I padroni del mondo sono persone malvagie. Sono dei malati del potere.

 

I padroni del mondo sono persone malvagie. Sono dei malati del potere.

 

 

Politica, imprese, geni contemporanei:

chi sono i padroni del mondo di oggi?

Wallstreetitalia.com - Alessandro Pogliani – (15 Marzo 2023) – ci dice:

 

Gli eventi degli ultimi anni hanno rivoluzionato in modo irripetibile i rapporti economici e geopolitici, il modo di lavorare e di pensare delle persone, la finanza internazionale e molteplici altri aspetti, accelerando tendenze in atto e invertendone altre.

 Una serie di stravolgimenti che porta alla luce questa riflessione: chi sono oggi i veri padroni del mondo?

Chi ha il potere di influenzare le nostre vite con le proprie decisioni?

 Chiaramente è difficile, se non impossibile, rispondere in maniera univoca ed esaustiva a questa domanda.

Proviamo tuttavia ad esaminare alcuni dei temi più rilevanti.

Le superpotenze globali.

Il potere delle imprese più influenti del mondo.

Le sfide del domani e il contributo di Elon Musk.

Le superpotenze globali.

L’invasione dell’Ucraina ad opera della Russia ha fatto emergere con forza i rapporti di alleanza e, viceversa, le tensioni fra le principali potenze politiche internazionali.

Innanzitutto, la guerra ha consolidato il sodalizio tra Stati Uniti ed Europa, ricompattando la Nato sotto la guida di Washington.

 Unanime la condanna del mondo occidentale nei confronti di Mosca, punita (con risultati da valutare) con sanzioni economiche e finanziarie.

 Alcuni Paesi europei, come Germania e Italia, hanno accelerato gli sforzi per emanciparsi dalle materie prime energetiche russe e altri, storicamente neutrali, come Svezia e Finlandia hanno preso posizione chiedendo di essere ammessi all’alleanza transatlantica.

Ad uscirne rafforzati sembrano soprattutto gli Stati Uniti di “Biden”, che hanno riaffermato la propria leadership in ambito politico, militare e anche ideologico, offrendo il maggior sostegno a Kiev in nome della difesa della democrazia contro la minaccia dell’autoritarismo di “Putin”.

La posizione più ambigua sembra invece quella della Cina di “Xi Jinping”, appena riconfermato per il terzo mandato.

La seconda potenza mondiale, da un lato, non sembra gradire eccessivamente la guerra ma dall’altro tenta di trarre vantaggio dalla situazione.

 Pechino, infatti, ha consolidato i rapporti commerciali con la Russia (come dimostrano gli acquisti di petrolio non più destinato all’Europa) ma ha tutto l’interesse a non inasprire le tensioni già in atto con il mondo occidentale.

Gli Usa, dal canto loro, stanno cercando di limitare la superpotenza asiatica, soprattutto in ambito tecnologico e nelle catene di approvvigionamento, attraverso sanzioni che talvolta non sono viste di buon occhio nemmeno dai partner europei.

Il potere delle imprese più influenti del mondo.

Al di là della politica, esistono però altri ambiti in cui si esprime il controllo sugli altri.

 Ci sono ad esempio aziende in grado di influenzare la vita delle persone in maniera tanto potente da poter essere considerate a tutti gli effetti dei leader a livello mondiale.

 Non a caso, al di là delle polemiche degli ultimi anni sulla sua concreta utilità, uno dei maggiori eventi internazionali come il “World Economic Forum di Davos” è aperto non solo a capi di stato e ministri, ma anche a manager, vertici sindacali, rappresentanti di organizzazioni non governative e della società civile.

Si pensi al ruolo predominante dei colossi farmaceutici e dell’ “healthcare” negli ultimi anni, dopo l’esplosione della pandemia, o allo strapotere delle banche e delle maggiori società di investimento internazionali, che da sole gestiscono patrimoni vasti come il Pil di uno o più Paesi messi insieme.

Il Covid, inoltre, ha dato una spinta al trend già in atto della digitalizzazione, affermando ancora di più il dominio di società tecnologiche, giganti dell’e-commerce (su tutti Amazon di Jeff Bezos) e dei fornitori di servizi fruibili online.

 La tendenza hi-tech che più di tutte sembra poter rivoluzionare il mondo, al momento, è l’intelligenza artificiale, con implicazioni pressoché infinite in ogni ambito, da quello industriale alla sanità, dai trasporti all’automazione e all’informazione.

Per questo i principali colossi della tecnologia, come Google e Microsoft (con l’investimento in OpenAI, la casa madre di Chat GPT), si stanno muovendo per accaparrarsi un ruolo di rilievo in questo settore.

Le sfide del domani e il contributo di Elton Must.

I leader di domani saranno probabilmente coloro che riusciranno a intercettare sin da ora le tendenze del futuro. In tal senso, non si può non citare uno degli uomini più influenti del nostro tempo: Elton Must (peraltro uno dei maggiori critici del forum di Davos).

L’impero del magnate sudafricano comprende una serie di società che stanno rivoluzionando, o hanno il potenziale per farlo, diversi aspetti della vita delle persone.

 Must sta cambiando il settore dei trasporti con Tesla e con Boring company, la società che si occupa del progetto hyperloop.

Ha acquisito Twitter, con cui può in qualche modo influenzare il pensiero delle persone.

Ha fondato “Space X” con l’obiettivo di rendere più accessibile e colonizzare lo spazio, oltre alla controllata “Starlink”, che fornisce servizi internet via satellite a bassa orbita progettati per le aree rurali con rete inaffidabile.

Ad oggi, la società aerospaziale di Must possiede e gestisce oltre 3.700 satelliti funzionanti, ma punta ad arrivare a oltre 12.000 entro il 2024 per assicurarsi una posizione di leadership assoluta nella fornitura di connessione a internet in tutto il pianeta.

Alcuni rivali, come Amazon e Virgin del miliardario “Richard Branson”, si stanno attrezzando per fare concorrenza a “Starlink” con i propri satelliti.

Infine, uno dei progetti più controversi, ma anche più affascinanti, di Must è quello portato avanti da “Neuralink”, la società attraverso cui mira a sviluppare un chip cerebrale da impiantare nel cranio delle persone per trattare condizioni neurologiche come paralisi e depressione.

Per ora la FDA statunitense ha vietato i test sul cervello umano per timori di potenziali danni ai tessuti cerebrali.

Tuttavia, una tecnologia così innovativa accrescerebbe ulteriormente il potenziale di Must o di chiunque altro riuscisse a padroneggiarla, ponendolo senz’altro fra i personaggi più potenti e influenti del mondo.

 

Trump Incontenibile: il Discorso

Anti-Restrizioni Gira il Mondo.

Conoscenzealconfine.it - (26 Settembre 2023) – Redazione – Radioradio – ci dice:

 

Donald Trump torna a ruggire… “Ma così è in pericolo di vita”.

“I pazzi di sinistra stanno facendo di tutto per riportare in auge i blocchi e gli obblighi del Covid con la loro improvvisa paura per le nuove varianti in arrivo. E sapete cos’altro sta arrivando? Un’elezione”.

Donald Trump torna a ruggire e lo fa con il consueto aplomb.

 Il duello con Biden per il” prossimo election” day non si gioca solo sui processi, ma anche su una campagna elettorale già in procinto di iniziare.

Chissà se una recrudescenza – o presunta tale – del virus porterà a uno scontro di battute simile a quello che ha ribaltato i pronostici nel 2020.

Per Trump, l’interpretazione è facile:

“Vogliono resuscitare l’isteria del Covid per giustificare altre chiusure, altre censure, altre caselle di posta illegali, altri voti assenti e trilioni di dollari di tangenti ai loro alleati politici prima delle elezioni 2024.

Queste sono persone malvagie.

Abbiamo a che fare con dei malati. Ma a tutti i bulli del Covid che vogliono toglierci la libertà, ascoltate queste parole:

 non ci sottometteremo!

 Non pensateci nemmeno.

 Non chiuderemo le nostre scuole, non accetteremo le vostre chiusure, non rispetteremo i vostri mandati sulle maschere e non tollereremo le vostre vaccinazioni obbligatorie “.

Poi la denuncia su presunti brogli, di cui tanto si è parlato anche a margine della scorsa tornata:

 “Hanno truccato le elezioni del 2020 e ora stanno cercando di fare lo stesso truccando le elezioni più importanti della nostra storia, quelle del 2024, anche se questo significa cercare di riportare in auge il Covid.

Ma falliranno perché non permetteremo che ciò accada.

Quando tornerò alla Casa Bianca, userò ogni potere disponibile per tagliare i fondi federali a qualsiasi scuola, università, compagnia aerea o trasporto pubblico che imponga un obbligo di mascheramento o di vaccinazione”.

(https://www.radioradio.it/2023/09/donald-trump-elezioni-biden-covid/)

 

 

 

 

Nuovo Ordine Mondiale:

i Signori del Mondo.

Area-c54.it – (13-9-2023) – Redazione – ci dice:

 

Durante alcuni dei miei viaggi a Londra ho potuto conoscere un personaggio che ha lavorato per anni nel settore del Marketing. Tutto ciò che leggerete di seguito è frutto di indagini che lui ha condotto personalmente; coinvolgendo, in varie parti del mondo, figure di spicco legate alle grandi famiglie economiche.

Ho deciso di pubblicare integralmente la ricerca così come lui l’ha scritta, ma penso sia giusto per etica professionale che tutto debba essere formulato sotto forma di ipotesi.

 A mio parere la maggior parte delle informazioni sono vere, faccio questa dichiarazione in relazione anche agli eventi che si stanno manifestando nel mondo.

Chi controlla il mondo oggi.

La conferma alla mia ricerca è partita da un trafiletto, pubblicato il 7 giugno 1999 dal Corriere della Sera, dove si parlava di un gruppo di persone fino allora a me sconosciute i “Bilderbergers”.

 Così sono chiamati i membri del Gruppo Bilderberg.

L’articolo si riferiva alla loro riunione ufficiale annuale del 1999, che si era appena conclusa in Portogallo in un Resort di un paese chiamato Sintra.

 In questa riunione si era discusso, tra i vari temi, anche sul dopo guerra in Kosovo. Il Gruppo Bilderberg, diceva l’articolo, è nato nel 1954 e riunisce i personaggi più illustri dei vari campi a livello internazionale.

Tra i personaggi presenti alla riunione venivano citati: U. Agnelli, H. Kissinger, Mario Monti ed altri ancora. Leggendo queste informazioni sono rimasto insospettito dal fatto che una riunione di questa importanza (per argomento e personaggi) non avesse ricevuto maggior pubblicità dagli organi di informazione. Incuriosito, ho sentito la necessità di conoscere, e capire più a fondo la natura di questa organizzazione.

Sono così venuto a conoscenza di quelle che possono essere definite le forze negative che oggi detengono il potere materiale nel mondo, dei loro pensieri e dei loro programmi.

Se pensiamo alla situazione del nostro pianeta possiamo fare finta di niente ed essere felici e sereni oppure possiamo interrogarci su che mondo stiamo preparando per le prossime generazioni e soprattutto sul perché siamo in questa situazione:

guerre civili e religiose in ogni continente, violenza e corruzione ovunque anche negli stati che si definiscono più evoluti, uso di droghe in aumento (persino

legalizzate), la condizione di povertà in continua espansione in tutto il mondo, un senso di ingiustizia diffuso, scandali che coinvolgono tutti i personaggi che occupano posizioni di potere etc. …

Purtroppo, il trend, della nostra società è drammaticamente negativo e ai nostri giorni il degrado è il vero protagonista.

La domanda che vale la pena porsi è: ma c’è qualcuno che alimenta queste cose, esiste un comune denominatore dietro tutto questo, qualcuno che ne trae beneficio?

Solo la verità ci può rendere veramente liberi, liberi di capire e quindi di rispondere.

Allora la domanda che ci dobbiamo porre è conosciamo la verità? Conosciamo veramente cosa si nasconde dietro il maturare di tutti questi fenomeni?

Certo i mass media, i politici, i sociologi ci “martellano” con le loro interpretazioni, ma ci possiamo fidare?

 Come provocazione guardate la Tavola 1, questa è secondo David Icke (dal libro

“And the truth shall set you free”) la “Catena dei Comandi” del nostro pianeta ai nostri giorni.

 Lo so è un po’ diversa da quella che siamo soliti pensare e soprattutto ci sono tanti nomi, là in cima, con i quali non siamo familiari e di cui nessuno parla.

 C’è anche il Gruppo Bilderberg ma non è il vertice della gerarchia, quindi prima di parlare di loro vediamo di scoprire chi sono quelli che sembrano comandarli.

Gli Illuminati e la Nobiltà Nera.

Come dice la parola stessa gli Illuminati sono i portatori di luce, quelli che sanno, ma la loro luce è, apparentemente, Lucifero o Satana.

 Appartengono a tredici delle più ricche famiglie del mondo e sono i personaggi che veramente comandano il mondo da dietro le quinte.

Vengono anche definiti la Nobiltà Nera, i “Decision Makers”, chi fa le regole da seguire per Presidenti e Governi.

La loro caratteristica è quella di essere nascosti agli occhi del pubblico. Il loro albero genealogico va indietro migliaia di anni e sono molto attenti a mantenere il loro legame di sangue di generazione in generazione senza interromperla.

 Il loro potere risiede nell’occulto e nell’economia, uno dei loro motti è: “il denaro crea potere”.

Possiedono tutte le Banche Internazionali, il settore petrolifero e tutti i più potenti settori industriali e commerciali; ma soprattutto sono infiltrati nella politica e comandano la maggior parte dei governi e degli organi Sovranazionali primi fra tutti l’ONU ed il Fondo Monetario Internazionale.

Un esempio del loro modo di operare è l’elezione del Presidente degli Stati Uniti, chi tra i candidati ha più Sponsor sotto forma di soldi, vince le elezioni perché con questi soldi ha il potere di “distruggere” l’altro candidato.

E chi è che sponsorizza il candidato vincente? Ovviamente gli Illuminati attraverso le loro molte organizzazioni di facciata, fanno in modo di finanziare entrambi i candidati, per mantenere il “gioco” vivo anche se loro hanno già deciso chi sarà il vincitore e a questo assicurano più soldi.

I loro piani sono sempre lungimiranti, sembra che Bill Clinton sia stato preparato alla missione di Presidente dall’entourage degli Illuminati fin da quando era giovane.

 Qual è l’obiettivo degli Illuminati?

Creare un Unico Governo Mondiale ed un Nuovo Ordine Mondiale, con a capo loro stessi per sottomettere il mondo a una nuova schiavitù, non fisica, ma “spirituale” ed affermare il loro credo: l’ideologia Luciferina.

 Questo obiettivo non può essere conseguito nel periodo di una vita, le sue origini sono antiche e risalgono già al 1700 quando il complotto venne formalizzato, con l’elaborazione di veri e propri documenti programmatici.

Nella prima metà del 1700 l’incontro tra il Gruppo dei Savi di Sion e Mayer Amschel Rothschild, l’abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi controlla il Sistema Bancario Internazionale, porta alla redazione di un manifesto: “I Protocolli dei Savi di Sion”.

In 24 paragrafi, viene descritto come soggiogare e dominare il mondo con l’aiuto di un sistema economico.

Sempre Mayer Amschel Rothschild aiuta e finanzia l’ebreo Adam Weishaupt, un ex prete gesuita, che a Francoforte crea un Gruppo Segreto dal nome “Gli Illuminati di Baviera”.

Weishaupt prendendo spunto dai “ Protocolli dei Savi di Sion” elabora all’incirca verso il 1770 “Il Nuovo Testamento di Satana” un piano che dovrà portare, non più gli Ebrei ma un gruppo ristretto di persone (gli Illuminati o Banchieri Internazionali) ad avere il controllo ultimo del mondo intero.

La strategia di Weishaupt era basata su principi molto fini e spietati. Bisognava arrivare alla soppressione dei Governi Nazionali e alla concentrazione del potere in Governi ed Organi Sovranazionali ovviamente gestiti dagli Illuminati. Ecco alcuni esempi operativi sulle cose da fare:

Creare la divisione delle masse in campi opposti attraverso la politica, l’economia, gli aspetti sociali, la religione, l’etnia etc. Se necessario armarli e provocare incidenti in modo che si combattano e si indeboliscano.

Corrompere (con denaro e sesso) e quindi rendere ricattabili i politici o chi ha una posizione di potere all’interno di uno stato. Scegliere il futuro capo di stato tra quelli che sono servili e sottomessi incondizionatamente.

 Avere il controllo delle scuole (licei ed Università) per fare in modo che i giovani talenti di buona famiglia siano indirizzati ad una cultura internazionale e diventino inconsciamente agenti del complotto.

Assicurare che le decisioni più importanti in uno stato siano coerenti nel lungo termine all’obiettivo di un Nuovo Ordine Mondiale.

Controllare la stampa, per poter manipolare le masse attraverso l’informazione.

 Abituare le masse a vivere sulle apparenze e a soddisfare solo il loro piacere, perché in una società depravata gli uomini perdono la fede in Dio.

Secondo Weishaupt, mettendo in pratica le sue raccomandazioni si doveva arrivare a creare un tale stato di degrado, di confusione e quindi di spossatezza, che le masse avrebbero dovuto reagire cercando un protettore o un benefattore al quale sottomettersi liberamente.

Da qui il bisogno di costituire degli Organi Sovranazionali pronti a sfruttare questo stato di cose, fingendosi i salvatori della patria, per istituire un Unico Governo Mondiale.

Nel 1871 il piano di Weishaupt viene ulteriormente completato da un suo seguace Americano Albert Pike che elabora un documento per l’istituzione di un Nuovo Ordine Mondiale attraverso tre Guerre Mondiali.

 Il suo pensiero era che questo programma di guerre avrebbe generato nelle masse un tale bisogno di pace, che sarebbe diventato naturale arrivare alla costituzione di un Unico Governo Mondiale.

Non a caso dopo la Seconda Guerra Mondiale venne fatto il primo passo in questa direzione con la formazione dell’ONU, che possiamo definire la polizia del mondo degli Illuminati.

Tornando al pensiero di Pike, la Prima Guerra Mondiale doveva portare gli Illuminati, che già avevano il controllo di alcuni Stati Europei e stavano conquistando attraverso le loro trame gli Stati Uniti di America, ad avere anche la guida della Russia.

Quest’ultima avrebbe poi dovuto interpretare un ruolo che doveva portare alla divisione del mondo in due blocchi.

 La Seconda Guerra Mondiale sarebbe dovuta partire dalla Germania, manipolando le diverse opinioni tra i nazionalisti tedeschi e i sionisti politicamente impegnati.

 Inoltre avrebbe portato la Russia ad estendere la sua zona di influenza e reso possibile la costituzione dello Stato di Israele in Palestina.

La Terza Guerra Mondiale sarà basata sulle divergenze di opinioni che gli Illuminati avranno creato tra i Sionisti e gli Arabi, programmando l’estensione del conflitto a livello mondiale.

Col passare degli anni il Quartiere Generale di questo complotto passa dalla Germania (Francoforte),alla Svizzera, poi all’Inghilterra (Londra) ed infine agli Stati Uniti d’America (New York).

 E’ quindi dal 1700 che le famiglie degli Illuminati, generazione dopo generazione, influenzano la storia per raggiungere i propri traguardi.

Ecco un elenco dei fatti principali che negli ultimi 3 secoli sono stati architettati, fomentati o finanziati dagli Illuminati:

la Rivoluzione Francese, le Guerre Napoleoniche, la nascita dell’ideologia Comunista, la I Guerra Mondiale, la Rivoluzione Bolscevica, la nascita dell’ideologia Nazista, la II Guerra Mondiale, la fondazione dell’ONU, la nascita dello Stato di Israele, la Guerra del Golfo, la nascita dell’Europa Unita…

Nella Tavola 3 e Tavola4 è rappresentata la rete di potere che gli Illuminati si sono costruiti in quasi 300 anni.

Ovviamente non potevano pensare di conseguire i loro obiettivi da soli, avevano ed hanno bisogno di una “struttura operativa”, composta da organizzazioni o persone che esercitando del potere operino più o meno consapevolmente nella stessa direzione.

Come potete constatare gli Illuminati controllano o hanno i loro uomini ovunque, possiamo tranquillamente dire che sono i signori del mondo.

La loro strategia ha fatto leva su 2 capisaldi:

a) la forza del denaro, hanno costituito e controllano il Sistema Bancario Internazionale;

b) la disponibilità di persone fidate, ottenuta attraverso il controllo delle Società o Associazioni Segrete (logge massoniche).

Queste ultime con i loro diversi gradi di iniziazione hanno garantito e garantiscono tutt’ora quell’alone di discretezza necessario al piano degli Illuminati.

 Gli Illuminati, e chi con loro controlla queste Società, sono Satanisti e praticano la magia nera.

 Il loro Dio è Lucifero e attraverso pratiche e riti occulti manipolano e influenzano le masse.

E pensare che la cultura dominante ci dice che la magia non esiste anzi, considera ridicolo chi ci crede. È anche da questa scienza di tipo occulto, che gli Illuminati hanno sviluppato la teoria sul controllo mentale delle masse.

 Per chiarire ecco un esempio: a quanto sembra anche Hollywood, le maggiori Case Cinematografiche e Discografiche internazionali, fanno parte della rete degli Illuminati. Molte volte i loro prodotti sono usati come strumenti di indottrinamento e agiscono in modo “invisibile” sulla psiche.

 Penso che nessuno possa negare che oggi esistono certi tipi di musica, privi di qualsiasi qualità, il cui unico effetto voluto è quello di provocare nei giovani apatia, robotismo, violenza ed essere uno stimolo all’uso di droghe.

Dicevamo prima, che gli uomini che controllano gli Illuminati fanno parte di tredici delle famiglie più ricche del mondo. I loro nomi sono rimasti segreti negli anni e la leadership famigliare è stata passata da uomo a uomo generazione dopo generazione.

 Comunque nessun segreto può essere tenuto per sempre e anche in questo caso recentemente sono stati resi noti i loro nomi, grazie a qualcuno che, abbandonando l’ordine, ha deciso di cambiare vita e rivelare le informazioni più importanti.

Ecco quindi

le tredici famiglie che sembrano avere il compito di gestire il pianeta da dietro le quinte per condurlo al Nuovo Ordine Mondiale:

ASTOR, BUNDY, COLLINS, DUPONT, FREEMAN, KENNEDY, LI, ONASSIS, ROCKFELLER, ROTHSCHILD, RUSSELL, VAN DUYN, MEROVINGI (famiglie Reali Europee).

 Sono dunque loro il vero governo del mondo o meglio il governo segreto?

Il Gruppo Bilderberg.

Il Gruppo Bilderberg, rappresenta uno dei più potenti Gruppi di facciata degli Illuminati.

Nasce informalmente nel 1952, ma prende questo nome solo nel 1954 quando il 29 maggio viene indetto il primo incontro presso l’Hotel Bilderberg di Oosterbeek in Olanda.

Da allora le riunioni sono state ripetute 1 o 2 volte all’anno.

 All’inizio solo in Paesi Europei, ma dagli inizi degli anni ‘60 anche in Nord America. Tra i promotori del Gruppo bisogna menzionare almeno due personaggi: Sua Maestà il Principe Bernardo de Lippe di Olanda (ex Ufficiale delle SS), che ne è rimasto il presidente fino a quando nel 1976 ha dovuto dare le dimissioni per lo scandalo “Lockheed” e Joseph Retinger un “faccendiere” Polacco che si era costruito una fitta rete di relazioni tra personaggi della Politica e dell’Esercito a livello Mondiale.

 Retinger viene descritto come l’istigatore del gruppo, la sua visione era costruire un’Europa unita per arrivare ad un Mondo unito in pace, dove potenti Organizzazioni Sovranazionali avrebbero garantito con l’applicazione delle loro ideologie, più stabilità dei singoli governi nazionali.

Fin dalla prima riunione furono invitati banchieri, politici, universitari, funzionari internazionali degli Stati Uniti e dei paesi dell’Europa Occidentale per un totale all’incirca di un centinaio di personaggi, tra questi, sembra anche Alcide De Gasperi.

Ai tempi della costituzione l’obiettivo dichiarato ufficialmente, era quello di creare l’unità Occidentale per contrastare l’espansione Sovietica.

In realtà malgrado le apparenti buone intenzioni, il vero obiettivo era quello di formare un’altra organizzazione di facciata che potesse attivamente contribuire ai disegni degli Illuminati: la costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale e di un Governo Mondiale.

 

 

 

 

Quando il sogno tecno modernista

si rivela un incubo.

 Gognablog.sherpa-ghate.com – (26 Settembre 2023) - Gioacchino Toni (carmillaonline) –                          (4 giugno 2023) – ci dice:

 

Nel volume 24/7, “Il capitalismo all’assalto del sonno” (Einaudi 2015) Jonathan Crazy, docente alla Columbia University e tra i fondatori delle edizioni indipendenti Zone Books, ha argomentato come attraverso le innovazioni tecnologiche digitali il capitalismo sia giunto a inediti livelli di dissoluzione della distinzione tra tempo di lavoro e tempo di non-lavoro.

In continuità con quanto esposto in 24/7, Jonathan Crazy, in Terra bruciata. Oltre l’era del digitale verso un mondo postcapitalista (Meltemi 2023), evidenzia come le disuguaglianze e il dissesto ambientale siano correlati al capitalismo digitale, da lui indicato come fase terminale del capitalismo globale votato alla finanziarizzazione dell’esistenza sociale, all’impoverimento di massa, all’ecocidio e al terrore militare.

Ritenendo assurda la pretesa di poter perseguire il cambiamento sistemico ricorrendo ai medesimi apparati che garantiscono la sottomissione a concessioni e regole imposte da chi detiene il potere, lo studioso denuncia come, a differenza di quanto sostenuto da alcuni ambienti di tecno-attivismo, lungi dal poter essere strumento di cambiamento radicale, l’universo di internet sia del tutto incompatibile con una Terra abitabile e con le relazioni umane di stampo egualitario.

Ritenendo del tutto illusoria «l’idea che internet possa funzionare indipendentemente dalle dinamiche catastrofiche del capitalismo globale», lo studioso sostiene che la dissoluzione di tale sistema non possa che comportare «la fine di un mondo guidato dal mercato e modellato dalle odierne tecnologie in rete».

I mezzi di comunicazione presenti in un mondo postcapitalista assomiglieranno necessariamente poco alle reti finanziarizzate e militarizzate dominanti, visto che i dispositivi e servizi digitali attualmente in uso «sono resi possibili dall’esacerbazione illimitata della disuguaglianza economica e dal deturpamento accelerato della biosfera terrestre, indotto dall’estrazione di risorse e dal consumo superfluo di energia».

Internet, sostiene l’autore, si è rivelato del tutto funzionale a quel processo di globalizzazione capitalista, con relativa «“dissoluzione della comunità” e di qualsiasi relazione sociale indipendente dalla “tendenza universalistica del capitale”», previsto da Marx.

“Il complesso di internet è divenuto rapidamente parte integrante dell’austerità neoliberale, nella sua costante erosione della società civile e nella sostituzione delle relazioni sociali con dei loro simulacri online monetizzati.

Esso promuove la convinzione di non essere più dipendenti gli uni dagli altri, l’idea per la quale siamo amministratori autonomi delle nostre vite, che possiamo gestire le nostre amicizie nella stessa maniera in cui gestiamo i nostri conti online”.

 

Tutto ciò ha dato luogo a quell’“apatia narcisistica” propria di individui sempre più «svuotati del desiderio per la comunità, che vivono nella passiva conformità all’ordine sociale esistente» e, continua Crazy, al «deterioramento della memoria e l’assorbimento delle temporalità vissute; non tanto la fine della storia, quanto piuttosto il suo divenire irreale e incomprensibile».

Una paralisi del ricordo che tocca tanto l’ambito individuale che collettivo e che – come sul finire degli anni Ottanta aveva intuito “Guy Debord”  – nell’esaltazione dell’istantaneo lo perpetua, altro e identico, uguale a sé stesso.

Se storicamente i sistemi di comunicazione hanno sempre teso a disgregare le comunità locali inserendole all’interno di ambiti più allargati ove è stato mantenuto il monopolio del sapere e la dominazione culturale ed economica, è possibile vedere in internet un sofisticato apparato globale volto alla dissoluzione della società.

«Internet disperde i senza-potere in un bazar di identità, sette e interessi separati, ed è particolarmente efficace nel solidificare le formazioni di gruppi reazionari. L’isolamento che produce diventa infatti un incubatore di particolarismo, razzismo e neofascismo».

Storicamente, sostiene l’autore, i tentativi operati dai gruppi soggiogati di appropriarsi efficacemente dei media della comunicazione per portare avanti finalità politiche altre, in fin dei conti, non hanno ottenuto granché.

“A meno che il difficile compito di creare nuove forme di vita comunitarie e cooperative non divenga una priorità politica, tutte le forme di attivismo online continueranno a essere del tutto innocue, incapaci di ottenere alcun cambiamento radicale o di fondo.

Dimostrazioni, proteste, cortei hanno sì luogo, ma, al contempo, avviene una re-immersione nella separazione atomizzante della vita digitale.

 I legami che sembrano sbocciare nel mezzo dell’azione finiscono poi per evaporare.

 Persino negli effettivi eventi dei cortei, delle occupazioni, delle zone liberate e delle mobilitazioni di ogni tipo, la solidarietà di gruppo è affievolita da una massa critica di individui che sono sempre anche altrove, appiccicati ai loro dispositivi e alle risorse di autopromozione messe a disposizione dai social media”.

 

La retorica green con cui vengono presentati progetti e industrie per l’energia rinnovabile cela l’intenzione di mantenere modelli devastanti di consumo, competizione e disuguaglianze crescenti, pertanto nasconde secondo Crazy un dispositivo di devastazione sociale e ambientale a cui occorre urgentemente contrapporre un immaginario in cui la dimensione sociale torni a ricoprire il ruolo che le spetta, cessando di essere una semplice appendice dell’universo online.

“Una fase cruciale della lotta degli anni a venire per una società equa consiste nella creazione di assetti sociali e personali che abbandonino il predominio del mercato e del denaro sulle nostre vite associate.

 Ciò significa respingere il nostro isolamento digitale, rivendicare il tempo in quanto tempo vissuto, riscoprire i bisogni collettivi e resistere ai livelli montanti di imbarbarimento, inclusi la crudeltà e l’odio che traboccano dall’online.

Non meno importante è il compito di riconnettersi umilmente con ciò che resta di un mondo pieno di altre specie e forme di vita”.

 

Crazy sostiene la necessità e la possibilità di attuare forme di rifiuto radicale contro la martellante pretesa dell’indispensabilità di internet e dell’insignificanza di tutto ciò che risulta refrattario ad assimilarsi ai suoi protocolli.

 L’accettazione passiva della «intorpidente routine online quale sinonimo di vita» palesa, secondo lo studioso, un deficit collettivo di immaginazione derivato dalla resa a una cultura e ad un’economia di matrice tecno consumista, responsabili delle devastazioni ambientali e della vita degli esseri umani.

Lo stesso storytelling dell’alfabetizzazione tecnologica necessaria a ridurre le diseguaglianze, sostiene Crazy, si rivela un eufemismo che, nei fatti, si traduce in shopping, videogiochi, serie televisive e altre attività tendenti ad indurre a dipendenza;

occorrerebbe guardare all’universo di internet come alla quintessenza del libero mercato deregolamentato del tardo capitalismo secondo cui tutto è permesso soltanto se può essere monetizzato e vendibile.

Se nel corso dello sviluppo del capitalismo industriale si sono approfonditi gli studi e le tecniche di gestione scientifica dei movimenti corporei al fine di renderli efficienti sul lavoro, ora i colossi tecnologici si concentrano invece sull’“economia dell’attenzione” monitorando e guidando i movimenti dello sguardo sugli schermi con l’obiettivo di addestrare la visione relegandola al ruolo di mero accessorio dell’elaborazione di informazioni.

In linea con le richieste del capitalismo neoliberale, le architetture degli attuali dispositivi digitali agiscono omogeneizzando al ribasso e meccanizzando l’universo emotivo umano.

Internet, continua lo studioso, produce una sorta di naturalizzazione di un individualismo che ha fatto propria una logica di disimpegno nei confronti di un mondo vissuto in comune con gli altri.

Crazy sostiene che sin dalla metà degli anni Novanta internet ha mirato a neutralizzare le energie ribelli dei giovani negando loro spazi e tempi di autonomia e auto riconoscimento collettivo, dunque la possibilità di costruirsi una memoria e di avere esperienze reali.

Distolti dall’azione politica, i giovani sono divenuti il target su cui costruire conformismo tecnologico e consumistico inducendoli ad abitudini e comportamenti prevedibili e duraturi.

“La vita online genera bisogni governabili all’interno della sua clausura autosufficiente e regolamenta ciò che è consentito sognare.

 È solo quando i desideri e le speranze si aggrappano alla vita di un mondo fisico condiviso, non importa quanto compromesso, che una persona cresce capace di rifiutare e di provare ostilità verso i poteri e le istituzioni che opprimono e soffocano queste speranze. […]

Adesso l’obiettivo è impedire che i giovani godano mai delle circostanze nelle quali immaginare e costruire un futuro che appartenga a loro.

 Vediamo piuttosto un’infinità di notizie che ci parlano di giovani che utilizzano “creativamente” e in modo “dirompente” i loro strumenti e piattaforme digitali.

 La priorità è far deragliare la possibilità di una gioventù potenzialmente ribelle e, al fine di nascondere il loro futuro senza un lavoro e senza un mondo, abbiamo la triste narrazione di una generazione che aspira a diventare “influencer”, fondatrice di start-up, o altrimenti allineata a valori imprenditoriali senz’anima”.

Insomma, sostiene lo studioso, le élite si preoccupano di mantenere gli individui rinchiusi all’interno delle “irrealtà aumentate” di internet, ove «l’esperienza è frammentata in un caleidoscopio di fugaci rivendicazioni di importanza, di ammonimenti senza fine su come condurre la nostra vita, come gestire il nostro corpo, cosa comprare e chi ammirare o temere.

 La separazione e atomizzazione indotta da internet è aggravata dall’umiliazione e lo sminuimento alimentati dalla cultura dei miliardari».

Rispetto al passato sembrano essersi ridotti i terreni comuni su cui «costruire nuove solidarietà che emergano dalle realtà e necessità del conflitto di classe. Nostro malgrado, capitoliamo di fronte al sentimento di impotenza o alle illusioni di “soluzioni” individuali».

 

Il fenomeno dell’atomizzazione della società in individui assorbiti dai contenuti dei propri schermi amplifica l’implosione dello spazio pubblico palesando il rifiuto della comunità voluto dal neoliberalismo.

 L’eliminazione dell’incontro, di un modello di vita fondato sulla comunità viene presentato dalla narrazione dominante come fastidioso effetto collaterale da concedere al sistema produttivo dell’era digitale.

“Questa frammentazione di un mondo sociale si basa però sull’imperativo della frenesia e dell’essere sempre occupati.

 È irrilevante cosa si stia effettivamente facendo, se guardare, lavorare, mandare messaggi, fare shopping, navigare su internet, ascoltare musica, giocare o qualunque altra cosa.

Il risultato è comunque l’acquiescenza di massa a un’impalcatura immateriale di separazione, sostenuta da un’attività fittiziamente autonoma e dall’indifferenza a qualsiasi cosa avvenga al di fuori di quella determinata pratica”.

Dopo il 2008 l’economia globale sembra essere tenuta in vita artificialmente dalle élite senza alcun calcolo di lungo periodo, propense come sono soltanto ad incassare il possibile per poi cercare, invano, qualche esclusiva via di fuga prima della catastrofe finale, anche se, ricorda Crazy riprendendo “Walter Benjamin”, la vera catastrofe è piuttosto la perpetuazione dell’attuale mondo, il proseguimento delle sue forme di violenza, ingiustizia e devastazione.

La stessa ossessione di sopprimere l’invecchiamento che caratterizza la contemporaneità deriverebbe dalla volontà di immaginare la vita come un presente esteso esente da decadimento e cambiamento.

“Per migliaia di anni, la finitezza della vita è stata ciò che ha dato significato, passione e scopo alla nostra esistenza e ai modi in cui amiamo e dipendiamo dagli altri.

La svalutazione della finitezza umana, proponendosi di rendere la longevità delle persone un ricercato prodotto biotecnologico per ricchi, fa parte dell’estinzione di qualsiasi valore o credenza che trascenda la voracità del capitalismo.

 Con l’assimilazione del “tempo della vita” alla logica della finanziarizzazione, la mercificazione e privatizzazione del futuro si fa adesso esplicita”.

Ad essere ripresa dallo studioso è anche la convinzione di “Robert Kurz”, secondo cui l’economia dell’informazione trainata dai servizi che ha preso il via negli anni Settanta non è in realtà mai riuscita ad inaugurare una vera e propria nuova fase di accumulazione;

 il collasso del 2008 ha strettamente a che fare con l’informatizzazione dell’economia globale, una volta che il lavoro e il tempo di lavoro cessano di essere la principale fonte e misura di ricchezza, sostiene “Kurz”, il capitalismo si indebolisce. Quest’ultimo «si approssima al suo esaurimento quando la tecnologia non si limita ad accrescere la produttività umana, ma a rimpiazzarla».

Ai sogni di un futuro migliore, ai piani per realizzarlo, si è così sostituito sul finire del vecchio millennio un immaginario votato al “presentismo” indotto da tecnologie progettate per abolire il tempo privilegiando l’“adesso” e l’illusione dell’istantaneità, dando luogo a un’accessibilità “on demand” che presuppone una realtà libera da vincoli spaziali, materiali e temporali.

 A ciò si associano maniacali analisi del rischio, previsioni e simulazioni volte a neutralizzare il futuro prima che esso si dia.

D’altra parte, ricorda Crazy riprendendo “Joseph Gabel”, l’esperienza della temporalità prodotta dal capitalismo è sempre stata costruita su una concezione di progresso come successione quantitativa di momenti presenti volti a mantenere gli assetti socio-economici esistenti.

L’insistente promozione dell’universo tecnologico contemporaneo, sostiene Crazy, cela il tendenziale relegamento degli esseri umani ai margini del sistema tecnologico.

È, secondo lo studioso, mal riposta la convinzione che vede nell’intrecciarsi di internet, intelligenza artificiale, ecc. la nascita di un unitario assetto panottico di controllo sociale in quanto a darsi, a suo avviso, sarà piuttosto «un patchwork di sistemi e componenti incompatibili e in concorrenza tra loro, che produrrà malfunzionamenti, guasti e inefficienze».

Insomma, secondo lo studioso, la logica capitalista del costante rinnovamento dettato dall’obsolescenza programmata, da una complessità tecnica sempre maggiore, dal taglio dei costi e dalla smania di introdurre aggiornamenti non necessari e non ancora rodati, entra inevitabilmente in conflitto con la stabilità richiesta ad un funzionamento efficiente di un controllo autoritario.

Crazy prospetta un futuro prossimo non dissimile da quello messo in scena da film distopici in cui la pretesa del controllo sociale assoluto tende a risolversi, di fatto, nell’ingovernabilità.

La soglia di un mondo postcapitalista non è lontana, al massimo pochi decenni. Ma a meno che non vi sia una prefigurazione attiva di nuove comunità e formazioni capaci di autogoverno egualitario, proprietà condivisa e cura per i propri membri più fragili, il post capitalismo sarà un nuovo regno di barbarie, dispotismi regionali e, ancora peggio, nel quale la scarsità prenderà forme inimmaginabilmente feroci.

Sartre vide che le insorgenze emergenti avevano una capacità unica di rompere le maglie della sottomissione ad “apparati antisociali” e di trasformare la passività e l’isolamento in nuove forme di solidarietà.

I gruppi rivoluzionari, diceva, nel rispondere allo stato di emergenza potevano definire la propria temporalità e determinare “la velocità con cui l’avvenire gli viene incontro”.

Oggi, a oltre mezzo secolo di distanza, tra le fiamme e le devastazioni del nostro mondo vitale, ci rimane poco tempo per andare incontro a un futuro di nuovi modi di vivere sulla Terra e tra di noi”.

Circa il come far sì che il post capitalismo, anziché ridursi a ulteriore barbarie, si traduca in nuove forme di vita comunitaria cooperativa è tremendamente difficile pronunciarsi.

 Non a caso lo stesso libro di Crazy, opera di denuncia dal registro a tratti apodittico, evita di avventurarsi sul che fare.

Iniziano ad essere tanti i testi che infrangono la narrazione dominante sull’universo digitale e questo è certamente un primo passo positivo e necessario, restano da trovare le modalità per compiere collettivamente i passi successivi volti al superamento del sistema di sfruttamento contemporaneo.

 

 

 

FENTANYL, LA DROGA DEI

BAMBINI E DI SILICON VALLEY.

 

 Nuovogiornalenazionale.com - Roberto Pecchioli – (07 Giugno 2023) – ci dice:

 

Non riusciamo più a indignarci e stupirci di nulla, se non ci tocca personalmente. Notizie tremende passano senza scuoterci, tanto meno stimolano una riflessione.

 Il problema delle droghe dilaga, aumentando costantemente il suo carico di lutti, devastazione personale, sociale, comunitaria, oltreché la potenza e la ricchezza di chi controlla il traffico di stupefacenti, i cosiddetti “cartelli”, ma soprattutto il livello sovrastante.

 Con il lessico di Marx, potremmo paragonare chi coltiva, raffina e distribuisce le droghe, le varie sottoculture che ne diffondono l’uso, alla sovrastruttura al servizio della struttura, cioè l'economia, la finanza, il livello più elevato del potere, le prove dei cui crimini sono nascoste nei paradisi fiscali.

Senza questo salto di qualità nel giudizio non si riesce a spiegare l’enorme portata del fenomeno, l’incapacità di debellarlo o contenerlo e la facilità con cui milioni di persone di ogni età, cultura e condizione cadono nel buco nero della dipendenza dall’ampia gamma di sostanze stupefacenti.

L’ultimo spettro è il Fentanyl, un oppioide utilizzato originariamente nelle anestesie e nelle terapie analgesiche per i malati terminali. 

Il preparato è una delle droghe più acquistate sul mercato clandestino nel “dark web”, l’inferno nascosto della rete.

La materia prima proviene soprattutto dalla Cina.

Negli Stati Uniti l’uso è schizzato alle stelle, favorito dal prezzo incredibilmente basso delle pasticche.

 Le morti per droga hanno superato nel 2021 il numero di 107 mila e sono in costante aumento.

 Si stima che nel settanta per cento dei casi la sostanza assassina sia il Fentanyl, diventato la principale causa di decesso tra i giovani.

Un recente sequestro - 380 milioni di dosi- era potenzialmente in grado di uccidere l’intera popolazione americana.

Il prodotto grezzo è importato in Messico, lavorato e successivamente trasferito sui mercati nordamericani dai cartelli di Sinaloa e Jalisco.

 Il Fentanyl è cinquanta volte più potente dell’eroina e cento volte della morfina.

Negli Usa sono aumentate anche le morti causate da anfetamine, metanfetamine e da altri oppioidi semi-sintetici, spesso prescritti come antidolorifici.

Facile concludere che la nostra è una civilizzazione drogata.

Da ogni punto di vista e innanzitutto nel significato più concreto del termine. Diciamola tutta:

 ogni potere ha interesse a dominare su masse incapaci di capire, reagire, porsi come antagoniste.

Altrettanto, in ogni tempo l’uomo ha consumato prodotti che danno dipendenza, a cominciare da alcool e tabacco.

Mai, tuttavia, si era arrivati a questi livelli.

Senza dimenticare le guerre dell’oppio del XIX secolo, provocate in Cina dagli interessi britannici.

Era infatti la Compagnia delle Indie Orientali- legata alla corona e alle élite imperiali- a detenere il monopolio dell’oppio.

La cessione di Hong Kong fu una delle condizioni pretese dagli inglesi vincitori.

 In qualche misura, chi la fa l’aspetti.

Nell’Occidente degli ultimi sessant’anni, tuttavia, la questione della droga ha assunto molteplici risvolti.

 Il tempo libero e l’istruzione di massa sono pericolosi per il potere, poiché favoriscono il pensiero libero;

l’ozio è anche il padre dei vizi e su questo gioca la sua sporca partita chi ha interesse a disumanizzare, abbrutire, distruggere spiritualmente, moralmente e fisicamente le generazioni.

Negli anni Sessanta e Settanta del Novecento la sottocultura delle droghe sintetiche, l’acido lisergico, l’LSD con il mito del trip, il “viaggio” propiziato dalla dose, si presentò come liberazione, emancipazione dalle regole costrittive dei padri.

Figure come “Herbert Marcuse”, “Timothy Leary”, la beat generation americana e molti musicisti “pop e rock”, hanno responsabilità immense.

L’operazione di normalizzazione delle droghe fu ampiamente favorita dagli apparati riservati statunitensi, preoccupati dalla contestazione giovanile che metteva in questione i fondamenti del sistema.

L’immaginazione non è andata al potere, popolo e oligarchie si sono saldate solo nelle dipendenze (ossia nei vizi) e le droghe chimiche si uniscono in un orrendo meticciato con le droghe culturali, visive e musicali, determinando la dipendenza di massa a luci, suoni, vibrazioni e ad altri stimoli artificiali che il potere conosce bene, e organizza per dominare non un popolo, ma una plebe degradata a gregge.

 Se nel passato si parlava di cultura decadente, oggi la decadenza è cultura dominante.

Nel caso del Fentanyl sgomenta che tante vittime siano ragazzini sotto i quindici anni e molti bambini.

 Due soli milligrammi, equivalenti a una decina di grani di sale fino, sono una dose letale.

 L’ultima moda è decorare le pillole come caramelle di vari colori e forme differenti, affinché sembrino meno pericolose e siano più attraenti per i bambini: lo chiamano Fentanyl arcobaleno.

 La platea dei consumatori, vastissima, è trasversale per età, reddito e cultura.

Silicon Valley, la zona della California in cui hanno sede i giganti tecnologici del mondo, è una Mecca per i trafficanti di Fentanyl.

Da un lato, la ricchezza di dirigenti e tecnologi di punta, dall’altro tendopoli di drogati e senza casa:

gli alloggi sono carissimi e sono molti gli addetti di fintech costretti a sistemazioni subumane.

La contea di Santa Clara, da cui dipende Silicon Valley, ha dovuto dichiarare l’emergenza sanitaria.

 Le foto delle tendopoli in cui deambulano almeno diecimila sventurati il cui l’unico scopo è procurarsi le pillole mortali hanno raggiunto la grande stampa.

L'aumento dei prezzi delle case spinto dalla domanda dei dipendenti di Alphabet, Facebook e Apple genera nuovi senzatetto, poiché l’affitto medio richiede duemila quattrocento dollari al mese e il salario medio è di quindici dollari lordi orari.

Plebe tecnologica al servizio dei padroni transumanisti di Fintech.

 Il numero crescente di dipendenti dal Fentanyl produce ondate di malattie mentali e di disturbi fisici.

Distributori gratuiti di “Narcan” o “naxolone”, in grado di bloccare gli effetti degli oppioidi sul sistema respiratorio, sono installati nelle carceri, negli edifici giudiziari, nelle scuole, nelle università, negli ospedali e perfino in bar e ristoranti. Gli “esperti” raccomandano agli adolescenti che acquistano analgesici e droghe di procurarsi anche cerotti reattivi che permettono di rilevare se le pastiglie contengono Fentanyl.

Le vittime per droga in California raddoppiano annualmente dall’ introduzione massiccia della pasticca, insolitamente a buon mercato, sino a superare le morti in incidenti stradali e doppiare le vittime di omicidi.

In una delle metropoli americane, Filadelfia, il quartiere di Kensington è ormai il ghetto di una folla enorme di drogati.

Un coraggioso reporter documenta in rete da oltre un anno, senza commento, le immagini della vita quotidiana di quel girone dantesco nella potente nazione che afferma il proprio “destino manifesto” di guidare gli altri popoli della terra.

 

 Può sembrare noioso e ripetitivo, ma ciò che le telecamere catturano sono immagini che mostrano l'effetto devastante degli oppioidi:

migliaia di tossicodipendenti occupano i marciapiedi, alcuni già strafatti della droga appena acquistata, altri in attesa della dose.

Kensington è l’emblema più esplicito dell'epidemia di oppioidi che sta devastando gli Usa e tracima nel “civilissimo” mondo occidentale.

 I video mostrano ogni sorta di corpi distrutti e menti totalmente devastate, in un ambiente urbano di sporcizia, degrado, promiscuità impressionanti.

Tutto ha un denominatore comune:

la dipendenza più estrema da una droga distruttiva.

Il Fentanyl è solo l'ultimo capitolo di un degrado civile aumentato dopo l'irruzione sul mercato americano dell'”Oxycontin” (ossicodone) alla fine degli anni Novanta . “Purdue Pharma”, azienda farmaceutica di proprietà della famiglia “Sackler”, si è dichiarata colpevole nel 2020 di aver alimentato l'epidemia di oppioidi negli Stati Uniti dopo aver etichettato il suo farmaco di punta, l’ Oxycontin dall’altissima concentrazione di oppio, come innocuo e aver assicurato che non induce dipendenza.

 Da quando il Fentanyl è entrato nelle strade e nelle scuole- perfino elementari- la situazione è peggiorata.

La dose è venduta a due dollari o meno.

 L’overdose può scattare con mezza bustina da cinque dollari; pochi milligrammi possono essere fatali.

Vite buttate per pochi spiccioli, in una società la cui unica reazione sembra essere la moltiplicazione dei ghetti e la distribuzione gratuita di precari antidoti.

Nessuna vera campagna civile mette in guardia dall’uso di stupefacenti.

Quante vite sarebbero salvate se i ricchi sedicenti filantropi (falsi amici dell’uomo, veri sociopatici) finanziassero la lotta alle dipendenze anziché le teorie gender, l’aborto universale e l’ideologia climatica?

Se i padroni del mondo non lo fanno, anzi sono in prima linea nel cosiddetto antiproibizionismo, hanno certo i loro pessimi motivi. 

Sbalordisce che il pubblico non batta ciglio finché non è toccato personalmente dai drammi o il suo quartiere, la sua scuola, non sono invasi dal degrado.

 Quando non uccide, il Fentanyl- come le altre droghe- consuma il suo utilizzatore, di cui non resta che il vago ricordo di ciò che era, fisicamente e spiritualmente.

Il “naxolone”, principio attivo del “Narcan”, mitiga alcuni effetti, ma non agisce certo sulle conseguenze a lungo termine, come il metadone per altre dipendenze. Ancor meno aggredisce le cause della distruzione – noi crediamo programmata- di un’altra generazione.

È questa realtà che viene documentata a Kensington, con il solo audio ambientale. L’ immagine vale più di mille parole, ma nulla cambia, probabilmente perché “vuolsi così dove si puote ciò che si vuole.” E soprattutto, “più non dimandare”, ovvero taci e accetta tutto. 

Sono sempre più numerosi i giovanissimi che si rivolgono ad applicazioni tipo “Snapchat” o “TikTok” per fare scorta di pillole di ogni tipo, spesso tagliate con il Fentanyl.

Il mercato della droga si è democratizzato:

 bassi prezzi, la capacità di raggiungere ogni fascia della popolazione sino ai bambini, in coincidenza con l’abbassamento della guardia delle istituzioni, della società “civile” e di quel che resta delle famiglie.

Il resto lo fa una macchina propagandistica gigantesca che avvia le masse al consumo, al desiderio di prestazioni sempre più elevate, all’obbligo di trasgressione, diventato routine distruttiva.

La cocaina permette a chi svolge professioni stressanti o faticose, con orari pesanti, di reggere le aspettative, le performances richieste dal mercato sovrano. Le pasticche, unite all’alcool e ad altri intrugli, diventano altresì, per imitazione, il complemento delle serate giovanili (e non solo) la chiave con la quale si superano inibizioni e limiti.

 Limiti: i grandi nemici dell’homo sapiens postmoderno in via di decivilizzazione.

Generazioni sballate, prigioniere di dipendenze, in cerca di paradisi artificiali poiché fuggono, confusamente e spesso inconsapevolmente gli inferni reali che vivono:

perdita di significato della vita, timore di “non essere all’altezza”, colpevolizzazione di sé per le sconfitte e le insufficienze della vita, smarrimento di senso, assenza di scopi.

 Le droghe fanno star bene, almeno all’inizio.

Permettono, in molti ambienti, di essere “come gli altri”.

Assurdamente, il loro uso non connota più una ribellione, ma un conformismo autolesionista.

Non era questo, crediamo, il mondo immaginato dai ribelli dell’altro ieri. Purtroppo, hanno perso su tutta la linea proprio in quanto hanno vinto:

la società spappolata, tossica, ansiosa, impaurita, consumata che sperimentiamo, è figlia loro.

Ribelli immaginari consumatori di sé stessi, manipolati dal capitalismo fattosi post borghese e antiborghese, schiavi di una falsa libertà.

Saremo malvagi, ma, esclusi bambini e adolescenti, non riusciamo a soffrire per le vittime delle droghe: c

he lo sappiano o no, la loro è una fuga verso il basso, non verso l’oltre.

 Non c’è nulla di buono che possa offrire la droga che non sappia dare la vita. 

 

 

 

 

 

ATTO DI GUERRA DELLA GERMANIA:

FINANZIERÀ LE ONG CHE CI

PORTANO I MIGRANTI.

 Comedonchisciotte.org - Katia Migliore – (24 Settembre 2023) – ci dice: 

 

Il ministero degli Affari Esteri federale sta attuando un programma di sostegno finanziario istituito dal Bundestag…per sostenere sia il soccorso civile in mare che i progetti a terra per le persone soccorse in mare.

Così ha affermato il portavoce del Ministro degli Esteri di Berlino, e la notizia è arrivata rapidamente in Italia, con l’effetto di uno shock sul nostro tramortito Piantedosi, il quale ha dichiarato di non saperne nulla.

Il nostro Governo risponde piccato, ma in effetti non sembra esserci altro se non un brontolio diplomatico espresso da Palazzo Chigi, che a fronte di questo atto tedesco che si dimostra di aperta ostilità nei confronti del nostro Paese pare del tutto inadeguato.

Grande stupore per la notizia riportata dall’Ansa secondo la quale un portavoce del ministero degli Esteri della Repubblica Federale di Germania avrebbe annunciato un imminente finanziamento a delle ONG per un progetto di assistenza di migranti sul territorio italiano e un progetto di “salvataggi” in mare.

Il governo italiano prenderà immediatamente contatto con le autorità tedesche per un chiarimento.

Si confida che la notizia sia priva di ogni fondamento perché il finanziamento da parte della Germania di attività di ONG sul territorio italiano sarebbe una grave anomalia.

Pare sia “Sos Humanity” la prima ONG tedesca a cui verranno destinati i fondi che il Ministero degli Esteri di Berlino ha stanziato per finanziare un progetto (illegale) sulle operazioni di salvataggio di migranti nel Mediterraneo.

Il 18 settembre il Ministero degli Esteri Federale ha stanziato i fondi destinati al salvataggio in mare previsti dalla Commissione di Bilancio e ha approvato una richiesta che prevede di sostenere finanziariamente “Sos Humanity”.

Come se non bastasse, e qui la gravità di queste dichiarazioni aumenta esponenzialmente, veniamo a sapere riguardo a questo finanziamento che:

Si tratta di un progetto per l’assistenza a terra in Italia di persone soccorse in mare e di un progetto di un’organizzazione non-governativa sulle misure di salvataggio in mare.

 Sant’Egidio svolge un lavoro eccellente qui in Italia e nel mondo. La Germania continuerà a sostenerlo.

Ricapitolando:

la Germania intende finanziare fino al 2026 le ONG che puntualmente scaricano migranti nel nostro territorio praticamente imponendocelo, inoltre intende sostenere le strutture IN ITALIA che praticano l’assistenza ai suddetti migranti, in prima linea la Comunità di Sant’Egidio.

E tutto questo dopo la denuncia della Meloni contro l’utilizzo politico dei migranti come elemento destabilizzante all’interno del nostro territorio.

Praticamente la Germania spinge affinché i migranti arrivino qui e qui ci restino.

E questa volontà è espressa chiaramente:

il Ministro tedesco dell’Interno, Nancy Faeser, lo dice annunciando un congelamento del meccanismo di solidarietà.

L’Italia non sta rispettando le riammissioni del regolamento di Dublino.

 E finché non lo farà, nemmeno noi accoglieremo altri rifugiati.

E mentre si alzano timide voci di indignazione nel nostro Paese, e si cerca di trovare una soluzione tra gli esperti di relazioni internazionali, appare sempre più evidente che la Germania abbia deciso di pagare organizzazioni non governative per trasferire clandestini in Italia.

Sostanzialmente un atto di guerra “camuffato” dal proposito umanitario.

Ci piacerebbe “una reazione finalmente di orgoglio nazionale”, ma temiamo che sarà ancora una volta l’occasione dei “colleghi” europei di prendere a schiaffi l’Italia senza subire a loro volta la nostra giusta reazione.

(nicolaporro.it/oro-tedesco-quanto-dara-la-germania-alle-ong-per-portarci-i-migranti/).

 

 

 

Crisi Russia-Ucraina: i BRICS-11

multipolari possono garantire

pace e stabilità globali?

Globalresearch.ca - (27 settembre 2023) - Kester Kenn Klomegah – ci dice:

 

In occasione delle riunioni di alto livello dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite tenutesi a New York, un certo numero di leader globali, compresi quelli africani, hanno chiesto con veemenza la pace globale e lo sviluppo sostenibile.

Russia e Sud Africa, entrambi membri dell'associazione BRICS hanno partecipato agli incontri di settembre, e come è stato durante i precedenti vertici e conferenze hanno rinnovato il loro impegno per garantire la pace all'interno dei principi della Carta delle Nazioni Unite.

"Mentre ci riuniamo qui, gran parte dell'umanità si trova di fronte a guerre e conflitti.

La solidarietà e la fiducia tra gli Stati vengono erose.

Nel momento in cui ogni sforzo umano dovrebbe essere diretto verso la realizzazione dell'Agenda 2030, la nostra attenzione e le nostre energie sono state ancora una volta deviate dal flagello della guerra", ha detto il presidente sudafricano “Cyril Ramaphosa” durante il suo discorso pronunciato a “New York”.

Ramaphosa ha aggiunto che il Sudafrica ha costantemente sostenuto il dialogo, il negoziato e la diplomazia per prevenire e porre fine ai conflitti e raggiungere una pace duratura.

Dall'esperienza del viaggio del suo paese dall'apartheid alla democrazia, il Sudafrica apprezza molto l'importanza di coinvolgere tutte le parti in conflitto per raggiungere risoluzioni pacifiche, giuste e durature.

Sono questi principi che informano la partecipazione del Sudafrica all'African Peace Initiative, che mira a una risoluzione pacifica del conflitto tra Russia e Ucraina.

In questo conflitto, come in tutti i conflitti, e che il principio della Carta delle Nazioni Unite del rispetto dell'integrità territoriale di ogni paese dovrebbe essere sostenuto.

Il Sudafrica sostiene l'appello urgente del Segretario generale delle Nazioni Unite nella nuova agenda per la pace agli Stati membri affinché forniscano finanziamenti più sostenibili e prevedibili agli sforzi di costruzione della pace.

È desiderio del Sudafrica porre fine alle sofferenze delle persone più direttamente colpite dal conflitto in Ucraina.

In vista del vertice di Johannesburg del 20 agosto, “Ramaphosa” in un discorso alla nazione ha indicato che il Sudafrica ha partecipato all'iniziativa africana per cercare la pace nel conflitto Ucraina-Russia.

Attraverso questa iniziativa di pace africana, ha detto con enfasi:

"Crediamo fermamente che il dialogo, la mediazione e la diplomazia siano l'unica strada percorribile per porre fine all'attuale conflitto e raggiungere una pace duratura. Sosteniamo il principio del rispetto dell'integrità territoriale e della sovranità di tutti gli Stati e di tutti i popoli".

La politica estera del Sudafrica si è basata su ciò che gli antenati hanno scritto nella Carta della Libertà nel 1955 che "il Sudafrica sarà uno stato pienamente indipendente che rispetta i diritti e la sovranità di tutte le nazioni;

 Il Sudafrica si sforzerà di mantenere la pace nel mondo e la risoluzione di tutte le controversie internazionali attraverso il negoziato, non la guerra".

Il ritorno alla presidenza del brasiliano “Luiz Inacio Lula da Silva” nel gennaio 2023 ha spianato la strada a un rilancio di una politica estera ambiziosa e assertiva delineata dal leader durante il suo primo mandato tra il 2003 e il 2010.

 Ha dato voce alla pace globale e allo sviluppo pratico con i partner geopolitici, specialmente nel Sud del mondo.

La Cina ha insistito sul dialogo per la risoluzione del conflitto.

Ha anche presentato il suo piano di pace ucraino che la Russia mantiene in attesa. Nonostante le critiche secondo cui ha attirato l'Africa nei debiti, la Cina sta contribuendo enormemente allo sviluppo delle infrastrutture africane.

 La Cina offre sensibilmente "nuove opportunità" per una cooperazione diversificata e ha svelato cinque nuovi piani di sviluppo per l'Africa all'ultimo vertice BRICS a Johannesburg.

Anche alla fine del 15° vertice BRICS, il documento adottato racchiude punti di vista significativi su questioni di importanza globale, tra cui la pace e lo sviluppo.

In questo documento, i leader BRICS hanno espresso la loro più alta e sentimentale preoccupazione "per migliorare la sua partnership strategica a beneficio del suo popolo attraverso la promozione della pace".

Afferma inoltre ...

"Ribadiamo la necessità che tutti i paesi cooperino per promuovere e proteggere i diritti umani e le libertà fondamentali secondo i principi di uguaglianza e rispetto reciproco. Siamo d'accordo di continuare a trattare tutti i diritti umani".

"Siamo d'accordo di rafforzare la cooperazione su questioni di interesse comune sia all'interno dei BRICS che nei consessi multilaterali, tra cui l'Assemblea generale delle Nazioni Unite e il Consiglio dei diritti umani.

Chiediamo il rispetto della democrazia e dei diritti umani", afferma la dichiarazione BRICS (leggermente abbreviata per lo spazio).

Per i BRICS-11 (Brasile, India, Cina e Sud Africa + nuovi membri) rimanere indifferenti e mostrare continua palese indifferenza potrebbe essere interpretato, prima di tutto, come un fallimento integrale dei suoi impegni.

 Probabilmente è un punto di svolta e critico per mostrare al mondo la sua efficacia primaria sulla risoluzione dei conflitti sigillata nei suoi documenti del vertice.

L'"iniziativa di pace" dell'Africa è diretta contro la Russia?

Il vertice Russia-Africa di San Pietroburgo.

I registri mostrano che il Kenya non è membro dei BRICS.

Ma in una direzione simile insieme ad alcuni leader africani all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, anche il presidente keniota “William Ruto” ha fatto riferimento all'impegno proattivo per la pace, che non è limitato al continente; L'Unione Africana è stata ispirata a inviare la delegazione africana per la pace, composta da sei capi di stato africani a Mosca e Kiev con un piano di pace in dieci punti, iniziando con gli sforzi per avviare un processo di mediazione per risolvere il conflitto tra Russia e Ucraina.

Sebbene la delegazione abbia incontrato sfide significative nella sua missione, il Kenya e l'intera Africa rimangono molto orgogliosi che la delegazione di pace si sia presentata.

 Il gruppo African Peace Initiative guidato dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, ha compiuto seri sforzi per il riconoscimento come mediatori di pace.

La delegazione comprendeva l'attuale presidente dell'Unione africana e presidente delle Comore, “Azali Assoumani”;

 Presidente del Senegal, “Macky Sall;

Il presidente dello Zambia,” Hakainde Hichilema”

e il primo ministro egiziano, “Mostafa Madbouly”.

Inoltre, la delegazione comprendeva rappresentanti dell'Uganda e del Congo.

Il gruppo ha presentato una proposta in 10 punti a Kiev e San Pietroburgo.

L'obiettivo principale della missione di pace africana è principalmente quello di proporre "misure di rafforzamento della fiducia" al fine di facilitare la pace tra i due paesi.

Doveva cercare una soluzione pacifica del conflitto iniziato alla fine di febbraio 2022.

Alle Nazioni Unite, il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha nuovamente offerto il segnale che "La Russia non può rinunciare agli obiettivi di un'operazione militare speciale in Ucraina". Da diversi documenti ufficiali, la Russia ha sottolineato la ragione come "de-militarizzare e de-nazificare" l'Ucraina.

Citando il presidente Vladimir Putin, Lavrov ha detto che l'Occidente è "veramente un impero di menzogne" che anche durante la battaglia contro il nazismo nella seconda guerra mondiale, aveva pianificato un'offensiva contro i loro alleati sovietici.

I leader sovietici e poi russi "ricevettero assicurazioni politiche concrete riguardo alla non espansione dell'alleanza militare della NATO verso est", che si rivelò essere un puro inganno.

Washington e Bruxelles hanno cercato incessantemente di espandere i loro interessi e alleanze per subordinare il Sud e l'Est del mondo, rifiutando il desiderio della Russia di garanzie di sicurezza reciproca, ha affermato, e ha chiuso il suo caso con un appello al compromesso, dicendo che "l'umanità è a un bivio ... È nel nostro interesse comune prevenire una spirale discendente in una guerra su larga scala".

Ha invocato l'appello del Segretario Generale ai leader mondiali di incontrarsi e negoziare nello spirito del compromesso all'”Assemblea Generale delle Nazioni Unite” di quest'anno, "quando si progetta il nostro futuro comune per il nostro bene comune" e ha concluso che è stata una risposta eccellente a coloro che dividono il mondo in democrazie e autocrazie e dettano le loro regole neocoloniali agli altri.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres alla sessione del Consiglio di sicurezza ha parlato in modo assertivo in riferimento ai bambini che sono scomparsi, sono stati rapiti, vengono nascosti e affamati.

Lavrov le ha definite accuse, questioni senza fondamento.

Lavrov, più tardi alla conferenza stampa, ha attribuito il conflitto nel cortile di casa del suo paese agli sforzi pluriennali dell'Occidente per trasformare l'Ucraina in anti-Russia, sottolineando la politica della Russia in un'architettura multipolare e, in linea di principio, che cerca rigorosamente l'adesione alla pace globale e il rispetto dell'integrità territoriale e della sovranità.

Putin decreta "Operazione militare speciale" in Ucraina.

Il 24 febbraio 2022, il presidente russo ha dichiarato l'"operazione militare speciale" in Ucraina.

Nel suo discorso a livello nazionale, Putin ha sottolineato che negli ultimi 30 anni hanno pazientemente cercato di raggiungere un accordo con i principali paesi della NATO sui principi di sicurezza uguale e indivisibile in Europa.

Nel bel mezzo del lungo discorso di quel 24 febbraio, Putin ha indicato che si potrebbe dire, con buona ragione e fiducia, che l'intero cosiddetto blocco occidentale formato dagli Stati Uniti a propria immagine e somiglianza, nella sua interezza, lo stesso "impero della menzogna".

"Nonostante tutto, nel dicembre 2021, abbiamo fatto l'ennesimo tentativo di raggiungere un accordo con gli Stati Uniti e i loro alleati sui principi della sicurezza europea e della non espansione della NATO.

Gli Stati Uniti non hanno cambiato posizione.

Non ritiene necessario accordarsi con la Russia su una questione per noi critica. Gli Stati Uniti stanno perseguendo i propri obiettivi, trascurando i nostri interessi", ha sottolineato Putin.

Ha inoltre sottolineato:

"Per quanto riguarda gli affari militari, anche dopo la dissoluzione dell'URSS e la perdita di una parte considerevole delle sue capacità, la Russia di oggi rimane uno degli stati nucleari più potenti.

 Inoltre, ha un certo vantaggio in diverse armi all'avanguardia.

 In questo contesto, non ci dovrebbero essere dubbi per chiunque sul fatto che qualsiasi potenziale aggressore dovrà affrontare la sconfitta e le conseguenze inquietanti se dovesse attaccare direttamente la Russia".

Per gli Stati Uniti e i loro alleati, è una politica di contenimento della Russia, con evidenti dividendi geopolitici.

 Per la Russia, è una questione di vita o di morte, una questione di futuro storico come nazione.

Non è un'esagerazione; Questo è un dato di fatto.

Non è solo una minaccia molto reale agli interessi della Russia, ma all'esistenza stessa dello Stato e alla sua sovranità.

 È la linea rossa. L'hanno attraversata.

In questo contesto, in conformità con l'articolo 51 (capitolo VII) della Carta delle Nazioni Unite, con il permesso del Consiglio della Federazione russa, e in esecuzione dei trattati di amicizia e mutua assistenza con la Repubblica popolare di Donetsk e la Repubblica popolare di Lugansk, ratificati dall'Assemblea federale il 22 febbraio, ho preso la decisione di effettuare un'operazione militare speciale, Putin ha dichiarato "Operazione militare speciale" su Ukriane.

Lo scopo di questa operazione è proteggere le persone che, da otto anni, affrontano l'umiliazione e il genocidio perpetrati dal regime di Kiev.

A tal fine, la Russia cercherebbe di smilitarizzare e denazificare l'Ucraina, nonché di processare coloro che hanno perpetrato numerosi crimini sanguinosi contro i civili, compresi i cittadini della Federazione Russa.

 Gli ufficiali delle forze armate russe svolgerebbero il loro dovere con professionalità e coraggio.

Non è il piano della Russia di occupare il territorio ucraino.

Costo dell'"operazione militare speciale" della Russia in Ucraina.

I media di Forbes hanno riferito che la Russia ha già speso oltre 167 miliardi di dollari per la guerra contro l'Ucraina.

"In un anno e mezzo dall'inizio della sua invasione su vasta scala, la Russia ha speso circa 167,3 miliardi di dollari per la guerra contro l'Ucraina, di cui 34 miliardi di dollari di equipaggiamento sono stati distrutti dalle sole forze armate ucraine", ha riferito.

Fonte: calcoli di Forbes basati sui dati dello Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina. Secondo Forbes, la Russia spende circa 300 milioni di dollari al giorno per la sua guerra contro l'Ucraina.

La spesa militare diretta e il costo delle attrezzature perse dalla Russia nei 18 mesi di guerra (dal 24 febbraio 2022 al 24 agosto 2023) è di circa 167,3 miliardi di dollari.

Questa stima non include le spese costanti per la difesa non correlate alle operazioni militari, nonché le perdite economiche del paese aggressore.

 

Le maggiori voci di spesa: garantire le operazioni militari (51,3 miliardi di dollari), gli stipendi dei militari (35,1 miliardi di dollari), il risarcimento alle famiglie dei morti (25,6 miliardi di dollari) e dei feriti (21 miliardi di dollari) e il costo delle attrezzature distrutte (34 miliardi di dollari).

Dopo la rapida caduta del rublo, il "costo" del soldato russo per il bilancio della Federazione Russa è diminuito in modo significativo.

 Se per il 2022 i pagamenti totali per un militare erano di circa 200 dollari al giorno, ora sono circa 120 dollari al giorno.

Il livello delle perdite russe negli ultimi mesi è rimasto a un livello significativamente più alto rispetto allo scorso anno, secondo lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina.

 Di conseguenza, la Russia è costretta a spendere di più per il risarcimento alle famiglie.

Il costo del risarcimento per la famiglia del defunto nella Federazione Russa era di circa 110.000 dollari, ora è solo di circa 65.000 dollari.

 L'ammontare del risarcimento ai feriti, rispettivamente, è diminuito da 45.000 a 27.000 dollari.

La principale voce di spesa della Federazione Russa per la guerra in Ucraina sono le munizioni e il supporto militare dell'esercito.

Il costo totale di questo è di 51,34 miliardi di dollari.

 Allo stesso tempo, i russi hanno speso oltre 9 miliardi di dollari per fornire l'artiglieria russa in un anno e mezzo della grande guerra.

Il costo totale dei missili sparati sul territorio dell'Ucraina ha già raggiunto una somma considerevole di oltre 21,1 miliardi di dollari.

Nel settembre 2022, la Duma di Stato (camera bassa del parlamento russo) e il Consiglio della Federazione (camera alta) hanno approvato la legislazione sulla ratifica dei trattati, nonché le leggi costituzionali federali sull'adesione delle quattro regioni alla Russia.

Il 24 febbraio, il presidente russo Putin ha dichiarato in un discorso televisivo che in risposta a una richiesta dei capi delle repubbliche del Donbass aveva deciso di effettuare un'operazione militare speciale per proteggere le persone "che hanno sofferto di abusi e genocidi da parte del regime di Kiev per otto anni" e Putin ha spiegato – "smilitarizzazione e denazificazione" in Ucraina, approvato dalla Duma di Stato e dal Consiglio della Federazione Russa.

(Kester Kenn Klomegah, che in precedenza ha lavorato con Inter Press Service (IPS), Weekly Blitz e InDepthNews, è ora un collaboratore regolare di Global Research.)

 

 

 

 

L’Argomento “Porno” nel Diario

Scolastico Scatena le Polemiche.

Conoscenzealconfine.it – (27 Settembre 2023) - Katia Migliore – ci dice:

 

Dopo il documento incubo dell’OMS (corrotta sino al midollo! N.D.R), ecco il diario che sdogana la fruizione del porno da parte degli studenti dei licei (e non solo).

La notizia gira sul web ed è al centro di polemiche.

Una fotografia divulgata da un genitore mostra una pagina del diario di “ScuolaZoo” che fa discutere, e lancia l’ennesimo campanello d’allarme che riguarda i nostri figli.

Nel diario si pubblica, infatti, tra le varie pagine dell’anno scolastico ’23-’24, una che riguarda la fruizione della pornografia.

La vivace redazione ha ben pensato che fosse necessario chiarire ai giovani quale dovrebbe essere il rapporto con il video a carattere pornografico in una paginetta di un diario rivolto a studenti liceali (ma se lo compra un ragazzino delle medie, il diario che fa, attiva un allarme?).

Vediamo cosa c’è scritto in questa illuminante intervista alla famosa psicoterapeuta del caso.

La risposta alla prima domanda, ovvero se sia sbagliato guardare materiale pornografico, basta a darci la misura dell’attacco ideologico e propagandistico a favore della sessualizzazione dei minori che i nostri ragazzi subiscono quotidianamente:

“No… è un modo per rappresentare la sessualità e sostenere IL CULTO DEL PIACERE”.

Forse sarebbe meglio educare i ragazzi al culto della Conoscenza, o al culto del Rispetto per gli altri, o al culto dell’Amore Romantico.

Vorremmo sapere dove sia il valore aggiunto di questa risposta data da una persona che dovrebbe essere esperta nel trattare questo tema, e quali giovani potranno mai crescere sani, in un ambiente che gli insegna che il piacere debba essere addirittura oggetto di culto.

(Ma il culto del demonio non è un pacere? N.D.R)

 Sempre ammesso che quello rappresentato nel porno contemporaneo sia un mondo di piacere, s’intende:

recenti avvenimenti di cronaca ci confermano, purtroppo quanto il modello pornografico sia terribilmente violento e alterato e quanta influenza negativa possa avere sui nostri adolescenti.

(Ma la propaganda criminale non è un reato? N.D.R)

Noi adulti, i genitori in particolare, dobbiamo combattere con tutte le nostre forze questa filosofia del piacere a ogni costo, perché non ci sfuggirà certo il senso malefico di questa deriva, per cui non solo fruire del porno sarebbe positivo da parte dei ragazzini, ma addirittura gli farebbe bene, il, tutto con la finalità di consolidare il puro edonismo, il vuoto totale, la perdita dei valori positivi.

Certo, poi la pezza ci va messa, dicendo in questa famigerata intervista che bisogna stare attenti, che quella dei porno è una proiezione lontana dalla realtà, ma la comunicazione più importante è già passata, il danno è fatto.

 E poi, non la guardano solo gli uomini, volete mettere per le grandi sorti progressive delle donne emancipate che enorme conquista?

 Poco importa poi se le ragazzine restano confuse, non vogliono sembrare troppo pudiche, non va di moda, e poi hai visto le pornostar che grande esempio sono…

(Esempio di virtù arcobaleno… s’intende! N.D.R)

E però proseguendo nell’intervista qualcosa che non va c’è, perché la psicoterapeuta avverte che non si debba diventare dipendenti ma, del resto, se il ragazzo è alla spasmodica ricerca del culto del piacere, può capitare che diventi ossessivo compulsivo, o no?

 La contraddizione c’è, ed è grande come una casa:

 se spingi all’edonismo, non puoi sorprenderti che possa avere effetti nefasti su delle giovani menti, specie se si parla di sesso, che resta argomento tabù e difficile da affrontare (com’è normale che sia tra ragazzini).

Ma l’ultima affermazione riporta al grande tema ricorrente che ormai ossessiona i piani alti del mondo globalista e i suoi media:

 nulla di male se sei etero e sei attirato dai video a contenuto omosessuale o trans, o viceversa, la confusione non è un male, qualcuno ti aiuterà a capire da che parte stare.

Ecco, viva la fluidità, l’incertezza non è un problema, perché alla fine quel mondo non è reale, no no, è solo onirismo digitale, che sembra, ma non è.

Quindi sentitevi liberi, cari ragazzi, l’importante è che non proviate amore e affetto, perché alla fine non aiutano nella ricerca del piacere, che è l’unica finalità che sembra interessare agli pseudo-esperti dell’educazione dell’infanzia e della gioventù.

(La pornografia di stato è un delitto contro l’umanità! N.D.R)

Le grandi conquiste infantili, una volta, erano imparare a guidare la bicicletta senza rotelle;

le grandi conquiste adolescenziali erano legate alla capacità di rendersi autonomi dai genitori, lavorando sulla propria crescita, affrontando anche momenti di crisi e frustrazione e di conflitto coi genitori stessi, ci siamo passati tutti, lo sappiamo. Ora… al massimo, pigiamino e un bel porno dopo cena e vuoi mettere come tutto si sistema?

E al diavolo l’Amore, quella cosa che toglie ancora (fortunatamente) il sonno ai nostri figli.

 Gli affetti non sono qualcosa che interessa coltivare, l’importante è sessualizzare gli infanti e gli adolescenti, e così ci ritroviamo, ancora più grave, di fronte a documenti terrificanti redatti da OMS (corrotta, N.D.R) sull’educazione sessuale.

Il programma OMS, cita, tra i fondamentali da trattare da parte di insegnanti esperti, la masturbazione dalla prima infanzia, il parlare di questioni sessuali, l’esplorare le relazioni omosessuali e il consolidare l’identità di genere, conoscere e difendere “i diritti sessuali di bambini e bambine”, e informarli riguardo alla contraccezione e all’aborto, per non parlare, appunto, della pornografia.

I genitori in tutto questo rappresentano solo un ostacolo, perché tutti questi bei programmi sarebbero gestiti da estranei “competenti”, e vi lascio immaginare cosa ne potrebbe venire fuori, e quali sono i pericoli ai quali sono sottoposti i bambini, perché qui c’è gente che vuole davvero manipolarli e di certo non vuole il loro bene.

(Sono solo criminali molto competenti sulla propaganda Woke! N.D.R)

 I genitori, infatti, sono una fonte di educazione non sottoposta ad alcun controllo, rispetto allo Stato che è invece una fonte giusta, certa, insomma, scientifica.

 In conclusione, si auspica l’imposizione di comportamenti sessuali ai bambini fin dalla più tenera età per decisione dello Stato.

E quindi, perché stupirci di certe affermazioni riportate su un diario che dovrebbe semplicemente servire ad altro, tipo segnarsi il lavoro a casa e qualche pensiero in libertà?

Tutto è funzionale a un piano che vuole surclassare i programmi scolastici nazionali, ponendosi sopra di essi con improbabili e nefasti progetti “educativi”.

Tutto si collega, tutto si tiene:

l’aggressione sessuale ai nostri figli è iniziata, sta a noi genitori vigilare, farci sentire, e, quando necessario, combattere (come? N.D.R) per il loro bene.

(Katia Migliore)

(comedonchisciotte.org/largomento-porno-nel-diario-scolastico-scatena-le-polemiche/)

 

 

 

 

"Il nuovo anormale "i maniaci del

controllo autoritario” vogliono

"micro gestire le nostre vite".

Globalresearch.ca – (27 settembre 2023) - John W. Whitehead e Nisha Whitehead – ci dicono:

(The Rutherford Institute).

 

"L'uomo nasce libero, ma ovunque è in catene." —Jean-Jacques Rousseau.

 

Il controllo autoritario impazzisce per micro gestire le nostre vite è diventato la nuova normalità o, per essere più precisi, il nuovo anormale quando si tratta di come il governo si relaziona con la cittadinanza.

 

Questo dispotismo prepotente, che precede l'isteria COVID-19, è la definizione stessa di uno “Stato bambinaia”, in cui i rappresentanti del governo (quelli eletti e nominati per lavorare per noi) adottano l'idea autoritaria che il governo sa meglio e quindi deve controllare, regolare e dettare quasi tutto ciò che riguarda la vita pubblica, privata e professionale dei cittadini.

In effetti, è un momento pericoloso per chiunque si aggrappi ancora all'idea che libertà significhi il diritto di pensare con la propria testa e agire responsabilmente secondo il proprio miglior giudizio.

Questo tiro alla fune per il controllo e la sovranità su noi stessi ha un impatto su quasi ogni aspetto della nostra vita, sia che si parli di decisioni relative alla nostra salute, alle nostre case, a come cresciamo i nostri figli, a ciò che consumiamo, a ciò che guidiamo, a ciò che indossiamo, a come spendiamo i nostri soldi, a come proteggiamo noi stessi e ai nostri cari, e persino a chi ci associamo e cosa pensiamo.

Come scrive “Liz Wolf”e per “Reason”,

"Piccole cose che rendono la vita delle persone migliore, più gustosa e meno noiosa vengono represse dai grandi tipi di governo nei governi federali e statali".

Non puoi nemmeno più comprare una stufa, una lavastoviglie, un soffione, un soffiatore di foglie o una lampadina senza entrare in conflitto con lo “Stato bambinaia”.

In questo modo, con il pretesto della pseudo-benevolenza, il governo ha inflitto questa tirannia burocratica in modo tale da annullare i diritti inalienabili dell'individuo e limitare le nostre scelte a quei pochi che il governo ritiene abbastanza sicuri.

Eppure la scelta limitata non è affatto una scelta. Allo stesso modo, la libertà regolamentata non è affatto libertà.

Infatti, come conclude uno studio del “Cato Institute”, per l'americano medio, la libertà è diminuita generalmente negli ultimi 20 anni.

Come spiegano i ricercatori “William Ruger” e “Jason Sorens”,

"Basiamo la nostra concezione della libertà su un quadro di diritti individuali. A nostro avviso, agli individui dovrebbe essere permesso di disporre delle loro vite, libertà e proprietà come meglio credono, purché non violino i diritti degli altri".

I segni evidenti del dispotismo esercitato dal regime sempre più autoritario che si spaccia per il governo degli Stati Uniti (e i suoi partner corporativi nel crimine) sono intorno a noi:

censura, criminalizzazione, divieto ombra e de-platforming di individui che esprimono idee politicamente scorrette o impopolari;

sorveglianza senza mandato dei movimenti e delle comunicazioni degli americani; Incursioni della squadra SWAT nelle case degli americani;

 sparatorie di cittadini disarmati da parte della polizia;

dure punizioni inflitte agli scolari in nome della tolleranza zero;

lockdown a livello di comunità e mandati sanitari che privano gli americani della loro libertà di movimento e integrità fisica;

droni armati che prendono il volo a livello nazionale;

guerre senza fine;

 spesa fuori controllo; polizia militarizzata; ricerche su strada; prigioni privatizzate con un incentivo al profitto per incarcerare gli americani;

centri di fusione che spiano, raccolgono e diffondono dati sulle transazioni private degli americani;

e agenzie militarizzate con scorte di munizioni, per citare alcune delle più spaventose.

Eppure, per quanto eclatanti possano essere queste incursioni sui nostri diritti, sono le tirannie senza fine e meschine – i dettami pesanti e punitivi inflitti da una burocrazia ipocrita e del Grande Fratello, il Grande Fratello conosce il meglio, su una popolazione sovraccarica, sovra regolamentata e sottorappresentata – che illustrano così chiaramente il grado in cui "noi, il popolo" siamo visti come incapaci di buon senso, giudizio morale, equità e intelligenza.

Per non parlare della mancanza di una comprensione di base di come rimanere in vita, crescere una famiglia o far parte di una comunità funzionante.

Quando i dettami dei piccoli burocrati hanno un peso maggiore dei diritti individuali dei cittadini, siamo nei guai, gente.

Un' ideocrazia da babysitter: quando il governo pensa di saperne di più.

I governi federali e statali hanno usato la legge come un randello per litigare, legiferare e micro gestire le nostre vite attraverso l'eccessiva regolamentazione e l'eccessiva criminalizzazione.

Questo è ciò che accade quando i burocrati gestiscono lo spettacolo, e lo stato di diritto diventa poco più di un pungolo per costringere la cittadinanza a marciare di pari passo con il governo.

L'eccesso di regolamentazione è solo l'altra faccia della medaglia dell'eccessiva criminalizzazione, quel fenomeno in cui tutto è reso illegale e tutti diventano trasgressori della legge.

Non devi guardare lontano per trovare abbondanti esempi di leggi dello Stato bambinaia che infantilizzano gli individui e li spogliano della loro capacità di decidere le cose da soli.

 Nel 2012, l'allora sindaco di New York “Michael Bloomberg” propose tristemente un divieto sulla vendita di bibite e grandi bevande zuccherate per proteggersi dall'obesità.

Altre località hanno emanato divieti di inviare messaggi di testo mentre si cammina, indossare pantaloni cadenti, avere troppo fango sulla propria auto, fumare all'aperto, conservare la spazzatura in auto, ordinare impropriamente la spazzatura, imprecare a portata d'orecchio degli altri o stridere le gomme.

Eppure, mentre ci sono infiniti modi per lo Stato bambinaia di micro gestire le nostre vite, le cose diventano davvero inquietanti quando il governo adotta meccanismi che gli consentono di monitorarci per le violazioni al fine di far rispettare le sue numerose leggi.

Nanny State, incontra lo Stato di Sorveglianza onniveggente e onnisciente e il suo aiutante, lo Stato di Polizia muscoloso.

Vedete, in un'epoca di eccessiva criminalizzazione – quando la legge è brandita come un martello per forzare il rispetto dei dettami del governo, qualunque essi siano, non devi fare nulla di "sbagliato" per essere multato, arrestato o sottoposto a incursioni, sequestri e sorveglianza.

Devi solo rifiutarti di marciare di pari passo con il governo.

Come avverte l'analista politico “Michael Van Beek”, il problema con l'eccessiva criminalizzazione è che ci sono così tante leggi a livello federale, statale e locale, che non possiamo conoscerle tutte.

"È anche impossibile far rispettare tutte queste leggi.

Invece, i funzionari delle forze dell'ordine devono scegliere quali sono importanti e quali no.

Il risultato è che scelgono le leggi che gli americani devono davvero seguire, perché sono loro a decidere quali leggi contano davvero", conclude Van Beek.

"I regolamenti federali, statali e locali – regole create da burocrati governativi non eletti – hanno la stessa forza di legge e possono trasformarti in un criminale se violi uno di essi ...

Se violiamo queste regole, potremmo essere perseguiti come criminali.

Non importa quanto antiquati o ridicoli, hanno ancora tutta la forza della legge. Lasciando così tanti di questi in giro, che aspettano solo di essere usati contro di noi, aumentiamo il potere delle forze dell'ordine, che hanno molte opzioni per accusare le persone di violazioni legali e normative ".

Questa è la superpotenza dello stato di polizia:

 potenziato dallo Stato bambinaia, è stato investito dell'autorità di rendere le nostre vite un inferno burocratico.

In effetti, se sei stato innervosito dal rapido deterioramento della privacy sotto lo Stato di sorveglianza, preparati ad essere terrorizzato dalla matrice di sorveglianza che verrà introdotta dallo Stato bambinaia che lavora in tandem con lo Stato di polizia.

La risposta del governo al COVID-19 ci ha caricato di uno Stato bambinaia incline a usare i suoi draconiani poteri pandemici per proteggerci da noi stessi.

Le basi gettate con COVID-19 sono un prologo a quella che diventerà la conquista da parte dello stato di polizia di una nuova frontiera, relativamente inesplorata:

lo spazio interiore, in particolare, il funzionamento interno (genetico, biologico, biometrico, mentale, emotivo) della razza umana.

Considera quanti altri modi il governo potrebbe "proteggerci" da noi stessi con il pretesto della salute e della sicurezza pubblica.

Ad esempio, con il pretesto della salute e della sicurezza pubblica, il governo potrebbe usare l'assistenza sanitaria mentale come pretesto per prendere di mira e rinchiudere dissidenti, attivisti e chiunque sia abbastanza sfortunato da essere inserito in una lista di controllo del governo.

Se combinati con i progressi nelle tecnologie di sorveglianza di massa, programmi basati sull'intelligenza artificiale in grado di tracciare le persone in base alla loro biometria e comportamento, dati dei sensori di salute mentale (tracciati da dati indossabili e monitorati da agenzie governative come HARPA), valutazioni delle minacce, avvertimenti di rilevamento comportamentale, iniziative pre-crimine, leggi sulle armi da fuoco e programmi di pronto soccorso per la salute mentale volti a formare i guardiani per identificare chi potrebbe rappresentare una minaccia per la sicurezza pubblica.

Questi programmi preventivi di salute mentale potrebbero segnalare un punto di svolta negli sforzi del governo per penalizzare coloro che sono coinvolti nei cosiddetti "crimini di pensiero".

È così che inizia.

Ogni giorno, gli americani stanno già rinunciando (in molti casi, volontariamente) ai dettagli più intimi di chi siamo:

il loro corredo biologico, i nostri progetti genetici e la nostra biometria (caratteristiche e struttura facciale, impronte digitali, scansioni dell'iride, ecc.) —al fine di navigare in un mondo sempre più abilitato alla tecnologia.

Avendo condizionato la popolazione all'idea che far parte della società è un privilegio e non un diritto, tale accesso potrebbe facilmente essere basato sui punteggi di credito sociale, sulla dignità delle proprie opinioni politiche o sulla misura in cui si è disposti a rispettare i dettami del governo, non importa quali possano essere.

COVID-19 con i suoi discorsi su test di massa, checkpoint di screening, tracciamento dei contatti, passaporti di immunità e linee di suggerimenti per segnalare "trasgressori" alle autorità è stata un'anteprima di ciò che verrà.

Dovremmo essere tutti diffidenti e spaventati.

In un momento in cui il governo ha una lista crescente – condivisa con i centri di fusione e le forze dell'ordine – di ideologie, comportamenti, affiliazioni e altre caratteristiche che potrebbero contrassegnare qualcuno come sospetto e portarlo ad essere etichettato come potenziale nemico dello stato, non ci vorrà molto perché nessuno di noi sia considerato fuorilegge o terrorista.

Dopo tutto, al governo piace usare le parole "anti-governo", "estremista" e "terrorista" in modo intercambiabile.

 Il “Dipartimento della Sicurezza Nazionale” definisce ampiamente gli estremisti come individui "che sono principalmente anti-governativi, rifiutando l'autorità federale a favore dell'autorità statale o locale, o rifiutando completamente l'autorità governativa".

Ad un certo punto, essere un individualista sarà considerato pericoloso quanto essere un terrorista.

Quando tutto va bene quando viene fatto in nome della sicurezza nazionale, della lotta al crimine e del terrorismo, "noi, il popolo" abbiamo poca o nessuna protezione contro le incursioni della squadra SWAT, la sorveglianza domestica, le sparatorie della polizia di cittadini disarmati, le detenzioni a tempo indeterminato e simili, indipendentemente dal fatto che tu abbia fatto qualcosa di sbagliato o meno.

In un'epoca di eccessiva criminalizzazione, sei già un criminale.

Tutto ciò di cui il governo ha bisogno è la prova della tua violazione della legge.

 Lo capiranno anche loro.

Che si tratti dell'uso di software di sorveglianza come “Shadow Dragon” che consente alla polizia di guardare l'attività sui social media delle persone, o della tecnologia che utilizza il” router WiFi” di una casa e elettrodomestici intelligenti per consentire a chi è all'esterno di "vedere" in tutta la casa, è solo una questione di tempo.

Come chiarisco nel mio libro “Battlefield America”: “The War on the American People” e nella sua controparte immaginaria “The Erik Blair Diaries”, non è più una questione se il governo rinchiuderà gli americani per aver sfidato uno dei suoi numerosi mandati, ma quando.

(Rutherford Institute)

(“John W. Whitehead” e “Nisha Whitehead”, The Rutherford Institute, 2023)

 

 

 

 

Le rivendicazioni degli Stati Uniti

sull'Oceano Pacifico centrale

violano il diritto internazionale.

Globalresearch.ca – (26 settembre 2023) - Dr. Edward Hunt – ci dice:

 

Non esiste alcuna base legale per gli Stati Uniti per controllare la vasta area oceanica che comprende gli Stati compatti.

A dispetto delle norme e delle regole internazionali, i funzionari statunitensi stanno rivendicando la vasta area oceanica nell'Oceano Pacifico centrale che ospita gli stati compatti.

Ora che stanno rinnovando le disposizioni economiche dei patti di libera associazione con Palau, le Isole Marshall e gli Stati Federati di Micronesia, i funzionari statunitensi insistono sul fatto che i patti forniscono agli Stati Uniti il controllo esclusivo su un'area dell'Oceano Pacifico centrale che è paragonabile per dimensioni agli Stati Uniti.

"Controlliamo essenzialmente la metà settentrionale del Pacifico tra Hawaii e Filippine", ha detto l'inviato speciale degli Stati Uniti “Joseph Yun” al Congresso a luglio.

Per decenni, gli Stati Uniti hanno supervisionato il patto di libera associazione con Palau, le Isole Marshall e gli Stati Federati di Micronesia.

 In base ai patti, gli Stati Uniti forniscono assistenza economica ai tre paesi mentre mantengono potenti controlli militari sulle isole e sulle loro acque.

Uno di questi controlli militari, "il veto della difesa", consente agli Stati Uniti di impedire agli stati compatti di forgiare accordi internazionali che potrebbero ostacolare le priorità militari statunitensi.

 Di conseguenza, gli stati compatti non hanno mai aderito al “Trattato di Rarotonga”, che ha istituito una zona libera dal nucleare nella regione.

Un altro controllo militare degli Stati Uniti è "il diritto di negazione strategica" con cui i funzionari statunitensi affermano che possono impedire ad altri paesi di accedere alle terre, alle acque e allo spazio aereo degli stati compatti.

"I patti ci danno piena autorità di difesa e responsabilità in quei paesi e forniscono la nostra capacità di negare strategicamente l'accesso militare ai paesi terzi", ha detto la diplomatica statunitense “Jane Bocklage” al Congresso all'inizio di quest'anno.

Sebbene il patto includa un linguaggio che consente agli Stati Uniti di precludere l'accesso alle isole da parte di forze militari di terze parti, i funzionari statunitensi hanno ampiamente interpretato questo linguaggio nel senso che possono escludere terze parti dalle zone economiche esclusive (ZEE) degli stati compatti, che si estendono fino a 200 miglia intorno alle coste di ciascuna isola.

In un'audizione al Congresso a luglio, il senatore “John Barrasso” (R-WY) ha affermato che l'autorità di negazione strategica "ci consente di negare l'accesso a qualsiasi potenziale avversario in un'area del Pacifico paragonabile per dimensioni agli Stati Uniti continentali".

Un associato ha presentato una mappa che ritraeva le ZEE come un'area contigua sotto il controllo degli Stati Uniti.

"È grande quasi quanto gli Stati Uniti continentali", ha osservato Barrasso.

Il funzionario del Dipartimento della Difesa “Siddharth Mohandas” concordò con l'interpretazione del senatore.

 Ha affermato che gli Stati Uniti mantengono un accesso illimitato ed esclusivo all'area.

 "Abbiamo la capacità di negare l'accesso alle forze armate straniere e la capacità di operare nelle zone economiche esclusive degli Stati liberamente associati", ha detto Mohandas, riferendosi agli stati compatti.

Questa interpretazione della negazione strategica è incompatibile con il diritto internazionale.

Ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, tutti i paesi hanno il diritto di navigazione e sorvolo nelle zone economiche esclusive di altri paesi, come previsto dagli articoli 58 e 87.

La maggior parte dei paesi, compresi gli Stati compatti, sono parti della convenzione.

Gli Stati Uniti non hanno mai ratificato la convenzione, ma funzionari statunitensi di alto livello hanno espresso il loro sostegno ad essa.

"Sebbene non siano ancora parte del trattato, gli Stati Uniti osservano comunque il LOSC delle Nazioni Unite come riflesso del diritto e della pratica internazionale consuetudinari", spiega la “National Oceanic and Atmospheric Administration”, riferendosi alla “Convenzione sul diritto del mare”.

Quando i funzionari statunitensi affermano di avere il diritto di escludere attori terzi dalle zone economiche esclusive degli stati compatti, stanno facendo affermazioni che sono incoerenti con la” Convenzione delle Nazioni Unite”.

Non esiste alcuna base legale per gli Stati Uniti per impedire alle navi di altri paesi di attraversare pacificamente le zone economiche esclusive degli Stati compatti.

Più di due decenni fa, il “General Accounting Office” (GAO) degli Stati Uniti ha riconosciuto in un importante rapporto che la negazione strategica non si estende alle zone economiche esclusive degli stati compatti.

Secondo il rapporto GAO, la negazione strategica è limitata alle acque territoriali di 12 miglia che circondano ogni isola.

 Anche all'interno di queste zone più piccole, ha osservato il GAO, le navi militari di altri paesi mantengono il diritto di "passaggio innocente".

"Le dichiarazioni dei responsabili politici che indicano che gli Stati Uniti hanno il diritto di negare l'accesso militare alle isole e a una vasta area dell'Oceano del Pacifico– un interesse statunitense ampiamente citato – sopravvalutano l'ampiezza di questo diritto, che copre solo le singole isole e le loro acque territoriali di 12 miglia", ha spiegato il GAO.

Una mappa inclusa nel rapporto GAO mostra che la negazione strategica si applica a piccole aree isolate piuttosto che alla distesa molto più grande dell'Oceano Pacifico che viene spesso rivendicata dai funzionari statunitensi.

 Un'implicazione chiave della mappa del GAO è che gli Stati Uniti non possono escludere legalmente terze parti dalla vasta area oceanica che circonda gli stati compatti.

In effetti, i funzionari statunitensi hanno da tempo assunto la posizione che le zone economiche esclusive devono rimanere aperte alla navigazione.

 In tutto il mondo, hanno promosso la "libertà di natura", che hanno presentato come la libertà delle navi di navigare negli oceani e nelle vie navigabili del mondo ovunque la legge lo consenta, anche nelle zone economiche esclusive di altri paesi.

 

Quando i funzionari statunitensi hanno inviato navi da guerra attraverso alcune delle vie navigabili più contestate del mondo, come il Mar Cinese Meridionale e Orientale, hanno detto che stanno difendendo la "libertà di navigazione".

La presenza delle forze militari statunitensi ha spesso creato tensioni, forse anche violando l'articolo 88 della Convenzione delle Nazioni Unite, che richiede alle navi di avere scopi pacifici, ma i funzionari statunitensi hanno sempre insistito sul fatto che queste operazioni sono coerenti con il diritto internazionale.

"Siamo impegnati a garantire che ogni paese possa volare, navigare e operare ovunque il diritto internazionale lo consenta", ha detto il segretario alla Difesa Lloyd Austin in un discorso a giugno.

 "Ogni paese, grande e piccolo, deve rimanere libero di condurre attività marittime legali".

I mass media statunitensi si sono spesso schierati con la posizione del governo degli Stati Uniti sulla libertà di navigazione, specialmente per quanto riguarda le operazioni militari statunitensi nelle zone economiche esclusive dei paesi rivali.

 In un rapporto del luglio 2023 sulle critiche nordcoreane alle attività militari statunitensi nella zona economica esclusiva della Corea del Nord, il New York Times ha indicato che la Corea del Nord non ha alcuna base legale per escludere le forze militari statunitensi dall'area.

"Un paese può rivendicare il diritto di sfruttare le risorse marine nella sua cosiddetta zona economica esclusiva, che si estende per 200 miglia nautiche dalle sue acque territoriali di 12 miglia nautiche", ha riferito il New York Times.

 "Ma non detiene la sovranità sulla superficie della zona e sullo spazio aereo sopra di essa".

Quando paesi come la Cina e la Corea del Nord affermano di avere il diritto di regolare le attività militari straniere nelle loro zone economiche esclusive, i funzionari statunitensi sono sempre in disaccordo, insistendo sul fatto che queste aree devono rimanere aperte alla libertà di navigazione, in particolare per le navi da guerra statunitensi.

Per quanto riguarda gli stati costieri come la Cina e la Corea del Nord, la posizione degli Stati Uniti è che "non hanno il diritto di regolare le attività militari straniere nelle loro ZEE", secondo un rapporto del “Congressional Research Service”.

 "Gli Stati Uniti continueranno a gestire le loro navi militari nelle ZEE di altri paesi".

Sostenendo di avere il diritto di navigazione strategica sulle zone economiche esclusive degli stati compatti, tuttavia, i funzionari statunitensi stanno assumendo una posizione che è incoerente con il diritto internazionale e le loro pratiche in molte parti del mondo, incluso l'Indo-Pacifico.

Se dovessero usare la forza per impedire a terzi di accedere alla vasta distesa di acque intorno agli Stati compatti, allora violerebbero la legge e i principi stessi che applicano ad altri paesi.

In breve, i funzionari statunitensi non hanno alcuna base legale per le loro pretese di controllare la vasta area oceanica che ospita gli stati compatti, proprio come il GAO ha confermato nel suo rapporto storico più di due decenni fa.

 

 

 

Infiammazione cardiaca

post-vaccinazione COVID:

CDC si rifiuta di rilasciare

informazioni aggiornate.

Globalresearch.ca – (27 settembre 2023) - Zachary Stieber - ci dice:

(The Epoch Times)

 

"Quando appropriato, i dati di sicurezza aggiornati saranno pubblicati", ha detto un portavoce del CDC.

I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) si rifiutano di rilasciare informazioni aggiornate sui casi segnalati di miocardite e pericardite dopo la vaccinazione COVID-19.

I vaccini COVID-19 possono causare le condizioni infiammatorie, il CDC ha precedentemente confermato.

L'agenzia ha regolarmente trasmesso il numero di casi di miocardite e pericardite post-vaccinazione segnalati al “Vaccine Adverse Event Reporting System” (VAERS), che aiuta a gestire, in quanto si è consultato con i suoi consulenti sugli aggiornamenti dei vaccini.

Ma durante un incontro del 12 settembre, il CDC non ha menzionato i dati VAERS.

Alla richiesta delle informazioni, un portavoce del CDC ha indicato uno studio del CDC che copre i dati solo fino al 23 ottobre 2022.

Tale studio ha identificato nove segnalazioni di miocardite o pericardite dopo la vaccinazione con uno dei vaccini bivalenti COVID-19, introdotti nel settembre 2022. Sette dei rapporti sono stati verificati da revisione medica.

Alla richiesta di dati più aggiornati, il portavoce ha riconosciuto che l'agenzia li ha ma non li rende pubblici.

"Quando appropriato, i dati di sicurezza aggiornati saranno pubblicati", ha detto il portavoce a “The Epoch Times” in una e-mail.

 

"Il CDC ha riconosciuto che l'infiammazione cardiaca è una complicazione dei vaccini mRNA COVID-19 e, tuttavia, gli unici dati pubblicati rilasciati dai funzionari del CDC su tale complicanza sono uno studio di sette settimane che si è concluso il 23 ottobre 2022", ha detto Barbara Loe Fisher, co-fondatrice e presidente del National Vaccine Information Center”, in una e-mail a “The Epoch Times”.

"Dove sono i dati più specifici sulla miocardite / pericardite relativi ai vaccini COVID bivalenti negli ultimi 10 mesi?"                        I colpi di mRNA sono realizzati da Pfizer e Moderna.

 Il vaccino aggiornato di Novavax, che utilizza una tecnologia diversa, non è ancora stato autorizzato dalla” Food and Drug Administration” (FDA) degli Stati Uniti.

"Sono stanco che il CDC e la FDA decidano di quali informazioni il pubblico ha bisogno e di quali non ha bisogno.

Questa è esattamente l'informazione che i genitori devono avere soprattutto quando ci sono ancora scuole e attività che richiedono questi scatti.

Questo è il male che si svolge proprio davanti ai nostri occhi ", ha detto “Kim Witczak,” un sostenitore della sicurezza della droga che gestisce l'organizzazione no-profit “Woodymatters”, a “The Epoch Times” in una e-mail.

"La risposta del CDC di 'quando appropriato, i dati di sicurezza aggiornati saranno pubblicati' è inaccettabile e si chiedono perché ci sia esitazione vaccinale e mancanza di fiducia nei funzionari della sanità pubblica".

Presentazione.

Durante il recente incontro, i funzionari del CDC e i loro partner hanno presentato i dati sui vaccini bivalenti al loro comitato consultivo, il Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione.

I consulenti stavano valutando quali gruppi avrebbero dovuto raccomandare di ottenere uno dei nuovi vaccini COVID-19, che sono stati approvati dalle autorità di regolamentazione con scarsi dati sugli studi clinici.

Il Dr. Nicola Klein, un medico del “Kaiser Permanente” che lavora a stretto contatto con il CDC, ha tenuto una presentazione (pdf) sulla sicurezza del vaccino COVID-19.

 Ha presentato i dati del “Vaccine Safety Datalink”, un sistema di monitoraggio che copre una popolazione molto più piccola di “VAERS”.

 

Il Dr. Klein ha detto che due casi di miocardite dopo la vaccinazione bivalente sono stati rilevati nel “Vaccine Safety Datalink” (VSD) fino all'11 marzo.

I casi non hanno innescato un segnale di sicurezza tra gli adulti, ha detto il dottor Klein.

Non è chiaro perché non siano stati presentati dati più aggiornati.

Il Dr. Klein non ha risposto a una richiesta di commento.

I dati presentati sono stati ampiamente citati dai medici citati nelle agenzie di stampa, tra cui il dottor “Andrew Pavia”, che ha detto in un briefing che non sembra esserci un "rischio rilevabile" di miocardite causata dai colpi bivalenti.

"Quello che stavo trasmettendo è che nell'era del vaccino bivalente, il numero di casi è sceso al punto in cui non sta più dando un segnale rilevabile", ha detto a “The Epoch Times” in una e-mail il dottor Pavia, capo della divisione di malattie infettive pediatriche dell'”Università dello Utah”.

Per quanto riguarda il modo in cui i dati VAERS mancanti influenzano la forza di tale affermazione, ha detto: "I dati più forti provengono da studi controllati come il VSD in cui si dispone di controlli integrati".

Fino all'8 settembre, 98 casi di miocardite, pericardite o mio pericardite sono stati segnalati al VAER dopo la vaccinazione bivalente, secondo una ricerca del sistema da parte di “The Epoch Times”.

Sebbene chiunque possa inviare rapporti a VAERS, la ricerca ha dimostrato che la maggior parte dei rapporti sono inseriti da operatori sanitari.

Le persone che inviano informazioni false possono essere perseguite.

Cinque segnalazioni erano per persone di età compresa tra 6 e 17 anni e altre 13 erano per persone di età compresa tra 18 e 29 anni.

 

Durante la presentazione al “panel,” il funzionario del CDC “Megan Wallace” ha dichiarato:

"Ci sono dati limitati per informare il rischio di miocardite a seguito di una dose di mRNA aggiornata".

Non ha menzionato i casi segnalati al VAERS, ma ha affermato che i benefici dei vaccini superano i rischi, anche per i maschi giovani e sani.

Il “Vaccine Safety Datalink”, ha riconosciuto, aveva una "dimensione del campione relativamente inferiore" di destinatari.

Il Dr. “Oliver Brooks “ha detto dopo la presentazione:

"Sentiti bene per il fatto che nel bivalente non abbiamo visto alcun segnale dalla miocardite".

 Il Dr. Brooks, “chief medical officer” di “Watts Healthcare Corp”., non ha risposto a una richiesta di commento.

Il dottor “Pablo Sanchez” era l'unico membro che era contrario a una raccomandazione diffusa, citando il rischio di miocardite.

"Penso che abbiamo davvero bisogno di livellare con i nostri pazienti e dire ciò che è noto e sconosciuto, piuttosto che fare una raccomandazione completa", ha detto, "specialmente per alcuni gruppi che ci sono dati limitati".

Le etichette per i nuovi vaccini dicono che possono causare miocardite.

"I dati post-marketing con vaccini mRNA COVID-19 autorizzati o approvati dimostrano un aumento dei rischi di miocardite e pericardite, in particolare entro la prima settimana dopo la vaccinazione", affermano le etichette.

Mentre alcune persone si sono riprese, altre no.

Le etichette dicono anche: "Non sono ancora disponibili informazioni su potenziali sequele a lungo termine".

(Zachary Stieber è un reporter senior per “The Epoch Times” con sede nel Maryland. Copre le notizie degli Stati Uniti e del mondo.)

 

 

 

 

La sovversione delle democrazie e

"lo stato di sorveglianza globale".

Non dimenticare Cambridge Analytica.

Globalresearch.ca – (26 settembre 2023) - Megan Sherman – ci dice:

 

In un capolavoro di reportage investigativo di “Carole Cadwallr “sull'infiltrazione aggressiva e la sovversione delle democrazie in tutto il mondo da parte di (Cambridge Analytica), è emersa una storia preoccupante.

Dopo aver studiato a fondo le loro operazioni, assistita da informatori interni, ha esposto come una piccola ma potente società di consulenza politica, tagliata alla deriva dalla supervisione democratica e protetta da un'opaca governance aziendale, abbia essenzialmente truccato le elezioni.

Mentre credo che “Cadwallr “sia male informata e sbagliata sul “Russia gate” e Julian Assange, il suo lavoro che porta lo scandalo di “Cambridge Analytica” all'attenzione pubblica non è altro che eroico e io, anche se a malincuore, come sostenitore di Assange, la ammiro per questo.

 

Il lavoro le è valso un “premio Orwell” e costituisce la base di un nuovo modello di comprensione delle elezioni apparentemente democratiche, una teoria democratica riconfigurata per l'era dei dati.

La società di Internet libera allo stesso tempo i migliori istinti dell'umanità, mentre allo stesso tempo potenzia le sue peggiori patologie.

 Nella sua infanzia una comunità vibrante e vivace caratterizzata da un'interazione “peer to peer” senza restrizioni, un dato comune in quanto tale, il web, negli ultimi tempi con il trionfo dei social media, ha visto una regressione nelle dinamiche. L'internet di superficie, monopolizzato dalle corporazioni della Silicon Valley, opera in un modo simile all'impero Usa.

 È in questo contesto che “Cambridge Analytica” è stata in grado di operare con una cultura tossica dell'impunità.

Un aspetto dei meccanismi della democrazia nell'era dell'informazione saliente allo scandalo “Cambridge Analytica” è che i cittadini sono trattati come set di dati.

 Non sono più “un pastiche vibrante” di opinioni individuate e interessi pluralistici, ma oggetti disumanizzati, alienati dall'umanità di base da un sistema truccato che ci vede come numeri gustosi.

Invece di avere la libertà mentale di giungere a conclusioni come agenzie indipendenti e libere di pensare, siamo sottilmente gestiti e manipolati da un apparato plutocratico con motivazioni perverse.

 La pragmatica di questo regime politico è ordini di grandezza in contrasto con la pragmatica di una politica sensata ed etica.

Oligarchi e plutocrati considerano una popolazione informata come una minaccia esistenziale.

Vedono una situazione in cui i cittadini usano il potere contrattuale del loro voto e della loro fedeltà come un incubo.

“Cambridge Analytica” è stato uno dei canali più insidiosi per reprimere la tendenza a votare razionalmente e nell'interesse collettivo.

Lo hanno fatto usando “hack psicologici” – intuizioni di psicologia comportamentale applicate maliziosamente – per programmare i cittadini a votare per i candidati da cui sono stati pagati.

Questi candidati non avevano assolutamente intenzione di governare nell'interesse pubblico.

Ci stiamo dirigendo verso un superstato di sorveglianza globale e perché?

La terrificante realtà è che le campagne politiche non impiegavano “Cambridge Analytica”, ma erano invece “sussidiarie di Cambridge Analytica”, aggregando dati personali in blocco per essere macinati nella matrice dei big data.

 Questa matrice ha masticato i cittadini coscienziosi e li ha sputati fuori come sostenitori passivi di tiranni e consumatori prigionieri e compiacenti, sia di merci che di narrazioni politiche errate.

Una delle critiche dell'establishment al socialismo è l'idea che il collettivismo sociale sia indesiderabile e un prodotto del lavaggio del cervello da parte dello stato.

Dicono che l'espressione di un ego di gruppo, costretto a identificare falsamente il suo interesse come la continuità del socialismo, è uno stato decentrato della civiltà umana a cui il capitalismo è superiore.

In realtà è il superstato di sorveglianza transnazionale neoliberista e la sua ideologia del realismo capitalista che opera come un'autorità ineccepibile, sotto la quale intere popolazioni sono sussunte, spesso brutalmente.

La presunta validità ontologica del liberalismo è in realtà un falso positivismo, in cui le credenze distorte degli imperialisti globalisti sono presentate come intrinsecamente vere e articoli di supremazia.

Nel bene e nel male la nostra società è totalmente immersa nella tecnologia web.

La conoscenza e la comprensione di come usarlo per scopi politici è purtroppo accumulata nelle mani di élite globaliste corrotte.

 C'è una vasta asimmetria di potere tra i cittadini e la classe dominante, anche se la “comunità cypherpunk” innesta per un'inversione di questa tendenza, con una genuina comprensione degli aspetti filosofici dell'impero informatico.

“Sheldon Wolin”, un impareggiabile critico dell'impero, ha scritto di "democrazia incorporata", una spiegazione profondamente ponderata di come una struttura di potere del cartello sia emersa negli Stati Uniti.

Questa struttura stabilisce le dinamiche politiche a livello nazionale attraverso il controllo delle informazioni e l'aumento dello stato corporativo, e a livello internazionale, attraverso l'avventurismo militare sconsiderato.

Stabilendo un precedente disgustoso, la guerra in Iraq è stata la prima grande guerra storica in cui gli appaltatori erano più numerosi dei soldati sul terreno.

Coltivare il sostegno di base per questo regime di egemonia globale all'interno delle basi fiscali dell'Occidente è una grande parte del piano strategico a lungo termine di organizzazioni come “Cambridge Analytica”.

Il denaro dei contribuenti viene ingiustamente investito nello sforzo strisciante di istituire un califfato degli Stati Uniti nel Medio Oriente ricco di risorse.

Questo denaro viene dirottato da scuole, biblioteche e ospedali alla produzione di bombe.

Un cittadino raziocinante si opporrebbe.

Un cittadino passivo che assorbe propaganda in TV e online non ci penserebbe affatto.

Assange, perspicace come sempre, ha detto che l'obiettivo non è vincere la guerra, ma perpetuarla per sempre.

L'amministrazione Trump, nonostante abbia dichiarato la sua opposizione ai democratici come ideologi di guerra, ha dimostrato che come politici erano più o meno gli stessi.

Trump non è riuscito a chiudere “Guantanamo Bay”, ha mantenuto la presenza militare statunitense nel Medio Oriente occupato e ha nominato il troglodita John Bolton in una posizione influente in politica estera.

Trump ha guadagnato sostegno facendo appello a istinti ed emozioni di base, come la paura, e “Cambridge Analytica” è stata una parte fondamentale di questa strategia.

 L'amministrazione ha indirizzato messaggi su misura sottilmente codificati con pregiudizi politici su Facebook a persone sensibili.

Ciò ha innescato risposte istintive, una mentalità apoplettica, che ha reso facile l'assimilazione di coloro che sono stati presi di mira, nella macchina politica.

I dati sui profili psicologici dei cittadini non sono centinaia, o migliaia, ma milioni, intere nazioni studiate e manipolate calcolatamente.

L'algoritmo di Cambridge Analytica è stato esplicitamente progettato per estrarre quanti più dati possibili, infettando l'ecosistema di Facebook estraendo dati non solo da singoli profili ma anche da ognuno dei loro amici.

Ciò costituisce un ciclo di feedback in cui l'output di disinformazione intenzionale galvanizza l'input di attenzione e l'immissione di dati da parte dei consumatori di tecnologie web, in cui il colosso si riproduce.

Il regno digitale è stato a lungo una fonte di informazioni utili per gli attivisti politici.

 Nel Regno Unito, prima di Cambridge Analytica, è stato sviluppato un “software chiamato Mosaic” per aiutare a classificare i tipi di elettori, distinti dal loro status socio-economico e valori culturali.

Questo software ha permesso ai partiti politici di identificare le sottosezioni più persuasive della società e quindi ottimizzare la loro messaggistica e il loro marchio.

Forse il suo effetto peggiore è stato quello di cancellare la nozione di una classe operaia unita nella solidarietà nelle aspirazioni alla giustizia e alla pace.

 

Ciò significa che le tecnologie digitali possono essere considerate armi.

 Sebbene non immediatamente dannosi o letali, esercitano un effetto tremendamente negativo a lungo termine sulle società e sulle menti individuali, uccidendo la società civile e dirottando la coscienza personale e pubblica.

I giorni della politica veritiera e significativa e dei manifesti seri di politici onesti, approvati o rifiutati alle urne, sono finiti da tempo.

Le istituzioni del potere oggi sono così vaste, contorte, opache e ambigue da essere troppo complesse per essere comprese dalla percezione immediata.

Un istinto finemente sintonizzato è tuttavia sufficiente per acquisire un senso del male all'opera.

L'obiettivo di Cambridge Analytica, allineato all'agenda più ampia dello “stato di sorveglianza globale neoliberista”, è quello di dirottare gli organi della percezione al fine di creare una cittadinanza docile, neutralizzata che non sa nemmeno di non sapere.

L'animosità verso la globalizzazione non è sempre radicata in falsità antisemite, ma spesso in un profondo senso di spostamento culturale generato dall'emergere di strutture di potere transnazionali alla deriva dalla supervisione democratica e controllate da burocrati non eletti.

 

L'antidoto al tipo di mondo che “Cambridge Analytica” aspira a creare è un pubblico attivista risorgente radicato in un profondo carattere morale e convinzione etica.

I thatcheriani dicono che una cosa del genere non esiste per cancellarla dalla nostra immaginazione.

 Il risveglio dei contadini della nuova servitù della gleba della globalizzazione è una possibilità praticabile e qualcosa a cui aspirare.

(“Megan Sherman” collabora regolarmente con Global Research).

 

 

 

La trinità che comanda

il mondo.

Larry Fink, Black Rock e l’agenda ESG​.

Investireoggi.it – Roberto Pecchioli – (5 luglio 2023) – ci dice:

(Maurizioblondet.it)

(investireoggi.it/forums/threads/la-trinita-che-comanda-il-mondo-franco-fracassi.93547/)

 Il culto di Mammona ha come dio il denaro, o meglio l’Utile a fini di dominio.

 Ha molti demiurghi, l’iper classe globalista che possiede tutto.

Uno degli iper padroni è Larry Fink, settantenne ebreo californiano , fondatore e dominus di Black Rock, la Roccia Nera, il più grande fondo d’investimento del pianeta, il cui portafogli ha un valore di circa diecimila miliardi di dollari, pari al PIL annuo di Germania, Francia e Italia insieme.

Fink fa parte della direzione del Forum Economico Mondiale di Davos, il volto visibile del potere globalista, è componente del CFR (Council for Foreign Relations) da un secolo il più influente circolo riservato d’America e risulta sostenitore del Partito Democratico, come gran parte dei vertici della finanza e dell’industria tecnologica.

Un curriculum formidabile per un uomo tra i più potenti del mondo, che determina gli investimenti miliardari della Roccia Nera e, a cascata, degli altri fondi padroni del mercato, cioè dell’economia, delle finanze, degli Stati, delle organizzazioni transnazionali.

Le azioni, le opinioni, le preferenze e le idiosincrasie di Larry Fink diventano in un attimo l’agenda obbligata del mondo occidentale,

I suoi ordini sono impartiti sotto forma di lettere periodiche agli investitori. Black Rock è oggi il padrone della disgraziata Ucraina, i cui terreni e asset ha comprato a prezzi di saldo, assicurandosi il monopolio della ricostruzione post bellica.

Nell’ultima comunicazione alle aziende ha dettato la linea: “tutte le imprese e le industrie si trasformeranno con la transizione a un mondo di zero emissioni nette. La domanda è: sarai un leader o sarai guidato? “

Insomma, o ci stai o ti distruggiamo.

Ora sappiamo chi è il motore dell’ideologia climatica.

Al recente “Aspen Ideas Festival” ( Aspen dice qualcosa alla presidente del governo italiano?) Fink ha aperto un altro fronte, delicatissimo.

 “ Non userò la parola ESG perché è stata male utilizzata dall’estrema destra “ ( la bestia nera, nemico assoluto della cupola) .

Fink è uno dei grandi sponsor del mostro noto come “Environmental Social and Governance (ESG) , ambientalismo estremo e “dogmi woke” applicati alla direzione della grande impresa I criteri ESG determinano investimenti, leggi, politiche pubbliche, cambi nei prodotti, perfino la scelta della catena di comando delle aziende.

 Sono diventati la Bibbia obbligata dell’impresa inclusiva e resiliente, di cui Larry è il sommo sacerdote.

In passato ESG ha avuto nomi come “investimento a impatto sociale” o “investimento sostenibile”.

Il concetto intende obbligare alla nuova moralità, costringendo ad accettare profitti inferiori a breve e medio termine con il ricatto di priorità ideologiche, climatiche, “inclusive “, gender fluid ed “antirazziste”.

BlackRock ha esplicitamente abbracciato le idee del radicalismo woke , operando uno “spostamento trasformativo verso la sostenibilità” nelle sue strategie, includendo “considerazioni sulla sostenibilità e sul clima nei processi di investimento”.

Ricattati dalla prospettiva del disinvestimento di Black Rock, con gravi conseguenze sui mercati e presso le onnipotenti agenzie di rating (proprietà dei soliti noti) le aziende sono costrette ad accettare l’agenda ESG.

Fink gestisce partecipazioni in tutte le più grandi società del mondo, tra cui Amazon, Apple, MasterCard, Johnson & Johnson, Walmart e Walt Disney .

Dal 2021 la Roccia Nera ha preso misure di disinvestimento contro cinquantatré società per imporre la sua ideologia e ne ha messo sotto osservazione altre cento novantuno, colpevoli di non avere eseguito gli ordini di Fink.

 Il voto per delega è la modalità con cui Black Rock prende decisioni per conto di altri, i soggetti finanziari, le aziende e gli investitori privati di cui gestisce il patrimonio.

 Ciò le conferisce un’enorme influenza sulla gestione.

Nel 2021 ha imposto attivisti per il clima nel consiglio d’amministrazione di “Exxon Mobil” per spingere la compagnia petrolifera a investire in energia eolica e solare anziché in combustibili fossili.

Il gigante farmaceutico “Abbott Labs” è stato costretto ad adottare un piano per promuovere la cosiddetta “giustizia razziale”;

 Black Rock ha “esortato” “UPS – trasporti internazionali ” - a ridurre più in fretta le emissioni di carbonio e spinto “Home Depot”, multinazionale dei prodotti per la casa, ad aprire un’inchiesta interna sulla solita equità razziale.

 

Changpeng "CZ" Zhao, CEO di Binance, ha espresso le sue previsioni sul prossimo bull market del Bitcoin.

(6 Luglio 2023)

BTC - tickers down -€28.017.

Il 5 Luglio, durante una sessione "ask me anything" su Twitter, CZ ha parlato dell'intenzione di BlackRock di entrare nel mercato delle criptovalute, ha aggiornato gli ascoltatori sulle azioni di regolamentazione in corso contro l'exchange e ha espresso le sue opinioni sulla prossima” bull run”.

CZ ha spiegato che storicamente il prezzo del Bitcoin si è mosso in cicli rialzisti di quattro anni e che la sua migliore scommessa è che questo continuerà a verificarsi.

 

Pur ammettendo di non poter prevedere il futuro, Zhao ha sottolineato l'imminente evento di halving del Bitcoin nel 2024 e ha dichiarato che il 2025 è l'anno più probabile per il prossimo bull market:

"In genere l'anno successivo all'halving del Bitcoin è quello "bull"".

Alla domanda se fosse preoccupato per il recente ingresso di BlackRock nell'arena degli “exchange traded fund” spot su Bitcoin, CZ si è detto soddisfatto, affermando che è "enormemente vantaggioso" per il settore delle criptovalute.

Dal 15 Giugno, quando BlackRock ha presentato la domanda, molti hanno espresso il timore che l'intenzione delle principali società “TradFi” sia in diretto contrasto con l'etica del Bitcoin come rete monetaria decentralizzata.

Zhao inoltre ha allontanato le preoccupazioni che in futuro BlackRock possa accaparrarsi la quota di mercato di” Binance”, descrivendo come "minima" la sovrapposizione tra le rispettive basi di clienti.

"Tutti quelli che stanno entrando nel cripto che oggi non ci sono, porteranno altre persone nel cripto.

Faranno concorrenza a noi per gli utenti esistenti? Sì, probabilmente un po'. Ma ad essere onesti, guardate la nostra base di utenti. La sovrapposizione è minima".

Zhao ha spiegato che l'aumento dell'interesse istituzionale e l'imminente halving del Bitcoin sono le due ragioni principali per cui “Binance” vuole essere "preparata ad aumentare i volumi [di trading]" nei prossimi diciotto mesi.

I commenti di Zhao arrivano a poche ore di distanza da quelli di Larry Fink, CEO di BlackRock, che ha elogiato Bitcoin come "asset internazionale", affermando che potrebbe essere utilizzato come copertura contro l'inflazione e la svalutazione di alcune valute fiat.

Durante il Twitter Space, Zhao è stato anche interrogato sullo stato delle indagini contro l'exchange.

 Pur ammettendo di non poterne parlare nello specifico, "CZ" ha dichiarato che lui e “Binance” stanno cercando "la soluzione più rapida, ragionevole e reciprocamente accettabile che ci sia".

(Traduzione a cura di Matteo Carrone)

 

7 Luglio 2023.

È la prima volta che leggo del COMITATO DEI 300.

che i bimbi fossero sacrificabili ne avevo letto altrove tra le fila dei "democratici americani" mi pare che la Clinton li chiamasse "io suoi cagnolini o gattini non ricordo" ... che il presidente Bidet amasse le bambine piccole .... mentre altri erano cannibali.

[Le dichiarazioni di Mel Gibson hanno fatto scalpore... investireoggi.it/forums/threads/greta-e-gli-ambientalisti.93821/#post-1045865661 e adesso si aggiunge questo attore]

La tratta di esseri umani e la tratta di bambini con tutte le sue componenti malvagie combinate rappresentano un affare da 152.000.000.000 miliardi di dollari.

Mel Gibson esce ancora allo scoperto.

(MelGibson Mel Gibson Sound of Freedom)

 (Elisabetta Valle)

203.104 Aufrufe, 8.437 „Gefällt mir“-Angaben, 3 Kommentare, 5.197 geteilte Inhalte, Facebook Reels von Elisabetta Valle: #MelGibson Mel Gibson Sound of Freedom.

(facebook.com)

Anche lo scrittore “Gianni Lannes” ne ha parlato ma le sue indagini erano incentrate sull'Italia e l'Europa.

(investireoggi.it/forums/threads/europa-e-pedofilia.95287/#post-1046088714)

“Ai giornalisti che attaccano il film “Sound Of Freedom” va analizzato l’hard disk”​

(Maurizio Blondet 20 Luglio 2023).

(sono gli stessi che hanno sostenuto l’impostura Covid)​

 TYLER DURDEN.

GIOVEDÌ 20 LUGLIO 2023.

Scritto da “Brandon Smith” tramite “Alt-Market.us”

Di recente sono andato a vedere il film “Sound Of Freedom” con l’aspettativa di un livello moderato di commenti politici o di pontificazioni religiose, visti gli attacchi rabbiosi e diffusi al film da parte dei media di sinistra.

Tutto quello che sapevo era che la produzione indipendente riguardava il traffico di bambini e che i media mainstream lo odiano.

Dopo che il film è finito, il mio primo pensiero è stato che fosse una storia eccellente su una questione molto oscura e difficile.

 Il mio secondo pensiero è stato: “Che diavolo era tutto questo trambusto? Non c’è un solo momento politico nell’intero film!

La guerra dei media sul film a basso budget è così bizzarra dato questo fatto che sono immediatamente sospettoso delle loro intenzioni.

Non un messaggio politico, non una critica momentanea della sinistra politica, non un momento in cui si menziona “MAGA” o “Trump” o “Q-Anon”, non una “teoria del complotto”.

Allora perché tutto questo odio?

Consiglio vivamente di dare un’occhiata ad alcuni degli articoli sul lavoro di ascia pubblicati su “Sound Of Freedom” per avere un’idea di ciò di cui sto parlando.

La prima cosa che probabilmente noterai è che la maggior parte di queste diatribe al vetriolo usano esattamente gli stessi punti di discussione: suggeriscono che “The Sound Of Freedom “sia basato sulla teoria del complotto, sull’estremismo di estrema destra e che sia finanziato da una rete sovversiva di conservatori “Q-Anon adiacenti”.

Alcuni giornalisti hanno persino attaccato la veridicità della vera storia del film:

 la carriera dell’agente del DHS Tim Ballard, che ha operato di nascosto per arrestare i trafficanti di minori in America centrale.

Il “Guardian” afferma:

Caviezel interpreta l’agente speciale Tim Ballard, un agente investigativo per la sicurezza interna che ha davvero lavorato per lo stato per sventare reti di traffico di bambini per più di un decennio.

(O almeno così afferma: il DHS non può né confermare né negare la storia lavorativa del vero Ballard).

Fumi di Rolling Stone:

“ Ballard, Caviezel e altri del loro genere avevano spinto il pubblico ad accettare “Sound of Freedom” come un documentario piuttosto che come un’illusione fomentando il panico morale per anni su questa “epidemia” grossolanamente esagerata di traffico sessuale di bambini, in gran parte incanalando le persone nelle tane dei conigli cospirazionisti e nelle comunità QAnon.

Insomma, ero al cinema con persone che erano lì per vedere confermate le loro peggiori paure”.

Forse Rolling Stone non ha mai sentito parlare di “Epstein’s Island”?

Perché fingono che questa impresa criminale globale non sia una cosa?

Queste recensioni grondano veleno, anche se una semplice indagine su Tim Ballard rivela prove infinite che in realtà ha lasciato il suo lavoro al DHS per operare in America centrale per fermare le reti di traffico di bambini.

 E il pungiglione che è il fulcro del film su un’isola che Ballard ha allestito come trappola per catturare un’intera rete di pedofili e salvare 120 bambini? Sì, anche quello era vero.

In effetti, c’è un documentario sulla puntura di successo di Tim Ballard chiamato “Triple Take” e il film “Sound Of Freedom” include filmati di arresto della vita reale di quell’evento.

Non c’è dubbio che quasi ogni dettaglio in “Sound Of Freedom” sia reale.

Qualsiasi media che dica il contrario sta mentendo e il fatto che stiano tentando di seminare dubbi sulla legittimità di Tim Ballard basata sulla politica è malvagio.

Una parte interessante del film che NON è accurata è stata la rappresentazione di un miliardario latino che finanzia gli sforzi di Tim Ballard.

In realtà, Ballard afferma che è stato principalmente il conduttore conservatore “Glenn Beck” a raccogliere fondi per le sue operazioni che hanno portato al salvataggio di centinaia di bambini.

Perché Glenn Beck non sia stato menzionato nel montaggio finale del film è difficile da dire, ma il legame di Ballard con Beck potrebbe in parte spiegare la furia dei media per il film.

Come OSANO questi uomini conservatori salvare i bambini dalla schiavitù sessuale, giusto?

Fa sembrare i conservatori dei bravi ragazzi (GASP!).

 

Ma qui c’è qualcosa di più della semplice invidia da parte dei giornalisti di sinistra. La campagna contro il film è troppo coordinata e troppo espansiva (globale).

È come se queste persone fossero interconnesse e fossero tutte d’accordo nel tentare di sovvertire il film, o fossero tutte ORDINATE a sovvertire il film.

Questo tipo di comportamento suggerisce un interesse personale nel creare le condizioni per il fallimento; sembra che questi giornalisti vogliano sabotare il film a causa della sua premessa e del suo messaggio.

Perché qualcuno dovrebbe voler sabotare un film che espone il traffico di bambini e i pedofili?

Potrebbe essere necessario controllare i dischi rigidi di alcuni di questi scrittori e produttori di media dell’establishment?

Penso che sia importante notare che tali persone sono state perseguite penalmente per abusi sessuali su minori in passato.

Ad esempio, il produttore di lunga data della CNN “John Griffin” è stato recentemente arrestato e condannato per stupro su minori, utilizzando app online per connettersi con madri disposte a vendergli i propri figli per migliaia di dollari in modo che potesse abusare di loro nella sua casa per le vacanze nel Vermont.

L’anno scorso l’FBI ha fatto irruzione nella casa del famoso produttore di ABC News” James Gordon Meek” e lo ha arrestato con l’accusa di trasporto di materiale pedopornografico.

La “rivista Rolling Stone” è stata successivamente accusata di aver tentato di coprire il motivo dell’arresto con modifiche selettive e omissioni.

Rolling Stone è ora uno dei principali sbocchi che attaccano “Sound Of Freedom”.

Forse il film fa arrabbiare questi “giornalisti DEM” perché espone uno dei loro hobby preferiti?

Sono un appassionato di cinema da molto tempo e posso dire con una certa autorità che come film, “Sound Of Freedom” è ben fatto e ben eseguito.

La recitazione complessiva è efficace, inclusa la rappresentazione di “Jim Caviezel” di “Tim Ballard”, le interpretazioni dei bambini sono sorprendenti, il montaggio è eccellente e la cinematografia è di prim’ordine.

Il film è buono dappertutto; mi ricorda uno dei miei film preferiti di tutti i tempi, un procedimento penale diretto da “Akira Kurosawa” chiamato “High And Low” (noto anche come “Heaven And Hell” in Giappone) sulla polizia che indaga su un rapimento di bambini.

La mia unica lamentela è che pensavo che avrebbero dovuto mostrare un po’ di più Tim Ballard con la sua famiglia, in modo che quando prende la decisione di andare in Colombia e rischiare la vita, la scelta ha più peso.

A parte questo, “Sound Of Freedom” è uno dei migliori drammi che ho visto da molto tempo, e in nessun momento mi sono sentito “predicato”.

Non posso dire lo stesso per la maggior parte dei film di Hollywood degli ultimi anni, che sono pieni di propaganda di sinistra DEM senza sosta.

La rappresentazione del processo del traffico di bambini è molto scomoda, ma dovrebbe esserlo.

Raramente mi agito sulla sedia per il disagio o mi arrabbio con i personaggi su uno schermo, ma ogni volta che c’era una scena con un pedofilo tutto quello che riuscivo a pensare era “Quel ragazzo deve andare in una cippatrice”.

 Questo è un buon film.

Quindi, ancora una volta, ci sono poche critiche valide da fare sulla produzione stessa e la storia è in gran parte accurata.

Perché i giornalisti di sinistra si accaniscono contro questo film?

Penso perché fa luce sul fatto che la pedofilia non riguarda solo casi isolati di solitari che perseguitano i cortili delle scuole, è un’industria internazionale che vale miliardi e miliardi di dollari, e ci sono persone molto ricche e potenti coinvolte in quell’industria (comprese le persone nel giornalismo tradizionale).

Non vogliono che la gente consideri la natura pervasiva di questo mondo criminale.

Vogliono persone passive e inconsapevoli.

 Per qualche ragione, vogliono che le persone presumano che la schiavitù infantile sia” una teoria del complotto”.

Un altro problema da considerare è che la sinistra politica ha preso di mira in modo aggressivo i bambini con la sessualizzazione negli ultimi anni, principalmente attraverso l’imposizione dell’ideologia trans e Woke.

 Stanno trasformando la sessualizzazione dei minori in un movimento attivista. Bambini fin dall’asilo vengono indottrinati con la propaganda dell'”identità di genere” e libri ALTAMENTE pornografici (con immagini pornografiche) che si atteggiano a contenuti educativi LGBT vengono piantati nelle scuole pubbliche. Sappiamo tutti qual è il gioco finale di questo movimento:

 la normalizzazione della pedofilia.

Gli uomini di sinistra possono essere consapevolmente o inconsapevolmente ostili a “Sound Of Freedom” perché quando vedono le reti organizzate di toelettatori di bambini sul grande schermo, vedono sé stessi.

Per concludere: andate a vedere questo film.

Gli attacchi dei media sono chiaramente progettati per dissuadere le persone dal guardarlo sulla base di pregiudizi politici.

 Dai un’occhiata e ti renderai presto conto che tutte le loro affermazioni sono false. Inoltre, inizierai a chiederti ad alta voce perché odiano il film?

 Mi viene in mente il detto “Mi sembra che tu protesti troppo…”, poiché tali giornalisti rivelano la loro propensione al male.

Da "Ai giornalisti che attaccano il film "Sound Of Freedom" va analizzato l'hard disk".

(Ultima modifica: 20 Luglio 2023)

17 Procuratori di Stato USA all'attacco di Blackrock:

 presentano una mozione alla “Federal Energy Regulatory Commission” per contestare l'acquisto da parte della società di più di 10 milioni di dollari di quote di voto in società di servizi pubblici per manipolare i prezzi e portare avanti l'agenda del WEF!

Numerosi Stati USA ritirano miliardi di investimenti da BlackRock!

Larry Fink, CEO di BlackRock, alle strette si “vergogna e abbandona il termine "ESG" (ambiente, sociale e governance)”!

(31 Luglio 2023)

Questo video ne ha perso le Curiosità Mistiche on Reels.

(21 Agosto 2023)

Blackrock ha puntato grosso su Obama/Biden per sbarazzarsi di Jerome Powell.

 Ha sfruttato al massimo il suo potere sul “CARES Act” per accedere alla finestra di sconto della FED e procurarsi capitale a costo zero per acquistare azioni statunitensi e, per estensione, proprietà immobiliari e tutto il resto.

La crescita dell'azienda è stata potenziata durante la crisi sanitaria, ma prima cresceva già di oltre i $1000 miliardi all'anno.

Il suo AUM — “Assets Under Management£ — è sceso nel 2022, perché il valore degli asset sottostanti è sceso da quando Powell ha rialzato i tassi d'interesse a molti degli "investimenti" di Blackrock.

I titoli dei giornali sono stati riempiti da governatori come” Ron DeSantis” della Florida che hanno lanciato una campagna anti-Blackrock/anti-ESG/anti-Woke che ha contribuito ulteriormente al deflusso di fondi di Blackrock.

Ma questo non è molto di fronte ai $10.000 miliardi di AUM; qualche miliardo è letteralmente un errore di arrotondamento.

No, l'effetto maggiore è arrivato dal portare il “Fed Funds Rate” dallo 0% al 5% in un anno.

Nelle ultime fasi degli anni ZIRP abbiamo assistito a movimenti forti nei mercati azionari, in particolare dopo la crisi sanitaria quando i soldi del “CARES Act” si sono fatti strada nell'economia generale.

Il demente finanziario medio che commenta su Twitter parla sempre della FED che sovvenziona il cosiddetto "effetto ricchezza" come argomentazione principale del motivo per cui Powell è "a una sola riunione dall'invertire la rotta" dal suo "tassi più alti per più tempo".

Il cosiddetto "effetto ricchezza" espande non solo l'”AUM di Blackrock”, ma anche la sua influenza politica.

C'è sia coincidenza che causalità secondo me, tra cose come “Woke-Cola” e genuflessione davanti a ogni malato con un feticcio di genere in testa e l'aumento dell'”AUM” di Blackrock.

Quindi non c'è da meravigliarsi se il commento standard sulla FED è che QE e ZIRP aumentano i prezzi delle azioni (cosa che fa), ma anche che questo è ciò che la FED vuole sempre!

Questa è la parte con cui non sono d'accordo e, per quasi due anni, sono stato fermo nella mia valutazione del perché.

Powell è stato intrappolato sia dal COVID che dal “CARES Act” affinché estendesse la follia del QE e della ZIRP per altri due anni.

 E nel processo ha consegnato a “Don Fink” le chiavi dell'intero negozio di caramelle per permettere a ciò che stiamo vedendo oggi — la massima distruzione socioeconomica — continui senza sosta.

Da Tucker Carlson, Blackrock e le istituzioni finanziarie importanti a livello sistemico.

Tutti i suoi “AUM” si basano su una base di capitale azionario molto sottile, $38,2 miliardi per la precisione.

Come sanno i clienti di lunga data, quando eseguo un'analisi del bilancio di un'azienda elimino cose come "costi di avviamento" e "attività immateriali" dal lato degli attivi, perché sono semplicemente "valore" residuo da precedenti attività di fusione/acquisizione, valore del marchio, ecc., che possono avere o meno un valore reale.

Togliendo i $33,6 miliardi che BLK ha in queste due classi di "asset", ciò lascia Fink con meno di $5 miliardi di capitale azionario proprio.

Non sto dicendo che non ci sia alcun valore, ma è ragionevole pensare che il valore effettivo del bilancio di Blackrock sia da qualche parte tra questi due numeri.

Sono persino disposto a intrattenere una valutazione al 100% per amor di discussione.

Deve vedersela anche con oltre $55 miliardi di "Altre passività", molto probabilmente un'esposizione ai derivati con cui la società può giocare molto velocemente e perdere poiché era di oltre $90 miliardi nel 2021 e $120 miliardi sia nel 2019 che nel 2020.

Queste sono delle scatole nere piuttosto grandi.

Quindi ecco la domanda che nessuno vuole davvero porre: "Blackrock ha davvero delle azioni oggi?"

O è tutta una grande operazione psicologica basata su loro che votano il delegato al posto nostro?

Quindi se Blackrock è in guai seri a causa del calo dei prezzi degli asset, del contraccolpo ESG, dell'aumento dei tassi e del calo del flusso di cassa, ciò richiederebbe un cambiamento nelle regole per consentirne il salvataggio.

Ricordate, l'anno scorso, quando si sviluppò la crisi delle pensioni nel Regno Unito e che fece fuori il primo ministro “Liz Truss “costringendo poi la Banca d'Inghilterra a intervenire?

Chi è rimasto col cerino in mano riguardo gli asset in fallimento non era altri che Blackrock.

Erano loro in difficoltà che hanno venduto questi “CLO” a leva — “Collateralized Loan Obligations” — alle pensioni statali del Regno Unito e che hanno finito i soldi per pagare i pensionati.

(21 Agosto 2023)

La cosa strana è che BLK ha emesso 2 ETF iShares obbligazionari in Euro che SCADONO nel 2026 e nel 2028.

E questo mi ha sorpreso.

Da quando gli ETF scadono così a breve?

Direi che sono gli unici almeno in Europa....

(12 Settembre 2023)

Il candidato presidenziale democratico Robert F. Kennedy Jr., nipote di John assassinato a Dallas, ha recentemente espresso seria preoccupazione per l’influenza dei fondi di investimento sul mercato immobiliare.

Questi giganti stanno rilevando porzioni sempre maggiori di case originariamente destinate alle famiglie.

Kennedy ha denunciato le pratiche di colossi come BlackRock, Vanguard e State Street, che controllano una parte significativa del mercato.

Aumentano i casi di famiglie, potenziali acquirenti di abitazioni, che non sono state in grado di acquistare immobili, superate all’ultimo istante da offerte in contanti dei fondi d’investimento, impossibilitate a ottenere la casa che stavano per comperare.

I tre fondi citati – i maggiori del mondo- controllano un patrimonio di oltre ventimila miliardi di dollari, dieci volte il PIL dell’Italia, superiore al PIL dell’Unione Europea.

Chi è più forte tra i semplici cittadini, gli stessi Stati nazionali e questi colossi?

Chi vincerà la partita?

 Una decina di fondi di investimento possiedono partecipazioni incrociate in quasi tutte le multinazionali, le entità finanziarie e industriali del pianeta.

Sono i padroni del mondo:

la loro influenza si estende all’ 88% dell’indice S&P 500, che comprende le cinquecento corporations a più elevata capitalizzazione.

 Controllano le nostre vite e hanno l’obiettivo – apertamente dichiarato- di impadronirsi di tutto.

A noi restano briciole o miseri avanzi, come nei banchetti signorili del passato.

Crediamo ancora nelle virtù del “libero” mercato?

Oppure crediamo ancora che affermazioni come “non avrai nulla e sarai felice” siano boutades che riguardano un mondo lontano.

No, l’obiettivo sono proprio io, tu, tutti noi.

Esproprio proprietario in attesa di toglierci definitivamente dai piedi con piani e ideologie anti umane, eutanasia, ecologismo radicale, sesso sterile, individualismo edonista, elevati costi della sanità, in aggiunta a vecchi sistemi come guerre e epidemie.

Non avremmo mai creduto di dover concludere, in piena coscienza:

 ci vogliono poveri, ci vogliono morti.

 Ci vogliono poveri, ci vogliono morti:

l’esproprio proprietario.

 

 

COSA C’È CHE NON VA NELLA

CLASSE POLITICA OCCIDENTALE?

Comedonchisciotte.org - Markus – (28 Settembre 2023) - Gaius Baltar – ci dice:

(gaiusbaltar.substack.com)

 

Ci sono diverse ragioni per cui il mondo non occidentale sta sempre più tagliando i ponti con l’Occidente.

Una di queste può essere descritta come la “fine della diplomazia” occidentale, intendendo con questo il quasi totale abbandono della diplomazia da parte dei leader e dei diplomatici occidentali.

Per inciso, questo non era iniziato con la guerra in Ucraina, ma circa un anno prima.

 È accaduto qualcosa appena dopo l’elezione di “Joe Biden” che sembra aver spento il gene della diplomazia occidentale, per così dire, e acceso invece quello della minaccia.

 Non che prima ci fosse molta diplomazia, ma le cose possono sempre peggiorare – e così è stato.

 

Il termine fine della diplomazia non descrive bene quanto sia peggiorata la situazione.

Il comportamento dei leader statunitensi ed europei è diventato sempre più scostante e ogni parvenza di razionalità è stata abbandonata.

È impossibile ascoltare i leader occidentali senza arrivare alla conclusione che c’è qualcosa di molto sbagliato.

 In primo luogo, sembrano aver creato un mondo fantastico alla rovescia, dove domina la proiezione freudiana e la demonizzazione degli avversari.

 Xi Jinping e Vladimir Putin sono entrambi Satana in persona, la Russia sta ancora perdendo e l’Occidente è ancora onnipotente, oltre che l’apice della giustizia, della libertà, della democrazia e della cultura.

 In secondo luogo, sembra che queste persone non riescano ad aprire la bocca in pubblico senza offendere il mondo non occidentale.

“Joe Biden”, “Annalena Baerbock”, “Ursula von der Leyen”, “Josep Borrell” ed “Emmanuel Macron” sembra siano incapaci di apparire in pubblico senza insultare qualcuno.

Il commento di Borrel sul fatto che l’Europa sarebbe un giardino e il resto del mondo una giungla ne è l’apoteosi, perché sappiamo tutti a cosa sono associate le giungle.

Le élite politiche occidentali sono sotto pressione e non riescono a trattenere le loro emozioni e le loro opinioni reali.

Non possono più nascondere il loro odio o il loro disprezzo per chiunque si opponga a loro.

Il loro doppio senso, i loro doppi standard e il loro estremo senso del diritto, che giustificano tutto ciò che fanno e condannano i loro avversari, sono sotto gli occhi di tutti.

Tutto questo, così come la loro totale assenza di competenza e il loro totale abbandono della realtà, è sintomatico di un certo tipo di persone.

Non è una coincidenza, come vedremo.

Coltivare i giardinieri.

Non è un segreto che la classe politica occidentale venga sottoposta ad un processo di selezione prima di essere liberata sulle proprie popolazioni.

 Sono stati istituiti vari programmi per reclutare e indottrinare personalità promettenti giovani (e meno giovani) per posizioni di leadership nel governo e negli affari.

 Alcuni di questi programmi sono poco visibili e operano a livello personale, mentre altri hanno una “funzione di sondaggio” e sono alla luce del sole, come il programma “giovani leader globali” del WEF.

 Un numero significativo di persone di alto livello è coinvolto in questa attività di reclutamento, compresi gli agenti di SPECTRE “Klaus Schwab” e “George Soros”.

Un recente successo è “Nikol Pashinyan”, riconfigurato come drone suicida e destinato al popolo armeno.

Dopo la selezione e il potenziamento ideologico, questi leader vengono aiutati ad infiltrarsi nei governi e nelle organizzazioni di tutto il mondo – come “Klaus Schwab” si è vantato pubblicamente.

Se riescono nel loro intento, vengono protetti e assistiti in ogni momento, per poi ottenere un incarico ben retribuito presso qualche organizzazione internazionale come ricompensa per il loro servizio e la loro fedeltà.

L’assistenza e la protezione sono di solito svolte da organizzazioni governative o sovranazionali, comprese quelle dell’UE, e dai vari servizi di intelligence, che hanno un ruolo di controllo.

Se si esce dal seminato ci sarà uno scandalo.

Se siete leader di un Paese, ci sarà un cambio di regime.

Questo processo ha lo scopo di assicurare la fedeltà dei reclutati e di tenere in riga gli altri.

Questa pratica si è rivelata così efficace che è riuscita ad ingabbiare quasi tutta l’élite politica dell’Occidente, in particolare i non reclutati.

 Tutti camminano sulle uova e nessuno osa mettere in discussione le politiche degli incaricati di “SPECTRE”, altrimenti ci saranno conseguenze.

I media controllati da SPECTRE si scatenerebbero contro di voi e potreste persino essere sostituiti.

Negli ultimi anni, in Occidente si sono verificati diversi cambi di regime come conseguenza di questo processo applicativo, ad esempio in Grecia, Italia, Austria e persino in Islanda, e forse anche negli Stati Uniti.

 Pochi al potere osano dire qualcosa, anche se gli incaricati locali della “SPECTRE” stanno distruggendo il loro stesso Paese.

 È un sistema davvero efficace.

Qualsiasi esperto di reclutamento vi dirà che, per qualsiasi lavoro, è necessario trovare la persona giusta.

 La personalità deve essere adatta al lavoro in questione e quindi è necessario un processo di selezione efficace.

Può essere necessaria anche la formazione, per garantire metodi adeguati, motivazioni e così via.

Le nostre élite politiche occidentali affrontano questo processo come qualsiasi altro candidato ad un posto di lavoro.

 Vengono selezionate in base al compito che dovranno portare a termine e ricevono una formazione che, diciamo, influisce un po’ sul loro ego.

 Questi processi di selezione e formazione, così come il compito che viene loro assegnato, spiegano perché i leader occidentali sono così come sono – e perché si comportano tutti allo stesso modo, come se fossero stati prodotti in fabbrica.

Il compito.

Descrivere il compito assegnato all’élite politica occidentale sarebbe un processo lungo, troppo lungo per questo articolo.

Tuttavia, non è esattamente un segreto, poiché è stato discusso pubblicamente molte volte da membri di alto livello della “SPECTRE”, come “Klaus Schwab” e “Yuval Harari”, che sono i principali ideologi della SPECTRE, una sorta di moderni “Alfred Rosenberg”.

Ascoltateli parlare e capirete.

Se dovessimo descrivere il compito in termini semplici, si potrebbe paragonarlo al lavaggio forzato del cervello di un individuo per rimodellarlo completamente.

Ciò avviene distruggendo del tutto la “vecchia” persona, per poi ricostruire e rimodellare i resti frantumati in ciò che si desidera.

Il metodo utilizzato si chiama “frattura del sé”, in cui l’identità e la volontà della persona vengono distrutte attraverso pressioni e abusi estremi, fino a renderla completamente dipendente da chi la maltratta.

A quel punto può iniziare il rimodellamento.

Questo è esattamente il processo in corso nelle società occidentali.

Comporta la completa decostruzione e riconfigurazione di ogni aspetto della società, comprese le persone.

Da questi resti frantumati, si può plasmare un tecno gulag utopico, dove gli individui esistono solo come parte di un giardino perenne gestito dai giardinieri della SPECTRE – o come parte di una vera e propria macchina.

Questo è il compito assegnato alla nostra élite politica.

È essenzialmente un lavoro di demolizione.

È brutale e sanguinoso e richiede un certo tipo di persone.

Le persone giuste per il lavoro.

Non si può assumere il primo che capita per un vero e proprio genocidio culturale e non ci sono molte opzioni.

Potreste cercare degli psicopatici, ma potreste avere problemi di fedeltà e, stranamente, alcuni di loro hanno dei principi.

 Quello che vi serve è una persona che brama, o che addirittura ha bisogno, di imporre la propria volontà agli altri e di interferire con le loro vite.

 Avete bisogno di una persona che abbia uno zelo incrollabile per la causa e che sia incapace di tirarsi indietro.

Una persona in grado di razionalizzare qualsiasi azione senza esserne influenzata. Una persona a cui si possa fare il lavaggio del cervello e che possa essere controllata come una scimmia ammaestrata.

 Una persona che possa distruggere la propria casa senza rendersi conto di ciò che sta facendo.

Avete bisogno di un narcisista.

Considerando il compito, non c’è altra scelta.

 Non ci si può fidare di nessun altro per svolgere il lavoro necessario.

Questo spiega perché molte delle nostre élite politiche siano così simili.

Non solo hanno personalità simili, ma utilizzano anche razionalizzazioni e comportamenti simili.

I narcisisti sono persone con un alto grado di standardizzazione.

 Ma cosa sono i narcisisti e perché sono ideali per l’opera di demolizione delle società occidentali?

Un narcisista è una persona con una consapevolezza di sé talmente bassa da non riuscire a sviluppare un’identità di sé senza l’aiuto degli altri – e a cui è stato detto che è migliore e/o più intelligente degli altri.

Inoltre, ha un elevato bisogno emotivo e una forte dipendenza dagli altri.

Sviluppa un modello di sé gonfiato, irrealistico e in costante conflitto con la realtà. Ha bisogno di controllare l’ambiente, compresi gli altri, per mantenere intatto quel modello.

 Il successo nel controllo porta all’esaltazione emotiva, mentre una sfida può provocare un crollo emotivo.

Il narcisista può e deve essere in grado di razionalizzare qualsiasi comportamento, perché altrimenti capirebbe di essere una persona cattiva a causa delle cose che fa agli altri.

 Le continue razionalizzazioni generano disprezzo per gli altri, mentre le sfide generano odio.

Poiché l’io del narcisista è basato su una menzogna, lo si può alimentare con qualsiasi sistema di credenze in grado di portare avanti la menzogna.

 Qualsiasi convinzione che dica al narcisista che è migliore e più intelligente degli altri sarà accettata.

Tutti i “fatti di attualità” della società occidentale, tra cui il cambiamento climatico, la giustizia sociale, la discriminazione positiva, i diritti LGBT, l’Ucraina e l’energia pulita, sono sistemi di credenze accuratamente costruiti per fare il lavaggio del cervello ai narcisisti e indurli ad intraprendere determinate azioni.

Queste azioni comportano sempre la distruzione di qualcosa.

Le nostre élite politiche, accuratamente selezionate, sono i bersagli di questo lavaggio del cervello, insieme alla parte della popolazione con modelli di sé sufficientemente narcisistici da poter essere facilmente oggetto di lavaggio del cervello, che potrebbe essere un terzo delle popolazioni occidentali di oggi.

Con il lavaggio del cervello, questi sistemi di credenze vengono interiorizzati. Diventano parte del sé e devono essere portati avanti e difesi.

Per questo ogni azione e bugia può essere giustificata.

Ogni sfida sarà personale e dovrà essere stroncata.

 L’abbandono delle convinzioni non può essere consentito perché danneggerebbe il sé, provocando turbolenze emotive e ansia.

 Una volta impegnato, il narcisista non può più tirarsi indietro.

Non ha la retromarcia.

 

Il processo di lavaggio del cervello.

Il processo di selezione delle nostre élite politiche prevede l’identificazione e il successivo sviluppo di persone con queste caratteristiche.

I forum con inviti diffusi, tra cui il forum del WEF e i vari forum giovanili, sono essenzialmente operazioni di scouting.

I candidati promettenti vengono selezionati e sviluppati ulteriormente in altri incontri e a livello personale.

I convegni, come quello delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, vengono poi utilizzati per mantenere il lavaggio del cervello, per introdurre nuovi programmi e come eventi sociali di reciproca affermazione.

Lo sviluppo, cioè il lavaggio del cervello dei candidati, ha due elementi principali: l’elevazione del sé e i sistemi di credenze strutturati.

L’elevazione del sé.

L’essenza del narcisismo è la percezione elevata del sé.

 Il narcisista è migliore e/o più intelligente degli altri.

Quanto più elevata è la percezione del sé, tanto maggiore è il bisogno di controllo dell’ambiente e delle razionalizzazioni.

Ciò accresce la capacità di giustificare misfatti sempre più gravi nei confronti degli altri, fino ad arrivare, in casi estremi, al genocidio.

Una parte importante dello sviluppo dei candidati della nostra élite politica è l’amplificazione della percezione del sé.

Il candidato viene coccolato e riceve molte attenzioni.

 Gli viene detto quanto sia importante e quanto sia intelligente.

Gli viene detto quanto sia vitale il suo compito e come il popolino non possa capire.

 Viene fatto sentire eccezionale.

Se questo processo ha successo, il “livello” narcisistico del candidato può essere regolato al punto da convincerlo che deve distruggere la sua cultura o la sua nazione, pur credendo di essere una brava persona.

Alcuni possono essere portati ad un livello così alto da iniziare a credere di essere degli dei e ad usare metodi estremi per il rafforzamento emotivo di sé, compreso l’abuso fisico sistematico, anche sui bambini.

Una “sintonizzazione” relativamente alta del sé è necessaria per il compito che è stato assegnato alle nostre élite politiche.

Sistemi di credenze strutturati.

Mentre il processo di elevazione ingigantisce il narcisismo, i sistemi di credenze strutturati sono progettati per indirizzare il narcisista nella giusta direzione.

 Si tratta in sostanza di “pacchetti di lavaggio del cervello” progettati per adattarsi e alimentare l’io ipertrofico del narcisista.

Molte ideologie politiche funzionano esattamente così, e alcune sono quasi completamente basate sulle emozioni per ottenere un effetto maggiore.

I sistemi di credenze utilizzati per i nostri candidati sono più limitati, anche se hanno uno scopo comune.

Questi sistemi, in una certa misura, portano ad un lavaggio del cervello che fa sentire il candidato speciale e gli permette di mostrare la sua virtù agli altri.

Contengono anche istruzioni specifiche su come reagire ad un imprevisto, che di solito è una minaccia inventata, e su cosa distruggere per eliminare tale minaccia.

Un esempio potrebbe essere la CO2.

Al narcisista viene fatto credere che sia una minaccia e che la Terra debba essere salvata da questo pericolo.

(La CO2 è un gas più pesante dell’aria e quindi si sofferma a pochi metri dal terreno, dagli alberi, dal mare e non potrà mai essere un gas serra! Fornisce la vita stessa all’uomo, alle piante ed agli animali. E fortunatamente non può fuggire nella stratosfera! N.D.R).

Questa convinzione lo trasforma in un crociato votato al bene, dotato di una saggezza speciale che le persone inferiori non hanno, un crociato che poi riceve un rinforzo da altri narcisisti.

La risposta programmata è la chiusura della produzione di energia e il divieto di circolazione delle automobili.

 Anche il metano è una minaccia, quindi le mucche devono essere eliminate.

Le persone LGBT sono perseguitate, quindi la libertà di parola deve essere vietata. La Russia è una minaccia, quindi i russi devono essere perseguitati e uccisi e la Russia deve essere distrutta.

Poiché la distruzione è una soluzione ad un problema grave, per il narcisista la distruzione diventa una virtù.

 Più distruzione c’è, più l’io viene rafforzato ed elevato e più il narcisista si sente potente.

Questi due processi programmano essenzialmente le nostre élite politiche ad agire come dei robot.

Il programma manipola ed eleva la percezione del sé, specifica una minaccia e poi indica cosa distruggere.

Alcune delle nostre élite molto probabilmente capiscono cosa sta succedendo, anche se non ammetteranno mai di essere state sottoposte ad un lavaggio del cervello.

Vedono il quadro generale e considerano la distruzione delle società occidentali come necessaria per il futuro glorioso da loro immaginato.

È una comprensione che i narcisisti più evoluti possono razionalizzare.

Una parte consistente, tuttavia, crede solo di stare risolvendo dei problemi.

Tuttavia, a prescindere da quanto capiscano, sono stati tutti manipolati, allontanati dai concetti umanitari di base e programmati come droni suicidi.

Le nostre élite politiche sono la forma più alta di utili idioti.

Perché questa scarsa competenza?

Recentemente, una delle domande più frequenti che la gente si pone è perché le nostre élite politiche siano così incompetenti.

 Da quando è iniziata la guerra in Ucraina hanno perso completamente il controllo di tutto.

 Hanno giudicato male la Russia, hanno avuto torto sulle sanzioni e sulla guerra, stanno perdendo il controllo delle economie occidentali e del mondo non occidentale a causa della distruzione del “sistema internazionale”.

 Falliscono in tutto quello che fanno, assolutamente in tutto.

Perché?

L’incompetenza è il risultato dei parametri di reclutamento.

Sono stati reclutati per distruggere, non per costruire o risolvere problemi.

 Non ci vuole molta abilità per puntare una pistola contro qualcuno e premere il grilletto.

Ci vuole molta abilità per estrarre il proiettile e riparare il danno.

Le nostre élite politiche sono state assunte per sparare.

Nel loro compito di demolizione, la competenza non è affatto necessaria.

Ci vuole poca abilità per distruggere anche sistemi complicati.

Basta approvare leggi e regolamenti e altri si occuperanno del resto.

La demolizione delle società e delle economie occidentali è organizzata in modo frammentario.

Vengono distrutte gradualmente, fetta per fetta, perché farlo rapidamente spaventerebbe le popolazioni.

 Qualsiasi agricoltore sa che il bestiame spaventato può essere pericoloso, e le nostre élite politiche lo capiscono.

 Ora, però, si sono imbattute in un grosso problema.

La guerra in Ucraina e la perdita di controllo sul mondo non occidentale hanno causato il caos economico in Occidente, che sarà seguito dal caos sociale.

Questo sta facendo crollare l’intero castello di carte troppo velocemente e temono di perdere il controllo.

Devono reagire e risolvere questi problemi, ma non sanno come, perché sono incompetenti.

Tutte queste sfide e questi fallimenti mettono in discussione i loro modelli, con gravi conseguenze emotive, per cui continuano ad alzare la posta, a tutti i livelli.

Gridano, insultano, inventano spiegazioni deliranti e poi si ritirano nella negazione più assoluta.

Tutti se ne accorgono, compresi i leader del mondo non occidentale.

Oggi nessuno vuole parlare con le nostre élite politiche, perché un narcisista che sta perdendo il controllo non è una compagnia piacevole.

Allora, cosa c’è esattamente dietro la loro incompetenza?

 Le ragioni principali sono due.

 In primo luogo, la scarsa consapevolezza di sé.

 Le persone con scarsa autoconsapevolezza non sono in grado di valutare correttamente i propri processi di pensiero e quindi non possono capire se stanno facendo un buon lavoro o meno.

Quando si tratta di un lavoro complicato o creativo, una persona con scarsa autoconsapevolezza vede poca differenza tra una completa assurdità e qualcosa di sostanziale.

Un’alta autoconsapevolezza è un prerequisito assoluto per questo tipo di lavoro. Poi c’è in gioco il loro bisogno emotivo e l’alta “salienza” emotiva.

I narcisisti sono creature emotive e le emozioni travolgenti e le motivazioni basate sulle emozioni bloccano semplicemente la capacità del loro cervello di pensare in modo logico.

Tutte le nostre élite politiche accuratamente selezionate sono incompetenti, esattamente allo stesso modo e per le stesse ragioni.

 La loro unica competenza è la capacità di distruggere le nostre economie, la nostra cultura, le nostre società, la nostra salute e la nostra libertà.

(Gaius Baltar)

(gaiusbaltar.substack.com)

(gaiusbaltar.substack.com/p/what-is-wrong-with-the-western-political)

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