Il potere di un criminale.

 

Il potere di un criminale.

 

 

 

Il potere di un criminale

sul destino del mondo.

It.garivo.net - Tetyana Bezruchenko – (26 settembre 2024) – ci dice:

 

Il sistema delle Nazioni Unite, nato per preservare la pace globale, si trova oggi ostaggio di un paradosso inquietante:

 la Federazione Russa, guidata da Vladimir Putin, un leader accusato di crimini di guerra, continua a esercitare un’influenza determinante all’interno del Consiglio di Sicurezza.

Grazie al diritto di veto, Mosca è in grado di bloccare qualsiasi risoluzione volta a risolvere i conflitti, minando la cooperazione internazionale.

Immagina un mondo in cui chi ha commesso i peggiori crimini contro l’umanità può ancora influenzare le sorti della pace globale.

 Sembra assurdo, eppure è la realtà con cui ci troviamo a convivere.

Mentre i leader mondiali si riuniscono a New York per la 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite, una domanda sorge spontanea:

 com’è possibile che un uomo come Vladimir Putin, sotto mandato di cattura internazionale, continui a esercitare un’influenza così decisiva nelle strutture di potere internazionali?

Putin, accusato di crimini di guerra dalla “Corte Penale Internazionale”, non è presente a New York.

La sua assenza non sorprende, considerando che la sua libertà di movimento è limitata dal mandato di cattura internazionale.

 Eppure, la Federazione Russa continua a mantenere un potere chiave all’interno delle Nazioni Unite, un potere che paralizza ogni tentativo di intervento per risolvere conflitti e promuovere la pace.

Un capo di Stato accusato di crimini in grado di decidere il futuro della pace?

Il mandato di cattura internazionale contro Putin lo rende ufficialmente un criminale di guerra, eppure la Federazione Russa si oppone a questa definizione e rifiuta ogni cooperazione con la Corte Penale Internazionale.

Mentre il mondo attende giustizia, Putin, tramite il suo ministro degli Esteri Sergej Lavrov, continua a influenzare le decisioni delle Nazioni Unite da lontano.

Questo paradosso solleva una questione morale e pratica: come possiamo parlare di giustizia internazionale quando un capo di Stato, che pretende di essere un leader globale, accusato di crimini gravissimi, può continuare a bloccare gli sforzi per la pace?

Il seggio della Federazione Russa al Consiglio di Sicurezza: un’eredità ingannevole.

Il seggio della Federazione Russa al Consiglio di Sicurezza, con il diritto di veto, affonda le sue radici in un’eredità storica poco chiara.

 Dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, la Federazione Russa ha ereditato il seggio dell’URSS senza un processo formale, senza discussioni e senza un voto internazionale.

Mentre altri membri permanenti hanno ottenuto i loro posti attraverso trattati e accordi chiari, la Federazione Russa si è semplicemente autoproclamata erede, e il silenzio globale, dovuto alla confusione e alle trasformazioni geopolitiche, ha permesso che ciò accadesse.

Com’è possibile che un seggio ottenuto senza un vero processo democratico possa avere il potere di fermare ogni tentativo di cooperazione globale?

 Questa domanda rimane centrale, mentre vediamo come la Federazione Russa utilizzi il suo potere per proteggere i propri interessi, anche quando questi interessi contravvengono alla pace internazionale.

Il potere del veto: un’arma per bloccare la pace.

Il Consiglio di Sicurezza è stato creato con l’intento di preservare la pace globale. Tuttavia, con il potere di veto, la Federazione Russa può bloccare ogni risoluzione che cerchi di porre fine alle sue aggressioni o a quelle dei suoi alleati.

Questa arma diplomatica, usata dal Cremlino, impedisce alle Nazioni Unite di agire, rendendole inefficaci di fronte a conflitti che richiederebbero un intervento internazionale urgente.

Ed è qui che la struttura stessa delle Nazioni Unite diventa un problema.

Anche se l’Assemblea Generale può discutere, condannare e proporre risoluzioni per affrontare i conflitti, ogni intervento concreto deve passare per il Consiglio di Sicurezza.

Questo organo è l’unico che può approvare misure vincolanti, compresi gli interventi militari e le sanzioni più severe.

Ma quando un singolo membro permanente, come la Federazione Russa, esercita il suo diritto di veto, anche le azioni più urgenti per la pace vengono paralizzate. Come può un sistema costruito per mantenere la pace funzionare se le sue decisioni più critiche vengono costantemente bloccate?

Ogni giorno che passa, migliaia di vite vengono spezzate, ma ogni tentativo di porre fine a questi conflitti viene bloccato da un solo veto.

Per quanto tempo il mondo potrà accettare che un solo Stato decida il destino di milioni di persone?

Il “Patto per il Futuro”: un tentativo di riforma.

Alla 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite è stato adottato il “Patto per il Futuro”, un documento che si propone di rafforzare il multilateralismo e modernizzare le istituzioni internazionali.

Questo patto rappresenta una speranza per un futuro di cooperazione più inclusiva, un tentativo di riformare quelle stesse strutture che oggi sembrano paralizzate dal potere del Cremlino.

Il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha descritto il patto come “un passo avanti verso un multilateralismo più efficace, inclusivo e interconnesso, un’opportunità unica per cambiare il corso della storia umana”.

Tuttavia, anche se adottato per consenso, la Federazione Russa ha manifestato la sua opposizione a diverse parti del documento.

 Mosca ha cercato di introdurre emendamenti per limitare la capacità dell’ONU di intervenire negli “affari interni” degli Stati.

Ma la maggioranza dell’Assemblea Generale ha respinto questa proposta.

La Federazione Russa è stata sostenuta dai regimi di Bielorussia, Iran, Corea del Nord, Nicaragua e Siria – noti per soffocare la libertà dei propri cittadini e per creare un sistema di disdegno nei confronti dei crimini e delle richieste ingiuste. Come può un’alleanza tra regimi oppressivi plasmare il futuro della pace internazionale?

 

Il multilateralismo: una speranza reale o un’illusione?

Il multilateralismo, l’idea che le nazioni possano unirsi per affrontare insieme le sfide globali, è stato al centro del “Patto per il Futuro”.

 In teoria, dovrebbe essere la strada per garantire pace e sicurezza, ma nella pratica, quando il potere di veto di un solo paese – la Federazione Russa – può bloccare ogni sforzo collettivo, il multilateralismo rischia di diventare un’illusione.

Come possiamo sperare di risolvere i conflitti globali se il sistema stesso è costruito per essere bloccato da chi ha più interesse a perpetuare quei conflitti?

 Mentre i leader mondiali discutono e firmano i documenti che disegneranno il nostro futuro, le conseguenze di queste decisioni arrivano fino a noi, nella nostra quotidianità.

Le guerre, le crisi economiche e i cambiamenti climatici influenzano la nostra vita più di quanto possiamo immaginare.

Ma quanto realmente comprendiamo dell’impatto che queste decisioni hanno sul nostro futuro?

E, soprattutto, come possiamo, in qualità di cittadini del mondo, rompere questa catena di inerzia internazionale?

Forse la vera domanda è:

per quanto tempo ancora permetteremo che criminali come Putin continuino a detenere il potere su decisioni che riguardano il destino dell’intero pianeta?

Le risposte a queste domande dipendono da noi e da quanto saremo disposti a chiedere un cambiamento reale, non solo nelle stanze dei palazzi di vetro delle Nazioni Unite, ma anche nelle nostre comunità, nelle nostre nazioni e nelle nostre vite quotidiane.

 

 

 

 

L’Irresponsabile Leggerezza

di Trump sul Futuro

della Striscia di Gaza.

Conoscenzealconfine.it – (2 Febbraio 2025) - Carlo Panella – ci dice:

 

Il presidente degli Stati Uniti suggerisce di trasferire 2,4 milioni di profughi palestinesi in Giordania.

L’estrema destra israeliana esulta, ma ulteriori immissioni di gazawi farebbero drammaticamente saltare tutti i precari equilibri politici.

Ma Trump ci è o ci fa?

 Le sue chiacchiere su Gaza con i giornalisti durante un viaggio presidenziale hanno dell’incredibile per la loro leggerezza irresponsabile.

Con tono salottiero, il presidente degli Stati Uniti ha buttato lì l’ipotesi di spostare via tutti i palestinesi da Gaza per farne un bel resort per vacanze, visto il clima, poi si vedrà, è indifferente, se farli tornare o meno nella loro terra.

“Ho parlato col re di Giordania e gli ho detto che vorrei che prendesse altri profughi perché, guardate, adesso nella Striscia di Gaza è un disastro, stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, dobbiamo ripulire tutto.

Dobbiamo fare qualcosa, al momento è un sito di demolizione, quasi tutto è demolito e la gente sta morendo, Gaza dovrebbe essere ricostruita in modo diverso.

È una location fenomenale, sul mare… ha un clima ideale… è tutto bello, si potrebbero fare delle cose belle lì, è molto interessante.

Così vorrei essere coinvolto con alcune nazioni arabe e costruire abitazioni in posti diversi, in modo che possano vivere finalmente in pace, potrebbero essere temporanee o a lungo termine “, sono state le sue parole.

 

Naturalmente, la destra fascista israeliana al governo, per bocca di “Bezalel Smotrich” e ”Itamar ben Gvir”, le ha subito approvate entusiasta.

Ma non è neanche detto che il Trump abbia voluto schierarsi con loro.

Da quel che sembra, come spesso gli capita, l’ha semplicemente buttata lì, tanto per dire, per parlare, con irresponsabile leggerezza.

 Per fare colpo sui giornalisti che l’ascoltavano.

A metà tra l’imbonitore da talk show e l’immobiliarista.

Poi, qualche giorno dopo, a freddo, ha ribadito il concetto, sempre in modo confuso.

 Ovviamente, questa sua proposta irresponsabile ha provocato un’ondata di reazioni.

Chi conosce la regione – ovviamente non lui – sa benissimo infatti che lo spostamento di due milioni di profughi gazawi, oltre a sradicare un popolo dalla sua terra, provocherebbe un effetto da bomba atomica nei paesi di destinazione.

Nella Giordania citata da Trump ci sono già 2,4 milioni di profughi palestinesi, più di seicento settantacinquemila profughi dalla Siria su una popolazione di soli dieci milioni.

Il regno si regge su un precario equilibrio politico che si basa – non va dimenticato – sul massacro di palestinesi del Settembre Nero del 1970 col quale re Hussein vanificò il tentativo di Yasser Arafat di fare un colpo di Stato palestinese per prendere il controllo del governo di Amman.

 Ulteriori immissioni di palestinesi, per di più ampiamente infiltrati da Hamas, cioè dai Fratelli musulmani, all’opposizione del governo di Amman, farebbero drammaticamente saltare tutti gli equilibri politici e produrrebbero semplicemente un cataclisma.

La Giordania quindi, educatamente, ha mandato a quel paese Trump e la sua improvvida proposta.

Da parte sua, l’Egitto ha da sempre blindato gli arrivi di palestinesi da Gaza per varie ragioni, non ultima la sua incapacità cronica di tenere sotto controllo l’azione terrorista dell’Isis nella regione di El-Arish, confinante appunto con la Striscia, che ha già provocato centinaia di vittime tra le sue forze armate.

 Inoltre, il dittatore egiziano, “Abdel Fattah El-Sisi”, ha preso il potere per distruggere i Fratelli Musulmani che con Mohammed Morsi avevano vinto le elezioni e stavano portando il paese al disastro.

Fare entrare in Egitto un milione o più di gazawi tra i quali i Fratelli musulmani di Hamas si muovono come pesci nell’acqua, significherebbe fare un enorme favore ai propri principali avversari.

Quindi sono immediatamente arrivati due enormi e definitivi no alle ipotesi fantasiose di Trump sia dal governo di Amman sia da quello del Cairo, che addirittura si rifiuta di iniziare a parlare del tema.

Non solo, un no altrettanto netto sarebbe stato espresso dal saudita “Mohammed bin Salman”, che pure Trump considera il proprio interlocutore in Medio Oriente, il quale non può, per ragioni di prestigio e di politica interna, non mostrarsi, sia pure tiepidamente, difensore strenuo degli interessi dei palestinesi.

Tanto che, paradossalmente, l’unica speranza di una mediazione accettabile tra le ragioni di Israele e quelle dei palestinesi potrà forse venire proprio dalla medioevale e per tanti aspetti feroce dittatura saudita.

Ma Trump non fa caso alla complessità del quadro mediorientale.

Perché, appunto, un po’ ci è e un po’ ci fa.

Lancia il sasso, nasconde la mano e vede l’effetto che fa.

Poi ci riprova.

Una strategia di politica estera irresponsabile, in particolare nel ginepraio secolare del Medio Oriente, che fa grandi danni.

(Carlo Panella).

(linkiesta.it/2025/01/trump-gaza-resort/).

 

 

 

 

I misteriosi cinesi a Roma e il paziente

uno di Codogno: l’inizio della farsa

pandemica e dell’attacco all’Italia.

Lacrunadellago.net – (30/01/2025) – Cesare Sacchetti – ci dice:

 

 

Ieri i media celebravano l’anniversario dell’inizio della farsa pandemica.

Sono passati 5 anni dal 29 gennaio del 2020, ed è incredibile come si abbia l’impressione che quel periodo storico sia stato una sorta di discontinuo temporale.

Alcuni probabilmente oggi hanno rimosso l’epoca del terrore e degli inganni nella quale non si viveva più come esseri umani, ma come cavie nelle mani di poteri internazionali che avevano pianificato quanto stava accadendo in quegli istanti con meticolosa precisione e ferocia nei riguardi di tutto il genere umano.

David Rockefeller, esponente della famigerata famiglia, lo disse senza troppi pudori nel 1994 di fronte al consesso delle Nazioni Unite, l’istituzione-archetipo della governance globale che questa famiglia e altre di potenti banchieri e finanzieri di origine ebraica vorrebbero costruire.

Serviva una tempesta perfetta per trascinare le nazioni nel baratro e costringerle a rinunciare alla loro sovranità.

I Rockefeller non si sono fatti nemmeno troppi problemi a scrivere questi simili scenari di autoritarismo mondiale in una delle loro pubblicazioni, la celebre “Operazione Lockstep”, nella quale si “prevede” lo scoppio di una “pandemia” che a poco a poco accompagna i vari Paesi del mondo verso un trasferimento della loro residua sovranità nazionale a favore di vari conglomerati internazionali.

Il mondialismo ricorre da sempre alla logica delle crisi indotte per poter fare passi in avanti nella sua agenda, e ognuno di questa crisi è servita a mettere un mattone in più verso la costruzione del governo unico mondiale che tale potere auspica.

In tale ottica, se l’11 settembre è stato quell’evento catalizzatore che ha consentito allo stato di Israele e al movimento sionista mondiale, che un tempo aveva in mano le sorti degli Stati Uniti, di mettere a ferro e fuoco il Medio Oriente, la farsa pandemica invece può essere definita come la madre di ogni golpe, un evento di proporzioni mondiali necessario per abbattere definitivamente le ultime vestigia delle sovranità nazionali e far posto alla “agognata” governance.

 

Gli esecutori del golpe in Italia.

Ogni governo europeo si è attenuto al copione e non ha ovviamente fatto eccezione il “Conte II”, ovvero l’esecutivo la cui maggioranza era composta dal cosiddetto governo giallorosso di M5S e PD.

Il “Conte bis” nasce in realtà mesi prima, in particolare sul bagnasciuga del Papeete quando Salvini nell’agosto del 2019 decise, allora incomprensibilmente, di staccare la spina all’altro governo Conte, quello gialloverde, eseguendo una mossa che di fatto restituì palazzo Chigi ai vari scherani del partito democratico che lo occupavano dal 2013, nonostante non avessero vinto alcuna elezione politica da quell’anno in poi.

Salvini, Conte e Di Maio uniti ai tempi del governo gialloverde.

 

Succede, nelle cosiddette “democrazie liberali”, che i governi non siano affatto l’espressione della maggioranza popolare come si vorrebbe ipocritamente far credere, ma in realtà sono l’espressione, questo sì, dei poteri che da dietro le quinte dominano questi sistemi politici, su tutti massonerie e finanza internazionale askenazita.

La mossa di Salvini a posteriori appare perfettamente logica dal punto di vista di chi tirava e tira i fili della politica italiana.

Salvini aveva in quel preciso istante ricevuto un’altra consegna.

Suo compito era quello di spostarsi tra i banchi della “opposizione” in previsione di quanto sarebbe accaduto nel 2020 e lasciar gestire la “crisi” al partito prediletto dallo stato profondo, il PD, appunto.

 L’uomo del Carroccio non era però probabilmente l’unico a sapere che quell’anno non sarebbe stato uno come tutti gli altri, come si vedrà in un momento.

Una volta eseguita questa consegna, alla Lega spettava un altro compito da eseguire assieme a Matteo Renzi, il gemello diverso di Salvini, legato come il leader del Carroccio a Marco Carrai, uno degli uomini di riferimento di Israele in Italia.

Alla Lega viene affidata la missione di perorare la causa di Mario Draghi a palazzo Chigi, poiché l’uomo del Britannia era stato già scelto tempo prima, dati i suoi trascorsi, per accompagnare l’Italia verso il patibolo finale, quello del colpo di Stato pandemico ma soprattutto della vaccinazione obbligatoria di massa.

Draghi è uno specialista di tali situazioni.

Il tanto “decantato” banchiere del Britannia ha un unico “talento”, che è quello di spogliare la florida economia di un Paese, come quella italiana, per consegnarla nelle mani dei vari predoni dei mercati finanziari come fece nel 1992 sul famigerato panfilo della regina Elisabetta.

Nel 2021 però la “missione” affidatagli era, se possibile, ancora più criminale se si pensa che il governo di Mario Draghi non solo proseguì le restrizioni del governo Conte, ma decise poi di varare i vari certificati verdi che costrinsero diversi italiani a capitolare e a ricevere per poter godere dei loro diritti naturali un siero sperimentale che si rivelerà poi essere un sofisticato composto a base di grafene e nano bot, al quale la Pfizer aveva già iniziato a lavorare almeno nel 2014.

La preparazione della farsa pandemica:

Grillo annuncia il “riordino della società.”

Conte però è fondamentale nella prima parte dell’attacco a tavolino preparato contro l’Italia in quanto è stato il suo governo a gettare le fondamenta della farsa pandemica.

Da Wuhan nel gennaio del 2020 già giungevano immagini di persone che svenivano per le strade per il presunto contagio da Sars-Cov2 e oggi è stato dimostrato che quelle persone erano attori reclutati per inscenare una “psy-op”, come si dice nel gergo dei servizi, stabilita da tempo.

In Italia, qualcuno già apparentemente sapeva quello che stava per accadere come ad esempio Beppe Grillo che si recò presso l’ambasciata cinese a Roma nel dicembre del 2019 per poi uscirne parlando di “virus e batteri” e di un prossimo “riordino” della società che determinati personaggi avevano in mente di mettere in atto.

Grillo annuncia il 17 dicembre del 2019 il “riordino” della società.

Grillo in pratica quel giorno è servito a vestire i panni del “profeta” del Grande Reset.

Appare ancora più sconvolgente che il comico ligure abbia assunto un ruolo così importante se si pensa che sia lui che Mario Draghi, altro personaggio chiave dell’attacco all’Italia, si trovavano a bordo del Britannia nel giugno del 1992.

Le radici del tradimento, come si vede, sono ben più antiche e risalgono ad almeno 30 anni fa.

Il governo Conte deve trascinare l’Italia ad ogni costo in quella operazione studiata a tavolino e per farlo si serve di quei due misteriosi cinesi giunti a Roma e di cui i media fanno un gran parlare in questi giorni.

Ufficialmente, i due cinesi giunsero da Wuhan, la città da dove sarebbe partita la presunta epidemia di Sars-Cov-2, e il governo Conte, nonostante in quel momento quella fosse la narrazione dominante, non si è premurato affatto di impedire ai cinesi originari di questa città di sbarcare in Italia.

Evidentemente si voleva così perché altrimenti senza questi due personaggi non si sarebbe potuto mettere in la catena di eventi successiva.

I due cinesi iniziano le loro “vacanze” in Italia e giungono il 28 gennaio a Roma, città nella quale avrebbero iniziato a stare male.

La coppia soggiornava presso l’hotel Palatino e nel pomeriggio del 29 gennaio avrebbero avvertito i primi sintomi di malessere per poi essere portati immediatamente all’ospedale.

Lo Spallanzani e il tampone per un virus non isolato.

Nessuno si è chiesto perché sono stati portati subito allo Spallanzani e perché è stata fatta in un battibaleno l’associazione con il Covid nonostante i due non fossero stati nemmeno visitati e non si sapesse nemmeno bene cosa avessero quando sono stati trasportati all’ospedale.

Allo Spallanzani procedono subito a fargli il tampone per rilevare la presunta positività al Sars-Cov2 ma c’è un problema di fondo con questa decisione.

Non si poteva stabilire o meno la positività al virus perché non c’era e non c’è, ad oggi, alcun virus isolato chiamato Sars-Cov2 e non si tratta di una speculazione personale, ma quando dichiarato dai due virologi, “Drosten” e “Corman”, che il tampone Covid lo hanno sviluppato.

Sono stati infatti loro per primi a dire che non avevano a disposizione un campione del virus isolato e che avevano elaborato una sequenza al computer di un virus che non esisteva.

Sono stati loro a dire esplicitamente che il tampone per individuare il Sars-Cov2 è stato concepito senza aver isolato il Sars-Cov2.

Si consideri poi un altro fondamentale fatto.

La Cina, l’epicentro della cosiddetta “pandemia”, ha dichiarato ufficialmente per bocca del dottor “Wu Zunyou”, rappresentante del centro per il controllo delle malattie cinese, che loro non hanno un campione isolato e purificato di questo virus.

Allo Spallanzani sarebbero quindi riusciti ad isolare qualcosa che non era e non è stato isolato nemmeno nel luogo da dove sarebbe originato il presunto coronavirus?

Non si voleva capire cosa stava succedendo ma si voleva utilizzare un test al tampone noto tra l’altro per produrre una elevatissima quantità di falsi positivi perché chiaramente sembrava esserci già dal principio la volontà di seguire una certa narrazione e di utilizzare questo strumento diagnostico manipolato per fabbricare la falsa crisi sanitaria.

I due cinesi e il paziente uno di Codogno.

 

I due cinesi poi non sono esattamente il ritratto di due turisti per caso.

Il marito della coppia, “Xiang Ming Liu”, è un ingegnere presso l’istituto di tecnologia di Wuhan, un ambiente notoriamente controllato dai servizi del partito comunista cinese.

Il governo Conte ha lasciato venire qui in Italia due probabili spie dei servizi cinesi che con ogni probabilità avevano lo stesso compito dei vari attori che “svenivano” per strada nel gennaio del 2020 a Wuhan.

Far credere all’opinione pubblica che c’era un “pericoloso contagio” in corso per seguire invece un’agenda prettamente politica.

La questione resta di conseguenza immutata.

Se il virus non è stato isolato e se le persone che dichiarano di aver avuto il cosiddetto Covid presentano i banalissimi sintomi dell’influenza perché i due cinesi sono rimasti 79 giorni chiusi nello Spallanzani?

Cosa aveva, se veramente l’aveva, quella misteriosa coppia?

Nessuno risulta essere mai stato più in ospedale di loro e il secondo gradino sul podio per queste inspiegabili prolungate ospedalizzazioni è occupato dal fantomatico paziente uno di Codogno, “Mattia Maestri”, dipendente della multinazionale britannica Unilever, rimasto all’ospedale San Matteo di Pavia presumibilmente a causa del Covid per più di 30 giorni, nonostante come si è già detto in precedenza non c’era prova dell’esistenza del virus e la sintomatologia non ha mai portato a degenze ospedaliere così lunghe.

Cosa hanno avuto veramente queste tre persone e perché la magistratura non ha mai aperto qualche inchiesta per acquisire le cartelle cliniche e interrogare i diretti interessati per capire cosa è veramente accaduto in quei giorni?

Le risposte sono ancora lì per chi le vuole cercare, ma i togati ovviamente non bussano a quelle porte perché se si aprissero uscirebbero delle indicibili verità che ormai fanno sempre comunque più fatica a restare nascoste.

Il governo Conte telecomandato dalla NATO.

A distanza di 5 anni, ormai sono infatti sempre di più le persone che sono arrivate a comprendere che non c’è mai stata alcuna pandemia, ma soltanto una criminale operazione terroristica che aveva sin dal principio l’obbiettivo di trascinare l’Italia in una situazione di emergenza artificiale per poi approdare al tanto agognato Grande Reset.

Ogni passo fatto da Conte non aveva nulla a che fare con la scienza.

La scienza, quella vera, mai ha stabilito l’esistenza del virus, e mai ha suggerito di rinchiudere agli arresti domiciliari un intero popolo perché anche se si accetta per un istante la falsa narrazione pandemica l’immunità di gregge è la soluzione più di buon senso per affrontare una simile ipotetica situazione.

I verbali del “leggendario” CTS, il cosiddetto “comitato tecnico-scientifico” sono infatti ancora lì a dimostrare che la “pandemia” non ha mai, nemmeno per un istante, indossato i panni della crisi sanitaria, ma quelli in realtà di una operazione militare che ricalca fedelmente le linee della citata “simulazione” della famiglia “Rockefeller”.

Negli atti ufficiali di quei giorni c’è scritto che ogni decisione sulla cosiddetta “emergenza” Covid doveva passare dalla NATO alla quale il governo Conte rispondeva.

A far arrivare quest’ordine il 5 marzo del 2020 all’esecutivo è il generale Francesco Bonfiglio, al quale nessuno oggi ha mai pensato di chiedere a che titolo il patto atlantico trasmettesse ordini al governo Conte.

Bergamo appare chiaramente come il passo successivo  e consequenziale di questa militarizzazione della operazione terroristica del coronavirus.

La sfilata di camion militari con o senza bare ha un preciso scopo.

Quello di gettare la popolazione nel caos e indurla così ad accettare passivamente gli ordini di quei poteri che attuavano il golpe pandemico.

Gli autori del golpe però avevano anche molta fretta di provare a far sparire le tracce di quanto accaduto, e questo spiega perché il governo Conte in una sua circolare dell’aprile del 2020 desse delle “raccomandazioni” di distruggere i corpi dei morti di Bergamo piuttosto che di sottoporli a delle autopsie per risalire alle vere cause di morte.

I corpi che non sono stati cremati ancora oggi possono dire la verità su quanto accaduto a Bergamo e questo spiega perché anche qui la magistratura si guardi bene dal toccarli, preferendo invece reggere il gioco ai golpisti tentando di “accusarli” di non aver fatto in anticipo le chiusure di Bergamo.

I media continuano a ripetere le bugie del 2020 quindi soltanto per questa ragione.

Si cerca di restare nel recinto della menzogna.

Si cerca di respingere la verità e tutta la sua devastante forza.

La verità ha la forza di spazzare via in un colpo solo tutti coloro che si sono macchiati di questi gravi crimini contro l’Italia.

La preoccupazione che tormenta gli autori di questi crimini adesso è soprattutto una.

Provare ad arrestare la piena che minaccia di abbattersi su di loro.

Al principio era come una palla di neve.

Giorno dopo giorno poi quando il colpo di Stato pandemico ha preso sempre più forma fino alla minaccia di escludere permanente dalla società i non vaccinati la palla di neve si è ingrandita e adesso con la strage dei vaccinati in corso, questa assomiglia ad una valanga.

La valanga è quella che incombe sui protagonisti di questo crimine che ora non sanno nemmeno più cosa fare perché sulla scena internazionale sono rimasti soli.

A Washington c’è Trump, mentre la platea di “Davos”, un tempo il cuore di tale farsa, è vuota.

Il “redde rationem” con la storia si avvicina.

 

 

 

 

Netanyahu discuterà della "vittoria

su Hamas" con Trump nel

viaggio negli Stati Uniti.

Zerohedge.com – (03 Febbraio 2025) - Tyler Durden - Jacob Burg tramite “The Epoch Times” – ci dice:

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato il 2 febbraio che intende discutere di diversi argomenti con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump questa settimana, tra cui la "vittoria su Hamas", l'espansione delle relazioni diplomatiche con i paesi arabi e la lotta all'Iran.

 

Quando “Netanyahu” visiterà Trump alla Casa Bianca il 4 febbraio, sarà il primo incontro del presidente con un leader straniero da quando ha assunto l'incarico per la seconda volta.

 Nel frattempo, i mediatori americani e arabi stanno lavorando alla fase successiva di un fragile accordo di cessate il fuoco per porre fine ai combattimenti nella Striscia di Gaza e restituire decine di ostaggi prigionieri.

“Hamas” si è rifiutato di rilasciare altri ostaggi nella seconda fase dell'accordo senza la fine della guerra e il ritiro di Israele da Gaza, dove il gruppo terroristico islamico ha ripreso il controllo.

Tuttavia, Netanyahu è stato messo sotto pressione dai partner di governo per continuare la guerra con Hamas dopo la fine della prima fase del cessate il fuoco a marzo.

 Il primo ministro ha affermato che Israele rimane impegnato a sconfiggere Hamas e a recuperare gli ostaggi rimasti catturati nell'attacco terroristico del 7 ottobre 2023 che ha scatenato la guerra.

Tuttavia, non è chiaro dove si collochi Trump sulla questione.

 Sebbene sia rimasto un fermo sostenitore di Israele, ha anche giurato di porre fine alle guerre in Medio Oriente, prendendosi il merito dell'accordo di cessate il fuoco, che ha posto fine ai combattimenti e mediato il rilascio di 18 ostaggi che Hamas aveva imprigionato per più di 15 mesi, così come di centinaia di palestinesi detenuti nelle prigioni israeliane.

Prima della sua partenza del 2 febbraio, “Netanyahu” ha dichiarato in una nota che lui e Trump discuteranno "della vittoria su Hamas, del rilascio di tutti gli ostaggi [israeliani] e della gestione dell'asse terroristico iraniano in tutte le sue componenti", descrivendo le alleanze dell'Iran con i gruppi terroristici in Medio Oriente, tra cui “Hamas”.

Lavorando insieme, gli Stati Uniti e Israele possono “rafforzare la sicurezza, ampliare il cerchio della pace e raggiungere una straordinaria era di pace attraverso la forza”, ha aggiunto il primo ministro.

“Hamas” ha scatenato la guerra con Israele il 7 ottobre 2023, quando i suoi terroristi hanno fatto irruzione nel sud di Israele e massacrato più di 1.200 persone, per lo più civili, catturando circa 250 ostaggi.

 Più di 100 ostaggi sono stati rilasciati durante un cessate il fuoco durato una settimana nel novembre 2023 e otto sono stati salvati vivi.

Le forze israeliane hanno anche recuperato decine di corpi di ostaggi che erano morti.

Le autorità sanitarie locali controllate da Hamas a Gaza affermano che la guerra aerea e terrestre di Israele con Hamas ha portato alla morte di oltre 47.000 palestinesi, più della metà dei quali erano donne e bambini, ma non hanno detto quanti fossero militanti.

Dopo oltre un anno di combattimenti, ampie porzioni di Gaza sono in rovina e circa il 90 percento dei suoi 2,3 milioni di abitanti è stato sfollato.

Durante la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco, Hamas dovrebbe rilasciare un totale di 23 ostaggi, otto dei quali sono morti, in cambio di quasi 2.000 prigionieri palestinesi detenuti da Israele.

Le forze di Israele hanno iniziato a ritirarsi dalla maggior parte delle aree di Gaza e hanno permesso a centinaia di migliaia di palestinesi di tornare nell'area settentrionale della regione.

I negoziati per la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco dovrebbero iniziare il 3 febbraio;

 in questa fase, la guerra finirebbe e verrebbero rilasciati anche i circa 60 ostaggi rimasti.

Tuttavia, quella guerra potrebbe riprendere a marzo se gli Stati Uniti, il Qatar e l'Egitto non riuscissero a raggiungere un accordo tra Israele e Hamas.

“Steve Witkoff”, inviato di Trump in Medio Oriente, si è unito ai negoziati il ​​mese scorso e ha contribuito all'accordo.

“Witkoff” ha incontrato Netanyahu la settimana scorsa e si prevede che inizierà a discutere la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco a Washington il 3 febbraio.

Trump, dopo i suoi sforzi per raggiungere accordi tra Israele e quattro nazioni arabe durante la sua prima amministrazione, sta potenzialmente cercando un accordo molto più ampio in base al quale Israele si alleerebbe con l'Arabia Saudita.

Tuttavia, l'Arabia Saudita ha resistito a tentativi simili da parte dell'amministrazione Biden e ha affermato che non avrebbe accettato un accordo del genere a meno che la guerra non fosse finita e i palestinesi non avessero potuto avere uno Stato a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, territori che Israele controlla dalla guerra in Medio Oriente del 1967.

Tuttavia, il governo di Netanyahu si oppone alla creazione di uno stato palestinese, mentre il ministro delle Finanze “Bezalel Smotrich” ha minacciato di abbandonare la coalizione di governo di Israele se la nazione non riprenderà la guerra a marzo.

Se ciò dovesse accadere, le elezioni anticipate potrebbero vedere Netanyahu votato fuori dall'ufficio.

 

 

 

Le autorità de facto della Siria

attuano riforme neoliberiste radicali.

Zerohedge.com - Tyler Durden – (03 Febbraio 2025) – Redazione – ci dice:

 

Il governo di transizione auto-nominato in Siria sta intraprendendo radicali riforme interne, tra cui la privatizzazione delle imprese statali e il licenziamento di un terzo del settore pubblico, mentre le autorità affermano di voler passare a "un'economia di libero mercato competitiva".

In un'intervista con la “Reuters” , ex funzionari di “Hayat Tahrir al-Sham “(HTS) che ricoprono la carica di  ministri del governo  del presidente di transizione “Ahmad al-Sharaa”, ex comandante dell'ISIS e di Al-Qaeda “Abu Mohammad al-Julani”, affermano di avere un "ampio spettro" di piani per ridimensionare lo Stato , tra cui la rimozione di migliaia di "dipendenti fantasma".

Tramite” Reuters”.

"L'obiettivo è bilanciare la crescita del settore privato con il sostegno ai più vulnerabili", ha dichiarato al quotidiano britannico il ministro delle Finanze ad interim, “Basil Abdel Hanan”.

“Hanan” in precedenza ha ricoperto il ruolo di ministro dell'economia nell'amministrazione guidata da HTS a Idlib.

 Durante questo periodo, il gruppo ha finanziato le sue operazioni imponendo tasse elevate ai cittadini, comprese le tasse sugli aiuti umanitari forniti dall'ONU.

I resoconti dei media arabi del 2022   hanno rivelato che le autorità di “HTS” hanno convogliato centinaia di milioni di dollari in Turchia confiscando spedizioni di aiuti umanitari e successivamente vendendole sul mercato nero.

I funzionari siriani hanno anche dichiarato alla “Reuters” che vogliono che le fabbriche siriane "fungano da rampa di lancio" per le esportazioni globali.

Tuttavia, il malcontento sta crescendo in tutta la Siria a causa dei licenziamenti, nonostante le rassicurazioni dei funzionari sostenuti dall'Occidente.

"Il mio stipendio mi aiuta a gestire le necessità di base, come pane e yogurt, per sostenere la famiglia.

 Se questa decisione verrà approvata, aumenterà la disoccupazione in tutta la società", ha affermato” Adham Abu al-Alaya,” uno dei tanti dipendenti del settore pubblico attualmente in congedo retribuito di tre mesi mentre viene valutato il loro stato lavorativo.

Le riforme giungono in un momento in cui il Paese è alle prese con un'ondata di omicidi  ed esecuzioni settarie , perpetrate da gruppi armati sotto il comando del “Dipartimento per le operazioni militari del governo di transizione”.

"[Gli omicidi sono] normali e potrebbero continuare per due o tre anni", ha detto “Sharaa “a porte chiuse, secondo fonti siriane che hanno parlato con “The Cradle.”

Mercoledì, il Dipartimento delle operazioni militari ha sciolto la costituzione siriana, l'Assemblea popolare, l'esercito nazionale, i servizi di sicurezza e tutte le fazioni armate, tra cui HTS, e ha nominato “Sharaa” presidente durante una "fase di transizione".

Documento della “CIA”: "Gli interessi degli Stati Uniti sarebbero meglio tutelati da un regime sunnita controllato da moderati orientati al business ".

“Sharaa” e i suoi accoliti dovrebbero consegnare il potere a un nuovo governo a marzo, ma non è chiaro come avverrà la transizione.

 Inoltre, in un'intervista con “Al Arabiya”  il mese scorso, “Shara”a ha affermato che tenere le elezioni potrebbe richiedere fino a quattro anni e riscrivere la costituzione del paese potrebbe richiederne tre.

Nonostante l'incertezza, le nazioni occidentali stanno procedendo a pieno ritmo per revocare le sanzioni economiche che hanno devastato l'economia siriana per oltre un decennio.

"Stiamo monitorando attentamente la situazione e siamo pronti a supportare gli sforzi della comunità internazionale per assistere una seria ricostruzione, se necessario e quando le condizioni lo consentiranno ", ha affermato il” Fondo Monetario Internazionale” (FMI) il mese scorso, solo pochi giorni dopo che il colpo di stato sostenuto dalla Turchia ha detronizzato il presidente” Bashar al-Assad”.

 

 

 

 

 

Confucio, Deep Seek e perché la Cina

vincerebbe una guerra con gli Stati Uniti.

Unz.com - intervista di Mike Whitney a Ron Unz – (2 febbraio 2025) – ci dicono:

 

 

Domanda 1: Pregiudizio dei media occidentali?

I media occidentali sono imparziali nella loro copertura della Cina?

 E in che modo questo ha influenzato la percezione pubblica della Cina in America?

 

“Ron Unz” – Penso che i media occidentali siano stati in modo schiacciante contro la Cina, un pregiudizio che risale a decenni fa, ma che è costantemente peggiorato negli anni 2010 e soprattutto negli ultimi anni.

Di recente la copertura mediatica è diventata così estremamente disonesta e distorta che mi ricorda come i vecchi media sovietici ritraevano l'Occidente anche quando l'URSS era in grave declino e alla fine è crollata, e penso che questa sfortunata analogia sia molto rilevante.

Inoltre, gran parte del nostro mondo accademico ha seguito lo stesso schema di distorcere totalmente la realtà della Cina e il suo rapporto con gli Stati Uniti.

Alcuni dei peggiori esempi di queste falsità mediatiche sono venuti alla mia attenzione solo nell'ultimo decennio.

Per più di 35 anni i media americani hanno denunciato ogni anno il governo cinese per il suo presunto massacro del 1989 degli studenti che protestavano in piazza Tiananmen, ma sembra che ci siano dimostranti schiaccianti che l'incidente non sia mai accaduto, e che sia stata solo una bufala della propaganda occidentale , ripetuta all'infinito dai nostri media.

Ad esempio, l'ex capo dell'ufficio di Pechino del “Washington Post” si è occupato personalmente di quegli eventi all'epoca, e in seguito ha pubblicato un lungo articolo che metteva le cose in chiaro, ma il suo racconto è sempre stato ignorato.

Gli articoli pubblicati sul “New York Times” dal capo dell'ufficio di Pechino hanno detto più o meno la stessa cosa, ma anche questi non hanno avuto alcun impatto.

Numerose altre fonti, tra cui i cablogrammi diplomatici americani segreti divulgati da Wikileaks, hanno confermato questi fatti, ma i nostri giornalisti di parte, pigri o ignoranti non hanno mai prestato attenzione e per decenni hanno continuato a promuovere il mito del massacro di Piazza Tiananmen.

L'anno scorso ho pubblicato un lungo articolo che riassume tutte queste prove.

 

Un altro esempio eclatante è stato l'attentato americano del 1999 all'ambasciata cinese a Belgrado, un attacco illegale che ha ucciso o ferito quasi due dozzine di cinesi.

 Il nostro governo e i media hanno sempre descritto questo come un tragico incidente, denunciando e ridicolizzando la Cina per aver affermato che l'attentato è stato deliberato.

Ma ancora una volta, ci sono prove schiaccianti che il governo cinese aveva completamente ragione e che il nostro stesso governo stava mentendo, con i nostri media disonesti che avallavano e amplificavano quelle bugie.

 In effetti, un ufficiale della NATO è stato persino citato da un importante giornale britannico per aver approfittato del fatto che la bomba guidata aveva colpito esattamente la stanza prevista nell'ambasciata.

 Ne ho discusso in un'altra sezione dello stesso articolo.

(Tiananmen Ron Unz • The Unz Review • 13 maggio 2024)

Pochi anni dopo il crollo dei mutui in America nel 2008 che ha quasi fatto crollare il sistema finanziario mondiale, ho pubblicato un lungo articolo che metteva a confronto il crescente successo della Cina con il recente record di fallimenti dell'America.

Il mio articolo sottolineava che i media occidentali e gran parte del mondo accademico occidentale spesso ritraevano e contrapponevano i due paesi in modi che erano l'esatto opposto della realtà.

L'ascesa della Cina, la caduta dell'America.

(Ron Unz • Il conservatore americano • 17 aprile 2012)

Come breve nota a margine di quel lungo articolo, ho confrontato la copertura occidentale molto diversa di un paio di importanti scandali di salute pubblica.

In Cina, uomini d'affari disonesti avevano adulterato alimenti per bambini e altri prodotti con un composto plastico chiamato “melamina” , proteggendosi pagando tangenti ai funzionari governativi.

Di conseguenza, centinaia di bambini sono state ricoverate in ospedale con problemi di calcoli renali e sei sono morti, provocando un'enorme onda di indignazione pubblica e una massiccia indagine governativa e una severa repressione.

Molti dei coinvolti sono stati condannati a lunghe pene detentive e un paio dei colpevoli più colpevoli sono stati giustiziati.

 I media occidentali hanno naturalmente avuto una giornata campale descrivendo come la diffusa corruzione cinese abbia portato a prodotti alimentari pericolosi. Quasi 17 anni dopo, a volte trovo ancora gli americani che menzionano lo scandalo alimentare della Cina e i pericoli delle cinesi.

Tuttavia, più o meno nello stesso periodo, l'America è stata colpita dallo scandalo” Vioxx”, in cui “Merck” ha commercializzato pesantemente un redditizio farmaco antidolorifico per gli anziani come sostituto della semplice aspirina.

 Ma le vendite del Vioxx sono state improvvisamente interrotte quando uno studio governativo ha dimostrato che il farmaco era stato apparentemente responsabile di decine di migliaia di morti in America.

I documenti interni hanno presto rivelato che i “dirigenti della Merck” erano a conoscenza di questi pericoli da anni, ma hanno soppresso le prove per raccogliere miliardi di dollari di profitto dal loro farmaco.

 Le società di media americane guadagnavano centinaia di milioni di dollari in pubblicità sul “Vioxx”, quindi hanno rapidamente abbandonato la storia e quasi nessun americano la ricorda ancora oggi.

Anche se nessuno è mai stato punito, quando in seguito ho esaminato i dati sulla mortalità sottostanti, ho scoperto che il vero bilancio delle vittime del “Vioxx” potrebbe aver raggiunto le centinaia di migliaia.

Così, i media americani hanno dedicato grande attenzione a uno scandalo sanitario cinese che ha provocato sei morti, mentre hanno rapidamente gettato nel buco della memoria uno scandalo sanitario americano il cui numero di morti potrebbe essere stato fino a cinquantamila volte più grande.

Pertanto, oggi probabilmente molti più americani sono consapevoli del primo che del secondo.

 

(Melamina cinese e Vioxx americano: un confronto -Ron Unz • Il conservatore americano • 17 aprile 2012).

Negli ultimi anni, la propaganda anti-cinese dei media è andata completamente al massimo, dipingendo quel paese come sofferente sotto una dittatura orribile e oppressiva.

Ad esempio, nel gennaio 2020, alti funzionari dell'amministrazione Trump uscente e di quella Biden entrante hanno dichiarato che la Cina stava commettendo un "genocidio" contro la popolazione uigura musulmana della provincia dello Xinjiang, e i nostri media hanno regolarmente ripetuto e amplificato queste accuse oltraggiose.

 

La provincia dello Xinjiang è aperta gratuitamente sia ai turisti occidentali che a quelli cinesi, con un numero enorme di turisti che affollano quella regione colorata e, come ho sottolineato in un articolo di dicembre, nessuno di quei numerosi visitatori ha mai notato eventi così orribili.

 Invece, molti occidentali che hanno visitato di recente la Cina o che ora ci vivono hanno iniziato a documentare le loro esperienze in numerosi video su YouTube, spesso confrontando molto favorevolmente le condizioni di quel paese con quelle degli Stati Uniti.

 

(Pravda americana: bufale di propaganda contro realtà

cinese Ron Unz • The Unz Review • 16 dicembre 2024 ).

Un ritornello comune di questi YouTuber è stato spesso "I media occidentali hanno mentito sulla Cina".

 

Domanda 2: Il popolo cinese Han.

I cinesi Han sono di gran lunga il gruppo etnico più numeroso in Cina, comprendendo circa il 92% della popolazione cinese.

Secondo lei, la razza o l'etnia sono un fattore determinante per il successo della Cina?

Ron Unz: Penso che la stragrande maggioranza della popolazione cinese Han sia stata un elemento importante per il successo nazionale del paese in diversi modi, ma alcuni dei fattori chiave non sono pienamente apprezzati in Occidente.

In primo luogo, poiché la popolazione totale della Cina è composta per oltre il 90% da Han, il paese è molto più omogeneo etnicamente e culturalmente unificato di quasi tutti i paesi occidentali di oggi.

Contrariamente alla disonesta propaganda anti-cinese dell'Occidente, le numerose minoranze etniche nazionali della Cina non sono maltrattate duramente, per non parlare delle vittime di un "genocidio" culturale o fisico.

Ma sono ancora solo un elemento molto secondario nella società cinese, soprattutto perché sono concentrati principalmente nelle province periferiche, spesso scarsamente popolate.

 

Penso che un'analogia ragionevole avrebbe potuto essere l'America prevalentemente bianca degli anni '50, ma senza i neri.

Gli americani di quell'epoca sapevano certamente che nel loro paese esistevano varie minoranze non bianche, tra cui gli eschimesi in Alaska, gli ispanici nel Nuovo Messico e a Porto Rico, gli asiatici alle Hawaii e alcuni ispanici e asiatici in California.

Ma si trattava di gruppi molto piccoli, ognuno dei quali rappresentava solo l'1% o il 2% della popolazione nazionale totale, così che la maggior parte degli americani non li ha mai incontrati e ha considerato la popolazione del proprio paese come essenzialmente europea bianca.

Inoltre, proprio come l'America prevalentemente bianca degli anni '50 era divisa in gruppi regionali bianchi, con i bianchi del New England diversi dai bianchi del Sud o del Midwest, le popolazioni Han delle diverse province cinesi hanno tradizionalmente parlato diversi dialetti regionali che in realtà equivalevano a lingue diverse, pur usando sempre la stessa forma scritta.

Tuttavia, dall'istituzione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949, i cinesi più giovani hanno tutti imparato il dialetto mandarino nelle scuole, un passo importante per rafforzare l'unità nazionale garantendo che tutti possiamo parlare la stessa lingua.

Sebbene i cinesi Han pensino a sé stessi come un unico popolo, in una certa misura rappresentano in realtà una fusione di diversi gruppi originali che erano esistiti prima dell'unificazione della Cina, con l'esempio dell'Impero Romano che fornisce un'analogia ragionevole.

Circa 2000 anni fa, l'Impero cinese Han e l'Impero romano erano più o meno contemporanei, ma anche se Roma cadde e i suoi territori si frammentarono in numerosi stati diversi, l'impero cinese sopravvisse e generalmente rimase unito durante tutti i secoli che seguirono.

Tuttavia, se Roma non fosse mai caduta, è probabile che tutti i suoi diversi popoli che la compongono alla fine sarebbero arrivati a considerarsi "romani", anche se con differenze regionali.

 Così, i romani settentrionali potevano essere generalmente più alti, con la pelle più chiara, i capelli biondi e gli occhi azzurri, mentre i romani del Nord Africa o del Levante erano più scuri e più bassi, con capelli neri e occhi marroni.

Ma tutti si sarebbero considerati romani.

Allo stesso modo, gli Han settentrionali tendono ad essere più alti degli Han meridionali, e le diverse province, molte delle quali grandi quanto i paesi europei, sono spesso culturalmente diversi, tradizionalmente parlavano dialetti diversi e mangiavano cibi diversi, ma tutti si consideravano cinesi Han , pur avendo caratteristiche regionali diverse.

Ma a parte l'unità etnica Han della Cina, un'altra ragione molto importante del successo della Cina è stata la sua lunga e quasi ininterrotta storia come stato organizzato e concentrato, che per migliaia di anni è stata una delle parti economicamente e tecnologicamente più avanzati del mondo.

 Le pressioni culturali ed economiche che ne sono derivate hanno notevolmente plasmato il popolo cinese nel corso di quei secoli, producendo alla fine molte delle sue caratteristiche attuali.

Al contrario, gran parte dell'Europa di oggi non è mai stata una parte civilizzata dell'Impero Romano, e anche quelle parti che erano romane in seguito trascorsero fino a mille anni vivendo nelle società molto più arretrate del Medioevo e del Medioevo prima del Rinascimento.

L'impatto di questa lunga eredità di vita civilizzata in Cina è sempre stato notato dagli studiosi occidentali.

Nei miei articoli, ho sottolineato che, sebbene la maggior parte degli occidentali della metà del XX secolo fossero molto scettici sul futuro successo cinese, i nostri principali intellettuali pubblici di un secolo fa avevano opinioni completamente diverse, e difficilmente sarebbero stati sorpresi dal rapido progresso economico della Cina negli ultimi decenni.

Anche se questi sviluppi potrebbero aver scioccato gli occidentali della metà del XX secolo – quando la Cina era meglio conosciuta per la sua terribile povertà e il fanatismo rivoluzionario maoista – sarebbero sembrati molto meno inaspettati ai nostri principali pensatori di 100 anni fa, molti dei quali profetizzavano che il Regno di Mezzo avrebbe alla fine riconquistato il suo range tra le nazioni più importanti del mondo.

Questa era certamente l'aspettativa di “EA Ross”, uno dei più grandi sociologi americani della prima ora, il cui libro “The Changing Chinese” guardava oltre l'indigenza, la miseria e la corruzione della Cina del suo tempo verso una futura Cina modernizzata forse alla pari tecnologica con l'America e le principali nazioni europee.

Le opinioni di “Ross” furono ampiamente riprese da intellettuali pubblici come “Lothrop Stoddard”, che prevedeva il probabile risveglio della Cina da secoli di sonno ripiegato su sé stesso come una sfida incombente all'egemonia mondiale a lungo goduta dalle varie nazioni di origine europea.

La devastazione diffusa prodotta dall'invasione giapponese, dalla seconda guerra mondiale e dalla guerra civile cinese, seguita dalla calamità economica del maoismo, ritardò la prevista ascesa della Cina di una o due generazioni, ma a parte questi eventi imprevisti, la loro analisi del potenziale il cinese sembra notevolmente preveggente.

Ad esempio, “Stoddard” cita con approvazione le predizioni tardo vittoriane del professor” Charles E. Pearson”:

Qualcuno dubita che sia vicino il giorno in cui la Cina avrà combustibile a buon mercato dalle sue miniere di carbone, trasporti a buon mercato con ferrovie e piroscafi, e avrà fondato scuole tecniche per sviluppare le sue industrie?

Quando quel giorno arriverà, potrebbe strappare il controllo dei mercati mondiali, specialmente in tutta l'Asia, all'Inghilterra e alla Germania.

La vita intellettuale occidentale di un secolo fa era molto diversa da quella di oggi, con dottrine e tabù contrari, e lo spirito di quell'epoca aveva certamente influenza sulle sue figure di spicco.

 Il razzismo – l'idea che popoli diversi tendano ad avere tratti innati diversi, in gran parte modellati dalle loro storie particolari – era allora dominante, tanto che la nozione era quasi universalmente sostenuta e applicata, a volte in modo piuttosto grossolano, sia alle popolazioni europee che a quelle non europee.

Per quanto riguarda i cinesi, l'opinione diffusa era che molte delle loro caratteristiche principali fossero state plasmate da migliaia di anni di storia in una società generalmente stabile e organizzata in possesso di un'amministrazione politica centrale, una situazione quasi unica tra i popoli del mondo.

In effetti, nonostante i temporanei periodi di frammentazione politica, l'impero romano dell'Asia orientale non era mai caduto, ed era stato evitato un interregno millenario di barbarie, collasso economico e arretratezza tecnologica.

Dalla parte meno fortunata, l'enorme crescita demografica degli ultimi secoli aveva gradualmente raggiunto e superato il sistema agricolo cinese eccezionalmente efficiente, riducendo la vita della maggior parte dei cinesi sull'orlo della fama malthusiana;

 e si credeva che queste pressioni e costrizioni si riflettessero nel popolo cinese.

Ad esempio, “Stoddard” scrisse:

Vagliata da ere di triste eliminazione in una terra popolata fino ai limiti estremi della sussistenza, la razza cinese è scelta come nessun'altra per sopravvivere nelle condizioni più feroci di stress economico.

 A casa il cinese medio vive tutta la sua vita letteralmente a un passo dalla fame. Di conseguenza, quando viene trasferito nell'ambiente più facile di altri paesi, il cinese porta con sé una capacità lavorativa che semplicemente spaventa i suoi concorrenti.

“Stoddard” ha sostenuto queste frasi avvincenti con un'ampia selezione di citazioni dettagliate e descrittive di eminenti osservatori, sia occidentali che cinesi.

Sebbene “Ross” fosse più cautamente empirico nelle sue osservazioni e meno letterario nel suo stile, la sua analisi era abbastanza simile, con il suo libro sui cinesi che conteneva oltre 40 pagine che descrivevano i dettagli cupi e avvincenti della sopravvivenza quotidiana, forniti sotto l'evocativo capitolo intitolato "La lotta per l'esistenza in Cina".

Durante la seconda metà del XX secolo, le considerazioni ideologiche hanno in gran parte eliminato dal discorso pubblico americano l'idea che molti secoli di circostanze particolari possono lasciare un'impronta indelebile su un popolo.

Così, “i cinesi Han “di oggi sono gli eredi delle pressioni plasmanti di migliaia di anni di vita in una civiltà organizzata, stabile, ma economicamente molto impegnativa.

(Pravda americana: le radici razziali dell'ascesa

della Cina Ron Unz • The Unz Review • 4 novembre 2024)

Domanda 3: L'economia competitiva della Cina.

Nel tuo articolo, dici che la Cina è un ambiente più competitivo degli Stati Uniti, il che sembra indicare che la Cina è più orientata al mercato rispetto all'America. Puoi spiegare cosa intendi con questo?

 

Ron Unz – Date le gravi distorsioni sulla Cina che si riscontrano frequentemente nei media occidentali, siamo stati molto lieti di aggiungere di recente un editorialista cinese di nome “Hua Bin”, un dirigente d'azienda in pensione che aveva fondato il suo “Substack” e numerosi post pubblicati informativi riguardanti il suo paese e le sue relazioni a volte travagliate con l'America.

“ Hua “aveva inizialmente attirato la mia attenzione quando aveva lasciato un commento favorevole sul nostro sito web:

… Come cinese, ho già ignorato i media occidentali disonesti quando si tratta di riferire sulla Cina (o su qualsiasi altro paese avversario).

Leggevo NYT, WSJ, FT, l'Economist, ecc. quasi quotidianamente, in particolare i loro rapporti sulla Cina, per almeno 2 decenni.

Ma dal 2017 o giù di lì, il pregiudizio nei rapporti è diventato epidemico, persino ridicolo. Ora ricevo la maggior parte delle mie notizie dai cosiddetti media alternativi...

Io stesso sono certamente la prova vivente dei grandi cambiamenti che sono avvenuti in Cina:

guadagnavo 6.000 volte il mio primo lavoro dopo l'università nel 1993, quando sono andato in pensione 6 anni fa.

 E no, non ero nemmeno un imprenditore.

Mi piacerebbe condividere alcune intuizioni da un'autentica prospettiva locale cinese.

Dato il suo background imprenditoriale, non sorprende che molti dei suoi post si concentrassero su questioni economiche, sfatando efficacemente alcune delle critiche fuorvianti all'economia cinese.

Ad esempio, “Hua” ha osservato che i leader occidentali spesso si lamentano del fatto che molte imprese cinesi sono di proprietà statale piuttosto che privata.

 Ma ha sottolineato che questa critica sembrava logicamente incoerente.

Il dogma neoliberista regnante in America aveva sempre sostenuto che le imprese di proprietà del governo erano intrinsecamente inefficienti e non competitive, quindi denunciare la Cina per avere molte di queste imprese di proprietà statale che stavano superando con successo le società private occidentali dimostrava semplicemente il fallimento di quel quadro ideologico.

Invece, sosteneva che la struttura proprietaria finale di tali società contava meno del fatto che il mercato in cui operavano era sufficientemente competitivo, e in molti settori tale forte concorrenza di mercato era molto più comune in Cina che in America:

Mentre in Cina esiste un mix di diversi tipi di proprietà (comprese quelle completamente di proprietà straniera come Tesla), i principali attori di questi settori negli Stati Uniti sono interamente di proprietà privata.

In tutti questi campi, la Cina sta avanzando o migliorando più velocemente degli Stati Uniti per un motivo critico:

i mercati sono semplicemente più competitivi in Cina.

La proprietà semplicemente non ha alcun effetto sulla competitività delle imprese e dell'industria.

Nel settore delle autovetture elettriche, gli Stati Uniti hanno un grande attore,” Tesla”, mentre la Cina ha BYD, Cherry, Great Wall, Nio, Xpeng, Li, Huawei, Xiaomi e dozzine di altri, oltre a Tesla.

 

Per quanto riguarda i telefoni cellulari, gli Stati Uniti hanno Apple con un solo giocatore, mentre la Cina ha Huawei, Xiaomi, Honor, Vivo, Oppo e anche Apple e Samsung.

Nell'e-commerce, gli Stati Uniti hanno Amazon (con eBay al secondo posto con una frazione della quota di mercato di Amazon) mentre la Cina ha Alibaba, JD, PDD, Douyin/TikTok Shopping e anche Amazon ed eBay (prima di ritirarsi dopo aver perso la concorrenza).

 Lo stesso vale per quasi tutti gli altri settori critici.

Il segreto del successo economico NON è la proprietà, ma piuttosto la presenza della concorrenza (cioè del mercato).

La concorrenza porta un'intensa pressione per innovare, migliorare la qualità e ridurre i costi.

Porta un'espansione della capacità e della scala mentre le aziende cercano di competere e vincere.

 Porta alla vera meritocrazia, cioè che vinca il miglior giocatore.

D'altra parte, la mancanza di concorrenza porta al monopolio e alla stagnazione poiché gli operatori investono poco, perseguono barriere contro la concorrenza e aumentano i margini/prezzi.

È possibile fare un'analisi settore per settore per le aziende statunitensi e scoprire il livello di concentrazione (quindi la mancanza di concorrenza) molto facilmente.

Direi che la Cina è un'economia molto più orientata al mercato rispetto agli Stati Uniti nella maggior parte dei settori.

Questa è la ragione alla base della competitività della Cina e della cosiddetta "sovraccapacità".

I tentativi degli Stati Uniti di minare la competitività della Cina non porteranno da nessuna parte perché i cinesi non accettano le loro politiche economiche "neoliberiste".

“Hua” ha sostenuto che le gravi conseguenze di tale mancanza di concorrenza sul mercato in America erano più evidenti nel settore militare.

 Così, nonostante le nostre gigantesche spese militari, siamo stati completamente incapaci di eguagliare l'economia molto più piccola della Russia nella produzione delle munizioni spese nella guerra in Ucraina:

Una cosa interessante del problema degli Stati Uniti con il loro settore privato monopolistico è la loro incapacità di mantenere la produzione di armi per sostenere la guerra in Ucraina.

 Il suo complesso militare industriale è afflitto da sotto capacità, costi elevati e bassa efficienza, nonostante abbia il più grande budget militare del mondo (con un margine enorme).

Il consolidamento del complesso militare-industriale in 5 giganti ha portato ad una mancanza di concorrenza e responsabilità nella maggior parte del sistema di acquisizione della difesa.

 Ha portato a una sotto capacità e a costi estremamente elevati (ovviamente margini elevati).

 

Oggi, mentre questi appaltatori privati della difesa vantano le entrate e la capitalizzazione di mercato più alte a livello globale, gli Stati Uniti non possono nemmeno produrre proprietà di base sufficienti come proiettili di artiglieria da 155 piedi, per non parlare di missili, navi da guerra, caccia e altre armi sofisticate su larga scala.

Se gli Stati Uniti non riescono a superare la produzione contro la Russia, quali sono le loro possibilità contro la Cina, la più grande potenza industriale del mondo?

 Il problema della "sovraccapacità" della Cina è davvero un incubo per gli Stati Uniti.

 

Domanda 4: Guerra tra Stati Uniti e Cina.

Chi prevarrebbe in una guerra tra Stati Uniti e Cina?

 

Ron Unz —Ovviamente dipende.

 

Se la Cina inviasse una forza di spedizione per attaccare la costa occidentale degli Stati Uniti o cercasse di occupare il Canada o il Messico, le nostre linee di rifornimento molto corte e il nostro enorme numero di aerei terrestri condannerebbero i cinesi a una sconfitta rapida e certa.

Tuttavia, la Cina non è mai stata una potenza militarmente aggressiva ed è estremamente improbabile che lanci un tale attacco.

Invece, qualsiasi guerra combattuta tra Cina e America si verificherebbe quasi certamente in condizioni esattamente opposte, svolgendosi nelle vicinanze dello Stretto di Taiwan o del Mar Cinese Meridionale, luoghi molto vicini alla Cina ma distanti migliaia di chilometri dagli Stati Uniti.

Per questo motivo è probabile che l'esito sia molto diverso.

In effetti, l'intera politica di approvvigionamento di armi e la strategia militare della Cina si basano sull'obiettivo di incoraggiare o, se necessario, sconfiggere le forze armate americane che combattono nelle sue immediate vicinanze.

Personalmente spero che un conflitto militare così disastroso possa essere evitato. Ma nell'ultimo decennio, i media mainstream americani hanno regolarmente sottolineato la probabilità di una guerra con la Cina nel prossimo futuro.

Un esempio recente è stato un lungo articolo di fine ottobre del “New York Times “con il titolo "L'esercito degli Stati Uniti si prepara alla guerra con la Cina".

 

Pertanto, un certo numero di post dettagliati di” Hua” si sono concentrati sulle implicazioni militari dello sviluppo tecnologico della Cina e sui sistemi d'arma che la Cina stava creando.

 Considerava i recenti record di guerre di aggressione americane come molto minacciose per il suo paese, e considerava ragionevolmente probabile che si verificasse una guerra:

Una guerra sta arrivando, se si passa un minuto ad ascoltare i politici, i generali e i media statunitensi che sembrano volerla con tutto il cuore.

Per la Cina, la Russia, l'Iran o qualsiasi altro paese che vuole rimanere sovrano, è una scelta tra vivere in ginocchio o combattere con la spina dorsale rigida.

 La scelta presa dagli stati vassalli degli Stati Uniti in Europa, Asia, Australia e altrove non è né desiderabile né pratica.

 Quindi, che lo vogliamo o no, le cose si stanno riducendo a una lotta per la vita o la morte, molto probabilmente in meno di un decennio.

Alla luce di queste serie preoccupazioni, ho riassunto alcuni dei principali progressi della Cina nella tecnologia militare in termini molto dettagliati e precisi.

– Il test cinese ha lanciato con successo il suo “ICBM DF31AG” il mese scorso, rendendolo l'unico paese con una recente performance di test di successo nella capacità di attacco nucleare a lungo raggio (12.000 chilometri).

La Cina ha anche “DF41” nel suo arsenale, un missile balistico ipersonico da Mach 25 da 18.000 km che trasporta 6 volte più testate nucleari del “DF31”.

 Questi, insieme al JL-3 lanciato da sottomarini, fungono da forte deterrente al ricatto nucleare degli Stati Uniti.

 

– Il caccia pesante stealth di quinta generazione cinese J20 ha aggiornato il suo motore con WS15.

 Ora supera l'F22 (per non parlare del più piccolo F35) in velocità, manovrabilità e missile aria-aria più lungo oltre il raggio visivo (PL17).

 La sua furtività, avionica, radar, capacità EW, velocità, portata e potenza di fuoco superano di gran lunga l'F35, una caccia di medie dimensioni più economico che ora è la principale piattaforma di combattimento aereo per gli Stati Uniti.

 La Cina produce 100 “J20” all'anno e gli Stati Uniti hanno smesso di produrre” F22” a causa del suo costo elevato.

 C'è anche una versione biposto del J20 – il J20S – che ha la capacità di sciamare di fedeli gregari senza equipaggio.

 La Cina ha iniziato la produzione del proprio caccia stealth di medie dimensioni J35 come figher di quinta generazione più economico e ad alto volume.

 

La Cina ha messo in campo diversi sistemi missilistici ipersonici come DF17, DF26, DF100, YJ21, mentre gli Stati Uniti non ne hanno ancora messo in campo alcuno, rimanendo indietro non solo rispetto alla Cina e alla Russia, ma anche all'Iran in questa futura tecnologia militare critica.

 La Russia ha scioccato l'Occidente con il suo missile ipersonico “HGV Oreshnik” in Ucraina proprio l'altra settimana.

 Mentre l'”Oreshnik” è ancora un'arma sperimentale, i DF17 o DF26 cinesi sono sistemi maturi testati molte volte nel corso degli anni e sono stati schierati nella “Rocket Force” per mezzo decennio.

Secondo il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, la Cina ha condotto due volte più test di missili ipersonici nell'ultimo decennio rispetto a tutti gli altri paesi messi insieme.

– Sul fronte navale, la Marina degli Stati Uniti riconosce apertamente che la capacità di costruzione navale della Cina è 230 volte superiore a quella degli Stati Uniti.

 La Marina degli Stati Uniti sta ora ricorrendo all'esternalizzazione della costruzione e della manutenzione delle navi militari in Corea e India, contro le stesse leggi degli Stati Uniti.

–La Cina può produrre razzi convenzionali a guida di precisione allo stesso costo unitario (4-5000 dollari) in cui gli Stati Uniti costruiscono stupide munizioni di artiglieria come i proiettili da 155 mm.

Nel 2023, il capo degli appalti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha avvertito che il bilancio della difesa cinese ha un vantaggio di 3 o 4 a 1 rispetto agli Stati Uniti nel rapporto qualità-prezzo.

 Data la sua base industriale, la Cina non solo può produrre in modo più economico, ma anche in volumi molto maggiori.

Come possiamo vedere in Ucraina e in Medio Oriente, la quantità ha una qualità propria quando si tratta di guerra moderna ad alta intensità.

In una guerra calda, lo scambio dei costi e lo scambio delle quantità favoriranno pesantemente la Cina.

–La Cina è l'unico paese al mondo in grado di produrre in serie il “CL-20”, il più distruttivo esplosivo non nucleare.

Immaginate la testata esplosiva CL-20 su “DF17” in un attacco alla portaerei statunitense:

 un colpo si traduce in 5000+ KIA e 14 miliardi di dollari di capitale esclusi gli aerei a bordo.

La tanto acclamata "madre di tutte le bombe" che gli Stati Uniti hanno sganciato sugli sventurati afghani svanirà dopo l'impatto di un meteorite.

– Il sistema di lancio multiplo di razzi PHL16 della Cina è una piattaforma di attacco ad alta mobilità e alta precisione simile all'HIMARS, ma ha una gittata di 500 km contro i 300 km dell'HIMARS con carichi utili più elevati e una precisione più elevata (guidato dal sistema satellitare “Beidou”, che è di per sé di gran lunga superiore al sistema GPS obsoleto su cui fa affidamento l'esercito statunitense).

 A differenza del sistema HIMARS, che è considerato un'arma miracolosa dall'Occidente, la Cina ha schierato il sistema PHL16 in più di 40 battaglioni dell'esercito in 4 province vicine a Taiwan.

Il “PHL16 “da solo può condurre attacchi di precisione a tappeto su qualsiasi punto di Taiwan su TEL mobili su strada.

I cinesi chiamano questa arma di attacco di saturazione a basso costo "buffet all-you-can-eat" in una campagna di bombardamenti pre-atterraggio a Taiwan.

 

Pochi giorni dopo, “Hua” ha pubblicato un lungo post intitolato "Confronto della prontezza alla guerra tra Cina e Stati Uniti" e ho trovato la sua analisi complessiva piuttosto convincente.

Ancora una volta, iniziò sottolineando che una guerra sembrava molto probabile:

Non è un'esagerazione affermare che un conflitto militare è un evento altamente probabile tra Cina e Stati Uniti nel prossimo decennio.

Ci sono punti critici nello Stretto di Taiwan, nel Mar Cinese Meridionale e nel Mar Cinese Orientale.

La retorica della burocrazia e dei media americani segnala chiaramente che gli Stati Uniti intendono affrontare militarmente la Cina e fermare i suoi sviluppi economici, commerciali e tecnologici.

Le sue flotte di navi e aerei orbitano costantemente intorno alle coste cinesi.

Sta mobilitando i suoi lacchè nella regione per combattere al suo fianco.

 

L'ostilità reciproca è al punto di far scoppiare la guerra.

Questo non sarà un tipo di sonnambulismo della prima guerra mondiale in una guerra.

Tutti sanno che è in arrivo una resa dei conti.

Si è poi concentrato sui fattori industriali che potrebbero dominare un conflitto e sulla forte superiorità della Cina in questo senso:

La guerra in Ucraina e i conflitti in Medio Oriente hanno dimostrato che le guerre moderne tra belligeranti alla pari saranno lunghe, sanguinose, costose e, soprattutto, fortemente dipendenti dalla produzione e dalla logistica bellica.

• La Cina ha un vantaggio di 3 a 1 rispetto agli Stati Uniti in termini di capacità industriale complessiva e un vantaggio non quantificabile in termini di capacità di picco.

La quota della Cina nella produzione manifatturiera globale è del 35% contro il 12% degli Stati Uniti.

 La Cina ha una capacità inattiva o fuori produzione per quasi tutti i principali prodotti industriali, dall'acciaio all'elettronica, dai veicoli alla costruzione navale ai droni.

 

• Tale vantaggio in termini di capacità si applica all'industria della difesa.

 

• Gran parte della capacità industriale cinese è di proprietà statale e può essere facilmente mobilitata per la produzione di difesa. Tutte le principali aziende di difesa sono di proprietà statale e producono per uno scopo, piuttosto che per profitto.

 

• I vantaggi della Cina in termini di costi, velocità e scala nella produzione industriale non sono in discussione, mentre gli Stati Uniti soffrono di problemi ben documentati di costi e tempi di produzione nel loro complesso militare-industriale.

 

• Si può tranquillamente dire che la Cina gode della stessa posizione di vantaggio nella sua capacità di sostenere una lunga guerra di cui godevano gli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale.

 La Cina ha una schiacciante superiorità industriale che gli Stati Uniti non hanno mai sperimentato con nessun avversario nella loro storia.

Ha inoltre sottolineato che il conflitto si svolgerà vicino alla Cina ma molto lontano dagli Stati Uniti:

• La guerra sarà combattuta sulle coste della Cina o nei pressi dell'estero, forse in Giappone e nelle Filippine.

Gran parte dell'azione avverrà in un raggio che può essere coperto dai missili a raggio intermedio cinesi e dai bombardieri e caccia terrestri.

• Il territorio statunitense più vicino sarà Guam, a 4.800 chilometri di distanza.

Gli Stati Uniti hanno basi militari in Giappone, Corea e Filippine.

Ma questi paesi correranno il rischio di essere bombardati dalla Cina se permetteranno che queste basi verranno utilizzate contro la Cina.

Non è chiaro come sceglieranno, nonostante la retorica da falco espressa nel loro giuramento di fedeltà agli Stati Uniti.

Si può parlare duro ora, ma agire in modo molto diverso quando si affronta una certa distruzione.

• In sostanza, la guerra sarà una guerra tra una fortezza sbarcata e una forza aerea e marittima di spedizione.

Per la maggior parte della storia della guerra, le navi perdono contro la fortezza.

Ha osservato che tutte le numerose guerre americane dalla seconda guerra mondiale sono state combattute contro avversari tecnicamente inferiori contro i quali le nostre forze armate possedevano un'enorme superiorità e potevano operare con quasi totale impunità. Tuttavia:

• Nessuna di queste ipotesi militari statunitensi si applica in una guerra con la Cina e sarà una debolezza piuttosto che una risorsa.

La memoria muscolare dell'esercito americano sarà mortale per se stessa nella prossima guerra.

• Le dottrine militari cinesi sono state affinate negli ultimi 70+ anni intorno alla difesa territoriale e alla riunificazione di Taiwan. La missione esplicita del PLA è quella di garantire il successo di una guerra nello Stretto di Taiwan e nel Mar Cinese Meridionale.

• La dottrina di guerra specifica per questi scenari è chiamata “Anti Access Area Denial” (A2AD).

 L'essenza è negare al nemico l'accesso al teatro di guerra e infliggere perdite inaccettabili per qualsiasi intervento...

• Questi beni non assomigliano a nulla contro cui l'esercito americano abbia combattuto in precedenza.

La Cina non porta in battaglia alcuna presunzione sul nemico e sulle sue capacità, poiché l'esercito cinese è stato pacifico per oltre 40 anni.

Nonostante la mancanza di esperienza, il lato positivo è che un tale esercito si adatterà più rapidamente al cambiamento dell'ambiente bellico e adatterà le sue strategie e tattiche in base alle circostanze.

 Non ci sono cattive abitudini o supposizioni da disimparare.

Sosteneva anche che il sostegno nazionale della Cina a una guerra combattuta così vicino alla propria patria sarebbe enormemente maggiore dell'impegno ideologico dell'America per la sua continua avventura imperiale a più di seimila miglia di distanza, in Asia orientale:

• Un aspetto spesso trascurato della guerra è la volontà di combattere.

Si riduce al motivo per cui i militari mettono a rischio la propria vita.

In una situazione “peer to peer,” la parte che riesce a sopportare più dolore per più tempo prevarrà.

• La Cina sta lottando per la sua integrità territoriale e il suo orgoglio nazionale. Ha la volontà collettiva della popolazione saldamente alle sue spalle.

Gli Stati Uniti stanno lottando per mantenere il loro dominio egemonico in un'avventura imperialista.

La soglia del dolore della sua società è molto più bassa.

Per dirla senza mezzi termini, la Cina è molto più tollerante alle vittime di quanto gli Stati Uniti saranno mai in una guerra alle porte della Cina.

• Il calcolo del costo del fallimento è completamente diverso.

Per i cinesi, perdere una guerra è una minaccia esistenziale.

 Nessun governo può sperare di mantenere la propria legittimità se si tira indietro da una guerra quando i barbari sono alle porte.

Per gli Stati Uniti, è solo una mossa sulla scacchiera nel "grande gioco".

Perdere una guerra a Taiwan o SCS è una battuta d'arresto, ma non rappresenta un problema esistenziale.

• Il defunto Primo Ministro di Singapore “Lee Kuan Yew” ha riassunto bene la posta in gioco:

"La Cina combatterà una seconda volta, una terza volta finché non vincerà quando si tratta di Taiwan e non si arrenderà mai".

Gli Stati Uniti possono dire lo stesso del loro impegno?

 

Infine, ha sottolineato che il curriculum militare degli Stati Uniti nelle ultime tre generazioni non è stato affatto impressionante:

Gli Stati Uniti hanno un “track record” molto irregolare nelle guerre dopo la seconda guerra mondiale, nonostante abbiano un budget militare che fa impallidire il resto del mondo.

Ha praticamente perso tutte le guerre, tranne la prima guerra del Golfo del 1991 contro l'Iraq.

È interessante notare che la Cina è stato il primo paese che ha interrotto la serie di successi militari degli Stati Uniti quando la Cina ha respinto gli Stati Uniti dal fiume Yalu al 38.esimo Parallelo  e ha combattuto gli Stati Uniti e i suoi alleati fino a un punto morto nella penisola coreana nei primi anni '50 ...

• La Cina lo ha fatto quando ha dovuto inviare un esercito contadino scarsamente equipaggiato dopo 4 anni di sanguinosa guerra civile.

Il PIL della Cina in quel periodo era inferiore al 5% di quello degli Stati Uniti, che era all'apice del suo potere militare ed economico dopo la seconda guerra mondiale.

Pertanto, ho trovato molto difficile non essere d'accordo con la sua conclusione finale:

Se si considera la capacità di guerra, la geografia, la volontà di combattere, le dottrine militari e i precedenti dei due paesi l'uno contro l'altro, è facile scommettere su chi prevarrà nella prossima guerra.

 

Domanda 5: Confronto tra le dimensioni delle due economie.

Il PIL è un modo affidabile per confrontare le dimensioni dell'economia cinese con quelle dell'America?

Ron Unz — Il Prodotto Interno Lordo (PIL) rappresenta il valore totale di tutti i beni e servizi prodotti in un Paese ed è un utile strumento per confrontare le dimensioni di due economie, ma deve essere trattato con cautela.

In primo luogo, in genere è meglio concentrarsi sui PIL corretti per la parità di potere d'acquisto (PPA).

Questi si basano sui prezzi locali, piuttosto che fare affidamento sui tassi di cambio nominali.

Ad esempio, se Cina e America producessero ciascuna una tonnellata di acciaio di qualità simile, il contributo ai loro PIL nominali potrebbe essere molto diverso, mentre con l'adeguamento PPP l'impatto sarebbe simile.

L'uso del PPP è talvolta chiamato usando "prezzi mondiali" o "prezzi reali" con il PIL risultante aggiustato per il PPP chiamato "PIL reale".

Un altro approccio, un po' meno comune, è quello di concentrarsi sul "PIL produttivo", vale a dire la quota del PIL che esclude il settore dei servizi.

Ovviamente, molti settori dei servizi sono assolutamente necessari in un'economia moderna e sono legittimi e reali tanto quanto la produzione, l'agricoltura, l'edilizia o l'estrazione mineraria.

Ma sfortunatamente le statistiche economiche del settore dei servizi sono anche molto più facilmente manipolabili, specialmente quelle che riguardano il settore dei servizi non commerciabili.

 

Ecco un esempio di ciò che intendo.

Supponiamo che John e Bill creino ciascuno un'attività di “diversity coaching”, con John che assume Bill come “diversity coach” per uno stipendio di 1 milione di dollari all'anno e “Bill” che ricambia assumendo “John” come “diversity coach” per lo stesso stipendio annuo.

A parte i possibili pagamenti delle tasse, non è cambiato denaro netto e non è stata creata alcuna ricchezza netta.

Ma la dimensione del PIL del settore dei servizi sarà aumentata di 2 milioni di dollari all'anno, suggerendo falsamente un grande aumento della prosperità nazionale.

Oppure considerate un esempio meno ridicolo.

I genitori normalmente si prendono cura dei propri figli.

Ma supponiamo che le famiglie invece scambino i loro figli con i vicini e assumano questi ultimi a tale scopo.

Ciò produrrebbe un enorme aumento apparente del PIL del settore dei servizi senza che nessuno ne tragga alcun beneficio economico effettivo.

In , “Hua” ha anche notato che un tipo correlato di attività economica fantasma chiamata "imputazioni" è già inclusa nel PIL degli Stati Uniti, che è quindi gonfiato di conseguenza:

1. Imputazioni:

si riferisce alla "produzione economica" che NON viene scambiata sul mercato ma a cui viene assegnato un valore nel calcolo del PIL.

 Un esempio è l'affitto figurativo di alloggi di proprietà, che stima l'importo dell'affitto che dovrebbe pagare se la tua casa ti fosse affittata.

Questo valore è incluso nel PIL riportato negli Stati Uniti.

Un altro esempio è il trattamento dell'assicurazione sanitaria fornita dal datore di lavoro, che stima l'importo dell'assicurazione sanitaria che pagheresti tu stesso se non fosse fornita dal datore di lavoro.

Anche in questo caso, questa imputazione è inclusa nel calcolo del PIL negli Stati Uniti.

A partire dal 2023, tali imputazioni rappresentano 4 trilioni di dollari del PIL degli Stati Uniti (circa il 14% del totale).

 

In Cina, l'imputazione al PIL è ZERO perché la Cina non riconosce il concetto di produzione economica imputata/implicita nella sua compilazione delle statistiche.

Peccato che alla tua casa non venga assegnato un "valore produttivo" arbitrario una volta che la compri in Cina.

Inoltre, Hua ha sottolineato che i governi occidentali a volte hanno ulteriormente gonfiato il loro PIL includendo l'attività criminale nella loro economia dei servizi:

Una nota a margine, mi sono imbattuto anche in alcuni fatti meno sani mentre facevo ricerche sull'argomento.

Faccio riferimento a un rapporto del “Financial Times” solo per farmi una risata. Nel 2014, il Regno Unito ha iniziato a includere la prostituzione e le droghe illegali nella sua rendicontazione del PIL per un totale di 10 miliardi di sterline all'anno.

Ciò ha aumentato il PIL del Regno Unito riportato del 5% nel tentativo di aiutare il governo ad aumentare il suo tetto del debito.

 

Per ricavare questo numero, l'ufficio di statistica ha dovuto fare alcune ipotesi: "La ripartizione dell'ONS stima che ciascuna delle 60.879 prostitute stimate nel Regno Unito abbia avuto circa 25 clienti a settimana nel 2009, a una tariffa media di £ 67,16. Stima inoltre che il Regno Unito abbia avuto 38.000 consumatori di eroina, mentre le vendite della droga ammontavano a £ 754 milioni con un prezzo di strada di £ 37 al grammo".

 

Ma il PIL ha lo scopo di fornire un mezzo per misurare la prosperità economica nazionale, quindi includere crimini come la prostituzione, lo spaccio di droga, il furto con scasso e la rapina a mano armata nell'economia del settore dei servizi vanifica l'intero scopo di quella metrica e distorce la nostra comprensione della situazione economica di un paese.

Il vantaggio di concentrarsi sul PIL produttivo escludendo i servizi è stato sottolineato da alcuni noti accademici.

“Jacques Sapirè” Direttore degli studi presso l'”EHESS”, una delle principali istituzioni accademiche francesi, e alla fine del 2022 ha pubblicato un breve articolo in cui sostiene che la concentrazione sul PIL produttivo reale elimina tutte queste potenziali distorsioni.

Pertanto, ha suggerito che questo probabilmente produce una stima molto più realistica della forza economica comparativa di diversi paesi, tra cui Cina e Stati Uniti.

 

Valutare geo strategicamente.

(le economie russa e cinese Jacques Sapir •Affari americani• 20 novembre 2022 •)

Sosteneva che durante i periodi di aspri conflitti internazionali, i settori produttivi del PIL – industria, miniere, agricoltura e costruzioni – costituiscono probabilmente una misura di gran lunga migliore del potere economico relativo, e la Russia era molto più forte in quella categoria.

Quindi, sebbene il PIL nominale della Russia fosse solo la metà di quello della Francia, la sua economia produttiva reale era più del doppio, rappresentando un cambiamento di quasi cinque volte nel potere economico relativo.

 Questo ha contribuito a spiegare perché la Russia ha superato così facilmente le sanzioni occidentali che ci si aspettava l'avrebbero paralizzata.

Allo stesso modo, già nel 2019, l'economia produttiva reale della Cina era già tre volte più grande di quella americana.

Queste tendenze economiche favorevoli a Russia e Cina sono continuate negli ultimi due anni e la vera economia produttiva della Russia ha ormai superato quella di Giappone e Germania, diventando la quarta più grande al mondo.

Nel frattempo, il vantaggio della Cina sulle nazioni occidentali è cresciuto costantemente durante lo stesso periodo.

Ho notato di recente che, sebbene il “New York Times” abbia pubblicato numerosi articoli prolissi che descrivevano la presunta stagnazione economica della Cina, un grafico effettivo da esso mostrato suggeriva qualcosa di estremamente diverso:

ho spiegato:

Ma le automobili sono il più grande settore industriale del mondo, con la produzione e le vendite che insieme totalizzano quasi 10 trilioni di dollari all'anno, quasi il doppio di qualsiasi altro.

E il mese successivo il “Times” pubblicò un grafico che mostrava la traiettoria effettiva delle esportazioni di auto della Cina rispetto a quella di altri paesi, e le prime avevano ora raggiunto un livello circa sei volte superiore a quello degli Stati Uniti.

L'estrazione del carbone è anche una delle industrie più grandi del mondo, e la produzione cinese è più di cinque volte maggiore della nostra, mentre la produzione cinese di acciaio è quasi tredici volte maggiore.

 Il settore agricolo americano è uno dei nostri principali punti di forza nazionali, ma gli agricoltori cinesi coltivano tre volte più grano di noi.

Secondo le stime del Pentagono, l'attuale capacità di costruzione navale della Cina è sbalorditivamente 232 volte maggiore della nostra.

Ovviamente l'America domina ancora alcuni altri importanti settori della produzione, con la nostra innovativa tecnologia di fratturazione idraulica che ci consente di produrre diverse volte più petrolio e gas naturale della Cina.

Ma se consultiamo le statistiche economiche aggregate fornite dal “CIA World Fact book “o da altre organizzazioni internazionali, scopriamo che la dimensione totale della vera economia produttiva della Cina, forse la misura più affidabile del potere economico globale, è già più di tre volte più grande di quella degli Stati Uniti e sta anche crescendo molto più rapidamente.

In effetti, secondo questa importante metrica economica, la Cina ora supera facilmente il totale combinato dell'intero blocco guidato dagli americani, gli Stati Uniti, il resto dell'Anglosfera, l'Unione Europea e il Giappone, un risultato sorprendente e qualcosa di molto diverso da ciò che la maggior parte dei lettori occasionali del “Times” potrebbe supporre.

Pertanto, qualche mese fa ho prodotto una tabella che elenca le dimensioni delle due dozzine di economie più grandi del mondo, comprese le loro cifre nominali, reali e produttive reali.

Tutti questi dati sono tratti dal “CIA World Fact book,” che fornisce opportunamente stime del PIL reale aggiustato per il PPP del 2023 per i paesi del mondo, nonché le cifre più recenti per i PIL nominali, la composizione del settore economico e le popolazioni nazionali.

Poiché alcune di queste stime provengono da anni leggermente diversi, ho arrotondato i valori per sottolineare che queste statistiche sono semplicemente approssimazioni.

Se ci concentriamo sull'interessante metrica del reddito produttivo reale pro capite, vediamo che, sebbene la popolazione del blocco occidentale – Stati Uniti, UE e Giappone – sia ancora comodamente davanti alla Cina, la differenza è molto più piccola di quanto la maggior parte degli occidentali potrebbe supporre.

Ciò può fornire un'indicazione del fatto che l'effettivo tenore di vita dei cittadini comuni in questi diversi paesi non è molto diverso e potrebbe convergere rapidamente.

 Nel frattempo, anche se i media occidentali spesso accostano la Cina all'India, la cifra per quest'ultimo paese è solo circa un terzo.

(Pravda americana: una Cina in ascesa affronta l'Occidente

Ron Unz • Ron Unz · • 19 agosto 2024 )

Domanda 6: Il vantaggio tecnologico.

Gli Stati Uniti hanno ancora un vantaggio tecnologico rispetto alla Cina?

 

Ron Unz —Negli ultimi due anni i leader americani hanno indicato il nostro enorme vantaggio nei sistemi di intelligenza artificiale rivoluzionari come prova della nostra supremazia tecnologica. Questo boom dell'intelligenza artificiale ha prodotto un aumento di molti trilioni di dollari nel valore di mercato azionario delle aziende coinvolte in questo settore, con il produttore di chip di intelligenza artificiale” Nvidia” della Silicon Valley che è diventato l'azienda più preziosa al mondo, raggiungendo una capitalizzazione che ha superato i 3,6 trilioni di dollari.

L'amministrazione Biden ha cercato di proteggere l'apparente vantaggio degli Stati Uniti attraverso misure di dubbia legalità internazionale, violando i nostri accordi di libero scambio vietando la vendita di chip di intelligenza artificiale all'avanguardia alla Cina e, allo stesso tempo, costringendo i nostri alleati a impedire alla Cina di acquistare le loro apparecchiature di produzione di chip di alto livello.

Centinaia di miliardi di dollari di capitale di investimento sono confluiti in startup di intelligenza artificiale come “OpenAI” o nei progetti di intelligenza artificiale di importanti aziende tecnologiche come” Alphabet”, “Meta” e” Microsoft”.

È iniziato un boom edilizio senza precedenti per nuovi data center, nonché una corsa alle fonti di energia necessarie per alimentarli.

Sebbene tutti questi progetti di intelligenza artificiale stessero ancora perdendo denaro, spesso per un totale di molti miliardi di dollari all'anno, erano considerati la prova che l'America avrebbe dominato le tecnologie più importanti del futuro.

La situazione è continuata anche sotto l'amministrazione Trump entrante, che il 21 gennaio ha tenuto una conferenza stampa con “OpenAI” e i suoi principali alleati, vantando i loro piani di investire la gigantesca cifra di 500 miliardi di dollari in un nuovo progetto di intelligenza artificiale, dal nome altisonante “Stargate”.

Ma quasi contemporaneamente a quelle parole audaci, quella bolla di propaganda dell'IA è scoppiata all'improvviso.

Una piccola e totalmente sconosciuta azienda cinese di IA chiamata Deep Seek ha rilasciato un nuovo sistema di IA che era molto paragonabile ai migliori modelli di IA americani, ma costruito a una frazione minuscola del loro costo.

Una volta confermata l'efficacia di Deep Seek, è diventata l'app numero 1 scaricata sull'”Apple Store” e ha anche ispirato giorni di storie in prima pagina in tutto il mondo.

 

Così, mentre Trump si vantava dei suoi piani per un investimento di mezzo trilione di dollari nell'intelligenza artificiale, una piccola azienda cinese aveva consegnato un eccellente sistema di intelligenza artificiale che era costato solo 5,6 milioni di dollari, una cifra inferiore del 99,999%, con quel sistema creato utilizzando solo chip di intelligenza artificiale di secondo livello e molto meno di quelli.

 In effetti, alcune persone hanno sottolineato che l'intero costo di sviluppo dell'intelligenza artificiale Deep Seek era molto inferiore allo stipendio annuale di molti singoli esperti americani di intelligenza artificiale.

Le implicazioni finanziarie erano ovvie e nel giro di un giorno o giù di lì un trilione di dollari del valore di mercato azionario delle società americane legate all'intelligenza artificiale era evaporato.

Inoltre, Deep Seek ha rilasciato il suo prodotto di intelligenza artificiale come “sistema open source”, consentendo a chiunque nel mondo di esaminare e incorporare quel codice nei propri progetti di intelligenza artificiale.

 Decine di aziende lo hanno già fatto, mettendo in discussione i sistemi interamente proprietari dei leader americani dell'intelligenza artificiale.

Un paio di articoli della scorsa settimana hanno fatto un ottimo lavoro nel descrivere questo terremoto tecnologico globale:

 

La bomba cinese di Deep Seek scuote l'intelligenza artificiale da 500 miliardi di dollari di Trump:

(Mike Whitney •The Unz Review• 22 gennaio 2025)

L'intelligenza artificiale cinese Deep Seek sposta la capitale della tecnologia da Palo Alto a Hangzhou.

(Mike Whitney •The Unz Review• 24 gennaio 2025) •

 Questo improvviso e sorprendente nuovo sviluppo ha certamente rafforzato le conclusioni a cui “Hua” era unita in una serie di suoi post che avevo ampiamente citato ed estratto nella mia lunga analisi della competizione Cina/America.

Proprio come “Hua” credeva che la Cina stesse superando l'America economicamente, riteneva che le tendenze favorissero anche la Cina nella competizione tecnologica tra i due paesi e ho discusso questi problemi in un post di dicembre.

Ha analizzato i risultati di ASPI, un think tank con sede in Australia generalmente piuttosto ostile alla Cina, che aveva recentemente pubblicato il suo “2024 Critical Technology Tracker,” un'analisi comparativa annuale che copre 64 diverse tecnologie in 8 meta categorie, con queste ultime tra cui:

 

Tecnologie avanzate dell'informazione e della comunicazione.

Materiali avanzati e produzione

Tecnologia AI

Biotecnologie, Tecnologie Genetiche e Vaccini

Difesa, Spazio, Robotica e Trasporti

Energia e Ambiente

Tecnologie quantistiche

Rilevamento, cronometraggio e navigazione

Poiché questo rapporto” ASPI” ha tracciato queste stesse categorie di dati fino al 2003, ha permesso di mostrare le tendenze nel tempo, e negli ultimi vent'anni queste si sono spostate drasticamente a favore della Cina.

La Cina è attualmente leader in 57 delle 64 tecnologie nel periodo di 5 anni tra il 2019 e il 2023.

 Gli Stati Uniti sono leader in 7.

Negli ultimi due decenni si è verificato uno straordinario spostamento della leadership della ricerca dagli Stati Uniti alla Cina.

La Cina ha guidato 52 delle 64 tecnologie nel periodo di 5 anni tra il 2018 e il 2022 nel rapporto 2023;

Un anno dopo ha assunto la guida di altre 5 tecnologie.

Gli Stati Uniti hanno guidato 60 delle 64 tecnologie tra il 2003 e il 2007.

La Cina è stata in testa solo in 3 delle 64 tecnologie tra il 2003 e il 2007.

La competizione per la leadership per queste tecnologie critiche è fondamentalmente tra Cina e Stati Uniti.

L'Europa e il resto dell'Asia (Corea, Giappone, India, Singapore) giocano un ruolo secondario.

Nella maggior parte dei campi, il vantaggio che la Cina e gli Stati Uniti hanno sul resto del mondo è enorme.

Il rapporto si è concentrato anche sui potenziali monopoli nelle principali tecnologie:

L'ASPI cerca anche di misurare il rischio che i paesi detengano un monopolio nella ricerca...

La Cina è il paese leader in tutte le tecnologie classificate come "ad alto rischio", il che significa che la Cina è l'unico paese al mondo con un "monopolio" nella ricerca ad alto impatto di qualsiasi tecnologia;

gli Stati Uniti possono avere un primato in alcune tecnologie ma non rappresentano un rischio di monopolio.

24 delle 64 tecnologie sono ad alto rischio di monopolio cinese, il che significa che scienziati e istituzioni cinesi stanno svolgendo una quota schiacciante (oltre il 75%) della ricerca ad alto impatto in questi campi.

Tra questi settori ad alto rischio di monopolio rientrano molti settori con applicazioni di difesa, come radar, motori aeronautici avanzati, droni/robot collaborativi/a sciame e posizionamento e navigazione satellitare.

L'ASPI identifica anche le istituzioni che stanno guidando tale lavoro di ricerca in ogni paese. Ecco il risultato:

L'Accademia cinese delle scienze (CAS) è di gran lunga l'istituzione più grande e performante al mondo nella ricerca ad alto impatto, con una leadership globale in 31 delle 64 tecnologie.

Altri importanti istituti di ricerca cinesi includono l'Università di Pechino, l'Università di Tsinghua, l'Istituto di tecnologia di Harbin, il Politecnico di Hong Kong, Beihang, la Northwestern Polytechnical University, l'Università nazionale di tecnologia della difesa, l'Università di Zhejiang, ecc.

Negli Stati Uniti, le aziende tecnologiche, tra cui Google, IBM, Meta e Microsoft, hanno posizioni forti nelle tecnologie AI, quantistiche e informatiche.

 Altri performer forti includono NASA, MIT, GeorgiaTech, Carnegie Mellon, Standford University, ecc.

Il suo post si è concluso osservando che questi vantaggi tecnologici hanno avuto conseguenze commerciali e militari dirette:

La Cina è ora leader mondiale in molte delle più importanti tecnologie del futuro.

Il successo delle sue società commerciali nei settori delle telecomunicazioni (Huawei, Zongxin), dei veicoli elettrici (BYD, Geely, Great Wall, ecc.), delle batterie (CATL, BYD) e del fotovoltaico (Tongwei Solar, JA, Aiko, ecc.) si basa direttamente su racconto abilità di ricerca e sviluppo.

Allo stesso modo, la modernizzazione dell'esercito cinese si basa sul massiccio sviluppo tecnologico della comunità scientifica del paese e della sua base industriale.

Con il suo vantaggio nella ricerca scientifica e tecnologica, la Cina è in grado di superare gli Stati Uniti sia in ambito economico che militare nei prossimi anni.

 

Nel mio articolo di novembre sui fattori sottostanti all'ascesa della Cina, avevo duramente criticato” Daron Acemoglu” e “James A. Robinson”, vincitori del premio Nobel per l'economia nel 2024, per le loro affermazioni passate secondo cui la Cina non aveva alcuna speranza di diventare un importante innovatore tecnologico e sarebbe stata relegata in modo permanente a una mera copia dei prodotti occidentali.

 Sebbene avessi brevemente notato un paio di tecnologie cruciali in cui la Cina ora guidava il mondo, non avevo idea che il suo primato fosse diventato così diffuso in così tante categorie importanti e avrei sicuramente citato questa valutazione molto completa se l'avessi avuta a disposizione in quel momento.

 

Cina contro America.

La competizione tecnologica tra Cina e America.

(Ron Unz · La recensione di Unz • 13 gennaio 2025 ).

Domanda 7: La Cina è un paese comunista?

In Occidente, la gente di solito denigra la Cina definendola un paese "comunista", ma è una descrizione accurata?

Nel suo articolo, lei allude all'influenza confuciana sulla società cinese che enfatizza la virtù personale e il carattere morale, mirati a "creare una società armoniosa".

 Il confucianesimo, che permea l'intera cultura, non è forse più responsabile dell'ascesa meteorica della Cina rispetto al comunismo?

Ron Unz — La Cina odierna è ancora governata da un'organizzazione politica che si definisce "Partito Comunista", con il suo governo che rende omaggio a quell'ideologia e alle sue figure storiche del passato come Marx, Engels e Mao.

 Ma la realtà effettiva del sistema economico e sociale cinese si è evoluta in una direzione molto diversa, e la Cina odierna non ha quasi nessuna somiglianza con il classico sistema comunista dell'Unione Sovietica o di stati simili.

La libera impresa di tipo molto dinamico è quasi universale in Cina dall'alto al basso, spaziando dagli onnipresenti mercati locali dei villaggi fino alle gigantesche società private multimiliardarie quotate sui diversi mercati azionari, tra cui alcuni dei più grandi conglomerati di sviluppo immobiliare del mondo.

 Sebbene vi sia un controllo governativo centrale sulle attività commerciali, per certi aspetti tale controllo è meno pesante o invasivo di quello che si trova negli Stati Uniti o in altri paesi occidentali che nessuno chiamerebbe mai "comunisti".

 E a parte gli Stati Uniti, la Cina ha il più grande numero di miliardari al mondo.

Ovviamente, un "paese comunista" basato su una diffusa libera impresa e sui mercati azionari che contiene un numero enorme di miliardari non è certo un "paese comunista" nel senso usuale del termine.

Così, l'attuale governo cinese non riesce a inserirsi nel semplice quadro ideologico della vecchia Guerra Fredda, e l'anno scorso mi è capitato di leggere un libro interessante che analizza il sistema politico cinese.

L'autore di “The China Model” era “Daniel A. Bell”, un accademico americano che deteneva una cattedra finanziata dall'Occidente presso la prestigiosa “Tsinghua University di Pechino”, e il suo sottotitolo "Political Meritocracy and the Limits of Democracy" spiegava le questioni da lui trattate.

 Il suo libro era originariamente apparso nel 2015 con l'edizione tascabile pubblicata l'anno successivo.

 

Sebbene all'epoca i nostri paesi fossero ancora in termini relativamente amichevoli, le élite politiche di Washington stavano già iniziando a vedere il crescente potere economico della Cina come una minaccia incombente all'orizzonte.

Ciò è stato indicato dalla prefazione dell'autore all'edizione tascabile del 2016, in cui esprimeva la sua sorpresa per il fatto che la sua discussione molto contenuta del sistema politico cinese avesse attirato un'ondata di attenzione così inaspettata, in gran parte ostile e piena di affermazioni secondo cui avrebbe imbiancato un regime dittatoriale.

Nonostante queste reazioni rabbiose, i punti principali di Bell mi sono sembrati piuttosto innocui e persino piuttosto ovvi.

 Ha sostenuto che negli ultimi decenni il sistema politico cinese, incluso certamente il Partito Comunista al potere, è gradualmente tornato alle vecchie tradizioni confuciane di quel paese, con una forte enfasi sulla meritocrazia come fattore principale per l'avanzamento, incluso l'importante ruolo dell'istruzione e degli esami.

 Sebbene le reti clientelari abbiano certamente giocato un ruolo, specialmente ai vertici, i funzionari in genere sono saliti solo se hanno ottenuto buoni risultati ai livelli inferiori del governo, con risultati solitamente giudicati dalla crescita economica.

Di conseguenza, “Bell” ha sostenuto che i leader di vertice in Cina erano insolitamente competenti rispetto alle loro controparti altrove nel mondo, in particolare quelli nei paesi gestiti democraticamente.

Ha riassunto il sistema post-Mao in Cina come tendente verso "Democrazia al basso, sperimentazione al centro e meritocrazia al vertice", un riassunto semplice della sua tesi generale.

La Cina è certamente uno stato monopartitico governato dal PCC, il Partito Comunista Cinese, ma come ha suggerito di recente un commentatore, una descrizione migliore di quelle stesse iniziali potrebbe essere "Partito della Civiltà Cinese" o addirittura "Partito Confuciano Cinese".

In uno dei suoi primi commenti sul nostro sito web, “Hua” aveva suggerito qualcosa di molto simile, sottolineando il ruolo dei tratti positivi inculcati dal pensiero confuciano che tradizionalmente aveva svolto un ruolo così centrale nella cultura cinese:

... Una cosa fondamentale da sapere sulla Cina è l'importanza che il paese e la sua popolazione attribuiscono al concetto di meritocrazia e virtù nel comportamento personale, nella vita economica e nella governance.

Questo è l'ideale a cui aspirare, come insegnato da Confucio fin dal 500 a.C. Proprio come la Bibbia, i pensieri di Confucio sono una guida per la nazione cinese negli ultimi 2500 anni.

A differenza della Bibbia, è ancora una parte obbligatoria del curriculum per ogni bambino in età scolare (tranne durante i tempi turbolenti della Rivoluzione Culturale).

La rinascita dell'insegnamento di Confucio è una parte importante del successo del paese.

Un altro modo abbastanza accurato, anche se forse più controverso, di descrivere l'attuale sistema di governo cinese è che equivale al nazionalsocialismo, ma senza le connotazioni estremamente negative implicite in questo termine nell'Occidente di oggi. Questo approccio ideologico è diventato molto più forte da quando il presidente “Xi Jinping” è salito al potere nel 2013.

Ad esempio, come ha spiegato “Hua”:

“Xi” ha annunciato una spinta a livello nazionale per la prosperità comune e l'iniziativa per la riduzione della povertà.

3 milioni di funzionari di base sono stati inviati nelle aree rurali per vivere e lavorare in loco per la "riduzione mirata della povertà" nelle campagne da 1 a 3 anni.

Sono stati investiti 1 trilione di RMB (150 miliardi di dollari).

Di conseguenza, oltre 100 milioni di persone sono uscite dalla povertà estrema.

Nel frattempo, il governo ha imposto la riduzione degli stipendi in varie burocrazie e in particolare nel settore dei servizi finanziari.

La Cina è probabilmente l'unico paese al mondo in cui i banchieri vengono pagati meno oggi rispetto a 5 anni fa.

 Un vantaggio collaterale è quello di ridurre l'attrattiva dell'industria finanziaria rispetto ad altri settori produttivi dell'economia.

Dopotutto, gli ingegneri veri e propri sono molto più importanti per la società e l'economia degli ingegneri "finanziari".

I principali analisti occidentali hanno descritto le politiche del presidente Xi in termini molto simili, anche se spesso con implicazioni fortemente negative.

 Ad esempio, l'ex primo ministro australiano “Kevin Rudd “parla fluentemente il mandarino e, in qualità di diplomatico di primo piano, ha seguito da vicino la Cina per decenni, incontrando per la prima volta “Xi” più di 35 anni fa, quando entrambi erano figure molto giovani e da allora lo hanno incontrato e parlato privatamente in numerose occasioni.

Qualche anno fa ha conseguito un dottorato di ricerca all'Università di Oxford con una tesi sulle politiche e la visione del mondo del presidente” Xi”;

 di recente ha pubblicato un libro molto lungo intitolato “On Xi Jinping” , che comprende gran parte di quel materiale.

 

In quell'opera, “Rudd” sosteneva che “Xi” ha spostato la Cina verso quello che l'autore chiama "nazionalismo marxista", tra cui "portare la politica cinese alla sinistra leninista, l'economia cinese alla sinistra marxista e la politica estera cinese alla destra nazionalista".

Anche se questo è probabilmente un po' esagerato e le implicazioni di tali frasi sono troppo negative nel contesto occidentale, “Rudd “descrive gli stessi fatti sembra di base di quelli che “Hua” presenta in un senso molto più positivo.

Come ho accennato in precedenza, l'enorme e totalmente inaspettato successo improvviso del sistema di intelligenza artificiale cinese Deep Seek ha dominato enormemente i titoli dei giornali occidentali nelle ultime due settimane, e alcuni dei retroscena di questo trionfo tecnologico sono piuttosto intriganti.

Ad esempio, Deep Seek è in realtà un progetto di “High-Flyer” , un hedge fund cinese di grande successo fondato nel 2016 che gestisce circa 8 miliardi di dollari di asset utilizzando sistemi di intelligenza artificiale.

Ma negli ultimi anni, il governo cinese del presidente Xi ha esercitato pressioni politiche contro le aziende focalizzate sull'ingegneria finanziaria, e questo ha portato il CEO”Liang Wenfeng” a spostare parte dei suoi sforzi dall'uso di sistemi di intelligenza artificiale per il trading allo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale più avanzati in generale, con Deep Seek come risultato.

 Come il “New York Times”:

 

“High-Flyer” ha prosperato capitalizzando su un mercato dominato dagli investitori al dettaglio cinesi, noti per entrare e uscire impulsivamente dalle azioni.

Nel 2021, “High-Flyer” si è trovata sotto pressione a causa delle misure repressive normative in Cina sul trading speculativo, che le autorità di Pechino ritenevano fossero in contrasto con i loro tentativi di mantenere calmi i mercati.

Quindi “High-Flyer” ha colto una nuova opportunità che, a suo dire, si allineava meglio con le priorità del governo cinese: l'intelligenza artificiale avanzata.

"Vogliamo fare cose di maggior valore e cose che vadano oltre il settore degli investimenti, ma è stato interpretato erroneamente come speculazione sulle azioni AI", ha detto ai media statali cinesi nel 2023 l'amministratore delegato di High-Flyer, “Lu Zhengzhe”.

"Abbiamo creato un nuovo team indipendente dagli investimenti, che equivale a una seconda start-up".

Era nato Deep Seek.

Come molte altre start-up cinesi,” Deep Seek” si è presentata in un mercato consolidato con un approccio commerciale diverso.

Così, secondo i media occidentali, l'enorme successo globale di “Deep Seek” sembra direttamente attribuibile alle recenti politiche governative enfatizzate dal presidente “Xi”.

 

 

 

Trent'anni di bugie in Medio Oriente

 continuano a tornare a perseguitarci.

   Unz.com - Jonathan Cook – (31 gennaio 2025) – ci dice:

 

 

La Casa Bianca, dominio pubblico, tramite” Wikimedia Commons”.

Bill Clinton, Yitzhak Rabin, Yasser Arafat alla Casa Bianca 1993-09-13.

La storia: ci credevate 30 anni fa quando vi dissero che gli accordi di Oslo avrebbero portato la pace in Medio Oriente?

Che Israele si ritiri finalmente dai territori palestinesi che ha occupato illegalmente da decenni, ponga fine alla sua brutale repressione del popolo palestinese e permetta la creazione di uno Stato palestinese?

Che la piaga più lunga per il mondo arabo e quello musulmano sarebbe finalmente finita?

La realtà: infatti, durante il periodo di Oslo, Israele ha rubato più terra palestinese e ha ampliato la costruzione di insediamenti ebraici illegali al ritmo più veloce di sempre.

 Israele è diventato ancora più repressivo, costruendo muri di prigione intorno a Gaza e alla Cisgiordania, mentre continua ad occuparle in modo aggressivo.

 “Ehud Barak”, l'allora primo ministro israeliano, " fece saltare in aria " – secondo le parole di uno dei suoi principali consiglieri – i negoziati sostenuti dagli Stati Uniti a Camp David nel 2000.

Settimane dopo, con i territori palestinesi occupati in subbuglio, il leader dell'opposizione “Ariel Sharon”, sostenuto da 1.000 soldati israeliani armati, ha invaso la “moschea di al-Aqsa” di Gerusalemme occupata, uno dei luoghi più sacri per i musulmani nel mondo.

E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, innescando una rivolta dei palestinesi che Israele avrebbe schiacciato con una forza militare devastante, facendo pendere così la bilancia del sostegno popolare dalla leadership laica di Fatah al gruppo di resistenza islamica “Hamas”.

Più lontano, il trattamento sempre più abusivo di Israele nei confronti dei palestinesi e la sua graduale presa di potere di “al-Aqsa” – sostenuta dall'Occidente – sono serviti solo a radicalizzare ulteriormente il “gruppo jihadista al-Qaeda”, fornendo la motivazione pubblica per l'uomo.

Attacco alle Torri Gemelle di New York nel 2001.

 

La storia: Ci avete creduto nel 2001, dopo l'attacco dell'11 settembre, quando vi dissero che l'unico modo per fermare i talebani che ospitavano al-Qaeda in Afghanistan sarebbe stato che gli Stati Uniti e il Regno Unito li invadessero e li "facessero uscire" dalle loro caverne?

 E che nel frattempo l'Occidente salverebbe le ragazze e le donne dell'Afghanistan dall'oppressione?

La realtà: non appena sono cadute le prime bombe statunitensi, i talebani si sono dichiarati pronti a cedere il potere al fantoccio degli Stati Uniti “Hamid Karzai”, a rimanere fuori dalla politica afghana e a consegnare “Osama bin Laden”, il “leader di al-Qaeda”, a un paese terzo concordato.

Gli Stati Uniti hanno invaso comunque, occupando l'Afghanistan per 20 anni, uccidendo almeno 240.000 afghani, la maggior parte dei quali civili, e spendendo circa 2 trilioni di dollari per sostenere la loro detestata occupazione.

 I talebani sono diventati più forti che mai e nel 2021 hanno costretto l'esercito americano a dimettersi.

 

La storia: Ci credevate nel 2003 quando vi dissero che c'erano armi di distruzione di massa in Iraq che potevano distruggere l'Europa in pochi minuti? Che il leader iracheno, Saddam Hussein, era il nuovo Hitler e che si era alleato con al-Qaeda per distruggere le Torri Gemelle?

 E che per queste ragioni gli Stati Uniti e il Regno Unito non avevano altra scelta che invadere preventivamente l'Iraq, anche se le Nazioni Unite si fossero rifiutate di autorizzare l'attacco.

 

La realtà: per anni, l'Iraq è stato sottoposto a severe sanzioni in seguito alla decisione temeraria di Saddam Hussein di invadere il Kuwait e di sconvolgere l'ordine regionale nel Golfo progettato per mantenere il flusso di petrolio verso l'Occidente.

Gli Stati Uniti hanno risposto con la loro dimostrazione di forza militare, decimando l'esercito iracheno.

La politica degli anni '90 era stata di contenimento, compreso un regime di sanzioni che si stima abbia ucciso almeno mezzo milione di bambini iracheni – un prezzo che l'allora segretario di Stato americano “Madeline Albright” disse notoriamente "ne valeva la pena".

“Saddam Hussein” dovette anche sottoporsi a un programma di ispezioni continue degli armamenti da parte di esperti dell'ONU.

Gli ispettori erano giunti alla conclusione con un alto grado di certezza che non c'erano armi di distruzione di massa utilizzabili in Iraq.

La notizia che Saddam Hussein avrebbe potuto sparare sull'Europa, colpendola in 30 minuti, era una bufala, alla fine è emersa, architettata dai servizi segreti britannici.

 E l'affermazione che Saddam aveva legami con al-Qaeda non solo mancava di prove, ma era palesemente priva di senso.

 Il regime altamente laico, anche se brutale, di Saddam era profondamente contrario e temeva il fanatismo religioso di al-Qaeda.

L'invasione e l'occupazione tra Stati Uniti e Regno Unito, e la feroce guerra civile settaria che ha scatenato tra musulmani sunniti e sciiti, ucciderebbero – secondo le migliori stime – più di 1 milione di iracheni e ne caccerebbero altri 4 milioni.

L'Iraq è diventato un terreno di reclutamento per l'estremismo islamico e ha portato alla formazione di un nuovo, molto più nichilista, concorrente sunnita di al-Qaeda chiamato “Stato Islamico”.

Ha anche rafforzato il potere della maggioranza sciita in Iraq, che ha preso il potere dai sunniti e ha stretto un'alleanza più stretta con l'Iran.

Ci credevate nel 2011 quando vi dissero che l'Occidente sosteneva la primavera araba per portare la democrazia in Medio Oriente, e che l'Egitto – il più grande stato arabo – era all'avanguardia del cambiamento per rimuovere il suo presidente autoritario “Hosni Mubarak”?

La realtà: Mubarak è stato sostenuto dall'Occidente come tiranno dell'Egitto per tre decenni, e ha ricevuto miliardi di "aiuti esteri" ogni anno da Washington – di fatto una tangente per abbandonare i palestinesi e mantenere la pace con Israele secondo i termini dell'accordo di Camp David del 1979.

 Ma gli Stati Uniti hanno voltato le spalle a Mubarak con riluttanza dopo aver valutato che non poteva resistere alle crescenti proteste che spazzavano il paese dalle forze rivoluzionarie scatenate dalla primavera araba – un mix di liberali laici e gruppi islamici guidati dai Fratelli Musulmani.

Con l'esercito che si è ritirato, i manifestanti sono usciti vittoriosi.

La Fratellanza ha vinto le elezioni per guidare il nuovo governo democratico.

Dietro le quinte, tuttavia, il Pentagono stava stringendo i legami con i resti del vecchio regime di Mubarak e con un nuovo aspirante alla corona, il generale Abdel Fattah el-Sisi.

Rassicurato che non c'era pericolo di rappresaglie da parte degli Stati Uniti, al-Sisi ha finalmente lanciato un colpo di stato per riportare l'Egitto alla dittatura militare nel 2013.

 Israele ha fatto pressioni per assicurare che la dittatura militare di al-Sisi continuasse a ricevere i suoi miliardi di aiuti annuali dagli Stati Uniti.

Al potere, al-Sisi ha istituito gli stessi poteri repressivi di Mubarak, ha schiacciato spietatamente la Fratellanza e si è unito a Israele nel soffocare Gaza con un blocco per isolare Hamas, la versione palestinese della Fratellanza.

 Così facendo, ha dato un ulteriore colpo al braccio all'estremismo islamico, con lo Stato islamico che ritiene una presenza nel Sinai.

Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno ulteriormente confermato che il loro impegno nei confronti della primavera araba e dei movimenti democratici in Medio Oriente era inesistente.

La storia: Ci avete creduto quando, sempre nel 2011, vi hanno detto che il dittatore libico Muammar Gheddafi rappresentava una terribile minaccia per la sua stessa popolazione e aveva persino dato ai suoi soldati il Viagra per commettere stupri di massa?

 Che l'unico modo per proteggere le comunità libici era che la NATO, guidata da Stati Uniti, Regno Unito e Francia, bombardava il paese e aiutava direttamente i gruppi di opposizione a rovesciare Gheddafi?

La realtà: Le accuse contro Gheddafi, come contro Saddam Hussein, mancavano di qualsiasi prova, come si è conclusa un'indagine parlamentare britannica cinque anni dopo, nel 2016.

Ma l'Occidente aveva bisogno di un pretesto per rimuovere il leader libico, che era visto come una minaccia per gli interessi geopolitici occidentali.

 La pubblicazione da parte di Wikileaks di cablogrammi diplomatici statunitensi ha mostrato l'allarme di Washington per gli sforzi di Gheddafi di creare gli Stati Uniti d'Africa per controllare le risorse del continente e sviluppare una politica estera indipendente.

La Libia, con le più grandi riserve petrolifere dell'Africa, aveva creato un pericoloso precedente, offrendo a Russia e Cina nuovi contratti di esplorazione petrolifera e rinegoziando i contratti esistenti con le compagnie petrolifere occidentali a condizioni meno favorevoli.

 Gheddafi stava anche coltivando legami militari ed economici più stretti con la Russia e la Cina.

Il bombardamento della Libia da parte della NATO non è mai stato inteso a proteggere la sua popolazione.

Il paese è stato immediatamente abbandonato dopo il rovesciamento di Gheddafi ed è diventato uno stato fallito di signori della guerra e mercati di schiavi.

Parti della Libia sono diventate una roccaforte dello Stato islamico.

Le armi occidentali fornite ai "ribelli" hanno finito per rafforzare lo Stato islamico e alimentare i bagni di sangue settari in Siria e Iraq.

Ci avete creduto quando, sempre dal 2011 in poi, vi hanno detto che le forze democratiche erano schierate per rovesciare il dittatore siriano Bashar al-Assad, e che il paese era sull'orlo di una rivoluzione in stile Primavera Araba che avrebbe liberato il suo popolo?

La realtà : non c'è dubbio che il governo di Assad – combinato con la siccità ei cattivi raccolti causa dal cambiamento climatico – ha portato a crescenti disordini in alcune parti della Siria entro il 2011.

Ed era anche vero che, come altri regimi arabi laici basati sul governo di una setta minoritaria, il governo di Assad dipendeva da un brutale autoritarismo per mantenere il suo potere su altre sette più grandi.

 Ma non è per questo che la Siria è finita in una sanguinosa guerra civile per 13 anni che ha trascinato attori dall'Iran e dalla Russia a Israele, Turchia, al-Qaeda e ISIS. Ciò è dovuto in gran parte al fatto che Washington e Israele hanno perseguito ancora una volta i loro interessi geostrategici.

Il vero problema per Washington non era l'autoritarismo di Assad – i più forti alleati degli Stati Uniti nella regione erano tutti autoritari – ma altri due fattori critici.

In primo luogo, Assad apparteneva alla minoranza alawita, una setta dell'Islam sciita che ha avuto una faida secolare, teologica e settaria con l'Islam sunnita dominante nella regione.

Anche l'Iran era sciita.

La maggioranza sciita irachena era salita al potere dopo che Washington aveva sventrato il regime sunnita di Saddam Hussein nel 2003.

 E infine, la milizia libanese Hezbollah era sciita. I

nsieme, questi costituivano quello che Washington descriveva sempre più come un "Asse del Male".

 

In secondo luogo, la Siria condivideva un lungo confine con Israele e, soprattutto, era il principale corridoio geografico che collegava l'Iran e l'Iraq alle forze di guerriglia di Hezbollah a nord di Israele, in Libano.

Nel corso dei decenni, l'Iran ha contrabbandato decine di migliaia di razzi e missili sempre più potenti nel sud del Libano, vicino al confine settentrionale di Israele. Quell'arsenale è servito per la maggior parte di quel tempo come ombrello difensivo, il principale deterrente che impediva a Israele di invadere e occupare il Libano, come aveva fatto per molti anni fino a quando i combattenti di Hezbollah lo hanno costretto a ritirarsi nel 2000.

Ma è anche servito a dissuadere Israele dall'invadere la Siria e attaccare l'Iran.

Giorni dopo l'11 settembre, a un alto generale degli Stati Uniti, “Wesley Clarke”, fu mostrato un documento di un funzionario del Pentagono che illustrava la risposta degli Stati Uniti al crollo delle Torri Gemelle.

Gli Stati Uniti stavano per "abbattere" sette paesi in cinque anni.

In particolare, la maggior parte degli obiettivi erano le roccaforti sciite del Medio Oriente: Iraq, Siria, Libano e Iran.

(I colpevoli dell'11 settembre, notiamolo, erano sunniti – per lo più provenienti dall'Arabia Saudita).

 L'Iran e i suoi alleati hanno resistito alle mosse di Washington – sostenute sempre più apertamente dagli Stati sunniti, in particolare da quelli del Golfo ricco di petrolio – per imporre Israele come egemone regionale e permettergli di cancellare incontrastati i palestinesi come popolo.

Israele e Washington, potrebbero notare, stanno attivamente cercando di raggiungere questi obiettivi proprio in questo momento.

 E la Siria è sempre stata di fondamentale importanza per realizzare il loro piano forte.

Questo è il motivo per cui, come parte dell'”Operazione Timber Sycamore”, gli Stati Uniti hanno segretamente pompato enormi somme di denaro per addestrare i loro ex nemici di al-Qaeda a creare una milizia anti-Assad che ha attirato combattenti jihadisti sunniti da tutta la regione, così come armi da stati falliti come la Libia.

 Il piano è stato sostenuto finanziariamente dagli Stati del Golfo, con l'assistenza militare e l'intelligence di Turchia, Israele e Regno Unito.

Alla fine del 2024 i principali alleati di Assad erano in difficoltà:

la Russia era bloccata da una guerra per procura guidata dalla NATO in Ucraina, mentre Teheran era sempre più in ritardo rispetto agli attacchi israeliani contro il Libano, la Siria e lo stesso Iran.

È stato in quel momento che “HTS” – un gruppo ribattezzato al-Qaeda – si è impadronito di Damasco alla velocità della luce, costringendo Assad a fuggire a Mosca.

Se avete creduto a tutte queste storie, e credete ancora che li sta facendo del suo meglio per mettere in riga l'estremismo islamico e l'Occidente un presunto imperialismo russo in Ucraina, allora potenzialmente credete anche che Israele abbia raso al suolo Gaza, distrutto tutti i suoi ospedali e affamato la sua intera popolazione di 2,3 milioni di persone semplicemente per "eliminare Hamas", anche se Hamas non è stato eliminato.

 

Presumibilmente credete che la “Corte Internazionale di Giustizia” abbia sbagliato quasi un anno fa a processare Israele per aver commesso un genocidio a Gaza.

Presumibilmente credete che anche i più cauti esperti israeliani dell'Olocausto si sbagliassero a maggio nel concludere che Israele era indiscutibilmente entrato in una fase di genocidio quando ha distrutto la "zona sicura" di Rafah, dove aveva ammassato la maggior parte della popolazione di Gaza.

E potenzialmente credete che tutti i principali gruppi per i diritti umani hanno sbagliato a concludere alla fine dell'anno scorso, dopo lunghe ricerche per proteggersi dalle calunnie di Israele e dei suoi apologeti, che la devastazione di Gaza da parte di Israele ha tutte le caratteristiche di un genocidio.

Senza dubbio credere anche che il piano di lunga data di Washington per il "dominio globale a tutto spettro" sia benigno, e che Israele e gli Stati Uniti non hanno l'Iran e la Cina nel loro mirino.

Se è così, continuerete a credere a qualsiasi cosa vi dicano, anche se sfrecciamo, come lemming, oltre il precipizio, sicuri che, questa volta, tutto andrà diversamente.

 

 

 

 

La difesa dei bianchi

è per tutti noi.

Uz.com - Gregorio Hood – (21 gennaio 2025) – ci dice:

 

Le uniche persone che dicono di essere "al di là della sinistra e della destra" sono le persone che i loro avversari chiamano "estrema destra".

L'advocacy bianca è nominalmente di destra perché difende la gerarchia.

 La sinistra è egualitaria.

Difendiamo gli interessi della nostra razza, e le razze non sono uguali.

Tuttavia, se qualcuno non è solo un realista della razza, ma anche un sostenitore bianco, c'è un senso in cui è egualitario e collettivista.

 Identità razziale significa che far parte di un popolo ha un valore intrinseco. Significa che ogni persona bianca è importante perché è bianca.

Tutti sono la nostra gente.

La razza è la nostra famiglia allargata.

Il patriottismo è simile.

Dobbiamo più lealtà ai connazionali che agli stranieri.

Il patriottismo è nato dalla solidarietà razziale o etnica quando i paesi europei erano omogenei, ma oggi è in gran parte un'astrazione.

È facile deriderlo, ma la legalità nazionale è ancora il fondamento del sistema internazionale.

 Anche la democrazia liberale più decadente ha pene severe per la tradizione.

 E – solo quando fa loro comodo – i liberali ci avvertono piamente che dobbiamo proteggere la nostra "sovranità" dalle "interferenze straniere".

Storicamente, il nazionalismo ha almeno alcuni elementi di sinistra.

Si presuppone che le masse, o almeno la classe media, parteciperanno alla politica. La vera destra reazionaria – filosofi come Julius Evola e statisti come Metternich – erano scettici nei confronti del nazionalismo e di altri movimenti che promettevano di dare voce alle masse.

 Nel XIX secolo, i nazionalisti volevano unire la Germania in nome del popolo, non a beneficio dei principi locali.

Il Risorgimento in Italia portò ad una monarchia costituzionale con una camera bassa eletta in parlamento.

Il leader nazionalista italiano Giuseppe Mazzini spiegò lo scopo della nazione:

Senza patria non avete né nome, né segno, né voce, né diritti, né ammissione come fratelli nella comunione dei Popoli.

Siete i bastardi dell'Umanità.

Soldati senza bandiera, Israeliti tra le nazioni, non troverete né fede né protezione; nessuno sarà garante per voi.

Non illudetevi con la speranza di emancipazione da ingiuste condizioni sociali se prima non conquistate una Patria per voi stessi.

I progressisti ammirano il patriottismo nei paesi non bianchi, anche se lo disprezzano nei bianchi.

Chi è un individualista radicale per l'America può approvare le feroci lealtà di sangue e terra per gli altri.

Con poche eccezioni, tutti sono nazionalisti per le persone che gli piacciono.

Più in generale, il destino di una persona è generalmente legato a quello della sua comunità politica ed etnica.

Una persona che trae vantaggio a spese del suo gruppo è un traditore, e una società di traditori non sopravviverà.

Solo i ricchi possono spostarsi da un paese all'altro indefinitamente.

La maggior parte di noi deve appartenere a una comunità politica, e persino l'uomo più ricco con sette passaporti è meno sicuro di un cittadino della classe media di uno stato nazionale veramente indipendente.

La moderna difesa dei bianchi sostiene che la razza è l'identità più saliente oggi.

 I non bianchi ci vedono come bianchi, non come "cristiani", "americani" o "occidentali".

 

Così come coloro che sono al potere.

 Governo, aziende e mondo accademico ti trattano come bianco anche se non ti identifichi in quel modo.

 La classe è secondaria perché, a differenza della razza, non è immutabile.

 Per i non bianchi, tuttavia, la razza supera la solidarietà di classe.

 Uno dei motivi per cui le élite economiche premiano la "diversità" è perché rende più difficile per i lavoratori organizzarsi.

 La coscienza razziale bianca è potenzialmente la forza politica più potente al mondo.

Ecco perché deve essere soppressa.

Viviamo nell'era della democrazia di massa.

Donald Trump prospera su una destra populista, con la disapprovazione di molti conservatori americani.

 Ora, stiamo assistendo a un altro triste episodio dell'auto-sabotaggio della destra americana.

Il conservatorismo americano è costruito su una goffa fusione di libertarismo e di falchi residui della Guerra Fredda.

I conservatori ci dicono di difendere l'America, ma l'America è anche una nazione universale non definita da razza o cultura.

 Ci danno noiosi dibattiti sulla " Woke Right " e se ai bianchi sia consentito resistere all'oppressione senza essere colpevoli di un complesso di vittima liberale.

Spesso, sembra che lo scopo del “Conservatism Inc.” sia dirci che i nostri principi ci proibiscono di difendere i nostri interessi.

 La storia degli anni di Trump è una delle basi conservatrici che voltano le spalle al “Conservatism Inc.”

Dal momento che la sua base è quasi interamente bianca, l'intera faccenda sembra un gigantesco sforzo di contenimento per contrastare la coscienza razziale bianca.

Le riflessioni dei conservatori sono estremamente egoistiche:

 difendere la manodopera a basso costo piuttosto che la nazione, la razza o la religione.

Gli americani bianchi sono essenzialmente un popolo senza stato.

Anche se abbiamo fondato e sosteniamo il paese, non abbiamo alcun interesse reale nel suo successo come entità politica.

Il governo ci discrimina, finanzia la propaganda contro di noi e ci sostituisce con gli stranieri.

 Il declino dei bianchi negli Stati Uniti e in tutto il mondo occidentale sotto l'egemonia americana non ha precedenti, al di fuori di una catastrofica sconfitta militare.

E poiché non esiste un'espressione politica "alternativa" rispettabile, ai bianchi rimangono la Vecchia Gloria e la Costituzione.

 Le persone che l'élite deride di più – i bianchi rurali – sono la spina dorsale del patriottismo e il nucleo dell'identità americana.

 Coloro che il sistema premia di più sono quelli che hanno meno probabilità di difenderlo.

 Possiamo rivendicare questa America?

La maggior parte pensava che fosse impossibile, almeno fino a Donald Trump.

 Se Donald Trump fallisce, potrebbe non esserci un'altra possibilità.

Forse “Steve Sailer” l'ha detto meglio:

 "Gli americani bianchi si stanno comportando sempre più come si sono comportati a lungo gli indiani americani, come una razza sconfitta e disperata".

È una sconfitta politica e spirituale, ma le sue conseguenze sono simili a quelle inflitte alla Germania dopo la seconda guerra mondiale.

I bianchi possono ancora agire.

 Un americano bianco, anche adesso, ha più opportunità della maggior parte delle persone.

 Le "morti per disperazione" sono in parte inflitte a noi e in parte inflitte da noi. Così come il senso di colpa dei bianchi.

 Con problemi così grandi, non è mai una scelta netta tra suicidio o omicidio.

Alcuni di noi hanno più opzioni di altri.

Chi ha potere limita il comportamento di chi sta sotto, e il duro lavoro può portarti solo fino a un certo punto.

 Si stanno facendo cose ai bianchi in declino; non stanno scegliendo questo.

 Se costretti a scegliere, chiamo la morte dell'Occidente omicidio, non suicidio.

Le persone seguono gli incentivi e stanno ottenendo quelli sbagliati.

 

Prendiamo “JD Vance”.

Si è fatto una reputazione con un ritratto bruciante della degenerazione degli Appalachi.

Non è privo di simpatia per i suoi concittadini montanari, ma è riuscito a sfidare la sua educazione.

Ma come “Jim Webb”, che ha reso omaggio agli scozzesi-irlandesi in” Born Fighting”, questo tribuno del suo popolo si è sposato con una persona di un'altra razza.

Molto più che in” Born Fighting”, si possono percepire i sentimenti ambigui del senatore “Vance” sulla sua educazione.

Inizialmente, il signor Vance si opponeva a Donald Trump ed era il beniamino di “Conservatism Inc.” perché sembrava suggerire che l'amore duro e lo sforzo individuale avrebbero risolto i problemi della Middle America.

 I montanari, in breve, dovrebbero essere come la moglie indiana: lavorare sodo e andare avanti.

Ora, con costernazione dei suoi ex alleati, il signor Vance è un campione della Middle America.

 MAGA non riguarda l'adesione all'élite, ma la sua punizione.

 

Quella di” Vance” è la storia dell'America di mezzo.

Siamo responsabili dei nostri guai, abbiamo solo bisogno di lavorare di più e dobbiamo imparare dalle minoranze modello?

 O siamo repressi e sostituiti e dobbiamo risolverci?

 Credo che sia la seconda ipotesi.

 Il signor Vance ha preso la sua decisione.

Non rimprovera i suoi compagni montanari di studiare di più.

Li si raduna a Donald Trump.

L'intera storia del Partito Repubblicano nell'ultimo decennio è l'approccio populista di Donald Trump che ha sconfitto il repubblicanesimo consolidato.

 Non c'è una coalizione vincente nel volere che la Camera di Commercio svergogni gli americani inetti.

Anche l'uomo bianco più ambizioso e intelligente dipende dalle circostanze e dal potere.

Elon Musk avrebbe potuto realizzare ciò che ha fatto nel Sudafrica gestito dai neri? Oggi, un giovane JD Vance potrebbe essere ammesso alla “Yale Law School”?

Le ultime elezioni possono essere viste come democratici in ascesa che si candidano su una piattaforma di difesa della "democrazia", dell'aborto e dell'approccio tecnocratico di Biden all'inflazione.

 Il signor Trump si è candidato come il campione di tutti.

Ha persino "lavorato" un giorno al McDonald's e si è spacciato per netturbino.

 Si dice che il camion della spazzatura sarà nella parata inaugurale.

Il signor Trump ha fatto breccia nei lavoratori sindacalizzati, in particolare i “Teamsters”, e ha detto che avrebbe eliminato le tasse sugli straordinari e le mance e avrebbe offerto salari più alti.

Le preoccupazioni economiche hanno allontanato gli elettori dai democratici, con più elettori che hanno affermato di stare peggio ora rispetto a dopo la Grande recessione.

Un nuovo sondaggio di Fox News ha rilevato che gli elettori vogliono che il signor Trump metta al primo posto l'immigrazione e le preoccupazioni economiche.

 Il successo dipenderà dal fatto che porterà salari alti, combatterà l'inflazione e abbasserà il costo della vita.

Subito dopo le elezioni, “Vivek Ramaswamy” ha scatenato un putiferio con i suoi commenti sulla presunta pigrizia degli americani, con “Elon Musk” che si è detto d'accordo poco dopo.

Ora, i principali attivisti conservatori affermano che i giovani dovrebbero lavorare nei fast-food invece di lamentarsi della mancanza di opportunità.

Il conservatorismo sta diventando l'ideologia che giustifica la mobilità discendente, ma solo per gli uomini bianchi.

Nessuno dice ai giovani o ai non bianchi di lavorare al Panda Express.

Di questi tempi, quasi tutti i non bianchi che riescono a mettere insieme qualche frase possono ottenere un buon lavoro dichiarandosi conservatori.

 Gli uomini bianchi dovrebbero accontentarsi di lavori che non permetteranno loro di sposarsi o di comprare una casa.

 I democratici hanno appena perso un'elezione dicendo agli americani increduli che l'economia era forte;

alcuni a destra sembrano pensare che questa strategia funzionerà per l'era Trump.

Siamo passati dal dire ai minatori di carbone di imparare a programmare all'importare stranieri che si assicureranno che gli americani non ottengano lavori di programmazione.

È assurdo che “Chris Rufo”, che ha fatto un ottimo lavoro mostrando come la “DEI” trucca le carte contro i bianchi, ora dica ai bianchi di ottenere lavori in aziende che sono state prevenute contro di loro per anni.

Il signor” Rufo” è sposato con un'asiatica.

Circa il 70 percento degli americani tra i 22 e i 40 anni afferma di non potersi permettere una casa.

L'inflazione e i tassi di interesse più elevati hanno aumentato il costo della vita. Uno stipendio di 70.000 $ poteva essere considerato medio nel 1990, ma una vita da classe media con quello stipendio ha fatto la fine del “Subway” da 5,00 $ lungo un piede.

Ora dovresti guadagnare 145.000 $ per avere lo stesso potere d'acquisto.

Ciò è particolarmente offensivo perché il dibattito sull'”H-1B” ha dimostrato che l'America sta importando crumiri stranieri per far perdere il lavoro agli americani, persino al “Panda Express”.

I giovani, tra cui molti non bianchi, hanno sostenuto Donald Trump per via dell'economia.

La classe operaia bianca è ora la base repubblicana, sostenendo Donald Trump rispetto a Kamala Harris con il 66 percento contro il 32 percento.

Tuttavia, questa coalizione presenta delle debolezze.

Le donne bianche della classe operaia erano in realtà più propense a sostenere il democratico nel 2024 che nel 2020, probabilmente a causa dell'aborto.

Tuttavia, Donald Trump ha comunque perso di otto punti gli elettori bianchi non evangelici della classe operaia, un miglioramento rispetto all'ultima volta, ma comunque preoccupante se il GOP vuole essere il "partito dei lavoratori".

Senza l'attrattiva personale del signor Trump, la nuova base del GOP si fratturerà rapidamente se i repubblicani non riusciranno a mantenere le loro promesse economiche.

L'applicazione della legge sull'immigrazione aiuterà i lavoratori bianchi.

C'è un crescente radicalismo che ha favorito Donald Trump, ma potrebbe ritorcersi contro il GOP.

 I progressisti affermano che i capitalisti promuovono il razzismo o la xenofobia per giustificare le misure repressive contro i lavoratori.

 In realtà, il capitale vuole solo manodopera a basso costo e più immigrazione, ma il risentimento è potente in politica.

Ora, i democratici hanno un presidente che possono accusare di "fare degli immigrati un capro espiatorio" e di promuovere "oligarchi" come Elon Musk. L'esultanza per l'omicidio di un dirigente sanitario è solo l'inizio.

Se il presidente Trump non riesce a fornire benefici materiali, una sinistra apertamente socialista potrebbe prendere il controllo del Partito Democratico.

Se il presidente Trump fallisce, un giovane sfidante non bianco che predica la "giustizia economica" in stile AOC potrebbe diventare un serio contendente.

 La” Grande Recessione” e il salvataggio delle banche ci hanno dato “Barack Obama”.

Se la destra populista non usa la rabbia pubblica a suo vantaggio, lo farà la sinistra, e la sinistra americana odia i bianchi con una coscienza razziale più di chiunque altro.

C'è una sinergia senza amore che emerge tra i repubblicani MAGA e i sostenitori bianchi.

 Il nostro elettorato principale è lo stesso:

bianchi che lottano per rimanere nella classe media di fronte alla migrazione di sostituzione e a una cultura ferocemente anti-bianca.

Il cuore tradizionale di qualsiasi movimento di destra è costituito da coloro che appartengono alla classe media patriottica e temono la mobilità discendente.

 La leadership nei movimenti rivoluzionari spesso proviene da élite aspiranti che pensano che il sistema esistente le tenga fuori.

I giovani uomini bianchi ambiziosi la pensano così riguardo all'America DEI, ma la sinistra non riesce a resistere all'insulto dei bianchi.

Le condizioni sono perfette.

La destra americana sprecherà questa opportunità?

Continuerà a blaterare di grinta e duro lavoro?

 È così importante sentirsi superiori agli Zoomer?

I giovani bianchi hanno ragione ad essere furiosi con i droni dei think-tank e gli scribacchini che parlano con loro dall'alto in basso e dicono loro di accontentarsi.

Il loro futuro è già stato scambiato.

Il loro declino fa parte della” Grande Sostituzione”.

Per concludere, è presuntuoso scrivere di politica.

Stai dicendo alle persone al potere cosa fare. Sai cosa è meglio per gli altri, almeno pensi di saperlo.

Ma sono le persone che lavorano nei mestieri, fanno cose e creano valore che contano. No, no.

E nemmeno i nostri governanti.

Siamo governati dai parassiti.

Tutto quello che posso provare a fare è eliminare alcuni dei loro danni.

Voglio porre fine al sistema di sfruttamento anti-bianco, per farmi lavorare senza un lavoro.

 Una società sana non ha bisogno di "sostenitori bianchi".

Un paese normale mette i cittadini al primo posto ed è devoto a "noi stessi e alla nostra posterità".

Un vero leader, come diceva “Federico il Grande”, è il primo servitore.

Dobbiamo tutto ai lavoratori e ai giovani, e nulla all'"economia".

Né ci interessa un "paese" che non preferisce nemmeno i cittadini agli stranieri.

 Soprattutto quando le persone che ci danno lezioni sull'individualismo o sul libero mercato fanno esenzioni per le loro lealtà razziali, le reti etniche e il patrocinio del governo che gli capita.

 

La difesa dei bianchi afferma che il nostro destino è legato a quello del nostro popolo.

Lottiamo per il progresso razziale, non per avere abbastanza soldi per sfuggire a un mondo in decadenza.

Vogliamo invece una nazione, un mondo, in cui valga la pena vivere.

I bianchi hanno fatto più di chiunque altro per rendere possibile un mondo del genere.

Non ci sarà un futuro vivibile se i bianchi non avranno un futuro.

Troppi giovani bianchi e lavoratori non vedono futuro.

Non c'è da stupirsi che si arrendano.

Non ci riproduciamo in cattività.

Senza una vera speranza, chi può biasimarli per essere diventati radicali di sinistra o per aver preso il” fentanyl”?

Non vogliono lavorare allo sportello per 30 anni.

 Vogliono un paese che possano chiamare loro e che offra loro un futuro. Dovremmo fare tutto il necessario per darglielo.

 Questo è il nostro lavoro.

 

 

 

 

È UN GRANDE CLUB E

TU NON CI SEI DENTRO.

Theburningplatform.com -Redazione – George Carlin – (3-2-2025) – ci dice:

"I politici sono messi lì per darti l'idea che hai libertà di scelta.

 Tu no. Non hai scelta! Hai dei PROPRIETARI! TI POSSIEDONO.

Possiedono tutto. Possiedono tutti i terreni importanti.

 Possiedono e controllano le società.

 Da tempo hanno comprato e pagato per il Senato, il Congresso, le case statali, i municipi, hanno i giudici nelle loro tasche posteriori e possiedono tutte le grandi società di media, quindi controllano quasi tutte le notizie e le informazioni che si possono sentire. Ti hanno preso per le palle".

(George Carlin)

"Non c'è l'America. Non c'è democrazia.

 Ci sono solo IBM e ITT, e AT&T, e DuPont, Dow, Union Carbide ed Exxon.

Queste sono le nazioni del mondo oggi.

Non viviamo più in un mondo di nazioni e ideologie, signor “Beale”.

Il mondo è un collegio di corporazioni, inesorabilmente determinate dagli immutabili statuti degli affari.

Il mondo è un affare, signor “Beale”.

È stato da quando l'uomo è strisciato fuori dalla melma.

E i nostri figli vivranno, signor “Beale”, per vedere che... mondo perfetto... in cui non ci sono guerre o carestie, oppressione o brutalità.

 Una grande ed ecumenica holding, per la quale tutti gli uomini lavoreranno per servire un profitto comune, in cui tutti gli uomini deterranno una quota di azioni. Tutto il necessario era soddisfatto, tutte le ansietà tranquillizzate, tutta la noia divertita.

E io ho scelto lei, signor” Beale”, per predicare questo evangelo".

(Arthur Jensen – Rete)

Il mio livello di cinismo nei confronti delle nostre istituzioni governative, delle istituzioni aziendali, delle istituzioni religiose e del mondo in generale ha raggiunto proporzioni epiche negli ultimi anni, poiché mi ritrovo a credere a nulla di ciò che mi viene detto da figure autoritarie, teste parlanti dei media, politici, lacchè del governo, scienziati, medici o chiunque venga spacciato dai “MSM” come esperti. So che l'americano medio vuole solo sentirsi dire cosa pensare, cosa credere e cosa fare, ma non riesco a non pensare in modo critico e a mettere in discussione la bufera di bugie che mi girano intorno ogni giorno.

Quando praticamente tutti quelli con cui entri in contatto quotidianamente credono alle narrazioni tessute dai loro padroni (e sono troppo programmati per sapere di avere dei signori), fingere di non notare la loro ignoranza è estenuante.

Essenzialmente, trovare persone che la pensano allo stesso modo con cui comunicare è relegato alle interazioni su Internet, principalmente sul mio sito web.

Ho gettato la spugna cercando di risvegliare la mia famiglia e gli ormai ex amici.

Il Covid era il test del QI e hanno fallito miseramente.

Il mio cinismo nei confronti della nostra nazione e le critiche a coloro che gestiscono lo spettacolo fluiscono liberamente nella mia famiglia.

Mi ritrovo a chiedermi se non sono troppo cinico sul fatto che Trump possa invertire la spirale discendente dell'impero del debito su cui ora regna.

Sono disposto a dargli il beneficio del dubbio, come ho fatto durante il suo primo mandato.

Lo giudicherò in base alle sue azioni e ai suoi risultati, piuttosto che alla sua retorica senza fine.

 

Credo che le citazioni di cui sopra catturino l'essenza del mondo in cui abitiamo.

Il primo è tratto dal cinico, devastante, accurato pezzo di “American Dream” di George Carlin, eseguito quattro mesi prima della sua morte nel 2008.

 Lo stesso Carlin descrisse i cinici come idealisti delusi.

La sua descrizione del sogno americano e di come la classe dominante ci veda come nient'altro che ingranaggi della loro macchina finanziaria è stata una valutazione accurata del mondo nel 2008, poco prima della crisi finanziaria indotta dalla “Fed/Wall Street”, ed è diventata ancora più preveggente negli anni successivi a questa performance.

 La seconda citazione è tratta dal film Network del 1976.

 È l'indimenticabile scena, scritta da “Paddy Chayefsky”, in cui il presidente della rete” Arthur Jensen “(Ned Beatty) mette le cose in chiaro con l'anchorman canaglia “Howard Beale “(Peter Finch) su come funziona davvero il mondo.

 L'America è una “corporato crazia” e le imprese determinano ciò che dovremmo mangiare, bere, pensare e credere.

In sostanza,” Carlin” e “Chayefsky” incapsulano la natura distopica della nostra società, ritraendo accuratamente chi gestisce veramente lo spettacolo.

 Noi contadini non abbiamo alcun impatto reale su come funziona il mondo.

Non c'è bisogno di essere cinici per riconoscere che un'élite al potere (il Big Club) sta tirando tutte le leve, raccogliendo tutta la ricchezza e esercitando tutto il potere nel nostro mondo fascista corporativo, gestito da autoritari.

L'Uni-party ci ha fregato per decenni, con l'accelerazione ad alta velocità dall'inizio del secolo.

Ogni crisi creata di proposito o falsa crisi dello Stato Profondo (Y2K, Dot.com, 11 settembre, guerra al terrore, armi di distruzione di massa in Iraq, bolla immobiliare di Wall Street, QE all'infinito, colpo di stato ucraino della CIA, Russia gate, truffa Covid, piano di spopolamento dei vaccini, elezioni truccate del 2020, falsa insurrezione J6 pianificata da FBI/Pelosi, invasione del confine di Biden, presidenza paziente della demenza in Manciuria, guerra per procura da 200 miliardi di dollari contro Putin e molteplici tentativi di assassinio contro Trump) ha lo scopo di limitare le nostre libertà, toglierci le nostre libertà, frenare la nostra libertà di parola, saccheggiare la nostra ricchezza, e un preludio a uno stivale che ci calpesta la faccia per sempre.

Lo sproloquio di “Carlin” inizia con la sua opinione sul perché l'istruzione negli Stati Uniti ha fatto schifo nel 2008, perché non sarebbe mai migliorata, e perché la classe dominante ha perpetuato questa spirale discendente intenzionalmente come parte del loro piano per mantenere le masse ignoranti, incapaci di pensiero critico, ignare di come la classe miliardaria che controlla il sistema le abbia fregate e continuare a fregarli.

La persona media è troppo occupata a correre sulla ruota del criceto della vita, distratta dal “panem et circense tecnologico”, e ad essere attirata nei debiti in un'impresa impossibile e infruttuosa di realizzare il sogno americano, venduta a loro dai propagandisti dei media e dagli imbonitori ben pagati per gli interessi commerciali che raccolgono ricchezze da questi sogni irrealizzabili.

 

"Ma c'è un motivo. C'è un motivo. C'è una ragione per questo, c'è una ragione per cui l'educazione fa schifo, ed è la stessa ragione per cui non sarà mai, mai, MAI risolta. Non migliorerà mai, non cercarlo, sii felice di quello che hai.

Perché i proprietari, i proprietari di questo paese non vogliono questo.

Sto parlando dei veri proprietari ora, i GRANDI proprietari! I ricchi... i VERI proprietari!

 I grandi e ricchi interessi economici che controllano le cose e prendono tutte le decisioni importanti.

 

Non vogliono una popolazione di cittadini capaci di pensiero critico.

 Non vogliono persone ben informate, ben istruite e capaci di pensiero critico. A loro non interessa questo. Questo non li aiuta.

Questo è contro i loro interessi.

 

Giusto. Non vogliono persone che sono abbastanza intelligenti da sedersi intorno a un tavolo da cucina e pensare a quanto male vengono fottute da un sistema che le ha gettate a mare 30 fottuti anni fa. Non lo vogliono!"–

(George Carlin)

La valutazione preveggente di Carlin del nostro sistema educativo diciassette anni fa si è manifestata nel continuo e rapido deterioramento dei punteggi di matematica e lettura nell'ultimo decennio, mentre la spesa per studente è cresciuta del 56%.

Il denaro, confiscato dallo Stato a voi e a me attraverso le tasse sulla proprietà, non è andato per l'istruzione dei nostri figli.

È finito nelle tasche di insegnanti sindacali incompetenti, pigri e avidi e della loro colossale organizzazione del fallimento.

 I politici e Wall Street si sottraggono la loro fetta di questa mostruosa torta di denaro.

L'assunzione di diversità, equità e inclusione, che deforma le menti dei giovani con stronzate transgender e celebra la degenerazione, piuttosto che imparare la matematica, la lettura e la storia reale, ha raggiunto il risultato desiderato dai ricchi proprietari di questo paese.

 Lavoratori obbedienti, stupidi, passivi, indottrinati, che vivono di stipendio in stipendio, sprofondando sempre di più nei debiti di giorno in giorno a causa dell'inflazione implacabile, che avvantaggia solo la cabala bancaria e i signori miliardari, è esattamente ciò che vogliono.

L'interazione tra Trump e Obama al funerale di “Carter” ha provocato una pletora di reazioni sia da destra che da sinistra.

Molti hanno indicato le battute cordiali e le risate tra i due come prova che siamo tutti interpretati da attori che fingono di essere nemici mortali, quando in realtà fanno tutti parte del “Grande Club” che hanno gli stessi proprietari, stanno cercando di arricchire sé stessi e i loro benefattori, e ci vedono come nient'altro che contadini ignoranti sacrificabili.

 La stragrande maggioranza degli americani, di modesti mezzi, sono persone oneste e laboriose che hanno erroneamente riposto la loro fiducia in un sistema truccato gestito da psicopatici ego-maniaci intenti ad arricchirsi, a controllare le leve della società, a dirci cosa credere, cosa comprare, chi/cosa temere, senza scrupoli a ucciderti, a imprigionarti, o distruggendo i tuoi mezzi di sostentamento.

Trump e Obama sono certamente membri del Big Club. L'appartenenza a questo club dipende da alcuni criteri:

 estrema ricchezza; potere politico; potere societario; potere dei media; avere sporco su altri membri del club attraverso metodi di stato di sorveglianza.

Gli individui relativamente poveri (Obama, Bernanke, Yellen) che eseguono gli ordini del Big Club vengono ricompensati con l'ammissione e decine di milioni di risarcimento per il loro servizio.

Penso che l'idea sbagliata riguardo al “Big Club” sia che ogni membro del club sia sulla stessa lunghezza d'onda, abbia la stessa agenda e segua gli ordini della leadership del “Big Club”.

Dal momento che sicuramente non sono nel Big Club e non conosco nessuno nel Big Club, sto certamente speculando sulle dinamiche tra i membri del club all'interno del club.

Credo che ci siano fazioni all'interno del Big Club che cercano costantemente di aumentare il loro potere, stabilire programmi, creare difficoltà ai concorrenti e influenzare gli altri a unirsi alla loro coalizione.

Proprio come in ogni club, c'è un costante movimento da parte dei membri che cercano di influenzare il processo decisionale e di elevare il loro status all'interno del club.

 Quando ci sono miliardari di diverse convinzioni politiche, veri politici psicopatici, spie e finanzieri, ci sarà un inevitabile conflitto all'interno del Big Club.

Quando i membri del club si sentono messi in pericolo da altri membri del club, l'omicidio (Epstein) è una soluzione accettabile.

 La prima regola del Big Club è che non si parla del Big Club.

Il curioso caso di Donald Trump dal 2015 è un po' sconcertante in quanto si applica alle dinamiche del Big Club.

 Tutti sanno che è stato un democratico di lunga data, con numerose foto con i Clinton, Schumer, Sharpton e Jesse Jackson nel corso degli anni.

 C'è chi crede che Trump stia solo giocando un ruolo nell'inaugurare una valuta digitale della banca centrale come parte dell'agenda del Big Club di rinchiuderci in un gulag elettronico di loro creazione.

 

Con milioni di sostenitori indiscussi e devoti, l'esercito di Trump lo seguirà ovunque egli conduca.

 Se questa non è altro che una performance per conto della fazione del “Nuovo Ordine Mondiale” del “Big Club”, uno stratagemma per attirare i suoi accoliti in una trappola senza via di scampo, il livello di delusione e disaffezione sarà fuori scala.

 Personalmente, credo che questo sia solo un esempio di fazioni all'interno del Big Club che combattono per il controllo.

Usando la logica del rasoio di Occam, una battaglia tra visioni contrastanti del mondo all'interno del Big Club infuria da quando Trump è sceso sulla scala mobile della Trump Tower nel 2015.

La fazione del Grande Reset/Ordine Mondiale Globale guidata da Soros/Schwab/Gates, che promuove Obama, Hillary, Biden, Kamala e altri autoritari globalisti, è stata in guerra con Trump, Musk e altri cittadini nazionalisti, amanti della libertà, di buon senso, normali.

Entrambe queste fazioni vogliono potere, controllo e ricchezza. Nessuno di loro è un angelo.

 Trump e Musk hanno mostrato tratti da truffatori fino ad oggi. Non vedo Trump come un salvatore o inviato da Dio per liberarci dal male.

Quando mi è stata data la possibilità di scegliere tra le fazioni che competono per il controllo del mondo, ho scelto la fazione di Trump come il minore dei due mali perché il pensiero del presidente Harris era troppo orribile da considerare.

La mia attenzione è sempre stata rivolta agli aspetti finanziari della nostra nazione, precariamente posizionata su una piattaforma bruciante di debito, corruzione politica, spesa insostenibile per programmi sociali e politici che spingono il mondo verso un conflitto globale.

C'è stata una retorica chiassosa sul taglio della spesa federale da parte della commissione” DOGE” di Musk a un livello tale da pareggiare il nostro bilancio.

Dal momento che attualmente ci vogliono 6 dollari di debito per creare 1 dollaro di PIL, tagliare drasticamente la spesa pubblica indurrà una grave recessione.

Questa è solo matematica.

Plaudo a qualsiasi tentativo di tagliare i costi da questo porco gonfio di un bilancio, ma è troppo tardi.

Le azioni della Fed, del Tesoro e del Congresso nell'ultimo decennio hanno garantito un disastro finanziario.

È solo una questione di quando e cosa innesca il collasso.

Mi aspetto che accada durante il mandato di Trump.

A quel punto, preparati per la “Grande Presa”.

 

È possibile che altri membri del Big Club abbiano tentato di far passare Trump come un capro espiatorio, sulla base dei candidati stupidi e più stupidi che hanno presentato contro Trump nelle elezioni del 2024.

Se riusciranno a progettare un disastro finanziario, una nuova pandemia o un conflitto globale che travolgerà il pianeta durante il suo regno, le fazioni opposte sperano di riprendere il potere e il controllo del Big Club.

 Non credo che Trump abbia recitato il suo ruolo nell'ultimo decennio.

Gli otto anni di colpo di stato dello Stato Profondo, che costituiscono la truffa del Russia gate, due impeachment, una falsa pandemia usata per commettere frodi elettorali per corrispondenza, un'elezione truccata e rubata, l'FBI ha pianificato e creato una falsa insurrezione, molteplici procedimenti giudiziari con false accuse per impedirgli di ricandidarsi, due tentativi di omicidio e ora un disperato tentativo di far deragliare i tre candidati di Trump (RFK Jr., Patel, Gabbard) che rivelerà i crimini della fazione in guerra con la fazione di Trump, sarà una battaglia all'ultimo sangue.

Le audizioni della scorsa settimana rivelano chiaramente i politici che sono stati comprati da “Big Pharma”, sotto il controllo delle agenzie di sorveglianza e terrorizzati dall'idea di essere implicati in crimini contro un presidente in carica.

Il nostro sistema è marcio fino al midollo, ed è integrato con i sistemi marci fino al nucleo in Europa e in Asia.

Devo applaudire le azioni che Trump e la sua gente hanno intrapreso nelle sue prime due settimane.

 Sta mantenendo la sua promessa di chiudere le frontiere (riduzione del 94% degli attraversamenti di frontiera) e i suoi piani di espulsione stanno accelerando a pieno ritmo.

Sta invertendo tutte le stronzate di “Biden DEI e transgender” il più velocemente possibile.

 Sta portando un grosso bastone tariffario e sta minacciando gli stati scrocconi per assicurarsi che non ci approfittino più.

La competenza ha sostituito la diversità.

Tagliare gli aiuti esteri porrà fine alle guerre.

Il definanziamento dei programmi ridicoli pone fine a quei programmi.

Una grande domanda è se si opporrà a Israele o continuerà a permettergli di dettare la nostra politica in Medio Oriente.

 Se i RINO al Senato lo sfideranno nelle sue scelte di gabinetto, pagheranno sicuramente un prezzo, vedendo i fondi federali scomparire dalle loro casse statali e venendo premiati con un sacco di soldi dietro i loro sfidanti.

Trump sembra aver assunto l'atteggiamento del tasso del miele di affrontare tutti i suoi nemici, senza alcuna intenzione di concludere accordi che non avvantaggiano gli Stati Uniti.

 Non dovrà mai più candidarsi, quindi può adottare un approccio senza esclusione di colpi per combattere i suoi numerosi nemici.

 

La chiusura del confine e l'inversione delle regole, dei regolamenti e delle politiche woke di Biden sono stati i frutti più bassi e ha ottenuto vittorie rapide e decisive su questi punti dell'agenda.

Gli elementi che richiedono l'approvazione di una legislazione saranno significativamente più problematici.

 I RINO al Senato (McConnell, Murkowski, Collins) e la più risicata delle maggioranze alla Camera garantiscono lo stallo su qualsiasi taglio significativo alla spesa, tagli alle tasse, tagli alla regolamentazione o qualsiasi cosa che danneggerebbe le finanze delle altre fazioni all'interno del Big Club.

Sono uno scettico nato che è diventato estremamente cinico negli ultimi quindici anni, documentando quotidianamente la corruzione del governo, il malaffare e la criminalità sul mio oscuro sito web.

Trump ha preso alcune decisioni terribili sul personale, si è lasciato ingannare per chiudere il paese a causa di un virus influenzale e ha promosso un intruglio tossico che arricchisce Big Pharma – falsamente commercializzato come vaccino, durante il suo primo mandato.

Trump ha parlato ai media e al popolo americano in due settimane più di quanto abbia fatto in quattro anni quel presidente illegittimo, corrotto, che sniffa bambini, afflitto da demenza, cadavere in quattro anni.

Trump farà delle cose.

 Finora, mi piace la maggior parte di quello che ha fatto.

 Come sempre, giudicherò l'uomo dalle sue azioni e non dalle sue parole.

Non credo che sia un cavallo di della fazione globalista del Nuovo Ordine Mondiale che viene usato per mettere l'ultimo chiodo nella bara delle nostre libertà, libertà e Costituzione, ma mi sono sbagliato prima.

 

Il mio punto di vista è sobrio sapendo che siamo nelle fasi finali di questa Quarta Svolta e che i veri fuochi d'artificio, lo spargimento di sangue e le catastrofi devono ancora emergere, ma sicuramente lo faranno.

 Le Quarte Svolte non si esauriscono.

 Raggiungono il culmine in un crescendo di violenti sconvolgimenti.

Le fazioni del Big Club diventeranno più disperate e più audaci nei loro sforzi per mantenere la loro ricchezza, il loro potere e il loro controllo su di noi.

La guerra globale, la guerra nucleare, la guerra civile, le pandemie e il collasso finanziario sono tutti strumenti che sono disposti a utilizzare per raggiungere i loro scopi.

Come hanno concluso sia Carlin che Chayefsky decenni fa, il sogno americano è morto e il mondo è governato da oligarchi miliardari e da un sistema di entità aziendali a cui non frega un cazzo di te.

 È ora di adottare un atteggiamento stoico nei confronti della nostra situazione, abbracciare una mentalità democratica irlandese, allearsi con persone che la pensano allo stesso modo, armarsi fisicamente e prepararsi mentalmente e spiritualmente per le tempeste in arrivo.

Come aveva predetto Zappa, lo spettacolo andrà avanti fino a quando non tireranno via il sipario per rivelare un muro di mattoni sul retro del teatro.

Questo non è il momento di rimanere volontariamente ignoranti.

"A loro non importa affatto di te... Per niente... PER NIENTE.

E nessuno sembra accorgersene. A nessuno sembra importare.

Questo è ciò su cui contano i proprietari.

Il fatto che gli americani probabilmente rimarranno volontariamente ignoranti del grosso cazzo rosso, bianco e blu che viene infilato nei loro buchi del culo ogni giorno, perché i proprietari di questo paese conoscono la verità.

Si chiama sogno americano, perché devi essere addormentato per crederci".  (George Carlin).

"Non ci sono nazioni. Non ci sono popoli. Non ci sono russi. Non ci sono arabi. Non ci sono terzi mondi. Non c'è un Occidente.

C'è solo un sistema olistico di sistemi, un vasto e immane, intrecciato, interagente, multivariato, dominio multinazionale dei dollari. Questo è l'ordine naturale delle cose oggi."

(Arthur Jensen – Network)

 

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