La politica dell’inganno.
La politica dell’inganno.
La
"vittoria totale": l'ultimo
inganno
di Netanyahu.
Globalisti.it
- Umberto De Giovannangeli – (23 Agosto 2024) – ci dice:
La
maggior parte delle dichiarazioni pretenziose rilasciate dal Ministro della
Difesa “Yoav Gallant” e da “Netanyahu” durante la “guerra a Gaza” si sono
rivelate prive di fondamento.
La
"vittoria totale": l'ultimo inganno di Netanyahu.
Soprattutto quanti in Italia sono stati
narcotizzati dalla stampa mainstream, quella dello stare con Israele sempre,
senza se e senza ma. Ascoltatelo perché chi parla, meglio scrive, non è un
incallito pacifista ma un uomo che ha trascorso buona parte della sua vita a
combattere.
Il suo
nome è “Yitzhak Brik”. Magg. Gen. Yitzhak Brik.
Ha
servito nel Corpo corazzato come comandante di brigata, di divisione e di
truppe ed è stato il comandante delle scuole militari dell’”Idf”.
Per 10
anni è stato il difensore civico delle Forze di Difesa Israeliane.
Inetti
e mentitori.
Ecco
il suo possente j’accuse su” Haaretz”:
“La
maggior parte delle dichiarazioni pretenziose rilasciate dal Ministro della
Difesa “Yoav Gallant” durante la guerra a Gaza si sono rivelate prive di
fondamento.
Dopo
l’occupazione di Gaza City, ha affermato che Israele aveva il controllo totale
della città e dei suoi tunnel e che in breve tempo” Hamas” si sarebbe arreso.
Dopo
l’occupazione di “Khan Yunis”, ha affermato che il leader di Hamas “Yahya
Sinwar” stava percorrendo i tunnel da solo e aveva perso il controllo dei suoi
uomini e che nel giro di pochi giorni sarebbe stato catturato.
Con
queste dichiarazioni, “Gallant”, insieme ai suoi colleghi, il Capo di Stato
Maggiore dell’Idf “Herzi Halevi” e il Primo Ministro “Benjamin Netanyahu,” ha
gettato polvere negli occhi dell’opinione pubblica israeliana.
Recentemente,
sembra che “Gallant” abbia iniziato a smaltire la sbornia, quando nella
commissione Affari Esteri e Difesa della “Knesset” ha dichiarato che il
concetto di vittoria totale a Gaza “è una sciocchezza”.
Sembra
che abbia iniziato a rendersi conto che il mancato raggiungimento di un accordo
con” Hamas” porterebbe a una guerra regionale che metterebbe Israele in serio
pericolo.
Questa
consapevolezza lo ha spinto a chiedere una discussione, in seno al governo o al
gabinetto di sicurezza, con l’intento di mettere in guardia tutti i soggetti
coinvolti.
L’obiettivo apparente della discussione è
quello di garantire che la responsabilità non ricada solo su di lui, ma sia
condivisa da tutti i ministri del governo.
Presumo
che il Ministro della Difesa “Gallant” sia già consapevole che la guerra ha
perso il suo scopo.
Israele sta affondando sempre di più nel “fango
gazawo “, perdendo sempre più soldati che vengono uccisi o feriti, senza alcuna
possibilità di raggiungere l’obiettivo principale della guerra:
sconfiggere
Hamas.
Il
Paese sta davvero galoppando verso l’orlo di un abisso.
Se la
guerra di logoramento contro Hamas e Hezbollah continua, Israele crollerà nel
giro di un anno.
Così
Netanyahu ha disonorato Israele: una colpa irrimediabile.
Gli
attacchi terroristici si stanno intensificando in Cisgiordania e all’interno
del paese, l’esercito dei riservisti sta votando con i piedi a seguito delle
ricorrenti mobilitazioni di soldati da combattimento e l’economia sta crollando.
Israele è diventato anche uno stato paria,
provocando boicottaggi economici e un embargo sulle spedizioni di armi.
Stiamo
anche perdendo la nostra resistenza sociale, poiché l’odio crescente tra le
diverse parti della nazione minaccia di infiammarsi e di portare alla sua
distruzione dall’interno.
“Sinwar”
e il leader di Hezbollah “Hassan Nasrallah” capiscono la difficile situazione
di Israele.
Ciò
che Israele avrebbe potuto ottenere in precedenza con un accordo di ostilità e
cessate il fuoco è diventato impossibile a causa delle nuove condizioni
introdotte da Netanyahu nell’accordo proposto.
Chi è
coinvolto nei negoziati a Doha sostiene di non avere alcuno spazio di manovra
per negoziare perché ha le mani legate.
Alla
luce della nuova situazione, nella regione si sta concretizzando la minaccia
dell’Iran e di Hezbollah di attaccare Israele in risposta all’uccisione dei due
alti funzionari.
L’uso
di assassini è un passo che minaccia di incendiare l’intero Medio Oriente,
deciso dai tre piromani Netanyahu, Gallant e il Capo di Stato Maggiore Halevi,
senza pensare al significato delle loro decisioni irresponsabili.
“Sinwar”
ha iniziato a capire che la guerra di logoramento sta andando a suo vantaggio,
per non parlare di una guerra regionale multi-arena.
Ecco perché ora preferisce una continuazione
dei combattimenti a un accordo e sta inasprendo le sue posizioni.
Se Netanyahu non avesse già messo i bastoni
tra le ruote al team negoziale durante tutta la guerra, Israele avrebbe già
potuto raggiungere un accordo sugli ostaggi prima che “Sinwar” inasprisse la
sua posizione.
Il
recente annuncio di Netanyahu alle famiglie degli ostaggi sulla necessità di
preservare i “mezzi di sicurezza” a Gaza – una palese menzogna – ha di fatto silurato l’accordo,
portando a una catastrofe non solo per gli ostaggi e le loro famiglie, ma anche
per l’intero Paese.
Tutte
le strade scelte dalla leadership politica e militare di Israele stanno
portando il Paese su una china scivolosa.
Un
dittatore controlla il destino del paese e un gregge di pecore lo segue
ciecamente.
Netanyahu ha deciso di “morire con i Filistei”
– in questo caso i cittadini di Israele – solo per mantenere il suo potere.
Ha
perso la sua umanità, la moralità di base, le norme, i valori e la
responsabilità per la sicurezza di Israele.
Solo
sostituendo lui e i suoi compari il prima possibile si potrà salvare il Paese.
Israele è entrato in una spirale esistenziale e potrebbe presto raggiungere un
punto di non ritorno.
Sparta
o Atene? Il dilemma d'Israele post 7 ottobre.
Dopo
2.000 anni di esilio, siamo tornati e abbiamo fondato un paese glorioso.
Abbiamo pagato un prezzo altissimo in decine di migliaia di morti e feriti.
E ora il Paese si sta disintegrando nelle
nostre mani per colpa di Netanyahu, Gallant, Halevi e delle loro pedine.
È
ancora possibile fare qualcosa prima che sia troppo tardi”.
L’ultimo
inganno.
A
svelarlo, sempre sul quotidiano progressista di Tel Aviv, è “Carolina Landsmann”:
“I drammatici appelli agli alti funzionari della difesa affinché facciano
qualcosa, “vadano nel suo ufficio, battano i pugni sulla scrivania e gli
facciano capire che non si può andare avanti così”, sembrano la sceneggiatura
di un progetto finale del programma cinematografico della” Scuola Superiore
delle Arti Ironi Aleph” di Tel Aviv.
Sono
le fantasie di colpo di stato di un adolescente politico.
È curioso che la cosa più inquietante non sia
il flirt con l’idea di un colpo di stato militare, ma piuttosto l’ingenuità di
coloro che pensano che questo sia anche solo una possibilità, visti gli attori
in gioco.
Non è che non ci siano abbastanza persone che
nutrono questa fantasia.
Ma perché si realizzi, dovrebbero essere
disposti – e in grado – di schierare l’esercito contro il governo.
E
anche se supponiamo che gli ufficiali siano d’accordo, che dire dei soldati?
Gli
assalti al leader del “Partito di Unità Nazionale” “Benny Gantz” mi sembrano
anche un’espressione della loro frustrazione per l’incapacità di liberarsi del
Primo ministro Benjamin Netanyahu.
Lo
colpiscono come una saliera vuota o picchiano il procuratore generale, con la
velleità di chi cerca di accelerare una clessidra.
Ma per
quanto tempo ancora si potrà chiedere che il “procuratore generale” apra
un’indagine, o che dichiari Netanyahu incapace di intendere e di volere e che
lo rimuova dall’incarico o che emetta dei capi d’accusa?
E lo dico con tutto il rispetto per “Gali
Baharava”, un vero combattente.
Considerato
lo stato attuale della società israeliana, non ha senso scrivere se non si
riesce a comunicare con chi sta dall’altra parte.
I
Bibi-isti devono liberarsi di Netanyahu.
Sono
loro ad avere la chiave.
I
“patrioti” devono superare la loro ossessione per Bibi. E non credo che stiano
ascoltando.
In
genere ho ascoltato la destra durante la crisi politica per la revisione del
sistema giudiziario del governo e ho sempre capito quello che dicevano.
Tuttavia,
credo che dal 7 ottobre si siano bloccati politicamente.
Il 7
ottobre, che avrebbe dovuto distruggere l’ossessione per Netanyahu, l’ha solo
rafforzata.
Ogni
tanto li ascolto e rimango sbalordito da quanto siano creduloni.
Israele:
l'obiettivo americano è mantenere l'egemonia in Medio Oriente anche aiutando
l'Israele fascista.
L’affermazione
di “Galit Distel Atbaryan “secondo cui i film di “Matrix” sarebbero opera di
due studenti della “yeshiva” non è sorprendente.
Bisogna essere davvero ingenui e provinciali
per ingoiare questa storia, aggrapparsi ad essa per 20 anni e poi divulgarla
con sicurezza in onda.
Dopo
il 7 ottobre, “Yinon Magal” e “The Patriots” non sono più divertenti.
Magal
ripete costantemente la frase “Non ci credo”.
Non
crede a ciò che ha detto questo o a come ha risposto quello.
Non
crede alla sinistra, ai Fratelli e alle Sorelle in Armi, ai media allarmisti,
al procuratore generale, all’avvocato generale dell’esercito e così via.
Ma
l’epica frode del “poseur” che idolatra – non riesce a vederla. Non capisce che lo stanno ingannando.
Adotta i suoi slogan vuoti e li usa come se
avessero davvero un significato.
Ogni sera ride del leader dell’opposizione “Yair
Lapid” e delle sciocchezze che dice, ma non ha problemi con lo slogan “vittoria
totale”.
Allo
stesso modo Netanyahu avrebbe potuto dire “all’infinito e oltre”.
D’altra
parte, dove si sveglieranno esattamente o, più precisamente, tra le braccia di
chi?
Chi è
l’alternativa a Netanyahu? Non c’è.
Non c’è proprio.
Non c’è nessun politico oggi (a parte il
presidente della “Lista Araba Unita Mansour Abbas”) con la statura di un leader
che offra anche una seria alternativa politica e tracci un nuovo percorso
politico-diplomatico.
Sono
tante le cose che devono cambiare radicalmente perché Israele possa avere
qualche possibilità di ripresa.
Ma c’è
la sensazione che siamo ancora in discesa.
Le
persone cambiano solo quando perdono e Israele, cosa terrificante, non ha
ancora capito che Netanyahu ha registrato la prima sconfitta nella storia dello
Stato.
Capisco
l’apprensione delle famiglie degli ostaggi per un accordo che non li include
tutti.
Capiscono
che in cambio degli ostaggi che non soddisfano i criteri per il rilascio
“umanitario”,
Israele dovrà porre fine ai combattimenti e ritirarsi da Gaza.
Ma non
accetterà di farlo, il che significa che li ha abbandonati. Ma se vogliono che i loro cari
tornino vivi, è proprio questo che devono fare:
porre
fine alla guerra e lasciare Gaza.
Se
pensano che esista un’altra opzione che riporti a casa i loro cari, allora
sicuramente anche loro credono nella vittoria totale”, conclude “Landsmann”.
Se la
Verità è la Prima Vittima
della
Guerra, la Libertà è la Seconda.
Conoscenzealconfine.it
- (27 Agosto 2024) - Enrico Tomaselli -
ci dice:
Sulla
questione Durov/Telegram, il punto focale non è la libertà d’informazione, ma
la riservatezza delle comunicazioni.
“Telegram”,
infatti, sia pure in misura molto diversa rispetto ad altre piattaforme come
“Meta”, applica censura sui contenuti, bloccando ad esempio alcuni canali i cui
contenuti sono ritenuti ‘sgraditi’ (e successo sino a ieri, ad un canale
filo-palestinese).
Quello
che sta dietro il tentativo di estorsione a danno di Durov, è altro.
Sulla
base di una legge dell’UE, infatti, si pretende che Telegram – le cui
comunicazioni sono tutte criptate, quindi inaccessibili se non agli utenti, ed
esclusivamente per la parte che li riguarda – fornisca una “backdoor”, ovvero
un accesso privilegiato alle polizie ed ai servizi segreti, che consenta di
decriptare tutte le comunicazioni.
In pratica, la scomparsa della riservatezza.
Per
capire quanto sia appetibile per i servizi occidentali, basti dire che – ad
esempio – Telegram viene utilizzato per le comunicazioni non riservate delle
forze armate russe in Ucraina…
Anche
se si tratta di informazioni non classificate, è facile immaginare come possa
essere utile anche soltanto poter analizzare questa grande mole di dati.
La
ratio di questi provvedimenti – come ho già detto – risiede nella logica di
guerra totale in cui si è collocato l’occidente.
Guerra
che non è soltanto contro un “nemico esterno”, ma contro chiunque metta in
discussione le decisioni e le “verità” delle leadership occidentali.
La premessa per questa guerra è il controllo
totale ed assoluto del pensiero.
Sono
lontanissimi i tempi del “taci, il nemico ti ascolta”, ormai sostituiti da
quelli del “attento che ti ascoltiamo”.
Se la
verità è la prima vittima della guerra, la libertà è la seconda.
PS:
Giusto
per rinfrescare la memoria – il che aiuta a capire in che direzione stiamo
andando… anzi, in che direzione ci stanno portando – la Francia dove domenica
hanno arrestato” Durov” (emettendo il mandato di cattura pochi minuti prima che
il suo aereo privato atterrasse a Parigi per fare rifornimento…) è la stessa
dove il presidente Macron, 48 giorni dopo le elezioni, continua a non nominare
il nuovo primo ministro, poiché dovrebbe affidare l’incarico al “Nuovo Fronte
Popolare”.
La
scusa ufficiosa è che non vogliono un governo con dentro ministri de “La France
Insoumise” (cioè del partito che ha vinto le elezioni!), accusandolo di essere
“antisemita”.
E
intanto, continua a governare il partito di Macron, che ha perso le elezioni!
(Enrico
Tomaselli) - (t.me/rossobruni-(Giubbe Rosse)
(ariannaeditrice.it/articoli/se-la-verita-e-la-prima-vittima-della-guerra-la-liberta-e-la-seconda)
«GOING
GREEN E ZERO EMISSIONI
, È
VERA O FALSA QUESTA RIVOLUZIONE VERDE?»
Inchiostronero.it
- Mariano Luchini – (27-08- 2024) – ci dice:
Un’auto
elettrica è un veicolo a zero emissioni?
Un
occhio più ravvicinato alle batterie, ai pannelli solari, alle turbine eoliche
ed ai loro effettivi benefici o danni per l’ambiente.
Going
green. Le batterie non creano elettricità, ma immagazzinano elettricità
prodotta altrove, specialmente attraverso carbone, uranio, centrali elettriche
naturali o generatori diesel.
L’affermazione
che un’auto elettrica è un veicolo a zero emissioni non è affatto vera, perché
l’elettricità prodotta proviene da centrali elettriche e molte di esse bruciano
carbone o gas.
Quindi
oggi il 40%? delle auto elettriche sulla strada sono basate sul carbonio.
Chi è entusiasta delle auto elettriche e di
una rivoluzione verde dovrebbe dare un’occhiata più da vicino alle batterie, ma
anche alle turbine eoliche come ai pannelli solari.
Batterie.
Una
tipica batteria di auto elettrica pesa 450 kg, grande circa quanto una valigia.
Contiene 11 kg di litio, 27 kg di nichel, 20 kg di manganese, 14 kg di cobalto,
90 kg di rame e 180 kg di alluminio, acciaio e plastica.
Ci sono più di 6.000 cellule individuali agli
ioni di litio all’interno.
Per
costruire ogni batteria BEV, si dovranno trattare ca. 11.000 kg di sale per
litio, 15.000 kg di minerale per cobalto, 2.270 kg di resina per nichel e
11.000 kg di minerale di rame.
Quindi
in totale, per produrre una singola batteria si dovrà estrarre ca. 225.000 kg
di terra…
Pannelli
solari.
Il
problema più grande con i sistemi a pannelli solari, sono i prodotti chimici
usati per convertire il silicato nella ghiaia usata per i pannelli stessi.
Per produrre abbastanza silicio pulito, lo
stesso deve essere trattato con acido cloridrico, acido solforico, fluoruro,
tricloroetano e acetone.
Inoltre,
sono necessari gallio, arseniuro, diselenuro di rame-indiano-galio e tellururo
di cadmio, che sono anch’essi altamente tossici ed inquinanti.
Inoltre, la polvere di silicone della
lavorazione rappresenta un grave pericolo per i lavoratori e le piastrelle una
volta costruite non possono essere riciclate.
Turbine
eoliche.
Le
turbine eoliche non sono da meno, in termini di costi e distruzione ambientale.
Ogni mulino a vento pesa 1.688 tonnellate (equivalente al peso di 23 case) e
contiene 1300 tonnellate di cemento, 295 tonnellate di acciaio, 48 tonnellate
di ferro, 24 tonnellate di fibra di vetro e terre rare, difficili da ottenere
Neodimio, Praseodimio e Disprosio.
Ognuna
delle tre pale pesa 40.000 kg e ha una vita di vita compresa tra 15 e 20 anni,
dopo i quali devono essere sostituite.
Anche in questo caso non si potranno
riciclare, pale e rotori usate.
Sicuramente,
queste tecnologie votate al “Going Green”, possono avere il loro posto, ma
bisogna guardare oltre il mito della libertà di emissione. Il Going Green può
sembrare un ideale utopistico, ma se si valutano attentamente i costi nascosti
e incorporati in modo realistico e imparziale, si scoprirà che “Going Green”
oggi fa più danni all’ambiente terrestre di quanto possa sembrare.
Vivere
oggi in modo “Going Green” letteralmente, andare verso il verde.
Significa principalmente salvaguardare il
Pianeta che ci ospita, anche semplicemente, con diverse le azioni quotidiane
attuando comportamenti convinti da seguire per essere veramente ecologici.
Ad
esempio, per essere amici dell’ambiente occorre riciclare correttamente,
diminuire i consumi di energia spegnendo i dispositivi elettrici in standby,
consumare cibo biologico, evitare lo spreco degli alimenti, spostarsi in bici o
a piedi invece che in auto.
Come
si vede piccole e semplici azioni quotidiane che se, messe in pratica con
costanza, aiutano sicuramente a migliorare la Terra e, al tempo stesso, la
qualità della nostra vita.
(Mariano
Luchini).
«DALL’AGRARIANESIMO
AL TRANSUMANESIMO:
LA LUNGA MARCIA VERSO LA DISTOPIA»
Inchiostronero.it – (28-08 – 2024) - Redazione
Inchiostronero - Colin Todhunter – ci
dice:
Stiamo
assistendo ad un’accelerazione dell’intera filiera agroalimentare mondiale.
I
grandi conglomerati di dati, tra cui Amazon, Microsoft, Facebook e Google, si sono uniti ai giganti tradizionali
dell’agroalimentare , come Corteva, Bayer, Cargill e Syngenta, nel tentativo di
imporre il loro modello di cibo e agricoltura al mondo.
Melinda
Gates e Bill Gates.
Secondo
un’analisi di The Land Report, Bill Gates possiede più terreni agricoli privati
negli Stati Uniti di chiunque altro.
Secondo
il rapporto, i suoi 242.000 acri di terreni agricoli si estendono su 18 stati,
da Washington alla Florida.
Anche
la Fondazione Bill e Melinda Gates e grandi istituzioni finanziarie, come
BlackRock e Vanguard, sono coinvolte, sia attraverso l’acquisto di enormi
appezzamenti di terreno agricolo, sia promuovendo tecnologie di ingegneria
genetica e di alimenti biosintetici (finti) o, più in generale, facilitando e
finanziando gli obiettivi delle mega-corporazioni agroalimentari.
Gli
interessi miliardari dietro a tutto questo cercano di dipingere il loro
tecno-soluzionismo come una specie di sforzo umanitario:
salvare il pianeta con “soluzioni rispettose
del clima”, “aiutare gli agricoltori” o “nutrire il mondo”.
Ma ciò
che in realtà equivale a riconfezionare e rivestire di verde le strategie
dis-possessive dell’imperialismo.
Comporta
un passaggio verso una ” agricoltura mondiale ” sotto il controllo dell’agri
tech e dei giganti dei dati, che si baserà su semi geneticamente modificati,
prodotti creati in laboratorio che assomigliano al cibo, agricoltura “di
precisione” e “guidata dai dati” e un’agricoltura senza agricoltori, con
l’intera filiera agroalimentare, dal campo (o laboratorio) alla vendita al
dettaglio, governata da piattaforme di e-commerce monopolistiche determinate da
sistemi di intelligenza artificiale e algoritmi.
Vandana
Shiva- gli imperi di Bill Gates devono essere smantellati.
Coloro
che promuovono questo programma hanno una visione non solo per gli agricoltori,
ma anche per l’umanità in generale.
Le
élite attraverso il loro complesso militare-digitale-finanziario
(Pentagono/Silicon Valley/Big Finance) vogliono usare le loro tecnologie per
rimodellare il mondo e ridefinire cosa significhi essere umani.
Considerano
gli umani, le loro culture e le loro pratiche, come la natura stessa, come un
problema e carenti.
Gli
agricoltori devono essere sostituiti con droni, macchine e cloud computing. Il
cibo deve essere ridefinito e le persone devono essere nutrite con prodotti
sintetici e geneticamente modificati. Le culture devono essere sradicate e
l’umanità deve essere completamente urbanizzata, sottomessa e disconnessa dal
mondo naturale.
Essere
umani significa essere radicalmente trasformati.
Ma
cosa ha significato essere umani fino ad ora o almeno prima della
(relativamente recente) Rivoluzione industriale e della relativa urbanizzazione
di massa?
Per
rispondere a questa domanda, dobbiamo parlare del nostro legame con la natura e
di ciò a cui la maggior parte dell’umanità era dedita prima
dell’industrializzazione: coltivare cibo.
Molti
degli antichi rituali e celebrazioni dei nostri antenati erano costruiti
attorno a storie, miti e rituali che li aiutavano a venire a patti con alcuni
dei problemi più fondamentali dell’esistenza, dalla morte alla rinascita e alla
fertilità.
Queste
credenze e pratiche radicate nella cultura servivano a santificare il loro
rapporto pratico con la natura e il suo ruolo nel sostenere la vita umana.
Quando
l’agricoltura divenne essenziale per la sopravvivenza umana, la semina e la
raccolta delle colture, nonché altre attività stagionali associate alla
produzione alimentare, divennero centrali in queste usanze.
Gli
esseri umani celebravano la natura e la vita che dava alla luce.
Le
antiche credenze e i rituali erano intrisi di speranza e rinnovamento e le
persone avevano un rapporto necessario e immediato con il sole, i semi, gli
animali, il vento, il fuoco, il suolo e la pioggia e le stagioni mutevoli che
nutrivano e portavano la vita.
I nostri rapporti culturali e sociali con la
produzione agraria e le divinità associate avevano una solida base pratica.
Da
migliaia di anni la vita delle persone è legata alla semina, al raccolto, ai
semi, al terreno e alle stagioni.
Silvia
Guerini,
la cui citazione introduce questo articolo, sottolinea l’importanza delle
relazioni radicate e dei rituali che le riaffermano.
Afferma
che attraverso i rituali una comunità riconosce sé stessa e il suo posto nel
mondo.
Creano lo spirito di una comunità radicata
contribuendo al radicamento e facendo durare un’unica esistenza in un tempo, in
un territorio, in una comunità.
Il
professor “Robert W. Nicholls” spiega
che i culti di “Odino” e “Thor” si sovrapposero a credenze molto più antiche e
radicate, legate al sole e alla terra, ai raccolti e agli animali e
all’alternanza delle stagioni tra la luce e il calore dell’estate e il freddo e
l’oscurità dell’inverno.
Il
rapporto dell’umanità con l’agricoltura e il cibo e il nostro legame con la
terra, la natura e la comunità hanno definito per millenni il significato
dell’essere umano.
Prendiamo
l’India, ad esempio.
La
scienziata ambientale “Viva Kermani” afferma che l’induismo è la più grande
religione basata sulla natura al mondo che:
Kermani nota che le antiche scritture
insegnavano alle persone che gli animali e le piante che si trovano in India
sono sacri e, pertanto, tutti gli aspetti della natura devono essere venerati.
Aggiunge che questa comprensione e riverenza
verso l’ambiente sono comuni a tutti i sistemi religiosi e spirituali indiani: induismo, buddismo e giainismo.
Secondo
“Kermani”, le divinità vediche hanno un profondo simbolismo e molti strati di
esistenza.
Una di
queste associazioni è con l’ecologia.
Surya è associato al sole, la fonte di
calore e luce che nutre tutti;
Indra è associato alla pioggia, ai
raccolti e all’abbondanza;
e Agni è la divinità del fuoco e della
trasformazione e controlla tutti i cambiamenti.
Fa
notare che il “Vrikshayurveda”, un antico testo sanscrito sulla scienza delle
piante e degli alberi, contiene dettagli sulla conservazione del suolo, la
piantagione, la semina, il trattamento, la propagazione, come affrontare
parassiti e malattie e molto altro ancora.
Come “Nicholls”,
“Kermani” fornisce spunti su alcuni profondi aspetti culturali, filosofici e
pratici del legame dell’umanità con la natura e la produzione alimentare.
Questa
connessione risuona con l’ “agrarianesimo”, una filosofia basata sul lavoro
cooperativo e sulla fratellanza, che è in netto contrasto con i valori e gli
impatti della vita urbana, del capitalismo e della tecnologia che sono visti
come dannosi per l’indipendenza e la dignità.
Anche
l’”agrarianesimo” sottolinea una dimensione spirituale così come il valore
della società rurale, delle piccole aziende agricole, della proprietà diffusa e
della decentralizzazione politica.
Il
principale sostenitore dell’agrarismo “Wendell Berry “afferma :
Per
Berry, l’agrarianesimo non è un desiderio sentimentale per un tempo passato.
Gli atteggiamenti coloniali, nazionali, esteri e ora globali, hanno resistito
al vero agrarianesimo quasi dall’inizio:
non ci
sono mai state economie basate sulla terra, completamente sostenibili, stabili,
adattate localmente.
Tuttavia,
Berry fornisce molti esempi di piccole (e grandi) aziende agricole che hanno
una produzione simile a quella dell’agricoltura industriale, ma con un terzo
dell’energia necessaria.
Nella
sua poesia “Un viaggio spirituale”, “Berry “scrive quanto segue:
Ma
nella fredda, centralizzata e tecnocratica distopia pianificata, il legame
spirituale dell’umanità con la campagna, il cibo e la produzione agricola sono
destinati a essere gettati nella pattumiera della storia.
Silvia
Guerini dice:
Questa
umanità disumanizzata e separata dal passato fa parte dell’agenda più ampia del
transumanesimo.
Ad
esempio, non stiamo solo assistendo a una spinta verso un mondo senza contadini
e tutto ciò che ci ha collegato alla terra, ma, secondo Guerini, anche a un
mondo senza madri.
Sostiene
che coloro che stanno dietro ai bambini in provetta e alla maternità surrogata
ora hanno puntato gli occhi sull’ingegneria genetica e sugli uteri artificiali,
che eliminerebbero le donne dal processo riproduttivo.
Guerini
prevede che gli uteri artificiali potrebbero alla fine essere richiesti, o
meglio commercializzati, come un diritto per tutti, comprese le persone
transgender.
È interessante che il linguaggio sulla
gravidanza sia già contestato con l’omissione di “donne” da affermazioni come
“persone che possono rimanere incinte”.
Naturalmente,
da tempo i confini tra biotecnologia, eugenetica e ingegneria genetica si sono
confusi.
Le colture geneticamente modificate, i gene
drive e l’editing genetico sono ormai una realtà, ma l’obiettivo finale è
sposare intelligenza artificiale, bionanotecnologia e ingegneria genetica per
produrre il “transumano mondiale”.
Questo
è spinto da interessi potenti che, secondo Guerini, stanno usando una sinistra
arcobaleno, transgenica e organizzazioni LGBTQ+ per promuovere una nuova
identità sintetica e rivendicare nuovi diritti.
Dice che questo è un attacco alla vita, alla
natura, a “ciò che è nato, in contrapposizione all’artificiale” e aggiunge che
tutti i legami con il mondo reale e naturale devono essere recisi.
È
interessante che nel suo rapporto “Future of Food” , il gigante dei
supermercati del Regno Unito “Sainsburys” celebri un futuro in cui saremo
microchippati e tracciati e i lacci neurali avranno il potenziale per vedere
tutti i nostri dati genetici, sanitari e situazionali registrati, archiviati e
analizzati da algoritmi che potrebbero elaborare esattamente di quale cibo
(consegnato da un drone) abbiamo bisogno per sostenerci in un particolare
momento della nostra vita.
Tutto
venduto come “ottimizzazione personale”.
Inoltre,
è probabile, secondo il rapporto, che otterremo nutrienti essenziali tramite
impianti.
Parte
di questi nutrienti arriverà sotto forma di cibo e insetti coltivati in
laboratorio.
Un
laccio neurale è una maglia ultrasottile che può essere impiantata nel cranio,
formando una serie di elettrodi in grado di monitorare la funzione cerebrale.
Crea un’interfaccia tra il cervello e la
macchina.
“Sainsburys”
fa un ottimo lavoro nel tentativo di promuovere un futuro distopico in cui
l’intelligenza artificiale ha rubato il tuo lavoro, ma, secondo il rapporto,
hai molto tempo per celebrare il meraviglioso e distorto mondo della “cultura
alimentare” creato dal supermercato e dai tuoi signori digitali.
Il
tecno feudalesimo incontra il transumanesimo, tutto per la vostra comodità,
ovviamente.
Ma
niente di tutto questo accadrà da un giorno all’altro.
E se
la tecnologia darà i suoi frutti resta da vedere.
Coloro che promuovono questo coraggioso nuovo
mondo potrebbero aver esagerato, ma trascorreranno i decenni successivi
cercando di portare avanti la loro visione.
Ma
l’arroganza è il loro tallone d’Achille.
C’è
ancora tempo per educare, organizzare, resistere e mobilitarsi contro questa
arroganza, non da ultimo sfidando i giganti dell’industria alimentare e il
sistema che li sostiene, e sostenendo e creando movimenti alimentari di base ed
economie locali che rafforzino la sovranità alimentare.
(Colin
Todhunter)
«CONTRADDIZIONI
ED
ALTRE
BAGATELLE».
Inchiostronero.it
– (28 – 08- 2024) - Andrea Marcigliano – ci dice:
Parlo
per pochi, lo so. Forse per nessuno, o, sempre forse, per una cerchia molto
ristretta… senza, però, con questo volermi sentire, che so, elitario,
aristocratico, o altre fregnacce consimili.
Comunque
parlo, o meglio scrivo, per abitudine di annotare le cose che non mi
quadrano…se vogliamo, di gettare uno spiraglio di luce sull’anello che non
tiene…
Dunque,
amici miei (ed è, chiaramente, modo di dire di comodo) cosa ci sarebbe di
“destra”, o meglio ancora di “nazional-socialista” (se preferite questi termini)
in queste milizie che combattono da parte ucraina?
Cosa
tale da suscitare i vostri entusiasmi, da farvi battere più forte il petto, da
agitarvi?
Questo
sarebbe il “dissidente” bielorusso “Roman Protasevich”, il nuovo campione dei
diritti umani di Ue e Stati Uniti.
Ah, certo… vediamo, a tratti, queste milizie
con simbologie che richiamano le SS, le, discusse e discutibili, truppe scelte
del Terzo Reich germanico, quelli di Hitler, per intenderci.
E
vediamo, naturalmente, che la stampa ufficiale, quella totalmente allineata con
la versione dominante, quando le vuole esaltare in funzione antirussa, ovvero
praticamente sempre, cerca di non inquadrare certi simboli runici che le
contraddistinguono…
E a
voi questo basta.
Anzi, con un sorrisetto di superiorità ben
poco motivato, le guardate con passione. Come se fossero la riprova che la
causa Ucraina è giusta, sacrosanta. Bella.
Ora,
io sarò anche vecchio e cinico, ma in tutto questo non mi ritrovo affatto.
Lasciamo perdere, al momento, ogni digressione sulla storia tedesca, ed
europea, del secolo scorso.
Che ci porterebbe lontano… e che, poi, con
quello di cui stiamo parlando poco, anzi nulla ha a che fare.
E
proviamo, per un momento, a guardare ai fatti con un certo… distacco.
Vorrei
dire sine ira et studio.
Ma mi
rendo conto che sarebbe pretendere troppo.
Bene,
in Ucraina vi sono reparti, soprattutto milizie, che inalberano orgogliosamente
simbologie che erano, nell’ormai lontana II Guerra Mondiale, proprie delle
Waffen SS.
E
questo a qualcuno entusiasma e ad altri repelle.
A me,
sinceramente, lascia indifferente.
Anzi, a tratti, suscita un sorriso ironico.
E ora
vi spiego perché…
Molte,
a quanto sembra milizie private (non saprei come definirle diversamente) che combattono in Ucraina, da parte
Ucraina, inalberano simbologie che richiamano SS e nazional-socialismo.
Bene…
e con questo?
Personalmente
ho preso da moltissimi anni l’abitudine di guardare non le insegne innalzate,
ma chi le innalza.
E a
cosa, poi, servano quelle insegne.
E qui
cominciano i problemi. Da tutti i punti di vista.
Quello
ucraino, quello russo e quello internazionale.
Che è, poi, quello che dovrebbe in primo luogo
interessarci.
Perché è da questo che, a ricaduta, discende
una valutazione complessiva di tutto il resto.
Ad
usare certe simbologie, a richiamare le Waffen SS, sono prevalentemente dei
mercenari.
In buona fede?
Non
saprei dirlo, e, alla fin fine, non mi interessa neppure.
Quello
che per me conta è lo scopo per cui si battono.
O
meglio, per cui fingono di battersi, visto che, a parte un paio di episodi, i
nostri se ne stanno acquattati nelle retrovie.
Ad esercitare pressione sulle stesse truppe regolari
ucraine – che, ad essere sinceri, non sembrano altrettanto entusiaste –
piuttosto che ad affrontare direttamente i russi.
Ora,
simbolismi a parte, chi sono esattamente questi?
E,
soprattutto, di chi stanno facendo il gioco?
L’immagine
di Zelensky, sorridente che regge una bandiera con la runa, dovrebbe quanto
meno, dare da pensare.
Soprattutto alla luce del fatto che Zelensky
ha sempre servito e continua a servire certi interessi finanziari
internazionali.
Situati, per inciso, ben oltre oceano.
Senza
tener conto del fatto (secondario?) che il buon Zelensky proprio non è un
esempio di” Ariano”, come sarebbe piaciuto ai vecchi comandi SS.
Ma questo… lasciamolo pur perdere.
In
ogni caso, però, è evidente che queste milizie che si fregiano di simbologie
naziste, agiscono nell’interesse del capitale americano e/o internazionale.
E che con il nazional-socialismo storico non
hanno più nulla a che vedere.
Nel
male o nel bene.
Ora
l’inghippo mi pare stia tutto qui.
In
questo voler a tutti i costi leggere il presente con lenti offuscate dal
passato.
Un
passato, sinceramente, ormai remoto.
Ed
avviene, va detto, da ambo le parti.
Perché
anche i russi inalberano le insegne della lotta contro un regime nazista,
quello ucraino.
Che,
però, con il nazional-socialismo storico non ha più nulla a che vedere.
Tranne
qualche simbolismo e qualche ritualità residua.
E di
nessuno conto.
Orbene
(permettetemi l’arcaismo linguistico) sarebbe ora di finirla.
Da
entrambe le parti.
E di
cominciare a guardare alla guerra in Ucraina per quello che è.
Ovvero
per un episodio – non il primo, ma certo il più vistoso – del confronto/scontro
tra un Occidente estremo, americano e, soprattutto, fatto di élite economiche
internazionali, e un vicino Oriente poco disposto a continuare a subire questa
egemonia.
Uno
scontro duro. Durissimo.
Ma che
con nazismo ed altre carabattole del passato nulla ha a che vedere.
Senza
voler prendere una posizione definita, quello che voglio far notare è come una
guerra tutta moderna, totalmente determinata da interessi contemporanei, venga
ammantata da simbolismi vecchi.
Anzi, decisamente falsi e falsificanti. E questo da
entrambe le parti.
Sarebbe
ora di essere onesti.
E di
guardare alla realtà del conflitto in Ucraina per quello che è.
Un
episodio dell’attuale scontro fra Occidente e resto del mondo.
Che
nulla ha a che fare, nel bene e nel male, con il passato.
Sarebbe
ora… ma sembra che a tutti faccia più comodo rifugiarsi dietro a simbolismi
passati.
E
ormai privi di ogni contenuto.
(Redazione
Electo -Andrea Marcigliano)
«IL NEMICO DEMOCRATICO»
Inchiostronero.it - Roberto Pecchioli –
(27-08- 2024) – ci dice:
Chi
contrasta i miei principi, valori, interessi, è un avversario.
Ho
l’obbligo di rispondere con idee e argomenti migliori.
Chi mi
impedisce di esprimere, diffondere e difendere quei valori, quei principi,
quegli interessi, è un nemico.
Oggi
nemico è il democratico.
Esistono,
nell’inconscio collettivo, alcune parole “divine”, intoccabili, i cui
significati equivoci, elastici, non possono essere contrastati sotto pena di
esclusione e repressione penale.
Il sostantivo democrazia e l’aggettivo
democratico sono le parole totem – insieme con progresso – del presente.
Non ci
stiamo:
affermiamo
con fierezza di non essere democratici, non nell’accezione correnti.
Innanzitutto una precisazione:
la
democrazia reale non è un principio, ma un metodo.
A
questa conclusione pervenne finanche “Norberto Bobbio”, per decenni
sopravvalutato “papa” della cultura italiana.
Un
metodo per organizzare la società politica misurando il consenso in termini
quantitativi, in base all’idea – discutibile – che a ogni vivente dotato di
cittadinanza (conferita in base ai più vari criteri), una volta raggiunta una
certa età, corrisponde un voto.
Dalla somma aritmetica dei voti la democrazia
fa discendere il diritto di esercitare il potere.
Sorgono
le prime obiezioni: la più ovvia riguarda il merito.
Nessuno
garantisce che l’opinione più diffusa sia quella giusta.
Beffardamente,
“Nicolàs Gòmez Dàvila” faceva rilevare che dalla sua sconfitta il democratico
dovrebbe dedurre di avere torto, giacché così ha decretato il senno dei più.
L’obiezione più forte, tuttavia, riguarda,
nelle società di massa, l’evidenza che il consenso o il dissenso non sono
autonomi, liberi, bensì eterodiretti, determinati da un poderoso apparato di
propaganda che orienta le scelte, le opinioni, le convinzioni, le parole.
Da
giovani – anticomunisti viscerali – eravamo infastiditi dall’obiezione marxista
circa la natura “formale” delle democrazie borghesi, che negava, tra l’altro,
il valore del voto su liste contrapposte, orgoglio dei sistemi politici
occidentali.
Un’ immensa scritta faceva mostra di sé lungo un
muraglione di un quartiere operaio: proletario, se il tuo voto valesse
qualcosa, non ti farebbero votare.
All’epoca
– erano gli anni Settanta – pensavamo che fosse una sciocchezza.
Invece
oggi è una verità che non riguarda solo i proletari (classe sociale diventata
antiquata, di cui non parlano più neppure i superstiti marxisti) ma la società
intera.
L’apparato
propagandistico e di comunicazione è così pervasivo, potente, onnipresente, che
la formazione dell’opinione comune è pressoché automatica.
Vince
chi ha più voce in ambito mediatico, dando ragione a “Marshall Mc Luhan”: il
mezzo è il messaggio.
Dobbiamo
diffidare di ogni parola o concetto che ha bisogno di aggettivi qualificativi:
democrazia liberale, democrazia popolare, eccetera.
Era democratica tanto la Germania comunista –
Repubblica Democratica Tedesca – quanto la sua sorella occidentale.
Sempre
più tendiamo a confondere la democrazia – che è in origine diritto del popolo a
partecipare, assumere da sé le decisioni che lo riguardano, con le elezioni
formalmente libere.
Una
competizione sempre più apparente, in cui qualcuno ha più diritto di altri e
chi non partecipa al coro – il repertorio è determinato da chi paga la musica –
è figlio di un Dio minore.
In
democrazia alcuni hanno tutti i diritti, altri ne hanno pochissimi o nessuno.
La
differenza con le varie forme di dittatura o di autoritarismo è di forma; in
questo i marxisti avevano ragione.
Oggi
il nemico è democratico. È giusto, è buono, è vero, ciò che piace alla
maggioranza.
Decisa
a priori, plasmata da chi controlla i media, ossia la cultura di massa.
I democratici sono oggi i repressori del
dissenso.
Eterogenesi dei fini: per mantenere la democrazia-
ossia le sue apparenze- i suoi partigiani devono negare legittimità alle idee in
conflitto con le loro visioni, opinioni assurte al rango di verità
indiscutibili in quanto provenienti dall’alto, diffuse a reti mediatiche unificate
credute per accumulazione, ripetizione coatta e irrisione dell’Altro.
Diceva
il nazista “Goebbels” che ripetere mille volte una menzogna la trasforma in
verità agli occhi della maggioranza.
La
lezione schmittiana del nemico assoluto teso a distruggere l’altro è stata
messa in pratica dai Buoni, dai Giusti, dai Democratici.
Il cui
nome è ormai sinonimo di repressione del dissenso rispetto al Bene di cui sono
interpreti unici.
Al popolo, infine, piace ciò che gli viene fatto
piacere.
“Walter Lippman” e “Edward Bernays”,
nell’America democratica e liberale della prima metà del secolo XX, lo
teorizzarono apertamente:
occorre
indirizzare la gente, orientarla per evitare il disordine, termine che per loro
era sinonimo di opposizione alla società di mercato.
Meglio
di Antonio Gramsci furono loro a teorizzare l’egemonia.
Non
dell’intellettuale collettivo costruttore del comunismo, ma di una visione
mercantile, utilitaria, dell’esistenza, negare la quale è sintomo di malattia
mentale.
Come
nel comunismo stalinista:
chi si
oppone al Giusto, al Bene, al Democratico, va represso in quanto portatore di
“odio”.
Altra
eterogenesi dei fini:
chi
non la pensa come i titolari del copyright della democrazia deve essere
sottoposto a processo penale per delitto di odio.
Più
raffinati di Karl Popper, il maestro di Soros:
la
società “aperta”, per il pensatore ebreo austriaco deve essere chiusa a doppia
mandata a chi non ne condivide i presupposti.
Qual è
la differenza sostanziale con i totalitarismi?
I
nuovi democratici hanno raggiunto vette ulteriori:
la
società aperta acquisisce un’aureola morale in quanto è chiusa a chi odia.
Principi
diversi dai loro non sono più libera espressione (il fiore all’occhiello della
società sedicente aperta) ma deviazioni intollerabili a cui applicare
inflessibili divieti.
I temi
su cui è proibito dissentire aumentano ogni dì.
I tabù
assoluti riguardano l’opposizione all’immigrazione indiscriminata;
all’aborto diritto universale;
alle
teorie di genere e all’universo LGBT (matrimonio omo, transizione ed
autopercezione sessuale con annessi e connessi);
al
millenarismo climatista;
alla
privatizzazione del mondo.
A
questi temi si aggiungono l’eutanasia (la morte come soluzione ai problemi
della vita!) l’utero in affitto, la società multiculturale.
In
Gran Bretagna il governo sta punendo con pene severissime le proteste contro la
sostituzione etnica in atto, mentre manda liberi pedofili conclamati.
Non è
più il mondo al contrario, ma un nuovo mondo che si fa legge, imposizione,
repressione.
Sempre
per mano democratica e in nome di parole “divine”: inclusione, accoglienza,
diritti.
Totale
è il cambio di linea rispetto ai padri:
vietato
vietare era lo slogan di mezzo secolo fa.
Vietato
odiare, cioè pensare altrimenti, oggi.
La
matrice è uguale:
l’istinto
giacobino di chi erigeva ghigliottine in nome della “nation” e dei diritti
dell’uomo.
La
lotta di classe è stata abbandonata – lasciando indifesi i deboli- a favore dei
“diritti civili intesi come risarcimento a gruppi minoritari. (…).
Chiunque critichi nel merito qualsiasi misura
invocata in nome della non discriminazione compie un atto di violenza contro i
gruppi minoritari già discriminati.
Su
quelle misure la “political correctness” autorizza soltanto una posizione
favorevole a prescindere:
il
pluralismo diventa automaticamente discorso di odio, e va quindi impedito,
bollando come “razzista” “suprematista”, o “fobico” ogni oppositore della
deriva “dirittista” promossa in nome del nuovo mito tribale del progresso.”
(Eugenio Capozzi).
Viviamo
nella post democrazia per mano dei democratici!
Vale
la pena rammentare il cordone sanitario imposto in Francia, in Spagna, in
Germania, contro formazioni politiche colpevoli di non condividere il modello
dominante, accusate di ogni nefandezza, riassunta nel crimine sommo, il
fascismo immenso ed eterno.
Negli Usa i democratici – il partito-Stato con
quel nome, imitato in Italia dal PD – hanno probabilmente organizzato brogli
elettorali nel 2020 e continuano a non opporre ai loro avversari argomenti
politici o ricette economiche alternative, preferendo la demonizzazione.
Il
potere del denaro ha sostanzialmente comprato il partito, sovvertendo il
verdetto (democratico…) delle elezioni primarie per costringere Joe Biden al
ritiro. La convenzione del partito “democratico” americano è il segno di ciò
che vuole e fa il potere occidentale.
All’esterno si praticano aborti gratuiti
offerti dalla miliardaria “Parent Parenthood” e vengono offerte sterilizzazioni
maschili.
Per
alcuni è cultura di morte, per altri sacrosanti diritti.
Non ci
può essere mediazione;
da un
lato odiatori incalliti da reprimere penalmente, dall’altro i Buoni e Giusti.
I
cattivi odiano il pianeta poiché perplessi dinanzi all’ “ideologia climatica”, e l’umanità intera in quanto non approvano le
restrizioni delle libertà in nome della lotta alla pandemia sancite da regimi
“democratici”.
Gli
stessi che, dopo decenni di retorica pacifista e bandiere arcobaleno, si sono
convertiti al bellicismo antirusso con i medesimi toni moralistici di ieri.
Frignano
per la Palestina ma sostengono la violenza di Israele, Chiamano odio antisemita il
dissenso verso gli atti di uno Stato- l’unica democrazia del Medio Oriente,
secondo la vulgata ufficiale- contro i suoi vicini.
I
democratici sono il contrario di ciò che dicono di essere.
Ripudiano
il pluralismo e corrono verso la riduzione della democrazia a regime in cui è
permessa una sola opzione, la loro:
la
versione aggiornata della propaganda delle dittature novecentesche.
La novità è la trasformazione della dialettica
politica in ricostruzione edificante ed emotiva di ogni questione, proposta da
un coro di media, agenzie, istituzioni, coordinate da una regia comune.
Se un
mezzo di informazione, un intellettuale, un artista si pone in contrapposizione
al coro, scatta la richiesta della censura, indignata, rabbiosa.
Ecco perché il nemico è il democratico;
non bisogna avere remore ad attaccare le
parole totem e tabù invertite, distorte per eliminare il dibattito attraverso
la demonizzazione, la criminalizzazione, la psichiatrizzazione (il “discorso di
odio”).
I
nemici dei democratici sono oggi- un altro paradosso- i veri democratici, nel
senso del potere esercitato attraverso la partecipazione del popolo al suo
destino (A.
Moeller Van den Bruck).
Totalitaria
è la pretesa di riservare a sé il termine democratico e l’esportazione della
democrazia nella versione liberale, libertaria liberista, ossia globalista.
I
democratici bombardano, ma lo fanno per il bene dei popoli; aprono lager come a
Guantanamo, ma per combattere il terrorismo.
Intervengono
in armi dovunque ma solo per preservare la democrazia, chiamando, come in
America, Patriot Act (legge patriottica) le limitazioni alle libertà.
Il
nemico è democratico e si fonda sul potere del denaro: possiede quasi tutti i canali di
informazione, acculturazione e formazione dei popoli.
Non
sappiamo se goda del consenso della maggioranza.
Conta piuttosto sull’indifferenza, la
depoliticizzazione, l’assenza di dibattito e di pensiero, l’incapacità di
elaborare alternative.
Ma se
anche questi nemici democratici sono maggioranza, chi garantisce, se non la
tautologia, che le loro idee, azioni, fini, siano giusti?
Il
numero, sosteneva Goethe, è la negazione della verità.
Specie
se la verità viene sequestrata, abolita, proclamata senza contraddittorio. Per” Soeren Kierkegaard” la
maggioranza politica è la più pazzesca di tutte le categorie.
In
queste condizioni, per i mezzi di cui dispone il potere, per la prevalenza del
denaro (plutocrazia, il vero nome della democrazia), per le menzogne che
diffonde, per come viene formata /deformata l’opinione corrente, aveva ragione
il filosofo di “Aut Aut” (ovvero dell’alternativa) quando affermava che non vi
è nulla di più ripugnante della maggioranza.
E di più falsa, nemica della realtà, di quella
che chiamano democrazia.
(Roberto
Pecchioli)
Il “movimento
pro-Palestina” abbandona
Biden
e ora si impegna a garantire la sconfitta
di
Kamala Harris a novembre.
Naturalnews.com – (28/08/2024) - Ramon Tomey –
ci dice:
Il
movimento “Abandon Biden”, che si oppone al genocidio del popolo palestinese
nella Striscia di Gaza da parte di Israele, ha messo nel mirino la
vicepresidente Kamala Harris .
“Breitbart
News” ha riferito che il movimento ha dato il via alla sua campagna “Abandon
Harris” tramite un comunicato stampa del 23 agosto.
Secondo
la dichiarazione, la campagna è dedicata a garantire che il candidato
democratico alla presidenza perda alle elezioni di novembre.
Sebbene
il nome del gruppo resti registrato come “Abandon Biden”, il suo nuovo impegno
"è ora focalizzato al laser sullo smascheramento e l'opposizione ad Harris
e alla sua complicità nel genocidio ".
Ha inoltre esortato "tutte le persone di
coscienza a unirsi a noi nel ritenere il Partito Democratico responsabile dello
spargimento di sangue a Gaza".
"Le
recenti azioni del [Comitato Nazionale Democratico] hanno solo confermato ciò
che abbiamo sempre detto.
Il
Partito Democratico non ha alcun interesse a porre fine al genocidio a Gaza.
Non
sono semplici spettatori.
Sono
partecipanti attivi in questa violenza brutale e imperdonabile",
continua la dichiarazione del movimento.
"Per
11 mesi, ci siamo svegliati dall'incubo dei palestinesi fatti a pezzi da armi
finanziate e fornite dagli Stati Uniti, con il pieno appoggio
dell'amministrazione Biden-Harris.
Questa
amministrazione non ha mostrato altro che disprezzo per la vita umana, e Harris
non è diversa."
(La
Casa Bianca approva nuove vendite di armi da 20 miliardi di dollari a Israele.)
La
dichiarazione ha sottolineato che "fare appello alla coscienza del Partito
Democratico è una perdita di tempo" in quanto non ha "coscienza"
e "bussola morale".
Quindi,
ha sottolineato che "c'è solo una via da seguire" - abbandonare
"il partito del genocidio e della pulizia etnica" e sostenere
"dignità, integrità e umanità".
"Il
nostro impegno è quello di garantire che Harris perda le elezioni del 2024 e di
chiarire che chiunque si candidi con una piattaforma di genocidio sarà
condannato al fallimento", ha concluso il comunicato stampa.
Anche
Harris è complice del genocidio di Gaza.
Secondo
“ABC 7” Detroit, il movimento “Abandon Biden” è iniziato a ottobre dopo che
Israele ha reagito ad Hamas con un attacco militare, in seguito all'attacco di
quest'ultimo ad Al-Aqsa Flood del 7 ottobre.
All'epoca,
i membri del movimento hanno chiesto al presidente Joe Biden di chiedere un
cessate il fuoco per fermare lo spargimento di sangue nella Striscia di Gaza.
Ora, il gruppo si è impegnato ad abbandonare
Harris a novembre nello stesso modo.
"Crediamo
che Harris sia complice di tutto quello che sta succedendo", ha detto il
portavoce del movimento “Hudhayfah Ahmad”.
"Sono
abbastanza sicuro che ci sarà molta emozione oggi ed è semplicemente strano che
ci siano tutte queste voci che gridano per una questione molto specifica e
invece di ascoltare e andare fino in fondo, la campagna ha semplicemente
deciso, 'Barricamo la convention.'"
Il
comunicato stampa del 23 agosto è stato rilasciato dopo una settimana di
proteste intense e frequenti alla “Democratic National Convention” di Chicago,
tenutasi dal 19 al 22 agosto.
Il candidato indipendente alla presidenza, il
dott. “Cornel West”, si è unito ad altri dimostranti fuori dal perimetro di
sicurezza della convention, tenendo in mano cartelli con la scritta "Abbandonate Harris".
"È
per il paese e per il mondo.
Ma nella mia interpretazione, significa quelli
di noi che hanno un profondo amore per il prezioso popolo palestinese in
solidarietà con la loro lotta contro il genocidio feroce, la pulizia etnica e
le condizioni simili all'apartheid", ha detto” West” a “Breitbart News”.
“Ahmad”
ha attestato il rapporto dell'outlet, notando di aver visto una forte presenza
di polizia nell'area della convention con ufficiali che viaggiavano in gruppi.
"Abbiamo
poche speranze nel Partito Democratico.
Non crediamo che il Partito Democratico stia
prendendo la cosa sul serio e credo sinceramente che pensino di poterla
ignorare completamente e vincere comunque grazie alla nuova energia che
circonda [la campagna Harris-Walz]", ha detto il portavoce di “Abandon
Biden”.
"E
quindi non speriamo di ottenere nulla dal Partito Democratico.
Ma speriamo che più persone siano in grado di
aprire gli occhi, le orecchie [e] i cuori verso la realtà che esiste oggi,
ovvero che questa amministrazione non è niente di nuovo.
In
realtà è una continuazione dell'amministrazione Biden-Harris."
(Per
storie simili, visita “CancelDemocrats.news”.)
(Questo
post ,indica che un'ex collaboratrice della campagna
elettorale rivela la verità sul Partito Democratico dopo aver partecipato alla
Convention Nazionale Democratica.
Questa
storia proviene dal canale Rick Langley” su “Brighteon.com.
Altre
correlate:
INSURREZIONE
pro-Palestina alla Convention nazionale democratica di Chicago – Dove sono
l’FBI e la polizia con le bombe a tubo e i gas lacrimogeni, e gli arresti di
massa che seguiranno come il 6 gennaio?
DEM
SPLIT: Il deputato Tlaid attacca Biden per aver sostenuto il
"genocidio" della Palestina e mette in guardia dalle conseguenze
politiche nel 2024.
Le
organizzazioni palestinesi per i diritti umani citano in giudizio Biden per
"complicità" nel "genocidio" israeliano a Gaza.
Genocidio"
Joe Biden mostra devozione verso Israele e invia rinforzi per combattere
l'Iran.)
“AOC”
afferma falsamente che Kamala Harris "sta lavorando instancabilmente per
garantire un cessate il fuoco".
“Kamala
Harris” chiede il rinnovo
del
divieto delle cosiddette “armi d’assalto”
per il
DISARMO in fretta degli americani
prima
delle elezioni.
Naturalnews.com
– (28/08/2024) - Laura Harris – ci dice:
La
vicepresidente Kamala Harris ha esortato il Congresso a "rinnovare il
divieto sulle armi d'assalto" come segno del suo sostegno di lunga data
alle misure di controllo delle armi.
Questo
recente appello si basa sulle sue precedenti dichiarazioni anti-armi, tra cui
quelle del 2019, durante la sua breve campagna per la nomina del Partito
Democratico alla presidenza, quando Harris sostenne ripetutamente un programma
di riacquisto obbligatorio delle armi d'assalto.
"Dobbiamo
avere un programma di riacquisto e io sostengo un programma di riacquisto
obbligatorio delle armi", ha detto Harris in un forum sul controllo delle
armi a Las Vegas nell'ottobre 2019.
"Deve
essere intelligente, dobbiamo farlo nel modo giusto.
Ma ci
sono almeno cinque milioni [di armi d'assalto], alcuni stimano fino a 10
milioni, e dovremo avere una politica pubblica intelligente che riguardi il
toglierle dalle strade, ma farlo nel modo giusto".
(Primo
ordine del giorno del tandem Harris-Walz: vietare gli AR-15.)
In
diverse interviste rilasciate quell'anno, “Harris” ha ribadito la sua posizione
secondo cui le armi d'assalto non dovrebbero circolare per strada e che un
programma di riacquisto dovrebbe risarcire equamente i possessori di armi.
A quel
tempo, “Harris” sostenne anche il rinnovo del divieto federale sulle armi
d'assalto del 1994 , scaduto nel 2004, che aveva proibito la fabbricazione, il
trasferimento e il possesso di specifiche armi da fuoco e caricatori ad alta
capacità. Sostenne che ciò non era in conflitto con il Secondo Emendamento,
criticando la falsa dicotomia tra il sostegno all'emendamento o al controllo
delle armi.
E ora,
diversi anni dopo, “Harris” ha nuovamente proposto di vietare le armi
d'assalto, inizialmente con una breve dichiarazione su “X”, precedentemente su
“Twitter”.
"Ban
Assault Weapons", ha detto, caricando un'immagine con questa dichiarazione
di tre parole sul suo account.
Nel
suo tweet, ha didascagliato l'immagine esortando il Congresso a "rinnovare
il divieto di armi d'assalto".
Harris
e Walz cercheranno di continuare la spinta democratica per il controllo delle
armi se eletti.
Prima
di postare su “X”, Harris e il suo compagno di corsa, il governatore del
Minnesota “Tim Walz, hanno già giurato di combattere la criminalità legata alle
armi da fuoco negli Stati Uniti proponendo nuove leggi.
Durante
un comizio elettorale ad Atlanta, in Georgia, all'inizio di agosto, “Harris” ha
promesso di introdurre leggi più severe, come il divieto di armi d'assalto, per
ridurre i crimini legati alle armi da fuoco nel Paese.
"Quindi,
Tim è un cacciatore e un possessore di armi che crede, come la maggior parte
dei possessori di armi, che abbiamo bisogno di leggi ragionevoli sulla
sicurezza delle armi in America.
Quindi,
come governatore, ha ampliato i controlli dei precedenti penali e aumentato le
sanzioni per le vendite illegali di armi da fuoco.
E insieme, quando vinceremo a novembre,
approveremo finalmente controlli universali dei precedenti penali, leggi sulle
bandiere rosse e un divieto sulle armi d'assalto", ha detto “Harris”
durante il suo discorso del 6 agosto, mentre “Walz” stava dietro di lei.
Nello
stesso comizio, “Walz” ha detto:
"Quando
il vicepresidente e io parliamo di libertà, intendiamo la libertà di prendere
le proprie decisioni in materia di assistenza sanitaria e che i nostri figli
siano liberi di andare a scuola senza preoccuparsi di essere uccisi a colpi di
arma da fuoco nelle loro classi.
A
proposito, come hai sentito, ero uno dei migliori tiratori del Congresso, ma in
Minnesota crediamo nel Secondo Emendamento, ma crediamo anche nelle leggi di
buon senso sulla violenza armata".
(“KamalaHarris.news” per storie correlate alla campagna del
vicepresidente).
(Il rappresentante della Florida Byron
Donalds parla di come i punti di vista economici di Harris non funzioneranno) .
(Trending
News su Brighteon.com) .
Altre
storie:
(Kamala
Harris ha intenzione di sequestrare tutte le ARMI AUTOMATICHE di proprietà
civile durante i suoi primi 100 giorni di mandato: ciò significa una sparatoria
di massa inscenata prima delle elezioni?)
La
Casa Bianca chiede ufficialmente il divieto delle armi d'assalto, scatenando
una forte reazione online.
(QUESTIONE
DI INTEGRITÀ: Kamala Harris prende le distanze dalle passate posizioni di
estrema sinistra per ottenere il sostegno degli elettori.
Un
giudice del Texas blocca il divieto illegittimo imposto dall'amministrazione
Biden sui trigger di ripristino forzato.
Biden
sfrutta il tentato omicidio di Trump per chiedere il divieto degli AR-15 e dei
"fucili d'assalto".)
FINALMENTE
LA LIBERTÀ ALIMENTARE:
Trump e RFK Jr. porranno fine alla
guerra contro le piccole aziende agricole
americane e salveranno le scorte
alimentari della nazione.
Naturalnews.com
– (28/08/2024) - Ethan Huff – ci dice:
Lo
slogan del presidente Trump "Make America Great Again" (MAGA) è stato
aggiornato con l'adesione alla causa di Robert F. Kennedy Jr.: Make America
Healthy Again .
Nel
perseguire la sua passione di lunga data per ripulire il mondo
dall'inquinamento ambientale, RFK Jr. non si è limitato a prendere di mira solo
l'industria farmaceutica, ma anche quella alimentare, che ha avvelenato le
riserve alimentari della nazione con "cibi Frankenstein"
geneticamente modificati (OGM) e oli di semi tossici che irrancidiscono
rapidamente, scatenando al contempo infiammazioni.
Per
molti versi, RFK Jr. vuole rendere l'America di nuovo sana eliminando i rifiuti
ultra-processati dalla filiera alimentare e sostenendo i piccoli agricoltori
familiari nel loro obiettivo di produrre cibo pulito e biologico per il popolo
americano.
Nell'era
moderna, sono stati tipicamente i democratici, che RFK Jr. era prima di passare
a Independent e poi a Trump, ad aver attaccato - almeno a parole - Big Pharma e
Big Food.
Ora,
all'improvviso, è il ticket repubblicano a fare passi avanti per fare ciò che i
democratici hanno promesso a lungo ma mai mantenuto.
(Sapevate che i democratici – dem
comunisti -vogliono costringere gli americani non conformi a entrare nei campi
di concentramento per la rieducazione?)
Quasi
la metà degli adolescenti americani ha una diagnosi di salute mentale.
Nel corso
della sua speciale conferenza stampa in Arizona, in cui ha annunciato la
sospensione della campagna elettorale e il suo sostegno a Trump nei circa 10
stati chiave in cui si ritirerà dalle elezioni, RFK Jr. ha raccontato ai
giornalisti alcuni fatti sorprendenti sullo stato malsano della nazione.
"I
tassi di autismo erano circa uno su 10.000 nella mia generazione", ha
detto RFK Jr. "Nella generazione dei miei figli, uno su 34. In California,
uno su 22. Perché stiamo lasciando che ciò accada? Perché stiamo permettendo
che ciò accada ai nostri figli?"
"Circa
il 18 percento degli adolescenti americani soffre di steatosi epatica, ovvero
uno su cinque.
Quando ero bambino, quella malattia colpiva
solo gli alcolisti in fase avanzata che erano anziani."
RFK
Jr. ha parlato anche dell'impennata dei tassi di cancro sia negli adulti che
nei giovani, nonché dell'epidemia di depressione che spinge almeno una donna
americana su quattro ad assumere antidepressivi.
"Circa
il 40 percento degli adolescenti ha una diagnosi di salute mentale e il 15
percento degli studenti delle scuole superiori assume” Adderall”.
E mezzo milione di bambini assume “SSRI."
"Allora, cosa sta causando questa
sofferenza?
Ne
nominerò due:
il primo e il peggiore è il cibo
ultra-processato.
Circa
il 70 percento della dieta dei bambini americani è ultra-processato, ovvero
prodotto industrialmente.
Questi alimenti sono costituiti principalmente
da zucchero processato, cereali ultra-processati e oli di semi."
Secondo
RFK Jr., l'industria alimentare è stata comprata da scienziati corrotti negli
anni '70 e '80 e trasformata in una fabbrica chimica.
Oggi,
ciò che la maggior parte degli americani consuma come "cibo" è poco
più di una creazione di laboratorio che li sta uccidendo.
Gli
scienziati pazzi hanno sviluppato tutti i tipi di aromi e additivi chimici per
rendere il cibo finto più invitante e avvincente.
Questo
cibo finto ha un buon sapore per molti, ma ciò che sta facendo al loro interno
è tutta un'altra storia.
RFK
Jr. è anche contro” Big Pharma”, che ha probabilmente causato il danno maggiore
alla salute pubblica, e di gran lunga.
Tra tutti i farmaci strabilianti e i vaccini
che alterano i geni, il bambino medio nato oggi ha quasi zero possibilità di
diventare sano a lungo termine.
La
maggior parte dei farmaci ha un effetto estrogeno sul corpo, il che significa
che esauriscono le riserve di testosterone e femminilizzano chi li assume.
RFK
Jr. avverte che il tasso di pubertà in America è ora tra i 10 e i 13 anni, ben
sei anni più giovane, in media, rispetto al 1900.
"Stiamo
avvelenando in massa i nostri bambini", avverte RFK Jr.
(Le ultime notizie sugli sforzi di
Trump per assicurarsi un altro mandato alla Casa Bianca con l'aiuto di RFK Jr.
sono disponibili su Trump.news).
I 6
ULTIMI TENTATIVI che il Partito Democratico
controllato
dai comunisti potrebbe
mettere
in atto per RESTARE AL POTERE.
Naturalnews.com – (28/08/2024) - SD Wells –
ci dice:
I
serpenti, i topi e i mostri di Gila sono ora con le spalle al muro, e sibilano
e ringhiano, pronti a combattere fino alla morte.
Da politici come Barack Obama e Nancy Pelosi,
e da globalisti miliardari come Bill Gates e George Soros, i "poteri
forti" stanno tramando, pianificando e finanziando i prossimi eventi
organizzati che garantiranno loro di mantenere il controllo sulla loro nazione
controllata dai comunisti in Nord America.
Ci
sono solo due problemi rimasti da "conquistare" per i democratici di
Washington e i globalisti per prendere il controllo al 100 percento della
popolazione.
Non
devono permettere all'ex presidente Donald Trump di vincere le elezioni e di
entrare in carica nel gennaio 2025 e devono, in qualche modo, togliere tutte le
armi automatiche che decine di milioni di americani hanno immagazzinato nelle
loro case, nei loro ranch e sulle colline (pensate alle montagne a ovest).
I
prossimi passi dei democratici per mantenere il controllo includono massicci
brogli per le elezioni, l'uccisione o l'incarcerazione di Trump e nuove
sparatorie di massa organizzate per le leggi sul sequestro delle armi.
Anche
se non sembra mai funzionare, i democratici ADORANO quelle sparatorie di massa
inscenate (e vere), e più carneficina c'è meglio è, perché aiuta a suscitare
emozioni nei genitori di tutto il mondo pensare che il modo per fermare tutto
sia far SEQUESTRARE al governo tutte le armi automatiche a tutti i civili in
tutto il paese.
Non
funziona mai, perché non ci sono abbastanza idioti che votino per dare tutte le armi
automatiche ai dittatori comunisti di Washington, che poi prenderanno
metodicamente il controllo di tutte le case, terreni, fattorie e beni in tutto
il paese.
Sembra
una teoria cospirazionista di massa, ma in realtà è piuttosto semplice. Ecco i
6 ultimi disperati tentativi che il Partito Democratico controllato dai
comunisti deve mettere in atto per mantenere vivo il suo sogno di un'America
marxista.
Il giudice “Juan Merchan” mette Trump in prigione
prima delle elezioni, poi all'improvviso scoppia una rivolta (pianificata) e
Trump viene assassinato mentre sta scontando una pena per un crimine fittizio
inventato dai democratici.
Circa
40 milioni di voti FALSI vengono manipolati (falsi del PCC infilati nelle
cassette di sicurezza a centinaia), trasferiti da Trump a Harris (macchine per
il voto Dominion) e registrati (tramite hackeraggi su Internet) per Kommie
Kamala e i mass media semplicemente "prevedono" che Harris vincerà
POTUS (e poi hanno una certificazione super veloce).
Ha
inizio la Terza Guerra Mondiale e le elezioni vengono rinviate, a detta loro,
temporaneamente, ma in realtà saranno rinviate definitivamente.
Un'esplosione
“EMP” ha colpito l'atmosfera degli Stati Uniti e Internet è rimasto
inutilizzato per un periodo di tempo imprecisato, senza che macchine per il
voto, telefoni, computer, bancomat o sistemi di elaborazione delle carte di
credito funzionassero, scatenando il panico su vasta scala, con rivolte di
massa, omicidi e caos in ogni città della nazione.
Un
nuovo " tiratore solitario " (un lacchè controllato dall'FBI e dalla
CIA) che lavora in tandem con i servizi segreti, i globalisti, l'FBI e la
polizia locale si assicura che il secondo tentativo di assassinio di Trump
durante il comizio non vada a vuoto.
I
democratici si rifiutano di certificare la vittoria di Trump e usano la "
clausola di insurrezione " mostrando confessioni false e forzate dai loro
prigionieri politici del 6 gennaio, che torturano ogni giorno nei gulag di
Washington.
Se
Trump dovesse davvero vincere le elezioni e portarle a termine, ogni
"negazionista" e "manifestante" democratico diventerebbe un
"6 gennaio" che Trump potrebbe mettere in prigione, con il suo stesso
metodo operativo.
Se
vogliono che il diniego elettorale sia un reato penale (lo chiamano ostruzione
dei procedimenti), allora i patrioti aiutano Trump a mettere al sicuro la Casa
Bianca e a
mettere dietro le sbarre i VERI negazionisti delle elezioni.
Gli elettori decidono, hai detto, giusto?
Sintonizzate
il vostro sintonizzatore sull'apocalisse su “Preparedness.news” per
aggiornamenti su notizie vere sui modi in cui i malvagi democratici di
Washington intendono completare l'insediamento del comunismo in America,
vincendo, perdendo o pareggiando le elezioni.
Harris
promette pieno sostegno a Israele, spinge per la “bufala dello stupro di massa”
di Hamas ignorando i soldati israeliani che violentano i prigionieri
palestinesi.
Naturalnews.com
– (28/08/2024) - Belle Carter – ci dice:
Durante
la nomina del 22 agosto del Partito Democratico per la presidenza, la candidata
ufficiale del partito, la vicepresidente Kamala Harris, ha espresso il suo
pieno sostegno a Israele, affermando che "sosterrà sempre il diritto di
Israele a difendersi" e "garantirà sempre che Israele possa
difendersi" con le armi fornite dagli Stati Uniti.
Ricevendo applausi e grida di sostegno, Harris
ha anche insistito sul fatto che il gruppo militante” Hamas ha commesso
violenze sessuali di massa e massacri di israeliani.
"Difenderò
sempre il diritto di Israele a difendersi e mi assicurerò sempre che Israele
possa difendersi, perché il popolo di Israele non dovrà mai più affrontare
l'orrore che un'organizzazione terroristica chiamata “Hamas” ha causato il 7
ottobre, tra cui una violenza sessuale indicibile e il massacro di giovani a un
festival musicale", ha affermato.
"Allo
stesso tempo, ciò che è accaduto a Gaza negli ultimi 10 mesi è devastante. Sono
state perse così tante vite innocenti.
Persone disperate e affamate che fuggono per
mettersi in salvo, ancora e ancora. La portata della sofferenza è
straziante".
Tuttavia,
i critici hanno subito notato che, mentre promuoveva la bufala dello
"stupro di massa" di “Hamas”, ignorava completamente il modo in cui
il governo israeliano sta dibattendo sul "diritto del proprio popolo a
stuprare" i palestinesi.
Un
recente sondaggio ha addirittura suggerito che la maggioranza degli israeliani
ritiene che i funzionari carcerari accusati di aver aggredito sessualmente un
detenuto palestinese non dovrebbero affrontare accuse penali e dovrebbero
essere semplicemente puniti dall'esercito.
Finora
non è mai stata fornita alcuna prova che “Hamas” abbia stuprato degli
israeliani all'inizio della guerra, ma ci sono prove video che i soldati delle
Forze di difesa israeliane (IDF) stanno violentando prigionieri palestinesi.
Il
filmato recente, che si dice abbia avuto luogo nella prigione di “Sde Teiman” a
luglio, mostra decine di prigionieri sdraiati a faccia in giù sul pavimento con
le mani sulla nuca.
Uno dei prigionieri viene portato via in un
angolo discreto.
Tre
soldati sembrano quindi usare degli scudi per bloccare la visuale mentre
commettono la violenza.
(Prigionieri palestinesi stuprati, torturati e
assassinati nelle prigioni israeliane: "Ne sono orgoglioso", afferma
il ministro della sicurezza nazionale” Itamar Ben Gvir”.)
Nel
frattempo, Harris sosteneva anche di aver lavorato per porre fine alla guerra
in corso in Medio Oriente.
"Il
presidente [Joe] Biden e io stiamo lavorando per porre fine a questa guerra,
affinché Israele sia sicuro, gli ostaggi vengano rilasciati, le sofferenze a
Gaza finiscano e il popolo palestinese possa realizzare il proprio diritto alla
dignità, alla sicurezza, alla libertà e all'autodeterminazione", ha
affermato senza perdere l'occasione di criticare il suo rivale, il candidato
repubblicano alla presidenza Donald Trump.
"Non
esiterò mai a prendere qualsiasi azione necessaria per difendere le nostre
forze e i nostri interessi contro l'Iran e i terroristi sostenuti dall'Iran.
Non mi
farò amica di tiranni e dittatori come Kim Jong-un, che tifano per Trump",
ha aggiunto.
"Perché sanno che è facile manipolarlo
con lusinghe e favori. Sanno che Trump non riterrà responsabili gli autocrati
perché lui stesso vuole essere un autocrate".
Il
Dipartimento di Stato americano aveva già chiesto un'indagine sulle aggressioni
sessuali commesse dalle IDF sui palestinesi.
“Harris”
sembra aver dimenticato ciò che il portavoce del Dipartimento di Stato
americano “Matthew Miller” aveva affermato qualche settimana prima, quando
aveva chiesto l'apertura di un'indagine sulle accuse di abusi sessuali sui
detenuti palestinesi da parte delle IDF.
"Abbiamo
visto che il video e i resoconti di abusi sessuali sui detenuti sono orribili.
Dovrebbero essere indagati a fondo dal governo di Israele, dall'IDF", ha
detto Miller.
"Dovrebbe
esserci tolleranza zero per gli abusi sessuali, lo stupro di qualsiasi
detenuto, punto...
Se ci sono detenuti che sono stati aggrediti
sessualmente o stuprati, il governo di Israele, l'IDF devono indagare a fondo
su queste azioni e ritenere chiunque sia responsabile fino in fondo, come
previsto dalla legge".
L'amministrazione
Biden ha inoltre definito "profondamente preoccupanti" le
segnalazioni di stupri, torture e abusi sui prigionieri palestinesi.
"È essenziale che prevalgano lo stato di
diritto e il giusto processo", ha affermato la portavoce della Casa
Bianca, “Karine Jean-Pierre”.
Nel
frattempo, l'esercito israeliano, che gestisce alcuni centri di detenzione in
cui sono stati trattenuti prigionieri palestinesi, ha dichiarato di operare nel
rispetto dello stato di diritto e che ogni specifica denuncia di abuso è stata
oggetto di indagine.
Secondo
quanto riportato, un soldato riservista dell'IDF è già stato incriminato per
presunti abusi nella struttura e altri cinque sono in custodia militare con
l'accusa di aver sodomizzato un detenuto con un oggetto, oltre ad altri abusi.
Ma questo ha scatenato le proteste degli
israeliani di destra, che hanno fatto irruzione in due strutture militari dopo
che la polizia militare ha arrestato 10 soldati per l'incidente, dove cinque di
loro sono stati rilasciati dalla custodia. Hanno interrotto un'udienza
dell'Alta Corte di Giustizia per protestare contro le petizioni dei giudici che
chiedevano di chiudere “Sde Teiman”.
"È
appropriato che l'IDF in questo caso abbia annunciato che un'indagine ha
arrestato diverse persone che si presume siano state coinvolte", ha detto “Miller”.
"Non parlerò dell'esito di tale indagine, ma dovrebbe procedere
rapidamente e se sono determinati a violare le leggi penali o le violazioni del
codice di condotta dell'IDF, allora, ovviamente, dovrebbero essere ritenuti
responsabili".
(IsraelCollapse.com
riporta altre storie sugli attacchi disumani di Israele a Gaza e in altri
luoghi palestinesi.)
John
Helmer a proposito
di
Putin.
Comedonchisciotte.org
– CptHook – (29 Agosto 2024) - Julian Macfarlane – News Forensics –
ci dice:
Quando
anche i migliori sbagliano.
L’analisi
dei media non è un compito facile.
Da una parte c’è la propaganda vera e propria
dei media mainstream.
Dall’altro,
nei media alternativi, ci sono voci e congetture, ovviamente sullo sfondo delle
distorsioni dei media tradizionali.
Anche
la cultura e i pregiudizi culturali complicano le cose; nel caso dell’URSS,
nessun sovietico credeva veramente ai media russi.
Per
estensione, diffidavano anche delle organizzazioni mediatiche straniere.
È come le persone che hanno paura dei cani.
Mordono
tutti?
Per
capire cosa stava succedendo, i sovietici dovevano guardare dietro le
contraddizioni e speculare sulle ragioni e sui fatti.
Non
c’era fiducia.
Queste
abitudini radicate negli anni diventano parte della mente culturale e non
cambiano quando cambiano i governi, come nel caso della caduta dell’Unione
Sovietica.
Con la
Glasnost, ognuno era per sé.
Improvvisamente
era una società a somma zero, con vincitori e vinti.
E non
di rovine
Era
difficile fidarsi di qualcuno o di qualcosa.
In
queste situazioni, le persone naturalmente credono e si affidano solo a una
ristretta cerchia di amici. Forse solo 10 o 15.
Ora la
società russa si sta riprendendo, ma il trauma degli anni ’90 rimane. All’epoca
i cosiddetti “atlantisti” guardavano all’Occidente per avere speranza. Ora si
rendono conto dei loro errori.
Nel
2014, Putin non avrebbe trovato l’opinione pubblica russa disposta a sostenere
il tipo di guerra che sta organizzando oggi contro l’Occidente.
Ha
dovuto dimostrare la sua onestà, il suo impegno e soprattutto il suo realismo.
È un pragmatico, non un ideologo.
Questo
non significa che tutti siano d’accordo con lui.
Ho
amici giornalisti stranieri che hanno vissuto in Russia e non si fidano di lui,
a loro non piace.
Quelli
che li circondano sono d’accordo. Di nuovo i numeri di “Dunbar”.
Sono
persone intelligenti – e mi piacciono – ma non sono d’accordo. Non mi dà
fastidio. Se tutti sono d’accordo con te, sai che sei nei guai.
Perciò
non mi ha sorpreso vedere su Internet articoli di stranieri che vivono in
Russia, eccellenti su qualsiasi argomento – ma “non convinti” da Putin.
Per
esempio John Helmer.
Le
restrizioni imposte da Putin alle proposte dello Stato Maggiore per
neutralizzare le operazioni di sorveglianza aerea e di guerra elettronica degli
Stati Uniti e della Gran Bretagna e l’ordine di restare in attesa mentre gli
ucraini radunavano diverse migliaia di militari, prima per entrare a Kursk e
poi a Bryansk e Belgorod, sono ora visibili a Mosca come lo sono state a
Washington.
Quali
erano esattamente queste proposte?
Nella
logo sfera russa si è certamente parlato molto di abbattere le piattaforme di
sorveglianza statunitensi e britanniche, ma non ho visto alcuna proposta in tal
senso da parte dello Stato Maggiore.
E nemmeno voi. E nemmeno voi lo farete.
Se i
generali facessero tali proposte e Putin le rifiutasse – e queste proposte
venissero rivelate – pensate che perdita di faccia sarebbe.
Si
parla anche di incolpare Putin di essere “rimasto a guardare” mentre gli
ucraini radunavano le proprie forze.
Alcuni
dicono che si tratta di incompetenza. Altri sostengono che stesse
pianificando una trappola.
Ma
l’evidenza suggerisce che egli sapeva che gli ucraini stavano pianificando
qualcosa – e di conseguenza ha ordinato allo Stato Maggiore di rimuovere i
coscritti dalla linea di fuoco.
Altri
autori danno la colpa allo Stato Maggiore, in particolare a “Gerasimov”, che è
in procinto di essere sostituito.
Fonti
di Mosca ritengono che sia stato il Cremlino a essere colto di sorpresa
dall’attacco al Kursk del 6 agosto, ma non lo Stato Maggiore e l’agenzia di
intelligence militare GRU.
Essi hanno compreso le informazioni sul campo
di battaglia mentre arrivavano e hanno chiesto l’accordo di Putin per
rispondere.
A
posteriori, dicono “ve l’avevamo detto”; implicano che le loro mani erano
legate dagli ordini del Cremlino.
“Helmer”
non identifica le sue “fonti”, naturalmente.
Per la
maggior parte, nemmeno i rapporti del MSM lo fanno, il che di solito indica
l’inaffidabilità. Segreti, segreti, segreti….
Nella
guerra condotta dagli Stati Uniti e dai loro alleati anglo-europei per
distruggere la Russia dal 1945, la guerra della propaganda è stata persa dai
russi molte volte.
Questa
guerra viene ancora persa.
La
propaganda viene creduta solo nel Paese che la crea. Altrimenti, i fili si
aggrovigliano.
I
russi non hanno “perso la guerra della propaganda” – l’Occidente era il
burattino di sé stesso.
La
prova è semplice.
Dal 2022 sono aumentati in Russia in modo
esponenziale il sostegno a Putin e alla SMO e la repulsione per l’Occidente.
E il sostegno alla Russia sta crescendo nel
Sud globale.
Ma per
la prima volta dal 1945, la guerra sul campo di battaglia viene vinta dallo
Stato Maggiore russo.
Non
sono sicuro di cosa significhi. 1945?
La
Russia ha ottenuto una vittoria (con difficoltà) nella seconda guerra cecena,
in Georgia, in Siria (parzialmente – gli americani sono ancora lì) e finora in
Ucraina. Non è stato solo lo Stato Maggiore – i generali – a farlo – la Russia
non è gli Stati Uniti – ma tutti – militari, diplomatici, soldati sul campo.
L’incertezza
che rimane è se il Presidente Vladimir Putin continuerà a limitare i piani di
guerra dello Stato Maggiore affinché Putin possa andare a negoziare con gli
americani a condizioni che rinuncino alla smilitarizzazione e alla
denazificazione del territorio ucraino tra Kiev e il confine polacco, e
concedano al regime di Kiev il controllo illimitato delle città a est –
Kharkov, Odessa, Dnepropetrovsk.
Lo
trovo strano.
Putin
ha detto pubblicamente che lascia la pianificazione della guerra allo Stato
Maggiore.
Putin
ha continuamente confermato il suo impegno per la smilitarizzazione e la
denazificazione di tutta l’Ucraina, che faceva parte del primo piano di pace
del 2022.
Pensando
al di là della SMO, tuttavia, Putin si sta chiaramente preoccupando di
rappresentare la sua disponibilità a negoziare.
Questa
posizione è, ovviamente, essenziale per la creazione di un’alleanza multipolare
di nazioni, i BRICS e simili.
Sta dicendo al mondo: “Potete parlare con noi
come partner alla pari”.
Allo
stesso tempo, sa che l’Occidente non può negoziare onestamente, come ha
dimostrato più e più volte.
Il
loro è solo il linguaggio del potere.
Quindi,
deve parlare il linguaggio della ragione.
Ha
anche indicato che tutta l’Ucraina russa, che comprende Kharkov, Odessa e
Dnepropetrovsk, deve poter scegliere.
Ciò
significa referendum democratici, proprio come per i quattro oblast che si sono
uniti alla Russia.
Putin è particolarmente irremovibile sul fatto
che Odessa e Kharkov siano città russe – e anche Kiev.
Helmer
scrive ancora:
Giorni
prima dell’incontro con Orban, Putin aveva annunciato l’abbandono degli
obiettivi di smilitarizzazione e denazificazione dell’Operazione militare
speciale in cambio del “ritiro completo di tutte le truppe ucraine dalle
Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e dalle regioni di Zaporozhye e
Kherson”.
Si
riferiva all’incontro di Putin con i funzionari del Ministero degli Esteri del
14 giugno. Ma cosa ha detto Putin in realtà?
Ribadisco:
una volta che Kiev avrà accettato la linea d’azione
proposta oggi, compreso il ritiro completo delle sue truppe dalla RPD, dalla
RPD e dalle regioni di Zaporozhye e Kherson, e avrà iniziato questo processo
con serietà, saremo pronti ad avviare tempestivamente e senza indugio i
negoziati.
Ribadisco
la nostra ferma posizione:
L’Ucraina
dovrebbe adottare uno status neutrale e non allineato, essere libera dal
nucleare e sottoporsi a smilitarizzazione e denazificazione.
Ciò
non accadrà senza una resa incondizionata, ovviamente.
(julianmacfarlane.substack.com/p/john-helmer-and-putin)
“Scott
Ritter” denuncia il pericoloso
tentativo di mettere a tacere
la
libertà di parola e di stampa.
Comedonchisciotte.org - Redazione CDC - Movisol.org
– (29 Agosto 2024) – ci dice:
Il 7
agosto, l’FBI ed altri agenti federali hanno fatto irruzione nell’abitazione di
Scott Ritter, ex marine, ex ispettore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia
Atomica, membro del Veteran Intelligence Professionals for Sanity (VIPS) e uno
dei più espliciti avversari della politica statunitense di guerra permanente e
di cambi di regime.
Ritter
è stato spesso ospite dello Schiller Institute e dell’International Peace
Coalition (IPC).
Alla riunione dell’IPC del 16 agosto egli ha
spiegato perché il “partito della guerra” vuole metterlo a tacere.
Tra
l’altro, ha detto:
“Personalmente
ritengo che stiamo affrontando una delle più grandi minacce esistenziali per
l’umanità, quella, incombente, di un conflitto nucleare tra gli Stati Uniti e
la Russia…
Da
tempo parlo del pericolo di guerra nucleare…
Gli
Stati Uniti sono diventati una nazione in cui la democrazia è stata corrotta da
un complesso militare-industriale permanente che si è sposato con il Congresso
degli Stati Uniti.
Siamo
una nazione dipendente dalla guerra;
la
nostra economia richiede la guerra.
Quindi,
affinché l’America continui a esistere, dobbiamo essere costantemente alla
ricerca di conflitti che alimentino il complesso militare-industriale.
“Se ci
si oppone a tutto questo, si viene considerati nemici.
Io sono stato preso di mira come nemico degli
Stati Uniti.
La settimana scorsa, la mia casa è stata
perquisita.
Non da 400 agenti speciali [in riferimento al
raid contro la residenza di Lyndon LaRouche nel 1986], ma da oltre 20;
un’esperienza a dir poco spiacevole.
“Il
mio reato non è affatto un reato.
Mi hanno accusato di non essermi registrato
come agente straniero ai sensi del Foreign Agent Registration Act.
Perché
non mi sono registrato come agente straniero?
Perché
non sono un agente straniero, sono un giornalista.
Sono
un membro della stampa. Sono un americano leale.
Lavoro
per me stesso e i miei doveri e la mia lealtà sono esclusivamente verso gli
Stati Uniti d’America.
Sono
una persona che ha giurato di difendere la Costituzione contro tutti i nemici,
stranieri e nazionali…
“Di che cosa hanno paura?
Hanno
paura che io denunci il governo per le menzogne che sta raccontando sul
conflitto in Ucraina… e sulla Russia stessa, alimentando la piaga della
russofobia…”.
“Si
tratta di una modalità operativa molto pericolosa che il Dipartimento di
Giustizia e l’FBI stanno cercando di imporci.
Ricordo
alla gente che la libertà di parola è solo questo: libertà di parola.
Non ci
possono essere limitazioni.
Certo,
non ci si può alzare in un teatro affollato e gridare ‘Al fuoco!’, ma si può
denunciare il governo per una cattiva politica.
In
effetti, è dovere e responsabilità dei cittadini americani e di una stampa
libera fare proprio questo…
“L’amministrazione
Biden ha riconosciuto apertamente di aver tolto il segreto, in modo selettivo,
a informazioni che sapeva sbagliate, che sapeva non complete, allo scopo di
diffonderle al popolo americano per influenzare il dibattito.
Il
governo sta ingannando il popolo americano su un conflitto in Ucraina che, a
causa di questo inganno, lo rende cieco di fronte ai pericoli e potrebbe
portare a una guerra nucleare.
È
quindi dovere di una stampa libera parlare.
“È
quello che faccio io, ed è quello che fanno altri.
E ora stanno cercando di metterci a tacere.
Quindi, vorrei solo chiedere a tutti di essere
consapevoli di ciò che sta accadendo. Come ha detto” Helga” [Zepp-LaRouche], se
la gente si fosse radunata intorno a “Lyndon LaRouche” quando la sua abitazione
fu perquisita, forse questi eccessi oggi non ci sarebbero.
(Movisol.org).
(movisol.org/scott-ritter-denuncia-il-pericoloso-tentativo-di-mettere-a-tacere-la-liberta-di-parola-e-di-stampa/).
CONTO
ALLA ROVESCIA PER
CRISI,
CATASTROFE E COLLASSO.
Theburningplatform.com
– Redazione – (26-8.2024) – ci dice:
"Tutte
le tirannie governano con la frode e la forza, ma una volta che la frode viene
smascherata, devono fare affidamento esclusivamente sulla forza".
(George
Orwell)
"Il
futuro sta diventando confuso. Le linee di visione si stanno restringendo. Ma
ora sono disperati. Tutti i sentieri conducono all'oscurità".
(Frank
Herbert – Duna)
Cercare
di decifrare il percorso da percorrere diventa sempre più difficile di giorno
in giorno.
Siamo intenzionalmente bombardati da
disinformazione, disinformazione e propaganda da parte della classe dominante,
progettati per distrarci dal loro vero scopo, dalla loro vera agenda e dai loro
veri piani per imprigionarci nei loro tecno-gulag, mangiando insetti zebe nei
nostri tuguri delle dimensioni di un container, usando le nostre CBDC emesse
dal governo per sopravvivere, a meno che non osiamo mettere in discussione la
narrativa approvata – con il risultato che il nostro rating di credito sociale
scende nella zona del terrorismo interno – facendoci bandire ed evitare dalla
società.
Questo
è il Nuovo Ordine Mondiale che la folla di Davos ha progettato e attuerà come
un Grande Reset, se riuscirà a mantenere e aumentare il controllo sugli Stati
Uniti e sul resto del mondo occidentale nei prossimi sei mesi.
So che
molti blogger/analisti dipendono dai clic, dai like e dalle iscrizioni ai loro
siti web/social media per guadagnarsi da vivere, quindi prevedono costantemente
l'Armageddon entro la prossima settimana, e non succede mai.
Questa
routine del "ragazzino che gridava al lupo" ha fatto sì che anche il
pensiero critico tra noi diventasse compiacente e indifferente mentre
acceleriamo verso il nostro terribile appuntamento con il destino.
Ci
scrolliamo di dosso l'Ucraina che invade la Russia e bombarda una centrale
nucleare, mentre la Bielorussia sposta le truppe verso il confine con
l'Ucraina, Putin bombarda Kiev e l'equipaggiamento militare statunitense viene
impiegato dal personale militare statunitense contro la Russia.
Escludiamo
la possibilità che l'Iran stia effettivamente organizzando una risposta
devastante contro Israele, provocando una risposta ancora più ampia da parte di
Israele, e che gli Stati Uniti vengano trascinati nel conflitto con l'Iran,
perché siamo già stati qui e non è successo nulla.
E
nulla potrebbe accadere di nuovo nella prossima settimana, ma la Quarta Svolta
non si de-intensificherà MAI.
Ci
saranno sangue, morte e guerra su vasta scala prima che questa Crisi venga
risolta.
Personalmente,
credo che i prossimi sei mesi determineranno il corso dell'umanità per il
prossimo secolo e oltre.
Non
credo che sia un'iperbole quando si fa un passo indietro e si osserva il quadro
generale.
È così
facile perdersi nelle minuzie insignificanti, perché vogliono che tu ti perda
nelle minuzie insignificanti, mentre il processo decisionale consequenziale
viene preso dai burattinai miliardari a porte chiuse.
Questa
“Quarta Svolta” dovrebbe raggiungere il suo sanguinoso epilogo intorno al 2032,
sulla base di precedenti storici.
Naturalmente,
con le armi nucleari, tutto potrebbe finire in un batter d'occhio.
Siamo
in una battaglia esistenziale tra il bene e il male e, a differenza dei film,
non c'è alcuna garanzia che i buoni alla fine vinceranno.
Siamo
persi in una bufera di bugie, con fazioni super-elitarie che si contendono il
potere e il controllo sulle nostre vite.
Le
persone che vogliono solo essere lasciate in pace a vivere la loro vita in
pace, con la libertà di dire e fare ciò che vogliono, vengono vittime di
bullismo, tiranneggiamento, sorveglianza, censura, tassazione e spinte al
limite da coloro che tirano le leve di questa società.
La
maggior parte delle persone non vuole o non è in grado di affrontare i fatti
brutali della nostra realtà attuale.
Si
aggrappano al loro pregiudizio di normalità, non credendo e minimizzando le
inconfondibili minacce catastrofiche che li guardano in faccia.
Come “James
Stockdale” affermò molti decenni fa, non si può confondere la fede che
supereremo le forze del male che stiamo affrontando, con la disciplina e gli
enormi sacrifici che dovremo fare per ottenere la vittoria su quelle forze del
male.
La
folla del pregiudizio della normalità, con la testa ben piantata sotto la
sabbia, non sarà in grado di sedersi fuori da questa caotica, violenta e
sanguinosa puntata di questa Crisi della Quarta Svolta.
Le parti devono essere schierate. Le scelte
devono essere fatte.
Sarà richiesto
di assumere un comportamento angosciante.
Il 2Nd L'emendamento dovrà essere utilizzato
per mantenere il 1 San Emendamento.
Se mai
la citazione di Lenin, "Ci sono decenni in cui non succede nulla; e ci
sono settimane in cui succedono decenni.", applicato, sono passate sei
settimane da quando il Deep State/Governo Invisibile ha tentato di assassinare
Trump a Butler, in Pennsylvania.
Gli eventi si sono verificati a un ritmo
vertiginoso ed è difficile determinare quali incidenti sono stati progettati e
quali si stanno verificando naturalmente.
Come
teorico della cospirazione morto nella lana, che ha bisogno di nuove teorie del
complotto perché tutte le mie si sono avverate, credo che la maggior parte di
ciò a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane sia stato progettato da
fazioni super-elitarie in competizione che si contendono il controllo del
nostro governo in una lotta per la vita o la morte per governare la nostra fine
come impero in preda al rantolo della morte.
Come
ha notato Dylan negli anni '60, i tempi stanno cambiando.
Le acque del debito sono cresciute e noi
stiamo affondando come un sasso.
Vieni a radunarti
intorno alla gente
ovunque tu vada
e ammetti che le
acque
intorno a te sono
cresciute
e accetta che presto
sarai fradicio fino
alle ossa
Se vale la pena di
risparmiare il tuo tempo
per te, allora è
meglio che inizi a nuotare o affonderai come un sasso
Per i tempi che
stanno cambiando.
(Bob Dylan – I tempi
stanno cambiando)
Con il
debito nazionale già sopra i 35 trilioni di dollari, che genera 1,1 trilioni di
dollari di interessi passivi all'anno, i nostri leader continuano ad accumulare
6 miliardi di dollari di debito al giorno (4,2 milioni di dollari al minuto)
sulle nostre spalle, a distruggere il nostro tenore di vita attraverso
l'implacabile inflazione creata dalla Fed, a condurre guerre non dichiarate in
tutto il mondo, a riportare senza battere ciglio dati economici
dimostrabilmente falsi per mantenere la loro facciata di impero Potëmkin,
cospirare con la Fed e i suoi proprietari di Wall Street per spingere il
mercato azionario ai massimi storici, prima di tirare fuori il tappeto in un
momento di loro scelta.
Sanno
che le masse ignoranti sono disinteressate e/o incapaci di comprendere le
macchinazioni che usano per mantenere calme le pecore, mentre le portano al
macello.
La
scorsa settimana hanno riferito in sordina che 818.000 posti di lavoro che
hanno segnalato come esistenti erano completamente falsi.
Sapevano
che erano falsi quando li hanno denunciati, ma tu devi fare quello che devi
fare per mantenere la tua ricchezza, il tuo controllo e il tuo potere.
Una buona regola empirica è che qualunque cosa
il governo riporti come tasso di disoccupazione o tasso di inflazione,
raddoppialo per avvicinarsi al numero reale.
L'uso
di numeri reali rivelerebbe che il paese è in recessione e lo è da oltre un
anno. Dovresti sempre guardare quello che fanno, piuttosto che quello che
dicono, per capire la verità.
“Powell”
ha detto al mondo questa settimana che taglierà i tassi a settembre e
continuerà a tagliarli.
Perché
dovrebbe fare una cosa del genere quando il mercato azionario è ai massimi
storici, i prezzi delle case sono ai massimi storici (il 75% in più rispetto al
picco del 2006), l'occupazione è ai massimi storici, il PIL è in forte crescita
e l'inflazione è ancora superiore del 50% rispetto all'obiettivo della Fed?
Perché
sa che i numeri riportati sono una bugia e i suoi capi sanno che riaccendere
l'inflazione farà salire le loro azioni e renderà il loro debito meno gravoso.
Un
catastrofico crollo del debito e degli asset è in arrivo.
Ma la
musica continua a suonare, quindi tutti continuano a ballare.
Forse
vogliono che il collasso avvenga sotto l'occhio di Trump per mettere un ultimo
chiodo nella sua bara, convincendo le masse ignoranti che è stata colpa sua,
permettendo loro di rovesciare il suo regime e introdurre il loro nuovo ordine
mondiale di “CBDC”, punteggi di credito sociale, città dei 15 minuti, insetti
per te e caviale per loro, sorveglianza del Grande Fratello, e la guerra con la
Russia e la Cina.
Quando
staccheranno la spina a questa di debito, inizierà la “Grande Presa”, e si
aspettano che le masse implorino di essere salvate.
La
pandemia Covid è stata il banco di prova e la stragrande maggioranza si è
inchinata per temere la propaganda e le misure autoritarie per essere
"salvata" dai loro onnipotenti padroni.
Useranno
di nuovo lo stesso piano di gioco.
I loro
piani diabolici sono sotto gli occhi di tutti, ma la maggior parte continua a
fissare i loro Gadget, a condurre le loro bozze di fantacalcio, a indebitarsi
ulteriormente comprando merda di cui non hanno bisogno, ingurgitando le
sostanze chimiche tossiche commercializzate come cibo, credendo che votare per
una delle due opzioni “Uni party” selezionate cambierà il nostro corso, e sono
tutti in guerra contro quei malvagi dittatori “Putin” e “Xi”.
C'è una rima o una ragione per gli eventi che
hanno avuto luogo nelle ultime settimane, e i prossimi tre mesi sono già
orchestrati con un risultato predeterminato?
E, se
è così, questo risultato è progettato per generare una risposta da parte delle
varie fazioni in competizione, che consenta alla vera élite al potere di
implementare ulteriori aspetti del loro programma totalitario di Great Reset?
Ho
cercato di decifrare cosa diavolo sta succedendo da quando il finto presidente
del manichino per la demenza è stato sacrificato di proposito sull'altare del
dibattito il 27 giugno dai suoi burattinai perché sapevano che i suoi pantaloni
che cagavano, che sniffava i bambini e che mangiava il gelato non sarebbero
stati sufficienti questa volta.
Hanno
bisogno che i seggi siano abbastanza vicini da poter attivare la loro macchina
dell'imbroglio per rubare di nuovo le elezioni.
Quelle false schede elettorali per posta non
si riempiranno da sole e verranno scaricate nei bidoni di raccolta alle 3:00
del mattino.
Era
chiaro che Biden avrebbe perso in modo schiacciante, quindi dovevano modificare
i loro piani.
Il
piano A, l'assassinio di Trump prima della convention del RNC, è fallito di un
centimetro.
Non
c'è dubbio nella mia mente che la CIA, i servizi segreti e lo Stato profondo
abbiano colluso per eliminare Trump, perché percepiscono che la sua elezione
minaccia il loro continuo controllo sulle leve del potere in questo paese e sui
nostri regimi fantoccio europei.
Hanno
cercato di ripetere il copione di Oswald "pistolero solitario/capro
espiatorio ucciso", e hanno fallito, ma i loro portavoce mediatici di
regime hanno seppellito la storia, e a nessuno sembra fregarsene un cazzo,
proprio come piace allo Stato Profondo.
Sei un
pazzo della cospirazione se non credi alla loro ridicola narrativa di finta
incompetenza.
È
diventato subito evidente che il loro finto gioco di Biden che si ricandida era
uno scherzo quando i loro co-cospiratori lacchè nei media si sono rivoltati
contro Slow Joe nello stesso identico momento.
A
tutti loro è stato dato il promemoria per rendersi conto improvvisamente che le
sue capacità mentali erano inesistenti dopo aver soppresso attivamente il fatto
che era un cadavere afflitto da demenza per tutto il tempo in cui era in carica.
Il piano B è stato attivato.
La
scelta della diversa, vacua e chiacchierona comunista da parte dei burattinai
dello Stato Profondo, come salvatrice della Repubblica, anche se è un essere umano
veramente stupido che non ha mai avuto un pensiero originale in vita sua, può
significare solo una delle due cose.
O sono
così sicuri delle loro operazioni di imbroglio negli stati in bilico che
credono di poter produrre una ripetizione del 2020 o non vogliono vincere.
La
scelta di Tim al posto di Josh Shapiro come vicepresidente indica che non
vogliono vincere.
Con
Shapiro avrebbero avuto molte più possibilità di vincere in Pennsylvania, cosa
che devono vincere.
C'è stato uno sforzo monumentale da parte dei
media di regime per produrre sondaggi falsi che mostravano Kamala in vantaggio
o addirittura con Trump. Questo è un ingrediente essenziale per rubare le
elezioni con schede elettorali false e illegali per posta di immigrati infilati
nelle urne dai lacchè pagati da Soros.
Sulla
base della quantità di denaro che stanno spendendo qui in Pennsylvania, con
annunci di Kamala ogni tre minuti, sembra che i poteri forti vogliano
installare un altro burattino stupido, che farà come gli viene detto e dirà
tutto ciò che il gobbo dice loro di dire.
Con
Kamala possono continuare la distruzione della nazione, saccheggiando la
ricchezza, mantenendo il confine spalancato, promuovendo la devianza,
distruggendo la Costituzione e istigando l'inizio della Terza Guerra Mondiale
per mantenere sazio il complesso militare industriale.
Potrebbero
essere in grado di neutralizzare Trump, come hanno fatto durante il suo primo
mandato con il Russia gate, l'impeachment e una truffa, ma non è così
controllabile come l'ottuso chiacchierone.
Temono la sua potenziale punizione e lo
scatenamento di qualcuno come “RFK Jr”. in un ruolo di procuratore generale o
direttore della CIA.
Sarebbe troppo pericoloso per gli psicopatici
dello Stato Profondo.
Ecco
perché cercheranno di assassinare di nuovo Trump se il suo vantaggio sembra
insormontabile.
L'altro
grande sviluppo delle ultime settimane è il fatto che stiamo combattendo
attivamente una guerra con la Russia.
Tutti
sanno che abbiamo fornito un paio di centinaia di miliardi di "aiuti
militari" a Zelensky, che sono essenzialmente incanalati verso i
trafficanti di armi statunitensi, dopo che Zelensky e i suoi burocrati nazisti
hanno preso la loro fetta.
Ma
l'invasione della Russia e gli attacchi puntuali dei droni su ponti, raffinerie
di petrolio, centrali nucleari e altri obiettivi civili sono stati condotti con
hardware statunitensi, pianificazione logistica statunitense e operatori di
droni statunitensi.
L'esercito
ucraino impoverito è incapace di condurre operazioni su questa scala e non ha
l'acume tecnologico per utilizzare la tecnologia americana.
Pertanto,
il personale statunitense sta conducendo operazioni militari contro la Russia,
il che significa che stiamo conducendo una guerra non dichiarata contro Putin,
e lui lo sa.
Questo
è stato il piano dei neoconservatori dal 2014.
Attirare la Russia in operazioni militari in
Ucraina al fine di esaurire il loro esercito e il loro tesoro.
Dopo
due anni di sanzioni e 200 miliardi di dollari nel buco nero di Zelensky, la
Russia sta vincendo, l'Ucraina è stata dissanguata dagli Stati Uniti e dal loro
burattino Zelensky e le sanzioni hanno schiacciato le economie dell'UE.
Gli Stati Uniti hanno fatto saltare in aria
l'oleodotto Nordstream e continuano a spacciare sciocchezze assolutamente
ridicole su alcuni ucraini ubriachi che lo fanno saltare in aria dal loro
gommone.
Putin
ha mostrato un'enorme moderazione nel non annientare Kiev e nell'infliggere un
vero dolore ai cittadini ucraini
Ma ho la sensazione che la sua pazienza si
stia esaurendo.
I
neoconservatori, come “Graham”, “Nuland” e la maggior parte degli psicopatici
corrotti al Congresso, credono che l'inizio della Terza Guerra Mondiale
ripristinerà in qualche modo la gloria di un impero che sta accelerando verso
il collasso a tutti gli effetti.
Questa
convinzione è una follia totale, da parte di coloro che non hanno mai
combattuto in guerra e non conoscono gli orrori del combattimento.
Saranno lieti di sacrificare i nostri figli
per conservare ed espandere la loro ricchezza, il loro potere e la loro gloria.
Sembra
che negli ultimi due mesi si siano verificati anni di eventi storici, e temo
che i prossimi tre mesi saranno caratterizzati da eventi che saranno discussi
nei libri di storia tra decenni, mentre oggi leggiamo del Grande Crollo, della
Grande Depressione e della Seconda Guerra Mondiale.
Coloro
che costituiscono il governo invisibile (alias Deep State, Oligarchi, Elite al
potere), manipolando e plasmando le menti delle masse, continuano a usare tutti
i mezzi a loro disposizione per sopprimere la libertà di parola e mantenere il
loro controllo:
arrestando l'amministratore delegato di
Telegram, minacciando Musk, estradando Kim Dotcom, torturando Assange per anni,
costringendo Snowden in esilio russo, censurando i dissidenti e gettando le
persone in prigione per proteste pacifiche ed esercitando il loro diritto alla
libertà di parola.
La
strategia del manichino da seminterrato che hanno usato per tenere il pubblico
all'oscuro della demenza di Biden nel 2020 è stata tentata di nuovo con la
puttana di Willie Brown, poiché la tengono nascosta dai giornalisti che fanno
domande che rivelerebbero la sua immensa stupidità e incapacità di pensare in
piedi.
Era
sempre molto meglio in ginocchio.
Sulla
base dei precedenti di Kamala negli ultimi quattro anni per quanto riguarda le
rivolte BLM, il sostegno ai blocchi Covid e alle vaccinazioni forzate, la sua
esibizione da zar di frontiera, il suo insabbiamento delle facoltà mentali in
declino di Joe, l'associazione con le politiche economiche che hanno creato
un'inflazione massiccia e rovinato la vita di milioni di persone e la scelta di
un pazzo di estrema sinistra come suo vicepresidente, Dovrebbe avere zero
possibilità di diventare presidente.
Ma
sappiamo che i presidenti vengono selezionati, non eletti.
E
sappiamo che quelli che contano i voti sono tutto ciò che conta alla fine.
So che
tutti vogliono che la loro squadra vinca e a breve termine importa se Harris o
Trump saranno alla Casa Bianca per i prossimi quattro anni.
Ma
nessuno dei due impedirà al paese di ricadere nel suo destino rovinoso con la
storia.
Tutti
gli imperi muoiono, è solo questione di “se crollano violentemente o
semplicemente svaniscono nel tramonto”.
L'impero
americano se ne andrà con il botto, poiché è gestito da psicopatici narcisisti
decisi a distruggere l'umanità se non può governare il mondo.
L'elezione
di Trump può permettere che il catastrofico crollo venga messo in pausa per un
momento, ma non c'è nulla di sostanziale che possa fare per invertire decenni
di decisioni sbagliate e una torre traballante di debito pronta a crollare da
un momento all'altro, mentre il mondo perde fiducia nell'USD.
Se i
poteri forti lo scelgono, Trump potrebbe essere il fesso che tiene la borsa
quando la tirano.
Non c'è davvero via di scampo, come descritto
da “Ludwig von Mises” molti decenni fa.
Con un
debito di 35 trilioni di dollari e in aumento di un trilione ogni pochi mesi,
la nostra espansione del credito ha raggiunto il suo limite.
Il
collasso è inevitabile.
"Non
c'è modo di evitare il collasso finale di un boom causato dall'espansione del
credito.
L'alternativa
è solo se la crisi debba arrivare prima come risultato dell'abbandono
volontario di un'ulteriore espansione del credito, o più tardi come una
catastrofe finale e totale del sistema monetario coinvolto.
La
scelta di Harris continuerebbe il tragico corso che abbiamo intrapreso negli
ultimi quattro anni, con i suoi gestori che hanno completato la distruzione
della nostra società, della nostra cultura e del nostro sistema economico.
I
prossimi tre mesi potrebbero vedere l'inizio della Terza Guerra Mondiale,
l'ultima pandemia pesantemente commercializzata (vaiolo delle scimmie,
influenza aviaria, variante covid 9.0, West Nile o qualche virus delle zanzare
di Gates), più tentativi di omicidio, incidenti terroristici sotto falsa
bandiera per creare il caos civile e, se Trump vince, le città bruciano mentre
i terroristi BLM e ANTIFA vengono attivati da Soros e Obama.
Non so
cosa accadrà nei prossimi mesi, ma so che non sarà privo di eventi.
Le “Quarte Svolte” si intensificano sempre
verso violenti sconvolgimenti, morte, distruzione, e chiari vincitori e vinti.
Indipendentemente dall'esito di queste
elezioni, la violenza seguirà poiché la parte perdente non accetterà la
sconfitta.
Mi aspetto che la guerra civile sia accompagnata da un
conflitto globale mentre viaggiamo verso un qualche tipo di climax e
risoluzione entro il 2032, ventiquattro anni dopo che questa crisi è stata
innescata nel 2008 dalla Fed e dai suoi proprietari di Wall Street.
Non
importa quanto pensiate di essere preparati per le terribili sfide che vi
attendono, il livello di violenza che probabilmente travolgerà il mondo sarà
scioccante e sconcertante anche per gli individui più duri e duri.
C'è
qualcuno davvero preparato al fatto che i propri conti bancari vengano
prosciugati da entità oscure;
scaffali
vuoti di generi alimentari;
la rete elettrica è fuori uso, gli attacchi
dall'interno e dall'esterno;
E orde
di bande armate che vagano per le strade e le campagne?
Il
caos regnerà, soprattutto se Trump riuscirà a sfidare le probabilità ed essere
eletto.
Coloro
che hanno cospirato contro di lui sono disposti a distruggere il mondo
piuttosto che affrontare le conseguenze dei loro piani di tradimento.
La
fine di un impero, che rifiuta di accettare il suo destino preordinato, non
sarà bella
. I
fatti sono inequivocabilmente negativi, e i sentimenti, le sciocchezze di
genere, le stronzate sulla diversità e l'inclusione, e ciò che vi viene detto
di credere dai media di regime e dai vostri gloriosi leader, non avranno
importanza quando ogni giorno diventerà una questione di vita o di morte.
Mi
sono imbattuto in una canzone di “Bob Dylan” di 62 anni fa intitolata” Let Me
Die” in “My Footsteps”, che è stata ispirata dalla Guerra Fredda e dalla
costruzione di rifugi antiaerei alla fine degli anni '50 per sopravvivere a un
attacco nucleare.
I testi sono inquietanti e probabilmente più
applicabili oggi di quanto non lo fossero nel 1962.
La mia
interpretazione è che dobbiamo continuare a vivere le nostre vite al massimo, dicendo la verità al potere,
comprendendo che la propaganda vomitata dai nostri presunti leader non sono
altro che bugie, la paura è la loro tattica per controllarci e spingerci verso la
guerra, e potremmo aver bisogno di prendere posizione contro la tirannia e
morire dove stiamo.
Rannicchiarsi
in un bunker mentre lo Stato Profondo saccheggia la nostra nazione non è la scelta di persone che hanno
a cuore il futuro e sono disposte a combattere per le future generazioni non
ancora nate.
Tutti
dovranno chiedersi se sono disposti a morire sulle loro orme per una causa più
grande.
Le risposte determineranno il corso futuro
della storia.
Che
tipo di americano sei?
Non
c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
PIANO
MARSHALL PER L’ENERGIA:
GLI
USA DICHIARANO GUERRA
ALL’EUROPA
CON LA COMPLICITÀ
DEI
MAGGIORDOMI.
Inchiostronero.it
-Augusto Grandi – Redazione Electo - (29 – 08 – 2024) – ci dice:
Non
c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
E poi esistono anche problemi di capacità di
comprensione.
Però i
maggiordomi europei di Washington questa volta avranno difficoltà a far finta
di niente.
Perché
anche un idiota, purché onesto, capirebbe che il piano Marshall ipotizzato
dagli Usa per favorire la transizione ecologica è una dichiarazione di guerra
all’Europa.
Ne ha
scritto, su “Foreign Affairs”, “Brian Deese”, già direttore del “National
Economic Council” della Casa Bianca dal 2021 al 2023.
E che
sia una fregatura per il Vecchio Continente lo ha capito anche il Corriere
della Sera.
Tajani
e il governo italiano, evidentemente, no.
“Dovrebbe
essere tanto generoso nei confronti dei nostri alleati, quanto apertamente
filoamericano nei suoi interessi”, ha detto “Deese”.
In
pratica “Deese” sostiene che, per contrastare la Cina (la grande ossessione
yankee), gli Stati Uniti devono coinvolgere il Sud globale, o parte di esso, in
un grande sforzo per l’energia nucleare e per quella rinnovabile, acquistando
le tecnologie Usa.
Riproponendo, dunque, le linee del piano
Marshall originale, con i Paesi europei “aiutati” dai dollari americani ad
acquistare prodotti e tecnologie statunitensi, per rimarcare il distacco
dall’Unione Sovietica.
Maggiordomi
europei al servizio di Washington.
Anche
questa volta gli Usa metterebbero a disposizione, a pagamento, la propria
tecnologia sovvenzionata dai finanziamenti pubblici, per evitare che il Sud
globale si rivolga alla tecnologia cinese a prezzi vantaggiosi.
E
l’Europa, in tutto questo contesto?
Totalmente
tagliata fuori.
Con industrie, non sovvenzionate poiché Bruxelles non
vuole gli aiuti di stato, sempre meno competitive, con costi più elevati, con
mercati sempre più ristretti. Un’Europa costretta a barcamenarsi tra dazi sempre più alti,
imposti dalla guerra commerciale di Washington contro Pechino, che danneggiano
i prodotti europei, e sanzioni assurde – imposte sempre da Washington – che
eliminano altri potenziali mercati e mettono fuori mercato le produzioni
europee.
Ed i
maggiordomi?
Muti,
a parte le occasioni in cui ribadiscono la fedeltà al padrone statunitense.
“Bacia
la mano che ruppe il tuo naso
Perché
le chiedevi un boccone.”
Ma
Ursula ed i suoi complici cosa ne sanno di Fabrizio De André?
(Augusto
Grandi - Redazione Electo).
Il
piano di Israele per
Gaza
diventa visibile.
Unz.com
- Mike Whitney – (28 agosto 2024) – ci dice:
L'unità
601 del Combat Engineering Corps dell'IDF sta ripulendo una vasta fascia di
terra nel centro di Gaza, dividendo il territorio lungo 25 miglia in due parti.
Il cosiddetto corridoio di Netzarim (Highway 749) –
che attraversa Gaza da est a ovest – fornirà un trasporto più veloce per le
truppe dell'IDF che lavorano nell'area e funzionerà anche come parte vitale del
cordone di sicurezza israeliano che separa il nord dal sud.
Non
c'è dubbio che gli avamposti militari saranno stabilità lungo il corridoio e in
località lungo la costa occidentale.
L'obiettivo
di queste azioni è quello di proteggere lo sviluppo di nuovi insediamenti che
saranno costruiti a nord del corridoio.
In breve, il governo israeliano sta usando la
sua guerra contro Hamas per distogliere l'attenzione dal suo vero obiettivo,
che è l'espansione dello Stato ebraico sul territorio palestinese.
Non
sorprende che le attività di Israele nel nord abbiano provocato evacuazioni di
massa che hanno intensificato la sofferenza della popolazione traumatizzata.
Secondo
il” Cronaca Palestinese”:
Le
Nazioni Unite hanno annunciato martedì che Israele ha emesso tre nuovi ordini
di evacuazione per oltre 19 quartieri nel nord di Gaza e Deir Al-Balah,
portando il numero di ordini di evacuazione di massa a 16 nel solo mese di
agosto, il che lascia solo l'11% della Striscia di Gaza non toccata dagli
ordini di evacuazione.
Solo
l'11% di Gaza è stato risparmiato – 16 ordini di evacuazione israeliani nel
solo mese di agosto, “Palestinese Chronicle”.
Come
abbiamo notato in precedenza, i palestinesi vengono cacciati dal nord per fare
spazio a nuovi insediamenti che saranno costruiti nel prossimo futuro.
Il corridoio di “Netzarim” funge da zona
cuscinetto critica che separa queste nuove colonie da potenziali attacchi da
parte dei militanti palestinesi.
Israele intende mantenere il controllo su Gaza
ponendo restrizioni ai movimenti e designando aree in cui i palestinesi possono
riunirsi.
In altre parole, i palestinesi saranno
rifugiati nel loro stesso paese.
Questo
è un estratto da un articolo del “World Socialist Web Site” :
La
popolazione di Gaza, che prima dell'inizio del genocidio era di oltre 2 milioni, è ora stipata in un'area di soli 41
chilometri quadrati, ovvero l'11 per cento della superficie totale di Gaza, con
il restante 89 per cento sottoposto a ordine di evacuazione da parte delle
forze di difesa israeliane.
Questo
è il piano di Netanyahu in poche parole:
Ridurre
il campo di concentrazione di Gaza a un mero 11 per cento delle sue dimensioni
originali.
Trasferisce
la popolazione nella posizione designata.
Dividere
il territorio per consentire l'attività di insediamento e l'espropriazione
delle riserve di gas al largo della costa.
Neutralizzare
qualsiasi opposizione all'espansione israeliana.
Ecco
un video del canale 14 di Israele che conferma che l'IDF sta pianificando di
occupare in modo permanente la Striscia di Gaza.
Sorprendentemente,
un articolo pubblicato mercoledì sulla CNN conferma la nostra analisi e ammette
che i piani postbellici di Israele prevedono di "tagliare la striscia in
due" e mantenere un "punto d'appoggio operativo permanente nell'area".
E mentre l'autore non verifica la nostra
teoria sullo sviluppo degli insediamenti, i lettori possono trarre le proprie
conclusioni.
Israele non investirebbe mai così tanti soldi
e sforzi in un'operazione che non estendesse i confini dello stato israeliano.
Ecco la CNN :
Un'immagine
satellitare del 6 marzo rivela che la strada est-ovest, che è stata in
costruzione per settimane, ora si estende dall'area di confine tra Gaza e
Israele attraverso l'intera striscia larga circa 6,5 chilometri, dividendo il
nord di Gaza, compresa Gaza City, dal sud dell'enclave.
Le
Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno dichiarato alla CNN che stavano
utilizzando la rotta per "stabilire un punto d'appoggio operativo nella
zona" e consentire "il passaggio delle forze e delle attrezzature
logistiche".
Il
primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha svelato un piano, ottenuto
dalla CNN, al suo gabinetto di sicurezza il 23 febbraio per un futuro
post-Hamas per Gaza, che include la "completa smilitarizzazione"
dell'enclave e la revisione dei suoi sistemi di sicurezza, amministrazione
civile ed educazione.
I palestinesi che vivono a Gaza temono che i
piani di sicurezza postbellici di Israele limiteranno ulteriormente la loro
libertà di movimento...
La
strada israeliana che divide Gaza in due ha raggiunto la costa mediterranea,
mostrano le immagini satellitari, CNN.
Tenete
presente che questi sviluppi stanno avendo luogo mentre i diplomatici
israeliani stanno attualmente conducendo negoziati di cessate il fuoco al
Cairo.
Perché
Hamas dovrebbe accettare un accordo con Israele quando Israele è in procinto di
sequestrare altra terra Palestinese e rafforzare l'occupazione?
Non lo
faranno, il che significa che il bagno di sangue continuerà per il prossimo
futuro.
Hamas
non ha altra scelta.
Ecco un estratto da un post dell'autore “Anthony Lowenstein”:
....
L'obiettivo di Israele a Gaza è l'occupazione a lungo termine e la costruzione
di piccoli insediamenti, che lentamente si trasformano in qualcosa di molto più
sostanziale.
L'editore
di @haaretzcom delinea il cupo stato di avanzamento:
"Il
discorso pubblico in Israele è incentrato sugli ostaggi e sul loro destino, ma
Netanyahu li considera un fastidio mediatico, un ariete dei suoi oppositori
politici e una distrazione dall'obiettivo:
un'occupazione prolungata della Striscia di
Gaza , o - come ha ripetutamente dichiarato dallo scoppio della guerra -
"controllo di sicurezza israeliano".
Il
controllo della rotta di Filadelfia e del "corridoio di sicurezza"
lungo il confine consente a Israele di circondare i confini terrestri di Gaza e
di isolarla dall'Egitto.
Il controllo della rotta stradale di “Netzarim”
in pratica divide la parte settentrionale di Gaza, dove pochi palestinesi
rimangono con case e infrastrutture distrutte, dalla parte meridionale
dell'enclave costiera, traboccante di rifugiati dall'intera Striscia.
"In
pratica, si sta elaborando un accordo a lungo termine per "il giorno
dopo". Israele controllerà la Striscia di Gaza settentrionale e caccerà
via i 300.000 palestinesi ancora lì.
Il
maggiore generale (in carica) “Giora Eiland,” l'ideologo della guerra, propone
di farli morire di fame o di esiliarli, come leva per sconfiggere Hamas.
La
destra israeliana immagina un insediamento ebraico nell'area, con un vasto
potenziale immobiliare di comoda topografia, una vista sul mare e la vicinanza
al centro di Israele.
"I
57 anni di esperienza dell'occupazione della “Cisgiordania” e di “Gerusalemme
Est” indicano che si tratta di un lungo processo che richiede molta pazienza e
capacità di manovra diplomatica.
Domani
non verrà costruita una grande città ebraica a Gaza, ma i progressi saranno
fatti acro per acro, casa mobile per casa mobile, avamposto per avamposto,
proprio come a “Hebron”, “Elon Moreh” e “Gilad Farm”.
E di
tutta la Cisgiordania da cui verranno cacciati tutti i palestinesi.(Pulizia
Etnica).
La
Striscia di Gaza meridionale sarà lasciata ad Hamas, che dovrà prendersi cura
dei residenti indigenti sotto assedio israeliano, anche dopo che la comunità
internazionale avrà perso interesse nella storia e si sarà spostata su altre
crisi.
Netanyahu
crede con certezza che, dopo le elezioni statunitensi, l'influenza dei
dimostranti pro-palestinesi sulla politica americana diminuirà, anche se
vincerà la vicepresidente Kamala Harris". (Haaretz)
Come
molti altri analisti, ho completamente frainteso le intenzioni di Israele a
Gaza.
Dopo aver annientato una città dopo l'altra da
nord a sud, ho dato per scontato che Netanyahu avesse un piano per violare il
valico di Rafah e spingere due milioni di palestinesi nel deserto del Sinai.
Ora
capisco che mi sbagliavo; non è questo il piano.
Potrebbe essere stata la strategia originale,
ma il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi ha preventivamente schierato una
parte considerevole del suo esercito al confine per impedire a Israele di
eseguire il suo piano di pulizia etnica.
Date
un'occhiata ai titoli:
L'Egitto
schiera 40 carri armati per rafforzare il confine con Gaza mentre incombe
l'offensiva di Rafah.
Le
immagini mostrano filo spinato, fortificazioni ampliate sul lato del confine
del Sinai, con il Cairo che teme che gli abitanti di Gaza possano cercare
riparo dall'operazione delle IDF tentando di attraversare il confine con
l'Egitto.
L'Egitto
schiera convogli militari al confine di Gaza mentre aumentano le tensioni con
Israele, sono stati avvistati veicoli blindati per il trasporto di personale
diretti al confine tra Egitto e Gaza, mentre il presidente Sisi insinua che
Israele è "delirante". (Middle East Eye).
L'Egitto
rafforza la sicurezza al confine mentre si avvicina l'offensiva israeliana a
Gaza, “Reuters”.
L'Egitto
schiera i carri armati vicino a Gaza prima dell'offensiva israeliana di Rafah.
Immagini
recenti rivelano fortificazioni intensificate, tra cui filo spinato e barriere
ampliate, lungo il lato del Sinai del confine. (i24 News).
Perché
l'Egitto non permetterà ai palestinesi vulnerabili di attraversare il suo
confine. (NPR).
Quindi,
forse, Netanyahu ha scartato il suo piano originale di pulizia etnica per
evitare una vera e propria conflagrazione con l'Egitto?
Non lo
sappiamo con certezza.
Ma
quello che sappiamo è che la fine del gioco di Israele per Gaza è ora in piena
vista.
L'area
a nord del corridoio sarà occupata da coloni israeliani impegnati nell'ideale
sionista, mentre la popolazione autoctona sarà lasciata a languire in una
povertà opprimente in tendopoli improvvisate tagliate fuori dal mondo esterno.
L’ESPROPRIO
DI MASSA A NOSTRA INSAPUTA»
Di
Ruggiero Capone Postato da 48 minuti fa 15 minuti letti 0 0 18
In
tanti durante la pandemia gridavano che necessiterebbe processare Mario Draghi
L’ESPROPRIO
DI MASSA
A
NOSTRA INSAPUTA.
Inchiostronero.it
- Ruggiero Capone – (30-08- 2024) – ci dice:
In
troppi iniziano a domandarsi che certezze ci siano perché non vadano in fumo
sacrifici e patrimoni dell’uomo di strada; di quella gente comune che grazie a
lavoro e diritti connessi ha potuto pagare mutui, acquisire legittimamente case
e terreni.
In
tanti durante la pandemia gridavano che necessiterebbe processare Mario Draghi
ed i suoi più stretti consiglieri e collaboratori, nonché i silenti complici
che vegetano con modalità saprofite tra Bruxelles, Strasburgo, Francoforte e
Amsterdam.
Un
processo che chiarisca tombalmente chi ha ceduto i nostri beni e la nostra
libertà ad entità finanziarie internazionali, del tutto simili nella
progettualità alla mai defunta “Compagnia delle Indie”, a cui le “corone del
Vecchio Continente” assegnavano il monopolio di beni e attività commerciali
nelle colonie:
erano società di capitali e, nel 1700, un
potentissimo massone della banca d’Inghilterra aveva predetto al giocatore “John
Law” (l’inventore della carta moneta) che nel futuro stato moderno avrebbero
garantito ai pochi la supremazia sui popoli.
A conti fatti le multinazionali stanno
dimostrando di saper rivolgere la vecchia politica della Compagnia delle Indie,
tramite fisco e leggi imposte alla politica, contro i popoli europei ed
occidentali, depredandoli di ogni bene registrato e tracciabile.
(E i prestiti bancari registrati come
“passivo bancario “anziché come “attivo bancario “ dovuto alla potenza della moneta
creata dal nulla dalle banche e quindi
non rubricato in bilancio come “attivo” e quindi “utile tassabile”! N.D.R).
Le
entità di controllo nazionali sulle attività di borsa, come l’italiana CONSOB
per esempio, vigilano solo sui casi locali di “prestazione abusiva di servizi
d’investimento e di offerta abusiva di prodotti finanziari”:
così
riescono solo a fermare le centinaia di truffette locali, ma non chi genera
congiunture economiche sfavorevoli e crisi globale o, peggio, mette a leva
finanziaria i patrimoni di ignari abitanti d’intere regioni.
L’operazione
è davvero semplice, e funziona come il Monopoli che, notoriamente, è il gioco
di contrattazione più famoso del mondo;
il cui scopo finale è diventare monopolista,
ossia restare l’ultimo “finanziere” al mondo, il padrone del Pianeta.
Riassumiamo
così la cosa:
nelle loro periodiche riunioni Warren Buffett,
George Soros, Larry Fink, Dominic Morgan, Patrick Dempsey e qualche altro che
ora non viene a mente, si riuniscono e si accordano su progetti di sviluppo
planetario.
Ovvero
come e quanto investire perché possa passare un oleodotto, decollare
l’estrazione mineraria (terre rare per esempio), disegnare nuove rotte navali,
costruire una città dal nulla e raderne al suolo una vecchia, tagliare i fondi
ad uno stato loro nemico o finanziare una rivolta o la politica perché cambi il
corso della storia in una nazione.
Questa
tipologia progettuale funziona come il Monopoli, e le ipotetiche poste a leva
finanziaria sono le case e i terreni di ignari cittadini, i patrimoni d’interi
stati, come porti, aeroporti, isole, monumenti, musei, sperimentazione chimica
e farmacologica su umani ed animali, terreni ed acque.
Tutto
passa sulla nostra testa, ed anche su quella di chi ci governa, perché le norme
internazionali che hanno permesso commercialmente la globalizzazione, quindi
acquisizioni in paesi lontani da New York, Londra ed Amsterdam, prevedono che
il destinatario finale sia l’ultimo ad essere informato:
in
pratica il gioco funziona come le norme europee, che calano sulla testa di noi
italiani come un fortunale improvviso, e la politica ci dice che non si possono
fermare, perché calate da un Olimpo legalmente più potente del governo che
regge lo stato.
In
America Latina gli effetti di questo gioco sono visibili da sempre.
“Nella
provincia di Celendin, a 77 chilometri da Cajamarca, a nord del Perù – racconta”
Veronica Silva” (che da anni si batte per i diritti umani in America latina) –
la libertà di movimento è stata ridotta ai minimi termini, da quando la
multinazionale “Yanacocha”, di proprietà della “New Mont Corporation”, ha
acquistato i terreni della zona per ampliare la miniera d’oro omonima e
sviluppare il progetto estrattivo “Conga£.
Ha
comprato anche la strada pubblica che conduce a casa di” Máxima” e alla
comunità di Santa Rosa, dove vivono circa 200 famiglie.
“Yanacocha”
possiede tutto, tranne una terra.
Da 24
anni, Máxima Acuña Chaupe”, 44 anni e meno di un metro e cinquanta di altezza,
vive a “Tragadero Grand”e, nei suoi 24,8 ettari farciti d’oro, e non intende
andarsene”. I
l 9
agosto del 2011 la multinazionale” New Mont Corporation” ha fatto irruzione nei
terreni di proprietà della contadina, usando le ruspe e con il consenso della
polizia:
il
pezzo mancante al suo piano d’espansione è stato conquistato con la forza,
nonostante “Máxima” avesse legittimamente acquistato quelle terre nel 1994.
«E gli
occhi dei poveri riflettono, con la tristezza della sconfitta, un crescente
furore.
Nei
cuori degli umili maturano i frutti del furore e s’avvicina l’epoca della
vendemmia.»
(John Steinbeck,” Furore”)
Nel
1996 “Yanacocha” aveva comprato centinaia di ettari direttamente dalla comunità
di “Sorochuco”, e mancava solo il terreno di “Máxima”;
la proprietaria non è stata interpellata, è
stata cacciata con la forza e denunciata per aver invaso illegalmente il suo
stesso terreno:
questo
è frutto d’una legge statunitense ben nota, che permette alle multinazionali di
espropriare palazzi o intere aree geografiche quando le società di capitale
arrivano a detenere la maggior parte delle quote.
L’esempio classico è il palazzo di dieci appartamenti:
l’immobiliare
di una struttura finanziaria ne acquisisce otto;
quindi,
procede legalmente ad espropriare gli altri due.
Negli
Usa le multinazionali hanno anche i loro eserciti privati;
infatti, nel caso del terreno di “Máxima” gli
uomini della vigilanza privata della “New Mont Corporation” avevano provveduto
allo sgombero con l’assenso della polizia peruviana.
Del resto, “John Steinbeck” ci raccontava in “Furore”
come i contadini Usa, già impoveriti dalla grande depressione del 1929,
venivano espropriati delle terre e scacciati con le armi.
“Dominic
Morgan”, Ceo della Jp Morgan, ha illustrato al WEF di Davos, ben due anni prima
della Pandemia, la nota proposta che permetterebbe celeri espropri delle
multinazionali in Occidente, nella nostra pacifica Europa.
Atti forzosi, per certi versi simili a quelli
che prevedeva l’Agip nel caso di rinvenimenti certi di giacimenti gassosi e
petroliferi.
“Dominic”
ha lasciato che fosse il capo della banca JP Morgan (Jamie Dimon) ad illustrare
che “per rendere più rapido il procedimento autorizzatorio degli impianti
fotovoltaici, ed in “genere green”, dovrebbe essere necessario l’esproprio”.
Questa
timida ipotesi di cinque anni fa spalanca ora numerosi dubbi.
Perché
è certo che i fondi immobiliari abbiano messo a disposizione molti terreni per
futuri impianti d’energia alternativa, che su quei terreni sono stati
concentrati investimenti, soprattutto che i proprietari dei terreni non
sappiano d’aver ceduto a chi sradicherà alberi per piantare pannelli
fotovoltaici o pale eoliche.
Una grandissima truffa che passa sulle teste
di tutti, e che nessuna CONSOB potrà mai fermare, perché la delega politica dei
popoli appare arma spuntata a cospetto del conciliabolo del Monopoli.
In
Italia espropriare un bene per pubblica utilità in favore d’una multinazionale
è più facile che in Francia, e perché negli anni ’50 la politica doveva trovare
soluzioni amministrative per favorire il passaggio di opere pubbliche e
metanodotti:
quindi
venne armata una legge che permetteva all’Agip d’operare manleva aggirando il
proprietario, soprattutto per occupazioni d’urgenza, espropri e impianti di
pubblica utilità;
disciplina
rinvigorita ultimamente dagli espropri per pubblica utilità nelle zone
terremotate di Marche e Abruzzo e soprattutto dal partenariato pubblico-privato
che ha realizzato la “Tap” togliendo le terre ai contadini del Salento.
Gasdotto
Trans-Adriatico.
Torniamo
a monte, chiarendo di cosa dovrebbe rispondere l’ex direttore del Tesoro del
1991 Mario Draghi, che nel 1992 s’affacciava sullo yacht Britannia.
Perché
a questo punto entra in ballo il MES, il meccanismo di stabilità.
Perché
chi ha stretto accordi internazionali negli ultimi trent’anni sa bene che i
mercati hanno messo i patrimoni italiani a leva finanziaria non informando i
cittadini, trattandoli come si conveniva ai sudditi indiani della Regina
Vittoria o ai congolesi di Leopoldo del Belgio.
Ora
occorre il pretesto per l’esproprio, o quanto meno il motivo che consenta
d’imporre all’Italia che i diritti di proprietà vengano convertiti in diritti
concessori, come si conviene ai sudditi delle multinazionali.
Uno
stato libero, uno stato che tutela i propri cittadini, processa i nemici del
popolo.
Quindi
si spera il governo non ceda alle pressioni di chi ci ha messo a leva
finanziaria senza dircelo.
(Ruggiero
Capone)
«LA
CATASTROFE DI KURSK»
Di
Redazione Inchiostronero Postato da 22 ore fa 7 minuti letti 0 0 76
L’Occidente
è arrivato a considerare la narrazione della guerra più importante della guerra
stessa
LA
CATASTROFE DI KURSK.
Inchiostronero.it
– Redazione -inchiostronero.it - (29-8-2024) – ci dice:
Secondo
“Alistair Crooke” l’Occidente è arrivato a considerare la narrazione della
guerra più importante della guerra stessa dal momento che permette di imporre
un allineamento ideologico e rafforzarlo attraverso media compiacenti.
Così,
ad esempio, non si è ragionato sulla capacità produttiva sufficiente a
sostenere gli obiettivi militari, ma su quella di imporre una “realtà”
immaginata che ogni giorno si sgretola un po’ richiedendo interventi di
manutenzione narrativa.
Ha
perfettamente ragione:
ancora
adesso dopo due anni e mezzo di guerra si usa questa strategia per creare
confusione sulla follia di Kursk, alterandone la vera portata, gli intenti e
gli spaventosi risultati.
Gli
ucraini hanno perso fino ad ora seimila tra gli uomini più addestrati e un
migliaio abbondante di mezzi di tutti i tipi, ma in realtà non sono penetrati
che per una trentina di chilometri in territorio russo, sguarnendo peraltro
altre parti del fonte dove i russi ora avanzano più velocemente.
Ma non si è trattato per nulla di un’idea di “Zelensky”,
bensì di una trovata della “Nato” che aveva bisogno di qualcosa per riportare
l’Ucraina nei titoloni e nella speranza di poter davvero raggiungere Kursk e la
sua centrale nucleare:
la
prova di questo sta non soltanto nel numero inconsueto di falsi mercenari
occidentali presenti sul campo di battaglia – per cui chi ora si dice sorpreso
dall’operazione, mente per la gola – ma soprattutto nel fatto che essi
portassero con sé molti sistemi” EW” di origine europea e ancora segreti per
disturbare i droni e azzerare le comunicazioni dell’avversario.
Li
hanno montati sui veicoli di testa delle colonne e dei gruppi mobili per
testarne l’efficacia, nella speranza che la sorpresa avrebbe fatto arretrare il
nemico fono alla conquista dell’intero “oblast”.
Questo è stato in parte un problema per i
russi;
tuttavia,
in pochi giorni essi hanno portato sul campo di battaglia un rivoluzionario
sistema a guida ottica dei droni che così non possono più essere disturbati
dalle interferenze elettroniche e hanno ripreso l’iniziativa, facendo strage di
carri e mezzi corazzati.
Da ciò
deriva una spiacevole realtà:
Kursk
è stata un’idea della Nato che ha visto ben presto esaurirsi le ultime e ancora
segrete realizzazioni militari dell’alleanza.
Ecco
perché si può parlare di catastrofe:
Kursk era una scommessa per alterare in
qualche modo l’equilibrio strategico che vedeva il regime di Kiev esaurirsi in
un bagno di sangue infinito, ma tale scommessa è stata persa nel peggiore dei
modi dimostrando che l’avversario è in grado di replicare anche alle ultime
“novità” occidentali in fatto di armi.
E ha
rivelato il semplicismo ignorante che domina nei suoi circoli militari e
politici occidentali quando hanno pensato che i russi dopo l’invasione del
proprio territorio se la sarebbero presa con Putin.
La
storia che segue a questo nuovo carnaio è solo sconfitta su sconfitta: la
sistematica distruzione della rete elettrica ed energetica, il regolare
annientamento di magazzini di armi, l’annullamento della capacità industriale
non lasciano scampo.
Né si
può seriamente pensare alla massiccia creazione di nuove truppe: nuovi dati
sulla telefonia cellulare mostrano che ha popolazione del Paese sta subendo un
tracollo.
Il
numero di utenti mobili attivi in Ucraina è ora di 16 milioni, le schede SIM
attive sono circa 25 milioni.
Facendo
un calcolo sia pure approssimativo sulle utenze governative, amministrative e
militari l’ex primo ministro ucraino “Azarov” calcola che ora in Ucraina ci
sono circa 18-19 milioni di persone contro i 38 milioni nel 2022.
I
russi che combattono con le pale e le altre bufale del mainstream sulla guerra.
La
partita è persa, ma qui subentra tutto il problema delle narrazioni “vincenti”
sparse a piene mani negli anni precedenti: esse sono elementari, esclusivamente
emotive, rifuggono dall’argomentazione e sono volte a creare un consenso sul
nulla.
Vale a
dire:
è
difficile tornare indietro mentre l’avventura di Kursk ha definitivamente fatto
saltare la possibilità di negoziati.
Così
la Nato sarà costretta al confronto diretto non volendolo realmente e non
potendolo sostenere.
(Redazione
– inchiostronero).
«LE IMBARAZZANTI PERSECUZIONI RELIGIOSE DI
ZELENSKY»
Di
Pino Cabras Postato da 5 ore fa 7 minuti letti 0 0 20
I
lugubri personaggi del regime di Kiev
LE
IMBARAZZANTI PERSECUZIONI
RELIGIOSE
DI ZELENSKY.
Inchiostronero.it
- Pino Cabras – (30-08-024) – ci dice:
Per
l’Occidente, gestire una classe dirigente che rivendica orgogliosamente una
continuità ideale con il nazismo, come i lugubri personaggi del regime di Kiev,
è una bella gatta da pelare.
Hai
voglia di fare marce antifasciste strumentali per denunciare un pericolo
fascista laddove non c’è.
Con il
nazismo che invece c’è, che ami segretamente e che armi pubblicamente, vorresti
far finta di niente, ma è lì a farsi imbarazzanti selfie con i tuoi carri
armati moderni e con gli elmetti del nonno che militava nelle SS.
Oppure
è lì che si mette a perseguitare chiese cristiane, come nel caso della legge
firmata da Volodymyr Zelensky che ha messo al bando il ramo della Chiesa
ortodossa che fa riferimento al Patriarcato di Mosca.
Prima del 2014 questa confessione costituiva
la maggioranza dei cristiani residenti nella Repubblica Ucraina.
Ma
perfino dopo gli scismi indotti artificialmente, le persecuzioni volte a far
cambiare gerarchie di riferimento, le perdite di territori e le massicce
emigrazioni, quella chiesa è ancora vicina al 30 per cento dei cristiani che
vivono in quelle terre.
Zelensky & C. hanno deciso che va abolita.
Cosa
ci dicono questi numeri?
Ci dicono una verità molto semplice che viene
nascosta dall’ideologia bellicista che ha sequestrato il discorso pubblico
europeo.
La verità è che la Repubblica Ucraina – i cui
confini furono funzionali nell’ambito di uno Stato che non c’è più, l’Unione
Sovietica – era ed è ancora un crogiuolo etnico, un “melting post”, in cui gli
slavi si sono scambiati e mescolati le ossa nel modo più lontano dal modello
dello Stato-nazione monoetnico.
Trasformare
le leve dello Stato per una gigantesca operazione nazionalistica russofoba e
per costruire una piattaforma militare ostile a Mosca nei termini di una guerra
senza possibili compromessi è quanto di più pericoloso e assurdo si possa
immaginare, al punto da non farsi scrupolo di interferire in una delle libertà
più delicate, quella religiosa.
Inutile
aspettarsi qualche moderazione da parte di quelli che a Kiev si riconciliano
con l’hitlerismo.
Inutile
purtroppo aspettarsi reazioni anche dai servi dei servi mostruosamente
ignoranti o ferocemente ottusi che siedono nelle cancellerie europee.
Solo
il papa ha detto più o meno “Kiev, abbiamo un problema!”.”
Finanche
un unico parlamentare della Verchovna Rada”, “Artem Dmytriuk”, aveva votato
contro il bando che colpiva la confessione storicamente più rilevante in
Ucraina.
Ebbene,
è dovuto fuggire all’estero con la sua famiglia, che già denuncia tentativi di
rapimento.
E
Volodymyr che ti dice?
«Per
quanto riguarda le persone che lavorano contro il nostro Stato, i traditori
dell’Ucraina, che hanno aiutato o giustificato l’aggressione russa, che sono
fuggiti dall’Ucraina, nascondendosi dalle responsabilità.
Il
nostro Stato ha bisogno di risposte chiare riguardo a tali persone.
È una
chiara responsabilità che tutti questi “compagni” ottengano ciò che meritano,
non importa dove si nascondono e non importa dove fuggono».
Messaggio
chiaro a chi si oppone anche solo parzialmente a questa follia.
A
proposito di traditori:
proprio
Zelensky, nell’ormai lontano 2019, divenne presidente promettendo di
riconciliare il paese, di assicurare una tutela per la vasta popolazione di
lingua russa, nonché di garantire la pace religiosa.
Dopo un mese aveva già rinnegato tutto
consegnando la sua presidenza e l’intera Ucraina alla continuazione della
guerra iniziata dal regime nel 2014, fino poi ad abolire tutti i partiti
favorevoli a un negoziato (in aggiunta ai partiti che già erano stati aboliti e
perseguitati) e fino a scrivere per legge che è vietato negoziare con i russi.
Cosa potrà mai andare storto in una guerra
totale?
Questo
è il campione dei valori occidentali che gli usurpatori del pubblico dibattito
democratico in Occidente si sono scelti, pronti a imitarne le gesta su una
scala più grande.
Gente
che non batte ciglio di fronte alla persecuzione religiosa volete che si
commuova di fronte alla tua persecuzione, una volta che arrestano chi consente
una visione diversa del mondo?
Questa
è la posta in gioco.
(Pino
Cabras)
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