La politica dell’inganno.

 

La politica dell’inganno.

 

 

 

La "vittoria totale": l'ultimo

inganno di Netanyahu.

Globalisti.it - Umberto De Giovannangeli – (23 Agosto 2024) – ci dice:

 

La maggior parte delle dichiarazioni pretenziose rilasciate dal Ministro della Difesa “Yoav Gallant” e da “Netanyahu” durante la “guerra a Gaza” si sono rivelate prive di fondamento.

La "vittoria totale": l'ultimo inganno di Netanyahu.

 Soprattutto quanti in Italia sono stati narcotizzati dalla stampa mainstream, quella dello stare con Israele sempre, senza se e senza ma. Ascoltatelo perché chi parla, meglio scrive, non è un incallito pacifista ma un uomo che ha trascorso buona parte della sua vita a combattere.

Il suo nome è “Yitzhak Brik”. Magg. Gen. Yitzhak Brik.

Ha servito nel Corpo corazzato come comandante di brigata, di divisione e di truppe ed è stato il comandante delle scuole militari dell’”Idf”.

Per 10 anni è stato il difensore civico delle Forze di Difesa Israeliane.

 

Inetti e mentitori.

Ecco il suo possente j’accuse su” Haaretz”:

“La maggior parte delle dichiarazioni pretenziose rilasciate dal Ministro della Difesa “Yoav Gallant” durante la guerra a Gaza si sono rivelate prive di fondamento.

Dopo l’occupazione di Gaza City, ha affermato che Israele aveva il controllo totale della città e dei suoi tunnel e che in breve tempo” Hamas” si sarebbe arreso.

Dopo l’occupazione di “Khan Yunis”, ha affermato che il leader di Hamas “Yahya Sinwar” stava percorrendo i tunnel da solo e aveva perso il controllo dei suoi uomini e che nel giro di pochi giorni sarebbe stato catturato.

Con queste dichiarazioni, “Gallant”, insieme ai suoi colleghi, il Capo di Stato Maggiore dell’Idf “Herzi Halevi” e il Primo Ministro “Benjamin Netanyahu,” ha gettato polvere negli occhi dell’opinione pubblica israeliana.

Recentemente, sembra che “Gallant” abbia iniziato a smaltire la sbornia, quando nella commissione Affari Esteri e Difesa della “Knesset” ha dichiarato che il concetto di vittoria totale a Gaza “è una sciocchezza”.

Sembra che abbia iniziato a rendersi conto che il mancato raggiungimento di un accordo con” Hamas” porterebbe a una guerra regionale che metterebbe Israele in serio pericolo.

Questa consapevolezza lo ha spinto a chiedere una discussione, in seno al governo o al gabinetto di sicurezza, con l’intento di mettere in guardia tutti i soggetti coinvolti.

 L’obiettivo apparente della discussione è quello di garantire che la responsabilità non ricada solo su di lui, ma sia condivisa da tutti i ministri del governo.

Presumo che il Ministro della Difesa “Gallant” sia già consapevole che la guerra ha perso il suo scopo.

 Israele sta affondando sempre di più nel “fango gazawo “, perdendo sempre più soldati che vengono uccisi o feriti, senza alcuna possibilità di raggiungere l’obiettivo principale della guerra:

sconfiggere Hamas.

 

Il Paese sta davvero galoppando verso l’orlo di un abisso.

Se la guerra di logoramento contro Hamas e Hezbollah continua, Israele crollerà nel giro di un anno.

Così Netanyahu ha disonorato Israele: una colpa irrimediabile.

Gli attacchi terroristici si stanno intensificando in Cisgiordania e all’interno del paese, l’esercito dei riservisti sta votando con i piedi a seguito delle ricorrenti mobilitazioni di soldati da combattimento e l’economia sta crollando.

 Israele è diventato anche uno stato paria, provocando boicottaggi economici e un embargo sulle spedizioni di armi.

Stiamo anche perdendo la nostra resistenza sociale, poiché l’odio crescente tra le diverse parti della nazione minaccia di infiammarsi e di portare alla sua distruzione dall’interno.

“Sinwar” e il leader di Hezbollah “Hassan Nasrallah” capiscono la difficile situazione di Israele.

Ciò che Israele avrebbe potuto ottenere in precedenza con un accordo di ostilità e cessate il fuoco è diventato impossibile a causa delle nuove condizioni introdotte da Netanyahu nell’accordo proposto.

Chi è coinvolto nei negoziati a Doha sostiene di non avere alcuno spazio di manovra per negoziare perché ha le mani legate.

Alla luce della nuova situazione, nella regione si sta concretizzando la minaccia dell’Iran e di Hezbollah di attaccare Israele in risposta all’uccisione dei due alti funzionari.

L’uso di assassini è un passo che minaccia di incendiare l’intero Medio Oriente, deciso dai tre piromani Netanyahu, Gallant e il Capo di Stato Maggiore Halevi, senza pensare al significato delle loro decisioni irresponsabili.

“Sinwar” ha iniziato a capire che la guerra di logoramento sta andando a suo vantaggio, per non parlare di una guerra regionale multi-arena.

 Ecco perché ora preferisce una continuazione dei combattimenti a un accordo e sta inasprendo le sue posizioni.

 Se Netanyahu non avesse già messo i bastoni tra le ruote al team negoziale durante tutta la guerra, Israele avrebbe già potuto raggiungere un accordo sugli ostaggi prima che “Sinwar” inasprisse la sua posizione.

Il recente annuncio di Netanyahu alle famiglie degli ostaggi sulla necessità di preservare i “mezzi di sicurezza” a Gaza – una palese menzogna – ha di fatto silurato l’accordo, portando a una catastrofe non solo per gli ostaggi e le loro famiglie, ma anche per l’intero Paese.

Tutte le strade scelte dalla leadership politica e militare di Israele stanno portando il Paese su una china scivolosa.

Un dittatore controlla il destino del paese e un gregge di pecore lo segue ciecamente.

 Netanyahu ha deciso di “morire con i Filistei” – in questo caso i cittadini di Israele – solo per mantenere il suo potere.

Ha perso la sua umanità, la moralità di base, le norme, i valori e la responsabilità per la sicurezza di Israele.

Solo sostituendo lui e i suoi compari il prima possibile si potrà salvare il Paese. Israele è entrato in una spirale esistenziale e potrebbe presto raggiungere un punto di non ritorno.

Sparta o Atene? Il dilemma d'Israele post 7 ottobre.

Dopo 2.000 anni di esilio, siamo tornati e abbiamo fondato un paese glorioso. Abbiamo pagato un prezzo altissimo in decine di migliaia di morti e feriti.

 E ora il Paese si sta disintegrando nelle nostre mani per colpa di Netanyahu, Gallant, Halevi e delle loro pedine.

È ancora possibile fare qualcosa prima che sia troppo tardi”.

 

L’ultimo inganno.

A svelarlo, sempre sul quotidiano progressista di Tel Aviv, è “Carolina Landsmann”: “I drammatici appelli agli alti funzionari della difesa affinché facciano qualcosa, “vadano nel suo ufficio, battano i pugni sulla scrivania e gli facciano capire che non si può andare avanti così”, sembrano la sceneggiatura di un progetto finale del programma cinematografico della” Scuola Superiore delle Arti Ironi Aleph” di Tel Aviv.

Sono le fantasie di colpo di stato di un adolescente politico.

 È curioso che la cosa più inquietante non sia il flirt con l’idea di un colpo di stato militare, ma piuttosto l’ingenuità di coloro che pensano che questo sia anche solo una possibilità, visti gli attori in gioco.

 Non è che non ci siano abbastanza persone che nutrono questa fantasia.

 Ma perché si realizzi, dovrebbero essere disposti – e in grado – di schierare l’esercito contro il governo.

E anche se supponiamo che gli ufficiali siano d’accordo, che dire dei soldati?

Gli assalti al leader del “Partito di Unità Nazionale” “Benny Gantz” mi sembrano anche un’espressione della loro frustrazione per l’incapacità di liberarsi del Primo ministro Benjamin Netanyahu.

Lo colpiscono come una saliera vuota o picchiano il procuratore generale, con la velleità di chi cerca di accelerare una clessidra.

Ma per quanto tempo ancora si potrà chiedere che il “procuratore generale” apra un’indagine, o che dichiari Netanyahu incapace di intendere e di volere e che lo rimuova dall’incarico o che emetta dei capi d’accusa?

 E lo dico con tutto il rispetto per “Gali Baharava”, un vero combattente.

Considerato lo stato attuale della società israeliana, non ha senso scrivere se non si riesce a comunicare con chi sta dall’altra parte.

I Bibi-isti devono liberarsi di Netanyahu.

Sono loro ad avere la chiave.

I “patrioti” devono superare la loro ossessione per Bibi. E non credo che stiano ascoltando.

In genere ho ascoltato la destra durante la crisi politica per la revisione del sistema giudiziario del governo e ho sempre capito quello che dicevano.

Tuttavia, credo che dal 7 ottobre si siano bloccati politicamente.

Il 7 ottobre, che avrebbe dovuto distruggere l’ossessione per Netanyahu, l’ha solo rafforzata.

Ogni tanto li ascolto e rimango sbalordito da quanto siano creduloni.

 

Israele: l'obiettivo americano è mantenere l'egemonia in Medio Oriente anche aiutando l'Israele fascista.

L’affermazione di “Galit Distel Atbaryan “secondo cui i film di “Matrix” sarebbero opera di due studenti della “yeshiva” non è sorprendente.

 Bisogna essere davvero ingenui e provinciali per ingoiare questa storia, aggrapparsi ad essa per 20 anni e poi divulgarla con sicurezza in onda.

Dopo il 7 ottobre, “Yinon Magal” e “The Patriots” non sono più divertenti.

Magal ripete costantemente la frase “Non ci credo”.

Non crede a ciò che ha detto questo o a come ha risposto quello.

Non crede alla sinistra, ai Fratelli e alle Sorelle in Armi, ai media allarmisti, al procuratore generale, all’avvocato generale dell’esercito e così via.

 

Ma l’epica frode del “poseur” che idolatra – non riesce a vederla. Non capisce che lo stanno ingannando.

 Adotta i suoi slogan vuoti e li usa come se avessero davvero un significato.

 Ogni sera ride del leader dell’opposizione “Yair Lapid” e delle sciocchezze che dice, ma non ha problemi con lo slogan “vittoria totale”.

Allo stesso modo Netanyahu avrebbe potuto dire “all’infinito e oltre”.

D’altra parte, dove si sveglieranno esattamente o, più precisamente, tra le braccia di chi?

Chi è l’alternativa a Netanyahu? Non c’è.

 Non c’è proprio.

 Non c’è nessun politico oggi (a parte il presidente della “Lista Araba Unita Mansour Abbas”) con la statura di un leader che offra anche una seria alternativa politica e tracci un nuovo percorso politico-diplomatico.

Sono tante le cose che devono cambiare radicalmente perché Israele possa avere qualche possibilità di ripresa.

Ma c’è la sensazione che siamo ancora in discesa.

Le persone cambiano solo quando perdono e Israele, cosa terrificante, non ha ancora capito che Netanyahu ha registrato la prima sconfitta nella storia dello Stato.

Capisco l’apprensione delle famiglie degli ostaggi per un accordo che non li include tutti.

Capiscono che in cambio degli ostaggi che non soddisfano i criteri per il rilascio “umanitario”, Israele dovrà porre fine ai combattimenti e ritirarsi da Gaza.

Ma non accetterà di farlo, il che significa che li ha abbandonati. Ma se vogliono che i loro cari tornino vivi, è proprio questo che devono fare:

porre fine alla guerra e lasciare Gaza.

Se pensano che esista un’altra opzione che riporti a casa i loro cari, allora sicuramente anche loro credono nella vittoria totale”, conclude “Landsmann”.

 

 

Se la Verità è la Prima Vittima

della Guerra, la Libertà è la Seconda.

Conoscenzealconfine.it - (27 Agosto 2024) - Enrico Tomaselli -  ci dice:

 

Sulla questione Durov/Telegram, il punto focale non è la libertà d’informazione, ma la riservatezza delle comunicazioni.

“Telegram”, infatti, sia pure in misura molto diversa rispetto ad altre piattaforme come “Meta”, applica censura sui contenuti, bloccando ad esempio alcuni canali i cui contenuti sono ritenuti ‘sgraditi’ (e successo sino a ieri, ad un canale filo-palestinese).

Quello che sta dietro il tentativo di estorsione a danno di Durov, è altro.

Sulla base di una legge dell’UE, infatti, si pretende che Telegram – le cui comunicazioni sono tutte criptate, quindi inaccessibili se non agli utenti, ed esclusivamente per la parte che li riguarda – fornisca una “backdoor”, ovvero un accesso privilegiato alle polizie ed ai servizi segreti, che consenta di decriptare tutte le comunicazioni.

 In pratica, la scomparsa della riservatezza.

Per capire quanto sia appetibile per i servizi occidentali, basti dire che – ad esempio – Telegram viene utilizzato per le comunicazioni non riservate delle forze armate russe in Ucraina…

Anche se si tratta di informazioni non classificate, è facile immaginare come possa essere utile anche soltanto poter analizzare questa grande mole di dati.

La ratio di questi provvedimenti – come ho già detto – risiede nella logica di guerra totale in cui si è collocato l’occidente.

Guerra che non è soltanto contro un “nemico esterno”, ma contro chiunque metta in discussione le decisioni e le “verità” delle leadership occidentali.

 La premessa per questa guerra è il controllo totale ed assoluto del pensiero.

Sono lontanissimi i tempi del “taci, il nemico ti ascolta”, ormai sostituiti da quelli del “attento che ti ascoltiamo”.

Se la verità è la prima vittima della guerra, la libertà è la seconda.

PS:

Giusto per rinfrescare la memoria – il che aiuta a capire in che direzione stiamo andando… anzi, in che direzione ci stanno portando – la Francia dove domenica hanno arrestato” Durov” (emettendo il mandato di cattura pochi minuti prima che il suo aereo privato atterrasse a Parigi per fare rifornimento…) è la stessa dove il presidente Macron, 48 giorni dopo le elezioni, continua a non nominare il nuovo primo ministro, poiché dovrebbe affidare l’incarico al “Nuovo Fronte Popolare”.

La scusa ufficiosa è che non vogliono un governo con dentro ministri de “La France Insoumise” (cioè del partito che ha vinto le elezioni!), accusandolo di essere “antisemita”.

E intanto, continua a governare il partito di Macron, che ha perso le elezioni!

(Enrico Tomaselli) - (t.me/rossobruni-(Giubbe Rosse)

(ariannaeditrice.it/articoli/se-la-verita-e-la-prima-vittima-della-guerra-la-liberta-e-la-seconda)

 

«GOING GREEN E ZERO EMISSIONI

, È VERA O FALSA QUESTA RIVOLUZIONE VERDE?»

Inchiostronero.it - Mariano Luchini – (27-08- 2024) – ci dice:

 

Un’auto elettrica è un veicolo a zero emissioni?

Un occhio più ravvicinato alle batterie, ai pannelli solari, alle turbine eoliche ed ai loro effettivi benefici o danni per l’ambiente.

Going green. Le batterie non creano elettricità, ma immagazzinano elettricità prodotta altrove, specialmente attraverso carbone, uranio, centrali elettriche naturali o generatori diesel.

 

L’affermazione che un’auto elettrica è un veicolo a zero emissioni non è affatto vera, perché l’elettricità prodotta proviene da centrali elettriche e molte di esse bruciano carbone o gas.

Quindi oggi il 40%? delle auto elettriche sulla strada sono basate sul carbonio.

 Chi è entusiasta delle auto elettriche e di una rivoluzione verde dovrebbe dare un’occhiata più da vicino alle batterie, ma anche alle turbine eoliche come ai pannelli solari.

Batterie.

Una tipica batteria di auto elettrica pesa 450 kg, grande circa quanto una valigia. Contiene 11 kg di litio, 27 kg di nichel, 20 kg di manganese, 14 kg di cobalto, 90 kg di rame e 180 kg di alluminio, acciaio e plastica.

 Ci sono più di 6.000 cellule individuali agli ioni di litio all’interno.

Per costruire ogni batteria BEV, si dovranno trattare ca. 11.000 kg di sale per litio, 15.000 kg di minerale per cobalto, 2.270 kg di resina per nichel e 11.000 kg di minerale di rame.

Quindi in totale, per produrre una singola batteria si dovrà estrarre ca. 225.000 kg di terra…

Pannelli solari.

Il problema più grande con i sistemi a pannelli solari, sono i prodotti chimici usati per convertire il silicato nella ghiaia usata per i pannelli stessi.

 Per produrre abbastanza silicio pulito, lo stesso deve essere trattato con acido cloridrico, acido solforico, fluoruro, tricloroetano e acetone.

Inoltre, sono necessari gallio, arseniuro, diselenuro di rame-indiano-galio e tellururo di cadmio, che sono anch’essi altamente tossici ed inquinanti.

 Inoltre, la polvere di silicone della lavorazione rappresenta un grave pericolo per i lavoratori e le piastrelle una volta costruite non possono essere riciclate.

 

Turbine eoliche.

Le turbine eoliche non sono da meno, in termini di costi e distruzione ambientale. Ogni mulino a vento pesa 1.688 tonnellate (equivalente al peso di 23 case) e contiene 1300 tonnellate di cemento, 295 tonnellate di acciaio, 48 tonnellate di ferro, 24 tonnellate di fibra di vetro e terre rare, difficili da ottenere Neodimio, Praseodimio e Disprosio.

Ognuna delle tre pale pesa 40.000 kg e ha una vita di vita compresa tra 15 e 20 anni, dopo i quali devono essere sostituite.

 Anche in questo caso non si potranno riciclare, pale e rotori usate.

Sicuramente, queste tecnologie votate al “Going Green”, possono avere il loro posto, ma bisogna guardare oltre il mito della libertà di emissione. Il Going Green può sembrare un ideale utopistico, ma se si valutano attentamente i costi nascosti e incorporati in modo realistico e imparziale, si scoprirà che “Going Green” oggi fa più danni all’ambiente terrestre di quanto possa sembrare.

Vivere oggi in modo “Going Green” letteralmente, andare verso il verde.

 Significa principalmente salvaguardare il Pianeta che ci ospita, anche semplicemente, con diverse le azioni quotidiane attuando comportamenti convinti da seguire per essere veramente ecologici.

Ad esempio, per essere amici dell’ambiente occorre riciclare correttamente, diminuire i consumi di energia spegnendo i dispositivi elettrici in standby, consumare cibo biologico, evitare lo spreco degli alimenti, spostarsi in bici o a piedi invece che in auto.

Come si vede piccole e semplici azioni quotidiane che se, messe in pratica con costanza, aiutano sicuramente a migliorare la Terra e, al tempo stesso, la qualità della nostra vita.

(Mariano Luchini).

 

 

 

 

«DALL’AGRARIANESIMO AL TRANSUMANESIMO:

 LA LUNGA MARCIA VERSO LA DISTOPIA»

 

 Inchiostronero.it – (28-08 – 2024) - Redazione Inchiostronero - Colin Todhunter –                                          ci dice:

Stiamo assistendo ad un’accelerazione dell’intera filiera agroalimentare mondiale.

I grandi conglomerati di dati, tra cui Amazon, Microsoft, Facebook e Google,  si sono uniti ai giganti tradizionali dell’agroalimentare , come Corteva, Bayer, Cargill e Syngenta, nel tentativo di imporre il loro modello di cibo e agricoltura al mondo.

Melinda Gates e Bill Gates.

Secondo un’analisi di The Land Report, Bill Gates possiede più terreni agricoli privati negli Stati Uniti di chiunque altro.

Secondo il rapporto, i suoi 242.000 acri di terreni agricoli si estendono su 18 stati, da Washington alla Florida.

Anche la Fondazione Bill e Melinda Gates e grandi istituzioni finanziarie, come BlackRock e Vanguard, sono coinvolte, sia attraverso l’acquisto di enormi appezzamenti di terreno agricolo, sia promuovendo tecnologie di ingegneria genetica e di alimenti biosintetici (finti) o, più in generale, facilitando e finanziando gli obiettivi delle mega-corporazioni agroalimentari.

 

Gli interessi miliardari dietro a tutto questo cercano di dipingere il loro tecno-soluzionismo come una specie di sforzo umanitario:

 salvare il pianeta con “soluzioni rispettose del clima”, “aiutare gli agricoltori” o “nutrire il mondo”.

Ma ciò che in realtà equivale a riconfezionare e rivestire di verde le strategie dis-possessive dell’imperialismo.

Comporta un passaggio verso una ” agricoltura mondiale ” sotto il controllo dell’agri tech e dei giganti dei dati, che si baserà su semi geneticamente modificati, prodotti creati in laboratorio che assomigliano al cibo, agricoltura “di precisione” e “guidata dai dati” e un’agricoltura senza agricoltori, con l’intera filiera agroalimentare, dal campo (o laboratorio) alla vendita al dettaglio, governata da piattaforme di e-commerce monopolistiche determinate da sistemi di intelligenza artificiale e algoritmi.

Vandana Shiva- gli imperi di Bill Gates devono essere smantellati.

Coloro che promuovono questo programma hanno una visione non solo per gli agricoltori, ma anche per l’umanità in generale.

 

Le élite attraverso il loro complesso militare-digitale-finanziario (Pentagono/Silicon Valley/Big Finance) vogliono usare le loro tecnologie per rimodellare il mondo e ridefinire cosa significhi essere umani.

Considerano gli umani, le loro culture e le loro pratiche, come la natura stessa, come un problema e carenti.

Gli agricoltori devono essere sostituiti con droni, macchine e cloud computing. Il cibo deve essere ridefinito e le persone devono essere nutrite con prodotti sintetici e geneticamente modificati. Le culture devono essere sradicate e l’umanità deve essere completamente urbanizzata, sottomessa e disconnessa dal mondo naturale.

Essere umani significa essere radicalmente trasformati.

Ma cosa ha significato essere umani fino ad ora o almeno prima della (relativamente recente) Rivoluzione industriale e della relativa urbanizzazione di massa?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo parlare del nostro legame con la natura e di ciò a cui la maggior parte dell’umanità era dedita prima dell’industrializzazione: coltivare cibo.

Molti degli antichi rituali e celebrazioni dei nostri antenati erano costruiti attorno a storie, miti e rituali che li aiutavano a venire a patti con alcuni dei problemi più fondamentali dell’esistenza, dalla morte alla rinascita e alla fertilità.

Queste credenze e pratiche radicate nella cultura servivano a santificare il loro rapporto pratico con la natura e il suo ruolo nel sostenere la vita umana.

Quando l’agricoltura divenne essenziale per la sopravvivenza umana, la semina e la raccolta delle colture, nonché altre attività stagionali associate alla produzione alimentare, divennero centrali in queste usanze.

Gli esseri umani celebravano la natura e la vita che dava alla luce.

Le antiche credenze e i rituali erano intrisi di speranza e rinnovamento e le persone avevano un rapporto necessario e immediato con il sole, i semi, gli animali, il vento, il fuoco, il suolo e la pioggia e le stagioni mutevoli che nutrivano e portavano la vita.

 I nostri rapporti culturali e sociali con la produzione agraria e le divinità associate avevano una solida base pratica.

 

Da migliaia di anni la vita delle persone è legata alla semina, al raccolto, ai semi, al terreno e alle stagioni.

Silvia Guerini, la cui citazione introduce questo articolo, sottolinea l’importanza delle relazioni radicate e dei rituali che le riaffermano.

Afferma che attraverso i rituali una comunità riconosce sé stessa e il suo posto nel mondo.

 Creano lo spirito di una comunità radicata contribuendo al radicamento e facendo durare un’unica esistenza in un tempo, in un territorio, in una comunità.

Il professor “Robert W. Nicholls”  spiega che i culti di “Odino” e “Thor” si sovrapposero a credenze molto più antiche e radicate, legate al sole e alla terra, ai raccolti e agli animali e all’alternanza delle stagioni tra la luce e il calore dell’estate e il freddo e l’oscurità dell’inverno.

Il rapporto dell’umanità con l’agricoltura e il cibo e il nostro legame con la terra, la natura e la comunità hanno definito per millenni il significato dell’essere umano.

Prendiamo l’India, ad esempio.

La scienziata ambientale “Viva Kermani” afferma che l’induismo è la più grande religione basata sulla natura al mondo che:

Kermani nota che le antiche scritture insegnavano alle persone che gli animali e le piante che si trovano in India sono sacri e, pertanto, tutti gli aspetti della natura devono essere venerati.

 Aggiunge che questa comprensione e riverenza verso l’ambiente sono comuni a tutti i sistemi religiosi e spirituali indiani: induismo, buddismo e giainismo.

 

Secondo “Kermani”, le divinità vediche hanno un profondo simbolismo e molti strati di esistenza.

Una di queste associazioni è con l’ecologia.

 Surya è associato al sole, la fonte di calore e luce che nutre tutti;

Indra è associato alla pioggia, ai raccolti e all’abbondanza;

e Agni è la divinità del fuoco e della trasformazione e controlla tutti i cambiamenti.

 

Fa notare che il “Vrikshayurveda”, un antico testo sanscrito sulla scienza delle piante e degli alberi, contiene dettagli sulla conservazione del suolo, la piantagione, la semina, il trattamento, la propagazione, come affrontare parassiti e malattie e molto altro ancora.

 

Come “Nicholls”, “Kermani” fornisce spunti su alcuni profondi aspetti culturali, filosofici e pratici del legame dell’umanità con la natura e la produzione alimentare.

Questa connessione risuona con l’ “agrarianesimo”, una filosofia basata sul lavoro cooperativo e sulla fratellanza, che è in netto contrasto con i valori e gli impatti della vita urbana, del capitalismo e della tecnologia che sono visti come dannosi per l’indipendenza e la dignità.

Anche l’”agrarianesimo” sottolinea una dimensione spirituale così come il valore della società rurale, delle piccole aziende agricole, della proprietà diffusa e della decentralizzazione politica.

 

Il principale sostenitore dell’agrarismo “Wendell Berry “afferma :

Per Berry, l’agrarianesimo non è un desiderio sentimentale per un tempo passato. Gli atteggiamenti coloniali, nazionali, esteri e ora globali, hanno resistito al vero agrarianesimo quasi dall’inizio:

non ci sono mai state economie basate sulla terra, completamente sostenibili, stabili, adattate localmente.

Tuttavia, Berry fornisce molti esempi di piccole (e grandi) aziende agricole che hanno una produzione simile a quella dell’agricoltura industriale, ma con un terzo dell’energia necessaria.

Nella sua poesia “Un viaggio spirituale”, “Berry “scrive quanto segue:

Ma nella fredda, centralizzata e tecnocratica distopia pianificata, il legame spirituale dell’umanità con la campagna, il cibo e la produzione agricola sono destinati a essere gettati nella pattumiera della storia.

 

Silvia Guerini dice:

Questa umanità disumanizzata e separata dal passato fa parte dell’agenda più ampia del transumanesimo.

Ad esempio, non stiamo solo assistendo a una spinta verso un mondo senza contadini e tutto ciò che ci ha collegato alla terra, ma, secondo Guerini, anche a un mondo senza madri.

Sostiene che coloro che stanno dietro ai bambini in provetta e alla maternità surrogata ora hanno puntato gli occhi sull’ingegneria genetica e sugli uteri artificiali, che eliminerebbero le donne dal processo riproduttivo.

Guerini prevede che gli uteri artificiali potrebbero alla fine essere richiesti, o meglio commercializzati, come un diritto per tutti, comprese le persone transgender.

 È interessante che il linguaggio sulla gravidanza sia già contestato con l’omissione di “donne” da affermazioni come “persone che possono rimanere incinte”.

Naturalmente, da tempo i confini tra biotecnologia, eugenetica e ingegneria genetica si sono confusi.

 Le colture geneticamente modificate, i gene drive e l’editing genetico sono ormai una realtà, ma l’obiettivo finale è sposare intelligenza artificiale, bionanotecnologia e ingegneria genetica per produrre il “transumano mondiale”.

Questo è spinto da interessi potenti che, secondo Guerini, stanno usando una sinistra arcobaleno, transgenica e organizzazioni LGBTQ+ per promuovere una nuova identità sintetica e rivendicare nuovi diritti.

 Dice che questo è un attacco alla vita, alla natura, a “ciò che è nato, in contrapposizione all’artificiale” e aggiunge che tutti i legami con il mondo reale e naturale devono essere recisi.

È interessante che nel suo rapporto “Future of Food” , il gigante dei supermercati del Regno Unito “Sainsburys” celebri un futuro in cui saremo microchippati e tracciati e i lacci neurali avranno il potenziale per vedere tutti i nostri dati genetici, sanitari e situazionali registrati, archiviati e analizzati da algoritmi che potrebbero elaborare esattamente di quale cibo (consegnato da un drone) abbiamo bisogno per sostenerci in un particolare momento della nostra vita.

Tutto venduto come “ottimizzazione personale”.

Inoltre, è probabile, secondo il rapporto, che otterremo nutrienti essenziali tramite impianti.

Parte di questi nutrienti arriverà sotto forma di cibo e insetti coltivati ​​in laboratorio.

Un laccio neurale è una maglia ultrasottile che può essere impiantata nel cranio, formando una serie di elettrodi in grado di monitorare la funzione cerebrale.

 Crea un’interfaccia tra il cervello e la macchina.

“Sainsburys” fa un ottimo lavoro nel tentativo di promuovere un futuro distopico in cui l’intelligenza artificiale ha rubato il tuo lavoro, ma, secondo il rapporto, hai molto tempo per celebrare il meraviglioso e distorto mondo della “cultura alimentare” creato dal supermercato e dai tuoi signori digitali.

 

Il tecno feudalesimo incontra il transumanesimo, tutto per la vostra comodità, ovviamente.

Ma niente di tutto questo accadrà da un giorno all’altro.

E se la tecnologia darà i suoi frutti resta da vedere.

 Coloro che promuovono questo coraggioso nuovo mondo potrebbero aver esagerato, ma trascorreranno i decenni successivi cercando di portare avanti la loro visione.

 

Ma l’arroganza è il loro tallone d’Achille.

C’è ancora tempo per educare, organizzare, resistere e mobilitarsi contro questa arroganza, non da ultimo sfidando i giganti dell’industria alimentare e il sistema che li sostiene, e sostenendo e creando movimenti alimentari di base ed economie locali che rafforzino la sovranità alimentare.

(Colin Todhunter)

 

 

 

 

 

«CONTRADDIZIONI ED

ALTRE BAGATELLE».

Inchiostronero.it – (28 – 08- 2024) - Andrea Marcigliano – ci dice:

 

Parlo per pochi, lo so. Forse per nessuno, o, sempre forse, per una cerchia molto ristretta… senza, però, con questo volermi sentire, che so, elitario, aristocratico, o altre fregnacce consimili.

Comunque parlo, o meglio scrivo, per abitudine di annotare le cose che non mi quadrano…se vogliamo, di gettare uno spiraglio di luce sull’anello che non tiene

Dunque, amici miei (ed è, chiaramente, modo di dire di comodo) cosa ci sarebbe di “destra”, o meglio ancora di “nazional-socialista” (se preferite questi termini) in queste milizie che combattono da parte ucraina?

Cosa tale da suscitare i vostri entusiasmi, da farvi battere più forte il petto, da agitarvi?

Questo sarebbe il “dissidente” bielorusso “Roman Protasevich”, il nuovo campione dei diritti umani di Ue e Stati Uniti.

 Ah, certo… vediamo, a tratti, queste milizie con simbologie che richiamano le SS, le, discusse e discutibili, truppe scelte del Terzo Reich germanico, quelli di Hitler, per intenderci.

E vediamo, naturalmente, che la stampa ufficiale, quella totalmente allineata con la versione dominante, quando le vuole esaltare in funzione antirussa, ovvero praticamente sempre, cerca di non inquadrare certi simboli runici che le contraddistinguono…

E a voi questo basta.

 Anzi, con un sorrisetto di superiorità ben poco motivato, le guardate con passione. Come se fossero la riprova che la causa Ucraina è giusta, sacrosanta. Bella.

Ora, io sarò anche vecchio e cinico, ma in tutto questo non mi ritrovo affatto. Lasciamo perdere, al momento, ogni digressione sulla storia tedesca, ed europea, del secolo scorso.

 Che ci porterebbe lontano… e che, poi, con quello di cui stiamo parlando poco, anzi nulla ha a che fare.

E proviamo, per un momento, a guardare ai fatti con un certo… distacco.

Vorrei dire sine ira et studio.

Ma mi rendo conto che sarebbe pretendere troppo.

Bene, in Ucraina vi sono reparti, soprattutto milizie, che inalberano orgogliosamente simbologie che erano, nell’ormai lontana II Guerra Mondiale, proprie delle Waffen SS.

E questo a qualcuno entusiasma e ad altri repelle.

A me, sinceramente, lascia indifferente.

 Anzi, a tratti, suscita un sorriso ironico.

E ora vi spiego perché…

Molte, a quanto sembra milizie private (non saprei come definirle diversamente) che combattono in Ucraina, da parte Ucraina, inalberano simbologie che richiamano SS e nazional-socialismo.

Bene… e con questo?

 

Personalmente ho preso da moltissimi anni l’abitudine di guardare non le insegne innalzate, ma chi le innalza.

E a cosa, poi, servano quelle insegne.

E qui cominciano i problemi. Da tutti i punti di vista.

Quello ucraino, quello russo e quello internazionale.

 Che è, poi, quello che dovrebbe in primo luogo interessarci.

 Perché è da questo che, a ricaduta, discende una valutazione complessiva di tutto il resto.

Ad usare certe simbologie, a richiamare le Waffen SS, sono prevalentemente dei mercenari.

 In buona fede?

Non saprei dirlo, e, alla fin fine, non mi interessa neppure.

Quello che per me conta è lo scopo per cui si battono.

O meglio, per cui fingono di battersi, visto che, a parte un paio di episodi, i nostri se ne stanno acquattati nelle retrovie.

 Ad esercitare pressione sulle stesse truppe regolari ucraine – che, ad essere sinceri, non sembrano altrettanto entusiaste – piuttosto che ad affrontare direttamente i russi.

Ora, simbolismi a parte, chi sono esattamente questi?

E, soprattutto, di chi stanno facendo il gioco?

L’immagine di Zelensky, sorridente che regge una bandiera con la runa, dovrebbe quanto meno, dare da pensare.

 Soprattutto alla luce del fatto che Zelensky ha sempre servito e continua a servire certi interessi finanziari internazionali.

 Situati, per inciso, ben oltre oceano.

Senza tener conto del fatto (secondario?) che il buon Zelensky proprio non è un esempio di” Ariano”, come sarebbe piaciuto ai vecchi comandi SS.

 Ma questo… lasciamolo pur perdere.

In ogni caso, però, è evidente che queste milizie che si fregiano di simbologie naziste, agiscono nell’interesse del capitale americano e/o internazionale.

 E che con il nazional-socialismo storico non hanno più nulla a che vedere.

Nel male o nel bene.

Ora l’inghippo mi pare stia tutto qui.

In questo voler a tutti i costi leggere il presente con lenti offuscate dal passato.

Un passato, sinceramente, ormai remoto.

Ed avviene, va detto, da ambo le parti.

Perché anche i russi inalberano le insegne della lotta contro un regime nazista, quello ucraino.

Che, però, con il nazional-socialismo storico non ha più nulla a che vedere.

Tranne qualche simbolismo e qualche ritualità residua.

E di nessuno conto.

Orbene (permettetemi l’arcaismo linguistico) sarebbe ora di finirla.

Da entrambe le parti.

E di cominciare a guardare alla guerra in Ucraina per quello che è.

Ovvero per un episodio – non il primo, ma certo il più vistoso – del confronto/scontro tra un Occidente estremo, americano e, soprattutto, fatto di élite economiche internazionali, e un vicino Oriente poco disposto a continuare a subire questa egemonia.

Uno scontro duro. Durissimo.

Ma che con nazismo ed altre carabattole del passato nulla ha a che vedere.

Senza voler prendere una posizione definita, quello che voglio far notare è come una guerra tutta moderna, totalmente determinata da interessi contemporanei, venga ammantata da simbolismi vecchi.

 Anzi, decisamente falsi e falsificanti. E questo da entrambe le parti.

Sarebbe ora di essere onesti.

E di guardare alla realtà del conflitto in Ucraina per quello che è.

Un episodio dell’attuale scontro fra Occidente e resto del mondo.

Che nulla ha a che fare, nel bene e nel male, con il passato.

Sarebbe ora… ma sembra che a tutti faccia più comodo rifugiarsi dietro a simbolismi passati.

E ormai privi di ogni contenuto.

(Redazione Electo -Andrea Marcigliano)

 

 

 

 

 «IL NEMICO DEMOCRATICO»

 

  Inchiostronero.it - Roberto Pecchioli – (27-08- 2024) – ci dice:

 

Chi contrasta i miei principi, valori, interessi, è un avversario.

Ho l’obbligo di rispondere con idee e argomenti migliori.

Chi mi impedisce di esprimere, diffondere e difendere quei valori, quei principi, quegli interessi, è un nemico.

Oggi nemico è il democratico.

Esistono, nell’inconscio collettivo, alcune parole “divine”, intoccabili, i cui significati equivoci, elastici, non possono essere contrastati sotto pena di esclusione e repressione penale.

 Il sostantivo democrazia e l’aggettivo democratico sono le parole totem – insieme con progresso – del presente.

Non ci stiamo:

affermiamo con fierezza di non essere democratici, non nell’accezione correnti. Innanzitutto una precisazione:

la democrazia reale non è un principio, ma un metodo.

A questa conclusione pervenne finanche “Norberto Bobbio”, per decenni sopravvalutato “papa” della cultura italiana.

Un metodo per organizzare la società politica misurando il consenso in termini quantitativi, in base all’idea – discutibile – che a ogni vivente dotato di cittadinanza (conferita in base ai più vari criteri), una volta raggiunta una certa età, corrisponde un voto.

 Dalla somma aritmetica dei voti la democrazia fa discendere il diritto di esercitare il potere.

Sorgono le prime obiezioni: la più ovvia riguarda il merito.

Nessuno garantisce che l’opinione più diffusa sia quella giusta.

Beffardamente, “Nicolàs Gòmez Dàvila” faceva rilevare che dalla sua sconfitta il democratico dovrebbe dedurre di avere torto, giacché così ha decretato il senno dei più.

 L’obiezione più forte, tuttavia, riguarda, nelle società di massa, l’evidenza che il consenso o il dissenso non sono autonomi, liberi, bensì eterodiretti, determinati da un poderoso apparato di propaganda che orienta le scelte, le opinioni, le convinzioni, le parole.

 

Da giovani – anticomunisti viscerali – eravamo infastiditi dall’obiezione marxista circa la natura “formale” delle democrazie borghesi, che negava, tra l’altro, il valore del voto su liste contrapposte, orgoglio dei sistemi politici occidentali.

 Un’ immensa scritta faceva mostra di sé lungo un muraglione di un quartiere operaio: proletario, se il tuo voto valesse qualcosa, non ti farebbero votare.

All’epoca – erano gli anni Settanta – pensavamo che fosse una sciocchezza.

Invece oggi è una verità che non riguarda solo i proletari (classe sociale diventata antiquata, di cui non parlano più neppure i superstiti marxisti) ma la società intera.

L’apparato propagandistico e di comunicazione è così pervasivo, potente, onnipresente, che la formazione dell’opinione comune è pressoché automatica.

Vince chi ha più voce in ambito mediatico, dando ragione a “Marshall Mc Luhan”: il mezzo è il messaggio.

Dobbiamo diffidare di ogni parola o concetto che ha bisogno di aggettivi qualificativi: democrazia liberale, democrazia popolare, eccetera.

 Era democratica tanto la Germania comunista – Repubblica Democratica Tedesca – quanto la sua sorella occidentale.

Sempre più tendiamo a confondere la democrazia – che è in origine diritto del popolo a partecipare, assumere da sé le decisioni che lo riguardano, con le elezioni formalmente libere.

Una competizione sempre più apparente, in cui qualcuno ha più diritto di altri e chi non partecipa al coro – il repertorio è determinato da chi paga la musica – è figlio di un Dio minore.

In democrazia alcuni hanno tutti i diritti, altri ne hanno pochissimi o nessuno.

La differenza con le varie forme di dittatura o di autoritarismo è di forma; in questo i marxisti avevano ragione.

Oggi il nemico è democratico. È giusto, è buono, è vero, ciò che piace alla maggioranza.

Decisa a priori, plasmata da chi controlla i media, ossia la cultura di massa.

 I democratici sono oggi i repressori del dissenso.

 Eterogenesi dei fini: per mantenere la democrazia- ossia le sue apparenze- i suoi partigiani devono negare legittimità alle idee in conflitto con le loro visioni, opinioni assurte al rango di verità indiscutibili in quanto provenienti dall’alto, diffuse a reti mediatiche unificate credute per accumulazione, ripetizione coatta e irrisione dell’Altro.

Diceva il nazista “Goebbels” che ripetere mille volte una menzogna la trasforma in verità agli occhi della maggioranza.

La lezione schmittiana del nemico assoluto teso a distruggere l’altro è stata messa in pratica dai Buoni, dai Giusti, dai Democratici.

Il cui nome è ormai sinonimo di repressione del dissenso rispetto al Bene di cui sono interpreti unici.

 Al popolo, infine, piace ciò che gli viene fatto piacere.

 

Walter Lippman” e “Edward Bernays”, nell’America democratica e liberale della prima metà del secolo XX, lo teorizzarono apertamente:

occorre indirizzare la gente, orientarla per evitare il disordine, termine che per loro era sinonimo di opposizione alla società di mercato.

Meglio di Antonio Gramsci furono loro a teorizzare l’egemonia.

Non dell’intellettuale collettivo costruttore del comunismo, ma di una visione mercantile, utilitaria, dell’esistenza, negare la quale è sintomo di malattia mentale.

Come nel comunismo stalinista:

chi si oppone al Giusto, al Bene, al Democratico, va represso in quanto portatore di “odio”.

Altra eterogenesi dei fini:

chi non la pensa come i titolari del copyright della democrazia deve essere sottoposto a processo penale per delitto di odio.

Più raffinati di Karl Popper, il maestro di Soros:

la società “aperta”, per il pensatore ebreo austriaco deve essere chiusa a doppia mandata a chi non ne condivide i presupposti.

Qual è la differenza sostanziale con i totalitarismi?

I nuovi democratici hanno raggiunto vette ulteriori:

la società aperta acquisisce un’aureola morale in quanto è chiusa a chi odia.

Principi diversi dai loro non sono più libera espressione (il fiore all’occhiello della società sedicente aperta) ma deviazioni intollerabili a cui applicare inflessibili divieti.

I temi su cui è proibito dissentire aumentano ogni dì.

I tabù assoluti riguardano l’opposizione all’immigrazione indiscriminata;

 all’aborto diritto universale;

alle teorie di genere e all’universo LGBT (matrimonio omo, transizione ed autopercezione sessuale con annessi e connessi);

al millenarismo climatista;

alla privatizzazione del mondo.

A questi temi si aggiungono l’eutanasia (la morte come soluzione ai problemi della vita!) l’utero in affitto, la società multiculturale.

In Gran Bretagna il governo sta punendo con pene severissime le proteste contro la sostituzione etnica in atto, mentre manda liberi pedofili conclamati.

Non è più il mondo al contrario, ma un nuovo mondo che si fa legge, imposizione, repressione.

Sempre per mano democratica e in nome di parole “divine”: inclusione, accoglienza, diritti.

Totale è il cambio di linea rispetto ai padri:

vietato vietare era lo slogan di mezzo secolo fa.

Vietato odiare, cioè pensare altrimenti, oggi.

La matrice è uguale:

l’istinto giacobino di chi erigeva ghigliottine in nome della “nation” e dei diritti dell’uomo.

La lotta di classe è stata abbandonata – lasciando indifesi i deboli- a favore dei “diritti civili intesi come risarcimento a gruppi minoritari. (…).

 Chiunque critichi nel merito qualsiasi misura invocata in nome della non discriminazione compie un atto di violenza contro i gruppi minoritari già discriminati.

Su quelle misure la “political correctness” autorizza soltanto una posizione favorevole a prescindere:

il pluralismo diventa automaticamente discorso di odio, e va quindi impedito, bollando come “razzista” “suprematista”, o “fobico” ogni oppositore della deriva “dirittista” promossa in nome del nuovo mito tribale del progresso.”

(Eugenio Capozzi).

Viviamo nella post democrazia per mano dei democratici!

Vale la pena rammentare il cordone sanitario imposto in Francia, in Spagna, in Germania, contro formazioni politiche colpevoli di non condividere il modello dominante, accusate di ogni nefandezza, riassunta nel crimine sommo, il fascismo immenso ed eterno.

 Negli Usa i democratici – il partito-Stato con quel nome, imitato in Italia dal PD – hanno probabilmente organizzato brogli elettorali nel 2020 e continuano a non opporre ai loro avversari argomenti politici o ricette economiche alternative, preferendo la demonizzazione.

Il potere del denaro ha sostanzialmente comprato il partito, sovvertendo il verdetto (democratico…) delle elezioni primarie per costringere Joe Biden al ritiro. La convenzione del partito “democratico” americano è il segno di ciò che vuole e fa il potere occidentale.

 All’esterno si praticano aborti gratuiti offerti dalla miliardaria “Parent Parenthood” e vengono offerte sterilizzazioni maschili.

Per alcuni è cultura di morte, per altri sacrosanti diritti.

Non ci può essere mediazione;

da un lato odiatori incalliti da reprimere penalmente, dall’altro i Buoni e Giusti.

I cattivi odiano il pianeta poiché perplessi dinanzi all’ “ideologia climatica”, e l’umanità intera in quanto non approvano le restrizioni delle libertà in nome della lotta alla pandemia sancite da regimi “democratici”.

Gli stessi che, dopo decenni di retorica pacifista e bandiere arcobaleno, si sono convertiti al bellicismo antirusso con i medesimi toni moralistici di ieri.

Frignano per la Palestina ma sostengono la violenza di Israele, Chiamano odio antisemita il dissenso verso gli atti di uno Stato- l’unica democrazia del Medio Oriente, secondo la vulgata ufficiale- contro i suoi vicini.

I democratici sono il contrario di ciò che dicono di essere.

Ripudiano il pluralismo e corrono verso la riduzione della democrazia a regime in cui è permessa una sola opzione, la loro:

la versione aggiornata della propaganda delle dittature novecentesche.

 La novità è la trasformazione della dialettica politica in ricostruzione edificante ed emotiva di ogni questione, proposta da un coro di media, agenzie, istituzioni, coordinate da una regia comune.

Se un mezzo di informazione, un intellettuale, un artista si pone in contrapposizione al coro, scatta la richiesta della censura, indignata, rabbiosa.

 Ecco perché il nemico è il democratico;

 non bisogna avere remore ad attaccare le parole totem e tabù invertite, distorte per eliminare il dibattito attraverso la demonizzazione, la criminalizzazione, la psichiatrizzazione (il “discorso di odio”).

I nemici dei democratici sono oggi- un altro paradosso- i veri democratici, nel senso del potere esercitato attraverso la partecipazione del popolo al suo destino (A. Moeller Van den Bruck).

Totalitaria è la pretesa di riservare a sé il termine democratico e l’esportazione della democrazia nella versione liberale, libertaria liberista, ossia globalista.

I democratici bombardano, ma lo fanno per il bene dei popoli; aprono lager come a Guantanamo, ma per combattere il terrorismo.

Intervengono in armi dovunque ma solo per preservare la democrazia, chiamando, come in America, Patriot Act (legge patriottica) le limitazioni alle libertà.

Il nemico è democratico e si fonda sul potere del denaro: possiede quasi tutti i canali di informazione, acculturazione e formazione dei popoli.

Non sappiamo se goda del consenso della maggioranza.

 Conta piuttosto sull’indifferenza, la depoliticizzazione, l’assenza di dibattito e di pensiero, l’incapacità di elaborare alternative.

Ma se anche questi nemici democratici sono maggioranza, chi garantisce, se non la tautologia, che le loro idee, azioni, fini, siano giusti?

 

Il numero, sosteneva Goethe, è la negazione della verità.

Specie se la verità viene sequestrata, abolita, proclamata senza contraddittorio. Per” Soeren Kierkegaard” la maggioranza politica è la più pazzesca di tutte le categorie.

In queste condizioni, per i mezzi di cui dispone il potere, per la prevalenza del denaro (plutocrazia, il vero nome della democrazia), per le menzogne che diffonde, per come viene formata /deformata l’opinione corrente, aveva ragione il filosofo di “Aut Aut” (ovvero dell’alternativa) quando affermava che non vi è nulla di più ripugnante della maggioranza.

 E di più falsa, nemica della realtà, di quella che chiamano democrazia.

(Roberto Pecchioli)

 

 

Il “movimento pro-Palestina” abbandona

Biden e ora si impegna a garantire la sconfitta

di Kamala Harris a novembre.

 Naturalnews.com – (28/08/2024) - Ramon Tomey – ci dice:

 

Il movimento “Abandon Biden”, che si oppone al genocidio del popolo palestinese nella Striscia di Gaza da parte di Israele, ha messo nel mirino la vicepresidente Kamala Harris .

“Breitbart News” ha riferito che il movimento ha dato il via alla sua campagna “Abandon Harris” tramite un comunicato stampa del 23 agosto.

Secondo la dichiarazione, la campagna è dedicata a garantire che il candidato democratico alla presidenza perda alle elezioni di novembre.

Sebbene il nome del gruppo resti registrato come “Abandon Biden”, il suo nuovo impegno "è ora focalizzato al laser sullo smascheramento e l'opposizione ad Harris e alla sua complicità nel genocidio ".

 Ha inoltre esortato "tutte le persone di coscienza a unirsi a noi nel ritenere il Partito Democratico responsabile dello spargimento di sangue a Gaza".

"Le recenti azioni del [Comitato Nazionale Democratico] hanno solo confermato ciò che abbiamo sempre detto.

Il Partito Democratico non ha alcun interesse a porre fine al genocidio a Gaza.

Non sono semplici spettatori.

Sono partecipanti attivi in ​​questa violenza brutale e imperdonabile", continua la dichiarazione del movimento.

"Per 11 mesi, ci siamo svegliati dall'incubo dei palestinesi fatti a pezzi da armi finanziate e fornite dagli Stati Uniti, con il pieno appoggio dell'amministrazione Biden-Harris.

Questa amministrazione non ha mostrato altro che disprezzo per la vita umana, e Harris non è diversa."

(La Casa Bianca approva nuove vendite di armi da 20 miliardi di dollari a Israele.)

 

La dichiarazione ha sottolineato che "fare appello alla coscienza del Partito Democratico è una perdita di tempo" in quanto non ha "coscienza" e "bussola morale".

Quindi, ha sottolineato che "c'è solo una via da seguire" - abbandonare "il partito del genocidio e della pulizia etnica" e sostenere "dignità, integrità e umanità".

"Il nostro impegno è quello di garantire che Harris perda le elezioni del 2024 e di chiarire che chiunque si candidi con una piattaforma di genocidio sarà condannato al fallimento", ha concluso il comunicato stampa.

 

Anche Harris è complice del genocidio di Gaza.

Secondo “ABC 7” Detroit, il movimento “Abandon Biden” è iniziato a ottobre dopo che Israele ha reagito ad Hamas con un attacco militare, in seguito all'attacco di quest'ultimo ad Al-Aqsa Flood del 7 ottobre.

All'epoca, i membri del movimento hanno chiesto al presidente Joe Biden di chiedere un cessate il fuoco per fermare lo spargimento di sangue nella Striscia di Gaza.

 Ora, il gruppo si è impegnato ad abbandonare Harris a novembre nello stesso modo.

"Crediamo che Harris sia complice di tutto quello che sta succedendo", ha detto il portavoce del movimento “Hudhayfah Ahmad”.

"Sono abbastanza sicuro che ci sarà molta emozione oggi ed è semplicemente strano che ci siano tutte queste voci che gridano per una questione molto specifica e invece di ascoltare e andare fino in fondo, la campagna ha semplicemente deciso, 'Barricamo la convention.'"

Il comunicato stampa del 23 agosto è stato rilasciato dopo una settimana di proteste intense e frequenti alla “Democratic National Convention” di Chicago, tenutasi dal 19 al 22 agosto.

 Il candidato indipendente alla presidenza, il dott. “Cornel West”, si è unito ad altri dimostranti fuori dal perimetro di sicurezza della convention, tenendo in mano cartelli con la scritta "Abbandonate Harris".

"È per il paese e per il mondo.

 Ma nella mia interpretazione, significa quelli di noi che hanno un profondo amore per il prezioso popolo palestinese in solidarietà con la loro lotta contro il genocidio feroce, la pulizia etnica e le condizioni simili all'apartheid", ha detto” West” a “Breitbart News”.

“Ahmad” ha attestato il rapporto dell'outlet, notando di aver visto una forte presenza di polizia nell'area della convention con ufficiali che viaggiavano in gruppi.

 

"Abbiamo poche speranze nel Partito Democratico.

 Non crediamo che il Partito Democratico stia prendendo la cosa sul serio e credo sinceramente che pensino di poterla ignorare completamente e vincere comunque grazie alla nuova energia che circonda [la campagna Harris-Walz]", ha detto il portavoce di “Abandon Biden”.

"E quindi non speriamo di ottenere nulla dal Partito Democratico.

 Ma speriamo che più persone siano in grado di aprire gli occhi, le orecchie [e] i cuori verso la realtà che esiste oggi, ovvero che questa amministrazione non è niente di nuovo.

In realtà è una continuazione dell'amministrazione Biden-Harris."

(Per storie simili, visita “CancelDemocrats.news”.)

(Questo post  ,indica che  un'ex collaboratrice della campagna elettorale rivela la verità sul Partito Democratico dopo aver partecipato alla Convention Nazionale Democratica.

Questa storia proviene dal canale Rick Langley” su “Brighteon.com.

Altre correlate:

INSURREZIONE pro-Palestina alla Convention nazionale democratica di Chicago – Dove sono l’FBI e la polizia con le bombe a tubo e i gas lacrimogeni, e gli arresti di massa che seguiranno come il 6 gennaio?

DEM SPLIT: Il deputato Tlaid attacca Biden per aver sostenuto il "genocidio" della Palestina e mette in guardia dalle conseguenze politiche nel 2024.

Le organizzazioni palestinesi per i diritti umani citano in giudizio Biden per "complicità" nel "genocidio" israeliano a Gaza.

Genocidio" Joe Biden mostra devozione verso Israele e invia rinforzi per combattere l'Iran.)

“AOC” afferma falsamente che Kamala Harris "sta lavorando instancabilmente per garantire un cessate il fuoco".

 

“Kamala Harris” chiede il rinnovo

del divieto delle cosiddette “armi d’assalto”

per il DISARMO in fretta degli americani

prima delle elezioni.

Naturalnews.com – (28/08/2024) - Laura Harris – ci dice:

 

La vicepresidente Kamala Harris ha esortato il Congresso a "rinnovare il divieto sulle armi d'assalto" come segno del suo sostegno di lunga data alle misure di controllo delle armi.

Questo recente appello si basa sulle sue precedenti dichiarazioni anti-armi, tra cui quelle del 2019, durante la sua breve campagna per la nomina del Partito Democratico alla presidenza, quando Harris sostenne ripetutamente un programma di riacquisto obbligatorio delle armi d'assalto.

"Dobbiamo avere un programma di riacquisto e io sostengo un programma di riacquisto obbligatorio delle armi", ha detto Harris in un forum sul controllo delle armi a Las Vegas nell'ottobre 2019.

"Deve essere intelligente, dobbiamo farlo nel modo giusto.

Ma ci sono almeno cinque milioni [di armi d'assalto], alcuni stimano fino a 10 milioni, e dovremo avere una politica pubblica intelligente che riguardi il toglierle dalle strade, ma farlo nel modo giusto".

(Primo ordine del giorno del tandem Harris-Walz: vietare gli AR-15.)

In diverse interviste rilasciate quell'anno, “Harris” ha ribadito la sua posizione secondo cui le armi d'assalto non dovrebbero circolare per strada e che un programma di riacquisto dovrebbe risarcire equamente i possessori di armi.

A quel tempo, “Harris” sostenne anche il rinnovo del divieto federale sulle armi d'assalto del 1994 , scaduto nel 2004, che aveva proibito la fabbricazione, il trasferimento e il possesso di specifiche armi da fuoco e caricatori ad alta capacità. Sostenne che ciò non era in conflitto con il Secondo Emendamento, criticando la falsa dicotomia tra il sostegno all'emendamento o al controllo delle armi.

E ora, diversi anni dopo, “Harris” ha nuovamente proposto di vietare le armi d'assalto, inizialmente con una breve dichiarazione su “X”, precedentemente su “Twitter”.

"Ban Assault Weapons", ha detto, caricando un'immagine con questa dichiarazione di tre parole sul suo account.

Nel suo tweet, ha didascagliato l'immagine esortando il Congresso a "rinnovare il divieto di armi d'assalto".

Harris e Walz cercheranno di continuare la spinta democratica per il controllo delle armi se eletti.

Prima di postare su “X”, Harris e il suo compagno di corsa, il governatore del Minnesota “Tim Walz, hanno già giurato di combattere la criminalità legata alle armi da fuoco negli Stati Uniti proponendo nuove leggi.

Durante un comizio elettorale ad Atlanta, in Georgia, all'inizio di agosto, “Harris” ha promesso di introdurre leggi più severe, come il divieto di armi d'assalto, per ridurre i crimini legati alle armi da fuoco nel Paese.

"Quindi, Tim è un cacciatore e un possessore di armi che crede, come la maggior parte dei possessori di armi, che abbiamo bisogno di leggi ragionevoli sulla sicurezza delle armi in America.

Quindi, come governatore, ha ampliato i controlli dei precedenti penali e aumentato le sanzioni per le vendite illegali di armi da fuoco.

 E insieme, quando vinceremo a novembre, approveremo finalmente controlli universali dei precedenti penali, leggi sulle bandiere rosse e un divieto sulle armi d'assalto", ha detto “Harris” durante il suo discorso del 6 agosto, mentre “Walz” stava dietro di lei.

Nello stesso comizio, “Walz” ha detto:

"Quando il vicepresidente e io parliamo di libertà, intendiamo la libertà di prendere le proprie decisioni in materia di assistenza sanitaria e che i nostri figli siano liberi di andare a scuola senza preoccuparsi di essere uccisi a colpi di arma da fuoco nelle loro classi.

A proposito, come hai sentito, ero uno dei migliori tiratori del Congresso, ma in Minnesota crediamo nel Secondo Emendamento, ma crediamo anche nelle leggi di buon senso sulla violenza armata".

(“KamalaHarris.news”  per storie correlate alla campagna del vicepresidente).

(Il rappresentante della Florida Byron Donalds parla di come i punti di vista economici di Harris non funzioneranno) .

(Trending News su  Brighteon.com) .

Altre storie:

(Kamala Harris ha intenzione di sequestrare tutte le ARMI AUTOMATICHE di proprietà civile durante i suoi primi 100 giorni di mandato: ciò significa una sparatoria di massa inscenata prima delle elezioni?)

La Casa Bianca chiede ufficialmente il divieto delle armi d'assalto, scatenando una forte reazione online.

(QUESTIONE DI INTEGRITÀ: Kamala Harris prende le distanze dalle passate posizioni di estrema sinistra per ottenere il sostegno degli elettori.

Un giudice del Texas blocca il divieto illegittimo imposto dall'amministrazione Biden sui trigger di ripristino forzato.

Biden sfrutta il tentato omicidio di Trump per chiedere il divieto degli AR-15 e dei "fucili d'assalto".)

 

 

 

FINALMENTE LA LIBERTÀ ALIMENTARE:

 Trump e RFK Jr. porranno fine alla

 guerra contro le piccole aziende agricole

 americane e salveranno le scorte

 alimentari della nazione.

Naturalnews.com – (28/08/2024) - Ethan Huff – ci dice:

 

Lo slogan del presidente Trump "Make America Great Again" (MAGA) è stato aggiornato con l'adesione alla causa di Robert F. Kennedy Jr.: Make America Healthy Again .

Nel perseguire la sua passione di lunga data per ripulire il mondo dall'inquinamento ambientale, RFK Jr. non si è limitato a prendere di mira solo l'industria farmaceutica, ma anche quella alimentare, che ha avvelenato le riserve alimentari della nazione con "cibi Frankenstein" geneticamente modificati (OGM) e oli di semi tossici che irrancidiscono rapidamente, scatenando al contempo infiammazioni.

Per molti versi, RFK Jr. vuole rendere l'America di nuovo sana eliminando i rifiuti ultra-processati dalla filiera alimentare e sostenendo i piccoli agricoltori familiari nel loro obiettivo di produrre cibo pulito e biologico per il popolo americano.

Nell'era moderna, sono stati tipicamente i democratici, che RFK Jr. era prima di passare a Independent e poi a Trump, ad aver attaccato - almeno a parole - Big Pharma e Big Food.

Ora, all'improvviso, è il ticket repubblicano a fare passi avanti per fare ciò che i democratici hanno promesso a lungo ma mai mantenuto.

(Sapevate che i democratici – dem comunisti -vogliono costringere gli americani non conformi a entrare nei campi di concentramento per la rieducazione?)

Quasi la metà degli adolescenti americani ha una diagnosi di salute mentale.

Nel corso della sua speciale conferenza stampa in Arizona, in cui ha annunciato la sospensione della campagna elettorale e il suo sostegno a Trump nei circa 10 stati chiave in cui si ritirerà dalle elezioni, RFK Jr. ha raccontato ai giornalisti alcuni fatti sorprendenti sullo stato malsano della nazione.

"I tassi di autismo erano circa uno su 10.000 nella mia generazione", ha detto RFK Jr. "Nella generazione dei miei figli, uno su 34. In California, uno su 22. Perché stiamo lasciando che ciò accada? Perché stiamo permettendo che ciò accada ai nostri figli?"

"Circa il 18 percento degli adolescenti americani soffre di steatosi epatica, ovvero uno su cinque.

 Quando ero bambino, quella malattia colpiva solo gli alcolisti in fase avanzata che erano anziani."

RFK Jr. ha parlato anche dell'impennata dei tassi di cancro sia negli adulti che nei giovani, nonché dell'epidemia di depressione che spinge almeno una donna americana su quattro ad assumere antidepressivi.

"Circa il 40 percento degli adolescenti ha una diagnosi di salute mentale e il 15 percento degli studenti delle scuole superiori assume” Adderall”.

 E mezzo milione di bambini assume “SSRI."

"Allora, cosa sta causando questa sofferenza?

Ne nominerò due:

 il primo e il peggiore è il cibo ultra-processato.

Circa il 70 percento della dieta dei bambini americani è ultra-processato, ovvero prodotto industrialmente.

 Questi alimenti sono costituiti principalmente da zucchero processato, cereali ultra-processati e oli di semi."

Secondo RFK Jr., l'industria alimentare è stata comprata da scienziati corrotti negli anni '70 e '80 e trasformata in una fabbrica chimica.

Oggi, ciò che la maggior parte degli americani consuma come "cibo" è poco più di una creazione di laboratorio che li sta uccidendo.

Gli scienziati pazzi hanno sviluppato tutti i tipi di aromi e additivi chimici per rendere il cibo finto più invitante e avvincente.

Questo cibo finto ha un buon sapore per molti, ma ciò che sta facendo al loro interno è tutta un'altra storia.

RFK Jr. è anche contro” Big Pharma”, che ha probabilmente causato il danno maggiore alla salute pubblica, e di gran lunga.

 Tra tutti i farmaci strabilianti e i vaccini che alterano i geni, il bambino medio nato oggi ha quasi zero possibilità di diventare sano a lungo termine.

La maggior parte dei farmaci ha un effetto estrogeno sul corpo, il che significa che esauriscono le riserve di testosterone e femminilizzano chi li assume.

RFK Jr. avverte che il tasso di pubertà in America è ora tra i 10 e i 13 anni, ben sei anni più giovane, in media, rispetto al 1900.

"Stiamo avvelenando in massa i nostri bambini", avverte RFK Jr.

(Le ultime notizie sugli sforzi di Trump per assicurarsi un altro mandato alla Casa Bianca con l'aiuto di RFK Jr. sono disponibili su Trump.news).

 

 

 

 

I 6 ULTIMI TENTATIVI che il Partito Democratico

controllato dai comunisti potrebbe

mettere in atto per RESTARE AL POTERE.

  Naturalnews.com – (28/08/2024) - SD Wells – ci dice:

 

I serpenti, i topi e i mostri di Gila sono ora con le spalle al muro, e sibilano e ringhiano, pronti a combattere fino alla morte.

 Da politici come Barack Obama e Nancy Pelosi, e da globalisti miliardari come Bill Gates e George Soros, i "poteri forti" stanno tramando, pianificando e finanziando i prossimi eventi organizzati che garantiranno loro di mantenere il controllo sulla loro nazione controllata dai comunisti in Nord America.

Ci sono solo due problemi rimasti da "conquistare" per i democratici di Washington e i globalisti per prendere il controllo al 100 percento della popolazione.

Non devono permettere all'ex presidente Donald Trump di vincere le elezioni e di entrare in carica nel gennaio 2025 e devono, in qualche modo, togliere tutte le armi automatiche che decine di milioni di americani hanno immagazzinato nelle loro case, nei loro ranch e sulle colline (pensate alle montagne a ovest).

I prossimi passi dei democratici per mantenere il controllo includono massicci brogli per le elezioni, l'uccisione o l'incarcerazione di Trump e nuove sparatorie di massa organizzate per le leggi sul sequestro delle armi.

Anche se non sembra mai funzionare, i democratici ADORANO quelle sparatorie di massa inscenate (e vere), e più carneficina c'è meglio è, perché aiuta a suscitare emozioni nei genitori di tutto il mondo pensare che il modo per fermare tutto sia far SEQUESTRARE al governo tutte le armi automatiche a tutti i civili in tutto il paese.

Non funziona mai, perché non ci sono abbastanza idioti che votino per dare tutte le armi automatiche ai dittatori comunisti di Washington, che poi prenderanno metodicamente il controllo di tutte le case, terreni, fattorie e beni in tutto il paese.

Sembra una teoria cospirazionista di massa, ma in realtà è piuttosto semplice. Ecco i 6 ultimi disperati tentativi che il Partito Democratico controllato dai comunisti deve mettere in atto per mantenere vivo il suo sogno di un'America marxista.

 

 Il giudice “Juan Merchan” mette Trump in prigione prima delle elezioni, poi all'improvviso scoppia una rivolta (pianificata) e Trump viene assassinato mentre sta scontando una pena per un crimine fittizio inventato dai democratici.

Circa 40 milioni di voti FALSI vengono manipolati (falsi del PCC infilati nelle cassette di sicurezza a centinaia), trasferiti da Trump a Harris (macchine per il voto Dominion) e registrati (tramite hackeraggi su Internet) per Kommie Kamala e i mass media semplicemente "prevedono" che Harris vincerà POTUS (e poi hanno una certificazione super veloce).

Ha inizio la Terza Guerra Mondiale e le elezioni vengono rinviate, a detta loro, temporaneamente, ma in realtà saranno rinviate definitivamente.

Un'esplosione “EMP” ha colpito l'atmosfera degli Stati Uniti e Internet è rimasto inutilizzato per un periodo di tempo imprecisato, senza che macchine per il voto, telefoni, computer, bancomat o sistemi di elaborazione delle carte di credito funzionassero, scatenando il panico su vasta scala, con rivolte di massa, omicidi e caos in ogni città della nazione.

Un nuovo " tiratore solitario " (un lacchè controllato dall'FBI e dalla CIA) che lavora in tandem con i servizi segreti, i globalisti, l'FBI e la polizia locale si assicura che il secondo tentativo di assassinio di Trump durante il comizio non vada a vuoto.

I democratici si rifiutano di certificare la vittoria di Trump e usano la " clausola di insurrezione " mostrando confessioni false e forzate dai loro prigionieri politici del 6 gennaio, che torturano ogni giorno nei gulag di Washington.

Se Trump dovesse davvero vincere le elezioni e portarle a termine, ogni "negazionista" e "manifestante" democratico diventerebbe un "6 gennaio" che Trump potrebbe mettere in prigione, con il suo stesso metodo operativo.

 

Se vogliono che il diniego elettorale sia un reato penale (lo chiamano ostruzione dei procedimenti), allora i patrioti aiutano Trump a mettere al sicuro la Casa Bianca e a mettere dietro le sbarre i VERI negazionisti delle elezioni.

 Gli elettori decidono, hai detto, giusto?

Sintonizzate il vostro sintonizzatore sull'apocalisse su “Preparedness.news” per aggiornamenti su notizie vere sui modi in cui i malvagi democratici di Washington intendono completare l'insediamento del comunismo in America, vincendo, perdendo o pareggiando le elezioni.

 

 

 

Harris promette pieno sostegno a Israele, spinge per la “bufala dello stupro di massa” di Hamas ignorando i soldati israeliani che violentano i prigionieri palestinesi.

Naturalnews.com – (28/08/2024) - Belle Carter – ci dice:

Durante la nomina del 22 agosto del Partito Democratico per la presidenza, la candidata ufficiale del partito, la vicepresidente Kamala Harris, ha espresso il suo pieno sostegno a Israele, affermando che "sosterrà sempre il diritto di Israele a difendersi" e "garantirà sempre che Israele possa difendersi" con le armi fornite dagli Stati Uniti.

 Ricevendo applausi e grida di sostegno, Harris ha anche insistito sul fatto che il gruppo militante” Hamas ha commesso violenze sessuali di massa e massacri di israeliani.

"Difenderò sempre il diritto di Israele a difendersi e mi assicurerò sempre che Israele possa difendersi, perché il popolo di Israele non dovrà mai più affrontare l'orrore che un'organizzazione terroristica chiamata “Hamas” ha causato il 7 ottobre, tra cui una violenza sessuale indicibile e il massacro di giovani a un festival musicale", ha affermato.

"Allo stesso tempo, ciò che è accaduto a Gaza negli ultimi 10 mesi è devastante. Sono state perse così tante vite innocenti.

 Persone disperate e affamate che fuggono per mettersi in salvo, ancora e ancora. La portata della sofferenza è straziante".

Tuttavia, i critici hanno subito notato che, mentre promuoveva la bufala dello "stupro di massa" di “Hamas”, ignorava completamente il modo in cui il governo israeliano sta dibattendo sul "diritto del proprio popolo a stuprare" i palestinesi.

Un recente sondaggio ha addirittura suggerito che la maggioranza degli israeliani ritiene che i funzionari carcerari accusati di aver aggredito sessualmente un detenuto palestinese non dovrebbero affrontare accuse penali e dovrebbero essere semplicemente puniti dall'esercito.

Finora non è mai stata fornita alcuna prova che “Hamas” abbia stuprato degli israeliani all'inizio della guerra, ma ci sono prove video che i soldati delle Forze di difesa israeliane (IDF) stanno violentando prigionieri palestinesi.

Il filmato recente, che si dice abbia avuto luogo nella prigione di “Sde Teiman” a luglio, mostra decine di prigionieri sdraiati a faccia in giù sul pavimento con le mani sulla nuca.

 Uno dei prigionieri viene portato via in un angolo discreto.

Tre soldati sembrano quindi usare degli scudi per bloccare la visuale mentre commettono la violenza.

 (Prigionieri palestinesi stuprati, torturati e assassinati nelle prigioni israeliane: "Ne sono orgoglioso", afferma il ministro della sicurezza nazionale” Itamar Ben Gvir”.)

 

Nel frattempo, Harris sosteneva anche di aver lavorato per porre fine alla guerra in corso in Medio Oriente.

"Il presidente [Joe] Biden e io stiamo lavorando per porre fine a questa guerra, affinché Israele sia sicuro, gli ostaggi vengano rilasciati, le sofferenze a Gaza finiscano e il popolo palestinese possa realizzare il proprio diritto alla dignità, alla sicurezza, alla libertà e all'autodeterminazione", ha affermato senza perdere l'occasione di criticare il suo rivale, il candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump.

"Non esiterò mai a prendere qualsiasi azione necessaria per difendere le nostre forze e i nostri interessi contro l'Iran e i terroristi sostenuti dall'Iran.

Non mi farò amica di tiranni e dittatori come Kim Jong-un, che tifano per Trump", ha aggiunto.

 "Perché sanno che è facile manipolarlo con lusinghe e favori. Sanno che Trump non riterrà responsabili gli autocrati perché lui stesso vuole essere un autocrate".

 

Il Dipartimento di Stato americano aveva già chiesto un'indagine sulle aggressioni sessuali commesse dalle IDF sui palestinesi.

“Harris” sembra aver dimenticato ciò che il portavoce del Dipartimento di Stato americano “Matthew Miller” aveva affermato qualche settimana prima, quando aveva chiesto l'apertura di un'indagine sulle accuse di abusi sessuali sui detenuti palestinesi da parte delle IDF.

"Abbiamo visto che il video e i resoconti di abusi sessuali sui detenuti sono orribili. Dovrebbero essere indagati a fondo dal governo di Israele, dall'IDF", ha detto Miller.

"Dovrebbe esserci tolleranza zero per gli abusi sessuali, lo stupro di qualsiasi detenuto, punto...

 Se ci sono detenuti che sono stati aggrediti sessualmente o stuprati, il governo di Israele, l'IDF devono indagare a fondo su queste azioni e ritenere chiunque sia responsabile fino in fondo, come previsto dalla legge".

 

L'amministrazione Biden ha inoltre definito "profondamente preoccupanti" le segnalazioni di stupri, torture e abusi sui prigionieri palestinesi.

 "È essenziale che prevalgano lo stato di diritto e il giusto processo", ha affermato la portavoce della Casa Bianca, “Karine Jean-Pierre”.

Nel frattempo, l'esercito israeliano, che gestisce alcuni centri di detenzione in cui sono stati trattenuti prigionieri palestinesi, ha dichiarato di operare nel rispetto dello stato di diritto e che ogni specifica denuncia di abuso è stata oggetto di indagine.

Secondo quanto riportato, un soldato riservista dell'IDF è già stato incriminato per presunti abusi nella struttura e altri cinque sono in custodia militare con l'accusa di aver sodomizzato un detenuto con un oggetto, oltre ad altri abusi.

 Ma questo ha scatenato le proteste degli israeliani di destra, che hanno fatto irruzione in due strutture militari dopo che la polizia militare ha arrestato 10 soldati per l'incidente, dove cinque di loro sono stati rilasciati dalla custodia. Hanno interrotto un'udienza dell'Alta Corte di Giustizia per protestare contro le petizioni dei giudici che chiedevano di chiudere “Sde Teiman”.

"È appropriato che l'IDF in questo caso abbia annunciato che un'indagine ha arrestato diverse persone che si presume siano state coinvolte", ha detto “Miller”. "Non parlerò dell'esito di tale indagine, ma dovrebbe procedere rapidamente e se sono determinati a violare le leggi penali o le violazioni del codice di condotta dell'IDF, allora, ovviamente, dovrebbero essere ritenuti responsabili".

(IsraelCollapse.com riporta altre storie sugli attacchi disumani di Israele a Gaza e in altri luoghi palestinesi.)

 

 

 

John Helmer a proposito

di Putin.

Comedonchisciotte.org – CptHook – (29 Agosto 2024) - Julian Macfarlane – News Forensics –                                               ci dice:

 

Quando anche i migliori sbagliano.

L’analisi dei media non è un compito facile.

 Da una parte c’è la propaganda vera e propria dei media mainstream.

Dall’altro, nei media alternativi, ci sono voci e congetture, ovviamente sullo sfondo delle distorsioni dei media tradizionali.

Anche la cultura e i pregiudizi culturali complicano le cose; nel caso dell’URSS, nessun sovietico credeva veramente ai media russi.

Per estensione, diffidavano anche delle organizzazioni mediatiche straniere.

 È come le persone che hanno paura dei cani.

Mordono tutti?

Per capire cosa stava succedendo, i sovietici dovevano guardare dietro le contraddizioni e speculare sulle ragioni e sui fatti.

Non c’era fiducia.

Queste abitudini radicate negli anni diventano parte della mente culturale e non cambiano quando cambiano i governi, come nel caso della caduta dell’Unione Sovietica.

Con la Glasnost, ognuno era per sé.

Improvvisamente era una società a somma zero, con vincitori e vinti.

E non di rovine

Era difficile fidarsi di qualcuno o di qualcosa.

In queste situazioni, le persone naturalmente credono e si affidano solo a una ristretta cerchia di amici. Forse solo 10 o 15.

Ora la società russa si sta riprendendo, ma il trauma degli anni ’90 rimane. All’epoca i cosiddetti “atlantisti” guardavano all’Occidente per avere speranza. Ora si rendono conto dei loro errori.

Nel 2014, Putin non avrebbe trovato l’opinione pubblica russa disposta a sostenere il tipo di guerra che sta organizzando oggi contro l’Occidente.

Ha dovuto dimostrare la sua onestà, il suo impegno e soprattutto il suo realismo. È un pragmatico, non un ideologo.

Questo non significa che tutti siano d’accordo con lui.

Ho amici giornalisti stranieri che hanno vissuto in Russia e non si fidano di lui, a loro non piace.

Quelli che li circondano sono d’accordo. Di nuovo i numeri di “Dunbar”.

 

Sono persone intelligenti – e mi piacciono – ma non sono d’accordo. Non mi dà fastidio. Se tutti sono d’accordo con te, sai che sei nei guai.

Perciò non mi ha sorpreso vedere su Internet articoli di stranieri che vivono in Russia, eccellenti su qualsiasi argomento – ma “non convinti” da Putin.

Per esempio John Helmer.

Le restrizioni imposte da Putin alle proposte dello Stato Maggiore per neutralizzare le operazioni di sorveglianza aerea e di guerra elettronica degli Stati Uniti e della Gran Bretagna e l’ordine di restare in attesa mentre gli ucraini radunavano diverse migliaia di militari, prima per entrare a Kursk e poi a Bryansk e Belgorod, sono ora visibili a Mosca come lo sono state a Washington.

 

Quali erano esattamente queste proposte?

Nella logo sfera russa si è certamente parlato molto di abbattere le piattaforme di sorveglianza statunitensi e britanniche, ma non ho visto alcuna proposta in tal senso da parte dello Stato Maggiore.

 E nemmeno voi. E nemmeno voi lo farete.

Se i generali facessero tali proposte e Putin le rifiutasse – e queste proposte venissero rivelate – pensate che perdita di faccia sarebbe.

Si parla anche di incolpare Putin di essere “rimasto a guardare” mentre gli ucraini radunavano le proprie forze.

Alcuni dicono che si tratta di incompetenza. Altri sostengono che stesse pianificando una trappola.

Ma l’evidenza suggerisce che egli sapeva che gli ucraini stavano pianificando qualcosa – e di conseguenza ha ordinato allo Stato Maggiore di rimuovere i coscritti dalla linea di fuoco.

Altri autori danno la colpa allo Stato Maggiore, in particolare a “Gerasimov”, che è in procinto di essere sostituito.

 

Fonti di Mosca ritengono che sia stato il Cremlino a essere colto di sorpresa dall’attacco al Kursk del 6 agosto, ma non lo Stato Maggiore e l’agenzia di intelligence militare GRU.

 Essi hanno compreso le informazioni sul campo di battaglia mentre arrivavano e hanno chiesto l’accordo di Putin per rispondere.

A posteriori, dicono “ve l’avevamo detto”; implicano che le loro mani erano legate dagli ordini del Cremlino.

“Helmer” non identifica le sue “fonti”, naturalmente.

Per la maggior parte, nemmeno i rapporti del MSM lo fanno, il che di solito indica l’inaffidabilità. Segreti, segreti, segreti….

 

Nella guerra condotta dagli Stati Uniti e dai loro alleati anglo-europei per distruggere la Russia dal 1945, la guerra della propaganda è stata persa dai russi molte volte.

Questa guerra viene ancora persa.

La propaganda viene creduta solo nel Paese che la crea. Altrimenti, i fili si aggrovigliano.

 

I russi non hanno “perso la guerra della propaganda” – l’Occidente era il burattino di sé stesso.

La prova è semplice.

 Dal 2022 sono aumentati in Russia in modo esponenziale il sostegno a Putin e alla SMO e la repulsione per l’Occidente.

 E il sostegno alla Russia sta crescendo nel Sud globale.

Ma per la prima volta dal 1945, la guerra sul campo di battaglia viene vinta dallo Stato Maggiore russo.

Non sono sicuro di cosa significhi. 1945?

 

La Russia ha ottenuto una vittoria (con difficoltà) nella seconda guerra cecena, in Georgia, in Siria (parzialmente – gli americani sono ancora lì) e finora in Ucraina. Non è stato solo lo Stato Maggiore – i generali – a farlo – la Russia non è gli Stati Uniti – ma tutti – militari, diplomatici, soldati sul campo.

L’incertezza che rimane è se il Presidente Vladimir Putin continuerà a limitare i piani di guerra dello Stato Maggiore affinché Putin possa andare a negoziare con gli americani a condizioni che rinuncino alla smilitarizzazione e alla denazificazione del territorio ucraino tra Kiev e il confine polacco, e concedano al regime di Kiev il controllo illimitato delle città a est – Kharkov, Odessa, Dnepropetrovsk.

Lo trovo strano.

Putin ha detto pubblicamente che lascia la pianificazione della guerra allo Stato Maggiore.

Putin ha continuamente confermato il suo impegno per la smilitarizzazione e la denazificazione di tutta l’Ucraina, che faceva parte del primo piano di pace del 2022.

Pensando al di là della SMO, tuttavia, Putin si sta chiaramente preoccupando di rappresentare la sua disponibilità a negoziare.

Questa posizione è, ovviamente, essenziale per la creazione di un’alleanza multipolare di nazioni, i BRICS e simili.

 Sta dicendo al mondo: “Potete parlare con noi come partner alla pari”.

 

Allo stesso tempo, sa che l’Occidente non può negoziare onestamente, come ha dimostrato più e più volte.

Il loro è solo il linguaggio del potere.

Quindi, deve parlare il linguaggio della ragione.

Ha anche indicato che tutta l’Ucraina russa, che comprende Kharkov, Odessa e Dnepropetrovsk, deve poter scegliere.

Ciò significa referendum democratici, proprio come per i quattro oblast che si sono uniti alla Russia.

 Putin è particolarmente irremovibile sul fatto che Odessa e Kharkov siano città russe – e anche Kiev.

Helmer scrive ancora:

Giorni prima dell’incontro con Orban, Putin aveva annunciato l’abbandono degli obiettivi di smilitarizzazione e denazificazione dell’Operazione militare speciale in cambio del “ritiro completo di tutte le truppe ucraine dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e dalle regioni di Zaporozhye e Kherson”.

Si riferiva all’incontro di Putin con i funzionari del Ministero degli Esteri del 14 giugno. Ma cosa ha detto Putin in realtà?

Ribadisco:

 una volta che Kiev avrà accettato la linea d’azione proposta oggi, compreso il ritiro completo delle sue truppe dalla RPD, dalla RPD e dalle regioni di Zaporozhye e Kherson, e avrà iniziato questo processo con serietà, saremo pronti ad avviare tempestivamente e senza indugio i negoziati.

Ribadisco la nostra ferma posizione:

L’Ucraina dovrebbe adottare uno status neutrale e non allineato, essere libera dal nucleare e sottoporsi a smilitarizzazione e denazificazione.

Ciò non accadrà senza una resa incondizionata, ovviamente.

(julianmacfarlane.substack.com/p/john-helmer-and-putin)

 

 

 

 

“Scott Ritter” denuncia il pericoloso

 tentativo di mettere a tacere

la libertà di parola e di stampa.

 Comedonchisciotte.org - Redazione CDC - Movisol.org – (29 Agosto 2024) – ci dice: 

Il 7 agosto, l’FBI ed altri agenti federali hanno fatto irruzione nell’abitazione di Scott Ritter, ex marine, ex ispettore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, membro del Veteran Intelligence Professionals for Sanity (VIPS) e uno dei più espliciti avversari della politica statunitense di guerra permanente e di cambi di regime.

Ritter è stato spesso ospite dello Schiller Institute e dell’International Peace Coalition (IPC).

 Alla riunione dell’IPC del 16 agosto egli ha spiegato perché il “partito della guerra” vuole metterlo a tacere.

Tra l’altro, ha detto:

“Personalmente ritengo che stiamo affrontando una delle più grandi minacce esistenziali per l’umanità, quella, incombente, di un conflitto nucleare tra gli Stati Uniti e la Russia…

Da tempo parlo del pericolo di guerra nucleare…

Gli Stati Uniti sono diventati una nazione in cui la democrazia è stata corrotta da un complesso militare-industriale permanente che si è sposato con il Congresso degli Stati Uniti.

Siamo una nazione dipendente dalla guerra;

la nostra economia richiede la guerra.

Quindi, affinché l’America continui a esistere, dobbiamo essere costantemente alla ricerca di conflitti che alimentino il complesso militare-industriale.

 

“Se ci si oppone a tutto questo, si viene considerati nemici.

 Io sono stato preso di mira come nemico degli Stati Uniti.

 La settimana scorsa, la mia casa è stata perquisita.

 Non da 400 agenti speciali [in riferimento al raid contro la residenza di Lyndon LaRouche nel 1986], ma da oltre 20; un’esperienza a dir poco spiacevole.

“Il mio reato non è affatto un reato.

 Mi hanno accusato di non essermi registrato come agente straniero ai sensi del Foreign Agent Registration Act.

Perché non mi sono registrato come agente straniero?

Perché non sono un agente straniero, sono un giornalista.

Sono un membro della stampa. Sono un americano leale.

Lavoro per me stesso e i miei doveri e la mia lealtà sono esclusivamente verso gli Stati Uniti d’America.

Sono una persona che ha giurato di difendere la Costituzione contro tutti i nemici, stranieri e nazionali…

 

Di che cosa hanno paura?

Hanno paura che io denunci il governo per le menzogne che sta raccontando sul conflitto in Ucraina… e sulla Russia stessa, alimentando la piaga della russofobia…”.

“Si tratta di una modalità operativa molto pericolosa che il Dipartimento di Giustizia e l’FBI stanno cercando di imporci.

Ricordo alla gente che la libertà di parola è solo questo: libertà di parola.

Non ci possono essere limitazioni.

Certo, non ci si può alzare in un teatro affollato e gridare ‘Al fuoco!’, ma si può denunciare il governo per una cattiva politica.

In effetti, è dovere e responsabilità dei cittadini americani e di una stampa libera fare proprio questo…

“L’amministrazione Biden ha riconosciuto apertamente di aver tolto il segreto, in modo selettivo, a informazioni che sapeva sbagliate, che sapeva non complete, allo scopo di diffonderle al popolo americano per influenzare il dibattito.

Il governo sta ingannando il popolo americano su un conflitto in Ucraina che, a causa di questo inganno, lo rende cieco di fronte ai pericoli e potrebbe portare a una guerra nucleare.

È quindi dovere di una stampa libera parlare.

“È quello che faccio io, ed è quello che fanno altri.

 E ora stanno cercando di metterci a tacere.

 Quindi, vorrei solo chiedere a tutti di essere consapevoli di ciò che sta accadendo. Come ha detto” Helga” [Zepp-LaRouche], se la gente si fosse radunata intorno a “Lyndon LaRouche” quando la sua abitazione fu perquisita, forse questi eccessi oggi non ci sarebbero.

(Movisol.org).

(movisol.org/scott-ritter-denuncia-il-pericoloso-tentativo-di-mettere-a-tacere-la-liberta-di-parola-e-di-stampa/).

 

 

 

CONTO ALLA ROVESCIA PER

CRISI, CATASTROFE E COLLASSO.

Theburningplatform.com – Redazione – (26-8.2024) – ci dice:

"Tutte le tirannie governano con la frode e la forza, ma una volta che la frode viene smascherata, devono fare affidamento esclusivamente sulla forza".

(George Orwell)

"Il futuro sta diventando confuso. Le linee di visione si stanno restringendo. Ma ora sono disperati. Tutti i sentieri conducono all'oscurità".

(Frank Herbert – Duna)

 

Cercare di decifrare il percorso da percorrere diventa sempre più difficile di giorno in giorno.

 Siamo intenzionalmente bombardati da disinformazione, disinformazione e propaganda da parte della classe dominante, progettati per distrarci dal loro vero scopo, dalla loro vera agenda e dai loro veri piani per imprigionarci nei loro tecno-gulag, mangiando insetti zebe nei nostri tuguri delle dimensioni di un container, usando le nostre CBDC emesse dal governo per sopravvivere, a meno che non osiamo mettere in discussione la narrativa approvata – con il risultato che il nostro rating di credito sociale scende nella zona del terrorismo interno – facendoci bandire ed evitare dalla società.

Questo è il Nuovo Ordine Mondiale che la folla di Davos ha progettato e attuerà come un Grande Reset, se riuscirà a mantenere e aumentare il controllo sugli Stati Uniti e sul resto del mondo occidentale nei prossimi sei mesi.

 

So che molti blogger/analisti dipendono dai clic, dai like e dalle iscrizioni ai loro siti web/social media per guadagnarsi da vivere, quindi prevedono costantemente l'Armageddon entro la prossima settimana, e non succede mai.

Questa routine del "ragazzino che gridava al lupo" ha fatto sì che anche il pensiero critico tra noi diventasse compiacente e indifferente mentre acceleriamo verso il nostro terribile appuntamento con il destino.

Ci scrolliamo di dosso l'Ucraina che invade la Russia e bombarda una centrale nucleare, mentre la Bielorussia sposta le truppe verso il confine con l'Ucraina, Putin bombarda Kiev e l'equipaggiamento militare statunitense viene impiegato dal personale militare statunitense contro la Russia.

 

Escludiamo la possibilità che l'Iran stia effettivamente organizzando una risposta devastante contro Israele, provocando una risposta ancora più ampia da parte di Israele, e che gli Stati Uniti vengano trascinati nel conflitto con l'Iran, perché siamo già stati qui e non è successo nulla.

E nulla potrebbe accadere di nuovo nella prossima settimana, ma la Quarta Svolta non si de-intensificherà MAI.

Ci saranno sangue, morte e guerra su vasta scala prima che questa Crisi venga risolta.

Personalmente, credo che i prossimi sei mesi determineranno il corso dell'umanità per il prossimo secolo e oltre.

Non credo che sia un'iperbole quando si fa un passo indietro e si osserva il quadro generale.

È così facile perdersi nelle minuzie insignificanti, perché vogliono che tu ti perda nelle minuzie insignificanti, mentre il processo decisionale consequenziale viene preso dai burattinai miliardari a porte chiuse.

Questa “Quarta Svolta” dovrebbe raggiungere il suo sanguinoso epilogo intorno al 2032, sulla base di precedenti storici.

Naturalmente, con le armi nucleari, tutto potrebbe finire in un batter d'occhio.

Siamo in una battaglia esistenziale tra il bene e il male e, a differenza dei film, non c'è alcuna garanzia che i buoni alla fine vinceranno.

Siamo persi in una bufera di bugie, con fazioni super-elitarie che si contendono il potere e il controllo sulle nostre vite.

Le persone che vogliono solo essere lasciate in pace a vivere la loro vita in pace, con la libertà di dire e fare ciò che vogliono, vengono vittime di bullismo, tiranneggiamento, sorveglianza, censura, tassazione e spinte al limite da coloro che tirano le leve di questa società.

 

La maggior parte delle persone non vuole o non è in grado di affrontare i fatti brutali della nostra realtà attuale.

Si aggrappano al loro pregiudizio di normalità, non credendo e minimizzando le inconfondibili minacce catastrofiche che li guardano in faccia.

Come “James Stockdale” affermò molti decenni fa, non si può confondere la fede che supereremo le forze del male che stiamo affrontando, con la disciplina e gli enormi sacrifici che dovremo fare per ottenere la vittoria su quelle forze del male.

La folla del pregiudizio della normalità, con la testa ben piantata sotto la sabbia, non sarà in grado di sedersi fuori da questa caotica, violenta e sanguinosa puntata di questa Crisi della Quarta Svolta.

 Le parti devono essere schierate. Le scelte devono essere fatte.

Sarà richiesto di assumere un comportamento angosciante.

 Il 2Nd L'emendamento dovrà essere utilizzato per mantenere il 1 San Emendamento.

Se mai la citazione di Lenin, "Ci sono decenni in cui non succede nulla; e ci sono settimane in cui succedono decenni.", applicato, sono passate sei settimane da quando il Deep State/Governo Invisibile ha tentato di assassinare Trump a Butler, in Pennsylvania.

 Gli eventi si sono verificati a un ritmo vertiginoso ed è difficile determinare quali incidenti sono stati progettati e quali si stanno verificando naturalmente.

Come teorico della cospirazione morto nella lana, che ha bisogno di nuove teorie del complotto perché tutte le mie si sono avverate, credo che la maggior parte di ciò a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane sia stato progettato da fazioni super-elitarie in competizione che si contendono il controllo del nostro governo in una lotta per la vita o la morte per governare la nostra fine come impero in preda al rantolo della morte.

Come ha notato Dylan negli anni '60, i tempi stanno cambiando.

 Le acque del debito sono cresciute e noi stiamo affondando come un sasso.

 

Vieni a radunarti intorno alla gente

ovunque tu vada

e ammetti che le acque

intorno a te sono cresciute

e accetta che presto

sarai fradicio fino alle ossa

Se vale la pena di risparmiare il tuo tempo

per te, allora è meglio che inizi a nuotare o affonderai come un sasso

Per i tempi che stanno cambiando.

 

(Bob Dylan – I tempi stanno cambiando)

 

Con il debito nazionale già sopra i 35 trilioni di dollari, che genera 1,1 trilioni di dollari di interessi passivi all'anno, i nostri leader continuano ad accumulare 6 miliardi di dollari di debito al giorno (4,2 milioni di dollari al minuto) sulle nostre spalle, a distruggere il nostro tenore di vita attraverso l'implacabile inflazione creata dalla Fed, a condurre guerre non dichiarate in tutto il mondo, a riportare senza battere ciglio dati economici dimostrabilmente falsi per mantenere la loro facciata di impero Potëmkin, cospirare con la Fed e i suoi proprietari di Wall Street per spingere il mercato azionario ai massimi storici, prima di tirare fuori il tappeto in un momento di loro scelta.

Sanno che le masse ignoranti sono disinteressate e/o incapaci di comprendere le macchinazioni che usano per mantenere calme le pecore, mentre le portano al macello.

 

La scorsa settimana hanno riferito in sordina che 818.000 posti di lavoro che hanno segnalato come esistenti erano completamente falsi.

Sapevano che erano falsi quando li hanno denunciati, ma tu devi fare quello che devi fare per mantenere la tua ricchezza, il tuo controllo e il tuo potere.

 Una buona regola empirica è che qualunque cosa il governo riporti come tasso di disoccupazione o tasso di inflazione, raddoppialo per avvicinarsi al numero reale.

L'uso di numeri reali rivelerebbe che il paese è in recessione e lo è da oltre un anno. Dovresti sempre guardare quello che fanno, piuttosto che quello che dicono, per capire la verità.

“Powell” ha detto al mondo questa settimana che taglierà i tassi a settembre e continuerà a tagliarli.

Perché dovrebbe fare una cosa del genere quando il mercato azionario è ai massimi storici, i prezzi delle case sono ai massimi storici (il 75% in più rispetto al picco del 2006), l'occupazione è ai massimi storici, il PIL è in forte crescita e l'inflazione è ancora superiore del 50% rispetto all'obiettivo della Fed?

Perché sa che i numeri riportati sono una bugia e i suoi capi sanno che riaccendere l'inflazione farà salire le loro azioni e renderà il loro debito meno gravoso.

Un catastrofico crollo del debito e degli asset è in arrivo.

Ma la musica continua a suonare, quindi tutti continuano a ballare.

Forse vogliono che il collasso avvenga sotto l'occhio di Trump per mettere un ultimo chiodo nella sua bara, convincendo le masse ignoranti che è stata colpa sua, permettendo loro di rovesciare il suo regime e introdurre il loro nuovo ordine mondiale di “CBDC”, punteggi di credito sociale, città dei 15 minuti, insetti per te e caviale per loro, sorveglianza del Grande Fratello, e la guerra con la Russia e la Cina.

Quando staccheranno la spina a questa di debito, inizierà la “Grande Presa”, e si aspettano che le masse implorino di essere salvate.

La pandemia Covid è stata il banco di prova e la stragrande maggioranza si è inchinata per temere la propaganda e le misure autoritarie per essere "salvata" dai loro onnipotenti padroni.

Useranno di nuovo lo stesso piano di gioco.

I loro piani diabolici sono sotto gli occhi di tutti, ma la maggior parte continua a fissare i loro Gadget, a condurre le loro bozze di fantacalcio, a indebitarsi ulteriormente comprando merda di cui non hanno bisogno, ingurgitando le sostanze chimiche tossiche commercializzate come cibo, credendo che votare per una delle due opzioni “Uni party” selezionate cambierà il nostro corso, e sono tutti in guerra contro quei malvagi dittatori “Putin” e “Xi”.

 C'è una rima o una ragione per gli eventi che hanno avuto luogo nelle ultime settimane, e i prossimi tre mesi sono già orchestrati con un risultato predeterminato?

E, se è così, questo risultato è progettato per generare una risposta da parte delle varie fazioni in competizione, che consenta alla vera élite al potere di implementare ulteriori aspetti del loro programma totalitario di Great Reset?

Ho cercato di decifrare cosa diavolo sta succedendo da quando il finto presidente del manichino per la demenza è stato sacrificato di proposito sull'altare del dibattito il 27 giugno dai suoi burattinai perché sapevano che i suoi pantaloni che cagavano, che sniffava i bambini e che mangiava il gelato non sarebbero stati sufficienti questa volta.

Hanno bisogno che i seggi siano abbastanza vicini da poter attivare la loro macchina dell'imbroglio per rubare di nuovo le elezioni.

 Quelle false schede elettorali per posta non si riempiranno da sole e verranno scaricate nei bidoni di raccolta alle 3:00 del mattino.

Era chiaro che Biden avrebbe perso in modo schiacciante, quindi dovevano modificare i loro piani.

 

Il piano A, l'assassinio di Trump prima della convention del RNC, è fallito di un centimetro.

Non c'è dubbio nella mia mente che la CIA, i servizi segreti e lo Stato profondo abbiano colluso per eliminare Trump, perché percepiscono che la sua elezione minaccia il loro continuo controllo sulle leve del potere in questo paese e sui nostri regimi fantoccio europei.

Hanno cercato di ripetere il copione di Oswald "pistolero solitario/capro espiatorio ucciso", e hanno fallito, ma i loro portavoce mediatici di regime hanno seppellito la storia, e a nessuno sembra fregarsene un cazzo, proprio come piace allo Stato Profondo.

Sei un pazzo della cospirazione se non credi alla loro ridicola narrativa di finta incompetenza.

È diventato subito evidente che il loro finto gioco di Biden che si ricandida era uno scherzo quando i loro co-cospiratori lacchè nei media si sono rivoltati contro Slow Joe nello stesso identico momento.

A tutti loro è stato dato il promemoria per rendersi conto improvvisamente che le sue capacità mentali erano inesistenti dopo aver soppresso attivamente il fatto che era un cadavere afflitto da demenza per tutto il tempo in cui era in carica.

 Il piano B è stato attivato.

La scelta della diversa, vacua e chiacchierona comunista da parte dei burattinai dello Stato Profondo, come salvatrice della Repubblica, anche se è un essere umano veramente stupido che non ha mai avuto un pensiero originale in vita sua, può significare solo una delle due cose.

O sono così sicuri delle loro operazioni di imbroglio negli stati in bilico che credono di poter produrre una ripetizione del 2020 o non vogliono vincere.

La scelta di Tim al posto di Josh Shapiro come vicepresidente indica che non vogliono vincere.

Con Shapiro avrebbero avuto molte più possibilità di vincere in Pennsylvania, cosa che devono vincere.

 C'è stato uno sforzo monumentale da parte dei media di regime per produrre sondaggi falsi che mostravano Kamala in vantaggio o addirittura con Trump. Questo è un ingrediente essenziale per rubare le elezioni con schede elettorali false e illegali per posta di immigrati infilati nelle urne dai lacchè pagati da Soros.

Sulla base della quantità di denaro che stanno spendendo qui in Pennsylvania, con annunci di Kamala ogni tre minuti, sembra che i poteri forti vogliano installare un altro burattino stupido, che farà come gli viene detto e dirà tutto ciò che il gobbo dice loro di dire.

Con Kamala possono continuare la distruzione della nazione, saccheggiando la ricchezza, mantenendo il confine spalancato, promuovendo la devianza, distruggendo la Costituzione e istigando l'inizio della Terza Guerra Mondiale per mantenere sazio il complesso militare industriale.

Potrebbero essere in grado di neutralizzare Trump, come hanno fatto durante il suo primo mandato con il Russia gate, l'impeachment e una truffa, ma non è così controllabile come l'ottuso chiacchierone.

 Temono la sua potenziale punizione e lo scatenamento di qualcuno come “RFK Jr”. in un ruolo di procuratore generale o direttore della CIA.

 Sarebbe troppo pericoloso per gli psicopatici dello Stato Profondo.

Ecco perché cercheranno di assassinare di nuovo Trump se il suo vantaggio sembra insormontabile.

L'altro grande sviluppo delle ultime settimane è il fatto che stiamo combattendo attivamente una guerra con la Russia.

Tutti sanno che abbiamo fornito un paio di centinaia di miliardi di "aiuti militari" a Zelensky, che sono essenzialmente incanalati verso i trafficanti di armi statunitensi, dopo che Zelensky e i suoi burocrati nazisti hanno preso la loro fetta.

Ma l'invasione della Russia e gli attacchi puntuali dei droni su ponti, raffinerie di petrolio, centrali nucleari e altri obiettivi civili sono stati condotti con hardware statunitensi, pianificazione logistica statunitense e operatori di droni statunitensi.

L'esercito ucraino impoverito è incapace di condurre operazioni su questa scala e non ha l'acume tecnologico per utilizzare la tecnologia americana.

Pertanto, il personale statunitense sta conducendo operazioni militari contro la Russia, il che significa che stiamo conducendo una guerra non dichiarata contro Putin, e lui lo sa.

Questo è stato il piano dei neoconservatori dal 2014.

 Attirare la Russia in operazioni militari in Ucraina al fine di esaurire il loro esercito e il loro tesoro.

Dopo due anni di sanzioni e 200 miliardi di dollari nel buco nero di Zelensky, la Russia sta vincendo, l'Ucraina è stata dissanguata dagli Stati Uniti e dal loro burattino Zelensky e le sanzioni hanno schiacciato le economie dell'UE.

 Gli Stati Uniti hanno fatto saltare in aria l'oleodotto Nordstream e continuano a spacciare sciocchezze assolutamente ridicole su alcuni ucraini ubriachi che lo fanno saltare in aria dal loro gommone.

 

Putin ha mostrato un'enorme moderazione nel non annientare Kiev e nell'infliggere un vero dolore ai cittadini ucraini

 Ma ho la sensazione che la sua pazienza si stia esaurendo.

I neoconservatori, come “Graham”, “Nuland” e la maggior parte degli psicopatici corrotti al Congresso, credono che l'inizio della Terza Guerra Mondiale ripristinerà in qualche modo la gloria di un impero che sta accelerando verso il collasso a tutti gli effetti.

Questa convinzione è una follia totale, da parte di coloro che non hanno mai combattuto in guerra e non conoscono gli orrori del combattimento.

 Saranno lieti di sacrificare i nostri figli per conservare ed espandere la loro ricchezza, il loro potere e la loro gloria.

Sembra che negli ultimi due mesi si siano verificati anni di eventi storici, e temo che i prossimi tre mesi saranno caratterizzati da eventi che saranno discussi nei libri di storia tra decenni, mentre oggi leggiamo del Grande Crollo, della Grande Depressione e della Seconda Guerra Mondiale.

Coloro che costituiscono il governo invisibile (alias Deep State, Oligarchi, Elite al potere), manipolando e plasmando le menti delle masse, continuano a usare tutti i mezzi a loro disposizione per sopprimere la libertà di parola e mantenere il loro controllo:

 arrestando l'amministratore delegato di Telegram, minacciando Musk, estradando Kim Dotcom, torturando Assange per anni, costringendo Snowden in esilio russo, censurando i dissidenti e gettando le persone in prigione per proteste pacifiche ed esercitando il loro diritto alla libertà di parola.

La strategia del manichino da seminterrato che hanno usato per tenere il pubblico all'oscuro della demenza di Biden nel 2020 è stata tentata di nuovo con la puttana di Willie Brown, poiché la tengono nascosta dai giornalisti che fanno domande che rivelerebbero la sua immensa stupidità e incapacità di pensare in piedi.

Era sempre molto meglio in ginocchio.

Sulla base dei precedenti di Kamala negli ultimi quattro anni per quanto riguarda le rivolte BLM, il sostegno ai blocchi Covid e alle vaccinazioni forzate, la sua esibizione da zar di frontiera, il suo insabbiamento delle facoltà mentali in declino di Joe, l'associazione con le politiche economiche che hanno creato un'inflazione massiccia e rovinato la vita di milioni di persone e la scelta di un pazzo di estrema sinistra come suo vicepresidente, Dovrebbe avere zero possibilità di diventare presidente.

Ma sappiamo che i presidenti vengono selezionati, non eletti.

E sappiamo che quelli che contano i voti sono tutto ciò che conta alla fine.

So che tutti vogliono che la loro squadra vinca e a breve termine importa se Harris o Trump saranno alla Casa Bianca per i prossimi quattro anni.

Ma nessuno dei due impedirà al paese di ricadere nel suo destino rovinoso con la storia.

Tutti gli imperi muoiono, è solo questione di “se crollano violentemente o semplicemente svaniscono nel tramonto”.

L'impero americano se ne andrà con il botto, poiché è gestito da psicopatici narcisisti decisi a distruggere l'umanità se non può governare il mondo.

L'elezione di Trump può permettere che il catastrofico crollo venga messo in pausa per un momento, ma non c'è nulla di sostanziale che possa fare per invertire decenni di decisioni sbagliate e una torre traballante di debito pronta a crollare da un momento all'altro, mentre il mondo perde fiducia nell'USD.

Se i poteri forti lo scelgono, Trump potrebbe essere il fesso che tiene la borsa quando la tirano.

 Non c'è davvero via di scampo, come descritto da “Ludwig von Mises” molti decenni fa.

Con un debito di 35 trilioni di dollari e in aumento di un trilione ogni pochi mesi, la nostra espansione del credito ha raggiunto il suo limite.

Il collasso è inevitabile.

"Non c'è modo di evitare il collasso finale di un boom causato dall'espansione del credito.

L'alternativa è solo se la crisi debba arrivare prima come risultato dell'abbandono volontario di un'ulteriore espansione del credito, o più tardi come una catastrofe finale e totale del sistema monetario coinvolto.

La scelta di Harris continuerebbe il tragico corso che abbiamo intrapreso negli ultimi quattro anni, con i suoi gestori che hanno completato la distruzione della nostra società, della nostra cultura e del nostro sistema economico.

I prossimi tre mesi potrebbero vedere l'inizio della Terza Guerra Mondiale, l'ultima pandemia pesantemente commercializzata (vaiolo delle scimmie, influenza aviaria, variante covid 9.0, West Nile o qualche virus delle zanzare di Gates), più tentativi di omicidio, incidenti terroristici sotto falsa bandiera per creare il caos civile e, se Trump vince, le città bruciano mentre i terroristi BLM e ANTIFA vengono attivati da Soros e Obama.

Non so cosa accadrà nei prossimi mesi, ma so che non sarà privo di eventi.

 Le “Quarte Svolte” si intensificano sempre verso violenti sconvolgimenti, morte, distruzione, e chiari vincitori e vinti.

 Indipendentemente dall'esito di queste elezioni, la violenza seguirà poiché la parte perdente non accetterà la sconfitta.

 Mi aspetto che la guerra civile sia accompagnata da un conflitto globale mentre viaggiamo verso un qualche tipo di climax e risoluzione entro il 2032, ventiquattro anni dopo che questa crisi è stata innescata nel 2008 dalla Fed e dai suoi proprietari di Wall Street.

Non importa quanto pensiate di essere preparati per le terribili sfide che vi attendono, il livello di violenza che probabilmente travolgerà il mondo sarà scioccante e sconcertante anche per gli individui più duri e duri.

C'è qualcuno davvero preparato al fatto che i propri conti bancari vengano prosciugati da entità oscure;

scaffali vuoti di generi alimentari;

 la rete elettrica è fuori uso, gli attacchi dall'interno e dall'esterno;

E orde di bande armate che vagano per le strade e le campagne?

Il caos regnerà, soprattutto se Trump riuscirà a sfidare le probabilità ed essere eletto.

Coloro che hanno cospirato contro di lui sono disposti a distruggere il mondo piuttosto che affrontare le conseguenze dei loro piani di tradimento.

La fine di un impero, che rifiuta di accettare il suo destino preordinato, non sarà bella

. I fatti sono inequivocabilmente negativi, e i sentimenti, le sciocchezze di genere, le stronzate sulla diversità e l'inclusione, e ciò che vi viene detto di credere dai media di regime e dai vostri gloriosi leader, non avranno importanza quando ogni giorno diventerà una questione di vita o di morte.

Mi sono imbattuto in una canzone di “Bob Dylan” di 62 anni fa intitolata” Let Me Die” in “My Footsteps”, che è stata ispirata dalla Guerra Fredda e dalla costruzione di rifugi antiaerei alla fine degli anni '50 per sopravvivere a un attacco nucleare.

 I testi sono inquietanti e probabilmente più applicabili oggi di quanto non lo fossero nel 1962.

La mia interpretazione è che dobbiamo continuare a vivere le nostre vite al massimo, dicendo la verità al potere, comprendendo che la propaganda vomitata dai nostri presunti leader non sono altro che bugie, la paura è la loro tattica per controllarci e spingerci verso la guerra, e potremmo aver bisogno di prendere posizione contro la tirannia e morire dove stiamo.

Rannicchiarsi in un bunker mentre lo Stato Profondo saccheggia la nostra nazione non è la scelta di persone che hanno a cuore il futuro e sono disposte a combattere per le future generazioni non ancora nate.

Tutti dovranno chiedersi se sono disposti a morire sulle loro orme per una causa più grande.

 Le risposte determineranno il corso futuro della storia.

Che tipo di americano sei?

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

 

 

 

PIANO MARSHALL PER L’ENERGIA:

GLI USA DICHIARANO GUERRA

ALL’EUROPA CON LA COMPLICITÀ

DEI MAGGIORDOMI.

Inchiostronero.it -Augusto Grandi – Redazione Electo - (29 – 08 – 2024) – ci dice:

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

 E poi esistono anche problemi di capacità di comprensione.

Però i maggiordomi europei di Washington questa volta avranno difficoltà a far finta di niente.

Perché anche un idiota, purché onesto, capirebbe che il piano Marshall ipotizzato dagli Usa per favorire la transizione ecologica è una dichiarazione di guerra all’Europa.

Ne ha scritto, su “Foreign Affairs”, “Brian Deese”, già direttore del “National Economic Council” della Casa Bianca dal 2021 al 2023.

E che sia una fregatura per il Vecchio Continente lo ha capito anche il Corriere della Sera.

Tajani e il governo italiano, evidentemente, no.

“Dovrebbe essere tanto generoso nei confronti dei nostri alleati, quanto apertamente filoamericano nei suoi interessi”, ha detto “Deese”.

In pratica “Deese” sostiene che, per contrastare la Cina (la grande ossessione yankee), gli Stati Uniti devono coinvolgere il Sud globale, o parte di esso, in un grande sforzo per l’energia nucleare e per quella rinnovabile, acquistando le tecnologie Usa.

 Riproponendo, dunque, le linee del piano Marshall originale, con i Paesi europei “aiutati” dai dollari americani ad acquistare prodotti e tecnologie statunitensi, per rimarcare il distacco dall’Unione Sovietica.

 

Maggiordomi europei al servizio di Washington.

Anche questa volta gli Usa metterebbero a disposizione, a pagamento, la propria tecnologia sovvenzionata dai finanziamenti pubblici, per evitare che il Sud globale si rivolga alla tecnologia cinese a prezzi vantaggiosi.

E l’Europa, in tutto questo contesto?

Totalmente tagliata fuori.

 Con industrie, non sovvenzionate poiché Bruxelles non vuole gli aiuti di stato, sempre meno competitive, con costi più elevati, con mercati sempre più ristretti. Un’Europa costretta a barcamenarsi tra dazi sempre più alti, imposti dalla guerra commerciale di Washington contro Pechino, che danneggiano i prodotti europei, e sanzioni assurde – imposte sempre da Washington – che eliminano altri potenziali mercati e mettono fuori mercato le produzioni europee.

Ed i maggiordomi?

Muti, a parte le occasioni in cui ribadiscono la fedeltà al padrone statunitense.

“Bacia la mano che ruppe il tuo naso

Perché le chiedevi un boccone.”

Ma Ursula ed i suoi complici cosa ne sanno di Fabrizio De André?

(Augusto Grandi - Redazione Electo).

 

 

 

 

 

Il piano di Israele per

Gaza diventa visibile.

Unz.com - Mike Whitney – (28 agosto 2024) – ci dice:

 

L'unità 601 del Combat Engineering Corps dell'IDF sta ripulendo una vasta fascia di terra nel centro di Gaza, dividendo il territorio lungo 25 miglia in due parti.

 Il cosiddetto corridoio di Netzarim (Highway 749) – che attraversa Gaza da est a ovest – fornirà un trasporto più veloce per le truppe dell'IDF che lavorano nell'area e funzionerà anche come parte vitale del cordone di sicurezza israeliano che separa il nord dal sud.

Non c'è dubbio che gli avamposti militari saranno stabilità lungo il corridoio e in località lungo la costa occidentale.

L'obiettivo di queste azioni è quello di proteggere lo sviluppo di nuovi insediamenti che saranno costruiti a nord del corridoio.

 In breve, il governo israeliano sta usando la sua guerra contro Hamas per distogliere l'attenzione dal suo vero obiettivo, che è l'espansione dello Stato ebraico sul territorio palestinese.

Non sorprende che le attività di Israele nel nord abbiano provocato evacuazioni di massa che hanno intensificato la sofferenza della popolazione traumatizzata.

Secondo il” Cronaca Palestinese”:

Le Nazioni Unite hanno annunciato martedì che Israele ha emesso tre nuovi ordini di evacuazione per oltre 19 quartieri nel nord di Gaza e Deir Al-Balah, portando il numero di ordini di evacuazione di massa a 16 nel solo mese di agosto, il che lascia solo l'11% della Striscia di Gaza non toccata dagli ordini di evacuazione.

Solo l'11% di Gaza è stato risparmiato – 16 ordini di evacuazione israeliani nel solo mese di agosto, “Palestinese Chronicle”.

Come abbiamo notato in precedenza, i palestinesi vengono cacciati dal nord per fare spazio a nuovi insediamenti che saranno costruiti nel prossimo futuro.

 Il corridoio di “Netzarim” funge da zona cuscinetto critica che separa queste nuove colonie da potenziali attacchi da parte dei militanti palestinesi.

 Israele intende mantenere il controllo su Gaza ponendo restrizioni ai movimenti e designando aree in cui i palestinesi possono riunirsi.

 In altre parole, i palestinesi saranno rifugiati nel loro stesso paese.

Questo è un estratto da un articolo del “World Socialist Web Site” :

La popolazione di Gaza, che prima dell'inizio del genocidio era di oltre 2 milioni, è ora stipata in un'area di soli 41 chilometri quadrati, ovvero l'11 per cento della superficie totale di Gaza, con il restante 89 per cento sottoposto a ordine di evacuazione da parte delle forze di difesa israeliane.

Questo è il piano di Netanyahu in poche parole:

 

Ridurre il campo di concentrazione di Gaza a un mero 11 per cento delle sue dimensioni originali.

Trasferisce la popolazione nella posizione designata.

Dividere il territorio per consentire l'attività di insediamento e l'espropriazione delle riserve di gas al largo della costa.

Neutralizzare qualsiasi opposizione all'espansione israeliana.

Ecco un video del canale 14 di Israele che conferma che l'IDF sta pianificando di occupare in modo permanente la Striscia di Gaza.

 

Sorprendentemente, un articolo pubblicato mercoledì sulla CNN conferma la nostra analisi e ammette che i piani postbellici di Israele prevedono di "tagliare la striscia in due" e mantenere un "punto d'appoggio operativo permanente nell'area".

 E mentre l'autore non verifica la nostra teoria sullo sviluppo degli insediamenti, i lettori possono trarre le proprie conclusioni.

 Israele non investirebbe mai così tanti soldi e sforzi in un'operazione che non estendesse i confini dello stato israeliano.

 Ecco la CNN :

Un'immagine satellitare del 6 marzo rivela che la strada est-ovest, che è stata in costruzione per settimane, ora si estende dall'area di confine tra Gaza e Israele attraverso l'intera striscia larga circa 6,5 chilometri, dividendo il nord di Gaza, compresa Gaza City, dal sud dell'enclave.

Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno dichiarato alla CNN che stavano utilizzando la rotta per "stabilire un punto d'appoggio operativo nella zona" e consentire "il passaggio delle forze e delle attrezzature logistiche".

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha svelato un piano, ottenuto dalla CNN, al suo gabinetto di sicurezza il 23 febbraio per un futuro post-Hamas per Gaza, che include la "completa smilitarizzazione" dell'enclave e la revisione dei suoi sistemi di sicurezza, amministrazione civile ed educazione.

 I palestinesi che vivono a Gaza temono che i piani di sicurezza postbellici di Israele limiteranno ulteriormente la loro libertà di movimento...

La strada israeliana che divide Gaza in due ha raggiunto la costa mediterranea, mostrano le immagini satellitari, CNN.

Tenete presente che questi sviluppi stanno avendo luogo mentre i diplomatici israeliani stanno attualmente conducendo negoziati di cessate il fuoco al Cairo.

Perché Hamas dovrebbe accettare un accordo con Israele quando Israele è in procinto di sequestrare altra terra Palestinese e rafforzare l'occupazione?

Non lo faranno, il che significa che il bagno di sangue continuerà per il prossimo futuro.

Hamas non ha altra scelta.

 Ecco un estratto da un post dell'autore “Anthony Lowenstein”:

.... L'obiettivo di Israele a Gaza è l'occupazione a lungo termine e la costruzione di piccoli insediamenti, che lentamente si trasformano in qualcosa di molto più sostanziale.

L'editore di @haaretzcom delinea il cupo stato di avanzamento:

"Il discorso pubblico in Israele è incentrato sugli ostaggi e sul loro destino, ma Netanyahu li considera un fastidio mediatico, un ariete dei suoi oppositori politici e una distrazione dall'obiettivo:

 un'occupazione prolungata della Striscia di Gaza , o - come ha ripetutamente dichiarato dallo scoppio della guerra - "controllo di sicurezza israeliano".

Il controllo della rotta di Filadelfia e del "corridoio di sicurezza" lungo il confine consente a Israele di circondare i confini terrestri di Gaza e di isolarla dall'Egitto.

 Il controllo della rotta stradale di “Netzarim” in pratica divide la parte settentrionale di Gaza, dove pochi palestinesi rimangono con case e infrastrutture distrutte, dalla parte meridionale dell'enclave costiera, traboccante di rifugiati dall'intera Striscia.

"In pratica, si sta elaborando un accordo a lungo termine per "il giorno dopo". Israele controllerà la Striscia di Gaza settentrionale e caccerà via i 300.000 palestinesi ancora lì.

Il maggiore generale (in carica) “Giora Eiland,” l'ideologo della guerra, propone di farli morire di fame o di esiliarli, come leva per sconfiggere Hamas.

La destra israeliana immagina un insediamento ebraico nell'area, con un vasto potenziale immobiliare di comoda topografia, una vista sul mare e la vicinanza al centro di Israele.

"I 57 anni di esperienza dell'occupazione della “Cisgiordania” e di “Gerusalemme Est” indicano che si tratta di un lungo processo che richiede molta pazienza e capacità di manovra diplomatica.

Domani non verrà costruita una grande città ebraica a Gaza, ma i progressi saranno fatti acro per acro, casa mobile per casa mobile, avamposto per avamposto, proprio come a “Hebron”, “Elon Moreh” e “Gilad Farm”.

E di tutta la Cisgiordania da cui verranno cacciati tutti i palestinesi.(Pulizia Etnica).

La Striscia di Gaza meridionale sarà lasciata ad Hamas, che dovrà prendersi cura dei residenti indigenti sotto assedio israeliano, anche dopo che la comunità internazionale avrà perso interesse nella storia e si sarà spostata su altre crisi.

Netanyahu crede con certezza che, dopo le elezioni statunitensi, l'influenza dei dimostranti pro-palestinesi sulla politica americana diminuirà, anche se vincerà la vicepresidente Kamala Harris". (Haaretz)

 

Come molti altri analisti, ho completamente frainteso le intenzioni di Israele a Gaza.

 Dopo aver annientato una città dopo l'altra da nord a sud, ho dato per scontato che Netanyahu avesse un piano per violare il valico di Rafah e spingere due milioni di palestinesi nel deserto del Sinai.

Ora capisco che mi sbagliavo; non è questo il piano.

 Potrebbe essere stata la strategia originale, ma il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi ha preventivamente schierato una parte considerevole del suo esercito al confine per impedire a Israele di eseguire il suo piano di pulizia etnica.

Date un'occhiata ai titoli:

 

L'Egitto schiera 40 carri armati per rafforzare il confine con Gaza mentre incombe l'offensiva di Rafah.

Le immagini mostrano filo spinato, fortificazioni ampliate sul lato del confine del Sinai, con il Cairo che teme che gli abitanti di Gaza possano cercare riparo dall'operazione delle IDF tentando di attraversare il confine con l'Egitto.

L'Egitto schiera convogli militari al confine di Gaza mentre aumentano le tensioni con Israele, sono stati avvistati veicoli blindati per il trasporto di personale diretti al confine tra Egitto e Gaza, mentre il presidente Sisi insinua che Israele è "delirante". (Middle East Eye).

 

L'Egitto rafforza la sicurezza al confine mentre si avvicina l'offensiva israeliana a Gaza, “Reuters”.

L'Egitto schiera i carri armati vicino a Gaza prima dell'offensiva israeliana di Rafah.

Immagini recenti rivelano fortificazioni intensificate, tra cui filo spinato e barriere ampliate, lungo il lato del Sinai del confine. (i24 News).

 

Perché l'Egitto non permetterà ai palestinesi vulnerabili di attraversare il suo confine. (NPR).

 

Quindi, forse, Netanyahu ha scartato il suo piano originale di pulizia etnica per evitare una vera e propria conflagrazione con l'Egitto?

Non lo sappiamo con certezza.

Ma quello che sappiamo è che la fine del gioco di Israele per Gaza è ora in piena vista.

L'area a nord del corridoio sarà occupata da coloni israeliani impegnati nell'ideale sionista, mentre la popolazione autoctona sarà lasciata a languire in una povertà opprimente in tendopoli improvvisate tagliate fuori dal mondo esterno.

 

 

 

 

L’ESPROPRIO DI MASSA A NOSTRA INSAPUTA»

Di Ruggiero Capone Postato da 48 minuti fa 15 minuti letti 0  0  18

 

In tanti durante la pandemia gridavano che necessiterebbe processare Mario Draghi

 

 

 

 

L’ESPROPRIO DI MASSA

A NOSTRA INSAPUTA.

Inchiostronero.it - Ruggiero Capone – (30-08- 2024) – ci dice:

 

In troppi iniziano a domandarsi che certezze ci siano perché non vadano in fumo sacrifici e patrimoni dell’uomo di strada; di quella gente comune che grazie a lavoro e diritti connessi ha potuto pagare mutui, acquisire legittimamente case e terreni.

In tanti durante la pandemia gridavano che necessiterebbe processare Mario Draghi ed i suoi più stretti consiglieri e collaboratori, nonché i silenti complici che vegetano con modalità saprofite tra Bruxelles, Strasburgo, Francoforte e Amsterdam.

Un processo che chiarisca tombalmente chi ha ceduto i nostri beni e la nostra libertà ad entità finanziarie internazionali, del tutto simili nella progettualità alla mai defunta “Compagnia delle Indie”, a cui le “corone del Vecchio Continente” assegnavano il monopolio di beni e attività commerciali nelle colonie:

 erano società di capitali e, nel 1700, un potentissimo massone della banca d’Inghilterra aveva predetto al giocatore “John Law” (l’inventore della carta moneta) che nel futuro stato moderno avrebbero garantito ai pochi la supremazia sui popoli.

 A conti fatti le multinazionali stanno dimostrando di saper rivolgere la vecchia politica della Compagnia delle Indie, tramite fisco e leggi imposte alla politica, contro i popoli europei ed occidentali, depredandoli di ogni bene registrato e tracciabile.

(E i prestiti bancari registrati come “passivo bancario “anziché come “attivo   bancario “ dovuto alla potenza della moneta creata dal nulla dalle banche  e quindi non rubricato in bilancio come “attivo” e quindi “utile tassabile”! N.D.R).

Le entità di controllo nazionali sulle attività di borsa, come l’italiana CONSOB per esempio, vigilano solo sui casi locali di “prestazione abusiva di servizi d’investimento e di offerta abusiva di prodotti finanziari”:

così riescono solo a fermare le centinaia di truffette locali, ma non chi genera congiunture economiche sfavorevoli e crisi globale o, peggio, mette a leva finanziaria i patrimoni di ignari abitanti d’intere regioni.

L’operazione è davvero semplice, e funziona come il Monopoli che, notoriamente, è il gioco di contrattazione più famoso del mondo;

 il cui scopo finale è diventare monopolista, ossia restare l’ultimo “finanziere” al mondo, il padrone del Pianeta.

Riassumiamo così la cosa:

 nelle loro periodiche riunioni Warren Buffett, George Soros, Larry Fink, Dominic Morgan, Patrick Dempsey e qualche altro che ora non viene a mente, si riuniscono e si accordano su progetti di sviluppo planetario.

Ovvero come e quanto investire perché possa passare un oleodotto, decollare l’estrazione mineraria (terre rare per esempio), disegnare nuove rotte navali, costruire una città dal nulla e raderne al suolo una vecchia, tagliare i fondi ad uno stato loro nemico o finanziare una rivolta o la politica perché cambi il corso della storia in una nazione.

Questa tipologia progettuale funziona come il Monopoli, e le ipotetiche poste a leva finanziaria sono le case e i terreni di ignari cittadini, i patrimoni d’interi stati, come porti, aeroporti, isole, monumenti, musei, sperimentazione chimica e farmacologica su umani ed animali, terreni ed acque.

Tutto passa sulla nostra testa, ed anche su quella di chi ci governa, perché le norme internazionali che hanno permesso commercialmente la globalizzazione, quindi acquisizioni in paesi lontani da New York, Londra ed Amsterdam, prevedono che il destinatario finale sia l’ultimo ad essere informato:

in pratica il gioco funziona come le norme europee, che calano sulla testa di noi italiani come un fortunale improvviso, e la politica ci dice che non si possono fermare, perché calate da un Olimpo legalmente più potente del governo che regge lo stato.

In America Latina gli effetti di questo gioco sono visibili da sempre.

“Nella provincia di Celendin, a 77 chilometri da Cajamarca, a nord del Perù – racconta” Veronica Silva” (che da anni si batte per i diritti umani in America latina) – la libertà di movimento è stata ridotta ai minimi termini, da quando la multinazionale “Yanacocha”, di proprietà della “New Mont Corporation”, ha acquistato i terreni della zona per ampliare la miniera d’oro omonima e sviluppare il progetto estrattivo “Conga£.

Ha comprato anche la strada pubblica che conduce a casa di” Máxima” e alla comunità di Santa Rosa, dove vivono circa 200 famiglie.

“Yanacocha” possiede tutto, tranne una terra.

Da 24 anni, Máxima Acuña Chaupe”, 44 anni e meno di un metro e cinquanta di altezza, vive a “Tragadero Grand”e, nei suoi 24,8 ettari farciti d’oro, e non intende andarsene”. I

l 9 agosto del 2011 la multinazionale” New Mont Corporation” ha fatto irruzione nei terreni di proprietà della contadina, usando le ruspe e con il consenso della polizia:

il pezzo mancante al suo piano d’espansione è stato conquistato con la forza, nonostante “Máxima” avesse legittimamente acquistato quelle terre nel 1994.

 

«E gli occhi dei poveri riflettono, con la tristezza della sconfitta, un crescente furore.

Nei cuori degli umili maturano i frutti del furore e s’avvicina l’epoca della vendemmia.»

(John Steinbeck,” Furore”)

Nel 1996 “Yanacocha” aveva comprato centinaia di ettari direttamente dalla comunità di “Sorochuco”, e mancava solo il terreno di “Máxima”;

 la proprietaria non è stata interpellata, è stata cacciata con la forza e denunciata per aver invaso illegalmente il suo stesso terreno:

questo è frutto d’una legge statunitense ben nota, che permette alle multinazionali di espropriare palazzi o intere aree geografiche quando le società di capitale arrivano a detenere la maggior parte delle quote.

 L’esempio classico è il palazzo di dieci appartamenti:

l’immobiliare di una struttura finanziaria ne acquisisce otto;

quindi, procede legalmente ad espropriare gli altri due.

Negli Usa le multinazionali hanno anche i loro eserciti privati;

 infatti, nel caso del terreno di “Máxima” gli uomini della vigilanza privata della “New Mont Corporation” avevano provveduto allo sgombero con l’assenso della polizia peruviana.

 Del resto, “John Steinbeck” ci raccontava in “Furore” come i contadini Usa, già impoveriti dalla grande depressione del 1929, venivano espropriati delle terre e scacciati con le armi.

“Dominic Morgan”, Ceo della Jp Morgan, ha illustrato al WEF di Davos, ben due anni prima della Pandemia, la nota proposta che permetterebbe celeri espropri delle multinazionali in Occidente, nella nostra pacifica Europa.

 Atti forzosi, per certi versi simili a quelli che prevedeva l’Agip nel caso di rinvenimenti certi di giacimenti gassosi e petroliferi.

 

“Dominic” ha lasciato che fosse il capo della banca JP Morgan (Jamie Dimon) ad illustrare che “per rendere più rapido il procedimento autorizzatorio degli impianti fotovoltaici, ed in “genere green”, dovrebbe essere necessario l’esproprio”.

Questa timida ipotesi di cinque anni fa spalanca ora numerosi dubbi.

Perché è certo che i fondi immobiliari abbiano messo a disposizione molti terreni per futuri impianti d’energia alternativa, che su quei terreni sono stati concentrati investimenti, soprattutto che i proprietari dei terreni non sappiano d’aver ceduto a chi sradicherà alberi per piantare pannelli fotovoltaici o pale eoliche.

 Una grandissima truffa che passa sulle teste di tutti, e che nessuna CONSOB potrà mai fermare, perché la delega politica dei popoli appare arma spuntata a cospetto del conciliabolo del Monopoli.

In Italia espropriare un bene per pubblica utilità in favore d’una multinazionale è più facile che in Francia, e perché negli anni ’50 la politica doveva trovare soluzioni amministrative per favorire il passaggio di opere pubbliche e metanodotti:

quindi venne armata una legge che permetteva all’Agip d’operare manleva aggirando il proprietario, soprattutto per occupazioni d’urgenza, espropri e impianti di pubblica utilità;

disciplina rinvigorita ultimamente dagli espropri per pubblica utilità nelle zone terremotate di Marche e Abruzzo e soprattutto dal partenariato pubblico-privato che ha realizzato la “Tap” togliendo le terre ai contadini del Salento.

 

Gasdotto Trans-Adriatico.

Torniamo a monte, chiarendo di cosa dovrebbe rispondere l’ex direttore del Tesoro del 1991 Mario Draghi, che nel 1992 s’affacciava sullo yacht Britannia.

Perché a questo punto entra in ballo il MES, il meccanismo di stabilità.

Perché chi ha stretto accordi internazionali negli ultimi trent’anni sa bene che i mercati hanno messo i patrimoni italiani a leva finanziaria non informando i cittadini, trattandoli come si conveniva ai sudditi indiani della Regina Vittoria o ai congolesi di Leopoldo del Belgio.

Ora occorre il pretesto per l’esproprio, o quanto meno il motivo che consenta d’imporre all’Italia che i diritti di proprietà vengano convertiti in diritti concessori, come si conviene ai sudditi delle multinazionali.

Uno stato libero, uno stato che tutela i propri cittadini, processa i nemici del popolo.

Quindi si spera il governo non ceda alle pressioni di chi ci ha messo a leva finanziaria senza dircelo.

(Ruggiero Capone)

 

 

 

 

«LA CATASTROFE DI KURSK»

Di Redazione Inchiostronero Postato da 22 ore fa 7 minuti letti 0  0  76

 

L’Occidente è arrivato a considerare la narrazione della guerra più importante della guerra stessa

 

 

LA CATASTROFE DI KURSK.

Inchiostronero.it – Redazione -inchiostronero.it - (29-8-2024) – ci dice:

 

Secondo “Alistair Crooke” l’Occidente è arrivato a considerare la narrazione della guerra più importante della guerra stessa dal momento che permette di imporre un allineamento ideologico e rafforzarlo attraverso media compiacenti.

Così, ad esempio, non si è ragionato sulla capacità produttiva sufficiente a sostenere gli obiettivi militari, ma su quella di imporre una “realtà” immaginata che ogni giorno si sgretola un po’ richiedendo interventi di manutenzione narrativa.

Ha perfettamente ragione:

ancora adesso dopo due anni e mezzo di guerra si usa questa strategia per creare confusione sulla follia di Kursk, alterandone la vera portata, gli intenti e gli spaventosi risultati.

Gli ucraini hanno perso fino ad ora seimila tra gli uomini più addestrati e un migliaio abbondante di mezzi di tutti i tipi, ma in realtà non sono penetrati che per una trentina di chilometri in territorio russo, sguarnendo peraltro altre parti del fonte dove i russi ora avanzano più velocemente.

 Ma non si è trattato per nulla di un’idea di “Zelensky”, bensì di una trovata della “Nato” che aveva bisogno di qualcosa per riportare l’Ucraina nei titoloni e nella speranza di poter davvero raggiungere Kursk e la sua centrale nucleare:

la prova di questo sta non soltanto nel numero inconsueto di falsi mercenari occidentali presenti sul campo di battaglia – per cui chi ora si dice sorpreso dall’operazione, mente per la gola – ma soprattutto nel fatto che essi portassero con sé molti sistemi” EW” di origine europea e ancora segreti per disturbare i droni e azzerare le comunicazioni dell’avversario.

Li hanno montati sui veicoli di testa delle colonne e dei gruppi mobili per testarne l’efficacia, nella speranza che la sorpresa avrebbe fatto arretrare il nemico fono alla conquista dell’intero “oblast”.

 Questo è stato in parte un problema per i russi;

tuttavia, in pochi giorni essi hanno portato sul campo di battaglia un rivoluzionario sistema a guida ottica dei droni che così non possono più essere disturbati dalle interferenze elettroniche e hanno ripreso l’iniziativa, facendo strage di carri e mezzi corazzati.

Da ciò deriva una spiacevole realtà:

Kursk è stata un’idea della Nato che ha visto ben presto esaurirsi le ultime e ancora segrete realizzazioni militari dell’alleanza.

Ecco perché si può parlare di catastrofe:

 Kursk era una scommessa per alterare in qualche modo l’equilibrio strategico che vedeva il regime di Kiev esaurirsi in un bagno di sangue infinito, ma tale scommessa è stata persa nel peggiore dei modi dimostrando che l’avversario è in grado di replicare anche alle ultime “novità” occidentali in fatto di armi.

E ha rivelato il semplicismo ignorante che domina nei suoi circoli militari e politici occidentali quando hanno pensato che i russi dopo l’invasione del proprio territorio se la sarebbero presa con Putin.

La storia che segue a questo nuovo carnaio è solo sconfitta su sconfitta: la sistematica distruzione della rete elettrica ed energetica, il regolare annientamento di magazzini di armi, l’annullamento della capacità industriale non lasciano scampo.

Né si può seriamente pensare alla massiccia creazione di nuove truppe: nuovi dati sulla telefonia cellulare mostrano che ha popolazione del Paese sta subendo un tracollo.

Il numero di utenti mobili attivi in ​​Ucraina è ora di 16 milioni, le schede SIM attive sono circa 25 milioni.

Facendo un calcolo sia pure approssimativo sulle utenze governative, amministrative e militari l’ex primo ministro ucraino “Azarov” calcola che ora in Ucraina ci sono circa 18-19 milioni di persone contro i 38 milioni nel 2022.

 

I russi che combattono con le pale e le altre bufale del mainstream sulla guerra.

La partita è persa, ma qui subentra tutto il problema delle narrazioni “vincenti” sparse a piene mani negli anni precedenti: esse sono elementari, esclusivamente emotive, rifuggono dall’argomentazione e sono volte a creare un consenso sul nulla.

Vale a dire:

è difficile tornare indietro mentre l’avventura di Kursk ha definitivamente fatto saltare la possibilità di negoziati.

Così la Nato sarà costretta al confronto diretto non volendolo realmente e non potendolo sostenere.

(Redazione – inchiostronero).

 

 

 

 

 «LE IMBARAZZANTI PERSECUZIONI RELIGIOSE DI ZELENSKY»

Di Pino Cabras Postato da 5 ore fa 7 minuti letti 0  0  20

 

I lugubri personaggi del regime di Kiev

 

 

 

LE IMBARAZZANTI PERSECUZIONI

RELIGIOSE DI ZELENSKY.

Inchiostronero.it - Pino Cabras – (30-08-024) – ci dice:

 

Per l’Occidente, gestire una classe dirigente che rivendica orgogliosamente una continuità ideale con il nazismo, come i lugubri personaggi del regime di Kiev, è una bella gatta da pelare.

Hai voglia di fare marce antifasciste strumentali per denunciare un pericolo fascista laddove non c’è.

Con il nazismo che invece c’è, che ami segretamente e che armi pubblicamente, vorresti far finta di niente, ma è lì a farsi imbarazzanti selfie con i tuoi carri armati moderni e con gli elmetti del nonno che militava nelle SS.

Oppure è lì che si mette a perseguitare chiese cristiane, come nel caso della legge firmata da Volodymyr Zelensky che ha messo al bando il ramo della Chiesa ortodossa che fa riferimento al Patriarcato di Mosca.

 Prima del 2014 questa confessione costituiva la maggioranza dei cristiani residenti nella Repubblica Ucraina.

Ma perfino dopo gli scismi indotti artificialmente, le persecuzioni volte a far cambiare gerarchie di riferimento, le perdite di territori e le massicce emigrazioni, quella chiesa è ancora vicina al 30 per cento dei cristiani che vivono in quelle terre.

 Zelensky & C. hanno deciso che va abolita.

Cosa ci dicono questi numeri?

 Ci dicono una verità molto semplice che viene nascosta dall’ideologia bellicista che ha sequestrato il discorso pubblico europeo.

 La verità è che la Repubblica Ucraina – i cui confini furono funzionali nell’ambito di uno Stato che non c’è più, l’Unione Sovietica – era ed è ancora un crogiuolo etnico, un “melting post”, in cui gli slavi si sono scambiati e mescolati le ossa nel modo più lontano dal modello dello Stato-nazione monoetnico.

Trasformare le leve dello Stato per una gigantesca operazione nazionalistica russofoba e per costruire una piattaforma militare ostile a Mosca nei termini di una guerra senza possibili compromessi è quanto di più pericoloso e assurdo si possa immaginare, al punto da non farsi scrupolo di interferire in una delle libertà più delicate, quella religiosa.

Inutile aspettarsi qualche moderazione da parte di quelli che a Kiev si riconciliano con l’hitlerismo.

Inutile purtroppo aspettarsi reazioni anche dai servi dei servi mostruosamente ignoranti o ferocemente ottusi che siedono nelle cancellerie europee.

Solo il papa ha detto più o meno “Kiev, abbiamo un problema!”.”

Finanche un unico parlamentare della Verchovna Rada”, “Artem Dmytriuk”, aveva votato contro il bando che colpiva la confessione storicamente più rilevante in Ucraina.

Ebbene, è dovuto fuggire all’estero con la sua famiglia, che già denuncia tentativi di rapimento.

E Volodymyr che ti dice?

«Per quanto riguarda le persone che lavorano contro il nostro Stato, i traditori dell’Ucraina, che hanno aiutato o giustificato l’aggressione russa, che sono fuggiti dall’Ucraina, nascondendosi dalle responsabilità.

Il nostro Stato ha bisogno di risposte chiare riguardo a tali persone.

È una chiara responsabilità che tutti questi “compagni” ottengano ciò che meritano, non importa dove si nascondono e non importa dove fuggono».

Messaggio chiaro a chi si oppone anche solo parzialmente a questa follia.

A proposito di traditori:

proprio Zelensky, nell’ormai lontano 2019, divenne presidente promettendo di riconciliare il paese, di assicurare una tutela per la vasta popolazione di lingua russa, nonché di garantire la pace religiosa.

 Dopo un mese aveva già rinnegato tutto consegnando la sua presidenza e l’intera Ucraina alla continuazione della guerra iniziata dal regime nel 2014, fino poi ad abolire tutti i partiti favorevoli a un negoziato (in aggiunta ai partiti che già erano stati aboliti e perseguitati) e fino a scrivere per legge che è vietato negoziare con i russi.

 Cosa potrà mai andare storto in una guerra totale?

Questo è il campione dei valori occidentali che gli usurpatori del pubblico dibattito democratico in Occidente si sono scelti, pronti a imitarne le gesta su una scala più grande.

Gente che non batte ciglio di fronte alla persecuzione religiosa volete che si commuova di fronte alla tua persecuzione, una volta che arrestano chi consente una visione diversa del mondo?

Questa è la posta in gioco.

(Pino Cabras)

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