Il grande inganno.

 

Il grande inganno.

 

 

 

La Crisi Morale di Israele:

 un Quadro Agghiacciante!

Conoscenzealconfine.it – (19 Agosto 2024) – Redazione – ci dice:

 

Prigionieri violentati, urinati addosso, sottoposti a scosse elettriche, bruciati con sigarette e amputati senza anestesia.

Il sistema carcerario israeliano è diventato un luogo di orrore per i prigionieri palestinesi, dove la tortura e la degradazione sono non solo tollerate, ma sistematicamente applicate.

 Le testimonianze di ex detenuti e rapporti di organizzazioni internazionali di diritti umani delineano un quadro agghiacciante di abusi che riflette una crisi morale e politica senza precedenti in Israele.

 

La Tortura Sistemica: un Mezzo di Repressione.

Il recente “rapporto di B’Tselem”, un’organizzazione israeliana per i diritti umani, documenta come le prigioni israeliane siano diventate centri di tortura legalizzata e sistemica.

 Le testimonianze di 55 prigionieri palestinesi, rilasciati senza accuse formali, rivelano dettagli sconvolgenti:

 edifici civili e militari trasformati in camere di tortura, prigionieri violentati, urinati addosso, costretti a comportarsi come animali, sottoposti a scosse elettriche, bruciati con sigarette, e persino appesi al soffitto con le mani legate. Questi non sono abusi casuali;

 sono atti deliberati, parte di una politica che mira a spezzare lo spirito dei palestinesi e a instillare un terrore profondo e duraturo.

L’ “Euro-Med Monitor”, un’organizzazione per i diritti umani con sede a Ginevra, ha documentato ulteriori atrocità, tra cui prigionieri torturati a morte dall’esercito israeliano (IDF).

La tortura non si limita a percosse e privazioni, ma include anche violenze sessuali e mutilazioni.

 Prigionieri vengono tenuti per giorni in posizioni dolorose, privati di sonno e cibo, e costretti a subire amputazioni senza anestesia, in un regime di terrore che si trasforma ogni giorno in un inferno vivente.

 

La Prigione di “Sde Teiman”: un Inferno Terrestre.

La prigione di Sde Teiman è emersa come un simbolo di questo inferno.

“Khaled Mahajneh”, avvocato israeliano di origine palestinese, ha descritto le condizioni nella prigione come “più orribili di Abu Ghraib”.

Qui, uomini, donne, bambini e persino operatori umanitari sono detenuti in condizioni disumane.

Feriti gravi vengono lasciati a marcire, costretti a subire amputazioni senza anestesia, o lasciati con proiettili nel corpo come monito del potere assoluto che li sovrasta.

Prigionieri bendati e con le mani legate dietro la schiena sono costretti a dormire sul pavimento, senza biancheria da letto, e con un accesso limitato a servizi igienici di base.

Le condizioni igieniche sono deplorevoli:

100 prigionieri devono condividere un singolo rotolo di carta igienica al giorno, e una doccia settimanale di un minuto è concessa sotto la minaccia di punizioni severe se superata.

 Molti prigionieri non sanno nemmeno perché sono stati arrestati, e alcuni, dopo mesi di detenzione, sono diventati irriconoscibili a causa delle condizioni degradanti.

 

Il Silenzio Assordante della Società Israeliana.

Ciò che forse è ancora più sconvolgente è la reazione (o la mancanza di reazione) all’interno della società israeliana.

 Invece di condannare questi crimini, alcuni settori della società israeliana, compresi “membri del governo e della Knesset”, non solo li giustificano, ma celebrano i carnefici.

 

Di fronte all’arresto di soldati israeliani accusati di stupro e tortura di un prigioniero palestinese, i politici israeliani di estrema destra hanno reagito con indignazione non per le vittime, ma per i carnefici.

Hanno definito i soldati “eroi”, chiedendo a gran voce il loro rilascio e criticando le indagini come una “spregevole caccia alle streghe”.

 

Il ministro delle Finanze “Bezalel Smotrich” ha pubblicato un messaggio sui social media in cui chiedeva che gli “eroici guerrieri” non fossero toccati.

Il ministro della Sicurezza nazionale “Itamar Ben-Gvir”, insieme ai membri del suo partito di estrema destra “Otzma Yehudit”, ha manifestato pubblicamente il suo sostegno ai soldati accusati, annunciando di recarsi alla “prigione di Sde Teiman” per chiedere il loro rilascio.

Anche il ministro della Giustizia “Yariv Levin” si è detto “scioccato” dalle immagini dei soldati arrestati, mostrando più preoccupazione per i carnefici che per le vittime.

 

La Barbarie Normalizzata.

La giornalista “Allison Kaplan Sommer”, scrivendo per “Haaretz”, ha messo in luce la profonda ipocrisia di una nazione che si autodefinisce una democrazia illuminata mentre tollera e, in alcuni casi, celebra la barbarie.

 Israele, sostiene “Sommer”, deve riconoscere e affrontare la propria disumanizzazione se vuole aspirare a diventare una nazione veramente civile.

Il fatto che i leader politici israeliani discutano apertamente della tortura e dello stupro come strumenti legittimi di repressione contro i prigionieri palestinesi dimostra come il disprezzo per i diritti umani sia stato normalizzato.

Questa realtà, in cui il valore della vita umana è ridotto a zero, non è solo una macchia sul tessuto morale di Israele, ma una crisi che minaccia di consumare la sua anima.

Israele, una nazione con una storia complessa e spesso tormentata, sta ora scivolando in un abisso di disumanità, spinta da un odio che sta erodendo i suoi stessi fondamenti morali.

In questo contesto, la comunità internazionale non può restare in silenzio.

 Le gravi violazioni dei diritti umani descritte, non sono solo una questione interna israeliana, ma un problema che riguarda l’intera umanità.

 È essenziale che le voci della giustizia e della dignità umana si alzino per fermare questa spirale di violenza e brutalità, prima che sia troppo tardi.

Questa non è solo una storia di tortura e abuso.

È la storia di una nazione che deve confrontarsi con la sua stessa anima, e del mondo che deve decidere come rispondere a questa sfida morale.

(grandeinganno.it/2024/08/15/la-crisi-morale-di-israele-prigionieri-violentati-urinati-addosso-sottoposti-a-scosse-elettriche-bruciati-con-sigarette-e-amputati-senza-anestesia/).

 

 

 

 

 

Siete lo schifo dell’Italia.

 Ytali.com - GIOVANNI LEONE - (25 Luglio 2024) – ci dice:

Così il 20 aprile del 2023 si rivolge il sindaco Brugnaro a Walter Molino, giornalista di Report nel rifiutarsi a rispondere a una domanda.

Il caso ha voluto che oggi sia proprio Brugnaro e la galassia che gli ruota intorno ad apparire come lo schifo d’Italia.

Qui non si parla di una mela marcia, ma è l’intero paniere ad esser marcio:

 i vertici dell’amministrazione politica, dirigenti del Comune e di importanti società partecipate, numerosi imprenditori, insomma un fenomeno con evidenza sistemica e sistematica.

Vero è che il giornalista rivolgeva al sindaco domande sulla” Scuola della Misericordia” in una conferenza stampa su altro argomento, ma cos’altro poteva fare un giornalista in possesso di notizie scottanti su cui interrogare un sindaco che si sottrae, non risponde, rifiuta il contraddittorio.

Brugnaro lamenta la sede impropria e si rifiuta di rispondere irritato per le domande poste, considerate impertinenti e fuori contesto.

 La pertinenza, invece, lo dimostreranno i servizi trasmessi il 5.11.2023 “La Misericordia di Brugnaro” e il 17/12/2023 “C’era un cinese a Venezia” che scoperchiano il vaso di Pandora di chi gestisce l’amministrazione cittadina con piglio padronale subordinando l’interesse pubblico a quello privato.

 Non si può liquidare la faccenda come polemica tra un personaggio pubblico e dei giornalisti che gli si accaniscono contro (come ha fatto il Gazzettino il giorno dopo la trasmissione), non si tratta di allusioni o illazioni, congetture o supposizioni, ma di notizie di reato come dimostrano i successivi atti giudiziari.

 

Sarebbe bastata la classica goccia a far traboccare il vaso, ma è arrivato uno stravaso e la città si è trovata sommersa dal fango della gestione aziendale del Comune di Venezia.

Fa tenerezza il sindaco, basito e indignato davanti alle accuse, non capisce, sinceramente convinto di aver fatto un servizio pubblico con la sua gestione mercantile e imprenditoriale della città.

Sente di dover essere l’agente di commercio della città lagunare, gallina dalle uova d’oro fritte poi in terraferma dov’è l’elettorato del sindaco.

È novità assoluta e inedita vedere un sindaco fare il sensale di sé stesso, prodigandosi in prima persona per caldeggiare operazioni immobiliari su terreni di sua personale proprietà, rassicurando “Wong” circa le possibilità d’incremento di valore dell’area e dell’investimento.

Tanto che nel video del 24 aprile 2016 si vede il sindaco dire “qui è tutto edificabile, questo qui è un bacino di acqua eh, non è terra, è acqua per cui qua volendo c’era da fare tutto un ragionamento…”.

A differenza del film “Totò truffa”, in cui Totò vende la fontana di Trevi, qui il sindaco anfibio è effettivamente il padrone, avendo acquistato l’area formata da due zone paludose separate tra loro che dopo l’acquisto si riesce a unificare.

Utile dev’essere risultata l’esperienza e l’abilità di “Luciana Colle” già funzionaria vicedirettrice del demanio e poi vicesindaca di Venezia dal 2015 al 2020 con deleghe alla casa e alle politiche per la residenza, al riordino del patrimonio, al federalismo demaniale, tornata al demanio a fine mandato nel 2020.

La si vede nei filmati trasmessi da Report partecipare a incontri istituzionali con il magnate cinese Wong.

Su quello spazio tra terra e acqua Brugnaro sembra saper bene come intervenire leggendo il testo dell’esposto presentato alla Corte dei conti dall’ arch. “Alberto Bernstein” il 2 marzo 2020, dove si solleva il dubbio che una variazione catastale delle aree intervenuta dopo l’acquisto dell’area dei Pili il 28 febbraio del 2006, possa avere avvantaggiato la società “Porta di Venezia Srl” del sindaco Brugnaro. In effetti qualcosa di strano sembra esserci, tanto che la procura presso la Corte dei conti ha ritenuto di approfondire la questione.

Quelle che seguono sono due planimetrie allegate all’esposto. Al di là del presunto vantaggio per l’unificazione funzionale dell’area, resta il fatto che un terreno comprato a circa cinque milioni di euro nel 2006, viene rivalutato a 14 milioni e, fallita l’operazione Wong che incrementava il valore di 150 milioni, il comune decide di allocare in una parte dei terreni un polo intermodale che porta il valore a 70,3 milioni di euro.

Pubblico non è estensione dell’interesse privato alla sfera pubblica.

Nella logica aziendale il privato fa profitti per accumulare ricchezza, il soggetto pubblico invece dovrebbe investire le entrate per la soddisfazione dei bisogni degli abitanti, ma da tempo il sindaco era preda di un delirio di onnipotenza e privilegiava la realizzazione di opere faraoniche a scapito dei servizi essenziali.

Il patrimonio di edilizia pubblica viene trascurato e i progetti di “rigenerazione” urbana prevedono generalmente l’insediamento di strutture ricettive.

Nulla si fa per attenuare l’emergenza abitativa e l’assenza di politiche per la casa, con vincoli e incentivi, incoraggia la proliferazione delle locazioni turistiche, non regolamentate e altamente remunerative a scapito del mercato della casa in affitto per residenti (introvabile) e in vendita (irraggiungibile per l’aumento proibitivo dei costi).

Brugnaro segue le orme del patriarca indiscusso dei conflitti d’interesse, Berlusconi.

Ma pensa di essere più furbo.

 È convinto di risolvere la questione con quel “blind trust,” che pare vederci benissimo a giudicare dall’impennata dei profitti della sua “LB Holding” da quando è stato eletto.

Nonostante una congiuntura economica non proprio favorevole con il COVID-19, gli affari delle aziende del sindaco sono rimasti in costante crescita.

Contro Brugnaro non ci sono illazioni generiche, quelli contestati sono atti e fatti. Più che di genericità bisognerebbe parlare di generalità di fronte a un modus operandi praticato diffusamente all’interno di una amministrazione, in cui non si muove foglia che Brugnaro non voglia, tanto che gli appetiti di” Boraso” sono noti al sindaco.

Le intercettazioni dimostrano che il sindaco era a conoscenza di comportamenti corruttivi dell’assessore, al quale non contesta la circostanza limitandosi a una tirata d’orecchie e a consigliare prudenza, invitandolo a maggiore cautela e attenzione.

Brugnaro sembra dire che le cose o si fanno bene o è meglio non farle.

Il sindaco che invoca il rispetto del decoro si comporta in modo indecente.

I suoi bracci destro e sinistro (Ceron e Donadin), pare si sedessero ai tavoli di transazioni e contrattazioni giocando il doppio ruolo di referenti delle aziende di Brugnaro (sponsorizzate dagli imprenditori) e dell’amministrazione comunale gestita allegramente.

 I travasi tra aziende, politica e amministrazione creano sabbie mobili in cui la politica s’impantana.

Per avere un occhio di riguardo gli imprenditori versano contributi alla “Reyer” (la società proprietaria della squadra di pallacanestro veneziana ai vertici del campionato di serie A maschile e femminile), o fanno commesse alle aziende della galassia Brugnaro.

“ Ceron” è capo di gabinetto e continua ad esserlo dopo essere stato nominato direttore generale.

Nel frattempo, conserva il posto in “Reyer” di cui dal 2009 al 2021 è dipendente e dal 2008 al 2015 siede nel “CdA “percependo redditi generosi che si aggiungono a quelli della funzione pubblica.

Il vicecapo di gabinetto “Donadini” è invece dipendente di “Umana Spa” (la società che si occupa di lavoro interinale su cui Brugnaro ha costruito la sua fortuna, nata a livello locale, ma che oggi si è diffusa su tutto il territorio nazionale con 151 filiali in 15 regioni, da Pieve di Cadore fino a Catania) dal 2008 al 2022 ed è stato amministratore di tutte le società del gruppo (porta di Venezia Spa, Consorzio Produzione Sviluppo Nordest, Scuola della Misericordia Spa, Salviati Srl, siv Srl, Venice city park Srl, Puliverde Srl, San Giobbe Arl Abate Zanetti Srl).

Nel cerchio magico stanno anche “Giovanni Seno” (amministratore di un’azienda comunale strategica come “AVM” che controlla tra l’altro “ACTV”, l’azienda del trasporto pubblico che fa regolare ricorso ad aziende private per integrare servizi affidando anche tratte come quella del trasporto acqueo dall’aeroporto), poi “Alessandra Bolognin” (Direttore Generale di “Insula”, società incaricata di manutenzione urbana e residenza pubblica, e di “IVE”  la società proprietaria dei beni immobili comunali), “Alessandro Catarossi “(Dirigente della società Casinò di Venezia Spa).

Infine – ma non ultimo – “Fabio Cacco”, uomo di Boraso che viene spostato dagli uffici comunali all’”ufficio gare e contratti di AVM” che controlla varie società e i relativi appalti.

Risulta evidente che Brugnaro è stato incapace di lasciare distinte le due sfere e ha fatto un po’ di confusione gestendo l’amministrazione pubblica come un’azienda privata, il cui scopo è fare profitti accumulando ricchezza e non far utili da destinare alla soddisfazione dei bisogni della cittadinanza, come dovrebbe fare l’amministrazione pubblica.

 Brugnaro sbandiera la riduzione dell’indebitamento comunale e rivendica come virtuoso l’utilizzo delle somme ricavate dal risanamento dei conti pubblici (integrati con nuovi indebitamenti) per realizzare grandi opere, a scapito della qualità dei servizi ai residenti.

Si pensi all’incidente al cavalcavia vicino alla stazione di Mestre, la cui messa in sicurezza doveva essere la priorità, ma si è preferito anteporre la realizzazione di un nuovo grande cavalcavia tra San Giuliano e Polo Scientifico Tecnologico. Su quel fronte novità sul piano giudiziario arriveranno per certo.

Brugnaro dopo aver vinto le elezioni nel 2015, ha consolidato il risultato con il bis nel 2020, occupando il Comune con un blocco di potere imperniato su un sistema clientelare che innerva capillarmente ogni ambito dell’attività amministrativa comunale.

Le accuse non riguardano irregolarità formali nei finanziamenti, ma la corruzione del vertice della città nell’esercizio delle funzioni di pubblici amministratori, sia al livello basso di commesse per la fornitura di servizi e degli appalti per forniture e manutenzioni, che a quello più appetibile dei grandi progetti di trasformazione urbana.

 

Privato (verbo) è il risultato del sottrarre.

I fatti documentati da “Report” sono d’indiscutibile gravità e si aggiungono ai precedenti articoli a stampa o servizi televisivi che hanno puntato i riflettori sul sindaco Brugnaro, accusato di amministrare la città e la maggioranza che la governa con postura padronale, dimenticando che “el paron” a Venezia è stato sempre e solo il campanile di San Marco, che con i rintocchi delle sue campane ritmava la giornata lavorativa e la vita sociale.

Come la città non gli appartiene, così il sindaco non appartiene alla città.

Abita in provincia di Treviso e viene per questo detestato dalla maggioranza dei cittadini della città antica che lo considerano non proprio un foresto, ma certamente un campagnolo, tanto che gli è stato affibbiato il soprannome di “grebano” (che viene dallo sloveno greben – cresta di montagna – e in genovese ha acquisito la connotazione di persona rozza, zotico, propria di chi vive fuori dal mondo, paradossale attributo per chi si vuole accreditare come protagonista di mondanità).

Detesta gli abitanti della città lagunare al punto che appena rieletto nel 2020 aveva promesso di farla pagare ai veneziani (ytali.com/2020/09/23/e-dopo-il-voto-il-sindaco-taglia-il-ponte-con-venezia/) e lo ha fatto, rinunciando all’opportunità che ha la sola Venezia di normare e così arginare le locazioni turistiche, continuando a far aprire nuovi alberghi, tollerando il moto ondoso, incoraggiando interventi speculativi, penalizzando la città storica a vantaggio delle città di terraferma, ritirando le deleghe alle municipalità e depotenziando il decentramento amministrativo… Brugnaro non è mai stato il sindaco di tutti i cittadini, ma ha infine privato Venezia, la città intera, della dignità.

 

Privato (sostantivo) è diritto alla riservatezza, non alla reticenza.

Parallelamente all’accertamento delle responsabilità giudiziarie c’è l’assunzione della responsabilità politica.

Il sindaco non ama il confronto, preferisce i lunghi monologhi solitari, come quelli che è uso dispensare in un consiglio comunale imbavagliato da un regolamento da lui introdotto che contrae drasticamente i tempi d’intervento dei consiglieri lasciando però ad assessori e sindaco facoltà d’intervenire a piacimento e ripetutamente con interventi di durata indefinita e discrezionale.

Non si può sorvolare, fuggire dal confronto con il consiglio comunale e stabilire che il 9 settembre se ne parlerà.

Giustamente l’opposizione ha chiesto e ottenuto da regolamento una seduta straordinaria che si terrà il giorno 2 agosto a Mestre, ma – nonostante la rilevanza del confronto – viene rifiutato di derogare al regolamento il portare a 8 i minuti concessi per ciascun intervento, confermando il limite di 4 minuti (mentre il sindaco sarà libero di parlare a quanto gli pare).

Dove siamo, a Topolinia, a Paperopoli o a Venezia città del mondo?

 

 

 

 

I sionisti revisionisti sfidano gli Stati Uniti

a staccare la spina alla loro agenda della Nakba.

Unz.com - Alastair Crooke – (19 agosto 2024 ) – ci dice:

 

Gli israeliani sono stati profondamente divisi in questi ultimi anni, incapaci di coalizzarsi attorno a un governo.

 Dopo cinque elezioni generali, hanno deciso di licenziare la squadra “Lapid”/”Gantz” e di mettere al potere una nuova coalizione formatasi attorno a Netanyahu e a piccoli partiti suprematisti ebraici.

 

Tuttavia, subito dopo la formazione del nuovo governo, si è verificata una grave esplosione di "rimorso degli acquirenti", con un segmento sostanziale di israeliani apparentemente pronto a contemplare quasi tutto per estromettere il loro governo.

Manifestazioni si sono verificate regolarmente in tutto Israele per evitare che il paese diventasse – nelle parole di un ex direttore del Mossad – "uno stato razzista e violento che non può sopravvivere".

Ma probabilmente è già troppo tardi.

La maggior parte delle persone al di fuori di Israele tende a raggruppare punti di vista diversi, e spesso opposti, in Israele, solo attraverso la prospettiva riduttiva di vedere tutti questi diversi attori come ebrei e sionisti di sfumature leggermente diverse.

Non potrebbero sbagliarsi di più.

C'è una divisione esistenziale; ci sono diverse forme di sionismo:

le divisioni riguardano il significato stesso di ciò che significa essere un ebreo.

Benjamin Netanyahu è un "sionista revisionista", cioè un seguace di “Vladimir Jabotinsky” (per il quale suo padre Benzion Netanyahu è stato segretario privato):

 il "sionismo revisionista" è l'esatto opposto del sionismo culturale del “Congresso ebraico mondiale”.

Da giovane, Netanyahu professava che la Palestina è "una terra senza popolo per un popolo senza terra".

Di conseguenza, era a favore dell'espulsione di tutti i "blow-in" arabi (come li vedeva lui).

Inoltre, sosteneva l'idea che lo Stato di Israele si estendesse "dal Nilo all'Eufrate".

Tuttavia, durante i suoi 16 anni come primo ministro, Netanyahu è stato percepito come moderato (diventato più pragmatico), ma ancora subdolo.

 Con il senno di poi, forse si è semplicemente adattato ai tempi.

O forse, stava praticando la "doppia verità" straussiana – la pratica che “Lev Strauss” insegnò ai suoi seguaci come l'unico mezzo per preservare il "vero" ebraismo all'interno dell'ethos "liberal-europeo" (in gran parte ashkenazita).

L'"esoterismo" di Strauss (tratto da “Maimonide”, il primo mistico ebreo), consisteva nel professare esteriormente una "cosa mondana", pur conservando interiormente una lettura esoterica del mondo completamente contrastante.

Giusto per essere chiari:

i sionisti revisionisti (di cui Netanyahu è uno), includono “Menachem Begin” e “Ariel Sharon” che hanno dimostrato ciò di cui erano capaci con la “Nakba” (l'espulsione di massa dei palestinesi) nel 1948.

 

Netanyahu è di questa "linea" – e quindi è una fazione dominante chiave a Washington.

La 'guerra' con Washington, dopo il 7 ottobre.

 

In un primo momento, Washington ha reagito con un sostegno immediato e irriflessivo a Israele, ponendo il veto a varie risoluzioni di cessate il fuoco del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e provvedendo completamente alle esigenze militari di Israele per la distruzione dell'enclave palestinese a Gaza.

Era impensabile, agli occhi dell'establishment statunitense, fare qualcosa di diverso dal sostenere Israele.

 Il “Qualitative Military Edge” (QME) di Israele è consacrato come una delle strutture fondamentali che sostengono il fragile ramo su cui poggia l'egemonia degli Stati Uniti.

 

Gli americani comuni (e alcuni membri dell'amministrazione), tuttavia, guardavano gli orrori del genocidio "in diretta" sui loro telefoni cellulari.

 Il Partito Democratico ha iniziato a fratturarsi gravemente.

 I "mediatori di potere"(il “Consiglio”) dietro le quinte hanno iniziato a fare pressione sul gabinetto di guerra israeliano per negoziare il rilascio degli ostaggi e concludere un cessate il fuoco a Gaza – sperando in un ritorno allo status quo ante.

Ma il governo di Netanyahu – in vari modi tautologici – ha detto "no", giocando spudoratamente sul trauma del 7 ottobre dei suoi cittadini, per affermare la necessità di distruggere Hamas.

Washington, un po' tardivamente, si rese conto che il 7 ottobre era ormai il pretesto per i seguaci di “Jabotinsky “per fare ciò che avevano sempre voluto fare: espellere i palestinesi dalla Palestina.

Il messaggio israeliano è stato perfettamente "ricevuto e compreso" dagli strati dominanti di Washington:

 i sionisti revisionisti (che rappresentano circa 2 milioni di israeliani) intendevano cinicamente imporre la loro volontà agli anglosassoni;

per minacciarli di innescare una guerra con il mondo, in cui gli Stati Uniti "brucerebbero":

non esiterebbero a far precipitare gli Stati Uniti in un'ampia guerra regionale, se la Casa Bianca cercasse di minare il progetto neo-Nakba.

 

Nonostante l'assoluto sostegno che Israele ha a Washington, sembra che la classe dominante abbia deciso che l'ultimatum dello "stratagemma revisionista" non poteva essere tollerato.

Erano in corso le cruciali elezioni americane.

Il soft power degli Stati Uniti in tutto il mondo stava crollando.

Chiunque in tutto il mondo abbia assistito allo svolgersi degli eventi ha capito che l'uccisione di 40.000+ persone innocenti non ha nulla a che fare con l'eliminazione di Hamas.

Comprendere il contesto.

Per capire la natura di questa guerra occulta tra i sionisti revisionisti e Washington, è necessario rivisitare “Leo Strauss”, un ebreo tedesco, che aveva lasciato la Germania nel 1932 sotto gli auspici di una sovvenzione della” Fondazione Rockefeller”, per poi arrivare negli Stati Uniti nel 1938.

 

Il punto qui è che le idee in gioco in questa lotta ideologica non riguardano solo israeliani e palestinesi.

Riguardano il controllo e il potere.

 L'essenza dell'agenda dell'attuale governo israeliano – in particolare la sua controversa riforma legale – sono puri derivati di “Leo Strauss”.

La preoccupazione tra i governanti statunitensi era che l'agenda di Netanyahu stesse diventando un esercizio di “puro potere straussiano”, a spese del potere laico americano.

Vale a dire che le nozioni revisioniste sono condivise dall'influente gruppo di americani che si è formato intorno a questo professore di filosofia – Leo Strauss – all'Università di Chicago.

Molti resoconti riportano che egli aveva formato un piccolo gruppo interno di fedeli studenti ebrei ai quali dava lezioni orali private:

il significato esoterico della politica era centrato, racconta per sentito dire, sull'affermazione dell'egemonia politica come mezzo per proteggersi da una nuova “Shoah” (olocausto).

Il nucleo del pensiero di Strauss – il tema su cui sarebbe tornato più volte – è quello che lui chiamava la curiosa polarità tra “Gerusalemme” e Atene”.

 Cosa significavano questi due nomi?

 In apparenza, sembrerebbe che Gerusalemme e Atene rappresentino due codici o modi di vita fondamentalmente diversi, persino antagonisti.

La Bibbia, sosteneva Strauss, non si presenta come una filosofia o una scienza, ma come un codice di legge;

 una legge divina immutabile che ci impone come dovremmo vivere.

Infatti, i primi cinque libri della Bibbia sono conosciuti nella tradizione ebraica come la “Torah” e 'Torah' è forse tradotto più letteralmente come 'Legge'. L'atteggiamento insegnato dalla Bibbia non è quello dell'auto-riflessione o dell'esame critico, ma di assoluta obbedienza, fede e fiducia nella Rivelazione.

 Se l'ateniese paradigmatico è Socrate, la figura biblica paradigmatica è Abramo e l'”Akedah” (la legatura di Isacco), che è pronto a sacrificare suo figlio per un incomprensibile comando divino.

 

La democrazia liberale occidentale ha portato l'uguaglianza civile, la tolleranza e la fine delle peggiori forme di persecuzione.

Eppure, allo stesso tempo, il liberalismo richiedeva all'ebraismo – come a tutte le fedi – di subire la privatizzazione della fede, la trasformazione della legge ebraica da un'autorità comunitaria ai recinti della coscienza individuale.

Il risultato, come Strauss lo ha analizzato, è stato una benedizione mista.

Il principio liberale della separazione tra Stato e società, tra la vita pubblica e la fede privata, non poteva che portare alla "protestantizzazione" dell'ebraismo, suggeriva.

Per essere chiari:

questi due modi antagonisti di essere esprimono punti di vista morali e politici fondamentalmente diversi.

Questa è l'essenza di ciò che divide i due "campi" che abitano Israele oggi: l'"ebraismo culturale" democratico contro l'ebraismo della fede e dell'obbedienza alla Rivelazione divina.

Tendere la trappola per gli Stati Uniti.

 

Gli Straussiani statunitensi hanno iniziato a formare un gruppo politico mezzo secolo fa, nel 1972.

Erano tutti membri dello staff del senatore democratico Henry "Scoop" Jackson, e comprendevano “Elliott Abrams”, “Richard Perle” e “David Wurmser”.

Nel 1996, questo trio straussiano scrisse uno studio per il nuovo primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.

Questo rapporto (la strategia del taglio netto) sosteneva l'eliminazione di Yasser Arafat; l'annessione dei territori palestinesi; una guerra contro l'Iraq e il trasferimento dei palestinesi lì.

 Netanyahu era un membro di questo circolo.

La Strategia è stata ispirata non solo dalle teorie politiche di Lev Strauss, ma anche da quelle del suo amico, “Ze'ev Jabotinsky”, il fondatore del sionismo revisionista, di cui il padre di Netanyahu era segretario privato.

A scanso di equivoci, gli straussiani americani – oggi di solito chiamati "neo-con" – non sono in linea di principio contrari all'agenda della Nakba del governo Netanyahu.

Non era la sofferenza degli abitanti di Gaza che li esercitava;

piuttosto, erano le minacce dei sionisti revisionisti di lanciare un attacco contro l'Iran e il Libano.

Perché, se questa guerra dovesse essere lanciata, l'esercito israeliano – di sicuro – non sarebbe in grado di sconfiggere Hezbollah da solo.

E per Israele fare la guerra all'Iran equivarrebbe a una follia certificabile.

Così, per salvare Israele, gli Stati Uniti sarebbero indubbiamente costretti a intervenire.

 L'equilibrio del potere militare si è spostato considerevolmente sia verso Hezbollah che verso l'Iran dopo la guerra israelo-libanese del 2006 e qualsiasi guerra ora sarebbe un'impresa ardua e rischiosa.

Eppure, questo era l'essenza dell'agenda "esoterica" (interna) tacita del governo israeliano.

Washington cerca di respingerlo, ma si ritrova sotto scacco matto.

L'unica alternativa per gli Stati Uniti sarebbe quella di incoraggiare un colpo di stato militare a Tel Aviv.

Già alcuni alti ufficiali e sottufficiali israeliani si sono riuniti per suggerire questo. Nel marzo 2024, il generale” Benny Gantz” è stato invitato a Washington (contro la volontà del primo ministro).

Tuttavia, non accettò l'invito a rovesciare il primo ministro.

È andato per assicurarsi di poter ancora salvare Israele, e che i suoi alleati negli Stati Uniti non si sarebbero rivoltati contro i quadri militari israeliani.

 

L'accordo governativo prevedeva che “Ben-Gvir” guidasse una forza armata autonoma in Cisgiordania.

Gli fu affidata non solo la polizia nazionale, ma anche la polizia di frontiera, che fino ad allora era stata di competenza del Ministero della Difesa.

L'accordo prevedeva anche la creazione di una Guardia Nazionale su larga scala e una presenza rafforzata di truppe di riserva all'interno della polizia di frontiera.

“Ben-Gvir” è un “kahanista”, cioè un discepolo del rabbino “Meir Kahane”, che chiede l'espulsione dei cittadini arabi palestinesi da Israele e dai Territori Occupati e l'instaurazione di una teocrazia, e non fa mistero di voler usare la polizia di frontiera per espellere le popolazioni palestinesi, siano esse musulmane o cristiane.

Le forze ufficiali di “Ben Gvir” rappresentano, come ha notato “Benny Gantz”, un "esercito privato".

Ma questa è la metà di tutto – perché detiene separatamente la fedeltà di centinaia di migliaia di coloni-vigilantes della Cisgiordania su cui il rabbino radicale, “Dov Lior “e la sua cricca di influencer rabbini radicali di Jabotinsky, hanno il controllo.

L'esercito regolare teme questi vigilantes – come abbiamo visto alla base militare di “Sde Teiman” – quando i vigilantes della milizia di” Ben Gvir “hanno preso d'assalto la base, per proteggere i soldati accusati di aver violentato i prigionieri palestinesi.

L'ansia dei vertici militari israeliani di fronte alla realtà di questo "esercito Jabotinsky" è evidenziata dall'avvertimento dell'ex primo ministro “Ehud Barak” che:

"Con la copertura della guerra, un putsch governativo e costituzionale sta ora avendo luogo in Israele senza che venga sparato un colpo.

Se questo putsch non viene fermato, trasformerà Israele in una dittatura de facto nel giro di poche settimane.

Netanyahu e il suo governo stanno assassinando la democrazia...

L'unico modo per prevenire una dittatura in una fase così avanzata è quello di bloccare il paese attraverso la disobbedienza civile non violenta su larga scala, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, fino a quando questo governo non cadrà.

Israele non ha mai affrontato una minaccia interna così seria e immediata alla sua esistenza e al suo futuro come società libera".

 

L'élite dell'IDF vuole un accordo di cessate il fuoco e ostaggi, in primo luogo per "fermare Ben-Gvir" – non perché risolva la questione palestinese di Israele. Non è così.

Ma l'ultimatum di Netanyahu è che se l'“assassinio di Haniyeh” non è sufficiente a far precipitare gli Stati Uniti nella Grande Guerra che darà a lui (Netanyahu) la Grande Vittoria, può sempre innescare una provocazione più grande:

“ Ben Gvir” controlla anche la sicurezza del Monte del Tempio – c'è sempre la scala di escalation del Monte del Tempio/Al-Aqsa disponibile per salire (minacciando la distruzione della Moschea di Al-Aqsa).

L'America è in trappola.

I mediatori del potere sono infelici, ma impotenti.

 

 

La "relazione speciale" degli Stati Uniti

con Israele: la schiavitù abietta.

 Unz.com - Kevin Barrett – (16 agosto 2024) – ci dice:

 

Di recente sono tornato negli Stati Uniti dopo un'assenza di un anno, dopo aver preso la residenza nell'esotico Marocco lo scorso luglio.

 Sfortunatamente avevo un legame stretto a Los Angeles, che è diventato ancora più stretto quando la dogana e la protezione delle frontiere degli Stati Uniti mi hanno scelto per l'interrogatorio.

Sembra che le cose interessanti appaiano sempre sugli schermi governativi quando inseriscono il mio nome.

In quale altro modo potrebbero sapere che sono uno scrittore noto per aver messo in discussione la versione ufficiale dell'11 settembre?

"Allora, chi è stato?" ha chiesto l'agente.

 "Israele", risposi senza esitazione.

Una frazione di secondo dopo, mi stavo maledicendo per la mia onestà impulsiva, causata dall'insonnia e dal jet lag:

"Se quell'agente del CPB è un sionista, mi tratterranno per ore e non riuscirò mai a stabilire la mia connessione!"

Fortunatamente l'agente non si è offeso e mi ha rilasciato appena in tempo per prendere il mio volo.

A quanto pare l'America non è ancora un completo inferno totalitario occupato dai sionisti.

Ma ci stiamo arrivando.

Un segno dei tempi è stato il discorso del primo ministro israeliano Netanyahu al Congresso il 24 luglio.

La buona notizia è che 92 legislatori hanno boicottato il discorso del criminale di guerra genocida.

 La cattiva notizia è che gli altri 443 senatori e rappresentanti hanno offerto ripetute standing ovation.

Perché più di 4/5 dei legislatori americani hanno salutato appassionatamente il peggior criminale di guerra del 21° secolo?

Perché la nauseante e ossequiosa dimostrazione di lealtà a un'entità straniera genocida?

Tutto si riduce a quella che viene eufemisticamente chiamata la "relazione speciale" tra Stati Uniti e Israele.

 

Quindi, qual è esattamente la natura di questa relazione speciale?

Ci sono molte risposte disponibili:

una ricerca su Google di "relazione speciale USA-Israele" produce 240 milioni di risultati.

 La prima cosa che Google ci dice è che:

"Israele e gli Stati Uniti sono strettamente legati da legami storici e culturali, nonché da interessi reciproci.

Le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Israele sono forti, ancorate a oltre 3 miliardi di dollari di finanziamenti militari esteri all'anno".

Suona vagamente ottimista e del tutto innocuo, almeno fino a quando non ci interroghiamo sulla natura precisa di quei "legami storici e culturali" e dei presunti "interessi reciproci".

 I legami storici che non saranno mai menzionati dalle fonti dell'establishment includono quanto segue:

 i banchieri sionisti presero il controllo monetario degli Stati Uniti creando la Federal Reserve nel 1913.

I sionisti hanno usato il loro potere monetario per comprare gradualmente la parte del leone dei media mainstream americani, che ora dominano completamente.

I sionisti probabilmente hanno contribuito a fomentare le rivoluzioni comuniste e le due guerre mondiali del XX secolo.

I sionisti cercarono di uccidere il presidente Harry Truman con una lettera bomba, e in seguito riuscirono a uccidere John F. Kennedy e suo fratello Robert.

 I sionisti misero il loro bene “Lyndon Johnson” alla Casa Bianca per consentire la loro guerra di aggressione e l'accaparramento delle terre nel 1967.

 I sionisti hanno ripetutamente sabotato i piani di pace dei presidenti americani con ogni sorta di mezzi dubbi, dall'aiutare a fare di Jimmy Carter un presidente di un solo mandato nel 1980, al complotto per assassinare Bush padre a Madrid nel 1992, all'invio di Monica Lewinsky alla Casa Bianca di Clinton nel 1995 e alla registrazione delle loro buffonate.

Pochi anni dopo, Israele fece saltare in aria il World Trade Center per dirottare l'esercito americano e usarlo contro i loro nemici.

Questo per quanto riguarda i legami storici.

Che dire allora di quegli interessi reciproci che legano gli Stati Uniti a Israele?

 È ovviamente nell'interesse di Israele continuare a sottrarre il denaro dei contribuenti americani.

 Secondo il “Christian Science Monitor”, il costo reale di Israele per l'America era già di 1,6 trilioni di dollari nel 2002.

Ma cosa ottengono in cambio gli Stati Uniti?

 Non molto, a parte l'inimicizia di praticamente l'intera popolazione dell'Asia occidentale e del mondo musulmano, il disgusto del Sud del mondo e un emergente consenso mondiale sul fatto che gli Stati Uniti siano una superpotenza illegittima che sostiene il genocidio e che dovrebbe essere sostituita dalla Cina.

Israele non ha mai combattuto in nessuna delle guerre americane nella regione. Inoltre, quelle guerre non sarebbero mai accadute senza la schiavitù dell'America a Israele.

 Senza Israele, l'intera regione sarebbe felice di mantenere relazioni amichevoli con gli Stati Uniti.

Gli americani hanno le mani sporche di sangue di milioni di persone a causa delle guerre da e per la lobby israeliana.

Oggi, mentre il genocidio di Gaza continua con il sostegno degli Stati Uniti, sempre più esperti di politica estera, come “Jon Hoffman” su “Time Magazine”, stanno mettendo in discussione la "relazione speciale".

 Hoffman scrive:

"Mentre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu affronta una sessione congiunta del Congresso, Washington deve finalmente affrontare la realtà:

il suo enfatico abbraccio alla guerra di Israele a Gaza non sta promuovendo gli interessi degli Stati Uniti o promuovendo la stabilità regionale, per non parlare dell'immenso tributo umano...

Washington deve porre fine al suo sostegno bipartisan a Israele e districarsi da questa tragedia".

Belle parole.

Ma il sostegno degli Stati Uniti a Israele non è solo un errore casuale.

È il prodotto di una presa di potere ostile multigenerazionale ebraico-sionista delle vette di comando dell'America.

 Per rimediare alla situazione, quelle alture dominanti dovranno essere prese d'assalto e riconquistate.

 

 

 

 

La rivoluzione digitale è

la prima arma di Satana.

 Comedonchisciotte.org - Markus – (20 Agosto 2024) - Paul Craig Roberts - paulcraigroberts.org - ci dice:

I miei lettori sanno che provo un odio mortale nei confronti della rivoluzione digitale.

La considero un disastro equivalente alla creazione delle armi nucleari.

 Entrambe possono distruggere le nostre vite e molto probabilmente lo faranno:

 le armi nucleari distruggendoci fisicamente e la rivoluzione digitale distruggendo la nostra libertà.

La rivoluzione digitale è la base, già in atto, per lo stato di polizia, e sarà uno stato di polizia totale, molto peggiore di quello di 1984 di George Orwell.

Il fatto che i “nerd” che hanno ideato la rivoluzione digitale fossero troppo stupidi per vederne le conseguenze indica che i tecnici non sono molto intelligenti.

Ogni volta che l’uomo gioca a fare Dio si verifica un disastro.

Negli ultimi tre giorni ho vissuto l’inferno digitale.

 Internet è stato interrotto per tre giorni e non c’erano informazioni.

 L’azienda ha un servizio clienti talmente scarso che è stato difficile persino parlare con un robot.

Bisogna lasciare un numero per essere richiamati perché “tutti i nostri rappresentanti sono impegnati ad aiutare altri clienti”.

Quando la telefonata arriva, si apprende che c’è un’interruzione di corrente in un’ampia area e viene fornita una stima per il tempo di riparazione necessario.

 Vi inseriscono in una lista di messaggi per i cellulari.

Dal 13 al 14 agosto i tempi di riparazione sono stati prolungati quattro volte e poi non sono più arrivate informazioni.

 La mattina del 14 un messaggio mi aveva comunicato che il servizio era stato ripristinato.

Non era così.

Ho chiamato il fornitore del servizio che, dopo aver richiamato, è stato in grado di confermare che il servizio non era stato ancora riattivato.

Tutto questo, secondo me, perché, per incrementare i profitti dell’azienda e quindi i “premi di produzione” dei dirigenti e del consiglio di amministrazione, l’azienda spende pochissimo per la manutenzione e ha sostituito i propri addetti alle riparazioni con appaltatori esterni, mettendo i risparmi sui costi nell’elenco dei profitti.

 In altre parole, l’azienda è stata prosciugata dai suoi dirigenti.

 Inoltre, la manutenzione e i miglioramenti potrebbero essere stati rimandati così a lungo che i pezzi di ricambio per le apparecchiature esistenti non sono più disponibili o sono difficili da reperire.

Questa è l’America di oggi.

Per controllare le mail, ho guidato per diversi chilometri fino a una biblioteca della contea e ne ho trovata una [funzionante] dove ho appreso che il mio servizio internet era stato ripristinato.

Ovviamente non era così.

Ho cercato di controllare le fonti di notizie straniere per vedere cosa stava succedendo, dato che i media statunitensi sono inutili.

Il firewall della biblioteca non mi ha permesso di collegarmi ad un certo numero di siti.

Alcuni ricercatori mi hanno detto che i pochi risultati ottenuti da Trump durante il suo primo mandato non si trovano più online, se non qualche notizia bollata come disinformazione dai “fact checker”.

 In pratica, un mondo fittizio di false narrazioni viene creato per noi mentre ce ne stiamo seduti, insensibili come sempre, a digitare sullo schermo dei nostri cellulari.

Nel vecchio mondo analogico questo era impossibile.

 Ogni giornale aveva il suo “obitorio”.

Ogni biblioteca aveva copie stampate e tutti possedevano libri, giornali e riviste. Oggi le informazioni sono in una nuvola soggetta al rifiuto di accesso e alla cancellazione.

Google sta mettendo la nostra storia reale nel buco della memoria e ne sta creando una nuova e fittizia, coerente con le narrazioni ufficiali.

 Questo è il prezzo che paghiamo per la possibilità di digitare sui nostri telefoni cellulari.

Come se non bastasse la mia frustrazione da Internet, gli ingegneri software della BMW ne hanno aggiunta un’altra.

Sullo schermo della mia BMW vecchia di sei anni è apparso il messaggio “pericolo, problema alla pressione degli pneumatici”.

Mi viene comunicato che posso guidare a 80 miglia all’ora, dieci miglia al di sopra del limite interstatale, ma che devo occuparmi del problema.

Suppongo che ci possa essere un certo pericolo viaggiando su un’autostrada tedesca a 150 miglia all’ora con pneumatici a pressione ridotta, ma, nei fine settimana in pista, sgonfiamo sempre un po’ i nostri pneumatici per migliorare l’aderenza.

Non ho mai avuto problemi con pneumatici sotto gonfiati alle 135-140 miglia orarie che potevo raggiungere sui brevi rettilinei.

Per risolvere il problema, è necessario intervenire su tutti e quattro gli pneumatici. Ma non è ancora finita.

Il software è in grado di rilevare quando la pressione delle gomme scende al di sotto di un valore specifico, ma non può dire quando con il gonfiaggio si raggiunge la pressione corretta.

 In altre parole, non è possibile disattivare l’avviso.

Il software non vi crede.

È necessario dimostrarlo guidando l’auto per un certo tratto, in modo che il sistema possa ricalibrare i valori di gonfiaggio degli pneumatici e confermare che non si sta prendendo una facile scorciatoia disattivando l’avviso.

Non era possibile che le meravigliose auto analogiche che ho avuto facessero perdere tempo a una persona in questo modo, così come non era possibile che il servizio di “assistenza clienti” di un’azienda facesse perdere ore di tempo a un cliente per un problema che, ai tempi dell’analogico, si risolveva con una chiamata di tre minuti (con risposta al terzo squillo) ad un telefono fisso sempre collegato.

Inoltre, la persona che rispondeva al telefono non era un robot, era in grado di gestire qualsiasi problema e non si dovevano aspettare altri 20 minuti per raggiungere un’altra persona all’interno dell’azienda che si occupa di un solo problema.

Provate voi stessi, chiamate la vostra banca, il vostro servizio Internet.

Questo è ciò che otterrete:

 volete una fatturazione, aprire un conto, chiudere un conto, cambiare un appuntamento, assistenza tecnica o qualche riparazione?

Bisogna anche indicare se si parla inglese o spagnolo, un’altra indicazione di quanto siamo avanti nella perdita del nostro Paese.

 Chiaramente, se c’è un’assimilazione, è quella degli americani bianchi che vengono assorbiti dagli immigrati-invasori.

Non mi sto solo sfogando. Sto sottolineando fatti importanti e critici.

 La rivoluzione digitale ha permesso alle aziende di caricare il costo delle relazioni con i clienti sul cliente stesso.

 Il cliente ne paga le conseguenze in ore di tempo sprecato e con lo stress da frustrazione.

Anche quando finalmente si riesce a parlare con una persona in carne e ossa, si tratta di qualcuno in Asia che si riesce a malapena a capire e le cui risposte sono automatizzate e spesso difficili da adattare al problema.

La rivoluzione digitale ha completamente distrutto la nostra privacy e la nostra sicurezza.

Ho davanti a me un avviso di una società finanziaria che recita:

“I tipi di informazioni personali che raccogliamo e condividiamo … possono includere: nome, numero di telefono, indirizzo di casa e di posta elettronica, stato civile, informazioni sui membri della famiglia, numero di previdenza sociale, numero di patente di guida e registri di guida, informazioni sanitarie, informazioni sul credito e punteggi di credito”.

In altre parole, mettono tutti i vostri dati identificativi su Internet, dove qualsiasi hacker può rubare la vostra identità, aprire conti e carte di credito a vostro nome e entrare nei vostri conti bancari e di investimento.

Mi è stato detto che posso “limitare alcune condivisioni, ma non tutte”.

Nonostante la protezione della privacy prevista dalla Costituzione degli Stati Uniti, la rivoluzione digitale consente alla NSA, all’FBI, a qualsiasi servizio di intelligence straniero, al Dipartimento di Stato, alla Sicurezza Nazionale e a chiunque altro di spiarci senza un mandato e di compilare un file su ciascuno di noi contenente i nostri contatti, interessi di lettura, acquisti, viaggi, orientamenti politici, affari e così via.

Gli stupidi “nerd” dell’Università di Stanford sono riusciti a creare il video di una persona che parla con la propria voce, con i movimenti labiali che corrispondono alle parole pronunciate, in grado di autoaccusarsi di qualsiasi reato le autorità decidano di arrestarla.

Immaginate un avvocato difensore che cerchi di convincere i giurati di una normale giuria americana che ciò che stanno vedendo con i propri occhi è una montatura.

Tra gli americani non sembra esserci alcuna consapevolezza di ciò che è “off limits” se si vuole che la libertà sopravviva.

Sono convinto che, a prescindere dalle intenzioni dei suoi sostenitori, la conseguenza dell’Intelligenza Artificiale sia quella di allontanare gli esseri umani dalle funzioni umane e di consegnarci tutti al dominio dei tiranni.

 I pochi, minuscoli benefici dell’IA non valgono la distruzione dell’indipendenza e della libertà dell’uomo.

Eppure non c’è via d’uscita dalla strada verso un vero e proprio inferno e la distruzione dell’umanità.

Paul Craig Roberts - paulcraigroberts.org

(paulcraigroberts.org/2024/08/15/the-digital-revolution-is-satans-master-weapon/).

 

 

 

 

 

Che i giochi del DNC abbiano inizio.

Theburningplatform.com - Guest Post di Jim Kunstler – (19 agosto 2024) – ci dice:

 

"Ci dirigiamo a Chicago su un'ondata di euforia, esuberanza, esultanza, eccitazione e persino, si potrebbe dire, estasi". — “Maureen Dowd”, Il” New York Times:

 

Affari chiusi a Chicago.

Sembra un po' insurrezionale allo United Center di Chicago all'improvviso, quando il governatore dell'Illinois” Jabba the Pritzker” ordina la costruzione di un muro attorno al perimetro per proteggere il Partito Democratico dal suo stesso paniere di deplorevoli – il gruppo pro-Hamas, Antifa / BLM – con la Guardia Nazionale dello Stato "in attesa".

 Il New York Post e altre fonti di notizie riportano 100.000 manifestanti anti-israeliani che migrano lì per animare una convention che ha anche il potenziale per andare fuori copione all'interno dell'arena – dal momento che il copione è stato scritto da una manciata di mandarini del partito, con il consenso dei delegati convocati, che potrebbero essere un po' irritati per l'accordo.

Ciò di cui il partito ha più bisogno questa settimana è un'aura plausibile che sia saldamente in controllo degli eventi, avendo messo a segno un colpo di stato dopo l'altro sulla propria base.

Più di recente, Pelosi e i suoi amici hanno passato la macchia nera a "Joe Biden". (Il modo più facile o il modo più difficile.)

 Ha colto il suggerimento e si è ritirato.

Ma allora, come ha fatto esattamente “Veep Kamala” a collegarsi al suo slot? Cinque minuti prima, erano, tipo, yccchhhh, lei?

 E poi, due secondi dopo, qualcuno ha organizzato una chiamata Zoom pre-convention "voto virtuale" dei delegati – come un trucco magico di David Copperfield a Las Vegas – seguita da "certificazione!"

 (Da chi? Risposta: i certificatori.)

 Badda bing, badda bang! La loro "democrazia" è stata distrutta.

Quindi, si può immaginare che le cose potrebbero sfuggire al controllo in esatta proporzione al disperato bisogno dei mandarini di sembrare legittimamente al controllo – quando sono solo una cricca di tiranni spaventati e rigidi che gestiscono truffe contro il loro stesso popolo – e il risultato sembra la metamorfosi certificata dei democratici nel Partito del Caos.

 

Perché spaventato? A causa di una lunga lista di gravi crimini contro il popolo americano negli ultimi dieci anni, vari tradimenti commessi sotto il colore della legge, per i quali temono di essere perseguiti e puniti se viene eletta la persona sbagliata.

Proprio nel normale corso delle cose a Chicago, il locale ABC-7 News riporta: "Almeno 23 colpi d'arma da fuoco, 5 fatalmente, nella violenza armata del fine settimana in tutta la città" durante il fine settimana pre-convention.

 C'è da chiedersi se questa ordinaria illegalità di fondo si riverserà nel tumulto politico che sicuramente sconvolgerà le strade.

Saccheggiare, qualcuno?

 Le attività commerciali del quartiere "Loop" del centro hanno chiuso le loro vetrine.

Come se un misero foglio di compensato potesse tenerli fuori.

Mi è capitato di essere alla “Convention Democratica del 1968” a Chicago, più nel ruolo di un giornalista larvale che di un attivista, ma proprio lì nell'azione.

 Sono andato a Chicago dallo stato di New York con il mio amico del college Bill Murphy nella sua Rambler, l'auto con i sedili reclinabili su cui si poteva dormire! (L'abbiamo fatto, in vari parcheggi.)

 Prima dell'evento, il senatore Robert F. Kennedy, fratello di JFK, un candidato dichiarato contro la guerra, marciò metodicamente attraverso le primarie raccogliendo delegati, dando speranza alla vasta demografia dei college Baby Boomer che avrebbe posto fine alla stupida guerra in Vietnam e alla leva militare con essa.

Quando gli hanno sparato alla testa all'Ambassador Hotel il 5 giugno, la notte in cui ha vinto le primarie della California, tutto è cambiato.

Gli allora mandarini del partito cercarono di ingaggiare” Hubert Humphrey” per correre contro “Richard Nixon”.

Sul campo di battaglia c'erano due cavalieri pacifisti, il senatore del Minnesota Eugene ("Clean Gene") McCarthy, un poeta irritabile che non combatteva molto, e George McGovern, un socialista della prateria non del tutto pronto per la prima serata dello stato del South Dakota.

Potreste essere sorpresi di sentire che i media mainstream dell'epoca erano contro la guerra, e piuttosto ostili all'establishment politico che gestiva le cose dal presidente Lyndon Johnson fino al sindaco Richard Daley di Chicago – con la CIA e l'FBI in agguato oscuro nelle loro ombre, impegnati ad assassinare la gente.

“Walter Cronkite” ha avuto un attacco di merda in onda guardando i teppisti del sindaco Daley spingere i giornalisti della rete (in particolare Dan Rather) che lavoravano alla convention.

 Il partito uscì dalla convention con un cattivo odore. Humphrey perse a novembre.

“Daley” e la sua polizia erano un gruppo rude e trattavano la folla hippie a Grant Park e giù su Michigan Avenue piuttosto duramente, con gas lacrimogeni e manganelli.

La Guardia Nazionale era visibilmente in bilico sul tetto dell'Istituto d'Arte con i fucili puntati contro gli hippies sottostanti.

Le cose si sono fatte piuttosto lievitate.

È un miracolo che nessuno sia stato ucciso.

Il partito andò avanti e nominò Humphrey con spietata efficienza.

Alla fine, i disordini della convention del 1968 furono un atto di futilità.

La convention del '68 fu il debutto pubblico dell'organismo che oggi chiamiamo blob – lo Stato Profondo in azione.

Ed era lo scintillio dell'idealismo hippie.

La guerra del Vietnam durò altri sette anni fino a quando finì ignominiosamente sotto Gerald Ford, seguita dalla discoteca, dall'inflazione e dalla delocalizzazione dell'industria statunitense.

Questa volta, i media sono stati completamente assorbiti dal blob, facendo tutti i suoi ordini, come il “Chat GPT “personale del blob, mentre il blob stesso è cresciuto fino a diventare un'entità governativa più grande e più potente della fragile impalcatura dei funzionari eletti che lo difendono.

Ma il Partito Democratico ha vacillato malamente nei suoi sforzi di anni per coprire il blob, principalmente mentendo al popolo americano su tutto.

Candidare "Joe Biden" nel 2020 è stato un atto disonesto di disperazione che ha funzionato solo con truccato le elezioni e poi perseguito chiunque abbia tentato di lamentarsi.

Il partito sapeva che "JB" era un fantasma mentale quattro anni fa, e ha avuto la sfrontatezza di provare a candidarlo di nuovo nel '24, fino a quando il vecchio "Joe" lo ha reso impossibile con il suo comportamento pubblico demenziale.

Sanno anche che “Kamala Harris” è un recipiente vuoto con un problema con l'alcol, ma hanno disperatamente fatto di tutto per farla sembrare legittima.

La sua performance nelle ultime tre settimane non è stata esattamente rassicurante.

Il suo compagno di corsa, il governatore Walz, è impazzito.

Perché ora non dovrebbero tentare di scaricarli con la stessa malafede con cui li hanno installati?

“Gawd” sa quale caos potrebbe scuotere le strade fuori dallo United Center.

 Gli ultimi anni di vita degenerata negli Stati Uniti hanno prodotto una coorte di giovani con un tasso sbalorditivo di malattie mentali.

Avete già visto molto di quanto possa diventare oscuro “Antifa “con i suoi quadri trans assassini che non vedono l'ora di agire.

Ma c'è anche da chiedersi come andranno i discorsi formali dei nababbi del partito?

Potrebbero esserci fischi all'élite?

 Come saluterà la folla la signora Pelosi, i consiglieri del partito che hanno organizzato le cose come stanno ora?

 Cosa diavolo può dire Hillary Clinton del candidato che detesta apertamente?

Bill Clinton, dipinto come un predatore sessuale dal caucus Me-Too, avrà un bagno d'amore o una spalla fredda?

 Quanto sembrerà falsa l'unità del partito?

Dalla platea emergeranno mozioni a sorpresa per modificare il programma prestabilito?

Ci sono molti più modi in cui le cose possono andare storte questa settimana rispetto alle semplici dinamiche che erano in gioco cinquantasei anni fa a Chicago.

 

 

 

 

LA GERMANIA SI DICHIARA SCONFITTA.

Inchiostronero.it – Redazione – (20-08 – 2024) – ci dice:

Una volta, quando i detti popolari non erano ancora stati sostituiti dagli slogan dei padroni, si diceva che il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.

Nella nuova normalità accade invece che il diavolo si dedichi principalmente alla fabbricazione di coperchi per nascondere gli errori o il proprio nulla.

 Così in questi giorni abbiamo dovuto sopportare una rinnovata e incongrua folata di fesserie sulla distruzione del Nord Stream, che scagiona gli Usa da un atto terroristico che essi stessi avevano annunciato, per addossarla completamente sulle spalle degli ucraini.

Sì, lo confermo, è inverosimile perché un’operazione del genere richiede specialisti e mezzi che Kiev non possiede, lo possono intuire tutti, anche quelli che credono ancora nelle verità ufficiali per mancanza di cervello o fingono di crederci per mancanza di palle come si sarebbe detto una volta o ancora per i diportisti di un ideologismo così fragile che deve per forza rimanere ancorato ai moli del discorso pubblico senza poter prendere alcun largo.

 

Ma la grottesca fantasia del Nord Stream che si accompagna alla spregevole finzione di innocenza riguardo alla vicenda di Kursk, è stata ripristinata per farne un coperchio a doppio uso, uno, ovvio, che assolve il bidenismo guerrafondaio e in qualche modo ritocca con la deficienza artificiale la ridente e inconsapevole faccina di Kamala, l’altro per permettere alla Germania di uscire dal loop infinito delle armi all’Ucraina.

Attribuendo l’esplosione al regime di Kiev esso può essere considerato un atto di terrorismo che consente a Berlino di trovare una giustificazione formale per bloccare la fornitura di armi.

In una lettera inviata al ministero della Difesa tedesco il 5 agosto, il ministro delle Finanze “Christian Lindner” ha affermato che i finanziamenti futuri non arriveranno più dal bilancio federale tedesco, ma dai proventi dei beni russi congelati come ha rivelato la “Frankfurter Allgemeine”.

 E poiché sappiamo già che i recenti tentativi di liquidare i beni russi in Europa, circa 300 miliardi dollari, sono falliti per paura di una crescente ritorsione di Mosca, questo significa di fatto niente più aiuti per l’Ucraina.

Berlino, che è di gran lunga il principale fornitore europeo di aiuti militari a Kiev, il mese scorso aveva segnalato un cambio di rotta sull’Ucraina quando la coalizione di governo dei socialdemocratici, dei verdi e dei liberali ha adottato un accordo preliminare su una bozza di bilancio per il 2025.

 Il compromesso ha dettagliato i piani per tagliare la futura assistenza all’Ucraina tagliandola della metà e portandola a 4 miliardi di euro per soddisfare altre priorità di spesa interna.

Ora invece pare che anche questa cifra stia per essere ridotta a zero. 

Il rapporto della “Frankfurter”, che cita documenti e-mail non pubblici, nonché discussioni con fonti anonime, prosegue osservando che la moratoria sulla nuova assistenza, già in vigore, avrà effetto sulle nuove richieste di finanziamento, non sugli aiuti precedentemente approvati che tuttavia sono ormai poca cosa.

 È in effetti una dichiarazione di sconfitta.

Chiaramente si tratta di un aggiustamento dentro un governo fallimentare che ormai litiga su tutto, compreso il welfare e che viene ampiamente contestato, nonostante le severe censure.

Il fatto che il leader dei Verdi e ministro dell’Economia “Robert Habeck,” guerrafondaio a prescindere, nonché uno dei più straordinari dilettanti a zero neuroni che la politica di asservimento agli Usa abbia generato, si sia spinto a candidarsi come cancelliere, fanno pensare a elezioni anticipate e alla disperata corsa dei personaggi più screditati per diventare le mosche cocchiere del globalismo.

 

Alla luce di tutto questo si capisce bene l’insensata operazione di Kursk:

 Zelensky, ovvero la Nato, non ha altra scelta che ricorrere a provocazioni e diversivi sempre più disperati e scioccanti per continuare a far fluire il denaro, poiché l’alternativa è la completa dissoluzione dell’Ucraina.

Ma si comprende anche come questo blocco dei fondi tedeschi sia implicitamente il riconoscimento di una sconfitta strategica che sta riducendo la Germania a pezzi.

Sconfitta propiziata peraltro non dal “nemico” russo, ma dai propri alleati.

Si intravede che gli americani non solo stanno perdendo l’Ucraina, ma in prospettiva anche la Germania:

l’impero perde pezzi e in più sta perdendo sé stesso.

 

 

 

 

 “SALVIAMO I DESERTI” IL

NUOVO DOGMA CLIMATICO.

Inchostronero.it – Redazione – (19-08-2024) – ci dice:

Probabilmente se seguite l’informazione mainstream non avrete letto che sono stati segnalati massicci aumenti di corallo nella Grande barriera corallina australiana che fanno della stagione 2023 -2024 il terzo anno consecutivo di crescita record:

 sebbene i coralli costituiscano una parte importante della litania funebre sul riscaldamento globale, vengono messi in castigo quando non ubbidiscono agli ordini dei sacerdoti del clima.

 Maledetti coralli, con quale diritto spazzano via almeno trent’anni di allarmi, di documentari e documentaristi, di ricerche e ricercatori, di carriere e carrierine tutte costruite sul loro prematuro epitaffio naturalmente dovuto al solito riscaldamento globale di origine antropica?

Ma questo è niente, insieme al sempre più elevato numero di orsi polari che dovrebbero essere già scomparsi e al recupero ciclico del ghiaccio marino artico, una nuova terribile batosta sta colpendo un altro dogma centrale della gaia scienza della CO2, ovvero la desertificazione.

Cosa faranno gli immaginifici narratori della progressiva avanzata dei deserti e delle zone aride che, come scrivono spesso i chierici di un occidente ipocrita fino al midollo, lascia spazio alle carestie?

 In realtà da anni le ricerche hanno notato un aumento deciso della superficie fogliare complessiva del mondo vegetale sul pianeta.

Un lavoro rivoluzionario del 2016 ha visto un team di 33 scienziati di otto paesi studiare le immagini satellitari della Nasa e scoprire che dal 1980 tra un quarto e la metà delle aree vegetate del pianeta avevano mostrato un aumento del loro indice di area fogliare (Lai), una misura standard dell’abbondanza di vita vegetale.

La ricerca suggeriva un aumento del 14% della vegetazione.

Uno studio del 2021 presso l’Università della California ha concluso che c’era stato un aumento del 12% nella fotosintesi, grazie alla fertilizzazione con CO2 vista come causa primaria.

Più recentemente un altro gruppo di scienziati cinesi ha scoperto che negli ultimi due decenni circa il 55% della massa terrestre globale ha rivelato un” tasso accelerato” di crescita della vegetazione.

 “L’inverdimento globale è un fatto indiscutibile”, affermano.

 E adesso un articolo su “Yale Environment 360” afferma che anziché avvizzire e morire, la vegetazione sta crescendo più velocemente e i deserti si stanno ritirando.

 

Con l’aumento dei livelli di CO2, le zone aride del mondo stanno diventando verdi.

La ragione è semplice ed è stata già spiegata persino su questo blog:

mentre non abbiamo alcuna prova che la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera sia responsabile dell’aumento delle temperature e anzi abbiamo ricerche non di climatologia, ma di fisica che contestano questa teoria, siamo invece certi che la concentrazione di CO2 acceleri la fotosintesi nelle piante, consentendo loro di utilizzare l’acqua scarsa in modo più efficiente, così che gli organismi vegetali possano crescere anche nei luoghi più aridi.

Nessuna di queste scoperte dovrebbe sorprendere perché i livelli di anidride carbonica sono stati molto più alti in passato.

 Le piante prosperano a livelli tre volte superiori all’attuale concentrazione di CO2 atmosferica, come sanno bene i vivaisti:

durante l’ultimo periodo glaciale, fino a circa 12.000 anni fa, i livelli di anidride carbonica sono scesi a livelli così pericolosamente bassi che la vita delle piante (e degli esseri umani) è stata gravemente minacciata.

 Naturalmente tutto questo viene ignorato dai promotori di “Net Zero”, notoriamente negazionisti delle realtà che non si adattano alle loro visioni, che per altro non riguardano il clima, ma la speculazione finanziaria.

La cosa importante di questa nuova ricerca di  “Yale Environment 360”, che fa parte della “Yale University School of the Environment”, è che si tratta di un gruppo impegnato nella narrazione climatica di tipo escatologico e riceve anche un forte sostegno finanziario diretto e indiretto da gruppi di attivisti tra cui “ClimateWorks” insieme alle fondazioni “Hewlett e Ford”.

Dunque, l’articolo è significativo poiché rappresenta una svolta “mainstream” nella discussione sull’inverdimento globale che è stato ovvio per un po’ di tempo nei circoli scientifici specializzati, anche se ovviamente al grande pubblico non è arrivata alcuna eco di tutto questo.

 Tuttavia, c’è da segnalare anche una curiosità che fa toccare con mano lo stato attuale di una scienza gestita dal denaro:

 gli autori, per non essere accusati di eresia hanno scritto l’articolo alla luce di un nuovo e inedito allarme legato alla CO2:

“salviamo i deserti”, “gli ambienti aridi sono importanti”.

Un modo davvero singolare di salvare capre e cavoli.

 

 

 

 

 

IL DEDALO AMERICANO.

Inchiostronero.it – Redazione – (18-08-2024) – ci dice:

Alla fine del dedalo americano non si trova più la via d’uscita o meglio si è dentro un paradosso dove ogni mossa porta a una situazione peggiore di quella iniziale.

Per dirla in maniera più icastica il senso di onnipotenza di cui gli Usa soffrono dalla Seconda guerra mondiale in poi, ha finito per generare l’impotenza dell’impero e delle sue disgraziate colonie.

 Il regime di Zelensky, con la supervisione dei servizi inglesi e americani, ha tentato uno sfondamento del confine russo, nella convinzione di dover produrre un’azione clamorosa prima che la situazione al fronte divenisse insostenibile e magari presentarsi al tavolo della pace con qualcosa in mano.

Il risultato è stato buono sul piano propagandistico – narrativo, l’unico nel quale il potere occidentale si manifesta ancora saldo grazie alla capacità di mentire a tutto campo e di auto illusione, ma nella realtà è stato un disastro.

L’avanzata è stata stroncata, prima con l’annientamento dei corazzati messi insieme per l’operazione e poi con la metodica distruzione dei gruppi di nazisti (sono stati quelli prevalentemente usati) e del gran numero di finti “mercenari” Nato che ora si nascondono nelle foreste della zona oppure si trovano lungo il confine e vengono attivamente braccati.

Non hanno mai controllato nulla di più di 100-120 chilometri quadrati di terreno con alcuni villaggi, mentre ora quest’area è ridotta a poche decine di chilometri quadrati al massimo.

Quindi questa è stata una sconfitta dell’alleanza atlantica.

 

La distrazione di forze ha provocato allo stesso tempo l’accelerazione dell’avanzata russa sul fronte del Donbass e soprattutto un cambiamento nell’opinione pubblica russa che ora chiede condizioni di pace molto più dure.

Insomma, il contrario di quanto si aspettavano i sagaci pensatoi occidentali e Putin ha fatto sapere che fino a che continueranno queste azioni, non ci sarà alcuna possibilità di intavolare discussioni per arrivare a una risoluzione del conflitto.

Agli occidentali non rimane che il terrorismo dei missili sulla popolazione civile, visto che le installazioni militari russe sono troppo ben difese per ottenere dei risultati significativi.

 È stato lanciato contro la Russia tutto ciò che l’Occidente aveva, ad eccezione dei missili balistici intercontinentali, ma queste armi hanno clamorosamente fallito perché più del 95% di esse è stato intercettato.

Questo non ha precedenti e illustra benissimo un divario che per colmare il quale ci vorranno, nel migliore dei casi, parecchi anni.

Fra le altre cose proprio nel territorio di Kursk hanno fatto la loro comparsa i volontari stranieri che combattono a fianco della Russia.

Nella foto a fianco ecco alcuni ragazzi del distaccamento volontario francese “Normandie-Niemen”, formato da persone che vogliono acquisire la cittadinanza russa e dimenticare la “Francia wokeista di Macron”.

 

Lo stesso paradosso si propone in Medio Oriente dove l’Iran sta ritardando la sua risposta alle provocazioni israeliane, costringendo gli Usa a supplicare Teheran di non rispondere e inducendo Netanyahu ad alzare la posta, ovvero a cercare di trascinare l’America in un conflitto, il cui risultato è quantomeno incerto.

Non bisogna farsi illudere dalle flotte inviate da Washington, perché in uno scontro serio non potrebbero resistere ad un attacco missilistico e comunque andrebbero a scontrarsi con sistemi antiaerei russi la cui efficacia, come illustrato in precedenza, è micidiale:

si tratta ancora una volta di produrre una narrazione di potenza per nascondere l’impotenza.

 A questo punto qualsiasi decisione si ritorcerà contro l’asse delle menzogne:

non fare nulla significherà una sconfitta, fare qualcosa avrà lo stesso risultato.

D’altro canto, generazioni cresciute nel mito dell’eccezionalismo americano e allevate da Hollywood non possono nemmeno concepire di essere sconfitte oltre a credere di essere dalla parte del bene.

 Sono insomma finite in un dedalo di cui si è persa l’uscita e che purtroppo per loro e per noi non è un film.

 

 

 

 

 

 Venire in America: opporsi all'immigrazione

illegale, al cambiamento climatico o

alla vaccinazione mRNA deve essere considerato

REATO DI PENSIERO punibile con il carcere.

Naturalnews.com – (20-08/2024) - S.D. Wells – ci dice:

 

A passi schiaccianti, il comunismo si sta installando in America, che ve ne rendiate conto o meno.

 È una guerra di logoramento, e i comunisti stanno vincendo, e stanno vincendo velocemente.

Guardate bene cosa sta succedendo sotto governi simili in tutto il mondo, perché sicuramente gli Stati Uniti sono i prossimi, secondo la formula comunista per cancellare la democrazia e il moderno stile di vita occidentale.

Nel Regno Unito, le rivolte per l'immigrazione clandestina stanno diventando la norma, e le conseguenze stanno vedendo il peggior crimine di tutti, poiché il governo arresta le persone che semplicemente commentano le rivolte online, dicendo qualcosa che non piace al governo, che non si adatta alla narrativa secondo cui TUTTA l'immigrazione è fantastica, legale o meno, quindi non lamentarti mai (anche se i clandestini ti stuprano o uccidono i tuoi cari).

 

Se dici che stai pensando di protestare, puoi andare in prigione nel Regno Unito. Non ci credete?

Un uomo ha appena ricevuto due mesi di carcere per un post su “Fakebook” che critica gli immigrati musulmani illegali che "vengono in una città vicino a te".

 I reati d'opinione sono reali, non più solo nel film "Minority Report".

Preparatevi USA, sta per colpire anche qui, se i comunisti dovessero vincere a novembre.

Preparati a scontare il carcere semplicemente per aver PENSATO a qualcosa a cui i criminali di Washington non vogliono che tu pensi.

Ora sapete perché hanno fluoro nell'acqua potabile, trilioni di proteine spike nei vaccini Covid e molti pesticidi chimici sui prodotti.

Dovete essere davvero stupidi per non capire dove tutto questo sta andando.

 

In Canada, se critichi l'ideologia del “gender-bender” sui social media, devi passare del tempo in un campo di concentramento chiamato "programma di formazione per la rieducazione" sotto il governo di Trudeau.

Non capisci come comunicare correttamente sotto il regime comunista?

 Imparerai o ne subirai le conseguenze.

 L'organo di governo degli psicologi in Canada sta costringendo un professore dell'Università di Toronto a sottoporsi a una "rieducazione" per imparare a sostenere l'adescamento dei bambini, pervertendo le loro menti, spingendoli a sottoporsi a un intervento chirurgico per mutilazione di genere e a pensare al sesso e ai partner sessuali tutto il giorno.

Il professor Dr. Jordan Peterson è stato sospeso in Canada, senza il diritto di operare come psicologo clinico autorizzato, perché ai toelettatori del governo del Regno Unito non piacciono i suoi post sui social media.

Questo sta accadendo.

 Gli Stati Uniti sono i prossimi.

Preparati a vincere” Kamilla l'Unno” e il “Valzer nazista” a novembre.

 

In Nuova Zelanda, durante il Covid, se non seguivi il "protocollo" di lockdown, distanziamento sociale, mascherina 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e fai gli orribili vaccini contro i coaguli, ti ritrovavi in prigione.

Ora stiamo vedendo tutti i bugiardi pandemici, compresi gli esperti, i politici e gli "esperti" di salute che cercano di riscrivere la storia da un giorno all'altro, e affermano di non aver MAI detto a nessuno che nulla era obbligatorio, era tutto solo "consiglio".

Parliamo di disinformazione, disinformazione, terrorismo interno e genocidio vero e proprio.

 Salviamo l'America dall'aggressione comunista che sta lavorando dall'INTERNO verso l'esterno.

Non potremo mai dimenticare quello che ci hanno fatto con questa apocalisse truffaldina e le elezioni rubate.

Ti stai impegnando in "crimini d'opinione" in questo momento?

Fare attenzione... Il governo sta guardando il governo dell'intelligenza artificiale!

 

 

 

 

Le politiche democratiche sono così

impopolari che hanno costruito un

muro intorno alla convention del DNC

per bloccare i propri elettori.

  Naturalnews.com – (20/08/2024) - Cassie B. – ci dice:

 

Dopo aver criticato l'ex presidente Donald Trump contro il muro di confine, i funzionari della sicurezza hanno eretto un "cuscinetto" di 15 piedi per proteggere il sito della Convention Nazionale Democratica a Chicago, con l'area che circonda lo United Center che ottiene ulteriori fortificazioni da recinzioni alte otto piedi e barriere di cemento.

Alla convention sono attesi circa 100.000 manifestanti.

A quanto pare, le politiche dei democratici sono così impopolari che sentono il bisogno di proteggersi, forse anche dai loro stessi elettori.

Molti osservatori notano l'ironia della mossa e l'implicito riconoscimento che i muri sono, in effetti, efficaci.

 

Secondo quanto riportato da ABC 7 Chicago, "l'area di sicurezza comprende un cuscinetto di 15 piedi attorno al perimetro di McCormick Place e dello United Center, e comprende Union Park e Park 578, dove sono previste proteste su larga scala".

La stazione riferisce che ci sono una serie di regole in vigore per le aree all'interno dei suoi confini, tra cui il divieto di lanciare oggetti o spingere veicoli, carrelli e carri allegorici.

Un lungo elenco di articoli ritenuti un "potenziale pericolo per la sicurezza" si estende oltre i soliti oggetti pericolosi come coltelli e armi da fuoco per comprendere laptop, droni, pacchi sigillati, borse di grandi dimensioni, scooter, palloncini, contenitori metallici, prodotti del tabacco e biciclette.

I trasgressori sono stati avvertiti che potrebbero affrontare il carcere.

Questo è in netto contrasto con la scarsa sicurezza fornita a Donald Trump per i suoi discorsi.

Stanno anche istituendo posti di blocco per il controllo dei veicoli in tutta l'area e stanno pianificando di iniziare a controllare le auto molto prima della convention, il che dovrebbe rendere la vita piuttosto scomoda per coloro che lavorano nella zona.

Attesi 100.000 manifestanti anti-israeliani.

Una politica democratica che sembra essere particolarmente impopolare tra i loro stessi elettori è il loro sostegno a Israele e ai suoi atti di genocidio a Gaza.

I rapporti di “Axios” prima della convention indicano che almeno 100.000 manifestanti anti-israeliani dovrebbero presentarsi all'evento.

Riferiscono che i democratici della Camera sono stati avvertiti dai funzionari della sicurezza del Congresso di evitare di prenotare camere d'albergo a proprio nome; Secondo quanto riferito, gli hotel hanno già ricevuto telefonate casuali che chiedevano persone specifiche.

È stato anche detto loro di non impegnarsi con i manifestanti se si fossero confrontati.

I Biden, gli Obama e i Clinton, insieme alla vicepresidente Kamala Harris e al compagno di corsa Tim Walz, alloggeranno negli hotel del centro di Chicago durante la convention.

Un anziano democratico della Camera ha detto ad “Axios” di essere stato informato di evitare determinate aree a causa della violenza prevista, osservando: "I manifestanti non rimarranno in un sito di protesta designato ... E ci sono persone che stanno per andare e cercare davvero di causare problemi".

125 gruppi anti-israeliani stanno organizzando raduni "Marcia sul DNC 2024" e il presidente della Rete della Comunità Palestinese degli Stati Uniti, Hatem Abudayyeh, ha detto al Washington Post che non hanno intenzione di andarci piano con i democratici, anche se "Genocide Joe" non sarà più in lista.

 

"Il nostro obiettivo è il Partito Democratico, e la leadership del partito e 'Killer Kamala' è uno di questi", ha affermato.

Alcuni imprenditori hanno chiuso i loro negozi in preparazione della folla, poiché temono potenziali saccheggi.

Il muro non è l'unico problema in cui sembrano avere un doppio standard; il DNC richiederà anche un documento d'identità con foto a tutti coloro che parteciperanno alla convention, con persone accreditate come partecipanti e volontari che dovranno passare attraverso punti di controllo dedicati, una mossa ipocrita considerando quanta energia i liberali hanno speso sostenendo che le leggi sull'identificazione degli elettori sono discriminatorie.

 Improvvisamente, i muri e i documenti d'identità con foto sono perfettamente a posto quando sono in gioco le loro vite.

 

 

 

 

Israele ha cercato di aggirare la legge

 statunitense sugli agenti stranieri in modo

da poter diffondere propaganda

agli americani senza controllo.

 Naturalnews.com – (20/08/2024) - Cassie B. – ci dice:

 

Un nuovo rapporto del “Guardian” rivela che il governo israeliano ha ottenuto una consulenza legale su come aggirare le leggi negli Stati Uniti che impediscono agli stati stranieri di diffondere propaganda alla popolazione americana.

Sebbene la legge federale richieda alle campagne di lobbying sostenute dall'estero di rivelare le loro attività, un'indagine della pubblicazione ha scoperto che il governo israeliano ha parlato con gli avvocati perché erano preoccupati che i gruppi di pressione sionisti che lavoravano con loro avrebbero dovuto registrarsi come agenti stranieri e, per estensione, ammettere i loro legami con Israele.

Per nascondere le loro attività ed evitare il controllo legale, i funzionari del governo israeliano hanno proposto di creare un'organizzazione no-profit americana.

 Un consulente ha scritto loro che l'organizzazione no-profit non poteva essere gestita formalmente da Israele, ma che lo Stato ebraico avrebbe avuto "mezzi di supervisione e gestione" su di essa, come "incontri orali" e altri "meccanismi di coordinamento informali".

Una legge in particolare che erano preoccupati di aggirare è la” Legge sulla Registrazione degli Agenti Stranieri “(FARA), che temevano avrebbe danneggiato la reputazione dei gruppi che Israele stava finanziando.

Hanno ritenuto che i donatori non sarebbero stati disposti a fornire finanziamenti a gruppi registrati sotto “FARA”.

Una nota legale israeliana che hanno visionato, datata luglio 2018, affermava che il “FARA” è stato "applicato a paesi ostili agli Stati Uniti" in passato, tra cui Pakistan e Russia.

All'epoca, c'erano state alcune azioni esecutive contro funzionari dell'amministrazione Trump per lobbying non registrato per interessi stranieri e, dati i legami tra l'allora presidente Donald Trump e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, c'erano alcune preoccupazioni che un'indagine formale potesse essere avviata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

Un memo indicava che il governo israeliano era preoccupato per il fatto che il “FARA” costringesse i registranti a "segnalare qualsiasi pezzo di 'propaganda' che viene distribuito a due o più parti negli Stati Uniti, con un disclaimer che affermava che era stato consegnato da un agente straniero e quindi presentare una copia della 'propaganda' al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti entro 48 ore".

 

I loro tentativi di aggirare il “FARA” erano in gran parte concentrati su una "unità di commando" del “Ministero degli Affari Strategici israeliano” che cercava di rafforzare l'immagine di Israele all'estero.

Era inizialmente noto come “Kela Shlomo” prima di essere cambiato in “Concert “nel 2018 e “Voices of Israel” nel 2022, e cercava di minare il popolare movimento “BDS” che stava portando avanti campagne di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele per protestare contro il trattamento dei palestinesi.

“Voices of Israel” è stata riattivata non molto tempo dopo lo scoppio della guerra di Gaza, con il ministro del Likud per gli affari della diaspora “Amichai Chikli” che ha detto alla Knesset che sarebbe passato "all'offensiva" contro gli studenti negli Stati Uniti che protestavano contro la guerra.

Avvocati allineati con il DNC sono accusati di consigliare segretamente Israele.

Alcuni degli avvocati consultati da Israele includevano l'ex consigliere generale interno del “Comitato Nazionale Democratico, Joseph E. Sandler”, e l'esperto di “FARA Joshua I. Rosenstein” per lo studio legale “Sandler Reiff”.

L'azienda ha analizzato le domande relative al “FARA” per almeno quattro anni, secondo le e-mail e i promemoria esaminati dai giornalisti.

“Liat Glazer”, che era in qualità di consulente legale del “Ministero degli Affari Strategici israeliano”, ha sottolineato la necessità di segretezza che circonda l'assunzione dello studio, avvertendo:

 "Esporre il nome dello studio legale potrebbe ostacolare l'intero rapporto, poiché ho capito che è stato concordato con loro che l'impegno con [Israele] non sarebbe stato rivelato".

 

Ha anche avvertito che se il pubblico scoprisse che Israele sta ricevendo consulenza legale sulle “FARA”, potrebbe "sollevare accuse secondo cui lo Stato di Israele vuole interferire in modo inaccettabile nelle questioni degli Stati Uniti e innescare un dibattito pubblico su una questione delicata nelle relazioni Israele-Stati Uniti".

Il rapporto si basava su e-mail e documenti ottenuti da un "collettivo di hacktivisti" noto come “Anonymous for Justice”, che si è infiltrato nel Ministero della Giustizia israeliano.

 

 

L'FBI accusata di insabbiamento dopo

 aver distrutto il corpo dell'assassino

di Trump pochi giorni dopo

il tentativo di omicidio.

Naturalnews.com – (20/08/2024) - Cassie B. – ci dice:

Un rapporto scioccante del deputato “Clay Higgins” (R-Louisiana) rivela che l'FBI ha completamente gestito male l'indagine sull'attentatore di Trump “Thomas Matthew Crooks”, lasciando i legislatori a chiedersi come un'agenzia teoricamente ben addestrata possa pasticciare qualcosa in modo così spettacolare.

La parte più incredibile di questa storia è il fatto che il suo corpo era già "sparito" quando “Higgins”, che era stato nominato in una task force bipartisan del Congresso per esaminare il tentativo di omicidio, chiese di vederlo il 5 agosto.

Ha detto che la sua richiesta di vedere il corpo "ha suscitato molto scalpore e ha rivelato un fatto inquietante":

si scopre che l'FBI ha effettivamente rilasciato il” corpo di Crooks” per la cremazione solo dieci giorni dopo la sparatoria che lo ha ucciso quando ha cercato di assassinare Trump il 13 luglio a Butler, in Pennsylvania.

Secondo “Higgins”, "nessuno sapeva" che il “corpo di Crooks” era già stato restituito alla sua famiglia, comprese le persone che avrebbero dovuto essere ben consapevoli dei suoi movimenti, come il coroner della contea e le forze dell'ordine locali.

 In realtà, il coroner aveva ancora autorità legale sul corpo quando l'FBI decise di consegnarlo alla sua famiglia, spingendo “Higgins “ad accusare l'agenzia di "ostruzione".

Ha detto che non c'era modo che il coroner avrebbe rilasciato il corpo alla famiglia senza aver ricevuto il permesso dall'FBI.

"Il problema con me che non sono in grado di esaminare il corpo reale è che non saprò al 100% se il rapporto del medico legale e il rapporto dell'autopsia sono accurati.

In realtà non lo sapremo mai", si è lamentato, prima di andare a chiedersi perché l'FBI sia stata così veloce a scaricare il corpo del tiratore.

"Ancora una volta, simile al rilascio della scena del crimine e alla pulizia delle prove biologiche della scena del crimine... questa azione dell'FBI può essere descritta solo da qualsiasi uomo ragionevole come un ostacolo a qualsiasi successivo sforzo investigativo", ha aggiunto.

 

“Crooks” è stato cremato il 23 luglio, lo stesso giorno in cui il “comitato di supervisione” e il “comitato per la sicurezza interna” hanno aperto le loro indagini sul fallito tentativo di omicidio, e “Higgins” ha detto che l'approccio dell'FBI alla "terra bruciata" era "preoccupante".

 Ha spiegato che l'FBI sarebbe stata completamente consapevole che un'indagine da parte del Congresso era imminente e avrebbe dovuto sapere che il rilascio della scena del crimine l'avrebbe influenzata.

L'FBI ha ripulito la scena del crimine e l'ha rilasciata in modo sorprendentemente rapido.

Higgins”, un ex agente di polizia, ha anche criticato l'FBI per il modo in cui ha gestito la scena del crimine.

 Ha scritto nel suo rapporto:

"L'FBI ha ripulito le prove biologiche dalla scena del crimine, il che è inaudito. I poliziotti non lo fanno, mai".

I primi soccorritori con cui ha parlato hanno condiviso una serie di reazioni al rilascio della scena del crimine da parte dell'FBI così rapidamente, con alcuni sorpresi e altri sospettosi delle loro motivazioni.

Uno dei proiettili sparati da Crooks ha ucciso il vigile del fuoco di 50 anni “Corey Comperatore”, mentre altri due proiettili hanno ferito gravemente il 74enne “James Copenhaver” e il 57enne “David Dutch”.

Un proiettile ha sfiorato l'orecchio di Trump e gli esperti dicono che avrebbe potuto ucciderlo se non avesse mosso leggermente la testa poco prima che il proiettile entrasse in contatto.

C'erano già così tante parti di questa storia che non tornavano, e anche se la commissione ha cercato risposte, il loro rapporto ci lascia davvero con molte più domande.

Perché avrebbero avuto tanta fretta di cremare il corpo prima che potesse essere effettuato un esame indipendente su di esso?

Perché l'FBI ha rilasciato tutti i primi soccorritori che si sono recati sulla scena quella sera, perché erano così ansiosi di lavare il sito solo il secondo giorno e perché hanno rilasciato l'intera scena del crimine il terzo giorno?

(Ormai l’FBI fa parte integrante del “Consiglio”, quindi…N.D.R.)

 

 

 

La Russia convoca l'inviato degli Stati Uniti

per la presenza di mercenari americani,

troupe della CNN nella regione di Kursk.

Zerohedge.com - Tyler Durden – (21 agosto 2024) – ci dice:

Martedì il ministero degli Esteri russo ha convocato un alto funzionario dell'ambasciata degli Stati Uniti a Mosca per protestare contro diverse questioni relative all'interferenza degli Stati Uniti nella regione di Kursk, che è stata teatro di pesanti combattimenti da quando l'incursione transfrontaliera dell'Ucraina ha preso il via il 6 agosto.

La Russia ha condannato le "azioni provocatorie" sia dei giornalisti americani che dei mercenari statunitensi avvistati sul territorio russo nel contesto dell'invasione del Kursk.

Tramite “Fox News”.

Il ministero degli Esteri, nell'incontro con il capo missione dell'ambasciata degli Stati Uniti “Stephanie Holmes”, ha emesso "una forte protesta" in "relazione alle azioni provocatorie dei giornalisti americani che sono entrati illegalmente nella regione di Kursk per produrre propaganda per coprire i crimini del regime di Kiev".

La dichiarazione afferma inoltre che le autorità nazionali di contrasto hanno in programma di "attuare le necessarie misure investigative" esaminando il lavoro dei giornalisti americani.

La scorsa settimana una troupe della CNN ha presentato un rapporto dal cuore della città russa di “Sudzha”, subito dopo che l'esercito ucraino l'ha conquistata. Era chiaro che i giornalisti della CNN erano lì sotto la protezione dell'esercito ucraino, come indicavano le loro parole che descrivevano un segmento:

Il corrispondente capo per la sicurezza internazionale” Nick Paton Walsh” ha ottenuto venerdì il primo accesso a una città russa in mano agli ucraini, per testimoniare il loro controllo sulla città di “Sudzha” e l'intensità dei combattimenti. La CNN è stata accompagnata dall'esercito ucraino che ha esaminato il video senza audio prima della pubblicazione per motivi di sicurezza operativa, ma non ha avuto alcun controllo editoriale.

Mosca li considera giornalisti americani non autorizzati che entrano illegalmente nel territorio sovrano della Russia senza permesso, in ultima analisi per aiutare la propaganda ucraina sotto la protezione militare di Kiev.

Ma tra le accuse più interessanti rivolte a “Holmes” dal ministero degli Esteri russo c'è la presunta presenza di appaltatori militari statunitensi che hanno assistito l'invasione del Kursk.

Il ministero ha indicato "le prove emerse della partecipazione di compagnie militari private americane dalla parte delle forze armate ucraine durante" l'offensiva in Russia.

Pur non nominando società o aziende specifiche, fonti statali russe hanno segnalato un post del marchio di “lifestyle” militare americano “Forward Observations Group.

 

Mercenari statunitensi sono stati avvistati nella regione di Kursk. La società mercenaria statunitense “Forward Observations Group” (FOG), precedentemente nota per la sua presenza in Ucraina e Israele, afferma che i suoi membri stanno prendendo parte all'attacco ucraino della regione di Kursk, ha scoperto Sputnik.

Il sito ufficiale di FOG... (pic.twitter.com/kED85qUczh).

(Sputnik (@SputnikInt), 20 agosto 2024)

L'organizzazione ha recentemente pubblicato su Instagram le foto di presunti mercenari statunitensi, apparentemente sul campo di battaglia di Kursk, con una didascalia che recita:

"i ragazzi di Kursk".

 

 

 

RFK Jr. Può salvare il liberalismo...

Appoggiando Trump.

Zerohedge.com - Tyler Durden - Fringe Finance di QTR – (21 agosto 2024) – ci dice:

 

"Il Partito Democratico si posiziona come il partito della libertà.

Kamala Harris dice che gli americani dovrebbero prendere decisioni personali senza che il governo dica loro cosa fare.

 La regola d'oro di “Tim Walz” è "Fatti gli affari tuoi".

Alla luce della censura, della sorveglianza, dei mandati sui vaccini e della confederazione di faccendieri che lavorano apertamente per impedirmi di entrare nelle schede elettorali, è come se il piromane ci dicesse di essere un vigile del fuoco.

Sto correndo per rendere l'America ancora una volta la terra della libertà".

(RFK, Jr. su X, Oggi).

 

Martedì, uno dei grandi titoli che hanno colpito il filo è stato che RFK, Jr. potrebbe finire per ritirarsi dalla corsa per sostenere Donald Trump.

 La speculazione è arrivata dopo questa intervista di “Nicole Shanahan” che parla di come il DNC abbia sabotato la loro campagna e di come stiano considerando di unire le forze con Donald Trump.

"Ci sono due opzioni che stiamo esaminando e una è quella di rimanere, formare quel nuovo partito, ma corriamo il rischio di una presidenza di “Kamala Harris” e” Waltz” perché prendiamo più voti da Trump", dice durante l'intervista.

 "Oppure ce ne andiamo subito e uniamo le forze con Donald Trump e spieghiamo alla nostra base perché stiamo prendendo questa decisione".

Esilarante, la notizia arriva pochi giorni dopo che la macchina della propaganda di sinistra “Washington Post” ha cercato di far passare una storia secondo cui RFK, Jr. si era avvicinato alla campagna di “Harris” per sostenerli.

Dopo aver visto questo titolo la scorsa settimana, ho contattato le mie fonti nella campagna di RFK, Jr., che sono estremamente vicine a Mr. Kennedy e abbastanza affidabili da aiutarmi a creare il mio recente podcast con lui.

Quelle fonti mi hanno detto che la notizia che Kennedy voleva l'aiuto di Harris era "un mucchio di schifezze".

 Invece, mi hanno informato che un membro della famiglia di RFK, Jr. aveva cercato di convincerlo, a un matrimonio, a parlare con Harris al telefono.

La mia fonte mi ha detto direttamente:

“… eravamo a un matrimonio e uno dei cugini [di RFK, Jr.] ha detto 'lascia che ti metta al telefono con Kamala per parlare e poi non hanno voluto fare una telefonata..."

“… [è l'accordo di RFK, Jr.] è parlare con chiunque in qualsiasi momento, quindi non fuori dal personaggio..."

Venerdì scorso ho poi twittato la confutazione di quel rapporto, che è stato ripreso esattamente da “zero media”, dimostrando così quanto le notizie straordinariamente false o estremamente inaffidabili possano convenientemente farsi strada nei titoli dei giornali liberali quando ne traggono vantaggio.

Visti gli eventi della scorsa settimana, non sono stato del tutto sorpreso di vedere i commenti di “Nicole Shanahan” oggi confutare anche le affermazioni del “WaPo”, poiché sono sicuro che la campagna è stata inondata di persone che hanno inviato e-mail come la mia la scorsa settimana dopo che la storia è stata rilasciata.

In realtà avevo buttato giù l'idea di chiedere a RFK, Jr. di appoggiare Trump una o due settimane fa e stavo comunque pensando di scrivere un articolo a riguardo. Dato che ora se ne parla nei media mainstream, renderò i miei punti estremamente concisi.

Molti ex democratici e liberali sono passati al partito conservatore nell'ultimo decennio o giù di lì, poiché la calibrazione dei partiti è cambiata in modo significativo.

 Le cause di sinistra sono diventate straordinariamente di estrema sinistra, mentre le cause "liberali classiche" ora guardano più verso il centro, o anche leggermente a destra, a causa del drastico spostamento del Partito Democratico più a sinistra.

I primi esempi di ciò includono le posizioni sul capitalismo e la guerra.

 Guardando all'ex presidente John F. Kennedy come esempio, era fermamente contro la guerra e mise in guardia dai pericoli di muoversi verso il comunismo. Voleva la pace con mezzi diplomatici e ha combattuto per la causa della libertà e della libertà, che è qualcosa che i democratici erano soliti abbracciare prima della svolta autoritaria che hanno subito nell'ultimo decennio.

Molte delle cause che i liberali erano soliti sostenere, come la libertà di parola, sono ora diventate punti di discussione conservatori.

Un'idea come “Bitcoin” sarebbe stata rabbiosamente sostenuta dai liberi pensatori, dalle femministe e dagli hippy degli anni '60 e '80.

 Ora, persone come” Elizabeth Warren” lo considerano la reincarnazione del diavolo perché non consente una sufficiente micro gestione o supervisione da parte del governo.

Diavolo, l'ex presidente democratico Bill Clinton ha persino fatto di tutto per pareggiare il bilancio, un'idea che è inconcepibile per i democratici data l'odierna dipendenza dalla spesa e le posizioni politiche sullo stato fiscale del paese.

Quando si dà un'occhiata alle sue scelte politiche, come mi ha spiegato nel mio podcast con lui, RFK, Jr. è davvero un DINO nell'era di oggi, un democratico solo di nome.

Come “Joe Biden”, il partito in cui lui e la sua famiglia sono stati coinvolti per decenni si è rivoltato ferocemente contro di lui e lo ha quasi gettato fuori dalla porta di servizio e nel cassonetto.

 I suoi stessi familiari sono usciti allo scoperto e hanno inveito pubblicamente contro di lui sulla stampa.

Il suo partito non vuole avere nulla a che fare con lui e lo vede come una spina nel fianco – si sono infiltrati nella sua campagna, lo hanno portato in tribunale e hanno fabbricato titoli su di lui – come “Shanahan” ha descritto nell'intervista di cui sopra.

Il ragionamento è semplice: semplicemente non abbiamo un processo democratico in corso quando si tratta di selezionare il nostro prossimo presidente.

Almeno nel Partito Repubblicano, le persone hanno iniziato a unirsi attorno al presidente Trump.

Se RFK, Jr. fosse stato un repubblicano fin dall'inizio, la dinamica sarebbe stata interessante da osservare, ma non lo era.

Era un democratico prima di diventare un indipendente, e si è messo in proprio perché, come “Joe Biden”, era caduto in disgrazia con un gruppo selezionato di élite straordinariamente potenti e straordinariamente ricche che tirano le fila dell'intero partito (“il Consiglio”), arrestando qualsiasi vera idea democratica o punto di discussione che potesse ostacolarli ferocemente e senza esitazione.

Lo abbiamo visto tutti nel 2016 e nel 2020 con quello che hanno fatto a “Bernie Sanders”.

In breve, l'attuale Partito Democratico è tutto ciò contro cui gli ex liberali classici erano soliti combattere.

Sono diventati il partito delle spese sconsiderate, il partito dell'incoraggiamento alla guerra, il partito della censura dei discorsi e dei media che non gli piacciono, e il partito della supervisione autoritaria.

Oltre a questo, dal punto di vista economico, il Partito Democratico è semplicemente diventato il partito del socialismo.

 Come ho affermato nel mio ultimo articolo su “Kamala Harris,” non c'è altro modo per descrivere le sue ricette politiche se non quello di salire su una china molto scivolosa che termina con il comunismo.

Oggi è scoppiata la notizia che sostiene il “piano di Biden” per il 44% di tasse sulle plusvalenze e la tassazione delle plusvalenze non realizzate, cosa che senza dubbio distruggerebbe l'economia degli Stati Uniti in breve tempo, come ho scritto all'inizio di quest'anno.

Con la nazione che ha un deficit multimiliardario che sta correndo ora, con il nostro debito nazionale alle stelle e gli interessi sul debito nazionale oltre 1 trilione di dollari all'anno, mentre nazioni come la Cina, la Russia e l'India stanno apertamente lanciando una sfida al dollaro USA, è insondabile per me che un candidato presidenziale voglia fare dell'aumento delle tasse e del controllo dei prezzi parte della sua politica fiscale.

Prima che uscissimo dal “gold standard”, l'America è diventata una potenza economica dopo la seconda guerra mondiale alla vecchia maniera, con una moneta sonante.

 Abbiamo avuto un gruppo di persone che sono tornate al lavoro, siamo diventati una nazione straordinariamente produttiva, abbiamo pareggiato il nostro libretto degli assegni e siamo stati modesti con le nostre spese e, di conseguenza, abbiamo visto la nazione esplodere e siamo persino sopravvissuti alla crisi inflazionistica degli anni '70 aumentando i tassi a un livello che, oggi, distruggerebbe l'intera economia globale.

Quante politiche che i democratici sostengono oggi il presidente John F. Kennedy non avrebbe mai dato il suo sostegno?

RFK, Jr. ha ora una straordinaria opportunità di ricalibrare l'eredità del nome della sua famiglia come rappresentante di ciò per cui sono più conosciuti.

Ritirandosi dalla corsa e dando il suo sostegno al presidente Trump, potrebbe facilmente contribuire a influenzare i voti cruciali che potrebbero aiutare la nazione a restituire il potere al popolo e lontano dalle élite politiche che lo esercitano ora, ossia “il Consiglio”.

RFK, Jr. è entrato in gara perché voleva apportare un cambiamento importante per il futuro degli Stati Uniti in meglio.

 Ironia della sorte, nonostante il fatto che non si avvicinerà nemmeno lontanamente al totale dei voti necessari per vincere, e nonostante il fatto che sia stato escluso dalle schede elettorali di New York, ha ancora la stessa opportunità sul tavolo, se lo vuole, appoggiando Donald Trump e servendo nella sua amministrazione.

 

 

 

 

Tassare i guadagni non realizzati

cancellerebbe l'economia degli Stati Uniti.

Quoththeraven.substack.com - Quoth il corvo – Fringe Finance di QTR –( Agosto 20, 2024) – ci dice:

Il ragionamento è così semplice che un bambino di quinta elementare potrebbe capirlo, ed è probabilmente per questo che “Kamala Harris “non lo fa.

Martedì è stato annunciato che la candidata presidenziale “Kamala Harri”s sosterrà le proposte fiscali del presidente “Joe Biden” per il 2025, che includono un'aliquota del 44,6% sulle plusvalenze e una tassa del 25% sulle plusvalenze non realizzate.

Dopo aver esaurito tutto il resto degli sporchi trucchi economici di, folli e controintuitivi rimasti nella borsa del "faremo letteralmente di tutto tranne tagliare la spesa", l'amministrazione “Biden” ha iniziato a spingere questa idea fiscale nell'aprile 2024, quando ne ho scritto per la prima volta.

La tassazione dei guadagni non realizzati potrebbe essere l'idea più distruttiva per il nostro paese dai tempi del proibizionismo, scherzavo all'epoca.

Nell'ambito della sua proposta di bilancio per l'anno fiscale 2025, l'amministrazione” Biden” stava cercando di raccogliere altri 4,3 trilioni di dollari in 10 anni nel peggior modo possibile:

 imponendo un'imposta minima pari al 25% del reddito imponibile di un contribuente e plusvalenze non realizzate meno la somma della loro imposta regolare, per i contribuenti con una ricchezza superiore a 100 milioni di dollari.

Mettendo da parte il fatto che questa idea ad alto rischio ammonta solo a una miseria, 430 miliardi di dollari all'anno, l'introduzione della tassazione dei guadagni non realizzati potrebbe essere uno dei peggiori pendii scivolosi che abbiamo mai osato far precipitare l'economia del nostro paese.

Voglio dire, merda, potremmo risparmiare 1 trilione di dollari solo non inviando 100 miliardi di dollari all'anno ad altre nazioni, tanto per cominciare.

Ma sto divagando.

Per uno schema di cosa sia esattamente un'imposta sui guadagni non realizzati, ecco la spiegazione dall’ “'American Institute on Economic Research”:

Una tassa sulle plusvalenze non realizzate significa che gli individui sono penalizzati per il possesso di beni in aumento, indipendentemente dal fatto che abbiano realizzato un reddito effettivo dalla loro vendita.

Se hai acquistato un'azione per $ 100 quest'anno, ad esempio, e l'anno prossimo è aumentata a $ 110, pagheresti l'aliquota fiscale assegnata sulla plusvalenza di $ 10.

 Non hai venduto il bene, quindi non ti rendi conto dell'apprezzamento di $ 10, ma devi pagare l'imposta a prescindere.

Tassare le plusvalenze non realizzate contraddice i principi fondamentali di equità e diritti di proprietà essenziali per una società libera e prospera.

 La tassazione, se vogliamo averla sul reddito, dovrebbe essere basata sul reddito effettivo guadagnato, non sui guadagni cartacei che potrebbero non materializzarsi mai.

L'”AIER” osserva che l'attuazione di una tale tassa non solo viola profondamente la libertà personale e i diritti di proprietà privata, ma non posso fare a meno di pensare a come per la prima volta nella storia della nostra nazione faccia rotolare una palla da demolizione distruttiva lungo un pendio scivoloso.

E, dato lo stato precario delle finanze della nostra nazione, non sembra il momento migliore per iniziare a sputare su nuove idee rischiose che possono o non possono prendere piede solo perché sembrano affrontare il problema di un divario di ricchezza sempre più ampio che le politiche della Federal Reserve hanno creato e continuano ad esacerbare fin dall'inizio.

Se l'amministrazione volesse davvero affrontare il problema della disuguaglianza di ricchezza, metterebbe gli occhi sulla banca centrale che ha sacrificato la stabilità dei prezzi in modo da poter spruzzare trilioni di dollari in "stimoli" verso gli asset finanziari, tagliando agli americani assegni irrisori di soli $ 600, durante il COVID. Quando ho fatto i conti durante il COVID, l'importo totale speso per salvare il paese quando abbiamo deciso di chiudere l'economia e di far sostituire la Federal Reserve con un castello di carte fiat ammontava a qualcosa come $ 17.500 per ogni cittadino negli Stati Uniti.

Tranne, ancora una volta, che solo 600 dollari sono andati a ciascun individuo.

Il resto è andato al settore finanziario, ampliando ulteriormente il divario di disuguaglianza, poiché miliardari come Mark Zuckerberg, Elon Musk e Jeff Bezos hanno visto decine di miliardi di dollari aggiunti al loro patrimonio netto nel giro di pochi mesi.

 

E così ora, piuttosto che intraprendere azioni tangibili e decisive per affrontare effettivamente il problema, l'amministrazione “Harris “sta presentando un piano che non sarà solo negativo per il paese, ma potrebbe benissimo essere la collina su cui morirà l'economia del nostro paese.

E ad essere onesti, non sto esagerando.

Negli ultimi anni, abbiamo assistito a uno straordinario esodo da luoghi come New York e la California, verso luoghi come la Florida e il Texas, perché gli ex stati stavano essenzialmente tassando troppo rispetto ai benefici di ciò che stavano fornendo ai cittadini.

Esodo in California e New York: un MILIONE di residenti se ne sono andati da luglio 2020.

 (Posta quotidiana online)

(Daily Mail)

Ergo, posti come la California hanno visto persone come” Joe Rogan” ed “Elon Musk” trasferirsi in Texas, mentre stati come New York hanno visto aziende come la” Citadel di Ken Griffin” trasferirsi in Florida.

Non c'è nulla da leggere tra le righe quando si tratta di questa fuga di capitali da uno stato verso un altro.

 È semplice causa ed effetto:

a un certo punto, le persone semplicemente non pensano che valga la pena vivere in questi stati a causa delle tasse troppo alte.

È un esempio per eccellenza della “curva di Laffer”.

Tassate troppo, le persone sono disincentivate a generare produttività, o in questo caso, a vivere nel vostro stato.

La” proposta di Harris” di aumentare le tasse regolari sulle plusvalenze è una cosa, anche se ancora eclatante;

 È di gran lunga meno nocivo delle due proposte.

Tassare i guadagni non realizzati è un tipo di tassazione esponenzialmente peggiore che introduce non solo un'aliquota fiscale più alta e un terzo tipo di imposta sul reddito, ma un sistema di tassazione completamente nuovo, che tassa i beni delle persone man mano che si apprezzano, non solo quando realizzano i guadagni di tale apprezzamento.

"Ma sarà solo contro persone che valgono più di 100 milioni di dollari", esclameranno i sostenitori dell'idea.

 Diavolo, non valgo l'1% di quello, quindi perché dovrebbe interessarmi?

 

Prima di tutto, non si può sottovalutare quanto sia sconvolgente mettere in moto questa terribile idea, indipendentemente da chi influenzerà.

Non si può giustificare uno sbalorditivo eccesso di diritti costituzionali e libertà civili delle persone solo perché si trovano in una certa fascia fiscale.

 Ed è una linea che, una volta superata, il governo non farà marcia indietro.

Una volta che la tassazione dei guadagni non realizzati si fa strada nello spirito del tempo, rimane in giro per sempre.

E, se dovesse rimanere, sarà solo un altro passo significativo per avvicinare l'economia statunitense a un cadavere anemico di un'economia pianificata dallo stato.

Una tassa di questa natura crea un vuoto che non fa altro che succhiare la vitalità di un'economia.

Oltre a stabilire un nuovo standard di azzardo morale, la tassa si rivolge direttamente alle persone con più capitale al lavoro nel nostro paese.

Prendendo di mira in modo specifico le persone che hanno i mezzi per creare nuove imprese e investire utilizzando questo capitale, e poi cacciandole dal paese, la tassa è un modo infallibile per succhiare la linfa vitale da ciò che resta dell'economia degli Stati Uniti.

Non fatevi ingannare:

 sarà un chiaro appello per i miliardari a trasferirsi semplicemente fuori dagli Stati Uniti e nei paradisi fiscali.

E pensateci: queste sono le persone che hanno i mezzi per partire e lasciare semplicemente il paese e trasferirsi ogni volta che vogliono.

Per loro, se ha senso dal punto di vista finanziario, lo faranno.

L'attuazione di questa imposta sui guadagni non realizzati metterà in moto la palla, puoi segnare le mie parole.

 I ricchi saranno come se ne fossero andati.

E quando i miliardari decidono di lasciare gli Stati Uniti, tutto il gettito fiscale che stavano generando in altro modo – non solo l'imposta sulle plusvalenze non realizzate – se ne va con loro.

In altre parole, un'imposta sulle plusvalenze non realizzate li spingerà oltre il loro limite e comporterà conseguenze catastrofiche per il gettito fiscale del paese nel suo complesso.

 Farà letteralmente molto più male che bene.

Se riesco a capire perché, un bambino di quinta elementare può farlo.

 Ciò significa che gli ultra-ricchi, che sono molto più intelligenti di me, lo capiscono sicuramente.

Non saranno interessati a rimanere in giro e sborsare molto più denaro "per il bene della causa".

Probabilmente hanno già un piano nel caso in cui questa tassa venga approvata, e – come suggerimento – non è quello di consegnare felicemente un assegno all'amministrazione “Harris “e dire "grazie per essere così grandi amministratori del mio capitale, continuate così".

In realtà, si tratta probabilmente di yacht, doppi passaporti, "investimenti" in luoghi come “Bermuda” e “Mauritius”, partecipazione a gare di F1 e partite di tennis, champagne costoso e scorte dell'Europa dell'Est (di seguito denominate: "The Hunter Biden Experience").

 

Ma seriamente, mettendo da parte i miliardari per un momento, la tassa smorzerà l'incentivo di tutti a cercare di guadagnare e investire, tanto per cominciare.

 Chi vuole investire nel mercato se il giorno dopo verrà tassato sui propri guadagni?

Forse la parte peggiore di questa idea è la sua tempistica.

Il paese sta gestendo un enorme deficit che sembra continuare ad allargarsi a causa del rifiuto del nostro governo di tagliare la spesa su entrambi i lati della navata.

Come promemoria, puoi spingere la base imponibile solo fino a un certo punto prima che girino la coda e fuggano.

So di aver fatto battute in passato (leggi: ieri) sul fatto che il nostro governo abbia esaminato tutte le soluzioni obbligatorie prima di arrivare a qualsiasi soluzione che funzioni minimamente, ma questo sarebbe il nonno di tutti gli esempi se attuato.

Il tempismo di questa soluzione proposta non potrebbe essere peggiore.

Siamo a un punto della storia fiscale del nostro paese in cui abbiamo bisogno di equilibrio più che mai.

Abbiamo il più grande deficit e il più grande debito in rapporto al PIL che abbiamo avuto nella storia recente.

Le nazioni BRICS, tra cui Russia, Cina e India, stanno attivamente perseguendo modi per rompere con il sistema bancario occidentale e sfidare il dollaro USA.

L'inflazione è dilagante e gli alti tassi di interesse sono più che probabili per causare un netto rallentamento della nostra economia.

Stiamo facendo deficit, ma abbiamo bisogno del gettito fiscale che stiamo attualmente portando se abbiamo qualche speranza di tagliare la spesa per bilanciare il nostro bilancio e raddrizzare la nave del paese economicamente.

 La perdita di gettito fiscale a causa della fuga di capitali dagli Stati Uniti in risposta a questa proposta di imposta sulle plusvalenze non realizzate sarebbe catastrofica e accelererebbe la fine finanziaria e monetaria del paese, non lo aiuterebbe.

(Fringe Finance di QTR.)

 

 

 

 

"Legale ma dannoso" - L'autoritario pendio

 scivoloso di “Keir Starmer” reprime il dissenso.

  Zeroedge.com - Tyler Durden - Owen Ashworth - The Mises Institute – (21 agosto 2024) – ci dice:

 

Non è ingiusto dire che gli attuali disordini e rivolte nel Regno Unito sono stati accompagnati da molte informazioni imprecise.

 Come per ogni evento, tutti dovrebbero essere consapevoli che diventa molto più facile diffondere informazioni false e far sì che le persone ci credano.

 Le tensioni ribollono e le emozioni si scatenano, e non ci vuole un genio per capire perché si dovrebbe essere più cauti nei confronti della disinformazione quando le emozioni sono al posto di guida.

Sfortunatamente, la regola #1 del governo è quella di non lasciare mai che un'emergenza vada sprecata.

Il rapporto tra le emergenze e lo Stato è un rapporto simbiotico.

Le presunte "emergenze" portano quasi sempre alla crescita del governo e a una violazione strisciante dei diritti naturali.

Prendiamo gli eventi attuali nel Regno Unito:

le rivolte accompagnano un giro di vite sul diritto di un individuo di dire ciò che desidera sulla propria proprietà, libero da punizioni da parte del governo o di chiunque altro.

Durante le rivolte, la disinformazione è stata usata in modo manipolativo, in mezzo a emozioni estremamente volatili, dalle persone per i propri fini.

Questo è stato molto pubblico, con l'esempio più importante che è l'affermazione che l'accoltellatore di “Southport” era un musulmano di nome” Ali Al-Shakati”. Questo era completamente falso, ma si è diffuso su tutti i social media e ha fatto arrabbiare le persone che cercavano un motivo per essere violente.

La natura pubblica della disinformazione, combinata con le emergenze causate dai disordini, ha permesso al primo ministro britannico,” Keir Starmer”, di minacciare le piattaforme dei social media, affermando:

Permettetemi anche di dire alle grandi società di social media, e a coloro che le gestiscono, che i disordini violenti chiaramente fomentati online: anche questo è un crimine.

 Sta accadendo nei tuoi locali e la legge deve essere rispettata ovunque.

Nello spirito di un assalto al nostro diritto naturale alla libertà di parola, “Starmer” ha annunciato che il suo governo avrebbe riesaminato la legislazione esistente relativa alla regolamentazione dei social media, minacciando persino di riportare la proposta di legge che era stata abbandonata nel 2022 a causa del suo aperto assalto alla libertà di parola.

 Il governo di “Starmer” ha suggerito misure che rimuoverebbero i contenuti "legali ma dannosi".

Almeno “Cicerone” aveva una filosofia politica in qualche modo chiara prima di violare tutte le sue convinzioni sull'universalità del diritto.

“ Starmer” deve ancora approfondire la sua vera filosofia politica, ma ha seguito “Cicerone” lungo la strada della violazione dei diritti individuali.

Nel 2012,” Keir Starmer “era il “direttore della pubblica accusa” e si è pronunciato a favore della riforma di una clausola della legge sull'ordine pubblico che rendeva gli insulti un reato penale, affermando:

 

Il problema evidente della messa al bando dell'insulto è che troppe cose possono essere interpretate in questo modo.

 La critica, il ridicolo, il sarcasmo, la semplice affermazione di un punto di vista alternativo all'ortodossia, possono essere interpretati come un insulto.

Molte persone che credono ardentemente nella polizia a due livelli possono postare una dichiarazione del tipo:

"Keir Starmer, sei un simpatizzante musulmano e non ti importa delle comunità al di fuori della comunità islamica".

Si tratta di un insulto o di un incitamento all'odio?

Potrebbe essere entrambe le cose, ma la mancanza di pensiero di Starmer riguardo alla filosofia politica di base e all'etica significa che può sentirsi a suo agio nel sostenere entrambe le posizioni, completamente inconsapevole che le sue azioni sono insensate e del tutto incoerenti.

Il tuo diritto di dire quello che vuoi, di postare quello che vuoi, di esprimere i sentimenti che provengono dal più profondo del tuo essere, non viene dallo stato, da un documento o da un politico.

 Deriva dal fatto innegabile che tu sei il tuo stesso essere:

possiedi te stesso e solo tu puoi esercitare qualsiasi azione tu voglia sulle molte appendici del tuo corpo.

Solo tu puoi produrre i pensieri che costituiscono la ragione dal tuo cervello. Nessun altro è in grado di prendere il controllo del tuo cervello e farti pensare in un certo modo.

 I sostenitori delle restrizioni alla capacità dell'uomo di ragionare attraverso lo strumento della parola dovrebbero ammettere che non credono di possedere sé stessi, poiché questa è la conclusione logica della loro posizione.

Ammetti che non possiedi te stesso e possiamo discutere dell'immenso potere politico che deriva da quella logica.

 Ti renderai presto conto di quanto sia pericolosa questa posizione per te stesso, per coloro che ami e per tutti gli altri in base ai quali la tua posizione viene applicata.

La libertà di parola ha delle conseguenze, ma queste non comportano e non potranno mai comportare la violazione del fatto immutabile che si possiede il proprio corpo.

Non puoi condannare qualcuno a nessun reato penale a causa di ciò che dice.

Non hanno violato il diritto di proprietà di nessun altro, che include il tuo corpo, quindi è manifestamente immorale usare il pesante pugno di ferro dello stato per punirli per questo.

Se non sei d'accordo o non ti piace ciò che dice un'altra persona, allora metti in discussione quel punto di vista, parla e dibatti per arrivare alla verità e diffondila il più lontano possibile.

 Purtroppo, molti commentatori politici e politici di spicco sentono il bisogno di dire che il tuo diritto naturale alla tua capacità di ragionare non è, in realtà, assoluto, ma qualificato.

Le figure politiche dovrebbero considerare perché ci sono così tante persone con opinioni "orribili".

I membri dell'establishment riflettono sul perché le loro argomentazioni non vengano prese sul serio, e giungono erroneamente alla conclusione che ciò deve essere dovuto allo stato volatile della natura umana:

alcune persone sono solo plebe idiote per loro.

La mancanza di autoconsapevolezza è mozzafiato.

 L'establishment passa decenni a mentire al pubblico, a manipolare le emozioni e a rimproverarlo per i suoi occhi bugiardi.

 Dopo che molto di ciò che i nostri occhi bugiardi ci hanno detto si sarà avverato anni dopo, nemmeno una di queste figure ammetterà il proprio errore.

Forse è per questo che così tanti hanno opinioni che disprezzano abbastanza da desiderare il loro arresto.

Dovresti ascoltare coloro a cui ti opponi in modo da poter capire meglio la loro visione del mondo e avere una misura di quanto pensiero hanno messo nelle loro posizioni.

 In questo spirito, ci sono state alcune interessanti interpretazioni della libertà di parola.

Il governo di “Keir Starmer “suggerisce di rimuovere i discorsi "legali ma dannosi".

 Cosa è dannoso?

 Ipoteticamente, se affermo che il cancelliere dello scacchiere è un oratore ottuso e blando che ispira pochissima fiducia in nulla e non mostra alcun segno di vera comprensione dell'economia, è dannoso?

Il cancelliere può benissimo affermare che i suoi sentimenti sono stati feriti, che la sua reputazione è stata danneggiata, e quindi la grande istituzione che è il tesoro è stata screditata, causando una limitazione della sua capacità di operare a causa di un'incompetenza ampiamente percepita.

 Se hai una visione del mondo dell'establishment, probabilmente credi che sia dannosa.

Se lo pubblico, dovrebbe essere rimosso?

La soggettività implica un'applicazione incoerente della legge per prendere di mira opinioni che sono rozze.

Pensate al politico che trovate più ambiguo e odiate di più, vi fidereste di loro di questi poteri?

Ricorda, i tuoi ragazzi non saranno al potere per sempre.

Un'altra ripresa che ho visto è questa di un” KC” abbastanza importante nel Regno Unito.

Tenta di giustificare la repressione della libertà di parola suggerendo che, poiché è il parlamento britannico ad adottarla, non il governo, questa è un'espressione della "volontà del popolo".

 È fondamentale rendere i lettori consapevoli che questa giustificazione mostra quanto sia superficiale il suo processo di pensiero.

Non ha riflettuto su come questo giustifichi i peggiori attacchi possibili ai diritti naturali di un individuo poiché, secondo la sua logica, se il parlamento adotta la legislazione, allora questa è democrazia in azione e, quindi, giustificata.

 Non c'è nulla nella sua logica che teoricamente impedirebbe al parlamento di adottare una legislazione che ti toglie il diritto di avere un processo che si basa solo sulle prove disponibili, quindi questo è giustificato come la sua "volontà del popolo".

Probabilmente si opporrebbe a questo, ma se segue lo stesso ragionamento che usa per giustificare la restrizione della parola.

Possiamo aggiungere questi eventi alla lunghissima lista di casi in cui i governi sfruttano le emergenze per espandere i loro poteri.

I diritti naturali sono inerenti ad ogni essere umano.

La libertà di parola gioca un ruolo vitale per esprimere il motivo per cui una società che vuole rimanere libera dovrebbe combattere contro le forze che cercano di diminuirla.

Coloro che sostengono che la libertà di parola non è assoluta dovrebbero riflettere su questo.

Ogni dittatura nella storia dell'uomo ha iniziato sopprimendo la parola perché sapeva che aiutava a plasmare la loro narrativa e a escludere le opinioni opposte dal mainstream.

La storia non è binaria, le nazioni non sono né completamente libere né totalmente autoritarie.

 Sei disposto a correre il rischio di scatenare un potere che potrebbe essere dispensato da coloro che non ti piacciono con veemenza?

L'uomo è fallibile e i politici non sono certo altruisti, tutti hanno i loro programmi, quindi non c'è un incentivo a usare questo potere per spingere la loro narrativa?

Domande su cui riflettere e discutere veramente prima di fare il salto.

 

 

 

Dall'agrarismo al transumanesimo:

la lunga marcia verso la “distopia”.

 

Globalresearch.ca - Colin Todhunter – (18 agosto 2024) – ci dice:

 

"È in corso una demolizione totale delle precedenti forme di esistenza: il modo in cui si viene al mondo, il sesso biologico, l'educazione, le relazioni, la famiglia, persino la dieta che sta per diventare sintetica". 

(Silvia Guerini, “ecologa radicale”, in "Dal corpo 'neutro' al cyborg postumano: una critica dell'ideologia di genere" -2023.)

Attualmente stiamo assistendo a un'accelerazione del consolidamento aziendale dell'intera filiera agroalimentare globale.

 I conglomerati dei big data, tra cui Amazon, Microsoft, Facebook e Google, si sono uniti ai giganti tradizionali dell'agrobusiness, come Corteva, Bayer, Cargill e Syngenta, nel tentativo di imporre il loro modello di alimentazione e agricoltura al mondo.

Anche la Fondazione Bill e Melinda Gates e le grandi istituzioni finanziarie, come BlackRock e Vanguard, sono coinvolte, sia attraverso l'acquisto di enormi tratti di terreni agricoli, sia attraverso la promozione di tecnologie alimentari biosintetiche (false) e di ingegneria genetica o, più in generale, facilitando e finanziando gli obiettivi delle mega multinazionali agroalimentari.

Gli interessi miliardari dietro a questo cercano di ritrarre il loro tecno-soluzionismo come una sorta di sforzo umanitario:

salvare il pianeta con "soluzioni rispettose del clima", "aiutare gli agricoltori" o "nutrire il mondo".

 Ma in realtà si tratta di riconfezionare e fare greenwashing delle strategie espropriative dell'imperialismo.

Si tratta di uno spostamento verso una "agricoltura mondiale" sotto il controllo dell'”agritech e dei “giganti dei dati,” che deve essere basata su sementi geneticamente modificate, prodotti creati in laboratorio che assomigliano al cibo, agricoltura "di precisione" e "basata sui dati" e agricoltura senza agricoltori, con l'intera catena agroalimentare, dal campo (o laboratorio) alla vendita al dettaglio, governata da piattaforme di e-commerce monopolistiche determinate da sistemi di intelligenza artificiale e algoritmi.

Coloro che stanno portando avanti questa agenda hanno una visione non solo per gli agricoltori, ma anche per l'umanità in generale.

Le élite, attraverso il loro complesso militare-digitale-finanziario (Pentagono/Silicon Valley/Big Finance) vogliono usare le loro tecnologie per rimodellare il mondo e ridefinire cosa significa essere umani.

Considerano gli esseri umani, le loro culture e le loro pratiche, come la natura stessa, come un problema e carenti.

Gli agricoltori devono essere spostati e sostituiti con droni, macchine e computer basati su cloud.

Il cibo deve essere ridefinito e le persone devono essere nutrite con prodotti sintetici e geneticamente modificati.

 Le culture devono essere sradicate e l'umanità deve essere completamente urbanizzata, sottomessa e disconnessa dal mondo naturale.

Ciò che significa essere umani significa essere radicalmente trasformati.

Ma cosa ha significato essere umani fino ad ora o almeno prima della (relativamente recente) rivoluzione industriale e dell'urbanizzazione di massa associata?

 

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo discutere del nostro legame con la natura e di ciò in cui la maggior parte dell'umanità era coinvolta prima dell'industrializzazione: la coltivazione del cibo.

Molti degli antichi rituali e celebrazioni dei nostri antenati sono stati costruiti attorno a storie, miti e rituali che li hanno aiutati a venire a patti con alcune delle questioni più fondamentali dell'esistenza, dalla morte alla rinascita e alla fertilità. Queste credenze e pratiche culturalmente radicate servivano a santificare il loro rapporto pratico con la natura e il suo ruolo nel sostenere la vita umana.

Poiché l'agricoltura divenne la chiave per la sopravvivenza umana, la semina e la raccolta dei raccolti e altre attività stagionali associate alla produzione alimentare erano fondamentali per queste usanze.

Gli esseri umani hanno celebrato la natura e la vita a cui ha dato vita.

Antiche credenze e rituali erano intrisi di speranza e rinnovamento e le persone avevano un rapporto necessario e immediato con il sole, i semi, gli animali, il vento, il fuoco, la terra e la pioggia e il mutare delle stagioni che nutrivano e portavano la vita.

Le nostre relazioni culturali e sociali con la produzione agraria e le divinità associate avevano una solida base pratica.

La vita delle persone è stata legata alla semina, al raccolto, ai semi, al suolo e alle stagioni per migliaia di anni.

Silvia Guerini, la cui citazione introduce questo articolo, sottolinea l'importanza delle relazioni profonde e dei rituali che le riaffermano.

Dice che attraverso i rituali una comunità riconosce sé stessa e il suo posto nel mondo.

Creano lo spirito di una comunità radicata contribuendo a radicare e a far durare un'unica esistenza in un tempo, in un territorio, in una comunità.

 

Il professor “Robert W. Nicholls” spiega che i culti di “Woden” e “Thor” si sovrapposero a credenze molto più antiche e meglio radicate legate al sole e alla terra, alle colture e agli animali e alla rotazione delle stagioni tra la luce e il calore dell'estate e il freddo e il buio dell'inverno.

Il rapporto dell'umanità con l'agricoltura e il cibo e le nostre connessioni con la terra, la natura e la comunità hanno definito per millenni cosa significa essere umani.

Prendiamo l'India, per esempio.

Lo scienziato ambientale “Viva Kermani” afferma che l'induismo è la più grande religione basata sulla natura del mondo che:

“… riconosce e cerca il Divino nella natura e riconosce tutto come sacro. Considera la terra come nostra Madre e quindi sostiene che non dovrebbe essere sfruttata. La perdita di questa comprensione che la terra è nostra madre, o piuttosto una deliberata ignoranza di questo, ha portato all'abuso e allo sfruttamento della terra e delle sue risorse.”

 

“Kermaniosserva che le antiche scritture insegnavano alle persone che gli animali e le piante che si trovano in India sono sacri e, quindi, tutti gli aspetti della natura devono essere venerati.

 Aggiunge che questa comprensione e riverenza verso l'ambiente è comune a tutti i sistemi religiosi e spirituali indiani: induismo, buddismo e giainismo.

Secondo “Kermani”, le “divinità vediche” hanno un profondo simbolismo e molti strati di esistenza.

Una di queste associazioni è con l'ecologia.

“ Surya” è associato al sole, la fonte di calore e luce che nutre tutti;

“Indra” è associato alla pioggia, ai raccolti e all'abbondanza;

 e “Agni” è la divinità del fuoco e della trasformazione e controlla tutti i cambiamenti.

Osserva che il “Vrikshayurveda”, un antico testo sanscrito sulla scienza delle piante e degli alberi, contiene dettagli sulla conservazione del suolo, la semina, la semina, il trattamento, la propagazione, come affrontare parassiti e malattie e molto altro ancora.

Come “Nicholls”,” Kermani” fornisce una visione di alcuni dei profondi aspetti culturali, filosofici e pratici del legame dell'umanità con la natura e la produzione alimentare.

Questa connessione risuona con l'“agrarismo”, una filosofia basata sul lavoro cooperativo e sull'amicizia, che è in netto contrasto con i valori e gli impatti della vita urbana, del capitalismo e della tecnologia che sono visti come dannosi per l'indipendenza e la dignità.

Anche l' agrarismo” sottolinea una dimensione spirituale e il valore della società rurale, delle piccole aziende agricole, della proprietà diffusa e del decentramento politico.

 

L'eminente sostenitore dell'agrarismo “Wedell Berry” dice:

"La rivoluzione iniziata con le macchine e i prodotti chimici continua ora con l'automazione, i computer e le biotecnologie".

Per “Berry, l'agrarismo non è un desiderio sentimentale di un tempo passato.

Gli atteggiamenti coloniali, nazionali, stranieri e ora globali, hanno resistito al vero agrarismo quasi fin dall'inizio:

 non c'è mai stata un'economia completamente sostenibile, stabile, adattata localmente, basata sulla terra.

Tuttavia, “Berry” fornisce molti esempi di piccole (e più grandi) aziende agricole che hanno una produzione simile a quella dell'agricoltura industriale con un terzo dell'energia.

Nella sua poesia "A Spiritual Journey", “Berry “scrive quanto segue:

"E il mondo non può essere scoperto con un viaggio di miglia,

non importa quanto lungo,

ma solo con un viaggio spirituale, un viaggio di un pollice, molto arduo,

umiliante e gioioso,

attraverso il quale arriviamo a terra ai nostri piedi,

e impariamo a essere a casa".

 

Ma nella fredda, centralizzata, tecnocratica distopia che è stata pianificata, il legame spirituale dell'umanità con la campagna, il cibo e la produzione agraria devono essere gettati nella pattumiera della storia.

“Silvia Guerini” dice:

"Il passato diventa qualcosa da cancellare per spezzare il filo che ci lega a una storia, a una tradizione, a un'appartenenza, per il passaggio verso una nuova umanità sradicata, senza passato, senza memoria... una nuova umanità disumanizzata nella sua essenza, totalmente nelle mani dei manipolatori della realtà e della verità".

Questa umanità disumanizzata e separata dal passato fa parte della più ampia agenda del transumanesimo.

Ad esempio, non stiamo solo assistendo a una spinta verso un mondo senza agricoltori e tutto ciò che ci ha legato alla terra ma, secondo Guerini, anche un mondo senza madri.

Sostiene che coloro che stanno dietro ai bambini in provetta e alla maternità surrogata ora hanno gli occhi puntati sull'ingegneria genetica e sugli uteri artificiali, che taglierebbero le donne fuori dal processo riproduttivo.

“ Guerini” prevede che gli uteri artificiali potrebbero prima o poi essere richiesti, o meglio commercializzati, come un diritto per tutti, comprese le persone transgender.

 È interessante notare che il linguaggio intorno alla gravidanza è già contestato con l'omissione di "donne" da affermazioni come "persone che possono rimanere incinte".

Naturalmente, da tempo si è diffusa una linea di demarcazione tra biotecnologia, eugenetica e ingegneria genetica.

Le colture geneticamente modificate, i gene drive e l'editing genetico sono ora una realtà, ma l'obiettivo finale è sposare l'intelligenza artificiale, la bionanotecnologia e l'ingegneria genetica per produrre il transumano di un unico mondo.

A spingerlo sono potenti interessi che, secondo “Guerini”, stanno usando una sinistra arcobaleno, transgenica e organizzazioni LGBTQ+ per promuovere una nuova identità sintetica e rivendicare nuovi diritti.

Dice che questo è un attacco alla vita, alla natura, a "ciò che è nato, al contrario dell'artificiale" e aggiunge che tutti i legami con il mondo reale, naturale, devono essere recisi.

È interessante notare che nel suo rapporto “Future of Food”, il gigante britannico dei supermercati” Sainsburys” celebra un futuro in cui siamo microchippati e tracciati e i lacci neurali hanno il potenziale per vedere tutti i nostri dati genetici, sanitari e situazionali registrati, archiviati e analizzati da algoritmi che potrebbero capire esattamente di quale cibo (consegnato da un drone) abbiamo bisogno per sostenerci in un particolare momento della nostra vita.

Il tutto venduto come "ottimizzazione personale". Inoltre, è probabile, secondo il rapporto, che otterremo nutrienti chiave attraverso gli impianti.

Parte di questi nutrienti arriverà sotto forma di cibo coltivato in laboratorio e insetti.

Un laccio neurale è una rete ultrasottile che può essere impiantata nel cranio, formando una raccolta di elettrodi in grado di monitorare la funzione cerebrale.

Crea un'interfaccia tra il cervello e la macchina.

“Sainsburys” fa un buon lavoro nel cercare di promuovere un futuro distopico in cui l'intelligenza artificiale ha preso il tuo lavoro, ma, secondo il rapporto, hai un sacco di tempo per celebrare il meraviglioso mondo distorto della "cultura del cibo" creato dal supermercato e dai tuoi signori digitali.

Il tecno feudalesimo incontra il transumanesimo, tutto per la vostra comodità, ovviamente.

Ma niente di tutto questo accadrà da un giorno all'altro.

 E resta da vedere se la tecnologia sarà all'altezza.

 Coloro che stanno promuovendo questo nuovo mondo potrebbero aver esagerato con la loro mano, ma passeranno i decenni successivi a cercare di portare avanti la loro visione.

Ma l'arroganza è il loro tallone d'Achille.

C'è ancora tempo per educare, organizzarsi, resistere e agitarsi contro questa arroganza, non da ultimo sfidando i giganti alimentari industriali e il sistema che li sostiene e sostenendo e creando movimenti alimentari di base ed economie locali che rafforzino la sovranità alimentare.

(Il famoso autore “Colin Todhunter” è specializzato in sviluppo, alimentazione e agricoltura).

 

"Un'invasione della Russia nucleare da parte della NATO è attualmente in corso, e il mondo non sa che si tratta di una terza guerra mondiale". La pazienza del presidente Putin ha raggiunto i suoi limiti?

Globalresearch.ca - Peter Koenig – (18 agosto 2024) – ci dice:

 

Tutte le linee rosse attraversate più volte.

È attualmente in corso un'invasione della Russia nucleare da parte della NATO e il mondo non sa che si tratta di una terza guerra mondiale, come riportato da” Megatron” (14 agosto 2024).

La regione russa di Kursk è attualmente piena di armi, truppe, logistica e altro ancora, molti dei quali distrutti.

L'Ucraina mira a destabilizzare la Russia con l'incursione di Kursk. (BingMaps/Istituto per lo studio della guerra/USA TODAY)

Le riprese video provengono da dozzine di veicoli della NATO, sistemi di difesa aerea, carri armati e altro ancora; anche se distrutta e catturata dalle forze russe nella regione di Kursk.

Le forze di Kiev, di circa 11.600 uomini, sotto la guida delle truppe della NATO, non sono riuscite a conquistare la città di” Kurchatov” e la sua centrale nucleare.

 A quanto pare, il presidente Zelensky ha utilizzato tutte le truppe rimanenti di Kiev, oltre alle forze extra polacche (NATO).

Il generale russo “Apti Alaudinov” ha osservato che lo scopo dell'invasione della regione di Kursk era quello di garantire una posizione forte per i prossimi negoziati con la Russia.

Tuttavia, con la sconfitta di Kiev e dei suoi padroni occidentali, il regime di Kiev ha firmato la propria condanna a morte.

Le perdite di Kiev sono più di 2.000.

Il generale” Allaudin “prevede inoltre che l'operazione speciale di Kiev si concluderà entro la fine del 2024, con una vittoria totale dell'esercito russo e la resa del regime di Kiev e dei suoi padroni a Washington e Londra. (Borzzikman 15 agosto 2024)

Resta da vedere se la resa da parte dell'Occidente avverrà davvero.

Non è un'abitudine dell'Occidente, anche in condizioni terminali, perdere la faccia – quindi, ulteriori aggressioni, forse di un attacco diretto della NATO alla Russia, è una possibilità.

A questo punto, il presidente Putin si rifiuta ancora di dichiarare guerra, anche se il territorio della Russia è stato invaso e i russi sono stati uccisi sul loro territorio dalle forze della NATO.

 E potrebbero essere pianificati attacchi più diretti della NATO.

 Per ora, Washington la sta facendo franca con un "omicidio"; letteralmente.

Passo dopo passo, Washington e i suoi partner della NATO hanno attraversato una linea rossa dopo l'altra.

In primo luogo, le armi della NATO in Ucraina;

poi truppe NATO in Ukaine;

poi i caccia F-16 in Ucraina;

poi i soldati della NATO che comandano le sofisticate armi fornite dall'Occidente;

poi le truppe della NATO sui territori russi;

poi i droni e gli aerei della NATO che attaccano obiettivi russi sul territorio russo – e infine le truppe della NATO che tentano di prendere il controllo di un intero distretto russo, prendendo prigionieri russi, uccidendo russi.

Gli aeroporti di tutta la Russia sono stati costantemente bombardati per diverse settimane dai droni della NATO.

Il 9 agosto 2024, i media statali russi hanno riferito di un'esplosione, seguita da un incendio nella base aerea russa nella regione di “Lipetsk”, a circa 280 chilometri dal confine con l'Ucraina nord-orientale, come se le forze ucraine/NATO avessero attaccato l'aeroporto e distrutto un magazzino e diverse altre strutture con bombe aeree guidate;

guidati da esperti della NATO.

Alcuni ipotizzano che Kiev / la NATO possa aver usato una piccola arma nucleare tattica.

Non ci sono tuttavia prove di una tale aggressione e la Russia rimane in silenzio.

Secondo l'esercito russo, la loro offensiva (russa) ha coinvolto circa 1.000 soldati e più di due dozzine di veicoli corazzati e carri armati.

L'esercito russo avanza costantemente nel Donbass, difendendo la popolazione di lingua russa dai vigliacchi attacchi azov-nazisti che hanno ucciso negli ultimi 10 anni circa 18.000 persone, la maggior parte delle quali donne e bambini.

La Russia, sul suo territorio, riceve colpi pesanti e dolorosi dalle armi della NATO. La NATO è ovunque, con le comunicazioni, la logistica e il comando della NATO.

 

Oltre 35 paesi stanno investendo centinaia di miliardi di dollari dei contribuenti per fornire all'Ucraina armi per effettuare questi attacchi mortali contro la Russia – sul territorio russo, con i soldati della NATO, che l'Occidente ama chiamare "mercenari stranieri".

Circa 80 anni dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando la Russia sconfisse la Germania nazista, i carri armati tedeschi – dati all'Ucraina – stanno di nuovo attraversando la regione di Kursk, dove si svolse la battaglia decisiva, la battaglia con cui la Russia sconfisse la Germania nazista salvando l'Occidente dal fascismo tedesco.

Ma il fascismo oggi ticchetta ed è ben vivo, ricordando i tempi degli anni '40.

Ora il neofascismo sta emanando dall'Ucraina, un tempo alleata della Germania nazista – i battaglioni Azov di Bandera – che ha ucciso decine se non centinaia di migliaia di russi durante la seconda guerra mondiale.

Putin è stato irremovibile nello sradicare il nazismo in Ucraina, rendendo l'Ucraina un paese neutrale e libero dalla NATO, una condizione chiave per i negoziati di pace.

Molte persone si illudono ancora che la Russia sia in un conflitto militare minore con l'Ucraina, non rendendosi conto che questa guerra per procura Washington-NATO contro la Russia è molto più pericolosa della situazione della seconda guerra mondiale nel 1943.

La NATO sta tentando di creare gradualmente brigate nell'Europa orientale, con l'obiettivo di affrontare la Russia.

È un gioco di osservazione, "fino a che punto possiamo andare", mentre si osserva attentamente la reazione della Russia.

Le difficoltà che possono avere sono quelle di dotare le brigate di soldati, poiché i giovani europei non sono disposti a morire per i guerrafondai occidentali e per i profitti delle industrie belliche occidentali.

Secondo “Megatron”, c'è un'alta probabilità che la NATO possa eventualmente intenzionata a invadere la Bielorussia.

Putin e i suoi consiglieri hanno forse calcolato male l'audacia della NATO, sperando di non passare dall'Ucraina ai territori russi, per evitare un'ulteriore escalation?

E adesso, che tutte le linee rosse sono state superate – e questo più di una volta?

In una recente dichiarazione, l'ex presidente russo, “Dmitry Medvedev”, ha affermato che la Russia non dovrebbe più trattenersi:

 

"Da questo momento, l'operazione militare speciale [di Kiev] dovrebbe diventare apertamente di natura extraterritoriale", ha sostenuto Medvedev, che ricopre il ruolo di vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, in un post giovedì.

 

"Possiamo e dobbiamo approfondire ciò che ancora esiste come Ucraina. A Odessa, Kharkov, Dnepropetrovsk, Nikolaev. A Kiev e oltre. Non ci dovrebbero essere restrizioni in termini di confini riconosciuti".

 

Se il presidente Putin sta aspettando ancora più aggressioni occidentali / NATO sul territorio russo, può darsi che abbia in serbo una risposta forte, che non può essere accusata come risposta a una "false flag", perché ciò che Kiev-NATO sta facendo sui territori russi non è chiaramente una "false flag", ma pura provocazione.

 

La Russia ha la capacità militare di spazzare via contemporaneamente i centri decisionali e militari occidentali, così come i centri finanziari, con armi nucleari tattiche ultra-precise e supersoniche, mantenendo la perdita di vite umane al minimo, ma disabilitando le strutture di potere occidentali.

(Peter Koenig è un analista geopolitico ed ex economista senior presso la Banca Mondiale e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dove ha lavorato per oltre 30 anni in tutto il mondo).

 

 

 

Il mondo occidentale ha ceduto alla tirannia.

"L'idea che l'Occidente sia libero è uno scherzo".

 L'arresto di Richard Medhurst.

 Globalresearch.ca - Dr. Paul Craig Roberts e Richard Medhurst – (21 agosto 2024) – ci dicono:

 

Possiamo aggiungere Richard Medhurst a Tulsi Gabbard, Scott Ritter, Amb. Craig Murray, Julian Assange e molti altri che vengono molestati, arrestati, imprigionati dalle autorità statali di polizia negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell'UE e in Canada per aver esercitato la professione di giornalista che sta scomparendo.

Quando Richard Medhurst può essere arrestato in un aeroporto di Londra per "aver espresso un'opinione o una convinzione che sostiene un'organizzazione vietata", sappiamo che la libertà è morta e che il giornalismo non esiste più.

 Tutto ciò che i giornalisti occidentali sono autorizzati a fare oggi è sostenere le menzogne ufficiali nelle narrazioni ufficiali che vengono utilizzate per costruire la falsa realtà in cui viviamo.

Non abbiamo più la BBC, il New York Times, il London Times, la ABC, NBC, CBS per ritenere il governo responsabile.

Quello che abbiamo sono ministeri della propaganda che sostengono le narrazioni ufficiali.

 Il compito dei media occidentali è quello di mentire al popolo per conto dell'establishment che li governa.

Come dimostra la crescente intimidazione dei media alternativi, la capacità di esprimere la verità sta rapidamente scomparendo nel mondo occidentale.

Presto saremo rinchiusi in Matrix, solo che non ci sarà alcuna opposizione sovrumana.

Sono passati anni da quando potevamo credere a una sola parola che sentivamo dal New York Times, dal Washington Post, dalla NPR, dalla CNN, da Fox News, dalla ABC, dalla CBS, dalla NBC, dal London Times, dal Telegraph, dal Guardian o dai principali media europei.

L'idea che l'Occidente sia libero è una barzelletta.

 Quando non c'è libertà di espressione c'è solo tirannia.

E questo è ciò che è il mondo occidentale.

Una tirannia.

La ragione per cui i governi occidentali non hanno difficoltà a sostenere i governi nazisti in Ucraina e in Israele è che sono essi stessi nazisti.

Medhurst descrive il suo arresto.

 Mi ricorda il libro di Franz Kafka, Il processo, la storia di un uomo che viene arrestato da un'autorità irresponsabile che lo persegue senza mai rivelare il crimine per il quale è stato punito.

Questo è ciò che è successo a Julian Assange, che ha perso un decennio della sua vita a causa della pura tirannia, una tirannia sostenuta dai conservatori americani che sono così stupidi da essere stati convinti dalle narrazioni ufficiali che era una spia russa contro l'America.

Come fa un popolo così stupido a sopravvivere? Non lo fanno.

 Lo stato di polizia in cui si sono innamorati si sta ora chiudendo intorno a loro.

 

Richard Medhurst, 20 agosto 2024.

Sono stato arrestato all'aeroporto di Heathrow come "terrorista" per il mio giornalismo.

Mi chiamo Richard Thomas Medhurst.

Sono un giornalista del Regno Unito accreditato a livello internazionale.

Giovedì, quando sono atterrato all'aeroporto di Londra Heathrow, sono stato immediatamente scortato fuori dall'aereo da 6 agenti di polizia che mi aspettavano all'ingresso dell'aereo.

Mi hanno arrestato, non detenuto, ma mi hanno arrestato ai sensi della Sezione 12 del Terrorism Act del 2000 e mi hanno accusato di aver presumibilmente "espresso un'opinione o una convinzione che sostiene un'organizzazione vietata", ma non hanno voluto spiegare cosa significasse.

Un agente ha preso le mie valigie e quando ho chiesto perché fosse ancora nell'aereo, mi è stato detto "guarda amico, puoi essere graffiato proprio qui davanti a tutti, o lì dentro. A te la scelta".

Sono stato portato in una stanza adiacente, perquisito, il mio telefono confiscato.

Non mi è stato permesso di informare la mia famiglia.

Nonostante fossi calmo e collaborativo, ero ammanettato con qualcosa che metteva le mie spalle in una posizione scomoda e i miei polsi uno sopra l'altro, piuttosto che uno accanto all'altro.

 Le manette erano estremamente strette.

Nonostante la polizia li avesse allentati, mi hanno lasciato segni per due giorni.

La polizia mi ha portato sulla pista e mi ha messo in un furgone della polizia; essenzialmente una gabbia mobile e mi ha informato che tutto era stato registrato.

Il furgone era angusto. Ho dovuto lottare per tutto il tempo per mantenere l'equilibrio e cercare di non cadere mentre guidavamo verso la stazione di polizia.

 

Una volta all'interno della stazione, mi hanno perquisito di nuovo per la seconda volta in 10 minuti.

Mi è stato detto di sedermi su una panchina, togliermi le scarpe; togliermi i calzini. Mi è stato detto di capovolgere i calzini e di tenerli sollevati per l'ispezione degli agenti.

Mi hanno anche fatto alzare i piedi per farli controllare.

Gli agenti mi hanno portato in una stanza con luci UV, che mi hanno detto servono per catturare i ladri spruzzati con qualcosa: non ho idea del perché l'abbiano fatto, dal momento che mi hanno appena fatto scendere da un aereo.

La mia valigia è stata poi aperta nell'atrio e saccheggiata; tutte le mie attrezzature e dispositivi giornalistici sono stati sequestrati, compresi telefoni, schede SIM, microfoni wireless, microfoni e cuffie.

Anche i lacci delle scarpe.

In seguito hanno preso il mio DNA, le impronte digitali, le impronte palmari e mi hanno fotografato.

Fui messo in isolamento, in una cella fredda che puzzava di urina. C'era a malapena la luce, e il letto, se così si può chiamare, era una piccola sporgenza di cemento, con un materasso sottile come la carta.

La cella non aveva finestre. Nessun riscaldamento. Niente carta igienica.

Sono stato registrato 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con audio e video, anche quando andavo in bagno.

Ho dovuto mangiare il cibo con un pezzo di cartone, che si dovrebbe piegare in due per raccogliere il pasto.

La polizia ha detto che ho il diritto di informare qualcuno che sono rinchiuso. Così ho detto, ok, voglio chiamare la mia famiglia.

E poi dicevano: "beh, le tue chiamate sono state trattenute a causa della natura del presunto reato".

Ho provato a chiedere: beh, che senso ha un diritto se puoi ritirarlo a caso? Perché dirmi che ho questo diritto?

E uno di loro ha detto qualcosa del tipo: "beh, non è un diritto assoluto. Si può derogare".

Allo stesso modo, hanno detto che avevo il diritto di sapere perché ero detenuto. Così ho chiesto (di nuovo), e la polizia ha detto qualcosa del tipo:

 "siamo solo gli agenti che hanno effettuato l'arresto, non lo sappiamo davvero", oppure, "questo ti verrà spiegato durante l'interrogatorio", o qualche altra risposta generica.

Nonostante la cortesia e l'allegria degli agenti di polizia, sentivo che l'intero processo era stato progettato per umiliarmi, intimidirmi e disumanizzarmi;

di trattarmi come un criminale, anche se dovevano essere a conoscenza del mio passato e del fatto che sono un giornalista.

Sono stato sotto sorveglianza quasi per tutto il tempo, dal momento in cui sono stato arrestato fino a quando sono stato rilasciato, sia nel furgone della polizia, alla stazione, in cella, tutto.

Nessuna privacy di sorta.

Molte delle mie richieste sono state ritardate o addirittura ignorate.

Quando sono stato arrestato, ho chiesto più volte dell'acqua.

 La polizia diceva sempre "certo", ma ho finito per aspettare ore per una piccola tazza d'acqua.

Ho chiesto se potevo avere i miei vestiti perché indossavo una maglietta, faceva freddo e non riuscivo a dormire.

 Hanno detto che mi avrebbero regalato un maglione, ma non l'hanno mai fatto. Anche se una guardia mi ha dato una seconda coperta.

Vedete, dovete assillarvi e assillarvi per le cose più basilari.

Questo è il motivo per cui avevo paura che non avrebbero nemmeno chiamato un avvocato per me.

Una volta sono riuscito a vedere l'infermiera. Ma in altre tre occasioni, quando ho chiesto di vedere l'infermiera, mi hanno detto "sì", poi niente.

Per molte ore, nessuno al mondo sapeva cosa mi fosse successo o dove fossi.

Solo la polizia poteva chiamare un avvocato per me. Ho dovuto chiedere a 4-5 guardie diverse per diverse ore fino a quando finalmente ho ricevuto una chiamata.

Alcune delle chiamate del mio avvocato non sono arrivate o non hanno ricevuto risposta.

 Una delle chiamate, è stato detto al mio avvocato che sarebbe stata monitorata e quindi si sono semplicemente rifiutati di prenderla.

Ho chiesto di parlare con loro in seguito quando è successo, ma non mi è stato permesso.

In totale, ho trascorso quasi 24 ore in detenzione. In nessun momento mi è stato permesso di parlare con un familiare o un amico.

Dopo aver aspettato 15 ore, sono stato finalmente interrogato da due detective. L'intervista è durata solo circa un'ora, un'ora e mezza.

Quindi chiaramente non c'era bisogno di tenermi lì per tutto questo tempo.

Ma credo che questo sia stato fatto apposta per cercare di scuotermi psicologicamente.

Questo è fallito.

Respingo categoricamente e totalmente tutte le accuse della polizia.

Non sono un terrorista. Non ho precedenti penali.

Prima di questo incidente, non ero mai stato detenuto in tutta la mia vita.

Sono un prodotto della comunità diplomatica e sono cresciuto per essere contro la guerra.

Entrambi i miei genitori hanno vinto il premio Nobel per la pace per il loro lavoro come forze di pace delle Nazioni Unite.

Hanno avuto un enorme effetto sulla mia visione del mondo e sulla mia visione del mondo, e hanno instillato in me l'importanza della diplomazia, del diritto internazionale e della pace.

Io stesso sono una vittima del terrorismo. Quando frequentavo la scuola britannica di Islamabad, l'ambasciata egiziana adiacente alla mia scuola è stata fatta saltare in aria in un doppio attentato.

Condanno categoricamente e inequivocabilmente il terrorismo.

Sono un Medhurst.

 La mia famiglia risale a 1000 anni fa in questo paese.

Vengo da una lunga stirpe di dipendenti pubblici.

Mio padre ha prestato servizio nella polizia metropolitana di Londra, prima di entrare all'ONU.

È un esperto e un'autorità in materia di antiterrorismo che mi ha insegnato molto. Mio nonno era nella Royal Air Force durante la seconda guerra mondiale e suo padre prima di lui nell'esercito britannico durante la prima guerra mondiale.

Forse non ho gli stessi percorsi di carriera di loro, ma considero il mio giornalismo un servizio pubblico e il mio modo di fare la mia parte per il paese, fornendo un contrappeso ai media mainstream.

Amo il mio paese e rispetto le sue leggi e le sue istituzioni legali.

Ho la sensazione, tuttavia, che coloro che, come me, parlano e riferiscono sulla situazione in Palestina, siano presi di mira.

Avevo prenotato il mio biglietto per Londra lo stesso giorno. Eppure un'intera squadra di polizia è stata mobilitata per arrestarmi e interrogarmi.

Questo è il motivo per cui ho avuto l'impressione che si trattasse di un arresto pre-pianificato e coordinato.

Molte persone sono state detenute in Gran Bretagna a causa del loro legame con il giornalismo.

A volte in base alla legge sul terrorismo, a volte no.

Penso a Julian Assange, Craig Murray, Kit Klarenberg, David Miranda, Vanessa Beeley.

Tuttavia, per quanto ne so, sono l'unico giornalista ad essere stato arrestato e trattenuto per un massimo di 24 ore ai sensi della Sezione 12 del Terrorism Act.

Tenete a mente le condizioni che ho delineato in precedenza: l'elemento psicologico che vi fa aspettare all'infinito, non vi viene detto di cosa siete accusati, né quando sarete interrogati.

Nonostante sia stato rilasciato incondizionatamente, non credo che la mia cauzione sia veramente incondizionata.

 

Sono effettivamente in un limbo, non so se sarò accusato entro 3 mesi o se andrò in prigione.

 

Il giornalismo è il mio sostentamento. Ho la responsabilità etica e morale nei confronti del pubblico in generale di informare. Ma sento che mi è stata messa una museruola.

 

Semplicemente non so se o come potrò lavorare nei prossimi mesi. La Palestina – la crisi umanitaria a Gaza – rimane la notizia più urgente al mondo, tuttavia, sembra che qualsiasi dichiarazione, non importa quanto innocente, fattuale e ben intenzionata, possa essere distorta e distorta in un reato di prim'ordine.

Questo è precisamente il pericolo e l'assurdità della legge sul terrorismo che ho sempre cercato di imprimere nell'opinione pubblica, molto prima di diventarne io stesso una vittima.

È fuori controllo e non ha posto in una democrazia.

Le leggi antiterrorismo dovrebbero essere utilizzate per combattere il terrorismo vero e proprio, non il giornalismo.

Non possiamo definirci una democrazia finché i giornalisti vengono trascinati giù dagli aerei, detenuti e trattati come assassini.

Sono disgustato dal fatto di essere perseguitato politicamente nel mio paese.

Poiché non so se potrò ancora fare il giornalista per i prossimi mesi, chiedo gentilmente il vostro sostegno in questi momenti.

La libertà di stampa, la libertà di parola sono davvero sotto attacco. Lo Stato sta reprimendo e intensificando la repressione, per cercare di impedire alle persone di parlare contro la complicità del nostro governo nel genocidio.

Per favore, state non solo con me, ma con gli altri che sono ancora dentro. So cosa stanno passando, e il miglior sollievo è sapere che le persone all'esterno fanno il tifo per te e fanno tutto il possibile per farti uscire.

Grazie.

(Richard Medhurst)

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