Hanno sbagliato tutto.

 

Hanno sbagliato tutto.

 

 

Gli Esperti Occidentali Hanno

Sbagliato Tutto ma Non si Pentono.

Conoscenzealconfine.it – (29 Ottobre 2024) - Luciano Lago – ci dice:

 

Sappiamo che, nel campo della geopolitica non è facile fare previsioni ed avere una visione chiara dei processi di cambiamento che sono in corso nel mondo, tuttavia balza agli occhi la macroscopica incapacità degli analisti occidentali di saper prevedere ed interpretare la logica degli avvenimenti che si sono verificati negli ultimi anni a livello planetario.

 

Si può pensare che gli analisti e gli strateghi occidentali manchino di una esatta percezione della realtà e di conseguenza non riescano a interpretare i cambiamenti ciclici quando questi avvengono in forma troppo rapida, ma lo scollamento dalla realtà risulta talmente forte da fornire l’impressione che l’incapacità di questi esperti sia dovuta ad una deformazione della propaganda.

Non è possibile altra interpretazione quando si pensi a quanto questi presunti “esperti” hanno vaticinato a proposito della Russia che, secondo loro, sarebbe stata presto “schiacciata dalle sanzioni” dell’occidente, insieme a tutta una serie di restrizioni definite senza precedenti, che avrebbero messo la Russia sotto assedio, spingendola verso un assoluto isolamento e costringendola a cercare un accordo con le potenze occidentali che patrocinano l’Ucraina.

Queste erano le tesi che, allo scoppio del conflitto in Ucraina, circolavano sui media occidentali, oltre ad una somma di bugie come quelle relative al prossimo esaurimento delle munizioni e dei missili da parte dell’esercito russo, alla mancanza di chip, di pezzi da ricambio, di armi e di una cronica carenza di cibo e materiali di consumo dovuta alle sanzioni occidentali.

Oggi si può soltanto ridere sulla scemenza dei commentatori occidentali e sulla loro inclinazione a deformare la realtà.

La verità è quella che la storia procede in avanti e chi non è capace di interpretarla rimane indietro a farneticare le sue bugie nel penoso tentativo di aggrapparsi sugli specchi per giustificare le sue scemenze.

Sarebbe stato sufficiente fare una analisi seria e considerare come avrebbe potuto essere possibile isolare e schiacciare economicamente uno Stato che possiede un enorme patrimonio di risorse naturali, minerarie ed energetiche, e che dispone del territorio più vasto del mondo.

Senza considerare a livello militare, ci si chiede come avrebbe potuto l’Ucraina, se pur con il sostegno della Nato, mettere in sottomissione un paese che possiede il secondo arsenale nucleare più grande del mondo?

Sappiamo dai molti documenti filtrati che il piano degli Stati Uniti era in origine esattamente quello di infliggere una sconfitta strategica alla Russia, fare pressioni per un cambio di regime a Mosca e ottenere nel tempo uno smembramento del grande paese euroasiatico per prendere il controllo delle sue risorse.

 Un piano che non è fantasia ma risulta scritto nero su bianco sui documenti dei Think Tank statunitensi come la “Rand Corporation”, il più grande “pensatoio” USA collegato al Pentagono, oltre alle dichiarazioni di vari strateghi statunitensi da “Zbigniew Brzezinski” a “Paul Wolfowitz” negli anni precedenti.

 

In realtà quello che è accaduto, a seguito del conflitto in Ucraina, è stato un rafforzamento della Russia sia a livello militare che economico, certificato dal sorpasso del PIL russo sulla Germania e dal rafforzamento della posizione russa che ha ottenuto di allineare al proprio fianco le maggiori potenze economiche, energetiche e di popolazione come la Cina, l’India, il Brasile, il Sud Africa, l’Arabia Saudita, gli Emirati, l’Egitto, Iran ed Etiopia e altri 30 paesi che vogliono integrarsi nel gruppo dei “BRICS”, capitanato da Russia e Cina.

Questo scenario è risultato evidente nell’ultimo vertice dei “BRICS” a Kazan, in Russia, dove il presidente Putin è stato omaggiato dalle delegazioni di circa 35 paesi che rappresentano circa ma metà della popolazione mondiale.

 L’isolamento c’è stato ma è quello degli Stati Uniti e delle potenze anglosassoni a cui 3/4 del mondo ha voltato le spalle, nauseato dalle loro pretese “regole” e dal loro doppio standard, apparso evidente anche nel conflitto in Medio Oriente.

La sorprendente visita a Kazan dello stesso segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha colto di sorpresa quanti parlavano di un presidente Putin isolato e ha dato ancora maggiore legittimità e lustro all’immagine della Russia, sollevando rabbia e rancore a Kiev, a Bruxelles ed a Washington.

D’altra parte le parole di Guterres sono state inequivocabili: “non potevo mancare ad un consesso dove si riunisce mezzo mondo”.

In altre parole il cambiamento c’è stato ma à risultato opposto a quanto prevedevano gli screditati analisti occidentali e le sanzioni “schiaccianti” si sono rivelate un boomerang per chi la emesse, ovvero l’occidente a guida USA.

Tutto questo sconfessa coloro che avevano scommesso sulla sconfitta e sull’isolamento della Russia e si è creato uno scenario internazionale che offre nuove opportunità, non esattamente quelle che prevedevano in occidente, ma di sicuro offre possibili soluzioni alla risoluzione dei conflitti ed alla messa in mora degli egemoni al tramonto.

Gli esperti che hanno fatto quelle previsioni saranno in grado di capire la lezione? Difficile quando si è a libro paga delle centrali della propaganda.

Troveranno nuove favole da raccontare.

(Luciano Lago).

(controinformazione.info/gli-esperti-occidentali-hanno-sbagliato-tutto-ma-non-si-pentono/)

(claudiomartinotti.blogspot.com).

 

 

 

 

 

Lotta al sovranismo, perché Letta

ha sbagliato tutto. E perché Calenda no.

Uffingtonpost.it - Filippo Rossi – (1°agosto 2022) – ci dice:

 

Il primo avversario della destra estrema non può che essere il fronte liberale, popolare e riformista.

Domanda semplice, semplice:

come si ferma l’orda sovranista della destra estrema che si sta prendendo un Paese?

 Due risposte, una giusta e l’altra sbagliata.

 Iniziamo dalla sbagliata:

quella di Enrico Letta e di una sinistra italiana che ogni volta fa lo stesso errore, quello di aggrapparsi ossessivamente a un bipolarismo destra-sinistra che sa tanto di berlusconismo al tramonto.

 Tutte le sinistre possibili contro tutte le destre possibili, così da mettere benzina sul fuoco su una “guerra civile” voluta, cercata, trovata da Giorgia Meloni, così da rafforzare la destra populista facendola ritrovare al centro del sistema politico.

 A ben vendere l’errore di Letta viene da lontano, da quando allisciava con dolo il pelo al lupo sovranista per blindare quel bipolarismo che oggi gli si sta ritorcendo contro.

 Esaltare Giorgia Meloni come unica rappresentate di tutte le destre, incoronarla da sinistra, accreditarla come grande leader, è il complemento passato dell’atteggiamento presente:

 mettiamo tutte le sinistre insieme in nome di una presunta salvezza nazionale che certo non arriverebbe con un’alleanza di governo senza alcun minimo denominatore.

E poi c’è la risposta giusta, quella di Carlo Calenda e di tutti quelli che hanno capito che il primo avversario della destra estrema non può che essere il fronte liberale, popolare e riformista.

 In fondo è semplice:

la frontiera è lì, il corpo a corpo valoriale, la mischia dialettica.

È sulla frontiera che si combattere la battaglia del consenso non dalle comode retrovie di una sinistra estrema, protestataria, altrettanto populista.

Chi scrive lo aveva proposto già da tempo:

serve un Calenda anche a destra, per rompere il fronte, per portare in Europa la politica italiana;

serve anche qui, andando oltre questo bipolarismo utile solo alla conservazione di poteri costituiti, un movimento di italiani moderati che spezzi finalmente le catene con l’estremismo sovran populista.

Chi lo poteva fare non lo ha fatto, chi aveva la forza per farlo è stato fermo.

E chi ci ha provato sì è arreso dopo i primissimi ostacoli.

Non fa niente, così è andata.

E allora oggi che è il momento delle scelte va detto a pieni polmoni:

Carlo Calenda è stato l’unico che in questi anni ha avuto la forza e la caparbietà di costruire qualcosa di alternativo che possa rappresentare la casa di chi non vuole morire populista o amico dei populisti, la casa di chi sa che un liberale non può genuflettersi al sovranista di turno, di chi sa che un popolare non può fare il cagnolino da compagnia all’estremismo populista.

 Di chi sa che l’Italia non può essere subordinata ai voleri di Putin.

Queste elezioni non sono la fine, sono un inizio.

Comunque vadano.

Qualsiasi siano le alleanze che in questi giorni si decideranno, una cosa è certa: hanno sancito l’inizio dello smottamento del bipolarismo italiano.

A ben vedere, la furia verso il voto è stata voluta proprio per anticipare questo smottamento.

E cercare di evitarlo.

E arriverà al giorno in cui, finalmente, un liberale, un popolare, potrà dialogare con i socialdemocratici senza essere tacciato di tradimento.

Con chi governano oggi i liberali in Germania?

E i gollisti francesi chi hanno votato? Macron o la Le Pen?

E la Merkel con chi ha governato per lunghissimi quindici anni?

Ecco, la normalità di una politica sana dovrebbe essere questa, non può che essere questa.

E per farlo serve spezzare i fronti, non ricompattarli come fanno i difensori di un bipolarismo che ha incancrenito l’Italia.

 E la politica italiana.

 

 

 

 

Prefazione di Sergio Rossi a

 «Il fallimento della moneta»

di Enrico Grazzini.

Fazi Editore.it – Blog di Fazi Editore – Sergio Rossi – (10 Giugno 2023) – ci dice:

Questo volume analizza in modo chiaro, brillante e approfondito diversi problemi di carattere macroeconomico legati all’emissione monetaria da parte del sistema bancario nel mondo contemporaneo.

 L’autore spiega in un linguaggio comprensibile a qualsiasi tipologia di lettori le origini monetarie e strutturali delle crisi finanziarie, come quella scoppiata nel 2008 a livello globale, e offre anche delle soluzioni nell’interesse dell’insieme della collettività.

 L’obiettivo è di trasformare gli istituti bancari da creatori di moneta-debito a sostenitori delle attività economiche che soddisfino i bisogni di tutti i portatori di interesse nel sistema economico, e non soltanto dei soggetti che si trovano al vertice della piramide sociale.

L’emissione monetaria associata alla concessione di credito da parte delle banche è in realtà un fattore di fragilità e di crisi per l’insieme del sistema economico nella misura in cui le istituzioni bancarie abusano della loro capacità di emettere moneta per aprire delle linee di credito destinate a svolgere delle transazioni finanziarie che non fanno aumentare il reddito nazionale:

 in tal modo, aumentano i debiti privati nell’insieme dell’economia senza che si produca il reddito necessario per rimborsare questi debiti.

Fintanto che la finanza di mercato genera i rendimenti attesi dalle principali istituzioni finanziarie (tra cui si trovano soprattutto le banche di importanza sistemica, ossia quelle “trop­po grandi per fallire”), il grande casinò della finanza globale permette agli azionisti di queste istituzioni di arricchirsi a discapito del bene comune.

 Quando queste attività di carattere speculativo si dimostrano fallimentari, la crisi finanziaria che ne scaturisce può colpire (come accade sempre più frequentemente) soprattutto le persone meno abbienti, che non hanno alcuna colpa di tutto ciò ma che ne subiscono, spesso drammaticamente, gli effetti negativi sul piano economico – come osservato nella crisi dei mutui sub­prime scoppiata negli Stati Uniti verso la fine del 2006.

 

Ripercorrendo la storia economica dagli anni Settanta in poi, Enrico Grazzini mette in luce vari elementi che convergono per spiegare il ruolo importante della finanza di mercato e delle strategie di banche e imprese nella formazione di bolle creditizie.

Quando la bolla scoppia, si creano degli effetti a catena che trascinano rapidamente verso il basso tutti i soggetti economici, coinvolgendo anche la finanza pubblica in una spirale dannosa anche per la coesione sociale, oltre che per la stabilità e lo sviluppo del sistema economico.

 I piani di salvataggio che lo Stato deve allora attuare per evitare una implosione del sistema bancario e finanziario inducono poi la finanza pubblica a dover adottare delle misure di risparmio, riducendo i servizi e le prestazioni erogate dallo Stato a tutta la popolazione.

Ciò peggiora la situazione economica di molte persone, soprattutto di quelle meno abbienti i cui interessi sono poco o nulla rappresentati sul piano politico.

 

Questo volume offre una analisi molto accurata della natura della moneta bancaria e del meccanismo dell’emissione monetaria nell’economia privata da parte delle banche, le quali approfittano del loro privilegio di emettere moneta dal nulla a discapito dell’insieme della società e anche dell’ambiente sul piano globale.

L’analisi di Enrico Grazzini chiarisce in modo incontrovertibile la necessità di un cambiamento radicale nell’emissione della moneta allo scopo di rendere il sistema monetario democratico e favorevole all’ambiente, oltre che per soddisfare i bisogni della popolazione nell’interesse generale, al fine di garantire una maggiore coesione sociale a vantaggio di tutti i portatori di interesse nell’economia e nella società, sia sul piano nazionale sia a livello globale.

Ricco di dati e informazioni statistiche, questo libro propone anche delle soluzioni per quanto riguarda l’emissione di monete digitali da parte delle banche centrali, al fine di ridurre l’instabilità finanziaria e di rendere l’emissione monetaria un bene comune la cui gestione deve essere attribuita in maniera democratica alla società civile.

L’autore ha svolto un lavoro encomiabile elaborando questo saggio.

Osiamo sperare che sia letto anche da chi ne dovrà trarre ispirazione per proporre o effettuare delle scelte, siano esse di carattere privato o pubblico, prima della prossima crisi finanziaria globale.

Il tempo stringe ed è quindi urgente agire rapidamente.

Bisogna emettere da subito una moneta pubblica libera da debito.

(Sergio Rossi)

 

 

La moneta bancaria (creata dal nulla) è la causa

principale delle crisi del debito e delle crisi finanziarie.

Economiaepolitica.it - Enrico Grazzini – (2 Settembre 2024) – ci dice:

 

Esistono tre tipi fondamentali di moneta: la moneta bancaria, creata dalle banche commerciali; le monete metalliche e le banconote, moneta legale; e la moneta riserva delle banche commerciali utilizzata per i pagamenti interbancari.

La banca centrale crea moneta dal nulla (moneta fiat) moneta di riserva solo ed esclusivamente per le banche commerciali e queste ultime creano moneta dal nulla (moneta bancaria) solo e esclusivamente per l’economia reale e finanziaria, ovvero per le imprese, gli individui e gli enti pubblici.

 I due circuiti – quello di banca centrale e quello delle banche commerciali – sono separati ma collegati.

 

Solo le banche commerciali hanno il privilegio di avere un conto corrente presso la banca centrale e di ottenere moneta legale di prima emissione: il pubblico – cittadini/e, imprese, enti pubblici – non ha accesso diretto alla moneta di banca centrale e alla moneta legale (moneta sicura perché coperta dallo Stato).

Circa l’80-90% della moneta che circola nell’economia reale è moneta bancaria.

 Il resto sono (oltre che le monete spicciole per le piccole spese) banconote emesse dalla banca centrale:

tuttavia per avere le banconote di moneta centrale occorre avere prima un conto bancario.

 Infatti la banca centrale non emette banconote direttamente per il pubblico. Quindi tutte le monete che circolano nell’economia reale e nell’economia finanziaria hanno in qualche modo origine solo ed esclusivamente nel sistema bancario.

La banca commerciale crea “moneta bancaria dal nulla” quando concede un credito:

 la moneta creata dalla banca è moneta scritturale, ovvero la banca segna all’attivo il credito che il creditore dovrà restituire con l’interesse e segna al passivo il deposito bancario creato per il cliente.

(In definitiva la banca può soddisfare le richieste di credito effettuate dal cliente

solo creando da subito un suo attivo bancario da dare al cliente con moneta creata dal nulla! N.D.R.)

Le due caratteristiche fondamentali della moneta bancaria in regime privatistico sono che

1) essa è emessa come moneta-credito e quindi entra sempre nell’economia come moneta-debito;

2) e che è money-for profit.

 La moneta bancaria corrisponde sempre a un debito che deve essere ripagato con interesse ed è emessa sempre per accumulare altra moneta, cioè per un profitto monetario.

Le banche commerciali hanno l’autorizzazione da parte dello Stato a convertire la loro moneta privata – i depositi bancari derivati da un contratto privato – in moneta legale, in banconote.

Così la moneta bancaria diventa moneta legale, moneta di Stato.

 La differenza tra la moneta bancaria (deposito bancario) e le banconote è che sulle prime si paga un interesse mentre sulle banconote non si paga alcun interesse.

Dagli anni 80 in poi, dopo la fine di Bretton Woods e poi con gli accordi di Maastricht, è stata decisa politicamente la liberalizzazione del sistema bancario:

 in Europa le banche pubbliche sono state per la quasi totalità privatizzate e le banche commerciali operano in regime competitivo per il massimo profitto e il massimo rendimento azionario per gli azionisti, come qualsiasi altra azienda privata.

Questo ha comportato la completa privatizzazione dell’emissione monetaria per l’economia.

Dagli anni 80 in poi, dopo la fine di Bretton Woods e poi con gli accordi di Maastricht, le banche centrali sono gradualmente diventate “indipendenti”: fissano in autonomia il tasso di interesse, non dipendono più dal governo e dal Ministero del Tesoro e non sono tenute a coordinarsi con le politiche fiscali condotte dal governo. Inoltre, di fatto o di diritto, è stata proibita la “monetizzazione” dei debiti pubblici, cioè l’acquisto dei titoli pubblici direttamente dalla banca centrale nazionale sul mercato primario con emissione di nuova moneta.

Così è stata sostanzialmente eliminata l’emissione nell’economia reale di moneta pubblica – ovvero di moneta da non restituire con interesse al settore bancario – e il rendimento sul debito pubblico è deciso principalmente dai mercati.

In pratica, con la fine degli accordi di Bretton Woods, gli Stati hanno ceduto alle banche commerciali la gestione del sistema monetario, almeno per quanto riguarda la moneta che circola nell’economia reale e finanziaria.

Le banche private autorizzate a creare moneta operano come tutte le altre aziende private in regime di competizione:

devono dunque fare il maggiore numero di profitti nel più breve tempo possibile altrimenti vengono mangiate o spariscono dal mercato.

Non a caso i fenomeni di concentrazione e di gigantismo sono molto marcati nel settore bancario.

La banca commerciale ricava una rendita da signoraggio per la creazione della moneta dal nulla, e questa rendita grava sull’economia.

Infatti la moneta bancaria è essenzialmente moneta-bit, ha un costo tendenziale pari a zero, può dunque essere creata all’infinito e genera un reddito molto superiore al suo costo.

Oltre che dal signoraggio, le banche ottengono dei ricavi dalle loro altre attività: gestione del sistema dei pagamenti, selezione del merito di credito dei richiedenti prestiti, commissioni, trading, ecc.

In generale i crediti concessi dalle banche con moneta creata dal nulla (attivo bancario esentasse) aumentano per soddisfare la richiesta crescente di liquidità da parte delle aziende, delle famiglie, degli enti pubblici e del settore finanziario.

Ma, dal momento che la moneta bancaria – ovvero la moneta-debito – viene a sua volta prestata, e quindi diventa debito su debito, e viene prestata anche e soprattutto al settore finanziario – che opera prevalentemente a leva, ovvero con debito –, anche a causa degli interessi composti, il debito nell’economia cresce normalmente in progressione geometrica.

 

Il debito complessivo non solo aumenta in progressione geometrica ma cresce anche in misura tale che non può essere ripagato dal reddito derivato alla produzione reale.

In generale l’economia reale tende infatti a crescere in misura più graduale rispetto ai debiti, come mostra un grafico.

Il gap tende a allargarsi nel tempo. La moneta bancaria genera dunque debiti che per loro natura non possono essere ripagati, e quindi la moneta bancaria genera crisi.

La moneta-debito tende a crescere più dell’economia perché il core-business delle banche è creare moneta e quindi in un regime competitivo si afferma la propensione a creare moneta in eccesso nel tentativo di fare più profitti possibile (soprattutto nei periodi di boom e di euforia).

Ne deriva che in un regime di concorrenza per il massimo profitto la creazione della moneta dal nulla tende spontaneamente a essere superiore alle necessità e alla crescita dell’economia reale, e a essere inflazionata.

 La possibilità delle banche commerciali di creare moneta dal nulla (utile bancario istantaneo) porta alla tendenziale sovrapproduzione di moneta bancaria non accompagnata dalla produzione di valori reali.

 

Il sistema bancario nei periodi di boom tende a creare moneta in eccesso non solo per l’economia produttiva ma soprattutto per la finanza e il settore immobiliare: questi sono infatti i settori che dal punto di vista della singola azienda-banca sono i più profittevoli nel breve e medio periodo.

Invece gli investimenti produttivi offrono margini incerti e solo nel lungo e medio periodo.

Le banche commerciali spinte dalla esasperata ricerca competitiva del profitto a breve termine sono portate tendenzialmente a allocare molto più credito nei settori non produttivi dell’economia, e così inevitabilmente gonfiano i mercati finanziari e immobiliari.

Nei mercati finanziari il rendimento potenziale è commisurato al rischio:

 i maggiori rendimenti si hanno quando i rischi di perdita sono maggiori.

Nella competizione per il massimo profitto le banche tendono a cercare rendimenti sempre più elevati correndo sempre maggiori rischi, e così provocano crisi.

Il settore finanziario può creare titoli all’infinito, ovvero senza corrispettivo nell’economia reale, grazie ai titoli derivati.

 Quindi all’eccesso di moneta corrisponde un eccesso di titoli e all’eccesso di titoli corrisponde un eccesso di moneta-debito:

nella finanza la moneta debito si trasforma facilmente in moneta-scommessa.

I derivati sono essi stessi una forma di moneta-scommessa, ovvero di capitale fittizio, di moneta spuria.

Non è tanto e solo l’aumento del credito (tramite attivo bancario istantaneo) – e quindi del debito – a provocare le crisi.

 Il problema è che il credito viene allocato soprattutto e in maniera crescente nella finanza.

 Da qui il fenomeno della finanziarizzazione.

I crediti bancari (creati con attivo bancario) attualmente vengono per gran parte impiegati per scopi speculativi, ovvero per finanziare passaggi di proprietà di titoli e di immobili che esistono già, e che vengono trasferiti da un proprietario all’altro senza creazione di valore reale.

 

Dalla metà degli anni ’80 in poi – in coincidenza con la deregulation e la fine dei controlli amministrativi nel settore bancario – è decollato il mercato dei mutui immobiliari.

 In pratica gran parte dei finanziamenti bancari (con attivo bancario creato dal nulla) serve a trasferire la proprietà di beni già esistenti.

Questo fenomeno è facilitato dal fatto che la singola banca considera le proprietà già esistenti come valido collaterale, ovvero come garanzia per il credito erogato. Si comprano case già costruite per rivenderle a maggiore prezzo; si comprano titoli per rivenderli a prezzo maggiorato.

Per esempio le banche finanziano le scalate a società che, una volta acquisite, vengono fatte a pezzi per “estrarre valore”, ossia vengono rivendute con possibili plusvalenze per i finanzieri.

 Ma la speculazione non dà valore aggiunto all’economia reale.

 Il gioco speculativo si basa sul debito e ha l’effetto di aumentare i prezzi degli asset immobiliari e finanziari.

Così crescono le bolle finanziarie e immobiliari.

 

L’aumento dei prezzi dei titoli e degli immobili attira nuovi investimenti e provoca ulteriori aumenti dei prezzi in una crescita a spirale.

 Le plusvalenze e gli interessi guadagnati dalla finanza tendono infatti a essere reinvestiti in gran parte nella finanza stessa (certamente non sono per la maggiore parte impiegati in nuovi investimenti produttivi o in nuovi consumi) e così il settore finanziario si gonfia in progressione geometrica.

Quando improvvisamente si scopre che alcune classi di titoli sono fortemente sopravvalutate a causa della speculazione allora le crisi precipitano:

allora la moneta-debito e la moneta-scommessa investita in quei titoli non può più essere onorata.

Per tentare di pagare i debiti le società finanziarie e le banche sono costrette a smobilizzare subito i loro titoli svendendoli e provocandone una brusca diminuzione di valore.

Crolla la lunga catena dei debiti e crollano i titoli corrispondenti.

Per bilanciare le perdite, le banche sono costrette a chiedere l’immediato rientro dai debiti e a contrarre il credito:

 ne risulta che la moneta scompare improvvisamente nell’economia reale e in quella finanziaria, e che per mancanza di liquidità e di potere d’acquisto l’attività produttiva viene congelata.

Il difetto genetico della privatizzazione del sistema monetario – ovvero della moneta bancaria for profit – è che è strutturalmente pro-ciclica:

viene ritirata dall’economia reale proprio quando ce ne sarebbe più bisogno, semplicemente perché nella crisi scompaiono le prospettive di profitto.

Le recessioni derivano dal fatto che in generale e per sua natura la moneta bancaria scompare nell’economia reale quando i debiti vengono saldati.

 Il paradosso della moneta-debito è che se tutti i debiti venissero saldati l’economia crollerebbe per totale mancanza di liquidità.

 Questo è un difetto genetico della moneta-debito:

la moneta appare e scompare nell’economia in coincidenza con i cicli creditizi e finanziari invece di circolare sempre come mezzo di pagamento e garantire continuità alle attività produttive.

Nelle crisi deve intervenire la banca centrale a fornire liquidità al sistema bancario con l’immissione di grandi quantità di moneta di banca centrale creata dal nulla.

 Ma, come abbiamo visto, la moneta di banca centrale non entra nell’economia reale.

Quindi le banche centrali possono salvare le banche commerciali dalla crisi ma non l’economia reale.

Nell’economia reale si verifica invece contemporaneamente una contrazione della liquidità:

i debitori cercano di sdebitarsi e così fanno sparire la moneta dal circuito dell’economia produttiva.

Il congelamento del credito comporta il blocco della produzione e questo comporta la riduzione dei consumi e degli investimenti.

A quel punto si innesca la spirale della crisi nell’economia reale e questa spirale può essere fermata solo con l’immissione di nuova moneta pubblica (spesa pubblica) per finanziare gli investimenti e i consumi.

 

Da questa analisi risulta con evidenza che la moneta bancaria – ovvero la moneta-credito (creata dal nulla) emessa per profitto, che diventa subito moneta-debito e poi, con la finanza, anche moneta-scommessa – è geneticamente e strutturalmente il principale fattore delle crisi del debito e delle crisi finanziarie e recessive che scuotono ciclicamente e con violenza il sistema economico.

Si dimostra che la privatizzazione del sistema monetario non fa bene all’economia e alla società.

Da qui la necessità che per superare le crisi lo Stato si riappropri della sovranità monetaria:

 lo Stato dovrebbe emettere moneta pubblica, per esempio grazie alla monetizzazione dei titoli di debito pubblico sul mercato primario da parte della banca centrale.

La monetizzazione del debito pubblico era comune nei Trenta Gloriosi (1945- 1975) ovvero nel periodo di maggiore sviluppo del capitalismo e nel periodo in cui le crisi bancarie erano sostanzialmente inesistenti o comunque limitate ai singoli istituti.

La moneta pubblica può essere spesa per investimenti pubblici e, grazie al moltiplicatore keynesiano, ha effetti benefici su tutta l’economia.

 La moneta pubblica non è moneta-debito, non deve essere restituita e non genera interessi, rimane sempre nel circuito dell’economia reale, non viene ritirata come debito e dunque non genera crisi di liquidità.

Il sistema monetario è considerato sul piano scientifico un bene cosiddetto “pubblico” – ovvero è un bene non esclusivo e “non rivale” (infatti se è usato contemporaneamente da molti non si consuma ma accresce il suo valore) – e quindi andrebbe trattato come tale.

In quanto bene pubblico, per funzionare in maniera efficiente e equilibrata, il sistema monetario non dovrebbe essere completamente privatizzato e essere gestito esclusivamente dai privati.

(lla moneta creata dal nulla è un bene pubblico e quindi non è un bene privato)

Per evitare la crescita insostenibile dei debiti e le conseguenti violenti crisi finanziarie occorrerebbe separare la creazione di moneta dal nulla (bene pubblico) dal credito (attività privata o pubblica).

Le banche private tendenzialmente non dovrebbero creare moneta dal nulla perché creano un attivo ossia moneta-debito, perché nella ricerca esasperata del profitto sono portate inevitabilmente a crearne in eccesso, e quindi a generare speculazione e crisi.

 Le banche alla ricerca del profitto sono portate a allocare moneta prioritariamente nei settori improduttivi, nella finanza fine a sé stessa e nell’immobiliare.

 Le riforme del sistema monetario e bancario dovrebbero dunque tendere a abolire o a diminuire drasticamente la creazione di moneta bancaria dal nulla.

 

In linea di principio lo Stato attraverso la sua banca centrale dovrebbe creare moneta pubblica, ovvero moneta debt-free e no-profit .

Sempre in linea di principio, le banche, sia private che pubbliche, dovrebbero invece operare non come creatrici di moneta dal nulla ma come intermediari tra risparmio e investimenti (narrow banking).

 

Le due funzioni andrebbero distinte.

 L’emissione monetaria e il sistema dei pagamenti (beni pubblici) andrebbero gestiti in ambito pubblico, mentre il credito e la finanza sono ambiti privati. Questa è anche l’opinione di alcuni economisti, come “Martin Wolf”, capo editorialista del Financial Times.

 “Il nostro sistema finanziario è così instabile perché lo Stato prima gli ha permesso di creare dal nulla quasi tutta la moneta nell’economia e poi perché è stato costretto a garantirlo mentre svolgeva quella funzione.

 Si tratta di un buco enorme nel cuore delle nostre economie di mercato.

Si potrebbe chiudere separando l’offerta di moneta, che è propriamente una funzione dello Stato, dall’offerta di finanziamenti, una funzione del settore privato. Questo non accadrà ora.

Ma occorre ricordare questa possibilità.

 Quando arriverà la prossima crisi – e sicuramente arriverà – dobbiamo essere pronti.”.

Una alternativa a questa tesi è che le banche dovrebbero eventualmente essere autorizzate a creare moneta dal nulla solo in vista del potenziamento delle attività produttive e non per attività speculative e immobiliari.

 Se le banche non potessero più creare moneta dal nulla e a costo zero da impiegare nella finanza si eviterebbe il gonfiamento dei debiti e della finanza autoreferenziale, e le crisi finanziarie e economiche sarebbero fortemente limitate se non completamente eliminate.

(Ma chi ha autorizzato le banche a crearsi un attivo bancario tramite la creazione dal nulla della moneta bancaria?  N.D.R).

 

 

 

 

Elenco dei Prodotti

Israeliani da Boicottare.

Conoscenzealconfine.it – (31 Ottobre 2024) - toba60.com - ci dice:

 

Israele è uno stato creato a tavolino per difendere gli interessi di pochi e per accontentare i desideri di pochi pazzi sionisti.

 

Con la complicità dei potenti (ONU, USA e le grandi famiglie sioniste oltre che altri criminali) si sono accaparrati terreni palestinesi ammazzando le popolazioni locali… quello che sta accadendo è uno scempio e un genocidio ma ovviamente il popolo italiano, purtroppo oramai atrofizzato mentalmente, non vede più niente chiaramente.

Basterebbe leggere qualche libro in più e avere un po’ di senso critico invece di ammorbarsi con le cazzate propinate in TV ma pare non sia più possibile. All’italiano piace la schiavitù e l’ignoranza… è così dall’era dei tempi.

Beata ignoranza…

Di fronte al dramma dei palestinesi, non possiamo fare gran cosa, oltre a trasmettere le informazioni che ci giungono.

Oltre a ciò, abbiamo un’arma, il boicottaggio.

Infatti numerose imprese, israeliane e no, sostengono la politica sionista d’occupazione.

Ecco un elenco, a voi di fare il resto…

Fra i prodotti israeliani: Carmel (frutta e verdura) – Jaffa (frutta e verdura) – Kedem (avocadi) – Coral (ciliege) – Top (frutta e verdura) – Beigel (biscotti aperitivi) – Hasat (agrumi) – Sabra (pasti completi) – Osem (minestre, snacks, biscotti, pasti completi preparati) – Dagir (conserve di pesci) – Holyland (miele, erbe) – Amba (conserve) – Green Valley (vino) – Tivall (prodotti vegetariani) – Agrofresh (cetrioli) – Jordan Valley (datteri) – Dana (pomodori ciliege) – Epilady (apparecchi di depilazione) – Ahava (cosmetici del mare morto).

 

Il codice barra sulla maggior parte prodotti israeliani comincia con: 729.

 I prodotti delle imprese che sostengono lo Stato di Israele (americane o europee):

COCA-COLA – Marche del gruppo: Aquarius, Cherry Coke, Fanta, Nestea, Sprite, Minute Maid, Tropical. Quest’impresa sostiene lo Stato di Israele dal 1966.

DANONE – Marche del gruppo: Arvie, Badoit, Belin, Blédina, Phosphatine, Chipster, Evian, Galbani, Gervais, Heudebert, Lu, Taillefine, Volvic. Danone ha appena investito nel Golan, territorio siriano occupato dal 1967 da Israele.

NESTLÉ – Marche del gruppo: Aquarel, Cheerios, Crunch, Frigor, Friskies, Galak, Golden Grahams, Kit Kat, Maggi, Mousline, Nescafé, Ricoré, Quality Street, Vittel, Perrier, Buitoni. La società svizzera possiede il 50,1% dei capitali della catena alimentare Osem israeliana. La ditta è accusata dagli anni 50 di distruggere l’economia e la salute dei popoli del terzo mondo, in particolare con l’imposizione dei suoi latti in polvere per bambini in Africa, in Asia ed in America latina.

INTEL – questa grande impresa produce la maggior parte dei chip PENTIUM 4 utilizzati dagli elaboratori PC nella sua fabbrica di Kyriat Gat, installato nel sito di Iraq Al-Manshiya, un villaggio palestinese raso al suolo dopo il suo sgombro nel 1949 da parte dei soldati egiziani. 2.000 abitanti furono cacciati della loro terra, nonostante un impegno scritto dei sionisti, sorvegliato dalle Nazioni Unite, di non toccare la popolazione. Una campagna dei loro eredi agli USA nel 2003 ha indotto INTEL a sospendere un progetto d’investimento di 2 miliardi di dollari per un ampliamento della fabbrica Fab 18 di Kyriat Gat.

L’Oréal – Marche del gruppo: Biotherm, Cacharel, Giorgio Armani Parfums, Lancôme, Vichy, Roche-Posay, Garnier, Helena Rubinstein, Gemey-Maybelline, Jean-Louis David Shampooings, Le Club des créateurs de beauté (vendita di prodotti cosmetici per corrispondenza), Redken 5th Avenue, Ralph Lauren profumi, Ushuaïa.

L’Oréal ha anche investito milioni creando un’unità di produzione a Migdal Haemeck, a tal punto che il congresso ebreo americano ha espresso la sua soddisfazione nel vedere L’Oréal “diventare un amico caloroso dello Stato di Israele”.

ESTÉE LAUDER – Marche del gruppo: Aramis, Clinique, La Mer, DKNY, Tommy Hilfiger. Oltre ai suoi investimenti, il direttore è il presidente di una delle organizzazioni più potenti sionistes negli USA, il Fondo Nazionale Ebreo.

DELTA GALIL – quest’impresa israeliana è specializzata nel subappalto di prodotti tessili in particolare in quello degli indumenti intimi. Numerosi indumenti intimi di marchi stranieri provengono così direttamente dalle fabbriche di delta Galil. È il caso di Marks & Spencers, Carrefour (Tex), Auchan, Gap, Hugo Boss, Playtex, Calvin Klein, Victoria’s Secret, DKNY, Ralph Lauren.

LEVI STRAUSS JEANS E CELIO (depositi specializzati negli abiti per uomini). Quest’imprese finanziano le nuove colonie in Palestina ma anche le scuole degli estremisti religiosi nel mondo.

ACCORHOTEL (abiti, scarpe, calzini) – come il suo omologo Ronald Lauder, il Presidente di Timberland Jeffrey Swartz è un membro attivo della lobby sioniste US. Ha incoraggiato la Comunità ebrea US a trasferirsi in Israele ma anche inviato soldati israeliani per dirigere la propaganda pro-israeliana negli USA.

DISNEYLAND – l’impresa Disney non ha nulla di idilliaco e contribuisce, con il suo sostegno ad Israele, a seminare la morte in Palestina. Approva così tacitamente l’occupazione illegale di Gerusalemme-Est facendo di Gerusalemme in occasione di un’esposizione al centro Epcot in Florida la capitale di Israele, ciò in violazione delle risoluzioni internazionali dell’ONU.

NOKIA – il gigante finlandese della telefonia commercia attivamente con lo Stato di Israele.

 In un’intervista al Gerusalemme Post, il direttore del gruppo dichiarava: …che Israele faceva parte delle priorità dell’impresa. Un centro di ricerca Nokia è così nato in Israele.

MC DONALD’S – impresa emblematica dell’imperialismo culturale US, la celebre catena di ristoranti fast food porta un sostegno non trascurabile allo Stato israeliano. McDonald’s dispone di 80 ristoranti in Israele e vi impiega quasi 3000 dipendenti. Proibisce al suo personale di parlare arabo. Agli USA, l’impresa appare fra i partner dell’organizzazione sionista “Jewish Community” con sede a Chicago. Quest’organizzazione lavora infatti per il mantenimento dell’aiuto militare, economico e diplomatico fornito dagli USA ad Israele.

CATERPILLAR (attrezzature per costruzioni ma anche, abiti, scarpe) – un’ampia campagna deve essere condotta per denunciare la partecipazione criminale di Caterpillar alle distruzioni delle case in Palestina con i suoi bulldozer giganti. È con un Caterpillar che la pacifista americana ebrea Rachel Corrie è stata uccisa da un soldato israeliano nel 2003.

La catena alberghiera ACCORHOTEL (Etap, Ibis, Mercure, Novotel, Sofitel) – questa catena ha molti hotel in Israele, e recentemente, essa ha aperto una succursale nei territori siriani occupati, il Golan.

Le catene alimentari presenti nelle colonie israeliane: Domino Pizza, Pizza Hut, Häagen Daaz, Burger King.

Altri prodotti: Sigarette Morris (di cui Marlboro), prodotti Kimberly-Clarck (Kleenex, Kotex, Huggies), SanDisk (informatica), Toys RUs (giocattoli).

(toba60.com)

(inminds.co.uk)

(toba60.com/elenco-dei-prodotti-israeliani-da-boicottare/).

 

 

 

 

La Commissione Europea al

Festival del Porno di Berlino…

No, Non è uno Scherzo…

Conoscenzealconfine.it – (30 Ottobre 2024) – Redazione – Liberoquotidiano.it – ci dice:

In rappresentanza dell’Ue, “Eleonora Esposito” supervisiona l’applicazione del Digital Services Act (DSA) sulle piattaforme online.

“Per la prima volta in assoluto la Commissione europea parteciperà ufficialmente a un evento nell’ambito dell’industria per adulti – è l’annuncio ufficiale”.

“Il Pornfilmfestival Berlin (PFFB) è orgoglioso di annunciare che Eleonora Esposito, Case-handler Officer presso la Direzione generale per le reti di comunicazione, i contenuti e la tecnologia (DG CONNECT) della Commissione europea, si unirà all’evento”.

Indignazione è stata manifestata da molti.

 Fratelli d’Italia ha deciso di presentare un’interrogazione.

“La Commissione europea – si chiedono i firmatari “Paolo Inselvini,” Elena Donazzan” e gli eurodeputati di FdI-ECR – ha verificato a cosa si facesse riferimento con ‘per tutte le età’ all’interno della ‘mission’ del Porn Film Festival di Berlino?

Come si concilia la loro partecipazione con il dovere della Commissione di promuovere la protezione dei minori dell’Ue?

Come è giunta la Commissione europea a questa scelta? “.

 

Per loro, come per altri, “non possiamo accettare che fondi pubblici o il prestigio delle Istituzioni possano essere associati alla promozione di contenuti pornografici. Per questo – è la conclusione – abbiamo chiesto chiarimenti e andremo fino in fondo alla questione, specie perché sappiamo le gravi conseguenze che tali contenuti possono recare ai giovani e ai minori”.

Ma sdegno è stato denunciato anche dalle femministe.

La piattaforma portoghese per i diritti delle donne portoghesi ha addirittura inviato una lettera alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

 “Invitiamo fortemente la Commissione Europea a riconsiderare la sua partecipazione al Porn film festival di Berlino e a prendere le distanze da future collaborazioni con l’industria della pornografia – si legge nella missiva.

 Ci aspettiamo che l’UE dia l’esempio nella difesa della dignità e dei diritti delle donne piuttosto che legittimare un’industria intrinsecamente sfruttatrice.

Ci auguriamo che la Commissione adotti misure immediate per ritirarsi da questo evento e riaffermare il proprio impegno a eliminare ogni forma di violenza contro donne e ragazze”.

(liberoquotidiano.it/news/europa/40726464/commissione-ue-festival-porno-berlino-ira-fdi-inaccettabile.html)

 

 

 

 

 

Riecco i Diktat di Lagarde: Ora la BCE

Incita i Governi ad Aumentare

le Tasse e Tagliare Fondi.

Conoscenzealconfine.it –( 28 Ottobre 2024) - Valerio Malvezzi – ci dice:

 

La Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi di interesse sui depositi al 3,25%, con un taglio di un quarto di punto, adottando ancora una volta un approccio cauto e progressivo.

Si prevede che seguiranno ulteriori riduzioni fino all’autunno del 2025 per un totale di 125 punti base.

Durante una conferenza stampa Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea, ha confermato l’unanimità nella decisione, evidenziando la dipendenza della decisione dai dati economici e la continua incertezza sulle prossime mosse della Banca Centrale Europea.

 Nonostante un rallentamento economico evidente, con la Germania in difficoltà, la Lagarde avrebbe escluso una recessione imminente, guarda un po’, prevedendo un atterraggio morbido per l’economia dell’eurozona.

Cioè, sostanzialmente, chi è ricco non si rende conto che chi è povero sta male. Tuttavia il quadro resta incerto, con l’inflazione sotto controllo ma con preoccupazioni legate alla “crisi climatica”, guarda un po’ di che cosa si preoccupano, di rischi geopolitici, di possibili barriere commerciali, in particolare sono preoccupati del fatto che Donald Trump possa tornare alla Casa Bianca.

 Infatti la Banca Centrale Europea ha esortato i governi a perseguire politiche di bilancio più rigide, che vuol dire ridurre il debito, che vuol dire più tasse e vuol dire meno soldi alle famiglie e vuol dire meno soldi alle imprese e vuol dire più povertà.

 

Lei dice che questa è la stabilità economica, la loro… aggiungo io.

Un compito che richiederà, però, quel coraggio che dovrebbe, secondo la BCE, mancare.

E va bene.

È evidente che le decisioni della BCE siano arrivate in ritardo, in modo insufficiente, lasciando l’economia europea impantanata in una spirale di incertezza.

 Insomma, da anni assistiamo allo stesso copione.

Previsioni che non si realizzano, mentre il compito di una banca centrale dovrebbe essere quella di creare le condizioni perché esse accadano.

Forse è il momento di chiedersi se davvero la Banca Centrale Europea stia facendo ciò che serve per guidare l’economia verso una crescita stabile o se invece stia ripetendo continuamente gli stessi errori che portano a nuove crisi.

La domanda vera non è se la banca centrale europea le capisca queste cose, la domanda vera è, ma la Banca Centrale Europea, così come è concepita, le può fare?

 Assolutamente no, perché la Banca Centrale Europea è liberissima perché non prende più ordine dai governi dei parlamenti ma prende ordine dai loro proprietari che sono proprietari di banche private, le quali ovviamente fanno gli interessi dei banchieri e della finanza internazionale e non più del popolo.

Quindi l’errore strutturale è a monte nell’avere concepito una banca europea indipendente dai governi, dai parlamenti e quindi in ultima analisi dal cittadino che può votare.

Valerio Malvezzi (Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene).

(radioradio.it/2024/10/lagarde-banca-centrale-europea-governi-tasse-fondi/).

 

 

 

 

Bill Gates Sarà Processato nei

Paesi Bassi per Danni da Vaccino Covid!

Conoscenzealconfine.it – (27 Ottobre 2024) – Redazione - B17tv – ci dice:

 

La scorsa settimana un tribunale olandese ha stabilito che Bill Gates può essere processato nei Paesi Bassi, in un caso che coinvolge sette persone danneggiate dai vaccini COVID-19.

 

 

Secondo il quotidiano olandese “De Telegraaf”, i sette “scettici del coronavirus” hanno citato in giudizio Gates l’anno scorso, insieme all’ex primo ministro olandese e segretario generale della NATO “Mark Rutte”, appena nominato, e a “diversi membri” del “team di gestione dell’epidemia” COVID-19 del governo olandese.

Tra gli altri imputati figurano “Albert Bourla,” CEO di Pfizer, e lo “Stato olandese”.

 

“Poiché la fondazione di Bill Gates è stata coinvolta nella lotta contro la pandemia di corona, anche lui è stato convocato “, ha riferito De Telegraaf.

Secondo l’agenzia di stampa indipendente olandese “Zebra Inspiratie”, i querelanti sostengono che Gates, attraverso i suoi rappresentanti, li abbia deliberatamente fuorviati sulla sicurezza dei vaccini COVID-19, nonostante sapesse “che queste iniezioni non erano sicure ed efficaci”.

La giornalista indipendente olandese “Erica Krikke” ha dichiarato a “The Defender” che i sette querelanti – i cui nomi non sono stai resi pubblici – “sono cittadini olandesi comuni, vaccinati e che hanno sviluppato malattie dopo la vaccinazione”.

“Krikke” ha aggiunto che tra i sette querelanti iniziali, uno è deceduto, lasciando gli altri sei a proseguire l’azione legale.

La causa è stata depositata presso il tribunale distrettuale di “Leeuwarden”. Secondo quanto riportato da “De Telegraaf”, “Gates si era opposto in quanto riteneva che i giudici non avessero giurisdizione”.

 Pertanto, il tribunale ha dovuto inizialmente “esprimersi sulla cosiddetta procedura incidentale.”, ha riferito “De Andere Krant”.

 

“Zebra Inspiratie” ha riferito che l’udienza in questa “procedura incidentale” si è svolta il 18 settembre e che i rappresentanti di Gates hanno contestato la giurisdizione, ma non la richiesta.

Secondo De Andere Krant, Gates è rappresentato dallo studio legale Pels Rijcken, con sede a L’Aia, descritto come “il più grande e il principale studio legale nei Paesi Bassi”.

Gates non si è presentato all’udienza del 18 settembre, ma gli avvocati di Gates hanno sostenuto che la corte “non aveva giurisdizione su di lui perché vive negli Stati Uniti”.

Tuttavia, nella sua sentenza del 16 ottobre, il tribunale di Leeuwarden ha stabilito di avere giurisdizione su Gates.

“De Andere Krant “ha riferito che la corte ha trovato “prove sufficienti che le accuse contro Gates e gli altri imputati sono collegate e basate sullo stesso complesso di fatti “.

Altri imputati che risiedono al di fuori dei Paesi Bassi, tra cui “Bourla”, non hanno contestato la giurisdizione del tribunale.

Il tribunale ha stabilito che Gates deve pagare le spese legali per un totale di 1.406 euro (circa 1.520 dollari).

Un’udienza è prevista per il 27 novembre.

“Anche Se il Tuo Nome è Bill Gates, Devi Andare in Tribunale”

Nelle dichiarazioni rilasciate a “De Andere Krant”, Arno van Kessel, uno degli avvocati dei querelanti, ha espresso soddisfazione per la sentenza.

“Nel suo verdetto, la corte ha chiaramente delineato le basi delle nostre argomentazioni”, ha affermato van Kessel.

L’avvocato olandese “Meike Terhorst” ha commentato a “The Defender” che è “piuttosto curioso” che i querelanti abbiano scelto di presentare la causa a Leeuwarden anziché a L’Aia, dove di solito vengono trattate le cause contro il governo riguardanti il COVID-19.

“In generale, le cause legali relative al COVID-19 nei Paesi Bassi hanno avuto esiti poco favorevoli”, ha dichiarato “Terhorst”.

 “Le possibilità di successo sono piuttosto limitate”, aggiungendo:

“Ritengo che la maggior parte dei giudici sostenga l’agenda vaccinale contro il COVID-19 e troverà difficile accettare che le vaccinazioni possano aver causato danni.

Pertanto, ci attende un lungo percorso, indipendentemente dall’esito di questo caso”.

Krikke ha invece espresso una visione più positiva, affermando che la corte ha trasmesso un messaggio chiaro: “anche se sei ricco e ti chiami Bill Gates, devi comunque affrontare il tribunale”.

La giornalista indipendente neozelandese “Penny Marie”, che ha seguito attentamente il procedimento legale in questo caso, ha dichiarato a “The Defender” di auspicare che la sentenza del 16 ottobre “stabilisca un precedente e supporti i querelanti in situazioni analoghe in tutto il mondo riguardo alle giurisdizioni”, specialmente nei casi “in cui l’imputato non risiede nel paese del querelante”.

“Per le parti che avanzano reclami contro coloro che sono coinvolti nell’attuazione del “Great Reset” e di altre azioni internazionali, come la risposta all’emergenza COVID-19 avviata dal “WEF” (World Economic Forum) e imposta a tutti i paesi membri delle Nazioni Unite, spero che questa sentenza offra l’opportunità ad altri di seguire l’esempio “, ha aggiunto “Marie”.

Il padre di una querelante danneggiata dal vaccino ha fatto un “appello commovente” alla corte.

 All’udienza del 18 settembre, anche i querelanti hanno rilasciato dichiarazioni. Secondo Zebra Inspiratie, “A una delle vittime, che è molto malata, è stata data anche l’opportunità di fare un appello. Non era più in grado di parlare ed era rappresentata da suo padre. È stato un appello commovente “.

 

Krikke ha riferito che il padre della persona che ha presentato la denuncia ha dichiarato in aula che sua figlia, che era in buona salute in precedenza, ha sviluppato problemi di salute dopo aver ricevuto il vaccino contro il COVID-19 e ha perso la capacità di parlare.

Ha anche espresso al giudice il desiderio di poter parlare direttamente con Bill Gates per chiedere chiarimenti su quanto accaduto a sua figlia.

“Successivamente, il giudice è rimasto letteralmente in silenzio”, ha aggiunto Krikke.

La sentenza del 18 ottobre ha anche affrontato le affermazioni dei querelanti sul ruolo di Gates nel progetto “Great Reset” del WEF.

 “La Bill & Melinda Gates Foundation è anche affiliata al World Economic Forum… un’organizzazione internazionale il cui obiettivo statutario è quello di unire ‘i leader del mondo degli affari, dei governi, del mondo accademico e della società in generale in una comunità globale impegnata a migliorare lo stato del mondo.”, afferma la sentenza, aggiungendo:

 “Si tratta di un progetto finalizzato alla totale riorganizzazione delle società in tutti i paesi che sono membri delle Nazioni Unite… come descritto da Klaus Schwab (fondatore e presidente esecutivo del WEF) nel suo libro ‘Covid-19: The Great Reset’

La caratteristica di questa “ideologia politica” è che questo cambiamento forzato e pianificato viene presentato come giustificato “fingendo” che il mondo stia soffrendo di gravi crisi che possono essere risolte solo con un intervento globale centralizzato e duro.

Una di queste presunte grandi crisi riguarda la pandemia di Covid-19“.

(Articolo di B17tv).

(b17tv.com/Articoli/B17tv/bill-gates-processato-nei-paesi-bassi-per-la-causa-per-lesioni-da-vaccino-covid.html).

(luogocomune.net/medicina-salute/bill-gates-sar%C3%A0-processato-nei-paesi-bassi-per-danni-da-vaccino-covid).

 

 

 

 

Non Ha Più Stato Putin!

Conoscenzealconfine.it – (25 Ottobre 2024) - Marco Travaglio- ci dice:

 

Avete presente l’Ucraina, prima fallita e poi distrutta grazie all’astuta alleanza con l’Occidente, alla guerra civile contro i russofoni del Donbass e all’invasione russa? Ora tocca alla Moldavia.

È il Paese più povero d’Europa (davanti a Kiev) per la scarsità di risorse, per i governi corrotti e incapaci, e per il passaggio dal collettivismo sovietico all’economia di mercato (dal “poco a tutti” al “niente a molti e tutto a pochi”: i soliti oligarchi).

La presidente Maia Sandu e il governo due anni fa hanno ottenuto la candidatura a entrare nell’Ue.

E domenica scorsa si è votato per il nuovo presidente e per un referendum consultivo sull’Ue.

I sondaggi filogovernativi davano i Sì al 55-60%.

E il sistema mediatico europeo suonava la grancassa dei bravi moldavi che non vedono l’ora di iscriversi al club più sfigato del mondo in odio alla Russia (che non c’entra nulla perché la Moldavia è neutrale dall’indipendenza nel 1990, tranne la Transnistria russofona, anch’essa indipendente da 24 anni senza che nessuno la riconosca: mica è il Kosovo).

 

Poi i moldavi hanno votato e, sorpresa!

 la prima proiezione dava il No al 58% e il Sì al 42.

 A quel punto la Sandu e l’euro-orchestrina han cominciato a strillare ai brogli. Indovinate di chi?

Ma di Putin, naturalmente.

 Guai se le urne contraddicono gli oracoli:

in caso di discrepanze, prevalgono i sondaggi, mica i voti.

Sandu: “Putin ha comprato 300 mila voti, frodi mai viste, prove inconfutabili”. Bruxelles: “Interferenze e strategie ibride russe senza precedenti”.

Poi sono arrivati i voti degli espatriati dalle ambasciate e dai consolati europei, dove ovviamente i brogli non si usano.

E, come per miracolo, i Sì sono balzati al 50,3% contro il 49,7 dei No.

 Quindi il grande sogno euroatlantico affratella metà dei moldavi più lo 0,3%.

Un trionfo.

Brogli, rubli, fake news, infiltrati e hacker putiniani spariscono in un battibaleno: siccome il Sì prevale per ben 12mila voti, vincono l’Europa e la democrazia.

 Fra l’altro questi brogli putiniani, apparsi domenica notte e scomparsi lunedì mattina, erano curiosamente selettivi:

 truccavano solo le schede referendarie, ma trascuravano quelle presidenziali. Infatti, mentre il Sì all’Ue è rimasto in forse fino all’ultimo, la vittoria della presidente filo-Ue non è mai stata in discussione:

i pirla russi hanno tolto voti all’Europa, ma si sono scordati di levarli a quella che ci vuole entrare.

Così la Sandu ha preso il 42% e andrà al ballottaggio con l’ex procuratore socialista Alexandr Stoianoglo, che vuole mantenere la neutralità, ergo è “filo-russo”. Prossimo test: la Georgia.

E anche lì dipende: se vincono i cattivi, ha stato Putin;

se vincono i buoni, trionfa la democrazia.

 Cioè quel sistema che lascia liberi i popoli di scegliere quello che decidiamo noi.

(Marco Travaglio).

(ariannaeditrice.it/articoli/non-ha-piu-stato-putin).

 

 

 

 

 

Protocollo Bambini Danneggiati

da Vaccino Imbottiti di Psicofarmaci.

Conoscenzealconfine.it – (24 Ottobre 2024) – Redazione – ci dice:

Bambini danneggiati da vaccino “imbottiti di psicofarmaci, questo è il protocollo”, la denuncia di Mauro Mantovani.

Mauro Mantovani, direttore di ricerca e sviluppo presso una prestigiosa clinica di Milano, chimico sperimentale e bio-immunologo, docente di immunologia dei tumori e membro senior della Società Britannica di Immunologia, testimonia ciò che ha visto con i suoi occhi riguardo alle reazioni avverse ai vaccini pediatrici al convegno “I nostri bambini: bene comune o interesse privato?”, tenutosi a fine settembre 2024.

 

“Un giorno sono arrivati in ambulatorio un papà, una mamma e una bambina che manifestava febbre a 41°C, convulsioni e due accessi al pronto soccorso. Ovviamente, entrambe le volte i medici hanno detto alla mamma:

 ‘Signora, guardi che probabilmente è andato di traverso il latte artificiale.’

 La mamma rispose:

‘È un anno e mezzo che le dò il latte artificiale, ma i problemi sono iniziati proprio dopo le due dosi di esavalente.’

Questo mi ha fatto riflettere.

Ho pensato: ‘La bambina manifesta dei sintomi.’

Ovviamente, un bambino di quell’età non può parlare né esprimersi, tantomeno con un linguaggio tecnico, ma era evidente che aveva sintomi simili alle reazioni avverse del vaccino anti-Covid.

Quando la toccavi, saltava come un grillo, vedeva cose che non c’erano, barcollava e presentava una sorta di parestesia, ecc.

Abbiamo quindi eseguito gli stessi esami che stavamo conducendo per gli effetti avversi dei vaccini anti-Covid.

Un disastro.

Su 18 autoanticorpi, inclusi due relativi alla neuropatia delle piccole fibre, ne aveva 17 positivi a concentrazioni tra il 70 e il 200% del valore massimo.

 In pratica, non sappiamo a cosa andrà incontro questa bambina.

 

Abbiamo redatto una relazione dettagliata di circa 30 pagine, con tutta la bibliografia.

 La mamma e il papà sono andati a presentarla a un funzionario dell’ASL territoriale, una vaccinologa di professione, che faceva solo quello, come timbrare.

Ha letto la relazione, si è messa a ridere e ha detto: ‘No, queste sono stupidaggini.’ Eppure c’erano circa 15 pagine di riferimenti bibliografici in carattere 12, e non tratti dal Topolino, con tutto il rispetto.

 Diceva che erano tutte sciocchezze, affermando che gli articoli più recenti risalivano a due anni e mezzo fa.

 Ho registrato tutto, ho i vocali, è una situazione che fa venire da mettersi le mani nei capelli.

Dopo questa bambina, ne sono arrivati altri: 4 autistici, 2 Asperger, 3 con ADHD (disturbo deficit attenzione e iperattività), e adesso ci sono due casi di Pandas-Pans, una patologia rara, anche se ultimamente non così tanto, visto che in Italia si parla di circa 3-4 mila casi.

È una situazione pazzesca.

Ho bambini con un’aggressività paurosa, imbottiti di psicofarmaci che non fanno nulla e, anzi, aumentano l’aggressività.

 Ma il protocollo è quello.

Ricordatevi questa parola: linee guida, sono queste.

Ho letto la relazione della neurologa per uno di questi bambini, ed è terribile.

 Si vede chiaramente che è in difficoltà, non sa cosa fare.

Scrive che i psicofarmaci non hanno presumibilmente avuto alcun effetto.

 O ce l’hanno o non ce l’hanno! Eppure loro sono bravi a scrivere ‘presumibilmente’.

Però le linee guida sono queste, e quindi non si spostano, non cercano di andare oltre.

Non ce la fanno, oppure probabilmente hanno ordini di non farlo, di non usare il cervello.”

(facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=880690840337780).

(presskit.it/2024/10/12/bambini-danneggiati-vaccino-imbottiti-psicofarmaci-protocollo-la-denuncia-mauro-mantovani).

 

 

 

 

Kazan 2024, la Resa dei Media

Occidentali: Chi ha Isolato Chi?

Conoscenzealconfine.it – (23 Ottobre 2024) - Leonardo Sinigaglia – ci dice:

Dall’inizio dell’Operazione Militare Speciale russa in Donbass e Ucraina, uno dei mantra preferiti dalla propaganda occidentale è stato quello del preteso isolamento della Russia.

Secondo i nostri politici e giornalisti, Mosca sarebbe stata “isolata” dalla “comunità internazionale” a causa della sua “improvvisa e immotivata invasione di un paese pacifico”.

Questa narrazione, già debole finanche nei convulsi giorni seguiti a quel 22 febbraio, ha mostrato col passare dei mesi di essere una mera fandonia, un pio desiderio delle classi dirigenti euro-atlantiche a cui la realtà, nonostante tutte le conferenze stampa e le colonne sui giornali, si ostinava a non conformarsi.

La più grande e feroce campagna sanzionatoria della Storia non è riuscita a piegare l’economia russa, con i paesi del mondo, finanche occidentali, impegnati in un complesso gioco di triangolazioni ed espedienti per garantirsi il collegamento con i mercati russi.

Similmente, nemmeno dal punto di vista politico la Russia è rimasta “isolata”: sono stati approfonditi i rapporti con i partner tradizionali e anche con quelli più recenti, il ridicolo e ipocrita “mandato di cattura” ai danni del presidente Putin non ha prodotto frutti, la popolarità di Mosca è incredibilmente cresciuta, soprattutto nello strategico continente africano, e le organizzazioni di cui è parte hanno visto uno sviluppo qualitativo portentoso.

 

Il XV vertice dei BRICS, tenutosi a Johannesburg nel 2023, è stata la perfetta rappresentazione del fallimento dei tentativi occidentali di rendere la Russia un “intoccabile” all’interno della comunità internazionale.

In quell’occasione, a fronte di decine di richieste d’adesione, i BRICS videro la loro prima espansione al di là dei cinque membri fondatori, raddoppiando il proprio numero.

Oggi, al XVI vertice dei BRICS, che si tiene nella città russa di Kazan, tale smacco a tutto l’Occidente collettivo non è solo ripetuto, ma è amplificato nella sua portata. Nella “isolata” Russia sono accorsi una ventina tra capi di Stato e primi ministri, oltre a esponenti dei governi di almeno trenta paesi.

Complessivamente si può parlare di metà della popolazione della Terra e di circa un terzo del PIL mondiale.

Dei numerosi Stati che hanno nuovamente espresso la propria intenzione di aderire al gruppo, tredici sono i papabili per il conferimento dello status di “partner dei BRICS”.

Il nuovo vertice dei BRICS è sicuramente uno dei più importanti eventi dell’anno, e il fatto che questo sia già iniziato positivamente è forse stata la proverbiale goccia per una parte della classe dirigente occidentale, che guarda le immagini provenienti da Kazan amareggiata se non direttamente travolta dalla realtà.

Il tono usato dai media anglo-americani è un termometro sufficientemente eloquente della situazione.

La BBC ammette apertamente il fallimento del blocco atlantico:

 “Immaginate di essere Putin. L’Occidente ti ha definito un paria per aver invaso l’Ucraina.

Le sanzioni mirano a tagliare fuori l’economia del tuo Paese dai mercati globali.

 E c’è un mandato di arresto per te da parte della Corte penale internazionale. Come puoi dimostrare che la pressione non funziona?

Provi a ospitare un vertice.

Questa settimana, nella città di Kazan, il Presidente Putin accoglierà più di 20 capi di Stato al vertice Brics delle economie emergenti.

Tra i leader invitati figurano il cinese “Xi Jinping”, il primo ministro indiano “Narendra Modi” e il presidente iraniano “Masoud Pezeshkian”.

 Il Cremlino lo ha definito uno dei ‘più grandi eventi di politica estera mai organizzati in Russia‘.

Il messaggio chiaro è che i tentativi di isolare la Russia sono falliti”.

Dall’altra parte dell’Atlantico la CNN usa toni simili:

“Quasi tre anni dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che ha visto Mosca condannata dai Paesi di tutto il mondo, il leader Vladimir Putin sta organizzando un vertice con più di una dozzina di leader mondiali – in un segnale chiaro dell’autocrate che, lungi dall’essere solo, è sostenuto da una coalizione di paesi emergenti “.

Tornando nel Regno Unito, il “Daily Mail” a stento riesce a contenere la disperazione che prova nel constatare l’inutilità delle scomuniche occidentali:

 “Il leader cinese “Xi Jinping”, il primo ministro indiano “Narendra Modi” e “Recep Tayyip Erdogan” – presidente della Turchia, membro della NATO – sono solo alcune delle potenti figure previste per partecipare all’evento.

Anche il Segretario generale delle Nazioni Unite “Antonio Guterres” si recherà a Kazan, nonostante la “Corte penale internazionale” abbia emesso un mandato di arresto per Putin con l’accusa di crimini di guerra.

Putin è intenzionato a discutere una serie di argomenti, tra cui la prospettiva di sviluppare una nuova rete di pagamento internazionale in grado di competere con il sistema SWIFT, guidato dall’Occidente “.

 

Il “Washington Post” si unisce al coro lamentando il numero di paesi pronti a dialogare in Russia, concentrandosi su quello che è uno degli aspetti più temuti dagli Stati Uniti, ossia la convergenza strategica tra Russia e Cina per l’edificazione di un nuovo ordine mondiale:

 “Putin, che terrà circa 20 incontri bilaterali a margine del vertice, ha conferito con Xi, Modi e il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa martedì prima dell’apertura del vertice.

Xi e Putin hanno annunciato una partnership ‘senza limiti’ settimane prima che la Russia invadesse l’Ucraina nel 2022.

Si sono già incontrati due volte quest’anno, a Pechino a maggio e al vertice dell’”Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai” in Kazakistan a luglio.

 Nel dare il benvenuto a Xi, Putin ha descritto le relazioni tra Mosca e Pechino come ‘uno dei principali fattori di stabilizzazione sulla scena mondiale’.

Ha promesso di ‘espandere il coordinamento in tutti i forum multilaterali per il bene della stabilità globale e di un ordine mondiale equo’.

“Il Time” guarda in faccia la realtà e ammette come mentre un Occidente sempre più stanco finga indifferenza per quanto sta avvenendo, numerosi paesi del Sud del mondo siano entusiasti della possibilità di aderire ai BRICS e di incrementare la cooperazione Sud-Sud:

“Con l’avanzata delle truppe russe nell’Ucraina orientale e le prove di una crescente stanchezza per la guerra tra alcuni alleati di Kiev, il Cremlino sta cogliendo l’opportunità di presentare Putin come una resistenza all’Occidente nel tentativo di rimodellare l’ordine globale.

Gli Stati Uniti e i partner del Gruppo dei Sette respingono l’argomentazione, anche se si tratta di un messaggio che risuona in alcuni Paesi del mondo emergente”.

Giorno dopo giorno diventa sempre più evidente e innegabile come la guerra per procura scatenata dalla NATO contro la Russia, volta ad ottenere una “sconfitta strategica” di Mosca e parte della più generale strategia statunitense di preservazione della decadente egemonia di Washington, sia un fallimento clamoroso per il blocco occidentale.

La Russia non è stata sconfitta, non è stata isolata, non è stata indebolita e partecipa in prima fila all’edificazione di un nuovo mondo.

 Le trasformazioni in atto sono oggettive e irreversibili, e ciò dovrà essere compreso anche dalle classi dirigenti euro-atlantiche.

(Leonardo Sinigaglia).

(bbc.com/news/articles/cly3ylwg4eqo).

(edition.cnn.com/2024/10/21/europe/putin-russia-iran-china-brics-hnk-intl/index.html).

(dailymail.co.uk/news/article-13986045/BRICS-summit-Putin-defiant-Russia-India-China-Kazan-West.html).

(washingtonpost.com/business/2024/10/22/russia-brics-summit-china-india-ukraine-war/b75d07be-9058-11ef-b5b1-75167840d9f3_story.html).

(time.com/7095792/russia-brics-summit-world-leaders-putin).

(lantidiplomatico.it/dettnews-kazan_2024_la_resa_dei_media_occidentali_chi_ha_isolato_chi/45289_57307/).

La Rivincita dei Neocon alla Casa Bianca:

Via Libera a Netanyahu per Rimodellare

il Medio Oriente.

Conoscenzealconfine.it – (22 Ottobre 2024) - Paolo Mossetti – ci dice:

 

Quella che era iniziata come una campagna di espansione israeliana relativamente autonoma, guardata con distacco da Washington, potrebbe ora essere vista dagli Stati Uniti come un’occasione imperdibile.

Per regolare i conti, alla faccia di qualsiasi diritto internazionale, con i nemici storici.

È quanto emerge da un resoconto del sito” Politico”, secondo cui negli ultimi mesi, dietro le quinte, figure di alto livello della Casa Bianca avrebbero comunicato privatamente a Israele il loro assenso alla decisione di alzare il livello dello scontro in Libano e forse anche con l’Iran.

Piccolo dettaglio: tutto questo è avvenuto mentre l’amministrazione Biden pubblicamente si diceva preoccupata per l’escalation di Benjamin Netanyahu.

Alcuni funzionari statunitensi come “Amos Hochstein”, consigliere presidenziale, e “Brett McGurk”, coordinatore della Casa Bianca per il Medio Oriente, sarebbero tra coloro che hanno dato l’ok a Israele per spostare l’attenzione militare verso Nord, contro Hezbollah, per convincere il gruppo radicale a impegnarsi in negoziati diplomatici.

Una scelta che, secondo “Politico”, ha provocato non poche tensioni all’interno dell’amministrazione Biden, con l’opposizione di alcuni membri del Pentagono, del Dipartimento di Stato e della comunità d’intelligence.

Hanno paura, i critici, che una guerra troppo in profondità contro la milizia sostenuta dall’Iran, potrebbe trascinare il Pentagono in un nuovo conflitto in Medio Oriente, mentre le elezioni presidenziali di novembre incombono.

È da metà settembre che, secondo la ricostruzione degli analisti, la paura per il cane sciolto Netanyahu avrebbe ceduto il passo alla sfrontatezza.

Quando la “combo” degli attentati israeliani tramite cercapersone e walkie talkie e degli attacchi missilistici contro i leader di Hezbollah, che avrebbero indebolito il gruppo significativamente, ha portato settori della Casa Bianca a vedere le operazioni di Israele in Libano come un momento storico che potrebbe rimodellare il Medio Oriente per molti anni a venire, riducendo l’influenza dell’Iran nella regione e ripristinando in pieno il primato statunitense.

Si tratterebbe, in parte, anche di una rivincita di storici intellettuali neoconservatori e fautori del “regime change” come “Robert Kaplan” e “Michael Ledeen”, consiglieri del Pentagono che nel 2003 spinsero entusiasticamente per l’invasione irachena e ancora una decina di anni fa rimproveravano l’allora presidente Barack Obama per essere, a detta loro, troppo cedevole con l’Iran.

L’ex ufficiale dell’intelligence israeliana e analista militare “Kobi Michael” spiega all’”HuffPost”:

 “Israele bonifica il Libano, poi tocca all’Iran. Cambierà l’architettura del Medio Oriente”.

L’establishment del pensiero strategico realista, che con “Bob Gates” al Pentagono con Obama aveva fatto da trait d’union tra Obama e il secondo mandato di George W. Bush, si vede dunque sconfitto rispetto al paradigma più duro, che afferma l’intollerabilità della corsa al nucleare nel Medio Oriente allargato e liquida la questione palestinese come superata dalla storia.

 Sostenuta, in questo progetto, da una parte rilevante delle élite arabe, tra cui quella dell’Arabia Saudita, dalla diaspora ebraica e da quella monarchica iraniana.

Mentre non è affatto detto che l’Iran sia in grado di produrre l’atomica nei tempi annunciati dai suoi nemici o che anche solo lo voglia – anche se sarebbe un deterrente formidabile – i “nuovi” neoconservatori statunitensi interpretano la guerra a Gaza e in Libano come parte di una corsa contro il tempo globale.

Restano, tuttavia, dubbi profondi a Washington su come bilanciare il sostegno ad Israele con la necessità di evitare un conflitto su vasta scala che potrebbe finire sul tavolo di Donald Trump, in caso di rielezione.

Sono roba passata i timori della Casa Bianca per un confronto diretto tra Israele e Hezbollah boots on the ground:

ora le fratture a Washington sembrano essersi attenuate, e l’amministrazione Biden non sostiene più un cessate il fuoco immediato in Libano.

 Il portavoce del Dipartimento di Stato, “Matthew Miller”, lo ha detto chiaramente martedì:

“Sosteniamo le incursioni di Israele per degradare l’infrastruttura di Hezbollah”.

 In pratica ha rinnegato la proposta di un cessate il fuoco di 21 giorni avanzata dagli Stati Uniti e dalla Francia nei giorni scorsi.

Proposta poi gettata in un cestino da Israele, che ha intensificato gli attacchi e assassinato il leader di Hezbollah.

Insomma, la posizione già ambigua della Casa Bianca è sempre meno ambigua: pur senza approvare pubblicamente l’intera campagna militare per timore che ciò possa portare a una guerra a pieno titolo in Libano, e soprattutto scatenargli contro il voto dei giovani e della sinistra, Biden sostiene pienamente anche questa nuova campagna punitiva di Israele:

 le negoziazioni sono in stallo, la rivolta dei segmenti filo-palestinesi sembra sedata con la convention che ha lanciato la vice “Kamala Harris”, e in Medio Oriente non si vedono forze esterne – incluso l’Iran – capaci di trattenere l’afflato più violento dell’alleanza israelo-americana.

Chiunque abbia vissuto tra il 2001 e il 2004 vedrà questo come il completamento del “Progetto per un Nuovo Secolo Americano” dei vecchi neocon. Spetterà ai fatti sul campo dire se questo arco storico si chiuderà con la rivalsa degli imperialisti o con uno smacco ancora più grande di quello di vent’anni fa.

(Paolo Mossetti).

(it.insideover.com/guerra/la-rivincita-dei-neocon-alla-casa-bianca-via-libera-a-netanyahu-per-rimodellare-il-medio-oriente.html).

 

 

 

 

 

L’UE avverte i “cittadini” di prepararsi

a un disastro nucleare.

  Shtfplan.com - Mac Slavo – (31 ott. 2024) – ci dice:

 

L'Unione Europea ha avvertito i suoi "cittadini" (la classe degli schiavi) di prepararsi a un disastro nucleare.

 Un rapporto sulla questione ha inoltre avvertito che le famiglie sotto il governo dovrebbero essere preparate anche per gli attacchi informatici e l'uso di armi chimiche.

Un rapporto pubblicato mercoledì dall'ex presidente finlandese “Sauli Niinisto” afferma che i cittadini dell'UE dovrebbero iniziare ad accumulare scorte di beni per tre giorni, per essere pronti a vari potenziali disastri, tra cui un conflitto nucleare.

L'iniziativa fa parte della spinta dell'UE per rendere il blocco più resiliente di fronte a minacce presumibilmente crescenti, che vanno dai disastri naturali a un conflitto militare importante, secondo un rapporto di “RT”.

 

Il rapporto incoraggia le famiglie dell’UE ad accumulare beni di “autosufficienza di base” che durino almeno 72 ore, per paura di potenziali carenze in caso di “aggressione armata con mezzi convenzionali” o altre attività ostili come “attacchi informatici o l’uso di armi chimiche, biologiche, radiologiche o nucleari”.

Gli allarmi di una guerra nucleare o di un disastro sono in circolazione da anni e finora non ne è venuto fuori niente, a parte la paura.

Sembra che questo possa essere solo un modo per far prendere il panico alla classe degli schiavi e iniettare più paura in un pubblico già spaventato.

"Un clic può spegnere le reti elettriche e far sprofondare intere città nel buio", ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante la presentazione del rapporto.

 

Von der Leyen pensa che i cittadini dei paesi dell’UE dovrebbero essere vaccinati contro il “pensiero sbagliato”.

Il rapporto chiede anche un sostegno finanziario e militare a lungo termine per l'Ucraina.

"Gli Stati membri dovrebbero rafforzare la loro cooperazione sulla difesa europea, investendo congiuntamente di più per colmare le lacune di lunga data nella nostra prontezza industriale militare e di difesa", ha affermato “Niinisto”.

Incolpa inoltre la Russia per l'avvertimento emesso dal blocco.

"Dato il crescente uso del sabotaggio da parte di paesi terzi ostili, in particolare la Russia, si tratta di un'area in cui la sicurezza interna e la sicurezza militare sono strettamente interconnesse", ha osservato il rapporto.

“Niinisto” ha anche esortato a “rafforzare le strutture di intelligence dell’UE passo dopo passo verso un servizio UE a pieno titolo per la cooperazione di intelligence”. Ciò significa che la classe dirigente cerca la piena obbedienza e conformità alle sue richieste.

 

 

 

L’EPA, assetata di potere, richiederà

a tutti i proprietari di immobili di non

avere “alcun livello rilevabile di polvere

di piombo nell’aria.”

Shtf.com - Mac Slavo – (1° novembre 2024) – ci dice:

 

Questo articolo è stato originariamente pubblicato da “Lance D. Johnson” su “Natural News” con il titolo:

 L'EPA isterica e affamata di potere richiederà a tutti i proprietari di immobili di avere "nessun livello rilevabile di polvere di piombo nell'aria" - Un'impresa impossibile.

 

L'esposizione al piombo è un serio problema di salute, soprattutto per i bambini, i cui cervelli in via di sviluppo sono drasticamente colpiti dal metallo pesante.

Tuttavia, l'Environmental Protection Agency (EPA) sta esagerando nel regolamentare il metallo pesante nelle proprietà private.

Secondo le nuove regole pubblicate dall'EPA di Biden, le case, i condomini e le strutture per l'infanzia devono risultare completamente negativi al piombo.

Nella maggior parte dei casi, ciò è del tutto improbabile.

 Il particolato di piombo è onnipresente nelle misurazioni dell'aria in tutto il mondo.

Invece di adottare misure realistiche per mitigare il rischio di esposizione ai metalli pesanti, questa nuova norma conferisce all'EPA un potere illimitato e ricorre a misurazioni isteriche per prendere il controllo della proprietà privata.

Tutta l'aria e il suolo contengono livelli rilevabili di piombo, ma non c'è motivo di farsi prendere dal panico.

In base alle nuove norme, qualsiasi livello rilevabile di polvere di piombo in un edificio sarebbe considerato un "pericolo da piombo" e i proprietari sarebbero tenuti dall'EPA e dai tribunali a bonificare l'edificio.

Se gli sforzi di bonifica non sono sufficienti (e non lo saranno nella maggior parte dei casi), l'edificio potrebbe essere condannato o demolito.

Ecco cosa succede quando l'isteria prende il sopravvento sulle agenzie di regolamentazione:

segnalano con efficacia la rilevazione di concentrazioni irrilevanti e poi usano le loro scoperte per giustificare l'abuso del loro potere.

Nello studio, “National Trends” in “Lead Concentration” in 2010-2023 , il livello di piombo ambientale nell'atmosfera negli Stati Uniti è di poco superiore a 0,025 ug/m³.

 Questo si basa sulla misurazione di 79 siti in tutto il paese.

Analogamente in Europa, i livelli di piombo nel suolo vengono misurati di routine a 25-35 ng/m³, che è approssimativamente lo stesso livello.

 

Secondo lo studio, la concentrazione media di piombo non è aumentata nell'ultimo decennio.

 Un recente documento dell'EPA mostra che la polvere nell'aria, in media in tutti i siti di monitoraggio, varia da 0,015 a 0,045 µg/m³.

Questi sono livelli rilevabili di piombo nell'atmosfera terrestre e nel suolo, ma l'esistenza di piombo a questi livelli non significa che la vita di tutti sia in pericolo e che debba essere bonificato a tutti i costi!

L'EPA, d'altro canto, non è d'accordo ora e sarà in grado di prendere qualsiasi livello rilevabile di piombo e prendere il potere sulla situazione, sostenendo che un edificio rappresenta una minaccia per la salute pubblica e ordinando la costosa bonifica e lo smantellamento di proprietà in tutto il paese.

 Mentre c'è stata una naturale diminuzione dell'87% nella media nazionale di piombo nell'atmosfera terrestre, l'EPA potrebbe ancora trovare un livello di piombo insignificante e rilevabile da qualche parte e rivendicare il dominio su quella proprietà, chiedendone la bonifica.

La regola isterica dell'EPA sul "livello di piombo non rilevabile" porterà a grandi costi economici e abuso di potere.

Le attuali normative EPA per l'acqua potabile non richiedono più di 15 parti per miliardo di piombo, una concentrazione così bassa che è difficile da rilevare.

La nuova norma EPA amplierà i test sul piombo e li renderà più redditizi.

Secondo un comunicato stampa del MIT, esiste un nuovo modo per trovare il piombo a 1 parte per miliardo.

Scrivono che "i test per il piombo nell'acqua richiedono attrezzature costose e ingombranti e in genere richiedono giorni per ottenere risultati".

Il MIT ha sviluppato un nuovo sistema di test in grado di rilevare la concentrazione di piombo "fino a 1 parte per miliardo".

L'obiettivo, come affermato nel comunicato stampa, è quello di utilizzare semplici strisce reattive che rivelano una risposta sì o no sulla presenza di piombo.

Tuttavia, questi test di base altamente sensibili non offrono informazioni sulla concentrazione di piombo.

Secondo la nuova norma dell'EPA, la concentrazione non ha importanza perché "qualsiasi livello rilevabile di piombo" è un mezzo per creare panico, che conferisce all'EPA un potere illimitato di prendere il controllo sulla proprietà privata e demolire gli edifici che non possono risultare negativi al test per il piombo.

 Il nuovo sistema di test del piombo e la nuova norma isterica dell'EPA rappresentano una crisi ambientale creata ad arte, che comporterà grandi costi economici e abusi del potere governativo.

 

 

 

 

LA QUARTA ELEZIONE HA

SCATENATO UNA TEMPESTA DI FUOCO.

 

Theburningplatform.com – (1° novembre 2024) – Redazione – ci dice:

 

"Immaginate un'eruzione vulcanica nazionale (e probabilmente globale), che inizialmente scorre lungo canali di sofferenza che sono stati creati durante l'era del Disfacimento e ulteriormente allargati dal catalizzatore.

Cercare di prevedere dove andrà l'eruzione una volta che si sarà liberata dai canali è come cercare di prevedere l'esatta linea di faglia di un terremoto.

 Tutto ciò che sai in anticipo è qualcosa sugli ingredienti fusi del climax, che potrebbero includere quanto segue:

Difficoltà economiche, con debito pubblico in default, fondi fiduciari in bancarotta, povertà e disoccupazione crescenti, guerre commerciali, crollo dei mercati finanziari e iperinflazione (o deflazione);

Disagio sociale, con violenza alimentata dalla classe, dalla razza, dal nativismo o dalla religione e spalleggiata da bande armate, milizie clandestine e mercenari assoldati dalle comunità murate;

Disagio politico, con collasso istituzionale, rivolte fiscali aperte, egemonia del partito unico, importanti cambiamenti costituzionali, secessionismo, autoritarismo e confini nazionali alterati;

Distress militare, con guerra contro terroristi o regimi stranieri dotati di armi di distruzione di massa".

 

La quarta svolta – Strauss & Howe.

 

Quante volte avete sentito dire che questa è l'elezione più importante della nostra vita nelle ultime settimane?

Quando Strauss e Howe pubblicarono La quarta svolta nel 1997, il debito nazionale era di 5,4 trilioni di dollari e il paese aveva un deficit annuale di 22 miliardi di dollari.

Ora aggiungiamo 22 miliardi di dollari di debito ogni 4 giorni, per un totale di 2 trilioni di dollari all'anno.

Hanno postulato che i principali catalizzatori per la prossima Quarta Svolta sarebbero stati il debito, il decadimento civico e il disordine globale.

 

Entrando nel 17esimo anno di questa crisi, nessuno può mettere in discussione la propria preveggenza nel prevedere i facilitatori che hanno spinto questa crisi in corso fino ad ora.

 L'eruzione vulcanica del debito creata dalla Federal Reserve e dai suoi proprietari della cabala di Wall Street nel 2008 ha dato inizio a tutto il caos, alla creazione di debito, all'inflazione schiacciante, alle misure autoritarie, al decadimento sociale, alla celebrazione dell'illusione, alla delegittimazione dei media di regime e dei loro corrotti co-cospiratori di governo e all'ascesa di Trump.

 Questo paese, e la maggior parte del mondo occidentale, sta vivendo un'estrema difficoltà economica, sociale, politica e militare, poiché queste imminenti elezioni sono destinate a innescare una conflagrazione civile e globale.

Indipendentemente dal risultato di queste elezioni, la parte perdente non accetterà il risultato.

 E' stato inequivocabilmente evidente per diverse settimane che Trump avrebbe vinto queste elezioni con una valanga di voti, alla pari con la distruzione di “Mondale” da parte di Reagan nel 1984, se la macchina degli imbrogli democratici delle schede fraudolente per posta, delle orde di voti illegali e dei sempre affidabili algoritmi di cambio di voto di Dominion non riuscisse a superare il suo schiacciante margine.

Coloro che tirano le leve sono disposti a fare qualsiasi cosa per mantenere il potere, non escludendo l'assassinio di Trump, l'avvio della Terza Guerra Mondiale o di qualche altra crisi fabbricata per annullare le elezioni, schemi illegali di law fare per condannare Trump per falsi crimini o impedire il suo insediamento a gennaio, o rilasciare le loro orde di terroristi BLM, Antifa e illegali nelle strade per seminare il caos e iniziare la guerra civile.

 I bastardi traditori che hanno rubato le elezioni del 2020 e hanno commesso crimini contro il popolo americano temono le ritorsioni e le pene detentive che potrebbero essere inflitte loro se Trump vincesse.

Non se ne andranno in silenzio nella notte.

L'imbroglio dello Stato Profondo attuato attraverso imbrogli di frode elettorale, usando i giudici e i procuratori distrettuali di Soros catturati per commettere azioni legali illegali, farà arrabbiare i “normies” (alias deplorevoli, alias spazzatura) se sentiranno che un'altra elezione è stata rubata da questi totalitari traditori.

 Gli americani normali hanno raggiunto il loro punto di rottura.

Hanno visto i loro conti bancari definanziati dallo tsunami inflazionistico di Biden/Harris, scatenato dalla loro debacle covid e ironicamente chiamato “Inflation Reduction Act”, e i loro sostenitori della Federal Reserve che hanno stampato trilioni di nuove valute fiat, mantenendo i tassi di interesse allo 0% per anni.

Chiunque viva nel mondo reale sa che l'inflazione è almeno il doppio delle cifre manipolate dal governo.

Ci fanno “gaslight” sulla crescita del PIL, sul numero di posti di lavoro aggiunti (850.000 sovrastimati l'anno scorso), sul tasso di disoccupazione (% nel mercato del lavoro enormemente sottostimata) e su ogni statistica governativa, al fine di ritrarre una falsa narrazione di un'economia che va bene e solleva tutte le barche. Le uniche barche che vengono rilanciate sono gli yacht dello 0,1%.

In realtà, il disagio economico sta creando traumi psicologici sia su giovani che su anziani.

 Gli anziani con un reddito fisso e i poveri che dipendono dal welfare, sprofondano ulteriormente nella povertà, poiché il costo del cibo, dell'energia, dell'affitto, delle medicine e della maggior parte dei beni di prima necessità raggiunge i massimi storici.

Nessuno che guadagna un reddito medio in questo paese può permettersi una casa.

 Il debito delle carte di credito e il debito dei prestiti auto hanno raggiunto livelli impagabili ed è iniziata una valanga di inadempienze e pignoramenti.

Nel frattempo, con i mercati azionari e i mercati immobiliari ai massimi storici, i ricchi sono diventati più ricchi, quindi la situazione del 90% più povero non è di alcuna preoccupazione per la loro lussuosa esistenza quotidiana.

Questa biforcazione delle circostanze economiche è evidenziata dalla rabbia populista che spinge la campagna di Trump.

Gli americani normali sono stanchi di essere fregati dal sistema e stufi di politici, miliardari di sinistra (Soros, Gates, Bezos, e altri) e di teste parlanti dei media di regime che chiedono di acconsentire ai loro mandati totalitari, mentre vengono propagandati a credere alle loro narrazioni dimostrate false sulla "grande" economia.

Biden è presidente solo di nome, come dimostrano le sue invettive sulla demenza e coloro che tirano i fili che lo mettono da parte come un pezzo di spazzatura quando non soddisfaceva più i loro bisogni.

Non credo che “Strauss” e “Howe” abbiano immaginato i tipi di disagio sociale che sarebbero stati introdotti dall'oligarchia dominante in un disperato tentativo di dividere, distruggere e degradare il tessuto sociale della nostra società, cancellando i valori comuni che hanno contribuito a costruire questa nazione.

L'invasione organizzata, finanziata e promossa del nostro paese da parte di coloro che alimentano il terzo mondo con l'intento di prendere i lavori meno pagati dei nativi americani, sopraffare il sistema di assistenza sociale del paese, incanalare gli elettori illegali negli stati in bilico e creare il caos civile in comunità precedentemente omogenee, è progettata per contribuire al collasso economico del paese.

E così permettendo ai “Grandi Reseter” di attuare le loro macchinazioni del nuovo ordine mondiale.

Le rivolte razziali, finanziate da Soros e incoraggiate dai suoi procuratori distrettuali comprati in ogni città santuario gestita dai democratici in America, condotte dai suoi terroristi assoldati da” BLM” e “ANTIFA”, sono state progettate per far cadere Trump e demoralizzare le famiglie bianche della classe media che sono la spina dorsale del paese.

Dovevamo inchinarci a questi adescatori razzisti e fingere che un delinquente criminale nero tossicodipendente fosse un santo, mentre onoravamo feste nere ridicole inventate come “Juneteenth” e “Kwanzaa”.

 L'intera narrazione è stata quella di far inginocchiare i bianchi e accettare queste sciocchezze woke.

L'obiettivo è stato quello di distruggere gli standard della comunità con cui siamo cresciuti e sostituirli con una mentalità di degenerazione e illusione che va tutto bene.

Le altre questioni socialmente esplosive progettate per dividere e conquistare hanno riguardato il fingere che gli uomini malati di mente siano donne e viceversa, mentre le donne malate di mente incoraggiano la mutilazione dei loro figli come sacrificio agli dei svegli.

Permettere a uomini mentalmente perversi di entrare nei bagni delle donne è pura follia, ma politici corrotti, burocrati governativi comprati e giudici svegli hanno imposto questo comportamento pericolosamente assurdo.

Gli uomini che dominano gli sport femminili vanno benissimo per questi cercatori di implosione sociale.

Permettere e incoraggiare le ragazze a tagliarsi il seno perché le loro madri pazze soffrono di una “forma woke” della “sindrome di Munchausen” per procura è una spregevole resa alla degenerazione.

 Stiamo deludendo i nostri figli, con conseguenti massicci livelli di depressione, uso di droghe, automutilazione e suicidio tra i giovani.

 

L'atto socialmente più doloroso nella storia dell'umanità è stato quello dei nostri politici e burocrati autoritari che hanno costretto oltre 270 milioni di porcellini d'India (oltre 5 miliardi in tutto il mondo), sotto la minaccia di perdere i loro mezzi di sostentamento e di essere ostracizzati dalla società, ad essere iniettati con una terapia genica sperimentale commercializzata come vaccino, che non ha impedito alle persone di prendere, diffondendosi o morendo a causa dell'influenza più sopravvalutata della storia.

I signori al potere, che hanno pianificato questa falsa pandemia (Evento 201), hanno creato con successo la più grande psicosi di formazione di massa tra le masse impaurite di quanto sia mai stato raggiunto attraverso una campagna di propaganda della paura.

Hanno dimostrato di poter costringere le pecore a chiudersi volontariamente in sé stesse e a implorare di essere iniettate con un intruglio tossico progettato per ucciderle improvvisamente o nel tempo, riducendo la fertilità e disabilitando milioni di persone, realizzando uno dei principali obiettivi dell'agenda di spopolamento di Gates.

 I purosangue non dimenticheranno mai né perdoneranno mai coloro che li hanno trattati come spazzatura.

L'imminente guerra civile vedrà le linee di demarcazione molto allineate tra i vaccinati e i non vaccinati.

Il disagio politico è cresciuto in questo paese dal giorno in cui Trump è sceso dalla scala mobile della Trump Tower nel giugno del 2015, annunciando che si sarebbe candidato alla presidenza.

È stato in grado di reprimere la “rabbia populista dei deplorevoli “economicamente e socialmente in difficoltà e di ottenere la sconfitta del secolo contro il prescelto dello Stato Profondo, avviando il colpo di stato dello Stato Profondo contro di lui, che continua ancora oggi.

Il sistema politico è caratterizzato da frodi, corruzione, illeciti e disprezzo per il corretto funzionamento legale delle elezioni.

Le elezioni del 2020 sono state rubate, principalmente attraverso false schede elettorali per posta presumibilmente istituite come misura covid una tantum.

Ora è un appuntamento fisso, e la frode sistematica è volutamente incorporata nel sistema, poiché non è richiesta alcuna carta d'identità o prova di cittadinanza per votare, i clandestini sono autorizzati a votare illegalmente dal partito democratico e il sistema giudiziario è pieno di giudici attivisti di sinistra il cui unico scopo è promuovere la criminalità e la devianza.

La disperazione degli oligarchi dello Stato Profondo e dei loro scagnozzi all'interno della CIA, dell'FBI, del Dipartimento di Giustizia e del Dipartimento di Stato è palpabile ed estremamente pericolosa, poiché sono disposti a bruciare il sistema per evitare che la loro cospirazione criminale venga rivelata.

Hanno già cercato di imprigionare e uccidere Trump e continueranno a farlo prima del suo insediamento a gennaio.

 Probabilmente è troppo tardi per impedire che le elezioni abbiano luogo, ma nulla di ciò che fanno è troppo diabolico per escluderlo a questo punto.

Quando il margine di vittoria di Trump supererà la loro capacità di imbrogliare, procederanno con il piano B e scateneranno le loro orde pagate di criminali violenti in ogni grande città d'America, per cercare di impedire a Trump di assumere il potere.

I gestori di Biden e Harris useranno ogni mezzo di law fare a loro disposizione per impedire una transizione graduale del potere.

La falsa insurrezione del 6 gennaio sembrerà bizzarra rispetto a ciò che questi traditori cercheranno di realizzare.

Sappiamo che ci considerano deplorevoli, spazzatura, nazisti razzisti, quindi questa convinzione permette loro di considerarci come non umani e di usare mezzi letali per sopprimere le nostre voci.

 Il 27 settembre l'amministrazione Biden-Harris ha aggiornato la direttiva 5240.01 del DOD per includere disposizioni che autorizzano l'uso della forza letale in determinate circostanze quando assistono le forze dell'ordine civili.

La tempistica di questo cambiamento sembra sicuramente sospetta, poiché queste elezioni volatili entrano in dirittura d'arrivo.

 

È qui che l'angoscia militare alzerà la sua brutta testa.

 Sappiamo che l'esercito sveglio ha collaborato e cospirato con gli altri cattivi attori dello Stato Profondo nel colpo di stato contro Trump.

“Milley” ha agito in modo traditore alle spalle di Trump, comunicando con gli avversari e pianificando di ignorare qualsiasi ordine diretto del comandante in capo.

 La leadership militare sotto Biden ha dimostrato di essere incompetente, impegnata per la diversità e l'equità e disposta a eseguire gli ordini delle forze allineate contro Trump.

La possibilità che i militari partecipino a un violento colpo di stato contro Trump prima che entri in carica, o poco dopo, non è fuori questione.

Quando gli uomini che sanno di aver commesso atti illegali e di tradimento si sentono minacciati di essere denunciati e perseguiti, sono capaci di tutto pur di evitare il loro destino.

 Militarmente, questo è un periodo estremamente pericoloso per la nostra nazione.

Con i neoconservatori che dominano al Congresso e i loro partner mediatici di regime che rigurgitano i loro punti di propaganda su Russia, Cina, Iran e Corea del Nord, questi psicopatici stanno spingendo il più possibile per la Terza Guerra Mondiale.

Che venga lanciato in Ucraina, a Gaza, nello Stretto di Taiwan o al confine tra le due Coree, il loro obiettivo è il conflitto globale e profitti osceni per il complesso militare industriale che distribuisce le tangenti.

 Sanno che Trump non è un guerrafondaio e tenterà di mediare accordi di pace in Ucraina e in Medio Oriente.

Pertanto, si stanno incautamente agitando nel tentativo di avviare una tempesta di fuoco globale prima che Trump assuma la presidenza.

Attenzione al nostro incidente sotto falsa bandiera del "Golfo del Tonchino", che sarà usato come base per andare in guerra con qualsiasi "dittatore malvagio" si adatti ai nostri scopi in quel momento.

Indipendentemente dall'esito di queste elezioni, ci sarà sangue – che si tratti di sangue americano sul suolo americano o di sangue americano su suolo straniero, o di entrambi contemporaneamente.

 La Quarta Svolta accelera sempre verso un epilogo violento, con un numero imprevisto di morti.

 Oltre il 5% della popolazione maschile è stata uccisa nella quarta svolta della guerra civile americana, mentre 65 milioni di persone sono state uccise durante la quarta svolta della seconda guerra mondiale.

 Con l'attuale livello di tecnologia di uccisione, il numero potenziale di vittime in un conflitto globale sarebbe astronomico e inconcepibile per l'americano medio.

Non ho alcun malinteso sul fatto che l'elezione di Trump possa annullare il disastro fiscale che ci sta aspettando.

Nella migliore delle ipotesi, potrebbe ritardare la tempistica per la catastrofe finanziaria e possibilmente impedire il lancio della Terza Guerra Mondiale durante il suo mandato.

Mi chiedo persino se la scelta di” Kackling Kamala” e “Tampon Tim”, il peggior ticket presidenziale della storia americana, sia stata appositamente progettata dallo Stato Profondo al fine di assicurare l'implosione economica e finanziaria che si verificherà durante il regno di Trump.

Screditare Trump, come hanno fatto incolpando “Herbert Hoover” per la Grande Depressione, quando sono state le politiche di Roosevelt ad esacerbare il problema, potrebbe fornire al Partito Democratico dello Stato Profondo la narrazione che le politiche di Trump hanno causato il collasso.

C'è l'assoluta certezza che gli sconfitti di queste elezioni dichiareranno che le elezioni saranno rubate e si rifiuteranno di riconoscere il vincitore.

Con oltre il 75% della popolazione che si aspetta violenze post-elettorali, ci saranno violenze.

Dove porterà e quali conseguenze indesiderate colpiranno la nazione sono sconosciuti, ma è garantito che dividerà ulteriormente una nazione divisa.

Gli elementi centrali di questa “Crisi della Quarta Svolta” (debito, degrado civico, disordine globale) sono stati i fattori trainanti all'inizio e continuano ad essere i fattori trainanti mentre ci avviciniamo al culmine di questo inverno del nostro malcontento nei primi anni 2030.

 Da qui ad allora ci saranno gli anni più pericolosi della nostra vita.

Panico, caos, disastro finanziario, misure autoritarie, guerra civile, guerra globale e una miriade di altre sfide epiche ti aspettano.

 Cercheranno di fuggire con la tua ricchezza attraverso i loro piani di Grande Presa.

Cercheranno di attuare il loro “Grande Reset” attraverso “CBDC”, sorveglianza di massa e applicazione totalitaria dei loro mandati del nuovo ordine mondiale.

 Continueranno i loro sforzi di spopolamento attraverso la guerra, i vaccini e la fame dei poveri.

Cercheranno di mettere un ultimo chiodo nella bara della Costituzione degli Stati Uniti, inaugurando il loro unico governo mondiale, controllato da oligarchi miliardari e applicato dai loro teppisti militari e poliziotti.

Stanno tentando di demoralizzare le masse, propagandandole facendole credere che solo il governo può salvarle, e costringendole a marciare in un gulag elettronico senza vie di fuga.

Tutte le mie elucubrazioni su questa Quarta Svolta si riducono sempre ai potenziali risultati delineati da Strauss e Howe ventisette anni fa, prima della fine del secolo, e undici anni prima dell'innesco di questa Crisi.

 Indipendentemente dai canali di sofferenza da cui la lava fusa vulcanica si libererà, i prossimi anni saranno sconcertanti, difficili, distruttivi e mortali.

Non c'è scampo dalla triste realtà di ciò che sta arrivando.

Non potete essere abbastanza preparati per resistere ai rigidi venti invernali che cominceranno a soffiare con l'esito di queste elezioni.

Nulla sarà più lo stesso dopo il 5 novembre.

 Ci saranno mai altre elezioni?

Il nostro paese esisterà ancora nella sua forma attuale tra dieci anni?

Strauss e Howe non hanno previsto un risultato specifico, ma hanno fornito quattro possibili risultati realistici.

Tre su quattro sono terribili, compresa la fine dell'umanità come una possibilità concreta.

 Dopo aver letto il recente best-seller “Nuclear War – A Scenario”, ti rendi conto che il mondo potrebbe finire nel giro di poche ore se i leader psicopatici deboli di mente avviassero un'inarrestabile progressione di risposte.

So che i dubbi del pensiero lineare che credono che il mondo progredisca sempre in linea retta respingeranno questi avvertimenti come solo porno catastrofico della teoria della cospirazione.

 Non hanno alcun interesse per la natura ciclica della storia e continueranno a fidarsi della narrativa del governo, applicata dai portavoce della propaganda dei media di regime e ripetuta dai PNG che costituiscono una percentuale importante della popolazione.

 Va bene.

Possono tenere la testa sotto la sabbia e credere alle sciocchezze deliranti distribuite da coloro che sono al potere, ma la Quarta Svolta li sommergerà sotto uno tsunami di realtà, dolore, morte e distruzione.

È proprio così.

Le persone devono avere la testa a posto e comprendere le sfide che ci attendono. Non vedo soluzioni facili, e non sto vendendo una newsletter con il segreto per sopravvivere a questa Quarta Svolta.

Ho emesso avvertimenti per oltre un decennio, e non ho visto nulla di ciò che è accaduto o sta accadendo, che mi abbia fatto cambiare idea.

Fare amicizia con persone che la pensano allo stesso modo e fare appello a tutto il coraggio e la forza d'animo che puoi raccogliere è il miglior consiglio che posso dare.

La migliore analogia per i prossimi anni è:

preparatevi a sgobbare per molte miglia attraverso una furiosa bufera di neve a temperature sotto lo zero con meno del 50% di possibilità di sopravvivenza.

Buona fortuna e buona fortuna.

Questa Quarta Svolta potrebbe segnare la fine dell'uomo.

 Potrebbe essere un “Armageddon omicida”, che distrugge tutto, non lascia nulla.

Se l'umanità dovesse mai estinguersi, ciò accadrà probabilmente quando la sua civiltà dominante innescherà una Quarta Svolta che finirà orribilmente.

 Perché questa Quarta Svolta ponga fine a tutto questo richiederebbe una miscela estremamente improbabile di disastro sociale, malevolenza umana, perfezione tecnologica e sfortuna.

La Quarta Svolta potrebbe segnare la fine della modernità.

Il ritmo” saeculare” occidentale – iniziato a metà del XV secolo con il Rinascimento – poteva giungere a un brusco capolinea.

Il settimo saeculum moderno sarebbe l'ultimo.

 Anche questo potrebbe venire da una guerra totale, terribile ma non definitiva. Potrebbe esserci un collasso completo della scienza, della cultura, della politica e della società.

Un risultato così terribile probabilmente accadrebbe solo quando una nazione dominante (come l'America di oggi) lascerebbe che un'ekpirosi della Quarta Svolta inghiottisse il pianeta.

Ma questo risultato è ben alla portata della tecnologia prevedibile e della malevolenza.

La Quarta Svolta potrebbe risparmiare la modernità ma segnare la fine della nostra nazione.

 Potrebbe chiudere il libro sulla costituzione politica, la cultura popolare e la posizione morale che la parola America ha finito per significare.

 La nazione ha resistito per tre saecula; Roma durò dodici, l'Unione Sovietica una sola.

 Le Quarte Svolte sono soglie critiche per la sopravvivenza nazionale.

Ognuna delle ultime tre crisi americane ha prodotto momenti di estremo pericolo: nella Rivoluzione, la nascita stessa della repubblica è stata appesa a un filo in più di una battaglia.

Nella guerra civile, l'unione sopravvisse a malapena a un massacro di quattro anni che ai suoi tempi fu considerato come la guerra più letale della storia.

Nella seconda guerra mondiale, la nazione ha distrutto un nemico della democrazia che per un certo periodo stava vincendo;

 se il nemico avesse vinto, l'America stessa avrebbe potuto essere distrutta.

 Con ogni probabilità, la prossima Crisi presenterà alla nazione una minaccia e una conseguenza di portata simile.

Oppure la Quarta Svolta potrebbe semplicemente segnare la fine del Saeculum Millenario.

L'umanità, la modernità e l'America avrebbero perseverato.

 In seguito, ci sarebbe stato un nuovo stato d'animo, un nuovo Alto e un nuovo saeculum.

L'America sarebbe rinata. Ma, rinato, non sarebbe stato lo stesso.

 

 

 

 

«COSA HANNO IN PROGRAMMA

PER LA NOSTRA ACQUA?»

Inchiostronero.it - Kit Cavalleresco – (1-11-2024) – ci dice:

 

Anche la nostra fornitura d’acqua è destinata a far parte del “Great Reset”.

Uno sguardo ai titoli dei giornali suggerisce che, insieme al denaro, al cibo, alle comunicazioni e ai trasporti, anche la nostra fornitura d’acqua è destinata a far parte del “Great Reset”, la ristrutturazione della società.

Non c’è da sorprendersi, ma forse non ne parliamo quanto dovremmo.

Per alcuni anni la “crisi idrica” ​​è stata un titolo di serie C che circolava sui giornali locali e nelle discussioni parlamentari quasi vuote, ma ora improvvisamente è arrivata sulle prime pagine.

A marzo sono stati pubblicati rapporti allarmanti secondo cui le malattie trasmesse dall’acqua sarebbero aumentate del 60% nell’ultimo decennio.

All’inizio di quest’anno le aziende idriche del Regno Unito hanno chiesto all’”OfWat”, l’ente regolatore governativo, di aumentare il prezzo dell’acqua.

 

Poi, all’inizio di questa settimana, è stato annunciato che il prezzo sarebbe stato addirittura più alto del previsto, con alcune zone che hanno visto un aumento dell’84% nei prossimi sei anni, scatenando una prevedibile indignazione.

Anche se i prezzi aumentano, le aziende continuano a chiudere.

“Thames Water”, la più grande azienda idrica del paese, ha un debito di oltre 15 miliardi di sterline e sta cercando disperatamente prestiti di emergenza.

Ci viene anche detto che la nostra infrastruttura è datata e “scricchiolante”.

Solo poche ore fa la BBC ha pubblicato una “lettura approfondita” sulle infrastrutture idriche del Regno Unito:

In modo abbastanza divertente, questo articolo sostiene che il paese ha sostanzialmente troppa acqua e che l’aumento delle precipitazioni provoca inondazioni che sovraccaricano gli impianti di trattamento delle acque e fanno sì che le acque reflue si riversino nell’acqua dolce.

Quindi, più pioggia = crisi idrica. Meno pioggia = crisi idrica.

A quanto pare è molto difficile ottenere la giusta quantità di acqua per loro.

Logica MSM di alto livello.

 

I ministri del governo sostengono addirittura che il Regno Unito potrebbe trovarsi ad affrontare una carenza di acqua potabile nel prossimo futuro.

Potremmo dover importare acqua dall’estero con cisterne giganti!

Elaborato un piano di emergenza per l’importazione di acqua dalla Norvegia in caso di siccità estrema.

In ogni caso, il “problema” è stato chiaramente posto, quindi siamo nella fase di “reazione”.

Due giorni fa il governo ha annunciato la creazione di una nuova “Commissione governativa indipendente per l’acqua”, apparentemente la più grande revisione del settore idrico da quando è stato privatizzato alla fine degli anni Ottanta.

Fino agli anni ’80, la fornitura universale di acqua potabile e servizi fognari in Inghilterra e Galles era considerata un servizio sanitario pubblico.

 Il settore idrico è stato privatizzato nel 1989, secondo il programma del governo conservatore.

Una nota storica a margine sul sistema idrico del Regno Unito.

Fu “privatizzato” nel 1989 dal “governo Thatcher “, ma non è mai stato realmente soggetto alle vere forze del mercato capitalista.

Piuttosto, le autorità idriche locali furono vendute e trasformate in società idriche regionali a scopo di lucro.

I clienti non hanno scelta per quanto riguarda il fornitore d’acqua e sono costretti a pagare alle compagnie idriche locali qualsiasi prezzo stabilito dal “regolatore” governativo.

In sostanza è un sistema di monopoli regionali.

 È corrotto e ingiusto e si approfitta della gente comune… ma è così da trentacinque anni.

 

Chiamatemi cinico, ma trovo difficile immaginare che questa “revisione” possa avere lo scopo di renderla meno corrotta o più equa.

Di cosa si tratta?

Beh, si parla molto di rinazionalizzazione.

Il partito laburista l’ha esclusa a settembre, ma la stampa è ampiamente a favore (anche il “New York Times”), quindi forse “Starmer” sarà “spinto” a “cambiare idea”.

Come potrebbe apparire questa “rinazionalizzazione” e quanta parte delle nostre entrate fiscali verrà spesa per essa è difficile da immaginare al momento.

Bisognerà attendere i risultati della “revisione” per vedere in che direzione va la narrazione.

Ma è in gran parte irrilevante.

Che l’acqua del Regno Unito sia privata, pubblica o la cara vecchia partnership pubblico-privata, l’obiettivo finale sembra essere “ridurre la domanda”.

 Almeno, secondo un rapporto governativo di inizio anno.

A marzo, la precedente amministrazione ha pubblicato un rapporto intitolato “Un riassunto dei piani rivisti di gestione delle risorse regionali e idriche dell’Inghilterra” , che descrive in dettaglio il “problema”:

…prima di suggerire “soluzioni” [enfasi aggiunta]:

Quindi cosa intendono esattamente con “riduzione della domanda”?

L’acqua non è un lusso e non è qualcosa che puoi sostituire. Solo l’acqua può essere acqua e le persone hanno bisogno di ciò di cui hanno bisogno.

No, “ridurre la domanda” è un modo di dire da funzionari pubblici per “ridurre l’uso”.

 

La gente continuerà a chiedere acqua, solo che non potrà ottenerla.

…è qui che entra in gioco la “misurazione”. La misurazione intelligente, per essere precisi.

Probabilmente hai più familiarità con i contatori intelligenti quando si tratta di forniture energetiche, ma anche i contatori dell’acqua “intelligenti” esistono e potrebbero essere la risposta alla nostra “crisi”.

L’appendice” A” del rapporto sull’acqua di cui sopra descrive in dettaglio gli obiettivi del governo come parte dei loro “programmi di gestione della domanda”:

Il loro obiettivo è aumentare la misurazione in generale e la misurazione intelligente in particolare, fino a quando almeno il 75% delle case avrà contatori dell’acqua intelligenti:

Cosa hanno di così speciale i contatori intelligenti?

Bene, la domanda dovrebbe essere “Cosa c’è che non va nei contatori intelligenti?”, e la risposta sarebbe “Niente”.

I contatori intelligenti sono più precisi dei vecchi contatori dell’acqua, sono più affidabili, riportano le letture in formato digitale, quindi non è necessario inviare personale a leggerle manualmente, “riducono le emissioni di carbonio” (a quanto pare), rilevano automaticamente le perdite…

Contatori d’acqua intelligenti come questo vengono introdotti in tutto il Suffolk e nell’Essex.

…oh, ummm…e possono essere disattivati ​​da remoto.

Sai, in caso di mancato pagamento delle bollette o se ti capita di utilizzare eccessivamente la tua quota di acqua dolce a impatto zero, a salvaguardia del clima.

Sì, quindi c’è quello …

Solo una mia supposizione, ovviamente, e secondo l’attuale legge britannica è effettivamente difficile chiudere l’acqua a qualcuno, ma le leggi possono essere cambiate.

O semplicemente ignorate, se capita di essere un monopolio idrico sostenuto dal governo con un budget illimitato per gestire le sfide legali.

Nessuno ha ancora usato la parola “razionamento” (almeno non per quanto riguarda l’acqua), ma è difficile non sentirla nell’aria quando i contatori intelligenti con spegnimento a distanza vengono presentati come una soluzione alla “domanda aumentata” e viviamo sotto la nuvola (per così dire) del falso “cambiamento climatico”.

«PERCHÉ L’ULTIMO STUDIO SUL PRO-RAZIONAMENTO È DAVVERO UNA BUONA NOTIZIA»

E, naturalmente, non sarà un fenomeno isolato nel Regno Unito.

 Non lo è mai.

 A livello globale, si prevede che il mercato dei contatori d’acqua intelligenti crescerà da poco più di un miliardo di dollari nel 2018, a 3,8 miliardi di dollari l’anno scorso, a oltre 7 miliardi di dollari entro il 2031, sulla scia di iniziative in tutta l’UE e nel Nord America.

L’aspetto idrico del” Great Reset” è ancora nelle sue fasi iniziali, ma è difficile immaginare che possa avere effetti positivi.

Un altro raggio nella ruota. Un altro mezzo per raggiungere uno scopo. Un po’ più di scrittura sul muro.

Per quanto tempo resteremo qui seduti a guardare?

 

 

Crisi idrica globale, una soluzione

dal Nevada per estrarre acqua dall'aria.

Hdblog.it - Storia di HDblog.it – (1.11.2024) – ci dice:

 

Inquinamento delle risorse idriche, scioglimento dei ghiacciai, aumento della domanda di acqua e il cambiamento climatico hanno portato a una grave crisi idrica globale.

Per ovviare questo problema l’Università del Nevada ha provato a estrarre acqua, con grande successo, dall’aria anche in condizioni estreme.

 

Come la maggior parte delle tecnologie sostenibili, l’ispirazione è arrivata dall’osservazione della natura;

gli scienziati hanno osservato le rane arboricole e alcune tipologie di piante per comprendere come riescono a trasformare l’acqua che si trova in ambiente in un liquido conservabile interiormente.

 

La teoria è poi stata messa in pratica in laboratorio dove il risultato è stato sorprendente, sicuramente un passo avanti nella produzione di acqua potabile da ambiente a bassa umidità.

La trasformazione in forma liquida del vapore acqueo dell’atmosfera è un modo sostenibile per fornire acqua alle regioni più aride.

La scarsità d’acqua è un gravissimo problema globale e si prevede che peggiorerà ulteriormente nei prossimi decenni.

 Nel 2016, circa due terzi della popolazione mondiale vivevano in condizioni di grave scarsità d’acqua, soprattutto nel sud-ovest degli Stati Uniti.

 Inoltre, le fonti di acqua che non sono state igienizzate adeguatamente hanno provocato la diffusione di malattie gravi, come per esempio il colera e la febbre tifoide, oltre ad altre malattie trasmesse dall’acqua.

 

FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI ESTRAZIONE DELL’ACQUA.

La crisi idrica è sotto l’attenzione di molti scienziati che stanno cercando metodi olistici per ottenere acqua pulita da risorse idriche alternative.

 Non tutte le tecnologie emergenti però, come la desalinizzazione, possono essere applicate a regioni aride e con risorse idriche limitate.

In questo specifico caso, gli scienziati trasformano il vapore nell’ambiente in soluzione salina avvalendosi di una membrana idrogel.

Quest’acqua successivamente viene trasformata in acqua potabile.

Inoltre, il luogo in cui è stato testato questo sistema permette di massimizzare l’efficienza grazie all’utilizzo dell’energia solare.

Le prove sono state svolte a Las Vegas, dove in un anno ci sono circa 300 giorni di sole.

Il processo ha superato di gran lunga i metodi tradizionali di raccolta di acqua dall’atmosfera, che spesso risultano inefficaci se si ha un'umidità inferiore al 30%. In particolare, questo studio dimostra la possibilità di estrarre acqua ad alta velocità e in condizioni peggiori.

 

Per esempio, a Las Vegas, la produzione può raggiungere i 3,5 litri per metro quadro, mentre in Paesi con clima più umido il dato potrebbe addirittura triplicare. Il successo della ricerca ha fatto sì che prendesse vita la “startup WAVR Technologies”, che verrà utilizzata dai ricercatori per applicare la tecnologia in contesti commerciali e domestici.

STRATEGIE DI CONDENSAZIONE E CATTURA DEL VAPORE.

La raccolta dell’acqua atmosferica si divide principalmente in due approcci:

La raccolta della nebbia;

La condensazione del vapore:

Il primo caso richiede un’umidità vicina al 100% e apposite strutture in grado di catturare le goccioline d’acqua tramite il flusso d’aria o la gravità.

Per raccogliere acqua mediante la condensazione del vapore, invece, vengono utilizzati materiali assorbenti e/o metodi di raffreddamento sotto il punto di rugiada.

 

Questi ultimi sono però meno efficienti nelle regioni aride a basse umidità a causa delle basse temperature richieste e dell’elevato consumo energetico.

La condensazione passiva si basa sul ciclo di cattura, conservazione e rilascio del vapore acqueo nell’atmosfera.

 In un primo momento il vapore viene prima catturato e immagazzinato in un materiale assorbente.

Il rilascio richiede energia termica, spesso ottenuta da energia solare, così da rimanere in linea con i piani di decarbonizzazione.

 L’efficienza di raccolta dipende sia dalla capacità del materiale di immagazzinare l’acqua, sia dalla facilità con cui questa viene rilasciata.

 Infine, per le applicazioni come la produzione di idrogeno tramite elettrolisi, potrebbe non essere necessario rilasciare l’acqua raccolta in forma liquida.

 La sfida principale resta comunque catturare e trasformare il vapore acqueo a bassa umidità in acqua pulita, nonché l’obiettivo chiave di questa ricerca.

 

 

 

J.D. Vance incolpa Kamala Harris

e le sue politiche per le conseguenze

dell'espansione della sorveglianza governativa.

Naturalnews.com – (1/11/2024) - Laura Harris – ci dice:

Il senatore dell'Ohio e candidato repubblicano alla vicepresidenza J.D. Vance ha incolpato le politiche della vicepresidente e candidata presidenziale democratica Kamala Harris per le conseguenze dell'espansione della sorveglianza governativa.

 

In un recente episodio del "Tim Dillon Show", Vance ha approfondito le questioni relative alla comunità dell'intelligence, al coinvolgimento delle Big Tech nella censura e all'impatto duraturo del “Patriot Act del 2001” sui diritti alla privacy dei cittadini.

Durante la discussione di un'ora, Vance ha osservato come le agenzie di intelligence continuino ad espandere la loro influenza mentre l'americano medio lotta con l'inflazione e i costi degli alloggi.

"Riconosco che la più grande crisi che i miei concittadini americani devono affrontare non è che non possono permettersi generi alimentari o alloggi, ma che un burocrate della CIA [della Central Intelligence Agency] che guadagna 190.000 dollari all'anno potrebbe dover trovare un lavoro nel settore privato".

Ha continuato sottolineando la crescente disconnessione tra le priorità delle agenzie di intelligence e le esigenze quotidiane degli americani.

Inoltre, Vance ha suggerito che Harris e le sue politiche contribuiscono alle sfide abitative a sostegno di uno stato di sorveglianza ampliato.

 "È davvero, sai, un vantaggio per tutti... La difesa di Kamala Harris... ha reso più difficile per gli americani permettersi un alloggio, ma questo è stato al servizio in modo che la CIA possa spiare più facilmente i nostri concittadini americani", ha detto.

Vance: il governo "crea una porta di servizio" per gli avversari stranieri attraverso la sorveglianza.

I sentimenti di Vance si estendono all'infrastruttura tecnologica che supporta la sorveglianza governativa.

Durante l'intervista, Vance ha citato un articolo di ottobre del “Wall Street Journal”, in cui una grave violazione della sicurezza informatica che coinvolge hacker cinesi si è infiltrata nelle reti di telecomunicazioni statunitensi, tra cui “Verizon” e “AT&T”, originariamente protette dall'infrastruttura di sorveglianza del “Patriot Act”.

Gli hacker, legati a un gruppo chiamato “Salt Typhoon”, si sono concentrati sulla sorveglianza governativa e sui sistemi di intercettazione.

Vance ha sottolineato che, sebbene questa sorveglianza sia stata progettata per la sicurezza nazionale, ha esposto le reti americane a un potenziale sfruttamento straniero.

"Stiamo creando una porta di servizio nelle nostre reti tecnologiche che i nostri nemici stanno ora utilizzando. È pazzesco... Nessuno accetterà la responsabilità per questo", ha detto.

Inoltre, Vance ha sostenuto che questi poteri hanno reso l'America vulnerabile alle minacce informatiche internazionali.

"Parte dell'infrastruttura in cui [la Cina] ha hackerato è stata costruita sulla base dei sistemi di sorveglianza che sono stati implementati nel 2001 – roba in stile Patriot Act.

 Quindi, sai, siamo preoccupati per l'elemento delle libertà civili di questo, e giustamente... Non voglio che i cittadini americani siano spiati.

 Ma la questione più importante, in un certo senso, è che stiamo creando una backdoor nelle nostre reti tecnologiche che i nostri nemici stanno ora utilizzando. È pazzesco".

Il “Patriot Act”, emanato dopo gli attacchi dell'11 settembre, ha cercato di rafforzare la sicurezza nazionale aumentando i poteri delle forze dell'ordine per sorvegliare potenziali minacce.

Tuttavia, ha affrontato a lungo critiche per aver violato le libertà civili e i diritti alla privacy.

(Un video è tratto dal canale Moms on a Mission su Brighteon.com”.

 

Le 12 NUOVE "SINDROMI" create da insidiose

forze governative, Big Pharma e

il loro complesso mediatico di propaganda.

Naturalnews.com – (30/10/2024) - S.D. Wells – ci dice:

 

Hai nuovi problemi di salute fisica, mentale o emotiva che nessun medico sembra in grado di risolvere?

Devi avere una di quelle "sindromi" nuove di zecca che sono apparse improvvisamente sul "mercato" da quando Trump, il Covid e le iniezioni di coaguli sono entrati in scena.

Siete assolutamente intenzionati a votare per un po' di comunismo in America? Devi soffrire di TDS.

Vi sentite male alla testa perché milioni di repubblicani e conservatori non daranno tutti i loro soldi ai ricchi bianchi elitisti che stanno cercando di salvare il mondo dalle tempeste impazzite e dal calore sempre crescente del sole?

 Sei stato indottrinato dal “Culto del Cambiamento Climatico” e soffri di una sindrome chiamata “CCS”.

Da quando ti sei "vaccinato" per il virus Covid-19 di Wuhan, hai notato che il tuo cuore sembra sul punto di esplodere ogni volta che ti alleni?

Soffri della sindrome della proteina spike, in cui miliardi di minuscole "proteine" di nanoparticelle si uniscono per formare coaguli bianchi fibrosi nel tuo sistema vascolare, mettendo a dura prova il tuo cuore.

Il tuo ciarlatano medico non è autorizzato a dirti questo.

Hai preso il Covid e in qualche modo, mesi o anni dopo, ne soffri ancora i "postumi", come ronzio nelle orecchie, sciatica, infiammazione cronica, battito cardiaco irregolare, miocardite, pericardite, nebbia cerebrale e letargia?

C'è il "Long Covid", il che significa che hai ricevuto il vaccino contro il Covid, e ha rovinato i tuoi sistemi corporei, ma Big Pharma ha detto a tutti i medici di chiamarlo "Long Covid".

Ecco le 12 nuove sindromi create dal Grande Fratello e da Big Pharma su cui vi hanno mentito ripetutamente e vi è stato detto che non c'è cura.

#1. Sindrome da squilibrio di Trump.

#2. Sindrome della proteina spike.

#3. Sindrome infiammatoria multisistemica - nei bambini (MIS-C) o negli adulti (MIS-A) - un'altra storia di copertura per i traumi sanitari causati dalle iniezioni di coaguli di mRNA Covid.

#4. Sindrome della morte aritmica improvvisa (SADS).

#5. Sindrome metabolica renale cardiovascolare (CKM) – un'altra storia di copertura per i danni alla salute causati dalle iniezioni di coaguli di Covid.

#6. Sindrome infiammatoria VEXAS.

#7. Sindrome da lavaggio del cervello sui social media (SMBS.)

#8. Sindrome Long-Covid ("Sindrome Post-Covid da Vaccino" nota anche come "Sindrome Long-Vax").

#9. Sindrome da tachicardia posturale ortostatica (POTS.)

#10. MDA5-Sindrome autoimmune.

#11. Sindrome da cambiamento climatico (CCS).

#12. Sindrome del bambino scosso o "SIDS" (in realtà solo danni da vaccino).

 

Oh, sì, l'hanno fatto.

 Big Pharma ha rinominato la sindrome da iniezione di coaguli di Covid e l'ha chiamata MIS-C per i bambini e MIS-A per gli adulti.

La sindrome infiammatoria multi-sistemica è un gruppo di sintomi legati a organi e tessuti gonfi che spesso portano al ricovero in ospedale della vittima.

Big Pharma sostiene che sia collegato al Covid-19, ma montagne di ricerche dimostrano che i colpi di coagulo di proteina spike causano tutti questi sintomi e li esacerbano con i richiami.

Gli "esperti" stanno ancora studiando la causa dei fattori di rischio MIS, in cui i vasi sanguigni e l'apparato digerente vengono irritati dai prioni spike creati a causa delle iniezioni di mRNA.

Un'altra nuova sindrome che ha colpito le masse quando la popolazione ha iniziato a vaccinarsi in massa con i vaccini antinfluenzali Fauci si chiama” SADS”, o sindrome della morte aritmica improvvisa, in cui le nanoparticelle microscopiche chiamate "proteine spike" formano coaguli nel sistema vascolare e possono uccidere improvvisamente anche le persone più sane, inclusi atleti, adolescenti, bambini e neonati.

È un altro nome per un attacco di cuore causato dalle iniezioni di coaguli, ma ovviamente nessun venditore ambulante farmaceutico (MD) può dirlo, o perderanno immediatamente la loro licenza medica.

Mentre sempre più giovani americani mangiano regolarmente cibo spazzatura e si vaccinano contro i coaguli di Covid, l'”American Heart Association” sta inventando nuove "condizioni" e "sindromi" mediche come storie di copertura.

La nuova “CKM”, sindrome cardiovascolare-renale-metabolica, ne è un esempio perfetto.

I bambini obesi sono già sull'orlo del diabete conclamato e delle malattie cardiache, quindi una volta che ottengono le proteine spike della mutazione genetica mRNA che nuotano in tutto il loro sistema vascolare, sono quasi condannati a subire esiti peggiori poiché i loro organi vitali di pulizia vengono invasi dalla nuova proteina prioni.

Il complesso medico industriale ama eseguire costosi esami diagnostici su questi bambini, caricando un braccio e una gamba per capire che soffrono di insufficienza cardiaca, malattie renali e tossicità epatica.

 Sorpresa, sorpresa.

Hai VEXAS? Questa è solo la sindrome da colpo di coagulo sotto un nome dato dal NIH.

Hai mai sentito parlare di “VEXAS”?

No, non è un vaccino del Texas.

Quando il Covid è stato rilasciato nella popolazione, un team di ricercatori del “NIH” ha improvvisamente riportato la "scoperta di una malattia infiammatoria rara e spesso mortale" chiamata “VEXAS” (il modo in cui è spesso mortale ma comunque nuova è di per sé un ossimoro).

Le persone affette da “VEXAS” hanno gli stessi sintomi che stavano per ottenere dai vaccini contro i coaguli di Covid, tra cui eruzioni cutanee, coaguli di sangue e mancanza di respiro.

Com'è interessante la coincidenza che questo abbia prevenuto l'olocausto dei vaccini.

 Il NIH ha incolpato tutti i tipi di mutazioni genetiche e i cromosomi X e, beh, conoscete la narrativa.

Dovrebbero semplicemente chiamarla sindrome da mRNA.

Dopo aver ricevuto un vaccino Covid mortale, o due, o tre (soprattutto "booster"), la maggior parte delle persone sperimenta effetti collaterali di lunga durata di infiammazione, nebbia cerebrale, mancanza di respiro, letargia e battiti cardiaci irregolari.

 Inoltre, hanno ANCORA contratto il Covid-19 e/o le varianti che ne sono seguite. Questo ha aiutato i medici a "diagnosticare" gli effetti collaterali dei vaccini a mRNA come sintomi di "Long Covid" o "sindrome post-Covid-19" o "Covid a lungo raggio" o anche "sequele post-acute di SARS-CoV-2 (PASC).

L'uso di acronimi aiuta le masse allopatiche sottoposte al lavaggio del cervello a credere che sia vero perché è facile da ricordare in modo da poterlo raccontare alla loro famiglia e ai loro amici.

Ma Big Pharma e gli imbonitori medici non si sono fermati qui. Sono stati persino così audaci da incolpare il virus di Wuhan di causare malattie cardiache, disturbi dell'umore, ansia, ictus, coaguli di sangue, fibromialgia, diabete e cancro.

 Bill Gates e Fauci hanno davvero fatto un numero su tutti questa volta.

 Quale virus lieve ha mai causato tutto questo prima?

Avete mai sentito parlare di “POTS”?

Questa nuova diagnosi basata sull'evidenza è per tutti coloro che hanno condizioni preesistenti, poi ricevono una pugnalata di mRNA Covid e sperimentano esiti orribili dalle proteine spike che si diffondono in tutto il loro sistema vascolare, inquinando gli organi in pulizia ed esacerbando tutti i loro problemi di salute, incluso il gonfiore del muscolo cardiaco perché si sta sforzando di pompare il sangue oltre tutti i coaguli di prioni spike di nanoparticelle.

“POTS” è l'acronimo di “sindrome da tachicardia posturale ortostatica” ed è stato rivelato da uno studio” peer-reviewed “condotto dallo “Smidt Heart Institute del Cedars-Sinai “e pubblicato sulla rivista” Heart Rhythm”.

 

Se hai ricevuto una pugnalata di mRNA, potresti ricevere una diagnosi di NUOVA sindrome autoimmune che può causare una malattia polmonare pericolosa per la vita soprannominata "autoimmunità MDA5 e polmonite interstiziale contemporanea,” o MIP-C in breve.

I tuoi polmoni possono finire per essere così sfregiati e rigidi che l'unico modo per essere salvati dalla morte è sottoporsi a un trapianto di polmone completo.

Questo molto probabilmente accade perché le proteine spike che imitano il virus viaggiano dal sito di iniezione ai polmoni e il sistema immunitario le identifica come agenti patogeni estranei tossici (anche se le cellule sono state ingannate a produrle a milioni) e le attacca, distruggendo così il tessuto polmonare.

Semplice come quello.

Infine, i social media sono diventati un'arma di distruzione di massa, in quanto fanno il lavaggio del cervello alle persone, in particolare bambini, adolescenti e giovani adulti, per farli odiare sé stessi, il loro paese, il proprio genere e, naturalmente, Donald J. Trump.

 Gli algoritmi dei social media sono progettati per mostrare solo i contenuti che supportano questa narrativa di odio.

Ha contribuito a portare a tentativi di assassinio di Trump, a un intervento chirurgico di mutilazione del genere, ha creato milioni di membri del culto del cambiamento climatico e a una disforia generale che alimenta il comunismo in America, che potrebbe non essere mai annullata.

Aggiungi “Vaccines.news “ai tuoi siti web indipendenti preferiti per aggiornamenti sulla sindrome” Long-Vax2 e molte altre sindromi causate dalle pugnalate di mRNA che vengono attribuite al Covid-19.

(Pandemia.notizie).

(NaturalNews.com).

 

 

 

 

I migranti stanno approfittando dei

 recenti uragani per truffare

i residenti e saccheggiare le loro case.

 Naturalnews.com - (01/11/2024) - Ava Grace:

Le forze dell'ordine in Florida stanno avvertendo che le bande di immigrati illegali stanno approfittando dei recenti uragani per continuare a saccheggiare.

Nella “contea di Pinellas”, l'ufficio dello sceriffo ha riferito che 41 delle 45 persone arrestate per saccheggio all'indomani dei due uragani erano immigrati clandestini. I 41 migranti provenivano per lo più da Messico, Colombia, Cuba, Honduras e Venezuela. (La FEMA non ha abbastanza soldi per superare la stagione degli uragani dopo aver speso 640 milioni di dollari per i migranti.)

La contea di Pinellas, che copre Clearwater e St. Petersburg sulla costa occidentale della Florida, è stata colpita dagli uragani “Helene” e “Milto”n alla fine di settembre e all'inizio di ottobre, con molte case e aziende devastate.

Lo sceriffo della contea di Pinellas, Bob Gualtieri, ha detto che la sua squadra ha trascorso le ultime settimane a condurre pattuglie di saccheggio sulle isole barriera che corrono lungo il bordo della penisola, trovando dozzine di persone che cercavano di approfittare delle strade e delle proprietà vuote.

Oltre ad arrestare 45 persone per una serie di reati, tra cui rapina a mano armata, vandalismo e violazione di domicilio, i deputati hanno anche incontrato 196 probabili criminali.

 Di questi, 163 non erano cittadini statunitensi e il loro status di immigrati non è stato immediatamente chiaro.

"Molte di queste persone erano nella zona per prendere le proprietà di altre persone, e gli sforzi dei nostri deputati hanno impedito che si verificassero ulteriori crimini", ha detto Gualtieri in una conferenza stampa.

"Mentre le spiagge di Pinellas si riprendono, continueremo queste pattuglie e arresteremo tutti quelli che possiamo che stanno rubando ai vulnerabili di due tempeste consecutive che hanno devastato la nostra comunità".

Gualtieri ha detto che altri 80 deputati sono stati dispiegati nelle aree della contea in cui ai residenti è stato ordinato di evacuare per mantenere la comunità al sicuro.

I criminali approfittano anche dei sopravvissuti all'uragano.

Oltre ai saccheggiatori, l'ufficio dello sceriffo della contea di Pinellas ha anche riferito di aver accusato dozzine di altre persone di aver tentato di truffare le vittime dell'uragano su un totale di 250 milioni di dollari per riparazioni che non hanno mai fatto – e nella maggior parte dei casi probabilmente non hanno mai avuto intenzione di fare.

"Il nostro sforzo per proteggere la comunità non si è fermato all'impatto diretto di questi uragani", ha detto lo sceriffo in una dichiarazione.

"Ora siamo concentrati sulla protezione dei nostri residenti e delle nostre imprese che hanno un disperato bisogno di ricostruire e andare avanti con le loro vite".

Gualtieri ha rilasciato una dichiarazione avvertendo di come sia comune per i residenti e gli imprenditori essere sfruttati da appaltatori falsi o senza licenza dopo i disastri naturali.

"Queste persone sono semplicemente truffatori e ladri e non sono diversi dalle persone nei quartieri che alle 3 del mattino irrompono in una casa che abbiamo arrestato", ha detto Gualtieri, aggiungendo che le vittime sia dei truffatori che dei saccheggiatori sono state "doppiamente vittimizzate" dopo aver già perso così tanto.

Gli investigatori sotto copertura che lavorano sia con la polizia locale che con l'ufficio dello sceriffo hanno arrestato 58 persone con 102 accuse di aver cercato di eseguire lavori idraulici, elettrici, di aria condizionata, di copertura e strutturali senza licenza.

Gualtieri ha detto che la sua squadra e altri dipartimenti di polizia del paese continueranno il loro lavoro per proteggere i residenti.

"Non venite nella contea di Pinellas a rubare in queste comunità devastate dalla tempesta, non depredate le persone che stanno cercando di riprendersi, perché se lo fate, andrete in prigione con molteplici accuse di reato", ha aggiunto.

Un notiziario trasmesso da WTVT, la stazione affiliata di Fox per Tampa, in Florida, che fornisce un rapido aggiornamento sugli sforzi di recupero nell'area.

 

 

 

La guerra contro i palestinesi deve continuare.

Entrambi i principali partiti politici

sono conniventi con il genocidio di Israele a Gaza.

Unz.com -Philip Giraldi – (1° novembre 2024) – ci dice:

 

Il risucchio di Israele e dei suoi sostenitori da parte della classe politica in America sembra non scomparire mai.

Anzi, semmai aumenta, in vista delle elezioni nazionali.

Nell'ultima manifestazione della “Giudeo filia”, “Rudy Giuliani”, che si autodefinisce "il sindaco d'America", ci ha ora informato che "Loro [gli israeliani] sono i nostri migliori amici.

 Ho lavorato per “Ronald Reagan” per otto anni e Ronald Reagan ha detto che dobbiamo essere sempre lì per Israele perché Israele è sempre lì per noi!

 Hamas non è lì per noi, gli iraniani non sono lì per noi, vogliono ucciderci e ai palestinesi viene insegnato a ucciderci a due anni! Non lasceranno entrare un palestinese in Giordania.

Non lasceranno entrare un palestinese in Egitto.

E [Kamala] Harris vuole portarteli da voi!

Possono avere brave persone, non mi interessa, ma non voglio correre rischi con persone a cui viene insegnato a uccidere gli americani a due anni!

Sono dalla parte di Israele! Siete dalla parte di Israele!

Donald Trump è dalla parte di Israele! E loro [i democratici] sono dalla parte dei terroristi".

Giuliani ha detto tutto questo e molto altro in un comizio elettorale di Donald Trump al “Madison Square Garden” di New York, dove stava sputando fuoco in un discorso [al minuto 17:27] che un media ha descritto come "squilibrato" per incitare la folla straripante a odiare i nemici di Israele, che a quanto pare include il Partito Democratico se dovessero riconquistare la presidenza.

Non vorrei essere in disaccordo con un uomo della statura psico-fantasmagorica di Giuliani riguardo ai fatti, ma non ricordo quando gli Stati Uniti siano stati effettivamente minacciati dai nemici di Israele per includere il Libano, la Siria, l'Iraq, l'Iran o un posto che una volta chiamavamo Palestina, ma poi di nuovo, sto invecchiando e la mia memoria potrebbe venir meno.

Né riesco a ricordare nulla di ciò che Israele ha fatto per quello che una volta era il mio paese, a parte prendere enormi quantità dei nostri soldi delle tasse equivalenti a un quarto di trilione di dollari, corrompendo anche i nostri politici e minando sia il nostro stato di diritto che la nostra Carta dei Diritti, ma, ancora una volta, dare la colpa alla mia memoria poiché non riesco a immaginare un tipo caloroso e amichevole come “Benjamin Netanyahu” fare qualcosa di brutto o cattivo.

 

Nel tentativo di segnare punti politici, “Giuliani” non sembra capire che l'adorazione dello Stato ebraico è una cosa bipartisan, che il governo degli Stati Uniti, non importa chi vincerà le elezioni, continuerà a fornire agli israeliani denaro e armi per espellere o uccidere il maggior numero possibile di suoi vicini.

 La carneficina creerà un nuovo metaforico "terra senza popolo" spazio vuoto tra i fiumi Eufrate e Nilo che diventerà un grande vivaio per stabilire e popolare l'Eretz o "Grande Israele" scelto da “Yahweh” per governare il Medio Oriente.

 

Una cosa buona di “Giuliani” e del suo padrone “Donald Trum”p è che non fingono nemmeno di voler aiutare i palestinesi e altre "razze inferiori senza legge" a resistere all'occupazione e allo sradicamento da parte dei loro padroni ebrei.

Trump vorrebbe che il lavoro di sterminio fosse terminato in modo che l'immagine delle pubbliche relazioni di Israele non venga ulteriormente danneggiata.

Kamala, d'altra parte, continuerebbe a distribuire armi e denaro mentre chiede piamente un cessate il fuoco, un obiettivo che viene regolarmente respinto da un severo Netanyahu.

 Il modo in cui funziona il governo Biden-Harris sulle relazioni estere nei confronti del Medio Oriente è fingere una cosa mentre ne fa un'altra.

 È stato riferito che i negoziatori di pace di Biden,” Amos Hochstein”, un israeliano che ha prestato servizio nell'IDF, e “Brett McGurk”, che apparentemente lavoravano per evitare l'espansione della crisi di Gaza in Libano, stavano facendo esattamente il contrario.

Hanno lavorato "dietro le quinte" per incoraggiare Israele, e ora descrivono le operazioni israeliane in Libano, che hanno incluso una grande invasione di terra, come un "momento storico" – che "rimodellerà il Medio Oriente in meglio per gli anni a venire".

E c'è di più.

 L'ambasciatrice degli Stati Uniti in Libano, “Lisa Johnson”, ha incontrato i vari partiti e gruppi che compongono il governo libanese e il suo mix sociale e religioso con la proposta di organizzare per preparare il paese a una "era post-Hezbollah" mobilitando forze "interne" per eliminare il movimento di resistenza islamica mentre è impegnato a combattere l'esercito israeliano.

“Johnson”, nominata da Joe Biden, riflette certamente il pensiero della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato sul Medio Oriente.

Secondo quanto riferito, ha detto ai politici libanesi:

"Israele non può ottenere tutto attraverso la guerra; è tempo che tu faccia la tua parte e lanci una rivolta interna sotto la bandiera di "Basta".

 Il popolo libanese deve mostrare il suo desiderio di sollevarsi e sbarazzarsi di Hezbollah".

Johnson sfidò i politici:

"Perché sembrate spaventati? Hezbollah è stato sconfitto, la sua leadership è distrutta, e noi siamo con voi, e l'intero mondo libero è al vostro fianco... Non vogliamo solo limitare l'influenza di Hezbollah, ma colpiremo le sue linee di sostegno, e stiamo lavorando senza sosta per far cadere il regime anche in Iran".

Qualcuno dovrebbe ricordare alla signora “Johnson”, così come a McGurk e Hochstein, che non siamo legalmente in guerra con il Libano, né con l'Iran, e nemmeno con i palestinesi di cui stiamo permettendo il genocidio.

 La realtà è che Gaza e il Libano sono la guerra degli Stati Uniti, nel senso che l'assalto di Israele contro i suoi vicini non sarebbe possibile o sostenibile senza che Washington si facesse carico dei costi e fornisse le armi.

Un rapporto pubblicato di recente dall'agenzia di stampa israeliana “Calcalist” ha esaminato le spese militari israeliane per le guerre dall'inizio dei combattimenti il 7 ottobre.  

Ha stabilito che Washington ha finanziato direttamente il 70% dei costi militari totali di Tel Aviv nell'ultimo anno.

Ciò ammonta a più di 20 miliardi di dollari in aiuti militari, una cifra vicina ai 22,57 miliardi di dollari stimati da diverse fonti statunitensi, tra cui il “Cost of War Project” della Brown University, che ha esaminato i numeri.

 E si presume che ci siano anche sostanziali spese nascoste costituite da armamenti spediti direttamente dagli arsenali statunitensi senza alcuna procedura contabile, così come denaro nascosto in altri progetti.

In conclusione, si deve concludere che senza il sostegno diretto degli Stati Uniti, la guerra di Netanyahu sarebbe semplicemente insostenibile per lo Stato ebraico.

“Calcalist “conclude che "Pertanto, è dubbio che questa guerra sarebbe stata condotta così com'è – né per intensità né per portata – senza l'assistenza americana".

Quindi, in un senso molto reale, è ed è stata la guerra dell'America, mentre l'obiettivo segreto del governo degli Stati Uniti di distruggere Hezbollah e Hamas e persino rovesciare il regime in Iran indica chiaramente che il piano egemonico e genocida di Netanyahu per fare di Israele il potere supremo in Medio Oriente è condiviso da molti a Washington.

(Philip M. Giraldi, Ph.D., è direttore esecutivo del Council for the National Interest, una fondazione educativa deducibile dalle tasse 501(c)3).

 

 

Perché ho votato

per Trump.

Unz.com - Kevin MacDonald – (1° novembre 2024 ) – ci dice:

 

Mi rendo conto che Trump è ben lungi dall'essere perfetto, e alcune figure di spicco della destra dissidente hanno detto che non voteranno per lui.

Il suo primo mandato ha ottenuto poco (se non nulla) oltre a mobilitare la sinistra piena di odio per combattere la "minaccia fascista".

(E se vince di nuovo, ci saranno rivolte che faranno sembrare le rivolte del 2016 un picnic.)

Ma ho votato per lui (sono in uno stato di voto anticipato).

Ecco perché.

 

Ascoltando il podcast di “Joe Rogan” con Trump, Trump ha ammesso di non avere idea di come funzionasse Washington quando è arrivato lì. Ciò ha portato a un sacco di nomine sbagliate, come “John Bolton”, che non ha mai visto una guerra che non gli piacesse.

“Christopher Wray”, che non ha mostrato altro che odio verso tutto ciò che riguarda Trump da quando è stato nominato.

“ John Kelly”, che ora dice che Trump è un amante di Hitler.

È abbastanza consapevole del problema:

"Il più grande rimpianto del signor Trump del suo primo mandato è di aver assunto personale che ha finito per credere fossero le persone sbagliate".

 

Poiché Trump sembra consapevole dei suoi errori, confido che la prossima volta andrà meglio, anche se avere “Robert Lutnick” come co-presidente del suo team di transizione è sicuramente preoccupante. “Lutnick” ha detto di essere in stretto contatto con “Jared Kushner” (un cancro enorme nel suo primo mandato), nonostante Kushner abbia affermato che non sarebbe stato coinvolto.

Spaventoso.

 

E Trump ha proposto nomi come “Tom Cotton “e “Mike Pompeo” per il Segretario della Difesa o dello Stato.

Ciò è davvero preoccupante, ma tutt'altro che certo.

Dato l'impegno tanto pubblicizzato di Trump per il non intervento e l'evitamento delle guerre (vale a dire, la posizione che ha alienato i neocon come Bill Kristol, Jennifer Rubin e Max Boot nel 2016), si potrebbe pensare che avrebbe imparato a non nominare guerrafondai neocon.

La sua vicinanza con “Tucker Carlson” peserebbe certamente contro questo, poiché Tucker si è spesso scagliato contro i neocon e la loro promozione di guerre senza fine;

si è fortemente opposto alla guerra in Ucraina e alle infinite guerre in Medio Oriente.

 

E sì, mi rendo conto che, se non altro, Trump è più legato alla “lobby israeliana” di Harris.

La sua campagna ha ottenuto 100 milioni di dollari da “Miriam Adelson”, vedova di “Sheldon Adelson”, sostenitore di Israele, che ha convinto Trump a nominare Bolton con lo stesso tipo di denaro che Miriam ha contribuito a dare.

“ Sheldon Adelson” sperava ardentemente che il suo sostegno avrebbe spinto Trump a trasformare l'Iran in una landa desolata nucleare.

 Non è successo, e non credo che succederà la seconda volta.

 

E il punto generale è che la “lobby israeliana” domina la politica estera degli Stati Uniti nei confronti di Israele, che si tratti dei Democratici o dei Repubblicani.

 Come Biden è solo a causa di tutti quegli elettori arabi nel Michigan, Harris potrebbe criticare di più gli israeliani a causa del loro genocidio in corso a Gaza (che ora include il divieto dell'UNRWA dalla Cisgiordania e da Gaza), ma non c'è motivo di pensare che negherebbe gli aiuti militari a Israele e continuerebbe a coinvolgere le forze statunitensi nell'abbattimento di qualsiasi cosa i nemici di Israele gli scaglino contro. In conclusione: nessuna differenza tra i candidati.

 Di fatto, è un pareggio.

 

Ma ci sono persone che si opporrebbero alle minacce rappresentate da gente come “Jared Kushner”.

Persone come Tucker Carlson, Steve Bannon, recentemente liberato dalla sua finta prigionia, ed Elon Musk.

Penso che Carlson "capisca" davvero, anche se non è così esplicito come sarebbe l'ideale (ricorda, la perfezione è sempre il nemico del bene). “Carlson” ha un seguito enorme nei suoi podcast e spettacoli dal vivo. Ha sicuramente mostrato segnali di voler uscire dalla riserva di “Conservatism Inc.” Ha intervistato Trump e JD Vance e ospiterà un evento a Mar-a-Lago la sera delle elezioni.

Una vittoria di Trump consoliderebbe il suo status nel “GOP”, sicuramente una buona cosa.

 

Il monologo di Carlson dell'aprile 2021 nel suo show su “Fox News” è la dichiarazione più potente ed esplicita nei media mainstream secondo cui i bianchi, in quanto bianchi, hanno un interesse per l'immigrazione.

Ha descritto la classe media come uno dei gruppi di vittime della “Grande Sostituzione” mentre l'America si trasforma in una società con un'élite ostile e ultra-ricca, sostenuta politicamente da una massa dipendente di elettori democratici e liberal bianchi con un'istruzione universitaria scadente.

E ha duellato con l'ADL, discutendo in modo mirato della loro ipocrisia sull'immigrazione negli Stati Uniti rispetto all'immigrazione in Israele. Non c'è da stupirsi che sia stato licenziato da “Fox News”.

 

L'intervista di Carlson con “Darryl Cooper” ha mostrato che ha rifiutato alcune parti fondamentali della narrazione standard della Seconda Guerra Mondiale, come il culto dell'eroe di Winston Churchill tanto caro ai neocon.

Ed è stato stroncato dalla sinistra per la sua intervista con “Viktor Orban”, il primo ministro nazionalista ungherese che si oppone alla trasformazione dell'Ungheria lontano dalle sue radici etniche e culturali.

L'opinione di “Cooper” sulla frode elettorale è azzeccata senza addentrarsi in quelle che sono ampiamente considerate a sinistra come teorie del complotto.

“Tucker” l'ha letta alla lettera in uno show del 2021:

Il sostegno di Elon Musk a Trump, non solo finanziario (almeno 119 milioni di dollari, che è maggiore di quello di Adelson), ma anche per il fatto di apparire felicemente con lui ai comizi, è importante a causa dello status di celebrità di Musk e del suo seguito molto ampio su X, soprattutto tra i giovani uomini.

Musk è sempre più fuori dalle righe nei suoi tweet:

 "Il danno era fatto", ha commentato [l'attivista dell'olocausto] “Deborah Lipstadt “a proposito di un post di Musk su X.

"L'approvazione della teoria della Grande Sostituzione è stata molto dannosa".

“Lipstadt” ha aggiunto di disapprovare quello che vedeva come un tentativo di "mitigare" il tweet precedente di Musk, senza criticare direttamente il capo dell'ADL “Jonathan Greenblatt”.

"Puoi provare a mitigare, ma una volta aperto il cuscino, è come rincorrere le piume", ha detto.

 

Musk stava rispondendo a un utente che ha scritto:

"Le comunità ebraiche hanno spinto esattamente il tipo di odio dialettico contro i bianchi che affermano di voler che la gente smetta di usare contro di loro.

Sono profondamente disinteressato nel dare il minimo sino ad ora sulle popolazioni ebraiche occidentali che arrivano alla sconvolgente consapevolezza che quelle orde di minoranze [che] sostengono che stanno inondando il loro paese non li amano esattamente troppo".

 

Musk rispose: "Hai detto la pura verità".

 

“Greenblatt” si è unito a un coro rumoroso nel condannare quel post. Altri gruppi ebraici, tra cui l'”American Jewish Committee”, lo hanno duramente condannato.

Più avanti nello stesso thread, Musk se l'è presa con l'ADL stessa, dicendo che il gruppo "promuove di fatto il razzismo anti-bianco".

 Si è scusato per molto di questo e ha fatto le visite obbligatorie ad Auschwitz e Israele, ma è difficile credere che ora rifiuti queste idee.

Steve Bannon è un forte e influente sostenitore di Trump in cui è entrato guerra con Kushner durante la presidenza Trump, una guerra che ha perso.

Sospetto che capisca totalmente il pericolo che “Kushner” rappresenterebbe per una nuova amministrazione Trump.

 

Per inciso, il divario di genere sarà enorme in queste elezioni, ei democratici stanno incoraggiando attivamente le mogli dei mariti sostenitori di Trump a votare per Harris.

La sindrome particolarmente da squilibrio di Trump è comune tra le donne bianche, ossessionate come sono dal diritto all'aborto, ignorando tutto il resto.

Le donne sono più conformiste a causa della paura delle conseguenze – l'ostracismo sociale – e allontanarsi dal consenso morale dei media liberali mainstream è una morte sociale certa in molti circoli sociali.

 Le donne bianche sono anche più empatiche degli uomini e quindi più propense ad avere empatia per tutti i gruppi di vittime creati dalla nostra élite ostile.

E le donne bianche sono molto meno inclini a identificarsi con la loro razza, almeno in parte a causa della paura di quello stesso ostracismo da parte della comunità morale contemporanea (che è ora un consenso patologico creato e gestito dalle nostre élite ostili che dominano i media e il mondo accademico e controllano aggressivamente ciò che dicono i politici).

Le comunità morali sono il collante sociale delle società occidentali.

Gli uomini bianchi, compresi molti giovani uomini bianchi, stanno iniziando a vedere che tutto è sempre più a loro sfavore: lavoro, promozioni, ecc.

DEI è completamente in contrasto con i loro interessi.

Sono attratti dalla personalità maschile di Trump in un'epoca in cui la sinistra la rifiuta.

L'intervista di Trump con “Joe Rogan” piace sicuramente ai giovani uomini: parlano persino di cose “UFC”.

 

Ma la ragione principale per votare Trump, la ragione che, a mio parere, rende la scelta ovvia, è che un'amministrazione di Kamala Harris sarebbe un completo disastro per la nostra parte:

 

Creare una maggioranza permanente di sinistra.

La sinistra sta chiaramente puntando a una maggioranza permanente e altri quattro anni consentirebbero loro di consolidarla.

Nonostante le nuove affermazioni di Harris che farà rispettare il confine, chi può crederci quando in precedenza ha chiesto l'abolizione dell'ICE ed è rimasta felicemente a guardare mentre” Mayorkas” demoliva completamente il confine?

(Non biasimo mai Biden per nulla perché è stato non compos mentis per quasi tutta la sua amministrazione.)

 Incolpano Trump per non aver accettato un orribile disegno di legge sull'immigrazione "bipartisan" (>1,8 milioni/anno , esclusi i porti di ingresso), che includeva un sacco di soldi per più ufficiali di pattuglia di frontiera in modo che potessero processare gli immigrati clandestini più velocemente.

Tutto questo quando avrebbero potuto fermare l'assalto in qualsiasi momento semplicemente invertendo le politiche adottate il primo giorno dell'amministrazione Biden.

Altri 10-15 milioni di clandestini, oltre al numero enorme già presente, cambierebbero ulteriormente la rappresentanza del Congresso a favore degli stati blu: i clandestini influenzano le elezioni anche se non votano.

E i democratici avrebbero un'amnistia massiccia per garantire che i loro nuovi familiari (immigrati e i loro discendenti hanno molte più probabilità di ricevere assistenza sociale) votino il prima possibile. Infatti, hanno già reso praticamente impossibile deportare i clandestini, portando a quella che il GOP della Camera ha definito un'" amnistia silenziosa ".

 

Un'altra amministrazione democratica porterebbe anche a una spinta per porre fine al collegio elettorale, quindi stati come la California avrebbero ancora più influenza di quanta ne abbiano ora.

La California ha già reso illegale chiedere l'ID dell'elettore.

Come si può credere che i totali dei voti della California siano lontanamente validi?

Il risultato sarebbe una maggioranza permanente di sinistra, drammaticamente opposto agli interessi della futura maggioranza bianca e finanziata, come è sempre stata, dal denaro ebraico e che riflette gli interessi ebraici percepiti in un'America non bianca.

Censura.

 La sinistra vuole che la censura dei media metta a tacere la destra, mentre le proposte di censura della destra riguardano solo la propaganda” LGBT+” rivolta ai bambini, anche se, bisogna ammetterlo, io e alcuni altri siamo stati banditi da” X” nell'era post-Musk.

Tuttavia, “X” è molto odiato a sinistra perché persone come “Nick Fuentes” continuano a tenere discorsi spesso molto antiebraici, molto meno sottili di quelli che stavo postando io.

Come ha osservato Hillary Clinton ,

"Senza censura, perderemo il controllo..."

La mancanza di social media prima dell'era di Internet ha portato al completo predominio dei media di proprietà ebraica e dei loro messaggi velenosi.

 La possibile fine di questo predominio è un problema importante per le organizzazioni ebraiche e per la sinistra in generale, da qui l'odio verso Elon Musk da quando ha acquistato Twitter.

 L'intolleranza della sinistra anche verso i conservatori tradizionali è ben consolidata.

 Sono essenzialmente banditi dai campus universitari a causa della fondata paura di rivolte di sinistra.

Storicamente, il passaggio alla censura è stato guidato dall'ADL e da altre organizzazioni ebraiche.

 Nella mia prefazione del 2002 a “The Culture of Critique” , ho scritto del tentativo già robusto dell'ADL di fare pressione sulle aziende dei media affinché censurassero Internet.

Ciò ha raggiunto il suo apice nella soppressione elettorale del 2020 della storia del “laptop di Hunter” e delle informazioni dissidenti sul Covid, la prima delle quali ha mantenuto abbastanza voti nella colonna di Biden da far pendere l'elezione, e la seconda delle quali ha cambiato radicalmente le procedure di voto in un modo che favorisce la frode. Inutile dire che entrambe queste storie si sono rivelate vere e insieme hanno contribuito a far pendere l'elezione per Biden.

La promozione della censura è ora comune nelle alte sfere della sinistra e ha portato ad un ampio corpo di studiosi legali che la promuovono. Ad esempio, il giudice di sinistra “Elena Kagan” è completamente d'accordo, scrivendo nel 1993 che la Corte Suprema "non adotterà nel prossimo futuro" l'opinione che "tutti gli sforzi governativi per regolamentare tali discorsi ... in accordo con la Costituzione".

Ma a suo avviso, non c'è nulla che gli impedisca di farlo.

Chiaramente, non vede la protezione del discorso basato sul punto di vista come un principio che vale la pena preservare o scolpito nella pietra.

Piuttosto, credere che una nuova maggioranza potrebbe stabilire che "tutti gli sforzi del governo per regolamentare tali discorsi" sarebbero costituzionali.

Tutti gli sforzi del governo.

 

E poiché l'attuale maggioranza conservatrice è così sgradevole per la sinistra, molti a sinistra chiedono che una maggioranza di sinistra sia creata dal Congresso, cioè impacchettando la Corte.

Altri giudici di sinistra.

La sinistra continuerà a nominare giudici radicali inclini a imporre la censura e a facilitare la lotta legale contro i sostenitori bianchi (vedere il lavoro di “Gregory Conte” sui processi derivanti dalle marce di Charlottesville; o la parodia dei processi del 6 gennaio [Trump promette di perdonare i manifestanti]; o la campagna contro V dare da parte del procuratore generale di New York “Letizia James” e dei giudici liberali di New York).

 

Ritorno al vecchio GOP.

Forse il più grande risultato dell'ascesa di Trump nel GOP è che ha minacciato di distruggere il vecchio GOP neocon-big business.

 Neocon come i già citati “Kristol”, “Rubin” e “Boot” hanno disertato presto e il GOP è stato identificato con la classe operaia bianca.

Se Harris vince, il GOP tornerà al partito “Conservatism Inc.”-Paul Ryan-Liz Cheney-Adam Kinsinger-Bush di guerrafondai e tagli alle tasse per i ricchi.

 Il risultato sarebbe un leftismo light:

guerra eterna, immigrazione pro-non-bianca e un conservatorismo che ritarda i programmi di sinistra per alcuni anni (in arrivo: "L'argomento conservatore per la chirurgia transgender gratuita e finanziata dal governo per migranti e prigionieri").

Il più grande risultato di Trump sarebbe quello di togliere definitivamente il GOP ai neocon e ai repubblicani liberali taciturni e impedirgli di tornare al suo ruolo di componente leale dell' uni party.

È interessante che l'arci neocon “Robert Kagan” (marito della famigerata” Victoria Nuland “che ha progettato la guerra in Ucraina) si sia dimesso dopo il mancato appoggio di “Jeff Bezos” a “Harris”. Chiaramente i democratici sono il partito della guerra.

Quindi, per favore, votate per Trump anche se avete seri dubbi.

È come la scommessa di Pascal.

Se votate per Harris, siete sicuri di perdere molto quando vincerà lei: la sinistra vorrebbe sbatterci in prigione quando otterrà la maggioranza permanente.

Vieni al minimo.

D'altra parte, se si vota per Trump, si spera ragionevolmente che sia migliore di Harris.

È molto probabilmente, molto meglio.

Dobbiamo pensare a cosa succederà dopo che Trump vincerà – molto probabilmente un GOP irrevocabilmente cambiato che è molto più in sintonia con gli interessi dei bianchi.

 Potrebbe succedere.

Negli ultimi anni ho pensato alla situazione negli Stati Uniti come analoga alla fine della Repubblica Romana, un periodo di guerre civili e instabilità tale che la maggior parte delle persone si sentì sollevata quando Augusto fondò l'Impero.

Siamo inesorabilmente diretti verso un momento di aut-aut, sia da parte della sinistra che da parte della destra.

Spero che sia un'”autocrazia populista” che protegga gli interessi della tradizionale maggioranza bianca americana.

La sinistra vuole distruggerci e lo farà se avrà abbastanza potere.

 

 

 

Presagi del Caos.

 Unz.com - Patrick Lawrence – (1° novembre 2024) – ci dice:

Cosa dicono Donald Trump e Kamala Harris durante il dibattito presidenziale del 10 settembre 2024 su ABC News.

Oh-oh.

Il New York Times sta riprendendo il suo tema familiare ora che le elezioni del 5 novembre sono a pochi giorni di distanza:

 quei stranieri malintenzionati stanno di nuovo "seminando discordia e caos nella speranza di screditare la democrazia americana", ha riferito in un articolo pubblicato martedì.

I Belzebù che infestano questa stagione politica, quando altrimenti tutto sarebbe ordinato e perfettamente a posto tra gli americani, sono Russia, Cina e Iran.

Perché la versione di quest'anno del vecchio, affidabile "Asse del Male" non può lasciarci soli con il nostro "processo democratico", quello che il resto del mondo invidia è detesta?

Dei piantagrane, con tutta la loro "semina".

Probabilmente potresti chiamarli "spazzatura" e farla franca.

 

Oh-oh.

 Stiamo già leggendo di moduli di registrazione degli elettori manomessi e di domande di voto contraffatte per posta in due distretti della Pennsylvania, il popoloso stato in cui i risultati del 2020 non avrebbero potuto essere più confusi e i cui 19 voti del Collegio elettorale sono stati decisivi per far entrare Joe Biden alla Casa Bianca l'ultima volta.

Ma non preoccupatevi.

 In una deliziosa ripresa di una delle frasi più memorabili degli anni '60, un commissario elettorale di uno dei distretti in cui i funzionari hanno scoperto la malversazione ci dice: "Il sistema ha funzionato".

 

Penso di aver capito.

Vi dico, ogni volta che leggo di persone in altri paesi che seminano qualcosa, che si tratti di dubbio o caos o disinformazione, e a questo punto anche semi di zucca, finisce sempre per essere la stessa cosa.

Questa parola "seminare" è stata una delle preferite nella stampa mainstream dal 2016, quando leggevamo quotidianamente - e di questo non dovevamo avere dubbi - che i “Russiani” stavano "interferendo nelle nostre elezioni".

 

Da allora, ogni volta che leggo di qualcuno che semina qualcosa, nella mia mente si insinuano più dubbi di quanti ne avessi già, sul fatto che si possa prendere minimamente sul serio il nostro sistema elettorale, così come lo abbiamo nel XXI secolo.

Per non parlare poi del fatto di apporre il proprio nome dietro una piccola tenda verde in una cabina elettorale.

 

Da una parte c'è il” Times” , che negli ultimi otto anni si è ridotto a poco più di un organo di stampa interno dei Democratici, pronto a suggerire che i nemici maligni della democrazia americana hanno corrotto le elezioni.

Credetemi, sentirete questo se Kamala Harris perde, ma non se vince.

 

D'altro canto, ci sono casi precoci ma chiari di tentati brogli elettorali e funzionari elettorali locali che liquidano questi casi come se non ci fosse nulla di cui preoccuparsi.

 È interessante considerare perché detti funzionari professino una visione così sprezzante.

Ho pensato per mesi che le elezioni del 2024, con la discordia già abbondante, avrebbero potuto facilmente trasformarsi in un grado di caos civile superiore a qualsiasi cosa finora registrata nella storia americana.

Proprio un giorno del giudizio del genere ora sembra imminente.

Nessuno dei due partiti principali sembra disposto a perdere.

 In questo momento è difficile individuare il limite di ciò che una delle due parti farà per evitare di perdere.

Resti della democrazia.

Tutto da soli, mi sembra, noi americani abbiamo fatto un pasticcio con i resti della nostra democrazia in questi ultimi otto anni.

Questo non vuol dire che la politica americana sia mai stata altro che, diciamo, come un'aia.

 In questo, nessuno dei principali partiti, la cui funzione dalla metà del XIX secolo è stata quella di circoscrivere una politica e una politica accettabili, è esente da responsabilità.

Ma in materia di responsabilità lo assegno più ai democratici che al Partito Repubblicano.

È stata la sconfitta di Hillary Clinton contro Donald Trump otto novembre fa che ha confermato la rapida deriva dell'America verso la post-democrazia.

 

I democratici non si sono mai ripresi dalla rottura nel 2016 del loro sogno che la storia stava per finire e la loro idea dell'ethos liberale avrebbe prevalso per l'eternità, tutte le alternative appassivano nel modo in cui Marx ed Engels pensavano che lo stato comunista avrebbe fatto.

Da tempo ho scoperto che il liberalismo americano ha al suo interno una vena di non liberalismo che è essenziale per il suo carattere.

L'America semplicemente non è, per dirla in un altro modo, una nazione tollerante.

Non incoraggia la sua gente a pensare: le chiede di conformarsi.

Alexis de Tocqueville vide questo arrivare due secoli fa nei due volumi di Democrazia in America.

 

Ora, dopo Clinton, ci troviamo di fronte allo spettacolo dell'autoritarismo liberale, e se non vi piace il termine ce ne sono altri. De Tocqueville, uomo lungimirante, lo chiamava "dispotismo morbido". Ho sempre favorito l'"autoritarismo da torta di mele".

 

Corruzioni istituzionali.

C'è una caratteristica di questa orribile manifestazione tra i liberali amanti del cavolo riccio e dipendenti dalla NPR che rende il nostro tempo particolarmente scoraggiante per quanto riguarda il futuro.

Questa è la loro corruzione gratuita di alcune delle istituzioni senza le quali anche una parvenza di governo democratico è impossibile.

Sto pensando in particolare a tre che figurano nel quadro pre-elettorale.

Uno è il sistema giudiziario: federale, statale, di contea, locale.

 A partire dall'inchiesta Mueller, la corruzione in bella vista del “Federal Bureau of Investigation”, i ridicoli casi giudiziari intentati contro Donald Trump, la sovversione del Dipartimento di Giustizia da parte del Procuratore”Generale Merrick Garland “per proteggere il Presidente Joe Biden quando i piani di influenza del figlio vennero alla luce, tutto questo per conto dei Democratici.

 

Ebbene, come ho imparato durante i miei anni da corrispondente all'estero, quando il sistema giudiziario fallisce, si apre la strada allo status di Stato fallito.

Due sono l'apparato di intelligence e l'esercito.

L'Intel, dai tempi di James Clapper e John Brennan, si è schierata inequivocabilmente dietro i Democratici da quando l'uomo sfacciato del settore immobiliare di New York ha stupidamente pensato di poter "bonificare la palude", la sua dichiarazione che avrebbe affrontato il Deep State.

Per quanto riguarda l'esercito, i generali non ci hanno pensato due volte a dichiarare otto anni fa, alla convention dei democratici a Philadelphia e in lettere aperte pubblicate sul Times, che avrebbero rifiutato gli ordini del comandante in capo se Trump avesse vinto e avessero tentato una nuova distensione con la Russia e la fine delle "guerre eterne".

Sì, c'è “John Kelly”, che ha servito nel gabinetto di Trump e poi come suo capo di gabinetto, che improvvisamente ha definito Trump un fascista – l'epiteto preferito dai democratici nelle ultime settimane.

Nessuno vuole sapere perché Kelly ha lavorato a stretto contatto con un uomo che considerava un fascista?

Non viene in mente a nessuno – deve esserlo, sicuramente – che Kelly, un generale dei Marines in pensione, dica queste cose per servire il partito di cui si fida per far andare avanti le guerre e far scorrere i dollari delle tasse?

Un paradosso qui, più apparente che reale: John Kelly, HR McMaster, James Mattis, Mark Esper e vari altri come loro non indossavano uniformi quando prestavano servizio nell'amministrazione Trump, ma non le hanno mai tolte.

Se queste elezioni riguardano qualcosa – a parte il prezzo dei generi alimentari, ovviamente – riguardano il posto dello stato di sicurezza nazionale nella politica americana.

Nella nostra era post-2016, l'intelligence e l'esercito sono perfettamente benvenuti a operare apertamente, sfacciatamente, nel processo politico americano – questo perché il Partito Democratico dà loro un ampio margine per farlo.

Democrazia dello Stato Profondo.

Ora, pensi che allo Stato profondo importi qualcosa del processo democratico?

Chiedilo agli italiani e ai greci, agli iraniani e ai guatemaltechi, ai giapponesi, ai sudcoreani e agli indonesiani, ai cileni e ai venezuelani e... e accidenti, chiedilo alla maggior parte dell'umanità a questo punto. Come altri hanno sottolineato fin dai tempi del Russia gate, ciò che gli spioni hanno fatto a lungo all'estero ora si riversa sulla politica americana.

 

La conseguenza ovvia è questa: dovremmo preoccuparci se i democratici e questi alleati istituzionali lascerebbero che Trump vinca le elezioni solo in base al conteggio dei voti?

Sono.

Per quanto riguarda la terza delle istituzioni che si sono corrotte per la causa del Partito Democratico, posso lasciare che i media tradizionali parlino per sé?

 A parte le pubblicazioni indipendenti come quella che stai leggendo, l'intento dei media americani non è più quello di informare il pubblico, ma di proteggere le istituzioni su cui pretendono di riferire dallo sguardo del pubblico.

 

Trump è "una minaccia per la democrazia americana", Harris il suo salvatore: è un fallimento a questo punto.

Il New York Times si è trasformato in una rievocazione del New York Times.

Il Washington Post, sotto la proprietà di Jeff Bezos e di questo suo orribile nuovo amministratore delegato, “Will Lewis”, non può gestire, e non sembra tentare, nemmeno una rievocazione.

Non sembro essere l'unico a sentirsi a disagio per la prospettiva del caos che seguirà dopo la mezzanotte del 5 novembre.

Mercoledì.

 

I numeri si sono distorti ancora di più quando il Postha chiesto ai democratici della gente di Trump e alla gente di Trump dei democratici. In un sondaggio pubblicato giovedì dall'Associated Press , il 70 per cento degli intervistati si dice "ansioso e frustrato".

Unisciti alla festa.

 Io stesso non posso prendere sul serio nessuno dei due candidati. Prendo sul serio l'idea che molte persone non prenderanno sul serio il risultato e ne deriveranno un pasticcio.

E in questo mi preoccupo di più dei democratici che ricorrono a comportamenti corrotti di quanto non mi preoccupi dei repubblicani. Perché questo, potresti chiedere.

Per cominciare, non mi piace affatto l'odore di quell'articolo del Times citato in cima a questa rubrica.

Riporta troppo forte la scena del 2016, quando, da entrambe le parti delle elezioni, i democratici e ogni sorta di ripugnanti "progressisti" hanno evocato dal nulla una frenesia di russofobia da cui l'America deve ancora riprendersi.

 

“Steven Lee Myers”, in precedenza dell'ufficio di Mosca del “Times”, è ora una sorta di reporter di "disinformazione" e ha guidato il lavoro sul pezzo in questione.

E tutto è come è stato per quattro anni dopo la sconfitta di Clinton: nessun brandello di reportage indipendente o di fonte in qualcosa sotto la sua firma.

Persone dell'intelligence e altri funzionari anonimi nutrono questo tizio come un allevatore di “foie gras” nutre le sue oche.

 

Questo è tutto ciò che ottieni dal nostro “Stevie”. E non vedo nessuno che provvede questa roba vergognosa a nome della campagna di Trump.

Ho suggerito le mie conclusioni.

Ma il 6 gennaio, il 6 gennaio, il 6 gennaio!

Prima di tutto, ciò che è accaduto il 6 gennaio non si eleva a "colpo di stato" o "insurrezione".

 Era una protesta, con molti elementi che facevano pensare alla presenza di agenti provocatori. E in secondo luogo, mi sembra che ci fosse molto da protestare a quel punto.

Subito dopo c'è stata la collusione perfettamente leggibile degli autoritari liberali per sopprimere il contenuto del computer portatile ampiamente incriminante di “Hunter Biden” tre settimane prima del voto, fino al punto di censurare a tappeto il “New York Post”, il più antico giornale d'America.

Se questa non è stata un'interferenza elettorale aperta e chiusa, qualcuno dovrà dirmi in cosa consiste.

Su un terreno meno certo, ho letto di molti funzionari elettorali in molti stati, tra cui la Pennsylvania, che certificano i risultati del 2020.

 Ma un caso veramente convincente, ecco i numeri, per questi risultati in stati come la Pennsylvania è difficile da trovare.

Non avete mai letto delle affermazioni di Trump secondo cui i risultati della Pennsylvania sono stati truccati.

 Si legge solo e sempre delle "false affermazioni" o delle "affermazioni screditate" o delle "affermazioni smentite" di Trump al punto che si inizia a pensare a” Lady Macbeth” e a come protesta troppo, credo.

 

Ricordo, in modo molto imperfetto, di aver visto una ricerca potenziale fatta da uno scienziato informatico in una delle università di Filadelfia. Subito dopo l'elezione, ha pubblicato una “serie di screen shot” sui social media, con l'ora del secondo, che sembravano mostrare i risultati in un numero significativo di distretti che cambiavano tutti in una volta e abbastanza da dare a Biden una rapida vittoria in rimonta con un margine di poco più dell'1%.

Autentico o un lavoro di put-up, questa ricerca? Credibile o non credibile?

 Non mi sognerei mai di giudicarlo, ma non è questo il mio punto.

 Il mio punto è che non ci dovrebbe essere motivo di dubitare di risultati come questi e, otto anni dopo, per come lo leggo, c'è ancora.

Il dubbio si ricrea, come avrete notato, come un organismo che si rigenera.

Arriviamo quindi al rapporto del Times di martedì sul tentativo di frode elettorale nelle contee di Lancaster e York, due aree popolose, ancora una volta, della Pennsylvania.

L'articolo di “Campbell Roberston” contiene praticamente tutto, a partire da un titolo in cui Trump "semina dubbi".

Lui, Trump, sta addirittura "utilizzando resoconti su registrazioni sospette di elettori per presentare le elezioni come già imperfette".

Che mascalzone. Che mascalzone. Che... tiranno fascista.

Sembra che di recente siano pervenuti negli uffici delle autorità elettorali di Lancaster e York migliaia di moduli di registrazione degli elettori e di richieste di voto per posta falsi o comunque fraudolenti.

Per quanto si può capire, alcuni funzionari di ogni contea hanno portato alla luce queste "grandi partite" di documenti governativi falsificati. Dopodiché, altri funzionari in ogni caso hanno soffocato questa scoperta come se stessero soffocando la questione con un cuscino.

“Alice Yoder”, commissaria elettorale di Lancaster, l'ha detto meglio, o comunque nel modo più assurdo.ù "Il sistema ha funzionato", dice la Sig. ra Yoder. "L'abbiamo scoperto".

Onestamente ho dovuto leggere questa citazione più volte per credere che qualcuno potesse dire una cosa del genere.

Vorrei sapere alcune cose su questo caso che non ci sono state dette.

I lotti di falsi "sono stati presentati da gruppi di ricerca fuori dallo stato", riferisce “Robertson”, gruppi che rimangono non identificati.

 

Uno, cosa sono i gruppi di sondaggio e cosa fanno per conto di chi?

Due, cosa facevano questi gruppi nelle contee di Lancaster e York se non provenivano dalla Pennsylvania?

 

Tre, se non sono della Pennsylvania, cosa ci facevano con i moduli elettorali della Pennsylvania che erano protettivi autentici?

Ancora due domande.

Quarto, perché i funzionari elettorali di queste due contee non fanno i nomi delle organizzazioni colpevoli?

Questo mi sembra molto preoccupante.

E cinque, quali sono le affiliazioni di partito o comunque le preferenze di voto dei funzionari che non identificheranno le organizzazioni incriminate e diranno cose come "Il sistema ha funzionato".

Non ci sono motivi per trarre conclusioni di alcun tipo su questo punto, dato che non sappiamo assolutamente nulla di queste persone, ma mi sono preso la briga di cercare il curriculum della “Sig.ra Yoder”.

C'è un po' di sociologo in ognuno di noi, ben o sottosviluppato a seconda dei casi.

 I giornalisti spesso fanno uso delle loro doti in questa linea.

Basandomi sul mio, potrei ipotizzare che il curriculum della Sig.ra Yoder , dopo un'attenta analisi, faccia molto pensare a un'elettrice di Kamala Harris, forse addirittura a un'autoritaria liberale.

Potrebbe essere perfettamente giusto, potrebbe essere completamente sbagliato.

Non posso andare oltre le speculazioni più o meno oziose.

E non è un dubbio più o meno ozioso mentre il “5 novembre” si avvicina.

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