L’immensa bugia.

 

L’immensa bugia.

 

 

L’immensa bugia dei “media

pro-Davos” sull’America che

avrebbe autorizzato l’uso delle

 sue armi contro la Russia, in Russia.

Mittdolcino.com – Mitt  Dolcino – (13 Settembre 2024) – ci dice:

 

Ed invece USA, Italia, Ungheria NON hanno autorizzato l’uso delle loro armi contro la Russia!

Ma i media continuano a confondere!

 Davos, ossia prima di tutto Londra e Parigi, necessitano una guerra e la propaganda lavora per loro.

Ma Berlino è contro la guerra, da cui verrebbe devastata.

In buona sostanza Londra e Parigi, i grandi perdenti a questo giro avendo perso colonie e potere finanziario, stanno facendo di tutto per scatenare una guerra. Mondiale.

Come successo svariate volte in passato.

L’alternativa è farsi ghigliottinare dai propri cittadini, o finire a combatterli casa per casa (svolta autoritaria vestita di nobili principi insomma, per “cancellare” il dissenso della popolazione contro le élite storiche che al vertice han fallito, facendo un disastro, tutto già visto).

 

Dunque le armi inglesi e francesi vengono usate contro la Russia, ma non quelle americane.

Infatti, peccato per loro che l’America, ossia la NATO, non voglia usare le sue armi in territorio russo.

E nemmeno Italia ed Ungheria. E nemmeno la Svizzera.

Tradotto, l’entente cordiale del 1904, una volta perse le colonie, sta cercando la guerra mondiale, coi russi.

Una necessità. In subordine vuole l’Ucraina, il Donbass in particolare, per le sue ricche risorse.

Stesso piano dei nazisti, identico, circa 80 anni fa.

 

Peccato che la Germania, la sua élite, non voglia tale guerra.

Il motivo è presto detto:

ormai Russia ed USA si parlano, per evitare la guerra mondiale a tutti i costi.

Ossia per preservare Yalta, correggendola.

A questo punto è anche chiaro come:

fuori Londra e dentro Pechino, che tranne Xi sembra convinta. E fine dell’euro e del LIBOR, andiamo a giorni.

La vedo difficile che questo presidente, che sembra avere 20 anni in meno dell’originale, approvi l’uso di armi americane contro la Russia.

 (Fonte: stampa svizzera)

(bluewin.ch/it/attualita/estero/biden-indossa-improvvisamente-il-cappello-di-trump-2363128.html)

E Mosca e Washington, fatto fuori l’”asse di San Pietroburgo” che sparirà formalmente quando sparirà Biden, stanno pure ricattando Berlino affinché non entri in guerra con la Russia.

Convincendola, con le minacce.

Altrimenti se Berlino andasse in guerra, non solo ci sarebbe una guerra ai suoi confini tedeschi, minaccia lato russo.

 Ma soprattutto salterebbe per aria nottetempo l’ultimo gasdotto che porta il gas russo in Europa via Baumgartner;

 anzi soprattutto in Germania, minaccia lato Americano, danno che riporterebbe la Germania indietro di 50 anni in un inverno.

 Da cui il ”nein” tedesco alla guerra in Russia necessitata invece da Davos, Londra, Parigi.

Questa è la triste realtà.

Che magari non vedete nella sua interezza ma che potete facilmente verificare ad esempio sui giornali italiani, tutti pro Davos (essi sono in larga parte di proprietà delle élite locali, quelli che frequentano il Bilderberg, verificate vi prego…); media che ormai NON fanno informazione ma propaganda. Propaganda pro-Davos ben s’intende, stile R.S.I. di qualche anno fa.

Infatti li leggete quasi ogni giorno propagandare: ripetuti ammiccamenti sull’uso di armi americane in Russia, quasi che a ripetere mille e mille volte una bugia questa diventi verità …

Alcuni dicono addirittura, cosa fatta, fan intendere il povero lettore che le “armi americane sono state davvero usate contro la Russia in Russia”.

Da mesi.

Tutte balle:

nessuna autorizzazione USA a tale opzione d’uso. Di più, la NATO a comando americano – Stoltenberg è solo il pupazzo politico ma il comando è militare ed americano, con un oriundo come il “generale Cavoli” al vertice – è contraria al loro uso.

Evidentemente, viene da dire, le armi usate fino ad oggi in Russia contro la Russia sono quasi esclusivamente armi francesi ed inglesi, oltre che dei “loro alleati davosiani” in questa tragica ed elitaria partita.

Esiste la “Striscia di propaganda pro-Davos,” ossia di bugie.

Il motivo di tali folli comportamenti EU, vera creatura con il suo euro delle élite di Davos, in cui i Franco-Inglesi (Remainers) sono assai ben rappresentati, è la disperazione di Davos stessa.

 Non solo il loro progetto sta fracassando, Green in primis.

Ma anche i loro sodali economici anglo, Blackrock e Soros su tutti, essenza britannica infiltrata in USA, che sembra abbiano investito pesantemente in risorse Ucraine viene da dire che se vince Mosca loro perdono tutto.

Appunto, è di pochi giorni fa la notizia che le risorse Ucraine valgono almeno o 33’000 miliardi di dollari…

memento che le grandi famiglie massoniche mondiali, poi diventate nobiltà di sangue europee diffuse nel mondo via Imperi coloniali (poi diventate élite, principi, monarchi…), arrivano tutte dallo stesso luogo, la Lotharingia, Worms e dintorni, alla caduta di Carlo Magno.

 Idem le grandi élite economiche oggi globaliste, tutte stessa estrazione, stessi riti, stesse devianze…

 

Le guerre sono vettori di crescita per l’economia”, dice l’élite economica europea pro Davos guerrafondaia (così Valerio De Molli, amministratore delegato European House Ambrosetti: In Europa non imparano mai, come sempre puntano ad impossessarsi della ricchezza della classe media mandandoli a morir in guerra…)

Intanto godetevi le strisce di false notizie, ammiccamenti, della stampa pro Davos per convincere il popolino che la guerra contro la Russia è giusta, con il fine recondito di mandare più tardi i loro cittadini a morire.

PRIMA che i cittadini stessi, esausti dalle ruberie e dai privilegi del vertice, inizino a tagliare la testa ai propri governanti europei artefici del fallimento socio-economico-demografico nel vecchio continente (fallimento davanti ai nostri occhi, ndr).

Questa volta continente davvero vecchio e stantio, sul serio, con un inverno demografico che uccide ogni crescita, da ciò la disperazione e la fretta delle élite ex coloniali.

Europa, lo ricordo, dove semplicemente il welfare è oggi insostenibile; dunque non resta che de- popolare prima che sia troppo evidente (evidentemente l’uso di armi biologiche sotto traccia è troppo lento!).

Stesso cliché europeo-Schumpeteriano-Fabiano usato nei secoli; solo che oggi c’è X.com, ovvero Musk, che fa girare le notizie.

 Ed eventualmente i militari USA ad armare la protesta popolare.

Grande caos in vista in Europa, indubbio.

Purtroppo la realtà dei fatti è a grandi linee tragicamente assimilabile a quanto sopra…

(MD)

 

 

 

Perché i Missili “Storm Shadow”

Rappresentano un Nuovo Punto

di Scontro tra Putin e l’Occidente?

 

Conoscenzealconfine.it – (15 Settembre 2024) - Daniele Bianchi – ci dice:

Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno entrambi concordato di esaminare la richiesta dell’Ucraina di revocare le restrizioni all’uso dei loro missili a lungo raggio, compresi i missili “Storm Shadow”, in territorio russo.

Ma i crescenti segnali provenienti dall’Occidente, secondo cui potrebbe approvare il desiderio dell’Ucraina di utilizzare queste armi nel profondo del territorio russo, hanno anche scatenato una brusca risposta (e una minaccia) da parte del presidente russo Vladimir Putin.

Ecco cosa sappiamo di queste armi a lungo raggio e perché sono al centro dell’ultima escalation retorica durante la guerra della Russia contro l’Ucraina.

Cosa Sono i Missili “Sturm Shadow”?

Lo Sturm Shadow è un missile da crociera a lungo raggio lanciato dall’aria. Ciò significa che i missili vengono lanciati da aerei militari in aria anziché da terra. Possono colpire bersagli fino a 250 km (155 miglia) di distanza.

Utilizzati dallo spazio aereo ucraino, potrebbero colpire in profondità nel territorio russo.

 Se le restrizioni all’uso dei missili Sturm Shadow, forniti dal Regno Unito ma sviluppati e realizzati utilizzando componenti statunitensi, venissero revocate, gli obiettivi russi in località come Kursk, Mille rovo e Rostov potrebbero essere più facili da colpire.

Lo Sturm Shadow è stato sviluppato da una collaborazione franco-britannica.

È prodotto da una joint venture che include l’Italia.

 Ogni missile costa 1 milione di dollari e sono in grado di danneggiare o distruggere le infrastrutture militari russe, compresi i depositi di armi e i bunker.

Potrebbero anche intercettare e ridurre l’impatto degli attacchi militari russi sulle infrastrutture civili ucraine, ha affermato “Keri Giles”, consulente senior del programma Russia ed Eurasia presso il “think tank Chatham House” con sede a Londra.

Il Regno Unito ha confermato di aver inviato missili Sturm Shadow in Ucraina nel maggio 2023.

 Tuttavia, sono stati forniti a Kiev a condizione che l’Ucraina utilizzi missili a lungo raggio solo all’interno dei propri confini e non li lanci nel territorio russo.

Cosa Chiede Zelensky?

Per mesi, Zelensky ha ripetutamente chiesto ai suoi alleati di consentire l’uso di missili a lungo raggio per colpire obiettivi all’interno della Russia.

In una riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina (UDCG) dei rappresentanti dei paesi dell’UE e della NATO il 6 settembre, ha affermato: “Abbiamo bisogno di avere questa capacità a lungo raggio, non solo sul territorio diviso dell’Ucraina, ma anche sul territorio russo, in modo che la Russia sia motivata a cercare la pace”.

A luglio, Zelenskyi ha chiesto al neoeletto primo ministro britannico Keri Stormer chiarimenti sulla capacità di Kiev di utilizzare Sturm Shadow.

 

I razzi a lungo raggio farebbero una grande differenza per l’Ucraina?

 I missili a lungo raggio potrebbero fornire all’Ucraina nuove capacità tattiche, come la capacità di colpire obiettivi distanti.

Sebbene possano dare all’Ucraina un vantaggio, non sarebbero necessariamente sufficienti a sconfiggere la Russia, affermano gli esperti.

“Non dovremmo pensare a nessun singolo sistema d’arma come a un’arma miracolosa che cambierà radicalmente la guerra”, ha affermato “Giles”.

Qual è la Posizione degli Stati Uniti e del Regno Unito?

Finora gli USA e il Regno Unito non hanno permesso all’Ucraina di usare missili a lungo raggio per obiettivi all’interno della Russia. Gli esperti affermano che ciò è dovuto al timore di causare un’escalation regionale della guerra.

Ad agosto, il consigliere per le comunicazioni sulla sicurezza nazionale della Casa Bianca, “John Kirby”, ha dichiarato in una conferenza stampa che l’idea che l’Occidente e la NATO siano in guerra con la Russia è “un divertente esempio di propaganda di Putin”.

Il Segretario di Stato “Antony Blinker” e il suo omologo britannico, il Ministro degli Esteri “David Lamy”, hanno visitato congiuntamente Kiev mercoledì scorso e hanno promesso un ulteriore importo complessivo di 1,5 miliardi di dollari in aiuti economici all’Ucraina.

Zelenskyy ha chiesto la revoca delle restrizioni e, mercoledì, ha postato su “X” ringraziando i leader per avergli fatto visita. “È importante che le argomentazioni ucraine siano ascoltate. Ciò include le armi a lungo raggio”, ha scritto.

Durante l’incontro a Kiev, “Blinker” ha affermato che Washington avrebbe esaminato questa richiesta “con urgenza”, molto probabilmente venerdì a Washington, quando il presidente degli Stati Uniti” Joey Biden “incontrerà “Stormer”.

“Ci siamo adattati e modificati in base alle esigenze e ai cambiamenti del campo di battaglia, e non ho dubbi che continueremo a farlo”, ha aggiunto Blinker.

Ciò avviene dopo che i paesi occidentali hanno affermato che l’Iran ha fornito missili a corto raggio alla Russia.

Teheran però lo nega.

 

Cosa Dice la Russia?

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato giovedì che se i paesi occidentali autorizzassero l’uso di missili a lungo raggio da parte dell’Ucraina in territorio russo, sarebbero direttamente coinvolti nella guerra.

“Significherà niente di meno che il coinvolgimento diretto dei paesi NATO, degli Stati Uniti e dei paesi europei nella guerra in Ucraina.

Questa sarà la loro partecipazione diretta e questo, naturalmente, cambierà significativamente l’essenza stessa, la natura stessa del conflitto”, ha detto ai media statali russi.

Sulla base di queste nuove minacce, la Russia sarà costretta a prendere “azioni appropriate”, ha affermato Putin.

Sebbene non abbia spiegato in dettaglio quali sarebbero queste misure, questo solleva la prospettiva di un’escalation, affermano gli esperti.

All’inizio di questo mese, la Russia ha annunciato che sta modificando la sua dottrina nucleare.

 Non sono stati rivelati ulteriori dettagli sui cambiamenti che la Russia, la più grande potenza nucleare del mondo, apporterebbe.

Come Potrebbe Rispondere la Russia?

Secondo gli esperti, le minacce di Putin hanno fatto temere che la guerra possa intensificarsi all’interno o all’esterno dell’Ucraina.

“Una risposta normale e standard della Russia a qualsiasi sviluppo che non le piace è quella di intensificare i suoi attacchi terroristici contro l’Ucraina”, ha detto “Giles”.

Putin non ha spiegato cosa intende con “azioni appropriate”.

Tuttavia, un conflitto armato o persino un attacco nucleare non sono le uniche azioni che la Russia potrebbe intraprendere per scoraggiare gli alleati occidentali dell’Ucraina, ha detto “Giles”.

Ha detto che la Russia potrebbe intensificare le campagne di sabotaggio in tutta Europa e finanziare gruppi “terroristici” occidentali, spesso visti come “proxy sostenuti dalla Russia”, che si impegnano in attacchi incendiari, attacchi fisici e intimidazioni.

La Russia potrebbe lanciare attacchi contro il personale dei governi occidentali di stanza in luoghi al di fuori dell’Europa, come il Medio Oriente o l’Estremo Oriente, ha affermato.

 Inoltre, Putin potrebbe espellere altri diplomatici occidentali, oltre ai sei diplomatici britannici accusati di spionaggio venerdì.

Cosa Succederà Adesso?

“La paura dell’escalation da parte degli Stati Uniti e la riluttanza a prendere misure per scoraggiare la Russia, consentono alla Russia e ai suoi partner della coalizione di intensificare a piacimento”, ha affermato “Giles”.

“Se dimostri alla Russia di essere forte e determinato, la Russia non aumenterà”, ha aggiunto “Samantha de Bender”, una ricercatrice associata anch’essa con sede nel “Russia and Eurasia Programme “presso “Chatham House”.

“Questo non significa che l’escalation sia impossibile”.

Ha aggiunto che Putin ha minacciato un’escalation a seguito del coinvolgimento occidentale sin da febbraio 2022, quando è iniziata la guerra.

La “linea rossa” di ciò che è off limits per gli alleati occidentali viene tracciata e ridisegnata, ha spiegato.

“L’Occidente ha armato l’Ucraina a pezzetti, fornendole solo le armi sufficienti per mantenerla in vita e non abbastanza per aiutarla a liberare il suo territorio”, ha affermato.

 “L’Occidente deve capire qual è la vera linea rossa e non deve dare più armi all’Ucraina”.

(Daniele Bianchi)

(oltrelalinea.news/perche-i-missili-storm-shadow-rappresentano-un-nuovo-punto-di-scontro-tra-putin-e-loccidente/).

 

 

 

 

Il commissario europeo francese

Thierry Breton si dimette e attacca

von der Leyen per "governance discutibile"

Politico.eu - Eddy Wax , Elisa Braun , Clea Caulcutt , Max Griera – (16 settembre 2024) – ci dicono:

 

In una lettera infuocata, Breton ha accusato il capo della Commissione di aver cercato di convincere Emmanuel Macron a scaricarlo.

BRUXELLES — Il commissario europeo francese Thierry Breton si è dimesso lunedì e ha accusato la sua responsabile Ursula von der Leyen di averlo indebolito, di aver posto fine al suo mandato a Bruxelles e di aver gettato nel caos la transizione di potere dell'UE.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha candidato Breton per un secondo mandato a Bruxelles, ma Breton ha staccato la spina, accusando la presidente della Commissione von der Leyen di aver agito alle sue spalle per convincere Macron a scaricarlo.

"Qualche giorno fa, nella fase finale dei negoziati sulla composizione del futuro Collegio, avete chiesto alla Francia di ritirare il mio nome, per motivi personali che in nessun caso avete discusso direttamente con me", ha scritto Breton in una lettera a von der Leyen, pubblicata su “X”.

La mossa è una svolta esplosiva e inaspettata nella transizione di potere post-elettorale dell'UE, che è già stata ostacolata dalla politica nazionale e dal tentativo di von der Leyen di formare un “Collegio di Commissari” con un equilibrio di genere.

Finora paesi tra cui Slovenia e Romania hanno ritirato candidati maschi sotto pressione di von der Leyen, sostituendoli con donne.

"Negli ultimi cinque anni, mi sono sforzato instancabilmente di sostenere e promuovere il bene comune europeo, al di sopra degli interessi nazionali e di partito. È stato un onore", ha scritto Breton nella sua lettera.

"Tuttavia, alla luce di questi ultimi sviluppi, ulteriore testimonianza di una governance discutibile, devo concludere che non posso più esercitare i miei doveri nel College", ha scritto.

Breton ha accusato von der Leyen di offrire alla Francia un portafoglio più influente se Macron avesse cambiato candidato, una tattica che avrebbe provato con i paesi membri più piccoli dell'UE.

Le tensioni sul potenziale portafoglio della Francia nella prossima Commissione europea sono aumentate negli ultimi giorni tra Parigi e Bruxelles.

"La Francia non è soddisfatta dell'ambito del portafoglio assegnato a Thierry Breton", ha affermato un alto funzionario francese del partito di Macron, prima di prendere di mira le voci secondo cui il commissario scelto dall'Italia avrebbe ottenuto un ambito incarico in economia.

Tra Breton e la tedesca von der Leyen non scorre buon sangue, anzi, negli ultimi cinque anni le due si sono scontrate ripetutamente, sia in pubblico che in privato.

La mossa di Breton implica che Parigi dovrà nominare un nuovo candidato commissario.

Il commissario francese aveva già anticipato l'annuncio con un post criptico sui social media.

 

 

 

 

I repubblicani indignati per un

possibile tentativo di assassinio:

"Continueranno a cercare di uccidere Trump."

Politico.eu - Lisa Kashinsky - Mia McCarthy – (15/09/2024) ci dicono

 

Le denunce di violenza politica provenienti da tutto lo spettro politico hanno rapidamente lasciato il posto a accuse di parte.

"Questa retorica contro il presidente Trump, questa narrazione che sarà il prossimo dittatore, che è il prossimo Hitler in arrivo, deve finire.

 Basta così", ha detto il deputato “Mike Waltz”.

Due mesi fa i repubblicani hanno trasformato il primo tentativo di assassinio contro Donald Trump in un grido di battaglia.

 Ora stanno rispondendo a quello che avrebbe potuto essere un secondo tentativo con un misto di sfida, indignazione e accuse infondate.

Sebbene il movente del sospettato sia rimasto poco chiaro domenica sera, alcuni repubblicani hanno immediatamente sfruttato l'incidente ( in cui i servizi segreti hanno aperto il fuoco su un sospettato che, secondo le autorità, si è presentato con un fucile stile AK-47 vicino al campo da golf di Trump nel sud della Florida ) per accusare nuovamente i democratici di aver messo in pericolo Trump definendo il candidato repubblicano una minaccia per la democrazia.

"Questa retorica contro il presidente Trump, questa narrazione che sarà il prossimo dittatore, che è il prossimo Hitler in arrivo, deve finire.

Basta così", ha detto il deputato Mike Waltz (R-Fla.) in un'intervista con Fox News domenica.

 "E quando hai questa narrazione proveniente dalla sinistra, dai media, persino dai funzionari eletti, che Trump deve essere fermato con ogni mezzo necessario, non dovrebbe sorprendere nessuno che queste persone vengano radicalizzate e agiscano in questo modo".

Alcuni alleati dell'ex presidente hanno usato toni ancora più minacciosi.

"Continueranno a cercare di uccidere Trump. Questo è solo l'inizio", ha scritto il fondatore di “Turning Point USA” “Charlie Kirk” su “X”.

 "Questo finirà solo quando vinceremo a novembre".

La campagna di Trump non ha suggerito un movente nella sua dichiarazione sull'incidente.

In altri messaggi della campagna di domenica, Trump ha chiesto "unità" e "pace".

Trump, che domenica non è rimasto ferito, è diventato il bersaglio di un potenziale secondo tiratore in circostanze decisamente diverse da quando un uomo armato ha aperto il fuoco a luglio durante il suo comizio a Butler, in Pennsylvania, ferendo l'ex presidente e altre due persone e uccidendo un partecipante.

 Lì, un Trump insanguinato si è alzato da terra con un pugno in aria, l'immagine di sfida cementata dal suo grido di battaglia "combatti, combatti, combatti" che ha echeggiato durante la sua convention di nomina la settimana successiva.

I repubblicani, spesso così profondamente divisi, si sono schierati quasi tutti dalla sua parte.

Alcuni hanno persino previsto che il tentativo di assassinio aveva appena suggellato l'elezione per Trump.

E per un breve periodo, i battibecchi tra i partiti, e la campagna presidenziale stessa, si sono quasi fermati prima di tornare rapidamente in forma.

L'ex presidente è uscito dall'incidente di domenica con un atteggiamento altrettanto provocatorio, inviando dalla sua campagna messaggi del tipo "LA MIA DETERMINAZIONE È PIÙ FORTE DOPO UN ALTRO TENTATIVO ALLA MIA VITA" e "NON MI ARRENDERÒ MAI".

I repubblicani gli hanno fatto eco rapidamente.

Dopo aver fatto visita a Trump nella sua tenuta di Mar-a-Lago più tardi domenica, il presidente della Camera” Mike Johnson” ha scritto su “X”:

"Nessun leader nella storia americana ha sopportato più attacchi ed è rimasto così forte e resiliente.

 È inarrestabile".

Ma questa volta non c'è un'immagine di Trump come quasi martire con cui radunare le truppe, solo una foto pubblicata sui social media di Johnson e dell'ex presidente che assumono entrambi la loro tipica posa con il pollice in su.

 Trump è stato politicamente indebolito contro un nuovo avversario, la vicepresidente Kamala Harris.

E mentre Harris e il presidente Joe Biden sono stati informati sulla situazione ed hanno espresso gratitudine per il fatto che Trump fosse al sicuro, i democratici non hanno sospeso le loro attività di campagna.

E nel giro di poche ore dall'incidente di domenica, le ampie denunce di violenza politica provenienti da tutto lo spettro politico hanno rapidamente lasciato il posto a accuse di parte.

Il rappresentante Brian Mast (R-Fla.) ha definito la retorica dei democratici "oltre il male" in un post che prende di mira MSNBC e il leader democratico della Camera Hakeem Jeffries, che in precedenza nella giornata aveva pubblicato un post sui "repubblicani MAGA estremi" che limitavano l'accesso all'aborto.

 (Dopo l'incidente, Jeffries ha pubblicato sui social media:

"La violenza politica non ha posto in una società democratica").

Un'altra repubblicana della Florida, la rappresentante Anna Paulina Luna, ha anche incolpato "la sinistra radicale" per aver promosso una "retorica irresponsabile" che "sta causando dolore alle persone".

I repubblicani hanno avuto una reazione simile dopo il primo tentativo di assassinio contro l'ex presidente, incluso il senatore dell'Ohio JD Vance, che non era ancora il compagno di corsa di Trump, che ha collegato senza fondamento la sparatoria del comizio alla campagna di Biden.

 (Vance ha offerto una risposta più misurata all'incidente di domenica, scrivendo su “X” che Trump era "di buon umore" e che il senatore avrebbe "abbracciato i miei figli molto forte stasera e recitato una preghiera di gratitudine").

Ma a differenza di luglio, questo incidente è "sovraccarico", ha detto Matthew Bartlett, stratega del GOP ed ex nominato dall'amministrazione Trump.

"La destra sembra essere ancora più offesa, o crede che in queste elezioni si stia candidando contro qualcosa che farà di tutto per fermare un programma politico".

Il governatore della Florida “Ron DeSantis”, un tempo rivale di Trump per la nomination presidenziale del partito repubblicano e che da allora lo ha sostenuto, ha dichiarato domenica che lo Stato avrebbe avviato una propria indagine sull'incidente.

Nel frattempo, i legislatori repubblicani e gli alleati di Trump hanno chiesto di aumentare nuovamente la sicurezza per l'ex presidente.

La protezione dei servizi segreti di Trump è stata rafforzata dopo la sparatoria a Butler.

Ma” Ric Bradshaw”, lo sceriffo della contea di Palm Beach, ha ammesso domenica durante una conferenza stampa che la sicurezza attorno a Trump non è così rigida come sarebbe se fossimo ancora il presidente in carica.

"Questo deve cambiare", ha scritto su “X” il leader della maggioranza della Camera Steve Scalise (R-La.), lui stesso vittima di una sparatoria durante un allenamento di baseball del Congresso.

"I servizi segreti devono aumentare il livello di protezione nei suoi confronti fino alle loro PIENE capacità".

Il senatore Lindsey Graham (RS.C.) ha affermato che "è tempo di aumentare le risorse" per il Secret Service e ha chiesto che l'agenzia torni sotto l'ombrello del Dipartimento del Tesoro piuttosto che del Dipartimento della sicurezza interna, dove attualmente risiede.

 Waltz, il rappresentante della Florida che è membro della task force del Congresso che indaga sul tentato assassinio di Butler, ha affermato di aspettarsi che il Secret Service informi i legislatori "questa settimana".

Biden, in una dichiarazione rilasciata domenica sera, ha affermato di aver "ordinato al mio team di continuare a garantire che i servizi segreti abbiano tutte le risorse, le capacità e le misure di protezione necessarie per garantire la continua sicurezza dell'ex presidente".

 

 

 

 

UNICREDIT COMPRA UNA QUOTA

DI COMMERZBANK. PERCHÉ?

 Lapekoranera.it – (14/09/2024) - Manlio Lo Presti (Scrittore ed esperto di banche e finanza) -ci dice:

 

La stampa italiana si è celermente e dettagliatamente profusa nella diffusione degli aspetti tecnici dell’operazione di acquisto del 7% delle azioni di Commerzbank ufficializzata pochi giorni fa.

La decisione non è stata improvvisata.

Le azioni di due banche di dimensioni ragguardevoli non passano inosservate.

 I documenti preliminari saranno stati valutati dai ministeri di Francia perché l’amministratore delegato di Unicredit, l’italiano Andrea Orcel, è un pretoriano della finanza americana poi approdato a Parigi;

Germania perché Commerzbank è il quarto istituto bancario tedesco e Italia perché Unicredit primaria banca della ex-Italia ha sede formale, ma non sostanziale, a Milano.

Sarebbe stato interessante rendere disponibile il link dove poter leggere la relazione autorizzativa della banca centrale europea scritta in un linguaggio ostile, freddo, super tecnico ma pur sempre segnaletico.

Non sappiamo il pensiero dell’ECOFIN – Consiglio “Economia e finanza”, responsabile della politica dell’UE. 

Non sappiamo l’opinione del Ministero degli Esteri ed un parere dei Servizi de’ noantri sul livello di danni eventualmente indotti sulla sicurezza nazionale della ex-Italia.

Nessuna citazione di un parere della CONSOB.

Buio assoluto a parte numerosi diligenti testi asettici infarciti di quotazioni borsistiche inserite per emanare una sensazione di competenza.

Nessuna opinione.

 Eppure, stiamo parlando in una operazione che – in apparenza – dovrebbe modificare gli equilibri del sistema finanziario e bancario della ex-Europa.

Ancora buio e subito nel paradiso dell’oblio:

 c’è ben altro di più importante da raccontare: ucraina, Israele, gli scontri coreografici ma inconsistenti dei duellanti elettorali Usa, il complottismo, il fascismo eterno, l’ecologia con le treccine, la promozione ossessiva del paradiso elettrico, la lotta autistica al CO2, il genderismo.

Non emergono analisi sulle motivazioni reali, al di fuori di una ovvia spiegazione sul rafforzamento della posizione di mercato di Unicredit.

Quindi, passerebbe come normale l’ipotesi che i germanici accettino una sudditanza, peraltro finanziaria, dei Franchi?

 Non è molto credibile.

Si sta realizzando una nuova narrazione del “Gesta Dei per Francos” redatto nel 1107?

 I giornali tedeschi non griderebbero al tradimento allestendo barricate con decine e decine di interrogazioni parlamentari nel Parlamento europeo?

 La loro Corte suprema non sentenzierebbe l’ennesimo parere contrario bloccante per tutti i 580.000.000 di europei, come accaduto altre decine di volte?

Forse si tratta di altro.

Secondo le cronache, il costo di acquisto della quota appare basso. Perché?

 

Prima ipotesi:

la banca di Francoforte, quarta del sistema creditizio è in crisi a causa del forte rallentamento del sistema economico germanico?

Prima domanda:

l’apparato germanico non ha a disposizione la piccola cifra dichiara dalla stampa di quasi ottocento milioni di euro da sottoscrivere con una classica cordata? 

La severissima Banca centrale germanica è rimasta in silenzio, senza lanciare in faccia i suoi soliti durissimi interventi trasmettendo le rituali ed incalzanti veline alla stampa nazionale?

Questo silenzio non è normale…

 

Seconda ipotesi:

senza insistere sugli aspetti operativi che possiamo leggere, ampiamente sceverati da molti periodici, emerge un sospetto.

Il prezzo appare troppo “basso”.

A cosa dobbiamo questa generosità?

È stato integrato con fondi neri reperiti oltremare, con importo superiore al miliardo di euro?

Chi avrebbe sborsato questa enorme integrazione?

Forse la compratrice italo francese?

Per quale scopo, considerato che si tratta di una decisione che poco ha poca coerenza con normali e coerenti piani di espansione, soprattutto investendo in una economia quasi al collasso?

 Da chi verrebbe il possibile miliardo e oltre?

Unicredit sta agendo da porta girevole?

Si tratterebbe di una operazione guidata dai soliti americani-Cia-Nsa-Nato alla quale nessuno può trovare da ridire? 

Questa decisione è stata pianificata ex-ante nel testo del piano economico e finanziario che tutte le banche devono diffondere per ordine di BCE e della banca centrale germanica?

Nessuno ha proceduto ad una simile verifica.

 Siamo di fronte ad una rilevante operazione di riciclaggio per la copertura delle enormi spese per pagare i mercenari in Ucraina?

 Le cifre degli italo francesi sarebbero una partita di giro erogata dagli Usa che non possono apparire direttamente come autori?

Questa notizia sarà dimenticata e vaporizzata dal tritacarne mediatico. C’è altro da fare …

I sospetti si traducono in domande, ma quasi nessuna domanda si traduce in una risposta …

 

 

 

La Complicità (Vergognosa) di

Google con la Propaganda Israeliana.

Conoscenzealconfine.it – (16 Settembre 2024) – Redazione – Lantidiplomatico.it – ci dice:

 

Sono mesi, che Israele ha intrapreso una vasta campagna contro l’UNRWA per ottenere che gli stati taglino i loro finanziamenti all’agenzia delle Nazioni Unite destinata ai rifugiati palestinesi.

Mentre gli operatori, le scuole e gli ambulatori dell’UNRWA a Gaza vengono uccisi e bombardati senza pietà dagli israeliani, gli utenti di Internet negli Stati Uniti e in Europa che vanno alla ricerca di informazioni sull’UNRWA su Google, si sono recentemente trovati reindirizzati verso una destinazione gestita dal governo israeliano.

Infatti invece di essere introdotti al sito ufficiale dell’agenzia internazionale delle Nazioni Unite dedicata ai rifugiati palestinesi, ancora prima del sito ufficiale dell’agenzia dell’Onu, migliaia di persone sono state indirizzate a un sito israeliano che racconta una storia diversa, dipingendo l’UNRWA come una organizzazione di facciata per le attività di Hamas a Gaza.

 

Sono mesi, che Israele ha intrapreso una vasta campagna contro l’UNRWA per ottenere che gli stati taglino i loro finanziamenti all’agenzia delle Nazioni Unite destinata ai rifugiati palestinesi.

Israele punta il dito su Gaza ma sa benissimo che l’UNRWA è spesso decisiva per la sopravvivenza delle vittime della pulizia etnica operata nei decenni scorsi contro la popolazione palestinese.

È il caso dei campi profughi in Libano. Per un periodo fortunatamente breve alcuni governi si sono sottomessi alla campagna israeliana tagliando i finanziamenti. Tra questi c’era anche l’Italia che poi, insieme ad altri governi occidentali, ha avito la dignità di tornare sui propri passi.

Un aspetto di questa campagna israeliana è stata l’offensiva digitale progettata per erodere la fiducia nell’UNRWA tra il pubblico americano ed europeo.

L’annuncio depistante di Israele compare ancora in cima ai risultati di ricerca di Google, indirizzando così gli utenti a un sito gestito dal governo israeliano che presenta l’UNRWA come un organismo collaboratore di Hamas.

Lanciata intorno a gennaio, questa campagna ha portato molti a scoprire che i primi risultati di ricerca per oltre 300 termini relativi a “UNRWA” e “UNRWA USA” non portano ai siti web ufficiali dell’organizzazione, ma al sito gestito dal governo israeliano.

La campagna ha suscitato indignazione e critiche significative, con molti utenti e dipendenti di Google che hanno espresso disagio per quella che descrivono come una “astuta campagna per smantellare l’UNRWA in un periodo in cui le vite civili a Gaza sono sotto assedio. “

In tantissimi hanno chiesto alla direzione dell’azienda di rimuovere la campagna, sostenendo che viola le politiche pubblicitarie di Google, dall’interferenza politica vietata alla violazione del marchio.

Ci sono state le proteste anche di alcuni dipendenti di Google, che temono che l’azienda stia traendo profitto dalla diffusione di messaggi “controversi”. Alcuni hanno persino presentato denunce formali alla direzione sulla questione.

Google ha finora ignorato la maggior parte delle proteste, lasciando il sito israeliano come primo nel motore di ricerca.

Questa battaglia politica e digitale è molto più di una semplice competizione per i risultati di ricerca di Google.

 È parte di una campagna globale in cui ogni clic può cambiare opinioni e influenzare il sostegno internazionale.

La risposta migliore a questa arrogante interferenza israeliana su Google e alla complicità della società statunitense con il genocidio dei palestinesi, è stato il boom delle donazioni all’UNRWA, la quale ha raccolto oltre 32 milioni di dollari da circa 73.000 donatori nel 2023, rispetto ai circa 5 milioni di dollari da quasi 5.700 donatori dell’anno precedente.

Ma che quel sito israeliano debba sparire dalla facciata del motore di ricerca di Google è un obiettivo ancora da perseguire e da raggiungere.

(lantidiplomatico.it/dettnews-forum_palestina__la_complicit_vergognosa_di_google_con_la_propaganda_israeliana/45289_56627/)

 

 

 

 

 

BlackRock diventa socio del nostro

Governo. C’è chi la chiama colonizzazione…

It.insideover.com - Giuseppe Gagliano – (16 Settembre 2024) - ci dice:

 

La crescente influenza di BlackRock all’interno dell’economia italiana, sottolineata dalla possibile gestione degli asset di SACE (il gruppo assicurativo e finanziario controllato dal Governo italiano attraverso il ministero dell’Economia), rappresenta un chiaro esempio di come le principali istituzioni finanziarie globali stiano rafforzando il loro controllo su settori strategici delle economie nazionali.

In un contesto geopolitico sempre più dominato da dinamiche economiche e finanziarie, la presenza di “Larry Fink”, amministratore delegato di BlackRock, in eventi di rilevanza internazionale come il G7 italiano non appare casuale.

Il gruppo, già fortemente radicato nel tessuto economico italiano con ingenti partecipazioni in aziende leader come Eni, Enel e Intesa San Paolo, mira a consolidare ulteriormente il proprio ruolo di attore chiave nella gestione della liquidità pubblica e privata.

Questa strategia si inserisce in un quadro più ampio di “colonizzazione” economica, dove i confini tra pubblico e privato diventano sempre più labili, e le decisioni strategiche per lo sviluppo delle infrastrutture finanziarie e industriali vengono prese da entità globali, spesso distanti dalle priorità locali.

Questo fenomeno si inserisce nel contesto del neoliberismo dominante che ha caratterizzato le politiche europee negli ultimi decenni, dove le privatizzazioni e l’intervento dei grandi capitali stranieri sono stati favoriti a scapito della sovranità economica nazionale.

Parallelamente, la politica di “Sahra Wagenknecht” in Germania rappresenta un raro tentativo di riscoprire una sinistra autenticamente sociale, che pone al centro della propria agenda politica temi fondamentali come il lavoro, la casa e i diritti sociali collettivi, in contrapposizione alla “deriva neoliberista della sinistra tradizionale”.

 L’inquietudine verso il suo movimento, tanto tra le élite economiche quanto tra i partiti socialdemocratici, riflette il timore che una forza politica capace di coniugare pacifismo, internazionalismo e diritti sociali possa minare l’egemonia di un sistema politico-economico che ha finora privilegiato i grandi interessi privati e le politiche di austerità.

 

 

 

 

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti

e il regime Biden-Harris cercano

disperatamente di innescare la

Terza Guerra Mondiale prima delle elezioni.

Naturalnews.com – (15/9/2024) - Ethan Huff – ci dice:

 

L'ultima e più grave delle "linee rosse" di Mosca è stata superata questa settimana dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di "consentire" all'Ucraina di utilizzare le armi che lui e altre nazioni occidentali hanno donato per colpire obiettivi in profondità nel territorio russo.

Il piano di Washington, secondo il membro del Congresso Michael McCaul (R-Tex.) citato dalla giornalista di “Axios Juliegrace Brufke£, è quello di revocare tutte le restrizioni sull'uso da parte di Kiev degli ATACM (Army Tactical Missile System) forniti dagli Stati Uniti.

Il presidente Biden ha confermato che Washington sta "lavorando su questo ora".

Praticamente tutte le altre principali nazioni occidentali sono d'accordo sul fatto che oltrepassare le famigerate linee rosse di Vladimir Putin sia "ammissibile" e ragionevole alla luce di tutti i beni dello Stato profondo e degli schemi criminali, cioè il traffico di esseri umani, che sono protetti dall'esistenza stessa dell'Ucraina sotto Volodymyr Zelensky.

Fino ad ora, l'Occidente si è limitato a inviare le armi all'Ucraina e a lasciare che Zelensky ne facesse ciò che desiderava, a patto che non le usasse per colpire in profondità il territorio russo.

 La situazione è cambiata dopo che Zelensky ha avuto un attacco sibilante e ha chiesto che gli fosse permesso di usare tutti i suoi nuovi giocattoli dove Putin gli aveva detto di non farlo.

"Finora, gli Stati Uniti hanno dato a Kiev circa 200 miliardi di dollari o più sia in finanziamenti che in attrezzature militari e armi", riferisce “SHTFplan.com” a proposito di questi ultimi sviluppi.

"Kiev ha chiesto a gran voce che le restrizioni contro l'uso di missili a lungo raggio come missili a lungo raggio siano revocate da maggio.

Anche questo pone la domanda;

 gli Stati Uniti avrebbero sempre "permesso" all'Ucraina di attraversare le linee rosse della Russia?

Perché Washington ha dato a Kiev [sic] l'arma a lungo raggio, quindi perché dovrebbero vietare loro di usarla a tempo indeterminato?"

(Esiste il nostro rapporto precedente per saperne di più su come la NATO e l'Occidente stanno complottando per scatenare la Terza Guerra Mondiale.)

L'ultima linea rossa è stata superata?

A dire il vero, l'Occidente probabilmente ha pianificato tutta questa faccenda secoli fa.

 Le potenze occidentali hanno finto di armare l'Ucraina per la propria "autodifesa", sapendo nel frattempo che alla fine Zelensky le avrebbe usate contro la Russia in una grande provocazione verso la Terza Guerra Mondiale.

"Questo dovrebbe servire da avvertimento per gli Stati Uniti", avverte “SHTFplan.com”.

 "Se Kiev colpirà il territorio russo usando queste armi donate, potrebbe essere la goccia che farà traboccare il vaso quando l'ultima linea rossa della Russia verrà superata".

Il segretario di Stato americano” Antony Blinken” ha annunciato i cambiamenti di politica questa settimana durante una visita a Kiev con “David Lammy”, il suo omologo del Regno Unito.

"Ho parlato con “Blinken” due giorni fa, e lui sta viaggiando con il suo omologo dal Regno Unito a Kiev per dire loro che gli permetteranno [di colpire la Russia con l'ATACMS]", ha confermato “McCaul”.

Secondo il portavoce del Dipartimento di Stato “Matt Miller”, “Blinken” è volato a Kiev "per mostrare un sostegno continuo alla difesa dell'Ucraina".

 Miller non ha fatto menzione di eventuali cambiamenti di politica in corso.

 

Quello che “Blinken” ha fatto è stato semplicemente "segnalare", secondo “Bloomberg”, che Washington intende cambiare le regole ora che sono emerse notizie secondo cui l'Iran ha fornito alla Russia missili balistici.

L'Iran, in risposta, afferma di non aver fatto nulla del genere, sostenendo di non sostenere nessuna delle due parti del conflitto.

Ogni volta che gli Stati Uniti hanno bisogno di una scusa per inviare più denaro o armi a criminali stranieri, il più delle volte tirano fuori la linea "l'Iran sta producendo armi nucleari".

In questo caso, hanno alzato la posta sostenendo che l'Iran sta inviando quelle armi nucleari alla Russia, l'altro spauracchio che Washington usa abitualmente per cercare di spingere una politica estera impopolare.

"Dimenticate che stiamo sostenendo un falso presidente, dimenticate che stiamo sostenendo un aggressore sul territorio della Federazione Russa (Federazione Russa) e dimenticate che stiamo sostenendo una cabala che sta uccidendo solo i cristiani.

 Qual è questa mentalità?

Non puoi più capire la loro configurazione mentale", ha scritto un commentatore a proposito della” follia dell'Occidente”.

Riuscirà lo “Stato profondo” a scatenare un olocausto nucleare globale prima delle elezioni?

 

 

 

 

 

La California ha appena stabilito

un nuovo record molto

allarmante per i terremoti.

 Shtfplan.com - Michael Snyder – (13 settembre 2024) ci dice:

 

(Questo articolo è stato originariamente pubblicato da Michael Snyder sul blog The Economic Collapse.)

 

Cosa diavolo sta succedendo in California?

 Lo stato continua a essere colpito da un disastro dopo l'altro, ma dovremmo tutti fingere che sia perfettamente normale.

Ovviamente, la verità è che ciò a cui stiamo assistendo non è affatto normale.

Come vedrete di seguito, la California ha appena stabilito un nuovo record molto allarmante per i terremoti in un solo anno.

Inoltre, il numero di acri che gli incendi boschivi hanno bruciato nello stato quest'anno è circa tre volte superiore rispetto all'anno scorso.

Quindi, per favore, non cercate di convincermi che questo è normale. Naturalmente, non è solo lo stato della California a sperimentare un numero insolito di disastri naturali.

Come ho avvertito per molto tempo, il nostro intero pianeta sta diventando sempre più instabile.

 

Giovedì mattina presto, gli abitanti della California meridionale sono stati scossi da un terremoto di magnitudo 4,7 …

Un forte terremoto di magnitudo 4,7 ha scosso alcune zone della California meridionale nelle prime ore di giovedì, secondo l'”US Geological Survey”.

Il terremoto ha colpito la zona di Malibu intorno alle 7:28 del mattino con una magnitudo iniziale di 5.1, hanno detto le autorità.

Da allora è stata declassata a 4.7.

L'epicentro di questo terremoto è stato a Malibu, ma le persone che vivevano in tutta l'area di Los Angeles potevano avvertirlo ...

Il terremoto delle 7:28 è stato localizzato nell'area di Malibu. Finora sono state segnalate scosse a Malibu, Hermosa Beach, La Mirada, Anaheim, Hollywood Hills e parti della San Fernando Valley.

 

Ho perfino letto un rapporto in cui si diceva che il terremoto poteva essere avvertito fino a San Diego.

Dopo la scossa iniziale si sono verificate più di due dozzine di scosse di assestamento.

Di per sé, questo ultimo terremoto non sarebbe un problema così grave, perché ha causato pochissimi danni.

Ciò che lo rende importante è il modello più ampio a cui abbiamo assistito. Secondo la sismologa dell'”USGS Lucy Jones”, il numero di "sequenze di magnitudo 4" che abbiamo visto finora quest'anno è il più alto mai registrato ...

In una sessione di domande e risposte trasmessa in televisione subito dopo il terremoto, la sismologa dell'USGS Lucy Jones ha affermato:

"Quest'anno abbiamo avuto più della media di [numero di] terremoti di magnitudo 4 nella California meridionale:

la media è di circa otto sequenze di magnitudo 4, ovvero sequenze di almeno una magnitudo 4... 

Finora ne abbiamo avuti 14 nella California meridionale; il più grande dell'anno precedente era stato 13 ".

Cosa significa tutto questo?

Tutta questa attività sismica nella California meridionale sta portando a qualcosa?

Se chiedi a uno scienziato otterrai una risposta, se chiedi a un altro scienziato otterrai un'altra risposta.

Ma quasi tutti concordano sul fatto che “il Grande Evento” sia atteso da tempo.

Quando finalmente arriverà il "Big One", la vita nella California meridionale non sarà più la stessa.

Mentre nella California meridionale si verificano tutti questi terremoti, nella regione si stanno bruciando decine di migliaia di acri di terreno.

In questo momento i vigili del fuoco stanno combattendo tre grandi incendi boschivi e si dice che il “Bridge Fire” sia ormai "esploso" ed è diventato "il più grande incendio attivo nello stato" ...

Un violento incendio nelle contee di Los Angeles e San Bernardino si è esteso su quasi 50.000 acri, costringendo i residenti a fuggire in fretta e distruggendo decine di case.

Il “Bridge Fire” ha incendiato oltre 51.000 acri ed è contenuto allo 0%, hanno detto i funzionari giovedì.

La sua rapida crescita lo ha reso il più grande incendio attivo nello stato, superando il “Line Fire”, che sta bruciando anche a San Bernardino e ha bruciato altri 37.000 acri con il 18% di contenimento.

Un evacuato ha descritto una scena straziante martedì, quando le fiamme hanno raggiunto un quartiere in cima al monte “Baldy” in California.

Guardando la montagna da lontano, "sembrava che fosse esplosa una bomba nucleare, niente altro che fumo", ha detto “Liz Wenzel”.

Riesci a immaginare di guardare indietro, dove un tempo sorgeva la tua casa, e di vedere che sembra "come se fosse esplosa una bomba nucleare"?

Che tragedia!

Potresti pensare che in California si verifichino incendi boschivi ogni anno, e avresti ragione.

Ma ciò a cui stiamo assistendo quest'anno è particolarmente orribile.

Ci è stato detto che lo stato ha già "visto bruciare quasi tre volte più ettari rispetto a tutto il 2023"...

La California si sta solo ora dirigendo verso la stagione degli incendi boschivi, ma ha già visto bruciare quasi tre volte più acri rispetto a tutto il 2023. Gli incendi boschivi hanno minacciato decine di migliaia di case e altre strutture in tutta la California meridionale da quando hanno accelerato durante un'ondata di calore a tre cifre nel fine settimana.

Pensateci un attimo.

Il numero di acri andati in fiamme in California è già tre volte superiore a quello dell'intero anno scorso e stiamo appena entrando nel vivo della stagione degli incendi boschivi nello Stato.

Naturalmente, stiamo assistendo anche a molti eventi davvero insoliti che accadono in altre parti del mondo.

Ad esempio, il numero di grandinate in Europa sembra aumentare  a un ritmo esponenziale …

Dopo aver analizzato l'”European Severe Weather Database”, Chaucer ha affermato che il numero di grandinate è aumentato del 104%, arrivando a 11.808 tempeste lo scorso anno (anno conclusosi il 30 giugno 2024), rispetto alle 5.785 del 2022/23.

Questo non è certamente un bene.

E oggi mi sono imbattuto in una storia su una frana in Groenlandia che ha causato un mega-tsunami che ha "scosso la Terra per nove giorni consecutivi" ...

Dopo il crollo di una montagna in mare in Groenlandia, un "mega-tsunami" alto come un grattacielo ha scosso la Terra per nove giorni consecutivi, lasciando perplessi gli scienziati di tutto il mondo.

Nessuno è rimasto ferito dalla frana o dal conseguente tsunami, ma l'onda alta 200 metri ha distrutto infrastrutture per un valore di circa 200.000 dollari presso una stazione di ricerca disabitata sull'isola di Ella.

Viviamo tutti su un'enorme roccia spaziale che sfreccia nello spazio a 107.000 chilometri orari.

Nel corso della storia, la gigantesca roccia spaziale su cui viviamo è stata instabile, ma ora la situazione sembra peggiorare notevolmente.

Sono fermamente convinto che stiamo entrando in un'epoca in cui assisteremo a eventi geofisici catastrofici che un tempo sarebbero stati del tutto impensabili per la maggior parte delle persone.

In altre parole, se vi siete sempre chiesti come sarebbe trovarsi all'interno di un epico film catastrofico di Hollywood, state per avere la vostra occasione.

Quindi allacciate le cinture e tenetevi forte, perché ci aspetta una quantità tremenda di scosse.

(Il nuovo libro di Michael Snyder  intitolato  "Chaos"  è disponibile  in versione tascabile  e  per Kindle  su Amazon.com, ed è possibile iscriversi alla sua newsletter Substack su  michaeltsnyder.substack.com.)

 

Starmer del Regno Unito e Trudeau del Canada

 premono su Biden affinché intensifichi i

rapporti con la Russia nonostante Putin

 abbia avvertito di una "guerra" con la NATO.

  Shtfplan.com - Tyler Durden – (14 settembre 2024) – ci dice:

 

Kirby è uscito venerdì e ha detto ai giornalisti che non c'è stato alcun cambiamento nella politica degli Stati Uniti riguardo all'Ucraina che usa armi occidentali per attacchi a lungo raggio all'interno della Russia.

 Ma la pressione sta rapidamente aumentando:

prima il canadese Trudeau ha detto di sostenere il via libera, nonostante Putin abbia chiarito che ciò significherebbe una "guerra diretta" tra Russia e NATO, e ora il primo ministro britannico Keir Starmer si è espresso a sostegno.

Secondo le ultime notizie del  “The Wall Street Journal” :

Secondo funzionari statunitensi e occidentali, venerdì il primo ministro britannico Keir Starmer dovrebbe sollecitare il presidente Biden durante una visita a Washington a firmare l'autorizzazione  a consentire all'Ucraina di utilizzare missili da crociera a lungo raggio di fabbricazione europea  per colpire obiettivi nelle profondità della Russia .

…La decisione di revocare il divieto imposto a Kiev di utilizzare il missile “Storm Shadow”, in grado di colpire obiettivi a 155 miglia di distanza, per lanciare missili in Russia rappresenterebbe una grande vittoria per l'Ucraina, che da mesi sollecita i paesi occidentali ad allentare le restrizioni sulle armi a lungo raggio.

Sì, Zelensky lo ha sostanzialmente implorato, ma dubitiamo fortemente che seguirà una "vittoria", soprattutto considerando che, come abbiamo spiegato più avanti, Putin ha ancora molte carte in mano e probabilmente intensificherebbe gli attacchi a Kiev in modo significativo.

"Mentre la decisione finale su Storm Shadow spetterà al governo del Regno Unito, i funzionari britannici chiederanno all'amministrazione Biden di intervenire perché alcuni componenti dei missili sono realizzati negli Stati Uniti", continua il WSJ nel rapporto di venerdì pomeriggio.

Ore prima, il primo ministro Trudeau aveva chiarito la sua posizione:

Il Canada sostiene pienamente l'uso da parte dell'Ucraina di armi a lungo raggio per "impedire e impedire alla Russia di continuare a degradare le infrastrutture civili ucraine" , ha affermato venerdì il primo ministro Justin Trudeau.

Trudeau ha detto ai giornalisti che il presidente russo Vladimir Putin stava cercando di destabilizzare profondamente l'ordine internazionale basato sulle regole e ha aggiunto:

 "Ecco perché il Canada e altri sono inequivocabili sul fatto che l'Ucraina deve vincere questa guerra contro la Russia ".

Il fatto che i funzionari occidentali continuino a parlare di una “vittoria” contro la Russia significa che questo tragico conflitto sta per prendere una piega completamente nuova e catastrofica, un percorso di escalation incontrollabile basato sulle loro illusioni.

Tuttavia, Kirby ha affermato che, sebbene sia difficile prendere per oro colato tutto ciò che Putin dice, queste ultime minacce e linee rosse vengono prese  "sul serio" .

Un briefing pomeridiano del Dipartimento di Stato ha confermato che non vi sono ancora cambiamenti nella politica statunitense.

… ma per quanto tempo?

La leadership russa ha rilasciato una dichiarazione di follow-up al  breve discorso video di giovedì del presidente Vladimir Putin  , avvertendo che se gli Stati Uniti e il Regno Unito autorizzeranno l'Ucraina a lanciare attacchi a lungo raggio sul suolo russo,  la NATO e la Federazione Russa saranno ufficialmente in stato di guerra .

Venerdì l'ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, ha informato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che i paesi della NATO avrebbero  "iniziato una guerra aperta"  consentendo ai missili occidentali a lungo raggio di colpire la Russia.

"Se una decisione del genere venisse presa, significherebbe che i paesi della NATO stanno iniziando una guerra aperta contro la Russia",  ha introdotto l'inviato di Mosca .

 "In quel caso, saremo ovviamente costretti a prendere certe decisioni, con tutte le conseguenze che ne conseguono per gli aggressori occidentali ".

Vassily Nebenzia, rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, tramite AP Nebenzia ha continuato, "I nostri colleghi occidentali non saranno in grado di eludere la responsabilità e dare la colpa a Kiev per tutto."

 E ha riecheggiato alcuni punti chiave del discorso di Putin del giorno prima, spiegando all'organismo delle Nazioni Unite, secondo  i media russi :

"Solo le truppe NATO possono programmare le soluzioni di volo per quei sistemi missilistici. L'Ucraina non ha questa capacità.  Non si tratta di permettere a Kiev di colpire la Russia con armi a lungo raggio, ma di far sì che l'Occidente prenda le decisioni di puntamento ".

La posizione del Cremlino è che se i missili occidentali inizieranno a piovere sul suolo russo, non prenderà in considerazione alcuna distinzione tra le forze di Kiev e i loro sostenitori della NATO che forniscono le munizioni. Non importerà chi premerà il grilletto.

"La NATO si impegnerebbe direttamente in un'azione militare contro una potenza nucleare. Non credo di dover spiegare quali conseguenze ciò avrebbe", ha concluso Nebenzia.

Per rivedere le ferme parole di Putin del giorno prima …

"Quindi non si tratta di decidere se permettere o meno al regime ucraino di colpire la Russia usando queste armi, ma di decidere se i paesi della NATO siano direttamente coinvolti nel conflitto militare o meno.

Se una tale decisione verrà presa, significherà niente di meno che la partecipazione diretta dei paesi della NATO, degli Stati Uniti, dei paesi europei, alla guerra in Ucraina.

Ciò costituirebbe la loro partecipazione diretta, e questo, naturalmente, cambia l'essenza stessa, la natura stessa del conflitto.

 Significherebbe che i paesi della NATO, gli Stati Uniti e i paesi europei, sono in guerra con la Russia.

E se così fosse, tenendo presente il cambiamento nella natura stessa del conflitto, prenderemo decisioni appropriate in base alle minacce che ci saranno poste", ha detto Putin.

È importante notare che Putin ha usato la parola "guerra", una parola che di solito non usa con leggerezza.

Il Cremlino continua a chiamare le sue azioni in Ucraina "operazione militare speciale" e deve ancora lanciare una mobilitazione nazionale su vasta scala della manodopera e delle risorse del paese.

Sembra che sulla scena mondiale si stia svolgendo un pericolosissimo gioco del pollo nucleare (tra superpotenze nucleari!)...

DIFFICILE CREDERE ALLA PAROLA DI PUTIN: “KIRBY.”

Di seguito, altre dichiarazioni della Casa Bianca rilasciate dal portavoce John Kirby prima di una conferenza stampa pomeridiana. Sembra che stia in realtà minimizzando l'avvertimento di Putin .

 

Kirby: "Se il signor Putin è così preoccupato per la sicurezza dei siti e delle città russe, il modo più semplice per alleviare queste preoccupazioni è mandare le sue truppe all'inferno, fuori dall'Ucraina e dalla guerra".

"... Inizia a brandire la spada nucleare, per esempio, sì, lo prendiamo sul serio. Monitoriamo costantemente quel tipo di attività. Ovviamente ha dimostrato di essere capace di aggressione. Ovviamente ha dimostrato di essere capace di escalation negli ultimi tre anni.  Quindi, sì, prendiamo sul serio queste armi, ma non è qualcosa che non abbiamo già sentito prima. Quindi, ne prendiamo nota... Abbiamo i nostri calcoli su cosa decidiamo di dividere con l'Ucraina e cosa no."

Se Washington e Londra dovessero davvero premere il grilletto per attacchi a lungo raggio nonostante il nuovo avvertimento di Putin, Mosca potrebbe reagire con un paio di misure estremamente rischiose.

La Russia potrebbe iniziare a distruggere direttamente gli edifici governativi ucraini nella capitale, come il palazzo della Verkhovna Rada o gli uffici di Zelensky .

Le sue forze aeree controllano i cieli, ma finora si sono astenute da tali azioni. Putin potrebbe anche dichiarare uno stato di guerra formale insieme alla piena mobilitazione nazionale, e questa guerra potrebbe persino essere dichiarata contro la NATO, il che sarebbe probabilmente un punto di non ritorno.

Nel frattempo, un promemoria di un precedente discorso di Putin sul tema del confronto nucleare con l’Occidente: “Non ci saranno vincitori…”

 

E poi arrivano Trudeau e il Canada, un influente membro della NATO…

ULTIMA ORA – IL PRIMO MINISTRO CANADESE TRUDEAU DICE CHE IL CANADA SOSTIENE PIENAMENTE L’UCRAINA NELL’USO DI ARMI A LUNGO RAGGIO NELLA GUERRA CONTRO LA RUSSIA.

 

 

 

 

Ex poliziotto spiega perché il voto

non funzionerà mai e perché è solo

un modo per ridurre ulteriormente in schiavitù.

Shtfplan.com - Mac Slavo – (16 settembre 2024) – ci dice.

 

Sapevi che il voto non creerà mai alcun progresso reale o duraturo in politica? Questo metterà in discussione lo status quo e, quando si fa questo, purtroppo, si verificano delle controversie.

 Ciò non significa che non dovremmo sforzarci di essere gli esseri umani più morali possibili.

Con nuove informazioni, possiamo cambiare idea e iniziare a realizzare una libertà reale e duratura.

 

In un recente video sul canale YouTube Cory – “Nature is the Answer”, di proprietà di “Cory Edmund Endrulat”, si discute del tema del voto e del perché non funzionerà mai con un ex poliziotto.

“Endrulat” afferma che il suo obiettivo è aiutare le persone a vedere la verità e le idee che la classe dirigente cercherà disperatamente di distrarci e impedirci di imparare.

Non votare è un concetto morale basato sulla comprensione di cosa sia realmente lo statalismo.

È schiavitù.

Giocare al gioco del voto sposta semplicemente gli schiavi da una piantagione all'altra.

 Cambiare padrone non ti rende libero.

Ti stanno ancora derubando e governando.

Se vuoi la vera libertà, il voto non è il modo per ottenerla.

Il cammino verso la libertà e l'abolizione della schiavitù.

Larken Rose fa anche un lavoro eccezionale nello spiegare la totale stupidità del voto e come coloro che lo fanno siano immorali.

Cosa ci vorrà per convincere le persone che sono loro stesse a possedere sé stesse e che nessun politico o altro essere umano avrà mai il diritto di governarle?

Nessuno dovrebbe mai votare per nessuno.

Farlo è immorale, e Rose lo spiega perfettamente.

Nessuno dovrebbe avere potere politico e non dovremmo mai dare il nostro consenso a essere governati.

Gli elettori stanno abilitando il sistema stesso che sta schiavizzando le persone e la schiavitù di qualsiasi tipo è sempre immorale.

Il governo ombra ricatta tutti (perché il voto non ha importanza).

Quindi cosa possiamo fare?

Abbiamo una grande decisione da prendere ed è tra sostenere la schiavitù o diventare abolizionisti.

Si potrebbe pensare che questo sia sufficiente, ma purtroppo non lo è.

La maggior parte delle persone in realtà non vuole sapere qual è la soluzione perché richiede che la mente sia libera di prendere le proprie decisioni basate sulla moralità.

 Se siete pronti, “Rose” spiega la soluzione molto bene.

La soluzione è smettere di credere nel "diritto" di chiunque di governarti.

Una volta che arrivi a quel punto, hai raggiunto quel livello di pensiero estremista "pericoloso".

 Sarai quindi in grado di mantenere il potere su te stesso.

 

 

 

Le “CBDC” consentiranno alla polizia

 di raccogliere e conservare dati

personali per la sorveglianza

dello Stato, rivela un documento del “FMI”.

 

 Shtfplan.com - Ethan Huff - Natural News - (11 settembre 2024) – Redazione – ci dice:

 

Il Fondo monetario internazionale (FMI) ha pubblicato di recente un rapporto in cui mette in guardia dai gravissimi rischi per la privacy associati alle valute digitali delle banche centrali (CBDC).

Secondo il documento, intitolato "Central Bank Digital Currency Data Use and Privacy Protection", qualsiasi banca centrale può utilizzare il suo sistema CBDC per raccogliere tutti i tipi di informazioni private sugli utenti.

Potrebbe quindi consegnare tali informazioni private alle autorità per sorveglianza di massa e possibili motivi di persecuzione.

“I dati del CBDC consentono lo sfruttamento commerciale, aumentando al contempo la possibilità di sorveglianza da parte dello Stato”, avverte il FMI.

Il modo in cui funzionano le CBDC è che ogni volta che viene effettuata una transazione, tutti i tipi di informazioni private vengono trasferite e caricate nella blockchain come prova.

Tali informazioni sono quindi a disposizione delle autorità governative e di chiunque altro per sfruttarle per scopi secondari.

"La valuta digitale della banca centrale (CBDC), in quanto forma digitale di moneta della banca centrale, potrebbe consentire la raccolta e l'archiviazione di una 'traccia digitale', ovvero di dati", spiega il documento.

"A differenza del denaro contante, la CBDC potrebbe essere progettata per includere potenzialmente una grande quantità di dati personali, incapsulando cronologie delle transazioni, dati demografici degli utenti e modelli comportamentali.

I dati personali potrebbero stabilire un collegamento tra identità della controparte e transazioni".

Il documento prosegue spiegando che le CBDC hanno un valore economico dovuto alla traccia di dati che creano.

I dati sono considerati una "risorsa infrastrutturale che può essere utilizzata da un numero illimitato di utenti e per un numero illimitato di scopi come input per produrre beni e servizi".

"I dati CBDC potrebbero potenzialmente essere raccolti da istituzioni finanziarie che, a loro volta, potrebbero aiutare a sviluppare attività basate sui dati", continua il documento.

(Oltre il 98 percento delle banche centrali del mondo si sta preparando ora a dare il via a una nuova società globale senza contanti, quando sarà giunto il momento.)

 

Il pubblico in generale dovrebbe avere accesso alle abitudini di spesa private di tutti?

Che tipo di dati vengono raccolti quando si utilizza una CBDC, potresti chiederti?

Oltre ai nomi e alle identità del pagatore e del beneficiario, ci sono anche dati sulle transazioni sia per il pagatore che per il beneficiario, nonché metadati sul nome del commerciante, sulla posizione e sulla categoria di spesa.

Le società di carte di credito raccolgono e archiviano già questo tipo di informazioni sugli utenti e sulle loro transazioni, ma le banche centrali non ne sono a conoscenza a meno che non le perseguano con un mandato.

Le CBDC, d'altro canto, sono un libro aperto per i maestri del denaro che vogliono tracciare ogni singolo acquisto effettuato da ogni utente.

Qualunque sia l'agenda delle banche centrali, le CBDC consentono ai money master di raccogliere e utilizzare dati per raggiungere i loro obiettivi politici. Alcune delle idee di utilizzo presentate nel documento del FMI includono:

• Riduzione delle asimmetrie informative.

• Assistenza nel supporto dell'inclusione finanziaria.

• Facilitare l'interoperabilità dei sistemi di pagamento.

• Promuovere l'innovazione e la contendibilità del mercato.

I dati CBDC possono anche essere utilizzati per produrre informazioni più tempestive e aggiornate sullo stato del mondo in un dato momento, nonché per aiutare i decisori politici a sviluppare migliori soluzioni macroeconomiche ai problemi, rimanendo allo stesso tempo conformi alle normative.

 

Il problema, ovviamente, è che chiunque può accedere ai dati privati ​​nei sistemi CBDC.

 A differenza del paradigma attuale, le abitudini di spesa private di tutti diventerebbero un libro aperto in un sistema CBDC, consentendo ai criminali e a coloro che hanno cattive intenzioni di scatenare il caos in tutta la società.

"Dopo aver letto il documento, il FMI sta facendo un sacco di “gaslighting”, fingendo di esporre 'tutte le opzioni' o qualcosa del genere, quando in realtà ci sta dicendo apertamente che l'implementazione delle CBDC rappresenterà una perdita totale di libertà e diritti", avverte “Jacob M. Thompson” di “Winepress News” .

"Sappiamo che il FMI sta facendo “gaslighting” basandosi solo su alcune delle altre dichiarazioni draconiane che ha rilasciato negli ultimi anni".

Prima che possa emergere una nuova società globale senza contanti, le Federal Reserve Notes (FRN) devono prima sparire.

(FinanceRiot.com.)

 

 

 

 

 

 

Kamala Harris dovrebbe avere molta paura

 del "blob" di forze oscure e figure sinistre

 che non esiteranno a sbarazzarsi di lei

se continua a comportarsi male.

 

  Allnewspipeline.com - James Howard Kunstler – (2 settembre 2024) – ci dice:

 

"Su molti argomenti importanti per la vita pubblica odierna, un numero enorme di persone conosce la verità, eppure i canali ufficiali di condivisione delle informazioni sono riluttanti ad ammetterlo."

(Jeffrey Tucker)

Potreste chiedervi, come me, se “Kamala Harris” riuscirà a restare in corsa fino al 5 novembre.

In base al suo aspetto cupo nell'“intervista” della scorsa settimana con “Dana Bash”, accasciata al tavolo di un misero bar della Georgia sotto una scarsa illuminazione, con la sua tipica risata soffocata, sembrava psicologicamente avvizzita.

Non sorprendetevi se verso la fine di questa settimana “prenderà il Covid” e chiederà di “rinviare” il dibattito del 10 settembre con il signor Trump.

Considerate la deprimente realtà della sua situazione, ultimamente mascherata dal farsesco motivo della "gioia" messo in giro dagli spin doctor della campagna del suo partito:

prima, la cricca che gestisce la Casa Bianca ha cacciato "Joe Biden" dalla campagna, semplicemente agganciandolo fuori scena come un vaudevilliano in rovina che infastidisce il pubblico con le sue stanche buffonate.

 Poi, la stessa gang ha portato Kamala al centro della scena con un processo mistico che ha ignorato la sua mancanza di preparazione, la sua comprovata impopolarità nelle primarie del 2020 e la sua quasi invisibilità in 3 anni e mezzo da vicepresidente.

Per un paio di settimane la sua testa deve aver girato per pura ebbrezza alla svolta sorprendente degli eventi.

 Chi non si stupirebbe di ritrovarsi inaspettatamente scelto per candidarsi alla presidenza?

Ma ora, dopo il clamore artificiale della convention, il terrore si insinua.

Se prima era abituata ad auto-medicarsi con lo “chardonnay” durante gli anni fastidiosi della vicepresidenza, immagina la pressione ora in quei viaggi in autobus per la campagna elettorale.

Ha molto di cui aver paura.

 Non è agile di mente sotto i riflettori, e lo sa.

Quando cerca di improvvisare su qualcosa, tutto ciò che esce fuori sono ridicole tautologie.

Non sa molto del mondo, nemmeno della semplice geografia, e di certo non della complessa interazione degli interessi nazionali.

 Le sue nozioni economiche sono una specie di Frappuccino di fanghi marxiani elaborati dei caffè di Berkeley.

Se esposta regolarmente anche a giornalisti amichevoli, susciterebbe un imbarazzo ululante per sé (e per il partito).

 E, dopo tutto, c'è il suo curriculum, tra cui centinaia di video su Internet che mostrano chiaramente le politiche folli che sostiene e dalle quali ora deve fingere di dissociarsi.

Dietro di lei non si nasconde solo il blob di forze oscure e figure sinistre dell'intelligence americana, ma un blob internazionale composto da gruppi malevoli all'interno e in tutta la civiltà occidentale, che lavorano chiaramente per abbatterla:

gli eurocrati che distruggono l'agricoltura e le economie industriali dei loro paesi mentre incarcerano i loro oppositori per reati d'opinione;

 i sostenitori del WEF che promuovono l'agenda folle del cambiamento climatico e le rovinose invasioni di migranti;

 i banchieri che cercano di impossessarsi delle "garanzie" (proprietà, beni mobili, portafogli di investimento) di un miliardo di cittadini comuni quando lo schema Ponzi delle obbligazioni esploderà, come deve;

l'OMS guidata da Bill Gates che cerca di iniettare vaccini non sicuri in tutti per ridurre notevolmente e rapidamente la popolazione;

le legioni delle ONG di Soros che lavorano per sovvertire l'interesse pubblico qui, lì e ovunque;

i guerrafondai della NATO che cercano come l'inferno di scatenare la Terza Guerra Mondiale...

 Kamala Harris sicuramente capisce, se capisce qualcosa, di essere diventata la loro pedina prescelta e di essere alla loro mercé (che non ne ha).

Dovrebbe avere paura soprattutto del blob americano.

 Quell'insieme di alti vertici della CIA, del DOD, dell'FBI, del DHS, del Dipartimento di Stato e Dio sa quante agenzie meno note e back office delle "operazioni segrete", sa che è in grave pericolo se il signor Trump dovesse essere eletto (nonostante i loro sforzi per truccare le cose).

 Dopo tutti i viaggi che gli sono stati fatti, fino al tentato assassinio, puoi star certo che il signor Trump se la prenderà con la cabala per aver commesso crimini veri e gravi.

Ora stanno scappando spaventati.

Nonostante tutto il potere apparentemente a loro disposizione, finora niente è servito — né la guerra legale, né i proiettili — a fermare l'implacabile marcia del signor Trump verso lo Studio Ovale, dove potrebbe forse riuscire a trasformare gli USA di nuovo in una repubblica funzionante.

La povera Kamala Harris è lo strumento del tutto inadeguato del blob per scongiurare questo destino.

Se continua a comportarsi male, il blob potrebbe non esitare a provare a liberarsene.

Potrebbe essere l'ultima possibilità del blob di impedire del tutto che le elezioni si svolgano.

La nazione non si è mai trovata nella situazione di dover dimettere o morire il capo di una lista nel rettilineo finale di una campagna elettorale.

Non esiste alcuna disposizione nella Costituzione per questo, perché non ci sono disposizioni nella Costituzione per i partiti politici in sé.

Sarebbe tutto un tipo di improvvisazione.

E poi, naturalmente, l'America si troverebbe con l'inadatto e incapace "Joe Biden" a capo del governo, almeno finché non si troverà una soluzione diversa.

 Forse questa soluzione sarebbe solo la fase finale del colpo di stato in atto, in realtà, dal 2016, quando “John Brennan”, “Barack Obama” e “James Comey” tentarono di cacciare il signor Trump con il “Russia Gate”.

Potrebbe essere formata una specie di "commissione ad interim" per "risolvere" il problema delle elezioni annullate.

Cercheranno qualcuno con "capacità comprovate" per fungere da presidente provvisorio, magari qualcuno che è già stato presidente... diciamo, il signor Obama.

Voilà e fatto compiuto!

Se si ritrovasse nominato anziché eletto, non sarebbe in sfida al 22° emendamento.

Ok, ora prova a ripensare a quanto deve essere spaventata Kamala Harris.

 

 

 

 

 

L'ipocrisia dei democratici (dem. Usa)

decodificata:

i democratici hanno corrotto e prostituito

 la castità delle loro menti professando cose

 in cui non credono in preparazione

 alla commissione di ogni altro crimine

 

 Allnewspipeline.com - Rajan Laad – (30 agosto 2024) – ci dice:  

 

Qualche mese fa, un agente delle pubbliche relazioni democratico che si è spacciato per un membro della stampa ha pubblicato un'operazione sotto copertura ai danni del presidente Trump, in cui quest'ultimo veniva ripreso di nascosto sul campo da golf di Mar-a-Lago.

Le operazioni sotto copertura funzionano solo quando smascherano l'ipocrisia.

La notizia non ha fatto molto scalpore perché il presidente Trump ha detto durante la registrazione segreta esattamente quello che dice durante le apparizioni pubbliche.

Ha criticato Biden, Harris e i democratici, l'unica differenza è stata la spruzzata di parolacce.

Questo è stato il caso di tutte le "registrazioni segrete" di Trump, afferma, e si comporta in modo identico sia in privato che in pubblico.

Ecco perché è sopravvissuto al filmato trapelato di “Access Hollywood”.

Trump non ha mai affermato di essere un monaco.

 Ha avuto un passato colorito ed è ben noto. Nessuno è rimasto sorpreso dalle sue dichiarazioni passate.

Questo è uno dei motivi per cui Trump e i suoi sostenitori hanno un legame indistruttibile.

Non finge né si atteggia.

Si sente a suo agio nella sua pelle. Le persone apprezzano l'autenticità anche se non sono d'accordo.

Questo spiega come Trump abbia spesso conquistato un pubblico ostile, come il recente evento dei giornalisti neri.

 

Ora guardiamo all'estremo opposto dello spettro.

Questa è una palude senza fondo di doppi standard, ipocrisia e doppiezza che ospita camaleonti velenosi che cambiano colore e accento in base a chi si rivolgono.

Se c'è stato un tema ricorrente durante il DNC della scorsa settimana, è stata l'ipocrisia.

 Ecco alcune delle affermazioni fatte.

La maggior parte degli oratori ha affermato che il presidente Trump è una minaccia per la democrazia.

Lo facevano mentre erano in piedi sulla tomba della democrazia interpartitica.

Stavano per installare Kamala Harris, che non ha vinto un solo voto primario mentre Joe Biden è stato detronizzato senza tante cerimonie nonostante avesse vinto 15 milioni di voti primari.

Questo non è l'unico assalto ai valori democratici da parte dei democratici.

Sotto l'amministrazione Biden, le agenzie sono state politicizzate e dirette verso gli oppositori.

Lo stesso Biden ha attaccato il suo principale avversario, il presidente Trump, e i suoi sostenitori definendoli estremisti.

Ci sono stati tentativi di istituire organismi che monitorino le affermazioni online dei cittadini.

 Ci sono state incursioni dell'FBI nelle case degli attivisti pro-life.

 

Non si tratta di una nuova strategia da parte dei democratici (Dem Usa):

la sistematica presa di mira degli oppositori politici è iniziata durante gli anni di Obama.

I democratici avevano anche mandati antidemocratici per i vaccini e lockdown punitivi che limitavano il diritto di movimento e di occupazione.

Questi mandati hanno distrutto le vite degli individui della classe operaia e di coloro che gestivano piccole attività.

 I ​​democratici hanno ordinato l'obbligo di mascherina per tutti, compresi gli scolari, facendo l'opposto in pubblico.

 L'ex speaker della Camera Pelosi è stata vista mentre partecipava a un matrimonio sontuoso e in un salone di parrucchiere a San Francisco e non aveva mascherina.

 AOC è stata avvistata senza mascherina in più occasioni durante l'era del COVID-19.

 Al culmine del lockdown, il governatore della California “Newsom” è stato visto cenare senza mascherina con gli amici in un ristorante della Napa Valley, infrangendo i suoi stessi "protocolli di sicurezza".

Alcuni relatori alla convention hanno attaccato il capitalismo. Eppure sappiamo quanto i democratici siano ansiosi di godere dei frutti del capitalismo una volta lasciato l'incarico tramite alti compensi per i discorsi e altri accordi lucrativi per rafforzare la loro ricchezza.

La maggior parte dei principali leader democratici sono Poi, alcuni relatori del “DNC” hanno parlato della disuguaglianza dei redditi.

Erano multimilionari, come gli Obama. Multimilionari per ragioni simili a quelle degli Obama.

Bisogna dire che gli Obama non hanno guadagnato la loro ricchezza creando un prodotto o un servizio superiore.

Gli accordi multimilionari per film, libri o podcast non erano dovuti a meriti.

Hanno ricevuto fondi semplicemente per essere delle "celebrità" e forse in cambio del lavoro svolto durante la presidenza Obama.

Anche il "socialista" Bernie Sanders, che non riesce a smettere di blaterare sui mali dei milionari e dei miliardari, è lui stesso un milionario, si dice che valga 3 milioni di dollari.

Anche miliardari come Oprah Winfrey e il governatore dell'Illinois JB Pritzker si sono lamentati della disuguaglianza di reddito.

Questi individui molto ricchi potrebbero fare la loro parte per risolvere la disuguaglianza di reddito.

 Potrebbero calcolare gli importi di cui hanno bisogno per il resto della loro vita e donare il resto al governo degli Stati Uniti o ai bisognosi.

Ma sappiamo che tali atti non si verificheranno mai.

I democratici sono noti per essere sostenitori del “debunking” della polizia.

Eppure c'era un vasto esercito di poliziotti a proteggere la convention.

 

Alcune organizzazioni mediatiche hanno parlato della brutalizzazione della polizia nei confronti dei "manifestanti" pro-palestinesi.

Questi "attivisti" hanno chiesto di poter parlare alla convention, ma gli è stato negato.

 Non è che i democratici non siano d'accordo con questi "manifestanti", semplicemente non vogliono che il veleno venga vomitato in pubblico e dal loro palco, soprattutto durante l'incoronazione di Kamala.

I democratici parlano spesso della confisca delle armi alla gente comune.

Eppure la convention era protetta da guardie del corpo armate e agenti dei servizi segreti.

 Non è solo la convention, la maggior parte dei democratici anti-armi non esce mai dalle proprie ville senza guardie del corpo armate.

 Quel che è peggio è che i soldi dei contribuenti finanziano questa sicurezza. Le armi sono l'unico mezzo di protezione accessibile per la gente comune, soprattutto negli stati democratici infestati dalla criminalità.

Ma i democratici vogliono sottrarre questa capacità ai cittadini.

Gli oratori della convention hanno attaccato il candidato vicepresidente “JD Vance” per aver frequentato la “Yale Law School “nonostante fossero presenti numerosi ex studenti di Yale come “Hillary Clinton” e la senatrice “Amy Klobuchar”.

Kamala Harris ha affermato di aver "perseguito i predatori sessuali".

Ma i democratici hanno precedenti per aver favorito predatori come Bill Clinton, che era alla convention.

In passato, i democratici hanno anche sostenuto personaggi come  “Harvey Weinstein”  e  “Jeffery Epstein”  , che sono stati condannati  come  predatori sessuali.

 

L'ipocrisia era presente anche nei comportamenti tenuti alla convention.

I democratici affermano di essere sostenitori del “Green New Deal”.

Approvano rigide normative ambientali che spesso prendono di mira le piccole imprese.

 Ma tutti i principali democratici sono arrivati ​​alla convention tramite jet privati.

 È risaputo che i jet privati ​​producono significativamente più emissioni per passeggero rispetto ai voli commerciali.

I democratici sono sostenitori delle frontiere aperte.

Si oppongono con veemenza ai muri di confine e sostengono persino che l'America è una nazione di immigrati, ovvero che chiunque attraversi il confine dovrebbe avere dei diritti.

Tuttavia le loro proprietà private sono sempre protette da imponenti mura.

Il governatore del Texas “Greg Abbott” ha smascherato l'ipocrisia dei democratici.

Abbott ha inviato immigrati clandestini nelle loro località come Martha's Vineyard, dove risiedono gli Obama, o nei bastioni democratici a New York.

La risposta è stata tutt'altro che accogliente.

Gli stranieri hanno ricevuto un benvenuto simbolico e poi sono stati sommariamente spediti altrove.

 Il reinsediamento degli immigrati clandestini è strettamente nei quartieri operai.

Il risultato è che il cittadino lavoratore vede una riduzione salariale, una potenziale perdita di posti di lavoro, infrastrutture invase, un aumento della criminalità e l'erosione della cultura.

I democratici affermano di essere sostenitori delle minoranze.

Ma quando un membro di queste minoranze si identifica come conservatore e si unisce al GOP, il veleno della democratica puzza di bigottismo.

 Se si guarda alla storia del partito democratico, si è opposto a ogni misura antirazzista, dalla fine della schiavitù alla fine della segregazione in America.

 

I democratici affermano di essere i paladini della classe operaia, ma il loro disprezzo per la classe operaia è sempre evidente.

La loro presa in giro dei sostenitori di Trump con epiteti peggiorativi come “deplorevole”  è radicata nell'odio per i cittadini tradizionali della classe operaia. Anche nell'era pre-Trump, usavano frasi come “fly-over country”, riflettendo il loro pregiudizio.

Durante gli anni di Bush, i democratici si dichiaravano contrari alla guerra, ma ora li vediamo tifare e finanziare la guerra in Ucraina nonostante non portasse alcun beneficio a nessuno.

Se i democratici credessero nel loro programma verrebbero duramente criticati, ma il disaccordo sarebbe rispettoso.

Il motivo per cui sono oggetto di disprezzo e scherno è la loro ipocrisia. Non credono alle affermazioni che fanno, stanno solo tentando di ingannare gli elettori per ottenere vantaggi politici.

Non sono diversi dagli attori che leggono da una sceneggiatura preparata. Ma quando la telecamera è spenta, fanno esattamente l'opposto.

 Ecco perché nessuno dei problemi di cui dicono di preoccuparsi è stato minimamente risolto.

 Diritti all'aborto, diritti delle minoranze, disuguaglianza di reddito e povertà sono alcuni dei problemi di cui dicono di preoccuparsi, ma nessuno di questi problemi è stato minimamente risolto.

 Usano questi problemi per spaventare gli elettori e costringerli alla sottomissione.

L'ipocrisia dimostra anche che i democratici non vogliono subire le conseguenze delle loro cattive politiche.

 La sofferenza è strettamente lasciata alla classe operaia, che si tratti di confisca delle armi, inondazione di immigrati clandestini nelle località, lockdown, obblighi di mascherina o vaccinazione, leggi ambientali punitive, ecc.

“Thomas Paine” disse la famosa frase:

"Quando un uomo ha corrotto e prostituito la castità della sua mente al punto di [professare] cose in cui non crede, si è preparato a commettere ogni altro crimine".

Questa citazione è una valutazione indulgente della situazione attuale dei democratici.

 

 

Tutti odiano il fascismo tranne il governo,

motivo per cui i governi hanno un

interesse personale nel fomentare

conflitti interni.

 

 Allpewspipeline.com – JB. Shurk – (25 agosto 2024) – ci dice:

 

Una delle poche cose interessanti delle convention politiche americane altamente coreografate è il raduno di persone all'esterno di questi eventi.

Sostenitori e dimostranti si presentano per urlare a squarciagola per giorni.

Che tipo di insulti si urlano questi gruppi opposti?

Sorprendentemente, si accusano a vicenda di simili trasgressioni.

Probabilmente gli insulti più comuni lanciati da entrambe le parti dello spettro politico sono le accuse che l'altra parte sia piena di "fascisti", "nazisti" e "razzisti". 

 

È sufficiente a far chiedere a un osservatore se una tregua tumbaga imbarazzante potrebbe scoppiare spontaneamente, in cui i nemici antagonisti alzano un sopracciglio curioso e chiedono timidamente:

 "Vuoi dire che sei contro il fascismo e il razzismo anche tu?"

prima di togliersi le maschere, buttare giù i loro cartelli di cartone e stringersi la mano con apprensione.

Ovviamente, questo non accade mai, quindi gli americani molto arrabbiati continuano a denunciarsi a vicenda in termini quasi identici.

L'intera faccenda sarebbe divertente se non fosse così seria.

 Ed è seria perché la confusione che ne deriva lascia gli americani che altrimenti potrebbero essere d'accordo su un sacco di cose, invece di cercare di afferrarsi la gola a vicenda.

Più tempo sprecano a combattere, più è facile per i loro veri nemici farla franca con ogni genere di danno senza che nessuno se ne accorga.

 Chi sono i loro "veri nemici"?

Bene, indipendentemente dalle convinzioni ideologiche particolari di qualsiasi americano, coloro che influenzano maggiormente le loro vite (al di fuori delle loro famiglie e dei loro amici) sono quasi certamente persone con ricchezza e potere, e non la stragrande maggioranza dei loro vicini della classe operaia che cercano solo di guadagnarsi da vivere.

 Poiché ricchezza e potere rimangono nelle mani di una piccola raccolta di "élite" politiche e finanziarie, queste traggono vantaggio quando i cittadini senza ricchezza né potere scelgono di attaccarsi a vicenda. 

Un altro modo di pensare a questo è porre una semplice domanda:

 qual è la minaccia più grande per qualsiasi sistema politico? 

 È la minaccia di un'invasione straniera?

La depressione economica? La malattia?

Ovviamente no.

È la possibilità che coloro che sono controllati dal sistema rovescino coloro che esercitano il controllo.

 Ogni governo al mondo, dittatura comunista, regime teocratico o cosiddetta repubblica costituzionale, afferma di lavorare per il popolo.

 Ma quando le "élite" di quei governi parlano a porte chiuse, i loro sforzi sono diretti a sottomettere il popolo.

 I governi investono nell'illusione che il loro potere sia illimitato e che il popolo non abbia altra scelta che obbedire.

Ogni volta che la gente comune riconosce di essere quella con un potere intrinseco, l'illusione di controllo del governo viene infranta, il sistema viene capovolto e arriva una nuova era con nuovi principi organizzativi. 

Visto attraverso questa lente, è facile capire perché i governi hanno un interesse personale nel fomentare conflitti interni.

Una società pacifica e ben educata potrebbe impegnarsi in un dibattito rispettoso e iniziare a porsi domande serie, come:

perché alle banche centrali private dovrebbe essere consentito di stampare denaro dal nulla e quindi svalutare i risparmi personali?

 Perché l'America dovrebbe essere schiacciata finanziariamente da un gruppo di multinazionali che usano manodopera a basso costo all'estero e intimidiscono le piccole imprese fino alla bancarotta qui in patria?

Perché le società di investimento straniere dovrebbero possedere così tanta terra e proprietà in America quando meno americani che mai possono permettersi di possedere una casa?

Quando le autorità governative usano società esterne per censurare il discorso degli americani e spiare le loro attività private, tali soluzioni alternative superano davvero la Carta dei diritti?

Quando le società lavorano a stretto contatto con i burocrati governativi per rintracciare e sorvegliare i cittadini, il nostro sistema di governo non si è trasformato in qualcosa che un tempo avremmo riconosciuto come classicamente fascista? 

Queste importanti domande e altre potrebbero indurre i cittadini comuni a riflettere più chiaramente sulle priorità del loro governo prima di giungere a un'altra scomoda domanda:

 il governo rappresenta davvero gli interessi del popolo o rappresenta gli interessi dei suoi partner aziendali? 

 Tali discussioni minacciano di mandare in frantumi l'illusione di controllo ben custodita da qualsiasi governo.

Il sistema politico non può permetterselo, quindi i media aziendali bombardano ogni giorno di promemoria che "razzismo" ed "estremismo" sono le vere minacce alla pace e alla prosperità.

In televisione e sui siti di social media, il messaggio è chiaro: 

fidatevi del governo ma diffidate dei vostri vicini.

Se tutti sono più preoccupati della personalità di Donald Trump o del sostegno politico di Taylor Swift, nessuno ha tempo di chiedersi come siamo arrivati ​​al punto in cui l'onere fiscale del governo federale consuma il 93% della ricchezza totale accumulata dagli Stati Uniti dalla sua fondazione o come il debito globale ora superi i 315 trilioni di dollari.

 Le persone più ricche e potenti dell'Occidente prendono da tutti gli altri e poi incendiano la società con divisioni e odio progettati.

Sono piromani civili impegnati a distruggere le prove di tutti i danni che hanno causato.

Si può dire che le "élite" finanziarie e politiche stanno diventando disperate nei loro tentativi di mantenere il potere perché ricorrono a poco più che insulti infantili in questi giorni.

Il grande spauracchio di questo decennio è l'"estrema destra".

Nessuno spiega perché l'"estrema destra" dovrebbe essere temuta più dell'"estrema sinistra", quando i furti e gli omicidi di massa perpetrati dai regimi comunisti nell'ultimo secolo eclissano le atrocità commesse da tutte le altre ideologie nella storia umana.

 Nessuno spiega come i socialisti di "estrema destra" della Germania di Hitler possano essere distinti dai socialisti di "estrema sinistra" del Venezuela di oggi.

Piuttosto inspiegabilmente, gli organi di informazione aziendali e le istituzioni accademiche raggruppano tutti coloro che credono in un governo limitato, confini nazionali, autodeterminazione e libertà personale nella stessa categoria dei fascisti della seconda guerra mondiale che promuovevano il totalitarismo, l'impero, la dittatura e la sottomissione allo Stato.

La maggior parte dei cittadini che sono etichettati erroneamente come "estrema destra" diffidano del governo e disprezzano la nozione di controllo aziendale sulla società.

Come ciò li renda “fascisti” è un mistero linguistico.

 

Ciò che ha più senso è che i governi occidentali temono l'emergere di movimenti per la libertà non perché un giorno marceranno sotto l'Arco di Trionfo, ma piuttosto perché rappresentano un rinnovato rifiuto pubblico del potere centralizzato.

 Più centralizzata è l'autorità di governo (ad esempio, il governo federale degli Stati Uniti, l'UE e l'ONU), più è preoccupata che la gente comune rivendichi la sovranità sulle proprie vite personali.

Di conseguenza, i portavoce dell'asse del potere aziendale e governativo nelle capitali occidentali, che è socialista nello spirito e fascista nei principi, calunniano i cittadini che si oppongono al Grande Governo, in quanto in qualche modo discendenti ideologici del Partito nazista di Hitler.

È una bufala.

Coloro che vengono etichettati senza senso come "estrema destra" hanno fin troppo frequenti incontri con il fascismo.

È solo che queste esperienze si presentano sotto forma di percosse da parte di aziende e governo da parte delle stesse persone e istituzioni che affermano di "proteggere la democrazia".

Durante il regno del terrore del COVID, le aziende di social media hanno minacciato e censurato i cittadini che mettevano in dubbio il monopolio del governo sul dibattito scientifico, la necessità di chiudere le scuole e di chiudere le attività economiche o l'efficacia dei "vaccini" sperimentali dell'industria farmaceutica.

Tiranni fascisti come “Justin Trudeau” hanno utilizzato la sua partnership con gli istituti bancari per sequestrare i risparmi dei cittadini e le proprietà ipotecarie quando protestavano contro il suo autoritarismo del COVID.

 Le aziende di telefonia mobile hanno tenuto traccia dei movimenti dei cittadini e hanno segnalato alla polizia coloro che violavano gli arresti domiciliari.

 

Questo tipo di fascismo tra governo e corporazioni è diventato comune.

I governi europei dedicano enormi risorse al monitoraggio del discorso online dei cittadini e alla punizione di coloro che esprimono opinioni non approvate, e le aziende tecnologiche sono veloci ad assistere questi bulli burocratici nella loro caccia al "discorso offensivo".

Un uomo del Regno Unito è stato recentemente arrestato per aver utilizzato una " retorica anti-establishment " in un post sui social media.

Google ammette apertamente di manipolare i risultati di ricerca in modi che promuovono i punti di discussione dei loro partner governativi, nascondendo al contempo le voci dissenzienti.

Big Tech, Big Banks e Big Pharma non operano indipendentemente dal Big Government.

 Sono la stessa cosa.

Si scopre che tutti odiano il fascismo, tranne i governi occidentali e i loro amici aziendali.

Ecco perché demonizzano i cittadini che amano la libertà.

 

 

 

 

 

 

I collusori dei media e delle notizie democratiche (DNC) stanno ancora una volta prendendo di mira Trump con false accuse razziste per fornire una cortina fumogena per evitare di coprire la ripugnante disonestà di Kamala Harris.

 

Allnewspipeline.com - Richard McDonough – (16 settembre 2024) – ci dice:  

 

I titoli dell'AP definivano Harris "indiano americano" nel 2016 [ma] "nero" nel 2020?

(Verdetto: Vero - Snopes Fact Check , 26 luglio 2024.)

Il presidente Trump ha firmato giovedì una legge bipartisan che fornirà in modo permanente più di 250 milioni di dollari all'anno ai college e alle università storicamente neri della nazione [e] ad altre istituzioni che servono … studenti delle minoranze.

“ Michael Lomax”, presidente e CEO dello “United Negro College Fund”, ha ringraziato Trump ….

( Associated Press , 19 dicembre 2019)

Amo la popolazione nera di questo paese.

Ho fatto così tanto per la popolazione nera... incluso l'impiego, incluse le zone di opportunità con il senatore “Tim Scott” della Carolina del Sud,... Storicamente i college e le università nere erano senza soldi... Li ho salvati.

( Donald Trump , risposta a “Rachel Scott” dopo che questa aveva lanciato  attacchi falsi  o fuorvianti nei suoi confronti presso l'”Associazione dei giornalisti neri”, 31 luglio 2024.)               

Una delle  storie preferite  che i collusori dei media e delle “notizie” democratici (di seguito DNC) hanno recentemente inventato per dividere ulteriormente il paese, consentendo loro così di affermare che Trump sta dividendo il paese, è che all’incontro dei “giornalisti neri”, Trump ha lanciato un attacco razzista a “Kamala Harris”. 

Lui non ha fatto nulla del genere, ma per capirlo bisogna avere una certa competenza di base nella lingua inglese e alcune capacità minime di ragionamento, magari a livello di scuola superiore avanzata o di college.

La portavoce della Casa Bianca “Karrine Jean-Pierre” , riferendosi all'osservazione di Trump, ha dichiarato che ciò che Trump ha detto è " ripugnante " perché nessuno "ha il diritto di dire a qualcuno chi è, come si identifica. Questo non è un diritto di nessuno".

 

Il “New York Times” , sempre desideroso di usare sofismi per dividere il paese, sostiene che Trump ha "messo in discussione" la razza di Harris e le  ha rivolto un " attacco razziale ".

Altrove aggiunge che Trump "ha attaccato la sua identità razziale".

Secondo l' “Associated Press “ , le dichiarazioni di Trump sono una "critica alla razza di Harris". 

 Quel che resta del “Washington Post” afferma che Trump "ha attaccato l'identità razziale di Harris".

 

La rivista” Forbes”, che sembra volere molti più lavoratori illegali nel Paese di quanti ne voglia Trump, afferma che Trump ha "falsamente messo in dubbio" la razza di Harris.

La “NBC” afferma che Trump "ha messo in dubbio l'identità razziale di Harris".

Ciò che resta delle affermazioni della “BBC” dall'altra parte dell'oceano è che Trump avrebbe " messo in dubbio " la razza di Harris.

 

In effetti, Trump non ha cercato "in modo ripugnante" di dire a Harris chi è, come si identifica (KJP).

 Non ha fatto un "attacco razziale" a Harris o "messo in discussione la sua identità razziale" (NYT).

Non ha "criticato la razza di Harris" (AP).

Non ha "attaccato l'identità razziale di Harris" (WaPo).

Non ha "falsamente messo in discussione" la razza di Harris (Forbes e NBC).

Per vedere la verità, se questo dovesse ancora interessare a qualcuno, bisogna esaminare le precise parole di Trump al dibattito:

Non sapevo che fosse nera fino a qualche anno fa, quando è diventata nera, e ora vuole essere conosciuta come nera.

Quindi... è indiana o è nera?

Tutto quello che posso dire è che ho letto che non era nera e poi ho letto che era nera, e va bene.

Dipende da lei.

Trump non dice "in modo ripugnante" a Harris in questa osservazione qual è la sua identità razziale.

È ciò che Joe Biden  ha fatto esplicitamente  quando ha detto al conduttore radiofonico nero noto come “Charlamagne the God” che "Se hai problemi a capire se sei per me o per Trump, allora non sei nero".

E Trump non ha nemmeno "messo in discussione" la razza o "l'identità razziale" di Harris.

Se si è in grado di leggere ciò che Trump ha detto a livello di terza media, si può facilmente verificare che ha detto esplicitamente "O l'uno o l'altro [nero o indiano] andava bene con me. Dipende da lei".

Trump non stava affatto mettendo in discussione o attaccando la sua razza. Stava mettendo in discussione qualcosa di molto diverso.

 

La “NBC” si avvicina un po’ di più alla verità, anche se con una formulazione tipicamente sciatta, quando afferma che Trump ha accusato Harris di “aver deciso di diventare nera” (Trump non ha detto “decidere”).

Ciò che Trump ha effettivamente fatto è stato suggerire che Harris abbia cambiato la sua presentazione pubblica sulla sua razza per convenienza politica.

Questo non è mettere in discussione o attaccare la sua razza o identità razziale.

È una critica alla disonestà politica di Harris.

E, per ragioni troppo ovvie da menzionare (ad esempio, il fatto che  abbia nascosto  la competenza mentale di Joe Biden per anni mentre era nel suo interesse politico), il DNC deve fare di tutto per impedire una discussione sulla disonestà di Harris.

E, come verifica “Snopes”, che non è esattamente un gruppo di pazzi di destra, i titoli dell'AP hanno identificato Harris come indiano-americano nel 2016, ma come nero nel 2020.

A Trump non è permesso notare tali cambiamenti come chiedere informazioni (che è esattamente ciò che ha fatto nell'intervista con Rachel Scott).

Per favore, informate noi contadini delle nuove regole su ciò che è permesso notare nelle "notizie" e ciò che non è permesso notare!

Poiché il DNC non può evidentemente permettere che si discuta dell'evidente volontà di Harris di giocare con la verità, nella strategia standard ha dovuto costruire una falsa accusa di razzismo contro Trump per fornire una cortina fumogena con cui coprire la sua disonestà.

 

Naturalmente, ciò che resta dei nostri media "di informazione" si è subito schierato dalla parte di Harris nella disputa quando ha stabilito che "Trump suggerisce falsamente che Kamala Harris abbia tratto in inganno gli elettori sulla sua razza" e ha fornito diverse sofisticherie comiche che “Harris “ha sempre identificato come "nere", vale a dire che "ha frequentato la “Howard University”, uno dei college e delle università storicamente neri più importanti della nazione".

Purtroppo, frequentare la” Howard University “non rende una persona "nera" (o "afroamericana"). 

La recente ripartizione razziale della “Howard” includeva studenti "3,44% asiatici, 1,09% bianchi, 0,908% nativi americani o nativi dell'Alaska".

 Per favore, spiegateci, o grandi dell'AP, come frequentare la Howard University rende questi asiatici, bianchi, nativi americani e nativi dell'Alaska "neri" o afroamericani!

 Sembra che l'AP avrà bisogno di un nuovo capitolo sui nostri testi di biologia.

Sarebbe bello se ciò che resta del nostro partito democratico e i suoi stenografi in ciò che resta dei nostri media "di informazione" possedessero le capacità di lettura e ragionamento di base richieste per un corso di ragionamento critico in un college comunitario, ma non iniziamo ad aspettarci miracoli.

 

È illuminante che, in seguito a questo deplorevole scandalo creato ad arte, la “CBS Austin” riferisca che Harris, quando le viene chiesto della sua razza, "elude la domanda sulla sua identità razziale" e recita la banalità, che non era stata richiesta, che c'è "'Più cose in comune di quelle che ci separano".

Il motivo per cui Harris elude questa domanda è perché, come chiarisce “Snopes”, ci sono domande genuine su come ha rappresentato la sua identità razziale nel corso degli anni.

 Trump ha dichiarato esplicitamente che non gli importa a quale razza si identifichi.

Non era questo il punto.

Stava solo chiedendo perché questo sembra essere cambiato nel corso degli anni.

È vero che le formulazioni di Trump sono spesso poco artistiche.

Sì, non è un professore di letteratura inglese a Princeton

 È un duro uomo d'affari a mani nude nel duro settore edile di New York.

La sua domanda sulla prima “facie” mutevole identità razziale  di Harris  era abbastanza giusta.

 

Ciò che è veramente "ripugnante" è il modo in cui il DNC distorce costantemente le parole di Trump per trasformare nulla, o molto poco, in un finto scandalo razziale iper ventilato.

 Questo, non le goffe parole di Trump, è ciò che è realmente divisivo.

 

 

 

 

 

Le otto principali forze primarie che minacciano l'America oggi - Mai nella nostra storia gli americani hanno dovuto affrontare sfide esistenziali così grandi per la nostra stessa esistenza.

 

 Allnewspipeline.com - Frank Hawkins – (13 settembre 2024) – ci dice:

 

Lo stato della nostra società è ben lontano dalla vita del XX secolo, e persino da gran parte dei primi due decenni del XXI secolo.

Quali sono le principali forze che stanno guidando gran parte dei cambiamenti drammatici?

Ne conto non meno di otto.

Potere e incompetenza dello Stato profondo.

L'enorme, crescente smisurata estensione del governo nel controllo dei cittadini comuni e dei loro legislatori è il mostro di un gonfio establishment federale.

Gli americani stanno perdendo costantemente influenza e la capacità di ritenere responsabili la burocrazia e i singoli burocrati.

L'ex Navy Seal “Shawn Ryan” lo descrive in questo modo:

Uno dei più grandi problemi all'interno del paese è la sfiducia nel governo degli Stati Uniti...

Non ho alcuna fiducia in nessuna agenzia governativa...

Abbiamo un governo che non funziona in questo momento.

Come farai a riconquistare la fiducia del popolo americano nel governo?

L’erosione dei diritti dell’individuo.

La nostra Costituzione è stata specificamente progettata per proteggere i singoli cittadini dal governo.

Ma questa protezione si sta rapidamente erodendo mentre i democratici cercano di espandere il potere del governo e il controllo delle vite e del denaro dei cittadini.

Niente è più indicativo della prigionia di anni in stile sovietico e in alcuni casi della tortura dei manifestanti “J6”, molti dei quali erano appena colpevoli di violazione di domicilio, normalmente un reato estremamente minore.

Rivolte di sinistra nei campus e nelle strade.

I democratici e la sinistra sfruttano l'anarchia e i disordini nei campus per chiedere influenza e controllo sulla nostra società.

Le proteste sono da tempo una caratteristica importante della nostra vita politica, in particolare le marce per i diritti civili che hanno cambiato il volto dell'America.

Ma il tono e la natura delle dimostrazioni pubbliche stanno cambiando.

Le proteste anti-israeliane e pro-palestinesi hanno trasformato alcuni campus in zone di guerra antisemite.

Il governatore del Minnesota “Tim Walz” ha lasciato bruciare Minneapolis per quattro giorni, supervisionando la distruzione di decine di aziende e proprietà.

 La sua ricompensa: la nomina da parte dei democratici a vicepresidente degli Stati Uniti.

Un sistema educativo problematico.

Le scuole americane non dedicano abbastanza tempo alle materie accademiche fondamentali.

Troppe scuole sono piene di bambini che non sanno leggere, scrivere o fare matematica di base ai livelli attesi.

Gli studenti sono costretti a concentrarsi su “DEI” e questioni di genere invece che sulle competenze accademiche di base e sul rispetto per la nostra bandiera, la nostra storia e la Costituzione.

 Le scuole sono gestite da burocrati responsabili di seguire regole complesse imposte da dipendenti statali e federali non eletti.

Gli insegnanti frustrati si licenziano a migliaia ogni anno.

Un risultato inquietante?

Il nostro esercito non riesce a trovare abbastanza reclute qualificate che ci difendano.

 Sapevi che la Marina sta mettendo in bacino di carenaggio le navi da guerra perché non riesce a reclutare abbastanza equipaggi qualificati?

Un giovane ufficiale dell'esercito mi ha detto di recente che aveva soldati nella sua unità che sapevano a malapena leggere.

La sfida della diversità.

C'è poca o nessuna diversità tollerata nelle nazioni che sono le nostre più grandi minacce: Cina, Iran, Russia, Corea del Nord.

 La diversità funziona nella multiculturale Singapore, dove lo stato controlla strettamente i suoi cittadini, e in Israele, dove la popolazione è legata dalla comune minaccia di annientamento.

 Ma l'erosione della fedeltà pubblica alla Costituzione ci sta facendo scivolare in una cultura più frammentata.

I democratici sfruttano spudoratamente la divisione razziale ed etnica e le odiose guerre di genere.

Una sostenitrice di spicco di Kamala Harris, la lesbica nera “Kelley Robinson”, denigra la “Carta dei diritti”   definendola semplicemente "un piccolo pezzo di carta".

Nel frattempo, milioni di immigrati clandestini che hanno invaso il nostro paese negli ultimi tre anni stanno sconvolgendo la sicurezza e il benessere finanziario delle città e delle comunità locali in tutto il paese.

 

Tecnologia incontrollata.

L'intelligenza artificiale è arrivata e nessuno sa ancora quale sarà il risultato.

La nostra dipendenza da Internet e dalla tecnologia elettronica è già radicata nella nostra cultura.

È sia un vantaggio che una minaccia crescente per la libertà e la sicurezza, consentendo un controllo più stretto sui singoli cittadini.

 Inoltre, affrontiamo una potenziale minaccia crescente di guerra nello spazio che potrebbe distruggerci.

 

La minaccia dell'Islam radicale.

La minaccia dell'Islam radicale non è solo quella di "Morte all'America", l'Iran e i suoi alleati.

L'infiltrazione nelle società occidentali minaccia la totale distruzione.

Il Regno Unito e la Francia sono esempi spaventosi.

 I sindaci di quasi tutte le principali città in Inghilterra sono musulmani.

Sono fedeli alla religione di stato cristiana del Regno Unito che dovrebbe essere difesa dalla famiglia reale?

 Hai notato la retorica anti-israeliana e antisemita dei rappresentanti musulmani ora al Congresso e dei loro sostenitori?

 Ricorda l'11 settembre e la morte di decine di americani in un numero imprecisato di attacchi terroristici?

 1,7 miliardi di musulmani sul pianeta abbracciano potenzialmente la jihad e la decapitazione dei non credenti.

Puoi leggere tutto a riguardo nel Corano.

C'è qualche società musulmana che lo ha denunciato?

 

Minacce esterne: Cina, Iran, Russia, Corea del Nord.

L'America ha avversari potenti armati di armi nucleari e crescenti competenze tecnologiche che hanno il potenziale crescente di annientarci.

 Niente alimenta queste minacce più della debole o indifferente leadership americana.

C'è una crescente preoccupazione per la possibilità di una Terza guerra mondiale, poiché gli eventi nell'Europa orientale, in Medio Oriente e in Asia potrebbero rapidamente sfuggire al controllo.

Mai nella nostra storia gli americani hanno dovuto affrontare sfide esistenziali più grandi.

Le prossime elezioni di novembre offrono l'opportunità di interrompere le tendenze minacciose messe in moto o potenziate con l'elezione di Barack Hussein Obama nel 2008.

 

 

 

 

 

 

Quando il pensiero, di per sé, è un crimine, allora la tabula rasa e l'avanzata totalitaria di "diversità, equità e inclusione" distruggono tutto ciò che è associato alle politiche tiranniche.

 

 Allnewspipeline.com - Robert Weissberg – (15 settembre 2024) – ci dice:

L'eresia più tossica e distruttiva per la carriera nell'ipersensibile mondo di oggi è attribuire tratti altamente apprezzati, come l'intelligenza, ai geni di una persona e poi affermare che questi e altri tratti biologicamente innati sono distribuiti in modo non uniforme tra i gruppi della popolazione.

Affermare, ad esempio, che i cinesi ottengono un successo accademico sproporzionato grazie ai loro geni e non a privilegi non guadagnati, alla fortuna o a qualsiasi altro fattore ambientale, viola questo tabù.  

L'opposto è la teoria della tabula rasa della natura umana.

 Qui tutto è determinato dall'ambiente e secondo “Steven Pinker” , la visione della tabula rasa della natura umana domina la vita intellettuale odierna.

Chi rifiuta questa ideologia della tabula rasa verrà punito indipendentemente dalle prove o dall'esperienza. 

“James Watson”, il co-scopritore del “DNA” vincitore del premio Nobel, è stato licenziato dal suo incarico e ampiamente criticato per aver ipotizzato che la disfunzione economica dell'Africa subsahariana potesse riflettere i loro “QI” più bassi e determinati geneticamente.

Nel frattempo, innumerevoli scienziati ansiosi di conservare il loro impiego si contorcono in mille pezzi pur di evitare anche solo di accennare alle differenze biologiche tra i gruppi della popolazione, che potrebbero spiegare i risultati diseguali in termini di istruzione, criminalità, salute e altro.

In linea di principio, questo tabù è del tutto suscettibile di indagine scientifica. Non siamo nel XV secolo, dove opinioni contrarie a dogmi religiosi impossibili da dimostrare, come il libero arbitrio contro il determinismo, potrebbero farti bruciare sul rogo.

Infatti, migliaia di scienziati studiano il ruolo dei geni e pubblicano le loro scoperte, sebbene quasi tutta questa ricerca si concentri su piante e animali, non sugli esseri umani. 

Perché la paura di documentare l'impatto della genetica sul comportamento umano?

Ironicamente, le spiegazioni biologiche hanno storicamente dominato.

 I vittoriani spesso spiegavano la criminalità dei poveri con i loro geni difettosi, mentre l'inabilità al calcolo tra le donne derivava dai loro cervelli più piccoli.

Plausibilmente, eliminare le spiegazioni genetiche riduce la discriminazione ingiusta:

ad esempio, se si pensasse che le donne siano geneticamente portate a non saper contare, verrebbero escluse dai lavori che richiedono la matematica.

 

Oppure, forse, considerare i tratti negativi come biologicamente innati è considerato offensivo o potrebbe scoraggiare le persone anche solo dal tentare di progredire economicamente.

Esistono rischi enormi quando si applica erroneamente la teoria della tabula rasa rispetto alle spiegazioni genetiche.

Tra il 1928 e il 1940, milioni di contadini russi furono sradicati dalle loro fattorie e trasferiti nelle fattorie collettive.

I leader sovietici, in linea con il marxismo da loro praticato, che presuppone la totale malleabilità umana, credevano che i contadini trasferiti avrebbero felicemente incrementato la produzione agricola sovietica, grazie all'industrializzazione.

Il risultato fu disastroso, poiché la produzione di grano diminuì e gli agricoltori trascurarono i raccolti della fattoria collettiva e coltivarono ciò di cui avevano bisogno su piccoli appezzamenti privati, vendendo il surplus alla gente affamata della città.

Anche la produzione di bestiame crollò.

Nonostante la crescente coercizione, i contadini russi, per loro natura innata, rifiutarono di essere convertiti al comunismo e milioni morirono di fame.

D'altro canto, un tempo si pensava che le donne non fossero biologicamente adatte al mondo degli affari, a causa del loro temperamento emotivo e della loro scarsa forza mentale.

 

Oggi, tuttavia, le donne costituiscono il 43% di tutti gli iscritti ai programmi “MBA” e si prevede che presto raggiungeranno la parità con gli uomini.

La questione di allineare le visioni della natura umana e degli obiettivi è una questione empirica che deve essere decisa dalla ricerca.

Madre Natura aveva una visione negativa della collettivizzazione sovietica, ma guardava con più favore alle donne americane che entravano nei programmi MBA.

Sfortunatamente, il fanatismo ideologico, non le prove scientifiche, spinge verso la tabula rasa, specialmente nel campus, e il risultato è un'invasione totalitaria. 

Nell'accademia odierna, questa convinzione nella malleabilità umana assume la forma di promuovere diversità, equità e inclusione (DIE).

 È assiomatico che tutti, indipendentemente da razza, genere o altri tratti umani, abbiano lo stesso potenziale per eccellere accademicamente.

Purtroppo, la realtà dice il contrario e, nonostante le ingenti spese e gli innumerevoli programmi di recupero, le scuole devono ancora abbassare i loro standard per ammettere neri e ispanici.

Inoltre, questa persistente disuguaglianza non può essere nascosta.

Basta guardare chi si specializza in materie impegnative rispetto a chi se la cava a malapena in corsi "di pancia".

Il divario è diventato cristallino quando le iscrizioni dei neri sono improvvisamente diminuite dopo che una recente decisione della Corte Suprema ha ampiamente vietato le preferenze razziali nelle ammissioni al college.

Cosa si può fare?

 Un'opzione è confessare il fallimento, ammettere che Madre Natura ha dato a popolazioni diverse abilità diverse e ripristinare il principio del merito.  

Ahimè, l'ideologia della tabula rasa è tenace e gli amministratori universitari contemporanei, come i commissari sovietici del passato, spesso usano l'inganno e la coercizione per creare l'  apparenza  che tutto stia andando secondo i piani.

Come la defunta Unione Sovietica un tempo ingannava milioni di persone affermando di essere un "paradiso dei lavoratori", le università americane possono essere brillanti nel fornire l'illusione del successo.

Un inganno particolarmente comune è quello di ammettere neri e ispanici meno qualificati, ma affermare comunque che sono "altamente qualificati".

 Quindi creare programmi speciali come “Black Studie”s per coloro che hanno difficoltà accademiche o tollerare voti gonfiati per aumentare i tassi di laurea. Quindi aggiungere servizi di supporto come tutoraggio extra, alloggi segregati e enormi burocrazie di “Diversity Equity and Inclusion” (DEI) per salvare coloro che sono sopraffatti accademicamente.

Una misura più draconiana è quella di eliminare il dissenso reclutando solo docenti che abbracciano il mantra "la diversità è la nostra forza" e che insistono ulteriormente affinché tutti i professori, anche quelli di scienze dure e ingegneria, firmino gli impegni DIE e presentino dichiarazioni in cui spiegano come il loro corso promuova la missione di diversità della scuola.

Nel frattempo i sostenitori della “linea del partito” vengono ricompensati con grandi aumenti di stipendio e finanziamenti aggiuntivi per la ricerca.

Particolarmente oneroso, un ritorno alle guerre mortali di religione, è criminalizzare il "cattivo pensiero" indipendentemente dal comportamento effettivo.

 Ora, i professori che credono che gli studenti delle minoranze non siano accademicamente competitivi potrebbero essere licenziati per "odio".

Significativamente, non fa alcuna differenza il modo in cui questi professori "odiosi" trattano i loro studenti delle minoranze.

Il pensiero, di per sé, è il crimine. 

L'ortodossia del campus è ulteriormente rafforzata dal rifiuto di invitare i non credenti a tenere lezioni o di interrompere i discorsi di coloro che, come “Charles Murray”, gestiscono gli inviti.

Quindi aggiungi codici di linguaggio per mettere a tacere gli scettici che potrebbero pronunciare affermazioni "odiose", ad esempio, le preferenze razziali sono illegali.

 I " team di risposta ai pregiudizi " degli studenti informeranno quindi l'amministrazione su coloro che pronunciano privatamente osservazioni "offensive".

Se un professore assegna “The Bell Curve”, accusalo di aver creato un "ambiente di tendenze ostili" che " innesca " studenti di colore.

 Se il professore incriminato si rifiuta di collaborare, rimuovilo dalla classe con il pretesto di "aiutare" studenti di minoranza in difficoltà indeboliti da questa presunta pseudoscienza.  

Poi aggiungi un linguaggio orwelliano per distorcere la realtà (essere daltonici è razzista, il silenzio è violenza) e assegna crediti accademici all'attivismo politico di sinistra.

 Se ciò non basta, richiedi una formazione obbligatoria sui pregiudizi impliciti e lezioni obbligatorie sul privilegio bianco, l'impatto del razzismo sistemico e come persino le osservazioni più innocue alle minoranze protette le renderanno accademicamente incapaci.

Per i professori che si scontrano con la “folla woke”, molestali pubblicamente in modi che ricordano le sessioni di lotta comunista cinese.  

La diagnosi corretta per molti dei mali che affliggono i campus universitari odierni è che i funzionari scolastici abbracciano erroneamente la teoria della tabula rasa della natura umana, in cui tutti sono uguali intellettualmente.

Che questa sia una fantasia dimostrabile ha poca importanza.

 In linea di principio, questo è lo stesso errore che ha afflitto l'Unione Sovietica.

In Unione Sovietica, tuttavia, negli anni '80, la realtà si è imposta e il marxismo è crollato.

È ironico che il determinismo genetico, il grande spauracchio dei liberali odierni e spesso falsamente associato al nazismo, possa in pratica scoraggiare la tirannia scoraggiando l'ingegneria sociale destinata a fallire.

Gli amministratori dei campus potrebbero trarre vantaggio da un corso obbligatorio chiamato "Failed Social Engineering".

Vale la pena di tenere a mente la saggezza del poeta lirico romano  “Orazio”  (65 a.C. - 8 a.C.):

 "Puoi anche buttare via la natura con un forcone, ma lei continua a tornare".

Non possiamo che chiederci quando le università odierne si troveranno ad affrontare questa realtà.

 

 

 

 

Nell'attuale guerra contro di noi da parte di invasori criminali importati dal nostro stesso governo, è solo l'uso della forza assoluta che può impedir loro di prendere il controllo delle nostre città e dei nostri paesi.

Allnewspipeline.com – Alan Barton – (14 settembre 2024) – ci dice<.

 

I miei genitori sono nati a metà dei ruggenti anni Venti e sono cresciuti durante la Grande Depressione, giusto in tempo per trascorrere gli anni dell'adolescenza sotto misure belliche che limitavano la loro libertà, il che li ha portati ad amare la libertà più che mai.

Sebbene potrei usare questa frase iniziale come lancio per la perdita della libertà pianificata per l'imminente terza guerra mondiale, ho in mente un'altra idea per una rubrica.

I ruggenti anni Venti erano noti per una serie di cose, come il pro-business, il taglio delle tasse Calvin Coolidge che ripulì l'enorme corruzione del regime di Harding e portò alla dittatura dell'opposizione del primo dei burattini del CFR, “Herbert Hoover”.

Loro (le società segrete che comprendono il CFR) non sembravano apprezzare il suo taglio delle tasse e la limitazione delle dimensioni del governo federale, in particolare delle casse governative da cui traevano ricchezza e potere, così istituirono la “Grande Depressione “per far credere alla gente che il governo conservatore non fosse la strada giusta, sebbene tutte le altre nazioni del mondo uscirono da quella depressione rapidamente e in salute, gli Stati Uniti ci rimasero anche durante la Seconda guerra mondiale poiché controllavano tutto per tenerci poveri, stupidi e obbedienti alla loro brama di guerra.

Gli anni Venti ci hanno anche regalato il jazz, le flapper, l'ascesa dell'automobile per il divertimento di quasi tutti e la popolarità del grande schermo come un modo per tenerci la mente drogata e felice, allo stesso modo in cui i giochi del Colosseo romano facevano per gli imperatori.

 Poi entrano in gioco i democratici e il divieto di liquori o persino di qualsiasi tipo di consumo di alcol.

Sì, la morale imposta da un governo immorale non ha mai rappresentato molta autorità o rispetto o aderenza alla legge, proprio come accade oggi.

L'era del jazz ci ha dato un'altra cosa che si presta ancora alle moderne sceneggiature cinematografiche che catturano la nostra attenzione e raccolgono i nostri dollari per i magnati dell'intrattenimento: i gangster e le loro imprese.

Ci sono sempre stati gangster, così come c'è sempre stata la criminalità per nutrirli e le leggi per tentare di fermarli.

 Il proibizionismo ha portato all'eruzione di gangster molto più potenti, poiché il divieto di qualsiasi articolo ricercato porta al mercato clandestino e nero di quei prodotti, che si tratti di droga, prostituzione, copie illegali di fascia bassa di prodotti di fascia alta o pirateria di qualsiasi cosa sotto stretto controllo, governativo o privato, come le leggi sul copyright su libri, musica, film e altro.

L'opportunità di facili guadagni in ricchezza ha portato allo sfruttamento illegale di quell'impresa.

Ma loro, i federali, escogitarono un piano per rallentare le gesta di quei capi rapinatori, combattendo il fuoco con il fuoco.

 I gangster possedevano il mercato della criminalità dopo che il governo aveva tolto il libero mercato e loro avevano imposto la loro proprietà con la forza bruta.

Paga al boss della mafia locale una buona parte dei tuoi guadagni illegali dal tuo bar clandestino che spesso veniva chiamato "speakeasy" o eri nei guai.

Fallo di nuovo e venivi fatto fuori.

 Acquistavi il tuo prodotto tramite le connessioni della mafia o eri privato della tua vita.

Rimasero anche coinvolti in altri aspetti della loro attività che esistevano ben prima del proibizionismo, come il traffico di ragazze per gli usi dei gentiluomini, ma estesero quell'offerta nei bar stessi per un più facile controllo delle ragazze.

Ciò creò molte opportunità di ricatto ed estorsione; un altro prodotto importante di quei gangster.

 

 Non è niente di nuovo o insolito nel mercato odierno delle attività illegali, ma l'alcol non è il prodotto principale di cui preoccuparsi.

Proprio come l'illegalità dell'eroina ha causato la clandestinità delle fumerie d'oppio del 1800 insieme al traffico di quel prodotto, rendere illegale l'alcol ha fatto la stessa cosa per i bar e i club locali.

No, oggi è il controllo di tutte queste cose e altro ancora;

 fanno del loro meglio per controllare tutte le attività e ora anche le abitazioni e dove le persone sono autorizzate a vivere più che in qualsiasi altro momento della storia conosciuta.

 Ed è il nostro stesso governo che fermenta questo male in mezzo a noi.

Un esempio lampante è il recente aumento delle bande criminali che infestano questa nazione, importate DAL NOSTRO STESSO GOVERNO e spedite in grandi quantità, in grandi numeri, in varie città e paesi di questa nazione un tempo grande.

 Le trasportano gratuitamente ovunque vogliano, pagano per il loro cibo, i loro vestiti, le loro case, mentre i nostri cittadini muoiono di fame e vengono messi in strada in modo che le bande possano prendere i quarti, e persino i nostri veterani muoiono di fame non solo per il cibo, ma anche per le medicine, i vestiti e altro ancora.

Mentre le bande, i criminali e le importazioni di manicomi da tutto il mondo ricevono il trattamento di ospiti d'oro mentre noi veniamo cacciati a calci. 

Come combattiamo questo abominio?

A parte una guerra civile che elimini quelle gang, non vedo nulla all'orizzonte che possa svolgere il lavoro in modo efficace.

Il governo stesso potrebbe fare qualcosa mentre spinge più forte per una guerra totale con Russia e Iran, e forse anche con la Cina, ma anche con quello sarà la crisi civile a scoppiare e il governo sarà dalla loro parte, non dalla nostra.

Questa non è un'idea vana, una possibilità banale, ma un sistema di eventi attivamente programmato che devasterà questa nazione fino alle sue fondamenta.

Non possiamo sopravvivere senza l'aiuto miracoloso del nostro Creatore e dei suoi angeli.

Nel frattempo, cosa ci vorrebbe per sedare parte di questo male, come le gang che prendono il controllo di vari condomini, centri cittadini, uffici del governo cittadino e altre aree come testimoniato in posti come Colorado, Chicago, New York, Texas e altro ancora?

Mentre l'era del jazz si mescolava alla grande depressione e i gangster prendevano il sopravvento e la criminalità si moltiplicava così rapidamente, divenne evidente che ci sarebbero voluti degli sforzi enormi per arginare la marea e forse persino abbassare il tasso di criminalità.

Entra in gioco l'idea del crimine per combattere il crimine; del male per combattere il male; dei gangster sanzionati per combattere i gangster radicati.

Già nel lontano 1908, “Teddy Roosevelt” fondò un ufficio governativo chiamato “Bureau of Investigation”, che era una componente del” Dipartimento di Giustizia” per indagare su qualsiasi schema fosse in atto.

Coolidge nominò J Edgar Hoover (NESSUNA parentela con Herbert Hoover) per sostituire William Burns nel 1924, poi nel 1935 lui (Hoover) divenne il primo direttore dell'agenzia che fu rinominata “Federal Bureau of Investigation” quando divenne un servizio indipendente all'interno del DOJ e fu lasciata libera sul pubblico americano.

Questa famigerata agenzia usò quindi qualsiasi tattica funzionasse contro quei gangster, morale o legale o meno.

Fu Hoover a mettere gli agenti dell'FBI "G-men" sulle tracce dei gangster.

E usavano armi più potenti della mafia; in origine usavano i revolver standard .38 special e li aggiornarono al .357 S&W Magnum oltre ai loro 1911 ACP per penetrare le piastre di acciaio delle armature dei gangster e le carrozzerie delle auto per fermarli.

Come fucili usavano il Colt Monitor (versione rivista del Browning Automatic Rifle), una mitragliatrice in stile militare nei modelli R75 e R80 che usava la cartuccia calibro 30-06, la stessa delle versioni militari.

 I gangster usavano una varietà di armi tra cui revolver in stile polizia .32 e .38, pistole .45 che usavano le stesse munizioni della mitragliatrice Thompson "Tommy Gun".

Ed entrambi usavano fucili da caccia calibro 12, solitamente a doppia canna e a canne mozze nel caso dei gangster.

 Con il vantaggio del potere che andava ai federali, i gangster hanno comunque combattuto alla grande.

Il punto da sottolineare è questo: nell'attuale guerra contro di noi degli invasori criminali che infestano la nostra nazione, è l'uso della forza assoluta che può impedir loro di compiere le loro attuali imprese di conquistare le nostre città e i nostri paesi con il loro odio violento e totalmente immorale per qualsiasi cosa buona.

 Per impedire a bande di qualsiasi nazionalità o razza di entrare con la forza negli appartamenti e persino negli uffici comunali, rubare le armi degli abitanti e usarle per cacciare gli abitanti e calpestare i proprietari terrieri, e uccidere in massa persone con obiettivi speciali sulle nostre forze LEO, ci vorrà l'uso liberale di quelle armi militari più pesanti della nostra Guardia Nazionale per eliminare quegli invasori criminali che il nostro governo ha importato, sostiene e difende per riportare la nostra nazione in armonia con i suoi legittimi abitanti.

Sì, chiedo l'uso delle nostre unità della Guardia Nazionale per invadere quei quartieri popolari pieni di bande e ripristinare la giustizia e la libertà in quegli inferni di prigionieri infestati dai crimini di guerra che il nostro governo ha creato. Lasciateli morire quando necessario, ma eliminateli tutti e se qualcuno sopravvive all'assalto della giustizia, esportateli o impiccateli, qualunque cosa sia più facile o più utile alla causa della Libertà e della Pace in questa nazione.

 Basta così, e ne abbiamo avuto più che abbastanza per chiedere che si agisca per eliminare una volta per tutte questa minaccia malvagia alla nostra un tempo società civile.

Coinvolgiamo le nostre truppe della Guardia Nazionale, i nostri sistemi d'arma e i nostri sistemi di intelligence in qualcosa di veramente utile, anziché mandarli all'estero per iniziare guerre che avvantaggiano solo chi ci guadagna.

Abbiamo abbastanza guerre qui a casa per tenerli occupati per un po'.

 

 

 

Netanyahu pronto a silurare

Gallant per il falco Sa’ar.

Swissinf.ch - Keystone-SDA – Redazione – (16 settembre 2024) – ci dice:

(Keystone-ATS) Da giorni circola l’indiscrezione, alimentata direttamente dall’ufficio del premier, secondo cui Benjamin Netanyahu stia preparando il terreno per licenziare praticamente da subito il ministro della Difesa Yoav Gallant, da mesi in bilico.

Ultimo dei motivi in ordine di tempo: dopo le divergenze e i litigi dei mesi scorsi, ora lo scontro sarebbe sulla grande offensiva in Libano, chiesta dal primo ministro all’esercito, indipendentemente dal fatto che abbia luogo o meno, ma negata da Gallant.

Fino a che lunedì i media israeliani hanno fatto sapere che ci sono già stati diversi colloqui e progressi per portare nel governo, al posto di Gallant ma forse non nel suo dicastero, il parlamentare dell’opposizione di destra Gideon Sa’ar.

Il politico, secondo “Walla”, che ha dovuto digerire più di ogni altro nel Paese il veleno e la macchina del fango ‘bibista’, come viene chiamato in Israele il sistema politico-propagandistico del premier.

Netanyahu oggi ha la necessità di organizzare molto velocemente un sostegno per la sua coalizione minacciata dalla crisi di bilancio e dal reclutamento degli ortodossi.

Sa’ar del premier conosce ogni bugia, ogni tranello, ogni forma di cinismo politico. Se la mossa di portarlo dentro l’esecutivo, cacciando Gallant, andasse in porto, Netanyahu riuscirebbe a tenere in vita una coalizione pericolosamente sull’orlo del precipizio.

Forse.

Perché dietro le quinte le difficoltà sono enormi.

A cominciare dal ferreo veto di Sarah, la potentissima moglie del premier:

“Sa’ar ci tradirà.

Non si sostituisce un ministro della Difesa sleale con un altro sleale”,

avrebbe detto, secondo indiscrezioni riferite da Channel 12.

Contro il falco della destra, non appena sono circolate le notizie su un possibile ingresso del governo, si è scagliato il “Forum delle famiglie degli ostaggi”, che questa sera ha manifestato davanti alla sua abitazione:

“La nomina di Sa’ar, che si oppone a tutti i piani proposti per un accordo sugli ostaggi, significa una cosa sola… una condanna a morte per i rapiti”.

Ma questa nomina, ammesso che vada in porto, produrrebbe un enorme risultato politico:

metterebbe fuori gioco Gallant e indebolirebbe il potere di veto del ministro per la Sicurezza” Itamar Ben Gvir”.

Netanyahu infatti è ben consapevole del danno politico che quest’ultimo sta causando, soprattutto con il tentativo di cambiare lo status quo sul Monte del Tempio (o Spianata delle Moschee per i musulmani).

 Vicenda che a Bibi non interessa realmente affrontare come si è visto lunedì, quando indiscrezioni giornalistiche hanno annunciato una riunione sul cambiamento dello status quo per consentire agli ebrei messianici e oltranzisti vicini a Ben Gvir di pregare nel luogo sacro di Gerusalemme.

Per tutta la giornata non ci sono stati commenti, poi in tarda serata un portavoce del premier ha escluso che Israele intenda cambiare le regole attuali, né ora né in futuro.

Tuttavia i voti della destra servono al primo ministro e, sottolineano gli analisti, lasciar intendere senza davvero crederci che ci sia una possibilità di riformare lo status quo ha un suo fine politico.

Allo stesso tempo tanto Netanyahu quanto Ben Gvir sanno che le continue sortite sul Monte del Tempio di quest’ultimo hanno generato molta tensione nel rapporto tra Israele e Giordania, che detiene la custodia ufficiale del luogo più sacro per ebrei e musulmani in base al “Trattato del 1994”.

 

Intanto, il giorno dopo che un missile balistico lanciato dagli Houthi dallo Yemen è riuscito a raggiungere il centro di Israele prima di essere intercettato, il leader di Hamas” Yahya Sinwar “dal suo covo a Gaza ha inviato una lettera a “Abdul-Malik al-Houthi”, congratulandosi per l’attacco contro Israele.

Secondo la tv degli Houthi al Masirah, “Sinwar” ha aggiunto che Hamas si è preparato ad “una lunga guerra di logoramento” contro Israele, e gli sforzi combinati con lo Yemen, Hezbollah e jihadisti in Iraq spezzeranno lo Stato ebraico. Secondo “Sinwar”, “le forze di resistenza a Gaza sono in una buona posizione” e i report israeliani fanno solo parte di una campagna di guerra psicologica.

 

 

 

 

Per un’ascesi barbarica.

Lafionda.org – (6 Set. 2024) - Stefano Isola - Recensione a Ždanov – ci dice:

 

 Sul politicamente corretto di “Alberto Giovanni Biuso”.

Un nuovo e insidioso fanatismo morale pervade l’Occidente.

Originatosi negli Stati Uniti d’America va diffondendosi ovunque, instillando dimenticanza di sé, odio per la diversità e rigetto della nostra stessa storia culturale, con le sue istanze fondative e le sue contraddizioni, e istituendo quella che appare ogni giorno di più come una tirannide tra le più velenose, animata da una pretesa che nessun potere, neanche il più risoluto e feroce, aveva sinora messo in atto: quello della costruzione di mentalità e schemi di comportamento adeguati al Bene che permea di sé il Mondo Nuovo, attraverso l’interiorizzazione del divieto di alcuni pensieri, parole e sentimenti e l’acquisizione di altri, “politicamente corretti”.

 

I fenomeni collettivi che vanno sotto la denominazione di “woke” e di “cancel culture”, insieme ad esiti apparentemente bislacchi come gli abbattimenti di statue o la censura nell’insegnamento scolastico di poeti e pensatori del passato in nome di dogmi del presente, sedimentano ed alimentano l’annullamento e il superamento dei dati di realtà – tra cui la distinzione biologica tra i sessi, ma anche tra salute e malattia, tra materico e digitale, tra reale e virtuale – spingendo l’intera cultura occidentale nella trappola di un narcisismo egotico in cui tutti possono essere tutto nello stesso momento in cui sono portati benevolmente per mano verso il nulla, verso la perdita di ogni differenziazione culturale ed esperienziale e dunque di ogni significato effettivo.

E proprio nella misura in cui si dissolve il confine tra verità e finzione, tra ciò che si dà e ciò che si inventa, tra ciò che si produce naturalmente e ciò che viene artificialmente simulato ed implementato, si configura un macroscopico processo di ingegneria sociale assegnato alla decostruzione delle dimensioni umane prodotte dalla biologia e dalla storia, ed al loro oltre-passamento verso la dimensione del transumanesimo.

Un processo che mira a far accettare l’idea che autorealizzazione significhi sottrazione ed esternalizzazione di ogni cosa: pensiero, linguaggio, riproduzione, cura, educazione, lavoro.

E su questa scia si ridefinisce completamente la questione dei diritti, delle discriminazioni, del significato della storia e della cultura, in un quadro di generale infantilizzazione del corpo sociale, nel quale i cittadini, gli studenti, le persone, sono ricondotte ad uno stadio di bambini capricciosi  e “fragili”, sui quali, oltre alle istituzioni e alle loro propaggini tecnologiche, è chiamato a vigilare il potere di un conformismo tanto pervasivo quanto suscitatore di finte trasgressioni, ben evidenziate dalle cerimonie di apertura e chiusura delle ultime Olimpiadi parigine.

 

Al tentativo di pensare questo processo di omologazione culturale ed ingegneria sociale «con gli strumenti del concetto e della sua libertà», Alberto Giovanni Biuso ha dedicato Ždanov.

Sul politicamente corretto (Algra Editore, Viagrande-Catania 2024), un libro agile e godibile quanto denso e coraggioso.

Un libro che per alcun aspetti fa seguito al precedente “Disvelamento”. Nella luce di un virus (Algra Editore, Viagrande-Catania 2022), che Biuso aveva dedicato a quell’espressione assai emblematica del processo che andiamo descrivendo incarnata dalla vicenda Covid19 e dal suo carattere eminentemente mediatico.

«Chi non lascia libere le parole, non rispetterà, alla fine, neppure la libertà delle persone», scrive Biuso (p. 34).

Questa semplice verità sembra divenuta ormai irraggiungibile per la gran parte della cultura dominante in Occidente, permeata com’è dallo spirito di Ždanov – alto funzionario sovietico addetto alla propaganda, per molti aspetti omologo al più noto Goebbels – secondo il quale ogni produzione dell’intelletto umano dev’essere subordinata a ciò che la pubblica autorità ritiene un valore benefico.

 Il politicamente corretto è oggi la forma più grottesca ma al tempo stesso più emblematica dell’incarnazione contemporanea di questo spirito.

Mediaticamente amplificato e generosamente finanziato, tende strutturalmente ad attrarre a sé ogni tema, argomento, istanza culturale, fomentando diffidenza diffusa e divaricazione a livello sociale, soprattutto all’interno delle famiglie.

 Il che, per altro, è pienamente funzionale all’avvento della “cittadinanza cibernetica”, in cui viene meno ogni tipo di struttura di scambio inter-individuale non mercatista e più in generale non traducibile in un efficientamento “sanitario” del sistema complessivo, un sistema in cui ogni sua componente deve essere operabile in ogni contesto e con modalità costantemente eterodirette.

Già nel primo capitolo del libro, Biuso individua alcuni miti fondatori di questo decostruzionismo sanitario e sociale, come la “dissonanza cognitiva”, l’”oscurantismo anti-biologico”, l’”eliminazione delle differenze”, l’iper moralismo d’impronta religiosa, le cui trame e conseguenze nella realtà collettiva sono poi discusse nei capitoli successivi.

La dissonanza cognitiva, ad esempio, è la dimensione nella quale si coltiva la sempre più diffusa insensibilità alla contraddizione, l’impermeabilità al dubbio, e dunque il crollo di ogni attitudine alla comprensione coerente della realtà.

Le sue manifestazioni sono le più varie, dal «doppio ordine di accoglienza del mondo islamico in Europa e di lotta senza quartiere al patriarcato maschile» (p. 17), alla pacifica coesistenza tra la vittimizzazione di minoranze presunte depositarie di diritti speciali e la rimozione autoritaria dei diritti collettivi della comune umanità, fino alla grottesca concomitanza tra, da una parte, le liturgie mediatiche di adorazione del feticcio dei “diritti umani” (cap. 3), in cui si prevedono “commissioni contro l’odio” e conseguenze penali per la mera espressione di sentimenti naturali, comitati etici e agenzie per la protezione delle vittime, e, dall’altra, le politiche di impoverimento e segregazione sociale attuate durante la vicenda Covid19, e, più recentemente, le politiche ferocemente guerrafondaie dei governi occidentali sotto l’ombrello NATO, con gli annessi esercizi di ferocia quotidiana a spese degli inermi e le azioni terroristiche contro i civili compiute alla luce del sole, laddove il vittimismo si palesa come grimaldello per accedere alla brutalità senza confini.

 

Su tali dissonanze si radica come una pianta infestante il fanatismo morale del nostro tempo, che si avvale, in particolare, dell’umanitarismo politicamente corretto come strumento di potere perfetto per dominare rendendo desiderabile la propria sottomissione, facendo sentire i dominati parte di un progetto collettivo volto al Bene universale.

A questo importante aspetto, alle sue radici storiche, i suoi risvolti sociali, le sue premesse ed implicazioni filosofiche, sono dedicate pagine illuminanti nei capitoli centrali del libro.

Vi si chiarisce ad esempio come il wokismo sia interpretabile come uno dei frutti ideologici più perniciosi del liberismo e del capitalismo contemporanei.

E che non a caso, dunque, si tratta di un fenomeno sorto nella loro patria, gli Stati Uniti d’America, quale esito di volgarizzazioni decostruzioniste di correnti filosofiche del Novecento europeo:

 «l’origine teoretica del wokismo può essere individuata nel postmoderno, esattamente in una sua particolare interpretazione per la quale il fatto che ogni forma del sapere sia anche un’espressione di potere conduce all’irrazionale conseguenza che vada demolito ogni edificio di conoscenza, vada negata ogni neutralità/oggettività e il moralismo debba sostituire ogni altra forma di atteggiamento verso il mondo» (p. 35).

 

Sul piano antropologico, il wokismo attecchisce su un terreno già impoverito dalla cosiddetta cultura di massa e dall’esperienza tecnologicamente assistita da protesi cibernetiche, un terreno caratterizzato, tra le altre cose, dalla perdita della percezione continua del tempo a favore di un eterno presente scandito da un’alternanza caotica di stimolo/reazione ed oblìo, dalla negazione della corporeità e della sensualità a favore di un piacere-scarica indifferenziato, dall’eliminazione della ricerca di riferimenti reali di fronte agli accadimenti, dall’eutanasia della memoria e dal culto del nuovo.

 Un presente che dunque scorre al fondo degli accadimenti opaco e silenzioso, sistematicamente mediato da una infodemia moralistica all’insegna di valori tanto arbitrari quanto indiscutibilmente “benefici”.

Una dimensione totalitaria che richiama da vicino “Il mondo nuovo” di Aldous Huxley, diffusamente e fertilmente rievocato da Biuso in questo libro. 

Ancora, il dare per scontata l’inesistenza di valori obiettivi e di forme naturali essenziali – così donna e uomo diventano concetti astratti, mere sensazioni soggettive, qualcosa di mutevole e riconfigurabile, senza relazione con la realtà dei corpi – e più in generale il primato del moralismo e del velleitarismo teorico sulle strutture del reale, induce una profonda crisi della razionalità, e dunque della consapevolezza della dimensione relazionale della natura umana.

L’attacco al λόγος, al parlare/pensare libero e funzionale, attraverso l’imposizione di caratteri alfabetici impronunciabili (asterischi e schwa) e l’autocensura lessicale sempre più spinta, preparano una condizione nella quale per non offendere nessuno sarebbe necessario tacitare ogni espressione verbale e, dunque, smettere di pensare.

La perdita della dimensione del tempo storico induce l’azzeramento della stessa intuizione che ci possa essere qualcosa da sottoporre a giudizio in termini razionali.

 E così la ragione diviene obsoleta, il pensiero diviene mero calcolo delle conseguenze e il mondo in comune diviene mero mezzo per la risoluzione di dissidi interiori e appagamenti psicologici privati, nella ricerca spasmodica dei possibili modi in cui ci si può percepire come vittima.

Per altro, operare chirurgicamente sul linguaggio immaginando di mutare la realtà è un’operazione assimilabile al pensiero magico, operazione che già esibisce i suoi effetti in numerosi contesti collettivi, come la salute pubblica, la scuola, con le sue “carriere alias”, le gare sportive, la guerra.

Oggi nei campus americani, dove lo sport è spesso più importante dello studio, accade sempre più spesso che uomini, semplicemente dichiarandosi “donne”, gareggino con loro e vincano premi che altrimenti ben difficilmente otterrebbero.

 E ciò non è molto lontano dalle narrazioni sulla guerra in Ucraina, che oltre al ruolo di aperte menzogne per legittimare una guerra per procura della NATO contro la Federazione Russa, rivelano aspetti apotropaici, come se parlando di vittoria la si potesse realmente attualizzare.

Su questo terreno si consuma la dissoluzione della politica, della ricerca della verità e della stessa razionalità scientifica a favore di un’ingiunzione moralizzante con caratteristiche marcatamente irrazionali, che si incardina e si compenetra con l’ingiunzione tecnica e le tendenze trans umanistiche implementate dalla cosiddetta intelligenza artificiale.

 

Ed è così che «le post-verità (o più semplicemente le bugie) del potere politico e mediatico contemporaneo si inscrivono dentro l’ampia palude del politicamente corretto e della cancel culture, la cui radice è l’odio per le differenze, il bisogno di una ortodossia morale ed esistenziale di fronte alla quale la stratificazione della storia, la pluralità dei linguaggi, la bellezza dell’arte e del pensiero devono essere annichilite in nome del Bene supremo dell’uniformità» (pp. 55-56).

Questo di Biuso è un libro necessario per orientarsi nella situazione di barbarica decadenza in cui viviamo, e lo è anche per la sua capacità, assai rara nel quadro degli attuali tentativi di ridefinizione degli strumenti concettuali per la critica del presente, di realizzare generosamente l’auspicio del suo stesso autore:

scrivere un testo che sia non soltanto una critica al wokismo dilagante, ma un più generale «tentativo di ragionare sulla difficoltà o persino sulla impossibilità di buona parte della cultura dominante di pensare il mondo» (p. 9).

In tale ampia prospettiva il libro di Biuso dedica ricche ed ispirate disamine a questioni fondamentali come la dissoluzione della scuola e dell’università, e l’oscurantismo anti biologico della cosiddetta “gender theory”, in capitoli che meriterebbero ciascuno una recensione a parte.

La questione generale del politicamente corretto e della cancel culture, lungi dall’essere presentata come una curiosità sociologica, diviene in queste pagine parte integrante di un processo storico secolare, i cui esiti si palesano nell’affermarsi di una situazione che può essere adeguatamente definita solo con ossimori quali “democrazia totalitaria” o “dittatura liberale”, e le cui radici Biuso individua nell’assimilazione da parte della modernità liberale del progetto politico giacobino e del pensiero politico e pedagogico di Jean-Jacques Rousseau.

Secondo tale pensiero, per altro privo di qualunque base storica ed antropologica, l’umano, con le sue bassezze e i suoi istinti aggressivi, è una conseguenza di norme e regole, modificate le quali attraverso un’opportuna educazione si potrà cambiare quanto ordinariamente accettato come dato naturale della specie, facendo emergere finalmente la sua primigenia innocenza e bontà.

Quest’idea informa di sé l’intero processo – post-illuminista, liberista, relativista, individualista, progressista – che ha sistematicamente operato per la demolizione di ogni distinzione essenziale, ogni principio ordinatore, ogni tradizione, ogni costume, per poi incarnarsi nell’ideologia e nella pedagogia comportamentista, con «la riduzione degli umani a macchine smontabili e rimontabili a piacere, dei quali si può fare tutto ciò che si vuole anche in ambito sessuale e biologico, se vengono adeguatamente educati e adeguatamente tecnicizzati» (pp. 126-127).

 

E il ruolo di educatore, storicamente assegnato alla figura dell’esperto, viene oggi assunto in misura crescente dagli algoritmi di una ragione artificiale con funzioni eminentemente selettive:

come in una biblioteca digitalizzata vengono automaticamente selezionati i libri che non contengono “bias storico-culturali” – realizzando così un  rogo dei libri sotto mentite spoglie – così l’intera società umana, intrinsecamente affetta da “imperfezioni” di ogni tipo – credenze, opinioni, legami affettivi, azioni inaspettate, ecc. – può essere emendata e gestita attraverso una riprogrammazione algoritmica complessiva dei comportamenti, degli accessi, delle relazioni, che interviene in profondità come strumento di manipolazione e distruzione/ricostruzione dell’umano.

 

Dinnanzi a tutto questo ci troviamo in uno stato di ipnosi collettiva, in cui anche molte persone che si credono emancipate dai catechismi del potere agiscono in realtà onorando servilmente una nuova fede, negativa e paradossale, che non serve a determinare chi siano i “buoni” ma è pienamente sufficiente ad individuare e colpire i “cattivi”, discriminando i presunti discriminatori, i critici e i “retrogradi”, con modalità censorie spesso analoghe a quelle con cui la ragione artificiale opera nella selezione di correlazioni statistiche sui big data.

Di fronte ad una realtà che, comunque la si voglia guardare, sta procedendo in senso brutalmente distruttivo, smentendo ogni possibile fantasia progressiva, anche molti presunti intellettuali, invece di riconfigurare pazientemente le proprie categorie interpretative, preferiscono prendersela, con toni moralisticamente aggressivi, con chi esprime giudizi critici coerenti, come se la realtà non contasse più nulla, e restasse solo il desiderio come criterio.

L’ambiente indispensabile per tale esternazione è oggi, in modo pressocché esclusivo, la struttura liquida e bidimensionale del web, in cui tutto può continuamente essere gettato in faccia all’altro, in un’intemperanza comunicativa che riflette e al tempo stesso conferma la dinamica della società della trasparenza e della sorveglianza tecnologica, dove il segreto, la memoria, l’elaborazione personale, sono già di per sé stessi indizi di colpevolezza.

La conseguente profonda crisi di ogni istanza realmente democratica ha tra le sue cifre più significative appunto «il tramonto della figura dell’intellettuale inteso come soggetto collettivo che sintetizza quanto si muove nel corpo sociale e a questo scopo lo restituisce, dopo averlo filtrato con gli strumenti del proprio sapere» (p. 20).

E così, ci ricorda Biuso, per comprendere non solo la catastrofe ma anche le potenzialità del presente, ridando respiro alla nostra storia culturale, «è opportuno tornare alle origini della figura dell’intellettuale nel mondo europeo, vale a dire ai filosofi greci, e assumere un impegno diverso da un engagement che non ha più spazio fecondo di critica.

Tornare quindi a una teoria, che è, letteralmente, capacità di vedere ciò che accade al di là degli schermi della società dello spettacolo e dei social network.

 E dunque essere, in questo modo, figure della conoscenza e non del potere» (p. 23).

In questa prospettiva, ci ricorda ancora Biuso, nel mettere a nudo l’attuale dramma dell’Europa «sono più necessarie e preziose che mai le filosofie incivili, antiumanistiche e barbariche, come quella di Schopenhauer, di Spinoza, di Heidegger, di Nietzsche, il quale raccomandava di guardarsi dai Gutmüthigen Mitleidigen, dai buoni e compassionevoli, come da persone pericolose» (p. 57).

 I buoni e compassionevoli sono infatti da sempre le figure del colonialismo, «dai missionari con la buona novella agli scienziati e ingegneri con le trivelle, dal nazionalismo terzomondista agli aiuti finanziari».

 E oggi le dinamiche colonialiste che hanno caratterizzato le precedenti fasi storiche del dominio del capitale occidentale sul mondo, non potendo più esercitarsi sull’esterno, si rivolgono al suo interno, primariamente con le modalità omologatrici, moralistiche e totalitarie descritte da Biuso.

Ritrovare nell’Europa la nostra radice, la nostra casa, la libertà e la bellezza dell’abitarvi, significa dunque rinnovare l’invito ad una “ascesi barbarica”, come quella auspicata da Adorno negli anni ’40 del secolo scorso, quando nei suoi “Minima moralia” scriveva:

 «oggi, nella cultura di massa, progresso e barbarie sono così strettamente intrecciati, che solo un’ascesi barbarica contro quella e contro il progresso dei mezzi sarebbe in grado di ristabilire il non-barbarico. […]

I mezzi più antichi, non rivolti alla produzione di massa, acquistano nuova attualità: l’attualità di ciò che non è incorporato, dell’improvvisazione».

(Stefano Isola)

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