Hanno sbagliato tutto.
Hanno
sbagliato tutto.
Gli
Esperti Occidentali Hanno
Sbagliato
Tutto ma Non si Pentono.
Conoscenzealconfine.it
– (29 Ottobre 2024) - Luciano Lago – ci dice:
Sappiamo
che, nel campo della geopolitica non è facile fare previsioni ed avere una
visione chiara dei processi di cambiamento che sono in corso nel mondo,
tuttavia balza agli occhi la macroscopica incapacità degli analisti occidentali
di saper prevedere ed interpretare la logica degli avvenimenti che si sono
verificati negli ultimi anni a livello planetario.
Si può
pensare che gli analisti e gli strateghi occidentali manchino di una esatta
percezione della realtà e di conseguenza non riescano a interpretare i
cambiamenti ciclici quando questi avvengono in forma troppo rapida, ma lo
scollamento dalla realtà risulta talmente forte da fornire l’impressione che
l’incapacità di questi esperti sia dovuta ad una deformazione della propaganda.
Non è
possibile altra interpretazione quando si pensi a quanto questi presunti
“esperti” hanno vaticinato a proposito della Russia che, secondo loro, sarebbe
stata presto “schiacciata dalle sanzioni” dell’occidente, insieme a tutta una
serie di restrizioni definite senza precedenti, che avrebbero messo la Russia
sotto assedio, spingendola verso un assoluto isolamento e costringendola a
cercare un accordo con le potenze occidentali che patrocinano l’Ucraina.
Queste
erano le tesi che, allo scoppio del conflitto in Ucraina, circolavano sui media
occidentali, oltre ad una somma di bugie come quelle relative al prossimo
esaurimento delle munizioni e dei missili da parte dell’esercito russo, alla
mancanza di chip, di pezzi da ricambio, di armi e di una cronica carenza di
cibo e materiali di consumo dovuta alle sanzioni occidentali.
Oggi
si può soltanto ridere sulla scemenza dei commentatori occidentali e sulla loro
inclinazione a deformare la realtà.
La
verità è quella che la storia procede in avanti e chi non è capace di
interpretarla rimane indietro a farneticare le sue bugie nel penoso tentativo
di aggrapparsi sugli specchi per giustificare le sue scemenze.
Sarebbe
stato sufficiente fare una analisi seria e considerare come avrebbe potuto
essere possibile isolare e schiacciare economicamente uno Stato che possiede un
enorme patrimonio di risorse naturali, minerarie ed energetiche, e che dispone
del territorio più vasto del mondo.
Senza
considerare a livello militare, ci si chiede come avrebbe potuto l’Ucraina, se
pur con il sostegno della Nato, mettere in sottomissione un paese che possiede
il secondo arsenale nucleare più grande del mondo?
Sappiamo
dai molti documenti filtrati che il piano degli Stati Uniti era in origine
esattamente quello di infliggere una sconfitta strategica alla Russia, fare
pressioni per un cambio di regime a Mosca e ottenere nel tempo uno smembramento
del grande paese euroasiatico per prendere il controllo delle sue risorse.
Un piano che non è fantasia ma risulta scritto
nero su bianco sui documenti dei Think Tank statunitensi come la “Rand
Corporation”, il più grande “pensatoio” USA collegato al Pentagono, oltre alle
dichiarazioni di vari strateghi statunitensi da “Zbigniew Brzezinski” a “Paul
Wolfowitz” negli anni precedenti.
In
realtà quello che è accaduto, a seguito del conflitto in Ucraina, è stato un
rafforzamento della Russia sia a livello militare che economico, certificato
dal sorpasso del PIL russo sulla Germania e dal rafforzamento della posizione
russa che ha ottenuto di allineare al proprio fianco le maggiori potenze
economiche, energetiche e di popolazione come la Cina, l’India, il Brasile, il
Sud Africa, l’Arabia Saudita, gli Emirati, l’Egitto, Iran ed Etiopia e altri 30
paesi che vogliono integrarsi nel gruppo dei “BRICS”, capitanato da Russia e
Cina.
Questo
scenario è risultato evidente nell’ultimo vertice dei “BRICS” a Kazan, in
Russia, dove il presidente Putin è stato omaggiato dalle delegazioni di circa
35 paesi che rappresentano circa ma metà della popolazione mondiale.
L’isolamento c’è stato ma è quello degli Stati
Uniti e delle potenze anglosassoni a cui 3/4 del mondo ha voltato le spalle,
nauseato dalle loro pretese “regole” e dal loro doppio standard, apparso
evidente anche nel conflitto in Medio Oriente.
La
sorprendente visita a Kazan dello stesso segretario delle Nazioni Unite,
Antonio Guterres, ha colto di sorpresa quanti parlavano di un presidente Putin
isolato e ha dato ancora maggiore legittimità e lustro all’immagine della
Russia, sollevando rabbia e rancore a Kiev, a Bruxelles ed a Washington.
D’altra
parte le parole di Guterres sono state inequivocabili: “non potevo mancare ad un consesso
dove si riunisce mezzo mondo”.
In
altre parole il cambiamento c’è stato ma à risultato opposto a quanto
prevedevano gli screditati analisti occidentali e le sanzioni “schiaccianti” si
sono rivelate un boomerang per chi la emesse, ovvero l’occidente a guida USA.
Tutto
questo sconfessa coloro che avevano scommesso sulla sconfitta e sull’isolamento
della Russia e si è creato uno scenario internazionale che offre nuove
opportunità, non esattamente quelle che prevedevano in occidente, ma di sicuro
offre possibili soluzioni alla risoluzione dei conflitti ed alla messa in mora
degli egemoni al tramonto.
Gli
esperti che hanno fatto quelle previsioni saranno in grado di capire la
lezione? Difficile quando si è a libro paga delle centrali della propaganda.
Troveranno
nuove favole da raccontare.
(Luciano
Lago).
(controinformazione.info/gli-esperti-occidentali-hanno-sbagliato-tutto-ma-non-si-pentono/)
(claudiomartinotti.blogspot.com).
Lotta
al sovranismo, perché Letta
ha
sbagliato tutto. E perché Calenda no.
Uffingtonpost.it
- Filippo Rossi – (1°agosto 2022) – ci dice:
Il
primo avversario della destra estrema non può che essere il fronte liberale,
popolare e riformista.
Domanda
semplice, semplice:
come
si ferma l’orda sovranista della destra estrema che si sta prendendo un Paese?
Due risposte, una giusta e l’altra sbagliata.
Iniziamo dalla sbagliata:
quella
di Enrico Letta e di una sinistra italiana che ogni volta fa lo stesso errore,
quello di aggrapparsi ossessivamente a un bipolarismo destra-sinistra che sa
tanto di berlusconismo al tramonto.
Tutte le sinistre possibili contro tutte le
destre possibili, così da mettere benzina sul fuoco su una “guerra civile”
voluta, cercata, trovata da Giorgia Meloni, così da rafforzare la destra
populista facendola ritrovare al centro del sistema politico.
A ben vendere l’errore di Letta viene da
lontano, da quando allisciava con dolo il pelo al lupo sovranista per blindare
quel bipolarismo che oggi gli si sta ritorcendo contro.
Esaltare Giorgia Meloni come unica
rappresentate di tutte le destre, incoronarla da sinistra, accreditarla come
grande leader, è il complemento passato dell’atteggiamento presente:
mettiamo tutte le sinistre insieme in nome di
una presunta salvezza nazionale che certo non arriverebbe con un’alleanza di
governo senza alcun minimo denominatore.
E poi
c’è la risposta giusta, quella di Carlo Calenda e di tutti quelli che hanno
capito che il primo avversario della destra estrema non può che essere il
fronte liberale, popolare e riformista.
In fondo è semplice:
la
frontiera è lì, il corpo a corpo valoriale, la mischia dialettica.
È
sulla frontiera che si combattere la battaglia del consenso non dalle comode
retrovie di una sinistra estrema, protestataria, altrettanto populista.
Chi
scrive lo aveva proposto già da tempo:
serve
un Calenda anche a destra, per rompere il fronte, per portare in Europa la
politica italiana;
serve
anche qui, andando oltre questo bipolarismo utile solo alla conservazione di
poteri costituiti, un movimento di italiani moderati che spezzi finalmente le
catene con l’estremismo sovran populista.
Chi lo
poteva fare non lo ha fatto, chi aveva la forza per farlo è stato fermo.
E chi
ci ha provato sì è arreso dopo i primissimi ostacoli.
Non fa
niente, così è andata.
E
allora oggi che è il momento delle scelte va detto a pieni polmoni:
Carlo
Calenda è stato l’unico che in questi anni ha avuto la forza e la caparbietà di
costruire qualcosa di alternativo che possa rappresentare la casa di chi non
vuole morire populista o amico dei populisti, la casa di chi sa che un liberale
non può genuflettersi al sovranista di turno, di chi sa che un popolare non può
fare il cagnolino da compagnia all’estremismo populista.
Di chi sa che l’Italia non può essere
subordinata ai voleri di Putin.
Queste
elezioni non sono la fine, sono un inizio.
Comunque
vadano.
Qualsiasi
siano le alleanze che in questi giorni si decideranno, una cosa è certa: hanno
sancito l’inizio dello smottamento del bipolarismo italiano.
A ben
vedere, la furia verso il voto è stata voluta proprio per anticipare questo
smottamento.
E
cercare di evitarlo.
E
arriverà al giorno in cui, finalmente, un liberale, un popolare, potrà
dialogare con i socialdemocratici senza essere tacciato di tradimento.
Con
chi governano oggi i liberali in Germania?
E i
gollisti francesi chi hanno votato? Macron o la Le Pen?
E la
Merkel con chi ha governato per lunghissimi quindici anni?
Ecco,
la normalità di una politica sana dovrebbe essere questa, non può che essere
questa.
E per
farlo serve spezzare i fronti, non ricompattarli come fanno i difensori di un
bipolarismo che ha incancrenito l’Italia.
E la politica italiana.
Prefazione
di Sergio Rossi a
«Il fallimento della moneta»
di
Enrico Grazzini.
Fazi
Editore.it – Blog di Fazi Editore – Sergio Rossi – (10 Giugno 2023) – ci dice:
Questo
volume analizza in modo chiaro, brillante e approfondito diversi problemi di
carattere macroeconomico legati all’emissione monetaria da parte del sistema
bancario nel mondo contemporaneo.
L’autore spiega in un linguaggio comprensibile
a qualsiasi tipologia di lettori le origini monetarie e strutturali delle crisi
finanziarie, come quella scoppiata nel 2008 a livello globale, e offre anche
delle soluzioni nell’interesse dell’insieme della collettività.
L’obiettivo è di trasformare gli istituti bancari da
creatori di moneta-debito a sostenitori delle attività economiche che
soddisfino i bisogni di tutti i portatori di interesse nel sistema economico, e
non soltanto dei soggetti che si trovano al vertice della piramide sociale.
L’emissione
monetaria associata alla concessione di credito da parte delle banche è in
realtà un fattore di fragilità e di crisi per l’insieme del sistema economico
nella misura in cui le istituzioni bancarie abusano della loro capacità di
emettere moneta per aprire delle linee di credito destinate a svolgere delle
transazioni finanziarie che non fanno aumentare il reddito nazionale:
in tal modo, aumentano i debiti privati
nell’insieme dell’economia senza che si produca il reddito necessario per
rimborsare questi debiti.
Fintanto
che la finanza di mercato genera i rendimenti attesi dalle principali
istituzioni finanziarie (tra cui si trovano soprattutto le banche di importanza
sistemica, ossia quelle “troppo grandi per fallire”), il grande casinò della
finanza globale permette agli azionisti di queste istituzioni di arricchirsi a
discapito del bene comune.
Quando queste attività di carattere
speculativo si dimostrano fallimentari, la crisi finanziaria che ne scaturisce
può colpire (come accade sempre più frequentemente) soprattutto le persone meno
abbienti, che non hanno alcuna colpa di tutto ciò ma che ne subiscono, spesso
drammaticamente, gli effetti negativi sul piano economico – come osservato
nella crisi dei mutui subprime scoppiata negli Stati Uniti verso la fine del
2006.
Ripercorrendo
la storia economica dagli anni Settanta in poi, Enrico Grazzini mette in luce
vari elementi che convergono per spiegare il ruolo importante della finanza di
mercato e delle strategie di banche e imprese nella formazione di bolle
creditizie.
Quando
la bolla scoppia, si creano degli effetti a catena che trascinano rapidamente
verso il basso tutti i soggetti economici, coinvolgendo anche la finanza
pubblica in una spirale dannosa anche per la coesione sociale, oltre che per la
stabilità e lo sviluppo del sistema economico.
I piani di salvataggio che lo Stato deve
allora attuare per evitare una implosione del sistema bancario e finanziario
inducono poi la finanza pubblica a dover adottare delle misure di risparmio,
riducendo i servizi e le prestazioni erogate dallo Stato a tutta la
popolazione.
Ciò
peggiora la situazione economica di molte persone, soprattutto di quelle meno
abbienti i cui interessi sono poco o nulla rappresentati sul piano politico.
Questo
volume offre una analisi molto accurata della natura della moneta bancaria e
del meccanismo dell’emissione monetaria nell’economia privata da parte delle
banche, le quali approfittano del loro privilegio di emettere moneta dal nulla a
discapito dell’insieme della società e anche dell’ambiente sul piano globale.
L’analisi
di Enrico Grazzini chiarisce in modo incontrovertibile la necessità di un
cambiamento radicale nell’emissione della moneta allo scopo di rendere il
sistema monetario democratico e favorevole all’ambiente, oltre che per
soddisfare i bisogni della popolazione nell’interesse generale, al fine di
garantire una maggiore coesione sociale a vantaggio di tutti i portatori di
interesse nell’economia e nella società, sia sul piano nazionale sia a livello
globale.
Ricco
di dati e informazioni statistiche, questo libro propone anche delle soluzioni
per quanto riguarda l’emissione di monete digitali da parte delle banche
centrali, al fine di ridurre l’instabilità finanziaria e di rendere l’emissione
monetaria un bene comune la cui gestione deve essere attribuita in maniera
democratica alla società civile.
L’autore
ha svolto un lavoro encomiabile elaborando questo saggio.
Osiamo
sperare che sia letto anche da chi ne dovrà trarre ispirazione per proporre o
effettuare delle scelte, siano esse di carattere privato o pubblico, prima
della prossima crisi finanziaria globale.
Il
tempo stringe ed è quindi urgente agire rapidamente.
Bisogna
emettere da subito una moneta pubblica libera da debito.
(Sergio
Rossi)
La
moneta bancaria (creata dal nulla) è la causa
principale
delle crisi del debito e delle crisi finanziarie.
Economiaepolitica.it
- Enrico Grazzini – (2 Settembre 2024) – ci dice:
Esistono
tre tipi fondamentali di moneta: la moneta bancaria, creata dalle banche
commerciali; le monete metalliche e le banconote, moneta legale; e la moneta
riserva delle banche commerciali utilizzata per i pagamenti interbancari.
La
banca centrale crea moneta dal nulla (moneta fiat) moneta di riserva solo ed
esclusivamente per le banche commerciali e queste ultime creano moneta dal
nulla (moneta bancaria) solo e esclusivamente per l’economia reale e
finanziaria, ovvero per le imprese, gli individui e gli enti pubblici.
I due circuiti – quello di banca centrale e
quello delle banche commerciali – sono separati ma collegati.
Solo
le banche commerciali hanno il privilegio di avere un conto corrente presso la
banca centrale e di ottenere moneta legale di prima emissione: il pubblico –
cittadini/e, imprese, enti pubblici – non ha accesso diretto alla moneta di
banca centrale e alla moneta legale (moneta sicura perché coperta dallo Stato).
Circa
l’80-90% della moneta che circola nell’economia reale è moneta bancaria.
Il resto sono (oltre che le monete spicciole
per le piccole spese) banconote emesse dalla banca centrale:
tuttavia
per avere le banconote di moneta centrale occorre avere prima un conto
bancario.
Infatti la banca centrale non emette banconote
direttamente per il pubblico. Quindi tutte le monete che circolano
nell’economia reale e nell’economia finanziaria hanno in qualche modo origine
solo ed esclusivamente nel sistema bancario.
La banca commerciale crea “moneta
bancaria dal nulla” quando concede un credito:
la moneta creata dalla banca è moneta
scritturale, ovvero la banca segna all’attivo il credito che il creditore dovrà
restituire con l’interesse e segna al passivo il deposito bancario creato per
il cliente.
(In
definitiva la banca può soddisfare le richieste di credito effettuate dal
cliente
solo
creando da subito un suo attivo bancario da dare al cliente con moneta creata
dal nulla! N.D.R.)
Le due
caratteristiche fondamentali della moneta bancaria in regime privatistico sono
che
1)
essa è emessa come moneta-credito e quindi entra sempre nell’economia come
moneta-debito;
2) e
che è money-for profit.
La moneta bancaria corrisponde sempre a un
debito che deve essere ripagato con interesse ed è emessa sempre per accumulare
altra moneta, cioè per un profitto monetario.
Le
banche commerciali hanno l’autorizzazione da parte dello Stato a convertire la
loro moneta privata – i depositi bancari derivati da un contratto privato – in
moneta legale, in banconote.
Così
la moneta bancaria diventa moneta legale, moneta di Stato.
La differenza tra la moneta bancaria (deposito
bancario) e le banconote è che sulle prime si paga un interesse mentre sulle
banconote non si paga alcun interesse.
Dagli
anni 80 in poi, dopo la fine di Bretton Woods e poi con gli accordi di
Maastricht, è stata decisa politicamente la liberalizzazione del sistema
bancario:
in Europa le banche pubbliche sono state per
la quasi totalità privatizzate e le banche commerciali operano in regime
competitivo per il massimo profitto e il massimo rendimento azionario per gli
azionisti, come qualsiasi altra azienda privata.
Questo
ha comportato la completa privatizzazione dell’emissione monetaria per
l’economia.
Dagli
anni 80 in poi, dopo la fine di Bretton Woods e poi con gli accordi di
Maastricht, le banche centrali sono gradualmente diventate “indipendenti”:
fissano in autonomia il tasso di interesse, non dipendono più dal governo e dal
Ministero del Tesoro e non sono tenute a coordinarsi con le politiche fiscali
condotte dal governo. Inoltre, di fatto o di diritto, è stata proibita la
“monetizzazione” dei debiti pubblici, cioè l’acquisto dei titoli pubblici
direttamente dalla banca centrale nazionale sul mercato primario con emissione
di nuova moneta.
Così è
stata sostanzialmente eliminata l’emissione nell’economia reale di moneta
pubblica – ovvero di moneta da non restituire con interesse al settore bancario
– e il rendimento sul debito pubblico è deciso principalmente dai mercati.
In
pratica, con la fine degli accordi di Bretton Woods, gli Stati hanno ceduto
alle banche commerciali la gestione del sistema monetario, almeno per quanto
riguarda la moneta che circola nell’economia reale e finanziaria.
Le
banche private autorizzate a creare moneta operano come tutte le altre aziende
private in regime di competizione:
devono
dunque fare il maggiore numero di profitti nel più breve tempo possibile
altrimenti vengono mangiate o spariscono dal mercato.
Non a
caso i fenomeni di concentrazione e di gigantismo sono molto marcati nel
settore bancario.
La
banca commerciale ricava una rendita da signoraggio per la creazione della
moneta dal nulla, e questa rendita grava sull’economia.
Infatti
la moneta bancaria è essenzialmente moneta-bit, ha un costo tendenziale pari a
zero, può dunque essere creata all’infinito e genera un reddito molto superiore
al suo costo.
Oltre
che dal signoraggio, le banche ottengono dei ricavi dalle loro altre attività:
gestione del sistema dei pagamenti, selezione del merito di credito dei
richiedenti prestiti, commissioni, trading, ecc.
In
generale i crediti concessi dalle banche con moneta creata dal nulla (attivo
bancario esentasse) aumentano per soddisfare la richiesta crescente di
liquidità da parte delle aziende, delle famiglie, degli enti pubblici e del
settore finanziario.
Ma,
dal momento che la moneta bancaria – ovvero la moneta-debito – viene a sua
volta prestata, e quindi diventa debito su debito, e viene prestata anche e
soprattutto al settore finanziario – che opera prevalentemente a leva, ovvero
con debito –, anche a causa degli interessi composti, il debito nell’economia
cresce normalmente in progressione geometrica.
Il
debito complessivo non solo aumenta in progressione geometrica ma cresce anche
in misura tale che non può essere ripagato dal reddito derivato alla produzione
reale.
In
generale l’economia reale tende infatti a crescere in misura più graduale
rispetto ai debiti, come mostra un grafico.
Il gap
tende a allargarsi nel tempo. La moneta bancaria genera dunque debiti che per
loro natura non possono essere ripagati, e quindi la moneta bancaria genera
crisi.
La
moneta-debito tende a crescere più dell’economia perché il core-business delle
banche è creare moneta e quindi in un regime competitivo si afferma la
propensione a creare moneta in eccesso nel tentativo di fare più profitti
possibile (soprattutto nei periodi di boom e di euforia).
Ne
deriva che in un regime di concorrenza per il massimo profitto la creazione
della moneta dal nulla tende spontaneamente a essere superiore alle necessità e
alla crescita dell’economia reale, e a essere inflazionata.
La possibilità delle banche commerciali di
creare moneta dal nulla (utile bancario istantaneo) porta alla tendenziale
sovrapproduzione di moneta bancaria non accompagnata dalla produzione di valori
reali.
Il
sistema bancario nei periodi di boom tende a creare moneta in eccesso non solo
per l’economia produttiva ma soprattutto per la finanza e il settore
immobiliare: questi sono infatti i settori che dal punto di vista della singola
azienda-banca sono i più profittevoli nel breve e medio periodo.
Invece
gli investimenti produttivi offrono margini incerti e solo nel lungo e medio
periodo.
Le
banche commerciali spinte dalla esasperata ricerca competitiva del profitto a
breve termine sono portate tendenzialmente a allocare molto più credito nei
settori non produttivi dell’economia, e così inevitabilmente gonfiano i mercati
finanziari e immobiliari.
Nei
mercati finanziari il rendimento potenziale è commisurato al rischio:
i maggiori rendimenti si hanno quando i rischi
di perdita sono maggiori.
Nella
competizione per il massimo profitto le banche tendono a cercare rendimenti
sempre più elevati correndo sempre maggiori rischi, e così provocano crisi.
Il
settore finanziario può creare titoli all’infinito, ovvero senza corrispettivo
nell’economia reale, grazie ai titoli derivati.
Quindi all’eccesso di moneta corrisponde un
eccesso di titoli e all’eccesso di titoli corrisponde un eccesso di
moneta-debito:
nella
finanza la moneta debito si trasforma facilmente in moneta-scommessa.
I
derivati sono essi stessi una forma di moneta-scommessa, ovvero di capitale
fittizio, di moneta spuria.
Non è
tanto e solo l’aumento del credito (tramite attivo bancario istantaneo) – e
quindi del debito – a provocare le crisi.
Il problema è che il credito viene allocato
soprattutto e in maniera crescente nella finanza.
Da qui il fenomeno della finanziarizzazione.
I
crediti bancari (creati con attivo bancario) attualmente vengono per gran parte
impiegati per scopi speculativi, ovvero per finanziare passaggi di proprietà di
titoli e di immobili che esistono già, e che vengono trasferiti da un
proprietario all’altro senza creazione di valore reale.
Dalla
metà degli anni ’80 in poi – in coincidenza con la deregulation e la fine dei
controlli amministrativi nel settore bancario – è decollato il mercato dei
mutui immobiliari.
In pratica gran parte dei finanziamenti
bancari (con attivo bancario creato dal nulla) serve a trasferire la proprietà
di beni già esistenti.
Questo
fenomeno è facilitato dal fatto che la singola banca considera le proprietà già
esistenti come valido collaterale, ovvero come garanzia per il credito erogato.
Si comprano case già costruite per rivenderle a maggiore prezzo; si comprano
titoli per rivenderli a prezzo maggiorato.
Per
esempio le banche finanziano le scalate a società che, una volta acquisite,
vengono fatte a pezzi per “estrarre valore”, ossia vengono rivendute con
possibili plusvalenze per i finanzieri.
Ma la speculazione non dà valore aggiunto
all’economia reale.
Il gioco speculativo si basa sul debito e ha
l’effetto di aumentare i prezzi degli asset immobiliari e finanziari.
Così
crescono le bolle finanziarie e immobiliari.
L’aumento
dei prezzi dei titoli e degli immobili attira nuovi investimenti e provoca
ulteriori aumenti dei prezzi in una crescita a spirale.
Le plusvalenze e gli interessi guadagnati
dalla finanza tendono infatti a essere reinvestiti in gran parte nella finanza
stessa (certamente non sono per la maggiore parte impiegati in nuovi
investimenti produttivi o in nuovi consumi) e così il settore finanziario si
gonfia in progressione geometrica.
Quando
improvvisamente si scopre che alcune classi di titoli sono fortemente
sopravvalutate a causa della speculazione allora le crisi precipitano:
allora
la moneta-debito e la moneta-scommessa investita in quei titoli non può più
essere onorata.
Per
tentare di pagare i debiti le società finanziarie e le banche sono costrette a
smobilizzare subito i loro titoli svendendoli e provocandone una brusca
diminuzione di valore.
Crolla
la lunga catena dei debiti e crollano i titoli corrispondenti.
Per
bilanciare le perdite, le banche sono costrette a chiedere l’immediato rientro
dai debiti e a contrarre il credito:
ne risulta che la moneta scompare
improvvisamente nell’economia reale e in quella finanziaria, e che per mancanza
di liquidità e di potere d’acquisto l’attività produttiva viene congelata.
Il
difetto genetico della privatizzazione del sistema monetario – ovvero della
moneta bancaria for profit – è che è strutturalmente pro-ciclica:
viene
ritirata dall’economia reale proprio quando ce ne sarebbe più bisogno,
semplicemente perché nella crisi scompaiono le prospettive di profitto.
Le
recessioni derivano dal fatto che in generale e per sua natura la moneta
bancaria scompare nell’economia reale quando i debiti vengono saldati.
Il paradosso della moneta-debito è che se
tutti i debiti venissero saldati l’economia crollerebbe per totale mancanza di
liquidità.
Questo è un difetto genetico della
moneta-debito:
la
moneta appare e scompare nell’economia in coincidenza con i cicli creditizi e
finanziari invece di circolare sempre come mezzo di pagamento e garantire
continuità alle attività produttive.
Nelle
crisi deve intervenire la banca centrale a fornire liquidità al sistema
bancario con l’immissione di grandi quantità di moneta di banca centrale creata
dal nulla.
Ma, come abbiamo visto, la moneta di banca
centrale non entra nell’economia reale.
Quindi
le banche centrali possono salvare le banche commerciali dalla crisi ma non
l’economia reale.
Nell’economia
reale si verifica invece contemporaneamente una contrazione della liquidità:
i
debitori cercano di sdebitarsi e così fanno sparire la moneta dal circuito
dell’economia produttiva.
Il
congelamento del credito comporta il blocco della produzione e questo comporta
la riduzione dei consumi e degli investimenti.
A quel
punto si innesca la spirale della crisi nell’economia reale e questa spirale
può essere fermata solo con l’immissione di nuova moneta pubblica (spesa
pubblica) per finanziare gli investimenti e i consumi.
Da
questa analisi risulta con evidenza che la moneta bancaria – ovvero la
moneta-credito (creata dal nulla) emessa per profitto, che diventa subito
moneta-debito e poi, con la finanza, anche moneta-scommessa – è geneticamente e
strutturalmente il principale fattore delle crisi del debito e delle crisi
finanziarie e recessive che scuotono ciclicamente e con violenza il sistema
economico.
Si
dimostra che la privatizzazione del sistema monetario non fa bene all’economia
e alla società.
Da qui
la necessità che per superare le crisi lo Stato si riappropri della sovranità
monetaria:
lo Stato dovrebbe emettere moneta pubblica,
per esempio grazie alla monetizzazione dei titoli di debito pubblico sul
mercato primario da parte della banca centrale.
La
monetizzazione del debito pubblico era comune nei Trenta Gloriosi (1945- 1975)
ovvero nel periodo di maggiore sviluppo del capitalismo e nel periodo in cui le
crisi bancarie erano sostanzialmente inesistenti o comunque limitate ai singoli
istituti.
La
moneta pubblica può essere spesa per investimenti pubblici e, grazie al
moltiplicatore keynesiano, ha effetti benefici su tutta l’economia.
La moneta pubblica non è moneta-debito, non
deve essere restituita e non genera interessi, rimane sempre nel circuito
dell’economia reale, non viene ritirata come debito e dunque non genera crisi
di liquidità.
Il
sistema monetario è considerato sul piano scientifico un bene cosiddetto
“pubblico” – ovvero è un bene non esclusivo e “non rivale” (infatti se è usato
contemporaneamente da molti non si consuma ma accresce il suo valore) – e
quindi andrebbe trattato come tale.
In
quanto bene pubblico, per funzionare in maniera efficiente e equilibrata, il
sistema monetario non dovrebbe essere completamente privatizzato e essere
gestito esclusivamente dai privati.
(lla
moneta creata dal nulla è un bene pubblico e quindi non è un bene privato)
Per
evitare la crescita insostenibile dei debiti e le conseguenti violenti crisi
finanziarie occorrerebbe separare la creazione di moneta dal nulla (bene
pubblico) dal credito (attività privata o pubblica).
Le
banche private tendenzialmente non dovrebbero creare moneta dal nulla perché
creano un attivo ossia moneta-debito, perché nella ricerca esasperata del
profitto sono portate inevitabilmente a crearne in eccesso, e quindi a generare
speculazione e crisi.
Le banche alla ricerca del profitto sono
portate a allocare moneta prioritariamente nei settori improduttivi, nella
finanza fine a sé stessa e nell’immobiliare.
Le riforme del sistema monetario e bancario
dovrebbero dunque tendere a abolire o a diminuire drasticamente la creazione di
moneta bancaria dal nulla.
In
linea di principio lo Stato attraverso la sua banca centrale dovrebbe creare
moneta pubblica, ovvero moneta debt-free e no-profit .
Sempre
in linea di principio, le banche, sia private che pubbliche, dovrebbero invece
operare non come creatrici di moneta dal nulla ma come intermediari tra
risparmio e investimenti (narrow banking).
Le due
funzioni andrebbero distinte.
L’emissione monetaria e il sistema dei
pagamenti (beni pubblici) andrebbero gestiti in ambito pubblico, mentre il
credito e la finanza sono ambiti privati. Questa è anche l’opinione di alcuni
economisti, come “Martin Wolf”, capo editorialista del Financial Times.
“Il nostro sistema finanziario è così
instabile perché lo Stato prima gli ha permesso di creare dal nulla quasi tutta
la moneta nell’economia e poi perché è stato costretto a garantirlo mentre
svolgeva quella funzione.
Si tratta di un buco enorme nel cuore delle
nostre economie di mercato.
Si
potrebbe chiudere separando l’offerta di moneta, che è propriamente una
funzione dello Stato, dall’offerta di finanziamenti, una funzione del settore
privato. Questo non accadrà ora.
Ma
occorre ricordare questa possibilità.
Quando arriverà la prossima crisi – e
sicuramente arriverà – dobbiamo essere pronti.”.
Una
alternativa a questa tesi è che le banche dovrebbero eventualmente essere
autorizzate a creare moneta dal nulla solo in vista del potenziamento delle
attività produttive e non per attività speculative e immobiliari.
Se le banche non potessero più creare moneta
dal nulla e a costo zero da impiegare nella finanza si eviterebbe il
gonfiamento dei debiti e della finanza autoreferenziale, e le crisi finanziarie
e economiche sarebbero fortemente limitate se non completamente eliminate.
(Ma
chi ha autorizzato le banche a crearsi un attivo bancario tramite la creazione
dal nulla della moneta bancaria? N.D.R).
Elenco
dei Prodotti
Israeliani
da Boicottare.
Conoscenzealconfine.it
– (31 Ottobre 2024) - toba60.com - ci dice:
Israele
è uno stato creato a tavolino per difendere gli interessi di pochi e per
accontentare i desideri di pochi pazzi sionisti.
Con la
complicità dei potenti (ONU, USA e le grandi famiglie sioniste oltre che altri
criminali) si sono accaparrati terreni palestinesi ammazzando le popolazioni
locali… quello che sta accadendo è uno scempio e un genocidio ma ovviamente il
popolo italiano, purtroppo oramai atrofizzato mentalmente, non vede più niente
chiaramente.
Basterebbe
leggere qualche libro in più e avere un po’ di senso critico invece di
ammorbarsi con le cazzate propinate in TV ma pare non sia più possibile. All’italiano piace la schiavitù e
l’ignoranza… è così dall’era dei tempi.
Beata
ignoranza…
Di
fronte al dramma dei palestinesi, non possiamo fare gran cosa, oltre a
trasmettere le informazioni che ci giungono.
Oltre
a ciò, abbiamo un’arma, il boicottaggio.
Infatti
numerose imprese, israeliane e no, sostengono la politica sionista
d’occupazione.
Ecco
un elenco, a voi di fare il resto…
Fra i
prodotti israeliani: Carmel (frutta e verdura) – Jaffa (frutta e verdura) –
Kedem (avocadi) – Coral (ciliege) – Top (frutta e verdura) – Beigel (biscotti
aperitivi) – Hasat (agrumi) – Sabra (pasti completi) – Osem (minestre, snacks,
biscotti, pasti completi preparati) – Dagir (conserve di pesci) – Holyland
(miele, erbe) – Amba (conserve) – Green Valley (vino) – Tivall (prodotti
vegetariani) – Agrofresh (cetrioli) – Jordan Valley (datteri) – Dana (pomodori
ciliege) – Epilady (apparecchi di depilazione) – Ahava (cosmetici del mare
morto).
Il
codice barra sulla maggior parte prodotti israeliani comincia con: 729.
I prodotti delle imprese che sostengono lo
Stato di Israele (americane o europee):
COCA-COLA
– Marche del gruppo: Aquarius, Cherry Coke, Fanta, Nestea, Sprite, Minute Maid,
Tropical. Quest’impresa sostiene lo Stato di Israele dal 1966.
DANONE
– Marche del gruppo: Arvie, Badoit, Belin, Blédina, Phosphatine, Chipster,
Evian, Galbani, Gervais, Heudebert, Lu, Taillefine, Volvic. Danone ha appena
investito nel Golan, territorio siriano occupato dal 1967 da Israele.
NESTLÉ
– Marche del gruppo: Aquarel, Cheerios, Crunch, Frigor, Friskies, Galak, Golden
Grahams, Kit Kat, Maggi, Mousline, Nescafé, Ricoré, Quality Street, Vittel,
Perrier, Buitoni. La società svizzera possiede il 50,1% dei capitali della
catena alimentare Osem israeliana. La ditta è accusata dagli anni 50 di
distruggere l’economia e la salute dei popoli del terzo mondo, in particolare
con l’imposizione dei suoi latti in polvere per bambini in Africa, in Asia ed
in America latina.
INTEL
– questa grande impresa produce la maggior parte dei chip PENTIUM 4 utilizzati
dagli elaboratori PC nella sua fabbrica di Kyriat Gat, installato nel sito di
Iraq Al-Manshiya, un villaggio palestinese raso al suolo dopo il suo sgombro
nel 1949 da parte dei soldati egiziani. 2.000 abitanti furono cacciati della
loro terra, nonostante un impegno scritto dei sionisti, sorvegliato dalle
Nazioni Unite, di non toccare la popolazione. Una campagna dei loro eredi agli
USA nel 2003 ha indotto INTEL a sospendere un progetto d’investimento di 2
miliardi di dollari per un ampliamento della fabbrica Fab 18 di Kyriat Gat.
L’Oréal
– Marche del gruppo: Biotherm, Cacharel, Giorgio Armani Parfums, Lancôme,
Vichy, Roche-Posay, Garnier, Helena Rubinstein, Gemey-Maybelline, Jean-Louis
David Shampooings, Le Club des créateurs de beauté (vendita di prodotti
cosmetici per corrispondenza), Redken 5th Avenue, Ralph Lauren profumi,
Ushuaïa.
L’Oréal
ha anche investito milioni creando un’unità di produzione a Migdal Haemeck, a
tal punto che il congresso ebreo americano ha espresso la sua soddisfazione nel
vedere L’Oréal “diventare un amico caloroso dello Stato di Israele”.
ESTÉE
LAUDER – Marche del gruppo: Aramis, Clinique, La Mer, DKNY, Tommy Hilfiger.
Oltre ai suoi investimenti, il direttore è il presidente di una delle
organizzazioni più potenti sionistes negli USA, il Fondo Nazionale Ebreo.
DELTA
GALIL – quest’impresa israeliana è specializzata nel subappalto di prodotti
tessili in particolare in quello degli indumenti intimi. Numerosi indumenti
intimi di marchi stranieri provengono così direttamente dalle fabbriche di
delta Galil. È il caso di Marks & Spencers, Carrefour (Tex), Auchan, Gap,
Hugo Boss, Playtex, Calvin Klein, Victoria’s Secret, DKNY, Ralph Lauren.
LEVI
STRAUSS JEANS E CELIO (depositi specializzati negli abiti per uomini).
Quest’imprese finanziano le nuove colonie in Palestina ma anche le scuole degli
estremisti religiosi nel mondo.
ACCORHOTEL
(abiti, scarpe, calzini) – come il suo omologo Ronald Lauder, il Presidente di
Timberland Jeffrey Swartz è un membro attivo della lobby sioniste US. Ha
incoraggiato la Comunità ebrea US a trasferirsi in Israele ma anche inviato
soldati israeliani per dirigere la propaganda pro-israeliana negli USA.
DISNEYLAND
– l’impresa Disney non ha nulla di idilliaco e contribuisce, con il suo
sostegno ad Israele, a seminare la morte in Palestina. Approva così tacitamente
l’occupazione illegale di Gerusalemme-Est facendo di Gerusalemme in occasione
di un’esposizione al centro Epcot in Florida la capitale di Israele, ciò in
violazione delle risoluzioni internazionali dell’ONU.
NOKIA
– il gigante finlandese della telefonia commercia attivamente con lo Stato di
Israele.
In un’intervista al Gerusalemme Post, il
direttore del gruppo dichiarava: …che Israele faceva parte delle priorità
dell’impresa. Un centro di ricerca Nokia è così nato in Israele.
MC
DONALD’S – impresa emblematica dell’imperialismo culturale US, la celebre
catena di ristoranti fast food porta un sostegno non trascurabile allo Stato
israeliano. McDonald’s dispone di 80 ristoranti in Israele e vi impiega quasi
3000 dipendenti. Proibisce al suo personale di parlare arabo. Agli USA,
l’impresa appare fra i partner dell’organizzazione sionista “Jewish Community”
con sede a Chicago. Quest’organizzazione lavora infatti per il mantenimento
dell’aiuto militare, economico e diplomatico fornito dagli USA ad Israele.
CATERPILLAR
(attrezzature per costruzioni ma anche, abiti, scarpe) – un’ampia campagna deve
essere condotta per denunciare la partecipazione criminale di Caterpillar alle
distruzioni delle case in Palestina con i suoi bulldozer giganti. È con un
Caterpillar che la pacifista americana ebrea Rachel Corrie è stata uccisa da un
soldato israeliano nel 2003.
La
catena alberghiera ACCORHOTEL (Etap, Ibis, Mercure, Novotel, Sofitel) – questa
catena ha molti hotel in Israele, e recentemente, essa ha aperto una succursale
nei territori siriani occupati, il Golan.
Le
catene alimentari presenti nelle colonie israeliane: Domino Pizza, Pizza Hut,
Häagen Daaz, Burger King.
Altri
prodotti: Sigarette Morris (di cui Marlboro), prodotti Kimberly-Clarck
(Kleenex, Kotex, Huggies), SanDisk (informatica), Toys RUs (giocattoli).
(toba60.com)
(inminds.co.uk)
(toba60.com/elenco-dei-prodotti-israeliani-da-boicottare/).
La
Commissione Europea al
Festival
del Porno di Berlino…
No,
Non è uno Scherzo…
Conoscenzealconfine.it
– (30 Ottobre 2024) – Redazione – Liberoquotidiano.it – ci dice:
In
rappresentanza dell’Ue, “Eleonora Esposito” supervisiona l’applicazione del
Digital Services Act (DSA) sulle piattaforme online.
“Per
la prima volta in assoluto la Commissione europea parteciperà ufficialmente a
un evento nell’ambito dell’industria per adulti – è l’annuncio ufficiale”.
“Il
Pornfilmfestival Berlin (PFFB) è orgoglioso di annunciare che Eleonora
Esposito, Case-handler Officer presso la Direzione generale per le reti di
comunicazione, i contenuti e la tecnologia (DG CONNECT) della Commissione
europea, si unirà all’evento”.
Indignazione
è stata manifestata da molti.
Fratelli d’Italia ha deciso di presentare
un’interrogazione.
“La
Commissione europea – si chiedono i firmatari “Paolo Inselvini,” Elena Donazzan”
e gli eurodeputati di FdI-ECR – ha verificato a cosa si facesse riferimento con
‘per tutte le età’ all’interno della ‘mission’ del Porn Film Festival di
Berlino?
Come
si concilia la loro partecipazione con il dovere della Commissione di
promuovere la protezione dei minori dell’Ue?
Come è
giunta la Commissione europea a questa scelta? “.
Per
loro, come per altri, “non possiamo accettare che fondi pubblici o il prestigio
delle Istituzioni possano essere associati alla promozione di contenuti
pornografici. Per questo – è la conclusione – abbiamo chiesto chiarimenti e andremo
fino in fondo alla questione, specie perché sappiamo le gravi conseguenze che
tali contenuti possono recare ai giovani e ai minori”.
Ma
sdegno è stato denunciato anche dalle femministe.
La
piattaforma portoghese per i diritti delle donne portoghesi ha addirittura
inviato una lettera alla presidente della Commissione europea, Ursula von der
Leyen.
“Invitiamo fortemente la Commissione Europea a
riconsiderare la sua partecipazione al Porn film festival di Berlino e a
prendere le distanze da future collaborazioni con l’industria della pornografia
– si legge nella missiva.
Ci aspettiamo che l’UE dia l’esempio nella
difesa della dignità e dei diritti delle donne piuttosto che legittimare
un’industria intrinsecamente sfruttatrice.
Ci
auguriamo che la Commissione adotti misure immediate per ritirarsi da questo
evento e riaffermare il proprio impegno a eliminare ogni forma di violenza
contro donne e ragazze”.
(liberoquotidiano.it/news/europa/40726464/commissione-ue-festival-porno-berlino-ira-fdi-inaccettabile.html)
Riecco
i Diktat di Lagarde: Ora la BCE
Incita
i Governi ad Aumentare
le
Tasse e Tagliare Fondi.
Conoscenzealconfine.it
–( 28 Ottobre 2024) - Valerio Malvezzi – ci dice:
La
Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi di interesse sui depositi al 3,25%,
con un taglio di un quarto di punto, adottando ancora una volta un approccio
cauto e progressivo.
Si
prevede che seguiranno ulteriori riduzioni fino all’autunno del 2025 per un
totale di 125 punti base.
Durante
una conferenza stampa Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale
Europea, ha confermato l’unanimità nella decisione, evidenziando la dipendenza
della decisione dai dati economici e la continua incertezza sulle prossime
mosse della Banca Centrale Europea.
Nonostante un rallentamento economico
evidente, con la Germania in difficoltà, la Lagarde avrebbe escluso una
recessione imminente, guarda un po’, prevedendo un atterraggio morbido per
l’economia dell’eurozona.
Cioè,
sostanzialmente, chi è ricco non si rende conto che chi è povero sta male.
Tuttavia il quadro resta incerto, con l’inflazione sotto controllo ma con
preoccupazioni legate alla “crisi climatica”, guarda un po’ di che cosa si preoccupano, di rischi
geopolitici, di possibili barriere commerciali, in particolare sono preoccupati
del fatto che Donald Trump possa tornare alla Casa Bianca.
Infatti la Banca Centrale Europea ha esortato i
governi a perseguire politiche di bilancio più rigide, che vuol dire ridurre il
debito, che vuol dire più tasse e vuol dire meno soldi alle famiglie e vuol
dire meno soldi alle imprese e vuol dire più povertà.
Lei
dice che questa è la stabilità economica, la loro… aggiungo io.
Un
compito che richiederà, però, quel coraggio che dovrebbe, secondo la BCE,
mancare.
E va
bene.
È
evidente che le decisioni della BCE siano arrivate in ritardo, in modo
insufficiente, lasciando l’economia europea impantanata in una spirale di
incertezza.
Insomma, da anni assistiamo allo stesso
copione.
Previsioni
che non si realizzano, mentre il compito di una banca centrale dovrebbe essere
quella di creare le condizioni perché esse accadano.
Forse
è il momento di chiedersi se davvero la Banca Centrale Europea stia facendo ciò
che serve per guidare l’economia verso una crescita stabile o se invece stia
ripetendo continuamente gli stessi errori che portano a nuove crisi.
La
domanda vera non è se la banca centrale europea le capisca queste cose, la
domanda vera è, ma la Banca Centrale Europea, così come è concepita, le può
fare?
Assolutamente no, perché la Banca Centrale Europea è
liberissima perché non prende più ordine dai governi dei parlamenti ma prende
ordine dai loro proprietari che sono proprietari di banche private, le quali
ovviamente fanno gli interessi dei banchieri e della finanza internazionale e
non più del popolo.
Quindi
l’errore strutturale è a monte nell’avere concepito una banca europea
indipendente dai governi, dai parlamenti e quindi in ultima analisi dal
cittadino che può votare.
Valerio
Malvezzi (Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene).
(radioradio.it/2024/10/lagarde-banca-centrale-europea-governi-tasse-fondi/).
Bill
Gates Sarà Processato nei
Paesi
Bassi per Danni da Vaccino Covid!
Conoscenzealconfine.it
– (27 Ottobre 2024) – Redazione - B17tv – ci dice:
La
scorsa settimana un tribunale olandese ha stabilito che Bill Gates può essere
processato nei Paesi Bassi, in un caso che coinvolge sette persone danneggiate
dai vaccini COVID-19.
Secondo
il quotidiano olandese “De Telegraaf”, i sette “scettici del coronavirus” hanno
citato in giudizio Gates l’anno scorso, insieme all’ex primo ministro olandese
e segretario generale della NATO “Mark Rutte”, appena nominato, e a “diversi
membri” del “team di gestione dell’epidemia” COVID-19 del governo olandese.
Tra
gli altri imputati figurano “Albert Bourla,” CEO di Pfizer, e lo “Stato
olandese”.
“Poiché
la fondazione di Bill Gates è stata coinvolta nella lotta contro la pandemia di
corona, anche lui è stato convocato “, ha riferito De Telegraaf.
Secondo
l’agenzia di stampa indipendente olandese “Zebra Inspiratie”, i querelanti
sostengono che Gates, attraverso i suoi rappresentanti, li abbia deliberatamente
fuorviati sulla sicurezza dei vaccini COVID-19, nonostante sapesse “che queste
iniezioni non erano sicure ed efficaci”.
La
giornalista indipendente olandese “Erica Krikke” ha dichiarato a “The Defender”
che i sette querelanti – i cui nomi non sono stai resi pubblici – “sono cittadini olandesi comuni,
vaccinati e che hanno sviluppato malattie dopo la vaccinazione”.
“Krikke”
ha aggiunto che tra i sette querelanti iniziali, uno è deceduto, lasciando gli
altri sei a proseguire l’azione legale.
La
causa è stata depositata presso il tribunale distrettuale di “Leeuwarden”.
Secondo quanto riportato da “De Telegraaf”, “Gates si era opposto in quanto
riteneva che i giudici non avessero giurisdizione”.
Pertanto, il tribunale ha dovuto inizialmente
“esprimersi sulla cosiddetta procedura incidentale.”, ha riferito “De Andere
Krant”.
“Zebra
Inspiratie” ha riferito che l’udienza in questa “procedura incidentale” si è
svolta il 18 settembre e che i rappresentanti di Gates hanno contestato la
giurisdizione, ma non la richiesta.
Secondo
De Andere Krant, Gates è rappresentato dallo studio legale Pels Rijcken, con
sede a L’Aia, descritto come “il più grande e il principale studio legale nei
Paesi Bassi”.
Gates
non si è presentato all’udienza del 18 settembre, ma gli avvocati di Gates
hanno sostenuto che la corte “non aveva giurisdizione su di lui perché vive
negli Stati Uniti”.
Tuttavia,
nella sua sentenza del 16 ottobre, il tribunale di Leeuwarden ha stabilito di
avere giurisdizione su Gates.
“De
Andere Krant “ha riferito che la corte ha trovato “prove sufficienti che le
accuse contro Gates e gli altri imputati sono collegate e basate sullo stesso
complesso di fatti “.
Altri
imputati che risiedono al di fuori dei Paesi Bassi, tra cui “Bourla”, non hanno
contestato la giurisdizione del tribunale.
Il
tribunale ha stabilito che Gates deve pagare le spese legali per un totale di
1.406 euro (circa 1.520 dollari).
Un’udienza
è prevista per il 27 novembre.
“Anche
Se il Tuo Nome è Bill Gates, Devi Andare in Tribunale”
Nelle
dichiarazioni rilasciate a “De Andere Krant”, Arno van Kessel, uno degli
avvocati dei querelanti, ha espresso soddisfazione per la sentenza.
“Nel
suo verdetto, la corte ha chiaramente delineato le basi delle nostre
argomentazioni”, ha affermato van Kessel.
L’avvocato
olandese “Meike Terhorst” ha commentato a “The Defender” che è “piuttosto
curioso” che i querelanti abbiano scelto di presentare la causa a Leeuwarden
anziché a L’Aia, dove di solito vengono trattate le cause contro il governo
riguardanti il COVID-19.
“In
generale, le cause legali relative al COVID-19 nei Paesi Bassi hanno avuto
esiti poco favorevoli”, ha dichiarato “Terhorst”.
“Le possibilità di successo sono piuttosto
limitate”, aggiungendo:
“Ritengo
che la maggior parte dei giudici sostenga l’agenda vaccinale contro il COVID-19
e troverà difficile accettare che le vaccinazioni possano aver causato danni.
Pertanto,
ci attende un lungo percorso, indipendentemente dall’esito di questo caso”.
Krikke
ha invece espresso una visione più positiva, affermando che la corte ha
trasmesso un messaggio chiaro: “anche se sei ricco e ti chiami Bill Gates, devi
comunque affrontare il tribunale”.
La
giornalista indipendente neozelandese “Penny Marie”, che ha seguito
attentamente il procedimento legale in questo caso, ha dichiarato a “The
Defender” di auspicare che la sentenza del 16 ottobre “stabilisca un precedente e
supporti i querelanti in situazioni analoghe in tutto il mondo riguardo alle
giurisdizioni”, specialmente nei casi “in cui l’imputato non risiede nel paese
del querelante”.
“Per
le parti che avanzano reclami contro coloro che sono coinvolti nell’attuazione
del “Great Reset” e di altre azioni internazionali, come la risposta
all’emergenza COVID-19 avviata dal “WEF” (World Economic Forum) e imposta a
tutti i paesi membri delle Nazioni Unite, spero che questa sentenza offra
l’opportunità ad altri di seguire l’esempio “, ha aggiunto “Marie”.
Il
padre di una querelante danneggiata dal vaccino ha fatto un “appello
commovente” alla corte.
All’udienza del 18 settembre, anche i
querelanti hanno rilasciato dichiarazioni. Secondo Zebra Inspiratie, “A una
delle vittime, che è molto malata, è stata data anche l’opportunità di fare un
appello. Non era più in grado di parlare ed era rappresentata da suo padre. È
stato un appello commovente “.
Krikke
ha riferito che il padre della persona che ha presentato la denuncia ha
dichiarato in aula che sua figlia, che era in buona salute in precedenza, ha
sviluppato problemi di salute dopo aver ricevuto il vaccino contro il COVID-19
e ha perso la capacità di parlare.
Ha
anche espresso al giudice il desiderio di poter parlare direttamente con Bill
Gates per chiedere chiarimenti su quanto accaduto a sua figlia.
“Successivamente,
il giudice è rimasto letteralmente in silenzio”, ha aggiunto Krikke.
La
sentenza del 18 ottobre ha anche affrontato le affermazioni dei querelanti sul
ruolo di Gates nel progetto “Great Reset” del WEF.
“La Bill & Melinda Gates Foundation è anche
affiliata al World Economic Forum… un’organizzazione internazionale il cui obiettivo
statutario è quello di unire ‘i leader del mondo degli affari, dei governi, del mondo
accademico e della società in generale in una comunità globale impegnata a
migliorare lo stato del mondo.”, afferma la sentenza, aggiungendo:
“Si tratta di un progetto finalizzato alla
totale riorganizzazione delle società in tutti i paesi che sono membri delle
Nazioni Unite… come descritto da Klaus Schwab (fondatore e presidente esecutivo
del WEF) nel suo libro ‘Covid-19: The Great Reset’…
La
caratteristica di questa “ideologia politica” è che questo cambiamento forzato
e pianificato viene presentato come giustificato “fingendo” che il mondo stia soffrendo di gravi
crisi che possono essere risolte solo con un intervento globale centralizzato e
duro.
Una di
queste presunte grandi crisi riguarda la pandemia di Covid-19“.
(Articolo
di B17tv).
(b17tv.com/Articoli/B17tv/bill-gates-processato-nei-paesi-bassi-per-la-causa-per-lesioni-da-vaccino-covid.html).
(luogocomune.net/medicina-salute/bill-gates-sar%C3%A0-processato-nei-paesi-bassi-per-danni-da-vaccino-covid).
Non Ha
Più Stato Putin!
Conoscenzealconfine.it
– (25 Ottobre 2024) - Marco Travaglio- ci dice:
Avete
presente l’Ucraina, prima fallita e poi distrutta grazie all’astuta alleanza
con l’Occidente, alla guerra civile contro i russofoni del Donbass e
all’invasione russa? Ora tocca alla Moldavia.
È il
Paese più povero d’Europa (davanti a Kiev) per la scarsità di risorse, per i
governi corrotti e incapaci, e per il passaggio dal collettivismo sovietico
all’economia di mercato (dal “poco a tutti” al “niente a molti e tutto a
pochi”: i soliti oligarchi).
La
presidente Maia Sandu e il governo due anni fa hanno ottenuto la candidatura a
entrare nell’Ue.
E
domenica scorsa si è votato per il nuovo presidente e per un referendum
consultivo sull’Ue.
I
sondaggi filogovernativi davano i Sì al 55-60%.
E il
sistema mediatico europeo suonava la grancassa dei bravi moldavi che non vedono
l’ora di iscriversi al club più sfigato del mondo in odio alla Russia (che non
c’entra nulla perché la Moldavia è neutrale dall’indipendenza nel 1990, tranne
la Transnistria russofona, anch’essa indipendente da 24 anni senza che nessuno
la riconosca: mica è il Kosovo).
Poi i
moldavi hanno votato e, sorpresa!
la prima proiezione dava il No al 58% e il Sì
al 42.
A quel punto la Sandu e l’euro-orchestrina han
cominciato a strillare ai brogli. Indovinate di chi?
Ma di
Putin, naturalmente.
Guai se le urne contraddicono gli oracoli:
in
caso di discrepanze, prevalgono i sondaggi, mica i voti.
Sandu:
“Putin ha comprato 300 mila voti, frodi mai viste, prove inconfutabili”.
Bruxelles: “Interferenze e strategie ibride russe senza precedenti”.
Poi
sono arrivati i voti degli espatriati dalle ambasciate e dai consolati europei,
dove ovviamente i brogli non si usano.
E,
come per miracolo, i Sì sono balzati al 50,3% contro il 49,7 dei No.
Quindi il grande sogno euroatlantico
affratella metà dei moldavi più lo 0,3%.
Un
trionfo.
Brogli,
rubli, fake news, infiltrati e hacker putiniani spariscono in un battibaleno:
siccome il Sì prevale per ben 12mila voti, vincono l’Europa e la democrazia.
Fra l’altro questi brogli putiniani, apparsi
domenica notte e scomparsi lunedì mattina, erano curiosamente selettivi:
truccavano solo le schede referendarie, ma
trascuravano quelle presidenziali. Infatti, mentre il Sì all’Ue è rimasto in
forse fino all’ultimo, la vittoria della presidente filo-Ue non è mai stata in
discussione:
i
pirla russi hanno tolto voti all’Europa, ma si sono scordati di levarli a
quella che ci vuole entrare.
Così
la Sandu ha preso il 42% e andrà al ballottaggio con l’ex procuratore
socialista Alexandr Stoianoglo, che vuole mantenere la neutralità, ergo è
“filo-russo”. Prossimo test: la Georgia.
E
anche lì dipende: se vincono i cattivi, ha stato Putin;
se
vincono i buoni, trionfa la democrazia.
Cioè quel sistema che lascia liberi i popoli
di scegliere quello che decidiamo noi.
(Marco
Travaglio).
(ariannaeditrice.it/articoli/non-ha-piu-stato-putin).
Protocollo
Bambini Danneggiati
da
Vaccino Imbottiti di Psicofarmaci.
Conoscenzealconfine.it
– (24 Ottobre 2024) – Redazione – ci dice:
Bambini
danneggiati da vaccino “imbottiti di psicofarmaci, questo è il protocollo”, la
denuncia di Mauro Mantovani.
Mauro
Mantovani, direttore di ricerca e sviluppo presso una prestigiosa clinica di
Milano, chimico sperimentale e bio-immunologo, docente di immunologia dei
tumori e membro senior della Società Britannica di Immunologia, testimonia ciò
che ha visto con i suoi occhi riguardo alle reazioni avverse ai vaccini
pediatrici al convegno “I nostri bambini: bene comune o interesse privato?”,
tenutosi a fine settembre 2024.
“Un
giorno sono arrivati in ambulatorio un papà, una mamma e una bambina che
manifestava febbre a 41°C, convulsioni e due accessi al pronto soccorso.
Ovviamente, entrambe le volte i medici hanno detto alla mamma:
‘Signora, guardi che probabilmente è andato di
traverso il latte artificiale.’
La mamma rispose:
‘È un
anno e mezzo che le dò il latte artificiale, ma i problemi sono iniziati
proprio dopo le due dosi di esavalente.’
Questo
mi ha fatto riflettere.
Ho
pensato: ‘La bambina manifesta dei sintomi.’
Ovviamente,
un bambino di quell’età non può parlare né esprimersi, tantomeno con un
linguaggio tecnico, ma era evidente che aveva sintomi simili alle reazioni
avverse del vaccino anti-Covid.
Quando
la toccavi, saltava come un grillo, vedeva cose che non c’erano, barcollava e
presentava una sorta di parestesia, ecc.
Abbiamo
quindi eseguito gli stessi esami che stavamo conducendo per gli effetti avversi
dei vaccini anti-Covid.
Un
disastro.
Su 18
autoanticorpi, inclusi due relativi alla neuropatia delle piccole fibre, ne
aveva 17 positivi a concentrazioni tra il 70 e il 200% del valore massimo.
In pratica, non sappiamo a cosa andrà incontro
questa bambina.
Abbiamo
redatto una relazione dettagliata di circa 30 pagine, con tutta la
bibliografia.
La mamma e il papà sono andati a presentarla a
un funzionario dell’ASL territoriale, una vaccinologa di professione, che
faceva solo quello, come timbrare.
Ha
letto la relazione, si è messa a ridere e ha detto: ‘No, queste sono
stupidaggini.’ Eppure c’erano circa 15 pagine di riferimenti bibliografici in
carattere 12, e non tratti dal Topolino, con tutto il rispetto.
Diceva che erano tutte sciocchezze, affermando
che gli articoli più recenti risalivano a due anni e mezzo fa.
Ho registrato tutto, ho i vocali, è una
situazione che fa venire da mettersi le mani nei capelli.
Dopo
questa bambina, ne sono arrivati altri: 4 autistici, 2 Asperger, 3 con ADHD
(disturbo deficit attenzione e iperattività), e adesso ci sono due casi di
Pandas-Pans, una patologia rara, anche se ultimamente non così tanto, visto che
in Italia si parla di circa 3-4 mila casi.
È una
situazione pazzesca.
Ho
bambini con un’aggressività paurosa, imbottiti di psicofarmaci che non fanno
nulla e, anzi, aumentano l’aggressività.
Ma il protocollo è quello.
Ricordatevi
questa parola: linee guida, sono queste.
Ho
letto la relazione della neurologa per uno di questi bambini, ed è terribile.
Si vede chiaramente che è in difficoltà, non
sa cosa fare.
Scrive
che i psicofarmaci non hanno presumibilmente avuto alcun effetto.
O ce l’hanno o non ce l’hanno! Eppure loro
sono bravi a scrivere ‘presumibilmente’.
Però
le linee guida sono queste, e quindi non si spostano, non cercano di andare
oltre.
Non ce
la fanno, oppure probabilmente hanno ordini di non farlo, di non usare il
cervello.”
(facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=880690840337780).
(presskit.it/2024/10/12/bambini-danneggiati-vaccino-imbottiti-psicofarmaci-protocollo-la-denuncia-mauro-mantovani).
Kazan
2024, la Resa dei Media
Occidentali:
Chi ha Isolato Chi?
Conoscenzealconfine.it
– (23 Ottobre 2024) - Leonardo Sinigaglia – ci dice:
Dall’inizio
dell’Operazione Militare Speciale russa in Donbass e Ucraina, uno dei mantra
preferiti dalla propaganda occidentale è stato quello del preteso isolamento
della Russia.
Secondo
i nostri politici e giornalisti, Mosca sarebbe stata “isolata” dalla “comunità
internazionale” a causa della sua “improvvisa e immotivata invasione di un
paese pacifico”.
Questa
narrazione, già debole finanche nei convulsi giorni seguiti a quel 22 febbraio,
ha mostrato col passare dei mesi di essere una mera fandonia, un pio desiderio
delle classi dirigenti euro-atlantiche a cui la realtà, nonostante tutte le
conferenze stampa e le colonne sui giornali, si ostinava a non conformarsi.
La più
grande e feroce campagna sanzionatoria della Storia non è riuscita a piegare
l’economia russa, con i paesi del mondo, finanche occidentali, impegnati in un
complesso gioco di triangolazioni ed espedienti per garantirsi il collegamento
con i mercati russi.
Similmente,
nemmeno dal punto di vista politico la Russia è rimasta “isolata”: sono stati
approfonditi i rapporti con i partner tradizionali e anche con quelli più
recenti, il ridicolo e ipocrita “mandato di cattura” ai danni del presidente
Putin non ha prodotto frutti, la popolarità di Mosca è incredibilmente
cresciuta, soprattutto nello strategico continente africano, e le
organizzazioni di cui è parte hanno visto uno sviluppo qualitativo portentoso.
Il XV
vertice dei BRICS, tenutosi a Johannesburg nel 2023, è stata la perfetta
rappresentazione del fallimento dei tentativi occidentali di rendere la Russia
un “intoccabile” all’interno della comunità internazionale.
In
quell’occasione, a fronte di decine di richieste d’adesione, i BRICS videro la
loro prima espansione al di là dei cinque membri fondatori, raddoppiando il
proprio numero.
Oggi,
al XVI vertice dei BRICS, che si tiene nella città russa di Kazan, tale smacco
a tutto l’Occidente collettivo non è solo ripetuto, ma è amplificato nella sua
portata. Nella “isolata” Russia sono accorsi una ventina tra capi di Stato e
primi ministri, oltre a esponenti dei governi di almeno trenta paesi.
Complessivamente
si può parlare di metà della popolazione della Terra e di circa un terzo del
PIL mondiale.
Dei
numerosi Stati che hanno nuovamente espresso la propria intenzione di aderire
al gruppo, tredici sono i papabili per il conferimento dello status di “partner
dei BRICS”.
Il
nuovo vertice dei BRICS è sicuramente uno dei più importanti eventi dell’anno,
e il fatto che questo sia già iniziato positivamente è forse stata la
proverbiale goccia per una parte della classe dirigente occidentale, che guarda
le immagini provenienti da Kazan amareggiata se non direttamente travolta dalla
realtà.
Il
tono usato dai media anglo-americani è un termometro sufficientemente eloquente
della situazione.
La BBC
ammette apertamente il fallimento del blocco atlantico:
“Immaginate di essere Putin. L’Occidente ti ha
definito un paria per aver invaso l’Ucraina.
Le
sanzioni mirano a tagliare fuori l’economia del tuo Paese dai mercati globali.
E c’è un mandato di arresto per te da parte
della Corte penale internazionale. Come puoi dimostrare che la pressione non
funziona?
Provi
a ospitare un vertice.
Questa
settimana, nella città di Kazan, il Presidente Putin accoglierà più di 20 capi
di Stato al vertice Brics delle economie emergenti.
Tra i
leader invitati figurano il cinese “Xi Jinping”, il primo ministro indiano “Narendra
Modi” e il presidente iraniano “Masoud Pezeshkian”.
Il Cremlino lo ha definito uno dei ‘più grandi
eventi di politica estera mai organizzati in Russia‘.
Il
messaggio chiaro è che i tentativi di isolare la Russia sono falliti”.
Dall’altra
parte dell’Atlantico la CNN usa toni simili:
“Quasi
tre anni dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che ha visto
Mosca condannata dai Paesi di tutto il mondo, il leader Vladimir Putin sta
organizzando un vertice con più di una dozzina di leader mondiali – in un
segnale chiaro dell’autocrate che, lungi dall’essere solo, è sostenuto da una
coalizione di paesi emergenti “.
Tornando
nel Regno Unito, il “Daily Mail” a stento riesce a contenere la disperazione
che prova nel constatare l’inutilità delle scomuniche occidentali:
“Il leader cinese “Xi Jinping”, il primo
ministro indiano “Narendra Modi” e “Recep Tayyip Erdogan” – presidente della
Turchia, membro della NATO – sono solo alcune delle potenti figure previste per
partecipare all’evento.
Anche
il Segretario generale delle Nazioni Unite “Antonio Guterres” si recherà a
Kazan, nonostante la “Corte penale internazionale” abbia emesso un mandato di
arresto per Putin con l’accusa di crimini di guerra.
Putin
è intenzionato a discutere una serie di argomenti, tra cui la prospettiva di
sviluppare una nuova rete di pagamento internazionale in grado di competere con
il sistema SWIFT, guidato dall’Occidente “.
Il “Washington
Post” si unisce al coro lamentando il numero di paesi pronti a dialogare in
Russia, concentrandosi su quello che è uno degli aspetti più temuti dagli Stati
Uniti, ossia la convergenza strategica tra Russia e Cina per l’edificazione di
un nuovo ordine mondiale:
“Putin, che terrà circa 20 incontri bilaterali
a margine del vertice, ha conferito con Xi, Modi e il presidente sudafricano
Cyril Ramaphosa martedì prima dell’apertura del vertice.
Xi e
Putin hanno annunciato una partnership ‘senza limiti’ settimane prima che la
Russia invadesse l’Ucraina nel 2022.
Si
sono già incontrati due volte quest’anno, a Pechino a maggio e al vertice dell’”Organizzazione
per la Cooperazione di Shanghai” in Kazakistan a luglio.
Nel dare il benvenuto a Xi, Putin ha descritto
le relazioni tra Mosca e Pechino come ‘uno dei principali fattori di
stabilizzazione sulla scena mondiale’.
Ha
promesso di ‘espandere il coordinamento in tutti i forum multilaterali per il
bene della stabilità globale e di un ordine mondiale equo’.
“Il
Time” guarda in faccia la realtà e ammette come mentre un Occidente sempre più
stanco finga indifferenza per quanto sta avvenendo, numerosi paesi del Sud del
mondo siano entusiasti della possibilità di aderire ai BRICS e di incrementare
la cooperazione Sud-Sud:
“Con
l’avanzata delle truppe russe nell’Ucraina orientale e le prove di una
crescente stanchezza per la guerra tra alcuni alleati di Kiev, il Cremlino sta
cogliendo l’opportunità di presentare Putin come una resistenza all’Occidente
nel tentativo di rimodellare l’ordine globale.
Gli
Stati Uniti e i partner del Gruppo dei Sette respingono l’argomentazione, anche
se si tratta di un messaggio che risuona in alcuni Paesi del mondo emergente”.
Giorno
dopo giorno diventa sempre più evidente e innegabile come la guerra per procura
scatenata dalla NATO contro la Russia, volta ad ottenere una “sconfitta
strategica” di Mosca e parte della più generale strategia statunitense di
preservazione della decadente egemonia di Washington, sia un fallimento
clamoroso per il blocco occidentale.
La
Russia non è stata sconfitta, non è stata isolata, non è stata indebolita e
partecipa in prima fila all’edificazione di un nuovo mondo.
Le trasformazioni in atto sono oggettive e
irreversibili, e ciò dovrà essere compreso anche dalle classi dirigenti
euro-atlantiche.
(Leonardo
Sinigaglia).
(bbc.com/news/articles/cly3ylwg4eqo).
(edition.cnn.com/2024/10/21/europe/putin-russia-iran-china-brics-hnk-intl/index.html).
(dailymail.co.uk/news/article-13986045/BRICS-summit-Putin-defiant-Russia-India-China-Kazan-West.html).
(washingtonpost.com/business/2024/10/22/russia-brics-summit-china-india-ukraine-war/b75d07be-9058-11ef-b5b1-75167840d9f3_story.html).
(time.com/7095792/russia-brics-summit-world-leaders-putin).
(lantidiplomatico.it/dettnews-kazan_2024_la_resa_dei_media_occidentali_chi_ha_isolato_chi/45289_57307/).
La
Rivincita dei Neocon alla Casa Bianca:
Via
Libera a Netanyahu per Rimodellare
il
Medio Oriente.
Conoscenzealconfine.it
– (22 Ottobre 2024) - Paolo Mossetti – ci dice:
Quella
che era iniziata come una campagna di espansione israeliana relativamente
autonoma, guardata con distacco da Washington, potrebbe ora essere vista dagli
Stati Uniti come un’occasione imperdibile.
Per
regolare i conti, alla faccia di qualsiasi diritto internazionale, con i nemici
storici.
È
quanto emerge da un resoconto del sito” Politico”, secondo cui negli ultimi
mesi, dietro le quinte, figure di alto livello della Casa Bianca avrebbero
comunicato privatamente a Israele il loro assenso alla decisione di alzare il
livello dello scontro in Libano e forse anche con l’Iran.
Piccolo
dettaglio: tutto questo è avvenuto mentre l’amministrazione Biden pubblicamente
si diceva preoccupata per l’escalation di Benjamin Netanyahu.
Alcuni
funzionari statunitensi come “Amos Hochstein”, consigliere presidenziale, e “Brett
McGurk”, coordinatore della Casa Bianca per il Medio Oriente, sarebbero tra
coloro che hanno dato l’ok a Israele per spostare l’attenzione militare verso
Nord, contro Hezbollah, per convincere il gruppo radicale a impegnarsi in
negoziati diplomatici.
Una
scelta che, secondo “Politico”, ha provocato non poche tensioni all’interno
dell’amministrazione Biden, con l’opposizione di alcuni membri del Pentagono,
del Dipartimento di Stato e della comunità d’intelligence.
Hanno
paura, i critici, che una guerra troppo in profondità contro la milizia
sostenuta dall’Iran, potrebbe trascinare il Pentagono in un nuovo conflitto in
Medio Oriente, mentre le elezioni presidenziali di novembre incombono.
È da
metà settembre che, secondo la ricostruzione degli analisti, la paura per il
cane sciolto Netanyahu avrebbe ceduto il passo alla sfrontatezza.
Quando
la “combo” degli attentati israeliani tramite cercapersone e walkie talkie e
degli attacchi missilistici contro i leader di Hezbollah, che avrebbero
indebolito il gruppo significativamente, ha portato settori della Casa Bianca a
vedere le operazioni di Israele in Libano come un momento storico che potrebbe
rimodellare il Medio Oriente per molti anni a venire, riducendo l’influenza
dell’Iran nella regione e ripristinando in pieno il primato statunitense.
Si
tratterebbe, in parte, anche di una rivincita di storici intellettuali
neoconservatori e fautori del “regime change” come “Robert Kaplan” e “Michael
Ledeen”, consiglieri del Pentagono che nel 2003 spinsero entusiasticamente per
l’invasione irachena e ancora una decina di anni fa rimproveravano l’allora
presidente Barack Obama per essere, a detta loro, troppo cedevole con l’Iran.
L’ex
ufficiale dell’intelligence israeliana e analista militare “Kobi Michael”
spiega all’”HuffPost”:
“Israele bonifica il Libano, poi tocca
all’Iran. Cambierà l’architettura del Medio Oriente”.
L’establishment
del pensiero strategico realista, che con “Bob Gates” al Pentagono con Obama
aveva fatto da trait d’union tra Obama e il secondo mandato di George W. Bush,
si vede dunque sconfitto rispetto al paradigma più duro, che afferma
l’intollerabilità della corsa al nucleare nel Medio Oriente allargato e liquida
la questione palestinese come superata dalla storia.
Sostenuta, in questo progetto, da una parte
rilevante delle élite arabe, tra cui quella dell’Arabia Saudita, dalla diaspora
ebraica e da quella monarchica iraniana.
Mentre
non è affatto detto che l’Iran sia in grado di produrre l’atomica nei tempi
annunciati dai suoi nemici o che anche solo lo voglia – anche se sarebbe un
deterrente formidabile – i “nuovi” neoconservatori statunitensi interpretano la
guerra a Gaza e in Libano come parte di una corsa contro il tempo globale.
Restano,
tuttavia, dubbi profondi a Washington su come bilanciare il sostegno ad Israele
con la necessità di evitare un conflitto su vasta scala che potrebbe finire sul
tavolo di Donald Trump, in caso di rielezione.
Sono
roba passata i timori della Casa Bianca per un confronto diretto tra Israele e
Hezbollah boots on the ground:
ora le
fratture a Washington sembrano essersi attenuate, e l’amministrazione Biden non
sostiene più un cessate il fuoco immediato in Libano.
Il portavoce del Dipartimento di Stato, “Matthew
Miller”, lo ha detto chiaramente martedì:
“Sosteniamo
le incursioni di Israele per degradare l’infrastruttura di Hezbollah”.
In pratica ha rinnegato la proposta di un
cessate il fuoco di 21 giorni avanzata dagli Stati Uniti e dalla Francia nei
giorni scorsi.
Proposta
poi gettata in un cestino da Israele, che ha intensificato gli attacchi e
assassinato il leader di Hezbollah.
Insomma,
la posizione già ambigua della Casa Bianca è sempre meno ambigua: pur senza
approvare pubblicamente l’intera campagna militare per timore che ciò possa
portare a una guerra a pieno titolo in Libano, e soprattutto scatenargli contro
il voto dei giovani e della sinistra, Biden sostiene pienamente anche questa
nuova campagna punitiva di Israele:
le negoziazioni sono in stallo, la rivolta dei
segmenti filo-palestinesi sembra sedata con la convention che ha lanciato la
vice “Kamala Harris”, e in Medio Oriente non si vedono forze esterne – incluso
l’Iran – capaci di trattenere l’afflato più violento dell’alleanza
israelo-americana.
Chiunque
abbia vissuto tra il 2001 e il 2004 vedrà questo come il completamento del “Progetto per un Nuovo Secolo
Americano” dei vecchi neocon. Spetterà ai fatti sul campo dire se questo arco storico si
chiuderà con la rivalsa degli imperialisti o con uno smacco ancora più grande
di quello di vent’anni fa.
(Paolo
Mossetti).
(it.insideover.com/guerra/la-rivincita-dei-neocon-alla-casa-bianca-via-libera-a-netanyahu-per-rimodellare-il-medio-oriente.html).
L’UE
avverte i “cittadini” di prepararsi
a un
disastro nucleare.
Shtfplan.com - Mac Slavo – (31 ott. 2024) –
ci dice:
L'Unione
Europea ha avvertito i suoi "cittadini" (la classe degli schiavi) di
prepararsi a un disastro nucleare.
Un rapporto sulla questione ha inoltre
avvertito che le famiglie sotto il governo dovrebbero essere preparate anche
per gli attacchi informatici e l'uso di armi chimiche.
Un
rapporto pubblicato mercoledì dall'ex presidente finlandese “Sauli Niinisto”
afferma che i cittadini dell'UE dovrebbero iniziare ad accumulare scorte di
beni per tre giorni, per essere pronti a vari potenziali disastri, tra cui un
conflitto nucleare.
L'iniziativa
fa parte della spinta dell'UE per rendere il blocco più resiliente di fronte a
minacce presumibilmente crescenti, che vanno dai disastri naturali a un
conflitto militare importante, secondo un rapporto di “RT”.
Il
rapporto incoraggia le famiglie dell’UE ad accumulare beni di “autosufficienza
di base” che durino almeno 72 ore, per paura di potenziali carenze in caso di
“aggressione armata con mezzi convenzionali” o altre attività ostili come
“attacchi informatici o l’uso di armi chimiche, biologiche, radiologiche o
nucleari”.
Gli
allarmi di una guerra nucleare o di un disastro sono in circolazione da anni e
finora non ne è venuto fuori niente, a parte la paura.
Sembra
che questo possa essere solo un modo per far prendere il panico alla classe
degli schiavi e iniettare più paura in un pubblico già spaventato.
"Un
clic può spegnere le reti elettriche e far sprofondare intere città nel
buio", ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der
Leyen durante la presentazione del rapporto.
Von
der Leyen pensa che i cittadini dei paesi dell’UE dovrebbero essere vaccinati
contro il “pensiero sbagliato”.
Il
rapporto chiede anche un sostegno finanziario e militare a lungo termine per
l'Ucraina.
"Gli
Stati membri dovrebbero rafforzare la loro cooperazione sulla difesa europea,
investendo congiuntamente di più per colmare le lacune di lunga data nella
nostra prontezza industriale militare e di difesa", ha affermato
“Niinisto”.
Incolpa
inoltre la Russia per l'avvertimento emesso dal blocco.
"Dato
il crescente uso del sabotaggio da parte di paesi terzi ostili, in particolare
la Russia, si tratta di un'area in cui la sicurezza interna e la sicurezza
militare sono strettamente interconnesse", ha osservato il rapporto.
“Niinisto”
ha anche esortato a “rafforzare le strutture di intelligence dell’UE passo dopo
passo verso un servizio UE a pieno titolo per la cooperazione di intelligence”.
Ciò significa che la classe dirigente cerca la piena obbedienza e conformità
alle sue richieste.
L’EPA,
assetata di potere, richiederà
a
tutti i proprietari di immobili di non
avere
“alcun livello rilevabile di polvere
di
piombo nell’aria.”
Shtf.com
- Mac Slavo – (1° novembre 2024) – ci dice:
Questo
articolo è stato originariamente pubblicato da “Lance D. Johnson” su “Natural
News” con il titolo:
L'EPA isterica e affamata di potere richiederà
a tutti i proprietari di immobili di avere "nessun livello rilevabile di
polvere di piombo nell'aria" - Un'impresa impossibile.
L'esposizione
al piombo è un serio problema di salute, soprattutto per i bambini, i cui
cervelli in via di sviluppo sono drasticamente colpiti dal metallo pesante.
Tuttavia,
l'Environmental
Protection Agency (EPA) sta esagerando nel regolamentare il metallo pesante nelle
proprietà private.
Secondo
le nuove regole pubblicate dall'EPA di Biden, le case, i condomini e le
strutture per l'infanzia devono risultare completamente negativi al piombo.
Nella
maggior parte dei casi, ciò è del tutto improbabile.
Il particolato di piombo è onnipresente nelle
misurazioni dell'aria in tutto il mondo.
Invece
di adottare misure realistiche per mitigare il rischio di esposizione ai
metalli pesanti, questa nuova norma conferisce all'EPA un potere illimitato e
ricorre a misurazioni isteriche per prendere il controllo della proprietà
privata.
Tutta
l'aria e il suolo contengono livelli rilevabili di piombo, ma non c'è motivo di
farsi prendere dal panico.
In
base alle nuove norme, qualsiasi livello rilevabile di polvere di piombo in un
edificio sarebbe considerato un "pericolo da piombo" e i proprietari
sarebbero tenuti dall'EPA e dai tribunali a bonificare l'edificio.
Se gli
sforzi di bonifica non sono sufficienti (e non lo saranno nella maggior parte
dei casi), l'edificio potrebbe essere condannato o demolito.
Ecco
cosa succede quando l'isteria prende il sopravvento sulle agenzie di
regolamentazione:
segnalano
con efficacia la rilevazione di concentrazioni irrilevanti e poi usano le loro
scoperte per giustificare l'abuso del loro potere.
Nello
studio, “National Trends” in “Lead Concentration” in 2010-2023 , il livello di
piombo ambientale nell'atmosfera negli Stati Uniti è di poco superiore a 0,025
ug/m³.
Questo si basa sulla misurazione di 79 siti in
tutto il paese.
Analogamente
in Europa, i livelli di piombo nel suolo vengono misurati di routine a 25-35
ng/m³, che è approssimativamente lo stesso livello.
Secondo
lo studio, la concentrazione media di piombo non è aumentata nell'ultimo
decennio.
Un recente documento dell'EPA mostra che la
polvere nell'aria, in media in tutti i siti di monitoraggio, varia da 0,015 a
0,045 µg/m³.
Questi
sono livelli rilevabili di piombo nell'atmosfera terrestre e nel suolo, ma
l'esistenza di piombo a questi livelli non significa che la vita di tutti sia
in pericolo e che debba essere bonificato a tutti i costi!
L'EPA,
d'altro canto, non è d'accordo ora e sarà in grado di prendere qualsiasi
livello rilevabile di piombo e prendere il potere sulla situazione, sostenendo
che un edificio rappresenta una minaccia per la salute pubblica e ordinando la
costosa bonifica e lo smantellamento di proprietà in tutto il paese.
Mentre c'è stata una naturale diminuzione
dell'87% nella media nazionale di piombo nell'atmosfera terrestre, l'EPA
potrebbe ancora trovare un livello di piombo insignificante e rilevabile da
qualche parte e rivendicare il dominio su quella proprietà, chiedendone la
bonifica.
La
regola isterica dell'EPA sul "livello di piombo non rilevabile"
porterà a grandi costi economici e abuso di potere.
Le
attuali normative EPA per l'acqua potabile non richiedono più di 15 parti per
miliardo di piombo, una concentrazione così bassa che è difficile da rilevare.
La
nuova norma EPA amplierà i test sul piombo e li renderà più redditizi.
Secondo
un comunicato stampa del MIT, esiste un nuovo modo per trovare il piombo a 1
parte per miliardo.
Scrivono
che "i test per il piombo nell'acqua richiedono attrezzature costose e
ingombranti e in genere richiedono giorni per ottenere risultati".
Il MIT
ha sviluppato un nuovo sistema di test in grado di rilevare la concentrazione
di piombo "fino a 1 parte per miliardo".
L'obiettivo,
come affermato nel comunicato stampa, è quello di utilizzare semplici strisce
reattive che rivelano una risposta sì o no sulla presenza di piombo.
Tuttavia,
questi test di base altamente sensibili non offrono informazioni sulla
concentrazione di piombo.
Secondo
la nuova norma dell'EPA, la concentrazione non ha importanza perché
"qualsiasi livello rilevabile di piombo" è un mezzo per creare
panico, che conferisce all'EPA un potere illimitato di prendere il controllo
sulla proprietà privata e demolire gli edifici che non possono risultare
negativi al test per il piombo.
Il nuovo sistema di test del piombo e la nuova
norma isterica dell'EPA rappresentano una crisi ambientale creata ad arte, che
comporterà grandi costi economici e abusi del potere governativo.
LA
QUARTA ELEZIONE HA
SCATENATO
UNA TEMPESTA DI FUOCO.
Theburningplatform.com
– (1° novembre 2024) – Redazione – ci dice:
"Immaginate
un'eruzione vulcanica nazionale (e probabilmente globale), che inizialmente
scorre lungo canali di sofferenza che sono stati creati durante l'era del
Disfacimento e ulteriormente allargati dal catalizzatore.
Cercare
di prevedere dove andrà l'eruzione una volta che si sarà liberata dai canali è
come cercare di prevedere l'esatta linea di faglia di un terremoto.
Tutto ciò che sai in anticipo è qualcosa sugli
ingredienti fusi del climax, che potrebbero includere quanto segue:
Difficoltà
economiche, con debito pubblico in default, fondi fiduciari in bancarotta,
povertà e disoccupazione crescenti, guerre commerciali, crollo dei mercati
finanziari e iperinflazione (o deflazione);
Disagio
sociale, con violenza alimentata dalla classe, dalla razza, dal nativismo o
dalla religione e spalleggiata da bande armate, milizie clandestine e mercenari
assoldati dalle comunità murate;
Disagio
politico, con collasso istituzionale, rivolte fiscali aperte, egemonia del
partito unico, importanti cambiamenti costituzionali, secessionismo,
autoritarismo e confini nazionali alterati;
Distress
militare, con guerra contro terroristi o regimi stranieri dotati di armi di
distruzione di massa".
La
quarta svolta – Strauss & Howe.
Quante
volte avete sentito dire che questa è l'elezione più importante della nostra
vita nelle ultime settimane?
Quando
Strauss e Howe pubblicarono La quarta svolta nel 1997, il debito nazionale era
di 5,4 trilioni di dollari e il paese aveva un deficit annuale di 22 miliardi
di dollari.
Ora
aggiungiamo 22 miliardi di dollari di debito ogni 4 giorni, per un totale di 2
trilioni di dollari all'anno.
Hanno
postulato che i principali catalizzatori per la prossima Quarta Svolta
sarebbero stati il debito, il decadimento civico e il disordine globale.
Entrando
nel 17esimo anno di questa crisi, nessuno può mettere in discussione la propria
preveggenza nel prevedere i facilitatori che hanno spinto questa crisi in corso
fino ad ora.
L'eruzione vulcanica del debito creata dalla
Federal Reserve e dai suoi proprietari della cabala di Wall Street nel 2008 ha
dato inizio a tutto il caos, alla creazione di debito, all'inflazione
schiacciante, alle misure autoritarie, al decadimento sociale, alla
celebrazione dell'illusione, alla delegittimazione dei media di regime e dei
loro corrotti co-cospiratori di governo e all'ascesa di Trump.
Questo paese, e la maggior parte del mondo
occidentale, sta vivendo un'estrema difficoltà economica, sociale, politica e
militare, poiché queste imminenti elezioni sono destinate a innescare una
conflagrazione civile e globale.
Indipendentemente
dal risultato di queste elezioni, la parte perdente non accetterà il risultato.
E' stato inequivocabilmente evidente per
diverse settimane che Trump avrebbe vinto queste elezioni con una valanga di
voti, alla pari con la distruzione di “Mondale” da parte di Reagan nel 1984, se
la macchina degli imbrogli democratici delle schede fraudolente per posta,
delle orde di voti illegali e dei sempre affidabili algoritmi di cambio di voto
di Dominion non riuscisse a superare il suo schiacciante margine.
Coloro
che tirano le leve sono disposti a fare qualsiasi cosa per mantenere il potere,
non escludendo l'assassinio di Trump, l'avvio della Terza Guerra Mondiale o di
qualche altra crisi fabbricata per annullare le elezioni, schemi illegali di
law fare per condannare Trump per falsi crimini o impedire il suo insediamento
a gennaio, o rilasciare le loro orde di terroristi BLM, Antifa e illegali nelle
strade per seminare il caos e iniziare la guerra civile.
I bastardi traditori che hanno rubato le
elezioni del 2020 e hanno commesso crimini contro il popolo americano temono le
ritorsioni e le pene detentive che potrebbero essere inflitte loro se Trump
vincesse.
Non se
ne andranno in silenzio nella notte.
L'imbroglio
dello Stato Profondo attuato attraverso imbrogli di frode elettorale, usando i
giudici e i procuratori distrettuali di Soros catturati per commettere azioni
legali illegali, farà arrabbiare i “normies” (alias deplorevoli, alias
spazzatura) se sentiranno che un'altra elezione è stata rubata da questi
totalitari traditori.
Gli americani normali hanno raggiunto il loro
punto di rottura.
Hanno
visto i loro conti bancari definanziati dallo tsunami inflazionistico di
Biden/Harris, scatenato dalla loro debacle covid e ironicamente chiamato “Inflation
Reduction Act”, e i loro sostenitori della Federal Reserve che hanno stampato
trilioni di nuove valute fiat, mantenendo i tassi di interesse allo 0% per
anni.
Chiunque
viva nel mondo reale sa che l'inflazione è almeno il doppio delle cifre
manipolate dal governo.
Ci
fanno “gaslight” sulla crescita del PIL, sul numero di posti di lavoro aggiunti
(850.000 sovrastimati l'anno scorso), sul tasso di disoccupazione (% nel
mercato del lavoro enormemente sottostimata) e su ogni statistica governativa,
al fine di ritrarre una falsa narrazione di un'economia che va bene e solleva
tutte le barche. Le uniche barche che vengono rilanciate sono gli yacht dello
0,1%.
In
realtà, il disagio economico sta creando traumi psicologici sia su giovani che
su anziani.
Gli anziani con un reddito fisso e i poveri
che dipendono dal welfare, sprofondano ulteriormente nella povertà, poiché il
costo del cibo, dell'energia, dell'affitto, delle medicine e della maggior
parte dei beni di prima necessità raggiunge i massimi storici.
Nessuno
che guadagna un reddito medio in questo paese può permettersi una casa.
Il debito delle carte di credito e il debito
dei prestiti auto hanno raggiunto livelli impagabili ed è iniziata una valanga
di inadempienze e pignoramenti.
Nel
frattempo, con i mercati azionari e i mercati immobiliari ai massimi storici, i
ricchi sono diventati più ricchi, quindi la situazione del 90% più povero non è
di alcuna preoccupazione per la loro lussuosa esistenza quotidiana.
Questa
biforcazione delle circostanze economiche è evidenziata dalla rabbia populista
che spinge la campagna di Trump.
Gli
americani normali sono stanchi di essere fregati dal sistema e stufi di politici,
miliardari di sinistra (Soros, Gates, Bezos, e altri) e di teste parlanti dei
media di regime che chiedono di acconsentire ai loro mandati totalitari, mentre
vengono propagandati a credere alle loro narrazioni dimostrate false sulla
"grande" economia.
Biden
è presidente solo di nome, come dimostrano le sue invettive sulla demenza e
coloro che tirano i fili che lo mettono da parte come un pezzo di spazzatura
quando non soddisfaceva più i loro bisogni.
Non
credo che “Strauss” e “Howe” abbiano immaginato i tipi di disagio sociale che
sarebbero stati introdotti dall'oligarchia dominante in un disperato tentativo
di dividere, distruggere e degradare il tessuto sociale della nostra società,
cancellando i valori comuni che hanno contribuito a costruire questa nazione.
L'invasione
organizzata, finanziata e promossa del nostro paese da parte di coloro che
alimentano il terzo mondo con l'intento di prendere i lavori meno pagati dei
nativi americani, sopraffare il sistema di assistenza sociale del paese,
incanalare gli elettori illegali negli stati in bilico e creare il caos civile
in comunità precedentemente omogenee, è progettata per contribuire al collasso
economico del paese.
E così
permettendo ai “Grandi Reseter” di attuare le loro macchinazioni del nuovo
ordine mondiale.
Le
rivolte razziali, finanziate da Soros e incoraggiate dai suoi procuratori
distrettuali comprati in ogni città santuario gestita dai democratici in
America, condotte dai suoi terroristi assoldati da” BLM” e “ANTIFA”, sono state
progettate per far cadere Trump e demoralizzare le famiglie bianche della
classe media che sono la spina dorsale del paese.
Dovevamo
inchinarci a questi adescatori razzisti e fingere che un delinquente criminale
nero tossicodipendente fosse un santo, mentre onoravamo feste nere ridicole
inventate come “Juneteenth” e “Kwanzaa”.
L'intera narrazione è stata quella di far
inginocchiare i bianchi e accettare queste sciocchezze woke.
L'obiettivo
è stato quello di distruggere gli standard della comunità con cui siamo
cresciuti e sostituirli con una mentalità di degenerazione e illusione che va
tutto bene.
Le
altre questioni socialmente esplosive progettate per dividere e conquistare
hanno riguardato il fingere che gli uomini malati di mente siano donne e
viceversa, mentre le donne malate di mente incoraggiano la mutilazione dei loro
figli come sacrificio agli dei svegli.
Permettere
a uomini mentalmente perversi di entrare nei bagni delle donne è pura follia,
ma politici corrotti, burocrati governativi comprati e giudici svegli hanno
imposto questo comportamento pericolosamente assurdo.
Gli
uomini che dominano gli sport femminili vanno benissimo per questi cercatori di
implosione sociale.
Permettere
e incoraggiare le ragazze a tagliarsi il seno perché le loro madri pazze
soffrono di una “forma woke” della “sindrome di Munchausen” per procura è una
spregevole resa alla degenerazione.
Stiamo deludendo i nostri figli, con
conseguenti massicci livelli di depressione, uso di droghe, automutilazione e
suicidio tra i giovani.
L'atto
socialmente più doloroso nella storia dell'umanità è stato quello dei nostri
politici e burocrati autoritari che hanno costretto oltre 270 milioni di
porcellini d'India (oltre 5 miliardi in tutto il mondo), sotto la minaccia di
perdere i loro mezzi di sostentamento e di essere ostracizzati dalla società,
ad essere iniettati con una terapia genica sperimentale commercializzata come
vaccino, che non ha impedito alle persone di prendere, diffondendosi o morendo
a causa dell'influenza più sopravvalutata della storia.
I
signori al potere, che hanno pianificato questa falsa pandemia (Evento 201),
hanno creato con successo la più grande psicosi di formazione di massa tra le
masse impaurite di quanto sia mai stato raggiunto attraverso una campagna di
propaganda della paura.
Hanno
dimostrato di poter costringere le pecore a chiudersi volontariamente in sé
stesse e a implorare di essere iniettate con un intruglio tossico progettato
per ucciderle improvvisamente o nel tempo, riducendo la fertilità e
disabilitando milioni di persone, realizzando uno dei principali obiettivi
dell'agenda di spopolamento di Gates.
I purosangue non dimenticheranno mai né
perdoneranno mai coloro che li hanno trattati come spazzatura.
L'imminente
guerra civile vedrà le linee di demarcazione molto allineate tra i vaccinati e
i non vaccinati.
Il
disagio politico è cresciuto in questo paese dal giorno in cui Trump è sceso
dalla scala mobile della Trump Tower nel giugno del 2015, annunciando che si
sarebbe candidato alla presidenza.
È
stato in grado di reprimere la “rabbia populista dei deplorevoli “economicamente
e socialmente in difficoltà e di ottenere la sconfitta del secolo contro il
prescelto dello Stato Profondo, avviando il colpo di stato dello Stato Profondo
contro di lui, che continua ancora oggi.
Il
sistema politico è caratterizzato da frodi, corruzione, illeciti e disprezzo
per il corretto funzionamento legale delle elezioni.
Le
elezioni del 2020 sono state rubate, principalmente attraverso false schede
elettorali per posta presumibilmente istituite come misura covid una tantum.
Ora è
un appuntamento fisso, e la frode sistematica è volutamente incorporata nel
sistema, poiché non è richiesta alcuna carta d'identità o prova di cittadinanza
per votare, i clandestini sono autorizzati a votare illegalmente dal partito
democratico e il sistema giudiziario è pieno di giudici attivisti di sinistra
il cui unico scopo è promuovere la criminalità e la devianza.
La
disperazione degli oligarchi dello Stato Profondo e dei loro scagnozzi
all'interno della CIA, dell'FBI, del Dipartimento di Giustizia e del
Dipartimento di Stato è palpabile ed estremamente pericolosa, poiché sono
disposti a bruciare il sistema per evitare che la loro cospirazione criminale
venga rivelata.
Hanno
già cercato di imprigionare e uccidere Trump e continueranno a farlo prima del
suo insediamento a gennaio.
Probabilmente è troppo tardi per impedire che
le elezioni abbiano luogo, ma nulla di ciò che fanno è troppo diabolico per
escluderlo a questo punto.
Quando
il margine di vittoria di Trump supererà la loro capacità di imbrogliare,
procederanno con il piano B e scateneranno le loro orde pagate di criminali
violenti in ogni grande città d'America, per cercare di impedire a Trump di
assumere il potere.
I
gestori di Biden e Harris useranno ogni mezzo di law fare a loro disposizione
per impedire una transizione graduale del potere.
La
falsa insurrezione del 6 gennaio sembrerà bizzarra rispetto a ciò che questi
traditori cercheranno di realizzare.
Sappiamo
che ci considerano deplorevoli, spazzatura, nazisti razzisti, quindi questa
convinzione permette loro di considerarci come non umani e di usare mezzi
letali per sopprimere le nostre voci.
Il 27 settembre l'amministrazione Biden-Harris ha
aggiornato la direttiva 5240.01 del DOD per includere disposizioni che
autorizzano l'uso della forza letale in determinate circostanze quando
assistono le forze dell'ordine civili.
La
tempistica di questo cambiamento sembra sicuramente sospetta, poiché queste elezioni
volatili entrano in dirittura d'arrivo.
È qui
che l'angoscia militare alzerà la sua brutta testa.
Sappiamo che l'esercito sveglio ha collaborato
e cospirato con gli altri cattivi attori dello Stato Profondo nel colpo di
stato contro Trump.
“Milley”
ha agito in modo traditore alle spalle di Trump, comunicando con gli avversari
e pianificando di ignorare qualsiasi ordine diretto del comandante in capo.
La leadership militare sotto Biden ha
dimostrato di essere incompetente, impegnata per la diversità e l'equità e
disposta a eseguire gli ordini delle forze allineate contro Trump.
La
possibilità che i militari partecipino a un violento colpo di stato contro
Trump prima che entri in carica, o poco dopo, non è fuori questione.
Quando
gli uomini che sanno di aver commesso atti illegali e di tradimento si sentono
minacciati di essere denunciati e perseguiti, sono capaci di tutto pur di
evitare il loro destino.
Militarmente, questo è un periodo estremamente
pericoloso per la nostra nazione.
Con i
neoconservatori che dominano al Congresso e i loro partner mediatici di regime
che rigurgitano i loro punti di propaganda su Russia, Cina, Iran e Corea del
Nord, questi psicopatici stanno spingendo il più possibile per la Terza Guerra
Mondiale.
Che
venga lanciato in Ucraina, a Gaza, nello Stretto di Taiwan o al confine tra le
due Coree, il loro obiettivo è il conflitto globale e profitti osceni per il
complesso militare industriale che distribuisce le tangenti.
Sanno che Trump non è un guerrafondaio e tenterà di
mediare accordi di pace in Ucraina e in Medio Oriente.
Pertanto,
si stanno incautamente agitando nel tentativo di avviare una tempesta di fuoco
globale prima che Trump assuma la presidenza.
Attenzione
al nostro incidente sotto falsa bandiera del "Golfo del Tonchino",
che sarà usato come base per andare in guerra con qualsiasi "dittatore
malvagio" si adatti ai nostri scopi in quel momento.
Indipendentemente
dall'esito di queste elezioni, ci sarà sangue – che si tratti di sangue
americano sul suolo americano o di sangue americano su suolo straniero, o di
entrambi contemporaneamente.
La Quarta Svolta accelera sempre verso un epilogo
violento, con un numero imprevisto di morti.
Oltre il 5% della popolazione maschile è stata
uccisa nella quarta svolta della guerra civile americana, mentre 65 milioni di
persone sono state uccise durante la quarta svolta della seconda guerra
mondiale.
Con l'attuale livello di tecnologia di
uccisione, il numero potenziale di vittime in un conflitto globale sarebbe
astronomico e inconcepibile per l'americano medio.
Non ho
alcun malinteso sul fatto che l'elezione di Trump possa annullare il disastro
fiscale che ci sta aspettando.
Nella
migliore delle ipotesi, potrebbe ritardare la tempistica per la catastrofe
finanziaria e possibilmente impedire il lancio della Terza Guerra Mondiale
durante il suo mandato.
Mi
chiedo persino se la scelta di” Kackling Kamala” e “Tampon Tim”, il peggior
ticket presidenziale della storia americana, sia stata appositamente progettata
dallo Stato Profondo al fine di assicurare l'implosione economica e finanziaria
che si verificherà durante il regno di Trump.
Screditare
Trump, come hanno fatto incolpando “Herbert Hoover” per la Grande Depressione,
quando sono state le politiche di Roosevelt ad esacerbare il problema, potrebbe
fornire al Partito Democratico dello Stato Profondo la narrazione che le
politiche di Trump hanno causato il collasso.
C'è
l'assoluta certezza che gli sconfitti di queste elezioni dichiareranno che le
elezioni saranno rubate e si rifiuteranno di riconoscere il vincitore.
Con
oltre il 75% della popolazione che si aspetta violenze post-elettorali, ci
saranno violenze.
Dove
porterà e quali conseguenze indesiderate colpiranno la nazione sono
sconosciuti, ma è garantito che dividerà ulteriormente una nazione divisa.
Gli
elementi centrali di questa “Crisi della Quarta Svolta” (debito, degrado
civico, disordine globale) sono stati i fattori trainanti all'inizio e
continuano ad essere i fattori trainanti mentre ci avviciniamo al culmine di
questo inverno del nostro malcontento nei primi anni 2030.
Da qui ad allora ci saranno gli anni più
pericolosi della nostra vita.
Panico,
caos, disastro finanziario, misure autoritarie, guerra civile, guerra globale e
una miriade di altre sfide epiche ti aspettano.
Cercheranno di fuggire con la tua ricchezza
attraverso i loro piani di Grande Presa.
Cercheranno
di attuare il loro “Grande Reset” attraverso “CBDC”, sorveglianza di massa e
applicazione totalitaria dei loro mandati del nuovo ordine mondiale.
Continueranno i loro sforzi di spopolamento
attraverso la guerra, i vaccini e la fame dei poveri.
Cercheranno
di mettere un ultimo chiodo nella bara della Costituzione degli Stati Uniti,
inaugurando il loro unico governo mondiale, controllato da oligarchi miliardari
e applicato dai loro teppisti militari e poliziotti.
Stanno
tentando di demoralizzare le masse, propagandandole facendole credere che solo
il governo può salvarle, e costringendole a marciare in un gulag elettronico
senza vie di fuga.
Tutte
le mie elucubrazioni su questa Quarta Svolta si riducono sempre ai potenziali
risultati delineati da Strauss e Howe ventisette anni fa, prima della fine del
secolo, e undici anni prima dell'innesco di questa Crisi.
Indipendentemente dai canali di sofferenza da
cui la lava fusa vulcanica si libererà, i prossimi anni saranno sconcertanti,
difficili, distruttivi e mortali.
Non
c'è scampo dalla triste realtà di ciò che sta arrivando.
Non
potete essere abbastanza preparati per resistere ai rigidi venti invernali che
cominceranno a soffiare con l'esito di queste elezioni.
Nulla
sarà più lo stesso dopo il 5 novembre.
Ci saranno mai altre elezioni?
Il
nostro paese esisterà ancora nella sua forma attuale tra dieci anni?
Strauss
e Howe non hanno previsto un risultato specifico, ma hanno fornito quattro
possibili risultati realistici.
Tre su
quattro sono terribili, compresa la fine dell'umanità come una possibilità
concreta.
Dopo aver letto il recente best-seller “Nuclear
War – A Scenario”, ti rendi conto che il mondo potrebbe finire nel giro di
poche ore se i leader psicopatici deboli di mente avviassero un'inarrestabile
progressione di risposte.
So che
i dubbi del pensiero lineare che credono che il mondo progredisca sempre in
linea retta respingeranno questi avvertimenti come solo porno catastrofico
della teoria della cospirazione.
Non hanno alcun interesse per la natura
ciclica della storia e continueranno a fidarsi della narrativa del governo,
applicata dai portavoce della propaganda dei media di regime e ripetuta dai PNG
che costituiscono una percentuale importante della popolazione.
Va bene.
Possono
tenere la testa sotto la sabbia e credere alle sciocchezze deliranti
distribuite da coloro che sono al potere, ma la Quarta Svolta li sommergerà
sotto uno tsunami di realtà, dolore, morte e distruzione.
È
proprio così.
Le
persone devono avere la testa a posto e comprendere le sfide che ci attendono.
Non vedo soluzioni facili, e non sto vendendo una newsletter con il segreto per
sopravvivere a questa Quarta Svolta.
Ho
emesso avvertimenti per oltre un decennio, e non ho visto nulla di ciò che è
accaduto o sta accadendo, che mi abbia fatto cambiare idea.
Fare
amicizia con persone che la pensano allo stesso modo e fare appello a tutto il
coraggio e la forza d'animo che puoi raccogliere è il miglior consiglio che
posso dare.
La
migliore analogia per i prossimi anni è:
preparatevi
a sgobbare per molte miglia attraverso una furiosa bufera di neve a temperature
sotto lo zero con meno del 50% di possibilità di sopravvivenza.
Buona
fortuna e buona fortuna.
Questa
Quarta Svolta potrebbe segnare la fine dell'uomo.
Potrebbe essere un “Armageddon omicida”, che distrugge
tutto, non lascia nulla.
Se
l'umanità dovesse mai estinguersi, ciò accadrà probabilmente quando la sua
civiltà dominante innescherà una Quarta Svolta che finirà orribilmente.
Perché questa Quarta Svolta ponga fine a tutto
questo richiederebbe una miscela estremamente improbabile di disastro sociale,
malevolenza umana, perfezione tecnologica e sfortuna.
La
Quarta Svolta potrebbe segnare la fine della modernità.
Il
ritmo” saeculare” occidentale – iniziato a metà del XV secolo con il
Rinascimento – poteva giungere a un brusco capolinea.
Il
settimo saeculum moderno sarebbe l'ultimo.
Anche questo potrebbe venire da una guerra
totale, terribile ma non definitiva. Potrebbe esserci un collasso completo
della scienza, della cultura, della politica e della società.
Un
risultato così terribile probabilmente accadrebbe solo quando una nazione
dominante (come l'America di oggi) lascerebbe che un'ekpirosi della Quarta
Svolta inghiottisse il pianeta.
Ma
questo risultato è ben alla portata della tecnologia prevedibile e della
malevolenza.
La
Quarta Svolta potrebbe risparmiare la modernità ma segnare la fine della nostra
nazione.
Potrebbe chiudere il libro sulla costituzione
politica, la cultura popolare e la posizione morale che la parola America ha
finito per significare.
La nazione ha resistito per tre saecula; Roma
durò dodici, l'Unione Sovietica una sola.
Le Quarte Svolte sono soglie critiche per la
sopravvivenza nazionale.
Ognuna
delle ultime tre crisi americane ha prodotto momenti di estremo pericolo: nella
Rivoluzione, la nascita stessa della repubblica è stata appesa a un filo in più
di una battaglia.
Nella
guerra civile, l'unione sopravvisse a malapena a un massacro di quattro anni
che ai suoi tempi fu considerato come la guerra più letale della storia.
Nella
seconda guerra mondiale, la nazione ha distrutto un nemico della democrazia che
per un certo periodo stava vincendo;
se il nemico avesse vinto, l'America stessa
avrebbe potuto essere distrutta.
Con ogni probabilità, la prossima Crisi presenterà
alla nazione una minaccia e una conseguenza di portata simile.
Oppure
la Quarta Svolta potrebbe semplicemente segnare la fine del Saeculum
Millenario.
L'umanità,
la modernità e l'America avrebbero perseverato.
In seguito, ci sarebbe stato un nuovo stato
d'animo, un nuovo Alto e un nuovo saeculum.
L'America
sarebbe rinata. Ma, rinato, non sarebbe stato lo stesso.
«COSA
HANNO IN PROGRAMMA
PER LA
NOSTRA ACQUA?»
Inchiostronero.it
- Kit Cavalleresco – (1-11-2024) – ci dice:
Anche
la nostra fornitura d’acqua è destinata a far parte del “Great Reset”.
Uno sguardo
ai titoli dei giornali suggerisce che, insieme al denaro, al cibo, alle
comunicazioni e ai trasporti, anche la nostra fornitura d’acqua è destinata a
far parte del “Great Reset”, la ristrutturazione della società.
Non
c’è da sorprendersi, ma forse non ne parliamo quanto dovremmo.
Per
alcuni anni la “crisi idrica” è stata un titolo di serie C che circolava sui
giornali locali e nelle discussioni parlamentari quasi vuote, ma ora
improvvisamente è arrivata sulle prime pagine.
A
marzo sono stati pubblicati rapporti allarmanti secondo cui le malattie
trasmesse dall’acqua sarebbero aumentate del 60% nell’ultimo decennio.
All’inizio
di quest’anno le aziende idriche del Regno Unito hanno chiesto all’”OfWat”,
l’ente regolatore governativo, di aumentare il prezzo dell’acqua.
Poi,
all’inizio di questa settimana, è stato annunciato che il prezzo sarebbe stato
addirittura più alto del previsto, con alcune zone che hanno visto un aumento
dell’84% nei prossimi sei anni, scatenando una prevedibile indignazione.
Anche
se i prezzi aumentano, le aziende continuano a chiudere.
“Thames
Water”, la più grande azienda idrica del paese, ha un debito di oltre 15
miliardi di sterline e sta cercando disperatamente prestiti di emergenza.
Ci
viene anche detto che la nostra infrastruttura è datata e “scricchiolante”.
Solo
poche ore fa la BBC ha pubblicato una “lettura approfondita” sulle
infrastrutture idriche del Regno Unito:
In
modo abbastanza divertente, questo articolo sostiene che il paese ha
sostanzialmente troppa acqua e che l’aumento delle precipitazioni provoca
inondazioni che sovraccaricano gli impianti di trattamento delle acque e fanno
sì che le acque reflue si riversino nell’acqua dolce.
Quindi,
più pioggia = crisi idrica. Meno pioggia = crisi idrica.
A
quanto pare è molto difficile ottenere la giusta quantità di acqua per loro.
Logica
MSM di alto livello.
I
ministri del governo sostengono addirittura che il Regno Unito potrebbe
trovarsi ad affrontare una carenza di acqua potabile nel prossimo futuro.
Potremmo
dover importare acqua dall’estero con cisterne giganti!
Elaborato
un piano di emergenza per l’importazione di acqua dalla Norvegia in caso di
siccità estrema.
In
ogni caso, il “problema” è stato chiaramente posto, quindi siamo nella fase di
“reazione”.
Due giorni
fa il governo ha annunciato la creazione di una nuova “Commissione governativa
indipendente per l’acqua”, apparentemente la più grande revisione del settore
idrico da quando è stato privatizzato alla fine degli anni Ottanta.
Fino
agli anni ’80, la fornitura universale di acqua potabile e servizi fognari in
Inghilterra e Galles era considerata un servizio sanitario pubblico.
Il settore idrico è stato privatizzato nel 1989,
secondo il programma del governo conservatore.
Una
nota storica a margine sul sistema idrico del Regno Unito.
Fu
“privatizzato” nel 1989 dal “governo Thatcher “, ma non è mai stato realmente
soggetto alle vere forze del mercato capitalista.
Piuttosto,
le autorità idriche locali furono vendute e trasformate in società idriche
regionali a scopo di lucro.
I
clienti non hanno scelta per quanto riguarda il fornitore d’acqua e sono
costretti a pagare alle compagnie idriche locali qualsiasi prezzo stabilito dal
“regolatore” governativo.
In
sostanza è un sistema di monopoli regionali.
È corrotto e ingiusto e si approfitta della
gente comune… ma è così da trentacinque anni.
Chiamatemi
cinico, ma trovo difficile immaginare che questa “revisione” possa avere lo
scopo di renderla meno corrotta o più equa.
Di
cosa si tratta?
Beh,
si parla molto di rinazionalizzazione.
Il
partito laburista l’ha esclusa a settembre, ma la stampa è ampiamente a favore
(anche il “New York Times”), quindi forse “Starmer” sarà “spinto” a “cambiare
idea”.
Come
potrebbe apparire questa “rinazionalizzazione” e quanta parte delle nostre
entrate fiscali verrà spesa per essa è difficile da immaginare al momento.
Bisognerà
attendere i risultati della “revisione” per vedere in che direzione va la
narrazione.
Ma è
in gran parte irrilevante.
Che
l’acqua del Regno Unito sia privata, pubblica o la cara vecchia partnership
pubblico-privata, l’obiettivo finale sembra essere “ridurre la domanda”.
Almeno, secondo un rapporto governativo di
inizio anno.
A
marzo, la precedente amministrazione ha pubblicato un rapporto intitolato “Un
riassunto dei piani rivisti di gestione delle risorse regionali e idriche
dell’Inghilterra” , che descrive in dettaglio il “problema”:
…prima
di suggerire “soluzioni” [enfasi aggiunta]:
Quindi
cosa intendono esattamente con “riduzione della domanda”?
L’acqua
non è un lusso e non è qualcosa che puoi sostituire. Solo l’acqua può essere
acqua e le persone hanno bisogno di ciò di cui hanno bisogno.
No,
“ridurre la domanda” è un modo di dire da funzionari pubblici per “ridurre
l’uso”.
La
gente continuerà a chiedere acqua, solo che non potrà ottenerla.
…è qui
che entra in gioco la “misurazione”. La misurazione intelligente, per essere
precisi.
Probabilmente
hai più familiarità con i contatori intelligenti quando si tratta di forniture
energetiche, ma anche i contatori dell’acqua “intelligenti” esistono e
potrebbero essere la risposta alla nostra “crisi”.
L’appendice”
A” del rapporto sull’acqua di cui sopra descrive in dettaglio gli obiettivi del
governo come parte dei loro “programmi di gestione della domanda”:
Il
loro obiettivo è aumentare la misurazione in generale e la misurazione
intelligente in particolare, fino a quando almeno il 75% delle case avrà
contatori dell’acqua intelligenti:
Cosa
hanno di così speciale i contatori intelligenti?
Bene,
la domanda dovrebbe essere “Cosa c’è che non va nei contatori intelligenti?”, e
la risposta sarebbe “Niente”.
I
contatori intelligenti sono più precisi dei vecchi contatori dell’acqua, sono
più affidabili, riportano le letture in formato digitale, quindi non è
necessario inviare personale a leggerle manualmente, “riducono le emissioni di carbonio” (a quanto pare), rilevano
automaticamente le perdite…
Contatori
d’acqua intelligenti come questo vengono introdotti in tutto il Suffolk e
nell’Essex.
…oh,
ummm…e possono essere disattivati da remoto.
Sai,
in caso di mancato pagamento delle bollette o se ti capita di utilizzare
eccessivamente la tua quota di acqua dolce a impatto zero, a salvaguardia del
clima.
Sì,
quindi c’è quello …
Solo
una mia supposizione, ovviamente, e secondo l’attuale legge britannica è
effettivamente difficile chiudere l’acqua a qualcuno, ma le leggi possono
essere cambiate.
O
semplicemente ignorate, se capita di essere un monopolio idrico sostenuto dal
governo con un budget illimitato per gestire le sfide legali.
Nessuno
ha ancora usato la parola “razionamento” (almeno non per quanto riguarda
l’acqua), ma è difficile non sentirla nell’aria quando i contatori intelligenti
con spegnimento a distanza vengono presentati come una soluzione alla “domanda
aumentata” e viviamo sotto la nuvola (per così dire) del falso “cambiamento
climatico”.
«PERCHÉ
L’ULTIMO STUDIO SUL PRO-RAZIONAMENTO È DAVVERO UNA BUONA NOTIZIA»
E,
naturalmente, non sarà un fenomeno isolato nel Regno Unito.
Non lo è mai.
A livello globale, si prevede che il mercato
dei contatori d’acqua intelligenti crescerà da poco più di un miliardo di
dollari nel 2018, a 3,8 miliardi di dollari l’anno scorso, a oltre 7 miliardi
di dollari entro il 2031, sulla scia di iniziative in tutta l’UE e nel Nord
America.
L’aspetto
idrico del” Great Reset” è ancora nelle sue fasi iniziali, ma è difficile
immaginare che possa avere effetti positivi.
Un
altro raggio nella ruota. Un altro mezzo per raggiungere uno scopo. Un po’ più
di scrittura sul muro.
Per
quanto tempo resteremo qui seduti a guardare?
Crisi
idrica globale, una soluzione
dal
Nevada per estrarre acqua dall'aria.
Hdblog.it
- Storia di HDblog.it – (1.11.2024) – ci dice:
Inquinamento
delle risorse idriche, scioglimento dei ghiacciai, aumento della domanda di
acqua e il cambiamento climatico hanno portato a una grave crisi idrica
globale.
Per
ovviare questo problema l’Università del Nevada ha provato a estrarre acqua,
con grande successo, dall’aria anche in condizioni estreme.
Come
la maggior parte delle tecnologie sostenibili, l’ispirazione è arrivata
dall’osservazione della natura;
gli
scienziati hanno osservato le rane arboricole e alcune tipologie di piante per
comprendere come riescono a trasformare l’acqua che si trova in ambiente in un
liquido conservabile interiormente.
La
teoria è poi stata messa in pratica in laboratorio dove il risultato è stato
sorprendente, sicuramente un passo avanti nella produzione di acqua potabile da
ambiente a bassa umidità.
La
trasformazione in forma liquida del vapore acqueo dell’atmosfera è un modo
sostenibile per fornire acqua alle regioni più aride.
La
scarsità d’acqua è un gravissimo problema globale e si prevede che peggiorerà
ulteriormente nei prossimi decenni.
Nel 2016, circa due terzi della popolazione
mondiale vivevano in condizioni di grave scarsità d’acqua, soprattutto nel
sud-ovest degli Stati Uniti.
Inoltre, le fonti di acqua che non sono state
igienizzate adeguatamente hanno provocato la diffusione di malattie gravi, come
per esempio il colera e la febbre tifoide, oltre ad altre malattie trasmesse
dall’acqua.
FUNZIONAMENTO
DEL SISTEMA DI ESTRAZIONE DELL’ACQUA.
La
crisi idrica è sotto l’attenzione di molti scienziati che stanno cercando
metodi olistici per ottenere acqua pulita da risorse idriche alternative.
Non tutte le tecnologie emergenti però, come
la desalinizzazione, possono essere applicate a regioni aride e con risorse
idriche limitate.
In
questo specifico caso, gli scienziati trasformano il vapore nell’ambiente in
soluzione salina avvalendosi di una membrana idrogel.
Quest’acqua
successivamente viene trasformata in acqua potabile.
Inoltre,
il luogo in cui è stato testato questo sistema permette di massimizzare
l’efficienza grazie all’utilizzo dell’energia solare.
Le
prove sono state svolte a Las Vegas, dove in un anno ci sono circa 300 giorni
di sole.
Il
processo ha superato di gran lunga i metodi tradizionali di raccolta di acqua
dall’atmosfera, che spesso risultano inefficaci se si ha un'umidità inferiore
al 30%. In
particolare, questo studio dimostra la possibilità di estrarre acqua ad alta
velocità e in condizioni peggiori.
Per
esempio, a Las Vegas, la produzione può raggiungere i 3,5 litri per metro
quadro, mentre in Paesi con clima più umido il dato potrebbe addirittura
triplicare. Il successo della ricerca ha fatto sì che prendesse vita la “startup
WAVR Technologies”, che verrà utilizzata dai ricercatori per applicare la
tecnologia in contesti commerciali e domestici.
STRATEGIE
DI CONDENSAZIONE E CATTURA DEL VAPORE.
La
raccolta dell’acqua atmosferica si divide principalmente in due approcci:
La
raccolta della nebbia;
La
condensazione del vapore:
Il
primo caso richiede un’umidità vicina al 100% e apposite strutture in grado di
catturare le goccioline d’acqua tramite il flusso d’aria o la gravità.
Per
raccogliere acqua mediante la condensazione del vapore, invece, vengono
utilizzati materiali assorbenti e/o metodi di raffreddamento sotto il punto di
rugiada.
Questi
ultimi sono però meno efficienti nelle regioni aride a basse umidità a causa
delle basse temperature richieste e dell’elevato consumo energetico.
La
condensazione passiva si basa sul ciclo di cattura, conservazione e rilascio
del vapore acqueo nell’atmosfera.
In un primo momento il vapore viene prima
catturato e immagazzinato in un materiale assorbente.
Il
rilascio richiede energia termica, spesso ottenuta da energia solare, così da
rimanere in linea con i piani di decarbonizzazione.
L’efficienza di raccolta dipende sia dalla
capacità del materiale di immagazzinare l’acqua, sia dalla facilità con cui
questa viene rilasciata.
Infine, per le applicazioni come la produzione
di idrogeno tramite elettrolisi, potrebbe non essere necessario rilasciare
l’acqua raccolta in forma liquida.
La sfida principale resta comunque catturare e
trasformare il vapore acqueo a bassa umidità in acqua pulita, nonché
l’obiettivo chiave di questa ricerca.
J.D.
Vance incolpa Kamala Harris
e le
sue politiche per le conseguenze
dell'espansione
della sorveglianza governativa.
Naturalnews.com
– (1/11/2024) - Laura Harris – ci dice:
Il
senatore dell'Ohio e candidato repubblicano alla vicepresidenza J.D. Vance ha
incolpato le politiche della vicepresidente e candidata presidenziale
democratica Kamala Harris per le conseguenze dell'espansione della sorveglianza
governativa.
In un
recente episodio del "Tim Dillon Show", Vance ha approfondito le
questioni relative alla comunità dell'intelligence, al coinvolgimento delle Big
Tech nella censura e all'impatto duraturo del “Patriot Act del 2001” sui
diritti alla privacy dei cittadini.
Durante
la discussione di un'ora, Vance ha osservato come le agenzie di intelligence
continuino ad espandere la loro influenza mentre l'americano medio lotta con
l'inflazione e i costi degli alloggi.
"Riconosco
che la più grande crisi che i miei concittadini americani devono affrontare non
è che non possono permettersi generi alimentari o alloggi, ma che un burocrate
della CIA [della Central Intelligence Agency] che guadagna 190.000 dollari all'anno
potrebbe dover trovare un lavoro nel settore privato".
Ha
continuato sottolineando la crescente disconnessione tra le priorità delle
agenzie di intelligence e le esigenze quotidiane degli americani.
Inoltre,
Vance ha suggerito che Harris e le sue politiche contribuiscono alle sfide
abitative a sostegno di uno stato di sorveglianza ampliato.
"È davvero, sai, un vantaggio per
tutti... La difesa di Kamala Harris... ha reso più difficile per gli americani
permettersi un alloggio, ma questo è stato al servizio in modo che la CIA possa
spiare più facilmente i nostri concittadini americani", ha detto.
Vance:
il governo "crea una porta di servizio" per gli avversari stranieri
attraverso la sorveglianza.
I
sentimenti di Vance si estendono all'infrastruttura tecnologica che supporta la
sorveglianza governativa.
Durante
l'intervista, Vance ha citato un articolo di ottobre del “Wall Street Journal”,
in cui una grave violazione della sicurezza informatica che coinvolge hacker
cinesi si è infiltrata nelle reti di telecomunicazioni statunitensi, tra cui
“Verizon” e “AT&T”, originariamente protette dall'infrastruttura di
sorveglianza del “Patriot Act”.
Gli
hacker, legati a un gruppo chiamato “Salt Typhoon”, si sono concentrati sulla
sorveglianza governativa e sui sistemi di intercettazione.
Vance
ha sottolineato che, sebbene questa sorveglianza sia stata progettata per la
sicurezza nazionale, ha esposto le reti americane a un potenziale sfruttamento
straniero.
"Stiamo
creando una porta di servizio nelle nostre reti tecnologiche che i nostri
nemici stanno ora utilizzando. È pazzesco... Nessuno accetterà la
responsabilità per questo", ha detto.
Inoltre,
Vance ha sostenuto che questi poteri hanno reso l'America vulnerabile alle
minacce informatiche internazionali.
"Parte
dell'infrastruttura in cui [la Cina] ha hackerato è stata costruita sulla base
dei sistemi di sorveglianza che sono stati implementati nel 2001 – roba in
stile Patriot Act.
Quindi, sai, siamo preoccupati per l'elemento
delle libertà civili di questo, e giustamente... Non voglio che i cittadini
americani siano spiati.
Ma la questione più importante, in un certo
senso, è che stiamo creando una backdoor nelle nostre reti tecnologiche che i
nostri nemici stanno ora utilizzando. È pazzesco".
Il
“Patriot Act”, emanato dopo gli attacchi dell'11 settembre, ha cercato di
rafforzare la sicurezza nazionale aumentando i poteri delle forze dell'ordine
per sorvegliare potenziali minacce.
Tuttavia,
ha affrontato a lungo critiche per aver violato le libertà civili e i diritti
alla privacy.
(Un video è tratto dal canale Moms on
a Mission su Brighteon.com”.
Le 12
NUOVE "SINDROMI" create da insidiose
forze
governative, Big Pharma e
il
loro complesso mediatico di propaganda.
Naturalnews.com
– (30/10/2024) - S.D. Wells – ci dice:
Hai
nuovi problemi di salute fisica, mentale o emotiva che nessun medico sembra in
grado di risolvere?
Devi
avere una di quelle "sindromi" nuove di zecca che sono apparse
improvvisamente sul "mercato" da quando Trump, il Covid e le
iniezioni di coaguli sono entrati in scena.
Siete
assolutamente intenzionati a votare per un po' di comunismo in America? Devi
soffrire di TDS.
Vi
sentite male alla testa perché milioni di repubblicani e conservatori non
daranno tutti i loro soldi ai ricchi bianchi elitisti che stanno cercando di
salvare il mondo dalle tempeste impazzite e dal calore sempre crescente del
sole?
Sei stato indottrinato dal “Culto del
Cambiamento Climatico” e soffri di una sindrome chiamata “CCS”.
Da
quando ti sei "vaccinato" per il virus Covid-19 di Wuhan, hai notato
che il tuo cuore sembra sul punto di esplodere ogni volta che ti alleni?
Soffri
della sindrome della proteina spike, in cui miliardi di minuscole
"proteine" di nanoparticelle si uniscono per formare coaguli bianchi
fibrosi nel tuo sistema vascolare, mettendo a dura prova il tuo cuore.
Il tuo
ciarlatano medico non è autorizzato a dirti questo.
Hai
preso il Covid e in qualche modo, mesi o anni dopo, ne soffri ancora i
"postumi", come ronzio nelle orecchie, sciatica, infiammazione
cronica, battito cardiaco irregolare, miocardite, pericardite, nebbia cerebrale
e letargia?
C'è il
"Long Covid", il che significa che hai ricevuto il vaccino contro il
Covid, e ha rovinato i tuoi sistemi corporei, ma Big Pharma ha detto a tutti i
medici di chiamarlo "Long Covid".
Ecco
le 12 nuove sindromi create dal Grande Fratello e da Big Pharma su cui vi hanno
mentito ripetutamente e vi è stato detto che non c'è cura.
#1.
Sindrome da squilibrio di Trump.
#2.
Sindrome della proteina spike.
#3.
Sindrome infiammatoria multisistemica - nei bambini (MIS-C) o negli adulti
(MIS-A) - un'altra storia di copertura per i traumi sanitari causati dalle
iniezioni di coaguli di mRNA Covid.
#4.
Sindrome della morte aritmica improvvisa (SADS).
#5.
Sindrome metabolica renale cardiovascolare (CKM) – un'altra storia di copertura
per i danni alla salute causati dalle iniezioni di coaguli di Covid.
#6.
Sindrome infiammatoria VEXAS.
#7.
Sindrome da lavaggio del cervello sui social media (SMBS.)
#8.
Sindrome Long-Covid ("Sindrome Post-Covid da Vaccino" nota anche come
"Sindrome Long-Vax").
#9.
Sindrome da tachicardia posturale ortostatica (POTS.)
#10.
MDA5-Sindrome autoimmune.
#11.
Sindrome da cambiamento climatico (CCS).
#12.
Sindrome del bambino scosso o "SIDS" (in realtà solo danni da
vaccino).
Oh,
sì, l'hanno fatto.
Big Pharma ha rinominato la sindrome da
iniezione di coaguli di Covid e l'ha chiamata MIS-C per i bambini e MIS-A per
gli adulti.
La
sindrome infiammatoria multi-sistemica è un gruppo di sintomi legati a organi e
tessuti gonfi che spesso portano al ricovero in ospedale della vittima.
Big
Pharma sostiene che sia collegato al Covid-19, ma montagne di ricerche
dimostrano che i colpi di coagulo di proteina spike causano tutti questi
sintomi e li esacerbano con i richiami.
Gli
"esperti" stanno ancora studiando la causa dei fattori di rischio
MIS, in cui i vasi sanguigni e l'apparato digerente vengono irritati dai prioni
spike creati a causa delle iniezioni di mRNA.
Un'altra
nuova sindrome che ha colpito le masse quando la popolazione ha iniziato a
vaccinarsi in massa con i vaccini antinfluenzali Fauci si chiama” SADS”, o
sindrome della morte aritmica improvvisa, in cui le nanoparticelle
microscopiche chiamate "proteine spike" formano coaguli nel sistema
vascolare e possono uccidere improvvisamente anche le persone più sane, inclusi
atleti, adolescenti, bambini e neonati.
È un
altro nome per un attacco di cuore causato dalle iniezioni di coaguli, ma
ovviamente nessun venditore ambulante farmaceutico (MD) può dirlo, o perderanno
immediatamente la loro licenza medica.
Mentre
sempre più giovani americani mangiano regolarmente cibo spazzatura e si
vaccinano contro i coaguli di Covid, l'”American Heart Association” sta
inventando nuove "condizioni" e "sindromi" mediche come
storie di copertura.
La
nuova “CKM”, sindrome cardiovascolare-renale-metabolica, ne è un esempio
perfetto.
I
bambini obesi sono già sull'orlo del diabete conclamato e delle malattie
cardiache, quindi una volta che ottengono le proteine spike della mutazione
genetica mRNA che nuotano in tutto il loro sistema vascolare, sono quasi
condannati a subire esiti peggiori poiché i loro organi vitali di pulizia
vengono invasi dalla nuova proteina prioni.
Il
complesso medico industriale ama eseguire costosi esami diagnostici su questi
bambini, caricando un braccio e una gamba per capire che soffrono di
insufficienza cardiaca, malattie renali e tossicità epatica.
Sorpresa, sorpresa.
Hai
VEXAS? Questa è solo la sindrome da colpo di coagulo sotto un nome dato dal NIH.
Hai
mai sentito parlare di “VEXAS”?
No,
non è un vaccino del Texas.
Quando
il Covid è stato rilasciato nella popolazione, un team di ricercatori del “NIH”
ha improvvisamente riportato la "scoperta di una malattia infiammatoria
rara e spesso mortale" chiamata “VEXAS” (il modo in cui è spesso mortale
ma comunque nuova è di per sé un ossimoro).
Le
persone affette da “VEXAS” hanno gli stessi sintomi che stavano per ottenere
dai vaccini contro i coaguli di Covid, tra cui eruzioni cutanee, coaguli di
sangue e mancanza di respiro.
Com'è
interessante la coincidenza che questo abbia prevenuto l'olocausto dei vaccini.
Il NIH ha incolpato tutti i tipi di mutazioni
genetiche e i cromosomi X e, beh, conoscete la narrativa.
Dovrebbero
semplicemente chiamarla sindrome da mRNA.
Dopo
aver ricevuto un vaccino Covid mortale, o due, o tre (soprattutto
"booster"), la maggior parte delle persone sperimenta effetti
collaterali di lunga durata di infiammazione, nebbia cerebrale, mancanza di
respiro, letargia e battiti cardiaci irregolari.
Inoltre, hanno ANCORA contratto il Covid-19
e/o le varianti che ne sono seguite. Questo ha aiutato i medici a
"diagnosticare" gli effetti collaterali dei vaccini a mRNA come
sintomi di "Long Covid" o "sindrome post-Covid-19" o
"Covid a lungo raggio" o anche "sequele post-acute di SARS-CoV-2
(PASC).
L'uso
di acronimi aiuta le masse allopatiche sottoposte al lavaggio del cervello a
credere che sia vero perché è facile da ricordare in modo da poterlo raccontare
alla loro famiglia e ai loro amici.
Ma Big
Pharma e gli imbonitori medici non si sono fermati qui. Sono stati persino così audaci da
incolpare il virus di Wuhan di causare malattie cardiache, disturbi dell'umore,
ansia, ictus, coaguli di sangue, fibromialgia, diabete e cancro.
Bill Gates e Fauci hanno davvero fatto un
numero su tutti questa volta.
Quale virus lieve ha mai causato tutto questo
prima?
Avete
mai sentito parlare di “POTS”?
Questa
nuova diagnosi basata sull'evidenza è per tutti coloro che hanno condizioni
preesistenti, poi ricevono una pugnalata di mRNA Covid e sperimentano esiti
orribili dalle proteine spike che si diffondono in tutto il loro sistema
vascolare, inquinando gli organi in pulizia ed esacerbando tutti i loro
problemi di salute, incluso il gonfiore del muscolo cardiaco perché si sta
sforzando di pompare il sangue oltre tutti i coaguli di prioni spike di
nanoparticelle.
“POTS”
è l'acronimo di “sindrome da tachicardia posturale ortostatica” ed è stato
rivelato da uno studio” peer-reviewed “condotto dallo “Smidt Heart Institute
del Cedars-Sinai “e pubblicato sulla rivista” Heart Rhythm”.
Se hai
ricevuto una pugnalata di mRNA, potresti ricevere una diagnosi di NUOVA
sindrome autoimmune che può causare una malattia polmonare pericolosa per la
vita soprannominata "autoimmunità MDA5 e polmonite interstiziale
contemporanea,” o MIP-C in breve.
I tuoi
polmoni possono finire per essere così sfregiati e rigidi che l'unico modo per
essere salvati dalla morte è sottoporsi a un trapianto di polmone completo.
Questo
molto probabilmente accade perché le proteine spike che imitano il virus
viaggiano dal sito di iniezione ai polmoni e il sistema immunitario le
identifica come agenti patogeni estranei tossici (anche se le cellule sono
state ingannate a produrle a milioni) e le attacca, distruggendo così il
tessuto polmonare.
Semplice
come quello.
Infine,
i social media sono diventati un'arma di distruzione di massa, in quanto fanno
il lavaggio del cervello alle persone, in particolare bambini, adolescenti e
giovani adulti, per farli odiare sé stessi, il loro paese, il proprio genere e,
naturalmente, Donald J. Trump.
Gli algoritmi dei social media sono progettati
per mostrare solo i contenuti che supportano questa narrativa di odio.
Ha
contribuito a portare a tentativi di assassinio di Trump, a un intervento
chirurgico di mutilazione del genere, ha creato milioni di membri del culto del
cambiamento climatico e a una disforia generale che alimenta il comunismo in
America, che potrebbe non essere mai annullata.
Aggiungi
“Vaccines.news “ai tuoi siti web indipendenti preferiti per aggiornamenti sulla
sindrome” Long-Vax2 e molte altre sindromi causate dalle pugnalate di mRNA che
vengono attribuite al Covid-19.
(Pandemia.notizie).
(NaturalNews.com).
I
migranti stanno approfittando dei
recenti uragani per truffare
i
residenti e saccheggiare le loro case.
Naturalnews.com - (01/11/2024) - Ava Grace:
Le
forze dell'ordine in Florida stanno avvertendo che le bande di immigrati
illegali stanno approfittando dei recenti uragani per continuare a saccheggiare.
Nella “contea
di Pinellas”, l'ufficio dello sceriffo ha riferito che 41 delle 45 persone
arrestate per saccheggio all'indomani dei due uragani erano immigrati
clandestini. I 41 migranti provenivano per lo più da Messico, Colombia, Cuba,
Honduras e Venezuela. (La FEMA non ha abbastanza soldi per superare la stagione
degli uragani dopo aver speso 640 milioni di dollari per i migranti.)
La
contea di Pinellas, che copre Clearwater e St. Petersburg sulla costa
occidentale della Florida, è stata colpita dagli uragani “Helene” e “Milto”n
alla fine di settembre e all'inizio di ottobre, con molte case e aziende
devastate.
Lo
sceriffo della contea di Pinellas, Bob Gualtieri, ha detto che la sua squadra
ha trascorso le ultime settimane a condurre pattuglie di saccheggio sulle isole
barriera che corrono lungo il bordo della penisola, trovando dozzine di persone
che cercavano di approfittare delle strade e delle proprietà vuote.
Oltre
ad arrestare 45 persone per una serie di reati, tra cui rapina a mano armata,
vandalismo e violazione di domicilio, i deputati hanno anche incontrato 196
probabili criminali.
Di questi, 163 non erano cittadini
statunitensi e il loro status di immigrati non è stato immediatamente chiaro.
"Molte
di queste persone erano nella zona per prendere le proprietà di altre persone,
e gli sforzi dei nostri deputati hanno impedito che si verificassero ulteriori
crimini", ha detto Gualtieri in una conferenza stampa.
"Mentre
le spiagge di Pinellas si riprendono, continueremo queste pattuglie e
arresteremo tutti quelli che possiamo che stanno rubando ai vulnerabili di due
tempeste consecutive che hanno devastato la nostra comunità".
Gualtieri
ha detto che altri 80 deputati sono stati dispiegati nelle aree della contea in
cui ai residenti è stato ordinato di evacuare per mantenere la comunità al
sicuro.
I
criminali approfittano anche dei sopravvissuti all'uragano.
Oltre
ai saccheggiatori, l'ufficio dello sceriffo della contea di Pinellas ha anche
riferito di aver accusato dozzine di altre persone di aver tentato di truffare
le vittime dell'uragano su un totale di 250 milioni di dollari per riparazioni
che non hanno mai fatto – e nella maggior parte dei casi probabilmente non
hanno mai avuto intenzione di fare.
"Il
nostro sforzo per proteggere la comunità non si è fermato all'impatto diretto
di questi uragani", ha detto lo sceriffo in una dichiarazione.
"Ora
siamo concentrati sulla protezione dei nostri residenti e delle nostre imprese
che hanno un disperato bisogno di ricostruire e andare avanti con le loro
vite".
Gualtieri
ha rilasciato una dichiarazione avvertendo di come sia comune per i residenti e
gli imprenditori essere sfruttati da appaltatori falsi o senza licenza dopo i
disastri naturali.
"Queste
persone sono semplicemente truffatori e ladri e non sono diversi dalle persone
nei quartieri che alle 3 del mattino irrompono in una casa che abbiamo
arrestato", ha detto Gualtieri, aggiungendo che le vittime sia dei
truffatori che dei saccheggiatori sono state "doppiamente
vittimizzate" dopo aver già perso così tanto.
Gli
investigatori sotto copertura che lavorano sia con la polizia locale che con
l'ufficio dello sceriffo hanno arrestato 58 persone con 102 accuse di aver
cercato di eseguire lavori idraulici, elettrici, di aria condizionata, di
copertura e strutturali senza licenza.
Gualtieri
ha detto che la sua squadra e altri dipartimenti di polizia del paese
continueranno il loro lavoro per proteggere i residenti.
"Non
venite nella contea di Pinellas a rubare in queste comunità devastate dalla
tempesta, non depredate le persone che stanno cercando di riprendersi, perché
se lo fate, andrete in prigione con molteplici accuse di reato", ha
aggiunto.
Un
notiziario trasmesso da WTVT, la stazione affiliata di Fox per Tampa, in
Florida, che fornisce un rapido aggiornamento sugli sforzi di recupero
nell'area.
La
guerra contro i palestinesi deve continuare.
Entrambi
i principali partiti politici
sono
conniventi con il genocidio di Israele a Gaza.
Unz.com
-Philip Giraldi – (1° novembre 2024) – ci dice:
Il
risucchio di Israele e dei suoi sostenitori da parte della classe politica in
America sembra non scomparire mai.
Anzi,
semmai aumenta, in vista delle elezioni nazionali.
Nell'ultima
manifestazione della “Giudeo filia”, “Rudy Giuliani”, che si autodefinisce
"il sindaco d'America", ci ha ora informato che "Loro [gli
israeliani] sono i nostri migliori amici.
Ho lavorato per “Ronald Reagan” per otto anni
e Ronald Reagan ha detto che dobbiamo essere sempre lì per Israele perché
Israele è sempre lì per noi!
Hamas non è lì per noi, gli iraniani non sono lì per
noi, vogliono ucciderci e ai palestinesi viene insegnato a ucciderci a due anni! Non lasceranno entrare un
palestinese in Giordania.
Non
lasceranno entrare un palestinese in Egitto.
E
[Kamala] Harris vuole portarteli da voi!
Possono
avere brave persone, non mi interessa, ma non voglio correre rischi con persone
a cui viene insegnato a uccidere gli americani a due anni!
Sono
dalla parte di Israele! Siete dalla parte di Israele!
Donald
Trump è dalla parte di Israele! E loro [i democratici] sono dalla parte dei
terroristi".
Giuliani
ha detto tutto questo e molto altro in un comizio elettorale di Donald Trump al
“Madison Square Garden” di New York, dove stava sputando fuoco in un discorso
[al minuto 17:27] che un media ha descritto come "squilibrato" per
incitare la folla straripante a odiare i nemici di Israele, che a quanto pare
include il Partito Democratico se dovessero riconquistare la presidenza.
Non
vorrei essere in disaccordo con un uomo della statura psico-fantasmagorica di
Giuliani riguardo ai fatti, ma non ricordo quando gli Stati Uniti siano stati
effettivamente minacciati dai nemici di Israele per includere il Libano, la
Siria, l'Iraq, l'Iran o un posto che una volta chiamavamo Palestina, ma poi di
nuovo, sto invecchiando e la mia memoria potrebbe venir meno.
Né
riesco a ricordare nulla di ciò che Israele ha fatto per quello che una volta
era il mio paese, a parte prendere enormi quantità dei nostri soldi delle tasse
equivalenti a un quarto di trilione di dollari, corrompendo anche i nostri
politici e minando sia il nostro stato di diritto che la nostra Carta dei
Diritti, ma, ancora una volta, dare la colpa alla mia memoria poiché non riesco
a immaginare un tipo caloroso e amichevole come “Benjamin Netanyahu” fare
qualcosa di brutto o cattivo.
Nel
tentativo di segnare punti politici, “Giuliani” non sembra capire che
l'adorazione dello Stato ebraico è una cosa bipartisan, che il governo degli
Stati Uniti, non importa chi vincerà le elezioni, continuerà a fornire agli
israeliani denaro e armi per espellere o uccidere il maggior numero possibile di
suoi vicini.
La carneficina creerà un nuovo metaforico
"terra senza popolo" spazio vuoto tra i fiumi Eufrate e Nilo che
diventerà un grande vivaio per stabilire e popolare l'Eretz o "Grande
Israele" scelto da “Yahweh” per governare il Medio Oriente.
Una
cosa buona di “Giuliani” e del suo padrone “Donald Trum”p è che non fingono
nemmeno di voler aiutare i palestinesi e altre "razze inferiori senza
legge" a resistere all'occupazione e allo sradicamento da parte dei loro
padroni ebrei.
Trump
vorrebbe che il lavoro di sterminio fosse terminato in modo che l'immagine
delle pubbliche relazioni di Israele non venga ulteriormente danneggiata.
Kamala,
d'altra parte, continuerebbe a distribuire armi e denaro mentre chiede piamente
un cessate il fuoco, un obiettivo che viene regolarmente respinto da un severo
Netanyahu.
Il modo in cui funziona il governo
Biden-Harris sulle relazioni estere nei confronti del Medio Oriente è fingere
una cosa mentre ne fa un'altra.
È stato riferito che i negoziatori di pace di
Biden,” Amos Hochstein”, un israeliano che ha prestato servizio nell'IDF, e “Brett
McGurk”, che apparentemente lavoravano per evitare l'espansione della crisi di
Gaza in Libano, stavano facendo esattamente il contrario.
Hanno
lavorato "dietro le quinte" per incoraggiare Israele, e ora
descrivono le operazioni israeliane in Libano, che hanno incluso una grande
invasione di terra, come un "momento storico" – che "rimodellerà il Medio
Oriente in meglio per gli anni a venire".
E c'è
di più.
L'ambasciatrice degli Stati Uniti in Libano, “Lisa
Johnson”, ha incontrato i vari partiti e gruppi che compongono il governo
libanese e il suo mix sociale e religioso con la proposta di organizzare per
preparare il paese a una "era post-Hezbollah" mobilitando forze
"interne" per eliminare il movimento di resistenza islamica mentre è
impegnato a combattere l'esercito israeliano.
“Johnson”,
nominata da Joe Biden, riflette certamente il pensiero della Casa Bianca e del
Dipartimento di Stato sul Medio Oriente.
Secondo
quanto riferito, ha detto ai politici libanesi:
"Israele
non può ottenere tutto attraverso la guerra; è tempo che tu faccia la tua parte
e lanci una rivolta interna sotto la bandiera di "Basta".
Il popolo libanese deve mostrare il suo
desiderio di sollevarsi e sbarazzarsi di Hezbollah".
Johnson
sfidò i politici:
"Perché
sembrate spaventati? Hezbollah è stato sconfitto, la sua leadership è
distrutta, e noi siamo con voi, e l'intero mondo libero è al vostro fianco...
Non vogliamo solo limitare l'influenza di Hezbollah, ma colpiremo le sue linee
di sostegno, e stiamo lavorando senza sosta per far cadere il regime anche in
Iran".
Qualcuno
dovrebbe ricordare alla signora “Johnson”, così come a McGurk e Hochstein, che
non siamo legalmente in guerra con il Libano, né con l'Iran, e nemmeno con i
palestinesi di cui stiamo permettendo il genocidio.
La realtà è che Gaza e il Libano sono la
guerra degli Stati Uniti, nel senso che l'assalto di Israele contro i suoi
vicini non sarebbe possibile o sostenibile senza che Washington si facesse
carico dei costi e fornisse le armi.
Un
rapporto pubblicato di recente dall'agenzia di stampa israeliana “Calcalist” ha
esaminato le spese militari israeliane per le guerre dall'inizio dei
combattimenti il 7 ottobre.
Ha
stabilito che Washington ha finanziato direttamente il 70% dei costi militari
totali di Tel Aviv nell'ultimo anno.
Ciò
ammonta a più di 20 miliardi di dollari in aiuti militari, una cifra vicina ai
22,57 miliardi di dollari stimati da diverse fonti statunitensi, tra cui il “Cost
of War Project” della Brown University, che ha esaminato i numeri.
E si presume che ci siano anche sostanziali
spese nascoste costituite da armamenti spediti direttamente dagli arsenali
statunitensi senza alcuna procedura contabile, così come denaro nascosto in
altri progetti.
In
conclusione, si deve concludere che senza il sostegno diretto degli Stati
Uniti, la guerra di Netanyahu sarebbe semplicemente insostenibile per lo Stato
ebraico.
“Calcalist
“conclude che "Pertanto, è dubbio che questa guerra sarebbe stata condotta
così com'è – né per intensità né per portata – senza l'assistenza
americana".
Quindi,
in un senso molto reale, è ed è stata la guerra dell'America, mentre
l'obiettivo segreto del governo degli Stati Uniti di distruggere Hezbollah e
Hamas e persino rovesciare il regime in Iran indica chiaramente che il piano
egemonico e genocida di Netanyahu per fare di Israele il potere supremo in
Medio Oriente è condiviso da molti a Washington.
(Philip
M. Giraldi, Ph.D., è direttore esecutivo del Council for the National Interest,
una fondazione educativa deducibile dalle tasse 501(c)3).
Perché
ho votato
per
Trump.
Unz.com
- Kevin MacDonald – (1° novembre 2024 ) – ci dice:
Mi
rendo conto che Trump è ben lungi dall'essere perfetto, e alcune figure di
spicco della destra dissidente hanno detto che non voteranno per lui.
Il suo
primo mandato ha ottenuto poco (se non nulla) oltre a mobilitare la sinistra
piena di odio per combattere la "minaccia fascista".
(E se
vince di nuovo, ci saranno rivolte che faranno sembrare le rivolte del 2016 un
picnic.)
Ma ho
votato per lui (sono in uno stato di voto anticipato).
Ecco
perché.
Ascoltando
il podcast di “Joe Rogan” con Trump, Trump ha ammesso di non avere idea di come
funzionasse Washington quando è arrivato lì. Ciò ha portato a un sacco di
nomine sbagliate, come “John Bolton”, che non ha mai visto una guerra che non
gli piacesse.
“Christopher
Wray”, che non ha mostrato altro che odio verso tutto ciò che riguarda Trump da
quando è stato nominato.
“ John
Kelly”, che ora dice che Trump è un amante di Hitler.
È
abbastanza consapevole del problema:
"Il
più grande rimpianto del signor Trump del suo primo mandato è di aver assunto
personale che ha finito per credere fossero le persone sbagliate".
Poiché
Trump sembra consapevole dei suoi errori, confido che la prossima volta andrà
meglio, anche se avere “Robert Lutnick” come co-presidente del suo team di
transizione è sicuramente preoccupante. “Lutnick” ha detto di essere in stretto
contatto con “Jared Kushner” (un cancro enorme nel suo primo mandato),
nonostante Kushner abbia affermato che non sarebbe stato coinvolto.
Spaventoso.
E
Trump ha proposto nomi come “Tom Cotton “e “Mike Pompeo” per il Segretario
della Difesa o dello Stato.
Ciò è
davvero preoccupante, ma tutt'altro che certo.
Dato
l'impegno tanto pubblicizzato di Trump per il non intervento e l'evitamento
delle guerre (vale a dire, la posizione che ha alienato i neocon come Bill
Kristol, Jennifer Rubin e Max Boot nel 2016), si potrebbe pensare che avrebbe
imparato a non nominare guerrafondai neocon.
La sua
vicinanza con “Tucker Carlson” peserebbe certamente contro questo, poiché
Tucker si è spesso scagliato contro i neocon e la loro promozione di guerre
senza fine;
si è
fortemente opposto alla guerra in Ucraina e alle infinite guerre in Medio
Oriente.
E sì,
mi rendo conto che, se non altro, Trump è più legato alla “lobby israeliana” di
Harris.
La sua
campagna ha ottenuto 100 milioni di dollari da “Miriam Adelson”, vedova di “Sheldon
Adelson”, sostenitore di Israele, che ha convinto Trump a nominare Bolton con
lo stesso tipo di denaro che Miriam ha contribuito a dare.
“
Sheldon Adelson” sperava ardentemente che il suo sostegno avrebbe spinto Trump
a trasformare l'Iran in una landa desolata nucleare.
Non è successo, e non credo che succederà la
seconda volta.
E il
punto generale è che la “lobby israeliana” domina la politica estera degli
Stati Uniti nei confronti di Israele, che si tratti dei Democratici o dei
Repubblicani.
Come Biden è solo a causa di tutti quegli
elettori arabi nel Michigan, Harris potrebbe criticare di più gli israeliani a
causa del loro genocidio in corso a Gaza (che ora include il divieto dell'UNRWA
dalla Cisgiordania e da Gaza), ma non c'è motivo di pensare che negherebbe gli
aiuti militari a Israele e continuerebbe a coinvolgere le forze statunitensi
nell'abbattimento di qualsiasi cosa i nemici di Israele gli scaglino contro. In
conclusione: nessuna differenza tra i candidati.
Di fatto, è un pareggio.
Ma ci
sono persone che si opporrebbero alle minacce rappresentate da gente come “Jared
Kushner”.
Persone
come Tucker Carlson, Steve Bannon, recentemente liberato dalla sua finta
prigionia, ed Elon Musk.
Penso
che Carlson "capisca" davvero, anche se non è così esplicito come
sarebbe l'ideale (ricorda, la perfezione è sempre il nemico del bene). “Carlson”
ha un seguito enorme nei suoi podcast e spettacoli dal vivo. Ha sicuramente
mostrato segnali di voler uscire dalla riserva di “Conservatism Inc.” Ha
intervistato Trump e JD Vance e ospiterà un evento a Mar-a-Lago la sera delle
elezioni.
Una
vittoria di Trump consoliderebbe il suo status nel “GOP”, sicuramente una buona
cosa.
Il
monologo di Carlson dell'aprile 2021 nel suo show su “Fox News” è la
dichiarazione più potente ed esplicita nei media mainstream secondo cui i
bianchi, in quanto bianchi, hanno un interesse per l'immigrazione.
Ha
descritto la classe media come uno dei gruppi di vittime della “Grande
Sostituzione” mentre l'America si trasforma in una società con un'élite ostile
e ultra-ricca, sostenuta politicamente da una massa dipendente di elettori
democratici e liberal bianchi con un'istruzione universitaria scadente.
E ha
duellato con l'ADL, discutendo in modo mirato della loro ipocrisia
sull'immigrazione negli Stati Uniti rispetto all'immigrazione in Israele. Non
c'è da stupirsi che sia stato licenziato da “Fox News”.
L'intervista
di Carlson con “Darryl Cooper” ha mostrato che ha rifiutato alcune parti
fondamentali della narrazione standard della Seconda Guerra Mondiale, come il
culto dell'eroe di Winston Churchill tanto caro ai neocon.
Ed è
stato stroncato dalla sinistra per la sua intervista con “Viktor Orban”, il
primo ministro nazionalista ungherese che si oppone alla trasformazione
dell'Ungheria lontano dalle sue radici etniche e culturali.
L'opinione
di “Cooper” sulla frode elettorale è azzeccata senza addentrarsi in quelle che
sono ampiamente considerate a sinistra come teorie del complotto.
“Tucker”
l'ha letta alla lettera in uno show del 2021:
Il
sostegno di Elon Musk a Trump, non solo finanziario (almeno 119 milioni di
dollari, che è maggiore di quello di Adelson), ma anche per il fatto di
apparire felicemente con lui ai comizi, è importante a causa dello status di
celebrità di Musk e del suo seguito molto ampio su X, soprattutto tra i giovani
uomini.
Musk è
sempre più fuori dalle righe nei suoi tweet:
"Il danno era fatto", ha commentato
[l'attivista dell'olocausto] “Deborah Lipstadt “a proposito di un post di Musk
su X.
"L'approvazione
della teoria della Grande Sostituzione è stata molto dannosa".
“Lipstadt”
ha aggiunto di disapprovare quello che vedeva come un tentativo di
"mitigare" il tweet precedente di Musk, senza criticare direttamente
il capo dell'ADL “Jonathan Greenblatt”.
"Puoi
provare a mitigare, ma una volta aperto il cuscino, è come rincorrere le
piume", ha detto.
Musk
stava rispondendo a un utente che ha scritto:
"Le
comunità ebraiche hanno spinto esattamente il tipo di odio dialettico contro i
bianchi che affermano di voler che la gente smetta di usare contro di loro.
Sono
profondamente disinteressato nel dare il minimo sino ad ora sulle popolazioni
ebraiche occidentali che arrivano alla sconvolgente consapevolezza che quelle
orde di minoranze [che] sostengono che stanno inondando il loro paese non li
amano esattamente troppo".
Musk
rispose: "Hai detto la pura verità".
“Greenblatt”
si è unito a un coro rumoroso nel condannare quel post. Altri gruppi ebraici,
tra cui l'”American Jewish Committee”, lo hanno duramente condannato.
Più
avanti nello stesso thread, Musk se l'è presa con l'ADL stessa, dicendo che il
gruppo "promuove di fatto il razzismo anti-bianco".
Si è scusato per molto di questo e ha fatto le
visite obbligatorie ad Auschwitz e Israele, ma è difficile credere che ora
rifiuti queste idee.
Steve
Bannon è un forte e influente sostenitore di Trump in cui è entrato guerra con
Kushner durante la presidenza Trump, una guerra che ha perso.
Sospetto
che capisca totalmente il pericolo che “Kushner” rappresenterebbe per una nuova
amministrazione Trump.
Per
inciso, il divario di genere sarà enorme in queste elezioni, ei democratici
stanno incoraggiando attivamente le mogli dei mariti sostenitori di Trump a
votare per Harris.
La
sindrome particolarmente da squilibrio di Trump è comune tra le donne bianche,
ossessionate come sono dal diritto all'aborto, ignorando tutto il resto.
Le
donne sono più conformiste a causa della paura delle conseguenze – l'ostracismo
sociale – e allontanarsi dal consenso morale dei media liberali mainstream è
una morte sociale certa in molti circoli sociali.
Le donne bianche sono anche più empatiche
degli uomini e quindi più propense ad avere empatia per tutti i gruppi di
vittime creati dalla nostra élite ostile.
E le
donne bianche sono molto meno inclini a identificarsi con la loro razza, almeno
in parte a causa della paura di quello stesso ostracismo da parte della
comunità morale contemporanea (che è ora un consenso patologico creato e
gestito dalle nostre élite ostili che dominano i media e il mondo accademico e
controllano aggressivamente ciò che dicono i politici).
Le
comunità morali sono il collante sociale delle società occidentali.
Gli
uomini bianchi, compresi molti giovani uomini bianchi, stanno iniziando a
vedere che tutto è sempre più a loro sfavore: lavoro, promozioni, ecc.
DEI è
completamente in contrasto con i loro interessi.
Sono
attratti dalla personalità maschile di Trump in un'epoca in cui la sinistra la
rifiuta.
L'intervista
di Trump con “Joe Rogan” piace sicuramente ai giovani uomini: parlano persino
di cose “UFC”.
Ma la
ragione principale per votare Trump, la ragione che, a mio parere, rende la
scelta ovvia, è che un'amministrazione di Kamala Harris sarebbe un completo disastro
per la nostra parte:
Creare
una maggioranza permanente di sinistra.
La
sinistra sta chiaramente puntando a una maggioranza permanente e altri quattro
anni consentirebbero loro di consolidarla.
Nonostante
le nuove affermazioni di Harris che farà rispettare il confine, chi può
crederci quando in precedenza ha chiesto l'abolizione dell'ICE ed è rimasta
felicemente a guardare mentre” Mayorkas” demoliva completamente il confine?
(Non
biasimo mai Biden per nulla perché è stato non compos mentis per quasi tutta la
sua amministrazione.)
Incolpano Trump per non aver accettato un
orribile disegno di legge sull'immigrazione "bipartisan" (>1,8
milioni/anno , esclusi i porti di ingresso), che includeva un sacco di soldi
per più ufficiali di pattuglia di frontiera in modo che potessero processare
gli immigrati clandestini più velocemente.
Tutto
questo quando avrebbero potuto fermare l'assalto in qualsiasi momento
semplicemente invertendo le politiche adottate il primo giorno
dell'amministrazione Biden.
Altri
10-15 milioni di clandestini, oltre al numero enorme già presente,
cambierebbero ulteriormente la rappresentanza del Congresso a favore degli
stati blu: i clandestini influenzano le elezioni anche se non votano.
E i
democratici avrebbero un'amnistia massiccia per garantire che i loro nuovi
familiari (immigrati e i loro discendenti hanno molte più probabilità di
ricevere assistenza sociale) votino il prima possibile. Infatti, hanno già reso
praticamente impossibile deportare i clandestini, portando a quella che il GOP
della Camera ha definito un'" amnistia silenziosa ".
Un'altra
amministrazione democratica porterebbe anche a una spinta per porre fine al
collegio elettorale, quindi stati come la California avrebbero ancora più
influenza di quanta ne abbiano ora.
La
California ha già reso illegale chiedere l'ID dell'elettore.
Come
si può credere che i totali dei voti della California siano lontanamente
validi?
Il
risultato sarebbe una maggioranza permanente di sinistra, drammaticamente
opposto agli interessi della futura maggioranza bianca e finanziata, come è
sempre stata, dal denaro ebraico e che riflette gli interessi ebraici percepiti
in un'America non bianca.
Censura.
La sinistra vuole che la censura dei media
metta a tacere la destra, mentre le proposte di censura della destra riguardano
solo la propaganda” LGBT+” rivolta ai bambini, anche se, bisogna ammetterlo, io
e alcuni altri siamo stati banditi da” X” nell'era post-Musk.
Tuttavia,
“X” è molto odiato a sinistra perché persone come “Nick Fuentes” continuano a
tenere discorsi spesso molto antiebraici, molto meno sottili di quelli che
stavo postando io.
Come
ha osservato Hillary Clinton ,
"Senza
censura, perderemo il controllo..."
La
mancanza di social media prima dell'era di Internet ha portato al completo
predominio dei media di proprietà ebraica e dei loro messaggi velenosi.
La possibile fine di questo predominio è un
problema importante per le organizzazioni ebraiche e per la sinistra in
generale, da qui l'odio verso Elon Musk da quando ha acquistato Twitter.
L'intolleranza della sinistra anche verso i
conservatori tradizionali è ben consolidata.
Sono essenzialmente banditi dai campus
universitari a causa della fondata paura di rivolte di sinistra.
Storicamente,
il passaggio alla censura è stato guidato dall'ADL e da altre organizzazioni
ebraiche.
Nella mia prefazione del 2002 a “The Culture
of Critique” , ho scritto del tentativo già robusto dell'ADL di fare pressione
sulle aziende dei media affinché censurassero Internet.
Ciò ha
raggiunto il suo apice nella soppressione elettorale del 2020 della storia del “laptop
di Hunter” e delle informazioni dissidenti sul Covid, la prima delle quali ha
mantenuto abbastanza voti nella colonna di Biden da far pendere l'elezione, e
la seconda delle quali ha cambiato radicalmente le procedure di voto in un modo
che favorisce la frode. Inutile dire che entrambe queste storie si sono rivelate vere
e insieme hanno contribuito a far pendere l'elezione per Biden.
La
promozione della censura è ora comune nelle alte sfere della sinistra e ha
portato ad un ampio corpo di studiosi legali che la promuovono. Ad esempio, il
giudice di sinistra “Elena Kagan” è completamente d'accordo, scrivendo nel 1993
che la Corte Suprema "non adotterà nel prossimo futuro" l'opinione
che "tutti gli sforzi governativi per regolamentare tali discorsi ... in
accordo con la Costituzione".
Ma a
suo avviso, non c'è nulla che gli impedisca di farlo.
Chiaramente,
non vede la protezione del discorso basato sul punto di vista come un principio
che vale la pena preservare o scolpito nella pietra.
Piuttosto,
credere che una nuova maggioranza potrebbe stabilire che "tutti gli sforzi
del governo per regolamentare tali discorsi" sarebbero costituzionali.
Tutti
gli sforzi del governo.
E
poiché l'attuale maggioranza conservatrice è così sgradevole per la sinistra,
molti a sinistra chiedono che una maggioranza di sinistra sia creata dal
Congresso, cioè impacchettando la Corte.
Altri
giudici di sinistra.
La
sinistra continuerà a nominare giudici radicali inclini a imporre la censura e
a facilitare la lotta legale contro i sostenitori bianchi (vedere il lavoro di “Gregory
Conte” sui processi derivanti dalle marce di Charlottesville; o la parodia dei
processi del 6 gennaio [Trump promette di perdonare i manifestanti]; o la
campagna contro V dare da parte del procuratore generale di New York “Letizia
James” e dei giudici liberali di New York).
Ritorno
al vecchio GOP.
Forse
il più grande risultato dell'ascesa di Trump nel GOP è che ha minacciato di
distruggere il vecchio GOP neocon-big business.
Neocon come i già citati “Kristol”, “Rubin” e “Boot”
hanno disertato presto e il GOP è stato identificato con la classe operaia
bianca.
Se
Harris vince, il GOP tornerà al partito “Conservatism Inc.”-Paul Ryan-Liz
Cheney-Adam Kinsinger-Bush di guerrafondai e tagli alle tasse per i ricchi.
Il risultato sarebbe un leftismo light:
guerra
eterna, immigrazione pro-non-bianca e un conservatorismo che ritarda i
programmi di sinistra per alcuni anni (in arrivo: "L'argomento
conservatore per la chirurgia transgender gratuita e finanziata dal governo per
migranti e prigionieri").
Il più
grande risultato di Trump sarebbe quello di togliere definitivamente il GOP ai
neocon e ai repubblicani liberali taciturni e impedirgli di tornare al suo
ruolo di componente leale dell' uni party.
È
interessante che l'arci neocon “Robert Kagan” (marito della famigerata”
Victoria Nuland “che ha progettato la guerra in Ucraina) si sia dimesso dopo il
mancato appoggio di “Jeff Bezos” a “Harris”. Chiaramente i democratici sono il
partito della guerra.
Quindi,
per favore, votate per Trump anche se avete seri dubbi.
È come
la scommessa di Pascal.
Se
votate per Harris, siete sicuri di perdere molto quando vincerà lei: la sinistra vorrebbe sbatterci in
prigione quando otterrà la maggioranza permanente.
Vieni
al minimo.
D'altra
parte, se si vota per Trump, si spera ragionevolmente che sia migliore di
Harris.
È
molto probabilmente, molto meglio.
Dobbiamo
pensare a cosa succederà dopo che Trump vincerà – molto probabilmente un GOP
irrevocabilmente cambiato che è molto più in sintonia con gli interessi dei
bianchi.
Potrebbe succedere.
Negli
ultimi anni ho pensato alla situazione negli Stati Uniti come analoga alla fine
della Repubblica Romana, un periodo di guerre civili e instabilità tale che la
maggior parte delle persone si sentì sollevata quando Augusto fondò l'Impero.
Siamo
inesorabilmente diretti verso un momento di aut-aut, sia da parte della
sinistra che da parte della destra.
Spero
che sia un'”autocrazia populista” che protegga gli interessi della tradizionale
maggioranza bianca americana.
La
sinistra vuole distruggerci e lo farà se avrà abbastanza potere.
Presagi
del Caos.
Unz.com - Patrick Lawrence – (1° novembre 2024)
– ci dice:
Cosa
dicono Donald Trump e Kamala Harris durante il dibattito presidenziale del 10
settembre 2024 su ABC News.
Oh-oh.
Il New
York Times sta riprendendo il suo tema familiare ora che le elezioni del 5
novembre sono a pochi giorni di distanza:
quei stranieri malintenzionati stanno di nuovo
"seminando discordia e caos nella speranza di screditare la democrazia
americana", ha riferito in un articolo pubblicato martedì.
I
Belzebù che infestano questa stagione politica, quando altrimenti tutto sarebbe
ordinato e perfettamente a posto tra gli americani, sono Russia, Cina e Iran.
Perché
la versione di quest'anno del vecchio, affidabile "Asse del Male" non
può lasciarci soli con il nostro "processo democratico", quello che
il resto del mondo invidia è detesta?
Dei
piantagrane, con tutta la loro "semina".
Probabilmente
potresti chiamarli "spazzatura" e farla franca.
Oh-oh.
Stiamo già leggendo di moduli di registrazione
degli elettori manomessi e di domande di voto contraffatte per posta in due
distretti della Pennsylvania, il popoloso stato in cui i risultati del 2020 non
avrebbero potuto essere più confusi e i cui 19 voti del Collegio elettorale
sono stati decisivi per far entrare Joe Biden alla Casa Bianca l'ultima volta.
Ma non
preoccupatevi.
In una deliziosa ripresa di una delle frasi
più memorabili degli anni '60, un commissario elettorale di uno dei distretti
in cui i funzionari hanno scoperto la malversazione ci dice: "Il sistema ha funzionato".
Penso
di aver capito.
Vi
dico, ogni volta che leggo di persone in altri paesi che seminano qualcosa, che
si tratti di dubbio o caos o disinformazione, e a questo punto anche semi di
zucca, finisce sempre per essere la stessa cosa.
Questa
parola "seminare" è stata una delle preferite nella stampa mainstream
dal 2016, quando leggevamo quotidianamente - e di questo non dovevamo avere
dubbi - che i “Russiani” stavano "interferendo nelle nostre
elezioni".
Da
allora, ogni volta che leggo di qualcuno che semina qualcosa, nella mia mente
si insinuano più dubbi di quanti ne avessi già, sul fatto che si possa prendere
minimamente sul serio il nostro sistema elettorale, così come lo abbiamo nel
XXI secolo.
Per
non parlare poi del fatto di apporre il proprio nome dietro una piccola tenda
verde in una cabina elettorale.
Da una
parte c'è il” Times” , che negli ultimi otto anni si è ridotto a poco più di un
organo di stampa interno dei Democratici, pronto a suggerire che i nemici
maligni della democrazia americana hanno corrotto le elezioni.
Credetemi,
sentirete questo se Kamala Harris perde, ma non se vince.
D'altro
canto, ci sono casi precoci ma chiari di tentati brogli elettorali e funzionari
elettorali locali che liquidano questi casi come se non ci fosse nulla di cui
preoccuparsi.
È interessante considerare perché detti
funzionari professino una visione così sprezzante.
Ho
pensato per mesi che le elezioni del 2024, con la discordia già abbondante,
avrebbero potuto facilmente trasformarsi in un grado di caos civile superiore a
qualsiasi cosa finora registrata nella storia americana.
Proprio
un giorno del giudizio del genere ora sembra imminente.
Nessuno
dei due partiti principali sembra disposto a perdere.
In questo momento è difficile individuare il
limite di ciò che una delle due parti farà per evitare di perdere.
Resti
della democrazia.
Tutto
da soli, mi sembra, noi americani abbiamo fatto un pasticcio con i resti della
nostra democrazia in questi ultimi otto anni.
Questo
non vuol dire che la politica americana sia mai stata altro che, diciamo, come
un'aia.
In questo, nessuno dei principali partiti, la
cui funzione dalla metà del XIX secolo è stata quella di circoscrivere una
politica e una politica accettabili, è esente da responsabilità.
Ma in
materia di responsabilità lo assegno più ai democratici che al Partito
Repubblicano.
È
stata la sconfitta di Hillary Clinton contro Donald Trump otto novembre fa che
ha confermato la rapida deriva dell'America verso la post-democrazia.
I
democratici non si sono mai ripresi dalla rottura nel 2016 del loro sogno che
la storia stava per finire e la loro idea dell'ethos liberale avrebbe prevalso
per l'eternità, tutte le alternative appassivano nel modo in cui Marx ed Engels
pensavano che lo stato comunista avrebbe fatto.
Da
tempo ho scoperto che il liberalismo americano ha al suo interno una vena di non
liberalismo che è essenziale per il suo carattere.
L'America
semplicemente non è, per dirla in un altro modo, una nazione tollerante.
Non
incoraggia la sua gente a pensare: le chiede di conformarsi.
Alexis
de Tocqueville vide questo arrivare due secoli fa nei due volumi di Democrazia
in America.
Ora,
dopo Clinton, ci troviamo di fronte allo spettacolo dell'autoritarismo
liberale, e se non vi piace il termine ce ne sono altri. De Tocqueville, uomo
lungimirante, lo chiamava "dispotismo morbido". Ho sempre favorito
l'"autoritarismo da torta di mele".
Corruzioni
istituzionali.
C'è
una caratteristica di questa orribile manifestazione tra i liberali amanti del
cavolo riccio e dipendenti dalla NPR che rende il nostro tempo particolarmente
scoraggiante per quanto riguarda il futuro.
Questa
è la loro corruzione gratuita di alcune delle istituzioni senza le quali anche
una parvenza di governo democratico è impossibile.
Sto
pensando in particolare a tre che figurano nel quadro pre-elettorale.
Uno è
il sistema giudiziario: federale, statale, di contea, locale.
A partire dall'inchiesta Mueller, la
corruzione in bella vista del “Federal Bureau of Investigation”, i ridicoli
casi giudiziari intentati contro Donald Trump, la sovversione del Dipartimento
di Giustizia da parte del Procuratore”Generale Merrick Garland “per proteggere
il Presidente Joe Biden quando i piani di influenza del figlio vennero alla
luce, tutto questo per conto dei Democratici.
Ebbene,
come ho imparato durante i miei anni da corrispondente all'estero, quando il
sistema giudiziario fallisce, si apre la strada allo status di Stato fallito.
Due
sono l'apparato di intelligence e l'esercito.
L'Intel,
dai tempi di James Clapper e John Brennan, si è schierata inequivocabilmente
dietro i Democratici da quando l'uomo sfacciato del settore immobiliare di New
York ha stupidamente pensato di poter "bonificare la palude", la sua
dichiarazione che avrebbe affrontato il Deep State.
Per
quanto riguarda l'esercito, i generali non ci hanno pensato due volte a
dichiarare otto anni fa, alla convention dei democratici a Philadelphia e in
lettere aperte pubblicate sul Times, che avrebbero rifiutato gli ordini del
comandante in capo se Trump avesse vinto e avessero tentato una nuova
distensione con la Russia e la fine delle "guerre eterne".
Sì,
c'è “John Kelly”, che ha servito nel gabinetto di Trump e poi come suo capo di
gabinetto, che improvvisamente ha definito Trump un fascista – l'epiteto
preferito dai democratici nelle ultime settimane.
Nessuno
vuole sapere perché Kelly ha lavorato a stretto contatto con un uomo che
considerava un fascista?
Non
viene in mente a nessuno – deve esserlo, sicuramente – che Kelly, un generale
dei Marines in pensione, dica queste cose per servire il partito di cui si fida
per far andare avanti le guerre e far scorrere i dollari delle tasse?
Un
paradosso qui, più apparente che reale: John Kelly, HR McMaster, James Mattis,
Mark Esper e vari altri come loro non indossavano uniformi quando prestavano
servizio nell'amministrazione Trump, ma non le hanno mai tolte.
Se
queste elezioni riguardano qualcosa – a parte il prezzo dei generi alimentari,
ovviamente – riguardano il posto dello stato di sicurezza nazionale nella
politica americana.
Nella
nostra era post-2016, l'intelligence e l'esercito sono perfettamente benvenuti
a operare apertamente, sfacciatamente, nel processo politico americano – questo perché il Partito Democratico
dà loro un ampio margine per farlo.
Democrazia
dello Stato Profondo.
Ora,
pensi che allo Stato profondo importi qualcosa del processo democratico?
Chiedilo
agli italiani e ai greci, agli iraniani e ai guatemaltechi, ai giapponesi, ai
sudcoreani e agli indonesiani, ai cileni e ai venezuelani e... e accidenti,
chiedilo alla maggior parte dell'umanità a questo punto. Come altri hanno
sottolineato fin dai tempi del Russia gate, ciò che gli spioni hanno fatto a
lungo all'estero ora si riversa sulla politica americana.
La
conseguenza ovvia è questa: dovremmo preoccuparci se i democratici e questi
alleati istituzionali lascerebbero che Trump vinca le elezioni solo in base al
conteggio dei voti?
Sono.
Per
quanto riguarda la terza delle istituzioni che si sono corrotte per la causa
del Partito Democratico, posso lasciare che i media tradizionali parlino per
sé?
A parte le pubblicazioni indipendenti come
quella che stai leggendo, l'intento dei media americani non è più quello di
informare il pubblico, ma di proteggere le istituzioni su cui pretendono di
riferire dallo sguardo del pubblico.
Trump
è "una minaccia per la democrazia americana", Harris il suo
salvatore: è un fallimento a questo punto.
Il New
York Times si è trasformato in una rievocazione del New York Times.
Il
Washington Post, sotto la proprietà di Jeff Bezos e di questo suo orribile
nuovo amministratore delegato, “Will Lewis”, non può gestire, e non sembra
tentare, nemmeno una rievocazione.
Non
sembro essere l'unico a sentirsi a disagio per la prospettiva del caos che
seguirà dopo la mezzanotte del 5 novembre.
Mercoledì.
I
numeri si sono distorti ancora di più quando il Postha chiesto ai democratici
della gente di Trump e alla gente di Trump dei democratici. In un sondaggio
pubblicato giovedì dall'Associated Press , il 70 per cento degli intervistati
si dice "ansioso e frustrato".
Unisciti
alla festa.
Io stesso non posso prendere sul serio nessuno
dei due candidati. Prendo sul serio l'idea che molte persone non prenderanno sul
serio il risultato e ne deriveranno un pasticcio.
E in
questo mi preoccupo di più dei democratici che ricorrono a comportamenti
corrotti di quanto non mi preoccupi dei repubblicani. Perché questo, potresti
chiedere.
Per
cominciare, non mi piace affatto l'odore di quell'articolo del Times citato in
cima a questa rubrica.
Riporta
troppo forte la scena del 2016, quando, da entrambe le parti delle elezioni, i
democratici e ogni sorta di ripugnanti "progressisti" hanno evocato
dal nulla una frenesia di russofobia da cui l'America deve ancora riprendersi.
“Steven
Lee Myers”, in precedenza dell'ufficio di Mosca del “Times”, è ora una sorta di
reporter di "disinformazione" e ha guidato il lavoro sul pezzo in
questione.
E
tutto è come è stato per quattro anni dopo la sconfitta di Clinton: nessun
brandello di reportage indipendente o di fonte in qualcosa sotto la sua firma.
Persone
dell'intelligence e altri funzionari anonimi nutrono questo tizio come un
allevatore di “foie gras” nutre le sue oche.
Questo
è tutto ciò che ottieni dal nostro “Stevie”. E non vedo nessuno che provvede
questa roba vergognosa a nome della campagna di Trump.
Ho
suggerito le mie conclusioni.
Ma il
6 gennaio, il 6 gennaio, il 6 gennaio!
Prima
di tutto, ciò che è accaduto il 6 gennaio non si eleva a "colpo di
stato" o "insurrezione".
Era una protesta, con molti elementi che
facevano pensare alla presenza di agenti provocatori. E in secondo luogo, mi sembra che ci
fosse molto da protestare a quel punto.
Subito
dopo c'è stata la collusione perfettamente leggibile degli autoritari liberali
per sopprimere il contenuto del computer portatile ampiamente incriminante di “Hunter
Biden” tre settimane prima del voto, fino al punto di censurare a tappeto il “New
York Post”, il più antico giornale d'America.
Se
questa non è stata un'interferenza elettorale aperta e chiusa, qualcuno dovrà
dirmi in cosa consiste.
Su un
terreno meno certo, ho letto di molti funzionari elettorali in molti stati, tra
cui la Pennsylvania, che certificano i risultati del 2020.
Ma un caso veramente convincente, ecco i
numeri, per questi risultati in stati come la Pennsylvania è difficile da
trovare.
Non
avete mai letto delle affermazioni di Trump secondo cui i risultati della
Pennsylvania sono stati truccati.
Si legge solo e sempre delle "false
affermazioni" o delle "affermazioni screditate" o delle
"affermazioni smentite" di Trump al punto che si inizia a pensare a”
Lady Macbeth” e a come protesta troppo, credo.
Ricordo,
in modo molto imperfetto, di aver visto una ricerca potenziale fatta da uno
scienziato informatico in una delle università di Filadelfia. Subito dopo
l'elezione, ha pubblicato una “serie di screen shot” sui social media, con
l'ora del secondo, che sembravano mostrare i risultati in un numero
significativo di distretti che cambiavano tutti in una volta e abbastanza da
dare a Biden una rapida vittoria in rimonta con un margine di poco più dell'1%.
Autentico
o un lavoro di put-up, questa ricerca? Credibile o non credibile?
Non mi sognerei mai di giudicarlo, ma non è
questo il mio punto.
Il mio punto è che non ci dovrebbe essere motivo di
dubitare di risultati come questi e, otto anni dopo, per come lo leggo, c'è
ancora.
Il
dubbio si ricrea, come avrete notato, come un organismo che si rigenera.
Arriviamo
quindi al rapporto del Times di martedì sul tentativo di frode elettorale nelle
contee di Lancaster e York, due aree popolose, ancora una volta, della
Pennsylvania.
L'articolo
di “Campbell Roberston” contiene praticamente tutto, a partire da un titolo in
cui Trump "semina dubbi".
Lui,
Trump, sta addirittura "utilizzando resoconti su registrazioni sospette di
elettori per presentare le elezioni come già imperfette".
Che
mascalzone. Che mascalzone. Che... tiranno fascista.
Sembra
che di recente siano pervenuti negli uffici delle autorità elettorali di
Lancaster e York migliaia di moduli di registrazione degli elettori e di
richieste di voto per posta falsi o comunque fraudolenti.
Per
quanto si può capire, alcuni funzionari di ogni contea hanno portato alla luce
queste "grandi partite" di documenti governativi falsificati. Dopodiché, altri funzionari in ogni
caso hanno soffocato questa scoperta come se stessero soffocando la questione
con un cuscino.
“Alice
Yoder”, commissaria elettorale di Lancaster, l'ha detto meglio, o comunque nel
modo più assurdo.ù "Il sistema ha funzionato", dice la Sig. ra Yoder.
"L'abbiamo scoperto".
Onestamente
ho dovuto leggere questa citazione più volte per credere che qualcuno potesse
dire una cosa del genere.
Vorrei
sapere alcune cose su questo caso che non ci sono state dette.
I
lotti di falsi "sono stati presentati da gruppi di ricerca fuori dallo
stato", riferisce “Robertson”, gruppi che rimangono non identificati.
Uno,
cosa sono i gruppi di sondaggio e cosa fanno per conto di chi?
Due,
cosa facevano questi gruppi nelle contee di Lancaster e York se non provenivano
dalla Pennsylvania?
Tre,
se non sono della Pennsylvania, cosa ci facevano con i moduli elettorali della
Pennsylvania che erano protettivi autentici?
Ancora
due domande.
Quarto,
perché i funzionari elettorali di queste due contee non fanno i nomi delle
organizzazioni colpevoli?
Questo
mi sembra molto preoccupante.
E
cinque, quali sono le affiliazioni di partito o comunque le preferenze di voto
dei funzionari che non identificheranno le organizzazioni incriminate e diranno
cose come "Il
sistema ha funzionato".
Non ci
sono motivi per trarre conclusioni di alcun tipo su questo punto, dato che non
sappiamo assolutamente nulla di queste persone, ma mi sono preso la briga di
cercare il curriculum della “Sig.ra Yoder”.
C'è un
po' di sociologo in ognuno di noi, ben o sottosviluppato a seconda dei casi.
I giornalisti spesso fanno uso delle loro doti
in questa linea.
Basandomi
sul mio, potrei ipotizzare che il curriculum della Sig.ra Yoder , dopo
un'attenta analisi, faccia molto pensare a un'elettrice di Kamala Harris, forse
addirittura a un'autoritaria liberale.
Potrebbe
essere perfettamente giusto, potrebbe essere completamente sbagliato.
Non
posso andare oltre le speculazioni più o meno oziose.
E non
è un dubbio più o meno ozioso mentre il “5 novembre” si avvicina.
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