La salute dei popoli affidata a ultra -ricchi amanti del potere Malthusiano.
La
salute dei popoli affidata a ultra -ricchi amanti del potere Malthusiano.
"mRna e
Spike" Rilevati nella
Placenta
e nel Sangue del
Cordone
Ombelicale dei Feti.
Conoscenzealconfine.it
– (21 Febbraio 2024) -Redazione – ci dice:
Una
nuova ricerca ha scoperto che il vaccino COVID-19 diffonde il suo "mRNA" nella
placenta e nel sangue del cordone ombelicale dei neonati!
CIÒ
CHE ABBIAMO SEMPRE SOSPETTATO, DIVENTA REALTÀ.
Il
vaccino può influenzare lo sviluppo e la salute dei bambini non ancora nati, e
che il “CDC “continua a mentire sulla sicurezza dei vaccini per le donne in
gravidanza!
Secondo
lo studio, pubblicato sul “Journal of Translational Science”, l’mRNA del
vaccino è stato rilevato nella placenta e nel sangue del cordone ombelicale di
13 donne che hanno ricevuto il vaccino durante la gravidanza.
Inoltre,
la proteina spike, prodotta dall’mRNA, è stata trovata nel tessuto placentare,
indicando la bio-attività dell’mRNA che raggiunge la placenta.
L’mRNA
e la proteina spike possono interferire con il normale funzionamento della
placenta, che è essenziale per la nutrizione e la protezione del feto.
Inoltre,
l’mRNA e la proteina spike possono attraversare la barriera placentare e
raggiungere il feto, causando danni irreversibili al suo DNA e al suo sistema
immunitario.
Questo
è un crimine contro l’umanità!
(healththoroughfare.com/disease-medicine/new-study-finds-covid-19-vaccine-mrna-spreads-to-the-placenta-and-umbilical-cord-blood/72143)
(t.me/consenso
disinformato)
“Elon
Musk” contro gli ambientalisti:
siamo
a rischio estinzione.
BASTABUGIE.IT
– (24 MAJ 2022) · ECOLOGIA – Lorenza Formicola – ci dice:
(bastabugie.it/it/articoli.php?id=7012)
ELON
MUSK CONTRO GLI AMBIENTALISTI: SIAMO A RISCHIO ESTINZIONE di Lorenza Formicola.
"Il
destino della Terra non è minacciato dalla sovrappopolazione, ma dalla denatalità".
Neo-malthusianesimo
contro realtà.
È lo
scontro inscenato da un regista d'eccezione.
Uno che di futuro e futurismo se ne intende, “Elon
Musk”.
Il
famosissimo “Ceo di Tesla” e fondatore di “SpaceX”, l'uomo dell'anno per “Time”,
padre di sette figli, pochi giorni fa ha confidato al “Wall Street Journal,”
senza giri di parole,
«Credo
che uno dei maggiori rischi per la civiltà sia il basso tasso di natalità e il
tasso di natalità in rapido declino.
Eppure, così tante persone, anche le più
intelligenti, pensano che ci siano troppe persone nel mondo e che la
popolazione stia crescendo senza controllo.
È completamente l'opposto. Per favore,
guardate i numeri: se le persone non fanno più figli, la civiltà crollerà,
segnatevi le mie parole».
Parole
che pesano sulla “coscienza liberal” di tutto il mondo. Parole che hanno stordito gli “amici
malthusiani ed ecologisti”, tanto che praticamente nessuno in Italia, e in
Europa, ha osato riportare il contenuto di quell'intervista.
L'ALLARME
«WORKISM».
L'ultimo
rapporto Istat ci dice che nei prossimi trent'anni, solo nel sud Italia ci
saranno 3.5 milioni di persone in meno.
Un po'
come se sparisse tutta la Calabria e parte della Puglia.
L'autorevole
rivista “Lancet”, nell'estate scorsa, aveva già pubblicato uno studio su 195
nazioni dal quale si evinceva come, a metà di questo secolo o poco dopo, la “popolazione mondiale inizierà a
decrescere “e il pianeta da un lato a spopolarsi e, dall'altro, ad invecchiare
ulteriormente, con tutte le drammatiche conseguenze del caso.
C'è
poi il “report” pubblicato la scorsa primavera dall'”Institute for Family
Studies” che ha un titolo emblematico, “More Work, Fewer Babies.”
I due
autori presero in esame il «workism».
Espressione
la cui paternità alcuni attribuiscono a “Derek Thompson”, giornalista dell”'Atlantic”
e che sta ad indicare la "religione del lavoro".
Quella
sposata da Paesi nordici come Norvegia, Olanda, Svezia. I Paesi avanzati ed egualitari, con
welfare esemplare e in grado di promuovere alti tassi di fertilità, per
intenderci.
Ma sono proprio questi ad aver visto diminuire drasticamente la natalità.
Come
si spiega?
Se
ragionassimo in termini puramente economici non dovrebbero esserci mai problemi
denatalità.
Invece
il rapporto dell'”Institute for Family” ha analizzato, attraverso appositi
indici, questo approccio a dati internazionali, deducendo che il calo della fertilità
è più netto tra quelle persone che ritengono il lavoro importante, le quali generano in media 0,6
figli in meno degli altri.
Una
differenza per niente da poco.
LA
DENATALITÀ NON È UNA QUESTIONE DI REDDITO.
Quindi
non è vero che non si fanno figli perché mancano gli asili nido (Napolitano
dixit) e non ci sono soldi?
Eliminare
la povertà sarebbe stato facile, ci hanno insegnato da sempre gli ex coniugi “Bill
e Melinda Gates”, debellando la nascita dei bambini poveri.
Lo
hanno scritto, ogni anno, a caratteri cubitali, nel rapporto annuale della loro
fondazione.
«Nascono
più bambini nei luoghi in cui è più difficile condurre una vita sana e
produttiva.
Se
continuano le attuali tendenze, il numero delle persone povere nel mondo
smetterà di diminuire, e potrebbe perfino iniziare a crescere.
Ma la
ragione per cui abbiamo avviato la nostra fondazione è che le tendenze attuali
non devono continuare».
La “visione
antinatalista” di Bill e Melinda Gates, che prende di mira soprattutto l'Africa
subsahariana, è in perfetta sintonia con l'”agenda dell'Onu”, dei burocratici di
Bruxelles e di tutte quelle” forze politiche che guardano al mito malthusiano”
e ad esso si richiamano esplicitamente, specie in nome di uno “sviluppo
sostenibile”.
Entro
il 2030, uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile è l'”eliminazione della
povertà”.
Come?
Non
facendo più nascere bambini, e finanziando «la salute sessuale e riproduttiva»:
quella
che nel linguaggio mondialista significa aborto e contraccezione.
Chi
non abbraccia questa cultura, che nei decenni ha prodotto anche sterilizzazioni
forzate, è
per i tanti filantropi un ignorante da disprezzare e silenziare.
Un po'
come quando “Emmanuel Macron”, alcuni anni fa, disse, "Presentami la donna che ha
deciso, essendo perfettamente istruita, di avere sette, otto o nove figli". Parlava puntando il dito
contro l'Africa, con quel filo di razzismo sempre concesso a chi sta a sinistra della
storia.
Ma ci
ha pensato direttamente “Elon Musk”, alcuni anni dopo, a ribadire che non c'è nessuna correlazione tra
crescita della povertà e crescita della popolazione.
Anzi
le cose stanno esattamente all'opposto. “La crisi economica a livello mondiale”
ha tra le sue principali cause la crisi demografica, che a sua volta deriva
dalla “mentalità antinatalista” che ha invaso le coscienze di tutto il mondo.”
Che
poi è così strano il” modus pensandi” di Gates e compagni”: le loro proiezioni
raccontano che, in termini assoluti, che il numero dei poveri aumenterà entro
il 2050, ma, in entrambi i grandi Paesi ad alto tasso di natalità, cioè “Nigeria” e “Repubblica
Democratica del Congo”, diminuirà nel primo del 7%, nel secondo del 26%.
Qualcosa
non torna.
Oms,
chi comanda davvero: i 194 stati,
Bill
Gates o la Cina?
fondazionefranceschi.it – (10 -5-2020) – corriere.it -
Milena Gabanelli e Simona Ravizza -ci dicono:
Quando
si chiuderà questa drammatica pandemia, l’Organizzazione mondiale della sanità
dovrà rispondere del ritardo con cui è stata comunicata.
Solo
un’inchiesta internazionale indipendente potrà chiarire se davvero
l’organizzazione, istituita dall’Onu nel 1948 con funzione di vigilanza
sanitaria mondiale, ha commesso errori.
Oggi
sta anche supervisionando più di 35 operazioni di emergenza (dal focolaio di
morbillo in Congo a quello di colera nello Yemen) e coordinando gli interventi
contro tubercolosi, diabete, poliomielite e malattie tropicali.
È
finanziata dai 194 Paesi membri con contributi fissi in base al Pil,
sostanzialmente congelati dal 1987, e da contributi volontari (qui tutta la
lista).
Questi
ultimi, che rappresentano la parte più consistente, provengono anche da una
moltitudine di soggetti privati: parliamo di 4,6 miliardi di dollari su un budget
complessivo di 5,6. Il primo contribuente sono gli Stati Uniti che versano in
totale 893 milioni didollari. Al secondo posto troviamo Bill e Melinda Gates
con oltre 600 milioni, al terzo il Regno Unito con quasi 400, al quarto Gavi
Alliance (di Bill Gates) con 370, poi il Rotary Club, il National Philantropic
Trust e la Cina è al 14esimo posto con 85,8 milioni.
Di
fatto l’Oms gestisce il 20% del suo budget, perché il resto sono progetti
specifici decisi dai privati, e non tutti trasparenti.
Un’organizzazione
quindi indebolita dalla mancanza di soldi, e di personale con grande
esperienza, liquidato per assumere giovani a contratto.
Le
accuse al direttore generale dell’OMS.
Chi
comanda e decide è il direttore generale, che da statuto «non deve domandare né ricevere
istruzioni da nessun governo od autorità straniera».
Nel
2017, per la prima volta nella storia dell’Oms, a scegliere non è un gruppo
ristretto di 34 membri, ma i rappresentanti di tutti i 194 Paesi, e per la
prima volta votano un africano:
“Tedros
Adhanom Ghebreyesus”, ex ministro della sanità e degli esteri dell’Etiopia.
Accusato
da quasi tutti i Paesi e organi di stampa di essere venuto meno al suo dovere
primario: la tempestività nell’informare il mondo sulla pandemia in arrivo. Ecco com’è andata.
Gli
elogi alla Cina.
Il
primo ricovero all’ospedale di Wuhan di un malato di Covid-19 è dell’8 dicembre
2019, ma i funzionari cinesi riferiscono agli uffici Oms di Pechino
dell’esistenza di casi atipici di polmonite il 31 dicembre (già con Sars la
Cina aveva occultato i dati).
L’Oms, da Ginevra, informa il mondo con un
tweet il 4 gennaio, e solo il 30 gennaio, quando i contagi ufficiali sono già
7.836 e 18 i paesi coinvolti, il direttore generale dichiara “Pheic”,
«un’emergenza sanitaria internazionale». Nella stessa conferenza stampa si
sente in dovere di elogiare la Cina:
«La
velocità con cui ha rilevato l’epidemia, isolato il virus, sequenziato il
genoma e condiviso con l’Oms e il mondo è molto impressionante e oltre le
parole. La Cina sta definendo un nuovo standard per la risposta alle epidemie.
Non è un’esagerazione».
In
realtà il ritardo nella comunicazione della Cina stava andando di pari passo
con la sottostima dei contagi e il ridimensionamento della portata
dell’allarme.
Secondo
“Lancet”, al 20 febbraio sarebbero stati 232 mila i contagiati in Cina, contro
i 55.508 segnalati. E solo il primo aprile la Cina riconosce il ruolo degli
asintomatici.
Ancora
il 26 febbraio l’Oms è prudente: «L’incremento dei casi fuori la Cina ha portato alcuni
media e politici e spingere per la dichiarazione di uno stato di pandemia. Noi
non dovremmo essere troppo impazienti, senza un’attenta analisi dei fatti».
E
sconsiglia restrizioni al traffico aereo verso la Cina. Solo l’11 Marzo, quando
il numero dei contagi si era allargato a 114 Paesi, l’Europa in ginocchio, e
4.291 persone che hanno perso la vita, arriva l’annuncio: «Abbiamo valutato che Covid-19 può
essere definito come pandemia».
Come
avviene la trasmissione.
L’Oms
conferma la trasmissione interumana il 21 gennaio, e solo il 27 febbraio viene
definito che avviene mediante “droplets”, mentre gli “Ecdc” europei lo avevano
già dimostrato il 2 febbraio.
Il ritardo si ripercuote sulle misure di
protezione: sull’uso delle mascherine nella popolazione generale, “Tedros “ne
sconsiglia l’utilizzo.
Ancora
il 6 aprile, quando ormai le evidenze scientifiche mostrano l’efficacia
dell’uso di mascherine chirurgiche, dichiara che dovrebbero essere riservate ai
lavoratori della sanità, e consiglia ai decisori politici di applicare un
approccio basato sul rischio di esposizione al Covid-19 in base alla densità
della popolazione.
La
prima indicazione chiara su cosa fare arriva il 16 marzo: «Testare ogni caso sospetto, se
positivo isolarlo, tracciare i contatti nei due giorni precedenti ai sintomi e
testare anche loro».
Una strada già indicata dalla Corea del Sud: a
metà febbraio aveva avviato una tempestiva campagna di test e tracciamenti di
massa per bloccare i focolai, portando in un mese i contagi quasi a zero.
Ma
quale interesse aveva “Tedros” a tentennare, in un momento in cui l’Oms ha
bisogno disperato di fondi?
Chi è “Tedros”.
È
stato un eccellente Ministro della sanità in Etiopia, e le sue riforme hanno
diminuito la mortalità infantile.
Tuttavia sul suo mandato grava l’accusa,
sempre respinta, di aver insabbiato 3 epidemie di colera (2006, 2009, 2011), declassandole
a diarrea.
Dal
2012 al 2016, mentre è Ministro degli affari esteri, gli investimenti della
Cina in Etiopia accelerano.
A fine mandato si candida alla guida dell’Oms, e l’attività di lobby cinese in suo
sostegno dura due anni. Il suo discorso prima del voto è stato chiaro: «Nella battaglia sanitaria voglio
stare al fronte».
Uno
dei primi atti di” Tedros” da “Direttore Generale” è stato quello di nominare”
ambasciatore di buona volontà Mugabe”, 93 anni, ex dittatore dello “Zimbawe”,
alleato storico della Cina.
Nei
suoi 37 anni di malgoverno il paese è diventato un caso di disperata
corruzione, miseria diffusa e violazione dei diritti umani su larga scala. Solo
la levata di scudi interna ha costretto “Tedros “a ritirare la nomina.
La
Cina è il più grande partner commerciale dell’Etiopia: finanzia infrastrutture
ferroviarie, di telecomunicazioni, autostrade, centrali idroelettriche.
La precondizione è l’affido esclusivo di appalti ad
aziende cinesi. Nel
2016 inaugura il gigantesco parco industriale di “Hawassa”, dove disloca la sua
manifattura (costa meno che in Bangladesh).
Sempre
nel 2016 sono stati registrati dalla commissione etiope per gli investimenti
più di 1.000 progetti cinesi: industria, costruzioni, immobiliare.
Ad oggi gli investimenti ammontano a 24,5
miliardi dollari (fonte Aei). La Cina è anche il primo fornitore di armi all’esercito
etiope.
E l’Etiopia è il suo hub per la strategia di
lungo periodo nell’approvvigionamento delle materie prime che stanno nel resto
del continente africano, perché è nella capitale Addis Abeba che si incontrano
i governi.
C’è la
sede dell’”Unione Africana”: un palazzo di 20 piani donato dalla Cina nel 2012.
C’è la sede della “Commissione Economica per
l’Africa dell’Onu, e hanno base le più importanti organizzazioni non
governative.
In
sostanza fa quello che l’Europa ha fatto per 200 anni, senza però rompere le
scatole sui diritti umani.
E
l’Etiopia ricambia: è stato il primo paese africano ad opporsi alla proposta Onu
di sanzioni alla Cina per la violazione dei diritti umani in Tibet.
Dal 5G
ai farmaci contraffatti.
Ogni
Paese gioca la propria partita. Oggi altre quattro importanti agenzie Onu sono
a guida cinese: la “Fao”, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo
industriale”, l’ “Organizzazione per l’aviazione civile internazionale”, l’ Unione
internazionale per le telecomunicazioni”, che definisce gli standard mondiali
nell’uso delle onde radio.
Mentre sul tavolo dell’Oms ci sono le
questioni del secolo:
la
valutazione sulla sicurezza del 5G, e i rapporti con Impact, la task force che
lotta contro la contraffazione dei farmaci (il 7% del totale), molto avversata
dai Paesi asiatici.
Metà
della contraffazione è cinese, e decine di medicinali a larghissima diffusione
contengono impurità potenzialmente cancerogene.
La
stima del valore globale sfiora nel 2020 i 1.000 miliardi di dollari.
Poi c’è la questione del vaccino contro il
Covid-19.
Quando
finalmente lo avremo, l’Oms dovrebbe avere voce in capitolo per renderlo
accessibile a tutti. Ci sarà da lottare.
E
proprio nel mezzo della pandemia il Presidente Trump, che dal 2017 non ha
nemmeno nominato il membro Usa nell’executive board, decide di sospendere i
finanziamenti all’Oms, e lavora alla costruzione di organizzazioni alternative.
Quindi
della prossima epidemia se ne occuperanno i marines? O Bill Gates? Nulla è più
geopolitico della salute.
La
fabbrica del mondo a basso costo. Stati Uniti, Europa e Giappone si sono da tempo
allontanati dai principi che hanno ispirato la cooperazione tra i popoli,
trovando maggiori
benefici
nei” trattati dell’Organizzazione mondiale del commercio”.
Alle
agenzie Onu è stato impedito di mettere becco. La globalizzazione ha prodotto
enormi ricchezze per pochi, ed ha regole cogenti: se violo una postilla del “Wto
“pago penali miliardarie, se me ne vado dall’accordo di Parigi sul clima non
succede nulla.
Abbiamo voluto che la Cina diventasse la fabbrica del
mondo a basso costo, poi esplode un virus a Wuhan, centinaia di migliaia di
persone si ammalano a Milano o a New York, e non hanno la mascherina, i camici,
i presidi sanitari, perché li fabbricano a Wuhan.
Il
virus ha svelato l’effetto di una interconnessione inestricabile. Vanno rimesse
in discussione le cause.
Per far fronte alle minacce che incombono
sulle nostre vite, dalla rottura dell’ecosistema al debito dei paesi depredati,
ad altre pandemie che arriveranno, occorre rafforzare quell’Organizzazione nata da
lacrime e sangue, costruendo però un nuovo multilateralismo insieme ai 5
continenti per uno sviluppo sostenibile.
E l’unico modo per mettersi d’accordo è la
sopravvivenza dell’umanità.
(corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/oms-coronavirus-bill-gates-cina-stati-uniti-
europacomanda-davvero-covid-pandemia-5g-etiopia/8ca94b96-92dc-11ea-88e1-10b8fb895)
No,
l'Oms non vuole
favorire
“Bill Gates”.
Lavialibera.it
– (26 ottobre 2020) - Ugo Mattei – ci dice:
(Ugo
Mattei professore di Diritto privato dell’Università di Torino).
I beni
comuni sono un antidoto ai complotti: se i vaccini restassero fuori da una
logica di profitto, i sospetti finirebbero.
Vorrei
iniziare da alcune osservazioni critiche.
Si è visto durante la crisi (e già la cosa era apparsa
chiaramente nel 2008) che tutti gli indicatori ecologici sono migliorati a
causa del lockdown e del relativo abbassamento del Pil (decrescita), stimato in
cifre doppie quasi ovunque nel mondo.
Chiunque
lo ha notato: non so su quale base scientifica, ma l’eccezionale produzione di
frutta sulle colline torinesi viene spiegata dai contadini con la qualità
dell’aria e la felicità delle api nel periodo dell’impollinazione.
(Cambiamento
climatico: cos'è e perché occuparcene)
L'origine
dei complotti.
In
secondo luogo, al di là della virulenza della pandemia in sé, sono venuti
sicuramente al pettine nodi risalenti, che vanno dal disastroso – più che
ventennale – smantellamento della sanità pubblica e delle strutture non
redditizie come le terapie intensive, alle condizioni ambientali pessime nella
pianura padana, la zona di massima concentrazione della mortalità legata alla
diffusione del virus.
In
terzo luogo, la pandemia ha creato condizioni di contorno facilmente
trasformabili da alcuni soggetti capitalisti, oggi in posizione dominante
globale, per poderose occasioni di business.
L’industria farmaceutica e tutta la sua
filiera si sono certamente arricchite.
Parimenti
ha fatto profitti stellari tutto l’apparato della” gig economy” (organizzazioni
economiche basate sul lavoro a chiamata, occasionale e temporaneo, ndr) la
quale ha enormemente beneficiato dell’accelerazione impressa dalla crisi al
processo (già in corso) di trasferimento del capitalismo (e in generale di ogni
attività umana) sulla piattaforma.
Il
patrimonio personale di” Jeff Bezos”, titolare di “Amazon”, cresciuto di
quattrocento miliardi in tre mesi, è una cartina di tornasole.
Il
sospetto generato dall’accumulo di profitti ha spinto taluno a collegare
elementi storici incontrovertibili in una narrazione complottista, fondata su
nessi indimostrati e indimostrabili, che collegano fra loro fatti reali.
In
quarto luogo, il dispositivo della paura, fomentata dalla spietata e cinica
lettura di cifre quotidiane e spesso arbitrarie di morti e contagi, ha reso la
popolazione più facilmente condizionabile e i toni del dibattito oltremodo
irrazionali.
Il
sospetto generato dall’accumulo di profitti ha spinto taluno a collegare
elementi storici incontrovertibili in una narrazione complottista, fondata su
nessi indimostrati e indimostrabili, che collegano fra loro fatti reali.
Per
esempio, è un fatto che Bill Gates abbia una società di computer necessari per
navigare in Rete, la Microsoft, che come tutta la” gig economy”, è fra i
vincitori del processo sociale innescato dalla pandemia.
È pure
un fatto che egli abbia una fondazione, con la moglie Melinda, che costituisce
ormai la principale fonte di sostentamento dell’Organizzazione mondiale della
sanità (Oms), avendone finanziate svariate campagne pure vaccinali.
È
anche noto che lo stesso multimiliardario, uno degli uomini più potenti del
mondo, abbia talvolta dichiarato preoccupazione per il sovraffollamento del
mondo e perfino partecipato a un progetto della “John Hopkins University”,
volto a immaginare una pandemia e a studiare le possibili reazioni.
Ciò
ovviamente è lungi dal dimostrare che l'Oms abbia dichiarato lo stato di
pandemia per fare un favore economico a Gates o che questi abbia cospirato con
altri vincitori dei processi sociali (big pharma) per creare ad arte questa
situazione al fine di vaccinare soggetti debilitati e ucciderli, ovviando al
sovraffollamento globale.
I beni
comuni come antidoto.
Queste
connessioni, calate in un clima globale di sospetto, sono state comunque
sufficienti per instillare tanto i più atroci dubbi (oggi definiti con orribile
traslazione storica negazionisti), quanto le più sdegnate e altrettanto
irrazionali posizioni, terrorizzate e ipocondriache, di quanti vagheggiano qui
e adesso un vaccino purché sia.
È tanto irrazionale ed estremista il
complottismo quanto l’accettazione di qualsiasi lesione dell’ordine
costituzionale e dei diritti fondamentali in nome di una non precisata
soluzione scientifica alla pandemia.
Se i
vaccini restassero fuori da una logica di profitto, i sospetti dei complottisti
finirebbero
Il
pensiero beni “comunista” a questo proposito introduce un indispensabile
elemento di ragionevolezza.
Intanto,
esso costituisce, come ben noto, un forte antidoto allo scientismo positivista
che caratterizza la traduzione tecnologica della scienza.
Fondati
nel pensiero sistemico e nelle più avanzate epistemologie di una scienza della
qualità, e non meramente della misurazione quantitativa, non possiamo che
essere scettici del meccanicismo proclamato in modo fideistico dai vari
epidemiologi e comitati tecnico-scientifici.
Il
dibattito scientifico non può sopportare alcun tipo di preclusione ideologica o
paradigmatica.
Esso
deve produrre sapere e il sapere è un bene comune, fondato appunto sull’accesso
libero alla conoscenza e sulla libertà di critica anche sovversiva.
La traduzione del sapere scientifico in
politiche non è un fatto meccanico, incontrovertibile, ma una scelta di cui in
democrazia ci si assume la responsabilità.
Da
questo punto di vista, nel centenario del “martirio di Giordano Bruno”, la
Chiesa sotto la guida di” Francesco” ha dimostrato di aver fatto passi da
gigante, mentre gli apparati ideologici del
globalismo mostrano una incredibile regressione.
Sottrarre
il vaccino al profitto.
Le
condizioni del sospetto, che genera i mostri di un dibattito forsennato e
irrazionale che fa strame del buon senso ma anche purtroppo del diritto
costituzionale, sono istituzionali.
Anche
qui la lezione dei beni comuni è assai chiara e anche qui soluzioni ragionevoli
sono possibili.
Il sospetto è generato dalla struttura
estrattiva del capitalismo finanziario globale e dalle condizioni geopolitiche
di rinnovata Guerra fredda.
La
gente sa che un vaccino, tanto più se implementato obbligatoriamente su
miliardi di persone, produrrà profitti da capogiro per “big pharma”.
Il capitale già sconta questa situazione
anticipando la festa ed in effetti, pur con l’economia reale in ginocchio (main
street), la borsa, (wall street), fonda record su record.
Si
noti che questi profitti sperati e già in parte incassati sotto forma di
aumenti del valore azionario di chi sta investendo nei vaccini, sono
indipendenti dalla qualità degli stessi.
Che
servano o non servano, che siano benefici o nocivi, è, dal punto di vista del
capitale, una variabile irrilevante.
Ciò
che importa è la tempistica e la capacità di condizionare il potere politico
per renderli obbligatori e determinarne così la somministrazione a miliardi di
persone.
In un
mondo in cui i rapporti fra pubblico e privato sono sbilanciati a favore di
quest’ultimo in modo impressionante ciò giustifica (anzi rende ragionevole)
ogni sospetto di corruzione del processo politico da parte di interessi
privati.
La
difesa giuridica o, meglio, la stessa costruzione istituzionale dei beni comuni
come strumento di difesa dell’interesse pubblico, nasce proprio, a partire dai
primi anni 2000 coi lavori che portarono alla Commissione Rodotà dal tentativo
di ovviare a questi squilibri.
Il loro sviluppo e la loro estensione limita
infatti l’estrattività dei processi economici, ponendo ciò che è riconosciuto
come bene comune fuori dalla logica del mercato (extra commercium secondo la
terminologia mutuata dal diritto romano).
Ora è
chiaro che se il vaccino, così come ogni altro dispositivo di difesa della
popolazione dal Covid-19, fosse considerato bene comune dell'umanità, e
trattato come tale fuori da ogni logica di profitto ma, come i beni comuni, in
una logica di cura e di bisogno, verrebbero meno tutti gli incentivi economici
distorti dal profitto che generano sospetto.
Questo
dovrebbe essere al centro di un’azione politica, condivisa sia dai cosiddetti “tecno
ottimisti” sia dai “no vax”.
I beni comuni aiutano concretamente a uscire
dalla dittatura dell’economia, ripensando a fondo l’ordinamento giuridico e
istituzionale.
Solo
facendolo si ristabilisce la fiducia, e soltanto in un clima di fiducia si
possono trovare, con competenza e creatività, soluzioni all’altezza dei
problemi drammatici che ci attanagliano.
Per
dirla con “Stefano Rodotà”, una “ragionevole follia” da portare avanti tutti
insieme, superando contrapposizioni estremiste ed evitando di finire come i
capponi di Renzo. (lavialibera n°5 settembre/ottobre 2020).
Von
der Leyen: “Difenderemo
la ‘Democrazia’ dagli
“Euro scettici!.”
Conoscenzealconfine.it
– (22 Febbraio 2024) – Redazione
-imolaoggi.it – ci dice:
Le
Parole surreali della Von der Leyen…
“Dobbiamo
proteggere quello che rende unica e forte l’Europa: la nostra democrazia e i
nostri ‘valori’.
Siamo
un’Unione di 27 Paesi, con un appeal tanto forte che molti altri Stati vogliono
unirsi a noi, dai Balcani Occidentali all’Ucraina.
Questo
è il grande successo dell’Europa e dobbiamo continuare a difenderlo da coloro
che vogliono dividerci, gli euroscettici e gli ‘amici di Putin’, che siano
dentro l’Ue o fuori”.
Lo
dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, a Bruxelles
in un punto stampa nella sede del Parlamento.
“Insieme
siamo riusciti a preparare l’Ue per il futuro”, ma “c’è ancora molto da fare”,
dice Von der Leyen dopo che il gruppo del Ppe l’ha confermata come unica
candidata dei Popolari alla presidenza della prossima Commissione (la nomina a
‘Spitzenkandidatin’, candidata di punta, verrà ufficializzata dal congresso del
Ppe a Bucarest, il 6-7 marzo).
“Dal
2019 ad oggi – ricorda Von der Leyen – sono successe tantissime cose.
Questi
cinque anni mi hanno insegnato molto, ho anche imparato quante cose si possono
fare.
Il mio mandato è iniziato con la Brexit, anche
se tendo a dimenticarlo.
Ero in
carica da soli 100 giorni, quando l’”Organizzazione Mondiale della Sanità” ha
dichiarato la pandemia da Covid-19.
È
stato un periodo terribile, ma lavorando con il Parlamento e gli Stati membri
siamo riusciti ad aprire nuovi terreni, mantenendo unito il nostro mercato”.
“Siamo
anche riusciti, grazie a “Next Generation Eu” – prosegue – ad evitare una grave
recessione economica. Poi, mentre la ripresa dell’Ue era in corso, la Russia ha
invaso l’Ucraina.
Siamo
stati con Kiev sin dal primo giorno: non ho dimenticato come Vladimir Putin ha
tentato di ricattarci, sfruttando la nostra dipendenza dal gas russo (In realtà
è la UE che ha deciso di fare a meno del gas russo, ndr).
Siamo
rimasti saldi, passando attraverso la maggiore crisi energetica degli ultimi 40
anni.
Siamo
riusciti a trasformarla in una opportunità, diversificando con Paesi amici come
gli Usa e la Norvegia, aumentando la nostra efficienza energetica, investendo
nell’energia pulita prodotta nell’Ue.
Oggi l’Europa è più vicina alla resilienza
energetica di quanto non sia mai stata”, sottolinea.
“Io
lavoro con chi è “pro Ue”, “pro Nato” e “pro Ucraina”, con chi sostiene i
valori democratici”, dice la presidente della Commissione Europea, ricandidata,
rispondendo a Bruxelles, a fianco del capogruppo del “Ppe£ Manfred Weber, a chi
le chiede se accetterà i voti dell’”Ecr” quando la nomina passerà al vaglio del
Parlamento Europeo.
“Sappiamo
che ogni elezione europea porta dei cambiamenti nella composizione dei diversi
partiti e dei diversi gruppi parlamentari – continua – contano i contenuti e
chi difende la democrazia contro gli euroscettici, chi difende i nostri valori
contro gli ‘amici di Putin’.
Questi
sono quelli con cui intendo lavorare”.
Per Von
der Leyen è “impossibile” lavorare con chi è “contro lo Stato di diritto” e con
“gli amici di Putin. Ci devono essere posizioni politiche chiare”.
“E non
sappiamo – aggiunge, alludendo verosimilmente alle defezioni che potrebbero
subire i Conservatori (si parla, tra l’altro, dei Demokraterna svedesi e
dell’N-Va fiammingo, oggi nell’”Ecr”, che non avrebbero gradito l’ingresso dei
francesi di “Reconquete”, né sarebbero a favore dell’ingresso di” Fidesz”) –
chi formerà l’”Ecr” dopo le elezioni, né quali gruppi lo lasceranno e, per
esempio, si uniranno al “Ppe,” cosa che è possibile”.
Insomma,
“la linea di confine è:
difendi
la democrazia? Difendi i nostri valori? Sei fermo nel difendere lo Stato di
diritto? Sostieni l’Ucraina? Combatti contro il tentativo di Putin di dividere
l’Europa?
Queste
risposte devono essere molto chiare”, scandisce Von der Leyen.
Surreale…
(Per
essere una politica “corrotta” sino alle ossa, si copre molto bene le spalle!
N.D.R.)
(adnkronos.com)
(imolaoggi.it/2024/02/21/von-der-leyen-difenderemo-la-democrazia-dagli-euroscettici/).
Malthus
(Teoria del rapporto
tra
popolazione e risorse).
Urbrich.com
– (10-10-2023) – Redazione – ci dice:
Identifica
“la causa principale della miseria” nel fatto che la popolazione tende ad
aumentare più rapidamente dei mezzi di sussistenza.
In
particolare, mentre la popolazione tende ad aumentare in progressione
geometrica, per cui ogni singolo aumento è principio di moltiplicazione degli
aumenti successivi, i mezzi di sussistenza, invece, tendono ad aumentare in
progressione aritmetica, ne segue che l’aumento delle risorse non riesce a tenere il
passo con la crescita della popolazione
Una tale diversa progressione nel tempo
condurrebbe a uno squilibrio tra risorse disponibili, in particolar modo quelle
alimentari, e la capacità di soddisfare una sempre maggiore crescita
demografica.
L’incremento demografico può tuttavia essere
ritardato da freni repressivi come guerre, epidemie, carestie o da freni
preventivi come la restrizione morale.
Quest’ultima, a cui “Malthus” esorta tutti gli
uomini e soprattutto i poveri, consiste in una limitazione volontaria delle
nascite attraverso l’astensione dal matrimonio.
Malthus propone quindi di adottare ogni misura
atta a scoraggiare la natalità e di abolire la “legge sui poveri”, poiché la
carità è un incentivo all’incremento di popolazione.
In
questa maniera, dopo aver sostenuto il crescente divario in atto tra la
crescita demografica e quella delle risorse per la sussistenza, “Malthus” si fa
portavoce di un liberalismo radicale, secondo cui ogni singolo individuo deve
essere libero e privo di assistenza sociale e solidarietà, in modo tale che a
prevalere siano i più forti, a soccombere i più deboli.
“Malthus”
ha legato il suo nome, oltre che alla controversa teoria della popolazione, anche all’analisi monetaria, allo studio
della rendita fondiaria e alla cosiddetta teoria degli “ingorghi generali” in base alla quale le depressioni
economiche sarebbero dovute, da una parte, all’eccessivo aumento del risparmio e
degli investimenti e, quindi, dell’offerta di prodotti;
dall’altra, all’insufficiente aumento della
domanda di beni di consumo.
Come
avviene il “progresso tecnico”
e in
che modo esso “sostiene
la
crescita del tenore di vita”.
Core-eco.org
– (5-2-2023) – Redazione – ci dice:
I
modelli economici ci aiutano a spiegare la Rivoluzione industriale, e a capire
i motivi per cui ha avuto inizio in Inghilterra.
I
salari, il costo dei macchinari e altri prezzi sono rilevanti per le decisioni
economiche degli individui.
In
un’economia capitalista l’innovazione dà a chi innova temporanei guadagni e
questo fornisce un incentivo a migliorare le tecniche produttive e ridurre i
costi.
Questi
guadagni sono eliminati dalla concorrenza quando l’innovazione si diffonde
all’intera economia.
La
popolazione, la produttività del lavoro e il tenore di vita possono interagire
in modo da creare un circolo vizioso di stagnazione economica.
La
rivoluzione tecnologica permanente che ha accompagnato il capitalismo ha
consentito ad alcuni paesi una transizione verso la crescita sostenuta del
tenore di vita.
Nel
1845 apparve per la prima volta in Irlanda una nuova e misteriosa malattia, che
faceva marcire le patate nei campi;
quando
si capiva che la pianta era infetta era già troppo tardi.
La “ruggine delle patate”, come essa venne
chiamata, distrusse la produzione alimentare irlandese per il resto del
decennio.
Durante
la carestia che ne seguì, un milione di irlandesi persero la vita, su una
popolazione iniziale di 8,5 milioni.
Il
tasso di mortalità fu dunque pari a quello della Germania durante la Seconda
guerra mondiale.
La
carestia irlandese sollecitò aiuti da tutto il mondo.
Ex
schiavi nei Caraibi, detenuti nella prigione newyorkese di Sing Sing, bengalesi
ricchi e poveri, e i nativi americani Choctaw:
tutti
donarono denaro, e così fecero celebrità come il Sultano ottomano Abdulmecid e
papa Pio IX.
Come
spesso accade, la gente comune si immedesimò nella condizione di chi stava
soffrendo, e agì di conseguenza.
Ma
alcuni economisti si mostrarono molto più insensibili.
Uno
dei più conosciuti, “Nassau Senior”, si oppose con forza all’invio di aiuti da
parte del governo britannico, e un collega dell’”Università di Oxford” riferì
inorridito di averlo sentito affermare che “temeva che la carestia irlandese
del 1848 non avrebbe ucciso più di un milione di persone, e questo non sarebbe
stato sufficiente per sortire effetti positivi.”
Le
opinioni di “Senior” erano moralmente riprovevoli, ma non riflettevano il
desiderio genocida di veder morire gli uomini e le donne irlandesi.
Al
contrario, erano la conseguenza logica di una delle più influenti dottrine
economiche dell’inizio del secolo XIX, il malthusianesimo, sviluppata dallo
studioso ed ecclesiastico inglese “Thomas Malthus” nel suo “Saggio sui principi
della popolazione,” la cui prima edizione risale al 1798.
(Malthus,
T. R. (1798), An Essay on the Principle of Population, J. Johnson, Londra
(trad. it. Saggio sul principio della popolazione, UTET, Torino, 1868).
Malthus
riteneva che una crescita sostenuta del reddito pro capite sarebbe stata
impossibile.
Questo
perché, anche in presenza di un miglioramento tecnologico che avesse aumentato
la produttività del lavoro, la gente avrebbe reagito al miglioramento della
propria situazione economica aumentando il numero di figli.
La
crescita demografica sarebbe a quel punto proseguita fino a che il tenore di
vita non si fosse ridotto in misura sufficiente da frenare l’aumento
demografico.
Esistono
prove che gli amministratori vittoriani delle colonie pensassero che la
carestia fosse la risposta della natura ad una riproduzione eccessiva.
“Mike
Davis” sostiene che questa mentalità abbia causato un’estinzione di massa
evitabile e senza precedenti, che egli definisce “genocidio culturale”.
(Davis,
M. (2000), Late Victorian holocausts: El Niño, Famines and the Making of the
Third World, Verso Books, Londra (trad. it. Olocausti tardovittoriani: el niño,
le carestie e la nascita del Terzo mondo, Feltrinelli, Milano, 2002).
L’idea
di Malthus che non fosse possibile sfuggire al circolo vizioso della povertà
venne diffusamente accettata;
essa
ben descriveva il mondo in cui viveva Malthus, in cui il reddito poteva
fluttuare di anno in anno o anche di secolo in secolo, ma non mostrava alcuna
tendenza a crescere stabilmente.
Diversamente
dal “La ricchezza delle nazioni di Adam Smith”, che era apparso solo 22 anni
prima, il “libro di Malthus” non offriva alcuna visione ottimistica del
progresso economico — almeno per quanto poteva riguardare un comune contadino o
operaio.
Anche
se si fosse riusciti a migliorare le tecniche produttive, nel lungo periodo la
stragrande maggioranza della gente avrebbe tratto dalla propria fattoria o dal
proprio lavoro quanto era necessario per la sussistenza, e niente di più.
Ma
negli anni in cui Malthus sviluppava la sua teoria, qualcosa di molto rilevante
stava accadendo, cambiamenti che avrebbero consentito all’Inghilterra, e ad un
gran numero di altri Paesi nei successivi cento anni, di sfuggire al circolo
vizioso della crescita demografica e della stagnazione del reddito che egli
descriveva.
Tali
cambiamenti sono noti come “Rivoluzione industriale”.
Nome dato all’insieme di avanzamenti tecnologici e
innovazioni organizzative che iniziarono in Inghilterra nel XVIII secolo e
trasformarono un sistema di produzione agricolo e artigianale in un’economia
industriale.
Una
straordinaria fioritura di invenzioni e innovazioni radicali che consentirono
di ottenere la stessa produzione con l’impiego di una quantità inferiore di lavoro.
In
campo tessile, le più famose invenzioni riguardarono la filatura,
tradizionalmente svolta dalle donne, e la tessitura, che spettava invece agli
uomini.
Nel
1733 John Kay inventò la “spoletta volante” (flying shuttle), che accrebbe
grandemente la quantità che un tessitore poteva produrre in un’ora.
Ciò aumentò la domanda di filato, al punto che
divenne difficile per le filatrici produrre quantità sufficienti a soddisfarla
utilizzando la tecnica tradizionale del filatoio a mano.
La “giannetta” (spinning jenny) di “James
Hargreaves”, introdotta nel 1764, rappresentò una risposta a questo problema.
In
altri campi furono realizzate innovazioni altrettanto dirompenti.
Il motore a vapore di “James Watt”, introdotto
negli stessi anni in cui “Adam Smith” pubblicava la” Ricchezza delle nazioni”,
è un tipico esempio di ciò che chiamiamo innovazione o “tecnologia general
purpose”.
Si
dice di una tecnologia o innovazione tecnologica che trova applicazione in
molteplici settori, dando vita a ulteriori innovazioni.
L’elettricità
e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono due esempi di
tecnologia general purpose. (ovvero suscettibile di molteplici
possibili usi).
Motori
a vapore sempre più perfezionati vennero progressivamente utilizzati in
ogni settore dell’economia:
non
solo nell’attività mineraria, dove venivano utilizzati
per dare energia alle pompe, ma anche in campo tessile, nella manifattura, nel
trasporto ferroviario e marittimo. Il parallelo più ovvio dei decenni più recenti è il computer.
Il
carbone giocò un ruolo centrale, e la Gran Bretagna ne aveva in quantità.
Precedentemente
alla “Rivoluzione industriale”, la maggior parte dell’energia utilizzata in
campo economico era in ultima analisi prodotta dai vegetali commestibili, che
convertivano l’energia solare in cibo per gli animali e gli uomini, o dagli
alberi, il cui legno poteva essere bruciato o trasformato in carbonella.
Con il
passaggio al carbone, gli esseri umani furono in grado di sfruttare la vasta
riserva di ciò che in effetti rappresentava energia solare immagazzinata.
Questa
opportunità ha avuto un costo in termini di impatto ambientale.
Le
invenzioni descritte, insieme con altre innovazioni portate dalla Rivoluzione
industriale, ruppero il circolo vizioso di Malthus.
Il
progresso tecnico aumentò la quantità che ciascuna persona era in grado di
produrre in un’unità di tempo, consentendo ai redditi di crescere anche in
presenza di un aumento della popolazione.
Continuando
a progredire con sufficiente velocità, il progresso tecnico più che compensava
la crescita della popolazione determinata dall’aumentato reddito, e consentiva
al tenore di vita di migliorare.
Successivamente,
in Inghilterra e in altre parti del mondo, il legame tra aumento del reddito e
crescita della popolazione venne rotto dal fatto che le famiglie, pur potendosi
permettere molti figli, maturarono preferenze per famiglie meno numerose.
Funerali
al marito della regina Elisabetta
(che
voleva reincarnarsi in un virus
per
uccidere gli uomini e preservare l'ambiente).
Podtail.se
- Lyssa Har – (21 aprile 2021) – ci dice:
(FUNERALI
AL MARITO DELLA REGINA ELISABETTA (CHE VOLEVA REINCARNARSI IN UN VIRUS PER
UCCIDERE GLI UOMINI E PRESERVARE L'AMBIENTE- di Patricia Gooding-Williams.)
(bastabugie.it/it/articoli.php?id=6545).
"Se
mi potessi reincarnare, vorrei tornare come un virus mortale, per contribuire a
risolvere il problema della sovrappopolazione".
Questa frase del principe Filippo, il cui funerale
viene celebrato oggi al Castello di Windsor, nel sud dell'Inghilterra, mette in
luce un aspetto importante della sua vita che è stato ampiamente trascurato
nelle commemorazioni dopo la sua morte avvenuta lo scorso 9 aprile.
A
differenza di alcune delle sue gaffe, questo non era uno di quei commenti
improvvisati che hanno formato la sua reputazione.
Al
contrario, con questo egli esprimeva una profonda convinzione che ha
determinato tutta la sua azione.
La
citazione, tratta da un'intervista del 1988 affidata a “Deutsche Press-Agentur”,
si aggiunge ad altre numerose interviste e conferenze da lui tenute sul tema
della conservazione.
La salvaguardia dell'ambiente era un compito
che aveva assunto con dedizione e invitava a fare altrettanto a tutti gli
uomini di potere perché, per definizione, questi hanno un impatto diretto sul
comportamento di chi è al di sotto di loro.
Ma la
frase sull'ipotetica reincarnazione, il fatto che il “Duca di Edimburgo”
volesse tornare come virus mortale per "curare" il mondo dalla sua
presunta malattia, la sovrappopolazione, uccidendo milioni di persone, creò un
certo sbalordimento.
Peraltro
non ha mai chiarito se provasse qualcosa per l'immensa sofferenza che avrebbe
inflitto a coloro che infettava.
Tuttavia,
il controllo della popolazione, come suggerisce il suo commento, non era
l'obiettivo principale del principe Filippo, piuttosto era il mezzo per
raggiungere un fine.
La sua
preoccupazione era preservare un ambiente sostenibile e, a suo avviso, la
crescita incontrollata della popolazione era il cancro che, se non curato, alla
fine avrebbe portato alla sua scomparsa.
Vedeva
la questione della crescita incontrollata della popolazione allo stesso modo
impassibile con cui vedeva la necessità di abbattere gli animali per mantenere
il delicato equilibrio della sostenibilità naturale.
Il”
principe Filippo” ha ben chiarito questa sua convinzione usando l'esempio del
successo di un progetto delle Nazioni Unite negli anni '40 che ha eradicato la
malaria in Sri Lanka.
"Quello
di cui le persone non si sono rese conto è che la malaria stava effettivamente
controllando la crescita della popolazione.
La
conseguenza è stata che in circa 20 anni la popolazione è raddoppiata.
Ora
devono trovare qualcosa da far fare a tutte quelle persone e un modo per
nutrirle".
Filippo
diceva sempre quello che aveva in mente e una volta che aveva preso una
decisione, la portava fino in fondo.
La sua
posizione di consorte della regina del Regno Unito ha ovviamente moltiplicato
le occasioni a sua disposizione per raggiungere un vasto pubblico;
e il
messaggio ambientalista che ha diffuso nel mondo è rimasto scolpito nella
pietra.
“Fred
Haupt fuhrer” lo intervistò per” People” nel 1981, per un articolo intitolato
"Le
razze scomparse preoccupano il principe Filippo, ma non tanto quanto la
sovrappopolazione".
Alla
domanda "quale considera la principale minaccia per l'ambiente?", il
principe Filippo ha risposto:
"La
crescita della popolazione umana è probabilmente la più grave minaccia alla
sopravvivenza a lungo termine.
Sarebbe un grave disastro se non venisse
frenata, non solo per il mondo naturale, ma per il mondo umano.
Più persone ci sono, più risorse consumeranno,
più inquinamento creeranno, più combatteranno.
Non abbiamo alternative.
Se il
numero non è controllato volontariamente, sarà controllato involontariamente da
un aumento delle malattie, della fame e della guerra ".
Alla
domanda:
"Il
controllo delle nascite fa parte della soluzione?"
Il
Duca ha risposto:
"Sì, ma non puoi legiferare su questi
problemi. Devi convincere le persone a capirne la necessità: le persone più
importanti, quelle che hanno responsabilità e possono effettivamente fare
qualcosa per risolvere il problema. Chi non ha responsabilità deve farlo perché
è il destinatario. Devono accettare le misure".
Fin
dall'inizio, il principe Filippo era intenzionato a lasciare un segno.
Ha fondato il “World Wildlife Fund” (WWF) nel
1961 e ne è stato presidente del Regno Unito dal 1961 al 1982, presidente
internazionale dal 1981 e presidente emerito dal 1996.
Ha
contribuito a fondare l'”Australian Conservation Foundation” e nel 1963 è stato
anche presidente della” Zoological Society of London” per due decenni, ed è
stato nominato membro onorario nel 1977. [...]
Chi
poi dovesse disinnescare la bomba e prendere le decisioni concrete per
garantire la sopravvivenza della specie, era una questione successiva.
Subito
dopo venne chi doveva disinnescare questa bomba e prendere le decisioni
esecutive per garantire la sopravvivenza delle specie.
Questa
fu la sua risposta:
"Non
ho dubbi che l'”UNFPA” sia preoccupata per la conservazione della natura, e il
WWF promuove la pianificazione familiare nei suoi progetti di conservazione.
(...)
Spero di aver chiarito che sia il controllo del numero
della popolazione umana che la conservazione della natura si occupano a modo
loro della salute e del benessere futuri del pianeta terra e di tutti i suoi
abitanti viventi...
I
leader nel pensiero, nella politica e nell'amministrazione, [dovrebbero]
iniziare ad affrontare i fatti e compiere seri sforzi per trovare i modi per
risolvere la crisi".
La
bizzarra dichiarazione del principe Filippo, che è tornata di attualità dopo
che “Buckingham Palace” ha annunciato la sua morte, ha ovviamente provocato
nuovo stupore in questo tempo di pandemia e le sue osservazioni sono state
collegate alle morti provocate dal COVID-19.
Ma
quello che molti non comprendono è che le politiche di controllo della
popolazione praticate dalle agenzie delle Nazioni Unite, trovano le loro radici
nel “movimento eugenetico” - diffuso nel Regno Unito e negli Stati Uniti - che
era già una forza al momento della nascita del principe Filippo nel 1921.
Si
spera, una volta che sia venuta meno la narrazione politicamente corretta
sull'eredità di Filippo, che qualcuno potrà ricostruire le verità omesse sulla
sua figura.
Fino
ad allora, gli “entusiasti globalisti del controllo della popolazione”
probabilmente incroceranno le dita nella speranza che il principe Filippo torni
davvero come un virus orribile e li aiuti a finire il lavoro!
Ma se
dovesse deluderli, suo figlio Carlo e suo nipote William, futuro erede al
trono, hanno ripreso il suo testimone e lo stanno già rendendo orgoglioso.
Nota
di “Basta Bugie”:
l'autrice del precedente articolo, “Patricia Gooding-Williams”,
nell'articolo seguente dal titolo:
"Cliniche
per il controllo delle nascite, 100 anni di eugenetica e razzismo" ricorda
che cento anni fa “Marie Stopes” apriva a Londra la prima clinica per il
controllo delle nascite, un'opera della” Società Eugenetica”.
E
l'influenza eugenetica a danno delle donne dura tuttora sotto gli slogan di
"scelta" e "libertà".
Ecco
l'articolo completo pubblicato su “La Nuova Bussola Quotidiana” il 17 marzo
2021:
Esattamente
cento anni fa, il 17 marzo 1921, fu inaugurata la prima clinica di
pianificazione familiare della Gran Bretagna al 61 di Marlborough Road,
Holloway, Londra.
Le
celebrazioni ufficiali del centenario indicano l'evento come uno dei più grandi
successi umanitari del secolo scorso.
Ma in realtà il valore di questo evento può
essere compreso soltanto se si riconosce e si fanno i conti con il movimento
eugenetico, che è stato la chiave per l'apertura della prima” Mother's Clinic”
(questo era il nome ufficiale).
Aprire
un capitolo della storia britannica tanto vergognoso quanto doloroso potrebbe
rovinare le celebrazioni, ma aprirebbe un dibattito oggi più che mai necessario
su quale influenza ha avuto l'eugenetica sulle attuali pratiche di controllo
della popolazione.
Il
movimento eugenetico è diventato potente in Gran Bretagna all'inizio del XX
secolo.
La sua missione era prendere il controllo
della natalità e creare una razza superiore attraverso la procreazione
selettiva.
Il
tasso di natalità complessivo della Gran Bretagna era in calo dal 1876, il
problema per gli eugenisti era che la riduzione non era uniformemente
distribuita tra tutte le classi sociali.
Le persone più povere in Gran Bretagna erano
le più prolifiche e questo implicava un "deterioramento nazionale"
della razza, un disastro per le generazioni future e per l'impero britannico.
La
loro soluzione è stata quella di correggere lo squilibrio eliminando poveri,
malati e disabili.
L'introduzione
della “pianificazione familiare nel 1921” serviva a questo scopo.
L'eugenetica,
che significa "nascere bene", era considerata una scienza
rispettabile dall'élite.
Il movimento contava alcuni dei britannici più
importanti e influenti di quell'epoca.
Includevano: John Maynard Keynes, Bertrand
Russell, [...] nonché membri senior dell'establishment politico come Winston
Churchill [...] che divenne Primo Ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945
(durante la Seconda guerra mondiale) e di nuovo dal 1951 al 1955.
Una
lettera scritta da “Winston Churchill” nel 1910 al primo ministro “Henry
Asquith”, fa capire come lui e molti membri del “movimento eugenetico”
valutassero lo squilibrio della popolazione in quel momento.
"La
crescita innaturale e sempre più rapida delle classi di deboli di mente e di
pazzi, unita com'è a una costante restrizione delle fasce di popolazione
giudiziose, energiche e superiori, costituisce un pericolo nazionale e razziale
che è impossibile esagerare".
Nel
1921 la Società Eugenetica aveva già consolidato un impatto sulla società.
Il
manifesto della “CBC” prendeva di mira coloro che erano considerati “non idonei
alla genitorialità”.
Covid-19:
Pfizer, “UE” e” OMS”
denunciati
alla Corte Penale
Internazionale
dell’Aja.
Umbrialeft.it – (15/12/2023) - Lorenzo Poli –
ci dice:
La
notizia è passata in sordina, ma le cose continuano a muoversi e la verità è
sempre più vicina.
C’è
stata una denuncia penale contro i vertici UE, OMS e Pfizer che ha portato
alcuni personaggi chiave dell’affare vaccini anti-Covid davanti alla Corte
Penale Internazionale dell’Aja.
Le accuse sono state mosse dalla
“Gemein-wohl-Lobby,” associazione apolitica di cittadini tedeschi e
l’”organizzazione per i diritti umani “United for Freedom,” per le “numerose violazioni del Codice di
Norimberga, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e genocidio”.
Tra gli imputati vi sono “Albert Bourla,” CEO di
Pfizer, “Ursula Von der Leyen”, Presidente della Commissione Europea, “Tedros
Adhanom Ghebreyesus”, Direttore Generale dell’OMS, il “Commissario UE alla
Salute “Stella Kyriakides”, “Emer Cooke”, Direttore Esecutivo dell’”Agenzia
Europea del Farmaco”, “Nanette Cocero”, ex-Responsabile Globale del “Programma
Vaccini di Pfizer” e “Bill Gates”, cofondatore della “Bill e Melinda Gates
Foundation.”
Nel
corposo documento di 24 pagine che contiene la denuncia, viene ricordato
l’accordo di acquisto anticipato concluso dall’UE con Pfizer il 20 novembre
2020, prima che il vaccino fosse approvato dall’Ema, malgrado la Commissione UE
– come è emerso negli ultimi giorni per stessa ammissione dell’Ema – fosse a
conoscenza degli elevati rischi e delle incertezze nella produzione del
vaccino.
Si
sottolinea inoltre che i singoli Stati, accettando i contratti d’ordine
negoziati dalla Commissione Europea, sapevano che “la sicurezza e l’efficacia del
vaccino erano sconosciute, ma con le loro firme hanno espressamente approvato”.
C’è
poi il complesso capitolo sulla “NON sicurezza dei vaccini Pfizer, mai testati
per vedere se prevenivano l’infezione, approvati senza che si continuassero
studi sui possibili danni nel tempo.
Nella denuncia al “Tribunale dell’Aia”,
presentata il 28 novembre, per ciascuno degli “accusati” ci sono ampie
motivazioni.
Ma ci
si chiede:
cosa
c’entra Bill Gates?
Si
tratta del più grande “donatore” privato dell’OMS e grande investitore nei
vaccini.
Un conflitto d’interesse non di poco conto.
OMS,
UE e Pfizer, secondo la denuncia, “hanno contribuito, secondo la loro sfera di
influenza, a rendere possibile questo esperimento medico. Allo stesso tempo,
hanno fatto tutto il possibile per negare la responsabilità del danno previsto
e trasferirlo ad altri”.
Così
operando “hanno portato la popolazione dell’UE a condizioni di vita
devastanti”.
(Università
italiane: “Aifa e Ministero della Salute truccavano dati sui decessi per
Covid-19”)
In
Italia fin dal principio c’è stato un episodio che più di tutti ha segnato
l’autoritarismo delle politiche pandemiche e vaccinali:
l’assenza di farmacovigilanza attiva sul
vaccino anti-Covid.
E così ora, mentre gli altri Paesi più o meno
riescono a fare analisi concrete su come sia andata la campagna di vaccinazione
di massa, noi ci ritroviamo con il database dell’”Anagrafe Nazionale Vaccini”
(Anv) pieno di dati inaffidabili.
Il
sistema avrebbe dovuto registrare quando furono somministrate le dosi a ciascun
cittadino e anche giorno, mese, anno dell’eventuale decesso per qualsiasi causa.
Questo in Italia non è accaduto e ora non
possiamo confrontare la mortalità dei soggetti vaccinati con quella dei
non-vaccinati.
Si
tratta di un problema analizzato dai” Dipartimenti di Statistica, Informatica,
Economia e Management” delle Università di Pisa e di Firenze.
In base ai file forniti il 23 agosto 2023 dal
Ministero della Salute all’avvocato “Lorenzo Melacarne “– con disposizione del
Tar del Lazio che aveva accolto il ricorso del legale – il gruppo di esperti ha
evidenziato “vistose incongruenze” ed “errori nei dati” tali da “non
consentirne l’utilizzo per analisi sostantive della mortalità dei soggetti
vaccinati contro il Covid-19.
Pertanto, si ritiene necessario che il “Ministero
della Salute” svolga adeguati controlli e/o fornisca chiarimenti in merito alle
anomalie da noi riscontrate”.
Questi
dati dell’anagrafe vaccinale dovevano servire a valutare in modo attendibile la
mortalità nella popolazione vaccinata contro il Covid-19, ma hanno fatto in
modo di renderli inutilizzabili per camuffare la verità.
“Sarebbe
opportuno”, bacchettano gli esperti, che “Aifa” eviti “la pubblicazione di
analisi viziate da errori”.
“Il crollo repentino del numero dei morti
vaccinati che si dimezzano nel corso di soli 10 giorni nel mese di dicembre
2021 (da circa 1.000 morti al giorno, a circa 500)”, è avvenuto quando non
c’erano state variazioni nelle dosi ripartite.
Così pure i dati riferiti alla fascia 90-99
anni, che riportano vaccinate “916.286 individui” mentre dai dati Istat
risultavano residenti in Italia al 31/12/2021 solo 800.637 appartenenti alla
medesima classe di età.
Alcune
delle anomalie venute a galla riguardano anche i molti decessi di vaccinati che
non risultavano inseriti:
su 60
soggetti, solo 5 (8%) risultavano morti malgrado l’evidenza fosse un’altra.
Si
tratta di studi che fanno emergere una verità ben diversa da quella che è stata
raccontata.
(pressenza.com).
Bill
Gates ha troppa
influenza
sull’OMS?
Swissinfo.ch
- Julia Crawford -- (11-5-2021) – ci dice:
La
Fondazione Bill e Melinda Gates è il secondo più grande finanziatore
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Alcuni
temono che questo dia al magnate della Microsoft troppo potere di influenza
sull'organizzazione.
La
prossima assemblea dell'OMS a Ginevra, che inizierà il 24 maggio, dovrà
affrontare il tema delle riforme interne, soprattutto dopo gli avvenimenti
legati alla pandemia di Covid-19.
Tra le
questioni principali, vi sono il modo in cui l’OMS è finanziata e il ruolo del
settore privato, in particolare della “Fondazione Bill e Melinda Gates”, che
ora è il secondo finanziatore più importante.
Anche
se è gestita dagli Stati membri che la sostengono attraverso fondi pubblici,
l’”Organizzazione Mondiale della Sanità” (OMS) dell’ONU si affida anche a
donatori privati.
Uno di
questi è la “Fondazione Gates”, di gran lunga il più grande contribuente
privato dell’OMS, che concorre a circa il 10% del suo budget.
Solo
il governo degli Stati Uniti paga di più.
Se gli
Stati Uniti si fossero ritirati, come minacciato dalla precedente
amministrazione Trump, l’organizzazione si sarebbe trovata in una situazione
senza precedenti con la” Fondazione Gates “come primo donatore.
“Julia
Crawford”:
Bisognerebbe
limitare i finanziamenti privati alle organizzazioni internazionali come l’OMS?
Gli
organismi come l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono sempre più
dipendenti dai finanziamenti privati e ciò solleva alcune preoccupazioni. Cosa
ne pensate?
(10
mag. 2021)
Visualizza
la discussione.
“Senza
le sue risorse, molti obiettivi di salute globale, come l’eradicazione della
poliomielite, sarebbero messi a rischio”, dice “Lawrence Gostin”, direttore di facoltà dell’O’Neill
Institute for National and Global Health Law alla Georgetown University negli
Stati Uniti.
Malgrado
veda di buon occhio la “generosità e le buone intenzioni” delle organizzazioni
filantropiche come la “Fondazione Gates”, Gostin – che dirige anche il “Centro
di collaborazione dell’OMS sul diritto sanitario nazionale e globale” – è
preoccupato per l’eccessiva dipendenza dai fondi privati.
“La
maggior parte dei soldi che Gates garantisce all’OMS è legata a programmi
specifici della fondazione.
Ciò significa che l’OMS non può stabilire
indipendentemente le priorità relative alla salute globale ed è in balia del
privato.
A
differenza degli Stati, la Fondazione Gates ha poco controllo democratico”.
Troppa
influenza?
“Chris
Elias”,
Presidente della divisione sviluppo globale della “Gates Foundation”, ammette
che nel corso degli anni sono stati spesso sollevati “dubbi e critiche relativi alla nostra
influenza all’interno dell’OMS”.
“Ma”,
ha dichiarato durante un recente webinar Collegamento esterno al “Geneva
Graduate Institutes Global Health Centre”, “penso che sia importante capire che
l’OMS ha un programma globale di lavoro che è deciso dai suoi Stati membri.
Abbiamo
strategie che sono sviluppate e verificate dal nostro consiglio di
amministrazione e sosteniamo quelle aree del programma globale di lavoro che
sono in linea con queste stesse nostre strategie.
Questo
ci ha portato a essere il secondo più grande finanziatore dell’OMS”.
Questo
significa che “alcune attività dell’OMS sono meglio sostenute di altre perché
non abbiamo un piano per ogni aspetto relativo alla salute globale. Questa è
una debolezza che l’organo di governo dell’OMS deve affrontare”.
“The
Bill Chill.”
Chiaramente
molte delle priorità si sovrappongono, come l’eradicazione della poliomielite e
l’immunizzazione in generale.
Tuttavia,
rimane la preoccupazione che questi obiettivi più misurabili stiano portando a
sottofinanziare altre attività, come il rafforzamento dei sistemi sanitari nei
Paesi in via di sviluppo.
“Questa
è una preoccupazione comprovata”, dice “Linsey McGoey”, Professoressa di
sociologia all’Università dell’Essex nel Regno Unito che ha scritto un libro
(“No Such Thing as a Free Gift: The Gates Foundation and the Price of
Philanthropy”) su Gates e la salute pubblica globale.
“Mc Goey”
pensa che Gates punti ideologicamente a ottenere risultati misurabili in tempi
brevi, per dimostrare che la “filantropia miliardaria” sta funzionando.
“Penso
che Bill Gates abbia un interesse personale nel vedere risultati rapidi, perché
questo lo aiuta a sostenere la propria reputazione”, dice “Mc Goey.
Alcuni
funzionari della sanità pubblica non sono d’accordo con le priorità di Gates,
ma c’è riluttanza a criticarlo per paura di perdere il suo sostegno.
Questa
autocensura è diventata così diffusa da essere soprannominata “Bill Chill”,
secondo il” New York Times”.
Il
ruolo pionieristico della “Fondazione Gates” nel promuovere “l’equità sanitaria
globale” è ampiamente riconosciuto.
Inoltre,
è stata un’organizzazione chiave nella risposta alla Covid-19.
È stata determinante, per esempio, nella
creazione di “COVAX”, un programma vaccinale che mira a garantire che nessun
Paese sia lasciato fuori nella corsa all’immunità contro la Covid-19.
La
fondazione finanzia anche Gavi (l’Alleanza dei vaccini) e la “Coalition for
Epidemic Preparedness Innovations” (CEPI), che Gates ha contribuito a fondare.
Queste
associazioni co-dirigono il programma COVAX insieme all’OMS.
Secondo
il “New York Times”, l’”OMS” voleva assumere un ruolo guida nel programma “COVAX”,
ma è stata frenata dalla “Fondazione Gates”.
“Questo
è quello che ho sentito”, dice “Gostin”.
“Se
fosse vero, sarebbe scoraggiante perché l’OMS dovrebbe avere la leadership
globale”.
Tuttavia,
secondo “Gostin” è anche “importante riconoscere che le fondazioni come Gates
non dispensano solo denaro, ma anche creatività e innovazione.
Nel
complesso, la fondazione è una forza positiva”.
Difendere
i brevetti.
“Mc Goey”
non è necessariamente d’accordo e cita tra i punti critici la difesa dei
brevetti da parte dei Gates e le attuali resistenze contro la rinuncia ai
brevetti sui vaccini Covid-19.
Al
momento, l’”Organizzazione Mondiale del Commercio” sta valutando una proposta,
portata dal Sudafrica e dall’India, per rinunciare ai brevetti sui vaccini
Covid-19.
Ciò
potrebbe aiutare ad aumentare la produzione globale di vaccini e la loro
distribuzione ai Paesi più poveri.
All’OMS
è stata sottoposta anche una proposta meno radicale, ma sulla stessa linea.
Le
imprese, insieme ad alcuni Paesi tra cui la Svizzera e gli Stati Uniti, stanno
opponendo resistenza.
“Ovviamente, Tedros, il capo dell’OMS, si è espresso a
favore di una rinuncia ai brevetti”, dice McGoey.
“Ma non è riuscito a far cambiare idea al signor Gates
su questo.
E Gates a chi sta prestando ascolto?
Non
certo al capo dell’OMS o del WTO.
E noi come comunità globale non vogliamo fare
affidamento sulla sua autorità, dato il suo interesse a difendere un sistema di
brevetti su cui è stata costruita la sua fortuna”.
“Mc Goey”
pensa che la” strategia di Gates” non sia tanto motivata dal denaro quanto
dalla sua convinzione che le leggi del mercato funzionino meglio e che ci
debbano essere strette relazioni tra le case farmaceutiche, le aziende a scopo
di lucro e i diversi fornitori di servizi sanitari.
“Ideologicamente, è convinto che gli
imprenditori siano più abili quando si tratta di ottenere risultati”, dice.
“Spesso
la comunità imprenditoriale ottiene risultati, ma questi hanno effetti negativi
sull’accessibilità dei farmaci, sui prezzi e sull’incentivo a mettere a
repentaglio la salute delle persone, se questo comporta un profitto.
Quindi, come ho sostenuto molte volte, il signor Gates
non si rende conto che c’è un conflitto tra il profitto privato e la salute
pubblica, ed è determinato ad agire come se questo conflitto non esistesse”.
“Mc Goey”
sostiene che questo era già evidente con i farmaci anti-retrovirali contro
l’AIDS, ma la Covid-19 ha contribuito a renderlo palese.
“Questo
conflitto diventa chiaro se si osserva il modo in cui le aziende farmaceutiche,
che hanno i diritti esclusivi per produrre i vaccini, si rifiutano di concedere
deroghe ai brevetti.
Se non ci fosse un conflitto tra il profitto
privato e la salute globale, le aziende allenterebbero semplicemente le deroghe
o le permetterebbero. E non lo stanno facendo”.
Fragilità
finanziaria.
Ma
perché l’OMS è così dipendente dai finanziamenti di Gates?
“Non ha altra scelta che fare affidamento su
Gates e su altri finanziamenti.
I
contributi obbligatori degli Stati non sono aumentati negli anni e sono del
tutto insufficienti rispetto al mandato globale dell’OMS”, dice “Gostin”.
L’organizzazione
riconosce il problema e riferisce che sta cercando di fare qualcosa al
riguardo.
“In
termini di risorse, la più grande sfida affrontata dall’OMS è la mancanza di
una fonte sufficiente di finanziamento sostenibile”, ha dichiarato per
iscritto.
“Questo rende l’OMS eccessivamente dipendente
dai suoi maggiori finanziatori – di qualsiasi genere – e il fatto che la gran
parte delle donazioni non siano incondizionate ostacola la capacità
dell’organizzazione di adempiere al suo mandato.
Riconoscendo questa sfida sistemica, gli Stati
membri dell’OMS hanno istituito un gruppo di lavoro.
Con il
collegamento esterno per esaminare queste questioni vitali e presentare delle
raccomandazioni al consiglio esecutivo all’inizio del 2022.”
“Il fatto che l’Organizzazione
Mondiale della Sanità sia sostenuta per circa il 23% dai suoi Stati membri e
riceva quindi tre quarti del suo sostegno dai contributi volontari è un’enorme
vulnerabilità”, ha detto “Elias” della “Gates Foundation” durante il webinar
del “Graduate Institute”.
“Partecipo
all’Assemblea Mondiale della Sanità quasi tutti gli anni e ogni volta gli Stati
membri affidano all’OMS un mandato sempre più ampio e impegnativo, eppure il
loro budget non è aumentato negli ultimi 20 anni.
Non è
così che dovremmo gestire la colonna portante della salute globale.
Idealmente,
gli Stati membri dovrebbero finanziare l’OMS cosicché questa non abbia bisogno
delle risorse della “Fondazione Bill e Melinda Gates”.
Mentre
l’OMS si prepara a riunirsi per la sua assemblea annuale, “Gostin” dice che
vorrebbe vedere due cose:
un grande aumento dei contributi statali
obbligatori all’OMS;
e una pressione internazionale sulle
fondazioni private affinché facciano più donazioni non vincolati, “invece di esigere dall’OMS di
svolgere compiti nell’interesse dei leader delle fondazioni”.
“McGoey”
dice che gli Stati membri hanno i fondi e devono farsi avanti:
“Hanno
fondi disponibili che potrebbero essere spesi.
In tal modo i futuri bilanci nazionali saranno
effettivamente ridotti, ma gli Stati non dovranno spendere così tanto per
affrontare le conseguenze di lungo periodo della pandemia di coronavirus. “
Altre
pandemie arriveranno.
È perciò nell’interesse delle nazioni
aumentare le loro sovvenzioni all’OMS, un attore importante, davvero prezioso,
non perfetto, ma certamente essenziale oggi.
Pandemia,
gli affari di Bill Gates
e la
patologica debolezza del controllo
pubblico
sulle logiche di mercato
nel
campo della salute.
Repubblica.it - Nicoletta Dentico – (25 -1
-2021) – ci dice:
Alle
fondazioni private e alle aziende la conduzione della crisi sanitaria malgrado
il Covid19 abbia fatto esplodere contraddizioni e inadeguatezze nella gestione
della prima epidemia della globalizzazione.
ROMA - Chi vince sempre: Bill Gates e la
ricerca contro Covid 19.
Lo ricordate?
Con
una delle sue performance più idiosincratiche, Donald Trump si assicurò il
dileggio della stampa internazionale all’inizio della pandemia quando tentò di
comprarsi preventivamente, per un miliardo di dollari, il brevetto del vaccino
in fase di ricerca da parte di una promettente azienda tedesca.
Voleva accaparrarsi l’uso esclusivo del
vaccino per gli americani, giocando d’anticipo
. Era
il mese di marzo.
Il
governo tedesco intercettò e bloccò subito la manovra, e la mossa di Trump
fallì clamorosamente:
“la
vendita esclusiva di un possibile vaccino agli Stati Uniti deve essere bloccata
in tutti i modi. Il capitalismo ha dei limiti”,
aveva
chiosato in un tweet il politico tedesco “Karl Lauterback”.
Quei
valori azionari che schizzano a + 249,4%.
Ma “CureVac”,
la biotech coinvolta nel pasticcio di Trump, specializzata nella tecnologia RNA
che sta alla base dei maggiori programmi di ricerca sul vaccino contro
Covid-19, da allora ha conquistato la scena.
I titoli di “CureVac”, che si è lanciata per
la prima volta sul mercato finanziario a metà agosto, hanno innalzato il loro
valore del 249,4% in 24 ore, del 400% in due giorni di borsa.
E
indovinate un po’ chi è uno dei principali investitori di “CureVac”, accanto ai
più ricchi miliardari del software tedeschi e ai tycoon degli shopping centres
messicani?
La
onnipresente” Fondazione Bill e Melinda Gates”, naturalmente. In estate, Bill
Gates ha irrobustito la partecipazione finanziaria nella ormai prestigiosa
azienda tedesca con altri 40 milioni di dollari.
Le
diverse "galline dalle uova d'oro" di Bill Gates.
“CureVac”
non è la sola gallina dalle uova d’oro di Bill e Melinda. Stando alle ultime
informazioni della” Securities and Exchange Commission (SEC) americana”, la
Fondazione Gates ha un portafoglio di investimenti di oltre 250 milioni di
dollari in una dozzina di aziende impegnate nella ricerca contro Covid19 –
vaccini, medicinali, diagnostici o altre produzioni medicali.
La
Fondazione ha inoltre annunciato di voler utilizzare una parte cospicua del suo
“Fondo di Investimento Strategico “(Strategic Investment Fund) di 2,5 miliardi
di dollari per far avanzare il programma di impegno contro SARS-CoV-2.
Insomma:
soldi, soldi, soldi.
Come spiega accuratamente l’”Institute for
Policy Studies”, il 2020 è un anno del Ringraziamento per i miliardari
americani.
Da
marzo a oggi, mentre nel mondo divampa una pandemia sociale ed economica senza
precedenti, costoro sono riusciti a incamerare profitti dell’ordine di un
miliardo di miliardi
Un incremento della ricchezza da capogiro (+
34%), per questi pandemic profiteers (approfittatori della pandemia) che
nessuno sembra in grado di controllare.
I Gates, da sempre legati a doppio filo con
l’industria farmaceutica delle mega imprese, cominciarono a espandere i loro
investimenti nel settore delle biotecnologie ancora prima che la comunità
scientifica, convocata a Seattle per un incontro sugli scenari futuri nel 2015, lanciasse l’allarme su un nuovo
patogeno destinato a sconvolgere il pianeta.
La
macraba profezia.
Le
proiezioni che aveva commissionato restituivano a Gates non un’ipotesi di
scuola, ma una minaccia a tempo:
lo spillover ben descritto da “David Quammen”
era solo una questione di tempo.
Il
contagio avrebbe colpito soprattutto i centri urbani su scala globale; nel giro
di mesi, milioni di persone avrebbero perso la vita.
Bill
Gates, gli va dato atto, fece di tutto per lanciare l’allarme.
Raccontò
la macabra profezia in una “Ted Talk” (serie di conferenze gestite
dall'organizzazione privata non-profit statunitense Sapling Foundation n.d.r.)
divenuta ormai famosa, rilasciò interviste e di suo pugno scrisse articoli
sulla stampa scientifica, formulò proposte per i decisori politici.
Ahimè,
questi non se lo filarono per niente.
Il
nuovo sguardo verso le innovazioni genetiche e i vaccini.
Se
l’interesse iniziale della fondazione alle piccole biotech era legato alla
lotta contro la malaria, adesso Gates capiva ancora di più l’importanza
strategica di puntare le sue ricchezze sulle innovazioni genetiche per i
vaccini, attraverso una rete di piccole e medie imprese direttamente affiliate
ai programmi della Fondazione.
Del resto “Ebola” aveva insegnato che anche i
virus più circoscritti e remoti geograficamente potevano tracciare percorsi di
contagio mai visti prima.
SARS-CoV-2
è arrivato alla fine e il mondo si è fatto trovare del tutto impreparato.
L’unico
pronto ad affrontare il nuovo contesto pandemico è stato il monopolista
filantropo di Seattle.
È lui che oggi domina la scena, e la scienza,
nelle scelte strategiche per la identificazione dei rimedi al male che aveva
annunciato.
Al
centro del dibattito scientifico mondiale.
La Fondazione Gates ha riorientato le priorità
operative per dedicarsi quasi esclusivamente a Covid19.
Grazie
all’impegno finanziario di 300 milioni di dollari messi sul piatto in poche
settimane, all’insorgere del primo focolaio della pandemia, si è conquistata la
leadership morale nella lotta contro il nuovo coronavirus, sia per la ricerca e
sviluppo di nuovi vaccini e terapie, sia per la formulazione di risposte
epidemiologiche nei paesi a basso reddito (avvalendosi dei programmi di
sorveglianza sanitaria come quello sulla polio, che finanzia in diversi paesi).
Grazie
al composito network di aziende farmaceutiche la Fondazione Gates si è posta al
centro del dibattito scientifico mondiale sui progetti di ricerca da sostenere.
Bill Gates ha investito miliardi di dollari in
sette dei più promettenti progetti di ricerca su SARS-CoV-2, e si è lanciato
nel finanziamento della costruzione di impianti di produzione di questi
candidati, ben cosciente che da solo può mobilitare denaro dell’ordine di
grandezza di più governi.
King maker
delle relazioni geopolitiche.
Grazie
alla schiera di iniziative pubblico-private in ambito sanitario che ha fatto
germinare negli ultimi due decenni, Bill Gates ha saputo rafforzare nel tempo
il ruolo di king maker delle relazioni geopolitiche che servono per imbandire
la tavola della ricerca internazionale contro la prima pandemia che ha
paralizzato il pianeta, elevando ulteriormente (se possibile) non solo la sua
egemonia, ma anche quella dell’industria farmaceutica.
Un
esempio eloquente riguarda l’Università di Oxford.
Visto
il robusto finanziamento pubblico ricevuto per il suo progetto di ricerca
(finanziato tutto dai governi), Oxford aveva opzionato l’idea di una
piattaforma di accesso al suo vaccino aperta, così da rendere liberamente
disponibile la conoscenza scientifica per eventuali produttori nel mondo.
L'unica
rotta di collaborazione multilaterale.
Secondo
quanto documentato da “Bloomberg” e “Kaiser Health News”, l’università sarebbe
stata messa alle strette da Gates, preoccupato evidentemente da un precedente
di questa natura, e indotta ad abbandonare la strategia di apertura a vantaggio
di una licenza esclusiva per la produzione in scala del vaccino controllata da “Astra
Zeneca”, facilitata dalla alleanza fra la azienda e la Fondazione Gates, che ha
fornito infine l’impianto dell’iniziativa Access to Covid-19 Tools (ACT)
Accelerator lanciata ad aprile dalla comunità internazionale come unica rotta
di collaborazione multilaterale per velocizzare sviluppo, produzione e accesso
dei nuovi rimedi anti-Covid.
Le
infrastrutture finanziarie finanziate da Gates.
L’ impalcatura operativa di “ACT Accelerator “-
organizzata su quattro pilastri: vaccini, diagnostici, medicinali e sistemi
sanitari - poggia sulle infrastrutture pubblico-private volute e finanziate da
Gates:
la “Global Alliance for Vaccine Immunization”
(GAVI) e la “Coalition for Epidemic Preparedness Innovation “(CEPI) in prima
linea, con “UNITAID” e “Fondo Globale contro AIDS”, tubercolosi e malaria che
fanno da supporto.
Nella
narrazione ufficiale dei leader mondiali, la Fondazione Gates, è
inesorabilmente annoverata tra le istituzioni multilaterali di questa
operazione, alla stessa stregua di Organizzazione mondiale della sanità (Oms),
Banca mondiale e Commissione Europea.
ACT
Accelerator sancisce l’evoluzione di status della Fondazione Gates,
l’indiscusso primato delle partnership-pubblico private nella gestione della
prima crisi pandemica della globalizzazione, e la decisione dei governi della
comunità internazionale di affidare a queste fondazioni di diritto privato la
conduzione della crisi, malgrado Covid19 abbia invece fatto esplodere tutte le
contraddizioni e inadeguatezze del settore privato e delle logiche di mercato
nel campo della salute.
La
lotta contro un attore potente e senza scrupoli.
Il
resto della storia, in costante evoluzione mentre scriviamo, riguarda il
febbrile accesso ai vaccini contro SARC-CoV-2, in un costante braccio di ferro
con un attore potente e senza scrupoli, l’industria farmaceutica. Covid19 ha
sfiancato quasi tutti i settori dell’economia, ma le aziende farmaceutiche sono
in totale fibrillazione e trarranno lauti benefici dalla pandemia, grazie ai 93
miliardi di investimenti pubblici erogati finora secondo la recente analisi di “KeNUP
Foundation”.
Covid19
è l’opportunità di business che capita una volta nella vita, come ha commentato
“Gerald Posner”, autore di Pharma:
Greed, Lies and the Poisoning of America.
Da
quando ha deciso di affermarsi come dominus della filantropia mondiale, Bill
Gates ha contribuito enormemente al rafforzamento geopolitico di” big Pharma”,
erodendo e sottraendo terreno alla società civile in questo duro conflitto
politico.
Se non
affrontiamo questi temi, è sicuro che il governo del mondo resterà senza
respiro anche dopo che il contagio di Covid19 sarà finito.
(Nicoletta
Dentico, giornalista, esperta di Cooperazione internazionale e diritti umani.).
VACCINI
ANTI-COVID. FINALMENTE
UNA
DENUNCIA ALLA CORTE DELL’AJA!
Lavocedellevoci.it
– (9 dicembre 2023) – Paolo Spiga – ci dice:
Finalmente
qualcosa può realmente muoversi sul fronte degli ‘effetti avversi’ prodotti dai
nefasti vaccini anti-covid, soprattutto quelli a mRNA, ossia griffati ‘Pfizer’
e ‘Moderna’, le star di Big Pharma.
Due
coraggiose associazioni, la tedesca ‘Gemien-wohl-Lobby’ e la britannica (ha
sede a Manchester) ‘United for Freedom’ – International organization for human
and consumers rights’, infatti, sono scese sul piede di guerra e hanno
denunciato davanti alla Corte Penale dell’Aja per i crimini contro l’umanità i
protagonisti internazionali del maxi business ‘Vaccini’.
Un
vero e proprio j’accuse, 24 pagine al vetriolo che documentano per filo e per
segno “le
numerose violazioni del Codice di Norimberga, crimini contro l’umanità, crimini
di guerra e genocidio”.
C’è
poco da stare allegri, dunque, per i vertici di organizzazioni e società che
incarnano il ‘Potere’, il ‘Dio Denaro’, come per fare solo alcuni esempi
l’Unione Europea, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e Pfizer.
Vero è
che ormai la Corte dell’Aja conta come il 2 di briscola, non è riconosciuta da
molte nazioni (perfino gli Stati Uniti) e negli ultimi tempi prendono più
granchi che mai (come il mandato d’arresto internazionale per Vladimir Putin) e
‘dimenticano’ i veri criminali di guerra, proprio come i vertici Usa.
L’ultima
pratica sul tavolo all’Aja è quella sui crimini d’Israele a Gaza: vista l’aria
che tira (esemplare il caso ucraino) c’è da ipotizzare un lento, ‘scientifico’
insabbiamento…
(Ursula
Von der Leyen con Bourla.
Erano
presenti in apertura alla sede della Corte Penale Internazionale all’Aja.)
Ma
torniamo alle pesantissime accuse lanciate dalle due battagliere associazioni.
Indirizzate contro nomi e cognomi ben precisi,
ai vertici di sigle, organismi e aziende che hanno messo a segno, negli ultimi
3 anni e mezzo (ossia da quando è iniziata la pandemia prima e poi le campagne
vaccinali) una serie di reati, crimini & affari (maxi tangenti comprese) da
brividi.
Proprio
mentre, caso mai, le pagine dei media si occupavano di quel ‘Qatargate’ che
proprio in questi giorni si sta sgonfiando come un palloncino, altra operazione
di distrazione di massa.
Ben
altra cosa, ad esempio, il ‘Pfizergate’, di cui la ‘Voce’ ha scritto tante
volte.
Ossia
quei contratti-capestro sottoscritti dalla UE per comprare vagonate di vaccini
‘Pfizer’, la bellezza di 71 miliardi (avete letto bene 71!) di euro.
E il
terzo contratto di quel pacchetto, il più corposo, da oltre 30 miliardi, è
stato concluso tra la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, e
il Ceo di Pfizer, Albert Bourla, via sms!
Avete
letto anche stavolta bene, tramite un classico messaggino.
Ma non è certo finita qui:
perché
quello ‘strategico’ sms è poi sparito, letteralmente volatilizzato. Per la
serie:
compri
una bicicletta e ti rilasciano la fattura, qui 30 e passa miliardi euro di
vaccini con un sms che addirittura scompare.
Ai
confini della realtà.
Epperò
ben dentro i confini di quel “Parlamento europeo” dove si è svolta una
vergognosa sceneggiata che ha per (non) protagonisti proprio gli ineffabili
Bourla e Von der Leyen.
I quali sono stati convocati per verbalizzare
sull’affaire (sul Pfizergate, per dirla in soldoni, 71 miliardi non sono
noccioline) proprio da una Commissione d’inchiesta sul Covid costituita dallo
stesso Parlamento UE(come da noi è stata appena varata una Commissione di pari
tipo).
Ebbene,
sia von der Leyen che Bourla, convocati per due volte, non si sono presentati.
Se ne
sono altamente fottuti, perfino la lady tedesca che mira al bis, alla
riconferma su quella poltrona!
Janine
Small.
Al
posto suo, il Ceo di Pfizer ha inviato la responsabile dei mercati esteri, “Janine
Smal”l, che è caduta dal pero davanti alle incalzanti domande dei membri della
Commissione sui ‘trials’, ossia le sperimentazioni, l’efficacia e soprattutto
la sicurezza dei vaccini, nonché sul nodo-contratti.
La
poveretta si è esibita in uno slalom speciale di ‘non so’, ‘non ricordo’, ‘sono
questioni molto tecniche’, e solo buttando lì un “dovete capire, eravamo in un
periodo di particolare emergenza”.
Un’emergenza
che, di tutta evidenza, ha fatto chiudere non uno ma tutti e due gli occhi ad
organismi preposti al controllo, come la ‘Food and Drug Administration’ (FDA)
negli Usa e l’‘European Medicine Agency’ (EMA) in Europa; all’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) che dovrebbe tutelare la salute di tutti i
cittadini e se ne strafotte; alla UE, appunto, che invece, proprio col suo
numero uno imbandisce tresche, traffici & connection nel più classico stile
corruttivo.
Tornando
alla denuncia presentata dalle due associazioni, i destinatari sono tutti nomi
eccellenti, vip, pezzi da novanta:
come i
già nominati von der Leyen e Bourla, come il direttore generale dell’OMS Tedros
Adhanom Ghebreyesus.
E poi
il Commissario UE alla Salute, la greca Stella Kyriakides; il direttore
esecutivo dell’EMA, Emer Cooke; l’ex responsabile globale del programma-vaccini
di Pfizer, Nanette Cocero.
E poi,
ciliegina sulla torta, Bill Gates.
E Tedros-Ghebreyesus
è il direttore generale dell’OMS!
Vi
chiederete il perché, ossia come mai il miliardario a stelle e strisce sia
finito nella lista dei ‘cattivi’, dei denunciati davanti alla Corte penale
dell’Aja: proprio lui, il super filantropo, accusato di crimini contro
l’umanità.
Il
massimo.
Leggendo
le tante inchieste della ‘Voce’ se ne renderete facilmente conto:
non
solo perché da dieci anni e passa” Super Bill” ha fatto di” pandemie &
vaccini” il suo ‘pane’ (miliardario) quotidiano;
non solo perché è l’asso nella manica per
l’irresistibile ascesa di ‘Moderna’, una piccola start up nel 2010 che dopo
neanche 10 anni diventa una delle regine di Big Pharma;
ma
anche perché Gates – pochi lo sanno e ancor meno pochissimo lo raccontano – è
il secondo finanziatore-donatore mondiale dell’OMS, solo alle spalle della
superpotenza Usa e ben davanti a nazioni del calibro di Francia, Germania e
Regno Unito!
Al
centro del j’accuse, naturalmente, ci sono gli effetti avversi prodotti da quei
vaccini del tutto sperimentali:
i trials, infatti, sarebbero dovuti terminare
a dicembre 2023, quindi in proprio in questi giorni, e invece tre anni fa sono
iniziate le ‘obbligatorie’ – in perfetto stile nazi – campagne di vaccinazione.
Con
prodotti del tutto ‘inefficaci’ e soprattutto, ‘insicuri’, tali appunto da produrre
gravi (invalidanti o mortali) effetti avversi in un sempre crescente numero di
cittadini in tutto il mondo.
Da un
lager all’altro facciamo infine un salto in Canada.
Justin
Trudeau, un uomo di Vados!
Dove
l’illuminato premier Justin Trudeau col suo entourage ministeriale previde
l’allestimento di ampi spazi attrezzati e adeguatamente ‘recintati’ per
ospitare i ‘ribelli’, ossia coloro i quali rifiutavano di sottoporsi a quei
trattamenti obbligatori.
E
rammentiamo, mesi fa, un epico sciopero indetto dai camionisti per protestare
contro quelle misure davvero para-naziste.
Adesso,
anche l’esecutivo canadese pare finalmente destarsi dal suo lungo e pericoloso
letargo: un fresco rapporto governativo, infatti, documenta come i decessi sia
per Covid 19 che ‘per cause non specificate’, sono notevolmente cresciuti dopo
le campagne vaccinali. Un’inversione di marcia ad U.
A
questo proposito, vi proponiamo la lettura di un documentato reportage
dell’ottimo sito (proprio sul fronte di Covid & Vaccini) ‘Renovatio 21’,
significativamente titolato:
“Sicuro
ed efficace’: sia i decessi ‘non specificati’ che quelli legati al Covid sono
saliti alle stelle in Canada dopo la vaccinazione di massa.”
(E,
come al solito, per saperne di più sui tanti personaggi e sigle citati nel
pezzo, vi invitiamo di andare alla casella CERCA (che porta al nostro Archivio)
in alto a destra della nostra home page, e digitare il nome e cognome (da
URSULA VON DER LEYEN ad ALBERT BOURLA, da BILL GATES a TEDROS GHEBREYESUS) o la
sigla (ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ oppure FOOD AND DRUG
ADMINISTRATION, PFIZER o MODERNA) e leggerne delle belle in tre anni e mezzo di
pandemia & vaccini.)
Gli
eugenetisti globali scelgono
"il vax" come la "collina su
cui moriranno":
un
nuovo ciclo di macellazione
dell'umanità
lanciato per placare
gli psicopatici genocidi dell'OMS,
del
WEF, del CDC e di "Big Pharma."
Vaccinedeeaths.com
– Redazione – (13-2-2024) – ci dice:
(Articolo di “Stefan Stanford”
ripubblicato dal “AllNewsPipeline.com”).
Mentre
gran parte dell'America si sta "risvegliando" rapidamente al
genocidio scatenato sul paese e sul mondo dai "colpi di morte" delle
armi biologiche COVID-19 che alcuni chiamano ancora "vaccini", come
riporta questa nuova storia di “Zero Hedge”, i cosiddetti "migliori e più
brillanti" d'America si rifiutano di riconoscere la "realtà",
con” ZH” che riporta l” 'Università di Harvard” è tra gli almeno 69 college e
università in tutta l'America che rinnovano i loro mandati di vaccino COVID-19
per i loro prossimi semestri.
Con “Harvard
U” che ha pubblicato una dichiarazione che recitava "Harvard richiede a tutti gli
studenti che saranno nel campus di avere una certa protezione da COVID-19
attraverso la vaccinazione attraverso la serie primaria iniziale di
vaccinazione COVID-19 o uno dei più recenti richiami COVID-19", quell'università un tempo stimata,
che ha prosperato sulla loro ricerca, si è unita ai ranghi dei 'woke' e dei
'caduti', '
mentre letteralmente mettono a rischio la vita dei loro studenti, per placare
gli psicopatici genocidi di Washington DC, l'Organizzazione Mondiale della Sanità
e le 'grandi case farmaceutiche'.
Perché
con i "vaccini" COVID-19 che non offrono alcuna
"protezione" a coloro che hanno ricevuto le iniezioni, come si vede
nell'innumerevole numero di "iniettati" che hanno comunque contratto
il COVID subito dopo le loro iniezioni, possiamo vedere in quest'ultima follia
proveniente dalle "migliori università" americane che sono più che
felici di "piegarsi" per il "governo globale" e spingere
"la linea" dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e approvano il
loro "trattato pandemico" in cui cercano di ottenere il controllo
completo su tutto.
Con
l'OMS che spera che il suo "trattato sulla pandemia" sia finalizzato
entro maggio del 2024, secondo questo rapporto del “World Economic Forum”, un
trattato che sperano darà loro il "controllo totale" su come i paesi
membri affronteranno la "prossima pandemia", comprese le regole, i
lockdown e i "vaccini" che le persone di quei paesi membri sono
tenute a seguire e iniettare nei loro corpi, come avevamo avvertito sull'ANP il
24 gennaio, questo è il modo in cui il trattato pandemico dell' ”Organizzazione
Mondiale della Sanità” viene utilizzato dai globalisti per stabilire “una
dittatura planetaria “che verrà utilizzata per controllare ogni aspetto della
nostra vita.
E come
vediamo da ciò che sta accadendo ora all'Università di Harvard e in almeno
altre 69 università, nonostante i rischi comprovati di quell'iniezione di COVID
e le innumerevoli morti a cui abbiamo assistito da quando è iniziato questo
"lancio del vax", compreso il numero sbalorditivo di "tumori
turbo" a cui stiamo ancora assistendo in via di sviluppo che stanno
esplodendo in tutto il mondo, le "migliori università" americane
stanno mettendo una dittatura medica del governo globale davanti alla salute e
al benessere dei propri studenti, un altro segno di dove saremo tutti ammassati
nei giorni a venire.
E con
il WEF, l'OMS, il CDC e tutti i buffoni globalisti che ora spingono
pesantemente l'arrivo della "Malattia X" per spaventare "le
masse" e spingere i propri governi a prendere parte a questo
"trattato sulla pandemia", e la maggior parte di quelle "masse
spaventate" che sono totalmente inconsapevoli di ciò per cui il trattato
verrà utilizzato, questa nuova spinta per far sì che i governi di tutto il
mondo prendano parte a quel "trattato sulla pandemia"' arriva anche
in un momento in cui sempre meno americani e persone in tutto il mondo vengono
'vaccinati'.
Come
riportato in questo articolo del 16 gennaio su “Science Alert” intitolato
"I
tassi di vaccinazione negli Stati Uniti potrebbero essere vicini a un
pericoloso punto di svolta", quella storia aveva riportato "Gli esperti della “Food and
Drug Administration” (FDA) negli Stati Uniti stanno avvertendo che il paese è
vicino a un punto di svolta della vaccinazione:
un
punto in cui non ci sono abbastanza persone vaccinate per proteggere i non
vaccinati, portando a morti che altrimenti sarebbero state evitate".
Eppure,
come abbiamo visto più e più volte negli ultimi anni, l'"iniezione"
che stanno spingendo come "vaccino", ma che il dottor “Paul
Alexander” ha avvertito essere in realtà una "arma biologica a morte
lenta", non ha offerto ALCUNA "protezione" ai
"vaccinati", ma sta lentamente ma inesorabilmente uccidendo i
destinatari poiché troppi stanno sviluppando "tumori turbo" e si
ammalano con "la malattia" il "vax" è stato presumibilmente
creato per proteggerli da…
E come
“Ethan Huff” ci avverte tutti in questo nuovo articolo su “Natural News”, ora Bill Gates e i globalisti stanno spingendo i
"cerotti" invece delle "iniezioni" come
"risposta", sperando che le persone che non permetteranno più alle
autorità mediche di "infilarli" tra le braccia si metteranno invece
volontariamente in fila per farsi applicare un "cerotto" sulla pelle.
Direttamente
dalla bocca di Bill Gates da questo articolo di gennaio su Newsweek intitolato
"Bill
Gates rivela il piano per cambiare i vaccini" nonostante il fatto ben noto
che Bill Gates NON è un medico.
Il
miliardario fondatore di Microsoft, Bill Gates, ha recentemente parlato di
nuovi piani per cambiare il modo in cui i vaccini vengono somministrati, creati
e distribuiti in tutto il mondo.
Durante
un'apparizione su CNBC TV18 in India, a Gates è stato chiesto come vede la
produzione di vaccini in tutto il mondo tra i diversi progressi tecnologici e
sanitari.
"Ci
assicuriamo, per tutti questi vaccini, che ci sia abbastanza capacità, che ci
sia concorrenza in modo che i prezzi continuino a scendere".
Ha
detto Gates.
"E avremo nuovi vaccini. Avremo un
vaccino contro la tubercolosi, un vaccino contro la malaria e un vaccino contro
l'HIV".
Continuando
a parlare, Gates ha parlato del vaccino contro il COVID-19 e ha spiegato come
potrebbe cambiare.
"Dobbiamo
fare in modo che abbiano una durata più lunga, una maggiore copertura", ha
detto. "E cambieremo, invece di usare un ago, per usare un piccolo
cerotto".
(AllNewsPipeline.com)
La
terza guerra mondiale è già avvenuta.
Ci
sono stati milioni di morti, più
probabilmente
oltre un miliardo
di
vittime che si stanno ancora accumulando.
Vaccinedeaths.com – (02/06/2024) - S.D. Wells
– ci dice:
La
Terza Guerra Mondiale ha già avuto luogo, ma invece di sparare colpi di
pistola, i "colpi" sono stati tutti sparati tramite iniezioni di
mRNA, nella” Guerra delle Armi Biologiche”, e non crederete al bilancio delle
vittime e delle vittime che si sono accumulate alle stelle.
Qualcuno
che conosci è morto a causa del vaccino nella “GUERRA DELLE INIEZIONI”, o è
ancora vivo e soffre di PVSD – Post Vaccine Stress Disorder?
Nessuno
è stato "arruolato", tranne gli influencer e le infermiere e i medici
che hanno usato la "tecnologia" per iniettare miliardi di PRIONI
mortali e ostruenti nel sangue e nel cervello di "civili" innocenti.
Proprio
come entrare nelle camere a gas per essere addormentati per sempre, ma invece
sono gli ospedali, gli studi medici e le farmacie – chi l'avrebbe mai detto?
I
"combattimenti" sono scoppiati nell'inverno del 2020 e si sono
diffusi in tutto il mondo.
Governi canaglia (compreso il regime di O'Biden),
comunisti e globalisti eugenetici, si sono alleati con i conglomerati
farmaceutici "IG Farben" di oggi, vale a dire Pfizer, Moderna,
Astrazeneca e J&J, e hanno devastato la salute di oltre due terzi
dell'intera popolazione della civiltà umana.
Centinaia
di milioni di persone stanno cadendo morte come mosche in una nebbia di
pesticidi, solo che il veleno è stato iniettato volontariamente nel loro cuore,
nei loro organi e nel loro cervello in nome della protezione da un virus
inventato in laboratorio.
Nella
Terza Guerra Mondiale, non c'erano bombe, non c'erano carri armati, non c'erano
missili lanciati e non c'erano stivali sul terreno, tranne quelli dei morti le
cui proteine spike ostruivano il loro sangue e portavano a una
"inspiegabile sindrome della morte improvvisa".
Nessun
medico da nessuna parte può capire come così tanti esseri umani, sani o meno,
stiano semplicemente morendo negli ultimi quattro anni.
No,
non è la guerra al terrorismo, o la guerra alla droga, e nemmeno una guerra con
la Russia.
È la Guerra della Medicina Contorta, e
l'insidioso e furtivo Olocausto dei Vaccini è ANCORA in corso.
Milioni
di "soldati" sono ancora in prima linea nella Terza Guerra Mondiale e
vengono masticati vivi nel "tritacarne."
Il
disturbo da “stress post-traumatico”, o “PTSD”, fa sentire le persone
stressate, ansiose, impaurite e depresse ben dopo che il "pericolo" è
terminato.
Alcune persone che soffrono di PTSD sviluppano
segni nuovi e ancora più gravi mesi o addirittura anni dopo.
A
questo proposito, è abbastanza simile al PVSD, disturbo da “stress
post-vaccinale”, in cui le “proteine spike” e le “particelle microscopiche di
grafene” causano malfunzionamenti del sistema nervoso centrale (convulsioni),
del sistema immunitario (VAIDS), del sistema vascolare e del cuore (miocardite,
pericardite, infarti, coaguli vascolari gommosi e ictus), del sistema
riproduttivo (aborti spontanei, aborti spontanei, basso numero di spermatozoi)
e del sistema cognitivo (convinzione che più I vaccini [e le mascherine] ti
salveranno dalla malattia e dalla morte).
Date
un'occhiata al bilancio delle vittime e delle vittime delle guerre precedenti,
e potete vedere che il loro totale impallidisce in confronto alla distruzione
di massa delle armi biologiche e al genocidio della Terza Guerra Mondiale.
Il numero totale di vittime militari e civili
nella prima guerra mondiale fu stimato in circa 40 milioni, con 20 milioni di
morti e 21 milioni di feriti. La seconda guerra mondiale è stata la più grande
e violenta guerra della storia umana, con morti in battaglia che hanno superato
i 15 milioni di militari, oltre a quasi 40 milioni di morti civili.
La
guerra di Corea ha accumulato un bilancio di oltre 3 milioni di vittime e
ancora più morti civili della seconda guerra mondiale o del Vietnam.
I morti del conflitto in Vietnam sono saliti a
circa 1,6 milioni.
Poi
altri 300.000 morti nella guerra in Iraq, e altri 250.000 morti nella zona di
guerra in Afghanistan, con oltre 70.000 morti civili.
Poi è
arrivata la guerra più mortale di tutte, che è ancora in corso.
Le
morti e le lesioni "civili" della terza guerra mondiale causate dai
vaccini a mRNA e dal protocollo ospedaliero, compresi i ventilatori e il
Remdesivir, sono oltre 35 milioni e si accumulano ancora.
Il
Covid NON è finito, perché oltre ai SEI MILIONI di morti evitabili in tutto il
mondo, ci sono più di 35 milioni di morti "da vaccino" finora.
I "protocolli" ufficiali del governo
in tutto il mondo sono stati letteralmente progettati per uccidere, e non
stiamo parlando solo dei colpi mortali di coaguli, anche se questa è una parte
enorme di tutto.
La
"medicina" basata sulla paura è stata l'ultima arma genocida della
Terza Guerra Mondiale, e il veleno sta ancora infettando miliardi di persone in
tutto il mondo. Hai un'infiammazione cronica così grave che il cancro, l'artrite, la
pressione sanguigna e il PTVD peggiorano ogni giorno?
Sorpresa,
sorpresa.
Non
dimenticate che nel 2021 la sinistra su Twitter voleva che tutte le persone
completamente non vaccinate in tutto il mondo venissero uccise.
Oh,
sì, l'hanno fatto.
Nel
frattempo, le vittime civili, o coloro che soffrono della sindrome di “Long-Vax”,
si stanno accumulando, peggiorando e mettendo migliaia di persone sotto ogni
giorno.
Hai PTVD? Chiamiamole "vittime
civili".
Sono
quelle” proteine spike” che viaggiano attraverso il sistema vascolare,
nonostante ciò che i medici ciarlatani affermano il contrario, e intasano il
sangue, gli organi e il cervello.
Ora è
il momento di aggiungere “Vaccines.news” ai tuoi siti web indipendenti
preferiti per aggiornamenti sulla terza guerra mondiale e sulle iniezioni
sperimentali di terapia genica che portano direttamente a coaguli vascolari,
ipertensione, miocardite, pericardite, attacchi di cuore, ictus, PCVS, SPS,
sindrome da long vax e morte.
(NaturalNews.com).
(ZeroHedge.com).
Con la
"Malattia X" come "storia di copertura"
per le prossime morti di massa dovute
al rilascio delle nuove armi biologiche
dei
globalisti, la loro "sete di sangue"
non finirà finché non saranno fermati.
Vaccinedeaths.com
– Redazione – (19 -1-2024) – ci dice:
“Articolo
di Stefan Stanford ripubblicato dal AllNewsPipeline.com)
Secondo
il "World Economic Forum" di Klaus Schwab, la "Malattia X"
è un "contagio misterioso" su cui il WEF terrà una riunione tra pochi
giorni, il 17 gennaio, con il WEF che avverte che questo "contagio
misterioso" potrebbe uccidere 20 volte più persone di quanto abbia fatto
il "COVID" (sostituite i "vaccini" per il COVID se vogliamo
essere più precisi!), con le Nazioni Unite che affermano L'unico modo per
fermare la diffusione di questo misterioso contagio sarebbe il rapido sviluppo
di un nuovo "vaccino".
Affermando
in questo articolo del dicembre 2021 sul sito web delle Nazioni Unite che
"più velocemente viene sviluppato e distribuito un vaccino efficace, più
velocemente una pandemia incipiente può essere contenuta e controllata",
come riportato anche in quella storia, "l'aspirazione della “Coalition
for Epidemic Preparedness Innovations “(CEPI) è che il mondo sia in grado di
rispondere alla prossima "Malattia X" con un nuovo vaccino in soli
100 giorni".
Affermando
anche che la consegna di un nuovo vaccino in poco più di 3 mesi "darebbe al mondo la possibilità di
combattere per estinguere la minaccia esistenziale di un futuro virus pandemico", si noti che in passato ci
sono voluti decenni e decenni di ricerca su varie malattie per sviluppare
"vaccini" per loro, con questa storia di “Business Insider” che
riporta che praticamente NESSUNA MALATTIA è mai stata completamente eliminata
attraverso gli sforzi del "vaccino", anche se riferiscono che un “vax
per il vaiolo” ci era andato vicino.
Significa
che queste persone sperano di fare in 100 giorni ciò che è stato praticamente
impossibile da fare nella storia umana, questa nuova storia da leggere su “The
Expose” mette tutto in prospettiva per noi su ciò che i globalisti stanno
dispiegando ora, e non è bello per le persone che scelgono di prendere le
proprie decisioni sulla salute.
E con
i media mainstream che saltano totalmente sul carro della "Malattia
X" mentre i globalisti devono dirci cosa stanno progettando di farci prima
di farlo, date un'occhiata ai titoli di queste storie recenti.
Da “Bloomberg”:
"Che
cos'è la malattia X?
Come gli scienziati si stanno preparando per
la prossima pandemia."
Da”
Forbes”: "Che
cos'è la 'malattia X'?
I circoli di destra criticano l'ipotetica
pandemia"
Da
Fortune: "La
'Malattia X' potrebbe causare la prossima pandemia, secondo l'OMS, o Ebola,
SARS o Nipah, 9 agenti patogeni che i ricercatori stanno tenendo d'occhio"
Da The
Independent: "I leader mondiali si incontreranno per discutere la minaccia di
un'ipotetica pandemia della 'Malattia X' a Davos"
Da
Azer News: "A
Davos si discute della malattia X che può causare 20 volte più morti del
Covid-19."
Significa
che i globalisti sono impegnati a creare "vaccini" per
"qualcosa", mentre non hanno idea di cosa sia quel
"qualcosa", anche credendo nelle loro menti distorte che quel "qualcosa"
ucciderà 20 volte più persone del "COVID", il WEF e l'OMS non si sono
mai nemmeno preoccupati di affrontare il fatto che i "vaccini "
creati (a VELOCITÀ DI CURVATURA) per COVID hanno ucciso persone in tutto il pianeta
e che quelli I "vaccini" hanno dimostrato di essere una
"operazione militare", gestita dal Pentagono, con il Pentagono SOLO
BRAVO in una cosa: uccidere le persone.
E come
esploreremo nel resto di questa storia, con il “Congresso degli Stati Uniti”
che nel giugno del 2023 ha proposto un nuovo disegno di legge chiamato
"The Disease X Act" mentre le origini della "Malattia X"
risalgono almeno al 15 marzo del 2018 e questa storia dal sito web del WEF
intitolata "L'Organizzazione
Mondiale della Sanità è preoccupata per la malattia X e dovresti esserlo anche
tu, "Vediamo che quest'ultima operazione psicologica da parte di coloro
che lavorano per ucciderci è durata a lungo, almeno 6 anni in preparazione, se
non molto di più”.
Secondo
questa nuova storia allarmante su “The Express” (salvata in Archivio), le
"malattie cardiache" sono la causa principale di tutte le "morti
in eccesso" che si osservano in tutto il pianeta, con "insufficienza
cardiaca" chiamata la "forza trainante" in quello che chiamano
"un aumento allarmante" di "morti in eccesso", quello che
hanno definito l'anno non pandemico più mortale dal 1945.
Anche
se non hanno mai menzionato i "vaccini" come causa.
Riferendo
che nel 2023 si sono verificati altri 1.000 decessi in eccesso A SETTIMANA
rispetto al 2022, la loro storia ha riferito che queste "morti in
eccesso" ora si verificano spesso tra i giovani che muoiono molto prima
del tempo, la storia ha anche riferito che il più grande salto di "morti
in eccesso" tra i giovani è dovuto a malattie cardiache, con i giovani che
muoiono per malattie cardiache a un tasso del 16% al di sopra dei tassi di
morte a causa della stessa cosa in passato.
Con i
giovani che muoiono improvvisamente e misteriosamente di "cancro",
come questo articolo del Wall Street Journal ha recentemente riportato, e i
medici presumibilmente "sconcertati" su ciò che sta causando tutte
queste morti per cancro, in particolare tra i giovani e precedentemente sani,
sarebbe troppo azzardato suggerire che tutte queste "morti in
eccesso" siano uno sforzo intenzionale per "spopolare" il
pianeta, con i globalisti che a lungo credono nelle loro menti folli e distorte
che il pianeta Terra sia ampiamente "sovrappopolato"?
Come
sostiene questa storia precedentemente menzionata su” The Expose”, non dobbiamo
guardare troppo in profondità per vedere che questi globalisti hanno lavorato
su modi per spopolare il pianeta Terra per decenni.
Da
quella storia:
L'incontro
annuale del World Economic Forum (WEF) inizia questa settimana a Davos, dove
daranno il centro della scena alle loro controparti sanitarie non elette per
mettere in guardia da un virus inesistente che, secondo loro, potrebbe essere
venti volte peggiore del COVID.
Il WEF
non eletto e l'OMS stanno preparando la "Malattia X" nella spinta
finale per il “Trattato sulla pandemia” e stanno unendo le forze per convincere
i leader mondiali a rinunciare alla loro sovranità in preparazione di un virus
inesistente che, secondo loro, "potrebbe causare 20 volte più vittime
della pandemia di coronavirus".
Potrebbe
essere questa la "pandemia che attirerà l'attenzione di tutti" di cui
Bill Gates ha allegramente avvertito ed è il momento in cui la "Soluzione
Finale" di Bill Gates viene inaugurata?
(AllNewsPipeline.com)
Il
mistero dei filamenti bianchi
nei
cadaveri e la Croce Rossa che
vuole
sapere se i donatori sono vaccinati.
Lacruandellago.net
– Cesare Sacchetti – (22/02/2024) – ci dice:
Il
primo a far riscontrare quello che è un fenomeno senza precedenti nella storia
medica e sanitaria mondiale è stato l’imbalsamatore americano “Richard
Hirschman”.
L’imbalsamatore
è quel mestiere che ha il compito di rendere esteticamente più presentabili i
corpi delle persone scomparse quando questi devono essere esposti al pubblico
durante le loro esequie.
Qualcuno,
forse non a torto, definisce tale mestiere un’arte perché la maestria
dell’imbalsamatore è quella di restituire alla salma quella grazia e quella
naturalezza che spesso la morte strappa via.
In
Italia, esiste una antica scuola di questa professione e si può citare come
esempio più fulgido a questo riguardo la famiglia dei” Signoracci” che da più
di un secolo e mezzo si occupa dell’imbalsamazione dei pontefici.
L’imbalsamatore
deve svuotare il corpo del defunto dal sangue presente in esso e mettere al
posto di questo quelle sostanze che aiutano a conservare meglio il cadavere.
Ed è
ciò che fa “Hirschman” negli Stati Uniti non da un giorno, ma da almeno 20
anni.
Quanto sta accadendo e quanto denunciato da
lui non sembra avere alcun precedente specifico.
Dal
2021 in poi, il tassidermista americano ha iniziato a trovare nei vasi
sanguigni delle persone dei coaguli che non appaiono per nulla naturali.
Qualcuno
quando li ha visti ha avuto, comprensibilmente, una reazione di ribrezzo poiché
è sembrato di trovarsi di fronte ad una immagine del celebre film Alien, dove una forma di vita aliena
utilizzava per la sua riproduzione i corpi di esseri umani che morivano
inevitabilmente quando avveniva il “parto” di questa creatura aliena.
Le
sostanze bianche fibrose trovate nei corpi di molte persone.
Quando
“Hirschman” ha iniziato ad aprire i corpi negli ultimi anni per procedere alla
loro imbalsamazione ha trovato questi lunghi filamenti bianchi fibrosi.
Sembrano
essere alquanto resistenti in quanto possono essere allungati e stirati senza
alcun cenno di cedimento da parte loro.
Non
sembrano essere in alcun modo di origine biologica ma piuttosto sembrano essere
fatti di gomma.
Altri
imbalsamatori confermano la presenza di sostanze fibrose nei corpi.
Recentemente,
un ex maggiore americano delle forze armate americane, “Thomas Haviland”, ha
deciso di indagare più a fondo sulle scoperte fatte da “Hirschman” e ha deciso
di preparare un sondaggio per gli imbalsamatori ai quali ha chiesto se hanno
trovato o meno questi filamenti nei cadaveri da loro preparati.
“Haviland”
ha preparato un questionario composto da 12 domande e le ha inviate a 179
imbalsamatori sparsi negli Stati Uniti, in Canada, in Gran Bretagna, in
Australia e in Nuova Zelanda.
Il 66%
ha risposto affermativamente di aver trovato quei filamenti nei corpi da loro
trattati.
Larga
parte dei tassidermisti intervistati appare concorde nel sostenere che queste
sostanze sono iniziate a comparire nei corpi delle persone dal 2021 in poi,
quando è partita la vaccinazione Covid.
La
correlazione tra la campagna vaccinale e la comparsa senza precedenti di questi
filamenti è statisticamente molto elevata e non può essere derubricata come una
mera “casualità” in quanto altri direttori di agenzie di pompe funebri
intervistati dal quotidiano americano” Epoch Times” hanno spiegato che quei
filamenti non sono presenti nei corpi delle persone non vaccinate.
Nello
stato dell’Ohio, un direttore funerario ha affermato chiaramente che “a seconda
del caso, non stiamo trovando questi coaguli nei defunti non vaccinati, ma
soltanto normali coaguli sanguigni e un buon drenaggio del sangue.”
A
spiegare la differenza tra i normali coaguli sanguigni e questi anomali è
stato, tra gli altri, il dottor “Ryan Cole”, anatomopatologo americano, che ha
eseguito diverse autopsie e a spiegato che i primi sono “rossi e gelatinosi”, e
non di certo “bianchi e gommosi”.
Quanto
sta accadendo dunque appare avere una chiara connotazione con la vaccinazione e
per capire cosa provoca la formazione di questi filamenti occorre guardare
ancora una volta al contenuto dei sieri.
Il
primo a fare delle analisi di laboratorio di questi vaccini è stato il biologo
spagnolo, “Pablo Campra”, docente dell’”università di Almeria”, in Spagna.
“Campra”,
nelle sue analisi ha citato il numero dei lotti di diversi vaccini quali
Pfizer, Moderna e Astrazeneca e, ad oggi, non è stato ancora smentito da
nessuna controanalisi di quei campioni dai lui messi a disposizione di chiunque
li voglia analizzare.
Quanto
ha trovato” Campra” nei sieri smentisce completamente quanto scritto nei
cosiddetti bugiardini.
In
questi difatti è scritto che il contenuto dei sieri è composto da mRNA e dalla
famigerata proteina Spike con l’eccezione di Astrazeneca e Johnson &
Johnson che invece sarebbero stati realizzato attraverso degli “adenovirus”.
Nulla
di tutto questo però risulta dalle analisi a disposizione.
I sieri, secondo quanto riscontrato dalle
analisi, sarebbero composti principalmente da “grafene” e “nano bot,” dei
microrganismi meccanici, e non esisterebbe nessuna sostanziale differenza tra
di questi.
Tutte
le case farmaceutiche che hanno ottenuto l’approvazione dei loro sieri dall’UE
avrebbero preparato lo stesso siero che non è in nessun modo un vaccino.
È un
preparato di “origine biomeccanica” che non serve certo a proteggere il nostro
sistema immunitario o a prevenire qualche “contagio” dalla semplice e innocua
influenza.
Il”
grafene “quando entra a contatto con il nostro corpo ha effetti che possono
definirsi letali.
Il
mondo scientifico e l’UE da anni lavorano sul grafene.
Degli
effetti di questo materiale si parlava già nel 2018 in una ricerca condotta da
alcuni medici e biologi dell’Università Cattolica quali Valentina Palmieri,
Marco De Spirito, Massimiliano Papi e Giordano Perini in uno studio intitolato “L’ossido di grafene tocca il
sangue”.
Siamo
dunque nel campo della medicina “ufficiale”, per così dire, quella che non può
certo essere accostata al mondo “no vax”, anche se i nostri lettori sanno
perfettamente che tali espressioni non hanno senso alcuno, e sono soltanto il
risultato della solita propaganda dei media mainstream che cerca di screditare
medici e scienziati non allineati al cartello farmaceutico.
Nella
presentazione di questo studio si scrive chiaramente che l’”ossido di grafene”
nel sangue “può condurre alla trombo- genicità e all’attivazione di cellule
immuni”.
Il
legame tra la formazione di trombi nel sangue e il grafene era già noto quindi
alla comunità scientifica internazionale, o almeno ad una sua parte.
Ed è
alquanto interessante rilevare come negli ultimi 10 anni sia stato un fiorire
“improvviso” di studi sul grafene da parte di diverse università tra le quali “La
Sapienza di Roma “e quella di” Cambridge”, soltanto per citarne due, associate al progetto dell’Unione europea chiamato “Graphene Flagship”.
Bruxelles
ha messo 1 miliardo di euro dei soldi che riceve dai suoi contributori,
l’Italia in particolar modo, per sviluppare dei progetti di ricerca legati a
questo materiale.
L’establishment
politico, sanitario e tecnologico internazionale aveva un vivo interesse per il
grafene da tempo tanto da sfiorare la venerazione per questa sostanza descritta
come “magica” dalle istituzioni comunitarie.
Questo
aumenta di molto le probabilità che già negli anni passati le varie case
farmaceutiche stessero lavorando alla preparazione di sieri al grafene anche
perché per produrre i miliardi di dosi distribuiti nel 2021-2022 ci vogliono in
realtà anni e non mesi come qualsiasi serio professionista del settore
farmaceutico potrà confermare.
I
filamenti bianchi sono grafene?
Questo
quindi porta inevitabilmente ad un’altra domanda.
Quanto
hanno trovato i vari imbalsamatori nei corpi dei vaccinati in ogni parte del
mondo è grafene?
La
descrizione della sostanza bianca, gommosa e resistente, non è molto lontana da
quella delle” bande di gomma di grafene “che già erano allo studio nel 2017 e
che venivano descritte come “200 volte più resistenti del metallo.”
“Hirschman”
e altri hanno mandato a diversi laboratori quanto hanno trovato nei corpi e si
è attesa di risultati più definitivi al riguardo.
Quanto
riscontrato porta però ad un’altra inevitabile costatazione.
Se diversi imbalsamatori e diversi
anatomo-patologi di diversi Paesi stanno trovando questi filamenti nei corpi
dei vaccinati appare impossibile che anche qui in Italia i vari tassidermisti e
medici legali non stiano riscontrando lo stesso fenomeno.
Vengono
in mente, ad esempio, i casi dell’autista del bus di Mestre, “Alberto Rizzotto”,
vaccinato e sofferente di effetti avversi sulla cui causa di morte ancora oggi
aleggia un’aura di mistero oppure quelli delle due donne, madre e figlia, morte
in casa a Roma nel gennaio del 2023, le cui cause di morte non sono state ancora rese
note a distanza di un anno.
E sono
soltanto pochi casi tra le migliaia di persone morte improvvisamente che si
potrebbero citare.
È in
atto una strage senza precedenti sulla quale i vertici della comunità medica,
che ancora una volta dimostrano tutta la loro corruzione, stanno provando a
calare un velo di omertà.
Lo
stesso velo calato dalla magistratura che non può non sapere quanto
eventualmente riscontrato dai vari medici legali in ogni parte d’Italia.
Assieme
a questa gravosa questione, sta riemergendo anche quella relativa al sangue
delle persone che hanno ricevuto il vaccino che non appare più lo stesso di
prima.
L’AVIS,
l’associazione italiana volontari del sangue, ha definito qualche tempo fa come
“destabilizzanti” le informazioni che sono circolate sul sangue dei vaccinati
modificato ma adesso persino la Croce Rossa americana inizia a chiedere ai donatori se
hanno ricevuto il siero e, in caso di risposta affermativa, di contattare i
responsabili dell’organizzazione sanitaria prima di procedere alla donazione.
Il
questionario della Croce Rossa americana che chiede ai donatori se sono
vaccinati o meno.
Il
medico e biologo americano, “Robert Young”, aveva confermato qualche tempo fa
le analisi dei vaccini fatte da “Campra” e ha anche mostrato gli effetti del
siero sul sangue.
Come
si può vedere nell’immagine sottostante, il sangue dei vaccinati appare
modificato e contiene dei polimeri neri di grafene che ovviamente non sono
presenti nel sangue dei non vaccinati.
Questo
sangue appare “infetto” e modificato dalle sostanze contenute nei vaccini.
Stanno
continuando ad emergere sempre di più le prove di quello che è stato a tutti
gli effetti un deliberato tentativo di attuare una massiccia de popolazione
attraverso un siero che non aveva altro scopo che quello di provocare l’ondata
di malori improvvisi, anche tra i bambini, che vediamo tristemente ogni giorno.
La
campagna vaccinale è stata “una strage pianificata” e ci si attende che coloro
che hanno obbligato a ricevere il siero rispondano di quello che può definirsi
non solo come un attentato senza precedenti alla salute pubblica, ma contro la
stessa vita umana.
Gaza e
la bufala climatica.
Unz.com - PIERRE SIMON – (14 FEBBRAIO 2024) –
ci dice:
Poiché
secondo la “Jewish Virtual Library,” gli ebrei rappresentano circa lo 0,2%
della popolazione mondiale, la probabilità che la maggior parte degli individui
chiave coinvolti nella bufala climatica siano ebrei è infinitesimamente
piccola.
Eppure,
almeno dagli anni '60, tutti i falsi allarmi sono stati lanciati quasi
esclusivamente da ebrei.
Tutto
ebbe inizio con” Ira Einhorn”, l'assassino satanico-ebreo della sua fidanzata “Holly
Maddox”, fondatrice del movimento ambientalista "Madre Terra" scelto
come “fronte hippy dei globalisti “che volevano promuovere e “utilizzare
l'ambientalismo” come metodo chiave per stabilire una dittatura marxista della fine dei
tempi per il pianeta terra.
Alla
ricerca di un nuovo nemico comune contro cui unirci, abbiamo avuto l'idea che
l'inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la scarsità d'acqua, la
carestia e altri problemi simili avrebbero funzionato.
Nella
loro totalità e nelle loro interazioni, questi fenomeni costituiscono infatti
una minaccia comune che deve essere affrontata da tutti noi insieme.
Il
dottor “Stephen Schneider”, con il suo “Giornale del cambiamento climatico” ,
seguito dal dottor” Barry Commoner”, che “Ralph Nader” definì "il più
grande ambientalista" del ventesimo secolo, furono, tra molti altri,
grandi sostenitori dell'impedimento del disastro climatico.
Con
loro siamo passati dalla glaciazione planetaria alla riduzione dell'ozono, alle
piogge acide, all'innalzamento del livello del mare e allo scioglimento delle
nevi eterne.
Poi ci
sono state le teorie sul riscaldamento globale di “Michael Mann!, un
climatologo canaglia e delinquente di
fama internazionale, membro del “Gruppo intergovernativo sui cambiamenti
climatici” (IPCC), un ramo delle Nazioni Unite (ONU).
Il suo
grafico a mazza da hockey, pubblicato per la prima volta nel 1998 sulla”
rivista scientifica Nature”, è stato il protagonista del rapporto sul clima delle Nazioni
Unite [2001], che ha portato a una massiccia mobilitazione di attivisti
ambientali determinati a combattere per salvare il pianeta.
Secondo
un grafico, la temperatura atmosferica dell'Europa – dove l'uso degli
idrocarburi è iniziato durante la rivoluzione industriale – è aumentata
vertiginosamente dopo più di mille anni di stabilità.
Secondo
“Mann”, questo aumento improvviso e senza precedenti della temperatura potrebbe
essere dovuto solo all'attività umana, in particolare alla produzione di “CO2”,
quella molecola "climatocida" che la giovane attivista ambientalista “Greta
Thunberg” afferma di vedere ad occhio nudo.
Le
tesi di “Michael Mann” furono poi rese popolari nel famoso documentario sul
riscaldamento globale, “An Inconvenient Truth ”.
Questo
film di propaganda "caldista" è valso ad Al Gore e all'IPCC un premio
Nobel nel 2006.
Basandosi sulla modellazione computerizzata
del team di “Michael Mann”, Al Gore predisse un'imminente catastrofe di
proporzioni bibliche.
Ha anche predetto che sarebbe stata la fine
dell'umanità se non avessimo istituito un governo mondiale entro 10 anni –
ovvero nel 2016 – per combattere questo flagello senza precedenti.
Al
Gore non è ebreo, ma sua figlia è sposata con l'erede del “patrimonio bancario
internazionale di Jacob Schiff”, un rappresentante dell'”impero finanziario
Rothschild” che contribuì a finanziare la rivoluzione bolscevica.
“David
Guggenheim”, il regista del film, “Jeffrey Skoll”, il produttore esecutivo e
tutti gli altri produttori, invece, sono tutti ebrei.
La
stessa Greta Thunberg è la pronipote del famoso banchiere “Lionel Walter
Rothschild”, figlio del “primo barone Rothschild”.
Lo
yacht da 4 milioni di euro su cui Greta si è recata negli Stati Uniti per
tenere il suo famoso discorso alle Nazioni Unite apparteneva alla famiglia
Rothschild prima di essere venduto a un altro miliardario ebreo coinvolto nella
“bufala del clima£.
Anche “Luisa-Marie
Neubauer,” allenatrice di Greta Thunberg, è imparentata con il fondatore della
dinastia Rothschild, “Mayer Amschel Bauer”, che cambiò il suo cognome in “Rothschild”
dopo essere tornato a Francoforte per rilevare l'attività del padre.
Il
"lavoro" di “Luisa Neubauer” è "attivista per il clima", ed
è una volontaria per la campagna “One Foundation fondata da Bono e Bill Gates”,
che ha anche legami con lo speculatore azionario ebreo e predatore George
Soros.
“Klaus
Schwab”, fondatore e direttore esecutivo del “World Economic Forum”,
"l'epicentro del male nel nostro mondo oggi" è forse ebreo.
Lo
stesso vale per il nuovo zar delle frodi climatiche, “John Kerry”, in parte ebreo, così come sua
figlia, la dottoressa” Vanessa Kerry”.
E non
dimentichiamo l'oligarca ebreo francese “Jacques Attali”, che promuove costantemente il
catastrofismo climatico come mezzo per raggiungere una governance globale
attraverso la paura:
La
storia ci insegna che l'uomo evolve in modo significativo solo quando ha
veramente paura:
allora mette in piedi prima dei meccanismi di
difesa;
a
volte intollerabili (capri espiatori e totalitarismi);
a
volte inutile (distrazione); talvolta efficaci (terapeutiche che, se
necessario, mettono da parte tutti i principi morali precedenti).
Poi,
una volta superata la crisi, trasforma questi meccanismi per renderli
compatibili con la libertà individuale e parte di una politica sanitaria
democratica.
Il “Bernie
Madoff” della bufala climatica.
C'era
un pesce più grosso dietro la bufala del clima e gli ebrei elencati sopra.
La
mente era un socialista fabiano canadese, il defunto “Maurice Strong”, che si
pensa sia ebreo anche se non è mai stato provato.
Secondo
il giornalista “John Izzard”, Strong è stato "l'uomo che, più di ogni
altro, ha ridefinito un” gas traccia” come il buono pasto per decine di
migliaia di funzionari del clima – le stesse persone i cui eredi dalle dita leggere
stanno ancora spingendo oggi la bufala del cambiamento climatico.
In
nome dell'egualitarismo, Strong ha utilizzato l'ecologia e la scienza del clima
presumibilmente per arricchire i poveri a scapito dei ricchi.
I suoi strumenti sono stati il “Programma
ambientale delle Nazioni Unite” e il “Gruppo intergovernativo sui cambiamenti
climatici” (IPCC).
Ma la
strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni, i frutti dei suoi sforzi
e le politiche che hanno generato, come la follia delle turbine eoliche, la
trovata della tassa sul carbonio e la truffa del gas sterco di vacca, stanno
danneggiando i poveri e la classe media in ogni paese del mondo.
il mondo viene danneggiato attraverso
l'aumento dei costi alimentari ed energetici.
Fortunatamente
per il 99%, nel 2005, "l'uomo più potente nel tentativo di salvare
l'umanità", scrive” J. Izzard” con deliziosa ironia, "con la continua
promozione della teoria dei “gas serra “indotti dall'uomo fu colto con le mani
nella cassa".
Aveva girato un assegno di 988.885 dollari
intestato a suo nome da un uomo d'affari sudcoreano,” Tongsun Park”, che fu
condannato nel 2006 da un tribunale federale degli Stati Uniti per “aver
cospirato per corrompere funzionari delle Nazioni Unite”.
“Strong”,
il Bernie Madoff del cambiamento climatico che ha dovuto dimettersi da tutte le
sue funzioni all'ONU, è fuggito da ladro quale era in Canada e poi in Cina dove
viveva la sorella comunista.
Il
dottor canadese Tim Ball.
È
stato il defunto dottor “Tim Ball”, uno scienziato climatico canadese, a far
uscire il gatto dal sacco.
Grazie a questo impavido scienziato, molte
persone sono riuscite a vedere oltre la bufala del clima.
Per
produrre la famosa curva dell'hockey che ignora l'ottimo medievale, MANN e il
suo collega truffatore Jacoby "si sono dimenticati" di prendere in
considerazione i dati che non confermavano l'esplosione climatica.
Fortunatamente gli archivi sono venuti alla
luce e la frode è stata smascherata:
dieci
siti di osservazione sono stati mantenuti e 26 nascosti.
Nel
"processo scientifico del secolo", il dottor Ball ha vinto una
sentenza multimilionaria contro “il truffatore climatico delle Nazioni Unite”
"Dr." Michael E. Mann.
L'"errore"
della CO2 è la radice della più grande truffa della storia del mondo, e ha già
sottratto trilioni di dollari a nazioni e cittadini, arricchendo notevolmente i
responsabili.
Alla
fine, il loro obiettivo è la tecnocrazia globale (nota anche come sviluppo
sostenibile), che afferra e sequestra tutte le risorse del mondo nella fiducia
collettiva per essere gestite da loro.
(“Notizie
e tendenze sulla tecnocrazia” , 13 settembre 2018).
Il
merito è tutto del “dottor Ball”, perché la causa per diffamazione intentata
contro di lui dal ”truffatore Michael Mann” ha avuto un esito incerto.
Mann è
stato moralmente sostenuto da un gran numero di funzionari del clima corrotti quanto lui;
inoltre è stato sostenuto finanziariamente non solo
dalle Nazioni Unite, ma dalla Fondazione Suzuki, un'organizzazione essa stessa
finanziata da grandi aziende e fondazioni come la Fondazione Rockefeller, un
membro influente della Fabian Society.
Il
periodo caldo medievale sulla sinistra era nascosto al pubblico.
Coloro
che regnano supremi.
La “Fabian
Society”,
fondata da due ebrei tedeschi,” Beatrice e Sydney Webb”, nati “Weber”, una di
una miriade di organizzazioni simili - il cui obiettivo dichiarato è
quello di ricreare il Giardino dell'Eden - conta tra i suoi membri le persone
più ricche del mondo e le loro numerose emanazioni, delegati e golem.
Gli oligarchi
di questa plutocrazia non sono tutti fabiani nella forma dovuta, ma questa
cabala anglo-americana a guida ebraica, alias la "comunità
internazionale", che” Alexander Dugin” ha recentemente etichettato come "il fenomeno più disgustoso
della storia del mondo",
è
tutto per un governo mondiale (mondo unipolare) e per il capitalismo
neoliberista, un tipo orwelliano di capitalismo "inclusivo" definito dallo sfruttamento moralmente
illimitato di beni, persone, animali, servizi e capitali sotto il manto della
democrazia, dell'umanesimo, della filantropia, della bontà e dell'amore.
L'obiettivo
finale di questi lupi travestiti da pecore che nascondono la loro malvagità
nella bontà è davvero quello di ricreare un Giardino dell'Eden, ma solo per sé
stessi.
Vogliono "possedere tutto e controllare l'intera
popolazione globale attraverso una combinazione di disastri sotto falsa
bandiera, tecnologie di ingegneria sociale, politiche di sviluppo
"verde" e "sostenibile", un sistema alimentare rinnovato di
loro creazione e misure di biosicurezza globale".
(“Citazione
completa di “Dugin.”)
Cosa
significa per la Russia separarsi dall'Occidente?
È la
salvezza.
L'Occidente moderno – dove trionfano i
Rothschild, Soros, Bill Gates e Zuckerberg – è il fenomeno più disgustoso della
storia mondiale.
Non è
più l'Occidente della cultura mediterranea greco-romana, né il Medioevo
cristiano, né il XX secolo violento e contradditorio.
A
questo punto, È il cimitero dei rifiuti tossici della civiltà, è l'anti-civilizzazione.
Sebbene
i sionisti siano senza dubbio al timone del progetto del “Nuovo Ordine
Mondiale,” come dice il defunto giornalista investigativo “Michael Collins
Piper”:
non
hanno il controllo completo del meccanismo del potere nel nostro mondo oggi.
Tuttavia, il loro livello di influenza è così
consistente, soprattutto in Occidente, che possono, in un certo senso, essere
definiti il fulcro su cui poggiano gli equilibri del potere moderno:
ogni
giorno lavorano incessantemente per garantire che nel mondo Alla fine
raggiungono il potere assoluto.
Il
progetto di governo mondiale nella sua forma attuale è anche, all'origine, un
progetto anglo-americano promosso da una parte dell'Atlantico da “Cecil John
Rhodes” e dai suoi associati, tra cui “Lord Milner”, e dall'altra parte dell'Atlantico dalle
famiglie pioniere dei ricchissimi protestanti bianchi anglosassoni guidati dai
banchieri JP Morgan. Andrew Carnegie e Rockefeller.
Secondo il giornalista sudafricano” Ian Benson”,
quando questa élite finanziaria essenzialmente non ebraica perse la sua posizione ai
vertici del capitalismo finanziario internazionale, non fu spazzata via, ma assorbita
in una costellazione di poteri finanziari ebraici che non poteva più
controllare, ma con il quale aveva forti affinità entrambi leggevano l'Antico
Testamento ed entrambi si consideravano il "popolo eletto".
Arma
del denaro, dei media e della scienza.
Con il
denaro come arma, questi psicopatici possono comprare chiunque e qualsiasi
cosa;
impoverire qualsiasi paese attraverso l'usura
e il debito;
corrompere,
rovinare, censurare, perseguitare, persino assassinare o "droneare"
coloro che si frappongono sulla loro strada.
I
banchieri del “Nuovo Ordine Mondiale” non si fermeranno davanti a nulla pur di
realizzare i loro piani distruggendo tutto ciò che ostacola le loro ambizioni
egemoniche.
Per
raggiungere i propri obiettivi, questa plutocrazia che rende senza voce il 99%
nella gestione dei propri governi, ha anche costruito una formidabile macchina
per il lavaggio del cervello che si diffonde a tutte le ore del giorno e della
notte, in tutto il mondo, in tutti gli strati sociali, in tutti tipi di doppi
discorsi, false
accuse e false informazioni su eventi storici, atrocità, crisi demografiche,
crisi climatiche e pandemie.
Gran
parte di questa realtà creata dai media è falsa e ingannevole.
Questi imbrogli hanno l'unica funzione di
umiliare il gregge e costringerlo a seguire la linea, secondo un metodo
chiaramente descritto da “Noam Chomsky” nel suo libro “La fabbricazione del
consenso”.
Con
tutte le principali agenzie di informazione e i media in tasca, è facile per
loro nascondere tutto ciò che è dannoso per i loro interessi, come la massiccia
frode elettorale perpetrata contro Trump durante le elezioni del 3 novembre
2020.
Il
sottosegretario generale ebreo delle Nazioni Unite per le comunicazioni
globali, “Melissa Fleming”, ha ammesso in una discussione al “World Economic
Forum” tenutosi nell'ottobre 2022, che
L’ istituzione
globalista ha collaborato con le piattaforme Big Tech, come Google di proprietà
ebraica, al fine di controllare la ricerca risultati su argomenti come il
cambiamento climatico e la pandemia di COVID.
La
narrativa dell'establishment è quindi la narrazione predominante, mentre le
informazioni e i dati che vanno contro l'agenda climatica delle Nazioni Unite,
ad esempio, vengono soppressi.
“Fleming”
ha continuato affermando che l'ONU ha il controllo della scienza:
"Possediamo la scienza e consideriamo che il
mondo dovrebbe saperlo, e anche le piattaforme stesse lo fanno". "Possedendo la scienza",
possono infatti sostenere una narrazione anche se è falsa quando, secondo il
metodo scientifico, dovrebbero abbandonarla se i dati non la supportano.
Questa
aperta ammissione non fa altro che riconfermare ciò che i "teorici della
cospirazione" dicono da anni:
le
grandi aziende tecnologiche come Google, YouTube e Facebook di proprietà
ebraica, i governi, i media mainstream e le istituzioni globaliste come il “World
Economic Forum” di Davos, l'ONU e le sue emanazioni, come il” Gruppo
intergovernativo sui cambiamenti climatici” e l' Organizzazione mondiale della
sanità”, stanno collaborando attivamente per censurare dati e opinioni
dissenzienti come mezzo per mantenere il pubblico il più all'oscuro possibile
della verità.
Invece
di "verificare i fatti" o combattere la "disinformazione", gli sforzi globalisti mirano
esclusivamente a elevare la propria propaganda come mezzo per acquisire
maggiore autorità sulla società.
Le
leggi sulle emissioni di carbonio associate all'"Agenda 2030" delle
Nazioni Unite conferiscono ai governi un potere immenso e invadente
sull'industria, sulla proprietà privata e sulle libertà individuali.
È
logico che le “Nazioni Unite” cerchino di combattere qualsiasi fonte di
informazione che contraddica l'attuazione di tali leggi; hanno tutto da
guadagnare impedendo al pubblico di visualizzare tutte le informazioni e di
prendere da solo una decisione informata.
Il
pubblico, tagliato fuori dalla realtà, non è più in grado di esprimere giudizi
informati su nulla.
I potenti non vogliono che pensino con la loro
testa.
È
ancora, in altre parole, tirannia stalinista, ma più sofisticata grazie alla
tecnologia.
Oggi
non sei più rinchiuso in un gulag per metterti fuori combattimento, sei
semplicemente ignorato dal silenzio dinamico e dalla censura totale.
Alla
fine, il nemico comune contro cui dobbiamo unirci per salvare l'umanità non è né il cambiamento climatico né
la follia delle turbine eoliche né l'espediente della tassa sul carbonio né la
truffa del gas sterco di mucca, ma una piccola cricca di miscredenti determinati a
soddisfare la loro avidità e brama di potere sotto la maschera delle buone
intenzioni e dei sentimenti, incuranti delle conseguenze sulle popolazioni del
mondo.
Con il
genocidio di Gaza, la bufala del clima è senza dubbio una delle cose più
disgustose della recente storia mondiale.
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