Il potere di un criminale.
Il potere di un criminale.
Il
potere di un criminale
sul
destino del mondo.
It.garivo.net
- Tetyana Bezruchenko – (26 settembre 2024) – ci dice:
Il
sistema delle Nazioni Unite, nato per preservare la pace globale, si trova oggi
ostaggio di un paradosso inquietante:
la Federazione Russa, guidata da Vladimir
Putin, un leader accusato di crimini di guerra, continua a esercitare
un’influenza determinante all’interno del Consiglio di Sicurezza.
Grazie
al diritto di veto, Mosca è in grado di bloccare qualsiasi risoluzione volta a
risolvere i conflitti, minando la cooperazione internazionale.
Immagina
un mondo in cui chi ha commesso i peggiori crimini contro l’umanità può ancora
influenzare le sorti della pace globale.
Sembra assurdo, eppure è la realtà con cui ci
troviamo a convivere.
Mentre
i leader mondiali si riuniscono a New York per la 79ª Assemblea Generale delle
Nazioni Unite, una domanda sorge spontanea:
com’è possibile che un uomo come Vladimir
Putin, sotto mandato di cattura internazionale, continui a esercitare
un’influenza così decisiva nelle strutture di potere internazionali?
Putin,
accusato di crimini di guerra dalla “Corte Penale Internazionale”, non è
presente a New York.
La sua
assenza non sorprende, considerando che la sua libertà di movimento è limitata
dal mandato di cattura internazionale.
Eppure, la Federazione Russa continua a
mantenere un potere chiave all’interno delle Nazioni Unite, un potere che
paralizza ogni tentativo di intervento per risolvere conflitti e promuovere la
pace.
Un
capo di Stato accusato di crimini in grado di decidere il futuro della pace?
Il
mandato di cattura internazionale contro Putin lo rende ufficialmente un
criminale di guerra, eppure la Federazione Russa si oppone a questa definizione
e rifiuta ogni cooperazione con la Corte Penale Internazionale.
Mentre
il mondo attende giustizia, Putin, tramite il suo ministro degli Esteri Sergej
Lavrov, continua a influenzare le decisioni delle Nazioni Unite da lontano.
Questo
paradosso solleva una questione morale e pratica: come possiamo parlare di
giustizia internazionale quando un capo di Stato, che pretende di essere un
leader globale, accusato di crimini gravissimi, può continuare a bloccare gli
sforzi per la pace?
Il
seggio della Federazione Russa al Consiglio di Sicurezza: un’eredità
ingannevole.
Il
seggio della Federazione Russa al Consiglio di Sicurezza, con il diritto di
veto, affonda le sue radici in un’eredità storica poco chiara.
Dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991,
la Federazione Russa ha ereditato il seggio dell’URSS senza un processo
formale, senza discussioni e senza un voto internazionale.
Mentre
altri membri permanenti hanno ottenuto i loro posti attraverso trattati e
accordi chiari, la Federazione Russa si è semplicemente autoproclamata erede, e
il silenzio globale, dovuto alla confusione e alle trasformazioni geopolitiche,
ha permesso che ciò accadesse.
Com’è
possibile che un seggio ottenuto senza un vero processo democratico possa avere
il potere di fermare ogni tentativo di cooperazione globale?
Questa domanda rimane centrale, mentre vediamo
come la Federazione Russa utilizzi il suo potere per proteggere i propri
interessi, anche quando questi interessi contravvengono alla pace
internazionale.
Il
potere del veto: un’arma per bloccare la pace.
Il
Consiglio di Sicurezza è stato creato con l’intento di preservare la pace
globale. Tuttavia, con il potere di veto, la Federazione Russa può bloccare
ogni risoluzione che cerchi di porre fine alle sue aggressioni o a quelle dei
suoi alleati.
Questa
arma diplomatica, usata dal Cremlino, impedisce alle Nazioni Unite di agire,
rendendole inefficaci di fronte a conflitti che richiederebbero un intervento
internazionale urgente.
Ed è
qui che la struttura stessa delle Nazioni Unite diventa un problema.
Anche
se l’Assemblea Generale può discutere, condannare e proporre risoluzioni per
affrontare i conflitti, ogni intervento concreto deve passare per il Consiglio
di Sicurezza.
Questo
organo è l’unico che può approvare misure vincolanti, compresi gli interventi
militari e le sanzioni più severe.
Ma
quando un singolo membro permanente, come la Federazione Russa, esercita il suo
diritto di veto, anche le azioni più urgenti per la pace vengono paralizzate.
Come può un sistema costruito per mantenere la pace funzionare se le sue
decisioni più critiche vengono costantemente bloccate?
Ogni
giorno che passa, migliaia di vite vengono spezzate, ma ogni tentativo di porre
fine a questi conflitti viene bloccato da un solo veto.
Per
quanto tempo il mondo potrà accettare che un solo Stato decida il destino di
milioni di persone?
Il
“Patto per il Futuro”: un tentativo di riforma.
Alla
79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite è stato adottato il “Patto per il
Futuro”, un documento che si propone di rafforzare il multilateralismo e
modernizzare le istituzioni internazionali.
Questo
patto rappresenta una speranza per un futuro di cooperazione più inclusiva, un
tentativo di riformare quelle stesse strutture che oggi sembrano paralizzate
dal potere del Cremlino.
Il
Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha descritto il patto come “un
passo avanti verso un multilateralismo più efficace, inclusivo e interconnesso,
un’opportunità unica per cambiare il corso della storia umana”.
Tuttavia,
anche se adottato per consenso, la Federazione Russa ha manifestato la sua
opposizione a diverse parti del documento.
Mosca ha cercato di introdurre emendamenti per
limitare la capacità dell’ONU di intervenire negli “affari interni” degli
Stati.
Ma la
maggioranza dell’Assemblea Generale ha respinto questa proposta.
La
Federazione Russa è stata sostenuta dai regimi di Bielorussia, Iran, Corea del
Nord, Nicaragua e Siria – noti per soffocare la libertà dei propri cittadini e
per creare un sistema di disdegno nei confronti dei crimini e delle richieste
ingiuste. Come
può un’alleanza tra regimi oppressivi plasmare il futuro della pace
internazionale?
Il
multilateralismo: una speranza reale o un’illusione?
Il
multilateralismo, l’idea che le nazioni possano unirsi per affrontare insieme
le sfide globali, è stato al centro del “Patto per il Futuro”.
In teoria, dovrebbe essere la strada per
garantire pace e sicurezza, ma nella pratica, quando il potere di veto di un
solo paese – la Federazione Russa – può bloccare ogni sforzo collettivo, il
multilateralismo rischia di diventare un’illusione.
Come
possiamo sperare di risolvere i conflitti globali se il sistema stesso è
costruito per essere bloccato da chi ha più interesse a perpetuare quei
conflitti?
Mentre i leader mondiali discutono e firmano i
documenti che disegneranno il nostro futuro, le conseguenze di queste decisioni
arrivano fino a noi, nella nostra quotidianità.
Le
guerre, le crisi economiche e i cambiamenti climatici influenzano la nostra
vita più di quanto possiamo immaginare.
Ma
quanto realmente comprendiamo dell’impatto che queste decisioni hanno sul
nostro futuro?
E,
soprattutto, come possiamo, in qualità di cittadini del mondo, rompere questa
catena di inerzia internazionale?
Forse
la vera domanda è:
per
quanto tempo ancora permetteremo che criminali come Putin continuino a detenere
il potere su decisioni che riguardano il destino dell’intero pianeta?
Le
risposte a queste domande dipendono da noi e da quanto saremo disposti a
chiedere un cambiamento reale, non solo nelle stanze dei palazzi di vetro delle
Nazioni Unite, ma anche nelle nostre comunità, nelle nostre nazioni e nelle
nostre vite quotidiane.
L’Irresponsabile
Leggerezza
di
Trump sul Futuro
della
Striscia di Gaza.
Conoscenzealconfine.it
– (2 Febbraio 2025) - Carlo Panella – ci dice:
Il
presidente degli Stati Uniti suggerisce di trasferire 2,4 milioni di profughi
palestinesi in Giordania.
L’estrema
destra israeliana esulta, ma ulteriori immissioni di gazawi farebbero
drammaticamente saltare tutti i precari equilibri politici.
Ma
Trump ci è o ci fa?
Le sue chiacchiere su Gaza con i giornalisti
durante un viaggio presidenziale hanno dell’incredibile per la loro leggerezza
irresponsabile.
Con
tono salottiero, il presidente degli Stati Uniti ha buttato lì l’ipotesi di
spostare via tutti i palestinesi da Gaza per farne un bel resort per vacanze,
visto il clima, poi si vedrà, è indifferente, se farli tornare o meno nella
loro terra.
“Ho
parlato col re di Giordania e gli ho detto che vorrei che prendesse altri
profughi perché, guardate, adesso nella Striscia di Gaza è un disastro, stiamo
parlando di un milione e mezzo di persone, dobbiamo ripulire tutto.
Dobbiamo
fare qualcosa, al momento è un sito di demolizione, quasi tutto è demolito e la
gente sta morendo, Gaza dovrebbe essere ricostruita in modo diverso.
È una
location fenomenale, sul mare… ha un clima ideale… è tutto bello, si potrebbero
fare delle cose belle lì, è molto interessante.
Così
vorrei essere coinvolto con alcune nazioni arabe e costruire abitazioni in
posti diversi, in modo che possano vivere finalmente in pace, potrebbero essere
temporanee o a lungo termine “, sono state le sue parole.
Naturalmente,
la destra fascista israeliana al governo, per bocca di “Bezalel Smotrich” e ”Itamar
ben Gvir”, le ha subito approvate entusiasta.
Ma non
è neanche detto che il Trump abbia voluto schierarsi con loro.
Da
quel che sembra, come spesso gli capita, l’ha semplicemente buttata lì, tanto
per dire, per parlare, con irresponsabile leggerezza.
Per fare colpo sui giornalisti che
l’ascoltavano.
A metà
tra l’imbonitore da talk show e l’immobiliarista.
Poi,
qualche giorno dopo, a freddo, ha ribadito il concetto, sempre in modo confuso.
Ovviamente, questa sua proposta irresponsabile
ha provocato un’ondata di reazioni.
Chi
conosce la regione – ovviamente non lui – sa benissimo infatti che lo
spostamento di due milioni di profughi gazawi, oltre a sradicare un popolo
dalla sua terra, provocherebbe un effetto da bomba atomica nei paesi di
destinazione.
Nella
Giordania citata da Trump ci sono già 2,4 milioni di profughi palestinesi, più
di seicento settantacinquemila profughi dalla Siria su una popolazione di soli
dieci milioni.
Il
regno si regge su un precario equilibrio politico che si basa – non va
dimenticato – sul massacro di palestinesi del Settembre Nero del 1970 col quale
re Hussein vanificò il tentativo di Yasser Arafat di fare un colpo di Stato
palestinese per prendere il controllo del governo di Amman.
Ulteriori immissioni di palestinesi, per di
più ampiamente infiltrati da Hamas, cioè dai Fratelli musulmani,
all’opposizione del governo di Amman, farebbero drammaticamente saltare tutti
gli equilibri politici e produrrebbero semplicemente un cataclisma.
La
Giordania quindi, educatamente, ha mandato a quel paese Trump e la sua
improvvida proposta.
Da
parte sua, l’Egitto ha da sempre blindato gli arrivi di palestinesi da Gaza per
varie ragioni, non ultima la sua incapacità cronica di tenere sotto controllo
l’azione terrorista dell’Isis nella regione di El-Arish, confinante appunto con
la Striscia, che ha già provocato centinaia di vittime tra le sue forze armate.
Inoltre, il dittatore egiziano, “Abdel Fattah El-Sisi”,
ha preso il potere per distruggere i Fratelli Musulmani che con Mohammed Morsi
avevano vinto le elezioni e stavano portando il paese al disastro.
Fare
entrare in Egitto un milione o più di gazawi tra i quali i Fratelli musulmani
di Hamas si muovono come pesci nell’acqua, significherebbe fare un enorme
favore ai propri principali avversari.
Quindi
sono immediatamente arrivati due enormi e definitivi no alle ipotesi fantasiose
di Trump sia dal governo di Amman sia da quello del Cairo, che addirittura si
rifiuta di iniziare a parlare del tema.
Non
solo, un no altrettanto netto sarebbe stato espresso dal saudita “Mohammed bin
Salman”, che pure Trump considera il proprio interlocutore in Medio Oriente, il
quale non può, per ragioni di prestigio e di politica interna, non mostrarsi,
sia pure tiepidamente, difensore strenuo degli interessi dei palestinesi.
Tanto
che, paradossalmente, l’unica speranza di una mediazione accettabile tra le
ragioni di Israele e quelle dei palestinesi potrà forse venire proprio dalla
medioevale e per tanti aspetti feroce dittatura saudita.
Ma
Trump non fa caso alla complessità del quadro mediorientale.
Perché,
appunto, un po’ ci è e un po’ ci fa.
Lancia
il sasso, nasconde la mano e vede l’effetto che fa.
Poi ci
riprova.
Una
strategia di politica estera irresponsabile, in particolare nel ginepraio secolare
del Medio Oriente, che fa grandi danni.
(Carlo
Panella).
(linkiesta.it/2025/01/trump-gaza-resort/).
I
misteriosi cinesi a Roma e il paziente
uno di
Codogno: l’inizio della farsa
pandemica
e dell’attacco all’Italia.
Lacrunadellago.net
– (30/01/2025) – Cesare Sacchetti – ci
dice:
Ieri i
media celebravano l’anniversario dell’inizio della farsa pandemica.
Sono
passati 5 anni dal 29 gennaio del 2020, ed è incredibile come si abbia
l’impressione che quel periodo storico sia stato una sorta di discontinuo
temporale.
Alcuni
probabilmente oggi hanno rimosso l’epoca del terrore e degli inganni nella
quale non si viveva più come esseri umani, ma come cavie nelle mani di poteri
internazionali che avevano pianificato quanto stava accadendo in quegli istanti
con meticolosa precisione e ferocia nei riguardi di tutto il genere umano.
David
Rockefeller,
esponente della famigerata famiglia, lo disse senza troppi pudori nel 1994 di
fronte al consesso delle Nazioni Unite, l’istituzione-archetipo della
governance globale che questa famiglia e altre di potenti banchieri e
finanzieri di origine ebraica vorrebbero costruire.
Serviva
una tempesta perfetta per trascinare le nazioni nel baratro e costringerle a
rinunciare alla loro sovranità.
I
Rockefeller non si sono fatti nemmeno troppi problemi a scrivere questi simili
scenari di autoritarismo mondiale in una delle loro pubblicazioni, la celebre “Operazione Lockstep”,
nella quale si “prevede” lo scoppio di una “pandemia” che a poco a poco
accompagna i vari Paesi del mondo verso un trasferimento della loro residua
sovranità nazionale a favore di vari conglomerati internazionali.
Il
mondialismo ricorre da sempre alla logica delle crisi indotte per poter fare
passi in avanti nella sua agenda, e ognuno di questa crisi è servita a mettere
un mattone in più verso la costruzione del governo unico mondiale che tale
potere auspica.
In
tale ottica, se l’11 settembre è stato quell’evento catalizzatore che ha
consentito allo stato di Israele e al movimento sionista mondiale, che un tempo
aveva in mano le sorti degli Stati Uniti, di mettere a ferro e fuoco il Medio
Oriente, la
farsa pandemica invece può essere definita come la madre di ogni golpe, un
evento di proporzioni mondiali necessario per abbattere definitivamente le
ultime vestigia delle sovranità nazionali e far posto alla “agognata”
governance.
Gli
esecutori del golpe in Italia.
Ogni
governo europeo si è attenuto al copione e non ha ovviamente fatto eccezione il
“Conte II”, ovvero l’esecutivo la cui maggioranza era composta dal cosiddetto
governo giallorosso di M5S e PD.
Il
“Conte bis” nasce in realtà mesi prima, in particolare sul bagnasciuga del
Papeete quando Salvini nell’agosto del 2019 decise, allora incomprensibilmente,
di staccare la spina all’altro governo Conte, quello gialloverde, eseguendo una
mossa che di fatto restituì palazzo Chigi ai vari scherani del partito
democratico che lo occupavano dal 2013, nonostante non avessero vinto alcuna
elezione politica da quell’anno in poi.
Salvini,
Conte e Di Maio uniti ai tempi del governo gialloverde.
Succede,
nelle cosiddette “democrazie liberali”, che i governi non siano affatto
l’espressione della maggioranza popolare come si vorrebbe ipocritamente far
credere, ma in realtà sono l’espressione, questo sì, dei poteri che da dietro
le quinte dominano questi sistemi politici, su tutti massonerie e finanza
internazionale askenazita.
La
mossa di Salvini a posteriori appare perfettamente logica dal punto di vista di
chi tirava e tira i fili della politica italiana.
Salvini
aveva in quel preciso istante ricevuto un’altra consegna.
Suo
compito era quello di spostarsi tra i banchi della “opposizione” in previsione
di quanto sarebbe accaduto nel 2020 e lasciar gestire la “crisi” al partito
prediletto dallo stato profondo, il PD, appunto.
L’uomo del Carroccio non era però
probabilmente l’unico a sapere che quell’anno non sarebbe stato uno come tutti
gli altri, come si vedrà in un momento.
Una
volta eseguita questa consegna, alla Lega spettava un altro compito da eseguire
assieme a Matteo Renzi, il gemello diverso di Salvini, legato come il leader
del Carroccio a Marco Carrai, uno degli uomini di riferimento di Israele in
Italia.
Alla
Lega viene affidata la missione di perorare la causa di Mario Draghi a palazzo
Chigi, poiché l’uomo del Britannia era stato già scelto tempo prima, dati i
suoi trascorsi, per accompagnare l’Italia verso il patibolo finale, quello del
colpo di Stato pandemico ma soprattutto della vaccinazione obbligatoria di
massa.
Draghi
è uno specialista di tali situazioni.
Il
tanto “decantato” banchiere del Britannia ha un unico “talento”, che è quello
di spogliare la florida economia di un Paese, come quella italiana, per
consegnarla nelle mani dei vari predoni dei mercati finanziari come fece nel
1992 sul famigerato panfilo della regina Elisabetta.
Nel
2021 però la “missione” affidatagli era, se possibile, ancora più criminale se
si pensa che il governo di Mario Draghi non solo proseguì le restrizioni del
governo Conte, ma decise poi di varare i vari certificati verdi che costrinsero
diversi italiani a capitolare e a ricevere per poter godere dei loro diritti
naturali un siero sperimentale che si rivelerà poi essere un sofisticato
composto a base di grafene e nano bot, al quale la Pfizer aveva già iniziato a
lavorare almeno nel 2014.
La
preparazione della farsa pandemica:
Grillo
annuncia il “riordino della società.”
Conte
però è fondamentale nella prima parte dell’attacco a tavolino preparato contro
l’Italia in quanto è stato il suo governo a gettare le fondamenta della farsa
pandemica.
Da
Wuhan nel gennaio del 2020 già giungevano immagini di persone che svenivano per
le strade per il presunto contagio da Sars-Cov2 e oggi è stato dimostrato che
quelle persone erano attori reclutati per inscenare una “psy-op”, come si dice
nel gergo dei servizi, stabilita da tempo.
In
Italia, qualcuno già apparentemente sapeva quello che stava per accadere come
ad esempio Beppe Grillo che si recò presso l’ambasciata cinese a Roma nel
dicembre del 2019 per poi uscirne parlando di “virus e batteri” e di un
prossimo “riordino” della società che determinati personaggi avevano in mente
di mettere in atto.
Grillo
annuncia il 17 dicembre del 2019 il “riordino” della società.
Grillo
in pratica quel giorno è servito a vestire i panni del “profeta” del Grande
Reset.
Appare
ancora più sconvolgente che il comico ligure abbia assunto un ruolo così
importante se si pensa che sia lui che Mario Draghi, altro personaggio chiave
dell’attacco all’Italia, si trovavano a bordo del Britannia nel giugno del
1992.
Le
radici del tradimento, come si vede, sono ben più antiche e risalgono ad almeno
30 anni fa.
Il
governo Conte deve trascinare l’Italia ad ogni costo in quella operazione
studiata a tavolino e per farlo si serve di quei due misteriosi cinesi giunti a
Roma e di cui i media fanno un gran parlare in questi giorni.
Ufficialmente,
i due cinesi giunsero da Wuhan, la città da dove sarebbe partita la presunta
epidemia di Sars-Cov-2, e il governo Conte, nonostante in quel momento quella
fosse la narrazione dominante, non si è premurato affatto di impedire ai cinesi
originari di questa città di sbarcare in Italia.
Evidentemente
si voleva così perché altrimenti senza questi due personaggi non si sarebbe potuto
mettere in la catena di eventi successiva.
I due
cinesi iniziano le loro “vacanze” in Italia e giungono il 28 gennaio a Roma,
città nella quale avrebbero iniziato a stare male.
La
coppia soggiornava presso l’hotel Palatino e nel pomeriggio del 29 gennaio
avrebbero avvertito i primi sintomi di malessere per poi essere portati
immediatamente all’ospedale.
Lo
Spallanzani e il tampone per un virus non isolato.
Nessuno
si è chiesto perché sono stati portati subito allo Spallanzani e perché è stata
fatta in un battibaleno l’associazione con il Covid nonostante i due non
fossero stati nemmeno visitati e non si sapesse nemmeno bene cosa avessero
quando sono stati trasportati all’ospedale.
Allo
Spallanzani procedono subito a fargli il tampone per rilevare la presunta
positività al Sars-Cov2 ma c’è un problema di fondo con questa decisione.
Non si
poteva stabilire o meno la positività al virus perché non c’era e non c’è, ad
oggi, alcun virus isolato chiamato Sars-Cov2 e non si tratta di una
speculazione personale, ma quando dichiarato dai due virologi, “Drosten” e “Corman”,
che il tampone Covid lo hanno sviluppato.
Sono
stati infatti loro per primi a dire che non avevano a disposizione un campione
del virus isolato e che avevano elaborato una sequenza al computer di un virus
che non esisteva.
Sono
stati loro a dire esplicitamente che il tampone per individuare il Sars-Cov2 è
stato concepito senza aver isolato il Sars-Cov2.
Si
consideri poi un altro fondamentale fatto.
La
Cina, l’epicentro della cosiddetta “pandemia”, ha dichiarato ufficialmente per
bocca del dottor “Wu Zunyou”, rappresentante del centro per il controllo delle
malattie cinese, che loro non hanno un campione isolato e purificato di questo
virus.
Allo
Spallanzani sarebbero quindi riusciti ad isolare qualcosa che non era e non è
stato isolato nemmeno nel luogo da dove sarebbe originato il presunto
coronavirus?
Non si
voleva capire cosa stava succedendo ma si voleva utilizzare un test al tampone
noto tra l’altro per produrre una elevatissima quantità di falsi positivi
perché chiaramente sembrava esserci già dal principio la volontà di seguire una
certa narrazione e di utilizzare questo strumento diagnostico manipolato per
fabbricare la falsa crisi sanitaria.
I due
cinesi e il paziente uno di Codogno.
I due
cinesi poi non sono esattamente il ritratto di due turisti per caso.
Il
marito della coppia, “Xiang Ming Liu”, è un ingegnere presso l’istituto di
tecnologia di Wuhan, un ambiente notoriamente controllato dai servizi del
partito comunista cinese.
Il
governo Conte ha lasciato venire qui in Italia due probabili spie dei servizi
cinesi che con ogni probabilità avevano lo stesso compito dei vari attori che
“svenivano” per strada nel gennaio del 2020 a Wuhan.
Far
credere all’opinione pubblica che c’era un “pericoloso contagio” in corso per
seguire invece un’agenda prettamente politica.
La
questione resta di conseguenza immutata.
Se il
virus non è stato isolato e se le persone che dichiarano di aver avuto il
cosiddetto Covid presentano i banalissimi sintomi dell’influenza perché i due
cinesi sono rimasti 79 giorni chiusi nello Spallanzani?
Cosa
aveva, se veramente l’aveva, quella misteriosa coppia?
Nessuno
risulta essere mai stato più in ospedale di loro e il secondo gradino sul podio
per queste inspiegabili prolungate ospedalizzazioni è occupato dal fantomatico paziente uno di
Codogno, “Mattia Maestri”, dipendente della multinazionale britannica Unilever,
rimasto all’ospedale San Matteo di Pavia presumibilmente a causa del Covid per
più di 30 giorni, nonostante come si è già detto in precedenza non c’era prova
dell’esistenza del virus e la sintomatologia non ha mai portato a degenze
ospedaliere così lunghe.
Cosa
hanno avuto veramente queste tre persone e perché la magistratura non ha mai
aperto qualche inchiesta per acquisire le cartelle cliniche e interrogare i
diretti interessati per capire cosa è veramente accaduto in quei giorni?
Le
risposte sono ancora lì per chi le vuole cercare, ma i togati ovviamente non
bussano a quelle porte perché se si aprissero uscirebbero delle indicibili
verità che ormai fanno sempre comunque più fatica a restare nascoste.
Il
governo Conte telecomandato dalla NATO.
A
distanza di 5 anni, ormai sono infatti sempre di più le persone che sono
arrivate a comprendere che non c’è mai stata alcuna pandemia, ma soltanto una criminale operazione
terroristica che aveva sin dal principio l’obbiettivo di trascinare l’Italia in
una situazione di emergenza artificiale per poi approdare al tanto agognato
Grande Reset.
Ogni
passo fatto da Conte non aveva nulla a che fare con la scienza.
La
scienza, quella vera, mai ha stabilito l’esistenza del virus, e mai ha
suggerito di rinchiudere agli arresti domiciliari un intero popolo perché anche
se si accetta per un istante la falsa narrazione pandemica l’immunità di gregge
è la soluzione più di buon senso per affrontare una simile ipotetica
situazione.
I
verbali del “leggendario” CTS, il cosiddetto “comitato tecnico-scientifico”
sono infatti ancora lì a dimostrare che la “pandemia” non ha mai, nemmeno per
un istante, indossato i panni della crisi sanitaria, ma quelli in realtà di una operazione
militare che ricalca fedelmente le linee della citata “simulazione” della
famiglia “Rockefeller”.
Negli
atti ufficiali di quei giorni c’è scritto che ogni decisione sulla cosiddetta
“emergenza” Covid doveva passare dalla NATO alla quale il governo Conte
rispondeva.
A far
arrivare quest’ordine il 5 marzo del 2020 all’esecutivo è il generale Francesco
Bonfiglio, al quale nessuno oggi ha mai pensato di chiedere a che titolo il
patto atlantico trasmettesse ordini al governo Conte.
Bergamo
appare chiaramente come il passo successivo
e consequenziale di questa militarizzazione della operazione
terroristica del coronavirus.
La
sfilata di camion militari con o senza bare ha un preciso scopo.
Quello
di gettare la popolazione nel caos e indurla così ad accettare passivamente gli
ordini di quei poteri che attuavano il golpe pandemico.
Gli
autori del golpe però avevano anche molta fretta di provare a far sparire le
tracce di quanto accaduto, e questo spiega perché il governo Conte in una sua
circolare dell’aprile del 2020 desse delle “raccomandazioni” di distruggere i
corpi dei morti di Bergamo piuttosto che di sottoporli a delle autopsie per
risalire alle vere cause di morte.
I
corpi che non sono stati cremati ancora oggi possono dire la verità su quanto
accaduto a Bergamo e questo spiega perché anche qui la magistratura si guardi
bene dal toccarli, preferendo invece reggere il gioco ai golpisti tentando di
“accusarli” di non aver fatto in anticipo le chiusure di Bergamo.
I
media continuano a ripetere le bugie del 2020 quindi soltanto per questa
ragione.
Si
cerca di restare nel recinto della menzogna.
Si
cerca di respingere la verità e tutta la sua devastante forza.
La
verità ha la forza di spazzare via in un colpo solo tutti coloro che si sono
macchiati di questi gravi crimini contro l’Italia.
La
preoccupazione che tormenta gli autori di questi crimini adesso è soprattutto
una.
Provare
ad arrestare la piena che minaccia di abbattersi su di loro.
Al
principio era come una palla di neve.
Giorno
dopo giorno poi quando il colpo di Stato pandemico ha preso sempre più forma fino alla
minaccia di escludere permanente dalla società i non vaccinati la palla di neve
si è ingrandita e adesso con la strage dei vaccinati in corso, questa
assomiglia ad una valanga.
La
valanga è quella che incombe sui protagonisti di questo crimine che ora non
sanno nemmeno più cosa fare perché sulla scena internazionale sono rimasti
soli.
A
Washington c’è Trump, mentre la platea di “Davos”, un tempo il cuore di tale
farsa, è vuota.
Il “redde
rationem” con la storia si avvicina.
Netanyahu
discuterà della "vittoria
su
Hamas" con Trump nel
viaggio
negli Stati Uniti.
Zerohedge.com
– (03 Febbraio 2025) - Tyler Durden - Jacob Burg tramite “The Epoch Times” – ci
dice:
Il
primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato il 2 febbraio che
intende discutere di diversi argomenti con il presidente degli Stati Uniti
Donald Trump questa settimana, tra cui la "vittoria su Hamas",
l'espansione delle relazioni diplomatiche con i paesi arabi e la lotta all'Iran.
Quando
“Netanyahu” visiterà Trump alla Casa Bianca il 4 febbraio, sarà il primo
incontro del presidente con un leader straniero da quando ha assunto l'incarico
per la seconda volta.
Nel frattempo, i mediatori americani e arabi
stanno lavorando alla fase successiva di un fragile accordo di cessate il fuoco
per porre fine ai combattimenti nella Striscia di Gaza e restituire decine di
ostaggi prigionieri.
“Hamas”
si è rifiutato di rilasciare altri ostaggi nella seconda fase dell'accordo
senza la fine della guerra e il ritiro di Israele da Gaza, dove il gruppo
terroristico islamico ha ripreso il controllo.
Tuttavia,
Netanyahu è stato messo sotto pressione dai partner di governo per continuare
la guerra con Hamas dopo la fine della prima fase del cessate il fuoco a marzo.
Il primo ministro ha affermato che Israele
rimane impegnato a sconfiggere Hamas e a recuperare gli ostaggi rimasti
catturati nell'attacco terroristico del 7 ottobre 2023 che ha scatenato la
guerra.
Tuttavia,
non è chiaro dove si collochi Trump sulla questione.
Sebbene sia rimasto un fermo sostenitore di
Israele, ha anche giurato di porre fine alle guerre in Medio Oriente,
prendendosi il merito dell'accordo di cessate il fuoco, che ha posto fine ai
combattimenti e mediato il rilascio di 18 ostaggi che Hamas aveva imprigionato
per più di 15 mesi, così come di centinaia di palestinesi detenuti nelle
prigioni israeliane.
Prima
della sua partenza del 2 febbraio, “Netanyahu” ha dichiarato in una nota che
lui e Trump discuteranno "della vittoria su Hamas, del rilascio di tutti gli
ostaggi [israeliani] e della gestione dell'asse terroristico iraniano in tutte
le sue componenti", descrivendo le alleanze dell'Iran con i gruppi terroristici
in Medio Oriente, tra cui “Hamas”.
Lavorando
insieme, gli Stati Uniti e Israele possono “rafforzare la sicurezza, ampliare
il cerchio della pace e raggiungere una straordinaria era di pace attraverso la
forza”, ha aggiunto il primo ministro.
“Hamas”
ha scatenato la guerra con Israele il 7 ottobre 2023, quando i suoi terroristi
hanno fatto irruzione nel sud di Israele e massacrato più di 1.200 persone, per
lo più civili, catturando circa 250 ostaggi.
Più di 100 ostaggi sono stati rilasciati
durante un cessate il fuoco durato una settimana nel novembre 2023 e otto sono
stati salvati vivi.
Le
forze israeliane hanno anche recuperato decine di corpi di ostaggi che erano
morti.
Le
autorità sanitarie locali controllate da Hamas a Gaza affermano che la guerra
aerea e terrestre di Israele con Hamas ha portato alla morte di oltre 47.000
palestinesi, più della metà dei quali erano donne e bambini, ma non hanno detto
quanti fossero militanti.
Dopo
oltre un anno di combattimenti, ampie porzioni di Gaza sono in rovina e circa
il 90 percento dei suoi 2,3 milioni di abitanti è stato sfollato.
Durante
la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco, Hamas dovrebbe rilasciare un
totale di 23 ostaggi, otto dei quali sono morti, in cambio di quasi 2.000
prigionieri palestinesi detenuti da Israele.
Le
forze di Israele hanno iniziato a ritirarsi dalla maggior parte delle aree di
Gaza e hanno permesso a centinaia di migliaia di palestinesi di tornare
nell'area settentrionale della regione.
I negoziati
per la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco dovrebbero iniziare il 3
febbraio;
in questa fase, la guerra finirebbe e
verrebbero rilasciati anche i circa 60 ostaggi rimasti.
Tuttavia,
quella guerra potrebbe riprendere a marzo se gli Stati Uniti, il Qatar e
l'Egitto non riuscissero a raggiungere un accordo tra Israele e Hamas.
“Steve
Witkoff”, inviato di Trump in Medio Oriente, si è unito ai negoziati il mese
scorso e ha contribuito all'accordo.
“Witkoff”
ha incontrato Netanyahu la settimana scorsa e si prevede che inizierà a
discutere la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco a Washington il 3
febbraio.
Trump,
dopo i suoi sforzi per raggiungere accordi tra Israele e quattro nazioni arabe
durante la sua prima amministrazione, sta potenzialmente cercando un accordo
molto più ampio in base al quale Israele si alleerebbe con l'Arabia Saudita.
Tuttavia,
l'Arabia Saudita ha resistito a tentativi simili da parte dell'amministrazione
Biden e ha affermato che non avrebbe accettato un accordo del genere a meno che
la guerra non fosse finita e i palestinesi non avessero potuto avere uno Stato
a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, territori che Israele controlla
dalla guerra in Medio Oriente del 1967.
Tuttavia,
il governo di Netanyahu si oppone alla creazione di uno stato palestinese,
mentre il ministro delle Finanze “Bezalel Smotrich” ha minacciato di
abbandonare la coalizione di governo di Israele se la nazione non riprenderà la
guerra a marzo.
Se ciò
dovesse accadere, le elezioni anticipate potrebbero vedere Netanyahu votato
fuori dall'ufficio.
Le
autorità de facto della Siria
attuano
riforme neoliberiste radicali.
Zerohedge.com
- Tyler Durden – (03 Febbraio 2025) –
Redazione – ci dice:
Il
governo di transizione auto-nominato in Siria sta intraprendendo radicali
riforme interne, tra cui la privatizzazione delle imprese statali e il
licenziamento di un terzo del settore pubblico, mentre le autorità affermano di
voler passare a "un'economia di libero mercato competitiva".
In
un'intervista con la “Reuters” , ex funzionari di “Hayat Tahrir al-Sham “(HTS)
che ricoprono la carica di ministri del
governo del presidente di transizione
“Ahmad al-Sharaa”, ex comandante dell'ISIS e di Al-Qaeda “Abu Mohammad
al-Julani”, affermano di avere un "ampio spettro" di piani per
ridimensionare lo Stato , tra cui la rimozione di migliaia di "dipendenti
fantasma".
Tramite”
Reuters”.
"L'obiettivo
è bilanciare la crescita del settore privato con il sostegno ai più
vulnerabili", ha dichiarato al quotidiano britannico il ministro delle
Finanze ad interim, “Basil Abdel Hanan”.
“Hanan”
in precedenza ha ricoperto il ruolo di ministro dell'economia
nell'amministrazione guidata da HTS a Idlib.
Durante questo periodo, il gruppo ha
finanziato le sue operazioni imponendo tasse elevate ai cittadini, comprese le
tasse sugli aiuti umanitari forniti dall'ONU.
I
resoconti dei media arabi del 2022
hanno rivelato che le autorità di “HTS” hanno convogliato centinaia di
milioni di dollari in Turchia confiscando spedizioni di aiuti umanitari e
successivamente vendendole sul mercato nero.
I
funzionari siriani hanno anche dichiarato alla “Reuters” che vogliono che le
fabbriche siriane "fungano da rampa di lancio" per le esportazioni
globali.
Tuttavia,
il malcontento sta crescendo in tutta la Siria a causa dei licenziamenti,
nonostante le rassicurazioni dei funzionari sostenuti dall'Occidente.
"Il
mio stipendio mi aiuta a gestire le necessità di base, come pane e yogurt, per
sostenere la famiglia.
Se questa decisione verrà approvata, aumenterà
la disoccupazione in tutta la società", ha affermato” Adham Abu al-Alaya,”
uno dei tanti dipendenti del settore pubblico attualmente in congedo retribuito
di tre mesi mentre viene valutato il loro stato lavorativo.
Le
riforme giungono in un momento in cui il Paese è alle prese con un'ondata di
omicidi ed esecuzioni settarie ,
perpetrate da gruppi armati sotto il comando del “Dipartimento per le
operazioni militari del governo di transizione”.
"[Gli
omicidi sono] normali e potrebbero continuare per due o tre anni", ha
detto “Sharaa “a porte chiuse, secondo fonti siriane che hanno parlato con “The
Cradle.”
Mercoledì,
il Dipartimento delle operazioni militari ha sciolto la costituzione siriana,
l'Assemblea popolare, l'esercito nazionale, i servizi di sicurezza e tutte le
fazioni armate, tra cui HTS, e ha nominato “Sharaa” presidente durante una
"fase di transizione".
Documento
della “CIA”: "Gli interessi degli Stati Uniti sarebbero meglio tutelati da
un regime sunnita controllato da moderati orientati al business ".
“Sharaa”
e i suoi accoliti dovrebbero consegnare il potere a un nuovo governo a marzo,
ma non è chiaro come avverrà la transizione.
Inoltre, in un'intervista con “Al Arabiya” il mese scorso, “Shara”a ha affermato che
tenere le elezioni potrebbe richiedere fino a quattro anni e riscrivere la
costituzione del paese potrebbe richiederne tre.
Nonostante
l'incertezza, le nazioni occidentali stanno procedendo a pieno ritmo per
revocare le sanzioni economiche che hanno devastato l'economia siriana per
oltre un decennio.
"Stiamo
monitorando attentamente la situazione e siamo pronti a supportare gli sforzi
della comunità internazionale per assistere una seria ricostruzione, se
necessario e quando le condizioni lo consentiranno ", ha affermato il” Fondo Monetario
Internazionale” (FMI) il mese scorso, solo pochi giorni dopo che il colpo di stato
sostenuto dalla Turchia ha detronizzato il presidente” Bashar al-Assad”.
Confucio,
Deep Seek e perché la Cina
vincerebbe
una guerra con gli Stati Uniti.
Unz.com
- intervista di Mike Whitney a Ron Unz – (2 febbraio 2025) – ci dicono:
Domanda
1: Pregiudizio dei media occidentali?
I
media occidentali sono imparziali nella loro copertura della Cina?
E in che modo questo ha influenzato la
percezione pubblica della Cina in America?
“Ron
Unz” – Penso
che i media occidentali siano stati in modo schiacciante contro la Cina, un
pregiudizio che risale a decenni fa, ma che è costantemente peggiorato negli
anni 2010 e soprattutto negli ultimi anni.
Di
recente la copertura mediatica è diventata così estremamente disonesta e
distorta che mi ricorda come i vecchi media sovietici ritraevano l'Occidente
anche quando l'URSS era in grave declino e alla fine è crollata, e penso che
questa sfortunata analogia sia molto rilevante.
Inoltre,
gran parte del nostro mondo accademico ha seguito lo stesso schema di
distorcere totalmente la realtà della Cina e il suo rapporto con gli Stati
Uniti.
Alcuni
dei peggiori esempi di queste falsità mediatiche sono venuti alla mia
attenzione solo nell'ultimo decennio.
Per
più di 35 anni i media americani hanno denunciato ogni anno il governo cinese
per il suo presunto massacro del 1989 degli studenti che protestavano in piazza
Tiananmen, ma
sembra che ci siano dimostranti schiaccianti che l'incidente non sia mai
accaduto, e che sia stata solo una bufala della propaganda occidentale ,
ripetuta all'infinito dai nostri media.
Ad
esempio, l'ex capo dell'ufficio di Pechino del “Washington Post” si è occupato
personalmente di quegli eventi all'epoca, e in seguito ha pubblicato un lungo
articolo che metteva le cose in chiaro, ma il suo racconto è sempre stato
ignorato.
Gli
articoli pubblicati sul “New York Times” dal capo dell'ufficio di Pechino hanno
detto più o meno la stessa cosa, ma anche questi non hanno avuto alcun impatto.
Numerose
altre fonti, tra cui i cablogrammi diplomatici americani segreti divulgati da
Wikileaks, hanno confermato questi fatti, ma i nostri giornalisti di parte,
pigri o ignoranti non hanno mai prestato attenzione e per decenni hanno
continuato a promuovere il mito del massacro di Piazza Tiananmen.
L'anno
scorso ho pubblicato un lungo articolo che riassume tutte queste prove.
Un altro
esempio eclatante è stato l'attentato americano del 1999 all'ambasciata cinese
a Belgrado, un attacco illegale che ha ucciso o ferito quasi due dozzine di
cinesi.
Il nostro governo e i media hanno sempre
descritto questo come un tragico incidente, denunciando e ridicolizzando la
Cina per aver affermato che l'attentato è stato deliberato.
Ma
ancora una volta, ci sono prove schiaccianti che il governo cinese aveva
completamente ragione e che il nostro stesso governo stava mentendo, con i
nostri media disonesti che avallavano e amplificavano quelle bugie.
In effetti, un ufficiale della NATO è stato persino
citato da un importante giornale britannico per aver approfittato del fatto che
la bomba guidata aveva colpito esattamente la stanza prevista nell'ambasciata.
Ne ho discusso in un'altra sezione dello
stesso articolo.
(Tiananmen Ron Unz • The Unz Review •
13 maggio 2024)
Pochi
anni dopo il crollo dei mutui in America nel 2008 che ha quasi fatto crollare
il sistema finanziario mondiale, ho pubblicato un lungo articolo che metteva a
confronto il crescente successo della Cina con il recente record di fallimenti
dell'America.
Il mio
articolo sottolineava che i media occidentali e gran parte del mondo accademico
occidentale spesso ritraevano e contrapponevano i due paesi in modi che erano
l'esatto opposto della realtà.
L'ascesa
della Cina, la caduta dell'America.
(Ron
Unz • Il conservatore americano • 17 aprile 2012)
Come
breve nota a margine di quel lungo articolo, ho confrontato la copertura
occidentale molto diversa di un paio di importanti scandali di salute pubblica.
In
Cina, uomini d'affari disonesti avevano adulterato alimenti per bambini e altri
prodotti con un composto plastico chiamato “melamina” , proteggendosi pagando
tangenti ai funzionari governativi.
Di
conseguenza, centinaia di bambini sono state ricoverate in ospedale con
problemi di calcoli renali e sei sono morti, provocando un'enorme onda di
indignazione pubblica e una massiccia indagine governativa e una severa
repressione.
Molti
dei coinvolti sono stati condannati a lunghe pene detentive e un paio dei
colpevoli più colpevoli sono stati giustiziati.
I media occidentali hanno naturalmente avuto
una giornata campale descrivendo come la diffusa corruzione cinese abbia
portato a prodotti alimentari pericolosi. Quasi 17 anni dopo, a volte trovo
ancora gli americani che menzionano lo scandalo alimentare della Cina e i
pericoli delle cinesi.
Tuttavia,
più o meno nello stesso periodo, l'America è stata colpita dallo scandalo”
Vioxx”, in cui “Merck” ha commercializzato pesantemente un redditizio farmaco
antidolorifico per gli anziani come sostituto della semplice aspirina.
Ma le vendite del Vioxx sono state
improvvisamente interrotte quando uno studio governativo ha dimostrato che il
farmaco era stato apparentemente responsabile di decine di migliaia di morti in
America.
I
documenti interni hanno presto rivelato che i “dirigenti della Merck” erano a
conoscenza di questi pericoli da anni, ma hanno soppresso le prove per
raccogliere miliardi di dollari di profitto dal loro farmaco.
Le società di media americane guadagnavano
centinaia di milioni di dollari in pubblicità sul “Vioxx”, quindi hanno
rapidamente abbandonato la storia e quasi nessun americano la ricorda ancora
oggi.
Anche
se nessuno è mai stato punito, quando in seguito ho esaminato i dati sulla
mortalità sottostanti, ho scoperto che il vero bilancio delle vittime del “Vioxx”
potrebbe aver raggiunto le centinaia di migliaia.
Così,
i media americani hanno dedicato grande attenzione a uno scandalo sanitario
cinese che ha provocato sei morti, mentre hanno rapidamente gettato nel buco della
memoria uno scandalo sanitario americano il cui numero di morti potrebbe essere
stato fino a cinquantamila volte più grande.
Pertanto,
oggi probabilmente molti più americani sono consapevoli del primo che del
secondo.
(Melamina
cinese e Vioxx americano: un confronto -Ron Unz • Il conservatore americano •
17 aprile 2012).
Negli
ultimi anni, la propaganda anti-cinese dei media è andata completamente al
massimo, dipingendo quel paese come sofferente sotto una dittatura orribile e
oppressiva.
Ad
esempio, nel gennaio 2020, alti funzionari dell'amministrazione Trump uscente e
di quella Biden entrante hanno dichiarato che la Cina stava commettendo un
"genocidio" contro la popolazione uigura musulmana della provincia
dello Xinjiang, e i nostri media hanno regolarmente ripetuto e amplificato
queste accuse oltraggiose.
La
provincia dello Xinjiang è aperta gratuitamente sia ai turisti occidentali che
a quelli cinesi, con un numero enorme di turisti che affollano quella regione
colorata e, come ho sottolineato in un articolo di dicembre, nessuno di quei
numerosi visitatori ha mai notato eventi così orribili.
Invece, molti occidentali che hanno visitato
di recente la Cina o che ora ci vivono hanno iniziato a documentare le loro
esperienze in numerosi video su YouTube, spesso confrontando molto
favorevolmente le condizioni di quel paese con quelle degli Stati Uniti.
(Pravda
americana: bufale di propaganda contro realtà
cinese
Ron Unz • The Unz Review • 16 dicembre 2024 ).
Un
ritornello comune di questi YouTuber è stato spesso "I media occidentali
hanno mentito sulla Cina".
Domanda
2: Il popolo cinese Han.
I
cinesi Han sono di gran lunga il gruppo etnico più numeroso in Cina,
comprendendo circa il 92% della popolazione cinese.
Secondo
lei, la razza o l'etnia sono un fattore determinante per il successo della
Cina?
Ron
Unz: Penso
che la stragrande maggioranza della popolazione cinese Han sia stata un
elemento importante per il successo nazionale del paese in diversi modi, ma alcuni dei fattori chiave non sono
pienamente apprezzati in Occidente.
In
primo luogo, poiché la popolazione totale della Cina è composta per oltre il
90% da Han, il paese è molto più omogeneo etnicamente e culturalmente unificato
di quasi tutti i paesi occidentali di oggi.
Contrariamente
alla disonesta propaganda anti-cinese dell'Occidente, le numerose minoranze
etniche nazionali della Cina non sono maltrattate duramente, per non parlare
delle vittime di un "genocidio" culturale o fisico.
Ma
sono ancora solo un elemento molto secondario nella società cinese, soprattutto
perché sono concentrati principalmente nelle province periferiche, spesso
scarsamente popolate.
Penso
che un'analogia ragionevole avrebbe potuto essere l'America prevalentemente
bianca degli anni '50, ma senza i neri.
Gli
americani di quell'epoca sapevano certamente che nel loro paese esistevano
varie minoranze non bianche, tra cui gli eschimesi in Alaska, gli ispanici nel
Nuovo Messico e a Porto Rico, gli asiatici alle Hawaii e alcuni ispanici e
asiatici in California.
Ma si
trattava di gruppi molto piccoli, ognuno dei quali rappresentava solo l'1% o il
2% della popolazione nazionale totale, così che la maggior parte degli
americani non li ha mai incontrati e ha considerato la popolazione del proprio
paese come essenzialmente europea bianca.
Inoltre,
proprio come l'America prevalentemente bianca degli anni '50 era divisa in
gruppi regionali bianchi, con i bianchi del New England diversi dai bianchi del
Sud o del Midwest, le popolazioni Han delle diverse province cinesi hanno
tradizionalmente parlato diversi dialetti regionali che in realtà equivalevano
a lingue diverse, pur usando sempre la stessa forma scritta.
Tuttavia,
dall'istituzione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949, i cinesi più
giovani hanno tutti imparato il dialetto mandarino nelle scuole, un passo
importante per rafforzare l'unità nazionale garantendo che tutti possiamo
parlare la stessa lingua.
Sebbene
i cinesi Han pensino a sé stessi come un unico popolo, in una certa misura
rappresentano in realtà una fusione di diversi gruppi originali che erano
esistiti prima dell'unificazione della Cina, con l'esempio dell'Impero Romano
che fornisce un'analogia ragionevole.
Circa
2000 anni fa, l'Impero cinese Han e l'Impero romano erano più o meno
contemporanei, ma anche se Roma cadde e i suoi territori si frammentarono in
numerosi stati diversi, l'impero cinese sopravvisse e generalmente rimase unito
durante tutti i secoli che seguirono.
Tuttavia,
se Roma non fosse mai caduta, è probabile che tutti i suoi diversi popoli che
la compongono alla fine sarebbero arrivati a considerarsi "romani",
anche se con differenze regionali.
Così, i romani settentrionali potevano essere
generalmente più alti, con la pelle più chiara, i capelli biondi e gli occhi
azzurri, mentre i romani del Nord Africa o del Levante erano più scuri e più
bassi, con capelli neri e occhi marroni.
Ma
tutti si sarebbero considerati romani.
Allo
stesso modo, gli Han settentrionali tendono ad essere più alti degli Han
meridionali, e le diverse province, molte delle quali grandi quanto i paesi
europei, sono spesso culturalmente diversi, tradizionalmente parlavano dialetti
diversi e mangiavano cibi diversi, ma tutti si consideravano cinesi Han , pur avendo
caratteristiche regionali diverse.
Ma a
parte l'unità etnica Han della Cina, un'altra ragione molto importante del
successo della Cina è stata la sua lunga e quasi ininterrotta storia come stato
organizzato e concentrato, che per migliaia di anni è stata una delle parti
economicamente e tecnologicamente più avanzati del mondo.
Le pressioni culturali ed economiche che ne sono
derivate hanno notevolmente plasmato il popolo cinese nel corso di quei secoli,
producendo alla fine molte delle sue caratteristiche attuali.
Al
contrario, gran parte dell'Europa di oggi non è mai stata una parte civilizzata
dell'Impero Romano, e anche quelle parti che erano romane in seguito
trascorsero fino a mille anni vivendo nelle società molto più arretrate del
Medioevo e del Medioevo prima del Rinascimento.
L'impatto
di questa lunga eredità di vita civilizzata in Cina è sempre stato notato dagli
studiosi occidentali.
Nei
miei articoli, ho sottolineato che, sebbene la maggior parte degli occidentali
della metà del XX secolo fossero molto scettici sul futuro successo cinese, i nostri principali intellettuali
pubblici di un secolo fa avevano opinioni completamente diverse, e
difficilmente sarebbero stati sorpresi dal rapido progresso economico della
Cina negli ultimi decenni.
Anche
se questi sviluppi potrebbero aver scioccato gli occidentali della metà del XX
secolo – quando la Cina era meglio conosciuta per la sua terribile povertà e il
fanatismo rivoluzionario maoista – sarebbero sembrati molto meno inaspettati ai
nostri principali pensatori di 100 anni fa, molti dei quali profetizzavano che
il Regno di Mezzo avrebbe alla fine riconquistato il suo range tra le nazioni
più importanti del mondo.
Questa
era certamente l'aspettativa di “EA Ross”, uno dei più grandi sociologi
americani della prima ora, il cui libro “The Changing Chinese” guardava oltre
l'indigenza, la miseria e la corruzione della Cina del suo tempo verso una
futura Cina modernizzata forse alla pari tecnologica con l'America e le
principali nazioni europee.
Le
opinioni di “Ross” furono ampiamente riprese da intellettuali pubblici come “Lothrop
Stoddard”, che prevedeva il probabile risveglio della Cina da secoli di sonno
ripiegato su sé stesso come una sfida incombente all'egemonia mondiale a lungo
goduta dalle varie nazioni di origine europea.
La
devastazione diffusa prodotta dall'invasione giapponese, dalla seconda guerra
mondiale e dalla guerra civile cinese, seguita dalla calamità economica del
maoismo, ritardò la prevista ascesa della Cina di una o due generazioni, ma a
parte questi eventi imprevisti, la loro analisi del potenziale il cinese sembra
notevolmente preveggente.
Ad
esempio, “Stoddard” cita con approvazione le predizioni tardo vittoriane del
professor” Charles E. Pearson”:
Qualcuno
dubita che sia vicino il giorno in cui la Cina avrà combustibile a buon mercato
dalle sue miniere di carbone, trasporti a buon mercato con ferrovie e
piroscafi, e avrà fondato scuole tecniche per sviluppare le sue industrie?
Quando
quel giorno arriverà, potrebbe strappare il controllo dei mercati mondiali,
specialmente in tutta l'Asia, all'Inghilterra e alla Germania.
La
vita intellettuale occidentale di un secolo fa era molto diversa da quella di
oggi, con dottrine e tabù contrari, e lo spirito di quell'epoca aveva
certamente influenza sulle sue figure di spicco.
Il razzismo – l'idea che popoli diversi
tendano ad avere tratti innati diversi, in gran parte modellati dalle loro
storie particolari – era allora dominante, tanto che la nozione era quasi
universalmente sostenuta e applicata, a volte in modo piuttosto grossolano, sia
alle popolazioni europee che a quelle non europee.
Per
quanto riguarda i cinesi, l'opinione diffusa era che molte delle loro
caratteristiche principali fossero state plasmate da migliaia di anni di storia
in una società generalmente stabile e organizzata in possesso di
un'amministrazione politica centrale, una situazione quasi unica tra i popoli
del mondo.
In
effetti, nonostante i temporanei periodi di frammentazione politica, l'impero romano dell'Asia orientale
non era mai caduto, ed era stato evitato un interregno millenario di barbarie,
collasso economico e arretratezza tecnologica.
Dalla
parte meno fortunata, l'enorme crescita demografica degli ultimi secoli aveva
gradualmente raggiunto e superato il sistema agricolo cinese eccezionalmente
efficiente, riducendo la vita della maggior parte dei cinesi sull'orlo della
fama malthusiana;
e si credeva che queste pressioni e
costrizioni si riflettessero nel popolo cinese.
Ad
esempio, “Stoddard”
scrisse:
Vagliata
da ere di triste eliminazione in una terra popolata fino ai limiti estremi
della sussistenza, la razza cinese è scelta come nessun'altra per sopravvivere
nelle condizioni più feroci di stress economico.
A casa il cinese medio vive tutta la sua vita
letteralmente a un passo dalla fame. Di conseguenza, quando viene trasferito
nell'ambiente più facile di altri paesi, il cinese porta con sé una capacità
lavorativa che semplicemente spaventa i suoi concorrenti.
“Stoddard”
ha sostenuto queste frasi avvincenti con un'ampia selezione di citazioni
dettagliate e descrittive di eminenti osservatori, sia occidentali che cinesi.
Sebbene
“Ross” fosse più cautamente empirico nelle sue osservazioni e meno letterario
nel suo stile, la sua analisi era abbastanza simile, con il suo libro sui
cinesi che conteneva oltre 40 pagine che descrivevano i dettagli cupi e
avvincenti della sopravvivenza quotidiana, forniti sotto l'evocativo capitolo
intitolato "La lotta per l'esistenza in Cina".
Durante
la seconda metà del XX secolo, le considerazioni ideologiche hanno in gran
parte eliminato dal discorso pubblico americano l'idea che molti secoli di
circostanze particolari possono lasciare un'impronta indelebile su un popolo.
Così, “i
cinesi Han “di oggi sono gli eredi delle pressioni plasmanti di migliaia di
anni di vita in una civiltà organizzata, stabile, ma economicamente molto
impegnativa.
(Pravda
americana: le radici razziali dell'ascesa
della
Cina Ron Unz • The Unz Review • 4 novembre 2024)
Domanda
3: L'economia competitiva della Cina.
Nel
tuo articolo, dici che la Cina è un ambiente più competitivo degli Stati Uniti,
il che sembra indicare che la Cina è più orientata al mercato rispetto
all'America. Puoi spiegare cosa intendi con questo?
Ron
Unz – Date le gravi distorsioni sulla Cina che si riscontrano frequentemente
nei media occidentali, siamo stati molto lieti di aggiungere di recente un
editorialista cinese di nome “Hua Bin”, un dirigente d'azienda in pensione che
aveva fondato il suo “Substack” e numerosi post pubblicati informativi
riguardanti il suo paese e le sue relazioni a volte travagliate con l'America.
“ Hua “aveva
inizialmente attirato la mia attenzione quando aveva lasciato un commento
favorevole sul nostro sito web:
… Come
cinese, ho già ignorato i media occidentali disonesti quando si tratta di
riferire sulla Cina (o su qualsiasi altro paese avversario).
Leggevo
NYT, WSJ, FT, l'Economist, ecc. quasi quotidianamente, in particolare i loro rapporti
sulla Cina, per almeno 2 decenni.
Ma dal
2017 o giù di lì, il pregiudizio nei rapporti è diventato epidemico, persino
ridicolo. Ora ricevo la maggior parte delle mie notizie dai cosiddetti media
alternativi...
Io
stesso sono certamente la prova vivente dei grandi cambiamenti che sono
avvenuti in Cina:
guadagnavo
6.000 volte il mio primo lavoro dopo l'università nel 1993, quando sono andato
in pensione 6 anni fa.
E no, non ero nemmeno un imprenditore.
Mi
piacerebbe condividere alcune intuizioni da un'autentica prospettiva locale
cinese.
Dato
il suo background imprenditoriale, non sorprende che molti dei suoi post si
concentrassero su questioni economiche, sfatando efficacemente alcune delle
critiche fuorvianti all'economia cinese.
Ad
esempio, “Hua” ha osservato che i leader occidentali spesso si lamentano del
fatto che molte imprese cinesi sono di proprietà statale piuttosto che privata.
Ma ha sottolineato che questa critica sembrava
logicamente incoerente.
Il
dogma neoliberista regnante in America aveva sempre sostenuto che le imprese di
proprietà del governo erano intrinsecamente inefficienti e non competitive,
quindi denunciare la Cina per avere molte di queste imprese di proprietà
statale che stavano superando con successo le società private occidentali
dimostrava semplicemente il fallimento di quel quadro ideologico.
Invece,
sosteneva che la struttura proprietaria finale di tali società contava meno del
fatto che il mercato in cui operavano era sufficientemente competitivo, e in
molti settori tale forte concorrenza di mercato era molto più comune in Cina
che in America:
Mentre
in Cina esiste un mix di diversi tipi di proprietà (comprese quelle completamente di
proprietà straniera come Tesla), i principali attori di questi settori negli Stati
Uniti sono interamente di proprietà privata.
In
tutti questi campi, la Cina sta avanzando o migliorando più velocemente degli
Stati Uniti per un motivo critico:
i
mercati sono semplicemente più competitivi in Cina.
La
proprietà semplicemente non ha alcun effetto sulla competitività delle imprese
e dell'industria.
Nel
settore delle autovetture elettriche, gli Stati Uniti hanno un grande attore,”
Tesla”, mentre la Cina ha BYD, Cherry, Great Wall, Nio, Xpeng, Li, Huawei, Xiaomi e
dozzine di altri, oltre a Tesla.
Per
quanto riguarda i telefoni cellulari, gli Stati Uniti hanno Apple con un solo
giocatore, mentre
la Cina ha Huawei, Xiaomi, Honor, Vivo, Oppo e anche Apple e Samsung.
Nell'e-commerce,
gli Stati Uniti hanno Amazon (con eBay al secondo posto con una frazione della
quota di mercato di Amazon) mentre la Cina ha Alibaba, JD, PDD, Douyin/TikTok Shopping e
anche Amazon ed eBay (prima di ritirarsi dopo aver perso la concorrenza).
Lo stesso vale per quasi tutti gli altri
settori critici.
Il
segreto del successo economico NON è la proprietà, ma piuttosto la presenza
della concorrenza (cioè del mercato).
La
concorrenza porta un'intensa pressione per innovare, migliorare la qualità e
ridurre i costi.
Porta
un'espansione della capacità e della scala mentre le aziende cercano di
competere e vincere.
Porta alla vera meritocrazia, cioè che vinca
il miglior giocatore.
D'altra
parte, la mancanza di concorrenza porta al monopolio e alla stagnazione poiché
gli operatori investono poco, perseguono barriere contro la concorrenza e
aumentano i margini/prezzi.
È
possibile fare un'analisi settore per settore per le aziende statunitensi e
scoprire il livello di concentrazione (quindi la mancanza di concorrenza) molto
facilmente.
Direi
che la Cina è un'economia molto più orientata al mercato rispetto agli Stati
Uniti nella maggior parte dei settori.
Questa
è la ragione alla base della competitività della Cina e della cosiddetta
"sovraccapacità".
I
tentativi degli Stati Uniti di minare la competitività della Cina non
porteranno da nessuna parte perché i cinesi non accettano le loro politiche
economiche "neoliberiste".
“Hua”
ha sostenuto che le gravi conseguenze di tale mancanza di concorrenza sul
mercato in America erano più evidenti nel settore militare.
Così, nonostante le nostre gigantesche spese
militari, siamo stati completamente incapaci di eguagliare l'economia molto più
piccola della Russia nella produzione delle munizioni spese nella guerra in
Ucraina:
Una
cosa interessante del problema degli Stati Uniti con il loro settore privato
monopolistico è la loro incapacità di mantenere la produzione di armi per
sostenere la guerra in Ucraina.
Il suo complesso militare industriale è
afflitto da sotto capacità, costi elevati e bassa efficienza, nonostante abbia
il più grande budget militare del mondo (con un margine enorme).
Il
consolidamento del complesso militare-industriale in 5 giganti ha portato ad
una mancanza di concorrenza e responsabilità nella maggior parte del sistema di
acquisizione della difesa.
Ha portato a una sotto capacità e a costi
estremamente elevati (ovviamente margini elevati).
Oggi,
mentre questi appaltatori privati della difesa vantano le entrate e la
capitalizzazione di mercato più alte a livello globale, gli Stati Uniti non
possono nemmeno produrre proprietà di base sufficienti come proiettili di
artiglieria da 155 piedi, per non parlare di missili, navi da guerra, caccia e
altre armi sofisticate su larga scala.
Se gli
Stati Uniti non riescono a superare la produzione contro la Russia, quali sono
le loro possibilità contro la Cina, la più grande potenza industriale del
mondo?
Il problema della "sovraccapacità"
della Cina è davvero un incubo per gli Stati Uniti.
Domanda
4: Guerra tra Stati Uniti e Cina.
Chi
prevarrebbe in una guerra tra Stati Uniti e Cina?
Ron
Unz —Ovviamente
dipende.
Se la
Cina inviasse una forza di spedizione per attaccare la costa occidentale degli
Stati Uniti o cercasse di occupare il Canada o il Messico, le nostre linee di
rifornimento molto corte e il nostro enorme numero di aerei terrestri
condannerebbero i cinesi a una sconfitta rapida e certa.
Tuttavia,
la Cina non è mai stata una potenza militarmente aggressiva ed è estremamente
improbabile che lanci un tale attacco.
Invece,
qualsiasi guerra combattuta tra Cina e America si verificherebbe quasi
certamente in condizioni esattamente opposte, svolgendosi nelle vicinanze dello
Stretto di Taiwan o del Mar Cinese Meridionale, luoghi molto vicini alla Cina
ma distanti migliaia di chilometri dagli Stati Uniti.
Per
questo motivo è probabile che l'esito sia molto diverso.
In
effetti, l'intera politica di approvvigionamento di armi e la strategia
militare della Cina si basano sull'obiettivo di incoraggiare o, se necessario,
sconfiggere le forze armate americane che combattono nelle sue immediate
vicinanze.
Personalmente
spero che un conflitto militare così disastroso possa essere evitato. Ma
nell'ultimo decennio, i media mainstream americani hanno regolarmente
sottolineato la probabilità di una guerra con la Cina nel prossimo futuro.
Un
esempio recente è stato un lungo articolo di fine ottobre del “New York Times “con
il titolo "L'esercito
degli Stati Uniti si prepara alla guerra con la Cina".
Pertanto,
un certo numero di post dettagliati di” Hua” si sono concentrati sulle
implicazioni militari dello sviluppo tecnologico della Cina e sui sistemi
d'arma che la Cina stava creando.
Considerava i recenti record di guerre di
aggressione americane come molto minacciose per il suo paese, e considerava
ragionevolmente probabile che si verificasse una guerra:
Una
guerra sta arrivando, se si passa un minuto ad ascoltare i politici, i generali
e i media statunitensi che sembrano volerla con tutto il cuore.
Per la
Cina, la Russia, l'Iran o qualsiasi altro paese che vuole rimanere sovrano, è
una scelta tra vivere in ginocchio o combattere con la spina dorsale rigida.
La scelta presa dagli stati vassalli degli Stati Uniti
in Europa, Asia, Australia e altrove non è né desiderabile né pratica.
Quindi, che lo vogliamo o no, le cose si
stanno riducendo a una lotta per la vita o la morte, molto probabilmente in
meno di un decennio.
Alla
luce di queste serie preoccupazioni, ho riassunto alcuni dei principali
progressi della Cina nella tecnologia militare in termini molto dettagliati e
precisi.
– Il
test cinese ha lanciato con successo il suo “ICBM DF31AG” il mese scorso,
rendendolo l'unico paese con una recente performance di test di successo nella
capacità di attacco nucleare a lungo raggio (12.000 chilometri).
La
Cina ha anche “DF41” nel suo arsenale, un missile balistico ipersonico da Mach
25 da 18.000 km che trasporta 6 volte più testate nucleari del “DF31”.
Questi, insieme al JL-3 lanciato da
sottomarini, fungono da forte deterrente al ricatto nucleare degli Stati Uniti.
– Il
caccia pesante stealth di quinta generazione cinese J20 ha aggiornato il suo
motore con WS15.
Ora supera l'F22 (per non parlare del più piccolo F35)
in velocità, manovrabilità e missile aria-aria più lungo oltre il raggio visivo
(PL17).
La sua furtività, avionica, radar, capacità
EW, velocità, portata e potenza di fuoco superano di gran lunga l'F35, una
caccia di medie dimensioni più economico che ora è la principale piattaforma di
combattimento aereo per gli Stati Uniti.
La Cina produce 100 “J20” all'anno e gli Stati
Uniti hanno smesso di produrre” F22” a causa del suo costo elevato.
C'è anche una versione biposto del J20 – il
J20S – che ha la capacità di sciamare di fedeli gregari senza equipaggio.
La Cina ha iniziato la produzione del proprio
caccia stealth di medie dimensioni J35 come figher di quinta generazione più
economico e ad alto volume.
La
Cina ha messo in campo diversi sistemi missilistici ipersonici come DF17, DF26,
DF100, YJ21, mentre gli Stati Uniti non ne hanno ancora messo in campo alcuno,
rimanendo indietro non solo rispetto alla Cina e alla Russia, ma anche all'Iran
in questa futura tecnologia militare critica.
La Russia ha scioccato l'Occidente con il suo
missile ipersonico “HGV Oreshnik” in Ucraina proprio l'altra settimana.
Mentre l'”Oreshnik” è ancora un'arma
sperimentale, i DF17 o DF26 cinesi sono sistemi maturi testati molte volte nel
corso degli anni e sono stati schierati nella “Rocket Force” per mezzo
decennio.
Secondo
il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, la Cina ha condotto due volte
più test di missili ipersonici nell'ultimo decennio rispetto a tutti gli altri
paesi messi insieme.
– Sul
fronte navale, la Marina degli Stati Uniti riconosce apertamente che la
capacità di costruzione navale della Cina è 230 volte superiore a quella degli
Stati Uniti.
La Marina degli Stati Uniti sta ora ricorrendo
all'esternalizzazione della costruzione e della manutenzione delle navi
militari in Corea e India, contro le stesse leggi degli Stati Uniti.
–La
Cina può produrre razzi convenzionali a guida di precisione allo stesso costo
unitario (4-5000 dollari) in cui gli Stati Uniti costruiscono stupide munizioni
di artiglieria come i proiettili da 155 mm.
Nel
2023, il capo degli appalti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha
avvertito che il bilancio della difesa cinese ha un vantaggio di 3 o 4 a 1
rispetto agli Stati Uniti nel rapporto qualità-prezzo.
Data la sua base industriale, la Cina non solo
può produrre in modo più economico, ma anche in volumi molto maggiori.
Come
possiamo vedere in Ucraina e in Medio Oriente, la quantità ha una qualità
propria quando si tratta di guerra moderna ad alta intensità.
In una
guerra calda, lo scambio dei costi e lo scambio delle quantità favoriranno
pesantemente la Cina.
–La
Cina è l'unico paese al mondo in grado di produrre in serie il “CL-20”, il più
distruttivo esplosivo non nucleare.
Immaginate
la testata esplosiva CL-20 su “DF17” in un attacco alla portaerei statunitense:
un colpo si traduce in 5000+ KIA e 14 miliardi
di dollari di capitale esclusi gli aerei a bordo.
La
tanto acclamata "madre di tutte le bombe" che gli Stati Uniti hanno
sganciato sugli sventurati afghani svanirà dopo l'impatto di un meteorite.
– Il
sistema di lancio multiplo di razzi PHL16 della Cina è una piattaforma di
attacco ad alta mobilità e alta precisione simile all'HIMARS, ma ha una gittata
di 500 km contro i 300 km dell'HIMARS con carichi utili più elevati e una
precisione più elevata (guidato dal sistema satellitare “Beidou”, che è di per
sé di gran lunga superiore al sistema GPS obsoleto su cui fa affidamento
l'esercito statunitense).
A differenza del sistema HIMARS, che è
considerato un'arma miracolosa dall'Occidente, la Cina ha schierato il sistema
PHL16 in più di 40 battaglioni dell'esercito in 4 province vicine a Taiwan.
Il “PHL16
“da solo può condurre attacchi di precisione a tappeto su qualsiasi punto di
Taiwan su TEL mobili su strada.
I
cinesi chiamano questa arma di attacco di saturazione a basso costo "buffet all-you-can-eat" in una campagna di
bombardamenti pre-atterraggio a Taiwan.
Pochi
giorni dopo, “Hua” ha pubblicato un lungo post intitolato "Confronto della
prontezza alla guerra tra Cina e Stati Uniti" e ho trovato la sua analisi
complessiva piuttosto convincente.
Ancora
una volta, iniziò sottolineando che una guerra sembrava molto probabile:
Non è
un'esagerazione affermare che un conflitto militare è un evento altamente
probabile tra Cina e Stati Uniti nel prossimo decennio.
Ci
sono punti critici nello Stretto di Taiwan, nel Mar Cinese Meridionale e nel
Mar Cinese Orientale.
La
retorica della burocrazia e dei media americani segnala chiaramente che gli
Stati Uniti intendono affrontare militarmente la Cina e fermare i suoi sviluppi
economici, commerciali e tecnologici.
Le sue
flotte di navi e aerei orbitano costantemente intorno alle coste cinesi.
Sta
mobilitando i suoi lacchè nella regione per combattere al suo fianco.
L'ostilità
reciproca è al punto di far scoppiare la guerra.
Questo
non sarà un tipo di sonnambulismo della prima guerra mondiale in una guerra.
Tutti
sanno che è in arrivo una resa dei conti.
Si è
poi concentrato sui fattori industriali che potrebbero dominare un conflitto e
sulla forte superiorità della Cina in questo senso:
• La guerra in Ucraina e i conflitti in
Medio Oriente hanno dimostrato che le guerre moderne tra belligeranti alla pari
saranno lunghe, sanguinose, costose e, soprattutto, fortemente dipendenti dalla
produzione e dalla logistica bellica.
• La
Cina ha un vantaggio di 3 a 1 rispetto agli Stati Uniti in termini di capacità
industriale complessiva e un vantaggio non quantificabile in termini di
capacità di picco.
La
quota della Cina nella produzione manifatturiera globale è del 35% contro il
12% degli Stati Uniti.
La Cina ha una capacità inattiva o fuori
produzione per quasi tutti i principali prodotti industriali, dall'acciaio
all'elettronica, dai veicoli alla costruzione navale ai droni.
• Tale
vantaggio in termini di capacità si applica all'industria della difesa.
• Gran
parte della capacità industriale cinese è di proprietà statale e può essere
facilmente mobilitata per la produzione di difesa. Tutte le principali aziende
di difesa sono di proprietà statale e producono per uno scopo, piuttosto che
per profitto.
• I
vantaggi della Cina in termini di costi, velocità e scala nella produzione
industriale non sono in discussione, mentre gli Stati Uniti soffrono di
problemi ben documentati di costi e tempi di produzione nel loro complesso
militare-industriale.
• Si
può tranquillamente dire che la Cina gode della stessa posizione di vantaggio
nella sua capacità di sostenere una lunga guerra di cui godevano gli Stati
Uniti nella seconda guerra mondiale.
La Cina ha una schiacciante superiorità
industriale che gli Stati Uniti non hanno mai sperimentato con nessun
avversario nella loro storia.
Ha inoltre
sottolineato che il conflitto si svolgerà vicino alla Cina ma molto lontano
dagli Stati Uniti:
• La
guerra sarà combattuta sulle coste della Cina o nei pressi dell'estero, forse
in Giappone e nelle Filippine.
Gran
parte dell'azione avverrà in un raggio che può essere coperto dai missili a
raggio intermedio cinesi e dai bombardieri e caccia terrestri.
• Il
territorio statunitense più vicino sarà Guam, a 4.800 chilometri di distanza.
Gli
Stati Uniti hanno basi militari in Giappone, Corea e Filippine.
Ma
questi paesi correranno il rischio di essere bombardati dalla Cina se
permetteranno che queste basi verranno utilizzate contro la Cina.
Non è
chiaro come sceglieranno, nonostante la retorica da falco espressa nel loro
giuramento di fedeltà agli Stati Uniti.
Si può
parlare duro ora, ma agire in modo molto diverso quando si affronta una certa
distruzione.
• In
sostanza, la guerra sarà una guerra tra una fortezza sbarcata e una forza aerea
e marittima di spedizione.
Per la
maggior parte della storia della guerra, le navi perdono contro la fortezza.
Ha
osservato che tutte le numerose guerre americane dalla seconda guerra mondiale
sono state combattute contro avversari tecnicamente inferiori contro i quali le
nostre forze armate possedevano un'enorme superiorità e potevano operare con
quasi totale impunità. Tuttavia:
•
Nessuna di queste ipotesi militari statunitensi si applica in una guerra con la
Cina e sarà una debolezza piuttosto che una risorsa.
La
memoria muscolare dell'esercito americano sarà mortale per se stessa nella
prossima guerra.
• Le
dottrine militari cinesi sono state affinate negli ultimi 70+ anni intorno alla
difesa territoriale e alla riunificazione di Taiwan. La missione esplicita del
PLA è quella di garantire il successo di una guerra nello Stretto di Taiwan e
nel Mar Cinese Meridionale.
• La
dottrina di guerra specifica per questi scenari è chiamata “Anti Access Area
Denial” (A2AD).
L'essenza è negare al nemico l'accesso al
teatro di guerra e infliggere perdite inaccettabili per qualsiasi intervento...
•
Questi beni non assomigliano a nulla contro cui l'esercito americano abbia
combattuto in precedenza.
La
Cina non porta in battaglia alcuna presunzione sul nemico e sulle sue capacità,
poiché l'esercito cinese è stato pacifico per oltre 40 anni.
Nonostante
la mancanza di esperienza, il lato positivo è che un tale esercito si adatterà
più rapidamente al cambiamento dell'ambiente bellico e adatterà le sue
strategie e tattiche in base alle circostanze.
Non ci sono cattive abitudini o supposizioni
da disimparare.
Sosteneva
anche che il sostegno nazionale della Cina a una guerra combattuta così vicino
alla propria patria sarebbe enormemente maggiore dell'impegno ideologico
dell'America per la sua continua avventura imperiale a più di seimila miglia di
distanza, in Asia orientale:
• Un
aspetto spesso trascurato della guerra è la volontà di combattere.
Si
riduce al motivo per cui i militari mettono a rischio la propria vita.
In una
situazione “peer to peer,” la parte che riesce a sopportare più dolore per più
tempo prevarrà.
• La
Cina sta lottando per la sua integrità territoriale e il suo orgoglio
nazionale. Ha la volontà collettiva della popolazione saldamente alle sue
spalle.
Gli
Stati Uniti stanno lottando per mantenere il loro dominio egemonico in
un'avventura imperialista.
La
soglia del dolore della sua società è molto più bassa.
Per
dirla senza mezzi termini, la Cina è molto più tollerante alle vittime di
quanto gli Stati Uniti saranno mai in una guerra alle porte della Cina.
• Il
calcolo del costo del fallimento è completamente diverso.
Per i
cinesi, perdere una guerra è una minaccia esistenziale.
Nessun governo può sperare di mantenere la
propria legittimità se si tira indietro da una guerra quando i barbari sono
alle porte.
Per
gli Stati Uniti, è solo una mossa sulla scacchiera nel "grande
gioco".
Perdere
una guerra a Taiwan o SCS è una battuta d'arresto, ma non rappresenta un
problema esistenziale.
• Il
defunto Primo Ministro di Singapore “Lee Kuan Yew” ha riassunto bene la posta
in gioco:
"La
Cina combatterà una seconda volta, una terza volta finché non vincerà quando si
tratta di Taiwan e non si arrenderà mai".
Gli
Stati Uniti possono dire lo stesso del loro impegno?
Infine,
ha sottolineato che il curriculum militare degli Stati Uniti nelle ultime tre
generazioni non è stato affatto impressionante:
Gli
Stati Uniti hanno un “track record” molto irregolare nelle guerre dopo la
seconda guerra mondiale, nonostante abbiano un budget militare che fa
impallidire il resto del mondo.
Ha
praticamente perso tutte le guerre, tranne la prima guerra del Golfo del 1991
contro l'Iraq.
È
interessante notare che la Cina è stato il primo paese che ha interrotto la
serie di successi militari degli Stati Uniti quando la Cina ha respinto gli
Stati Uniti dal fiume Yalu al 38.esimo Parallelo e ha combattuto gli Stati Uniti e i suoi
alleati fino a un punto morto nella penisola coreana nei primi anni '50 ...
• La
Cina lo ha fatto quando ha dovuto inviare un esercito contadino scarsamente
equipaggiato dopo 4 anni di sanguinosa guerra civile.
Il PIL
della Cina in quel periodo era inferiore al 5% di quello degli Stati Uniti, che
era all'apice del suo potere militare ed economico dopo la seconda guerra
mondiale.
Pertanto,
ho trovato molto difficile non essere d'accordo con la sua conclusione finale:
Se si
considera la capacità di guerra, la geografia, la volontà di combattere, le
dottrine militari e i precedenti dei due paesi l'uno contro l'altro, è facile
scommettere su chi prevarrà nella prossima guerra.
Domanda
5: Confronto tra le dimensioni delle due economie.
Il PIL
è un modo affidabile per confrontare le dimensioni dell'economia cinese con
quelle dell'America?
Ron
Unz — Il
Prodotto Interno Lordo (PIL) rappresenta il valore totale di tutti i beni e
servizi prodotti in un Paese ed è un utile strumento per confrontare le
dimensioni di due economie, ma deve essere trattato con cautela.
In
primo luogo, in genere è meglio concentrarsi sui PIL corretti per la parità di
potere d'acquisto (PPA).
Questi
si basano sui prezzi locali, piuttosto che fare affidamento sui tassi di cambio
nominali.
Ad
esempio, se Cina e America producessero ciascuna una tonnellata di acciaio di
qualità simile, il contributo ai loro PIL nominali potrebbe essere molto
diverso, mentre con l'adeguamento PPP l'impatto sarebbe simile.
L'uso
del PPP è talvolta chiamato usando "prezzi mondiali" o "prezzi
reali" con il PIL risultante aggiustato per il PPP chiamato "PIL
reale".
Un
altro approccio, un po' meno comune, è quello di concentrarsi sul "PIL
produttivo", vale a dire la quota del PIL che esclude il settore dei
servizi.
Ovviamente,
molti settori dei servizi sono assolutamente necessari in un'economia moderna e
sono legittimi e reali tanto quanto la produzione, l'agricoltura, l'edilizia o
l'estrazione mineraria.
Ma
sfortunatamente le statistiche economiche del settore dei servizi sono anche
molto più facilmente manipolabili, specialmente quelle che riguardano il
settore dei servizi non commerciabili.
Ecco
un esempio di ciò che intendo.
Supponiamo
che John e Bill creino ciascuno un'attività di “diversity coaching”, con John
che assume Bill come “diversity coach” per uno stipendio di 1 milione di
dollari all'anno e “Bill” che ricambia assumendo “John” come “diversity coach”
per lo stesso stipendio annuo.
A
parte i possibili pagamenti delle tasse, non è cambiato denaro netto e non è
stata creata alcuna ricchezza netta.
Ma la
dimensione del PIL del settore dei servizi sarà aumentata di 2 milioni di
dollari all'anno, suggerendo falsamente un grande aumento della prosperità
nazionale.
Oppure
considerate un esempio meno ridicolo.
I
genitori normalmente si prendono cura dei propri figli.
Ma
supponiamo che le famiglie invece scambino i loro figli con i vicini e assumano
questi ultimi a tale scopo.
Ciò
produrrebbe un enorme aumento apparente del PIL del settore dei servizi senza
che nessuno ne tragga alcun beneficio economico effettivo.
In , “Hua”
ha anche notato che un tipo correlato di attività economica fantasma chiamata
"imputazioni" è già inclusa nel PIL degli Stati Uniti, che è quindi
gonfiato di conseguenza:
1.
Imputazioni:
si
riferisce alla "produzione economica" che NON viene scambiata sul
mercato ma a cui viene assegnato un valore nel calcolo del PIL.
Un esempio è l'affitto figurativo di alloggi
di proprietà, che stima l'importo dell'affitto che dovrebbe pagare se la tua
casa ti fosse affittata.
Questo
valore è incluso nel PIL riportato negli Stati Uniti.
Un
altro esempio è il trattamento dell'assicurazione sanitaria fornita dal datore
di lavoro, che stima l'importo dell'assicurazione sanitaria che pagheresti tu
stesso se non fosse fornita dal datore di lavoro.
Anche
in questo caso, questa imputazione è inclusa nel calcolo del PIL negli Stati
Uniti.
A
partire dal 2023, tali imputazioni rappresentano 4 trilioni di dollari del PIL
degli Stati Uniti (circa il 14% del totale).
In
Cina, l'imputazione al PIL è ZERO perché la Cina non riconosce il concetto di
produzione economica imputata/implicita nella sua compilazione delle
statistiche.
Peccato
che alla tua casa non venga assegnato un "valore produttivo"
arbitrario una volta che la compri in Cina.
Inoltre,
Hua ha sottolineato che i governi occidentali a volte hanno ulteriormente
gonfiato il loro PIL includendo l'attività criminale nella loro economia dei
servizi:
Una
nota a margine, mi sono imbattuto anche in alcuni fatti meno sani mentre facevo
ricerche sull'argomento.
Faccio
riferimento a un rapporto del “Financial Times” solo per farmi una risata. Nel 2014, il Regno Unito ha iniziato
a includere la prostituzione e le droghe illegali nella sua rendicontazione del
PIL per un totale di 10 miliardi di sterline all'anno.
Ciò ha
aumentato il PIL del Regno Unito riportato del 5% nel tentativo di aiutare il
governo ad aumentare il suo tetto del debito.
Per
ricavare questo numero, l'ufficio di statistica ha dovuto fare alcune ipotesi:
"La ripartizione dell'ONS stima che ciascuna delle 60.879 prostitute
stimate nel Regno Unito abbia avuto circa 25 clienti a settimana nel 2009, a
una tariffa media di £ 67,16. Stima inoltre che il Regno Unito abbia avuto
38.000 consumatori di eroina, mentre le vendite della droga ammontavano a £ 754
milioni con un prezzo di strada di £ 37 al grammo".
Ma il
PIL ha lo scopo di fornire un mezzo per misurare la prosperità economica
nazionale, quindi includere crimini come la prostituzione, lo spaccio di droga,
il furto con scasso e la rapina a mano armata nell'economia del settore dei
servizi vanifica l'intero scopo di quella metrica e distorce la nostra
comprensione della situazione economica di un paese.
Il
vantaggio di concentrarsi sul PIL produttivo escludendo i servizi è stato
sottolineato da alcuni noti accademici.
“Jacques
Sapirè” Direttore degli studi presso l'”EHESS”, una delle principali
istituzioni accademiche francesi, e alla fine del 2022 ha pubblicato un breve
articolo in cui sostiene che la concentrazione sul PIL produttivo reale elimina
tutte queste potenziali distorsioni.
Pertanto,
ha suggerito che questo probabilmente produce una stima molto più realistica
della forza economica comparativa di diversi paesi, tra cui Cina e Stati Uniti.
Valutare
geo strategicamente.
(le
economie russa e cinese Jacques Sapir •Affari americani• 20 novembre 2022 •)
Sosteneva
che durante i periodi di aspri conflitti internazionali, i settori produttivi
del PIL – industria, miniere, agricoltura e costruzioni – costituiscono
probabilmente una misura di gran lunga migliore del potere economico relativo,
e la Russia era molto più forte in quella categoria.
Quindi,
sebbene il PIL nominale della Russia fosse solo la metà di quello della
Francia, la sua economia produttiva reale era più del doppio, rappresentando un
cambiamento di quasi cinque volte nel potere economico relativo.
Questo ha contribuito a spiegare perché la
Russia ha superato così facilmente le sanzioni occidentali che ci si aspettava
l'avrebbero paralizzata.
Allo
stesso modo, già nel 2019, l'economia produttiva reale della Cina era già tre
volte più grande di quella americana.
Queste
tendenze economiche favorevoli a Russia e Cina sono continuate negli ultimi due
anni e la vera economia produttiva della Russia ha ormai superato quella di
Giappone e Germania, diventando la quarta più grande al mondo.
Nel
frattempo, il vantaggio della Cina sulle nazioni occidentali è cresciuto
costantemente durante lo stesso periodo.
Ho
notato di recente che, sebbene il “New York Times” abbia pubblicato numerosi
articoli prolissi che descrivevano la presunta stagnazione economica della
Cina, un grafico effettivo da esso mostrato suggeriva qualcosa di estremamente
diverso:
ho
spiegato:
Ma le
automobili sono il più grande settore industriale del mondo, con la produzione
e le vendite che insieme totalizzano quasi 10 trilioni di dollari all'anno,
quasi il doppio di qualsiasi altro.
E il
mese successivo il “Times” pubblicò un grafico che mostrava la traiettoria
effettiva delle esportazioni di auto della Cina rispetto a quella di altri
paesi, e le prime avevano ora raggiunto un livello circa sei volte superiore a
quello degli Stati Uniti.
L'estrazione
del carbone è anche una delle industrie più grandi del mondo, e la produzione
cinese è più di cinque volte maggiore della nostra, mentre la produzione cinese
di acciaio è quasi tredici volte maggiore.
Il settore agricolo americano è uno dei nostri
principali punti di forza nazionali, ma gli agricoltori cinesi coltivano tre
volte più grano di noi.
Secondo
le stime del Pentagono, l'attuale capacità di costruzione navale della Cina è
sbalorditivamente 232 volte maggiore della nostra.
Ovviamente
l'America domina ancora alcuni altri importanti settori della produzione, con
la nostra innovativa tecnologia di fratturazione idraulica che ci consente di
produrre diverse volte più petrolio e gas naturale della Cina.
Ma se
consultiamo le statistiche economiche aggregate fornite dal “CIA World Fact book
“o da altre organizzazioni internazionali, scopriamo che la dimensione totale
della vera economia produttiva della Cina, forse la misura più affidabile del
potere economico globale, è già più di tre volte più grande di quella degli
Stati Uniti e sta anche crescendo molto più rapidamente.
In
effetti, secondo questa importante metrica economica, la Cina ora supera
facilmente il totale combinato dell'intero blocco guidato dagli americani, gli
Stati Uniti, il resto dell'Anglosfera, l'Unione Europea e il Giappone, un
risultato sorprendente e qualcosa di molto diverso da ciò che la maggior parte
dei lettori occasionali del “Times” potrebbe supporre.
Pertanto,
qualche mese fa ho prodotto una tabella che elenca le dimensioni delle due
dozzine di economie più grandi del mondo, comprese le loro cifre nominali,
reali e produttive reali.
Tutti
questi dati sono tratti dal “CIA World Fact book,” che fornisce opportunamente
stime del PIL reale aggiustato per il PPP del 2023 per i paesi del mondo,
nonché le cifre più recenti per i PIL nominali, la composizione del settore
economico e le popolazioni nazionali.
Poiché
alcune di queste stime provengono da anni leggermente diversi, ho arrotondato i
valori per sottolineare che queste statistiche sono semplicemente
approssimazioni.
Se ci
concentriamo sull'interessante metrica del reddito produttivo reale pro capite,
vediamo che, sebbene la popolazione del blocco occidentale – Stati Uniti, UE e
Giappone – sia ancora comodamente davanti alla Cina, la differenza è molto più
piccola di quanto la maggior parte degli occidentali potrebbe supporre.
Ciò
può fornire un'indicazione del fatto che l'effettivo tenore di vita dei
cittadini comuni in questi diversi paesi non è molto diverso e potrebbe
convergere rapidamente.
Nel frattempo, anche se i media occidentali
spesso accostano la Cina all'India, la cifra per quest'ultimo paese è solo
circa un terzo.
(Pravda
americana: una Cina in ascesa affronta l'Occidente
Ron
Unz • Ron Unz · • 19 agosto 2024 )
Domanda
6: Il vantaggio tecnologico.
Gli
Stati Uniti hanno ancora un vantaggio tecnologico rispetto alla Cina?
Ron
Unz —Negli
ultimi due anni i leader americani hanno indicato il nostro enorme vantaggio
nei sistemi di intelligenza artificiale rivoluzionari come prova della nostra
supremazia tecnologica. Questo boom dell'intelligenza artificiale ha prodotto un
aumento di molti trilioni di dollari nel valore di mercato azionario delle
aziende coinvolte in questo settore, con il produttore di chip di intelligenza
artificiale” Nvidia” della Silicon Valley che è diventato l'azienda più
preziosa al mondo, raggiungendo una capitalizzazione che ha superato i 3,6
trilioni di dollari.
L'amministrazione
Biden ha cercato di proteggere l'apparente vantaggio degli Stati Uniti
attraverso misure di dubbia legalità internazionale, violando i nostri accordi
di libero scambio vietando la vendita di chip di intelligenza artificiale
all'avanguardia alla Cina e, allo stesso tempo, costringendo i nostri alleati a
impedire alla Cina di acquistare le loro apparecchiature di produzione di chip
di alto livello.
Centinaia
di miliardi di dollari di capitale di investimento sono confluiti in startup di
intelligenza artificiale come “OpenAI” o nei progetti di intelligenza
artificiale di importanti aziende tecnologiche come” Alphabet”, “Meta” e”
Microsoft”.
È
iniziato un boom edilizio senza precedenti per nuovi data center, nonché una
corsa alle fonti di energia necessarie per alimentarli.
Sebbene
tutti questi progetti di intelligenza artificiale stessero ancora perdendo
denaro, spesso per un totale di molti miliardi di dollari all'anno, erano
considerati la prova che l'America avrebbe dominato le tecnologie più
importanti del futuro.
La
situazione è continuata anche sotto l'amministrazione Trump entrante, che il 21
gennaio ha tenuto una conferenza stampa con “OpenAI” e i suoi principali
alleati, vantando i loro piani di investire la gigantesca cifra di 500 miliardi
di dollari in un nuovo progetto di intelligenza artificiale, dal nome
altisonante “Stargate”.
Ma
quasi contemporaneamente a quelle parole audaci, quella bolla di propaganda
dell'IA è scoppiata all'improvviso.
Una
piccola e totalmente sconosciuta azienda cinese di IA chiamata Deep Seek ha
rilasciato un nuovo sistema di IA che era molto paragonabile ai migliori
modelli di IA americani, ma costruito a una frazione minuscola del loro costo.
Una
volta confermata l'efficacia di Deep Seek, è diventata l'app numero 1 scaricata
sull'”Apple Store” e ha anche ispirato giorni di storie in prima pagina in
tutto il mondo.
Così,
mentre Trump si vantava dei suoi piani per un investimento di mezzo trilione di
dollari nell'intelligenza artificiale, una piccola azienda cinese aveva
consegnato un eccellente sistema di intelligenza artificiale che era costato
solo 5,6 milioni di dollari, una cifra inferiore del 99,999%, con quel sistema
creato utilizzando solo chip di intelligenza artificiale di secondo livello e
molto meno di quelli.
In effetti, alcune persone hanno sottolineato
che l'intero costo di sviluppo dell'intelligenza artificiale Deep Seek era
molto inferiore allo stipendio annuale di molti singoli esperti americani di
intelligenza artificiale.
Le
implicazioni finanziarie erano ovvie e nel giro di un giorno o giù di lì un
trilione di dollari del valore di mercato azionario delle società americane
legate all'intelligenza artificiale era evaporato.
Inoltre,
Deep Seek ha rilasciato il suo prodotto di intelligenza artificiale come “sistema
open source”, consentendo a chiunque nel mondo di esaminare e incorporare quel
codice nei propri progetti di intelligenza artificiale.
Decine di aziende lo hanno già fatto, mettendo
in discussione i sistemi interamente proprietari dei leader americani
dell'intelligenza artificiale.
Un
paio di articoli della scorsa settimana hanno fatto un ottimo lavoro nel
descrivere questo terremoto tecnologico globale:
La
bomba cinese di Deep Seek scuote l'intelligenza artificiale da 500 miliardi di
dollari di Trump:
(Mike
Whitney •The Unz Review• 22 gennaio 2025)
L'intelligenza
artificiale cinese Deep Seek sposta la capitale della tecnologia da Palo Alto a
Hangzhou.
(Mike
Whitney •The Unz Review• 24 gennaio 2025) •
Questo improvviso e sorprendente nuovo sviluppo ha
certamente rafforzato le conclusioni a cui “Hua” era unita in una serie di suoi
post che avevo ampiamente citato ed estratto nella mia lunga analisi della
competizione Cina/America.
Proprio
come “Hua” credeva che la Cina stesse superando l'America economicamente,
riteneva che le tendenze favorissero anche la Cina nella competizione
tecnologica tra i due paesi e ho discusso questi problemi in un post di
dicembre.
Ha
analizzato i risultati di ASPI, un think tank con sede in Australia
generalmente piuttosto ostile alla Cina, che aveva recentemente pubblicato il
suo “2024 Critical Technology Tracker,” un'analisi comparativa annuale che
copre 64 diverse tecnologie in 8 meta categorie, con queste ultime tra cui:
Tecnologie
avanzate dell'informazione e della comunicazione.
Materiali
avanzati e produzione
Tecnologia
AI
Biotecnologie,
Tecnologie Genetiche e Vaccini
Difesa,
Spazio, Robotica e Trasporti
Energia
e Ambiente
Tecnologie
quantistiche
Rilevamento,
cronometraggio e navigazione
Poiché
questo rapporto” ASPI” ha tracciato queste stesse categorie di dati fino al
2003, ha permesso di mostrare le tendenze nel tempo, e negli ultimi vent'anni
queste si sono spostate drasticamente a favore della Cina.
La
Cina è attualmente leader in 57 delle 64 tecnologie nel periodo di 5 anni tra
il 2019 e il 2023.
Gli Stati Uniti sono leader in 7.
Negli
ultimi due decenni si è verificato uno straordinario spostamento della
leadership della ricerca dagli Stati Uniti alla Cina.
La
Cina ha guidato 52 delle 64 tecnologie nel periodo di 5 anni tra il 2018 e il
2022 nel rapporto 2023;
Un
anno dopo ha assunto la guida di altre 5 tecnologie.
Gli
Stati Uniti hanno guidato 60 delle 64 tecnologie tra il 2003 e il 2007.
La
Cina è stata in testa solo in 3 delle 64 tecnologie tra il 2003 e il 2007.
La
competizione per la leadership per queste tecnologie critiche è
fondamentalmente tra Cina e Stati Uniti.
L'Europa
e il resto dell'Asia (Corea, Giappone, India, Singapore) giocano un ruolo
secondario.
Nella
maggior parte dei campi, il vantaggio che la Cina e gli Stati Uniti hanno sul
resto del mondo è enorme.
Il
rapporto si è concentrato anche sui potenziali monopoli nelle principali
tecnologie:
L'ASPI
cerca anche di misurare il rischio che i paesi detengano un monopolio nella
ricerca...
La
Cina è il paese leader in tutte le tecnologie classificate come "ad alto
rischio", il che significa che la Cina è l'unico paese al mondo con un
"monopolio" nella ricerca ad alto impatto di qualsiasi tecnologia;
gli
Stati Uniti possono avere un primato in alcune tecnologie ma non rappresentano
un rischio di monopolio.
24
delle 64 tecnologie sono ad alto rischio di monopolio cinese, il che significa
che scienziati e istituzioni cinesi stanno svolgendo una quota schiacciante
(oltre il 75%) della ricerca ad alto impatto in questi campi.
Tra
questi settori ad alto rischio di monopolio rientrano molti settori con
applicazioni di difesa, come radar, motori aeronautici avanzati, droni/robot
collaborativi/a sciame e posizionamento e navigazione satellitare.
L'ASPI
identifica anche le istituzioni che stanno guidando tale lavoro di ricerca in
ogni paese. Ecco il risultato:
L'Accademia
cinese delle scienze (CAS) è di gran lunga l'istituzione più grande e
performante al mondo nella ricerca ad alto impatto, con una leadership globale
in 31 delle 64 tecnologie.
Altri
importanti istituti di ricerca cinesi includono l'Università di Pechino,
l'Università di Tsinghua, l'Istituto di tecnologia di Harbin, il Politecnico di
Hong Kong, Beihang, la Northwestern Polytechnical University, l'Università
nazionale di tecnologia della difesa, l'Università di Zhejiang, ecc.
Negli
Stati Uniti, le aziende tecnologiche, tra cui Google, IBM, Meta e Microsoft,
hanno posizioni forti nelle tecnologie AI, quantistiche e informatiche.
Altri performer forti includono NASA, MIT,
GeorgiaTech, Carnegie Mellon, Standford University, ecc.
Il suo
post si è concluso osservando che questi vantaggi tecnologici hanno avuto
conseguenze commerciali e militari dirette:
La
Cina è ora leader mondiale in molte delle più importanti tecnologie del futuro.
Il
successo delle sue società commerciali nei settori delle telecomunicazioni
(Huawei, Zongxin), dei veicoli elettrici (BYD, Geely, Great Wall, ecc.), delle
batterie (CATL, BYD) e del fotovoltaico (Tongwei Solar, JA, Aiko, ecc.) si basa
direttamente su racconto abilità di ricerca e sviluppo.
Allo
stesso modo, la modernizzazione dell'esercito cinese si basa sul massiccio
sviluppo tecnologico della comunità scientifica del paese e della sua base
industriale.
Con il
suo vantaggio nella ricerca scientifica e tecnologica, la Cina è in grado di
superare gli Stati Uniti sia in ambito economico che militare nei prossimi
anni.
Nel
mio articolo di novembre sui fattori sottostanti all'ascesa della Cina, avevo
duramente criticato” Daron Acemoglu” e “James A. Robinson”, vincitori del
premio Nobel per l'economia nel 2024, per le loro affermazioni passate secondo
cui la Cina non aveva alcuna speranza di diventare un importante innovatore tecnologico
e sarebbe stata relegata in modo permanente a una mera copia dei prodotti
occidentali.
Sebbene avessi brevemente notato un paio di
tecnologie cruciali in cui la Cina ora guidava il mondo, non avevo idea che il
suo primato fosse diventato così diffuso in così tante categorie importanti e
avrei sicuramente citato questa valutazione molto completa se l'avessi avuta a
disposizione in quel momento.
Cina
contro America.
La
competizione tecnologica tra Cina e America.
(Ron
Unz · La recensione di Unz • 13 gennaio 2025 ).
Domanda
7: La Cina è un paese comunista?
In
Occidente, la gente di solito denigra la Cina definendola un paese
"comunista", ma è una descrizione accurata?
Nel
suo articolo, lei allude all'influenza confuciana sulla società cinese che
enfatizza la virtù personale e il carattere morale, mirati a "creare una
società armoniosa".
Il confucianesimo, che permea l'intera
cultura, non è forse più responsabile dell'ascesa meteorica della Cina rispetto
al comunismo?
Ron
Unz — La
Cina odierna è ancora governata da un'organizzazione politica che si definisce
"Partito Comunista", con il suo governo che rende omaggio a
quell'ideologia e alle sue figure storiche del passato come Marx, Engels e Mao.
Ma la realtà effettiva del sistema economico e
sociale cinese si è evoluta in una direzione molto diversa, e la Cina odierna
non ha quasi nessuna somiglianza con il classico sistema comunista dell'Unione
Sovietica o di stati simili.
La
libera impresa di tipo molto dinamico è quasi universale in Cina dall'alto al
basso, spaziando dagli onnipresenti mercati locali dei villaggi fino alle
gigantesche società private multimiliardarie quotate sui diversi mercati
azionari, tra cui alcuni dei più grandi conglomerati di sviluppo immobiliare
del mondo.
Sebbene vi sia un controllo governativo
centrale sulle attività commerciali, per certi aspetti tale controllo è meno
pesante o invasivo di quello che si trova negli Stati Uniti o in altri paesi
occidentali che nessuno chiamerebbe mai "comunisti".
E a parte gli Stati Uniti, la Cina ha il più
grande numero di miliardari al mondo.
Ovviamente,
un "paese comunista" basato su una diffusa libera impresa e sui
mercati azionari che contiene un numero enorme di miliardari non è certo un
"paese comunista" nel senso usuale del termine.
Così,
l'attuale governo cinese non riesce a inserirsi nel semplice quadro ideologico
della vecchia Guerra Fredda, e l'anno scorso mi è capitato di leggere un libro
interessante che analizza il sistema politico cinese.
L'autore
di “The China Model” era “Daniel A. Bell”, un accademico americano che deteneva
una cattedra finanziata dall'Occidente presso la prestigiosa “Tsinghua
University di Pechino”, e il suo sottotitolo "Political Meritocracy and
the Limits of Democracy" spiegava le questioni da lui trattate.
Il suo libro era originariamente apparso nel
2015 con l'edizione tascabile pubblicata l'anno successivo.
Sebbene
all'epoca i nostri paesi fossero ancora in termini relativamente amichevoli, le
élite politiche di Washington stavano già iniziando a vedere il crescente
potere economico della Cina come una minaccia incombente all'orizzonte.
Ciò è
stato indicato dalla prefazione dell'autore all'edizione tascabile del 2016, in
cui esprimeva la sua sorpresa per il fatto che la sua discussione molto
contenuta del sistema politico cinese avesse attirato un'ondata di attenzione
così inaspettata, in gran parte ostile e piena di affermazioni secondo cui
avrebbe imbiancato un regime dittatoriale.
Nonostante
queste reazioni rabbiose, i punti principali di Bell mi sono sembrati piuttosto
innocui e persino piuttosto ovvi.
Ha sostenuto che negli ultimi decenni il
sistema politico cinese, incluso certamente il Partito Comunista al potere, è
gradualmente tornato alle vecchie tradizioni confuciane di quel paese, con una
forte enfasi sulla meritocrazia come fattore principale per l'avanzamento,
incluso l'importante ruolo dell'istruzione e degli esami.
Sebbene le reti clientelari abbiano certamente
giocato un ruolo, specialmente ai vertici, i funzionari in genere sono saliti
solo se hanno ottenuto buoni risultati ai livelli inferiori del governo, con
risultati solitamente giudicati dalla crescita economica.
Di
conseguenza, “Bell” ha sostenuto che i leader di vertice in Cina erano
insolitamente competenti rispetto alle loro controparti altrove nel mondo, in
particolare quelli nei paesi gestiti democraticamente.
Ha
riassunto il sistema post-Mao in Cina come tendente verso "Democrazia al basso,
sperimentazione al centro e meritocrazia al vertice", un riassunto semplice della
sua tesi generale.
La
Cina è certamente uno stato monopartitico governato dal PCC, il Partito
Comunista Cinese, ma come ha suggerito di recente un commentatore, una
descrizione migliore di quelle stesse iniziali potrebbe essere "Partito della Civiltà
Cinese" o addirittura "Partito Confuciano Cinese".
In uno
dei suoi primi commenti sul nostro sito web, “Hua” aveva suggerito qualcosa di
molto simile, sottolineando il ruolo dei tratti positivi inculcati dal pensiero
confuciano che tradizionalmente aveva svolto un ruolo così centrale nella
cultura cinese:
...
Una cosa fondamentale da sapere sulla Cina è l'importanza che il paese e la sua
popolazione attribuiscono al concetto di meritocrazia e virtù nel comportamento
personale, nella vita economica e nella governance.
Questo
è l'ideale a cui aspirare, come insegnato da Confucio fin dal 500 a.C. Proprio
come la Bibbia, i pensieri di Confucio sono una guida per la nazione cinese
negli ultimi 2500 anni.
A
differenza della Bibbia, è ancora una parte obbligatoria del curriculum per
ogni bambino in età scolare (tranne durante i tempi turbolenti della
Rivoluzione Culturale).
La
rinascita dell'insegnamento di Confucio è una parte importante del successo del
paese.
Un
altro modo abbastanza accurato, anche se forse più controverso, di descrivere
l'attuale sistema di governo cinese è che equivale al nazionalsocialismo, ma senza le
connotazioni estremamente negative implicite in questo termine nell'Occidente
di oggi.
Questo approccio ideologico è diventato molto più forte da quando il presidente
“Xi Jinping” è salito al potere nel 2013.
Ad
esempio, come ha spiegato “Hua”:
“Xi”
ha annunciato una spinta a livello nazionale per la prosperità comune e
l'iniziativa per la riduzione della povertà.
3
milioni di funzionari di base sono stati inviati nelle aree rurali per vivere e
lavorare in loco per la "riduzione mirata della povertà" nelle
campagne da 1 a 3 anni.
Sono
stati investiti 1 trilione di RMB (150 miliardi di dollari).
Di
conseguenza, oltre 100 milioni di persone sono uscite dalla povertà estrema.
Nel
frattempo, il governo ha imposto la riduzione degli stipendi in varie
burocrazie e in particolare nel settore dei servizi finanziari.
La
Cina è probabilmente l'unico paese al mondo in cui i banchieri vengono pagati
meno oggi rispetto a 5 anni fa.
Un vantaggio collaterale è quello di ridurre
l'attrattiva dell'industria finanziaria rispetto ad altri settori produttivi
dell'economia.
Dopotutto,
gli ingegneri veri e propri sono molto più importanti per la società e
l'economia degli ingegneri "finanziari".
I
principali analisti occidentali hanno descritto le politiche del presidente Xi
in termini molto simili, anche se spesso con implicazioni fortemente negative.
Ad esempio, l'ex primo ministro australiano “Kevin
Rudd “parla fluentemente il mandarino e, in qualità di diplomatico di primo
piano, ha seguito da vicino la Cina per decenni, incontrando per la prima volta
“Xi” più di 35 anni fa, quando entrambi erano figure molto giovani e da allora
lo hanno incontrato e parlato privatamente in numerose occasioni.
Qualche
anno fa ha conseguito un dottorato di ricerca all'Università di Oxford con una
tesi sulle politiche e la visione del mondo del presidente” Xi”;
di recente ha pubblicato un libro molto lungo
intitolato “On Xi Jinping” , che comprende gran parte di quel materiale.
In
quell'opera, “Rudd” sosteneva che “Xi” ha spostato la Cina verso quello che
l'autore chiama "nazionalismo marxista", tra cui "portare la
politica cinese alla sinistra leninista, l'economia cinese alla sinistra
marxista e la politica estera cinese alla destra nazionalista".
Anche
se questo è probabilmente un po' esagerato e le implicazioni di tali frasi sono
troppo negative nel contesto occidentale, “Rudd “descrive gli stessi fatti
sembra di base di quelli che “Hua” presenta in un senso molto più positivo.
Come
ho accennato in precedenza, l'enorme e totalmente inaspettato successo
improvviso del sistema di intelligenza artificiale cinese Deep Seek ha dominato
enormemente i titoli dei giornali occidentali nelle ultime due settimane, e
alcuni dei retroscena di questo trionfo tecnologico sono piuttosto intriganti.
Ad
esempio, Deep Seek è in realtà un progetto di “High-Flyer” , un hedge fund
cinese di grande successo fondato nel 2016 che gestisce circa 8 miliardi di
dollari di asset utilizzando sistemi di intelligenza artificiale.
Ma
negli ultimi anni, il governo cinese del presidente Xi ha esercitato pressioni
politiche contro le aziende focalizzate sull'ingegneria finanziaria, e questo
ha portato il CEO”Liang Wenfeng” a spostare parte dei suoi sforzi dall'uso di
sistemi di intelligenza artificiale per il trading allo sviluppo di sistemi di
intelligenza artificiale più avanzati in generale, con Deep Seek come risultato.
Come il “New York Times”:
“High-Flyer”
ha prosperato capitalizzando su un mercato dominato dagli investitori al
dettaglio cinesi, noti per entrare e uscire impulsivamente dalle azioni.
Nel
2021, “High-Flyer” si è trovata sotto pressione a causa delle misure repressive
normative in Cina sul trading speculativo, che le autorità di Pechino
ritenevano fossero in contrasto con i loro tentativi di mantenere calmi i
mercati.
Quindi
“High-Flyer” ha colto una nuova opportunità che, a suo dire, si allineava
meglio con le priorità del governo cinese: l'intelligenza artificiale avanzata.
"Vogliamo
fare cose di maggior valore e cose che vadano oltre il settore degli
investimenti, ma è stato interpretato erroneamente come speculazione sulle
azioni AI", ha detto ai media statali cinesi nel 2023 l'amministratore
delegato di High-Flyer, “Lu Zhengzhe”.
"Abbiamo
creato un nuovo team indipendente dagli investimenti, che equivale a una
seconda start-up".
Era
nato Deep Seek.
Come
molte altre start-up cinesi,” Deep Seek” si è presentata in un mercato
consolidato con un approccio commerciale diverso.
Così,
secondo i media occidentali, l'enorme successo globale di “Deep Seek” sembra
direttamente attribuibile alle recenti politiche governative enfatizzate dal
presidente “Xi”.
Trent'anni
di bugie in Medio Oriente
continuano a tornare a perseguitarci.
Unz.com - Jonathan Cook – (31 gennaio 2025)
– ci dice:
La
Casa Bianca, dominio pubblico, tramite” Wikimedia Commons”.
Bill
Clinton, Yitzhak Rabin, Yasser Arafat alla Casa Bianca 1993-09-13.
La
storia: ci credevate 30 anni fa quando vi
dissero che gli accordi di Oslo avrebbero portato la pace in Medio Oriente?
Che
Israele si ritiri finalmente dai territori palestinesi che ha occupato
illegalmente da decenni, ponga fine alla sua brutale repressione del popolo
palestinese e permetta la creazione di uno Stato palestinese?
Che la
piaga più lunga per il mondo arabo e quello musulmano sarebbe finalmente
finita?
La
realtà: infatti, durante il periodo di Oslo,
Israele ha rubato più terra palestinese e ha ampliato la costruzione di
insediamenti ebraici illegali al ritmo più veloce di sempre.
Israele è diventato ancora più repressivo,
costruendo muri di prigione intorno a Gaza e alla Cisgiordania, mentre continua
ad occuparle in modo aggressivo.
“Ehud Barak”, l'allora primo ministro
israeliano, " fece saltare in aria " – secondo le parole di uno dei
suoi principali consiglieri – i negoziati sostenuti dagli Stati Uniti a Camp
David nel 2000.
Settimane
dopo, con i territori palestinesi occupati in subbuglio, il leader
dell'opposizione “Ariel Sharon”, sostenuto da 1.000 soldati israeliani armati,
ha invaso la “moschea di al-Aqsa” di Gerusalemme occupata, uno dei luoghi più
sacri per i musulmani nel mondo.
E'
stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, innescando una rivolta dei
palestinesi che Israele avrebbe schiacciato con una forza militare devastante,
facendo pendere così la bilancia del sostegno popolare dalla leadership laica
di Fatah al gruppo di resistenza islamica “Hamas”.
Più
lontano, il trattamento sempre più abusivo di Israele nei confronti dei
palestinesi e la sua graduale presa di potere di “al-Aqsa” – sostenuta
dall'Occidente – sono serviti solo a radicalizzare ulteriormente il “gruppo
jihadista al-Qaeda”, fornendo la motivazione pubblica per l'uomo.
Attacco
alle Torri Gemelle di New York nel 2001.
La
storia: Ci avete creduto nel 2001, dopo
l'attacco dell'11 settembre, quando vi dissero che l'unico modo per fermare i
talebani che ospitavano al-Qaeda in Afghanistan sarebbe stato che gli Stati
Uniti e il Regno Unito li invadessero e li "facessero uscire" dalle
loro caverne?
E che nel frattempo l'Occidente salverebbe le
ragazze e le donne dell'Afghanistan dall'oppressione?
La
realtà: non appena sono cadute le prime bombe
statunitensi, i talebani si sono dichiarati pronti a cedere il potere al
fantoccio degli Stati Uniti “Hamid Karzai”, a rimanere fuori dalla politica
afghana e a consegnare “Osama bin Laden”, il “leader di al-Qaeda”, a un paese
terzo concordato.
Gli
Stati Uniti hanno invaso comunque, occupando l'Afghanistan per 20 anni,
uccidendo almeno 240.000 afghani, la maggior parte dei quali civili, e
spendendo circa 2 trilioni di dollari per sostenere la loro detestata
occupazione.
I talebani sono diventati più forti che mai e
nel 2021 hanno costretto l'esercito americano a dimettersi.
La
storia: Ci credevate nel 2003 quando vi
dissero che c'erano armi di distruzione di massa in Iraq che potevano
distruggere l'Europa in pochi minuti? Che il leader iracheno, Saddam Hussein,
era il nuovo Hitler e che si era alleato con al-Qaeda per distruggere le Torri
Gemelle?
E che per queste ragioni gli Stati Uniti e il
Regno Unito non avevano altra scelta che invadere preventivamente l'Iraq, anche
se le Nazioni Unite si fossero rifiutate di autorizzare l'attacco.
La
realtà: per anni, l'Iraq è stato sottoposto a
severe sanzioni in seguito alla decisione temeraria di Saddam Hussein di
invadere il Kuwait e di sconvolgere l'ordine regionale nel Golfo progettato per
mantenere il flusso di petrolio verso l'Occidente.
Gli
Stati Uniti hanno risposto con la loro dimostrazione di forza militare,
decimando l'esercito iracheno.
La
politica degli anni '90 era stata di contenimento, compreso un regime di
sanzioni che si stima abbia ucciso almeno mezzo milione di bambini iracheni –
un prezzo che l'allora segretario di Stato americano “Madeline Albright” disse
notoriamente "ne valeva la pena".
“Saddam
Hussein” dovette anche sottoporsi a un programma di ispezioni continue degli
armamenti da parte di esperti dell'ONU.
Gli
ispettori erano giunti alla conclusione con un alto grado di certezza che non
c'erano armi di distruzione di massa utilizzabili in Iraq.
La
notizia che Saddam Hussein avrebbe potuto sparare sull'Europa, colpendola in 30
minuti, era una bufala, alla fine è emersa, architettata dai servizi segreti
britannici.
E l'affermazione che Saddam aveva legami con al-Qaeda
non solo mancava di prove, ma era palesemente priva di senso.
Il regime altamente laico, anche se brutale,
di Saddam era profondamente contrario e temeva il fanatismo religioso di
al-Qaeda.
L'invasione
e l'occupazione tra Stati Uniti e Regno Unito, e la feroce guerra civile
settaria che ha scatenato tra musulmani sunniti e sciiti, ucciderebbero –
secondo le migliori stime – più di 1 milione di iracheni e ne caccerebbero
altri 4 milioni.
L'Iraq
è diventato un terreno di reclutamento per l'estremismo islamico e ha portato
alla formazione di un nuovo, molto più nichilista, concorrente sunnita di
al-Qaeda chiamato “Stato Islamico”.
Ha
anche rafforzato il potere della maggioranza sciita in Iraq, che ha preso il
potere dai sunniti e ha stretto un'alleanza più stretta con l'Iran.
Ci
credevate nel 2011 quando vi dissero che l'Occidente sosteneva la primavera
araba per portare la democrazia in Medio Oriente, e che l'Egitto – il più
grande stato arabo – era all'avanguardia del cambiamento per rimuovere il suo
presidente autoritario “Hosni Mubarak”?
La
realtà: Mubarak è stato sostenuto
dall'Occidente come tiranno dell'Egitto per tre decenni, e ha ricevuto miliardi
di "aiuti esteri" ogni anno da Washington – di fatto una tangente per
abbandonare i palestinesi e mantenere la pace con Israele secondo i termini
dell'accordo di Camp David del 1979.
Ma gli Stati Uniti hanno voltato le spalle a Mubarak
con riluttanza dopo aver valutato che non poteva resistere alle crescenti
proteste che spazzavano il paese dalle forze rivoluzionarie scatenate dalla
primavera araba – un mix di liberali laici e gruppi islamici guidati dai
Fratelli Musulmani.
Con
l'esercito che si è ritirato, i manifestanti sono usciti vittoriosi.
La
Fratellanza ha vinto le elezioni per guidare il nuovo governo democratico.
Dietro
le quinte, tuttavia, il Pentagono stava stringendo i legami con i resti del
vecchio regime di Mubarak e con un nuovo aspirante alla corona, il generale Abdel Fattah el-Sisi.
Rassicurato
che non c'era pericolo di rappresaglie da parte degli Stati Uniti, al-Sisi ha
finalmente lanciato un colpo di stato per riportare l'Egitto alla dittatura
militare nel 2013.
Israele ha fatto pressioni per assicurare che
la dittatura militare di al-Sisi continuasse a ricevere i suoi miliardi di
aiuti annuali dagli Stati Uniti.
Al
potere, al-Sisi ha istituito gli stessi poteri repressivi di Mubarak, ha
schiacciato spietatamente la Fratellanza e si è unito a Israele nel soffocare
Gaza con un blocco per isolare Hamas, la versione palestinese della
Fratellanza.
Così facendo, ha dato un ulteriore colpo al
braccio all'estremismo islamico, con lo Stato islamico che ritiene una presenza
nel Sinai.
Nel
frattempo, gli Stati Uniti hanno ulteriormente confermato che il loro impegno
nei confronti della primavera araba e dei movimenti democratici in Medio
Oriente era inesistente.
La
storia: Ci avete creduto quando, sempre nel
2011, vi hanno detto che il dittatore libico Muammar Gheddafi rappresentava una
terribile minaccia per la sua stessa popolazione e aveva persino dato ai suoi
soldati il Viagra per commettere stupri di massa?
Che l'unico modo per proteggere le comunità
libici era che la NATO, guidata da Stati Uniti, Regno Unito e Francia,
bombardava il paese e aiutava direttamente i gruppi di opposizione a rovesciare
Gheddafi?
La
realtà: Le
accuse contro Gheddafi, come contro Saddam Hussein, mancavano di qualsiasi
prova, come si è conclusa un'indagine parlamentare britannica cinque anni dopo,
nel 2016.
Ma
l'Occidente aveva bisogno di un pretesto per rimuovere il leader libico, che
era visto come una minaccia per gli interessi geopolitici occidentali.
La pubblicazione da parte di Wikileaks di
cablogrammi diplomatici statunitensi ha mostrato l'allarme di Washington per
gli sforzi di Gheddafi di creare gli Stati Uniti d'Africa per controllare le
risorse del continente e sviluppare una politica estera indipendente.
La
Libia, con le più grandi riserve petrolifere dell'Africa, aveva creato un
pericoloso precedente, offrendo a Russia e Cina nuovi contratti di esplorazione
petrolifera e rinegoziando i contratti esistenti con le compagnie petrolifere
occidentali a condizioni meno favorevoli.
Gheddafi stava anche coltivando legami
militari ed economici più stretti con la Russia e la Cina.
Il
bombardamento della Libia da parte della NATO non è mai stato inteso a
proteggere la sua popolazione.
Il
paese è stato immediatamente abbandonato dopo il rovesciamento di Gheddafi ed è
diventato uno stato fallito di signori della guerra e mercati di schiavi.
Parti
della Libia sono diventate una roccaforte dello Stato islamico.
Le
armi occidentali fornite ai "ribelli" hanno finito per rafforzare lo
Stato islamico e alimentare i bagni di sangue settari in Siria e Iraq.
Ci
avete creduto quando, sempre dal 2011 in poi, vi hanno detto che le forze
democratiche erano schierate per rovesciare il dittatore siriano Bashar
al-Assad, e che il paese era sull'orlo di una rivoluzione in stile Primavera
Araba che avrebbe liberato il suo popolo?
La
realtà : non c'è dubbio che il governo di
Assad – combinato con la siccità ei cattivi raccolti causa dal cambiamento
climatico – ha portato a crescenti disordini in alcune parti della Siria entro
il 2011.
Ed era
anche vero che, come altri regimi arabi laici basati sul governo di una setta
minoritaria, il governo di Assad dipendeva da un brutale autoritarismo per
mantenere il suo potere su altre sette più grandi.
Ma non è per questo che la Siria è finita in
una sanguinosa guerra civile per 13 anni che ha trascinato attori dall'Iran e
dalla Russia a Israele, Turchia, al-Qaeda e ISIS. Ciò è dovuto in gran parte al
fatto che Washington e Israele hanno perseguito ancora una volta i loro
interessi geostrategici.
Il
vero problema per Washington non era l'autoritarismo di Assad – i più forti
alleati degli Stati Uniti nella regione erano tutti autoritari – ma altri due
fattori critici.
In
primo luogo, Assad apparteneva alla minoranza alawita, una setta dell'Islam sciita che ha
avuto una faida secolare, teologica e settaria con l'Islam sunnita dominante nella
regione.
Anche
l'Iran era sciita.
La
maggioranza sciita irachena era salita al potere dopo che Washington aveva
sventrato il regime sunnita di Saddam Hussein nel 2003.
E infine, la milizia libanese Hezbollah era
sciita. I
nsieme,
questi costituivano quello che Washington descriveva sempre più come un
"Asse del Male".
In
secondo luogo, la Siria condivideva un lungo confine con Israele e,
soprattutto, era il principale corridoio geografico che collegava l'Iran e
l'Iraq alle forze di guerriglia di Hezbollah a nord di Israele, in Libano.
Nel
corso dei decenni, l'Iran ha contrabbandato decine di migliaia di razzi e
missili sempre più potenti nel sud del Libano, vicino al confine settentrionale
di Israele. Quell'arsenale è servito per la maggior parte di quel tempo come
ombrello difensivo, il principale deterrente che impediva a Israele di invadere
e occupare il Libano, come aveva fatto per molti anni fino a quando i
combattenti di Hezbollah lo hanno costretto a ritirarsi nel 2000.
Ma è
anche servito a dissuadere Israele dall'invadere la Siria e attaccare l'Iran.
Giorni
dopo l'11 settembre, a un alto generale degli Stati Uniti, “Wesley Clarke”, fu
mostrato un documento di un funzionario del Pentagono che illustrava la
risposta degli Stati Uniti al crollo delle Torri Gemelle.
Gli
Stati Uniti stavano per "abbattere" sette paesi in cinque anni.
In
particolare, la maggior parte degli obiettivi erano le roccaforti sciite del
Medio Oriente: Iraq, Siria, Libano e Iran.
(I
colpevoli dell'11 settembre, notiamolo, erano sunniti – per lo più provenienti
dall'Arabia Saudita).
L'Iran e i suoi alleati hanno resistito alle
mosse di Washington – sostenute sempre più apertamente dagli Stati sunniti, in
particolare da quelli del Golfo ricco di petrolio – per imporre Israele come
egemone regionale e permettergli di cancellare incontrastati i palestinesi come
popolo.
Israele
e Washington, potrebbero notare, stanno attivamente cercando di raggiungere
questi obiettivi proprio in questo momento.
E la Siria è sempre stata di fondamentale
importanza per realizzare il loro piano forte.
Questo
è il motivo per cui, come parte dell'”Operazione Timber Sycamore”, gli Stati
Uniti hanno segretamente pompato enormi somme di denaro per addestrare i loro
ex nemici di al-Qaeda a creare una milizia anti-Assad che ha attirato
combattenti jihadisti sunniti da tutta la regione, così come armi da stati
falliti come la Libia.
Il piano è stato sostenuto finanziariamente
dagli Stati del Golfo, con l'assistenza militare e l'intelligence di Turchia,
Israele e Regno Unito.
Alla
fine del 2024 i principali alleati di Assad erano in difficoltà:
la
Russia era bloccata da una guerra per procura guidata dalla NATO in Ucraina,
mentre Teheran era sempre più in ritardo rispetto agli attacchi israeliani
contro il Libano, la Siria e lo stesso Iran.
È
stato in quel momento che “HTS” – un gruppo ribattezzato al-Qaeda – si è
impadronito di Damasco alla velocità della luce, costringendo Assad a fuggire a
Mosca.
Se
avete creduto a tutte queste storie, e credete ancora che li sta facendo del
suo meglio per mettere in riga l'estremismo islamico e l'Occidente un presunto
imperialismo russo in Ucraina, allora potenzialmente credete anche che Israele
abbia raso al suolo Gaza, distrutto tutti i suoi ospedali e affamato la sua
intera popolazione di 2,3 milioni di persone semplicemente per "eliminare
Hamas", anche se Hamas non è stato eliminato.
Presumibilmente
credete che la “Corte Internazionale di Giustizia” abbia sbagliato quasi un
anno fa a processare Israele per aver commesso un genocidio a Gaza.
Presumibilmente
credete che anche i più cauti esperti israeliani dell'Olocausto si sbagliassero
a maggio nel concludere che Israele era indiscutibilmente entrato in una fase
di genocidio quando ha distrutto la "zona sicura" di Rafah, dove
aveva ammassato la maggior parte della popolazione di Gaza.
E
potenzialmente credete che tutti i principali gruppi per i diritti umani hanno
sbagliato a concludere alla fine dell'anno scorso, dopo lunghe ricerche per
proteggersi dalle calunnie di Israele e dei suoi apologeti, che la devastazione
di Gaza da parte di Israele ha tutte le caratteristiche di un genocidio.
Senza
dubbio credere anche che il piano di lunga data di Washington per il
"dominio globale a tutto spettro" sia benigno, e che Israele e gli
Stati Uniti non hanno l'Iran e la Cina nel loro mirino.
Se è
così, continuerete a credere a qualsiasi cosa vi dicano, anche se sfrecciamo,
come lemming, oltre il precipizio, sicuri che, questa volta, tutto andrà
diversamente.
La
difesa dei bianchi
è per
tutti noi.
Uz.com
- Gregorio Hood – (21 gennaio 2025) – ci dice:
Le
uniche persone che dicono di essere "al di là della sinistra e della
destra" sono le persone che i loro avversari chiamano "estrema
destra".
L'advocacy
bianca è nominalmente di destra perché difende la gerarchia.
La sinistra è egualitaria.
Difendiamo
gli interessi della nostra razza, e le razze non sono uguali.
Tuttavia,
se qualcuno non è solo un realista della razza, ma anche un sostenitore bianco,
c'è un senso in cui è egualitario e collettivista.
Identità razziale significa che far parte di
un popolo ha un valore intrinseco. Significa che ogni persona bianca è
importante perché è bianca.
Tutti
sono la nostra gente.
La
razza è la nostra famiglia allargata.
Il
patriottismo è simile.
Dobbiamo
più lealtà ai connazionali che agli stranieri.
Il
patriottismo è nato dalla solidarietà razziale o etnica quando i paesi europei
erano omogenei, ma oggi è in gran parte un'astrazione.
È
facile deriderlo, ma la legalità nazionale è ancora il fondamento del sistema
internazionale.
Anche la democrazia liberale più decadente ha
pene severe per la tradizione.
E – solo quando fa loro comodo – i liberali ci
avvertono piamente che dobbiamo proteggere la nostra "sovranità"
dalle "interferenze straniere".
Storicamente,
il nazionalismo ha almeno alcuni elementi di sinistra.
Si
presuppone che le masse, o almeno la classe media, parteciperanno alla
politica. La vera destra reazionaria – filosofi come Julius Evola e statisti
come Metternich – erano scettici nei confronti del nazionalismo e di altri
movimenti che promettevano di dare voce alle masse.
Nel XIX secolo, i nazionalisti volevano unire
la Germania in nome del popolo, non a beneficio dei principi locali.
Il
Risorgimento in Italia portò ad una monarchia costituzionale con una camera
bassa eletta in parlamento.
Il
leader nazionalista italiano Giuseppe Mazzini spiegò lo scopo della nazione:
Senza
patria non avete né nome, né segno, né voce, né diritti, né ammissione come
fratelli nella comunione dei Popoli.
Siete
i bastardi dell'Umanità.
Soldati
senza bandiera, Israeliti tra le nazioni, non troverete né fede né protezione;
nessuno sarà garante per voi.
Non
illudetevi con la speranza di emancipazione da ingiuste condizioni sociali se
prima non conquistate una Patria per voi stessi.
I
progressisti ammirano il patriottismo nei paesi non bianchi, anche se lo
disprezzano nei bianchi.
Chi è
un individualista radicale per l'America può approvare le feroci lealtà di
sangue e terra per gli altri.
Con
poche eccezioni, tutti sono nazionalisti per le persone che gli piacciono.
Più in
generale, il destino di una persona è generalmente legato a quello della sua
comunità politica ed etnica.
Una
persona che trae vantaggio a spese del suo gruppo è un traditore, e una società
di traditori non sopravviverà.
Solo i
ricchi possono spostarsi da un paese all'altro indefinitamente.
La
maggior parte di noi deve appartenere a una comunità politica, e persino l'uomo
più ricco con sette passaporti è meno sicuro di un cittadino della classe media
di uno stato nazionale veramente indipendente.
La
moderna difesa dei bianchi sostiene che la razza è l'identità più saliente
oggi.
I non bianchi ci vedono come bianchi, non come
"cristiani", "americani" o "occidentali".
Così
come coloro che sono al potere.
Governo, aziende e mondo accademico ti
trattano come bianco anche se non ti identifichi in quel modo.
La classe è secondaria perché, a differenza
della razza, non è immutabile.
Per i non bianchi, tuttavia, la razza supera
la solidarietà di classe.
Uno dei motivi per cui le élite economiche
premiano la "diversità" è perché rende più difficile per i lavoratori
organizzarsi.
La coscienza razziale bianca è potenzialmente
la forza politica più potente al mondo.
Ecco
perché deve essere soppressa.
Viviamo
nell'era della democrazia di massa.
Donald
Trump prospera su una destra populista, con la disapprovazione di molti
conservatori americani.
Ora, stiamo assistendo a un altro triste
episodio dell'auto-sabotaggio della destra americana.
Il
conservatorismo americano è costruito su una goffa fusione di libertarismo e di
falchi residui della Guerra Fredda.
I
conservatori ci dicono di difendere l'America, ma l'America è anche una nazione
universale non definita da razza o cultura.
Ci danno noiosi dibattiti sulla " Woke
Right " e se ai bianchi sia consentito resistere all'oppressione senza
essere colpevoli di un complesso di vittima liberale.
Spesso,
sembra che lo scopo del “Conservatism Inc.” sia dirci che i nostri principi ci
proibiscono di difendere i nostri interessi.
La storia degli anni di Trump è una delle basi
conservatrici che voltano le spalle al “Conservatism Inc.”
Dal
momento che la sua base è quasi interamente bianca, l'intera faccenda sembra un
gigantesco sforzo di contenimento per contrastare la coscienza razziale bianca.
Le
riflessioni dei conservatori sono estremamente egoistiche:
difendere la manodopera a basso costo
piuttosto che la nazione, la razza o la religione.
Gli
americani bianchi sono essenzialmente un popolo senza stato.
Anche
se abbiamo fondato e sosteniamo il paese, non abbiamo alcun interesse reale nel
suo successo come entità politica.
Il
governo ci discrimina, finanzia la propaganda contro di noi e ci sostituisce
con gli stranieri.
Il declino dei bianchi negli Stati Uniti e in
tutto il mondo occidentale sotto l'egemonia americana non ha precedenti, al di
fuori di una catastrofica sconfitta militare.
E
poiché non esiste un'espressione politica "alternativa" rispettabile,
ai bianchi rimangono la Vecchia Gloria e la Costituzione.
Le persone che l'élite deride di più – i
bianchi rurali – sono la spina dorsale del patriottismo e il nucleo
dell'identità americana.
Coloro che il sistema premia di più sono
quelli che hanno meno probabilità di difenderlo.
Possiamo rivendicare questa America?
La
maggior parte pensava che fosse impossibile, almeno fino a Donald Trump.
Se Donald Trump fallisce, potrebbe non esserci
un'altra possibilità.
Forse “Steve
Sailer” l'ha detto meglio:
"Gli americani bianchi si stanno
comportando sempre più come si sono comportati a lungo gli indiani americani,
come una razza sconfitta e disperata".
È una
sconfitta politica e spirituale, ma le sue conseguenze sono simili a quelle
inflitte alla Germania dopo la seconda guerra mondiale.
I
bianchi possono ancora agire.
Un americano bianco, anche adesso, ha più
opportunità della maggior parte delle persone.
Le "morti per disperazione" sono in
parte inflitte a noi e in parte inflitte da noi. Così come il senso di colpa
dei bianchi.
Con problemi così grandi, non è mai una scelta
netta tra suicidio o omicidio.
Alcuni
di noi hanno più opzioni di altri.
Chi ha
potere limita il comportamento di chi sta sotto, e il duro lavoro può portarti
solo fino a un certo punto.
Si stanno facendo cose ai bianchi in declino;
non stanno scegliendo questo.
Se costretti a scegliere, chiamo la morte
dell'Occidente omicidio, non suicidio.
Le
persone seguono gli incentivi e stanno ottenendo quelli sbagliati.
Prendiamo
“JD Vance”.
Si è
fatto una reputazione con un ritratto bruciante della degenerazione degli
Appalachi.
Non è
privo di simpatia per i suoi concittadini montanari, ma è riuscito a sfidare la
sua educazione.
Ma
come “Jim Webb”, che ha reso omaggio agli scozzesi-irlandesi in” Born Fighting”,
questo tribuno del suo popolo si è sposato con una persona di un'altra razza.
Molto
più che in” Born Fighting”, si possono percepire i sentimenti ambigui del
senatore “Vance” sulla sua educazione.
Inizialmente,
il signor Vance si opponeva a Donald Trump ed era il beniamino di “Conservatism
Inc.” perché sembrava suggerire che l'amore duro e lo sforzo individuale
avrebbero risolto i problemi della Middle America.
I montanari, in breve, dovrebbero essere come
la moglie indiana: lavorare sodo e andare avanti.
Ora,
con costernazione dei suoi ex alleati, il signor Vance è un campione della
Middle America.
MAGA non riguarda l'adesione all'élite, ma la
sua punizione.
Quella
di” Vance” è la storia dell'America di mezzo.
Siamo
responsabili dei nostri guai, abbiamo solo bisogno di lavorare di più e
dobbiamo imparare dalle minoranze modello?
O siamo repressi e sostituiti e dobbiamo
risolverci?
Credo che sia la seconda ipotesi.
Il signor Vance ha preso la sua decisione.
Non
rimprovera i suoi compagni montanari di studiare di più.
Li si
raduna a Donald Trump.
L'intera
storia del Partito Repubblicano nell'ultimo decennio è l'approccio populista di
Donald Trump che ha sconfitto il repubblicanesimo consolidato.
Non c'è una coalizione vincente nel volere che
la Camera di Commercio svergogni gli americani inetti.
Anche
l'uomo bianco più ambizioso e intelligente dipende dalle circostanze e dal
potere.
Elon
Musk avrebbe potuto realizzare ciò che ha fatto nel Sudafrica gestito dai neri?
Oggi, un giovane JD Vance potrebbe essere ammesso alla “Yale Law School”?
Le
ultime elezioni possono essere viste come democratici in ascesa che si
candidano su una piattaforma di difesa della "democrazia",
dell'aborto e dell'approccio tecnocratico di Biden all'inflazione.
Il signor Trump si è candidato come il campione di
tutti.
Ha
persino "lavorato" un giorno al McDonald's e si è spacciato per
netturbino.
Si dice che il camion della spazzatura sarà
nella parata inaugurale.
Il
signor Trump ha fatto breccia nei lavoratori sindacalizzati, in particolare i “Teamsters”,
e ha detto che avrebbe eliminato le tasse sugli straordinari e le mance e
avrebbe offerto salari più alti.
Le
preoccupazioni economiche hanno allontanato gli elettori dai democratici, con
più elettori che hanno affermato di stare peggio ora rispetto a dopo la Grande
recessione.
Un
nuovo sondaggio di Fox News ha rilevato che gli elettori vogliono che il signor
Trump metta al primo posto l'immigrazione e le preoccupazioni economiche.
Il successo dipenderà dal fatto che porterà
salari alti, combatterà l'inflazione e abbasserà il costo della vita.
Subito
dopo le elezioni, “Vivek Ramaswamy” ha scatenato un putiferio con i suoi
commenti sulla presunta pigrizia degli americani, con “Elon Musk” che si è
detto d'accordo poco dopo.
Ora, i
principali attivisti conservatori affermano che i giovani dovrebbero lavorare
nei fast-food invece di lamentarsi della mancanza di opportunità.
Il
conservatorismo sta diventando l'ideologia che giustifica la mobilità
discendente, ma solo per gli uomini bianchi.
Nessuno
dice ai giovani o ai non bianchi di lavorare al Panda Express.
Di
questi tempi, quasi tutti i non bianchi che riescono a mettere insieme qualche
frase possono ottenere un buon lavoro dichiarandosi conservatori.
Gli uomini bianchi dovrebbero accontentarsi di
lavori che non permetteranno loro di sposarsi o di comprare una casa.
I democratici hanno appena perso un'elezione
dicendo agli americani increduli che l'economia era forte;
alcuni
a destra sembrano pensare che questa strategia funzionerà per l'era Trump.
Siamo
passati dal dire ai minatori di carbone di imparare a programmare all'importare
stranieri che si assicureranno che gli americani non ottengano lavori di
programmazione.
È
assurdo che “Chris Rufo”, che ha fatto un ottimo lavoro mostrando come la “DEI”
trucca le carte contro i bianchi, ora dica ai bianchi di ottenere lavori in
aziende che sono state prevenute contro di loro per anni.
Il
signor” Rufo” è sposato con un'asiatica.
Circa
il 70 percento degli americani tra i 22 e i 40 anni afferma di non potersi
permettere una casa.
L'inflazione
e i tassi di interesse più elevati hanno aumentato il costo della vita. Uno
stipendio di 70.000 $ poteva essere considerato medio nel 1990, ma una vita da
classe media con quello stipendio ha fatto la fine del “Subway” da 5,00 $ lungo
un piede.
Ora
dovresti guadagnare 145.000 $ per avere lo stesso potere d'acquisto.
Ciò è
particolarmente offensivo perché il dibattito sull'”H-1B” ha dimostrato che
l'America sta importando crumiri stranieri per far perdere il lavoro agli
americani, persino al “Panda Express”.
I
giovani, tra cui molti non bianchi, hanno sostenuto Donald Trump per via
dell'economia.
La
classe operaia bianca è ora la base repubblicana, sostenendo Donald Trump
rispetto a Kamala Harris con il 66 percento contro il 32 percento.
Tuttavia,
questa coalizione presenta delle debolezze.
Le
donne bianche della classe operaia erano in realtà più propense a sostenere il
democratico nel 2024 che nel 2020, probabilmente a causa dell'aborto.
Tuttavia,
Donald Trump ha comunque perso di otto punti gli elettori bianchi non
evangelici della classe operaia, un miglioramento rispetto all'ultima volta, ma
comunque preoccupante se il GOP vuole essere il "partito dei
lavoratori".
Senza
l'attrattiva personale del signor Trump, la nuova base del GOP si fratturerà
rapidamente se i repubblicani non riusciranno a mantenere le loro promesse
economiche.
L'applicazione
della legge sull'immigrazione aiuterà i lavoratori bianchi.
C'è un
crescente radicalismo che ha favorito Donald Trump, ma potrebbe ritorcersi
contro il GOP.
I progressisti affermano che i capitalisti
promuovono il razzismo o la xenofobia per giustificare le misure repressive
contro i lavoratori.
In realtà, il capitale vuole solo manodopera a
basso costo e più immigrazione, ma il risentimento è potente in politica.
Ora, i
democratici hanno un presidente che possono accusare di "fare degli
immigrati un capro espiatorio" e di promuovere "oligarchi" come
Elon Musk. L'esultanza per l'omicidio di un dirigente sanitario è solo l'inizio.
Se il
presidente Trump non riesce a fornire benefici materiali, una sinistra
apertamente socialista potrebbe prendere il controllo del Partito Democratico.
Se il
presidente Trump fallisce, un giovane sfidante non bianco che predica la
"giustizia economica" in stile AOC potrebbe diventare un serio
contendente.
La” Grande Recessione” e il salvataggio delle
banche ci hanno dato “Barack Obama”.
Se la
destra populista non usa la rabbia pubblica a suo vantaggio, lo farà la
sinistra, e la sinistra americana odia i bianchi con una coscienza razziale più
di chiunque altro.
C'è
una sinergia senza amore che emerge tra i repubblicani MAGA e i sostenitori bianchi.
Il nostro elettorato principale è lo stesso:
bianchi
che lottano per rimanere nella classe media di fronte alla migrazione di
sostituzione e a una cultura ferocemente anti-bianca.
Il
cuore tradizionale di qualsiasi movimento di destra è costituito da coloro che
appartengono alla classe media patriottica e temono la mobilità discendente.
La leadership nei movimenti rivoluzionari
spesso proviene da élite aspiranti che pensano che il sistema esistente le
tenga fuori.
I
giovani uomini bianchi ambiziosi la pensano così riguardo all'America DEI, ma
la sinistra non riesce a resistere all'insulto dei bianchi.
Le
condizioni sono perfette.
La
destra americana sprecherà questa opportunità?
Continuerà
a blaterare di grinta e duro lavoro?
È così importante sentirsi superiori agli
Zoomer?
I
giovani bianchi hanno ragione ad essere furiosi con i droni dei think-tank e
gli scribacchini che parlano con loro dall'alto in basso e dicono loro di
accontentarsi.
Il
loro futuro è già stato scambiato.
Il
loro declino fa parte della” Grande Sostituzione”.
Per
concludere, è presuntuoso scrivere di politica.
Stai
dicendo alle persone al potere cosa fare. Sai cosa è meglio per gli altri,
almeno pensi di saperlo.
Ma
sono le persone che lavorano nei mestieri, fanno cose e creano valore che
contano. No, no.
E
nemmeno i nostri governanti.
Siamo
governati dai parassiti.
Tutto
quello che posso provare a fare è eliminare alcuni dei loro danni.
Voglio
porre fine al sistema di sfruttamento anti-bianco, per farmi lavorare senza un
lavoro.
Una società sana non ha bisogno di
"sostenitori bianchi".
Un
paese normale mette i cittadini al primo posto ed è devoto a "noi stessi e
alla nostra posterità".
Un
vero leader, come diceva “Federico il Grande”, è il primo servitore.
Dobbiamo
tutto ai lavoratori e ai giovani, e nulla all'"economia".
Né ci
interessa un "paese" che non preferisce nemmeno i cittadini agli
stranieri.
Soprattutto quando le persone che ci danno
lezioni sull'individualismo o sul libero mercato fanno esenzioni per le loro
lealtà razziali, le reti etniche e il patrocinio del governo che gli capita.
La
difesa dei bianchi afferma che il nostro destino è legato a quello del nostro
popolo.
Lottiamo
per il progresso razziale, non per avere abbastanza soldi per sfuggire a un
mondo in decadenza.
Vogliamo
invece una nazione, un mondo, in cui valga la pena vivere.
I
bianchi hanno fatto più di chiunque altro per rendere possibile un mondo del
genere.
Non ci
sarà un futuro vivibile se i bianchi non avranno un futuro.
Troppi
giovani bianchi e lavoratori non vedono futuro.
Non
c'è da stupirsi che si arrendano.
Non ci
riproduciamo in cattività.
Senza
una vera speranza, chi può biasimarli per essere diventati radicali di sinistra
o per aver preso il” fentanyl”?
Non
vogliono lavorare allo sportello per 30 anni.
Vogliono un paese che possano chiamare loro e
che offra loro un futuro. Dovremmo fare tutto il necessario per darglielo.
Questo è il nostro lavoro.
È UN GRANDE
CLUB E
TU NON
CI SEI DENTRO.
Theburningplatform.com
-Redazione – George Carlin – (3-2-2025) – ci dice:
"I
politici sono messi lì per darti l'idea che hai libertà di scelta.
Tu no. Non hai scelta! Hai dei PROPRIETARI! TI
POSSIEDONO.
Possiedono
tutto. Possiedono tutti i terreni importanti.
Possiedono e controllano le società.
Da tempo hanno comprato e pagato per il
Senato, il Congresso, le case statali, i municipi, hanno i giudici nelle loro
tasche posteriori e possiedono tutte le grandi società di media, quindi
controllano quasi tutte le notizie e le informazioni che si possono sentire. Ti
hanno preso per le palle".
(George
Carlin)
"Non
c'è l'America. Non c'è democrazia.
Ci sono solo IBM e ITT, e AT&T, e DuPont,
Dow, Union Carbide ed Exxon.
Queste
sono le nazioni del mondo oggi.
Non
viviamo più in un mondo di nazioni e ideologie, signor “Beale”.
Il
mondo è un collegio di corporazioni, inesorabilmente determinate dagli
immutabili statuti degli affari.
Il
mondo è un affare, signor “Beale”.
È
stato da quando l'uomo è strisciato fuori dalla melma.
E i
nostri figli vivranno, signor “Beale”, per vedere che... mondo perfetto... in
cui non ci sono guerre o carestie, oppressione o brutalità.
Una grande ed ecumenica holding, per la quale
tutti gli uomini lavoreranno per servire un profitto comune, in cui tutti gli
uomini deterranno una quota di azioni. Tutto il necessario era soddisfatto,
tutte le ansietà tranquillizzate, tutta la noia divertita.
E io
ho scelto lei, signor” Beale”, per predicare questo evangelo".
(Arthur Jensen – Rete)
Il mio
livello di cinismo nei confronti delle nostre istituzioni governative, delle
istituzioni aziendali, delle istituzioni religiose e del mondo in generale ha
raggiunto proporzioni epiche negli ultimi anni, poiché mi ritrovo a credere a
nulla di ciò che mi viene detto da figure autoritarie, teste parlanti dei
media, politici, lacchè del governo, scienziati, medici o chiunque venga
spacciato dai “MSM” come esperti. So che l'americano medio vuole solo sentirsi
dire cosa pensare, cosa credere e cosa fare, ma non riesco a non pensare in
modo critico e a mettere in discussione la bufera di bugie che mi girano
intorno ogni giorno.
Quando
praticamente tutti quelli con cui entri in contatto quotidianamente credono
alle narrazioni tessute dai loro padroni (e sono troppo programmati per sapere
di avere dei signori), fingere di non notare la loro ignoranza è estenuante.
Essenzialmente,
trovare persone che la pensano allo stesso modo con cui comunicare è relegato
alle interazioni su Internet, principalmente sul mio sito web.
Ho
gettato la spugna cercando di risvegliare la mia famiglia e gli ormai ex amici.
Il
Covid era il test del QI e hanno fallito miseramente.
Il mio
cinismo nei confronti della nostra nazione e le critiche a coloro che
gestiscono lo spettacolo fluiscono liberamente nella mia famiglia.
Mi
ritrovo a chiedermi se non sono troppo cinico sul fatto che Trump possa
invertire la spirale discendente dell'impero del debito su cui ora regna.
Sono
disposto a dargli il beneficio del dubbio, come ho fatto durante il suo primo
mandato.
Lo
giudicherò in base alle sue azioni e ai suoi risultati, piuttosto che alla sua
retorica senza fine.
Credo
che le citazioni di cui sopra catturino l'essenza del mondo in cui abitiamo.
Il
primo è tratto dal cinico, devastante, accurato pezzo di “American Dream” di
George Carlin, eseguito quattro mesi prima della sua morte nel 2008.
Lo stesso Carlin descrisse i cinici come
idealisti delusi.
La sua
descrizione del sogno americano e di come la classe dominante ci veda come
nient'altro che ingranaggi della loro macchina finanziaria è stata una
valutazione accurata del mondo nel 2008, poco prima della crisi finanziaria
indotta dalla “Fed/Wall Street”, ed è diventata ancora più preveggente negli
anni successivi a questa performance.
La seconda citazione è tratta dal film Network
del 1976.
È l'indimenticabile scena, scritta da “Paddy
Chayefsky”, in cui il presidente della rete” Arthur Jensen “(Ned Beatty) mette
le cose in chiaro con l'anchorman canaglia “Howard Beale “(Peter Finch) su come
funziona davvero il mondo.
L'America è una “corporato crazia” e le
imprese determinano ciò che dovremmo mangiare, bere, pensare e credere.
In
sostanza,” Carlin” e “Chayefsky” incapsulano la natura distopica della nostra
società, ritraendo accuratamente chi gestisce veramente lo spettacolo.
Noi contadini non abbiamo alcun impatto reale
su come funziona il mondo.
Non
c'è bisogno di essere cinici per riconoscere che un'élite al potere (il Big
Club) sta tirando tutte le leve, raccogliendo tutta la ricchezza e esercitando
tutto il potere nel nostro mondo fascista corporativo, gestito da autoritari.
L'Uni-party
ci ha fregato per decenni, con l'accelerazione ad alta velocità dall'inizio del
secolo.
Ogni
crisi creata di proposito o falsa crisi dello Stato Profondo (Y2K, Dot.com, 11 settembre, guerra
al terrore, armi di distruzione di massa in Iraq, bolla immobiliare di Wall
Street, QE all'infinito, colpo di stato ucraino della CIA, Russia gate, truffa
Covid, piano di spopolamento dei vaccini, elezioni truccate del 2020, falsa
insurrezione J6 pianificata da FBI/Pelosi, invasione del confine di Biden,
presidenza paziente della demenza in Manciuria, guerra per procura da 200
miliardi di dollari contro Putin e molteplici tentativi di assassinio contro
Trump) ha
lo scopo di limitare le nostre libertà, toglierci le nostre libertà, frenare la
nostra libertà di parola, saccheggiare la nostra ricchezza, e un preludio a uno
stivale che ci calpesta la faccia per sempre.
Lo
sproloquio di “Carlin” inizia con la sua opinione sul perché l'istruzione negli
Stati Uniti ha fatto schifo nel 2008, perché non sarebbe mai migliorata, e
perché la classe dominante ha perpetuato questa spirale discendente
intenzionalmente come parte del loro piano per mantenere le masse ignoranti,
incapaci di pensiero critico, ignare di come la classe miliardaria che
controlla il sistema le abbia fregate e continuare a fregarli.
La
persona media è troppo occupata a correre sulla ruota del criceto della vita,
distratta dal “panem et circense tecnologico”, e ad essere attirata nei debiti
in un'impresa impossibile e infruttuosa di realizzare il sogno americano,
venduta a loro dai propagandisti dei media e dagli imbonitori ben pagati per
gli interessi commerciali che raccolgono ricchezze da questi sogni
irrealizzabili.
"Ma c'è un motivo. C'è un motivo. C'è
una ragione per questo, c'è una ragione per cui l'educazione fa schifo, ed è la
stessa ragione per cui non sarà mai, mai, MAI risolta. Non migliorerà mai, non
cercarlo, sii felice di quello che hai.
Perché
i proprietari, i proprietari di questo paese non vogliono questo.
Sto
parlando dei veri proprietari ora, i GRANDI proprietari! I ricchi... i VERI
proprietari!
I grandi e ricchi interessi economici che
controllano le cose e prendono tutte le decisioni importanti.
Non
vogliono una popolazione di cittadini capaci di pensiero critico.
Non vogliono persone ben informate, ben
istruite e capaci di pensiero critico. A loro non interessa questo. Questo non
li aiuta.
Questo
è contro i loro interessi.
Giusto. Non vogliono persone che sono
abbastanza intelligenti da sedersi intorno a un tavolo da cucina e pensare a
quanto male vengono fottute da un sistema che le ha gettate a mare 30 fottuti
anni fa. Non lo vogliono!"–
(George
Carlin)
La
valutazione preveggente di Carlin del nostro sistema educativo diciassette anni
fa si è manifestata nel continuo e rapido deterioramento dei punteggi di
matematica e lettura nell'ultimo decennio, mentre la spesa per studente è
cresciuta del 56%.
Il
denaro, confiscato dallo Stato a voi e a me attraverso le tasse sulla
proprietà, non è andato per l'istruzione dei nostri figli.
È
finito nelle tasche di insegnanti sindacali incompetenti, pigri e avidi e della
loro colossale organizzazione del fallimento.
I politici e Wall Street si sottraggono la
loro fetta di questa mostruosa torta di denaro.
L'assunzione
di diversità, equità e inclusione, che deforma le menti dei giovani con
stronzate transgender e celebra la degenerazione, piuttosto che imparare la
matematica, la lettura e la storia reale, ha raggiunto il risultato desiderato
dai ricchi proprietari di questo paese.
Lavoratori obbedienti, stupidi, passivi,
indottrinati, che vivono di stipendio in stipendio, sprofondando sempre di più
nei debiti di giorno in giorno a causa dell'inflazione implacabile, che
avvantaggia solo la cabala bancaria e i signori miliardari, è esattamente ciò
che vogliono.
L'interazione
tra Trump e Obama al funerale di “Carter” ha provocato una pletora di reazioni
sia da destra che da sinistra.
Molti
hanno indicato le battute cordiali e le risate tra i due come prova che siamo
tutti interpretati da attori che fingono di essere nemici mortali, quando in
realtà fanno tutti parte del “Grande Club” che hanno gli stessi proprietari,
stanno cercando di arricchire sé stessi e i loro benefattori, e ci vedono come
nient'altro che contadini ignoranti sacrificabili.
La stragrande maggioranza degli americani, di
modesti mezzi, sono persone oneste e laboriose che hanno erroneamente riposto
la loro fiducia in un sistema truccato gestito da psicopatici ego-maniaci
intenti ad arricchirsi, a controllare le leve della società, a dirci cosa
credere, cosa comprare, chi/cosa temere, senza scrupoli a ucciderti, a
imprigionarti, o distruggendo i tuoi mezzi di sostentamento.
Trump
e Obama sono certamente membri del Big Club. L'appartenenza a questo club dipende
da alcuni criteri:
estrema ricchezza; potere politico; potere
societario; potere dei media; avere sporco su altri membri del club attraverso
metodi di stato di sorveglianza.
Gli
individui relativamente poveri (Obama, Bernanke, Yellen) che eseguono gli
ordini del Big Club vengono ricompensati con l'ammissione e decine di milioni
di risarcimento per il loro servizio.
Penso
che l'idea sbagliata riguardo al “Big Club” sia che ogni membro del club sia
sulla stessa lunghezza d'onda, abbia la stessa agenda e segua gli ordini della
leadership del “Big Club”.
Dal
momento che sicuramente non sono nel Big Club e non conosco nessuno nel Big
Club, sto certamente speculando sulle dinamiche tra i membri del club
all'interno del club.
Credo
che ci siano fazioni all'interno del Big Club che cercano costantemente di
aumentare il loro potere, stabilire programmi, creare difficoltà ai concorrenti
e influenzare gli altri a unirsi alla loro coalizione.
Proprio
come in ogni club, c'è un costante movimento da parte dei membri che cercano di
influenzare il processo decisionale e di elevare il loro status all'interno del
club.
Quando ci sono miliardari di diverse
convinzioni politiche, veri politici psicopatici, spie e finanzieri, ci sarà un
inevitabile conflitto all'interno del Big Club.
Quando
i membri del club si sentono messi in pericolo da altri membri del club,
l'omicidio (Epstein) è una soluzione accettabile.
La prima regola del Big Club è che non si
parla del Big Club.
Il
curioso caso di Donald Trump dal 2015 è un po' sconcertante in quanto si
applica alle dinamiche del Big Club.
Tutti sanno che è stato un democratico di
lunga data, con numerose foto con i Clinton, Schumer, Sharpton e Jesse Jackson
nel corso degli anni.
C'è chi crede che Trump stia solo giocando un
ruolo nell'inaugurare una valuta digitale della banca centrale come parte
dell'agenda del Big Club di rinchiuderci in un gulag elettronico di loro
creazione.
Con
milioni di sostenitori indiscussi e devoti, l'esercito di Trump lo seguirà
ovunque egli conduca.
Se questa non è altro che una performance per
conto della fazione del “Nuovo Ordine Mondiale” del “Big Club”, uno stratagemma
per attirare i suoi accoliti in una trappola senza via di scampo, il livello di
delusione e disaffezione sarà fuori scala.
Personalmente, credo che questo sia solo un
esempio di fazioni all'interno del Big Club che combattono per il controllo.
Usando
la logica del rasoio di Occam, una battaglia tra visioni contrastanti del mondo
all'interno del Big Club infuria da quando Trump è sceso sulla scala mobile
della Trump Tower nel 2015.
La
fazione del Grande Reset/Ordine Mondiale Globale guidata da Soros/Schwab/Gates,
che promuove Obama, Hillary, Biden, Kamala e altri autoritari globalisti, è
stata in guerra con Trump, Musk e altri cittadini nazionalisti, amanti della
libertà, di buon senso, normali.
Entrambe
queste fazioni vogliono potere, controllo e ricchezza. Nessuno di loro è un angelo.
Trump e Musk hanno mostrato tratti da
truffatori fino ad oggi. Non vedo Trump come un salvatore o inviato da Dio per
liberarci dal male.
Quando
mi è stata data la possibilità di scegliere tra le fazioni che competono per il
controllo del mondo, ho scelto la fazione di Trump come il minore dei due mali
perché il pensiero del presidente Harris era troppo orribile da considerare.
La mia
attenzione è sempre stata rivolta agli aspetti finanziari della nostra nazione,
precariamente posizionata su una piattaforma bruciante di debito, corruzione
politica, spesa insostenibile per programmi sociali e politici che spingono il
mondo verso un conflitto globale.
C'è
stata una retorica chiassosa sul taglio della spesa federale da parte della
commissione” DOGE” di Musk a un livello tale da pareggiare il nostro bilancio.
Dal
momento che attualmente ci vogliono 6 dollari di debito per creare 1 dollaro di
PIL, tagliare drasticamente la spesa pubblica indurrà una grave recessione.
Questa
è solo matematica.
Plaudo
a qualsiasi tentativo di tagliare i costi da questo porco gonfio di un
bilancio, ma è troppo tardi.
Le
azioni della Fed, del Tesoro e del Congresso nell'ultimo decennio hanno
garantito un disastro finanziario.
È solo
una questione di quando e cosa innesca il collasso.
Mi
aspetto che accada durante il mandato di Trump.
A quel
punto, preparati per la “Grande Presa”.
È
possibile che altri membri del Big Club abbiano tentato di far passare Trump
come un capro espiatorio, sulla base dei candidati stupidi e più stupidi che
hanno presentato contro Trump nelle elezioni del 2024.
Se
riusciranno a progettare un disastro finanziario, una nuova pandemia o un
conflitto globale che travolgerà il pianeta durante il suo regno, le fazioni
opposte sperano di riprendere il potere e il controllo del Big Club.
Non credo che Trump abbia recitato il suo
ruolo nell'ultimo decennio.
Gli
otto anni di colpo di stato dello Stato Profondo, che costituiscono la truffa
del Russia gate, due impeachment, una falsa pandemia usata per commettere frodi
elettorali per corrispondenza, un'elezione truccata e rubata, l'FBI ha
pianificato e creato una falsa insurrezione, molteplici procedimenti giudiziari
con false accuse per impedirgli di ricandidarsi, due tentativi di omicidio e
ora un disperato tentativo di far deragliare i tre candidati di Trump (RFK Jr.,
Patel, Gabbard) che rivelerà i crimini della fazione in guerra con la fazione
di Trump, sarà una battaglia all'ultimo sangue.
Le
audizioni della scorsa settimana rivelano chiaramente i politici che sono stati
comprati da “Big Pharma”, sotto il controllo delle agenzie di sorveglianza e
terrorizzati dall'idea di essere implicati in crimini contro un presidente in
carica.
Il
nostro sistema è marcio fino al midollo, ed è integrato con i sistemi marci
fino al nucleo in Europa e in Asia.
Devo
applaudire le azioni che Trump e la sua gente hanno intrapreso nelle sue prime
due settimane.
Sta mantenendo la sua promessa di chiudere le
frontiere (riduzione del 94% degli attraversamenti di frontiera) e i suoi piani
di espulsione stanno accelerando a pieno ritmo.
Sta
invertendo tutte le stronzate di “Biden DEI e transgender” il più velocemente
possibile.
Sta portando un grosso bastone tariffario e
sta minacciando gli stati scrocconi per assicurarsi che non ci approfittino
più.
La
competenza ha sostituito la diversità.
Tagliare
gli aiuti esteri porrà fine alle guerre.
Il
definanziamento dei programmi ridicoli pone fine a quei programmi.
Una
grande domanda è se si opporrà a Israele o continuerà a permettergli di dettare
la nostra politica in Medio Oriente.
Se i RINO al Senato lo sfideranno nelle sue
scelte di gabinetto, pagheranno sicuramente un prezzo, vedendo i fondi federali
scomparire dalle loro casse statali e venendo premiati con un sacco di soldi
dietro i loro sfidanti.
Trump
sembra aver assunto l'atteggiamento del tasso del miele di affrontare tutti i
suoi nemici, senza alcuna intenzione di concludere accordi che non
avvantaggiano gli Stati Uniti.
Non dovrà mai più candidarsi, quindi può
adottare un approccio senza esclusione di colpi per combattere i suoi numerosi
nemici.
La
chiusura del confine e l'inversione delle regole, dei regolamenti e delle
politiche woke di Biden sono stati i frutti più bassi e ha ottenuto vittorie
rapide e decisive su questi punti dell'agenda.
Gli
elementi che richiedono l'approvazione di una legislazione saranno
significativamente più problematici.
I RINO al Senato (McConnell, Murkowski,
Collins) e la più risicata delle maggioranze alla Camera garantiscono lo stallo
su qualsiasi taglio significativo alla spesa, tagli alle tasse, tagli alla
regolamentazione o qualsiasi cosa che danneggerebbe le finanze delle altre
fazioni all'interno del Big Club.
Sono
uno scettico nato che è diventato estremamente cinico negli ultimi quindici
anni, documentando quotidianamente la corruzione del governo, il malaffare e la
criminalità sul mio oscuro sito web.
Trump
ha preso alcune decisioni terribili sul personale, si è lasciato ingannare per
chiudere il paese a causa di un virus influenzale e ha promosso un intruglio
tossico che arricchisce Big Pharma – falsamente commercializzato come vaccino,
durante il suo primo mandato.
Trump
ha parlato ai media e al popolo americano in due settimane più di quanto abbia
fatto in quattro anni quel presidente illegittimo, corrotto, che sniffa
bambini, afflitto da demenza, cadavere in quattro anni.
Trump
farà delle cose.
Finora, mi piace la maggior parte di quello
che ha fatto.
Come sempre, giudicherò l'uomo dalle sue
azioni e non dalle sue parole.
Non
credo che sia un cavallo di della fazione globalista del Nuovo Ordine Mondiale
che viene usato per mettere l'ultimo chiodo nella bara delle nostre libertà,
libertà e Costituzione, ma mi sono sbagliato prima.
Il mio
punto di vista è sobrio sapendo che siamo nelle fasi finali di questa Quarta
Svolta e che i veri fuochi d'artificio, lo spargimento di sangue e le
catastrofi devono ancora emergere, ma sicuramente lo faranno.
Le Quarte Svolte non si esauriscono.
Raggiungono il culmine in un crescendo di violenti
sconvolgimenti.
Le
fazioni del Big Club diventeranno più disperate e più audaci nei loro sforzi
per mantenere la loro ricchezza, il loro potere e il loro controllo su di noi.
La
guerra globale, la guerra nucleare, la guerra civile, le pandemie e il collasso
finanziario sono tutti strumenti che sono disposti a utilizzare per raggiungere
i loro scopi.
Come
hanno concluso sia Carlin che Chayefsky decenni fa, il sogno americano è morto
e il mondo è governato da oligarchi miliardari e da un sistema di entità
aziendali a cui non frega un cazzo di te.
È ora di adottare un atteggiamento stoico nei
confronti della nostra situazione, abbracciare una mentalità democratica
irlandese, allearsi con persone che la pensano allo stesso modo, armarsi
fisicamente e prepararsi mentalmente e spiritualmente per le tempeste in
arrivo.
Come
aveva predetto Zappa, lo spettacolo andrà avanti fino a quando non tireranno
via il sipario per rivelare un muro di mattoni sul retro del teatro.
Questo
non è il momento di rimanere volontariamente ignoranti.
"A
loro non importa affatto di te... Per niente... PER NIENTE.
E
nessuno sembra accorgersene. A nessuno sembra importare.
Questo
è ciò su cui contano i proprietari.
Il
fatto che gli americani probabilmente rimarranno volontariamente ignoranti del
grosso cazzo rosso, bianco e blu che viene infilato nei loro buchi del culo
ogni giorno, perché i proprietari di questo paese conoscono la verità.
Si
chiama sogno americano, perché devi essere addormentato per
crederci". (George Carlin).
"Non ci sono nazioni. Non ci sono
popoli. Non ci sono russi. Non ci sono arabi. Non ci sono terzi mondi. Non c'è
un Occidente.
C'è
solo un sistema olistico di sistemi, un vasto e immane, intrecciato,
interagente, multivariato, dominio multinazionale dei dollari. Questo è
l'ordine naturale delle cose oggi."
(Arthur Jensen – Network)
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