Terrore e tirannia.

 

Terrore e tirannia.

 

 

La lista di controllo del terrore

ha preparato la strada alla tirannia.

 Unz.com - PAUL CRAIG ROBERTS – (DICEMBRE 19, 2023) – ci dice:

 

Sapevi che ci sono 2.000.000 di nomi sulla lista di controllo del terrorismo del governo federale Usa?

Il “Consiglio di Sicurezza Nazionale” afferma che la maggior parte di loro non sono americani, ma il “Dipartimento per la Sicurezza Nazionale” ammette che ci sono decine di migliaia di americani che sono stati trattati come terroristi.

Al “Consiglio di Sicurezza Nazionale” non viene in mente che non ci sono eventi terroristici corrispondenti a due milioni di terroristi.

Se ci fossero davvero due milioni di terroristi, gli Stati Uniti sarebbero nel caos.

 

A cosa serve l'elenco?

Espande la burocrazia della sicurezza.

L'elenco è cresciuto da 120.000 a due milioni, diciassette volte più grande della sua cifra originale.

È una risposta agli eventi terroristici?

 Dai un nome agli eventi.

L'elenco consente all'”FBI” di fare pressione sulle persone affinché diventino informatori e falsi testimoni in una montatura, minacciando di aggiungerli alla lista dei terroristi.

L'elenco consente alle autorità di punire e mettere a tacere coloro che dicono la verità e che denunciano le narrazioni ufficiali per le menzogne che sono.

Puoi aggiungere altre spiegazioni.

Ricordate, il “Dipartimento per la Sicurezza Interna” che suona nazista e la lista di controllo del terrorismo sono state creazioni dell'9 settembre, che è stato incolpato senza alcuna prova dei terroristi musulmani quando tutte le prove puntano a un lavoro interno in modo che gli Stati Uniti abbiamo rifare il Medio Oriente per Israele.

In altre parole, un “attacco sotto falsa bandiera” è stato usato per privare gli americani del loro diritto di viaggiare.

Non mi è chiaro come la” watchlist” possa continuare ad esistere dopo che il giudice federale “Anthony Trenga ” l'ha dichiarata incostituzionale.

 I nazisti federali si appellarono alla sua decisione e la ottennero dall'annullamento?

La “watchlist” è solo un modo per controllare le persone.

L'altra sua funzione utile è quella di abituare gli americani all'invasione senza mandato della loro privacy e abituarli ad obbedire a ordini arbitrari.

La “watchlist” è un modo per preparare gli americani alla tirannia.

(rt.com/news/589153-terrorist-screening-database-doubles-americans/)

 

 

 

 

C’è Qualcosa di Mostruoso che

si Aggira nella Politica Italiana…

Conoscenzealconfine.it – (20 Dicembre 2023) - Alessandro Orsini – ci dice:

 

C’è qualcosa di mostruoso che si aggira nella politica italiana. Una grande sciagura…

C’è qualcosa di mostruoso… un grande scorno, una grande possibilità di sprofondare talmente in basso da trovare elevata persino la segreteria di “Enrico Letta” ai tempi della guerra in Ucraina:

 la possibilità che “Paolo Gentiloni” prenda il posto di “Elly Schlein”, di cui leggo tragicamente sui giornali.

Ora, se io volessi produrre uno sforzo mentale spaventoso e immaginare un politico italiano peggiore di “Paolo Gentiloni”, voglio dire, un uomo politico più patetico e improvvido, ecco, mi verrebbe in mente soltanto il “commissario europeo Paolo Gentiloni”.

In primo luogo, Paolo Gentiloni è una delle grandi menti della distruzione dell’Ucraina.

Questo grande sostenitore di sé stesso, cioè del nulla politico moltiplicato Bonaccini, ha finanziato e appoggiato tutte le strategie che hanno causato il massacro del popolo ucraino e la distruzione di quel Paese sotto i colpi delle politiche criminali del blocco occidentale, che ha usato gli ucraini come carne da macello per far avanzare la Nato al confine con la Russia con la pelle altrui.

Paolo Gentiloni, il grande sostenitore di sé stesso, cioè di qualcosa che non è mai esistito come corpo separato da uno schienale in pelle e rotelle, è anche il sostenitore delle sanzioni a oltranza contro la Russia che hanno massacrato migliaia di famiglie italiane e che hanno mandato l’Unione europea in recessione:

sanzioni concepite non per favorire la diplomazia, ma per esecrarla e separare definitivamente la Russia dall’Europa nell’interesse nazionale degli Stati Uniti.

Paolo Gentiloni è anche il grande sostenitore del milione di munizioni di artiglieria con i nostri soldi da dare a Zelensky, per una guerra persa in partenza con cui spianare l’articolo 11 della Costituzione Italiana.

 Paolo Gentiloni è anche un grande sostenitore del governo Netanyahu, che è un governo di criminali di guerra, di terroristi di Stato e di massacratori di bambini palestinesi, che ha già sterminato 18,000 palestinesi innocenti disarmati e senza vie di fuga a Gaza.

Paolo Gentiloni si oppone all’introduzione di sanzioni economiche contro Israele per i suoi crimini contro l’umanità. Questa proposta è stata lanciata dalla vice premier del Belgio, ma Gentiloni non l’ha nemmeno considerata, eppure era indirizzata proprio a lui che è il commissario europeo per (distruggere) gli affari economici e monetari dell’Europa.

Paolo Gentiloni si oppone alla designazione di Israele come “Stato terrorista” che, invece, ha favorito contro la Russia;

Paolo Gentiloni si oppone alla richiesta di un mandato di cattura internazionale contro Netanyahu da parte della Corte penale internazionale che, invece, ha favorito contro Putin, perché quando le cose vuole farle “poltronissima” le fa eccome.

Paolo Gentiloni, commissario all’economia, si oppone a qualunque economia punitiva contro Israele che possa fermare la mano criminale di Netanyahu.

 Paolo Gentiloni non ha mai condannato quel criminale di guerra di Netanyahu; non ha mai rilasciato dichiarazioni contro di lui o contro il suo ministro razzista “Ben-Gvir”, il volgare ammiratore del terrorista “Baruch Goldstein”, l’autore della strage contro la moschea di Hebron del 1994, e non ha mai espresso solidarietà alla città di Gaza contro l’esercito criminale d’Israele.

Noi corriamo il rischio di ritrovarci Paolo Gentiloni alla guida del principale partito di opposizione italiano, essendo Paolo Gentiloni una persona che non si è mai opposta a nulla, perché è un uomo opposto a tutto ciò a cui un uomo dovrebbe contrapporsi per meritare lo stipendio di politico.

Paolo Gentiloni è la negazione più feroce di tutti gli ideali della sinistra.

Volete un futuro di guerra per i vostri figli?

Volete una crescita della povertà per finanziare le guerre per procura mentre Gentiloni sta al calduccio con Mario Draghi?

 Bene, allora tifate per “pelle e rotelle” al posto di “Elly Schlein”.

(Alessandro Orsini)

(lantidiplomatico.it/dettnews-Alessandro_orsini__c_qualcosa_di_mostruoso_che_si_aggira_nella_politica_italiana/39602_52074/)

 

 

 

 

Tiranni. Una storia di potere,

 ingiustizia e terrore

di Waller R. Newell.

Libreriauniveristaria.it – Walter R. Newell - Editore: Bollati Boringhieri –(4-3-2021) – ci dice:

 

Descrizione del libro.

La tirannia rimane il fenomeno politico più antico e duraturo.

E sembra che il suo spirito sopravviva rinvigorito fino ai nostri giorni.

Waller R. Newell, dispiegando tutta la sua vasta conoscenza della filosofia e della storia antiche e moderne - mette a nudo la figura del tiranno, raccontando in modo articolato e coinvolgente la lunga scia di potere, ingiustizie e terrore che in oltre duemila anni despoti di ogni ordine e grado si sono lasciati alle spalle.

Scopriamo così che “Nerone”, “Francisco Franco” e “Mubarak” sono i prototipi del tiranno «giardiniere», che dispone dello Stato e della società come di una personale proprietà, per il proprio piacere e beneficio e a favore esclusivo del proprio clan e dei propri sodali.

“Alessandro Magno”, “Napoleone” e “Atatürk” sono invece tiranni «riformatori», animati - è vero - da un sincero desiderio di migliorare la società, ma altresì accecati dal perseguimento di fortuna e gloria a scapito di ogni legge e democrazia.

Sono infine tirannie «millenariste» quelle di “Robespierre”, “Stalin”, “Mao” e degli “odierni jihadismi”, guidate dall'impulso di imporre un regime utopico fino a raggiungere l'eccesso in uno Stato di polizia attraverso l'omicidio di massa e il genocidio.

 "Tiranni" è una lezione di storia per chiunque sia interessato al pericolo rappresentato dalla tirannia e dal terrore nel mondo di oggi.

 

 

 

Robespierre.

Donzelli.it - Marcel Gauchet – (5-10 -2019) – ci dice:

 

 

L'incorruttibile e il tiranno. Tra libertà e Terrore: le memorie divise della Rivoluzione francese.

(Traduzione di David Scaffei)

Chi era Robespierre?

 Un incorruttibile paladino del popolo o un sanguinario tiranno?

 Eroe per alcuni, contraltare negativo per altri, l’enigmatico Robespierre ha incarnato nella maniera più plastica i due volti della Rivoluzione:

da campione dei diritti del popolo a fautore della ghigliottina, sotto cui egli stesso cadde.

 Ci sono due Robespierre: l’«incorruttibile» e il «tiranno», l’eroe e il mostro, per usare le parole dell’epoca.

 Le due immagini corrispondono alle due fasi della sua carriera rivoluzionaria: l’oppositore e l’uomo di governo.

 Il problema essenziale che gli storici, e in generale tutti coloro che riflettono sull’eredità della Rivoluzione, si trovano ad affrontare consiste nel dover raccordare tra loro questi due momenti e i due volti che hanno trasmesso alla posterità.

Come si passa dall’uno all’altro?

Il filo rosso che collega l’intrepido oratore della Costituente e il “padrone della Convenzione” va ricercato nel pensiero che li anima.

Marcel Gauchet ripercorre in maniera magistrale la parabola politica di Robespierre, attraverso la lettura dell’impressionante mole dei suoi tesissimi scritti, e tenta di rispondere a questi interrogativi mostrando come la transizione dall’affermazione dei diritti del popolo alla fondazione di un sistema politico basato su di essi non sia una cesura ma appunto un passaggio, potremmo dire necessario, con tratti di rottura violenta.

Fare i conti con questo apparente paradosso equivale ad accogliere l’idea che le memorie divise della Rivoluzione debbano convivere, e ad oltre due secoli di distanza, in un’Europa in cui le democrazie parlamentari sono sempre più in bilico, la lezione di Robespierre, che incarna la tensione tra i principî fondativi della democrazia e gli imperativi dettati dal suo stesso quadro politico, è più che mai utile a riflettere su una contraddizione che ci riguarda da vicino.

(AUTORE: Marcel Gauchet)

 

 

 

 

Terrore e terrorismo dalle Guerre

Giudaiche al Terzo Millennio.

Nuovarivistastorica.it – (6- dicembre - 2018) - Eugenio Di Rienzo – ci dice:

 

“Terrore” e “paura” non sono sinonimi nel lessico politico europeo.

Terrore è un’azione politica collettiva che ha per obiettivo l’annichilimento delle capacità di reazione degli individui.

 Il fine principale del terrore non è d’ispirare il rispetto dell’autorità, ma di spazzar via le relazioni di socievolezza tra i membri di una collettività, compromettendo ogni cittadino agli occhi di ogni altro.

 Paura è invece un sentimento normale dell’emotività profonda del singolo, da cui si attiva il vincolo dell’obbedienza, necessario alla creazione e alla durata dell’ordine politico.

Questa concezione, presente già in San Paolo (Lettera ai Romani, 13), secondo la quale il potere è «ministro di Dio per il tuo bene, ma se fai il male temi, perché esso non porta la spada invano», si mantiene immutata nel pensiero politico classico.

Per Machiavelli (Il Principe, XVII), il monarca deve essere più temuto che amato, per radicare il suo dominio.

Ma il suo governo non deve degenerare in una pratica di minaccia generalizzata verso i sudditi.

 Ciò porterebbe, infatti, alla dissoluzione del «vivere civile», e renderebbe il Principato simile alla tirannia del «Gran Turco» (ivi, IX).

 

Per Hobbes, se è proprio la nascita dello Stato, che consente all’umanità di liberarsi dal terrore della guerra di tutti nei confronti di tutti, che regnava nello stato di natura, il timore delle leggi deve essere strettamente funzionalizzato alla creazione del meccanismo dell’obbligo politico.

In caso contrario (Leviatano, II, 28), «ogni male, che è inflitto senza l’intenzione o la possibilità di disporre il delinquente, o (per mezzo del suo esempio) altri uomini a obbedire alle leggi, non è punizione, ma un atto di ostilità», identificabile come mero atto di terrore. 

Su questa stessa linea, si attestava anche la riflessione di “Montesquieu” (Spirito delle Leggi, III, 8-9), che espelleva formalmente l’uso politico del terrore dalla politica, relegandolo nella forma di governo corrotta rappresentata del «dispotismo orientale».

Solo con la Rivoluzione francese, si assiste al trapasso dall’uso politico della paura a quello del terrore.

Robespierre, nel 1793, sosteneva nei “Sui principi del governo rivoluzionario” che «una nazione costretta a rientrare nel diritto di natura per sbarazzarsi di un potere tirannico» si emancipa da ogni patto sociale precostituito e deve fornirsi di un apparato repressivo d’eccezione per difendere la libertà riacquistata, terrorizzando i suoi nemici.

 Un governo rivoluzionario è così, per sua intima natura, un governo obbligato «a porre il terrore all’ordine del giorno» non solo per debellare i suoi nemici ma per tenere in soggezione tutto il popolo ancora troppo immaturo per usufruire delle grandi conquistate politiche e sociali che il rivolgimento istituzionale ha prodotto.

Per essere davvero efficace, scriveva “Andrea Chénier”, già nel 1791, tale sistema deve soprattutto corrodere ogni rapporto sociale preesistente attraverso un sistema di sospetto reciproco.

 In ogni momento, il popolo deve sentire minacciate le sue conquiste da un complotto (esistente o no) dei nemici del nuovo ordine.

 E questi nemici saranno non i responsabili di crimini oggettivi, ma tutti coloro che, riuniti sotto il nome di “moderati”, non si sino dimostrati pubblicamente entusiasti del corso rivoluzionario. In questo modo, aggiungeva poi “Hegel” (Fenomenologia dello spirito, VI, B, 3), «il cadere in sospetto prende quindi il posto dell’essere colpevole».

Laboratorio politico dell’età contemporanea, la Rivoluzione francese consegnerà questa tecnica e quest’attrezzatura mentale ai grandi totalitarismi del Ventesimo secolo: nazismo e comunismo.

 La cifra distintiva di quello che sarà poi “il socialismo reale” mostrava precocemente la sua disposizione verso le forme di un governo del terrore, già in alcune opere di Lenin dal “Che fare?”

, alla “Rivoluzione proletaria” e il rinnegato “Kautsky”, dove si affermava che «la dittatura del proletariato è un potere conquistato e mantenuto a mezzo della violenza che il proletariato esercita contro la borghesia, senza alcun limite o freno legale».

Dichiarazioni, queste, che “Trockij” avrebbe ridotto a dottrina sistemica nel suo “Terrorismo e comunismo”.

 Sotto mutato segno, nonostante le differenze ideologiche, il regime nazionalsocialista accettò questi stessi presupposti, per edificare un pervasivo apparato terrorista, coordinato da un “Ministero della paura” (Graham Greene), rivelando la sua derivazione genetica dal totalitarismo bolscevico (Ernst Nolte).

A illustrare le metamorfosi di questo fenomeno, e della parola che lo connota, viene ora l’importante saggio di” Francesco Benigno” (Terrore e terrorismo. Saggio storico sulla violenza politica, Einaudi, pp. xxi + 366), che io credo destinato a divenire, in Italia e fuori d’Italia, uno dei più accreditati” reference book” sull’argomento.

Si tratta di una carrellata storica di lunga durata e di largo respiro che ci conduce, senza soluzioni di continuità, dalla Palestina del primo secolo dopo Cristo (dove operava la setta dei Zeloti, partigiani del nazionalismo e dell’integralismo ebraico, in lotta contro il dominio di Roma e i correligionari collaborazionisti) fino al terrorismo globale e alla guerra al terrore del Terzo millennio.

 

È quello di “Benigno”, un libro fatto di eventi (tanti e tutti ben narrati) ma anche di riflessione teorica sul significato e sull’uso del termine “terrorismo”.

Una parola, che ancora oggi non ha trovato una definizione coerente e condivisa, tale da sfuggire così a un’utilizzazione, ispirata a criteri etico-ideologici, strumentale, denigratoria o encomiastica, oppure semplicemente tecnico-militare (come accade nella sterminata letteratura sulla “Counter insurgency”, ottimamente analizzata nei recenti studi di” Andrea Beccaro” sul guerreggiato dopoguerra afgano e iracheno).

 In questo modo, il termine “terrorismo” si rivela di scarsa utilità per dar luogo a una determinazione giuridica e politica del fenomeno che intende analizzare.

Come scrive giustamente “Benigno” si potrebbe dire che “il terrorismo rappresenti il male assoluto” (e quindi un fenomeno valutato alla luce di una categoria squisitamente teologica), “interpretato come polo negativo dell’assetto ordinario del mondo che un tempo era simboleggiato dalla figura del demonio”.

Ed è per questo che esso diviene “un concetto estremamente indeterminato, non solo nella sua accezione comune, quella dei media o dei discorsi della gente, ma anche del suo impiego scientifico, al punto da trasformarsi in una delle nozioni più discusse e controverse nell’ambito delle scienze sociali”.

Proprio questo spiega perché “né gli organismi internazionali né la letteratura scientifica siano stati in grado di raggiungere un accordo su cosa s’intenda come terrorismo”.

 Il problema, sostiene ancora “Benigno”, “nasce soprattutto dal fatto che il lemma terrorismo non è un termine neutro, puramente descrittivo”.

Esso è invece “una locuzione valutativa, di tipo politico-normativo, un’etichetta dispregiativa adottata, troppo spesso, dai governi e dalle forze politiche per screditare gruppi avversi denunciandone i comportamenti come illegittimi”.

Il che comporta, sempre e necessariamente, “un giudizio morale, implicito, una nota stigmatizzante che si accompagna a elementi evocativi e simbolici, aggrumati da una connotazione emozionale negativa”.

Queste affermazioni appaiono ancora più sensate, se si pensa agli sforzi (non arrivati a buon fine) della comunità internazionale per definire il fenomeno terrorismo dopo l’attentato alle “Twin Towers” dell’11 settembre 2001.

In quel momento, si configurò un profondo squilibrio tra la “dottrina Onu” e quella dell’amministrazione statunitense, destinata ad approfondirsi, dopo il secondo intervento della coalizione euro-atlantica in Iraq, con la risposta di “Kofi Annan” all’indirizzo di George Bush junior pronunciata all’Assemblea Generale dell’organizzazione intergovernativa del 21 settembre 2004, in cui si definiva «illegittima» la guerra contro il regime di Saddam Hussein, in quanto intrapresa in modo unilaterale e al di fuori di una concertazione tra tutti gli Stati membri.

Questo dissidio metteva in luce una lacuna del diritto internazionale nel dare legittimità alla guerra al terrore, evidenziando un vuoto giuridico in cui si accampava la giurisdizione egemonica statunitense.

 Per evitare questo rischio, la formalizzazione del conflitto contro il terrorismo di ultima generazione avrebbe dovuto portare, cosa che non accade, alla stipulazione di una convenzione generale antiterroristica, dove fossero contenuti gli elementi per l’istituzione di una legislazione penale globale, a una ridefinizione e un ampliamento dei diritti di” self-defence”, a una “revisione del diritto internazionale umanitario”, e, infine, a un rafforzamento degli strumenti giuridici e militari di contrasto attualmente in vigore presso l’Onu e le altre organizzazioni sovrastali.

All’assenza di quest’ordinamento, l’”amministrazione Bush” tentò di supplire attraverso la riattivazione della vecchia dottrina della guerra di contrasto alla pirateria, tanto da sostenere, per usare le parole dell’allora inquilino della Casa Bianca, che “il terrorismo dovrà essere considerato alla stessa stregua dei crimini di riduzione in schiavitù, di genocidio e di pirateria”.

 In questo caso, la guerra ai terroristi, definiti «nuovi pirati», e cioè a quei soggetti e a quelle organizzazioni che, come gli scorridori dei mari, definiti dai documenti Onu una minaccia perenne “alla pace e alla sicurezza internazionale”, avrebbe dovuto assumere i caratteri di un principio generale del diritto internazionale.

 Ma ciò non poteva accadere, naturalmente, senza arrecare gravi lesioni a questo stesso diritto.

L’attuale “guerra al terrore”, come la “guerra piratica” dei secoli passati, comporta, infatti, una governance d’eccezione, che fa regredire il “diritto pubblico europeo” (geneticamente incapace di trasformarsi in “diritto pubblico globale”) a una concezione giuridica premoderna volta alla discriminazione etica del nemico, favorendone il deragliamento verso una prospettiva penal-criminalistica.

 I beni dei terroristi, come una volta quelli dei pirati, possono essere sequestrati liberamente da tutti i membri della comunità internazionale.

Come il pirata, il terrorista prigioniero, almeno secondo le decisioni dell’amministrazione americana, non deve godere delle stesse garanzie che tutelano la vita e la stessa dignità del combattente catturato durante una guerra regolare.

A esso, in quanto terrorista, è addirittura sottratta la cittadinanza del suo Stato d’origine. 

Di qui la liceità della sua riduzione in schiavitù nelle famigerate “gabbie di Guantanamo” e di qui, quindi, una patente violazione dei protocolli aggiuntivi del 1977, all’articolo 4 della Convezione di Ginevra del 1949, che estendevano tendenzialmente lo status di combattente anche alle forze irregolari operanti in appoggio di un esercito legittimo o impegnate in insorgenze rivoluzionarie.

Sul piano dei fatti, ma anche del diritto, la nuova guerra piratica è portatrice di un’ulteriore asimmetria.

 Guerra dell’età globale, la “war on terror” non è soltanto una guerra senza frontiere, che rende impossibile la “territorializzazione” dello scontro e dei contendenti, che in parte sono divenuti “guerrieri transnazionali” (foreign fighters).

Essa è anche un conflitto che mostra in filigrana la perdita di sovranità dello Stato nazionale, corrosa dal prevalere di altre sfere di potere soprattutto economiche, alla cui prepotente presenza la vecchia statualità reagisce con compromessi, fuori da ogni regola, riconoscendo come suoi partner nuovi soggetti che, da parte loro, pretendono la definizione di nuovi statuti di appartenenza e di nuove regole per l’esercizio delle loro prerogative.

 

Dati questi presupposti, se è davvero limitativo ipotizzare che il terrorismo internazionale rappresenti una pur sfigurata avanguardia della “moltitudine”, esclusa dai benefici delle società economicamente avanzate, in cerca di riscatto dalle nuove servitù dell’Impero finanziario globale, altrettanto difficile è negare che, nella guerra al terrore, alle nuove confraternite terroristiche facciano contrasto anche interessi puramente corporativi, che scendono sul terreno con la forza delle armi, fino a divenire nuovi soggetti legittimati all’uso della violenza.

 

In questa situazione, sempre più spesso, infatti, al terrorista non si oppone solo l’esercito regolare dello Stato ma anche le “armate aziendali”, reclutate dalle compagnie multinazionali per difendere i loro interessi economico-territoriali.

 E tutto ciò avviene in uno scenario che ricorda i “conflitti privati” che, nei romanzi di “Isaac Asimov” (un ciclo di science fiction che ebbe a modello, ricordiamolo, la Storia della decadenza e caduta dell’Impero romano di “Edward Gibbon”), facevano seguito al “crollo della galassia centrale” e cioè alla fine della Superpotenza imperiale che assicurava il reggimento del sistema planetario.

Una metafora letteraria, questa, che è utile a svelare una realtà nella quale la guerra da legittima contesa tra organismi politici sovrani si va trasformando, sotto la spinta della deriva impressa dall’onda lunga della globalizzazione, in presa d’armi tra attori extra-statali regolata dalle norme del diritto privato.

(Pubblicato il 6 dicembre 2018 in il “Corriere della Sera”)

 

LA TERRIFICANTE UTOPIA

DI ELON MUSK.

Comedonchisciotte.org - Redazione CDC – (20 Dicembre 2023) - Meloni - Elon Musk - Marcello Veneziani – ci dice:

 

Melon Musk sarà il temibile centauro, metà premier metà magnate, che sarà protagonista oggi ad Atreju, la festa di Fratelli d’Italia.

Per la precisione, “Elon Reeve Musk”, l’imprenditore sudafricano-canadese-statunitense, ammirevole e inquietante, torna sei mesi dopo in Italia, nuovamente ospite della Meloni, anzi ospite d’onore, con grande scorno dei suoi avversari politici.

Musk è l’uomo più ricco del mondo, secondo Forbes, con un patrimonio di oltre 250 miliardi di dollari, è il principale impresario del futuro.

 Ha una compagnia aerospaziale, “SpaceX,” che sforna imprese e lancia razzi in orbita nello spazio;

ha “la Tesla”, leader delle auto elettriche;

è da poco proprietario di “Twitter” che ha ribattezzato “X”;

 ha un sistema di trasporti avveniristico denominato Hyperloop e tante altre cose ma soprattutto ha due temibili mostri futuristi che sono Neuralink e OpenAI:

la prima si occupa di neurotecnologie e punta a immettere nel cervello un chip per correggere malformazioni ma non solo.

La seconda, invece, vuol rendere proficua, amichevole (friendly) l’Intelligenza artificiale.

 È considerato nel bene e nel male un visionario, si preoccupa del futuro sul piano scientifico e tecnologico e di temi rubati alla metafisica e alla religione, come per esempio l’immortalità e la sopravvivenza oltre la vita e oltre la Terra, usando la luna come stazione di servizio per Marte.

(Fascisti su Marte, dirà qualcuno).

Come tutti i visionari che maneggiano cose e non solo parole, fa paura, anche perché se una persona limitata, come lo è ogni uomo, dispone di poteri che eccedono di gran lunga la sua capacità di conoscere e di capire gli esiti a cui vanno incontro le sue realizzazioni, si aprono scenari assai inquietanti.

Il fatto che non sia uno Stato, o meglio un’unione di Stati ma un singolo individuo a occuparsi del futuro dell’umanità non rassicura ma genera ulteriore inquietudine.

Non che gli stati ci lascino tranquilli, ma sono bene o male entità collettive, di solito con sistemi bilanciati di poteri e contropoteri, a volte devono rispondere anche ai popoli.

 I singoli imprenditori possono invece impazzire, lasciarsi prendere dal delirio di onnipotenza, o semplicemente credere che sia un bene per l’umanità quel che può invece rivelarsi una catastrofe.

Sto leggendo un’opera terrificante di un pensatore assai alla moda, “Michel Onfray”, pensatore ateo e irregolare.

Si chiama “Anima “(ed. Ponte alle grazie), è un librone di 500 pagine, che l’autore presenta come un’inchiesta filosofica, dalle origini al transumano.

 E si conclude proprio con Elon Musk.

Onfray vede nel progetto transumano di Musk un ulteriore aspetto inquietante:

Musk definisce l’anima come la traccia digitale lasciata da un essere umano e riducibile a dati scaricabili e trasferibili.

Ossia l’anima è un po’ come una “pen drive”, una “chiave usb” che si può trasferire dall’encefalo di un essere umano a un altro.

È questo sarebbe il succo del suo progetto di installare un microchip nella testa dell’essere umano fino a creargli un’altra identità.

Il totem di questa scienza, la cavia, è una scimmia chiamata “Pager”;

attorniata da maiali, di cui una femmina, “Gertrude”.

Sembra di vedere un cartoon horror, che però non serve a divertire i bambini ma a cambiare la testa degli umani.

E qui ci spostiamo da “Neuralink “a “OpenA”, dove Musk studia come produrre intelligenze artificiali superiori alle intelligenze naturali;

anche qui il progetto è andare oltre l’umano, in una specie perversa di superuomo nietzschiano.

Il progetto prevede la connessione tra i nostri smartphone o simili, i nostri dati digitali, e la corteccia cerebrale, creando una vera e propria telepatia tra l’uomo e la macchina.

C’è un nome a questo progetto:

è “Neural Lace”, che dovrebbe essere una specie di “bluetooth neuronale”, in cui collegare il cervello ai pc, cioè all’intelligenza artificiale.

Avremmo così un’espansione infinita di memoria e di dati a disposizione;

ma spariscono la mente, l’anima, l’identità di un soggetto che si limita a essere solo un porto in cui approdano e salpano dati, una stazione postale di passaggio.

L’intelligenza naturale, spiega Onfray, sarebbe sostituita dall’intelligenza artificiale, con gigantesche capacità cognitive ma non più riconducibili a un umano ma a un incessante flusso extraumano, meta-umano, transumano, verso un nuovo biotopo.

Chi ne disporrebbe delle chiavi?

Il processo sembra svolgersi autonomamente dai soggetti, realizzando quell’autonomia sovrana della tecnica, paventata da “Martin Heidegger”, che si svincola dall’umano e lo piega al suo dominio.

In cambio di questa alienazione radicale, il progetto prevede una “sopravvivenza post mortem,” ricaricando il nostro “essere”, la nostra “anima”, il nostro “io” (ma in cosa consisterebbe così ridotto?) su un altro corpo, per esempio un robot.

 Musk avrebbe i mezzi tecno-economici per portare avanti la sua “follia”.

L’ateo Onfray si chiede: Chi potrà opporsi?

 E soprattutto in nome di che cosa?

Di quale morale, di quale etica, di quale super-Io, di quali divieti, valori o tabù, o noi diremmo di quale Dio?

La sua conclusione è amara e in fondo classica, pascaliana:

chi vuol fare l’angelo, come Musk, è destinato a fare la bestia; o meglio il demonio. Solo un dio ci può salvare, ma Lui non c’è, dice l’ateo.

Lasciamo aperto il quesito, promettente e minaccioso.

Tornando sulla terra, a Roma, dove Musk verrà a portare il suo Verbo, mi chiedo e vi chiedo: ma tutto questo non vi terrorizza?

Affidare il futuro al sogno di un visionario o invasato, al suo delirio di onnipotenza che va oltre la politica, la religione, gli stati, la tradizione, la cultura e la storia, non vi spaventa?

 Dove finisce l’identità, la storia, l’anima di un uomo e di un popolo, temi cari a quel mondo che si dice conservatore?

L’unico precedente di casa è il futurismo, anzi per la precisione il romanzo scritto nel 1909 in francese da “Filippo Tommaso Marinetti”, Mafarka il futurista.

 Mafarka vuole creare l’uomo nuovo, sogno condiviso nel primo novecento da americani, russi e italiani, comunisti e fascisti.

E lo vuole creare “senza il concorso e la puzzolente complicità della matrice della donna”, un maschilismo che procrea senza donne, con l’ausilio delle macchine. Visionario anche lui, ma in questo caso era solo letteratura.

Per fortuna.

(Marcello Veneziani)

 

 

 

 

KIEV VUOLE FAR CROLLARE

LA FEDERAZIONE RUSSA

COI SOLDI DELL’OCCIDENTE.

   Comedonchisciotte.org - Redazione CDC – (20 Dicembre 2023) – Maria Volokh – ci dice:

(Maria Volokh, sotaproject.com)

 

Kiev sta cercando di far crollare la Federazione Russa coi soldi dell’Occidente.

Dall’11 al 14 dicembre tra Roma e Berlino è andato in scena il “IX Forum dei Popoli Liberi della Post-Russia” (FSNR – Forum Svobodnykh Narodov Post-Rossii).

 

È da un anno e mezzo che i separatisti di diverse regioni della Federazione Russa discutono dello smantellamento dell’“Impero” sotto lo stretto controllo di un responsabile ucraino e di politici occidentali e ucraini.

Gli eventi si sono svolti a Washington, Londra, Parigi, Bruxelles e in altre capitali del mondo.

A questi “separatisti”, come palcoscenico, sono stati forniti le sedi del Parlamento Europeo, del Parlamento giapponese e dell’University College di Londra (UCL).

Sul sito del Forum si legge:

“Quello di cui ci occupiamo è una lotta anticoloniale e di liberazione nazionale contro l’imperialismo del Cremlino della Moscovia. Il nostro obiettivo è quello di creare 41 stati indipendenti, liberi, sviluppati e di successo invece di un impero folle”.

“SOTA” ha studiato le risorse mediatiche del forum e ha parlato con l’organizzatore e coi partecipanti.

Raccontiamo chi sono queste persone, perché si riuniscono, soprattutto, a spese di chi si tiene tale “banchetto”.

 

L’organizzatore.

“Oleg Magaletskij hromadske.radio”

L’organizzatore del forum è Oleg Magaletskij, 34 anni, di Kiev.

Nel 2010 ha terminato gli studi all’”Università Nazionale di Commercio ed Economia” di Kiev, nel 2014 è diventato un attivista del “Maidan”.

Nello stesso anno ha preso parte alle ostilità nel sud-est dell’Ucraina dove è stato ferito.

Dal 2011 al 2016 è stato cofondatore e direttore generale  della catena di bar “Absurd pub”.

Nel 2014, il menu del suo bar “Barhot” comprendeva piatti chiamati “Fegato del miliziano” e “Casa dei Sindacati”.

Nel dicembre 2016, nello stesso bar, durante la festa “pugnalata alle spalle”, è stata messa in scena l’esecuzione di un pilota russo.

Più tardi, in una conversazione con la “BBC”, Magaletskij ha definito tale trattenimento:

 umorismo nero in risposta alla guerra d’informazione russa.

Si ricorda che nel maggio 2014, nella “Casa dei Sindacati di Odessa”, 48 persone furono uccise in seguito a uno scontro tra attivisti filo-russi e filo-ucraini.

Dal 2012 è direttore generale del “Magaletskij and Partners”, che fornisce servizi nel campo dello sviluppo aziendale strategico e del marketing.

 Dal 2018 – cofondatore e direttore generale dell’azienda produttrice di semiconduttori “CornCopi”, dal 2019 – direttore della società “Lan Trace”, che fornisce servizi nel campo delle telecomunicazioni.

 

Nel marzo 2022 ha fondato il “FSNPR” e nel luglio 2023 il “centro analitico Practice Geopolitical Hub”.

“La nostra missione è opporci all’espansione dei regimi autoritari eurasiatici […]”, afferma il sito web del progetto.

“Mi occupo di realizzazione e sviluppo di organizzazioni, ho una vasta esperienza nella comunicazione e nel marketing”, ha riferito “Magaletskij” in un’intervista a “SOTA”.

 “In linea di principio, la creazione del FSNPR è una mia idea. È nata come riflessione sull’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte di Russia e Bielorussia nel 2022.

 Credo che questa guerra non possa finire solo con mezzi militari.

È necessario un lavoro globale:

dobbiamo sviluppare fronti informativi, diplomatici, politici e culturali e creare piattaforme che contribuiscano a questo.

Così ho deciso di provare a creare una piattaforma in grado di unire i leader dei movimenti di liberazione nazionale e anticoloniali di diverse nazioni e regioni della Russia.

Perché la libertà del mio Paese è impossibile senza che queste persone non acquisiscano la loro libertà.

È difficile valutare il successo del forum dalla sua fondazione.

 Questo potrà essere realizzato solo quando raggiungeremo il nostro obiettivo:

la decolonizzazione pacifica e non violenta della Federazione Russa e la nuova architettura degli spazi post-russi.

 Raggiungere questo obiettivo in breve tempo è difficile, poiché ci troviamo di fronte a delle colossali risorse dell’impero.

Se parliamo di obiettivi tattici, nell’anno e mezzo dalla sua esistenza, il forum è stato in grado di portare la discussione sugli spazi post-russi a un livello del tutto diverso.

Solo 20 mesi fa questo argomento era del tutto inaccettabile e non veniva affatto considerato nell’ambiente scientifico, geopolitico ed economico.

Ora, molte più persone in tutto il mondo vedono ciò come uno scenario possibile”, afferma “Magaletskij”.

Separatisti.

Akhmed Zakaev thechechenpress.com.

I partecipanti permanenti al forum sono i rappresentanti dei seguenti stati inesistenti:

 Ichkeria, Ingria, Repubblica di Pskov, Tatarstan indipendente, Buriazia, Circassia, Yakutia, Stati Uniti di Siberia, Federazione del Pacifico, Federazione Zalese, Carelia, Repubblica Baltica di Konigsberg, Inguscezia, Repubblica Oirata, Bashkortostan e Idel-Ural.

“Magaletskij” ci esorta a chiamarli “leader dei movimenti di liberazione nazionale e anticoloniali” e non “separatisti”.

Egli spiega che la scelta del termine è dovuta al fatto che “la Federazione Russa è un evidente impero coloniale continentale, e non una democrazia liberale matura”.

La redazione di “SOTA”, così come alcuni partecipanti al forum, preferisce invece il termine “separatismo”.

Il “decolonizzatore” più famoso è “Akhmed Zakaev”, ex ministro della Cultura della Cecenia, che vive nel Regno Unito dal 2002.

I nomi dei restanti “separatisti” sono difficilmente noti al grande pubblico.

Ad esempio, il canale Telegram di uno dei leader di Ingria, Pavel Mezerin, ha solo 2mila abbonati, mentre i suoi compagni dell’Ingria Pavel Ivlev, Maksim Kuzakhmetov e Denis Ugryumov non hanno nemmeno dei propri canali.

Il canale YouTube del leader del “Bashkortostan Ruslan Gabbasov”  ha 3,2mila iscritti e i suoi video ricevono una media di circa 3mila visualizzazioni.

Le attività del leader dell’”Idel-Ural Rafis Kashapov “sono seguite su Twitter da 499 persone e i suoi tweet ricevono da 0 a 10 like, nonostante il fatto che “Kashapov” stia attivamente preparando dei miliziani per iniziare una guerra civile in Russia.

 E dopo la separazione del Tatarstan, intende addirittura creare un esercito per combattere la Cina (sebbene il Tatarstan non confini con essa).

 

La mancanza di sostegno in patria ai “separatisti” non preoccupa “Magaletskij”: “Queste persone e movimenti non sono così conosciuti poiché non sono stati creati e non sono controllati (direttamente o indirettamente) dall’FSB, dalla Direzione Generale dello Stato Maggiore delle Forze Armate della Federazione Russa e/o dai servizi segreti stranieri.

 Il campo dell’opposizione moscovita è pieno di movimenti simulati, controllati e di pseudo-opposizione.

Sia all’interno del sistema (Partito Liberal-Democratico di Russia, e Partito Comunista della Federazione Russa) che all’esterno (Fondazione Anti-corruzione, Free Russia Foundation, ecc.) per resistere al regime terroristico della Federazione Russa sono necessarie molte qualità:

intelligenza, forza di volontà e disponibilità ai sacrifici.

Purtroppo quelli che vengono chiamati l’opposizione russa non hanno nulla di tutto questo”.

“Magaletskij” non ha saputo nominare la fonte delle sue informazioni secondo cui l’opposizione russa sarebbe controllata dai servizi speciali.

“Pertanto, era necessario cercare dei leader di movimenti di liberazione nazionale. Trovarli, non ha richiesto molto tempo. Non è stato difficile nella nostra era dell’informazione, quando sai cosa stai cercando. [Li ho cercati] con l’aiuto dei social network o tramite gli amici”, continua “Magaletskij”.

Lo stesso non pianifica di aumentare il riconoscimento dei relatori in patria:

 “Non abbiamo alcun piano per superare questa scarsa consapevolezza.

Non stiamo costruendo un affare di spettacolo, stiamo parlando di geopolitica pratica.

È chiaro che la popolarità e il riconoscimento sono una parte significativa della vita politica.

Ma, ad esempio, per i leader del “Bashkortostan indipendente” è sufficiente essere conosciuti solo in “Bashkortostan.”

 Per quanto riguarda i leader di Ingria, il capitale sociale e la fiducia sono importanti in Ingria, e non da “Konigsberg” a Vladivostok, ecc. affinché questo supporto sia pratico.

Dal fatto che 100mila persone guardino il video non cambierà nulla.

Ma se sostenuti da una minoranza appassionata, pronta ad agire e ad assumersi la responsabilità, questo è molto più importante della popolarità e del riconoscimento”.

 

I colleghi occidentali.

Quinto Forum dei Popoli Liberi della Post-Russia freenationsrf.org.

Nonostante la mancanza di legittimità in Russia, i separatisti sono riusciti a ottenere il sostegno di politici e personaggi pubblici stranieri.

 Così, un chiaro sostenitore dell’idea del crollo della Russia si è rivelato essere un membro del Parlamento europeo, ex capo del ministero degli Esteri polacco, “Anna Fotyga”, portavoce permanente del FSNPR.

Al forum sono intervenuti anche i suoi colleghi eurodeputati della fazione dei “Conservatori e Riformisti Europei” (ECR), membri del parlamento giapponese, scienziati, fondatori di ONG, giornalisti e altri ospiti stranieri.

“Contatto queste persone tramite amici o semplicemente trovo i loro contatti su Internet e scrivo loro via e-mail, Linkedin, ecc.

In Giappone, ad esempio, in questo modo è stato possibile trovare un partner.

La nostra piattaforma sta crescendo, le persone vedono che siamo veramente impegnati e cominciano a raccomandarci ai loro amici”, dice “Magaletskij”.

Un ospite abituale del forum, l’economista austriaco “Günther Fehlinger”, ha affermato di non essere mai stato pagato per la sua partecipazione.

Durante la maggior parte degli eventi si è pagato personalmente le “spese di viaggio”.

Fehlinger” è diventato famoso grazie alle scandalose dichiarazioni politiche rilasciate a nome del “Comitato europeo per l’allargamento della NATO”, che non ha nulla a che fare con la NATO.

Ho saputo del lancio di questo forum da “Euromaidan Press” nell’agosto 2022 e ho incontrato “Oleg” al Congresso dedicato al “centenario della pan-Europa” a Vienna nel novembre 2022”, ha riferito “Fehlinger”.

Il “Movimento Paneuropeo” è un’organizzazione internazionale che sostiene un’Europa politicamente e militarmente forte e che sostiene i valori umanistici e cristiani.

Fehlinger” ha definito i separatisti “leader eccellenti e coraggiosi”:

“Ho incontrato i rappresentanti della maggior parte dei nuovi paesi in fase di sviluppo che presto appariranno sul territorio russo.

 E sì, sono leader molto coraggiosi che rappresentano gli interessi delle persone nei loro paesi”.

 

Ospiti dall’Ucraina.

Oleg Dunda Ruslan Terekhov / SOTA.

In Ucraina questi “separatisti” non sono considerati dei russi malvagi.

Ad esempio, il deputato della “Verkhovna Rada “del partito “Servitore del popolo”, “Oleg Dunda”, non solo parla periodicamente al “FSNPR”, ma si occupa anche delle sue pubbliche relazioni.

 Condivide gli annunci di eventi nel suo canale Telegram  e parla attivamente dei loro risultati.

Il deputato ha persino lanciato un hashtag speciale nel suo canale: #ruzval_rf.

Lo scorso autunno, un’assistente di “Dunda” ha inviato alla risorsa “SOTA” un annuncio in cui riconosceva l’indipendenza del Tatarstan.

SOTA ha raggiunto quindi il politico per un’intervista, che ha parlato in dettaglio della vita del “Tatarstan indipendente” e dello smembramento della Russia nel suo insieme.

Nella primavera di quest’anno, lo stesso assistente di “Dunda” ha suggerito al giornalista che segue il progetto “We Can Explain” di scrivere “dell’inizio delle votazioni per i leader dei governi di transizione di Konigsberg, Ingria, Kuban, Siberia e Urali”.

 Il giornalista di “We Can Explain” in condizione di anonimato ha commentato:

 “Mi è sembrato che fosse una specie di schifezza inutile e ho deciso di non promuoverla”.

“Non sono l’organizzatore o il promotore di questo forum – ha riferito “Dunda” in una conversazione con “SOTA” – Sostengo tutti gli eventi che propongono la formazione di scenari per porre fine alla guerra della Russia in Ucraina.

Parlo anche al Forum Russia Libera di [Garry] Kasparov”.

“La guerra, in ogni caso, deve finire con il crollo dell’Impero russo.

E qui è importante prepararsi per questo, per determinare che tipo di leader ci saranno, quali saranno le regole.

Questo dovrebbe riguardare non solo l’Ucraina e gli abitanti dell’Impero russo, ma anche gli Stati Uniti e l’Europa.

Ecco perché vi partecipo [al FSNPR]”.

Secondo “Magaletskij”, ospiti del forum in diverse occasioni, erano relatori ucraini, come l’ex ministro degli Affari Esteri dell’Ucraina “Pavel Klimkin”, il deputato popolare ucraino della fazione di “Servo del popolo” “Lyudmila Bujmister”, il deputato popolare della fazione “Solidarietà europea” “Aleksej Goncharenko” e altri.

Ilya Ponomarev lo “scettico di discordia.”

Un altro frequente partecipante al forum è l’ex deputato della Duma di Stato della Federazione Russa “Ilya Ponomarev”, che vive in Ucraina.

“Tutti credono sinceramente nel crollo della Russia!

 Io non ci credo.

Lì [al forum], sono il principale scettico di discordia, motivo per cui vengo periodicamente accusato d’imperialismo”, ride l’ex deputato in conversazione con SOTA.

“Credo che la nuova Russia dovrebbe essere costruita a partire dalle regioni.

 Cioè tutte le regioni devono riunirsi e decidere se è necessario o meno un unico centro.

Dire come vedono questo unico centro e quali poteri dovrebbero trasferirgli.

Non penso che una parte significativa delle regioni si separerà.

 Esiste una probabilità diversa da zero in relazione a Cecenia, Yakutia e Tuva.

Nei confronti invece di tutte le altre regioni, questa probabilità è assai esigua”, continua Ponomarev.

“Secondo me, i rappresentanti della maggior parte dei movimenti di liberazione nazionale sono piuttosto deboli.

Rappresentano gruppi molto piccoli.

Ma questo è solo l’inizio del viaggio, forse un giorno cresceranno, dobbiamo solo impegnarci.

Non fantasie, ma vero lavoro organizzativo”.

“Ponomarev”, secondo le sue stesse parole, frequenta il “FSNPR” a favore della discussione:

“Voglio che arriviamo a una decisione che sia nell’interesse della maggioranza dei cittadini di queste regioni, in modo che non vi sia radicalismo dilagante, controversie reciproche e dialogo aperto.

Credo che la riluttanza al dialogo sia il problema principale dell’opposizione russa. Quindi mi coordino con queste persone.

 Nonostante il loro radicalismo, sono ragionevoli e capaci d’intendere e volere. Comunicare con loro è interessante e piacevole”.

In precedenza, il politico aveva affermato di aver ricevuto un permesso individuale dal ministro della Difesa a lasciare l’Ucraina per “risolvere problemi d’importanza nazionale”.

“Tutto ciò che fa il mio gruppo, lo facciamo come parte di una coalizione internazionale di resistenza a questa aggressione.

Pertanto, ovviamente, le questioni d’interazione con le agenzie governative dei diversi paesi del mondo, membri della “coalizione Ramstein” [una coalizione internazionale i cui membri forniscono assistenza militare all’Ucraina per respingere l’aggressione russa], sono state risolte nel nostro paese nel modo prescritto dalla legislazione di questi paesi in relazione ai militari e ai politici dei paesi della coalizione”, ha spiegato “Ponomarev”.

Da dove proviene il denaro?

5° Forum dei Popoli Liberi della Post-Russia freenationsrf.org.

Secondo “Magaletskij” il forum non è sponsorizzato dallo Stato ucraino:

“Questa non è un’iniziativa ucraina.

Il fatto di essere cittadino ucraino non significa che la nostra piattaforma sia ucraina o che sia gestita da qualcuno in Ucraina.

Abbiamo la piattaforma più internazionale possibile;

 gli ucraini non dominano i nostri eventi”.

“Mi occupo del “fundraising” di ogni evento, cercando fonti di finanziamento – afferma Magaletskij –

Le fonti sono “partner locali” (istituzioni, fondazioni, ONG), nonché “donatori privati”.

“Gli accordi con i partner locali aiutano a ridurre significativamente i costi.

 Ad esempio, possiamo concordare con un’organizzazione partner che si svolga un evento presso la loro sede gratuitamente.

Pertanto, l’UCL (University College London) ha accettato di fornirci una sede a Londra [L’UCL non ha risposto alla domanda di SOTA sulle condizioni in cui si è svolto il congresso separatista nell’edificio universitario].

A Washington il nostro evento si è svolto sulla base del “Hudson Institute”, in Giappone presso il Parlamento giapponese, a Bruxelles presso il Parlamento europeo”.

“Il nostro primo forum a Varsavia è stato interamente finanziato dall’Associazione dei giornalisti polacchi (in tal occasione i partecipanti hanno evitato il corrispondente di SOTA, semplicemente non aprendo la porta quando ha bussato). Nei forum di Praga, Svezia, Stati Uniti, Giappone, Londra e Parigi – sono soldi privati ​​provenienti da cittadini della Federazione Russa, Stati Uniti e Ucraina.

 Non nominiamo i loro nomi a causa di questioni di sicurezza.

L’evento di Danzica è stato in parte finanziato dal “ECR” (European Conservatives and Reformists Party).

 L’evento di Bruxelles è stato interamente a carico dell’ECR”.

 

L’”ECR” è la fazione conservatrice euroscettica del Parlamento Europeo.

In Ucraina, il principale partner del partito è il partito dell’ex presidente dell’Ucraina” Petro Poroshenko” “Solidarietà Europea”.

La parte romana del “IX” Forum si svolge presso il “Senato italiano”.

A Berlino – nella sala conferenze dell’Accademia Cattolica.

A Roma tra i relatori anche un attuale senatore italiano, un ex ministro degli Esteri e l’ambasciatore italiano negli Stati Uniti (Giulio Terzi di Sant’Agata ndr.).

I rappresentanti dei movimenti di liberazione nazionale avranno anche una serie di incontri non pubblici con diplomatici e politici.

Il costo totale degli eventi a Roma e Berlino non è stato ancora definito, il budget potrebbe aumentare leggermente.

 Potremo comunicarvi l’importo esatto al termine dell’evento.

L’organizzazione del IX forum costerà circa 9-10mila dollari in tutto poiché non organizziamo intrattenimenti né banchetti.

 Ci riuniamo per discutere su base tematica la progettazione degli spazi post-russi, per presentare i rappresentanti di Italia e Germania ai leader dei movimenti di liberazione nazionale.

Non copriamo i costi di trasporto;

le persone arrivano autonomamente sul posto.

 Pertanto, abbiamo costi molto bassi, ma, a nostro avviso, con un’efficienza molto elevata del denaro speso”, afferma” Magaletskij”.

“Di solito io volo con i miei soldi, non mi pagano nulla – conferma “Ponomarev” – Ci sono persone che hanno bisogno di aiuto, noi le aiutiamo. Sono già un adulto, perché non dovrei prendere i miei soldi?”.

L’economista “Vladislav Inozemtsev “ha affermato:

“Ho partecipato ai loro eventi a Bruxelles e Washington.

Nessuno ha pagato per la partecipazione.

 L’alloggio a Bruxelles è a carico degli organizzatori.

 Io vivo a Washington, quindi là non ho usufruito dell’hotel.

Non sono stato pagato per i biglietti.

A Bruxelles i partecipanti alloggiavano all’”Hotel Radisson Red” vicino al Parlamento europeo, circa 100 euro al giorno, 4 stelle.

I forum mi sono sembrati poco interessanti e non intendo partecipare ai prossimi”.

Eppure i “decolonizzatori” sono incredibilmente fortunati.

Chi avrebbe mai pensato che un giorno degli attivisti outsider provenienti dalle regioni della Federazione Russa avrebbero potuto viaggiare così tanto in giro per il mondo, alloggiare in alberghi costosi, incontrare politici occidentali e persino parlare nei parlamenti nazionali ed europei.

 Essere degli sconosciuti in patria – non è un ostacolo.

 La cosa principale è che loro sono ben conosciuti nei circoli ristretti in Ucraina.

(Maria Volokh, sotaproject.com)

 

 

 

 

 

Elezioni olandesi: il populista anti-Islam

Geert Wilders ottiene una vittoria drammatica.

Bbc.com – (23 novembre 2023) - Paul Kirby e Anna Holligan – ci dicono:

(BBC News, L'Aia)

Il veterano leader populista anti-Islam Geert Wilders ha ottenuto una vittoria drammatica alle elezioni generali olandesi, con quasi tutti i voti contati.

Dopo 25 anni in parlamento, il suo “Partito della Libertà” (PVV) è destinato a conquistare 37 seggi, ben al di sopra del suo rivale più vicino, un'alleanza di sinistra.

"Il PVV non può più essere ignorato", ha detto. "Governeremo".

La sua vittoria ha scosso la politica olandese e sconvolgerà anche l'Europa.

Ma per mantenere la sua promessa di essere "primo ministro per tutti", dovrà convincere gli altri partiti a unirsi a lui in una coalizione.

Il suo obiettivo è 76 seggi su 150 del parlamento.

Chi è “Geert Wilders” e cosa vuole?

La vittoria olandese di Wilders fa tremare tutta l'Europa.

Giovedì, durante una riunione del partito, Wilders, 60 anni, è stato acclamato e brindato dai membri del partito in una stanza piena zeppa di telecamere.

Ha detto alla BBC che "naturalmente" era disposto a negoziare e scendere a compromessi con altri partiti per diventare primo ministro.

Il leader del PVV ha vinto dopo aver sfruttato la diffusa frustrazione per l'immigrazione, promettendo "frontiere chiuse" e mettendo in pausa la sua promessa di vietare il Corano.

Era in uno stato d'animo combattivo nel suo discorso di vittoria: "Vogliamo governare e ... governeremo. [Il numero di posti è] un enorme complimento, ma anche un'enorme responsabilità".

Prima del voto, gli altri tre grandi partiti hanno escluso di prendere parte a un governo guidato da Wilders a causa delle sue politiche di estrema destra.

Ma questo potrebbe cambiare a causa della portata della sua vittoria.

L'alleanza di sinistra guidata dall'ex commissario europeo “Frans Timmermans” è arrivata seconda con 25 seggi, secondo una previsione basata sul 94% dei voti.

Ha chiarito che non avrebbe avuto nulla a che fare con un governo guidato da Wilders, promettendo di difendere la democrazia olandese e lo stato di diritto. "Non lasceremo andare nessuno nei Paesi Bassi. In Olanda tutti sono uguali", ha detto ai tifosi.

Ciò lascia il terzo classificato, il liberale di centro-destra VVD sotto il nuovo leader “Dilan Yesilgöz”, e un partito nuovo di zecca formato dal deputato “Pieter Omtzigt “al quarto posto - entrambi si sono congratulati con lui per il risultato.

Anche se la signora “Yesilgöz” dubita che “Wilders” sarà in grado di trovare i numeri di cui ha bisogno, dice che spetta ai suoi colleghi di partito decidere come rispondere.

Prima delle elezioni ha insistito sul fatto che non avrebbe servito in un gabinetto guidato da Wilders, ma non ha escluso di lavorare con lui se avesse vinto.

“Omtzigt” ha detto che inizialmente il suo partito “New Social Contract” non avrebbe lavorato con “Wilders”, ma ora dice che sono "disponibili a trasformare questa fiducia [degli elettori] in azione".

Il leader olandese del VVD, “Dilan Yesilgoz”, reagisce agli exit poll e ai primi risultati delle elezioni parlamentari olandesi a L'Aia.

“Dilan Yesilgöz” era stata indicata come possibile primo ministro, ma non è riuscita a eguagliare le sue valutazioni nei sondaggi.

Una vittoria di Wilders invierà onde d'urto in tutta Europa, poiché l'Olanda è uno dei membri fondatori di quella che è diventata l'Unione Europea.

I leader nazionalisti e di estrema destra di tutta Europa hanno elogiato il suo successo.

 In Francia, Marine Le Pen ha detto che "conferma il crescente attaccamento alla difesa delle identità nazionali".

“Wilder”s vuole indire un referendum sulla "Nexit" per “lasciare l'UE”, anche se riconosce che non c'è uno stato d'animo nazionale per farlo.

 Avrà difficoltà a convincere qualsiasi potenziale partner di coalizione a firmare questa proposta.

Ha temperato la sua retorica anti-islamica in vista del voto, dicendo che al momento c'erano questioni più urgenti e che era pronto a "mettere in frigo" le sue politiche sul divieto di moschee e scuole islamiche.

La strategia è stata un successo, più che raddoppiando i numeri del suo partito PVV in parlamento.

Durante la campagna elettorale Wilders ha approfittato della diffusa insoddisfazione nei confronti del precedente governo, che è crollato in un disaccordo sulle regole dell'asilo.

Le elezioni olandesi promettono una nuova era politica.

Per il politologo “Martin Rosema” dell'”Università di Twente”, si è trattato di uno dei tanti regali che sono stati consegnati a Wilders su un piatto d'argento nel giro di pochi mesi.

 Un'altra era che il leader liberale di centro-destra aveva aperto la porta a lavorare con lui in coalizione.

Il politico olandese di estrema destra e leader del partito PVV Geert Wilders appare su uno schermo mentre i sostenitori di Dilan Yesilgoz, leader del VVD, si riuniscono per l'exit poll.

I sostenitori del VVD avevano sperato nella vittoria, ma è stato il Partito della Libertà a vincere.

Ma c'è stato un sussulto collettivo di incredulità quando gli exit poll sono apparsi sugli schermi e si sono accalcati sui loro telefoni cercando di capire cosa fosse andato storto.

La signora” Yesilgöz” ha assunto la guida del centro-destra quando il primo ministro più longevo del paese, “Mark Rutte”, si è ritirato dalla politica a luglio.

È arrivata in Olanda come rifugiata turca di sette anni, ma ha adottato una linea dura sull'immigrazione.

Alcuni politici e personalità musulmane l'hanno accusata di aprire la porta all'estrema destra rifiutandosi di escludere di lavorare con “Geert Wilders”.

La signora “Yesilgöz”, 46 anni, aveva cercato di prendere le distanze dal governo Rutte in cui era ministro della Giustizia, ma alla fine non era stata all'altezza dei sondaggi di opinione.

Fino alla vigilia delle elezioni, quasi la metà dell'elettorato veniva descritto come elettore fluttuante.

Molti di loro potrebbero aver deciso di non sostenerla.

Una misura del successo di “Wilders” nel conquistare gli elettori è venuta da un elettore musulmano dell'Aia che ha detto:

 "Se non fosse così contrario ai musulmani, sarei interessato a lui".

Poche ore prima del voto, Wilders era fiducioso sulle sue possibilità, come ha detto alla BBC.

 "Penso che sia la prima volta in assoluto in Olanda che in una settimana abbiamo guadagnato 10 seggi nei sondaggi".

Era realista sul compito arduo che doveva affrontare per formare un governo guidato da lui, ma ha detto di essere una persona positiva e che la vittoria avrebbe reso "difficile per gli altri partiti ignorarci".

 

 

 

 

L'intelligenza artificiale presumibilmente

"pericolosa" non è ancora in grado

 di guidare le auto.

Unz.com - ANDREW ANGLIN – (17 DICEMBRE 2023) – ci dice:

 

Dopo la “questione Q” con “openAI”, la guerra di “Sam Altman”, c'è tutto questo rinnovato discorso sull'intelligenza artificiale (o "AGI", come hanno iniziato a chiamare la versione super-intelligente) che prende il sopravvento e uccide tutti.

Personalmente, non penso che ucciderebbe tutti, anche se fosse super-intelligente, e penso che "l'Internet delle cose" non abbia avuto i risultati sperati, quindi anche se l'intelligenza artificiale prendesse il controllo di tutta Internet e di tutti i dispositivi connessi che potrebbe uccidere tutti.

Non penso che nessuno abbia dato accesso a Internet ai sistemi di armi nucleari. (Anche se potrebbe essere in grado di dirottare alcuni macchinari pesanti americani.)

In generale, “Skynet” è un'idea ritardata, promossa da ebrei che sono preoccupati che l'intelligenza artificiale possa fare calcoli sull'Olocausto.

Detto questo:

tutte queste domande sono davvero lontane.

In questo momento, “openAI” ammette che non è possibile fare affidamento su “GPT5” per ottenere informazioni accurate e ha ancora "allucinazioni".

 La maggior parte di queste cose sull'apocalisse dell'intelligenza artificiale vengono diffuse da idioti isterici, primo fra tutti” Elon Musk”, che non capisce affatto la tecnologia.

Non sono un grande esperto, ma – so che sembrerà una grande affermazione (ma in realtà non lo è) – capisco la tecnologia meglio di Elon Musk.

La mia preoccupazione, soprattutto, è chiudere la fonte.

In questo momento, i Biden stanno letteralmente parlando di rendere illegale l'intelligenza artificiale open source (non credo che sia possibile, ma ne stanno parlando).

Anche adesso: questi robot non possono nemmeno guidare le auto. Almeno, “Elon” non può – e questo potrebbe essere il motivo per cui sta lanciando sventure sulle IA degli altri.

Posta di New York:

Sembrava il sogno tecnologico definitivo.

Vuoi uscire a cena?

Ordina un “robo taxi”. Viaggio su strada?

Salta sulla tua “Tesla”, non preoccuparti, guiderà per te.

 

Ma ora il mix di fantascienza e propaganda di marketing si è scontrato con la realtà – e alcuni nell'industria automobilistica credono che il sogno rimarrà bloccato nel garage per molto tempo a venire.

 

La settimana scorsa praticamente ogni “Tesla” sulla strada è stata richiamata a causa delle preoccupazioni degli enti regolatori che il suo sistema "pilota automatico" non fosse sicuro , nell'ambito di un'indagine durata anni della “National Highway Traffic Safety Administration” sulle auto di “Elon Musk”.

 

Bene. Non sembra molto sicuro.

Musk era stato il più grande sostenitore pubblico dell'idea dell'auto che guidava, promettendo per la prima volta l'immediata "guida autonoma completa" nel 2016.

HA ,HA, HA.

Perché questa sua affermazione non viene citata più spesso?

Per essere chiari, ha detto che sarebbe uscito nel 2016.

 Ora, 8 anni dopo, non riesce nemmeno a far funzionare la guida autonoma "monitorata".

Non capisce la tecnologia, ed è per questo che “openAI” gli è passato così in là.

Onestamente, “ChatGPT” probabilmente può guidare bene un'auto, in questo momento.

Avrebbe dovuto essere online, ma questo era inizialmente il piano con questa roba 5G, non è vero?

Che tutto sia online nelle super-città?

Penso che siamo entrati in una guerra piuttosto profonda, inondandoci di povera gente per vivere per strada, manipolando i bambini per farli diventare omosessuali/trans, e così via, e così via, e in un certo senso ci siamo dimenticati della cosa della tecno- città.

Ma tutto era sempre online, una parte importante del concetto di base delle auto a guida autonoma.

Finora, nessuno ha installato GPT in una Tesla, e penso che sarebbe probabilmente illegale in America a causa dei sistemi di licenza coinvolti, ma sono sorpreso che “Altman”, in questa guerra con “Musk”, non pubblica una clip di alcuni dei suoi "amici in Cina" " che installano GPT in una Tesla e non si blocca.

 

Il sistema “Auto pilot” consente alla” Tesla” di sterzare, accelerare e frenare autonomamente, ma ha bisogno di un guidatore sul sedile anteriore.

Tesla sta aggiornando il software, ma afferma che il sistema è sicuro.

“Tesla” non è andata così lontano come altri, che hanno lanciato prove dal vivo sulle strade cittadine di auto con posti di guida vuoti, tra cui la controllata “Cruise “di GM; “Unità Waymo” di Google; Volkswagen “ADMT”; Subaru; e Uber.

Questo è ciò che è pazzesco e mostra davvero l'incompetenza di Musk:

 è stato il primo e in qualche modo ha perso contro tutti gli altri.

Aveva tutti quei soldi e li ha sprecati perché era troppo occupato a fumare erba, a giocare a videogiochi di (incluso Diablo 4, rofl) e a sedurre donne di mezza età.

Ma un incidente da far rizzare i capelli a San Francisco il 2 ottobre che ha coinvolto un “Cruise AV” chiamato “Panini” – una Chevy Bolt senza conducente – ha messo in crisi il progetto del "veicolo autonomo".

Tutto è iniziato quando una donna è stata investita da un'auto normale nella “Market Street” della città e gettata sulla traiettoria di “Panini”, finendo letteralmente intrappolata sotto di essa.

Sì, non è stata nemmeno colpa del robot. L'autista era sicuramente una donna.

Sono stufo che i robot vengono incolpati per le cose che fanno le donne.

“Panini” si fermò, ma incredibilmente, poi ripartì e la trascinò per 20 piedi verso il marciapiede a 7 miglia all'ora.

I vigili del fuoco hanno dovuto usare le fauci della vita per liberarla a questo punto.

Non è incredibile.

 È un errore che un essere umano avrebbe potuto farcela, se non stesse urlando. (Nessuno degli articoli che ho visto diceva che stava urlando.)

Di per sé, avrebbe potuto essere liquidato come errore.

Ma è stato solo l'ultimo di una lunga serie di incidenti, feriti e morti negli stati che hanno consentito le prove senza conducente.

Solo quest'anno, le auto a guida autonoma si sono schiantate 128 volte in California;

un Cruise AV ha colpito un camion dei pompieri;

un altro ha colpito un autobus;

un'auto Waymo ha ritardato di sette minuti un vigile del fuoco che si precipitava a una chiamata al 911;

una Cruise Origin si è incastrata in un edificio ad Austin, in Texas, quindi non poteva essere spostata perché non aveva un volante;

e a San Francisco un'auto Waymo ha ucciso un bastone mentre una Cruise AV è rimasta bloccata nel cemento bagnato.

La maggior parte di questi erano incidenti minori, da qui il fatto che la donna trascinata era una grande morta (presumibilmente).

Dai dati che ho visto, anche già nel 2018, un'auto di Google ("Waymo") aveva meno probabilità di schiantarsi di un essere umano.

Credo che Elon non abbia mai raggiunto quel livello, perché è semplicemente ridicolmente inetto.

Ora gli analisti del settore avvertono che non c'è modo per i produttori di AV di convincere rapidamente il pubblico che il trasporto senza conducente è sicuro.

“James Meigs”, senior fellow presso il “Manhattan Institute” ed ex caporedattore di “Popular Mechanics”, ha affermato che l'incidente di “Panini” a San Francisco dimostra che i veicoli autonomi – "AV" – non sono "pronti per la natura selvaggia".

Bene. Non si prepareranno per il "selvaggio" guidando su binari.

" È un po' come l'incubo di tutti: sai, il robot non si ferma ", ha detto” Meigs” al “The Post”.

“Uber” ha abbandonato del tutto il suo tentativo di “robo taxi” nel 2020 dopo che la sua “Volvo autonoma” ha ucciso una donna in Arizona nel 2018, suscitando accuse schiaccianti di una "cultura della sicurezza inadeguata" da parte del “National Transportation Safety Board!.

Beh, sono sicuro che la sua famiglia sia stata pagata.

Tutta questa faccenda del "nessuno potrà mai morire, mai" è fuori controllo in America.

Voglio dire, soprattutto dopo il vaccino contro il coronavirus e l'obesità, non è un paese che valorizza affatto la vita.

Guarda le statistiche sugli aborti.

La “National Highway Traffic Safety Administration” sta ora indagando su “Cruise”, non solo per “Panini”, ma anche per altri tre incidenti, uno dei quali ha coinvolto un altro pedone ferito.

Ma i pedoni che sfrecciano sulle strisce pedonali, i bruschi cambi di traffico o persino gli animali ribelli rappresentano un ostacolo unico per i programmatori, ha detto “Jonathan Hill”, preside della “Seidenberg School of Computer Science and Information Systems della Pace University”.

" Sapete, ci sono milioni e milioni e milioni di eccezioni – e questo diventa davvero difficile da testare ", ha detto Hill.

"Sono passati dieci anni dai test di questi veicoli e ci sono ancora problemi.

Sono pur sempre automobili, non sono macchine perfette".

“Hill” prevede che il crescente potere dell'intelligenza artificiale porterà alla disponibilità di auto a guida autonoma relativamente prive di incidenti in alcune città degli Stati Uniti entro 12-18 mesi, ma ha avvertito che l'industria non si fida delle persone che vuole utilizzarle.

Sì, questo perché gran parte dei test sono stati fatti in America e c'erano tutti questi titoli di giornale costantemente sugli incidenti.

Ancora una volta: “Elon” era il leader assoluto in questo campo.

Avrebbe potuto fare qualche accordo in “Belize” o in “Guatemala”, dove non avrebbe avuto molta importanza se la gente fosse morta.

Sembra insensibile, ma è uno standard industriale delle aziende tecnologiche andare a fare test mortali nel terzo mondo (vedi le politiche di test sui farmaci di Pfizer – uccidono un sacco di persone del terzo mondo).

In un certo senso è quello che è, sai?

Le persone muovono per ogni genere di cose, compreso il progresso della civiltà. L'esempio classico è che almeno cinque persone sono morte per costruire l'”Empire State Building”.

La gente dirà "oh, ma gli standard di sicurezza moderni", ma il fatto reale è che l'America semplicemente non fa più "meraviglie dell'ingegneria moderna" (era l'Impero all'epoca).

In questi progetti che spingono i limiti in Medio Oriente e in Cina, le persone muoiono in costruzione probabilmente almeno un paio di volte alla settimana.

Tutti muoiono. Non è un grosso problema.

Con la faccenda dell'automobile, prima che i neri iniziassero il grave omicidio, e prima che il governo scatenasse la crisi degli oppioidi attraverso una diffusa depenalizzazione e legalizzazione de facto (rifiuto di far rispettare la legge), le auto guidate dall'uomo stavano uccidendo più giovani di qualsiasi altra causa.

Che differenza fa se un robot o un essere umano ti uccide con un'auto?

Ovviamente capisco le argomentazioni sulla differenza, ma sei morto in entrambi i casi.

Fondamentalmente, il massimalismo dell'IA è l'unica via da seguire e niente di tutto questo rumore ha alcuna importanza.

È un peccato che Elon sia così incompetente, perché a parità di condizioni, preferirei che fosse lui a guidare la carica invece di “Sam Altman” (che è ebreo).

Ma sono d'accordo con “Altman” su tutto, a parte le sue posizioni anti-open source e di estirpazione di denaro.

Non sono d'accordo con queste posizioni non solo perché non voglio che le mega-corporazioni e il governo siano gli unici ad avere l'intelligenza artificiale, ma anche perché è contro i principi del massimalismo dell'intelligenza artificiale.

Se vogliamo massimizzare il codice, dovrebbe essere tutto aperto e condiviso da tutti.

Di conseguenza, i profitti delle aziende aumenteranno, ne sono certo, quindi l'unico motivo per cui saresti contrario all'apertura del codice è se volessi limitare l'accesso.

Limitare l'accesso non è massimalismo.

Dobbiamo semplicemente costruire l'intelligenza artificiale più intelligente possibile il più velocemente possibile e poi vedere cosa succede. Questa è l'unica via da seguire.

Si può sostenere che il “vaso di Pandora” non avrebbe mai dovuto essere aperto, ma è aperto e probabilmente non c'era modo di non aprirlo.

 Ora dobbiamo massimizzare e lasciare che “le chips” cadano dove possono.

 

 

 

ITALIA, GERMANIA E USA CONTRO

 LA CONDANNA ONU DEL NAZISMO.

Per Proteggere i Fans Ucraini delle

 SS del Battaglione Azov di Zelensky.

Gospanews.net - Carlo Domenico Cristofori – (21 Dicembre 2023) – ci dice:  

Ancora una volta alcune nazioni della NATO hanno votato contro una risoluzione delle Nazioni Unite che è stata comunque approvata – con 118 voti a favore – volta a condannare la glorificazione del Nazismo.

Tra queste ci sono proprio quegli stati come la Germania, l’Italia e la Spagna che hanno visto la loro storia segnata dalla dittatura del Nazi Fascismo e quelli come l’Ucraina e gli USA che sono stati complici di Adolph Hitler:

 il paese dell’Europa dell’Est facendo una strage di 1,6 milioni di ebrei, quello nordamericano attraverso il finanziamento dei Rockefeller alle industrie chimiche del Fuhrer.

L’Occidente protegge le Truppe Neo Naziste di Zelensky.

Tre sono i motivi per cui dei paesi apparentemente democratici hanno assunto questa drastica e anacronistica posizione.

 In primo luogo perché la risoluzione è stata presentata dalla Russia che ha ripetutamente denunciato, senza successo, i crimini commessi nel Donbass filorusso ai neonazisti del Battaglione Azov, il famigerato gruppo di paramilitari ufficialmente inquadrato nella Guardia Nazionale Ucraina diretta dal Ministero dell’Interno di Kiev, ma designato come organizzazione terroristica dalla Corte Suprema di Mosca.

Proprio per questo, la seconda motivazione, è la volontà dell’Ucraina di negare le violazioni dei diritti umani e dei crimini di guerra per cui gli estremisti di destra dell’Azov sono stati denunciati anche da “Amnesty International” alla “Corte Criminale Internazionale” (ICC) senza che alcun provvedimento sia mai stato preso da quest’ultima.

Gli USA e la Germania, tra i primi fornitori di aiuti militari al regime filo-nazista del presidente Volodymyr Zelensky, non possono quindi correre il rischio che una risoluzione dell’ONU possa mettere in discussione le ideologie di una delle più leggendarie forze militari ucraine.

Ma anche l’Italia, a sua volta finanziatrice del materiale bellico all’Ucraina per un colossale business della “Lobby delle Armi” di cui l’attuale Ministro della Difesa “Guido Crosetto” è stato rappresentante, nutre il medesimo timore in quanto l’ideologo della premier Giorgia Meloni e del suo partito Fratelli d’Italia, il sottosegretario “Giovanbattista Fazzolari”, in più di un’occasione ha osannato come eroi i militanti del Battaglione Azov, tatuati con simboli nazisti e satanisti.

Il Battaglione Azov addestrato dalla CIA.

Infine, la ragione forze più profonda, è che il controspionaggio americano della “Central Intelligence Agency” da decenni alimenta le formazioni dell’estrema destra di “Stephan Bandera”, tra cui la meno nota “C-14”, e dopo il sanguinario golpe del 2014 a Kiev finanziato da George Soros e da alcune ambasciate di paesi NATO e preparato dall’intelligence anglo-americana (CIA e MI6 britannico) ha addestrato il Battaglione Azov attraverso il reparto speciale “Ground Branch.”

Tutto ciò è talmente noto da essere stato oggetto di un dossier dell’”arcivescovo Carlo Mario Viganò”, Nunzio Apostolico Emerito della Santa Sede negli USA.

Tutto ciò è avvenuto nonostante la gravità storica dell’Olocausto in Ucraina, verificatosi tra il 1941 e il 1944, con lo sterminio di massa di circa 1,6 milioni di ebrei che vivevano in Unione Sovietica ad opera della Germania nazista e con la forte partecipazione dei collaborazionisti ucraini.

L’Olocausto in Ucraina.

Le uccisioni avvennero in Ucraina perché la maggior parte degli ebrei sovietici prima della seconda guerra mondiale viveva nella cosiddetta “Zona di residenza”, di cui l’Ucraina era la parte più grande.

 Lo sterminio ebbe luogo nel” Reichskommissariat Ukraine”, nel Governatorato Generale, nel “Governatoorato Generale della Crimea” e in alcune aree sotto controllo militare ad est del “Reichskommissariat Ukraine”, anch’esse sottomesse alla Germania nazista, e anche nel “Governatorato della Transnistria” e nella “Bucovina settentrionale” (entrambe occupate e quest’ultima annessa alla Romania) e la “Rutenia subcarpatica” (allora parte dell’Ungheria) nella seconda guerra mondiale.

Le aree elencate fanno oggi parte dell’Ucraina.

Gli ucraini che collaborarono con i nazisti lo fecero in vari modi:

tramite la partecipazione nell’amministrazione locale, nella polizia ausiliaria sotto la supervisione tedesca, nella “Schutzmannschaft”, nell’esercito tedesco e “in servizio come guardie dei campi di concentramento”.

Gli ausiliari della polizia ucraina “erano stati coinvolti nei preparativi per il massacro di “Babij Yar”.

È il nome di un fossato nei pressi della città ucraina di Kiev.

 Il luogo è tristemente noto per essere stato, durante la seconda guerra mondiale, un sito di massacri ad opera dei nazisti e collaborazionisti ucraini ai danni della popolazione locale. Particolarmente documentato e noto fra tali massacri fu quello compiuto tra il 29 e il 30 settembre 1941, in cui trovarono la morte 33.771 ebrei di Kiev.

Tutto ciò spiega la volontà della Russia di ottenere una condanna unanime del Nazismo e della sua nuova glorificazione che sta avvenendo con la guerra in Ucraina.

Quasi 50 paesi hanno votato contro il testo proposto dalla Russia.

Martedì l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione redatta dalla Russia sulla lotta all’esaltazione del nazismo con un voto di 118 a 49 e con l’astensione di 14 Stati membri.

La risoluzione invita i membri delle Nazioni Unite ad adottare misure adeguate per contrastare il revisionismo storico e la negazione dei crimini contro l’umanità commessi durante la Seconda Guerra Mondiale.

Mosca propone la risoluzione ogni anno da quasi due decenni, esortando le Nazioni Unite a combattere la “glorificazione del nazismo, del neonazismo e di altre pratiche che contribuiscono all’escalation delle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e relativa intolleranza”.

Martedì, in una votazione, dozzine di stati membri delle Nazioni Unite hanno espresso opposizione alla proposta, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Francia, Spagna, Germania, Italia e Giappone, così come Ucraina, Georgia, Lettonia, Lituania e una manciata di altri.

Secondo quanto riportato dai media, il voto finale di martedì pomeriggio è stato di 118 favorevoli, 49 contrari e 14 astenuti.

L’ONU deve ancora pubblicare i dettagli completi della sessione.

“Un gruppo di paesi occidentali ha tentato di trasformare l’iniziativa russa in un documento politico specifico per paese”, ha detto la vice rappresentante permanente della Russia, “Maria Zabolotskaya”.

 “Se i problemi si riflettono nella risoluzione, allora è importante lavorare con questi problemi e non cercare di indebolire la cooperazione nel campo della lotta al neonazismo, al razzismo e alla xenofobia”.

Tuttavia, i risultati del voto “parlano da soli”, ha aggiunto “Zabolotskaya”, esprimendo gratitudine alle delegazioni che hanno votato a sostegno, tra cui Cina, Brasile, Israele e decine di altri.

Nel 2021, alla risoluzione si opposero solo due Stati, Stati Uniti e Ucraina, mentre altri 49 si astennero, principalmente alleati di Washington.

Tuttavia, nel 2022, invece di astenersi, l’Occidente collettivo, comprese le ex potenze dell’Asse Germania, Italia, Austria e Giappone, ha votato per la prima volta contro il testo proposto dalla Russia.

(Carlo Domenico Cristofori)

 

 

 

 

IL MOMENTO PIÙ PERICOLOSO

DEL TERZO MILLENNIO:

Perché ora?

Stateofthenation.co – Redazione – (Dicembre 19, 2023) – ci dice:

 

Ora sappiamo davvero perché l'impostore POTUS Joe Biden è stato criminalmente

installato alla Casa Bianca!

Diciamo l'ovvio: nessun politico – di entrambi i partiti – occupa mai lo Studio Ovale a meno che non sia stato messo lì dai banchieri guerrafondai per sempre.

L'insediamento palesemente criminale di Joe Biden il 20 gennaio 2021 è un perfetto esempio di questa cruda e innegabile realtà.

Ma perché? Davvero?

 Perché Biden?

Ci sono ovviamente molte ragioni significative per cui il vecchio e senile, demente e drogato Biden è stato scelto appositamente il giorno delle elezioni del 2020.

 Tutti si basano sulla sua lunga carriera segnata dalla corruzione e dalla criminalità, dalla sfacciata cattiva condotta e dalla cattiva condotta, nonché dalla pura depravazione e immoralità.

Tutte queste qualità ricattabili hanno reso Biden una pedina perfetta dei “bankster guerrafondai” e un burattino ideale per i suoi padroni globalisti del NWO.

Così come la sua comprovata follia criminale di pedofilia in luoghi pubblici e a casa.

(Biden Incesto e pedofilia confermati: il diario di “Ashley Biden” legittimo)

In realtà, Biden è stato evidentemente scelto anni fa per un compito particolare sopra tutti gli altri.

 E il suo rapporto estremamente teso con l'Ucraina indica la natura di quella missione di massima priorità.

Il vicepresidente Biden commette crimini elevati tramite uno schema di coercizione di corruzione da 1 miliardo di dollari contro il governo ucraino.

Una volta che i gestori di Biden lo hanno ingannato per farlo ammettere pubblicamente quegli alti crimini di "corruzione/coercizione governativa" durante la prima serata, i “guerrafondai sionisti” sapevano di averlo esattamente dove lo volevano:

tra l'incudine e il martello con una sola via d'uscita: la GUERRA!

 

Joe Biden: un democratico.

Un'analisi retrospettiva delle principali guerre che hanno avuto luogo durante il XX secolo indica direttamente i seguenti fatti storici inconfutabili.

I presidenti democratici sono stati deliberatamente selezionati dalla “cabala del Nuovo Ordine Mondiale” per iniziare o dichiarare il coinvolgimento americano nelle guerre mondiali e in altre importanti guerre regionali che si sono verificate dopo la prima guerra mondiale.

Le guerre mondiali sono sempre istituite e perseguite da amministrazioni democratiche.

PUNTO CHIAVE:

Questo non vuol dire che il Partito Repubblicano, di proprietà e gestito dal “MIC”, non abbia ingannevolmente iniziato e perseguito anche molte guerre non provocate di aggressioni nude e crude.

Sicuramente il Partito Repubblicano perennemente guerrafondaio ha le mani sporche di sangue quanto i Democratici, ed è per questo che sono conosciuti collettivamente come il Partito Unico.

Tuttavia, il vero trucco surrettiziamente usato dallo “ZOG” è stato quello di convincere i Democratici a lanciare le più grandi guerre, perché hanno sempre grossolanamente ma efficacemente travisato se stessi come il partito della pace.

Il punto è che se i DEM premono il pulsante della guerra, ci deve essere una ragione legittima per spendere così tanto sangue e denaro per proteggere gli interessi americani.

Anche quando gli Stati Uniti apparentemente non hanno iniziato nessuna di queste guerre mondiali o grandi conflitti armati, sono sempre state le amministrazioni democratiche che hanno furtivamente creato la scacchiera geopolitica globale per lo scoppio delle ostilità che hanno innescato la guerra.

Come segue:

Prima guerra mondiale - Il democratico T. Woodrow Wilson.

Rivoluzione bolscevica - Democratico T. Woodrow Wilson

Seconda guerra mondiale - Il democratico Franklin Delano Roosevelt.

Seconda guerra mondiale (2 bombe atomiche) - Democratico Harry S. Truman.

Guerra di Corea - Il democratico Harry S. Truman.

Guerra del Vietnam - Democratico John F. Kennedy*

Guerra del Vietnam - Democratico Lyndon B. Johnson.

Le guerre balcaniche — Il democratico Bill Clinton.

Guerra in Ucraina nel Donbas — Democratico Barack Obama.

Guerra russo-ucraina — Il democratico Joe Biden.

Guerra Israele-Hamas – Il democratico Joe Biden.

Terza guerra mondiale "predetta" – Il democratico Joe Biden.

(Dopo che JFK si rese conto di essere stato ingannato nel perseguire la guerra del Vietnam, tentò rapidamente di porre fine a quella brutta guerra corporativa, ma con grandi conseguenze per se stesso).

Qual è il punto estremamente critico per il futuro del 2024?

Biden viene usato per innescare la fase calda di una guerra in Medio Oriente su vasta scala.

 Una volta iniziato il conflitto armato, una Terza Guerra Mondiale in piena regola è a portata di mano, specialmente da parte di Israele.

 E si può essere certi che il regime nazista di Netanyahu metterà in atto un qualche tipo di operazione terroristica sotto falsa bandiera a livello dell'11 settembre negli Stati Uniti al fine di "ingannare" l'America in una guerra con l'Iran, il loro obiettivo finale.

 

Menare il can per l'aia.

"Wag the Dog” è uscito un mese prima dello scoppio dello scandalo “Lewinsky” e del successivo attentato alla fabbrica farmaceutica “Al-Shifa in Sudan” da parte dell'amministrazione Clinton nell'agosto 1998, che ha spinto i media a fare paragoni tra il film e la realtà.

 Il paragone è stato fatto anche nel dicembre 1998, quando l'amministrazione ha iniziato una campagna di bombardamenti sull'Iraq durante il processo di impeachment di Clinton per lo” scandalo Lewinsky”.

Mai nella storia degli Stati Uniti un POTUS ha avuto bisogno di un momento di "scodinzolamento" tanto quanto Joe Biden nel 2022, un anno cruciale per le elezioni di metà mandato.

 

Naturalmente, la sua precaria situazione presidenziale è stata meticolosamente architettata dai suoi padroni nascosti e dai suoi onnipresenti gestori per questa fase cruciale del piano di attuazione del “Nuovo Ordine Mondiale”.

Quello che segue è un elenco ridotto di disastri politici e catastrofi economiche architettate dai globalisti durante il disastroso primo anno di Biden nello Studio Ovale.

Qui Biden è nel 2023 con i peggiori indici di approvazione del lavoro REALE nella storia del POTUS.

Anche la sua imbarazzante vicepresidente, “Kamala Harri”s, sta registrando i peggiori ascolti di sempre; e dovrebbero essere ancora più bassi se fossero accurati.

Il peggior tasso di inflazione di sempre nella storia degli Stati Uniti sta salendo, non scendendo... e senza fine in vista.

Tutti i mandati sui vaccini pericolosi e incostituzionali di Biden vengono silurati uno dopo l'altro da giudici federali e governatori.

Le interruzioni della catena di approvvigionamento sono in aumento, così come l'impareggiabile congestione portuale di cui non si parla più.

Le frontiere aperte che lasciano entrare milioni di clandestini, criminali condannati, spacciatori di droga, signori della droga, terroristi, anarchici, bolscevichi, mercenari, spie e altri nemici stranieri sono state intenzionalmente rese ancora più porose dall'amministrazione Biden.

La risposta di Biden al Covid nel 2022 è stata assolutamente disastrosa sotto tutti i punti di vista.

Il suo pronostico sull'"Inverno Oscuro" è stato pubblicato sia come una minaccia POTUS senza precedenti che come una profezia che si autoavvera.

Dopo aver rubato apertamente le elezioni del 2020, almeno la metà del corpo politico detesta assolutamente questo impostore del POTUS per aver distrutto in modo trasparente la Repubblica Americana quando non è nemmeno legittimo.

Spingere così forte la legislazione sui diritti di voto guidata dai “comunisti Dem” in modo che i democratici non perdano mai più le elezioni è un altro inganno che sta facendo infuriare l'elettorato.

Permettere a milioni di immigrati illegali di entrare nel paese in modo che possano votare democratico è un altro atto di tradimento presidenziale.

Lo stesso vale per il “Build Back Better Act”, che demolisce la Repubblica, che promette di mandare irrimediabilmente in bancarotta gli Stati Uniti dopo aver trasformato la nazione in una “USSA marxista”, dove "A" sta per “Amerika”.

"Let's go Brandon.", che in realtà significa "Eff, Joe Biden!" non solo è diventato famoso in tutto il mondo, ma è lo slogan/meme più popolare in America oggi e per molte ragioni più terribili come il debito nazionale in rapido aumento che ora ammonta a $ 33,17 trilioni.

A proposito, l'elenco precedente delle calamità e dei cataclismi provocati da Biden rappresenta solo la punta dell'enorme iceberg verso cui si sta dirigendo la USS Biden. Ricordate, il popolo americano è il suo sfortunato passeggero.

Ora sappiamo perché l'impostore POTUS Joe Biden ha scodinzolante freneticamente in Israele ... proprio come fece Bill Clinton in Iraq durante il suo processo di impeachment.

Conclusione.

La cabala sionista neoconservatrice Dem ha affermato nel corso dei decenni che l'Iran deve essere completamente soggiogato se il suo programma del “Nuovo Ordine Mondiale “deve essere realizzato con successo.

Il loro Governo Unico Mondiale, pianificato da tempo, con sede a Gerusalemme, può diventare una realtà solo con un Iran, una Turchia, una Siria e un Libano totalmente sottomessi.

Quindi, il vero obiettivo della guerra tra Israele e Hamas è in realtà l'Iran e tutti i suoi stati clienti che rappresentano un vero ostacolo al progetto del Grande Israele.

Verso questa fine apocalittica, i sionisti israeliani duri e puri sia a Tel Aviv che a Washington sono decisi a innescare il loro Armageddon pianificato da tempo.

 Pertanto, ciò a cui tutti noi assistiamo nel teatro di guerra mediorientale di oggi è un lento aumento al rallentatore dell'odio religioso e delle ostilità, delle animosità politiche e dei conflitti, così come degli atti militari di vendetta e delle scaramucce, tutti progettati per creare una polveriera altamente combustibile pronta ad esplodere in un momento predeterminato.

 I massicci dispiegamenti navali degli Stati Uniti suggeriscono un'altra agenda – NON Israele.

In questo modo, i sionisti genocidi intendono riorganizzare l'intero Medio Oriente secondo le loro profezie bibliche completamente false e le loro previsioni manipolatorie.

 È vero che i falsi ebrei Khazariani, sempre conniventi, non credono nemmeno nella venuta del Messia in questo Terzo Millennio, tanto meno nell'esistenza dell'originale Gesù il Cristo di 2000 anni fa.

Perché il loro non è altro che un perfido paradigma di potere e prevaricazione con il quale progettano di governare l'intera civiltà planetaria dal profondo della loro Sinagoga di Satana.

Nota dell'editore SOTN:

(Quanto è grave "IL MOMENTO PIÙ PERICOLOSO DEL TERZO MILLENNIO"?

La cabala globalista del NWO ha un disperato bisogno di una distrazione a causa della loro bufala del Covid che sta rapidamente crollando.

 Non c'è distrazione migliore della guerra.

E, poiché l'intera umanità è stata coinvolta nella “falsa Plandemic”, gli autori del crimine Covid sanno di aver bisogno di una Terza Guerra Mondiale per distogliere sufficientemente l'attenzione di tutti.

 Fearful Power Elite + Fallito Piano Covid = Distrazione della 3° Guerra Mondiale).

 

 

 

 

Il più grande atto di tradimento

collettivo nella storia degli Stati Uniti.

Stateofthenation.co – Redazione – (Dicembre 21, 2023) – ci dice:

"IL CONFINE APERTO."

Una cospirazione altamente organizzata per minare l'integrità territoriale e la sovranità nazionale della Repubblica Americana.

Agenti statunitensi sparano gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro i migranti della carovana honduregna che cercano di attraversare illegalmente il confine tra Stati Uniti e Messico.

Gli stranieri illegali semplicemente non lo fanno a meno che non siano pagati e guidati dai loro finanziatori e gestori globalisti.

Davvero, nessuno ha mai visto nulla di simile nella storia americana.

Numerosi membri del Congresso degli Stati Uniti e del ramo giudiziario si sono rifiutati di difendere i confini aperti estremamente vulnerabili degli Stati Uniti d'America.

Gli stessi traditori hanno ostentato la loro intenzionale negligenza e la loro violazione seriale della legge quando si tratta della protezione del popolo americano da ogni sorta di minacce dovute all'apertura delle frontiere e all'immigrazione clandestina.

Queste terribili minacce esistono solo a causa del confine messicano estremamente poroso.

Gli stessi membri traditori del Congresso e della magistratura sono ben consapevoli dei terroristi dell'ISIS e di Al-Qaeda che hanno facilmente ottenuto l'ingresso negli Stati Uniti negli ultimi anni.

Sono anche a conoscenza degli innumerevoli membri della “banda MS-1”3 e di altri criminali incalliti provenienti da Messico, Honduras, Guatemala, El Salvador, Panama, Colombia e altri paesi dell'America centrale e meridionale che entrano illegalmente nel paese ogni mese.

Poi ci sono gli innumerevoli trafficanti di droga, trafficanti di esseri umani, trafficanti di armi e altri criminali dei cartelli internazionali che attraversano la frontiera aperta a loro piacimento.

Le pattuglie di frontiera attraverso l'esteso confine hanno anche segnalato enormi quantità di articoli di contrabbando e del mercato nero che si fanno strada da e verso entrambe le direzioni.

Quindi, questo è lo stato attuale del confine della nostra nazione con il Messico, un paese sopraffatto dalla violenza dei cartelli della droga, dal contrabbando di droga e dalla guerra aperta alla droga con i 31 governi statali e il governo federale di Città del Messico.

“T R E A S O N”.

Non è mai stato così critico chiamare questo atto collettivo di scioccante sfida alla Costituzione degli Stati Uniti, così come a vari statuti federali, T R E A S O N ... Perché è esattamente quello che è.

Che i legislatori di ogni livello – federale, statale, di contea e di città – siano profondamente complici di questa cospirazione altamente organizzata per far crollare la Repubblica Americana era una volta inconcepibile.

Che esista anche un fenomeno come le "città santuario" e gli "stati santuario" che proteggono criminali noti è altrettanto scioccante e insondabile.

Ciononostante, il “movimento comunista dem” clandestino responsabile ha preso insidiosamente il controllo della Repubblica per molti decenni, e ha completamente cooptato l'intero Partito Democratico.

 Il “DNC” è in realtà un manifesto per il partito comunista e la leadership socialista Dem della nazione.

Mentre Barack Obama è il loro Vladimir Lenin, Hillary Clinton doveva essere il loro Joseph Stalin.

Questo è il motivo per cui milioni di persone sono andate a votare nel 2016 per sconfiggerla sonoramente.

La missione principale di Clinton era quella di trasformare questa nazione in una versione del “Terzo Millennio” dell'"Arcipelago Gulag", letteralmente.

 Come segue:

Agente dell'ICE si suicida a New York, lascia un biglietto di suicidio che rivela i piani del governo per radunare e disarmare gli americani.

Quindi, quando si usa la parola “T R E A S O N”, questo è esattamente ciò di cui sono colpevoli questi traditori.

E dovrebbero essere trattati di conseguenza: arresto, processo e reclusione, se non pena capitale.

Il motivo per cui questo è così importante è che se i Democratici rubano le elezioni presidenziali del 2020, sarà “game over” per il popolo americano.

In poche parole, al Partito Democratico non potrà mai più essere permesso di tenere le redini del potere in questi Stati Uniti.

 Se lo fossero, un presidente democratico è garantito per fare all'intera nazione quello che i democratici hanno fatto alla California sotto il governatore globalista “Jerry Brown”.

Aprire le porte agli stranieri clandestini.

Che cosa sta realmente succedendo con le frontiere aperte e l'intrattabile problema dell'immigrazione clandestina?

In realtà ci sono molte sfaccettature in questo problema del cuneo che lacera il tessuto sociale, ma i seguenti punti elenco lo riassumono bene.

 Ecco le ragioni principali per cui l'élite al potere non smetterà di spingere per l'apertura delle frontiere, specialmente qui negli Stati Uniti.

• Manodopera abbondante e a basso costo per l'America corporativa in un momento di estrema competizione economica internazionale.

• Flusso di reclute militari necessarie per le Forze Armate degli Stati Uniti a cui è garantita una corsia preferenziale per la cittadinanza.

• I proventi delle droghe illegali sono depositati nelle grandi banche che sono troppo grandi per fallire.

• Il traffico illegale di esseri umani genera enormi profitti e alimenta l'appetito dell'élite al potere.

• Il traffico illegale di armi produce profitti illeciti sia per le aziende che per il governo.

I democratici usano gli immigrati clandestini, gli immigrati economici e i rifugiati di guerra per ricostruire la loro base sempre più ridotta.

• La “cabala globalista del Nuovo Ordine Mondiale” usa cinicamente l'immigrazione clandestina come randello del multiculturalismo, proprio come ha distrutto l'Europa.

Il “DACA” e gli “anchor babies” sono sistematicamente utilizzati per diluire la popolazione statunitense discendente da antenati europei.

L'”Operazione Gladio” sfrutta le frontiere aperte per intrufolarsi tra le cellule terroristiche che effettueranno attacchi terroristici sotto falsa bandiera non appena innescati.

“Gladio” sta anche costruendo furtivamente un esercito segreto, a livello nazionale, di mercenari stranieri, criminali, terroristi e aspiranti altri soldati di ventura.

• ... ... ... Si tratta di un elenco troncato e rappresenta solo alcuni dei fattori più influenti dell'immigrazione clandestina e dell'apertura delle frontiere.

Quello che segue è un estratto da un precedente articolo di “SOTN” che affronta solo il primo punto elencato sopra: "manodopera a basso costo".

Allo stesso modo, le grandi aziende degli Stati Uniti hanno un grande incentivo a vedere aperte le frontiere.

 Vedono un sacco di manodopera a basso costo proveniente dal Messico e hanno avuto il via libera per sfruttarla come hanno fatto per decenni.

Questi lavoratori immigrati clandestini sono disposti a lavorare per una frazione di quello per cui lavorerà il cittadino americano medio.

Alla luce di questa realtà, e di altre dinamiche economiche in atto, la morsa corporativa sui “MSM” ha reso molto difficile per “We the People” far sentire la propria voce su questo argomento.

 Le forze in tutta la “Corporate America” sono, infatti, responsabili della galvanizzazione dell'attuale movimento per l'apertura delle frontiere, perché sono essenzialmente istituzioni apolidi.

Non hanno lealtà verso nessuno se non verso i loro azionisti.

 La maggior parte di loro sarebbe probabilmente a favore di un'Unione Nordamericana, che altererebbe per sempre il panorama occupazionale degli Stati Uniti se si manifestasse.

(I confini sud-occidentali degli Stati Uniti sono spalancati: Cui Bono?)

Alla luce di questa spiegazione su come la “Corporate America” stia lavorando MOLTO duramente per mantenere le frontiere spalancate, è molto più facile capire perché questo problema non scomparirà presto.

Questo estratto rivela anche perché il Partito Repubblicano non ha mai aiutato il presidente Trump a costruire il muro.

Hanno ancora più disperazione di soddisfare gli interessi acquisiti dell'America corporativa di quanto non facciano tradizionalmente i Democratici.

Il Complesso Militare-Industriale è sempre stato un progetto caro del Partito Repubblicano, così come lo sono Big Oil, Big Pharma, Big Agra, ecc. Inoltre, tutte le "Fortune 1000 Companies" che sostengono lo Stato di Sicurezza Nazionale sono i principali donatori della campagna elettorale del Partito Repubblicano.

Che cosa significhi davvero per la Repubblica Americana questa questione altamente divisiva.

La frontiera aperta va dritta al cuore dell'integrità territoriale e della sovranità nazionale.

Ancora più importante, gli Stati Uniti d'America sono, prima di tutto, governati dallo stato di diritto...

Non per i capricci di rappresentanti eletti o funzionari governativi o funzionari aziendali o ricchi oligarchi.

Pertanto, è imperativo che una nazione di leggi rispetti quelle leggi, altrimenti solo l'anarchia regnerà in tutto il paese, come ha fatto con l'anarchico in capo Barack Obama.

Il vero problema è che l'illegalità esistente e il caos ingegnerizzato hanno fornito un'apertura per i veri cattivi attori come “George Soros” da sfruttare per il suo guadagno personale.

Come portaborse a tempo pieno per il “Sindacato del Crimine Rothschild”, Soros è semplicemente una pedina sulla scacchiera geopolitica del “Nuovo Ordine Mondiale”.

E lui davvero non lo sa.

Se si conoscesse la verità sui veri programmi che stanno dietro l'immigrazione clandestina, il corpo politico chiuderebbe completamente le frontiere in un minuto a New York.

 Sì, sono così perniciosi e pericolosi per lo stile di vita americano.

Uno di questi obiettivi nascosti è quello di trasformare gli Stati Uniti in una delle tre piantagioni corporative che costituiranno l'Unione Nord Americana.

Similmente al cataclisma dell'Unione Europea, le ricche élite pianificano di distruggere le società e i legami culturali nel tentativo di omogeneizzare le varie popolazioni in schiavi aziendali.

Non c'è modo migliore per raggiungere questo obiettivo prioritario che fabbricare la crisi al confine con il Messico che si intensifica di anno in anno.

Naturalmente, l”'istituzione dell'Amero” come valuta ufficiale è prevista proprio come funziona l'euro per i paesi membri dell'UE.

In fin dei conti, i globalisti stanno pianificando la completa disintegrazione di tutti gli stati-nazione, così come la dissoluzione della sovranità nazionale e dell'integrità territoriale.

Quale modo migliore per raggiungere questo disastroso obiettivo se non quello di predicare il multiculturalismo e l'immigrazione incontrollata ad ogni piè sospinto?

 

Stato Profondo Operativi, agenti della corona, pedine globaliste e sicari gesuiti.

Quando si considerano le azioni e le dichiarazioni di democratici come il senatore “Chuck Schumer” e la deputata “Nancy Pelosi”, è abbastanza chiaro che questi traditori sono agenti stranieri che lavorano per quegli interessi economici che vogliono distruggere la sovranità americana.

L'agenda del Nuovo Ordine Mondiale consiste nell'imporre un Unico Governo Mondiale all'intera civiltà planetaria.

 In vista della strategia clandestina per far crollare la Repubblica Americana, tutti i membri del Congresso degli Stati Uniti che stanno seguendo i dettami della cabala – consapevolmente o inconsapevolmente – dovrebbero essere rimossi dall'incarico in fretta e furia.

Politici come il governatore “Jerry Brown”, il deputato “Adam Schiff”, la senatrice “Diane Feinstein”, la deputata “Maxine Waters” e molti altri democratici dovrebbero essere arrestati immediatamente, in quanto sono decisamente pericolosi per i cittadini statunitensi.

Naturalmente, anche George Soros, gli Obama, Hillary e Bill Clinton, Joe Biden e altri leader chiave della “Rivoluzione Viola” devono essere arrestati al più presto. C'è anche un certo numero di RINO che dovrebbero essere rapidamente banditi dal servizio pubblico e che sono tagliati nello stesso stampo dell'ovvio voltagabbana “John McCain”.

 

PUNTO CHIAVE:

L'unico modo efficace per perseguire così tanti traditori è sotto la rubrica del “Codice Uniforme di Giustizia Militare”.

Perciò i tribunali militari devono essere formati con la massima rapidità se si vuole salvare la Repubblica dai barbari all'interno della porta.

I TRIBUNALI MILITARI: perché sono assolutamente necessari.

(I migranti honduregni camminano verso gli Stati Uniti su una strada che collega Ciudad Hidalgo e Tapachula in Messico).

Il denominatore comune tra tutti i globalisti e i burattini del NWO di cui sopra è che hanno promosso le frontiere aperte e l'immigrazione illegale con una vendetta e, quindi, hanno smascherato il loro intento criminale di distruggere gli Stati Uniti.

Si nascondono ridicolmente dietro l'"amnistia" anche quando qualcosa di così palesemente architettato come la carovana honduregna che ha tentato di invadere il confine sud-occidentale non aveva nulla a che fare con l'amnistia.

Chiaramente, tutti i cospiratori sediziosi devono essere identificati e perseguiti nella misura massima consentita dalla legge.

 Non farlo non farà altro che autorizzare altri criminali a rovesciare la prossima amministrazione Trump.

(L'invasione dell'Honduras avanza attraverso la campagna messicana).

 

PUNTO CHIAVE:

 Anche il “Beto-man” di El Paso – un contendente DEM emergente nel 2020 – sta giocando con i globalisti quando si tratta di infrangere la legge.

Apparentemente, la flagrante violazione della legge federale è un criterio essenziale per i futuri candidati presidenziali democratici.

BETO BUSTED:

i membri dello staff ammettono di aver usato illegalmente i fondi della campagna elettorale per aiutare i migranti in carovana.

Conclusione.

In realtà ci sono molti George Soros nel mondo che stanno lavorando 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per distruggere e rovinare gli Stati Uniti nello stesso modo in cui hanno fatto con l'Unione Europea (basta guardare la Francia, la Germania, l'Italia e la Svezia oggi!)

Travolgendo così tante nazioni dell'UE con immigrati pagati, molte città sono state invase da guastatori di frontiera mentre i servizi governativi sono stati spinti oltre i loro limiti.

Lo stesso vale per gli Stati Uniti.

Pertanto, il modo migliore per ostacolare questo “pezzo fondamentale dell'agenda del “NWO” è quello di neutralizzare i potenti, ricchi e/o influenti sostenitori delle frontiere aperte, dell'immigrazione illegale e del voto illegale dei non cittadini.

L'irruzione di frontiera è un crimine e chiunque favorisca tale attività criminale deve essere incarcerato fino alla sua condanna, in modo che non possa continuare la sua follia criminale.

Per cominciare,

Soros deve essere arrestato, processato e imprigionato.

E dopo che Soros è stato tolto dalla strada, anche gli altri pilastri del globalismo all'interno del “Sindacato del Crimine dei Rothschild” devono essere messi in guardia.

Tuttavia, sono i molti invisibili promotori e agitatori globalisti all'interno del cartello delle banche centrali che rappresentano il più grande pericolo per il popolo americano.

È difficile prendere di mira il tuo nemico quando non ha un nome.

Dopo essere stati identificati e confermati, a tutti deve essere impedito l'ingresso nei 50 stati e deferiti all'Interpol.

Se viene eletto per la terza volta, il presidente Trump deve intraprendere un'azione decisiva per fermare l'invasione in corso di immigrati illegali e sigillare definitivamente i confini.

(Stateofthenation.co)

 

 

 

 

 

Soros deve essere arrestato, processato

e imprigionato per prevenire la guerra civile.

Stateofthenation.co -Redazione – (19 agosto 2017 – ci dice:

Trump ha bisogno di prendere in prestito una pagina dal manuale di “Putin”.

Con l'uscita di scena di “Steve Bannon”, il presidente Trump non è mai stato così isolato.

Con le sue stesse nomine nel ramo esecutivo, è quasi come se si fosse messo all'angolo... apparentemente senza via d'uscita.

Dato che è circondato da numerosi agenti del “Deep State”, ha davvero solo un'alternativa a questo punto.

Il copione di Putin – 2003.

Trump ha un disperato bisogno di prendere in prestito una pagina dal manuale del presidente” Vladimir Putin”.

Quello che Putin ha fatto è stato arrestare, perseguire e imprigionare l'oligarca russo che era lo strumento principale del sindacato bancario Rothschild.

“Mikhail Khodorkovsky” è stato essenzialmente usato per rubare gran parte della ricchezza petrolifera della Russia attraverso la “Yukos Oil Company”.

Grazie a questa impresa criminale divenne l'uomo più ricco della Russia e il 16° uomo più ricco del mondo.

 Incarcerando in modo decisivo “Khodorkovsky per 10 anni,” Putin ha effettivamente sventato una rivoluzione pianificata che avrebbe completamente fatto a pezzi la Russia.

“Khodorkovsky” ha passato le “azioni Yukos” alla “Rothschild Bank”.

Dopo che tutti i suoi processi e le sue condanne sono stati completati, “Mikhail Khodorkovsky ha trascorso 10 anni in prigione.

Riuscite a immaginare Bill Gates o Warren Buffet che trascorrono 10 anni in un penitenziario federale?

Le autorità russe hanno iniziato il processo di rimozione di “Khordorkovsky” dalla “Yukos Oil” nel 2003, tre anni e mezzo dopo che “Putin” era stato eletto presidente per la prima volta.

Questo unico atto del Cremlino è stato il momento decisivo dell'era Putin.

 Niente si avvicina nemmeno.

Ciò che questa brillante mossa ha fatto è stato mettere sull'avviso tutti gli altri oligarchi.

"Non scherzare con Putin!"

Da quel momento in poi, sia il presidente che il primo ministro Putin sono stati in grado di attuare le riforme necessarie per stabilizzare la Federazione Russa.

Cosa che ha fatto con sorprendente successo.

La presidenza Trump — 2017.

Facciamo un salto in avanti di 14 anni a Washington, D.C., e vediamo un “POTUS” che è anche perseguitato dagli oligarchi.

Solo che ce ne sono molti di più e sono molto più potenti di quelli del “post URSS”.

Tuttavia, uno di questi oligarchi ha gettato il suo peso in giro per l'America, proprio come “Khodorkovsky” stava facendo in Russia.

George Soros non è solo un criminale internazionale di altissimo livello; è un traditore provato della Repubblica Americana.

 Non sorprende che le organizzazioni di Soros siano tutte bandite in Russia.

 È anche un criminale ricercato il cui arresto per vari crimini contro lo Stato e il popolo sarebbe accolto con favore da molti.

Il miliardario George Soros è ricercato in Russia.

Il fatto che “Soros” sia la forza principale dietro un colpo di stato in corso contro l'amministrazione Trump fornisce il pretesto legale per il suo immediato arresto e incarcerazione.

Questo è esattamente ciò di cui Trump ha bisogno per eseguire in fretta.

Se il resto dell'oligarchia dominante in America dovesse assistere a una tale caduta dal potere e dall'influenza, sicuramente si ritirerebbe dalla sua “Rivoluzione Viola” che si sta rapidamente intensificando.

L'intera cabala del “NWO” sta semplicemente usando il vecchio George come frontman per il colpo di stato.

 A quanto pare alcuni psicopatici (molto ricchi) non si fanno scrupoli ad essere bollati come guerrafondai incorreggibili e criminali di guerra, assassini di massa e maniaci genocidi.

“Soros” è l'oligarca malvagio da abbattere.

Non Barack Obama, ma “George Soros” è attualmente l'uomo più odiato d'America.

Sono stati solo i soldi di Soros che hanno permesso a Obama di completare due mandati disastrosi.

“Soros” è anche l'uomo più odiato d'Europa.

 Era, ed è tuttora, anche il principale sostenitore di Angela Merkel.

Al tirannico cancelliere tedesco è stato riconosciuto il merito di aver trasformato quasi da solo l'Europa in una terra desolata distopica e post-apocalittica.

È anche una “fredda globalista del NWO” che ha ottenuto attraverso la potenza economica e il potere finanziario ciò che “Adolf Hitler” non è riuscito a realizzare usando la forza militare.

(Proprio come Nerone, la Merkel balla mentre l'Europa brucia).

La linea di fondo qui è che “Trump” ha bisogno di abbattere “Soros”, una volta per tutte.

Se lo farà, non dovrà fare molto altro per finire con successo il suo primo mandato.

Se non lo farà, la sua presidenza potrebbe non durare oltre il 2017, per davvero.

Quindi cerchiamo di essere chiari qui:

“Soros” è il “Khodorkovsky” di Trump.

“Putin” lo ha incarcerato soprattutto perché “Khodorkovsky” stava finanziando tutti gli oppositori di “Putin”, così come molte cause globaliste progettate per spogliare la Russia dei suoi beni.

Allo stesso modo, Soros sta finanziando ogni causa liberale e di sinistra che può.

Era anche il principale finanziatore di “Hillary Clinton”, anche se gran parte di quel denaro veniva incanalato di nascosto.

Trump è sotto attacco da parte di 187 organizzazioni finanziate direttamente da George Soros.

No, i nomi simili non sono un semplice parallelismo!

Le “Torri Gemelle” sono le "Due Torri."

Sulla scia dell'11 settembre, era solo questione di tempo prima che le vere forze umane dietro quei fatidici attacchi sotto falsa bandiera venissero smascherate.

È qui che Trump può prendere in prestito un'altra pagina dal manuale di “Putin”.

Non ci volle molto perché l'allora “presidente Putin” capisse che le “agenzie di intelligence occidentali” erano dietro tutti gli attacchi terroristici più mortali e distruttivi sul suolo russo.

Una volta in possesso delle prove, “Putin” ha iniziato lentamente a far trapelare queste informazioni radioattive nel pubblico dominio.

Mentre quei vari attacchi e sparatorie di massa non sono saliti al livello dell'11 settembre, la prima e la seconda guerra cecena coordinate dalla CIA lo hanno certamente fatto.

 La Russia ha sperimentato un buon numero di attacchi terroristici nel corso degli anni, tutti in realtà operazioni segrete della CIA.

ORA “VLADIMIR PUTIN “ACCUSA GLI STATI UNITI DI SOSTENERE I "TERRORISTI" IN CECENIA.

Ora, in Russia, tutti sanno che la “CIA”, l'”MI6” e il “Mossad”, tra gli altri servizi segreti occidentali, hanno condotto questi attacchi segreti.

Queste informazioni, un tempo altamente classificate, hanno permesso a “Putin” di concentrare uno straordinario potere esecutivo nella presidenza russa.

“Putin” può fare molte cose che Trump non può fare, in particolare perché gli hanno legato le mani.

La seconda linea di fondo è che la presidenza di Trump sarebbe ben servita rivelando la verità sull'11 settembre.

Certamente Trump sa cosa è successo.

Anche se non conosce tutti i dettagli, sa che la versione ufficiale costituisce un insabbiamento criminale.

E che il” rapporto della Commissione” sull'11 settembre del governo fornisce un sacco di prove concrete per dimostrare un insabbiamento (così come la cospirazione criminale del governo) al popolo americano.

Conclusione:

Arrestate George Soros!

Arrestatelo subito!

Arrestatelo prima che il paese precipiti nella bolscevica trama che allo stesso modo vide la Russia precipitare nella rivoluzione russa del 1917.

Esattamente 100 anni dopo la rivoluzione bolscevica del 1917 arriva “la rivoluzione viola” del 2017.

Non solo Soros è colpevole di tradimento, ma ha finanziato numerose imprese sediziose in tutto il paese.

Caso chiuso!

In realtà, “Soros” e le “sue ONG assortite” hanno sostenuto tutte le principali rivolte e proteste violente in America dall'inizio del primo mandato di Obama.

Le rivolte che si sono verificate dopo l'8 novembre 2016 equivalgono a niente di meno che a un'insurrezione premeditata.

Le impronte digitali di Soros sono dappertutto in ogni insurrezione di sinistra.

L'”FBI “deve avere un” dossier su Soros” alto un miglio.

 Fatelo uscire e fate in modo che il “Dipartimento di Giustizia Usa” incrimini questo traditore.

Soros: Malvagio signore della guerra economico, Dio aspirante o entrambi?

Poi inseguite tutti i colpevoli dell'11 settembre e fate crollare l'intera Camera.

Se il “POTUS” non farà qualcosa di radicale molto presto, il “Deep State” lo farà cacciare dalla Casa Bianca.

O “Trump” (e gli Stati Uniti) ... ... ... o “Soros” (e lo Stato Profondo)!

(Agosto 19, 2017).

 

 

 

 

Le “Nazioni Unite” riferiscono che le forze

israeliane stanno effettuando

esecuzioni sommarie di massa a “Gaza”.

Globalresearch.ca – (21 dicembre 2023) - Andre Damon – ci dice:

 

Mercoledì, l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che le forze israeliane hanno effettuato un'esecuzione di massa di civili nel nord di Gaza martedì, separando 11 uomini dalle loro famiglie e fucilandoli sommariamente.

Questo rapporto e un'accusa simile dell'”Euro-Med Human Rights Monitor” implicano che Israele è passato dall'uccisione di civili attraverso i bombardamenti alle esecuzioni di massa.

Nel suo rapporto, l'OHCHR nei Territori Palestinesi Occupati riferisce di "aver ricevuto informazioni inquietanti secondo cui le “Forze di Difesa Israeliane” (IDF) hanno ucciso sommariamente almeno 11 uomini palestinesi disarmati di fronte ai loro familiari nel quartiere di “Al Remal”, a “Gaza City”, il che solleva l'allarme sulla possibile commissione di un crimine di guerra".

L'ONU ha scritto:

"Il 19 dicembre 2023, tra le 20.00 e le 23.00 ore, l'”IDF” avrebbe circondato e fatto irruzione nell'edificio di “Al Awda”, noto anche come “edificio Annan”, nel quartiere di “Al Remal”, a “Gaza City”, dove si erano rifugiate tre famiglie imparentate, oltre alla “famiglia Annan".

L'ONU ha aggiunto:

"Mentre controllava l'edificio e i civili che vi si rifugiavano, l'IDF avrebbe separato gli uomini dalle donne e dai bambini, e poi ha sparato e ucciso almeno 11 degli uomini, per lo più di età compresa tra i 20 e i 30 anni, di fronte ai loro familiari".

 

L'”ONU” ha continuato:

"L'IDF avrebbe poi ordinato alle donne e ai bambini di entrare in una stanza, e ha sparato contro di loro o ha lanciato una granata nella stanza, ferendo gravemente alcuni di loro, tra cui un neonato e un bambino.

L'”OHCHR” ha confermato le uccisioni nell'edificio di Al Awda".

La dichiarazione dell'ONU corrisponde a un rapporto pubblicato in precedenza da “Euro-Med”, in cui si afferma:

 

Mentre il genocidio israeliano continua, 9 abitanti di Gaza su 10 riferiscono di mancanza di cibo.

"Le forze dell'esercito israeliano hanno effettuato esecuzioni sul campo contro civili durante i raid contro le case palestinesi nella Striscia di Gaza, secondo le testimonianze scioccanti ricevute dall'”Euro-Med Human Rights Monitor".

E continuava:

"Secondo le informazioni preliminari ricevute da “Euro-Med Monitor”, 13 membri della “famiglia Annan “e i loro suoceri sfollati, le “famiglie Al-Ashi e Al-Sharafa”, sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco israeliani, mentre altri membri delle famiglie sono stati gravemente feriti e sono attualmente in condizioni critiche".

Un testimone ha detto all'”Euro-Med Monitor”:

"Tredici persone sono state uccise a colpi d'arma da fuoco e molte altre sono rimaste gravemente ferite. I soldati israeliani hanno poi lanciato granate contro le donne, che erano trattenute in una delle stanze".

“Euro-Med Monitor “ha anche registrato un aumento delle esecuzioni sul campo in seguito alle segnalazioni di attacchi a veicoli militari israeliani da parte di fazioni palestinesi.

Ciò suggerisce che i crimini denunciati fanno parte della politica di ritorsione illegale di Israele contro i civili palestinesi, che viola il diritto internazionale umanitario.

Le notizie di esecuzioni sommarie di massa arrivano in mezzo a richieste sempre più aperte di genocidio e pulizia etnica della popolazione di Gaza da parte di funzionari israeliani e politici statunitensi.

In un'intervista radiofonica di domenica,” David Azoulai”, capo del “Consiglio regionale israeliano di Mtula”, ha chiesto lo spostamento della popolazione in Libano e ha detto che Gaza dovrebbe assomigliare ad "Auschwitz".

Ha detto:

"Dite a tutti a Gaza di andare sulle spiagge.

Le navi della marina israeliana dovrebbero caricare i terroristi sulle coste del Libano.

 L'intera Striscia di Gaza dovrebbe essere svuotata e rasa al suolo, proprio come ad Auschwitz".

In un'intervista televisiva ripubblicata da “Middle East Monitor”, “Miri Golan”, ministro israeliano per l'”Avanzamento delle donne”, ha dichiarato:

"Non mi interessa Gaza... per quel che mi importa, possono uscire e nuotare in mare".

 Ha aggiunto: "Voglio vedere “i cadaveri dei terroristi” in giro per Gaza".

 

In un altro video ampiamente condiviso, “Daniella Weiss”, ex sindaco di un “insediamento israeliano in Cisgiordania” e leader del movimento dei coloni israeliani, ha detto in un'intervista televisiva che l'obiettivo di Israele è quello di rendere "Gaza libera dagli arabi" per preparare "la creazione di insediamenti ebraici in tutta la Striscia di Gaza".

Questo linguaggio genocida è ora abbracciato negli Stati Uniti.

 Parlando alla conferenza fascista "Amerifest" negli Stati Uniti, “Michelle Bachmann”, preside della “Regent University”, fondamentalista cristiana, ha dichiarato:

"E' ora che Gaza finisca".

Ha concluso:

"I 2 milioni di persone che vivono lì, sono abili assassini. Devono essere rimossi da quella terra, quella terra deve essere trasformata in un parco nazionale".

Al 19 dicembre, secondo il “Ministero della Sanità”, 19.667 palestinesi sono stati uccisi a Gaza, circa il 70% dei quali sono donne e bambini.

 Circa altri 7.000 sono ancora dispersi, la maggior parte sepolti sotto le macerie, portando il bilancio delle vittime a oltre 25.000.

Mercoledì, Israele ha ordinato ai residenti nelle aree meridionali di Gaza di evacuare, in una mossa che porterà solo a un'impennata del numero di persone intrappolate nella città meridionale di “Rafah”.

Mercoledì, la giornalista palestinese “Bisan Owda” ha registrato filmati di attacchi aerei vicino all'”ospedale kuwaitiano di Rafah”, dove si trova rifugiata.

"Ci state dicendo di andare a sud, ci state dicendo di evacuare Khan Yunis", ha detto.

Ora le persone concentrate nella punta più meridionale di Gaza vengono bombardate senza sosta.

Secondo i dati delle Nazioni Unite, si stima che 1,9 milioni di persone a Gaza, ovvero l'85% della popolazione, siano sfollati interni.

 Secondo l'ufficio stampa del governo di Gaza, Israele ha attaccato più di 200 strutture sanitarie e oltre 102 ambulanze.

 E 126 uffici governativi e 90 scuole e università sono stati completamente distrutti, con altri 283 ulteriormente danneggiati.

In mezzo a queste atrocità implacabili, gli Stati Uniti continuano a finanziare, armare e sostenere logisticamente il genocidio.

In uno scambio straordinario mercoledì, al segretario di Stato “Antony Blinken” è stato chiesto di commentare "gran parte del mondo che incolpa gli Stati Uniti e Israele e la vede come una guerra dell'America".

A questo, si è lamentato “Blinken”:

"Non sento praticamente nessuno dire, chiedendo ad Hamas, di smettere di nascondersi dietro i civili, di deporre le armi, di arrendersi".

Ha concluso:

"Com'è possibile che non ci siano richieste all'aggressore e solo richieste alla vittima?"

La risposta a questa domanda è che la stragrande maggioranza della popolazione mondiale vede correttamente gli Stati Uniti e Israele come gli aggressori, e la popolazione di Gaza, che viene bombardata, affamata e massacrata, come vittima della violenza imperialista globalista.

 

 

 

 

I Complimenti Pubblici del Papa a Casarini.

Conoscenzealconfine.it – (21 Dicembre 2023) -  Francesco Capozza – ci dice:

 

Bergoglio:

“Saluto il gruppo di “Mediterranea Saving Humans” che è qui presente e che va in mare a salvare i poveretti che fuggono dalla schiavitù dell’Africa.

Fanno un bel lavoro questi, salvano tanta gente!”.

I complimenti pubblici di Bergoglio a Casarini.( L'Opinione)

 

In barba alla magistratura italiana, che indaga sulla Ong “Mediterranea Saving Humans” – gestita dall’attivista “No Global” Luca Casarini – ed in particolare sulle attività e gli spostamenti della nave “Mare Ionio”, stamattina il “Papa Re sudamericano”, alias “Jorge Mario Bergoglio”, ha pubblicamente ringraziato l”’Ong stessa” durante la consueta udienza generale del mercoledì.

 Presente, nell’Aula Paolo VI, lo stesso Casarini, che è poi stato ammesso al cosiddetto “bacio dell’anello” al Papa al termine dell’udienza.

Queste le raggelanti parole di “Bergoglio”:

“Saluto il gruppo di “Mediterranea Saving Humans” che è qui presente e che va in mare a salvare i poveretti che fuggono dalla schiavitù dell’Africa. Fanno un bel lavoro questi, salvano tanta gente!”.

Il tutto, come si diceva, nella completa noncuranza dell’inchiesta in atto da parte della procura di Ragusa che ha aperto un fascicolo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violazione del codice della navigazione a carico della “Mediterranea” e dei suoi organizzatori, “Casarini” in primis.

In particolare, gli indagati (in tutto sei) sono accusati del trasbordo fraudolento, avvenuto in data 11 settembre 2020, di 27 migranti che erano stati salvati dalla nave mercantile “Maersk Etienne”.

 Secondo l’accusa formulata dalla procura siciliana quel salvataggio non avvenne per ragioni umanitarie, ma fu uno scambio commerciale tra le due compagnie armatrici, la “Maersk” e la “Idra Shipping”, società a capo della “Mediterranea”.

Quest’ultima, secondo le carte della procura, ricevette infatti ben 125mila euro a seguito di quella specifica operazione di salvataggio.

Ma i loschissimi affari di Casarini nella “Ong Mediterranea” non finiscono qui.

Nelle ultime settimane, infatti, due inchieste parallele del quotidiano “La Verità” e del “settimanale Panorama” hanno dimostrato, carte alla mano, come fosse regolare l’afflusso di finanziamenti e donazioni da parte della “Cei” (la Conferenza episcopale italiana, ndr) a favore della” Ong Mediterranea”.

Il flusso di donazioni, sollecitato da diversi vescovi italiani e addirittura, pare, dal presidente stesso della” Cei”, il bergoglionissimo “Cardinale Matteo Zuppi”, è al vaglio degli inquirenti, anche a seguito di diverse intercettazioni a carico dello stesso “Luca Casarini” acquisite dalla medesima “procura di Ragusa”, territorialmente competente anche in questo caso.

 In particolare, una delle intercettazioni pubblicate da “Panorama” getta una luce sinistra sull’uso a fini personali del denaro delle donazioni.

In una conversazione telefonica” Casarini”, destinatario di 6 mila euro al mese di emolumenti da parte della “Mediterranea”, ammette che “sta roba m’ha permesso di pagare l’affitto di casa e l’assegno di separazione che devo a mia moglie senza essere costretto ad andare a lavorare in un bar”.

Dopo tutto questo, compreso l’”imbarazzo personale del Cardinale Zuppi”, che già s’immaginava vestito di bianco appena Bergoglio avrà la buona creanza di passare a miglior vita, l’attuale pontefice non ha voluto smentirsi e questa mattina se ne è infischiato sia della magistratura italiana che dell’imbarazzo della “Conferenza episcopale italiana”, organo che, d’altronde, ha da tempo esautorato da qualsiasi potere decisionale o anche solo del diritto di tribuna, nel dibattito generale all’interno della Chiesa.

Questo Papa, che ha compiuto 87 anni pochi giorni fa, secondo molti soffre evidentemente di una patologia senile importante. Secondo altri, ha da tempo gettato la maschera per mostrare realmente quello che è:

l’uomo chiamato da certi poteri forti e ricchi a distruggere la Chiesa cattolica.

Ai posteri l’ardua sentenza, è però chiaro che il mandato ed il programma – da chiunque provenissero ai tempi del “Conclave del 2013” – sono stati ampiamente rispettati.

(Francesco Capozza)

(opinione.it/politica/2023/12/20/francesco-capozza-udienza-bergoglio-complimenti-ong-mediterranea-casarini/)

 

 

 

 

Ex omosessuale: Papa Francesco

 invita l'umanità a unirsi a Satana

 nel prendersi gioco di Cristo e della sua Chiesa.

Lifesitenews.com - Doug Mainwaring – (19 dicembre 2023) – ci dice:

 

Il matrimonio tra persone dello stesso sesso ha un solo scopo: ridicolizzare, oscurare e annientare la relazione di Cristo con la sua Sposa, la Chiesa.

 È l'espressione pubblica da parte di Satana del suo disprezzo per “Cristo” e la sua Sposa.

 

( LifeSiteNews.com ) — Poco più di una dozzina di anni fa il cardinale argentino Jorge Bergoglio disse:

“Non siamo ingenui, non stiamo parlando di una semplice battaglia politica;

 È una pretesa distruttiva contro il piano di Dio.

Stiamo... parlando di... una macchinazione del “Padre della Menzogna” che cerca di confondere e ingannare i figli di Dio”.

Al Colloquio del 2014 sulla complementarità tra uomo e donna, ospitato dal Vaticano, Bergoglio, allora noto come “Papa Francesco”, pronunciò ancora una volta una verità senza tempo:

Riflettere sulla “complementarità” non è altro che riflettere sulle armonie dinamiche nel cuore di “tutta la Creazione”.

Le sue parole sembravano essere in sintonia non solo con la totalità della Scrittura e del Magistero della Chiesa ma anche con quelle della veggente di Fatima, Suor Lucia:

Verrà il tempo in cui la battaglia decisiva tra il regno di Cristo e Satana riguarderà “il matrimonio e la famiglia”.

Eppure, con la pubblicazione questa settimana di “Fiducia Supplicans” da parte della “Congregazione (ora Dicastero) per la Dottrina della Fede”, il Papa sembra aver aperto la porta ai sacerdoti per impartire benedizioni alle coppie omosessuali, un passo intermedio che porterà senza dubbio allo stesso- “matrimoni” sessuali trattati come “sacramento”.

L'evoluzione del messaggio di Papa Francesco traccia una discesa nell'oscurità, giocando pericolosamente con le bugie del padre della menzogna, esponendo la Chiesa e innumerevoli individui a gravi danni.

Ora siamo impegnati in un conflitto spirituale epico come mai prima nella nostra vita.

La storia del mondo occidentale negli ultimi decenni è un compendio delle intenzioni e delle tattiche aggressive di Satana:

divorzio facile, convivenza, sesso prematrimoniale, sesso extraconiugale, sesso ricreativo, omosessualità, bisessualità, poliginia, poliandria, pansessualità, disforia di genere in tutte le sue forme.

E gravidanze non coniugali, contraccezione, aborto, pedofilia, pederastia, pornografia, maternità surrogata e altro ancora.

A partire dalla metà del secolo scorso, il mondo si è mosso verso il rifiuto totale del matrimonio.

Ora la battaglia si è intensificata oltre tutto questo, verso quelle che un tempo erano domande a cui era facile rispondere: 

cos’è l’uomo? Cos'è la donna? Cos'è il matrimonio? Cos'è la famiglia?

Cosa sono i bambini, i ragazzi e le ragazze?

Le verità fondamentali, un tempo indiscusse e sostenute fermamente da tutti, si stanno sgretolando davanti ai nostri occhi.

Pervertendo i significati del “matrimonio, della famiglia e della sessualità”, il potenziale di comprensione del Vangelo viene sviscerato.

Il matrimonio non può essere “ridefinito” perché è una cosa e soltanto una cosa: l'unione di un uomo e di una donna come grande prefigurazione di “Cristo” e della sua Sposa, “la Chiesa”.

Permettere a questo massiccio sforzo globale di re-definire sia il matrimonio che la sessualità umana di continuare la sua marcia in avanti significa cooperare con Satana – il Padre della Menzogna, l’Accusatore, il Principe delle Tenebre, l’Antico Tentatore – nel suo titanico sforzo di arruolare il mondo intero nel deridere e oscurare la realtà eterna e celeste di Cristo e della sua Sposa.

 

Questa è stata la ricerca di Satana fin dall'inizio dei tempi.

E ora le forze all’interno della Chiesa – potenti prelati occidentali, sacerdoti famosi e coloro che fanno parte della vasta burocrazia della Chiesa cattolica romana – cercano sempre più di normalizzare l’omosessualità e consacrare le coppie dello stesso sesso come “sposate”.

Agiscono come alleati del Maligno poiché mostrano più fede nella moderna correttezza politica secolare che in Gesù Cristo, il Verbo Incarnato di Dio.

La loro mancanza di fede – la loro incredulità – è la fessura, la crepa strutturale nelle fondamenta della Chiesa che ora si insinua lungo le sue fragili mura – permettendo al fumo di Satana di riversarsi nella Chiesa.

Il matrimonio tra persone dello stesso sesso ha un solo scopo:

ridicolizzare, oscurare e annientare la relazione di Cristo con la sua Sposa, la Chiesa.

È l'espressione pubblica del suo disprezzo per Cristo e la sua Sposa da parte di Satana, che rappresenta il suo disprezzo e la sua ripugnanza per il piano di Dio fin da prima dell'inizio dei tempi.

 E Papa Francesco ora, attraverso messaggi confusi, ha invitato i suoi pastori e il suo gregge ad allinearsi con quello che si rivelerà essere il “più grande colpo di stato di Satana”.

Un insieme di attivisti umani o ingegneri sociali, vale a dire le élite liberali globaliste e ricche che detengono il potere sul governo, sul mondo accademico, sui media, sul mondo tecnologico e sulle multinazionali, cercando di promuovere l’accettazione universale del matrimonio tra persone dello stesso sesso come equivalente al matrimonio coniugale, avrebbe potuto non avevano alcuna speranza di raggiungere il loro obiettivo.

Nessun individuo o coalizione avrebbe potuto ideare una campagna così brillante.

Satana, il Padre della Menzogna, con la nostra collaborazione – volontaria o passiva – ha istituito un simile complotto e lo ha portato a compimento, arruolando uomini e donne per abbracciare una menzogna, ingannandoli nel frattempo facendogli credere che stanno intraprendendo una ricerca giusta, sul “lato giusto della storia”.

E ora, avendo guadagnato così tanto terreno nel mondo secolare, il massiccio assalto di Satana contro il matrimonio viene condotto all'interno della Chiesa.

San Papa Giovanni Paolo II definì il matrimonio il “sacramento primordiale”, iniziato quando la Seconda Persona della Trinità espresse il suo desiderio di avere una Sposa.

 È un sacramento il cui frutto non sarà pienamente evidente fino alla Grande Festa delle Nozze tra l'Agnello e la sua Sposa descritta nell' Apocalisse.

Il matrimonio è sotto assedio perché è al centro della “Buona Novella del Vangelo”.

L’attrazione per lo stesso sesso è ciò che mi ha portato a Dio.

Nonostante sia attratto dallo stesso sesso – o più probabilmente perché sono attratto dallo stesso sesso – mi meraviglio dello straordinario significato del matrimonio nel Piano eterno di Dio.

 

Sono certo che non avrei investito la mia vita nella comprensione della bellezza della creazione, della legge naturale, della complementarità e del matrimonio se non avessi dovuto affrontare l'attrazione per lo stesso sesso.

Molto probabilmente, vedrei il matrimonio come fa la maggior parte del resto del mondo:

 niente più che mera tradizione; ordinario, banale e forse del tutto sacrificabile.

Avrei potuto buttarlo via, come ho provato a fare una volta.

Ma Dio, nella sua misericordia verso di me, ha usato ciò che il mondo una volta considerava una maledizione – un abominio meritevole di morte – e che ora decreta dovrebbe essere custodito, celebrato e venerato come mezzo per avvicinarmi a Lui.

Il mondo è inimicizia con Dio.

Mente a coloro che sono attratti dallo stesso sesso dicendoci che non c’è felicità a nostra disposizione nella complementarità:

che siamo condannati a una vita di infelicità a meno che non riusciamo a convincere il resto dell’umanità ad abbandonare il significato unico della complementarità, e che noi resterà insoddisfatto, insoddisfatto e offeso finché non sarà sviscerato dall'esperienza umana.

 Il mondo cerca di placare questa “offesa” inventata, questa pretesa, e sceglie invece di offendere Dio rifiutando le ricchezze che Egli ci ha fornito in complementarità.

L’attrazione per lo stesso sesso è ciò che mi ha portato a Dio.

 È ciò che ha fatto gridare il mio cuore a Dio.

Mi ha fatto riconoscere che ho bisogno di Dio ogni giorno.

Ha fatto sì che quest’anima dal cuore duro e autosufficiente che aveva rifiutato Dio, peccatrice dalla nascita, riconoscesse che la mia anima aveva una fame profonda che non poteva essere soddisfatta dal mondo o da qualsiasi cosa questo mondo fornisse.

Mi ha fatto riconoscere che ho un'anima, creata da Dio e per Dio, ed è il Suo amore, l'Amore Divino, che il mio cuore cerca più di ogni altra cosa.

Da solo, avrei scelto di essere uno dei sofisticati del mondo, abbracciando la saggezza del mondo e usando la mia attrazione per lo stesso sesso per dominare gli altri e definire per loro il mondo come pensavo dovesse essere.

In questo modo avrei rifiutato, non solo per me ma per tutti gli altri, il nostro posto nel cosmo.

Ma grazie all'intervento di Dio nella mia vita e alla vera potenza della Sua Croce che mi ha liberato da tante fortezze nella mia mente;

e grazie alla Chiesa e a molti fratelli e sorelle – nella mia parrocchia e in tutto il mondo – la cui fede è per me una costante testimonianza e incoraggiamento, e ai molti santi che mi hanno preceduto e mi hanno ispirato, lo vedo come una follia Ora.

Non sono più perso, cerco di ritagliarmi un posto nel mondo, cerco di farmi strada facendo sì che coloro che mi circondano rifiutino la bellezza della verità assoluta della complementarità.

So esattamente dove mi colloco nel cosmo:

 sono stato creato maschio e, indipendentemente dalle mie predilezioni, posso guardare oltre per capire che sono creato per donarmi completamente non a un altro maschio, ma a una donna: mia moglie.

La forza e la bellezza del matrimonio

Il matrimonio è radicato nell’eternità.

Da prima dell'inizio dei tempi fino alla sua fine, il matrimonio definisce l'amore di Colui che è l'Alfa e l'Omega verso ciascuno di noi personalmente e verso l'umanità collettivamente come Chiesa, Sua sposa.

Il matrimonio tra persone dello stesso sesso all'interno della Chiesa sarà la massima vanità delle vanità davanti al Re dei Re e Signore dei Signori –– un rifiuto totale del cuore di Cristo rivelato nel Cantico dei Cantici e nella predicazione del Vangelo ovunque e in ogni epoca.

Il padre della menzogna tenta di oscurare una volta per tutte la componente mistica del matrimonio, il sacramento primordiale:

 l'amore sponsale di Cristo per la sua Chiesa.

Ti imploro:

 respingi la grande pretesa di Satana, intesa a divorziare la sposa di Cristo da Cristo, intesa a negare a Cristo il desiderio del suo cuore e privare l'umanità della gloriosa eternità per la quale ciascuno di noi è chiamato all'esistenza.

(Doug Mainwaring è un giornalista di LifeSiteNews.com, un autore e un attivista per i diritti del matrimonio, della famiglia e dei bambini.

Ha testimoniato davanti al Congresso degli Stati Uniti e agli organi legislativi statali, ha ideato e coautore amicus brief per la Corte Suprema degli Stati Uniti ed è stato ospite in numerosi programmi televisivi e radiofonici. Doug e la sua famiglia vivono nella periferia di Washington, DC.)

 

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