La salute dei popoli affidata a ultra -ricchi amanti del potere Malthusiano.

 

La salute dei popoli affidata a ultra -ricchi amanti del potere Malthusiano.

 

 

"mRna e Spike" Rilevati nella

Placenta e nel Sangue del

Cordone Ombelicale dei Feti.

Conoscenzealconfine.it – (21 Febbraio 2024) -Redazione – ci dice:

 

Una nuova ricerca ha scoperto che il vaccino COVID-19 diffonde il suo "mRNA" nella placenta e nel sangue del cordone ombelicale dei neonati!

 

CIÒ CHE ABBIAMO SEMPRE SOSPETTATO, DIVENTA REALTÀ.

Il vaccino può influenzare lo sviluppo e la salute dei bambini non ancora nati, e che il “CDC “continua a mentire sulla sicurezza dei vaccini per le donne in gravidanza!

Secondo lo studio, pubblicato sul “Journal of Translational Science”, l’mRNA del vaccino è stato rilevato nella placenta e nel sangue del cordone ombelicale di 13 donne che hanno ricevuto il vaccino durante la gravidanza.

Inoltre, la proteina spike, prodotta dall’mRNA, è stata trovata nel tessuto placentare, indicando la bio-attività dell’mRNA che raggiunge la placenta.

L’mRNA e la proteina spike possono interferire con il normale funzionamento della placenta, che è essenziale per la nutrizione e la protezione del feto.

Inoltre, l’mRNA e la proteina spike possono attraversare la barriera placentare e raggiungere il feto, causando danni irreversibili al suo DNA e al suo sistema immunitario.

 

Questo è un crimine contro l’umanità!

(healththoroughfare.com/disease-medicine/new-study-finds-covid-19-vaccine-mrna-spreads-to-the-placenta-and-umbilical-cord-blood/72143)

(t.me/consenso disinformato)

 

 

 

“Elon Musk” contro gli ambientalisti:

siamo a rischio estinzione.

BASTABUGIE.IT – (24 MAJ 2022) · ECOLOGIA – Lorenza Formicola – ci dice:

(bastabugie.it/it/articoli.php?id=7012)

 

ELON MUSK CONTRO GLI AMBIENTALISTI: SIAMO A RISCHIO ESTINZIONE di Lorenza Formicola.

"Il destino della Terra non è minacciato dalla sovrappopolazione, ma dalla denatalità".

Neo-malthusianesimo contro realtà.

È lo scontro inscenato da un regista d'eccezione.

 Uno che di futuro e futurismo se ne intende, “Elon Musk”.

Il famosissimo “Ceo di Tesla” e fondatore di “SpaceX”, l'uomo dell'anno per “Time”, padre di sette figli, pochi giorni fa ha confidato al “Wall Street Journal,” senza giri di parole,

«Credo che uno dei maggiori rischi per la civiltà sia il basso tasso di natalità e il tasso di natalità in rapido declino.

 Eppure, così tante persone, anche le più intelligenti, pensano che ci siano troppe persone nel mondo e che la popolazione stia crescendo senza controllo.

 È completamente l'opposto. Per favore, guardate i numeri: se le persone non fanno più figli, la civiltà crollerà, segnatevi le mie parole».

Parole che pesano sulla “coscienza liberal” di tutto il mondo. Parole che hanno stordito gli “amici malthusiani ed ecologisti”, tanto che praticamente nessuno in Italia, e in Europa, ha osato riportare il contenuto di quell'intervista.

L'ALLARME «WORKISM».

L'ultimo rapporto Istat ci dice che nei prossimi trent'anni, solo nel sud Italia ci saranno 3.5 milioni di persone in meno.

Un po' come se sparisse tutta la Calabria e parte della Puglia.

L'autorevole rivista “Lancet”, nell'estate scorsa, aveva già pubblicato uno studio su 195 nazioni dal quale si evinceva come, a metà di questo secolo o poco dopo, la “popolazione mondiale inizierà a decrescere “e il pianeta da un lato a spopolarsi e, dall'altro, ad invecchiare ulteriormente, con tutte le drammatiche conseguenze del caso.

C'è poi il “report” pubblicato la scorsa primavera dall'”Institute for Family Studies” che ha un titolo emblematico, “More Work, Fewer Babies.”

I due autori presero in esame il «workism».

Espressione la cui paternità alcuni attribuiscono a “Derek Thompson”, giornalista dell”'Atlantic” e che sta ad indicare la "religione del lavoro".

Quella sposata da Paesi nordici come Norvegia, Olanda, Svezia. I Paesi avanzati ed egualitari, con welfare esemplare e in grado di promuovere alti tassi di fertilità, per intenderci. Ma sono proprio questi ad aver visto diminuire drasticamente la natalità.

Come si spiega?

Se ragionassimo in termini puramente economici non dovrebbero esserci mai problemi denatalità.

Invece il rapporto dell'”Institute for Family” ha analizzato, attraverso appositi indici, questo approccio a dati internazionali, deducendo che il calo della fertilità è più netto tra quelle persone che ritengono il lavoro importante, le quali generano in media 0,6 figli in meno degli altri.

Una differenza per niente da poco.

 

LA DENATALITÀ NON È UNA QUESTIONE DI REDDITO.

Quindi non è vero che non si fanno figli perché mancano gli asili nido (Napolitano dixit) e non ci sono soldi?

Eliminare la povertà sarebbe stato facile, ci hanno insegnato da sempre gli ex coniugi “Bill e Melinda Gates”, debellando la nascita dei bambini poveri.

Lo hanno scritto, ogni anno, a caratteri cubitali, nel rapporto annuale della loro fondazione.

«Nascono più bambini nei luoghi in cui è più difficile condurre una vita sana e produttiva.

Se continuano le attuali tendenze, il numero delle persone povere nel mondo smetterà di diminuire, e potrebbe perfino iniziare a crescere.

Ma la ragione per cui abbiamo avviato la nostra fondazione è che le tendenze attuali non devono continuare».

La “visione antinatalista” di Bill e Melinda Gates, che prende di mira soprattutto l'Africa subsahariana, è in perfetta sintonia con l'”agenda dell'Onu”, dei burocratici di Bruxelles e di tutte quelle” forze politiche che guardano al mito malthusiano” e ad esso si richiamano esplicitamente, specie in nome di uno “sviluppo sostenibile”.

Entro il 2030, uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile è l'”eliminazione della povertà”.

Come?

Non facendo più nascere bambini, e finanziando «la salute sessuale e riproduttiva»:

quella che nel linguaggio mondialista significa aborto e contraccezione.

Chi non abbraccia questa cultura, che nei decenni ha prodotto anche sterilizzazioni forzate, è per i tanti filantropi un ignorante da disprezzare e silenziare.

Un po' come quando “Emmanuel Macron”, alcuni anni fa, disse, "Presentami la donna che ha deciso, essendo perfettamente istruita, di avere sette, otto o nove figli". Parlava puntando il dito contro l'Africa, con quel filo di razzismo sempre concesso a chi sta a sinistra della storia.

Ma ci ha pensato direttamente “Elon Musk”, alcuni anni dopo, a ribadire che non c'è nessuna correlazione tra crescita della povertà e crescita della popolazione.

Anzi le cose stanno esattamente all'opposto. “La crisi economica a livello mondiale” ha tra le sue principali cause la crisi demografica, che a sua volta deriva dalla “mentalità antinatalista” che ha invaso le coscienze di tutto il mondo.”

Che poi è così strano il” modus pensandi” di Gates e compagni”: le loro proiezioni raccontano che, in termini assoluti, che il numero dei poveri aumenterà entro il 2050, ma, in entrambi i grandi Paesi ad alto tasso di natalità, cioè “Nigeria” e “Repubblica Democratica del Congo”, diminuirà nel primo del 7%, nel secondo del 26%.

Qualcosa non torna.

 

 

 

Oms, chi comanda davvero: i 194 stati,

Bill Gates o la Cina?

 fondazionefranceschi.it – (10 -5-2020) – corriere.it - Milena Gabanelli e Simona Ravizza -ci dicono:

Quando si chiuderà questa drammatica pandemia, l’Organizzazione mondiale della sanità dovrà rispondere del ritardo con cui è stata comunicata.

Solo un’inchiesta internazionale indipendente potrà chiarire se davvero l’organizzazione, istituita dall’Onu nel 1948 con funzione di vigilanza sanitaria mondiale, ha commesso errori.

Oggi sta anche supervisionando più di 35 operazioni di emergenza (dal focolaio di morbillo in Congo a quello di colera nello Yemen) e coordinando gli interventi contro tubercolosi, diabete, poliomielite e malattie tropicali.

È finanziata dai 194 Paesi membri con contributi fissi in base al Pil, sostanzialmente congelati dal 1987, e da contributi volontari (qui tutta la lista).

Questi ultimi, che rappresentano la parte più consistente, provengono anche da una moltitudine di soggetti privati: parliamo di 4,6 miliardi di dollari su un budget complessivo di 5,6. Il primo contribuente sono gli Stati Uniti che versano in totale 893 milioni didollari. Al secondo posto troviamo Bill e Melinda Gates con oltre 600 milioni, al terzo il Regno Unito con quasi 400, al quarto Gavi Alliance (di Bill Gates) con 370, poi il Rotary Club, il National Philantropic Trust e la Cina è al 14esimo posto con 85,8 milioni.

Di fatto l’Oms gestisce il 20% del suo budget, perché il resto sono progetti specifici decisi dai privati, e non tutti trasparenti.

Un’organizzazione quindi indebolita dalla mancanza di soldi, e di personale con grande esperienza, liquidato per assumere giovani a contratto.

Le accuse al direttore generale dell’OMS.

Chi comanda e decide è il direttore generale, che da statuto «non deve domandare né ricevere istruzioni da nessun governo od autorità straniera».

Nel 2017, per la prima volta nella storia dell’Oms, a scegliere non è un gruppo ristretto di 34 membri, ma i rappresentanti di tutti i 194 Paesi, e per la prima volta votano un africano:

“Tedros Adhanom Ghebreyesus”, ex ministro della sanità e degli esteri dell’Etiopia.

Accusato da quasi tutti i Paesi e organi di stampa di essere venuto meno al suo dovere primario: la tempestività nell’informare il mondo sulla pandemia in arrivo. Ecco com’è andata.

Gli elogi alla Cina.

Il primo ricovero all’ospedale di Wuhan di un malato di Covid-19 è dell’8 dicembre 2019, ma i funzionari cinesi riferiscono agli uffici Oms di Pechino dell’esistenza di casi atipici di polmonite il 31 dicembre (già con Sars la Cina aveva occultato i dati).

 L’Oms, da Ginevra, informa il mondo con un tweet il 4 gennaio, e solo il 30 gennaio, quando i contagi ufficiali sono già 7.836 e 18 i paesi coinvolti, il direttore generale dichiara “Pheic”, «un’emergenza sanitaria internazionale». Nella stessa conferenza stampa si sente in dovere di elogiare la Cina:

«La velocità con cui ha rilevato l’epidemia, isolato il virus, sequenziato il genoma e condiviso con l’Oms e il mondo è molto impressionante e oltre le parole. La Cina sta definendo un nuovo standard per la risposta alle epidemie. Non è un’esagerazione».

In realtà il ritardo nella comunicazione della Cina stava andando di pari passo con la sottostima dei contagi e il ridimensionamento della portata

dell’allarme.

Secondo “Lancet”, al 20 febbraio sarebbero stati 232 mila i contagiati in Cina, contro i 55.508 segnalati. E solo il primo aprile la Cina riconosce il ruolo degli asintomatici.

Ancora il 26 febbraio l’Oms è prudente: «L’incremento dei casi fuori la Cina ha portato alcuni media e politici e spingere per la dichiarazione di uno stato di pandemia. Noi non dovremmo essere troppo impazienti, senza un’attenta analisi dei fatti».

E sconsiglia restrizioni al traffico aereo verso la Cina. Solo l’11 Marzo, quando il numero dei contagi si era allargato a 114 Paesi, l’Europa in ginocchio, e 4.291 persone che hanno perso la vita, arriva l’annuncio: «Abbiamo valutato che Covid-19 può essere definito come pandemia».

Come avviene la trasmissione.

L’Oms conferma la trasmissione interumana il 21 gennaio, e solo il 27 febbraio viene definito che avviene mediante “droplets”, mentre gli “Ecdc” europei lo avevano già dimostrato il 2 febbraio.

 Il ritardo si ripercuote sulle misure di protezione: sull’uso delle mascherine nella popolazione generale, “Tedros “ne sconsiglia l’utilizzo.

Ancora il 6 aprile, quando ormai le evidenze scientifiche mostrano l’efficacia dell’uso di mascherine chirurgiche, dichiara che dovrebbero essere riservate ai lavoratori della sanità, e consiglia ai decisori politici di applicare un approccio basato sul rischio di esposizione al Covid-19 in base alla densità della popolazione.

La prima indicazione chiara su cosa fare arriva il 16 marzo: «Testare ogni caso sospetto, se positivo isolarlo, tracciare i contatti nei due giorni precedenti ai sintomi e testare anche loro».

 Una strada già indicata dalla Corea del Sud: a metà febbraio aveva avviato una tempestiva campagna di test e tracciamenti di massa per bloccare i focolai, portando in un mese i contagi quasi a zero.

Ma quale interesse aveva “Tedros” a tentennare, in un momento in cui l’Oms ha bisogno disperato di fondi?

Chi è “Tedros”.

È stato un eccellente Ministro della sanità in Etiopia, e le sue riforme hanno diminuito la mortalità infantile.

 Tuttavia sul suo mandato grava l’accusa, sempre respinta, di aver insabbiato 3 epidemie di colera (2006, 2009, 2011), declassandole a diarrea.

Dal 2012 al 2016, mentre è Ministro degli affari esteri, gli investimenti della Cina in Etiopia accelerano.

 A fine mandato si candida alla guida dell’Oms, e l’attività di lobby cinese in suo sostegno dura due anni. Il suo discorso prima del voto è stato chiaro: «Nella battaglia sanitaria voglio stare al fronte».

Uno dei primi atti di” Tedros” da “Direttore Generale” è stato quello di nominare” ambasciatore di buona volontà Mugabe”, 93 anni, ex dittatore dello “Zimbawe”, alleato storico della Cina.

Nei suoi 37 anni di malgoverno il paese è diventato un caso di disperata corruzione, miseria diffusa e violazione dei diritti umani su larga scala. Solo la levata di scudi interna ha costretto “Tedros “a ritirare la nomina.

La Cina è il più grande partner commerciale dell’Etiopia: finanzia infrastrutture ferroviarie, di telecomunicazioni, autostrade, centrali idroelettriche.

 La precondizione è l’affido esclusivo di appalti ad aziende cinesi. Nel 2016 inaugura il gigantesco parco industriale di “Hawassa”, dove disloca la sua manifattura (costa meno che in Bangladesh).

Sempre nel 2016 sono stati registrati dalla commissione etiope per gli investimenti più di 1.000 progetti cinesi: industria, costruzioni, immobiliare.

 Ad oggi gli investimenti ammontano a 24,5 miliardi dollari (fonte Aei). La Cina è anche il primo fornitore di armi all’esercito etiope.

 E l’Etiopia è il suo hub per la strategia di lungo periodo nell’approvvigionamento delle materie prime che stanno nel resto del continente africano, perché è nella capitale Addis Abeba che si incontrano i governi.

C’è la sede dell’”Unione Africana”: un palazzo di 20 piani donato dalla Cina nel 2012.

 C’è la sede della “Commissione Economica per l’Africa dell’Onu, e hanno base le più importanti organizzazioni non governative.

In sostanza fa quello che l’Europa ha fatto per 200 anni, senza però rompere le scatole sui diritti umani.

E l’Etiopia ricambia: è stato il primo paese africano ad opporsi alla proposta Onu di sanzioni alla Cina per la violazione dei diritti umani in Tibet.

Dal 5G ai farmaci contraffatti.

Ogni Paese gioca la propria partita. Oggi altre quattro importanti agenzie Onu sono a guida cinese: la “Fao”, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale”, l’ “Organizzazione per l’aviazione civile internazionale”, l’ Unione internazionale per le telecomunicazioni”, che definisce gli standard mondiali nell’uso delle onde radio.

 Mentre sul tavolo dell’Oms ci sono le questioni del secolo:

la valutazione sulla sicurezza del 5G, e i rapporti con Impact, la task force che lotta contro la contraffazione dei farmaci (il 7% del totale), molto avversata dai Paesi asiatici.

Metà della contraffazione è cinese, e decine di medicinali a larghissima diffusione contengono impurità potenzialmente cancerogene.

La stima del valore globale sfiora nel 2020 i 1.000 miliardi di dollari.

 Poi c’è la questione del vaccino contro il Covid-19.

Quando finalmente lo avremo, l’Oms dovrebbe avere voce in capitolo per renderlo accessibile a tutti. Ci sarà da lottare.

E proprio nel mezzo della pandemia il Presidente Trump, che dal 2017 non ha nemmeno nominato il membro Usa nell’executive board, decide di sospendere i finanziamenti all’Oms, e lavora alla costruzione di organizzazioni alternative.

Quindi della prossima epidemia se ne occuperanno i marines? O Bill Gates? Nulla è più geopolitico della salute.

La fabbrica del mondo a basso costo. Stati Uniti, Europa e Giappone si sono da tempo allontanati dai principi che hanno ispirato la cooperazione tra i popoli, trovando maggiori

benefici nei” trattati dell’Organizzazione mondiale del commercio”.

Alle agenzie Onu è stato impedito di mettere becco. La globalizzazione ha prodotto enormi ricchezze per pochi, ed ha regole cogenti: se violo una postilla del “Wto “pago penali miliardarie, se me ne vado dall’accordo di Parigi sul clima non succede nulla.

 Abbiamo voluto che la Cina diventasse la fabbrica del mondo a basso costo, poi esplode un virus a Wuhan, centinaia di migliaia di persone si ammalano a Milano o a New York, e non hanno la mascherina, i camici, i presidi sanitari, perché li fabbricano a Wuhan.

Il virus ha svelato l’effetto di una interconnessione inestricabile. Vanno rimesse in discussione le cause.

 Per far fronte alle minacce che incombono sulle nostre vite, dalla rottura dell’ecosistema al debito dei paesi depredati, ad altre pandemie che arriveranno, occorre rafforzare quell’Organizzazione nata da lacrime e sangue, costruendo però un nuovo multilateralismo insieme ai 5 continenti per uno sviluppo sostenibile.

 E l’unico modo per mettersi d’accordo è la sopravvivenza dell’umanità.

(corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/oms-coronavirus-bill-gates-cina-stati-uniti- europacomanda-davvero-covid-pandemia-5g-etiopia/8ca94b96-92dc-11ea-88e1-10b8fb895)

 

 

 

 

No, l'Oms non vuole

favorire “Bill Gates”.

Lavialibera.it – (26 ottobre 2020) - Ugo Mattei – ci dice:

(Ugo Mattei professore di Diritto privato dell’Università di Torino).

 

I beni comuni sono un antidoto ai complotti: se i vaccini restassero fuori da una logica di profitto, i sospetti finirebbero.

Vorrei iniziare da alcune osservazioni critiche.

 Si è visto durante la crisi (e già la cosa era apparsa chiaramente nel 2008) che tutti gli indicatori ecologici sono migliorati a causa del lockdown e del relativo abbassamento del Pil (decrescita), stimato in cifre doppie quasi ovunque nel mondo.

Chiunque lo ha notato: non so su quale base scientifica, ma l’eccezionale produzione di frutta sulle colline torinesi viene spiegata dai contadini con la qualità dell’aria e la felicità delle api nel periodo dell’impollinazione.

(Cambiamento climatico: cos'è e perché occuparcene)

L'origine dei complotti.

In secondo luogo, al di là della virulenza della pandemia in sé, sono venuti sicuramente al pettine nodi risalenti, che vanno dal disastroso – più che ventennale – smantellamento della sanità pubblica e delle strutture non redditizie come le terapie intensive, alle condizioni ambientali pessime nella pianura padana, la zona di massima concentrazione della mortalità legata alla diffusione del virus.

In terzo luogo, la pandemia ha creato condizioni di contorno facilmente trasformabili da alcuni soggetti capitalisti, oggi in posizione dominante globale, per poderose occasioni di business.

 L’industria farmaceutica e tutta la sua filiera si sono certamente arricchite.

Parimenti ha fatto profitti stellari tutto l’apparato della” gig economy” (organizzazioni economiche basate sul lavoro a chiamata, occasionale e temporaneo, ndr) la quale ha enormemente beneficiato dell’accelerazione impressa dalla crisi al processo (già in corso) di trasferimento del capitalismo (e in generale di ogni attività umana) sulla piattaforma.

Il patrimonio personale di” Jeff Bezos”, titolare di “Amazon”, cresciuto di quattrocento miliardi in tre mesi, è una cartina di tornasole.

 

Il sospetto generato dall’accumulo di profitti ha spinto taluno a collegare elementi storici incontrovertibili in una narrazione complottista, fondata su nessi indimostrati e indimostrabili, che collegano fra loro fatti reali.

In quarto luogo, il dispositivo della paura, fomentata dalla spietata e cinica lettura di cifre quotidiane e spesso arbitrarie di morti e contagi, ha reso la popolazione più facilmente condizionabile e i toni del dibattito oltremodo irrazionali.

Il sospetto generato dall’accumulo di profitti ha spinto taluno a collegare elementi storici incontrovertibili in una narrazione complottista, fondata su nessi indimostrati e indimostrabili, che collegano fra loro fatti reali.

Per esempio, è un fatto che Bill Gates abbia una società di computer necessari per navigare in Rete, la Microsoft, che come tutta la” gig economy”, è fra i vincitori del processo sociale innescato dalla pandemia.

È pure un fatto che egli abbia una fondazione, con la moglie Melinda, che costituisce ormai la principale fonte di sostentamento dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), avendone finanziate svariate campagne pure vaccinali.

È anche noto che lo stesso multimiliardario, uno degli uomini più potenti del mondo, abbia talvolta dichiarato preoccupazione per il sovraffollamento del mondo e perfino partecipato a un progetto della “John Hopkins University”, volto a immaginare una pandemia e a studiare le possibili reazioni. 

Ciò ovviamente è lungi dal dimostrare che l'Oms abbia dichiarato lo stato di pandemia per fare un favore economico a Gates o che questi abbia cospirato con altri vincitori dei processi sociali (big pharma) per creare ad arte questa situazione al fine di vaccinare soggetti debilitati e ucciderli, ovviando al sovraffollamento globale.

I beni comuni come antidoto.

Queste connessioni, calate in un clima globale di sospetto, sono state comunque sufficienti per instillare tanto i più atroci dubbi (oggi definiti con orribile traslazione storica negazionisti), quanto le più sdegnate e altrettanto irrazionali posizioni, terrorizzate e ipocondriache, di quanti vagheggiano qui e adesso un vaccino purché sia.

 È tanto irrazionale ed estremista il complottismo quanto l’accettazione di qualsiasi lesione dell’ordine costituzionale e dei diritti fondamentali in nome di una non precisata soluzione scientifica alla pandemia.

Se i vaccini restassero fuori da una logica di profitto, i sospetti dei complottisti finirebbero

Il pensiero beni “comunista” a questo proposito introduce un indispensabile elemento di ragionevolezza.

Intanto, esso costituisce, come ben noto, un forte antidoto allo scientismo positivista che caratterizza la traduzione tecnologica della scienza.

Fondati nel pensiero sistemico e nelle più avanzate epistemologie di una scienza della qualità, e non meramente della misurazione quantitativa, non possiamo che essere scettici del meccanicismo proclamato in modo fideistico dai vari epidemiologi e comitati tecnico-scientifici.

Il dibattito scientifico non può sopportare alcun tipo di preclusione ideologica o paradigmatica.

Esso deve produrre sapere e il sapere è un bene comune, fondato appunto sull’accesso libero alla conoscenza e sulla libertà di critica anche sovversiva.

 La traduzione del sapere scientifico in politiche non è un fatto meccanico, incontrovertibile, ma una scelta di cui in democrazia ci si assume la responsabilità.

Da questo punto di vista, nel centenario del “martirio di Giordano Bruno”, la Chiesa sotto la guida di” Francesco” ha dimostrato di aver fatto passi da gigante, mentre gli apparati ideologici del globalismo mostrano una incredibile regressione.

 

Sottrarre il vaccino al profitto.

Le condizioni del sospetto, che genera i mostri di un dibattito forsennato e irrazionale che fa strame del buon senso ma anche purtroppo del diritto costituzionale, sono istituzionali.

Anche qui la lezione dei beni comuni è assai chiara e anche qui soluzioni ragionevoli sono possibili.

 Il sospetto è generato dalla struttura estrattiva del capitalismo finanziario globale e dalle condizioni geopolitiche di rinnovata Guerra fredda.

La gente sa che un vaccino, tanto più se implementato obbligatoriamente su miliardi di persone, produrrà profitti da capogiro per “big pharma”.

 Il capitale già sconta questa situazione anticipando la festa ed in effetti, pur con l’economia reale in ginocchio (main street), la borsa, (wall street), fonda record su record.

Si noti che questi profitti sperati e già in parte incassati sotto forma di aumenti del valore azionario di chi sta investendo nei vaccini, sono indipendenti dalla qualità degli stessi.

Che servano o non servano, che siano benefici o nocivi, è, dal punto di vista del capitale, una variabile irrilevante.

Ciò che importa è la tempistica e la capacità di condizionare il potere politico per renderli obbligatori e determinarne così la somministrazione a miliardi di persone.

In un mondo in cui i rapporti fra pubblico e privato sono sbilanciati a favore di quest’ultimo in modo impressionante ciò giustifica (anzi rende ragionevole) ogni sospetto di corruzione del processo politico da parte di interessi privati.

 

La difesa giuridica o, meglio, la stessa costruzione istituzionale dei beni comuni come strumento di difesa dell’interesse pubblico, nasce proprio, a partire dai primi anni 2000 coi lavori che portarono alla Commissione Rodotà dal tentativo di ovviare a questi squilibri.

 Il loro sviluppo e la loro estensione limita infatti l’estrattività dei processi economici, ponendo ciò che è riconosciuto come bene comune fuori dalla logica del mercato (extra commercium secondo la terminologia mutuata dal diritto romano).

Ora è chiaro che se il vaccino, così come ogni altro dispositivo di difesa della popolazione dal Covid-19, fosse considerato bene comune dell'umanità, e trattato come tale fuori da ogni logica di profitto ma, come i beni comuni, in una logica di cura e di bisogno, verrebbero meno tutti gli incentivi economici distorti dal profitto che generano sospetto.

Questo dovrebbe essere al centro di un’azione politica, condivisa sia dai cosiddetti “tecno ottimisti” sia dai “no vax”.

 I beni comuni aiutano concretamente a uscire dalla dittatura dell’economia, ripensando a fondo l’ordinamento giuridico e istituzionale.

Solo facendolo si ristabilisce la fiducia, e soltanto in un clima di fiducia si possono trovare, con competenza e creatività, soluzioni all’altezza dei problemi drammatici che ci attanagliano.

Per dirla con “Stefano Rodotà”, una “ragionevole follia” da portare avanti tutti insieme, superando contrapposizioni estremiste ed evitando di finire come i capponi di Renzo. (lavialibera n°5 settembre/ottobre 2020).

Von der Leyen: “Difenderemo

 la ‘Democrazia’ dagli

 “Euro scettici!.”

Conoscenzealconfine.it – (22 Febbraio 2024) – Redazione  -imolaoggi.it – ci dice:

 

Le Parole surreali della Von der Leyen…

“Dobbiamo proteggere quello che rende unica e forte l’Europa: la nostra democrazia e i nostri ‘valori’.

Siamo un’Unione di 27 Paesi, con un appeal tanto forte che molti altri Stati vogliono unirsi a noi, dai Balcani Occidentali all’Ucraina.

Questo è il grande successo dell’Europa e dobbiamo continuare a difenderlo da coloro che vogliono dividerci, gli euroscettici e gli ‘amici di Putin’, che siano dentro l’Ue o fuori”.

Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, a Bruxelles in un punto stampa nella sede del Parlamento.

“Insieme siamo riusciti a preparare l’Ue per il futuro”, ma “c’è ancora molto da fare”, dice Von der Leyen dopo che il gruppo del Ppe l’ha confermata come unica candidata dei Popolari alla presidenza della prossima Commissione (la nomina a ‘Spitzenkandidatin’, candidata di punta, verrà ufficializzata dal congresso del Ppe a Bucarest, il 6-7 marzo).

 

“Dal 2019 ad oggi – ricorda Von der Leyen – sono successe tantissime cose.

Questi cinque anni mi hanno insegnato molto, ho anche imparato quante cose si possono fare.

 Il mio mandato è iniziato con la Brexit, anche se tendo a dimenticarlo.

Ero in carica da soli 100 giorni, quando l’”Organizzazione Mondiale della Sanità” ha dichiarato la pandemia da Covid-19.

È stato un periodo terribile, ma lavorando con il Parlamento e gli Stati membri siamo riusciti ad aprire nuovi terreni, mantenendo unito il nostro mercato”.

 

“Siamo anche riusciti, grazie a “Next Generation Eu” – prosegue – ad evitare una grave recessione economica. Poi, mentre la ripresa dell’Ue era in corso, la Russia ha invaso l’Ucraina.

Siamo stati con Kiev sin dal primo giorno: non ho dimenticato come Vladimir Putin ha tentato di ricattarci, sfruttando la nostra dipendenza dal gas russo (In realtà è la UE che ha deciso di fare a meno del gas russo, ndr).

 

Siamo rimasti saldi, passando attraverso la maggiore crisi energetica degli ultimi 40 anni.

Siamo riusciti a trasformarla in una opportunità, diversificando con Paesi amici come gli Usa e la Norvegia, aumentando la nostra efficienza energetica, investendo nell’energia pulita prodotta nell’Ue.

 Oggi l’Europa è più vicina alla resilienza energetica di quanto non sia mai stata”, sottolinea.

“Io lavoro con chi è “pro Ue”, “pro Nato” e “pro Ucraina”, con chi sostiene i valori democratici”, dice la presidente della Commissione Europea, ricandidata, rispondendo a Bruxelles, a fianco del capogruppo del “Ppe£ Manfred Weber, a chi le chiede se accetterà i voti dell’”Ecr” quando la nomina passerà al vaglio del Parlamento Europeo.

 

“Sappiamo che ogni elezione europea porta dei cambiamenti nella composizione dei diversi partiti e dei diversi gruppi parlamentari – continua – contano i contenuti e chi difende la democrazia contro gli euroscettici, chi difende i nostri valori contro gli ‘amici di Putin’.

Questi sono quelli con cui intendo lavorare”.

Per Von der Leyen è “impossibile” lavorare con chi è “contro lo Stato di diritto” e con “gli amici di Putin. Ci devono essere posizioni politiche chiare”.

“E non sappiamo – aggiunge, alludendo verosimilmente alle defezioni che potrebbero subire i Conservatori (si parla, tra l’altro, dei Demokraterna svedesi e dell’N-Va fiammingo, oggi nell’”Ecr”, che non avrebbero gradito l’ingresso dei francesi di “Reconquete”, né sarebbero a favore dell’ingresso di” Fidesz”) – chi formerà l’”Ecr” dopo le elezioni, né quali gruppi lo lasceranno e, per esempio, si uniranno al “Ppe,” cosa che è possibile”.

Insomma, “la linea di confine è:

difendi la democrazia? Difendi i nostri valori? Sei fermo nel difendere lo Stato di diritto? Sostieni l’Ucraina? Combatti contro il tentativo di Putin di dividere l’Europa?

Queste risposte devono essere molto chiare”, scandisce Von der Leyen.

Surreale…

(Per essere una politica “corrotta” sino alle ossa, si copre molto bene le spalle! N.D.R.)

(adnkronos.com)

(imolaoggi.it/2024/02/21/von-der-leyen-difenderemo-la-democrazia-dagli-euroscettici/).

 

 

 

Malthus (Teoria del rapporto

tra popolazione e risorse).

Urbrich.com – (10-10-2023) – Redazione – ci dice:

 

Identifica “la causa principale della miseria” nel fatto che la popolazione tende ad aumentare più rapidamente dei mezzi di sussistenza.

In particolare, mentre la popolazione tende ad aumentare in progressione geometrica, per cui ogni singolo aumento è principio di moltiplicazione degli aumenti successivi, i mezzi di sussistenza, invece, tendono ad aumentare in progressione aritmetica, ne segue che l’aumento delle risorse non riesce a tenere il passo con la crescita della popolazione

 Una tale diversa progressione nel tempo condurrebbe a uno squilibrio tra risorse disponibili, in particolar modo quelle alimentari, e la capacità di soddisfare una sempre maggiore crescita demografica.

 L’incremento demografico può tuttavia essere ritardato da freni repressivi come guerre, epidemie, carestie o da freni preventivi come la restrizione morale.

 Quest’ultima, a cui “Malthus” esorta tutti gli uomini e soprattutto i poveri, consiste in una limitazione volontaria delle nascite attraverso l’astensione dal matrimonio.

 Malthus propone quindi di adottare ogni misura atta a scoraggiare la natalità e di abolire la “legge sui poveri”, poiché la carità è un incentivo all’incremento di popolazione.

In questa maniera, dopo aver sostenuto il crescente divario in atto tra la crescita demografica e quella delle risorse per la sussistenza, “Malthus” si fa portavoce di un liberalismo radicale, secondo cui ogni singolo individuo deve essere libero e privo di assistenza sociale e solidarietà, in modo tale che a prevalere siano i più forti, a soccombere i più deboli.

“Malthus” ha legato il suo nome, oltre che alla controversa teoria della popolazione, anche all’analisi monetaria, allo studio della rendita fondiaria e alla cosiddetta teoria degli “ingorghi generali” in base alla quale le depressioni economiche sarebbero dovute, da una parte, all’eccessivo aumento del risparmio e degli investimenti e, quindi, dell’offerta di prodotti;

 dall’altra, all’insufficiente aumento della domanda di beni di consumo.

 

 

 

Come avviene il “progresso tecnico”

e in che modo esso “sostiene

la crescita del tenore di vita”.

Core-eco.org – (5-2-2023) – Redazione – ci dice:

 

I modelli economici ci aiutano a spiegare la Rivoluzione industriale, e a capire i motivi per cui ha avuto inizio in Inghilterra.

I salari, il costo dei macchinari e altri prezzi sono rilevanti per le decisioni economiche degli individui.

In un’economia capitalista l’innovazione dà a chi innova temporanei guadagni e questo fornisce un incentivo a migliorare le tecniche produttive e ridurre i costi.

Questi guadagni sono eliminati dalla concorrenza quando l’innovazione si diffonde all’intera economia.

La popolazione, la produttività del lavoro e il tenore di vita possono interagire in modo da creare un circolo vizioso di stagnazione economica.

La rivoluzione tecnologica permanente che ha accompagnato il capitalismo ha consentito ad alcuni paesi una transizione verso la crescita sostenuta del tenore di vita.

Nel 1845 apparve per la prima volta in Irlanda una nuova e misteriosa malattia, che faceva marcire le patate nei campi;

quando si capiva che la pianta era infetta era già troppo tardi.

 La “ruggine delle patate”, come essa venne chiamata, distrusse la produzione alimentare irlandese per il resto del decennio.

Durante la carestia che ne seguì, un milione di irlandesi persero la vita, su una popolazione iniziale di 8,5 milioni.

Il tasso di mortalità fu dunque pari a quello della Germania durante la Seconda guerra mondiale.

La carestia irlandese sollecitò aiuti da tutto il mondo.

Ex schiavi nei Caraibi, detenuti nella prigione newyorkese di Sing Sing, bengalesi ricchi e poveri, e i nativi americani Choctaw:

tutti donarono denaro, e così fecero celebrità come il Sultano ottomano Abdulmecid e papa Pio IX.

Come spesso accade, la gente comune si immedesimò nella condizione di chi stava soffrendo, e agì di conseguenza.

Ma alcuni economisti si mostrarono molto più insensibili.

Uno dei più conosciuti, “Nassau Senior”, si oppose con forza all’invio di aiuti da parte del governo britannico, e un collega dell’”Università di Oxford” riferì inorridito di averlo sentito affermare che “temeva che la carestia irlandese del 1848 non avrebbe ucciso più di un milione di persone, e questo non sarebbe stato sufficiente per sortire effetti positivi.”

Le opinioni di “Senior” erano moralmente riprovevoli, ma non riflettevano il desiderio genocida di veder morire gli uomini e le donne irlandesi.

Al contrario, erano la conseguenza logica di una delle più influenti dottrine economiche dell’inizio del secolo XIX, il malthusianesimo, sviluppata dallo studioso ed ecclesiastico inglese “Thomas Malthus” nel suo “Saggio sui principi della popolazione,” la cui prima edizione risale al 1798.

(Malthus, T. R. (1798), An Essay on the Principle of Population, J. Johnson, Londra (trad. it. Saggio sul principio della popolazione, UTET, Torino, 1868).

Malthus riteneva che una crescita sostenuta del reddito pro capite sarebbe stata impossibile.

Questo perché, anche in presenza di un miglioramento tecnologico che avesse aumentato la produttività del lavoro, la gente avrebbe reagito al miglioramento della propria situazione economica aumentando il numero di figli.

La crescita demografica sarebbe a quel punto proseguita fino a che il tenore di vita non si fosse ridotto in misura sufficiente da frenare l’aumento demografico.

Esistono prove che gli amministratori vittoriani delle colonie pensassero che la carestia fosse la risposta della natura ad una riproduzione eccessiva.

“Mike Davis” sostiene che questa mentalità abbia causato un’estinzione di massa evitabile e senza precedenti, che egli definisce “genocidio culturale”.

(Davis, M. (2000), Late Victorian holocausts: El Niño, Famines and the Making of the Third World, Verso Books, Londra (trad. it. Olocausti tardovittoriani: el niño, le carestie e la nascita del Terzo mondo, Feltrinelli, Milano, 2002).

L’idea di Malthus che non fosse possibile sfuggire al circolo vizioso della povertà venne diffusamente accettata;

essa ben descriveva il mondo in cui viveva Malthus, in cui il reddito poteva fluttuare di anno in anno o anche di secolo in secolo, ma non mostrava alcuna tendenza a crescere stabilmente.

Diversamente dal “La ricchezza delle nazioni di Adam Smith”, che era apparso solo 22 anni prima, il “libro di Malthus” non offriva alcuna visione ottimistica del progresso economico — almeno per quanto poteva riguardare un comune contadino o operaio.

Anche se si fosse riusciti a migliorare le tecniche produttive, nel lungo periodo la stragrande maggioranza della gente avrebbe tratto dalla propria fattoria o dal proprio lavoro quanto era necessario per la sussistenza, e niente di più.

 

Ma negli anni in cui Malthus sviluppava la sua teoria, qualcosa di molto rilevante stava accadendo, cambiamenti che avrebbero consentito all’Inghilterra, e ad un gran numero di altri Paesi nei successivi cento anni, di sfuggire al circolo vizioso della crescita demografica e della stagnazione del reddito che egli descriveva.

Tali cambiamenti sono noti come “Rivoluzione industriale”.

 Nome dato all’insieme di avanzamenti tecnologici e innovazioni organizzative che iniziarono in Inghilterra nel XVIII secolo e trasformarono un sistema di produzione agricolo e artigianale in un’economia industriale.

Una straordinaria fioritura di invenzioni e innovazioni radicali che consentirono di ottenere la stessa produzione con limpiego di una quantità inferiore di lavoro.

In campo tessile, le più famose invenzioni riguardarono la filatura, tradizionalmente svolta dalle donne, e la tessitura, che spettava invece agli uomini.

Nel 1733 John Kay inventò la “spoletta volante” (flying shuttle), che accrebbe grandemente la quantità che un tessitore poteva produrre in un’ora.

 Ciò aumentò la domanda di filato, al punto che divenne difficile per le filatrici produrre quantità sufficienti a soddisfarla utilizzando la tecnica tradizionale del filatoio a mano.

 La “giannetta” (spinning jenny) di “James Hargreaves”, introdotta nel 1764, rappresentò una risposta a questo problema.

 

In altri campi furono realizzate innovazioni altrettanto dirompenti.

 Il motore a vapore di “James Watt”, introdotto negli stessi anni in cui “Adam Smith” pubblicava la” Ricchezza delle nazioni”, è un tipico esempio di ciò che chiamiamo innovazione o “tecnologia general purpose”.

Si dice di una tecnologia o innovazione tecnologica che trova applicazione in molteplici settori, dando vita a ulteriori innovazioni.

L’elettricità e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono due esempi di tecnologia general purpose. (ovvero suscettibile di molteplici possibili usi).

Motori a vapore sempre più perfezionati vennero progressivamente utilizzati in ogni settore delleconomia:

non solo nellattività mineraria, dove venivano utilizzati per dare energia alle pompe, ma anche in campo tessile, nella manifattura, nel trasporto ferroviario e marittimo. Il parallelo più ovvio dei decenni più recenti è il computer.

Il carbone giocò un ruolo centrale, e la Gran Bretagna ne aveva in quantità.

Precedentemente alla “Rivoluzione industriale”, la maggior parte dell’energia utilizzata in campo economico era in ultima analisi prodotta dai vegetali commestibili, che convertivano l’energia solare in cibo per gli animali e gli uomini, o dagli alberi, il cui legno poteva essere bruciato o trasformato in carbonella.

Con il passaggio al carbone, gli esseri umani furono in grado di sfruttare la vasta riserva di ciò che in effetti rappresentava energia solare immagazzinata.

Questa opportunità ha avuto un costo in termini di impatto ambientale.

 

Le invenzioni descritte, insieme con altre innovazioni portate dalla Rivoluzione industriale, ruppero il circolo vizioso di Malthus.

Il progresso tecnico aumentò la quantità che ciascuna persona era in grado di produrre in un’unità di tempo, consentendo ai redditi di crescere anche in presenza di un aumento della popolazione.

Continuando a progredire con sufficiente velocità, il progresso tecnico più che compensava la crescita della popolazione determinata dall’aumentato reddito, e consentiva al tenore di vita di migliorare.

Successivamente, in Inghilterra e in altre parti del mondo, il legame tra aumento del reddito e crescita della popolazione venne rotto dal fatto che le famiglie, pur potendosi permettere molti figli, maturarono preferenze per famiglie meno numerose.

 

 

 

 

Funerali al marito della regina Elisabetta

(che voleva reincarnarsi in un virus

per uccidere gli uomini e preservare l'ambiente).

Podtail.se - Lyssa Har – (21 aprile 2021) – ci dice:

(FUNERALI AL MARITO DELLA REGINA ELISABETTA (CHE VOLEVA REINCARNARSI IN UN VIRUS PER UCCIDERE GLI UOMINI E PRESERVARE L'AMBIENTE- di Patricia Gooding-Williams.)

(bastabugie.it/it/articoli.php?id=6545).

"Se mi potessi reincarnare, vorrei tornare come un virus mortale, per contribuire a risolvere il problema della sovrappopolazione".

 Questa frase del principe Filippo, il cui funerale viene celebrato oggi al Castello di Windsor, nel sud dell'Inghilterra, mette in luce un aspetto importante della sua vita che è stato ampiamente trascurato nelle commemorazioni dopo la sua morte avvenuta lo scorso 9 aprile.

A differenza di alcune delle sue gaffe, questo non era uno di quei commenti improvvisati che hanno formato la sua reputazione.

Al contrario, con questo egli esprimeva una profonda convinzione che ha determinato tutta la sua azione.

La citazione, tratta da un'intervista del 1988 affidata a “Deutsche Press-Agentur”, si aggiunge ad altre numerose interviste e conferenze da lui tenute sul tema della conservazione.

 La salvaguardia dell'ambiente era un compito che aveva assunto con dedizione e invitava a fare altrettanto a tutti gli uomini di potere perché, per definizione, questi hanno un impatto diretto sul comportamento di chi è al di sotto di loro.

Ma la frase sull'ipotetica reincarnazione, il fatto che il “Duca di Edimburgo” volesse tornare come virus mortale per "curare" il mondo dalla sua presunta malattia, la sovrappopolazione, uccidendo milioni di persone, creò un certo sbalordimento.

Peraltro non ha mai chiarito se provasse qualcosa per l'immensa sofferenza che avrebbe inflitto a coloro che infettava.

Tuttavia, il controllo della popolazione, come suggerisce il suo commento, non era l'obiettivo principale del principe Filippo, piuttosto era il mezzo per raggiungere un fine.

La sua preoccupazione era preservare un ambiente sostenibile e, a suo avviso, la crescita incontrollata della popolazione era il cancro che, se non curato, alla fine avrebbe portato alla sua scomparsa.

Vedeva la questione della crescita incontrollata della popolazione allo stesso modo impassibile con cui vedeva la necessità di abbattere gli animali per mantenere il delicato equilibrio della sostenibilità naturale.

Il” principe Filippo” ha ben chiarito questa sua convinzione usando l'esempio del successo di un progetto delle Nazioni Unite negli anni '40 che ha eradicato la malaria in Sri Lanka.

"Quello di cui le persone non si sono rese conto è che la malaria stava effettivamente controllando la crescita della popolazione.

La conseguenza è stata che in circa 20 anni la popolazione è raddoppiata.

Ora devono trovare qualcosa da far fare a tutte quelle persone e un modo per nutrirle".

Filippo diceva sempre quello che aveva in mente e una volta che aveva preso una decisione, la portava fino in fondo.

La sua posizione di consorte della regina del Regno Unito ha ovviamente moltiplicato le occasioni a sua disposizione per raggiungere un vasto pubblico;

e il messaggio ambientalista che ha diffuso nel mondo è rimasto scolpito nella pietra.

“Fred Haupt fuhrer” lo intervistò per” People” nel 1981, per un articolo intitolato "Le razze scomparse preoccupano il principe Filippo, ma non tanto quanto la sovrappopolazione".

Alla domanda "quale considera la principale minaccia per l'ambiente?", il principe Filippo ha risposto:

"La crescita della popolazione umana è probabilmente la più grave minaccia alla sopravvivenza a lungo termine.

 Sarebbe un grave disastro se non venisse frenata, non solo per il mondo naturale, ma per il mondo umano.

 Più persone ci sono, più risorse consumeranno, più inquinamento creeranno, più combatteranno.

 Non abbiamo alternative.

Se il numero non è controllato volontariamente, sarà controllato involontariamente da un aumento delle malattie, della fame e della guerra ".

Alla domanda:

"Il controllo delle nascite fa parte della soluzione?"

Il Duca ha risposto:

"Sì, ma non puoi legiferare su questi problemi. Devi convincere le persone a capirne la necessità: le persone più importanti, quelle che hanno responsabilità e possono effettivamente fare qualcosa per risolvere il problema. Chi non ha responsabilità deve farlo perché è il destinatario. Devono accettare le misure".

Fin dall'inizio, il principe Filippo era intenzionato a lasciare un segno.

 Ha fondato il “World Wildlife Fund” (WWF) nel 1961 e ne è stato presidente del Regno Unito dal 1961 al 1982, presidente internazionale dal 1981 e presidente emerito dal 1996.

Ha contribuito a fondare l'”Australian Conservation Foundation” e nel 1963 è stato anche presidente della” Zoological Society of London” per due decenni, ed è stato nominato membro onorario nel 1977. [...]

Chi poi dovesse disinnescare la bomba e prendere le decisioni concrete per garantire la sopravvivenza della specie, era una questione successiva.

Subito dopo venne chi doveva disinnescare questa bomba e prendere le decisioni esecutive per garantire la sopravvivenza delle specie.

Questa fu la sua risposta:

"Non ho dubbi che l'”UNFPA” sia preoccupata per la conservazione della natura, e il WWF promuove la pianificazione familiare nei suoi progetti di conservazione. (...)

 Spero di aver chiarito che sia il controllo del numero della popolazione umana che la conservazione della natura si occupano a modo loro della salute e del benessere futuri del pianeta terra e di tutti i suoi abitanti viventi...

I leader nel pensiero, nella politica e nell'amministrazione, [dovrebbero] iniziare ad affrontare i fatti e compiere seri sforzi per trovare i modi per risolvere la crisi".

La bizzarra dichiarazione del principe Filippo, che è tornata di attualità dopo che “Buckingham Palace” ha annunciato la sua morte, ha ovviamente provocato nuovo stupore in questo tempo di pandemia e le sue osservazioni sono state collegate alle morti provocate dal COVID-19.

Ma quello che molti non comprendono è che le politiche di controllo della popolazione praticate dalle agenzie delle Nazioni Unite, trovano le loro radici nel “movimento eugenetico” - diffuso nel Regno Unito e negli Stati Uniti - che era già una forza al momento della nascita del principe Filippo nel 1921.

Si spera, una volta che sia venuta meno la narrazione politicamente corretta sull'eredità di Filippo, che qualcuno potrà ricostruire le verità omesse sulla sua figura.

Fino ad allora, gli “entusiasti globalisti del controllo della popolazione” probabilmente incroceranno le dita nella speranza che il principe Filippo torni davvero come un virus orribile e li aiuti a finire il lavoro!

Ma se dovesse deluderli, suo figlio Carlo e suo nipote William, futuro erede al trono, hanno ripreso il suo testimone e lo stanno già rendendo orgoglioso.

Nota di “Basta Bugie”:

 l'autrice del precedente articolo, “Patricia Gooding-Williams”, nell'articolo seguente dal titolo:

"Cliniche per il controllo delle nascite, 100 anni di eugenetica e razzismo" ricorda che cento anni fa “Marie Stopes” apriva a Londra la prima clinica per il controllo delle nascite, un'opera della” Società Eugenetica”.

E l'influenza eugenetica a danno delle donne dura tuttora sotto gli slogan di "scelta" e "libertà".

Ecco l'articolo completo pubblicato su “La Nuova Bussola Quotidiana” il 17 marzo 2021:

Esattamente cento anni fa, il 17 marzo 1921, fu inaugurata la prima clinica di pianificazione familiare della Gran Bretagna al 61 di Marlborough Road, Holloway, Londra.

Le celebrazioni ufficiali del centenario indicano l'evento come uno dei più grandi successi umanitari del secolo scorso.

 Ma in realtà il valore di questo evento può essere compreso soltanto se si riconosce e si fanno i conti con il movimento eugenetico, che è stato la chiave per l'apertura della prima” Mother's Clinic” (questo era il nome ufficiale).

Aprire un capitolo della storia britannica tanto vergognoso quanto doloroso potrebbe rovinare le celebrazioni, ma aprirebbe un dibattito oggi più che mai necessario su quale influenza ha avuto l'eugenetica sulle attuali pratiche di controllo della popolazione.

Il movimento eugenetico è diventato potente in Gran Bretagna all'inizio del XX secolo.

 La sua missione era prendere il controllo della natalità e creare una razza superiore attraverso la procreazione selettiva.

Il tasso di natalità complessivo della Gran Bretagna era in calo dal 1876, il problema per gli eugenisti era che la riduzione non era uniformemente distribuita tra tutte le classi sociali.

 Le persone più povere in Gran Bretagna erano le più prolifiche e questo implicava un "deterioramento nazionale" della razza, un disastro per le generazioni future e per l'impero britannico.

La loro soluzione è stata quella di correggere lo squilibrio eliminando poveri, malati e disabili.

L'introduzione della “pianificazione familiare nel 1921” serviva a questo scopo.

L'eugenetica, che significa "nascere bene", era considerata una scienza rispettabile dall'élite.

 Il movimento contava alcuni dei britannici più importanti e influenti di quell'epoca.

 Includevano: John Maynard Keynes, Bertrand Russell, [...] nonché membri senior dell'establishment politico come Winston Churchill [...] che divenne Primo Ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945 (durante la Seconda guerra mondiale) e di nuovo dal 1951 al 1955.

Una lettera scritta da “Winston Churchill” nel 1910 al primo ministro “Henry Asquith”, fa capire come lui e molti membri del “movimento eugenetico” valutassero lo squilibrio della popolazione in quel momento.

"La crescita innaturale e sempre più rapida delle classi di deboli di mente e di pazzi, unita com'è a una costante restrizione delle fasce di popolazione giudiziose, energiche e superiori, costituisce un pericolo nazionale e razziale che è impossibile esagerare".

Nel 1921 la Società Eugenetica aveva già consolidato un impatto sulla società.

Il manifesto della “CBC” prendeva di mira coloro che erano considerati “non idonei alla genitorialità”.

 

 

 

 

 

 

Covid-19: Pfizer, “UE” e” OMS”

denunciati alla Corte Penale

Internazionale dell’Aja.

  Umbrialeft.it – (15/12/2023) - Lorenzo Poli – ci dice:

 

La notizia è passata in sordina, ma le cose continuano a muoversi e la verità è sempre più vicina.

C’è stata una denuncia penale contro i vertici UE, OMS e Pfizer che ha portato alcuni personaggi chiave dell’affare vaccini anti-Covid davanti alla Corte Penale Internazionale dell’Aja.

 Le accuse sono state mosse dalla “Gemein-wohl-Lobby,” associazione apolitica di cittadini tedeschi e l’”organizzazione per i diritti umani “United for Freedom,” per le “numerose violazioni del Codice di Norimberga, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e genocidio”.

 Tra gli imputati vi sono “Albert Bourla,” CEO di Pfizer, “Ursula Von der Leyen”, Presidente della Commissione Europea, “Tedros Adhanom Ghebreyesus”, Direttore Generale dell’OMS, il “Commissario UE alla Salute “Stella Kyriakides”, “Emer Cooke”, Direttore Esecutivo dell’”Agenzia Europea del Farmaco”, “Nanette Cocero”, ex-Responsabile Globale del “Programma Vaccini di Pfizer” e “Bill Gates”, cofondatore della “Bill e Melinda Gates Foundation.”

Nel corposo documento di 24 pagine che contiene la denuncia, viene ricordato l’accordo di acquisto anticipato concluso dall’UE con Pfizer il 20 novembre 2020, prima che il vaccino fosse approvato dall’Ema, malgrado la Commissione UE – come è emerso negli ultimi giorni per stessa ammissione dell’Ema – fosse a conoscenza degli elevati rischi e delle incertezze nella produzione del vaccino.

Si sottolinea inoltre che i singoli Stati, accettando i contratti d’ordine negoziati dalla Commissione Europea, sapevano che “la sicurezza e l’efficacia del vaccino erano sconosciute, ma con le loro firme hanno espressamente approvato”.

C’è poi il complesso capitolo sulla “NON sicurezza dei vaccini Pfizer, mai testati per vedere se prevenivano l’infezione, approvati senza che si continuassero studi sui possibili danni nel tempo.

 Nella denuncia al “Tribunale dell’Aia”, presentata il 28 novembre, per ciascuno degli “accusati” ci sono ampie motivazioni.

Ma ci si chiede:

cosa c’entra Bill Gates?

Si tratta del più grande “donatore” privato dell’OMS e grande investitore nei vaccini.

 Un conflitto d’interesse non di poco conto.

OMS, UE e Pfizer, secondo la denuncia, “hanno contribuito, secondo la loro sfera di influenza, a rendere possibile questo esperimento medico. Allo stesso tempo, hanno fatto tutto il possibile per negare la responsabilità del danno previsto e trasferirlo ad altri”.

Così operando “hanno portato la popolazione dell’UE a condizioni di vita devastanti”.

(Università italiane: “Aifa e Ministero della Salute truccavano dati sui decessi per Covid-19”)

In Italia fin dal principio c’è stato un episodio che più di tutti ha segnato l’autoritarismo delle politiche pandemiche e vaccinali:

 l’assenza di farmacovigilanza attiva sul vaccino anti-Covid.

 E così ora, mentre gli altri Paesi più o meno riescono a fare analisi concrete su come sia andata la campagna di vaccinazione di massa, noi ci ritroviamo con il database dell’”Anagrafe Nazionale Vaccini” (Anv) pieno di dati inaffidabili.

Il sistema avrebbe dovuto registrare quando furono somministrate le dosi a ciascun cittadino e anche giorno, mese, anno dell’eventuale decesso per qualsiasi causa.

 Questo in Italia non è accaduto e ora non possiamo confrontare la mortalità dei soggetti vaccinati con quella dei non-vaccinati.

Si tratta di un problema analizzato dai” Dipartimenti di Statistica, Informatica, Economia e Management” delle Università di Pisa e di Firenze.

 In base ai file forniti il 23 agosto 2023 dal Ministero della Salute all’avvocato “Lorenzo Melacarne “– con disposizione del Tar del Lazio che aveva accolto il ricorso del legale – il gruppo di esperti ha evidenziato “vistose incongruenze” ed “errori nei dati” tali da “non consentirne l’utilizzo per analisi sostantive della mortalità dei soggetti vaccinati contro il Covid-19.

 Pertanto, si ritiene necessario che il “Ministero della Salute” svolga adeguati controlli e/o fornisca chiarimenti in merito alle anomalie da noi riscontrate”.

Questi dati dell’anagrafe vaccinale dovevano servire a valutare in modo attendibile la mortalità nella popolazione vaccinata contro il Covid-19, ma hanno fatto in modo di renderli inutilizzabili per camuffare la verità.

“Sarebbe opportuno”, bacchettano gli esperti, che “Aifa” eviti “la pubblicazione di analisi viziate da errori”.

 “Il crollo repentino del numero dei morti vaccinati che si dimezzano nel corso di soli 10 giorni nel mese di dicembre 2021 (da circa 1.000 morti al giorno, a circa 500)”, è avvenuto quando non c’erano state variazioni nelle dosi ripartite.

 Così pure i dati riferiti alla fascia 90-99 anni, che riportano vaccinate “916.286 individui” mentre dai dati Istat risultavano residenti in Italia al 31/12/2021 solo 800.637 appartenenti alla medesima classe di età.

Alcune delle anomalie venute a galla riguardano anche i molti decessi di vaccinati che non risultavano inseriti:

su 60 soggetti, solo 5 (8%) risultavano morti malgrado l’evidenza fosse un’altra.

Si tratta di studi che fanno emergere una verità ben diversa da quella che è stata raccontata.

(pressenza.com).

 

 

 

Bill Gates ha troppa

influenza sull’OMS?

Swissinfo.ch - Julia Crawford -- (11-5-2021) – ci dice:

 

La Fondazione Bill e Melinda Gates è il secondo più grande finanziatore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Alcuni temono che questo dia al magnate della Microsoft troppo potere di influenza sull'organizzazione. 

La prossima assemblea dell'OMS a Ginevra, che inizierà il 24 maggio, dovrà affrontare il tema delle riforme interne, soprattutto dopo gli avvenimenti legati alla pandemia di Covid-19.

Tra le questioni principali, vi sono il modo in cui l’OMS è finanziata e il ruolo del settore privato, in particolare della “Fondazione Bill e Melinda Gates”, che ora è il secondo finanziatore più importante.

Anche se è gestita dagli Stati membri che la sostengono attraverso fondi pubblici, l’”Organizzazione Mondiale della Sanità” (OMS) dell’ONU si affida anche a donatori privati.

Uno di questi è la “Fondazione Gates”, di gran lunga il più grande contribuente privato dell’OMS, che concorre a circa il 10% del suo budget.

Solo il governo degli Stati Uniti paga di più.

Se gli Stati Uniti si fossero ritirati, come minacciato dalla precedente amministrazione Trump, l’organizzazione si sarebbe trovata in una situazione senza precedenti con la” Fondazione Gates “come primo donatore.

“Julia Crawford”:

Bisognerebbe limitare i finanziamenti privati alle organizzazioni internazionali come l’OMS?

Gli organismi come l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono sempre più dipendenti dai finanziamenti privati e ciò solleva alcune preoccupazioni. Cosa ne pensate?

 

(10 mag. 2021)

Visualizza la discussione.

“Senza le sue risorse, molti obiettivi di salute globale, come l’eradicazione della poliomielite, sarebbero messi a rischio”, dice “Lawrence Gostin”, direttore di facoltà dell’O’Neill Institute for National and Global Health Law alla Georgetown University negli Stati Uniti.

Malgrado veda di buon occhio la “generosità e le buone intenzioni” delle organizzazioni filantropiche come la “Fondazione Gates”, Gostin – che dirige anche il “Centro di collaborazione dell’OMS sul diritto sanitario nazionale e globale” – è preoccupato per l’eccessiva dipendenza dai fondi privati.

“La maggior parte dei soldi che Gates garantisce all’OMS è legata a programmi specifici della fondazione.

 Ciò significa che l’OMS non può stabilire indipendentemente le priorità relative alla salute globale ed è in balia del privato.

A differenza degli Stati, la Fondazione Gates ha poco controllo democratico”.

Troppa influenza?

“Chris Elias”, Presidente della divisione sviluppo globale della “Gates Foundation”, ammette che nel corso degli anni sono stati spesso sollevati “dubbi e critiche relativi alla nostra influenza all’interno dell’OMS”.

“Ma”, ha dichiarato durante un recente webinar Collegamento esterno al “Geneva Graduate Institutes Global Health Centre”, “penso che sia importante capire che l’OMS ha un programma globale di lavoro che è deciso dai suoi Stati membri.

Abbiamo strategie che sono sviluppate e verificate dal nostro consiglio di amministrazione e sosteniamo quelle aree del programma globale di lavoro che sono in linea con queste stesse nostre strategie.

Questo ci ha portato a essere il secondo più grande finanziatore dell’OMS”.

Questo significa che “alcune attività dell’OMS sono meglio sostenute di altre perché non abbiamo un piano per ogni aspetto relativo alla salute globale. Questa è una debolezza che l’organo di governo dell’OMS deve affrontare”.

“The Bill Chill.”

Chiaramente molte delle priorità si sovrappongono, come l’eradicazione della poliomielite e l’immunizzazione in generale.

Tuttavia, rimane la preoccupazione che questi obiettivi più misurabili stiano portando a sottofinanziare altre attività, come il rafforzamento dei sistemi sanitari nei Paesi in via di sviluppo.

“Questa è una preoccupazione comprovata”, dice “Linsey McGoey”, Professoressa di sociologia all’Università dell’Essex nel Regno Unito che ha scritto un libro (“No Such Thing as a Free Gift: The Gates Foundation and the Price of Philanthropy”) su Gates e la salute pubblica globale.

“Mc Goey” pensa che Gates punti ideologicamente a ottenere risultati misurabili in tempi brevi, per dimostrare che la “filantropia miliardaria” sta funzionando.

“Penso che Bill Gates abbia un interesse personale nel vedere risultati rapidi, perché questo lo aiuta a sostenere la propria reputazione”, dice “Mc Goey.

 

Alcuni funzionari della sanità pubblica non sono d’accordo con le priorità di Gates, ma c’è riluttanza a criticarlo per paura di perdere il suo sostegno.

Questa autocensura è diventata così diffusa da essere soprannominata “Bill Chill”, secondo il” New York Times”.

Il ruolo pionieristico della “Fondazione Gates” nel promuovere “l’equità sanitaria globale” è ampiamente riconosciuto.

Inoltre, è stata un’organizzazione chiave nella risposta alla Covid-19.

 È stata determinante, per esempio, nella creazione di “COVAX”, un programma vaccinale che mira a garantire che nessun Paese sia lasciato fuori nella corsa all’immunità contro la Covid-19.

La fondazione finanzia anche Gavi (l’Alleanza dei vaccini) e la “Coalition for Epidemic Preparedness Innovations” (CEPI), che Gates ha contribuito a fondare.

Queste associazioni co-dirigono il programma COVAX insieme all’OMS.

Secondo il “New York Times”, l’”OMS” voleva assumere un ruolo guida nel programma “COVAX”, ma è stata frenata dalla “Fondazione Gates”.

“Questo è quello che ho sentito”, dice “Gostin”.

“Se fosse vero, sarebbe scoraggiante perché l’OMS dovrebbe avere la leadership globale”.

Tuttavia, secondo “Gostin” è anche “importante riconoscere che le fondazioni come Gates non dispensano solo denaro, ma anche creatività e innovazione.

Nel complesso, la fondazione è una forza positiva”.

 

Difendere i brevetti.

“Mc Goey” non è necessariamente d’accordo e cita tra i punti critici la difesa dei brevetti da parte dei Gates e le attuali resistenze contro la rinuncia ai brevetti sui vaccini Covid-19.

Al momento, l’”Organizzazione Mondiale del Commercio” sta valutando una proposta, portata dal Sudafrica e dall’India, per rinunciare ai brevetti sui vaccini Covid-19.

Ciò potrebbe aiutare ad aumentare la produzione globale di vaccini e la loro distribuzione ai Paesi più poveri.

All’OMS è stata sottoposta anche una proposta meno radicale, ma sulla stessa linea.

Le imprese, insieme ad alcuni Paesi tra cui la Svizzera e gli Stati Uniti, stanno opponendo resistenza.

 “Ovviamente, Tedros, il capo dell’OMS, si è espresso a favore di una rinuncia ai brevetti”, dice McGoey.

 “Ma non è riuscito a far cambiare idea al signor Gates su questo.

 E Gates a chi sta prestando ascolto?

Non certo al capo dell’OMS o del WTO.

 E noi come comunità globale non vogliamo fare affidamento sulla sua autorità, dato il suo interesse a difendere un sistema di brevetti su cui è stata costruita la sua fortuna”.

 

“Mc Goey” pensa che la” strategia di Gates” non sia tanto motivata dal denaro quanto dalla sua convinzione che le leggi del mercato funzionino meglio e che ci debbano essere strette relazioni tra le case farmaceutiche, le aziende a scopo di lucro e i diversi fornitori di servizi sanitari.

 “Ideologicamente, è convinto che gli imprenditori siano più abili quando si tratta di ottenere risultati”, dice.

“Spesso la comunità imprenditoriale ottiene risultati, ma questi hanno effetti negativi sull’accessibilità dei farmaci, sui prezzi e sull’incentivo a mettere a repentaglio la salute delle persone, se questo comporta un profitto.

 Quindi, come ho sostenuto molte volte, il signor Gates non si rende conto che c’è un conflitto tra il profitto privato e la salute pubblica, ed è determinato ad agire come se questo conflitto non esistesse”.

“Mc Goey” sostiene che questo era già evidente con i farmaci anti-retrovirali contro l’AIDS, ma la Covid-19 ha contribuito a renderlo palese.

“Questo conflitto diventa chiaro se si osserva il modo in cui le aziende farmaceutiche, che hanno i diritti esclusivi per produrre i vaccini, si rifiutano di concedere deroghe ai brevetti.

 Se non ci fosse un conflitto tra il profitto privato e la salute globale, le aziende allenterebbero semplicemente le deroghe o le permetterebbero. E non lo stanno facendo”.

Fragilità finanziaria.

Ma perché l’OMS è così dipendente dai finanziamenti di Gates?

 “Non ha altra scelta che fare affidamento su Gates e su altri finanziamenti.

I contributi obbligatori degli Stati non sono aumentati negli anni e sono del tutto insufficienti rispetto al mandato globale dell’OMS”, dice “Gostin”.

 

L’organizzazione riconosce il problema e riferisce che sta cercando di fare qualcosa al riguardo.

“In termini di risorse, la più grande sfida affrontata dall’OMS è la mancanza di una fonte sufficiente di finanziamento sostenibile”, ha dichiarato per iscritto.

 “Questo rende l’OMS eccessivamente dipendente dai suoi maggiori finanziatori – di qualsiasi genere – e il fatto che la gran parte delle donazioni non siano incondizionate ostacola la capacità dell’organizzazione di adempiere al suo mandato.

 Riconoscendo questa sfida sistemica, gli Stati membri dell’OMS hanno istituito un gruppo di lavoro.

Con il collegamento esterno per esaminare queste questioni vitali e presentare delle raccomandazioni al consiglio esecutivo all’inizio del 2022.”

 

Il fatto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità sia sostenuta per circa il 23% dai suoi Stati membri e riceva quindi tre quarti del suo sostegno dai contributi volontari è un’enorme vulnerabilità”, ha detto “Elias” della “Gates Foundation” durante il webinar del “Graduate Institute”.

“Partecipo all’Assemblea Mondiale della Sanità quasi tutti gli anni e ogni volta gli Stati membri affidano all’OMS un mandato sempre più ampio e impegnativo, eppure il loro budget non è aumentato negli ultimi 20 anni.

Non è così che dovremmo gestire la colonna portante della salute globale.

Idealmente, gli Stati membri dovrebbero finanziare l’OMS cosicché questa non abbia bisogno delle risorse della “Fondazione Bill e Melinda Gates”.

 

Mentre l’OMS si prepara a riunirsi per la sua assemblea annuale, “Gostin” dice che vorrebbe vedere due cose:

 un grande aumento dei contributi statali obbligatori all’OMS;

 e una pressione internazionale sulle fondazioni private affinché facciano più donazioni non vincolati, “invece di esigere dall’OMS di svolgere compiti nell’interesse dei leader delle fondazioni”.

“McGoey” dice che gli Stati membri hanno i fondi e devono farsi avanti:

“Hanno fondi disponibili che potrebbero essere spesi.

 In tal modo i futuri bilanci nazionali saranno effettivamente ridotti, ma gli Stati non dovranno spendere così tanto per affrontare le conseguenze di lungo periodo della pandemia di coronavirus. “

Altre pandemie arriveranno.

 È perciò nell’interesse delle nazioni aumentare le loro sovvenzioni all’OMS, un attore importante, davvero prezioso, non perfetto, ma certamente essenziale oggi.

 

Pandemia, gli affari di Bill Gates

e la patologica debolezza del controllo

pubblico sulle logiche di mercato

nel campo della salute.

 Repubblica.it - Nicoletta Dentico – (25 -1 -2021) – ci dice:

 

Alle fondazioni private e alle aziende la conduzione della crisi sanitaria malgrado il Covid19 abbia fatto esplodere contraddizioni e inadeguatezze nella gestione della prima epidemia della globalizzazione.

ROMA - Chi vince sempre: Bill Gates e la ricerca contro Covid 19.

 Lo ricordate?

Con una delle sue performance più idiosincratiche, Donald Trump si assicurò il dileggio della stampa internazionale all’inizio della pandemia quando tentò di comprarsi preventivamente, per un miliardo di dollari, il brevetto del vaccino in fase di ricerca da parte di una promettente azienda tedesca.

 Voleva accaparrarsi l’uso esclusivo del vaccino per gli americani, giocando d’anticipo

. Era il mese di marzo.

Il governo tedesco intercettò e bloccò subito la manovra, e la mossa di Trump fallì clamorosamente:

“la vendita esclusiva di un possibile vaccino agli Stati Uniti deve essere bloccata in tutti i modi. Il capitalismo ha dei limiti”,

aveva chiosato in un tweet il politico tedesco “Karl Lauterback”.

Quei valori azionari che schizzano a + 249,4%.

Ma “CureVac”, la biotech coinvolta nel pasticcio di Trump, specializzata nella tecnologia RNA che sta alla base dei maggiori programmi di ricerca sul vaccino contro Covid-19, da allora ha conquistato la scena.

 I titoli di “CureVac”, che si è lanciata per la prima volta sul mercato finanziario a metà agosto, hanno innalzato il loro valore del 249,4% in 24 ore, del 400% in due giorni di borsa.

E indovinate un po’ chi è uno dei principali investitori di “CureVac”, accanto ai più ricchi miliardari del software tedeschi e ai tycoon degli shopping centres messicani?

La onnipresente” Fondazione Bill e Melinda Gates”, naturalmente. In estate, Bill Gates ha irrobustito la partecipazione finanziaria nella ormai prestigiosa azienda tedesca con altri 40 milioni di dollari.

 

Le diverse "galline dalle uova d'oro" di Bill Gates.

“CureVac” non è la sola gallina dalle uova d’oro di Bill e Melinda. Stando alle ultime informazioni della” Securities and Exchange Commission (SEC) americana”, la Fondazione Gates ha un portafoglio di investimenti di oltre 250 milioni di dollari in una dozzina di aziende impegnate nella ricerca contro Covid19 – vaccini, medicinali, diagnostici o altre produzioni medicali.

La Fondazione ha inoltre annunciato di voler utilizzare una parte cospicua del suo “Fondo di Investimento Strategico “(Strategic Investment Fund) di 2,5 miliardi di dollari per far avanzare il programma di impegno contro SARS-CoV-2.

 

Insomma: soldi, soldi, soldi.

 Come spiega accuratamente l’”Institute for Policy Studies”, il 2020 è un anno del Ringraziamento per i miliardari americani.

Da marzo a oggi, mentre nel mondo divampa una pandemia sociale ed economica senza precedenti, costoro sono riusciti a incamerare profitti dell’ordine di un miliardo di miliardi

 Un incremento della ricchezza da capogiro (+ 34%), per questi pandemic profiteers (approfittatori della pandemia) che nessuno sembra in grado di controllare.

 I Gates, da sempre legati a doppio filo con l’industria farmaceutica delle mega imprese, cominciarono a espandere i loro investimenti nel settore delle biotecnologie ancora prima che la comunità scientifica, convocata a Seattle per un incontro sugli scenari futuri nel 2015, lanciasse l’allarme su un nuovo patogeno destinato a sconvolgere il pianeta.

La macraba profezia.

Le proiezioni che aveva commissionato restituivano a Gates non un’ipotesi di scuola, ma una minaccia a tempo:

 lo spillover ben descritto da “David Quammen” era solo una questione di tempo.

Il contagio avrebbe colpito soprattutto i centri urbani su scala globale; nel giro di mesi, milioni di persone avrebbero perso la vita.

Bill Gates, gli va dato atto, fece di tutto per lanciare l’allarme.

Raccontò la macabra profezia in una “Ted Talk” (serie di conferenze gestite dall'organizzazione privata non-profit statunitense Sapling Foundation n.d.r.) divenuta ormai famosa, rilasciò interviste e di suo pugno scrisse articoli sulla stampa scientifica, formulò proposte per i decisori politici.

Ahimè, questi non se lo filarono per niente.

 

Il nuovo sguardo verso le innovazioni genetiche e i vaccini.

Se l’interesse iniziale della fondazione alle piccole biotech era legato alla lotta contro la malaria, adesso Gates capiva ancora di più l’importanza strategica di puntare le sue ricchezze sulle innovazioni genetiche per i vaccini, attraverso una rete di piccole e medie imprese direttamente affiliate ai programmi della Fondazione.

 Del resto “Ebola” aveva insegnato che anche i virus più circoscritti e remoti geograficamente potevano tracciare percorsi di contagio mai visti prima.

SARS-CoV-2 è arrivato alla fine e il mondo si è fatto trovare del tutto impreparato.

L’unico pronto ad affrontare il nuovo contesto pandemico è stato il monopolista filantropo di Seattle.

 È lui che oggi domina la scena, e la scienza, nelle scelte strategiche per la identificazione dei rimedi al male che aveva annunciato.

 

Al centro del dibattito scientifico mondiale.

 La Fondazione Gates ha riorientato le priorità operative per dedicarsi quasi esclusivamente a Covid19.

Grazie all’impegno finanziario di 300 milioni di dollari messi sul piatto in poche settimane, all’insorgere del primo focolaio della pandemia, si è conquistata la leadership morale nella lotta contro il nuovo coronavirus, sia per la ricerca e sviluppo di nuovi vaccini e terapie, sia per la formulazione di risposte epidemiologiche nei paesi a basso reddito (avvalendosi dei programmi di sorveglianza sanitaria come quello sulla polio, che finanzia in diversi paesi).

Grazie al composito network di aziende farmaceutiche la Fondazione Gates si è posta al centro del dibattito scientifico mondiale sui progetti di ricerca da sostenere.

 Bill Gates ha investito miliardi di dollari in sette dei più promettenti progetti di ricerca su SARS-CoV-2, e si è lanciato nel finanziamento della costruzione di impianti di produzione di questi candidati, ben cosciente che da solo può mobilitare denaro dell’ordine di grandezza di più governi.

King maker delle relazioni geopolitiche.

Grazie alla schiera di iniziative pubblico-private in ambito sanitario che ha fatto germinare negli ultimi due decenni, Bill Gates ha saputo rafforzare nel tempo il ruolo di king maker delle relazioni geopolitiche che servono per imbandire la tavola della ricerca internazionale contro la prima pandemia che ha paralizzato il pianeta, elevando ulteriormente (se possibile) non solo la sua egemonia, ma anche quella dell’industria farmaceutica.

Un esempio eloquente riguarda l’Università di Oxford.

Visto il robusto finanziamento pubblico ricevuto per il suo progetto di ricerca (finanziato tutto dai governi), Oxford aveva opzionato l’idea di una piattaforma di accesso al suo vaccino aperta, così da rendere liberamente disponibile la conoscenza scientifica per eventuali produttori nel mondo.

 

L'unica rotta di collaborazione multilaterale.

Secondo quanto documentato da “Bloomberg” e “Kaiser Health News”, l’università sarebbe stata messa alle strette da Gates, preoccupato evidentemente da un precedente di questa natura, e indotta ad abbandonare la strategia di apertura a vantaggio di una licenza esclusiva per la produzione in scala del vaccino controllata da “Astra Zeneca”, facilitata dalla alleanza fra la azienda e la Fondazione Gates, che ha fornito infine l’impianto dell’iniziativa Access to Covid-19 Tools (ACT) Accelerator lanciata ad aprile dalla comunità internazionale come unica rotta di collaborazione multilaterale per velocizzare sviluppo, produzione e accesso dei nuovi rimedi anti-Covid.

 

Le infrastrutture finanziarie finanziate da Gates.

 L’ impalcatura operativa di “ACT Accelerator “- organizzata su quattro pilastri: vaccini, diagnostici, medicinali e sistemi sanitari - poggia sulle infrastrutture pubblico-private volute e finanziate da Gates:

 la “Global Alliance for Vaccine Immunization” (GAVI) e la “Coalition for Epidemic Preparedness Innovation “(CEPI) in prima linea, con “UNITAID” e “Fondo Globale contro AIDS”, tubercolosi e malaria che fanno da supporto.

Nella narrazione ufficiale dei leader mondiali, la Fondazione Gates, è inesorabilmente annoverata tra le istituzioni multilaterali di questa operazione, alla stessa stregua di Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Banca mondiale e Commissione Europea.

ACT Accelerator sancisce l’evoluzione di status della Fondazione Gates, l’indiscusso primato delle partnership-pubblico private nella gestione della prima crisi pandemica della globalizzazione, e la decisione dei governi della comunità internazionale di affidare a queste fondazioni di diritto privato la conduzione della crisi, malgrado Covid19 abbia invece fatto esplodere tutte le contraddizioni e inadeguatezze del settore privato e delle logiche di mercato nel campo della salute.

 

La lotta contro un attore potente e senza scrupoli.

Il resto della storia, in costante evoluzione mentre scriviamo, riguarda il febbrile accesso ai vaccini contro SARC-CoV-2, in un costante braccio di ferro con un attore potente e senza scrupoli, l’industria farmaceutica. Covid19 ha sfiancato quasi tutti i settori dell’economia, ma le aziende farmaceutiche sono in totale fibrillazione e trarranno lauti benefici dalla pandemia, grazie ai 93 miliardi di investimenti pubblici erogati finora secondo la recente analisi di “KeNUP Foundation”.

Covid19 è l’opportunità di business che capita una volta nella vita, come ha commentato “Gerald Posner”, autore di Pharma:

 Greed, Lies and the Poisoning of America.

Da quando ha deciso di affermarsi come dominus della filantropia mondiale, Bill Gates ha contribuito enormemente al rafforzamento geopolitico di” big Pharma”, erodendo e sottraendo terreno alla società civile in questo duro conflitto politico.

Se non affrontiamo questi temi, è sicuro che il governo del mondo resterà senza respiro anche dopo che il contagio di Covid19 sarà finito.

(Nicoletta Dentico, giornalista, esperta di Cooperazione internazionale e diritti umani.).

 

 

 

 

 

 

VACCINI ANTI-COVID. FINALMENTE

UNA DENUNCIA ALLA CORTE DELL’AJA!

Lavocedellevoci.it – (9 dicembre 2023) – Paolo Spiga – ci dice:

 

Finalmente qualcosa può realmente muoversi sul fronte degli ‘effetti avversi’ prodotti dai nefasti vaccini anti-covid, soprattutto quelli a mRNA, ossia griffati ‘Pfizer’ e ‘Moderna’, le star di Big Pharma.

Due coraggiose associazioni, la tedesca ‘Gemien-wohl-Lobby’ e la britannica (ha sede a Manchester) ‘United for Freedom’ – International organization for human and consumers rights’, infatti, sono scese sul piede di guerra e hanno denunciato davanti alla Corte Penale dell’Aja per i crimini contro l’umanità i protagonisti internazionali del maxi business ‘Vaccini’.

Un vero e proprio j’accuse, 24 pagine al vetriolo che documentano per filo e per segno “le numerose violazioni del Codice di Norimberga, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e genocidio”.

C’è poco da stare allegri, dunque, per i vertici di organizzazioni e società che incarnano il ‘Potere’, il ‘Dio Denaro’, come per fare solo alcuni esempi l’Unione Europea, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e Pfizer.

Vero è che ormai la Corte dell’Aja conta come il 2 di briscola, non è riconosciuta da molte nazioni (perfino gli Stati Uniti) e negli ultimi tempi prendono più granchi che mai (come il mandato d’arresto internazionale per Vladimir Putin) e ‘dimenticano’ i veri criminali di guerra, proprio come i vertici Usa.

L’ultima pratica sul tavolo all’Aja è quella sui crimini d’Israele a Gaza: vista l’aria che tira (esemplare il caso ucraino) c’è da ipotizzare un lento, ‘scientifico’ insabbiamento

(Ursula Von der Leyen con Bourla.

Erano presenti in apertura alla sede della Corte Penale Internazionale all’Aja.)

 

Ma torniamo alle pesantissime accuse lanciate dalle due battagliere associazioni.

 Indirizzate contro nomi e cognomi ben precisi, ai vertici di sigle, organismi e aziende che hanno messo a segno, negli ultimi 3 anni e mezzo (ossia da quando è iniziata la pandemia prima e poi le campagne vaccinali) una serie di reati, crimini & affari (maxi tangenti comprese) da brividi.

Proprio mentre, caso mai, le pagine dei media si occupavano di quel ‘Qatargate’ che proprio in questi giorni si sta sgonfiando come un palloncino, altra operazione di distrazione di massa.

 

Ben altra cosa, ad esempio, il ‘Pfizergate’, di cui la ‘Voce’ ha scritto tante volte.

Ossia quei contratti-capestro sottoscritti dalla UE per comprare vagonate di vaccini ‘Pfizer’, la bellezza di 71 miliardi (avete letto bene 71!) di euro.

E il terzo contratto di quel pacchetto, il più corposo, da oltre 30 miliardi, è stato concluso tra la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, e il Ceo di Pfizer, Albert Bourla, via sms!

Avete letto anche stavolta bene, tramite un classico messaggino.

 Ma non è certo finita qui:

perché quello ‘strategico’ sms è poi sparito, letteralmente volatilizzato. Per la serie:

compri una bicicletta e ti rilasciano la fattura, qui 30 e passa miliardi euro di vaccini con un sms che addirittura scompare.

Ai confini della realtà.

Epperò ben dentro i confini di quel “Parlamento europeo” dove si è svolta una vergognosa sceneggiata che ha per (non) protagonisti proprio gli ineffabili Bourla e Von der Leyen.

 I quali sono stati convocati per verbalizzare sull’affaire (sul Pfizergate, per dirla in soldoni, 71 miliardi non sono noccioline) proprio da una Commissione d’inchiesta sul Covid costituita dallo stesso Parlamento UE(come da noi è stata appena varata una Commissione di pari tipo).

Ebbene, sia von der Leyen che Bourla, convocati per due volte, non si sono presentati.

Se ne sono altamente fottuti, perfino la lady tedesca che mira al bis, alla riconferma su quella poltrona!

 

Janine Small.

Al posto suo, il Ceo di Pfizer ha inviato la responsabile dei mercati esteri, “Janine Smal”l, che è caduta dal pero davanti alle incalzanti domande dei membri della Commissione sui ‘trials’, ossia le sperimentazioni, l’efficacia e soprattutto la sicurezza dei vaccini, nonché sul nodo-contratti.

La poveretta si è esibita in uno slalom speciale di ‘non so’, ‘non ricordo’, ‘sono questioni molto tecniche’, e solo buttando lì un “dovete capire, eravamo in un periodo di particolare emergenza”.

Un’emergenza che, di tutta evidenza, ha fatto chiudere non uno ma tutti e due gli occhi ad organismi preposti al controllo, come la ‘Food and Drug Administration’ (FDA) negli Usa e l’‘European Medicine Agency’ (EMA) in Europa; all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che dovrebbe tutelare la salute di tutti i cittadini e se ne strafotte; alla UE, appunto, che invece, proprio col suo numero uno imbandisce tresche, traffici & connection nel più classico stile corruttivo.

Tornando alla denuncia presentata dalle due associazioni, i destinatari sono tutti nomi eccellenti, vip, pezzi da novanta:

come i già nominati von der Leyen e Bourla, come il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus.

E poi il Commissario UE alla Salute, la greca Stella Kyriakides; il direttore esecutivo dell’EMA, Emer Cooke; l’ex responsabile globale del programma-vaccini di Pfizer, Nanette Cocero.

E poi, ciliegina sulla torta, Bill Gates.

 

E Tedros-Ghebreyesus è il direttore generale dell’OMS!

Vi chiederete il perché, ossia come mai il miliardario a stelle e strisce sia finito nella lista dei ‘cattivi’, dei denunciati davanti alla Corte penale dell’Aja: proprio lui, il super filantropo, accusato di crimini contro l’umanità.

Il massimo.

 

Leggendo le tante inchieste della ‘Voce’ se ne renderete facilmente conto:

non solo perché da dieci anni e passa” Super Bill” ha fatto di” pandemie & vaccini” il suo ‘pane’ (miliardario) quotidiano;

 non solo perché è l’asso nella manica per l’irresistibile ascesa di ‘Moderna’, una piccola start up nel 2010 che dopo neanche 10 anni diventa una delle regine di Big Pharma;

ma anche perché Gates – pochi lo sanno e ancor meno pochissimo lo raccontano – è il secondo finanziatore-donatore mondiale dell’OMS, solo alle spalle della superpotenza Usa e ben davanti a nazioni del calibro di Francia, Germania e Regno Unito!

Al centro del j’accuse, naturalmente, ci sono gli effetti avversi prodotti da quei vaccini del tutto sperimentali:

 i trials, infatti, sarebbero dovuti terminare a dicembre 2023, quindi in proprio in questi giorni, e invece tre anni fa sono iniziate le ‘obbligatorie’ – in perfetto stile nazi – campagne di vaccinazione.

Con prodotti del tutto ‘inefficaci’ e soprattutto, ‘insicuri’, tali appunto da produrre gravi (invalidanti o mortali) effetti avversi in un sempre crescente numero di cittadini in tutto il mondo.

Da un lager all’altro facciamo infine un salto in Canada.

Justin Trudeau, un uomo di Vados!

 

Dove l’illuminato premier Justin Trudeau col suo entourage ministeriale previde l’allestimento di ampi spazi attrezzati e adeguatamente ‘recintati’ per ospitare i ‘ribelli’, ossia coloro i quali rifiutavano di sottoporsi a quei trattamenti obbligatori.

E rammentiamo, mesi fa, un epico sciopero indetto dai camionisti per protestare contro quelle misure davvero para-naziste.

Adesso, anche l’esecutivo canadese pare finalmente destarsi dal suo lungo e pericoloso letargo: un fresco rapporto governativo, infatti, documenta come i decessi sia per Covid 19 che ‘per cause non specificate’, sono notevolmente cresciuti dopo le campagne vaccinali. Un’inversione di marcia ad U.

A questo proposito, vi proponiamo la lettura di un documentato reportage dell’ottimo sito (proprio sul fronte di Covid & Vaccini) ‘Renovatio 21’, significativamente titolato:

“Sicuro ed efficace’: sia i decessi ‘non specificati’ che quelli legati al Covid sono saliti alle stelle in Canada dopo la vaccinazione di massa.”

(E, come al solito, per saperne di più sui tanti personaggi e sigle citati nel pezzo, vi invitiamo di andare alla casella CERCA (che porta al nostro Archivio) in alto a destra della nostra home page, e digitare il nome e cognome (da URSULA VON DER LEYEN ad ALBERT BOURLA, da BILL GATES a TEDROS GHEBREYESUS) o la sigla (ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ oppure FOOD AND DRUG ADMINISTRATION, PFIZER o MODERNA) e leggerne delle belle in tre anni e mezzo di pandemia & vaccini.)

 

 

 

Gli eugenetisti globali scelgono

 "il vax" come la "collina su cui moriranno":

un nuovo ciclo di macellazione

dell'umanità lanciato per placare

 gli psicopatici genocidi dell'OMS,

del WEF, del CDC e di "Big Pharma."

Vaccinedeeaths.com – Redazione – (13-2-2024) – ci dice:

(Articolo di “Stefan Stanford” ripubblicato dal “AllNewsPipeline.com”).

 

Mentre gran parte dell'America si sta "risvegliando" rapidamente al genocidio scatenato sul paese e sul mondo dai "colpi di morte" delle armi biologiche COVID-19 che alcuni chiamano ancora "vaccini", come riporta questa nuova storia di “Zero Hedge”, i cosiddetti "migliori e più brillanti" d'America si rifiutano di riconoscere la "realtà", con” ZH” che riporta l” 'Università di Harvard” è tra gli almeno 69 college e università in tutta l'America che rinnovano i loro mandati di vaccino COVID-19 per i loro prossimi semestri.

Con “Harvard U” che ha pubblicato una dichiarazione che recitava "Harvard richiede a tutti gli studenti che saranno nel campus di avere una certa protezione da COVID-19 attraverso la vaccinazione attraverso la serie primaria iniziale di vaccinazione COVID-19 o uno dei più recenti richiami COVID-19", quell'università un tempo stimata, che ha prosperato sulla loro ricerca, si è unita ai ranghi dei 'woke' e dei 'caduti', ' mentre letteralmente mettono a rischio la vita dei loro studenti, per placare gli psicopatici genocidi di Washington DC, l'Organizzazione Mondiale della Sanità e le 'grandi case farmaceutiche'.

 

Perché con i "vaccini" COVID-19 che non offrono alcuna "protezione" a coloro che hanno ricevuto le iniezioni, come si vede nell'innumerevole numero di "iniettati" che hanno comunque contratto il COVID subito dopo le loro iniezioni, possiamo vedere in quest'ultima follia proveniente dalle "migliori università" americane che sono più che felici di "piegarsi" per il "governo globale" e spingere "la linea" dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e approvano il loro "trattato pandemico" in cui cercano di ottenere il controllo completo su tutto.

 

Con l'OMS che spera che il suo "trattato sulla pandemia" sia finalizzato entro maggio del 2024, secondo questo rapporto del “World Economic Forum”, un trattato che sperano darà loro il "controllo totale" su come i paesi membri affronteranno la "prossima pandemia", comprese le regole, i lockdown e i "vaccini" che le persone di quei paesi membri sono tenute a seguire e iniettare nei loro corpi, come avevamo avvertito sull'ANP il 24 gennaio, questo è il modo in cui il trattato pandemico dell' ”Organizzazione Mondiale della Sanità” viene utilizzato dai globalisti per stabilire “una dittatura planetaria “che verrà utilizzata per controllare ogni aspetto della nostra vita.

E come vediamo da ciò che sta accadendo ora all'Università di Harvard e in almeno altre 69 università, nonostante i rischi comprovati di quell'iniezione di COVID e le innumerevoli morti a cui abbiamo assistito da quando è iniziato questo "lancio del vax", compreso il numero sbalorditivo di "tumori turbo" a cui stiamo ancora assistendo in via di sviluppo che stanno esplodendo in tutto il mondo, le "migliori università" americane stanno mettendo una dittatura medica del governo globale davanti alla salute e al benessere dei propri studenti, un altro segno di dove saremo tutti ammassati nei giorni a venire.

E con il WEF, l'OMS, il CDC e tutti i buffoni globalisti che ora spingono pesantemente l'arrivo della "Malattia X" per spaventare "le masse" e spingere i propri governi a prendere parte a questo "trattato sulla pandemia", e la maggior parte di quelle "masse spaventate" che sono totalmente inconsapevoli di ciò per cui il trattato verrà utilizzato, questa nuova spinta per far sì che i governi di tutto il mondo prendano parte a quel "trattato sulla pandemia"' arriva anche in un momento in cui sempre meno americani e persone in tutto il mondo vengono 'vaccinati'.

 

Come riportato in questo articolo del 16 gennaio su “Science Alert” intitolato "I tassi di vaccinazione negli Stati Uniti potrebbero essere vicini a un pericoloso punto di svolta", quella storia aveva riportato "Gli esperti della “Food and Drug Administration” (FDA) negli Stati Uniti stanno avvertendo che il paese è vicino a un punto di svolta della vaccinazione:

un punto in cui non ci sono abbastanza persone vaccinate per proteggere i non vaccinati, portando a morti che altrimenti sarebbero state evitate".

Eppure, come abbiamo visto più e più volte negli ultimi anni, l'"iniezione" che stanno spingendo come "vaccino", ma che il dottor “Paul Alexander” ha avvertito essere in realtà una "arma biologica a morte lenta", non ha offerto ALCUNA "protezione" ai "vaccinati", ma sta lentamente ma inesorabilmente uccidendo i destinatari poiché troppi stanno sviluppando "tumori turbo" e si ammalano con "la malattia" il "vax" è stato presumibilmente creato per proteggerli da

 

E come “Ethan Huff” ci avverte tutti in questo nuovo articolo su “Natural News”, ora Bill Gates e i globalisti stanno spingendo i "cerotti" invece delle "iniezioni" come "risposta", sperando che le persone che non permetteranno più alle autorità mediche di "infilarli" tra le braccia si metteranno invece volontariamente in fila per farsi applicare un "cerotto" sulla pelle.

 

Direttamente dalla bocca di Bill Gates da questo articolo di gennaio su Newsweek intitolato "Bill Gates rivela il piano per cambiare i vaccini" nonostante il fatto ben noto che Bill Gates NON è un medico.

Il miliardario fondatore di Microsoft, Bill Gates, ha recentemente parlato di nuovi piani per cambiare il modo in cui i vaccini vengono somministrati, creati e distribuiti in tutto il mondo.

Durante un'apparizione su CNBC TV18 in India, a Gates è stato chiesto come vede la produzione di vaccini in tutto il mondo tra i diversi progressi tecnologici e sanitari.

"Ci assicuriamo, per tutti questi vaccini, che ci sia abbastanza capacità, che ci sia concorrenza in modo che i prezzi continuino a scendere".

Ha detto Gates.

 "E avremo nuovi vaccini. Avremo un vaccino contro la tubercolosi, un vaccino contro la malaria e un vaccino contro l'HIV".

Continuando a parlare, Gates ha parlato del vaccino contro il COVID-19 e ha spiegato come potrebbe cambiare.

"Dobbiamo fare in modo che abbiano una durata più lunga, una maggiore copertura", ha detto. "E cambieremo, invece di usare un ago, per usare un piccolo cerotto".

(AllNewsPipeline.com)

 

La terza guerra mondiale è già avvenuta. 

Ci sono stati milioni di morti, più

probabilmente oltre un miliardo

di vittime che si stanno ancora accumulando.

 Vaccinedeaths.com – (02/06/2024) - S.D. Wells – ci dice:

 

La Terza Guerra Mondiale ha già avuto luogo, ma invece di sparare colpi di pistola, i "colpi" sono stati tutti sparati tramite iniezioni di mRNA, nella” Guerra delle Armi Biologiche”, e non crederete al bilancio delle vittime e delle vittime che si sono accumulate alle stelle.

Qualcuno che conosci è morto a causa del vaccino nella “GUERRA DELLE INIEZIONI”, o è ancora vivo e soffre di PVSD – Post Vaccine Stress Disorder?

Nessuno è stato "arruolato", tranne gli influencer e le infermiere e i medici che hanno usato la "tecnologia" per iniettare miliardi di PRIONI mortali e ostruenti nel sangue e nel cervello di "civili" innocenti.

Proprio come entrare nelle camere a gas per essere addormentati per sempre, ma invece sono gli ospedali, gli studi medici e le farmacie – chi l'avrebbe mai detto?

I "combattimenti" sono scoppiati nell'inverno del 2020 e si sono diffusi in tutto il mondo.

 Governi canaglia (compreso il regime di O'Biden), comunisti e globalisti eugenetici, si sono alleati con i conglomerati farmaceutici "IG Farben" di oggi, vale a dire Pfizer, Moderna, Astrazeneca e J&J, e hanno devastato la salute di oltre due terzi dell'intera popolazione della civiltà umana.

Centinaia di milioni di persone stanno cadendo morte come mosche in una nebbia di pesticidi, solo che il veleno è stato iniettato volontariamente nel loro cuore, nei loro organi e nel loro cervello in nome della protezione da un virus inventato in laboratorio.

Nella Terza Guerra Mondiale, non c'erano bombe, non c'erano carri armati, non c'erano missili lanciati e non c'erano stivali sul terreno, tranne quelli dei morti le cui proteine spike ostruivano il loro sangue e portavano a una "inspiegabile sindrome della morte improvvisa".

Nessun medico da nessuna parte può capire come così tanti esseri umani, sani o meno, stiano semplicemente morendo negli ultimi quattro anni.

No, non è la guerra al terrorismo, o la guerra alla droga, e nemmeno una guerra con la Russia.

 È la Guerra della Medicina Contorta, e l'insidioso e furtivo Olocausto dei Vaccini è ANCORA in corso.

Milioni di "soldati" sono ancora in prima linea nella Terza Guerra Mondiale e vengono masticati vivi nel "tritacarne."

Il disturbo da “stress post-traumatico”, o “PTSD”, fa sentire le persone stressate, ansiose, impaurite e depresse ben dopo che il "pericolo" è terminato.

 Alcune persone che soffrono di PTSD sviluppano segni nuovi e ancora più gravi mesi o addirittura anni dopo.

A questo proposito, è abbastanza simile al PVSD, disturbo da “stress post-vaccinale”, in cui le “proteine spike” e le “particelle microscopiche di grafene” causano malfunzionamenti del sistema nervoso centrale (convulsioni), del sistema immunitario (VAIDS), del sistema vascolare e del cuore (miocardite, pericardite, infarti, coaguli vascolari gommosi e ictus), del sistema riproduttivo (aborti spontanei, aborti spontanei, basso numero di spermatozoi) e del sistema cognitivo (convinzione che più I vaccini [e le mascherine] ti salveranno dalla malattia e dalla morte).

Date un'occhiata al bilancio delle vittime e delle vittime delle guerre precedenti, e potete vedere che il loro totale impallidisce in confronto alla distruzione di massa delle armi biologiche e al genocidio della Terza Guerra Mondiale.

 Il numero totale di vittime militari e civili nella prima guerra mondiale fu stimato in circa 40 milioni, con 20 milioni di morti e 21 milioni di feriti. La seconda guerra mondiale è stata la più grande e violenta guerra della storia umana, con morti in battaglia che hanno superato i 15 milioni di militari, oltre a quasi 40 milioni di morti civili.

La guerra di Corea ha accumulato un bilancio di oltre 3 milioni di vittime e ancora più morti civili della seconda guerra mondiale o del Vietnam.

 I morti del conflitto in Vietnam sono saliti a circa 1,6 milioni.

Poi altri 300.000 morti nella guerra in Iraq, e altri 250.000 morti nella zona di guerra in Afghanistan, con oltre 70.000 morti civili.

Poi è arrivata la guerra più mortale di tutte, che è ancora in corso.

 

Le morti e le lesioni "civili" della terza guerra mondiale causate dai vaccini a mRNA e dal protocollo ospedaliero, compresi i ventilatori e il Remdesivir, sono oltre 35 milioni e si accumulano ancora.

Il Covid NON è finito, perché oltre ai SEI MILIONI di morti evitabili in tutto il mondo, ci sono più di 35 milioni di morti "da vaccino" finora.

 I "protocolli" ufficiali del governo in tutto il mondo sono stati letteralmente progettati per uccidere, e non stiamo parlando solo dei colpi mortali di coaguli, anche se questa è una parte enorme di tutto.

La "medicina" basata sulla paura è stata l'ultima arma genocida della Terza Guerra Mondiale, e il veleno sta ancora infettando miliardi di persone in tutto il mondo. Hai un'infiammazione cronica così grave che il cancro, l'artrite, la pressione sanguigna e il PTVD peggiorano ogni giorno?

Sorpresa, sorpresa.

Non dimenticate che nel 2021 la sinistra su Twitter voleva che tutte le persone completamente non vaccinate in tutto il mondo venissero uccise.

Oh, sì, l'hanno fatto.

Nel frattempo, le vittime civili, o coloro che soffrono della sindrome di “Long-Vax”, si stanno accumulando, peggiorando e mettendo migliaia di persone sotto ogni giorno.

 Hai PTVD? Chiamiamole "vittime civili".

Sono quelle” proteine spike” che viaggiano attraverso il sistema vascolare, nonostante ciò che i medici ciarlatani affermano il contrario, e intasano il sangue, gli organi e il cervello.

 

Ora è il momento di aggiungere “Vaccines.news” ai tuoi siti web indipendenti preferiti per aggiornamenti sulla terza guerra mondiale e sulle iniezioni sperimentali di terapia genica che portano direttamente a coaguli vascolari, ipertensione, miocardite, pericardite, attacchi di cuore, ictus, PCVS, SPS, sindrome da long vax e morte.

(NaturalNews.com).

(ZeroHedge.com).

 

 

 

 

Con la "Malattia X" come "storia di copertura"

 per le prossime morti di massa dovute

 al rilascio delle nuove armi biologiche

dei globalisti, la loro "sete di sangue"

 non finirà finché non saranno fermati.

Vaccinedeaths.com – Redazione – (19 -1-2024) – ci dice:

“Articolo di Stefan Stanford ripubblicato dal AllNewsPipeline.com)

 

Secondo il "World Economic Forum" di Klaus Schwab, la "Malattia X" è un "contagio misterioso" su cui il WEF terrà una riunione tra pochi giorni, il 17 gennaio, con il WEF che avverte che questo "contagio misterioso" potrebbe uccidere 20 volte più persone di quanto abbia fatto il "COVID" (sostituite i "vaccini" per il COVID se vogliamo essere più precisi!), con le Nazioni Unite che affermano L'unico modo per fermare la diffusione di questo misterioso contagio sarebbe il rapido sviluppo di un nuovo "vaccino".

Affermando in questo articolo del dicembre 2021 sul sito web delle Nazioni Unite che "più velocemente viene sviluppato e distribuito un vaccino efficace, più velocemente una pandemia incipiente può essere contenuta e controllata", come riportato anche in quella storia, "l'aspirazione della “Coalition for Epidemic Preparedness Innovations “(CEPI) è che il mondo sia in grado di rispondere alla prossima "Malattia X" con un nuovo vaccino in soli 100 giorni".

Affermando anche che la consegna di un nuovo vaccino in poco più di 3 mesi "darebbe al mondo la possibilità di combattere per estinguere la minaccia esistenziale di un futuro virus pandemico", si noti che in passato ci sono voluti decenni e decenni di ricerca su varie malattie per sviluppare "vaccini" per loro, con questa storia di “Business Insider” che riporta che praticamente NESSUNA MALATTIA è mai stata completamente eliminata attraverso gli sforzi del "vaccino", anche se riferiscono che un “vax per il vaiolo” ci era andato vicino.

Significa che queste persone sperano di fare in 100 giorni ciò che è stato praticamente impossibile da fare nella storia umana, questa nuova storia da leggere su “The Expose” mette tutto in prospettiva per noi su ciò che i globalisti stanno dispiegando ora, e non è bello per le persone che scelgono di prendere le proprie decisioni sulla salute.

E con i media mainstream che saltano totalmente sul carro della "Malattia X" mentre i globalisti devono dirci cosa stanno progettando di farci prima di farlo, date un'occhiata ai titoli di queste storie recenti.

Da “Bloomberg”: "Che cos'è la malattia X?

 Come gli scienziati si stanno preparando per la prossima pandemia."

Da” Forbes”: "Che cos'è la 'malattia X'?

 I circoli di destra criticano l'ipotetica pandemia"

Da Fortune: "La 'Malattia X' potrebbe causare la prossima pandemia, secondo l'OMS, o Ebola, SARS o Nipah, 9 agenti patogeni che i ricercatori stanno tenendo d'occhio"

Da The Independent: "I leader mondiali si incontreranno per discutere la minaccia di un'ipotetica pandemia della 'Malattia X' a Davos"

Da Azer News: "A Davos si discute della malattia X che può causare 20 volte più morti del Covid-19."

Significa che i globalisti sono impegnati a creare "vaccini" per "qualcosa", mentre non hanno idea di cosa sia quel "qualcosa", anche credendo nelle loro menti distorte che quel "qualcosa" ucciderà 20 volte più persone del "COVID", il WEF e l'OMS non si sono mai nemmeno preoccupati di affrontare il fatto che i "vaccini " creati (a VELOCITÀ DI CURVATURA) per COVID hanno ucciso persone in tutto il pianeta e che quelli I "vaccini" hanno dimostrato di essere una "operazione militare", gestita dal Pentagono, con il Pentagono SOLO BRAVO in una cosa: uccidere le persone.

 

E come esploreremo nel resto di questa storia, con il “Congresso degli Stati Uniti” che nel giugno del 2023 ha proposto un nuovo disegno di legge chiamato "The Disease X Act" mentre le origini della "Malattia X" risalgono almeno al 15 marzo del 2018 e questa storia dal sito web del WEF intitolata "L'Organizzazione Mondiale della Sanità è preoccupata per la malattia X e dovresti esserlo anche tu, "Vediamo che quest'ultima operazione psicologica da parte di coloro che lavorano per ucciderci è durata a lungo, almeno 6 anni in preparazione, se non molto di più”.

Secondo questa nuova storia allarmante su “The Express” (salvata in Archivio), le "malattie cardiache" sono la causa principale di tutte le "morti in eccesso" che si osservano in tutto il pianeta, con "insufficienza cardiaca" chiamata la "forza trainante" in quello che chiamano "un aumento allarmante" di "morti in eccesso", quello che hanno definito l'anno non pandemico più mortale dal 1945.

Anche se non hanno mai menzionato i "vaccini" come causa.

 

Riferendo che nel 2023 si sono verificati altri 1.000 decessi in eccesso A SETTIMANA rispetto al 2022, la loro storia ha riferito che queste "morti in eccesso" ora si verificano spesso tra i giovani che muoiono molto prima del tempo, la storia ha anche riferito che il più grande salto di "morti in eccesso" tra i giovani è dovuto a malattie cardiache, con i giovani che muoiono per malattie cardiache a un tasso del 16% al di sopra dei tassi di morte a causa della stessa cosa in passato.

 

Con i giovani che muoiono improvvisamente e misteriosamente di "cancro", come questo articolo del Wall Street Journal ha recentemente riportato, e i medici presumibilmente "sconcertati" su ciò che sta causando tutte queste morti per cancro, in particolare tra i giovani e precedentemente sani, sarebbe troppo azzardato suggerire che tutte queste "morti in eccesso" siano uno sforzo intenzionale per "spopolare" il pianeta, con i globalisti che a lungo credono nelle loro menti folli e distorte che il pianeta Terra sia ampiamente "sovrappopolato"?

Come sostiene questa storia precedentemente menzionata su” The Expose”, non dobbiamo guardare troppo in profondità per vedere che questi globalisti hanno lavorato su modi per spopolare il pianeta Terra per decenni.

Da quella storia:

L'incontro annuale del World Economic Forum (WEF) inizia questa settimana a Davos, dove daranno il centro della scena alle loro controparti sanitarie non elette per mettere in guardia da un virus inesistente che, secondo loro, potrebbe essere venti volte peggiore del COVID.

Il WEF non eletto e l'OMS stanno preparando la "Malattia X" nella spinta finale per il “Trattato sulla pandemia” e stanno unendo le forze per convincere i leader mondiali a rinunciare alla loro sovranità in preparazione di un virus inesistente che, secondo loro, "potrebbe causare 20 volte più vittime della pandemia di coronavirus".

Potrebbe essere questa la "pandemia che attirerà l'attenzione di tutti" di cui Bill Gates ha allegramente avvertito ed è il momento in cui la "Soluzione Finale" di Bill Gates viene inaugurata?

(AllNewsPipeline.com)

 

 

 

 

 

Il mistero dei filamenti bianchi

nei cadaveri e la Croce Rossa che

vuole sapere se i donatori sono vaccinati.

Lacruandellago.net – Cesare Sacchetti – (22/02/2024) – ci dice:

 

Il primo a far riscontrare quello che è un fenomeno senza precedenti nella storia medica e sanitaria mondiale è stato l’imbalsamatore americano “Richard Hirschman”.

L’imbalsamatore è quel mestiere che ha il compito di rendere esteticamente più presentabili i corpi delle persone scomparse quando questi devono essere esposti al pubblico durante le loro esequie.

Qualcuno, forse non a torto, definisce tale mestiere un’arte perché la maestria dell’imbalsamatore è quella di restituire alla salma quella grazia e quella naturalezza che spesso la morte strappa via.

In Italia, esiste una antica scuola di questa professione e si può citare come esempio più fulgido a questo riguardo la famiglia dei” Signoracci” che da più di un secolo e mezzo si occupa dell’imbalsamazione dei pontefici.

L’imbalsamatore deve svuotare il corpo del defunto dal sangue presente in esso e mettere al posto di questo quelle sostanze che aiutano a conservare meglio il cadavere.

Ed è ciò che fa “Hirschman” negli Stati Uniti non da un giorno, ma da almeno 20 anni.

 Quanto sta accadendo e quanto denunciato da lui non sembra avere alcun precedente specifico.

Dal 2021 in poi, il tassidermista americano ha iniziato a trovare nei vasi sanguigni delle persone dei coaguli che non appaiono per nulla naturali.

Qualcuno quando li ha visti ha avuto, comprensibilmente, una reazione di ribrezzo poiché è sembrato di trovarsi di fronte ad una immagine del celebre film Alien, dove una forma di vita aliena utilizzava per la sua riproduzione i corpi di esseri umani che morivano inevitabilmente quando avveniva il “parto” di questa creatura aliena.

Le sostanze bianche fibrose trovate nei corpi di molte persone.

Quando “Hirschman” ha iniziato ad aprire i corpi negli ultimi anni per procedere alla loro imbalsamazione ha trovato questi lunghi filamenti bianchi fibrosi.

Sembrano essere alquanto resistenti in quanto possono essere allungati e stirati senza alcun cenno di cedimento da parte loro.

Non sembrano essere in alcun modo di origine biologica ma piuttosto sembrano essere fatti di gomma.

Altri imbalsamatori confermano la presenza di sostanze fibrose nei corpi.

Recentemente, un ex maggiore americano delle forze armate americane, “Thomas Haviland”, ha deciso di indagare più a fondo sulle scoperte fatte da “Hirschman” e ha deciso di preparare un sondaggio per gli imbalsamatori ai quali ha chiesto se hanno trovato o meno questi filamenti nei cadaveri da loro preparati.

“Haviland” ha preparato un questionario composto da 12 domande e le ha inviate a 179 imbalsamatori sparsi negli Stati Uniti, in Canada, in Gran Bretagna, in Australia e in Nuova Zelanda.

Il 66% ha risposto affermativamente di aver trovato quei filamenti nei corpi da loro trattati.

Larga parte dei tassidermisti intervistati appare concorde nel sostenere che queste sostanze sono iniziate a comparire nei corpi delle persone dal 2021 in poi, quando è partita la vaccinazione Covid.

La correlazione tra la campagna vaccinale e la comparsa senza precedenti di questi filamenti è statisticamente molto elevata e non può essere derubricata come una mera “casualità” in quanto altri direttori di agenzie di pompe funebri intervistati dal quotidiano americano” Epoch Times” hanno spiegato che quei filamenti non sono presenti nei corpi delle persone non vaccinate.

Nello stato dell’Ohio, un direttore funerario ha affermato chiaramente che “a seconda del caso, non stiamo trovando questi coaguli nei defunti non vaccinati, ma soltanto normali coaguli sanguigni e un buon drenaggio del sangue.”

A spiegare la differenza tra i normali coaguli sanguigni e questi anomali è stato, tra gli altri, il dottor “Ryan Cole”, anatomopatologo americano, che ha eseguito diverse autopsie e a spiegato che i primi sono “rossi e gelatinosi”, e non di certo “bianchi e gommosi”.

Quanto sta accadendo dunque appare avere una chiara connotazione con la vaccinazione e per capire cosa provoca la formazione di questi filamenti occorre guardare ancora una volta al contenuto dei sieri.

Il primo a fare delle analisi di laboratorio di questi vaccini è stato il biologo spagnolo, “Pablo Campra”, docente dell’”università di Almeria”, in Spagna.

“Campra”, nelle sue analisi ha citato il numero dei lotti di diversi vaccini quali Pfizer, Moderna e Astrazeneca e, ad oggi, non è stato ancora smentito da nessuna controanalisi di quei campioni dai lui messi a disposizione di chiunque li voglia analizzare.

Quanto ha trovato” Campra” nei sieri smentisce completamente quanto scritto nei cosiddetti bugiardini.

In questi difatti è scritto che il contenuto dei sieri è composto da mRNA e dalla famigerata proteina Spike con l’eccezione di Astrazeneca e Johnson & Johnson che invece sarebbero stati realizzato attraverso degli “adenovirus”.

Nulla di tutto questo però risulta dalle analisi a disposizione.

 I sieri, secondo quanto riscontrato dalle analisi, sarebbero composti principalmente da “grafene” e “nano bot,” dei microrganismi meccanici, e non esisterebbe nessuna sostanziale differenza tra di questi.

Tutte le case farmaceutiche che hanno ottenuto l’approvazione dei loro sieri dall’UE avrebbero preparato lo stesso siero che non è in nessun modo un vaccino.

È un preparato di “origine biomeccanica” che non serve certo a proteggere il nostro sistema immunitario o a prevenire qualche “contagio” dalla semplice e innocua influenza.

Il” grafene “quando entra a contatto con il nostro corpo ha effetti che possono definirsi letali.

Il mondo scientifico e l’UE da anni lavorano sul grafene.

Degli effetti di questo materiale si parlava già nel 2018 in una ricerca condotta da alcuni medici e biologi dell’Università Cattolica quali Valentina Palmieri, Marco De Spirito, Massimiliano Papi e Giordano Perini in uno studio intitolato “L’ossido di grafene tocca il sangue”.

Siamo dunque nel campo della medicina “ufficiale”, per così dire, quella che non può certo essere accostata al mondo “no vax”, anche se i nostri lettori sanno perfettamente che tali espressioni non hanno senso alcuno, e sono soltanto il risultato della solita propaganda dei media mainstream che cerca di screditare medici e scienziati non allineati al cartello farmaceutico.

 

Nella presentazione di questo studio si scrive chiaramente che l’”ossido di grafene” nel sangue “può condurre alla trombo- genicità e all’attivazione di cellule immuni”.

Il legame tra la formazione di trombi nel sangue e il grafene era già noto quindi alla comunità scientifica internazionale, o almeno ad una sua parte.

Ed è alquanto interessante rilevare come negli ultimi 10 anni sia stato un fiorire “improvviso” di studi sul grafene da parte di diverse università tra le quali “La Sapienza di Roma “e quella di” Cambridge”, soltanto per citarne due, associate al progetto dellUnione europea chiamato “Graphene Flagship”.

Bruxelles ha messo 1 miliardo di euro dei soldi che riceve dai suoi contributori, l’Italia in particolar modo, per sviluppare dei progetti di ricerca legati a questo materiale.

L’establishment politico, sanitario e tecnologico internazionale aveva un vivo interesse per il grafene da tempo tanto da sfiorare la venerazione per questa sostanza descritta come “magica” dalle istituzioni comunitarie.

Questo aumenta di molto le probabilità che già negli anni passati le varie case farmaceutiche stessero lavorando alla preparazione di sieri al grafene anche perché per produrre i miliardi di dosi distribuiti nel 2021-2022 ci vogliono in realtà anni e non mesi come qualsiasi serio professionista del settore farmaceutico potrà confermare.

 

I filamenti bianchi sono grafene?

Questo quindi porta inevitabilmente ad un’altra domanda.

Quanto hanno trovato i vari imbalsamatori nei corpi dei vaccinati in ogni parte del mondo è grafene?

La descrizione della sostanza bianca, gommosa e resistente, non è molto lontana da quella delle” bande di gomma di grafene “che già erano allo studio nel 2017 e che venivano descritte come “200 volte più resistenti del metallo.”

“Hirschman” e altri hanno mandato a diversi laboratori quanto hanno trovato nei corpi e si è attesa di risultati più definitivi al riguardo.

Quanto riscontrato porta però ad un’altra inevitabile costatazione.

 Se diversi imbalsamatori e diversi anatomo-patologi di diversi Paesi stanno trovando questi filamenti nei corpi dei vaccinati appare impossibile che anche qui in Italia i vari tassidermisti e medici legali non stiano riscontrando lo stesso fenomeno.

Vengono in mente, ad esempio, i casi dell’autista del bus di Mestre, “Alberto Rizzotto”, vaccinato e sofferente di effetti avversi sulla cui causa di morte ancora oggi aleggia un’aura di mistero oppure quelli delle due donne, madre e figlia, morte in casa a Roma nel gennaio del 2023, le cui cause di morte non sono state ancora rese note a distanza di un anno.

E sono soltanto pochi casi tra le migliaia di persone morte improvvisamente che si potrebbero citare.

È in atto una strage senza precedenti sulla quale i vertici della comunità medica, che ancora una volta dimostrano tutta la loro corruzione, stanno provando a calare un velo di omertà.

Lo stesso velo calato dalla magistratura che non può non sapere quanto eventualmente riscontrato dai vari medici legali in ogni parte d’Italia.

Assieme a questa gravosa questione, sta riemergendo anche quella relativa al sangue delle persone che hanno ricevuto il vaccino che non appare più lo stesso di prima.

L’AVIS, l’associazione italiana volontari del sangue, ha definito qualche tempo fa come “destabilizzanti” le informazioni che sono circolate sul sangue dei vaccinati modificato ma adesso persino la Croce Rossa americana inizia a chiedere ai donatori se hanno ricevuto il siero e, in caso di risposta affermativa, di contattare i responsabili dell’organizzazione sanitaria prima di procedere alla donazione.

 

Il questionario della Croce Rossa americana che chiede ai donatori se sono vaccinati o meno.

Il medico e biologo americano, “Robert Young”, aveva confermato qualche tempo fa le analisi dei vaccini fatte da “Campra” e ha anche mostrato gli effetti del siero sul sangue.

Come si può vedere nell’immagine sottostante, il sangue dei vaccinati appare modificato e contiene dei polimeri neri di grafene che ovviamente non sono presenti nel sangue dei non vaccinati.

Questo sangue appare “infetto” e modificato dalle sostanze contenute nei vaccini.

 

Stanno continuando ad emergere sempre di più le prove di quello che è stato a tutti gli effetti un deliberato tentativo di attuare una massiccia de popolazione attraverso un siero che non aveva altro scopo che quello di provocare l’ondata di malori improvvisi, anche tra i bambini, che vediamo tristemente ogni giorno.

La campagna vaccinale è stata “una strage pianificata” e ci si attende che coloro che hanno obbligato a ricevere il siero rispondano di quello che può definirsi non solo come un attentato senza precedenti alla salute pubblica, ma contro la stessa vita umana.

 

 

 

Gaza e la bufala climatica.

 Unz.com - PIERRE SIMON – (14 FEBBRAIO 2024) – ci dice:

 

Poiché secondo la “Jewish Virtual Library,” gli ebrei rappresentano circa lo 0,2% della popolazione mondiale, la probabilità che la maggior parte degli individui chiave coinvolti nella bufala climatica siano ebrei è infinitesimamente piccola.

Eppure, almeno dagli anni '60, tutti i falsi allarmi sono stati lanciati quasi esclusivamente da ebrei.

Tutto ebbe inizio con” Ira Einhorn”, l'assassino satanico-ebreo della sua fidanzata “Holly Maddox”, fondatrice del movimento ambientalista "Madre Terra" scelto come “fronte hippy dei globalisti “che volevano promuovere e “utilizzare l'ambientalismo” come metodo chiave per stabilire una dittatura marxista della fine dei tempi per il pianeta terra.

Alla ricerca di un nuovo nemico comune contro cui unirci, abbiamo avuto l'idea che l'inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la scarsità d'acqua, la carestia e altri problemi simili avrebbero funzionato.

Nella loro totalità e nelle loro interazioni, questi fenomeni costituiscono infatti una minaccia comune che deve essere affrontata da tutti noi insieme.

Il dottor “Stephen Schneider”, con il suo “Giornale del cambiamento climatico” , seguito dal dottor” Barry Commoner”, che “Ralph Nader” definì "il più grande ambientalista" del ventesimo secolo, furono, tra molti altri, grandi sostenitori dell'impedimento del disastro climatico.

Con loro siamo passati dalla glaciazione planetaria alla riduzione dell'ozono, alle piogge acide, all'innalzamento del livello del mare e allo scioglimento delle nevi eterne.

 

Poi ci sono state le teorie sul riscaldamento globale di “Michael Mann!, un climatologo canaglia e delinquente  di fama internazionale, membro del “Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici” (IPCC), un ramo delle Nazioni Unite (ONU).

Il suo grafico a mazza da hockey, pubblicato per la prima volta nel 1998 sulla” rivista scientifica Nature”, è stato il protagonista del rapporto sul clima delle Nazioni Unite [2001], che ha portato a una massiccia mobilitazione di attivisti ambientali determinati a combattere per salvare il pianeta.

Secondo un grafico, la temperatura atmosferica dell'Europa – dove l'uso degli idrocarburi è iniziato durante la rivoluzione industriale – è aumentata vertiginosamente dopo più di mille anni di stabilità.

Secondo “Mann”, questo aumento improvviso e senza precedenti della temperatura potrebbe essere dovuto solo all'attività umana, in particolare alla produzione di “CO2”, quella molecola "climatocida" che la giovane attivista ambientalista “Greta Thunberg” afferma di vedere ad occhio nudo.

Le tesi di “Michael Mann” furono poi rese popolari nel famoso documentario sul riscaldamento globale, “An Inconvenient Truth ”.

Questo film di propaganda "caldista" è valso ad Al Gore e all'IPCC un premio Nobel nel 2006.

 Basandosi sulla modellazione computerizzata del team di “Michael Mann”, Al Gore predisse un'imminente catastrofe di proporzioni bibliche.

 Ha anche predetto che sarebbe stata la fine dell'umanità se non avessimo istituito un governo mondiale entro 10 anni – ovvero nel 2016 – per combattere questo flagello senza precedenti.

Al Gore non è ebreo, ma sua figlia è sposata con l'erede del “patrimonio bancario internazionale di Jacob Schiff”, un rappresentante dell'”impero finanziario Rothschild” che contribuì a finanziare la rivoluzione bolscevica.

“David Guggenheim”, il regista del film, “Jeffrey Skoll”, il produttore esecutivo e tutti gli altri produttori, invece, sono tutti ebrei.

La stessa Greta Thunberg è la pronipote del famoso banchiere “Lionel Walter Rothschild”, figlio del “primo barone Rothschild”.

Lo yacht da 4 milioni di euro su cui Greta si è recata negli Stati Uniti per tenere il suo famoso discorso alle Nazioni Unite apparteneva alla famiglia Rothschild prima di essere venduto a un altro miliardario ebreo coinvolto nella “bufala del clima£.

Anche “Luisa-Marie Neubauer,” allenatrice di Greta Thunberg, è imparentata con il fondatore della dinastia Rothschild, “Mayer Amschel Bauer”, che cambiò il suo cognome in “Rothschild” dopo essere tornato a Francoforte per rilevare l'attività del padre.

Il "lavoro" di “Luisa Neubauer” è "attivista per il clima", ed è una volontaria per la campagna “One Foundation fondata da Bono e Bill Gates”, che ha anche legami con lo speculatore azionario ebreo e predatore George Soros.

“Klaus Schwab”, fondatore e direttore esecutivo del “World Economic Forum”, "l'epicentro del male nel nostro mondo oggi" è forse ebreo.

Lo stesso vale per il nuovo zar delle frodi climatiche, “John Kerry”, in parte ebreo, così come sua figlia, la dottoressa” Vanessa Kerry”.

E non dimentichiamo l'oligarca ebreo francese “Jacques Attali”, che promuove costantemente il catastrofismo climatico come mezzo per raggiungere una governance globale attraverso la paura:

La storia ci insegna che l'uomo evolve in modo significativo solo quando ha veramente paura:

 allora mette in piedi prima dei meccanismi di difesa;

a volte intollerabili (capri espiatori e totalitarismi);

a volte inutile (distrazione); talvolta efficaci (terapeutiche che, se necessario, mettono da parte tutti i principi morali precedenti).

Poi, una volta superata la crisi, trasforma questi meccanismi per renderli compatibili con la libertà individuale e parte di una politica sanitaria democratica.

Il “Bernie Madoff” della bufala climatica.

C'era un pesce più grosso dietro la bufala del clima e gli ebrei elencati sopra.

La mente era un socialista fabiano canadese, il defunto “Maurice Strong”, che si pensa sia ebreo anche se non è mai stato provato.

Secondo il giornalista “John Izzard”, Strong è stato "l'uomo che, più di ogni altro, ha ridefinito un” gas traccia” come il buono pasto per decine di migliaia di funzionari del clima – le stesse persone i cui eredi dalle dita leggere stanno ancora spingendo oggi la bufala del cambiamento climatico.

In nome dell'egualitarismo, Strong ha utilizzato l'ecologia e la scienza del clima presumibilmente per arricchire i poveri a scapito dei ricchi.

 I suoi strumenti sono stati il “Programma ambientale delle Nazioni Unite” e il “Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici” (IPCC).

Ma la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni, i frutti dei suoi sforzi e le politiche che hanno generato, come la follia delle turbine eoliche, la trovata della tassa sul carbonio e la truffa del gas sterco di vacca, stanno danneggiando i poveri e la classe media in ogni paese del mondo.

 il mondo viene danneggiato attraverso l'aumento dei costi alimentari ed energetici.

Fortunatamente per il 99%, nel 2005, "l'uomo più potente nel tentativo di salvare l'umanità", scrive” J. Izzard” con deliziosa ironia, "con la continua promozione della teoria dei “gas serra “indotti dall'uomo fu colto con le mani nella cassa".

 Aveva girato un assegno di 988.885 dollari intestato a suo nome da un uomo d'affari sudcoreano,” Tongsun Park”, che fu condannato nel 2006 da un tribunale federale degli Stati Uniti per “aver cospirato per corrompere funzionari delle Nazioni Unite”.

“Strong”, il Bernie Madoff del cambiamento climatico che ha dovuto dimettersi da tutte le sue funzioni all'ONU, è fuggito da ladro quale era in Canada e poi in Cina dove viveva la sorella comunista.

 

Il dottor canadese Tim Ball.

 

È stato il defunto dottor “Tim Ball”, uno scienziato climatico canadese, a far uscire il gatto dal sacco.

 Grazie a questo impavido scienziato, molte persone sono riuscite a vedere oltre la bufala del clima.

Per produrre la famosa curva dell'hockey che ignora l'ottimo medievale, MANN e il suo collega truffatore Jacoby "si sono dimenticati" di prendere in considerazione i dati che non confermavano l'esplosione climatica.

 Fortunatamente gli archivi sono venuti alla luce e la frode è stata smascherata:

dieci siti di osservazione sono stati mantenuti e 26 nascosti.

Nel "processo scientifico del secolo", il dottor Ball ha vinto una sentenza multimilionaria contro “il truffatore climatico delle Nazioni Unite” "Dr." Michael E. Mann.

L'"errore" della CO2 è la radice della più grande truffa della storia del mondo, e ha già sottratto trilioni di dollari a nazioni e cittadini, arricchendo notevolmente i responsabili.

Alla fine, il loro obiettivo è la tecnocrazia globale (nota anche come sviluppo sostenibile), che afferra e sequestra tutte le risorse del mondo nella fiducia collettiva per essere gestite da loro.

(“Notizie e tendenze sulla tecnocrazia” , 13 settembre 2018).

 

Il merito è tutto del “dottor Ball”, perché la causa per diffamazione intentata contro di lui dal ”truffatore Michael Mann” ha avuto un esito incerto.

Mann è stato moralmente sostenuto da un gran numero di funzionari del clima corrotti quanto lui;

 inoltre è stato sostenuto finanziariamente non solo dalle Nazioni Unite, ma dalla Fondazione Suzuki, un'organizzazione essa stessa finanziata da grandi aziende e fondazioni come la Fondazione Rockefeller, un membro influente della Fabian Society.

Il periodo caldo medievale sulla sinistra era nascosto al pubblico.

Coloro che regnano supremi.

La “Fabian Society”, fondata da due ebrei tedeschi,” Beatrice e Sydney Webb”, nati “Weber”, una di una miriade di organizzazioni simili - il cui obiettivo dichiarato è quello di ricreare il Giardino dell'Eden - conta tra i suoi membri le persone più ricche del mondo e le loro numerose emanazioni, delegati e golem.

 

Gli oligarchi di questa plutocrazia non sono tutti fabiani nella forma dovuta, ma questa cabala anglo-americana a guida ebraica, alias la "comunità internazionale", che” Alexander Dugin” ha recentemente etichettato come "il fenomeno più disgustoso della storia del mondo",

è tutto per un governo mondiale (mondo unipolare) e per il capitalismo neoliberista, un tipo orwelliano di capitalismo "inclusivo" definito dallo sfruttamento moralmente illimitato di beni, persone, animali, servizi e capitali sotto il manto della democrazia, dell'umanesimo, della filantropia, della bontà e dell'amore.

L'obiettivo finale di questi lupi travestiti da pecore che nascondono la loro malvagità nella bontà è davvero quello di ricreare un Giardino dell'Eden, ma solo per sé stessi.

 Vogliono "possedere tutto e controllare l'intera popolazione globale attraverso una combinazione di disastri sotto falsa bandiera, tecnologie di ingegneria sociale, politiche di sviluppo "verde" e "sostenibile", un sistema alimentare rinnovato di loro creazione e misure di biosicurezza globale".

(“Citazione completa di “Dugin.”)

Cosa significa per la Russia separarsi dall'Occidente?

È la salvezza.

 L'Occidente moderno – dove trionfano i Rothschild, Soros, Bill Gates e Zuckerberg – è il fenomeno più disgustoso della storia mondiale.

Non è più l'Occidente della cultura mediterranea greco-romana, né il Medioevo cristiano, né il XX secolo violento e contradditorio.

A questo punto, È il cimitero dei rifiuti tossici della civiltà, è l'anti-civilizzazione.

Sebbene i sionisti siano senza dubbio al timone del progetto del “Nuovo Ordine Mondiale,” come dice il defunto giornalista investigativo “Michael Collins Piper”:

non hanno il controllo completo del meccanismo del potere nel nostro mondo oggi.

Tuttavia,  il loro livello di influenza è così consistente, soprattutto in Occidente, che possono, in un certo senso, essere definiti il fulcro su cui poggiano gli equilibri del potere moderno:

ogni giorno lavorano incessantemente per garantire che nel mondo Alla fine raggiungono il potere assoluto.

Il progetto di governo mondiale nella sua forma attuale è anche, all'origine, un progetto anglo-americano promosso da una parte dell'Atlantico da “Cecil John Rhodes” e dai suoi associati, tra cui “Lord Milner”, e dall'altra parte dell'Atlantico dalle famiglie pioniere dei ricchissimi protestanti bianchi anglosassoni guidati dai banchieri JP Morgan. Andrew Carnegie e Rockefeller.

 

 Secondo il giornalista sudafricano” Ian Benson”, quando questa élite finanziaria essenzialmente non ebraica perse la sua posizione ai vertici del capitalismo finanziario internazionale, non fu spazzata via, ma assorbita in una costellazione di poteri finanziari ebraici che non poteva più controllare, ma con il quale aveva forti affinità entrambi leggevano l'Antico Testamento ed entrambi si consideravano il "popolo eletto".

Arma del denaro, dei media e della scienza.

Con il denaro come arma, questi psicopatici possono comprare chiunque e qualsiasi cosa;

 impoverire qualsiasi paese attraverso l'usura e il debito; corrompere, rovinare, censurare, perseguitare, persino assassinare o "droneare" coloro che si frappongono sulla loro strada.

I banchieri del “Nuovo Ordine Mondiale” non si fermeranno davanti a nulla pur di realizzare i loro piani distruggendo tutto ciò che ostacola le loro ambizioni egemoniche.

Per raggiungere i propri obiettivi, questa plutocrazia che rende senza voce il 99% nella gestione dei propri governi, ha anche costruito una formidabile macchina per il lavaggio del cervello che si diffonde a tutte le ore del giorno e della notte, in tutto il mondo, in tutti gli strati sociali, in tutti tipi di doppi discorsi, false accuse e false informazioni su eventi storici, atrocità, crisi demografiche, crisi climatiche e pandemie.

Gran parte di questa realtà creata dai media è falsa e ingannevole.

 Questi imbrogli hanno l'unica funzione di umiliare il gregge e costringerlo a seguire la linea, secondo un metodo chiaramente descritto da “Noam Chomsky” nel suo libro “La fabbricazione del consenso”.

Con tutte le principali agenzie di informazione e i media in tasca, è facile per loro nascondere tutto ciò che è dannoso per i loro interessi, come la massiccia frode elettorale perpetrata contro Trump durante le elezioni del 3 novembre 2020.

Il sottosegretario generale ebreo delle Nazioni Unite per le comunicazioni globali, “Melissa Fleming”, ha ammesso in una discussione al “World Economic Forum” tenutosi nell'ottobre 2022, che

L’ istituzione globalista ha collaborato con le piattaforme Big Tech, come Google di proprietà ebraica, al fine di controllare la ricerca risultati su argomenti come il cambiamento climatico e la pandemia di COVID.

La narrativa dell'establishment è quindi la narrazione predominante, mentre le informazioni e i dati che vanno contro l'agenda climatica delle Nazioni Unite, ad esempio, vengono soppressi.

“Fleming” ha continuato affermando che l'ONU ha il controllo della scienza:

 "Possediamo la scienza e consideriamo che il mondo dovrebbe saperlo, e anche le piattaforme stesse lo fanno". "Possedendo la scienza", possono infatti sostenere una narrazione anche se è falsa quando, secondo il metodo scientifico, dovrebbero abbandonarla se i dati non la supportano.

Questa aperta ammissione non fa altro che riconfermare ciò che i "teorici della cospirazione" dicono da anni:

le grandi aziende tecnologiche come Google, YouTube e Facebook di proprietà ebraica, i governi, i media mainstream e le istituzioni globaliste come il “World Economic Forum” di Davos, l'ONU e le sue emanazioni, come il” Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici” e l' Organizzazione mondiale della sanità”, stanno collaborando attivamente per censurare dati e opinioni dissenzienti come mezzo per mantenere il pubblico il più all'oscuro possibile della verità.

Invece di "verificare i fatti" o combattere la "disinformazione", gli sforzi globalisti mirano esclusivamente a elevare la propria propaganda come mezzo per acquisire maggiore autorità sulla società.

Le leggi sulle emissioni di carbonio associate all'"Agenda 2030" delle Nazioni Unite conferiscono ai governi un potere immenso e invadente sull'industria, sulla proprietà privata e sulle libertà individuali.

È logico che le “Nazioni Unite” cerchino di combattere qualsiasi fonte di informazione che contraddica l'attuazione di tali leggi; hanno tutto da guadagnare impedendo al pubblico di visualizzare tutte le informazioni e di prendere da solo una decisione informata.

Il pubblico, tagliato fuori dalla realtà, non è più in grado di esprimere giudizi informati su nulla.

 I potenti non vogliono che pensino con la loro testa.

È ancora, in altre parole, tirannia stalinista, ma più sofisticata grazie alla tecnologia.

Oggi non sei più rinchiuso in un gulag per metterti fuori combattimento, sei semplicemente ignorato dal silenzio dinamico e dalla censura totale.

Alla fine, il nemico comune contro cui dobbiamo unirci per salvare l'umanità non è né il cambiamento climatico né la follia delle turbine eoliche né l'espediente della tassa sul carbonio né la truffa del gas sterco di mucca, ma una piccola cricca di miscredenti determinati a soddisfare la loro avidità e brama di potere sotto la maschera delle buone intenzioni e dei sentimenti, incuranti delle conseguenze sulle popolazioni del mondo.

Con il genocidio di Gaza, la bufala del clima è senza dubbio una delle cose più disgustose della recente storia mondiale.

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