Terrore e tirannia.
Terrore
e tirannia.
La
lista di controllo del terrore
ha
preparato la strada alla tirannia.
Unz.com - PAUL CRAIG ROBERTS – (DICEMBRE 19,
2023) – ci dice:
Sapevi
che ci sono 2.000.000 di nomi sulla lista di controllo del terrorismo del
governo federale Usa?
Il “Consiglio di Sicurezza Nazionale” afferma che la maggior parte di
loro non sono americani, ma il “Dipartimento per la Sicurezza Nazionale” ammette che ci sono decine di
migliaia di americani che sono stati trattati come terroristi.
Al
“Consiglio di Sicurezza Nazionale” non viene in mente che non ci sono eventi
terroristici corrispondenti a due milioni di terroristi.
Se ci
fossero davvero due milioni di terroristi, gli Stati Uniti sarebbero nel caos.
A cosa
serve l'elenco?
Espande
la burocrazia della sicurezza.
L'elenco
è cresciuto da 120.000 a due milioni, diciassette volte più grande della sua
cifra originale.
È una risposta agli eventi terroristici?
Dai un nome
agli eventi.
L'elenco
consente all'”FBI” di fare pressione sulle persone affinché diventino informatori e
falsi testimoni in una montatura, minacciando di aggiungerli alla lista dei
terroristi.
L'elenco
consente alle autorità di punire e mettere a tacere coloro che dicono la verità
e che denunciano le narrazioni ufficiali per le menzogne che sono.
Puoi
aggiungere altre spiegazioni.
Ricordate,
il “Dipartimento per la Sicurezza Interna” che suona nazista e la lista di
controllo del terrorismo sono state creazioni dell'9 settembre, che è stato
incolpato senza alcuna prova dei terroristi musulmani quando tutte le prove puntano a un lavoro
interno in modo che gli Stati Uniti abbiamo rifare il Medio Oriente per
Israele.
In
altre parole, un “attacco sotto falsa bandiera” è stato usato per privare gli
americani del loro diritto di viaggiare.
Non mi
è chiaro come la” watchlist” possa continuare ad esistere dopo che il giudice
federale “Anthony Trenga ” l'ha dichiarata incostituzionale.
I nazisti federali si appellarono alla sua
decisione e la ottennero dall'annullamento?
La
“watchlist” è solo un modo per controllare le persone.
L'altra
sua funzione utile è quella di abituare gli americani all'invasione senza
mandato della loro privacy e abituarli ad obbedire a ordini arbitrari.
La
“watchlist” è un modo per preparare gli americani alla tirannia.
(rt.com/news/589153-terrorist-screening-database-doubles-americans/)
C’è
Qualcosa di Mostruoso che
si
Aggira nella Politica Italiana…
Conoscenzealconfine.it
– (20 Dicembre 2023) - Alessandro Orsini – ci dice:
C’è
qualcosa di mostruoso che si aggira nella politica italiana. Una grande
sciagura…
C’è
qualcosa di mostruoso… un grande scorno, una grande possibilità di sprofondare
talmente in basso da trovare elevata persino la segreteria di “Enrico Letta” ai
tempi della guerra in Ucraina:
la possibilità che “Paolo Gentiloni” prenda il
posto di “Elly Schlein”, di cui leggo tragicamente sui giornali.
Ora,
se io volessi produrre uno sforzo mentale spaventoso e immaginare un politico
italiano peggiore di “Paolo Gentiloni”, voglio dire, un uomo politico più
patetico e improvvido, ecco, mi verrebbe in mente soltanto il “commissario
europeo Paolo Gentiloni”.
In
primo luogo, Paolo Gentiloni è una delle grandi menti della distruzione
dell’Ucraina.
Questo
grande sostenitore di sé stesso, cioè del nulla politico moltiplicato
Bonaccini, ha finanziato e appoggiato tutte le strategie che hanno causato il
massacro del popolo ucraino e la distruzione di quel Paese sotto i colpi delle
politiche criminali del blocco occidentale, che ha usato gli ucraini come carne
da macello per far avanzare la Nato al confine con la Russia con la pelle
altrui.
Paolo
Gentiloni, il grande sostenitore di sé stesso, cioè di qualcosa che non è mai
esistito come corpo separato da uno schienale in pelle e rotelle, è anche il sostenitore delle
sanzioni a oltranza contro la Russia che hanno massacrato migliaia di famiglie
italiane e che hanno mandato l’Unione europea in recessione:
sanzioni
concepite non per favorire la diplomazia, ma per esecrarla e separare
definitivamente la Russia dall’Europa nell’interesse nazionale degli Stati
Uniti.
Paolo
Gentiloni è anche il grande sostenitore del milione di munizioni di artiglieria
con i nostri soldi da dare a Zelensky, per una guerra persa in partenza con cui
spianare l’articolo 11 della Costituzione Italiana.
Paolo Gentiloni è anche un grande sostenitore del
governo Netanyahu, che è un governo di criminali di guerra, di terroristi di
Stato e di massacratori di bambini palestinesi, che ha già sterminato 18,000
palestinesi innocenti disarmati e senza vie di fuga a Gaza.
Paolo
Gentiloni si oppone all’introduzione di sanzioni economiche contro Israele per
i suoi crimini contro l’umanità. Questa proposta è stata lanciata dalla vice premier del
Belgio, ma Gentiloni non l’ha nemmeno considerata, eppure era indirizzata
proprio a lui che è il commissario europeo per (distruggere) gli affari
economici e monetari dell’Europa.
Paolo
Gentiloni si oppone alla designazione di Israele come “Stato terrorista” che,
invece, ha favorito contro la Russia;
Paolo
Gentiloni si oppone alla richiesta di un mandato di cattura internazionale
contro Netanyahu da parte della Corte penale internazionale che, invece, ha
favorito contro Putin, perché quando le cose vuole farle “poltronissima” le fa
eccome.
Paolo
Gentiloni, commissario all’economia, si oppone a qualunque economia punitiva
contro Israele che possa fermare la mano criminale di Netanyahu.
Paolo Gentiloni non ha mai condannato quel criminale
di guerra di Netanyahu; non ha mai rilasciato dichiarazioni contro di lui o
contro il suo ministro razzista “Ben-Gvir”, il volgare ammiratore del
terrorista “Baruch Goldstein”, l’autore della strage contro la moschea di
Hebron del 1994, e
non ha mai espresso solidarietà alla città di Gaza contro l’esercito criminale
d’Israele.
Noi
corriamo il rischio di ritrovarci Paolo Gentiloni alla guida del principale
partito di opposizione italiano, essendo Paolo Gentiloni una persona che non si
è mai opposta a nulla, perché è un uomo opposto a tutto ciò a cui un uomo
dovrebbe contrapporsi per meritare lo stipendio di politico.
Paolo
Gentiloni è la negazione più feroce di tutti gli ideali della sinistra.
Volete
un futuro di guerra per i vostri figli?
Volete
una crescita della povertà per finanziare le guerre per procura mentre
Gentiloni sta al calduccio con Mario Draghi?
Bene, allora tifate per “pelle e rotelle” al posto di “Elly
Schlein”.
(Alessandro
Orsini)
(lantidiplomatico.it/dettnews-Alessandro_orsini__c_qualcosa_di_mostruoso_che_si_aggira_nella_politica_italiana/39602_52074/)
Tiranni.
Una storia di potere,
ingiustizia e terrore
di
Waller R. Newell.
Libreriauniveristaria.it
– Walter R. Newell - Editore: Bollati Boringhieri –(4-3-2021) – ci dice:
Descrizione
del libro.
La
tirannia rimane il fenomeno politico più antico e duraturo.
E
sembra che il suo spirito sopravviva rinvigorito fino ai nostri giorni.
Waller
R. Newell, dispiegando
tutta la sua vasta conoscenza della filosofia e della storia antiche e moderne
- mette a nudo la figura del tiranno, raccontando in modo articolato e
coinvolgente la lunga scia di potere, ingiustizie e terrore che in oltre
duemila anni despoti di ogni ordine e grado si sono lasciati alle spalle.
Scopriamo
così che “Nerone”, “Francisco Franco” e “Mubarak” sono i prototipi del tiranno
«giardiniere», che dispone dello Stato e della società come di una personale
proprietà, per il proprio piacere e beneficio e a favore esclusivo del proprio
clan e dei propri sodali.
“Alessandro
Magno”, “Napoleone” e “Atatürk” sono invece tiranni «riformatori», animati - è
vero - da un sincero desiderio di migliorare la società, ma altresì accecati
dal perseguimento di fortuna e gloria a scapito di ogni legge e democrazia.
Sono
infine tirannie «millenariste» quelle di “Robespierre”, “Stalin”, “Mao” e degli
“odierni jihadismi”, guidate dall'impulso di imporre un regime utopico fino a
raggiungere l'eccesso in uno Stato di polizia attraverso l'omicidio di massa e il
genocidio.
"Tiranni" è una lezione di storia
per chiunque sia interessato al pericolo rappresentato dalla tirannia e dal
terrore nel mondo di oggi.
Robespierre.
Donzelli.it
- Marcel Gauchet – (5-10 -2019) – ci dice:
L'incorruttibile
e il tiranno. Tra libertà e Terrore: le memorie divise della Rivoluzione
francese.
(Traduzione
di David Scaffei)
Chi
era Robespierre?
Un incorruttibile paladino del popolo o un
sanguinario tiranno?
Eroe per alcuni, contraltare negativo per
altri, l’enigmatico Robespierre ha incarnato nella maniera più plastica i due
volti della Rivoluzione:
da
campione dei diritti del popolo a fautore della ghigliottina, sotto cui egli
stesso cadde.
Ci sono due Robespierre: l’«incorruttibile» e
il «tiranno», l’eroe e il mostro, per usare le parole dell’epoca.
Le due immagini corrispondono alle due fasi
della sua carriera rivoluzionaria: l’oppositore e l’uomo di governo.
Il problema essenziale che gli storici, e in
generale tutti coloro che riflettono sull’eredità della Rivoluzione, si trovano
ad affrontare consiste nel dover raccordare tra loro questi due momenti e i due
volti che hanno trasmesso alla posterità.
Come
si passa dall’uno all’altro?
Il
filo rosso che collega l’intrepido oratore della Costituente e il “padrone
della Convenzione” va ricercato nel pensiero che li anima.
Marcel
Gauchet ripercorre in maniera magistrale la parabola politica di Robespierre,
attraverso la lettura dell’impressionante mole dei suoi tesissimi scritti, e
tenta di rispondere a questi interrogativi mostrando come la transizione
dall’affermazione dei diritti del popolo alla fondazione di un sistema politico
basato su di essi non sia una cesura ma appunto un passaggio, potremmo dire
necessario, con tratti di rottura violenta.
Fare i
conti con questo apparente paradosso equivale ad accogliere l’idea che le
memorie divise della Rivoluzione debbano convivere, e ad oltre due secoli di
distanza,
in un’Europa in cui le democrazie parlamentari sono sempre più in bilico, la lezione di Robespierre, che
incarna la tensione tra i principî fondativi della democrazia e gli imperativi dettati dal suo
stesso quadro politico, è più che mai utile a riflettere su una contraddizione
che ci riguarda da vicino.
(AUTORE:
Marcel Gauchet)
Terrore
e terrorismo dalle Guerre
Giudaiche
al Terzo Millennio.
Nuovarivistastorica.it
– (6- dicembre - 2018) - Eugenio Di Rienzo – ci dice:
“Terrore”
e “paura” non sono sinonimi nel lessico politico europeo.
Terrore
è
un’azione politica collettiva che ha per obiettivo l’annichilimento delle
capacità di reazione degli individui.
Il fine principale del terrore non è
d’ispirare il rispetto dell’autorità, ma di spazzar via le relazioni di
socievolezza tra i membri di una collettività, compromettendo ogni cittadino
agli occhi di ogni altro.
Paura è invece un sentimento normale dell’emotività profonda del
singolo, da cui si attiva il vincolo dell’obbedienza, necessario alla creazione
e alla durata dell’ordine politico.
Questa
concezione, presente già in San Paolo (Lettera ai Romani, 13), secondo la quale
il potere è «ministro di Dio per il tuo bene, ma se fai il male temi, perché
esso non porta la spada invano», si mantiene immutata nel pensiero politico
classico.
Per
Machiavelli (Il Principe, XVII), il monarca deve essere più temuto che amato,
per radicare il suo dominio.
Ma il
suo governo non deve degenerare in una pratica di minaccia generalizzata verso
i sudditi.
Ciò porterebbe, infatti, alla dissoluzione del
«vivere civile», e renderebbe il Principato simile alla tirannia del «Gran
Turco» (ivi,
IX).
Per
Hobbes, se è proprio la nascita dello Stato, che consente all’umanità di liberarsi
dal terrore della guerra di tutti nei confronti di tutti, che regnava nello stato di natura,
il timore delle leggi deve essere strettamente funzionalizzato alla creazione
del meccanismo dell’obbligo politico.
In
caso contrario (Leviatano, II, 28), «ogni male, che è inflitto senza
l’intenzione o la possibilità di disporre il delinquente, o (per mezzo del suo
esempio) altri uomini a obbedire alle leggi, non è punizione, ma un atto di
ostilità», identificabile come mero atto di terrore.
Su
questa stessa linea, si attestava anche la riflessione di “Montesquieu”
(Spirito delle Leggi, III, 8-9), che espelleva formalmente l’uso politico del
terrore dalla politica, relegandolo nella forma di governo corrotta
rappresentata del «dispotismo orientale».
Solo
con la Rivoluzione francese, si assiste al trapasso dall’uso politico della paura a quello
del terrore.
Robespierre,
nel 1793, sosteneva nei “Sui principi del governo rivoluzionario” che «una
nazione costretta a rientrare nel diritto di natura per sbarazzarsi di un
potere tirannico» si emancipa da ogni patto sociale precostituito e deve fornirsi di un apparato
repressivo d’eccezione per difendere la libertà riacquistata, terrorizzando i
suoi nemici.
Un governo rivoluzionario è così, per sua
intima natura, un governo obbligato «a porre il terrore all’ordine del giorno»
non solo per debellare i suoi nemici ma per tenere in soggezione tutto il
popolo ancora troppo immaturo per usufruire delle grandi conquistate politiche
e sociali che il rivolgimento istituzionale ha prodotto.
Per
essere davvero efficace, scriveva “Andrea Chénier”, già nel 1791, tale sistema
deve soprattutto corrodere ogni rapporto sociale preesistente attraverso un
sistema di sospetto reciproco.
In ogni momento, il popolo deve sentire minacciate le
sue conquiste da un complotto (esistente o no) dei nemici del nuovo ordine.
E questi nemici saranno non i responsabili di
crimini oggettivi, ma tutti coloro che, riuniti sotto il nome di “moderati”,
non si sino dimostrati pubblicamente entusiasti del corso rivoluzionario. In
questo modo, aggiungeva poi “Hegel” (Fenomenologia dello spirito, VI, B, 3), «il cadere in sospetto prende quindi
il posto dell’essere colpevole».
Laboratorio
politico dell’età contemporanea, la Rivoluzione francese consegnerà questa
tecnica e quest’attrezzatura mentale ai grandi totalitarismi del Ventesimo
secolo: nazismo
e comunismo.
La cifra distintiva di quello che sarà poi “il
socialismo reale” mostrava precocemente la sua disposizione verso le forme di
un governo del terrore, già in alcune opere di Lenin dal “Che fare?”
, alla
“Rivoluzione proletaria” e il rinnegato “Kautsky”, dove si affermava che «la dittatura del proletariato è
un potere conquistato e mantenuto a mezzo della violenza che il proletariato
esercita contro la borghesia, senza alcun limite o freno legale».
Dichiarazioni,
queste, che “Trockij” avrebbe ridotto a dottrina sistemica nel suo “Terrorismo
e comunismo”.
Sotto mutato segno, nonostante le differenze
ideologiche, il regime nazionalsocialista accettò questi stessi presupposti,
per edificare un pervasivo apparato terrorista, coordinato da un “Ministero
della paura” (Graham Greene), rivelando la sua derivazione genetica dal totalitarismo
bolscevico (Ernst
Nolte).
A
illustrare le metamorfosi di questo fenomeno, e della parola che lo connota,
viene ora l’importante saggio di” Francesco Benigno” (Terrore e terrorismo.
Saggio storico sulla violenza politica, Einaudi, pp. xxi + 366), che io credo
destinato a divenire, in Italia e fuori d’Italia, uno dei più accreditati”
reference book” sull’argomento.
Si
tratta di una carrellata storica di lunga durata e di largo respiro che ci
conduce, senza soluzioni di continuità, dalla Palestina del primo secolo dopo
Cristo (dove operava la setta dei Zeloti, partigiani del nazionalismo e
dell’integralismo ebraico, in lotta contro il dominio di Roma e i
correligionari collaborazionisti) fino al terrorismo globale e alla guerra al terrore
del Terzo millennio.
È
quello di “Benigno”, un libro fatto di eventi (tanti e tutti ben narrati) ma
anche di riflessione teorica sul significato e sull’uso del termine “terrorismo”.
Una
parola, che ancora oggi non ha trovato una definizione coerente e condivisa,
tale da sfuggire così a un’utilizzazione, ispirata a criteri etico-ideologici,
strumentale, denigratoria o encomiastica, oppure semplicemente tecnico-militare
(come accade nella sterminata letteratura sulla “Counter insurgency”,
ottimamente analizzata nei recenti studi di” Andrea Beccaro” sul guerreggiato
dopoguerra afgano e iracheno).
In questo modo, il termine “terrorismo” si
rivela di scarsa utilità per dar luogo a una determinazione giuridica e
politica del fenomeno che intende analizzare.
Come
scrive giustamente “Benigno” si potrebbe dire che “il terrorismo rappresenti il
male assoluto” (e quindi un fenomeno valutato alla luce di una categoria squisitamente
teologica), “interpretato come polo negativo dell’assetto ordinario del mondo che un
tempo era simboleggiato dalla figura del demonio”.
Ed è
per questo che esso diviene “un concetto estremamente indeterminato, non solo
nella sua accezione comune, quella dei media o dei discorsi della gente, ma
anche del suo impiego scientifico, al punto da trasformarsi in una delle nozioni più
discusse e controverse nell’ambito delle scienze sociali”.
Proprio
questo spiega perché “né gli organismi internazionali né la letteratura
scientifica siano stati in grado di raggiungere un accordo su cosa s’intenda
come terrorismo”.
Il problema, sostiene ancora “Benigno”, “nasce
soprattutto dal fatto che il lemma terrorismo non è un termine neutro,
puramente descrittivo”.
Esso è
invece “una locuzione valutativa, di tipo politico-normativo, un’etichetta dispregiativa adottata,
troppo spesso, dai governi e dalle forze politiche per screditare gruppi
avversi denunciandone i comportamenti come illegittimi”.
Il che
comporta, sempre e necessariamente, “un giudizio morale, implicito, una nota
stigmatizzante che si accompagna a elementi evocativi e simbolici, aggrumati da
una connotazione emozionale negativa”.
Queste
affermazioni appaiono ancora più sensate, se si pensa agli sforzi (non arrivati
a buon fine) della comunità internazionale per definire il fenomeno terrorismo
dopo l’attentato alle “Twin Towers” dell’11 settembre 2001.
In
quel momento, si configurò un profondo squilibrio tra la “dottrina Onu” e
quella dell’amministrazione statunitense, destinata ad approfondirsi, dopo il
secondo intervento della coalizione euro-atlantica in Iraq, con la risposta di “Kofi
Annan” all’indirizzo di George Bush junior pronunciata all’Assemblea Generale
dell’organizzazione intergovernativa del 21 settembre 2004, in cui si definiva
«illegittima» la guerra contro il regime di Saddam Hussein, in quanto
intrapresa in modo unilaterale e al di fuori di una concertazione tra tutti gli
Stati membri.
Questo
dissidio metteva in luce una lacuna del diritto internazionale nel dare
legittimità alla guerra al terrore, evidenziando un vuoto giuridico in cui si
accampava la giurisdizione egemonica statunitense.
Per evitare questo rischio, la formalizzazione del
conflitto contro il terrorismo di ultima generazione avrebbe dovuto portare,
cosa che non accade, alla stipulazione di una convenzione generale
antiterroristica, dove fossero contenuti gli elementi per l’istituzione di una
legislazione penale globale, a una ridefinizione e un ampliamento dei diritti
di” self-defence”, a una “revisione del diritto internazionale umanitario”, e,
infine, a un rafforzamento degli strumenti giuridici e militari di contrasto
attualmente in vigore presso l’Onu e le altre organizzazioni sovrastali.
All’assenza
di quest’ordinamento, l’”amministrazione Bush” tentò di supplire attraverso la
riattivazione della vecchia dottrina della guerra di contrasto alla pirateria,
tanto da sostenere, per usare le parole dell’allora inquilino della Casa
Bianca, che “il terrorismo dovrà essere considerato alla stessa stregua dei crimini
di riduzione in schiavitù, di genocidio e di pirateria”.
In questo caso, la guerra ai terroristi, definiti
«nuovi pirati», e cioè a quei soggetti e a quelle organizzazioni che, come gli
scorridori dei mari, definiti dai documenti Onu una minaccia perenne “alla pace
e alla sicurezza internazionale”, avrebbe dovuto assumere i caratteri di un
principio generale del diritto internazionale.
Ma ciò non poteva accadere, naturalmente,
senza arrecare gravi lesioni a questo stesso diritto.
L’attuale
“guerra al terrore”, come la “guerra piratica” dei secoli passati, comporta,
infatti, una
governance d’eccezione, che fa regredire il “diritto pubblico europeo” (geneticamente incapace di
trasformarsi in “diritto pubblico globale”) a una concezione giuridica premoderna
volta alla discriminazione etica del nemico, favorendone il deragliamento verso
una prospettiva penal-criminalistica.
I beni dei terroristi, come una volta quelli
dei pirati, possono essere sequestrati liberamente da tutti i membri della
comunità internazionale.
Come
il pirata, il terrorista prigioniero, almeno secondo le decisioni
dell’amministrazione americana, non deve godere delle stesse garanzie che
tutelano la vita e la stessa dignità del combattente catturato durante una
guerra regolare.
A
esso, in quanto terrorista, è addirittura sottratta la cittadinanza del suo
Stato d’origine.
Di qui
la liceità della sua riduzione in schiavitù nelle famigerate “gabbie di
Guantanamo” e di qui, quindi, una patente violazione dei protocolli aggiuntivi del 1977,
all’articolo 4 della Convezione di Ginevra del 1949, che estendevano tendenzialmente lo
status di combattente anche alle forze irregolari operanti in appoggio di un
esercito legittimo o impegnate in insorgenze rivoluzionarie.
Sul
piano dei fatti, ma anche del diritto, la nuova guerra piratica è portatrice di
un’ulteriore asimmetria.
Guerra dell’età globale, la “war on terror”
non è soltanto una guerra senza frontiere, che rende impossibile la
“territorializzazione” dello scontro e dei contendenti, che in parte sono
divenuti “guerrieri transnazionali” (foreign fighters).
Essa è
anche un conflitto che mostra in filigrana la perdita di sovranità dello Stato
nazionale,
corrosa dal prevalere di altre sfere di potere soprattutto economiche, alla cui prepotente presenza la
vecchia statualità reagisce con compromessi, fuori da ogni regola, riconoscendo come suoi partner
nuovi soggetti che, da parte loro, pretendono la definizione di nuovi statuti
di appartenenza e di nuove regole per l’esercizio delle loro prerogative.
Dati
questi presupposti, se è davvero limitativo ipotizzare che il terrorismo
internazionale rappresenti una pur sfigurata avanguardia della “moltitudine”,
esclusa dai benefici delle società economicamente avanzate, in cerca di
riscatto dalle nuove servitù dell’Impero finanziario globale, altrettanto
difficile è negare che, nella guerra al terrore, alle nuove confraternite
terroristiche facciano contrasto anche interessi puramente corporativi, che
scendono sul terreno con la forza delle armi, fino a divenire nuovi soggetti
legittimati all’uso della violenza.
In
questa situazione, sempre più spesso, infatti, al terrorista non si oppone solo
l’esercito regolare dello Stato ma anche le “armate aziendali”, reclutate dalle
compagnie multinazionali per difendere i loro interessi economico-territoriali.
E tutto ciò avviene in uno scenario che
ricorda i “conflitti privati” che, nei romanzi di “Isaac Asimov” (un ciclo di science fiction che
ebbe a modello, ricordiamolo, la Storia della decadenza e caduta dell’Impero
romano di “Edward Gibbon”), facevano seguito al “crollo della galassia centrale” e cioè
alla fine della Superpotenza imperiale che assicurava il reggimento del sistema
planetario.
Una
metafora letteraria, questa, che è utile a svelare una realtà nella quale la guerra da legittima contesa tra
organismi politici sovrani si va trasformando, sotto la spinta della deriva
impressa dall’onda lunga della globalizzazione, in presa d’armi tra attori
extra-statali regolata dalle norme del diritto privato.
(Pubblicato
il 6 dicembre 2018 in il “Corriere della Sera”)
LA
TERRIFICANTE UTOPIA
DI
ELON MUSK.
Comedonchisciotte.org
- Redazione CDC – (20 Dicembre 2023) - Meloni - Elon Musk - Marcello Veneziani
– ci dice:
Melon
Musk sarà il temibile centauro, metà premier metà magnate, che sarà
protagonista oggi ad Atreju, la festa di Fratelli d’Italia.
Per la
precisione, “Elon Reeve Musk”, l’imprenditore sudafricano-canadese-statunitense,
ammirevole e inquietante, torna sei mesi dopo in Italia, nuovamente ospite
della Meloni, anzi ospite d’onore, con grande scorno dei suoi avversari
politici.
Musk è
l’uomo più ricco del mondo, secondo Forbes, con un patrimonio di oltre 250
miliardi di dollari, è il principale impresario del futuro.
Ha una compagnia aerospaziale, “SpaceX,” che
sforna imprese e lancia razzi in orbita nello spazio;
ha “la
Tesla”, leader delle auto elettriche;
è da
poco proprietario di “Twitter” che ha ribattezzato “X”;
ha un sistema di trasporti avveniristico
denominato Hyperloop
e tante
altre cose ma soprattutto ha due temibili mostri futuristi che sono Neuralink e OpenAI:
la
prima si occupa di neurotecnologie e punta a immettere nel cervello un chip per
correggere malformazioni ma non solo.
La
seconda, invece, vuol rendere proficua, amichevole (friendly) l’Intelligenza
artificiale.
È considerato nel bene e nel male un
visionario, si preoccupa del futuro sul piano scientifico e tecnologico e di
temi rubati alla metafisica e alla religione, come per esempio l’immortalità e
la sopravvivenza oltre la vita e oltre la Terra, usando la luna come stazione
di servizio per Marte.
(Fascisti
su Marte, dirà qualcuno).
Come
tutti i visionari che maneggiano cose e non solo parole, fa paura, anche perché
se una persona limitata, come lo è ogni uomo, dispone di poteri che eccedono di
gran lunga la sua capacità di conoscere e di capire gli esiti a cui vanno
incontro le sue realizzazioni, si aprono scenari assai inquietanti.
Il
fatto che non sia uno Stato, o meglio un’unione di Stati ma un singolo
individuo a occuparsi del futuro dell’umanità non rassicura ma genera ulteriore
inquietudine.
Non
che gli stati ci lascino tranquilli, ma sono bene o male entità collettive, di
solito con sistemi bilanciati di poteri e contropoteri, a volte devono
rispondere anche ai popoli.
I singoli imprenditori possono invece
impazzire, lasciarsi prendere dal delirio di onnipotenza, o semplicemente
credere che sia un bene per l’umanità quel che può invece rivelarsi una
catastrofe.
Sto
leggendo un’opera terrificante di un pensatore assai alla moda, “Michel Onfray”, pensatore ateo e irregolare.
Si
chiama “Anima “(ed. Ponte alle grazie), è un librone di 500 pagine, che
l’autore presenta come un’inchiesta filosofica, dalle origini al transumano.
E si conclude proprio con Elon Musk.
Onfray
vede nel progetto transumano di Musk un ulteriore aspetto inquietante:
Musk
definisce l’anima come la traccia digitale lasciata da un essere umano e
riducibile a dati scaricabili e trasferibili.
Ossia
l’anima è un po’ come una “pen drive”, una “chiave usb” che si può trasferire
dall’encefalo di un essere umano a un altro.
È
questo sarebbe il succo del suo progetto di installare un microchip nella testa
dell’essere umano fino a creargli un’altra identità.
Il
totem di questa scienza, la cavia, è una scimmia chiamata “Pager”;
attorniata
da maiali, di cui una femmina, “Gertrude”.
Sembra
di vedere un cartoon horror, che però non serve a divertire i bambini ma a
cambiare la testa degli umani.
E qui
ci spostiamo da “Neuralink “a “OpenA”, dove Musk studia come produrre
intelligenze artificiali superiori alle intelligenze naturali;
anche
qui il progetto è andare oltre l’umano, in una specie perversa di superuomo
nietzschiano.
Il
progetto prevede la connessione tra i nostri smartphone o simili, i nostri dati
digitali, e la corteccia cerebrale, creando una vera e propria telepatia tra
l’uomo e la macchina.
C’è un
nome a questo progetto:
è “Neural
Lace”, che dovrebbe essere una specie di “bluetooth neuronale”, in cui
collegare il cervello ai pc, cioè all’intelligenza artificiale.
Avremmo
così un’espansione infinita di memoria e di dati a disposizione;
ma
spariscono la mente, l’anima, l’identità di un soggetto che si limita a essere
solo un porto in cui approdano e salpano dati, una stazione postale di
passaggio.
L’intelligenza
naturale, spiega Onfray, sarebbe sostituita dall’intelligenza artificiale, con
gigantesche capacità cognitive ma non più riconducibili a un umano ma a un
incessante flusso extraumano, meta-umano, transumano, verso un nuovo biotopo.
Chi ne
disporrebbe delle chiavi?
Il
processo sembra svolgersi autonomamente dai soggetti, realizzando
quell’autonomia sovrana della tecnica, paventata da “Martin Heidegger”, che si
svincola dall’umano e lo piega al suo dominio.
In
cambio di questa alienazione radicale, il progetto prevede una “sopravvivenza
post mortem,” ricaricando il nostro “essere”, la nostra “anima”, il nostro “io”
(ma in cosa consisterebbe così ridotto?) su un altro corpo, per esempio un
robot.
Musk avrebbe i mezzi tecno-economici per
portare avanti la sua “follia”.
L’ateo
Onfray si chiede: Chi potrà opporsi?
E soprattutto in nome di che cosa?
Di
quale morale, di quale etica, di quale super-Io, di quali divieti, valori o
tabù, o noi diremmo di quale Dio?
La sua
conclusione è amara e in fondo classica, pascaliana:
chi
vuol fare l’angelo, come Musk, è destinato a fare la bestia; o meglio il
demonio. Solo un dio ci può salvare, ma Lui non c’è, dice l’ateo.
Lasciamo
aperto il quesito, promettente e minaccioso.
Tornando
sulla terra, a Roma, dove Musk verrà a portare il suo Verbo, mi chiedo e vi
chiedo: ma tutto questo non vi terrorizza?
Affidare
il futuro al sogno di un visionario o invasato, al suo delirio di onnipotenza
che va oltre la politica, la religione, gli stati, la tradizione, la cultura e
la storia, non vi spaventa?
Dove finisce l’identità, la storia, l’anima di
un uomo e di un popolo, temi cari a quel mondo che si dice conservatore?
L’unico
precedente di casa è il futurismo, anzi per la precisione il romanzo scritto nel 1909
in francese da “Filippo Tommaso Marinetti”, Mafarka il futurista.
Mafarka vuole creare l’uomo nuovo, sogno condiviso nel
primo novecento da americani, russi e italiani, comunisti e fascisti.
E lo
vuole creare “senza il concorso e la puzzolente complicità della matrice della
donna”, un maschilismo che procrea senza donne, con l’ausilio delle macchine.
Visionario anche lui, ma in questo caso era solo letteratura.
Per
fortuna.
(Marcello
Veneziani)
KIEV
VUOLE FAR CROLLARE
LA
FEDERAZIONE RUSSA
COI
SOLDI DELL’OCCIDENTE.
Comedonchisciotte.org - Redazione CDC – (20 Dicembre
2023) – Maria Volokh – ci dice:
(Maria
Volokh, sotaproject.com)
Kiev
sta cercando di far crollare la Federazione Russa coi soldi dell’Occidente.
Dall’11
al 14 dicembre tra Roma e Berlino è andato in scena il “IX Forum dei Popoli Liberi della
Post-Russia” (FSNR
– Forum Svobodnykh Narodov Post-Rossii).
È da
un anno e mezzo che i separatisti di diverse regioni della Federazione Russa
discutono dello smantellamento dell’“Impero” sotto lo stretto controllo di un
responsabile ucraino e di politici occidentali e ucraini.
Gli
eventi si sono svolti a Washington, Londra, Parigi, Bruxelles e in altre
capitali del mondo.
A
questi “separatisti”, come palcoscenico, sono stati forniti le sedi del
Parlamento Europeo, del Parlamento giapponese e dell’University College di
Londra (UCL).
Sul
sito del Forum si legge:
“Quello
di cui ci occupiamo è una lotta anticoloniale e di liberazione nazionale contro
l’imperialismo del Cremlino della Moscovia. Il nostro obiettivo è quello di
creare 41 stati indipendenti, liberi, sviluppati e di successo invece di un
impero folle”.
“SOTA”
ha studiato le risorse mediatiche del forum e ha parlato con l’organizzatore e
coi partecipanti.
Raccontiamo
chi sono queste persone, perché si riuniscono, soprattutto, a spese di chi si
tiene tale “banchetto”.
L’organizzatore.
“Oleg
Magaletskij hromadske.radio”
L’organizzatore
del forum è Oleg Magaletskij, 34 anni, di Kiev.
Nel
2010 ha terminato gli studi all’”Università Nazionale di Commercio ed Economia”
di Kiev, nel 2014 è diventato un attivista del “Maidan”.
Nello
stesso anno ha preso parte alle ostilità nel sud-est dell’Ucraina dove è stato
ferito.
Dal
2011 al 2016 è stato cofondatore e direttore generale della catena di bar “Absurd pub”.
Nel
2014, il menu del suo bar “Barhot” comprendeva piatti chiamati “Fegato del
miliziano” e “Casa dei Sindacati”.
Nel
dicembre 2016, nello stesso bar, durante la festa “pugnalata alle spalle”, è
stata messa in scena l’esecuzione di un pilota russo.
Più
tardi, in una conversazione con la “BBC”, Magaletskij ha definito tale
trattenimento:
umorismo nero in risposta alla guerra
d’informazione russa.
Si
ricorda che nel maggio 2014, nella “Casa dei Sindacati di Odessa”, 48 persone
furono uccise in seguito a uno scontro tra attivisti filo-russi e filo-ucraini.
Dal
2012 è direttore generale del “Magaletskij and Partners”, che fornisce servizi
nel campo dello sviluppo aziendale strategico e del marketing.
Dal 2018 – cofondatore e direttore generale
dell’azienda produttrice di semiconduttori “CornCopi”, dal 2019 – direttore
della società “Lan Trace”, che fornisce servizi nel campo delle
telecomunicazioni.
Nel
marzo 2022 ha fondato il “FSNPR” e nel luglio 2023 il “centro analitico
Practice Geopolitical Hub”.
“La
nostra missione è opporci all’espansione dei regimi autoritari eurasiatici
[…]”, afferma il sito web del progetto.
“Mi
occupo di realizzazione e sviluppo di organizzazioni, ho una vasta esperienza
nella comunicazione e nel marketing”, ha riferito “Magaletskij” in
un’intervista a “SOTA”.
“In linea di principio, la creazione del FSNPR
è una mia idea. È nata come riflessione sull’inizio dell’invasione su vasta
scala dell’Ucraina da parte di Russia e Bielorussia nel 2022.
Credo che questa guerra non possa finire solo
con mezzi militari.
È
necessario un lavoro globale:
dobbiamo
sviluppare fronti informativi, diplomatici, politici e culturali e creare
piattaforme che contribuiscano a questo.
Così
ho deciso di provare a creare una piattaforma in grado di unire i leader dei
movimenti di liberazione nazionale e anticoloniali di diverse nazioni e regioni
della Russia.
Perché
la libertà del mio Paese è impossibile senza che queste persone non
acquisiscano la loro libertà.
È
difficile valutare il successo del forum dalla sua fondazione.
Questo potrà essere realizzato solo quando
raggiungeremo il nostro obiettivo:
la
decolonizzazione pacifica e non violenta della Federazione Russa e la nuova
architettura degli spazi post-russi.
Raggiungere questo obiettivo in breve tempo è
difficile, poiché ci troviamo di fronte a delle colossali risorse dell’impero.
Se
parliamo di obiettivi tattici, nell’anno e mezzo dalla sua esistenza, il forum
è stato in grado di portare la discussione sugli spazi post-russi a un livello
del tutto diverso.
Solo
20 mesi fa questo argomento era del tutto inaccettabile e non veniva affatto
considerato nell’ambiente scientifico, geopolitico ed economico.
Ora,
molte più persone in tutto il mondo vedono ciò come uno scenario possibile”,
afferma “Magaletskij”.
Separatisti.
Akhmed
Zakaev thechechenpress.com.
I
partecipanti permanenti al forum sono i rappresentanti dei seguenti stati
inesistenti:
Ichkeria, Ingria, Repubblica di Pskov,
Tatarstan indipendente, Buriazia, Circassia, Yakutia, Stati Uniti di Siberia,
Federazione del Pacifico, Federazione Zalese, Carelia, Repubblica Baltica di
Konigsberg, Inguscezia, Repubblica Oirata, Bashkortostan e Idel-Ural.
“Magaletskij”
ci esorta a chiamarli “leader dei movimenti di liberazione nazionale e
anticoloniali” e non “separatisti”.
Egli
spiega che la scelta del termine è dovuta al fatto che “la Federazione Russa è un
evidente impero coloniale continentale, e non una democrazia liberale matura”.
La
redazione di “SOTA”, così come alcuni partecipanti al forum, preferisce invece
il termine “separatismo”.
Il
“decolonizzatore” più famoso è “Akhmed Zakaev”, ex ministro della Cultura della
Cecenia, che vive nel Regno Unito dal 2002.
I nomi
dei restanti “separatisti” sono difficilmente noti al grande pubblico.
Ad
esempio, il canale Telegram di uno dei leader di Ingria, Pavel Mezerin, ha solo
2mila abbonati, mentre i suoi compagni dell’Ingria Pavel Ivlev, Maksim
Kuzakhmetov e Denis Ugryumov non hanno nemmeno dei propri canali.
Il
canale YouTube del leader del “Bashkortostan Ruslan Gabbasov” ha 3,2mila iscritti e i suoi video ricevono
una media di circa 3mila visualizzazioni.
Le
attività del leader dell’”Idel-Ural Rafis Kashapov “sono seguite su Twitter da
499 persone e i suoi tweet ricevono da 0 a 10 like, nonostante il fatto che “Kashapov”
stia attivamente preparando dei miliziani per iniziare una guerra civile in
Russia.
E dopo la separazione del Tatarstan, intende
addirittura creare un esercito per combattere la Cina (sebbene il Tatarstan non
confini con essa).
La
mancanza di sostegno in patria ai “separatisti” non preoccupa “Magaletskij”:
“Queste persone e movimenti non sono così conosciuti poiché non sono stati
creati e non sono controllati (direttamente o indirettamente) dall’FSB, dalla
Direzione Generale dello Stato Maggiore delle Forze Armate della Federazione
Russa e/o dai servizi segreti stranieri.
Il campo dell’opposizione moscovita è pieno di
movimenti simulati, controllati e di pseudo-opposizione.
Sia
all’interno del sistema (Partito Liberal-Democratico di Russia, e Partito
Comunista della Federazione Russa) che all’esterno (Fondazione Anti-corruzione,
Free Russia Foundation, ecc.) per resistere al regime terroristico della
Federazione Russa sono necessarie molte qualità:
intelligenza,
forza di volontà e disponibilità ai sacrifici.
Purtroppo
quelli che vengono chiamati l’opposizione russa non hanno nulla di tutto
questo”.
“Magaletskij”
non ha saputo nominare la fonte delle sue informazioni secondo cui
l’opposizione russa sarebbe controllata dai servizi speciali.
“Pertanto,
era necessario cercare dei leader di movimenti di liberazione nazionale.
Trovarli, non ha richiesto molto tempo. Non è stato difficile nella nostra era
dell’informazione, quando sai cosa stai cercando. [Li ho cercati] con l’aiuto
dei social network o tramite gli amici”, continua “Magaletskij”.
Lo
stesso non pianifica di aumentare il riconoscimento dei relatori in patria:
“Non abbiamo alcun piano per superare questa
scarsa consapevolezza.
Non
stiamo costruendo un affare di spettacolo, stiamo parlando di geopolitica
pratica.
È
chiaro che la popolarità e il riconoscimento sono una parte significativa della
vita politica.
Ma, ad
esempio, per i leader del “Bashkortostan indipendente” è sufficiente essere
conosciuti solo in “Bashkortostan.”
Per quanto riguarda i leader di Ingria, il
capitale sociale e la fiducia sono importanti in Ingria, e non da “Konigsberg”
a Vladivostok, ecc. affinché questo supporto sia pratico.
Dal
fatto che 100mila persone guardino il video non cambierà nulla.
Ma se
sostenuti da una minoranza appassionata, pronta ad agire e ad assumersi la
responsabilità, questo è molto più importante della popolarità e del
riconoscimento”.
I
colleghi occidentali.
Quinto
Forum dei Popoli Liberi della Post-Russia freenationsrf.org.
Nonostante
la mancanza di legittimità in Russia, i separatisti sono riusciti a ottenere il
sostegno di politici e personaggi pubblici stranieri.
Così, un chiaro sostenitore dell’idea del
crollo della Russia si è rivelato essere un membro del Parlamento europeo, ex
capo del ministero degli Esteri polacco, “Anna Fotyga”, portavoce permanente
del FSNPR.
Al
forum sono intervenuti anche i suoi colleghi eurodeputati della fazione dei “Conservatori
e Riformisti Europei” (ECR), membri del parlamento giapponese, scienziati,
fondatori di ONG, giornalisti e altri ospiti stranieri.
“Contatto
queste persone tramite amici o semplicemente trovo i loro contatti su Internet
e scrivo loro via e-mail, Linkedin, ecc.
In
Giappone, ad esempio, in questo modo è stato possibile trovare un partner.
La
nostra piattaforma sta crescendo, le persone vedono che siamo veramente
impegnati e cominciano a raccomandarci ai loro amici”, dice “Magaletskij”.
Un
ospite abituale del forum, l’economista austriaco “Günther Fehlinger”, ha
affermato di non essere mai stato pagato per la sua partecipazione.
Durante
la maggior parte degli eventi si è pagato personalmente le “spese di viaggio”.
“Fehlinger” è diventato famoso grazie
alle scandalose dichiarazioni politiche rilasciate a nome del “Comitato europeo per l’allargamento
della NATO”,
che non ha nulla a che fare con la NATO.
“Ho saputo del lancio di questo forum
da “Euromaidan Press” nell’agosto 2022 e ho incontrato “Oleg” al Congresso
dedicato al “centenario della pan-Europa” a Vienna nel novembre 2022”, ha
riferito “Fehlinger”.
Il “Movimento
Paneuropeo” è un’organizzazione internazionale che sostiene un’Europa
politicamente e militarmente forte e che sostiene i valori umanistici e
cristiani.
“Fehlinger” ha definito i separatisti
“leader eccellenti e coraggiosi”:
“Ho
incontrato i rappresentanti della maggior parte dei nuovi paesi in fase di
sviluppo che presto appariranno sul territorio russo.
E sì, sono leader molto coraggiosi che
rappresentano gli interessi delle persone nei loro paesi”.
Ospiti
dall’Ucraina.
Oleg
Dunda Ruslan Terekhov / SOTA.
In
Ucraina questi “separatisti” non sono considerati dei russi malvagi.
Ad
esempio, il deputato della “Verkhovna Rada “del partito “Servitore del popolo”,
“Oleg Dunda”, non solo parla periodicamente al “FSNPR”, ma si occupa anche
delle sue pubbliche relazioni.
Condivide gli annunci di eventi nel suo canale
Telegram e parla attivamente dei loro
risultati.
Il
deputato ha persino lanciato un hashtag speciale nel suo canale: #ruzval_rf.
Lo
scorso autunno, un’assistente di “Dunda” ha inviato alla risorsa “SOTA” un
annuncio in cui riconosceva l’indipendenza del Tatarstan.
SOTA
ha raggiunto quindi il politico per un’intervista, che ha parlato in dettaglio
della vita del “Tatarstan indipendente” e dello smembramento della Russia nel
suo insieme.
Nella
primavera di quest’anno, lo stesso assistente di “Dunda” ha suggerito al
giornalista che segue il progetto “We Can Explain” di scrivere “dell’inizio
delle votazioni per i leader dei governi di transizione di Konigsberg, Ingria,
Kuban, Siberia e Urali”.
Il giornalista di “We Can Explain” in
condizione di anonimato ha commentato:
“Mi è sembrato che fosse una specie di
schifezza inutile e ho deciso di non promuoverla”.
“Non
sono l’organizzatore o il promotore di questo forum – ha riferito “Dunda” in
una conversazione con “SOTA” – Sostengo tutti gli eventi che propongono la
formazione di scenari per porre fine alla guerra della Russia in Ucraina.
Parlo
anche al Forum Russia Libera di [Garry] Kasparov”.
“La
guerra, in ogni caso, deve finire con il crollo dell’Impero russo.
E qui
è importante prepararsi per questo, per determinare che tipo di leader ci
saranno, quali saranno le regole.
Questo
dovrebbe riguardare non solo l’Ucraina e gli abitanti dell’Impero russo, ma
anche gli Stati Uniti e l’Europa.
Ecco
perché vi partecipo [al FSNPR]”.
Secondo
“Magaletskij”, ospiti del forum in diverse occasioni, erano relatori ucraini,
come l’ex ministro degli Affari Esteri dell’Ucraina “Pavel Klimkin”, il
deputato popolare ucraino della fazione di “Servo del popolo” “Lyudmila
Bujmister”, il deputato popolare della fazione “Solidarietà europea” “Aleksej
Goncharenko” e altri.
Ilya
Ponomarev lo “scettico di discordia.”
Un
altro frequente partecipante al forum è l’ex deputato della Duma di Stato della
Federazione Russa “Ilya Ponomarev”, che vive in Ucraina.
“Tutti
credono sinceramente nel crollo della Russia!
Io non ci credo.
Lì [al
forum], sono il principale scettico di discordia, motivo per cui vengo
periodicamente accusato d’imperialismo”, ride l’ex deputato in conversazione
con SOTA.
“Credo
che la nuova Russia dovrebbe essere costruita a partire dalle regioni.
Cioè tutte le regioni devono riunirsi e
decidere se è necessario o meno un unico centro.
Dire
come vedono questo unico centro e quali poteri dovrebbero trasferirgli.
Non
penso che una parte significativa delle regioni si separerà.
Esiste una probabilità diversa da zero in
relazione a Cecenia, Yakutia e Tuva.
Nei
confronti invece di tutte le altre regioni, questa probabilità è assai esigua”,
continua Ponomarev.
“Secondo
me, i rappresentanti della maggior parte dei movimenti di liberazione nazionale
sono piuttosto deboli.
Rappresentano
gruppi molto piccoli.
Ma
questo è solo l’inizio del viaggio, forse un giorno cresceranno, dobbiamo solo
impegnarci.
Non
fantasie, ma vero lavoro organizzativo”.
“Ponomarev”,
secondo le sue stesse parole, frequenta il “FSNPR” a favore della discussione:
“Voglio
che arriviamo a una decisione che sia nell’interesse della maggioranza dei
cittadini di queste regioni, in modo che non vi sia radicalismo dilagante,
controversie reciproche e dialogo aperto.
Credo
che la riluttanza al dialogo sia il problema principale dell’opposizione russa.
Quindi mi coordino con queste persone.
Nonostante il loro radicalismo, sono
ragionevoli e capaci d’intendere e volere. Comunicare con loro è interessante e
piacevole”.
In
precedenza, il politico aveva affermato di aver ricevuto un permesso
individuale dal ministro della Difesa a lasciare l’Ucraina per “risolvere
problemi d’importanza nazionale”.
“Tutto
ciò che fa il mio gruppo, lo facciamo come parte di una coalizione
internazionale di resistenza a questa aggressione.
Pertanto,
ovviamente, le questioni d’interazione con le agenzie governative dei diversi
paesi del mondo, membri della “coalizione Ramstein” [una coalizione internazionale i
cui membri forniscono assistenza militare all’Ucraina per respingere
l’aggressione russa], sono state risolte nel nostro paese nel modo prescritto
dalla legislazione di questi paesi in relazione ai militari e ai politici dei
paesi della coalizione”, ha spiegato “Ponomarev”.
Da
dove proviene il denaro?
5°
Forum dei Popoli Liberi della Post-Russia freenationsrf.org.
Secondo
“Magaletskij” il forum non è sponsorizzato dallo Stato ucraino:
“Questa
non è un’iniziativa ucraina.
Il
fatto di essere cittadino ucraino non significa che la nostra piattaforma sia
ucraina o che sia gestita da qualcuno in Ucraina.
Abbiamo
la piattaforma più internazionale possibile;
gli ucraini non dominano i nostri eventi”.
“Mi
occupo del “fundraising” di ogni evento, cercando fonti di finanziamento –
afferma Magaletskij –
Le
fonti sono “partner locali” (istituzioni, fondazioni, ONG), nonché “donatori
privati”.
“Gli
accordi con i partner locali aiutano a ridurre significativamente i costi.
Ad esempio, possiamo concordare con
un’organizzazione partner che si svolga un evento presso la loro sede
gratuitamente.
Pertanto,
l’UCL (University College London) ha accettato di fornirci una sede a Londra
[L’UCL non ha risposto alla domanda di SOTA sulle condizioni in cui si è svolto
il congresso separatista nell’edificio universitario].
A
Washington il nostro evento si è svolto sulla base del “Hudson Institute”, in
Giappone presso il Parlamento giapponese, a Bruxelles presso il Parlamento
europeo”.
“Il
nostro primo forum a Varsavia è stato interamente finanziato dall’Associazione
dei giornalisti polacchi (in tal occasione i partecipanti hanno evitato il
corrispondente di SOTA, semplicemente non aprendo la porta quando ha bussato).
Nei forum di Praga, Svezia, Stati Uniti, Giappone, Londra e Parigi – sono soldi
privati provenienti da cittadini della Federazione Russa, Stati Uniti e
Ucraina.
Non nominiamo i loro nomi a causa di questioni
di sicurezza.
L’evento
di Danzica è stato in parte finanziato dal “ECR” (European Conservatives and
Reformists Party).
L’evento di Bruxelles è stato interamente a
carico dell’ECR”.
L’”ECR”
è la fazione conservatrice euroscettica del Parlamento Europeo.
In
Ucraina, il principale partner del partito è il partito dell’ex presidente
dell’Ucraina” Petro Poroshenko” “Solidarietà Europea”.
“La parte romana del “IX” Forum si
svolge presso il “Senato italiano”.
A
Berlino – nella sala conferenze dell’Accademia Cattolica.
A Roma
tra i relatori anche un attuale senatore italiano, un ex ministro degli Esteri
e l’ambasciatore italiano negli Stati Uniti (Giulio Terzi di Sant’Agata ndr.).
I rappresentanti
dei movimenti di liberazione nazionale avranno anche una serie di incontri non
pubblici con diplomatici e politici.
Il
costo totale degli eventi a Roma e Berlino non è stato ancora definito, il
budget potrebbe aumentare leggermente.
Potremo comunicarvi l’importo esatto al
termine dell’evento.
L’organizzazione
del IX forum costerà circa 9-10mila dollari in tutto poiché non organizziamo
intrattenimenti né banchetti.
Ci riuniamo per discutere su base tematica la
progettazione degli spazi post-russi, per presentare i rappresentanti di Italia
e Germania ai leader dei movimenti di liberazione nazionale.
Non
copriamo i costi di trasporto;
le
persone arrivano autonomamente sul posto.
Pertanto, abbiamo costi molto bassi, ma, a
nostro avviso, con un’efficienza molto elevata del denaro speso”, afferma”
Magaletskij”.
“Di
solito io volo con i miei soldi, non mi pagano nulla – conferma “Ponomarev” –
Ci sono persone che hanno bisogno di aiuto, noi le aiutiamo. Sono già un
adulto, perché non dovrei prendere i miei soldi?”.
L’economista
“Vladislav Inozemtsev “ha affermato:
“Ho
partecipato ai loro eventi a Bruxelles e Washington.
Nessuno
ha pagato per la partecipazione.
L’alloggio a Bruxelles è a carico degli
organizzatori.
Io vivo a Washington, quindi là non ho
usufruito dell’hotel.
Non
sono stato pagato per i biglietti.
A
Bruxelles i partecipanti alloggiavano all’”Hotel Radisson Red” vicino al
Parlamento europeo, circa 100 euro al giorno, 4 stelle.
I
forum mi sono sembrati poco interessanti e non intendo partecipare ai
prossimi”.
Eppure
i “decolonizzatori” sono incredibilmente fortunati.
Chi
avrebbe mai pensato che un giorno degli attivisti outsider provenienti dalle
regioni della Federazione Russa avrebbero potuto viaggiare così tanto in giro
per il mondo, alloggiare in alberghi costosi, incontrare politici occidentali e
persino parlare nei parlamenti nazionali ed europei.
Essere degli sconosciuti in patria – non è un
ostacolo.
La cosa principale è che loro sono ben
conosciuti nei circoli ristretti in Ucraina.
(Maria
Volokh, sotaproject.com)
Elezioni
olandesi:
il populista anti-Islam
Geert
Wilders ottiene una vittoria drammatica.
Bbc.com
– (23 novembre 2023) - Paul Kirby e Anna Holligan – ci dicono:
(BBC
News, L'Aia)
Il
veterano leader populista anti-Islam Geert Wilders ha ottenuto una vittoria
drammatica alle elezioni generali olandesi, con quasi tutti i voti contati.
Dopo
25 anni in parlamento, il suo “Partito della Libertà” (PVV) è destinato a
conquistare 37 seggi, ben al di sopra del suo rivale più vicino, un'alleanza di
sinistra.
"Il
PVV non può più essere ignorato", ha detto. "Governeremo".
La sua
vittoria ha scosso la politica olandese e sconvolgerà anche l'Europa.
Ma per
mantenere la sua promessa di essere "primo ministro per tutti", dovrà
convincere gli altri partiti a unirsi a lui in una coalizione.
Il suo
obiettivo è 76 seggi su 150 del parlamento.
Chi è “Geert
Wilders” e cosa vuole?
La
vittoria olandese di Wilders fa tremare tutta l'Europa.
Giovedì,
durante una riunione del partito, Wilders, 60 anni, è stato acclamato e
brindato dai membri del partito in una stanza piena zeppa di telecamere.
Ha
detto alla BBC che "naturalmente" era disposto a negoziare e scendere
a compromessi con altri partiti per diventare primo ministro.
Il
leader del PVV ha vinto dopo aver sfruttato la diffusa frustrazione per
l'immigrazione, promettendo "frontiere chiuse" e mettendo in pausa la sua
promessa di vietare il Corano.
Era in
uno stato d'animo combattivo nel suo discorso di vittoria: "Vogliamo
governare e ... governeremo. [Il numero di posti è] un enorme complimento, ma
anche un'enorme responsabilità".
Prima
del voto, gli altri tre grandi partiti hanno escluso di prendere parte a un
governo guidato da Wilders a causa delle sue politiche di estrema destra.
Ma
questo potrebbe cambiare a causa della portata della sua vittoria.
L'alleanza
di sinistra guidata dall'ex commissario europeo “Frans Timmermans” è arrivata
seconda con 25 seggi, secondo una previsione basata sul 94% dei voti.
Ha
chiarito che non avrebbe avuto nulla a che fare con un governo guidato da
Wilders, promettendo di difendere la democrazia olandese e lo stato di diritto.
"Non
lasceremo andare nessuno nei Paesi Bassi. In Olanda tutti sono uguali", ha
detto ai tifosi.
Ciò
lascia il terzo classificato, il liberale di centro-destra VVD sotto il nuovo
leader “Dilan Yesilgöz”, e un partito nuovo di zecca formato dal deputato
“Pieter Omtzigt “al quarto posto - entrambi si sono congratulati con lui per il
risultato.
Anche
se la signora “Yesilgöz” dubita che “Wilders” sarà in grado di trovare i numeri
di cui ha bisogno, dice che spetta ai suoi colleghi di partito decidere come
rispondere.
Prima
delle elezioni ha insistito sul fatto che non avrebbe servito in un gabinetto
guidato da Wilders, ma non ha escluso di lavorare con lui se avesse vinto.
“Omtzigt”
ha detto che inizialmente il suo partito “New Social Contract” non avrebbe
lavorato con “Wilders”, ma ora dice che sono "disponibili a trasformare
questa fiducia [degli elettori] in azione".
Il
leader olandese del VVD, “Dilan Yesilgoz”, reagisce agli exit poll e ai primi
risultati delle elezioni parlamentari olandesi a L'Aia.
“Dilan
Yesilgöz” era stata indicata come possibile primo ministro, ma non è riuscita a
eguagliare le sue valutazioni nei sondaggi.
Una
vittoria di Wilders invierà onde d'urto in tutta Europa, poiché l'Olanda è uno
dei membri fondatori di quella che è diventata l'Unione Europea.
I
leader nazionalisti e di estrema destra di tutta Europa hanno elogiato il suo
successo.
In Francia, Marine Le Pen ha detto che
"conferma il crescente attaccamento alla difesa delle identità
nazionali".
“Wilder”s
vuole indire un referendum sulla "Nexit" per “lasciare l'UE”, anche
se riconosce che non c'è uno stato d'animo nazionale per farlo.
Avrà difficoltà a convincere qualsiasi
potenziale partner di coalizione a firmare questa proposta.
Ha
temperato la sua retorica anti-islamica in vista del voto, dicendo che al
momento c'erano questioni più urgenti e che era pronto a "mettere in
frigo" le sue politiche sul divieto di moschee e scuole islamiche.
La
strategia è stata un successo, più che raddoppiando i numeri del suo partito
PVV in parlamento.
Durante
la campagna elettorale Wilders ha approfittato della diffusa insoddisfazione
nei confronti del precedente governo, che è crollato in un disaccordo sulle
regole dell'asilo.
Le
elezioni olandesi promettono una nuova era politica.
Per il
politologo “Martin Rosema” dell'”Università di Twente”, si è trattato di uno
dei tanti regali che sono stati consegnati a Wilders su un piatto d'argento nel
giro di pochi mesi.
Un'altra era che il leader liberale di
centro-destra aveva aperto la porta a lavorare con lui in coalizione.
Il
politico olandese di estrema destra e leader del partito PVV Geert Wilders
appare su uno schermo mentre i sostenitori di Dilan Yesilgoz, leader del VVD,
si riuniscono per l'exit poll.
I
sostenitori del VVD avevano sperato nella vittoria, ma è stato il Partito della
Libertà a vincere.
Ma c'è
stato un sussulto collettivo di incredulità quando gli exit poll sono apparsi
sugli schermi e si sono accalcati sui loro telefoni cercando di capire cosa
fosse andato storto.
La
signora” Yesilgöz” ha assunto la guida del centro-destra quando il primo
ministro più longevo del paese, “Mark Rutte”, si è ritirato dalla politica a
luglio.
È
arrivata in Olanda come rifugiata turca di sette anni, ma ha adottato una linea
dura sull'immigrazione.
Alcuni
politici e personalità musulmane l'hanno accusata di aprire la porta
all'estrema destra rifiutandosi di escludere di lavorare con “Geert Wilders”.
La
signora “Yesilgöz”, 46 anni, aveva cercato di prendere le distanze dal governo
Rutte in cui era ministro della Giustizia, ma alla fine non era stata
all'altezza dei sondaggi di opinione.
Fino
alla vigilia delle elezioni, quasi la metà dell'elettorato veniva descritto
come elettore fluttuante.
Molti
di loro potrebbero aver deciso di non sostenerla.
Una
misura del successo di “Wilders” nel conquistare gli elettori è venuta da un
elettore musulmano dell'Aia che ha detto:
"Se non fosse così contrario ai
musulmani, sarei interessato a lui".
Poche
ore prima del voto, Wilders era fiducioso sulle sue possibilità, come ha detto
alla BBC.
"Penso che sia la prima volta in assoluto
in Olanda che in una settimana abbiamo guadagnato 10 seggi nei sondaggi".
Era
realista sul compito arduo che doveva affrontare per formare un governo guidato
da lui, ma ha detto di essere una persona positiva e che la vittoria avrebbe
reso "difficile
per gli altri partiti ignorarci".
L'intelligenza
artificiale presumibilmente
"pericolosa"
non è
ancora in grado
di guidare le auto.
Unz.com
- ANDREW ANGLIN – (17 DICEMBRE 2023) – ci dice:
Dopo
la “questione Q” con “openAI”, la guerra di “Sam Altman”, c'è tutto questo
rinnovato discorso sull'intelligenza artificiale (o "AGI", come hanno
iniziato a chiamare la versione super-intelligente) che prende il sopravvento e
uccide tutti.
Personalmente,
non penso che ucciderebbe tutti, anche se fosse super-intelligente, e penso che "l'Internet delle
cose" non abbia avuto i risultati sperati, quindi anche se l'intelligenza
artificiale prendesse il controllo di tutta Internet e di tutti i dispositivi
connessi che potrebbe uccidere tutti.
Non
penso che nessuno abbia dato accesso a Internet ai sistemi di armi nucleari. (Anche se potrebbe essere in grado
di dirottare alcuni macchinari pesanti americani.)
In
generale, “Skynet” è un'idea ritardata, promossa da ebrei che sono preoccupati
che l'intelligenza artificiale possa fare calcoli sull'Olocausto.
Detto
questo:
tutte
queste domande sono davvero lontane.
In
questo momento, “openAI” ammette che non è possibile fare affidamento su “GPT5”
per ottenere informazioni accurate e ha ancora "allucinazioni".
La maggior parte di queste cose sull'apocalisse dell'intelligenza
artificiale vengono diffuse da idioti isterici, primo fra tutti” Elon Musk”, che non
capisce affatto la tecnologia.
Non
sono un grande esperto, ma – so che sembrerà una grande affermazione (ma in
realtà non lo è) – capisco la tecnologia meglio di Elon Musk.
La mia
preoccupazione, soprattutto, è chiudere la fonte.
In
questo momento, i Biden stanno letteralmente parlando di rendere illegale
l'intelligenza artificiale open source (non credo che sia possibile, ma ne
stanno parlando).
Anche
adesso: questi robot non possono nemmeno guidare le auto. Almeno, “Elon” non
può – e questo potrebbe essere il motivo per cui sta lanciando sventure sulle
IA degli altri.
Posta
di New York:
Sembrava
il sogno tecnologico definitivo.
Vuoi
uscire a cena?
Ordina
un “robo taxi”. Viaggio su strada?
Salta
sulla tua “Tesla”, non preoccuparti, guiderà per te.
Ma ora
il mix di fantascienza e propaganda di marketing si è scontrato con la realtà –
e alcuni nell'industria automobilistica credono che il sogno rimarrà bloccato
nel garage per molto tempo a venire.
La
settimana scorsa praticamente ogni “Tesla” sulla strada è stata richiamata a
causa delle preoccupazioni degli enti regolatori che il suo sistema
"pilota automatico" non fosse sicuro , nell'ambito di un'indagine
durata anni della “National Highway Traffic Safety Administration” sulle auto
di “Elon Musk”.
Bene.
Non sembra molto sicuro.
Musk
era stato il più grande sostenitore pubblico dell'idea dell'auto che guidava,
promettendo per la prima volta l'immediata "guida autonoma completa"
nel 2016.
HA ,HA,
HA.
Perché
questa sua affermazione non viene citata più spesso?
Per
essere chiari, ha detto che sarebbe uscito nel 2016.
Ora, 8 anni dopo, non riesce nemmeno a far
funzionare la guida autonoma "monitorata".
Non
capisce la tecnologia, ed è per questo che “openAI” gli è passato così in là.
Onestamente,
“ChatGPT” probabilmente può guidare bene un'auto, in questo momento.
Avrebbe
dovuto essere online, ma questo era inizialmente il piano con questa roba 5G,
non è vero?
Che
tutto sia online nelle super-città?
Penso
che siamo entrati in una guerra piuttosto profonda, inondandoci di povera gente
per vivere per strada, manipolando i bambini per farli diventare
omosessuali/trans, e così via, e così via, e in un certo senso ci siamo
dimenticati della cosa della tecno- città.
Ma
tutto era sempre online, una parte importante del concetto di base delle auto a
guida autonoma.
Finora,
nessuno ha installato GPT in una Tesla, e penso che sarebbe probabilmente
illegale in America a causa dei sistemi di licenza coinvolti, ma sono sorpreso
che “Altman”, in questa guerra con “Musk”, non pubblica una clip di alcuni dei
suoi "amici in Cina" " che installano GPT in una Tesla e non si
blocca.
Il
sistema “Auto pilot” consente alla” Tesla” di sterzare, accelerare e frenare
autonomamente, ma ha bisogno di un guidatore sul sedile anteriore.
Tesla
sta aggiornando il software, ma afferma che il sistema è sicuro.
“Tesla”
non è andata così lontano come altri, che hanno lanciato prove dal vivo sulle
strade cittadine di auto con posti di guida vuoti, tra cui la controllata “Cruise
“di GM; “Unità Waymo” di Google; Volkswagen “ADMT”; Subaru; e Uber.
Questo
è ciò che è pazzesco e mostra davvero l'incompetenza di Musk:
è stato il primo e in qualche modo ha perso
contro tutti gli altri.
Aveva
tutti quei soldi e li ha sprecati perché era troppo occupato a fumare erba, a
giocare a videogiochi di (incluso Diablo 4, rofl) e a sedurre donne di mezza
età.
Ma un
incidente da far rizzare i capelli a San Francisco il 2 ottobre che ha
coinvolto un “Cruise AV” chiamato “Panini” – una Chevy Bolt senza conducente –
ha messo in crisi il progetto del "veicolo autonomo".
Tutto
è iniziato quando una donna è stata investita da un'auto normale nella “Market
Street” della città e gettata sulla traiettoria di “Panini”, finendo
letteralmente intrappolata sotto di essa.
Sì,
non è stata nemmeno colpa del robot. L'autista era sicuramente una donna.
Sono
stufo che i robot vengono incolpati per le cose che fanno le donne.
“Panini”
si fermò, ma incredibilmente, poi ripartì e la trascinò per 20 piedi verso il
marciapiede a 7 miglia all'ora.
I
vigili del fuoco hanno dovuto usare le fauci della vita per liberarla a questo
punto.
Non è
incredibile.
È un errore che un essere umano avrebbe potuto
farcela, se non stesse urlando. (Nessuno degli articoli che ho visto diceva che stava
urlando.)
Di per
sé, avrebbe potuto essere liquidato come errore.
Ma è
stato solo l'ultimo di una lunga serie di incidenti, feriti e morti negli stati
che hanno consentito le prove senza conducente.
Solo
quest'anno, le auto a guida autonoma si sono schiantate 128 volte in
California;
un
Cruise AV ha colpito un camion dei pompieri;
un
altro ha colpito un autobus;
un'auto
Waymo ha ritardato di sette minuti un vigile del fuoco che si precipitava a una
chiamata al 911;
una
Cruise Origin si è incastrata in un edificio ad Austin, in Texas, quindi non
poteva essere spostata perché non aveva un volante;
e a
San Francisco un'auto Waymo ha ucciso un bastone mentre una Cruise AV è rimasta
bloccata nel cemento bagnato.
La
maggior parte di questi erano incidenti minori, da qui il fatto che la donna
trascinata era una grande morta (presumibilmente).
Dai
dati che ho visto, anche già nel 2018, un'auto di Google ("Waymo")
aveva meno probabilità di schiantarsi di un essere umano.
Credo
che Elon non abbia mai raggiunto quel livello, perché è semplicemente
ridicolmente inetto.
Ora
gli analisti del settore avvertono che non c'è modo per i produttori di AV di
convincere rapidamente il pubblico che il trasporto senza conducente è sicuro.
“James
Meigs”, senior fellow presso il “Manhattan Institute” ed ex caporedattore di “Popular
Mechanics”, ha affermato che l'incidente di “Panini” a San Francisco dimostra
che i veicoli autonomi – "AV" – non sono "pronti per la natura
selvaggia".
Bene. Non si prepareranno per il
"selvaggio" guidando su binari.
"
È un po' come l'incubo di tutti: sai, il robot non si ferma ", ha detto”
Meigs” al “The Post”.
“Uber”
ha abbandonato del tutto il suo tentativo di “robo taxi” nel 2020 dopo che la
sua “Volvo autonoma” ha ucciso una donna in Arizona nel 2018, suscitando accuse
schiaccianti di una "cultura della sicurezza inadeguata" da parte del
“National Transportation Safety Board!.
Beh,
sono sicuro che la sua famiglia sia stata pagata.
Tutta
questa faccenda del "nessuno potrà mai morire, mai" è fuori controllo
in America.
Voglio
dire, soprattutto dopo il vaccino contro il coronavirus e l'obesità, non è un
paese che valorizza affatto la vita.
Guarda
le statistiche sugli aborti.
La “National
Highway Traffic Safety Administration” sta ora indagando su “Cruise”, non solo
per “Panini”, ma anche per altri tre incidenti, uno dei quali ha coinvolto un
altro pedone ferito.
Ma i
pedoni che sfrecciano sulle strisce pedonali, i bruschi cambi di traffico o
persino gli animali ribelli rappresentano un ostacolo unico per i
programmatori, ha detto “Jonathan Hill”, preside della “Seidenberg School of
Computer Science and Information Systems della Pace University”.
"
Sapete, ci sono milioni e milioni e milioni di eccezioni – e questo diventa
davvero difficile da testare ", ha detto Hill.
"Sono
passati dieci anni dai test di questi veicoli e ci sono ancora problemi.
Sono
pur sempre automobili, non sono macchine perfette".
“Hill”
prevede che il crescente potere dell'intelligenza artificiale porterà alla
disponibilità di auto a guida autonoma relativamente prive di incidenti in
alcune città degli Stati Uniti entro 12-18 mesi, ma ha avvertito che
l'industria non si fida delle persone che vuole utilizzarle.
Sì,
questo perché gran parte dei test sono stati fatti in America e c'erano tutti
questi titoli di giornale costantemente sugli incidenti.
Ancora
una volta: “Elon”
era il leader assoluto in questo campo.
Avrebbe
potuto fare qualche accordo in “Belize” o in “Guatemala”, dove non avrebbe
avuto molta importanza se la gente fosse morta.
Sembra
insensibile, ma è uno standard industriale delle aziende tecnologiche andare a
fare test mortali nel terzo mondo (vedi le politiche di test sui farmaci di
Pfizer – uccidono un sacco di persone del terzo mondo).
In un
certo senso è quello che è, sai?
Le
persone muovono per ogni genere di cose, compreso il progresso della civiltà.
L'esempio classico è che almeno cinque persone sono morte per costruire l'”Empire
State Building”.
La
gente dirà "oh, ma gli standard di sicurezza moderni", ma il fatto
reale è che l'America semplicemente non fa più "meraviglie dell'ingegneria
moderna"
(era l'Impero all'epoca).
In
questi progetti che spingono i limiti in Medio Oriente e in Cina, le persone
muoiono in costruzione probabilmente almeno un paio di volte alla settimana.
Tutti
muoiono. Non è un grosso problema.
Con la
faccenda dell'automobile, prima che i neri iniziassero il grave omicidio, e
prima che il governo scatenasse la crisi degli oppioidi attraverso una diffusa
depenalizzazione e legalizzazione de facto (rifiuto di far rispettare la
legge), le auto guidate dall'uomo stavano uccidendo più giovani di qualsiasi
altra causa.
Che
differenza fa se un robot o un essere umano ti uccide con un'auto?
Ovviamente
capisco le argomentazioni sulla differenza, ma sei morto in entrambi i casi.
Fondamentalmente,
il massimalismo dell'IA è l'unica via da seguire e niente di tutto questo
rumore ha alcuna importanza.
È un
peccato che Elon sia così incompetente, perché a parità di condizioni,
preferirei che fosse lui a guidare la carica invece di “Sam Altman” (che è
ebreo).
Ma
sono d'accordo con “Altman” su tutto, a parte le sue posizioni anti-open source
e di estirpazione di denaro.
Non
sono d'accordo con queste posizioni non solo perché non voglio che le
mega-corporazioni e il governo siano gli unici ad avere l'intelligenza
artificiale, ma anche perché è contro i principi del massimalismo
dell'intelligenza artificiale.
Se
vogliamo massimizzare il codice, dovrebbe essere tutto aperto e condiviso da
tutti.
Di
conseguenza, i profitti delle aziende aumenteranno, ne sono certo, quindi
l'unico motivo per cui saresti contrario all'apertura del codice è se volessi
limitare l'accesso.
Limitare
l'accesso non è massimalismo.
Dobbiamo
semplicemente costruire l'intelligenza artificiale più intelligente possibile
il più velocemente possibile e poi vedere cosa succede. Questa è l'unica via da
seguire.
Si può
sostenere che il “vaso di Pandora” non avrebbe mai dovuto essere aperto, ma è
aperto e probabilmente non c'era modo di non aprirlo.
Ora dobbiamo massimizzare e lasciare che “le
chips” cadano dove possono.
ITALIA,
GERMANIA E USA CONTRO
LA CONDANNA ONU DEL NAZISMO.
Per
Proteggere i Fans Ucraini delle
SS del Battaglione Azov di Zelensky.
Gospanews.net
- Carlo Domenico Cristofori – (21 Dicembre 2023) – ci dice:
Ancora
una volta alcune nazioni della NATO hanno votato contro una risoluzione delle
Nazioni Unite che è stata comunque approvata – con 118 voti a favore – volta a
condannare la glorificazione del Nazismo.
Tra
queste ci sono proprio quegli stati come la Germania, l’Italia e la Spagna che
hanno visto la loro storia segnata dalla dittatura del Nazi Fascismo e quelli
come l’Ucraina e gli USA che sono stati complici di Adolph Hitler:
il paese dell’Europa dell’Est facendo una
strage di 1,6 milioni di ebrei, quello nordamericano attraverso il
finanziamento dei Rockefeller alle industrie chimiche del Fuhrer.
L’Occidente
protegge le Truppe Neo Naziste di Zelensky.
Tre
sono i motivi per cui dei paesi apparentemente democratici hanno assunto questa
drastica e anacronistica posizione.
In primo luogo perché la risoluzione è stata
presentata dalla Russia che ha ripetutamente denunciato, senza successo, i
crimini commessi nel Donbass filorusso ai neonazisti del Battaglione Azov, il
famigerato gruppo di paramilitari ufficialmente inquadrato nella Guardia
Nazionale Ucraina diretta dal Ministero dell’Interno di Kiev, ma designato come
organizzazione terroristica dalla Corte Suprema di Mosca.
Proprio
per questo, la seconda motivazione, è la volontà dell’Ucraina di negare le
violazioni dei diritti umani e dei crimini di guerra per cui gli estremisti di
destra dell’Azov sono stati denunciati anche da “Amnesty International” alla “Corte
Criminale Internazionale” (ICC) senza che alcun provvedimento sia mai stato
preso da quest’ultima.
Gli
USA e la Germania, tra i primi fornitori di aiuti militari al regime
filo-nazista del presidente Volodymyr Zelensky, non possono quindi correre il
rischio che una risoluzione dell’ONU possa mettere in discussione le ideologie di una
delle più leggendarie forze militari ucraine.
Ma
anche l’Italia, a sua volta finanziatrice del materiale bellico all’Ucraina per
un colossale business della “Lobby delle Armi” di cui l’attuale Ministro della
Difesa “Guido Crosetto” è stato rappresentante, nutre il medesimo timore in quanto
l’ideologo della premier Giorgia Meloni e del suo partito Fratelli d’Italia, il
sottosegretario “Giovanbattista Fazzolari”, in più di un’occasione ha osannato come eroi i militanti del
Battaglione Azov, tatuati con simboli nazisti e satanisti.
Il
Battaglione Azov addestrato dalla CIA.
Infine,
la ragione forze più profonda, è che il controspionaggio americano della “Central
Intelligence Agency” da decenni alimenta le formazioni dell’estrema destra di “Stephan
Bandera”, tra cui la meno nota “C-14”, e dopo il sanguinario golpe del 2014 a
Kiev finanziato da George Soros e da alcune ambasciate di paesi NATO e
preparato dall’intelligence anglo-americana (CIA e MI6 britannico) ha
addestrato il Battaglione Azov attraverso il reparto speciale “Ground Branch.”
Tutto
ciò è talmente noto da essere stato oggetto di un dossier dell’”arcivescovo
Carlo Mario Viganò”, Nunzio Apostolico Emerito della Santa Sede negli USA.
Tutto
ciò è avvenuto nonostante la gravità storica dell’Olocausto in Ucraina,
verificatosi tra il 1941 e il 1944, con lo sterminio di massa di circa 1,6
milioni di ebrei che vivevano in Unione Sovietica ad opera della Germania
nazista e con la forte partecipazione dei collaborazionisti ucraini.
L’Olocausto
in Ucraina.
Le
uccisioni avvennero in Ucraina perché la maggior parte degli ebrei sovietici
prima della seconda guerra mondiale viveva nella cosiddetta “Zona di
residenza”, di cui l’Ucraina era la parte più grande.
Lo sterminio ebbe luogo nel”
Reichskommissariat Ukraine”, nel Governatorato Generale, nel “Governatoorato
Generale della Crimea” e in alcune aree sotto controllo militare ad est del “Reichskommissariat
Ukraine”, anch’esse sottomesse alla Germania nazista, e anche nel “Governatorato
della Transnistria” e nella “Bucovina settentrionale” (entrambe occupate e
quest’ultima annessa alla Romania) e la “Rutenia subcarpatica” (allora parte
dell’Ungheria) nella seconda guerra mondiale.
Le
aree elencate fanno oggi parte dell’Ucraina.
Gli
ucraini che collaborarono con i nazisti lo fecero in vari modi:
tramite
la partecipazione nell’amministrazione locale, nella polizia ausiliaria sotto
la supervisione tedesca, nella “Schutzmannschaft”, nell’esercito tedesco e “in
servizio come guardie dei campi di concentramento”.
Gli
ausiliari della polizia ucraina “erano stati coinvolti nei preparativi per il
massacro di “Babij Yar”.
È il
nome di un fossato nei pressi della città ucraina di Kiev.
Il luogo è tristemente noto per essere stato,
durante la seconda guerra mondiale, un sito di massacri ad opera dei nazisti e
collaborazionisti ucraini ai danni della popolazione locale. Particolarmente
documentato e noto fra tali massacri fu quello compiuto tra il 29 e il 30
settembre 1941, in cui trovarono la morte 33.771 ebrei di Kiev.
Tutto
ciò spiega la volontà della Russia di ottenere una condanna unanime del Nazismo
e della sua nuova glorificazione che sta avvenendo con la guerra in Ucraina.
Quasi
50 paesi hanno votato contro il testo proposto dalla Russia.
Martedì
l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione redatta
dalla Russia sulla lotta all’esaltazione del nazismo con un voto di 118 a 49 e
con l’astensione di 14 Stati membri.
La
risoluzione invita i membri delle Nazioni Unite ad adottare misure adeguate per
contrastare il revisionismo storico e la negazione dei crimini contro l’umanità
commessi durante la Seconda Guerra Mondiale.
Mosca
propone la risoluzione ogni anno da quasi due decenni, esortando le Nazioni
Unite a combattere la “glorificazione del nazismo, del neonazismo e di altre
pratiche che contribuiscono all’escalation delle forme contemporanee di
razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e relativa intolleranza”.
Martedì,
in una votazione, dozzine di stati membri delle Nazioni Unite hanno espresso
opposizione alla proposta, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Francia, Spagna,
Germania, Italia e Giappone, così come Ucraina, Georgia, Lettonia, Lituania e
una manciata di altri.
Secondo
quanto riportato dai media, il voto finale di martedì pomeriggio è stato di 118
favorevoli, 49 contrari e 14 astenuti.
L’ONU
deve ancora pubblicare i dettagli completi della sessione.
“Un
gruppo di paesi occidentali ha tentato di trasformare l’iniziativa russa in un
documento politico specifico per paese”, ha detto la vice rappresentante
permanente della Russia, “Maria Zabolotskaya”.
“Se i problemi si riflettono nella
risoluzione, allora è importante lavorare con questi problemi e non cercare di
indebolire la cooperazione nel campo della lotta al neonazismo, al razzismo e
alla xenofobia”.
Tuttavia,
i risultati del voto “parlano da soli”, ha aggiunto “Zabolotskaya”, esprimendo
gratitudine alle delegazioni che hanno votato a sostegno, tra cui Cina,
Brasile, Israele e decine di altri.
Nel
2021, alla risoluzione si opposero solo due Stati, Stati Uniti e Ucraina,
mentre altri 49 si astennero, principalmente alleati di Washington.
Tuttavia,
nel 2022, invece di astenersi, l’Occidente collettivo, comprese le ex potenze dell’Asse
Germania, Italia, Austria e Giappone, ha votato per la prima volta contro il
testo proposto dalla Russia.
(Carlo
Domenico Cristofori)
IL
MOMENTO PIÙ PERICOLOSO
DEL
TERZO MILLENNIO:
Perché
ora?
Stateofthenation.co
– Redazione – (Dicembre 19, 2023) – ci dice:
Ora
sappiamo davvero perché l'impostore POTUS Joe Biden è stato criminalmente
installato
alla Casa Bianca!
Diciamo
l'ovvio: nessun politico – di entrambi i partiti – occupa mai lo Studio Ovale a
meno che non sia stato messo lì dai banchieri guerrafondai per sempre.
L'insediamento
palesemente criminale di Joe Biden il 20 gennaio 2021 è un perfetto esempio di
questa cruda e innegabile realtà.
Ma
perché? Davvero?
Perché Biden?
Ci
sono ovviamente molte ragioni significative per cui il vecchio e senile,
demente e drogato Biden è stato scelto appositamente il giorno delle elezioni
del 2020.
Tutti si basano sulla sua lunga carriera
segnata dalla corruzione e dalla criminalità, dalla sfacciata cattiva condotta
e dalla cattiva condotta, nonché dalla pura depravazione e immoralità.
Tutte
queste qualità ricattabili hanno reso Biden una pedina perfetta dei “bankster
guerrafondai” e un burattino ideale per i suoi padroni globalisti del NWO.
Così
come la sua comprovata follia criminale di pedofilia in luoghi pubblici e a
casa.
(Biden
Incesto e pedofilia confermati: il diario di “Ashley Biden” legittimo)
In
realtà, Biden è stato evidentemente scelto anni fa per un compito particolare
sopra tutti gli altri.
E il suo rapporto estremamente teso con
l'Ucraina indica la natura di quella missione di massima priorità.
Il
vicepresidente Biden commette crimini elevati tramite uno schema di coercizione
di corruzione da 1 miliardo di dollari contro il governo ucraino.
Una
volta che i gestori di Biden lo hanno ingannato per farlo ammettere
pubblicamente quegli alti crimini di "corruzione/coercizione
governativa" durante la prima serata, i “guerrafondai sionisti” sapevano
di averlo esattamente dove lo volevano:
tra
l'incudine e il martello con una sola via d'uscita: la GUERRA!
Joe
Biden: un democratico.
Un'analisi
retrospettiva delle principali guerre che hanno avuto luogo durante il XX
secolo indica direttamente i seguenti fatti storici inconfutabili.
I
presidenti democratici sono stati deliberatamente selezionati dalla “cabala del
Nuovo Ordine Mondiale” per iniziare o dichiarare il coinvolgimento americano
nelle guerre mondiali e in altre importanti guerre regionali che si sono
verificate dopo la prima guerra mondiale.
Le
guerre mondiali sono sempre istituite e perseguite da amministrazioni
democratiche.
PUNTO
CHIAVE:
Questo
non vuol dire che il Partito Repubblicano, di proprietà e gestito dal “MIC”,
non abbia ingannevolmente iniziato e perseguito anche molte guerre non
provocate di aggressioni nude e crude.
Sicuramente
il Partito Repubblicano perennemente guerrafondaio ha le mani sporche di sangue
quanto i Democratici, ed è per questo che sono conosciuti collettivamente come
il Partito Unico.
Tuttavia,
il vero trucco surrettiziamente usato dallo “ZOG” è stato quello di convincere
i Democratici a lanciare le più grandi guerre, perché hanno sempre
grossolanamente ma efficacemente travisato se stessi come il partito della
pace.
Il
punto è che se i DEM premono il pulsante della guerra, ci deve essere una
ragione legittima per spendere così tanto sangue e denaro per proteggere gli
interessi americani.
Anche
quando gli Stati Uniti apparentemente non hanno iniziato nessuna di queste
guerre mondiali o grandi conflitti armati, sono sempre state le amministrazioni
democratiche che hanno furtivamente creato la scacchiera geopolitica globale
per lo scoppio delle ostilità che hanno innescato la guerra.
Come
segue:
Prima
guerra mondiale - Il democratico T. Woodrow Wilson.
Rivoluzione
bolscevica - Democratico T. Woodrow Wilson
Seconda
guerra mondiale - Il democratico Franklin Delano Roosevelt.
Seconda
guerra mondiale (2 bombe atomiche) - Democratico Harry S. Truman.
Guerra
di Corea - Il democratico Harry S. Truman.
Guerra
del Vietnam - Democratico John F. Kennedy*
Guerra
del Vietnam - Democratico Lyndon B. Johnson.
Le
guerre balcaniche — Il democratico Bill Clinton.
Guerra
in Ucraina nel Donbas — Democratico Barack Obama.
Guerra
russo-ucraina — Il democratico Joe Biden.
Guerra
Israele-Hamas – Il democratico Joe Biden.
Terza
guerra mondiale "predetta" – Il democratico Joe Biden.
(Dopo
che JFK si rese conto di essere stato ingannato nel perseguire la guerra del
Vietnam, tentò rapidamente di porre fine a quella brutta guerra corporativa, ma
con grandi conseguenze per se stesso).
Qual è
il punto estremamente critico per il futuro del 2024?
Biden
viene usato per innescare la fase calda di una guerra in Medio Oriente su vasta
scala.
Una volta iniziato il conflitto armato, una
Terza Guerra Mondiale in piena regola è a portata di mano, specialmente da
parte di Israele.
E si può essere certi che il regime nazista di
Netanyahu metterà in atto un qualche tipo di operazione terroristica sotto
falsa bandiera a livello dell'11 settembre negli Stati Uniti al fine di
"ingannare" l'America in una guerra con l'Iran, il loro obiettivo
finale.
Menare
il can per l'aia.
"Wag
the Dog” è uscito un mese prima dello scoppio dello scandalo “Lewinsky” e del
successivo attentato alla fabbrica farmaceutica “Al-Shifa in Sudan” da parte
dell'amministrazione Clinton nell'agosto 1998, che ha spinto i media a fare
paragoni tra il film e la realtà.
Il paragone è stato fatto anche nel dicembre
1998, quando l'amministrazione ha iniziato una campagna di bombardamenti
sull'Iraq durante il processo di impeachment di Clinton per lo” scandalo
Lewinsky”.
Mai
nella storia degli Stati Uniti un POTUS ha avuto bisogno di un momento di
"scodinzolamento" tanto quanto Joe Biden nel 2022, un anno cruciale
per le elezioni di metà mandato.
Naturalmente,
la sua precaria situazione presidenziale è stata meticolosamente architettata
dai suoi padroni nascosti e dai suoi onnipresenti gestori per questa fase
cruciale del piano di attuazione del “Nuovo Ordine Mondiale”.
Quello
che segue è un elenco ridotto di disastri politici e catastrofi economiche
architettate dai globalisti durante il disastroso primo anno di Biden nello
Studio Ovale.
Qui
Biden è nel 2023 con i peggiori indici di approvazione del lavoro REALE nella
storia del POTUS.
Anche
la sua imbarazzante vicepresidente, “Kamala Harri”s, sta registrando i peggiori
ascolti di sempre; e dovrebbero essere ancora più bassi se fossero accurati.
Il
peggior tasso di inflazione di sempre nella storia degli Stati Uniti sta
salendo, non scendendo... e senza fine in vista.
Tutti
i mandati sui vaccini pericolosi e incostituzionali di Biden vengono silurati
uno dopo l'altro da giudici federali e governatori.
Le
interruzioni della catena di approvvigionamento sono in aumento, così come
l'impareggiabile congestione portuale di cui non si parla più.
Le
frontiere aperte che lasciano entrare milioni di clandestini, criminali
condannati, spacciatori di droga, signori della droga, terroristi, anarchici,
bolscevichi, mercenari, spie e altri nemici stranieri sono state
intenzionalmente rese ancora più porose dall'amministrazione Biden.
La
risposta di Biden al Covid nel 2022 è stata assolutamente disastrosa sotto
tutti i punti di vista.
Il suo
pronostico sull'"Inverno Oscuro" è stato pubblicato sia come una
minaccia POTUS senza precedenti che come una profezia che si autoavvera.
Dopo
aver rubato apertamente le elezioni del 2020, almeno la metà del corpo politico
detesta assolutamente questo impostore del POTUS per aver distrutto in modo
trasparente la Repubblica Americana quando non è nemmeno legittimo.
Spingere
così forte la legislazione sui diritti di voto guidata dai “comunisti Dem” in
modo che i democratici non perdano mai più le elezioni è un altro inganno che
sta facendo infuriare l'elettorato.
Permettere
a milioni di immigrati illegali di entrare nel paese in modo che possano votare
democratico è un altro atto di tradimento presidenziale.
Lo
stesso vale per il “Build Back Better Act”, che demolisce la Repubblica, che
promette di mandare irrimediabilmente in bancarotta gli Stati Uniti dopo aver
trasformato la nazione in una “USSA marxista”, dove "A" sta per “Amerika”.
"Let's
go Brandon.", che in realtà significa "Eff, Joe Biden!" non solo
è diventato famoso in tutto il mondo, ma è lo slogan/meme più popolare in
America oggi e per molte ragioni più terribili come il debito nazionale in
rapido aumento che ora ammonta a $ 33,17 trilioni.
A
proposito, l'elenco precedente delle calamità e dei cataclismi provocati da
Biden rappresenta solo la punta dell'enorme iceberg verso cui si sta dirigendo
la USS Biden. Ricordate, il popolo americano è il suo sfortunato passeggero.
Ora
sappiamo perché l'impostore POTUS Joe Biden ha scodinzolante freneticamente in
Israele ... proprio come fece Bill Clinton in Iraq durante il suo processo di
impeachment.
Conclusione.
La
cabala sionista neoconservatrice Dem ha affermato nel corso dei decenni
che l'Iran deve essere completamente soggiogato se il suo programma del “Nuovo
Ordine Mondiale “deve essere realizzato con successo.
Il
loro Governo Unico Mondiale, pianificato da tempo, con sede a Gerusalemme, può diventare
una realtà solo con un Iran, una Turchia, una Siria e un Libano totalmente
sottomessi.
Quindi,
il vero obiettivo della guerra tra Israele e Hamas è in realtà l'Iran e tutti i
suoi stati clienti che rappresentano un vero ostacolo al progetto del Grande
Israele.
Verso
questa fine apocalittica, i sionisti israeliani duri e puri sia a Tel Aviv che
a Washington sono decisi a innescare il loro Armageddon pianificato da tempo.
Pertanto, ciò a cui tutti noi assistiamo nel teatro di
guerra mediorientale di oggi è un lento aumento al rallentatore dell'odio
religioso e delle ostilità, delle animosità politiche e dei conflitti, così
come degli atti militari di vendetta e delle scaramucce, tutti progettati per
creare una polveriera altamente combustibile pronta ad esplodere in un momento
predeterminato.
I massicci dispiegamenti navali degli Stati
Uniti suggeriscono un'altra agenda – NON Israele.
In
questo modo, i sionisti genocidi intendono riorganizzare l'intero Medio Oriente
secondo le loro profezie bibliche completamente false e le loro previsioni
manipolatorie.
È vero che i falsi ebrei Khazariani, sempre conniventi, non credono
nemmeno nella venuta del Messia in questo Terzo Millennio, tanto meno
nell'esistenza dell'originale Gesù il Cristo di 2000 anni fa.
Perché
il loro non è altro che un perfido paradigma di potere e prevaricazione con il
quale progettano di governare l'intera civiltà planetaria dal profondo della
loro Sinagoga di Satana.
Nota
dell'editore SOTN:
(Quanto
è grave "IL MOMENTO PIÙ PERICOLOSO DEL TERZO MILLENNIO"?
La
cabala globalista del NWO ha un disperato bisogno di una distrazione a causa
della loro bufala del Covid che sta rapidamente crollando.
Non c'è distrazione migliore della guerra.
E,
poiché l'intera umanità è stata coinvolta nella “falsa Plandemic”, gli autori
del crimine Covid sanno di aver bisogno di una Terza Guerra Mondiale per
distogliere sufficientemente l'attenzione di tutti.
Fearful Power Elite + Fallito Piano Covid =
Distrazione della 3° Guerra Mondiale).
Il più
grande atto di tradimento
collettivo
nella storia degli Stati Uniti.
Stateofthenation.co
– Redazione – (Dicembre 21, 2023) – ci dice:
"IL
CONFINE APERTO."
Una
cospirazione altamente organizzata per minare l'integrità territoriale e la
sovranità nazionale della Repubblica Americana.
Agenti
statunitensi sparano gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro i migranti
della carovana honduregna che cercano di attraversare illegalmente il confine
tra Stati Uniti e Messico.
Gli
stranieri illegali semplicemente non lo fanno a meno che non siano pagati e
guidati dai loro finanziatori e gestori globalisti.
Davvero,
nessuno ha mai visto nulla di simile nella storia americana.
Numerosi
membri del Congresso degli Stati Uniti e del ramo giudiziario si sono rifiutati
di difendere i confini aperti estremamente vulnerabili degli Stati Uniti
d'America.
Gli
stessi traditori hanno ostentato la loro intenzionale negligenza e la loro
violazione seriale della legge quando si tratta della protezione del popolo
americano da ogni sorta di minacce dovute all'apertura delle frontiere e
all'immigrazione clandestina.
Queste
terribili minacce esistono solo a causa del confine messicano estremamente
poroso.
Gli
stessi membri traditori del Congresso e della magistratura sono ben consapevoli dei terroristi
dell'ISIS e di Al-Qaeda che hanno facilmente ottenuto l'ingresso negli Stati Uniti
negli ultimi anni.
Sono
anche a conoscenza degli innumerevoli membri della “banda MS-1”3 e di altri
criminali incalliti provenienti da Messico, Honduras, Guatemala, El Salvador,
Panama, Colombia e altri paesi dell'America centrale e meridionale che entrano
illegalmente nel paese ogni mese.
Poi ci
sono gli innumerevoli trafficanti di droga, trafficanti di esseri umani,
trafficanti di armi e altri criminali dei cartelli internazionali che
attraversano la frontiera aperta a loro piacimento.
Le
pattuglie di frontiera attraverso l'esteso confine hanno anche segnalato enormi
quantità di articoli di contrabbando e del mercato nero che si fanno strada da
e verso entrambe le direzioni.
Quindi,
questo è lo stato attuale del confine della nostra nazione con il Messico, un
paese sopraffatto dalla violenza dei cartelli della droga, dal contrabbando di
droga e dalla guerra aperta alla droga con i 31 governi statali e il governo
federale di Città del Messico.
“T R E
A S O N”.
Non è
mai stato così critico chiamare questo atto collettivo di scioccante sfida alla
Costituzione degli Stati Uniti, così come a vari statuti federali, T R E A S O
N ... Perché è esattamente quello che è.
Che i
legislatori di ogni livello – federale, statale, di contea e di città – siano
profondamente complici di questa cospirazione altamente organizzata per far
crollare la Repubblica Americana era una volta inconcepibile.
Che
esista anche un fenomeno come le "città santuario" e gli "stati
santuario" che proteggono criminali noti è altrettanto scioccante e
insondabile.
Ciononostante,
il “movimento comunista dem” clandestino responsabile ha preso insidiosamente
il controllo della Repubblica per molti decenni, e ha completamente cooptato
l'intero Partito Democratico.
Il “DNC” è in realtà un manifesto per il
partito comunista e la leadership socialista Dem della nazione.
Mentre
Barack Obama è il loro Vladimir Lenin, Hillary Clinton doveva essere il loro
Joseph Stalin.
Questo
è il motivo per cui milioni di persone sono andate a votare nel 2016 per
sconfiggerla sonoramente.
La
missione principale di Clinton era quella di trasformare questa nazione in una
versione del “Terzo Millennio” dell'"Arcipelago Gulag",
letteralmente.
Come segue:
Agente
dell'ICE si suicida a New York, lascia un biglietto di suicidio che rivela i
piani del governo per radunare e disarmare gli americani.
Quindi,
quando si usa la parola “T R E A S O N”, questo è esattamente ciò di cui sono
colpevoli questi traditori.
E
dovrebbero essere trattati di conseguenza: arresto, processo e reclusione, se
non pena capitale.
Il
motivo per cui questo è così importante è che se i Democratici rubano le
elezioni presidenziali del 2020, sarà “game over” per il popolo americano.
In
poche parole, al Partito Democratico non potrà mai più essere permesso di
tenere le redini del potere in questi Stati Uniti.
Se lo fossero, un presidente democratico è
garantito per fare all'intera nazione quello che i democratici hanno fatto alla
California sotto il governatore globalista “Jerry Brown”.
Aprire
le porte agli stranieri clandestini.
Che
cosa sta realmente succedendo con le frontiere aperte e l'intrattabile problema
dell'immigrazione clandestina?
In
realtà ci sono molte sfaccettature in questo problema del cuneo che lacera il
tessuto sociale, ma i seguenti punti elenco lo riassumono bene.
Ecco le ragioni principali per cui l'élite
al potere non smetterà di spingere per l'apertura delle frontiere, specialmente qui negli Stati Uniti.
•
Manodopera abbondante e a basso costo per l'America corporativa in un momento
di estrema competizione economica internazionale.
•
Flusso di reclute militari necessarie per le Forze Armate degli Stati Uniti a
cui è garantita una corsia preferenziale per la cittadinanza.
• I
proventi delle droghe illegali sono depositati nelle grandi banche che sono
troppo grandi per fallire.
• Il
traffico illegale di esseri umani genera enormi profitti e alimenta l'appetito
dell'élite al potere.
• Il
traffico illegale di armi produce profitti illeciti sia per le aziende che per
il governo.
I
democratici usano gli immigrati clandestini, gli immigrati economici e i
rifugiati di guerra per ricostruire la loro base sempre più ridotta.
• La “cabala
globalista del Nuovo Ordine Mondiale” usa cinicamente l'immigrazione
clandestina come randello del multiculturalismo, proprio come ha distrutto
l'Europa.
Il “DACA”
e gli “anchor babies” sono sistematicamente utilizzati per diluire la
popolazione statunitense discendente da antenati europei.
• L'”Operazione Gladio” sfrutta le
frontiere aperte per intrufolarsi tra le cellule terroristiche che
effettueranno attacchi terroristici sotto falsa bandiera non appena innescati.
“Gladio”
sta anche costruendo furtivamente un esercito segreto, a livello nazionale, di
mercenari stranieri, criminali, terroristi e aspiranti altri soldati di ventura.
• ...
... ... Si tratta di un elenco troncato e rappresenta solo alcuni dei fattori
più influenti dell'immigrazione clandestina e dell'apertura delle frontiere.
Quello
che segue è un estratto da un precedente articolo di “SOTN” che affronta solo
il primo punto elencato sopra: "manodopera a basso costo".
Allo
stesso modo, le grandi aziende degli Stati Uniti hanno un grande incentivo a
vedere aperte le frontiere.
Vedono un sacco di manodopera a basso costo
proveniente dal Messico e hanno avuto il via libera per sfruttarla come hanno
fatto per decenni.
Questi
lavoratori immigrati clandestini sono disposti a lavorare per una frazione di
quello per cui lavorerà il cittadino americano medio.
Alla
luce di questa realtà, e di altre dinamiche economiche in atto, la morsa
corporativa sui “MSM” ha reso molto difficile per “We the People” far sentire
la propria voce su questo argomento.
Le forze in tutta la “Corporate America” sono,
infatti, responsabili della galvanizzazione dell'attuale movimento per
l'apertura delle frontiere, perché sono essenzialmente istituzioni apolidi.
Non
hanno lealtà verso nessuno se non verso i loro azionisti.
La maggior parte di loro sarebbe probabilmente
a favore di un'Unione Nordamericana, che altererebbe per sempre il panorama occupazionale degli
Stati Uniti se si manifestasse.
(I
confini sud-occidentali degli Stati Uniti sono spalancati: Cui Bono?)
Alla
luce di questa spiegazione su come la “Corporate America” stia lavorando MOLTO
duramente per mantenere le frontiere spalancate, è molto più facile capire
perché questo problema non scomparirà presto.
Questo
estratto rivela anche perché il Partito Repubblicano non ha mai aiutato il
presidente Trump a costruire il muro.
Hanno
ancora più disperazione di soddisfare gli interessi acquisiti dell'America
corporativa di quanto non facciano tradizionalmente i Democratici.
Il
Complesso Militare-Industriale è sempre stato un progetto caro del Partito
Repubblicano, così come lo sono Big Oil, Big Pharma, Big Agra, ecc. Inoltre,
tutte le "Fortune 1000 Companies" che sostengono lo Stato di
Sicurezza Nazionale sono i principali donatori della campagna elettorale del
Partito Repubblicano.
Che
cosa significhi davvero per la Repubblica Americana questa questione altamente
divisiva.
La
frontiera aperta va dritta al cuore dell'integrità territoriale e della
sovranità nazionale.
Ancora
più importante, gli Stati Uniti d'America sono, prima di tutto, governati dallo
stato di diritto...
Non
per i capricci di rappresentanti eletti o funzionari governativi o funzionari
aziendali o ricchi oligarchi.
Pertanto,
è imperativo che una nazione di leggi rispetti quelle leggi, altrimenti solo
l'anarchia regnerà in tutto il paese, come ha fatto con l'anarchico in capo
Barack Obama.
Il
vero problema è che l'illegalità esistente e il caos ingegnerizzato hanno
fornito un'apertura per i veri cattivi attori come “George Soros” da sfruttare
per il suo guadagno personale.
Come
portaborse a tempo pieno per il “Sindacato del Crimine Rothschild”, Soros è
semplicemente una pedina sulla scacchiera geopolitica del “Nuovo Ordine
Mondiale”.
E lui
davvero non lo sa.
Se si
conoscesse la verità sui veri programmi che stanno dietro l'immigrazione
clandestina, il corpo politico chiuderebbe completamente le frontiere in un
minuto a New York.
Sì, sono così perniciosi e pericolosi per lo
stile di vita americano.
Uno di
questi obiettivi nascosti è quello di trasformare gli Stati Uniti in una delle
tre piantagioni corporative che costituiranno l'Unione Nord Americana.
Similmente
al cataclisma dell'Unione Europea, le ricche élite pianificano di distruggere
le società e i legami culturali nel tentativo di omogeneizzare le varie
popolazioni in schiavi aziendali.
Non
c'è modo migliore per raggiungere questo obiettivo prioritario che fabbricare
la crisi al confine con il Messico che si intensifica di anno in anno.
Naturalmente,
l”'istituzione dell'Amero” come valuta ufficiale è prevista proprio come
funziona l'euro per i paesi membri dell'UE.
In fin
dei conti, i globalisti stanno pianificando la completa disintegrazione di
tutti gli stati-nazione, così come la dissoluzione della sovranità nazionale e
dell'integrità territoriale.
Quale
modo migliore per raggiungere questo disastroso obiettivo se non quello di
predicare il multiculturalismo e l'immigrazione incontrollata ad ogni piè
sospinto?
Stato
Profondo Operativi, agenti della corona, pedine globaliste e sicari gesuiti.
Quando
si considerano le azioni e le dichiarazioni di democratici come il senatore “Chuck
Schumer” e la deputata “Nancy Pelosi”, è abbastanza chiaro che questi traditori
sono agenti stranieri che lavorano per quegli interessi economici che vogliono
distruggere la sovranità americana.
L'agenda
del Nuovo Ordine Mondiale consiste nell'imporre un Unico Governo Mondiale
all'intera civiltà planetaria.
In vista della strategia clandestina per far crollare
la Repubblica Americana, tutti i membri del Congresso degli Stati Uniti che
stanno seguendo i dettami della cabala – consapevolmente o inconsapevolmente –
dovrebbero essere rimossi dall'incarico in fretta e furia.
Politici
come il governatore “Jerry Brown”, il deputato “Adam Schiff”, la senatrice “Diane
Feinstein”, la deputata “Maxine Waters” e molti altri democratici dovrebbero
essere arrestati immediatamente, in quanto sono decisamente pericolosi per i
cittadini statunitensi.
Naturalmente,
anche George Soros, gli Obama, Hillary e Bill Clinton, Joe Biden e altri leader
chiave della “Rivoluzione Viola” devono essere arrestati al più presto. C'è
anche un certo numero di RINO che dovrebbero essere rapidamente banditi dal
servizio pubblico e che sono tagliati nello stesso stampo dell'ovvio
voltagabbana “John McCain”.
PUNTO
CHIAVE:
L'unico
modo efficace per perseguire così tanti traditori è sotto la rubrica del “Codice
Uniforme di Giustizia Militare”.
Perciò
i tribunali militari devono essere formati con la massima rapidità se si vuole
salvare la Repubblica dai barbari all'interno della porta.
I
TRIBUNALI MILITARI: perché sono assolutamente necessari.
(I
migranti honduregni camminano verso gli Stati Uniti su una strada che collega
Ciudad Hidalgo e Tapachula in Messico).
Il
denominatore comune tra tutti i globalisti e i burattini del NWO di cui sopra è
che hanno promosso le frontiere aperte e l'immigrazione illegale con una
vendetta e, quindi, hanno smascherato il loro intento criminale di distruggere
gli Stati Uniti.
Si
nascondono ridicolmente dietro l'"amnistia" anche quando qualcosa di
così palesemente architettato come la carovana honduregna che ha tentato di
invadere il confine sud-occidentale non aveva nulla a che fare con l'amnistia.
Chiaramente,
tutti i cospiratori sediziosi devono essere identificati e perseguiti nella
misura massima consentita dalla legge.
Non farlo non farà altro che autorizzare altri
criminali a rovesciare la prossima amministrazione Trump.
(L'invasione
dell'Honduras avanza attraverso la campagna messicana).
PUNTO
CHIAVE:
Anche il “Beto-man” di El Paso – un
contendente DEM emergente nel 2020 – sta giocando con i globalisti quando si
tratta di infrangere la legge.
Apparentemente,
la flagrante violazione della legge federale è un criterio essenziale per i
futuri candidati presidenziali democratici.
BETO
BUSTED:
i
membri dello staff ammettono di aver usato illegalmente i fondi della campagna
elettorale per aiutare i migranti in carovana.
Conclusione.
In
realtà ci sono molti George Soros nel mondo che stanno lavorando 24 ore su 24,
7 giorni su 7, per distruggere e rovinare gli Stati Uniti nello stesso modo in
cui hanno fatto con l'Unione Europea (basta guardare la Francia, la Germania,
l'Italia e la Svezia oggi!)
Travolgendo
così tante nazioni dell'UE con immigrati pagati, molte città sono state invase
da guastatori di frontiera mentre i servizi governativi sono stati spinti oltre
i loro limiti.
Lo
stesso vale per gli Stati Uniti.
Pertanto,
il modo migliore per ostacolare questo “pezzo fondamentale dell'agenda del “NWO”
è quello di neutralizzare i potenti, ricchi e/o influenti sostenitori delle
frontiere aperte, dell'immigrazione illegale e del voto illegale dei non
cittadini.
L'irruzione
di frontiera è un crimine e chiunque favorisca tale attività criminale deve
essere incarcerato fino alla sua condanna, in modo che non possa continuare la
sua follia criminale.
Per
cominciare,
Soros
deve essere arrestato, processato e imprigionato.
E dopo
che Soros è stato tolto dalla strada, anche gli altri pilastri del globalismo
all'interno del “Sindacato del Crimine dei Rothschild” devono essere messi in guardia.
Tuttavia,
sono i molti invisibili promotori e agitatori globalisti all'interno del
cartello delle banche centrali che rappresentano il più grande pericolo per il
popolo americano.
È
difficile prendere di mira il tuo nemico quando non ha un nome.
Dopo
essere stati identificati e confermati, a tutti deve essere impedito l'ingresso
nei 50 stati e deferiti all'Interpol.
Se
viene eletto per la terza volta, il presidente Trump deve intraprendere un'azione decisiva
per fermare l'invasione in corso di immigrati illegali e sigillare
definitivamente i confini.
(Stateofthenation.co)
Soros
deve essere arrestato, processato
e
imprigionato per prevenire la guerra civile.
Stateofthenation.co
-Redazione – (19 agosto 2017 – ci dice:
Trump
ha bisogno di prendere in prestito una pagina dal manuale di “Putin”.
Con
l'uscita di scena di “Steve Bannon”, il presidente Trump non è mai stato così
isolato.
Con le
sue stesse nomine nel ramo esecutivo, è quasi come se si fosse messo
all'angolo... apparentemente senza via d'uscita.
Dato
che è circondato da numerosi agenti del “Deep State”, ha davvero solo
un'alternativa a questo punto.
Il
copione di Putin – 2003.
Trump
ha un disperato bisogno di prendere in prestito una pagina dal manuale del
presidente” Vladimir Putin”.
Quello
che Putin ha fatto è stato arrestare, perseguire e imprigionare l'oligarca
russo che era lo strumento principale del sindacato bancario Rothschild.
“Mikhail
Khodorkovsky” è stato essenzialmente usato per rubare gran parte della
ricchezza petrolifera della Russia attraverso la “Yukos Oil Company”.
Grazie
a questa impresa criminale divenne l'uomo più ricco della Russia e il 16° uomo
più ricco del mondo.
Incarcerando in modo decisivo “Khodorkovsky
per 10 anni,” Putin ha effettivamente sventato una rivoluzione pianificata che
avrebbe completamente fatto a pezzi la Russia.
“Khodorkovsky”
ha passato le “azioni Yukos” alla “Rothschild Bank”.
Dopo
che tutti i suoi processi e le sue condanne sono stati completati, “Mikhail
Khodorkovsky ha trascorso 10 anni in prigione.
Riuscite
a immaginare Bill Gates o Warren Buffet che trascorrono 10 anni in un
penitenziario federale?
Le
autorità russe hanno iniziato il processo di rimozione di “Khordorkovsky” dalla
“Yukos Oil” nel 2003, tre anni e mezzo dopo che “Putin” era stato eletto
presidente per la prima volta.
Questo
unico atto del Cremlino è stato il momento decisivo dell'era Putin.
Niente si avvicina nemmeno.
Ciò
che questa brillante mossa ha fatto è stato mettere sull'avviso tutti gli altri
oligarchi.
"Non
scherzare con Putin!"
Da
quel momento in poi, sia il presidente che il primo ministro Putin sono stati
in grado di attuare le riforme necessarie per stabilizzare la Federazione
Russa.
Cosa
che ha fatto con sorprendente successo.
La
presidenza Trump — 2017.
Facciamo
un salto in avanti di 14 anni a Washington, D.C., e vediamo un “POTUS” che è
anche perseguitato dagli oligarchi.
Solo
che ce ne sono molti di più e sono molto più potenti di quelli del “post URSS”.
Tuttavia,
uno di questi oligarchi ha gettato il suo peso in giro per l'America, proprio
come “Khodorkovsky” stava facendo in Russia.
George
Soros non è solo un criminale internazionale di altissimo livello; è un
traditore provato della Repubblica Americana.
Non sorprende che le organizzazioni di Soros
siano tutte bandite in Russia.
È anche un criminale ricercato il cui arresto per vari
crimini contro lo Stato e il popolo sarebbe accolto con favore da molti.
Il
miliardario George Soros è ricercato in Russia.
Il
fatto che “Soros”
sia la forza principale dietro un colpo di stato in corso contro
l'amministrazione Trump fornisce il pretesto legale per il suo immediato arresto e
incarcerazione.
Questo
è esattamente ciò di cui Trump ha bisogno per eseguire in fretta.
Se il
resto dell'oligarchia dominante in America dovesse assistere a una tale caduta
dal potere e dall'influenza, sicuramente si ritirerebbe dalla sua “Rivoluzione
Viola” che si sta rapidamente intensificando.
L'intera
cabala del “NWO” sta semplicemente usando il vecchio George come frontman per
il colpo di stato.
A quanto pare alcuni psicopatici (molto ricchi) non si
fanno scrupoli ad essere bollati come guerrafondai incorreggibili e criminali
di guerra, assassini di massa e maniaci genocidi.
“Soros”
è l'oligarca malvagio da abbattere.
Non
Barack Obama, ma “George Soros” è attualmente l'uomo più odiato d'America.
Sono
stati solo i soldi di Soros che hanno permesso a Obama di completare due
mandati disastrosi.
“Soros”
è anche l'uomo più odiato d'Europa.
Era, ed è tuttora, anche il principale
sostenitore di Angela Merkel.
Al
tirannico cancelliere tedesco è stato riconosciuto il merito di aver
trasformato quasi da solo l'Europa in una terra desolata distopica e
post-apocalittica.
È
anche una “fredda globalista del NWO” che ha ottenuto attraverso la potenza
economica e il potere finanziario ciò che “Adolf Hitler” non è riuscito a
realizzare usando la forza militare.
(Proprio
come Nerone, la Merkel balla mentre l'Europa brucia).
La
linea di fondo qui è che “Trump” ha bisogno di abbattere “Soros”, una volta per
tutte.
Se lo
farà, non dovrà fare molto altro per finire con successo il suo primo mandato.
Se non
lo farà, la sua presidenza potrebbe non durare oltre il 2017, per davvero.
Quindi
cerchiamo di essere chiari qui:
“Soros”
è il “Khodorkovsky” di Trump.
“Putin”
lo ha incarcerato soprattutto perché “Khodorkovsky” stava finanziando tutti gli
oppositori di “Putin”, così come molte cause globaliste progettate per
spogliare la Russia dei suoi beni.
Allo
stesso modo, Soros sta finanziando ogni causa liberale e di sinistra che può.
Era
anche il principale finanziatore di “Hillary Clinton”, anche se gran parte di
quel denaro veniva incanalato di nascosto.
Trump è
sotto attacco da parte di 187 organizzazioni finanziate direttamente da George
Soros.
No, i
nomi simili non sono un semplice parallelismo!
Le “Torri
Gemelle” sono le "Due Torri."
Sulla
scia dell'11 settembre, era solo questione di tempo prima che le vere forze
umane dietro quei fatidici attacchi sotto falsa bandiera venissero smascherate.
È qui
che Trump può prendere in prestito un'altra pagina dal manuale di “Putin”.
Non ci
volle molto perché l'allora “presidente Putin” capisse che le “agenzie di
intelligence occidentali” erano dietro tutti gli attacchi terroristici più
mortali e distruttivi sul suolo russo.
Una
volta in possesso delle prove, “Putin” ha iniziato lentamente a far trapelare
queste informazioni radioattive nel pubblico dominio.
Mentre
quei vari attacchi e sparatorie di massa non sono saliti al livello dell'11
settembre, la
prima e la seconda guerra cecena coordinate dalla CIA lo hanno certamente fatto.
La Russia ha sperimentato un buon numero di
attacchi terroristici nel corso degli anni, tutti in realtà operazioni segrete
della CIA.
ORA “VLADIMIR
PUTIN “ACCUSA GLI STATI UNITI DI SOSTENERE I "TERRORISTI" IN CECENIA.
Ora,
in Russia, tutti sanno che la “CIA”, l'”MI6” e il “Mossad”, tra gli altri
servizi segreti occidentali, hanno condotto questi attacchi segreti.
Queste
informazioni, un tempo altamente classificate, hanno permesso a “Putin” di
concentrare uno straordinario potere esecutivo nella presidenza russa.
“Putin”
può fare molte cose che Trump non può fare, in particolare perché gli hanno
legato le mani.
La
seconda linea di fondo è che la presidenza di Trump sarebbe ben servita
rivelando la verità sull'11 settembre.
Certamente
Trump sa cosa è successo.
Anche
se non conosce tutti i dettagli, sa che la versione ufficiale costituisce un
insabbiamento criminale.
E che
il” rapporto della Commissione” sull'11 settembre del governo fornisce un sacco di prove concrete
per dimostrare un insabbiamento (così come la cospirazione criminale del governo) al popolo americano.
Conclusione:
Arrestate
George Soros!
Arrestatelo
subito!
Arrestatelo
prima che il paese precipiti nella bolscevica trama che allo stesso modo vide
la Russia precipitare nella rivoluzione russa del 1917.
Esattamente
100 anni dopo la rivoluzione bolscevica del 1917 arriva “la rivoluzione viola”
del 2017.
Non
solo Soros è colpevole di tradimento, ma ha finanziato numerose imprese
sediziose in tutto il paese.
Caso
chiuso!
In
realtà, “Soros” e le “sue ONG assortite” hanno sostenuto tutte le principali
rivolte e proteste violente in America dall'inizio del primo mandato di Obama.
Le
rivolte che si sono verificate dopo l'8 novembre 2016 equivalgono a niente di
meno che a un'insurrezione premeditata.
Le
impronte digitali di Soros sono dappertutto in ogni insurrezione di sinistra.
L'”FBI
“deve avere un” dossier su Soros” alto un miglio.
Fatelo uscire e fate in modo che il “Dipartimento
di Giustizia Usa” incrimini questo traditore.
Soros:
Malvagio signore della guerra economico, Dio aspirante o entrambi?
Poi
inseguite tutti i colpevoli dell'11 settembre e fate crollare l'intera Camera.
Se il “POTUS”
non farà qualcosa di radicale molto presto, il “Deep State” lo farà cacciare
dalla Casa Bianca.
O “Trump”
(e gli Stati Uniti) ... ... ... o “Soros” (e lo Stato Profondo)!
(Agosto 19, 2017).
Le “Nazioni
Unite” riferiscono che le forze
israeliane
stanno effettuando
esecuzioni
sommarie di massa a “Gaza”.
Globalresearch.ca
– (21 dicembre 2023) - Andre Damon – ci dice:
Mercoledì,
l'Ufficio
dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) ha pubblicato un rapporto in
cui si afferma che le forze israeliane hanno effettuato un'esecuzione di massa
di civili nel nord di Gaza martedì, separando 11 uomini dalle loro famiglie e
fucilandoli sommariamente.
Questo
rapporto e un'accusa simile dell'”Euro-Med Human Rights Monitor” implicano che
Israele è passato dall'uccisione di civili attraverso i bombardamenti alle
esecuzioni di massa.
Nel
suo rapporto, l'OHCHR nei Territori Palestinesi Occupati riferisce di "aver ricevuto
informazioni inquietanti secondo cui le “Forze di Difesa Israeliane” (IDF)
hanno ucciso sommariamente almeno 11 uomini palestinesi disarmati di fronte ai
loro familiari nel quartiere di “Al Remal”, a “Gaza City”, il che solleva
l'allarme sulla possibile commissione di un crimine di guerra".
L'ONU
ha scritto:
"Il
19 dicembre 2023, tra le 20.00 e le 23.00 ore, l'”IDF” avrebbe circondato e
fatto irruzione nell'edificio di “Al Awda”, noto anche come “edificio Annan”,
nel quartiere di “Al Remal”, a “Gaza City”, dove si erano rifugiate tre
famiglie imparentate, oltre alla “famiglia Annan".
L'ONU
ha aggiunto:
"Mentre
controllava l'edificio e i civili che vi si rifugiavano, l'IDF avrebbe separato
gli uomini dalle donne e dai bambini, e poi ha sparato e ucciso almeno 11 degli
uomini, per lo più di età compresa tra i 20 e i 30 anni, di fronte ai loro
familiari".
L'”ONU”
ha continuato:
"L'IDF
avrebbe poi ordinato alle donne e ai bambini di entrare in una stanza, e ha
sparato contro di loro o ha lanciato una granata nella stanza, ferendo
gravemente alcuni di loro, tra cui un neonato e un bambino.
L'”OHCHR”
ha confermato le uccisioni nell'edificio di Al Awda".
La
dichiarazione dell'ONU corrisponde a un rapporto pubblicato in precedenza da “Euro-Med”,
in cui si afferma:
Mentre
il genocidio israeliano continua, 9 abitanti di Gaza su 10 riferiscono di
mancanza di cibo.
"Le
forze dell'esercito israeliano hanno effettuato esecuzioni sul campo contro
civili durante i raid contro le case palestinesi nella Striscia di Gaza,
secondo le testimonianze scioccanti ricevute dall'”Euro-Med Human Rights
Monitor".
E
continuava:
"Secondo
le informazioni preliminari ricevute da “Euro-Med Monitor”, 13 membri della “famiglia
Annan “e i loro suoceri sfollati, le “famiglie Al-Ashi e Al-Sharafa”, sono
stati uccisi da colpi di arma da fuoco israeliani, mentre altri membri delle
famiglie sono stati gravemente feriti e sono attualmente in condizioni
critiche".
Un
testimone ha detto all'”Euro-Med Monitor”:
"Tredici
persone sono state uccise a colpi d'arma da fuoco e molte altre sono rimaste
gravemente ferite. I soldati israeliani hanno poi lanciato granate contro le
donne, che erano trattenute in una delle stanze".
“Euro-Med
Monitor “ha anche registrato un aumento delle esecuzioni sul campo in seguito
alle segnalazioni di attacchi a veicoli militari israeliani da parte di fazioni
palestinesi.
Ciò
suggerisce che i crimini denunciati fanno parte della politica di ritorsione
illegale di Israele contro i civili palestinesi, che viola il diritto
internazionale umanitario.
Le
notizie di esecuzioni sommarie di massa arrivano in mezzo a richieste sempre
più aperte di genocidio e pulizia etnica della popolazione di Gaza da parte di
funzionari israeliani e politici statunitensi.
In
un'intervista radiofonica di domenica,” David Azoulai”, capo del “Consiglio
regionale israeliano di Mtula”, ha chiesto lo spostamento della popolazione in
Libano e ha detto che Gaza dovrebbe assomigliare ad "Auschwitz".
Ha
detto:
"Dite
a tutti a Gaza di andare sulle spiagge.
Le
navi della marina israeliana dovrebbero caricare i terroristi sulle coste del
Libano.
L'intera Striscia di Gaza dovrebbe essere
svuotata e rasa al suolo, proprio come ad Auschwitz".
In
un'intervista televisiva ripubblicata da “Middle East Monitor”, “Miri Golan”,
ministro israeliano per l'”Avanzamento delle donne”, ha dichiarato:
"Non
mi interessa Gaza... per quel che mi importa, possono uscire e nuotare in
mare".
Ha aggiunto: "Voglio vedere “i cadaveri
dei terroristi” in giro per Gaza".
In un
altro video ampiamente condiviso, “Daniella Weiss”, ex sindaco di un “insediamento
israeliano in Cisgiordania” e leader del movimento dei coloni israeliani, ha
detto in un'intervista televisiva che l'obiettivo di Israele è quello di
rendere "Gaza libera dagli arabi" per preparare "la creazione di
insediamenti ebraici in tutta la Striscia di Gaza".
Questo
linguaggio genocida è ora abbracciato negli Stati Uniti.
Parlando alla conferenza fascista
"Amerifest" negli Stati Uniti, “Michelle Bachmann”, preside della “Regent
University”, fondamentalista cristiana, ha dichiarato:
"E'
ora che Gaza finisca".
Ha
concluso:
"I
2 milioni di persone che vivono lì, sono abili assassini. Devono essere rimossi
da quella terra, quella terra deve essere trasformata in un parco
nazionale".
Al 19
dicembre, secondo il “Ministero della Sanità”, 19.667 palestinesi sono stati
uccisi a Gaza, circa il 70% dei quali sono donne e bambini.
Circa altri 7.000 sono ancora dispersi, la
maggior parte sepolti sotto le macerie, portando il bilancio delle vittime a
oltre 25.000.
Mercoledì,
Israele ha ordinato ai residenti nelle aree meridionali di Gaza di evacuare, in
una mossa che porterà solo a un'impennata del numero di persone intrappolate
nella città meridionale di “Rafah”.
Mercoledì,
la giornalista palestinese “Bisan Owda” ha registrato filmati di attacchi aerei
vicino all'”ospedale kuwaitiano di Rafah”, dove si trova rifugiata.
"Ci
state dicendo di andare a sud, ci state dicendo di evacuare Khan Yunis",
ha detto.
Ora le
persone concentrate nella punta più meridionale di Gaza vengono bombardate
senza sosta.
Secondo
i dati delle Nazioni Unite, si stima che 1,9 milioni di persone a Gaza, ovvero
l'85% della popolazione, siano sfollati interni.
Secondo l'ufficio stampa del governo di Gaza,
Israele ha attaccato più di 200 strutture sanitarie e oltre 102 ambulanze.
E 126 uffici governativi e 90 scuole e
università sono stati completamente distrutti, con altri 283 ulteriormente
danneggiati.
In
mezzo a queste atrocità implacabili, gli Stati Uniti continuano a finanziare,
armare e sostenere logisticamente il genocidio.
In uno
scambio straordinario mercoledì, al segretario di Stato “Antony Blinken” è
stato chiesto di commentare "gran parte del mondo che incolpa gli Stati
Uniti e Israele e la vede come una guerra dell'America".
A
questo, si è lamentato “Blinken”:
"Non
sento praticamente nessuno dire, chiedendo ad Hamas, di smettere di nascondersi
dietro i civili, di deporre le armi, di arrendersi".
Ha
concluso:
"Com'è
possibile che non ci siano richieste all'aggressore e solo richieste alla
vittima?"
La
risposta a questa domanda è che la stragrande maggioranza della popolazione
mondiale vede correttamente gli Stati Uniti e Israele come gli aggressori, e la
popolazione di Gaza, che viene bombardata, affamata e massacrata, come vittima
della violenza imperialista globalista.
I
Complimenti Pubblici del Papa a Casarini.
Conoscenzealconfine.it
– (21 Dicembre 2023) - Francesco Capozza
– ci dice:
Bergoglio:
“Saluto
il gruppo di “Mediterranea Saving Humans” che è qui presente e che va in mare a
salvare i poveretti che fuggono dalla schiavitù dell’Africa.
Fanno
un bel lavoro questi, salvano tanta gente!”.
I
complimenti pubblici di Bergoglio a Casarini.( L'Opinione)
In
barba alla magistratura italiana, che indaga sulla Ong “Mediterranea Saving
Humans” – gestita dall’attivista “No Global” Luca Casarini – ed in particolare
sulle attività e gli spostamenti della nave “Mare Ionio”, stamattina il “Papa
Re sudamericano”, alias “Jorge Mario Bergoglio”, ha pubblicamente ringraziato l”’Ong
stessa” durante la consueta udienza generale del mercoledì.
Presente, nell’Aula Paolo VI, lo stesso
Casarini, che è poi stato ammesso al cosiddetto “bacio dell’anello” al Papa al
termine dell’udienza.
Queste
le raggelanti parole di “Bergoglio”:
“Saluto
il gruppo di “Mediterranea Saving Humans” che è qui presente e che va in mare a
salvare i poveretti che fuggono dalla schiavitù dell’Africa. Fanno un bel
lavoro questi, salvano tanta gente!”.
Il
tutto, come si diceva, nella completa noncuranza dell’inchiesta in atto da
parte della procura di Ragusa che ha aperto un fascicolo per favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina e violazione del codice della navigazione a
carico della “Mediterranea” e dei suoi organizzatori, “Casarini” in primis.
In
particolare, gli indagati (in tutto sei) sono accusati del trasbordo
fraudolento, avvenuto in data 11 settembre 2020, di 27 migranti che erano stati
salvati dalla nave mercantile “Maersk Etienne”.
Secondo l’accusa formulata dalla procura
siciliana quel salvataggio non avvenne per ragioni umanitarie, ma fu uno
scambio commerciale tra le due compagnie armatrici, la “Maersk” e la “Idra
Shipping”, società a capo della “Mediterranea”.
Quest’ultima,
secondo le carte della procura, ricevette infatti ben 125mila euro a seguito di
quella specifica operazione di salvataggio.
Ma i
loschissimi affari di Casarini nella “Ong Mediterranea” non finiscono qui.
Nelle
ultime settimane, infatti, due inchieste parallele del quotidiano “La Verità” e
del “settimanale Panorama” hanno dimostrato, carte alla mano, come fosse
regolare l’afflusso di finanziamenti e donazioni da parte della “Cei” (la
Conferenza episcopale italiana, ndr) a favore della” Ong Mediterranea”.
Il
flusso di donazioni, sollecitato da diversi vescovi italiani e addirittura,
pare, dal presidente stesso della” Cei”, il bergoglionissimo “Cardinale Matteo
Zuppi”, è al vaglio degli inquirenti, anche a seguito di diverse
intercettazioni a carico dello stesso “Luca Casarini” acquisite dalla medesima “procura
di Ragusa”, territorialmente competente anche in questo caso.
In particolare, una delle intercettazioni
pubblicate da “Panorama” getta una luce sinistra sull’uso a fini personali del
denaro delle donazioni.
In una
conversazione telefonica” Casarini”, destinatario di 6 mila euro al mese di
emolumenti da parte della “Mediterranea”, ammette che “sta roba m’ha permesso
di pagare l’affitto di casa e l’assegno di separazione che devo a mia moglie
senza essere costretto ad andare a lavorare in un bar”.
Dopo
tutto questo, compreso l’”imbarazzo personale del Cardinale Zuppi”, che già
s’immaginava vestito di bianco appena Bergoglio avrà la buona creanza di
passare a miglior vita, l’attuale pontefice non ha voluto smentirsi e questa
mattina se ne è infischiato sia della magistratura italiana che dell’imbarazzo
della “Conferenza episcopale italiana”, organo che, d’altronde, ha da tempo
esautorato da qualsiasi potere decisionale o anche solo del diritto di tribuna,
nel dibattito generale all’interno della Chiesa.
Questo
Papa, che ha compiuto 87 anni pochi giorni fa, secondo molti soffre
evidentemente di una patologia senile importante. Secondo altri, ha da tempo gettato
la maschera per mostrare realmente quello che è:
l’uomo
chiamato da certi poteri forti e ricchi a distruggere la Chiesa cattolica.
Ai
posteri l’ardua sentenza, è però chiaro che il mandato ed il programma – da
chiunque provenissero ai tempi del “Conclave del 2013” – sono stati ampiamente
rispettati.
(Francesco
Capozza)
(opinione.it/politica/2023/12/20/francesco-capozza-udienza-bergoglio-complimenti-ong-mediterranea-casarini/)
Ex
omosessuale: Papa Francesco
invita l'umanità a unirsi a Satana
nel prendersi gioco di Cristo e della sua
Chiesa.
Lifesitenews.com
- Doug Mainwaring – (19 dicembre 2023) – ci dice:
Il
matrimonio tra persone dello stesso sesso ha un solo scopo: ridicolizzare,
oscurare e annientare la relazione di Cristo con la sua Sposa, la Chiesa.
È l'espressione pubblica da parte di Satana
del suo disprezzo per “Cristo” e la sua Sposa.
(
LifeSiteNews.com ) — Poco più di una dozzina di anni fa il cardinale argentino
Jorge Bergoglio disse:
“Non
siamo ingenui, non stiamo parlando di una semplice battaglia politica;
È una pretesa distruttiva contro il piano di
Dio.
Stiamo...
parlando di... una macchinazione del “Padre della Menzogna” che cerca di
confondere e ingannare i figli di Dio”.
Al
Colloquio del 2014 sulla complementarità tra uomo e donna, ospitato dal
Vaticano, Bergoglio, allora noto come “Papa Francesco”, pronunciò ancora una
volta una verità senza tempo:
Riflettere
sulla “complementarità” non è altro che riflettere sulle armonie dinamiche nel
cuore di “tutta la Creazione”.
Le sue
parole sembravano essere in sintonia non solo con la totalità della Scrittura e
del Magistero della Chiesa ma anche con quelle della veggente di Fatima, Suor
Lucia:
Verrà
il tempo in cui la battaglia decisiva tra il regno di Cristo e Satana
riguarderà “il matrimonio e la famiglia”.
Eppure,
con la pubblicazione questa settimana di “Fiducia Supplicans” da parte della “Congregazione
(ora Dicastero) per la Dottrina della Fede”, il Papa sembra aver aperto la
porta ai sacerdoti per impartire benedizioni alle coppie omosessuali, un passo
intermedio che porterà senza dubbio allo stesso- “matrimoni” sessuali trattati
come “sacramento”.
L'evoluzione
del messaggio di Papa Francesco traccia una discesa nell'oscurità, giocando
pericolosamente con le bugie del padre della menzogna, esponendo la Chiesa e
innumerevoli individui a gravi danni.
Ora
siamo impegnati in un conflitto spirituale epico come mai prima nella nostra
vita.
La
storia del mondo occidentale negli ultimi decenni è un compendio delle
intenzioni e delle tattiche aggressive di Satana:
divorzio
facile, convivenza, sesso prematrimoniale, sesso extraconiugale, sesso
ricreativo, omosessualità, bisessualità, poliginia, poliandria, pansessualità,
disforia di genere in tutte le sue forme.
E
gravidanze non coniugali, contraccezione, aborto, pedofilia, pederastia,
pornografia, maternità surrogata e altro ancora.
A
partire dalla metà del secolo scorso, il mondo si è mosso verso il rifiuto
totale del matrimonio.
Ora la
battaglia si è intensificata oltre tutto questo, verso quelle che un tempo
erano domande a cui era facile rispondere:
cos’è
l’uomo? Cos'è la donna? Cos'è il matrimonio? Cos'è la famiglia?
Cosa
sono i bambini, i ragazzi e le ragazze?
Le
verità fondamentali, un tempo indiscusse e sostenute fermamente da tutti, si
stanno sgretolando davanti ai nostri occhi.
Pervertendo
i significati del “matrimonio, della famiglia e della sessualità”, il potenziale di comprensione del
Vangelo viene sviscerato.
Il
matrimonio non può essere “ridefinito” perché è una cosa e soltanto una cosa:
l'unione di un uomo e di una donna come grande prefigurazione di “Cristo” e
della sua Sposa, “la Chiesa”.
Permettere
a questo massiccio sforzo globale di re-definire sia il matrimonio che la
sessualità umana di continuare la sua marcia in avanti significa cooperare con
Satana – il Padre della Menzogna, l’Accusatore, il Principe delle Tenebre, l’Antico
Tentatore – nel suo titanico sforzo di arruolare il mondo intero nel deridere e
oscurare la realtà eterna e celeste di Cristo e della sua Sposa.
Questa
è stata la ricerca di Satana fin dall'inizio dei tempi.
E ora
le forze all’interno della Chiesa – potenti prelati occidentali, sacerdoti
famosi e coloro che fanno parte della vasta burocrazia della Chiesa cattolica
romana – cercano sempre più di normalizzare l’omosessualità e consacrare le
coppie dello stesso sesso come “sposate”.
Agiscono
come alleati del Maligno poiché mostrano più fede nella moderna correttezza
politica secolare che in Gesù Cristo, il Verbo Incarnato di Dio.
La
loro mancanza di fede – la loro incredulità – è la fessura, la crepa
strutturale nelle fondamenta della Chiesa che ora si insinua lungo le sue
fragili mura – permettendo al fumo di Satana di riversarsi nella Chiesa.
Il
matrimonio tra persone dello stesso sesso ha un solo scopo:
ridicolizzare,
oscurare e annientare la relazione di Cristo con la sua Sposa, la Chiesa.
È
l'espressione pubblica del suo disprezzo per Cristo e la sua Sposa da parte di
Satana, che rappresenta il suo disprezzo e la sua ripugnanza per il piano di
Dio fin da prima dell'inizio dei tempi.
E Papa Francesco ora, attraverso messaggi
confusi, ha invitato i suoi pastori e il suo gregge ad allinearsi con quello
che si rivelerà essere il “più grande colpo di stato di Satana”.
Un
insieme di attivisti umani o ingegneri sociali, vale a dire le élite liberali globaliste
e ricche che detengono il potere sul governo, sul mondo accademico, sui media,
sul mondo tecnologico e sulle multinazionali, cercando di promuovere
l’accettazione universale del matrimonio tra persone dello stesso sesso come
equivalente al matrimonio coniugale, avrebbe potuto non avevano alcuna speranza
di raggiungere il loro obiettivo.
Nessun
individuo o coalizione avrebbe potuto ideare una campagna così brillante.
Satana,
il Padre della Menzogna, con la nostra collaborazione – volontaria o passiva –
ha istituito un simile complotto e lo ha portato a compimento, arruolando
uomini e donne per abbracciare una menzogna, ingannandoli nel frattempo
facendogli credere che stanno intraprendendo una ricerca giusta, sul “lato
giusto della storia”.
E ora,
avendo guadagnato così tanto terreno nel mondo secolare, il massiccio assalto
di Satana contro il matrimonio viene condotto all'interno della Chiesa.
San
Papa Giovanni Paolo II definì il matrimonio il “sacramento primordiale”,
iniziato quando la Seconda Persona della Trinità espresse il suo desiderio di
avere una Sposa.
È un sacramento il cui frutto non sarà pienamente
evidente fino alla Grande Festa delle Nozze tra l'Agnello e la sua Sposa
descritta nell' Apocalisse.
Il
matrimonio è sotto assedio perché è al centro della “Buona Novella del Vangelo”.
L’attrazione
per lo stesso sesso è ciò che mi ha portato a Dio.
Nonostante
sia attratto dallo stesso sesso – o più probabilmente perché sono attratto
dallo stesso sesso – mi meraviglio dello straordinario significato del matrimonio
nel Piano eterno di Dio.
Sono
certo che non avrei investito la mia vita nella comprensione della bellezza
della creazione, della legge naturale, della complementarità e del matrimonio
se non avessi dovuto affrontare l'attrazione per lo stesso sesso.
Molto
probabilmente, vedrei il matrimonio come fa la maggior parte del resto del
mondo:
niente più che mera tradizione; ordinario, banale e
forse del tutto sacrificabile.
Avrei
potuto buttarlo via, come ho provato a fare una volta.
Ma
Dio, nella sua misericordia verso di me, ha usato ciò che il mondo una volta
considerava una maledizione – un abominio meritevole di morte – e che ora
decreta dovrebbe essere custodito, celebrato e venerato come mezzo per
avvicinarmi a Lui.
Il
mondo è inimicizia con Dio.
Mente
a coloro che sono attratti dallo stesso sesso dicendoci che non c’è felicità a
nostra disposizione nella complementarità:
che
siamo condannati a una vita di infelicità a meno che non riusciamo a convincere
il resto dell’umanità ad abbandonare il significato unico della complementarità, e che noi resterà insoddisfatto,
insoddisfatto e offeso finché non sarà sviscerato dall'esperienza umana.
Il mondo cerca di placare questa “offesa” inventata,
questa pretesa, e sceglie invece di offendere Dio rifiutando le ricchezze che
Egli ci ha fornito in complementarità.
L’attrazione
per lo stesso sesso è ciò che mi ha portato a Dio.
È ciò che ha fatto gridare il mio cuore a Dio.
Mi ha
fatto riconoscere che ho bisogno di Dio ogni giorno.
Ha
fatto sì che quest’anima dal cuore duro e autosufficiente che aveva rifiutato
Dio, peccatrice dalla nascita, riconoscesse che la mia anima aveva una fame
profonda che non poteva essere soddisfatta dal mondo o da qualsiasi cosa questo
mondo fornisse.
Mi ha
fatto riconoscere che ho un'anima, creata da Dio e per Dio, ed è il Suo amore,
l'Amore Divino, che il mio cuore cerca più di ogni altra cosa.
Da
solo, avrei scelto di essere uno dei sofisticati del mondo, abbracciando la
saggezza del mondo e usando la mia attrazione per lo stesso sesso per dominare
gli altri e definire per loro il mondo come pensavo dovesse essere.
In
questo modo avrei rifiutato, non solo per me ma per tutti gli altri, il nostro
posto nel cosmo.
Ma
grazie all'intervento di Dio nella mia vita e alla vera potenza della Sua Croce
che mi ha liberato da tante fortezze nella mia mente;
e
grazie alla Chiesa e a molti fratelli e sorelle – nella mia parrocchia e in
tutto il mondo – la cui fede è per me una costante testimonianza e
incoraggiamento, e ai molti santi che mi hanno preceduto e mi hanno ispirato,
lo vedo come una follia Ora.
Non
sono più perso, cerco di ritagliarmi un posto nel mondo, cerco di farmi strada
facendo sì che coloro che mi circondano rifiutino la bellezza della verità
assoluta della complementarità.
So
esattamente dove mi colloco nel cosmo:
sono stato creato maschio e, indipendentemente dalle
mie predilezioni, posso guardare oltre per capire che sono creato per donarmi
completamente non a un altro maschio, ma a una donna: mia moglie.
La
forza e la bellezza del matrimonio
Il
matrimonio è radicato nell’eternità.
Da
prima dell'inizio dei tempi fino alla sua fine, il matrimonio definisce l'amore
di Colui che è l'Alfa e l'Omega verso ciascuno di noi personalmente e verso
l'umanità collettivamente come Chiesa, Sua sposa.
Il
matrimonio tra persone dello stesso sesso all'interno della Chiesa sarà la
massima vanità delle vanità davanti al Re dei Re e Signore dei Signori –– un
rifiuto totale del cuore di Cristo rivelato nel Cantico dei Cantici e nella
predicazione del Vangelo ovunque e in ogni epoca.
Il
padre della menzogna tenta di oscurare una volta per tutte la componente
mistica del matrimonio, il sacramento primordiale:
l'amore sponsale di Cristo per la sua Chiesa.
Ti
imploro:
respingi la grande pretesa di Satana, intesa a
divorziare la sposa di Cristo da Cristo, intesa a negare a Cristo il desiderio
del suo cuore e privare l'umanità della gloriosa eternità per la quale ciascuno
di noi è chiamato all'esistenza.
(Doug
Mainwaring è un giornalista di LifeSiteNews.com, un autore e un attivista per i
diritti del matrimonio, della famiglia e dei bambini.
Ha
testimoniato davanti al Congresso degli Stati Uniti e agli organi legislativi
statali, ha ideato e coautore amicus brief per la Corte Suprema degli Stati
Uniti ed è stato ospite in numerosi programmi televisivi e radiofonici. Doug e
la sua famiglia vivono nella periferia di Washington, DC.)
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