L’immensa bugia.
L’immensa
bugia.
L’immensa
bugia dei “media
pro-Davos”
sull’America che
avrebbe
autorizzato l’uso delle
sue armi contro la Russia, in Russia.
Mittdolcino.com
– Mitt Dolcino – (13 Settembre 2024) –
ci dice:
Ed
invece USA, Italia, Ungheria NON hanno autorizzato l’uso delle loro armi contro
la Russia!
Ma i
media continuano a confondere!
Davos, ossia prima di tutto Londra e Parigi,
necessitano una guerra e la propaganda lavora per loro.
Ma
Berlino è contro la guerra, da cui verrebbe devastata.
In
buona sostanza Londra e Parigi, i grandi perdenti a questo giro avendo perso
colonie e potere finanziario, stanno facendo di tutto per scatenare una guerra.
Mondiale.
Come
successo svariate volte in passato.
L’alternativa
è farsi ghigliottinare dai propri cittadini, o finire a combatterli casa per
casa (svolta
autoritaria vestita di nobili principi insomma, per “cancellare” il dissenso
della popolazione contro le élite storiche che al vertice han fallito, facendo
un disastro, tutto già visto).
Dunque
le armi inglesi e francesi vengono usate contro la Russia, ma non quelle
americane.
Infatti,
peccato per loro che l’America, ossia la NATO, non voglia usare le sue armi in
territorio russo.
E
nemmeno Italia ed Ungheria. E nemmeno la Svizzera.
Tradotto,
l’entente cordiale del 1904, una volta perse le colonie, sta cercando la guerra
mondiale, coi russi.
Una
necessità. In subordine vuole l’Ucraina, il Donbass in particolare, per le sue
ricche risorse.
Stesso
piano dei nazisti, identico, circa 80 anni fa.
Peccato
che la Germania, la sua élite, non voglia tale guerra.
Il
motivo è presto detto:
ormai
Russia ed USA si parlano, per evitare la guerra mondiale a tutti i costi.
Ossia
per preservare Yalta, correggendola.
A
questo punto è anche chiaro come:
fuori
Londra e dentro Pechino, che tranne Xi sembra convinta. E fine dell’euro e del
LIBOR, andiamo a giorni.
La
vedo difficile che questo presidente, che sembra avere 20 anni in meno
dell’originale, approvi l’uso di armi americane contro la Russia.
(Fonte: stampa svizzera)
(bluewin.ch/it/attualita/estero/biden-indossa-improvvisamente-il-cappello-di-trump-2363128.html)
E
Mosca e Washington, fatto fuori l’”asse di San Pietroburgo” che sparirà
formalmente quando sparirà Biden, stanno pure ricattando Berlino affinché non
entri in guerra con la Russia.
Convincendola,
con le minacce.
Altrimenti
se Berlino andasse in guerra, non solo ci sarebbe una guerra ai suoi confini
tedeschi, minaccia lato russo.
Ma soprattutto salterebbe per aria nottetempo
l’ultimo gasdotto che porta il gas russo in Europa via Baumgartner;
anzi soprattutto in Germania, minaccia lato
Americano, danno che riporterebbe la Germania indietro di 50 anni in un
inverno.
Da cui il ”nein” tedesco alla guerra in Russia
necessitata invece da Davos, Londra, Parigi.
Questa
è la triste realtà.
Che
magari non vedete nella sua interezza ma che potete facilmente verificare ad
esempio sui giornali italiani, tutti pro Davos (essi sono in larga parte di
proprietà delle élite locali, quelli che frequentano il Bilderberg, verificate
vi prego…); media che ormai NON fanno informazione ma propaganda. Propaganda
pro-Davos ben s’intende, stile R.S.I. di qualche anno fa.
Infatti
li leggete quasi ogni giorno propagandare: ripetuti ammiccamenti sull’uso di
armi americane in Russia, quasi che a ripetere mille e mille volte una bugia
questa diventi verità …
Alcuni
dicono addirittura, cosa fatta, fan intendere il povero lettore che le “armi
americane sono state davvero usate contro la Russia in Russia”.
Da
mesi.
Tutte
balle:
nessuna
autorizzazione USA a tale opzione d’uso. Di più, la NATO a comando americano –
Stoltenberg è solo il pupazzo politico ma il comando è militare ed americano,
con un oriundo come il “generale Cavoli” al vertice – è contraria al loro uso.
Evidentemente,
viene da dire, le armi usate fino ad oggi in Russia contro la Russia sono quasi
esclusivamente armi francesi ed inglesi, oltre che dei “loro alleati davosiani”
in questa tragica ed elitaria partita.
Esiste
la “Striscia di propaganda pro-Davos,” ossia di bugie.
Il
motivo di tali folli comportamenti EU, vera creatura con il suo euro delle élite
di Davos, in cui i Franco-Inglesi (Remainers) sono assai ben rappresentati, è
la disperazione di Davos stessa.
Non solo il loro progetto sta fracassando,
Green in primis.
Ma
anche i loro sodali economici anglo, Blackrock e Soros su tutti, essenza
britannica infiltrata in USA, che sembra abbiano investito pesantemente in
risorse Ucraine viene da dire che se vince Mosca loro perdono tutto.
Appunto,
è di pochi giorni fa la notizia che le risorse Ucraine valgono almeno o 33’000
miliardi di dollari…
memento
che le
grandi famiglie massoniche mondiali, poi diventate nobiltà di sangue europee diffuse nel
mondo via Imperi coloniali (poi diventate élite, principi, monarchi…), arrivano
tutte dallo stesso luogo, la Lotharingia, Worms e dintorni, alla caduta di Carlo Magno.
Idem le grandi élite economiche oggi
globaliste, tutte stessa estrazione, stessi riti, stesse devianze…
“Le guerre sono vettori di crescita
per l’economia”, dice l’élite economica europea pro Davos guerrafondaia (così Valerio De Molli,
amministratore delegato European House Ambrosetti: In Europa non imparano mai,
come sempre puntano ad impossessarsi della ricchezza della classe media
mandandoli a morir in guerra…)
Intanto
godetevi le strisce di false notizie, ammiccamenti, della stampa pro Davos per
convincere il popolino che la guerra contro la Russia è giusta, con il fine
recondito di mandare più tardi i loro cittadini a morire.
PRIMA
che i cittadini stessi, esausti dalle ruberie e dai privilegi del vertice,
inizino a tagliare la testa ai propri governanti europei artefici del
fallimento socio-economico-demografico nel vecchio continente (fallimento davanti ai nostri occhi,
ndr).
Questa
volta continente davvero vecchio e stantio, sul serio, con un inverno
demografico che uccide ogni crescita, da ciò la disperazione e la fretta delle élite
ex coloniali.
Europa,
lo ricordo, dove semplicemente il welfare è oggi insostenibile; dunque non
resta che de- popolare prima che sia troppo evidente (evidentemente l’uso di armi
biologiche sotto traccia è troppo lento!).
Stesso
cliché europeo-Schumpeteriano-Fabiano usato nei secoli; solo che oggi c’è
X.com, ovvero Musk, che fa girare le notizie.
Ed eventualmente i militari USA ad armare la
protesta popolare.
Grande
caos in vista in Europa, indubbio.
Purtroppo
la realtà dei fatti è a grandi linee tragicamente assimilabile a quanto sopra…
(MD)
Perché
i Missili “Storm Shadow”
Rappresentano
un Nuovo Punto
di
Scontro tra Putin e l’Occidente?
Conoscenzealconfine.it
– (15 Settembre 2024) - Daniele Bianchi – ci dice:
Gli
Stati Uniti e il Regno Unito hanno entrambi concordato di esaminare la
richiesta dell’Ucraina di revocare le restrizioni all’uso dei loro missili a
lungo raggio, compresi i missili “Storm Shadow”, in territorio russo.
Ma i
crescenti segnali provenienti dall’Occidente, secondo cui potrebbe approvare il
desiderio dell’Ucraina di utilizzare queste armi nel profondo del territorio
russo, hanno anche scatenato una brusca risposta (e una minaccia) da parte del
presidente russo Vladimir Putin.
Ecco
cosa sappiamo di queste armi a lungo raggio e perché sono al centro dell’ultima
escalation retorica durante la guerra della Russia contro l’Ucraina.
Cosa
Sono i Missili “Sturm Shadow”?
Lo
Sturm Shadow è un missile da crociera a lungo raggio lanciato dall’aria. Ciò
significa che i missili vengono lanciati da aerei militari in aria anziché da
terra. Possono colpire bersagli fino a 250 km (155 miglia) di distanza.
Utilizzati
dallo spazio aereo ucraino, potrebbero colpire in profondità nel territorio
russo.
Se le restrizioni all’uso dei missili Sturm
Shadow, forniti dal Regno Unito ma sviluppati e realizzati utilizzando
componenti statunitensi, venissero revocate, gli obiettivi russi in località
come Kursk, Mille rovo e Rostov potrebbero essere più facili da colpire.
Lo
Sturm Shadow è stato sviluppato da una collaborazione franco-britannica.
È
prodotto da una joint venture che include l’Italia.
Ogni missile costa 1 milione di dollari e sono
in grado di danneggiare o distruggere le infrastrutture militari russe,
compresi i depositi di armi e i bunker.
Potrebbero
anche intercettare e ridurre l’impatto degli attacchi militari russi sulle
infrastrutture civili ucraine, ha affermato “Keri Giles”, consulente senior del
programma Russia ed Eurasia presso il “think tank Chatham House” con sede a
Londra.
Il
Regno Unito ha confermato di aver inviato missili Sturm Shadow in Ucraina nel
maggio 2023.
Tuttavia, sono stati forniti a Kiev a
condizione che l’Ucraina utilizzi missili a lungo raggio solo all’interno dei
propri confini e non li lanci nel territorio russo.
Cosa
Chiede Zelensky?
Per
mesi, Zelensky ha ripetutamente chiesto ai suoi alleati di consentire l’uso di
missili a lungo raggio per colpire obiettivi all’interno della Russia.
In una
riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina (UDCG) dei
rappresentanti dei paesi dell’UE e della NATO il 6 settembre, ha affermato: “Abbiamo bisogno di avere questa
capacità a lungo raggio, non solo sul territorio diviso dell’Ucraina, ma anche
sul territorio russo, in modo che la Russia sia motivata a cercare la pace”.
A
luglio, Zelenskyi ha chiesto al neoeletto primo ministro britannico Keri
Stormer chiarimenti sulla capacità di Kiev di utilizzare Sturm Shadow.
I
razzi a lungo raggio farebbero una grande differenza per l’Ucraina?
I missili a lungo raggio potrebbero fornire
all’Ucraina nuove capacità tattiche, come la capacità di colpire obiettivi
distanti.
Sebbene
possano dare all’Ucraina un vantaggio, non sarebbero necessariamente
sufficienti a sconfiggere la Russia, affermano gli esperti.
“Non
dovremmo pensare a nessun singolo sistema d’arma come a un’arma miracolosa che
cambierà radicalmente la guerra”, ha affermato “Giles”.
Qual è
la Posizione degli Stati Uniti e del Regno Unito?
Finora
gli USA e il Regno Unito non hanno permesso all’Ucraina di usare missili a
lungo raggio per obiettivi all’interno della Russia. Gli esperti affermano che
ciò è dovuto al timore di causare un’escalation regionale della guerra.
Ad
agosto, il consigliere per le comunicazioni sulla sicurezza nazionale della
Casa Bianca, “John Kirby”, ha dichiarato in una conferenza stampa che l’idea
che l’Occidente e la NATO siano in guerra con la Russia è “un divertente
esempio di propaganda di Putin”.
Il
Segretario di Stato “Antony Blinker” e il suo omologo britannico, il Ministro
degli Esteri “David Lamy”, hanno visitato congiuntamente Kiev mercoledì scorso
e hanno promesso un ulteriore importo complessivo di 1,5 miliardi di dollari in
aiuti economici all’Ucraina.
Zelenskyy
ha chiesto la revoca delle restrizioni e, mercoledì, ha postato su “X”
ringraziando i leader per avergli fatto visita. “È importante che le
argomentazioni ucraine siano ascoltate. Ciò include le armi a lungo raggio”, ha
scritto.
Durante
l’incontro a Kiev, “Blinker” ha affermato che Washington avrebbe esaminato
questa richiesta “con urgenza”, molto probabilmente venerdì a Washington,
quando il presidente degli Stati Uniti” Joey Biden “incontrerà “Stormer”.
“Ci
siamo adattati e modificati in base alle esigenze e ai cambiamenti del campo di
battaglia, e non ho dubbi che continueremo a farlo”, ha aggiunto Blinker.
Ciò
avviene dopo che i paesi occidentali hanno affermato che l’Iran ha fornito
missili a corto raggio alla Russia.
Teheran
però lo nega.
Cosa
Dice la Russia?
Il
presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato giovedì che se i paesi
occidentali autorizzassero l’uso di missili a lungo raggio da parte
dell’Ucraina in territorio russo, sarebbero direttamente coinvolti nella
guerra.
“Significherà
niente di meno che il coinvolgimento diretto dei paesi NATO, degli Stati Uniti
e dei paesi europei nella guerra in Ucraina.
Questa
sarà la loro partecipazione diretta e questo, naturalmente, cambierà
significativamente l’essenza stessa, la natura stessa del conflitto”, ha detto
ai media statali russi.
Sulla
base di queste nuove minacce, la Russia sarà costretta a prendere “azioni
appropriate”, ha affermato Putin.
Sebbene
non abbia spiegato in dettaglio quali sarebbero queste misure, questo solleva
la prospettiva di un’escalation, affermano gli esperti.
All’inizio
di questo mese, la Russia ha annunciato che sta modificando la sua dottrina
nucleare.
Non sono stati rivelati ulteriori dettagli sui
cambiamenti che la Russia, la più grande potenza nucleare del mondo,
apporterebbe.
Come
Potrebbe Rispondere la Russia?
Secondo
gli esperti, le minacce di Putin hanno fatto temere che la guerra possa
intensificarsi all’interno o all’esterno dell’Ucraina.
“Una
risposta normale e standard della Russia a qualsiasi sviluppo che non le piace
è quella di intensificare i suoi attacchi terroristici contro l’Ucraina”, ha
detto “Giles”.
Putin
non ha spiegato cosa intende con “azioni appropriate”.
Tuttavia,
un conflitto armato o persino un attacco nucleare non sono le uniche azioni che
la Russia potrebbe intraprendere per scoraggiare gli alleati occidentali
dell’Ucraina, ha detto “Giles”.
Ha
detto che la Russia potrebbe intensificare le campagne di sabotaggio in tutta
Europa e finanziare gruppi “terroristici” occidentali, spesso visti come “proxy
sostenuti dalla Russia”, che si impegnano in attacchi incendiari, attacchi
fisici e intimidazioni.
La
Russia potrebbe lanciare attacchi contro il personale dei governi occidentali
di stanza in luoghi al di fuori dell’Europa, come il Medio Oriente o l’Estremo
Oriente, ha affermato.
Inoltre, Putin potrebbe espellere altri
diplomatici occidentali, oltre ai sei diplomatici britannici accusati di
spionaggio venerdì.
Cosa
Succederà Adesso?
“La
paura dell’escalation da parte degli Stati Uniti e la riluttanza a prendere
misure per scoraggiare la Russia, consentono alla Russia e ai suoi partner
della coalizione di intensificare a piacimento”, ha affermato “Giles”.
“Se
dimostri alla Russia di essere forte e determinato, la Russia non aumenterà”,
ha aggiunto “Samantha de Bender”, una ricercatrice associata anch’essa con sede
nel “Russia and Eurasia Programme “presso “Chatham House”.
“Questo
non significa che l’escalation sia impossibile”.
Ha
aggiunto che Putin ha minacciato un’escalation a seguito del coinvolgimento
occidentale sin da febbraio 2022, quando è iniziata la guerra.
La
“linea rossa” di ciò che è off limits per gli alleati occidentali viene
tracciata e ridisegnata, ha spiegato.
“L’Occidente
ha armato l’Ucraina a pezzetti, fornendole solo le armi sufficienti per
mantenerla in vita e non abbastanza per aiutarla a liberare il suo territorio”,
ha affermato.
“L’Occidente deve capire qual è la vera linea rossa e
non deve dare più armi all’Ucraina”.
(Daniele
Bianchi)
(oltrelalinea.news/perche-i-missili-storm-shadow-rappresentano-un-nuovo-punto-di-scontro-tra-putin-e-loccidente/).
Il
commissario europeo francese
Thierry
Breton si dimette e attacca
von
der Leyen per "governance discutibile"
Politico.eu
- Eddy Wax , Elisa Braun , Clea Caulcutt , Max Griera – (16 settembre 2024) –
ci dicono:
In una
lettera infuocata, Breton ha accusato il capo della Commissione di aver cercato
di convincere Emmanuel Macron a scaricarlo.
BRUXELLES
— Il commissario europeo francese Thierry Breton si è dimesso lunedì e ha
accusato la sua responsabile Ursula von der Leyen di averlo indebolito, di aver
posto fine al suo mandato a Bruxelles e di aver gettato nel caos la transizione
di potere dell'UE.
Il
presidente francese Emmanuel Macron ha candidato Breton per un secondo mandato
a Bruxelles, ma Breton ha staccato la spina, accusando la presidente della
Commissione von der Leyen di aver agito alle sue spalle per convincere Macron a
scaricarlo.
"Qualche
giorno fa, nella fase finale dei negoziati sulla composizione del futuro
Collegio, avete chiesto alla Francia di ritirare il mio nome, per motivi
personali che in nessun caso avete discusso direttamente con me", ha
scritto Breton in una lettera a von der Leyen, pubblicata su “X”.
La
mossa è una svolta esplosiva e inaspettata nella transizione di potere
post-elettorale dell'UE, che è già stata ostacolata dalla politica nazionale e
dal tentativo di von der Leyen di formare un “Collegio di Commissari” con un
equilibrio di genere.
Finora
paesi tra cui Slovenia e Romania hanno ritirato candidati maschi sotto
pressione di von der Leyen, sostituendoli con donne.
"Negli
ultimi cinque anni, mi sono sforzato instancabilmente di sostenere e promuovere
il bene comune europeo, al di sopra degli interessi nazionali e di partito. È
stato un onore", ha scritto Breton nella sua lettera.
"Tuttavia,
alla luce di questi ultimi sviluppi, ulteriore testimonianza di una governance
discutibile, devo concludere che non posso più esercitare i miei doveri nel
College", ha scritto.
Breton
ha accusato von der Leyen di offrire alla Francia un portafoglio più influente
se Macron avesse cambiato candidato, una tattica che avrebbe provato con i
paesi membri più piccoli dell'UE.
Le
tensioni sul potenziale portafoglio della Francia nella prossima Commissione
europea sono aumentate negli ultimi giorni tra Parigi e Bruxelles.
"La
Francia non è soddisfatta dell'ambito del portafoglio assegnato a Thierry
Breton", ha affermato un alto funzionario francese del partito di Macron,
prima di prendere di mira le voci secondo cui il commissario scelto dall'Italia
avrebbe ottenuto un ambito incarico in economia.
Tra
Breton e la tedesca von der Leyen non scorre buon sangue, anzi, negli ultimi
cinque anni le due si sono scontrate ripetutamente, sia in pubblico che in
privato.
La
mossa di Breton implica che Parigi dovrà nominare un nuovo candidato
commissario.
Il
commissario francese aveva già anticipato l'annuncio con un post criptico sui
social media.
I
repubblicani indignati per un
possibile
tentativo di assassinio:
"Continueranno
a cercare di uccidere Trump."
Politico.eu
- Lisa
Kashinsky - Mia McCarthy – (15/09/2024) ci dicono
Le
denunce di violenza politica provenienti da tutto lo spettro politico hanno
rapidamente lasciato il posto a accuse di parte.
"Questa
retorica contro il presidente Trump, questa narrazione che sarà il prossimo
dittatore, che è il prossimo Hitler in arrivo, deve finire.
Basta così", ha detto il deputato “Mike
Waltz”.
Due
mesi fa i repubblicani hanno trasformato il primo tentativo di assassinio
contro Donald Trump in un grido di battaglia.
Ora stanno rispondendo a quello che avrebbe
potuto essere un secondo tentativo con un misto di sfida, indignazione e accuse
infondate.
Sebbene
il movente del sospettato sia rimasto poco chiaro domenica sera, alcuni
repubblicani hanno immediatamente sfruttato l'incidente ( in cui i servizi
segreti hanno aperto il fuoco su un sospettato che, secondo le autorità, si è
presentato con un fucile stile AK-47 vicino al campo da golf di Trump nel sud
della Florida ) per accusare nuovamente i democratici di aver messo in pericolo
Trump definendo
il candidato repubblicano una minaccia per la democrazia.
"Questa
retorica contro il presidente Trump, questa narrazione che sarà il prossimo
dittatore, che è il prossimo Hitler in arrivo, deve finire.
Basta
così", ha detto il deputato Mike Waltz (R-Fla.) in un'intervista con Fox
News domenica.
"E quando hai questa narrazione
proveniente dalla sinistra, dai media, persino dai funzionari eletti, che Trump
deve essere fermato con ogni mezzo necessario, non dovrebbe sorprendere nessuno
che queste persone vengano radicalizzate e agiscano in questo modo".
Alcuni
alleati dell'ex presidente hanno usato toni ancora più minacciosi.
"Continueranno
a cercare di uccidere Trump. Questo è solo l'inizio", ha scritto il
fondatore di “Turning Point USA” “Charlie Kirk” su “X”.
"Questo finirà solo quando vinceremo a
novembre".
La
campagna di Trump non ha suggerito un movente nella sua dichiarazione
sull'incidente.
In
altri messaggi della campagna di domenica, Trump ha chiesto "unità" e
"pace".
Trump,
che domenica non è rimasto ferito, è diventato il bersaglio di un potenziale
secondo tiratore in circostanze decisamente diverse da quando un uomo armato ha
aperto il fuoco a luglio durante il suo comizio a Butler, in Pennsylvania,
ferendo l'ex presidente e altre due persone e uccidendo un partecipante.
Lì, un Trump insanguinato si è alzato da terra
con un pugno in aria, l'immagine di sfida cementata dal suo grido di battaglia
"combatti, combatti, combatti" che ha echeggiato durante la sua
convention di nomina la settimana successiva.
I
repubblicani, spesso così profondamente divisi, si sono schierati quasi tutti
dalla sua parte.
Alcuni
hanno persino previsto che il tentativo di assassinio aveva appena suggellato
l'elezione per Trump.
E per
un breve periodo, i battibecchi tra i partiti, e la campagna presidenziale
stessa, si sono quasi fermati prima di tornare rapidamente in forma.
L'ex
presidente è uscito dall'incidente di domenica con un atteggiamento altrettanto
provocatorio, inviando dalla sua campagna messaggi del tipo "LA MIA DETERMINAZIONE È PIÙ
FORTE DOPO UN ALTRO TENTATIVO ALLA MIA VITA" e "NON MI ARRENDERÒ
MAI".
I
repubblicani gli hanno fatto eco rapidamente.
Dopo
aver fatto visita a Trump nella sua tenuta di Mar-a-Lago più tardi domenica, il
presidente della Camera” Mike Johnson” ha scritto su “X”:
"Nessun
leader nella storia americana ha sopportato più attacchi ed è rimasto così
forte e resiliente.
È inarrestabile".
Ma
questa volta non c'è un'immagine di Trump come quasi martire con cui radunare
le truppe, solo una foto pubblicata sui social media di Johnson e dell'ex
presidente che assumono entrambi la loro tipica posa con il pollice in su.
Trump è stato politicamente indebolito contro
un nuovo avversario, la vicepresidente Kamala Harris.
E
mentre Harris e il presidente Joe Biden sono stati informati sulla situazione
ed hanno espresso gratitudine per il fatto che Trump fosse al sicuro, i
democratici non hanno sospeso le loro attività di campagna.
E nel
giro di poche ore dall'incidente di domenica, le ampie denunce di violenza
politica provenienti da tutto lo spettro politico hanno rapidamente lasciato il
posto a accuse di parte.
Il
rappresentante Brian Mast (R-Fla.) ha definito la retorica dei democratici
"oltre il male" in un post che prende di mira MSNBC e il leader
democratico della Camera Hakeem Jeffries, che in precedenza nella giornata
aveva pubblicato un post sui "repubblicani MAGA estremi" che
limitavano l'accesso all'aborto.
(Dopo l'incidente, Jeffries ha pubblicato sui social
media:
"La
violenza politica non ha posto in una società democratica").
Un'altra
repubblicana della Florida, la rappresentante Anna Paulina Luna, ha anche
incolpato "la sinistra radicale" per aver promosso una "retorica
irresponsabile" che "sta causando dolore alle persone".
I
repubblicani hanno avuto una reazione simile dopo il primo tentativo di
assassinio contro l'ex presidente, incluso il senatore dell'Ohio JD Vance, che
non era ancora il compagno di corsa di Trump, che ha collegato senza fondamento
la sparatoria del comizio alla campagna di Biden.
(Vance ha offerto una risposta più misurata
all'incidente di domenica, scrivendo su “X” che Trump era "di buon
umore" e che il senatore avrebbe "abbracciato i miei figli molto
forte stasera e recitato una preghiera di gratitudine").
Ma a
differenza di luglio, questo incidente è "sovraccarico", ha detto
Matthew Bartlett, stratega del GOP ed ex nominato dall'amministrazione Trump.
"La
destra sembra essere ancora più offesa, o crede che in queste elezioni si stia
candidando contro qualcosa che farà di tutto per fermare un programma
politico".
Il
governatore della Florida “Ron DeSantis”, un tempo rivale di Trump per la
nomination presidenziale del partito repubblicano e che da allora lo ha
sostenuto, ha dichiarato domenica che lo Stato avrebbe avviato una propria
indagine sull'incidente.
Nel
frattempo, i legislatori repubblicani e gli alleati di Trump hanno chiesto di
aumentare nuovamente la sicurezza per l'ex presidente.
La
protezione dei servizi segreti di Trump è stata rafforzata dopo la sparatoria a
Butler.
Ma”
Ric Bradshaw”, lo sceriffo della contea di Palm Beach, ha ammesso domenica
durante una conferenza stampa che la sicurezza attorno a Trump non è così
rigida come sarebbe se fossimo ancora il presidente in carica.
"Questo
deve cambiare", ha scritto su “X” il leader della maggioranza della Camera
Steve Scalise (R-La.), lui stesso vittima di una sparatoria durante un
allenamento di baseball del Congresso.
"I
servizi segreti devono aumentare il livello di protezione nei suoi confronti
fino alle loro PIENE capacità".
Il
senatore Lindsey Graham (RS.C.) ha affermato che "è tempo di aumentare le
risorse" per il Secret Service e ha chiesto che l'agenzia torni sotto
l'ombrello del Dipartimento del Tesoro piuttosto che del Dipartimento della
sicurezza interna, dove attualmente risiede.
Waltz, il rappresentante della Florida che è
membro della task force del Congresso che indaga sul tentato assassinio di
Butler, ha affermato di aspettarsi che il Secret Service informi i legislatori
"questa settimana".
Biden,
in una dichiarazione rilasciata domenica sera, ha affermato di aver
"ordinato al mio team di continuare a garantire che i servizi segreti
abbiano tutte le risorse, le capacità e le misure di protezione necessarie per
garantire la continua sicurezza dell'ex presidente".
UNICREDIT
COMPRA UNA QUOTA
DI
COMMERZBANK. PERCHÉ?
Lapekoranera.it – (14/09/2024) - Manlio Lo
Presti (Scrittore ed esperto di banche e finanza) -ci dice:
La
stampa italiana si è celermente e dettagliatamente profusa nella diffusione
degli aspetti tecnici dell’operazione di acquisto del 7% delle azioni di
Commerzbank ufficializzata pochi giorni fa.
La
decisione non è stata improvvisata.
Le
azioni di due banche di dimensioni ragguardevoli non passano inosservate.
I documenti preliminari saranno stati valutati
dai ministeri di Francia perché l’amministratore delegato di Unicredit,
l’italiano Andrea Orcel, è un pretoriano della finanza americana poi approdato
a Parigi;
Germania
perché Commerzbank è il quarto istituto bancario tedesco e Italia perché
Unicredit primaria banca della ex-Italia ha sede formale, ma non sostanziale, a
Milano.
Sarebbe
stato interessante rendere disponibile il link dove poter leggere la relazione
autorizzativa della banca centrale europea scritta in un linguaggio ostile,
freddo, super tecnico ma pur sempre segnaletico.
Non
sappiamo il pensiero dell’ECOFIN – Consiglio “Economia e finanza”, responsabile
della politica dell’UE.
Non
sappiamo l’opinione del Ministero degli Esteri ed un parere dei Servizi de’
noantri sul livello di danni eventualmente indotti sulla sicurezza nazionale
della ex-Italia.
Nessuna
citazione di un parere della CONSOB.
Buio
assoluto a parte numerosi diligenti testi asettici infarciti di quotazioni
borsistiche inserite per emanare una sensazione di competenza.
Nessuna
opinione.
Eppure, stiamo parlando in una operazione che
– in apparenza – dovrebbe modificare gli equilibri del sistema finanziario e
bancario della ex-Europa.
Ancora
buio e subito nel paradiso dell’oblio:
c’è ben altro di più importante da raccontare:
ucraina, Israele, gli scontri coreografici ma inconsistenti dei duellanti
elettorali Usa, il complottismo, il fascismo eterno, l’ecologia con le
treccine, la promozione ossessiva del paradiso elettrico, la lotta autistica al
CO2, il genderismo.
Non
emergono analisi sulle motivazioni reali, al di fuori di una ovvia spiegazione
sul rafforzamento della posizione di mercato di Unicredit.
Quindi,
passerebbe come normale l’ipotesi che i germanici accettino una sudditanza,
peraltro finanziaria, dei Franchi?
Non è molto credibile.
Si sta
realizzando una nuova narrazione del “Gesta Dei per Francos” redatto nel 1107?
I giornali tedeschi non griderebbero al
tradimento allestendo barricate con decine e decine di interrogazioni
parlamentari nel Parlamento europeo?
La loro Corte suprema non sentenzierebbe
l’ennesimo parere contrario bloccante per tutti i 580.000.000 di europei, come
accaduto altre decine di volte?
Forse
si tratta di altro.
Secondo
le cronache, il costo di acquisto della quota appare basso. Perché?
Prima
ipotesi:
la
banca di Francoforte, quarta del sistema creditizio è in crisi a causa del
forte rallentamento del sistema economico germanico?
Prima
domanda:
l’apparato
germanico non ha a disposizione la piccola cifra dichiara dalla stampa di quasi
ottocento milioni di euro da sottoscrivere con una classica cordata?
La
severissima Banca centrale germanica è rimasta in silenzio, senza lanciare in
faccia i suoi soliti durissimi interventi trasmettendo le rituali ed incalzanti
veline alla stampa nazionale?
Questo
silenzio non è normale…
Seconda
ipotesi:
senza
insistere sugli aspetti operativi che possiamo leggere, ampiamente sceverati da
molti periodici, emerge un sospetto.
Il
prezzo appare troppo “basso”.
A cosa
dobbiamo questa generosità?
È
stato integrato con fondi neri reperiti oltremare, con importo superiore al
miliardo di euro?
Chi
avrebbe sborsato questa enorme integrazione?
Forse
la compratrice italo francese?
Per
quale scopo, considerato che si tratta di una decisione che poco ha poca
coerenza con normali e coerenti piani di espansione, soprattutto investendo in
una economia quasi al collasso?
Da chi verrebbe il possibile miliardo e oltre?
Unicredit
sta agendo da porta girevole?
Si
tratterebbe di una operazione guidata dai soliti americani-Cia-Nsa-Nato alla
quale nessuno può trovare da ridire?
Questa
decisione è stata pianificata ex-ante nel testo del piano economico e
finanziario che tutte le banche devono diffondere per ordine di BCE e della
banca centrale germanica?
Nessuno
ha proceduto ad una simile verifica.
Siamo di fronte ad una rilevante operazione di
riciclaggio per la copertura delle enormi spese per pagare i mercenari in
Ucraina?
Le cifre degli italo francesi sarebbero una
partita di giro erogata dagli Usa che non possono apparire direttamente come
autori?
Questa
notizia sarà dimenticata e vaporizzata dal tritacarne mediatico. C’è altro da
fare …
I
sospetti si traducono in domande, ma quasi nessuna domanda si traduce in una
risposta …
La
Complicità (Vergognosa) di
Google
con la Propaganda Israeliana.
Conoscenzealconfine.it
– (16 Settembre 2024) – Redazione – Lantidiplomatico.it – ci dice:
Sono
mesi, che Israele ha intrapreso una vasta campagna contro l’UNRWA per ottenere
che gli stati taglino i loro finanziamenti all’agenzia delle Nazioni Unite
destinata ai rifugiati palestinesi.
Mentre
gli operatori, le scuole e gli ambulatori dell’UNRWA a Gaza vengono uccisi e
bombardati senza pietà dagli israeliani, gli utenti di Internet negli Stati
Uniti e in Europa che vanno alla ricerca di informazioni sull’UNRWA su Google,
si sono recentemente trovati reindirizzati verso una destinazione gestita dal
governo israeliano.
Infatti
invece di essere introdotti al sito ufficiale dell’agenzia internazionale delle
Nazioni Unite dedicata ai rifugiati palestinesi, ancora prima del sito
ufficiale dell’agenzia dell’Onu, migliaia di persone sono state indirizzate a
un sito israeliano che racconta una storia diversa, dipingendo l’UNRWA come una
organizzazione di facciata per le attività di Hamas a Gaza.
Sono
mesi, che Israele ha intrapreso una vasta campagna contro l’UNRWA per ottenere
che gli stati taglino i loro finanziamenti all’agenzia delle Nazioni Unite
destinata ai rifugiati palestinesi.
Israele
punta il dito su Gaza ma sa benissimo che l’UNRWA è spesso decisiva per la
sopravvivenza delle vittime della pulizia etnica operata nei decenni scorsi
contro la popolazione palestinese.
È il
caso dei campi profughi in Libano. Per un periodo fortunatamente breve alcuni
governi si sono sottomessi alla campagna israeliana tagliando i finanziamenti.
Tra questi c’era anche l’Italia che poi, insieme ad altri governi occidentali,
ha avito la dignità di tornare sui propri passi.
Un
aspetto di questa campagna israeliana è stata l’offensiva digitale progettata
per erodere la fiducia nell’UNRWA tra il pubblico americano ed europeo.
L’annuncio
depistante di Israele compare ancora in cima ai risultati di ricerca di Google,
indirizzando così gli utenti a un sito gestito dal governo israeliano che
presenta l’UNRWA
come un
organismo collaboratore di Hamas.
Lanciata
intorno a gennaio, questa campagna ha portato molti a scoprire che i primi
risultati di ricerca per oltre 300 termini relativi a “UNRWA” e “UNRWA USA” non
portano ai siti web ufficiali dell’organizzazione, ma al sito gestito dal
governo israeliano.
La
campagna ha suscitato indignazione e critiche significative, con molti utenti e
dipendenti di Google che hanno espresso disagio per quella che descrivono come
una “astuta campagna per smantellare l’UNRWA in un periodo in cui le vite civili
a Gaza sono sotto assedio. “
In
tantissimi hanno chiesto alla direzione dell’azienda di rimuovere la campagna,
sostenendo che viola le politiche pubblicitarie di Google, dall’interferenza
politica vietata alla violazione del marchio.
Ci
sono state le proteste anche di alcuni dipendenti di Google, che temono che
l’azienda stia traendo profitto dalla diffusione di messaggi “controversi”.
Alcuni hanno persino presentato denunce formali alla direzione sulla questione.
Google
ha finora ignorato la maggior parte delle proteste, lasciando il sito
israeliano come primo nel motore di ricerca.
Questa
battaglia politica e digitale è molto più di una semplice competizione per i
risultati di ricerca di Google.
È parte di una campagna globale in cui ogni
clic può cambiare opinioni e influenzare il sostegno internazionale.
La
risposta migliore a questa arrogante interferenza israeliana su Google e alla
complicità della società statunitense con il genocidio dei palestinesi, è stato
il boom delle donazioni all’UNRWA, la quale ha raccolto oltre 32 milioni di dollari da circa
73.000 donatori nel 2023, rispetto ai circa 5 milioni di dollari da quasi 5.700
donatori dell’anno precedente.
Ma che
quel sito israeliano debba sparire dalla facciata del motore di ricerca di
Google è un obiettivo ancora da perseguire e da raggiungere.
(lantidiplomatico.it/dettnews-forum_palestina__la_complicit_vergognosa_di_google_con_la_propaganda_israeliana/45289_56627/)
BlackRock diventa socio del nostro
Governo.
C’è chi la chiama colonizzazione…
It.insideover.com
- Giuseppe Gagliano – (16 Settembre 2024) - ci dice:
La
crescente influenza di BlackRock all’interno dell’economia italiana,
sottolineata dalla possibile gestione degli asset di SACE (il gruppo
assicurativo e finanziario controllato dal Governo italiano attraverso il
ministero dell’Economia), rappresenta un chiaro esempio di come le principali
istituzioni finanziarie globali stiano rafforzando il loro controllo su settori
strategici delle economie nazionali.
In un
contesto geopolitico sempre più dominato da dinamiche economiche e finanziarie,
la presenza di “Larry Fink”, amministratore delegato di BlackRock, in eventi di
rilevanza internazionale come il G7 italiano non appare casuale.
Il
gruppo, già fortemente radicato nel tessuto economico italiano con ingenti
partecipazioni in aziende leader come Eni, Enel e Intesa San Paolo, mira a
consolidare ulteriormente il proprio ruolo di attore chiave nella gestione
della liquidità pubblica e privata.
Questa
strategia si inserisce in un quadro più ampio di “colonizzazione” economica,
dove i confini tra pubblico e privato diventano sempre più labili, e le
decisioni strategiche per lo sviluppo delle infrastrutture finanziarie e
industriali vengono prese da entità globali, spesso distanti dalle priorità
locali.
Questo
fenomeno si inserisce nel contesto del neoliberismo dominante che ha
caratterizzato le politiche europee negli ultimi decenni, dove le
privatizzazioni e l’intervento dei grandi capitali stranieri sono stati
favoriti a scapito della sovranità economica nazionale.
Parallelamente,
la politica di “Sahra Wagenknecht” in Germania rappresenta un raro tentativo di
riscoprire una sinistra autenticamente sociale, che pone al centro della
propria agenda politica temi fondamentali come il lavoro, la casa e i diritti
sociali collettivi, in contrapposizione alla “deriva neoliberista della
sinistra tradizionale”.
L’inquietudine verso il suo movimento, tanto
tra le élite economiche quanto tra i partiti socialdemocratici, riflette il
timore che una forza politica capace di coniugare pacifismo, internazionalismo
e diritti sociali possa minare l’egemonia di un sistema politico-economico che
ha finora privilegiato i grandi interessi privati e le politiche di austerità.
Il
Dipartimento di Stato degli Stati Uniti
e il
regime Biden-Harris cercano
disperatamente
di innescare la
Terza
Guerra Mondiale prima delle elezioni.
Naturalnews.com
– (15/9/2024) - Ethan Huff – ci dice:
L'ultima
e più grave delle "linee rosse" di Mosca è stata superata questa
settimana dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di "consentire"
all'Ucraina di utilizzare le armi che lui e altre nazioni occidentali hanno
donato per colpire obiettivi in profondità nel territorio russo.
Il
piano di Washington, secondo il membro del Congresso Michael McCaul (R-Tex.)
citato dalla giornalista di “Axios Juliegrace Brufke£, è quello di revocare
tutte le restrizioni sull'uso da parte di Kiev degli ATACM (Army Tactical
Missile System) forniti dagli Stati Uniti.
Il
presidente Biden ha confermato che Washington sta "lavorando su questo
ora".
Praticamente
tutte le altre principali nazioni occidentali sono d'accordo sul fatto che
oltrepassare le famigerate linee rosse di Vladimir Putin sia
"ammissibile" e ragionevole alla luce di tutti i beni dello Stato
profondo e degli schemi criminali, cioè il traffico di esseri umani, che sono
protetti dall'esistenza stessa dell'Ucraina sotto Volodymyr Zelensky.
Fino
ad ora, l'Occidente si è limitato a inviare le armi all'Ucraina e a lasciare
che Zelensky ne facesse ciò che desiderava, a patto che non le usasse per
colpire in profondità il territorio russo.
La situazione è cambiata dopo che Zelensky ha
avuto un attacco sibilante e ha chiesto che gli fosse permesso di usare tutti i
suoi nuovi giocattoli dove Putin gli aveva detto di non farlo.
"Finora,
gli Stati Uniti hanno dato a Kiev circa 200 miliardi di dollari o più sia in
finanziamenti che in attrezzature militari e armi", riferisce “SHTFplan.com”
a proposito di questi ultimi sviluppi.
"Kiev
ha chiesto a gran voce che le restrizioni contro l'uso di missili a lungo
raggio come missili a lungo raggio siano revocate da maggio.
Anche
questo pone la domanda;
gli Stati Uniti avrebbero sempre
"permesso" all'Ucraina di attraversare le linee rosse della Russia?
Perché
Washington ha dato a Kiev [sic] l'arma a lungo raggio, quindi perché dovrebbero
vietare loro di usarla a tempo indeterminato?"
(Esiste
il nostro rapporto precedente per saperne di più su come la NATO e l'Occidente
stanno complottando per scatenare la Terza Guerra Mondiale.)
L'ultima
linea rossa è stata superata?
A dire
il vero, l'Occidente probabilmente ha pianificato tutta questa faccenda secoli
fa.
Le potenze occidentali hanno finto di armare
l'Ucraina per la propria "autodifesa", sapendo nel frattempo che alla
fine Zelensky le avrebbe usate contro la Russia in una grande provocazione
verso la Terza Guerra Mondiale.
"Questo
dovrebbe servire da avvertimento per gli Stati Uniti", avverte “SHTFplan.com”.
"Se Kiev colpirà il territorio russo
usando queste armi donate, potrebbe essere la goccia che farà traboccare il
vaso quando l'ultima linea rossa della Russia verrà superata".
Il
segretario di Stato americano” Antony Blinken” ha annunciato i cambiamenti di
politica questa settimana durante una visita a Kiev con “David Lammy”, il suo
omologo del Regno Unito.
"Ho parlato con “Blinken” due giorni
fa, e lui sta viaggiando con il suo omologo dal Regno Unito a Kiev per dire
loro che gli permetteranno [di colpire la Russia con l'ATACMS]", ha
confermato “McCaul”.
Secondo
il portavoce del Dipartimento di Stato “Matt Miller”, “Blinken” è volato a Kiev
"per mostrare un sostegno continuo alla difesa dell'Ucraina".
Miller non ha fatto menzione di eventuali
cambiamenti di politica in corso.
Quello
che “Blinken” ha fatto è stato semplicemente "segnalare", secondo “Bloomberg”,
che Washington intende cambiare le regole ora che sono emerse notizie secondo
cui l'Iran ha fornito alla Russia missili balistici.
L'Iran,
in risposta, afferma di non aver fatto nulla del genere, sostenendo di non
sostenere nessuna delle due parti del conflitto.
Ogni
volta che gli Stati Uniti hanno bisogno di una scusa per inviare più denaro o
armi a criminali stranieri, il più delle volte tirano fuori la linea
"l'Iran sta producendo armi nucleari".
In
questo caso, hanno alzato la posta sostenendo che l'Iran sta inviando quelle
armi nucleari alla Russia, l'altro spauracchio che Washington usa abitualmente
per cercare di spingere una politica estera impopolare.
"Dimenticate
che stiamo sostenendo un falso presidente, dimenticate che stiamo sostenendo un
aggressore sul territorio della Federazione Russa (Federazione Russa) e
dimenticate che stiamo sostenendo una cabala che sta uccidendo solo i
cristiani.
Qual è questa mentalità?
Non
puoi più capire la loro configurazione mentale", ha scritto un
commentatore a proposito della” follia dell'Occidente”.
Riuscirà
lo “Stato profondo” a scatenare un olocausto nucleare globale prima delle
elezioni?
La
California ha appena stabilito
un
nuovo record molto
allarmante
per i terremoti.
Shtfplan.com - Michael Snyder – (13 settembre 2024) ci
dice:
(Questo
articolo è stato originariamente pubblicato da Michael Snyder sul blog The
Economic Collapse.)
Cosa
diavolo sta succedendo in California?
Lo stato continua a essere colpito da un
disastro dopo l'altro, ma dovremmo tutti fingere che sia perfettamente normale.
Ovviamente,
la verità è che ciò a cui stiamo assistendo non è affatto normale.
Come
vedrete di seguito, la California ha appena stabilito un nuovo record molto
allarmante per i terremoti in un solo anno.
Inoltre,
il numero di acri che gli incendi boschivi hanno bruciato nello stato
quest'anno è circa tre volte superiore rispetto all'anno scorso.
Quindi,
per favore, non cercate di convincermi che questo è normale. Naturalmente, non
è solo lo stato della California a sperimentare un numero insolito di disastri
naturali.
Come
ho avvertito per molto tempo, il nostro intero pianeta sta diventando sempre
più instabile.
Giovedì
mattina presto, gli abitanti della California meridionale sono stati scossi da
un terremoto di magnitudo 4,7 …
Un
forte terremoto di magnitudo 4,7 ha scosso alcune zone della California
meridionale nelle prime ore di giovedì, secondo l'”US Geological Survey”.
Il
terremoto ha colpito la zona di Malibu intorno alle 7:28 del mattino con una
magnitudo iniziale di 5.1, hanno detto le autorità.
Da
allora è stata declassata a 4.7.
L'epicentro
di questo terremoto è stato a Malibu, ma le persone che vivevano in tutta
l'area di Los Angeles potevano avvertirlo ...
Il
terremoto delle 7:28 è stato localizzato nell'area di Malibu. Finora sono state
segnalate scosse a Malibu, Hermosa Beach, La Mirada, Anaheim, Hollywood Hills e
parti della San Fernando Valley.
Ho
perfino letto un rapporto in cui si diceva che il terremoto poteva essere
avvertito fino a San Diego.
Dopo
la scossa iniziale si sono verificate più di due dozzine di scosse di
assestamento.
Di per
sé, questo ultimo terremoto non sarebbe un problema così grave, perché ha
causato pochissimi danni.
Ciò
che lo rende importante è il modello più ampio a cui abbiamo assistito. Secondo
la sismologa dell'”USGS Lucy Jones”, il numero di "sequenze di magnitudo
4" che abbiamo visto finora quest'anno è il più alto mai registrato ...
In una
sessione di domande e risposte trasmessa in televisione subito dopo il
terremoto, la sismologa dell'USGS Lucy Jones ha affermato:
"Quest'anno
abbiamo avuto più della media di [numero di] terremoti di magnitudo 4 nella
California meridionale:
la
media è di circa otto sequenze di magnitudo 4, ovvero sequenze di almeno una
magnitudo 4...
Finora
ne abbiamo avuti 14 nella California meridionale; il più grande dell'anno
precedente era stato 13 ".
Cosa
significa tutto questo?
Tutta
questa attività sismica nella California meridionale sta portando a qualcosa?
Se
chiedi a uno scienziato otterrai una risposta, se chiedi a un altro scienziato
otterrai un'altra risposta.
Ma
quasi tutti concordano sul fatto che “il Grande Evento” sia atteso da tempo.
Quando
finalmente arriverà il "Big One", la vita nella California
meridionale non sarà più la stessa.
Mentre
nella California meridionale si verificano tutti questi terremoti, nella
regione si stanno bruciando decine di migliaia di acri di terreno.
In
questo momento i vigili del fuoco stanno combattendo tre grandi incendi
boschivi e si dice che il “Bridge Fire” sia ormai "esploso" ed è
diventato "il più grande incendio attivo nello stato" ...
Un
violento incendio nelle contee di Los Angeles e San Bernardino si è esteso su
quasi 50.000 acri, costringendo i residenti a fuggire in fretta e distruggendo
decine di case.
Il “Bridge
Fire” ha incendiato oltre 51.000 acri ed è contenuto allo 0%, hanno detto i
funzionari giovedì.
La sua
rapida crescita lo ha reso il più grande incendio attivo nello stato, superando
il “Line Fire”, che sta bruciando anche a San Bernardino e ha bruciato altri
37.000 acri con il 18% di contenimento.
Un
evacuato ha descritto una scena straziante martedì, quando le fiamme hanno
raggiunto un quartiere in cima al monte “Baldy” in California.
Guardando
la montagna da lontano, "sembrava che fosse esplosa una bomba nucleare,
niente altro che fumo", ha detto “Liz Wenzel”.
Riesci
a immaginare di guardare indietro, dove un tempo sorgeva la tua casa, e di
vedere che sembra "come se fosse esplosa una bomba nucleare"?
Che
tragedia!
Potresti
pensare che in California si verifichino incendi boschivi ogni anno, e avresti
ragione.
Ma ciò
a cui stiamo assistendo quest'anno è particolarmente orribile.
Ci è
stato detto che lo stato ha già "visto bruciare quasi tre volte più ettari
rispetto a tutto il 2023"...
La
California si sta solo ora dirigendo verso la stagione degli incendi boschivi,
ma ha già visto bruciare quasi tre volte più acri rispetto a tutto il 2023. Gli
incendi boschivi hanno minacciato decine di migliaia di case e altre strutture
in tutta la California meridionale da quando hanno accelerato durante un'ondata
di calore a tre cifre nel fine settimana.
Pensateci
un attimo.
Il
numero di acri andati in fiamme in California è già tre volte superiore a
quello dell'intero anno scorso e stiamo appena entrando nel vivo della stagione
degli incendi boschivi nello Stato.
Naturalmente,
stiamo assistendo anche a molti eventi davvero insoliti che accadono in altre
parti del mondo.
Ad
esempio, il numero di grandinate in Europa sembra aumentare a un ritmo esponenziale …
Dopo
aver analizzato l'”European Severe Weather Database”, Chaucer ha affermato che
il numero di grandinate è aumentato del 104%, arrivando a 11.808 tempeste lo
scorso anno (anno conclusosi il 30 giugno 2024), rispetto alle 5.785 del
2022/23.
Questo
non è certamente un bene.
E oggi
mi sono imbattuto in una storia su una frana in Groenlandia che ha causato un
mega-tsunami che ha "scosso la Terra per nove giorni consecutivi" ...
Dopo
il crollo di una montagna in mare in Groenlandia, un "mega-tsunami"
alto come un grattacielo ha scosso la Terra per nove giorni consecutivi,
lasciando perplessi gli scienziati di tutto il mondo.
Nessuno
è rimasto ferito dalla frana o dal conseguente tsunami, ma l'onda alta 200
metri ha distrutto infrastrutture per un valore di circa 200.000 dollari presso
una stazione di ricerca disabitata sull'isola di Ella.
Viviamo
tutti su un'enorme roccia spaziale che sfreccia nello spazio a 107.000
chilometri orari.
Nel
corso della storia, la gigantesca roccia spaziale su cui viviamo è stata
instabile, ma ora la situazione sembra peggiorare notevolmente.
Sono
fermamente convinto che stiamo entrando in un'epoca in cui assisteremo a eventi
geofisici catastrofici che un tempo sarebbero stati del tutto impensabili per
la maggior parte delle persone.
In
altre parole, se vi siete sempre chiesti come sarebbe trovarsi all'interno di
un epico film catastrofico di Hollywood, state per avere la vostra occasione.
Quindi
allacciate le cinture e tenetevi forte, perché ci aspetta una quantità tremenda
di scosse.
(Il
nuovo libro di Michael Snyder
intitolato "Chaos" è disponibile
in versione tascabile e per Kindle
su Amazon.com, ed è possibile iscriversi alla sua newsletter Substack
su michaeltsnyder.substack.com.)
Starmer
del Regno Unito e Trudeau del Canada
premono su Biden affinché intensifichi i
rapporti
con la Russia nonostante Putin
abbia avvertito di una "guerra" con
la NATO.
Shtfplan.com - Tyler Durden – (14 settembre
2024) – ci dice:
Kirby
è uscito venerdì e ha detto ai giornalisti che non c'è stato alcun cambiamento
nella politica degli Stati Uniti riguardo all'Ucraina che usa armi occidentali
per attacchi a lungo raggio all'interno della Russia.
Ma la pressione sta rapidamente aumentando:
prima
il canadese Trudeau ha detto di sostenere il via libera, nonostante Putin abbia
chiarito che ciò significherebbe una "guerra diretta" tra Russia e
NATO, e ora il primo ministro britannico Keir Starmer si è espresso a sostegno.
Secondo
le ultime notizie del “The Wall Street
Journal” :
Secondo
funzionari statunitensi e occidentali, venerdì il primo ministro britannico
Keir Starmer dovrebbe sollecitare il presidente Biden durante una visita a
Washington a firmare l'autorizzazione a
consentire all'Ucraina di utilizzare missili da crociera a lungo raggio di
fabbricazione europea per colpire
obiettivi nelle profondità della Russia .
…La
decisione di revocare il divieto imposto a Kiev di utilizzare il missile “Storm
Shadow”, in grado di colpire obiettivi a 155 miglia di distanza, per lanciare
missili in Russia rappresenterebbe una grande vittoria per l'Ucraina, che da
mesi sollecita i paesi occidentali ad allentare le restrizioni sulle armi a
lungo raggio.
Sì,
Zelensky lo ha sostanzialmente implorato, ma dubitiamo fortemente che seguirà
una "vittoria", soprattutto considerando che, come abbiamo spiegato
più avanti, Putin ha ancora molte carte in mano e probabilmente
intensificherebbe gli attacchi a Kiev in modo significativo.
"Mentre
la decisione finale su Storm Shadow spetterà al governo del Regno Unito, i
funzionari britannici chiederanno all'amministrazione Biden di intervenire
perché alcuni componenti dei missili sono realizzati negli Stati Uniti",
continua il WSJ nel rapporto di venerdì pomeriggio.
Ore
prima, il primo ministro Trudeau aveva chiarito la sua posizione:
Il
Canada sostiene pienamente l'uso da parte dell'Ucraina di armi a lungo raggio
per "impedire e impedire alla Russia di continuare a degradare le
infrastrutture civili ucraine" , ha affermato venerdì il primo ministro
Justin Trudeau.
Trudeau
ha detto ai giornalisti che il presidente russo Vladimir Putin stava cercando
di destabilizzare profondamente l'ordine internazionale basato sulle regole e
ha aggiunto:
"Ecco perché il Canada e altri sono
inequivocabili sul fatto che l'Ucraina deve vincere questa guerra contro la
Russia ".
Il
fatto che i funzionari occidentali continuino a parlare di una “vittoria”
contro la Russia significa che questo tragico conflitto sta per prendere una
piega completamente nuova e catastrofica, un percorso di escalation
incontrollabile basato sulle loro illusioni.
Tuttavia,
Kirby ha affermato che, sebbene sia difficile prendere per oro colato tutto ciò
che Putin dice, queste ultime minacce e linee rosse vengono prese "sul serio" .
Un
briefing pomeridiano del Dipartimento di Stato ha confermato che non vi sono
ancora cambiamenti nella politica statunitense.
… ma
per quanto tempo?
La
leadership russa ha rilasciato una dichiarazione di follow-up al breve discorso video di giovedì del
presidente Vladimir Putin , avvertendo
che se gli Stati Uniti e il Regno Unito autorizzeranno l'Ucraina a lanciare
attacchi a lungo raggio sul suolo russo,
la NATO e la Federazione Russa saranno ufficialmente in stato di guerra
.
Venerdì
l'ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, ha informato il
Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che i paesi della NATO
avrebbero "iniziato una guerra
aperta" consentendo ai missili
occidentali a lungo raggio di colpire la Russia.
"Se
una decisione del genere venisse presa, significherebbe che i paesi della NATO
stanno iniziando una guerra aperta contro la Russia", ha introdotto l'inviato di Mosca .
"In quel caso, saremo ovviamente
costretti a prendere certe decisioni, con tutte le conseguenze che ne
conseguono per gli aggressori occidentali ".
Vassily
Nebenzia, rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite,
tramite AP Nebenzia ha continuato, "I nostri colleghi occidentali non
saranno in grado di eludere la responsabilità e dare la colpa a Kiev per
tutto."
E ha riecheggiato alcuni punti chiave del
discorso di Putin del giorno prima, spiegando all'organismo delle Nazioni
Unite, secondo i media russi :
"Solo
le truppe NATO possono programmare le soluzioni di volo per quei sistemi
missilistici. L'Ucraina non ha questa capacità.
Non si tratta di permettere a Kiev di colpire la Russia con armi a lungo
raggio, ma di far sì che l'Occidente prenda le decisioni di puntamento ".
La
posizione del Cremlino è che se i missili occidentali inizieranno a piovere sul
suolo russo, non prenderà in considerazione alcuna distinzione tra le forze di
Kiev e i loro sostenitori della NATO che forniscono le munizioni. Non importerà
chi premerà il grilletto.
"La
NATO si impegnerebbe direttamente in un'azione militare contro una potenza
nucleare. Non credo di dover spiegare quali conseguenze ciò avrebbe", ha
concluso Nebenzia.
Per
rivedere le ferme parole di Putin del giorno prima …
"Quindi
non si tratta di decidere se permettere o meno al regime ucraino di colpire la
Russia usando queste armi, ma di decidere se i paesi della NATO siano
direttamente coinvolti nel conflitto militare o meno.
Se una
tale decisione verrà presa, significherà niente di meno che la partecipazione
diretta dei paesi della NATO, degli Stati Uniti, dei paesi europei, alla guerra
in Ucraina.
Ciò
costituirebbe la loro partecipazione diretta, e questo, naturalmente, cambia
l'essenza stessa, la natura stessa del conflitto.
Significherebbe che i paesi della NATO, gli
Stati Uniti e i paesi europei, sono in guerra con la Russia.
E se
così fosse, tenendo presente il cambiamento nella natura stessa del conflitto,
prenderemo decisioni appropriate in base alle minacce che ci saranno
poste", ha detto Putin.
È
importante notare che Putin ha usato la parola "guerra", una parola
che di solito non usa con leggerezza.
Il
Cremlino continua a chiamare le sue azioni in Ucraina "operazione militare
speciale" e deve ancora lanciare una mobilitazione nazionale su vasta
scala della manodopera e delle risorse del paese.
Sembra
che sulla scena mondiale si stia svolgendo un pericolosissimo gioco del pollo
nucleare (tra superpotenze nucleari!)...
DIFFICILE
CREDERE ALLA PAROLA DI PUTIN: “KIRBY.”
Di
seguito, altre dichiarazioni della Casa Bianca rilasciate dal portavoce John
Kirby prima di una conferenza stampa pomeridiana. Sembra che stia in realtà
minimizzando l'avvertimento di Putin .
Kirby:
"Se il signor Putin è così preoccupato per la sicurezza dei siti e delle
città russe, il modo più semplice per alleviare queste preoccupazioni è mandare
le sue truppe all'inferno, fuori dall'Ucraina e dalla guerra".
"...
Inizia a brandire la spada nucleare, per esempio, sì, lo prendiamo sul serio.
Monitoriamo costantemente quel tipo di attività. Ovviamente ha dimostrato di
essere capace di aggressione. Ovviamente ha dimostrato di essere capace di
escalation negli ultimi tre anni.
Quindi, sì, prendiamo sul serio queste armi, ma non è qualcosa che non
abbiamo già sentito prima. Quindi, ne prendiamo nota... Abbiamo i nostri
calcoli su cosa decidiamo di dividere con l'Ucraina e cosa no."
Se
Washington e Londra dovessero davvero premere il grilletto per attacchi a lungo
raggio nonostante il nuovo avvertimento di Putin, Mosca potrebbe reagire con un
paio di misure estremamente rischiose.
La
Russia potrebbe iniziare a distruggere direttamente gli edifici governativi
ucraini nella capitale, come il palazzo della Verkhovna Rada o gli uffici di
Zelensky .
Le sue
forze aeree controllano i cieli, ma finora si sono astenute da tali azioni.
Putin potrebbe anche dichiarare uno stato di guerra formale insieme alla piena
mobilitazione nazionale, e questa guerra potrebbe persino essere dichiarata
contro la NATO, il che sarebbe probabilmente un punto di non ritorno.
Nel
frattempo, un promemoria di un precedente discorso di Putin sul tema del
confronto nucleare con l’Occidente: “Non ci saranno vincitori…”
E poi
arrivano Trudeau e il Canada, un influente membro della NATO…
ULTIMA
ORA – IL PRIMO MINISTRO CANADESE TRUDEAU DICE CHE IL CANADA SOSTIENE PIENAMENTE
L’UCRAINA NELL’USO DI ARMI A LUNGO RAGGIO NELLA GUERRA CONTRO LA RUSSIA.
Ex
poliziotto spiega perché il voto
non
funzionerà mai e perché è solo
un
modo per ridurre ulteriormente in schiavitù.
Shtfplan.com
- Mac Slavo – (16 settembre 2024) – ci dice.
Sapevi
che il voto non creerà mai alcun progresso reale o duraturo in politica? Questo
metterà in discussione lo status quo e, quando si fa questo, purtroppo, si verificano
delle controversie.
Ciò non significa che non dovremmo sforzarci
di essere gli esseri umani più morali possibili.
Con
nuove informazioni, possiamo cambiare idea e iniziare a realizzare una libertà
reale e duratura.
In un
recente video sul canale YouTube Cory – “Nature is the Answer”, di proprietà di
“Cory Edmund Endrulat”, si discute del tema del voto e del perché non
funzionerà mai con un ex poliziotto.
“Endrulat”
afferma che il suo obiettivo è aiutare le persone a vedere la verità e le idee
che la classe dirigente cercherà disperatamente di distrarci e impedirci di
imparare.
Non
votare è un concetto morale basato sulla comprensione di cosa sia realmente lo
statalismo.
È
schiavitù.
Giocare
al gioco del voto sposta semplicemente gli schiavi da una piantagione
all'altra.
Cambiare padrone non ti rende libero.
Ti
stanno ancora derubando e governando.
Se
vuoi la vera libertà, il voto non è il modo per ottenerla.
Il
cammino verso la libertà e l'abolizione della schiavitù.
Larken
Rose fa
anche un lavoro eccezionale nello spiegare la totale stupidità del voto e come
coloro che lo fanno siano immorali.
Cosa
ci vorrà per convincere le persone che sono loro stesse a possedere sé stesse e
che nessun politico o altro essere umano avrà mai il diritto di governarle?
Nessuno
dovrebbe mai votare per nessuno.
Farlo
è immorale, e Rose lo spiega perfettamente.
Nessuno
dovrebbe avere potere politico e non dovremmo mai dare il nostro consenso a
essere governati.
Gli
elettori stanno abilitando il sistema stesso che sta schiavizzando le persone e
la schiavitù di qualsiasi tipo è sempre immorale.
Il
governo ombra ricatta tutti (perché il voto non ha importanza).
Quindi
cosa possiamo fare?
Abbiamo
una grande decisione da prendere ed è tra sostenere la schiavitù o diventare
abolizionisti.
Si
potrebbe pensare che questo sia sufficiente, ma purtroppo non lo è.
La
maggior parte delle persone in realtà non vuole sapere qual è la soluzione
perché richiede che la mente sia libera di prendere le proprie decisioni basate
sulla moralità.
Se siete pronti, “Rose” spiega la soluzione
molto bene.
La
soluzione è smettere di credere nel "diritto" di chiunque di governarti.
Una
volta che arrivi a quel punto, hai raggiunto quel livello di pensiero
estremista "pericoloso".
Sarai quindi in grado di mantenere il potere
su te stesso.
Le “CBDC”
consentiranno alla polizia
di raccogliere e conservare dati
personali
per la sorveglianza
dello
Stato, rivela un documento del “FMI”.
Shtfplan.com - Ethan Huff - Natural News - (11
settembre 2024) – Redazione – ci dice:
Il
Fondo monetario internazionale (FMI) ha pubblicato di recente un rapporto in
cui mette in guardia dai gravissimi rischi per la privacy associati alle valute
digitali delle banche centrali (CBDC).
Secondo
il documento, intitolato "Central Bank Digital Currency Data Use and Privacy
Protection", qualsiasi
banca centrale può utilizzare il suo sistema CBDC per raccogliere tutti i tipi
di informazioni private sugli utenti.
Potrebbe
quindi consegnare tali informazioni private alle autorità per sorveglianza di
massa e possibili motivi di persecuzione.
“I
dati del CBDC consentono lo sfruttamento commerciale, aumentando al contempo la
possibilità di sorveglianza da parte dello Stato”, avverte il FMI.
Il
modo in cui funzionano le CBDC è che ogni volta che viene effettuata una
transazione, tutti i tipi di informazioni private vengono trasferite e caricate
nella blockchain come prova.
Tali
informazioni sono quindi a disposizione delle autorità governative e di
chiunque altro per sfruttarle per scopi secondari.
"La
valuta digitale della banca centrale (CBDC), in quanto forma digitale di moneta
della banca centrale, potrebbe consentire la raccolta e l'archiviazione di una
'traccia digitale', ovvero di dati", spiega il documento.
"A
differenza del denaro contante, la CBDC potrebbe essere progettata per
includere potenzialmente una grande quantità di dati personali, incapsulando
cronologie delle transazioni, dati demografici degli utenti e modelli
comportamentali.
I dati
personali potrebbero stabilire un collegamento tra identità della controparte e
transazioni".
Il
documento prosegue spiegando che le CBDC hanno un valore economico dovuto alla
traccia di dati che creano.
I dati
sono considerati una "risorsa infrastrutturale che può essere utilizzata
da un numero illimitato di utenti e per un numero illimitato di scopi come
input per produrre beni e servizi".
"I
dati CBDC potrebbero potenzialmente essere raccolti da istituzioni finanziarie
che, a loro volta, potrebbero aiutare a sviluppare attività basate sui
dati", continua il documento.
(Oltre il 98 percento delle banche
centrali del mondo si sta preparando ora a dare il via a una nuova società
globale senza contanti, quando sarà giunto il momento.)
Il
pubblico in generale dovrebbe avere accesso alle abitudini di spesa private di
tutti?
Che
tipo di dati vengono raccolti quando si utilizza una CBDC, potresti chiederti?
Oltre
ai nomi e alle identità del pagatore e del beneficiario, ci sono anche dati
sulle transazioni sia per il pagatore che per il beneficiario, nonché metadati
sul nome del commerciante, sulla posizione e sulla categoria di spesa.
Le
società di carte di credito raccolgono e archiviano già questo tipo di
informazioni sugli utenti e sulle loro transazioni, ma le banche centrali non
ne sono a conoscenza a meno che non le perseguano con un mandato.
Le
CBDC, d'altro canto, sono un libro aperto per i maestri del denaro che vogliono
tracciare ogni singolo acquisto effettuato da ogni utente.
Qualunque
sia l'agenda delle banche centrali, le CBDC consentono ai money master di
raccogliere e utilizzare dati per raggiungere i loro obiettivi politici. Alcune
delle idee di utilizzo presentate nel documento del FMI includono:
•
Riduzione delle asimmetrie informative.
•
Assistenza nel supporto dell'inclusione finanziaria.
• Facilitare
l'interoperabilità dei sistemi di pagamento.
•
Promuovere l'innovazione e la contendibilità del mercato.
I dati
CBDC possono anche essere utilizzati per produrre informazioni più tempestive e
aggiornate sullo stato del mondo in un dato momento, nonché per aiutare i
decisori politici a sviluppare migliori soluzioni macroeconomiche ai problemi,
rimanendo allo stesso tempo conformi alle normative.
Il
problema, ovviamente, è che chiunque può accedere ai dati privati nei sistemi
CBDC.
A differenza del paradigma attuale, le
abitudini di spesa private di tutti diventerebbero un libro aperto in un
sistema CBDC, consentendo ai criminali e a coloro che hanno cattive intenzioni
di scatenare il caos in tutta la società.
"Dopo
aver letto il documento, il FMI sta facendo un sacco di “gaslighting”, fingendo
di esporre 'tutte le opzioni' o qualcosa del genere, quando in realtà ci sta
dicendo apertamente che l'implementazione delle CBDC rappresenterà una perdita
totale di libertà e diritti", avverte “Jacob M. Thompson” di “Winepress
News” .
"Sappiamo
che il FMI sta facendo “gaslighting” basandosi solo su alcune delle altre
dichiarazioni draconiane che ha rilasciato negli ultimi anni".
Prima
che possa emergere una nuova società globale senza contanti, le Federal Reserve
Notes (FRN) devono prima sparire.
(FinanceRiot.com.)
Kamala
Harris dovrebbe avere molta paura
del "blob" di forze oscure e figure
sinistre
che non esiteranno a sbarazzarsi di lei
se
continua a comportarsi male.
Allnewspipeline.com - James Howard Kunstler –
(2 settembre 2024) – ci dice:
"Su
molti argomenti importanti per la vita pubblica odierna, un numero enorme di
persone conosce la verità, eppure i canali ufficiali di condivisione delle
informazioni sono riluttanti ad ammetterlo."
(Jeffrey
Tucker)
Potreste
chiedervi, come me, se “Kamala Harris” riuscirà a restare in corsa fino al 5
novembre.
In
base al suo aspetto cupo nell'“intervista” della scorsa settimana con “Dana
Bash”, accasciata al tavolo di un misero bar della Georgia sotto una scarsa
illuminazione, con la sua tipica risata soffocata, sembrava psicologicamente
avvizzita.
Non
sorprendetevi se verso la fine di questa settimana “prenderà il Covid” e
chiederà di “rinviare” il dibattito del 10 settembre con il signor Trump.
Considerate
la deprimente realtà della sua situazione, ultimamente mascherata dal farsesco
motivo della "gioia" messo in giro dagli spin doctor della campagna
del suo partito:
prima,
la cricca che gestisce la Casa Bianca ha cacciato "Joe Biden" dalla
campagna, semplicemente agganciandolo fuori scena come un vaudevilliano in
rovina che infastidisce il pubblico con le sue stanche buffonate.
Poi, la stessa gang ha portato Kamala al
centro della scena con un processo mistico che ha ignorato la sua mancanza di
preparazione, la sua comprovata impopolarità nelle primarie del 2020 e la sua
quasi invisibilità in 3 anni e mezzo da vicepresidente.
Per un
paio di settimane la sua testa deve aver girato per pura ebbrezza alla svolta
sorprendente degli eventi.
Chi non si stupirebbe di ritrovarsi
inaspettatamente scelto per candidarsi alla presidenza?
Ma
ora, dopo il clamore artificiale della convention, il terrore si insinua.
Se
prima era abituata ad auto-medicarsi con lo “chardonnay” durante gli anni
fastidiosi della vicepresidenza, immagina la pressione ora in quei viaggi in
autobus per la campagna elettorale.
Ha
molto di cui aver paura.
Non è agile di mente sotto i riflettori, e lo
sa.
Quando
cerca di improvvisare su qualcosa, tutto ciò che esce fuori sono ridicole
tautologie.
Non sa
molto del mondo, nemmeno della semplice geografia, e di certo non della
complessa interazione degli interessi nazionali.
Le sue nozioni economiche sono una specie di
Frappuccino di fanghi marxiani elaborati dei caffè di Berkeley.
Se
esposta regolarmente anche a giornalisti amichevoli, susciterebbe un imbarazzo
ululante per sé (e per il partito).
E, dopo tutto, c'è il suo curriculum, tra cui
centinaia di video su Internet che mostrano chiaramente le politiche folli che
sostiene e dalle quali ora deve fingere di dissociarsi.
Dietro
di lei non si nasconde solo il blob di forze oscure e figure sinistre
dell'intelligence americana, ma un blob internazionale composto da gruppi
malevoli all'interno e in tutta la civiltà occidentale, che lavorano
chiaramente per abbatterla:
gli
eurocrati che distruggono l'agricoltura e le economie industriali dei loro
paesi mentre incarcerano i loro oppositori per reati d'opinione;
i sostenitori del WEF che promuovono l'agenda
folle del cambiamento climatico e le rovinose invasioni di migranti;
i banchieri che cercano di impossessarsi delle
"garanzie" (proprietà, beni mobili, portafogli di investimento) di un
miliardo di cittadini comuni quando lo schema Ponzi delle obbligazioni
esploderà, come deve;
l'OMS
guidata da Bill Gates che cerca di iniettare vaccini non sicuri in tutti per
ridurre notevolmente e rapidamente la popolazione;
le
legioni delle ONG di Soros che lavorano per sovvertire l'interesse pubblico
qui, lì e ovunque;
i
guerrafondai della NATO che cercano come l'inferno di scatenare la Terza Guerra
Mondiale...
Kamala Harris sicuramente capisce, se capisce
qualcosa, di essere diventata la loro pedina prescelta e di essere alla loro
mercé (che non ne ha).
Dovrebbe
avere paura soprattutto del blob americano.
Quell'insieme di alti vertici della CIA, del DOD,
dell'FBI, del DHS, del Dipartimento di Stato e Dio sa quante agenzie meno note
e back office delle "operazioni segrete", sa che è in grave pericolo
se il signor Trump dovesse essere eletto (nonostante i loro sforzi per truccare
le cose).
Dopo tutti i viaggi che gli sono stati fatti,
fino al tentato assassinio, puoi star certo che il signor Trump se la prenderà
con la cabala per aver commesso crimini veri e gravi.
Ora
stanno scappando spaventati.
Nonostante
tutto il potere apparentemente a loro disposizione, finora niente è servito —
né la guerra legale, né i proiettili — a fermare l'implacabile marcia del
signor Trump verso lo Studio Ovale, dove potrebbe forse riuscire a trasformare
gli USA di nuovo in una repubblica funzionante.
La
povera Kamala Harris è lo strumento del tutto inadeguato del blob per
scongiurare questo destino.
Se
continua a comportarsi male, il blob potrebbe non esitare a provare a
liberarsene.
Potrebbe
essere l'ultima possibilità del blob di impedire del tutto che le elezioni si
svolgano.
La
nazione non si è mai trovata nella situazione di dover dimettere o morire il
capo di una lista nel rettilineo finale di una campagna elettorale.
Non
esiste alcuna disposizione nella Costituzione per questo, perché non ci sono
disposizioni nella Costituzione per i partiti politici in sé.
Sarebbe
tutto un tipo di improvvisazione.
E poi,
naturalmente, l'America si troverebbe con l'inadatto e incapace "Joe
Biden" a capo del governo, almeno finché non si troverà una soluzione
diversa.
Forse questa soluzione sarebbe solo la fase
finale del colpo di stato in atto, in realtà, dal 2016, quando “John Brennan”, “Barack
Obama” e “James Comey” tentarono di cacciare il signor Trump con il “Russia Gate”.
Potrebbe
essere formata una specie di "commissione ad interim" per "risolvere" il problema
delle elezioni annullate.
Cercheranno
qualcuno con "capacità comprovate" per fungere da presidente
provvisorio, magari qualcuno che è già stato presidente... diciamo, il signor Obama.
Voilà
e fatto compiuto!
Se si
ritrovasse nominato anziché eletto, non sarebbe in sfida al 22° emendamento.
Ok,
ora prova a ripensare a quanto deve essere spaventata Kamala Harris.
L'ipocrisia
dei democratici (dem. Usa)
decodificata:
i
democratici hanno corrotto e prostituito
la castità delle loro menti professando cose
in cui non credono in preparazione
alla commissione di ogni altro crimine
Allnewspipeline.com - Rajan Laad – (30 agosto
2024) – ci dice:
Qualche
mese fa, un agente delle pubbliche relazioni democratico che si è spacciato per
un membro della stampa ha pubblicato un'operazione sotto copertura ai danni del
presidente Trump, in cui quest'ultimo veniva ripreso di nascosto sul campo da
golf di Mar-a-Lago.
Le
operazioni sotto copertura funzionano solo quando smascherano l'ipocrisia.
La
notizia non ha fatto molto scalpore perché il presidente Trump ha detto durante
la registrazione segreta esattamente quello che dice durante le apparizioni
pubbliche.
Ha
criticato Biden, Harris e i democratici, l'unica differenza è stata la
spruzzata di parolacce.
Questo
è stato il caso di tutte le "registrazioni segrete" di Trump,
afferma, e si comporta in modo identico sia in privato che in pubblico.
Ecco
perché è sopravvissuto al filmato trapelato di “Access Hollywood”.
Trump
non ha mai affermato di essere un monaco.
Ha avuto un passato colorito ed è ben noto.
Nessuno è rimasto sorpreso dalle sue dichiarazioni passate.
Questo
è uno dei motivi per cui Trump e i suoi sostenitori hanno un legame
indistruttibile.
Non
finge né si atteggia.
Si
sente a suo agio nella sua pelle. Le persone apprezzano l'autenticità anche se
non sono d'accordo.
Questo
spiega come Trump abbia spesso conquistato un pubblico ostile, come il recente
evento dei giornalisti neri.
Ora
guardiamo all'estremo opposto dello spettro.
Questa
è una palude senza fondo di doppi standard, ipocrisia e doppiezza che ospita
camaleonti velenosi che cambiano colore e accento in base a chi si rivolgono.
Se c'è
stato un tema ricorrente durante il DNC della scorsa settimana, è stata
l'ipocrisia.
Ecco alcune delle affermazioni fatte.
La
maggior parte degli oratori ha affermato che il presidente Trump è una minaccia
per la democrazia.
Lo
facevano mentre erano in piedi sulla tomba della democrazia interpartitica.
Stavano
per installare Kamala Harris, che non ha vinto un solo voto primario mentre Joe
Biden è stato detronizzato senza tante cerimonie nonostante avesse vinto 15
milioni di voti primari.
Questo
non è l'unico assalto ai valori democratici da parte dei democratici.
Sotto
l'amministrazione Biden, le agenzie sono state politicizzate e dirette verso
gli oppositori.
Lo
stesso Biden ha attaccato il suo principale avversario, il presidente Trump, e
i suoi sostenitori definendoli estremisti.
Ci
sono stati tentativi di istituire organismi che monitorino le affermazioni
online dei cittadini.
Ci sono state incursioni dell'FBI nelle case
degli attivisti pro-life.
Non si
tratta di una nuova strategia da parte dei democratici (Dem Usa):
la
sistematica presa di mira degli oppositori politici è iniziata durante gli anni
di Obama.
I
democratici avevano anche mandati antidemocratici per i vaccini e lockdown
punitivi che limitavano il diritto di movimento e di occupazione.
Questi
mandati hanno distrutto le vite degli individui della classe operaia e di
coloro che gestivano piccole attività.
I democratici hanno ordinato l'obbligo di
mascherina per tutti, compresi gli scolari, facendo l'opposto in pubblico.
L'ex speaker della Camera Pelosi è stata vista
mentre partecipava a un matrimonio sontuoso e in un salone di parrucchiere a
San Francisco e non aveva mascherina.
AOC è stata avvistata senza mascherina in più
occasioni durante l'era del COVID-19.
Al culmine del lockdown, il governatore della
California “Newsom” è stato visto cenare senza mascherina con gli amici in un
ristorante della Napa Valley, infrangendo i suoi stessi "protocolli di
sicurezza".
Alcuni
relatori alla convention hanno attaccato il capitalismo. Eppure sappiamo quanto i democratici
siano ansiosi di godere dei frutti del capitalismo una volta lasciato
l'incarico tramite alti compensi per i discorsi e altri accordi lucrativi per
rafforzare la loro ricchezza.
La
maggior parte dei principali leader democratici sono Poi, alcuni relatori del “DNC” hanno
parlato della disuguaglianza dei redditi.
Erano
multimilionari, come gli Obama. Multimilionari per ragioni simili a quelle degli Obama.
Bisogna
dire che gli Obama non hanno guadagnato la loro ricchezza creando un prodotto o
un servizio superiore.
Gli
accordi multimilionari per film, libri o podcast non erano dovuti a meriti.
Hanno
ricevuto fondi semplicemente per essere delle "celebrità" e forse in
cambio del lavoro svolto durante la presidenza Obama.
Anche
il "socialista" Bernie Sanders, che non riesce a smettere di
blaterare sui mali dei milionari e dei miliardari, è lui stesso un milionario,
si dice che valga 3 milioni di dollari.
Anche
miliardari come Oprah Winfrey e il governatore dell'Illinois JB Pritzker si
sono lamentati della disuguaglianza di reddito.
Questi
individui molto ricchi potrebbero fare la loro parte per risolvere la
disuguaglianza di reddito.
Potrebbero calcolare gli importi di cui hanno
bisogno per il resto della loro vita e donare il resto al governo degli Stati
Uniti o ai bisognosi.
Ma
sappiamo che tali atti non si verificheranno mai.
I
democratici sono noti per essere sostenitori del “debunking” della polizia.
Eppure
c'era un vasto esercito di poliziotti a proteggere la convention.
Alcune
organizzazioni mediatiche hanno parlato della brutalizzazione della polizia nei
confronti dei "manifestanti" pro-palestinesi.
Questi
"attivisti" hanno chiesto di poter parlare alla convention, ma gli è
stato negato.
Non è che i democratici non siano d'accordo
con questi "manifestanti", semplicemente non vogliono che il veleno
venga vomitato in pubblico e dal loro palco, soprattutto durante
l'incoronazione di Kamala.
I
democratici parlano spesso della confisca delle armi alla gente comune.
Eppure
la convention era protetta da guardie del corpo armate e agenti dei servizi
segreti.
Non è solo la convention, la maggior parte dei
democratici anti-armi non esce mai dalle proprie ville senza guardie del corpo
armate.
Quel che è peggio è che i soldi dei
contribuenti finanziano questa sicurezza. Le armi sono l'unico mezzo di
protezione accessibile per la gente comune, soprattutto negli stati democratici
infestati dalla criminalità.
Ma i
democratici vogliono sottrarre questa capacità ai cittadini.
Gli
oratori della convention hanno attaccato il candidato vicepresidente “JD Vance”
per aver frequentato la “Yale Law School “nonostante fossero presenti numerosi
ex studenti di Yale come “Hillary Clinton” e la senatrice “Amy Klobuchar”.
Kamala
Harris ha affermato di aver "perseguito i predatori sessuali".
Ma i
democratici hanno precedenti per aver favorito predatori come Bill Clinton, che
era alla convention.
In
passato, i democratici hanno anche sostenuto personaggi come “Harvey Weinstein” e “Jeffery
Epstein” , che sono stati condannati come predatori sessuali.
L'ipocrisia
era presente anche nei comportamenti tenuti alla convention.
I
democratici affermano di essere sostenitori del “Green New Deal”.
Approvano
rigide normative ambientali che spesso prendono di mira le piccole imprese.
Ma tutti i principali democratici sono
arrivati alla convention tramite jet privati.
È risaputo che i jet privati producono
significativamente più emissioni per passeggero rispetto ai voli commerciali.
I
democratici sono sostenitori delle frontiere aperte.
Si
oppongono con veemenza ai muri di confine e sostengono persino che l'America è
una nazione di immigrati, ovvero che chiunque attraversi il confine dovrebbe
avere dei diritti.
Tuttavia
le loro proprietà private sono sempre protette da imponenti mura.
Il
governatore del Texas “Greg Abbott” ha smascherato l'ipocrisia dei democratici.
Abbott
ha inviato immigrati clandestini nelle loro località come Martha's Vineyard,
dove risiedono gli Obama, o nei bastioni democratici a New York.
La
risposta è stata tutt'altro che accogliente.
Gli
stranieri hanno ricevuto un benvenuto simbolico e poi sono stati sommariamente
spediti altrove.
Il reinsediamento degli immigrati clandestini
è strettamente nei quartieri operai.
Il
risultato è che il cittadino lavoratore vede una riduzione salariale, una
potenziale perdita di posti di lavoro, infrastrutture invase, un aumento della
criminalità e l'erosione della cultura.
I
democratici affermano di essere sostenitori delle minoranze.
Ma
quando un membro di queste minoranze si identifica come conservatore e si
unisce al GOP, il veleno della democratica puzza di bigottismo.
Se si guarda alla storia del partito
democratico, si è opposto a ogni misura antirazzista, dalla fine della
schiavitù alla fine della segregazione in America.
I
democratici affermano di essere i paladini della classe operaia, ma il loro
disprezzo per la classe operaia è sempre evidente.
La
loro presa in giro dei sostenitori di Trump con epiteti peggiorativi come “deplorevole” è radicata nell'odio per i cittadini
tradizionali della classe operaia. Anche nell'era pre-Trump, usavano frasi come
“fly-over country”, riflettendo il loro pregiudizio.
Durante
gli anni di Bush, i democratici si dichiaravano contrari alla guerra, ma ora li
vediamo tifare e finanziare la guerra in Ucraina nonostante non portasse alcun
beneficio a nessuno.
Se i
democratici credessero nel loro programma verrebbero duramente criticati, ma il
disaccordo sarebbe rispettoso.
Il
motivo per cui sono oggetto di disprezzo e scherno è la loro ipocrisia. Non
credono alle affermazioni che fanno, stanno solo tentando di ingannare gli
elettori per ottenere vantaggi politici.
Non
sono diversi dagli attori che leggono da una sceneggiatura preparata. Ma quando
la telecamera è spenta, fanno esattamente l'opposto.
Ecco perché nessuno dei problemi di cui dicono
di preoccuparsi è stato minimamente risolto.
Diritti all'aborto, diritti delle minoranze,
disuguaglianza di reddito e povertà sono alcuni dei problemi di cui dicono di
preoccuparsi, ma nessuno di questi problemi è stato minimamente risolto.
Usano questi problemi per spaventare gli
elettori e costringerli alla sottomissione.
L'ipocrisia
dimostra anche che i democratici non vogliono subire le conseguenze delle loro
cattive politiche.
La sofferenza è strettamente lasciata alla
classe operaia, che si tratti di confisca delle armi, inondazione di immigrati
clandestini nelle località, lockdown, obblighi di mascherina o vaccinazione,
leggi ambientali punitive, ecc.
“Thomas
Paine” disse la famosa frase:
"Quando
un uomo ha corrotto e prostituito la castità della sua mente al punto di
[professare] cose in cui non crede, si è preparato a commettere ogni altro
crimine".
Questa
citazione è una valutazione indulgente della situazione attuale dei
democratici.
Tutti
odiano il fascismo tranne il governo,
motivo
per cui i governi hanno un
interesse
personale nel fomentare
conflitti
interni.
Allpewspipeline.com – JB. Shurk – (25 agosto
2024) – ci dice:
Una
delle poche cose interessanti delle convention politiche americane altamente
coreografate è il raduno di persone all'esterno di questi eventi.
Sostenitori
e dimostranti si presentano per urlare a squarciagola per giorni.
Che
tipo di insulti si urlano questi gruppi opposti?
Sorprendentemente,
si accusano a vicenda di simili trasgressioni.
Probabilmente
gli insulti più comuni lanciati da entrambe le parti dello spettro politico
sono le accuse che l'altra parte sia piena di "fascisti",
"nazisti" e "razzisti".
È
sufficiente a far chiedere a un osservatore se una tregua tumbaga imbarazzante
potrebbe scoppiare spontaneamente, in cui i nemici antagonisti alzano un
sopracciglio curioso e chiedono timidamente:
"Vuoi dire che sei contro il fascismo e
il razzismo anche tu?"
prima
di togliersi le maschere, buttare giù i loro cartelli di cartone e stringersi
la mano con apprensione.
Ovviamente,
questo non accade mai, quindi gli americani molto arrabbiati continuano a
denunciarsi a vicenda in termini quasi identici.
L'intera
faccenda sarebbe divertente se non fosse così seria.
Ed è seria perché la confusione che ne deriva lascia
gli americani che altrimenti potrebbero essere d'accordo su un sacco di cose,
invece di cercare di afferrarsi la gola a vicenda.
Più
tempo sprecano a combattere, più è facile per i loro veri nemici farla franca
con ogni genere di danno senza che nessuno se ne accorga.
Chi sono i loro "veri nemici"?
Bene,
indipendentemente dalle convinzioni ideologiche particolari di qualsiasi
americano, coloro che influenzano maggiormente le loro vite (al di fuori delle
loro famiglie e dei loro amici) sono quasi certamente persone con ricchezza e
potere, e non la stragrande maggioranza dei loro vicini della classe operaia
che cercano solo di guadagnarsi da vivere.
Poiché ricchezza e potere rimangono nelle mani di una
piccola raccolta di "élite" politiche e finanziarie, queste traggono
vantaggio quando i cittadini senza ricchezza né potere scelgono di attaccarsi a
vicenda.
Un
altro modo di pensare a questo è porre una semplice domanda:
qual è la minaccia più grande per qualsiasi
sistema politico?
È la minaccia di un'invasione straniera?
La
depressione economica? La malattia?
Ovviamente
no.
È la
possibilità che coloro che sono controllati dal sistema rovescino coloro che
esercitano il controllo.
Ogni governo al mondo, dittatura comunista,
regime teocratico o cosiddetta repubblica costituzionale, afferma di lavorare
per il popolo.
Ma quando le "élite" di quei governi parlano
a porte chiuse, i loro sforzi sono diretti a sottomettere il popolo.
I governi investono nell'illusione che il loro
potere sia illimitato e che il popolo non abbia altra scelta che obbedire.
Ogni
volta che la gente comune riconosce di essere quella con un potere intrinseco,
l'illusione di controllo del governo viene infranta, il sistema viene capovolto
e arriva una nuova era con nuovi principi organizzativi.
Visto
attraverso questa lente, è facile capire perché i governi hanno un interesse
personale nel fomentare conflitti interni.
Una
società pacifica e ben educata potrebbe impegnarsi in un dibattito rispettoso e
iniziare a porsi domande serie, come:
perché
alle banche centrali private dovrebbe essere consentito di stampare denaro dal
nulla e quindi svalutare i risparmi personali?
Perché l'America dovrebbe essere schiacciata
finanziariamente da un gruppo di multinazionali che usano manodopera a basso
costo all'estero e intimidiscono le piccole imprese fino alla bancarotta qui in
patria?
Perché
le società di investimento straniere dovrebbero possedere così tanta terra e
proprietà in America quando meno americani che mai possono permettersi di
possedere una casa?
Quando
le autorità governative usano società esterne per censurare il discorso degli
americani e spiare le loro attività private, tali soluzioni alternative
superano davvero la Carta dei diritti?
Quando
le società lavorano a stretto contatto con i burocrati governativi per
rintracciare e sorvegliare i cittadini, il nostro sistema di governo non si è
trasformato in qualcosa che un tempo avremmo riconosciuto come classicamente
fascista?
Queste
importanti domande e altre potrebbero indurre i cittadini comuni a riflettere
più chiaramente sulle priorità del loro governo prima di giungere a un'altra
scomoda domanda:
il governo rappresenta davvero gli interessi
del popolo o rappresenta gli interessi dei suoi partner aziendali?
Tali discussioni minacciano di mandare in
frantumi l'illusione di controllo ben custodita da qualsiasi governo.
Il
sistema politico non può permetterselo, quindi i media aziendali bombardano
ogni giorno di promemoria che "razzismo" ed "estremismo"
sono le vere minacce alla pace e alla prosperità.
In
televisione e sui siti di social media, il messaggio è chiaro:
fidatevi
del governo ma diffidate dei vostri vicini.
Se
tutti sono più preoccupati della personalità di Donald Trump o del sostegno
politico di Taylor Swift, nessuno ha tempo di chiedersi come siamo arrivati
al punto in cui l'onere fiscale del governo federale consuma il 93% della
ricchezza totale accumulata dagli Stati Uniti dalla sua fondazione o come il
debito globale ora superi i 315 trilioni di dollari.
Le persone più ricche e potenti dell'Occidente
prendono da tutti gli altri e poi incendiano la società con divisioni e odio
progettati.
Sono
piromani civili impegnati a distruggere le prove di tutti i danni che hanno
causato.
Si può
dire che le "élite" finanziarie e politiche stanno diventando
disperate nei loro tentativi di mantenere il potere perché ricorrono a poco più
che insulti infantili in questi giorni.
Il
grande spauracchio di questo decennio è l'"estrema destra".
Nessuno
spiega perché l'"estrema destra" dovrebbe essere temuta più
dell'"estrema sinistra", quando i furti e gli omicidi di massa
perpetrati dai regimi comunisti nell'ultimo secolo eclissano le atrocità
commesse da tutte le altre ideologie nella storia umana.
Nessuno spiega come i socialisti di
"estrema destra" della Germania di Hitler possano essere distinti dai
socialisti di "estrema sinistra" del Venezuela di oggi.
Piuttosto
inspiegabilmente, gli organi di informazione aziendali e le istituzioni
accademiche raggruppano tutti coloro che credono in un governo limitato,
confini nazionali, autodeterminazione e libertà personale nella stessa
categoria dei fascisti della seconda guerra mondiale che promuovevano il
totalitarismo, l'impero, la dittatura e la sottomissione allo Stato.
La
maggior parte dei cittadini che sono etichettati erroneamente come
"estrema destra" diffidano del governo e disprezzano la nozione di
controllo aziendale sulla società.
Come
ciò li renda “fascisti” è un mistero linguistico.
Ciò
che ha più senso è che i governi occidentali temono l'emergere di movimenti per
la libertà non perché un giorno marceranno sotto l'Arco di Trionfo, ma piuttosto perché rappresentano un
rinnovato rifiuto pubblico del potere centralizzato.
Più centralizzata è l'autorità di governo (ad esempio,
il governo federale degli Stati Uniti, l'UE e l'ONU), più è preoccupata che la
gente comune rivendichi la sovranità sulle proprie vite personali.
Di
conseguenza, i portavoce dell'asse del potere aziendale e governativo nelle
capitali occidentali, che è socialista nello spirito e fascista nei principi,
calunniano i cittadini che si oppongono al Grande Governo, in quanto in qualche
modo discendenti ideologici del Partito nazista di Hitler.
È una
bufala.
Coloro
che vengono etichettati senza senso come "estrema destra" hanno fin
troppo frequenti incontri con il fascismo.
È solo
che queste esperienze si presentano sotto forma di percosse da parte di aziende
e governo da parte delle stesse persone e istituzioni che affermano di
"proteggere la democrazia".
Durante
il regno del terrore del COVID, le aziende di social media hanno minacciato e
censurato i cittadini che mettevano in dubbio il monopolio del governo sul
dibattito scientifico, la necessità di chiudere le scuole e di chiudere le
attività economiche o l'efficacia dei "vaccini" sperimentali
dell'industria farmaceutica.
Tiranni
fascisti come “Justin Trudeau” hanno utilizzato la sua partnership con gli
istituti bancari per sequestrare i risparmi dei cittadini e le proprietà
ipotecarie quando protestavano contro il suo autoritarismo del COVID.
Le aziende di telefonia mobile hanno tenuto
traccia dei movimenti dei cittadini e hanno segnalato alla polizia coloro che
violavano gli arresti domiciliari.
Questo
tipo di fascismo tra governo e corporazioni è diventato comune.
I
governi europei dedicano enormi risorse al monitoraggio del discorso online dei
cittadini e alla punizione di coloro che esprimono opinioni non approvate, e le
aziende tecnologiche sono veloci ad assistere questi bulli burocratici nella
loro caccia al "discorso offensivo".
Un
uomo del Regno Unito è stato recentemente arrestato per aver utilizzato una
" retorica anti-establishment " in un post sui social media.
Google
ammette apertamente di manipolare i risultati di ricerca in modi che promuovono
i punti di discussione dei loro partner governativi, nascondendo al contempo le
voci dissenzienti.
Big
Tech, Big Banks e Big Pharma non operano indipendentemente dal Big Government.
Sono la stessa cosa.
Si
scopre che tutti odiano il fascismo, tranne i governi occidentali e i loro
amici aziendali.
Ecco
perché demonizzano i cittadini che amano la libertà.
I
collusori dei media e delle notizie democratiche (DNC) stanno ancora una volta
prendendo di mira Trump con false accuse razziste per fornire una cortina
fumogena per evitare di coprire la ripugnante disonestà di Kamala Harris.
Allnewspipeline.com
- Richard McDonough – (16 settembre 2024) – ci dice:
I
titoli dell'AP definivano Harris "indiano americano" nel 2016 [ma]
"nero" nel 2020?
(Verdetto:
Vero - Snopes Fact Check , 26 luglio 2024.)
Il
presidente Trump ha firmato giovedì una legge bipartisan che fornirà in modo permanente
più di 250 milioni di dollari all'anno ai college e alle università
storicamente neri della nazione [e] ad altre istituzioni che servono … studenti
delle minoranze.
“
Michael Lomax”, presidente e CEO dello “United Negro College Fund”, ha
ringraziato Trump ….
( Associated Press , 19 dicembre 2019)
Amo la
popolazione nera di questo paese.
Ho
fatto così tanto per la popolazione nera... incluso l'impiego, incluse le zone
di opportunità con il senatore “Tim Scott” della Carolina del Sud,...
Storicamente i college e le università nere erano senza soldi... Li ho salvati.
(
Donald Trump , risposta a “Rachel Scott” dopo che questa aveva lanciato attacchi falsi o fuorvianti nei suoi confronti presso l'”Associazione
dei giornalisti neri”, 31 luglio 2024.)
Una
delle storie preferite che i collusori dei media e delle “notizie”
democratici (di seguito DNC) hanno recentemente inventato per dividere
ulteriormente il paese, consentendo loro così di affermare che Trump sta
dividendo il paese, è che all’incontro dei “giornalisti neri”, Trump ha
lanciato un attacco razzista a “Kamala Harris”.
Lui
non ha fatto nulla del genere, ma per capirlo bisogna avere una certa
competenza di base nella lingua inglese e alcune capacità minime di ragionamento,
magari a livello di scuola superiore avanzata o di college.
La
portavoce della Casa Bianca “Karrine Jean-Pierre” , riferendosi
all'osservazione di Trump, ha dichiarato che ciò che Trump ha detto è "
ripugnante " perché nessuno "ha il diritto di dire a qualcuno chi è,
come si identifica. Questo non è un diritto di nessuno".
Il
“New York Times” , sempre desideroso di usare sofismi per dividere il paese,
sostiene che Trump ha "messo in discussione" la razza di Harris e
le ha rivolto un " attacco razziale
".
Altrove
aggiunge che Trump "ha attaccato la sua identità razziale".
Secondo
l' “Associated Press “ , le dichiarazioni di Trump sono una "critica alla
razza di Harris".
Quel che resta del “Washington Post” afferma
che Trump "ha attaccato l'identità razziale di Harris".
La
rivista” Forbes”, che sembra volere molti più lavoratori illegali nel Paese di
quanti ne voglia Trump, afferma che Trump ha "falsamente messo in
dubbio" la razza di Harris.
La
“NBC” afferma che Trump "ha messo in dubbio l'identità razziale di
Harris".
Ciò
che resta delle affermazioni della “BBC” dall'altra parte dell'oceano è che
Trump avrebbe " messo in dubbio " la razza di Harris.
In
effetti, Trump non ha cercato "in modo ripugnante" di dire a Harris
chi è, come si identifica (KJP).
Non ha fatto un "attacco razziale" a
Harris o "messo in discussione la sua identità razziale" (NYT).
Non ha
"criticato la razza di Harris" (AP).
Non ha
"attaccato l'identità razziale di Harris" (WaPo).
Non ha
"falsamente messo in discussione" la razza di Harris (Forbes e NBC).
Per
vedere la verità, se questo dovesse ancora interessare a qualcuno, bisogna
esaminare le precise parole di Trump al dibattito:
Non
sapevo che fosse nera fino a qualche anno fa, quando è diventata nera, e ora
vuole essere conosciuta come nera.
Quindi...
è indiana o è nera?
Tutto
quello che posso dire è che ho letto che non era nera e poi ho letto che era
nera, e va bene.
Dipende
da lei.
Trump
non dice "in modo ripugnante" a Harris in questa osservazione qual è
la sua identità razziale.
È ciò
che Joe Biden ha fatto
esplicitamente quando ha detto al
conduttore radiofonico nero noto come “Charlamagne the God” che "Se hai
problemi a capire se sei per me o per Trump, allora non sei nero".
E
Trump non ha nemmeno "messo in discussione" la razza o
"l'identità razziale" di Harris.
Se si
è in grado di leggere ciò che Trump ha detto a livello di terza media, si può
facilmente verificare che ha detto esplicitamente "O l'uno o l'altro [nero
o indiano] andava bene con me. Dipende da lei".
Trump
non stava affatto mettendo in discussione o attaccando la sua razza. Stava
mettendo in discussione qualcosa di molto diverso.
La “NBC”
si avvicina un po’ di più alla verità, anche se con una formulazione
tipicamente sciatta, quando afferma che Trump ha accusato Harris di “aver
deciso di diventare nera” (Trump non ha detto “decidere”).
Ciò
che Trump ha effettivamente fatto è stato suggerire che Harris abbia cambiato
la sua presentazione pubblica sulla sua razza per convenienza politica.
Questo
non è mettere in discussione o attaccare la sua razza o identità razziale.
È una
critica alla disonestà politica di Harris.
E, per ragioni troppo ovvie da
menzionare (ad
esempio, il fatto che abbia
nascosto la competenza mentale di Joe
Biden per anni mentre era nel suo interesse politico), il DNC deve fare di tutto per
impedire una discussione sulla disonestà di Harris.
E,
come verifica “Snopes”, che non è esattamente un gruppo di pazzi di destra, i
titoli dell'AP hanno identificato Harris come indiano-americano nel 2016, ma
come nero nel 2020.
A
Trump non è permesso notare tali cambiamenti come chiedere informazioni (che è
esattamente ciò che ha fatto nell'intervista con Rachel Scott).
Per
favore, informate noi contadini delle nuove regole su ciò che è permesso notare
nelle "notizie" e ciò che non è permesso notare!
Poiché
il DNC non può evidentemente permettere che si discuta dell'evidente volontà di
Harris di giocare con la verità, nella strategia standard ha dovuto costruire
una falsa accusa di razzismo contro Trump per fornire una cortina fumogena con
cui coprire la sua disonestà.
Naturalmente,
ciò che resta dei nostri media "di informazione" si è subito
schierato dalla parte di Harris nella disputa quando ha stabilito che
"Trump suggerisce falsamente che Kamala Harris abbia tratto in inganno gli
elettori sulla sua razza" e ha fornito diverse sofisticherie comiche che “Harris
“ha sempre identificato come "nere", vale a dire che "ha
frequentato la “Howard University”, uno dei college e delle università
storicamente neri più importanti della nazione".
Purtroppo,
frequentare la” Howard University “non rende una persona "nera" (o
"afroamericana").
La
recente ripartizione razziale della “Howard” includeva studenti "3,44%
asiatici, 1,09% bianchi, 0,908% nativi americani o nativi dell'Alaska".
Per favore, spiegateci, o grandi dell'AP, come
frequentare la Howard University rende questi asiatici, bianchi, nativi
americani e nativi dell'Alaska "neri" o afroamericani!
Sembra che l'AP avrà bisogno di un nuovo
capitolo sui nostri testi di biologia.
Sarebbe
bello se ciò che resta del nostro partito democratico e i suoi stenografi in
ciò che resta dei nostri media "di informazione" possedessero le
capacità di lettura e ragionamento di base richieste per un corso di
ragionamento critico in un college comunitario, ma non iniziamo ad aspettarci
miracoli.
È
illuminante che, in seguito a questo deplorevole scandalo creato ad arte, la “CBS
Austin” riferisca che Harris, quando le viene chiesto della sua razza,
"elude la domanda sulla sua identità razziale" e recita la banalità,
che non era stata richiesta, che c'è "'Più cose in comune di quelle che ci
separano".
Il
motivo per cui Harris elude questa domanda è perché, come chiarisce “Snopes”,
ci sono domande genuine su come ha rappresentato la sua identità razziale nel
corso degli anni.
Trump ha dichiarato esplicitamente che non gli
importa a quale razza si identifichi.
Non
era questo il punto.
Stava
solo chiedendo perché questo sembra essere cambiato nel corso degli anni.
È vero
che le formulazioni di Trump sono spesso poco artistiche.
Sì,
non è un professore di letteratura inglese a Princeton
È un duro uomo d'affari a mani nude nel duro
settore edile di New York.
La sua
domanda sulla prima “facie” mutevole identità razziale di Harris
era abbastanza giusta.
Ciò
che è veramente "ripugnante" è il modo in cui il DNC distorce
costantemente le parole di Trump per trasformare nulla, o molto poco, in un
finto scandalo razziale iper ventilato.
Questo, non le goffe parole di Trump, è ciò
che è realmente divisivo.
Le
otto principali forze primarie che minacciano l'America oggi - Mai nella nostra
storia gli americani hanno dovuto affrontare sfide esistenziali così grandi per
la nostra stessa esistenza.
Allnewspipeline.com - Frank Hawkins – (13
settembre 2024) – ci dice:
Lo
stato della nostra società è ben lontano dalla vita del XX secolo, e persino da
gran parte dei primi due decenni del XXI secolo.
Quali
sono le principali forze che stanno guidando gran parte dei cambiamenti
drammatici?
Ne
conto non meno di otto.
Potere
e incompetenza dello Stato profondo.
L'enorme,
crescente smisurata estensione del governo nel controllo dei cittadini comuni e
dei loro legislatori è il mostro di un gonfio establishment federale.
Gli
americani stanno perdendo costantemente influenza e la capacità di ritenere
responsabili la burocrazia e i singoli burocrati.
L'ex
Navy Seal “Shawn Ryan” lo descrive in questo modo:
Uno
dei più grandi problemi all'interno del paese è la sfiducia nel governo degli
Stati Uniti...
Non ho
alcuna fiducia in nessuna agenzia governativa...
Abbiamo
un governo che non funziona in questo momento.
Come
farai a riconquistare la fiducia del popolo americano nel governo?
L’erosione
dei diritti dell’individuo.
La
nostra Costituzione è stata specificamente progettata per proteggere i singoli
cittadini dal governo.
Ma
questa protezione si sta rapidamente erodendo mentre i democratici cercano di
espandere il potere del governo e il controllo delle vite e del denaro dei
cittadini.
Niente
è più indicativo della prigionia di anni in stile sovietico e in alcuni casi
della tortura dei manifestanti “J6”, molti dei quali erano appena colpevoli di
violazione di domicilio, normalmente un reato estremamente minore.
Rivolte
di sinistra nei campus e nelle strade.
I
democratici e la sinistra sfruttano l'anarchia e i disordini nei campus per
chiedere influenza e controllo sulla nostra società.
Le
proteste sono da tempo una caratteristica importante della nostra vita
politica, in particolare le marce per i diritti civili che hanno cambiato il
volto dell'America.
Ma il
tono e la natura delle dimostrazioni pubbliche stanno cambiando.
Le
proteste anti-israeliane e pro-palestinesi hanno trasformato alcuni campus in
zone di guerra antisemite.
Il
governatore del Minnesota “Tim Walz” ha lasciato bruciare Minneapolis per
quattro giorni, supervisionando la distruzione di decine di aziende e
proprietà.
La sua ricompensa: la nomina da parte dei
democratici a vicepresidente degli Stati Uniti.
Un
sistema educativo problematico.
Le
scuole americane non dedicano abbastanza tempo alle materie accademiche
fondamentali.
Troppe
scuole sono piene di bambini che non sanno leggere, scrivere o fare matematica
di base ai livelli attesi.
Gli
studenti sono costretti a concentrarsi su “DEI” e questioni di genere invece
che sulle competenze accademiche di base e sul rispetto per la nostra bandiera,
la nostra storia e la Costituzione.
Le scuole sono gestite da burocrati
responsabili di seguire regole complesse imposte da dipendenti statali e
federali non eletti.
Gli
insegnanti frustrati si licenziano a migliaia ogni anno.
Un
risultato inquietante?
Il
nostro esercito non riesce a trovare abbastanza reclute qualificate che ci
difendano.
Sapevi che la Marina sta mettendo in bacino di
carenaggio le navi da guerra perché non riesce a reclutare abbastanza equipaggi
qualificati?
Un
giovane ufficiale dell'esercito mi ha detto di recente che aveva soldati nella
sua unità che sapevano a malapena leggere.
La
sfida della diversità.
C'è
poca o nessuna diversità tollerata nelle nazioni che sono le nostre più grandi minacce: Cina,
Iran, Russia, Corea del Nord.
La diversità funziona nella multiculturale
Singapore, dove lo stato controlla strettamente i suoi cittadini, e in Israele,
dove la popolazione è legata dalla comune minaccia di annientamento.
Ma l'erosione della fedeltà pubblica alla
Costituzione ci sta facendo scivolare in una cultura più frammentata.
I
democratici sfruttano spudoratamente la divisione razziale ed etnica e le
odiose guerre di genere.
Una
sostenitrice di spicco di Kamala Harris, la lesbica nera “Kelley Robinson”,
denigra la “Carta dei diritti” definendola semplicemente "un piccolo
pezzo di carta".
Nel
frattempo, milioni di immigrati clandestini che hanno invaso il nostro paese
negli ultimi tre anni stanno sconvolgendo la sicurezza e il benessere
finanziario delle città e delle comunità locali in tutto il paese.
Tecnologia
incontrollata.
L'intelligenza
artificiale è arrivata e nessuno sa ancora quale sarà il risultato.
La
nostra dipendenza da Internet e dalla tecnologia elettronica è già radicata
nella nostra cultura.
È sia
un vantaggio che una minaccia crescente per la libertà e la sicurezza,
consentendo un controllo più stretto sui singoli cittadini.
Inoltre, affrontiamo una potenziale minaccia
crescente di guerra nello spazio che potrebbe distruggerci.
La
minaccia dell'Islam radicale.
La
minaccia dell'Islam radicale non è solo quella di "Morte
all'America", l'Iran e i suoi alleati.
L'infiltrazione
nelle società occidentali minaccia la totale distruzione.
Il
Regno Unito e la Francia sono esempi spaventosi.
I sindaci di quasi tutte le principali città
in Inghilterra sono musulmani.
Sono
fedeli alla religione di stato cristiana del Regno Unito che dovrebbe essere
difesa dalla famiglia reale?
Hai notato la retorica anti-israeliana e
antisemita dei rappresentanti musulmani ora al Congresso e dei loro
sostenitori?
Ricorda l'11 settembre e la morte di decine di
americani in un numero imprecisato di attacchi terroristici?
1,7 miliardi di musulmani sul pianeta
abbracciano potenzialmente la jihad e la decapitazione dei non credenti.
Puoi
leggere tutto a riguardo nel Corano.
C'è
qualche società musulmana che lo ha denunciato?
Minacce
esterne: Cina, Iran, Russia, Corea del Nord.
L'America
ha avversari potenti armati di armi nucleari e crescenti competenze
tecnologiche che hanno il potenziale crescente di annientarci.
Niente alimenta queste minacce più della
debole o indifferente leadership americana.
C'è
una crescente preoccupazione per la possibilità di una Terza guerra mondiale,
poiché gli eventi nell'Europa orientale, in Medio Oriente e in Asia potrebbero
rapidamente sfuggire al controllo.
Mai
nella nostra storia gli americani hanno dovuto affrontare sfide esistenziali
più grandi.
Le
prossime elezioni di novembre offrono l'opportunità di interrompere le tendenze
minacciose messe in moto o potenziate con l'elezione di Barack Hussein Obama
nel 2008.
Quando
il pensiero, di per sé, è un crimine, allora la tabula rasa e l'avanzata
totalitaria di "diversità, equità e inclusione" distruggono tutto ciò
che è associato alle politiche tiranniche.
Allnewspipeline.com - Robert Weissberg – (15 settembre
2024) – ci dice:
L'eresia
più tossica e distruttiva per la carriera nell'ipersensibile mondo di oggi è
attribuire tratti altamente apprezzati, come l'intelligenza, ai geni di una
persona e poi affermare che questi e altri tratti biologicamente innati sono
distribuiti in modo non uniforme tra i gruppi della popolazione.
Affermare,
ad esempio, che i cinesi ottengono un successo accademico sproporzionato grazie
ai loro geni e non a privilegi non guadagnati, alla fortuna o a qualsiasi altro
fattore ambientale, viola questo tabù.
L'opposto
è la teoria della tabula rasa della natura umana.
Qui tutto è determinato dall'ambiente e secondo
“Steven Pinker” , la visione della tabula rasa della natura umana domina la
vita intellettuale odierna.
Chi
rifiuta questa ideologia della tabula rasa verrà punito indipendentemente dalle
prove o dall'esperienza.
“James
Watson”, il co-scopritore del “DNA” vincitore del premio Nobel, è stato
licenziato dal suo incarico e ampiamente criticato per aver ipotizzato che la
disfunzione economica dell'Africa subsahariana potesse riflettere i loro “QI”
più bassi e determinati geneticamente.
Nel
frattempo, innumerevoli scienziati ansiosi di conservare il loro impiego si
contorcono in mille pezzi pur di evitare anche solo di accennare alle
differenze biologiche tra i gruppi della popolazione, che potrebbero spiegare i
risultati diseguali in termini di istruzione, criminalità, salute e altro.
In
linea di principio, questo tabù è del tutto suscettibile di indagine
scientifica. Non siamo nel XV secolo, dove opinioni contrarie a dogmi religiosi
impossibili da dimostrare, come il libero arbitrio contro il determinismo,
potrebbero farti bruciare sul rogo.
Infatti,
migliaia di scienziati studiano il ruolo dei geni e pubblicano le loro
scoperte, sebbene quasi tutta questa ricerca si concentri su piante e animali,
non sugli esseri umani.
Perché
la paura di documentare l'impatto della genetica sul comportamento umano?
Ironicamente,
le spiegazioni biologiche hanno storicamente dominato.
I vittoriani spesso spiegavano la criminalità
dei poveri con i loro geni difettosi, mentre l'inabilità al calcolo tra le
donne derivava dai loro cervelli più piccoli.
Plausibilmente,
eliminare le spiegazioni genetiche riduce la discriminazione ingiusta:
ad
esempio, se si pensasse che le donne siano geneticamente portate a non saper
contare, verrebbero escluse dai lavori che richiedono la matematica.
Oppure,
forse, considerare i tratti negativi come biologicamente innati è considerato
offensivo o potrebbe scoraggiare le persone anche solo dal tentare di
progredire economicamente.
Esistono
rischi enormi quando si applica erroneamente la teoria della tabula rasa
rispetto alle spiegazioni genetiche.
Tra il
1928 e il 1940, milioni di contadini russi furono sradicati dalle loro fattorie
e trasferiti nelle fattorie collettive.
I
leader sovietici, in linea con il marxismo da loro praticato, che presuppone la
totale malleabilità umana, credevano che i contadini trasferiti avrebbero
felicemente incrementato la produzione agricola sovietica, grazie
all'industrializzazione.
Il
risultato fu disastroso, poiché la produzione di grano diminuì e gli
agricoltori trascurarono i raccolti della fattoria collettiva e coltivarono ciò
di cui avevano bisogno su piccoli appezzamenti privati, vendendo il surplus
alla gente affamata della città.
Anche
la produzione di bestiame crollò.
Nonostante
la crescente coercizione, i contadini russi, per loro natura innata,
rifiutarono di essere convertiti al comunismo e milioni morirono di fame.
D'altro
canto, un tempo si pensava che le donne non fossero biologicamente adatte al
mondo degli affari, a causa del loro temperamento emotivo e della loro scarsa
forza mentale.
Oggi,
tuttavia, le donne costituiscono il 43% di tutti gli iscritti ai programmi
“MBA” e si prevede che presto raggiungeranno la parità con gli uomini.
La
questione di allineare le visioni della natura umana e degli obiettivi è una
questione empirica che deve essere decisa dalla ricerca.
Madre
Natura aveva una visione negativa della collettivizzazione sovietica, ma
guardava con più favore alle donne americane che entravano nei programmi MBA.
Sfortunatamente,
il fanatismo ideologico, non le prove scientifiche, spinge verso la tabula
rasa, specialmente nel campus, e il risultato è un'invasione totalitaria.
Nell'accademia
odierna, questa convinzione nella malleabilità umana assume la forma di
promuovere diversità, equità e inclusione (DIE).
È assiomatico che tutti, indipendentemente da
razza, genere o altri tratti umani, abbiano lo stesso potenziale per eccellere
accademicamente.
Purtroppo,
la realtà dice il contrario e, nonostante le ingenti spese e gli innumerevoli
programmi di recupero, le scuole devono ancora abbassare i loro standard per
ammettere neri e ispanici.
Inoltre,
questa persistente disuguaglianza non può essere nascosta.
Basta
guardare chi si specializza in materie impegnative rispetto a chi se la cava a
malapena in corsi "di pancia".
Il
divario è diventato cristallino quando le iscrizioni dei neri sono
improvvisamente diminuite dopo che una recente decisione della Corte Suprema ha
ampiamente vietato le preferenze razziali nelle ammissioni al college.
Cosa
si può fare?
Un'opzione è confessare il fallimento,
ammettere che Madre Natura ha dato a popolazioni diverse abilità diverse e
ripristinare il principio del merito.
Ahimè,
l'ideologia della tabula rasa è tenace e gli amministratori universitari
contemporanei, come i commissari sovietici del passato, spesso usano l'inganno
e la coercizione per creare l' apparenza che tutto stia andando secondo i piani.
Come
la defunta Unione Sovietica un tempo ingannava milioni di persone affermando di
essere un "paradiso dei lavoratori", le università americane possono
essere brillanti nel fornire l'illusione del successo.
Un
inganno particolarmente comune è quello di ammettere neri e ispanici meno
qualificati, ma affermare comunque che sono "altamente qualificati".
Quindi creare programmi speciali come “Black
Studie”s per coloro che hanno difficoltà accademiche o tollerare voti gonfiati
per aumentare i tassi di laurea. Quindi aggiungere servizi di supporto come
tutoraggio extra, alloggi segregati e enormi burocrazie di “Diversity Equity
and Inclusion” (DEI) per salvare coloro che sono sopraffatti accademicamente.
Una
misura più draconiana è quella di eliminare il dissenso reclutando solo docenti
che abbracciano il mantra "la diversità è la nostra forza" e che insistono ulteriormente
affinché tutti i professori, anche quelli di scienze dure e ingegneria, firmino
gli impegni DIE e presentino dichiarazioni in cui spiegano come il loro corso promuova la
missione di diversità della scuola.
Nel
frattempo i sostenitori della “linea del partito” vengono ricompensati con
grandi aumenti di stipendio e finanziamenti aggiuntivi per la ricerca.
Particolarmente
oneroso, un ritorno alle guerre mortali di religione, è criminalizzare il
"cattivo pensiero" indipendentemente dal comportamento effettivo.
Ora, i professori che credono che gli studenti
delle minoranze non siano accademicamente competitivi potrebbero essere
licenziati per "odio".
Significativamente,
non fa alcuna differenza il modo in cui questi professori "odiosi"
trattano i loro studenti delle minoranze.
Il
pensiero, di per sé, è il crimine.
L'ortodossia
del campus è ulteriormente rafforzata dal rifiuto di invitare i non credenti a
tenere lezioni o di interrompere i discorsi di coloro che, come “Charles Murray”,
gestiscono gli inviti.
Quindi
aggiungi codici di linguaggio per mettere a tacere gli scettici che potrebbero
pronunciare affermazioni "odiose", ad esempio, le preferenze razziali
sono illegali.
I " team di risposta ai pregiudizi "
degli studenti informeranno quindi l'amministrazione su coloro che pronunciano
privatamente osservazioni "offensive".
Se un
professore assegna “The Bell Curve”, accusalo di aver creato un "ambiente
di tendenze ostili" che " innesca " studenti di colore.
Se il professore incriminato si rifiuta di
collaborare, rimuovilo dalla classe con il pretesto di "aiutare"
studenti di minoranza in difficoltà indeboliti da questa presunta
pseudoscienza.
Poi
aggiungi un linguaggio orwelliano per distorcere la realtà (essere daltonici è
razzista, il silenzio è violenza) e assegna crediti accademici all'attivismo
politico di sinistra.
Se ciò non basta, richiedi una formazione obbligatoria
sui pregiudizi impliciti e lezioni obbligatorie sul privilegio bianco,
l'impatto del razzismo sistemico e come persino le osservazioni più innocue
alle minoranze protette le renderanno accademicamente incapaci.
Per i
professori che si scontrano con la “folla woke”, molestali pubblicamente in modi
che ricordano le sessioni di lotta comunista cinese.
La
diagnosi corretta per molti dei mali che affliggono i campus universitari
odierni è che i funzionari scolastici abbracciano erroneamente la teoria della
tabula rasa della natura umana, in cui tutti sono uguali intellettualmente.
Che
questa sia una fantasia dimostrabile ha poca importanza.
In linea di principio, questo è lo stesso
errore che ha afflitto l'Unione Sovietica.
In
Unione Sovietica, tuttavia, negli anni '80, la realtà si è imposta e il
marxismo è crollato.
È
ironico che il determinismo genetico, il grande spauracchio dei liberali
odierni e spesso falsamente associato al nazismo, possa in pratica scoraggiare la
tirannia scoraggiando l'ingegneria sociale destinata a fallire.
Gli
amministratori dei campus potrebbero trarre vantaggio da un corso obbligatorio
chiamato "Failed Social Engineering".
Vale
la pena di tenere a mente la saggezza del poeta lirico romano “Orazio”
(65 a.C. - 8 a.C.):
"Puoi anche buttare via la natura con un forcone,
ma lei continua a tornare".
Non
possiamo che chiederci quando le università odierne si troveranno ad affrontare
questa realtà.
Nell'attuale
guerra contro di noi da parte di invasori criminali importati dal nostro stesso
governo, è solo l'uso della forza assoluta che può impedir loro di prendere il
controllo delle nostre città e dei nostri paesi.
Allnewspipeline.com
– Alan Barton – (14 settembre 2024) – ci dice<.
I miei
genitori sono nati a metà dei ruggenti anni Venti e sono cresciuti durante la
Grande Depressione, giusto in tempo per trascorrere gli anni dell'adolescenza
sotto misure belliche che limitavano la loro libertà, il che li ha portati ad
amare la libertà più che mai.
Sebbene
potrei usare questa frase iniziale come lancio per la perdita della libertà
pianificata per l'imminente terza guerra mondiale, ho in mente un'altra idea
per una rubrica.
I
ruggenti anni Venti erano noti per una serie di cose, come il pro-business, il
taglio delle tasse Calvin Coolidge che ripulì l'enorme corruzione del regime di
Harding e portò alla dittatura dell'opposizione del primo dei burattini del
CFR, “Herbert Hoover”.
Loro
(le società segrete che comprendono il CFR) non sembravano apprezzare il suo
taglio delle tasse e la limitazione delle dimensioni del governo federale, in
particolare delle casse governative da cui traevano ricchezza e potere, così
istituirono la “Grande Depressione “per far credere alla gente che il governo
conservatore non fosse la strada giusta, sebbene tutte le altre nazioni del
mondo uscirono da quella depressione rapidamente e in salute, gli Stati Uniti
ci rimasero anche durante la Seconda guerra mondiale poiché controllavano tutto
per tenerci poveri, stupidi e obbedienti alla loro brama di guerra.
Gli
anni Venti ci hanno anche regalato il jazz, le flapper, l'ascesa
dell'automobile per il divertimento di quasi tutti e la popolarità del grande
schermo come un modo per tenerci la mente drogata e felice, allo stesso modo in
cui i giochi del Colosseo romano facevano per gli imperatori.
Poi entrano in gioco i democratici e il divieto di
liquori o persino di qualsiasi tipo di consumo di alcol.
Sì, la
morale imposta da un governo immorale non ha mai rappresentato molta autorità o
rispetto o aderenza alla legge, proprio come accade oggi.
L'era
del jazz ci ha dato un'altra cosa che si presta ancora alle moderne
sceneggiature cinematografiche che catturano la nostra attenzione e raccolgono
i nostri dollari per i magnati dell'intrattenimento: i gangster e le loro
imprese.
Ci
sono sempre stati gangster, così come c'è sempre stata la criminalità per
nutrirli e le leggi per tentare di fermarli.
Il proibizionismo ha portato all'eruzione di
gangster molto più potenti, poiché il divieto di qualsiasi articolo ricercato
porta al mercato clandestino e nero di quei prodotti, che si tratti di droga,
prostituzione, copie illegali di fascia bassa di prodotti di fascia alta o
pirateria di qualsiasi cosa sotto stretto controllo, governativo o privato,
come le leggi sul copyright su libri, musica, film e altro.
L'opportunità
di facili guadagni in ricchezza ha portato allo sfruttamento illegale di
quell'impresa.
Ma
loro, i federali, escogitarono un piano per rallentare le gesta di quei capi
rapinatori, combattendo il fuoco con il fuoco.
I gangster possedevano il mercato della
criminalità dopo che il governo aveva tolto il libero mercato e loro avevano
imposto la loro proprietà con la forza bruta.
Paga
al boss della mafia locale una buona parte dei tuoi guadagni illegali dal tuo
bar clandestino che spesso veniva chiamato "speakeasy" o eri nei
guai.
Fallo
di nuovo e venivi fatto fuori.
Acquistavi il tuo prodotto tramite le
connessioni della mafia o eri privato della tua vita.
Rimasero
anche coinvolti in altri aspetti della loro attività che esistevano ben prima
del proibizionismo, come il traffico di ragazze per gli usi dei gentiluomini,
ma estesero quell'offerta nei bar stessi per un più facile controllo delle
ragazze.
Ciò
creò molte opportunità di ricatto ed estorsione; un altro prodotto importante
di quei gangster.
Non è niente di nuovo o insolito nel mercato odierno
delle attività illegali, ma l'alcol non è il prodotto principale di cui
preoccuparsi.
Proprio
come l'illegalità dell'eroina ha causato la clandestinità delle fumerie d'oppio
del 1800 insieme al traffico di quel prodotto, rendere illegale l'alcol ha
fatto la stessa cosa per i bar e i club locali.
No,
oggi è il controllo di tutte queste cose e altro ancora;
fanno del loro meglio per controllare tutte le
attività e ora anche le abitazioni e dove le persone sono autorizzate a vivere
più che in qualsiasi altro momento della storia conosciuta.
Ed è il nostro stesso governo che fermenta
questo male in mezzo a noi.
Un
esempio lampante è il recente aumento delle bande criminali che infestano
questa nazione, importate DAL NOSTRO STESSO GOVERNO e spedite in grandi
quantità, in grandi numeri, in varie città e paesi di questa nazione un tempo
grande.
Le trasportano gratuitamente ovunque vogliano, pagano
per il loro cibo, i loro vestiti, le loro case, mentre i nostri cittadini
muoiono di fame e vengono messi in strada in modo che le bande possano prendere
i quarti, e persino i nostri veterani muoiono di fame non solo per il cibo, ma
anche per le medicine, i vestiti e altro ancora.
Mentre
le bande, i criminali e le importazioni di manicomi da tutto il mondo ricevono
il trattamento di ospiti d'oro mentre noi veniamo cacciati a calci.
Come
combattiamo questo abominio?
A
parte una guerra civile che elimini quelle gang, non vedo nulla all'orizzonte
che possa svolgere il lavoro in modo efficace.
Il
governo stesso potrebbe fare qualcosa mentre spinge più forte per una guerra
totale con Russia e Iran, e forse anche con la Cina, ma anche con quello sarà
la crisi civile a scoppiare e il governo sarà dalla loro parte, non dalla
nostra.
Questa
non è un'idea vana, una possibilità banale, ma un sistema di eventi attivamente
programmato che devasterà questa nazione fino alle sue fondamenta.
Non
possiamo sopravvivere senza l'aiuto miracoloso del nostro Creatore e dei suoi
angeli.
Nel
frattempo, cosa ci vorrebbe per sedare parte di questo male, come le gang che
prendono il controllo di vari condomini, centri cittadini, uffici del governo
cittadino e altre aree come testimoniato in posti come Colorado, Chicago, New
York, Texas e altro ancora?
Mentre
l'era del jazz si mescolava alla grande depressione e i gangster prendevano il
sopravvento e la criminalità si moltiplicava così rapidamente, divenne evidente
che ci sarebbero voluti degli sforzi enormi per arginare la marea e forse
persino abbassare il tasso di criminalità.
Entra
in gioco l'idea del crimine per combattere il crimine; del male per combattere
il male; dei gangster sanzionati per combattere i gangster radicati.
Già
nel lontano 1908, “Teddy Roosevelt” fondò un ufficio governativo chiamato “Bureau
of Investigation”, che era una componente del” Dipartimento di Giustizia” per
indagare su qualsiasi schema fosse in atto.
Coolidge
nominò J Edgar Hoover (NESSUNA parentela con Herbert Hoover) per sostituire William Burns nel
1924, poi nel 1935 lui (Hoover) divenne il primo direttore dell'agenzia che fu
rinominata “Federal Bureau of Investigation” quando divenne un servizio
indipendente all'interno del DOJ e fu lasciata libera sul pubblico americano.
Questa
famigerata agenzia usò quindi qualsiasi tattica funzionasse contro quei
gangster, morale o legale o meno.
Fu
Hoover a mettere gli agenti dell'FBI "G-men" sulle tracce dei
gangster.
E
usavano armi più potenti della mafia; in origine usavano i revolver standard
.38 special e li aggiornarono al .357 S&W Magnum oltre ai loro 1911 ACP per
penetrare le piastre di acciaio delle armature dei gangster e le carrozzerie
delle auto per fermarli.
Come
fucili usavano il Colt Monitor (versione rivista del Browning Automatic Rifle),
una mitragliatrice in stile militare nei modelli R75 e R80 che usava la
cartuccia calibro 30-06, la stessa delle versioni militari.
I gangster usavano una varietà di armi tra cui
revolver in stile polizia .32 e .38, pistole .45 che usavano le stesse
munizioni della mitragliatrice Thompson "Tommy Gun".
Ed
entrambi usavano fucili da caccia calibro 12, solitamente a doppia canna e a
canne mozze nel caso dei gangster.
Con il vantaggio del potere che andava ai
federali, i gangster hanno comunque combattuto alla grande.
Il
punto da sottolineare è questo: nell'attuale guerra contro di noi degli
invasori criminali che infestano la nostra nazione, è l'uso della forza
assoluta che può impedir loro di compiere le loro attuali imprese di
conquistare le nostre città e i nostri paesi con il loro odio violento e
totalmente immorale per qualsiasi cosa buona.
Per impedire a bande di qualsiasi nazionalità
o razza di entrare con la forza negli appartamenti e persino negli uffici
comunali, rubare le armi degli abitanti e usarle per cacciare gli abitanti e
calpestare i proprietari terrieri, e uccidere in massa persone con obiettivi
speciali sulle nostre forze LEO, ci vorrà l'uso liberale di quelle armi
militari più pesanti della nostra Guardia Nazionale per eliminare quegli
invasori criminali che il nostro governo ha importato, sostiene e difende per
riportare la nostra nazione in armonia con i suoi legittimi abitanti.
Sì,
chiedo l'uso delle nostre unità della Guardia Nazionale per invadere quei
quartieri popolari pieni di bande e ripristinare la giustizia e la libertà in
quegli inferni di prigionieri infestati dai crimini di guerra che il nostro
governo ha creato. Lasciateli morire quando necessario, ma eliminateli tutti e
se qualcuno sopravvive all'assalto della giustizia, esportateli o impiccateli,
qualunque cosa sia più facile o più utile alla causa della Libertà e della Pace
in questa nazione.
Basta così, e ne abbiamo avuto più che
abbastanza per chiedere che si agisca per eliminare una volta per tutte questa
minaccia malvagia alla nostra un tempo società civile.
Coinvolgiamo
le nostre truppe della Guardia Nazionale, i nostri sistemi d'arma e i nostri
sistemi di intelligence in qualcosa di veramente utile, anziché mandarli
all'estero per iniziare guerre che avvantaggiano solo chi ci guadagna.
Abbiamo
abbastanza guerre qui a casa per tenerli occupati per un po'.
Netanyahu
pronto a silurare
Gallant
per il falco Sa’ar.
Swissinf.ch
- Keystone-SDA – Redazione – (16 settembre 2024) – ci dice:
(Keystone-ATS)
Da giorni circola l’indiscrezione, alimentata direttamente dall’ufficio del
premier, secondo cui Benjamin Netanyahu stia preparando il terreno per
licenziare praticamente da subito il ministro della Difesa Yoav Gallant, da
mesi in bilico.
Ultimo
dei motivi in ordine di tempo: dopo le divergenze e i litigi dei mesi scorsi,
ora lo scontro sarebbe sulla grande offensiva in Libano, chiesta dal primo
ministro all’esercito, indipendentemente dal fatto che abbia luogo o meno, ma
negata da Gallant.
Fino a
che lunedì i media israeliani hanno fatto sapere che ci sono già stati diversi
colloqui e progressi per portare nel governo, al posto di Gallant ma forse non
nel suo dicastero, il parlamentare dell’opposizione di destra Gideon Sa’ar.
Il
politico, secondo “Walla”, che ha dovuto digerire più di ogni altro nel Paese
il veleno e la macchina del fango ‘bibista’, come viene chiamato in Israele il
sistema politico-propagandistico del premier.
Netanyahu
oggi ha la necessità di organizzare molto velocemente un sostegno per la sua
coalizione minacciata dalla crisi di bilancio e dal reclutamento degli
ortodossi.
Sa’ar
del premier conosce ogni bugia, ogni tranello, ogni forma di cinismo politico.
Se la mossa di portarlo dentro l’esecutivo, cacciando Gallant, andasse in
porto, Netanyahu riuscirebbe a tenere in vita una coalizione pericolosamente
sull’orlo del precipizio.
Forse.
Perché
dietro le quinte le difficoltà sono enormi.
A
cominciare dal ferreo veto di Sarah, la potentissima moglie del premier:
“Sa’ar
ci tradirà.
Non si
sostituisce un ministro della Difesa sleale con un altro sleale”,
avrebbe
detto, secondo indiscrezioni riferite da Channel 12.
Contro
il falco della destra, non appena sono circolate le notizie su un possibile
ingresso del governo, si è scagliato il “Forum delle famiglie degli ostaggi”,
che questa sera ha manifestato davanti alla sua abitazione:
“La
nomina di Sa’ar, che si oppone a tutti i piani proposti per un accordo sugli
ostaggi, significa una cosa sola… una condanna a morte per i rapiti”.
Ma
questa nomina, ammesso che vada in porto, produrrebbe un enorme risultato
politico:
metterebbe
fuori gioco Gallant e indebolirebbe il potere di veto del ministro per la
Sicurezza” Itamar Ben Gvir”.
Netanyahu
infatti è ben consapevole del danno politico che quest’ultimo sta causando,
soprattutto con il tentativo di cambiare lo status quo sul Monte del Tempio (o
Spianata delle Moschee per i musulmani).
Vicenda che a Bibi non interessa realmente
affrontare come si è visto lunedì, quando indiscrezioni giornalistiche hanno
annunciato una riunione sul cambiamento dello status quo per consentire agli
ebrei messianici e oltranzisti vicini a Ben Gvir di pregare nel luogo sacro di
Gerusalemme.
Per
tutta la giornata non ci sono stati commenti, poi in tarda serata un portavoce
del premier ha escluso che Israele intenda cambiare le regole attuali, né ora
né in futuro.
Tuttavia
i voti della destra servono al primo ministro e, sottolineano gli analisti,
lasciar intendere senza davvero crederci che ci sia una possibilità di
riformare lo status quo ha un suo fine politico.
Allo
stesso tempo tanto Netanyahu quanto Ben Gvir sanno che le continue sortite sul
Monte del Tempio di quest’ultimo hanno generato molta tensione nel rapporto tra
Israele e Giordania, che detiene la custodia ufficiale del luogo più sacro per
ebrei e musulmani in base al “Trattato del 1994”.
Intanto,
il giorno dopo che un missile balistico lanciato dagli Houthi dallo Yemen è
riuscito a raggiungere il centro di Israele prima di essere intercettato, il
leader di Hamas” Yahya Sinwar “dal suo covo a Gaza ha inviato una lettera a
“Abdul-Malik al-Houthi”, congratulandosi per l’attacco contro Israele.
Secondo
la tv degli Houthi al Masirah, “Sinwar” ha aggiunto che Hamas si è preparato ad
“una lunga guerra di logoramento” contro Israele, e gli sforzi combinati con lo
Yemen, Hezbollah e jihadisti in Iraq spezzeranno lo Stato ebraico. Secondo
“Sinwar”, “le forze di resistenza a Gaza sono in una buona posizione” e i
report israeliani fanno solo parte di una campagna di guerra psicologica.
Per
un’ascesi barbarica.
Lafionda.org
– (6 Set. 2024) - Stefano Isola - Recensione a Ždanov – ci dice:
Sul politicamente corretto di “Alberto Giovanni Biuso”.
Un
nuovo e insidioso fanatismo morale pervade l’Occidente.
Originatosi
negli Stati Uniti d’America va diffondendosi ovunque, instillando dimenticanza
di sé, odio per la diversità e rigetto della nostra stessa storia culturale,
con le sue istanze fondative e le sue contraddizioni, e istituendo quella che
appare ogni giorno di più come una tirannide tra le più velenose, animata da
una pretesa che nessun potere, neanche il più risoluto e feroce, aveva sinora
messo in atto: quello della costruzione di mentalità e schemi di comportamento
adeguati al Bene che permea di sé il Mondo Nuovo, attraverso
l’interiorizzazione del divieto di alcuni pensieri, parole e sentimenti e
l’acquisizione di altri, “politicamente corretti”.
I
fenomeni collettivi che vanno sotto la denominazione di “woke” e di “cancel
culture”, insieme ad esiti apparentemente bislacchi come gli abbattimenti di
statue o la censura nell’insegnamento scolastico di poeti e pensatori del
passato in nome di dogmi del presente, sedimentano ed alimentano l’annullamento
e il superamento dei dati di realtà – tra cui la distinzione biologica tra i
sessi, ma anche tra salute e malattia, tra materico e digitale, tra reale e
virtuale – spingendo l’intera cultura occidentale nella trappola di un
narcisismo egotico in cui tutti possono essere tutto nello stesso momento in
cui sono portati benevolmente per mano verso il nulla, verso la perdita di ogni
differenziazione culturale ed esperienziale e dunque di ogni significato effettivo.
E
proprio nella misura in cui si dissolve il confine tra verità e finzione, tra
ciò che si dà e ciò che si inventa, tra ciò che si produce naturalmente e ciò
che viene artificialmente simulato ed implementato, si configura un
macroscopico processo di ingegneria sociale assegnato alla decostruzione delle
dimensioni umane prodotte dalla biologia e dalla storia, ed al loro oltre-passamento
verso la dimensione del transumanesimo.
Un
processo che mira a far accettare l’idea che autorealizzazione significhi
sottrazione ed esternalizzazione di ogni cosa: pensiero, linguaggio,
riproduzione, cura, educazione, lavoro.
E su
questa scia si ridefinisce completamente la questione dei diritti, delle
discriminazioni, del significato della storia e della cultura, in un quadro di
generale infantilizzazione del corpo sociale, nel quale i cittadini, gli
studenti, le persone, sono ricondotte ad uno stadio di bambini capricciosi e “fragili”, sui quali, oltre alle
istituzioni e alle loro propaggini tecnologiche, è chiamato a vigilare il
potere di un conformismo tanto pervasivo quanto suscitatore di finte
trasgressioni, ben evidenziate dalle cerimonie di apertura e chiusura delle
ultime Olimpiadi parigine.
Al
tentativo di pensare questo processo di omologazione culturale ed ingegneria
sociale «con gli strumenti del concetto e della sua libertà», Alberto Giovanni
Biuso ha dedicato Ždanov.
Sul
politicamente corretto (Algra Editore, Viagrande-Catania 2024), un libro agile e godibile quanto
denso e coraggioso.
Un
libro che per alcun aspetti fa seguito al precedente “Disvelamento”. Nella luce
di un virus (Algra Editore, Viagrande-Catania 2022), che Biuso aveva dedicato a
quell’espressione assai emblematica del processo che andiamo descrivendo
incarnata dalla vicenda Covid19 e dal suo carattere eminentemente mediatico.
«Chi
non lascia libere le parole, non rispetterà, alla fine, neppure la libertà
delle persone», scrive Biuso (p. 34).
Questa
semplice verità sembra divenuta ormai irraggiungibile per la gran parte della
cultura dominante in Occidente, permeata com’è dallo spirito di Ždanov – alto
funzionario sovietico addetto alla propaganda, per molti aspetti omologo al più
noto Goebbels – secondo il quale ogni produzione dell’intelletto umano
dev’essere subordinata a ciò che la pubblica autorità ritiene un valore
benefico.
Il politicamente corretto è oggi la forma più
grottesca ma al tempo stesso più emblematica dell’incarnazione contemporanea di
questo spirito.
Mediaticamente
amplificato e generosamente finanziato, tende strutturalmente ad attrarre a sé
ogni tema, argomento, istanza culturale, fomentando diffidenza diffusa e
divaricazione a livello sociale, soprattutto all’interno delle famiglie.
Il che, per altro, è pienamente funzionale
all’avvento della “cittadinanza cibernetica”, in cui viene meno ogni tipo di
struttura di scambio inter-individuale non mercatista e più in generale non
traducibile in un efficientamento “sanitario” del sistema complessivo, un
sistema in cui ogni sua componente deve essere operabile in ogni contesto e con
modalità costantemente eterodirette.
Già
nel primo capitolo del libro, Biuso individua alcuni miti fondatori di questo
decostruzionismo sanitario e sociale, come la “dissonanza cognitiva”, l’”oscurantismo
anti-biologico”, l’”eliminazione delle differenze”, l’iper moralismo d’impronta
religiosa, le cui trame e conseguenze nella realtà collettiva sono poi discusse
nei capitoli successivi.
La
dissonanza cognitiva, ad esempio, è la dimensione nella quale si coltiva la
sempre più diffusa insensibilità alla contraddizione, l’impermeabilità al
dubbio, e
dunque il crollo di ogni attitudine alla comprensione coerente della realtà.
Le sue
manifestazioni sono le più varie, dal «doppio ordine di accoglienza del mondo
islamico in Europa e di lotta senza quartiere al patriarcato maschile» (p. 17),
alla pacifica coesistenza tra la vittimizzazione di minoranze presunte
depositarie di diritti speciali e la rimozione autoritaria dei diritti
collettivi della comune umanità, fino alla grottesca concomitanza tra, da una
parte, le liturgie mediatiche di adorazione del feticcio dei “diritti umani”
(cap. 3), in cui si prevedono “commissioni contro l’odio” e conseguenze penali
per la mera espressione di sentimenti naturali, comitati etici e agenzie per la
protezione delle vittime, e, dall’altra, le politiche di impoverimento e
segregazione sociale attuate durante la vicenda Covid19, e, più recentemente,
le politiche ferocemente guerrafondaie dei governi occidentali sotto l’ombrello
NATO, con gli annessi esercizi di ferocia quotidiana a spese degli inermi e le
azioni terroristiche contro i civili compiute alla luce del sole, laddove il
vittimismo si palesa come grimaldello per accedere alla brutalità senza
confini.
Su
tali dissonanze si radica come una pianta infestante il fanatismo morale del
nostro tempo, che si avvale, in particolare, dell’umanitarismo politicamente
corretto come strumento di potere perfetto per dominare rendendo desiderabile
la propria sottomissione, facendo sentire i dominati parte di un progetto
collettivo volto al Bene universale.
A
questo importante aspetto, alle sue radici storiche, i suoi risvolti sociali,
le sue premesse ed implicazioni filosofiche, sono dedicate pagine illuminanti
nei capitoli centrali del libro.
Vi si
chiarisce ad esempio come il wokismo sia interpretabile come uno dei frutti
ideologici più perniciosi del liberismo e del capitalismo contemporanei.
E che
non a caso, dunque, si tratta di un fenomeno sorto nella loro patria, gli Stati
Uniti d’America, quale esito di volgarizzazioni decostruzioniste di correnti
filosofiche del Novecento europeo:
«l’origine teoretica del wokismo può essere
individuata nel postmoderno, esattamente in una sua particolare interpretazione
per la quale il fatto che ogni forma del sapere sia anche un’espressione di
potere conduce all’irrazionale conseguenza che vada demolito ogni edificio di
conoscenza, vada negata ogni neutralità/oggettività e il moralismo debba
sostituire ogni altra forma di atteggiamento verso il mondo» (p. 35).
Sul
piano antropologico, il wokismo attecchisce su un terreno già impoverito dalla
cosiddetta cultura di massa e dall’esperienza tecnologicamente assistita da
protesi cibernetiche, un terreno caratterizzato, tra le altre cose, dalla
perdita della percezione continua del tempo a favore di un eterno presente
scandito da un’alternanza caotica di stimolo/reazione ed oblìo, dalla negazione
della corporeità e della sensualità a favore di un piacere-scarica
indifferenziato, dall’eliminazione della ricerca di riferimenti reali di fronte
agli accadimenti, dall’eutanasia della memoria e dal culto del nuovo.
Un presente che dunque scorre al fondo degli
accadimenti opaco e silenzioso, sistematicamente mediato da una infodemia
moralistica all’insegna di valori tanto arbitrari quanto indiscutibilmente
“benefici”.
Una
dimensione totalitaria che richiama da vicino “Il mondo nuovo” di Aldous
Huxley, diffusamente e fertilmente rievocato da Biuso in questo libro.
Ancora,
il dare per scontata l’inesistenza di valori obiettivi e di forme naturali
essenziali – così donna e uomo diventano concetti astratti, mere sensazioni
soggettive, qualcosa di mutevole e riconfigurabile, senza relazione con la
realtà dei corpi – e più in generale il primato del moralismo e del
velleitarismo teorico sulle strutture del reale, induce una profonda crisi
della razionalità, e dunque della consapevolezza della dimensione relazionale
della natura umana.
L’attacco
al λόγος, al parlare/pensare libero e funzionale, attraverso l’imposizione di
caratteri alfabetici impronunciabili (asterischi e schwa) e l’autocensura
lessicale sempre più spinta, preparano una condizione nella quale per non
offendere nessuno sarebbe necessario tacitare ogni espressione verbale e,
dunque, smettere di pensare.
La
perdita della dimensione del tempo storico induce l’azzeramento della stessa
intuizione che ci possa essere qualcosa da sottoporre a giudizio in termini
razionali.
E così la ragione diviene obsoleta, il
pensiero diviene mero calcolo delle conseguenze e il mondo in comune diviene
mero mezzo per la risoluzione di dissidi interiori e appagamenti psicologici
privati, nella ricerca spasmodica dei possibili modi in cui ci si può percepire
come vittima.
Per
altro, operare chirurgicamente sul linguaggio immaginando di mutare la realtà è
un’operazione assimilabile al pensiero magico, operazione che già esibisce i
suoi effetti in numerosi contesti collettivi, come la salute pubblica, la
scuola, con le sue “carriere alias”, le gare sportive, la guerra.
Oggi
nei campus americani, dove lo sport è spesso più importante dello studio,
accade sempre più spesso che uomini, semplicemente dichiarandosi “donne”,
gareggino con loro e vincano premi che altrimenti ben difficilmente
otterrebbero.
E ciò non è molto lontano dalle narrazioni
sulla guerra in Ucraina, che oltre al ruolo di aperte menzogne per legittimare
una guerra per procura della NATO contro la Federazione Russa, rivelano aspetti
apotropaici, come se parlando di vittoria la si potesse realmente attualizzare.
Su
questo terreno si consuma la dissoluzione della politica, della ricerca della
verità e della stessa razionalità scientifica a favore di un’ingiunzione
moralizzante con caratteristiche marcatamente irrazionali, che si incardina e
si compenetra con l’ingiunzione tecnica e le tendenze trans umanistiche
implementate dalla cosiddetta intelligenza artificiale.
Ed è
così che «le post-verità (o più semplicemente le bugie) del potere politico e
mediatico contemporaneo si inscrivono dentro l’ampia palude del politicamente
corretto e della cancel culture, la cui radice è l’odio per le differenze, il
bisogno di una ortodossia morale ed esistenziale di fronte alla quale la
stratificazione della storia, la pluralità dei linguaggi, la bellezza dell’arte
e del pensiero devono essere annichilite in nome del Bene supremo
dell’uniformità» (pp. 55-56).
Questo
di Biuso è un libro necessario per orientarsi nella situazione di barbarica
decadenza in cui viviamo, e lo è anche per la sua capacità, assai rara nel
quadro degli attuali tentativi di ridefinizione degli strumenti concettuali per
la critica del presente, di realizzare generosamente l’auspicio del suo stesso
autore:
scrivere
un testo che sia non soltanto una critica al wokismo dilagante, ma un più
generale «tentativo di ragionare sulla difficoltà o persino sulla impossibilità
di buona parte della cultura dominante di pensare il mondo» (p. 9).
In
tale ampia prospettiva il libro di Biuso dedica ricche ed ispirate disamine a
questioni fondamentali come la dissoluzione della scuola e dell’università, e
l’oscurantismo anti biologico della cosiddetta “gender theory”, in capitoli che
meriterebbero ciascuno una recensione a parte.
La
questione generale del politicamente corretto e della cancel culture, lungi
dall’essere presentata come una curiosità sociologica, diviene in queste pagine
parte integrante di un processo storico secolare, i cui esiti si palesano
nell’affermarsi di una situazione che può essere adeguatamente definita solo con ossimori quali “democrazia
totalitaria” o “dittatura liberale”, e le cui radici Biuso individua nell’assimilazione
da parte della modernità liberale del progetto politico giacobino e del
pensiero politico e pedagogico di Jean-Jacques Rousseau.
Secondo
tale pensiero, per altro privo di qualunque base storica ed antropologica,
l’umano, con le sue bassezze e i suoi istinti aggressivi, è una conseguenza di
norme e regole, modificate le quali attraverso un’opportuna educazione si potrà
cambiare quanto ordinariamente accettato come dato naturale della specie,
facendo emergere finalmente la sua primigenia innocenza e bontà.
Quest’idea
informa di sé l’intero processo – post-illuminista, liberista, relativista,
individualista, progressista – che ha sistematicamente operato per la
demolizione di ogni distinzione essenziale, ogni principio ordinatore, ogni
tradizione, ogni costume, per poi incarnarsi nell’ideologia e nella pedagogia
comportamentista, con «la riduzione degli umani a macchine smontabili e
rimontabili a piacere, dei quali si può fare tutto ciò che si vuole anche in
ambito sessuale e biologico, se vengono adeguatamente educati e adeguatamente
tecnicizzati» (pp. 126-127).
E il
ruolo di educatore, storicamente assegnato alla figura dell’esperto, viene oggi
assunto in misura crescente dagli algoritmi di una ragione artificiale con
funzioni eminentemente selettive:
come
in una biblioteca digitalizzata vengono automaticamente selezionati i libri che
non contengono “bias storico-culturali” – realizzando così un rogo dei libri sotto mentite spoglie – così
l’intera società umana, intrinsecamente affetta da “imperfezioni” di ogni tipo
– credenze, opinioni, legami affettivi, azioni inaspettate, ecc. – può essere
emendata e gestita attraverso una riprogrammazione algoritmica complessiva dei
comportamenti, degli accessi, delle relazioni, che interviene in profondità
come strumento di manipolazione e distruzione/ricostruzione dell’umano.
Dinnanzi
a tutto questo ci troviamo in uno stato di ipnosi collettiva, in cui anche
molte persone che si credono emancipate dai catechismi del potere agiscono in
realtà onorando servilmente una nuova fede, negativa e paradossale, che non
serve a determinare chi siano i “buoni” ma è pienamente sufficiente ad
individuare e colpire i “cattivi”, discriminando i presunti discriminatori, i
critici e i “retrogradi”, con modalità censorie spesso analoghe a quelle con
cui la ragione artificiale opera nella selezione di correlazioni statistiche
sui big data.
Di
fronte ad una realtà che, comunque la si voglia guardare, sta procedendo in
senso brutalmente distruttivo, smentendo ogni possibile fantasia progressiva,
anche molti presunti intellettuali, invece di riconfigurare pazientemente le
proprie categorie interpretative, preferiscono prendersela, con toni
moralisticamente aggressivi, con chi esprime giudizi critici coerenti, come se
la realtà non contasse più nulla, e restasse solo il desiderio come criterio.
L’ambiente
indispensabile per tale esternazione è oggi, in modo pressocché esclusivo, la
struttura liquida e bidimensionale del web, in cui tutto può continuamente
essere gettato in faccia all’altro, in un’intemperanza comunicativa che
riflette e al tempo stesso conferma la dinamica della società della trasparenza
e della sorveglianza tecnologica, dove il segreto, la memoria, l’elaborazione
personale, sono già di per sé stessi indizi di colpevolezza.
La
conseguente profonda crisi di ogni istanza realmente democratica ha tra le sue
cifre più significative appunto «il tramonto della figura dell’intellettuale
inteso come soggetto collettivo che sintetizza quanto si muove nel corpo
sociale e a questo scopo lo restituisce, dopo averlo filtrato con gli strumenti
del proprio sapere» (p. 20).
E
così, ci ricorda Biuso, per comprendere non solo la catastrofe ma anche le
potenzialità del presente, ridando respiro alla nostra storia culturale, «è
opportuno tornare alle origini della figura dell’intellettuale nel mondo
europeo, vale a dire ai filosofi greci, e assumere un impegno diverso da un
engagement che non ha più spazio fecondo di critica.
Tornare
quindi a una teoria, che è, letteralmente, capacità di vedere ciò che accade al
di là degli schermi della società dello spettacolo e dei social network.
E dunque essere, in questo modo, figure della
conoscenza e non del potere» (p. 23).
In
questa prospettiva, ci ricorda ancora Biuso, nel mettere a nudo l’attuale
dramma dell’Europa «sono più necessarie e preziose che mai le filosofie
incivili, antiumanistiche e barbariche, come quella di Schopenhauer, di
Spinoza, di Heidegger, di Nietzsche, il quale raccomandava di guardarsi dai
Gutmüthigen Mitleidigen, dai buoni e compassionevoli, come da persone
pericolose» (p. 57).
I buoni e compassionevoli sono infatti da
sempre le figure del colonialismo, «dai missionari con la buona novella agli
scienziati e ingegneri con le trivelle, dal nazionalismo terzomondista agli
aiuti finanziari».
E oggi le dinamiche colonialiste che hanno
caratterizzato le precedenti fasi storiche del dominio del capitale occidentale
sul mondo, non potendo più esercitarsi sull’esterno, si rivolgono al suo
interno, primariamente con le modalità omologatrici, moralistiche e totalitarie
descritte da Biuso.
Ritrovare
nell’Europa la nostra radice, la nostra casa, la libertà e la bellezza
dell’abitarvi, significa dunque rinnovare l’invito ad una “ascesi barbarica”,
come quella auspicata da Adorno negli anni ’40 del secolo scorso, quando nei
suoi “Minima moralia” scriveva:
«oggi, nella cultura di massa, progresso e
barbarie sono così strettamente intrecciati, che solo un’ascesi barbarica
contro quella e contro il progresso dei mezzi sarebbe in grado di ristabilire
il non-barbarico. […]
I
mezzi più antichi, non rivolti alla produzione di massa, acquistano nuova
attualità: l’attualità di ciò che non è incorporato, dell’improvvisazione».
(Stefano
Isola)
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