I padroni del mondo sono persone malvagie. Sono dei malati del potere.
I
padroni del mondo sono persone malvagie. Sono dei malati del potere.
Politica,
imprese, geni contemporanei:
chi
sono i padroni del mondo di oggi?
Wallstreetitalia.com
- Alessandro Pogliani – (15 Marzo 2023) – ci dice:
Gli
eventi degli ultimi anni hanno rivoluzionato in modo irripetibile i rapporti
economici e geopolitici, il modo di lavorare e di pensare delle persone, la
finanza internazionale e molteplici altri aspetti, accelerando tendenze in atto
e invertendone altre.
Una serie di stravolgimenti che porta alla
luce questa riflessione: chi sono oggi i veri padroni del mondo?
Chi ha
il potere di influenzare le nostre vite con le proprie decisioni?
Chiaramente è difficile, se non impossibile,
rispondere in maniera univoca ed esaustiva a questa domanda.
Proviamo
tuttavia ad esaminare alcuni dei temi più rilevanti.
Le
superpotenze globali.
Il
potere delle imprese più influenti del mondo.
Le
sfide del domani e il contributo di Elon Musk.
Le
superpotenze globali.
L’invasione
dell’Ucraina ad opera della Russia ha fatto emergere con forza i rapporti di
alleanza e, viceversa, le tensioni fra le principali potenze politiche
internazionali.
Innanzitutto,
la guerra ha consolidato il sodalizio tra Stati Uniti ed Europa, ricompattando
la Nato sotto la guida di Washington.
Unanime la condanna del mondo occidentale nei
confronti di Mosca, punita (con risultati da valutare) con sanzioni economiche
e finanziarie.
Alcuni Paesi europei, come Germania e Italia,
hanno accelerato gli sforzi per emanciparsi dalle materie prime energetiche
russe e altri, storicamente neutrali, come Svezia e Finlandia hanno preso
posizione chiedendo di essere ammessi all’alleanza transatlantica.
Ad
uscirne rafforzati sembrano soprattutto gli Stati Uniti di “Biden”, che hanno
riaffermato la propria leadership in ambito politico, militare e anche
ideologico, offrendo il maggior sostegno a Kiev in nome della difesa della
democrazia contro la minaccia dell’autoritarismo di “Putin”.
La
posizione più ambigua sembra invece quella della Cina di “Xi Jinping”, appena
riconfermato per il terzo mandato.
La
seconda potenza mondiale, da un lato, non sembra gradire eccessivamente la
guerra ma dall’altro tenta di trarre vantaggio dalla situazione.
Pechino, infatti, ha consolidato i rapporti
commerciali con la Russia (come dimostrano gli acquisti di petrolio non più
destinato all’Europa) ma ha tutto l’interesse a non inasprire le tensioni già
in atto con il mondo occidentale.
Gli
Usa, dal canto loro, stanno cercando di limitare la superpotenza asiatica,
soprattutto in ambito tecnologico e nelle catene di approvvigionamento,
attraverso sanzioni che talvolta non sono viste di buon occhio nemmeno dai
partner europei.
Il
potere delle imprese più influenti del mondo.
Al di
là della politica, esistono però altri ambiti in cui si esprime il controllo
sugli altri.
Ci sono ad esempio aziende in grado di
influenzare la vita delle persone in maniera tanto potente da poter essere
considerate a tutti gli effetti dei leader a livello mondiale.
Non a caso, al di là delle polemiche degli ultimi anni
sulla sua concreta utilità, uno dei maggiori eventi internazionali come il
“World Economic Forum di Davos” è aperto non solo a capi di stato e ministri,
ma anche a manager, vertici sindacali, rappresentanti di organizzazioni non
governative e della società civile.
Si
pensi al ruolo predominante dei colossi farmaceutici e dell’ “healthcare” negli
ultimi anni, dopo l’esplosione della pandemia, o allo strapotere delle banche e
delle maggiori società di investimento internazionali, che da sole gestiscono
patrimoni vasti come il Pil di uno o più Paesi messi insieme.
Il
Covid, inoltre, ha dato una spinta al trend già in atto della digitalizzazione,
affermando ancora di più il dominio di società tecnologiche, giganti
dell’e-commerce (su tutti Amazon di Jeff Bezos) e dei fornitori di servizi
fruibili online.
La tendenza hi-tech che più di tutte sembra
poter rivoluzionare il mondo, al momento, è l’intelligenza artificiale, con
implicazioni pressoché infinite in ogni ambito, da quello industriale alla
sanità, dai trasporti all’automazione e all’informazione.
Per
questo i principali colossi della tecnologia, come Google e Microsoft (con
l’investimento in OpenAI, la casa madre di Chat GPT), si stanno muovendo per
accaparrarsi un ruolo di rilievo in questo settore.
Le
sfide del domani e il contributo di Elton Must.
I
leader di domani saranno probabilmente coloro che riusciranno a intercettare
sin da ora le tendenze del futuro. In tal senso, non si può non citare uno
degli uomini più influenti del nostro tempo: Elton Must (peraltro uno dei
maggiori critici del forum di Davos).
L’impero
del magnate sudafricano comprende una serie di società che stanno
rivoluzionando, o hanno il potenziale per farlo, diversi aspetti della vita
delle persone.
Must sta cambiando il settore dei trasporti
con Tesla e con Boring company, la società che si occupa del progetto hyperloop.
Ha
acquisito Twitter, con cui può in qualche modo influenzare il pensiero delle
persone.
Ha
fondato “Space X” con l’obiettivo di rendere più accessibile e colonizzare lo
spazio, oltre alla controllata “Starlink”, che fornisce servizi internet via
satellite a bassa orbita progettati per le aree rurali con rete inaffidabile.
Ad
oggi, la società aerospaziale di Must possiede e gestisce oltre 3.700 satelliti
funzionanti, ma punta ad arrivare a oltre 12.000 entro il 2024 per assicurarsi
una posizione di leadership assoluta nella fornitura di connessione a internet
in tutto il pianeta.
Alcuni
rivali, come Amazon e Virgin del miliardario “Richard Branson”, si stanno
attrezzando per fare concorrenza a “Starlink” con i propri satelliti.
Infine,
uno dei progetti più controversi, ma anche più affascinanti, di Must è quello
portato avanti da “Neuralink”, la società attraverso cui mira a sviluppare un
chip cerebrale da impiantare nel cranio delle persone per trattare condizioni
neurologiche come paralisi e depressione.
Per
ora la FDA statunitense ha vietato i test sul cervello umano per timori di
potenziali danni ai tessuti cerebrali.
Tuttavia,
una tecnologia così innovativa accrescerebbe ulteriormente il potenziale di Must
o di chiunque altro riuscisse a padroneggiarla, ponendolo senz’altro fra i
personaggi più potenti e influenti del mondo.
Trump
Incontenibile: il Discorso
Anti-Restrizioni
Gira il Mondo.
Conoscenzealconfine.it
- (26 Settembre 2023) – Redazione – Radioradio – ci dice:
Donald
Trump torna a ruggire… “Ma così è in pericolo di vita”.
“I
pazzi di sinistra stanno facendo di tutto per riportare in auge i blocchi e gli
obblighi del Covid con la loro improvvisa paura per le nuove varianti in
arrivo. E sapete cos’altro sta arrivando? Un’elezione”.
Donald
Trump torna a ruggire e lo fa con il consueto aplomb.
Il duello con Biden per il” prossimo election” day non
si gioca solo sui processi, ma anche su una campagna elettorale già in procinto
di iniziare.
Chissà
se una recrudescenza – o presunta tale – del virus porterà a uno scontro di
battute simile a quello che ha ribaltato i pronostici nel 2020.
Per
Trump, l’interpretazione è facile:
“Vogliono
resuscitare l’isteria del Covid per giustificare altre chiusure, altre censure,
altre caselle di posta illegali, altri voti assenti e trilioni di dollari di
tangenti ai loro alleati politici prima delle elezioni 2024.
Queste
sono persone malvagie.
Abbiamo
a che fare con dei malati. Ma a tutti i bulli del Covid che vogliono toglierci
la libertà, ascoltate queste parole:
non ci sottometteremo!
Non pensateci nemmeno.
Non chiuderemo le nostre scuole, non
accetteremo le vostre chiusure, non rispetteremo i vostri mandati sulle
maschere e non tollereremo le vostre vaccinazioni obbligatorie “.
Poi la
denuncia su presunti brogli, di cui tanto si è parlato anche a margine della
scorsa tornata:
“Hanno truccato le elezioni del 2020 e ora stanno
cercando di fare lo stesso truccando le elezioni più importanti della nostra
storia, quelle del 2024, anche se questo significa cercare di riportare in auge
il Covid.
Ma
falliranno perché non permetteremo che ciò accada.
Quando
tornerò alla Casa Bianca, userò ogni potere disponibile per tagliare i fondi
federali a qualsiasi scuola, università, compagnia aerea o trasporto pubblico
che imponga un obbligo di mascheramento o di vaccinazione”.
(https://www.radioradio.it/2023/09/donald-trump-elezioni-biden-covid/)
Nuovo
Ordine Mondiale:
i
Signori del Mondo.
Area-c54.it
– (13-9-2023) – Redazione – ci dice:
Durante
alcuni dei miei viaggi a Londra ho potuto conoscere un personaggio che ha
lavorato per anni nel settore del Marketing. Tutto ciò che leggerete di seguito
è frutto di indagini che lui ha condotto personalmente; coinvolgendo, in varie
parti del mondo, figure di spicco legate alle grandi famiglie economiche.
Ho deciso
di pubblicare integralmente la ricerca così come lui l’ha scritta, ma penso sia
giusto per etica professionale che tutto debba essere formulato sotto forma di
ipotesi.
A mio parere la maggior parte delle
informazioni sono vere, faccio questa dichiarazione in relazione anche agli
eventi che si stanno manifestando nel mondo.
Chi
controlla il mondo oggi.
La
conferma alla mia ricerca è partita da un trafiletto, pubblicato il 7 giugno
1999 dal Corriere della Sera, dove si parlava di un gruppo di persone fino
allora a me sconosciute i “Bilderbergers”.
Così sono chiamati i membri del Gruppo
Bilderberg.
L’articolo
si riferiva alla loro riunione ufficiale annuale del 1999, che si era appena
conclusa in Portogallo in un Resort di un paese chiamato Sintra.
In questa riunione si era discusso, tra i vari
temi, anche sul dopo guerra in Kosovo. Il Gruppo Bilderberg, diceva l’articolo,
è nato nel 1954 e riunisce i personaggi più illustri dei vari campi a livello
internazionale.
Tra i
personaggi presenti alla riunione venivano citati: U. Agnelli, H. Kissinger,
Mario Monti ed altri ancora. Leggendo queste informazioni sono rimasto
insospettito dal fatto che una riunione di questa importanza (per argomento e
personaggi) non avesse ricevuto maggior pubblicità dagli organi di informazione.
Incuriosito, ho sentito la necessità di conoscere, e capire più a fondo la
natura di questa organizzazione.
Sono
così venuto a conoscenza di quelle che possono essere definite le forze
negative che oggi detengono il potere materiale nel mondo, dei loro pensieri e
dei loro programmi.
Se
pensiamo alla situazione del nostro pianeta possiamo fare finta di niente ed
essere felici e sereni oppure possiamo interrogarci su che mondo stiamo
preparando per le prossime generazioni e soprattutto sul perché siamo in questa
situazione:
guerre
civili e religiose in ogni continente, violenza e corruzione ovunque anche
negli stati che si definiscono più evoluti, uso di droghe in aumento (persino
legalizzate),
la condizione di povertà in continua espansione in tutto il mondo, un senso di
ingiustizia diffuso, scandali che coinvolgono tutti i personaggi che occupano
posizioni di potere etc. …
Purtroppo,
il trend, della nostra società è drammaticamente negativo e ai nostri giorni il
degrado è il vero protagonista.
La
domanda che vale la pena porsi è: ma c’è qualcuno che alimenta queste cose,
esiste un comune denominatore dietro tutto questo, qualcuno che ne trae
beneficio?
Solo
la verità ci può rendere veramente liberi, liberi di capire e quindi di
rispondere.
Allora
la domanda che ci dobbiamo porre è conosciamo la verità? Conosciamo veramente
cosa si nasconde dietro il maturare di tutti questi fenomeni?
Certo
i mass media, i politici, i sociologi ci “martellano” con le loro
interpretazioni, ma ci possiamo fidare?
Come provocazione guardate la Tavola 1, questa
è secondo David Icke (dal libro
“And
the truth shall set you free”) la “Catena dei Comandi” del nostro pianeta ai
nostri giorni.
Lo so è un po’ diversa da quella che siamo
soliti pensare e soprattutto ci sono tanti nomi, là in cima, con i quali non
siamo familiari e di cui nessuno parla.
C’è anche il Gruppo Bilderberg ma non è il
vertice della gerarchia, quindi prima di parlare di loro vediamo di scoprire
chi sono quelli che sembrano comandarli.
Gli
Illuminati e la Nobiltà Nera.
Come
dice la parola stessa gli Illuminati sono i portatori di luce, quelli che
sanno, ma la loro luce è, apparentemente, Lucifero o Satana.
Appartengono a tredici delle più ricche
famiglie del mondo e sono i personaggi che veramente comandano il mondo da
dietro le quinte.
Vengono
anche definiti la Nobiltà Nera, i “Decision Makers”, chi fa le regole da
seguire per Presidenti e Governi.
La loro
caratteristica è quella di essere nascosti agli occhi del pubblico. Il loro
albero genealogico va indietro migliaia di anni e sono molto attenti a
mantenere il loro legame di sangue di generazione in generazione senza interromperla.
Il loro potere risiede nell’occulto e nell’economia,
uno dei loro motti è: “il denaro crea potere”.
Possiedono
tutte le Banche Internazionali, il settore petrolifero e tutti i più potenti
settori industriali e commerciali; ma soprattutto sono infiltrati nella politica
e comandano la maggior parte dei governi e degli organi Sovranazionali primi
fra tutti l’ONU ed il Fondo Monetario Internazionale.
Un
esempio del loro modo di operare è l’elezione del Presidente degli Stati Uniti,
chi tra i candidati ha più Sponsor sotto forma di soldi, vince le elezioni
perché con questi soldi ha il potere di “distruggere” l’altro candidato.
E chi
è che sponsorizza il candidato vincente? Ovviamente gli Illuminati attraverso
le loro molte organizzazioni di facciata, fanno in modo di finanziare entrambi
i candidati, per mantenere il “gioco” vivo anche se loro hanno già deciso chi
sarà il vincitore e a questo assicurano più soldi.
I loro
piani sono sempre lungimiranti, sembra che Bill Clinton sia stato preparato
alla missione di Presidente dall’entourage degli Illuminati fin da quando era
giovane.
Qual è l’obiettivo degli Illuminati?
Creare
un Unico Governo Mondiale ed un Nuovo Ordine Mondiale, con a capo loro stessi
per sottomettere il mondo a una nuova schiavitù, non fisica, ma “spirituale” ed
affermare il loro credo: l’ideologia Luciferina.
Questo obiettivo non può essere conseguito nel
periodo di una vita, le sue origini sono antiche e risalgono già al 1700 quando
il complotto venne formalizzato, con l’elaborazione di veri e propri documenti
programmatici.
Nella
prima metà del 1700 l’incontro tra il Gruppo dei Savi di Sion e Mayer Amschel
Rothschild, l’abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi controlla
il Sistema Bancario Internazionale, porta alla redazione di un manifesto: “I
Protocolli dei Savi di Sion”.
In 24
paragrafi, viene descritto come soggiogare e dominare il mondo con l’aiuto di
un sistema economico.
Sempre
Mayer Amschel Rothschild aiuta e finanzia l’ebreo Adam Weishaupt, un ex prete gesuita,
che a Francoforte crea un Gruppo Segreto dal nome “Gli Illuminati di Baviera”.
Weishaupt
prendendo spunto dai “ Protocolli dei Savi di Sion” elabora all’incirca verso
il 1770 “Il Nuovo Testamento di Satana” un piano che dovrà portare, non più gli
Ebrei ma un gruppo ristretto di persone (gli Illuminati o Banchieri
Internazionali) ad avere il controllo ultimo del mondo intero.
La
strategia di Weishaupt era basata su principi molto fini e spietati. Bisognava
arrivare alla soppressione dei Governi Nazionali e alla concentrazione del
potere in Governi ed Organi Sovranazionali ovviamente gestiti dagli Illuminati.
Ecco alcuni esempi operativi sulle cose da fare:
Creare
la divisione delle masse in campi opposti attraverso la politica, l’economia,
gli aspetti sociali, la religione, l’etnia etc. Se necessario armarli e
provocare incidenti in modo che si combattano e si indeboliscano.
Corrompere
(con denaro e sesso) e quindi rendere ricattabili i politici o chi ha una posizione
di potere all’interno di uno stato. Scegliere il futuro capo di stato tra
quelli che sono servili e sottomessi incondizionatamente.
Avere il controllo delle scuole (licei ed
Università) per fare in modo che i giovani talenti di buona famiglia siano
indirizzati ad una cultura internazionale e diventino inconsciamente agenti del
complotto.
Assicurare
che le decisioni più importanti in uno stato siano coerenti nel lungo termine
all’obiettivo di un Nuovo Ordine Mondiale.
Controllare
la stampa, per poter manipolare le masse attraverso l’informazione.
Abituare le masse a vivere sulle apparenze e a soddisfare
solo il loro piacere, perché in una società depravata gli uomini perdono la
fede in Dio.
Secondo
Weishaupt, mettendo in pratica le sue raccomandazioni si doveva arrivare a
creare un tale stato di degrado, di confusione e quindi di spossatezza, che le
masse avrebbero dovuto reagire cercando un protettore o un benefattore al quale
sottomettersi liberamente.
Da qui
il bisogno di costituire degli Organi Sovranazionali pronti a sfruttare questo
stato di cose, fingendosi i salvatori della patria, per istituire un Unico
Governo Mondiale.
Nel
1871 il piano di Weishaupt viene ulteriormente completato da un suo seguace
Americano Albert Pike che elabora un documento per l’istituzione di un Nuovo
Ordine Mondiale attraverso tre Guerre Mondiali.
Il suo pensiero era che questo programma di
guerre avrebbe generato nelle masse un tale bisogno di pace, che sarebbe
diventato naturale arrivare alla costituzione di un Unico Governo Mondiale.
Non a
caso dopo la Seconda Guerra Mondiale venne fatto il primo passo in questa
direzione con la formazione dell’ONU, che possiamo definire la polizia del
mondo degli Illuminati.
Tornando
al pensiero di Pike, la Prima Guerra Mondiale doveva portare gli Illuminati,
che già avevano il controllo di alcuni Stati Europei e stavano conquistando
attraverso le loro trame gli Stati Uniti di America, ad avere anche la guida
della Russia.
Quest’ultima
avrebbe poi dovuto interpretare un ruolo che doveva portare alla divisione del
mondo in due blocchi.
La Seconda Guerra Mondiale sarebbe dovuta
partire dalla Germania, manipolando le diverse opinioni tra i nazionalisti
tedeschi e i sionisti politicamente impegnati.
Inoltre avrebbe portato la Russia ad estendere la sua
zona di influenza e reso possibile la costituzione dello Stato di Israele in
Palestina.
La
Terza Guerra Mondiale sarà basata sulle divergenze di opinioni che gli
Illuminati avranno creato tra i Sionisti e gli Arabi, programmando l’estensione
del conflitto a livello mondiale.
Col
passare degli anni il Quartiere Generale di questo complotto passa dalla
Germania (Francoforte),alla Svizzera, poi all’Inghilterra (Londra) ed infine
agli Stati Uniti d’America (New York).
E’ quindi dal 1700 che le famiglie degli
Illuminati, generazione dopo generazione, influenzano la storia per raggiungere
i propri traguardi.
Ecco
un elenco dei fatti principali che negli ultimi 3 secoli sono stati architettati,
fomentati o finanziati dagli Illuminati:
la
Rivoluzione Francese, le Guerre Napoleoniche, la nascita dell’ideologia
Comunista, la I Guerra Mondiale, la Rivoluzione Bolscevica, la nascita dell’ideologia
Nazista, la II Guerra Mondiale, la fondazione dell’ONU, la nascita dello Stato
di Israele, la Guerra del Golfo, la nascita dell’Europa Unita…
Nella
Tavola 3 e Tavola4 è rappresentata la rete di potere che gli Illuminati si sono
costruiti in quasi 300 anni.
Ovviamente
non potevano pensare di conseguire i loro obiettivi da soli, avevano ed hanno
bisogno di una “struttura operativa”, composta da organizzazioni o persone che
esercitando del potere operino più o meno consapevolmente nella stessa
direzione.
Come
potete constatare gli Illuminati controllano o hanno i loro uomini ovunque,
possiamo tranquillamente dire che sono i signori del mondo.
La
loro strategia ha fatto leva su 2 capisaldi:
a) la
forza del denaro, hanno costituito e controllano il Sistema Bancario
Internazionale;
b) la
disponibilità di persone fidate, ottenuta attraverso il controllo delle Società
o Associazioni Segrete (logge massoniche).
Queste
ultime con i loro diversi gradi di iniziazione hanno garantito e garantiscono
tutt’ora quell’alone di discretezza necessario al piano degli Illuminati.
Gli Illuminati, e chi con loro controlla
queste Società, sono Satanisti e praticano la magia nera.
Il loro Dio è Lucifero e attraverso pratiche e
riti occulti manipolano e influenzano le masse.
E
pensare che la cultura dominante ci dice che la magia non esiste anzi,
considera ridicolo chi ci crede. È anche da questa scienza di tipo occulto, che
gli Illuminati hanno sviluppato la teoria sul controllo mentale delle masse.
Per chiarire ecco un esempio: a quanto sembra
anche Hollywood, le maggiori Case Cinematografiche e Discografiche
internazionali, fanno parte della rete degli Illuminati. Molte volte i loro
prodotti sono usati come strumenti di indottrinamento e agiscono in modo
“invisibile” sulla psiche.
Penso che nessuno possa negare che oggi esistono certi
tipi di musica, privi di qualsiasi qualità, il cui unico effetto voluto è
quello di provocare nei giovani apatia, robotismo, violenza ed essere uno
stimolo all’uso di droghe.
Dicevamo
prima, che gli uomini che controllano gli Illuminati fanno parte di tredici
delle famiglie più ricche del mondo. I loro nomi sono rimasti segreti negli
anni e la leadership famigliare è stata passata da uomo a uomo generazione dopo
generazione.
Comunque nessun segreto può essere tenuto per sempre
e anche in questo caso recentemente sono stati resi noti i loro nomi, grazie a
qualcuno che, abbandonando l’ordine, ha deciso di cambiare vita e rivelare le
informazioni più importanti.
Ecco
quindi
le
tredici famiglie che sembrano avere il compito di gestire il pianeta da dietro
le quinte per condurlo al Nuovo Ordine Mondiale:
ASTOR,
BUNDY, COLLINS, DUPONT, FREEMAN, KENNEDY, LI, ONASSIS, ROCKFELLER, ROTHSCHILD, RUSSELL,
VAN DUYN, MEROVINGI (famiglie Reali Europee).
Sono dunque loro il vero governo del mondo o
meglio il governo segreto?
Il
Gruppo Bilderberg.
Il
Gruppo Bilderberg, rappresenta uno dei più potenti Gruppi di facciata degli
Illuminati.
Nasce
informalmente nel 1952, ma prende questo nome solo nel 1954 quando il 29 maggio
viene indetto il primo incontro presso l’Hotel Bilderberg di Oosterbeek in
Olanda.
Da
allora le riunioni sono state ripetute 1 o 2 volte all’anno.
All’inizio solo in Paesi Europei, ma dagli
inizi degli anni ‘60 anche in Nord America. Tra i promotori del Gruppo bisogna
menzionare almeno due personaggi: Sua Maestà il Principe Bernardo de Lippe di
Olanda (ex Ufficiale delle SS), che ne è rimasto il presidente fino a quando
nel 1976 ha dovuto dare le dimissioni per lo scandalo “Lockheed” e Joseph
Retinger un “faccendiere” Polacco che si era costruito una fitta rete di
relazioni tra personaggi della Politica e dell’Esercito a livello Mondiale.
Retinger viene descritto come l’istigatore del
gruppo, la sua visione era costruire un’Europa unita per arrivare ad un Mondo
unito in pace, dove potenti Organizzazioni Sovranazionali avrebbero garantito
con l’applicazione delle loro ideologie, più stabilità dei singoli governi
nazionali.
Fin
dalla prima riunione furono invitati banchieri, politici, universitari,
funzionari internazionali degli Stati Uniti e dei paesi dell’Europa Occidentale
per un totale all’incirca di un centinaio di personaggi, tra questi, sembra
anche Alcide De Gasperi.
Ai
tempi della costituzione l’obiettivo dichiarato ufficialmente, era quello di
creare l’unità Occidentale per contrastare l’espansione Sovietica.
In
realtà malgrado le apparenti buone intenzioni, il vero obiettivo era quello di
formare un’altra organizzazione di facciata che potesse attivamente contribuire
ai disegni degli Illuminati: la costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale e di un Governo
Mondiale.
Quando
il sogno tecno modernista
si
rivela un incubo.
Gognablog.sherpa-ghate.com – (26 Settembre
2023) - Gioacchino Toni (carmillaonline) – (4 giugno 2023) – ci
dice:
Nel
volume 24/7, “Il capitalismo all’assalto del sonno” (Einaudi 2015) Jonathan
Crazy, docente alla Columbia University e tra i fondatori delle edizioni
indipendenti Zone Books, ha argomentato come attraverso le innovazioni
tecnologiche digitali il capitalismo sia giunto a inediti livelli di
dissoluzione della distinzione tra tempo di lavoro e tempo di non-lavoro.
In
continuità con quanto esposto in 24/7, Jonathan Crazy, in Terra bruciata. Oltre
l’era del digitale verso un mondo postcapitalista (Meltemi 2023), evidenzia
come le disuguaglianze e il dissesto ambientale siano correlati al capitalismo
digitale, da lui indicato come fase terminale del capitalismo globale votato
alla finanziarizzazione dell’esistenza sociale, all’impoverimento di massa,
all’ecocidio e al terrore militare.
Ritenendo
assurda la pretesa di poter perseguire il cambiamento sistemico ricorrendo ai
medesimi apparati che garantiscono la sottomissione a concessioni e regole
imposte da chi detiene il potere, lo studioso denuncia come, a differenza di
quanto sostenuto da alcuni ambienti di tecno-attivismo, lungi dal poter essere
strumento di cambiamento radicale, l’universo di internet sia del tutto
incompatibile con una Terra abitabile e con le relazioni umane di stampo
egualitario.
Ritenendo
del tutto illusoria «l’idea che internet possa funzionare indipendentemente dalle
dinamiche catastrofiche del capitalismo globale», lo studioso sostiene che la
dissoluzione di tale sistema non possa che comportare «la fine di un mondo guidato dal
mercato e modellato dalle odierne tecnologie in rete».
I
mezzi di comunicazione presenti in un mondo postcapitalista assomiglieranno
necessariamente poco alle reti finanziarizzate e militarizzate dominanti, visto
che i dispositivi e servizi digitali attualmente in uso «sono resi possibili
dall’esacerbazione illimitata della disuguaglianza economica e dal deturpamento
accelerato della biosfera terrestre, indotto dall’estrazione di risorse e dal
consumo superfluo di energia».
Internet,
sostiene l’autore, si è rivelato del tutto funzionale a quel processo di
globalizzazione capitalista, con relativa «“dissoluzione della comunità” e di
qualsiasi relazione sociale indipendente dalla “tendenza universalistica del
capitale”», previsto da Marx.
“Il
complesso di internet è divenuto rapidamente parte integrante dell’austerità
neoliberale, nella sua costante erosione della società civile e nella
sostituzione delle relazioni sociali con dei loro simulacri online monetizzati.
Esso
promuove la convinzione di non essere più dipendenti gli uni dagli altri,
l’idea per la quale siamo amministratori autonomi delle nostre vite, che
possiamo gestire le nostre amicizie nella stessa maniera in cui gestiamo i
nostri conti online”.
Tutto
ciò ha dato luogo a quell’“apatia narcisistica” propria di individui sempre più
«svuotati del desiderio per la comunità, che vivono nella passiva conformità
all’ordine sociale esistente» e, continua Crazy, al «deterioramento della
memoria e l’assorbimento delle temporalità vissute; non tanto la fine della
storia, quanto piuttosto il suo divenire irreale e incomprensibile».
Una
paralisi del ricordo che tocca tanto l’ambito individuale che collettivo e che
– come sul finire degli anni Ottanta aveva intuito “Guy Debord” – nell’esaltazione dell’istantaneo lo
perpetua, altro e identico, uguale a sé stesso.
Se
storicamente i sistemi di comunicazione hanno sempre teso a disgregare le
comunità locali inserendole all’interno di ambiti più allargati ove è stato
mantenuto il monopolio del sapere e la dominazione culturale ed economica, è possibile vedere in internet un
sofisticato apparato globale volto alla dissoluzione della società.
«Internet
disperde i senza-potere in un bazar di identità, sette e interessi separati, ed
è particolarmente efficace nel solidificare le formazioni di gruppi reazionari.
L’isolamento
che produce diventa infatti un incubatore di particolarismo, razzismo e neofascismo».
Storicamente,
sostiene l’autore, i tentativi operati dai gruppi soggiogati di appropriarsi
efficacemente dei media della comunicazione per portare avanti finalità
politiche altre, in fin dei conti, non hanno ottenuto granché.
“A
meno che il difficile compito di creare nuove forme di vita comunitarie e
cooperative non divenga una priorità politica, tutte le forme di attivismo
online continueranno a essere del tutto innocue, incapaci di ottenere alcun
cambiamento radicale o di fondo.
Dimostrazioni,
proteste, cortei hanno sì luogo, ma, al contempo, avviene una re-immersione
nella separazione atomizzante della vita digitale.
I legami che sembrano sbocciare nel mezzo
dell’azione finiscono poi per evaporare.
Persino negli effettivi eventi dei cortei,
delle occupazioni, delle zone liberate e delle mobilitazioni di ogni tipo, la
solidarietà di gruppo è affievolita da una massa critica di individui che sono
sempre anche altrove, appiccicati ai loro dispositivi e alle risorse di
autopromozione messe a disposizione dai social media”.
La
retorica green con cui vengono presentati progetti e industrie per l’energia rinnovabile
cela l’intenzione di mantenere modelli devastanti di consumo, competizione e
disuguaglianze crescenti, pertanto nasconde secondo Crazy un dispositivo di
devastazione sociale e ambientale a cui occorre urgentemente contrapporre un
immaginario in cui la dimensione sociale torni a ricoprire il ruolo che le
spetta, cessando di essere una semplice appendice dell’universo online.
“Una fase
cruciale della lotta degli anni a venire per una società equa consiste nella
creazione di assetti sociali e personali che abbandonino il predominio del
mercato e del denaro sulle nostre vite associate.
Ciò significa respingere il nostro isolamento
digitale, rivendicare il tempo in quanto tempo vissuto, riscoprire i bisogni
collettivi e resistere ai livelli montanti di imbarbarimento, inclusi la
crudeltà e l’odio che traboccano dall’online.
Non
meno importante è il compito di riconnettersi umilmente con ciò che resta di un
mondo pieno di altre specie e forme di vita”.
Crazy
sostiene la necessità e la possibilità di attuare forme di rifiuto radicale
contro la martellante pretesa dell’indispensabilità di internet e
dell’insignificanza di tutto ciò che risulta refrattario ad assimilarsi ai suoi
protocolli.
L’accettazione passiva della «intorpidente routine
online quale sinonimo di vita» palesa, secondo lo studioso, un deficit
collettivo di immaginazione derivato dalla resa a una cultura e ad un’economia
di matrice tecno consumista, responsabili delle devastazioni ambientali e della
vita degli esseri umani.
Lo
stesso storytelling dell’alfabetizzazione tecnologica necessaria a ridurre le
diseguaglianze, sostiene Crazy, si rivela un eufemismo che, nei fatti, si
traduce in shopping, videogiochi, serie televisive e altre attività tendenti ad
indurre a dipendenza;
occorrerebbe
guardare all’universo di internet come alla quintessenza del libero mercato
deregolamentato del tardo capitalismo secondo cui tutto è permesso soltanto se
può essere monetizzato e vendibile.
Se nel
corso dello sviluppo del capitalismo industriale si sono approfonditi gli studi
e le tecniche di gestione scientifica dei movimenti corporei al fine di
renderli efficienti sul lavoro, ora i colossi tecnologici si concentrano invece
sull’“economia dell’attenzione” monitorando e guidando i movimenti dello
sguardo sugli schermi con l’obiettivo di addestrare la visione relegandola al
ruolo di mero accessorio dell’elaborazione di informazioni.
In
linea con le richieste del capitalismo neoliberale, le architetture degli
attuali dispositivi digitali agiscono omogeneizzando al ribasso e meccanizzando
l’universo emotivo umano.
Internet,
continua lo studioso, produce una sorta di naturalizzazione di un
individualismo che ha fatto propria una logica di disimpegno nei confronti di
un mondo vissuto in comune con gli altri.
Crazy
sostiene che sin dalla metà degli anni Novanta internet ha mirato a
neutralizzare le energie ribelli dei giovani negando loro spazi e tempi di
autonomia e auto riconoscimento collettivo, dunque la possibilità di costruirsi
una memoria e di avere esperienze reali.
Distolti
dall’azione politica, i giovani sono divenuti il target su cui costruire
conformismo tecnologico e consumistico inducendoli ad abitudini e comportamenti
prevedibili e duraturi.
“La
vita online genera bisogni governabili all’interno della sua clausura
autosufficiente e regolamenta ciò che è consentito sognare.
È solo quando i desideri e le speranze si aggrappano
alla vita di un mondo fisico condiviso, non importa quanto compromesso, che una
persona cresce capace di rifiutare e di provare ostilità verso i poteri e le
istituzioni che opprimono e soffocano queste speranze. […]
Adesso
l’obiettivo è impedire che i giovani godano mai delle circostanze nelle quali
immaginare e costruire un futuro che appartenga a loro.
Vediamo piuttosto un’infinità di notizie che
ci parlano di giovani che utilizzano “creativamente” e in modo “dirompente” i
loro strumenti e piattaforme digitali.
La priorità è far deragliare la possibilità di una
gioventù potenzialmente ribelle e, al fine di nascondere il loro futuro senza
un lavoro e senza un mondo, abbiamo la triste narrazione di una generazione che
aspira a diventare “influencer”, fondatrice di start-up, o altrimenti allineata
a valori imprenditoriali senz’anima”.
Insomma,
sostiene lo studioso, le élite si preoccupano di mantenere gli individui
rinchiusi all’interno delle “irrealtà aumentate” di internet, ove «l’esperienza
è frammentata in un caleidoscopio di fugaci rivendicazioni di importanza, di
ammonimenti senza fine su come condurre la nostra vita, come gestire il nostro
corpo, cosa comprare e chi ammirare o temere.
La separazione e atomizzazione indotta da internet
è aggravata dall’umiliazione e lo sminuimento alimentati dalla cultura dei
miliardari».
Rispetto
al passato sembrano essersi ridotti i terreni comuni su cui «costruire nuove
solidarietà che emergano dalle realtà e necessità del conflitto di classe.
Nostro malgrado, capitoliamo di fronte al sentimento di impotenza o alle
illusioni di “soluzioni” individuali».
Il
fenomeno dell’atomizzazione della società in individui assorbiti dai contenuti
dei propri schermi amplifica l’implosione dello spazio pubblico palesando il
rifiuto della comunità voluto dal neoliberalismo.
L’eliminazione dell’incontro, di un modello di
vita fondato sulla comunità viene presentato dalla narrazione dominante come
fastidioso effetto collaterale da concedere al sistema produttivo dell’era
digitale.
“Questa
frammentazione di un mondo sociale si basa però sull’imperativo della frenesia
e dell’essere sempre occupati.
È irrilevante cosa si stia effettivamente facendo, se
guardare, lavorare, mandare messaggi, fare shopping, navigare su internet,
ascoltare musica, giocare o qualunque altra cosa.
Il risultato
è comunque l’acquiescenza di massa a un’impalcatura immateriale di separazione,
sostenuta da un’attività fittiziamente autonoma e dall’indifferenza a qualsiasi
cosa avvenga al di fuori di quella determinata pratica”.
Dopo
il 2008 l’economia globale sembra essere tenuta in vita artificialmente dalle
élite senza alcun calcolo di lungo periodo, propense come sono soltanto ad
incassare il possibile per poi cercare, invano, qualche esclusiva via di fuga
prima della catastrofe finale, anche se, ricorda Crazy riprendendo “Walter
Benjamin”, la vera catastrofe è piuttosto la perpetuazione dell’attuale mondo,
il proseguimento delle sue forme di violenza, ingiustizia e devastazione.
La
stessa ossessione di sopprimere l’invecchiamento che caratterizza la contemporaneità
deriverebbe dalla volontà di immaginare la vita come un presente esteso esente
da decadimento e cambiamento.
“Per
migliaia di anni, la finitezza della vita è stata ciò che ha dato significato,
passione e scopo alla nostra esistenza e ai modi in cui amiamo e dipendiamo
dagli altri.
La
svalutazione della finitezza umana, proponendosi di rendere la longevità delle
persone un ricercato prodotto biotecnologico per ricchi, fa parte
dell’estinzione di qualsiasi valore o credenza che trascenda la voracità del
capitalismo.
Con l’assimilazione del “tempo della vita”
alla logica della finanziarizzazione, la mercificazione e privatizzazione del
futuro si fa adesso esplicita”.
Ad
essere ripresa dallo studioso è anche la convinzione di “Robert Kurz”, secondo
cui l’economia dell’informazione trainata dai servizi che ha preso il via negli
anni Settanta non è in realtà mai riuscita ad inaugurare una vera e propria
nuova fase di accumulazione;
il collasso del 2008 ha strettamente a che
fare con l’informatizzazione dell’economia globale, una volta che il lavoro e
il tempo di lavoro cessano di essere la principale fonte e misura di ricchezza,
sostiene “Kurz”, il capitalismo si indebolisce. Quest’ultimo «si approssima al
suo esaurimento quando la tecnologia non si limita ad accrescere la
produttività umana, ma a rimpiazzarla».
Ai
sogni di un futuro migliore, ai piani per realizzarlo, si è così sostituito sul
finire del vecchio millennio un immaginario votato al “presentismo” indotto da
tecnologie progettate per abolire il tempo privilegiando l’“adesso” e
l’illusione dell’istantaneità, dando luogo a un’accessibilità “on demand” che
presuppone una realtà libera da vincoli spaziali, materiali e temporali.
A ciò si associano maniacali analisi del rischio,
previsioni e simulazioni volte a neutralizzare il futuro prima che esso si dia.
D’altra
parte, ricorda Crazy riprendendo “Joseph Gabel”, l’esperienza della temporalità
prodotta dal capitalismo è sempre stata costruita su una concezione di
progresso come successione quantitativa di momenti presenti volti a mantenere
gli assetti socio-economici esistenti.
L’insistente
promozione dell’universo tecnologico contemporaneo, sostiene Crazy, cela il
tendenziale relegamento degli esseri umani ai margini del sistema tecnologico.
È,
secondo lo studioso, mal riposta la convinzione che vede nell’intrecciarsi di
internet, intelligenza artificiale, ecc. la nascita di un unitario assetto
panottico di controllo sociale in quanto a darsi, a suo avviso, sarà piuttosto
«un patchwork di sistemi e componenti incompatibili e in concorrenza tra loro,
che produrrà malfunzionamenti, guasti e inefficienze».
Insomma,
secondo lo studioso, la logica capitalista del costante rinnovamento dettato
dall’obsolescenza programmata, da una complessità tecnica sempre maggiore, dal
taglio dei costi e dalla smania di introdurre aggiornamenti non necessari e non
ancora rodati, entra inevitabilmente in conflitto con la stabilità richiesta ad
un funzionamento efficiente di un controllo autoritario.
Crazy
prospetta un futuro prossimo non dissimile da quello messo in scena da film
distopici in cui la pretesa del controllo sociale assoluto tende a risolversi,
di fatto, nell’ingovernabilità.
“La soglia di un mondo postcapitalista
non è lontana, al massimo pochi decenni. Ma a meno che non vi sia una
prefigurazione attiva di nuove comunità e formazioni capaci di autogoverno
egualitario, proprietà condivisa e cura per i propri membri più fragili, il
post capitalismo sarà un nuovo regno di barbarie, dispotismi regionali e,
ancora peggio, nel quale la scarsità prenderà forme inimmaginabilmente feroci.
Sartre
vide che le insorgenze emergenti avevano una capacità unica di rompere le
maglie della sottomissione ad “apparati antisociali” e di trasformare la
passività e l’isolamento in nuove forme di solidarietà.
I
gruppi rivoluzionari, diceva, nel rispondere allo stato di emergenza potevano
definire la propria temporalità e determinare “la velocità con cui l’avvenire
gli viene incontro”.
Oggi,
a oltre mezzo secolo di distanza, tra le fiamme e le devastazioni del nostro
mondo vitale, ci rimane poco tempo per andare incontro a un futuro di nuovi
modi di vivere sulla Terra e tra di noi”.
Circa
il come far sì che il post capitalismo, anziché ridursi a ulteriore barbarie,
si traduca in nuove forme di vita comunitaria cooperativa è tremendamente
difficile pronunciarsi.
Non a caso lo stesso libro di Crazy, opera di
denuncia dal registro a tratti apodittico, evita di avventurarsi sul che fare.
Iniziano
ad essere tanti i testi che infrangono la narrazione dominante sull’universo
digitale e questo è certamente un primo passo positivo e necessario, restano da
trovare le modalità per compiere collettivamente i passi successivi volti al
superamento del sistema di sfruttamento contemporaneo.
FENTANYL,
LA DROGA DEI
BAMBINI
E DI SILICON VALLEY.
Nuovogiornalenazionale.com - Roberto Pecchioli
– (07 Giugno 2023) – ci dice:
Non
riusciamo più a indignarci e stupirci di nulla, se non ci tocca personalmente.
Notizie tremende passano senza scuoterci, tanto meno stimolano una riflessione.
Il problema delle droghe dilaga, aumentando
costantemente il suo carico di lutti, devastazione personale, sociale,
comunitaria, oltreché la potenza e la ricchezza di chi controlla il traffico di
stupefacenti, i cosiddetti “cartelli”, ma soprattutto il livello sovrastante.
Con il lessico di Marx, potremmo paragonare
chi coltiva, raffina e distribuisce le droghe, le varie sottoculture che ne
diffondono l’uso, alla sovrastruttura al servizio della struttura, cioè
l'economia, la finanza, il livello più elevato del potere, le prove dei cui
crimini sono nascoste nei paradisi fiscali.
Senza
questo salto di qualità nel giudizio non si riesce a spiegare l’enorme portata
del fenomeno, l’incapacità di debellarlo o contenerlo e la facilità con cui
milioni di persone di ogni età, cultura e condizione cadono nel buco nero della
dipendenza dall’ampia gamma di sostanze stupefacenti.
L’ultimo
spettro è il Fentanyl, un oppioide utilizzato originariamente nelle anestesie e
nelle terapie analgesiche per i malati terminali.
Il
preparato è una delle droghe più acquistate sul mercato clandestino nel “dark
web”, l’inferno nascosto della rete.
La
materia prima proviene soprattutto dalla Cina.
Negli
Stati Uniti l’uso è schizzato alle stelle, favorito dal prezzo incredibilmente
basso delle pasticche.
Le morti per droga hanno superato nel 2021 il
numero di 107 mila e sono in costante aumento.
Si stima che nel settanta per cento dei casi
la sostanza assassina sia il Fentanyl, diventato la principale causa di decesso
tra i giovani.
Un
recente sequestro - 380 milioni di dosi- era potenzialmente in grado di
uccidere l’intera popolazione americana.
Il
prodotto grezzo è importato in Messico, lavorato e successivamente trasferito
sui mercati nordamericani dai cartelli di Sinaloa e Jalisco.
Il Fentanyl è cinquanta volte più potente
dell’eroina e cento volte della morfina.
Negli
Usa sono aumentate anche le morti causate da anfetamine, metanfetamine e da
altri oppioidi semi-sintetici, spesso prescritti come antidolorifici.
Facile
concludere che la nostra è una civilizzazione drogata.
Da
ogni punto di vista e innanzitutto nel significato più concreto del termine.
Diciamola tutta:
ogni potere ha interesse a dominare su masse incapaci
di capire, reagire, porsi come antagoniste.
Altrettanto,
in ogni tempo l’uomo ha consumato prodotti che danno dipendenza, a cominciare
da alcool e tabacco.
Mai,
tuttavia, si era arrivati a questi livelli.
Senza
dimenticare le guerre dell’oppio del XIX secolo, provocate in Cina dagli
interessi britannici.
Era
infatti la Compagnia delle Indie Orientali- legata alla corona e alle élite
imperiali- a detenere il monopolio dell’oppio.
La
cessione di Hong Kong fu una delle condizioni pretese dagli inglesi vincitori.
In qualche misura, chi la fa l’aspetti.
Nell’Occidente
degli ultimi sessant’anni, tuttavia, la questione della droga ha assunto
molteplici risvolti.
Il tempo libero e l’istruzione di massa sono
pericolosi per il potere, poiché favoriscono il pensiero libero;
l’ozio
è anche il padre dei vizi e su questo gioca la sua sporca partita chi ha
interesse a disumanizzare, abbrutire, distruggere spiritualmente, moralmente e
fisicamente le generazioni.
Negli
anni Sessanta e Settanta del Novecento la sottocultura delle droghe sintetiche,
l’acido lisergico, l’LSD con il mito del trip, il “viaggio” propiziato dalla
dose, si presentò come liberazione, emancipazione dalle regole costrittive dei
padri.
Figure
come “Herbert Marcuse”, “Timothy Leary”, la beat generation americana e molti
musicisti “pop e rock”, hanno responsabilità immense.
L’operazione
di normalizzazione delle droghe fu ampiamente favorita dagli apparati riservati
statunitensi, preoccupati dalla contestazione giovanile che metteva in
questione i fondamenti del sistema.
L’immaginazione
non è andata al potere, popolo e oligarchie si sono saldate solo nelle
dipendenze (ossia nei vizi) e le droghe chimiche si uniscono in un orrendo
meticciato con le droghe culturali, visive e musicali, determinando la
dipendenza di massa a luci, suoni, vibrazioni e ad altri stimoli artificiali
che il potere conosce bene, e organizza per dominare non un popolo, ma una plebe
degradata a gregge.
Se nel passato si parlava di cultura
decadente, oggi
la decadenza è cultura dominante.
Nel
caso del Fentanyl sgomenta che tante vittime siano ragazzini sotto i quindici
anni e molti bambini.
Due soli milligrammi, equivalenti a una decina
di grani di sale fino, sono una dose letale.
L’ultima moda è decorare le pillole come
caramelle di vari colori e forme differenti, affinché sembrino meno pericolose
e siano più attraenti per i bambini: lo chiamano Fentanyl arcobaleno.
La platea dei consumatori, vastissima, è
trasversale per età, reddito e cultura.
Silicon
Valley, la
zona della California in cui hanno sede i giganti tecnologici del mondo, è una Mecca per i trafficanti di
Fentanyl.
Da un
lato, la ricchezza di dirigenti e tecnologi di punta, dall’altro tendopoli di
drogati e senza casa:
gli
alloggi sono carissimi e sono molti gli addetti di fintech costretti a
sistemazioni subumane.
La
contea di Santa Clara, da cui dipende Silicon Valley, ha dovuto dichiarare
l’emergenza sanitaria.
Le foto delle tendopoli in cui deambulano
almeno diecimila sventurati il cui l’unico scopo è procurarsi le pillole
mortali hanno raggiunto la grande stampa.
L'aumento
dei prezzi delle case spinto dalla domanda dei dipendenti di Alphabet, Facebook
e Apple genera nuovi senzatetto, poiché l’affitto medio richiede duemila
quattrocento dollari al mese e il salario medio è di quindici dollari lordi
orari.
Plebe
tecnologica al servizio dei padroni transumanisti di Fintech.
Il numero crescente di dipendenti dal Fentanyl
produce ondate di malattie mentali e di disturbi fisici.
Distributori
gratuiti di “Narcan” o “naxolone”, in grado di bloccare gli effetti degli oppioidi
sul sistema respiratorio, sono installati nelle carceri, negli edifici
giudiziari, nelle scuole, nelle università, negli ospedali e perfino in bar e
ristoranti. Gli “esperti” raccomandano agli adolescenti che acquistano analgesici e
droghe di procurarsi anche cerotti reattivi che permettono di rilevare se le
pastiglie contengono Fentanyl.
Le
vittime per droga in California raddoppiano annualmente dall’ introduzione
massiccia della pasticca, insolitamente a buon mercato, sino a superare le
morti in incidenti stradali e doppiare le vittime di omicidi.
In una
delle metropoli americane, Filadelfia, il quartiere di Kensington è ormai il
ghetto di una folla enorme di drogati.
Un
coraggioso reporter documenta in rete da oltre un anno, senza commento, le immagini
della vita quotidiana di quel girone dantesco nella potente nazione che afferma
il proprio “destino manifesto” di guidare gli altri popoli della terra.
Può sembrare noioso e ripetitivo, ma ciò che
le telecamere catturano sono immagini che mostrano l'effetto devastante degli
oppioidi:
migliaia
di tossicodipendenti occupano i marciapiedi, alcuni già strafatti della droga
appena acquistata, altri in attesa della dose.
Kensington
è l’emblema più esplicito dell'epidemia di oppioidi che sta devastando gli Usa
e tracima nel “civilissimo” mondo occidentale.
I video mostrano ogni sorta di corpi distrutti
e menti totalmente devastate, in un ambiente urbano di sporcizia, degrado,
promiscuità impressionanti.
Tutto
ha un denominatore comune:
la
dipendenza più estrema da una droga distruttiva.
Il
Fentanyl è solo l'ultimo capitolo di un degrado civile aumentato dopo
l'irruzione sul mercato americano dell'”Oxycontin” (ossicodone) alla fine degli
anni Novanta . “Purdue Pharma”, azienda farmaceutica di proprietà della
famiglia “Sackler”, si è dichiarata colpevole nel 2020 di aver alimentato
l'epidemia di oppioidi negli Stati Uniti dopo aver etichettato il suo farmaco
di punta, l’ Oxycontin dall’altissima concentrazione di oppio, come innocuo e
aver assicurato che non induce dipendenza.
Da quando il Fentanyl è entrato nelle strade e
nelle scuole- perfino elementari- la situazione è peggiorata.
La
dose è venduta a due dollari o meno.
L’overdose può scattare con mezza bustina da cinque
dollari; pochi milligrammi possono essere fatali.
Vite
buttate per pochi spiccioli, in una società la cui unica reazione sembra essere
la moltiplicazione dei ghetti e la distribuzione gratuita di precari antidoti.
Nessuna
vera campagna civile mette in guardia dall’uso di stupefacenti.
Quante
vite sarebbero salvate se i ricchi sedicenti filantropi (falsi amici dell’uomo,
veri sociopatici) finanziassero la lotta alle dipendenze anziché le teorie
gender, l’aborto universale e l’ideologia climatica?
Se i
padroni del mondo non lo fanno, anzi sono in prima linea nel cosiddetto
antiproibizionismo, hanno certo i loro pessimi motivi.
Sbalordisce
che il pubblico non batta ciglio finché non è toccato personalmente dai drammi
o il suo quartiere, la sua scuola, non sono invasi dal degrado.
Quando non uccide, il Fentanyl- come le altre droghe-
consuma il suo utilizzatore, di cui non resta che il vago ricordo di ciò che
era, fisicamente e spiritualmente.
Il “naxolone”,
principio attivo del “Narcan”, mitiga alcuni effetti, ma non agisce certo sulle
conseguenze a lungo termine, come il metadone per altre dipendenze. Ancor meno aggredisce le cause della
distruzione – noi crediamo programmata- di un’altra generazione.
È
questa realtà che viene documentata a Kensington, con il solo audio ambientale.
L’ immagine vale più di mille parole, ma nulla cambia, probabilmente perché
“vuolsi così dove si puote ciò che si vuole.” E soprattutto, “più non
dimandare”, ovvero taci e accetta tutto.
Sono
sempre più numerosi i giovanissimi che si rivolgono ad applicazioni tipo “Snapchat”
o “TikTok” per fare scorta di pillole di ogni tipo, spesso tagliate con il
Fentanyl.
Il
mercato della droga si è democratizzato:
bassi prezzi, la capacità di raggiungere ogni
fascia della popolazione sino ai bambini, in coincidenza con l’abbassamento
della guardia delle istituzioni, della società “civile” e di quel che resta
delle famiglie.
Il
resto lo fa una macchina propagandistica gigantesca che avvia le masse al
consumo, al desiderio di prestazioni sempre più elevate, all’obbligo di
trasgressione, diventato routine distruttiva.
La
cocaina permette a chi svolge professioni stressanti o faticose, con orari
pesanti, di reggere le aspettative, le performances richieste dal mercato
sovrano. Le pasticche, unite all’alcool e ad altri intrugli, diventano altresì,
per imitazione, il complemento delle serate giovanili (e non solo) la chiave
con la quale si superano inibizioni e limiti.
Limiti: i grandi nemici dell’homo sapiens
postmoderno in via di decivilizzazione.
Generazioni
sballate, prigioniere di dipendenze, in cerca di paradisi artificiali poiché
fuggono, confusamente e spesso inconsapevolmente gli inferni reali che vivono:
perdita
di significato della vita, timore di “non essere all’altezza”,
colpevolizzazione di sé per le sconfitte e le insufficienze della vita,
smarrimento di senso, assenza di scopi.
Le droghe fanno star bene, almeno all’inizio.
Permettono,
in molti ambienti, di essere “come gli altri”.
Assurdamente,
il loro uso non connota più una ribellione, ma un conformismo autolesionista.
Non
era questo, crediamo, il mondo immaginato dai ribelli dell’altro ieri.
Purtroppo, hanno perso su tutta la linea proprio in quanto hanno vinto:
la
società spappolata, tossica, ansiosa, impaurita, consumata che sperimentiamo, è
figlia loro.
Ribelli
immaginari consumatori di sé stessi, manipolati dal capitalismo fattosi post borghese
e antiborghese, schiavi di una falsa libertà.
Saremo
malvagi, ma, esclusi bambini e adolescenti, non riusciamo a soffrire per le
vittime delle droghe: c
he lo
sappiano o no, la loro è una fuga verso il basso, non verso l’oltre.
Non c’è nulla di buono che possa offrire la
droga che non sappia dare la vita.
ATTO
DI GUERRA DELLA GERMANIA:
FINANZIERÀ
LE ONG CHE CI
PORTANO
I MIGRANTI.
Comedonchisciotte.org - Katia Migliore – (24
Settembre 2023) – ci dice:
Il
ministero degli Affari Esteri federale sta attuando un programma di sostegno
finanziario istituito dal Bundestag…per sostenere sia il soccorso civile in
mare che i progetti a terra per le persone soccorse in mare.
Così
ha affermato il portavoce del Ministro degli Esteri di Berlino, e la notizia è
arrivata rapidamente in Italia, con l’effetto di uno shock sul nostro
tramortito Piantedosi, il quale ha dichiarato di non saperne nulla.
Il
nostro Governo risponde piccato, ma in effetti non sembra esserci altro se non
un brontolio diplomatico espresso da Palazzo Chigi, che a fronte di questo atto
tedesco che si dimostra di aperta ostilità nei confronti del nostro Paese pare
del tutto inadeguato.
Grande
stupore per la notizia riportata dall’Ansa secondo la quale un portavoce del ministero degli Esteri della
Repubblica Federale di Germania avrebbe annunciato un imminente finanziamento a
delle ONG per un progetto di assistenza di migranti sul territorio italiano e
un progetto di “salvataggi” in mare.
Il
governo italiano prenderà immediatamente contatto con le autorità tedesche per
un chiarimento.
Si
confida che la notizia sia priva di ogni fondamento perché il finanziamento da
parte della Germania di attività di ONG sul territorio italiano sarebbe una
grave anomalia.
Pare
sia “Sos Humanity” la prima ONG tedesca a cui verranno destinati i fondi che il
Ministero degli Esteri di Berlino ha stanziato per finanziare un progetto
(illegale) sulle operazioni di salvataggio di migranti nel Mediterraneo.
Il 18
settembre il Ministero degli Esteri Federale ha stanziato i fondi destinati al
salvataggio in mare previsti dalla Commissione di Bilancio e ha approvato una
richiesta che prevede di sostenere finanziariamente “Sos Humanity”.
Come
se non bastasse, e qui la gravità di queste dichiarazioni aumenta
esponenzialmente, veniamo a sapere riguardo a questo finanziamento che:
Si
tratta di un progetto per l’assistenza a terra in Italia di persone soccorse in
mare e di un progetto di un’organizzazione non-governativa sulle misure di
salvataggio in mare.
Sant’Egidio svolge un lavoro eccellente qui in
Italia e nel mondo. La Germania continuerà a sostenerlo.
Ricapitolando:
la
Germania intende finanziare fino al 2026 le ONG che puntualmente scaricano
migranti nel nostro territorio praticamente imponendocelo, inoltre intende
sostenere le strutture IN ITALIA che praticano l’assistenza ai suddetti
migranti, in prima linea la Comunità di Sant’Egidio.
E
tutto questo dopo la denuncia della Meloni contro l’utilizzo politico dei
migranti come elemento destabilizzante all’interno del nostro territorio.
Praticamente
la Germania spinge affinché i migranti arrivino qui e qui ci restino.
E
questa volontà è espressa chiaramente:
il
Ministro tedesco dell’Interno, Nancy Faeser, lo dice annunciando un congelamento
del meccanismo di solidarietà.
L’Italia
non sta rispettando le riammissioni del regolamento di Dublino.
E finché non lo farà, nemmeno noi accoglieremo
altri rifugiati.
E
mentre si alzano timide voci di indignazione nel nostro Paese, e si cerca di
trovare una soluzione tra gli esperti di relazioni internazionali, appare
sempre più evidente che la Germania abbia deciso di pagare organizzazioni non
governative per trasferire clandestini in Italia.
Sostanzialmente
un atto di guerra “camuffato” dal proposito umanitario.
Ci
piacerebbe “una reazione finalmente di orgoglio nazionale”, ma temiamo che sarà
ancora una volta l’occasione dei “colleghi” europei di prendere a schiaffi
l’Italia senza
subire a loro volta la nostra giusta reazione.
(nicolaporro.it/oro-tedesco-quanto-dara-la-germania-alle-ong-per-portarci-i-migranti/).
Crisi
Russia-Ucraina: i BRICS-11
multipolari
possono garantire
pace e
stabilità globali?
Globalresearch.ca
- (27 settembre 2023) - Kester Kenn Klomegah – ci dice:
In
occasione delle riunioni di alto livello dell'Assemblea generale delle Nazioni
Unite tenutesi a New York, un certo numero di leader globali, compresi quelli
africani, hanno chiesto con veemenza la pace globale e lo sviluppo sostenibile.
Russia
e Sud Africa, entrambi membri dell'associazione BRICS hanno partecipato agli
incontri di settembre, e come è stato durante i precedenti vertici e conferenze
hanno rinnovato il loro impegno per garantire la pace all'interno dei principi
della Carta delle Nazioni Unite.
"Mentre
ci riuniamo qui, gran parte dell'umanità si trova di fronte a guerre e
conflitti.
La
solidarietà e la fiducia tra gli Stati vengono erose.
Nel
momento in cui ogni sforzo umano dovrebbe essere diretto verso la realizzazione
dell'Agenda
2030, la
nostra attenzione e le nostre energie sono state ancora una volta deviate dal
flagello della guerra", ha detto il presidente sudafricano “Cyril
Ramaphosa” durante il suo discorso pronunciato a “New York”.
Ramaphosa
ha aggiunto che il Sudafrica ha costantemente sostenuto il dialogo, il
negoziato e la diplomazia per prevenire e porre fine ai conflitti e raggiungere
una pace duratura.
Dall'esperienza
del viaggio del suo paese dall'apartheid alla democrazia, il Sudafrica apprezza
molto l'importanza di coinvolgere tutte le parti in conflitto per raggiungere
risoluzioni pacifiche, giuste e durature.
Sono
questi principi che informano la partecipazione del Sudafrica all'African Peace Initiative, che mira a una risoluzione pacifica
del conflitto tra Russia e Ucraina.
In
questo conflitto, come in tutti i conflitti, e che il principio della Carta delle
Nazioni Unite del rispetto dell'integrità territoriale di ogni paese dovrebbe
essere sostenuto.
Il
Sudafrica sostiene l'appello urgente del Segretario generale delle Nazioni
Unite nella nuova agenda per la pace agli Stati membri affinché forniscano
finanziamenti più sostenibili e prevedibili agli sforzi di costruzione della
pace.
È
desiderio del Sudafrica porre fine alle sofferenze delle persone più direttamente
colpite dal conflitto in Ucraina.
In
vista del vertice di Johannesburg del 20 agosto, “Ramaphosa” in un discorso
alla nazione ha indicato che il Sudafrica ha partecipato all'iniziativa
africana per cercare la pace nel conflitto Ucraina-Russia.
Attraverso
questa iniziativa di pace africana, ha detto con enfasi:
"Crediamo
fermamente che il dialogo, la mediazione e la diplomazia siano l'unica strada
percorribile per porre fine all'attuale conflitto e raggiungere una pace
duratura. Sosteniamo il principio del rispetto dell'integrità territoriale e
della sovranità di tutti gli Stati e di tutti i popoli".
La
politica estera del Sudafrica si è basata su ciò che gli antenati hanno scritto
nella Carta della Libertà nel 1955 che "il Sudafrica sarà uno stato
pienamente indipendente che rispetta i diritti e la sovranità di tutte le
nazioni;
Il Sudafrica si sforzerà di mantenere la pace
nel mondo e la risoluzione di tutte le controversie internazionali attraverso
il negoziato, non la guerra".
Il ritorno
alla presidenza del brasiliano “Luiz Inacio Lula da Silva” nel gennaio 2023 ha
spianato la strada a un rilancio di una politica estera ambiziosa e assertiva
delineata dal leader durante il suo primo mandato tra il 2003 e il 2010.
Ha dato voce alla pace globale e allo sviluppo
pratico con i partner geopolitici, specialmente nel Sud del mondo.
La
Cina ha insistito sul dialogo per la risoluzione del conflitto.
Ha
anche presentato il suo piano di pace ucraino che la Russia mantiene in attesa.
Nonostante
le critiche secondo cui ha attirato l'Africa nei debiti, la Cina sta
contribuendo enormemente allo sviluppo delle infrastrutture africane.
La Cina offre sensibilmente "nuove
opportunità" per una cooperazione diversificata e ha svelato cinque nuovi
piani di sviluppo per l'Africa all'ultimo vertice BRICS a Johannesburg.
Anche
alla fine del 15° vertice BRICS, il documento adottato racchiude punti di vista
significativi su questioni di importanza globale, tra cui la pace e lo
sviluppo.
In
questo documento, i leader BRICS hanno espresso la loro più alta e sentimentale
preoccupazione "per migliorare la sua partnership strategica a beneficio
del suo popolo attraverso la promozione della pace".
Afferma
inoltre ...
"Ribadiamo
la necessità che tutti i paesi cooperino per promuovere e proteggere i diritti
umani e le libertà fondamentali secondo i principi di uguaglianza e rispetto
reciproco. Siamo d'accordo di continuare a trattare tutti i diritti umani".
"Siamo
d'accordo di rafforzare la cooperazione su questioni di interesse comune sia
all'interno dei BRICS che nei consessi multilaterali, tra cui l'Assemblea
generale delle Nazioni Unite e il Consiglio dei diritti umani.
Chiediamo
il rispetto della democrazia e dei diritti umani", afferma la
dichiarazione BRICS (leggermente abbreviata per lo spazio).
Per i
BRICS-11 (Brasile, India, Cina e Sud Africa + nuovi membri) rimanere
indifferenti e mostrare continua palese indifferenza potrebbe essere
interpretato, prima di tutto, come un fallimento integrale dei suoi impegni.
Probabilmente è un punto di svolta e critico
per mostrare al mondo la sua efficacia primaria sulla risoluzione dei conflitti
sigillata nei suoi documenti del vertice.
L'"iniziativa
di pace" dell'Africa è diretta contro la Russia?
Il
vertice Russia-Africa di San Pietroburgo.
I
registri mostrano che il Kenya non è membro dei BRICS.
Ma in
una direzione simile insieme ad alcuni leader africani all'Assemblea generale
delle Nazioni Unite, anche il presidente keniota “William Ruto” ha fatto
riferimento all'impegno proattivo per la pace, che non è limitato al
continente; L'Unione Africana è stata ispirata a inviare la delegazione
africana per la pace, composta da sei capi di stato africani a Mosca e Kiev con
un piano di pace in dieci punti, iniziando con gli sforzi per avviare un
processo di mediazione per risolvere il conflitto tra Russia e Ucraina.
Sebbene
la delegazione abbia incontrato sfide significative nella sua missione, il
Kenya e l'intera Africa rimangono molto orgogliosi che la delegazione di pace
si sia presentata.
Il gruppo African Peace Initiative guidato dal
presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, ha compiuto seri sforzi per il
riconoscimento come mediatori di pace.
La
delegazione comprendeva l'attuale presidente dell'Unione africana e presidente
delle Comore, “Azali Assoumani”;
Presidente del Senegal, “Macky Sall;
Il
presidente dello Zambia,” Hakainde Hichilema”
e il
primo ministro egiziano, “Mostafa Madbouly”.
Inoltre,
la delegazione comprendeva rappresentanti dell'Uganda e del Congo.
Il
gruppo ha presentato una proposta in 10 punti a Kiev e San Pietroburgo.
L'obiettivo
principale della missione di pace africana è principalmente quello di proporre "misure di rafforzamento della
fiducia"
al fine di facilitare la pace tra i due paesi.
Doveva
cercare una soluzione pacifica del conflitto iniziato alla fine di febbraio
2022.
Alle
Nazioni Unite, il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha nuovamente offerto il
segnale che "La Russia non può rinunciare agli obiettivi di un'operazione
militare speciale in Ucraina". Da diversi documenti ufficiali, la Russia
ha sottolineato la ragione come "de-militarizzare e de-nazificare"
l'Ucraina.
Citando
il presidente Vladimir Putin, Lavrov ha detto che l'Occidente è "veramente
un impero di menzogne" che anche durante la battaglia contro il nazismo
nella seconda guerra mondiale, aveva pianificato un'offensiva contro i loro
alleati sovietici.
I
leader sovietici e poi russi "ricevettero assicurazioni politiche concrete
riguardo alla non espansione dell'alleanza militare della NATO verso est",
che si rivelò essere un puro inganno.
Washington
e Bruxelles hanno cercato incessantemente di espandere i loro interessi e
alleanze per subordinare il Sud e l'Est del mondo, rifiutando il desiderio
della Russia di garanzie di sicurezza reciproca, ha affermato, e ha chiuso il
suo caso con un appello al compromesso, dicendo che "l'umanità è a un bivio ... È
nel nostro interesse comune prevenire una spirale discendente in una guerra su
larga scala".
Ha
invocato l'appello del Segretario Generale ai leader mondiali di incontrarsi e
negoziare nello spirito del compromesso all'”Assemblea Generale delle Nazioni
Unite” di quest'anno, "quando si progetta il nostro futuro comune per il
nostro bene comune" e ha concluso che è stata una risposta eccellente a coloro che
dividono il mondo in democrazie e autocrazie e dettano le loro regole
neocoloniali agli altri.
Il
segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres alla sessione del
Consiglio di sicurezza ha parlato in modo assertivo in riferimento ai bambini
che sono scomparsi, sono stati rapiti, vengono nascosti e affamati.
Lavrov
le ha definite accuse, questioni senza fondamento.
Lavrov,
più tardi alla conferenza stampa, ha attribuito il conflitto nel cortile di
casa del suo paese agli sforzi pluriennali dell'Occidente per trasformare
l'Ucraina in anti-Russia, sottolineando la politica della Russia in
un'architettura multipolare e, in linea di principio, che cerca rigorosamente
l'adesione alla pace globale e il rispetto dell'integrità territoriale e della
sovranità.
Putin
decreta "Operazione militare speciale" in Ucraina.
Il 24
febbraio 2022, il presidente russo ha dichiarato l'"operazione militare
speciale" in Ucraina.
Nel
suo discorso a livello nazionale, Putin ha sottolineato che negli ultimi 30
anni hanno pazientemente cercato di raggiungere un accordo con i principali
paesi della NATO sui principi di sicurezza uguale e indivisibile in Europa.
Nel
bel mezzo del lungo discorso di quel 24 febbraio, Putin ha indicato che si
potrebbe dire, con buona ragione e fiducia, che l'intero cosiddetto blocco
occidentale formato dagli Stati Uniti a propria immagine e somiglianza, nella
sua interezza, lo stesso "impero della menzogna".
"Nonostante
tutto, nel dicembre 2021, abbiamo fatto l'ennesimo tentativo di raggiungere un
accordo con gli Stati Uniti e i loro alleati sui principi della sicurezza
europea e della non espansione della NATO.
Gli
Stati Uniti non hanno cambiato posizione.
Non
ritiene necessario accordarsi con la Russia su una questione per noi critica.
Gli Stati Uniti stanno perseguendo i propri obiettivi, trascurando i nostri
interessi", ha sottolineato Putin.
Ha
inoltre sottolineato:
"Per
quanto riguarda gli affari militari, anche dopo la dissoluzione dell'URSS e la
perdita di una parte considerevole delle sue capacità, la Russia di oggi rimane
uno degli stati nucleari più potenti.
Inoltre, ha un certo vantaggio in diverse armi
all'avanguardia.
In questo contesto, non ci dovrebbero essere
dubbi per chiunque sul fatto che qualsiasi potenziale aggressore dovrà
affrontare la sconfitta e le conseguenze inquietanti se dovesse attaccare
direttamente la Russia".
Per
gli Stati Uniti e i loro alleati, è una politica di contenimento della Russia,
con evidenti dividendi geopolitici.
Per la Russia, è una questione di vita o di
morte, una questione di futuro storico come nazione.
Non è
un'esagerazione; Questo è un dato di fatto.
Non è
solo una minaccia molto reale agli interessi della Russia, ma all'esistenza
stessa dello Stato e alla sua sovranità.
È la linea rossa. L'hanno attraversata.
In
questo contesto, in conformità con l'articolo 51 (capitolo VII) della Carta
delle Nazioni Unite, con il permesso del Consiglio della Federazione russa, e
in esecuzione dei trattati di amicizia e mutua assistenza con la Repubblica
popolare di Donetsk e la Repubblica popolare di Lugansk, ratificati
dall'Assemblea federale il 22 febbraio, ho preso la decisione di effettuare
un'operazione militare speciale, Putin ha dichiarato "Operazione militare
speciale" su Ukriane.
Lo
scopo di questa operazione è proteggere le persone che, da otto anni,
affrontano l'umiliazione e il genocidio perpetrati dal regime di Kiev.
A tal
fine, la Russia cercherebbe di smilitarizzare e denazificare l'Ucraina, nonché
di processare coloro che hanno perpetrato numerosi crimini sanguinosi contro i
civili, compresi i cittadini della Federazione Russa.
Gli ufficiali delle forze armate russe
svolgerebbero il loro dovere con professionalità e coraggio.
Non è
il piano della Russia di occupare il territorio ucraino.
Costo
dell'"operazione militare speciale" della Russia in Ucraina.
I
media di Forbes hanno riferito che la Russia ha già speso oltre 167 miliardi di
dollari per la guerra contro l'Ucraina.
"In
un anno e mezzo dall'inizio della sua invasione su vasta scala, la Russia ha
speso circa 167,3 miliardi di dollari per la guerra contro l'Ucraina, di cui 34
miliardi di dollari di equipaggiamento sono stati distrutti dalle sole forze
armate ucraine", ha riferito.
Fonte:
calcoli di Forbes basati sui dati dello Stato Maggiore delle Forze Armate
dell'Ucraina. Secondo Forbes, la Russia spende circa 300 milioni di dollari al giorno
per la sua guerra contro l'Ucraina.
La
spesa militare diretta e il costo delle attrezzature perse dalla Russia nei 18
mesi di guerra (dal 24 febbraio 2022 al 24 agosto 2023) è di circa 167,3
miliardi di dollari.
Questa
stima non include le spese costanti per la difesa non correlate alle operazioni
militari, nonché le perdite economiche del paese aggressore.
Le
maggiori voci di spesa: garantire le operazioni militari (51,3 miliardi di
dollari), gli stipendi dei militari (35,1 miliardi di dollari), il risarcimento
alle famiglie dei morti (25,6 miliardi di dollari) e dei feriti (21 miliardi di
dollari) e il costo delle attrezzature distrutte (34 miliardi di dollari).
Dopo
la rapida caduta del rublo, il "costo" del soldato russo per il
bilancio della Federazione Russa è diminuito in modo significativo.
Se per il 2022 i pagamenti totali per un
militare erano di circa 200 dollari al giorno, ora sono circa 120 dollari al
giorno.
Il
livello delle perdite russe negli ultimi mesi è rimasto a un livello
significativamente più alto rispetto allo scorso anno, secondo lo Stato
Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina.
Di conseguenza, la Russia è costretta a
spendere di più per il risarcimento alle famiglie.
Il
costo del risarcimento per la famiglia del defunto nella Federazione Russa era
di circa 110.000 dollari, ora è solo di circa 65.000 dollari.
L'ammontare del risarcimento ai feriti,
rispettivamente, è diminuito da 45.000 a 27.000 dollari.
La
principale voce di spesa della Federazione Russa per la guerra in Ucraina sono
le munizioni e il supporto militare dell'esercito.
Il
costo totale di questo è di 51,34 miliardi di dollari.
Allo stesso tempo, i russi hanno speso oltre 9
miliardi di dollari per fornire l'artiglieria russa in un anno e mezzo della
grande guerra.
Il
costo totale dei missili sparati sul territorio dell'Ucraina ha già raggiunto
una somma considerevole di oltre 21,1 miliardi di dollari.
Nel
settembre 2022, la Duma di Stato (camera bassa del parlamento russo) e il
Consiglio della Federazione (camera alta) hanno approvato la legislazione sulla
ratifica dei trattati, nonché le leggi costituzionali federali sull'adesione
delle quattro regioni alla Russia.
Il 24
febbraio, il presidente russo Putin ha dichiarato in un discorso televisivo che
in risposta a una richiesta dei capi delle repubbliche del Donbass aveva deciso
di effettuare un'operazione militare speciale per proteggere le persone
"che hanno sofferto di abusi e genocidi da parte del regime di Kiev per
otto anni" e Putin ha spiegato – "smilitarizzazione e denazificazione"
in Ucraina, approvato dalla Duma di Stato e dal Consiglio della Federazione
Russa.
(Kester Kenn Klomegah, che in
precedenza ha lavorato con Inter Press Service (IPS), Weekly Blitz e
InDepthNews, è ora un collaboratore regolare di Global Research.)
L’Argomento
“Porno” nel Diario
Scolastico
Scatena le Polemiche.
Conoscenzealconfine.it
– (27 Settembre 2023) - Katia Migliore – ci dice:
Dopo
il documento incubo dell’OMS (corrotta sino al midollo! N.D.R), ecco il diario che sdogana la
fruizione del porno da parte degli studenti dei licei (e non solo).
La
notizia gira sul web ed è al centro di polemiche.
Una
fotografia divulgata da un genitore mostra una pagina del diario di “ScuolaZoo”
che fa discutere, e lancia l’ennesimo campanello d’allarme che riguarda i
nostri figli.
Nel
diario si pubblica, infatti, tra le varie pagine dell’anno scolastico ’23-’24,
una che riguarda la fruizione della pornografia.
La
vivace redazione ha ben pensato che fosse necessario chiarire ai giovani quale
dovrebbe essere il rapporto con il video a carattere pornografico in una
paginetta di un diario rivolto a studenti liceali (ma se lo compra un ragazzino delle
medie, il diario che fa, attiva un allarme?).
Vediamo
cosa c’è scritto in questa illuminante intervista alla famosa psicoterapeuta
del caso.
La
risposta alla prima domanda, ovvero se sia sbagliato guardare materiale
pornografico, basta a darci la misura dell’attacco ideologico e propagandistico
a favore della sessualizzazione dei minori che i nostri ragazzi subiscono
quotidianamente:
“No… è
un modo per rappresentare la sessualità e sostenere IL CULTO DEL PIACERE”.
Forse
sarebbe meglio educare i ragazzi al culto della Conoscenza, o al culto del
Rispetto per gli altri, o al culto dell’Amore Romantico.
Vorremmo
sapere dove sia il valore aggiunto di questa risposta data da una persona che
dovrebbe essere esperta nel trattare questo tema, e quali giovani potranno mai
crescere sani, in un ambiente che gli insegna che il piacere debba essere
addirittura oggetto di culto.
(Ma il
culto del demonio non è un pacere? N.D.R)
Sempre ammesso che quello rappresentato nel
porno contemporaneo sia un mondo di piacere, s’intende:
recenti
avvenimenti di cronaca ci confermano, purtroppo quanto il modello pornografico
sia terribilmente violento e alterato e quanta influenza negativa possa avere
sui nostri adolescenti.
(Ma la
propaganda criminale non è un reato? N.D.R)
Noi
adulti, i genitori in particolare, dobbiamo combattere con tutte le nostre
forze questa filosofia del piacere a ogni costo, perché non ci sfuggirà certo
il senso malefico di questa deriva, per cui non solo fruire del porno sarebbe
positivo da parte dei ragazzini, ma addirittura gli farebbe bene, il, tutto con
la finalità di consolidare il puro edonismo, il vuoto totale, la perdita dei
valori positivi.
Certo,
poi la pezza ci va messa, dicendo in questa famigerata intervista che bisogna
stare attenti, che quella dei porno è una proiezione lontana dalla realtà, ma
la comunicazione più importante è già passata, il danno è fatto.
E poi, non la guardano solo gli uomini, volete
mettere per le grandi sorti progressive delle donne emancipate che enorme
conquista?
Poco importa poi se le ragazzine restano
confuse, non vogliono sembrare troppo pudiche, non va di moda, e poi hai visto
le pornostar che grande esempio sono…
(Esempio
di virtù arcobaleno… s’intende! N.D.R)
E però
proseguendo nell’intervista qualcosa che non va c’è, perché la psicoterapeuta
avverte che non si debba diventare dipendenti ma, del resto, se il ragazzo è alla
spasmodica ricerca del culto del piacere, può capitare che diventi ossessivo
compulsivo, o no?
La contraddizione c’è, ed è grande come una
casa:
se spingi all’edonismo, non puoi sorprenderti
che possa avere effetti nefasti su delle giovani menti, specie se si parla di
sesso, che resta argomento tabù e difficile da affrontare (com’è normale che sia tra ragazzini).
Ma
l’ultima affermazione riporta al grande tema ricorrente che ormai ossessiona i
piani alti del mondo globalista e i suoi media:
nulla di male se sei etero e sei attirato dai
video a contenuto omosessuale o trans, o viceversa, la confusione non è un
male, qualcuno ti aiuterà a capire da che parte stare.
Ecco,
viva la fluidità, l’incertezza non è un problema, perché alla fine quel mondo
non è reale, no no, è solo onirismo digitale, che sembra, ma non è.
Quindi
sentitevi liberi, cari ragazzi, l’importante è che non proviate amore e affetto,
perché alla fine non aiutano nella ricerca del piacere, che è l’unica finalità
che sembra interessare agli pseudo-esperti dell’educazione dell’infanzia e
della gioventù.
(La
pornografia di stato è un delitto contro l’umanità! N.D.R)
Le
grandi conquiste infantili, una volta, erano imparare a guidare la bicicletta
senza rotelle;
le
grandi conquiste adolescenziali erano legate alla capacità di rendersi autonomi
dai genitori, lavorando sulla propria crescita, affrontando anche momenti di
crisi e frustrazione e di conflitto coi genitori stessi, ci siamo passati
tutti, lo sappiamo. Ora… al massimo, pigiamino e un bel porno dopo cena e vuoi
mettere come tutto si sistema?
E al
diavolo l’Amore, quella cosa che toglie ancora (fortunatamente) il sonno ai
nostri figli.
Gli affetti non sono qualcosa che interessa
coltivare, l’importante è sessualizzare gli infanti e gli adolescenti, e così
ci ritroviamo, ancora più grave, di fronte a documenti terrificanti redatti da
OMS (corrotta, N.D.R) sull’educazione sessuale.
Il
programma OMS, cita, tra i fondamentali da trattare da parte di insegnanti
esperti, la masturbazione dalla prima infanzia, il parlare di questioni
sessuali, l’esplorare le relazioni omosessuali e il consolidare l’identità di genere,
conoscere e difendere “i diritti sessuali di bambini e bambine”, e informarli
riguardo alla contraccezione e all’aborto, per non parlare, appunto, della
pornografia.
I
genitori in tutto questo rappresentano solo un ostacolo, perché tutti questi
bei programmi sarebbero gestiti da estranei “competenti”, e vi lascio
immaginare cosa ne potrebbe venire fuori, e quali sono i pericoli ai quali sono
sottoposti i bambini, perché qui c’è gente che vuole davvero manipolarli e di
certo non vuole il loro bene.
(Sono solo criminali molto competenti
sulla propaganda Woke! N.D.R)
I genitori, infatti, sono una fonte di educazione non
sottoposta ad alcun controllo, rispetto allo Stato che è invece una fonte
giusta, certa, insomma, scientifica.
In conclusione, si auspica l’imposizione di
comportamenti sessuali ai bambini fin dalla più tenera età per decisione dello
Stato.
E
quindi, perché stupirci di certe affermazioni riportate su un diario che
dovrebbe semplicemente servire ad altro, tipo segnarsi il lavoro a casa e
qualche pensiero in libertà?
Tutto
è funzionale a un piano che vuole surclassare i programmi scolastici nazionali,
ponendosi sopra di essi con improbabili e nefasti progetti “educativi”.
Tutto
si collega, tutto si tiene:
l’aggressione
sessuale ai nostri figli è iniziata, sta a noi genitori vigilare, farci
sentire, e, quando necessario, combattere (come? N.D.R) per il loro bene.
(Katia
Migliore)
(comedonchisciotte.org/largomento-porno-nel-diario-scolastico-scatena-le-polemiche/)
"Il
nuovo anormale "i maniaci del
controllo
autoritario” vogliono
"micro
gestire le nostre vite".
Globalresearch.ca
– (27 settembre 2023) - John W. Whitehead e Nisha Whitehead – ci dicono:
(The
Rutherford Institute).
"L'uomo
nasce libero, ma ovunque è in catene." —Jean-Jacques Rousseau.
Il
controllo autoritario impazzisce per micro gestire le nostre vite è diventato
la nuova normalità o, per essere più precisi, il nuovo anormale quando si
tratta di come il governo si relaziona con la cittadinanza.
Questo
dispotismo prepotente, che precede l'isteria COVID-19, è la definizione stessa
di uno “Stato bambinaia”, in cui i rappresentanti del governo (quelli eletti e nominati per
lavorare per noi) adottano l'idea autoritaria che il governo sa meglio e quindi
deve controllare, regolare e dettare quasi tutto ciò che riguarda la vita
pubblica, privata e professionale dei cittadini.
In effetti,
è un momento pericoloso per chiunque si aggrappi ancora all'idea che libertà
significhi il diritto di pensare con la propria testa e agire responsabilmente
secondo il proprio miglior giudizio.
Questo
tiro alla fune per il controllo e la sovranità su noi stessi ha un impatto su
quasi ogni aspetto della nostra vita, sia che si parli di decisioni relative
alla nostra salute, alle nostre case, a come cresciamo i nostri figli, a ciò
che consumiamo, a ciò che guidiamo, a ciò che indossiamo, a come spendiamo i
nostri soldi, a come proteggiamo noi stessi e ai nostri cari, e persino a chi
ci associamo e cosa pensiamo.
Come
scrive “Liz Wolf”e per “Reason”,
"Piccole
cose che rendono la vita delle persone migliore, più gustosa e meno noiosa
vengono represse dai grandi tipi di governo nei governi federali e
statali".
Non
puoi nemmeno più comprare una stufa, una lavastoviglie, un soffione, un
soffiatore di foglie o una lampadina senza entrare in conflitto con lo “Stato
bambinaia”.
In
questo modo, con il pretesto della pseudo-benevolenza, il governo ha inflitto
questa tirannia burocratica in modo tale da annullare i diritti inalienabili
dell'individuo e limitare le nostre scelte a quei pochi che il governo ritiene
abbastanza sicuri.
Eppure
la scelta limitata non è affatto una scelta. Allo stesso modo, la libertà
regolamentata non è affatto libertà.
Infatti,
come conclude uno studio del “Cato Institute”, per l'americano medio, la
libertà è diminuita generalmente negli ultimi 20 anni.
Come
spiegano i ricercatori “William Ruger” e “Jason Sorens”,
"Basiamo la nostra concezione della
libertà su un quadro di diritti individuali. A nostro avviso, agli individui
dovrebbe essere permesso di disporre delle loro vite, libertà e proprietà come
meglio credono, purché non violino i diritti degli altri".
I
segni evidenti del dispotismo esercitato dal regime sempre più autoritario che
si spaccia per il governo degli Stati Uniti (e i suoi partner corporativi nel
crimine) sono intorno a noi:
censura,
criminalizzazione, divieto ombra e de-platforming di individui che esprimono
idee politicamente scorrette o impopolari;
sorveglianza
senza mandato dei movimenti e delle comunicazioni degli americani; Incursioni
della squadra SWAT nelle case degli americani;
sparatorie di cittadini disarmati da parte
della polizia;
dure
punizioni inflitte agli scolari in nome della tolleranza zero;
lockdown
a livello di comunità e mandati sanitari che privano gli americani della loro
libertà di movimento e integrità fisica;
droni
armati che prendono il volo a livello nazionale;
guerre
senza fine;
spesa fuori controllo; polizia militarizzata;
ricerche su strada; prigioni privatizzate con un incentivo al profitto per
incarcerare gli americani;
centri
di fusione che spiano, raccolgono e diffondono dati sulle transazioni private
degli americani;
e
agenzie militarizzate con scorte di munizioni, per citare alcune delle più spaventose.
Eppure,
per quanto eclatanti possano essere queste incursioni sui nostri diritti, sono
le tirannie senza fine e meschine – i dettami pesanti e punitivi inflitti da
una burocrazia ipocrita e del Grande Fratello, il Grande Fratello conosce il
meglio, su una popolazione sovraccarica, sovra regolamentata e
sottorappresentata – che illustrano così chiaramente il grado in cui "noi,
il popolo" siamo visti come incapaci di buon senso, giudizio morale,
equità e intelligenza.
Per
non parlare della mancanza di una comprensione di base di come rimanere in
vita, crescere una famiglia o far parte di una comunità funzionante.
Quando
i dettami dei piccoli burocrati hanno un peso maggiore dei diritti individuali
dei cittadini, siamo nei guai, gente.
Un'
ideocrazia da babysitter: quando il governo pensa di saperne di più.
I
governi federali e statali hanno usato la legge come un randello per litigare,
legiferare e micro gestire le nostre vite attraverso l'eccessiva
regolamentazione e l'eccessiva criminalizzazione.
Questo
è ciò che accade quando i burocrati gestiscono lo spettacolo, e lo stato di
diritto diventa poco più di un pungolo per costringere la cittadinanza a
marciare di pari passo con il governo.
L'eccesso
di regolamentazione è solo l'altra faccia della medaglia dell'eccessiva
criminalizzazione, quel fenomeno in cui tutto è reso illegale e tutti diventano
trasgressori della legge.
Non
devi guardare lontano per trovare abbondanti esempi di leggi dello Stato
bambinaia che infantilizzano gli individui e li spogliano della loro capacità
di decidere le cose da soli.
Nel 2012, l'allora sindaco di New York “Michael
Bloomberg” propose tristemente un divieto sulla vendita di bibite e grandi
bevande zuccherate per proteggersi dall'obesità.
Altre
località hanno emanato divieti di inviare messaggi di testo mentre si cammina,
indossare pantaloni cadenti, avere troppo fango sulla propria auto, fumare
all'aperto, conservare la spazzatura in auto, ordinare impropriamente la
spazzatura, imprecare a portata d'orecchio degli altri o stridere le gomme.
Eppure,
mentre ci sono infiniti modi per lo Stato bambinaia di micro gestire le nostre
vite, le cose diventano davvero inquietanti quando il governo adotta meccanismi
che gli consentono di monitorarci per le violazioni al fine di far rispettare
le sue numerose leggi.
Nanny
State, incontra lo Stato di Sorveglianza onniveggente e onnisciente e il suo
aiutante, lo Stato di Polizia muscoloso.
Vedete,
in un'epoca di eccessiva criminalizzazione – quando la legge è brandita come un
martello per forzare il rispetto dei dettami del governo, qualunque essi siano,
non devi fare nulla di "sbagliato" per essere multato, arrestato o
sottoposto a incursioni, sequestri e sorveglianza.
Devi
solo rifiutarti di marciare di pari passo con il governo.
Come
avverte l'analista politico “Michael Van Beek”, il problema con l'eccessiva
criminalizzazione è che ci sono così tante leggi a livello federale, statale e
locale, che non possiamo conoscerle tutte.
"È
anche impossibile far rispettare tutte queste leggi.
Invece,
i funzionari delle forze dell'ordine devono scegliere quali sono importanti e
quali no.
Il
risultato è che scelgono le leggi che gli americani devono davvero seguire,
perché sono loro a decidere quali leggi contano davvero", conclude Van
Beek.
"I
regolamenti federali, statali e locali – regole create da burocrati governativi
non eletti – hanno la stessa forza di legge e possono trasformarti in un
criminale se violi uno di essi ...
Se
violiamo queste regole, potremmo essere perseguiti come criminali.
Non
importa quanto antiquati o ridicoli, hanno ancora tutta la forza della legge.
Lasciando così tanti di questi in giro, che aspettano solo di essere usati
contro di noi, aumentiamo il potere delle forze dell'ordine, che hanno molte
opzioni per accusare le persone di violazioni legali e normative ".
Questa
è la superpotenza dello stato di polizia:
potenziato dallo Stato bambinaia, è stato
investito dell'autorità di rendere le nostre vite un inferno burocratico.
In
effetti, se sei stato innervosito dal rapido deterioramento della privacy sotto
lo Stato di sorveglianza, preparati ad essere terrorizzato dalla matrice di
sorveglianza che verrà introdotta dallo Stato bambinaia che lavora in tandem
con lo Stato di polizia.
La
risposta del governo al COVID-19 ci ha caricato di uno Stato bambinaia incline
a usare i suoi draconiani poteri pandemici per proteggerci da noi stessi.
Le
basi gettate con COVID-19 sono un prologo a quella che diventerà la conquista
da parte dello stato di polizia di una nuova frontiera, relativamente
inesplorata:
lo
spazio interiore, in particolare, il funzionamento interno (genetico,
biologico, biometrico, mentale, emotivo) della razza umana.
Considera
quanti altri modi il governo potrebbe "proteggerci" da noi stessi con
il pretesto della salute e della sicurezza pubblica.
Ad
esempio, con il pretesto della salute e della sicurezza pubblica, il governo potrebbe usare l'assistenza sanitaria
mentale come
pretesto per prendere di mira e rinchiudere dissidenti, attivisti e chiunque
sia abbastanza sfortunato da essere inserito in una lista di controllo del
governo.
Se
combinati con i progressi nelle tecnologie di sorveglianza di massa, programmi
basati sull'intelligenza artificiale in grado di tracciare le persone in base
alla loro biometria e comportamento, dati dei sensori di salute mentale (tracciati da dati indossabili e
monitorati da agenzie governative come HARPA), valutazioni delle minacce,
avvertimenti di rilevamento comportamentale, iniziative pre-crimine, leggi
sulle armi da fuoco e programmi di pronto soccorso per la salute mentale volti
a formare i guardiani per identificare chi potrebbe rappresentare una minaccia
per la sicurezza pubblica.
Questi
programmi preventivi di salute mentale potrebbero segnalare un punto di svolta
negli sforzi del governo per penalizzare coloro che sono coinvolti nei
cosiddetti "crimini di pensiero".
È così
che inizia.
Ogni
giorno, gli americani stanno già rinunciando (in molti casi, volontariamente)
ai dettagli più intimi di chi siamo:
il
loro corredo biologico, i nostri progetti genetici e la nostra biometria
(caratteristiche e struttura facciale, impronte digitali, scansioni dell'iride,
ecc.) —al fine di navigare in un mondo sempre più abilitato alla tecnologia.
Avendo
condizionato la popolazione all'idea che far parte della società è un
privilegio e non un diritto, tale accesso potrebbe facilmente essere basato sui
punteggi di credito sociale, sulla dignità delle proprie opinioni politiche o
sulla misura in cui si è disposti a rispettare i dettami del governo, non
importa quali possano essere.
COVID-19
con i suoi discorsi su test di massa, checkpoint di screening, tracciamento dei
contatti, passaporti di immunità e linee di suggerimenti per segnalare
"trasgressori" alle autorità è stata un'anteprima di ciò che verrà.
Dovremmo
essere tutti diffidenti e spaventati.
In un
momento in cui il governo ha una lista crescente – condivisa con i centri di
fusione e le forze dell'ordine – di ideologie, comportamenti, affiliazioni e
altre caratteristiche che potrebbero contrassegnare qualcuno come sospetto e
portarlo ad essere etichettato come potenziale nemico dello stato, non ci vorrà
molto perché nessuno di noi sia considerato fuorilegge o terrorista.
Dopo
tutto, al governo piace usare le parole "anti-governo",
"estremista" e "terrorista" in modo intercambiabile.
Il “Dipartimento della Sicurezza Nazionale” definisce
ampiamente gli estremisti come individui "che sono principalmente
anti-governativi, rifiutando l'autorità federale a favore dell'autorità statale
o locale, o rifiutando completamente l'autorità governativa".
Ad un
certo punto, essere un individualista sarà considerato pericoloso quanto essere
un terrorista.
Quando
tutto va bene quando viene fatto in nome della sicurezza nazionale, della lotta
al crimine e del terrorismo, "noi, il popolo" abbiamo poca o nessuna
protezione contro le incursioni della squadra SWAT, la sorveglianza domestica,
le sparatorie della polizia di cittadini disarmati, le detenzioni a tempo
indeterminato e simili, indipendentemente dal fatto che tu abbia fatto qualcosa
di sbagliato o meno.
In
un'epoca di eccessiva criminalizzazione, sei già un criminale.
Tutto
ciò di cui il governo ha bisogno è la prova della tua violazione della legge.
Lo capiranno anche loro.
Che si
tratti dell'uso di software di sorveglianza come “Shadow Dragon” che consente
alla polizia di guardare l'attività sui social media delle persone, o della
tecnologia che utilizza il” router WiFi” di una casa e elettrodomestici
intelligenti per consentire a chi è all'esterno di "vedere" in tutta
la casa, è solo una questione di tempo.
Come
chiarisco nel mio libro “Battlefield America”: “The War on the American People” e
nella sua controparte immaginaria “The Erik Blair Diaries”, non è più una questione se il governo
rinchiuderà gli americani per aver sfidato uno dei suoi numerosi mandati, ma
quando.
(Rutherford
Institute)
(“John
W. Whitehead” e “Nisha Whitehead”, The Rutherford Institute, 2023)
Le
rivendicazioni degli Stati Uniti
sull'Oceano
Pacifico centrale
violano
il diritto internazionale.
Globalresearch.ca
– (26 settembre 2023) - Dr. Edward Hunt – ci dice:
Non
esiste alcuna base legale per gli Stati Uniti per controllare la vasta area
oceanica che comprende gli Stati compatti.
A
dispetto delle norme e delle regole internazionali, i funzionari statunitensi
stanno rivendicando la vasta area oceanica nell'Oceano Pacifico centrale che
ospita gli stati compatti.
Ora
che stanno rinnovando le disposizioni economiche dei patti di libera
associazione con Palau, le Isole Marshall e gli Stati Federati di Micronesia, i
funzionari statunitensi insistono sul fatto che i patti forniscono agli Stati
Uniti il controllo esclusivo su un'area dell'Oceano Pacifico centrale che è
paragonabile per dimensioni agli Stati Uniti.
"Controlliamo
essenzialmente la metà settentrionale del Pacifico tra Hawaii e
Filippine", ha detto l'inviato speciale degli Stati Uniti “Joseph Yun” al
Congresso a luglio.
Per
decenni, gli Stati Uniti hanno supervisionato il patto di libera associazione
con Palau, le Isole Marshall e gli Stati Federati di Micronesia.
In base ai patti, gli Stati Uniti forniscono
assistenza economica ai tre paesi mentre mantengono potenti controlli militari
sulle isole e sulle loro acque.
Uno di
questi controlli militari, "il veto della difesa", consente agli
Stati Uniti di impedire agli stati compatti di forgiare accordi internazionali
che potrebbero ostacolare le priorità militari statunitensi.
Di conseguenza, gli stati compatti non hanno
mai aderito al “Trattato di Rarotonga”, che ha istituito una zona libera dal
nucleare nella regione.
Un
altro controllo militare degli Stati Uniti è "il diritto di negazione
strategica" con cui i funzionari statunitensi affermano che possono
impedire ad altri paesi di accedere alle terre, alle acque e allo spazio aereo
degli stati compatti.
"I
patti ci danno piena autorità di difesa e responsabilità in quei paesi e
forniscono la nostra capacità di negare strategicamente l'accesso militare ai
paesi terzi", ha detto la diplomatica statunitense “Jane Bocklage” al
Congresso all'inizio di quest'anno.
Sebbene
il patto includa un linguaggio che consente agli Stati Uniti di precludere
l'accesso alle isole da parte di forze militari di terze parti, i funzionari
statunitensi hanno ampiamente interpretato questo linguaggio nel senso che
possono escludere terze parti dalle zone economiche esclusive (ZEE) degli stati
compatti, che si estendono fino a 200 miglia intorno alle coste di ciascuna
isola.
In
un'audizione al Congresso a luglio, il senatore “John Barrasso” (R-WY) ha
affermato che l'autorità di negazione strategica "ci consente di negare
l'accesso a qualsiasi potenziale avversario in un'area del Pacifico
paragonabile per dimensioni agli Stati Uniti continentali".
Un
associato ha presentato una mappa che ritraeva le ZEE come un'area contigua
sotto il controllo degli Stati Uniti.
"È
grande quasi quanto gli Stati Uniti continentali", ha osservato Barrasso.
Il
funzionario del Dipartimento della Difesa “Siddharth Mohandas” concordò con
l'interpretazione del senatore.
Ha affermato che gli Stati Uniti mantengono un
accesso illimitato ed esclusivo all'area.
"Abbiamo la capacità di negare l'accesso
alle forze armate straniere e la capacità di operare nelle zone economiche
esclusive degli Stati liberamente associati", ha detto Mohandas,
riferendosi agli stati compatti.
Questa
interpretazione della negazione strategica è incompatibile con il diritto
internazionale.
Ai
sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, tutti i paesi
hanno il diritto di navigazione e sorvolo nelle zone economiche esclusive di
altri paesi, come previsto dagli articoli 58 e 87.
La
maggior parte dei paesi, compresi gli Stati compatti, sono parti della
convenzione.
Gli
Stati Uniti non hanno mai ratificato la convenzione, ma funzionari statunitensi
di alto livello hanno espresso il loro sostegno ad essa.
"Sebbene
non siano ancora parte del trattato, gli Stati Uniti osservano comunque il LOSC
delle Nazioni Unite come riflesso del diritto e della pratica internazionale
consuetudinari", spiega la “National Oceanic and Atmospheric
Administration”, riferendosi alla “Convenzione sul diritto del mare”.
Quando
i funzionari statunitensi affermano di avere il diritto di escludere attori
terzi dalle zone economiche esclusive degli stati compatti, stanno facendo
affermazioni che sono incoerenti con la” Convenzione delle Nazioni Unite”.
Non
esiste alcuna base legale per gli Stati Uniti per impedire alle navi di altri
paesi di attraversare pacificamente le zone economiche esclusive degli Stati
compatti.
Più di
due decenni fa, il “General Accounting Office” (GAO) degli Stati Uniti ha
riconosciuto in un importante rapporto che la negazione strategica non si
estende alle zone economiche esclusive degli stati compatti.
Secondo
il rapporto GAO, la negazione strategica è limitata alle acque territoriali di
12 miglia che circondano ogni isola.
Anche all'interno di queste zone più piccole,
ha osservato il GAO, le navi militari di altri paesi mantengono il diritto di
"passaggio innocente".
"Le
dichiarazioni dei responsabili politici che indicano che gli Stati Uniti hanno
il diritto di negare l'accesso militare alle isole e a una vasta area dell'Oceano
del Pacifico– un interesse statunitense ampiamente citato – sopravvalutano
l'ampiezza di questo diritto, che copre solo le singole isole e le loro acque
territoriali di 12 miglia", ha spiegato il GAO.
Una
mappa inclusa nel rapporto GAO mostra che la negazione strategica si applica a
piccole aree isolate piuttosto che alla distesa molto più grande dell'Oceano
Pacifico che viene spesso rivendicata dai funzionari statunitensi.
Un'implicazione chiave della mappa del GAO è
che gli Stati Uniti non possono escludere legalmente terze parti dalla vasta
area oceanica che circonda gli stati compatti.
In
effetti, i funzionari statunitensi hanno da tempo assunto la posizione che le
zone economiche esclusive devono rimanere aperte alla navigazione.
In tutto il mondo, hanno promosso la "libertà di
natura", che hanno presentato come la libertà delle navi di navigare negli
oceani e nelle vie navigabili del mondo ovunque la legge lo consenta, anche
nelle zone economiche esclusive di altri paesi.
Quando
i funzionari statunitensi hanno inviato navi da guerra attraverso alcune delle
vie navigabili più contestate del mondo, come il Mar Cinese Meridionale e
Orientale, hanno detto che stanno difendendo la "libertà di navigazione".
La
presenza delle forze militari statunitensi ha spesso creato tensioni, forse
anche violando
l'articolo 88 della Convenzione delle Nazioni Unite, che richiede alle navi di avere
scopi pacifici, ma i funzionari statunitensi hanno sempre insistito sul fatto
che queste operazioni sono coerenti con il diritto internazionale.
"Siamo
impegnati a garantire che ogni paese possa volare, navigare e operare ovunque
il diritto internazionale lo consenta", ha detto il segretario alla Difesa
Lloyd Austin in un discorso a giugno.
"Ogni paese, grande e piccolo, deve
rimanere libero di condurre attività marittime legali".
I mass
media statunitensi si sono spesso schierati con la posizione del governo degli
Stati Uniti sulla libertà di navigazione, specialmente per quanto riguarda le
operazioni militari statunitensi nelle zone economiche esclusive dei paesi
rivali.
In un rapporto del luglio 2023 sulle critiche
nordcoreane alle attività militari statunitensi nella zona economica esclusiva
della Corea del Nord, il New York Times ha indicato che la Corea del Nord non
ha alcuna base legale per escludere le forze militari statunitensi dall'area.
"Un
paese può rivendicare il diritto di sfruttare le risorse marine nella sua
cosiddetta zona economica esclusiva, che si estende per 200 miglia nautiche
dalle sue acque territoriali di 12 miglia nautiche", ha riferito il New
York Times.
"Ma non detiene la sovranità sulla
superficie della zona e sullo spazio aereo sopra di essa".
Quando
paesi come la Cina e la Corea del Nord affermano di avere il diritto di
regolare le attività militari straniere nelle loro zone economiche esclusive, i
funzionari statunitensi sono sempre in disaccordo, insistendo sul fatto che
queste aree devono rimanere aperte alla libertà di navigazione, in particolare
per le navi da guerra statunitensi.
Per
quanto riguarda gli stati costieri come la Cina e la Corea del Nord, la
posizione degli Stati Uniti è che "non hanno il diritto di regolare le
attività militari straniere nelle loro ZEE", secondo un rapporto del “Congressional Research Service”.
"Gli Stati Uniti continueranno a gestire
le loro navi militari nelle ZEE di altri paesi".
Sostenendo
di avere il diritto di navigazione strategica sulle zone economiche esclusive
degli stati compatti, tuttavia, i funzionari statunitensi stanno assumendo una
posizione che è incoerente con il diritto internazionale e le loro pratiche in
molte parti del mondo, incluso l'Indo-Pacifico.
Se
dovessero usare la forza per impedire a terzi di accedere alla vasta distesa di
acque intorno agli Stati compatti, allora violerebbero la legge e i principi
stessi che applicano ad altri paesi.
In
breve, i funzionari statunitensi non hanno alcuna base legale per le loro
pretese di controllare la vasta area oceanica che ospita gli stati compatti,
proprio come il GAO ha confermato nel suo rapporto storico più di due decenni
fa.
Infiammazione
cardiaca
post-vaccinazione
COVID:
CDC si
rifiuta di rilasciare
informazioni
aggiornate.
Globalresearch.ca
– (27 settembre 2023) - Zachary Stieber - ci dice:
(The
Epoch Times)
"Quando
appropriato, i dati di sicurezza aggiornati saranno pubblicati", ha detto
un portavoce del CDC.
I
Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) si
rifiutano di rilasciare informazioni aggiornate sui casi segnalati di
miocardite e pericardite dopo la vaccinazione COVID-19.
I
vaccini COVID-19 possono causare le condizioni infiammatorie, il CDC ha
precedentemente confermato.
L'agenzia
ha regolarmente trasmesso il numero di casi di miocardite e pericardite
post-vaccinazione segnalati al “Vaccine Adverse Event Reporting System” (VAERS), che aiuta a gestire, in quanto si
è consultato con i suoi consulenti sugli aggiornamenti dei vaccini.
Ma
durante un incontro del 12 settembre, il CDC non ha menzionato i dati VAERS.
Alla
richiesta delle informazioni, un portavoce del CDC ha indicato uno studio del
CDC che copre i dati solo fino al 23 ottobre 2022.
Tale
studio ha identificato nove segnalazioni di miocardite o pericardite dopo la
vaccinazione con uno dei vaccini bivalenti COVID-19, introdotti nel settembre
2022. Sette dei rapporti sono stati verificati da revisione medica.
Alla
richiesta di dati più aggiornati, il portavoce ha riconosciuto che l'agenzia li
ha ma non li rende pubblici.
"Quando
appropriato, i dati di sicurezza aggiornati saranno pubblicati", ha detto
il portavoce a “The Epoch Times” in una e-mail.
"Il
CDC ha riconosciuto che l'infiammazione cardiaca è una complicazione dei
vaccini mRNA COVID-19 e, tuttavia, gli unici dati pubblicati rilasciati dai
funzionari del CDC su tale complicanza sono uno studio di sette settimane che
si è concluso il 23 ottobre 2022", ha detto Barbara Loe Fisher,
co-fondatrice e presidente del National Vaccine Information Center”, in una
e-mail a “The Epoch Times”.
"Dove sono i dati più specifici sulla
miocardite / pericardite relativi ai vaccini COVID bivalenti negli ultimi 10
mesi?" I colpi di mRNA sono realizzati da Pfizer e
Moderna.
Il vaccino aggiornato di Novavax, che utilizza
una tecnologia diversa, non è ancora stato autorizzato dalla” Food and Drug
Administration” (FDA) degli Stati Uniti.
"Sono
stanco che il CDC e la FDA decidano di quali informazioni il pubblico ha
bisogno e di quali non ha bisogno.
Questa
è esattamente l'informazione che i genitori devono avere soprattutto quando ci
sono ancora scuole e attività che richiedono questi scatti.
Questo
è il male che si svolge proprio davanti ai nostri occhi ", ha detto “Kim
Witczak,” un sostenitore della sicurezza della droga che gestisce
l'organizzazione no-profit “Woodymatters”, a “The Epoch Times” in una e-mail.
"La
risposta del CDC di 'quando appropriato, i dati di sicurezza aggiornati saranno
pubblicati' è inaccettabile e si chiedono perché ci sia esitazione vaccinale e
mancanza di fiducia nei funzionari della sanità pubblica".
Presentazione.
Durante
il recente incontro, i funzionari del CDC e i loro partner hanno presentato i
dati sui vaccini bivalenti al loro comitato consultivo, il Comitato consultivo
sulle pratiche di immunizzazione.
I
consulenti stavano valutando quali gruppi avrebbero dovuto raccomandare di
ottenere uno dei nuovi vaccini COVID-19, che sono stati approvati dalle
autorità di regolamentazione con scarsi dati sugli studi clinici.
Il Dr.
Nicola Klein, un medico del “Kaiser Permanente” che lavora a stretto contatto
con il CDC, ha tenuto una presentazione (pdf) sulla sicurezza del vaccino
COVID-19.
Ha presentato i dati del “Vaccine Safety
Datalink”, un sistema di monitoraggio che copre una popolazione molto più
piccola di “VAERS”.
Il Dr.
Klein ha detto che due casi di miocardite dopo la vaccinazione bivalente sono
stati rilevati nel “Vaccine Safety Datalink” (VSD) fino all'11 marzo.
I casi
non hanno innescato un segnale di sicurezza tra gli adulti, ha detto il dottor
Klein.
Non è chiaro
perché non siano stati presentati dati più aggiornati.
Il Dr.
Klein non ha risposto a una richiesta di commento.
I dati
presentati sono stati ampiamente citati dai medici citati nelle agenzie di
stampa, tra cui il dottor “Andrew Pavia”, che ha detto in un briefing che non
sembra esserci un "rischio rilevabile" di miocardite causata dai
colpi bivalenti.
"Quello
che stavo trasmettendo è che nell'era del vaccino bivalente, il numero di casi
è sceso al punto in cui non sta più dando un segnale rilevabile", ha detto
a “The Epoch Times” in una e-mail il dottor Pavia, capo della divisione di
malattie infettive pediatriche dell'”Università dello Utah”.
Per
quanto riguarda il modo in cui i dati VAERS mancanti influenzano la forza di
tale affermazione, ha detto: "I dati più forti provengono da studi controllati come
il VSD in cui si dispone di controlli integrati".
Fino
all'8 settembre, 98 casi di miocardite, pericardite o mio pericardite sono
stati segnalati al VAER dopo la vaccinazione bivalente, secondo una ricerca del
sistema da parte di “The Epoch Times”.
Sebbene
chiunque possa inviare rapporti a VAERS, la ricerca ha dimostrato che la
maggior parte dei rapporti sono inseriti da operatori sanitari.
Le
persone che inviano informazioni false possono essere perseguite.
Cinque
segnalazioni erano per persone di età compresa tra 6 e 17 anni e altre 13 erano
per persone di età compresa tra 18 e 29 anni.
Durante
la presentazione al “panel,” il funzionario del CDC “Megan Wallace” ha
dichiarato:
"Ci
sono dati limitati per informare il rischio di miocardite a seguito di una dose
di mRNA aggiornata".
Non ha
menzionato i casi segnalati al VAERS, ma ha affermato che i benefici dei
vaccini superano i rischi, anche per i maschi giovani e sani.
Il “Vaccine
Safety Datalink”, ha riconosciuto, aveva una "dimensione del campione
relativamente inferiore" di destinatari.
Il Dr.
“Oliver Brooks “ha detto dopo la presentazione:
"Sentiti
bene per il fatto che nel bivalente non abbiamo visto alcun segnale dalla miocardite".
Il Dr. Brooks, “chief medical officer” di “Watts
Healthcare Corp”., non ha risposto a una richiesta di commento.
Il
dottor “Pablo Sanchez” era l'unico membro che era contrario a una
raccomandazione diffusa, citando il rischio di miocardite.
"Penso
che abbiamo davvero bisogno di livellare con i nostri pazienti e dire ciò che è
noto e sconosciuto, piuttosto che fare una raccomandazione completa", ha
detto, "specialmente per alcuni gruppi che ci sono dati limitati".
Le
etichette per i nuovi vaccini dicono che possono causare miocardite.
"I
dati post-marketing con vaccini mRNA COVID-19 autorizzati o approvati
dimostrano un aumento dei rischi di miocardite e pericardite, in particolare
entro la prima settimana dopo la vaccinazione", affermano le etichette.
Mentre
alcune persone si sono riprese, altre no.
Le
etichette dicono anche: "Non sono ancora disponibili informazioni su
potenziali sequele a lungo termine".
(Zachary
Stieber è un reporter senior per “The Epoch Times” con sede nel Maryland. Copre
le notizie degli Stati Uniti e del mondo.)
La
sovversione delle democrazie e
"lo
stato di sorveglianza globale".
Non
dimenticare Cambridge Analytica.
Globalresearch.ca
– (26 settembre 2023) - Megan Sherman – ci dice:
In un
capolavoro di reportage investigativo di “Carole Cadwallr “sull'infiltrazione
aggressiva e la sovversione delle democrazie in tutto il mondo da parte di
(Cambridge Analytica), è emersa una storia preoccupante.
Dopo
aver studiato a fondo le loro operazioni, assistita da informatori interni, ha
esposto come una piccola ma potente società di consulenza politica, tagliata
alla deriva dalla supervisione democratica e protetta da un'opaca governance
aziendale, abbia essenzialmente truccato le elezioni.
Mentre
credo che “Cadwallr “sia male informata e sbagliata sul “Russia gate” e Julian
Assange, il suo lavoro che porta lo scandalo di “Cambridge Analytica”
all'attenzione pubblica non è altro che eroico e io, anche se a malincuore,
come sostenitore di Assange, la ammiro per questo.
Il
lavoro le è valso un “premio Orwell” e costituisce la base di un nuovo modello
di comprensione delle elezioni apparentemente democratiche, una teoria
democratica riconfigurata per l'era dei dati.
La
società di Internet libera allo stesso tempo i migliori istinti dell'umanità,
mentre allo stesso tempo potenzia le sue peggiori patologie.
Nella sua infanzia una comunità vibrante e
vivace caratterizzata da un'interazione “peer to peer” senza restrizioni, un
dato comune in quanto tale, il web, negli ultimi tempi con il trionfo dei
social media, ha visto una regressione nelle dinamiche. L'internet di
superficie, monopolizzato dalle corporazioni della Silicon Valley, opera in un
modo simile all'impero Usa.
È in questo contesto che “Cambridge Analytica”
è stata in grado di operare con una cultura tossica dell'impunità.
Un
aspetto dei meccanismi della democrazia nell'era dell'informazione saliente
allo scandalo “Cambridge Analytica” è che i cittadini sono trattati come set di
dati.
Non sono più “un pastiche vibrante” di
opinioni individuate e interessi pluralistici, ma oggetti disumanizzati,
alienati dall'umanità di base da un sistema truccato che ci vede come numeri
gustosi.
Invece
di avere la libertà mentale di giungere a conclusioni come agenzie indipendenti
e libere di pensare, siamo sottilmente gestiti e manipolati da un apparato
plutocratico con motivazioni perverse.
La pragmatica di questo regime politico è
ordini di grandezza in contrasto con la pragmatica di una politica sensata ed
etica.
Oligarchi
e plutocrati considerano una popolazione informata come una minaccia
esistenziale.
Vedono
una situazione in cui i cittadini usano il potere contrattuale del loro voto e
della loro fedeltà come un incubo.
“Cambridge
Analytica” è stato uno dei canali più insidiosi per reprimere la tendenza a
votare razionalmente e nell'interesse collettivo.
Lo
hanno fatto usando “hack psicologici” – intuizioni di psicologia
comportamentale applicate maliziosamente – per programmare i cittadini a votare
per i candidati da cui sono stati pagati.
Questi
candidati non avevano assolutamente intenzione di governare nell'interesse
pubblico.
Ci stiamo
dirigendo verso un superstato di sorveglianza globale e perché?
La
terrificante realtà è che le campagne politiche non impiegavano “Cambridge
Analytica”, ma erano invece “sussidiarie di Cambridge Analytica”, aggregando
dati personali in blocco per essere macinati nella matrice dei big data.
Questa matrice ha masticato i cittadini
coscienziosi e li ha sputati fuori come sostenitori passivi di tiranni e
consumatori prigionieri e compiacenti, sia di merci che di narrazioni politiche
errate.
Una
delle critiche dell'establishment al socialismo è l'idea che il collettivismo
sociale sia indesiderabile e un prodotto del lavaggio del cervello da parte
dello stato.
Dicono
che l'espressione di un ego di gruppo, costretto a identificare falsamente il
suo interesse come la continuità del socialismo, è uno stato decentrato della
civiltà umana a cui il capitalismo è superiore.
In
realtà è il superstato di sorveglianza transnazionale neoliberista e la sua
ideologia del realismo capitalista che opera come un'autorità ineccepibile,
sotto la quale intere popolazioni sono sussunte, spesso brutalmente.
La
presunta validità ontologica del liberalismo è in realtà un falso positivismo, in cui le credenze distorte degli
imperialisti globalisti sono presentate come intrinsecamente vere e articoli di
supremazia.
Nel
bene e nel male la nostra società è totalmente immersa nella tecnologia web.
La
conoscenza e la comprensione di come usarlo per scopi politici è purtroppo
accumulata nelle mani di élite globaliste corrotte.
C'è una vasta asimmetria di potere tra i
cittadini e la classe dominante, anche se la “comunità cypherpunk” innesta per
un'inversione di questa tendenza, con una genuina comprensione degli aspetti
filosofici dell'impero informatico.
“Sheldon
Wolin”, un impareggiabile critico dell'impero, ha scritto di "democrazia
incorporata", una spiegazione profondamente ponderata di come una
struttura di potere del cartello sia emersa negli Stati Uniti.
Questa
struttura stabilisce le dinamiche politiche a livello nazionale attraverso il
controllo delle informazioni e l'aumento dello stato corporativo, e a livello
internazionale, attraverso l'avventurismo militare sconsiderato.
Stabilendo
un precedente disgustoso, la guerra in Iraq è stata la prima grande guerra storica in
cui gli appaltatori erano più numerosi dei soldati sul terreno.
Coltivare
il sostegno di base per questo regime di egemonia globale all'interno delle
basi fiscali dell'Occidente è una grande parte del piano strategico a lungo
termine di organizzazioni come “Cambridge Analytica”.
Il
denaro dei contribuenti viene ingiustamente investito nello sforzo strisciante
di istituire un califfato degli Stati Uniti nel Medio Oriente ricco di risorse.
Questo
denaro viene dirottato da scuole, biblioteche e ospedali alla produzione di
bombe.
Un
cittadino raziocinante si opporrebbe.
Un
cittadino passivo che assorbe propaganda in TV e online non ci penserebbe
affatto.
Assange,
perspicace come sempre, ha detto che l'obiettivo non è vincere la guerra, ma
perpetuarla per sempre.
L'amministrazione
Trump, nonostante abbia dichiarato la sua opposizione ai democratici come
ideologi di guerra, ha dimostrato che come politici erano più o meno gli
stessi.
Trump
non è riuscito a chiudere “Guantanamo Bay”, ha mantenuto la presenza militare
statunitense nel Medio Oriente occupato e ha nominato il troglodita John Bolton
in una posizione influente in politica estera.
Trump
ha guadagnato sostegno facendo appello a istinti ed emozioni di base, come la
paura, e “Cambridge Analytica” è stata una parte fondamentale di questa
strategia.
L'amministrazione ha indirizzato messaggi su
misura sottilmente codificati con pregiudizi politici su Facebook a persone
sensibili.
Ciò ha
innescato risposte istintive, una mentalità apoplettica, che ha reso facile
l'assimilazione di coloro che sono stati presi di mira, nella macchina
politica.
I dati
sui profili psicologici dei cittadini non sono centinaia, o migliaia, ma
milioni, intere nazioni studiate e manipolate calcolatamente.
L'algoritmo
di Cambridge Analytica è stato esplicitamente progettato per estrarre quanti più
dati possibili, infettando l'ecosistema di Facebook estraendo dati non solo da
singoli profili ma anche da ognuno dei loro amici.
Ciò
costituisce un ciclo di feedback in cui l'output di disinformazione
intenzionale galvanizza l'input di attenzione e l'immissione di dati da parte
dei consumatori di tecnologie web, in cui il colosso si riproduce.
Il
regno digitale è stato a lungo una fonte di informazioni utili per gli
attivisti politici.
Nel Regno Unito, prima di Cambridge Analytica,
è stato sviluppato un “software chiamato Mosaic” per aiutare a classificare i
tipi di elettori, distinti dal loro status socio-economico e valori culturali.
Questo
software ha permesso ai partiti politici di identificare le sottosezioni più
persuasive della società e quindi ottimizzare la loro messaggistica e il loro
marchio.
Forse
il suo effetto peggiore è stato quello di cancellare la nozione di una classe
operaia unita nella solidarietà nelle aspirazioni alla giustizia e alla pace.
Ciò
significa che le tecnologie digitali possono essere considerate armi.
Sebbene non immediatamente dannosi o letali,
esercitano un effetto tremendamente negativo a lungo termine sulle società e
sulle menti individuali, uccidendo la società civile e dirottando la coscienza
personale e pubblica.
I
giorni della politica veritiera e significativa e dei manifesti seri di
politici onesti, approvati o rifiutati alle urne, sono finiti da tempo.
Le
istituzioni del potere oggi sono così vaste, contorte, opache e ambigue da
essere troppo complesse per essere comprese dalla percezione immediata.
Un
istinto finemente sintonizzato è tuttavia sufficiente per acquisire un senso
del male all'opera.
L'obiettivo
di Cambridge Analytica, allineato all'agenda più ampia dello “stato di
sorveglianza globale neoliberista”, è quello di dirottare gli organi della
percezione al
fine di creare una cittadinanza docile, neutralizzata che non sa nemmeno di non
sapere.
L'animosità
verso la globalizzazione non è sempre radicata in falsità antisemite, ma spesso
in un profondo senso di spostamento culturale generato dall'emergere di
strutture di potere transnazionali alla deriva dalla supervisione democratica e
controllate da burocrati non eletti.
L'antidoto
al tipo di mondo che “Cambridge Analytica” aspira a creare è un pubblico
attivista risorgente radicato in un profondo carattere morale e convinzione
etica.
I
thatcheriani dicono che una cosa del genere non esiste per cancellarla dalla
nostra immaginazione.
Il risveglio dei contadini della nuova servitù
della gleba della globalizzazione è una possibilità praticabile e qualcosa a
cui aspirare.
(“Megan
Sherman” collabora regolarmente con Global Research).
La
trinità che comanda
il mondo.
Larry
Fink, Black Rock e l’agenda ESG.
Investireoggi.it
– Roberto Pecchioli – (5 luglio 2023) – ci dice:
(Maurizioblondet.it)
(investireoggi.it/forums/threads/la-trinita-che-comanda-il-mondo-franco-fracassi.93547/)
Il culto di Mammona ha come dio il denaro, o
meglio l’Utile a fini di dominio.
Ha molti demiurghi, l’iper classe globalista
che possiede tutto.
Uno
degli iper padroni è Larry Fink, settantenne ebreo californiano , fondatore e
dominus di Black Rock, la Roccia Nera, il più grande fondo d’investimento del
pianeta, il cui portafogli ha un valore di circa diecimila miliardi di dollari,
pari al PIL annuo di Germania, Francia e Italia insieme.
Fink
fa parte della direzione del Forum Economico Mondiale di Davos, il volto
visibile del potere globalista, è componente del CFR (Council for Foreign
Relations) da un secolo il più influente circolo riservato d’America e risulta
sostenitore del Partito Democratico, come gran parte dei vertici della finanza
e dell’industria tecnologica.
Un
curriculum formidabile per un uomo tra i più potenti del mondo, che determina
gli investimenti miliardari della Roccia Nera e, a cascata, degli altri fondi
padroni del mercato, cioè dell’economia, delle finanze, degli Stati, delle
organizzazioni transnazionali.
Le
azioni, le opinioni, le preferenze e le idiosincrasie di Larry Fink diventano
in un attimo l’agenda obbligata del mondo occidentale,
I suoi
ordini sono impartiti sotto forma di lettere periodiche agli investitori. Black
Rock è oggi il padrone della disgraziata Ucraina, i cui terreni e asset ha
comprato a prezzi di saldo, assicurandosi il monopolio della ricostruzione post
bellica.
Nell’ultima
comunicazione alle aziende ha dettato la linea: “tutte le imprese e le industrie si
trasformeranno con la transizione a un mondo di zero emissioni nette. La
domanda è: sarai un leader o sarai guidato? “
Insomma,
o ci stai o ti distruggiamo.
Ora
sappiamo chi è il motore dell’ideologia climatica.
Al
recente “Aspen Ideas Festival” ( Aspen dice qualcosa alla presidente del
governo italiano?) Fink ha aperto un altro fronte, delicatissimo.
“ Non userò la parola ESG perché è stata male
utilizzata dall’estrema destra “ ( la bestia nera, nemico assoluto della
cupola) .
Fink è
uno dei grandi sponsor del mostro noto come “Environmental Social and
Governance (ESG) , ambientalismo estremo e “dogmi woke” applicati alla
direzione della grande impresa I criteri ESG determinano investimenti, leggi,
politiche pubbliche, cambi nei prodotti, perfino la scelta della catena di
comando delle aziende.
Sono diventati la Bibbia obbligata
dell’impresa inclusiva e resiliente, di cui Larry è il sommo sacerdote.
In
passato ESG ha avuto nomi come “investimento a impatto sociale” o “investimento
sostenibile”.
Il
concetto intende obbligare alla nuova moralità, costringendo ad accettare
profitti inferiori a breve e medio termine con il ricatto di priorità
ideologiche, climatiche, “inclusive “, gender fluid ed “antirazziste”.
BlackRock
ha esplicitamente abbracciato le idee del radicalismo woke , operando uno “spostamento
trasformativo verso la sostenibilità” nelle sue strategie, includendo
“considerazioni sulla sostenibilità e sul clima nei processi di investimento”.
Ricattati
dalla prospettiva del disinvestimento di Black Rock, con gravi conseguenze sui
mercati e presso le onnipotenti agenzie di rating (proprietà dei soliti noti)
le aziende sono costrette ad accettare l’agenda ESG.
Fink
gestisce partecipazioni in tutte le più grandi società del mondo, tra cui
Amazon, Apple, MasterCard, Johnson & Johnson, Walmart e Walt Disney .
Dal
2021 la Roccia Nera ha preso misure di disinvestimento contro cinquantatré
società per imporre la sua ideologia e ne ha messo sotto osservazione altre
cento novantuno, colpevoli di non avere eseguito gli ordini di Fink.
Il voto per delega è la modalità con cui Black
Rock prende decisioni per conto di altri, i soggetti finanziari, le aziende e
gli investitori privati di cui gestisce il patrimonio.
Ciò le conferisce un’enorme influenza sulla
gestione.
Nel
2021 ha imposto attivisti per il clima nel consiglio d’amministrazione di “Exxon
Mobil” per spingere la compagnia petrolifera a investire in energia eolica e
solare anziché in combustibili fossili.
Il
gigante farmaceutico “Abbott Labs” è stato costretto ad adottare un piano per
promuovere la cosiddetta “giustizia razziale”;
Black Rock ha “esortato” “UPS – trasporti
internazionali ” - a ridurre più in fretta le emissioni di carbonio e spinto “Home
Depot”, multinazionale dei prodotti per la casa, ad aprire un’inchiesta interna
sulla solita equità razziale.
Changpeng
"CZ" Zhao, CEO di Binance, ha espresso le sue previsioni sul prossimo
bull market del Bitcoin.
(6
Luglio 2023)
BTC - tickers
down -€28.017.
Il 5
Luglio, durante una sessione "ask me anything" su Twitter, CZ ha
parlato dell'intenzione di BlackRock di entrare nel mercato delle criptovalute,
ha aggiornato gli ascoltatori sulle azioni di regolamentazione in corso contro
l'exchange e ha espresso le sue opinioni sulla prossima” bull run”.
CZ ha
spiegato che storicamente il prezzo del Bitcoin si è mosso in cicli rialzisti
di quattro anni e che la sua migliore scommessa è che questo continuerà a
verificarsi.
Pur
ammettendo di non poter prevedere il futuro, Zhao ha sottolineato l'imminente
evento di halving del Bitcoin nel 2024 e ha dichiarato che il 2025 è l'anno più
probabile per il prossimo bull market:
"In
genere l'anno successivo all'halving del Bitcoin è quello
"bull"".
Alla
domanda se fosse preoccupato per il recente ingresso di BlackRock nell'arena
degli “exchange traded fund” spot su Bitcoin, CZ si è detto soddisfatto,
affermando che è "enormemente vantaggioso" per il settore delle
criptovalute.
Dal 15
Giugno, quando BlackRock ha presentato la domanda, molti hanno espresso il
timore che l'intenzione delle principali società “TradFi” sia in diretto
contrasto con l'etica del Bitcoin come rete monetaria decentralizzata.
Zhao
inoltre ha allontanato le preoccupazioni che in futuro BlackRock possa
accaparrarsi la quota di mercato di” Binance”, descrivendo come
"minima" la sovrapposizione tra le rispettive basi di clienti.
"Tutti
quelli che stanno entrando nel cripto che oggi non ci sono, porteranno altre
persone nel cripto.
Faranno
concorrenza a noi per gli utenti esistenti? Sì, probabilmente un po'. Ma ad
essere onesti, guardate la nostra base di utenti. La sovrapposizione è
minima".
Zhao
ha spiegato che l'aumento dell'interesse istituzionale e l'imminente halving
del Bitcoin sono le due ragioni principali per cui “Binance” vuole essere
"preparata ad aumentare i volumi [di trading]" nei prossimi diciotto
mesi.
I
commenti di Zhao arrivano a poche ore di distanza da quelli di Larry Fink, CEO
di BlackRock, che ha elogiato Bitcoin come "asset internazionale",
affermando che potrebbe essere utilizzato come copertura contro l'inflazione e
la svalutazione di alcune valute fiat.
Durante
il Twitter Space, Zhao è stato anche interrogato sullo stato delle indagini
contro l'exchange.
Pur ammettendo di non poterne parlare nello
specifico, "CZ" ha dichiarato che lui e “Binance” stanno cercando
"la soluzione più rapida, ragionevole e reciprocamente accettabile che ci
sia".
(Traduzione a cura di Matteo Carrone)
7
Luglio 2023.
È la
prima volta che leggo del COMITATO DEI 300.
che i
bimbi fossero sacrificabili ne avevo letto altrove tra le fila dei
"democratici americani" mi pare che la Clinton li chiamasse "io
suoi cagnolini o gattini non ricordo" ... che il presidente Bidet amasse
le bambine piccole .... mentre altri erano cannibali.
[Le dichiarazioni di Mel Gibson hanno
fatto scalpore... investireoggi.it/forums/threads/greta-e-gli-ambientalisti.93821/#post-1045865661
e adesso si aggiunge questo attore]
La
tratta di esseri umani e la tratta di bambini con tutte le sue componenti
malvagie combinate rappresentano un affare da 152.000.000.000 miliardi di
dollari.
Mel
Gibson esce ancora allo scoperto.
(MelGibson
Mel Gibson Sound of Freedom)
(Elisabetta Valle)
203.104
Aufrufe, 8.437 „Gefällt mir“-Angaben, 3 Kommentare, 5.197 geteilte Inhalte,
Facebook Reels von Elisabetta Valle: #MelGibson Mel Gibson Sound of Freedom.
(facebook.com)
Anche
lo scrittore “Gianni Lannes” ne ha parlato ma le sue indagini erano incentrate
sull'Italia e l'Europa.
(investireoggi.it/forums/threads/europa-e-pedofilia.95287/#post-1046088714)
“Ai
giornalisti che attaccano il film “Sound Of Freedom” va analizzato l’hard disk”
(Maurizio
Blondet 20 Luglio 2023).
(sono
gli stessi che hanno sostenuto l’impostura Covid)
TYLER DURDEN.
GIOVEDÌ
20 LUGLIO 2023.
Scritto
da “Brandon Smith” tramite “Alt-Market.us”
Di
recente sono andato a vedere il film “Sound Of Freedom” con l’aspettativa di un
livello moderato di commenti politici o di pontificazioni religiose, visti gli
attacchi rabbiosi e diffusi al film da parte dei media di sinistra.
Tutto
quello che sapevo era che la produzione indipendente riguardava il traffico di
bambini e che i media mainstream lo odiano.
Dopo
che il film è finito, il mio primo pensiero è stato che fosse una storia
eccellente su una questione molto oscura e difficile.
Il mio secondo pensiero è stato: “Che diavolo
era tutto questo trambusto? Non c’è un solo momento politico nell’intero film!
La
guerra dei media sul film a basso budget è così bizzarra dato questo fatto che
sono immediatamente sospettoso delle loro intenzioni.
Non un
messaggio politico, non una critica momentanea della sinistra politica, non un
momento in cui si menziona “MAGA” o “Trump” o “Q-Anon”, non una “teoria del
complotto”.
Allora
perché tutto questo odio?
Consiglio
vivamente di dare un’occhiata ad alcuni degli articoli sul lavoro di ascia
pubblicati su “Sound Of Freedom” per avere un’idea di ciò di cui sto parlando.
La
prima cosa che probabilmente noterai è che la maggior parte di queste diatribe
al vetriolo usano esattamente gli stessi punti di discussione: suggeriscono che
“The Sound Of Freedom “sia basato sulla teoria del complotto, sull’estremismo
di estrema destra e che sia finanziato da una rete sovversiva di conservatori
“Q-Anon adiacenti”.
Alcuni
giornalisti hanno persino attaccato la veridicità della vera storia del film:
la carriera dell’agente del DHS Tim Ballard,
che ha operato di nascosto per arrestare i trafficanti di minori in America
centrale.
Il “Guardian”
afferma:
“Caviezel interpreta l’agente speciale
Tim Ballard, un agente investigativo per la sicurezza interna che ha davvero
lavorato per lo stato per sventare reti di traffico di bambini per più di un
decennio.
(O
almeno così afferma: il DHS non può né confermare né negare la storia
lavorativa del vero Ballard).
Fumi
di Rolling Stone:
“
Ballard, Caviezel e altri del loro genere avevano spinto il pubblico ad
accettare “Sound
of Freedom” come un documentario piuttosto che come un’illusione fomentando il
panico morale per anni su questa “epidemia” grossolanamente esagerata di
traffico sessuale di bambini, in gran parte incanalando le persone nelle tane
dei conigli cospirazionisti e nelle comunità QAnon.
Insomma,
ero al cinema con persone che erano lì per vedere confermate le loro peggiori
paure”.
Forse
Rolling Stone non ha mai sentito parlare di “Epstein’s Island”?
Perché
fingono che questa impresa criminale globale non sia una cosa?
Queste
recensioni grondano veleno, anche se una semplice indagine su Tim Ballard
rivela prove infinite che in realtà ha lasciato il suo lavoro al DHS per
operare in America centrale per fermare le reti di traffico di bambini.
E il pungiglione che è il fulcro del film su
un’isola che Ballard ha allestito come trappola per catturare un’intera rete di
pedofili e salvare 120 bambini? Sì, anche quello era vero.
In
effetti, c’è un documentario sulla puntura di successo di Tim Ballard chiamato
“Triple Take” e il film “Sound Of Freedom” include filmati di arresto della
vita reale di quell’evento.
Non
c’è dubbio che quasi ogni dettaglio in “Sound Of Freedom” sia reale.
Qualsiasi
media che dica il contrario sta mentendo e il fatto che stiano tentando di
seminare dubbi sulla legittimità di Tim Ballard basata sulla politica è
malvagio.
Una
parte interessante del film che NON è accurata è stata la rappresentazione di
un miliardario latino che finanzia gli sforzi di Tim Ballard.
In
realtà, Ballard afferma che è stato principalmente il conduttore conservatore “Glenn
Beck” a raccogliere fondi per le sue operazioni che hanno portato al
salvataggio di centinaia di bambini.
Perché
Glenn Beck non sia stato menzionato nel montaggio finale del film è difficile
da dire, ma il legame di Ballard con Beck potrebbe in parte spiegare la furia
dei media per il film.
Come
OSANO questi uomini conservatori salvare i bambini dalla schiavitù sessuale,
giusto?
Fa
sembrare i conservatori dei bravi ragazzi (GASP!).
Ma qui
c’è qualcosa di più della semplice invidia da parte dei giornalisti di
sinistra. La campagna contro il film è troppo coordinata e troppo espansiva
(globale).
È come
se queste persone fossero interconnesse e fossero tutte d’accordo nel tentare
di sovvertire il film, o fossero tutte ORDINATE a sovvertire il film.
Questo
tipo di comportamento suggerisce un interesse personale nel creare le
condizioni per il fallimento; sembra che questi giornalisti vogliano sabotare
il film a causa della sua premessa e del suo messaggio.
Perché
qualcuno dovrebbe voler sabotare un film che espone il traffico di bambini e i
pedofili?
Potrebbe
essere necessario controllare i dischi rigidi di alcuni di questi scrittori e
produttori di media dell’establishment?
Penso
che sia importante notare che tali persone sono state perseguite penalmente per
abusi sessuali su minori in passato.
Ad
esempio, il produttore di lunga data della CNN “John Griffin” è stato
recentemente arrestato e condannato per stupro su minori, utilizzando app
online per connettersi con madri disposte a vendergli i propri figli per
migliaia di dollari in modo che potesse abusare di loro nella sua casa per le
vacanze nel Vermont.
L’anno
scorso l’FBI ha fatto irruzione nella casa del famoso produttore di ABC News”
James Gordon Meek” e lo ha arrestato con l’accusa di trasporto di materiale
pedopornografico.
La “rivista
Rolling Stone” è stata successivamente accusata di aver tentato di coprire il
motivo dell’arresto con modifiche selettive e omissioni.
Rolling
Stone è ora uno dei principali sbocchi che attaccano “Sound Of Freedom”.
Forse
il film fa arrabbiare questi “giornalisti DEM” perché espone uno dei loro hobby
preferiti?
Sono
un appassionato di cinema da molto tempo e posso dire con una certa autorità
che come film, “Sound Of Freedom” è ben fatto e ben eseguito.
La
recitazione complessiva è efficace, inclusa la rappresentazione di “Jim
Caviezel” di “Tim Ballard”, le interpretazioni dei bambini sono sorprendenti,
il montaggio è eccellente e la cinematografia è di prim’ordine.
Il
film è buono dappertutto; mi ricorda uno dei miei film preferiti di tutti i
tempi, un procedimento penale diretto da “Akira Kurosawa” chiamato “High And
Low” (noto anche come “Heaven And Hell” in Giappone) sulla polizia che indaga
su un rapimento di bambini.
La mia
unica lamentela è che pensavo che avrebbero dovuto mostrare un po’ di più Tim
Ballard con la sua famiglia, in modo che quando prende la decisione di andare
in Colombia e rischiare la vita, la scelta ha più peso.
A
parte questo, “Sound Of Freedom” è uno dei migliori drammi che ho visto da
molto tempo, e in nessun momento mi sono sentito “predicato”.
Non
posso dire lo stesso per la maggior parte dei film di Hollywood degli ultimi
anni, che sono pieni di propaganda di sinistra DEM senza sosta.
La
rappresentazione del processo del traffico di bambini è molto scomoda, ma
dovrebbe esserlo.
Raramente
mi agito sulla sedia per il disagio o mi arrabbio con i personaggi su uno
schermo, ma ogni volta che c’era una scena con un pedofilo tutto quello che
riuscivo a pensare era “Quel ragazzo deve andare in una cippatrice”.
Questo è un buon film.
Quindi,
ancora una volta, ci sono poche critiche valide da fare sulla produzione stessa
e la storia è in gran parte accurata.
Perché
i giornalisti di sinistra si accaniscono contro questo film?
Penso
perché fa luce sul fatto che la pedofilia non riguarda solo casi isolati di
solitari che perseguitano i cortili delle scuole, è un’industria internazionale
che vale miliardi e miliardi di dollari, e ci sono persone molto ricche e
potenti coinvolte in quell’industria (comprese le persone nel giornalismo
tradizionale).
Non
vogliono che la gente consideri la natura pervasiva di questo mondo criminale.
Vogliono
persone passive e inconsapevoli.
Per qualche ragione, vogliono che le persone
presumano che la schiavitù infantile sia” una teoria del complotto”.
Un
altro problema da considerare è che la sinistra politica ha preso di mira in
modo aggressivo i bambini con la sessualizzazione negli ultimi anni,
principalmente attraverso l’imposizione dell’ideologia trans e Woke.
Stanno trasformando la sessualizzazione dei
minori in un movimento attivista. Bambini fin dall’asilo vengono indottrinati
con la propaganda dell'”identità di genere” e libri ALTAMENTE pornografici (con
immagini pornografiche) che si atteggiano a contenuti educativi LGBT vengono
piantati nelle scuole pubbliche. Sappiamo tutti qual è il gioco finale di
questo movimento:
la normalizzazione della pedofilia.
Gli
uomini di sinistra possono essere consapevolmente o inconsapevolmente ostili a “Sound
Of Freedom” perché quando vedono le reti organizzate di toelettatori di bambini
sul grande schermo, vedono sé stessi.
Per
concludere: andate a vedere questo film.
Gli
attacchi dei media sono chiaramente progettati per dissuadere le persone dal
guardarlo sulla base di pregiudizi politici.
Dai un’occhiata e ti renderai presto conto che
tutte le loro affermazioni sono false. Inoltre, inizierai a chiederti ad alta
voce perché odiano il film?
Mi viene in mente il detto “Mi sembra che tu
protesti troppo…”, poiché tali giornalisti rivelano la loro propensione al
male.
Da
"Ai giornalisti che attaccano il film "Sound Of Freedom" va
analizzato l'hard disk".
(Ultima
modifica: 20 Luglio 2023)
17
Procuratori di Stato USA all'attacco di Blackrock:
presentano una mozione alla “Federal Energy
Regulatory Commission” per contestare l'acquisto da parte della società di più
di 10 milioni di dollari di quote di voto in società di servizi pubblici per
manipolare i prezzi e portare avanti l'agenda del WEF!
Numerosi
Stati USA ritirano miliardi di investimenti da BlackRock!
Larry
Fink, CEO di BlackRock, alle strette si “vergogna e abbandona il termine
"ESG" (ambiente, sociale e governance)”!
(31
Luglio 2023)
Questo
video ne ha perso le Curiosità Mistiche on Reels.
(21
Agosto 2023)
Blackrock
ha puntato grosso su Obama/Biden per sbarazzarsi di Jerome Powell.
Ha sfruttato al massimo il suo potere sul “CARES
Act” per accedere alla finestra di sconto della FED e procurarsi capitale a
costo zero per acquistare azioni statunitensi e, per estensione, proprietà
immobiliari e tutto il resto.
La
crescita dell'azienda è stata potenziata durante la crisi sanitaria, ma prima
cresceva già di oltre i $1000 miliardi all'anno.
Il suo
AUM — “Assets Under Management£ — è sceso nel 2022, perché il valore degli
asset sottostanti è sceso da quando Powell ha rialzato i tassi d'interesse a
molti degli "investimenti" di Blackrock.
I
titoli dei giornali sono stati riempiti da governatori come” Ron DeSantis”
della Florida che hanno lanciato una campagna anti-Blackrock/anti-ESG/anti-Woke
che ha contribuito ulteriormente al deflusso di fondi di Blackrock.
Ma
questo non è molto di fronte ai $10.000 miliardi di AUM; qualche miliardo è
letteralmente un errore di arrotondamento.
No,
l'effetto maggiore è arrivato dal portare il “Fed Funds Rate” dallo 0% al 5% in
un anno.
Nelle
ultime fasi degli anni ZIRP abbiamo assistito a movimenti forti nei mercati
azionari, in particolare dopo la crisi sanitaria quando i soldi del “CARES Act”
si sono fatti strada nell'economia generale.
Il
demente finanziario medio che commenta su Twitter parla sempre della FED che
sovvenziona il cosiddetto "effetto ricchezza" come argomentazione
principale del motivo per cui Powell è "a una sola riunione dall'invertire
la rotta" dal suo "tassi più alti per più tempo".
Il
cosiddetto "effetto ricchezza" espande non solo l'”AUM di Blackrock”,
ma anche la sua influenza politica.
C'è
sia coincidenza che causalità secondo me, tra cose come “Woke-Cola” e
genuflessione davanti a ogni malato con un feticcio di genere in testa e
l'aumento dell'”AUM” di Blackrock.
Quindi
non c'è da meravigliarsi se il commento standard sulla FED è che QE e ZIRP
aumentano i prezzi delle azioni (cosa che fa), ma anche che questo è ciò che la
FED vuole sempre!
Questa
è la parte con cui non sono d'accordo e, per quasi due anni, sono stato fermo
nella mia valutazione del perché.
Powell
è stato intrappolato sia dal COVID che dal “CARES Act” affinché estendesse la
follia del QE e della ZIRP per altri due anni.
E nel processo ha consegnato a “Don Fink” le
chiavi dell'intero negozio di caramelle per permettere a ciò che stiamo vedendo
oggi — la massima distruzione socioeconomica — continui senza sosta.
Da
Tucker Carlson, Blackrock e le istituzioni finanziarie importanti a livello
sistemico.
Tutti
i suoi “AUM” si basano su una base di capitale azionario molto sottile, $38,2
miliardi per la precisione.
Come
sanno i clienti di lunga data, quando eseguo un'analisi del bilancio di
un'azienda elimino cose come "costi di avviamento" e "attività
immateriali" dal lato degli attivi, perché sono semplicemente
"valore" residuo da precedenti attività di fusione/acquisizione, valore
del marchio, ecc., che possono avere o meno un valore reale.
Togliendo
i $33,6 miliardi che BLK ha in queste due classi di "asset", ciò
lascia Fink con meno di $5 miliardi di capitale azionario proprio.
Non
sto dicendo che non ci sia alcun valore, ma è ragionevole pensare che il valore
effettivo del bilancio di Blackrock sia da qualche parte tra questi due numeri.
Sono
persino disposto a intrattenere una valutazione al 100% per amor di
discussione.
Deve
vedersela anche con oltre $55 miliardi di "Altre passività", molto
probabilmente un'esposizione ai derivati con cui la società può giocare molto
velocemente e perdere poiché era di oltre $90 miliardi nel 2021 e $120 miliardi
sia nel 2019 che nel 2020.
Queste
sono delle scatole nere piuttosto grandi.
Quindi
ecco la domanda che nessuno vuole davvero porre: "Blackrock ha davvero delle
azioni oggi?"
O è
tutta una grande operazione psicologica basata su loro che votano il delegato
al posto nostro?
Quindi
se Blackrock è in guai seri a causa del calo dei prezzi degli asset, del
contraccolpo ESG, dell'aumento dei tassi e del calo del flusso di cassa, ciò
richiederebbe un cambiamento nelle regole per consentirne il salvataggio.
Ricordate,
l'anno scorso, quando si sviluppò la crisi delle pensioni nel Regno Unito e che
fece fuori il primo ministro “Liz Truss “costringendo poi la Banca
d'Inghilterra a intervenire?
Chi è
rimasto col cerino in mano riguardo gli asset in fallimento non era altri che
Blackrock.
Erano
loro in difficoltà che hanno venduto questi “CLO” a leva — “Collateralized Loan
Obligations” — alle pensioni statali del Regno Unito e che hanno finito i soldi
per pagare i pensionati.
(21
Agosto 2023)
La
cosa strana è che BLK ha emesso 2 ETF iShares obbligazionari in Euro che
SCADONO nel 2026 e nel 2028.
E
questo mi ha sorpreso.
Da
quando gli ETF scadono così a breve?
Direi
che sono gli unici almeno in Europa....
(12
Settembre 2023)
Il
candidato presidenziale democratico Robert F. Kennedy Jr., nipote di John
assassinato a Dallas, ha recentemente espresso seria preoccupazione per
l’influenza dei fondi di investimento sul mercato immobiliare.
Questi
giganti stanno rilevando porzioni sempre maggiori di case originariamente
destinate alle famiglie.
Kennedy
ha denunciato le pratiche di colossi come BlackRock, Vanguard e State Street,
che controllano una parte significativa del mercato.
Aumentano
i casi di famiglie, potenziali acquirenti di abitazioni, che non sono state in
grado di acquistare immobili, superate all’ultimo istante da offerte in
contanti dei fondi d’investimento, impossibilitate a ottenere la casa che
stavano per comperare.
I tre
fondi citati – i maggiori del mondo- controllano un patrimonio di oltre
ventimila miliardi di dollari, dieci volte il PIL dell’Italia, superiore al PIL
dell’Unione Europea.
Chi è
più forte tra i semplici cittadini, gli stessi Stati nazionali e questi
colossi?
Chi
vincerà la partita?
Una decina di fondi di investimento possiedono
partecipazioni incrociate in quasi tutte le multinazionali, le entità
finanziarie e industriali del pianeta.
Sono i
padroni del mondo:
la
loro influenza si estende all’ 88% dell’indice S&P 500, che comprende le
cinquecento corporations a più elevata capitalizzazione.
Controllano le nostre vite e hanno l’obiettivo
– apertamente dichiarato- di impadronirsi di tutto.
A noi
restano briciole o miseri avanzi, come nei banchetti signorili del passato.
Crediamo
ancora nelle virtù del “libero” mercato?
Oppure
crediamo ancora che affermazioni come “non avrai nulla e sarai felice” siano
boutades che riguardano un mondo lontano.
No,
l’obiettivo sono proprio io, tu, tutti noi.
Esproprio
proprietario in attesa di toglierci definitivamente dai piedi con piani e
ideologie anti umane, eutanasia, ecologismo radicale, sesso sterile,
individualismo edonista, elevati costi della sanità, in aggiunta a vecchi
sistemi come guerre e epidemie.
Non
avremmo mai creduto di dover concludere, in piena coscienza:
ci vogliono poveri, ci vogliono morti.
Ci vogliono poveri, ci vogliono morti:
l’esproprio
proprietario.
COSA
C’È CHE NON VA NELLA
CLASSE
POLITICA OCCIDENTALE?
Comedonchisciotte.org
- Markus – (28 Settembre 2023) - Gaius Baltar – ci dice:
(gaiusbaltar.substack.com)
Ci
sono diverse ragioni per cui il mondo non occidentale sta sempre più tagliando
i ponti con l’Occidente.
Una di
queste può essere descritta come la “fine della diplomazia” occidentale,
intendendo con questo il quasi totale abbandono della diplomazia da parte dei
leader e dei diplomatici occidentali.
Per
inciso, questo non era iniziato con la guerra in Ucraina, ma circa un anno
prima.
È accaduto qualcosa appena dopo l’elezione di “Joe
Biden” che sembra aver spento il gene della diplomazia occidentale, per così
dire, e acceso invece quello della minaccia.
Non che prima ci fosse molta diplomazia, ma le
cose possono sempre peggiorare – e così è stato.
Il
termine fine della diplomazia non descrive bene quanto sia peggiorata la
situazione.
Il
comportamento dei leader statunitensi ed europei è diventato sempre più
scostante e ogni parvenza di razionalità è stata abbandonata.
È
impossibile ascoltare i leader occidentali senza arrivare alla conclusione che
c’è qualcosa di molto sbagliato.
In primo luogo, sembrano aver creato un mondo
fantastico alla rovescia, dove domina la proiezione freudiana e la
demonizzazione degli avversari.
Xi Jinping e Vladimir Putin sono entrambi Satana in
persona,
la Russia sta ancora perdendo e l’Occidente è ancora onnipotente, oltre che
l’apice della giustizia, della libertà, della democrazia e della cultura.
In secondo luogo, sembra che queste persone
non riescano ad aprire la bocca in pubblico senza offendere il mondo non
occidentale.
“Joe
Biden”, “Annalena Baerbock”, “Ursula von der Leyen”, “Josep Borrell” ed
“Emmanuel Macron” sembra siano incapaci di apparire in pubblico senza insultare
qualcuno.
Il
commento di Borrel sul fatto che l’Europa sarebbe un giardino e il resto del
mondo una giungla ne è l’apoteosi, perché sappiamo tutti a cosa sono associate
le giungle.
Le
élite politiche occidentali sono sotto pressione e non riescono a trattenere le
loro emozioni e le loro opinioni reali.
Non
possono più nascondere il loro odio o il loro disprezzo per chiunque si opponga
a loro.
Il
loro doppio senso, i loro doppi standard e il loro estremo senso del diritto,
che giustificano tutto ciò che fanno e condannano i loro avversari, sono sotto
gli occhi di tutti.
Tutto
questo, così come la loro totale assenza di competenza e il loro totale
abbandono della realtà, è sintomatico di un certo tipo di persone.
Non è
una coincidenza, come vedremo.
Coltivare
i giardinieri.
Non è
un segreto che la classe politica occidentale venga sottoposta ad un processo
di selezione prima di essere liberata sulle proprie popolazioni.
Sono stati istituiti vari programmi per
reclutare e indottrinare personalità promettenti giovani (e meno giovani) per
posizioni di leadership nel governo e negli affari.
Alcuni di questi programmi sono poco visibili
e operano a livello personale, mentre altri hanno una “funzione di sondaggio” e
sono alla luce del sole, come il programma “giovani leader globali” del WEF.
Un numero significativo di persone di alto
livello è coinvolto in questa attività di reclutamento, compresi gli agenti di
SPECTRE “Klaus Schwab” e “George Soros”.
Un
recente successo è “Nikol Pashinyan”, riconfigurato come drone suicida e
destinato al popolo armeno.
Dopo
la selezione e il potenziamento ideologico, questi leader vengono aiutati ad
infiltrarsi nei governi e nelle organizzazioni di tutto il mondo – come “Klaus
Schwab” si è vantato pubblicamente.
Se
riescono nel loro intento, vengono protetti e assistiti in ogni momento, per
poi ottenere un incarico ben retribuito presso qualche organizzazione
internazionale come ricompensa per il loro servizio e la loro fedeltà.
L’assistenza
e la protezione sono di solito svolte da organizzazioni governative o
sovranazionali, comprese quelle dell’UE, e dai vari servizi di intelligence,
che hanno un ruolo di controllo.
Se si
esce dal seminato ci sarà uno scandalo.
Se
siete leader di un Paese, ci sarà un cambio di regime.
Questo
processo ha lo scopo di assicurare la fedeltà dei reclutati e di tenere in riga
gli altri.
Questa
pratica si è rivelata così efficace che è riuscita ad ingabbiare quasi tutta
l’élite politica dell’Occidente, in particolare i non reclutati.
Tutti camminano sulle uova e nessuno osa
mettere in discussione le politiche degli incaricati di “SPECTRE”, altrimenti
ci saranno conseguenze.
I
media controllati da SPECTRE si scatenerebbero contro di voi e potreste persino
essere sostituiti.
Negli
ultimi anni, in Occidente si sono verificati diversi cambi di regime come
conseguenza di questo processo applicativo, ad esempio in Grecia, Italia,
Austria e persino in Islanda, e forse anche negli Stati Uniti.
Pochi al potere osano dire qualcosa, anche se
gli incaricati locali della “SPECTRE” stanno distruggendo il loro stesso Paese.
È un sistema davvero efficace.
Qualsiasi
esperto di reclutamento vi dirà che, per qualsiasi lavoro, è necessario trovare
la persona giusta.
La personalità deve essere adatta al lavoro in
questione e quindi è necessario un processo di selezione efficace.
Può
essere necessaria anche la formazione, per garantire metodi adeguati,
motivazioni e così via.
Le
nostre élite politiche occidentali affrontano questo processo come qualsiasi
altro candidato ad un posto di lavoro.
Vengono selezionate in base al compito che
dovranno portare a termine e ricevono una formazione che, diciamo, influisce un
po’ sul loro ego.
Questi processi di selezione e formazione,
così come il compito che viene loro assegnato, spiegano perché i leader
occidentali sono così come sono – e perché si comportano tutti allo stesso
modo, come se fossero stati prodotti in fabbrica.
Il
compito.
Descrivere
il compito assegnato all’élite politica occidentale sarebbe un processo lungo,
troppo lungo per questo articolo.
Tuttavia,
non è esattamente un segreto, poiché è stato discusso pubblicamente molte volte
da membri di alto livello della “SPECTRE”, come “Klaus Schwab” e “Yuval Harari”,
che sono i principali ideologi della SPECTRE, una sorta di moderni “Alfred
Rosenberg”.
Ascoltateli
parlare e capirete.
Se
dovessimo descrivere il compito in termini semplici, si potrebbe paragonarlo al
lavaggio forzato del cervello di un individuo per rimodellarlo completamente.
Ciò
avviene distruggendo del tutto la “vecchia” persona, per poi ricostruire e
rimodellare i resti frantumati in ciò che si desidera.
Il
metodo utilizzato si chiama “frattura del sé”, in cui l’identità e la volontà
della persona vengono distrutte attraverso pressioni e abusi estremi, fino a
renderla completamente dipendente da chi la maltratta.
A quel
punto può iniziare il rimodellamento.
Questo
è esattamente il processo in corso nelle società occidentali.
Comporta
la completa decostruzione e riconfigurazione di ogni aspetto della società,
comprese le persone.
Da
questi resti frantumati, si può plasmare un tecno gulag utopico, dove gli
individui esistono solo come parte di un giardino perenne gestito dai
giardinieri della SPECTRE – o come parte di una vera e propria macchina.
Questo
è il compito assegnato alla nostra élite politica.
È
essenzialmente un lavoro di demolizione.
È
brutale e sanguinoso e richiede un certo tipo di persone.
Le
persone giuste per il lavoro.
Non si
può assumere il primo che capita per un vero e proprio genocidio culturale e
non ci sono molte opzioni.
Potreste
cercare degli psicopatici, ma potreste avere problemi di fedeltà e,
stranamente, alcuni di loro hanno dei principi.
Quello che vi serve è una persona che brama, o
che addirittura ha bisogno, di imporre la propria volontà agli altri e di
interferire con le loro vite.
Avete bisogno di una persona che abbia uno
zelo incrollabile per la causa e che sia incapace di tirarsi indietro.
Una
persona in grado di razionalizzare qualsiasi azione senza esserne influenzata.
Una persona a cui si possa fare il lavaggio del cervello e che possa essere
controllata come una scimmia ammaestrata.
Una persona che possa distruggere la propria
casa senza rendersi conto di ciò che sta facendo.
Avete
bisogno di un narcisista.
Considerando
il compito, non c’è altra scelta.
Non ci si può fidare di nessun altro per
svolgere il lavoro necessario.
Questo
spiega perché molte delle nostre élite politiche siano così simili.
Non
solo hanno personalità simili, ma utilizzano anche razionalizzazioni e
comportamenti simili.
I
narcisisti sono persone con un alto grado di standardizzazione.
Ma cosa sono i narcisisti e perché sono ideali
per l’opera di demolizione delle società occidentali?
Un
narcisista è una persona con una consapevolezza di sé talmente bassa da non
riuscire a sviluppare un’identità di sé senza l’aiuto degli altri – e a cui è
stato detto che è migliore e/o più intelligente degli altri.
Inoltre,
ha un elevato bisogno emotivo e una forte dipendenza dagli altri.
Sviluppa
un modello di sé gonfiato, irrealistico e in costante conflitto con la realtà.
Ha bisogno di controllare l’ambiente, compresi gli altri, per mantenere intatto
quel modello.
Il successo nel controllo porta
all’esaltazione emotiva, mentre una sfida può provocare un crollo emotivo.
Il
narcisista può e deve essere in grado di razionalizzare qualsiasi
comportamento, perché altrimenti capirebbe di essere una persona cattiva a
causa delle cose che fa agli altri.
Le continue razionalizzazioni generano
disprezzo per gli altri, mentre le sfide generano odio.
Poiché
l’io del narcisista è basato su una menzogna, lo si può alimentare con qualsiasi
sistema di credenze in grado di portare avanti la menzogna.
Qualsiasi convinzione che dica al narcisista
che è migliore e più intelligente degli altri sarà accettata.
Tutti
i “fatti di attualità” della società occidentale, tra cui il cambiamento climatico,
la giustizia sociale, la discriminazione positiva, i diritti LGBT, l’Ucraina e
l’energia pulita, sono sistemi di credenze accuratamente costruiti per fare il
lavaggio del cervello ai narcisisti e indurli ad intraprendere determinate
azioni.
Queste
azioni comportano sempre la distruzione di qualcosa.
Le
nostre élite politiche, accuratamente selezionate, sono i bersagli di questo
lavaggio del cervello, insieme alla parte della popolazione con modelli di sé
sufficientemente narcisistici da poter essere facilmente oggetto di lavaggio
del cervello, che potrebbe essere un terzo delle popolazioni occidentali di
oggi.
Con il
lavaggio del cervello, questi sistemi di credenze vengono interiorizzati.
Diventano parte del sé e devono essere portati avanti e difesi.
Per
questo ogni azione e bugia può essere giustificata.
Ogni
sfida sarà personale e dovrà essere stroncata.
L’abbandono delle convinzioni non può essere
consentito perché danneggerebbe il sé, provocando turbolenze emotive e ansia.
Una volta impegnato, il narcisista non può più
tirarsi indietro.
Non ha
la retromarcia.
Il
processo di lavaggio del cervello.
Il
processo di selezione delle nostre élite politiche prevede l’identificazione e
il successivo sviluppo di persone con queste caratteristiche.
I
forum con inviti diffusi, tra cui il forum del WEF e i vari forum giovanili,
sono essenzialmente operazioni di scouting.
I
candidati promettenti vengono selezionati e sviluppati ulteriormente in altri
incontri e a livello personale.
I
convegni, come quello delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, vengono
poi utilizzati per mantenere il lavaggio del cervello, per introdurre nuovi
programmi e come eventi sociali di reciproca affermazione.
Lo
sviluppo, cioè il lavaggio del cervello dei candidati, ha due elementi
principali: l’elevazione del sé e i sistemi di credenze strutturati.
L’elevazione
del sé.
L’essenza
del narcisismo è la percezione elevata del sé.
Il narcisista è migliore e/o più intelligente
degli altri.
Quanto
più elevata è la percezione del sé, tanto maggiore è il bisogno di controllo
dell’ambiente e delle razionalizzazioni.
Ciò
accresce la capacità di giustificare misfatti sempre più gravi nei confronti
degli altri, fino ad arrivare, in casi estremi, al genocidio.
Una
parte importante dello sviluppo dei candidati della nostra élite politica è
l’amplificazione della percezione del sé.
Il
candidato viene coccolato e riceve molte attenzioni.
Gli viene detto quanto sia importante e quanto
sia intelligente.
Gli
viene detto quanto sia vitale il suo compito e come il popolino non possa
capire.
Viene fatto sentire eccezionale.
Se
questo processo ha successo, il “livello” narcisistico del candidato può essere
regolato al punto da convincerlo che deve distruggere la sua cultura o la sua
nazione, pur credendo di essere una brava persona.
Alcuni
possono essere portati ad un livello così alto da iniziare a credere di essere
degli dei e ad usare metodi estremi per il rafforzamento emotivo di sé,
compreso l’abuso fisico sistematico, anche sui bambini.
Una
“sintonizzazione” relativamente alta del sé è necessaria per il compito che è
stato assegnato alle nostre élite politiche.
Sistemi
di credenze strutturati.
Mentre
il processo di elevazione ingigantisce il narcisismo, i sistemi di credenze
strutturati sono progettati per indirizzare il narcisista nella giusta
direzione.
Si tratta in sostanza di “pacchetti di lavaggio
del cervello” progettati per adattarsi e alimentare l’io ipertrofico del
narcisista.
Molte
ideologie politiche funzionano esattamente così, e alcune sono quasi
completamente basate sulle emozioni per ottenere un effetto maggiore.
I
sistemi di credenze utilizzati per i nostri candidati sono più limitati, anche
se hanno uno scopo comune.
Questi
sistemi, in una certa misura, portano ad un lavaggio del cervello che fa
sentire il candidato speciale e gli permette di mostrare la sua virtù agli
altri.
Contengono
anche istruzioni specifiche su come reagire ad un imprevisto, che di solito è
una minaccia inventata, e su cosa distruggere per eliminare tale minaccia.
Un
esempio potrebbe essere la CO2.
Al
narcisista viene fatto credere che sia una minaccia e che la Terra debba essere
salvata da questo pericolo.
(La CO2 è un gas più pesante dell’aria
e quindi si sofferma a pochi metri dal terreno, dagli alberi, dal mare e non
potrà mai essere un gas serra! Fornisce la vita stessa all’uomo, alle piante ed
agli animali. E fortunatamente non può fuggire nella stratosfera! N.D.R).
Questa
convinzione lo trasforma in un crociato votato al bene, dotato di una saggezza
speciale che le persone inferiori non hanno, un crociato che poi riceve un
rinforzo da altri narcisisti.
La
risposta programmata è la chiusura della produzione di energia e il divieto di
circolazione delle automobili.
Anche il metano è una minaccia, quindi le
mucche devono essere eliminate.
Le
persone LGBT sono perseguitate, quindi la libertà di parola deve essere
vietata. La Russia è una minaccia, quindi i russi devono essere perseguitati e
uccisi e la Russia deve essere distrutta.
Poiché
la distruzione è una soluzione ad un problema grave, per il narcisista la
distruzione diventa una virtù.
Più distruzione c’è, più l’io viene rafforzato
ed elevato e più il narcisista si sente potente.
Questi
due processi programmano essenzialmente le nostre élite politiche ad agire come
dei robot.
Il
programma manipola ed eleva la percezione del sé, specifica una minaccia e poi
indica cosa distruggere.
Alcune
delle nostre élite molto probabilmente capiscono cosa sta succedendo, anche se
non ammetteranno mai di essere state sottoposte ad un lavaggio del cervello.
Vedono
il quadro generale e considerano la distruzione delle società occidentali come
necessaria per il futuro glorioso da loro immaginato.
È una
comprensione che i narcisisti più evoluti possono razionalizzare.
Una
parte consistente, tuttavia, crede solo di stare risolvendo dei problemi.
Tuttavia,
a prescindere da quanto capiscano, sono stati tutti manipolati, allontanati dai
concetti umanitari di base e programmati come droni suicidi.
Le
nostre élite politiche sono la forma più alta di utili idioti.
Perché
questa scarsa competenza?
Recentemente,
una delle domande più frequenti che la gente si pone è perché le nostre élite
politiche siano così incompetenti.
Da quando è iniziata la guerra in Ucraina
hanno perso completamente il controllo di tutto.
Hanno giudicato male la Russia, hanno avuto
torto sulle sanzioni e sulla guerra, stanno perdendo il controllo delle
economie occidentali e del mondo non occidentale a causa della distruzione del
“sistema internazionale”.
Falliscono in tutto quello che fanno,
assolutamente in tutto.
Perché?
L’incompetenza
è il risultato dei parametri di reclutamento.
Sono
stati reclutati per distruggere, non per costruire o risolvere problemi.
Non ci vuole molta abilità per puntare una
pistola contro qualcuno e premere il grilletto.
Ci
vuole molta abilità per estrarre il proiettile e riparare il danno.
Le
nostre élite politiche sono state assunte per sparare.
Nel
loro compito di demolizione, la competenza non è affatto necessaria.
Ci
vuole poca abilità per distruggere anche sistemi complicati.
Basta
approvare leggi e regolamenti e altri si occuperanno del resto.
La
demolizione delle società e delle economie occidentali è organizzata in modo
frammentario.
Vengono
distrutte gradualmente, fetta per fetta, perché farlo rapidamente spaventerebbe
le popolazioni.
Qualsiasi agricoltore sa che il bestiame
spaventato può essere pericoloso, e le nostre élite politiche lo capiscono.
Ora, però, si sono imbattute in un grosso
problema.
La
guerra in Ucraina e la perdita di controllo sul mondo non occidentale hanno
causato il caos economico in Occidente, che sarà seguito dal caos sociale.
Questo
sta facendo crollare l’intero castello di carte troppo velocemente e temono di
perdere il controllo.
Devono
reagire e risolvere questi problemi, ma non sanno come, perché sono
incompetenti.
Tutte
queste sfide e questi fallimenti mettono in discussione i loro modelli, con
gravi conseguenze emotive, per cui continuano ad alzare la posta, a tutti i livelli.
Gridano,
insultano, inventano spiegazioni deliranti e poi si ritirano nella negazione
più assoluta.
Tutti
se ne accorgono, compresi i leader del mondo non occidentale.
Oggi
nessuno vuole parlare con le nostre élite politiche, perché un narcisista che
sta perdendo il controllo non è una compagnia piacevole.
Allora,
cosa c’è esattamente dietro la loro incompetenza?
Le ragioni principali sono due.
In primo luogo, la scarsa consapevolezza di
sé.
Le persone con scarsa autoconsapevolezza non
sono in grado di valutare correttamente i propri processi di pensiero e quindi
non possono capire se stanno facendo un buon lavoro o meno.
Quando
si tratta di un lavoro complicato o creativo, una persona con scarsa
autoconsapevolezza vede poca differenza tra una completa assurdità e qualcosa
di sostanziale.
Un’alta
autoconsapevolezza è un prerequisito assoluto per questo tipo di lavoro. Poi
c’è in gioco il loro bisogno emotivo e l’alta “salienza” emotiva.
I
narcisisti sono creature emotive e le emozioni travolgenti e le motivazioni
basate sulle emozioni bloccano semplicemente la capacità del loro cervello di
pensare in modo logico.
Tutte
le nostre élite politiche accuratamente selezionate sono incompetenti,
esattamente allo stesso modo e per le stesse ragioni.
La loro unica competenza è la capacità di
distruggere le nostre economie, la nostra cultura, le nostre società, la nostra
salute e la nostra libertà.
(Gaius
Baltar)
(gaiusbaltar.substack.com)
(gaiusbaltar.substack.com/p/what-is-wrong-with-the-western-political)
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