Il grande inganno.
Il
grande inganno.
La
Crisi Morale di Israele:
un Quadro Agghiacciante!
Conoscenzealconfine.it
– (19 Agosto 2024) – Redazione – ci dice:
Prigionieri
violentati, urinati addosso, sottoposti a scosse elettriche, bruciati con
sigarette e amputati senza anestesia.
Il
sistema carcerario israeliano è diventato un luogo di orrore per i prigionieri
palestinesi, dove la tortura e la degradazione sono non solo tollerate, ma
sistematicamente applicate.
Le testimonianze di ex detenuti e rapporti di
organizzazioni internazionali di diritti umani delineano un quadro
agghiacciante di abusi che riflette una crisi morale e politica senza
precedenti in Israele.
La
Tortura Sistemica: un Mezzo di Repressione.
Il
recente “rapporto di B’Tselem”, un’organizzazione israeliana per i diritti
umani, documenta come le prigioni israeliane siano diventate centri di tortura
legalizzata e sistemica.
Le testimonianze di 55 prigionieri palestinesi,
rilasciati senza accuse formali, rivelano dettagli sconvolgenti:
edifici civili e militari trasformati in
camere di tortura, prigionieri violentati, urinati addosso, costretti a
comportarsi come animali, sottoposti a scosse elettriche, bruciati con
sigarette, e persino appesi al soffitto con le mani legate. Questi non sono
abusi casuali;
sono atti deliberati, parte di una politica
che mira a spezzare lo spirito dei palestinesi e a instillare un terrore
profondo e duraturo.
L’
“Euro-Med Monitor”, un’organizzazione per i diritti umani con sede a Ginevra,
ha documentato ulteriori atrocità, tra cui prigionieri torturati a morte
dall’esercito israeliano (IDF).
La
tortura non si limita a percosse e privazioni, ma include anche violenze
sessuali e mutilazioni.
Prigionieri vengono tenuti per giorni in
posizioni dolorose, privati di sonno e cibo, e costretti a subire amputazioni
senza anestesia, in un regime di terrore che si trasforma ogni giorno in un
inferno vivente.
La
Prigione di “Sde Teiman”: un Inferno Terrestre.
La
prigione di Sde Teiman è emersa come un simbolo di questo inferno.
“Khaled
Mahajneh”, avvocato israeliano di origine palestinese, ha descritto le
condizioni nella prigione come “più orribili di Abu Ghraib”.
Qui,
uomini, donne, bambini e persino operatori umanitari sono detenuti in
condizioni disumane.
Feriti
gravi vengono lasciati a marcire, costretti a subire amputazioni senza
anestesia, o lasciati con proiettili nel corpo come monito del potere assoluto
che li sovrasta.
Prigionieri
bendati e con le mani legate dietro la schiena sono costretti a dormire sul
pavimento, senza biancheria da letto, e con un accesso limitato a servizi
igienici di base.
Le
condizioni igieniche sono deplorevoli:
100
prigionieri devono condividere un singolo rotolo di carta igienica al giorno, e
una doccia settimanale di un minuto è concessa sotto la minaccia di punizioni
severe se superata.
Molti prigionieri non sanno nemmeno perché
sono stati arrestati, e alcuni, dopo mesi di detenzione, sono diventati
irriconoscibili a causa delle condizioni degradanti.
Il
Silenzio Assordante della Società Israeliana.
Ciò
che forse è ancora più sconvolgente è la reazione (o la mancanza di reazione)
all’interno della società israeliana.
Invece di condannare questi crimini, alcuni
settori della società israeliana, compresi “membri del governo e della
Knesset”, non solo li giustificano, ma celebrano i carnefici.
Di
fronte all’arresto di soldati israeliani accusati di stupro e tortura di un
prigioniero palestinese, i politici israeliani di estrema destra hanno reagito
con indignazione non per le vittime, ma per i carnefici.
Hanno
definito i soldati “eroi”, chiedendo a gran voce il loro rilascio e criticando
le indagini come una “spregevole caccia alle streghe”.
Il
ministro delle Finanze “Bezalel Smotrich” ha pubblicato un messaggio sui social
media in cui chiedeva che gli “eroici guerrieri” non fossero toccati.
Il
ministro della Sicurezza nazionale “Itamar Ben-Gvir”, insieme ai membri del suo
partito di estrema destra “Otzma Yehudit”, ha manifestato pubblicamente il suo
sostegno ai soldati accusati, annunciando di recarsi alla “prigione di Sde
Teiman” per chiedere il loro rilascio.
Anche
il ministro della Giustizia “Yariv Levin” si è detto “scioccato” dalle immagini
dei soldati arrestati, mostrando più preoccupazione per i carnefici che per le
vittime.
La
Barbarie Normalizzata.
La
giornalista “Allison Kaplan Sommer”, scrivendo per “Haaretz”, ha messo in luce
la profonda ipocrisia di una nazione che si autodefinisce una democrazia
illuminata mentre tollera e, in alcuni casi, celebra la barbarie.
Israele, sostiene “Sommer”, deve riconoscere e
affrontare la propria disumanizzazione se vuole aspirare a diventare una
nazione veramente civile.
Il
fatto che i leader politici israeliani discutano apertamente della tortura e
dello stupro come strumenti legittimi di repressione contro i prigionieri
palestinesi dimostra come il disprezzo per i diritti umani sia stato
normalizzato.
Questa
realtà, in cui il valore della vita umana è ridotto a zero, non è solo una
macchia sul tessuto morale di Israele, ma una crisi che minaccia di consumare
la sua anima.
Israele,
una nazione con una storia complessa e spesso tormentata, sta ora scivolando in
un abisso di disumanità, spinta da un odio che sta erodendo i suoi stessi
fondamenti morali.
In
questo contesto, la comunità internazionale non può restare in silenzio.
Le gravi violazioni dei diritti umani
descritte, non sono solo una questione interna israeliana, ma un problema che
riguarda l’intera umanità.
È essenziale che le voci della giustizia e
della dignità umana si alzino per fermare questa spirale di violenza e
brutalità, prima che sia troppo tardi.
Questa
non è solo una storia di tortura e abuso.
È la
storia di una nazione che deve confrontarsi con la sua stessa anima, e del
mondo che deve decidere come rispondere a questa sfida morale.
(grandeinganno.it/2024/08/15/la-crisi-morale-di-israele-prigionieri-violentati-urinati-addosso-sottoposti-a-scosse-elettriche-bruciati-con-sigarette-e-amputati-senza-anestesia/).
Siete
lo schifo dell’Italia.
Ytali.com - GIOVANNI LEONE - (25 Luglio 2024)
– ci dice:
Così
il 20 aprile del 2023 si rivolge il sindaco Brugnaro a Walter Molino,
giornalista di Report nel rifiutarsi a rispondere a una domanda.
Il
caso ha voluto che oggi sia proprio Brugnaro e la galassia che gli ruota
intorno ad apparire come lo schifo d’Italia.
Qui
non si parla di una mela marcia, ma è l’intero paniere ad esser marcio:
i vertici dell’amministrazione politica,
dirigenti del Comune e di importanti società partecipate, numerosi
imprenditori, insomma un fenomeno con evidenza sistemica e sistematica.
Vero è
che il giornalista rivolgeva al sindaco domande sulla” Scuola della
Misericordia” in una conferenza stampa su altro argomento, ma cos’altro poteva
fare un giornalista in possesso di notizie scottanti su cui interrogare un
sindaco che si sottrae, non risponde, rifiuta il contraddittorio.
Brugnaro
lamenta la sede impropria e si rifiuta di rispondere irritato per le domande
poste, considerate impertinenti e fuori contesto.
La pertinenza, invece, lo dimostreranno i
servizi trasmessi il 5.11.2023 “La Misericordia di Brugnaro” e il 17/12/2023
“C’era un cinese a Venezia” che scoperchiano il vaso di Pandora di chi gestisce
l’amministrazione cittadina con piglio padronale subordinando l’interesse
pubblico a quello privato.
Non si può liquidare la faccenda come polemica
tra un personaggio pubblico e dei giornalisti che gli si accaniscono contro
(come ha fatto il Gazzettino il giorno dopo la trasmissione), non si tratta di
allusioni o illazioni, congetture o supposizioni, ma di notizie di reato come
dimostrano i successivi atti giudiziari.
Sarebbe
bastata la classica goccia a far traboccare il vaso, ma è arrivato uno stravaso
e la città si è trovata sommersa dal fango della gestione aziendale del Comune
di Venezia.
Fa
tenerezza il sindaco, basito e indignato davanti alle accuse, non capisce,
sinceramente convinto di aver fatto un servizio pubblico con la sua gestione
mercantile e imprenditoriale della città.
Sente
di dover essere l’agente di commercio della città lagunare, gallina dalle uova
d’oro fritte poi in terraferma dov’è l’elettorato del sindaco.
È
novità assoluta e inedita vedere un sindaco fare il sensale di sé stesso,
prodigandosi in prima persona per caldeggiare operazioni immobiliari su terreni
di sua personale proprietà, rassicurando “Wong” circa le possibilità
d’incremento di valore dell’area e dell’investimento.
Tanto
che nel video del 24 aprile 2016 si vede il sindaco dire “qui è tutto
edificabile, questo qui è un bacino di acqua eh, non è terra, è acqua per cui
qua volendo c’era da fare tutto un ragionamento…”.
A
differenza del film “Totò truffa”, in cui Totò vende la fontana di Trevi, qui
il sindaco anfibio è effettivamente il padrone, avendo acquistato l’area
formata da due zone paludose separate tra loro che dopo l’acquisto si riesce a
unificare.
Utile
dev’essere risultata l’esperienza e l’abilità di “Luciana Colle” già
funzionaria vicedirettrice del demanio e poi vicesindaca di Venezia dal 2015 al
2020 con deleghe alla casa e alle politiche per la residenza, al riordino del
patrimonio, al federalismo demaniale, tornata al demanio a fine mandato nel
2020.
La si
vede nei filmati trasmessi da Report partecipare a incontri istituzionali con
il magnate cinese Wong.
Su
quello spazio tra terra e acqua Brugnaro sembra saper bene come intervenire
leggendo il testo dell’esposto presentato alla Corte dei conti dall’ arch.
“Alberto Bernstein” il 2 marzo 2020, dove si solleva il dubbio che una
variazione catastale delle aree intervenuta dopo l’acquisto dell’area dei Pili
il 28 febbraio del 2006, possa avere avvantaggiato la società “Porta di Venezia
Srl” del sindaco Brugnaro. In effetti qualcosa di strano sembra esserci, tanto
che la procura presso la Corte dei conti ha ritenuto di approfondire la
questione.
Quelle
che seguono sono due planimetrie allegate all’esposto. Al di là del presunto
vantaggio per l’unificazione funzionale dell’area, resta il fatto che un
terreno comprato a circa cinque milioni di euro nel 2006, viene rivalutato a 14
milioni e, fallita l’operazione Wong che incrementava il valore di 150 milioni,
il comune decide di allocare in una parte dei terreni un polo intermodale che
porta il valore a 70,3 milioni di euro.
Pubblico
non è estensione dell’interesse privato alla sfera pubblica.
Nella
logica aziendale il privato fa profitti per accumulare ricchezza, il soggetto
pubblico invece dovrebbe investire le entrate per la soddisfazione dei bisogni
degli abitanti, ma da tempo il sindaco era preda di un delirio di onnipotenza e
privilegiava la realizzazione di opere faraoniche a scapito dei servizi
essenziali.
Il
patrimonio di edilizia pubblica viene trascurato e i progetti di
“rigenerazione” urbana prevedono generalmente l’insediamento di strutture
ricettive.
Nulla
si fa per attenuare l’emergenza abitativa e l’assenza di politiche per la casa,
con vincoli e incentivi, incoraggia la proliferazione delle locazioni
turistiche, non regolamentate e altamente remunerative a scapito del mercato
della casa in affitto per residenti (introvabile) e in vendita (irraggiungibile
per l’aumento proibitivo dei costi).
Brugnaro
segue le orme del patriarca indiscusso dei conflitti d’interesse, Berlusconi.
Ma
pensa di essere più furbo.
È convinto di risolvere la questione con quel “blind
trust,” che pare vederci benissimo a giudicare dall’impennata dei profitti
della sua “LB Holding” da quando è stato eletto.
Nonostante
una congiuntura economica non proprio favorevole con il COVID-19, gli affari
delle aziende del sindaco sono rimasti in costante crescita.
Contro
Brugnaro non ci sono illazioni generiche, quelli contestati sono atti e fatti.
Più che di genericità bisognerebbe parlare di generalità di fronte a un modus
operandi praticato diffusamente all’interno di una amministrazione, in cui non
si muove foglia che Brugnaro non voglia, tanto che gli appetiti di” Boraso”
sono noti al sindaco.
Le
intercettazioni dimostrano che il sindaco era a conoscenza di comportamenti
corruttivi dell’assessore, al quale non contesta la circostanza limitandosi a
una tirata d’orecchie e a consigliare prudenza, invitandolo a maggiore cautela
e attenzione.
Brugnaro
sembra dire che le cose o si fanno bene o è meglio non farle.
Il
sindaco che invoca il rispetto del decoro si comporta in modo indecente.
I suoi
bracci destro e sinistro (Ceron e Donadin), pare si sedessero ai tavoli di
transazioni e contrattazioni giocando il doppio ruolo di referenti delle
aziende di Brugnaro (sponsorizzate dagli imprenditori) e dell’amministrazione
comunale gestita allegramente.
I travasi tra aziende, politica e
amministrazione creano sabbie mobili in cui la politica s’impantana.
Per
avere un occhio di riguardo gli imprenditori versano contributi alla “Reyer”
(la società proprietaria della squadra di pallacanestro veneziana ai vertici
del campionato di serie A maschile e femminile), o fanno commesse alle aziende
della galassia Brugnaro.
“
Ceron” è capo di gabinetto e continua ad esserlo dopo essere stato nominato
direttore generale.
Nel
frattempo, conserva il posto in “Reyer” di cui dal 2009 al 2021 è dipendente e
dal 2008 al 2015 siede nel “CdA “percependo redditi generosi che si aggiungono
a quelli della funzione pubblica.
Il
vicecapo di gabinetto “Donadini” è invece dipendente di “Umana Spa” (la società
che si occupa di lavoro interinale su cui Brugnaro ha costruito la sua fortuna,
nata a livello locale, ma che oggi si è diffusa su tutto il territorio
nazionale con 151 filiali in 15 regioni, da Pieve di Cadore fino a Catania) dal
2008 al 2022 ed è stato amministratore di tutte le società del gruppo (porta di
Venezia Spa, Consorzio Produzione Sviluppo Nordest, Scuola della Misericordia
Spa, Salviati Srl, siv Srl, Venice city park Srl, Puliverde Srl, San Giobbe Arl
Abate Zanetti Srl).
Nel
cerchio magico stanno anche “Giovanni Seno” (amministratore di un’azienda
comunale strategica come “AVM” che controlla tra l’altro “ACTV”, l’azienda del
trasporto pubblico che fa regolare ricorso ad aziende private per integrare
servizi affidando anche tratte come quella del trasporto acqueo
dall’aeroporto), poi “Alessandra Bolognin” (Direttore Generale di “Insula”,
società incaricata di manutenzione urbana e residenza pubblica, e di “IVE” la società proprietaria dei beni immobili
comunali), “Alessandro Catarossi “(Dirigente della società Casinò di Venezia
Spa).
Infine
– ma non ultimo – “Fabio Cacco”, uomo di Boraso che viene spostato dagli uffici
comunali all’”ufficio gare e contratti di AVM” che controlla varie società e i
relativi appalti.
Risulta
evidente che Brugnaro è stato incapace di lasciare distinte le due sfere e ha
fatto un po’ di confusione gestendo l’amministrazione pubblica come un’azienda
privata, il cui scopo è fare profitti accumulando ricchezza e non far utili da
destinare alla soddisfazione dei bisogni della cittadinanza, come dovrebbe fare
l’amministrazione pubblica.
Brugnaro sbandiera la riduzione dell’indebitamento
comunale e rivendica come virtuoso l’utilizzo delle somme ricavate dal
risanamento dei conti pubblici (integrati con nuovi indebitamenti) per
realizzare grandi opere, a scapito della qualità dei servizi ai residenti.
Si
pensi all’incidente al cavalcavia vicino alla stazione di Mestre, la cui messa
in sicurezza doveva essere la priorità, ma si è preferito anteporre la
realizzazione di un nuovo grande cavalcavia tra San Giuliano e Polo Scientifico
Tecnologico. Su quel fronte novità sul piano giudiziario arriveranno per certo.
Brugnaro
dopo aver vinto le elezioni nel 2015, ha consolidato il risultato con il bis
nel 2020, occupando il Comune con un blocco di potere imperniato su un sistema
clientelare che innerva capillarmente ogni ambito dell’attività amministrativa
comunale.
Le
accuse non riguardano irregolarità formali nei finanziamenti, ma la corruzione
del vertice della città nell’esercizio delle funzioni di pubblici
amministratori, sia al livello basso di commesse per la fornitura di servizi e
degli appalti per forniture e manutenzioni, che a quello più appetibile dei
grandi progetti di trasformazione urbana.
Privato
(verbo) è il risultato del sottrarre.
I
fatti documentati da “Report” sono d’indiscutibile gravità e si aggiungono ai
precedenti articoli a stampa o servizi televisivi che hanno puntato i
riflettori sul sindaco Brugnaro, accusato di amministrare la città e la
maggioranza che la governa con postura padronale, dimenticando che “el paron” a
Venezia è stato sempre e solo il campanile di San Marco, che con i rintocchi
delle sue campane ritmava la giornata lavorativa e la vita sociale.
Come
la città non gli appartiene, così il sindaco non appartiene alla città.
Abita
in provincia di Treviso e viene per questo detestato dalla maggioranza dei
cittadini della città antica che lo considerano non proprio un foresto, ma
certamente un campagnolo, tanto che gli è stato affibbiato il soprannome di “grebano”
(che viene dallo sloveno greben – cresta di montagna – e in genovese ha
acquisito la connotazione di persona rozza, zotico, propria di chi vive fuori
dal mondo, paradossale attributo per chi si vuole accreditare come protagonista
di mondanità).
Detesta
gli abitanti della città lagunare al punto che appena rieletto nel 2020 aveva
promesso di farla pagare ai veneziani (ytali.com/2020/09/23/e-dopo-il-voto-il-sindaco-taglia-il-ponte-con-venezia/) e lo ha fatto, rinunciando
all’opportunità che ha la sola Venezia di normare e così arginare le locazioni
turistiche, continuando a far aprire nuovi alberghi, tollerando il moto ondoso,
incoraggiando interventi speculativi, penalizzando la città storica a vantaggio
delle città di terraferma, ritirando le deleghe alle municipalità e
depotenziando il decentramento amministrativo… Brugnaro non è mai stato il sindaco
di tutti i cittadini, ma ha infine privato Venezia, la città intera, della
dignità.
Privato
(sostantivo) è diritto alla riservatezza, non alla reticenza.
Parallelamente
all’accertamento delle responsabilità giudiziarie c’è l’assunzione della
responsabilità politica.
Il
sindaco non ama il confronto, preferisce i lunghi monologhi solitari, come
quelli che è uso dispensare in un consiglio comunale imbavagliato da un
regolamento da lui introdotto che contrae drasticamente i tempi d’intervento
dei consiglieri lasciando però ad assessori e sindaco facoltà d’intervenire a
piacimento e ripetutamente con interventi di durata indefinita e discrezionale.
Non si
può sorvolare, fuggire dal confronto con il consiglio comunale e stabilire che
il 9 settembre se ne parlerà.
Giustamente
l’opposizione ha chiesto e ottenuto da regolamento una seduta straordinaria che
si terrà il giorno 2 agosto a Mestre, ma – nonostante la rilevanza del
confronto – viene rifiutato di derogare al regolamento il portare a 8 i minuti
concessi per ciascun intervento, confermando il limite di 4 minuti (mentre il
sindaco sarà libero di parlare a quanto gli pare).
Dove
siamo, a Topolinia, a Paperopoli o a Venezia città del mondo?
I
sionisti revisionisti sfidano gli Stati Uniti
a
staccare la spina alla loro agenda della Nakba.
Unz.com
- Alastair Crooke – (19 agosto 2024 ) – ci dice:
Gli
israeliani sono stati profondamente divisi in questi ultimi anni, incapaci di
coalizzarsi attorno a un governo.
Dopo cinque elezioni generali, hanno deciso di
licenziare la squadra “Lapid”/”Gantz” e di mettere al potere una nuova
coalizione formatasi attorno a Netanyahu e a piccoli partiti suprematisti
ebraici.
Tuttavia,
subito dopo la formazione del nuovo governo, si è verificata una grave
esplosione di "rimorso degli acquirenti", con un segmento sostanziale
di israeliani apparentemente pronto a contemplare quasi tutto per estromettere
il loro governo.
Manifestazioni
si sono verificate regolarmente in tutto Israele per evitare che il paese
diventasse – nelle parole di un ex direttore del Mossad – "uno stato
razzista e violento che non può sopravvivere".
Ma
probabilmente è già troppo tardi.
La
maggior parte delle persone al di fuori di Israele tende a raggruppare punti di
vista diversi, e spesso opposti, in Israele, solo attraverso la prospettiva
riduttiva di vedere tutti questi diversi attori come ebrei e sionisti di
sfumature leggermente diverse.
Non
potrebbero sbagliarsi di più.
C'è
una divisione esistenziale; ci sono diverse forme di sionismo:
le
divisioni riguardano il significato stesso di ciò che significa essere un
ebreo.
Benjamin
Netanyahu è un "sionista revisionista", cioè un seguace di “Vladimir
Jabotinsky” (per il quale suo padre Benzion Netanyahu è stato segretario
privato):
il "sionismo revisionista" è
l'esatto opposto del sionismo culturale del “Congresso ebraico mondiale”.
Da
giovane, Netanyahu professava che la Palestina è "una terra senza popolo
per un popolo senza terra".
Di
conseguenza, era a favore dell'espulsione di tutti i "blow-in" arabi
(come li vedeva lui).
Inoltre,
sosteneva l'idea che lo Stato di Israele si estendesse "dal Nilo
all'Eufrate".
Tuttavia,
durante i suoi 16 anni come primo ministro, Netanyahu è stato percepito come
moderato (diventato più pragmatico), ma ancora subdolo.
Con il senno di poi, forse si è semplicemente
adattato ai tempi.
O
forse, stava praticando la "doppia verità" straussiana – la pratica
che “Lev Strauss” insegnò ai suoi seguaci come l'unico mezzo per preservare il
"vero" ebraismo all'interno dell'ethos "liberal-europeo"
(in gran parte ashkenazita).
L'"esoterismo"
di Strauss (tratto da “Maimonide”, il primo mistico ebreo), consisteva nel
professare esteriormente una "cosa mondana", pur conservando
interiormente una lettura esoterica del mondo completamente contrastante.
Giusto
per essere chiari:
i
sionisti revisionisti (di cui Netanyahu è uno), includono “Menachem Begin” e “Ariel
Sharon” che hanno dimostrato ciò di cui erano capaci con la “Nakba”
(l'espulsione di massa dei palestinesi) nel 1948.
Netanyahu
è di questa "linea" – e quindi è una fazione dominante chiave a
Washington.
La
'guerra' con Washington, dopo il 7 ottobre.
In un
primo momento, Washington ha reagito con un sostegno immediato e irriflessivo a
Israele, ponendo il veto a varie risoluzioni di cessate il fuoco del Consiglio
di Sicurezza delle Nazioni Unite e provvedendo completamente alle esigenze
militari di Israele per la distruzione dell'enclave palestinese a Gaza.
Era
impensabile, agli occhi dell'establishment statunitense, fare qualcosa di
diverso dal sostenere Israele.
Il “Qualitative Military Edge” (QME) di
Israele è consacrato come una delle strutture fondamentali che sostengono il
fragile ramo su cui poggia l'egemonia degli Stati Uniti.
Gli
americani comuni (e alcuni membri dell'amministrazione), tuttavia, guardavano
gli orrori del genocidio "in diretta" sui loro telefoni cellulari.
Il Partito Democratico ha iniziato a
fratturarsi gravemente.
I "mediatori di potere"(il
“Consiglio”) dietro le quinte hanno iniziato a fare pressione sul gabinetto di
guerra israeliano per negoziare il rilascio degli ostaggi e concludere un
cessate il fuoco a Gaza – sperando in un ritorno allo status quo ante.
Ma il
governo di Netanyahu – in vari modi tautologici – ha detto "no",
giocando spudoratamente sul trauma del 7 ottobre dei suoi cittadini, per
affermare la necessità di distruggere Hamas.
Washington,
un po' tardivamente, si rese conto che il 7 ottobre era ormai il pretesto per i
seguaci di “Jabotinsky “per fare ciò che avevano sempre voluto fare: espellere i palestinesi dalla
Palestina.
Il
messaggio israeliano è stato perfettamente "ricevuto e compreso"
dagli strati dominanti di Washington:
i sionisti revisionisti (che rappresentano circa 2 milioni di
israeliani) intendevano cinicamente imporre la loro volontà agli anglosassoni;
per
minacciarli di innescare una guerra con il mondo, in cui gli Stati Uniti
"brucerebbero":
non
esiterebbero a far precipitare gli Stati Uniti in un'ampia guerra regionale, se
la Casa Bianca cercasse di minare il progetto neo-Nakba.
Nonostante
l'assoluto sostegno che Israele ha a Washington, sembra che la classe dominante
abbia deciso che l'ultimatum dello "stratagemma revisionista" non
poteva essere tollerato.
Erano
in corso le cruciali elezioni americane.
Il
soft power degli Stati Uniti in tutto il mondo stava crollando.
Chiunque
in tutto il mondo abbia assistito allo svolgersi degli eventi ha capito che
l'uccisione di 40.000+ persone innocenti non ha nulla a che fare con
l'eliminazione di Hamas.
Comprendere
il contesto.
Per
capire la natura di questa guerra occulta tra i sionisti revisionisti e
Washington, è necessario rivisitare “Leo Strauss”, un ebreo tedesco, che aveva
lasciato la Germania nel 1932 sotto gli auspici di una sovvenzione della”
Fondazione Rockefeller”, per poi arrivare negli Stati Uniti nel 1938.
Il
punto qui è che le idee in gioco in questa lotta ideologica non riguardano solo
israeliani
e palestinesi.
Riguardano
il controllo e il potere.
L'essenza dell'agenda dell'attuale governo
israeliano – in particolare la sua controversa riforma legale – sono puri
derivati di “Leo Strauss”.
La
preoccupazione tra i governanti statunitensi era che l'agenda di Netanyahu
stesse diventando un esercizio di “puro potere straussiano”, a spese del potere
laico americano.
Vale a
dire che le nozioni revisioniste sono condivise dall'influente gruppo di
americani che si è formato intorno a questo professore di filosofia – Leo
Strauss – all'Università di Chicago.
Molti
resoconti riportano che egli aveva formato un piccolo gruppo interno di fedeli
studenti ebrei ai quali dava lezioni orali private:
il
significato esoterico della politica era centrato, racconta per sentito dire,
sull'affermazione dell'egemonia politica come mezzo per proteggersi da una
nuova “Shoah” (olocausto).
Il
nucleo del pensiero di Strauss – il tema su cui sarebbe tornato più volte – è
quello che lui chiamava la curiosa polarità tra “Gerusalemme” e Atene”.
Cosa significavano questi due nomi?
In apparenza, sembrerebbe che Gerusalemme e
Atene rappresentino due codici o modi di vita fondamentalmente diversi, persino
antagonisti.
La
Bibbia, sosteneva Strauss, non si presenta come una filosofia o una scienza, ma
come un codice di legge;
una legge divina immutabile che ci impone come
dovremmo vivere.
Infatti,
i primi cinque libri della Bibbia sono conosciuti nella tradizione ebraica come
la “Torah” e 'Torah' è forse tradotto più letteralmente come 'Legge'.
L'atteggiamento insegnato dalla Bibbia non è quello dell'auto-riflessione o
dell'esame critico, ma di assoluta obbedienza, fede e fiducia nella
Rivelazione.
Se l'ateniese paradigmatico è Socrate, la
figura biblica paradigmatica è Abramo e l'”Akedah” (la legatura di Isacco), che
è pronto a sacrificare suo figlio per un incomprensibile comando divino.
La
democrazia liberale occidentale ha portato l'uguaglianza civile, la tolleranza
e la fine delle peggiori forme di persecuzione.
Eppure,
allo stesso tempo, il liberalismo richiedeva all'ebraismo – come a tutte le
fedi – di subire la privatizzazione della fede, la trasformazione della legge ebraica
da un'autorità comunitaria ai recinti della coscienza individuale.
Il
risultato, come Strauss lo ha analizzato, è stato una benedizione mista.
Il
principio liberale della separazione tra Stato e società, tra la vita pubblica
e la fede privata, non poteva che portare alla "protestantizzazione"
dell'ebraismo, suggeriva.
Per
essere chiari:
questi
due modi antagonisti di essere esprimono punti di vista morali e politici
fondamentalmente diversi.
Questa
è l'essenza di ciò che divide i due "campi" che abitano Israele oggi: l'"ebraismo culturale"
democratico contro l'ebraismo della fede e dell'obbedienza alla Rivelazione
divina.
Tendere
la trappola per gli Stati Uniti.
Gli
Straussiani statunitensi hanno iniziato a formare un gruppo politico mezzo
secolo fa, nel 1972.
Erano
tutti membri dello staff del senatore democratico Henry "Scoop"
Jackson, e comprendevano “Elliott Abrams”, “Richard Perle” e “David Wurmser”.
Nel
1996, questo trio straussiano scrisse uno studio per il nuovo primo ministro
israeliano, Benjamin Netanyahu.
Questo
rapporto (la strategia del taglio netto) sosteneva l'eliminazione di Yasser
Arafat; l'annessione dei territori palestinesi; una guerra contro l'Iraq e il
trasferimento dei palestinesi lì.
Netanyahu era un membro di questo circolo.
La
Strategia è stata ispirata non solo dalle teorie politiche di Lev Strauss, ma
anche da quelle del suo amico, “Ze'ev Jabotinsky”, il fondatore del sionismo
revisionista, di cui il padre di Netanyahu era segretario privato.
A
scanso di equivoci, gli straussiani americani – oggi di solito chiamati
"neo-con" – non sono in linea di principio contrari all'agenda della
Nakba del governo Netanyahu.
Non
era la sofferenza degli abitanti di Gaza che li esercitava;
piuttosto,
erano le minacce dei sionisti revisionisti di lanciare un attacco contro l'Iran
e il Libano.
Perché,
se questa guerra dovesse essere lanciata, l'esercito israeliano – di sicuro –
non sarebbe in grado di sconfiggere Hezbollah da solo.
E per
Israele fare la guerra all'Iran equivarrebbe a una follia certificabile.
Così,
per salvare Israele, gli Stati Uniti sarebbero indubbiamente costretti a
intervenire.
L'equilibrio del potere militare si è spostato
considerevolmente sia verso Hezbollah che verso l'Iran dopo la guerra
israelo-libanese del 2006 e qualsiasi guerra ora sarebbe un'impresa ardua e
rischiosa.
Eppure,
questo era l'essenza dell'agenda "esoterica" (interna) tacita del
governo israeliano.
Washington
cerca di respingerlo, ma si ritrova sotto scacco matto.
L'unica
alternativa per gli Stati Uniti sarebbe quella di incoraggiare un colpo di
stato militare a Tel Aviv.
Già
alcuni alti ufficiali e sottufficiali israeliani si sono riuniti per suggerire
questo. Nel marzo 2024, il generale” Benny Gantz” è stato invitato a Washington
(contro la volontà del primo ministro).
Tuttavia,
non accettò l'invito a rovesciare il primo ministro.
È
andato per assicurarsi di poter ancora salvare Israele, e che i suoi alleati
negli Stati Uniti non si sarebbero rivoltati contro i quadri militari
israeliani.
L'accordo
governativo prevedeva che “Ben-Gvir” guidasse una forza armata autonoma in
Cisgiordania.
Gli fu
affidata non solo la polizia nazionale, ma anche la polizia di frontiera, che
fino ad allora era stata di competenza del Ministero della Difesa.
L'accordo
prevedeva anche la creazione di una Guardia Nazionale su larga scala e una
presenza rafforzata di truppe di riserva all'interno della polizia di
frontiera.
“Ben-Gvir”
è un “kahanista”, cioè un discepolo del rabbino “Meir Kahane”, che chiede
l'espulsione dei cittadini arabi palestinesi da Israele e dai Territori
Occupati e l'instaurazione
di una teocrazia, e non fa mistero di voler usare la polizia di frontiera per
espellere le popolazioni palestinesi, siano esse musulmane o cristiane.
Le
forze ufficiali di “Ben Gvir” rappresentano, come ha notato “Benny Gantz”, un
"esercito privato".
Ma
questa è la metà di tutto – perché detiene separatamente la fedeltà di
centinaia di migliaia di coloni-vigilantes della Cisgiordania su cui il rabbino
radicale, “Dov Lior “e la sua cricca di influencer rabbini radicali di
Jabotinsky, hanno il controllo.
L'esercito
regolare teme questi vigilantes – come abbiamo visto alla base militare di “Sde
Teiman” – quando i vigilantes della milizia di” Ben Gvir “hanno preso d'assalto
la base, per proteggere i soldati accusati di aver violentato i prigionieri
palestinesi.
L'ansia
dei vertici militari israeliani di fronte alla realtà di questo "esercito
Jabotinsky" è evidenziata dall'avvertimento dell'ex primo ministro “Ehud
Barak” che:
"Con
la copertura della guerra, un putsch governativo e costituzionale sta ora
avendo luogo in Israele senza che venga sparato un colpo.
Se
questo putsch non viene fermato, trasformerà Israele in una dittatura de facto
nel giro di poche settimane.
Netanyahu
e il suo governo stanno assassinando la democrazia...
L'unico
modo per prevenire una dittatura in una fase così avanzata è quello di bloccare
il paese attraverso la disobbedienza civile non violenta su larga scala, 24 ore
su 24, 7 giorni su 7, fino a quando questo governo non cadrà.
Israele
non ha mai affrontato una minaccia interna così seria e immediata alla sua
esistenza e al suo futuro come società libera".
L'élite
dell'IDF vuole un accordo di cessate il fuoco e ostaggi, in primo luogo per
"fermare Ben-Gvir" – non perché risolva la questione palestinese di
Israele. Non è così.
Ma
l'ultimatum di Netanyahu è che se l'“assassinio di Haniyeh” non è sufficiente a
far precipitare gli Stati Uniti nella Grande Guerra che darà a lui (Netanyahu)
la Grande Vittoria, può sempre innescare una provocazione più grande:
“ Ben
Gvir” controlla anche la sicurezza del Monte del Tempio – c'è sempre la scala
di escalation del Monte del Tempio/Al-Aqsa disponibile per salire (minacciando la distruzione della
Moschea di Al-Aqsa).
L'America
è in trappola.
I
mediatori del potere sono infelici, ma impotenti.
La
"relazione speciale" degli Stati Uniti
con
Israele: la schiavitù abietta.
Unz.com - Kevin Barrett – (16 agosto 2024) –
ci dice:
Di
recente sono tornato negli Stati Uniti dopo un'assenza di un anno, dopo aver
preso la residenza nell'esotico Marocco lo scorso luglio.
Sfortunatamente avevo un legame stretto a Los
Angeles, che è diventato ancora più stretto quando la dogana e la protezione
delle frontiere degli Stati Uniti mi hanno scelto per l'interrogatorio.
Sembra
che le cose interessanti appaiano sempre sugli schermi governativi quando
inseriscono il mio nome.
In
quale altro modo potrebbero sapere che sono uno scrittore noto per aver messo
in discussione la versione ufficiale dell'11 settembre?
"Allora,
chi è stato?" ha chiesto l'agente.
"Israele", risposi senza esitazione.
Una
frazione di secondo dopo, mi stavo maledicendo per la mia onestà impulsiva,
causata dall'insonnia e dal jet lag:
"Se
quell'agente del CPB è un sionista, mi tratterranno per ore e non riuscirò mai
a stabilire la mia connessione!"
Fortunatamente
l'agente non si è offeso e mi ha rilasciato appena in tempo per prendere il mio
volo.
A
quanto pare l'America non è ancora un completo inferno totalitario occupato dai
sionisti.
Ma ci
stiamo arrivando.
Un
segno dei tempi è stato il discorso del primo ministro israeliano Netanyahu al
Congresso il 24 luglio.
La
buona notizia è che 92 legislatori hanno boicottato il discorso del criminale
di guerra genocida.
La cattiva notizia è che gli altri 443
senatori e rappresentanti hanno offerto ripetute standing ovation.
Perché
più di 4/5 dei legislatori americani hanno salutato appassionatamente il
peggior criminale di guerra del 21° secolo?
Perché
la nauseante e ossequiosa dimostrazione di lealtà a un'entità straniera
genocida?
Tutto
si riduce a quella che viene eufemisticamente chiamata la "relazione
speciale" tra Stati Uniti e Israele.
Quindi,
qual è esattamente la natura di questa relazione speciale?
Ci
sono molte risposte disponibili:
una
ricerca su Google di "relazione speciale USA-Israele" produce 240
milioni di risultati.
La prima cosa che Google ci dice è che:
"Israele
e gli Stati Uniti sono strettamente legati da legami storici e culturali,
nonché da interessi reciproci.
Le
relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Israele sono forti, ancorate a oltre 3
miliardi di dollari di finanziamenti militari esteri all'anno".
Suona
vagamente ottimista e del tutto innocuo, almeno fino a quando non ci
interroghiamo sulla natura precisa di quei "legami storici e
culturali" e dei presunti "interessi reciproci".
I legami storici che non saranno mai
menzionati dalle fonti dell'establishment includono quanto segue:
i banchieri sionisti presero il controllo
monetario degli Stati Uniti creando la Federal Reserve nel 1913.
I
sionisti hanno usato il loro potere monetario per comprare gradualmente la
parte del leone dei media mainstream americani, che ora dominano completamente.
I
sionisti probabilmente hanno contribuito a fomentare le rivoluzioni comuniste e
le due guerre mondiali del XX secolo.
I
sionisti cercarono di uccidere il presidente Harry Truman con una lettera
bomba, e in seguito riuscirono a uccidere John F. Kennedy e suo fratello Robert.
I sionisti misero il loro bene “Lyndon
Johnson” alla Casa Bianca per consentire la loro guerra di aggressione e
l'accaparramento delle terre nel 1967.
I sionisti hanno ripetutamente sabotato i
piani di pace dei presidenti americani con ogni sorta di mezzi dubbi,
dall'aiutare a fare di Jimmy Carter un presidente di un solo mandato nel 1980,
al complotto per assassinare Bush padre a Madrid nel 1992, all'invio di Monica
Lewinsky alla Casa Bianca di Clinton nel 1995 e alla registrazione delle loro
buffonate.
Pochi
anni dopo, Israele fece saltare in aria il World Trade Center per dirottare
l'esercito americano e usarlo contro i loro nemici.
Questo
per quanto riguarda i legami storici.
Che
dire allora di quegli interessi reciproci che legano gli Stati Uniti a Israele?
È ovviamente nell'interesse di Israele
continuare a sottrarre il denaro dei contribuenti americani.
Secondo il “Christian Science Monitor”, il
costo reale di Israele per l'America era già di 1,6 trilioni di dollari nel
2002.
Ma
cosa ottengono in cambio gli Stati Uniti?
Non molto, a parte l'inimicizia di
praticamente l'intera popolazione dell'Asia occidentale e del mondo musulmano,
il disgusto del Sud del mondo e un emergente consenso mondiale sul fatto che gli Stati
Uniti siano una superpotenza illegittima che sostiene il genocidio e che
dovrebbe essere sostituita dalla Cina.
Israele
non ha mai combattuto in nessuna delle guerre americane nella regione. Inoltre,
quelle guerre non sarebbero mai accadute senza la schiavitù dell'America a
Israele.
Senza Israele, l'intera regione sarebbe felice
di mantenere relazioni amichevoli con gli Stati Uniti.
Gli
americani hanno le mani sporche di sangue di milioni di persone a causa delle
guerre da e per la lobby israeliana.
Oggi,
mentre il genocidio di Gaza continua con il sostegno degli Stati Uniti, sempre
più esperti di politica estera, come “Jon Hoffman” su “Time Magazine”, stanno
mettendo in discussione la "relazione speciale".
Hoffman scrive:
"Mentre
il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu affronta una sessione congiunta
del Congresso, Washington deve finalmente affrontare la realtà:
il suo
enfatico abbraccio alla guerra di Israele a Gaza non sta promuovendo gli
interessi degli Stati Uniti o promuovendo la stabilità regionale, per non
parlare dell'immenso tributo umano...
Washington
deve porre fine al suo sostegno bipartisan a Israele e districarsi da questa
tragedia".
Belle
parole.
Ma il
sostegno degli Stati Uniti a Israele non è solo un errore casuale.
È il
prodotto di una presa di potere ostile multigenerazionale ebraico-sionista
delle vette di comando dell'America.
Per rimediare alla situazione, quelle alture
dominanti dovranno essere prese d'assalto e riconquistate.
La
rivoluzione digitale è
la
prima arma di Satana.
Comedonchisciotte.org - Markus – (20 Agosto
2024) - Paul Craig Roberts - paulcraigroberts.org - ci dice:
I miei
lettori sanno che provo un odio mortale nei confronti della rivoluzione
digitale.
La
considero un disastro equivalente alla creazione delle armi nucleari.
Entrambe possono distruggere le nostre vite e
molto probabilmente lo faranno:
le armi nucleari distruggendoci fisicamente e
la rivoluzione digitale distruggendo la nostra libertà.
La
rivoluzione digitale è la base, già in atto, per lo stato di polizia, e sarà
uno stato di polizia totale, molto peggiore di quello di 1984 di George Orwell.
Il
fatto che i “nerd” che hanno ideato la rivoluzione digitale fossero troppo
stupidi per vederne le conseguenze indica che i tecnici non sono molto
intelligenti.
Ogni
volta che l’uomo gioca a fare Dio si verifica un disastro.
Negli
ultimi tre giorni ho vissuto l’inferno digitale.
Internet è stato interrotto per tre giorni e
non c’erano informazioni.
L’azienda ha un servizio clienti talmente
scarso che è stato difficile persino parlare con un robot.
Bisogna
lasciare un numero per essere richiamati perché “tutti i nostri rappresentanti
sono impegnati ad aiutare altri clienti”.
Quando
la telefonata arriva, si apprende che c’è un’interruzione di corrente in
un’ampia area e viene fornita una stima per il tempo di riparazione necessario.
Vi inseriscono in una lista di messaggi per i
cellulari.
Dal 13
al 14 agosto i tempi di riparazione sono stati prolungati quattro volte e poi
non sono più arrivate informazioni.
La mattina del 14 un messaggio mi aveva
comunicato che il servizio era stato ripristinato.
Non
era così.
Ho
chiamato il fornitore del servizio che, dopo aver richiamato, è stato in grado
di confermare che il servizio non era stato ancora riattivato.
Tutto
questo, secondo me, perché, per incrementare i profitti dell’azienda e quindi i
“premi di produzione” dei dirigenti e del consiglio di amministrazione,
l’azienda spende pochissimo per la manutenzione e ha sostituito i propri
addetti alle riparazioni con appaltatori esterni, mettendo i risparmi sui costi
nell’elenco dei profitti.
In altre parole, l’azienda è stata prosciugata
dai suoi dirigenti.
Inoltre, la manutenzione e i miglioramenti
potrebbero essere stati rimandati così a lungo che i pezzi di ricambio per le
apparecchiature esistenti non sono più disponibili o sono difficili da
reperire.
Questa
è l’America di oggi.
Per
controllare le mail, ho guidato per diversi chilometri fino a una biblioteca
della contea e ne ho trovata una [funzionante] dove ho appreso che il mio
servizio internet era stato ripristinato.
Ovviamente
non era così.
Ho
cercato di controllare le fonti di notizie straniere per vedere cosa stava
succedendo, dato che i media statunitensi sono inutili.
Il
firewall della biblioteca non mi ha permesso di collegarmi ad un certo numero
di siti.
Alcuni
ricercatori mi hanno detto che i pochi risultati ottenuti da Trump durante il
suo primo mandato non si trovano più online, se non qualche notizia bollata
come disinformazione dai “fact checker”.
In pratica, un mondo fittizio di false
narrazioni viene creato per noi mentre ce ne stiamo seduti, insensibili come
sempre, a digitare sullo schermo dei nostri cellulari.
Nel
vecchio mondo analogico questo era impossibile.
Ogni giornale aveva il suo “obitorio”.
Ogni
biblioteca aveva copie stampate e tutti possedevano libri, giornali e riviste.
Oggi le informazioni sono in una nuvola soggetta al rifiuto di accesso e alla
cancellazione.
Google
sta mettendo la nostra storia reale nel buco della memoria e ne sta creando una
nuova e fittizia, coerente con le narrazioni ufficiali.
Questo è il prezzo che paghiamo per la
possibilità di digitare sui nostri telefoni cellulari.
Come
se non bastasse la mia frustrazione da Internet, gli ingegneri software della
BMW ne hanno aggiunta un’altra.
Sullo
schermo della mia BMW vecchia di sei anni è apparso il messaggio “pericolo,
problema alla pressione degli pneumatici”.
Mi
viene comunicato che posso guidare a 80 miglia all’ora, dieci miglia al di
sopra del limite interstatale, ma che devo occuparmi del problema.
Suppongo
che ci possa essere un certo pericolo viaggiando su un’autostrada tedesca a 150
miglia all’ora con pneumatici a pressione ridotta, ma, nei fine settimana in
pista, sgonfiamo sempre un po’ i nostri pneumatici per migliorare l’aderenza.
Non ho
mai avuto problemi con pneumatici sotto gonfiati alle 135-140 miglia orarie che
potevo raggiungere sui brevi rettilinei.
Per
risolvere il problema, è necessario intervenire su tutti e quattro gli
pneumatici. Ma non è ancora finita.
Il
software è in grado di rilevare quando la pressione delle gomme scende al di
sotto di un valore specifico, ma non può dire quando con il gonfiaggio si
raggiunge la pressione corretta.
In altre parole, non è possibile disattivare
l’avviso.
Il
software non vi crede.
È
necessario dimostrarlo guidando l’auto per un certo tratto, in modo che il
sistema possa ricalibrare i valori di gonfiaggio degli pneumatici e confermare
che non si sta prendendo una facile scorciatoia disattivando l’avviso.
Non
era possibile che le meravigliose auto analogiche che ho avuto facessero
perdere tempo a una persona in questo modo, così come non era possibile che il
servizio di “assistenza clienti” di un’azienda facesse perdere ore di tempo a
un cliente per un problema che, ai tempi dell’analogico, si risolveva con una
chiamata di tre minuti (con risposta al terzo squillo) ad un telefono fisso
sempre collegato.
Inoltre,
la persona che rispondeva al telefono non era un robot, era in grado di gestire
qualsiasi problema e non si dovevano aspettare altri 20 minuti per raggiungere
un’altra persona all’interno dell’azienda che si occupa di un solo problema.
Provate
voi stessi, chiamate la vostra banca, il vostro servizio Internet.
Questo
è ciò che otterrete:
volete una fatturazione, aprire un conto,
chiudere un conto, cambiare un appuntamento, assistenza tecnica o qualche
riparazione?
Bisogna
anche indicare se si parla inglese o spagnolo, un’altra indicazione di quanto
siamo avanti nella perdita del nostro Paese.
Chiaramente, se c’è un’assimilazione, è quella
degli americani bianchi che vengono assorbiti dagli immigrati-invasori.
Non mi
sto solo sfogando. Sto sottolineando fatti importanti e critici.
La rivoluzione digitale ha permesso alle
aziende di caricare il costo delle relazioni con i clienti sul cliente stesso.
Il cliente ne paga le conseguenze in ore di
tempo sprecato e con lo stress da frustrazione.
Anche
quando finalmente si riesce a parlare con una persona in carne e ossa, si
tratta di qualcuno in Asia che si riesce a malapena a capire e le cui risposte
sono automatizzate e spesso difficili da adattare al problema.
La
rivoluzione digitale ha completamente distrutto la nostra privacy e la nostra
sicurezza.
Ho
davanti a me un avviso di una società finanziaria che recita:
“I
tipi di informazioni personali che raccogliamo e condividiamo … possono
includere: nome, numero di telefono, indirizzo di casa e di posta elettronica,
stato civile, informazioni sui membri della famiglia, numero di previdenza
sociale, numero di patente di guida e registri di guida, informazioni
sanitarie, informazioni sul credito e punteggi di credito”.
In
altre parole, mettono tutti i vostri dati identificativi su Internet, dove
qualsiasi hacker può rubare la vostra identità, aprire conti e carte di credito
a vostro nome e entrare nei vostri conti bancari e di investimento.
Mi è
stato detto che posso “limitare alcune condivisioni, ma non tutte”.
Nonostante
la protezione della privacy prevista dalla Costituzione degli Stati Uniti, la
rivoluzione digitale consente alla NSA, all’FBI, a qualsiasi servizio di
intelligence straniero, al Dipartimento di Stato, alla Sicurezza Nazionale e a
chiunque altro di spiarci senza un mandato e di compilare un file su ciascuno
di noi contenente i nostri contatti, interessi di lettura, acquisti, viaggi,
orientamenti politici, affari e così via.
Gli
stupidi “nerd” dell’Università di Stanford sono riusciti a creare il video di
una persona che parla con la propria voce, con i movimenti labiali che
corrispondono alle parole pronunciate, in grado di autoaccusarsi di qualsiasi
reato le autorità decidano di arrestarla.
Immaginate
un avvocato difensore che cerchi di convincere i giurati di una normale giuria
americana che ciò che stanno vedendo con i propri occhi è una montatura.
Tra
gli americani non sembra esserci alcuna consapevolezza di ciò che è “off limits”
se si vuole che la libertà sopravviva.
Sono
convinto che, a prescindere dalle intenzioni dei suoi sostenitori, la
conseguenza dell’Intelligenza Artificiale sia quella di allontanare gli esseri
umani dalle funzioni umane e di consegnarci tutti al dominio dei tiranni.
I pochi, minuscoli benefici dell’IA non
valgono la distruzione dell’indipendenza e della libertà dell’uomo.
Eppure
non c’è via d’uscita dalla strada verso un vero e proprio inferno e la
distruzione dell’umanità.
Paul
Craig Roberts - paulcraigroberts.org
(paulcraigroberts.org/2024/08/15/the-digital-revolution-is-satans-master-weapon/).
Che i
giochi del DNC abbiano inizio.
Theburningplatform.com
- Guest Post di Jim Kunstler – (19 agosto 2024) – ci dice:
"Ci
dirigiamo a Chicago su un'ondata di euforia, esuberanza, esultanza, eccitazione
e persino, si potrebbe dire, estasi". — “Maureen Dowd”, Il” New York Times:
Affari
chiusi a Chicago.
Sembra
un po' insurrezionale allo United Center di Chicago all'improvviso, quando il
governatore dell'Illinois” Jabba the Pritzker” ordina la costruzione di un muro
attorno al perimetro per proteggere il Partito Democratico dal suo stesso
paniere di deplorevoli – il gruppo pro-Hamas, Antifa / BLM – con la Guardia
Nazionale dello Stato "in attesa".
Il New York Post e altre fonti di notizie
riportano 100.000 manifestanti anti-israeliani che migrano lì per animare una
convention che ha anche il potenziale per andare fuori copione all'interno
dell'arena – dal momento che il copione è stato scritto da una manciata di
mandarini del partito, con il consenso dei delegati convocati, che potrebbero
essere un po' irritati per l'accordo.
Ciò di
cui il partito ha più bisogno questa settimana è un'aura plausibile che sia
saldamente in controllo degli eventi, avendo messo a segno un colpo di stato
dopo l'altro sulla propria base.
Più di
recente, Pelosi e i suoi amici hanno passato la macchia nera a "Joe
Biden". (Il modo più facile o il modo più difficile.)
Ha colto il suggerimento e si è ritirato.
Ma
allora, come ha fatto esattamente “Veep Kamala” a collegarsi al suo slot?
Cinque minuti prima, erano, tipo, yccchhhh, lei?
E poi, due secondi dopo, qualcuno ha
organizzato una chiamata Zoom pre-convention "voto virtuale" dei
delegati – come un trucco magico di David Copperfield a Las Vegas – seguita da
"certificazione!"
(Da chi? Risposta: i certificatori.)
Badda bing, badda bang! La loro
"democrazia" è stata distrutta.
Quindi,
si può immaginare che le cose potrebbero sfuggire al controllo in esatta
proporzione al disperato bisogno dei mandarini di sembrare legittimamente al
controllo – quando sono solo una cricca di tiranni spaventati e rigidi che
gestiscono truffe contro il loro stesso popolo – e il risultato sembra la
metamorfosi certificata dei democratici nel Partito del Caos.
Perché
spaventato? A causa di una lunga lista di gravi crimini contro il popolo
americano negli ultimi dieci anni, vari tradimenti commessi sotto il colore
della legge, per i quali temono di essere perseguiti e puniti se viene eletta
la persona sbagliata.
Proprio
nel normale corso delle cose a Chicago, il locale ABC-7 News riporta:
"Almeno 23 colpi d'arma da fuoco, 5 fatalmente, nella violenza armata del
fine settimana in tutta la città" durante il fine settimana
pre-convention.
C'è da chiedersi se questa ordinaria
illegalità di fondo si riverserà nel tumulto politico che sicuramente
sconvolgerà le strade.
Saccheggiare,
qualcuno?
Le attività commerciali del quartiere
"Loop" del centro hanno chiuso le loro vetrine.
Come
se un misero foglio di compensato potesse tenerli fuori.
Mi è
capitato di essere alla “Convention Democratica del 1968” a Chicago, più nel
ruolo di un giornalista larvale che di un attivista, ma proprio lì nell'azione.
Sono andato a Chicago dallo stato di New York
con il mio amico del college Bill Murphy nella sua Rambler, l'auto con i sedili
reclinabili su cui si poteva dormire! (L'abbiamo fatto, in vari parcheggi.)
Prima dell'evento, il senatore Robert F.
Kennedy, fratello di JFK, un candidato dichiarato contro la guerra, marciò
metodicamente attraverso le primarie raccogliendo delegati, dando speranza alla
vasta demografia dei college Baby Boomer che avrebbe posto fine alla stupida
guerra in Vietnam e alla leva militare con essa.
Quando
gli hanno sparato alla testa all'Ambassador Hotel il 5 giugno, la notte in cui
ha vinto le primarie della California, tutto è cambiato.
Gli
allora mandarini del partito cercarono di ingaggiare” Hubert Humphrey” per
correre contro “Richard Nixon”.
Sul
campo di battaglia c'erano due cavalieri pacifisti, il senatore del Minnesota
Eugene ("Clean Gene") McCarthy, un poeta irritabile che non
combatteva molto, e George McGovern, un socialista della prateria non del tutto
pronto per la prima serata dello stato del South Dakota.
Potreste
essere sorpresi di sentire che i media mainstream dell'epoca erano contro la
guerra, e piuttosto ostili all'establishment politico che gestiva le cose dal
presidente Lyndon Johnson fino al sindaco Richard Daley di Chicago – con la CIA
e l'FBI in agguato oscuro nelle loro ombre, impegnati ad assassinare la gente.
“Walter
Cronkite” ha avuto un attacco di merda in onda guardando i teppisti del sindaco
Daley spingere i giornalisti della rete (in particolare Dan Rather) che
lavoravano alla convention.
Il partito uscì dalla convention con un
cattivo odore. Humphrey perse a novembre.
“Daley”
e la sua polizia erano un gruppo rude e trattavano la folla hippie a Grant Park
e giù su Michigan Avenue piuttosto duramente, con gas lacrimogeni e manganelli.
La
Guardia Nazionale era visibilmente in bilico sul tetto dell'Istituto d'Arte con
i fucili puntati contro gli hippies sottostanti.
Le
cose si sono fatte piuttosto lievitate.
È un
miracolo che nessuno sia stato ucciso.
Il
partito andò avanti e nominò Humphrey con spietata efficienza.
Alla
fine, i disordini della convention del 1968 furono un atto di futilità.
La
convention del '68 fu il debutto pubblico dell'organismo che oggi chiamiamo
blob – lo Stato Profondo in azione.
Ed era
lo scintillio dell'idealismo hippie.
La
guerra del Vietnam durò altri sette anni fino a quando finì ignominiosamente
sotto Gerald Ford, seguita dalla discoteca, dall'inflazione e dalla
delocalizzazione dell'industria statunitense.
Questa
volta, i media sono stati completamente assorbiti dal blob, facendo tutti i
suoi ordini, come il “Chat GPT “personale del blob, mentre il blob stesso è
cresciuto fino a diventare un'entità governativa più grande e più potente della
fragile impalcatura dei funzionari eletti che lo difendono.
Ma il
Partito Democratico ha vacillato malamente nei suoi sforzi di anni per coprire
il blob, principalmente mentendo al popolo americano su tutto.
Candidare
"Joe Biden" nel 2020 è stato un atto disonesto di disperazione che ha
funzionato solo con truccato le elezioni e poi perseguito chiunque abbia
tentato di lamentarsi.
Il
partito sapeva che "JB" era un fantasma mentale quattro anni fa, e ha
avuto la sfrontatezza di provare a candidarlo di nuovo nel '24, fino a quando
il vecchio "Joe" lo ha reso impossibile con il suo comportamento
pubblico demenziale.
Sanno
anche che “Kamala Harris” è un recipiente vuoto con un problema con l'alcol, ma
hanno disperatamente fatto di tutto per farla sembrare legittima.
La sua
performance nelle ultime tre settimane non è stata esattamente rassicurante.
Il suo
compagno di corsa, il governatore Walz, è impazzito.
Perché
ora non dovrebbero tentare di scaricarli con la stessa malafede con cui li
hanno installati?
“Gawd”
sa quale caos potrebbe scuotere le strade fuori dallo United Center.
Gli ultimi anni di vita degenerata negli Stati
Uniti hanno prodotto una coorte di giovani con un tasso sbalorditivo di
malattie mentali.
Avete
già visto molto di quanto possa diventare oscuro “Antifa “con i suoi quadri
trans assassini che non vedono l'ora di agire.
Ma c'è
anche da chiedersi come andranno i discorsi formali dei nababbi del partito?
Potrebbero
esserci fischi all'élite?
Come saluterà la folla la signora Pelosi, i
consiglieri del partito che hanno organizzato le cose come stanno ora?
Cosa diavolo può dire Hillary Clinton del
candidato che detesta apertamente?
Bill
Clinton, dipinto come un predatore sessuale dal caucus Me-Too, avrà un bagno
d'amore o una spalla fredda?
Quanto sembrerà falsa l'unità del partito?
Dalla
platea emergeranno mozioni a sorpresa per modificare il programma prestabilito?
Ci
sono molti più modi in cui le cose possono andare storte questa settimana
rispetto alle semplici dinamiche che erano in gioco cinquantasei anni fa a
Chicago.
LA
GERMANIA SI DICHIARA SCONFITTA.
Inchiostronero.it
– Redazione – (20-08 – 2024) – ci dice:
Una
volta, quando i detti popolari non erano ancora stati sostituiti dagli slogan
dei padroni, si diceva che il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.
Nella
nuova normalità accade invece che il diavolo si dedichi principalmente alla
fabbricazione di coperchi per nascondere gli errori o il proprio nulla.
Così in questi giorni abbiamo dovuto
sopportare una rinnovata e incongrua folata di fesserie sulla distruzione del
Nord Stream, che scagiona gli Usa da un atto terroristico che essi stessi
avevano annunciato, per addossarla completamente sulle spalle degli ucraini.
Sì, lo
confermo, è inverosimile perché un’operazione del genere richiede specialisti e
mezzi che Kiev non possiede, lo possono intuire tutti, anche quelli che credono
ancora nelle verità ufficiali per mancanza di cervello o fingono di crederci
per mancanza di palle come si sarebbe detto una volta o ancora per i diportisti
di un ideologismo così fragile che deve per forza rimanere ancorato ai moli del
discorso pubblico senza poter prendere alcun largo.
Ma la
grottesca fantasia del Nord Stream che si accompagna alla spregevole finzione
di innocenza riguardo alla vicenda di Kursk, è stata ripristinata per farne un
coperchio a doppio uso, uno, ovvio, che assolve il bidenismo guerrafondaio e in
qualche modo ritocca con la deficienza artificiale la ridente e inconsapevole
faccina di Kamala, l’altro per permettere alla Germania di uscire dal loop
infinito delle armi all’Ucraina.
Attribuendo
l’esplosione al regime di Kiev esso può essere considerato un atto di
terrorismo che consente a Berlino di trovare una giustificazione formale per
bloccare la fornitura di armi.
In una
lettera inviata al ministero della Difesa tedesco il 5 agosto, il ministro
delle Finanze “Christian Lindner” ha affermato che i finanziamenti futuri non
arriveranno più dal bilancio federale tedesco, ma dai proventi dei beni russi
congelati come ha rivelato la “Frankfurter Allgemeine”.
E poiché sappiamo già che i recenti tentativi
di liquidare i beni russi in Europa, circa 300 miliardi dollari, sono falliti
per paura di una crescente ritorsione di Mosca, questo significa di fatto
niente più aiuti per l’Ucraina.
Berlino,
che è di gran lunga il principale fornitore europeo di aiuti militari a Kiev,
il mese scorso aveva segnalato un cambio di rotta sull’Ucraina quando la
coalizione di governo dei socialdemocratici, dei verdi e dei liberali ha
adottato un accordo preliminare su una bozza di bilancio per il 2025.
Il compromesso ha dettagliato i piani per
tagliare la futura assistenza all’Ucraina tagliandola della metà e portandola a
4 miliardi di euro per soddisfare altre priorità di spesa interna.
Ora
invece pare che anche questa cifra stia per essere ridotta a zero.
Il
rapporto della “Frankfurter”, che cita documenti e-mail non pubblici, nonché
discussioni con fonti anonime, prosegue osservando che la moratoria sulla nuova
assistenza, già in vigore, avrà effetto sulle nuove richieste di finanziamento,
non sugli aiuti precedentemente approvati che tuttavia sono ormai poca cosa.
È in effetti una dichiarazione di sconfitta.
Chiaramente
si tratta di un aggiustamento dentro un governo fallimentare che ormai litiga
su tutto, compreso il welfare e che viene ampiamente contestato, nonostante le
severe censure.
Il
fatto che il leader dei Verdi e ministro dell’Economia “Robert Habeck,”
guerrafondaio a prescindere, nonché uno dei più straordinari dilettanti a zero
neuroni che la politica di asservimento agli Usa abbia generato, si sia spinto
a candidarsi come cancelliere, fanno pensare a elezioni anticipate e alla
disperata corsa dei personaggi più screditati per diventare le mosche cocchiere
del globalismo.
Alla
luce di tutto questo si capisce bene l’insensata operazione di Kursk:
Zelensky, ovvero la Nato, non ha altra scelta
che ricorrere a provocazioni e diversivi sempre più disperati e scioccanti per
continuare a far fluire il denaro, poiché l’alternativa è la completa
dissoluzione dell’Ucraina.
Ma si
comprende anche come questo blocco dei fondi tedeschi sia implicitamente il
riconoscimento di una sconfitta strategica che sta riducendo la Germania a
pezzi.
Sconfitta
propiziata peraltro non dal “nemico” russo, ma dai propri alleati.
Si
intravede che gli americani non solo stanno perdendo l’Ucraina, ma in
prospettiva anche la Germania:
l’impero
perde pezzi e in più sta perdendo sé stesso.
“SALVIAMO I DESERTI” IL
NUOVO
DOGMA CLIMATICO.
Inchostronero.it
– Redazione – (19-08-2024) – ci dice:
Probabilmente
se seguite l’informazione mainstream non avrete letto che sono stati segnalati
massicci aumenti di corallo nella Grande barriera corallina australiana che
fanno della stagione 2023 -2024 il terzo anno consecutivo di crescita record:
sebbene i coralli costituiscano una parte
importante della litania funebre sul riscaldamento globale, vengono messi in
castigo quando non ubbidiscono agli ordini dei sacerdoti del clima.
Maledetti coralli, con quale diritto spazzano
via almeno trent’anni di allarmi, di documentari e documentaristi, di ricerche
e ricercatori, di carriere e carrierine tutte costruite sul loro prematuro
epitaffio naturalmente dovuto al solito riscaldamento globale di origine
antropica?
Ma
questo è niente, insieme al sempre più elevato numero di orsi polari che
dovrebbero essere già scomparsi e al recupero ciclico del ghiaccio marino
artico, una nuova terribile batosta sta colpendo un altro dogma centrale della
gaia scienza della CO2, ovvero la desertificazione.
Cosa
faranno gli immaginifici narratori della progressiva avanzata dei deserti e
delle zone aride che, come scrivono spesso i chierici di un occidente ipocrita
fino al midollo, lascia spazio alle carestie?
In realtà da anni le ricerche hanno notato un
aumento deciso della superficie fogliare complessiva del mondo vegetale sul
pianeta.
Un
lavoro rivoluzionario del 2016 ha visto un team di 33 scienziati di otto paesi
studiare le immagini satellitari della Nasa e scoprire che dal 1980 tra un
quarto e la metà delle aree vegetate del pianeta avevano mostrato un aumento
del loro indice di area fogliare (Lai), una misura standard dell’abbondanza di
vita vegetale.
La
ricerca suggeriva un aumento del 14% della vegetazione.
Uno
studio del 2021 presso l’Università della California ha concluso che c’era
stato un aumento del 12% nella fotosintesi, grazie alla fertilizzazione con CO2
vista come causa primaria.
Più
recentemente un altro gruppo di scienziati cinesi ha scoperto che negli ultimi
due decenni circa il 55% della massa terrestre globale ha rivelato un” tasso
accelerato” di crescita della vegetazione.
“L’inverdimento globale è un fatto
indiscutibile”, affermano.
E adesso un articolo su “Yale Environment 360”
afferma che anziché avvizzire e morire, la vegetazione sta crescendo più
velocemente e i deserti si stanno ritirando.
Con
l’aumento dei livelli di CO2, le zone aride del mondo stanno diventando verdi.
La
ragione è semplice ed è stata già spiegata persino su questo blog:
mentre
non abbiamo alcuna prova che la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera
sia responsabile dell’aumento delle temperature e anzi abbiamo ricerche non di
climatologia, ma di fisica che contestano questa teoria, siamo invece certi che
la concentrazione di CO2 acceleri la fotosintesi nelle piante, consentendo loro
di utilizzare l’acqua scarsa in modo più efficiente, così che gli organismi
vegetali possano crescere anche nei luoghi più aridi.
Nessuna
di queste scoperte dovrebbe sorprendere perché i livelli di anidride carbonica
sono stati molto più alti in passato.
Le piante prosperano a livelli tre volte
superiori all’attuale concentrazione di CO2 atmosferica, come sanno bene i
vivaisti:
durante
l’ultimo periodo glaciale, fino a circa 12.000 anni fa, i livelli di anidride
carbonica sono scesi a livelli così pericolosamente bassi che la vita delle
piante (e degli esseri umani) è stata gravemente minacciata.
Naturalmente tutto questo viene ignorato dai
promotori di “Net Zero”, notoriamente negazionisti delle realtà che non si
adattano alle loro visioni, che per altro non riguardano il clima, ma la
speculazione finanziaria.
La
cosa importante di questa nuova ricerca di
“Yale Environment 360”, che fa parte della “Yale University School of
the Environment”, è che si tratta di un gruppo impegnato nella narrazione
climatica di tipo escatologico e riceve anche un forte sostegno finanziario
diretto e indiretto da gruppi di attivisti tra cui “ClimateWorks” insieme alle
fondazioni “Hewlett e Ford”.
Dunque,
l’articolo è significativo poiché rappresenta una svolta “mainstream” nella discussione sull’inverdimento
globale che è stato ovvio per un po’ di tempo nei circoli scientifici
specializzati, anche se ovviamente al grande pubblico non è arrivata alcuna eco di
tutto questo.
Tuttavia, c’è da segnalare anche una curiosità
che fa toccare con mano lo stato attuale di una scienza gestita dal denaro:
gli autori, per non essere accusati di eresia
hanno scritto l’articolo alla luce di un nuovo e inedito allarme legato alla
CO2:
“salviamo
i deserti”, “gli ambienti aridi sono importanti”.
Un
modo davvero singolare di salvare capre e cavoli.
IL
DEDALO AMERICANO.
Inchiostronero.it
– Redazione – (18-08-2024) – ci dice:
Alla
fine del dedalo americano non si trova più la via d’uscita o meglio si è dentro
un paradosso dove ogni mossa porta a una situazione peggiore di quella
iniziale.
Per
dirla in maniera più icastica il senso di onnipotenza di cui gli Usa soffrono
dalla Seconda guerra mondiale in poi, ha finito per generare l’impotenza
dell’impero e delle sue disgraziate colonie.
Il regime di Zelensky, con la supervisione dei
servizi inglesi e americani, ha tentato uno sfondamento del confine russo,
nella convinzione di dover produrre un’azione clamorosa prima che la situazione
al fronte divenisse insostenibile e magari presentarsi al tavolo della pace con
qualcosa in mano.
Il
risultato è stato buono sul piano propagandistico – narrativo, l’unico nel
quale il potere occidentale si manifesta ancora saldo grazie alla capacità di
mentire a tutto campo e di auto illusione, ma nella realtà è stato un disastro.
L’avanzata
è stata stroncata, prima con l’annientamento dei corazzati messi insieme per
l’operazione e poi con la metodica distruzione dei gruppi di nazisti (sono
stati quelli prevalentemente usati) e del gran numero di finti “mercenari” Nato
che ora si nascondono nelle foreste della zona oppure si trovano lungo il
confine e vengono attivamente braccati.
Non
hanno mai controllato nulla di più di 100-120 chilometri quadrati di terreno
con alcuni villaggi, mentre ora quest’area è ridotta a poche decine di
chilometri quadrati al massimo.
Quindi
questa è stata una sconfitta dell’alleanza atlantica.
La
distrazione di forze ha provocato allo stesso tempo l’accelerazione
dell’avanzata russa sul fronte del Donbass e soprattutto un cambiamento
nell’opinione pubblica russa che ora chiede condizioni di pace molto più dure.
Insomma,
il contrario di quanto si aspettavano i sagaci pensatoi occidentali e Putin ha
fatto sapere che fino a che continueranno queste azioni, non ci sarà alcuna
possibilità di intavolare discussioni per arrivare a una risoluzione del
conflitto.
Agli
occidentali non rimane che il terrorismo dei missili sulla popolazione civile,
visto che le installazioni militari russe sono troppo ben difese per ottenere
dei risultati significativi.
È stato lanciato contro la Russia tutto ciò
che l’Occidente aveva, ad eccezione dei missili balistici intercontinentali, ma
queste armi hanno clamorosamente fallito perché più del 95% di esse è stato
intercettato.
Questo
non ha precedenti e illustra benissimo un divario che per colmare il quale ci
vorranno, nel migliore dei casi, parecchi anni.
Fra le
altre cose proprio nel territorio di Kursk hanno fatto la loro comparsa i
volontari stranieri che combattono a fianco della Russia.
Nella
foto a fianco ecco alcuni ragazzi del distaccamento volontario francese “Normandie-Niemen”,
formato da persone che vogliono acquisire la cittadinanza russa e dimenticare
la “Francia wokeista di Macron”.
Lo
stesso paradosso si propone in Medio Oriente dove l’Iran sta ritardando la sua risposta alle provocazioni
israeliane, costringendo gli Usa a supplicare Teheran di non rispondere e
inducendo Netanyahu ad alzare la posta, ovvero a cercare di trascinare
l’America in un conflitto, il cui risultato è quantomeno incerto.
Non
bisogna farsi illudere dalle flotte inviate da Washington, perché in uno
scontro serio non potrebbero resistere ad un attacco missilistico e comunque
andrebbero a scontrarsi con sistemi antiaerei russi la cui efficacia, come
illustrato in precedenza, è micidiale:
si
tratta ancora una volta di produrre una narrazione di potenza per nascondere
l’impotenza.
A questo punto qualsiasi decisione si
ritorcerà contro l’asse delle menzogne:
non
fare nulla significherà una sconfitta, fare qualcosa avrà lo stesso risultato.
D’altro
canto, generazioni cresciute nel mito dell’eccezionalismo americano e allevate
da Hollywood non possono nemmeno concepire di essere sconfitte oltre a credere
di essere dalla parte del bene.
Sono insomma finite in un dedalo di cui si è
persa l’uscita e che purtroppo per loro e per noi non è un film.
Venire in America: opporsi all'immigrazione
illegale,
al cambiamento climatico o
alla
vaccinazione mRNA deve essere considerato
REATO
DI PENSIERO punibile con il carcere.
Naturalnews.com
– (20-08/2024) - S.D. Wells – ci dice:
A
passi schiaccianti, il comunismo si sta installando in America, che ve ne
rendiate conto o meno.
È una guerra di logoramento, e i comunisti
stanno vincendo, e stanno vincendo velocemente.
Guardate
bene cosa sta succedendo sotto governi simili in tutto il mondo, perché
sicuramente gli Stati Uniti sono i prossimi, secondo la formula comunista per
cancellare la democrazia e il moderno stile di vita occidentale.
Nel
Regno Unito, le rivolte per l'immigrazione clandestina stanno diventando la
norma, e le conseguenze stanno vedendo il peggior crimine di tutti, poiché il
governo arresta le persone che semplicemente commentano le rivolte online,
dicendo qualcosa che non piace al governo, che non si adatta alla narrativa
secondo cui TUTTA l'immigrazione è fantastica, legale o meno, quindi non
lamentarti mai (anche se i clandestini ti stuprano o uccidono i tuoi cari).
Se
dici che stai pensando di protestare, puoi andare in prigione nel Regno Unito.
Non ci credete?
Un
uomo ha appena ricevuto due mesi di carcere per un post su “Fakebook” che
critica gli immigrati musulmani illegali che "vengono in una città vicino
a te".
I reati d'opinione sono reali, non più solo
nel film "Minority Report".
Preparatevi
USA, sta per colpire anche qui, se i comunisti dovessero vincere a novembre.
Preparati
a scontare il carcere semplicemente per aver PENSATO a qualcosa a cui i
criminali di Washington non vogliono che tu pensi.
Ora
sapete perché hanno fluoro nell'acqua potabile, trilioni di proteine spike nei
vaccini Covid e molti pesticidi chimici sui prodotti.
Dovete
essere davvero stupidi per non capire dove tutto questo sta andando.
In
Canada, se critichi l'ideologia del “gender-bender” sui social media, devi
passare del tempo in un campo di concentramento chiamato "programma di
formazione per la rieducazione" sotto il governo di Trudeau.
Non
capisci come comunicare correttamente sotto il regime comunista?
Imparerai o ne subirai le conseguenze.
L'organo di governo degli psicologi in Canada sta
costringendo un professore dell'Università di Toronto a sottoporsi a una
"rieducazione" per imparare a sostenere l'adescamento dei bambini,
pervertendo le loro menti, spingendoli a sottoporsi a un intervento chirurgico
per mutilazione di genere e a pensare al sesso e ai partner sessuali tutto il
giorno.
Il
professor Dr. Jordan Peterson è stato sospeso in Canada, senza il diritto di
operare come psicologo clinico autorizzato, perché ai toelettatori del governo
del Regno Unito non piacciono i suoi post sui social media.
Questo
sta accadendo.
Gli Stati Uniti sono i prossimi.
Preparati
a vincere” Kamilla l'Unno” e il “Valzer nazista” a novembre.
In
Nuova Zelanda, durante il Covid, se non seguivi il "protocollo" di
lockdown, distanziamento sociale, mascherina 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e fai
gli orribili vaccini contro i coaguli, ti ritrovavi in prigione.
Ora
stiamo vedendo tutti i bugiardi pandemici, compresi gli esperti, i politici e
gli "esperti" di salute che cercano di riscrivere la storia da un
giorno all'altro, e affermano di non aver MAI detto a nessuno che nulla era
obbligatorio, era tutto solo "consiglio".
Parliamo
di disinformazione, disinformazione, terrorismo interno e genocidio vero e
proprio.
Salviamo l'America dall'aggressione comunista
che sta lavorando dall'INTERNO verso l'esterno.
Non
potremo mai dimenticare quello che ci hanno fatto con questa apocalisse
truffaldina e le elezioni rubate.
Ti
stai impegnando in "crimini d'opinione" in questo momento?
Fare
attenzione... Il governo sta guardando il governo dell'intelligenza
artificiale!
Le
politiche democratiche sono così
impopolari
che hanno costruito un
muro
intorno alla convention del DNC
per
bloccare i propri elettori.
Naturalnews.com – (20/08/2024) - Cassie B. – ci dice:
Dopo
aver criticato l'ex presidente Donald Trump contro il muro di confine, i
funzionari della sicurezza hanno eretto un "cuscinetto" di 15 piedi
per proteggere il sito della Convention Nazionale Democratica a Chicago, con
l'area che circonda lo United Center che ottiene ulteriori fortificazioni da
recinzioni alte otto piedi e barriere di cemento.
Alla
convention sono attesi circa 100.000 manifestanti.
A
quanto pare, le politiche dei democratici sono così impopolari che sentono il
bisogno di proteggersi, forse anche dai loro stessi elettori.
Molti
osservatori notano l'ironia della mossa e l'implicito riconoscimento che i muri
sono, in effetti, efficaci.
Secondo
quanto riportato da ABC 7 Chicago, "l'area di sicurezza comprende un
cuscinetto di 15 piedi attorno al perimetro di McCormick Place e dello United
Center, e comprende Union Park e Park 578, dove sono previste proteste su larga
scala".
La
stazione riferisce che ci sono una serie di regole in vigore per le aree
all'interno dei suoi confini, tra cui il divieto di lanciare oggetti o spingere
veicoli, carrelli e carri allegorici.
Un
lungo elenco di articoli ritenuti un "potenziale pericolo per la
sicurezza" si estende oltre i soliti oggetti pericolosi come coltelli e
armi da fuoco per comprendere laptop, droni, pacchi sigillati, borse di grandi
dimensioni, scooter, palloncini, contenitori metallici, prodotti del tabacco e
biciclette.
I
trasgressori sono stati avvertiti che potrebbero affrontare il carcere.
Questo
è in netto contrasto con la scarsa sicurezza fornita a Donald Trump per i suoi
discorsi.
Stanno
anche istituendo posti di blocco per il controllo dei veicoli in tutta l'area e
stanno pianificando di iniziare a controllare le auto molto prima della
convention, il che dovrebbe rendere la vita piuttosto scomoda per coloro che
lavorano nella zona.
Attesi
100.000 manifestanti anti-israeliani.
Una
politica democratica che sembra essere particolarmente impopolare tra i loro
stessi elettori è il loro sostegno a Israele e ai suoi atti di genocidio a
Gaza.
I
rapporti di “Axios” prima della convention indicano che almeno 100.000
manifestanti anti-israeliani dovrebbero presentarsi all'evento.
Riferiscono
che i democratici della Camera sono stati avvertiti dai funzionari della
sicurezza del Congresso di evitare di prenotare camere d'albergo a proprio
nome; Secondo quanto riferito, gli hotel hanno già ricevuto telefonate casuali
che chiedevano persone specifiche.
È
stato anche detto loro di non impegnarsi con i manifestanti se si fossero
confrontati.
I
Biden, gli Obama e i Clinton, insieme alla vicepresidente Kamala Harris e al
compagno di corsa Tim Walz, alloggeranno negli hotel del centro di Chicago
durante la convention.
Un
anziano democratico della Camera ha detto ad “Axios” di essere stato informato
di evitare determinate aree a causa della violenza prevista, osservando:
"I manifestanti non rimarranno in un sito di protesta designato ... E ci
sono persone che stanno per andare e cercare davvero di causare problemi".
125
gruppi anti-israeliani stanno organizzando raduni "Marcia sul DNC
2024" e il presidente della Rete della Comunità Palestinese degli Stati
Uniti, Hatem Abudayyeh, ha detto al Washington Post che non hanno intenzione di
andarci piano con i democratici, anche se "Genocide Joe" non sarà più
in lista.
"Il
nostro obiettivo è il Partito Democratico, e la leadership del partito e
'Killer Kamala' è uno di questi", ha affermato.
Alcuni
imprenditori hanno chiuso i loro negozi in preparazione della folla, poiché
temono potenziali saccheggi.
Il
muro non è l'unico problema in cui sembrano avere un doppio standard; il DNC
richiederà anche un documento d'identità con foto a tutti coloro che
parteciperanno alla convention, con persone accreditate come partecipanti e
volontari che dovranno passare attraverso punti di controllo dedicati, una
mossa ipocrita considerando quanta energia i liberali hanno speso sostenendo
che le leggi sull'identificazione degli elettori sono discriminatorie.
Improvvisamente, i muri e i documenti
d'identità con foto sono perfettamente a posto quando sono in gioco le loro
vite.
Israele
ha cercato di aggirare la legge
statunitense sugli agenti stranieri in modo
da
poter diffondere propaganda
agli
americani senza controllo.
Naturalnews.com – (20/08/2024) - Cassie B. –
ci dice:
Un
nuovo rapporto del “Guardian” rivela che il governo israeliano ha ottenuto una
consulenza legale su come aggirare le leggi negli Stati Uniti che impediscono
agli stati stranieri di diffondere propaganda alla popolazione americana.
Sebbene
la legge federale richieda alle campagne di lobbying sostenute dall'estero di
rivelare le loro attività, un'indagine della pubblicazione ha scoperto che il
governo israeliano ha parlato con gli avvocati perché erano preoccupati che i
gruppi di pressione sionisti che lavoravano con loro avrebbero dovuto
registrarsi come agenti stranieri e, per estensione, ammettere i loro legami
con Israele.
Per
nascondere le loro attività ed evitare il controllo legale, i funzionari del
governo israeliano hanno proposto di creare un'organizzazione no-profit
americana.
Un consulente ha scritto loro che
l'organizzazione no-profit non poteva essere gestita formalmente da Israele, ma
che lo Stato ebraico avrebbe avuto "mezzi di supervisione e gestione"
su di essa, come "incontri orali" e altri "meccanismi di
coordinamento informali".
Una
legge in particolare che erano preoccupati di aggirare è la” Legge sulla
Registrazione degli Agenti Stranieri “(FARA), che temevano avrebbe danneggiato
la reputazione dei gruppi che Israele stava finanziando.
Hanno
ritenuto che i donatori non sarebbero stati disposti a fornire finanziamenti a
gruppi registrati sotto “FARA”.
Una
nota legale israeliana che hanno visionato, datata luglio 2018, affermava che
il “FARA” è stato "applicato a paesi ostili agli Stati Uniti" in
passato, tra cui Pakistan e Russia.
All'epoca,
c'erano state alcune azioni esecutive contro funzionari dell'amministrazione
Trump per lobbying non registrato per interessi stranieri e, dati i legami tra
l'allora presidente Donald Trump e il primo ministro israeliano Benjamin
Netanyahu, c'erano alcune preoccupazioni che un'indagine formale potesse essere
avviata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
Un
memo indicava che il governo israeliano era preoccupato per il fatto che il
“FARA” costringesse i registranti a "segnalare qualsiasi pezzo di
'propaganda' che viene distribuito a due o più parti negli Stati Uniti, con un
disclaimer che affermava che era stato consegnato da un agente straniero e
quindi presentare una copia della 'propaganda' al Dipartimento di Giustizia
degli Stati Uniti entro 48 ore".
I loro
tentativi di aggirare il “FARA” erano in gran parte concentrati su una
"unità di commando" del “Ministero degli Affari Strategici
israeliano” che cercava di rafforzare l'immagine di Israele all'estero.
Era
inizialmente noto come “Kela Shlomo” prima di essere cambiato in “Concert “nel
2018 e “Voices of Israel” nel 2022, e cercava di minare il popolare movimento
“BDS” che stava portando avanti campagne di boicottaggio, disinvestimento e
sanzioni contro Israele per protestare contro il trattamento dei palestinesi.
“Voices
of Israel” è stata riattivata non molto tempo dopo lo scoppio della guerra di
Gaza, con il ministro del Likud per gli affari della diaspora “Amichai Chikli”
che ha detto alla Knesset che sarebbe passato "all'offensiva" contro
gli studenti negli Stati Uniti che protestavano contro la guerra.
Avvocati
allineati con il DNC sono accusati di consigliare segretamente Israele.
Alcuni
degli avvocati consultati da Israele includevano l'ex consigliere generale
interno del “Comitato Nazionale Democratico, Joseph E. Sandler”, e l'esperto di
“FARA Joshua I. Rosenstein” per lo studio legale “Sandler Reiff”.
L'azienda
ha analizzato le domande relative al “FARA” per almeno quattro anni, secondo le
e-mail e i promemoria esaminati dai giornalisti.
“Liat
Glazer”, che era in qualità di consulente legale del “Ministero degli Affari
Strategici israeliano”, ha sottolineato la necessità di segretezza che circonda
l'assunzione dello studio, avvertendo:
"Esporre il nome dello studio legale
potrebbe ostacolare l'intero rapporto, poiché ho capito che è stato concordato
con loro che l'impegno con [Israele] non sarebbe stato rivelato".
Ha
anche avvertito che se il pubblico scoprisse che Israele sta ricevendo
consulenza legale sulle “FARA”, potrebbe "sollevare accuse secondo cui lo
Stato di Israele vuole interferire in modo inaccettabile nelle questioni degli
Stati Uniti e innescare un dibattito pubblico su una questione delicata nelle
relazioni Israele-Stati Uniti".
Il
rapporto si basava su e-mail e documenti ottenuti da un "collettivo di
hacktivisti" noto come “Anonymous for Justice”, che si è infiltrato nel
Ministero della Giustizia israeliano.
L'FBI
accusata di insabbiamento dopo
aver distrutto il corpo dell'assassino
di
Trump pochi giorni dopo
il
tentativo di omicidio.
Naturalnews.com
– (20/08/2024) - Cassie B. – ci dice:
Un
rapporto scioccante del deputato “Clay Higgins” (R-Louisiana) rivela che l'FBI
ha completamente gestito male l'indagine sull'attentatore di Trump “Thomas
Matthew Crooks”, lasciando i legislatori a chiedersi come un'agenzia
teoricamente ben addestrata possa pasticciare qualcosa in modo così
spettacolare.
La
parte più incredibile di questa storia è il fatto che il suo corpo era già
"sparito" quando “Higgins”, che era stato nominato in una task force
bipartisan del Congresso per esaminare il tentativo di omicidio, chiese di
vederlo il 5 agosto.
Ha
detto che la sua richiesta di vedere il corpo "ha suscitato molto scalpore
e ha rivelato un fatto inquietante":
si
scopre che l'FBI ha effettivamente rilasciato il” corpo di Crooks” per la
cremazione solo dieci giorni dopo la sparatoria che lo ha ucciso quando ha
cercato di assassinare Trump il 13 luglio a Butler, in Pennsylvania.
Secondo
“Higgins”, "nessuno sapeva" che il “corpo di Crooks” era già stato
restituito alla sua famiglia, comprese le persone che avrebbero dovuto essere
ben consapevoli dei suoi movimenti, come il coroner della contea e le forze
dell'ordine locali.
In realtà, il coroner aveva ancora autorità
legale sul corpo quando l'FBI decise di consegnarlo alla sua famiglia,
spingendo “Higgins “ad accusare l'agenzia di "ostruzione".
Ha
detto che non c'era modo che il coroner avrebbe rilasciato il corpo alla
famiglia senza aver ricevuto il permesso dall'FBI.
"Il
problema con me che non sono in grado di esaminare il corpo reale è che non
saprò al 100% se il rapporto del medico legale e il rapporto dell'autopsia sono
accurati.
In
realtà non lo sapremo mai", si è lamentato, prima di andare a chiedersi
perché l'FBI sia stata così veloce a scaricare il corpo del tiratore.
"Ancora
una volta, simile al rilascio della scena del crimine e alla pulizia delle
prove biologiche della scena del crimine... questa azione dell'FBI può essere
descritta solo da qualsiasi uomo ragionevole come un ostacolo a qualsiasi
successivo sforzo investigativo", ha aggiunto.
“Crooks”
è stato cremato il 23 luglio, lo stesso giorno in cui il “comitato di
supervisione” e il “comitato per la sicurezza interna” hanno aperto le loro
indagini sul fallito tentativo di omicidio, e “Higgins” ha detto che
l'approccio dell'FBI alla "terra bruciata" era
"preoccupante".
Ha spiegato che l'FBI sarebbe stata
completamente consapevole che un'indagine da parte del Congresso era imminente
e avrebbe dovuto sapere che il rilascio della scena del crimine l'avrebbe
influenzata.
L'FBI
ha ripulito la scena del crimine e l'ha rilasciata in modo sorprendentemente
rapido.
“Higgins”, un ex agente di polizia, ha
anche criticato l'FBI per il modo in cui ha gestito la scena del crimine.
Ha scritto nel suo rapporto:
"L'FBI
ha ripulito le prove biologiche dalla scena del crimine, il che è inaudito. I
poliziotti non lo fanno, mai".
I
primi soccorritori con cui ha parlato hanno condiviso una serie di reazioni al
rilascio della scena del crimine da parte dell'FBI così rapidamente, con alcuni
sorpresi e altri sospettosi delle loro motivazioni.
Uno
dei proiettili sparati da Crooks ha ucciso il vigile del fuoco di 50 anni “Corey
Comperatore”, mentre altri due proiettili hanno ferito gravemente il 74enne “James
Copenhaver” e il 57enne “David Dutch”.
Un
proiettile ha sfiorato l'orecchio di Trump e gli esperti dicono che avrebbe
potuto ucciderlo se non avesse mosso leggermente la testa poco prima che il
proiettile entrasse in contatto.
C'erano
già così tante parti di questa storia che non tornavano, e anche se la
commissione ha cercato risposte, il loro rapporto ci lascia davvero con molte
più domande.
Perché
avrebbero avuto tanta fretta di cremare il corpo prima che potesse essere
effettuato un esame indipendente su di esso?
Perché
l'FBI ha rilasciato tutti i primi soccorritori che si sono recati sulla scena
quella sera, perché erano così ansiosi di lavare il sito solo il secondo giorno
e perché hanno rilasciato l'intera scena del crimine il terzo giorno?
(Ormai l’FBI fa parte integrante del
“Consiglio”, quindi…N.D.R.)
La
Russia convoca l'inviato degli Stati Uniti
per la
presenza di mercenari americani,
troupe
della CNN nella regione di Kursk.
Zerohedge.com
- Tyler Durden – (21 agosto 2024) – ci dice:
Martedì
il ministero degli Esteri russo ha convocato un alto funzionario
dell'ambasciata degli Stati Uniti a Mosca per protestare contro diverse
questioni relative all'interferenza degli Stati Uniti nella regione di Kursk,
che è stata teatro di pesanti combattimenti da quando l'incursione
transfrontaliera dell'Ucraina ha preso il via il 6 agosto.
La
Russia ha condannato le "azioni provocatorie" sia dei giornalisti
americani che dei mercenari statunitensi avvistati sul territorio russo nel
contesto dell'invasione del Kursk.
Tramite
“Fox News”.
Il
ministero degli Esteri, nell'incontro con il capo missione dell'ambasciata
degli Stati Uniti “Stephanie Holmes”, ha emesso "una forte protesta"
in "relazione alle azioni provocatorie dei giornalisti americani che sono
entrati illegalmente nella regione di Kursk per produrre propaganda per coprire
i crimini del regime di Kiev".
La
dichiarazione afferma inoltre che le autorità nazionali di contrasto hanno in
programma di "attuare le necessarie misure investigative" esaminando
il lavoro dei giornalisti americani.
La
scorsa settimana una troupe della CNN ha presentato un rapporto dal cuore della
città russa di “Sudzha”, subito dopo che l'esercito ucraino l'ha conquistata.
Era chiaro che i giornalisti della CNN erano lì sotto la protezione
dell'esercito ucraino, come indicavano le loro parole che descrivevano un
segmento:
Il
corrispondente capo per la sicurezza internazionale” Nick Paton Walsh” ha
ottenuto venerdì il primo accesso a una città russa in mano agli ucraini, per
testimoniare il loro controllo sulla città di “Sudzha” e l'intensità dei
combattimenti. La CNN è stata accompagnata dall'esercito ucraino che ha
esaminato il video senza audio prima della pubblicazione per motivi di
sicurezza operativa, ma non ha avuto alcun controllo editoriale.
Mosca
li considera giornalisti americani non autorizzati che entrano illegalmente nel
territorio sovrano della Russia senza permesso, in ultima analisi per aiutare
la propaganda ucraina sotto la protezione militare di Kiev.
Ma tra
le accuse più interessanti rivolte a “Holmes” dal ministero degli Esteri russo
c'è la presunta presenza di appaltatori militari statunitensi che hanno
assistito l'invasione del Kursk.
Il
ministero ha indicato "le prove emerse della partecipazione di compagnie
militari private americane dalla parte delle forze armate ucraine durante"
l'offensiva in Russia.
Pur
non nominando società o aziende specifiche, fonti statali russe hanno segnalato
un post del marchio di “lifestyle” militare americano “Forward Observations
Group.
Mercenari
statunitensi sono stati avvistati nella regione di Kursk. La società mercenaria
statunitense “Forward Observations Group” (FOG), precedentemente nota per la
sua presenza in Ucraina e Israele, afferma che i suoi membri stanno prendendo
parte all'attacco ucraino della regione di Kursk, ha scoperto Sputnik.
Il
sito ufficiale di FOG... (pic.twitter.com/kED85qUczh).
— (Sputnik (@SputnikInt), 20 agosto
2024)
L'organizzazione
ha recentemente pubblicato su Instagram le foto di presunti mercenari
statunitensi, apparentemente sul campo di battaglia di Kursk, con una
didascalia che recita:
"i
ragazzi di Kursk".
RFK
Jr. Può salvare il liberalismo...
Appoggiando
Trump.
Zerohedge.com
- Tyler Durden - Fringe Finance di QTR – (21 agosto 2024) – ci dice:
"Il Partito Democratico si posiziona
come il partito della libertà.
Kamala
Harris dice che gli americani dovrebbero prendere decisioni personali senza che
il governo dica loro cosa fare.
La regola d'oro di “Tim Walz” è "Fatti
gli affari tuoi".
Alla
luce della censura, della sorveglianza, dei mandati sui vaccini e della
confederazione di faccendieri che lavorano apertamente per impedirmi di entrare
nelle schede elettorali, è come se il piromane ci dicesse di essere un vigile
del fuoco.
Sto
correndo per rendere l'America ancora una volta la terra della libertà".
(RFK,
Jr. su X, Oggi).
Martedì,
uno dei grandi titoli che hanno colpito il filo è stato che RFK, Jr. potrebbe
finire per ritirarsi dalla corsa per sostenere Donald Trump.
La speculazione è arrivata dopo questa
intervista di “Nicole Shanahan” che parla di come il DNC abbia sabotato la loro
campagna e di come stiano considerando di unire le forze con Donald Trump.
"Ci
sono due opzioni che stiamo esaminando e una è quella di rimanere, formare quel
nuovo partito, ma corriamo il rischio di una presidenza di “Kamala Harris” e”
Waltz” perché prendiamo più voti da Trump", dice durante l'intervista.
"Oppure ce ne andiamo subito e uniamo le
forze con Donald Trump e spieghiamo alla nostra base perché stiamo prendendo
questa decisione".
Esilarante,
la notizia arriva pochi giorni dopo che la macchina della propaganda di
sinistra “Washington Post” ha cercato di far passare una storia secondo cui
RFK, Jr. si era avvicinato alla campagna di “Harris” per sostenerli.
Dopo
aver visto questo titolo la scorsa settimana, ho contattato le mie fonti nella
campagna di RFK, Jr., che sono estremamente vicine a Mr. Kennedy e abbastanza
affidabili da aiutarmi a creare il mio recente podcast con lui.
Quelle
fonti mi hanno detto che la notizia che Kennedy voleva l'aiuto di Harris era
"un mucchio di schifezze".
Invece, mi hanno informato che un membro della
famiglia di RFK, Jr. aveva cercato di convincerlo, a un matrimonio, a parlare
con Harris al telefono.
La mia
fonte mi ha detto direttamente:
“…
eravamo a un matrimonio e uno dei cugini [di RFK, Jr.] ha detto 'lascia che ti
metta al telefono con Kamala per parlare e poi non hanno voluto fare una
telefonata..."
“… [è
l'accordo di RFK, Jr.] è parlare con chiunque in qualsiasi momento, quindi non
fuori dal personaggio..."
Venerdì
scorso ho poi twittato la confutazione di quel rapporto, che è stato ripreso
esattamente da “zero media”, dimostrando così quanto le notizie
straordinariamente false o estremamente inaffidabili possano convenientemente
farsi strada nei titoli dei giornali liberali quando ne traggono vantaggio.
Visti
gli eventi della scorsa settimana, non sono stato del tutto sorpreso di vedere
i commenti di “Nicole Shanahan” oggi confutare anche le affermazioni del
“WaPo”, poiché sono sicuro che la campagna è stata inondata di persone che
hanno inviato e-mail come la mia la scorsa settimana dopo che la storia è stata
rilasciata.
In
realtà avevo buttato giù l'idea di chiedere a RFK, Jr. di appoggiare Trump una
o due settimane fa e stavo comunque pensando di scrivere un articolo a
riguardo. Dato che ora se ne parla nei media mainstream, renderò i miei punti
estremamente concisi.
Molti
ex democratici e liberali sono passati al partito conservatore nell'ultimo
decennio o giù di lì, poiché la calibrazione dei partiti è cambiata in modo
significativo.
Le cause di sinistra sono diventate
straordinariamente di estrema sinistra, mentre le cause "liberali
classiche" ora guardano più verso il centro, o anche leggermente a destra,
a causa del drastico spostamento del Partito Democratico più a sinistra.
I
primi esempi di ciò includono le posizioni sul capitalismo e la guerra.
Guardando all'ex presidente John F. Kennedy
come esempio, era fermamente contro la guerra e mise in guardia dai pericoli di
muoversi verso il comunismo. Voleva la pace con mezzi diplomatici e ha
combattuto per la causa della libertà e della libertà, che è qualcosa che i
democratici erano soliti abbracciare prima della svolta autoritaria che hanno
subito nell'ultimo decennio.
Molte
delle cause che i liberali erano soliti sostenere, come la libertà di parola,
sono ora diventate punti di discussione conservatori.
Un'idea
come “Bitcoin” sarebbe stata rabbiosamente sostenuta dai liberi pensatori,
dalle femministe e dagli hippy degli anni '60 e '80.
Ora, persone come” Elizabeth Warren” lo
considerano la reincarnazione del diavolo perché non consente una sufficiente
micro gestione o supervisione da parte del governo.
Diavolo,
l'ex presidente democratico Bill Clinton ha persino fatto di tutto per
pareggiare il bilancio, un'idea che è inconcepibile per i democratici data
l'odierna dipendenza dalla spesa e le posizioni politiche sullo stato fiscale
del paese.
Quando
si dà un'occhiata alle sue scelte politiche, come mi ha spiegato nel mio
podcast con lui, RFK, Jr. è davvero un DINO nell'era di oggi, un democratico
solo di nome.
Come “Joe
Biden”, il partito in cui lui e la sua famiglia sono stati coinvolti per
decenni si è rivoltato ferocemente contro di lui e lo ha quasi gettato fuori
dalla porta di servizio e nel cassonetto.
I suoi stessi familiari sono usciti allo
scoperto e hanno inveito pubblicamente contro di lui sulla stampa.
Il suo
partito non vuole avere nulla a che fare con lui e lo vede come una spina nel
fianco – si sono infiltrati nella sua campagna, lo hanno portato in tribunale e
hanno fabbricato titoli su di lui – come “Shanahan” ha descritto
nell'intervista di cui sopra.
Il
ragionamento è semplice: semplicemente non abbiamo un processo democratico in
corso quando si tratta di selezionare il nostro prossimo presidente.
Almeno
nel Partito Repubblicano, le persone hanno iniziato a unirsi attorno al
presidente Trump.
Se
RFK, Jr. fosse stato un repubblicano fin dall'inizio, la dinamica sarebbe stata
interessante da osservare, ma non lo era.
Era un
democratico prima di diventare un indipendente, e si è messo in proprio perché,
come “Joe Biden”, era caduto in disgrazia con un gruppo selezionato di élite
straordinariamente potenti e straordinariamente ricche che tirano le fila
dell'intero partito (“il Consiglio”), arrestando qualsiasi vera idea
democratica o punto di discussione che potesse ostacolarli ferocemente e senza
esitazione.
Lo
abbiamo visto tutti nel 2016 e nel 2020 con quello che hanno fatto a “Bernie
Sanders”.
In
breve, l'attuale Partito Democratico è tutto ciò contro cui gli ex liberali
classici erano soliti combattere.
Sono
diventati il partito delle spese sconsiderate, il partito dell'incoraggiamento
alla guerra, il partito della censura dei discorsi e dei media che non gli
piacciono, e il partito della supervisione autoritaria.
Oltre
a questo, dal punto di vista economico, il Partito Democratico è semplicemente
diventato il partito del socialismo.
Come ho affermato nel mio ultimo articolo su “Kamala
Harris,” non c'è altro modo per descrivere le sue ricette politiche se non
quello di salire su una china molto scivolosa che termina con il comunismo.
Oggi è
scoppiata la notizia che sostiene il “piano di Biden” per il 44% di tasse sulle
plusvalenze e la tassazione delle plusvalenze non realizzate, cosa che senza
dubbio distruggerebbe l'economia degli Stati Uniti in breve tempo, come ho
scritto all'inizio di quest'anno.
Con la
nazione che ha un deficit multimiliardario che sta correndo ora, con il nostro
debito nazionale alle stelle e gli interessi sul debito nazionale oltre 1
trilione di dollari all'anno, mentre nazioni come la Cina, la Russia e l'India
stanno apertamente lanciando una sfida al dollaro USA, è insondabile per me che
un candidato presidenziale voglia fare dell'aumento delle tasse e del controllo
dei prezzi parte della sua politica fiscale.
Prima
che uscissimo dal “gold standard”, l'America è diventata una potenza economica
dopo la seconda guerra mondiale alla vecchia maniera, con una moneta sonante.
Abbiamo avuto un gruppo di persone che sono
tornate al lavoro, siamo diventati una nazione straordinariamente produttiva,
abbiamo pareggiato il nostro libretto degli assegni e siamo stati modesti con
le nostre spese e, di conseguenza, abbiamo visto la nazione esplodere e siamo
persino sopravvissuti alla crisi inflazionistica degli anni '70 aumentando i
tassi a un livello che, oggi, distruggerebbe l'intera economia globale.
Quante
politiche che i democratici sostengono oggi il presidente John F. Kennedy non
avrebbe mai dato il suo sostegno?
RFK,
Jr. ha ora una straordinaria opportunità di ricalibrare l'eredità del nome
della sua famiglia come rappresentante di ciò per cui sono più conosciuti.
Ritirandosi
dalla corsa e dando il suo sostegno al presidente Trump, potrebbe facilmente
contribuire a influenzare i voti cruciali che potrebbero aiutare la nazione a
restituire il potere al popolo e lontano dalle élite politiche che lo
esercitano ora, ossia “il Consiglio”.
RFK,
Jr. è entrato in gara perché voleva apportare un cambiamento importante per il
futuro degli Stati Uniti in meglio.
Ironia della sorte, nonostante il fatto che
non si avvicinerà nemmeno lontanamente al totale dei voti necessari per
vincere, e nonostante il fatto che sia stato escluso dalle schede elettorali di
New York, ha ancora la stessa opportunità sul tavolo, se lo vuole, appoggiando
Donald Trump e servendo nella sua amministrazione.
Tassare
i guadagni non realizzati
cancellerebbe
l'economia degli Stati Uniti.
Quoththeraven.substack.com
- Quoth il corvo – Fringe Finance di QTR –( Agosto 20, 2024) – ci dice:
Il
ragionamento è così semplice che un bambino di quinta elementare potrebbe
capirlo, ed è probabilmente per questo che “Kamala Harris “non lo fa.
Martedì
è stato annunciato che la candidata presidenziale “Kamala Harri”s sosterrà le
proposte fiscali del presidente “Joe Biden” per il 2025, che includono
un'aliquota del 44,6% sulle plusvalenze e una tassa del 25% sulle plusvalenze
non realizzate.
Dopo
aver esaurito tutto il resto degli sporchi trucchi economici di, folli e
controintuitivi rimasti nella borsa del "faremo letteralmente di tutto
tranne tagliare la spesa", l'amministrazione “Biden” ha iniziato a
spingere questa idea fiscale nell'aprile 2024, quando ne ho scritto per la
prima volta.
La
tassazione dei guadagni non realizzati potrebbe essere l'idea più distruttiva
per il nostro paese dai tempi del proibizionismo, scherzavo all'epoca.
Nell'ambito
della sua proposta di bilancio per l'anno fiscale 2025, l'amministrazione”
Biden” stava cercando di raccogliere altri 4,3 trilioni di dollari in 10 anni
nel peggior modo possibile:
imponendo un'imposta minima pari al 25% del
reddito imponibile di un contribuente e plusvalenze non realizzate meno la
somma della loro imposta regolare, per i contribuenti con una ricchezza
superiore a 100 milioni di dollari.
Mettendo
da parte il fatto che questa idea ad alto rischio ammonta solo a una miseria, 430 miliardi di dollari all'anno, l'introduzione della tassazione dei
guadagni non realizzati potrebbe essere uno dei peggiori pendii scivolosi che
abbiamo mai osato far precipitare l'economia del nostro paese.
Voglio
dire, merda, potremmo risparmiare 1 trilione di dollari solo non inviando 100
miliardi di dollari all'anno ad altre nazioni, tanto per cominciare.
Ma sto
divagando.
Per
uno schema di cosa sia esattamente un'imposta sui guadagni non realizzati, ecco
la spiegazione dall’ “'American Institute on Economic Research”:
Una
tassa sulle plusvalenze non realizzate significa che gli individui sono
penalizzati per il possesso di beni in aumento, indipendentemente dal fatto che
abbiano realizzato un reddito effettivo dalla loro vendita.
Se hai
acquistato un'azione per $ 100 quest'anno, ad esempio, e l'anno prossimo è
aumentata a $ 110, pagheresti l'aliquota fiscale assegnata sulla plusvalenza di
$ 10.
Non hai venduto il bene, quindi non ti rendi
conto dell'apprezzamento di $ 10, ma devi pagare l'imposta a prescindere.
Tassare
le plusvalenze non realizzate contraddice i principi fondamentali di equità e
diritti di proprietà essenziali per una società libera e prospera.
La tassazione, se vogliamo averla sul reddito,
dovrebbe essere basata sul reddito effettivo guadagnato, non sui guadagni
cartacei che potrebbero non materializzarsi mai.
L'”AIER”
osserva che l'attuazione di una tale tassa non solo viola profondamente la
libertà personale e i diritti di proprietà privata, ma non posso fare a meno di
pensare a come per la prima volta nella storia della nostra nazione faccia
rotolare una palla da demolizione distruttiva lungo un pendio scivoloso.
E,
dato lo stato precario delle finanze della nostra nazione, non sembra il
momento migliore per iniziare a sputare su nuove idee rischiose che possono o
non possono prendere piede solo perché sembrano affrontare il problema di un
divario di ricchezza sempre più ampio che le politiche della Federal Reserve
hanno creato e continuano ad esacerbare fin dall'inizio.
Se
l'amministrazione volesse davvero affrontare il problema della disuguaglianza
di ricchezza, metterebbe gli occhi sulla banca centrale che ha sacrificato la
stabilità dei prezzi in modo da poter spruzzare trilioni di dollari in
"stimoli" verso gli asset finanziari, tagliando agli americani
assegni irrisori di soli $ 600, durante il COVID. Quando ho fatto i conti
durante il COVID, l'importo totale speso per salvare il paese quando abbiamo
deciso di chiudere l'economia e di far sostituire la Federal Reserve con un
castello di carte fiat ammontava a qualcosa come $ 17.500 per ogni cittadino
negli Stati Uniti.
Tranne,
ancora una volta, che solo 600 dollari sono andati a ciascun individuo.
Il
resto è andato al settore finanziario, ampliando ulteriormente il divario di
disuguaglianza, poiché miliardari come Mark Zuckerberg, Elon Musk e Jeff Bezos
hanno visto decine di miliardi di dollari aggiunti al loro patrimonio netto nel
giro di pochi mesi.
E così
ora, piuttosto che intraprendere azioni tangibili e decisive per affrontare
effettivamente il problema, l'amministrazione “Harris “sta presentando un piano
che non sarà solo negativo per il paese, ma potrebbe benissimo essere la
collina su cui morirà l'economia del nostro paese.
E ad
essere onesti, non sto esagerando.
Negli
ultimi anni, abbiamo assistito a uno straordinario esodo da luoghi come New
York e la California, verso luoghi come la Florida e il Texas, perché gli ex
stati stavano essenzialmente tassando troppo rispetto ai benefici di ciò che
stavano fornendo ai cittadini.
Esodo
in California e New York: un MILIONE di residenti se ne sono andati da luglio
2020.
(Posta quotidiana online)
(Daily
Mail)
Ergo,
posti come la California hanno visto persone come” Joe Rogan” ed “Elon Musk”
trasferirsi in Texas, mentre stati come New York hanno visto aziende come la”
Citadel di Ken Griffin” trasferirsi in Florida.
Non
c'è nulla da leggere tra le righe quando si tratta di questa fuga di capitali
da uno stato verso un altro.
È semplice causa ed effetto:
a un
certo punto, le persone semplicemente non pensano che valga la pena vivere in
questi stati a causa delle tasse troppo alte.
È un
esempio per eccellenza della “curva di Laffer”.
Tassate
troppo, le persone sono disincentivate a generare produttività, o in questo
caso, a vivere nel vostro stato.
La”
proposta di Harris” di aumentare le tasse regolari sulle plusvalenze è una
cosa, anche se ancora eclatante;
È di gran lunga meno nocivo delle due
proposte.
Tassare
i guadagni non realizzati è un tipo di tassazione esponenzialmente peggiore che
introduce non solo un'aliquota fiscale più alta e un terzo tipo di imposta sul
reddito, ma un sistema di tassazione completamente nuovo, che tassa i beni
delle persone man mano che si apprezzano, non solo quando realizzano i guadagni
di tale apprezzamento.
"Ma
sarà solo contro persone che valgono più di 100 milioni di dollari",
esclameranno i sostenitori dell'idea.
Diavolo, non valgo l'1% di quello, quindi
perché dovrebbe interessarmi?
Prima
di tutto, non si può sottovalutare quanto sia sconvolgente mettere in moto
questa terribile idea, indipendentemente da chi influenzerà.
Non si
può giustificare uno sbalorditivo eccesso di diritti costituzionali e libertà
civili delle persone solo perché si trovano in una certa fascia fiscale.
Ed è una linea che, una volta superata, il
governo non farà marcia indietro.
Una
volta che la tassazione dei guadagni non realizzati si fa strada nello spirito
del tempo, rimane in giro per sempre.
E, se
dovesse rimanere, sarà solo un altro passo significativo per avvicinare
l'economia statunitense a un cadavere anemico di un'economia pianificata dallo
stato.
Una
tassa di questa natura crea un vuoto che non fa altro che succhiare la vitalità
di un'economia.
Oltre
a stabilire un nuovo standard di azzardo morale, la tassa si rivolge
direttamente alle persone con più capitale al lavoro nel nostro paese.
Prendendo
di mira in modo specifico le persone che hanno i mezzi per creare nuove imprese
e investire utilizzando questo capitale, e poi cacciandole dal paese, la tassa
è un modo infallibile per succhiare la linfa vitale da ciò che resta
dell'economia degli Stati Uniti.
Non
fatevi ingannare:
sarà un chiaro appello per i miliardari a
trasferirsi semplicemente fuori dagli Stati Uniti e nei paradisi fiscali.
E
pensateci: queste sono le persone che hanno i mezzi per partire e lasciare
semplicemente il paese e trasferirsi ogni volta che vogliono.
Per
loro, se ha senso dal punto di vista finanziario, lo faranno.
L'attuazione
di questa imposta sui guadagni non realizzati metterà in moto la palla, puoi
segnare le mie parole.
I ricchi saranno come se ne fossero andati.
E
quando i miliardari decidono di lasciare gli Stati Uniti, tutto il gettito
fiscale che stavano generando in altro modo – non solo l'imposta sulle
plusvalenze non realizzate – se ne va con loro.
In
altre parole, un'imposta sulle plusvalenze non realizzate li spingerà oltre il
loro limite e comporterà conseguenze catastrofiche per il gettito fiscale del
paese nel suo complesso.
Farà letteralmente molto più male che bene.
Se
riesco a capire perché, un bambino di quinta elementare può farlo.
Ciò significa che gli ultra-ricchi, che sono
molto più intelligenti di me, lo capiscono sicuramente.
Non
saranno interessati a rimanere in giro e sborsare molto più denaro "per il
bene della causa".
Probabilmente
hanno già un piano nel caso in cui questa tassa venga approvata, e – come
suggerimento – non è quello di consegnare felicemente un assegno
all'amministrazione “Harris “e dire "grazie per essere così grandi
amministratori del mio capitale, continuate così".
In
realtà, si tratta probabilmente di yacht, doppi passaporti,
"investimenti" in luoghi come “Bermuda” e “Mauritius”, partecipazione
a gare di F1 e partite di tennis, champagne costoso e scorte dell'Europa
dell'Est (di seguito denominate: "The Hunter Biden Experience").
Ma
seriamente, mettendo da parte i miliardari per un momento, la tassa smorzerà
l'incentivo di tutti a cercare di guadagnare e investire, tanto per cominciare.
Chi vuole investire nel mercato se il giorno
dopo verrà tassato sui propri guadagni?
Forse
la parte peggiore di questa idea è la sua tempistica.
Il
paese sta gestendo un enorme deficit che sembra continuare ad allargarsi a
causa del rifiuto del nostro governo di tagliare la spesa su entrambi i lati
della navata.
Come
promemoria, puoi spingere la base imponibile solo fino a un certo punto prima
che girino la coda e fuggano.
So di
aver fatto battute in passato (leggi: ieri) sul fatto che il nostro governo
abbia esaminato tutte le soluzioni obbligatorie prima di arrivare a qualsiasi
soluzione che funzioni minimamente, ma questo sarebbe il nonno di tutti gli
esempi se attuato.
Il
tempismo di questa soluzione proposta non potrebbe essere peggiore.
Siamo
a un punto della storia fiscale del nostro paese in cui abbiamo bisogno di
equilibrio più che mai.
Abbiamo
il più grande deficit e il più grande debito in rapporto al PIL che abbiamo
avuto nella storia recente.
Le
nazioni BRICS, tra cui Russia, Cina e India, stanno attivamente perseguendo
modi per rompere con il sistema bancario occidentale e sfidare il dollaro USA.
L'inflazione
è dilagante e gli alti tassi di interesse sono più che probabili per causare un
netto rallentamento della nostra economia.
Stiamo
facendo deficit, ma abbiamo bisogno del gettito fiscale che stiamo attualmente
portando se abbiamo qualche speranza di tagliare la spesa per bilanciare il
nostro bilancio e raddrizzare la nave del paese economicamente.
La perdita di gettito fiscale a causa della
fuga di capitali dagli Stati Uniti in risposta a questa proposta di imposta
sulle plusvalenze non realizzate sarebbe catastrofica e accelererebbe la fine
finanziaria e monetaria del paese, non lo aiuterebbe.
(Fringe
Finance di QTR.)
"Legale
ma dannoso" - L'autoritario pendio
scivoloso di “Keir Starmer” reprime il
dissenso.
Zeroedge.com - Tyler Durden - Owen Ashworth -
The Mises Institute – (21 agosto 2024) – ci dice:
Non è ingiusto
dire che gli attuali disordini e rivolte nel Regno Unito sono stati
accompagnati da molte informazioni imprecise.
Come per ogni evento, tutti dovrebbero essere
consapevoli che diventa molto più facile diffondere informazioni false e far sì
che le persone ci credano.
Le tensioni ribollono e le emozioni si
scatenano, e non ci vuole un genio per capire perché si dovrebbe essere più
cauti nei confronti della disinformazione quando le emozioni sono al posto di
guida.
Sfortunatamente,
la regola #1 del governo è quella di non lasciare mai che un'emergenza vada
sprecata.
Il
rapporto tra le emergenze e lo Stato è un rapporto simbiotico.
Le
presunte "emergenze" portano quasi sempre alla crescita del governo e
a una violazione strisciante dei diritti naturali.
Prendiamo
gli eventi attuali nel Regno Unito:
le
rivolte accompagnano un giro di vite sul diritto di un individuo di dire ciò
che desidera sulla propria proprietà, libero da punizioni da parte del governo
o di chiunque altro.
Durante
le rivolte, la disinformazione è stata usata in modo manipolativo, in mezzo a
emozioni estremamente volatili, dalle persone per i propri fini.
Questo
è stato molto pubblico, con l'esempio più importante che è l'affermazione che
l'accoltellatore di “Southport” era un musulmano di nome” Ali Al-Shakati”.
Questo era completamente falso, ma si è diffuso su tutti i social media e ha
fatto arrabbiare le persone che cercavano un motivo per essere violente.
La
natura pubblica della disinformazione, combinata con le emergenze causate dai
disordini, ha permesso al primo ministro britannico,” Keir Starmer”, di
minacciare le piattaforme dei social media, affermando:
Permettetemi
anche di dire alle grandi società di social media, e a coloro che le
gestiscono, che i disordini violenti chiaramente fomentati online: anche questo è un
crimine.
Sta accadendo nei tuoi locali e la legge deve
essere rispettata ovunque.
Nello
spirito di un assalto al nostro diritto naturale alla libertà di parola,
“Starmer” ha annunciato che il suo governo avrebbe riesaminato la legislazione
esistente relativa alla regolamentazione dei social media, minacciando persino
di riportare la proposta di legge che era stata abbandonata nel 2022 a causa
del suo aperto assalto alla libertà di parola.
Il governo di “Starmer” ha suggerito misure
che rimuoverebbero i contenuti "legali ma dannosi".
Almeno
“Cicerone” aveva una filosofia politica in qualche modo chiara prima di violare
tutte le sue convinzioni sull'universalità del diritto.
“
Starmer” deve ancora approfondire la sua vera filosofia politica, ma ha seguito
“Cicerone” lungo la strada della violazione dei diritti individuali.
Nel
2012,” Keir Starmer “era il “direttore della pubblica accusa” e si è
pronunciato a favore della riforma di una clausola della legge sull'ordine
pubblico che rendeva gli insulti un reato penale, affermando:
Il
problema evidente della messa al bando dell'insulto è che troppe cose possono
essere interpretate in questo modo.
La critica, il ridicolo, il sarcasmo, la
semplice affermazione di un punto di vista alternativo all'ortodossia, possono
essere interpretati come un insulto.
Molte
persone che credono ardentemente nella polizia a due livelli possono postare
una dichiarazione del tipo:
"Keir
Starmer, sei un simpatizzante musulmano e non ti importa delle comunità al di
fuori della comunità islamica".
Si
tratta di un insulto o di un incitamento all'odio?
Potrebbe
essere entrambe le cose, ma la mancanza di pensiero di Starmer riguardo alla
filosofia politica di base e all'etica significa che può sentirsi a suo agio
nel sostenere entrambe le posizioni, completamente inconsapevole che le sue
azioni sono insensate e del tutto incoerenti.
Il tuo
diritto di dire quello che vuoi, di postare quello che vuoi, di esprimere i
sentimenti che provengono dal più profondo del tuo essere, non viene dallo
stato, da un documento o da un politico.
Deriva dal fatto innegabile che tu sei il tuo
stesso essere:
possiedi
te stesso e solo tu puoi esercitare qualsiasi azione tu voglia sulle molte
appendici del tuo corpo.
Solo
tu puoi produrre i pensieri che costituiscono la ragione dal tuo cervello.
Nessun altro è in grado di prendere il controllo del tuo cervello e farti
pensare in un certo modo.
I sostenitori delle restrizioni alla capacità
dell'uomo di ragionare attraverso lo strumento della parola dovrebbero
ammettere che non credono di possedere sé stessi, poiché questa è la
conclusione logica della loro posizione.
Ammetti
che non possiedi te stesso e possiamo discutere dell'immenso potere politico
che deriva da quella logica.
Ti renderai presto conto di quanto sia
pericolosa questa posizione per te stesso, per coloro che ami e per tutti gli
altri in base ai quali la tua posizione viene applicata.
La
libertà di parola ha delle conseguenze, ma queste non comportano e non potranno
mai comportare la violazione del fatto immutabile che si possiede il proprio
corpo.
Non
puoi condannare qualcuno a nessun reato penale a causa di ciò che dice.
Non
hanno violato il diritto di proprietà di nessun altro, che include il tuo
corpo, quindi è manifestamente immorale usare il pesante pugno di ferro dello
stato per punirli per questo.
Se non
sei d'accordo o non ti piace ciò che dice un'altra persona, allora metti in
discussione quel punto di vista, parla e dibatti per arrivare alla verità e
diffondila il più lontano possibile.
Purtroppo, molti commentatori politici e
politici di spicco sentono il bisogno di dire che il tuo diritto naturale alla
tua capacità di ragionare non è, in realtà, assoluto, ma qualificato.
Le
figure politiche dovrebbero considerare perché ci sono così tante persone con
opinioni "orribili".
I
membri dell'establishment riflettono sul perché le loro argomentazioni non
vengano prese sul serio, e giungono erroneamente alla conclusione che ciò deve
essere dovuto allo stato volatile della natura umana:
alcune
persone sono solo plebe idiote per loro.
La
mancanza di autoconsapevolezza è mozzafiato.
L'establishment passa decenni a mentire al
pubblico, a manipolare le emozioni e a rimproverarlo per i suoi occhi bugiardi.
Dopo che molto di ciò che i nostri occhi
bugiardi ci hanno detto si sarà avverato anni dopo, nemmeno una di queste
figure ammetterà il proprio errore.
Forse
è per questo che così tanti hanno opinioni che disprezzano abbastanza da
desiderare il loro arresto.
Dovresti
ascoltare coloro a cui ti opponi in modo da poter capire meglio la loro visione
del mondo e avere una misura di quanto pensiero hanno messo nelle loro
posizioni.
In questo spirito, ci sono state alcune interessanti
interpretazioni della libertà di parola.
Il
governo di “Keir Starmer “suggerisce di rimuovere i discorsi "legali ma
dannosi".
Cosa è dannoso?
Ipoteticamente, se affermo che il cancelliere
dello scacchiere è un oratore ottuso e blando che ispira pochissima fiducia in
nulla e non mostra alcun segno di vera comprensione dell'economia, è dannoso?
Il
cancelliere può benissimo affermare che i suoi sentimenti sono stati feriti,
che la sua reputazione è stata danneggiata, e quindi la grande istituzione che
è il tesoro è stata screditata, causando una limitazione della sua capacità di
operare a causa di un'incompetenza ampiamente percepita.
Se hai una visione del mondo
dell'establishment, probabilmente credi che sia dannosa.
Se lo
pubblico, dovrebbe essere rimosso?
La
soggettività implica un'applicazione incoerente della legge per prendere di
mira opinioni che sono rozze.
Pensate
al politico che trovate più ambiguo e odiate di più, vi fidereste di loro di
questi poteri?
Ricorda,
i tuoi ragazzi non saranno al potere per sempre.
Un'altra
ripresa che ho visto è questa di un” KC” abbastanza importante nel Regno Unito.
Tenta
di giustificare la repressione della libertà di parola suggerendo che, poiché è
il parlamento britannico ad adottarla, non il governo, questa è un'espressione
della "volontà del popolo".
È fondamentale rendere i lettori consapevoli
che questa giustificazione mostra quanto sia superficiale il suo processo di
pensiero.
Non ha
riflettuto su come questo giustifichi i peggiori attacchi possibili ai diritti
naturali di un individuo poiché, secondo la sua logica, se il parlamento adotta
la legislazione, allora questa è democrazia in azione e, quindi, giustificata.
Non c'è nulla nella sua logica che
teoricamente impedirebbe al parlamento di adottare una legislazione che ti
toglie il diritto di avere un processo che si basa solo sulle prove
disponibili, quindi questo è giustificato come la sua "volontà del
popolo".
Probabilmente
si opporrebbe a questo, ma se segue lo stesso ragionamento che usa per
giustificare la restrizione della parola.
Possiamo
aggiungere questi eventi alla lunghissima lista di casi in cui i governi
sfruttano le emergenze per espandere i loro poteri.
I
diritti naturali sono inerenti ad ogni essere umano.
La
libertà di parola gioca un ruolo vitale per esprimere il motivo per cui una
società che vuole rimanere libera dovrebbe combattere contro le forze che
cercano di diminuirla.
Coloro
che sostengono che la libertà di parola non è assoluta dovrebbero riflettere su
questo.
Ogni
dittatura nella storia dell'uomo ha iniziato sopprimendo la parola perché
sapeva che aiutava a plasmare la loro narrativa e a escludere le opinioni
opposte dal mainstream.
La
storia non è binaria, le nazioni non sono né completamente libere né totalmente
autoritarie.
Sei disposto a correre il rischio di scatenare un
potere che potrebbe essere dispensato da coloro che non ti piacciono con
veemenza?
L'uomo
è fallibile e i politici non sono certo altruisti, tutti hanno i loro
programmi, quindi non c'è un incentivo a usare questo potere per spingere la
loro narrativa?
Domande
su cui riflettere e discutere veramente prima di fare il salto.
Dall'agrarismo
al transumanesimo:
la
lunga marcia verso la “distopia”.
Globalresearch.ca
- Colin Todhunter – (18 agosto 2024) – ci dice:
"È
in corso una demolizione totale delle precedenti forme di esistenza: il modo in
cui si viene al mondo, il sesso biologico, l'educazione, le relazioni, la
famiglia, persino la dieta che sta per diventare sintetica".
(Silvia
Guerini, “ecologa radicale”, in "Dal corpo 'neutro' al cyborg postumano:
una critica dell'ideologia di genere" -2023.)
Attualmente
stiamo assistendo a un'accelerazione del consolidamento aziendale dell'intera
filiera agroalimentare globale.
I conglomerati dei big data, tra cui Amazon,
Microsoft, Facebook e Google, si sono uniti ai giganti tradizionali
dell'agrobusiness, come Corteva, Bayer, Cargill e Syngenta, nel tentativo di
imporre il loro modello di alimentazione e agricoltura al mondo.
Anche
la Fondazione Bill e Melinda Gates e le grandi istituzioni finanziarie, come
BlackRock e Vanguard, sono coinvolte, sia attraverso l'acquisto di enormi
tratti di terreni agricoli, sia attraverso la promozione di tecnologie
alimentari biosintetiche (false) e di ingegneria genetica o, più in generale,
facilitando e finanziando gli obiettivi delle mega multinazionali
agroalimentari.
Gli
interessi miliardari dietro a questo cercano di ritrarre il loro
tecno-soluzionismo come una sorta di sforzo umanitario:
salvare
il pianeta con "soluzioni rispettose del clima", "aiutare gli
agricoltori" o "nutrire il mondo".
Ma in realtà si tratta di riconfezionare e
fare greenwashing delle strategie espropriative dell'imperialismo.
Si
tratta di uno spostamento verso una "agricoltura mondiale" sotto il
controllo dell'”agritech e dei “giganti dei dati,” che deve essere basata su
sementi geneticamente modificate, prodotti creati in laboratorio che
assomigliano al cibo, agricoltura "di precisione" e "basata sui
dati" e agricoltura senza agricoltori, con l'intera catena agroalimentare,
dal campo (o laboratorio) alla vendita al dettaglio, governata da piattaforme
di e-commerce monopolistiche determinate da sistemi di intelligenza artificiale
e algoritmi.
Coloro
che stanno portando avanti questa agenda hanno una visione non solo per gli
agricoltori, ma anche per l'umanità in generale.
Le
élite, attraverso il loro complesso militare-digitale-finanziario
(Pentagono/Silicon Valley/Big Finance) vogliono usare le loro tecnologie per
rimodellare il mondo e ridefinire cosa significa essere umani.
Considerano
gli esseri umani, le loro culture e le loro pratiche, come la natura stessa,
come un problema e carenti.
Gli
agricoltori devono essere spostati e sostituiti con droni, macchine e computer
basati su cloud.
Il
cibo deve essere ridefinito e le persone devono essere nutrite con prodotti
sintetici e geneticamente modificati.
Le culture devono essere sradicate e l'umanità
deve essere completamente urbanizzata, sottomessa e disconnessa dal mondo
naturale.
Ciò
che significa essere umani significa essere radicalmente trasformati.
Ma
cosa ha significato essere umani fino ad ora o almeno prima della
(relativamente recente) rivoluzione industriale e dell'urbanizzazione di massa
associata?
Per
rispondere a questa domanda, dobbiamo discutere del nostro legame con la natura
e di ciò in cui la maggior parte dell'umanità era coinvolta prima
dell'industrializzazione: la coltivazione del cibo.
Molti
degli antichi rituali e celebrazioni dei nostri antenati sono stati costruiti
attorno a storie, miti e rituali che li hanno aiutati a venire a patti con
alcune delle questioni più fondamentali dell'esistenza, dalla morte alla
rinascita e alla fertilità. Queste credenze e pratiche culturalmente radicate
servivano a santificare il loro rapporto pratico con la natura e il suo ruolo
nel sostenere la vita umana.
Poiché
l'agricoltura divenne la chiave per la sopravvivenza umana, la semina e la
raccolta dei raccolti e altre attività stagionali associate alla produzione
alimentare erano fondamentali per queste usanze.
Gli
esseri umani hanno celebrato la natura e la vita a cui ha dato vita.
Antiche
credenze e rituali erano intrisi di speranza e rinnovamento e le persone
avevano un rapporto necessario e immediato con il sole, i semi, gli animali, il
vento, il fuoco, la terra e la pioggia e il mutare delle stagioni che nutrivano
e portavano la vita.
Le
nostre relazioni culturali e sociali con la produzione agraria e le divinità
associate avevano una solida base pratica.
La
vita delle persone è stata legata alla semina, al raccolto, ai semi, al suolo e
alle stagioni per migliaia di anni.
Silvia
Guerini, la cui citazione introduce questo articolo, sottolinea l'importanza
delle relazioni profonde e dei rituali che le riaffermano.
Dice
che attraverso i rituali una comunità riconosce sé stessa e il suo posto nel
mondo.
Creano
lo spirito di una comunità radicata contribuendo a radicare e a far durare
un'unica esistenza in un tempo, in un territorio, in una comunità.
Il
professor “Robert W. Nicholls” spiega che i culti di “Woden” e “Thor” si
sovrapposero a credenze molto più antiche e meglio radicate legate al sole e
alla terra, alle colture e agli animali e alla rotazione delle stagioni tra la
luce e il calore dell'estate e il freddo e il buio dell'inverno.
Il
rapporto dell'umanità con l'agricoltura e il cibo e le nostre connessioni con
la terra, la natura e la comunità hanno definito per millenni cosa significa
essere umani.
Prendiamo
l'India, per esempio.
Lo
scienziato ambientale “Viva Kermani” afferma che l'induismo è la più grande
religione basata sulla natura del mondo che:
“…
riconosce e cerca il Divino nella natura e riconosce tutto come sacro.
Considera la terra come nostra Madre e quindi sostiene che non dovrebbe essere
sfruttata. La perdita di questa comprensione che la terra è nostra madre, o
piuttosto una deliberata ignoranza di questo, ha portato all'abuso e allo
sfruttamento della terra e delle sue risorse.”
“Kermani” osserva che le antiche scritture
insegnavano alle persone che gli animali e le piante che si trovano in India
sono sacri e, quindi, tutti gli aspetti della natura devono essere venerati.
Aggiunge che questa comprensione e riverenza
verso l'ambiente è comune a tutti i sistemi religiosi e spirituali indiani:
induismo, buddismo e giainismo.
Secondo
“Kermani”, le “divinità vediche” hanno un profondo simbolismo e molti strati di
esistenza.
Una di
queste associazioni è con l'ecologia.
“
Surya” è associato al sole, la fonte di calore e luce che nutre tutti;
“Indra”
è associato alla pioggia, ai raccolti e all'abbondanza;
e “Agni” è la divinità del fuoco e della
trasformazione e controlla tutti i cambiamenti.
Osserva
che il “Vrikshayurveda”, un antico testo sanscrito sulla scienza delle piante e
degli alberi, contiene dettagli sulla conservazione del suolo, la semina, la
semina, il trattamento, la propagazione, come affrontare parassiti e malattie e
molto altro ancora.
Come “Nicholls”,”
Kermani” fornisce una visione di alcuni dei profondi aspetti culturali,
filosofici e pratici del legame dell'umanità con la natura e la produzione
alimentare.
Questa
connessione risuona con l'“agrarismo”, una filosofia basata sul lavoro
cooperativo e sull'amicizia, che è in netto contrasto con i valori e gli
impatti della vita urbana, del capitalismo e della tecnologia che sono visti
come dannosi per l'indipendenza e la dignità.
Anche
l' agrarismo” sottolinea una dimensione spirituale e il valore della società
rurale, delle piccole aziende agricole, della proprietà diffusa e del
decentramento politico.
L'eminente
sostenitore dell'agrarismo “Wedell Berry” dice:
"La
rivoluzione iniziata con le macchine e i prodotti chimici continua ora con
l'automazione, i computer e le biotecnologie".
Per “Berry,
l'agrarismo non è un desiderio sentimentale di un tempo passato.
Gli
atteggiamenti coloniali, nazionali, stranieri e ora globali, hanno resistito al
vero agrarismo quasi fin dall'inizio:
non c'è mai stata un'economia completamente
sostenibile, stabile, adattata localmente, basata sulla terra.
Tuttavia,
“Berry” fornisce molti esempi di piccole (e più grandi) aziende agricole che
hanno una produzione simile a quella dell'agricoltura industriale con un terzo
dell'energia.
Nella
sua poesia "A Spiritual Journey", “Berry “scrive quanto segue:
"E il mondo non
può essere scoperto con un viaggio di miglia,
non importa quanto
lungo,
ma solo con un
viaggio spirituale, un viaggio di un pollice, molto arduo,
umiliante e gioioso,
attraverso il quale
arriviamo a terra ai nostri piedi,
e impariamo a essere
a casa".
Ma
nella fredda, centralizzata, tecnocratica distopia che è stata pianificata, il
legame spirituale dell'umanità con la campagna, il cibo e la produzione agraria
devono essere gettati nella pattumiera della storia.
“Silvia
Guerini” dice:
"Il
passato diventa qualcosa da cancellare per spezzare il filo che ci lega a una
storia, a una tradizione, a un'appartenenza, per il passaggio verso una nuova
umanità sradicata, senza passato, senza memoria... una nuova umanità
disumanizzata nella sua essenza, totalmente nelle mani dei manipolatori della
realtà e della verità".
Questa
umanità disumanizzata e separata dal passato fa parte della più ampia agenda
del transumanesimo.
Ad
esempio, non stiamo solo assistendo a una spinta verso un mondo senza
agricoltori e tutto ciò che ci ha legato alla terra ma, secondo Guerini, anche
un mondo senza madri.
Sostiene
che coloro che stanno dietro ai bambini in provetta e alla maternità surrogata
ora hanno gli occhi puntati sull'ingegneria genetica e sugli uteri artificiali,
che taglierebbero le donne fuori dal processo riproduttivo.
“
Guerini” prevede che gli uteri artificiali potrebbero prima o poi essere
richiesti, o meglio commercializzati, come un diritto per tutti, comprese le
persone transgender.
È interessante notare che il linguaggio
intorno alla gravidanza è già contestato con l'omissione di "donne"
da affermazioni come "persone che possono rimanere incinte".
Naturalmente,
da tempo si è diffusa una linea di demarcazione tra biotecnologia, eugenetica e
ingegneria genetica.
Le
colture geneticamente modificate, i gene drive e l'editing genetico sono ora
una realtà, ma l'obiettivo finale è sposare l'intelligenza artificiale, la
bionanotecnologia e l'ingegneria genetica per produrre il transumano di un
unico mondo.
A
spingerlo sono potenti interessi che, secondo “Guerini”, stanno usando una
sinistra arcobaleno, transgenica e organizzazioni LGBTQ+ per promuovere una
nuova identità sintetica e rivendicare nuovi diritti.
Dice
che questo è un attacco alla vita, alla natura, a "ciò che è nato, al
contrario dell'artificiale" e aggiunge che tutti i legami con il mondo
reale, naturale, devono essere recisi.
È
interessante notare che nel suo rapporto “Future of Food”, il gigante
britannico dei supermercati” Sainsburys” celebra un futuro in cui siamo
microchippati e tracciati e i lacci neurali hanno il potenziale per vedere
tutti i nostri dati genetici, sanitari e situazionali registrati, archiviati e
analizzati da algoritmi che potrebbero capire esattamente di quale cibo
(consegnato da un drone) abbiamo bisogno per sostenerci in un particolare
momento della nostra vita.
Il
tutto venduto come "ottimizzazione personale". Inoltre, è probabile, secondo il
rapporto, che otterremo nutrienti chiave attraverso gli impianti.
Parte
di questi nutrienti arriverà sotto forma di cibo coltivato in laboratorio e
insetti.
Un
laccio neurale è una rete ultrasottile che può essere impiantata nel cranio,
formando una raccolta di elettrodi in grado di monitorare la funzione
cerebrale.
Crea
un'interfaccia tra il cervello e la macchina.
“Sainsburys”
fa un buon lavoro nel cercare di promuovere un futuro distopico in cui
l'intelligenza artificiale ha preso il tuo lavoro, ma, secondo il rapporto, hai
un sacco di tempo per celebrare il meraviglioso mondo distorto della
"cultura del cibo" creato dal supermercato e dai tuoi signori
digitali.
Il
tecno feudalesimo incontra il transumanesimo, tutto per la vostra comodità,
ovviamente.
Ma
niente di tutto questo accadrà da un giorno all'altro.
E resta da vedere se la tecnologia sarà
all'altezza.
Coloro che stanno promuovendo questo nuovo
mondo potrebbero aver esagerato con la loro mano, ma passeranno i decenni
successivi a cercare di portare avanti la loro visione.
Ma
l'arroganza è il loro tallone d'Achille.
C'è
ancora tempo per educare, organizzarsi, resistere e agitarsi contro questa
arroganza, non da ultimo sfidando i giganti alimentari industriali e il sistema
che li sostiene e sostenendo e creando movimenti alimentari di base ed economie
locali che rafforzino la sovranità alimentare.
(Il
famoso autore “Colin Todhunter” è specializzato in sviluppo, alimentazione e
agricoltura).
"Un'invasione
della Russia nucleare da parte della NATO è attualmente in corso, e il mondo
non sa che si tratta di una terza guerra mondiale". La pazienza del
presidente Putin ha raggiunto i suoi limiti?
Globalresearch.ca
- Peter Koenig – (18 agosto 2024) – ci dice:
Tutte
le linee rosse attraversate più volte.
È
attualmente in corso un'invasione della Russia nucleare da parte della NATO e
il mondo non sa che si tratta di una terza guerra mondiale, come riportato da”
Megatron” (14 agosto 2024).
La
regione russa di Kursk è attualmente piena di armi, truppe, logistica e altro
ancora, molti dei quali distrutti.
L'Ucraina
mira a destabilizzare la Russia con l'incursione di Kursk. (BingMaps/Istituto per lo studio della
guerra/USA TODAY)
Le
riprese video provengono da dozzine di veicoli della NATO, sistemi di difesa
aerea, carri armati e altro ancora; anche se distrutta e catturata dalle forze
russe nella regione di Kursk.
Le
forze di Kiev, di circa 11.600 uomini, sotto la guida delle truppe della NATO,
non sono riuscite a conquistare la città di” Kurchatov” e la sua centrale
nucleare.
A quanto pare, il presidente Zelensky ha
utilizzato tutte le truppe rimanenti di Kiev, oltre alle forze extra polacche
(NATO).
Il
generale russo “Apti Alaudinov” ha osservato che lo scopo dell'invasione della
regione di Kursk era quello di garantire una posizione forte per i prossimi
negoziati con la Russia.
Tuttavia,
con la sconfitta di Kiev e dei suoi padroni occidentali, il regime di Kiev ha
firmato la propria condanna a morte.
Le
perdite di Kiev sono più di 2.000.
Il
generale” Allaudin “prevede inoltre che l'operazione speciale di Kiev si
concluderà entro la fine del 2024, con una vittoria totale dell'esercito russo
e la resa del regime di Kiev e dei suoi padroni a Washington e Londra. (Borzzikman 15 agosto 2024)
Resta
da vedere se la resa da parte dell'Occidente avverrà davvero.
Non è
un'abitudine dell'Occidente, anche in condizioni terminali, perdere la faccia –
quindi, ulteriori aggressioni, forse di un attacco diretto della NATO alla
Russia, è una possibilità.
A
questo punto, il presidente Putin si rifiuta ancora di dichiarare guerra, anche
se il territorio della Russia è stato invaso e i russi sono stati uccisi sul
loro territorio dalle forze della NATO.
E potrebbero essere pianificati attacchi più
diretti della NATO.
Per ora, Washington la sta facendo franca con un
"omicidio"; letteralmente.
Passo
dopo passo, Washington e i suoi partner della NATO hanno attraversato una linea
rossa dopo l'altra.
In
primo luogo, le armi della NATO in Ucraina;
poi
truppe NATO in Ukaine;
poi i
caccia F-16 in Ucraina;
poi i
soldati della NATO che comandano le sofisticate armi fornite dall'Occidente;
poi le
truppe della NATO sui territori russi;
poi i
droni e gli aerei della NATO che attaccano obiettivi russi sul territorio russo
– e infine le truppe della NATO che tentano di prendere il controllo di un
intero distretto russo, prendendo prigionieri russi, uccidendo russi.
Gli
aeroporti di tutta la Russia sono stati costantemente bombardati per diverse
settimane dai droni della NATO.
Il 9
agosto 2024, i media statali russi hanno riferito di un'esplosione, seguita da
un incendio nella base aerea russa nella regione di “Lipetsk”, a circa 280
chilometri dal confine con l'Ucraina nord-orientale, come se le forze
ucraine/NATO avessero attaccato l'aeroporto e distrutto un magazzino e diverse
altre strutture con bombe aeree guidate;
guidati
da esperti della NATO.
Alcuni
ipotizzano che Kiev / la NATO possa aver usato una piccola arma nucleare
tattica.
Non ci
sono tuttavia prove di una tale aggressione e la Russia rimane in silenzio.
Secondo
l'esercito russo, la loro offensiva (russa) ha coinvolto circa 1.000 soldati e
più di due dozzine di veicoli corazzati e carri armati.
L'esercito
russo avanza costantemente nel Donbass, difendendo la popolazione di lingua
russa dai vigliacchi attacchi azov-nazisti che hanno ucciso negli ultimi 10
anni circa 18.000 persone, la maggior parte delle quali donne e bambini.
La
Russia, sul suo territorio, riceve colpi pesanti e dolorosi dalle armi della
NATO. La NATO è ovunque, con le comunicazioni, la logistica e il comando della
NATO.
Oltre
35 paesi stanno investendo centinaia di miliardi di dollari dei contribuenti
per fornire all'Ucraina armi per effettuare questi attacchi mortali contro la
Russia – sul territorio russo, con i soldati della NATO, che l'Occidente ama
chiamare "mercenari stranieri".
Circa
80 anni dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando la Russia sconfisse la Germania
nazista, i carri armati tedeschi – dati all'Ucraina – stanno di nuovo
attraversando la regione di Kursk, dove si svolse la battaglia decisiva, la
battaglia con cui la Russia sconfisse la Germania nazista salvando l'Occidente
dal fascismo tedesco.
Ma il
fascismo oggi ticchetta ed è ben vivo, ricordando i tempi degli anni '40.
Ora il
neofascismo sta emanando dall'Ucraina, un tempo alleata della Germania nazista
– i battaglioni Azov di Bandera – che ha ucciso decine se non centinaia di
migliaia di russi durante la seconda guerra mondiale.
Putin
è stato irremovibile nello sradicare il nazismo in Ucraina, rendendo l'Ucraina
un paese neutrale e libero dalla NATO, una condizione chiave per i negoziati di
pace.
Molte
persone si illudono ancora che la Russia sia in un conflitto militare minore
con l'Ucraina, non rendendosi conto che questa guerra per procura
Washington-NATO contro la Russia è molto più pericolosa della situazione della
seconda guerra mondiale nel 1943.
La
NATO sta tentando di creare gradualmente brigate nell'Europa orientale, con
l'obiettivo di affrontare la Russia.
È un
gioco di osservazione, "fino a che punto possiamo andare", mentre si
osserva attentamente la reazione della Russia.
Le
difficoltà che possono avere sono quelle di dotare le brigate di soldati,
poiché i giovani europei non sono disposti a morire per i guerrafondai
occidentali e per i profitti delle industrie belliche occidentali.
Secondo
“Megatron”, c'è un'alta probabilità che la NATO possa eventualmente intenzionata a
invadere la Bielorussia.
Putin
e i suoi consiglieri hanno forse calcolato male l'audacia della NATO, sperando
di non passare dall'Ucraina ai territori russi, per evitare un'ulteriore
escalation?
E
adesso, che tutte le linee rosse sono state superate – e questo più di una
volta?
In una
recente dichiarazione, l'ex presidente russo, “Dmitry Medvedev”, ha affermato
che la Russia non dovrebbe più trattenersi:
"Da
questo momento, l'operazione militare speciale [di Kiev] dovrebbe diventare
apertamente di natura extraterritoriale", ha sostenuto Medvedev, che
ricopre il ruolo di vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, in un post
giovedì.
"Possiamo
e dobbiamo approfondire ciò che ancora esiste come Ucraina. A Odessa, Kharkov,
Dnepropetrovsk, Nikolaev. A Kiev e oltre. Non ci dovrebbero essere restrizioni
in termini di confini riconosciuti".
Se il
presidente Putin sta aspettando ancora più aggressioni occidentali / NATO sul
territorio russo, può darsi che abbia in serbo una risposta forte, che non può
essere accusata come risposta a una "false flag", perché ciò che
Kiev-NATO sta facendo sui territori russi non è chiaramente una "false
flag", ma pura provocazione.
La
Russia ha la capacità militare di spazzare via contemporaneamente i centri
decisionali e militari occidentali, così come i centri finanziari, con armi
nucleari tattiche ultra-precise e supersoniche, mantenendo la perdita di vite
umane al minimo, ma disabilitando le strutture di potere occidentali.
(Peter
Koenig è un analista geopolitico ed ex economista senior presso la Banca
Mondiale e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dove ha lavorato per
oltre 30 anni in tutto il mondo).
Il
mondo occidentale ha ceduto alla tirannia.
"L'idea
che l'Occidente sia libero è uno scherzo".
L'arresto di Richard Medhurst.
Globalresearch.ca - Dr. Paul Craig Roberts e
Richard Medhurst – (21 agosto 2024) – ci dicono:
Possiamo
aggiungere Richard Medhurst a Tulsi Gabbard, Scott Ritter, Amb. Craig Murray,
Julian Assange e molti altri che vengono molestati, arrestati, imprigionati
dalle autorità statali di polizia negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell'UE e
in Canada per aver esercitato la professione di giornalista che sta
scomparendo.
Quando
Richard Medhurst può essere arrestato in un aeroporto di Londra per "aver
espresso un'opinione o una convinzione che sostiene un'organizzazione
vietata", sappiamo che la libertà è morta e che il giornalismo non esiste
più.
Tutto ciò che i giornalisti occidentali sono
autorizzati a fare oggi è sostenere le menzogne ufficiali nelle narrazioni
ufficiali che vengono utilizzate per costruire la falsa realtà in cui viviamo.
Non
abbiamo più la BBC, il New York Times, il London Times, la ABC, NBC, CBS per
ritenere il governo responsabile.
Quello
che abbiamo sono ministeri della propaganda che sostengono le narrazioni
ufficiali.
Il compito dei media occidentali è quello di
mentire al popolo per conto dell'establishment che li governa.
Come
dimostra la crescente intimidazione dei media alternativi, la capacità di
esprimere la verità sta rapidamente scomparendo nel mondo occidentale.
Presto
saremo rinchiusi in Matrix, solo che non ci sarà alcuna opposizione sovrumana.
Sono
passati anni da quando potevamo credere a una sola parola che sentivamo dal New
York Times, dal Washington Post, dalla NPR, dalla CNN, da Fox News, dalla ABC,
dalla CBS, dalla NBC, dal London Times, dal Telegraph, dal Guardian o dai
principali media europei.
L'idea
che l'Occidente sia libero è una barzelletta.
Quando non c'è libertà di espressione c'è solo
tirannia.
E
questo è ciò che è il mondo occidentale.
Una
tirannia.
La
ragione per cui i governi occidentali non hanno difficoltà a sostenere i
governi nazisti in Ucraina e in Israele è che sono essi stessi nazisti.
Medhurst
descrive il suo arresto.
Mi ricorda il libro di Franz Kafka, Il
processo, la storia di un uomo che viene arrestato da un'autorità
irresponsabile che lo persegue senza mai rivelare il crimine per il quale è
stato punito.
Questo
è ciò che è successo a Julian Assange, che ha perso un decennio della sua vita
a causa della pura tirannia, una tirannia sostenuta dai conservatori americani
che sono così stupidi da essere stati convinti dalle narrazioni ufficiali che
era una spia russa contro l'America.
Come
fa un popolo così stupido a sopravvivere? Non lo fanno.
Lo stato di polizia in cui si sono innamorati
si sta ora chiudendo intorno a loro.
Richard
Medhurst, 20 agosto 2024.
Sono
stato arrestato all'aeroporto di Heathrow come "terrorista" per il
mio giornalismo.
Mi
chiamo Richard Thomas Medhurst.
Sono
un giornalista del Regno Unito accreditato a livello internazionale.
Giovedì,
quando sono atterrato all'aeroporto di Londra Heathrow, sono stato
immediatamente scortato fuori dall'aereo da 6 agenti di polizia che mi
aspettavano all'ingresso dell'aereo.
Mi
hanno arrestato, non detenuto, ma mi hanno arrestato ai sensi della Sezione 12
del Terrorism Act del 2000 e mi hanno accusato di aver presumibilmente
"espresso un'opinione o una convinzione che sostiene un'organizzazione
vietata", ma non hanno voluto spiegare cosa significasse.
Un
agente ha preso le mie valigie e quando ho chiesto perché fosse ancora
nell'aereo, mi è stato detto "guarda amico, puoi essere graffiato proprio
qui davanti a tutti, o lì dentro. A te la scelta".
Sono
stato portato in una stanza adiacente, perquisito, il mio telefono confiscato.
Non mi
è stato permesso di informare la mia famiglia.
Nonostante
fossi calmo e collaborativo, ero ammanettato con qualcosa che metteva le mie
spalle in una posizione scomoda e i miei polsi uno sopra l'altro, piuttosto che
uno accanto all'altro.
Le manette erano estremamente strette.
Nonostante
la polizia li avesse allentati, mi hanno lasciato segni per due giorni.
La
polizia mi ha portato sulla pista e mi ha messo in un furgone della polizia;
essenzialmente una gabbia mobile e mi ha informato che tutto era stato
registrato.
Il
furgone era angusto. Ho dovuto lottare per tutto il tempo per mantenere
l'equilibrio e cercare di non cadere mentre guidavamo verso la stazione di
polizia.
Una
volta all'interno della stazione, mi hanno perquisito di nuovo per la seconda
volta in 10 minuti.
Mi è
stato detto di sedermi su una panchina, togliermi le scarpe; togliermi i
calzini. Mi è stato detto di capovolgere i calzini e di tenerli sollevati per
l'ispezione degli agenti.
Mi
hanno anche fatto alzare i piedi per farli controllare.
Gli
agenti mi hanno portato in una stanza con luci UV, che mi hanno detto servono
per catturare i ladri spruzzati con qualcosa: non ho idea del perché l'abbiano
fatto, dal momento che mi hanno appena fatto scendere da un aereo.
La mia
valigia è stata poi aperta nell'atrio e saccheggiata; tutte le mie attrezzature
e dispositivi giornalistici sono stati sequestrati, compresi telefoni, schede
SIM, microfoni wireless, microfoni e cuffie.
Anche
i lacci delle scarpe.
In
seguito hanno preso il mio DNA, le impronte digitali, le impronte palmari e mi
hanno fotografato.
Fui messo
in isolamento, in una cella fredda che puzzava di urina. C'era a malapena la
luce, e il letto, se così si può chiamare, era una piccola sporgenza di
cemento, con un materasso sottile come la carta.
La
cella non aveva finestre. Nessun riscaldamento. Niente carta igienica.
Sono
stato registrato 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con audio e video, anche quando
andavo in bagno.
Ho
dovuto mangiare il cibo con un pezzo di cartone, che si dovrebbe piegare in due
per raccogliere il pasto.
La
polizia ha detto che ho il diritto di informare qualcuno che sono rinchiuso.
Così ho detto, ok, voglio chiamare la mia famiglia.
E poi
dicevano: "beh, le tue chiamate sono state trattenute a causa della natura
del presunto reato".
Ho
provato a chiedere: beh, che senso ha un diritto se puoi ritirarlo a caso?
Perché dirmi che ho questo diritto?
E uno
di loro ha detto qualcosa del tipo: "beh, non è un diritto assoluto. Si
può derogare".
Allo
stesso modo, hanno detto che avevo il diritto di sapere perché ero detenuto.
Così ho chiesto (di nuovo), e la polizia ha detto qualcosa del tipo:
"siamo solo gli agenti che hanno
effettuato l'arresto, non lo sappiamo davvero", oppure, "questo ti
verrà spiegato durante l'interrogatorio", o qualche altra risposta
generica.
Nonostante
la cortesia e l'allegria degli agenti di polizia, sentivo che l'intero processo
era stato progettato per umiliarmi, intimidirmi e disumanizzarmi;
di
trattarmi come un criminale, anche se dovevano essere a conoscenza del mio
passato e del fatto che sono un giornalista.
Sono
stato sotto sorveglianza quasi per tutto il tempo, dal momento in cui sono
stato arrestato fino a quando sono stato rilasciato, sia nel furgone della
polizia, alla stazione, in cella, tutto.
Nessuna
privacy di sorta.
Molte
delle mie richieste sono state ritardate o addirittura ignorate.
Quando
sono stato arrestato, ho chiesto più volte dell'acqua.
La polizia diceva sempre "certo", ma
ho finito per aspettare ore per una piccola tazza d'acqua.
Ho
chiesto se potevo avere i miei vestiti perché indossavo una maglietta, faceva
freddo e non riuscivo a dormire.
Hanno detto che mi avrebbero regalato un
maglione, ma non l'hanno mai fatto. Anche se una guardia mi ha dato una seconda
coperta.
Vedete,
dovete assillarvi e assillarvi per le cose più basilari.
Questo
è il motivo per cui avevo paura che non avrebbero nemmeno chiamato un avvocato
per me.
Una
volta sono riuscito a vedere l'infermiera. Ma in altre tre occasioni, quando ho
chiesto di vedere l'infermiera, mi hanno detto "sì", poi niente.
Per
molte ore, nessuno al mondo sapeva cosa mi fosse successo o dove fossi.
Solo
la polizia poteva chiamare un avvocato per me. Ho dovuto chiedere a 4-5 guardie
diverse per diverse ore fino a quando finalmente ho ricevuto una chiamata.
Alcune
delle chiamate del mio avvocato non sono arrivate o non hanno ricevuto
risposta.
Una delle chiamate, è stato detto al mio
avvocato che sarebbe stata monitorata e quindi si sono semplicemente rifiutati
di prenderla.
Ho
chiesto di parlare con loro in seguito quando è successo, ma non mi è stato
permesso.
In
totale, ho trascorso quasi 24 ore in detenzione. In nessun momento mi è stato
permesso di parlare con un familiare o un amico.
Dopo
aver aspettato 15 ore, sono stato finalmente interrogato da due detective. L'intervista
è durata solo circa un'ora, un'ora e mezza.
Quindi
chiaramente non c'era bisogno di tenermi lì per tutto questo tempo.
Ma
credo che questo sia stato fatto apposta per cercare di scuotermi
psicologicamente.
Questo
è fallito.
Respingo
categoricamente e totalmente tutte le accuse della polizia.
Non
sono un terrorista. Non ho precedenti penali.
Prima
di questo incidente, non ero mai stato detenuto in tutta la mia vita.
Sono
un prodotto della comunità diplomatica e sono cresciuto per essere contro la
guerra.
Entrambi
i miei genitori hanno vinto il premio Nobel per la pace per il loro lavoro come
forze di pace delle Nazioni Unite.
Hanno
avuto un enorme effetto sulla mia visione del mondo e sulla mia visione del
mondo, e hanno instillato in me l'importanza della diplomazia, del diritto
internazionale e della pace.
Io
stesso sono una vittima del terrorismo. Quando frequentavo la scuola
britannica di Islamabad, l'ambasciata egiziana adiacente alla mia scuola è
stata fatta saltare in aria in un doppio attentato.
Condanno
categoricamente e inequivocabilmente il terrorismo.
Sono
un Medhurst.
La mia famiglia risale a 1000 anni fa in
questo paese.
Vengo
da una lunga stirpe di dipendenti pubblici.
Mio
padre ha prestato servizio nella polizia metropolitana di Londra, prima di
entrare all'ONU.
È un
esperto e un'autorità in materia di antiterrorismo che mi ha insegnato molto.
Mio nonno era nella Royal Air Force durante la seconda guerra mondiale e suo
padre prima di lui nell'esercito britannico durante la prima guerra mondiale.
Forse
non ho gli stessi percorsi di carriera di loro, ma considero il mio giornalismo
un servizio pubblico e il mio modo di fare la mia parte per il paese, fornendo
un contrappeso ai media mainstream.
Amo il
mio paese e rispetto le sue leggi e le sue istituzioni legali.
Ho la
sensazione, tuttavia, che coloro che, come me, parlano e riferiscono sulla
situazione in Palestina, siano presi di mira.
Avevo
prenotato il mio biglietto per Londra lo stesso giorno. Eppure un'intera
squadra di polizia è stata mobilitata per arrestarmi e interrogarmi.
Questo
è il motivo per cui ho avuto l'impressione che si trattasse di un arresto
pre-pianificato e coordinato.
Molte
persone sono state detenute in Gran Bretagna a causa del loro legame con il
giornalismo.
A
volte in base alla legge sul terrorismo, a volte no.
Penso
a Julian Assange, Craig Murray, Kit Klarenberg, David Miranda, Vanessa Beeley.
Tuttavia,
per quanto ne so, sono l'unico giornalista ad essere stato arrestato e
trattenuto per un massimo di 24 ore ai sensi della Sezione 12 del Terrorism
Act.
Tenete
a mente le condizioni che ho delineato in precedenza: l'elemento psicologico
che vi fa aspettare all'infinito, non vi viene detto di cosa siete accusati, né
quando sarete interrogati.
Nonostante
sia stato rilasciato incondizionatamente, non credo che la mia cauzione sia
veramente incondizionata.
Sono
effettivamente in un limbo, non so se sarò accusato entro 3 mesi o se andrò in
prigione.
Il
giornalismo è il mio sostentamento. Ho la responsabilità etica e morale nei
confronti del pubblico in generale di informare. Ma sento che mi è stata messa
una museruola.
Semplicemente
non so se o come potrò lavorare nei prossimi mesi. La Palestina – la crisi
umanitaria a Gaza – rimane la notizia più urgente al mondo, tuttavia, sembra
che qualsiasi dichiarazione, non importa quanto innocente, fattuale e ben
intenzionata, possa essere distorta e distorta in un reato di prim'ordine.
Questo
è precisamente il pericolo e l'assurdità della legge sul terrorismo che ho
sempre cercato di imprimere nell'opinione pubblica, molto prima di diventarne
io stesso una vittima.
È
fuori controllo e non ha posto in una democrazia.
Le
leggi antiterrorismo dovrebbero essere utilizzate per combattere il terrorismo
vero e proprio, non il giornalismo.
Non
possiamo definirci una democrazia finché i giornalisti vengono trascinati giù
dagli aerei, detenuti e trattati come assassini.
Sono
disgustato dal fatto di essere perseguitato politicamente nel mio paese.
Poiché
non so se potrò ancora fare il giornalista per i prossimi mesi, chiedo
gentilmente il vostro sostegno in questi momenti.
La
libertà di stampa, la libertà di parola sono davvero sotto attacco. Lo Stato
sta reprimendo e intensificando la repressione, per cercare di impedire alle
persone di parlare contro la complicità del nostro governo nel genocidio.
Per
favore, state non solo con me, ma con gli altri che sono ancora dentro. So cosa
stanno passando, e il miglior sollievo è sapere che le persone all'esterno
fanno il tifo per te e fanno tutto il possibile per farti uscire.
Grazie.
(Richard
Medhurst)
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