Il nuovo mondo globalizzato sarà comandato dai Rothschild, Rockefeller o da “Xi” imperatore della Cina comunista?

 

Il nuovo mondo globalizzato sarà comandato dai Rothschild, Rockefeller o da “Xi” imperatore della Cina comunista?

 

 

Disaccoppiamento": il piano di Washington

per inginocchiare l'economia cinese.

Unz.com - MIKE WHITNEY – (26 LUGLIO 2023) – ci dice:

 

Gli Stati Uniti hanno adottato una strategia su più fronti per contrastare lo sviluppo della Cina e preservare la posizione di primo piano dell'America nell'ordine globale.

 La parte economica del piano è chiamata "disaccoppiamento", che si riferisce al blocco selettivo dell'accesso della Cina alla tecnologia critica (in particolare ai semiconduttori avanzati).

La strategia ha raccolto un sostegno quasi universale tra le élite della politica estera americana che credono che debbano essere prese misure immediate per ridurre lo sviluppo tecnologico esplosivo della Cina.

Ci sono, tuttavia, notevoli rischi al ribasso nell'attuazione di un piano che essenzialmente erige una "cortina di ferro digitale" tra la Cina e il resto del mondo.

Se la Cina dovesse rispondere “tit-for-tat” all'aggressione di Washington, allora le linee di approvvigionamento sarebbero gravemente interrotte aumentando la probabilità di un'altra recessione globale.

 

Vale la pena notare che il termine "disaccoppiamento" oscura il modo in cui la politica è progettata per funzionare.

La parola stessa – secondo il Cambridge Dictionary significa – "una situazione in cui due o più attività sono separate ..."

Purtroppo, la strategia di disaccoppiamento di Washington non è un tentativo di ottenere una "separazione delle strade" benigna, ma di identificare le principali vulnerabilità tecnologiche della Cina al fine di infliggere il massimo danno all'economia cinese.

In altre parole, il disaccoppiamento – come viene presentato nei media e nelle analisi dei think-tank – è in gran parte una fabbricazione di pubbliche relazioni che ha lo scopo di nascondere la guerra economica di Washington contro la Cina.

Ecco un po 'di background sul disaccoppiamento da un articolo di Michael Spence al Council on Foreign Relations:

Nell'ultimo anno, la traiettoria delle relazioni sino-americane è diventata indiscutibile:

Stati Uniti e Cina sono diretti verso un sostanziale, anche se non completo, disaccoppiamento.

Lungi dal resistere a questo risultato, entrambe le parti sembrano ora aver accettato che questo si svolgerà come un gioco in gran parte non cooperativo, al punto che lo stanno incorporando nei loro quadri politici.

Ma cosa comporterà esattamente il disaccoppiamento e quali saranno le sue conseguenze?

Da parte americana, le preoccupazioni per la sicurezza nazionale hanno portato alla creazione di una lunga – e ancora crescente – lista di restrizioni sulle esportazioni di tecnologia e sugli investimenti in Cina, nonché su altri canali attraverso i quali la tecnologia si muove in tutto il mondo.

 Per migliorare l'impatto della strategia, gli Stati Uniti stanno cercando di assicurarsi, anche attraverso la minaccia di sanzioni, che altri paesi uniscano i loro sforzi.

 

Molte persone su entrambi i lati di quella che potrebbe essere chiamata l'"equazione della sfiducia reciproca" sanno che il disaccoppiamento è un corso decisamente subottimale e pericoloso.

Ma sia negli Stati Uniti che in Cina, le voci dissenzienti vengono ignorate o soffocate, sia attraverso pressioni politiche che attraverso la repressione vera e propria.

Molte economie emergenti e in via di sviluppo riconoscono che un'economia globale frammentata... non è nel loro interesse.

 Ma attualmente non hanno il potere di cambiare gli incentivi dei principali attori ... Ciò non lascia evidenti rampe di uscita dalla traiettoria attuale.

 Il futuro è parziale disaccoppiamento e frammentazione.

Disaccoppiamento distruttivo, Consiglio per le relazioni estere.

Esistono Basi statunitensi che circondano la Cina.

Mentre non sono d'accordo con gran parte di ciò che dice l'autore, condivido il suo fatalismo.

In effetti, questa non è solo la direzione in cui ci stiamo dirigendo, ma è anche destinata a peggiorare molto nei prossimi mesi.

La leadership di entrambi i partiti politici negli Stati Uniti è completamente impegnata a disaccoppiarsi, così come le élite di politica estera che operano dietro le quinte.

 Quello che stiamo vedendo è un diffuso riconoscimento che gli ingenui sforzi per integrare la Cina nell'"ordine basato sulle regole" occidentale sono completamente falliti, il che ha accelerato una drammatica inversione della politica che sta guadagnando costantemente slancio e ferocia.

La Cina ha dimostrato che non diventerà mai uno stato vassallo nel tentacolare impero dello Zio Sam.

 I cinesi sono rimasti ostinatamente indipendenti per tutto il tempo, avviando solo quelle riforme che si adattano al loro orientamento politico, rifiutando qualsiasi cambiamento che potrebbe sfidare la leadership del partito.

 In Cina, è ancora il Partito che stabilisce l'agenda e guida la nave dello Stato, non Washington e non le élite di Davos.

Questa consapevolezza ha portato a una completa rivalutazione delle relazioni USA-Cina che porta inevitabilmente a strategie volte a isolare, circondare e, infine, contenere la Cina.

Ecco un po' di storia di “Matt Sheehan” al “Carnegie Endowment”:

All'inizio di ottobre, il governo degli Stati Uniti ha introdotto nuove ampie restrizioni sull'accesso della Cina ai semiconduttori avanzati e alle attrezzature utilizzate per produrli.

Le restrizioni richiedono una licenza difficile da ottenere per la vendita di semiconduttori avanzati a entità all'interno della Cina, privando in gran parte il paese della potenza di calcolo di cui ha bisogno per addestrare l'intelligenza artificiale (AI) su larga scala.

Le regole estendono inoltre ulteriormente le restrizioni sugli strumenti per la produzione di chip alle industrie che supportano la catena di approvvigionamento dei semiconduttori, tagliando fuori sia il talento statunitense che i componenti che compongono gli strumenti che producono i chip.

 Insieme, queste restrizioni rappresentano la singola mossa più sostanziale da parte del governo degli Stati Uniti fino ad oggi nel suo tentativo di minare le capacità tecnologiche cinesi.

Le nuove restrizioni tentano anche di risolvere un dibattito di lunga data all'interno della politica tecnologica degli Stati Uniti.

 Quel dibattito si è incentrato su un compromesso percepito tra due obiettivi concorrenti:

danneggiare le capacità cinesi oggi contro mantenere la leva americana in futuro.

 Con le ultime regole, il governo degli Stati Uniti sta scommettendo che può minare così profondamente le capacità di fabbricazione dei semiconduttori della Cina che non importa quanto siano motivati o ben finanziati gli sforzi della Cina per creare la propria industria dei semiconduttori: semplicemente non saranno in grado di recuperare.

Se il governo degli Stati Uniti vincerà questa scommessa farà molto per determinare il futuro equilibrio del potere economico e tecnologico globale.

 La scommessa senza precedenti di Biden sui semiconduttori, “Il Carnegie Endowment for International Peace”.

Questo è un eccellente riassunto del "quadro generale" di ciò che la nuova politica comporta.

 Sheehan chiarisce le intenzioni degli Stati Uniti mentre spiega i potenziali rischi.

Fornisce anche un'utile ripartizione delle nuove restrizioni del Dipartimento del Commercio che rientrano in tre titoli principali:

(Il Dipartimento del Commercio) ha smesso di prendere di mira le singole aziende cinesi e ha iniziato a prendere di mira il paese nel suo complesso.

 Ora la vendita di chip avanzati a qualsiasi azienda in Cina richiederà una licenza e il Congresso ha detto che negherà la maggior parte di tali richieste.

Impedisce a qualsiasi cittadino, residente o azienda statunitense di lavorare con qualsiasi azienda cinese che produce chip avanzati.

È andato ancora più in profondità nella catena di fornitura dei semiconduttori limitando i componenti che vanno nelle apparecchiature di produzione dei semiconduttori.

Prima, era solo limitare i chip e gli strumenti che producono i chip.

 Ora sta limitando i chip, gli strumenti che fanno i chip e i componenti che vanno negli strumenti che fanno i chip.

 Nel breve termine, questo è stato assolutamente devastante per l'industria tecnologica cinese che ha lasciato le sue società di intelligenza artificiale e i centri di supercalcolo a secco e bisognosi di chip".

La politica di disaccoppiamento di Washington va ben oltre le tariffe maldestre di Trump o le sanzioni unilaterali di Biden sulle società cinesi.

È un palese tentativo di inginocchiare l'economia cinese bloccando l'accesso alla tecnologia vitale.

Si tratta, chiaramente, di un atto di guerra, che anche gli alleati dell'amministrazione al New York Times ammettono apertamente.

Dai un'occhiata a questo “blurb” di “Nick Beams” sul “World Socialist Web Site” che cita un pezzo del Times:

Un importante articolo del giornalista Alex W. Palmer, pubblicato sul New York Times lo scorso fine settimana, ha rivelato la portata della guerra high-tech condotta dagli Stati Uniti contro la Cina ...

La guerra sta ora per essere intensificata poiché si prevede che gli Stati Uniti annunceranno a breve meccanismi di controllo degli investimenti progettati per ridurre la quantità di denaro statunitense investito nelle aree high-tech cinesi e aggiornare i controlli sulle esportazioni per colmare le scappatoie emerse dall'annuncio di ottobre.

(un paragrafo chiave che recita:)

"Con i controlli sulle esportazioni del 7 ottobre, il governo degli Stati Uniti ha annunciato l'intenzione di paralizzare la capacità della Cina di produrre, o addirittura acquistare, i chip di fascia più alta.

La logica della misura era semplice:

 i chip avanzati, i supercomputer e l'intelligenza artificiale che alimentano consentono la produzione di nuove armi e apparati di sorveglianza.

 Nella loro portata e significato, tuttavia, le misure non avrebbero potuto essere più ampie, prendendo di mira un obiettivo molto più ampio dello stato di sicurezza cinese.

 "La chiave qui è capire che gli Stati Uniti volevano avere un impatto sull'industria cinese dell'intelligenza artificiale", afferma” Gregory C. Allen”, direttore del “Wadhwani Center for AI and Advanced Technologies presso il Center for Strategic and International Studies di Washington”.

 "La roba dei semiconduttori è il mezzo per raggiungere questo scopo." ...

Palmer ha scritto che i controlli di ottobre "cercano essenzialmente di sradicare, radicare e ramificare, l'intero ecosistema cinese di tecnologia avanzata". ...

Un'altra indicazione della portata delle misure statunitensi è stata espressa nelle osservazioni di “C. J. Muse”, analista senior di semiconduttori presso “Evercore ISO”.

 "Se mi avessi parlato di queste regole cinque anni fa, ti avrei detto che è un atto di guerra, dovremmo essere in guerra".

Il “New York Times” pubblica dettagli grafici della guerra hi-tech degli Stati Uniti con la Cina, “Nick Beams”, “World Socialist Web Site”.

Riesci a vedere cosa sta succedendo?

 L'amministrazione Biden sta rendendo impossibile per la Cina acquisire i semiconduttori avanzati di cui ha bisogno per sviluppare la propria intelligenza artificiale e supercomputer.

Questo tipo di blocco non è chiaramente consentito dalle attuali normative dell'OMC ma, ancora una volta, non lo sono nemmeno le sanzioni unilaterali che gli Stati Uniti hanno arbitrariamente imposto a più di 1.300 aziende cinesi.

La linea di fondo è che gli Stati Uniti non lasceranno che le regole li dissuadano dal perseguire la linea d'azione che meglio serve i propri interessi geopolitici.

 Ecco come l'autore” Jon Bateman” lo ha riassunto in un articolo su “Foreign Policy Magazine”:

 

"Il Bureau of Industry and Security (BIS) ha annunciato nuovi ... limiti all'esportazione in Cina di semiconduttori avanzati, apparecchiature per la produzione di chip e componenti per supercomputer.

I controlli... rivelano un'attenzione risoluta nel contrastare le capacità cinesi a un livello ampio e fondamentale.

Questo cambiamento fa presagire misure statunitensi ancora più severe a venire, non solo nell'informatica avanzata ma anche in altri settori (come la biotecnologia, la produzione e la finanza) ritenuti strategici.

Il ritmo e i dettagli sono incerti, ma l'obiettivo strategico e l'impegno politico sono ora più chiari che mai.

L'ascesa tecnologica della Cina sarà rallentata ad ogni costo". ("Biden è ora “all-in” per eliminare la Cina",” Jon Bateman”, Foreign Policy Magazine)

 

È importante rendersi conto che questa guerra tecnologica principalmente "sotto il radar" viene condotta nello stesso momento in cui gli Stati Uniti continuano a inviare delegazioni politiche a Taiwan (per sfidare la politica di "una sola Cina"), continuano a rafforzare le coalizioni anti-cinesi nell'Asia-Pacifico, continuano a provocare Pechino nello stretto di Taiwan e nel Mar Cinese Meridionale, continuano a vendere armi letali a Taiwan, continua ad aumentare la sua presenza militare nella regione, continua a spingere per "l'espansione verso est" della NATO verso l'Asia-Pacifico e continua a condurre le sue più grandi esercitazioni militari "live-fire" ("Talisman Sabre") nell'Australia occidentale.

L'iniziativa cinese Belt and Road:

l'integrazione economica globale degli Stati sovrani.

Ciò significa che il disaccoppiamento è solo una piccola parte di una guerra più ampia che viene condotta contro la Cina per indebolire le sue difese, isolarla dai suoi alleati, rafforzare i suoi nemici e costringerla a rispettare il diktat di Washington.

Gli Stati Uniti stanno segnalando che sono ora pronti a rischiare uno scontro diretto con una Cina dotata di armi nucleari per impedire a un rivale emergente di dominare la massa continentale dell'Asia centrale.

 Probabilmente dovremmo aspettarci uno scoppio delle ostilità in un futuro molto prossimo.

 

 

 

PROBLEMI “BRICS”, SOLUZIONI “BRI.”

Comedonchisciotte.org - Pepe Escobar, The Cradle – Redazione CDC – (27 Luglio 2023) – ci dice:

 

Sebbene i cinque Stati BRICS storici abbiano le loro differenze geopolitiche, stanno trovando un enorme terreno comune sul fronte geoeconomico, con l'aumento dei volumi commerciali e la conseguente moltiplicazione delle rotte commerciali.

 Mentre i “BRICS” si avvicinano al vertice più importante della loro storia, che si terrà dal 22 al 24 agosto a Johannesburg, in Sudafrica, è necessario osservare alcuni elementi fondamentali.

Le tre principali piattaforme di cooperazione dei “BRICS” sono la politica e la sicurezza, la finanza e l’economia e la cultura.

Pertanto, l’idea che al vertice del Sudafrica verrà annunciata una nuova valuta di riserva sostenuta dall’oro dei “BRICS” è sbagliata.

 

Ciò che è in corso, come confermato dagli sherpa dei BRICS, è l’”R5”: un nuovo sistema di pagamento comune.

 Gli “sherpa” sono solo nelle fasi preliminari di discussione di una nuova valuta di riserva che potrebbe essere basata sull’oro o sulle materie prime.

Le discussioni all’interno dell’”Unione Economica dell’Eurasia” (EAEU), guidata da “Sergey Glazyev, in confronto, sono molto più avanzate.

L’ordine delle priorità è quello di far girare l’”R5”.

Tutte le attuali valute BRICS iniziano con una “R”: renminbi (yuan), rublo, real, rupia e rand.

 L’R5 consentirà agli attuali membri di aumentare il commercio reciproco evitando il dollaro USA e riducendo le loro riserve in dollari.

Questo è solo il primo di molti passi pratici nel lungo e tortuoso cammino della de-dollarizzazione.

Un ruolo più ampio per la “Nuova Banca di Sviluppo” (NDB) – la banca dei “BRICS” – è ancora in discussione.

La NDB potrebbe, ad esempio, concedere prestiti denominati in oro BRICS – rendendolo un’unità di conto globale nelle transazioni commerciali e finanziarie. Gli esportatori dei BRICS dovranno quindi vendere le loro merci contro l’oro dei BRICS, anziché contro i dollari USA, così come gli importatori dell’Occidente collettivo dovranno essere disposti a pagare in oro dei BRICS.

Questo è molto lontano, per usare un eufemismo.

Le frequenti discussioni con gli “sherpa” della Russia e anche con gli operatori finanziari indipendenti dell’UE e del Golfo Persico toccano sempre il problema chiave:

gli squilibri e i nodi deboli all’interno dei BRICS, che tenderanno a proliferare con l’imminente espansione dei BRICS+.

 

All’interno dei BRICS, c’è un’abbondanza di gravi dossier irrisolti tra Cina e India, mentre il Brasile è stretto tra una lista di dettami imperiali e la naturale spinta del Presidente Luiz Inacio Lula da Silva a fortificare il Sud globale.

 L’Argentina è stata quasi costretta dai soliti noti a ‘rimandare’ la sua richiesta di ammissione al BRICS+.

E poi c’è l’anello debole per definizione:” Il Sudafrica”.

Schiacciato tra l’incudine e il martello, l’organizzatore del vertice più importante della storia dei BRICS ha optato per un compromesso umiliante, non proprio degno di una potenza indipendente del Sud Globale di medio rango.

Il Sudafrica ha deciso di non ricevere il Presidente russo Vladimir Putin e ha optato invece per la presenza del Ministro degli Esteri Sergey Lavrov” – come Pretoria aveva suggerito a Mosca.

 Gli altri membri del BRICS hanno convalidato la decisione.

Il compromesso significa che la Russia sarà fisicamente rappresentata da Lavrov, mentre Putin parteciperà all’intero processo – e alle successive decisioni – in videoconferenza.

Traduzione:

Putin ha messo alla prova Pretoria e l’ha esposta all’intero Sud Globale come un fragile anello della ‘giungla’ – in realtà la Maggioranza Globale – facilmente minacciata dalla banda di criminali occidentali e non come un reale soggetto indipendente di politica estera.

San Pietroburgo-Shanghai attraverso l’Artico.

Questa decisione sudafricana di per sé solleva seri interrogativi sul fatto che la geopolitica guidata dai BRICS sia solo un’illusione.

 

Dal punto di vista geoeconomico, però, il gruppo è entrato in un gioco completamente diverso, come dimostrano le molteplici interconnessioni dei BRICS con l’Iniziativa cinese “Belt and Road” (BRI).

Il commercio cinese con i Paesi BRI è aumentato del 9,8% nella prima metà del 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Ciò contrasta nettamente con la contrazione complessiva del 4,7% del commercio tra la Cina e l’Occidente collettivo:

Con l’Unione Europea è diminuito del 4,9 percento e con gli Stati Uniti del 14,5 percento.

Il commercio cinese con la Russia, invece, insieme alle esportazioni verso il Sudafrica e Singapore, è aumentato esponenzialmente del 78%.

 A titolo di esempio, alla fine della scorsa settimana, un cargo cinese è salpato da San Pietroburgo carico di fertilizzanti, prodotti chimici e prodotti in carta. Attraverserà l’Artico e arriverà a Shanghai all’inizio di agosto.

“Zhou Liqun”, presidente della “Camera di Commercio cinese” in Russia, è andato dritto al punto:

 questo è solo l’inizio del “funzionamento di routine della rotta di trasporto merci nell’Artico tra Cina e Russia”.

Si tratta di “sicurezza dei canali logistici” incorporati nel partenariato strategico Russia-Cina.

La Via della Seta Artica, d’ora in poi, sarà sempre più strategica.

I cinesi possono tenerla aperta almeno da luglio a ottobre di ogni anno.

 E come bonus, il “riscaldamento dell’Artico” consente un migliore accesso alle risorse di petrolio/gas.

Un marchio di fabbrica ‘win-win’ non c’è da stupirsi che dal 2017 lo sviluppo della Via della Seta Artica faccia parte della BRI.

Tutto ciò dimostra un netto spostamento della spinta commerciale cinese verso il Sud globale.

 Il commercio con i partner BRI della Cina ammonta ora al 34,3% del commercio globale totale della Cina in termini di valore – e questo numero è in aumento.

Dalla ferrovia UAP alla Greater Bay Area.

Sul fronte russo, tutti gli occhi sono puntati sul “Corridoio Internazionale di Trasporto Nord-Sud” (INSTC), lungo 7.200 km e multimodale, che allarma l’Occidente collettivo come sostituzione di fatto del Canale di Suez.

L’INSTC riduce i costi di spedizione di circa il 50% e fa risparmiare fino a 20 giorni di viaggio rispetto alla rotta di Suez.

Il commercio dell’INSTC – via nave, ferrovia e strade che collegano Russia, Iran, Azerbaigian, India e Asia Centrale – dovrebbe triplicare nei prossimi sette anni, come ha notato il “Ministro dei Trasporti russo Vitaly Saveliev” al recente” forum di San Pietroburgo”.

La Russia investirà oltre 3 miliardi di dollari nell’”INSTC” fino al 2030.

L’aumento del commercio tra Russia, Iran e India attraverso l’INSTC si collega a qualcosa che fino a poco tempo fa veniva considerato un UFO:

 la ferrovia transafghana.

La Trans-Afghan emergerà come seguito di un fatto molto importante avvenuto la scorsa settimana, quando Pakistan, Uzbekistan e Afghanistan hanno firmato un protocollo congiunto per collegare le reti uzbeke e pakistane attraverso Mazar-i-Sharif e Logar in Afghanistan.

Benvenuti nella ferrovia UAP – che potrebbe essere salutata non solo come un BRI, ma anche come un progetto dell’”Organizzazione di Cooperazione di Shanghai” (SCO) – dove Tashkent e Islamabad sono membri a pieno titolo e Kabul è un osservatore.

Si tratta di un corridoio commerciale molto importante che si raddoppia come classica piattaforma cinese di ” interscambio tra popoli”.

Gli uzbeki stimano che la ferrovia, lunga 760 km, ridurrà i tempi di viaggio di cinque giorni e i costi di almeno il 40%.

 Il progetto potrebbe essere completato entro il 2027.

La successiva “ferrovia transafghana”, lunga 573 km, ha già la sua tabella di marcia: è destinata a collegare l’intersezione dell’Asia centrale e meridionale ai porti del Mar Arabico.

Tutto questo espande il commercio cinese in diverse direzioni.

Il che ci porta ad un’affascinante simbiosi in corso tra la Cina meridionale e l’Asia occidentale – simboleggiata dalla “Greater Bay Area”.

Mentre il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman mette il turbo al suo ambiziosissimo progetto di modernizzazione “Vision 2030”, la “Greater Bay Area” viene salutata dai sauditi come niente meno che “il futuro dell’Asia”.

Ogni investitore, da Gedda a Hong Kong, sa che Pechino punta a trasformare la “Greater Bay Area” in un centro tecnologico globale di primo piano, incentrato su “Shenzhen”, con “Hong Kong” nel ruolo di hub finanziario globale privilegiato e “Macao” come “hub culturale.

La” Greater Bay Area”, non a caso, è un asse portante della BRI.

Nel complesso, le nove città del Guangdong, più Hong Kong e Macao (più di 80 milioni di persone, il 10% del PIL cinese), si configureranno come una sorprendente centrale economica di prima classe entro il 2035, superando ampiamente la Baia di Tokyo, l’area metropolitana di New York e la Baia di San Francisco.

Con l’Arabia Saudita che punta a diventare un membro a pieno titolo sia della” BRI” che della” SCO”, Pechino e Riyadh metteranno il turbo alla loro cooperazione tecnologica, oltre all’energia e alle infrastrutture.

Tutti gli occhi puntati sul Sudafrica il mese prossimo saranno puntati su come i “BRICS) lavoreranno per risolvere i loro problemi interni, organizzando al contempo l’espansione a “BRICS+”.

 Chi entrerà a far parte del club? L’Arabia Saudita? GLI EMIRATI ARABI UNITI? L’Iran? Kazakistan? Algeria? I due principali Paesi “BRICS”, Cina e Russia, continuano ad investire in un percorso geoeconomico che vede decine di Paesi in fila per unirsi.

(Pepe Escobar, The Cradle).

(Pepe Escobar è un analista geopolitico e autore indipendente.)

(new.thecradle.co/articles/brics-problems-bri-solutions)

 

 

 

 

Zanzare all’Attacco… si Salvi chi Può!

Conoscenzealconfine.it – (27 Luglio 2023) - Ivo Sasek – ci dice:

 

È venuto alla luce un brevetto concesso nel 2015, con il titolo: “Sistema per il rilascio di zanzare tossiche per via aerea”.

Tra le molte altre cose, si legge letteralmente:

 “Per scopi militari, le zanzare potrebbero trasmettere un agente patogeno, come la malaria, per causare malattie oppure potrebbero utilizzare agenti e virus molto più infettivi”.

Il fatto è, che centinaia di milioni di zanzare geneticamente modificate sono già state rilasciate nell’ambiente a nostra insaputa.

 Chiunque affermi il contrario sarà smentito dal sito ufficiale delle Nazioni Unite, come pure dall’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (EPA) che nel 2022 ha autorizzato il rilascio di fino a 2,4 milioni di zanzare geneticamente modificate.

Il brevetto si intitola: “Sistema per il rilascio aereo di zanzare tossiche”.

Questo, insieme a molti altri brevetti simili, è stato già concesso nel 2015 e tra le tante cose dice letteralmente:

“Per scopi militari, le zanzare potrebbero trasmettere un agente patogeno, come la malaria, per causare malattie oppure potrebbero utilizzare agenti e virus molto più infettivi”.

In ogni caso, sembra che si stia preparando una nuova crisi sanitaria, miratamente fabbricata, questa volta basata sulla malaria.

 Nel 2021 in Texas sono state rilasciate molte zanzare geneticamente modificate.

E nel 2022 nelle Florida Keys sono state rilasciate altre 750 milioni di zanzare geneticamente modificate.

E naturalmente in Cina le zanzare stanno già iniettando vaccini, ma non contro la malaria, bensì contro la “Leishmaniosi umana” (una malattia infettiva causata da microrganismi e trasmessa dai pappataci).

E, guarda caso, ancora una volta Bill Gates ha finanziato giusto in tempo “un vaccino contro la malaria” pronto per essere lanciato sul mercato – con un’efficacia acclamata del 40%.

 E ancora una volta il vaccino è stato testato su bambini indifesi in Africa.

Il nome del vaccino è “RTS,S”.

Potete trovare ulteriori informazioni al riguardo nelle fonti.

Per puntualizzare meglio la questione:

poco dopo che una società finanziata da Gates ha rilasciato milioni di zanzare geneticamente modificate in vari Stati degli USA, sono scoppiati i primi casi di malaria proprio lì, dove finora non c’erano stati casi di malaria.

E come sappiamo, da tempo ogni anno milioni di persone muoiono di malaria nei Paesi del Terzo Mondo.

 Potete percepire i miei timori.

Non li esprimo a voce, ma potete leggermi nel pensiero. Ok?

 E che dire delle nostre popolazioni e di tutte le specie animali che si nutrono di zanzare?

Ci troviamo nell’era della guerra biologica, cari miei, nel bel mezzo di una Terza Guerra Mondiale ibrida, cioè condotta segretamente, dietro le quinte, da “un’élite folle” che vuole ridurre la popolazione mondiale a un numero 500 milioni di persone.

Non dimenticate mai il loro manifesto di 120 tonnellate in dieci lingue sulle famose Guidestones (USA), lì lo testimoniarono!

Ma come potreste proteggervi dalle punture di zanzara dotate di mRNA?

 Gates e tutte le menti di questa zanzara da combattimento biologica, vi risponderanno: “Solo attraverso le nostre vaccinazioni appositamente sviluppate – solo noi abbiamo l’antidoto”.

 

È uno scandalo spaventoso che deve essere portato con urgenza davanti ad un neoformato tribunale mondiale completamente indipendente. I popoli devono convocare unanimemente i procuratori del tribunale che assicurino una vera giustizia!

Ma ora ascoltate alcune citazioni di un brevetto statunitense concesso nel marzo 2015 dall’Ufficio brevetti statale degli USA.

Ecco la sua esatta formulazione, le giustificazioni, con i cosiddetti effetti benefici di queste nuove zanzare vaccino.

Notate come questo brevetto elogia ed esalta questa nuova zanzara da combattimento:

Inizia già dal titolo “Effetti vantaggiosi dell’invenzione” e dice:

“Il sistema per il rilascio di zanzare tossiche (ovvero velenose) via aerea può essere utilizzato per vaccinare grandi folle o disarmare le truppe nemiche senza rischiare o mettere in pericolo le proprie forze.

Il sistema per il rilascio di zanzare tossiche per via aerea è estremamente economico e può facilmente ottenere ciò che non possono ottenere interventi medici e bombardamenti aerei per un valore di un miliardo di dollari”.

“A seconda dell’obiettivo, il sistema per il rilascio di zanzare tossiche per via aerea può essere contaminato con diversi tipi di batteri geneticamente modificati per attivare il sistema immunitario o con agenti patogeni tossici.

 Per scopi militari, le zanzare potrebbero trasmettere un agente patogeno, come la malaria, per causare malattie oppure potrebbero utilizzare agenti e virus molto più infettivi.

Un virus altamente contagioso potrebbe eliminare il 100% delle truppe nemiche, poiché coloro che non sono stati punti verrebbero infettati dai loro compagni”.

Lo sentite?

Citiamo ancora da questo brevetto:

“Il sistema per il rilascio aereo di zanzare tossiche è una tecnologia nuova e necessaria.

 È uno strumento per somministrare iniezioni curative o immunologiche, per somministrare sedativi o malattie mortali per distruggere e mettere fuori combattimento il nemico a costi minimi.

Gli interventi nei conflitti non richiedono più di spendere miliardi di dollari, di distruggere interi territori con le bombe e di ferire o sacrificare i nostri soldati più valorosi e coraggiosi.

Quando si tratta di scegliere tra l’inferno della guerra e la tecnologia miracolosa di una zanzara, la scelta è facile“.

Fine della citazione.

Sentite che scelta di parole?

In tutta la mia vita sono stato attaccato e punto per così dire da ogni zanzara che incontro.

Così ho chiesto a Dio recentemente una scoperta utile per l’umanità indifesa e per me stesso.

Appena una settimana dopo, ho potuto testare la mia scoperta in un luogo con presenza di zanzare aggressive.

 Esattamente dove di solito vengo morso dalla testa ai piedi in pochi minuti, non ho subito una sola puntura per giorni!

 Le zanzare mi evitavano come il diavolo evita l’acqua santa.

E in questo succo di limone da concentrato, che mi è costato solo € 0.60, sta tutta la mia scoperta.

Una bomba di “vitamina C” pura.

 Potete acquistare uno spruzzino vuoto per pochi centesimi in più, spruzzare i piedi, le braccia e le gambe e, se necessario, il collo e il viso, e il gioco è fatto.

 Dopo esservi spruzzati, potete vestirvi immediatamente e non avrete nulla di appiccicoso addosso.

Il succo di limone puro è un po’ appiccicoso, forse troppo fruttato per respingere le zanzare.

Naturalmente, non so se la mia scoperta funzioni davvero per ogni “gruppo sanguigno”, ma potete fare una prova su voi stessi.

E ho fatto un’altra fantastica scoperta mentre applicavo questo preparato:

Senza volerlo, mi sono anche bagnato le ascelle.

Tuttavia, anche a tarda sera, non sono riuscito a percepire alcun odore di sudore su di me.

Da allora uso anche come deodorante.

Zero veleni, vitamina C purissima sotto le ascelle – e per me funziona meglio di qualsiasi altro deodorante a spruzzo che io conosca.

Spero ovviamente che ora possiate fare la mia stessa esperienza: sarebbe la mia esperienza di preghiera perfetta.

Vi amo! Sono Ivo Sasek, che sta davanti a Dio da 47 anni.

(Ivo Sasek)

Brevetto: Sistema per il rilascio aereo di zanzare tossiche (patents.justia.com/patent/8967029)

Vaccino RTS, S contro la malaria. (who.int/news-room/questions-and-answers/item/q-a-on-rts-s-malaria-vaccine)

BioNTech avvia la sperimentazione clinica di Fase 1 per il programma di vaccino contro la malaria BNT165 | BioNTech (investors.biontech.de/news-releases/news-release-details/biontech-initiates-phase-1-clinical-trial-malaria-vaccine)

Informazioni dalle ONU: (droni che trasportano zanzare) –(News.un.org/en/story/2018/04/1007672)

(kla.tv/26605)

LE FAMIGLIE CHE DOMINANO IL MONDO.

(unavox.it/ArtDiversi/DIV3771_Nitoglia_Famiglie_Alta_finanza_9.html) – (4- 12 -2022) – ci dice:

effedieffe.com – Don Curzio Nitroglia – (4 - 12 – 2022) – ci dice:

I ROTHSCHILD: UNA DELLE “DIECI FAMIGLIE” CHE DOMINANO IL MONDO INTERO.

doncurzionitoglia.wordpress.com - Don Curzio Nitoglia- (4-12-2022) – ci dice:

 

La “BRX” (1) e il Gran Reset del “NOM” (2).

Nella scorsa puntata abbiamo visto come i promotori del Gran Reset (3), che si son riuniti recentemente a Davos in Svizzera, abitualmente siano raccolti nell’”Istituto Mises”, che viene definito come il “Terzo Tempio” oppure la “Gran Loggia” del “Liberismo assoluto o dell’Anarchismo di destra, associato al Comunismo liberista e tecnologicamente avanzato made in China”.

 

Il Nuovo Ordine Mondiale  (NOM) del 2021 è diretto (almeno apparentemente) da una tristissima “Mala Triade”, la “BRX”, composta da Bergoglio, dai Rothschild/Rockefeller (4) e da Xi Jin Ping (o Shi Jin Ping (5), ossia uno spurio connubio di Liberismo super/capitalistico giudaico/massonico, di Comunismo cinese finanziariamente avanzato e di Neo/modernismo bergogliano panteisticamente universalistico.

I caporioni di questa Troika promettono (e soprattutto si augurano) un mondo senza malattie (6), grazie agli organi del corpo umano prodotti eugeneticamente;

 infine - sempre secondo costoro - la cosiddetta “vaccinazione” o meglio la terapia genetica (mRNA) e l’intelligenza artificiale del “Transumanesimo”  ci dovrebbero assicurare addirittura l’immortalità (mises.org/wire/no-privacy-no-property-world-2030-according-wef).

Insomma una sorta di “Neo Paradiso Terrestre”, che puzza di Cabala, di Gnosticismo e di Millenarismo (che si trova pure alle origini del Socialismo, come dimostra “Igor Safarevich” ) lontano un miglio.

Per capire bene chi si celi dietri al Forum Economico Mondiale di Davos”, dunque, occorre andare a spulciare cosa sia esattamente la “Mont Pélerin Society”.

LA MONT PELERIN SOCIETY-

(von Hayek, von Mises, Friedman e la “Mont Pelerin Society”)

Gilad Atzmon”, un intellettuale israelita che vive a Londra, scrive: «Milton Friedman non era solo un economista, era un devoto sionista e un ebreo molto fiero di esserlo . […]. Nel 1972 Friedman parlò alla” Mont Pelerin Society” su “Capitalismo ed Ebrei» .

Nel presente articolo riassumo il contenuto di questa conferenza, tenuta dall’economista Milton Friedman circa 50 anni or sono, affinché il pubblico possa farsi un’idea esatta della natura ideologica del neo/conservatorismo americano, di cui Friedman è stato uno dei principali maestri.

 

Innanzitutto occorre sapere che la” Mont Pelerin Society è una “lobby”” assai potente composta da economisti, filosofi ed uomini politici molto influenti, riuniti in un “club”, o meglio una “Super-Loggia”, per influenzare la politica interna ed estera degli Usa e GB, promuovere un mercato ed una finanza “assolutamente liberi” da ogni ingerenza dello Stato e dell’etica.

La suddetta Society è nata in Svizzera, presso le terme di Mont Pelerin, da cui ha preso il nome, il 10 aprile del 1947 da 36 grandi-fratelli fondatori.

La “Mont Pelerin Society” ha sempre cercato di passare agli occhi dell’opinione pubblica come un’innocua accademia di studiosi, appassionati di filosofia e di economia, e non un think-tank (cioè un “serbatoio di cervelli pensanti” capaci di cambiare il mondo) politico/finanziario di tendenza anti cattolico-romana , fortemente democraticistica, liberale, liberista e libertaria, quale realmente è.

Uno dei suoi obiettivi è la creazione di un “Ordine Internazionale o Mondiale”, che salvaguardi la Libertà (intesa come un assoluto e un fine e non come un mezzo per raggiungere il Fine ultimo), la Pace (una volta americana) e le Relazioni Economiche Internazionali, ossia il potere dell’alta finanza mondiale delle Banche e la globalizzazione mondialista anglo/americana.

Bisognerebbe sapere se oggi la “Mont Pelerin” si trovi in sintonia con il neo/piano mondialista, che vorrebbe dare il primato alla Cina sull’America; oppure se sia in contrasto con esso.

 Certamente, essa ha influito notevolmente sulle “Amministrazioni Reagan e Bush padre con figlio”;

ora, con le rivelazioni del 2020, si è venuti a sapere che la manovra filo/cinese è iniziata esattamente con i due Bush;

dunque, si può presupporre che la” Mont Pelerin” non sia al fianco di Trump e Putin …

Tra i suoi membri, oltre a Milton Friedman, figuravano anche Friedrich August von Hayek, Ludwig von Mises, Karl Popper, Walter Lippman e per l’Italia Luigi Einaudi, Antonio Martino e Bruno Leoni.

Tra i 76 consiglieri economici del Presidente statunitense Ronald Reagan ben 22 erano della “Mont Pelerin Society”.

 

Dalla “Mont Pelerin Society” è nato il pensiero neo/con, che ha influenzato la politica estera e la finanza americana dagli anni Ottanta sino all’Amministrazione Bush jr (2008) ed è continuata in maniera strisciante a influenzare i Presidenti statunitensi Bill Clinton e Barac Obama , con le relative guerre geopolitiche di esportazione della democrazia contro l’Iraq (1991) sino alla Siria (2011- 2021) e il default o fallimento della finanza mondiale grazie ai mutui ad alto rischio, concessi da Alan Greenspan   Presidente della Federal Reserve (Banca Centrale) americana, che non potevano essere pagati dai “beneficiari”, i quali perdevano, così, i loro risparmi e la loro casa.

Questo default o fallimento è arrivato sino all’Europa, che ne è stata infettata e si trova in una crisi finanziaria mai vista prima, neppure nel 1929;

tuttavia essendosi affievolito, è subentrata la “pandemia” cinese a terminare il compito di “Riassestamento” o “Reset”.

Il Friedman-pensiero.

Riassumo ora, in sei punti fondamentali, la conferenza tenuta da Milton Friedman nel 1972 alle terme di Mont Pelerin e ripresentata, sostanzialmente tale e quale, in forma “riscaldata” a Chicago nel 1988, indice significativo di approfondimento e di vitalità intellettuale sempre “egualmente crescente” come si addice ad un “Premio Nobel” (tra i quali spiccano il bombardatore Barac Obama “per la Pace” e il giullare Dario Fo “per la Cultura”…).

1°) La seconda guerra mondiale, purtroppo, ha generato un certo “accentramento” da parte degli Stati o della politica “sull’economia” dei Paesi usciti dal conflitto.

2°) Tuttavia, fortunatamente, vi è stata una sana reazione intellettuale liberista dell’alta finanza (Black Roch)contro l’intervento della politica e dello Stato in materia economica.

3°) Il ruolo dell’Ebraismo in questo scenario è stato ambivalente. Infatti, se

a) da una parte l’Ebraismo, grazie e tramite il liberismo, “ha un debito enorme verso il capitalismo e la libera impresa” ed ha influito assai sulla sua genesi;

 b) dall’altra parte si è opposto (con la Rivoluzione bolscevica ideata e guidata da un gran numero di Ebrei: Marx, Engels, Lenin, Trotzsky  a ogni forma di capitalismo cercando di distruggere anche la piccola proprietà privata dei kulak; proprio come il piano detto Gran Reset di Davos in Svizzera (molto vicina, geograficamente, alle terme di “Mont Pelerin”), presieduto da Klaus Schwab, oggi propone di distruggere la piccola e media proprietà e applicato, in Italia, da Mario Monti.

 4°) L’affinità tra l’Ebraismo e il super/capitalismo va ricercata nello “spirito di libera competizione. […].

È da secoli che gli Ebrei hanno giocato un ruolo decisivo nel settore finanziario e bancario, mentre durante la Cristianità erano trattenuti dall’avversione della Chiesa romana contro l’usura. […].

Gli Stati autoritari, poi, hanno ripreso lo spirito della Chiesa nei riguardi della libera finanza e del prestito a interesse elevato ed hanno favorito l’antisemitismo.

Ciò nonostante, gli Ebrei son riusciti a sfuggire all’isolamento poiché il mondo del commercio e della finanza internazionale è rimasto sempre aperto verso di loro, e così son restati ognora preminenti in questi campi oltre che nel settore bancario, cinematografico e radio/televisivo”.

Quanto ad Israele, se da un lato è nato come forma di collettivismo o “kibbutz/ismo” di marca marxista;

 dall’altro lato esso è stato sempre aiutato dal mondo dell’alta finanza del capitalismo anglo/americano e del Giudaismo mondiale della Diaspora.

 5°) Quindi, sia i Partiti Comunisti del mondo intero sono stati “diretti e organizzati dagli Ebrei”, sia lo spirito capitalistico del libero scambio è improntato allo spirito ebraico del “do ut des”, che “ha interpretato anche il Patto con Dio in senso materiale e terrestre”.

 6°) Infine, Friedman conclude ammettendo candidamente che da un punto di vista storico-politico la Rivoluzione francese ha favorito l’emancipazione e la piena eguaglianza socio politica dell’Ebraismo in Europa, poiché laicisticamente e liberalisticamente optava per la separazione totale tra Stato e Chiesa, mentre le forze reazionarie e dette di “destra” propendevano per la mutua collaborazione gerarchizzata tra Stato e Chiesa.

Purtroppo oggi la falsa dottrina della separazione tra Chiesa e Stato è entrata ed ha inquinato anche l’ambiente ecclesiale (v. Dignitatis humanae, 7 dicembre 1965).

 È interessante quello che scriveva San Francesco d’Assisi a proposito della “Libertà religiosa”:

 «Se il clero osa impedire la salvezza dei Popoli, spetta a Dio vendicarsi, sarà Lui a ripagarlo come merita, al momento opportuno» (“Specchio di Perfezione”, cap. 54, in “Fonti Francescane”, n. 1753, Padova, Edizioni Messaggero di Padova, 1977, p. 1356).

 Ora la “Libertà religiosa”, avendo stabilito la separazione tra Stato e Chiesa (come si vede il ruolo “catecontico” (da “Kathékon”, ossia “Colui che trattiene”, II Tess., II, 3-4) dell’ambiente ecclesiale è cessato già con il Vaticano II (e non solo con Bergoglio), non aiuta e addirittura impedisce la salvezza delle Nazioni, dei Popoli e degli Stati, contentandosi solo della salvezza degli individui, come se l’uomo non fosse “per natura un animale socievole” (Aristotele e San Tommaso) e, quindi, la Società civile, che è un insieme di più individui, deve dare a Dio il culto che gli spetta.

Certamente il neo & teo/conservatorismo hanno contribuito a diffondere questa mentalità liberale, laicista e separazionista tra potere spirituale e temporale, oltre che astensionista dell’intervento statale in campo finanziario), che impedisce l’evangelizzazione e cristianizzazione dei Popoli, i quali oramai son “neutri” o “laici” in materia religiosa anche per volontà del “clero” neo/modernista e cattolico-liberale.

Ma San Francesco li ammonisce: “Dio stesso si vendicherà e lo ripagherà al momento opportuno”.

La guerra mondiale incombente sull’umanità a partire dalla Siria è senz’altro un castigo di cui la Provvidenza si servirà per trarre dal male un bene maggiore, ossia la nuova conversione dei Popoli, come Gesù aveva comandato agli Apostoli: “Andate e predicate il Vangelo a tutte le Nazioni” (Mt., XXVIII, 19), non solo ai singoli individui.

 

Il Kathékon nella Scrittura e nella Tradizione.

 

San Tommaso d’Aquino - il “Dottore Comune” o “Ufficiale” della Chiesa, che riassume e perfeziona la Tradizione patristica - nel Commento alla II Epistola ai Tessalonicesi II, 3-4 (capitolo 2, lezione 1, n. 34-35), fondandosi anche in questo caso sulla Tradizione patristica e sublimandola, insegna:

«Ci sarà l’Apostasia dall’Impero romano, al quale tutto il mondo era sottomesso […]. L’Impero romano è stato istituito affinché sotto il suo dominio, la Fede venisse predicata in tutto il mondo. […]. L’Impero romano non è venuto meno, ma si è trasformato da temporale in spirituale.

Perciò bisogna dire che l’Apostasia dall’Impero romano si deve intendere non solo da quello temporale, ma anche e soprattutto da quello spirituale, cioè dalla Fede cattolica della Chiesa romana».

 

Per di più, sempre nel Commento alla II epistola ai Tessalonicesi, (lezione II, capitolo II, vv. 3-7, n. 32-45, Torino, Marietti, 1953, pp. 197-200), l’Angelico asserisce:

 «Quando l’iniquità sarà resa e portata in pubblico, allora si manifesterà l’Anticristo. Infatti, molti ora peccano in privato, mentre altre volte arriva in pubblico. Ora, Dio sopporta i peccatori sino a quando sono occulti, mentre quando peccano pubblicamente, allora non li sopporta più, come risulta per i Sodomiti (Gen., XIX, 24)».

Ancora una volta, per l’Aquinate, è la rivolta sociale e pubblica delle Nazioni contro Cristo e la sua Chiesa a togliere di mezzo “l’ostacolo”, che trattiene l’Anticristo finale.

Inoltre l’Aquinate nell’Opuscolo 68 De Antichristo (edizione di Parma, 1864, che da alcuni non è ritenuta canonica) dice pure che “l’ostacolo” o “to Kathékon / qui detineat” alla manifestazione dell’Anticristo finale è la sottomissione della Società civile alla Chiesa romana e, quindi, “colui che lo trattiene”, ossia “il Kathékon”  è il Papato.

Perciò fino a che la Società civile rimarrà fedele e sottomessa all’Impero spirituale Romano (la Chiesa cattolica), trasformazione dell’antico Impero temporale romano, l’Anticristo non potrà comparire.

 In breve per S. Tommaso l’Impero romano non è ancora finito, ma si è cambiato da temporale in spirituale.

Fino a che il Papato sarà riconosciuto, rispettato anche pubblicamente e socialmente, “l’ostacolo” o “il Kathékon” sussisterà, la Società civile rimarrà fedele all’Impero spirituale romano e alla Fede cattolica.

Ma se questo custode, il Papato e la Chiesa romana, viene a essere disconosciuto, messo da parte, rigettato dalla Società civile, con lui sparirà anche “l’ostacolo” o “colui che trattiene l’Anticristo”, il quale allora sarà libero di comparire.

Insomma, S. Tommaso, fondandosi su S. Paolo nella II lettera ai Tessalonicesi, dice che “l’ostacolo” al Regno dell’Anticristo è la sottomissione della Società civile alla Chiesa romana e che “colui che trattiene  / qui detineat” ancora l’Anticristo, fino a che sarà tolto di mezzo da Gesù “col soffio della sua bocca”, è il Papato riconosciuto socialmente e pubblicamente come tale, cioè come Vicario e Rappresentante visibile - su questa terra - di Cristo, che è asceso al Cielo ed è invisibile agli uomini.

Infine Monsignor Francesco Spadafora, seguendo S. Tommaso d’Aquino, insegna che “to Kathékon”, ossia “l’ostacolo” o “colui che trattiene / qui detineat” l’Anticristo è “Roma antica con il suo potere, che teneva a rispetto l’odio frenetico della Sinagoga contro il Cristianesimo apostolico”, tuttavia, “Il Paganesimo dell’Impero romano, e particolarmente il culto idolatrico da tributare all’Imperatore come se fosse stato una divinità (Apoc., XIII, 11-18; XIV, 9 ss.; XVI, 2), trovava nel Cristianesimo un’opposizione irriducibile” (Dizionario biblico, Roma, Studium, III ed., 1963, p. 33 e 36, voce “Anticristo” e “Apocalisse”; rist., Proceno – Viterbo, Effedieffe, 2018).

 

Il commento di “Gilad Atzmon” al “Friedman/pensiero.”

Come si evince l’opposizione tra liberalismo super/capitalista, americanismo, neo/conservatorismo e Cattolicesimo romano è radicalmente inconciliabile e diametralmente contraddittoria.

Perciò come non si può essere Cristiani e marxisti, così non si può essere Cattolici e liberali/liberisti o neo/con.

Friedman, rifacendosi a lord “John Emerich Edward Acton”, il vate della “Mont Pelerin Society”, lo mostra in maniera lapalissiana.

Secondo l’intellettuale israelita Gilad Atzmon:

 “Milton Friedman ritiene che gli Ebrei, sono i pochi ad aver ricevuto tanti benefici dalla libera impresa e dal capitalismo competitivo, ma - nello stesso tempo - sono pochi i popoli che, come gli Ebrei, hanno fatto tanti sforzi per demolire il capitalismo.

L’ideologia di Friedman spiega anche perché tanti Ebrei, che avevano le loro radici nella sinistra trozkista, hanno finito col farsi paladini della guerra totale del neo/conservatorismo di destra. […].

Friedman probabilmente non si rendeva conto che l’adozione della sua filosofia da parte di Ronald Reagan e Margaret Thatcher avrebbe portato alla fine l’occidente in ginocchio”;

infatti la Cina oggi sta rimpiazzando l’occidente atlantico.

La dottrina di Friedman, espressa nella conferenza del 1972 (ripresa nel 1988) che ho riassunto sopra, sostiene il rifiuto di ogni intervento dello Stato e della Politica nel campo economico/finanziario ed è stata ripresa oltre che dal potere politico anche dal mondo plutocratico, dalla Federal Reserve (Banca Centrale) degli Stati Uniti e dalla Banca Centrale Europea. Infatti, Friedman è stato pure il teorico del consumo a oltranza oltre le proprie possibilità economiche, convinto che questa pratica conducesse all’aumento della ricchezza, senza accorgersi che se nell’immediato la sua teoria funzionava nel futuro avrebbe portato al fallimento (come è successo a partire dal 2005).

 

Vita e opere di Friedman.

Friedman è nato nel quartiere di Brooklyn in New York nel 1912 da una famiglia ebrea emigrata dall’Austria-Ungheria, è morto a San Francisco nel 2006, ha ricevuto il Premio Nobel per l’economia nel 1976 e la “Medaglia Presidenziale della Libertà” nel 1988 dal Presidente degli Usa Ronald Reagan.

Le sue opere principali sono “Problemi di economia monetaria”, a cura (non a caso) di Mario Monti, Milano, 1969; “Capitalismo e libertà “del 1962, tradotta in italiano nel 2010, e “Liberi di scegliere” del 1980, tradotta in italiano nel 1981.

 Nel 2005 ha firmato per primo l’appello per la liberalizzazione della marijuana, sottoscritto da oltre 500 economisti statunitensi.

 In Italia una mentalità simile a quella di Friedman e della “Mont Pelerin Society” è rappresentata dal “Partito Radical”e di Giacinto (detto Marco) Pannella, scissosi dal Partito Liberale Italiano nel 1956.

Non desta, quindi, meraviglia se Friedman ha influenzato a partire dagli anni Ottanta sino ad oggi (a quattordici anni dalla sua scomparsa), potentemente e trasversalmente, la politica (sia democratica che repubblicana) del Presidente statunitense Ronald Reagan, poi di Bill Clinton, di Bush padre e figlio e persino di Barac Obama nell’attuale congiuntura siriana;

inoltre ha influenzato anche la politica europea dei Primi Ministri britannici Margaret Thatcher, Tony Blair e David Cameron rifacendosi al pensiero filosofico di Edmund Burke, Karl Raimund Popper, Russel Kirk ed anche la pratica finanziaria della “Banca Centrale Americana”, alla luce del pensiero degli economisti della “Scuola di Vienna” von Mises e von Hayek.

Ora, sembrerebbe che questa tendenza sia stata invertita da Donald Trump, sebbene anche egli dipenda dai medesimi pensatori …

Infatti, da questi ultimi assieme a Friedman sono stati i “Chicago boys” e i dirigenti “neoconservatori” dell’Amministrazione Bush (Paul Wolfowitz, Richard Perle, David Roomsfeld, Dick Cheney , eccetera), che - analogamente alla “Scuola di Francoforte” (1922-1979) di Adorno & Marcuse - son riusciti ad unire (da una posizione di “destra” liberal-conservatrice) il marxismo di Trotzky e il liberismo “mini-archista” (che vuole concedere il minimo spazio al potere dello Stato) se non francamente anarchico/conservatore.

 

Adorno & Marcuse, invece, avevano sposato (da una posizione di “sinistra” anarchico-rivoluzionaria) il Trozkismo con la psicanalisi freudiana. Si può dire, perciò, che mentre Adorno & Marcuse univano sinistra e libertarismo per la conquista psicologica delle menti di tutti gli uomini (la “Rivoluzione intellettuale” del 1968), i neoconservatori sposano il libertarismo liberal-democratico con la “destra” conservatrice angloamericana per la conquista militare e geopolitica del globo (il “Nuovo Ordine Mondiale” dal 2001 al 2020).

Oggi la Troika (BRX) unisce destra & sinistra, liberismo & comunismo nel Nuovo Ordine Mondiale a guida sino/giudaico bancaria e panteista.

In realtà il neo/conservatorismo, ispirato da Friedman, ha spinto gli Usa (come braccio armato a favore d’Israele) in una guerra totale contro l’Iraq, l’Afghanistan, il Pakistan dalla quale sta uscendo con le ossa rotte, come pure Israele ha subìto una umiliante “vittoria di Pirro” in Libano nel 2006 nonostante che avesse sganciato “oltre 1 milione di bombe a grappolo”  e a Gaza nel 2008-2009 abbia gettato “bombe al fosforo bianco” nella famigerata “operazione piombo fuso”.

Sembrerebbe che questi ultimi avvenimenti (assieme alle “Rivoluzioni primaverili” in Tunisia, Libia, Egitto e Turchia e alla guerra contro la Siria, nella quale il pensiero di Friedman si fa ancora sentire anche sin durante l’Amministrazione democratica di Barac Obama, ma che è stata interrotta da Trump) potrebbero segnare l’inizio della fine della supremazia israelo/americana, passando a quella sino/bancaria/bergogliana.

Gli Stati sarebbero rimpiazzati dalla Banca, gli Usa dalla Cina, il Cristianesimo (“si fieri potest”) dal bergoglismo pachamamista o da “el papamachismo argentino”.

La crisi economico/finanziaria, che ha portato nel 2011/2013 gli Usa e l’Europa sull’orlo del fallimento è iniziata nel 2005/2008, con “la più grande frode finanziaria della storia mondiale” operata dall’operatore di Borsa Bernard Lawrence Madoff  e portata avanti dal Presidente della Federal Reserve o Banca Centrale degli Usa Alan Greenspan , che - ispirato dalle teorie finanziarie di Friedman - ha iniziato con un grandioso boom economico per finire con un miserabile crack, facendo “arricchire” gli americani incitandoli a spendere e spandere, pur non avendo denaro sufficiente, senza paura di pignoramento, comprando e vendendo case, mediante mutui senza garanzie e coperture, che - si badi bene - non avrebbero potuto essere pagati ed avrebbero condotto infine alla miseria l’incauto compratore il quale si era accollato mutui ipotecari ad alto rischio (subprime), scientificamente studiati ed immessi - a mo’ di liberismo selvaggio - sul mercato da Greenspan, le cui prodezze stiamo ancora pagando e non si sa se riusciremo ad estinguere il prestito ipotecario o a finire ipotecati ed espropriati.

Il crack della “Monte Paschi di Siena” in Italia nel 2013 è una delle conseguenze collaterali dell’imbroglio iniziato nel 2005 da Greenspan.

L’economia mondiale è sembrata avanzare sino al 2008, mentre era già malata da almeno tre anni ed è entrata in crisi nel 2009 per arrivare al quasi fallimento o al crack (o default, come lo si chiama adesso in maniera più soft) nel 2012, che viene portato a termine dal Covid19, il quale darà vita al Gran Reset del Nuovo Ordine Mondiale.

I lavoratori americani, i quali non erano in grado, come previsto, di rendere il denaro, che in realtà non avevano mai posseduto, a causa dell’aumento del petrolio e dei tassi d’interesse non son riusciti più a pagare i mutui.

Quindi in brevissimo tempo milioni di case son rientrate in possesso delle banche dalle quali erano uscite solo apparentemente (“sopra la banca, la casa campa, sotto la banca, la casa crepa!”).

Di conseguenza i poveri degli Usa si son ritrovati più poveri di prima.

 Questo è il risultato della teoria usuraia legalizzata, e promossa con il massonico Premio Nobel, di Milton Friedman e fratelli tutti d’America.

Si può concludere che, come “Wolfowitz” ha rovinato l’esercito americano trascinandolo in guerra contro l’Iraq nel 2003;

così Greenspan, ispirato da Friedman, ha disastrato la finanza degli americani trascinandoli nella bancarotta dei mutui ad alto rischio.

 

Conclusione.

Tirando le somme “Friedman” più che un economista è un “affarista” , un ebreo-talmudista ed un sionista.

 Egli, mediante l’ideologia ragionieristica (più che filosofica ) del liberismo conservatore e selvaggio è riuscito a compattare comunismo e capitalismo, servendosi della “Super-Loggia Mont Pelerin Society “da lui stesso fondata nel 1947 (che unisce in sé il Giudaismo post-biblico con lo spirito massonico), la quale Loggia è la madre del pensiero neo/con americano, che tende all’instaurazione del “Nuovo Ordine Mondiale” giudaico/americano, in guerra permanente dal 2001 contro l’arabo/fascismo  e in crisi economica fallimentare costante dal 2008 ; ora arrivato al capolinea e dovendo cedere il posto alla Cina per volontà dei Rothschild e con la “benedizione” di Bergoglio.

Il neo/conservatorismo di “Friedman” e della “Mont Pelerin Society” è essenzialmente anti-cattolico romano (come seguace dell’anti-infallibilista lord John Emerich Edward Acton); inoltre esso è riuscito, mediante i teo/con, a infettare anche l’ambiente cattolico tradizional/conservatore italiano.

La “Mont Pelerin Society” è l’altra faccia o il proseguimento della “Rivoluzione culturale” del 1968, la quale ha voluto distruggere la singola persona nel suo spirito (“in interiore homine”):

Friedman con la sua Super-Loggia massonica vogliono conquistare il mondo intero, mediante la “Rivoluzione bellica” in Medio Oriente (2001-2013) e la “Catastrofe  economico/finanziaria” nel mondo intero (2008-2013 / 2019-2021).

La figura di Friedman e l’influsso della Mont Pelerin Society si fa sentire sinistramente soprattutto in questi giorni che potrebbero preludere a una guerra mondiale.

Questa è l’attualità e l’importanza sinistra del pensiero di Friedman.  

 

Il cammino dei Rothschild e Rockefeller verso il Nuovo Ordine Mondiale.

Nello scorso articolo abbiamo studiato:

 1°) il problema del Messianismo temporale ebraico antico (vòlto al dominio del mondo intero), che nacque sùbito dopo;

 2°) la reazione monoteistica dei fratelli Maccabei (170/150 a. C.) contro Antioco Epifane, e, lo abbiamo inquadrato alla luce del problema, che c’interessa adesso:

3°) la storia dei Rothschild, che ripresero i princìpi del vecchio Messianismo ebraico, lo vivificarono nuovamente e lo trasfusero - tramite il potere finanziario - prima in tutta l’Europa (Settecento/Ottocento), poi negli Usa (Novecento), giungendo dunque sino all’attuale crisi mondiale (gennaio 2021), che è iniziata con l’autunno del 2019 ed è caratterizzata da tre eventi principali:

a) l’idolatria del Pachamama in Vaticano;

b) il covid19;

c) la crisi politico/finanziaria degli Usa, che sta portando il mondo intero sotto il dominio globalistico della Troika “BRX”:

Bergoglio (il capo della Deep Church panteista); Rothschild/Rockefeller (l’Alta finanza ebraica e il Deep State);

Xi Shin Ping (il Regime poliziesco ferreamente maoista, ma economicamente iper/liberista e super/capitalista).

Abbiamo costatato pure che - assieme ai Rothschild - altre due famiglie israelite sono molto importanti finanziariamente (anche se non molto conosciute dal pubblico), specialmente per la storia della Cina:

i Kaadorie e i Sassoon; infatti, dal 1840/42, con la “guerra dell’oppio” tra Inghilterra e Cina - fatta nascere proprio dai Kadoorie e dai Sassoon - sino al 1949, con l’avvento di “Mao Zedong” al potere - queste due famiglie, strettamente legate ai Rothschild - hanno scritto, in maniera molto “discreta” e quasi “occulta”, gran parte della storia cinese.

Tuttavia Mao le espulse nel 1949 dalla Nuova Cina Comunista ed esse hanno dovuto attendere la morte del dittatore comunista (1976) per rimettere le mani in pasta negli affari economici della Repubblica Popolare Cinese, quando Nixon e Kissinger vennero in Cina a esportare il modello super/capitalistico statunitense anche nella Patria del Comunismo maoista, che era aperta economicamente (già con Deng Xiao Ping negli anni Settanta), molto di più che non il Comunismo sovietico, al Liberismo, ma sempre inquadrato politicamente - non in modo democraticamente liberale, come avveniva in Usa (almeno sino alla Presidenza Biden iniziata il 20 gennaio 2021 …) - da una cornice di regime poliziesco maoista fortemente autoritario e persino totalitario.

In questi giorni abbiamo anche assistito a una specie di lotta “finale” tra due diversi rami del medesimo Giudaismo americanista:

 1°) da una parte, Trump, appoggiato (da dietro le quinte) dai” Lubavich”, che sosteneva una concezione politica, piuttosto in chiave nazionale, sovranista e conservatrice o di “destra”;

2°) dall’altra parte, Biden, supportato (neppure troppo nascostamente) dai Rothschild/Rockefeller, partigiani del mondialismo internazionalista, del primato della finanza sulla politica e di un progressismo disumanamente spinto, che unisce gli aspetti più brutti del super/liberismo statunitense al totalitarismo cinese.

Ora veniamo al problema che stiamo trattando abitualmente …i Rothschild.

Gli affari dei Rothschild in tutta Europa (1820-25).

 

L’Austria di Metternich, nel 1820, vegliava affinché nell’epoca post-napoleonica in Europa non si diffondessero idee e movimenti, eccessivamente progressisti, liberali e democratici.

Tuttavia in Spagna, proprio nel 1820, si accendeva il fuoco di una guerra civile, in cui si affrontavano “destra” e “sinistra” con, in mezzo, il Re Ferdinando VII di Borbone (1808-1813; 1813-1833), al quale venne strappata la “Costituzione” dai liberali.

Allora, Ferdinando VII, chiese al Re di Francia Luigi XVIII (1814-1824) di aiutarlo militarmente, inviandogli una lettera il 22 giugno del 1820.

La questione spagnola divenne ben presto una questione europea;

infatti, Metternich allora si comportava come una specie di “Gendarme d’Europa” (un po’ come ha fatto l’America del nord dal 1944 sino a oggi); perciò non poteva non intervenire nella questione di Spagna, organizzando un “Congresso” di molti sovrani europei, per poterli convincere tutti assieme “collegialmente” riuniti a “Congresso”.

Il 20 ottobre 1822 si riuniva, dunque, il “Congresso di Verona”. Metternich assieme al suo Segretario personale, Friedrich von Gentz, accompagnava l’Imperatore d’Austria Francesco I (1804-1835) essi, inoltre, si portavano dietro il fido consigliere Salomon von (un “von”, un “de” o una “baronia” non si nega a nessuno) Rothschild della filiale bancaria di Vienna;

infatti se avessero dovuto decidere di muover guerra ai rivoltosi di Spagna, avrebbero avuto bisogno di molti denari per organizzare un esercito e i denari, paradossalmente, non ce li aveva l’allora “onnipotente” Impero austriaco, ossia lo Stato o la Politica;

ma la Casa Rothschild sparsa in tutta l’Europa che allora contava politicamente ed economicamente (Francoforte, Parigi, Londra, Vienna e Napoli), ossia la “Big-Bank” (creatrice dal “nulla”) e l’alta Finanza (proprio come sta succedendo oggi tra America e Cina).

Salomon di Vienna era molto amico del Consigliere e Segretario particolare di Metternich, Friedrich von Gentz († 1832), e tramite lui arrivava facilmente ad avere contatti col Principe austriaco, che a sua volta dal 1832 al 1848 influenzava l’Imperatore, la politica dell’Impero d’Austria e, dunque, l’Europa intera.

Gentz presentò Salomon ai delegati dell’Impero zarista russo, con i quali il Rothschild avrebbe stipulato, sùbito dopo, un prestito di 6 milioni di sterline…, che non accrescevano soltanto il profitto e il capitale commerciale (“haec omnia tibi dabo …”, l’avarizia) dei banchieri francofortesi, ma facevano crescere la loro autorità “morale” e anche “politica” (“si cadens in terram adoraberis me  (37)…”, la superbia (38)) presso le più grandi Corti d’Europa, tra le quali ora gli “Scudi/Rossi” potevano annoverare pure la Santa Madre Russia con la sua Casa imperiale, alla quale però, circa 100 anni dopo aver annodato rapporti economici con essa, avrebbero fatto fare una brutta fine, avendo finanziato abbondantemente la Rivoluzione bolscevica dell’Ottobre 1917 … (cfr. A. SOLGENITSIN, Due secoli assieme, Napoli, Controcorrente, 2007, 2° volume, Ebrei e Russi durante il periodo sovietico).

 

Naturalmente Salomon metteva in pratica la vecchia arte appresa da suo padre, il primo “Patriarca” degli “Scudi/Rossi”: Amschel Mayer, che fu messa in atto già a Waterloo nel 1815, quando i Rothschild riuscirono a far giungere per primi in Inghilterra la notizia della sconfitta di Napoleone I e della vittoria di Wellington, iniziando così la loro scalata al vertice del potere bancario di tutta Europa e poi del mondo intero (si pensi che oggi i soli Rothschild possiedono il 70 % della ricchezza del mondo intero; il restante 28 % lo posseggono i Rockefeller e le altre poche famiglie imparentate tra di esse e con i Rothschild).

Nel 1822, a Verona, Salomon, riuscì a sapere quel che bolliva in pentola tra Austria, Russia e Francia riguardo alla Spagna, avvantaggiando così le casse della propria famiglia, inviando immediatamente e prima di ogni altro informazioni utili ai suoi altri quattro fratelli, per mezzo di corrieri speciali (tra cui anche i piccioni viaggiatori, gli unici - assieme ai “pizzini” siciliani - che ancor oggi sono assolutamente sicuri e non intercettabili da Big-tech), permettendo ai suoi congiunti di potere speculare in borsa, ben sicuri su chi puntare gli investimenti e le scommesse vincenti e cosa suggerire, a coloro che, avrebbero puntato su quelle perdenti, illudendoli di essere vincitori, renderli “cornuti, mazziati e scontenti” … (cfr. EGONE CONTE CORTI, La famiglia dei Rothschild, Milano, Arnoldo Mondadori, 1938, pp. 176-178).

Da Verona Salomon chiamò a raccolta James, che si trovava a Parigi e accorse sùbito, per cui il 23 novembre i due fratelli Rothschild s’incontrarono a pranzo con Metternich.

Poco dopo arrivava anche Carlo da Napoli, di modo che i tre poterono informarsi vicendevolmente - sulle faccende napoletane, veronesi e parigine - in vista di quello che sarebbe successo in Spagna dopo la chiusura del Congresso veronese, in cui si sarebbero decise le sorti del Re di Spagna e di cui la banca Rothschild avrebbe potuto far “tesoro” con le solite speculazioni in borsa a spese di Francia, Spagna e Austria .

Il Congresso di Verona si chiuse con la decisione di dar luogo a un intervento armato della Francia in Spagna (e pagato dai Rothschild) a pro del Re spagnolo Ferdinando VII di Borbone.

Da questo momento i Rothschild si focalizzarono specialmente sulla borsa di Parigi (dove operava James), poiché la guerra contro i rivoltosi spagnoli sarebbe stata guidata militarmente dalla Francia, con l’aiuto dell’Inghilterra (dove operava Nathan) e della Russia, ma sotto la supervisione austriaca (dove operava Salomon) e soprattutto di Metternich, il quale si era già consultato con i tre banchieri di Napoli, Parigi e Vienna per avere i mezzi economici con i quali fare la guerra: “si vis pacem, para poecuniam …”.

Tuttavia l’Inghilterra, economicamente avanzata e liberista, era riottosa a ottemperare i desiderata degli elementi politicamente più conservatori della Russia e dell’Austria, che avrebbero voluto servirsi della Francia per “restaurare” anche la Spagna.

Ora Nathan, il più capace dei “Cinque Fratelli Inseparabili” (seguìto dal parigino James) operava a Londra (la City, ossia la Capitale del “super/capitale”) e, quindi, si trovava leggermente in difficoltà con le posizioni politicamente conservatrici dell’Austria, della Russia e della nuova Francia oramai “restaurata”, in cui operavano finanziariamente i suoi altri quattro fratelli (Napoli, in cui viveva Carlo, dipendeva dall’Austria).

Dunque, “a lungo andare, anche tra i Rothschild non poteva mancare di sorgere un certo piccolo  dissidio, anche se superficiale” (EGONE CONTE CORTI, cit., p. 179).

Salomone a Vienna, Amschel a Francoforte, James a Parigi e Carlo a Napoli, si schierarono col conservatorismo di Metternich;

Nathan a Londra - pur non amandolo alla follia - dovette sposare il “progressismo moderato” albionico “politicamente liberale”, non potendosi alienare il governo britannico, ma era una questione di pura opportunità economica e di opportunismo politico, non era assolutamente una divergenza sostanziale tra “Scudi/Rossi”.

Il “numero due” dei cinque fratelli era oramai James di Parigi, che era diventato un mecenate (era divenuto persino amico intimo di Gioacchino Rossini, che allora spopolava in Europa, avendolo conosciuto personalmente all’Arena di Verona e avendolo poi ospitato a casa sua; insomma una specie di Soros ante litteram);

inoltre si era installato nel meraviglioso palazzo che sino al 1815 era appartenuto al Maresciallo napoleonico, Joseph Fouché, ex Ministro della Polizia francese sotto l’imperatore Bonaparte e da lì iniziava a fare non solo il mecenate, ma pure a invitare al suo “salotto” la “buona” società parigina, che avendo conosciuto la rivoluzione napoleonica era abbastanza aperta alle opinioni liberali ed un po’ meno restia di quella austrica ad allacciare relazioni pubbliche con un borghese israelita come James Rothschild, anche se nominato “barone” e divenuto molto ricco;

infine - nel 1823 - diventò amico intimo pure del Primo Ministro francese (dal 1821 al 1828), Jean Baptiste Villèle, cui prestava molto denaro non solo per la Francia ma anche per lui stesso, dai quali (Francia e Villèle) il Rothschild parigino traeva naturalmente molteplici profitti economici e politici.

Nel gennaio del 1823, James, diventò la “gallina dalle uova d’oro” per la Francia e per l’Europa metternicciana, quando ci si decideva “irrevocabilmente” per la campagna bellica francese nella penisola iberica.

La Casa Rothschild finanziò la campagna spagnola, prestando soldi alla Francia e facendoglieli recuperare (naturalmente anche e soprattutto per se stessa) mediante un cospicuo risarcimento dei danni di guerra, che alla fine del conflitto sarebbe stato erogato dalla Spagna “liberata” alla Francia “liberatrice”.

 I Rothschild, nel frattempo avendo saputo al Congresso di Verona (9-14 ottobre 1822) dell’imminente soluzione bellica, avevano aperto una filiale anche a Madrid.

Tuttavia, nella capitale spagnola, i “Cinque Fratelli” (che sono dei gran “filantropi” e soprattutto uomini di profondo “idealismo” come oggi Bill Gates o George Soros), non avevano relazioni finanziarie soltanto con il Re iberico e il suo partito, ma naturalmente (per la par condicio) anche con l’opposizione (proprio come fecero a Waterloo con Napoleone e Wellington), tanto per non far torto a nessuno.

Addirittura, come ci svela” Egone Conte Corti”, “per mezzo di agenti e corrispondenti segreti, la Casa Rothschild, era in relazione anche con quel partito liberale, che avversava il Re di Spagna” (cit., p. 179).

Tuttavia, il principe Metternich, che non si fidava della purezza d’intenzione dei “Cinque Fratelli” banchieri;

mediante i “servizi segreti” austriaci, riuscì a intercettare le lettere “riservate” dei Rothschild ai loro clienti spagnoli (sia pubblici che occulti) dell’una e dell’altra parte …

“Il Cancelliere austriaco era indignatissimo con uno dei Rothschild [James, il parigino, ndr], che aveva preso contatti con i banchieri liberali spagnoli per finanziare il partito avverso al Re;

invece gli altri fratelli si erano sempre mostrati molto conservatori, negando qualsiasi appoggio e contatto coi liberali” (EGONE, cit., p. 180) per potere “conservare” (da buoni “conservatori”) l’amicizia dei Troni con i quali lavoravano, prestando a interesse bancario … filantropicamente disinteressato.  

In realtà anche Nathan, vivendo a Londra, non poteva inimicarsi il partito “liberale/liberista” britannico e non poteva, dunque, essere troppo conservatore, come avrebbe voluto il Metternich.

Dunque, il “rivoluzionario” dei “Cinque Fratelli Scudi/Rossi” non era soltanto il francese James, data la situazione creatasi in Francia dopo Napoleone e Luigi XVIII (1814-1824), ma anche (e forse soprattutto) il britannico Nathan, che rappresentava l’ala più progressista della famiglia, la quale ha sempre pescato e prestato (“sunt idem”) a “destra” e a “sinistra”, non essendo - politicamente e ideologicamente - né di “destra” né di “sinistra”, ma essendo - finanziariamente - aperta e “trasversale” a “destra” e a “sinistra”, come si addice a ogni buona banca e a ogni “retro/loggia massonica”, purché essa guadagnasse (molto pragmaticamente e per nulla ideologicamente) con la prima e con la seconda.

Intanto, il 7 aprile 1823, la Francia interveniva militarmente in Spagna, il primo Ministro francese, Villéle, sebbene “mostrasse una certa diffidenza verso i banchieri francofortesi, nei quali scorgeva soprattutto avidi cacciatori di denaro” (EGONE, cit., p. 180), tuttavia, per poter muover guerra, doveva chiedere un buon aiuto finanziario a James Rothschild, proprio il “fratello ribelle”, che aveva patteggiato anche con i rivoluzionari spagnoli, finanziando pure loro, affinché potessero rovesciare la monarchia iberica.

Ebbene, nessun problema, “poecunia non olet”, ora per James si trattava

a) di prestare (a interesse) alla Francia, che si sarebbe rifatta sul Re di Spagna a guerra finita e

b) di guadagnare sia con i monarchici sia con i repubblicani spagnoli.

Bisognava pensare agli affari, non agli ideali, questa è la “filosofia” dei Rothschild; infatti, i “Cinque Fratelli” hanno trovato finalmente la vera “pietra filosofale” alchemica, tanto ricercata dai cabalisti ed esoteristi di ogni epoca, che tramuta il ferro in … vero oro:

 prestare a usura (moderata) a tutti i Re (come a tutti i nemici dei Re) per diventare, poi i “padroni economici dei Re di questo mondo” e … dei loro nemici.

Ecco dunque «il Villéle, sebbene indottosi con grave riluttanza a dipendere dai Rothschild;

 mentre, invece - come diceva lui stesso - sarebbe stato ben felice di “cavarsi dalle mani di quella gente”, tuttavia si trovava costretto a ricorre a loro per un prestito alla Francia di 23 milioni al 98%, come offrivano i Rothschild, essendo queste allora le migliori condizioni ottenibili sul mercato delle banche [o meglio dei “bankster” come diceva Ezra Pound, ndr]» (EGONE, cit., p. 180); insomma … “sopra la banca la Patria campa, sotto la banca la Patria crepa”.

Inoltre, ci spiega “Egone Conte Corti”, “i Rothschild facevano tutto il possibile per estendere il mercato di questo prestito francese in tutta l’Europa” (cit., p. 181).

Ecco come pian piano essi sono diventati i veri “padroni occulti” di tutta l’Europa e poi, nel secolo XX, anche degli Stati Uniti d’America (e dunque di tutto il mondo), che ora nel dopo-Trump (20 gennaio 2021) dovrebbero essere rimpiazzati dalla Cina, secondo le indicazioni date da Klaus Schwab a Davos il 27 gennaio 2021,

da Bergoglio a Roma (assieme ai Rothschild e ai Rockefeller) il 20 dicembre 2020, non senza essersi prima accordato con Xi Jin Ping nell’autunno del 2020 (alla faccia del povero cardinale Zen).

“Villéle”, difronte alla dura realtà, “senza oro niente guerra / sine oro nullo bello”, dimenticava ogni “pregiudizio” e ogni “stereotipo”, rinunciava agli ideali e ai princìpi “rinunciabili” (i politici, dopo Machiavelli, hanno sempre avuto princìpi molto fermi, ma se qualcuno che contava non fosse stato d’accordo con essi, sarebbero stati sempre pronti a rivederli, anche se con molta fermezza) e si metteva (non solo lui, ma pure la Francia intera) nelle mani dei Rothschild, che sarebbero stati ancora una volta gli unici veri vincitori assoluti di tutte le guerre, i “Padroni dei padroni”, avendo prestato a tutti (vincitori e vinti) e non avendo perso neppure un solo uomo e un solo capello, nella “guerra dell’oro contro il sangue” … altrui ...

L’esercito francese arrivò a Cadice in Spagna, dove i rivoltosi avevano imprigionato il Re, ma non era affatto necessario attaccar battaglia, bastava “ungere” i rivoluzionari, non con la “grazia soprannaturalmente santificante”, ma con i “soldi materialmente edificanti” dei Rothschild, ed ecco che “miracolosamente” le porte del castello di Cadice si aprirono e, il 23 giugno del 1823, i Francesi poterono liberare il Re di Spagna.

 “Il Re di Spagna” - scrive “Egone Conte Corti” - “doveva la sua liberazione dalle mani dei propri sudditi, appartenenti al partito liberale, soprattutto al potente aiuto economico di Casa Rothschild.

Luigi Antonio di Borbone-Francia Duca d’Angoulême (in carica dal 1775 al 1830), che aveva assediato militarmente Cadice doveva alla medesima Casa se aveva potuto liberare il Re e rientrare vincitore a Parigi” (cit., p. 183).

Oramai i Rothschild spopolavano a Parigi, il “bel mondo” della nobiltà francese non li schivava più come faceva prima, ma accorreva alle feste che James dava nel suo bel palazzo al numero 40 di Rue Laffitte, che fu del Maresciallo Joseph Fouché, ove molti artisti erano accolti dal nuovo mecenate e filantropo, James Rothschild, al quale il Re francese conferì la “Croce … (ironia della sorte per un israelita) della Legion d’onore”. (…)

NOTE.

 1 - BRX = Bergoglio, Rothschild/Rockefeller, Xi Jin Ping.

2 - NOM = Nuovo Ordine Mondiale.

3 - Cfr. KLAUS SCHWAB, The World Economic Forum And Transnational Networking, 2020; ID., Governare la quarta rivoluzione industriale, Milano, Franco Angeli, 2019; KLAUS SCHWAB - THIERRY MALLERET, Covid-19: The Great Reset, Davos, Forum Publishing, 2020; I. BIFARINI, Il Grande Reset. Dalla pandemia alla nuova normalità, Torrazza Piemonte, Proprietà Libraria Riservata, 2020; I. AUKEN, Benvenuti nel 2030, dove la proprietà privata e la privacy non esistono, Davos, World Economic Forum, 30 novembre 2016.

4 - La famiglia dei Rockefeller sembra avere lontane origini israelitiche. Secondo alcuni storici, anticamente, si sarebbe chiamata “Roggenfelder”, che deriverebbe da due parole di origine germanica: “Feld”, che significa “campo” e “Rohr” che vuol dire “canna o giunco”, in pratica “campo di canne”; di essa si trovano notizie già nel XVI secolo e sarebbe stata originaria della cittadina tedesca di Neuwied; nel 1722 con il nome attuale di Rockefeller si spostò dalla Germania nell’America del nord e precisamente nel New Jersey; tuttavia essa venne alla ribalta solo verso la metà dell’Ottocento, con John Davison Rockefeller (1830-1937). I Rockefeller s’imparentarono con i Morgan nel 1806, tramite gli Avery; mentre tramite i Davison, verso la fine dell’Ottocento, si sarebbero imparentati ai Meyer, agli Oppenheimer, ai Behrens e tramite loro, successivamente, anche con i Rothschild.

Per altri autori invece il cognome Rockefeller sarebbe composto di due nomi: Roch o Aroch, che significa “capo, testa” e Feller, che significa “pellicciaio, lavorante di pellami”.

Altri storici, infine, dicono che i Rockefeller non sarebbero geneticamente israeliti; tuttavia essi si sono certamente imparentati con i Rothschild, per cui i figli dei Rockefeller, che hanno sposato le figlie dei Rothschild, sono sicuramente israeliti. Cfr. P. RATTO, I grandi alleati dei Rothschild. Rockefeller e Warburg. Le famiglie più potenti della terra, Bologna, Arianna Editrice, 2019; ID. I Rothschild e gli altri, Bologna, Arianna Editrice, III ed., 2020). I due personaggi più noti al pubblico della famiglia Rockefeller sono John Davison Rockefeller III (1906-1978), che ha diretto la Rockefeller Foundation dal 1931 al 1970 e fu un membro importante del Council of Foreign Relation (CFR); tuttavia il grande “patriarca” della famiglia Rockefeller è David (1915-2017), cofondatore del Bilderberg Group e della Trilateral Commission, nonché Presidente del CFR dal 1970 al 1985 (cfr. D. ESTULIN, Il club Bilderberg, Bologna, Arianna Editrice, 2009).

5 -  L’attuale Segretario del Partito Comunista Cinese, è nato a Pechino nel 1953 ed entrato attivamente nel vertice della politica cinese nel 1999.

6 -  Recentemente è morto d’infarto a soli 54 anni Benjamin Rothschild. L’unica cosa che questa famiglia, la quale da sola possiede il 70% delle ricchezze del mondo intero, non sia riuscita ancora ad avere è l’immortalità.

 Ecco spiegata la smania attuale del “Transumanesimo” di trovare qualcosa che geneticamente, tramite l’intelligenza artificiale, dia l’immortalità all’élite o perlomeno una vita lunghissima e senza malanni o affanni; ma tutto ciò è una pura utopia, come quella di Icaro che voleva raggiungere il sole, volando con ali di piume tenute assieme dalla cera, la quale, però, si sciolse “al calor del sol” e il povero Icaro si schiantò “al sol”.

 

 

 

 

La nuova Cina di Xi Jinping: da

“fabbrica del mondo” a luogo dei consumi.

Geopolitica.info - ROBERTO SCIARRONE – (7 -12 -2020) – ci dice:

 

La crisi economica mondiale dovuta alla pandemia da Covid-19, la recente vittoria di Joe Biden su Donald Trump alle presidenziali USA e il continuo “braccio di ferro” tra Boris Johnson e Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, sulla Brexit hanno caratterizzato questo 2020 (di certo) non privo di colpi di scena.

In Cina si è svolto a fine ottobre il V Plenum del Comitato centrale del Partito comunista, evento di grande importanza nell’ambito di quella “liturgia politica” che da sempre caratterizza il Pcc, durante il quale solitamente vengono elaborate le strategie economiche del Paese.

 Dove va la nuova Cina di Xi Jinping?

Il presidente, proprio in quei giorni, ha visitato il sito simbolo della prima zona economica speciale (creata 40anni fa):

Shenzhen, passata da circa 20mila a 13,5 milioni di abitanti in quarant’anni, la “finestra” principale per l’ingresso di capitale straniero e tecnologia in Cina.

Principale centro industriale tecnologico del gigante asiatico a Shenzhen c’è la “Foxconn”, fabbrica più grande al mondo della con stime approssimative che indicano dai 250mila ai 500mila lavoratori impiegati.

Qui si trova anche la “Tencent”, proprietaria di Clash Royale, Oukitel, Doogee, TP-LINK, Globalegrow e OnePlus, brand costruttrici di dispositivi di telefonia mobile e di comunicazioni, ma soprattutto la casa madre di “Huawei”, colosso mondiale della telefonia mobile e degli apparati di networking.

Shenzhen, infine, è diventata la quarta città più grande della Cina superando Hong Kong, in termini di economia e popolazione, nel 2017.

E allora?

Proprio qui Xi Jimping ha celebrato e chiuso quel processo che ha portato alla creazione della “fabbrica del mondo” cambiando il lessico vigente.

Le parole d’ordine, adesso, sono “doppia circolazione”, mercato interno e autarchia tecnologica.

Lo scontro con gli USA andato in scena negli ultimi turbolenti quattro anni di presidenza trumpiana, la pandemia e l’instabilità delle politiche economiche targate UE hanno spinto Xi Jimping a potenziare, secondo molti analisti, il “ciclo domestico” chiedendo alle aziende che producono per l’estero di convertirsi al mercato interno.

 Scelta epocale si direbbe, bisogna però comprendere come la manovra serva per contrastare la nuova crisi che ha portato alla diminuzione delle esportazioni, oltre a una più spiccata presa di coscienza da parte delle classi lavoratrici circa i modelli occidentali di spesa.

Insomma, per non dipendere dai mercati stranieri la Cina punta al proprio bacino interno, consapevole del rischio, sancendo così il passaggio – vedremo se duraturo – della Cina da luogo di produzione a luogo di consumi.

 La chiave di volta per far volare nuovamente l’economia cinese potrebbe essere rappresentata dall’immenso programma di urbanizzazione in corso per trasformare milioni di lavoratori migranti in abitanti della città così da espandere la classe media cinese (ad oggi circa 400milioni di persone).

Questo “sdoppiamento” della Cina dall’economia a stelle e strisce nasce anche dall’esigenza di rendersi indipendenti dai mercati stranieri in particolare dai prodotti tecnologici e dai produttori americani.

 I dazi e i blocchi alle esportazioni dei microchip in Cina da parte americana hanno messo in grande difficoltà il comparto tecnologico cinese.

L’obiettivo dichiarato?

Arrivare al 2035 in una situazione di “moderata prosperità” tra le celebrazioni per il centenario del Partito comunista (1921) e quelle del centenario della nascita della Repubblica popolare (1949).

Nel 1938 la Cina era ancora un paese semifeudale, i passi in avanti sono stati enormi.

Prepariamoci dunque a questa nuova “guerra prolungata” quindi, concetto maoista caro a Xi Jimping per descrivere il ruolo della Cina di fronte alle minacce USA, ma per fortuna non ci saranno armi di mezzo.

 

 

 

 

Xi Jinping al Wef: "La globalizzazione

economica è irreversibile."

Rainws.it – (17-1-2022) – Redazione – ci dice:

 

Il presidente cinese apre l'edizione 2022 e invita al dialogo e alla cooperazione:

Xi Jinping al World Economic Forum 2022 di Davos.

 

"La globalizzazione economica è la tendenza dei tempi. Malgrado in un fiume possano esserci correnti contrarie, nessuna può impedirgli di fluire verso il mare".

Il presidente cinese Xi Jinping, aprendo il World Economic Forum 2022, che si svolge anche quest'anno in modalità virtuale e non a Davos a causa della pandemia, chiede l'integrazione delle economie, invece della loro separazione nella consapevolezza che "diversi Paesi e civiltà possono prosperare insieme nel rispetto reciproco, cercando un terreno comune e superando le differenze".

Un invito al multilateralismo cui tutti i Paesi, dice, "devono aderire" uniti sull'importanza di "smantellare i muri senza costruirne di nuovi, aprirsi senza isolarsi e promuovere la costruzione di un'economia mondiale aperta".

Non manca, nel suo discorso alla Davos Agenda 2022, un velato richiamo agli Stati Uniti quando ribadisce l'opposizione della Cina all'egemonismo e alla politica di forza e mette in guardia contro le conseguenze catastrofiche di un confronto fra le grandi potenze mondiali:

"La Storia ha dimostrato più volte che il confronto fra le potenze non risolve i problemi, ma porta solo verso conseguenze catastrofiche".

"Le principali economie - ribadisce - dovrebbero vedere il mondo come un'unica comunità che pensa in modo più sistematico a come aumentare la trasparenza delle politiche e la condivisione delle informazioni e a coordinare l'intensità e il ritmo delle politiche fiscali e monetarie in modo da prevenire il crollo dell'economia mondiale.

 I principali paesi sviluppati dovrebbero adottare politiche economiche responsabili ed evitare gravi impatti sui paesi in via di sviluppo".

Xi Jinping rinnova poi la fiducia sul futuro dell'economia cinese, che oggi ha registrato una crescita dell'8% per il 2021.

 "Nonostante l'enorme pressione provocata dai cambiamenti all'interno e all'estero", ha dichiarato, "i fondamentali dell'economia cinese, con una forte resilienza, un ampio potenziale e un miglioramento a lungo termine non sono cambiati", e la Cina, ha aggiunto, ha "piena fiducia" nel suo sviluppo economico.

Contro la pandemia, sottrarsi al gioco delle reciproche accuse.

Centrale nel discorso di Xi Jinping anche l'invito a cooperare per sconfiggere la pandemia garantendo una "distribuzione equa e accelerata dei vaccini".

L'obiettivo deve essere quello di "ridurre il gap" fra i Paesi più avanzati, con alti tassi di vaccinazione, e i Paesi dove i tassi di vaccinazione sono ancora molto bassi.

In questa lotta contro il coronavirus, la Cina ha dimostrato di saper mantenere le promesse - dice Xi - con oltre 2 miliardi di dosi di vaccini inviate a più di 120 paesi e organizzazioni internazionali.

"Guai", dice Xi, a prestarsi al gioco delle reciproche accuse", per battere la pandemia occorre piuttosto un alto livello di fiducia e cooperazione internazionale.

E' proprio grazie a quest'ultima che sono stati compiuti importanti progressi anche se la strada sembra più lunga del previsto a causa delle nuove varianti e rappresenta una seria minaccia per la sicurezza e la salute delle persone oltre a esercitare un profondo impatto sull'economia globale.

 

Il programma.

Oltre a Xi Jinping, è in programma oggi anche l'intervento di Narendra Modi, primo ministro dell'India.

 In giornata è prevista poi una sessione sul Covid alla quale parteciperà l'immunologo Usa Anthony Fauci.

Mentre parlerà in serata il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

Nei prossimi giorni interverranno Kishida Fumio, primo ministro del Giappone; Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea; Scott Morrison, primo ministro dell'Australia; Joko Widodo, presidente dell'Indonesia; Naftali Bennett, primo ministro di Israele; Janet L. Yellen, segretario del Tesoro degli Stati Uniti; Yemi Osinbajo, vicepresidente della Nigeria oltre a personalità delle istituzioni, del mondo scientifico e esponenti politici di primo piano come Christine Lagarde, presidente della Bce; John Kerry, inviato speciale per il clima degli Stati Uniti; Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms.

 

 

 

 

IL NUOVO ORDINE DEL MONDO.

 Pensionatiitaliani.it -  RICCARDO FERRARI - Nunzio Miccoli – (FEBBRAIO 08, 2023) – ci dicono:

 

Le Ur-Lodges o Logge di Ur, che era la città di Abramo, capostipite delle tre religioni monoteiste, dagli anni sessanta, si dividono dialetticamente in super logge oligarchiche e super logge democratiche;

controllano le varie logge nazionali e le logge unite o federazioni di logge, come quella inglese, francese e italiana, come le organizzazioni come la commissione trilaterale, il gruppo Bilderberg, il Consiglio per le Relazioni estere, ecc.

All’ inizio, cioè nel settecento e ottocento, la massoneria era soprattutto libertaria e democratica, sono stati liberi muratori democratici Franklin, Washington, Jefferson, Mozart, Mazzini, Garibaldi, Cavour, Ataturk, Lenin, Keynes, Roosevelt, Giovanni XXIII, Antonio Giolitti, Carlo Maria Martini, Nelson Mandela e Gandhi.

Delle super logge sovrannazionali oligarchiche hanno fatto parte Brzezinski, Rockefeller, Kissinger, i presidenti americani, Truman, Carter, Reagan, Bush padre e figlio, Clinton, Obama, Thatcher, Angela Merkel, Vladimir Putin, i presidenti francesi Valery Giscard d’ Estaing, Francois Mitterand, Jaques Chirac, Sarkozy, Hollande, Jean-Claude Trichet; inoltre Christine Lagarde, Tony Blair, Margaret Thatcher, Deng Xiaoping, Lenin, Stalin, Gorbaciov, Eltsin, Reza Pahlavi, Golda Meir, Moshe Dayan, gli italiani Carlo Azeglio Ciampi, Berlusconi, Giorgio Napolitano, Mario Monti e Mario Draghi, Agnelli, Cossiga, D’ Alema, tutti personaggi impegnati nella globalizzazione.

Alcuni personaggi hanno aderito, contemporaneamente, a logge democratiche e a logge oligarchiche.

 Tra le super logge democratiche esistenti più antiche si citano la Ur loggia Thomas Paine, che ha sede a Londra, alla quale, a metà dell’ ottocento furono iscritti Mazzini e Garibaldi, che erano agenti inglesi come Edgardo Sogno, inoltre Ecclesia, Ioannes, Montesquieu, Columbus, Hiram.

Le logge oligarchiche dominano dal 1960 e sono le Ur Lodges Edmund Burke di Londra ( la superloggia di Rothschild ), poi la Compass, Leviathan, Three Eyes ( la super loggia di Rockefeller e Kissinger ), White Eagle, De Maistre, Pan-Europa, Hathor Penthalfa.

Oggi nel mondo, logge e super logge non sono più segrete e se ne conoscono i membri;

 i massoni progressisti diedero vita alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, favorirono il piano Marshall e, con Keynes, il welfare state.

Oggi, da parte delle Ur-Lodges oligarchiche, si tenta la restaurazione e il ritorno all’ Ancien Regime, però la massoneria di destra e di sinistra è infiltrata dai servizi segreti, assieme alle nunziature vaticane e alle ONG; i servizi infiltrano anche tutti i partiti, le sette e i movimenti rivoluzionari.

Nel settecento e ottocento hanno prevalso le Ur-Lodges democratiche, nel novecento e nel duemila le oligarchiche; entrambe lottano per la supremazia e per il controllo dei governi e delle logge nazionali e le logge oligarchiche lottano anche per la globalizzazione e la restaurazione dell’Ancien Régime.

Le associazioni para massoniche, sono paraventi delle Ur-Lodges o logge sovranazionali, tra esse sono la commissione trilaterale fondata dalla Ur-Lodge Three Eyes e il Gruppo Bilderberg.

 

Governanti, governatori di banche centrali e alti dirigenti sono generalmente massoni, con l’ iscrizione massonica si è cooptati e, se obbedienti, si fa carriera alla grande; ai massoni comuni si chiede obbedienza e discrezione, la massoneria ha anche coltivato rapporti con la mafia, con la chiesa, le banche, gli affari e la politica, cioè con tutti i centri di potere; l’ alta massoneria, con il progetto di globalizzazione, dirige il mondo, cioè il governo invisibile del mondo già esiste.

 

I massoni ispirarono le rivoluzioni nazionali sette-ottocentesche, come il rinascimento italiano, e, nel novecento, comunismo, fascismo e nazismo, poi abortiti; esiste un back office massonico.

 I protagonisti della politica sono generalmente massoni o legati alla massoneria.

 I gesuiti, dalla loro nascita, sono stati maestri di complotti e di società segrete, anche la chiesa, ufficialmente contraria alle società segrete, ha società segrete come l’ Opus Dei e le Ur-Lodges della chiesa cattolica, cioè Ecclesia, Ioannes, ecc.

 

Nelle logge democratiche possono esistere conservatori e in quelle oligarchiche democratici, accade anche nei partiti, infatti, nei partiti di sinistra spesso si annidano uomini di destra. I massoni del sette-ottocento avevano promosso libertà, eguaglianze e fratellanza e le conseguenti rivoluzioni nazionali e libertarie.

 I poteri occulti intessono trame segrete per far girare indietro le ruote e l’ orologio della storia, come la chiesa, la massoneria non è monolitica, perché è governata da conservatori e libertari;

la più antica loggia sovranazionale è la Thomas Paine di Londra, nata nel 1850, vi furono iscritti Mazzini e Garibaldi, Mario Draghi è affiliato a cinque Ur-Lodges oligarchiche.

 

Le super logge sono protagoniste della storia moderna e contemporanea, affiliano i più eminenti personaggi della massoneria ordinaria e nazionale e altri uomini di prestigio;

come i gesuiti e l’ Opus Dei, puntano a cooptare uomini dell’élite o loro figli, che poi fanno una carriera prestigiosa, perciò ostacolano la mobilità sociale e non riconoscono il merito e l ’indipendenza.

 Il vero potere è in mano ai massoni, soprattutto sovranazionali, il mondo moderno è stato costruito dai massoni che hanno distrutto la vecchia aristocrazia del sangue e hanno creato una nuova aristocrazia dello spirito, anche senza meriti;

la massoneria moderna ha cominciato i passi con un programma democratico favorendo le rivoluzioni occidentali, poi i massoni oligarchici hanno finanziato Lenin, Mussolini e Hitler, il fatto è che i massoni hanno sempre giocato su più tavoli.

 

Dirigenti comunisti, fascisti, nazisti, malgrado le proibizioni, erano affiliati a super logge reazionarie e internazionali, le Ur-Lodges erano in grado di connettere circuiti segreti internazionali, fare alleanze e ottenere informazioni;

la stagione dei diritti è l’epoca d’ oro della massoneria, mentre la stagione che stiamo vivendo è la stagione della globalizzazione oligarchica.

 Il programma nuova frontiera, fu proposto dal massone democratico Arthur Schlesinger, che voleva il disgelo tra est e ovest, inoltre difendeva diritti civili, welfare, istruzione e occupazione.

Angelo Roncalli era un massone sostento da Ur-Logge democratiche e cattoliche, come l’Ecclesia, Ionnes, inoltre dalle Ur logge Thomas Paine, Columbus, Montesquieu, Ghedullah, Simon Bolivar, Daath;

Roncalli fu iniziato nel 1940 a Istanbul, alla Ghedullah rosacrociana, nel 1949 fu iniziato alla Montesquieu a Parigi e nel 1950 si fece rosacroce.

 Nel 1738 Clemente XII aveva scomunicato la massoneria che per esso costituiva un antipotere laico e antipapale, però oggi molti cardinali sono affiliati all’ Ecclesia, alla Ioannes, alla Columbus o ad altre Ur-Lodges;

 anche Paolo VI e Giovanni Paolo II sono stati in rapporto con massoni anglo americani, come Marcinkus e Brzizinsky, cattolico e polacco come Giovanni Paolo II.

 

Il 1963 morirono Giovanni XXIII e JFK, sparì dalla scena Krushov e s’interruppe il programma nuova frontiera di Schlesinger;

 Krushov era affiliato alla Ur loggia Golden Eurasia, come Putin e Merkel, invece Breznev era affiliato alla de Maistre;

nel 1968, uccisi il massone democratico Martin Luther King e Robert Kennedy, si aprì una nuova epoca all’ insegna della restaurazione e della globalizzazione, con lo svuotamento della democrazia e della sovranità statale.

Nel 1967, per liquidare la democrazia, nacque la super-loggia Three Eyes, un back office massonico utile a promuovere complotti e speculazioni, fu opera di David Rockefeller, Henry Kissinger e Brzezinski, che nel 1978 favorì l’elezione a pontefice di Wojtyla, polacco come lui.

La Three Eyes o tre occhi, assieme alla Edmund Burke approvò la repressione della primavera di Praga, organizzata da massoni reazionari sovietici e cecoslovacchi, affiliati alla Ur Lodge Joseph de Maistre;

 mentre in America Latina queste logge sostennero le dittature militari e in Cina affiliarono Ciu En Lai e Deng Xiaoping, formalmente comunisti, ma in realtà, oligarchici.

L’ Italia era un laboratorio per una svolta oligarchica occidentale, si salvò da tre tentativi di colpi di stato appoggiati da Kissinger, nel 1969 e nel 1970 per  opera di Borghese, nel 1974 per opera di Sogno, lo scopo ufficiale dei golpe, voluti dalla Three Eyes, era fermare l’avanzata comunista;

questi disegni furono stoppati dal massone democratico Arthur Schlesinger, favorevole al centrosinistra, delle Ur logge Thomas Paine e Benjamin Franklin, ne facevano parte anche Gerard Ford, Pompidou, Valery Giscard d’Estaing, Milton Friedman, Agnelli e Cuccia.

All’ Italia, paese sconfitto in guerra, era negato dotarsi, come fece la Germania con la Der Ring, di super logge sovranazionali autonomi, tentarono di farlo Gelli, la chiesa, dirigenti politici italiani come Craxi e Berlusconi, ma sollevarono il sospetto dei nostri padroni atlantici e perciò i loro progetti furono bloccati.

 Gelli non era iscritto alla loggia tre occhi, ma la P2 era il braccio armato della Three Eyes; il gruppo Bilderberg, la Commissione Trilaterale e altri gruppi del genere sono associazioni para massoniche controllate dalle Ur-Lodges e non decidono niente d’importante, è il back office massonico che decide, dietro la commissione trilaterale c’è la Three Eyes.

 

Licio Gelli, ex fascista, ex spia, ex dirigente di fabbrica, maestro venerabile della loggia P2, in rapporti con il Vaticano, come Calvi e Sindona, stava creando una sua Ur Lodge personale e internazionale, perciò i suoi padroni ne erano gelosi; comunque, era organico a progetti sovranazionali dei fratelli conservatori euro atlantici, prendeva ordini da Londra ed era sostenuto da Frank Gigliotti, Kissinger, Hoover, d’ Estaing, lo scopo era sostenere i golpe di Borghese e Sogno, agente inglese, ma furono stoppati da Schlesinger.

La tre occhi favorì la rivoluzione iraniana, la guerra del Kippur del 1973 e il nuovo corso in Cina, poi altre super logge conservatrici crearono la Ur loggia White Eagle o aquila bianca;

quando andò al potere Ronald Reagan, sostenuto dall’aquila bianca, Reagan subì un attentato, perciò, per vendetta, subì un attentato anche Giovanni Paolo II, sostenuto dalla tre occhi e da Kissinger.

Il sicario Ali Agca, terrorista noto ai servizi segreti, arruolato dai servizi segreti russi e facente parte della Ur loggia de Maistre, aveva colpito il papa per colpire Brzezinski, uno dei padri, con Rockefeller e Kissinger, della tre occhi.

 Fu lotta tra le due super logge oligarchiche White Eagle e Three Eyes e nel 1981, con il programma “United Freemasons for Globalisation”, fu la pace, la P2 fu chiusa;

Craxi, affiliato alla Ur loggia Amun, divenne capo del governo italiano e le brigate rosse furono smantellate.

 Si progettava un Nuovo Ordine Mondiale, Mitterand fu eletto presidente per intervento della Three Eyes, della quale facevano parte anche Ciampi e Andreatta.

Il programma “United Freemasons”, con il sostegno di “Deng Xiaoping”, ha portato alla liquidazione dell’ Urss e del Patto di Varsavia, con l’ appoggio di Gorbaciov della Ur loggia Golden Eurasia;

 secondo il programma di Kalergi di Pan Europa e di Monnet di Thomas Paine, ma non di Altiero Spinelli, che voleva gli Stati Uniti d’ Europa, fu accelerato il programma d’integrazione europea poi approvato dalla Ur loggia Edmund Burke.

Fu favorita la riunificazione tedesca e il ritorno dell’Argentina alla democrazia, la fine dell’apartheid in Sudafrica e la liberazione di Mandela della Ur loggia Phoenix, si favorì l’alternanza di governi conservatori con progressisti e s’inserirono Al Fatah e OLP nei circuiti massonici internazionali.

I massoni sovranazionali usano informazioni riservate che sfruttano in materia finanziaria, disfano governi, un democratico cinese della Thomas Paine, pezzo grosso del partito comunista, è uno dei registi della contestazione studentesca di Hong Kong.

Hollande, dopo le promesse elettorali, è stato sottoposto a minacce e al ricatto del denaro, perché non si sottragga all’austerità, ha fondato la super loggia Maat, alla quale appartiene anche Obama, ed è uno dei padri della globalizzazione, avviata trent’anni fa.

 Il patto “United Freemasons” ha garantito la pax massonica tra massoni conservatori e progressisti, con fraterna gestione delle elezioni americane;

nel 1996 Clinton fu accolto nella Ur loggia Janus e nella Ur loggia Three Eyes, che ospita anche Bush, però, a causa di questo patto di pacificazione, per reazione, come succede nei partiti, nacque la Ur loggia ultra conservatrice Hathor Penthalpa.

 

Osama Bin Laden, in funzione antirussa, era affiliato alla Ur loggia Three Eyes, nel mondo islamico operavano la Ur loggia Edmund Burke e la Three Eyes, poi Osama entrò nella nuova Ur loggia Hathor, che progettava qualcosa di spaventoso e nella Geburah, che era a favore della guerra.

 Il 20.1.2001 George W. Bush prese possesso della Casa Bianca, appoggiato dalla Hathor Penthalpha, e ci fu l’attacco dell’11.9.2001 alle torri gemelle e l’invasione dell’ Afghanistan.

Anche Blair era affiliato alla Hathor, nel 2004 i fratelli progressisti e aristocratici fondarono la Ur loggia Maat di Hollande, cui aderì Obama;

la Hathor ha affiliato Aznar, Sarkozy, Erdogan e Marcello Pera;

 il 23.6.2014 fu proclamata la nascita del califfato di Baghdadi, che era stato un affiliato di Al Qaeda poi fu imprigionato, liberato e fatto capo del califfato; la Hathor è la Ur loggia della famiglia Bush.

Bush ha proclamato la guerra al terrorismo, ha fatto le guerre in Medio Oriente e ha varato leggi liberticide;

 il 14.8.1941 Roosevelt e Churchill vararono la carta atlantica che rispettava l’aspirazione dei popoli a scegliersi la forma di governo e l’ autonomia, affermava che le nazioni erano uguali e dovevano accantonare la forza per risolvere le controversie, favorendo disarmo e riduzione degli armamenti.

La dichiarazione universale dei diritti dell’ uomo del 1948 voleva prevenire la rivoluzione puntando sull ’eguaglianza dei diritti, affermava che tutti gli uomini nascono uguali e che tutti hanno diritto di accedere al governo del loro paese, agli impieghi pubblici e al suffragio universale, che ogni individuo ha diritto alla sicurezza sociale, al lavoro e a una retribuzione equa che gli permetta di vivere dignitosamente.

Affermava che l’organizzazione sindacale era libera, le ore di lavoro dovevano essere limitate, con riposo settimanale e ferie, lo stato doveva garantire la sicurezza sociale e la maternità;

il riferimento ai pari diritti dei cittadini ad accedere agli impieghi pubblici attestava che questi erano spesso lavoratori protetti dalla politica e assunti per favore.

Mussolini e Hitler misero ufficialmente fuori legge la massoneria, in realtà, Mussolini fece del Gran Consiglio fascista una Gran loggia nazionale, perché popolata in maggioranza di massoni;

 Hitler si appoggiava al massone Schacht, in rapporto con confratelli della city di Londra e di Wall Street, e Goering si appoggiava a massoni sovranazionali delle Ur Lodges che avevano favorito l’ascesa di fascismo e nazismo e gli accordi di Monaco del 1938.

 

Churchill, massone aristocratico, fu a favore dell’ascesa di Mussolini, poi offrì la sua collaborazione al massone progressista Roosevelt; come il comunismo, anche il nazifascismo era stato creato dai massoni. Alla vigilia

della seconda guerra, i massoni angloamericani conservatori, a causa dei suoi eccessi, presero le distanze da Hitler.

Seguendo l’esoterismo massonico, Himmler, a capo dell’ordine nero delle SS, progettò la soluzione finale per gli ebrei, cercava il Gral, l’ arca dell’alleanza ebraica, l’entrata di Atlantide e al nord la terra di Thule o Eden ariano.

Come i massoni, anche i nazisti erano attratti dall’esoterismo, Hitler venerava la lancia di Longino, i nazisti organizzarono missioni in Tibet;

 nel castello di Himmler, dodici cavalieri SS avevano diete speciali, i matrimoni delle SS erano officiati da un uomo di Himmler, munito di pastorale;

gli ospiti facevano parte di un ordine di monaci combattenti che costituivano l’ ordine nero.

In questa Wahlalla, il numero dodici era ricorrente, dodici sedie, dodici stanze, come presso gli ebrei e presso la tavola rotonda di re Artù;

Hess era un esoterista esperto in magia, si facevano meditazioni, esercizi spirituali, come quelli dei gesuiti e dell’ opus dei, e si praticava il controllo del respiro come in oriente.

Cristo era considerato l’ariano più puro, si credeva all’età dell’oro;

 Hitler era il messia e Himmler il sommo sacerdote, si riteneva che, con la soluzione finale, si poteva governare il mondo, Thule era l’età dell’oro e si progettava il nuovo regno dei cieli.

Helena Blavatasky, fondatrice della società teosofica, fu iniziata da Garibaldi alla prima Ur loggia inglese Thomas Paine ed è poi diventata madrina della Ur-Lodge Parsifal.

 

La società massonica ospitava massoni ed esoteristi, la Blavatasky studiava l’albero della conoscenza che aveva portato a ogni cultura, inoltre, tradizione gnostica, ermetismo, magia, cabala, alchimia, discipline sapienziali, religioni orientali, occultismo, demonologia, spiritismo, religione egizia; la religione ermetica era considerata di matrice gnostico-rosacrociana, il Tibet era visto come la fonte religiosa mondiale.

La svastica era il simbolo del sole, di origine indiana, la razza ariana era ritenuta la quinta razza madre, preceduta dalla quarta razza di Atlantide, le altre tre erano la nera, la rossa e la gialla;

massoni e nazisti hanno coltivato l’esoterismo, per i nazisti, grandi cataclismi avevano portato al caos razziale;

Himmler, cultore di un misticismo nordico, credeva alla reincarnazione e si credeva l’imperatore Federico I di Sassonia reincarnato, per trovare l’ingresso di una mitica città sotterranea, organizzò una spedizione in Tibet e nel deserto del Gobi;

 grazie alla dottrina teosofica, in Germania si cercava la possibile ubicazione di Atlantide.

Anche Stalin era stato iniziato massone, per la massoneria unita del XVIII secolo, il nemico da abbattere era l’ Ancien Regime tirannico, l’ esoterismo massonico progressista si nutriva di una spiritualità egualitaria, liberale, libertaria e democratica e voleva la fratellanza e la pace tra gli uomini;

perciò nel 1948 ispirò la nascita dell’ONU e nel 1948 Eleonor Roosevelt diete vita alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

La modernità era scaturita dalle rivoluzioni massoniche progressiste del sette-ottocento e dagli illuminati di Baviera, in seguito, questi progressisti furono contrastati da massoni oligarchici fautori della globalizzazione e di un nuovo ordine mondiale aristocratico nello spirito ma non nel sangue;

 in realtà, anche i vecchi aristocratici avevano il sangue degli altri uomini, inoltre, le dinastie reali cambiavano sempre.

Quasi tutti gli uomini di successo, miranti al potere, sono stati legati a sette massoniche, Gandhi fu affiliato, come Mazzini e Garibaldi, alla Ur loggia inglese Thomas Paine e all’ Ariuna Phoenix, voleva la pace tra indiani e musulmani, la tolleranza religiosa e l’eguaglianza, anche Roosevelt, massone pure lui, sosteneva queste idee.

Dopo l’ insuccesso nazi-fascista, esperimento nato per volontà di logge euro-atlantiche, la rivincita dei conservatori avvenne negli anni sessanta del XX secolo;

Merkel e Putin furono iniziati alla super loggia Golden Eurasia, che poi cambiò il nome in “Speculum”, alleata con la Ur loggia Lux a Orientem, fondata dal massone Brzezinski.

 La bandiera della Nato, nata nel 1949, ha come simbolo esoterico la rosa dei venti, quella del patto di Varsavia, nato nel 1955, aveva come simbolo il simbolo massonico della stella a cinque punte.

Avevano un passato massonico Otto Grotewohl, primo ministro della DDR, Walter Ulbritch, segretario generale e capo del governo delle DDR, in Germania Ovest, Adenauer era membro di ordini cavallereschi massonici vaticani;

anche gli ordini cavallereschi, come quello di Malta, sono state associazioni segrete e di mutuo soccorso.

Fino al 1960, i massoni progressisti, allora dominanti, sostenevano welfare e pace interna e internazionale, purtroppo, il maccartismo degli anni cinquanta iniziò la rivincita della destra massonica.

Perciò Truman cercò di bloccare una legge che riduceva i diritti civili, McCarthy voleva equiparare liberali e progressisti come Marshall ai comunisti, Eisenhower era un para massone repubblicano e moderato.

 In Italia, dopo la seconda guerra mondiale, gli Usa sostennero la DC, la chiesa e la mafia, in funzione anticomunista, erano sostenuti dal Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani;

 l’ambasciatrice Luce era un massone conservatore, affiliata alle Ur logge Geburah, Edmund Burke e Leviathan.

 

Il controllo d’istituzioni ed enti pubblici era nelle mani di massoni di Ur logge atlantiche, che in Sicilia sostennero anche la mafia;

 per contrastare l’avanzata del comunismo, chiesero ai massoni italiani di costituire un back office segreto, per non disturbare la chiesa;

in realtà, anche la chiesa, come l’ Egitto, la Grecia e Roma antica, aveva una storia di società segrete ed era infiltrata dalla mafia poi, con papa Roncalli, che era massone, si riaccostò alla massoneria moderna sovrannazionale.

Le agenzie d’ intelligence, a caccia d’informazioni, infiltravano tutti i movimenti e i partiti che erano legati a circoli massonici, nel 1978 Berlusconi fu iscritto alla P2, di lui, come ora di Renzi, erano gelose le alte gerarchie massoniche internazionali, non volevano uomini indipendenti che lavoravano solo per se stessi e per il loro paese;

Napolitano era iscritto alla Ur loggia Three Eyes o Three Architects, Giorgio Amendola fu iscritto da Brzezinski alla Ur loggia Lux a Orientem. Nel 1954, le Ur Lodges Compass e Pan Europa crearono l’associazione para massonica Bilderberg e la rosa dei venti italiana, con simbolo massonico.

Come la chiesa che nel medioevo, per effettuare le esecuzioni capitali delegava l’operazione all’autorità civile o braccio secolare, i massoni sovranazionali, fanno svolgere compiti sporchi al braccio secolare statale, a bracci disarmati fatti da partiti e movimenti, a bracci armati, fatti di eserciti e polizie private, a bracci finanziari e bancari e ad associazioni para massoniche, come la Giovane italia, la Giovane Europa e la Carboneria.

 

Le super logge sono spesso di emanazione o ispirazione britannica o atlantica, esistono anche in Portogallo e America Latina, tra gli organismi internazionali para massonici sono la commissione trilaterale e il gruppo Bilderberg, ne fanno arte il jet set di politica, economia, cultura, informazione, massoni e amici di massoni, nel primo caso Monti e nel secondo Letta; alcuni di essi, se obbedienti, sono convocati stabilmente e poi cooptati da Ur Lodges.

Oggi in massoneria si accede per fare carriera, se si è accettati da Ur logge, si può diventare ministri, amministratori delegati di banche o governatori di banche centrali;

in Italia, per fare carriera, conviene prima andare in chiesa e poi collegarsi alla mafia e quindi alla massoneria dei due tipi.

Le logge aristocratiche Parsifal, Valhalla e Der Ring sono tedesche e conservatrici, la Fabian Society è para massonica e progressista.

I massoni aristocratici stanno facendo guerra a quelli progressisti, vogliono instaurare una nuova aristocrazia non fondata sul sangue, erano massoni anche Freud e Jung;

l’ Istituto Tavistock di Londra, poi esteso in Usa, fa manipolazioni occulte, vuole il pensiero unico e l’omologazione sociale degli individui, prima di esso, anche i sovietici avevano praticato il lavaggio del cervello;

anche l’Ancien Regime era fondato sul pensiero unico confessionale e combatteva il dissenso, era contrario alla libertà di pensiero e di associazione, manipolando le masse, affermava che il potere derivava da Dio.

Invece i massoni progressisti affermavano il valore della conoscenza e, contro il dogma, favorirono il progresso scientifico;

come crede l’Istituto Tavistock, con il lavaggio del cervello, usato anche dai sovietici, è più facile raggiungere l’obbedienza, oggi i massoni conservatori sovranazionali se ne servono per bloccare l’onda lunga della democrazia e purtroppo, dagli anni sessanta, stanno vincendo.

L’ Istituto Tavistock di Londra, per il controllo mentale e la guerra psicologica, fu fondato da massoni, grazie all’ impiego della “droga Lsd”, esercita manipolazioni mentali ed è finanziato da Rockefeller, cerca di influenzare la scuola ed è in rapporto con Kissinger e con il Bnai Brith, che è una massoneria ebraica, inoltre, con i servizi inglesi e americani e con la Fondazione Ford; è un centro di ricerche militari e per la guerra psicologica e mira al controllo sociale.

Per Jean Monnet, gli stati sovrani alimentano la guerra, per Altiero Spinelli, il nazionalismo alimenta gli stati totalitari e la guerra, il nazionalismo esalta la razza, purifica le biblioteche dai libri non ortodossi e i cittadini diventano sudditi;

perciò la globalizzazione vuole combattere il nazionalismo o meglio, annichilire gli stati.

Paolo VI valorizzò Andreotti e Moro e controllava i servizi segreti vaticani;

 anche il Vaticano, per amore della pace, ha influito sul processo di formazione dell’Europa.

 Fino alla prima guerra mondiale, il Vaticano aveva sempre parteggiato per una parte in guerra.

Il Tavistock è consulente delle multinazionali di Rothschild e della Banca d’America, con il Consiglio per le Relazioni Estere o CFR, controlla la politica americana, il che significa che il governo americano è controllato da Londra dove risiede lord Rothschild, recentemente integratosi con Rockefeller che risiede in Usa; oggi gli Usa sono solo il braccio secolare e militare di Londra.

 I massoni aristocratici hanno favorito il processo di formazione dell’Unione Europea, per i progressisti come Spinelli doveva nascere un’Europa federale, per gli aristocratici l’unione economica, una moneta e poteri sovranazionali, con i cittadini messi da parte.

Mazzini era a favore di una patria sovranazionale, Carlo Cattaneo voleva gli Stati Uniti democratici d’Europa, erano d’accordo i massoni Garibaldi, Mill, Hugo, Bakunin;

 purtroppo poi nacque l’idea aristocratica paneuropea di Kalergi che, dopo la prima guerra mondiale, creò la Ur loggia Pan Europa con il denaro dal massone Max Warburg, aderirono Schacht, Rothschild, Adenauer, Freud, Einstein, Monnet, Keynes; Kalergi era multiculturale, aristocratico e federalista, voleva come primo passo l’integrazione economica europea e poi una corte federale europea.

George Orwell, diversamente da Kalergi, era progressista e affiliato alla Ur-Lodge Thomas Paine, alla quale fu iniziato da Eleonor Roosevelt;

 gli industriali americani sostenevano Hitler ed erano contro il new deal di Roosevelt, il quale credeva che la gente, più era informata, più agiva razionalmente.

Poi i conservatori fecero passare l’idea che il liberalismo rafforzava la democrazia, ma, dopo il nazifascismo, il progetto elitario metteva di nuovo in pericolo la democrazia.

Il parlamento europeo è privo di sovranità, il trattato di Maastricht è un’unione doganale, anche il Vaticano, con Montini divenuto Paolo VI, è stato coinvolto nel progetto di unità europea, questo papa era stato a capo dei servizi segreti vaticani, cioè aveva rapporti con le nunziature, ed era in rapporto con il cardinale americano Spellman.

JFK non era massone ma amico di massoni democratici, era contrario alle società segrete, riteneva che la segretezza favorisse l’omertà, la censura di stampa, impediva la divulgazione di notizie, favoriva l’intimidazione;

affermava che la segretezza era contro la trasparenza, limitava il dibattito e riduceva l’informazione.

Le Ur Lodges progressiste Ghedullah in medio oriente, Ecclesia cattolica, Bnai Brith, associazione para massonica ebraica, la Ur loggia Daath ebraica, la Columbus cattolica, Ioannes cattolica, Montesquieu e Hiram progressiste, fecero eleggere papa il massone iniziato a Istanbul, Angelo Roncalli, con il nome di Giovanni XXIII, che è stato il primo papa massone;

 inoltre fecero eleggere a presidente Usa il cattolico JFK, non massone ma amico di massoni democratici.

Roncalli era amico del sacerdote massone progressista, Ernesto Bonaiuti, anche Ataturk era massone, il fascismo colpì i massoni di basso rango e metabolizzo quelli di alto rango, lo fece anche con la mafia.

Roncalli era vicino ai rosacrociani e la sua loggia Ghedullah ospitava cattolici, ebrei e riti orientali, seguiva cabala, esoterismo, ermetismo e sincretismo rosacrociano;

Von Papen, cancelliere cattolico tedesco e cavaliere di Malta, fu iniziano nella stessa super loggia, d’ accordo con il futuro Pio XII, nunzio in Baviera, aiutò l’ascesa di Hitler, con il quale poi il Vaticano fece il concordato.

Nel 1944 Roncalli divenne nunzio in Francia e fu affiliato anche alla Ur loggia democratica Montesquieu;

 per Roncalli, solo i massoni rosacrociani potevano essere buoni sacerdoti, solo chi praticava l’alchimia e la cabala poteva capire i misteri di Cristo.

Roncalli si prodigò per salvare molti ebrei e fece aperture ai socialisti.

La massoneria moderna nacque il 24.6.1717, giorno dedicato a Giovanni Battista, con il concilio riformatore Vaticano II, Roncalli voleva superare il concilio Vaticano I del 1870, la chiesa era stata sempre contro la democrazia.

Tra i papi successivi, Paolo VI era amico di massoni e Giovanni Paolo II fu vicino a massoni conservatori, Roncalli nominò il primo cardinale africano e un giapponese, vedeva vicine la spiritualità cattolica e quella massonica;

con l’aiuto di Roncalli, si superò la crisi dei missili a Cuba, Roncalli era in rapporto con l’ arcivescovo di Boston, Cushing, affiliato alla Ur loggia democratica Ioannes, Cushing era amico della famiglia Kennedy.

Krushov, Merkel e Putin hanno fatto parte della Ur loggia Golden Eurasia, le Ur logge operavano liberamente, da una parte e dall’altra della cortina di ferro, alimentarono e fecero cessare la guerra fredda.

Enrico Mattei era affiliato alla Golden Eurasia e alla Ibn Arabi, che operava tra medio oriente e Africa settentrionale e prediligeva il sufismo, contro di lui erano le logge conservatrici Joseph de Maistre, Edmund Burke, Compass, che aveva fondato il Bilderberg, Pan Europa e Geburah, estesa in Usa e paesi petroliferi;

a Mattei successe, alla guida dell’Eni, il massone conservatore Cefis, delle Ur logge Compass, De Maistre e Geburah.

JFK promise agli americani una nuova frontiera, era alleato con il massone progressista Schlesinger, difendeva diritti civili e giustizia sociale;

in Italia Moro voleva aprire a sinistra, purtroppo morirono Mattei, Roncalli, Kennedy, Moro, Luther King e Krushov fu esautorato da Breznev, affiliato alla Ur loggia de Maistre, la stessa di Cefis;

Breznev non desiderava la distensione, mentre Krushov faceva parte della Ur loggia progressista Golden Eurasia, anche Lenin, Suslov, Antropov e Cernenko facevano parte della de Maistre.

Le logge sovrannazionali connettevano i circuiti sovietici e occidentali, fascisti e nazisti, tra i membri fondatori della de Maistre, creata in Svizzera, vi fu Lenin, questa Ur loggia era in rapporti con la super loggia tedesca Der Ring, che aiutò Lenin nella presa del potere;

 Joseph de Maistre era stato ambasciatore in Russia, presso lo zar Alessandro I, e fu coinvolto in attività cospirative assieme ai gesuiti, usi alle cospirazioni; allora erano contrari alla democrazia liberale, comunisti, leninisti, gesuiti e neo aristocratici occidentali.

Kennedy e Krushov volevano porre fine alla guerra fredda, disarmare i missili nucleari e collaborare nelle missioni spaziali, dopo di loro hanno comandato i falchi di Wall Street, d’ accordo con ex nazisti;

George Bush era amico di Wall Street e dei petrolieri, anche la Cia serviva l’ alta finanza e collaborava con ex nazisti;

con Kennedy ce l’aveva anche la Federal Reserve, perché il presidente voleva emettere un dollaro del governo, ce l’avevano anche la mafia che aveva perso Cuba e i sudisti contrari ai diritti civili.

La mafia è stato lo strumento principale della Cia, per le operazioni coperte e per finanziarsi con la droga, la Permindex di Gelli era una società di copertura di CIA e MI6 britannico, faceva riciclaggio di denaro e traffico d’ armi;

i servizi segreti americani erano ostili alla politica dei diritti civili, i petrolieri consideravano Kennedy un comunista e controllavano Johnson.

Secondo Gore Vidal, in Usa vi è un partito unico con due destre, che favorisce operazioni segrete e il Nuovo Ordine Mondiale.

Però alta finanza, Cia e Chiesa non sono monolitici, hanno vari anticorpi al loro interno;

 dalla morte di Kennedy, in Usa comanda il complesso finanziario-militare-industriale che aveva turbato i sonni anche del para massone Eisenhower; la morte di Kennedy fu voluta dalle super logge de Maistre, Burke, Compass e Geburah, che poi avrebbero condannato anche Martin Luther King e Robert Kennedy, non ancora iniziato massone.

 

La morte di Giovanni XXIII e di JFK favorì il maggiore impiego americano in Vietnam, guerra lucrosa anche per sovietici e cinesi, il massone senatore Goldwater era contro diritti civili e comunisti e a favore della guerra, poi adottò idee libertarie;

 fu scaricato alla presidenza per Johnson, più malleabile, ma non direttamente responsabile degli eventi riguardanti la morte di Kennedy.

Per Kennedy, la guerra fredda era il risultato di una cospirazione delle super logge presenti anche nel blocco comunista.

Kennedy attaccò le società segrete e il culto della segretezza, si riferiva alle super logge trasversali e conservatrici che sbandieravano il pericolo comunista e poi collaboravano, per lucro, con i paesi comunisti;

 aveva conquistato la casa bianca con l’aiuto delle super logge progressiste;

nel patto di Varsavia, Breznev postulava la dottrina imperiale della sovranità limitata degli stati, poi adottata dall’Unione Europea.

 

Nel 1964 Lyndon Johnson riprese il programma della nuova frontiera di Kennedy, dichiarò illegale ogni forma di segregazione e nominò un negro giudice della corte suprema, mentre il massone democratico Marshall introdusse un programma di welfare.

Intanto le logge progressiste Paine, Columbus, Ioannes, Montesquieu, Daath, Bolivar, Ghedullah, Fraternité, Hiram, Newton-Keynes, Franklin, Carroll, pensavano alla riscossa;

 erano combattute da quelle conservatrici come Compass, Geburah, Burke, de Maistre, Pan Europa e Leviathan che volevano instaurare un ordine oligarchico.

Martin Luther King prese anche le difese degli ebrei e di Israele e criticò l’antisemitismo, i libertari volevano limitare i poteri dello stato e risvegliare dall’apatia il popolo povero, passivo ed emarginato.

Nel 1968 nacque la super loggia conservatrice Three Architects o Three eyes, che doveva coordinare le altre logge conservatrici;

 Johnson voleva mettere fine alla guerra del Vietnam e potenziare il welfare, ma le logge conservatrici transazionali, che comprendevano anche cinesi e russi, erano contrarie.

Johnson chiese aiuto alla loggia progressista Janus e alle altre logge, ma non lo ebbe, lo accusavano di aver occultato i fatti sulla morte di Kennedy, di aver avallato la commissione Warren e perciò poi sostennero Robert Kennedy alla presidenza.

I repubblicani puntarono su Nixon, sostenuto da Kissinger e Rockefeller, per evitare una lotta fratricida, le super logge fecero un patto, ma non durò e furono uccisi Martin Luther King e Robert Kennedy.

La Ur loggia Carroll era di fede cattolica, Gandhi face parte della Ur loggia Hiram e King di un’altra loggia progressista;

la Ur loggia tre occhi nacque in concomitanza con la presidenza Nixon, che portò alla degenerazione liberista e all’avvento di Thatcher e Reagan.

Della tre occhi facevano parte Rockefeller, Kissinger, Brzezinski, Agnelli, Cuccia, Sogno, Rothschild, il prete cattolico Guarino, Frank Gigliotti, prete protestante che introdusse Gelli nel Grande Oriente d’ Italia, Friedman, Marcinkus, arcivescovo cattolico di Chicago, Ciu En Lai, Deng Xiaoping, e Schlesinger, che non era d’accordo con i programmi più truci dei conservatori.

Il programma mirava a ridimensionare la sovranità del popolo e dello stato, a favore del mondo degli affari, però non tutti gli aderenti sostenevano eversione, guerra e terrorismo, che erano normali strumenti della politica;

nel 1975 Nixon firmò la pace con il Vietnam, tanti ne avevano guadagnato, ma gli americani ne erano stanchi, con la guerra, ne avevano guadagnato anche russi e cinesi.

Nel 1971 Kissinger, Ciu En lai e Deng Xiaoping furono affiliati alla tre occhi e la Cina fu ammessa all’ Onu, più avanti avrebbe preso il posto di Formosa al consiglio di sicurezza.

Avevano vinto i pacifisti assecondati da Nixon, perciò le super logge Geburha e Leviathan si vendicarono e fecero scoppiare lo scandalo Watergate, nel 1973 la tre occhi fondò la commissione trilaterale, società para massonica.

I politici massoni di destra e di sinistra non sempre coincidevano con le rispettive iniziazioni, anche nei partiti di sinistra possono esserci uomini di destra;

 in Grecia, la giunta dei colonnelli impose di celebrare la Pasqua, di frequentare la messa, bandì i capelloni e le minigonne.

Al tempo di Peron in Argentina era assiduo Licio Gelli, il regime era stato preceduto dal generale Vileda, membro della P2;

Kissinger andò in Cina per incarico di Nixon, quando i rapporti tra Mosca e Pechino non erano buoni;

nel 1976 Wojtyla andò in Usa e incontrò Brzezinski, suo compaesano e fondatore della Commissione Trilaterale, perciò gli Usa contribuirono all’elezione a papa di Wojtyla, succeduto a Montini o Paolo VI.

L’ Italia è un laboratorio sperimentale dei mercati e della massoneria, ma anche l’ Europa, per il Nuovo Ordine Mondiale, le Ur logge aristocratiche crearono la tre occhi in vista del terzo millennio, seguendo uno slogan delle logge scozzesi che affermavano che, per creare un Nuovo Ordine, bisognava prima far sprofondare il mondo nel caos.

 Cioè bisognava destabilizzare per stabilizzare, hanno progettato di riportare ordine partendo dal caos da loro alimentato;

comunque, nel 1975 in Portogallo, a opera di militari progressisti, ci fu la rivoluzioni dei garofani che mise fine alla dittatura nata nel 1933, assieme al governo nazista tedesco.

In Grecia la dittatura dei colonnelli si consolidò nel 1967 e il governo prese a legiferare con i decreti, Grecia e Portogallo erano paesi Nato, in Grecia diresse il regime militare il massone reazionario Papadopulos, lo scopo ufficiale della giunta era estirpare il comunismo;

con la morte di JFK, Giovanni XXIII, Luther King e la rimozione di Krushov, la tre occhi bloccava l’ nda democratica del 1968.

Breznev voleva la sovranità limitata per gli stati e, con la Ur loggia de Maistre di Lenin, la Russia era interessata a tenere alta la tensione;

però in Jugoslavia il massone Tito dialogava, comunque Tito era, come Krushov, membro della Ur loggia Golden Eurasia e creò il cartello dei paesi non allineati.

Nel 1991 l’ URSS cessò di esistere, nel 1956 c’ era stata la rivolta d’ Ungheria, nel 1967 quella di Cecoslovacchia e nel 1968 quella di Polonia, in Cecoslovacchia andò al potere il massone Dubcek della Ur loggia Golden Eurasia, in collaborazione con altri massoni progressisti delle Ur logge Thomas Paine, Montesquieu e della conservatrice de Maistre, alla quale erano iscritti Suslov, Antropov e Cernenko. L’involuzione oligarchica era più difficile in paesi a tradizione democratica, dove esistevano Ur logge progressiste ben insidiate.

 

In questi paesi la democrazia poteva essere svuotata solo dall’interno, gli individui rassegnati si gestiscono meglio di quelli indipendenti, la rassegnazione è stata coltivata dai regimi autoritari e dalla chiesa, i rassegnati sono consolati con il regno dei cieli;

perciò in Usa sono aumentati i poteri del governo federale, in Europa si è svuotato il potere degli stati.

In tutti gli stati, occorreva anche ridurre il potere dei parlamenti, a vantaggio di governo, poteri sovrannazionali e autorità varie;

lo scopo era ridurre l’eccesso di democrazia, la partecipazione democratica e, con l’aiuto de media, favorire l’apatia e l’indifferenza popolare.

La crisi della democrazia, analizzata in un documento della commissione trilaterale, invitava i conservatori a ridurre debito e deficit pubblico, alle privatizzazioni, alla deregolamentazione e al taglio della spesa sociale; con l’elezione di Thatcher e Reagan, ci fu il rafforzamento dell’esecutivo rispetto al parlamento, con leggi elettorali ad hoc furono marginalizzati i partiti estremi, imposta austerità e moderazione salariale.

Occorreva infiltrare, delegittimare ed eliminare la sinistra e mettere potere e ricchezza in mano a pochi, si affermava di voler difendere la libertà, quanto si voleva solo difendere gli interessi delle corporazioni e delle banche.

I massoni, tramite le lobby, facevano eleggere i presidenti americani, i papi e i presidenti italiani, regolavano le guerre e la politica europea, volevano il controllo sull’ istruzione, sull’ informazione e sulla magistratura, sostenevano il fondamentalismo liberista e di mercato.

 35 anni fa ci fu l’attacco alla democrazia, però, per l’ oligarchia, è meglio la democrazia teleguidata che la dittatura, anche se mirano sempre a esorcizzare la democrazia.

Nel rapporto “ la crisi della democrazia ”, stilato nel 1975 dalla commissione trilaterale, alle cui sedute partecipa Monti, si afferma che la democrazia è resa più difficile dalla ricerca di eguaglianza, dalla partecipazione politica, dalla competizione politica, dall’attenzione verso l’elettorato, dall’idea di stato sociale, dalla concertazione con il sindacato; perciò il governo doveva ritornare nelle mani delle élite, il popolo doveva  essere governato da superburocrati e politici nominati dall’élite e non eletti dal popolo.

Secondo questo rapporto, anche il giornalismo televisivo, anche se in parte imbavagliato, ha indebolito l’autorità di governo, le logge massoniche aristocratiche e sovranazionali sono contro sovranità diffusa, giustizia sociale, pluralismo e laicità, perché anche la religione serve a governare.

Nei secoli XVIII e XIX, massoni illuminati e libertari distrussero l’ancien Regime, con gli slogan libertà, eguaglianza e fratellanza, volevano togliere il potere ai pochi per darlo ai molti, i socialisti lo volevano fare anche con i patrimoni, oggi la politica ha girato pagina.

Per la restaurazione aristocratica, dopo gli eventi del 1968 e la fine di nazifascismo e comunismo, favoriti anche da super logge aristocratiche, la Ur loggia tre occhi, ha messo in piedi un piano.

Nel medioevo il popolo era sotto il controllo della chiesa e delle monarchie, anche se avevano conflitti interni bisognava tornare a quel modello.

 Nel 1969 l’ Italia era una potenza egemone del Mediterraneo ed esercitava influenza in Medio Oriente, Russia e Iran, purtroppo crebbe l’eversione di tutti i colori;

ogni volta che gli italiani hanno provato a decidere del proprio destino, la massoneria ha voluto dire la sua.

Mattei e Moro sono stati eliminati e in Italia si è favorita crisi economica, instabilità politica e terrorismo, la scusa era fermare l’avanzata del comunismo, le Ur logge conservatrici inglesi comprano politici e informazione italiana, hanno speculato sulla lira, alimentano il terrorismo e in Italia hanno ispirato tre colpi di stato.

L’ Inghilterra, con la sua loggia Thomas Paine, in cui erano iscritti Mazzini e Garibaldi, per interesse economico, ha favorito l’unità italiana, ma poi ha anche favorito colpi di stato in Italia, dal 1860 a oggi.

L’ Inghilterra, fino a mani pulite nel 1992, ha determinato cambiamenti nella politica italiana, creando divisioni grazie a politici italiani asserviti all’ Inghilterra. Nel XX secolo, l’imperialismo inglese favorì l’avvento dell’imperialismo americano, che oggi ne è il suo braccio armato o secolare.

Oggi il potere cosmopolita è fatto di comitati d’ affari massonici sovranazionali, la politica non è più trasparente e controllabile, dominano, senza controlli, i poteri occulti delle multinazionali, delle banche e dei loro mandanti;

 è il primato del profitto e della globalizzazione, l’immigrazione incontrollata serve ad abbassare i salari e a frantumare gli stati, si manipolano le elezioni e le istituzioni, mentre la strategia della tensione serve a destabilizzare e poi a creare un nuovo ordine.

Gelli fu iscritto al Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani dal reverendo cattolico Frank Gigliotti, membro della loggia Garibaldi di New York, fu messo a capo della P2 o Propaganda, istituita nel 1877 da Mazzini.

Kissinger e la Cia proibirono di cacciare Gelli, considerato ambizioso e fascista, poi il Grande Oriente d’Italia, nato dallo scozzismo francese, ottenne il riconoscimento della Gran Loggia Unita d’ Inghilterra, guidata dal duca di Kent.

La P2 affiliò le massime autorità italiane, protetta dalla Ur loggia tre occhi, Gelli era protetto da Kissinger e da Giscard d’ Estaing, della Tre occhi;

nel 1969-1970 si tentò il colpo di stato di Borghese, l’attentato alla banca dell’Agricoltura di Milano doveva far salire una richiesta di ordine;

Mariano Rumor aderiva alle Ur logge Pan Europa e alla tre occhi, l’operazione fu bloccata soprattutto dal massone progressista Schlesinger.

Fallito il golpe italiano, i massoni si concentrarono nell’ operazione “Condor”, in America Latina, che negli anni settanta e ottanta consegnò tanti paesi in mano a dittature, grazie all’alleanza tra massoni locali e Ur logge sovranazionali oligarchiche, come la tre occhi, la Burke, la Leviathan, la Geburah, che misero da parte quelle democratiche Bolivar e Columbus.

L’ avvento dei regimi di destra prese pretesto dalle formazioni di guerriglieri di sinistra, mossi da ignoti.

In Cile, il socialista Allende era iscritto alle logge Bolivar e Unione Fraterna, divenuto presidente, migliorò il lavoro in fabbrica, aumentò pensioni e salari, distribuì gratuitamente del cibo e latte ai bambini, calmierò il prezzo del pane, migliorò l’istruzione pubblica, costruì case popolari e infrastrutture pubbliche, introdusse il congedo per maternità e il divorzio.

 Dispose la sospensione del pagamento del debito estero, espropriò latifondi e nazionalizzò industrie, banche e assicurazioni.

Perciò arrivò l’embargo Usa e ci furono scioperi devastanti, forse manipolati, la propaganda lo accusò d’intenti golpisti, l’inflazione crebbe;

lo stato possedeva due terzi delle grandi imprese e delle banche e Allende era a favore dello statalismo.

 I circuiti massonici sovranazionali infiltrarono nel paese agenti segreti e provocatori, nel 1973 Allende nominò Pinochet capo di stato maggiore, le logge conservatrici già avevano generali affiliati e perciò Pinochet passò al partito aristocratico.

Il fine non era, come si diceva, realizzare la libertà di mercato, ma favorire gli oligopoli multinazionali, secondo le ricette dell’Università di Chicago, di Friedman e della Ur loggia tre occhi.

 Le grandi imprese furono privatizzate a favore dello straniero e quelle piccole fallirono (oggi anche Draghi vuole far chiudere le piccole imprese), si tagliò la spesa pubblica, si neutralizzarono i sindacati e si fece una liberalizzazione selvaggia, perciò fu la recessione economica e aumentò la disoccupazione;

 sembra di leggere la storia odierna dell’Italia, l’oligarchia applica sempre le stesse ricette.

I circuiti massonici aristocratici pensavano di ripetere il colpo in Italia e perciò ci fu un tentativo del genere nel 1974;

Kissinger accusava Allende di aver violato i diritti umani, ignorando le atrocità commesse dalle dittature militari sudamericane, sostenute dalla sua Ur loggia tre occhi.

 Allora il governo Andreotti indagava sul golpe in preparazione da parte di Borghese, Sogno e Pacciardi.

Agenti inglesi erano infiltrati nei gangli dello stato, Sogno affermò di voler impedire ai comunisti di andare al potere, il presidente Leone era pronto a sciogliere le camere e imporre una repubblica presidenziale poi, con un parlamento fantasma, reclamata da Berlusconi.

Sogno, fin dalla liberazione, era agente inglese e perciò ottenne il via libera anche dai servizi segreti americani, allora la maggior parte degli ufficiali italiani aveva servito il regime fascista.

Kissinger, con la Ur loggia tre occhi e la commissione trilaterale, approvava il progetto di colpo di stato di Sogno, contrastato dal massone democratico Arthur Schlesinger, delle Ur logge Paine e Franklin, che salvò ancora una volta l’ Italia da un progetto golpista e mise anche fine alla dittatura di Salazar in Portogallo e alla dittatura dei colonnelli in Grecia, dove il governo fu affidato a Karamanlis, della Ur loggia Atlantis di Max Weber.

In Italia ci furono attentati e perciò il premier inglese Harold Wilson richiamò all’ordine i servizi segreti inglesi;

Kissinger, alleato con Colby, direttore della Cia, non voleva rinunciare al golpe di Sogno, ma Rockefeller, capo della Ur loggia tre occhi, ordinò a Kissinger e Colby di fare dietro front.

Gli americani avvertirono, anche se in ritardo, Andreotti e Taviani del tentativo di colpo di stato, ma cercarono di proteggere Sogno, ma Schlesinger avvertì Andreotti e Taviani dei disegni di questo conte ambasciatore.

Sogno era protetto da Rockefeller, Kissinger, Brzezinski e Agnelli, nella seconda metà degli anni settanta, la Ur loggia tre occhi e la commissione trilaterale, da essa dipendente, favorirono la carriera di Licio Gelli e la sua loggia nazionale P2, che dipendeva direttamente dalla Ur loggia tre occhi. Gelli ricevette delle condanne, ma poi fu prosciolto da ogni accusa, miracolo della magistratura indipendente, che ospita anche massoni.

 

Gli oligarchi erano stati sconfitti in Portogallo, Grecia e Italia e stavano per essere sconfitti in Spagna e i massoni pensarono di limitare le loro azioni in America Latina, con l’operazione condor;

 il piano di rinascita democratico di Gelli era nato perché la Nato voleva impedire l’accesso al potere dei comunisti, il Field Manual del fratello delle Tre occhi, Westmoreland, affermava che si doveva destabilizzare per stabilizzare, gli strumenti erano il terrorismo, gli attentati e la guerra psicologica.

La magistratura milanese trasmise al presidente del consiglio Forlani l’ elenco degli iscritti alla P2, nell’ elenco di 962 persone c’ erano ministri, militari, banchieri, tutta la classe dirigente italiana;

 Berlusconi era iscritto alla P2 e Gelli voleva estendersi, con una sua super loggia sovranazionale, d’accordo con il Vaticano, in America Latina, Wojtyla era affiliato alla Ur loggia tre occhi che voleva la globalizzazione.

La commissione trilaterale, secondo una strategia globale e sovranazionale, esercitava pressioni sui governi, in Cile, il generale golpista Vileda era accompagnato da Kissinger e Gelli era di casa in Cile e Argentina, Andreotti lo incontrò in Argentina all’insediamento di Peron, che aveva grande devozione per Gelli perché era protetto dalla Ur loggia tre occhi e dal Vaticano;

Umberto II conferì a Gelli il titolo di conte, Gelli era presente all’insediamento di Carter.

Nel 1982 il parlamento sciolse la loggia P2, Calvi fu trovato impiccato a Londra, Marcinkus, capo dello “Ior”, fu accusato di truffa, Gelli fu arrestato in Francia ma, grazie a complicità, evase;

Sindona fu arrestato come mandante dell’omicidio del giudice Ambrosoli e fu avvelenato in carcere.

 Dal 1974 al 1991, sotto Thatcher e Reagan, un patto segreto legava i massoni impegnati nella globalizzazione, erano chiamati “United Freemasons for Globalisation,” obbedienti alla Ur loggia tre occhi e altre logge aristocratiche sovranazionali.

 

Dopo mani pulite, il partito comunista assorbì le macerie di DC e PSI, però senza dar vita a un partito e una democrazia moderna, senza riformare i codici fascisti, perché la chiesa era contraria, senza abolire il divieto di appartenenza alle logge, che non esiste negli altri paesi occidentali;

 però il PCI denunciò Cossiga di attentato alla costituzione, Gelli fu prosciolto, la P2 assolta dall’ accusa di cospirazione.

Nel 1992 ci fu mani pulite, le privatizzazioni, il patto di Maastricht e, nel nuovo millennio, l’euro;

nel 2008, con la crisi dei subprime americani, il debito pubblico italiano raggiunse il 107% del PIL.

Gelli ricevette diverse condanne, comunisti e democristiani erano ufficialmente contrari ai massoni, ma il back office, con la loro complicità, aveva sempre funzionato, ambienti atlantici erano interessati a colpi di stato, privatizzazioni, riduzione del welfare, contenimento dei salari e riduzioni della spesa pubblica; non erano piani solo dell’Unione Europea.

 La Gran Bretagna entrò nell’ Unione con un piede solo, partecipando contemporaneamente, come una potenza imperiale, al signoraggio monetario su sterlina ed euro ed esigendo annualmente restituzioni finanziarie dall’Unione e nessuno stato europeo ha mosso obiezioni.

All’Italia, paese sconfitto in guerra e con basi militari e servizi segreti controllati dagli americani, non lo avrebbero consentito.

La Banca d’ Inghilterra, nata nel 1694, era una banca privata e nel 1946 fu nazionalizzata, altre banche centrali, inclusa la BCE, sono private e nessuno muove obiezioni;

lo stato inglese e i servizi segreti inglesi controllano anche le super logge sovrannazionali.

Il piano di rinascita democratico di Gelli del 1975 rifletteva la strategia delle Ur logge oligarchiche che, alla commissione trilaterale, avevano presentato la relazione sulla crisi della democrazia.

Volevano ridurre la libertà per ottenere più governabilità e potenziare il liberismo, poi i piduisti furono riciclati dal regime democristiano, come del resto fece il fascismo con i massoni importanti e il Piemonte con alti ufficiali borbonici.

Il piano di rinascita democratica ispirò il programma d Berlusconi, nel 2000 il debito pubblico esplose con l’entrata nell’euro, poiché l’Italia era priva di una sua moneta, l’ euro era emesso dalle banche centrali, su autorizzazione della BCE;

 il bilancio del governo Berlusconi fu deludente come quello successivo di sinistra.

L’ex fascista Gelli voleva una dittatura temporanea e aveva simpatie anche per Stalin, il Grande Oriente d’Italia, ricostituito nel 1943, fu riconosciuto dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra nel 1972, la P2 obbediva al GOI;

i magistrati acconsentirono alla manipolazione della lista degli aderenti alla P2, tra i quali pare ci fosse anche Dalla Chiesa.

 

Nel 1967 l’Egitto bloccò il canale di Suez e Israele intervenne, nel 1973 fu la guerra del Kippur, Kissinger, sotto Rockefeller e Ur loggia tre occhi, spinse gli israeliani alla guerra e poi li costrinse a ritirarsi, fu la crisi energetica che alimentò la speculazione.

 Nel 1979 ci fu la guerra tra Irak e Iran, ci furono riflessi su prezzi del petrolio e le grandi compagnie petrolifere, come quella di Rockefeller, ne guadagnarono;

in questi eventi, la Ur loggia tre occhi operava di concerto con la Burke, la Geburah e la Amun, nata nel 1972 in Medio Oriente;

da allora, le logge aristocratiche, nel favorire gli eventi per speculare, agivano di concerto anche con gli emiri dell’OPEC.

Nel 1978 nacque la Ur loggia aristocratica White Eagle e, d’accordo con Breznev e Andropov, la Ur loggia tre occhi fece nascere l’ Ur loggia Amun, che orchestrò la guerra del Kippur, ne facevano parte Andropov, Kissinger, Moshe Dayan, Assad, Bumedienne, Sadat;

 Golda Meier rifiutò l’affiliazione perché iscritta alle Ur logge progressiste Ghedullah e Daath.

 La Amun, diretta dalla tre occhi, ebbe una voce fondamentale nelle decisioni dell’Opec e nelle guerre successive in Medio Oriente.

Lo stato minimo e l’esaltazione del mercato erano voluti da Friedman e Von Hayek, contrari al deficit spending di Keynes e al welfare, la crisi energetica del 1973 aiutò i loro piani, la Thatcher era affiliata alla Ur loggia Burke ed era seguace di Hayek, suo confratello massone, fu seguita dall’affermazione di Reagan.

La dottrina di Keynes era avversata e il monetarismo di Friedman era contro l’inflazione, ma alzava i tassi che potevano farla risalire.

I monetaristi erano contro l’inflazione, nata dal deficit spending o di bilancio, la crescita dei salari e la spesa pubblica, chiedevano meno tasse.

Furono tagliati gli aiuti alle famiglie povere, imposta la deregolamentazione legislativa, le compagnie di servizi Usa furono privatizzate;

perciò cadde l’inflazione, ma aumentò la disoccupazione, crebbe la povertà e in Usa il deficit commerciale, crebbero debiti e spese militari.

In Gran Bretagna, la Thatcher fece delle privatizzazioni, ridusse le imposte sui redditi più alti e aumentò le imposte sui consumi, era il programma anche di Berlusconi, nel 1981 in Gran Bretagna la disoccupazione arrivò al 13%.

In Usa, nella corsa alla presidenza, la Ur loggia tre occhi di Brzezinski controllava sia Ford che Carter, dei due partiti in corsa, vinse Carter e divenne papa il compaesano di Brzezinski, Wojtyla;

la Ur loggia tre occhi, grazie anche alle affiliazioni, si estendeva anche in Cina, in America Latina e in Medio Oriente;

perciò nel 1978, per contrastarla, sempre da posizioni conservatrici, le Ur logge Burke e Geburah fecero nascere la “White Eagle”, che favorirono l’affermazione di Thatcher e Reagan, vi aderì anche Casey, direttore della Cia.

Affiliato alla Ur logga tre occhi era anche lo scià Reza Pahlavi, iniziato anche alle Ur logge Ibn Arabi, alla Leviathan, la Burke, la Geburah, la Amun e la de Maistre; però, con un tradimento, nel 1979 queste logge favorirono anche la rivoluzione iraniana e la cacciata dello scià, con l’ avvento di Khomeyni e l’alleanza provvisoria tra marxisti e islamisti; allo scià successe provvisoriamente il massone democratico Bakhtiar, della Ur loggia Ibn Arabi, scalzato poi dal regime teocratico.

 

In pratica, massoni oligarchici dell’aquila bianca avevano detronizzato lo scià Pahlavi della tre occhi;

poi i massoni dell’aquila bianca organizzarono manifestazioni antiamericane che culminarono nell’occupazione dell’ambasciata americana;

 infine, la tre occhi e l’aquila bianca decisero, con la mediazione della Burke, la pace;

come succede tra galantuomini, ci furono trattative per la spartizione delle poltrone, però alcuni carrieristi avevano la doppia appartenenza.

Nel 1981 il massone della tre occhi, Hinckley, sparò a Reagan senza ucciderlo, in quegli anni i sovietici sostenevano la loggia Amun.

I membri della White Eagle decisero di vendicarsi per l’attentato a Reagan e perciò ci fu l’ attentato a Wojtyla, della tre occhi;

 per la pace si battevano la democratica Ur loggia Paine e l’ oligarchica Ur loggia Burke, alla prima erano stati iniziati Mazzini e Garibaldi, questo clima diede vita alla Fabian Society, della Burke facevano parte i Rothschild.

 

Erano affiliati alla P2 Peron e Vileda, Gelli dipendeva dal Grande Oriente d’Italia e dalla tre occhi, senza affiliazione in quest’ ultima.

Moro aveva una strategia mediterranea e terzomondista, volva aprire a sinistra, ridurre la sudditanza italiana e modernizzate il paese, come Mattei, pagò con la vita;

allora il PCI era tenuto distante dal governo, anche per impedirgli di fare rivelazioni ai russi sull’alleanza atlantica.

 A Moro successe Andreotti e si chiuse il dialogo con il PCI;

nel governo c’ erano anglofili e filoamericani, prima delle Merkel, Berlinguer predicava austerità e lotta al consumismo.

Dal 1993, dopo mani pulite, la grande industria di stato fu smembrata e venduta a banche d’ affari anglosassoni, queste industrie, in un’economia mista, avevano visto lo stato imprenditore come terza via tra capitalismo e comunismo, trasformarono l’Italia nella quinta potenza industriale;

 dal 1978 al 1992 il pentapartito difese l’industria di stato, la svendita fu effettuata dal 1993, con la regia di Mario Draghi delle Ur logge tre occhi e aquila bianca, queste privatizzazioni furono fatte da Amato, Ciampi, Dini, Berlusconi, Prodi e D’Alema.

Un patto legava le logge aristocratiche aquila bianca e tre occhi, crearono disuguaglianza e disoccupati in nome del pareggio di bilancio, del primato del mercato, dell’indipendenza delle banche centrali, del primato dei tecnocrati e dell’ economia;

l’Italia fu anche segnata da attentati terroristici.

In Italia, Gigliotti, agente della Cia, ottenne l’apertura di logge americane extraterritoriali;

 in contrasto con le norme massoniche, volevano colonizzare la massoneria italiana, cercando un accordo con la chiesa;

l’accordo fu favorito da padre Rosario Esposito e dal gesuita Giovanni Caprile.

 

Le logge americane erano meno invasive di quelle sovranazionali, operanti in Italia dalla metà dell’ottocento, era il caso della Ur loggia Paine, il gran maestro Gamberini favorì il riavvicinamento tra chiesa e massoneria, collaborò anche il massone Angelo Roncalli e Paolo VI; alla P2 di Gelli partecipavano servizi atlantici e italiani, come accertò la commissione Anselmi, questa aveva una piramide superiore e una inferiore.

Non esiste una loggia madre del mondo, tipo la gran loggia unita d’Inghilterra, risalente al 1717, data in cui la massoneria speculativa fu rifondata, esiste però un rito scozzese e delle logge segrete o riservate, soprattutto in Italia, la chiesa ha rapporti con i massoni, sono stretti i rapporti tra massoni e servizi segreti.

 Gelli progettava di trasferirsi in Usa, Moro fu minacciato da Kissinger e poi si disse che la P2 era responsabile della sua morte, la Ur loggia tre occhi è diretta da esponenti britannici.

Gli omicidi di Mattei e Moro e gli atti terroristici furono depistati dai servizi del Supersismi o Nuova P2, Gelli contava sull’ amicizia di Phil Guarino, fratello della tre occhi e dell’ quila bianca e amico di Reagan;

poco dopo la perquisizione a danno di Gelli ci fu l’ attentato a Reagan e poi ci fu l’ attentato a Giovanni Paolo II.

Nel luglio del 1981 Brzezinski, Albright, Chirac, del fronte massonico oligarchico, presentarono il progetto” United Freemasons for Globalisation”, prendendo contatto con i democratici Schlesinger, Galbraith, Mitterand, con il rosacrociano Roncalli, con Rabin e Palme.

Schlesinger rivelò il suo piano contrario ai disegni della Ur loggia tre occhi, però gli oligarchici controllavano i governi di Usa e di Gran Bretagna e le istituzioni internazionali;

per la creazione del nuovo ordine mondiale, nell’obiettivo c’era la Russia, perciò, si diede scacco alla super loggia democratica de Maistre creata in Svizzera da Lenin e si accelerò il progetto d’integrazione europea, secondo il disegno aristocratico di Kalergi- Monnet e non di quello democratico di Spinelli e si favorì la riunificazione tedesca.

Si mise fine all’ operazione condor e alle dittature sudamericane e all’apartheid sudafricano, facendo scarcerare il massone Mandela, affiliato alle super logge Arjuna, fondata da Gandhi, alla Hiram e alla Paine;

 bisognava anche smantellare le organizzazioni terroristiche come le brigate rosse, la tedesca Baader Meinov e la P2.

Questi accordi tra super logge aristocratiche e democratiche andavano dal 1981 al 1992, poiché non sono galantuomini i partiti e gli stati, non lo sono nemmeno le super logge, perciò non furono sempre rispettati, ciò malgrado, se ne fecero degli altri dal 1992 al 2001.

 

Le banche centrali agivano di concerto con il vertice della Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, controllata dalle banche centrali private;

le banche centrali controllavano i governi, con i prestiti e comprando i politici.

 I prestiti concessi dal FMI alla Grecia e all’Europa Orientale servivano a rimborsare prestiti fatti alle loro banche, poi il FMI impose le privatizzazioni, che, com’era accaduto in Russia con la fine del comunismo, arricchirono banchieri, politici e uomini d’ affari.

 

Il FMI aveva stretto legami con gruppi finanziari internazionali, con le sue ricette provocò grandi danni all’ Argentina e alla Russia postsovietica, che svendette le industrie, mentre, in altri paesi, il neoliberismo provocò il fallimento di tante aziende;

nel 1994 Clinton firmò il trattato Nafta con il Messico e il Canada, che fu l’atto ufficiale di nascita dell’inizio della globalizzazione, l’effetto fu catastrofico su occupazione, redditi di lavoro, povertà e ambiente.

In America settentrionale cadevano le restrizioni sul movimento dei capitali ma non sui movimenti delle persone, in Usa si privatizzò e si tagliò il Welfare, le multinazionali americani e giapponesi delocalizzavano in Messico e in Cina e perciò in Usa si persero molti posti di lavoro.

La concorrenza di paesi senza sindacato, come la Cina, era grandissima, però all’inizio i comunisti cinesi temevano gli investimenti occidentali perché non volevano essere colonizzati.

Con questa politica sono aumentati gli stipendi dei manager e la mobilità sociale, da una classe alle altre, è stata bloccata ed è stata favorita la rendita finanziaria; nel 2001, al G8 di Genova, le corporazioni internazionali armarono i provocatori.

I servizi di sicurezza Usa sapevano dei preparativi per l’attentato dell’ 11 settembre 2001 che favorì l’ emanazione del “Patriot Act e di leggi successive che intaccavano le libertà personali”, con sorveglianza delle comunicazioni, perquisizioni domiciliari senza mandato, riduzione dei poteri della magistratura e detenzione dei sospetti a tempo indeterminato.

In Gran Bretagna il socialismo democratico si riteneva lo sviluppo logico del liberalismo, era sostenuto dalla Società Fabiana e da Keynes, chiedeva riforme sociali e uno stato interventista, cioè assistenza medica gratuita, lavori pubblici e nazionalizzazioni;

la Banca d’Inghilterra fu nazionalizzata, come le miniere e l’acciaio e l’economia inglese divenne un’economia mista;

 in Svezia, per coprire i servizi sociali, s’introdusse un’imposta fortemente progressiva, si voleva un socialismo redistributivo che salvasse il mercato;

in tal modo si bloccava il processo rivoluzionario, lo stato combatteva le disuguaglianze, faceva nascere il welfare state e i cittadini partecipavano al processo decisionale.

Invece In Usa Reagan, Hayek e Friedman volevano lo stato minimo, all’ombra dello stato, si annidano, privilegi, rendite, sprechi e parassitismo, in quel paese si rifiutò il welfare, si ridussero le tasse, si deregolamentò e si privatizzò;

 questa politica fece aumentare la povertà, il sottoproletariato, la delinquenza e la disoccupazione.

45 milioni di cittadini erano senza assistenza sanitaria e nel paese mancava una politica di redistribuzione della ricchezza.

Secondo Hayek, con l’aumento della ricchezza nazionale, tutti ne avrebbero ricevuto dei vantaggi, affermava che disuguaglianze nascevano da scelte sbagliate del governo, affermava che il mercato coincideva con la libertà, era contro Keynes, solidarietà e giustizia sociale, affermava che il capitalismo era la società migliore; però, nelle faccende di governo, era sempre il denaro delle Ur logge che comprava o condizionava l’accesso al potere, la corruzione politica esiste in tutti i paesi.

 

Nel 1992, con il trattato di Maastricht, le logge oligarchiche investirono su Mario Draghi, super banchiere della BCE di Francoforte ed ex dirigente della Goldman Sachs, affiliato alla tre occhi, alla Compass, alla Burke, alla Der Ring e alla Pan-Europa, il quale, dal 2012, era vicino alla lobby finanziaria di Bruxelles, cioè dava denaro alle banche, controllate dai soliti ignoti;

l’Unione Europea, con il fiscal Compact, contrastava il deficit di bilancio, rendeva il lavoro più flessibile, favoriva le privatizzazioni, declassava gli stati, inoltre, dal 2013 i bilanci degli stati erano validati da Bruxelles.

Per conseguenza, calò l’ inflazione ma fu la decrescita economica, aumentò lo spread italiano e la BCE finanziò le banche all’1%, spingendo le banche a investire in titoli pubblici di paesi poi risultati insolventi, aumentando la pressione fiscale e favorendo la riduzione della spesa pubblica.

Mario Draghi, Giorgio Napolitano, Mario Monti, Carlo Padoan, Massimo D’Alema, Corrado Passera, Visco, Barroso, Lagarde, Sarkozy, Hollande, Blair, Merkel, Schwaub, Bill Gates, erano tutti affiliati a logge oligarchiche;

inoltre dirigenti cinesi come Deng Xiaoping, giapponesi, arabi, turchi e russi, tutti accumunati dall’interesse e alcuni di loro sostenevano scontri militari e terrorismo.

Nel programma massoni uniti per la globalizzazione del 1980-2001, si erano uniti massoni oligarchici e massoni democratici, le Ur logge oligarchiche White Eagle, Three eyes e Burke volevano introdurre il capitalismo in Cina, però senza democratizzazione, invece i massoni democratici cinesi della Paine volevano la democratizzazione, perciò nel 1989 esplose la protesta di piazza a Tienanmen, con studenti che chiedevano la democrazia.

Tra i protestanti c’erano ex comunisti, in Cina i dirigenti sono tutti comunisti, anche se solo di nome, criticavano la svolta pseudo liberista di Deng Xiaoping, i manifestanti chiedevano anche la fine della corruzione e del nepotismo, il multipartitismo, la fine della censura e più attenzione ai problemi sociali.

Esaltavano il massone progressista e libertario Sun Yat-sun, che fece cadere l’ ultima dinastia Manciù ( 1912 ), Deng optò per la repressione, senza tener conto del moderatismo di Gorbaciov, aderente alla Ur loggia Golden Eurasia;

dopo la repressione del 1989, nel 1990 nacque la super loggia cinese Tao Lodge, collegata alla Tre occhi.

Gli Usa sfruttarono la guerra in Afganistan per indebolire l’ URSS, Osama Bin  Laden fu iniziato nel 1957 alla Tre occhi da Brzezinski, gli esponenti del PCUS della de Maistre furono messi fuori gioco e fu favorito Gorbaciov che voleva arrivare a un sistema democratico, in realtà, con le privatizzazioni, questo favorì oligarchi russi e speculatori esteri, in queste operazioni fu manipolato dalle super logge Pan Europa e Lux ad Orientem, poi cedette il posto a Boris Eltsin, della super loggia Lux, fondata nel 1967 da Brzezinski.

Gli organismi internazionali FMI e Banca Mondiale avevano sede a Washington, il paese che riceveva da loro finanziamenti doveva ridurre debito e deficit, deregolamentare e privatizzare, alzare i tassi, aumentare le tasse e ridurre il welfare, come nella politica di austerità europea; con questa cura, in Russia  ridussero produzione industriale, redditi individuali e Pil e aumentò la disoccupazione, la povertà, l’ alcolismo e la criminalità.

Nel 2004, con Putin, la Russia ha ripreso a crescere e ha nazionalizzato grandi compagnie, stesso copione nei paesi del vecchio patto di Varsavia, nel 1992 fu firmato il trattato di Maastricht e nel 2007 quello di Lisbona, fu creato l’ euro senza eurobond;

in Inghilterra alla Thatcher era succeduto Tony Blair, socialdemocratico e massone oligarchico, della super loggia Burke, in Israele, la morte di Rabin, della super loggia Daath, impedì la pace con Arafat, appartenente alla super loggia Amun, c’era chi aveva interesse a far durare il conflitto tra israeliani e palestinesi.

Craxi, vicino al mondo arabo, fu affiliato alla Amun, i massoni oligarchici volevano separare la finanza dal controllo politico, Ciampi e Andreatta erano massoni e approvavano questo progetto;

perciò Andreatta smantellò l’industria statale e Ciampi sganciò la Banca d’ Italia dal Tesoro, in modo che smettesse di finanziare il Tesoro.

Tedeschi e francesi erano gelosi della concorrenza italiana;

l’Italia aveva il primato commerciale nel Mediterraneo, con la Russia e con l’Iran, Andreotti temeva la riunificazione tedesca ed era al corrente dei piani anglo-americani e dei mercati contro l’Italia.

Prima di controllare totalmente i governi italiani loro agenti, i nostri grandi soci europei hanno sempre temuto le potenzialità dell’Italia, per la politica filoaraba di Mattei, quella di Moro e di Craxi, l’ aereo di Mattei fu sabotato dalla mafia, al servizio degli inglesi dal 1860 e degli americani dal 1945;

 Moro fu ucciso perché era l’uomo dell’apertura a sinistra, Mario Moretti era collegato ai servizi americani, Edgardo Sogno a quelli inglesi;

 fu la stagione delle stragi, Ciampi, Andreatta e De Mita lavoravano per svendere l’Italia allo straniero, Napolitano avrebbe seguito il loro esempio.

Abolita la lira, aumentò l’interesse sul debito pubblico perché lo stato non poteva più finanziarsi a costo zero come fanno gli Usa e il Giappone, le grandi imprese italiane non investivano più nelle aziende, ma in titoli di stato che rendevano di più, aumentò flessibilità del lavoro e precariato;

negli anni novanta cominciarono le privatizzazioni, così le partecipazioni statali, temute da francesi e tedeschi, quasi scomparvero;

 la fine dell’Iri fu gestita da Prodi, Andreatta e Amato, il dogma dell’Europa e dell’euro c’ è costato caro.

Tutte le banche si dedicavano ad attività speculative, che generavano derivati senza copertura, perciò nel 2007 in Usa il sistema bancario era saltato, le loro perdite superavano il valore dell’economia reale, perciò la Fed, per salvarle, ha trasferito alle banche 17.000 miliardi di dollari.

Prima del loro collasso, i profitti bancari erano aumentati con le operazioni speculative, con il QE, le banche centrali fornivano le banche sempre di nuova liquidità, come fa oggi la BCE.

Il divorzio tra Tesoro e Banca d’ Italia aveva impedito allo stato di finanziarsi a basso costo, l’ingresso nell’eurozona toglieva alla Banca d’ Italia la sovranità monetaria e Fiscal Compact toglieva allo stato il controllo sul bilancio;

però il pareggio di bilancio è difficile senza ripresa, al suo posto invece arriva la depressione.

 Invece bisognerebbe che i tassi d’ interesse fossero più bassi del tasso di crescita, in Italia la ricchezza nazionale è molto più alta del Pil, il che è una forma di garanzia per i creditori dello stato.

L’ oligarchia internazionale vuole togliere di mezzi gli stati nazionali, facendoli indebitare e infiltrandoli con suoi agenti, usando la corruzione;

anche gli Usa paiono preda dei britannici che vogliono aumentare i conflitti e usano la forza militare Usa, mentre la corona inglese vuole ridurre la popolazione mondiale ( Galloni );

in questo quadro, la Germania si consola con l’esportazione, però la Cina vuole aumentare la domanda interna.

Bisogna contrastare i sicari dell’Italia e le controriforme che hanno azzoppato il paese, gli Usa hanno dimostrato che la moneta non crea sempre spinte inflazionistiche, anche perché la maggior parte di essa è virtuale, cioè elettronica o di conto;

bisogna sostenere l’economia reale, contro Bruxelles che obbedisce ai globalizzatori, non si rispetta l’ambiente, né la salute.

Andreatta e Ciampi erano garanti per l’Italia del patto massonico per la globalizzazione, insieme a Napolitano, Cossiga, Spadolini e Amato.

In Italia, fino agli anni ottanta, i lavoratori hanno visto migliorare la loro condizione sociale, sono aumentati i salari, ferie e dritti dei lavoratori, è stata adottata una democrazia partecipata e lo statuto dei lavoratori;

per paura del comunismo, le classi dominanti hanno ceduto potere e margini di profitto, caduta l’Urss, hanno voluto recuperare privilegi, profitto e potere, la democrazia è stata minata e i lavoratori, traditi dai partiti di sinistra e dai sindacati, sono diventati più arrendevoli.

Nel 1978 il capitalismo si affermò in Cina, con i costi più bassi il paese attirò investimenti esteri, il turbocapitalismo vuole il controllo delle risorse, l’abbassamento dei costi e delle imposte sul capitale, favorisce il falso di bilancio, elezioni truccate e controllo pagato sulla politica.

 Portare il salario al livello di sussistenza significa reintrodurre la schiavitù, inoltre, con i conflitti, le multinazionali ricevono grandi profitti con le armi.

Alla fine però tutti gli imperi sono desinati a cadere, perché pochi sguazzano nella ricchezza e tanti nella miseria, nell’inquinamento e nella violenza, oggi un impero invisibile, tramite persone non elette, controlla governo, partiti e media;

politici e dirigenti sono nominati perché obbedienti e discreti e rimangono in carica a prescindere dal partito di appartenenza;

 oggi pare che gli americani abbiano rinunciato alla dichiarazione d’Indipendenza e gli occidentali alla dichiarazione dei diritti, cioè ai vecchi ideali occidentali di eguaglianza e di giustizia.

L’ impero occidentale ha imposto la disciplina con il G8, la Nato, la Banca Mondiale, il Fondo Monetario, il WTO, l’ OCSE, il TTIP, però oggi, con l’ aristocrazia della finanza internazionale e con la globalizzazione, si apre dialetticamente lo spazio per una rivoluzione mondiale, sperando che anche questa non sia manipolata o tele diretta da poteri occulti.

Per realizzare il disegno del Nuovo Ordine Mondiale, si è preferito provocare il declino dei parlamenti e degli stati, che hanno sempre meno potere, anche all’ interno dei loro confini.

Il terzo emarginato mondo si trova anche nel primo, il secolo XIX era britannico e il XX era americano, il XXI potrebbe essere cinese;

 una plutocrazia segreta internazionale non è interessata a difendere la sovranità del popolo, il back office dirigenziale è fatto da Usa e Gran Bretagna, dove sono nate le prime Ur logge che hanno creato altre super logge a loro soggette in tutto il mondo.

L’ordine finanziario mondiale non può esistere senza corruzione, violenza e guerra, perché vuole estrarre il massimo di plus valore dagli esseri umani, come si fa con le vacche degli allevamenti intensivi.

Bisognerebbe essere governati da sovrani illuminati, l’oligarchia massonica dovrebbe essere fatto di superuomini invisibili che dovrebbero lavorare anche per il benessere del popolo bestiame;

però le Ur logge sono divise tra loro e al loro interno, alcuni loro rappresentanti sono stati contro l’ancien regime e le sue ingiustizie e contro il potere della chiesa, altri difendono la religione, alcuni sono libertari.

Altri sono contrari a estendere l’eguaglianza agli uomini immeritevoli o disubbidienti, cioè sono anche contro il suffragio universale, per alcuni di loro, la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo è velleitaria, mentre altri la difendono.

Il nuovo ordine mondiale dovrebbe fermare l’onda lunga democratica, in genere, i massoni oligarchici sono contro l’autorità immeritata, vogliono il governo dello spirito e della finanza, finanziano opere filantropiche e ritengono la libera muratoria la più giusta delle associazioni.

 Però i massoni non sono profeti disarmati, alimentano guerre, terrorismo e omicidi e si fanno guerra, si ritengono destinati al dominio mondiale.

 

Malgrado le loro divisioni interne, aiutati dai loro servitori politici, hanno elaborato un piano per far precipitare le economie delle democrazie occidentali e abrogare la sovranità nazionale e popolare.

 A causa della dialettica interna, la massoneria è bifronte, non crede al diritto di sangue, però tanti massoni credono ai diritti civili e ritengono che il diritto a governare spetti all’ aristocrazia dello spirito, perciò forse un giorno faranno i conti anche con i pupazzi modesti che, al governo, li hanno serviti in cambio di privilegi.

 

I massoni, mutuando al pensiero gnostico-valentiniano, che divideva gli uomini in materiali, razionali e spirituali, ritengono che l’umanità sia da perfezionare gradualmente per mano di maestri illuminati.

Anche dagli ambienti elitari è nato il fascismo, oggi per gli iperliberisti e i globalizzatori, lo stato è un problema come la democrazia e perciò deve essere indebolito, gli oligarchici si muovono anche per eliminare ogni tipo di sovranità, monetaria, politica, nazionale e personale.

 

Non vogliono istituzioni funzionanti e controllabili dal popolo, per piegare gli stati, li costringono a reperire risorse nel mercato dei capitali e ad indebitarsi, la BCE vuole solo garantire la stabilità dei prezzi;

in Unione Europea una commissione non eletta legifera al posto del parlamento, favorendo politiche recessive, mentre Draghi era intento solo a finanziare le banche.

I mondialisti vogliono creare un nuovo ordine sociale, però all’ interno del back office esistono lotte di potere per la strada giusta da prendere, oligarchica o democratica.

Con una rinata nobiltà nera (ex vaticana ) tornerà la dicotomia padroni-schiavi, trasformando l’uomo in una merce;

mentre una minoranza accumula ricchezze, la BCE, stampando banconote, che sono pezzi di carta, e con la moneta virtuale ed elettronica, per conto dei suoi mandanti, ha in mano l’eldorado e può comparsi il mondo.

L’ abbattimento delle torri gemelle dell’1/9/2001 è stato un complotto, le crisi sono create e risolte secondo i desideri delle logge sovranazionali che vogliono vedere se l’umanità è in grado di reagire alle trame o subire per diventare schiava per mille anni.

Al Qaeda era funzionale alla super loggia tre occhi, ma anche alle super logge aquila bianca e Burke, però nel 2001 Bin Laden e Al Qaeda passarono alla dipendenza della super loggia Hathor e della Geburah, per recitare un nuovo copione del nuovo ordine mondiale;

Berlusconi fu rifiutato dalla Hathor e Renzi dalla Tre occhi.

La nuova stagione imperiale era diretta dalla Hathor, dalla Geburah e dalla Amun, forte in medio oriente.

Nel 2004, con un compromesso tra oligarchici e democratici, nacque la super loggia Maat, degli oligarchici facevano parte Hathor, Compass e i guerrafondai della Geburah, alla Maat fu iniziato Obama, però vi confluirono anche Ted Kennedy e Clinton.

 La crisi Usa del 2008 è stata programmata, come la crisi di alcuni paesi europei del 2011; la Hathor e la Geburah hanno favorito le guerre in Afganistan e Iraq.

 

In gioco c’era il petrolio iracheno e l’oppio afgano, perciò la Hathor lasciò il medio oriente nel caos, la costruzione europea prevedeva una gestione tecnocratica e oligarchica, la BCE aveva potere di vita e di morte sugli stati, senza dover rispondere a un potere politico;

 con la crisi degli spread, non ha fatto il prestatore di ultima istanza agli stati, come fanno le banche centrali, la troika lavorava solo al servizio delle logge sovranazionali e dell’alta finanza.

Il programma, secondo il dogma dello stato minimo, chiedeva riforme strutturali, che era una definizione ambigua, rigore nei conti pubblici, aumento delle tasse e dell’età pensionabile, diminuzione del costo del lavoro e sua precarizzazione, inoltre privatizzazioni, diminuzione del welfare e dei servizi pubblici, praticamente ciò che è stato richiesto all’Italia e alla Grecia.

 Per l’oligarchia, la democrazia deve essere formale, mentre il vero potere deve appartenere agli spiriti elevati e in parte a quelli che li servono, l’élite sa maneggiare bene il denaro che, in realtà, non ha nessun valore intrinseco.

Nel 2006 l’egemonia della Hathor era sfumata ed era il momento della tre occhi, di Pan Europa, Compass, Burke, Babel, Der Rring, Tao Lodge, con il fine di attuare un nuovo secolo europeo e realizzare un nuovo feudalesimo, con al vertice massoni privi del lignaggio del sangue, un modello da esportare negli altri continenti e ispirato all’oligarchia comunista cinese;

 Monti doveva solo destabilizzare l’Italia, senza spargimento di sangue, senza fisime democratiche ed egualitarie.

Però ci fu il risveglio della democratica Paine e del Grande Oriente Democratico Italiano, che cercarono di spingere Obama a una svolta rooseveltiana;

dietro le recenti manifestazioni studentesche di Hong Kong c’ è lo zampino di logge cinesi e della Paine, mentre la Hathor è tornata in scena con la nascita dell’ISIS da essa patrocinato.

Dopo due secoli di dominio democratico, gli oligarchici avevano ripreso l’iniziativa;

l’Europa è un laboratorio e la Grecia e l’Italia un laboratorio nel laboratorio, vogliono trasformare i cittadini in sudditi degli aristocratici di spirito;

se si fossero creati gli eurobond, sarebbe cessata la speculazione sui titoli a causa dei differenziali degli spread.

Vogliono puntare sulle privatizzazioni e su una manodopera immigrata a buon mercato e arrendevole e trasformare i cittadini in sudditi;

 Enrico Letta è legato all’ OPUS Dei e alle organizzazioni para massoniche, a Vaticano, Bruxelles, Francoforte e Berlino;

Schaeuble, ministro delle finanze tedesco, è un massone reazionario e intransigente, tuttavia è elogiato dalla nostra informazione.

In Francia sono state bloccate le riforme elettorali promesse da Hollande, Matteo Renzi vorrebbe essere iniziato alla super loggia tre occhi, ma non si fidano di lui, come non si fidavano di Berlusconi, anche se li hanno utilizzati entrambi;

 a questa loggia sono iscritti Napolitano, Draghi, Schaeuble e Lagarde;

credono che Renzi sia un arrivista spregiudicato, un voltafaccia ambizioso, in realtà, ritengono di non poterlo controllare, cioè che è poco obbediente;

 ma Renzi, come Berlusconi, non è peggiore di tanti politici europei al servizio della nomenclatura, perciò Renzi, sentitosi rifiutato, ha chiesto l’affiliazione alla super loggia “Leviathan”.

 

Secondo Rino Formica, Renzi porta avanti il programma di Rinascita democratica di Gelli, il quale si uniformava al testo del 1975 sulla crisi della democrazia, redatto dalla commissione trilaterale, dipendente dalla super loggia tre occhi.

 Sono stati massoni i presidenti italiani Einaudi, Saragat, Cossiga, Ciampi e Napolitano, furono sostenuti dai massoni Leone e Pertini;

 Mario Draghi, uomo di fiducia delle super logge reazionarie e dell’alta finanza, è tra i massimi responsabili della governance europea.

Nel 2012 il massone democratico Hollande, del Grande Oriente di Francia e della loggia Lassalle, appoggiato dalle super logge Paine e Montesquieu, prevalse sull’ oligarchico Sarkozy della super loggia Hathor, legato alla Cia;

sono stati i massoni a creare le istituzioni internazionali, il mondo politico moderno è stato creato dai massoni, con tutte le libertà;

dal novecento e soprattutto dagli anni sessanta i massoni oligarchici hanno voluto la rivincita.

Poiché l’Italia era un paese in bilico tra comunisti e clericali, i massoni italiani, condannati ufficialmente dalla chiesa, dal fascismo e dal comunismo, grazie a un’informazione asservita ai potenti e alla legge che vietava le associazioni segrete, vivevano nascosti;

 i comunisti si dichiararono contro la massoneria, eppure erano stati massoni Bauer, Marx, Engels, Lenin, Stalin, Trotsky.

I libri di storia italiani hanno parlato solo di carbonari, che erano però massoni; anche alti dirigenti fascisti erano stati massoni, la tendenza a nascondersi dei massoni italiani è stata aiutata dall’informazione, comunque, la legge italiana, ereditata dall’era fascista, proibiva le società segrete;

tuttavia, dopo la seconda guerra mondiale, praticamente la massoneria nazionale non era più segreta e se ne conoscevano anche degli iscritti, era infiltrata dalla polizia e dai servizi, ma, per i cittadini, l’informazione non ne parlava.

Le super logge oligarchiche tedesche sono Der Ring, cui sono iscritti Draghi e Schaeuble, mentre la Merkel fa parte della Golden Eurasia, della Valhalla e della Parsifal, le quali favorirono l’avvento del nazismo, appoggiate dalle super logge oligarchiche anglo-americane;

i tedeschi sono manipolabili, invece gli italiani, a causa della presenza della chiesa, sono ipocriti, il nazismo fu finanziato da massoni oligarchici angloamericani.

In Italia la massoneria fu messa fuori legge dal fascismo, ma il Gran Consiglio era composto, quasi esclusivamente, di ex massoni, il fascismo fece la stessa cosa con la mafia, ne combatté la base e ne tesserò il vertice;

gli stati, dal tempo delle corti dei miracoli di Venezia, Parigi e Londra, per tutelare le massime autorità, hanno sempre collaborato con l’alta criminalità.

Il nazismo fu bloccato dal massone progressista Roosevelt, la Merkel aveva il progetto di destrutturare i paesi europei, controllandone i governi, era indifferente alla sorte dei cittadini europei.

I tedeschi, con le loro eccedenze commerciali, si godono i dividendi delle privatizzazioni d’industrie europee acquistate a prezzi stracciati;

 il francese Hollande è stato acquisito dalla Germania, per cui, si è mosso in continuità con il reazionario Sarkozy.

 Se si vuole salvare il concetto di Unione Europea, bisognerebbe dare più potere al parlamento europeo e fare gli Stati Uniti d’Europa, favorendo una politica europea più solidale;

 i politici di successo sono predicatori laici al servizio del governo occulto, Hollande, durante la campagna elettorale, era contro l’austerità, poi ha proposto di tagliare la spesa di 50 miliardi di euro in due anni.

Draghi ha finanziato con bassi interessi le banche, controllate dai soliti ignoti, le quali hanno comprato industrie e servizi di paesi in crisi;

mentre in occidente tramonta l’ideale democratico, in Cina, la super loggia democratica “Tao Lodge” promuove la democrazia e la sovranità popolare, questa super loggia ha favorito le manifestazioni di Hong Kong.

Nel 2013 Al Qaeda si è trasformata, in “Isis”, Al Baghdadi fu imprigionato, liberato e iscritto dalla loggia Hathor, diretta da George Bush che, con Geburah, Der Ring e Amun, in un accordo anglo americano e tedesco, puntava alla destrutturazione oligarchica dell’Europa, per cinesizzare e feudalizzare l’area euroatlantica.

 

Massone di rilievo della Hathor è Erdogan, nel 2010 scoppiò la primavera araba, sembrava una sollevazione spontanea, in realtà, tramavano la Hathor, Geburah, Compass, Amun, Der Ring;

generalmente, i capi politici e militari tengono celati i grembiulini massonici, cioè un po’ di segreto massonico esiste in tutti i paesi;

 la Hathor dirige gli eventi, se avesse voluto, Obama, di razza scura, avrebbe potuto sbaragliare l’” Isis”, invece ha bombardato le abitazioni civili.

 

Tra le super logge aristocratiche, ci fu anche lo scontro tra aquila bianca e tre occhi, il golpe cileno del 1973 fu voluto dalla tre occhi e dalla Hathor, nel 2014 nacque il califfato di Baghdad, sostenuto da Hathor, Geburah e Der Ring, cioè anche dalla massoneria aristocratica tedesca e degli emirati arabi, d’accordo con super logge oligarchiche inglesi e americani, alle quale però partecipano personaggi di rilievo di tutto il mondo.

II fine potrebbe essere, con il benestare anglo americano, cioè dei loro servizi segreti e delle loro super logge aristocratiche, aperte a tutta la crema plutocratica del mondo, la dominazione tedesca in Europa e la globalizzazione angloamericana nel mondo, senza democrazia, libertà e diritti;

 ora pare che, oltre che in Ucraina e medio oriente, anche in Italia, grazie ai suoi governi fantoccio, si stia giocando il destino del mondo (fonte: Massoni – le Ur-Lodges – di Gioele Magaldi – Ediz. Chiarelettere ).

 

Le società segrete sono assai antiche, esistevano in Egitto, in Grecia e a Roma, erano partiti segreti rivoluzionari che si opponevano a governi autoritari ed erano costrette a nascondersi, è accaduto anche alla massoneria.

Come lo stato ha nel DNA la mafia, i partiti o fazioni hanno nel DNA le società segrete, perciò a volte sono extraparlamentari, rivoluzionari e armati;

 anche la mafia è una società segreta.

Anche in Africa sono esistite società segrete, parlo degli uomini leone, degli uomini pantera e degli uomini leopardo, confinati nelle fitte foreste di Congo, Ruanda e Uganda.

Dal 1920 al 1930 gli adepti africani, erano sottoposti a un rito, avevano maschere delle belve, pelli degli animali, erano dipinti a macchie come i leopardi e avevano degli strumenti per simulare le zampate con le unghie delle belve;

prima di compiere i riti d’ iniziazione, i Mau Mau si spogliavano degli oggetti di fabbricazione europea.

 I giovani erano sottoposti a dolorose iniziazioni.

Erano una reazione di difesa dei negri di fronte all’avanzata e alla potenza dei bianchi;

in genere, le società segrete, come i partiti, sono state minoritarie in partenza, rispetto allo stato, e perciò tramavano nell’ombra, erano perseguite.

Queste società segrete erano, per altri versi, simili alle società terroristiche, così nacquero gli uomini pantera, gli uomini leone, gli uomini caimano e gli uomini coccodrillo.

Erano tutti animali temuti dagli indigeni e venerati da tempo immemorabile, fin dalla nascita del totemismo; queste società segrete erano organizzate in bande feroci ed erano spinte all’azione da riti cruenti.

Anche le società segrete moderne, come la massoneria, hanno i loro riti e i loro simboli, i cavalieri del Tempio o Templari o di Cristo sorsero in Terrasanta per proteggere Santo Sepolcro e pellegrini, divennero banchieri dei re e furono distrutti, per cupidigia, da re Filippo IV il bello, nel 1310 furono bruciati vivi da Filippo IV e l’ordine fu sciolto da Clemente V.

All’inizio non erano una fratellanza occulta, ma una società di mutuo soccorso, fratellanze e società di mutuo soccorso sono dei modi di nascita dei partiti e delle società segrete, per proteggere e favorire i membri e per ricercare potere e ricchezza.

Alla fine del 1200 i templari erano migliaia sparsi per l’Europa, con castelli e ricchezze, erano uno Stato nello Stato, che è un’altra caratteristica delle mafie, delle società segrete e dei partiti.

 Come tutte le società e i club importanti, avevano privilegi, esenzioni e immunità e potevano essere giudicati solo dal papa.

Come la chiesa, i templari ricevevano donazioni, avanzarono nella scala sociale, economica e di potere e misero da parte il voto di povertà e conservarono solo l’obbedienza, sulla quale si costruiva la gerarchia e l’organizzazione.

Come ebrei e italiani, si fecero banchieri, perciò non seguirono più il comandamento del divieto dell’usura, la stessa attività bancaria li costringeva al segreto, la loro iniziazione era segreta, come quella della mafia e della massoneria, avevano riti e simboli suggestivi, mutuati dalla massoneria.

 I Templari subirono la stessa sorte in Francia, Spagna e Inghilterra, però i superstiti arrivarono, con le loro ricchezze mobili, prima in Portogallo e poi in Scozia, dove nacque la massoneria speculativa di rito scozzese.

Nel 1717, in Inghilterra nacque la massoneria speculativa moderna.

Seguendo le tracce della “Federal Reserve americana”, anche la banca centrale europea, per evitarne il collasso, ha concesso prestiti alle banche per centinaia di miliardi di euro, a breve termine ed al tasso dell’1%;

la rivista Economist della City di Londra, posseduto dal finanziere Rothschild, ha affermato che, per costringere i paesi europei a pagare i loro debiti esteri e a non reintrodurre il protezionismo, occorrerebbe una dittatura europea.

L’11.6.2010 il presidente della commissione europea, Barroso, ha minacciato i paesi europei membri della UE di un colpo di stato militare se non si fossero applicate le misure d’ austerità proposte dalla commissione per salvare le banche.

Intanto dall’America Rockefeller fa sapere che, per tutelare l’ambiente, occorre ridurre la popolazione terrestre a due miliardi, cosa che si può fare solo con l’inquinamento, con la cattiva medicina e con la cattiva alimentazione, le guerre non bastano a tale fine.

Come si sa, per i globalizzatori il liberismo è un dogma, a tale fine, aiutati da accademici e giornalisti prezzolati, hanno favorito anche la delocalizzazione d’ industrie all’estero, dove la manodopera costa meno, favorendo così la decadenza economica dell’occidente;

 il collasso delle famiglie, delle piccole imprese e degli stati nasce con il loro indebitamento, che favorisce la reintroduzione dalla schiavitù, infatti, si può lavorare gratis sia quando si nasce schiavi che quando bisogna rimborsare un debito.

In generale, si tolgono risorse ai sudditi con le imposte, emettendo banconote e facendo lievitare il debito dello stato e dei cittadini.

 

A causa dei disordini, anche l’austerità favorisce la dittatura, come avvenne in Europa dopo la grande depressione degli anni trenta;

 sembra una beffa, i governi hanno espanso il debito statale per salvare le banche che hanno sempre speculato su risparmiatori e piccole imprese,

 poi sono stati costretti ad abbassare il livello di vita della popolazione perché la commissione europea chiede programmi d’ austerità;

contemporaneamente, la situazione deficitaria dei bilanci dello stato, favorisce anche l’inflazione che è destinata ad esplodere.

 

Pur non facendo parte della moneta unica, Londra manovra dietro la politica economica dell’eurozona, in quel paese ha sede la massoneria mondiale e Londra ha sempre ordito complotti fin dal 1700, a spese di europei e americani, è lì che esiste la testa del serpente, che però non è fatta solo da ebrei, ma dalla crema mondialista, mentre alcuni ebrei sono solo dei prestanome;

 lo scopo è dare vita ad una nuova aristocrazia mondiale e seppellire la democrazia.

Per quelli che credono ancora possibile una riforma del sistema economico, si afferma che bisogna separare le banche d’ affari speculative da quelle commerciali, proibire la negoziazione di derivati e tutelare i depositi in conto corrente;

 tuttavia in nessun paese del mondo i governi obbediscono ai cittadini, ma obbediscono all’élite e alle lobby, la democrazia è una farsa.

Oggi le riforme si possono fare solo togliendo diritti ai cittadini e favorendo le speculazioni di grandi gruppi, in USA la riforma sanitaria del presidente Obama ha favorito più l’industria farmaceutica che le assicurazioni private; la politica dei governi è dettata dai grandi cartelli, controllati dai soliti ignoti.

Il progetto del Nuovo Ordine Mondiale o NWO è all’ordine del giorno dei summit segreti, come quelli di Davos, superprotetti dalla polizia, del gruppo Bilderberg che è una super cupola massonica, ai quali partecipano regolarmente direttori ed editori delle più grandi testate giornalistiche del mondo, che poi non informano i lettori dei contenuti di queste riunioni.

 Il 3 giugno 2010 c’è stata a Barcellona un’altra di queste riunioni, per gli italiani era presente l’amministratore delegato della Telecom Italia, Franco Bernabé.

Altri membri italiani del Bilderberg sono stati Giulio Tremonti, Romano Prodi, Tommaso Padoa Schioppa e Mario Draghi, indipendentemente dal fatto che facciano parte di maggioranza o opposizione;

 il potere vero ma occulto sa che i suoi uomini vanno piazzati nella maggioranza, nell’ opposizione, nella stampa, nelle università, in magistratura, in polizia, a capo di grandi imprese e nella Banca Centrale, perché ha bisogno di persuasori occulti che lo spalleggiano, a tale fine li remunera profumatamente.

Uno dei padri del Bilderberg è Brzezinski, naturalmente favorevole al governo mondiale, i fautori del Nuovo Ordine Mondiale vogliano abbassare il tenore di vita delle popolazioni con misure d’austerità e nuove tasse;

è utile ricordare che al vertice della massoneria modera vi è il duca di Kent, parente della regina d’Inghilterra Elisabetta II, mentre suo marito Filippo d’ Edimburgo era presidente del WWF.

Lo scopo di questi summit è creare una nuova aristocrazia che governi il mondo e bandisca le democrazie difettose, della cricca dell’oligarchia finanziaria fanno parte i banchieri centrali che hanno chiuso gli occhi davanti alla crisi finanziaria che si stava preparando;

ora acquistano titoli di stati emessi dagli stati dell’eurozona, senza che i cittadini siano informati adeguatamente.

Questi banchieri centrali hanno regalato liquidità alle banche che avevano speculato con i sub-prime e non pagheranno per la loro mancanza di vigilanza, come si fa ancora a credere nella giustizia.

La mafia è sempre stata diretta dalla massoneria, i giuramenti mafiosi sono identici a quelli massonici, a volte nuove mafie si scontrano con vecchie mafie e lo stato opera in accordo con la vecchia mafia per far fuori la nuova;

 lo stato collabora con gruppi mafiosi per la ragion di stato e per affari sporchi, la mafia non potrebbe esistere se non fosse tollerata da politica, polizia e parte della magistratura;

in Sicilia, la loggia massonica di rito scozzese dei cavalieri del Santo Sepolcro era frequentata dall’élite della società, da nobili, da vescovi e da capi mafiosi. 

Il Principe siciliano massone Alliata di Montereale, iscritto alla P2, fu l’anello di congiunzione tra massoneria e mafia;

su ispirazione del Principe Alliata, il bandito Giuliano, controllato dalla mafia e dai suoi mandanti aristocratici agrari e massoni, organizzò la strage di Portella della Ginestra, pare che il principe abbia anche goduto di una visita della regina Elisabetta II.

Alliata di Montereale fu coinvolto anche in un tentativo di golpe, a Trapani esisteva la loggia Gladio a cui partecipavano i servizi.

I cavalieri del Santo Sepolcro erano cavalieri di Malta che erano legati a un giuramento a favore del papa, risalenti al tempo delle crociate;

la mafia e l’Inghilterra sostennero l’impresa dei mille di Garibaldi e nel 1943, per appoggiare lo sbarco degli americani in Sicilia, Alliata aveva contribuito alla mobilitazione di massoni e mafiosi;

la loggia Comunicazione era forse una propaggine della super loggia di Montecarlo.  

Allora la Trade Development Bank era il braccio operativo degli agenti della corona inglesi, nati nel 1833 per seguire gli affari coloniali della corona.

Ancora oggi, gli agenti della corona forniscono armi a paesi esteri e fomentano complotti e rivoluzioni;

 la Trade Development Bank faceva traffico d’armi e stupefacenti, era in rapporto con Calvi e con Gelli, fino a che, con la fine di questi, gli agenti della corona non decisero di appoggiarsi alla banca BCCI pakistana, che faceva affari sporchi e perciò fu costretta a chiudere, a causa degli scandali.

Le agenzie di rating come Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch hanno rapporti incestuosi con banche e organismi finanziari, dai quali sono controllati, che dovrebbero controllare prima della loro valutazione;

il fatto è che queste agenzie americane sono società private e società per azioni, perciò ricercano il profitto e hanno partecipazioni in corporazioni e banche.

Crisi sistemiche sono state causare da giudizi prezzolati di queste agenzie che hanno favorito anche le speculazioni sulla lira.

Oggi queste agenzie sfornano rating sulla solvibilità degli stati sovrani, dopo aver favorito indirettamente banche speculative, derivati, sub-prime e obbligazioni strutturate, in tal modo sono stati venduti titoli bidone anche ai fondi pensione americani;

 assieme alle banche centrali e alle banche d’affari, queste agenzie di rating sono tra i maggiori responsabili della crisi economica globale che ha arricchito pochi e impoverito molti, riducendo la solvibilità degli stati e procurando nuovi sacrifici ai cittadini.

 

Alan Greenspan, ex governatore della Federal Reserve, favorì lo sviluppo del credito al consumo, anche con garanzia ipotecaria, in pratica l’indebitamento delle famiglie con scarso reddito, al tasso di favore dell’1%;

contemporaneamente, il resto del mondo, con le rimesse in dollari, finanziava i consumi americani ed il tesoro americano, dopo che la finanza americana aveva deciso di delocalizzare all’estero le industrie, riducendo base produttiva del paese e capacità di domanda dei lavoratori, mentre la bilancia commerciale del paese era in deficit.

Poi la finanza creativa inventò i derivati che hanno raggiunto il valore di 12 volte il PIL mondiale, questi sono carta straccia, mentre dovrebbe essere fatta ripartire l’economia produttiva;

con la distruzione dei derivati ne scaturirebbe però la perdita da parte di quelli che li posseggono.

 Da ricordare che le tre società di rating hanno emesso giudizi di massima affidabilità su questi prodotti, come sulla banca Lehman Brothers che è fallita.

La cupola finanziaria è composta da banchieri centrali, banche d’ affari e agenzie di rating, la connivenza degli organi di controllo delle banche centrali ha travolto milioni di risparmiatori, in Italia con i casi Cirio, Parmalat e bond argentini;

tra gli enti locali, il comune di Napoli è stato il primo ad entrare nella trappola dei derivati, ne sottoscrisse per 300 miliardi di lire, rastrellati dalla Banca d’affari Merrill Linch;

 in precedenza, i comuni erano controllati dal Corecom, poi soppresso, e si finanziavano alla Cassa Depositi e Prestiti, perciò non potevano incorrere in queste disavventure.

A causa della situazione del bilancio dello stato e dei suoi sprechi e privilegi, i creditori dello stato e degli enti locali aspettano i pagamenti delle forniture ed i rimborsi fiscali, però i ritardi nei pagamenti avvengono anche da parte delle grandi imprese nei confronti delle piccole;

sembra che lo stato o una mano estera voglia ammazzare la nostra economia, non solo con le tasse, fortuna che esiste il lavoro nero e l’evasione fiscale.

In questi anni c’è stato il massimo di trasferimento di ricchezza verso le banche e le assicurazioni ed oggi le prime si dicono insolventi.

Come faceva Guido Carli, che si lamentava che gli italiani sono ingovernabili, anche Mario Draghi predica sacrifici per i lavoratori ed i pensionati, però la Banca d’Italia ha troppi dipendenti, visti i trasferimenti di funzioni alla BCE e l’abolizione della tesoreria unica per gli enti locali;

questi dipendenti costano in media oltre 100.000 euro l’anno.

 

Oggi in Italia il riciclaggio si fa anche grazie all’asse Londra-San Marino-Vaticano, siamo alla fine dell’economia dei consumi e dello stato dei diritti;

 l’accordo di Pomigliano D’Arco con la Fiat violava i diritti inviolabili sanciti dalla costituzione, in materia di tutele sul lavoro e sciopero.

Eppure, per favorire l’occupazione, bisognerebbe ridurre l’orario di lavoro, abolire lo straordinario, il doppio lavoro, il lavoro dei pensionati e favorire il turnover, invece di procrastinare l’età per la pensione, cosa fattibile perché il bilancio dell’Inps è stato generalmente attivo ed i contributi dell’Inps e dell’ Inail sono a destinazione specifica e non dovrebbero essere usati per sanare i buchi del bilancio dello stato.

Gli ottimisti affermano che, alla luce della costituzione, domani qualsiasi giudice avrebbe potuto invalidare l’accordo con la FIAT, però non è sempre vero che i giudici sono attenti ad applicare la legge, spesso girano la testa dall’altra parte, lo hanno fatto tante volte per proteggere le banche, contro le quali erano state presentate migliaia di denunce;

 parte della magistratura è collusa fino al collo con il potere.

 

Si afferma che la prima parte della costituzione tutela diritti inviolabili, non derogabili da contratto e non soggetti a procedure di revisione costituzionale, ignorando che dal 1945 parlamento, presidente della repubblica, corte costituzionale e corte di cassazione hanno provveduto a conservare leggi anticostituzionali ed a crearne di nuove; l

a costituzione è un grande bluff e un inganno, è usata dalla classe politica come un feticcio, essa è sempre pronta a calpestarla;

il diritto del lavoro, la legge sulla stampa e il diritto tributario da tanto tempo hanno ereditato dal fascismo numerose norme anticostituzionali e lesive dell’art. 3;

 è fatale, pare che in Italia una legge ordinaria cattiva prevalga tuttora su una legge costituzionale buona.

 

Dal 2001 al 2006, in Italia sono stati dossierati dal Sismi magistrati, giornalisti e politici, si è imposto il segreto di stato  in ambiti non costituzionalmente ammissibili ed a finalità estranee  allo stato, lo stato ha ordinato intercettazioni contro cittadini inconsapevoli, violando la loro privacy;

 pare che questo stato non accetta le intercettazioni autonome della magistratura, ma ispira quelle illegali della polizia, da ricordare che le leggi di polizia fasciste non sono state abrogate.

L’economia sommersa nasce dall’evasione fiscale e dalle attività criminali e illegali, perciò la pressione fiscale reale è maggiore per chi paga le tasse;

 la lotta all’evasione dovrebbe essere anche un problema di giustizia distributiva delle tasse, perché lo stato non dovrebbe incassare più del 40% del reddito nazionale in tasse;

da ricordare però che lo stato si è dato anche norme per favorire i contribuenti amici, parlo dell’elusione fiscale o evasione legale.

Pare che in Italia i mafiosi posseggano 1000 miliardi di euro di beni, però ne possiedono tanti altri all’estero, dove i loro investimenti da riciclo sono bene accetti;

 in Italia il riciclaggio si fa soprattutto a Milano che è la principale piazza finanziaria, il che dimostra che il riciclaggio si fa soprattutto con l’aiuto delle banche che indirizzano i soldi anche verso i paradisi fiscali.

Sembra che in occidente gli unici affari floridi siano quelli della mafia, che non è solo italiana, dagli anni ’80 nella costa spagnola del Sol investe anche la criminalità britannica, fu Francisco Franco che favorì lo sviluppo urbanistico della Costa del Sol, la criminalità britannica si appoggia sulle banche off-shore di Gibilterra;

anche gli irlandesi hanno una rete criminale in 20 paesi.

 La mafia russa è fatta anche di georgiani, curdi, armeni, ucraini e ceceni;

 a Cipro, il porto di Limassol è gestito dai russi, pare che la mafia cecena abbia trattato con Bin Laden e Mossad anche la vendita di plutonio.

Oggi in Italia la mafia gestisce supermercati, ipermercati, centri commerciali, mercati ortofrutticoli e case da gioco, il Vaticano e la CEI sono in rapporti d’affari con la mafia, le banche nazionali dipendono dal Vaticano e quelle locali dai vescovi;

 queste banche, oltre a favorire il traffico di armi, riciclano anche denaro mafioso, lo hanno fatto Banco di Roma, Banco Ambrosiano e IOR, travolte dagli scandali.

 Il fatto è che il denaro non puzza mai e tanti lo vogliono, poco importa da dove provenga.

STATO E MAFIA.

Da tempo si sa che la criminalità organizzata, in tutto mondo, ha controllo di parte del territorio dello stato, controlla quartieri cittadini, partecipa alla lotta politica ed è ospitata a palazzo;

era vero anche nell’ottocento, sia a Londra, che a Parigi, a New York e a Napoli.

Le corti dei miracoli di queste città sono state zone cittadine franche appaltate dallo stato alla criminalità, la quale però rendeva anche dei servigi allo stato, per il quale era più importante contrastare le forze sociali centrifughe che la mafia;

anzi, si serviva della mafia per prevenire rivoluzione, rivolte, devoluzioni territoriali e disgregazione sociale.

I piemontesi realizzarono la conquista del sud d’Italia con l’aiuto della mafia, poi i Savoia riconoscenti concessero a dirigenti mafiosi posti in parlamento e intestarono loro strade e piazze;

 prima dell’unità a Napoli, il capo camorrista Liborio Romano era anche a capo della polizia borbonica, poi Garibaldi lo fece ministro del suo governo provvisorio a Napoli;

dopo l’unità, furono mafiosi Francesco Crispi e Vittorio Emanuele Orlando.

In generale, la mafia è stata corrispondente dello stato e, fino ad un certo punto, protetta e utilizzata per operazioni sporche, in raccordo con polizia e servizi segreti;

 con lo stato ha scambiato dei favori, però è stata anche concorrente e competitiva con lo stato, nel senso che, essendo legalmente contribuente unico, lo stato pretendeva di riscuote monopolisticamente imposte, mentre la mafia, in un’ottica liberista, mirava a riscuotere il pizzo, che era la stessa cosa.

Il mestiere di mafioso rende ma è anche rischioso, infatti, i mafiosi cessano la loro esistenza a causa conflitti interni o con lo stato;

 se possono conservare il loro patrimonio, non vedono negativamente un periodo di carcere.

Tramite gli avvocati a colloquio, visite di parenti o smartphone, dal carcere fanno arrivare ordini all’esterno;

quando sono vecchi, per salvare la faccia, lo stato li pensiona, stabilendo per loro un periodo di reclusione, mentre il loro ruolo di comando passa ad altri.

Numerose inchieste giudiziarie, al tempo di Sindona, Calvi e Gelli, hanno evidenziato i rapporti tra mafia, massoneria, chiesa, politica, affari, servizi segreti;

la mafia usa corrompere politici magistrati, alti funzionari e polizia;

tanti politici italiani sono stati collusi con la mafia o uomini d’onore, i quali sono sempre alla ricerca di un collegamento con il potere.

Nel 1943 il siciliano Frank Gigliotti, massone e mafioso, durante lo sbarco americano in Sicilia, era in collegamento con i servizi segreti americani.

 Nel 1945 Salvatore Giuliano fu reclutato dal movimento separatista, ricevette denaro dagli americani, ebbe il grado di colonnello e armi, attaccò cinque caserme di carabinieri, svaligiò un treno;

aveva ucciso poliziotti, faceva mercato nero, rapine, sequestri, però era protetto dagli uomini d’onore ed era stato anche iniziato alla mafia, che era solita anche tassare Giuliano sui proventi dei suoi sequestri.

L’ispettore dei servizi segreti italiani Ciro Verdiani, che doveva arrestare Giuliano, ne aveva protetto la latitanza e spesso invitava a cena Giuliano e Michail Stern, agente segreto americano che aveva un lasciapassare per incontrare a suo piacimento Giuliano.

 Gli americani liberarono anche dei mafiosi detenuti nel carcere di Favignana; Charles Poletti, governatore militare alleato in Sicilia, nominò diversi mafiosi sindaci, consulenti e interpreti degli alleati.

Il 7/7/47 Frank Gigliotti propose a Giuseppe Saragat di utilizzare il bandito Giuliano, contro i comunisti e i contadini che volevano togliere la terra ai latifondisti;

allora i mafiosi erano al vertice del caporalato dei latifondisti.

Poiché i contadini volevano la riforma agraria e occupavano i latifondi, per reazione si arrivò, alla strage di Portella Della Ginestra del 1947, ordinata dalla mafia e in particolare dal principe massone Gianfranco Alliata di Montereale, fu eseguita da Giuliano, che fece assassinare 38 contadini.

A volte la mafia aveva protetto e utilizzato i banditi, altre volte li aveva consegnati alla polizia, con l’Italia alleata degli Usa, dal 1946 il separatismo era in declino, scaricato dalla mafia e dagli americani;

 grazie alla collaborazione tra mafia e polizia, i banditi furono catturati o uccisi, mentre la mafia appariva forza dell’ordine in Sicilia.

Con l’aiuto della mafia, membri della banda Giuliano caddero nelle mani della polizia, però nel 1948 Giuliano si vendicò, uccidendo cinque mafiosi, tra cui il boss di Partinico.

 Giuliano confessò al senatore Girolamo Li Causi che era stato appoggiato dal ministro degli interni Mario Scelba e aveva avuto rapporti con il capo della polizia locale e con rappresentanti del governo americano.

Nel 1950 il residuo della banda di Giuliano fu catturato e Giuliano fu ucciso, probabilmente su mandato di altri, da suo cugino Gaspare Pisciotta, che era suo luogotenente;

al processo di Viterbo, Pisciotta affermò che banditi, polizia e mafia erano soliti cooperare, al magistrato inquirente disse che poteva rivelare cose scottanti, perciò il 9.2.1954 fu avvelenato in carcere con una tazza di caffè.

Il giudice Ferdinando Imposimato ha scritto un libro, dal titolo: “Doveva morire”, che tratta dell’assassinio da parte delle brigate rosse Aldo Moro, dopo 14 anni dalla sua morte, si fece luce su fatti rimasti sconosciuti anche ai magistrati.

 Se vogliamo credergli, disse che i mandanti del sequestro erano stati i servizi segreti dell’est comunista, che usavano il terrorismo per destabilizzare l’occidente;

anche in Germania c’erano stati attentati e sequestri ad industriali e politici.

 Il terrorismo è stato sempre uno strumento della politica;

il KGB era il mandante di brigate rosse, Eta, Raf, Fplp, Ira, cioè di diversi movimenti marxisti o nazionalisti, armava i terroristi e li addestrava;

 però anche gli Usa hanno poi seguito questa strategia, non solo in Italia.

In cambio della liberazione d’alcuni brigatisti, la democrazia cristiana avrebbe potuto liberare Moro, cioè trattando e facendo delle concessioni, come anni dopo fece con la liberazione di Ciro Cirillo, assessore campano ai lavori pubblici;

 in realtà, siccome Moro voleva l’apertura ai comunisti, malvista da Usa e URSS, si decise di sacrificarlo.

Avvenne ciò, malgrado alcune spie infiltrate dai servizi segreti tra i brigatisti, avessero fatto conoscere i covi delle brigate rosse ed il luogo in cui era custodito Moro, dopo il sequestro.

Moro fu sacrificato e, com’è accaduto ai capi mafiosi scaricati e pensionati dallo stato, il suo memoriale sugli scandali di stato in parte spari;

durante il sequestro Moro, il ministro dell’interno Cossiga era a capo del comitato di crisi creato allo scopo, Cossiga non voleva la liberazione di Moro, non voleva fare concessioni ai brigatisti e sapeva che questi, senza contropartite, lo avrebbero sacrificato.

 I membri del comitato di crisi erano uomini dei servizi segreti italiani, della P2, agenti della CIA e del KGB;

 i servizi, in Italia, Russia e Usa, erano spesso in rapporto con la mafia, né la CIA, né il KGB volevano il PCI al governo in Italia.

Un falso comunicato del 16.4.1978 di Moro prigioniero era stato preparato da Antonio Chicchiarelli, della Banda della Magliana, collegato ai servizi segreti del generale Sontovito;

Chicchiarelli era legato a Danilo Abbruciati, della Banda romana della Magliana, vicina al Vaticano, ed al mafioso Domenico Balducci, pure legato a Santovito, tanto da usare un aereo dei servizi segreti per i suoi spostamenti.

L’accenno a Moro sembrerebbe una digressione dal tema sulla mafia, però Imposimato ricorda che dopo molti anni dalla morte di Moro, si è saputo che il boss della criminalità milanese Francis Turatello, d’accordo con il mafioso Tommaso Buscetta, avrebbe voluto salvare Moro, però la Democrazia cristiana bloccò i contatti allo scopo e, Turatello, a causa del suo interessamento, fu ucciso dal mafioso Luciano Liggio, forse su mandato della CIA.

Il 17.3.1978, nella tenuta del mafioso Michele Greco, si era riunita la commissione o cupola o governo della mafia o Cosa Nostra, fatta da Badalamenti, Bontate, Greco, Riina, Pippo Calò e Bernardo Provenzano, con la proposta d’iniziative per liberare Moro.

Bontate e Badalamenti rappresentavano l’ala moderata, Rina, Pippo Calò e Provenzano quella dei corleonesi, favorevoli allo scontro con il potere politico centrale.

Per Cosa Nostra, le brigate rosse erano una sfida anche alla mafia, comunque, Buscetta, Nino Salvo, Ignazio Salvo e Bontate proposero di fare il possibile per liberare Moro, perciò la commissione diede incarico a Buscetta, allora detenuto, in rapporto d’amicizia con alcuni brigatisti, di prendere i contatti con i brigatisti Renato Curcio e Alberto Franceschini, pure detenuti.

Da ricordare che allora erano membri della P2 i capi mafiosi Michele Greco, Stefano Bontate e Pino Mandalari.

Con falsi documenti, Giovanni Bontate incontrò Buscetta, recluso al carcere di Palermo, e si decise di farlo trasferire al carcere di Torino, dove erano reclusi i capi storici delle brigate rosse;

prima considerazione, la mafia ha rapporti con i dirigenti del ministero di Grazia e giustizia che decide sui trasferimenti dei detenuti.

L’indisponibilità della DC a liberare Moro, bloccò l’operazione, a Roma il mafioso Pippo Calò era legato al mondo della finanza e della politica ed era diventato il vero capo della banda della Magliana, che aveva entrature anche in Vaticano, il quale usava riciclare denaro sporco tramite la sua banca IOR e con la mediazione di Sindona e Calvi.

Pippo Calò, grazie alle sue relazioni politiche, comunicò a Stefano Bontate che i dirigenti della DC non volevano Moro libero, perciò Bontate, Nino e Ignazio Salvo ritornarono sui loro passi.

 La democrazia cristiana, che anni dopo avrebbe usato la camorra di Raffaele Cutolo, nel trattare con le brigate rosse la liberazione dell’assessore napoletano Ciro Cirillo, non volle muoversi a favore di Moro.

L’assessore regionale campano ai lavori pubblici, il democristiano Ciro Cirillo, fu liberato dopo quattro mesi, grazie alla mediazione del camorrista Raffaele Cutolo e dei servizi segreti, con il pagamento di un miliardo e quattrocento milioni;

i terroristi ottennero anche alloggi sfitti ed assegni di disoccupazione per i loro protetti;

per il suo sequestro furono uccise tre persone, come del resto era avvenuto nel sequestro Moro.

Buscetta ricordò che c’era stato un altro tentativo di salvare Moro, da parte d’esponenti della malavita milanese (Turatello e Bossi), Turatello era in rapporti con Frank Coppola; Abbruciati, della banda della Magliana, fece capire che era inutile intervenire a favore di Moro.

Flavio Carboni, braccio destro di Calò, confermò che c’era stato un dietrofront negli approcci per salvare Moro.

Flavio Carboni, su incarico di Calò, per salvare lo statista, si era assunto il ruolo di mediatore tra stato e mafia, era faccendiere e finanziere, in rapporto con De Mita, Calvi e Banda della Magliana. 

Frank Coppola intervenne per bloccare il salvataggio di Moro, affermando che doveva morire, è probabile che su questa questione anche la CIA avesse rapporti con la mafia.

Perciò dal carcere arrivò la sentenza definitiva, anche i brigatisti che aspettavano la liberazione, si pronunciarono per l’uccisione di Moro.

La mafia è sempre alla ricerca di un collegamento con il potere, cioè con il partito di governo, qualunque esso sia, anche nelle amministrazioni locali, con il denaro, ricerca il consenso ed espande la corruzione;

compra poliziotti, giudici e funzionari pubblici, influenza informazione e politica, controlla banche e finanziarie, controlla il territorio e il voto, fa eleggere suoi uomini.

 In Italia Sono 171 i comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, soprattutto nelle province di Napoli, Reggio Calabria e Palermo, quattro banche sono state poste in liquidazione dalla Banca d’Italia per condizionamenti criminali;

40 magistrati sono stati processati per collusioni mafiose, non si contano i poliziotti ed i funzionari pubblici collusi.

Il parlamento ha contato tanti inquisiti e condannati per corruzione, finanziamento illecito, truffa, associazione mafiosa, bancarotta fraudolenta, turbativa d’asta, falso in bilancio, concussione, frode fiscale, abuso edilizio, favoreggiamento mafioso;

numerosi ministri sono stati processati per concorso esterno in associazione mafiosa, oggi dalla criminalità è minacciata la stessa democrazia. (“Mafia pulita” di Elio Veltri e Antonio Laudati – Longanesi Editore).

 

A Napoli la camorra controlla anche i concorsi pubblici e le attività sportive;

lavora in sintonia con la politica; la giustizia penale dovrebbe essere rapida e dovrebbe finanziarsi con i beni sequestrati alla mafia, ma ciò non avviene.

La sua classe politica è indagata dalla magistratura, a cominciare da Rosa Russo Jervolino e da Antonio Bassolino;

come il Vaticano, la camorra commissiona o blocca le leggi, ordina alla politica, fa eleggere i politici e tenta di bloccare le azioni della magistratura.

Non si sa bene dove finisce la mafia e dove incomincia la politica, onorevole e uomo d’onore hanno la stessa radice, val la pena di ricordare che Francesco Saverio Nitti affermava che a Napoli il più grande camorrista era il governo;

in Sicilia Andreotti aveva rapporti con Salvo Lima che era organico con la mafia. Oggi si può dire che i politici sono i predicatori laici, affermano di lottare per la democrazia, per lo stato di diritto e per contrastare la mafia, però sono collusi con la mafia, assieme a diversi banchieri, magistrati e poliziotti

 (“Mafia pulita” di Elio Veltri e Antonio Laudati – Longanesi Editore).

Esiste ed è attivo un gruppo finanziario d’estrema potenza economica che programma gli eventi a livello mondiale.

Questo gruppo finanziario internazionale, in nome del Nuovo Ordine Mondiale, controlla e ricatta i governi nazionali;

anche l’ex Presidente Napolitano, in un discorso pubblico e dinanzi alle telecamere, ha citato il Nuovo Ordine Mondiale, forse voleva mandare un segnale tranquillizzante a chi comanda, dietro le quinte, il teatro politico mondiale;

anche la Banca d’Italia, con Mario Draghi, sta a questo gioco.

La globalizzazione economica, preludio di quella politica, è il primo degli strumenti per imporre una progressiva esautorazione dei governi nazionali, a favore di entità soprannazionali;

 l’Unione Europea è il primo passo, queste unioni di stati sono prive dei requisiti di democraticità e calpestano la sovranità dei popoli.

Il trattato di Lisbona n’è la prova, infatti, prevede che le competenze principali degli stati-nazione siano affidate alla commissione europea, non eletta dal popolo, la quale può, a sua volta, delegarle ad entità superiori e, perfino, a società private.

In caso di disordini, il trattato prevede praticamente la pena di morte, anche se per mano della polizia, e la legge marziale, ne nasce cioè una nuova santa alleanza, un stato autoritario, la repressione del dissenso e lo stato di polizia.

 È un altro passo verso la costituzione del “Governo Unico Mondiale”, progettato dai grandi finanziari internazionali, di cui si conoscono nomi e cognomi e che fanno parte delle peggiori logge massoniche occulte.

Durante l’ultima campagna elettorale, Giulio Tremonti ha citato più volte, di fronte alle telecamere, i responsabili della globalizzazione selvaggia a tappe forzate, senza regole, definendoli “un gruppo di pazzi che si definiscono Illuminati”.

Gli illuminati ordiscono congiure, il loro obiettivo finale è stato sempre la creazione di un Nuovo Ordine Mondiale.

Il massone americano Albert Pike (1809-1891) progettava cospirazioni, anche Mazzini era un massone cospiratore, in collegamento con i servizi inglesi ed ancora oggi la City di Londra dirige un progetto di dominio mondiale, la massoneria moderna ha la sede in Gran Bretagna.

 Il 15.8.1871 Pike, per arrivare al Nuovo Ordine Mondiale, con una lettera, annunciò prima, seconda e terza guerra mondiale.

La prima guerra mondiale doveva servire ad abbattere gli zar in Russia ed a trasformare questo paese nella fortezza del comunismo ateo, vagheggiato nel 1848 da Marx;

il confronto tra pangermanesimo e panslavismo doveva servire a fomentare la guerra, il comunismo doveva servire ed indebolire le religioni;

allora i massoni erano nemici della chiesa cattolica e anticlericali, oggi sono alleati e Roma, la città del papa, si è riconciliata con Londra, per gabbare assieme il popolo.

La seconda guerra mondiale, secondo Pike, si sarebbe nutrita d’antisemitismo e, caduto il nazismo, avrebbe favorito la nascita di Israele.

 La terza guerra mondiale sarebbe nata sfruttando la contesa tra sionismo e islamismo, fino ad arrivare al Nuovo Ordine Mondiale.

 Il sogno degli Illuminati è destabilizzare gli stati-nazione e sostituirli con un governo globale autoritario;

questo traguardo sarà preceduto da disordini per cui sarà il popolo stesso, per fermare gli orrori, a rinunciare ad ogni forma di democrazia e di libertà.

Secondo il prof. Giacinto Auriti, il sistema monetario moderno è stato creato dalla Banca d’Inghilterra nel 1649 e poi si è diffuso in tutto il mondo, è responsabile di aver espropriato illegittimamente i popoli del diritto naturale a stampare denaro, attribuendolo ad istituzioni private con a capo i soliti Illuminati; fornendo così loro le risorse finanziarie per attuare i loro piani.

Lord Palmerston (1784-1865), dal 1855 primo ministro inglese sotto la regina Vittoria (1837-1901), a capo della frammassoneria di rito scozzese fu l’artefice di tante cospirazioni, suo cancelliere era Gladstone che era anticlericale, avverso al papa e a favore dell’unità italiana;

Palmerston intervenne nella guerra civile americana a favore dei confederati e nel risorgimento italiano, non con l’incoraggiamento ma con il denaro; allora Giovanni Mazzini era il capo della frammassoneria italiana ed agente di Londra assieme a Garibaldi. Del resto, anche il papa ha finanziato le rivolte antinglesi in Irlanda, come poi avrebbero fatto anche nazisti e comunisti.

Durante la guerra civile americana, i frammassoni erano in entrambi gli schieramenti, il presidente dei confederati era il framassone Jefferson Davis.

Anche se il governo di Londra sosteneva militarmente i confederati, poiché la guerra è sempre un buon affare economico, anche Abramo Lincoln al nord era vicino ai banchieri massonici di Londra, ai quali promise la creazione di una banca centrale privata americana, ad imitazione della Banca centrale di Londra.

Così i frammassoni crearono in America “una banca federale privata” che emetteva banconote, coperte da titoli di stato, in cambio di un certo tasso d’interesse;

 a favorirne l’innovazione fu anche il ministro del tesoro Salomon Chase;

i frammassoni, per onorarne il nome, diedero il suo nome ad una banca, la Chase Manhattan Bank, controllata da David Rockefeller, pure ubbidiente a Londra.

Vinta la guerra, Lincoln fece un voltafaccia e capì che la stampa di banconote da parte di una banca centrale privata era una truffa, perciò fece stampare denaro direttamente dal Tesoro del governo, in modo da non essere costretto a pagare gli interessi alla banca centrale;

 nel 1865, per questo suo tradimento nei confronti dei frammassoni di Londra, fu assassinato.

Era coinvolto nella congiura anche il generale confederato Albert Pike, gran maestro della loggia di rito scozzese dell’Arkansas, anche Pike come Mazzini, era agente inglese.

La Carboneria era una società segreta creata da Filippo Buonarrotti (m.1837), amico di Robespierre, per alimentare complotti ed insurrezioni, ed operava in Italia, Francia e Spagna.

Mazzini sconfisse le tendenze napoleoniche all’interno della Carboneria, a vantaggio dei servizi segreti inglesi, per lui la Carboneria doveva costituire una società segreta all’interno della massoneria, per attività cospirative nell’interesse britannico, favorendo l’unità italiana, ostacolando l’espansionismo austro-francese in Europa e destabilizzando l’impero austriaco nei Balcani.

 

Nel 1870 Mazzini a Londra, seguendo le disposizioni dei servizi segreti inglesi SIS, riorganizzò la massoneria internazionale e, d’accordo con Albert Pike, agente segreto britannico, diede vita al Rito Supremo, una banca segreta all’interno del rito scozzese;

questa banca si serviva dei suoi mezzi, cioè del denaro stampato dai frammassoni, per i complotti.

Nel SIS Mazzini era un alto funzionario di collegamento tra gli interessi inglesi e quelli della nobiltà nera italiana, dedita alla finanza, con basi in Svizzera ma originaria dell’Italia centro-settentrionale, soprattutto genovese e veneziana, ma anche fiorentina, milanese e romana, si tratta dei guelfi neri del papa.

Negli anni in cui Mazzini era a Londra anche Marx era in quella città, come gli inglesi, era fiero nemico degli zar e ricevette aiuti dagli inglesi;

oggi pare che anche Hamas abbia sede a Londra e il governo inglese è molto disponibile con l’Islam, pare che a Londra abbia la sede anche la Jihad egiziana, con le proteste del governo egiziano.

Nel 1864 la capitale era stata trasferita a Firenze e cominciarono le invasioni del Lazio da parte dei volontari garibaldini, il massone Adriano Lemmi aveva raccolto, a tale proposito, soldi a Londra che era sempre avversa al papa.

Nel 1972 Adriano Lemmi prese il posto di Mazzini come gran maestro massonico, anche lui aveva dietro i servizi segreti britannici, dietro Lemmi c’era anche Francesco Crispi, seguace di Mazzini;

Crispi fu mafioso e massone di 33° grado e divenne primo ministro italiano dal 1887 al 1896.

Nel 1855, durante un viaggio a Malta, Crispi si era iscritto nella loggia massonica Zetland, a giurisdizione inglese, a Londra conobbe Mazzini, ne divenne amico e si legò anche a Lord Palmerston, gran maestro del rito scozzese antico e accettato;

in pratica divenne agente inglese come Mazzini.

L’ebreo d’origine veneziana Disraeli, rappresentante della nobiltà nera italiana dedita alla finanza, convertito al protestantesimo, fu nel 1859 cancelliere inglese e dal 1875 al 1880 primo ministro;

seguendo l’ispirazione di Pike, fece una politica contraria agli zar che poi sfociò nella prima guerra mondiale.

 

DEMOCRAZIA E COSTITUZIONE.

La costituzione dovrebbe essere breve, con pochi principi, con articoli brevi ed estesa come un manifesto, non è essenziale per la vita di una nazione perché l’Inghilterra n’è priva, infatti, tutto l’ordinamento giuridico può contenerne i principi;

è norma programmatica e legge quadro fondamentale, però in Italia, dopo la sua entrata in vigore l’1.1.1948,  la corte di cassazione non ebbe mandato per ripulire l’ordinamento di leggi anticostituzionali d’epoca fascista o anteriori e la corte costituzionale non ebbe mandato di dare parere obbligatorio sulla costituzionalità delle nuove leggi;

il presidente della repubblica non fu richiamato all’obbligo di non promulgare le leggi anticostituzionali, per cui, leggi anticostituzionali si sono fatte anche in era repubblicana.

Perciò oggi sono ancora tante le leggi vigenti anticostituzionali;

gli statuti anteriori all’era liberale erano d’esclusa concessione reale, non erano un patto fatto con i rappresentanti dei cittadini, su un piano inferiore esistono anche statuti e regolamenti comunitari, regionali e comunali, quelli comunali contengono più divieti che regolamentazioni.

Fin dalla sua nascita, la nostra costituzione è regolarmente disattesa dal legislatore ordinario e dalla prassi politica di governo, inoltre contiene anche delle contraddizioni interne, ad esempio in materia d’eguaglianza religiosa, per l’inserimento del concordato nella costituzione.

Le costituzioni si possono sempre cambiare e possono essere superate, alcuni articoli della nostra sono stati modificati, quelle rigide come la nostra, che richiedono un processo complesso di revisione, sono cestinate quando una rivoluzione cambia tutto l’ordinamento giuridico;

 le costituzioni sono spiriti dei tempi e tuttavia la nostra costituzione è stata tradita fin dall’inizio della sua applicazione perciò, di fronte alla realtà delle leggi ordinarie e della prassi di governo, la costituzione sembra tanto una burla o uno scherzo.

Quando si propone di modificare la costituzione, si replica che bisogna tenere fermi i principi fondamentali della prima parte, che contiene principi filosofici e non programmatici dell’ordinamento dello stato, che sarebbero immodificabili, cioè non soggetti a revisione costituzionale;

non ci facciamo illusioni, questo rispetto può avvenire solo se c’è la volontà politica e se vige un ordinamento coerente al rispetto di quei principi;

le rivoluzioni, senza alcuna formalità, cambiano ordinamenti e costituzioni.

Ad ogni modo, la costituzione non è un dogma o un feticcio a cui aggrapparsi, è una carta giuridica fondamentale che fissa un percorso.

 È falsa la tesi che esista un patto sociale tra stato e popolo, sancito dalla costituzione, il potere si è sempre retto senza l’aiuto del popolo, poi però ne cerca il consenso, per rendere più agevole o meno difficile la governabilità.

Lo stato dovrebbe astenersi dall’abusare continuamente della credulità popolare, con principi conclamati mai applicati, con i principi fondamentali della costituzione non deve coltivare illusioni o addormentare;

lo stato, per reggersi, si deve fondare su privilegi, favori e concessioni, perciò non può e non vuole che gli articoli della costituzione siano veramente attuati;

 per proteggere gli amici, non vuole che i cittadini siano uguali avanti alla legge.

La costituzione è bicefala, è pasticciata perché è nata da un compromesso tra cattolici e marxisti, con piccoli apporti liberali, è smentita dalle leggi ordinarie anticostituzionali, che sono tante, nacque per compensare la sinistra di una rivoluzione mancata, promettendo una rivoluzione costituzionale che rimase però sulla carta;

le costituzioni rivoluzionarie come la nostra si riconoscono da tre principi: l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, il suffragio universale e l’imposta progressiva, di questi tre principi solo il suffragio universale è stato veramente concesso nella realtà.

Nel test del russo Ivan Pavlov (1849-1936) sull’apprendimento ed il riflesso condizionato, alcuni cani erano addestrati a riconoscere dei cerchi, con i quali ricevevano scariche elettriche, e dei quadrati, con i quali ricevevano della carne, per ricevere la carne premevano il tasto giusto;

ad un certo punto, con un artifizio grafico, progressivamente si facevano assomigliare i quadrati sempre più a cerchi e, quando la somiglianza diventava troppo forte, non sapendo più cosa fare, i cani impazzivano.

Analogamente, con le costituzioni possono impazzire tutte le persone legate alle regole, più che al pensiero critico, perché queste costituzioni sono lontane dalle leggi ordinarie, dalla politica, dalla realtà, dal diritto naturale e dalle consuetudini. In psichiatria, la schizofrenia determina una perdita di contatto con la realtà, è caratterizzata da confusione mentale, difficoltà di comunicazione, deficit emozionale, alterazione dell’affettività fino al mutismo e alla mancanza di interesse per la vita;

il suo sviluppo è favorito anche da fattori ambientali.

 In breve, si può affermare che tanti fattori, di origine sociale, come la cultura, contribuiscono a far perdere il senno all’uomo;

 per non perdere il senno, l’uomo generalmente ancora il suo cervello ad una ideologia, come fattore di sicurezza e di certezza.

Esaminiamo la costituzione italiana –

Articolo 1: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, la sovranità appartiene al popolo”.

Tanti si sono affannati a dare una definizione della democrazia, che dovrebbe essere il governo del popolo e dovrebbe garantire l’eguaglianza, almeno giuridica dei cittadini;

 in realtà il popolo è senza sovranità ed è privo di eguaglianza avanti alla legge; sono tante le leggine, le leggi ad personam e le leggi di favore, ad esempio in materia fiscale ed in materia di lavoro.

Come i vecchi regimi, anche la nostra repubblica è fondata sui favori, sui conflitti d’interesse e sui privilegi, oggi riconosciuti per legge anche alle donne.

Articolo 3: “Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, d’opinione politica, di condizioni personali e sociali”.

In realtà, le discriminazioni sono tante, le più gravi sono quelle sancite non dai pregiudizi e dai comportamenti umani, ma dalle leggi dello stato, che mettono in posizione superiore una religione, si fanno leggi, con la scusa di tutelarle, solo a favore delle donne;

 inoltre, la politica e la religione, quando possono, discriminano regolarmente in base all’ideale politico o al censo.

 

Articolo 4: La repubblica riconosce a tutti il diritto al lavoro”. Questo articolo rafforza l’articolo 1, però lo stato non è capace di garantire il lavoro a tutti, garantire il lavoro a tutti è come garantire la salute a tutti o la fortuna a tutti;

lo stato, in spregio all’articolo 3, può fare dei favori e concedere dei privilegi, però non può garantire il lavoro a tutti.

Articolo 5: “La repubblica promuove le autonomie locali”. L’Italia è nata unita con la forza e senza consenso, è stata restia a riconoscere le autonomie comunali e regionali;

il fascismo sostituì il sindaco con il “potestà” di nomina governativa e le regioni, che avevano una base culturale, sono nate in ritardo, soggette ad un controllo statale ed al controllo sul bilancio da parte dello stato, perciò chiedono un’autonomia rafforzata, che è diversa dall’autonomia differenziata come esiste oggi.

 Vista la sua storia, in Italia la sovranità originale dovrebbe essere non dello stato, ma delle regioni e dei comuni, perciò il federalismo dovrebbe essere lo sbocco logico delle autonomie;

 però è da considerare che, in tutti gli stati, il popolo di una regione non è libero di chiedere la secessione nemmeno quando la richiede la maggioranza, il che dimostra che il popolo non è sovrano.

Articolo 6: “La repubblica tutela le minoranze linguistiche”. Certamente ognuno in casa è libero di parlare la sua lingua o il suo dialetto o scrivere un giornale in dialetto, ma libri, giornali, testi scolastici e leggi sono tutti scritti in italiano e forse è meglio così;

dialetti e lingue minori sono meno spendibili in economia e nelle relazioni a distanza e perciò sono sacrificati naturalmente.

Non si capisce il senso dell’articolo e la sua utilità, però l’articolo merita una osservazione, dopo l’unità, l’italiano è stato utilizzato per omologare gli italiani, smentendo così l’articolo.

 

Articolo 7:” La chiesa e lo stato sono indipendenti e sovrani reciprocamente, i loro rapporti sono regolati dai patti lateranensi”.

I patti lateranensi privilegiano la chiesa e, grazie ad essi, lo stato non è indipendente dalla chiesa, oggi l’Italia   sembra un protettorato del Vaticano o il giardino del Vaticano.

La Trinità che dirige i governi italiani è fatta da Vaticano, Nato e UE.

Articolo 8: “Tutte le confessioni religiose sono libere avanti alla legge”.

Premesso che libere non significa uguali, perché la chiesa ha i privilegi del concordato e di tante leggi, in realtà, sotto questa costituzione, furono boicottati anche testimoni di Geova ed evangelici;

la religione acattolica è privilegiata e sovvenzionata dallo stato, le confessioni minori sono ammesse ma hanno meno diritti di quella cattolica;

ad esempio, in omaggio della chiesa cattolica, l’ora di religione e il crocefisso sono imposti a scuola.

Articolo 10: “L’ordinamento giuridico italiano si uniforma al diritto internazionale”.

Fonti del diritto internazionale sono le convenzioni internazionali ed i trattati, spesse volte violati o non ratificati dal parlamento, in Italia e all’estero, l’Italia non rispetta nemmeno direttive, regolamenti e sentenze dell’Unione Europea.

Anche questo articolo sembra una bella predica, la sua fonte sono i predicatori laici della politica.

 

Articolo 11: “L’Italia ripudia la guerra come strumento per la risoluzione delle controversie internazionali”.

In realtà l’Italia ha aderito ad alleanze militari, ufficialmente difensive, è intervenuta in guerra contro Serbia e Libia, e anche per difendersi si usano le armi;

ha un esercito e partecipa all’estero a missioni militari, per lo più con copertura ONU;

 tutte queste partecipazioni implicano la spesa e la presenza di truppe italiane impegnate su teatri di guerra, la difesa della pace, fatta con le nostre truppe, non può essere un alibi.

Articolo 15: “La segretezza della corrispondenza è inviolabile”.

In realtà lo stato ha usato il servizio postale statale per fare queste violazioni, in Usa l’unico monopolio statale è stato il servizio postale, nato a tale scopo; 

si violano comunicazioni private e privacy anche con satelliti spia, con i droni, con le intercettazioni telefoniche, con la videosorveglianza e con le schedature;

in carcere ed in convento si controlla la corrispondenza dei detenuti e delle suore.

 

Articolo17: “I cittadini hanno diritto di riunirsi liberamente senza armi e senza preavviso; però, per le riunioni in luogo pubblico, devono darne preavviso alle autorità, che possono vietarle per motivi di sicurezza”.

Premesso che le riunioni fatte in casa sono sempre libere, la seconda parte dell’articolo sembra smentire la prima;

oggi per le riunioni in luogo pubblico occorre chiedere il permesso alla polizia;

 la ragione risiede nel fatto che le leggi fasciste restrittive non sono state mai modificate ed, in generale, le leggi di polizia sono ancora d’epoca fascista, come codice penale Rocco e Concordato;

in omaggio alla chiesa, nessuno ha provveduto ad abrogarle, però in cambio c’è stato regalato questo bell’articolo della costituzione.

 

Articolo 18: “I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, però sono proibite le associazioni segrete con carattere politico- militare”.

Lo stato cerca di difendersi da rivoluzioni e complotti, in effetti, ci sono sempre ottime ragioni per promuovere, da sinistra, le rivoluzioni, anche se poi riescono male tutte;

 invece i complotti si fanno soprattutto da destra e con la copertura dello stato, è un fatto che la segretezza sembra minare la democrazia, perché la repubblica dovrebbe essere una cosa pubblica o trasparente, diversa da Cosa Nostra.

Guardiamo la realtà, mafia, partiti e massoneria sono nate come società segrete ed anche in era repubblicana lo stato ha tollerato società segrete come queste.

I servizi segreti, operando in segreto e nell’illegalità, hanno agito al riparo del controllo popolare, lo stato repubblicano ha protetto organizzazioni segrete come Gladio e la P2;

il comitato di crisi, nato per seguire il sequestro Moro, era fatto di piduisti, i servizi segreti erano diretti da piduisti, perciò l’onorevole Tina Anselmi fece varare una legge che sciolse la loggia P2 e vietò le associazioni segrete;

ma non erano già state vietate dalla costituzione?

Il segreto di stato ha impedito che si risalisse a mandanti di tanti fatti oscuri d’Italia, il segreto di stato nacque nel 1941, con un regio decreto di Mussolini e di Vittorio Emanuele III, serviva ad impedire al popolo di conoscere cose note solo alle istituzioni più alte e ai servizi segreti.

 Nel 1977 fu pubblicata la legge 801/1977 su “Istituzione e ordinamento dei servizi, per le informazioni e la sicurezza e la disciplina del segreto di Stato”.

 Comunque i Savoia avevano diffidato gli storici a stare attenti a quello che scrivevano sul risorgimento, pena provvedimenti disciplinari, licenziamento e carcere.

Nel codice penale ci sono due livelli di segreto, il segreto in senso proprio e il divieto di divulgazione, Cossiga vietò alla magistratura di intervenire su materie secretate e di spettanza ai servizi segreti, nel 2003 il divieto alla magistratura servì a bloccare ogni indagine.

I servizi segreti sono agli ordini del presidente del consiglio, il governo Prodi allargò il segreto di stato alle centrali nucleari ed ai depositi di scorie, Berlusconi lo applicò anche all’ambito militare.

La legge stabilisce che il segreto di Stato decada dopo 15 anni, può essere prorogato, ma che in nessun caso può superare i 30 anni, però le leggi si possono sempre modificare, Berlusconi ha voluto che il tempo decorra dall’entrata in vigore della legge e non dal fatto.

Nel maggio 2010 sono scaduti i termini del segreto sul rapimento di Moro, la strage dell’Italicus e quella di piazza Fontana, ma non si è saputo niente lo stesso, la strage di Piazza della Loggia a Brescia si è chiusa dopo 36 anni con un nulla di fatto.

 Nel 2009 Berlusconi ha posto il segreto di Stato il segreto di stato anche sullo scandalo Telecom-Sismi e sui dossier illegali di Telecom.

 

Con Berlusconi c’è stato un uso esagerato e non corretto del segreto di stato, coprendo l’accertamento della verità su fatti gravissimi, perciò i servizi segreti possono fare quello che vogliono, tanto poi possono appellarsi al segreto e tutto finisce lì.

Il segreto di stato si affianca al controllo sull’informazione e sulla magistratura, impedendo che la giustizia raccolga le sue prove, anche con le   intercettazioni, il buio deve essere totale per i cittadini.

La conservazione del segreto di stato sulle maggiori stragi italiane ha lo scopo di tutelare persone che sono coinvolte in esse, sottraendole alla legge, solo una stampa libera, che in realtà manca, può svelare gli inganni del governo fatti al popolo.

La libertà di un popolo può derivare solo dalla conoscenza della verità, il dispotismo si riconosce dal bavaglio alla conoscenza della verità.

Le legge sul segreto di stato viola l’obbligatorietà dell’azione penale, l’indipendenza della magistratura, l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, il contraddittorio nel giusto processo e serve a garantire immunità e impunità le più larghe possibili, cioè serve ad evitare condanne certe per persone intoccabili responsabili di fatti criminosi;

tra queste persone sono spesso politici ed alti funzionari dello stato, come dire che lo stato è contro la trasparenza che dovrebbe caratterizzare la vita di una repubblica.

Articolo 21: “ Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, anche per iscritto, la stampa non è soggetta né ad autorizzazione né a censura ”.

La libertà di pensiero è sacrificata quando non si vogliono cambiare le cose; proprietà di giornali, sovvenzioni statali agli stessi, pubblicità sui giornali, legge fascista sulla stampa, ruolo del direttore del giornale, concorsi per esercitare la professione di giornalista, sono tutti sistemi creati da fascismo e repubblica per condizionale la libertà di stampa, introducendo così una forma subdola di controllo sulla stampa.

Se si evita di esternarlo, il pensiero è sempre libero, quando lo si vuole esternare, man mano che si passa dalla famiglia, al posto di lavoro ed ai luoghi pubblici, si riduce progressivamente questa libertà.

Quando il pensiero passa dalla parola alla scrittura, aumenta il controllo subdolo dello stato, fino al controllo sulla stampa, la quale perciò oggi ha poco da dire, oltre i pettegolezzi della politica.

 

Articolo 24: “ Tutti possono adire la magistratura, gli errori giudiziari vanno risarciti ”.

L’ affollamento di cause in magistratura serve a garantire il lavoro degli avvocati e una posizione ai giudici, con poche speranze di avere giustizia, soprattutto in tempi brevi, la riforma della giustizia è impedita dalla lobby trasversale degli avvocati in parlamento.

Poche persone sono state risarcite dagli errori e dai ritardi della giustizia, alcuni ritardi sono stati risarciti in misura risibile, qualcuno è andato in galera innocente e sta ancora aspettando risarcimenti; la corte dei diritti europea ha condannato ripetutamente l’Italia per i ritardi della sua giustizia.

Articolo 27:” L’ imputato è innocente fino alla condanna definitiva ”.

Andava meglio scritto che il condannato in primo grado, quello colto in fragrante e quello reo confesso, se condannati in primo grado, sono condannati definitivi e non innocenti, anche se possono appellarsi solo per un grado.

La formulazione dell’articolo incoraggia appelli e lavori degli avvocati, e allunga i tempi della giustizia;

 gli appelli e quindi il lavoro degli avvocati sono incentivati, in materia civile, da norme oscure e contraddittorie e, in materia penale, perché, per legge, la condanna penale d’appello non può essere peggiore di quella del grado precedente.

Articolo 29: “ La famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio ”.

Qui non si dice che i coniugi devono essere di sesso diverso e nemmeno che il matrimonio deve essere certificato od omologato dall’autorità.

La famiglia allargata include coniuge, consanguinei, figli, parenti ed affini conviventi ed è una società naturale;

il matrimonio civile è il risultato della volontà dello stato di omologare tutto, anche le cose più naturali ed accettate, mentre il matrimonio religioso è un fatto privato e non dovrebbe avere effetti civili.

 

Articolo 32: “La repubblica tutela il diritto alla salute, nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.

La salute dipende da tante cose, soprattutto dallo stile di vita, la medicina non serve a garantire la salute, è solo un grosso business, anche i medici si ammalano e non riescono a guarire.

L’ articolo da una parte afferma la libertà nella scelta della cura e dall’ altro afferma, contraddittoriamente, che uno, in caso di epidemia, può essere obbligato per legge ad un trattamento sanitario a mezzo vaccino;

 però vaccini e farmaci sono pericolosi per la salute, sono costosi ed i medici, facendo poca informazione, non favoriscono una scelta consapevole dei pazienti, preferiscono seguire le indicazioni delle case farmaceutiche e dei protocolli medici;

in pratica le mode e gli interessi economici, destinano tutti a farmaci, bisturi e pratiche mediche, costose per la collettività.

Articolo 33: “ L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento, si possono aprire anche scuole private, ma senza oneri per lo stato”.

Sarà libera l’arte ma non l’insegnamento, per insegnare bisogna anche essere abilitati o plagiati dallo stato, i libri di testo sono approvati dallo stato e gli insegnanti sono sotto una gerarchia;

lo stato e la chiesa hanno sempre considerato la scuola un investimento, perciò hanno tenuto sotto osservazione o esame gli insegnanti, che devono superare esami d’ idoneità di stato e concorsi che sono la stessa cosa, inoltre, gli insegnanti sono legati a programmi ed a libri di testo approvati. Il docente di scuola è un registratore di nozioni, privato della libertà di pensiero.

Nel 1999 il governo della sinistra, con D’ Alema e Berlinguer, ha stabilito finanziamenti a favore della scuola privata, senza rilievi da parte del presidente della repubblica, che doveva promulgare la legge, della corte di cassazione e della corte costituzionale; dal 2000 al 2004 i governi di destra hanno concesso agevolazioni fiscali alle scuole private e contributi anche alle università private.

Articolo 34: “La scuola pubblica è aperta a tutti, gli studenti poveri e meritevoli hanno diritto a borse di studio statali ”.

Se la scuola è aperta a tutti, perché esiste il numero chiuso nelle università, lo stato dovrebbe limitarsi solo a segnalare le facoltà che danno più sbocco di lavoro; lo stato limita l’intervento a favore degli studenti poveri ma meritevoli, semplicemente prevedendo poche borse di studio rispetto al numero dei bisognosi; perciò l’articolo sa tanto di propagandistico.

L’ istruzione obbligatoria pubblica è omologazione statale, all’ istruzione ha diritto di provvedere anche la famiglia, in concorrenza con lo stato, però non mi riferisco alla scuola privata, che è un business retto dalla stessa mistica della scuola statale; attraverso le materie d’insegnamento, la chiesa e lo stato fanno anche propaganda, non insegnano solo un mestiere e non danno solo formazione, scuola, diritto, religione e lingua servono a tenere unito un paese, sotto un  ordinamento o un regime.

Articolo 35: “ La repubblica tutela il diritto al lavoro, la formazione professionale ed il lavoro italiano all’ estero ”.

La costituzione, dopo aver detto all’ art. 1 che la repubblica è fondata sul lavoro ed all’ art. 4 che lo stato garantisce il lavoro, adesso afferma di tutelare il diritto al lavoro, però lo stato tutela anche le rendite parassitarie e speculative ed i parassiti che non hanno mai lavorato;

lo stato italiano ha fatto poco per tutelare il lavoro italiano all’estero, che faceva rimesse valutarie compensate dalle esportazioni illegali di capitali da parte di speculatori italiani.

Articolo 36: “ Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro, sufficiente per le necessità della sua famiglia; la durata della giornata lavorativa è stabilità per legge, il lavoratore ha diritto a riposo settimanale e ferie ”.

Lo stato si è astenuto da fissare con legge salari minimi, orari di lavoro, riposo e ferie, però ha approvato le tabelle con le tariffe minime degli ordini professionali, cioè questo articolo non ha trovato realizzazione e praticamente ne è nata una disparità di trattamento.

E’ il sindacato, con gli accordi contrattuali, che stabilisce il salario adeguato o minimo, recepito anche dai giudici del lavoro, però non sempre questi accordi rispettano le leggi di mercato.

 Infatti, nelle varie categorie, se i salari sono alti, si crea disoccupazione, se sono bassi, si crea penuria di lavoratori;

calpestando le categorie più produttive per l’economia, cioè contadini, operai ed artigiani, generalmente gli addetti ai servizi e i colletti bianchi sono pagati di più.

La durata della giornata lavorativa è vanificata da alcuni contratti, dagli straordinari e da un mercato del lavoro diventato più selvaggio;

 le ferie non sono uguali per tutti;

con lo scopo di tutelare alte cariche e i professionisti, nemmeno il trattamento pensionistico è stato unificato.

Articolo 37: “ La donna lavoratrice ha gli stessi diritti dell’uomo e la stessa retribuzione ” .

La norma non significa solo che la donna ha diritto alla carriera ed a parità di salario, in conformità all’art. 3, purtroppo oggi, a causa della caduta industriale, si assumono soprattutto nei servizi e, secondo le agenzie, in generale, si assumono soprattutto donne; è un caso di strabismo politico che femministe e politici non riescono a cogliere.

Comunque, si fanno spesso norme lesive dell’ articolo 3 solo a vantaggio del lavoro femminile e delle donne.

 

Articolo 38: “I poveri senza lavoro o altre entrate hanno diritto all’ assistenza sociale ”.

In occidente l’Italia è all’ultimo posto per assistenza sociale alle famiglie bisognose, che sono abbandonate a se stesse, perciò chi è povero si deve arrangiare;

ci si chiede perciò perché è stato scritto questo articolo, forse per abusare, ancora una volta, della credulità popolare.

Articolo 39: L’organizzazione sindacale è libera, però i sindacati devono essere registrati, in tal modo acquistano la personalità giuridica e possono stipulare i contratti collettivi ”.

Sembra un’altra vocazione statale all’ omologazione, però i sindacati confederali, legati ai partiti, intendendo ostacolare il sindacalismo libero, si sono opposti al riconoscimento, ma stipulano ugualmente contratti collettivi che sono anche fonte di diritto per i giudici del lavoro.

I sindacati non sono organi di rilevanza costituzionale, però di fatto, nel passato recente ma meno oggi, si sono imposti a pubblica amministrazione, partiti ed organizzazioni imprenditoriali.

I sindacalisti svolgono funzioni pubbliche in materia d’ assistenza ai lavoratori, inoltre, dirigenti sindacali occupano posti di rilievo nella pubblica amministrazione, nelle grandi aziende e nelle banche, dove sono spesso in conflitto d’interesse, perché rappresentano contemporaneamente lavoratori e datori di lavoro; sono in parlamento ed hanno altri incarichi dallo stato, sono un potere non regolato o previsto dalla costituzione e sono collusi con la politica.

La Costituzione garantisce la rappresentatività sindacale però, con gli accordi nella Fiat, in contrasto con la costituzione, non saranno più rappresentati sindacalisti liberamente eletti;

anche in questo caso bisogna decidere se leggi e contratti devono uniformarsi alla costituzione o se invece bisogna cambiare la costituzione, la quale non può essere solo un dogma o un feticcio in grado di coltivare le illusioni nei sudditi contribuenti.   

 

Articolo 40: “ Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano ”.

Queste leggi non sono state fatte perché il sindacato non le ha volute, il parlamento si è accodato, le leggi sullo sciopero erano viste dal sindacato come una regolamentazione o limitazione del diritto allo sciopero.

Ci si chiede, com’ è potuto avvenire ciò, a 60 anni dalla entrata in vigore della costituzione, se la costituzione è una norma programmatica ed una norma cogente o inderogabile?

L’ intesa voluta nel 2010 dalla Fiat obbliga ogni dipendente a firmare un accordo in cui si impegna a non scioperare contro l’ accordo sindacale, pare in contrasto con questo articolo.

Insomma continua l’uso strumentale e propagandistico della Costituzione, osannata da tutti, ma praticamente in disuso fin dalla sua nascita, anche per merito del ministro della giustizia Togliatti che, per restare al governo, vi inserì l’ articolo 7 e non abrogò codice Rocco, legge sulla stampa e leggi di polizia fasciste.

Articolo .41: “L’iniziativa economica privata è libera”. Però le pastoie burocratiche e le tagliole fiscali non aiutano l’

 esercizio di questa libertà, né lo sviluppo dell’economia, i mancati rimborsi fiscali alle ditte che esportano favoriscono le delocalizzazioni all’estero e l’impoverimento del paese.

 La costituzione di nuove imprese richiede tempi e costi notevoli dal punto di vista burocratico, prima che essa possano cominciare a produrre reddito.

Articolo 47: “ La repubblica tutela il risparmio in tutte le sue forme ”.

In realtà, la Banca d’Italia non ha vigilato sulle banche ed è stata privatizzata, la Consob non ha vigilato sulle borse così, soprattutto in questi ultimi anni, si è sviluppata la speculazione finanziaria ed il risparmio delle famiglie è stato falcidiato.

Articolo 50: ” Tutte i cittadini possono rivolgere petizioni alle camere ”.

Queste petizioni si fanno anche ai comuni, quasi mai danno soddisfazioni al popolo che le fa, anche le interpellanze in parlamento sono un rito inutile;

come i referendum, questi strumenti sono utili quando il potere è disponibile ad ascoltare ed a provvedere, invece oggi il potere, con il suo silenzio e le sue omissioni, vuole solo stancare il popolo in vena di reclami.

 

Articolo 52: “ L’ ordinamento delle forze armate si uniforma allo spirito democratico della repubblica ”.

 In realtà non sono democratiche né le caserme, né i conventi, i militari sono più asserviti degli altri cittadini, però non è democratica nemmeno la repubblica, che ama questi spropositi e questi enunciati.

Articolo 54: “ I cittadini devono osservare la costituzione e le leggi”.

Le leggi sono tante e per osservarle bisogna almeno conoscerle, però per lo stato l’ ignoranza della legge non è ammessa;

dall’ altra parte, il legislatore ordinario non sempre osserva la costituzione e sono tante le leggi anticostituzionali.

Consideriamo che i politici che fanno le leggi seguono anche il principio d’opportunità politica, che è opposto a quello d’ eguaglianza o equità, cioè fanno favori agli altri, alle lobby ed a se stessi, perciò risultano spesso in conflitto d’ interesse.

 

Articolo 67:  “I parlamentari esercitano la loro funzione senza vincolo di mandato “.

Diversamente da altre costituzioni, questo articolo permette i ribaltoni e il cambio di maggioranza con gli stessi parlamentari;

il fatto è che, se in economia il mercato non funziona, in parlamento il mercato ha sempre funzionato bene, grazie soprattutto al potere economico delle lobby e degli interessi personali dei singoli parlamentari. Il mercato esiste anche nella chiesa, definito peccato di simonia.

Articolo 68: “I membri del parlamento non rispondono dei voti e delle opinioni espresse, possono essere perquisiti o arrestati solo su autorizzazione del parlamento, salvo il caso di condanna irrevocabile o arresto in flagranza, analoga autorizzazione è richiesta per le intercettazioni telefoniche e per controllare la loro corrispondenza.”

Si sta parlando d’immunità non garantite al resto dei cittadini, anche se i parlamentari si giustificano affermando di volersi difendere dalla lotta politica effettuata per via giudiziaria; comunque, per lo spirito di corpo, raramente il parlamento concede queste autorizzazioni, anche se ne ricorrerebbero gli estremi; i parlamentari non sono uguali agli altri cittadini.

 

Articolo 70: “La funzione legislativa è esercitata dalle due camere ”.

Ciò avviene senza distinzione di ruolo e senza che le due camere siano di diversa emanazione, mentre, sotto la monarchia, il senato era di nomina regia;

 alcuni giuristi hanno sostenuto che due camere con gli stessi poteri, abilitate ad approvare una legge con una votazione per camera, garantiscono una legislazione più accurata e aggiungono che esistono due camere come esistono nel corpo due orecchie, due occhi, due reni, due polmoni, due braccia e due gambe.

Però in Italia, adottato il bicameralismo perfetto, non abbiamo ottenuto una legislazione più accurata, ma più lenta, infatti, le norme sono troppe, incerte, contraddittorie e scritte male, cioè di difficile interpretazione, perciò utile ad alimentare la litigiosità e il lavorio degli avvocati che perciò le hanno votate.

Le leggi sono nate dalle circostanze, dal caso, dalla convenzione, dalla moda, dall’ ignoranza, dalla superstizione, dai pregiudizi e dall’abuso di potere;

 hanno l’oscurità degli oracoli, si contraddicono, tendono a smantellare i costumi ed il diritto naturale;

quando sono detestate da tutti, sono disapplicate dai giudici che dovrebbero applicarle.

Articolo 71: “ Sono competenti a proporre le leggi il governo, le camere ed il popolo con 50.000 firme ”.

Secondo la costituzione, la nostra repubblica è parlamentare, in realtà il governo legifera più del parlamento, soprattutto a mezzo di decreti, e le riforme si aspettano più dal governo che dal parlamento;

 i partiti prevalgono sul parlamento ed oggi esistono anche le Autorità che rubano spazio al parlamento;

la conclamata divisione dei poteri è perciò imperfetta ed il parlamento non pare titolare della sovranità popolare.

Il popolo non propone leggi in parlamento perché non assistito dai partiti che non amano ingerenze popolari, non può proporre referendum propositivi e l’ Unione Europea, con le sue leggi, ha ridotto la sovranità dell’ Italia e degli italiani.

Articoli 73-74: “ Le leggi sono promulgate dal presidente della Repubblica, che le può temporaneamente rinviare alle camere con un messaggio motivato, ma se le camere le approvano di nuovo, le deve promulgare ”.

In realtà, poiché il presidente della repubblica può essere accusato d’attentato alla costituzione, può sempre rifiutarsi di firmare leggi anticostituzionali, però fino ad oggi i nostri presidenti hanno preferito fare i notai, perciò non hanno utilizzato queste prerogative ma altri loro larghi poteri; la conseguenza è un numero elevato di leggi anticostituzionali in vigore.

A leggere la costituzione, il nostro capo del governo ha meno poteri del cancelliere tedesco, del presidente della repubblica e del parlamento;

però, come il parlamento, è superato dai partiti;

dal punto di vista pratico e non costituzionale, la realtà sembra un po’ diversa, cioè pare contare qualche cosa, però il sovrano effettivo del governo pare il presidente della repubblica.

Caduto il fascismo, i costituzionalisti si erano preoccupati di controllare i poteri del capo del governo, valorizzando parlamento e presidente della repubblica, i Savoia invece, con poca fiducia verso la politica, tendevano a valorizzare forze armate e carabinieri.

Articolo 75: “ 500.000 elettori o cinque consigli regionali possono proporre l’ abrogazione di leggi con referendum popolare, esclusa le materie tributaria, trattati e amnistie, il voto è valido se al referendum partecipa la almeno la metà  degli aventi diritto.

 In Svizzera non esistono queste limitazioni, gli italiani, anche con queste limitazioni, avevano abolito ministero dell’agricoltura e finanziamento ai partiti, poi ripristinati dal parlamento, perciò oggi si rifiutano di votare a nuovi referendum e nessun referendum ha più successo.

In Svizzera si tengono referendum anche nelle materie negate agli italiani, siccome l’ Unione Europea è stata accettata con un trattato, questa può abrogare il residuo di sovranità rimasto agli italiani, senza tema di voto popolare referendario;

 le maggioranze richieste per il successo dei referendum non ne facilita il successo. Il referendum propositivo non è stato voluto dai partiti, che vogliono il monopolio della legislazione, subendo le iniziative legislative del governo e del presidente della repubblica, e contrastano le riforme vere volute dal popolo.

Articolo 76: “ L’ esercizio della funzione legislativa può essere delegata al governo solo per tempi e oggetti definiti, perciò, in caso d’urgenza, il governo emana decreti che devono essere immediatamente convertiti in legge dalle camere ”.

In realtà, il governo, anche a causa della passività del parlamento, ha abusato spesso della decretazione d’urgenza, minando con ciò il principio della separazione dei poteri e la sovranità teorica del parlamento.

 

Articolo 79: “ L’ amnistia e l’ indulto sono concessi a maggioranza dei due terzi dalle camere”.

Questi provvedimenti di clemenza sono stati emanati con frequenza, sia in era monarchica che repubblicana, in occasioni di ricorrenze particolari o per sfollare le carceri; per sfollare le carceri, in assenza d’ amnistie e indulti, il presidente della repubblica emana più grazie individuali, violando con ciò il principio della separazione dei poteri, cioè intaccando le prerogative del parlamento, il quale però spesso è impedito da veti incrociati dei partiti.

 Va detto comunque che questi provvedimenti di clemenza hanno carattere demagogico e minano il principio della certezza della pena che dovrebbe essere un deterrente al delinquere, meglio sarebbero pene certe e la depenalizzazione di certe norme.

 

Articolo 82: “ Ciascuna camera può disporre inchieste ”.

 Queste inchieste hanno un costo e pochi risultati pratici, perché ogni gruppo espone una tesi diversa e non si arriva a capo di niente;

inoltre le inchieste parlamentari sono concorrenti con il potere d’indagine della magistratura;

anche questo fatto mina il principio della separazione dei poteri, perché la magistratura è organo costituzionale.

 

Articolo 84: L’ ufficio di presidente della repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica ”.

Questa incompatibilità così formulata ed estesa non esiste per i membri del parlamento e del governo, che spesso hanno ruoli molteplici ed in conflitto d’interesse, con confusione di ruoli tra controllore e controllato;

evidentemente i costituzionalisti volevano dare un ruolo importante al presidente e non simbolico come si dice spesso.

 

Articoli 87-88: “ Il presidente indice le elezioni, autorizza la presentazione alle camere di leggi d’ iniziativa del governo, promulga le leggi, indice i referendum popolari, ratifica i trattati internazionali, ha il comando delle forze armate, dichiara lo stato di guerra, presiede il consiglio superiore della magistratura, può concedere grazie, può sciogliere le camere ”.

I poteri del presidente sembrano estesi, può anche bloccare le leggi, per la costituzione non è, come si dice, un notaio o un simbolo che rappresenta l’ unità, non è organo di garanzia della costituzione perché questo ruolo appartiene alla corte costituzionale, che però non sempre lo ha esercitato.

Articoli 89-90: “ Gli atti del presidente della repubblica devono essere controfirmati dai ministri o dal presidente del consiglio che se n assumono la responsabilità;

il presidente è responsabile solo d’ alto tradimento e attentato alla costituzione ”.

Il presidente è irresponsabile come il re ed al di sopra della legge, il potere assoluto aveva queste caratteristiche, però aveva come ulteriore caratteristica il fatto di riscuotere a suo beneficio le tasse e di beneficiare del signoraggio monetario.

 In generale, la democrazia esiste quando i cittadini sono uguali davanti alla legge e la rivoluzione fu fatta per togliere privilegi e immunità a re e aristocrazia.

Alcuni di questi privilegi legali ed immunità sono stati ereditati dal presidente della repubblica ed, in misura minora, dai parlamentari.

Articolo 92: “ Il presidente della repubblica nomina il presidente del consiglio e, su proposta di questo, i singoli ministri ”.

Altro segno degli ampi poteri costituzionali del presidente della repubblica, in Italia questi poteri non si sono visti perché abbiamo avuto presidenti opachi e succubi dei partiti, che hanno preferito inviare messaggi al paese e fare i notai;

il potere occulto che governa l’Italia ha sempre temuto un presidente di carattere che esercitasse i suoi poteri costituzionali.

Articolo 94: “ Il governo deve avere la fiducia da parte delle camere ”.

Questo articolo pare ricordare che l’Italia è un repubblica parlamentare e che il parlamento è il depositario della sovranità popolare, ma non è vero.

Articoli 95-96: “Il presidente del consiglio è responsabile della politica del governo, mentre i ministri sono responsabili degli atti dei loro dicasteri; i ministri, per i reati da loro commessi, con autorizzazione delle camere sono sottoposti alla giustizia ordinaria “.

Di fatto il parlamento ha esteso questa immunità negando spesso l’autorizzazione, a vantaggio di ministri, ex ministri o parlamentari;

però, diversamente dal presidente della repubblica, secondo la costituzione, i ministri sono responsabili dei loro atti politici e dei loro reati, non hanno il privilegio dell’irresponsabilità quasi totale del presidente o del re. 

La legge stabilisce che il presidente del consiglio ed i ministri, per reati connessi alle loro funzioni, sono giudicati da un tribunale speciale, chiamato tribunale dei ministri, i cui membri sono sorteggiati.

Le repubbliche possono essere presidenziali o possono concedere preminenza al presidente del consiglio o cancellierati, quindi queste due figure dovrebbero essere le massime cariche dello stato; i poteri o organi costituzionali sono costituiti da presidenza della repubblica, governo, parlamento e magistratura. Tuttavia l’Italia è rimasto un paese un po’ monarchico perché il presidente ha conservato alloggio e parte dei poteri del re, conservandone l’aureola; come ieri si esaltava, da parte di tutti, il sovrano, oggi si esalta il presidente della repubblica.

Per timori di bonapartismo, si vuole il presidente del consiglio in posizione subalterna, perché le colpe dello stato sono sempre addebitate al capo del governo, in una logica di capro espiatorio; infatti i Savoia erano irresponsabili, tiravano il sasso e nascondevano la mano, mentre il capo del governo era il capro espiatorio, le crisi di governo sotto la monarchia erano numerose come nella prima repubblica.

Da questa schizofrenia esorcistica, ne discende che spesso i commentatori televisivi, quando parlano di poteri, si riferiscono al primo che sarebbe la presidenza della repubblica, al secondo che è il presidente del senato, al terzo che è il  presidente della camera ed al quarto, pronunciato a denti stretti, che dovrebbe essere il presidente del consiglio. Non sarebbe più giusto che questo fosse chiamato il primo o il secondo, come in tutte le costituzioni?

 

Articoli 101-102: “ La giustizia è amministrata in nome del popolo, i giudici sono soggetti solo alla legge, la giurisdizione è unica e non possono essere istituiti giudici speciali, ma possono essere create sezioni speciali giudicanti presso i tribunali, dedicate a materie speciali ”.

La giustizia è amministrata in nome del popolo ed esistono dei partiti che si chiamano popolari, perciò il popolo è sempre preso in giro;

quanto è distante la costituzione dalla realtà, il vezzo di chiamare sempre in causa il popolo è un difetto della politica e dei demagoghi, la costituzione si dovrebbe limitare a dettare delle norme per far funzionare meglio lo stato e la legislazione.

I giudici sono soggetti alla legge, però la loro fortuna dipende anche dagli appoggi politici e sindacali e la politica segue il principio d’opportunità, che è opposto a quello di legalità e d’eguaglianza dei cittadini;

 perciò la storia insegna che a volte i giudici fanno finta di non vedere e non sentire e girano la testa dall’ altra parte.

 Si dice che lo stato di diritto deve avere una giurisdizione unica e non tribunali speciali e che nessuno deve essere distolto dal suo giudice naturale, però l’Italia ha ancora tribunali speciali;

 non parlo dell’Inquisizione, mai dei tribunali militari, della magistratura delle acque, dei tribunali amministrativi, dei collegi arbitrali, delle commissioni tributarie, della Corte dei Conti, dei giudici del lavoro, forse solo questi ultimi possono passare come sezioni specializzate del tribunale.

Un sofisma politico naturalmente afferma che in Italia siamo sempre nel campo della giurisdizione unica, anche se esistono sezioni specializzate della giustizia ordinaria per materie speciali e non giudici speciali;

del resto, anche per la trinità si afferma che Dio è uno e trino.

 

Articolo 104: “ La magistratura è un organo autonomo e indipendente ed i membri del suo consiglio superiore della magistratura, organo di autogoverno, sono eletti parte dai magistrati e parte dal parlamento ”.

Queste elezioni si svolgono con criteri politici, perché i magistrati sono divisi in correnti politiche ed il parlamento vota seguendo le indicazioni politiche; quindi anche se i magistrati italiani sono di carriera e non eletti come in Usa, sono legati per qualche verso alla politica, soprattutto quelli che desiderano emergere.

Questo fatto mina la loro indipendenza dai partiti, come dal governo che è espressione di una maggioranza parlamentare;

è per questa ragione che parlamento e magistratura non si sono sforzati per rendere più celere la nostra giustizia che, così com’è formulata, serve solo a garantire lavoro agli avvocati e una posizione ai giudici.

Dopo le tante stragi avvenute in Italia nei decenni scorsi, le sentenze sono state di assoluzione per mancanza di prove per gli imputati, cioè non è stata accertato nessun colpevole, chi crede alla bontà di queste sentenze, osserva che perciò questi processi, lunghi e costosi, in grado di immobilizzare i palazzi di giustizia, non dovrebbero nemmeno iniziare; nemmeno sui disastri naturali si sono accertate delle responsabilità, così nei casi di alta corruzione nella pubblica amministrazione, perciò i presunti responsabili non sono stati allontanati.

Tra magistratura e governo il conflitto è sempre stato fittizio e un bluff, però è servito a ricattare il potere politico, per concedere maggiori privilegi ai magistrati; salvo eccezioni, le toghe sono generalmente colluse, in passato dipendevano anche ufficialmente dal governo, oggi spesso chiudono un occhio e, con il decorso del tempo, grazia alla durata dei processi, ci si dimentica dei fatti;

alcune sentenze sono politiche, a parte le immunità riservate alla politica, prescrizioni, avocazioni, archiviazione e cancellazione di sentenze scomode da parte della cassazione, servono a mettere al riparo da responsabilità; l’obbligatorietà dell’azione penale è una chimera.

I magistrati eroici che hanno a cuore legge e giustizia sono una minoranza, a volte sono trasferiti per opera del Consiglio Superiore della Magistratura, organo di autogoverno che serve solo a tutelare i privilegi dei magistrati, più che l’indipendenza della magistratura, contenendo l’invadenza degli altri poteri;

però la magistratura invade il campo legislativo, perché giudica le leggi, in vigore o da approvare.

Diversamente dagli altri dipendenti dello stato, che sono lavoratori subordinati, i magistrati sono pagati dallo stato ma godono di speciale autonomia, non tanto per tutelare un principio di equità e di legalità o per essere indipendenti dai partiti, ma per contrattare un’occasionale dipendenza con il governo o con i potenti, perché anche in magistratura esiste la corruzione.

A causa di leggi di privilegio, in Italia il mercato non funziona, però ha sempre funzionato bene in parlamento ( lobby e compravendita dei deputati ), in chiesa ( simonia ) e in magistratura ( mercato delle sentenze ), la magistratura è stata sempre succube del potere e collusa e non disinteressatamente.

La corruzione della politica ha sempre richiesto, per mettersi al riparo dalla legge, la stipula di una polizza assicurativa presso i giudici, polizza pagata alla classe dei magistrati con carriera, privilegi, favori, altre cariche remunerate e denaro.

 

Articoli 107-108: “ I magistrati possono essere sottoposti a provvedimento disciplinare, trasferiti o sospesi solo dal consiglio superiore della magistratura, la legge assicura l’ indipendenza dei giudici delle giurisdizioni speciali ”.

I magistrati sono stati sospesi e trasferiti per ragioni ideologiche e politiche che niente hanno a che fare con la giustizia; quindi il consiglio superiore della magistratura, organo d’autogoverno della magistratura, fa anche politica ed emana sentenze politiche d’opportunità che rivelano spesso scarsa indipendenza dagli altri poteri o dai partiti.

 I giudici dovrebbero essere dipendenti dalla legge e indipendenti dai partiti e dal governo;

poiché spesso fanno politica o sono pavidi od opportunisti, generalmente ciò non avviene.

Raramente nella storia i magistrati sono stati indipendenti dal governo;

 il procuratore della repubblica rappresenta lo stato, cioè il governo e la corte di cassazione è servita a cancellare sentenze scomode per il governo.

I giudici delle giurisdizioni speciali sono indipendenti, oltre che dagli altri poteri, anche dai giudici ordinari, perciò rafforzano l’autonomia dei loro uffici che appaiono come veri tribunali speciali.

Il tribunale speciale non è necessariamente un tribunale di tipo fascista, ma è un tribunale legato ad una materia specifica, con uffici speciali, giudici specializzati e speciale autonomia;

quando esiste vige una giurisdizione plurima anziché unica.

 

Articolo 112: “ Il Pubblico Ministero esercita l’ azione penale “.

Nei processi penali il pubblico ministero esercita l’accusa e, rappresenta l’interesse all’ordine pubblico ed, in pratica, dovrebbe rappresentare il ministro dell’interno; di fatto, oggi l’ Italia è l’unico paese in occidente in cui il pubblico ministero non dipende dal governo, questo vuole essere indipendente dal governo, dal ministro degli interni e da quello della giustizia.

 Per non perdere in stipendio, lustro e carriera, vuole essere chiamato giudice, anche se il suo ruolo è diverso da quello del giudice o della magistratura giudicante, infatti nei processi penali rappresenta l’accusa per conto dello stato, la polizia giudiziaria lo relaziona sui fatti.

Questa figura non esiste in tutti gli ordinamenti, in alcuni l’accusa è sostenuta da un avvocato di parte, reso forte dai rapporti della polizia giudiziaria, oppure il pubblico ministero è un dipendente dello stato, separato dal giudice ordinario giudicante;

 in generale, il pubblico ministero rappresenta l’interesse dello stato alla difesa dell’ ordine pubblico minacciato da gravi delitti.

Il legame con ministero degli interni e con la sicurezza ne rivela il rapporto originale con la politica ed il governo, anziché l’indipendenza.

 

Articolo 116:” Sono istituite regioni a statuto speciale ”.

Queste regioni hanno maggiori autonomie e maggiori risorse di quelle ordinarie, il che è lesivi dell’ art. 3, il privilegio nacque per difendere con incentivi l’unità del paese, cioè comprando i dirigenti politici di quelle regioni; come accade a tanti paesi, alcune regioni confinarie, con popolazione mista, sono votate alla secessione, perciò il governo italiano preferì fare delle concessioni, soprattutto in materia di trasferimenti economici statali.

A parte le disuguaglianze per legge tra regioni e cittadini, è da ricordare che se i cittadini fossero sovrani, le regioni di frontiera, con una votazione a maggioranza, avrebbero diritto alla secessione; ma nessuno stato è capace di riconoscere questo diritto, gli stati sono a favore dell’autodeterminazione solo per i popoli degli altri stati.

 

Articolo 117: ” Lista competenze delle regioni “.

La riforma del titolo V della costituzione ha attribuito alle regioni, in alcune materie, competenza legislativa concorrente con lo stato, il che ha creato costosi doppioni ed hanno favorito la proliferazione burocratica e conflitti di competenza, contribuendo ad inceppare la macchina amministrativa. Sarebbe stato meglio, in una logica federale, conferire a comuni e regioni la sovranità originaria, con loro competenze esclusive, demandando le rimanenti funzioni allo stato.

 

Articolo 119: “ Le entrate delle regioni sono fissate dalle leggi dello stato ”.

Le regioni non hanno autonomia finanziaria, non esiste federalismo fiscale, lo stato è geloso dei suoi contribuenti e, quando il federalismo nascerà, nelle regioni ci saranno sempre politici e funzionari commissari fiduciari di Roma, quindi sarà difficile un vero federalismo e vere autonomie.

Comunque, l’autonomia differenziata chiesta per le regioni, lede la loro eguaglianza di trattamento, anche con le regioni a statuto speciale che esistono oggi.

 

Articolo 120: “ Le regioni devono garantire libera circolazione di merci e di persone e non possono limitare il diritto ad esercitare professioni e lavori ”.

L’ articolo serve a prevenire frontiere economiche interne, però è lo stato che ha creato con le sue norme degli steccati, concedendo privilegi economici  alle regioni a statuto speciale, rilasciando concessioni e creando corporazioni ed albi che impediscono il libero esercizio di una professione;

lo ha fatto con concorsi fasulli e abilitazioni discutibili, aventi lo scopo di estendere aree di privilegio per gli amici dello stato, escludendo altri da una professione; questo fatto ha procurato un danno economico all’ Italia, discriminazioni ed intralci al mercato.

 

Articolo 122: “ Nessuno può far parte contemporaneamente di un consiglio regionale e di una camera; come i parlamentari, anche i consiglieri regionali non rispondono delle opinioni e dei voti espressi ”.

Circa le discriminazioni volute dalla legge, si può essere contemporaneamente sindaco e parlamentare e, fino a poco tempo fa, prima che l’Europa lo vietasse, parlamentare italiano ed europeo.

L’ irresponsabilità dei parlamentari è stata estesa ai consiglieri regionali perché allo stato costa poco estendere questi privilegi, calpestando i comuni cittadini che credono all’eguaglianza davanti alla legge.

Articolo 124: “ Un commissario del governo, residente nel capoluogo della regione, esercita il controllo politico sulla regione ”.

Le cautele non sono mai troppe e lo stato centralista non vuole perdere il controllo sulle regioni;

il fascismo eliminò sindaco e creò i podestà di nomina governativa, affiancato dal segretario comunale pure di nomina governativa, inoltre, impose i prefetti alle province per esercitarne il controllo;

per il controllo delle regioni, la repubblica ha inventato i commissari del governo. Non poteva essere diversamente, in fondo, la repubblica non ha eliminato nemmeno codice Rocco, concordato, leggi di polizia, legge sulla stampa e leggi anticostituzionali di era fascista.

 

Articolo 127: “ Ogni legge approvata dal consiglio regionale è comunicata al commissario del governo per l’ approvazione e per controllare che non ecceda le competenze della regione; eventuali conflitti tra stato e regione sono risolti dalla corte costituzionale ”.

Insomma il nostro stato controlla in maniera maniacale comuni, province e regioni, avvenne ciò perché era nato, come gli altri stati, con la forza e non per volontà popolare, perciò dall’inizio temeva la sua disintegrazione, le autonomie e l’autodeterminazione dei popoli viventi in Italia.

 

Articolo 134: “ La corte costituzionale giudica sulla costituzionalità delle leggi, sui conflitti di competenza tra organi costituzionali dello stato e tra stato e regioni, inoltre giudica sulle accuse mosse contro il presidente della repubblica per alto tradimento e attentato alla costituzione ”.

Sul controllo della costituzionalità delle leggi l’ articolo non afferma che la pronuncia si debba chiedere solo nel corso di processi ordinari;

la corte costituzionale avrebbe anche potuto muoversi con spinta autonoma per cancellare le vecchie leggi anticostituzionali, come avrebbe potuto impedire l’ entrata in vigore di nuove leggi anticostituzionali;

non lo ha fatto perché fin dall’inizio era legata alla politica, la quale segue il principio di opportunità e non quello di legalità.

 

Vale la pena di ricordare che di alto tradimento si sono macchiati anche ministri e parlamentari, facendo spionaggio durante la guerra fredda a favore del nemico, il reato di tradimento è imprescrittibile;

 la magistratura non se n ’è mai occupata, ignorando, ancora una volta, l’ eguaglianza dei cittadini avanti alla legge.

 Per quanto riguarda l’ attentato alla costituzione, c’ è stata la promulgazione regolare di leggi anticostituzionali da parte dei presidenti, e la corte costituzionale non si è resa parte attiva nell’eliminazione delle leggi anticostituzionali fasciste, ma parte passiva di richieste d’incostituzionalità di norme durante i processi; qualche volta sancì anche che erano costituzionali norme che erano, in realtà, anticostituzionali.

Infatti, una norma penale puniva l’adulterio femminile più pesantemente di quello maschile e la corte lo dichiarò costituzionale, poi, in un secondo tempo, a costituzione invariata, lo dichiarò anticostituzionale.

Alla luce dell’articolo 3, non si capisce il diverso orientamento, cosa centra il fatto che la costituzione è una norma programmatica se può trovare immediatamente applicazione.

 La costituzione non deve seguire la moda ma applicare alcuni principi fondamentali, purtroppo però anche la corte costituzionale segue la politica e la chiesa.

La corte, assecondando governo e parlamento, non ha ammesso proposte di referendum abrogativi perfettamente ammissibili.

 

Articolo 135: “ I membri della corte costituzionale sono nominati per un terzo dal presidente della repubblica, per un terzo dal parlamento e per un terzo della magistratura ordinaria ”.

Continuano le prerogative importanti del presidente della repubblica, che è non è una figura scialba della costituzione, se gli si fanno esercitare i suoi poteri e se decide di esercitarli;

comunque, i membri scelti dal presidente sarebbero indipendenti nel giudizio del presidente?

Vista la politica, direi di No.

 Sembrano cose teoriche perché, per quietismo, i presidenti non sono mai stati accusati di tradimento o attentato alla costituzione.

 

Articoli 138-139:

“ Le modifiche alla costituzione sono fatte con due deliberazioni, una per ogni camera, a maggioranza assoluta e quindi con referendum popolare, il referendum non occorre se l’approvazione delle camere avviene con i due terzi. La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale ”.

Questa norma ha valore fino a che la politica e l’ ordinamento su cui si sostiene intende rispettarla, si dice anche che i principi fondamentali della costituzione non sono modificabili e che la costituzione è rigida e non flessibile, perché richiede un processo laborioso di modifica;

 tuttavia, alcuni articoli sono stati modificati con questa procedura ed, in generale, quando cambia l’ordinamento, con una rivoluzione o una seconda repubblica, che in Italia non è mai nata, cambia la costituzione, con l’intervento di una nuova assemblea costituente che ignora rigidità e  blocchi della vecchia costituzione.

Secondo la disposizioni transitoria finale n. XII:

“E’ vietata la riorganizzazione del partito fascista ”.

In realtà, sotto nome diverso, in Italia, diversamente che in Germania, partiti extraparlamentari o parlamentari, di diversa denominazione, ma d’ispirazione fascista, nacquero con la tolleranza dello stato, il Vaticano propose anche un’alleanza con loro al governo e al comune di Roma;

è la solita schizofrenia della politica, della legge e della costituzione italiana. Secondo la disposizione transitoria finale n. XIII: “ Ai membri di casa Savoia è vietato l’ingresso in Italia”. Anche questa norma, poiché il tempo è galantuomo, è stata accantonata.

 

Secondo la disposizione transitoria finale n. XIV: “I titoli nobiliari non sono riconosciuti ”.

Però lo stato e la chiesa conferiscono onorificenze e titoli e di titoli nobiliari si fa anche mercato, se un nobile è senza beni si può vendere il titolo, se ha beni li usa o li vende assieme al suo titolo.

Una volta questi nobili avevano privilegi fiscali, ma oggi lo stato ha esteso questi privilegi ad altre categorie, invece di abolirli.

Se un nobile usa il suo titolo, lo stato non lo persegue, se uno si fa passare per nobile, usando falsi titoli, lo stato lo può perseguire;

da questi fatti si può capire se i titoli nobiliari sono riconosciuti, tutelati o meno.

 E’ un’ altra delle prese in giro della costituzione.

Le scelte della politica, cioè della maggioranza, non sono scelte scientifiche, perché la scienza non si pronuncia a maggioranza, le leggi sono commissionate dalle lobby;

a livello legislativo, il popolo non conta niente, le maggioranze cambiano e le leggi sono cambiate, perciò e leggi sono solo il risultato di un compromesso, è successo anche con la costituzione.

Le decisioni prese a maggioranza non sono una caratteristica esclusiva della falsa democrazia, infatti, decidevano a maggioranza anche corsari e briganti.

 Le decisioni prese a maggioranza non sono infallibili, ma sono prese per scontentare il minor numero possibile di persone.

Oggi gli italiano votano soprattutto per ricevere dei favori, perciò nella nostra democrazia è stato falsato ed è stato stravolto l’ uso del voto, che è uno stanco rituale, si è perso il concetto di benessere comune.

Il parlamento è nato per controllare il re, in altre parole la spesa pubblica e le tasse, la costituzione è nata per controllare il re e il parlamento, cioè per controllare la legislazione;

 però in Italia, soprattutto i controlli, a tutti i livelli, non funzionano, in Italia tutto ciò che è pubblico, sembra proprietà dei partiti che sono prestanome di altri poteri occulti, come la massoneria.

I parlamentari sono stati ricoperti di privilegi perché accettino il sistema senza cambiarlo, così hanno rinunciato a fare un servizio pubblico;

 oggi esistono i professionisti della politica, tanti hanno capito che la politica è la cuccagna;

 i politici si ergono a difensori dell’ordine sociale esistente e, sostanzialmente, non vogliono cambiare più niente;

d’ altra parte, la pubblica amministrazione non corregge  vizi, perché i pubblici funzionari sono assunti grazie ai buoni uffici dei partiti, i concorsi pubblici sono truccati.

L’ oligarchia anonima ha interesse a porre suoi uomini nei gangli del potere, questi suoi garanti locali sono i suoi occhi e sue orecchie, non vuole uomini preparati, seri, indipendenti ed onesti, ma piuttosto servi e corruttibili, obbedienti e discreti, che si facciano condizionare dai privilegi e dal denaro;

questi oscuri personaggi si assumono la responsabilità di scelte che non sono loro, ma dell’oligarchia anonima.

 

Questi uomini nel medioevo si chiamavano capitani di ventura, nell’organizzazione mafiosa si chiamano teste di legno, uomini di paglia e pupazzi, perché privi di veri poteri d’iniziativa, anche se si afferma falsamente che sono indipendenti e autonomi, diversamente dagli impiegati.

La politica fa scelte o favori per clientelismo, interessi privati e ricerca del voto, gli stessi tecnici non sono indipendenti dai partiti e sono mossi anche da interessi corporativi.

Gli sprechi della capitale sono emulati dalla periferia, così il deficit del bilancio dello stato è dovuto anche al deficit degli enti locali, dei quali non si riesce a controllare la spesa;

lo stato moderno è posseduto da un gruppo di parassiti che hanno occupato lo stato che non può più essere riformarlo.

Chi è vicino al Palazzo, diventa amico e complice di chi lo abita e non ascolta più le richieste di riforma che arrivano da fuori o dalla loro anima originale;

chi frequenta classe dirigente ed oligarchia diventa suo cortigiano, tra questi cortigiani sono molti giornalisti.

Giornali e televisione servono per ricattare o influenzare la politica, per avere aiuti dallo stato, dalle corporazioni e per sostenere dei potentati;

 la televisione pubblica non è usata per l’informazione o per elevare il livello culturale della gente, ma per la propaganda.

Secondo la sinistra che segue i suoi miti, i qualunquisti fanno di tutta l’ erba un fascio, sono gli avversari dei manichei, perché non distinguono il partito del bene ( cioè quello loro ) da quello del male;

 in pratica sono uomini regrediti a prima del peccato originale, mentre i manichei sono guidati da una fede incrollabile e da un’idea fissa, sono militanti organici di una fede, sono i portatori del regno del bene, mentre i loro avversari sono portatori del regno del male.

I militanti sono portatori di un’ideologia e ritengono di dover votare sempre lo stesso partito;

come i militari, non possono disertare o evadere, anche se il loro partito cambia politica;

per loro, il peccato d’ apostasia è grave come quello di qualunquismo, sono degli schiavi per scelta libera.

 Se i partiti cambiano politica, i loro militanti devono seguirli lo stesso, i militari fanno lo stesso quando cambiano alleanze o nemici;

allo stato, alla chiesa ed ai partiti convengono uomini che, grazie anche all’ obbedienza, alla discrezione ed alla disciplina, si possano manovrare come fossero un solo uomo.

È bello parlare senza preconcetti ideologici, cioè senza rete, tutte le ideologie politiche di liberazione sono state tradite, così, da un punto di vista pratico, sono diventate utopie democrazia, repubblica, stato di diritto, liberismo, socialismo, comunismo, uguaglianza dei diritti e sovranità popolare.

Quando i comunisti sollecitano l’ intervento dello stato, lo rafforzano e così questo più diventare sempre più intromissivo e invasivo;

lo stato è una finanziaria anonima al cubo che sfrutta con le tasse e fa complessivamente pagare i servizi pubblici quattro volte quello che costano.

Sono stati trasformisti tutti i più grossi politici italiani, cioè Giolitti, Crispi, Mussolini, Andreotti, Berlusconi;

accade che le ideologie, calate nella pratica, tendono ad avvicinarsi, forse perché sono tradite nei loro principi;

mentre i militanti sono disposti a farsi scannare per principi astratti, i loro dirigenti di partito sono sempre disposti a vendersi e sanno che quei principi non li applicheranno mai;

perciò, le ideologie vanno giudicate nelle realizzazioni pratiche e non in base alle promesse.

Cioè è vero anche per il cristianesimo, che è un’ ideologia religiosa, ideata dallo stato di Costantino, per fare soldi e per il potere, le religioni bottega, con il loro clero, vivono parassitariamente sulle spalle dei sudditi.

Il potere, in dittatura e in democrazia, rimane sostanzialmente esclusivo e non partecipativo, il governo è ancora l’ emarginazione politica dei più da parte dei meno, le elezioni sono un inutile e stanco rituale e non cambiano sostanzialmente niente;

le leggi si fanno su commissione delle lobbies, in cambio di cesti di denaro per i partiti.

Dalla fine della seconda guerra, in Europa e in Africa, i signori della guerra, della rivoluzione o della resistenza, sono diventati capi di stato, di governo, dell’esercito o ministri, poi, potendo ricattare poteri forti e multinazionali, in cambio di privilegi e regalie, si sono accordati con essi;

in Italia il trasformismo è un costume normale della politica.

La laicità dello stato italiano è un mito, lo stato italiano è quello che spende di più per la religione, i governi italiani sono controllati dalla chiesa.

Dal punto di vista del popolo, ci sono state sempre delle ottime ragioni per fare la rivoluzione, la protesta fiscale o per secedere dallo stato centrale, ciò è vero ancora oggi, però tutte le rivoluzioni sono fallite o degenerate, il potere, comprando alcuni capipopolo e perseguendo altri, ha riassorbito il dissenso ed il popolo, che attende sempre la salvezza, è stato scaricato.

Vecchi dirigenti di sinistra sono stati cooptati dal potere e rivoluzionari politici e sindacalisti sono diventati dirigenti, resi inoffensivi dai privilegi, oggi anche il sindacato è ricchissimo di denari e privilegi.

 Non bisogna mai dimenticare che gli stati criminali e illiberali sono la maggioranza, che la corruzione è diffusa a livello politico, che notevoli sono i rapporti tra politica e mafia, che è legata alla massoneria.

L’ informazione e gli intellettuali di sinistra hanno fatto fatica a riconoscere che i profughi di guerra non sono solo palestinesi.

Contro tutte i condizionamenti della politica, oggi i lavoratori preferiscono i padroncini allo stato, infatti, quando il loro padroni violano la legge, non fanno la spia, cioè non li denunciano, entrano in conflitto con loro solo per difendere i loro diritti di lavoro.

Esiste un trattato internazionale a favore dell’autodeterminazione dei popoli, recepito nel 1956 dalla legislazione italiana, inattuato come tanti buoni trattati, perciò in Italia è una bestemmia parlare di devolution, mentre bisognerebbe dire che se la chiedono la maggioranza dei votanti di una regione, è una richiesta legittima. Da sempre, dietro il terrorismo ci sono mandanti, che sono stati o multinazionali, il terrorismo è uno dei modi di fare politica, soprattutto quando non ci si vuole impegnare in una guerra.

Lo stato e la religione si nutrono di divieti, i tabù sono sempre serviti a condizionare gli uomini, i divieti calpestano la libertà, in Italia è tutto vietato, salvo ciò che è permesso.

Però, in barba a regolamenti o divieti, si possono ottenere favori, che sono come i miracoli;

 guai all’ ipotesi che i cittadini abbiano uguali diritti, perché in questo caso non si potrebbe più fare un favore o un miracolo a nessuno; in queste cose, stato e religione si compenetrano a vicenda.

Per quanto riguarda il perdurare della criminalità organizzata, in tutta la storia d’ Europa, la nobiltà e gli stati hanno protetto i briganti e i bravi, questi erano spesso delinquenti comuni, sottratti alla giustizia, cioè amnistiati di fatto dai potenti, ai quali erano affidate operazioni sporche;

 i papi avevano protetto i briganti poi evolutesi nella banda della Magliana, i borboni avevano favorito, per ragioni  politiche e contro i piemontesi, lo sviluppo del brigantaggio; nello stato della chiesa, i briganti facevano politica a favore di clan familiari.

In tutta Europa la nobiltà accordava protezione alla criminalità ed ai briganti, dai quali si sentiva protetta ed attratta e con i quali aveva un’ origine comune;

infatti, in origine gli aristocratici furono capi clan e signori della guerra che esercitavano l’eversione e l’estorsione, prima di assumere il potere.

 Il Piemonte non considerava immorale l’alleanza con il brigantaggio.

Si dice da più parti che lo stato deve essere laico, sovrano, di diritto, democratico, costituzionale, con libertà di pensiero e liberista. Lo stato italiano, per i condizionamenti politici e culturali che subisce da parte della chiesa cattolica, non è laico, anche in forza del concordato inserito come corpo estraneo, nella costituzione; non è sovrano ma protettorato vaticano, della Nato e dell’ UE, per le stesse ragioni di cui sopra, l’ Italia non è stato di diritto perché privo di un vero servizio di giustizia, come testimoniano le numerose condanne della corte dei diritti europea. Non è uno stato democratico perché la democrazia presuppone il governo del popolo, in realtà i governi si fondano sull’emarginazione politica dei sudditi; la democrazia rappresentativa è un concetto assurdo, come la transustanziazione o presenza reale di Cristo nell’ostia.

 

In Italia non esiste la libertà di pensiero, che concretamente significa libertà di stampa, perché tutti sono liberi di pensare e poi di parlare in casa, perché esistono reati d’ opinione e la legge fascista sulla stampa è ancora vigente;

l’ Italia non rispetta l’ articolo 3 della costituzione, centrale in tutto l’impianto costituzionale, violato dallo stato clientelare e concordatario, perciò i cittadini non hanno gli stessi diritti davanti alla legge. Il mercato non esiste perché è sabotato da monopoli, corporazioni, regolamenti, concessioni, autorizzazioni e licenze, per avere le quali si paga.

La democrazia è una mistificazione, i rappresentanti non sono vincolati agli elettori ed in Italia i referendum sono invisi alla classe politica, che si sente scavalcata, li accettano solo per i rimborsi elettorali e poi li fa fallire, nel senso che non si raggiunge il quorum richiesto per i votanti o perché non sono applicati.

Diversamente dalla scienza, la politica fa promesse e gira sempre intorno, non vuole progredire, ma progredisce solo nella forma, forse ciò è accaduto per il fine primario della tassazione che ha giustificato la nascita dello stato; la quale è la sua vera vocazione, senza la quale lo stato si estinguerebbe, perché, quando l’ oggetto sociale non si può raggiungere, un’impresa si estingue.

I militanti hanno culto dell’obbedienza, del dogma e dell’ortodossia, non vogliono dissentire o essere anticonformisti od originali, hanno rinunciato volontariamente alla libertà di pensiero, per i militanti, chi dissente rischia il linciaggio morale; sono manipolati dai partiti e dall’oligarchia che sa che se l’uomo non crede, non obbedisce e combatte ancora peggio ed allora le guerre giuste chi le fa?

In Italia la separazione dei poteri non esiste, perché sindacati, autorità, magistrati, partiti, presidente della repubblica e governo hanno espropriato i poteri del parlamento, perciò la sovranità parlamentare è minata e la nostra democrazia non è più una democrazia parlamentare, ma accade anche nell’ UE;

i parlamentari hanno rinunciato a legiferare ed a proporre riforme e, per acquistarne la complicità, sono stati coperti d’oro.

Tuttavia, nemmeno in Europa il parlamento conta, oggi anche in Usa il governo federale è prevalente sul congresso;

in Italia, Europa e Usa la democrazia rappresentativa è in crisi;

chi, in base alla costituzione ha il potere, non lo ha effettivamente ma è succube d’altri poteri, spesso soprannazionali e occulti.

 

Anche se remunerati, militari e basso clero sono gli ultimi schiavi dell’era democratica, soggetti a gerarchia, subordinazione, obbedienza, ordine, disciplina, omertà, devono reprimere la libertà di pensiero e di movimento.

Durante il feudalesimo, i servi della gleba prestavano lavoro gratuito, non potevano allontanarsi dal fondo, non potevano sposarsi senza l’ autorizzazione dei feudatario, facevano testamento a suo favore e non potevano cambiare mestiere.

Oggi i preti cattolici non possono facilmente cambiare mestiere, non possono sposarsi e assieme ai membri degli ordini religiosi fanno testamento a favore della chiesa, le prestano lavoro gratuito perché sono pagati dallo stato;

 anche i militari sono limitati nelle libertà, nel movimento e nel matrimonio.

Con la schiavitù, un uomo normale può perdere l’ auto considerazione di se stesso, l’ uomo non può essere usato come una macchina, ma la televisione afferma che accade solo alle donne;

però l’uomo obbedisce per abitudine alle gerarchie sociali, nate per ereditarietà, istruzione, classismo e clientelismo; alcuni uomini, per il ruolo rivestito, ne sono sopravvalutati ed altri sottovalutati, così alcuni si convincono, a torto, di valere più di altri e la società complessivamente ci rimette.

L’ individuo è plagiato da religione e ideologia, è omologato e si sente più protetto dal gruppo, tuttavia l’individualismo di alcuni uomini sarebbe da coltivare e non da combattere, perché è critico, creativo e porta alla curiosità scientifica;

purtroppo, stato e religione congiurano contro l’individualismo.

I politici, una volta che sono stati screditati dalla politica loro imposta dai poteri occulti, sono messi da parte e sostituiti con volti nuovi, intanto il popolo continua a sperare nel giorno della salvezza e della liberazione.

 

Quando non esistono libere elezioni per cambiare il governo, si ricorre ai complotti ed agli omicidi politici, è accaduto sotto papi, sovrani assoluti e governi autoritari, che aspiravano a durare a lungo.

Prima che nascesse il parlamentarismo inglese, i partiti erano delle sette e le persone dabbene affermavano di non appartenere ad un partito ma di essere a favore della società;

allora i partiti erano contrapposti alla società e rappresentavano etnie, religioni, classi, famiglie; comunque, volevano il controllo dello stato, contro il partito o la dinastia al potere e contro il bene comune.

I complotti erano a favore di pochi, ma le rivoluzioni avevano programmi egualitari, purtroppo favorivano solo alcuni che n’erano promossi cambiando di classe;

i programmi dei partiti per il popolo sono una scusa, le promesse elettorali non sono mantenute.

I signori della guerra, arrivati al potere, occupano i posti migliori e ne hanno una promozione sociale, mentre i contadini, come nel vecchio regime, continuano a lavorare la terra.

In pratica, le rivoluzioni non hanno mai abolito le classi sociali.

La rivoluzione è causa di cambiamenti sociali solo per alcuni, cioè è una rivoluzione ristretta, le società segrete sono partiti segreti costituiti per il potere e gli affari; anche le gang sono società segrete mentre la repubblica dovrebbe essere una cosa pubblica trasparente, in realtà, il comune cittadino è emarginato dalla politica che serve solo ad avere il consenso delle masse.

Lo stato è diretto da una società segreta in mano a pochi, avente per fine lo sfruttamento dei sudditi, con l’ uso dello strumento monetario, delle tasse, delle requisizioni, degli espropri, del lavoro coatto, della coscrizione;

i servizi concessi al cittadino sono da lui pagati a caro prezzo; con L’ Unione Europea, il cittadino è ancora più estraneo di prima al potere.

La monarchia costituzionale fu un compromesso accettato dal liberalismo, che all’ inizio reclamava la repubblica, però fu un inganno, se fosse nata, i monarchi avrebbero dovuto essere uguali agli altri cittadini davanti alla legge, invece il re rimase irresponsabile per i suoi atti, anche se ispirava l’ azione di governo, al suo posto rispondevano i ministri;

l’ istituto dell’irresponsabilità del re è stato ereditato dal nostro presidente della repubblica, perciò l’Italia è una repubblica semipresidenziale o una repubblica semi monarchica.

 Il presidente è indipendente dal parlamento ma dipendente da alcuni stati esteri e dalla massoneria.

 

Il vero potere è quello anonimo dell’oligarchia che non risponde mai di niente, il vero potere si fonda sull’irresponsabilità e l’anonimato, è vero anche per le società commerciali per azioni, le società anonime e le finanziarie.

 I poteri ufficiali sono chiamati a rispondere senza che abbiano vera libertà di decidere, sono strumenti pagati per assumersi la responsabilità di decisioni altrui, è ciò che accade in parlamento ed al governo.

Comunque, anche l’ alta politica chiede di essere irresponsabile, alcuni vorrebbero far derivare l’ irresponsabilità dal loro ruolo, non contenti delle protezioni delle loro corporazioni e dei loro privilegi;

in era aristocratica i privilegi significavano immunità giudiziarie, esenzioni fiscali e franchigie.

Con la repubblica questi privilegi esistono ancora, l’irresponsabilità l’ hanno desiderata anche medici, fiscalisti, magistrati e governatori della Banca d’ Italia.

Stipendi, liquidazioni e pensioni favolose di dirigenti, diligentemente selezionati, sono il prezzo per comprare silenzio, obbedienza e complicità, per ottenere la loro discrezione e perché si portino i segreti nella tomba, altrimenti bisognerebbe ammazzarli.

 

A causa di questa pretesa discrezione, sono nati segreto d’ufficio, segreti di stato, segreti militari e segreti d’impresa, i personaggi tenuti alla discrezione devono portarsi i segreti nella tomba, perché la schiavitù dell’ uomo non deve cessare. Anche nella pubblica amministrazione esiste l’irresponsabilità, anche se non prevista dalla legge; infatti, dal punto di vista pratico, pochi rispondono dei loro atti.

 

L’ indipendenza è un valore per tutte le istituzioni dello stato, per magistrati, sindacalisti, dirigenti, insegnanti e giornalisti, non solo per gli organi costituzionali o per quelli di rilevanza costituzionale; di fatto, è raramente effettiva, perché gli uomini di successo, cioè che fanno carriera, si piegano al potere o ad un  partito  o sono vittime d’ ideologie; non desiderano veramente fare un servizio al popolo, usano questo argomento per ricattare il potere e ricevere privilegi, forse sono anche incapaci di decidere autonomamente.

Giornalisti, sindacalisti, insegnanti e magistrati sono legati a partiti, i dirigenti sono condizionati nelle scelte riguardanti il personale e i contratti; il potere preferisce uomini servi, anche se di lusso, cioè pagati bene, piuttosto che uomini indipendenti e responsabili, la chiesa li voleva obbedienti, soprattutto fedeli e preti.

 La chiesa predica l’obbedienza, però Don Milani, un prete oppositore, ha affermato che l’ obbedienza non è una virtù;

comunque, al potere fanno paura gli uomini indipendenti, li controlla attraverso i suoi garanti locali, uomini posti ai vertici dell’amministrazione e garanti dell’oligarchia, i quali possono provocare la caduta di un ministro o del governo interno, anche per mezzo di complotti e assassini.

L’ uomo, forse perché, salvo eccezioni, è sociale, obbedisce al principio d’ autorità e di gerarchia, l’obbedienza è insegnata in famiglia, a scuola, in caserma ed in convento;

chi obbedisce, anche ad ordini sbagliati, ritiene di doverlo fare per dovere, con l’obbedienza, individui normali possono diventare sadici, perché la loro lealtà verso i superiori supera le considerazioni morali, questi uomini sono spesso militanti o militari, ma anche opportunisti per convenienza o privilegi, dipende dalla loro intelligenza.

Lo stato è costituto da una popolazione stanziata su un territorio, soggetta all’autorità di un’oligarchia occulta, mediata dall’ordinaria classe politica che partecipa ai fasti dello stato;

l’oligarchia opera in concreto attraverso forme di governo monarchica, aristocratica, repubblicana, dittatura, democrazia, ecc.

 Queste sono le forme apparenti del potere, il quale, in realtà, si concreta sempre in un’oligarchia, la forma di governo apparente è solo grancassa e messa in scena per abbagliare il popolo.

Gli stati riscuotono coattivamente le imposte, in cambio di una generica protezione accordata ai sudditi, però in realtà non riescono ad assicurare ordine pubblico e giustizia; però, anche con l’evasione, riescono meglio nella riscossione delle imposte, funzione originaria ed autentica vocazione dello stato.

Lo stato ha punito duramente i cittadini che non pagavano le tasse o protezione, con espropriazioni e fino alla condanna a morte, ai contadini che non pagavano sequestravano le pecore e incendiavano la casa, la mafia non si comporta diversamente, il che rivela l’origine comune;

 lo stato è solo una mafia più evoluta, è un’ organizzazione più scientifica;

la mafia ordinaria combatte il suo monopolio fiscale, però talvolta lavora anche in sintonia con lo stato.

(Nunzio Miccoli)

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