.
L’obiettivo
dichiarato?
Arrivare
al 2035 in una situazione di “moderata prosperità” tra le celebrazioni per il
centenario del Partito comunista (1921) e quelle del centenario della nascita
della Repubblica popolare (1949).
Nel
1938 la Cina era ancora un paese semifeudale, i passi in avanti sono stati
enormi.
Prepariamoci
dunque a questa nuova “guerra prolungata” quindi, concetto maoista caro a Xi
Jimping per descrivere il ruolo della Cina di fronte alle minacce USA, ma per
fortuna non ci saranno armi di mezzo.
Xi
Jinping al Wef: "La globalizzazione
economica
è irreversibile."
Rainws.it
– (17-1-2022) – Redazione – ci dice:
Il
presidente cinese apre l'edizione 2022 e invita al dialogo e alla cooperazione:
Xi
Jinping al World Economic Forum 2022 di Davos.
"La
globalizzazione economica è la tendenza dei tempi. Malgrado in un fiume possano
esserci correnti contrarie, nessuna può impedirgli di fluire verso il
mare".
Il
presidente cinese Xi Jinping, aprendo il World Economic Forum 2022, che si
svolge anche quest'anno in modalità virtuale e non a Davos a causa della
pandemia, chiede l'integrazione delle economie, invece della loro separazione
nella consapevolezza che "diversi Paesi e civiltà possono prosperare
insieme nel rispetto reciproco, cercando un terreno comune e superando le
differenze".
Un
invito al multilateralismo cui tutti i Paesi, dice, "devono aderire"
uniti sull'importanza di "smantellare i muri senza costruirne di nuovi,
aprirsi senza isolarsi e promuovere la costruzione di un'economia mondiale
aperta".
Non
manca, nel suo discorso alla Davos Agenda 2022, un velato richiamo agli Stati
Uniti quando ribadisce l'opposizione della Cina all'egemonismo e alla politica
di forza e mette in guardia contro le conseguenze catastrofiche di un confronto
fra le grandi potenze mondiali:
"La Storia ha dimostrato più volte che
il confronto fra le potenze non risolve i problemi, ma porta solo verso
conseguenze catastrofiche".
"Le
principali economie - ribadisce - dovrebbero vedere il mondo come un'unica
comunità che pensa in modo più sistematico a come aumentare la trasparenza
delle politiche e la condivisione delle informazioni e a coordinare l'intensità
e il ritmo delle politiche fiscali e monetarie in modo da prevenire il crollo
dell'economia mondiale.
I principali paesi sviluppati dovrebbero
adottare politiche economiche responsabili ed evitare gravi impatti sui paesi
in via di sviluppo".
Xi
Jinping rinnova poi la fiducia sul futuro dell'economia cinese, che oggi ha
registrato una crescita dell'8% per il 2021.
"Nonostante l'enorme pressione provocata
dai cambiamenti all'interno e all'estero", ha dichiarato, "i
fondamentali dell'economia cinese, con una forte resilienza, un ampio
potenziale e un miglioramento a lungo termine non sono cambiati", e la
Cina, ha aggiunto, ha "piena fiducia" nel suo sviluppo economico.
Contro
la pandemia, sottrarsi al gioco delle reciproche accuse.
Centrale
nel discorso di Xi Jinping anche l'invito a cooperare per sconfiggere la
pandemia garantendo una "distribuzione equa e accelerata dei
vaccini".
L'obiettivo
deve essere quello di "ridurre il gap" fra i Paesi più avanzati, con
alti tassi di vaccinazione, e i Paesi dove i tassi di vaccinazione sono ancora
molto bassi.
In
questa lotta contro il coronavirus, la Cina ha dimostrato di saper mantenere le
promesse - dice Xi - con oltre 2 miliardi di dosi di vaccini inviate a più di
120 paesi e organizzazioni internazionali.
"Guai",
dice Xi, a prestarsi al gioco delle reciproche accuse", per battere la
pandemia occorre piuttosto un alto livello di fiducia e cooperazione
internazionale.
E'
proprio grazie a quest'ultima che sono stati compiuti importanti progressi
anche se la strada sembra più lunga del previsto a causa delle nuove varianti e
rappresenta una seria minaccia per la sicurezza e la salute delle persone oltre
a esercitare un profondo impatto sull'economia globale.
Il
programma.
Oltre
a Xi Jinping, è in programma oggi anche l'intervento di Narendra Modi, primo
ministro dell'India.
In giornata è prevista poi una sessione sul
Covid alla quale parteciperà l'immunologo Usa Anthony Fauci.
Mentre
parlerà in serata il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
Nei
prossimi giorni interverranno Kishida Fumio, primo ministro del Giappone;
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea; Scott Morrison,
primo ministro dell'Australia; Joko Widodo, presidente dell'Indonesia; Naftali
Bennett, primo ministro di Israele; Janet L. Yellen, segretario del Tesoro
degli Stati Uniti; Yemi Osinbajo, vicepresidente della Nigeria oltre a
personalità delle istituzioni, del mondo scientifico e esponenti politici di
primo piano come Christine Lagarde, presidente della Bce; John Kerry, inviato
speciale per il clima degli Stati Uniti; Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore
generale dell'Oms.
IL
NUOVO ORDINE DEL MONDO.
Pensionatiitaliani.it - RICCARDO FERRARI - Nunzio Miccoli – (FEBBRAIO
08, 2023) – ci dicono:
Le
Ur-Lodges o Logge di Ur, che era la città di Abramo, capostipite delle tre
religioni monoteiste, dagli anni sessanta, si dividono dialetticamente in super
logge oligarchiche e super logge democratiche;
controllano
le varie logge nazionali e le logge unite o federazioni di logge, come quella
inglese, francese e italiana, come le organizzazioni come la commissione
trilaterale, il gruppo Bilderberg, il Consiglio per le Relazioni estere, ecc.
All’
inizio, cioè nel settecento e ottocento, la massoneria era soprattutto
libertaria e democratica, sono stati liberi muratori democratici Franklin,
Washington, Jefferson, Mozart, Mazzini, Garibaldi, Cavour, Ataturk, Lenin,
Keynes, Roosevelt, Giovanni XXIII, Antonio Giolitti, Carlo Maria Martini,
Nelson Mandela e Gandhi.
Delle
super logge sovrannazionali oligarchiche hanno fatto parte Brzezinski,
Rockefeller, Kissinger, i presidenti americani, Truman, Carter, Reagan, Bush
padre e figlio, Clinton, Obama, Thatcher, Angela Merkel, Vladimir Putin, i
presidenti francesi Valery Giscard d’ Estaing, Francois Mitterand, Jaques
Chirac, Sarkozy, Hollande, Jean-Claude Trichet; inoltre Christine Lagarde, Tony
Blair, Margaret Thatcher, Deng Xiaoping, Lenin, Stalin, Gorbaciov, Eltsin, Reza
Pahlavi, Golda Meir, Moshe Dayan, gli italiani Carlo Azeglio Ciampi,
Berlusconi, Giorgio Napolitano, Mario Monti e Mario Draghi, Agnelli, Cossiga,
D’ Alema, tutti personaggi impegnati nella globalizzazione.
Alcuni
personaggi hanno aderito, contemporaneamente, a logge democratiche e a logge
oligarchiche.
Tra le super logge democratiche esistenti più antiche si citano la Ur loggia Thomas Paine,
che ha sede a Londra, alla quale, a metà dell’ ottocento furono iscritti
Mazzini e Garibaldi, che erano agenti inglesi come Edgardo Sogno, inoltre
Ecclesia, Ioannes, Montesquieu, Columbus, Hiram.
Le
logge oligarchiche dominano dal 1960 e sono le Ur Lodges Edmund Burke di Londra
( la superloggia di Rothschild ), poi la Compass, Leviathan, Three Eyes ( la
super loggia di Rockefeller e Kissinger ), White Eagle, De Maistre, Pan-Europa,
Hathor Penthalfa.
Oggi
nel mondo, logge e super logge non sono più segrete e se ne conoscono i membri;
i massoni progressisti diedero vita alla
dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, favorirono il piano
Marshall e, con Keynes, il welfare state.
Oggi,
da parte delle Ur-Lodges oligarchiche, si tenta la restaurazione e il ritorno
all’ Ancien Regime, però la massoneria di destra e di sinistra è infiltrata dai
servizi segreti, assieme alle nunziature vaticane e alle ONG; i servizi
infiltrano anche tutti i partiti, le sette e i movimenti rivoluzionari.
Nel
settecento e ottocento hanno prevalso le Ur-Lodges democratiche, nel novecento
e nel duemila le oligarchiche; entrambe lottano per la supremazia e per il controllo dei
governi e delle logge nazionali e le logge oligarchiche lottano anche per la
globalizzazione e la restaurazione dell’Ancien Régime.
Le
associazioni para massoniche, sono paraventi delle Ur-Lodges o logge
sovranazionali, tra esse sono la commissione trilaterale fondata dalla Ur-Lodge
Three Eyes e il Gruppo Bilderberg.
Governanti,
governatori di banche centrali e alti dirigenti sono generalmente massoni, con
l’ iscrizione massonica si è cooptati e, se obbedienti, si fa carriera alla
grande; ai massoni comuni si chiede obbedienza e discrezione, la massoneria ha
anche coltivato rapporti con la mafia, con la chiesa, le banche, gli affari e
la politica, cioè con tutti i centri di potere; l’ alta massoneria, con il
progetto di globalizzazione, dirige il mondo, cioè il governo invisibile del
mondo già esiste.
I
massoni ispirarono le rivoluzioni nazionali sette-ottocentesche, come il
rinascimento italiano, e, nel novecento, comunismo, fascismo e nazismo, poi
abortiti; esiste un back office massonico.
I protagonisti della politica sono
generalmente massoni o legati alla massoneria.
I gesuiti, dalla loro nascita, sono stati
maestri di complotti e di società segrete, anche la chiesa, ufficialmente
contraria alle società segrete, ha società segrete come l’ Opus Dei e le
Ur-Lodges della chiesa cattolica, cioè Ecclesia, Ioannes, ecc.
Nelle
logge democratiche possono esistere conservatori e in quelle oligarchiche
democratici, accade anche nei partiti, infatti, nei partiti di sinistra spesso
si annidano uomini di destra. I massoni del sette-ottocento avevano promosso libertà,
eguaglianze e fratellanza e le conseguenti rivoluzioni nazionali e libertarie.
I poteri occulti intessono trame segrete per
far girare indietro le ruote e l’ orologio della storia, come la chiesa, la
massoneria non è monolitica, perché è governata da conservatori e libertari;
la più
antica loggia sovranazionale è la Thomas Paine di Londra, nata nel 1850, vi
furono iscritti Mazzini e Garibaldi, Mario Draghi è affiliato a cinque Ur-Lodges
oligarchiche.
Le
super logge sono protagoniste della storia moderna e contemporanea, affiliano i
più eminenti personaggi della massoneria ordinaria e nazionale e altri uomini
di prestigio;
come i
gesuiti e l’ Opus Dei, puntano a cooptare uomini dell’élite o loro figli, che
poi fanno una carriera prestigiosa, perciò ostacolano la mobilità sociale e non
riconoscono il merito e l ’indipendenza.
Il vero potere è in mano ai massoni,
soprattutto sovranazionali, il mondo moderno è stato costruito dai massoni che
hanno distrutto la vecchia aristocrazia del sangue e hanno creato una nuova
aristocrazia dello spirito, anche senza meriti;
la
massoneria moderna ha cominciato i passi con un programma democratico favorendo
le rivoluzioni occidentali, poi i massoni oligarchici hanno finanziato Lenin, Mussolini e
Hitler, il fatto è che i massoni hanno sempre giocato su più tavoli.
Dirigenti
comunisti, fascisti, nazisti, malgrado le proibizioni, erano affiliati a super
logge reazionarie e internazionali, le Ur-Lodges erano in grado di connettere
circuiti segreti internazionali, fare alleanze e ottenere informazioni;
la
stagione dei diritti è l’epoca d’ oro della massoneria, mentre la stagione che
stiamo vivendo è la stagione della globalizzazione oligarchica.
Il programma nuova frontiera, fu proposto dal
massone democratico Arthur Schlesinger, che voleva il disgelo tra est e ovest,
inoltre difendeva diritti civili, welfare, istruzione e occupazione.
Angelo
Roncalli era un massone sostento da Ur-Logge democratiche e cattoliche, come
l’Ecclesia, Ionnes, inoltre dalle Ur logge Thomas Paine, Columbus, Montesquieu,
Ghedullah, Simon Bolivar, Daath;
Roncalli
fu iniziato nel 1940 a Istanbul, alla Ghedullah rosacrociana, nel 1949 fu
iniziato alla Montesquieu a Parigi e nel 1950 si fece rosacroce.
Nel 1738 Clemente XII aveva scomunicato la
massoneria che per esso costituiva un antipotere laico e antipapale, però oggi molti
cardinali sono affiliati all’ Ecclesia, alla Ioannes, alla Columbus o ad altre
Ur-Lodges;
anche Paolo VI e Giovanni Paolo II sono stati
in rapporto con massoni anglo americani, come Marcinkus e Brzizinsky, cattolico
e polacco come Giovanni Paolo II.
Il
1963 morirono Giovanni XXIII e JFK, sparì dalla scena Krushov e s’interruppe il
programma nuova frontiera di Schlesinger;
Krushov era affiliato alla Ur loggia Golden Eurasia,
come Putin e Merkel, invece Breznev era affiliato alla de Maistre;
nel
1968, uccisi il massone democratico Martin Luther King e Robert Kennedy, si
aprì una nuova epoca all’ insegna della restaurazione e della globalizzazione,
con lo svuotamento della democrazia e della sovranità statale.
Nel
1967, per liquidare la democrazia, nacque la super-loggia Three Eyes, un back
office massonico utile a promuovere complotti e speculazioni, fu opera di David
Rockefeller, Henry Kissinger e Brzezinski, che nel 1978 favorì l’elezione a
pontefice di Wojtyla, polacco come lui.
La
Three Eyes o tre occhi, assieme alla Edmund Burke approvò la repressione della
primavera di Praga, organizzata da massoni reazionari sovietici e cecoslovacchi,
affiliati alla Ur Lodge Joseph de Maistre;
mentre in America Latina queste logge
sostennero le dittature militari e in Cina affiliarono Ciu En Lai e Deng
Xiaoping, formalmente comunisti, ma in realtà, oligarchici.
L’
Italia era un laboratorio per una svolta oligarchica occidentale, si salvò da
tre tentativi di colpi di stato appoggiati da Kissinger, nel 1969 e nel 1970
per opera di Borghese, nel 1974 per
opera di Sogno, lo scopo ufficiale dei golpe, voluti dalla Three Eyes, era
fermare l’avanzata comunista;
questi
disegni furono stoppati dal massone democratico Arthur Schlesinger, favorevole
al centrosinistra, delle Ur logge Thomas Paine e Benjamin Franklin, ne facevano
parte anche Gerard Ford, Pompidou, Valery Giscard d’Estaing, Milton Friedman,
Agnelli e Cuccia.
All’
Italia, paese sconfitto in guerra, era negato dotarsi, come fece la Germania
con la Der Ring, di super logge sovranazionali autonomi, tentarono di farlo
Gelli, la chiesa, dirigenti politici italiani come Craxi e Berlusconi, ma sollevarono
il sospetto dei nostri padroni atlantici e perciò i loro progetti furono
bloccati.
Gelli non era iscritto alla loggia tre occhi,
ma la P2 era il braccio armato della Three Eyes; il gruppo Bilderberg, la
Commissione Trilaterale e altri gruppi del genere sono associazioni para
massoniche controllate dalle Ur-Lodges e non decidono niente d’importante, è il back office massonico che
decide, dietro la commissione trilaterale c’è la Three Eyes.
Licio
Gelli, ex fascista, ex spia, ex dirigente di fabbrica, maestro venerabile della
loggia P2, in rapporti con il Vaticano, come Calvi e Sindona, stava creando una
sua Ur Lodge personale e internazionale, perciò i suoi padroni ne erano gelosi;
comunque, era organico a progetti sovranazionali dei fratelli conservatori euro
atlantici, prendeva ordini da Londra ed era sostenuto da Frank Gigliotti,
Kissinger, Hoover, d’ Estaing, lo scopo era sostenere i golpe di Borghese e
Sogno, agente inglese, ma furono stoppati da Schlesinger.
La tre
occhi favorì la rivoluzione iraniana, la guerra del Kippur del 1973 e il nuovo
corso in Cina, poi altre super logge conservatrici crearono la Ur loggia White
Eagle o aquila bianca;
quando
andò al potere Ronald Reagan, sostenuto dall’aquila bianca, Reagan subì un attentato,
perciò, per vendetta, subì un attentato anche Giovanni Paolo II, sostenuto
dalla tre occhi e da Kissinger.
Il
sicario Ali Agca, terrorista noto ai servizi segreti, arruolato dai servizi
segreti russi e facente parte della Ur loggia de Maistre, aveva colpito il papa
per colpire Brzezinski, uno dei padri, con Rockefeller e Kissinger, della tre
occhi.
Fu lotta tra le due super logge oligarchiche
White Eagle e Three Eyes e nel 1981, con il programma “United Freemasons for
Globalisation”, fu la pace, la P2 fu chiusa;
Craxi,
affiliato alla Ur loggia Amun, divenne capo del governo italiano e le brigate
rosse furono smantellate.
Si progettava un Nuovo Ordine Mondiale,
Mitterand fu eletto presidente per intervento della Three Eyes, della quale
facevano parte anche Ciampi e Andreatta.
Il
programma “United Freemasons”, con il sostegno di “Deng Xiaoping”, ha portato
alla liquidazione dell’ Urss e del Patto di Varsavia, con l’ appoggio di
Gorbaciov della Ur loggia Golden Eurasia;
secondo il programma di Kalergi di Pan Europa e di
Monnet di Thomas Paine, ma non di Altiero Spinelli, che voleva gli Stati Uniti
d’ Europa, fu accelerato il programma d’integrazione europea poi approvato
dalla Ur loggia Edmund Burke.
Fu
favorita la riunificazione tedesca e il ritorno dell’Argentina alla democrazia,
la fine dell’apartheid in Sudafrica e la liberazione di Mandela della Ur loggia
Phoenix, si favorì l’alternanza di governi conservatori con progressisti e
s’inserirono Al Fatah e OLP nei circuiti massonici internazionali.
I
massoni sovranazionali usano informazioni riservate che sfruttano in materia
finanziaria, disfano governi, un democratico cinese della Thomas Paine, pezzo
grosso del partito comunista, è uno dei registi della contestazione studentesca
di Hong Kong.
Hollande,
dopo le promesse elettorali, è stato sottoposto a minacce e al ricatto del
denaro, perché non si sottragga all’austerità, ha fondato la super loggia Maat,
alla quale appartiene anche Obama, ed è uno dei padri della globalizzazione,
avviata trent’anni fa.
Il patto “United Freemasons” ha garantito la
pax massonica tra massoni conservatori e progressisti, con fraterna gestione
delle elezioni americane;
nel
1996 Clinton fu accolto nella Ur loggia Janus e nella Ur loggia Three Eyes, che
ospita anche Bush, però, a causa di questo patto di pacificazione, per
reazione, come succede nei partiti, nacque la Ur loggia ultra conservatrice
Hathor Penthalpa.
Osama
Bin Laden, in funzione antirussa, era affiliato alla Ur loggia Three Eyes, nel
mondo islamico operavano la Ur loggia Edmund Burke e la Three Eyes, poi Osama
entrò nella nuova Ur loggia Hathor, che progettava qualcosa di spaventoso e
nella Geburah, che era a favore della guerra.
Il 20.1.2001 George W. Bush prese possesso
della Casa Bianca, appoggiato dalla Hathor Penthalpha, e ci fu l’attacco
dell’11.9.2001 alle torri gemelle e l’invasione dell’ Afghanistan.
Anche
Blair era affiliato alla Hathor, nel 2004 i fratelli progressisti e
aristocratici fondarono la Ur loggia Maat di Hollande, cui aderì Obama;
la
Hathor ha affiliato Aznar, Sarkozy, Erdogan e Marcello Pera;
il 23.6.2014 fu proclamata la nascita del
califfato di Baghdadi, che era stato un affiliato di Al Qaeda poi fu
imprigionato, liberato e fatto capo del califfato; la Hathor è la Ur loggia
della famiglia Bush.
Bush
ha proclamato la guerra al terrorismo, ha fatto le guerre in Medio Oriente e ha
varato leggi liberticide;
il 14.8.1941 Roosevelt e Churchill vararono la carta
atlantica che rispettava l’aspirazione dei popoli a scegliersi la forma di
governo e l’ autonomia, affermava che le nazioni erano uguali e dovevano
accantonare la forza per risolvere le controversie, favorendo disarmo e
riduzione degli armamenti.
La
dichiarazione universale dei diritti dell’ uomo del 1948 voleva prevenire la
rivoluzione puntando sull ’eguaglianza dei diritti, affermava che tutti gli
uomini nascono uguali e che tutti hanno diritto di accedere al governo del loro
paese, agli impieghi pubblici e al suffragio universale, che ogni individuo ha
diritto alla sicurezza sociale, al lavoro e a una retribuzione equa che gli
permetta di vivere dignitosamente.
Affermava
che l’organizzazione sindacale era libera, le ore di lavoro dovevano essere
limitate, con riposo settimanale e ferie, lo stato doveva garantire la
sicurezza sociale e la maternità;
il
riferimento ai pari diritti dei cittadini ad accedere agli impieghi pubblici
attestava che questi erano spesso lavoratori protetti dalla politica e assunti
per favore.
Mussolini
e Hitler misero ufficialmente fuori legge la massoneria, in realtà, Mussolini
fece del Gran Consiglio fascista una Gran loggia nazionale, perché popolata in
maggioranza di massoni;
Hitler si appoggiava al massone Schacht, in
rapporto con confratelli della city di Londra e di Wall Street, e Goering si
appoggiava a massoni sovranazionali delle Ur Lodges che avevano favorito
l’ascesa di fascismo e nazismo e gli accordi di Monaco del 1938.
Churchill,
massone aristocratico, fu a favore dell’ascesa di Mussolini, poi offrì la sua
collaborazione al massone progressista Roosevelt; come il comunismo, anche il
nazifascismo era stato creato dai massoni. Alla vigilia
della
seconda guerra, i massoni angloamericani conservatori, a causa dei suoi
eccessi, presero le distanze da Hitler.
Seguendo
l’esoterismo massonico, Himmler, a capo dell’ordine nero delle SS, progettò la
soluzione finale per gli ebrei, cercava il Gral, l’ arca dell’alleanza ebraica,
l’entrata di Atlantide e al nord la terra di Thule o Eden ariano.
Come i
massoni, anche i nazisti erano attratti dall’esoterismo, Hitler venerava la
lancia di Longino, i nazisti organizzarono missioni in Tibet;
nel castello di Himmler, dodici cavalieri SS
avevano diete speciali, i matrimoni delle SS erano officiati da un uomo di
Himmler, munito di pastorale;
gli
ospiti facevano parte di un ordine di monaci combattenti che costituivano l’
ordine nero.
In
questa Wahlalla, il numero dodici era ricorrente, dodici sedie, dodici stanze,
come presso gli ebrei e presso la tavola rotonda di re Artù;
Hess
era un esoterista esperto in magia, si facevano meditazioni, esercizi
spirituali, come quelli dei gesuiti e dell’ opus dei, e si praticava il
controllo del respiro come in oriente.
Cristo
era considerato l’ariano più puro, si credeva all’età dell’oro;
Hitler era il messia e Himmler il sommo
sacerdote, si riteneva che, con la soluzione finale, si poteva governare il
mondo, Thule era l’età dell’oro e si progettava il nuovo regno dei cieli.
Helena
Blavatasky, fondatrice della società teosofica, fu iniziata da Garibaldi alla
prima Ur loggia inglese Thomas Paine ed è poi diventata madrina della Ur-Lodge
Parsifal.
La
società massonica ospitava massoni ed esoteristi, la Blavatasky studiava
l’albero della conoscenza che aveva portato a ogni cultura, inoltre, tradizione
gnostica, ermetismo, magia, cabala, alchimia, discipline sapienziali, religioni
orientali, occultismo, demonologia, spiritismo, religione egizia; la religione
ermetica era considerata di matrice gnostico-rosacrociana, il Tibet era visto
come la fonte religiosa mondiale.
La
svastica era il simbolo del sole, di origine indiana, la razza ariana era
ritenuta la quinta razza madre, preceduta dalla quarta razza di Atlantide, le
altre tre erano la nera, la rossa e la gialla;
massoni
e nazisti hanno coltivato l’esoterismo, per i nazisti, grandi cataclismi
avevano portato al caos razziale;
Himmler,
cultore di un misticismo nordico, credeva alla reincarnazione e si credeva
l’imperatore Federico I di Sassonia reincarnato, per trovare l’ingresso di una mitica
città sotterranea, organizzò una spedizione in Tibet e nel deserto del Gobi;
grazie alla dottrina teosofica, in Germania si
cercava la possibile ubicazione di Atlantide.
Anche
Stalin era stato iniziato massone, per la massoneria unita del XVIII secolo, il
nemico da abbattere era l’ Ancien Regime tirannico, l’ esoterismo massonico progressista
si nutriva di una spiritualità egualitaria, liberale, libertaria e democratica
e voleva la fratellanza e la pace tra gli uomini;
perciò
nel 1948 ispirò la nascita dell’ONU e nel 1948 Eleonor Roosevelt diete vita
alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
La
modernità era scaturita dalle rivoluzioni massoniche progressiste del
sette-ottocento e dagli illuminati di Baviera, in seguito, questi progressisti
furono contrastati da massoni oligarchici fautori della globalizzazione e di un
nuovo ordine mondiale aristocratico nello spirito ma non nel sangue;
in realtà, anche i vecchi aristocratici
avevano il sangue degli altri uomini, inoltre, le dinastie reali cambiavano
sempre.
Quasi
tutti gli uomini di successo, miranti al potere, sono stati legati a sette
massoniche, Gandhi fu affiliato, come Mazzini e Garibaldi, alla Ur loggia
inglese Thomas Paine e all’ Ariuna Phoenix, voleva la pace tra indiani e musulmani,
la tolleranza religiosa e l’eguaglianza, anche Roosevelt, massone pure lui,
sosteneva queste idee.
Dopo
l’ insuccesso nazi-fascista, esperimento nato per volontà di logge
euro-atlantiche, la rivincita dei conservatori avvenne negli anni sessanta del
XX secolo;
Merkel
e Putin furono iniziati alla super loggia Golden Eurasia, che poi cambiò il
nome in “Speculum”, alleata con la Ur loggia Lux a Orientem, fondata dal
massone Brzezinski.
La bandiera della Nato, nata nel 1949, ha come
simbolo esoterico la rosa dei venti, quella del patto di Varsavia, nato nel
1955, aveva come simbolo il simbolo massonico della stella a cinque punte.
Avevano
un passato massonico Otto Grotewohl, primo ministro della DDR, Walter Ulbritch,
segretario generale e capo del governo delle DDR, in Germania Ovest, Adenauer
era membro di ordini cavallereschi massonici vaticani;
anche
gli ordini cavallereschi, come quello di Malta, sono state associazioni segrete
e di mutuo soccorso.
Fino
al 1960, i massoni progressisti, allora dominanti, sostenevano welfare e pace
interna e internazionale, purtroppo, il maccartismo degli anni cinquanta iniziò
la rivincita della destra massonica.
Perciò
Truman cercò di bloccare una legge che riduceva i diritti civili, McCarthy
voleva equiparare liberali e progressisti come Marshall ai comunisti,
Eisenhower era un para massone repubblicano e moderato.
In Italia, dopo la seconda guerra mondiale,
gli Usa sostennero la DC, la chiesa e la mafia, in funzione anticomunista,
erano sostenuti dal Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani;
l’ambasciatrice Luce era un massone
conservatore, affiliata alle Ur logge Geburah, Edmund Burke e Leviathan.
Il
controllo d’istituzioni ed enti pubblici era nelle mani di massoni di Ur logge
atlantiche, che in Sicilia sostennero anche la mafia;
per contrastare l’avanzata del comunismo,
chiesero ai massoni italiani di costituire un back office segreto, per non
disturbare la chiesa;
in
realtà, anche la chiesa, come l’ Egitto, la Grecia e Roma antica, aveva una
storia di società segrete ed era infiltrata dalla mafia poi, con papa Roncalli,
che era massone, si riaccostò alla massoneria moderna sovrannazionale.
Le
agenzie d’ intelligence, a caccia d’informazioni, infiltravano tutti i
movimenti e i partiti che erano legati a circoli massonici, nel 1978 Berlusconi
fu iscritto alla P2, di lui, come ora di Renzi, erano gelose le alte gerarchie
massoniche internazionali, non volevano uomini indipendenti che lavoravano solo
per se stessi e per il loro paese;
Napolitano
era iscritto alla Ur loggia Three Eyes o Three Architects, Giorgio Amendola fu
iscritto da Brzezinski alla Ur loggia Lux a Orientem. Nel 1954, le Ur Lodges
Compass e Pan Europa crearono l’associazione para massonica Bilderberg e la
rosa dei venti italiana, con simbolo massonico.
Come
la chiesa che nel medioevo, per effettuare le esecuzioni capitali delegava
l’operazione all’autorità civile o braccio secolare, i massoni sovranazionali, fanno
svolgere compiti sporchi al braccio secolare statale, a bracci disarmati fatti
da partiti e movimenti, a bracci armati, fatti di eserciti e polizie private, a
bracci finanziari e bancari e ad associazioni para massoniche, come la Giovane
italia, la Giovane Europa e la Carboneria.
Le
super logge sono spesso di emanazione o ispirazione britannica o atlantica,
esistono anche in Portogallo e America Latina, tra gli organismi internazionali
para massonici sono la commissione trilaterale e il gruppo Bilderberg, ne fanno
arte il jet set di politica, economia, cultura, informazione, massoni e amici
di massoni, nel primo caso Monti e nel secondo Letta; alcuni di essi, se
obbedienti, sono convocati stabilmente e poi cooptati da Ur Lodges.
Oggi
in massoneria si accede per fare carriera, se si è accettati da Ur logge, si
può diventare ministri, amministratori delegati di banche o governatori di
banche centrali;
in
Italia, per fare carriera, conviene prima andare in chiesa e poi collegarsi
alla mafia e quindi alla massoneria dei due tipi.
Le logge
aristocratiche Parsifal, Valhalla e Der Ring sono tedesche e conservatrici, la
Fabian Society è para massonica e progressista.
I
massoni aristocratici stanno facendo guerra a quelli progressisti, vogliono
instaurare una nuova aristocrazia non fondata sul sangue, erano massoni anche
Freud e Jung;
l’
Istituto Tavistock di Londra, poi esteso in Usa, fa manipolazioni occulte,
vuole il pensiero unico e l’omologazione sociale degli individui, prima di
esso, anche i sovietici avevano praticato il lavaggio del cervello;
anche
l’Ancien Regime era fondato sul pensiero unico confessionale e combatteva il
dissenso, era contrario alla libertà di pensiero e di associazione, manipolando
le masse, affermava che il potere derivava da Dio.
Invece
i massoni progressisti affermavano il valore della conoscenza e, contro il
dogma, favorirono il progresso scientifico;
come
crede l’Istituto Tavistock, con il lavaggio del cervello, usato anche dai
sovietici, è più facile raggiungere l’obbedienza, oggi i massoni conservatori
sovranazionali se ne servono per bloccare l’onda lunga della democrazia e
purtroppo, dagli anni sessanta, stanno vincendo.
L’
Istituto Tavistock di Londra, per il controllo mentale e la guerra psicologica,
fu fondato da massoni, grazie all’ impiego della “droga Lsd”, esercita
manipolazioni mentali ed è finanziato da Rockefeller, cerca di influenzare la
scuola ed è in rapporto con Kissinger e con il Bnai Brith, che è una massoneria
ebraica, inoltre, con i servizi inglesi e americani e con la Fondazione Ford; è
un centro di ricerche militari e per la guerra psicologica e mira al controllo
sociale.
Per
Jean Monnet, gli stati sovrani alimentano la guerra, per Altiero Spinelli, il
nazionalismo alimenta gli stati totalitari e la guerra, il nazionalismo esalta
la razza, purifica le biblioteche dai libri non ortodossi e i cittadini
diventano sudditi;
perciò
la globalizzazione vuole combattere il nazionalismo o meglio, annichilire gli
stati.
Paolo
VI valorizzò Andreotti e Moro e controllava i servizi segreti vaticani;
anche il Vaticano, per amore della pace, ha
influito sul processo di formazione dell’Europa.
Fino alla prima guerra mondiale, il Vaticano
aveva sempre parteggiato per una parte in guerra.
Il
Tavistock è consulente delle multinazionali di Rothschild e della Banca
d’America, con il Consiglio per le Relazioni Estere o CFR, controlla la
politica americana, il che significa che il governo americano è controllato da
Londra dove risiede lord Rothschild, recentemente integratosi con Rockefeller che risiede in Usa; oggi gli Usa
sono solo il braccio secolare e militare di Londra.
I massoni aristocratici hanno favorito il processo di
formazione dell’Unione Europea, per i progressisti come Spinelli doveva nascere
un’Europa federale, per gli aristocratici l’unione economica, una moneta e
poteri sovranazionali, con i cittadini messi da parte.
Mazzini
era a favore di una patria sovranazionale, Carlo Cattaneo voleva gli Stati
Uniti democratici d’Europa, erano d’accordo i massoni Garibaldi, Mill, Hugo,
Bakunin;
purtroppo poi nacque l’idea aristocratica
paneuropea di Kalergi che, dopo la prima guerra mondiale, creò la Ur loggia Pan
Europa con il denaro dal massone Max Warburg, aderirono Schacht, Rothschild,
Adenauer, Freud, Einstein, Monnet, Keynes; Kalergi era multiculturale,
aristocratico e federalista, voleva come primo passo l’integrazione economica
europea e poi una corte federale europea.
George
Orwell, diversamente da Kalergi, era progressista e affiliato alla Ur-Lodge
Thomas Paine, alla quale fu iniziato da Eleonor Roosevelt;
gli industriali americani sostenevano Hitler
ed erano contro il new deal di Roosevelt, il quale credeva che la gente, più
era informata, più agiva razionalmente.
Poi i
conservatori fecero passare l’idea che il liberalismo rafforzava la democrazia,
ma, dopo il nazifascismo, il progetto elitario metteva di nuovo in pericolo la
democrazia.
Il
parlamento europeo è privo di sovranità, il trattato di Maastricht è un’unione
doganale, anche
il Vaticano, con Montini divenuto Paolo VI, è stato coinvolto nel progetto di
unità europea, questo papa era stato a capo dei servizi segreti vaticani, cioè
aveva rapporti con le nunziature, ed era in rapporto con il cardinale americano
Spellman.
JFK
non era massone ma amico di massoni democratici, era contrario alle società
segrete, riteneva che la segretezza favorisse l’omertà, la censura di stampa,
impediva la divulgazione di notizie, favoriva l’intimidazione;
affermava
che la segretezza era contro la trasparenza, limitava il dibattito e riduceva
l’informazione.
Le Ur
Lodges progressiste Ghedullah in medio oriente, Ecclesia cattolica, Bnai Brith,
associazione para massonica ebraica, la Ur loggia Daath ebraica, la Columbus
cattolica, Ioannes cattolica, Montesquieu e Hiram progressiste, fecero eleggere
papa il massone iniziato a Istanbul, Angelo Roncalli, con il nome di Giovanni
XXIII, che è stato il primo papa massone;
inoltre fecero eleggere a presidente Usa il cattolico
JFK, non massone ma amico di massoni democratici.
Roncalli
era amico del sacerdote massone progressista, Ernesto Bonaiuti, anche Ataturk
era massone, il fascismo colpì i massoni di basso rango e metabolizzo quelli di alto
rango, lo fece anche con la mafia.
Roncalli
era vicino ai rosacrociani e la sua loggia Ghedullah ospitava cattolici, ebrei
e riti orientali, seguiva cabala, esoterismo, ermetismo e sincretismo
rosacrociano;
Von
Papen, cancelliere cattolico tedesco e cavaliere di Malta, fu iniziano nella
stessa super loggia, d’ accordo con il futuro Pio XII, nunzio in Baviera, aiutò
l’ascesa di Hitler, con il quale poi il Vaticano fece il concordato.
Nel
1944 Roncalli divenne nunzio in Francia e fu affiliato anche alla Ur loggia
democratica Montesquieu;
per Roncalli, solo i massoni rosacrociani
potevano essere buoni sacerdoti, solo chi praticava l’alchimia e la cabala
poteva capire i misteri di Cristo.
Roncalli
si prodigò per salvare molti ebrei e fece aperture ai socialisti.
La
massoneria moderna nacque il 24.6.1717, giorno dedicato a Giovanni Battista,
con il concilio riformatore Vaticano II, Roncalli voleva superare il concilio
Vaticano I del 1870, la chiesa era stata sempre contro la democrazia.
Tra i
papi successivi, Paolo VI era amico di massoni e Giovanni Paolo II fu vicino a
massoni conservatori, Roncalli nominò il primo cardinale africano e un
giapponese, vedeva vicine la spiritualità cattolica e quella massonica;
con
l’aiuto di Roncalli, si superò la crisi dei missili a Cuba, Roncalli era in
rapporto con l’ arcivescovo di Boston, Cushing, affiliato alla Ur loggia
democratica Ioannes, Cushing era amico della famiglia Kennedy.
Krushov,
Merkel e Putin hanno fatto parte della Ur loggia Golden Eurasia, le Ur logge
operavano liberamente, da una parte e dall’altra della cortina di ferro,
alimentarono e fecero cessare la guerra fredda.
Enrico
Mattei era affiliato alla Golden Eurasia e alla Ibn Arabi, che operava tra
medio oriente e Africa settentrionale e prediligeva il sufismo, contro di lui
erano le logge conservatrici Joseph de Maistre, Edmund Burke, Compass, che
aveva fondato il Bilderberg, Pan Europa e Geburah, estesa in Usa e paesi
petroliferi;
a
Mattei successe, alla guida dell’Eni, il massone conservatore Cefis, delle Ur
logge Compass, De Maistre e Geburah.
JFK
promise agli americani una nuova frontiera, era alleato con il massone
progressista Schlesinger, difendeva diritti civili e giustizia sociale;
in
Italia Moro voleva aprire a sinistra, purtroppo morirono Mattei, Roncalli,
Kennedy, Moro, Luther King e Krushov fu esautorato da Breznev, affiliato alla
Ur loggia de Maistre, la stessa di Cefis;
Breznev
non desiderava la distensione, mentre Krushov faceva parte della Ur loggia
progressista Golden Eurasia, anche Lenin, Suslov, Antropov e Cernenko facevano
parte della de Maistre.
Le
logge sovrannazionali connettevano i circuiti sovietici e occidentali, fascisti
e nazisti, tra i membri fondatori della de Maistre, creata in Svizzera, vi fu
Lenin, questa Ur loggia era in rapporti con la super loggia tedesca Der Ring,
che aiutò Lenin nella presa del potere;
Joseph de Maistre era stato ambasciatore in
Russia, presso lo zar Alessandro I, e fu coinvolto in attività cospirative
assieme ai gesuiti, usi alle cospirazioni; allora erano contrari alla democrazia
liberale, comunisti, leninisti, gesuiti e neo aristocratici occidentali.
Kennedy
e Krushov volevano porre fine alla guerra fredda, disarmare i missili nucleari
e collaborare nelle missioni spaziali, dopo di loro hanno comandato i falchi di
Wall Street, d’ accordo con ex nazisti;
George
Bush era amico di Wall Street e dei petrolieri, anche la Cia serviva l’ alta
finanza e collaborava con ex nazisti;
con
Kennedy ce l’aveva anche la Federal Reserve, perché il presidente voleva
emettere un dollaro del governo, ce l’avevano anche la mafia che aveva perso
Cuba e i sudisti contrari ai diritti civili.
La
mafia è stato lo strumento principale della Cia, per le operazioni coperte e
per finanziarsi con la droga, la Permindex di Gelli era una società di copertura di CIA e
MI6 britannico, faceva riciclaggio di denaro e traffico d’ armi;
i
servizi segreti americani erano ostili alla politica dei diritti civili, i
petrolieri consideravano Kennedy un comunista e controllavano Johnson.
Secondo
Gore Vidal, in Usa vi è un partito unico con due destre, che favorisce
operazioni segrete e il Nuovo Ordine Mondiale.
Però
alta finanza, Cia e Chiesa non sono monolitici, hanno vari anticorpi al loro
interno;
dalla morte di Kennedy, in Usa comanda il
complesso finanziario-militare-industriale che aveva turbato i sonni anche del
para massone Eisenhower; la morte di Kennedy fu voluta dalle super logge de
Maistre, Burke, Compass e Geburah, che poi avrebbero condannato anche Martin
Luther King e Robert Kennedy, non ancora iniziato massone.
La
morte di Giovanni XXIII e di JFK favorì il maggiore impiego americano in
Vietnam, guerra lucrosa anche per sovietici e cinesi, il massone senatore
Goldwater era contro diritti civili e comunisti e a favore della guerra, poi
adottò idee libertarie;
fu scaricato alla presidenza per Johnson, più
malleabile, ma non direttamente responsabile degli eventi riguardanti la morte
di Kennedy.
Per
Kennedy, la guerra fredda era il risultato di una cospirazione delle super
logge presenti anche nel blocco comunista.
Kennedy
attaccò le società segrete e il culto della segretezza, si riferiva alle super
logge trasversali e conservatrici che sbandieravano il pericolo comunista e poi
collaboravano, per lucro, con i paesi comunisti;
aveva conquistato la casa bianca con l’aiuto
delle super logge progressiste;
nel
patto di Varsavia, Breznev postulava la dottrina imperiale della sovranità
limitata degli stati, poi adottata dall’Unione Europea.
Nel
1964 Lyndon Johnson riprese il programma della nuova frontiera di Kennedy,
dichiarò illegale ogni forma di segregazione e nominò un negro giudice della
corte suprema, mentre il massone democratico Marshall introdusse un programma
di welfare.
Intanto
le logge progressiste Paine, Columbus, Ioannes, Montesquieu, Daath, Bolivar,
Ghedullah, Fraternité, Hiram, Newton-Keynes, Franklin, Carroll, pensavano alla
riscossa;
erano combattute da quelle conservatrici come Compass,
Geburah, Burke, de Maistre, Pan Europa e Leviathan che volevano instaurare un
ordine oligarchico.
Martin
Luther King prese anche le difese degli ebrei e di Israele e criticò
l’antisemitismo, i libertari volevano limitare i poteri dello stato e
risvegliare dall’apatia il popolo povero, passivo ed emarginato.
Nel
1968 nacque la super loggia conservatrice Three Architects o Three eyes, che
doveva coordinare le altre logge conservatrici;
Johnson voleva mettere fine alla guerra del
Vietnam e potenziare il welfare, ma le logge conservatrici transazionali, che
comprendevano anche cinesi e russi, erano contrarie.
Johnson
chiese aiuto alla loggia progressista Janus e alle altre logge, ma non lo ebbe,
lo accusavano di aver occultato i fatti sulla morte di Kennedy, di aver
avallato la commissione Warren e perciò poi sostennero Robert Kennedy alla
presidenza.
I
repubblicani puntarono su Nixon, sostenuto da Kissinger e Rockefeller, per
evitare una lotta fratricida, le super logge fecero un patto, ma non durò e
furono uccisi Martin Luther King e Robert Kennedy.
La Ur
loggia Carroll era di fede cattolica, Gandhi face parte della Ur loggia Hiram e
King di un’altra loggia progressista;
la Ur
loggia tre occhi nacque in concomitanza con la presidenza Nixon, che portò alla
degenerazione liberista e all’avvento di Thatcher e Reagan.
Della
tre occhi facevano parte Rockefeller, Kissinger, Brzezinski, Agnelli, Cuccia, Sogno, Rothschild, il prete cattolico Guarino, Frank
Gigliotti, prete protestante che introdusse Gelli nel Grande Oriente d’ Italia,
Friedman, Marcinkus, arcivescovo cattolico di Chicago, Ciu En Lai, Deng
Xiaoping, e Schlesinger, che non era d’accordo con i programmi più truci dei
conservatori.
Il
programma mirava a ridimensionare la sovranità del popolo e dello stato, a
favore del mondo degli affari, però non tutti gli aderenti sostenevano
eversione, guerra e terrorismo, che erano normali strumenti della politica;
nel
1975 Nixon firmò la pace con il Vietnam, tanti ne avevano guadagnato, ma gli
americani ne erano stanchi, con la guerra, ne avevano guadagnato anche russi e
cinesi.
Nel
1971 Kissinger, Ciu En lai e Deng Xiaoping furono affiliati alla tre occhi e la
Cina fu ammessa all’ Onu, più avanti avrebbe preso il posto di Formosa al
consiglio di sicurezza.
Avevano
vinto i pacifisti assecondati da Nixon, perciò le super logge Geburha e
Leviathan si vendicarono e fecero scoppiare lo scandalo Watergate, nel 1973 la
tre occhi fondò la commissione trilaterale, società para massonica.
I
politici massoni di destra e di sinistra non sempre coincidevano con le
rispettive iniziazioni, anche nei partiti di sinistra possono esserci uomini di
destra;
in Grecia, la giunta dei colonnelli impose di
celebrare la Pasqua, di frequentare la messa, bandì i capelloni e le minigonne.
Al
tempo di Peron in Argentina era assiduo Licio Gelli, il regime era stato
preceduto dal generale Vileda, membro della P2;
Kissinger
andò in Cina per incarico di Nixon, quando i rapporti tra Mosca e Pechino non
erano buoni;
nel
1976 Wojtyla andò in Usa e incontrò Brzezinski, suo compaesano e fondatore
della Commissione Trilaterale, perciò gli Usa contribuirono all’elezione a papa
di Wojtyla, succeduto a Montini o Paolo VI.
L’
Italia è un laboratorio sperimentale dei mercati e della massoneria, ma anche
l’ Europa, per il Nuovo Ordine Mondiale, le Ur logge aristocratiche crearono la
tre occhi in vista del terzo millennio, seguendo uno slogan delle logge
scozzesi che affermavano che, per creare un Nuovo Ordine, bisognava prima far
sprofondare il mondo nel caos.
Cioè bisognava destabilizzare per
stabilizzare, hanno progettato di riportare ordine partendo dal caos da loro
alimentato;
comunque,
nel 1975 in Portogallo, a opera di militari progressisti, ci fu la rivoluzioni
dei garofani che mise fine alla dittatura nata nel 1933, assieme al governo
nazista tedesco.
In
Grecia la dittatura dei colonnelli si consolidò nel 1967 e il governo prese a
legiferare con i decreti, Grecia e Portogallo erano paesi Nato, in Grecia
diresse il regime militare il massone reazionario Papadopulos, lo scopo
ufficiale della giunta era estirpare il comunismo;
con la
morte di JFK, Giovanni XXIII, Luther King e la rimozione di Krushov, la tre
occhi bloccava l’ nda democratica del 1968.
Breznev
voleva la sovranità limitata per gli stati e, con la Ur loggia de Maistre di
Lenin, la Russia era interessata a tenere alta la tensione;
però
in Jugoslavia il massone Tito dialogava, comunque Tito era, come Krushov,
membro della Ur loggia Golden Eurasia e creò il cartello dei paesi non
allineati.
Nel
1991 l’ URSS cessò di esistere, nel 1956 c’ era stata la rivolta d’ Ungheria,
nel 1967 quella di Cecoslovacchia e nel 1968 quella di Polonia, in
Cecoslovacchia andò al potere il massone Dubcek della Ur loggia Golden Eurasia,
in collaborazione con altri massoni progressisti delle Ur logge Thomas Paine,
Montesquieu e della conservatrice de Maistre, alla quale erano iscritti Suslov,
Antropov e Cernenko. L’involuzione oligarchica era più difficile in paesi a
tradizione democratica, dove esistevano Ur logge progressiste ben insidiate.
In
questi paesi la democrazia poteva essere svuotata solo dall’interno, gli
individui rassegnati si gestiscono meglio di quelli indipendenti, la
rassegnazione è stata coltivata dai regimi autoritari e dalla chiesa, i
rassegnati sono consolati con il regno dei cieli;
perciò
in Usa sono aumentati i poteri del governo federale, in Europa si è svuotato il
potere degli stati.
In
tutti gli stati, occorreva anche ridurre il potere dei parlamenti, a vantaggio
di governo, poteri sovrannazionali e autorità varie;
lo
scopo era ridurre l’eccesso di democrazia, la partecipazione democratica e, con
l’aiuto de media, favorire l’apatia e l’indifferenza popolare.
La
crisi della democrazia, analizzata in un documento della commissione
trilaterale, invitava i conservatori a ridurre debito e deficit pubblico, alle
privatizzazioni, alla deregolamentazione e al taglio della spesa sociale; con l’elezione
di Thatcher e Reagan, ci fu il rafforzamento dell’esecutivo rispetto al
parlamento, con leggi elettorali ad hoc furono marginalizzati i partiti
estremi, imposta austerità e moderazione salariale.
Occorreva
infiltrare, delegittimare ed eliminare la sinistra e mettere potere e ricchezza
in mano a pochi, si affermava di voler difendere la libertà, quanto si voleva
solo difendere gli interessi delle corporazioni e delle banche.
I
massoni, tramite le lobby, facevano eleggere i presidenti americani, i papi e i
presidenti italiani, regolavano le guerre e la politica europea, volevano il
controllo sull’ istruzione, sull’ informazione e sulla magistratura,
sostenevano il fondamentalismo liberista e di mercato.
35 anni fa ci fu l’attacco alla democrazia, però,
per l’ oligarchia, è meglio la democrazia teleguidata che la dittatura, anche
se mirano sempre a esorcizzare la democrazia.
Nel
rapporto “ la crisi della democrazia ”, stilato nel 1975 dalla commissione
trilaterale, alle cui sedute partecipa Monti, si afferma che la democrazia è resa
più difficile dalla ricerca di eguaglianza, dalla partecipazione politica,
dalla competizione politica, dall’attenzione verso l’elettorato, dall’idea di
stato sociale, dalla concertazione con il sindacato; perciò il governo doveva
ritornare nelle mani delle élite, il popolo doveva essere governato da superburocrati e politici
nominati dall’élite e non eletti dal popolo.
Secondo
questo rapporto, anche il giornalismo televisivo, anche se in parte
imbavagliato, ha indebolito l’autorità di governo, le logge massoniche
aristocratiche e sovranazionali sono contro sovranità diffusa, giustizia
sociale, pluralismo e laicità, perché anche la religione serve a governare.
Nei
secoli XVIII e XIX, massoni illuminati e libertari distrussero l’ancien Regime,
con gli slogan libertà, eguaglianza e fratellanza, volevano togliere il potere
ai pochi per darlo ai molti, i socialisti lo volevano fare anche con i
patrimoni, oggi la politica ha girato pagina.
Per la
restaurazione aristocratica, dopo gli eventi del 1968 e la fine di nazifascismo
e comunismo, favoriti anche da super logge aristocratiche, la Ur loggia tre
occhi, ha messo in piedi un piano.
Nel
medioevo il popolo era sotto il controllo della chiesa e delle monarchie, anche
se avevano conflitti interni bisognava tornare a quel modello.
Nel 1969 l’ Italia era una potenza egemone del
Mediterraneo ed esercitava influenza in Medio Oriente, Russia e Iran, purtroppo
crebbe l’eversione di tutti i colori;
ogni
volta che gli italiani hanno provato a decidere del proprio destino, la
massoneria ha voluto dire la sua.
Mattei
e Moro sono stati eliminati e in Italia si è favorita crisi economica,
instabilità politica e terrorismo, la scusa era fermare l’avanzata del
comunismo, le Ur logge conservatrici inglesi comprano politici e informazione
italiana, hanno speculato sulla lira, alimentano il terrorismo e in Italia
hanno ispirato tre colpi di stato.
L’
Inghilterra, con la sua loggia Thomas Paine, in cui erano iscritti Mazzini e
Garibaldi, per interesse economico, ha favorito l’unità italiana, ma poi ha
anche favorito colpi di stato in Italia, dal 1860 a oggi.
L’
Inghilterra, fino a mani pulite nel 1992, ha determinato cambiamenti nella
politica italiana, creando divisioni grazie a politici italiani asserviti all’
Inghilterra. Nel XX secolo, l’imperialismo inglese favorì l’avvento dell’imperialismo
americano, che oggi ne è il suo braccio armato o secolare.
Oggi
il potere cosmopolita è fatto di comitati d’ affari massonici sovranazionali,
la politica non è più trasparente e controllabile, dominano, senza controlli, i
poteri occulti delle multinazionali, delle banche e dei loro mandanti;
è il primato del profitto e della
globalizzazione, l’immigrazione incontrollata serve ad abbassare i salari e a
frantumare gli stati, si manipolano le elezioni e le istituzioni, mentre la
strategia della tensione serve a destabilizzare e poi a creare un nuovo ordine.
Gelli
fu iscritto al Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani dal reverendo
cattolico Frank Gigliotti, membro della loggia Garibaldi di New York, fu messo
a capo della P2 o Propaganda, istituita nel 1877 da Mazzini.
Kissinger
e la Cia proibirono di cacciare Gelli, considerato ambizioso e fascista, poi il
Grande Oriente d’Italia, nato dallo scozzismo francese, ottenne il
riconoscimento della Gran Loggia Unita d’ Inghilterra, guidata dal duca di
Kent.
La P2
affiliò le massime autorità italiane, protetta dalla Ur loggia tre occhi, Gelli
era protetto da Kissinger e da Giscard d’ Estaing, della Tre occhi;
nel
1969-1970 si tentò il colpo di stato di Borghese, l’attentato alla banca
dell’Agricoltura di Milano doveva far salire una richiesta di ordine;
Mariano
Rumor aderiva alle Ur logge Pan Europa e alla tre occhi, l’operazione fu
bloccata soprattutto dal massone progressista Schlesinger.
Fallito
il golpe italiano, i massoni si concentrarono nell’ operazione “Condor”, in
America Latina, che negli anni settanta e ottanta consegnò tanti paesi in mano
a dittature, grazie all’alleanza tra massoni locali e Ur logge sovranazionali
oligarchiche, come la tre occhi, la Burke, la Leviathan, la Geburah, che misero
da parte quelle democratiche Bolivar e Columbus.
L’
avvento dei regimi di destra prese pretesto dalle formazioni di guerriglieri di
sinistra, mossi da ignoti.
In
Cile, il socialista Allende era iscritto alle logge Bolivar e Unione Fraterna,
divenuto presidente, migliorò il lavoro in fabbrica, aumentò pensioni e salari,
distribuì gratuitamente del cibo e latte ai bambini, calmierò il prezzo del
pane, migliorò l’istruzione pubblica, costruì case popolari e infrastrutture
pubbliche, introdusse il congedo per maternità e il divorzio.
Dispose la sospensione del pagamento del
debito estero, espropriò latifondi e nazionalizzò industrie, banche e
assicurazioni.
Perciò
arrivò l’embargo Usa e ci furono scioperi devastanti, forse manipolati, la
propaganda lo accusò d’intenti golpisti, l’inflazione crebbe;
lo
stato possedeva due terzi delle grandi imprese e delle banche e Allende era a
favore dello statalismo.
I circuiti massonici sovranazionali infiltrarono nel
paese agenti segreti e provocatori, nel 1973 Allende nominò Pinochet capo di
stato maggiore, le logge conservatrici già avevano generali affiliati e perciò
Pinochet passò al partito aristocratico.
Il
fine non era, come si diceva, realizzare la libertà di mercato, ma favorire gli
oligopoli multinazionali, secondo le ricette dell’Università di Chicago, di
Friedman e della Ur loggia tre occhi.
Le grandi imprese furono privatizzate a favore
dello straniero e quelle piccole fallirono (oggi anche Draghi vuole far
chiudere le piccole imprese), si tagliò la spesa pubblica, si neutralizzarono i
sindacati e si fece una liberalizzazione selvaggia, perciò fu la recessione
economica e aumentò la disoccupazione;
sembra di leggere la storia odierna
dell’Italia, l’oligarchia applica sempre le stesse ricette.
I
circuiti massonici aristocratici pensavano di ripetere il colpo in Italia e
perciò ci fu un tentativo del genere nel 1974;
Kissinger
accusava Allende di aver violato i diritti umani, ignorando le atrocità
commesse dalle dittature militari sudamericane, sostenute dalla sua Ur loggia
tre occhi.
Allora il governo Andreotti indagava sul golpe
in preparazione da parte di Borghese, Sogno e Pacciardi.
Agenti
inglesi erano infiltrati nei gangli dello stato, Sogno affermò di voler
impedire ai comunisti di andare al potere, il presidente Leone era pronto a
sciogliere le camere e imporre una repubblica presidenziale poi, con un
parlamento fantasma, reclamata da Berlusconi.
Sogno,
fin dalla liberazione, era agente inglese e perciò ottenne il via libera anche
dai servizi segreti americani, allora la maggior parte degli ufficiali italiani
aveva servito il regime fascista.
Kissinger,
con la Ur loggia tre occhi e la commissione trilaterale, approvava il progetto
di colpo di stato di Sogno, contrastato dal massone democratico Arthur
Schlesinger, delle Ur logge Paine e Franklin, che salvò ancora una volta l’
Italia da un progetto golpista e mise anche fine alla dittatura di Salazar in
Portogallo e alla dittatura dei colonnelli in Grecia, dove il governo fu
affidato a Karamanlis, della Ur loggia Atlantis di Max Weber.
In
Italia ci furono attentati e perciò il premier inglese Harold Wilson richiamò
all’ordine i servizi segreti inglesi;
Kissinger,
alleato con Colby, direttore della Cia, non voleva rinunciare al golpe di
Sogno, ma Rockefeller, capo della Ur loggia tre occhi, ordinò a Kissinger e
Colby di fare dietro front.
Gli
americani avvertirono, anche se in ritardo, Andreotti e Taviani del tentativo
di colpo di stato, ma cercarono di proteggere Sogno, ma Schlesinger avvertì
Andreotti e Taviani dei disegni di questo conte ambasciatore.
Sogno
era protetto da Rockefeller, Kissinger, Brzezinski e Agnelli, nella seconda metà degli anni
settanta, la Ur loggia tre occhi e la commissione trilaterale, da essa
dipendente, favorirono la carriera di Licio Gelli e la sua loggia nazionale P2,
che dipendeva direttamente dalla Ur loggia tre occhi. Gelli ricevette delle condanne, ma
poi fu prosciolto da ogni accusa, miracolo della magistratura indipendente, che
ospita anche massoni.
Gli
oligarchi erano stati sconfitti in Portogallo, Grecia e Italia e stavano per essere sconfitti in
Spagna e i massoni pensarono di limitare le loro azioni in America Latina, con
l’operazione condor;
il piano di rinascita democratico di Gelli era
nato perché la Nato voleva impedire l’accesso al potere dei comunisti, il Field Manual del fratello delle
Tre occhi, Westmoreland, affermava che si doveva destabilizzare per
stabilizzare, gli strumenti erano il terrorismo, gli attentati e la guerra
psicologica.
La
magistratura milanese trasmise al presidente del consiglio Forlani l’ elenco
degli iscritti alla P2, nell’ elenco di 962 persone c’ erano ministri,
militari, banchieri, tutta la classe dirigente italiana;
Berlusconi era iscritto alla P2 e Gelli voleva
estendersi, con una sua super loggia sovranazionale, d’accordo con il Vaticano,
in America Latina, Wojtyla era affiliato alla Ur loggia tre occhi che voleva la
globalizzazione.
La
commissione trilaterale, secondo una strategia globale e sovranazionale,
esercitava pressioni sui governi, in Cile, il generale golpista Vileda era
accompagnato da Kissinger e Gelli era di casa in Cile e Argentina, Andreotti lo
incontrò in Argentina all’insediamento di Peron, che aveva grande devozione per
Gelli perché era protetto dalla Ur loggia tre occhi e dal Vaticano;
Umberto
II conferì a Gelli il titolo di conte, Gelli era presente all’insediamento di
Carter.
Nel
1982 il parlamento sciolse la loggia P2, Calvi fu trovato impiccato a Londra,
Marcinkus, capo dello “Ior”, fu accusato di truffa, Gelli fu arrestato in
Francia ma, grazie a complicità, evase;
Sindona
fu arrestato come mandante dell’omicidio del giudice Ambrosoli e fu avvelenato
in carcere.
Dal 1974 al 1991, sotto Thatcher e Reagan, un patto segreto legava i massoni
impegnati nella globalizzazione, erano chiamati “United Freemasons for
Globalisation,” obbedienti alla Ur loggia tre occhi e altre logge
aristocratiche sovranazionali.
Dopo
mani pulite, il partito comunista assorbì le macerie di DC e PSI, però senza
dar vita a un partito e una democrazia moderna, senza riformare i codici
fascisti, perché la chiesa era contraria, senza abolire il divieto di
appartenenza alle logge, che non esiste negli altri paesi occidentali;
però il PCI denunciò Cossiga di attentato alla
costituzione, Gelli fu prosciolto, la P2 assolta dall’ accusa di cospirazione.
Nel 1992
ci fu mani pulite, le privatizzazioni, il patto di Maastricht e, nel nuovo
millennio, l’euro;
nel
2008, con la crisi dei subprime americani, il debito pubblico italiano
raggiunse il 107% del PIL.
Gelli
ricevette diverse condanne, comunisti e democristiani erano ufficialmente
contrari ai massoni, ma il back office, con la loro complicità, aveva sempre
funzionato, ambienti atlantici erano interessati a colpi di stato,
privatizzazioni, riduzione del welfare, contenimento dei salari e riduzioni
della spesa pubblica; non erano piani solo dell’Unione Europea.
La Gran Bretagna entrò nell’ Unione con un
piede solo, partecipando contemporaneamente, come una potenza imperiale, al
signoraggio monetario su sterlina ed euro ed esigendo annualmente restituzioni
finanziarie dall’Unione e nessuno stato europeo ha mosso obiezioni.
All’Italia,
paese sconfitto in guerra e con basi militari e servizi segreti controllati
dagli americani, non lo avrebbero consentito.
La
Banca d’ Inghilterra, nata nel 1694, era una banca privata e nel 1946 fu
nazionalizzata, altre banche centrali, inclusa la BCE, sono private e nessuno
muove obiezioni;
lo
stato inglese e i servizi segreti inglesi controllano anche le super logge
sovrannazionali.
Il
piano di rinascita democratico di Gelli del 1975 rifletteva la strategia delle
Ur logge oligarchiche che, alla commissione trilaterale, avevano presentato la
relazione sulla crisi della democrazia.
Volevano
ridurre la libertà per ottenere più governabilità e potenziare il liberismo,
poi i piduisti furono riciclati dal regime democristiano, come del resto fece
il fascismo con i massoni importanti e il Piemonte con alti ufficiali borbonici.
Il
piano di rinascita democratica ispirò il programma d Berlusconi, nel 2000 il
debito pubblico esplose con l’entrata nell’euro, poiché l’Italia era priva di
una sua moneta, l’ euro era emesso dalle banche centrali, su autorizzazione
della BCE;
il bilancio del governo Berlusconi fu
deludente come quello successivo di sinistra.
L’ex
fascista Gelli voleva una dittatura temporanea e aveva simpatie anche per
Stalin, il Grande Oriente d’Italia, ricostituito nel 1943, fu riconosciuto
dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra nel 1972, la P2 obbediva al GOI;
i
magistrati acconsentirono alla manipolazione della lista degli aderenti alla
P2, tra i quali pare ci fosse anche Dalla Chiesa.
Nel
1967 l’Egitto bloccò il canale di Suez e Israele intervenne, nel 1973 fu la guerra
del Kippur, Kissinger, sotto Rockefeller e Ur loggia tre occhi, spinse gli
israeliani alla guerra e poi li costrinse a ritirarsi, fu la crisi energetica
che alimentò la speculazione.
Nel 1979 ci fu la guerra tra Irak e Iran, ci
furono riflessi su prezzi del petrolio e le grandi compagnie petrolifere,
come quella di Rockefeller, ne guadagnarono;
in
questi eventi, la Ur loggia tre occhi operava di concerto con la Burke, la
Geburah e la Amun, nata nel 1972 in Medio Oriente;
da
allora, le logge aristocratiche, nel favorire gli eventi per speculare, agivano
di concerto anche con gli emiri dell’OPEC.
Nel
1978 nacque la Ur loggia aristocratica White Eagle e, d’accordo con Breznev e
Andropov, la Ur loggia tre occhi fece nascere l’ Ur loggia Amun, che orchestrò
la guerra del Kippur, ne facevano parte Andropov, Kissinger, Moshe Dayan,
Assad, Bumedienne, Sadat;
Golda Meier rifiutò l’affiliazione perché
iscritta alle Ur logge progressiste Ghedullah e Daath.
La Amun, diretta dalla tre occhi, ebbe una
voce fondamentale nelle decisioni dell’Opec e nelle guerre successive in Medio
Oriente.
Lo
stato minimo e l’esaltazione del mercato erano voluti da Friedman e Von Hayek,
contrari al deficit spending di Keynes e al welfare, la crisi energetica del
1973 aiutò i loro piani, la Thatcher era affiliata alla Ur loggia Burke ed era
seguace di Hayek, suo confratello massone, fu seguita dall’affermazione di
Reagan.
La
dottrina di Keynes era avversata e il monetarismo di Friedman era contro
l’inflazione, ma alzava i tassi che potevano farla risalire.
I
monetaristi erano contro l’inflazione, nata dal deficit spending o di bilancio,
la crescita dei salari e la spesa pubblica, chiedevano meno tasse.
Furono
tagliati gli aiuti alle famiglie povere, imposta la deregolamentazione legislativa,
le compagnie di servizi Usa furono privatizzate;
perciò
cadde l’inflazione, ma aumentò la disoccupazione, crebbe la povertà e in Usa il
deficit commerciale, crebbero debiti e spese militari.
In
Gran Bretagna, la Thatcher fece delle privatizzazioni, ridusse le imposte sui
redditi più alti e aumentò le imposte sui consumi, era il programma anche di
Berlusconi, nel 1981 in Gran Bretagna la disoccupazione arrivò al 13%.
In
Usa, nella corsa alla presidenza, la Ur loggia tre occhi di Brzezinski
controllava sia Ford che Carter, dei due partiti in corsa, vinse Carter e
divenne papa il compaesano di Brzezinski, Wojtyla;
la Ur
loggia tre occhi, grazie anche alle affiliazioni, si estendeva anche in Cina,
in America Latina e in Medio Oriente;
perciò
nel 1978, per contrastarla, sempre da posizioni conservatrici, le Ur logge
Burke e Geburah fecero nascere la “White Eagle”, che favorirono l’affermazione
di Thatcher e Reagan, vi aderì anche Casey, direttore della Cia.
Affiliato
alla Ur logga tre occhi era anche lo scià Reza Pahlavi, iniziato anche alle Ur
logge Ibn Arabi, alla Leviathan, la Burke, la Geburah, la Amun e la de Maistre;
però, con un tradimento, nel 1979 queste logge favorirono anche la rivoluzione
iraniana e la cacciata dello scià, con l’ avvento di Khomeyni e l’alleanza
provvisoria tra marxisti e islamisti; allo scià successe provvisoriamente il
massone democratico Bakhtiar, della Ur loggia Ibn Arabi, scalzato poi dal
regime teocratico.
In
pratica, massoni oligarchici dell’aquila bianca avevano detronizzato lo scià
Pahlavi della tre occhi;
poi i
massoni dell’aquila bianca organizzarono manifestazioni antiamericane che
culminarono nell’occupazione dell’ambasciata americana;
infine, la tre occhi e l’aquila bianca
decisero, con la mediazione della Burke, la pace;
come
succede tra galantuomini, ci furono trattative per la spartizione delle
poltrone, però alcuni carrieristi avevano la doppia appartenenza.
Nel
1981 il massone della tre occhi, Hinckley, sparò a Reagan senza ucciderlo, in
quegli anni i sovietici sostenevano la loggia Amun.
I
membri della White Eagle decisero di vendicarsi per l’attentato a Reagan e
perciò ci fu l’ attentato a Wojtyla, della tre occhi;
per la pace si battevano la democratica Ur
loggia Paine e l’ oligarchica Ur loggia Burke, alla prima erano stati iniziati
Mazzini e Garibaldi, questo clima diede vita alla Fabian Society, della Burke
facevano parte i Rothschild.
Erano
affiliati alla P2 Peron e Vileda, Gelli dipendeva dal Grande Oriente d’Italia e
dalla tre occhi, senza affiliazione in quest’ ultima.
Moro
aveva una strategia mediterranea e terzomondista, volva aprire a sinistra,
ridurre la sudditanza italiana e modernizzate il paese, come Mattei, pagò con
la vita;
allora
il PCI era tenuto distante dal governo, anche per impedirgli di fare
rivelazioni ai russi sull’alleanza atlantica.
A Moro successe Andreotti e si chiuse il
dialogo con il PCI;
nel
governo c’ erano anglofili e filoamericani, prima delle Merkel, Berlinguer
predicava austerità e lotta al consumismo.
Dal
1993, dopo mani pulite, la grande industria di stato fu smembrata e venduta a
banche d’ affari anglosassoni, queste industrie, in un’economia mista, avevano
visto lo stato imprenditore come terza via tra capitalismo e comunismo,
trasformarono l’Italia nella quinta potenza industriale;
dal 1978 al 1992 il pentapartito difese
l’industria di stato, la svendita fu effettuata dal 1993, con la regia di Mario
Draghi delle Ur logge tre occhi e aquila bianca, queste privatizzazioni furono
fatte da Amato, Ciampi, Dini, Berlusconi, Prodi e D’Alema.
Un
patto legava le logge aristocratiche aquila bianca e tre occhi, crearono
disuguaglianza e disoccupati in nome del pareggio di bilancio, del primato del
mercato, dell’indipendenza delle banche centrali, del primato dei tecnocrati e
dell’ economia;
l’Italia
fu anche segnata da attentati terroristici.
In
Italia, Gigliotti, agente della Cia, ottenne l’apertura di logge americane
extraterritoriali;
in contrasto con le norme massoniche, volevano
colonizzare la massoneria italiana, cercando un accordo con la chiesa;
l’accordo
fu favorito da padre Rosario Esposito e dal gesuita Giovanni Caprile.
Le
logge americane erano meno invasive di quelle sovranazionali, operanti in
Italia dalla metà dell’ottocento, era il caso della Ur loggia Paine, il gran
maestro Gamberini favorì il riavvicinamento tra chiesa e massoneria, collaborò
anche il massone Angelo Roncalli e Paolo VI; alla P2 di Gelli partecipavano
servizi atlantici e italiani, come accertò la commissione Anselmi, questa aveva
una piramide superiore e una inferiore.
Non
esiste una loggia madre del mondo, tipo la gran loggia unita d’Inghilterra,
risalente al 1717, data in cui la massoneria speculativa fu rifondata, esiste
però un rito scozzese e delle logge segrete o riservate, soprattutto in Italia,
la chiesa ha rapporti con i massoni, sono stretti i rapporti tra massoni e
servizi segreti.
Gelli progettava di trasferirsi in Usa, Moro
fu minacciato da Kissinger e poi si disse che la P2 era responsabile della sua
morte, la
Ur loggia tre occhi è diretta da esponenti britannici.
Gli
omicidi di Mattei e Moro e gli atti terroristici furono depistati dai servizi
del Supersismi o Nuova P2, Gelli contava sull’ amicizia di Phil Guarino,
fratello della tre occhi e dell’ quila bianca e amico di Reagan;
poco
dopo la perquisizione a danno di Gelli ci fu l’ attentato a Reagan e poi ci fu
l’ attentato a Giovanni Paolo II.
Nel
luglio del 1981 Brzezinski, Albright, Chirac, del fronte massonico oligarchico,
presentarono il progetto” United Freemasons for Globalisation”, prendendo
contatto con i democratici Schlesinger, Galbraith, Mitterand, con il
rosacrociano Roncalli, con Rabin e Palme.
Schlesinger
rivelò il suo piano contrario ai disegni della Ur loggia tre occhi, però gli
oligarchici controllavano i governi di Usa e di Gran Bretagna e le istituzioni
internazionali;
per la
creazione del nuovo ordine mondiale, nell’obiettivo c’era la Russia, perciò, si
diede scacco alla super loggia democratica de Maistre creata in Svizzera da
Lenin e si accelerò il progetto d’integrazione europea, secondo il disegno
aristocratico di Kalergi- Monnet e non di quello democratico di Spinelli e si
favorì la riunificazione tedesca.
Si
mise fine all’ operazione condor e alle dittature sudamericane e all’apartheid
sudafricano, facendo scarcerare il massone Mandela, affiliato alle super logge
Arjuna, fondata da Gandhi, alla Hiram e alla Paine;
bisognava anche smantellare le organizzazioni
terroristiche come le brigate rosse, la tedesca Baader Meinov e la P2.
Questi
accordi tra super logge aristocratiche e democratiche andavano dal 1981 al
1992, poiché non sono galantuomini i partiti e gli stati, non lo sono nemmeno
le super logge, perciò non furono sempre rispettati, ciò malgrado, se ne fecero
degli altri dal 1992 al 2001.
Le
banche centrali agivano di concerto con il vertice della Banca dei Regolamenti
Internazionali di Basilea, controllata dalle banche centrali private;
le
banche centrali controllavano i governi, con i prestiti e comprando i politici.
I prestiti concessi dal FMI alla Grecia e
all’Europa Orientale servivano a rimborsare prestiti fatti alle loro banche, poi il FMI impose le privatizzazioni,
che, com’era accaduto in Russia con la fine del comunismo, arricchirono
banchieri, politici e uomini d’ affari.
Il FMI
aveva stretto legami con gruppi finanziari internazionali, con le sue ricette
provocò grandi danni all’ Argentina e alla Russia postsovietica, che svendette
le industrie, mentre, in altri paesi, il neoliberismo provocò il fallimento di
tante aziende;
nel
1994 Clinton firmò il trattato Nafta con il Messico e il Canada, che fu l’atto
ufficiale di nascita dell’inizio della globalizzazione, l’effetto fu
catastrofico su occupazione, redditi di lavoro, povertà e ambiente.
In
America settentrionale cadevano le restrizioni sul movimento dei capitali ma
non sui movimenti delle persone, in Usa si privatizzò e si tagliò il Welfare,
le multinazionali americani e giapponesi delocalizzavano in Messico e in Cina e
perciò in Usa si persero molti posti di lavoro.
La
concorrenza di paesi senza sindacato, come la Cina, era grandissima, però
all’inizio i comunisti cinesi temevano gli investimenti occidentali perché non
volevano essere colonizzati.
Con
questa politica sono aumentati gli stipendi dei manager e la mobilità sociale,
da una classe alle altre, è stata bloccata ed è stata favorita la rendita
finanziaria; nel 2001, al G8 di Genova, le corporazioni internazionali armarono
i provocatori.
I
servizi di sicurezza Usa sapevano dei preparativi per l’attentato dell’ 11
settembre 2001 che favorì l’ emanazione del “Patriot Act e di leggi successive
che intaccavano le libertà personali”, con sorveglianza delle comunicazioni,
perquisizioni domiciliari senza mandato, riduzione dei poteri della
magistratura e detenzione dei sospetti a tempo indeterminato.
In
Gran Bretagna il socialismo democratico si riteneva lo sviluppo logico del
liberalismo, era sostenuto dalla Società Fabiana e da Keynes, chiedeva riforme
sociali e uno stato interventista, cioè assistenza medica gratuita, lavori
pubblici e nazionalizzazioni;
la
Banca d’Inghilterra fu nazionalizzata, come le miniere e l’acciaio e l’economia
inglese divenne un’economia mista;
in Svezia, per coprire i servizi sociali,
s’introdusse un’imposta fortemente progressiva, si voleva un socialismo
redistributivo che salvasse il mercato;
in tal
modo si bloccava il processo rivoluzionario, lo stato combatteva le
disuguaglianze, faceva nascere il welfare state e i cittadini partecipavano al
processo decisionale.
Invece
In Usa Reagan, Hayek e Friedman volevano lo stato minimo, all’ombra dello
stato, si annidano, privilegi, rendite, sprechi e parassitismo, in quel paese
si rifiutò il welfare, si ridussero le tasse, si deregolamentò e si privatizzò;
questa politica fece aumentare la povertà, il
sottoproletariato, la delinquenza e la disoccupazione.
45
milioni di cittadini erano senza assistenza sanitaria e nel paese mancava una
politica di redistribuzione della ricchezza.
Secondo
Hayek, con l’aumento della ricchezza nazionale, tutti ne avrebbero ricevuto dei
vantaggi, affermava che disuguaglianze nascevano da scelte sbagliate del
governo, affermava che il mercato coincideva con la libertà, era contro Keynes,
solidarietà e giustizia sociale, affermava che il capitalismo era la società
migliore; però, nelle faccende di governo, era sempre il denaro delle Ur logge
che comprava o condizionava l’accesso al potere, la corruzione politica esiste in
tutti i paesi.
Nel
1992, con il trattato di Maastricht, le logge oligarchiche investirono su Mario
Draghi, super banchiere della BCE di Francoforte ed ex dirigente della Goldman
Sachs, affiliato alla tre occhi, alla Compass, alla Burke, alla Der Ring e alla
Pan-Europa, il quale, dal 2012, era vicino alla lobby finanziaria di Bruxelles,
cioè dava denaro alle banche, controllate dai soliti ignoti;
l’Unione
Europea, con il fiscal Compact, contrastava il deficit di bilancio, rendeva il
lavoro più flessibile, favoriva le privatizzazioni, declassava gli stati,
inoltre, dal 2013 i bilanci degli stati erano validati da Bruxelles.
Per
conseguenza, calò l’ inflazione ma fu la decrescita economica, aumentò lo
spread italiano e la BCE finanziò le banche all’1%, spingendo le banche a
investire in titoli pubblici di paesi poi risultati insolventi, aumentando la
pressione fiscale e favorendo la riduzione della spesa pubblica.
Mario
Draghi, Giorgio Napolitano, Mario Monti, Carlo Padoan, Massimo D’Alema, Corrado
Passera, Visco, Barroso, Lagarde, Sarkozy, Hollande, Blair, Merkel, Schwaub,
Bill Gates, erano tutti affiliati a logge oligarchiche;
inoltre
dirigenti cinesi come Deng Xiaoping, giapponesi, arabi, turchi e russi, tutti
accumunati dall’interesse e alcuni di loro sostenevano scontri militari e terrorismo.
Nel
programma massoni uniti per la globalizzazione del 1980-2001, si erano uniti
massoni oligarchici e massoni democratici, le Ur logge oligarchiche White
Eagle, Three eyes e Burke volevano introdurre il capitalismo in Cina, però
senza democratizzazione, invece i massoni democratici cinesi della Paine
volevano la democratizzazione, perciò nel 1989 esplose la protesta di piazza a
Tienanmen, con studenti che chiedevano la democrazia.
Tra i
protestanti c’erano ex comunisti, in Cina i dirigenti sono tutti comunisti,
anche se solo di nome, criticavano la svolta pseudo liberista di Deng Xiaoping,
i manifestanti chiedevano anche la fine della corruzione e del nepotismo, il
multipartitismo, la fine della censura e più attenzione ai problemi sociali.
Esaltavano
il massone progressista e libertario Sun Yat-sun, che fece cadere l’ ultima
dinastia Manciù ( 1912 ), Deng optò per la repressione, senza tener conto del
moderatismo di Gorbaciov, aderente alla Ur loggia Golden Eurasia;
dopo
la repressione del 1989, nel 1990 nacque la super loggia cinese Tao Lodge,
collegata alla Tre occhi.
Gli
Usa sfruttarono la guerra in Afganistan per indebolire l’ URSS, Osama Bin Laden fu iniziato nel 1957 alla Tre occhi da
Brzezinski, gli esponenti del PCUS della de Maistre furono messi fuori gioco e
fu favorito Gorbaciov che voleva arrivare a un sistema democratico, in realtà,
con le privatizzazioni, questo favorì oligarchi russi e speculatori esteri, in
queste operazioni fu manipolato dalle super logge Pan Europa e Lux ad Orientem,
poi cedette il posto a Boris Eltsin, della super loggia Lux, fondata nel 1967
da Brzezinski.
Gli
organismi internazionali FMI e Banca Mondiale avevano sede a Washington, il
paese che riceveva da loro finanziamenti doveva ridurre debito e deficit,
deregolamentare e privatizzare, alzare i tassi, aumentare le tasse e ridurre il
welfare, come nella politica di austerità europea; con questa cura, in Russia ridussero produzione industriale, redditi
individuali e Pil e aumentò la disoccupazione, la povertà, l’ alcolismo e la
criminalità.
Nel
2004, con Putin, la Russia ha ripreso a crescere e ha nazionalizzato grandi
compagnie, stesso copione nei paesi del vecchio patto di Varsavia, nel 1992 fu
firmato il trattato di Maastricht e nel 2007 quello di Lisbona, fu creato l’
euro senza eurobond;
in
Inghilterra alla Thatcher era succeduto Tony Blair, socialdemocratico e massone
oligarchico, della super loggia Burke, in Israele, la morte di Rabin, della
super loggia Daath, impedì la pace con Arafat, appartenente alla super loggia
Amun, c’era chi aveva interesse a far durare il conflitto tra israeliani e
palestinesi.
Craxi,
vicino al mondo arabo, fu affiliato alla Amun, i massoni oligarchici volevano
separare la finanza dal controllo politico, Ciampi e Andreatta erano massoni e
approvavano questo progetto;
perciò
Andreatta smantellò l’industria statale e Ciampi sganciò la Banca d’ Italia dal
Tesoro, in modo che smettesse di finanziare il Tesoro.
Tedeschi
e francesi erano gelosi della concorrenza italiana;
l’Italia
aveva il primato commerciale nel Mediterraneo, con la Russia e con l’Iran,
Andreotti temeva la riunificazione tedesca ed era al corrente dei piani
anglo-americani e dei mercati contro l’Italia.
Prima
di controllare totalmente i governi italiani loro agenti, i nostri grandi soci
europei hanno sempre temuto le potenzialità dell’Italia, per la politica
filoaraba di Mattei, quella di Moro e di Craxi, l’ aereo di Mattei fu sabotato
dalla mafia, al servizio degli inglesi dal 1860 e degli americani dal 1945;
Moro fu ucciso perché era l’uomo dell’apertura
a sinistra, Mario Moretti era collegato ai servizi americani, Edgardo Sogno a
quelli inglesi;
fu la stagione delle stragi, Ciampi, Andreatta
e De Mita lavoravano per svendere l’Italia allo straniero, Napolitano avrebbe
seguito il loro esempio.
Abolita
la lira, aumentò l’interesse sul debito pubblico perché lo stato non poteva più
finanziarsi a costo zero come fanno gli Usa e il Giappone, le grandi imprese
italiane non investivano più nelle aziende, ma in titoli di stato che rendevano
di più, aumentò flessibilità del lavoro e precariato;
negli
anni novanta cominciarono le privatizzazioni, così le partecipazioni statali,
temute da francesi e tedeschi, quasi scomparvero;
la fine dell’Iri fu gestita da Prodi, Andreatta e
Amato, il dogma dell’Europa e dell’euro c’ è costato caro.
Tutte
le banche si dedicavano ad attività speculative, che generavano derivati senza
copertura, perciò nel 2007 in Usa il sistema bancario era saltato, le loro
perdite superavano il valore dell’economia reale, perciò la Fed, per salvarle,
ha trasferito alle banche 17.000 miliardi di dollari.
Prima
del loro collasso, i profitti bancari erano aumentati con le operazioni
speculative, con il QE, le banche centrali fornivano le banche sempre di nuova
liquidità, come fa oggi la BCE.
Il
divorzio tra Tesoro e Banca d’ Italia aveva impedito allo stato di finanziarsi
a basso costo, l’ingresso nell’eurozona toglieva alla Banca d’ Italia la
sovranità monetaria e Fiscal Compact toglieva allo stato il controllo sul
bilancio;
però
il pareggio di bilancio è difficile senza ripresa, al suo posto invece arriva
la depressione.
Invece bisognerebbe che i tassi d’ interesse
fossero più bassi del tasso di crescita, in Italia la ricchezza nazionale è
molto più alta del Pil, il che è una forma di garanzia per i creditori dello
stato.
L’
oligarchia internazionale vuole togliere di mezzi gli stati nazionali,
facendoli indebitare e infiltrandoli con suoi agenti, usando la corruzione;
anche
gli Usa paiono preda dei britannici che vogliono aumentare i conflitti e usano
la forza militare Usa, mentre la corona inglese vuole ridurre la popolazione
mondiale ( Galloni );
in
questo quadro, la Germania si consola con l’esportazione, però la Cina vuole
aumentare la domanda interna.
Bisogna
contrastare i sicari dell’Italia e le controriforme che hanno azzoppato il
paese, gli Usa hanno dimostrato che la moneta non crea sempre spinte
inflazionistiche, anche perché la maggior parte di essa è virtuale, cioè
elettronica o di conto;
bisogna
sostenere l’economia reale, contro Bruxelles che obbedisce ai globalizzatori,
non si rispetta l’ambiente, né la salute.
Andreatta
e Ciampi erano garanti per l’Italia del patto massonico per la globalizzazione,
insieme a Napolitano, Cossiga, Spadolini e Amato.
In
Italia, fino agli anni ottanta, i lavoratori hanno visto migliorare la loro
condizione sociale, sono aumentati i salari, ferie e dritti dei lavoratori, è
stata adottata una democrazia partecipata e lo statuto dei lavoratori;
per
paura del comunismo, le classi dominanti hanno ceduto potere e margini di
profitto, caduta l’Urss, hanno voluto recuperare privilegi, profitto e potere,
la democrazia è stata minata e i lavoratori, traditi dai partiti di sinistra e
dai sindacati, sono diventati più arrendevoli.
Nel
1978 il capitalismo si affermò in Cina, con i costi più bassi il paese attirò
investimenti esteri, il turbocapitalismo vuole il controllo delle risorse, l’abbassamento
dei costi e delle imposte sul capitale, favorisce il falso di bilancio,
elezioni truccate e controllo pagato sulla politica.
Portare il salario al livello di sussistenza
significa reintrodurre la schiavitù, inoltre, con i conflitti, le
multinazionali ricevono grandi profitti con le armi.
Alla
fine però tutti gli imperi sono desinati a cadere, perché pochi sguazzano nella
ricchezza e tanti nella miseria, nell’inquinamento e nella violenza, oggi un
impero invisibile, tramite persone non elette, controlla governo, partiti e
media;
politici
e dirigenti sono nominati perché obbedienti e discreti e rimangono in carica a
prescindere dal partito di appartenenza;
oggi pare che gli americani abbiano rinunciato
alla dichiarazione d’Indipendenza e gli occidentali alla dichiarazione dei
diritti, cioè ai vecchi ideali occidentali di eguaglianza e di giustizia.
L’
impero occidentale ha imposto la disciplina con il G8, la Nato, la Banca
Mondiale, il Fondo Monetario, il WTO, l’ OCSE, il TTIP, però oggi, con l’
aristocrazia della finanza internazionale e con la globalizzazione, si apre
dialetticamente lo spazio per una rivoluzione mondiale, sperando che anche
questa non sia manipolata o tele diretta da poteri occulti.
Per
realizzare il disegno del Nuovo Ordine Mondiale, si è preferito provocare il
declino dei parlamenti e degli stati, che hanno sempre meno potere, anche all’
interno dei loro confini.
Il
terzo emarginato mondo si trova anche nel primo, il secolo XIX era britannico e
il XX era americano, il XXI potrebbe essere cinese;
una plutocrazia segreta internazionale non è
interessata a difendere la sovranità del popolo, il back office dirigenziale è
fatto da Usa e Gran Bretagna, dove sono nate le prime Ur logge che hanno creato
altre super logge a loro soggette in tutto il mondo.
L’ordine
finanziario mondiale non può esistere senza corruzione, violenza e guerra,
perché vuole estrarre il massimo di plus valore dagli esseri umani, come si fa
con le vacche degli allevamenti intensivi.
Bisognerebbe
essere governati da sovrani illuminati, l’oligarchia massonica dovrebbe essere
fatto di superuomini invisibili che dovrebbero lavorare anche per il benessere
del popolo bestiame;
però
le Ur logge sono divise tra loro e al loro interno, alcuni loro rappresentanti
sono stati contro l’ancien regime e le sue ingiustizie e contro il potere della
chiesa, altri difendono la religione, alcuni sono libertari.
Altri
sono contrari a estendere l’eguaglianza agli uomini immeritevoli o
disubbidienti, cioè sono anche contro il suffragio universale, per alcuni di
loro, la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo è velleitaria, mentre
altri la difendono.
Il
nuovo ordine mondiale dovrebbe fermare l’onda lunga democratica, in genere, i
massoni oligarchici sono contro l’autorità immeritata, vogliono il governo
dello spirito e della finanza, finanziano opere filantropiche e ritengono la
libera muratoria la più giusta delle associazioni.
Però i massoni non sono profeti disarmati,
alimentano guerre, terrorismo e omicidi e si fanno guerra, si ritengono destinati al dominio
mondiale.
Malgrado
le loro divisioni interne, aiutati dai loro servitori politici, hanno elaborato
un piano per far precipitare le economie delle democrazie occidentali e
abrogare la sovranità nazionale e popolare.
A causa della dialettica interna, la
massoneria è bifronte, non crede al diritto di sangue, però tanti massoni credono ai diritti
civili e ritengono che il diritto a governare spetti all’ aristocrazia dello
spirito,
perciò forse un giorno faranno i conti anche con i pupazzi modesti che, al
governo, li hanno serviti in cambio di privilegi.
I
massoni, mutuando al pensiero gnostico-valentiniano, che divideva gli uomini in
materiali, razionali e spirituali, ritengono che l’umanità sia da perfezionare
gradualmente per mano di maestri illuminati.
Anche
dagli ambienti elitari è nato il fascismo, oggi per gli iperliberisti e i
globalizzatori, lo stato è un problema come la democrazia e perciò deve essere
indebolito, gli oligarchici si muovono anche per eliminare ogni tipo di
sovranità, monetaria, politica, nazionale e personale.
Non
vogliono istituzioni funzionanti e controllabili dal popolo, per piegare gli
stati, li costringono a reperire risorse nel mercato dei capitali e ad
indebitarsi, la BCE vuole solo garantire la stabilità dei prezzi;
in
Unione Europea una commissione non eletta legifera al posto del parlamento,
favorendo politiche recessive, mentre Draghi era intento solo a finanziare le
banche.
I
mondialisti vogliono creare un nuovo ordine sociale, però all’ interno del back
office esistono lotte di potere per la strada giusta da prendere, oligarchica o
democratica.
Con
una rinata nobiltà nera (ex vaticana ) tornerà la dicotomia padroni-schiavi,
trasformando l’uomo in una merce;
mentre
una minoranza accumula ricchezze, la BCE, stampando banconote, che sono pezzi
di carta, e con la moneta virtuale ed elettronica, per conto dei suoi mandanti,
ha in mano l’eldorado e può comparsi il mondo.
L’
abbattimento delle torri gemelle dell’1/9/2001 è stato un complotto, le crisi
sono create e risolte secondo i desideri delle logge sovranazionali che
vogliono vedere se l’umanità è in grado di reagire alle trame o subire per
diventare schiava per mille anni.
Al
Qaeda era funzionale alla super loggia tre occhi, ma anche alle super logge
aquila bianca e Burke, però nel 2001 Bin Laden e Al Qaeda passarono alla
dipendenza della super loggia Hathor e della Geburah, per recitare un nuovo
copione del nuovo ordine mondiale;
Berlusconi
fu rifiutato dalla Hathor e Renzi dalla Tre occhi.
La
nuova stagione imperiale era diretta dalla Hathor, dalla Geburah e dalla Amun,
forte in medio oriente.
Nel
2004, con un compromesso tra oligarchici e democratici, nacque la super loggia
Maat, degli oligarchici facevano parte Hathor, Compass e i guerrafondai della
Geburah, alla Maat fu iniziato Obama, però vi confluirono anche Ted Kennedy e
Clinton.
La crisi Usa del 2008 è stata programmata,
come la crisi di alcuni paesi europei del 2011; la Hathor e la Geburah hanno
favorito le guerre in Afganistan e Iraq.
In
gioco c’era il petrolio iracheno e l’oppio afgano, perciò la Hathor lasciò il
medio oriente nel caos, la costruzione europea prevedeva una gestione tecnocratica
e oligarchica, la BCE aveva potere di vita e di morte sugli stati, senza dover
rispondere a un potere politico;
con la crisi degli spread, non ha fatto il
prestatore di ultima istanza agli stati, come fanno le banche centrali, la
troika lavorava solo al servizio delle logge sovranazionali e dell’alta
finanza.
Il
programma, secondo il dogma dello stato minimo, chiedeva riforme strutturali,
che era una definizione ambigua, rigore nei conti pubblici, aumento delle tasse
e dell’età pensionabile, diminuzione del costo del lavoro e sua
precarizzazione, inoltre privatizzazioni, diminuzione del welfare e dei servizi
pubblici, praticamente ciò che è stato richiesto all’Italia e alla Grecia.
Per l’oligarchia, la democrazia deve essere
formale, mentre il vero potere deve appartenere agli spiriti elevati e in parte
a quelli che li servono, l’élite sa maneggiare bene il denaro che, in realtà,
non ha nessun valore intrinseco.
Nel
2006 l’egemonia della Hathor era sfumata ed era il momento della tre occhi, di
Pan Europa, Compass, Burke, Babel, Der Rring, Tao Lodge, con il fine di attuare
un nuovo secolo europeo e realizzare un nuovo feudalesimo, con al vertice
massoni privi del lignaggio del sangue, un modello da esportare negli altri
continenti e ispirato all’oligarchia comunista cinese;
Monti doveva solo destabilizzare l’Italia, senza
spargimento di sangue, senza fisime democratiche ed egualitarie.
Però ci
fu il risveglio della democratica Paine e del Grande Oriente Democratico
Italiano, che cercarono di spingere Obama a una svolta rooseveltiana;
dietro
le recenti manifestazioni studentesche di Hong Kong c’ è lo zampino di logge
cinesi e della Paine, mentre la Hathor è tornata in scena con la nascita
dell’ISIS da essa patrocinato.
Dopo
due secoli di dominio democratico, gli oligarchici avevano ripreso
l’iniziativa;
l’Europa
è un laboratorio e la Grecia e l’Italia un laboratorio nel laboratorio,
vogliono trasformare i cittadini in sudditi degli aristocratici di spirito;
se si
fossero creati gli eurobond, sarebbe cessata la speculazione sui titoli a causa
dei differenziali degli spread.
Vogliono
puntare sulle privatizzazioni e su una manodopera immigrata a buon mercato e
arrendevole e trasformare i cittadini in sudditi;
Enrico Letta è legato all’ OPUS Dei e alle
organizzazioni para massoniche, a Vaticano, Bruxelles, Francoforte e Berlino;
Schaeuble,
ministro delle finanze tedesco, è un massone reazionario e intransigente,
tuttavia è elogiato dalla nostra informazione.
In
Francia sono state bloccate le riforme elettorali promesse da Hollande, Matteo
Renzi vorrebbe essere iniziato alla super loggia tre occhi, ma non si fidano di
lui, come non si fidavano di Berlusconi, anche se li hanno utilizzati entrambi;
a questa loggia sono iscritti Napolitano, Draghi, Schaeuble
e Lagarde;
credono
che Renzi sia un arrivista spregiudicato, un voltafaccia ambizioso, in realtà,
ritengono di non poterlo controllare, cioè che è poco obbediente;
ma Renzi, come Berlusconi, non è peggiore di tanti
politici europei al servizio della nomenclatura, perciò Renzi, sentitosi
rifiutato, ha chiesto l’affiliazione alla super loggia “Leviathan”.
Secondo
Rino Formica, Renzi porta avanti il programma di Rinascita democratica di
Gelli, il quale si uniformava al testo del 1975 sulla crisi della democrazia,
redatto dalla commissione trilaterale, dipendente dalla super loggia tre occhi.
Sono stati massoni i presidenti italiani
Einaudi, Saragat, Cossiga, Ciampi e Napolitano, furono sostenuti dai massoni
Leone e Pertini;
Mario Draghi, uomo di fiducia delle super logge
reazionarie e dell’alta finanza, è tra i massimi responsabili della governance
europea.
Nel
2012 il massone democratico Hollande, del Grande Oriente di Francia e della
loggia Lassalle, appoggiato dalle super logge Paine e Montesquieu, prevalse
sull’ oligarchico Sarkozy della super loggia Hathor, legato alla Cia;
sono
stati i massoni a creare le istituzioni internazionali, il mondo politico
moderno è stato creato dai massoni, con tutte le libertà;
dal
novecento e soprattutto dagli anni sessanta i massoni oligarchici hanno voluto
la rivincita.
Poiché
l’Italia era un paese in bilico tra comunisti e clericali, i massoni italiani,
condannati ufficialmente dalla chiesa, dal fascismo e dal comunismo, grazie a
un’informazione asservita ai potenti e alla legge che vietava le associazioni
segrete, vivevano nascosti;
i comunisti si dichiararono contro la massoneria,
eppure erano stati massoni Bauer, Marx, Engels, Lenin, Stalin, Trotsky.
I
libri di storia italiani hanno parlato solo di carbonari, che erano però
massoni; anche alti dirigenti fascisti erano stati massoni, la tendenza a
nascondersi dei massoni italiani è stata aiutata dall’informazione, comunque,
la legge italiana, ereditata dall’era fascista, proibiva le società segrete;
tuttavia,
dopo la seconda guerra mondiale, praticamente la massoneria nazionale non era
più segreta e se ne conoscevano anche degli iscritti, era infiltrata dalla
polizia e dai servizi, ma, per i cittadini, l’informazione non ne parlava.
Le
super logge oligarchiche tedesche sono Der Ring, cui sono iscritti Draghi e
Schaeuble, mentre la Merkel fa parte della Golden Eurasia, della Valhalla e
della Parsifal, le quali favorirono l’avvento del nazismo, appoggiate dalle
super logge oligarchiche anglo-americane;
i
tedeschi sono manipolabili, invece gli italiani, a causa della presenza della
chiesa, sono ipocriti, il nazismo fu finanziato da massoni oligarchici
angloamericani.
In
Italia la massoneria fu messa fuori legge dal fascismo, ma il Gran Consiglio
era composto, quasi esclusivamente, di ex massoni, il fascismo fece la stessa
cosa con la mafia, ne combatté la base e ne tesserò il vertice;
gli
stati, dal tempo delle corti dei miracoli di Venezia, Parigi e Londra, per
tutelare le massime autorità, hanno sempre collaborato con l’alta criminalità.
Il
nazismo fu bloccato dal massone progressista Roosevelt, la Merkel aveva il
progetto di destrutturare i paesi europei, controllandone i governi, era
indifferente alla sorte dei cittadini europei.
I
tedeschi, con le loro eccedenze commerciali, si godono i dividendi delle
privatizzazioni d’industrie europee acquistate a prezzi stracciati;
il francese Hollande è stato acquisito dalla
Germania, per cui, si è mosso in continuità con il reazionario Sarkozy.
Se si vuole salvare il concetto di Unione
Europea, bisognerebbe dare più potere al parlamento europeo e fare gli Stati
Uniti d’Europa, favorendo una politica europea più solidale;
i politici di successo sono predicatori laici
al servizio del governo occulto, Hollande, durante la campagna elettorale, era
contro l’austerità, poi ha proposto di tagliare la spesa di 50 miliardi di euro
in due anni.
Draghi
ha finanziato con bassi interessi le banche, controllate dai soliti ignoti, le
quali hanno comprato industrie e servizi di paesi in crisi;
mentre
in occidente tramonta l’ideale democratico, in Cina, la super loggia
democratica “Tao Lodge” promuove la democrazia e la sovranità popolare, questa
super loggia ha favorito le manifestazioni di Hong Kong.
Nel
2013 Al Qaeda si è trasformata, in “Isis”, Al Baghdadi fu imprigionato,
liberato e iscritto dalla loggia Hathor, diretta da George Bush che, con
Geburah, Der Ring e Amun, in un accordo anglo americano e tedesco, puntava alla
destrutturazione oligarchica dell’Europa, per cinesizzare e feudalizzare l’area
euroatlantica.
Massone
di rilievo della Hathor è Erdogan, nel 2010 scoppiò la primavera araba,
sembrava una sollevazione spontanea, in realtà, tramavano la Hathor, Geburah,
Compass, Amun, Der Ring;
generalmente,
i capi politici e militari tengono celati i grembiulini massonici, cioè un po’
di segreto massonico esiste in tutti i paesi;
la Hathor dirige gli eventi, se avesse voluto,
Obama, di razza scura, avrebbe potuto sbaragliare l’” Isis”, invece ha
bombardato le abitazioni civili.
Tra le
super logge aristocratiche, ci fu anche lo scontro tra aquila bianca e tre
occhi, il golpe cileno del 1973 fu voluto dalla tre occhi e dalla Hathor, nel
2014 nacque il califfato di Baghdad, sostenuto da Hathor, Geburah e Der Ring,
cioè anche dalla massoneria aristocratica tedesca e degli emirati arabi,
d’accordo con super logge oligarchiche inglesi e americani, alle quale però
partecipano personaggi di rilievo di tutto il mondo.
II
fine potrebbe essere, con il benestare anglo americano, cioè dei loro servizi
segreti e delle loro super logge aristocratiche, aperte a tutta la crema
plutocratica del mondo, la dominazione tedesca in Europa e la globalizzazione
angloamericana nel mondo, senza democrazia, libertà e diritti;
ora pare che, oltre che in Ucraina e medio oriente,
anche in Italia, grazie ai suoi governi fantoccio, si stia giocando il destino
del mondo (fonte: Massoni – le Ur-Lodges – di
Gioele Magaldi – Ediz. Chiarelettere ).
Le
società segrete sono assai antiche, esistevano in Egitto, in Grecia e a Roma,
erano partiti segreti rivoluzionari che si opponevano a governi autoritari ed
erano costrette a nascondersi, è accaduto anche alla massoneria.
Come
lo stato ha nel DNA la mafia, i partiti o fazioni hanno nel DNA le società
segrete, perciò a volte sono extraparlamentari, rivoluzionari e armati;
anche la mafia è una società segreta.
Anche
in Africa sono esistite società segrete, parlo degli uomini leone, degli uomini
pantera e degli uomini leopardo, confinati nelle fitte foreste di Congo, Ruanda
e Uganda.
Dal
1920 al 1930 gli adepti africani, erano sottoposti a un rito, avevano maschere
delle belve, pelli degli animali, erano dipinti a macchie come i leopardi e
avevano degli strumenti per simulare le zampate con le unghie delle belve;
prima
di compiere i riti d’ iniziazione, i Mau Mau si spogliavano degli oggetti di
fabbricazione europea.
I giovani erano sottoposti a dolorose
iniziazioni.
Erano
una reazione di difesa dei negri di fronte all’avanzata e alla potenza dei
bianchi;
in
genere, le società segrete, come i partiti, sono state minoritarie in partenza,
rispetto allo stato, e perciò tramavano nell’ombra, erano perseguite.
Queste
società segrete erano, per altri versi, simili alle società terroristiche, così
nacquero gli uomini pantera, gli uomini leone, gli uomini caimano e gli uomini
coccodrillo.
Erano
tutti animali temuti dagli indigeni e venerati da tempo immemorabile, fin dalla
nascita del totemismo; queste società segrete erano organizzate in bande feroci
ed erano spinte all’azione da riti cruenti.
Anche
le società segrete moderne, come la massoneria, hanno i loro riti e i loro
simboli, i cavalieri del Tempio o Templari o di Cristo sorsero in Terrasanta
per proteggere Santo Sepolcro e pellegrini, divennero banchieri dei re e furono
distrutti, per cupidigia, da re Filippo IV il bello, nel 1310 furono bruciati
vivi da Filippo IV e l’ordine fu sciolto da Clemente V.
All’inizio
non erano una fratellanza occulta, ma una società di mutuo soccorso,
fratellanze e società di mutuo soccorso sono dei modi di nascita dei partiti e
delle società segrete, per proteggere e favorire i membri e per ricercare
potere e ricchezza.
Alla
fine del 1200 i templari erano migliaia sparsi per l’Europa, con castelli e
ricchezze, erano uno Stato nello Stato, che è un’altra caratteristica delle
mafie, delle società segrete e dei partiti.
Come tutte le società e i club importanti,
avevano privilegi, esenzioni e immunità e potevano essere giudicati solo dal
papa.
Come
la chiesa, i templari ricevevano donazioni, avanzarono nella scala sociale,
economica e di potere e misero da parte il voto di povertà e conservarono solo
l’obbedienza, sulla quale si costruiva la gerarchia e l’organizzazione.
Come
ebrei e italiani, si fecero banchieri, perciò non seguirono più il comandamento
del divieto dell’usura, la stessa attività bancaria li costringeva al segreto,
la loro iniziazione era segreta, come quella della mafia e della massoneria,
avevano riti e simboli suggestivi, mutuati dalla massoneria.
I Templari subirono la stessa sorte in
Francia, Spagna e Inghilterra, però i superstiti arrivarono, con le loro
ricchezze mobili, prima in Portogallo e poi in Scozia, dove nacque la
massoneria speculativa di rito scozzese.
Nel
1717, in Inghilterra nacque la massoneria speculativa moderna.
Seguendo
le tracce della “Federal Reserve americana”, anche la banca centrale europea,
per evitarne il collasso, ha concesso prestiti alle banche per centinaia di
miliardi di euro, a breve termine ed al tasso dell’1%;
la
rivista Economist della City di Londra, posseduto dal finanziere Rothschild, ha
affermato che, per costringere i paesi europei a pagare i loro debiti esteri e
a non reintrodurre il protezionismo, occorrerebbe una dittatura europea.
L’11.6.2010
il presidente della commissione europea, Barroso, ha minacciato i paesi europei
membri della UE di un colpo di stato militare se non si fossero applicate le
misure d’ austerità proposte dalla commissione per salvare le banche.
Intanto
dall’America Rockefeller fa sapere che, per tutelare l’ambiente, occorre
ridurre la popolazione terrestre a due miliardi, cosa che si può fare solo con
l’inquinamento, con la cattiva medicina e con la cattiva alimentazione, le guerre non
bastano a tale fine.
Come
si sa, per i globalizzatori il liberismo è un dogma, a tale fine, aiutati da accademici e giornalisti
prezzolati,
hanno favorito anche la delocalizzazione d’ industrie all’estero, dove la
manodopera costa meno, favorendo così la decadenza economica dell’occidente;
il collasso delle famiglie, delle piccole
imprese e degli stati nasce con il loro indebitamento, che favorisce la reintroduzione dalla
schiavitù,
infatti, si può lavorare gratis sia quando si nasce schiavi che quando bisogna
rimborsare un debito.
In
generale, si tolgono risorse ai sudditi con le imposte, emettendo banconote e
facendo lievitare il debito dello stato e dei cittadini.
A
causa dei disordini, anche l’austerità favorisce la dittatura, come avvenne in
Europa dopo la grande depressione degli anni trenta;
sembra una beffa, i governi hanno espanso il
debito statale per salvare le banche che hanno sempre speculato su
risparmiatori e piccole imprese,
poi sono stati costretti ad abbassare il
livello di vita della popolazione perché la commissione europea chiede
programmi d’ austerità;
contemporaneamente,
la situazione deficitaria dei bilanci dello stato, favorisce anche l’inflazione
che è destinata ad esplodere.
Pur
non facendo parte della moneta unica, Londra manovra dietro la politica
economica dell’eurozona, in quel paese ha sede la massoneria mondiale e Londra
ha sempre ordito complotti fin dal 1700, a spese di europei e americani, è lì
che esiste la testa del serpente, che però non è fatta solo da ebrei, ma dalla
crema mondialista, mentre alcuni ebrei sono solo dei prestanome;
lo scopo è dare vita ad una nuova aristocrazia
mondiale e seppellire la democrazia.
Per
quelli che credono ancora possibile una riforma del sistema economico, si
afferma che bisogna separare le banche d’ affari speculative da quelle
commerciali, proibire la negoziazione di derivati e tutelare i depositi in
conto corrente;
tuttavia in nessun paese del mondo i governi
obbediscono ai cittadini, ma obbediscono all’élite e alle lobby, la democrazia
è una farsa.
Oggi
le riforme si possono fare solo togliendo diritti ai cittadini e favorendo le
speculazioni di grandi gruppi, in USA la riforma sanitaria del presidente Obama
ha favorito più l’industria farmaceutica che le assicurazioni private; la
politica dei governi è dettata dai grandi cartelli, controllati dai soliti
ignoti.
Il
progetto del Nuovo Ordine Mondiale o NWO è all’ordine del giorno dei summit
segreti, come quelli di Davos, superprotetti dalla polizia, del gruppo
Bilderberg che è una super cupola massonica, ai quali partecipano regolarmente
direttori ed editori delle più grandi testate giornalistiche del mondo, che poi
non informano i lettori dei contenuti di queste riunioni.
Il 3 giugno 2010 c’è stata a Barcellona
un’altra di queste riunioni, per gli italiani era presente l’amministratore
delegato della Telecom Italia, Franco Bernabé.
Altri
membri italiani del Bilderberg sono stati Giulio Tremonti, Romano Prodi,
Tommaso Padoa Schioppa e Mario Draghi, indipendentemente dal fatto che facciano
parte di maggioranza o opposizione;
il potere vero ma occulto sa che i suoi uomini vanno piazzati nella
maggioranza, nell’ opposizione, nella stampa, nelle università, in
magistratura, in polizia, a capo di grandi imprese e nella Banca Centrale,
perché ha bisogno di persuasori occulti che lo spalleggiano, a tale fine li
remunera profumatamente.
Uno
dei padri del Bilderberg è Brzezinski, naturalmente favorevole al governo
mondiale, i fautori del Nuovo Ordine Mondiale vogliano abbassare il tenore di
vita delle popolazioni con misure d’austerità e nuove tasse;
è
utile ricordare che al vertice della massoneria modera vi è il duca di Kent,
parente della regina d’Inghilterra Elisabetta II, mentre suo marito Filippo d’
Edimburgo era presidente del WWF.
Lo
scopo di questi summit è creare una nuova aristocrazia che governi il mondo e
bandisca le democrazie difettose, della cricca dell’oligarchia finanziaria
fanno parte i banchieri centrali che hanno chiuso gli occhi davanti alla crisi
finanziaria che si stava preparando;
ora
acquistano titoli di stati emessi dagli stati dell’eurozona, senza che i
cittadini siano informati adeguatamente.
Questi
banchieri centrali hanno regalato liquidità alle banche che avevano speculato
con i sub-prime e non pagheranno per la loro mancanza di vigilanza, come si fa
ancora a credere nella giustizia.
La
mafia è sempre stata diretta dalla massoneria, i giuramenti mafiosi sono
identici a quelli massonici, a volte nuove mafie si scontrano con vecchie mafie
e lo stato opera in accordo con la vecchia mafia per far fuori la nuova;
lo stato collabora con gruppi mafiosi per la
ragion di stato e per affari sporchi, la mafia non potrebbe esistere se non
fosse tollerata da politica, polizia e parte della magistratura;
in
Sicilia, la loggia massonica di rito scozzese dei cavalieri del Santo Sepolcro
era frequentata dall’élite della società, da nobili, da vescovi e da capi
mafiosi.
Il
Principe siciliano massone Alliata di Montereale, iscritto alla P2, fu l’anello
di congiunzione tra massoneria e mafia;
su
ispirazione del Principe Alliata, il bandito Giuliano, controllato dalla mafia
e dai suoi mandanti aristocratici agrari e massoni, organizzò la strage di
Portella della Ginestra, pare che il principe abbia anche goduto di una visita
della regina Elisabetta II.
Alliata
di Montereale fu coinvolto anche in un tentativo di golpe, a Trapani esisteva
la loggia Gladio a cui partecipavano i servizi.
I
cavalieri del Santo Sepolcro erano cavalieri di Malta che erano legati a un
giuramento a favore del papa, risalenti al tempo delle crociate;
la
mafia e l’Inghilterra sostennero l’impresa dei mille di Garibaldi e nel 1943,
per appoggiare lo sbarco degli americani in Sicilia, Alliata aveva contribuito
alla mobilitazione di massoni e mafiosi;
la
loggia Comunicazione era forse una propaggine della super loggia di Montecarlo.
Allora
la Trade Development Bank era il braccio operativo degli agenti della corona
inglesi, nati nel 1833 per seguire gli affari coloniali della corona.
Ancora
oggi, gli agenti della corona forniscono armi a paesi esteri e fomentano
complotti e rivoluzioni;
la Trade Development Bank faceva traffico
d’armi e stupefacenti, era in rapporto con Calvi e con Gelli, fino a che, con
la fine di questi, gli agenti della corona non decisero di appoggiarsi alla
banca BCCI pakistana, che faceva affari sporchi e perciò fu costretta a
chiudere, a causa degli scandali.
Le
agenzie di rating come Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch hanno rapporti
incestuosi con banche e organismi finanziari, dai quali sono controllati, che
dovrebbero controllare prima della loro valutazione;
il
fatto è che queste agenzie americane sono società private e società per azioni,
perciò ricercano il profitto e hanno partecipazioni in corporazioni e banche.
Crisi
sistemiche sono state causare da giudizi prezzolati di queste agenzie che hanno
favorito anche le speculazioni sulla lira.
Oggi
queste agenzie sfornano rating sulla solvibilità degli stati sovrani, dopo aver
favorito indirettamente banche speculative, derivati, sub-prime e obbligazioni
strutturate, in tal modo sono stati venduti titoli bidone anche ai fondi
pensione americani;
assieme alle banche centrali e alle banche
d’affari, queste agenzie di rating sono tra i maggiori responsabili della crisi
economica globale che ha arricchito pochi e impoverito molti, riducendo la
solvibilità degli stati e procurando nuovi sacrifici ai cittadini.
Alan Greenspan,
ex governatore della Federal Reserve, favorì lo sviluppo del credito al
consumo, anche con garanzia ipotecaria, in pratica l’indebitamento delle
famiglie con scarso reddito, al tasso di favore dell’1%;
contemporaneamente,
il resto del mondo, con le rimesse in dollari, finanziava i consumi americani
ed il tesoro americano, dopo che la finanza americana aveva deciso di
delocalizzare all’estero le industrie, riducendo base produttiva del paese e
capacità di domanda dei lavoratori, mentre la bilancia commerciale del paese
era in deficit.
Poi la
finanza creativa inventò i derivati che hanno raggiunto il valore di 12 volte
il PIL mondiale, questi sono carta straccia, mentre dovrebbe essere fatta
ripartire l’economia produttiva;
con la
distruzione dei derivati ne scaturirebbe però la perdita da parte di quelli che
li posseggono.
Da ricordare che le tre società di rating
hanno emesso giudizi di massima affidabilità su questi prodotti, come sulla
banca Lehman Brothers che è fallita.
La
cupola finanziaria è composta da banchieri centrali, banche d’ affari e agenzie
di rating, la connivenza degli organi di controllo delle banche centrali ha
travolto milioni di risparmiatori, in Italia con i casi Cirio, Parmalat e bond
argentini;
tra
gli enti locali, il comune di Napoli è stato il primo ad entrare nella trappola
dei derivati, ne sottoscrisse per 300 miliardi di lire, rastrellati dalla Banca
d’affari Merrill Linch;
in precedenza, i comuni erano controllati dal Corecom,
poi soppresso, e si finanziavano alla Cassa Depositi e Prestiti, perciò non
potevano incorrere in queste disavventure.
A
causa della situazione del bilancio dello stato e dei suoi sprechi e privilegi,
i creditori dello stato e degli enti locali aspettano i pagamenti delle
forniture ed i rimborsi fiscali, però i ritardi nei pagamenti avvengono anche
da parte delle grandi imprese nei confronti delle piccole;
sembra
che lo stato o una mano estera voglia ammazzare la nostra economia, non solo
con le tasse, fortuna che esiste il lavoro nero e l’evasione fiscale.
In
questi anni c’è stato il massimo di trasferimento di ricchezza verso le banche
e le assicurazioni ed oggi le prime si dicono insolventi.
Come faceva
Guido Carli, che si lamentava che gli italiani sono ingovernabili, anche Mario
Draghi predica sacrifici per i lavoratori ed i pensionati, però la Banca
d’Italia ha troppi dipendenti, visti i trasferimenti di funzioni alla BCE e
l’abolizione della tesoreria unica per gli enti locali;
questi
dipendenti costano in media oltre 100.000 euro l’anno.
Oggi
in Italia il riciclaggio si fa anche grazie all’asse Londra-San
Marino-Vaticano, siamo alla fine dell’economia dei consumi e dello stato dei
diritti;
l’accordo di Pomigliano D’Arco con la Fiat
violava i diritti inviolabili sanciti dalla costituzione, in materia di tutele
sul lavoro e sciopero.
Eppure,
per favorire l’occupazione, bisognerebbe ridurre l’orario di lavoro, abolire lo
straordinario, il doppio lavoro, il lavoro dei pensionati e favorire il
turnover, invece di procrastinare l’età per la pensione, cosa fattibile perché
il bilancio dell’Inps è stato generalmente attivo ed i contributi dell’Inps e
dell’ Inail sono a destinazione specifica e non dovrebbero essere usati per
sanare i buchi del bilancio dello stato.
Gli
ottimisti affermano che, alla luce della costituzione, domani qualsiasi giudice
avrebbe potuto invalidare l’accordo con la FIAT, però non è sempre vero che i
giudici sono attenti ad applicare la legge, spesso girano la testa dall’altra
parte, lo hanno fatto tante volte per proteggere le banche, contro le quali
erano state presentate migliaia di denunce;
parte della magistratura è collusa fino al
collo con il potere.
Si
afferma che la prima parte della costituzione tutela diritti inviolabili, non
derogabili da contratto e non soggetti a procedure di revisione costituzionale,
ignorando che dal 1945 parlamento, presidente della repubblica, corte
costituzionale e corte di cassazione hanno provveduto a conservare leggi
anticostituzionali ed a crearne di nuove; l
a
costituzione è un grande bluff e un inganno, è usata dalla classe politica come
un feticcio, essa è sempre pronta a calpestarla;
il
diritto del lavoro, la legge sulla stampa e il diritto tributario da tanto
tempo hanno ereditato dal fascismo numerose norme anticostituzionali e lesive
dell’art. 3;
è fatale, pare che in Italia una legge
ordinaria cattiva prevalga tuttora su una legge costituzionale buona.
Dal
2001 al 2006, in Italia sono stati dossierati dal Sismi magistrati, giornalisti
e politici, si è imposto il segreto di stato
in ambiti non costituzionalmente ammissibili ed a finalità estranee allo stato, lo stato ha ordinato
intercettazioni contro cittadini inconsapevoli, violando la loro privacy;
pare che questo stato non accetta le intercettazioni
autonome della magistratura, ma ispira quelle illegali della polizia, da
ricordare che le leggi di polizia fasciste non sono state abrogate.
L’economia
sommersa nasce dall’evasione fiscale e dalle attività criminali e illegali,
perciò la pressione fiscale reale è maggiore per chi paga le tasse;
la lotta all’evasione dovrebbe essere anche un
problema di giustizia distributiva delle tasse, perché lo stato non dovrebbe
incassare più del 40% del reddito nazionale in tasse;
da
ricordare però che lo stato si è dato anche norme per favorire i contribuenti
amici, parlo dell’elusione fiscale o evasione legale.
Pare
che in Italia i mafiosi posseggano 1000 miliardi di euro di beni, però ne
possiedono tanti altri all’estero, dove i loro investimenti da riciclo sono
bene accetti;
in Italia il riciclaggio si fa soprattutto a
Milano che è la principale piazza finanziaria, il che dimostra che il
riciclaggio si fa soprattutto con l’aiuto delle banche che indirizzano i soldi
anche verso i paradisi fiscali.
Sembra
che in occidente gli unici affari floridi siano quelli della mafia, che non è
solo italiana, dagli anni ’80 nella costa spagnola del Sol investe anche la
criminalità britannica, fu Francisco Franco che favorì lo sviluppo urbanistico
della Costa del Sol, la criminalità britannica si appoggia sulle banche off-shore
di Gibilterra;
anche
gli irlandesi hanno una rete criminale in 20 paesi.
La mafia russa è fatta anche di georgiani,
curdi, armeni, ucraini e ceceni;
a Cipro, il porto di Limassol è gestito dai
russi, pare che la mafia cecena abbia trattato con Bin Laden e Mossad anche la
vendita di plutonio.
Oggi
in Italia la mafia gestisce supermercati, ipermercati, centri commerciali,
mercati ortofrutticoli e case da gioco, il Vaticano e la CEI sono in rapporti
d’affari con la mafia, le banche nazionali dipendono dal Vaticano e quelle
locali dai vescovi;
queste banche, oltre a favorire il traffico di
armi, riciclano anche denaro mafioso, lo hanno fatto Banco di Roma, Banco
Ambrosiano e IOR, travolte dagli scandali.
Il fatto è che il denaro non puzza mai e tanti
lo vogliono, poco importa da dove provenga.
STATO
E MAFIA.
Da
tempo si sa che la criminalità organizzata, in tutto mondo, ha controllo di
parte del territorio dello stato, controlla quartieri cittadini, partecipa alla
lotta politica ed è ospitata a palazzo;
era
vero anche nell’ottocento, sia a Londra, che a Parigi, a New York e a Napoli.
Le
corti dei miracoli di queste città sono state zone cittadine franche appaltate
dallo stato alla criminalità, la quale però rendeva anche dei servigi allo
stato, per il quale era più importante contrastare le forze sociali centrifughe
che la mafia;
anzi,
si serviva della mafia per prevenire rivoluzione, rivolte, devoluzioni
territoriali e disgregazione sociale.
I
piemontesi realizzarono la conquista del sud d’Italia con l’aiuto della mafia,
poi i Savoia riconoscenti concessero a dirigenti mafiosi posti in parlamento e
intestarono loro strade e piazze;
prima dell’unità a Napoli, il capo camorrista
Liborio Romano era anche a capo della polizia borbonica, poi Garibaldi lo fece
ministro del suo governo provvisorio a Napoli;
dopo l’unità,
furono mafiosi Francesco Crispi e Vittorio Emanuele Orlando.
In
generale, la mafia è stata corrispondente dello stato e, fino ad un certo
punto, protetta e utilizzata per operazioni sporche, in raccordo con polizia e
servizi segreti;
con lo stato ha scambiato dei favori, però è
stata anche concorrente e competitiva con lo stato, nel senso che, essendo
legalmente contribuente unico, lo stato pretendeva di riscuote
monopolisticamente imposte, mentre la mafia, in un’ottica liberista, mirava a
riscuotere il pizzo, che era la stessa cosa.
Il
mestiere di mafioso rende ma è anche rischioso, infatti, i mafiosi cessano la
loro esistenza a causa conflitti interni o con lo stato;
se possono conservare il loro patrimonio, non
vedono negativamente un periodo di carcere.
Tramite
gli avvocati a colloquio, visite di parenti o smartphone, dal carcere fanno
arrivare ordini all’esterno;
quando
sono vecchi, per salvare la faccia, lo stato li pensiona, stabilendo per loro
un periodo di reclusione, mentre il loro ruolo di comando passa ad altri.
Numerose
inchieste giudiziarie, al tempo di Sindona, Calvi e Gelli, hanno evidenziato i
rapporti tra mafia, massoneria, chiesa, politica, affari, servizi segreti;
la
mafia usa corrompere politici magistrati, alti funzionari e polizia;
tanti
politici italiani sono stati collusi con la mafia o uomini d’onore, i quali
sono sempre alla ricerca di un collegamento con il potere.
Nel
1943 il siciliano Frank Gigliotti, massone e mafioso, durante lo sbarco
americano in Sicilia, era in collegamento con i servizi segreti americani.
Nel 1945 Salvatore Giuliano fu reclutato dal
movimento separatista, ricevette denaro dagli americani, ebbe il grado di
colonnello e armi, attaccò cinque caserme di carabinieri, svaligiò un treno;
aveva
ucciso poliziotti, faceva mercato nero, rapine, sequestri, però era protetto
dagli uomini d’onore ed era stato anche iniziato alla mafia, che era solita
anche tassare Giuliano sui proventi dei suoi sequestri.
L’ispettore
dei servizi segreti italiani Ciro Verdiani, che doveva arrestare Giuliano, ne
aveva protetto la latitanza e spesso invitava a cena Giuliano e Michail Stern,
agente segreto americano che aveva un lasciapassare per incontrare a suo
piacimento Giuliano.
Gli americani liberarono anche dei mafiosi
detenuti nel carcere di Favignana; Charles Poletti, governatore militare
alleato in Sicilia, nominò diversi mafiosi sindaci, consulenti e interpreti
degli alleati.
Il
7/7/47 Frank Gigliotti propose a Giuseppe Saragat di utilizzare il bandito Giuliano,
contro i comunisti e i contadini che volevano togliere la terra ai
latifondisti;
allora
i mafiosi erano al vertice del caporalato dei latifondisti.
Poiché
i contadini volevano la riforma agraria e occupavano i latifondi, per reazione
si arrivò, alla strage di Portella Della Ginestra del 1947, ordinata dalla
mafia e in particolare dal principe massone Gianfranco Alliata di Montereale,
fu eseguita da Giuliano, che fece assassinare 38 contadini.
A
volte la mafia aveva protetto e utilizzato i banditi, altre volte li aveva
consegnati alla polizia, con l’Italia alleata degli Usa, dal 1946 il
separatismo era in declino, scaricato dalla mafia e dagli americani;
grazie alla collaborazione tra mafia e
polizia, i banditi furono catturati o uccisi, mentre la mafia appariva forza
dell’ordine in Sicilia.
Con
l’aiuto della mafia, membri della banda Giuliano caddero nelle mani della
polizia, però nel 1948 Giuliano si vendicò, uccidendo cinque mafiosi, tra cui
il boss di Partinico.
Giuliano confessò al senatore Girolamo Li
Causi che era stato appoggiato dal ministro degli interni Mario Scelba e aveva
avuto rapporti con il capo della polizia locale e con rappresentanti del
governo americano.
Nel
1950 il residuo della banda di Giuliano fu catturato e Giuliano fu ucciso,
probabilmente su mandato di altri, da suo cugino Gaspare Pisciotta, che era suo
luogotenente;
al
processo di Viterbo, Pisciotta affermò che banditi, polizia e mafia erano
soliti cooperare, al magistrato inquirente disse che poteva rivelare cose
scottanti, perciò il 9.2.1954 fu avvelenato in carcere con una tazza di caffè.
Il
giudice Ferdinando Imposimato ha scritto un libro, dal titolo: “Doveva morire”,
che tratta dell’assassinio da parte delle brigate rosse Aldo Moro, dopo 14 anni
dalla sua morte, si fece luce su fatti rimasti sconosciuti anche ai magistrati.
Se vogliamo credergli, disse che i mandanti
del sequestro erano stati i servizi segreti dell’est comunista, che usavano il
terrorismo per destabilizzare l’occidente;
anche
in Germania c’erano stati attentati e sequestri ad industriali e politici.
Il terrorismo è stato sempre uno strumento
della politica;
il KGB
era il mandante di brigate rosse, Eta, Raf, Fplp, Ira, cioè di diversi
movimenti marxisti o nazionalisti, armava i terroristi e li addestrava;
però anche gli Usa hanno poi seguito questa
strategia, non solo in Italia.
In
cambio della liberazione d’alcuni brigatisti, la democrazia cristiana avrebbe
potuto liberare Moro, cioè trattando e facendo delle concessioni, come anni
dopo fece con la liberazione di Ciro Cirillo, assessore campano ai lavori
pubblici;
in realtà, siccome Moro voleva l’apertura ai
comunisti, malvista da Usa e URSS, si decise di sacrificarlo.
Avvenne
ciò, malgrado alcune spie infiltrate dai servizi segreti tra i brigatisti,
avessero fatto conoscere i covi delle brigate rosse ed il luogo in cui era
custodito Moro, dopo il sequestro.
Moro
fu sacrificato e, com’è accaduto ai capi mafiosi scaricati e pensionati dallo
stato, il suo memoriale sugli scandali di stato in parte spari;
durante
il sequestro Moro, il ministro dell’interno Cossiga era a capo del comitato di
crisi creato allo scopo, Cossiga non voleva la liberazione di Moro, non voleva
fare concessioni ai brigatisti e sapeva che questi, senza contropartite, lo
avrebbero sacrificato.
I membri del comitato di crisi erano uomini
dei servizi segreti italiani, della P2, agenti della CIA e del KGB;
i servizi, in Italia, Russia e Usa, erano
spesso in rapporto con la mafia, né la CIA, né il KGB volevano il PCI al
governo in Italia.
Un
falso comunicato del 16.4.1978 di Moro prigioniero era stato preparato da
Antonio Chicchiarelli, della Banda della Magliana, collegato ai servizi segreti
del generale Sontovito;
Chicchiarelli
era legato a Danilo Abbruciati, della Banda romana della Magliana, vicina al
Vaticano, ed al mafioso Domenico Balducci, pure legato a Santovito, tanto da
usare un aereo dei servizi segreti per i suoi spostamenti.
L’accenno
a Moro sembrerebbe una digressione dal tema sulla mafia, però Imposimato
ricorda che dopo molti anni dalla morte di Moro, si è saputo che il boss della
criminalità milanese Francis Turatello, d’accordo con il mafioso Tommaso
Buscetta, avrebbe voluto salvare Moro, però la Democrazia cristiana bloccò i contatti
allo scopo e, Turatello, a causa del suo interessamento, fu ucciso dal mafioso
Luciano Liggio, forse su mandato della CIA.
Il
17.3.1978, nella tenuta del mafioso Michele Greco, si era riunita la
commissione o cupola o governo della mafia o Cosa Nostra, fatta da Badalamenti,
Bontate, Greco, Riina, Pippo Calò e Bernardo Provenzano, con la proposta
d’iniziative per liberare Moro.
Bontate
e Badalamenti rappresentavano l’ala moderata, Rina, Pippo Calò e Provenzano
quella dei corleonesi, favorevoli allo scontro con il potere politico centrale.
Per
Cosa Nostra, le brigate rosse erano una sfida anche alla mafia, comunque,
Buscetta, Nino Salvo, Ignazio Salvo e Bontate proposero di fare il possibile
per liberare Moro, perciò la commissione diede incarico a Buscetta, allora
detenuto, in rapporto d’amicizia con alcuni brigatisti, di prendere i contatti
con i brigatisti Renato Curcio e Alberto Franceschini, pure detenuti.
Da
ricordare che allora erano membri della P2 i capi mafiosi Michele Greco,
Stefano Bontate e Pino Mandalari.
Con
falsi documenti, Giovanni Bontate incontrò Buscetta, recluso al carcere di
Palermo, e si decise di farlo trasferire al carcere di Torino, dove erano
reclusi i capi storici delle brigate rosse;
prima
considerazione, la mafia ha rapporti con i dirigenti del ministero di Grazia e
giustizia che decide sui trasferimenti dei detenuti.
L’indisponibilità
della DC a liberare Moro, bloccò l’operazione, a Roma il mafioso Pippo Calò era
legato al mondo della finanza e della politica ed era diventato il vero capo
della banda della Magliana, che aveva entrature anche in Vaticano, il quale
usava riciclare denaro sporco tramite la sua banca IOR e con la mediazione di
Sindona e Calvi.
Pippo
Calò, grazie alle sue relazioni politiche, comunicò a Stefano Bontate che i
dirigenti della DC non volevano Moro libero, perciò Bontate, Nino e Ignazio
Salvo ritornarono sui loro passi.
La democrazia cristiana, che anni dopo avrebbe
usato la camorra di Raffaele Cutolo, nel trattare con le brigate rosse la
liberazione dell’assessore napoletano Ciro Cirillo, non volle muoversi a favore
di Moro.
L’assessore
regionale campano ai lavori pubblici, il democristiano Ciro Cirillo, fu
liberato dopo quattro mesi, grazie alla mediazione del camorrista Raffaele
Cutolo e dei servizi segreti, con il pagamento di un miliardo e quattrocento
milioni;
i
terroristi ottennero anche alloggi sfitti ed assegni di disoccupazione per i
loro protetti;
per il
suo sequestro furono uccise tre persone, come del resto era avvenuto nel
sequestro Moro.
Buscetta
ricordò che c’era stato un altro tentativo di salvare Moro, da parte
d’esponenti della malavita milanese (Turatello e Bossi), Turatello era in
rapporti con Frank Coppola; Abbruciati, della banda della Magliana, fece capire
che era inutile intervenire a favore di Moro.
Flavio
Carboni, braccio destro di Calò, confermò che c’era stato un dietrofront negli
approcci per salvare Moro.
Flavio
Carboni, su incarico di Calò, per salvare lo statista, si era assunto il ruolo
di mediatore tra stato e mafia, era faccendiere e finanziere, in rapporto con
De Mita, Calvi e Banda della Magliana.
Frank
Coppola intervenne per bloccare il salvataggio di Moro, affermando che doveva
morire, è probabile che su questa questione anche la CIA avesse rapporti con la
mafia.
Perciò
dal carcere arrivò la sentenza definitiva, anche i brigatisti che aspettavano
la liberazione, si pronunciarono per l’uccisione di Moro.
La
mafia è sempre alla ricerca di un collegamento con il potere, cioè con il partito
di governo, qualunque esso sia, anche nelle amministrazioni locali, con il
denaro, ricerca il consenso ed espande la corruzione;
compra
poliziotti, giudici e funzionari pubblici, influenza informazione e politica,
controlla banche e finanziarie, controlla il territorio e il voto, fa eleggere
suoi uomini.
In Italia Sono 171 i comuni sciolti per
infiltrazioni mafiose, soprattutto nelle province di Napoli, Reggio Calabria e
Palermo, quattro banche sono state poste in liquidazione dalla Banca d’Italia
per condizionamenti criminali;
40
magistrati sono stati processati per collusioni mafiose, non si contano i
poliziotti ed i funzionari pubblici collusi.
Il
parlamento ha contato tanti inquisiti e condannati per corruzione,
finanziamento illecito, truffa, associazione mafiosa, bancarotta fraudolenta,
turbativa d’asta, falso in bilancio, concussione, frode fiscale, abuso
edilizio, favoreggiamento mafioso;
numerosi
ministri sono stati processati per concorso esterno in associazione mafiosa,
oggi dalla criminalità è minacciata la stessa democrazia. (“Mafia pulita” di Elio Veltri e
Antonio Laudati – Longanesi Editore).
A
Napoli la camorra controlla anche i concorsi pubblici e le attività sportive;
lavora
in sintonia con la politica; la giustizia penale dovrebbe essere rapida e
dovrebbe finanziarsi con i beni sequestrati alla mafia, ma ciò non avviene.
La sua
classe politica è indagata dalla magistratura, a cominciare da Rosa Russo
Jervolino e da Antonio Bassolino;
come
il Vaticano, la camorra commissiona o blocca le leggi, ordina alla politica, fa
eleggere i politici e tenta di bloccare le azioni della magistratura.
Non si
sa bene dove finisce la mafia e dove incomincia la politica, onorevole e uomo
d’onore hanno la stessa radice, val la pena di ricordare che Francesco Saverio
Nitti affermava che a Napoli il più grande camorrista era il governo;
in
Sicilia Andreotti aveva rapporti con Salvo Lima che era organico con la mafia.
Oggi si può dire che i politici sono i predicatori laici, affermano di lottare
per la democrazia, per lo stato di diritto e per contrastare la mafia, però
sono collusi con la mafia, assieme a diversi banchieri, magistrati e poliziotti
(“Mafia pulita” di Elio Veltri e Antonio Laudati –
Longanesi Editore).
Esiste
ed è attivo un gruppo finanziario d’estrema potenza economica che programma gli
eventi a livello mondiale.
Questo
gruppo finanziario internazionale, in nome del Nuovo Ordine Mondiale, controlla
e ricatta i governi nazionali;
anche
l’ex Presidente Napolitano, in un discorso pubblico e dinanzi alle telecamere,
ha citato il Nuovo Ordine Mondiale, forse voleva mandare un segnale
tranquillizzante a chi comanda, dietro le quinte, il teatro politico mondiale;
anche
la Banca d’Italia, con Mario Draghi, sta a questo gioco.
La
globalizzazione economica, preludio di quella politica, è il primo degli
strumenti per imporre una progressiva esautorazione dei governi nazionali, a
favore di entità soprannazionali;
l’Unione Europea è il primo passo, queste
unioni di stati sono prive dei requisiti di democraticità e calpestano la
sovranità dei popoli.
Il
trattato di Lisbona n’è la prova, infatti, prevede che le competenze principali
degli stati-nazione siano affidate alla commissione europea, non eletta dal
popolo, la quale può, a sua volta, delegarle ad entità superiori e, perfino, a
società private.
In
caso di disordini, il trattato prevede praticamente la pena di morte, anche se
per mano della polizia, e la legge marziale, ne nasce cioè una nuova santa
alleanza, un stato autoritario, la repressione del dissenso e lo stato di
polizia.
È un altro passo verso la costituzione del “Governo
Unico Mondiale”, progettato dai grandi finanziari internazionali, di cui si
conoscono nomi e cognomi e che fanno parte delle peggiori logge massoniche
occulte.
Durante
l’ultima campagna elettorale, Giulio Tremonti ha citato più volte, di fronte
alle telecamere, i responsabili della globalizzazione selvaggia a tappe
forzate, senza regole, definendoli “un gruppo di pazzi che si definiscono
Illuminati”.
Gli
illuminati ordiscono congiure, il loro obiettivo finale è stato sempre la
creazione di un Nuovo Ordine Mondiale.
Il
massone americano Albert Pike (1809-1891) progettava cospirazioni, anche
Mazzini era un massone cospiratore, in collegamento con i servizi inglesi ed
ancora oggi la City di Londra dirige un progetto di dominio mondiale, la
massoneria moderna ha la sede in Gran Bretagna.
Il 15.8.1871 Pike, per arrivare al Nuovo Ordine
Mondiale, con una lettera, annunciò prima, seconda e terza guerra mondiale.
La
prima guerra mondiale doveva servire ad abbattere gli zar in Russia ed a
trasformare questo paese nella fortezza del comunismo ateo, vagheggiato nel
1848 da Marx;
il
confronto tra pangermanesimo e panslavismo doveva servire a fomentare la
guerra, il comunismo doveva servire ed indebolire le religioni;
allora
i massoni erano nemici della chiesa cattolica e anticlericali, oggi sono
alleati e Roma, la città del papa, si è riconciliata con Londra, per gabbare
assieme il popolo.
La
seconda guerra mondiale, secondo Pike, si sarebbe nutrita d’antisemitismo e, caduto
il nazismo, avrebbe favorito la nascita di Israele.
La terza guerra mondiale sarebbe nata sfruttando la contesa
tra sionismo e islamismo, fino ad arrivare al Nuovo Ordine Mondiale.
Il sogno degli Illuminati è destabilizzare gli
stati-nazione e sostituirli con un governo globale autoritario;
questo
traguardo sarà preceduto da disordini per cui sarà il popolo stesso, per
fermare gli orrori, a rinunciare ad ogni forma di democrazia e di libertà.
Secondo
il prof. Giacinto Auriti, il sistema monetario moderno è stato creato dalla
Banca d’Inghilterra nel 1649 e poi si è diffuso in tutto il mondo, è responsabile di aver espropriato
illegittimamente i popoli del diritto naturale a stampare denaro, attribuendolo ad istituzioni
private con a capo i soliti Illuminati; fornendo così loro le risorse
finanziarie per attuare i loro piani.
Lord
Palmerston (1784-1865), dal 1855 primo ministro inglese sotto la regina
Vittoria (1837-1901), a capo della frammassoneria di rito scozzese fu
l’artefice di tante cospirazioni, suo cancelliere era Gladstone che era
anticlericale, avverso al papa e a favore dell’unità italiana;
Palmerston
intervenne nella guerra civile americana a favore dei confederati e nel
risorgimento italiano, non con l’incoraggiamento ma con il denaro; allora
Giovanni Mazzini era il capo della frammassoneria italiana ed agente di Londra
assieme a Garibaldi. Del resto, anche il papa ha finanziato le rivolte
antinglesi in Irlanda, come poi avrebbero fatto anche nazisti e comunisti.
Durante
la guerra civile americana, i frammassoni erano in entrambi gli schieramenti,
il presidente dei confederati era il framassone Jefferson Davis.
Anche
se il governo di Londra sosteneva militarmente i confederati, poiché la guerra
è sempre un buon affare economico, anche Abramo Lincoln al nord era vicino ai
banchieri massonici di Londra, ai quali promise la creazione di una banca
centrale privata americana, ad imitazione della Banca centrale di Londra.
Così i
frammassoni crearono in America “una banca federale privata” che emetteva
banconote, coperte da titoli di stato, in cambio di un certo tasso d’interesse;
a favorirne l’innovazione fu anche il ministro
del tesoro Salomon Chase;
i
frammassoni, per onorarne il nome, diedero il suo nome ad una banca, la Chase
Manhattan Bank, controllata da David Rockefeller, pure ubbidiente a Londra.
Vinta
la guerra, Lincoln fece un voltafaccia e capì che la stampa di banconote da
parte di una banca centrale privata era una truffa, perciò fece stampare denaro
direttamente dal Tesoro del governo, in modo da non essere costretto a pagare
gli interessi alla banca centrale;
nel 1865, per questo suo tradimento nei confronti dei
frammassoni di Londra, fu assassinato.
Era
coinvolto nella congiura anche il generale confederato Albert Pike, gran
maestro della loggia di rito scozzese dell’Arkansas, anche Pike come Mazzini,
era agente inglese.
La
Carboneria era una società segreta creata da Filippo Buonarrotti (m.1837), amico di
Robespierre, per alimentare complotti ed insurrezioni, ed operava in Italia,
Francia e Spagna.
Mazzini
sconfisse le tendenze napoleoniche all’interno della Carboneria, a vantaggio
dei servizi segreti inglesi, per lui la Carboneria doveva costituire una
società segreta all’interno della massoneria, per attività cospirative
nell’interesse britannico, favorendo l’unità italiana, ostacolando
l’espansionismo austro-francese in Europa e destabilizzando l’impero austriaco
nei Balcani.
Nel
1870 Mazzini a Londra, seguendo le disposizioni dei servizi segreti inglesi
SIS, riorganizzò la massoneria internazionale e, d’accordo con Albert Pike,
agente segreto britannico, diede vita al Rito Supremo, una banca segreta
all’interno del rito scozzese;
questa
banca si serviva dei suoi mezzi, cioè del denaro stampato dai frammassoni, per
i complotti.
Nel
SIS Mazzini era un alto funzionario di collegamento tra gli interessi inglesi e
quelli della nobiltà nera italiana, dedita alla finanza, con basi in Svizzera
ma originaria dell’Italia centro-settentrionale, soprattutto genovese e
veneziana, ma anche fiorentina, milanese e romana, si tratta dei guelfi neri
del papa.
Negli
anni in cui Mazzini era a Londra anche Marx era in quella città, come gli
inglesi, era fiero nemico degli zar e ricevette aiuti dagli inglesi;
oggi
pare che anche Hamas abbia sede a Londra e il governo inglese è molto
disponibile con l’Islam, pare che a Londra abbia la sede anche la Jihad
egiziana, con le proteste del governo egiziano.
Nel 1864
la capitale era stata trasferita a Firenze e cominciarono le invasioni del
Lazio da parte dei volontari garibaldini, il massone Adriano Lemmi aveva
raccolto, a tale proposito, soldi a Londra che era sempre avversa al papa.
Nel
1972 Adriano Lemmi prese il posto di Mazzini come gran maestro massonico, anche
lui aveva dietro i servizi segreti britannici, dietro Lemmi c’era anche
Francesco Crispi, seguace di Mazzini;
Crispi
fu mafioso e massone di 33° grado e divenne primo ministro italiano dal 1887 al
1896.
Nel
1855, durante un viaggio a Malta, Crispi si era iscritto nella loggia massonica
Zetland, a giurisdizione inglese, a Londra conobbe Mazzini, ne divenne amico e
si legò anche a Lord Palmerston, gran maestro del rito scozzese antico e
accettato;
in pratica
divenne agente inglese come Mazzini.
L’ebreo
d’origine veneziana Disraeli, rappresentante della nobiltà nera italiana dedita
alla finanza, convertito al protestantesimo, fu nel 1859 cancelliere inglese e
dal 1875 al 1880 primo ministro;
seguendo
l’ispirazione di Pike, fece una politica contraria agli zar che poi sfociò
nella prima guerra mondiale.
DEMOCRAZIA
E COSTITUZIONE.
La
costituzione dovrebbe essere breve, con pochi principi, con articoli brevi ed
estesa come un manifesto, non è essenziale per la vita di una nazione perché
l’Inghilterra n’è priva, infatti, tutto l’ordinamento giuridico può contenerne
i principi;
è norma
programmatica e legge quadro fondamentale, però in Italia, dopo la sua entrata
in vigore l’1.1.1948, la corte di
cassazione non ebbe mandato per ripulire l’ordinamento di leggi
anticostituzionali d’epoca fascista o anteriori e la corte costituzionale non
ebbe mandato di dare parere obbligatorio sulla costituzionalità delle nuove
leggi;
il
presidente della repubblica non fu richiamato all’obbligo di non promulgare le
leggi anticostituzionali, per cui, leggi anticostituzionali si sono fatte anche
in era repubblicana.
Perciò
oggi sono ancora tante le leggi vigenti anticostituzionali;
gli
statuti anteriori all’era liberale erano d’esclusa concessione reale, non erano
un patto fatto con i rappresentanti dei cittadini, su un piano inferiore
esistono anche statuti e regolamenti comunitari, regionali e comunali, quelli
comunali contengono più divieti che regolamentazioni.
Fin
dalla sua nascita, la nostra costituzione è regolarmente disattesa dal
legislatore ordinario e dalla prassi politica di governo, inoltre contiene
anche delle contraddizioni interne, ad esempio in materia d’eguaglianza
religiosa, per l’inserimento del concordato nella costituzione.
Le
costituzioni si possono sempre cambiare e possono essere superate, alcuni
articoli della nostra sono stati modificati, quelle rigide come la nostra, che
richiedono un processo complesso di revisione, sono cestinate quando una
rivoluzione cambia tutto l’ordinamento giuridico;
le costituzioni sono spiriti dei tempi e
tuttavia la nostra costituzione è stata tradita fin dall’inizio della sua
applicazione perciò, di fronte alla realtà delle leggi ordinarie e della prassi
di governo, la costituzione sembra tanto una burla o uno scherzo.
Quando
si propone di modificare la costituzione, si replica che bisogna tenere fermi i
principi fondamentali della prima parte, che contiene principi filosofici e non
programmatici dell’ordinamento dello stato, che sarebbero immodificabili, cioè
non soggetti a revisione costituzionale;
non ci
facciamo illusioni, questo rispetto può avvenire solo se c’è la volontà
politica e se vige un ordinamento coerente al rispetto di quei principi;
le
rivoluzioni, senza alcuna formalità, cambiano ordinamenti e costituzioni.
Ad
ogni modo, la costituzione non è un dogma o un feticcio a cui aggrapparsi, è
una carta giuridica fondamentale che fissa un percorso.
È falsa la tesi che esista un patto sociale
tra stato e popolo, sancito dalla costituzione, il potere si è sempre retto
senza l’aiuto del popolo, poi però ne cerca il consenso, per rendere più
agevole o meno difficile la governabilità.
Lo
stato dovrebbe astenersi dall’abusare continuamente della credulità popolare,
con principi conclamati mai applicati, con i principi fondamentali della
costituzione non deve coltivare illusioni o addormentare;
lo
stato, per reggersi, si deve fondare su privilegi, favori e concessioni, perciò
non può e non vuole che gli articoli della costituzione siano veramente
attuati;
per proteggere gli amici, non vuole che i
cittadini siano uguali avanti alla legge.
La costituzione
è bicefala, è pasticciata perché è nata da un compromesso tra cattolici e
marxisti, con piccoli apporti liberali, è smentita dalle leggi ordinarie
anticostituzionali, che sono tante, nacque per compensare la sinistra di una
rivoluzione mancata, promettendo una rivoluzione costituzionale che rimase però
sulla carta;
le
costituzioni rivoluzionarie come la nostra si riconoscono da tre principi: l’eguaglianza dei cittadini davanti
alla legge, il suffragio universale e l’imposta progressiva, di questi tre principi solo il
suffragio universale è stato veramente concesso nella realtà.
Nel
test del russo Ivan Pavlov (1849-1936) sull’apprendimento ed il riflesso
condizionato, alcuni cani erano addestrati a riconoscere dei cerchi, con i
quali ricevevano scariche elettriche, e dei quadrati, con i quali ricevevano
della carne, per ricevere la carne premevano il tasto giusto;
ad un
certo punto, con un artifizio grafico, progressivamente si facevano
assomigliare i quadrati sempre più a cerchi e, quando la somiglianza diventava
troppo forte, non sapendo più cosa fare, i cani impazzivano.
Analogamente,
con le costituzioni possono impazzire tutte le persone legate alle regole, più
che al pensiero critico, perché queste costituzioni sono lontane dalle leggi ordinarie,
dalla politica, dalla realtà, dal diritto naturale e dalle consuetudini. In
psichiatria, la schizofrenia determina una perdita di contatto con la realtà, è
caratterizzata da confusione mentale, difficoltà di comunicazione, deficit
emozionale, alterazione dell’affettività fino al mutismo e alla mancanza di
interesse per la vita;
il suo
sviluppo è favorito anche da fattori ambientali.
In breve, si può affermare che tanti fattori,
di origine sociale, come la cultura, contribuiscono a far perdere il senno
all’uomo;
per non perdere il senno, l’uomo generalmente
ancora il suo cervello ad una ideologia, come fattore di sicurezza e di
certezza.
Esaminiamo
la costituzione italiana –
Articolo
1:
“L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, la sovranità
appartiene al popolo”.
Tanti
si sono affannati a dare una definizione della democrazia, che dovrebbe essere
il governo del popolo e dovrebbe garantire l’eguaglianza, almeno giuridica dei
cittadini;
in realtà il popolo è senza sovranità ed è
privo di eguaglianza avanti alla legge; sono tante le leggine, le leggi ad
personam e le leggi di favore, ad esempio in materia fiscale ed in materia di
lavoro.
Come i
vecchi regimi, anche la nostra repubblica è fondata sui favori, sui conflitti
d’interesse e sui privilegi, oggi riconosciuti per legge anche alle donne.
Articolo
3: “Tutti i cittadini sono uguali davanti
alla legge,
senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, d’opinione
politica, di condizioni personali e sociali”.
In
realtà, le discriminazioni sono tante, le più gravi sono quelle sancite non dai
pregiudizi e dai comportamenti umani, ma dalle leggi dello stato, che mettono
in posizione superiore una religione, si fanno leggi, con la scusa di
tutelarle, solo a favore delle donne;
inoltre, la politica e la religione, quando
possono, discriminano regolarmente in base all’ideale politico o al censo.
Articolo
4: “La repubblica riconosce a tutti il
diritto al lavoro”. Questo articolo rafforza l’articolo 1, però lo stato non è capace di
garantire il lavoro a tutti, garantire il lavoro a tutti è come garantire la
salute a tutti o la fortuna a tutti;
lo
stato, in spregio all’articolo 3, può fare dei favori e concedere dei privilegi,
però non può garantire il lavoro a tutti.
Articolo
5: “La repubblica promuove le autonomie
locali”.
L’Italia è nata unita con la forza e senza consenso, è stata restia a
riconoscere le autonomie comunali e regionali;
il
fascismo sostituì il sindaco con il “potestà” di nomina governativa e le
regioni, che avevano una base culturale, sono nate in ritardo, soggette ad un
controllo statale ed al controllo sul bilancio da parte dello stato, perciò
chiedono un’autonomia rafforzata, che è diversa dall’autonomia differenziata
come esiste oggi.
Vista la sua storia, in Italia la sovranità
originale dovrebbe essere non dello stato, ma delle regioni e dei comuni,
perciò il federalismo dovrebbe essere lo sbocco logico delle autonomie;
però è da considerare che, in tutti gli stati,
il popolo di una regione non è libero di chiedere la secessione nemmeno quando
la richiede la maggioranza, il che dimostra che il popolo non è sovrano.
Articolo
6: “La repubblica tutela le minoranze linguistiche”. Certamente ognuno in casa è libero
di parlare la sua lingua o il suo dialetto o scrivere un giornale in dialetto,
ma libri, giornali, testi scolastici e leggi sono tutti scritti in italiano e
forse è meglio così;
dialetti
e lingue minori sono meno spendibili in economia e nelle relazioni a distanza e
perciò sono sacrificati naturalmente.
Non si
capisce il senso dell’articolo e la sua utilità, però l’articolo merita una
osservazione, dopo l’unità, l’italiano è stato utilizzato per omologare gli
italiani, smentendo così l’articolo.
Articolo
7:” La chiesa e lo stato sono indipendenti e sovrani reciprocamente, i loro
rapporti sono regolati dai patti lateranensi”.
I
patti lateranensi privilegiano la chiesa e, grazie ad essi, lo stato non è
indipendente dalla chiesa, oggi l’Italia
sembra un protettorato del Vaticano o il giardino del Vaticano.
La
Trinità che dirige i governi italiani è fatta da Vaticano, Nato e UE.
Articolo
8: “Tutte le confessioni religiose sono libere avanti alla legge”.
Premesso
che libere non significa uguali, perché la chiesa ha i privilegi del concordato
e di tante leggi, in realtà, sotto questa costituzione, furono boicottati anche
testimoni di Geova ed evangelici;
la
religione acattolica è privilegiata e sovvenzionata dallo stato, le confessioni
minori sono ammesse ma hanno meno diritti di quella cattolica;
ad
esempio, in omaggio della chiesa cattolica, l’ora di religione e il crocefisso
sono imposti a scuola.
Articolo
10: “L’ordinamento giuridico italiano si uniforma al diritto internazionale”.
Fonti
del diritto internazionale sono le convenzioni internazionali ed i trattati,
spesse volte violati o non ratificati dal parlamento, in Italia e all’estero,
l’Italia non rispetta nemmeno direttive, regolamenti e sentenze dell’Unione
Europea.
Anche
questo articolo sembra una bella predica, la sua fonte sono i predicatori laici
della politica.
Articolo
11: “L’Italia ripudia la guerra come strumento per la risoluzione delle
controversie internazionali”.
In
realtà l’Italia ha aderito ad alleanze militari, ufficialmente difensive, è
intervenuta in guerra contro Serbia e Libia, e anche per difendersi si usano le
armi;
ha un
esercito e partecipa all’estero a missioni militari, per lo più con copertura
ONU;
tutte queste partecipazioni implicano la spesa e la
presenza di truppe italiane impegnate su teatri di guerra, la difesa della
pace, fatta con le nostre truppe, non può essere un alibi.
Articolo
15: “La segretezza della corrispondenza è inviolabile”.
In
realtà lo stato ha usato il servizio postale statale per fare queste
violazioni, in Usa l’unico monopolio statale è stato il servizio postale, nato
a tale scopo;
si
violano comunicazioni private e privacy anche con satelliti spia, con i droni,
con le intercettazioni telefoniche, con la videosorveglianza e con le
schedature;
in
carcere ed in convento si controlla la corrispondenza dei detenuti e delle
suore.
Articolo17:
“I cittadini hanno diritto di riunirsi liberamente senza armi e senza
preavviso; però, per le riunioni in luogo pubblico, devono darne preavviso alle
autorità, che possono vietarle per motivi di sicurezza”.
Premesso
che le riunioni fatte in casa sono sempre libere, la seconda parte
dell’articolo sembra smentire la prima;
oggi
per le riunioni in luogo pubblico occorre chiedere il permesso alla polizia;
la ragione risiede nel fatto che le leggi
fasciste restrittive non sono state mai modificate ed, in generale, le leggi di
polizia sono ancora d’epoca fascista, come codice penale Rocco e Concordato;
in
omaggio alla chiesa, nessuno ha provveduto ad abrogarle, però in cambio c’è
stato regalato questo bell’articolo della costituzione.
Articolo
18: “I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, però sono proibite le
associazioni segrete con carattere politico- militare”.
Lo
stato cerca di difendersi da rivoluzioni e complotti, in effetti, ci sono
sempre ottime ragioni per promuovere, da sinistra, le rivoluzioni, anche se poi
riescono male tutte;
invece i complotti si fanno soprattutto da
destra e con la copertura dello stato, è un fatto che la segretezza sembra
minare la democrazia, perché la repubblica dovrebbe essere una cosa pubblica o
trasparente, diversa da Cosa Nostra.
Guardiamo
la realtà, mafia, partiti e massoneria sono nate come società segrete ed anche
in era repubblicana lo stato ha tollerato società segrete come queste.
I
servizi segreti, operando in segreto e nell’illegalità, hanno agito al riparo
del controllo popolare, lo stato repubblicano ha protetto organizzazioni
segrete come Gladio e la P2;
il
comitato di crisi, nato per seguire il sequestro Moro, era fatto di piduisti, i
servizi segreti erano diretti da piduisti, perciò l’onorevole Tina Anselmi fece
varare una legge che sciolse la loggia P2 e vietò le associazioni segrete;
ma non
erano già state vietate dalla costituzione?
Il
segreto di stato ha impedito che si risalisse a mandanti di tanti fatti oscuri
d’Italia, il segreto di stato nacque nel 1941, con un regio decreto di
Mussolini e di Vittorio Emanuele III, serviva ad impedire al popolo di conoscere
cose note solo alle istituzioni più alte e ai servizi segreti.
Nel 1977 fu pubblicata la legge 801/1977 su
“Istituzione e ordinamento dei servizi, per le informazioni e la sicurezza e la
disciplina del segreto di Stato”.
Comunque i Savoia avevano diffidato gli storici a
stare attenti a quello che scrivevano sul risorgimento, pena provvedimenti
disciplinari, licenziamento e carcere.
Nel
codice penale ci sono due livelli di segreto, il segreto in senso proprio e il
divieto di divulgazione, Cossiga vietò alla magistratura di intervenire su
materie secretate e di spettanza ai servizi segreti, nel 2003 il divieto alla
magistratura servì a bloccare ogni indagine.
I
servizi segreti sono agli ordini del presidente del consiglio, il governo Prodi
allargò il segreto di stato alle centrali nucleari ed ai depositi di scorie,
Berlusconi lo applicò anche all’ambito militare.
La
legge stabilisce che il segreto di Stato decada dopo 15 anni, può essere
prorogato, ma che in nessun caso può superare i 30 anni, però le leggi si
possono sempre modificare, Berlusconi ha voluto che il tempo decorra
dall’entrata in vigore della legge e non dal fatto.
Nel
maggio 2010 sono scaduti i termini del segreto sul rapimento di Moro, la strage
dell’Italicus e quella di piazza Fontana, ma non si è saputo niente lo stesso,
la strage di Piazza della Loggia a Brescia si è chiusa dopo 36 anni con un
nulla di fatto.
Nel 2009 Berlusconi ha posto il segreto di
Stato il segreto di stato anche sullo scandalo Telecom-Sismi e sui dossier
illegali di Telecom.
Con
Berlusconi c’è stato un uso esagerato e non corretto del segreto di stato,
coprendo l’accertamento della verità su fatti gravissimi, perciò i servizi
segreti possono fare quello che vogliono, tanto poi possono appellarsi al
segreto e tutto finisce lì.
Il
segreto di stato si affianca al controllo sull’informazione e sulla
magistratura, impedendo che la giustizia raccolga le sue prove, anche con
le intercettazioni, il buio deve essere
totale per i cittadini.
La
conservazione del segreto di stato sulle maggiori stragi italiane ha lo scopo
di tutelare persone che sono coinvolte in esse, sottraendole alla legge, solo
una stampa libera, che in realtà manca, può svelare gli inganni del governo
fatti al popolo.
La
libertà di un popolo può derivare solo dalla conoscenza della verità, il
dispotismo si riconosce dal bavaglio alla conoscenza della verità.
Le
legge sul segreto di stato viola l’obbligatorietà dell’azione penale,
l’indipendenza della magistratura, l’eguaglianza dei cittadini davanti alla
legge, il contraddittorio nel giusto processo e serve a garantire immunità e
impunità le più larghe possibili, cioè serve ad evitare condanne certe per
persone intoccabili responsabili di fatti criminosi;
tra
queste persone sono spesso politici ed alti funzionari dello stato, come dire
che lo stato è contro la trasparenza che dovrebbe caratterizzare la vita di una
repubblica.
Articolo
21: “ Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, anche
per iscritto, la stampa non è soggetta né ad autorizzazione né a censura ”.
La
libertà di pensiero è sacrificata quando non si vogliono cambiare le cose;
proprietà di giornali, sovvenzioni statali agli stessi, pubblicità sui
giornali, legge fascista sulla stampa, ruolo del direttore del giornale,
concorsi per esercitare la professione di giornalista, sono tutti sistemi
creati da fascismo e repubblica per condizionale la libertà di stampa,
introducendo così una forma subdola di controllo sulla stampa.
Se si
evita di esternarlo, il pensiero è sempre libero, quando lo si vuole esternare,
man mano che si passa dalla famiglia, al posto di lavoro ed ai luoghi pubblici,
si riduce progressivamente questa libertà.
Quando
il pensiero passa dalla parola alla scrittura, aumenta il controllo subdolo
dello stato, fino al controllo sulla stampa, la quale perciò oggi ha poco da
dire, oltre i pettegolezzi della politica.
Articolo
24: “ Tutti possono adire la magistratura, gli errori giudiziari vanno
risarciti ”.
L’
affollamento di cause in magistratura serve a garantire il lavoro degli
avvocati e una posizione ai giudici, con poche speranze di avere giustizia,
soprattutto in tempi brevi, la riforma della giustizia è impedita dalla lobby
trasversale degli avvocati in parlamento.
Poche
persone sono state risarcite dagli errori e dai ritardi della giustizia, alcuni
ritardi sono stati risarciti in misura risibile, qualcuno è andato in galera
innocente e sta ancora aspettando risarcimenti; la corte dei diritti europea ha
condannato ripetutamente l’Italia per i ritardi della sua giustizia.
Articolo
27:” L’ imputato è innocente fino alla condanna definitiva ”.
Andava
meglio scritto che il condannato in primo grado, quello colto in fragrante e
quello reo confesso, se condannati in primo grado, sono condannati definitivi e
non innocenti, anche se possono appellarsi solo per un grado.
La
formulazione dell’articolo incoraggia appelli e lavori degli avvocati, e
allunga i tempi della giustizia;
gli appelli e quindi il lavoro degli avvocati
sono incentivati, in materia civile, da norme oscure e contraddittorie e, in
materia penale, perché, per legge, la condanna penale d’appello non può essere peggiore
di quella del grado precedente.
Articolo
29: “ La famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio ”.
Qui
non si dice che i coniugi devono essere di sesso diverso e nemmeno che il
matrimonio deve essere certificato od omologato dall’autorità.
La
famiglia allargata include coniuge, consanguinei, figli, parenti ed affini
conviventi ed è una società naturale;
il matrimonio
civile è il risultato della volontà dello stato di omologare tutto, anche le
cose più naturali ed accettate, mentre il matrimonio religioso è un fatto
privato e non dovrebbe avere effetti civili.
Articolo
32: “La repubblica tutela il diritto alla salute, nessuno può essere obbligato
ad un trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.
La
salute dipende
da tante cose, soprattutto dallo stile di vita, la medicina non serve a
garantire la salute, è solo un grosso business, anche i medici si ammalano e
non riescono a guarire.
L’
articolo da una parte afferma la libertà nella scelta della cura e dall’ altro
afferma, contraddittoriamente, che uno, in caso di epidemia, può essere
obbligato per legge ad un trattamento sanitario a mezzo vaccino;
però vaccini e farmaci sono pericolosi per la
salute, sono costosi ed i medici, facendo poca informazione, non favoriscono
una scelta consapevole dei pazienti, preferiscono seguire le indicazioni delle
case farmaceutiche e dei protocolli medici;
in pratica
le mode e gli interessi economici, destinano tutti a farmaci, bisturi e
pratiche mediche, costose per la collettività.
Articolo
33: “ L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento, si possono
aprire anche scuole private, ma senza oneri per lo stato”.
Sarà
libera l’arte ma non l’insegnamento, per insegnare bisogna anche essere
abilitati o plagiati dallo stato, i libri di testo sono approvati dallo stato e
gli insegnanti sono sotto una gerarchia;
lo
stato e la chiesa hanno sempre considerato la scuola un investimento, perciò
hanno tenuto sotto osservazione o esame gli insegnanti, che devono superare
esami d’ idoneità di stato e concorsi che sono la stessa cosa, inoltre, gli
insegnanti sono legati a programmi ed a libri di testo approvati. Il docente di
scuola è un registratore di nozioni, privato della libertà di pensiero.
Nel
1999 il governo della sinistra, con D’ Alema e Berlinguer, ha stabilito
finanziamenti a favore della scuola privata, senza rilievi da parte del
presidente della repubblica, che doveva promulgare la legge, della corte di
cassazione e della corte costituzionale; dal 2000 al 2004 i governi di destra
hanno concesso agevolazioni fiscali alle scuole private e contributi anche alle
università private.
Articolo
34: “La scuola pubblica è aperta a tutti, gli studenti poveri e meritevoli
hanno diritto a borse di studio statali ”.
Se la
scuola è aperta a tutti, perché esiste il numero chiuso nelle università, lo stato dovrebbe limitarsi solo a
segnalare le facoltà che danno più sbocco di lavoro; lo stato limita
l’intervento a favore degli studenti poveri ma meritevoli, semplicemente
prevedendo poche borse di studio rispetto al numero dei bisognosi; perciò l’articolo sa tanto di
propagandistico.
L’
istruzione obbligatoria pubblica è omologazione statale, all’ istruzione ha
diritto di provvedere anche la famiglia, in concorrenza con lo stato, però non
mi riferisco alla scuola privata, che è un business retto dalla stessa mistica
della scuola statale; attraverso le materie d’insegnamento, la chiesa e lo
stato fanno anche propaganda, non insegnano solo un mestiere e non danno solo
formazione, scuola, diritto, religione e lingua servono a tenere unito un
paese, sotto un ordinamento o un regime.
Articolo
35: “ La repubblica tutela il diritto al lavoro, la formazione professionale ed
il lavoro italiano all’ estero ”.
La
costituzione, dopo aver detto all’ art. 1 che la repubblica è fondata sul
lavoro ed all’ art. 4 che lo stato garantisce il lavoro, adesso afferma di
tutelare il diritto al lavoro, però lo stato tutela anche le rendite
parassitarie e speculative ed i parassiti che non hanno mai lavorato;
lo
stato italiano ha fatto poco per tutelare il lavoro italiano all’estero, che
faceva rimesse valutarie compensate dalle esportazioni illegali di capitali da
parte di speculatori italiani.
Articolo
36: “ Il
lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla
qualità del suo lavoro, sufficiente per le necessità della sua famiglia; la
durata della giornata lavorativa è stabilità per legge, il lavoratore ha
diritto a riposo settimanale e ferie ”.
Lo
stato si è astenuto da fissare con legge salari minimi, orari di lavoro, riposo
e ferie, però ha approvato le tabelle con le tariffe minime degli ordini
professionali, cioè questo articolo non ha trovato realizzazione e praticamente
ne è nata una disparità di trattamento.
E’ il
sindacato, con gli accordi contrattuali, che stabilisce il salario adeguato o
minimo, recepito anche dai giudici del lavoro, però non sempre questi accordi
rispettano le leggi di mercato.
Infatti, nelle varie categorie, se i salari
sono alti, si crea disoccupazione, se sono bassi, si crea penuria di
lavoratori;
calpestando
le categorie più produttive per l’economia, cioè contadini, operai ed
artigiani, generalmente gli addetti ai servizi e i colletti bianchi sono pagati
di più.
La
durata della giornata lavorativa è vanificata da alcuni contratti, dagli
straordinari e da un mercato del lavoro diventato più selvaggio;
le ferie non sono uguali per tutti;
con lo
scopo di tutelare alte cariche e i professionisti, nemmeno il trattamento
pensionistico è stato unificato.
Articolo
37: “ La donna lavoratrice ha gli stessi diritti dell’uomo e la stessa
retribuzione ” .
La
norma non significa solo che la donna ha diritto alla carriera ed a parità di
salario, in conformità all’art. 3, purtroppo oggi, a causa della caduta
industriale, si assumono soprattutto nei servizi e, secondo le agenzie, in
generale, si assumono soprattutto donne; è un caso di strabismo politico che
femministe e politici non riescono a cogliere.
Comunque,
si fanno spesso norme lesive dell’ articolo 3 solo a vantaggio del lavoro
femminile e delle donne.
Articolo
38: “I poveri senza lavoro o altre entrate
hanno diritto all’ assistenza sociale ”.
In
occidente l’Italia è all’ultimo posto per assistenza sociale alle famiglie
bisognose, che sono abbandonate a se stesse, perciò chi è povero si deve
arrangiare;
ci si
chiede perciò perché è stato scritto questo articolo, forse per abusare, ancora
una volta, della credulità popolare.
Articolo
39: “ L’organizzazione sindacale è libera,
però i sindacati devono essere registrati, in tal modo acquistano la
personalità giuridica e possono stipulare i contratti collettivi ”.
Sembra
un’altra vocazione statale all’ omologazione, però i sindacati confederali,
legati ai partiti, intendendo ostacolare il sindacalismo libero, si sono
opposti al riconoscimento, ma stipulano ugualmente contratti collettivi che
sono anche fonte di diritto per i giudici del lavoro.
I
sindacati non sono organi di rilevanza costituzionale, però di fatto, nel
passato recente ma meno oggi, si sono imposti a pubblica amministrazione,
partiti ed organizzazioni imprenditoriali.
I
sindacalisti svolgono funzioni pubbliche in materia d’ assistenza ai
lavoratori, inoltre, dirigenti sindacali occupano posti di rilievo nella
pubblica amministrazione, nelle grandi aziende e nelle banche, dove sono spesso
in conflitto d’interesse, perché rappresentano contemporaneamente lavoratori e
datori di lavoro; sono in parlamento ed hanno altri incarichi dallo stato, sono
un potere non regolato o previsto dalla costituzione e sono collusi con la
politica.
La
Costituzione garantisce la rappresentatività sindacale però, con gli accordi
nella Fiat, in contrasto con la costituzione, non saranno più rappresentati
sindacalisti liberamente eletti;
anche
in questo caso bisogna decidere se leggi e contratti devono uniformarsi alla
costituzione o se invece bisogna cambiare la costituzione, la quale non può
essere solo un dogma o un feticcio in grado di coltivare le illusioni nei
sudditi contribuenti.
Articolo
40: “ Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo
regolano ”.
Queste
leggi non sono state fatte perché il sindacato non le ha volute, il parlamento
si è accodato, le leggi sullo sciopero erano viste dal sindacato come una
regolamentazione o limitazione del diritto allo sciopero.
Ci si
chiede, com’ è potuto avvenire ciò, a 60 anni dalla entrata in vigore della
costituzione, se la costituzione è una norma programmatica ed una norma cogente o
inderogabile?
L’
intesa voluta nel 2010 dalla Fiat obbliga ogni dipendente a firmare un accordo
in cui si impegna a non scioperare contro l’ accordo sindacale, pare in
contrasto con questo articolo.
Insomma
continua l’uso strumentale e propagandistico della Costituzione, osannata da
tutti, ma praticamente in disuso fin dalla sua nascita, anche per merito del
ministro della giustizia Togliatti che, per restare al governo, vi inserì l’
articolo 7 e non abrogò codice Rocco, legge sulla stampa e leggi di polizia
fasciste.
Articolo
.41: “L’iniziativa economica privata è libera”. Però le pastoie burocratiche e le tagliole fiscali non aiutano l’
esercizio di questa libertà, né lo sviluppo
dell’economia, i mancati rimborsi fiscali alle ditte che esportano favoriscono
le delocalizzazioni all’estero e l’impoverimento del paese.
La costituzione di nuove imprese richiede
tempi e costi notevoli dal punto di vista burocratico, prima che essa possano
cominciare a produrre reddito.
Articolo
47: “ La repubblica tutela il risparmio in tutte le sue forme ”.
In realtà, la Banca d’Italia non ha
vigilato sulle banche ed è stata privatizzata, la Consob non ha vigilato sulle
borse così, soprattutto in questi ultimi anni, si è sviluppata la speculazione
finanziaria ed il risparmio delle famiglie è stato falcidiato.
Articolo
50: ” Tutte i cittadini possono rivolgere petizioni alle camere ”.
Queste
petizioni si fanno anche ai comuni, quasi mai danno soddisfazioni al popolo che
le fa, anche le interpellanze in parlamento sono un rito inutile;
come i
referendum, questi strumenti sono utili quando il potere è disponibile ad
ascoltare ed a provvedere, invece oggi il potere, con il suo silenzio e le sue
omissioni, vuole solo stancare il popolo in vena di reclami.
Articolo
52: “ L’ ordinamento delle forze armate si uniforma allo spirito democratico
della repubblica ”.
In realtà non sono democratiche né le caserme, né i
conventi, i militari sono più asserviti degli altri cittadini, però non è democratica nemmeno la
repubblica, che ama questi spropositi e questi enunciati.
Articolo
54: “ I cittadini devono osservare la costituzione e le leggi”.
Le leggi
sono tante e per osservarle bisogna almeno conoscerle, però per lo stato l’
ignoranza della legge non è ammessa;
dall’
altra parte, il legislatore ordinario non sempre osserva la costituzione e sono
tante le leggi anticostituzionali.
Consideriamo
che i politici che fanno le leggi seguono anche il principio d’opportunità
politica, che è opposto a quello d’ eguaglianza o equità, cioè fanno favori
agli altri, alle lobby ed a se stessi, perciò risultano spesso in conflitto d’
interesse.
Articolo
67: “I parlamentari esercitano la loro
funzione senza vincolo di mandato “.
Diversamente
da altre costituzioni, questo articolo permette i ribaltoni e il cambio di
maggioranza con gli stessi parlamentari;
il
fatto è che, se in economia il mercato non funziona, in parlamento il mercato ha sempre
funzionato bene, grazie soprattutto al potere economico delle lobby e degli
interessi personali dei singoli parlamentari. Il mercato esiste anche nella
chiesa, definito peccato di simonia.
Articolo
68: “I
membri del parlamento non rispondono dei voti e delle opinioni espresse,
possono essere perquisiti o arrestati solo su autorizzazione del parlamento,
salvo il caso di condanna irrevocabile o arresto in flagranza, analoga
autorizzazione è richiesta per le intercettazioni telefoniche e per controllare
la loro corrispondenza.”
Si sta
parlando d’immunità non garantite al resto dei cittadini, anche se i
parlamentari si giustificano affermando di volersi difendere dalla lotta
politica effettuata per via giudiziaria; comunque, per lo spirito di corpo,
raramente il parlamento concede queste autorizzazioni, anche se ne
ricorrerebbero gli estremi; i parlamentari non sono uguali agli altri
cittadini.
Articolo
70: “La funzione legislativa è esercitata dalle due camere ”.
Ciò
avviene senza distinzione di ruolo e senza che le due camere siano di diversa
emanazione, mentre, sotto la monarchia, il senato era di nomina regia;
alcuni giuristi hanno sostenuto che due camere
con gli stessi poteri, abilitate ad approvare una legge con una votazione per
camera, garantiscono una legislazione più accurata e aggiungono che esistono
due camere come esistono nel corpo due orecchie, due occhi, due reni, due
polmoni, due braccia e due gambe.
Però
in Italia, adottato il bicameralismo perfetto, non abbiamo ottenuto una
legislazione più accurata, ma più lenta, infatti, le norme sono troppe,
incerte, contraddittorie e scritte male, cioè di difficile interpretazione,
perciò utile ad alimentare la litigiosità e il lavorio degli avvocati che
perciò le hanno votate.
Le
leggi sono nate dalle circostanze, dal caso, dalla convenzione, dalla moda,
dall’ ignoranza, dalla superstizione, dai pregiudizi e dall’abuso di potere;
hanno l’oscurità degli oracoli, si
contraddicono, tendono a smantellare i costumi ed il diritto naturale;
quando
sono detestate da tutti, sono disapplicate dai giudici che dovrebbero
applicarle.
Articolo
71: “ Sono competenti a proporre le leggi il governo, le camere ed il popolo
con 50.000 firme ”.
Secondo
la costituzione, la nostra repubblica è parlamentare, in realtà il governo
legifera più del parlamento, soprattutto a mezzo di decreti, e le riforme si
aspettano più dal governo che dal parlamento;
i partiti prevalgono sul parlamento ed oggi
esistono anche le Autorità che rubano spazio al parlamento;
la
conclamata divisione dei poteri è perciò imperfetta ed il parlamento non pare
titolare della sovranità popolare.
Il
popolo non propone leggi in parlamento perché non assistito dai partiti che non
amano ingerenze popolari, non può proporre referendum propositivi e l’ Unione Europea, con le sue leggi,
ha ridotto la sovranità dell’ Italia e degli italiani.
Articoli
73-74: “
Le leggi sono promulgate dal presidente della Repubblica, che le può
temporaneamente rinviare alle camere con un messaggio motivato, ma se le camere
le approvano di nuovo, le deve promulgare ”.
In
realtà, poiché il presidente della repubblica può essere accusato d’attentato
alla costituzione, può sempre rifiutarsi di firmare leggi anticostituzionali,
però fino ad oggi i nostri presidenti hanno preferito fare i notai, perciò non
hanno utilizzato queste prerogative ma altri loro larghi poteri; la conseguenza
è un numero elevato di leggi anticostituzionali in vigore.
A
leggere la costituzione, il nostro capo del governo ha meno poteri del
cancelliere tedesco, del presidente della repubblica e del parlamento;
però,
come il parlamento, è superato dai partiti;
dal
punto di vista pratico e non costituzionale, la realtà sembra un po’ diversa,
cioè pare contare qualche cosa, però il sovrano effettivo del governo pare il
presidente della repubblica.
Caduto
il fascismo, i costituzionalisti si erano preoccupati di controllare i poteri
del capo del governo, valorizzando parlamento e presidente della repubblica, i
Savoia invece, con poca fiducia verso la politica, tendevano a valorizzare
forze armate e carabinieri.
Articolo
75: “
500.000 elettori o cinque consigli regionali possono proporre l’ abrogazione di
leggi con referendum popolare, esclusa le materie tributaria, trattati e
amnistie, il voto è valido se al referendum partecipa la almeno la metà degli aventi diritto.
In Svizzera non esistono queste limitazioni,
gli italiani, anche con queste limitazioni, avevano abolito ministero
dell’agricoltura e finanziamento ai partiti, poi ripristinati dal parlamento,
perciò oggi si rifiutano di votare a nuovi referendum e nessun referendum ha
più successo.
In
Svizzera si tengono referendum anche nelle materie negate agli italiani,
siccome l’ Unione Europea è stata accettata con un trattato, questa può
abrogare il residuo di sovranità rimasto agli italiani, senza tema di voto
popolare referendario;
le maggioranze richieste per il successo dei
referendum non ne facilita il successo. Il referendum propositivo non è stato
voluto dai partiti, che vogliono il monopolio della legislazione, subendo le
iniziative legislative del governo e del presidente della repubblica, e
contrastano le riforme vere volute dal popolo.
Articolo
76: “ L’
esercizio della funzione legislativa può essere delegata al governo solo per
tempi e oggetti definiti, perciò, in caso d’urgenza, il governo emana decreti
che devono essere immediatamente convertiti in legge dalle camere ”.
In
realtà, il governo, anche a causa della passività del parlamento, ha abusato
spesso della decretazione d’urgenza, minando con ciò il principio della
separazione dei poteri e la sovranità teorica del parlamento.
Articolo
79: “ L’
amnistia e l’ indulto sono concessi a maggioranza dei due terzi dalle camere”.
Questi
provvedimenti di clemenza sono stati emanati con frequenza, sia in era
monarchica che repubblicana, in occasioni di ricorrenze particolari o per
sfollare le carceri; per sfollare le carceri, in assenza d’ amnistie e indulti,
il presidente della repubblica emana più grazie individuali, violando con ciò
il principio della separazione dei poteri, cioè intaccando le prerogative del
parlamento, il quale però spesso è impedito da veti incrociati dei partiti.
Va detto comunque che questi provvedimenti di
clemenza hanno carattere demagogico e minano il principio della certezza della
pena che dovrebbe essere un deterrente al delinquere, meglio sarebbero pene
certe e la depenalizzazione di certe norme.
Articolo
82: “ Ciascuna camera può disporre
inchieste ”.
Queste inchieste hanno un costo e pochi
risultati pratici, perché ogni gruppo espone una tesi diversa e non si arriva a
capo di niente;
inoltre
le inchieste parlamentari sono concorrenti con il potere d’indagine della
magistratura;
anche
questo fatto mina il principio della separazione dei poteri, perché la
magistratura è organo costituzionale.
Articolo
84: “ L’ ufficio di presidente della
repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica ”.
Questa
incompatibilità così formulata ed estesa non esiste per i membri del parlamento
e del governo, che spesso hanno ruoli molteplici ed in conflitto d’interesse,
con confusione di ruoli tra controllore e controllato;
evidentemente
i costituzionalisti volevano dare un ruolo importante al presidente e non
simbolico come si dice spesso.
Articoli
87-88: “
Il presidente indice le elezioni, autorizza la presentazione alle camere di
leggi d’ iniziativa del governo, promulga le leggi, indice i referendum
popolari, ratifica i trattati internazionali, ha il comando delle forze armate,
dichiara lo stato di guerra, presiede il consiglio superiore della
magistratura, può concedere grazie, può sciogliere le camere ”.
I
poteri del presidente sembrano estesi, può anche bloccare le leggi, per la
costituzione non è, come si dice, un notaio o un simbolo che rappresenta l’
unità, non è organo di garanzia della costituzione perché questo ruolo
appartiene alla corte costituzionale, che però non sempre lo ha esercitato.
Articoli
89-90: “
Gli atti del presidente della repubblica devono essere controfirmati dai
ministri o dal presidente del consiglio che se n assumono la responsabilità;
il presidente
è responsabile solo d’ alto tradimento e attentato alla costituzione ”.
Il
presidente è irresponsabile come il re ed al di sopra della legge, il potere
assoluto aveva queste caratteristiche, però aveva come ulteriore caratteristica
il fatto di riscuotere a suo beneficio le tasse e di beneficiare del
signoraggio monetario.
In generale, la democrazia esiste quando i
cittadini sono uguali davanti alla legge e la rivoluzione fu fatta per togliere
privilegi e immunità a re e aristocrazia.
Alcuni
di questi privilegi legali ed immunità sono stati ereditati dal presidente
della repubblica ed, in misura minora, dai parlamentari.
Articolo
92: “ Il presidente della repubblica nomina il presidente del consiglio e, su
proposta di questo, i singoli ministri ”.
Altro
segno degli ampi poteri costituzionali del presidente della repubblica, in
Italia questi poteri non si sono visti perché abbiamo avuto presidenti opachi e
succubi dei partiti, che hanno preferito inviare messaggi al paese e fare i
notai;
il
potere occulto che governa l’Italia ha sempre temuto un presidente di carattere
che esercitasse i suoi poteri costituzionali.
Articolo
94: “ Il
governo deve avere la fiducia da parte delle camere ”.
Questo
articolo pare ricordare che l’Italia è un repubblica parlamentare e che il
parlamento è il depositario della sovranità popolare, ma non è vero.
Articoli
95-96: “Il
presidente del consiglio è responsabile della politica del governo, mentre i
ministri sono responsabili degli atti dei loro dicasteri; i ministri, per i
reati da loro commessi, con autorizzazione delle camere sono sottoposti alla
giustizia ordinaria “.
Di
fatto il parlamento ha esteso questa immunità negando spesso l’autorizzazione,
a vantaggio di ministri, ex ministri o parlamentari;
però,
diversamente dal presidente della repubblica, secondo la costituzione, i
ministri sono responsabili dei loro atti politici e dei loro reati, non hanno
il privilegio dell’irresponsabilità quasi totale del presidente o del re.
La
legge stabilisce che il presidente del consiglio ed i ministri, per reati
connessi alle loro funzioni, sono giudicati da un tribunale speciale, chiamato
tribunale dei ministri, i cui membri sono sorteggiati.
Le
repubbliche possono essere presidenziali o possono concedere preminenza al
presidente del consiglio o cancellierati, quindi queste due figure dovrebbero
essere le massime cariche dello stato; i poteri o organi costituzionali sono
costituiti da presidenza della repubblica, governo, parlamento e magistratura.
Tuttavia l’Italia è rimasto un paese un po’ monarchico perché il presidente ha
conservato alloggio e parte dei poteri del re, conservandone l’aureola; come
ieri si esaltava, da parte di tutti, il sovrano, oggi si esalta il presidente
della repubblica.
Per
timori di bonapartismo, si vuole il presidente del consiglio in posizione
subalterna, perché le colpe dello stato sono sempre addebitate al capo del
governo, in una logica di capro espiatorio; infatti i Savoia erano
irresponsabili, tiravano il sasso e nascondevano la mano, mentre il capo del
governo era il capro espiatorio, le crisi di governo sotto la monarchia erano
numerose come nella prima repubblica.
Da
questa schizofrenia esorcistica, ne discende che spesso i commentatori
televisivi, quando parlano di poteri, si riferiscono al primo che sarebbe la
presidenza della repubblica, al secondo che è il presidente del senato, al
terzo che è il presidente della camera
ed al quarto, pronunciato a denti stretti, che dovrebbe essere il presidente
del consiglio. Non sarebbe più giusto che questo fosse chiamato il primo o il
secondo, come in tutte le costituzioni?
Articoli
101-102: “
La giustizia è amministrata in nome del popolo, i giudici sono soggetti solo
alla legge, la giurisdizione è unica e non possono essere istituiti giudici
speciali, ma possono essere create sezioni speciali giudicanti presso i
tribunali, dedicate a materie speciali ”.
La
giustizia è amministrata in nome del popolo ed esistono dei partiti che si
chiamano popolari, perciò il popolo è sempre preso in giro;
quanto
è distante la costituzione dalla realtà, il vezzo di chiamare sempre in causa
il popolo è un difetto della politica e dei demagoghi, la costituzione si dovrebbe
limitare a dettare delle norme per far funzionare meglio lo stato e la
legislazione.
I
giudici sono soggetti alla legge, però la loro fortuna dipende anche dagli
appoggi politici e sindacali e la politica segue il principio d’opportunità,
che è opposto a quello di legalità e d’eguaglianza dei cittadini;
perciò la storia insegna che a volte i giudici
fanno finta di non vedere e non sentire e girano la testa dall’ altra parte.
Si dice che lo stato di diritto deve avere una
giurisdizione unica e non tribunali speciali e che nessuno deve essere distolto
dal suo giudice naturale, però l’Italia ha ancora tribunali speciali;
non parlo dell’Inquisizione, mai dei tribunali
militari, della magistratura delle acque, dei tribunali amministrativi, dei
collegi arbitrali, delle commissioni tributarie, della Corte dei Conti, dei
giudici del lavoro, forse solo questi ultimi possono passare come sezioni
specializzate del tribunale.
Un
sofisma politico naturalmente afferma che in Italia siamo sempre nel campo
della giurisdizione unica, anche se esistono sezioni specializzate della
giustizia ordinaria per materie speciali e non giudici speciali;
del
resto, anche per la trinità si afferma che Dio è uno e trino.
Articolo
104: “ La
magistratura è un organo autonomo e indipendente ed i membri del suo consiglio
superiore della magistratura, organo di autogoverno, sono eletti parte dai
magistrati e parte dal parlamento ”.
Queste
elezioni si svolgono con criteri politici, perché i magistrati sono divisi in
correnti politiche ed il parlamento vota seguendo le indicazioni politiche;
quindi anche se i magistrati italiani sono di carriera e non eletti come in
Usa, sono legati per qualche verso alla politica, soprattutto quelli che
desiderano emergere.
Questo
fatto mina la loro indipendenza dai partiti, come dal governo che è espressione
di una maggioranza parlamentare;
è per
questa ragione che parlamento e magistratura non si sono sforzati per rendere
più celere la nostra giustizia che, così com’è formulata, serve solo a
garantire lavoro agli avvocati e una posizione ai giudici.
Dopo
le tante stragi avvenute in Italia nei decenni scorsi, le sentenze sono state
di assoluzione per mancanza di prove per gli imputati, cioè non è stata
accertato nessun colpevole, chi crede alla bontà di queste sentenze, osserva
che perciò questi processi, lunghi e costosi, in grado di immobilizzare i
palazzi di giustizia, non dovrebbero nemmeno iniziare; nemmeno sui disastri
naturali si sono accertate delle responsabilità, così nei casi di alta
corruzione nella pubblica amministrazione, perciò i presunti responsabili non
sono stati allontanati.
Tra
magistratura e governo il conflitto è sempre stato fittizio e un bluff, però è
servito a ricattare il potere politico, per concedere maggiori privilegi ai
magistrati; salvo eccezioni, le toghe sono generalmente colluse, in passato
dipendevano anche ufficialmente dal governo, oggi spesso chiudono un occhio e,
con il decorso del tempo, grazia alla durata dei processi, ci si dimentica dei
fatti;
alcune
sentenze sono politiche, a parte le immunità riservate alla politica,
prescrizioni, avocazioni, archiviazione e cancellazione di sentenze scomode da
parte della cassazione, servono a mettere al riparo da responsabilità; l’obbligatorietà dell’azione penale è
una chimera.
I
magistrati eroici che hanno a cuore legge e giustizia sono una minoranza, a
volte sono trasferiti per opera del Consiglio Superiore della Magistratura,
organo di autogoverno che serve solo a tutelare i privilegi dei magistrati, più
che l’indipendenza della magistratura, contenendo l’invadenza degli altri
poteri;
però
la magistratura invade il campo legislativo, perché giudica le leggi, in vigore
o da approvare.
Diversamente
dagli altri dipendenti dello stato, che sono lavoratori subordinati, i
magistrati sono pagati dallo stato ma godono di speciale autonomia, non tanto
per tutelare un principio di equità e di legalità o per essere indipendenti dai
partiti, ma per contrattare un’occasionale dipendenza con il governo o con i
potenti, perché anche in magistratura esiste la corruzione.
A
causa di leggi di privilegio, in Italia il mercato non funziona, però ha sempre
funzionato bene in parlamento ( lobby e compravendita dei deputati ), in chiesa
( simonia ) e in magistratura ( mercato delle sentenze ), la magistratura è
stata sempre succube del potere e collusa e non disinteressatamente.
La
corruzione della politica ha sempre richiesto, per mettersi al riparo dalla
legge, la stipula di una polizza assicurativa presso i giudici, polizza pagata
alla classe dei magistrati con carriera, privilegi, favori, altre cariche
remunerate e denaro.
Articoli
107-108: “
I magistrati possono essere sottoposti a provvedimento disciplinare, trasferiti
o sospesi solo dal consiglio superiore della magistratura, la legge assicura l’
indipendenza dei giudici delle giurisdizioni speciali ”.
I
magistrati sono stati sospesi e trasferiti per ragioni ideologiche e politiche
che niente hanno a che fare con la giustizia; quindi il consiglio superiore
della magistratura, organo d’autogoverno della magistratura, fa anche politica
ed emana sentenze politiche d’opportunità che rivelano spesso scarsa
indipendenza dagli altri poteri o dai partiti.
I giudici dovrebbero essere dipendenti dalla
legge e indipendenti dai partiti e dal governo;
poiché
spesso fanno politica o sono pavidi od opportunisti, generalmente ciò non
avviene.
Raramente
nella storia i magistrati sono stati indipendenti dal governo;
il procuratore della repubblica rappresenta lo
stato, cioè il governo e la corte di cassazione è servita a cancellare sentenze
scomode per il governo.
I
giudici delle giurisdizioni speciali sono indipendenti, oltre che dagli altri
poteri, anche dai giudici ordinari, perciò rafforzano l’autonomia dei loro
uffici che appaiono come veri tribunali speciali.
Il
tribunale speciale non è necessariamente un tribunale di tipo fascista, ma è un
tribunale legato ad una materia specifica, con uffici speciali, giudici
specializzati e speciale autonomia;
quando
esiste vige una giurisdizione plurima anziché unica.
Articolo
112: “ Il
Pubblico Ministero esercita l’ azione penale “.
Nei
processi penali il pubblico ministero esercita l’accusa e, rappresenta
l’interesse all’ordine pubblico ed, in pratica, dovrebbe rappresentare il
ministro dell’interno; di fatto, oggi l’ Italia è l’unico paese in occidente in
cui il pubblico ministero non dipende dal governo, questo vuole essere
indipendente dal governo, dal ministro degli interni e da quello della
giustizia.
Per non perdere in stipendio, lustro e
carriera, vuole essere chiamato giudice, anche se il suo ruolo è diverso da
quello del giudice o della magistratura giudicante, infatti nei processi penali
rappresenta l’accusa per conto dello stato, la polizia giudiziaria lo relaziona
sui fatti.
Questa
figura non esiste in tutti gli ordinamenti, in alcuni l’accusa è sostenuta da
un avvocato di parte, reso forte dai rapporti della polizia giudiziaria, oppure
il pubblico ministero è un dipendente dello stato, separato dal giudice
ordinario giudicante;
in generale, il pubblico ministero rappresenta
l’interesse dello stato alla difesa dell’ ordine pubblico minacciato da gravi
delitti.
Il
legame con ministero degli interni e con la sicurezza ne rivela il rapporto
originale con la politica ed il governo, anziché l’indipendenza.
Articolo
116:” Sono
istituite regioni a statuto speciale ”.
Queste
regioni hanno maggiori autonomie e maggiori risorse di quelle ordinarie, il che
è lesivi dell’ art. 3, il privilegio nacque per difendere con incentivi l’unità
del paese, cioè comprando i dirigenti politici di quelle regioni; come accade a
tanti paesi, alcune regioni confinarie, con popolazione mista, sono votate alla
secessione, perciò il governo italiano preferì fare delle concessioni,
soprattutto in materia di trasferimenti economici statali.
A parte
le disuguaglianze per legge tra regioni e cittadini, è da ricordare che se i
cittadini fossero sovrani, le regioni di frontiera, con una votazione a
maggioranza, avrebbero diritto alla secessione; ma nessuno stato è capace di
riconoscere questo diritto, gli stati sono a favore dell’autodeterminazione
solo per i popoli degli altri stati.
Articolo
117: ”
Lista competenze delle regioni “.
La
riforma del titolo V della costituzione ha attribuito alle regioni, in alcune
materie, competenza legislativa concorrente con lo stato, il che ha creato
costosi doppioni ed hanno favorito la proliferazione burocratica e conflitti di
competenza, contribuendo ad inceppare la macchina amministrativa. Sarebbe stato
meglio, in una logica federale, conferire a comuni e regioni la sovranità
originaria, con loro competenze esclusive, demandando le rimanenti funzioni
allo stato.
Articolo
119: “ Le
entrate delle regioni sono fissate dalle leggi dello stato ”.
Le
regioni non hanno autonomia finanziaria, non esiste federalismo fiscale, lo
stato è geloso dei suoi contribuenti e, quando il federalismo nascerà, nelle
regioni ci saranno sempre politici e funzionari commissari fiduciari di Roma,
quindi sarà difficile un vero federalismo e vere autonomie.
Comunque,
l’autonomia differenziata chiesta per le regioni, lede la loro eguaglianza di
trattamento, anche con le regioni a statuto speciale che esistono oggi.
Articolo
120: “ Le
regioni devono garantire libera circolazione di merci e di persone e non
possono limitare il diritto ad esercitare professioni e lavori ”.
L’
articolo serve a prevenire frontiere economiche interne, però è lo stato che ha
creato con le sue norme degli steccati, concedendo privilegi economici alle regioni a statuto speciale, rilasciando
concessioni e creando corporazioni ed albi che impediscono il libero esercizio
di una professione;
lo ha
fatto con concorsi fasulli e abilitazioni discutibili, aventi lo scopo di
estendere aree di privilegio per gli amici dello stato, escludendo altri da una
professione; questo fatto ha procurato un danno economico all’ Italia,
discriminazioni ed intralci al mercato.
Articolo
122: “
Nessuno può far parte contemporaneamente di un consiglio regionale e di una
camera; come i parlamentari, anche i consiglieri regionali non rispondono delle
opinioni e dei voti espressi ”.
Circa
le discriminazioni volute dalla legge, si può essere contemporaneamente sindaco
e parlamentare e, fino a poco tempo fa, prima che l’Europa lo vietasse,
parlamentare italiano ed europeo.
L’
irresponsabilità dei parlamentari è stata estesa ai consiglieri regionali
perché allo stato costa poco estendere questi privilegi, calpestando i comuni
cittadini che credono all’eguaglianza davanti alla legge.
Articolo
124: “ Un
commissario del governo, residente nel capoluogo della regione, esercita il
controllo politico sulla regione ”.
Le
cautele non sono mai troppe e lo stato centralista non vuole perdere il
controllo sulle regioni;
il
fascismo eliminò sindaco e creò i podestà di nomina governativa, affiancato dal
segretario comunale pure di nomina governativa, inoltre, impose i prefetti alle
province per esercitarne il controllo;
per il
controllo delle regioni, la repubblica ha inventato i commissari del governo. Non poteva essere diversamente, in
fondo, la repubblica non ha eliminato nemmeno codice Rocco, concordato, leggi
di polizia, legge sulla stampa e leggi anticostituzionali di era fascista.
Articolo
127: “
Ogni legge approvata dal consiglio regionale è comunicata al commissario del
governo per l’ approvazione e per controllare che non ecceda le competenze
della regione; eventuali conflitti tra stato e regione sono risolti dalla corte
costituzionale ”.
Insomma
il nostro stato controlla in maniera maniacale comuni, province e regioni,
avvenne ciò perché era nato, come gli altri stati, con la forza e non per
volontà popolare, perciò dall’inizio temeva la sua disintegrazione, le
autonomie e l’autodeterminazione dei popoli viventi in Italia.
Articolo
134: “ La
corte costituzionale giudica sulla costituzionalità delle leggi, sui conflitti
di competenza tra organi costituzionali dello stato e tra stato e regioni,
inoltre giudica sulle accuse mosse contro il presidente della repubblica per
alto tradimento e attentato alla costituzione ”.
Sul
controllo della costituzionalità delle leggi l’ articolo non afferma che la
pronuncia si debba chiedere solo nel corso di processi ordinari;
la
corte costituzionale avrebbe anche potuto muoversi con spinta autonoma per
cancellare le vecchie leggi anticostituzionali, come avrebbe potuto impedire l’
entrata in vigore di nuove leggi anticostituzionali;
non lo
ha fatto perché fin dall’inizio era legata alla politica, la quale segue il
principio di opportunità e non quello di legalità.
Vale
la pena di ricordare che di alto tradimento si sono macchiati anche ministri e
parlamentari, facendo spionaggio durante la guerra fredda a favore del nemico,
il reato di tradimento è imprescrittibile;
la magistratura non se n ’è mai occupata,
ignorando, ancora una volta, l’ eguaglianza dei cittadini avanti alla legge.
Per quanto riguarda l’ attentato alla
costituzione, c’ è stata la promulgazione regolare di leggi anticostituzionali
da parte dei presidenti, e la corte costituzionale non si è resa parte attiva
nell’eliminazione delle leggi anticostituzionali fasciste, ma parte passiva di
richieste d’incostituzionalità di norme durante i processi; qualche volta sancì anche che erano
costituzionali norme che erano, in realtà, anticostituzionali.
Infatti,
una norma penale puniva l’adulterio femminile più pesantemente di quello
maschile e la corte lo dichiarò costituzionale, poi, in un secondo tempo, a
costituzione invariata, lo dichiarò anticostituzionale.
Alla
luce dell’articolo 3, non si capisce il diverso orientamento, cosa centra il
fatto che la costituzione è una norma programmatica se può trovare
immediatamente applicazione.
La costituzione non deve seguire la moda ma
applicare alcuni principi fondamentali, purtroppo però anche la corte
costituzionale segue la politica e la chiesa.
La
corte, assecondando governo e parlamento, non ha ammesso proposte di referendum
abrogativi perfettamente ammissibili.
Articolo
135: “ I
membri della corte costituzionale sono nominati per un terzo dal presidente
della repubblica, per un terzo dal parlamento e per un terzo della magistratura
ordinaria ”.
Continuano
le prerogative importanti del presidente della repubblica, che è non è una
figura scialba della costituzione, se gli si fanno esercitare i suoi poteri e
se decide di esercitarli;
comunque,
i membri scelti dal presidente sarebbero indipendenti nel giudizio del
presidente?
Vista
la politica, direi di No.
Sembrano cose teoriche perché, per quietismo, i
presidenti non sono mai stati accusati di tradimento o attentato alla
costituzione.
Articoli
138-139:
“ Le
modifiche alla costituzione sono fatte con due deliberazioni, una per ogni
camera, a maggioranza assoluta e quindi con referendum popolare, il referendum
non occorre se l’approvazione delle camere avviene con i due terzi. La forma
repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale ”.
Questa
norma ha valore fino a che la politica e l’ ordinamento su cui si sostiene
intende rispettarla, si dice anche che i principi fondamentali della
costituzione non sono modificabili e che la costituzione è rigida e non
flessibile, perché richiede un processo laborioso di modifica;
tuttavia, alcuni articoli sono stati
modificati con questa procedura ed, in generale, quando cambia l’ordinamento,
con una rivoluzione o una seconda repubblica, che in Italia non è mai nata,
cambia la costituzione, con l’intervento di una nuova assemblea costituente che
ignora rigidità e blocchi della vecchia
costituzione.
Secondo
la disposizioni transitoria finale n. XII:
“E’
vietata la riorganizzazione del partito fascista ”.
In
realtà, sotto nome diverso, in Italia, diversamente che in Germania, partiti
extraparlamentari o parlamentari, di diversa denominazione, ma d’ispirazione
fascista, nacquero con la tolleranza dello stato, il Vaticano propose anche
un’alleanza con loro al governo e al comune di Roma;
è la
solita schizofrenia della politica, della legge e della costituzione italiana.
Secondo la disposizione transitoria finale n. XIII: “ Ai membri di casa Savoia è vietato
l’ingresso in Italia”. Anche questa norma, poiché il tempo è galantuomo, è
stata accantonata.
Secondo
la disposizione transitoria finale n. XIV: “I titoli nobiliari non sono
riconosciuti ”.
Però
lo stato e la chiesa conferiscono onorificenze e titoli e di titoli nobiliari
si fa anche mercato, se un nobile è senza beni si può vendere il titolo, se ha beni
li usa o li vende assieme al suo titolo.
Una
volta questi nobili avevano privilegi fiscali, ma oggi lo stato ha esteso
questi privilegi ad altre categorie, invece di abolirli.
Se un
nobile usa il suo titolo, lo stato non lo persegue, se uno si fa passare per
nobile, usando falsi titoli, lo stato lo può perseguire;
da
questi fatti si può capire se i titoli nobiliari sono riconosciuti, tutelati o
meno.
E’ un’ altra delle prese in giro della costituzione.
Le
scelte della politica, cioè della maggioranza, non sono scelte scientifiche,
perché la scienza non si pronuncia a maggioranza, le leggi sono commissionate
dalle lobby;
a
livello legislativo, il popolo non conta niente, le maggioranze cambiano e le
leggi sono cambiate, perciò e leggi sono solo il risultato di un compromesso, è
successo anche con la costituzione.
Le
decisioni prese a maggioranza non sono una caratteristica esclusiva della falsa
democrazia, infatti, decidevano a maggioranza anche corsari e briganti.
Le decisioni prese a maggioranza non sono
infallibili, ma sono prese per scontentare il minor numero possibile di
persone.
Oggi
gli italiano votano soprattutto per ricevere dei favori, perciò nella nostra
democrazia è stato falsato ed è stato stravolto l’ uso del voto, che è uno
stanco rituale, si è perso il concetto di benessere comune.
Il
parlamento è nato per controllare il re, in altre parole la spesa pubblica e le
tasse, la costituzione è nata per controllare il re e il parlamento, cioè per
controllare la legislazione;
però in Italia, soprattutto i controlli, a
tutti i livelli, non funzionano, in Italia tutto ciò che è pubblico, sembra
proprietà dei partiti che sono prestanome di altri poteri occulti, come la
massoneria.
I
parlamentari sono stati ricoperti di privilegi perché accettino il sistema
senza cambiarlo, così hanno rinunciato a fare un servizio pubblico;
oggi esistono i professionisti della politica,
tanti hanno capito che la politica è la cuccagna;
i politici si ergono a difensori dell’ordine
sociale esistente e, sostanzialmente, non vogliono cambiare più niente;
d’
altra parte, la pubblica amministrazione non corregge vizi, perché i pubblici funzionari sono
assunti grazie ai buoni uffici dei partiti, i concorsi pubblici sono truccati.
L’
oligarchia anonima ha interesse a porre suoi uomini nei gangli del potere,
questi suoi garanti locali sono i suoi occhi e sue orecchie, non vuole uomini
preparati, seri, indipendenti ed onesti, ma piuttosto servi e corruttibili,
obbedienti e discreti, che si facciano condizionare dai privilegi e dal denaro;
questi
oscuri personaggi si assumono la responsabilità di scelte che non sono loro, ma
dell’oligarchia anonima.
Questi
uomini nel medioevo si chiamavano capitani di ventura, nell’organizzazione
mafiosa si chiamano teste di legno, uomini di paglia e pupazzi, perché privi di
veri poteri d’iniziativa, anche se si afferma falsamente che sono indipendenti
e autonomi, diversamente dagli impiegati.
La
politica fa scelte o favori per clientelismo, interessi privati e ricerca del
voto, gli stessi tecnici non sono indipendenti dai partiti e sono mossi anche
da interessi corporativi.
Gli
sprechi della capitale sono emulati dalla periferia, così il deficit del
bilancio dello stato è dovuto anche al deficit degli enti locali, dei quali non
si riesce a controllare la spesa;
lo
stato moderno è posseduto da un gruppo di parassiti che hanno occupato lo stato
che non può più essere riformarlo.
Chi è
vicino al Palazzo, diventa amico e complice di chi lo abita e non ascolta più
le richieste di riforma che arrivano da fuori o dalla loro anima originale;
chi
frequenta classe dirigente ed oligarchia diventa suo cortigiano, tra questi
cortigiani sono molti giornalisti.
Giornali
e televisione servono per ricattare o influenzare la politica, per avere aiuti
dallo stato, dalle corporazioni e per sostenere dei potentati;
la televisione pubblica non è usata per
l’informazione o per elevare il livello culturale della gente, ma per la
propaganda.
Secondo
la sinistra che segue i suoi miti, i qualunquisti fanno di tutta l’ erba un
fascio, sono gli avversari dei manichei, perché non distinguono il partito del
bene ( cioè quello loro ) da quello del male;
in pratica sono uomini regrediti a prima del
peccato originale, mentre i manichei sono guidati da una fede incrollabile e da
un’idea fissa, sono militanti organici di una fede, sono i portatori del regno
del bene, mentre i loro avversari sono portatori del regno del male.
I
militanti sono portatori di un’ideologia e ritengono di dover votare sempre lo
stesso partito;
come i
militari, non possono disertare o evadere, anche se il loro partito cambia politica;
per
loro, il peccato d’ apostasia è grave come quello di qualunquismo, sono degli
schiavi per scelta libera.
Se i partiti cambiano politica, i loro
militanti devono seguirli lo stesso, i militari fanno lo stesso quando cambiano
alleanze o nemici;
allo
stato, alla chiesa ed ai partiti convengono uomini che, grazie anche all’
obbedienza, alla discrezione ed alla disciplina, si possano manovrare come
fossero un solo uomo.
È
bello parlare senza preconcetti ideologici, cioè senza rete, tutte le ideologie
politiche di liberazione sono state tradite, così, da un punto di vista
pratico, sono diventate utopie democrazia, repubblica, stato di diritto,
liberismo, socialismo, comunismo, uguaglianza dei diritti e sovranità popolare.
Quando
i comunisti sollecitano l’ intervento dello stato, lo rafforzano e così questo
più diventare sempre più intromissivo e invasivo;
lo
stato è una finanziaria anonima al cubo che sfrutta con le tasse e fa
complessivamente pagare i servizi pubblici quattro volte quello che costano.
Sono
stati trasformisti tutti i più grossi politici italiani, cioè Giolitti, Crispi,
Mussolini, Andreotti, Berlusconi;
accade
che le ideologie, calate nella pratica, tendono ad avvicinarsi, forse perché
sono tradite nei loro principi;
mentre
i militanti sono disposti a farsi scannare per principi astratti, i loro
dirigenti di partito sono sempre disposti a vendersi e sanno che quei principi
non li applicheranno mai;
perciò,
le ideologie vanno giudicate nelle realizzazioni pratiche e non in base alle
promesse.
Cioè è
vero anche per il cristianesimo, che è un’ ideologia religiosa, ideata dallo
stato di Costantino, per fare soldi e per il potere, le religioni bottega, con
il loro clero, vivono parassitariamente sulle spalle dei sudditi.
Il
potere, in dittatura e in democrazia, rimane sostanzialmente esclusivo e non
partecipativo, il governo è ancora l’ emarginazione politica dei più da parte
dei meno, le elezioni sono un inutile e stanco rituale e non cambiano
sostanzialmente niente;
le
leggi si fanno su commissione delle lobbies, in cambio di cesti di denaro per i
partiti.
Dalla
fine della seconda guerra, in Europa e in Africa, i signori della guerra, della
rivoluzione o della resistenza, sono diventati capi di stato, di governo,
dell’esercito o ministri, poi, potendo ricattare poteri forti e multinazionali,
in cambio di privilegi e regalie, si sono accordati con essi;
in
Italia il trasformismo è un costume normale della politica.
La
laicità dello stato italiano è un mito, lo stato italiano è quello che spende
di più per la religione, i governi italiani sono controllati dalla chiesa.
Dal
punto di vista del popolo, ci sono state sempre delle ottime ragioni per fare
la rivoluzione, la protesta fiscale o per secedere dallo stato centrale, ciò è
vero ancora oggi, però tutte le rivoluzioni sono fallite o degenerate, il
potere, comprando alcuni capipopolo e perseguendo altri, ha riassorbito il
dissenso ed il popolo, che attende sempre la salvezza, è stato scaricato.
Vecchi
dirigenti di sinistra sono stati cooptati dal potere e rivoluzionari politici e
sindacalisti sono diventati dirigenti, resi inoffensivi dai privilegi, oggi
anche il sindacato è ricchissimo di denari e privilegi.
Non bisogna mai dimenticare che gli stati criminali e
illiberali sono la maggioranza, che la corruzione è diffusa a livello politico,
che notevoli sono i rapporti tra politica e mafia, che è legata alla
massoneria.
L’
informazione e gli intellettuali di sinistra hanno fatto fatica a riconoscere
che i profughi di guerra non sono solo palestinesi.
Contro
tutte i condizionamenti della politica, oggi i lavoratori preferiscono i
padroncini allo stato, infatti, quando il loro padroni violano la legge, non
fanno la spia, cioè non li denunciano, entrano in conflitto con loro solo per
difendere i loro diritti di lavoro.
Esiste
un trattato internazionale a favore dell’autodeterminazione dei popoli,
recepito nel 1956 dalla legislazione italiana, inattuato come tanti buoni
trattati, perciò in Italia è una bestemmia parlare di devolution, mentre
bisognerebbe dire che se la chiedono la maggioranza dei votanti di una regione,
è una richiesta legittima. Da sempre, dietro il terrorismo ci sono mandanti,
che sono stati o multinazionali, il terrorismo è uno dei modi di fare politica,
soprattutto quando non ci si vuole impegnare in una guerra.
Lo
stato e la religione si nutrono di divieti, i tabù sono sempre serviti a
condizionare gli uomini, i divieti calpestano la libertà, in Italia è tutto
vietato, salvo ciò che è permesso.
Però,
in barba a regolamenti o divieti, si possono ottenere favori, che sono come i
miracoli;
guai all’ ipotesi che i cittadini abbiano
uguali diritti, perché in questo caso non si potrebbe più fare un favore o un
miracolo a nessuno; in queste cose, stato e religione si compenetrano a
vicenda.
Per
quanto riguarda il perdurare della criminalità organizzata, in tutta la storia
d’ Europa, la nobiltà e gli stati hanno protetto i briganti e i bravi, questi
erano spesso delinquenti comuni, sottratti alla giustizia, cioè amnistiati di
fatto dai potenti, ai quali erano affidate operazioni sporche;
i papi avevano protetto i briganti poi
evolutesi nella banda della Magliana, i borboni avevano favorito, per
ragioni politiche e contro i piemontesi,
lo sviluppo del brigantaggio; nello stato della chiesa, i briganti facevano
politica a favore di clan familiari.
In
tutta Europa la nobiltà accordava protezione alla criminalità ed ai briganti,
dai quali si sentiva protetta ed attratta e con i quali aveva un’ origine
comune;
infatti,
in origine gli aristocratici furono capi clan e signori della guerra che
esercitavano l’eversione e l’estorsione, prima di assumere il potere.
Il Piemonte non considerava immorale
l’alleanza con il brigantaggio.
Si
dice da più parti che lo stato deve essere laico, sovrano, di diritto,
democratico, costituzionale, con libertà di pensiero e liberista. Lo stato
italiano, per i condizionamenti politici e culturali che subisce da parte della
chiesa cattolica, non è laico, anche in forza del concordato inserito come corpo
estraneo, nella costituzione; non è sovrano ma protettorato vaticano, della
Nato e dell’ UE, per le stesse ragioni di cui sopra, l’ Italia non è stato di
diritto perché privo di un vero servizio di giustizia, come testimoniano le
numerose condanne della corte dei diritti europea. Non è uno stato democratico
perché la democrazia presuppone il governo del popolo, in realtà i governi si
fondano sull’emarginazione politica dei sudditi; la democrazia rappresentativa
è un concetto assurdo, come la transustanziazione o presenza reale di Cristo
nell’ostia.
In
Italia non esiste la libertà di pensiero, che concretamente significa libertà
di stampa, perché tutti sono liberi di pensare e poi di parlare in casa, perché
esistono reati d’ opinione e la legge fascista sulla stampa è ancora vigente;
l’
Italia non rispetta l’ articolo 3 della costituzione, centrale in tutto
l’impianto costituzionale, violato dallo stato clientelare e concordatario,
perciò i cittadini non hanno gli stessi diritti davanti alla legge. Il mercato
non esiste perché è sabotato da monopoli, corporazioni, regolamenti,
concessioni, autorizzazioni e licenze, per avere le quali si paga.
La
democrazia è una mistificazione, i rappresentanti non sono vincolati agli
elettori ed in Italia i referendum sono invisi alla classe politica, che si
sente scavalcata, li accettano solo per i rimborsi elettorali e poi li fa
fallire, nel senso che non si raggiunge il quorum richiesto per i votanti o
perché non sono applicati.
Diversamente
dalla scienza, la politica fa promesse e gira sempre intorno, non vuole progredire,
ma progredisce solo nella forma, forse ciò è accaduto per il fine primario
della tassazione che ha giustificato la nascita dello stato; la quale è la sua
vera vocazione, senza la quale lo stato si estinguerebbe, perché, quando l’
oggetto sociale non si può raggiungere, un’impresa si estingue.
I
militanti hanno culto dell’obbedienza, del dogma e dell’ortodossia, non
vogliono dissentire o essere anticonformisti od originali, hanno rinunciato
volontariamente alla libertà di pensiero, per i militanti, chi dissente rischia
il linciaggio morale; sono manipolati dai partiti e dall’oligarchia che sa che
se l’uomo non crede, non obbedisce e combatte ancora peggio ed allora le guerre
giuste chi le fa?
In
Italia la separazione dei poteri non esiste, perché sindacati, autorità,
magistrati, partiti, presidente della repubblica e governo hanno espropriato i
poteri del parlamento, perciò la sovranità parlamentare è minata e la nostra
democrazia non è più una democrazia parlamentare, ma accade anche nell’ UE;
i parlamentari
hanno rinunciato a legiferare ed a proporre riforme e, per acquistarne la
complicità, sono stati coperti d’oro.
Tuttavia,
nemmeno in Europa il parlamento conta, oggi anche in Usa il governo federale è
prevalente sul congresso;
in
Italia, Europa e Usa la democrazia rappresentativa è in crisi;
chi,
in base alla costituzione ha il potere, non lo ha effettivamente ma è succube
d’altri poteri, spesso soprannazionali e occulti.
Anche
se remunerati, militari e basso clero sono gli ultimi schiavi dell’era
democratica, soggetti a gerarchia, subordinazione, obbedienza, ordine,
disciplina, omertà, devono reprimere la libertà di pensiero e di movimento.
Durante
il feudalesimo, i servi della gleba prestavano lavoro gratuito, non potevano
allontanarsi dal fondo, non potevano sposarsi senza l’ autorizzazione dei
feudatario, facevano testamento a suo favore e non potevano cambiare mestiere.
Oggi i
preti cattolici non possono facilmente cambiare mestiere, non possono sposarsi
e assieme ai membri degli ordini religiosi fanno testamento a favore della
chiesa, le prestano lavoro gratuito perché sono pagati dallo stato;
anche i militari sono limitati nelle libertà,
nel movimento e nel matrimonio.
Con la
schiavitù, un uomo normale può perdere l’ auto considerazione di se stesso, l’
uomo non può essere usato come una macchina, ma la televisione afferma che
accade solo alle donne;
però
l’uomo obbedisce per abitudine alle gerarchie sociali, nate per ereditarietà,
istruzione, classismo e clientelismo; alcuni uomini, per il ruolo rivestito, ne
sono sopravvalutati ed altri sottovalutati, così alcuni si convincono, a torto,
di valere più di altri e la società complessivamente ci rimette.
L’
individuo è plagiato da religione e ideologia, è omologato e si sente più
protetto dal gruppo, tuttavia l’individualismo di alcuni uomini sarebbe da
coltivare e non da combattere, perché è critico, creativo e porta alla
curiosità scientifica;
purtroppo,
stato e religione congiurano contro l’individualismo.
I politici,
una volta che sono stati screditati dalla politica loro imposta dai poteri
occulti, sono messi da parte e sostituiti con volti nuovi, intanto il popolo
continua a sperare nel giorno della salvezza e della liberazione.
Quando
non esistono libere elezioni per cambiare il governo, si ricorre ai complotti
ed agli omicidi politici, è accaduto sotto papi, sovrani assoluti e governi
autoritari, che aspiravano a durare a lungo.
Prima
che nascesse il parlamentarismo inglese, i partiti erano delle sette e le
persone dabbene affermavano di non appartenere ad un partito ma di essere a
favore della società;
allora
i partiti erano contrapposti alla società e rappresentavano etnie, religioni,
classi, famiglie; comunque, volevano il controllo dello stato, contro il
partito o la dinastia al potere e contro il bene comune.
I
complotti erano a favore di pochi, ma le rivoluzioni avevano programmi
egualitari, purtroppo favorivano solo alcuni che n’erano promossi cambiando di
classe;
i
programmi dei partiti per il popolo sono una scusa, le promesse elettorali non
sono mantenute.
I
signori della guerra, arrivati al potere, occupano i posti migliori e ne hanno
una promozione sociale, mentre i contadini, come nel vecchio regime, continuano
a lavorare la terra.
In
pratica, le rivoluzioni non hanno mai abolito le classi sociali.
La
rivoluzione è causa di cambiamenti sociali solo per alcuni, cioè è una
rivoluzione ristretta, le società segrete sono partiti segreti costituiti per
il potere e gli affari; anche le gang sono società segrete mentre la repubblica
dovrebbe essere una cosa pubblica trasparente, in realtà, il comune cittadino è
emarginato dalla politica che serve solo ad avere il consenso delle masse.
Lo
stato è diretto da una società segreta in mano a pochi, avente per fine lo
sfruttamento dei sudditi, con l’ uso dello strumento monetario, delle tasse,
delle requisizioni, degli espropri, del lavoro coatto, della coscrizione;
i
servizi concessi al cittadino sono da lui pagati a caro prezzo; con L’ Unione Europea, il cittadino è ancora
più estraneo di prima al potere.
La
monarchia costituzionale fu un compromesso accettato dal liberalismo, che all’
inizio reclamava la repubblica, però fu un inganno, se fosse nata, i monarchi
avrebbero dovuto essere uguali agli altri cittadini davanti alla legge, invece
il re rimase irresponsabile per i suoi atti, anche se ispirava l’ azione di
governo, al suo posto rispondevano i ministri;
l’
istituto dell’irresponsabilità del re è stato ereditato dal nostro presidente
della repubblica, perciò l’Italia è una repubblica semipresidenziale o una
repubblica semi monarchica.
Il presidente è indipendente dal parlamento ma
dipendente da alcuni stati esteri e dalla massoneria.
Il
vero potere è quello anonimo dell’oligarchia che non risponde mai di niente, il
vero potere si fonda sull’irresponsabilità e l’anonimato, è vero anche per le
società commerciali per azioni, le società anonime e le finanziarie.
I poteri ufficiali sono chiamati a rispondere
senza che abbiano vera libertà di decidere, sono strumenti pagati per assumersi
la responsabilità di decisioni altrui, è ciò che accade in parlamento ed al
governo.
Comunque,
anche l’ alta politica chiede di essere irresponsabile, alcuni vorrebbero far
derivare l’ irresponsabilità dal loro ruolo, non contenti delle protezioni
delle loro corporazioni e dei loro privilegi;
in era
aristocratica i privilegi significavano immunità giudiziarie, esenzioni fiscali
e franchigie.
Con la
repubblica questi privilegi esistono ancora, l’irresponsabilità l’ hanno
desiderata anche medici, fiscalisti, magistrati e governatori della Banca d’
Italia.
Stipendi,
liquidazioni e pensioni favolose di dirigenti, diligentemente selezionati, sono
il prezzo per comprare silenzio, obbedienza e complicità, per ottenere la loro
discrezione e perché si portino i segreti nella tomba, altrimenti bisognerebbe
ammazzarli.
A
causa di questa pretesa discrezione, sono nati segreto d’ufficio, segreti di
stato, segreti militari e segreti d’impresa, i personaggi tenuti alla discrezione
devono portarsi i segreti nella tomba, perché la schiavitù dell’ uomo non deve
cessare. Anche nella pubblica amministrazione esiste l’irresponsabilità, anche
se non prevista dalla legge; infatti, dal punto di vista pratico, pochi
rispondono dei loro atti.
L’
indipendenza è un valore per tutte le istituzioni dello stato, per magistrati,
sindacalisti, dirigenti, insegnanti e giornalisti, non solo per gli organi
costituzionali o per quelli di rilevanza costituzionale; di fatto, è raramente
effettiva, perché gli uomini di successo, cioè che fanno carriera, si piegano
al potere o ad un partito o sono vittime d’ ideologie; non desiderano
veramente fare un servizio al popolo, usano questo argomento per ricattare il
potere e ricevere privilegi, forse sono anche incapaci di decidere
autonomamente.
Giornalisti,
sindacalisti, insegnanti e magistrati sono legati a partiti, i dirigenti sono
condizionati nelle scelte riguardanti il personale e i contratti; il potere
preferisce uomini servi, anche se di lusso, cioè pagati bene, piuttosto che
uomini indipendenti e responsabili, la chiesa li voleva obbedienti, soprattutto
fedeli e preti.
La chiesa predica l’obbedienza, però Don
Milani, un prete oppositore, ha affermato che l’ obbedienza non è una virtù;
comunque,
al potere fanno paura gli uomini indipendenti, li controlla attraverso i suoi
garanti locali, uomini posti ai vertici dell’amministrazione e garanti dell’oligarchia,
i quali possono provocare la caduta di un ministro o del governo interno, anche
per mezzo di complotti e assassini.
L’
uomo, forse perché, salvo eccezioni, è sociale, obbedisce al principio d’
autorità e di gerarchia, l’obbedienza è insegnata in famiglia, a scuola, in
caserma ed in convento;
chi
obbedisce, anche ad ordini sbagliati, ritiene di doverlo fare per dovere, con l’obbedienza,
individui normali possono diventare sadici, perché la loro lealtà verso i
superiori supera le considerazioni morali, questi uomini sono spesso militanti
o militari, ma anche opportunisti per convenienza o privilegi, dipende dalla
loro intelligenza.
Lo stato
è costituto da una popolazione stanziata su un territorio, soggetta
all’autorità di un’oligarchia occulta, mediata dall’ordinaria classe politica
che partecipa ai fasti dello stato;
l’oligarchia
opera in concreto attraverso forme di governo monarchica, aristocratica,
repubblicana, dittatura, democrazia, ecc.
Queste sono le forme apparenti del potere, il
quale, in realtà, si concreta sempre in un’oligarchia, la forma di governo
apparente è solo grancassa e messa in scena per abbagliare il popolo.
Gli stati
riscuotono coattivamente le imposte, in cambio di una generica protezione
accordata ai sudditi, però in realtà non riescono ad assicurare ordine pubblico
e giustizia; però, anche con l’evasione, riescono meglio nella riscossione
delle imposte, funzione originaria ed autentica vocazione dello stato.
Lo
stato ha punito duramente i cittadini che non pagavano le tasse o protezione,
con espropriazioni e fino alla condanna a morte, ai contadini che non pagavano
sequestravano le pecore e incendiavano la casa, la mafia non si comporta
diversamente, il che rivela l’origine comune;
lo stato è solo una mafia più evoluta, è un’
organizzazione più scientifica;
la
mafia ordinaria combatte il suo monopolio fiscale, però talvolta lavora anche
in sintonia con lo stato.
(Nunzio
Miccoli)
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