L’italiano medio non sa nulla di ciò che si dice nel mondo.
L’italiano
medio non sa nulla di ciò che si dice nel mondo.
Morte
Per Fame Subito,
Aiuti
Via Mare a Gaza…
Tempi
Impossibili.
Conoscenzealconfin.it
– (11 Marzo 2024)
Giovedì
7 marzo, nel discorso sullo stato dell’Unione, il presidente Biden ha
annunciato che gli Stati Uniti intendono costruire davanti alle coste della
Striscia di Gaza un molo temporaneo da cui distribuire aiuti umanitari per la
popolazione palestinese, per alleviare la crisi provocata da sei mesi di
bombardamenti e operazioni militari di Israele.
La
presidente della Commissione Europea insegue e parla di un imprecisato
“corridoio marittimo” che potrebbe partire entro pochi giorni.
Ha
aderito anche l’Italia, ma non si sa per andare dove.
Mentre
la carestia corre assieme alle crudeli intransigenze israeliane. Velleità a
scopo di vantaggio elettorale o qualche segreto nascosto sul futuro assetto
anche geopolitico della Striscia di Gaza?
Promesse
Elettorali da Presidenti.
“Biden”
promette ma non spiega, “Ursula vor del Layen” insegue con l’Italia in coda.
Ma gli
esperti rilevano da subito le incongruenze degli annunci.
Un
piano astratto che richiederà settimane per essere realizzato (perfino qualche
mese, hanno detto i funzionari americani), mentre a Gaza si muore di fame
adesso.
Questo
piano degli Stati Uniti ha alcuni aspetti critici piuttosto evidenti.
Oltre
a vari problemi logistici, dalla consegna degli aiuti che potrebbero subire
l’ostruzionismo dell’attuale governo di Israele.
L’ignoto
“Corridoio Marittimo” della “Von der Leyen.
“Siamo
molti vicini all’apertura del corridoio”, ha detto senza spiegare nulla la
“Ursula von der Leyen”.
Al
corridoio umanitario delle buone intenzioni e quando mai sarà, aderiranno,
oltre alla Commissione Europea, anche l’Italia, la Germania, la Grecia, i Paesi
Bassi, gli Emirati Arabi Uniti, il Regno Unito, gli Stati Uniti e Cipro, da
dove partiranno gli aiuti.
Purtroppo a Gaza, nel tempo in cui noi abbiamo scritto
queste nostre cose, qualcuno è morto per fame o malattie non curate.
“Molo
Temporaneo”, Come?
Il
molo temporaneo dovrebbe essere una grande piattaforma agganciata in qualche
modo al fondale davanti alla costa della Striscia di Gaza.
Tipo i
“Mulberry
Harbour”:
enormi moli temporanei di calcestruzzo che l’esercito britannico costruì
davanti alle coste della Normandia nella Seconda guerra mondiale.
Tra
follia e fandonie.
Arrivo
Ignoto, Partenza certa.
La
sola cosa apparentemente certa è che l’operazione aiuti partirà da Cipro, dove
già adesso vengono raccolti e smistati gli aiuti umanitari che si muovono in
nave.
A
Cipro il governo di Israele – se si riuscirà ad imporlo – avrà la possibilità
di controllare tutti gli aiuti in partenza, in modo da assicurarsi che non
contengano armi o altro materiale ritenuto pericoloso.
A complicare il futuribile:
o una passerella galleggiante su cui possano
transitare camion di aiuti (il tempo del mai), o una flotta di navi più piccole
per trasportare gli aiuti a terra.
Uno
Sforzo Organizzativo Folle.
La
realizzazione e il funzionamento di questo ipotetico molo richiederà la
partecipazione di migliaia di soldati e di esperti di logistica militare
statunitensi.
E
oltre alla costruzione, navi e mezzi militari per la protezione del molo e di
tutte le altre infrastrutture, soprattutto se saranno costruite vicino alle
coste di Gaza e in luoghi dove potrebbero essere attaccate da Hamas o da altri
gruppi.
Enormi
Problemi Logistici.
Ammesso
che la costruzione e la messa in attività del molo non abbia grossi problemi,
c’è il problema di come consegnare gli aiuti.
Perché tutto l’apparato di sicurezza della
Striscia di Gaza è stato bombardato e smantellato.
Attualmente a Gaza non ci sono poliziotti o
altre figure che potrebbero scortare i camion o le imbarcazioni che
arriverebbero dal molo e che potrebbero garantire una ordinata distribuzione
degli aiuti.
L’Ostruzionismo
di Israele.
Sul
quotidiano israeliano “Haaretz”, un funzionario anonimo del governo israeliano
ha detto che approva e sostiene il piano americano di costruire un molo
temporaneo.
Ma
sull’invio di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, dall’inizio della guerra,
Israele ha una posizione piuttosto ambigua:
sebbene
negli ultimi mesi abbia messo in atto alcune misure per facilitare l’ingresso
degli aiuti, al tempo stesso ne ha messe in atto altre che lo hanno reso più
difficile, come per esempio il bombardamento delle postazioni della polizia di
Gaza.
Sovranisti
Messianici al Comando.
In
questo senso, Israele – nel cui governo sono presenti ministri estremisti che
vogliono impedire l’ingresso di qualunque tipo di aiuti nella Striscia –
avrebbe più di un’occasione per rendere complicato anche il piano americano di
un porto militare.
Per
esempio, potrebbe sabotare i controlli degli aiuti a Cipro, oppure rifiutarsi
di garantire la sicurezza delle operazioni.
(Remocontro.it/2024/03/09/morte-per-fame-subito-aiuti-via-mare-a-gaza-tempi-impossibili/)
Europa-Ucraina-Russia:
idee
poche ma confuse,
tante
illusioni e inganni.
Remocontro.it - Ennio Remondino – (29 Febbraio 2024) -
EDITORIALE – ci dice:
Dopo
gli azzardi militar guerreschi di “Emmanuel Macron” che di fatto proponeva alla
Nato di dichiarare la guerra alla Russia, gli unici ad applaudire sono rimasti
gli ucraini che si stanno accorgendo di non essere più la bandiera occidentale
da sventolare ovunque e comunque.
In
Francia una sparata elettorale a rubare un po’ di voti patriottici alla destra
filo russa di “Le Pen”.
Ma se
guardi con maggior attenzione scopri che la grande confusione euro-occidentale
-quella vera-, si basa su una quantità di bugie spesso autoprodotte e di cui
siamo rimasti inconsapevoli prigionieri.
Azzardo
elettorale francese nella grande confusione “Ue”.
Nemmeno
una piccola reazione possibilista, per non dire positiva di guerra Nato in
Ucraina, che poi vorrebbe dire fare guerra alla superpotenza nucleare russa,
che è una idea scema o suicida.
Macron
inciampa su sé stesso, ma l’Europa, imposto il silenzio a “Ursula” troppo ‘Von
der Nato’ se vuole davvero sperare in un secondo mandato, deve fare i conti con
se stessa.
Decimo
anno di guerra spiega il NYT.
Impeccabile
l’inchiesta del New York Times con la “CIA”, subito dopo i fatti del “Maidan”
(o forse anche prima), negli ultimi dieci anni ha realizzato una rete di 12
basi segrete a ridosso del confine russo, per addestrare oltre gli agenti di
Kiev e penetrare i sistemi criptati di Mosca.
Ossia
creando ‘Unità 2245’ (una sorte di Gladio) per la guerra che sarebbe venuta.
Nodi
al pettine.
Dopo
due anni la guerra ‘ufficiale’ dai costi umani e non soltanto, incalcolabili,
tutto sembra fermo alle formule iniziali -Crimea e Donbass nuovamente ucraini-
anche se nessuno ci crede più, come trapela più dalla stampa Usa che da quella
europea.
Dichiarazioni
da Kiev e dai governi occidentali che sembrano incapaci di auto smentirsi
rispetto a previsione sbagliate giunte alla verifica dei fatti.
Esempio
simbolo, le forniture di armi sofisticate quando mancano tecnici per farle
funzionare.
Gli
Abrams del miracolo.
Il
caso dei potenti tank americani Abrams, consegnati in Ucraina cinque mesi fa,
ma entrati in azione solo dalla scorsa settimana.
Il
Pentagono aveva avvisato:
i militari di Kiev faranno fatica a gestirli,
perché sono troppo sofisticati e troppo diversi dai mezzi sovietici a cui sono
abituati.
E così è stato: nonostante il lungo
addestramento, dopo poche ore i russi ne hanno distrutto uno e danneggiato un
altro.
La
propaganda fuori misura non aiuta.
Forzare
la verità non aiuta.
Esempio
ingigantire le perdite altrui per nascondere le proprie.
Le
affermazioni di Kiev prese acriticamente da molta parte delle stampa italiana,
di «oltre 400mila e caduti russi».
L’esigenza
di tenere alto il morale di una popolazione stremata da due anni di guerra
spinge spesso la politica a forzature dei fatti che poi, alla fine fanno
sorgere dubbi pericolosi.
«Se siamo tanto bravi e abbiamo tanti amici
generosi, perché la guerra non finisce e perché mio marito (o mio figlio) al
fronte, se non muore, non torna a casa da sei mesi?».
Bugie
a perdere.
La
guerra in Ucraina che -verità persino americana-, è inizia di fatto dal 2014,
si è sviluppata su illusioni e inganni.
Prima
illusione quella dei russi che due anni fa erano convinti che gli ucraini si
sarebbero arresi senza combattere.
Illusione durata poco, quando a fine marzo
2022, gli anglo-americani hanno spinto il governo ucraino a rinunciare
all’accordo di pace negoziato con la mediazione turca, perché Washinton
riteneva che la guerra per delega in Europa, avrebbe logorato la Russia creando
qualche utile guaio in Continente altrui.
Illusione
‘sanzioni’ e bugie organizzate.
Rimasti
in pochi oggi a ritenere possibile una riconquista militare dei territori
ucraini perduti, salvo “Zelensky” e ministri a cercare si risollevare un morale
motivatamente a terra.
Ma
qualcuno ancora insiste con le sanzioni che allora, giuravano, avrebbero
distrutto l’economia russa in poche settimane.
Facendo
poi ‘scoprire’ dalla stampa dietrologica ed amica, che “Putin” sarebbe stato
rovesciato da un golpe interno o comunque ucciso da una delle sue innumerevoli
malattie.
Montature
e dietrologie lecca-lecca.
Sul
piano militare è andata forte e per mesi, l’affermazione che l’esercito russo
aveva finito munizioni e missili, che combatteva con i badili e rubava le
schede elettroniche dalle lavatrici nell’Ucraina occupata per metterle dentro
missili e altri sistemi d’arma.
E nessuno oggi tra la ‘Grande stampa’, faccia
finta di non ricordare.
Cosa
sappiamo di credibile dell’oggi.
Gli
ucraini hanno decimato i loro migliori reparti di veterani nella difesa di “Bakhmut”,”
Marynka” e “Avdiivka” e soprattutto nella fallita controffensiva dello scorso
anno.
«Non
ci sono più file lunghissime ai centri di arruolamento, anzi, le enormi perdite
subite per perseguire obiettivi più politici che militari inducono oggi gli
ucraini giovani e meno giovani a tentare in ogni modo di sottrarsi
all’arruolamento», annota anche la stampa occidentale più amica.
Credibilità
politica interna ignota.
La
credibilità della classe dirigente politica e militare è in caduta libera e lo
si scopre non dai sondaggi che non esistono, in una nazione dove la legge
marziale serve anche a eliminare il dissenso, o almeno a nasconderlo. Qualcosa
si scopre parlando con gli ucraini rifugiati in Europa e che -verità difficile
ma assoluta- non intendono tornare in patria per venire arruolati.
La
Russia e l’America.
Da
riscontro di intelligence occidentale, il potenziale bellico russo cresce
grazie a un’industria pesante supportata dalla grande disponibilità di energia
e materie prime mentre, l’Ucraina dipende quasi interamente dagli aiuti
occidentali militari ed economici:
aiuti necessari anche per pagare pensioni e
stipendi ma in rapido calo da diversi mesi.
Ucraina
‘taglio basso’.
(Notizia
di minor conto, nel linguaggio giornalistico).
Fondi Usa per l’Ucraina che restano bloccati
al Congresso e la guerra che non è più il tema dominante della campagna
presidenziale -salvo le sparate di Trump-, mentre in Europa una classe
dirigente sempre più fragile, ripete slogan e proclami vecchi e lontani dalla
realtà delle cose che pure quei vertici di Stato dovrebbero conoscere bene.
Ancorati
a slogan legati a piccoli interessi politici locali, che tutti sanno essere
ormai assolutamente lontani dalla realtà e che dovrebbero far parte dei doveri
primari di governo, avendone a capo dei” veri leader politici”.
Truppe
Nato in Ucraina,
il
segreto di Pulcinella
anche
per Mosca.
Remocontro.it
– Redazione - rem – (11 Marzo 2024) – ci dice:
L’ondata
di reazioni suscitata dall’uscita del presidente francese “Emmanuel Macron” sul
possibile invio di truppe Nato in Ucraina, e lo sdegno ipocrita di chi faceva
finta di non sapere che già da tempo, anche se in numero ridotto, erano
operative da tempo.
‘Antinomia
diagonale’.
«Due
tra tutte – secondo “Fabrizio Maronta” su Limes – spiccano per rilevanza
politica e diagonale antinomia».
“Olaf
Scholz”, cancelliere di un paese – la Germania – secondo dopo gli Stati Uniti
per volume di aiuti civili e bellici a Kiev, esclude tassativamente che una
simile circostanza si sia verificata in passato e possa verificarsi in futuro.
“Sergej
Lavrov”, ministro degli Esteri russo, che ribatte di non vedere nessun scoop
nelle parole di “Macron”:
«Anche
se non ufficialmente, truppe occidentali in Ucraina ci sono già. Kiev non saprebbe
usare le armi a lungo raggio contro di noi senza questi istruttori
[occidentali], lo capiamo tutti perfettamente».
Tra le
opposte propagande.
«Nella
nebbia delle opposte propagande, chi dice il vero? Entrambi e nessuno».
Detto
più chiaramente, spizzichi di verità obbligati dai fatti noti rispetto ad un
cumulo di bugie sapientemente congegnate.
Noto
al mondo anche se mai ufficialmente ammesso, soldati occidentali militano con
Kiev quasi dall’inizio dell’offensiva russa (e già da prima, nel Donbas, ma in
numeri verosimilmente inferiori).
Lo
fanno nella cosiddetta “Legione internazionale”, il cui sito internet elenca
con puntiglio requisiti fisici, anagrafici e burocratici per arruolarsi.
Dal
febbraio 2022 in poi.
All’indomani
del febbraio 2022, quando divenne chiaro che gli ucraini potevano e volevano
tener testa all’invasore russo, le richieste di arruolamento raggiunsero un
picco di circa 20 mila, secondo fonti ucraine.
Nel
primo anno di guerra «i legionari ufficialmente schierati in combattimento
sarebbero stati circa 2 mila per volta»: al contingente bielorusso, il più
nutrito, si sarebbero affiancati soldati di oltre 60 paesi.
Molti
dall’America latina, tanto che da poco la Legione accetta anche reclute solo
ispanofone.
Ma
anche da svariati paesi Nato come Stati Uniti, Polonia, Germania, Francia,
Canada e Regno Unito, tra gli altri.
Documenti
svelati.
Circa
97 unità delle forze speciali di cinque paesi della Nato sarebbero state
spiegate in Ucraina, dall’inizio dell’invasione a oggi.
È l’ultima rivelazione trapelata finora dalla
fuga di documenti segreti del Pentagono, diffusi online tramite” Discord” e “4chan”.
Sui
social, «Us/Nato Sof in Ukr».
“Sof “l’acronimo
di “special operations forces”, unità militari selezionate per condurre
operazioni non convenzionali.
In
base a quanto riporta la “Bbc”, i documenti in questione, datati tra febbraio e
marzo 2023, si tratterebbe di 97 unità di cinque paesi della Nato, con una
prevalenza di truppe britanniche.
Di queste, infatti, 50 sarebbero state
spiegate dal Regno Unito, 17 dalla Lettonia, 15 dalla Francia, 14 dagli Stati
Uniti e una sola unità dai Paesi Bassi.
Oggi
1500 ‘legionari’.
Oggi
il contingente della Legione attivo con ruoli di combattimento si aggirerebbe
intorno ai 1.500 individui. Due domande.
Quanti
di essi sono lì a titolo strettamente personale, per idealismo, per soldi, o
per entrambi?
E
quanti invece militano ‘in quota ai rispettivi governi’ che, insieme ai sistemi
d’arma inviano le persone in grado di farle funzionare e di insegnare a farlo.
«Tecnici,
istruttori, altro personale di coordinamento e raccordo», spiega Limes, ponendo
il dubbio politico che di seguito si pone.
Nascondere
qualsiasi forma di ufficialità per scongiurare un’escalation e tensioni
internazionali?
O forse per problemi di politica interna?
I
segreti per le opposizioni? Impossibile dirlo: ad ognuno la sua bugia.
Segreto
a nascondere cosa?
Il
segreto – e sarebbe illogico il contrario-, è tra i meglio guardati di questa
guerra.
All’atto pratico, sul campo, può non fare
molta differenza con quali insegne operino queste forze.
«In
termini politico-diplomatici, invece -fa tutta la differenza che intercorre tra
una ‘guerra per procura’, combattuta cioè in modo ufficioso e intermediato,
dunque rispettando pericolose ‘linee rosse’ come l’uso dell’arma atomica- e uno
scontro diretto, palese tra Nato e Russia. Con tutte le possibili, ulteriori
conseguenze del caso».
“FUORI
CONTATTO
CON LA
REALTÀ.”
Comedonchisciotte.org
- CptHook – (12 Marzo 2024) -Alastair Croke – ci dice:
(Strategic
Culture Foundation)
La
Casa Bianca non riesce a gestire la ricalibrazione israeliana.
La
disattenzione per la realtà non è un problema elettoralmente “incidentale” e
fastidioso che richiede una migliore gestione delle pubbliche relazioni da
parte del team della campagna.
Alon
Pinkas, ex diplomatico israeliano di alto livello, ben collegato a Washington,
ci dice che una Casa Bianca frustrata ne ha infine “abbastanza”.
La rottura con Netanyahu è completa:
Il
Primo Ministro non si comporta come dovrebbe fare “un alleato degli Stati
Uniti”;
critica
aspramente le politiche mediorientali di Biden, e ora gli Stati Uniti lo hanno
capito.
Biden
non può permettersi che ulteriori “affetti” per Israele mettano a rischio la
sua campagna elettorale e quindi – come chiarisce il suo discorso sullo Stato
dell’Unione – ribadirà gli schemi politici finora mal interpretati sia per
Israele che per l’Ucraina.
Dunque,
cosa intende fare “Biden” in merito all’atto di sfida di “Netanyahu” contro il
“Santo Graal” delle raccomandazioni politiche statunitensi?
Beh, ha invitato a Washington “Benny Gantz”,
un membro del gabinetto di guerra israeliano, e lo ha accolto con un’agenda
“riservata a un primo ministro, o a qualcuno che si pensa possa o debba
diventare premier “.
A
quanto pare, i funzionari hanno pensato che, avviando una visita al di fuori
dei consueti protocolli diplomatici, avrebbero potuto “scatenare una dinamica
che potrebbe portare a un’elezione in Israele “, osserva “Pinkas”, con il
risultato di una leadership più favorevole alle idee statunitensi.
È
stato chiaramente inteso come un primo passo verso un cambio di regime “non
violento”.
E il
motivo principale della dichiarazione di guerra a Netanyahu?
“Gaza”.
Pare che Biden non abbia apprezzato lo
schiaffo ricevuto alle primarie del Michigan, quando il voto di protesta per
Gaza ha superato i 100.000 voti “uncommitted”.
I
sondaggi – soprattutto tra i giovani – stanno lanciando segnali di allarme per
novembre (in gran parte a causa di “Gaza”) e i leader nazionali democratici
cominciano a preoccuparsi.
“Nahum
Barnea”, il principale commentatore israeliano, avverte che Israele sta
“perdendo l’America“:
“Siamo
abituati a pensare all’America in termini familiari…
Riceviamo
armi e sostegno internazionale e gli ebrei danno i loro voti negli Stati chiave
e denaro alle campagne.
Questa
volta la situazione è diversa…
Poiché i voti alle elezioni [presidenziali]
vengono contati a livello regionale, solo alcuni Stati… decidono
effettivamente… Come la Florida, [uno] Stato chiave dove i voti degli ebrei
possono decidere chi andrà alla Casa Bianca, anche i voti dei musulmani in
Michigan possono decidere… [Gli attivisti] hanno invitato gli elettori delle
primarie a votare “uncommitted” per protestare contro il sostegno di Biden a
Israele…
La
loro campagna ha avuto un successo superiore alle aspettative: 130.000 elettori
democratici l’hanno sostenuta.
Lo
schiaffo a Biden si è riverberato in tutta la lunghezza e l’ampiezza
dell’establishment politico.
Non
solo ha attestato l’ascesa di una nuova, efficiente e tossica lobby politica,
[ma] anche la repulsione che molti americani provano quando vedono le immagini
di “Gaza”.
“Biden
ama Israele e teme davvero per esso “, conclude “Barnea”, “ma non ha intenzione
di perdere le elezioni per questo motivo. Questa è una minaccia esistenziale “.
Il
problema, tuttavia, è l’opposto:
è che
la politica statunitense è profondamente sbagliata e del tutto incongruente con
il sentimento della maggioranza dell’opinione pubblica israeliana.
Molti
israeliani sentono che stanno combattendo una lotta esistenziale e non devono
diventare “solo carne da macello” (come la vedono loro) per una strategia
elettorale democratica statunitense.
La
realtà è che Israele sta rompendo con il “Team Biden”, non il contrario.
Il
piano chiave di “Biden”, che si basa su un apparato di sicurezza palestinese
rivitalizzato, viene descritto – persino dal “The Washington Post” – come
“improbabile”.
Gli
Stati Uniti hanno tentato un’iniziativa di “rivitalizzazione” della sicurezza
dell’Autorità palestinese, con il generale “Zinni “nel 2002 ed il generale “Dayton”
nel 2010.
Non ha
funzionato – e per una buona ragione:
le
forze di sicurezza dell’”Autorità Palestinese” sono semplicemente viste dalla
maggior parte dei palestinesi come gli odiati tirapiedi che fanno rispettare la
continua occupazione israeliana.
Lavorano
per gli interessi della sicurezza israeliana, non per quelli della sicurezza
palestinese.
L’altra
componente principale della politica statunitense è un’ancora più improbabile
“soluzione a due Stati”, “de-radicalizzata” e anemica, sepolta all’interno di
un concerto regionale di Stati arabi conservatori che agiscono come supervisori
della sicurezza.
Questo
approccio politico riflette una Casa Bianca non in sintonia con l’Israele più
escatologico di oggi e che non riesce a superare prospettive e politiche che
risalgono a decenni fa e che, anche allora, erano fallimentari.
La
Casa Bianca ha quindi fatto ricorso a un vecchio trucco:
proiettare tutti i propri fallimenti politici
su un leader straniero che non riesce a far funzionare “l’impraticabile”, e
cercare di sostituire quel leader con qualcuno più accondiscendente.
Scrive
ancora “Pinkas”:
“Una
volta che gli Stati Uniti si sono convinti che “Netanyahu” non era
collaborativo, non era un alleato premuroso, si comportava come un rozzo
ingrato… concentrato solo sulla sua sopravvivenza politica dopo la debacle del
7 ottobre, i tempi erano maturi per tentare un nuovo corso politico”.
Tuttavia,
la politica di “Netanyahu” – nel bene e nel male – riflette ciò che pensa la
maggioranza degli israeliani.
“Netanyahu”
ha i suoi ben noti difetti di personalità ed è seriamente impopolare in
Israele, ma questo non significa che una pluralità di persone non sia d’accordo
con il suo programma e con quello del suo governo.
Così
“entra in scena Gantz“, sguinzagliato dal “Team Biden” come potenziale prossimo
premier nel pool diplomatico di Washington e Londra;
la
manovra però non ha funzionato come previsto. Come scrive “Ariel Kahan”a (in
ebraico, su “Israel Hayom” del 6 marzo):
“Gantz
ha incontrato tutti gli alti funzionari dell’amministrazione, ad eccezione del
presidente “Biden”, e ha presentato posizioni identiche a quelle che “Netanyahu”
ha presentato nei suoi colloqui con loro nelle ultime settimane.
‘Non
distruggere “Hamas” a “Rafah” significa inviare un camion dei pompieri per
spegnere l’80% del fuoco’, ha detto” Gantz” a “Sullivan”. “Harris” e altri
funzionari hanno replicato che sarebbe impossibile evacuare 1,2 milioni di
gazesi dall’area di “Rafah”, un’evacuazione che considerano una condizione
essenziale per qualsiasi operazione militare nella città meridionale della
Striscia di Gaza.
“Gantz”
ha dissentito categoricamente.
Divergenze
ancora maggiori sono emerse nelle discussioni sugli aiuti umanitari.
Mentre
molti israeliani sono furiosi per la decisione di permettere la consegna di
rifornimenti al nemico – [che considerano] un atto che ha aiutato “Hamas”, ha
prolungato la guerra e ha ritardato un accordo sugli ostaggi – gli americani
ritengono che Israele non stia facendo abbastanza.
Gli
assistenti di “Biden” hanno persino accusato i funzionari israeliani di mentire
sulla quantità di aiuti consegnati e sul ritmo di consegna.”
Gli
aiuti, ovviamente, sono diventati (giustamente) la questione nevralgica che
preme sulle prospettive elettorali del “Partito Democratico”, ma “Gantz” non ci
sta.
Come nota” Kahana”:
“Purtroppo,
i più alti funzionari americani sono fuori dalla realtà anche per quanto
riguarda altri aspetti della guerra.
Credono
ancora che l’”Autorità Palestinese” debba governare”Gaza”, che la pace possa
essere raggiunta in futuro attraverso la ‘soluzione dei due Stati’ e che un
accordo di normalizzazione con l’Arabia Saudita sia a portata di mano. “Gantz”
è stato costretto ad affrontare questa lettura errata della situazione”.
I
funzionari dell’amministrazione statunitense hanno quindi ascoltato da “Gantz”
la stessa agenda politica che “Netanyahu “aveva ripetuto loro negli ultimi
mesi:
“Gantz”
ha anche avvertito che cercare di “metterlo in competizione” con “Netanyahu” è
inutile;
potrebbe desiderare di sostituire “Netanyahu”
come primo ministro ad un certo punto, ma le sue politiche non sarebbero
sostanzialmente diverse da quelle dell’attuale governo, ha spiegato.
Ora
che la visita è terminata e che “Gantz” ha detto ciò che ha detto, la Casa
Bianca sta facendo i conti con una nuova esperienza:
i
limiti al potere degli Stati Uniti e al rispetto automatico da parte di altri
Stati, anche i più stretti alleati.
Gli
Stati Uniti non possono imporre la loro volontà a Israele, né obbligare alla
creazione di un “Gruppo di contatto arabo”, né obbligare tale presunto Gruppo a
sostenere e finanziare le “fantasiose” ‘soluzioni’ di Biden per Gaza.
È un
momento salutare per il potere degli Stati Uniti.
“Netanyahu”
è un esperto “vecchio di Washington”. Si vanta della sua capacità di leggere
bene la politica statunitense. Senza dubbio calcola che, mentre Biden può
alzare il tiro della retorica, quest’ultimo ha un guinzaglio corto per quanto
riguarda la distanza che può mantenere dai mega-donatori ebrei in un anno
elettorale.
“Netanyahu”,
invece, sembra aver concluso che può tranquillamente ignorare “Washington”,
almeno per i prossimi dieci mesi.
Biden
è alla disperata ricerca di un cessate il fuoco; ma anche qui – sulla questione
degli ostaggi, su cui si regge o crolla la linea politica statunitense – gli
Stati Uniti hanno un “sordo orecchio”.
All’ultimo
minuto è stato chiesto ad “Hamas” di dire quali degli ostaggi originari sono
vivi.
La
richiesta può sembrare ragionevole agli estranei, ma gli Stati Uniti devono
sapere che né” Hezbollah” né “Hamas” confermeranno gratuitamente “l’esistenza
in vita” degli ostaggi:
c’è un costo in termini di rapporto di scambio
per i corpi morti e per gli ostaggi vivi (c’è una lunga storia di richieste
israeliane di “prove di esistenza in vita” fallite).
I
rapporti indicano che Israele si rifiuta di concordare il ritiro da Gaza;
si
rifiuta di permettere ai palestinesi del nord di Gaza di tornare alle loro case
e si rifiuta di accettare un cessate il fuoco globale.
Tutte
queste sono richieste originali di “Hamas”, non sono nuove. Perché dovrebbe
sorprendere o offendere Biden il fatto che vengano ripetute ancora una volta?
Non si
tratta di un’escalation di richieste da parte di “Sinwar” (come sostengono i
media occidentali e israeliani).
Riflette piuttosto una strategia negoziale
irrealistica abbracciata da Washington.
Secondo
il quotidiano “Al-Quds”, “Hamas” ha presentato al Cairo “un documento finale
che non è soggetto a negoziati “.
Questo
include, tra l’altro, la richiesta di fermare i combattimenti a Gaza per
un’intera settimana prima di definire un accordo per il rilascio degli ostaggi,
e una chiara dichiarazione israeliana sul ritiro completo dalla Striscia –
completa di garanzie internazionali.
“Hamas”
chiede inoltre che tutti i gazesi abbiano il diritto incondizionato di tornare
alle loro case, nonché l’ingresso dei rifornimenti in tutta la Striscia di Gaza
senza alcuna divisione di sicurezza, a partire dal primo giorno dell’accordo.
Secondo il documento di “Hamas”, il rilascio
degli ostaggi inizierebbe una settimana dopo l’avvio del cessate il fuoco.
Hamas
respinge la richiesta di Israele di esiliare e mandare all’estero qualsiasi suo
membro o leader (ciò si è verificato in occasione del rilascio degli ostaggi
dell’assedio alla Chiesa della Natività, quando un certo numero di palestinesi
è stato esiliato negli Stati dell’UE – un atto che all’epoca è stato
pesantemente criticato).
In una
clausola separata, “Hamas” ha dichiarato che né esso né altri gruppi
palestinesi avrebbero fornito un elenco di ostaggi fino a 48 ore prima
dell’attuazione dell’accordo.
L’elenco
dei prigionieri di cui Hamas chiede il rilascio è lungo e comprende la
liberazione di 57 persone che erano state rilasciate nell’ambito dell’accordo
su “Gilad Shalit” del 2011 e successivamente riarrestate;
tutti
i “prigionieri di sicurezza” di sesso femminile e minorenni; tutti i
prigionieri di sicurezza malati e tutti quelli di età superiore ai 60 anni.
Secondo il rapporto, solo dopo il completamento della prima fase inizieranno i
negoziati per la fase successiva dell’accordo.
Queste
richieste non dovrebbero sorprendere nessuno.
È fin troppo comune che persone con poca
esperienza credano che gli accordi sugli ostaggi possano essere raggiunti in
modo relativamente facile e veloce, attraverso la retorica, i media e le
pressioni diplomatiche.
La storia è diversa. Il tempo medio per
concordare il rilascio di un ostaggio è di oltre un anno.
Il “Team
Biden” deve urgentemente rivalutare il proprio approccio, partendo dalla
consapevolezza che è Israele che si sta staccando dal consenso stantio e mal
giudicato degli Stati Uniti.
La
maggior parte degli israeliani è d’accordo con” Netanyahu”, che ieri ha
ribadito che “è una guerra esistenziale che deve essere vinta “.
Come
mai Israele può pensare di separarsi dagli Stati Uniti?
Forse
perché “Netanyahu capisce” che la “struttura di potere” negli Stati Uniti –
come in Europa – che controlla gran parte, se non la maggior parte, del denaro
che dà forma alla politica statunitense, e in particolare la posizione del
Congresso, dipende fortemente dall’esistenza della “causa” israeliana e dal
fatto che essa continui ad esistere, e non è quindi vero che Israele dipenda
completamente dalle strutture di potere statunitensi e dalla sua “buona
volontà” (come
presuppone “Biden”).
La
“causa di Israele” dà alle strutture interne degli Stati Uniti il loro
significato politico, il loro programma e la loro legittimità.
Un risultato “senza Israele” toglierebbe loro
il tappeto da sotto i piedi e lascerebbe gli ebrei statunitensi in una
situazione di insicurezza esistenziale.
“Netanyahu”
lo sa bene e sa anche che l’esistenza di Israele, di per sé, offre a Tel Aviv
un certo grado di controllo sulla politica statunitense.
A
giudicare dal “discorso sullo Stato dell’Unione” di ieri, l’amministrazione
statunitense non è in grado di superare l’attuale impasse con Israele e, anzi,
raddoppia le sue nozioni ormai logore e banali.
Usare
il discorso sullo stato dell’Unione come una posizione di forza per il vecchio
pensiero non è una strategia.
Anche la costruzione di un molo a Gaza ha una
storia.
Non
risolve nulla, se non consolidare ulteriormente il controllo israeliano sui
confini di Gaza e su ogni possibile prospettiva per la Gaza post-occupazione – “Cipro”
al posto di “Rafah” per i controlli di sicurezza israeliani (“Gaza” aveva un tempo sia un porto
che un aeroporto internazionale – tutti da tempo ridotti in macerie,
ovviamente, dai precedenti bombardamenti israeliani).
La
disattenzione per la realtà non è un problema elettoralmente “incidentale” e
fastidioso che richiede una migliore gestione delle pubbliche relazioni da
parte del team della campagna:
Funzionari
israeliani e statunitensi hanno avvertito da tempo di un possibile picco di
tensione in coincidenza con l’inizio del Ramadan, il 10 marzo.
L’emittente
israeliana “Channel 12” (in ebraico) riferisce che il capo della divisione di
intelligence militare, “Aman”, ha avvertito il governo israeliano in un
documento confidenziale della possibilità che scoppi una guerra religiosa
durante il mese del Ramadan, a partire da un’escalation nei territori
palestinesi; estendendosi a diversi fronti, per poi trasformarsi in una guerra
regionale.
Questo
avvertimento – sostiene “Channel 12” – è stato il motivo principale della
decisione di “Netanyahu” di non imporre restrizioni più severe del solito ai
palestinesi che entrano ad “Al-Aqsa” per le preghiere del Ramadan.
Sì, le
cose potrebbero andare peggio, molto peggio, per Israele.
(Alastair
Crooke)
(strategic-culture.su/news/2024/03/11/out-of-touch-with-reality-white-house-fails-to-navigate-the-israeli-re-calibration/)
(Alastair
Crooke CMG, ex diplomatico britannico, è fondatore e direttore del “Conflicts
Forum di Beirut”, un’organizzazione che sostiene l’impegno tra l’Islam politico
e l’Occidente.)
Come
la "lotta contro
l'antisemitismo"
è diventata
uno
scudo per il genocidio
di
Israele. Cuoco di Jonathan.
Globalresearch.ca
- Jonathan Cook – (11 marzo 2024) – ci dice:
Le
capitali occidentali non trattano più Israele come uno Stato, un attore
politico capace di massacrare bambini, ma piuttosto come una causa sacra.
Quindi qualsiasi opposizione deve essere una bestemmia.
Se
leggete i media dell'establishment, potreste concludere che Israele e i suoi
più ardenti sostenitori stanno conducendo una seria battaglia per affrontare
un'apparente nuova ondata di antisemitismo in Occidente.
Articolo
dopo articolo, ci viene detto come Israele e gli organi dirigenti ebraici occidentali
chiedono la nostra preoccupazione, e la nostra indignazione, per l'aumento
degli episodi di odio anti ebraico.
Organizzazioni
come il “Community Security Trust” nel “Regno Unito” e l'”Anti-Defamation
League” negli Stati Uniti producono lunghi rapporti sull'incessante aumento
dell'antisemitismo, soprattutto a partire dal 7 ottobre, e avvertono che è
urgentemente necessaria un'azione.
Indubbiamente
esiste una minaccia reale di antisemitismo, e come sempre proviene in gran
parte dall'estrema destra.
Le
azioni di Israele – e la sua” falsa pretesa” di rappresentare tutti gli ebrei –
contribuiscono solo ad alimentarlo.
Questo
panico morale è palesemente egoistico.
Distoglie la nostra attenzione dalle prove
pressanti e fin troppo concrete che “Israele sta commettendo un genocidio a
Gaza” – un genocidio che ha massacrato e mutilato molte decine di migliaia di
innocenti.
Reindirizza
invece la nostra attenzione verso le deboli affermazioni di una crisi di
antisemitismo sempre più profonda, i cui effetti tangibili appaiono limitati e
per i quali le prove sono fin troppo chiaramente esagerate.
Dopotutto,
un aumento dell'"odio verso gli ebrei" è quasi inevitabile se si
ridefinisce l'antisemitismo, come hanno recentemente fatto i funzionari
occidentali attraverso la nuova definizione dell'”Alleanza internazionale per
la memoria dell'Olocausto” , per includere l'antipatia verso Israele – e nel
momento in cui Israele appare, anche a “la Corte Mondiale”, di aver compiuto un
genocidio.
A questo punto, la logica di Israele e dei
suoi sostenitori è più o meno questa:
molte più persone del solito esprimono odio
verso Israele, lo Stato autoproclamato dal popolo ebraico.
Non
c'è motivo di odiare Israele a meno che non si odi ciò che rappresenta, ovvero
gli ebrei.
Pertanto, l'antisemitismo è in aumento.
Questo
argomento ha senso per la maggior parte degli israeliani, per i suoi partigiani e per la stragrande
maggioranza dei politici occidentali e dei giornalisti dell'establishment
orientati alla carriera.
Cioè:
le stesse persone che interpretano le richieste di uguaglianza nella Palestina
storica – "dal fiume al mare" – come richieste di genocidio contro
gli ebrei.
La
cantante “Charlotte Church”, ad esempio, si è trovata accusata di antisemitismo
da tutti i media dell'establishment dopo un "coro filo-palestinese"
per raccogliere fondi per i bambini di Gaza che muoiono di fame a causa del
blocco degli aiuti israeliano.
La canzone incriminata includeva il testo
"Dal fiume al mare", che chiedeva la liberazione dei palestinesi da
decenni di oppressione israeliana.
Nel
fine settimana, il cancelliere “Jeremy Hunt “ha nuovamente suggerito che le”
marce per chiedere il cessate il fuoco” fossero anti semite perché
presumibilmente "intimidivano" gli ebrei.
In effetti, gli ebrei sono prominenti in
quelle marce. Si riferiva ai sionisti che giustificano il massacro di Gaza.
Allo
stesso modo, sulla scia della schiacciante vittoria elettorale di “George
Galloway” "per Gaza" a Rochdale la scorsa settimana, un giornalista
della BBC ha rimproverato l'ex deputato laburista “Chris Williamson” per aver
usato la parola "genocidio" per descrivere le azioni di Israele.
Il giornalista
era preoccupato che il termine "potesse offendere alcune persone",
nonostante la” Corte mondiale” ritenesse plausibile l'”accusa di genocidio”.
Un
fenomeno macabro.
Ma
l'ambizione di questi fanatici israeliani è molto più profonda di una semplice
deviazione.
I
leader di Israele e la maggior parte dei suoi cittadini non si vergognano del
loro genocidio, a quanto pare, e nemmeno i loro sostenitori esteri.
Se i
miei “feed “sui social media sono di qualche indicazione, il “massacro di Gaza”
non sconcerta questi apologeti, né li fa riflettere. Sembrano gioire del loro
sostegno a Israele mentre il mondo guarda con orrore.
I
gruppi ebraici che aiutano i crimini di guerra di Israele non possono negare
ogni responsabilità per quei crimini.
Il
corpo insanguinato di ogni bambino palestinese è l'indignazione che provoca
negli spettatori alimentano la loro ipocrisia.
Si trincerano, non si ritirano.
Sembra
che trovino una strana rassicurazione – addirittura conforto – nella rabbia e
nell'indignazione del pubblico più ampio per l'estinzione di così tante giovani
vite.
Ciò
rispecchia molto precisamente la reazione dei funzionari israeliani al verdetto
della “Corte internazionale di giustizia” secondo cui esiste un caso plausibile
che Israele stia commettendo un genocidio a Gaza.
Molti
osservatori presumevano che Israele avrebbe cercato di placare i giudici e
l'opinione mondiale attenuando le sue atrocità.
Non avrebbero potuto sbagliarsi di più.
Nello
sfidare la corte, Israele è diventato ancora più sfacciato, come testimonia il
terribile assalto all'”ospedale Nasser” il mese scorso e l'attacco letale
contro i palestinesi che si affrettavano a raggiungere un convoglio umanitario
la settimana scorsa.
I
crimini di guerra di Israele – trasmessi su ogni piattaforma di social media,
compresi i suoi stessi soldati – sono ancora più evidenti ai nostri occhi
rispetto a prima della “sentenza della Corte Mondiale”.
Questo
fenomeno ha bisogno di essere spiegato.
Sembra macabro.
Ma ha
una logica interna che fa luce sul motivo per cui Israele è diventato una
stampella emotiva per molti ebrei, sia all'interno del paese che all'estero,
così come per altri.
Non è
solo il fatto che gli ebrei e i non ebrei che aderiscono fortemente
all'ideologia del sionismo si identificano con Israele.
Funziona ancora più in profondità.
Sono
totalmente dipendenti da una visione del mondo – a lungo coltivata in loro da
Israele e dai leader delle loro stesse comunità, così come dalle istituzioni
occidentali accaparratrici di petrolio – che pone Israele al” centro
dell'universo morale”.
Sono
stati trascinati in quella che sembra più una setta – e per di più molto
pericolosa, come stanno rivelando gli orrori di Gaza.
Albatro,
non santuario.
L'affermazione
che hanno interiorizzato – che Israele è un santuario necessario in un futuro
periodo di difficoltà a causa dei presunti impulsi innati e genocidi dei
non-ebrei – avrebbe dovuto crollare sulle loro teste negli ultimi cinque mesi.
Se il
prezzo della rassicurazione – di avere un rifugio "per ogni
evenienza" – è il massacro e la mutilazione di molte decine di migliaia di
bambini palestinesi e la lenta morte per fame di altre centinaia di migliaia,
allora quel buco non vale la pena di essere conservato.
Non è
un santuario; È un albatro. È una macchia.
Deve
sparire, per essere sostituito da qualcosa di meglio per gli ebrei e i
palestinesi della regione, "dal fiume al mare".
Allora
perché questi partigiani israeliani non sono stati in grado di raggiungere una
conclusione così moralmente evidente per tutti gli altri – o almeno per coloro
che non si sono sottomessi agli interessi delle istituzioni occidentali?
Perché
come tutte le sette, i sionisti più accaniti sono immuni all'autoriflessione.
Non solo, ma il loro ragionamento è intrinsecamente circolare.
Israele,
la creazione del sionismo, non è minimamente interessato a fornire una soluzione
all'antisemitismo, come professa.
Al
contrario. Si nutre di antisemitismo e ne ha bisogno.
L'antisemitismo
è la sua linfa vitale, la ragione stessa dell'esistenza di Israele. Senza l'antisemitismo, Israele
sarebbe superfluo, non ci sarebbe bisogno di un santuario.
Il
culto finirebbe, così come gli infiniti aiuti militari, lo status commerciale
speciale con l'Occidente, i posti di lavoro, l'accaparramento di terre, i
privilegi e il senso di importanza e vittimismo finale che consente la
disumanizzazione degli altri, non ultimo il Palestinesi.
Come
tutti i veri credenti, i partigiani israeliani all'estero – che si definiscono
orgogliosamente "sionisti" ma che ora stanno facendo pressioni sulle
piattaforme dei social media affinché bandiscano il termine in quanto
antisemita, mentre gli obiettivi del movimento diventano più trasparenti –
hanno troppo da perdere dai dubbi su sé stessi e sulla comunità.
La
lotta contro l'antisemitismo significa che nient'altro può avere la priorità,
nemmeno il genocidio.
Il che, a sua volta, significa che non può essere
riconosciuto alcun male più grande, nemmeno l'omicidio di massa di bambini.
Non si
può permettere che una minaccia più grande, per quanto pressante, per quanto
urgente, venga alla ribalta.
E per
tenere a bada il dubbio, è necessario generare più antisemitismo – più presunte
minacce esistenziali.
Razzismo
in una nuova veste.
In
Europa e negli Stati Uniti, i musulmani sono i nuovi ebrei.
Poiché
Israele e i suoi apologeti non possono smascherare i veri razzisti e antisemiti
al potere, devono crearne di nuovi.
E
questo ha richiesto di cambiare la definizione di antisemitismo fino a renderla
irriconoscibile, per riferirsi a coloro che si oppongono al progetto di
dominazione coloniale in cui Israele è profondamente integrato.
In
questa visione del mondo capovolta, che prevale non solo tra i partigiani di
Israele ma anche nelle capitali occidentali, siamo arrivati a un'assurdità:
rifiutare l'oppressione israeliana dei
palestinesi – e ora anche il loro genocidio – significa molto rivelarsi
antisemiti.
Palestinesi
disumanizzati.
Questa
è stata esattamente la posizione in cui si è trovata il mese scorso “Francesca
Albanese ”, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti
umani nei territori palestinesi occupati, dopo aver criticato il presidente
francese “Emmanuel Macron”.
Israele
ha, di conseguenza, dichiarato che le vieterà l'ingresso nei territori occupati
per documentare le sue violazioni dei diritti umani.
Ma
nella pratica, come ha sottolineato “Albanese,” non è cambiato nulla. Israele
ha escluso tutti i relatori delle Nazioni Unite dai territori occupati negli
ultimi 16 anni, durante l'assedio di Gaza, in modo che non possano essere
testimoni dei crimini che hanno messo in primo piano l'attacco del 7 ottobre.
Il
mese scorso “Macron” ha rilasciato una dichiarazione palesemente assurda,
sebbene promossa da Israele e trattata seriamente dai media occidentali.
Ha
descritto l'attacco di “Hamas” contro Israele come il " più grande
massacro antisemita del nostro secolo" – cioè, ha affermato che è stato
provocato dall'odio verso gli ebrei.
Si può
criticare “Hamas” per il modo in cui ha portato a termine il suo attacco, come
ha fatto” Albanese”:
senza dubbio, quel giorno i suoi combattenti
hanno commesso numerose violazioni del diritto internazionale, uccidendo civili
e prendendoli in ostaggio.
Dovremmo
notare nell'interesse dell'equilibrio esattamente lo stesso tipo di violazioni
che Israele ha commesso giorno dopo giorno per decenni contro i palestinesi
costretti a vivere sotto la sua occupazione militare.
Ma
attribuire all'antisemitismo la motivazione di “Hamas” ha lo scopo di
cancellare quei decenni di oppressione.
Mette
in evidenza gli stessi abusi subiti dai palestinesi a cui Hamas” e le altre
fazioni militanti palestinesi sono state istituite per resistere.
Questo
diritto di resistenza all'occupazione militare belligerante è sancito dal
diritto internazionale, anche se l'Occidente raramente lo riconosce.
Oh
vieni: ha detto Albanese:
"Le
vittime del massacro del 7 ottobre non sono state uccise a causa del loro
ebraismo, ma in risposta all'oppressione israeliana".
L'osservazione
ridicola di “Macron” ha anche spazzato via gli ultimi 17 anni di assedio di
Gaza – un genocidio al rallentatore che Israele ha ora messo sotto steroidi.
E lo
ha fatto proprio perché gli interessi coloniali occidentali – proprio come gli
interessi di Israele – devono razionalizzare la disumanizzazione dei
palestinesi e dei loro sostenitori come razzisti e barbari, nel perseguimento del dominio e del
controllo delle risorse vecchio stile da parte dell'Occidente in Medio Oriente.
Ma è
Albanese, non Macron, che ora lotta per salvare la propria reputazione.
È lei che viene diffamata come razzista e
antisemita.
Da chi?
Da
Israele e dai leader europei che sostengono il genocidio.
Sacra
Causa.
Israele
ha bisogno dell'antisemitismo.
È armato di una ridicola ridefinizione
adottata dagli alleati occidentali che classifica come “odio ebraico “qualsiasi
opposizione ai suoi crimini – qualsiasi rifiuto delle sue false pretese di
"autodifesa" mentre schiaccia la resistenza alla sua occupazione e
all'oppressione dei palestinesi – Israele ha ogni incentivo a commettere più
crimini.
Ogni
atrocità produce più indignazione, più risentimento, più
"antisemitismo".
E
quanto maggiore è il risentimento, l'indignazione, l'"antisemitismo",
tanto più Israele e i suoi sostenitori possono presentare l'autoproclamato “Stato
ebraico” come un santuario da quell'"antisemitismo".
Israele
non è più trattato come uno Stato, come un attore politico capace di commettere
crimini e massacrare bambini, ma come un articolo di fede.
Si
trasforma in un sistema di credenze, immune alla critica o al controllo.
Trascende la politica per diventare una causa sacra.
E ogni opposizione deve essere dannata come
malvagia, come blasfemia.
Che è
proprio lo Stato a cui è devoluta la politica occidentale.
Questa
battaglia contro l'"antisemitismo" – o meglio, la battaglia
intrapresa da Israele e dai suoi partigiani – consiste nel capovolgere il
significato delle parole e i valori che rappresentano.
È una
lotta per schiacciare la solidarietà con il popolo palestinese e lasciarlo
senza amici e nudo di fronte alla campagna di genocidio di Israele.
È un
dovere morale sconfiggere questi guerrieri dell'"antisemitismo" e
affermare la nostra comune umanità – e il diritto di tutti a vivere in pace e
dignità – prima che Israele e i suoi apologeti aprano la strada a un massacro
ancora più grande.
(Jonathan
Cook è autore di tre libri sul conflitto israelo-palestinese e vincitore del “Premio
Speciale Martha Gellhorn” per il giornalismo.)
La
Spaventosa Campagna
Elettorale
Carica il Clima
Guerrafondaio
Occidentale.
Conoscenzealconfine.it
–(12 Marzo 2024) – Redazione – ci dice:
(Strategic
culture)
I
leader politici occidentali stanno scavando una fossa più profonda per il loro
eventuale collasso.
Gli
stati occidentali stanno affrontando una crisi politica acuta in cui i loro
partiti e leader al governo stanno lottando per la sopravvivenza in un contesto
di grave perdita di legittimità agli occhi dei loro elettori.
Negli
Stati Uniti, il presidente in carica” Joe Biden” è in lizza per la rielezione a
novembre con i sondaggi storicamente più bassi di sempre per un occupante della
Casa Bianca.
Nel
frattempo, in tutta l’Unione Europea, i partiti e i leader al governo sono
pronti a subire una sconfitta a causa delle elezioni parlamentari di giugno.
Le
radici di questa perdita di legittimità senza precedenti tra le istituzioni
politiche occidentali sono molteplici.
Ma sicuramente una delle cause è l’ipocrisia
dei leader occidentali, che ora è stata messa a nudo.
Come possono le figure politiche aspettarsi di
avere autorità morale quando vengono viste come bugiarde incallite e “spudoratamente
corrotte”?
I
governi occidentali con i loro servili discorsi mediatici sulla “democrazia”,
sui “diritti umani” e sul rispetto della “legge e dell’ordine”, affermano di
essere motivati da tali principi nel sostenere l’Ucraina contro la presunta
aggressione russa.
Eppure questi stessi governi sono complici del
genocidio dei palestinesi a Gaza attraverso il loro incrollabile sostegno al
regime israeliano.
I
leader occidentali sono stati fatalmente esposti e compromessi dal conflitto in
Ucraina e Gaza.
La
contraddizione è terminale.
Questo
non è solo a causa dei palesi doppi standard e della doppiezza. Gli elettori occidentali sono sempre
più disgustati dall’incessante sostegno finanziario e militare incanalato in
Ucraina per sostenere un “regime truffatore composto da ideologi neonazisti”.
Sotto “Joe Biden” e i politici europei in
carica, l’Occidente ha inondato l’Ucraina di armi e centinaia di miliardi di
dollari in quello che è il più grande racket di guerra mai realizzato.
Questo
mentre le popolazioni, i lavoratori, gli agricoltori e le imprese occidentali
sono messi a dura prova da numerosi oneri sociali ed economici.
I
partiti di governo occidentali sono giustamente visti come elitari e al
servizio di potenti interessi oligarchici minoritari come il nesso
militare-industriale-aziendale-finanziario.
Le loro promesse dichiarate sulla democrazia
sono uno scherzo spregevole.
La
guerra in Ucraina è sempre più considerata dagli elettori come una disastrosa
guerra per procura, voluta dagli obiettivi imperialisti degli Stati Uniti e
dell’Occidente per affrontare la Russia.
Nonostante
lo sperpero di denaro pubblico per propagare la guerra, l’asse “NATO” guidato
dagli Stati Uniti ha perso il suo “grande gioco”.
La
guerra per procura ha devastato l’Ucraina, causando fino a 500.000 morti
militari in due anni, oltre a destabilizzare il resto d’Europa a causa
dell’aumento della migrazione, dell’impatto fiscale, della
deindustrializzazione e della distruzione delle industrie agricole.
Le
popolazioni occidentali sono furiose con i loro leader politici per aver
causato tale caos e spreco di risorse – oltre ad aver provocato ingiustamente
tensioni nelle relazioni internazionali con la Russia.
I politici occidentali hanno spinto il mondo
sull’orlo di una guerra totale tra le potenze nucleari.
Tutta
questa follia senza senso si basa su menzogne e inganni totali, come illustra
l’orrore di Gaza e la complicità occidentale.
In
questo calderone di rivolte elettorali, i leader politici occidentali stanno
solo scavando una fossa più profonda per il loro eventuale collasso.
Il
presidente americano “Joe Biden”, nel suo discorso sullo stato dell’Unione di
questa settimana, ha fatto un discorso “falso” agli elettori.
Ha
descritto il mondo come di fronte ad una crisi esistenziale causata dalla
“tirannia” russa e allo stesso tempo ha affermato che il destino della
democrazia americana era minacciato dal suo rivale elettorale “Donald Trump”.
Con
una mossa pericolosa e disperata, Biden sta confondendo Trump con la presunta
aggressione russa.
Il presidente democratico sta lottando per la
sopravvivenza politica contro il presunto candidato repubblicano “Trump”,
principalmente perché “Biden” è profondamente impopolare tra i cittadini
americani.
Per
aumentare le sue prospettive elettorali, “Biden” sta facendo capire che il
paese si trova ad affrontare un “punto di flessione” che richiede il rifiuto di
Trump perché si sta “inchinando” alla Russia.
Trump
e molti all’interno del Partito Repubblicano si oppongono infatti alla
continuazione della guerra per procura in Ucraina, riconoscendo che è inutile.
“Biden”
e i “democratici”, che sono più allineati con l’establishment della politica
estera statunitense, stanno quindi cercando di basare le elezioni su una
“difesa esistenziale della democrazia e della pace mondiale “.
“Biden”
ha affermato nel suo “discorso sullo stato dell’Unione” che se gli Stati Uniti
non forniranno all’Ucraina altri 60 miliardi di dollari in aiuti militari, la
Russia invaderà il resto dell’Europa.
Biden
ha persino invocato il “ricordo di Roosevelt” che presumibilmente aveva
sconfitto la Germania nazista nel 1941.
Nel
frattempo, in Europa, lo stesso stratagemma guerrafondaio ad alto rischio viene
portato avanti dal presidente francese “Emmanuel Macron”.
Macron chiede lo spiegamento di truppe di
terra della NATO in Ucraina per impedire una vittoria russa e una presunta
minaccia per il resto dell’Europa.
Nelle
ultime settimane il capo di Stato francese è diventato quasi isterico con i
suoi discorsi sulla guerra.
Questa
settimana ha detto ad altri leader politici francesi che non ci saranno
“limiti” al sostegno della Francia all’Ucraina contro la Russia.
Ciò
che si nasconde dietro la” retorica belligerante di Macron” sono i suoi timori
di una sconfitta politica da parte dei partiti di opposizione nelle prossime
elezioni parlamentari europee.
Non è solo Macron ad essere ansioso.
Tutti
i leader europei in carica temono una prevista rivolta diffusa da parte
dell’elettorato.
Questo
è il motivo per cui il presidente francese e la sua classe dirigente come la”
presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen” e il “cancelliere
tedesco Olaf Scholz” stanno cercando di dominare la narrativa pubblica con
discorsi di guerra e il presunto pericolo dell’espansionismo russo.
L’ironia
è che più le istituzioni occidentali perseguono il militarismo e la guerra in
Ucraina, più i loro stati peggiorano a causa della cattiva gestione economica e
più la loro legittimità sprofonda nel fango.
Sono visti sempre di più come una cricca
guerrafondaia che non ha un briciolo di preoccupazione etica a causa della loro
sconsiderata azione guerrafondaia in Ucraina e della “loro spregevole
complicità nel genocidio di Gaza”.
Le
elezioni negli stati occidentali sono sopravvalutate.
Come
si suol dire, se il voto avesse cambiato qualcosa, sarebbe stato vietato anni
fa.
L’insieme
delle attuali figure dell’opposizione e dei partiti che si trovano ad
affrontare i governanti non fornirà alcuna soluzione ai problemi endemici del
fallimento sistemico occidentale.
Tuttavia, le prossime elezioni presidenziali
americane e quelle parlamentari europee si preannunciano come un duro colpo di
ripudio per le istituzioni politiche.
Per
contrastare il giorno del giudizio politico, i leader ciarlatani occidentali
come “Biden”, “Macron”, “Scholz” e “Von der Leyen” stanno facendo del loro
meglio per parlare di guerra con la Russia e di “minaccia alla democrazia” come
un modo per lucidare i loro sforzi elettorali.
Ma
tale cinismo non sta mettendo il turbo alle loro prospettive.
Si
ritorcerà contro.
La
guerra per procura della “NATO guidata dagli Stati Uniti” in Ucraina si trova
ad affrontare una debacle storica a causa della sconfitta.
Ma ciò
rende la reazione disperata da parte degli operatori occidentali in carica che
si affrettano per la sopravvivenza politica nei prossimi mesi.
(vk.com/strategicculture)
(controinformazione.info/la-spaventosa-campagna-elettorale-carica-il-clima-guerrafondaio-occidentale/)
- (Traduzione: Luciano Lago).
11
marzo 2020, la più grande bugia
nella
storia del mondo:
non
c'è mai stata una pandemia.
La
base dei dati è difettosa.
I
mandati Covid,
compreso
il vaccino, non sono validi.
Globalresearch.ca
– (11 -3-2024) – Prof. Michel Chossudovsky – ci dice:
I
"casi confermati di Covid-19" della PCR sono privi di significato. Il
progetto multimiliardario di antigeni e test domestici è falso.
Introduzione.
Oggi
11 marzo 2024: quattro anni fa il lockdown per il Covid-19 è stato imposto in
un colpo solo dai governi nazionali di tutto il mondo.
Il
lockdown ha comportato: " limitare la forza lavoro" e "
congelare il posto di lavoro".
Non un
solo economista ha riconosciuto questa relazione. Dal loro punto di vista, è
stato il virus a innescare il collasso economico e sociale. Che sciocchezza.
Che
cosa implica questo?
La più grave crisi economica e sociale della
storia mondiale, che quattro anni dopo è ancora in corso, portando al caos
economico e alla povertà di massa in tutto il mondo.
Destabilizzare
la struttura sociale, politica ed economica di 190 paesi sovrani non può
costituire una "soluzione" per combattere il virus.
Ma
questa è stata la "soluzione" imposta, che è stata attuata in più
fasi fin dall'inizio della crisi del coronavirus nel gennaio 2020.
È la
distruzione della vita delle persone. È la destabilizzazione della società
civile.
La”
falsa scienza” corrotta sosteneva questa “agenda devastante”.
Le
menzogne sono state sostenute da una massiccia campagna di disinformazione
mediatica.
24 ore su 24, 7 giorni su 7, "Allerte
Covid" incessanti e ripetitive nel corso degli ultimi quattro anni.
Lo
storico lockdown dell'11 marzo 2020 ha scatenato il caos economico e sociale in
tutto il mondo.
È
stato un atto di "guerra economica": una guerra contro l'umanità.
Questa
agenda diabolica ha minato la sovranità degli Stati nazionali.
Ha
contribuito a un'ondata di fallimenti. Ha impoverito le persone in tutto il
mondo.
Ha
portato ad una spirale del debito globale denominato in dollari.
Le
potenti strutture del capitalismo globale, “Big Money”, insieme alla sua
intelligenza e al suo apparato militare, erano la forza trainante.
Utilizzando
tecnologie digitali e di comunicazione avanzate, il lockdown e la
"chiusura" dell'economia globale non hanno precedenti nella storia
del mondo.
Un video
è stato prodotto da “Global Research nel dicembre 2020” prima del lancio del
vaccino.
È stato rilasciato all'inizio del 2021.
Fu
oggetto di censura immediata. È stato rimosso.
Grazie
a “Vaccine Choice Canada”, questa versione su “Rumble” è stata salvata.
I
nostri ringraziamenti a “Vaccine Choice Canada”.
(La
crisi mondiale del coronavirus, Colpo di Stato globale contro l'umanità.
Libro di Michel Chossudovsky:
“Distruggere
la società civile, progettare la depressione economica”.)
Il
ruolo centrale del test di reazione a catena della polimerasi a trascrizione
inversa (RT-PCR)
Fin
dall'inizio, sia i media che i governi hanno trascurato e ignorato i difetti e
le falsità relative al test RT-PCR come mezzo per rilevare la diffusione del
virus e identificare il SARS-CoV-2.
"
La PCR è un processo. Non ti dice che sei malato".
Il
dottor “Kary Mullis”, premio Nobel e inventore della RT-PCR, è morto
nell'agosto 2019.
Questo
uso improprio della “tecnica RT-PCR” viene applicato come strategia implacabile
e intenzionale da alcuni governi per giustificare misure eccessive come la
violazione di un gran numero di diritti costituzionali, ... con il pretesto di
una pandemia basata su un numero di RT-PCR positivi Test PCR e non su un numero
reale di pazienti.
A questo punto, il Dr. “Pascal Sacré “, medico
belga specializzato in terapia intensiva e rinomato analista di sanità pubblica
ci dice:
l'intero
database dei "casi confermati di Covid-19" non è valido.
La
disinformazione mediatica prevale da più di due anni, nonostante sia l'OMS che
il CDC (con le solite allusioni) abbiano confermato ciò che si sapeva fin
dall'inizio, nel gennaio 2020, e cioè che il test RT-PCR giustificava ogni
singola prescrizione:
Il
mandato politico, comprendente il lockdown, il distanziamento sociale, l'uso
delle mascherine, il confinamento della forza lavoro, la chiusura delle
attività economiche, ecc. era viziato e non valido.
L'OMS (corrotto
) ha emesso il suo Mea Culpa più di un anno fa, il 20 gennaio 2021.
Pochi
mesi dopo, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) (21
luglio 2021) hanno chiesto il ritiro del test PCR come metodo valido per
rilevare e identificare SARS-CoV-2.
Inoltre, nel gennaio 2020 l'OMS non possedeva
un campione isolato e purificato del nuovo virus 2019-nCov.
Il
team di virologia di Berlino (guidato da Drosten):
"ha
raccomandato all'OMS che, in assenza di un isolato del virus 2019-nCoV , un
simile 2003-SARS-CoV venga utilizzato come "proxy" (punto di
riferimento) del nuovo virus" (vedi Michel Chossudovsky, E-Book, Capitolo
III).
Dal 31
dicembre 2021, il test PCR non è più considerato valido dal CDC negli Stati
Uniti.
Infatti: Il CDC non riconosce più il test PCR
come metodo valido per rilevare "casi confermati di Covid-19".
Il CDC
ha ora riconosciuto fermamente che il test PCR non distingue efficacemente tra
Covid-19 e influenza stagionale.
Un positivo alla PCR non implica un "caso
confermato di Covid-19". Potrebbe essere l'influenza o un comune
raffreddore da corona.
Il CDC ne ha chiesto il ritiro a partire dal
31 dicembre 2021.
Dati
falsi: 465 milioni di cosiddetti "casi confermati di Covid-19" [marzo 2022]
Se il
test PCR non è valido (confermato da numerosi studi nonché da OMS, CDC), i 465
milioni di cosiddetti "casi confermati di Covid-19" (esistei
diagramma, 18 MARZO 2022) raccolti e tabulati in tutto il mondo dall'inizio
della crisi del Covid-19 non hanno senso.
Il
Trattato sulla pandemia e il Codice di verifica QR.
All'inizio
di marzo 2022 un organo intergovernativo di negoziazione (INB) è stata
istituita con il mandato di creare "Un trattato sulle pandemie",
ovvero un'entità di governance sanitaria globale sotto l'egida dell'OMS, che
avrebbe scavalcato l'autorità degli Stati membri dell'OMS:
"L'INB ha tenuto la sua prima riunione
per redigere e negoziare uno strumento internazionale sulla prevenzione, la
preparazione e la risposta alle pandemie sotto l'autorità dell'OMS" (
Mercola )
Il “Trattato
sulla pandemia “è legato al progetto QR Verification Code dell'OMS, che mira a
creare una banca dati digitale globale di 7,9 miliardi di persone.
Entrambe
le iniziative saranno portate avanti contemporaneamente dall'OMS in
collaborazione con ID2020 e Gavi Alliance, entrambe “finanziate “dalla
Fondazione Gates.
“Peter
Koenig” descrive il “codice QR” come:
"un
ID completamente elettronico – che collega tutto a tutto di ciascun individuo
(documenti sanitari, bancari, personali e privati, ecc.)."
Secondo
“David Scripac “:
"È
in fase di realizzazione un sistema di identificazione digitale mondiale.
[Lo
scopo] del “WEF “è di tutte le banche centrali [è] quello di implementare un
sistema globale in cui i dati personali di tutti saranno incorporati nella rete
“Central Bank Digital Valuta” (CBDC).
Il “codice
di verifica QR” pone potenzialmente le basi per l'istituzione di " uno
stato di polizia globale" controllato dall'establishment finanziario. Fa
parte di ciò che il defunto “David Rockefeller” definì "la marcia verso il
governo mondiale".
La
legittimità sia del “Trattato sulla pandemia” che del “Codice di verifica QR”
sotto gli auspici dell'OMS (corrotto) si basa sul presupposto che la presunta
"pandemia di Covid-19 è reale" e che "il vaccino mRNA
costituisce una SOLUZIONE alla presunta pandemia di Covid-19".
Entrambe
le iniziative si basano su vere e proprie frodi e corruzione. Quali sono le prove:
1. Il
numero di "casi confermati cumulativi di Covid-19" risultanti dal
test RT-PCR non ha giustificato la decisione dell'OMS di lanciare ufficialmente
una pandemia l'11 marzo 2020.
I
numeri erano ridicolmente bassi.
Non c'erano prove che la SARS-CoV-2 si stesse
diffondendo a livello nazionale o internazionale.
2. Le
istruzioni di Lockdown trasmesse nel marzo 2020 a più di 190 Stati membri delle
Nazioni Unite sono totalmente invalide.
3. La
metodologia che utilizza il test PCR per rilevare e identificare il SARS-CoV-2
e le sue presunte varianti è stata riconosciuta dall'OMS e dal CDC come
totalmente disfunzionale come sopra delineato.
4.
Tutti i dati relativi ai casi confermati cumulativi di Covid-19 compilati dai
governi nazionali e tabulati dall'OMS da gennaio 2020 non sono validi e sono privi
di significato.
5. Il
vaccino contro il Covid-19 lanciato nel novembre 2020 ha provocato un'ondata di
mortalità e morbilità in aumento in tutto il mondo.
In
questo articolo distinguerò tra diverse fasi dell'evoluzione di questa crisi.
Fase I: numeri ridicolmente bassi di
"casi confermati di Covid-19" utilizzati per giustificare l'avvio
della pandemia di Covid-19.
Fin
dall'inizio,
le stime dei "casi positivi confermati" hanno fatto parte di un
"gioco di numeri".
La
popolazione mondiale al di fuori della Cina è dell'ordine di 6,4 miliardi.
Il 30
gennaio 2020 fuori dalla Cina si sono verificati:
83
casi in 18 paesi e solo 7 di loro non avevano precedenti di viaggi in Cina. (
OMS , 30 gennaio 2020).
83
Casi al di fuori della Cina:
non esisteva alcuna "base
scientifica" per giustificare il lancio di un'emergenza sanitaria pubblica
mondiale di rilevanza internazionale.
20
febbraio 2020:
In una
conferenza stampa tenutasi giovedì 20 febbraio pomeriggio(ora CET) in un
briefing a Ginevra, il Direttore Generale dell'OMS.Il dottor Tedros Adhanom
Ghebreyesus, ha dichiarato di essere
"Preoccupato
che la possibilità di contenere l'epidemia di coronavirus si stesse
"chiudendo"...
"Credo
che la finestra di opportunità sia ancora lì, ma che la finestra si sta
restringendo".
Queste
dichiarazioni si basavano su 1076 "casi confermati" al di fuori della
Cina per una popolazione di 6,4 miliardi di persone.
Queste
dichiarazioni "shock and awe" hanno contribuito ad aumentare la
campagna di paura, nonostante il fatto che il numero di casi confermati al di
fuori della Cina fosse estremamente basso.
Il
20-21 febbraio 2020 segna l'inizio del crollo finanziario del 2020 che è stato
guidato dalla dichiarazione del dottor” Tedros ”.
11
marzo 2020: il lockdown.
44.729
"casi confermati" come giustificazione per chiudere 190 economie
nazionali.
Una
pandemia che è generalmente definita come
“È UNA
FRODE. L'11 MARZO 2020 NON C'ERA PANDEMIA”.
Il
direttore generale dell'OMS aveva già preparato il terreno nella sua conferenza
stampa del 21 febbraio.
"Il
mondo dovrebbe fare di più per prepararsi a una possibile pandemia di
coronavirus".
L'OMS
aveva invitato i paesi a essere "in una fase di preparazione".
L'OMS
ha dichiarato ufficialmente una pandemia mondiale in un momento in cui il
numero di casi confermati al di fuori della Cina (6,4 miliardi di abitanti) era
dell'ordine di 44.279 e 1.440 decessi ( dati registrati dall'OMS per l'11 marzo
(il 12 marzo).
Queste sono le cifre utilizzate per
giustificare il lockdown e la chiusura di 190 economie nazionali.
(Il
numero di morti fuori dalla Cina menzionato nella conferenza stampa di “Tedros “era
4291 ).
Negli
Stati Uniti, registrati l'11 marzo 2020, secondo “John Hopkins”ci sono stati:
1.335 "casi" e 29 decessi ("presunti" più PCR confermati).
Secondo
l'OMS, il 9 marzo si contavano 3457 casi negli Stati Uniti.
Negli
Stati Uniti al 9 marzo 2020 i "casi confermati" erano 3.457 su una
popolazione di 329,5 milioni di persone.
In
Canada il 9 marzo 2020 c'erano125 "casi confermati" su una
popolazione di 38,5 milioni di persone.
In
Germania il 9 marzo 2020 c'erano2948 "casi confermati" su una
popolazione di 83,2 milioni di persone.
Queste
erano le cifre utilizzate per giustificare la "chiusura" di Stati
Uniti, Canada e Germania, tra oltre 190 paesi, nel marzo 2020.
È SOLO
UNA FRODE. UNA GRANDE BUGIA.
Subito
dopo l'annuncio dell'OMS dell'11 marzo 2020:
una campagna mondiale contro la paura.
Eppure
è stato sulla base di questi 44.729 casi che sono state imposte radicali
politiche di lockdown a 190 paesi sovrani attraverso una complessa procedura
decisionale che ha inevitabilmente richiesto corruzione e tangenti di alti
funzionari governativi.
Il
lockdown dell'11 marzo è stato seguito dal " giovedì nero ", un
secondo grande crollo finanziario, immediatamente successivo all'annuncio della
pandemia.
Fase
II. Marzo-Dicembre
2020: Campagna
della Paura.
Il
test PCR entra nel vivo.
Da
marzo 2020 fino al lancio del vaccino mRNA contro il COVID-19 nel novembre
2020, il test PCR entra nel vivo.
A
partire dall'11 marzo 2020, a seguito del blocco, i governi nazionali sono stati
esortati ad implementare il test PCR-RT su larga scala, con l'obiettivo di
aumentare il numero di casi positivi al covid in tutto il mondo.
Test,
test, test: i numeri hanno iniziato a salire con l'obiettivo di generare statistiche
sempre più false.
Un
numero molto esiguo di casi positivi all'inizio di marzo. E poi, i casi di positività al Covid
sono aumentati vertiginosamente a partire da aprile, maggio e giugno 2020.
Fase
III.
Inizio novembre 2020.
Inizio del programma mondiale di vaccinazione contro
il Covid.
Sostenuto
dalla disinformazione dei media, il vaccino mRNA è stato proposto come
soluzione per frenare la pandemia.
Ampiamente
documentato, il Vaccino ha innescato fin dall'inizio nel dicembre 2020 un trend
in aumento di mortalità e morbilità.
In
molti paesi si è verificato un cambiamento significativo nella mortalità in
seguito all'introduzione del vaccino a mRNA.
69.053
decessi correlati all'iniezione di Covid-19 e 10.997.126 segnalati al 3 aprile
2022 per UE, Stati Uniti e Regno Unito messi insieme.
Fonti
ufficiali, vale a dire Eudra Vigilance (UE, SEE, Svizzera), MHRA (Regno Unito)
e VAERS (USA), hanno ora registrato molti più decessi e feriti derivanti dal
lancio del "vaccino" COVID-!9 rispetto a tutti i vaccini precedenti
messi insieme da allora quando iniziarono le registrazioni.
È
importante essere consapevoli che i dati ufficiali sopra riportati (riportati
alle autorità sanitarie) non sono che una piccola percentuale (dall'1 al 10%)
dei dati effettivi.
Ma
solo una piccola parte delle vittime o delle famiglie dei deceduti passerà
attraverso il noioso processo di segnalazione alle autorità sanitarie nazionali
dei decessi e degli eventi avversi correlati al vaccino.
È il
"vaccino" mRNA del Covid-19 e non il virus SARS-CoV-2 ad essere
"l'assassino".
Disinformazione
mediatica: il
virus è un "killer mordi e fuggi", "il vaccino salva vite!"
Il
SARS-CoV2 rilevato dal test PCR viene costantemente descritto come un
"virus killer".
"
Ci sono molte incognite cruciali su questo virus, incluso il modo esatto in cui
uccide, se si evolverà in qualcosa di più – o meno – letale .... ( Natura )
Un
rapporto sensazionalista della BBC dal titolo:
"Perché
il virus è una tale minaccia" sostiene (citando e citando erroneamente
"opinione scientifica") che il virus ha una "tattica evolutiva
mortale mordi e fuggi " per diffondere l'infezione da Covid-19 lontano e
ovunque.
Rapporto
tempestivo pubblicato due settimane prima del lancio del vaccino mRNA nel
novembre 2020:
[Il
virus] si comporta come un killer "mordi e fuggi".
La
quantità di virus nel nostro corpo inizia a raggiungere il picco il giorno
prima che iniziamo ad ammalarci. ...
Ma ci
vuole almeno una settimana prima che il Covid progredisca al punto in cui le
persone hanno bisogno di cure ospedaliere.
"Questa
è una tattica evolutiva davvero brillante: non si va a letto, si esce e ci si
diverte", afferma il prof. “Lehner”.
Quindi
il virus è come un guidatore pericoloso che fugge dalla scena:
il
virus si è spostato sulla prossima vittima molto prima che ci riprendessimo o
morissimo.
Fa
cose peculiari e inaspettate al corpo ( BBC, James Gallagher, 22 ottobre 2020).
Che
schifezza!
La BBC
personifica il virus killer, con l'obiettivo di creare panico a questo punto.
Non solo questi rapporti sensazionalistici si
basano sui risultati dei test PCR errati, ma contraddicono anche la definizione
ufficiale dell'OMS di Covid-19 :
"I
sintomi più comuni di COVID-19 sono febbre, tosse secca e stanchezza. ...
Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente. Alcune persone
si infettano ma presentano solo sintomi molto lievi. La maggior parte delle
persone (circa l'80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure
ospedaliere. Circa 1 persona su 5 che contrae il COVID-19 si ammala gravemente
e sviluppa difficoltà respiratorie".
Inoltre,
raramente menzionato dai media o dai politici: il CDC (che è un'agenzia del
governo americano) conferma che il Covid-19 è simile all'influenza.
"
L'influenza e il COVID-19 sono entrambe malattie respiratorie contagiose, ma
sono causate da virus diversi. Il COVID-19 è causato dall'infezione da un nuovo
coronavirus (chiamato SARS-CoV-2) e l'influenza è causata dall'infezione da
virus influenzali. Poiché alcuni sintomi dell'influenza e del COVID-19 sono
simili, potrebbe essere difficile distinguere tra loro basandosi solo sui
sintomi e potrebbero essere necessari test per confermare una diagnosi.
Influenza e COVID-19 condividono molte caratteristiche, ma ci sono alcune
differenze fondamentali tra i due".
Se il
pubblico fosse stato informato e rassicurato sul fatto che il Covid è
"simile all'influenza", la campagna della paura sarebbe fallita.
E il
programma di vaccinazione sarebbe stato respinto in blocco.
Vale
la pena notare che il vaccino a mRNA presentato all'opinione pubblica come una
soluzione per frenare il virus killer si basava sul test PCR come mezzo valido
per valutare la diffusione della malattia.
Negli Stati Uniti, il vaccino mRNA è stato
lanciato il 14 dicembre 2020. Sei settimane dopo (20 gennaio 2021), l'OMS ha
abrogato la validità del test PCR.
A sua
volta, il 21 luglio 2021, il CDC dichiara non valida la PCR come mezzo per
rilevare il virus.
Fase
IV: 26
novembre 2021, "Black Friday".
La variante Omicron
Ricordiamo
la crisi Omicron, ancora in corso.
Allarmante.
Una
nuova variante del Covid presumibilmente scoperta in Sud Africa che si sta
diffondendo in tutto il mondo. Come è stato rilevato?
Il test PCR?
Tutto
è iniziato con il “Black Friday”, il giorno dopo il Ringraziamento, il 26
novembre 2021.
Ha
innescato una rinnovata campagna di paura e instabilità sui mercati azionari
con le azioni dei produttori di vaccini di “Big Pharm”a che sono salite alle
stelle.
Ha
incitato le persone a fare i richiami del vaccino.
L'annuncio
dell'Omicron è stato una frode attentamente preparata.
Due
giorni dopo, l'OMS ha gentilmente abrogato la dichiarazione della propria task
force consultiva:
"
Al momento non ci sono informazioni che suggeriscano che i sintomi associati a
Omicron siano diversi da quelli di altre varianti."
A sua
volta, la dottoressa “Angelique Coetzee “, presidente della “South African
Medical Association” (SAMA), ha descritto la” variante omicron” come " estremamente lieve, per noi
[questi sono] casi lievi. ... Ho parlato con altri miei colleghi e danno la
stessa immagine.
Queste
rettifiche non hanno in alcun modo ostacolato la campagna di paura 24 ore su
24, 7 giorni su 7, sostenuta dalla disinformazione dei media.
In
effetti ha creato il panico.
Nel
frattempo è stata avviata una massiccia campagna di test a domicilio.
Fase V: miliardi di test domestici e
antigenici distribuiti in tutto il mondo.
Massicci
test domestici: la paura fa bene agli affari.
Letteralmente
miliardi di kit di antigeni e test domestici sono stati distribuiti in tutto il
mondo.
Negli
Stati Uniti sono stati resi disponibili più di un miliardo di kit di test per
una popolazione di 340 milioni di americani.
In
Canada sono stati distribuiti 291 milioni di kit di test. La popolazione del
Canada è dell'ordine di 38,5 milioni.
In
molti paesi, la variante "mortale" di Omicron è diventata il pretesto
per attuare nuovi lockdown parziali, l'accelerazione del mandato vaccinale,
restrizioni sui viaggi nonché mandati di confinamento e soggiorno a casa
durante il periodo delle vacanze di Natale e Capodanno.
Di
seguito sono riportati i dati relativi ai cosiddetti "casi confermati di
Covid-19" in tutto il mondo all'inizio di novembre 2021. (01/11/21)
Sono aumentati
i numeri dei "falsi casi confermati di Covid-19"
Nel
corso di meno di 5 mesi (dal 1° novembre 2021 al 18 marzo 2022), i casi
confermati cumulativi sono quasi raddoppiati.
L'acquisto
da parte di “Joe Biden” di oltre un miliardo di kit per test domiciliari e
antigenici.
Negli
Stati Uniti la Casa Bianca ha
annunciato a gennaio che avrebbe acquistato a spese dei contribuenti:
"Un
miliardo di test da dare gratuitamente agli americani con l'ordinazione online
di mezzo miliardo di test inizia il 19 gennaio".
Questo
acquisto era in più le consegne più iniziali di parecchie centinaia di milioni
di corredi domestici.
A
partire dalla fine di novembre, i kit di test casalinghi hanno contribuito a
far salire i cosiddetti "casi confermati" negli Stati Uniti.
Queste
cifre sono false perché l'OMS e il CDC hanno classificato il test PCR come
totalmente non valido.
E i
test casalinghi sono classificazioni come meno affidabili del test PCR, che è
considerato il “gold standard”.
L'acquisto
da parte di “Justin Trudeau” di 291 milioni di kit per test domiciliari e
antigenici.
In
Canada, nel novembre 2021, il primo ministro Justin Trudeau ha ordinato la
consegna di 94 milioni di kit di test rapidi domiciliari (kit di autotest e
test antigenici) che sono stati consegnati e distribuiti alle province.
Altri
140 milioni sono stati ordinati dal governo federale all'inizio di gennaio 2022
per un costo di 1,7 miliardi di dollari (canadesi) a carico dei contribuenti.
Il
Canada ha una popolazione di 38,5 milioni di abitanti e ora disponiamo di 291
milioni di kit per test rapidi antigenici (vedere la tabella seguente).
In
altre parole esattamente 7 test a persona.
Questo
processo ha contribuito nel corso degli ultimi mesi a creare paura e caos nelle
famiglie canadesi, aumentando al contempo il numero dei cosiddetti "casi
confermati di Covid-19".
Il
costo stimato per i contribuenti canadesi è dell'ordine di 3,5 miliardi di
dollari canadesi nel febbraio 2022.
Un
recente aggiornamento (6 dicembre 2022) conferma che "il governo federale
ha fornito 4,28 miliardi di dollari alle province e ai territori per
aiutarli":
Inutile
dire che questo budget di 4,28 miliardi di dollari sostenuto da un debito
pubblico crescente ha creato scompiglio nella struttura fiscale del Canada, a
scapito delle spese di routine per le infrastrutture nei settori della sanità,
dell'istruzione, dei trasporti, ecc.
Test
PCR "Il Gold Standard."
Per
ironia della sorte, i test fatti in casa vengono paragonati al test PCR
imperfetto che attualmente è considerato il cosiddetto gold standard. Secondo
il NYT ( Aggiornato il 10 novembre 2021 ) i kit di test antigenici rapidi e
domiciliari sono meno efficaci del test
PCR:
I test
antigenici rapidi sono meno affidabili per trovare il Covid-19 nelle persone
con basse cariche virali rispetto ai test PCR "gold standard" che
riceveresti da un operatore sanitario .
Uno studio ha scoperto che un test rapido
dell'antigene domiciliare aveva una probabilità del 64% di individuare
correttamente il virus nelle persone con sintomi che erano risultate positive a
un test PCR.
(Il test ha rilevato solo il 36% circa di
coloro che avevano il virus ma non presentavano sintomi.)
Ciò
che il “NYT” non riesce a riconoscere è che il CDC aveva chiesto l'interruzione
del test PCR "Gold Standard" il 23 luglio 2021 prima del suo ritiro
ufficiale il 31 dicembre 2021.
La
direttiva del CDC ammette tacitamente che il test PCR non distingue
efficacemente tra "SARS-CoV-2 e virus influenzali".
Lo
sapevamo fin dall'inizio.
Sebbene ci siano voluti quasi due anni per
riconoscere che il test PCR è totalmente difettoso e non valido, il test PCR è
considerato il “gold standard” in relazione ai kit antigene e test domestici.
I
risultati dei test domiciliari e antigenici non hanno significato.
Non
confermano in nessun caso un aumento dei cosiddetti "casi confermati di
COVID-19".
L'aumento
dei numeri è in gran parte attribuibile alla vendita e alla distribuzione
mondiale di miliardi di test antigenici e domestici.
Ciò a
sua volta ha contribuito a una nuova ondata di paura e disordine sociale.
Questo
aumento pianificato dei cosiddetti "casi confermati di COVID-19" si è
verificato in un momento in cui un'ampia percentuale della popolazione mondiale
era stata vaccinata.
"La
paura fa bene agli affari": grandi soldi dietro i kit di autotest Covid-19
La
posta in gioco è un'operazione multimiliardaria per la vendita e la
distribuzione di kit di autotest Covid-19 in tutto il mondo per un periodo di
diversi anni.
Nel
dicembre 2021” Bloomberg” ha riferito che "il mercato dell'autotest
raggiungerà" 5,96 miliardi di dollari nel 2020 e si prevede che
raggiungerà 8,11 miliardi di dollari entro il 2027".
Queste cifre riguardano esclusivamente il
mercato statunitense, che rappresenta circa il 4% della popolazione mondiale.
Esistono prove del fatto che i kit di autotest
vengono attualmente venduti in un numero maggiore di paesi.
Questa
è un'agenda multimiliardaria guidata dai profitti.
Chi
detiene i diritti di proprietà intellettuale?
La “Fondazione
Gates” ha svolto un ruolo chiave nel lancio del "test COVID-19
autosomministrato" che è stato approvato dalla FDA alla fine di marzo
2021.
"La
FDA ha preso questa decisione sulla base dei risultati di uno studio condotto
da “United Health Group”.
La
Fondazione Gates ha fornito supporto tecnico nella progettazione di questo
studio" ( Fondazione Gates).
Nell'agosto
2021, la” Fondazione Gates”, insieme alla “Open Society Foundation” di Soros,
ha investito in
"l'acquisizione
di “Mologic”, società britannica specializzata nello sviluppo di tecnologie di
test rapidi, anche per Covid-19 e varie malattie tropicali".
Mologic
è descritto come "leader nei test rapidi [che] rappresenta un'opportunità
unica."
Questa
iniziativa consisteva nel "rebranding" di Mologic in "un'impresa
sociale senza scopo di lucro" che avrebbe operato sotto l'egida del “Global
Access Health” della “Fondazione Gates.
Lo
scopo dichiarato di “GAH” è quello di agire come "un'impresa sociale che
espande l'accesso a tecnologie mediche all'avanguardia a prezzi accessibili,
come test diagnostiche e processi di produzione".
Netanyahu
è criminalmente pazzo!
Un
mostro! Un serial killer
di
bambini prigionieri!
Globalresearch.ca
- Jay Janson – (12 marzo 2024) – ci dice:
Sud
del mondo! Sveglia!
Come
può l'umanità permettere un continuo omicidio di massa di bambini, bambini in
cattività, apertamente in corso, per oltre quattro mesi, con il maniaco
criminale pazzo Netanyahu che ha ordinato l'omicidio di massa, promettendo al
mondo che non fermerà gli omicidi per il prossimo futuro.
“Benjamin
Netanyahu”, in qualità di “Primo Ministro dello Stato di Israele”, ha ordinato
l'omicidio, la mutilazione e la morte di fame di 31.000 palestinesi prigionieri
sotto l'occupazione militare illegale di Israele con i suoi ordini di quattro
mesi alle forze aeree israeliane di bombardare e colpire continuamente i
territori israeliani illegalmente occupati dai militari. Con il territorio
palestinese di Gaza e, con i suoi ordini, blocca l'ingresso di cibo, acqua,
elettricità, carburante e medicinali a Gaza.
30
gennaio L'analisi dei dati satellitari ha mostrato l'entità della distruzione.
L'analisi
suggerisce che tra i 144.000 e i 175.000 edifici in tutta la Striscia di Gaza
erano stati distrutti o danneggiati già sei settimane prima di questa stesura.
Si trattava già di una percentuale compresa tra il 50% e il 61% degli edifici
di Gaza. Si ritiene che al 5 marzo il
70% delle case di Gaza siano state distrutte.
Subito
dopo l'attacco di “Hamas” del 7 ottobre, Israele (leggi Netanyahu) ha bloccato
l'ingresso di cibo, acqua, carburante, medicine e altre forniture a Gaza.
Sotto la pressione degli Stati Uniti,
Netanyahu ha iniziato a consentire l'ingresso di un piccolo flusso di camion
umanitari dall'Egitto al “valico di Rafah”, e in dicembre ha aperto un valico
da Israele al sud di Gaza.
Solo
qualcuno criminalmente pazzo farebbe morire di fame i bambini:
se
sentiamo di qualcuno che affama un bambino, non chiamiamo la polizia?
Dove sono tutti?
Soprattutto
nel sud del mondo dove viene ricordato il colonialismo omicida?
In
questo momento, un totale di 13.430 bambini è stato ucciso nella Striscia di
Gaza dagli attacchi aerei israeliani e dalle operazioni di terra ordinate dal
pazzo criminale Primo Ministro Netanyahu dal 7 ottobre.
Cosa
c'è di più prezioso della vita di un bambino e perché Netanyahu non ha smesso
di togliere la vita a 13.500 bambini?
E’
stato rilevato che 8.900 donne sono state uccise nel corso di 150 giorni,
aggiungendo che 7.000 persone, il 70% delle quali sono donne e bambini, sono
ancora sotto le macerie o disperse.
Solo
un pazzo razzista continuerà a ordinare la morte di migliaia di donne e dei
loro figli.
L'ufficio
stampa di Gaza ha detto che 364 membri del personale sanitario e 132
giornalisti hanno perso la vita durante il periodo.
Quindi
è uccidere, uccidere tutti! E nessuno ne parla molto.
Mettendo
in guardia contro una crescente carestia a Gaza, l'ufficio stampa di Gaza ha
detto che l'esercito israeliano ha impedito l'ingresso di cibo e aiuti e ha
persino preso di mira i veicoli umanitari che cercavano di raggiungere la
regione, causando la morte di decine di persone in cerca di cibo per le loro
famiglie.
Ai
sensi del diritto internazionale umanitario,
Netanyahu
ha fatto in modo che l'esercito israeliano costringesse l'85% dei 2,3 milioni
di abitanti di Gaza a sfollare l'interno a causa della grave carenza di cibo,
acqua potabile e medicine, mentre il 60% delle infrastrutture dell'enclave è
stato danneggiato o distrutto, secondo le Nazioni Unite.
Israele,
non Netanyahu, è accusato di genocidio dalla Corte Internazionale di Giustizia.
Una sentenza provvisoria di gennaio ha
ordinato a Tel Aviv di fermare gli atti di genocidio e di adottare misure di
assistenza per garantire che l'umanitaria sia fornita ai civili di Gaza.
Netanyahu
deve essere perseguitato.
Sfortunatamente,
non sono pochi gli israeliani, persino i rabbini, che sono portati a credere
che il genocidio possa essere la volontà di Dio.
Deuteronomio
2:16:
"Non
farai sopravvivere alcun essere vivente in mezzo alle città di questo popolo
che il Signore tuo Dio ti dà in eredità".
Genesi
15:18:
"In
quel giorno il Signore fece alleanza con Abramo e disse: «Io do alla tua
discendenza questo paese, dal fiume d'Egitto al grande fiume, l'Eufrate».
1
Samuele 15:3:
"...
e distruggeranno completamente tutto ciò che hanno, e non li risparmieranno; ma
uccidi sia l'uomo che la donna, il bambino e il lattante" [Bibbia
standard]
Netanyahu
non è certamente l'unico israeliano colpevole di omicidi di massa di
palestinesi.
I
piloti israeliani sanno che uccidono i bambini quando sganciano enormi quantità
di bombe sui centri delle città.
I
piloti hanno avuto la sensazione che Dio, e non solo Netanyahu , è dalla loro
parte in ogni circostanza?
Netanyahu
usa l'attacco di guerriglia guidato da Hamas del 7 ottobre come pretesto per
annientare i palestinesi intrappolati a Gaza.
Netanyahu
è forse pazzo di senso di colpa per il fatto che gli israeliani abbiano saputo
che per anni aveva finanziato fazioni all'interno di Hamas?
(Il piano di Netanyahu era quello di mantenere
i palestinesi divisi e quindi meno incapaci di creare uno stato palestinese.)
Netanyahu
ha affermato che "chiunque sia contro uno Stato palestinese dovrebbe
essere favorevole" al trasferimento dei fondi a Gaza, perché mantenere una
separazione tra l'Autorità Palestinese in Cisgiordania e Hamas a Gaza aiuta a
prevenire la creazione di uno Stato palestinese. [Jerusalem Post, 12 marzo 2019]
I
media fabbricano Israele come vittima: Netanyahu come salvatore, i giornalisti
occidentali lavorano come complici del genocidio attraverso la selezione e
l'omissione delle "notizie".
Il
capo dei diritti umani delle Nazioni Unite ha condannato l'espansione record
degli insediamenti illegali di apartheid israeliani nella Cisgiordania
occupata, compresa Gerusalemme Est, e il "drammatico aumento" della
violenza contro i palestinesi da parte delle forze di occupazione israeliane e
dei coloni.
Oltre 720.000 coloni israeliani vivono
illegalmente in Cisgiordania ea Gerusalemme Est.
"Le
notizie di questa settimana secondo cui Netanyahu ha approvato i piani per
costruire altre 3.476 case di coloni in svantaggio del diritto
internazionale",
Secondo
il rapporto, le forze di occupazione israeliane e i coloni hanno ucciso almeno
413 palestinese, tra cui 107 bambini, ferendone più di 4.600 in Cisgiordania
dal 7 ottobre.
Nonostante
l'occupazione illegale e molto spesso omicida delle terre palestinesi e il
colonialismo di insediamento da parte di Israele, PPS, CNN, CBS, NBC, ABC, FOX
CNN e altri conglomerati di intrattenimento / notizie statunitensi ed europei hanno fatto sì che i loro spettatori,
ascoltatori e lettori concentrassero la loro attenzione sugli oltre 100
israeliani tenuti in ostaggio senza mai menzionare il loro rilascio negoziato per alcune delle molte
migliaia di palestinesi tra cui, donne e bambini, imprigionati da Israele.
Per
mesi i giornalisti delle corporazioni hanno fatto guardare, ascoltare e leggere
le interviste ai parenti degli ostaggi israeliani, mentre Israele e Netanyahu,
con aerei da guerra, bombe e missili statunitensi, hanno commesso un genocidio
e reso l'80% della popolazione di Gaza di 2,3 milioni di senzatetto.
Incredibilmente,
i media criminali hanno crudelmente sottostimato le intense sofferenze dei
palestinesi mentre Israele bloccava l'ingresso di cibo, acqua, carburante,
elettricità e medicine a Gaza fino al punto in cui i bambini cominciavano a
morire di malnutrizione.
La
fame pianificata da parte di Israele è ora un genocidio indescrivibilmente
orribile a doppia faccia, mentre i bombardamenti e i bombardamenti dei
palestinesi prigionieri affamati continuano con gli Stati Uniti che
riforniscono costantemente le munizioni esaurite di Israele mentre i suoi media
criminali trasformano 'gli ostaggi' 'gli ostaggi' 'gli ostaggi' 'gli oltre 100
ostaggi' e Israele critica alla libertà palestinese che combatte l'attacco
riuscito della guerriglia il 7 ottobre.
( 26
febbraio 2024).
Il
riconoscimento internazionale di Netanyahu come criminalmente pazzo sembrerebbe
essere un passo in questa direzione.
Ciò
potrebbe indurre più israeliani a preoccuparsi, a ripensare e a prendere in
considerazione la possibilità di fermare il loro orribile genocidio in corso.
Poiché il genocidio dei bambini affamati da
parte di Netanyahu è stato sostenuto dall'inizio e per quattro mesi
dall'amministrazione “Biden “, una volta che fosse ampiamente stabilito o
accettato in tutto il mondo che Netanyahu è criminalmente pazzo, diventerebbe
più facile focalizzare l'attenzione sulla disabilità mentale di Netanyahu.
Il presidente americano Biden, facilitatore del
genocidio a Gaza.
La
maggioranza dell'umanità del Sud del mondo potrebbe diventare più esplicita
nella condanna del genocidio, di Netanyahu e dell'attuale leader del violento
imperialismo colonialista egemonico occidentale.
Ecco
descritto lo Stato genocida di Israele.
(Jay
Janson è
un attivista, musicista e scrittore, storico e ricercatore d'archivio; ha
vissuto e lavorato in tutti i continenti; articoli sui media pubblicati in
Cina, Italia, Regno Unito, India e negli Stati Uniti da Dissident Voice, Global
Research.)
"Guerre
umanitarie" multimiliardarie
contro
pace, giustizia e welfare:
l'urgenza di una riforma sociale
e politica negli Stati Uniti.
Globalresearch.ca - Bharat Dogra – (12 marzo
2024) – ci dice:
Nel
corso di una recente discussione che ho avuto con due amici che hanno vissuto
per diversi anni negli Stati Uniti, ho espresso preoccupazione in particolare
per tre aspetti della società americana che avevo studiato di recente:
un
allarmante aumento della depressione infantile che ha spinto le organizzazioni
professionali a parlare di un'emergenza nazionale correlata a questo,
un
allarmante aumento del tasso di mortalità materna e
un
numero molto elevato di decessi legati alla povertà.
I miei
amici semplicemente si sono rifiutati di credere a tutto questo e invece mi hanno dato
consigli amichevoli su come ricontrollare.
Tuttavia,
dopo aver visto i riferimenti pertinenti, hanno espresso grande sorpresa per il
fatto che in precedenza non avevano notato questi aspetti importanti.
Questa
non è stata una risposta inaspettata, dato il fatto che diversi aspetti
profondamente preoccupanti della società statunitense non ricevono l'attenzione
che meritano.
È
ancora più difficile trovare un'analisi di molti aspetti così importanti. La
risposta dei miei amici mi ha spinto a riunire e analizzare più di questi
aspetti in un unico luogo, nella speranza che questo possa contribuire in modo
piccolo e umile a ri-enfatizzare l'urgenza di una riforma sociale e politica
negli Stati Uniti.
Aspettativa
di vita e decessi in eccesso.
Gli
esperti sanitari negli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per il fatto
che l'aspettativa di vita in questo paese si è ridotta costantemente rispetto
ai livelli raggiunti in molti altri paesi ricchi.
Ciò ha portato alcuni ricercatori ad esplorare
il numero di morti in eccesso negli Stati Uniti (o il numero di "americani
scomparsi") che si trovano come i decessi che sono in eccesso rispetto al
numero che si sarebbe verificato se i tassi di aspettativa di vita negli Stati
Uniti fossero rimasti alla pari con quelli dei paesi ricchi comparabili.
Uno di
questi importanti studi recenti di “Jacob Bor ”, “Andrew C. Stokes” e altri è
stato pubblicato sulla rivista “PNAS Nexus “il 29 maggio 2023.
Questo
studio ha stimato il numero di tali decessi in eccesso negli Stati Uniti nel
2019 a 622.534.
Durante
i due anni successivi il numero di tali morti in eccesso è salito a oltre un
milione, ma poiché questi erano gli anni del COVID e sono entrate in gioco una
serie di altre questioni, arriveremo qui solo in base al numero inferiore di
morti in eccesso registrate per un anno normale a oltre 600.000.
Questo
studio ci dice quindi che, sulla base del confronto con altri paesi ricchi, gli
Stati Uniti avrebbero dovuto essere in grado di raggiungere un'aspettativa di
vita tale da evitare oltre 600.000 morti in un anno.
Mortalità
correlata alla povertà.
In
precedenza, un altro studio di “David Brady” sulla sola mortalità correlata
alla povertà pubblicato negli Stati Uniti su “JAMA Internal Medicine”
nell'aprile 2023 (per la fascia di età superiore a 15 anni) aveva stimato che
ci sono 183.000 decessi legati alla povertà in un anno negli Stati Uniti.
I dati
delle Nazioni Unite ci dicono che in un momento in cui il tasso di mortalità
materna era in calo nella maggior parte dei paesi, negli Stati Uniti il tasso di
mortalità materna è aumentato in misura scioccante da 12 a 21 nel periodo
2000-2020.
Si
possono fornire ulteriori dati di questo tipo per dimostrare che il numero di
morti eccessive e facilmente evitabili negli Stati Uniti è sorprendentemente
alto:
ben
oltre mezzo milione ogni anno.
Un
grande contributo al benessere umano può essere dato adottando misure volte a
garantire che queste morti evitabili siano effettivamente evitate.
I
passi necessari per apportare miglioramenti sono ben noti in un paese così
benedetto da eminenti studiosi.
Discriminazione,
disuguaglianza sociale e servizi sanitari.
In
poche parole, i servizi sanitari devono essere migliorati in modo significativo
per tutte le fasce più deboli senza alcuna discriminazione, le disuguaglianze
devono essere ridotte in modo significativo in modo che le persone più povere
abbiano un migliore accesso alla nutrizione, l'ambiente e la sicurezza devono
essere tutelati molto meglio. , l'alloggio, la salute e le condizioni sociali
generali devono essere migliorate per far posto a una migliore salute fisica e
mentale evitando al tempo stesso tutte le dipendenze dannose.
La
domanda più grande è:
quando
queste soluzioni sono ben note, perché non sono state adottate e perché la
situazione per alcuni aspetti importanti continua a deteriorarsi?
Questa
è la domanda davvero cruciale che deve andare oltre l'analisi generalmente
disponibile nei documenti accademici poiché riguarda importanti questioni
politiche di ingiustizia.
Dobbiamo
chiederci perché negli Stati Uniti sono facilmente disponibili miliardi per le
armi ma non sono disponibili nemmeno milioni per alcuni importanti aspetti
della giustizia sociale, perché miliardi di donazioni fiscali possono essere
dati ai ricchi ma milioni di spese essenziali per i più poveri sono inutili. Infatti
è più difficile da trovare.
Il
fatto è che negli Stati Uniti un sistema di ingiustizia si è talmente radicato
che le soluzioni al di fuori di questo sistema sono difficili da attuare.
Ciò
che va sottolineato è che questo sistema di ingiustizia sta causando ancora più
danni alle persone di altri paesi rispetto a quelli che sta causando alle
persone negli Stati Uniti.
A
causa di questo sistema, se negli Stati Uniti vengono causati 600.000 decessi
in eccesso all'anno, è probabile che un numero simile o superiore di decessi
venga causato anche in altri paesi.
Le guerre
eterne degli Stati Uniti.
Il
numero di morti causati dalle guerre eterne degli Stati Uniti ammonta a molti
milioni, come si può vedere sommando i dati sulla mortalità immediata e a lungo
termine delle guerre in Corea, Vietnam, Cambogia, Laos, Iraq, Libia, Siria,
Afghanistan e altrove (oltre ovviamente all'uso delle bombe atomiche contro il
Giappone, dopo che il Giappone era già stato sconfitto a tutti gli effetti).
Poi ci
sono un gran numero di morti causati dall'imposizione arbitraria di sanzioni ad
ampio raggio, interventi altamente ingiusti e colpi di stato in altri paesi che
hanno provocato un gran numero di morti (in paesi come Congo, Cile, Iran,
Nicaragua, Haiti, Grecia ecc.).
Poi c'è anche il gran numero di morti
associati alle esportazioni di armi e di numerosi prodotti e tecnologie
altamente pericolosi.
Quindi
in breve possiamo dire che i sistemi ingiusti negli USA causano ogni anno
600.000 morti evitabili in eccesso negli USA e un numero leggermente più alto
in altri paesi.
Le morti in eccesso in altri paesi sono qui
definite come morti causate da varie ingiustizie degli Stati Uniti (o degli
alleati che agiscono sotto la guida degli Stati Uniti), sia sotto forma di
guerre, colpi di stato, sovversioni o sfruttamento.
Queste
morti in eccesso all'interno e all'esterno degli Stati Uniti sono due parti
dello stesso sistema ingiusto, un aspetto importante trascurato dalla maggior
parte degli studi accademici.
Una
volta che si stabilisce un sistema ingiusto che infligge guerre ingiuste ad
altri paesi, allora lo stesso sistema ingiusto adotta politiche interne
ingiuste e discriminatorie anche all'interno del paese, anche se a volte questo
può essere parzialmente attenuato da considerazioni elettorali.
Un
altro riflesso di come le ingiustizie interne ed esterne siano strettamente
correlate è il fatto che i leader con la più grande promessa di giustizia sono
stati assassinati negli Stati Uniti come anche in altri paesi con il dito
puntato contro la stessa agenzia statunitense.
Duecentomila
morti legate alla povertà in un anno negli Stati Uniti richiedono azioni
correttive urgenti.
Così
sono collegati gli assassinii del presidente John Kennedy e del presidente
Allende, così sono collegati gli assassinii del candidato presidenziale Robert
Kennedy Sr. e del presidente Lumumba, così sono collegati gli omicidi di Martin
Luther King Jr. e Che Guevara.
I
leader più capaci di portare giustizia e pace vengono rimossi prima che possano
raggiungere il loro potenziale.
Quindi,
come suggerito da diversi eminenti studiosi, la soluzione per gli Stati Uniti
per evitare morti in eccesso è migliorare l'assistenza sanitaria e le
condizioni socioeconomiche per la metà inferiore della popolazione, ma in più
se facciamo un ulteriore passo avanti e chiediamo perché ciò non è accaduto.
Negli ultimi anni dobbiamo anche dire in modo
più chiaro e forte che il sistema ingiusto esistente deve essere messo in
discussione e sostituito da un sistema basato sulla giustizia interna ed
esterna.
Tali
lotte contro sistemi di ingiustizia consolidati sono necessarie in tanti paesi,
ma soprattutto sono necessarie negli Stati Uniti poiché questo è il paese più
potente e influente al mondo, le cui politiche hanno un impatto mondiale.
Da una
prospettiva mondiale la lotta è contro l'ingiusta istituzione degli Stati
Uniti, solo il 5% più ricco o giù di lì, e mai contro il popolo americano e
infatti il popolo americano in difficoltà ha bisogno di tutta la solidarietà
mondiale per aiutarlo nelle sue lotte.
La
creazione di Stati Uniti basati sulla giustizia è una parte molto importante
della lotta mondiale contro l'ingiustizia.
L'obiettivo
non dovrebbe mai essere quello di sostituire un mondo dominato dagli Stati
Uniti con un mondo dominato dalla Cina, ma piuttosto quello di creare Stati
Uniti, Cina e un mondo intero basati sulla giustizia, la pace e la protezione
dell'ambiente.
Il
pensiero dominante a livello mondiale è quello di equiparare reddito e
ricchezza sempre crescenti, nonché il conseguente accesso a sempre più beni e servizi
materiali, con crescenti livelli di felicità.
Ma questo molto spesso non si riflette nella
realtà delle società ricche o addirittura più ricche.
Un
aspetto sempre più importante della realtà socioeconomica mondiale è che
livelli significativi di disagio possono esistere in mezzo a livelli elevati di
PNL e altri segnali di prosperità.
Ciò può essere il risultato di disuguaglianze
economiche, contraddizioni sociali e altri fattori meno compresi.
Insicurezza
alimentare.
Nel
contesto degli Stati Uniti, uno studio condotto dall' “Urban Institute” nel
2018 ha rilevato che quasi il 40% degli adulti e delle loro famiglie negli
Stati Uniti ha avuto difficoltà a soddisfare almeno un bisogno fondamentale di
assistenza sanitaria, alloggio, servizi pubblici o cibo nel 2017, anche in
condizioni normali di alti livelli di occupazione.
In
questo studio basato su un sondaggio sul benessere e sui bisogni di base nella
fascia di età 18-64 anni, il 23% ha affermato di aver sofferto di insicurezza
alimentare negli ultimi 12 mesi.
Il 18%
ha avuto difficoltà a pagare le spese mediche, mentre quasi la stessa
percentuale ha deciso di rinunciare ad alcune cure mediche necessarie a causa
dei costi.
Su una
popolazione di oltre 330 milioni di persone e 128 milioni di famiglie negli
Stati Uniti, circa il 45% delle persone soffre di malattie croniche, molte
delle quali sono molteplici.
La regolarità dei medicinali è molto
importante per tutti loro, ma i prezzi dei medicinali negli Stati Uniti sono
spesso molto più alti che in paesi comparabili.
In un
anno vengono segnalati quasi 40 milioni di casi di infortuni e avvelenamenti
con consulenza medica.
In un
anno sono 12 milioni i veicoli coinvolti in incidenti.
Con
l'avvento del COVID e livelli di disoccupazione molto più elevati, la
situazione in termini di lotta per soddisfare i bisogni di base è peggiorata.
Inoltre,
nel 2020 è stato riferito che i livelli di povertà infantile sono risultati 1,5
volte superiori ai livelli di povertà degli adulti.
Per quanto riguarda gli anziani, l' “Elderly
Economic Security Standard Index” ha rilevato che nel 2016 la maggior parte di
loro non disponeva delle "risorse finanziarie necessarie per soddisfare i
bisogni di base".
Povertà
e disagio sociale.
L'”Eviction
Lab” dell'Università di Princeton ha stimato che negli Stati Uniti si
verificano 3,7 milioni di casi di sfratto in un anno tipico.
Le autorità sono intervenute ai tempi del
Covid per prevenire il probabile aumento degli sfratti imponendo moratorie, ma
ora queste vengono gradualmente ridotte.
Anche
i sussidi per la riduzione dell'affitto vengono ridotti considerevolmente
poiché in diversi Stati i fondi stanziati a tal fine sono esauriti.
Quasi
il 28% delle famiglie statunitensi sono costituite da una sola persona.
Un
sondaggio condotto da Cigna prima della comparsa del Covid ha rivelato che
quasi la metà degli adulti si sente sola, a volte o sempre.
La crescente solitudine è stata associata a un
aumento significativo di demenza, malattie coronariche e ictus.
Quasi
il 50% di tutti i matrimoni statunitensi finiscono con il divorzio o la
separazione.
Nelle famiglie con figli, il 50% dei divorzi porta
alla povertà.
I bambini subiscono gli impatti molto negativi
a breve e lungo termine del divorzio e della separazione.
Da 10
a 12 milioni di persone, soprattutto donne, subiscono abusi fisici in un anno
da parte di un partner intimo, quasi 20 al minuto.
In una
giornata tipo, vengono effettuate circa 20.000 telefonate ai numeri di
assistenza per la violenza domestica, soprattutto da parte di donne.
Ogni
10 secondi viene redatto un rapporto sugli abusi sui minori.
Le
autorità rintracciano 656.000 vittime di maltrattamenti sui minori in un anno,
ma il problema è più grande.
In un
anno vengono effettuate più di 4 milioni di segnalazioni alle agenzie di
protezione dell'infanzia.
Circa
10 milioni di persone rischiano l'incarcerazione ogni anno. In un anno vengono
denunciati oltre 1,2 milioni di crimini violenti, mentre il numero reale è più
elevato.
Secondo
il “National Institute of Mental Health Disorders”, 1 adulto su 4 – il 26% –
soffre di un disturbo mentale diagnosticabile in un dato anno, molti di più.
Uno
studio del 2019 pubblicato su “JAMA Pediatrics” che analizza i dati ufficiali
ha riferito che 1 bambino su 6 è affetto da un disturbo di salute mentale.
Nell'ultimo
decennio è stato segnalato un forte aumento della depressione e persino
dell'autolesionismo tra gli adolescenti, anche prima della comparsa del COVID.
In un
anno si verificano 1,4 milioni di tentativi di suicidio.
Il suicidio tra le ragazze di età compresa tra
i 10 ei 14 anni è raddoppiato, mentre i ricoveri al pronto soccorso per
ideazione suicidaria e tentativi da parte di bambini e adolescenti sono
raddoppiati nell'ultimo decennio.
Di
tanto in tanto abbiamo molti rapporti e studi su vari aspetti dell'aumento
dell'angoscia, solo per scoprire qualche tempo dopo che le azioni correttive
basate su questi hanno fornito nel migliore dei casi un sollievo temporaneo
solo mentre le cause più profonde rimangono.
E'
chiaro che questo deve cambiare.
La
riduzione del disagio basata su una comprensione globale e collegamenti su più
profondi deve diventare l'obiettivo principale della politica interna.
A un
livello più ampio, ciò attira l'attenzione sull'idea altamente errata di
equiparare necessariamente reddito e ricchezza più elevati con la felicità
genuina, per non parlare di qualsiasi sentimento sinceramente sentito di una
vita ben vissuta.
Un maggiore dibattito e dialogo su questo argomento,
che porti a una migliore comprensione dei limiti del valore della vita in
termini di semplice reddito e ricchezza, può aiutare a spianare la strada a un
cambiamento sociale significativo a diversi livelli.
Tutto
ciò è particolarmente importante nel contesto della comprensione dei livelli di
disagio e di incertezza tra bambini, adolescenti e giovani adulti.
Le
ultime statistiche ufficiali dello "Youth Risk Behavior Survey"
(YRBS), USA, 2011-2021 pubblicate di recente dai” Centri per il controllo e la
prevenzione delle malattie” (CDC), USA, hanno rivelato livelli di disagio
davvero allarmanti tra i giovani statunitensi.
Da
lontano i giovani di altri paesi percepiscono la vita giovanile negli Stati
Uniti come una vita di gioia e divertimento in una terra prospera e libera da
varie inibizioni sociali, e bramano una vita simile.
I
risultati di questo sondaggio potrebbero aprire gli occhi anche a loro ed
evidenziare la necessità di un percorso diverso.
Poiché
gli Stati Uniti sono uno dei paesi con il PIL più elevato, la prevalenza, la
persistenza e l'aumento di livelli così elevati di disagio tra i giovani
statunitensi richiedono un'analisi seria per trovare cause reali e soluzioni in
modo che i giovani statunitensi possano avere una vita più felice e
significativa.
Le
statistiche “YRBS ci dicono che nell'anno 2021 il 42% degli studenti delle
scuole superiori statunitensi "ha sperimentato sentimenti persistenti di
tristezza o disperazione".
Quando nel 2011 questa cifra è stata segnalata
al 28%, questa percentuale è stata considerata piuttosto elevata e quindi ha
fatto emergere la richiesta di diverse azioni correttive.
Nonostante
ciò, il numero è aumentato in modo persistente e costante durante il decennio:
il 30%
nel 2013 e nel 2015, il 31% nel 2017, il 37% nel 2019 e il 42% nel 2021.
Nel caso delle studentesse, questa percentuale è
ancora più alta:
nel
2021 ben il 57% degli studenti delle scuole superiori ha sperimentato
sentimenti persistenti di tristezza e disperazione.
Inoltre,
nel 2021, ci dice l'”YRBS”, il 29% degli studenti delle scuole superiori ha
avuto problemi di salute mentale.
Nel caso delle studentesse, il 41% ha problemi di
salute mentale.
Ciò
che è ancora più allarmante nei dati “YRBS” è che nel 2021, ben il 22% degli
studenti delle scuole superiori negli Stati Uniti "ha preso seriamente in
considerazione il tentativo di suicidio".
Anche
qui vediamo una tendenza generale in aumento dal 16% nel 2011 al 22% nel 2021.
Nel
caso delle studentesse questo numero ha raggiunto il 30% nel 2021.
In
altre parole, quasi un terzo delle studentesse superiori in gli Stati Uniti
erano così sconvolti da "considerare seriamente il tentativo di
suicidio" durante quest'anno.
In
effetti, le statistiche “YRBS” ci dicono che ben il 18% degli studenti delle
scuole superiori negli Stati Uniti aveva effettivamente "fatto un piano
suicida" nel 2021.
Anche questo ha avuto una tendenza generale
all'aumento dal 13% nel 2011 al 18% nel 2021.
Nel caso delle studentesse questa percentuale
è stata nuovamente più alta a 24 nell'anno 2021.
La
cosa più triste è che il sondaggio “YRBS” ci dice che ben il 10% degli studenti
delle scuole superiori negli Stati Uniti ha effettivamente tentato il suicidio
nel 2021.
Ciò
significa che uno studente delle scuole superiori statunitensi su 10 ha tentato
il suicidio nel 2021.
Questa
percentuale è aumentata da 8 nel 2011 e a 10 nel 2021. Il numero di studentesse che hanno
tentato il suicidio nel 2021 è stato nuovamente superiore, pari al 13%.
Un
altro aspetto del disagio subito maggiormente dalle studentesse è legato alla
violenza sessuale.
Il 18% delle studentesse ha subito violenza
sessuale da parte di qualcuno nell'ultimo anno.
Questi
elevati livelli di disagio sono estremamente preoccupanti e sono aumentati
nonostante le azioni correttive proposte in passato da eminenti esperti.
Invece di limitarsi a ripetere tali consigli,
c'è chiaramente bisogno di un'introspezione più profonda e di sforzi più
sinceri per trovare cause e soluzioni reali.
Più
che consultazioni individuali, sono necessari sforzi per trovare la malattia
dell'intera società.
Sebbene
eminenti esperti siano profondamente preoccupati per questo problema,
potrebbero perdere alcune questioni importanti più ampie a causa dell'esame più
approfondito delle questioni in un quadro più ristretto.
In
particolare è importante esaminare i collegamenti tra il crescente disagio
interno della società americana e la crescente aggressività degli Stati Uniti a
livello internazionale.
Come
chi scrive ha sottolineato più volte, tali legami devono essere riconosciuti e
aiuteranno il movimento per la pace negli Stati Uniti a mobilitare le persone
per creare una società che sia in pace con sé stessa e con il mondo intero,
dedita maggiormente a ridurre la propria sofferenza come una priorità più alta.
Un'altra
domanda che si pone riguarda il maggiore disagio subito dalle studentesse
(rispetto agli studenti maschi) secondo quasi tutti i criteri.
Se si
suppone che gli Stati Uniti siano una società basata sulla giustizia di genere,
allora perché sta accadendo questo?
Ciò dovrebbe essere visto nel contesto degli alti
livelli di violenza e disagio subiti dalle donne e dalle bambine in altri
contesti anche negli Stati Uniti, per i quali sono disponibili molti dati
aggiuntivi.
Tuttavia, limitandoci per il momento solo ai
dati “YRBS”, non è allarmante che ben il 57% delle studentesse delle scuole
superiori provi persistenti sentimenti di tristezza o disperazione, il 41%
abbia problemi di salute mentale, il 18% subisca violenza sessuale in un
ambiente?
Ogni anno, il 30% considera seriamente un
tentativo di suicidio in un anno, il 24% elabora un piano di suicidio in un
anno e il 13% tenta effettivamente il suicidio in un anno, tutto questo a
livelli molto più alti rispetto agli studenti maschi.
Gli
Stati Uniti hanno spesso criticato l'ingiustizia di genere in altri paesi, ma
non dovrebbero anche guardarsi dentro per chiedersi perché le ragazze negli
Stati Uniti sono così angosciate nonostante l'apparenza esteriore di una
società molto libera e liberata.
Anche in questo contesto vi è la chiara
necessità di esplorare i collegamenti tra il disagio interno e l'aggressione da
un lato e il massiccio disagio causato dall'aggressione in altri paesi
dall'altro.
Una
volta riconosciuti questi legami più ampi, essi potranno aprire la strada alla
creazione di una società americana in pace con sé stessa e con il resto del
mondo.
Questa
dovrebbe essere una delle massime priorità per il nostro mondo profondamente
travagliato.
Oltre
ai dati “YRBS”, ci sono molti altri segnali del profondo disagio della società
statunitense.
Ciò è
evidente dall'appello lanciato due volte negli ultimi tempi dalle massime
organizzazioni sanitarie infantili del Paese a dichiarare un'emergenza
nazionale per la salute mentale di bambini e adolescenti, data l'entità di
questi problemi.
Se questo non risveglia la società verso la
necessità di una più ampia introspezione, cos'altro potrà farlo?
Uno
degli aspetti più evidenti della triste situazione attuale è che sono
necessarie molte più risorse per soddisfare i bisogni del 50% più povero della
popolazione statunitense, che attualmente possiede solo l'1,5% della ricchezza
del paese.
Non sarà difficile trovare risorse per loro
poiché la ricchezza e il reddito sono attualmente altamente concentrati ai
massimi livelli negli Stati Uniti.
Inoltre, la spesa militare degli Stati Uniti è
estremamente elevata.
La
maggior parte dei dati ufficiali statunitensi menzionano le spese militari
annuali pari a circa 880 miliardi di dollari, ma anche altri analisti della
difesa menzionano cifre più elevate che parlano di 1.400 miliardi o 1.400
miliardi.
Senza sacrificare realisticamente le considerazioni
sulla difesa e con alcune riforme attese da tempo per frenare la corruzione,
gli sprechi e i prezzi eccessivi degli appaltatori, dovrebbe essere possibile
tagliare le spese militari di circa la metà, mettendo a disposizione tra i 400
e i 700 miliardi di dollari all'anno per soddisfare i bisogni essenziali di
benessere degli americani e di altri popoli.
Per
soddisfare in modo significativo i bisogni dei senzatetto negli Stati Uniti si
è spesso parlato di una cifra di soli 20 miliardi di dollari, e una cifra
abbastanza simile contribuirebbe notevolmente a ridurre significativamente la
fame negli Stati Uniti.
Nel contesto della riduzione significativa
della povertà estrema e della fame a livello mondiale, si parla spesso di cifre
comprese tra 100 e 50 miliardi di dollari l'anno.
"Guerre
umanitarie" multimiliardarie contro pace, giustizia e welfare.
Evidentemente
grandi progressi attendono di essere raggiunti a livello degli Stati Uniti e a
livello mondiale, se solo gli Stati Uniti riuscissero a diventare un paese
molto più orientato alla pace, alla giustizia e al benessere.
D'altra
parte, un'idea delle conseguenze altamente distruttive delle attuali
distorsioni politiche degli Stati Uniti è veicolata dal fatto che, in termini
di morti dirette e indirette, la sola guerra al terrorismo ha causato 4,5
milioni di morti (questa stima della “Brown University “deve essere aggiornata
e includere anche alcune altre contee) ed è costata agli Stati Uniti 8000
miliardi di dollari (circa un miliardo di dollari al giorno o 12000 dollari al
secondo su un periodo di 22 anni).
Questo
è il motivo per cui abbiamo affermato in precedenza che, sebbene le riforme
siano necessarie in tutti i paesi, sono le riforme negli Stati Uniti per creare
una società basata sulla pace e sul benessere che sono più urgenti e possono
portare beneficio all'intera umanità.
Quindi
il popolo degli Stati Uniti che si dedica alla pace, alla giustizia e alla
protezione dell'ambiente ha una grande responsabilità nel portare avanti queste
riforme.
Sono i
movimenti popolari su cui ripongono le maggiori speranze, tenendo conto della
crescente alienazione dei massimi dirigenti da queste importanti riforme.
(Bharat
Dogra è convocatore onorario della campagna
per salvare la Terra adesso. I suoi libri recenti includono” Protecting Earth
for Children”, “Planet in Peril”, “Earth without Borders” e “A Day in 2071”.
Collabora regolarmente con Global Research.)
Realtà
brutale: gli psicopatici
costituiscono
la maggioranza
dei
leader mondiali di oggi
Globalresearch.ca
- Giuliano Rosa – (22 gennaio 2024) ci dice:
Quando
si sente e si vede il Primo Ministro israeliano Netanyahu, dichiarare la
supremazia assoluta della sua tribù sionista e i suoi obiettivi di
"riprendersi" lo Stato di Israele – attraverso il massacro di tutti
gli "animali" palestinesi la cui terra natale è la Striscia di Gaza –
ci si
confronta faccia a faccia con un individuo clinicamente pazzo la cui condizione
medica, se
dovesse essere valutata ufficialmente, sarebbe descritta come
"psicopatica".
In una
società adeguatamente funzionante una persona del genere verrebbe ricoverata in
ospedale e sottoposta a speciali trattamenti psicologici e medici, oppure verrebbe mandata in un
manicomio dove non rappresenterebbe una minaccia per il mondo esterno.
Tuttavia,
non viviamo in una società che funziona correttamente.
Viviamo
in un'epoca in cui i responsabili di tutte le principali arterie del processo
decisionale globale sono subumani, clinicamente pazzi o entrambe le cose.
Questa
non è una situazione che chiunque sceglierebbe come forma di governo preferita.
Ma
d'altro canto, è stato permesso che ciò accadesse a causa di una diffusa
abdicazione alla responsabilità che tutti condividiamo, di affrontare le bugie,
gli inganni e la criminalità di base che avvengono molto più vicino a casa.
E che, a causa della nostra incapacità di
affrontarli, ora costituiscono parte integrante dell'agenda globalista che modella
ogni aspetto della nostra vita.
Non
affrontare l'ingiustizia nel proprio cortile equivale a non trattare i primi
segni di una malattia nel proprio corpo.
Il risultato finale, in entrambi i casi, è
quello di subire conseguenze ben peggiori in futuro.
Ma
ora, che ci piaccia o no, siamo più in là e abbiamo davanti agli occhi un
mostro dal quale non possiamo nasconderci.
Un
mostro, sostengo, che almeno al 50% è opera nostra. L'espressione esteriore
della paura di affrontare i demoni interiori – e della riluttanza a schierarsi
coraggiosamente in difesa dei valori morali fondamentali che costituiscono le
implacabili pietre angolari di una società sana.
Il
restante 50% di ciò che sta dietro l'esistenza di questo mostro proviene da
qualcosa di extraterrestre escogitato da forze esterne al di fuori del nostro
controllo immediato.
E al di fuori della capacità della maggior
parte dell'umanità di riconoscere o identificare – e quindi non riuscire a riconoscerla
come una vera minaccia per il proprio futuro.
Ma due
eventi di impareggiabile significato hanno iniziato a cambiare la situazione: Covid e Gaza.
All'improvviso,
proprio in primo piano, assistiamo a prestanome che ricoprono alti livelli di
carica, condannando senza pietà centinaia di migliaia di esseri umani a una
vita di depravazione, agonia e morte altamente visibili.
E
questo, nella totale impunità e senza alcuna traccia di colpa; ma con l'aria di
qualcuno del tutto estraneo e posseduto.
"Trasportiamo
solo semi."
Un
racconto di Natale di pura coscienza
Questo
è uno stato di profonda psicosi. Chi ne soffre può essere giustamente descritto
come "clinicamente pazzo".
Quando
il “World Economic Summit” e il “club Bilderberg” si riuniscono ogni anno, la
sala è piena di megalomani pazzi che discutono su come imporre la loro
megalomania dilagante al resto di noi.
La
loro follia si veste di varie vesti, di cui i favoriti del momento sono:
L'intelligenza
artificiale sostituirà l'intelligenza umana entro il 2035.
Cibo
artificiale da laboratorio che sostituirà il cibo reale coltivato nel suolo
entro il 2030 circa.
Carbonio
"Net Zero" che sostituirà l'ossigeno entro il 2050.
La
confisca dei nostri beni personali – così da renderci "felici" –
entro il 2030.
L'eliminazione
di qualsiasi grado di privacy, libertà di parola e diritti umani, anche entro
il 2030 circa.
Una
valuta digitale della banca centrale che sostituirà le banconote fisiche, entro
il 2026 circa.
Macchine
da guerra programmate per auto selezionare il "materiale nemico" con
la semplice pressione di un pulsante, 2025?
Questo
è solo un riassunto abbreviato di alcuni punti chiave che, come molti di noi
già sanno, il mostro ha in serbo per noi a meno che non venga messo fuori
rotta.
Li ho
delineati per illustrare come l'agenda psicopatica non abbia alcuna base nel
pensiero razionale, nell'empatia umana o in qualsiasi forma di giustizia.
È
freddo, metallico e schematico. Prospera sul caos, sul sangue degli innocenti e sulle
offerte sacrificali ai signori extraterrestri massonici e luciferini.
Ora,
dopo aver digerito questo ritratto essenzialmente indigesto di “Hieronymus Bosh”
del terribile stato del nostro pianeta, dobbiamo considerare quali opzioni
abbiamo noi umani dal cuore caldo per superare questa "Notte Oscura dell'Anima"
globale ed emergere vittoriosi.
Di
fronte a noi in modo molto diretto nella primavera del 2024, c'è un punto importante dell'agenda
totalitaria dello stato profondo, ma anche un'opportunità unica per "noi la
resistenza":
il
"Piano di preparazione alle pandemie" dell'OMS.
Dobbiamo
introdurre le nostre migliori energie per garantire la sconfitta di questa
pianificata presa di potere fascista della salute umana.
Il
successo che costituirà un'enorme battaglia d'arresto per gli architetti della
sofferenza umana e ci darà un nuovo slancio per ulteriori vittorie a venire.
Il
piano dell'OMS è pronto a essere lanciato qualora la maggioranza accettasse la
sua proposta di consacrarsi come agente centrale di controllo di tutte le
decisioni sulla salute planetaria.
Tuttavia,
a favore di "noi popolo" c'è il fatto che abbiamo ottenuto un enorme
"calcio di iniziazione" che ci ha aperto gli occhi attraverso il
grande inganno del Covid 2021/22,
pur
essendo tutto tragico e continuo.
Il
tasso di adozione delle dosi di richiamo è diminuito drasticamente negli ultimi
sei mesi in quasi tutti i paesi.
C'è un marcato livello di sfiducia e cinismo
riguardo ai proclami ufficiali su ciò che "si deve fare per essere
sicuri".
Il
cinismo è una parte essenziale della rottura dei ranghi con uno “status quo”
catturato.
Ora
dobbiamo costruire su questo, coraggiosamente e velocemente.
In
serbo per noi, nei piani escogitati dal progetto industriale combinato
farmaceutico e militare – che sarà applicato dall'OMS – c'è un programma di
"blocco" tre volte più drastico di quello che abbiamo subito nel
2021/22.
Secondo
il coraggioso attivista “Dr Bret Weinstein”, chiudere la porta agli errori di
giudizio delle grandi aziende farmaceutiche nel 2021/22 comporterà la ridefinizione di "emergenza
sanitaria pubblica" e la reintroduzione del vaccino mRNA come arma più
efficace per affrontare la crisi, ossia la prossima operazione di abbattimento
umano.
Ulteriori
rimedi, riferisce “Weinstein”, richiederanno ai cittadini di sopportare la
"tecnologia della terapia genetica";
il
divieto dell'uso di altri medicinali; viaggi altamente limitati e molto altro
ancora.
Il
tutto nel contesto di un generale superamento della costituzione dei singoli
Stati nazionali.
Gli
psicopatici e i loro scagnozzi aziendali stanno facendo di tutto per eliminare
un livello crescente di sospetto dal basso verso l'alto riguardo alle
motivazioni di coloro che ricoprono alte cariche.
Se lo
slancio della crescente consapevolezza potesse salire di un livello e
trasformarsi in un rifiuto su vasta scala, le nostre possibilità di un aumento
del livello di resistenza delle persone aumenterebbero notevolmente e si
rafforzerebbero significativamente.
Il
pericolo più grande per la realizzazione di tali progressi positivi è ciò che “Weinstein”
identifica come "la disponibilità delle persone ad aspettarsi di perdere i propri
diritti quando si chiama emergenza sanitaria".
"La
disponibilità delle persone ad aspettarsi di perdere i propri diritti".
Per
gli psicopatici, mantenere un tale livello di indottrinamento di massa è la
chiave per portare avanti la loro agenda malata e bloccare un regime
totalitario globale che pone l'umanità agli arresti domiciliari permanenti.
Quest'anno,
il 2024, potrebbe rivelarsi decisivo nella battaglia "umani contro psicopatici".
Il
nostro compito è chiaro:
strappare il velo già decadente dietro il
quale si nascondono i nostri aguzzini malati, mettendo a nudo coloro che sanno
solo ingannare l'umanità fino alla sottomissione servile al loro campo di
prigionia demenziale.
(Julian
Rose è un
agricoltore biologico, scrittore, conduttore televisivo e attivista
internazionale. È autore di quattro libri di cui l'ultimo "Superare la
mente robotica" è un chiaro appello a resistere alla dispotica
acquisizione del Nuovo Ordine Mondiale delle nostre vite.
Collabora
regolarmente con Global Research.)
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