Clima di sfiducia.
Clima
di sfiducia.
Il
generale Brieger: «La difesa europea
non
può fare a meno degli Stati Uniti.
Russia
avversario anche per il futuro».
Corriere.it
– Corriere della Sera – (21-3-2025) - Storia di Giuseppe Sarcina – ci dice:
Difesa
comune «da costruire». Il ruolo «imprescindibile» della Nato.
Il
piano "ReArm Europe" presentato dalla Commissione Europea.
E poi Trump, Putin, l'Ucraina.
Robert
Brieger, 68 anni, generale austriaco è il presidente dello” European Union
Military Committee” (Eumc), l'organismo operativo più importante della difesa
europea.
L'ente fu istituito nel 2001, con il compito
di coordinare le attività degli Stati membri e di dirigere le missioni militari
comuni.
In
questa intervista Brieger analizza lo scenario europeo e non solo.
Quanto
è lontana l'Europa da una difesa comune?
«La
prima organizzazione responsabile per la difesa collettiva è ancora la Nato.
Quindi, all'interno di questo quadro, l'Europa è sicuramente preparata,
diciamo, a tutti i tipi di contingenze.
Ma
sappiamo anche che il principale contributore della Nato sono gli Stati Uniti.
Nelle ultime settimane è cresciuta l’incertezza sul sostegno degli Usa.
In parallelo si è posta la questione di un
maggiore impegno europeo, sia sul piano industriale, sia per la preparazione
militare, sia per la capacità di deterrenza».
Il
piano "ReArm Europe" è sufficiente per accelerare il percorso verso
la Difesa comune?
«Penso
che, per il momento, siano stati presi e saranno delineati nel prossimo “Libro
bianco” iniziative importanti e credibili.
Andranno chiarite quali siano le misure da
prendere per raggiungere l’obiettivo della difesa comune.
Per
esempio quali sono le fonti di finanziamento o come vanno colmate alcune lacune
nella capacità militare operativa.
Inoltre, come si intende fornire ulteriore
supporto all'Ucraina e così via.
Alcuni passi significativi sono già stati
fatti.
È
aumentato in maniera consistente il bilancio per la difesa in quasi tutti gli
Stati membri della Ue.
Ora si
è deciso di incrementare ancora la spesa e, cosa ancora più importante, i
governi stanno cercando di utilizzare le risorse aggiuntive puntando sulle
sinergie e l’eliminazione delle duplicazioni.
Ho già
citato la necessità di ridurre le differenze tra i mezzi militari e i materiali
usati.
È necessario anche aumentare la capacità di
produzione.
Nello
stesso tempo dovremmo acquistare prodotti europei, in modo da ridurre la
dipendenza da Stati extra europei, sia per l'equipaggiamento, sia per
l'armamento, ma anche, a lungo termine, per le materie prime».
Perché
è necessario che siano i singoli Paesi ad armarsi? Non sarebbe stato meglio
incanalare più risorse nei piani di difesa comuni e condivisi?
«Non
dovrebbe esserci una contraddizione tra le due cose, ma poiché abbiamo ancora
eserciti nazionali che garantiscono la sicurezza e la difesa degli Stati
membri, dobbiamo fare del nostro meglio per potenziare queste diverse forze
armate affinché possano operare insieme.
È il percorso verso una sicurezza e una difesa
europea più credibili in futuro».
La difesa
europea può fare a meno degli americani?
«Attualmente
no. Come ho già detto, gli Usa sono ancora il principale contributore per la
sicurezza e la difesa europea nell'ambito della Nato.
Non è
una novità che gli Stati Uniti intendano spostare la loro attenzione e le loro
priorità verso il Pacifico.
Gli
americani chiedono all'Europa di fare di più, di investire di più nella propria
sicurezza e difesa, con una condivisione delle spese più equa rispetto al
passato. Per altro non è una questione nata con Trump.
Purtroppo,
ci è voluta l’aggressione russa contro l'Ucraina per dare la sveglia alle
società e ai leader europei».
Alla
fine Trump lascerà la Nato?
«Non
penso proprio. Credo che la tattica di Trump, per quanto possa giudicare, sia
quella di adottare misure anche molto dure che poi vengono stemperate nei
giorni successivi.
Lo abbiamo visto in Ucraina:
ha sospeso l’invio delle armi per tre giorni e
lo ha ripristinato quando Kiev ha mostrato più flessibilità sull’accordo per le
materie prime.
Quindi
non credo sia molto probabile che il Presidente americano lasci la Nato.
Ma ciò
che è probabile, invece, è che gli Stati Uniti riducano la presenza in Europa e
che si aspettino giustamente che gli stati membri europei e gli alleati
facciano di più per la propria sicurezza.
Nello
scenario più estremo gli europei dovranno farsi carico di tutto ciò che è la
difesa convenzionale, mentre gli Usa continueranno ad assicurare solo la
copertura nucleare».
L'Europa
è in grado di garantire la sicurezza militare dell'Ucraina?
«È
troppo presto per dare una valutazione chiara. C'è la volontà politica
dell'Europa di essere della partita e di contribuire anche a offrire garanzia
di sicurezza all'Ucraina, ovviamente insieme ai partner della NATO e a paesi
terzi. Quindi
il primo passo sarebbe un cessate il fuoco e un percorso verso un accordo di
pace duraturo.
Dopodiché
bisognerà negoziare nel pieno rispetto degli interessi ucraini, altrimenti non
ci sarebbero affatto garanzia di sicurezza».
Pensa
che la Russia sia disposta a impegnarsi in un negoziato serio?
«Beh,
mettiamola in questo modo. Un accordo efficace può essere raggiunto solo se
intorno al tavolo ci sono Stati Uniti, Russia, Ucraina ed Europa.
Tutte
le parti cercheranno di preservare i propri interessi.
Bisogna
capire se un’intesa che rispetti gli interessi dell’Ucraina possa essere
raggiunta ora, mentre la Russia continua l’offensiva sul campo di battaglia.
Il nostro dovere, come europei, dovrebbe
essere quello di mantenere un robusto sostegno all’Ucraina, per metterla nelle
condizioni più favorevoli di affrontare la trattativa.
È
imperativo, quindi, assicurare il sostegno europeo a Kiev e chiarire che
qualsiasi soluzione dovrà essere concordata con l’Ucraina. Anche l'Europa deve
partecipare al confronto».
La
Russia rappresenta una minaccia destinata a durare per l’Europa?
«La
Russia è una potenza nucleare, rimane una grande potenza, anche se non una
superpotenza.
Possiamo
dire che, con tutta probabilità, la Russia sarà l’avversario dell’Europa anche
in futuro.
Quindi non possiamo permetterci un vuoto nella
sicurezza del continente. Abbiamo bisogno di contro bilanciare le forze russe e
di ricostruire il deterrente che è stato abbandonato con la fine della Guerra
Fredda».
Come
dovrebbe funzionare la catena di comando militare in Europa?
Oggi
abbiamo molte agenzie che spesso si occupano delle stesse cose.
È
necessaria una riorganizzazione, come ha sottolineato anche Mario Draghi?
«La
questione organizzativa è davvero complicata.
La chiara distinzione tra i compiti
dell'Unione europea e quelli della Nato sta diventando meno netta.
Questo
significa che l'Europa dovrà assumersi maggiori responsabilità, non solo per la
difesa, ma anche per la gestione delle crisi al di fuori dei propri confini.
Sarà
necessario definire chi fa che cosa, al fine di evitare duplicazioni.
Posso
ipotizzare che l’Unione europea assuma determinati compiti, nel contesto della
difesa collettiva.
Per
esempio gestire la mobilità delle forze militari o la protezione delle
infrastrutture strategiche.
La
guerra convenzionale, in prima linea, rimarrà ancora sotto il comando e il
controllo della Nato.
La catena di comando e di controllo sarà tanto
più forte, quanto più saranno integrate le politiche di difesa e sicurezza
comuni».
Dovrebbero,
quindi, cambiare i meccanismi istituzionali dell’Unione europea, per esempio
introducendo il voto a maggioranza in questioni come la politica estera e la
sicurezza comune?
«Sì,
assolutamente. Credo sia necessario, viste le sfide che abbiamo davanti.
Possiamo discutere se procedere con decisioni prese a maggioranza o di altri
meccanismi. In ogni caso dobbiamo trovare dobbiamo trovare il modo per reagire
più rapidamente e con più decisione quando serve. E la lezione che abbiamo
imparato dalla guerra in Ucraina, ma anche da altre crisi».
Verifica
dei fatti “Europa”:
L'ultima
battaglia.
(Prima
parte).
Unz.com
- Keith Woods – (15 marzo 2025) – ci dice:
Giudeo-Bolscevismo,
Comunismo, i Rothschild e le Banche Centrali.
Negli
ultimi anni Europa: “The Last Battle” è diventato un fenomeno underground a
sorpresa.
Il
film del 2017 è stato realizzato da “Tobias Bratt”, un attivista svedese.
La sua popolarità sempre crescente è dovuta
interamente al passaparola e alle condivisioni sui social media, poiché la
censura lo ha bandito negli angoli più remoti di Internet.
La sua popolarità è un fenomeno interessante, in
quanto promuove visioni piuttosto radicali su cose come l'influenza ebraica, il
revisionismo storico e il nazionalsocialismo.
Molte
persone lo citano come la loro principale pillola rossa, ma ho visto alcuni
liquidarlo come "storia dei meme" e un pezzo di propaganda.
Dal
momento che è così popolare, ho deciso che potrebbe valere la pena dargli un
trattamento serio e verificare le sue affermazioni mentre lo guardo.
Penso
che la maggior parte delle persone a cui piace il documentario probabilmente
non si preoccupa molto della veridicità delle singole affermazioni, ma potrebbe
comunque essere un modo interessante per guardare una parte della storia
trattata nel documentario.
Inoltre,
come qualcuno che è stato nei circoli della destra dissidente per anni, devo
ammettere di aver notato un vero declino della qualità intellettuale di ciò che
viene presentato riguardo al tema dell'influenza ebraica (che è inevitabile in
quanto raggiunge un pubblico più ampio), così come la diffusione di ciò che
considera storicamente indifendibile apologetica del nazionalsocialismo.
Quindi, per quanto questo documentario non sia
un pezzo intellettuale serio, suppongo di sentirmi in obbligo di impegnarmi in
qualcosa del genere e cercare di offrire una correzione ad alcune di queste
tendenze, anche se potrebbe cadere nel vuoto.
L'intero
film dura più di 12 ore, quindi probabilmente non lo coprirò tutto.
Questa sezione da sola è composta da oltre
1.500 parole, e questo solo nei primi dieci minuti.
Ci
sono 6 segmenti da dieci minuti in un'ora, e 12 ore nel documentario, il che
significherebbe che scriverei 72 di questi, o più di 100.000 parole, se
continuassi a questo ritmo.
Ho
incluso il” time stamp “per facilitare la visione del documentario, che è
disponibile.
Quindi,
senza ulteriori indugi, verifica dei fatti Europa: The Last Battle.
Moses
Hess definisce il cristianesimo "la religione della morte".
Questa
è una vera citazione da pagina 76 di Roma e Gerusalemme di Hess.
Ma
quando scrisse questo, Hess non stava assumendo una posizione contraddittoria
contro gli europei, ma prevedendo che il declino del cristianesimo avrebbe
risvegliato nazionalismi europei più virili.
Ad esempio, nella stessa pagina Hess scrive
che "Sulle rovine della Roma cristiana sorge un popolo italiano
rigenerato".
Hess
scrisse anche favorevolmente del cristianesimo come stadio dello sviluppo umano
nei suoi primi scritti filosofici.
Moses
Hess predisse una guerra razziale in Europa che coinvolgerà Germania e Italia.
Hess
aveva una visione eterodossa come comunista nel sostenere una visione
etnocentrica della storia umana che vedeva il conflitto razziale come un motore
della storia più che la lotta di classe.
Predisse
che l'Italia si sarebbe unificata, innescando l'unificazione tedesca, e che la
crescita del nazionalismo avrebbe portato al conflitto.
Tuttavia,
il punto di questa citazione nel documentario sembra essere quello da suggerire
che egli predisse un grande conflitto razziale tra tedeschi e italiani contro
gli ebrei, che ovviamente si rivelò essere la Seconda Guerra Mondiale.
Anche
se si aspettava che l'ascesa del nazionalismo avrebbe aumentato
l'antisemitismo, non ha fatto questo tipo di grande previsione.
E
sosteneva una sorta di unità culturale europea che predisse sarebbe arrivata
con il declino della chiesa:
L'Europa
non ha bisogno di avere una legge, una forma di governo, un credo o qualsiasi
altra misura coercitiva esterna per sentirsi unita e forte.
L'Europa è già unita attraverso la sua storia
e la sua cultura.
Le nazioni europee sono così essenziali l'una
all'altra, che tutto ciò di cui si ha bisogno è la disgregazione di queste
potenze superficiali che ancora esistono in superficie – lo Stato esterno e la
Chiesa – per far emergere l'unità interna dei popoli d'Europa. [Anche] una
guerra generale europea porterebbe a un'alleanza generale europea.
Hess
non sperava che una guerra europea avrebbe distrutto gli europei, ma che li
avrebbe unificati.
Hess
convertì Marx ed Engels al comunismo e li aiutò con il Manifesto del Partito
Comunista - Questo dimostra che il socialismo, il comunismo, il marxismo e il
sionismo hanno le stesse radici.
Hess
incontrò Marx per la prima volta nel 1842 e ne parlò con affetto; collaborò con
lui alla stesura dell'Ideologia tedesca nel 1845; e introdusse Engels al
comunismo.
Hess è stato infatti coinvolto nella stesura
originale del Manifesto del Partito Comunista.
Tuttavia,
nella versione finale del manifesto Marx denigra il "socialismo
utopico" di Hess.
Marx
probabilmente sarebbe stato un comunista senza Hess.
La sua
origine intellettuale era nell'ambiente dei giovani hegeliani, e lui e Hess
entrarono in contatto per la prima volta mentre Marx presentava articoli per la
“Rheinische Zeitung”, che Hess curava.
Marx fu influenzato presto dalle idee
socialiste francesi, prima di sviluppare il suo materialismo dialettico
attraverso la sua inversione materialista di Hegel.
Certamente,
Marx non adottò le idee della centralità della razza e della nazione di Hess,
credendo invece che l'ascesa del nazionalismo europeo fosse una creazione
borghese transitoria.
Dopo
il 1848 si spostarono ulteriormente nella loro politica.
Nonostante
la loro relazione, Hess non appartiene a nomi come Hegel e Feuerbach come una
grande influenza sul pensiero di Marx.
Il
vero nome di Karl Marx era “Moses Mordechai Levy” e discendeva da una lunga
stirpe di rabbini.
Il
vero nome di Karl Marx era Karl Marx.
Il suo certificato di nascita riporta la
grafia "Carl", che era la grafia comune all'epoca, ma nella sua vita
adulta firmò sempre come Karl.
Moses
Mordechai Levy era il nome del nonno di Marx.
Quindi
sì, era nato da una lunga stirpe di studiosi del Talmud da parte di padre.
Il
padre di Karl, Heinrich, si convertì al cristianesimo intorno al 1816, ma
probabilmente come un modo per aggirare le leggi prussiane che colpivano gli
ebrei.
Marx
era imparentato con i Rothschild, che finanziarono Marx.
Marx
era cugino di terzo o quarto grado di “Nathan Mayer, Lord Rothschild”.
Tuttavia,
non vi è alcuna prova che i Rothschild abbiano mai fornito finanziamenti a
Marx.
Marx,
da parte sua, "denigrò i Rothschild come la quintessenza del male
capitalista".
"L'ebraismo
è la madre del marxismo" — citazione da “Le Droit De Vivre “del 12 maggio 1936.
Non
esiste un'edizione del 12 maggio della rivista.
Ha
avuto edizioni settimanali il 9 e il 16 maggio, ma nessuna delle due contiene
questa citazione o qualcosa di simile.
Il
Manifesto del Partito Comunista sostiene il controllo ebraico dei media e delle
banche.
Il
Manifesto del Partito Comunista non menziona affatto il controllo dei media.
È
ovviamente l'interpretazione dell'autore del documentario che il controllo
centralizzato del sistema finanziario serviva a dare potere ai banchieri
monopolisti, ma questo certamente non è nel manifesto, e la teoria di Marx
prediceva la fase finale del comunismo come una società senza stato e senza
denaro.
Quindi
un cartello bancario centralizzato sostenuto dallo Stato non fa sicuramente
parte della visione.
Il
Manifesto del Partito Comunista sostiene che le donne non dovrebbero più
concentrarsi sulla famiglia o sui figli.
Per
sostenere ciò, il documentario cita "Il comunismo mira a eliminare lo
status delle donne come meri strumenti di produzione".
La
collocazione suggerisce che la citazione parli di porre fine alle donne come
strumenti di produzione di bambini, ma non è questo che si sta sostenendo. Piuttosto, stanno argomentando contro
l'indegnità delle donne trasformate in strumenti della produzione capitalista.
Marx
incoraggiò il genocidio degli slavi e li definì "spazzatura razziale."
Marx è
citato mentre dice: "Le classi e le razze troppo deboli per padroneggiare
le nuove condizioni di vita devono cedere.
Devono
perire nell'Olocausto rivoluzionario".
La
citazione è sbagliata e in realtà è un mashup di due citazioni.
Una è
tratta da un articolo di Marx del 1853:
"Le
classi e le razze, troppo deboli per padroneggiare le nuove condizioni di vita,
devono cedere".
L'altra
è tratta da una lettera di Engels del 1849 in cui scrive che, a parte alcuni
gruppi europei come tedeschi, polacchi e magiari, "Tutte le altre
nazionalità e popoli grandi e piccoli sono destinati a perire prima o poi nella
tempesta rivoluzionaria mondiale".
Marx
ed Engels avevano effettivamente opinioni razziste sugli slavi (come era comune
in Germania a quel tempo) e prevedevano la dissoluzione dei loro "piccoli
nazionalismi", che consideravano controrivoluzionari, così come
l'eliminazione di "interi popoli reazionari" tramite una guerra
futura.
Engels
definì queste persone “Völkerabfälle”, che è stato tradotto come spazzatura
razziale come suggerisce il documentario.
Fu
Engels a descrivere queste persone come "frammenti residui di popoli"
che erano stati inghiottiti da paesi più potenti nello sviluppo progressivo
della storia.
Gli
slavi del sud furono usati come un esempio, ma anche "in Francia, ci sono
i bretoni, i sostenitori dei Borboni" e "in Scozia, ci sono i
gaelici, i sostenitori degli Stuart dal 1640 al 1745".
Quindi
questa designazione non era necessariamente biologica quando fu usata da
Engels, ma piuttosto designava le persone in una fase di sviluppo più
primitiva, abbandonata dal processo storico.
Il
documentario suggerisce che hanno sostenuto “un genocidio mirato degli schiavi
per motivi razziali” in un modo che non hanno mai fatto.
Winston
Churchill sosteneva che gli “ebrei internazionali avrebbero usato il comunismo
in tandem con il sionismo” per ottenere un governo comunista mondiale.
Questa
è un'interpretazione così completamente errata dell'argomento di Churchill in “Sionismo
contro Bolscevismo” che praticamente la capovolge. L'argomentazione di Churchill era che
il bolscevismo era un movimento ebraico, ma che il sionismo era l'antidoto e
l'alternativa positiva per il popolo ebraico.
Nel saggio, Churchill definisce gli ebrei
"la razza più formidabile e notevole più che sia mai apparsa al
mondo" e, piuttosto che vederli come parte di esso, ha invitato gli ebrei
sionisti a contribuire a contrastare la cospirazione bolscevica globale.
Nel
1829, i Rothschild "comprarono Gerusalemme."
La
fonte di questa citazione è davvero accurata, proveniente dal “Niles Weekly
Register “nel 1829.
C'è un
rapporto secondo cui i Rothschild hanno comprato Gerusalemme!
Non
vediamo nulla di improbabile che i Rothschild debbano acquistare l'antica
capitale della loro nazione.
Essi
[i Rothschild] avrebbero potuto immediatamente, per così dire, riunire insieme
una grande nazione, presto in grado di difendersi, e di avere una meravigliosa
influenza sul commercio e sulle condizioni dell'est, rendendo la Giudea di
nuovo il luogo di deposito di una gran parte delle ricchezze dell'antica città.
Ma
questo rapporto, che il “Register” non ha mai citato, era ovviamente falso.
Gerusalemme era sotto il controllo ottomano e rimase tale fino a dopo la prima
guerra mondiale, quasi un secolo dopo.
Il
fatto che gli ottomani vendessero un'intera città a una famiglia di banchieri
con sede in Gran Bretagna (comunque avrebbe funzionato) sarebbe stato piuttosto
significativo e probabilmente riportato altrove.
"Si
ritiene che lui (Rothschild) sia l'uomo più ricco del mondo."
Non
sono sicuro di chi sia l'uomo che parla qui, ma nonostante questo sia un luogo
comune nei contenuti delle teorie del complotto, non ci sono prove che un Rothschild
sia vicino a essere la persona più ricca del mondo.
"Gli
ebrei ricchi governano il mondo. Nelle loro mani è il destino dei governi e
delle nazioni. Iniziano guerre tra paesi e, quando lo desiderano, i governi
fanno la pace.
Quando
gli ebrei ricchi cantano, le nazioni e i loro leader ballano insieme e nel
frattempo gli ebrei diventano più ricchi."
(Theodore Herzl).
Questa
è una citazione reale.
I
ricercatori stimano la ricchezza della famiglia Rothschild a 500 trilioni di
dollari, più della ricchezza del mondo intero.
Chi
sono i ricercatori?
Questa
è un'affermazione incredibile, ma è infondata.
I
Rothschild comprarono la “Reuters” nel 1800.
Sbagliato.
La”
banca Rothschild di Londra” è stata uno dei primi mecenati di “Paul Julius
Reuter”, figlio di un rabbino che ha fondato la Reuters.
Paul
possedette l'attività fino alla sua morte nel 1899, dopodiché passò a suo
figlio.
Oggi,
la maggior parte delle azioni di Reuters è di proprietà della “Woodbridge
Company”, una società di investimento canadese.
La
Reuters ha poi acquistato l'”Associated Press”.
Sbagliato.
Reuters
non ha mai comprato l'Associated Press. Rimangono entità separate.
Loro
[i Rothschild] hanno interessi di controllo in tre importanti reti televisive.
Quali
reti?
Non ci
viene detto, e mentre questo viene detto sullo schermo appare un'immagine che
mostra i loghi di Associated Press e Reuters, che non sono reti televisive.
Non
riesco a identificare nessuna delle principali reti televisive di proprietà dei
Rothschild.
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è una pubblicazione supportata dai lettori. Per ricevere nuovi post e
supportare il mio lavoro, prendi in considerazione l'idea di diventare un
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Fino a
poco tempo fa la famiglia Rothschild controllava la “Royal Mint inglese” e
continua ad essere l'agente d'oro per la Banca d'Inghilterra.
È vero
che la Gran Bretagna affittò l'amministrazione della sua “raffineria di conio”
ad Anthony de Rothschild, nel 1852.
Questo
fu un periodo di grande espansione coloniale per la Gran Bretagna, e:
La
gestione della raffineria mise immediatamente gran parte della nuova produzione
aurea australiana e californiana a disposizione della banca d'affari,
assicurandosi in seguito una buona quota del primo oro sudafricano.
Grazie
a questa espansione, nel XX secolo più della metà dell'oro commerciale mondiale
veniva gestito dalla società Rothschild:
Rothschild,
attraverso il suo collegamento con la raffineria, ottenne l'accesso e il
controllo sull'oro dell'Impero, che nel 1914 rappresentava il 70% della
produzione mondiale; la maggior parte dei quali è stata spedita a Londra e
trattata presso la raffineria Rothschild.
Nel
1968, il gruppo Rothschild vendette la “Raffineria della Zecca Reale” alle “Engelhard
Industries”.
La
Banca d'Inghilterra nel 1967 elencava la banca Rothschild come uno dei cinque
membri del mercato dell'oro di Londra – cinque società bancarie autorizzate a
"fissare" il prezzo dell'oro in una posizione creata nel 1919 – e
riportava che la banca Rothschild era una delle due incaricate della
lavorazione e della raffinazione dell'oro:
Due
dei membri (Johnson, Matthey e Rothschild) si sciolgono per raffinare, saggiare
e lavorare l'oro.
I Rothschild agiscono come presidente del
mercato e lo hanno fatto da quando il mercato è stato costituito nella sua
forma attuale dopo la prima guerra mondiale. e la fissazione giornaliera del
prezzo dell'oro avviene nei loro locali.
Quindi
la banca Rothschild ha avuto un ruolo più centrale di qualsiasi altra entità
nella gestione del mercato dell'oro britannico.
Tuttavia,
i Rothschild non stanno attualmente servendo come "agente d'oro"
della banca, come sostiene Europa.
Nel
2004, la “NM Rothschild & Sons” si ritirò dal mercato dell'oro, compreso il
commercio dell'oro e il suo ruolo nel "fissare" il prezzo dell'oro
con altre banche londinesi.
I Rothschild
controllano la Banca d'Inghilterra.
Nessuna
prova per questo.
I
Rothschild controllano la “London Bullion Market Association”, permettendo loro
di fissare il prezzo mondiale dell'oro e guadagnare milioni in commissioni di
transazione.
Come
accennato in precedenza, i Rothschild erano una delle cinque società incaricate
del” London Gold Market”, che aveva il compito di fissare i prezzi dell'oro e
supervisionare il funzionamento del mercato dell'oro a Londra.
La “London
Bullion Market Association” (LBMA) è stata fondata nel 1987 quando la Banca
d'Inghilterra ha deciso che era necessario un organismo indipendente per
gestire questo ruolo.
L'organizzazione
ottiene i suoi membri da un certo numero di banche, broker e altre aziende
coinvolte nel mercato dei metalli preziosi. Puoi trovare i membri del suo
consiglio.
Non
sono coinvolti Rothschild e non ci sono prove che abbiano il controllo
dell'organismo con altri mezzi.
Nel
corso dei secoli i Rothschild hanno acquisito trilioni di oro e si sono
accaparrati l'offerta aurea mondiale.
Se c'è
qualche prova di questo, il documentario non la presenta.
Nel
2023, un rapporto sulla ricchezza del “Sunday Times” ha stimato che la fortuna
della famiglia Rothschild valeva un modesto miliardo di dollari.
È del
tutto possibile che sia sostanzialmente più di questo e che il pubblico non sia
consapevole della sua vera portata, ma questo non sembra mai essere confermato
dai teorici della cospirazione su questo argomento.
I
Rothschild possiedono la più grande compagnia petrolifera del mondo,” la Royal
Dutch Shell.”
Non è
vero.
Nel
1912, la Royal Dutch Shell acquistò una compagnia petrolifera di proprietà dei
Rothschild chiamata “Bnito," che operava nell'Impero russo.
Come parte dell'accordo, i Rothschild
divennero azionisti della Royal Dutch Shell. Non hanno mai avuto una quota di
controllo e nel 2022 Rothschild Investment Corp ha chiuso la sua posizione in
Shell PLC, a quel punto non detenevano più alcuna azione della società.
Attraverso
le banche centrali, la famiglia Rothschild controlla l'offerta di moneta di
quasi tutte le nazioni della terra.
Sbagliato.
La maggior parte delle banche centrali sono
controllate dai governi e gestite da consigli di amministrazione e comitati.
La maggior parte sono interamente di proprietà
statale e hanno un bel po' di trasparenza nella loro struttura di governance.
In un
paio di minuti abbiamo sentito che i Rothschild controllano la maggior parte
della ricchezza del mondo, la maggior parte del suo oro, le principali reti
televisive, la più grande compagnia petrolifera del mondo e la maggior parte
delle banche centrali, il tutto senza uno straccio di prova.
Nel
1910, sette degli uomini ebrei più ricchi del mondo tennero una riunione
segreta per istituire la Federal Reserve.
Il
documentario cita solo cinque di questi sette.
Questi
uomini – A. Piatt Andrew, Benjamin Strong, Nelson Aldrich, Henry Davison,
Arthur Shelton, Frank Vanderlip e Paul Warburg – si incontrarono a Jekyll
Island per elaborare un piano per riformare il sistema bancario del paese.
Ma l'affermazione che fossero tutti ebrei è
falsa.
Di
questi sette, solo uno, Paul Warburg, era ebreo.
I tre
uomini più potenti che si opponevano alla Federal Reserve morirono tutti a
bordo del Titanic.
Benjamin
Guggeneim, Isador Straus e John Jacob Astor sono elencati come tre degli uomini
più ricchi del mondo, le cui morti a bordo del Titanic hanno posto fine a una
seria opposizione alla creazione della Federal Reserve.
È vero
che morirono tutti sul Titanic, ed erano tutti molto ricchi, con Astor che era
uno degli uomini più ricchi del mondo al momento della sua morte.
Ma non
ci sono dimostrare che nessuno dei tre si oppone alla banca centrale o alla
Federal Reserve.
In
effetti, un'edizione del New York Times del 1911 riportò che Astor era un
grande sostenitore dell'idea.
Ma c'è
di meglio: Isidor
Straus non solo scrisse a favore dell'istituzione di una banca centrale, in
realtà presto servizio come tesoriere della filiale di New York della “National
Citizens' League for the Promotion of a Sound Banking System”, che esisteva per
presentare una petizione per l'”istituzione della Federal Reserve.
Ora
indovinate chi ha avuto un ruolo nella creazione di questa organizzazione?
Nientemeno che Paul Warburg!
Semmai,
una cospirazione incentrata sull'affondamento del Titanic avrebbe più senso se
i realizzatori dicessero che stava prendendo di mira i sostenitori della
Federal Reserve.
Con
molti membri del Congresso e senatori a casa per Natale, Woodrow Wilson firmò
la Federal Reserve.
La
legge era stata discussa per mesi prima di arrivare al voto, non ha colto
nessuno di sorpresa mentre erano a casa per Natale.
La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti
ha approvato il disegno di legge 298-60 e il Senato lo ha approvato 43-25.
Nulla
sarebbe cambiato con una maggiore partecipazione o un maggiore dibattito.
La
Federal Reserve ha dato il controllo delle riserve di moneta della nazione agli
interessi privati .
La
struttura della Federal Reserve degli Stati Uniti è enormemente complicata e
costituisce un buon materiale per le teorie del complotto.
La Fed
non rientra nel ramo esecutivo, ma dovrebbe essere un'agenzia indipendente con
la supervisione del Congresso.
Ciò ha
lo scopo di conferirgli una certa indipendenza dalle pressioni politiche
quotidiane e dalla supervisione.
Il “Federal
Reserve System” è considerato una banca centrale indipendente.
Lo è, tuttavia, solo nel senso che le sue
decisioni non devono essere ratificate dal Presidente o da chiunque altro nel
ramo esecutivo del governo.
L'intero sistema è soggetto alla supervisione
del Congresso degli Stati Uniti... la Federal Reserve deve lavorare nel quadro
degli obiettivi generali di politica economica e finanziaria stabilita dal
governo.
La Fed
è strutturata come una società, e dodici banche della Federal Reserve sono
"possedute" da banche private membri nei loro distretti, ma questa
"proprietà" non dà loro il tipo di controllo che la proprietà
conferisce in qualsiasi altro contesto aziendale.
Questa
Reserve Bank non funziona a scopo di lucro e le banche commerciali possiedono
azioni in esse per soddisfare una condizione di appartenenza al sistema.
I
guadagni di queste Reserve Bank devono essere trasferiti per legge al Tesoro
degli Stati Uniti.
Il
Consiglio dei Governatori è ancora nominato dal Presidente e confermato dal
Senato.
Woodrow
Wilson scrisse nel 1913 che si rammaricava di aver consegnato il controllo del
paese a un cartello bancario.
“Europa”
dice che Wilson scrisse queste parole nel 1913:
Sono
un uomo molto infelice.
Ho involontariamente rovinato il mio paese.
Una grande nazione industriale è controllata dal suo sistema creditizio.
Il
nostro sistema creditizio è concentrato.
La
crescita della nazione, quindi, e tutte le nostre attività sono nelle mani di
pochi uomini.
Siamo
arrivati ad essere uno dei governi peggio governati, uno dei più
completamente controllati e dominati nel mondo civilizzato, non più un governo
di libera opinione, non più un governo di convinzione e il voto della
maggioranza, ma un governo di opinione e di costrizione di un piccolo gruppo di
uomini dominanti.
Wilson
non lo ha mai detto.
Questo
sito web analizza lo sfondo di questa citazione.
Fondamentalmente, una parte di esso è
inventata, e il resto è estratto da due diversi paragrafi di un libro che
Wilson ha scritto PRIMA di istituire la Federal Reserve.
Quindi il sostegno di Wilson alla Federal
Reserve era in realtà motivato da questo tipo di sentimento riguardo la
limitazione del potere di monopolio dei banchieri privati, certamente non era
un'espressione di rammarico.
Non
riesco a trovare alcun discorso o scritto dopo l'atto in cui Wilson esprima
rammarico per la creazione della Federal Reserve.
I banchieri
ebrei e i loro rabbini celebrarono l'approvazione del Federal Reserve Act nel
1913.
Non è
chiaro a cosa si riferisce e non riesco a trovare nulla su questo argomento. Sembra che qualcuno abbia attaccato
questa didascalia a una vecchia foto di un rabbino in piedi con uomini d'affari
e il film è andato avanti con essa.
"Il
sistema finanziario è stato consegnato al Consiglio della Federal Reserve.
Questo consiglio amministra il sistema finanziario con l'autorità di un gruppo
puramente speculatore.
Il
sistema è privato, condotto al solo scopo di ottenere il massimo profitto
possibile dall'uso del denaro di altre persone."
(Charles
Lindbergh).
Questa
è una citazione reale.
Di
solito viene pubblicato senza una fonte, ma l'ho rintracciato nel capitolo XIII
di un libro scritto da Lindbergh intitolato “The Economic Pinch”.
"L'adozione
del “sistema finanziario basato sul debito” predicato da Marx nel Manifesto del
Partito Comunista era stata compiuta".
Marx
vedeva la creazione di credito capitalistico come sfruttamento e non ha mai
sostenuto nulla di simile a un "sistema finanziario basato sul
debito".
Marx immaginava la società comunista come
senza classi e senza denaro.
Con i
mezzi di produzione posseduti collettivamente, non ci sarebbe più la ricerca
del profitto o dell'usura.
L'élite
che possiede la Federal Reserve controlla altre banche, società e l'offerta di
moneta mondiale.
Crea
denaro senza valore dal nulla, sostenuto da nulla.
Come è
comune in questo tipo di contenuti cospirativi, i registi stanno davvero
sopravvalutando il ruolo della Fed nel controllo dell'offerta di moneta
mondiale.
Si
tratta di un argomento dolorosamente complesso, ma ho fatto del mio meglio per
spiegare come funzionano realmente il sistema finanziario globale e la sua
offerta di moneta nel mio articolo sul sistema dell'eurodollaro, quindi, per
concludere, vi suggerisco di leggerlo per trovare delle vere pillole rosse:
Il
sistema monetario ombra che governa il mondo.
Keith
Woods, 15 luglio 2024.
In
qualsiasi spazio mediatico alternativo, si è certi di trovare molti discorsi
sul dominio del dollaro USA, così come previsioni ottimistiche sul suo
imminente declino.
Questo
è vero anche nella destra radicale, dove i nazionalisti si struggono per la
fine dell'egemonia imperiale degli Stati Uniti e l'ascesa di un mondo più
multipolare.
Un
aspetto importante di questo, però, è che mentre il denaro viene creato
dal nulla, attraverso la creazione di credito, questo non viene fatto dalla
Federal Reserve, ma dalle banche private.
Ogni
presidente della Federal Reserve dal 1980 è stato ebreo .
Quasi,
ma no.
Dal
1980 fino all'uscita del film i presidenti della Fed furono:
Paul
Volcker (1979-1987): Non ebreo.
Alan
Greenspan (1987-2006): Ebreo.
Ben
Bernanke (2006-2014): ebreo.
Janet
Yellen (2014-2018): ebrea.
Tre su
quattro è ovviamente un'enorme sovra rappresentazione per un gruppo che è il
2-3% della popolazione americana, ma l'Europa trasforma ancora questo in
qualcosa che può essere facilmente smentito nominando Volcker come ebreo.
Paolo
Volcker.
La Casa dei Rothschild possiede il 57%
delle azioni della Federal Reserve.
Non è
vero, e come ho spiegato nella Parte 2, la Fed non è comunque di proprietà
privata come una normale società.
Le "azioni" della Fed sono divise
tra le banche membri senza i diritti di proprietà delle azioni delle società
tradizionali.
Il mio
lavoro è interamente supportato dagli abbonati.
(Per favore, prendi in considerazione
l'idea di sostenere il mio lavoro diventando un abbonato a pagamento, o
iscriviti gratuitamente alla mia mailing list.)
Citazione
di un ebreo che spiega che controllano il paese attraverso la Federal Reserve.
“Europa”
include una lunga citazione di un ebreo di nome “Harold Wallace Rosenthal” che
include quanto segue:
"Il
nostro potere è stato creato attraverso la manipolazione del sistema monetario
nazionale.
Siamo gli autori della citazione. "Il
denaro è potere".
Come
indicato nel nostro piano generale, per noi era essenziale creare una banca
nazionale privata.
Il
sistema della Federal Reserve si adattava bene al nostro piano poiché è di
nostra proprietà, ma il nome implica che si tratta di un'istituzione
governativa.
Fin
dall'inizio, il nostro scopo è stato quello di confiscare tutto l'oro e
l'argento, sostituendoli con banconote di carta senza valore e non
riscattabili.
Questo
l’abbiamo fatto!”
Rosenthal era un assistente di un senatore
ucciso in un attacco terroristico in Turchia nel 1976.
La presunta intervista che conteneva questa
citazione fu pubblicata nel 1978 in un opuscolo intitolato “The Hidden Tyranny”
da un uomo di nome “Walter White Jr.
Non
abbiamo dimostrato che questa intervista sia realmente accaduta, a parte la
parola di White, e Rosenthal non poteva contestarla poiché è stata pubblicata
quasi due anni dopo la sua morte.
Il
nazionalista bianco “Tom Metzger”, che conosceva “White,” disse che
l'intervista era falsa e considerava White un bugiardo.
Ha
detto nel suo programma radiofonico a proposito dell'intervista:
Quell'intervista
non ha mai avuto luogo.
Walter White opererà libero e libero su alcuni
argomenti, come questo. Scomparve per un po'.
Ho
mandato personalmente gli uomini a cercarlo.
Si è presentato affermando che la JDL lo ha
rapito e scaricato al confine Casabella. Era davvero legato a una donna più
giovane in un motel di Los Angeles. … Quell'intervista è fasulla.
C'è
molto materiale valido da usare contro gli ebrei.
Ora è
il momento della rivoluzione bolscevica.
I
documenti del Dipartimento di Stato mostrano che un gruppo di potenti ebrei
pianificò il rovesciamento dello zar nel 1916.
Jacob
Schiff, Felix Warburg, Otto Kahn, Isaac Seligman e Mortimer Schiff sono
elencati come parte di questa cospirazione.
“Europa”
non approfondisce ulteriormente cosa fossero questi documenti del Dipartimento
di Stato o cosa dimostrassero, ma sono stato in grado di rintracciare la fonte
e con mia sorpresa questa affermazione ha effettivamente fondamento.
Nel
libro”Wall Street and the Bolshevik Revolution”, l'autore Antony Sutton fa
risalire questo a un file decimale del Dipartimento di Stato (861.00/5339) che
conteneva un documento intitolato"Bolscevismo ed ebraismo",datato 13
novembre 1918:
Il
testo è in forma di rapporto, in cui si afferma che la rivoluzione in Russia è
stata progettata "nel febbraio 1916" e "si è scoperto che le
seguenti persone e aziende erano impegnate in questo lavoro distruttivo":
(1)
Jacob Schiff – Ebreo
(2)
Kuhn, Loeb & Company – Ditta Ebraica
Gestione:
Jacob
Schiff - Ebreo
Felix
Warburg - Ebreo
Otto
H. Kahn - Ebreo
Mortimer
L. Schiff - Ebreo
Jerome
J. Hanauer - Ebreo
Guggenheim
– Ebreo
Max
Breitung - Ebreo
Isaac
Seligman – Ebreo.
Il
rapporto prosegue affermando che non ci può essere alcun dubbio che la
rivoluzione russa sia stata iniziata e progettata da questo gruppo e
nell'aprile del 1917.
Sutton
ci informa che l'autore anonimo dei documenti era un membro dell'US War Trade
Board.
In questo contesto Sutton cita anche un
rapporto dell'intelligence britannica, che scrive:
SOMMARIO:
Ci
sono ora prove definitive che il bolscevismo è un movimento internazionale
controllato dagli ebrei; le comunicazioni stanno passando tra i leader in
America, Francia, Russia e Inghilterra in vista di un'azione concertata.
Sutton
osserva che "nessuna delle affermazioni di cui sopra può essere supportata
da prove empiriche concrete",
poiché
queste presunte lettere non sono mai state viste.
Poi
scrive un breve rifiuto di una cospirazione ebraica dicendo che la sovra rappresentazione
ebraica è priva di significato perché non c'è motivo di pensare che gli ebrei
avrebbero sostenuto il bolscevismo solo a causa della loro ebraicità. Sutton
non spiega perché deve essere così, però, e non trovo molto convincente il suo
modo di liquidare la cosa.
Questi
documenti sono sicuramente interessanti, ma cosa farne da soli?
Vale
anche la pena notare che alcuni di questi nomi, come Schiff, sostenevano la
fazione repubblicana contro cui i bolscevichi stavano combattendo.
Quindi,
almeno da tutto il resto che sappiamo sulle loro opinioni e sul loro
patrocinio, sarebbe improbabile che avrebbero sostenuto un rovesciamento del
governo repubblicano.
Alessandro
II di Russia fu assassinato da una rivoluzionaria ebrea di nome “Vera Figner.”
Vera
Figner non era ebrea. Nacque da una nobiltà russa di entrambi i lati della sua
famiglia.
"L'ebreo Alexander Kerensky."
Si
diceva comunemente che Kerensky fosse ebreo, ma non c'è nulla a sostegno di
ciò.
Nulla
nella biografia di suo padre suggerisce un'identificazione ebraica.
È
interessante notare che il nome di sua madre era Nadezhda Alexandrovna Adler, e
Adler è un nome ebraico comune.
Tuttavia, Nadežda era la nipote di servi della
Gleba Liberati e la figlia di un generale Alexander Adler, un nobile e
prestanome del distretto militare di Kazan. Quindi certamente non ebreo.
Kerensky
ricevette un milione di dollari da “Jacob Schiff” per liberare tutti i
prigionieri politici e dare il bentornato agli esiliati politici.
Un
documento di Cyrus Adler che traccia il profilo di Schiff scrive che Schiff:
Era in
sintonia con il governo Kerensky e lo dimostrò con la consegna di un milione di
rubli al prestito emesso da questo governo, che, almeno per il momento, è privo
di valore.
Anche
Ron Chernow sostiene che Schiff fece un prestito di questa somma nel suo libro The
Warburgs.
Schiff,
come molti altri ebrei in America, era infatti intenzionato ad aiutare a rovesciare
il regime zarista che consideravano antisemita.
Kerensky
liberò decine di migliaia di prigionieri – con il titolo "Prigionieri di
Kerensky" – in una serie di amnistie nel 1917.
Tuttavia,
non ci sono prove che Schiff abbia chiesto il rilascio di questi prigionieri,
come suggerisce “Europa”.
Jacob
Schiff ha gestito i contatti tra l'organizzazione massonica ebraica B'nai
B'rith e i rivoluzionari russi.
Schiff
era un membro del B'nai B'rith, ma non c'è nulla che lo dimostri.
Giacomo
Schiff.
Jacob
Schiff e Max Warburg inviarono Trotsky in Russia per completare la rivoluzione.
Non ci
sono prove che Warburg o Schiff stessi ordinando a Trotsky di tornare in
Russia.
Vale la pena notare, tuttavia, che a Trotsky
fu concesso un passaporto per tornare in Russia, con transito attraverso la
Gran Bretagna, nientemeno che da Woodrow Wilson.
Come
scrive un biografo, "Gli storici non devono mai dimenticare che Woodrow
Wilson, nonostante gli sforzi della polizia britannica, rese possibile a Leon
Trotsky di entrare in Russia con un passaporto americano".
Sutton
riferisce che Trotsky visse molto durante il suo periodo a New York, e se dice
che aveva una fortuna di $ 10.000 su di lui quando lasciò il paese, nonostante
la sua unica professione fosse un rivoluzionario comunista.
I registri mostrano che un agente dell'MI5
incaricato di monitorare Trotsky inviò un messaggio a Londra sulla somma
dicendo che Trotsky era salpato "con 10.000 dollari sottoscritti da
socialisti e tedeschi".
Si
sarebbe trattato di una somma notevole che avrebbe avuto un valore di centinaia
di migliaia di euro nella valuta odierna.
Ciò ha alimentato successive speculazioni sul
fatto che Trotsky sia stato finanziato da ricchi ebrei simpatizzanti in
America.
Il biografo di Trotsky Kenneth Ackerman scrive
che Trotsky si ingraziava bene la comunità ebraica durante il periodo in cui
visse a New York prima della rivoluzione:
"Molti
di questi ebrei a New York conoscevano Trotsky come qualcuno che aveva
apertamente denunciato lo zar per il suo antisemitismo, quindi era molto
popolare".
L'agente
che inviò il telegramma in cui si affermava che Trotsky portava con sé una
fortuna ordinò che Trotsky fosse arrestato dopo la sua sosta ad Halifax, in
Canada.
Questo
è stato annullato da un agente dell'MI6, che ha concluso che l'informazione
proveniva da "un agente provocatore, usato dalla polizia vecchia segreta
russa".
Ackerman
ritiene che:
Se
Trotsky lo avesse effettivamente trasportato, avrebbe dovuto gettarlo in mare
nell'oceano o nelle acque profonde del bacino di Bedford per evitare che gli
inglesi lo trovassero, cosa altamente improbabile date le centinaia di
testimonianze a bordo.
Nel
complesso, quindi, le prove che Trotsky ha lasciato gli Stati Uniti con
un'enorme fortuna sono un po' dubbie, ma in ogni caso non ci sarebbe nulla che
i colleghi a banchieri come Warburg o Schiff.
Schiff
e Warburg fornirono a Trotsky 20 milioni di dollari in oro, che oggi valgono
miliardi.
I siti
web della cospirazione dicono che è stato riportato che il figlio di Schiff,
John, è apparso su"The Knickerbocker Column"del New York Journal
American nel febbraio 1949.
Sembra
che ricircolino questa citazione:
"Oggi
il nipote di Giacobbe, John Schiff, stima che il vecchio abbia investito circa
20.000.000 di dollari per il trionfo finale del bolscevismo in Russia".
Questo
non mi sembra credibile di per sé, in quanto è un resoconto di seconda mano di
una dichiarazione del nipote di Schiff, che non sembra essere corroborato da
nient'altro.
Inoltre, Europa aggiunge specificamente che
era oro per qualche motivo, che non è incluso in altre versioni di questa
cospirazione.
Da
dove l'ha preso?
Ingombrare
20 milioni di dollari di oro – miliardi di dollari in denaro odierno – non
presenterebbe alcuni problemi pratici per Trotsky?
Non
sarebbe stato registrato nel rapporto che documenta la fortuna di 10.000
dollari con cui ha lasciato l'America?
Cosa
hai notato quando è arrivato in Inghilterra?
"Trotsky
viene cacciato dal Kuban": un manifesto creato per le forze bianche
anti-bolsceviche durante la guerra civile russa, 1919.
90.000
rivoluzionari, per lo più ebrei e massoni, tornarono in Russia per unirsi alla
rivoluzione.
Non
sappiamo esattamente quanti siano entrati in Russia per partecipare alla
rivoluzione, ma non si tratta di 90.000.
Allora,
dove ha preso Europa questa cifra?
Questo è il numero che gli storici hanno
stimato essere i "carcerieri di Kerensky" rilasciati dal carcere in
Russia.
Un
errore piuttosto grave da parte dei registi.
Inoltre, è sicuramente conveniente che
l'Europa ci dica che queste decine di migliaia di ebrei non registrati da
nessuna parte hanno cambiato i loro nomi in russo.
Il
banchiere ebreo-svedese Olof Aschberg finanziò i bolscevichi; suo nipote è un
ex comunista e attivista anti-bianco oggi.
Vero.
Il
presidente ebreo del comitato esecutivo Jacob Sverdlov ha ordinato al
comandante ebreo della Ceka Jacob Yurovsky di uccidere la famiglia dello zar
sotto gli ordini di Jacob Schiff .
Proprio
come la parte dei presidenti della Federal Reserve, questo è un caso abbastanza
tipico di Europa che ha informazioni che sono notevoli nel mostrare
l'estensione dell'influenza ebraica, ma aggiungendo una bugia totale per farla
sembrare ancora più notevole, screditando così l'intera faccenda.
Jurovskij
e Sverdlov erano entrambi ebrei, Jurovskij fu responsabile degli omicidi della
famiglia Romanov, e Sverdlov svolse un ruolo importante nell'organizzazione
insieme a Lenin e Filipp Gološčokin.
Ma non
c'è alcuna fonte che suggerisca che Jurovskij abbia ordinato questo per placare
Jacob Schiff.
Quattro
assassini ebrei uccisero la famiglia Romanov.)
Europa
elenca questi assassini come Jurovskij, Grigorij P. Nikulin, Peter Ermakov e
Stepan Vaganov.
Di
questi quattro, solo Jurovskij era ebreo.
Le
cartoline ebraiche provano che lo zar fu ucciso in un sacrificio rituale
ebraico.
Europa
dice che questa cartolina raffigurante lo zar utilizzato in un rituale di
sacrificio ebraico è stata fatta girare per i negozi ebraici dopo l'omicidio
dei Romanov.
Ma a quanto pare, questa cartolina risale al
1905, oltre un decennio prima della morte dello zar.
L'unica
cosa che dimostra davvero è che gli ebrei avevano a lungo nutrito una profonda
inimicizia per lo zar.
A
questo proposito, vale la pena notare che immagini simili sono state fatte di
Hitler durante la sua leadership in Germania:
Dal
momento che non è la prova di un omicidio rituale ebraico di Hitler, mostra
solo che gli ebrei dell'epoca avevano un odio simile per lo zar come in seguito
lo ebbero per Hitler.
"I
leader bolscevichi qui, la maggior parte dei quali sono ebrei e il 90% dei
quali sono esiliati rimpatriati, si preoccupano poco della Russia o di
qualsiasi altro paese, ma sono internazionalisti e stanno cercando di iniziare
una rivoluzione sociale mondiale." –
David R. Francis, ambasciatore degli Stati
Uniti in Russia.
Questa
è una citazione reale.
"C'è
molto nel fatto del bolscevismo stesso, nel fatto che così tanti ebrei sono
bolscevichi, nel fatto che gli ideali del bolscevismo in molti punti sono in
consonanza con i migliori ideali dell'ebraismo."
“The
Jewish Chronicle, 4 aprile 1919”.
Anche
questa è una vera e propria citazione.
Dei 22
ministri del primo governo sovietico, 17 erano ebrei.
Ciò si
basa probabilmente su un'affermazione fatta da Solzhenitsyn secondo cui 17 su
20 dei ministri del primo governo erano ebrei.
Non so
perché il numero 22 sia stato usato qui.
Il
primo governo sovietico, istituito dopo la Rivoluzione d'Ottobre del 1917,
nominò "commissari del popolo" o ministri sotto Lenin.
Trotsky
era l'unico di questi ministri ad essere ebreo.
Stalin
parlava yiddish e aveva tre mogli ebree.
Non
c'è alcuna indicazione che Stalin parlasse yiddish.
Karl Radl entra nei dettagli sfatando questa
affermazione.
Stalin
aveva due mogli, non tre.
La sua
prima moglie, Kato Svanidze, era di etnia georgiana.
La sua
seconda moglie, Nadezhda Alliluyeva, era russa con una piccola quantità di
antenati rom.
"Alcuni
storici sostengono che Stalin fosse georgiano, e altri dicono che fosse un
ebreo georgiano".
No,
dicono solo che era georgiano.
Il
Messaggero del B'nai B'rith di Los Angeles dichiarò che Stalin era un ebreo.
L'articolo,
scritto nel 1950, è un articolo di opinione intitolato "Ecco il
punto".
La
storia di un ex generale sovietico che pensava che Stalin avesse origini
ebraiche è raccontata casualmente come un modo per prendere in giro gli
antisemiti:
Un ex
generale sovietico afferma che Stalin è di origini ebraiche.
(Ricordate
i fascisti in questo paese che hanno cercato di giudaizzare Franklin Delino
Roosevelt? Stesso tipo di mentalità").
Scommetti
un dollaro che i tizi che ce lo lanceranno addosso, dimenticheranno che anche “Gesù
Cristo era un ebreo”.
Inutile
dire che "l'ha detto un generale sovietico", riportato solo da un
ebreo che usa l'aneddoto per fare una battuta sugli antisemiti, non è davvero
la prova di nulla.
"Il
vero nome di Stalin era “Losif Vissarionovich Dzhugashvili."
Sì. I
registi stanno lasciando cadere questo dopo
aver detto che alcuni sospettano che Stalin fosse ebreo perché pensano che sia
un nome dal suono ebraico?
Suona
decisamente georgiana.
"Lo
scrittore ebreo “Moritz Steinschneider” ha inventato il termine 'antisemita'
nel 1860.
Vero.
A
Il
tedesco Wilhelm Marr viene spesso attribuito il merito di aver inventato il
termine (ho visto E. Michael Jones dire questo), ma lo ha solo reso popolare.
Steinschneider lo usò in un pezzo contro il filosofo francese Ernest Renan.
Renan era uno studioso semitico che definiva i
semiti una "razza incompleta".
Il
primo atto legislativo approvato dal regime comunista fu la "legge
sull'antisemitismo" nel 1917.
Non è
vero.
Una
risposta ufficiale sovietica all'antisemitismo non arrivò fino al 26 luglio
1918, quando il governo sovietico emise un decreto sulla violenza antiebraica.
In “Antisemitismo
e rivoluzione russa” lo Brendan Mc Geever spiega questo decreto come il culmine
di uno sforzo di lobbying durato mesi da parte di socialisti ebrei al di fuori
della leadership dei bolscevichi – a partire dall'aprile 1918 – in risposta a
una serie di pogrom contro gli ebrei.
McGeever
spiega che:
Quella
che siamo venuti a conoscere come la risposta "bolscevica"
all'antisemitismo fu l'opera di un gruppo di radicali ebrei non bolscevichi che
si coalizzarono attorno agli apparati regionali del governo sovietico locale di
Mosca. Ripetutamente, e spesso contro grandi avversità, hanno condotto una
campagna e portato in essere la prima risposta statale sovietica
all'antisemitismo.
Contrariamente
a quanto ci viene detto in Europa, Mc Greever osserva che questo fu "il
primo intervento della leadership bolscevica sulla questione dell'antisemitismo
dalla Rivoluzione d'Ottobre del 1917".
L'antisemitismo
è diventato un crimine capitale nell'Unione Sovietica.
Nello
stesso libro, Mc Geever spiega come questo decreto include una disposizione per
la pena capitale in caso di partecipazione a pogrom antiebraici:
Il 25
luglio... Il “Sovnarkom di Lenin” si riunì per discutere per la prima volta la
questione dell'antisemitismo.
L'incontro ebbe risultati immediati:
il
giorno seguente, un decreto Sovnarkom sull'antisemitismo fu emesso in tutte le
regioni della Russia sovietica, e il 27 luglio fu pubblicato dalla stampa
sovietica. Questo è stato un momento significativo: la risposta del governo
sovietico all'antisemitismo era stata messa in moto.
È
stato” Dimanshtein” a svolgere un ruolo chiave, non solo nell'avvio
dell'incontro, ma anche nella stesura del decreto stesso.
Fondamentalmente, fu approvato da Lenin, che
personalmente aggiunse la sua frase conclusiva con la penna rossa:
"Il
Sovnarkom istruisce tutte le istituzioni sovietiche a prendere misure
intransigente per strappare il movimento antisemita dalle radici.
I
pogromisti e gli agitatori di pogrom devono essere messi al di fuori della
legge". Poco dopo, Dimanshtein annunciò con orgoglio il significato
dell'aggiunta di Lenin: "[Questo] è un decreto molto severo... ciò rende i
pogrom antiebraici punibili con la morte".
Prosegue
notando che al momento dell'emanazione del decreto, i bolscevichi avevano già
perso il controllo delle regioni dell'ex zona di insediamento dove l'Armata
Rossa stessa era impegnata nel progrom contro gli ebrei, e l'impatto del
decreto fu quindi trascurabile.
Un
anno dopo nella città ucraina di “Uman”, dove più della metà dei residenti
erano ebrei, ebbe luogo una rivolta contro il dominio bolscevico, che portò
alla violenza antiebraica.
Secondo quanto riferito, ciò continuò dopo che
un reggimento bolscevico occupò nuovamente la città, questa volta con l'Armata
Rossa come esecutori.
In risposta, "le cellule locali del
Partito Comunista cercarono di combattere l'8° Reggimento Sovietico, e furono
emessi diversi ordini che rendevano i pogrom punibili con la morte".
Infine,
Mc Geever riferisce che l'antisemitismo ha portato a punizioni più dure,
compresa la morte, per coloro che lo usavano per fomentare sentimenti
anti-governativi:
Ci
sono prove che suggeriscono che le punizioni erano più severe quando
l'antisemitismo veniva usato per incitare operai e contadini contro il dominio
bolscevico.
A
Myrhorod, una città nella regione di Poltava, l'ex ufficiale di un battaglione
sovietico Sergei Dubchak guidò una rivolta contro il regime sovietico
all'inizio di aprile 1919 con lo slogan "Morte agli Yids e ai comunisti,
lunga vita al potere sovietico!"
Quando
i bolscevichi ripresero il controllo della città il 4 aprile, Dubchak, insieme
ad altri sette leader della rivolta, fu condannato a morte dal Tribunale
Rivoluzionario.
Tra le accuse mosse contro di loro c'era l'uso
esplicito dell'antisemitismo per agitare contro il regime.
Quest'ultimo
caso è istruttivo, poiché suggerisce che l'antisemitismo era punibile con la
morte non perché l'imputato avesse partecipazione ad un'azione politica
antisemita in sé e per sé, ma piuttosto perché tale azione rappresentava un
crimine contro lo Stato sovietico.
La
costituzione dell'Unione Sovietica di Stalin del 1936 codificò essenzialmente
le leggi sull'incitamento all'odio, ma queste non erano specifiche per
l'antisemitismo, ma avevano invece un ampio campo di applicazione per colpire
chiunque sostenesse "l'esclusività nazionale" o "l'odio o il
disprezzo", stabilendo:
L'uguaglianza
dei diritti dei cittadini dell'URSS, indipendentemente dalla loro nazionalità o
razza, in tutti i campi della vita economica, statale, culturale, sociale e
politica, è una legge inderogabile.
Qualsiasi
restrizione diretta o indiretta dei diritti dei cittadini o, al contrario,
qualsiasi istituzione di privilegi diretti o indiretti per i cittadini a causa
della loro razza o nazionalità, nonché qualsiasi sostegno all'esclusività
razziale o nazionale o all'odio e al disprezzo, è punibile dalla legge.
Il
Talmud ebraico approva la supremazia ebraica e il comportamento di sfruttamento
contro i non ebrei.
Questo
è accurato.
Una
buona fonte su questo è lo studioso israeliano “WIsrael Shahak”, in particolare
il suo libro “Storia ebraica, religione ebraica”.
Un'altra
spiegazione buona, e più accessibile, è l'articolo di Ron Unz “Stranezze della
religione ebraica”.
Quella
citazione di Alexandr Solzhenitsyn.
Europa
include questa lunga presunta citazione di Solzhenitsyn che dice che i
bolscevichi erano ebrei.
La
versione dell'Europa è più lunga di quella normalmente attribuita a
Solzhenitsyn, inclusa una sezione che dice
"i terroristi ebrei impazziti di sangue
hanno ucciso sessantasei milioni di persone in Russia dal 1918 al 1957".
Non
riesco a trovare questa parte della citazione da nessun'altra parte se non nel
documentario.
La
fonte per il resto viene da “David Duke”, che afferma nel suo libro “The Secret
Behind Communismche “queste sono parole che Solzhenitsyn gli disse in un
incontro a Mosca nel 2002.
Questa
è la citazione completa raccontata da Duke:
Dovete
capire.
I principali bolscevichi che presero il potere
in Russia non erano russi.
Odiavano i russi. Odiavano i cristiani.
Spinti
dall'odio etnico, hanno torturato e massacrato milioni di russi senza un
briciolo di rimorso umano.
La
Rivoluzione d'Ottobre non è stata quella che in America si chiama la
"Rivoluzione Russa".
Fu
un'invasione e una conquista del popolo russo.
I miei connazionali hanno subito crimini
orribili per mano insanguinata più di quanti ne abbia mai subiti qualsiasi
popolo o nazione nell'intera storia umana. Non può essere sopravvalutato.
Il
bolscevismo ha commesso il più grande massacro umano di tutti i tempi.
Il
fatto che la maggior parte del mondo sia ignorante e indifferente a questo
enorme crimine è la prova che i media globali sono nelle mani dei perpetratori.
Dal
momento che non abbiamo alcuna fonte diversa da David Duke per questo, il fatto
che la citazione sia reale o meno dipende da quanto ci si fida della
testimonianza di Duke.
Ma
Europa cambia ancora la citazione e include parti che non si trovano nel libro
di Duke.
A
questo punto, una buona parte del documentario diventa spezzoni di documentari
sull'”Holodomor”, che vanno benissimo.
Poi arriviamo a una citazione di Lenin:
"Ora
e solo ora, quando le persone vengono mangiate nelle zone colpite dalla
carestia, e centinaia, se non migliaia, di cadaveri giacciono sulle strade,
possiamo (e quindi dobbiamo) sostenere la rimozione delle proprietà della
chiesa con l'energia più frenetica e spietata e non esitare a reprimere la
minima opposizione". (Lenin).
Questa
è una citazione vera.
"Dobbiamo
trasformare la Russia in un deserto abitato da bianchi, ai quali daremo una
tirannia racconto che i più terribili despoti dell'Oriente non si sono mai
sognati.
L'unica differenza è che questa tirannia non
sarà a destra, ma a sinistra, e non bianca, ma rossa.
Nel senso letterale della parola, rosso,
perché verseremo tali fiumi di sangue, davanti ai quali tutte le perdite umane
delle guerre capitalistiche rabbrividiranno e impallidiranno.
Con i
più grandi banchieri all'estero lavoreremo a stretto contatto con noi.
Se
vinceremo la rivoluzione, schiacciamo la Russia, allora sulle sue macerie
animale rafforzeremo il potere del sionismo e diventeremo una forza tale
davanti alla quale il mondo intero si inginocchierà.
Ti
mostreremo così il vero potere” Con bagni di sangue del terrore, porteremo
l'intellighenzia russa alla completa ottusità, all'idiozia, a uno stato.
(Trotskij).
La
fonte di questa citazione è un piccolo giornale fascista russo degli anni '30
chiamato Nash Put, che pretendeva di parafrasare il segretario di Rasputin,
Aron Simanovitch, dal suo libro Rasputin: The Memoirs of His Secretary”.
Non riesco a trovare nulla di simile a questa
citazione nella traduzione inglese del suo libro di memorie,o qualsiasi altra
cosa per confermarlo.
"L'ebreo
Vladimir Lenin."
Lenin
era ebreo solo per un quarto. Suo nonno materno era un ebreo ucraino che, secondo quanto
riferito, si convertì al cristianesimo per sfuggire alla zona di insediamento.
La
Cheka era guidata da un ebreo, Felix Dzerzhinsky.
Dzerzinskij
non era ebreo. La sua discendenza è abbastanza facile da rintracciare, dal
momento che in realtà era di nobili origini polacche.
Felix
Dzerzhinsky.
Gli
ebrei costituivano quasi l'80% degli agenti della Cheka.
Si
sostiene che questo fatto derivi dallo storico “Bruce Lincoln. Questo è in
realtà vero, ma più specificamente si trattava di agenti della Cheka in
Ucraina, che Europa non specifica.
Naturalmente,
questa è ancora una cifra sorprendente.
Un'edizione
archiviata del “New York TimesW del 1990 conferma che questa è la scoperta di
Lincoln in una recensione del suo libro “Red Victory: A History of the Russian
Civil War”:
Lincoln
sostiene che furono uccisi più sacerdoti russi per mano della folla rossa che
da esecuzioni autorizzate dallo stato.
Dice
anche che i rossi, sempre ansiosi di usare l'odio razziale a loro vantaggio,
hanno sfruttato il dolore degli ebrei perseguitati e li hanno resi una
componente sostanziale della Ceka, la nuova polizia segreta, in Ucraina
(secondo lui gli ebrei costituivano l'80% dei quadri della Ceka nella regione).
La
seconda moglie di Stalin fu la sorella di Lazar Kaganovich, Kaganovich
probabilmente controllava Stalin attraverso di lei.
Sbagliato.
S
i
credeva che la sorella di Lazar, Rosa, fosse "intimamente coinvolta con
Stalin" In Occidente, durante la sua vita, si diceva che Stalin potesse
aver sposato Rosa, ma questo non accadde mai.
In
effetti, Rosa probabilmente non è mai esistita.
Karl
Radl ha scritto un articolo dettagliato su questo che concludo che Rosa non è
mai esistita come:
Le
persone che dovrebbero sapere della sua esistenza non lo sanno e coloro che
sostengono che sia esistita non erano nella posizione di saperlo effettivamente
e sembrano diventare affidati a voci che si sono semplicemente evolute,
chiarite e ingigantite nel tempo.
Concludi
che la voce probabilmente ha avuto origine tra le vittime della repressione di
Stalin come un modo per esprimere il carattere ebraico della tirannia:
'Rosa
Kaganovich' è stata... un fantasma creato dalle vittime (spesso non ebree)
dell'Unione Sovietica di Stalin per esprimere e spiegare –
fondamentalmente"Rosa Kaganovich" controlla Stalin (con il sesso) e
Lazar Kaganovich controlla "Rosa Kaganovich" e quindi Stalin – la
schiacciante ebraicità di quel regime genocida senza osservare apertamente
quell'ebraicità perché ciò andrebbe contro le loro convinzioni marxiste o
ampiamente di sinistra
Molte
chiese furono bruciate, ma le sinagoghe rimasero in piedi. I leader sovietici
tenevano in grande considerazione i rabbini.
Il 2
febbraio 1918 i sovietici approvarono una legge che sanciva la separazione tra
Chiesa e Stato, che dichiarava che tutte le proprietà delle associazioni
religiose appartenevano al pubblico.
Ciò ha permesso il sequestro di quegli edifici
da ricostituire come alloggi o per altre esigenze dello Stato.
Nel
1921, i sovietici chiusero un certo numero di sinagoghe nella città di Vitebsk
per convertirle nelle scuole, suscitando pesanti proteste da parte degli ebrei
ortodossi che le amministravano.
Tuttavia, la politica non divenne comune fino
alla fine degli anni '20.
Un
articolo su questo argomento fornisce i numeri di come questo abbia influenzato
le sinagoghe:
La
confisca delle sinagoghe fu effettuata su scala molto maggiore dopo il 1927.
Secondo il Bezbozhnik (L'ateo) nel 1914 c'erano 1.400 sinagoghe in Ucraina, nel
1927 solo 1.034, e da allora fino all'inizio del 1929 ne furono chiuse altre
cento.
Nel
1927 circa 100 sinagoghe in Bielorussia erano state chiuse.
In
tutta l'URSS, secondo le Izvestia, nel 1928 furono chiuse 354 chiese, 38
monasteri, 59 sinagoghe, 38 moschee e 43 altre case di preghiera.
Nel
1929 furono chiuse più di 100 sinagoghe. Un documento di ricerca su questo
argomento conclude che le sinagoghe venivano effettivamente chiuse a un ritmo
maggiore rispetto ad altri edifici religiosi a causa di un maggiore costo di
manutenzione.
Alla
fine del 1930, non c'erano più sinagoghe a Kiev, dove ce n'erano 44 prima del
governo bolscevico.
Le
"grandi purghe" del 1937-1939 portarono alla chiusura della maggior
parte delle sinagoghe rimaste.
Per
quanto riguarda le accuse di incendio in particolare, nella città di Bobruysk
le sue tre principali "grandi sinagoghe" sono state confiscate dal
governo e le loro Arche Sante sono state distrutte e bruciate.
Così
le sinagoghe non sembrano essere state risparmiate da nessuno degli attacchi
comunisti agli edifici religiosi.
"Dobbiamo odiare. L'odio è la base del
comunismo. Ai bambini deve essere insegnato a odiare i loro genitori se non
sono comunisti".
Questa
non è una vera citazione. Sembra essere basato su qualcosa che Lenin scrisse nel suo trattato
“Il comunismo di sinistra: una malattia infantile”:
L'autore
della lettera è pieno di un odio nobile e operaio per i borghesi "politici
di classe"... In un rappresentante delle masse oppresse e sfruttate,
questo odio è veramente "l'inizio di ogni saggezza", la base di ogni
movimento socialista e comunista e del suo successo.
"La
rivoluzione bolscevica in Russia è stata l'opera di cervelli ebrei, di
insoddisfazione ebraica, di pianificazione ebraica, il cui obiettivo è creare
un nuovo ordine nel mondo.
Ciò
che è stato fatto in modo così eccellente in Russia, grazie ai cervelli
ebraici, e a causa dell'insoddisfazione ebraica e della pianificazione ebraica,
diventerà anche, attraverso le stesse forze mentali e fisiche ebraiche, una
realtà in tutto il mondo.
”New
York American Hebrew, 20 settembre 1920.
L'articolo
di The American Hebrew si intitola "Ebrei nella ricostruzione del
mondo", scritto da Svetozar Tonjoroff, che non era ebreo.
La
frase "La rivoluzione bolscevica/bolscevica fu opera di cervelli
ebrei" non appare nell'articolo, che discuteva della caduta dello zarismo
in Russia:
L'azione
di questi disordini si può vedere negli eventi che hanno portato a termine, dal
fatidico anno 1914, un compito che incombe molto più grande della Rivoluzione
francese:
l'annientamento
del sistema autocratico più egoista e più sconsiderato del mondo, il più
saldamente radicato, il più egoista e il più temerario sistema autocratico del
mondo, lo zarismo russo.
Quel risultato, destinato a figurare nella
storia come il risultato più oscuro della guerra mondiale, fu in gran parte il
risultato del pensiero ebraico, del malcontento ebraico, dello sforzo ebraico
di ricostruire.
Quindi
l'articolo elogia la precedente rivoluzione repubblicana della fazione Kerensky
in Russia che è stata rovesciata dai bolscevichi.
Questa
versione della citazione, che include "La rivoluzione bolscevica in Russia è
stata opera di cervelli ebrei", sembra essere stata pubblicata per la prima volta nel
1959 in una pubblicazione fascista cristiana chiamata “La croce e la bandiera”.
"Il
sionismo è un programma politico per la conquista del mondo".
"Alcuni
lo chiamano comunismo, io lo chiamo ebraismo."
(Rabbi
Stephen Wise).
Questo
è spesso pubblicato online con la fonte sempre citata, come qui, come "The
American Bulletin, 15 maggio 1935".
L'American
Bulletin era un bollettino americano filo-nazista, quindi sembra piuttosto
improbabile che un rabbino liberale come Stephen Wise sarebbe stato un
editorialista.
Se il Bulletin citava qualche altro discorso
di Wise, non sembra esserci nessun'altra registrazione di esso.
"Renderemo
i nostri cuori crudeli, duri e irremovibili, in modo che nessuna misericordia
voci in loro, e in modo che non tremino alla vista di un mare di sangue
nemico."
“Gregory
Zinoviev.”
Questa
citazione di Zinoviev è reale.
"Stai
morendo di fame? Questa non è ancora carestia, quando la tua donna inizia a
mangiare i loro figli, allora potrei venire e dire che stiamo morendo di fame."
(Trotskij).
Non è
una vera citazione.
Gli
ebrei erano comandanti di 11 dei 12 gulag principali.
Questo
apparentemente ha origine in un'opera anticomunista scritta nel 1937, ma non
sembra avere alcun fondamento nei fatti.
Tuttavia,
gli ebrei avevano certamente una rappresentanza sproporzionata tra gli
amministratori del sistema dei gulag.
L'ebreo
Lazar Kogan fu capo del sistema dei gulag dal 1930 al 1932, poi divenne vice
del nuovo capo del sistema:
l'ebreo Matvei Berman che ricoprì l'incarico
dal 1932 al 1937.
A
Berman successe un altro ebreo, Israel Pliner, il che significa che tre ebrei
gestirono consecutivamente il sistema dei gulag dal 1930 al 1937.
Successivamente,
la posizione è stata detenuta da russi o ucraini.
"Senza
le grandi banche il socialismo sarebbe impossibile" – (Lenin).
Questa
è una vera citazione da un “saggio di Lenin” intitolato:
"I
bolscevichi possono mantenere il potere statale?"
E
questo conclude la prima parte di Europa: “The Last Battle”!
Siria:
un clima di sfiducia e paura
metterebbe
a repentaglio
l’intera
transizione.
Forumdiplomatico.com
– (14 – 3 – 2025) – Redazione – ci dice:
Quattordici
anni fa, i siriani hanno iniziato a manifestare pacificamente nelle strade,
chiedendo un futuro migliore, dando vita a un movimento che ha ricevuto una
risposta violenta dalle forze di sicurezza e segnando l'inizio di uno dei
“conflitti più strazianti del nostro tempo”, secondo le parole dell'inviato
speciale delle Nazioni Unite per la Siria.
“Geir
Pedersen” ha affermato questa mattina che il conflitto siriano “ha esposto le
profondità più oscure della crudeltà umana", dove le famiglie continuano a
piangere la perdita dei propri cari, le comunità restano divise, milioni di
persone sono state sradicate dalle loro case, la gente continua a cercare i
dispersi e le infrastrutture del Paese sono in rovina.
Risultati
fragili e minacciati.
Mentre
la caduta del governo di “Bashar al-Assad” nel dicembre 2024 aveva inizialmente
suscitato speranze di stabilità, La violenza rinnovata minaccia queste fragili
conquiste.
El
Segretario Generale Il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres
ha condannato i recenti resoconti di vittime civili, affermando che “Niente può
giustificare la morte di civili".
La
dichiarazione costituzionale emessa dalle autorità siriane ad interim segna un
momento cruciale nella turbolenta transizione del paese, ma l'ottimismo
dell'inviato delle Nazioni Unite sulla sua capacità di colmare un vuoto
giuridico e aprire la strada a una transizione politica credibile e inclusiva è
cauto, dato il complesso scenario.
“Pedersen”
ha esortato la cessazione immediata della violenza e protezione della
popolazione civile in conformità con il diritto internazionale e ha chiesto
un'indagine indipendente e credibile sulle recenti uccisioni e sugli atti di
violenza, nonché la piena cooperazione delle autorità ad interim con le Nazioni
Unite a tale riguardo.
"Un
clima di sfiducia e paura potrebbe compromettere l'intera transizione",
ha avvertito, sottolineando che è essenziale
adottare misure concrete per una reale inclusione, basandosi e andando oltre il
recente Dialogo nazionale.
L'unità
siriana è fondamentale per il Paese.
“I
recenti accordi raggiunti tra le autorità provvisorie e le Forze di autodifesa
(SDF) sono un promemoria positivo dell’importanza della Siria unirsi per
ripristinare la sua sovranità, unità, indipendenza e integrità territoriale,
nonché la necessità di una reale inclusione e impegno nella transizione",
ha sottolineato.
Il
diplomatico ha aggiunto che la società civile La Siria continua a svolgere un
ruolo cruciale nei dialoghi locali e negli sforzi vitali per la costruzione
della pace.
Nello
stesso spirito, “Antonio Guterres” ha invitato il mondo a garantire che la
Siria "emerga dalle ombre della guerra per entrare un futuro definito
dalla dignità e dallo stato di diritto, dove tutte le voci vengono ascoltate e
nessuna comunità è esclusa."
Violenza,
un promemoria delle sfide.
La
Commissione indipendente d’inchiesta sulla Siria ha concordato con il
Segretario generale e l’Inviato speciale nel considerare che la terribile
violenza delle ultime due settimane “è una promemoria delle immense sfide che
attendono il Paese."
“In
questo momento, i siriani hanno bisogno di un rinnovato impegno per la pace, la
giustizia e la tutela dei diritti umani, per spezzare il ciclo di violenza e
garantire l’assunzione di responsabilità per le violazioni, indipendentemente
dall’autore”, ha osservato il gruppo di esperti sulle garanzie fondamentali.
Il
Consiglio di sicurezza adotta una dichiarazione presidenziale.
Il
Consiglio di sicurezza, nel frattempo, si è riunito oggi per rilasciare una
dichiarazione presidenziale esortando le autorità ad interim a garantire una
rapida fine della violenza, la protezione della popolazione civile e la responsabilità.
Il
documento condanna fermamente la violenza diffusa nei governatorati di Latakia
e Tartus dal 6 marzo, che hanno comportato uccisioni di massa di civili, in
particolare tra la “comunità alawita,” e invita tutte le parti a cessare
immediatamente ogni violenza e attività incendiaria e a garantire la protezione
di tutti i civili, indipendentemente dalla loro origine etnica o religione,
nonché delle infrastrutture civili e delle operazioni umanitarie.
La
dichiarazione ribadisce l’obbligo di rispettare i diritti umani e il diritto
internazionale umanitario in ogni circostanza e sollecita tutte le parti e gli
Stati a garantire un accesso umanitario completo, sicuro e senza ostacoli a
tutto il territorio siriano.
Il
Consiglio di sicurezza chiede inoltre: un maggiore sostegno internazionale al
lavoro dell’ONU e le agenzie umanitarie per aumentare gli aiuti ai civili
bisognosi in tutta la Siria.
Impegno
per la sovranità e l’integrità territoriale siriana.
Ribadisce
inoltre la sua ferma impegno per la sovranità, l'indipendenza, l'unità e
l'integrità territoriale della Siria e sollecita tutti gli Stati a rispettare
questi principi e ad astenersi da qualsiasi azione o interferenza che potrebbe
destabilizzare ulteriormente il Paese.
La
dichiarazione sottolinea l'importanza di lotta al terrorismo in Siria e mette
in guardia dalla gravità minaccia rappresentata dai combattenti terroristi
stranieri, sottolineando che potrebbe interessare tutte le regioni e tutti gli
Stati membri.
L'organismo
di sicurezza ha preso atto dell'istituzione da parte delle autorità siriane ad
interim di un comitato indipendente per indagare sulla violenza contro i civili
e identificare i responsabili, e ha chiesto indagini rapide, trasparenti,
indipendenti, imparziali e approfondite, in conformità con gli standard
internazionali, per garantire l'assunzione di responsabilità e assicurare alla
giustizia tutti i responsabili.
"Le
autorità siriane ad interim devono chiamare a rispondere i responsabili di
queste uccisioni di massa", si legge nella dichiarazione.
Processi
di giustizia e riconciliazione inclusivi.
Allo
stesso modo, evidenzia l'importanza e urgenza di processi di giustizia e
riconciliazione inclusivi e trasparente per una pace sostenibile in Siria.
Infine,
il Consiglio si impegna per la Attuazione di un processo politico inclusivo,
guidato e di proprietà siriana, facilitato dalle Nazioni Unite e basato sui
principi fondamentali enumerati nella risoluzione 2254 (2015), tra cui la
salvaguardia dei diritti di tutti i siriani, indipendentemente dalla loro etnia
e religione.
“Questo processo politico deve
soddisfare le aspirazioni legittime di tutti i siriani"
per
proteggerli tutti e consentire loro di determinare il loro futuro in modo
pacifico, indipendente e democratico", ha concluso.
La
nuova lista dei nemici della
libertà
di parola in America
si sta
allungando.
Unz.com
- Philip Giraldi – (22 marzo 2025) – ci dice:
"Nessuno
può proteggerti. Questi sono tempi pericolosi."
È
stata un'altra settimana emozionante qui nella “Terra di Oz”, precedentemente
nota come Stati Uniti d'America, che sta attualmente attraversando una purga
apparentemente in ritardo che sostituirà lo stato di diritto con un processo
bizzarro in base al quale il capo dell'esecutivo ha il potere di decidere tutto
in una nuova nazione che probabilmente verrà ribattezzata “Trumpland”.
La
transizione non è stata bella, poiché parte del processo è l'espulsione di
tutti gli indesiderabili.
Di
conseguenza, i paesi che sono stati considerati amici del popolo e del governo
americani, tra cui “Gran Bretagna” e “Germania”, stanno che potrebbero voler
riconsiderare i piani di viaggio negli Stati Uniti poiché potrebbero essere
trattenuti da una o più autorità di polizia americane anche se il loro stato di
viaggio è completamente legale e non hanno commesso nulla che potrebbe essere
considerato un crimine nel mondo reale.
Questa settimana la Germania ha affermato di
aver indagato sui casi di tre dei suoi cittadini a cui è stato negato
l'ingresso e che sono stati messi in detenzione quando hanno cercato di entrare
attraverso il confine meridionale degli Stati Uniti e la Gran Bretagna stava
esaminando in modo simile il rifiuto di un cittadino che stava cercando di
entrare anche lui attraverso il Messico.
Ciò si
aggiunge alla lista delle nazioni che cercano di prendere le distanze dalle
politiche provenienti da Washington e che si stanno preparando a reagire contro
tariffe punitive, sanzioni e detenzioni arbitrarie, tra cui il
"cinquantunesimo stato" Canada, Messico, Panama e Groenlandia.
I
ministeri degli Esteri europei stanno senza dubbio basando i loro consigli in
parte sul caso di uno scienziato francese a cui è stato arbitrariamente negato
l'ingresso negli Stati Uniti questo mese a causa di messaggi critici nei
confronti delle politiche di ricerca dell'amministrazione del presidente Trump.
Philippe
Baptiste, ministro francese per l'istruzione superiore, ha raccontato di aver
"appreso con preoccupazione che a un accademico francese che si stava
recando a una conferenza a Houston è stato negato l'ingresso prima di essere
deportato" in Europa.
L'accademico,
il cui nome non è stato reso noto, era in missione per il Centro nazionale per
la ricerca scientifica francese.
“Baptise”
ha spiegato:
"Questa misura è stata apparentemente presa dalle
autorità americane perché il telefono di questo ricercatore conteneva scambi
con colleghi e amici in cui esprimeva un'opinione personale sulla politica di
ricerca dell'amministrazione Trump.
La
libertà di opinione, la libera ricerca e la libertà accademica sono valori che
continueremo a sostenere con orgoglio.
Difenderò
la possibilità per tutti i ricercatori francesi di esserne fedeli, nel rispetto
della legge".
E le
università americane, che sono particolarmente prese di mira perché sono
focolai dell'unico crimine capitale che conta davvero al momento,
l'antisemitismo, si stanno piegando per sfuggire all'ira dell'Unto di Geova a
Washington espellendo studenti e docenti e persino privando i laureati delle
loro lauree dopo il fatto.
Punti
focali per le dimostrazioni pro-palestinesi come la Columbia University di New
York City e l'Università della California di Los Angeles stanno dimostrando la
loro lealtà al nuovo ordine il più velocemente possibile, riconoscendo
chiaramente che permettere a qualcuno di parlare contro il genocidio dei
palestinesi significa identificare ipso facto un terrorista secondo il pensiero
della Casa Bianca.
La Columbia, ad esempio, sta consentendo agli
agenti della “Homeland Security” di entrare nel campus e, senza un mandato o
alcuna accusa di attività criminale, interrogare e trattenere gli studenti nei
dormitori e nelle aule.
È
interessante notare, tuttavia, che si sta sviluppando una rivincita da parte
degli studenti.
Un
rapporto suggerisce che gli studenti ammessi alla classe di matricole della
Columbia in arrivo a settembre stanno cambiando idea e annullando la loro
presenza in gran numero.
La
vittima più importante della caccia alle streghe dell'amministrazione Trump
continua a essere “Mahmoud Khalil”, neolaureato alla Columbia e importante
organizzatore durante le proteste di Gaza della scorsa primavera.
È
stato arrestato dagli ufficiali dell'”Immigration and Customs Enforcement”
(ICE) di fronte alla moglie incinta, che ha implorato gli agenti di spiegare
quali fossero le accuse contro di lui.
“Khalil” era un residente permanente con “una
green card valida”, ma è stata revocata dal governo federale insieme al suo
visto da studente.
L'amministrazione Trump si è mossa per far
deportare immediatamente Khalil, ma il tentativo è stato inizialmente bloccato
da un giudice federale a New York.
Nessuno
ha saputo dove si trovasse Khalil per un lungo periodo di tempo, ma alla fine
si è saputo che era detenuto in un centro di detenzione in Louisiana.
Alla
sua prima udienza in tribunale, si è saputo che i suoi avvocati non erano stati
in grado di comunicare con lui.
Il
team di Trump ha immediatamente celebrato il calvario di Khalil.
"Questo
è il primo arresto di molti a venire", ha scritto il presidente in un post
su Truth Social.
"Sappiamo
che ci sono altri studenti alla Columbia e in altre università in tutto il
Paese che hanno preso parte ad attività pro-terrorismo, antisemite e
anti-americane, e l'amministrazione Trump non lo tollererà.
Molti
non sono studenti, sono agitatori pagati".
Il
Segretario di Stato “Marco Rubio” ha invocato un pezzo di legislazione del 1952
“Immigration and Nationality Act”, "Red scare", che autorizzava il
governo a prendere di mira e rimuovere:
"Un
alieno, la cui presenza o attività negli Stati Uniti, il Segretario di Stato ha
ragionevoli motivi di credere che avrebbe conseguenze potenzialmente gravi e
avverse sulla politica estera degli Stati Uniti è deportabile".
La
scorsa settimana altri due studenti della Columbia sono stati presi di mira per
la deportazione.
Un comunicato stampa del “Department of
Homeland Security” (DHS) ha annunciato che “Leqaa Kordia”, una donna
palestinese della Cisgiordania, è stata arrestata a Newark, nel New Jersey,
dagli agenti dell'ICE per aver presumibilmente superato la scadenza del suo
visto studentesco F-1.
Attualmente
è detenuta nel “Prairieland Detention Center” di Alvarado, in Texas. “Kordia”
avrebbe partecipato alle proteste di Gaza della scorsa primavera presso
l'università.
Inoltre,”
Ranjani Srinivasan”, cittadina indiana e “Fulbright Scholar” alla Columbia, è
fuggita dagli Stati Uniti per paura di essere arrestata.
È negli Stati Uniti da quasi dieci anni.
"La revoca del mio visto e la successiva
perdita del mio status di studentessa hanno stravolto la mia vita e il mio
futuro, non per qualche illecito, ma perché ho esercitato il mio diritto alla
libertà di parola", ha spiegato alla CNN in una dichiarazione.
Uno
studente della Cornell che ha contestato l'ordine esecutivo di Trump che
chiedeva le deportazioni è “Momodou Taal”, uno studente di dottorato in studi
africani.
“ Taal
“ha presentato la denuncia il 15 marzo sperando di impedire all'amministrazione
di trattenere o deportare lui e altri che hanno partecipato alle proteste
pro-palestinesi, ma il DHS ha indicato che verrà trattenuto.
E c'è
anche il dottor “Badar Khan Suri”, un ricercatore post-dottorato in studi sulla
pace e sui conflitti alla Georgetown University, che è stato trattenuto dagli
agenti del “Department of Homeland Security” mentre tornava a casa dopo aver
tenuto un corso serale il 17 marzo.
“Suri”,
un cittadino indiano, è un ricercatore presso l'”Alwaleed bin Talal Center for
Muslim-Christian Understanding”, un centro di ricerca interreligioso ospitato
nel “campus di Washington DC di Georgetown”.
Gli
agenti del DHS lo hanno poi trattenuto vicino a casa sua ad Arlington, in
Virginia, e lo hanno informato che il governo degli Stati Uniti aveva revocato
il suo visto J-1, un visto non immigrato per cittadini stranieri che
partecipano a programmi di scambio culturale ed educativo.
“Suri”
è stato poi trasferito in un centro di detenzione dell'ICE in Virginia prima di
essere trasferito di nuovo in una struttura in Louisiana, dove è attualmente
detenuto.
Da
allora, né alla famiglia né agli avvocati è stato permesso di parlare con lui.
Ci
sono state diverse altre deportazioni dalle università, così come il rifiuto di
rientrare negli Stati Uniti se si è viaggiato fuori dal paese.
In un
caso particolarmente bizzarro il “Dipartimento della sicurezza interna” ha
ammesso il 17 marzo di aver deportato una professoressa e dottoressa della
Brown University con un visto valido perché hanno detto che aveva partecipato
al funerale di un leader di Hezbollah a febbraio durante un viaggio in Libano.
Quando è stata interrogata dagli ufficiali
della dogana e della protezione delle frontiere al suo ritorno negli Stati
Uniti, la dottoressa “Rasha Alawieh,” che è libanese, era stata trattenuta
all'aeroporto internazionale di Boston Logan il giovedì precedente.
"Un
visto è un privilegio, non un diritto", ha detto la portavoce, “Tricia
McLaughlin”, in una dichiarazione al “Tempi di New York”.
"Glorificare e sostenere i terroristi che
uccidono americani è motivo per cui il rilascio del visto viene negato. Questa
è sicurezza di buon senso".
Anche
concordare con un punto di vista espresso sui social media può causare seri
guai con il DHS.
Dopo
l'arresto di Khalil, il professore associato della “Columbia” Stuart Karle ha
invitato gli studenti ad astenersi dal postare sulla Palestina.
"Se
avete una pagina sui social media, assicuratevi che non sia piena di commenti
sul Medio Oriente", ha detto loro.
Quando
uno studente palestinese ha obiettato all'idea che la Columbia promuovesse la
censura e si piegasse alle richieste dell'amministrazione Trump, il preside
della scuola di giornalismo, “Jelani Cobb” , è stato ancora più diretto.
"Nessuno può proteggerti", ha detto Cobb allo studente. "Questi
sono tempi pericolosi".
Un
aspetto curioso della repressione dei dimostranti pro-palestinesi è la
presunzione che le dimostrazioni non siano solo dirompenti, come dovrebbero
essere, e rappresentino più di questo, una sorta di minaccia diretta sia alla
politica estera degli Stati Uniti che agli ebrei americani.
Ciò ha
comportato che la violenza perpetrata da gruppi pro-Israele sia a New York City
che a Los Angeles per penetrare e attaccare gli accampamenti di studenti
manifestanti generalmente non violenti sia stata trattata come un non-problema.
A New
York i dimostranti pacifici sono stati infiltrati da ex soldati israeliani,
forse guidati e finanziati da funzionari del consolato israeliano, che si sono
infiltrati nei gruppi di dimostranti e poi hanno rilasciato "bombe
puzzola" tossiche che hanno finito per mandare molti dimostranti in
ospedale.
Le bombe puzzola sono un'"arma"
formulata in Israele che viene generalmente utilizzata dall'esercito e dalla
polizia israeliani contro gli arabi che protestano.
A Los
Angeles una folla di centinaia di persone ha attaccato violentemente
l'accampamento pro-palestinese presso l'UCLA, picchiando i dimostranti senza
alcun intervento da parte delle fila dei poliziotti nelle vicinanze.
Gli
israeliani sono stati identificati in entrambe le città e non sembra che sia
stato fatto loro nulla a parte il divieto di accesso al campus, a differenza di
quanto hanno sperimentato i dimostranti pro-Palestina pacifici per mano della
polizia e delle amministrazioni universitarie.
Né
gruppi di ebrei estremisti come Betar-USA che chiedono apertamente di deportare
e/o uccidere i palestinesi sono sotto alcun tipo di sorveglianza o minaccia di
arresto.
Questo è il potere della lobby israeliana a
tutti i livelli negli Stati Uniti: usare la violenza per ferire e reprimere i
dimostranti pacifici che protestano contro un genocidio mentre la causa che
sostieni sta portando avanti quel genocidio senza alcuna obiezione da parte del
governo degli Stati Uniti a nessun livello.
Forse
la campagna dell'amministrazione Trump per liberare gli Stati Uniti da quelli
che definisce antisemiti, collaborando anche con il desiderio del governo
israeliano di effettuare una pulizia etnica completa dei palestinesi, dovrebbe
essere esaminata attraverso la lente del potere di Israele negli Stati Uniti a
causa dell'efficace funzionamento di quella lobby interna.
Gli "amici" di Israele sono ovunque.
È
stato recentemente rivelato che la donna dietro la repressione dei dimostranti
pro-Palestina alla Columbia University è un'ex ufficiale dell'intelligence
israeliana ed è noto da tempo che i "censori" e i "fact
checker" su molti siti di social media statunitensi sono in realtà ex
ufficiali dell'intelligence israeliana del famigerato gruppo segreto di
spionaggio informatico “Unit 8200”.
Nell'attuale
rivelazione, la dott.ssa “Keren Yarhi-Milo,” a capo della “School of
International and Public Affairs” della Columbia, è un'ex ufficiale
dell'intelligence militare israeliana ed ex funzionaria della Missione
israeliana presso le Nazioni Unite.
È
sposata con il capo di quella Missione.
“Yarhi-Milo”
ha avuto un ruolo significativo nel suscitare preoccupazione pubblica su una
presunta "ondata di intollerabile antisemitismo che travolge il
campus", gettando così le basi per la vasta repressione delle libertà
civili che ha cercato di reprimere le proteste.
Ciò non dovrebbe sorprendere nessuno, poiché è
esattamente il modo in cui Israele e i suoi alleati americani operano in tutti
i settori.
Usate
le "donazioni" a istituzioni e singoli mediatori di potere per
forzare la porta e poi fornite le entità prese di mira con la vostra gente che
farà i vostri voleri.
In ogni caso, gli Stati Uniti stanno ora
pagando il prezzo della loro storia d'amore con Israele, indipendentemente da
come sia stata concepita.
La
libertà di parola e di associazione sta già volando via dalla finestra aperta e
non si può fare a meno di chiedersi cosa succederà dopo.
(Philip
M. Giraldi, Ph.D., è direttore esecutivo del Council for the National Interest,
una fondazione educativa deducibile dalle tasse 501(c)3.)
La
Cina è più
brava degli Stati Uniti
nel capitalismo e i dazi di Trump
non possono invertire la tendenza.
Unz.com - Robert Scheer – (14 marzo 2025) – ci
dice:
“Vijay
Prashad” si unisce al conduttore” Robert Scheer” in questa puntata del podcast
“Scheer Intelligence” per discutere dell'emergere di un mondo multipolare e di
come l'amministrazione Trump, sebbene minacciosa a livello nazionale, sembri
allontanarsi dalla tradizionale forza avversaria mondiale vista nelle
precedenti amministrazioni.
I due discutono dell'ascesa della Cina nel
progresso tecnologico e di come il mondo, in particolare il Sud del mondo,
abbia risposto allontanandosi dal dominio degli Stati Uniti.
Le recenti azioni di politica estera di Trump
e le scelte dello staff, sottolinea “Prashad”, segnalano anche un potenziale
abbraccio di un ordine mondiale multipolare che si allontana dal conflitto.
Questa
trascrizione è stata prodotta da un servizio di trascrizione automatizzato.
Robert
Scheer.
Salve,
sono Robert Scheer con un'altra edizione di “Scheer Intelligence, dove
l'intelligence proviene dal mio ospite, in questo caso “Vijay Prashad” e non ci
sono dubbi sul suo curriculum.
Non ci
posso credere, ha scritto 40 libri.
Io ne
ho fatti solo, non so cosa, 10 o qualcosa del genere.
Quindi,
voglio dire, tanto di cappello a te.
E
dovrei dire che il motivo per cui volevo averlo qui è che scrive in modo
incredibilmente efficace.
È il direttore del “Tricontinental: Institute
for Social Research”.
È capo
corrispondente per "Globetrotter, caporedattore di Leftworld.
Ha scritto un libro con Noam Chomsky.
Ma ciò che mi piace davvero della sua
scrittura è che è incredibilmente densamente informata, competente.
E
l'unico articolo che ha davvero attirato la mia attenzione di recente
riguardava la Cina e l'intera questione dei metalli rari e del loro
sfruttamento in Groenlandia e l'idea di Trump di impossessarsi della
Groenlandia e poi anche del Canale di Panama, tutto nel tentativo di fermare la
Cina.
E ha
scritto quello che ho pensato fosse l'articolo più chiaro su quale sia la vera
minaccia della Cina, che non è una minaccia militare, non è espansionistica, è
che in realtà fanno il capitalismo forse meglio, non forse, fanno chiaramente
il capitalismo meglio delle cosiddette potenze capitaliste dominanti del mondo,
che sembrano aver perso tutto il vantaggio competitivo.
L'hanno
perso prima nell'industria automobilistica con il Giappone e poi anche la Corea
del Sud che è arrivata e li ha spazzati via.
Non
siamo nemmeno in grado di produrre un'auto elettrica decente in questo paese.
E a
questo proposito, mi sembra che stiamo attaccando, non solo con la Cina, ma con
l'India, con il Brasile, con il Sudafrica.
E si arriva davvero alla domanda se crediamo
nel vantaggio comparato del commercio internazionale?
Il
valore di esso o vogliamo un capitalismo di cartello in cui già nove dei primi
10 miliardari vivono negli Stati Uniti, dove controlliamo l'azione attraverso
la nostra comunità finanziaria e così via.
Quindi solleverò anche altre domande, ma
voglio iniziare da lì.
Lo sto facendo dalla California, dove
l'articolo che ho letto da te sulla Cina mostrava i treni ad alta velocità.
E
statisticamente in Cina, il 95% delle persone che vivono vicino a una città
moderata o a una grande città può prendere un treno ad alta velocità, un treno
rapido e andare ovunque.
Non posso andare da Los Angeles a San Francisco con
nessun tipo di treno senza scendere, cambiare e così via, ma di certo non sarà
un treno per lanciarsi.
Invece di impiegare due ore e mezza,
probabilmente ci vorranno 12 ore.
Allora,
cosa è successo al capitalismo?
E
hanno davvero intenzione di entrare in guerra con la Cina perché la Cina è
un'economia migliore o con la scusa che la Cina è una sorta di minaccia
militare globale?
Il mio
amico “Vijay Prashad”.
Bene,
prima di tutto Bob, è un vero piacere essere con te, sai, e sentirti parlare
del mio lavoro mi fa venire voglia di nascondermi o piangere o qualcosa del
genere. Sei così generoso.
La prima
cosa è tra Los Angeles e San Francisco, sono circa 550 chilometri, 340 miglia,
qualcosa del genere.
Se ci fosse un treno cinese, un normale treno
cinese ad alta velocità medio, tra San Francisco e Los Angeles, potresti fare
quel viaggio in un'ora e mezza.
Perché
i treni tra, diciamo, Pechino e Shanghai, il meglio delle ferrovie ad alta
velocità, anche se li vedi in tutto il paese, viaggiano a una velocità media di
300 chilometri all'ora.
Questo è circa tre volte più veloce del
servizio “Acella di Amtrak”.
E devo
dire che il servizio Acella di Amtrak tra Boston e Washington DC non arriva mai
a 100 chilometri orari.
E il
motivo è che le linee non sono abbastanza buone.
Il
motore è abbastanza buono, ma i binari non sono abbastanza buoni.
Quindi
i treni cinesi non solo vanno tre volte più veloci del treno statunitense più
veloce, ma mantengono effettivamente quella velocità.
Non lo
fanno solo in teoria. I cinesi stanno sviluppando un treno che andrebbe a 600
chilometri orari.
Se
viaggiasse diciamo all'80% della sua velocità, il che è comprensibile, saresti
in grado di andare dal centro di Los Angeles al centro di San Francisco in
un'ora.
Ciò renderebbe la tua vita molto più semplice.
Ora,
Bob, per riflettere sulla tua domanda, dobbiamo anche pensare alle prove. Ho
appena parlato di treni.
Non
basta usare il treno come metafora di tutto, giusto?
Inoltre,
passo molto del mio tempo a leggere rapporti non scritti dal governo cinese
perché troverei che un pubblico, diciamo negli Stati Uniti, potrebbe non
crederci.
Diranno, beh, è propaganda e così via.
Quindi
cerco altre prove.
Di
recente, ho scoperto che il governo australiano, il suo settore della difesa,
in altre parole, il suo esercito finanzia un think tank in Australia chiamato “Australian
Strategic Policy Institute”.
Think
tank mainstream molto interessante.
Bene,
questo think tank ha pubblicato un rapporto all'inizio di quest'anno, a
gennaio. In effetti, il rapporto completo era disponibile l'anno scorso.
Questo
rapporto è uno studio ventennale di quelle che vengono definite 64 tecnologie
critiche.
Così,
nel 2000, hanno scelto 64 tecnologie critiche e hanno trovato un meccanismo per
iniziare a classificare quale paese è il leader in quale di queste 64
tecnologie, chi è secondo, chi è terzo, chi è quarto e così via.
Questi
includono l'intelligenza artificiale, la biotecnologia, la robotica, la
cibernetica, l'informatica, i materiali avanzati, la tecnologia quantistica e
così via.
Le
cose migliori che c'erano 20 anni fa.
E poi lo hanno fotografato ogni anno per 20
anni, compreso l'anno scorso, il 2024. Beh, è interessante notare che nel 2000,
i primi anni del loro studio dal 2003 al 2007, gli Stati Uniti erano in testa
in 60, sei a zero, su 64 di queste tecnologie critiche.
All'epoca,
la Cina era in testa solo in tre delle 64 tecnologie chiave.
Questo è nei primi anni 2000.
I
numeri più recenti che hanno sono esattamente l'opposto.
La
Cina è leader in 57 delle 64 tecnologie chiave e gli Stati Uniti solo in sette.
Ora,
questo è interessante. Questa non è, di nuovo, la visione del governo cinese.
Non è la mia visione.
È l' “Australian
Strategic Policy Institute”.
Sostengono
che nelle principali tecnologie critiche, le nuove forze produttive
qualitativamente avanzate sono migliori in Cina che negli Stati Uniti, il che
significa che gli Stati Uniti, che avevano un enorme vantaggio nei diritti di
proprietà intellettuale, non hanno più quel vantaggio.
La
Cina ha superato gli Stati Uniti in questo. Ora, c'è un modo per affrontare
questo.
Lo
stato cinese, infatti, sta investendo in modo enorme nelle nuove tecnologie.
Infatti, negli ultimi cinque anni, Xi Jinping, il presidente della Cina, ha
parlato Il governo degli Stati Uniti può dire, beh, guarda, investiamo molto
per aggiornare la nostra scienza, aggiornare la nostra tecnologia, far sì che i
bambini imparino di nuovo la scienza.
Questo
avrebbe potuto essere un secondo momento “Sputnik”, essendo Sputnik il
satellite sovietico che è andato nello spazio nel 1957.
È stato un campanello d'allarme negli Stati
Uniti.
E la
gente ricorda che c'erano api scientifiche e tutti i tipi di cose organizzate
negli Stati Uniti per far interessare i bambini alla scienza per competere con
i sovietici.
Ma no,
negli Stati Uniti, anche se Joe Biden ha cercato di ottenere qualche
investimento per l'industria e così via, il capitale privato semplicemente non
è interessato a rischiare i propri soldi nella costruzione di una nuova
capacità scientifica e tecnologica negli Stati Uniti.
È
diventato pigro.
Microsoft
è un'azienda pigra. Compra startup.
Non
investe molto in nuove tecnologie, le compra solo da altri posti.
in
quasi ogni incontro dell'importanza di ciò che chiamano le nuove forze
produttive qualitative, il termine che ho appena usato.
È un
termine molto importante in Cina.
Quindi,
piuttosto che competere, come i capitalisti, contro i cinesi e dire:
"Investiremo, renderemo la nostra robotica migliore della loro",
creeremo una superba ferrovia ad alta velocità.
No.
Invece, gli Stati Uniti hanno adottato un
approccio diverso, che è quello di voler schiacciare la Cina per impedirne lo
sviluppo e costringerla a tornare indietro.
Questo
è simile al secolo dell'umiliazione per quanto riguarda i cinesi. Non lo
avranno.
E
questa è la base della nuova Guerra Fredda contro la Cina.
Non si
tratta di minacce alla sicurezza cinese o militari a nessuno.
Si
tratta del fatto che i cinesi stanno galoppando avanti nella scienza e nella
tecnologia.
E gli
Stati Uniti credono che la forza militare e l'intimidazione siano le uniche
armi a disposizione degli Stati Uniti contro i cinesi in questo momento.
Robert
Scheer.
Sì,
quindi lasciatemi, a proposito, solo per buttare giù qualche linea guida qui.
So che
alcune persone che ascoltano questo, diranno, sì, ma puoi fidarti delle
statistiche cinesi e di tutti i loro successi basati sul furto di informazioni
e sulla sovversione e così via e così via.
E
penso che ci sia una risposta a questo e basta guardare Elon Musk, che ora è
forse la persona più importante nel capire come governare l'America.
E non
riesco per la mia vita a credere che lui pensi che la Cina sia principalmente
una minaccia militare.
Il
fatto è che sta producendo la maggior parte delle sue Tesla ora in Cina.
Sa
dannatamente bene come funziona il sistema e un ingrediente importante è che in
effetti sono un'economia mista.
Questo
potrebbe essere uno shock per alcuni dei miei vecchi amici di sinistra.
Ma il
fatto è che abbiamo appena avuto in Cina le due sessioni di incontro, giusto?
Dove
loro, in termini inequivocabili, sostengono un robusto settore privato che ha i
propri miliardari.
Sì,
credono nella prosperità comune o non avrai stabilità.
E una
ragione per passare all'alta tecnologia è forse quella di poter pagare di più
invece di fare solo magliette e assemblare iPhone con donne prese dalla
fattoria che puoi effettivamente ottenere nel profitto che Cupertino ha dal
fare l'alta gamma.
Ecco perché un'azienda come Huawei e così via
è una minaccia.
Capisco
tutto questo, ma anche, per gli ascoltatori per capire cosa è successo, non ho
più alcuna competenza in merito, ma da giovane all'inizio degli anni '60, ero
un membro del “Center for Chinese Studies” come studente laureato a Berkeley, e
non c'erano dubbi allora, e in tutti gli Stati Uniti, che si trattasse di “Harvard”
o “Berkeley” o altro, il consenso era che la Cina non si sarebbe mai potuta
sviluppare.
La
popolazione era semplicemente troppo grande.
C'erano
terreni agricoli esauriti, risorse esaurite e non avevano petrolio di cui
parlare.
E per
questo motivo, la Cina sarebbe un caso disperato, per sempre.
Questa
era la saggezza convenzionale, e che la rivoluzione comunista cinese all'inizio
sembrò approvarla.
Avevano
le fornaci sul retro. Aveva tutti i tipi di ritorno alla medicina più
tradizionale e così via.
Ora,
il grande shock, ed è uno shock, ed è per questo che la nostra leadership,
penso, è che sia democratica o repubblicana, è in qualche modo costretta alla
negazione e alla distrazione, è che la Cina è stata, di fatto, in grado di fare
questo grande balzo in avanti.
E anche ora il sogno del vecchio scienziato,
lo scienziato nucleare, di avere effettivamente i prodotti post-energia di un
nuovo reattore di tipo nucleare, il neutrone e così via.
Sembra
che stiano persino andando avanti in questo senso.
C'è un
flusso costante e uno dei modi in cui la politica di Trump si ritorce contro,
ci sono già scienziati cinesi molto apprezzati che fuggono dagli Stati Uniti e
si presentano in Cina per gestire nuovi istituti.
Ma
quello che voglio capire è se il capitalismo potrà mai essere razionale.
Questa
è davvero la grande domanda.
Perché
a volte penso che Trump sia un esponente del capitalismo moderno, dove in un
certo senso ha esposto tutto.
Una
parte di Trump come uomo d'affari, certamente con persone come Elon Musk al suo
fianco, deve sapere che sarebbe vantaggioso per gli americani continuare a
commerciare con la Cina, anche se la Cina sale di grado e trova, ok, mezzi
decenti per scambiare beni.
E
alcune cose sono buone, forse come garantire salari dignitosi o non usare
manodopera carceraria in nessuna parte del mondo o forse anche un reddito
minimo garantito, sai, in modo che non sia solo lo sfruttamento dei lavoratori
stranieri.
La domanda che voglio farti è fondamentalmente
perché sono, beh, prima di tutto, cosa pensi che stiano combinando?
Perché, voglio dire, chiaramente i massimi
dirigenti aziendali americani lo sanno, e non è solo la Cina, sanno che l'India
non si accontenterà di meno.
Sanno
che il Brasile vorrà svilupparsi.
E
voglio arrivare a questa idea del, scusa, voglio arrivare a questa idea del
mondo multipolare che viene spinto in contrapposizione all'eccezionalismo
americano. Che in effetti, sapete, stiamo osservando un intero conglomerato di
nazioni nell'alleanza BRICS, per esempio, che sembra espandersi rapidamente.
E hanno chiaramente sistemi molto diversi,
ideologie diverse.
E così
la vecchia idea della Guerra Fredda di un nemico semplice, ideologicamente
guidato, e poi abbiamo la libertà, loro hanno la schiavitù, loro hanno il
comunismo, noi abbiamo il capitalismo democratico, bla, questo non funziona
ora.
Ora
hai fatto, si supponeva che l'India e la Cina fossero rivali.
Sono più vecchio di te, quindi posso
ricordare.
In
realtà ho incontrato [Jawaharlal] Nehru a un certo punto.
Ricordo quando l'India era considerata la
grande alternativa alla Cina.
Ora si
pensa meno alla guerra di confine e forse alla cooperazione.
E lo
vedi, ne scrivi in modo molto efficace.
E
allora perché non parliamo di questo, di questo mondo multipolare?
E non
c'è una parte, questa è l'idea inquietante che butto là fuori, non è possibile
che Trump abbia una visione di questo che i democratici non avevano?
Dopotutto,
è stata Nancy Pelosi a scegliere la battaglia su Taiwan.
Usiamo
questo problema.
E
Trump, sapete, ora è in grado di fare la pace.
In
realtà, stranamente, coinvolge persino Israele nel sostenere la Russia contro
l'Ucraina.
E
perché stiamo litigando per questo?
Sai,
c'è una certa follia capitalista nella visione di Trump, anche su Gaza, che ne
faremo una Riviera.
Se
avesse solo detto, e i palestinesi resteranno e la ameranno, allora ci sarebbe
stata una discussione animata.
Deve
collegare questo al genocidio e alla difesa della pulizia etnica, quindi è, sì,
è il centro del male.
Ma il
fatto è che questa idea che possiamo evitare queste guerre e negoziare davvero,
è così strana, che viene da un tizio che a volte, credo “Chris Hedges”, che
menzionerò presto, descrive come in preda a una specie di fascismo cristiano e
irrazionalità e così via.
Ma se
è davvero il capitalista che è Elon Musk, penseresti che proverebbero a fare
degli accordi.
E
quindi voglio usare solo un punto di partenza.
L'idea
che non se l'è presa con la Cina e la Russia, se l'è presa con il Canada e il
Messico, e in particolare con il Canada dove ora, da oggi, ha aumentato la
tariffa al 50% sul loro alluminio e acciaio.
Quindi
ne ho parlato fin troppo, ma sto cercando di dare forma alla discussione per...
C'è un aspetto di ciò che sta succedendo che ci sfugge se pensiamo solo al
nuovo fascismo?
Il mio
amico Vijay Prashad.
Sì, in
realtà penso che ci sia molto da dire su questo.
La
prima cosa è che è vero che ci sono cambiamenti assolutamente irreversibili in
atto nel mondo.
Il
centro di gravità dell'economia mondiale non è più l'Oceano Atlantico.
Ora è
l'Asia, è la Cina, è il Vietnam, è l'Indonesia, è l'India.
Questi
paesi stanno crescendo a un ritmo piuttosto veloce.
La
maggior parte della popolazione mondiale è lì.
Ma non
si tratta solo di popolazione. Si tratta di nuove tecnologie.
Si
tratta di nuove forme di beni prodotti per il mercato, nuovi tipi di mercati,
in effetti, sai, nuovi tipi di reti di trasporto.
Stanno costruendo città verdi in questi paesi,
sai, cose di cui non si parla in Europa o negli Stati Uniti.
Stanno
parlando di costruire linee ferroviarie transnazionali.
Voglio
dire, sai, quando è stata l'ultima volta che sono state posate nuove ferrovie
nel continente europeo?
Non si
parla di linee ferroviarie che collegano il Messico e gli Stati Uniti.
Hai parlato di quelle all'interno degli Stati
Uniti.
Bene, e con i paesi vicini? Non se ne parla.
Nel
frattempo, qui hai linee ferroviarie che attraversano i confini internazionali,
collegando il Laos alla Cina, al Vietnam e così via.
Il discorso è diverso in quelle parti del
mondo e le persone generalmente fraintendono la Cina, Bob, perché quando il
presidente Mao e altri andarono a piazza Tienanmen nel 1949, non proclamarono
la repubblica socialista cinese.
Proclamarono
la Repubblica Popolare Cinese.
In
realtà non dicono nemmeno che è un paese socialista.
È una
Repubblica Popolare guidata da un partito comunista.
Infatti, Xi Jinping ha detto negli ultimi anni
che forse nel 2049 inizieremo la transizione socialista.
È
davvero divertente come le persone negli Stati Uniti e in altri paesi abbiano
questo dibattito, sai, la Cina è comunista? È capitalista?
Anche
loro non dicono di essere comunisti o socialisti.
Dicono
che siamo una repubblica popolare.
Include
tutte le classi. Stiamo costruendo la nostra forza nazionale.
Più
tardi, passeremo al socialismo.
Penso
che sia un'idea abbastanza ben compresa, sia nei documenti del partito che
nelle dichiarazioni fatte dai leader del partito.
Quindi
questo fatto reale della storia dell'emergere di questi diversi centri di
potere, è un fatto compiuto.
Non si
può cambiare le cose. Voglio dire, l'India non è più quella di 60 anni fa.
La
Cina non è sicuramente più quella di 30 anni fa.
I
giapponesi lo riconoscono. Dimentica chiunque altro.
Sai,
il principale partner commerciale del Giappone non sono gli Stati Uniti, ma la
Cina.
Quando
è scoppiata la guerra, quando la Russia è entrata in Ucraina, ha invaso
l'Ucraina, i giapponesi hanno avuto difficoltà a condannare la Russia perché
hanno un importante investimento nell'isola di Sakhalin per il gas naturale.
Capiscono
che il loro futuro energetico è con la Russia, non con l'Arabia Saudita. Quindi
questi paesi capiscono che siamo in un nuovo periodo storico o che stiamo
entrando in una sorta di nuovo periodo storico.
In
realtà, ciò che è interessante è che non si tratta di Trump.
Si
tratta dell'amministrazione Trump.
E
penso che qualcosa che manca tra i commentatori particolarmente liberali negli
Stati Uniti che hanno i capelli in fiamme con Trump di nuovo in carica è che
Trump ha rotto un consenso che è partito da Bill Clinton, che era un consenso
idealistico sulla globalizzazione da Clinton in poi, anche includendo il primo
mandato di Trump, fino a Biden, avevate un'agenda di globalizzazione liberale,
dominavate la politica degli Stati Uniti, un'agenda che diceva, sapete, usava
le parole, parole vuote come democrazia e diritti umani.
Ma ciò che intendevano era che gli Stati Uniti
sarebbero stati semplicemente il poliziotto del mondo e che l'economia si
sarebbe concentrata intorno agli Stati Uniti e ai mercati europei e che il
mondo intero sarebbe diventato essenzialmente una fabbrica di quei mercati.
Questa
era la narrativa idealista della globalizzazione.
In
effetti, Trump numero due ha scartato gli idealisti.
La sua amministrazione ha molti realisti
conservatori, persone come “Elbridge Colby”, che gestiranno la politica sulla
Cina.
Molto interessante, “Michael Di Mino” che sarà
responsabile della politica mediorientale del Dipartimento della Difesa.
Chi sono queste persone?
Sono realisti delle relazioni internazionali.
Non sono idealisti.
Quindi,
per esempio, prendiamo l'esempio di Di Mino. Di Mino ha detto pubblicamente che
non ha alcun impatto sugli Stati Uniti se l'Iran ha o meno armi nucleari.
Ha
detto che è irrilevante.
Perché
se l'Iran avesse armi nucleari, non oserebbe attaccare gli Stati Uniti.
Verrebbero annientati.
Quindi
avere armi nucleari è irrilevante per gli interessi degli Stati Uniti.
Questo
è un approccio realista all'Iran. Non dobbiamo buttare giù il governo iraniano.
Possono rimanere.
Sono
accerchiati finché non interferiscono con il resto del Medio Oriente e
molestano Israele.
Non
abbiamo bisogno di andare in guerra con loro.
Lo ha
detto pubblicamente. “Elbridge Colby “è stato molto interessante.
È il
nipote di “William Colb”y, ex capo della CIA, ha scritto un libro molto, molto
interessante pubblicato dalla “Yale University Press”. I
l
signor Colby sostiene che, guarda, la Cina è una grande potenza.
È l'unica minaccia sul pianeta per gli Stati
Uniti.
La Russia non è una minaccia.
La
Russia è semplicemente un produttore di materie prime. Esporta gas non lavorato
e in parte lavorato.
Robert
Scheer.
Vuoi
dire che non è una minaccia economica, è ancora...
Il mio
amico Vijay Prashad.
Non è
un aspetto economico, ma è esattamente ciò che è interessante del realismo di
Colby. Che non è una minaccia economica.
E l'unica minaccia per gli Stati Uniti è la
Cina.
Quindi
la Cina ha bisogno di essere accerchiata.
Ma
allo stesso tempo, il signor Colby, nella sua audizione di conferma, ha
sostanzialmente detto, sai, Taiwan, non è un vero problema per gli Stati Uniti.
Non è il problema principale.
La questione principale è come impedire alla
Cina di trasformare l'economia degli Stati Uniti.
Questi
sono realistici.
Questa
è la prima volta che il governo degli Stati Uniti ha avuto realisti che dettano
la politica, da quando forse Henry Kissinger era in giro a sussurrare
all'orecchio di Richard Nixon e poi all'orecchio di Carter.
Forse
ricorderete che Henry Kissinger non è scomparso perché era il suo protetto di
un tipo o dell'altro, il signor Brzezinski, un altro realista, un realista di
destra che era l'uomo principale di Carter nell'amministrazione di Ronald
Reagan, c'erano anche dei realisti.
È
stato da Clinton in poi che la politica estera degli Stati Uniti ha avuto
questa specie di idea messianica e folle che si possono usare le armi degli
Stati Uniti, far saltare in aria la Jugoslavia, creare la democrazia, far
saltare in aria l'Iraq, creare la democrazia.
Questa
è un'idea folle.
Ma
questa è un'idea che l'amministrazione Trump ha invertito.
E non
capisco perché i liberali non leggano abbastanza e non cerchino di studiare
cosa stanno facendo.
Invece
di ascoltare semplicemente il signor Trump e correre in giro su Internet, sui
social media, esasperati dalla follia di Trump.
Guardate
lì sotto. Guardate le persone. Non sono esattamente chi vi aspettate che siano,
motivo per cui, per esempio, il tizio che è lì nella CIA, “John Radcliffe”, un
altro realista, scelta molto interessante del signor Trump.
Hanno
una visione diversa del mondo.
Ciò
che sembra essere America-firstism, è in effetti America first-ism, ma non è
America first-ism ad essere evangelico.
Vogliamo andare e rendere il mondo America.
In
realtà, è il contrario. Non ci interessa cosa sei. Fai quello che vuoi.
Assicurati
solo di non disturbarci, non mandare la tua gente a venire a vivere tra noi e
devi inchinarti alla nostra economia.
Questi
sono i parametri dell'agenda di Trump. E in effetti, in questo senso, Bob, hai
ragione.
C'è un
tacito riconoscimento che ci sono altri centri di potere nel mondo e il governo
degli Stati Uniti dovrà adattarsi a quegli altri centri di potere.
Siamo
in un momento molto interessante, è vero, ma non è il momento interessante di,
oh mio Dio, questo è uno spettacolo dell'orrore.
In
effetti, le persone hanno bisogno di calmarsi un po'.
Sai,
non c'è nulla di cui avere paura con l'ascesa di diversi centri di potere.
In
effetti, è ironico che così tanti liberali americani stiano ora suonando come
evangelisti americani, preoccupati che il potere americano nel mondo stia per
essere diluito da Trump.
Quello
di cui non si rende conto è che Trump non sta diluendo il potere americano. È
già diluito.
Deve
riconoscere che è diluito e trovare un modo per gli Stati Uniti di adattarsi al
nuovo mondo.
Robert
Scheer.
Ok, ma
ora lasciatemi fare l'avvocato del diavolo.
Il mio
amico Vijay Prashad.
Il
peggior tipo di avvocato. Perché nessuno degli angeli sostiene Bob? Perché sono
sempre il diavolo?
Robert
Scheer.,
Posso
essere l'avvocato degli angeli. Posso farlo.
Lasciatemi
essere l'avvocato degli angeli. E sì, sarebbe bello.
Sarebbe
meraviglioso se imparassimo a vivere in un mondo in cui ci sono altri paesi che
sono talentuosi e produttivi, e noi beneficiassimo del commercio
internazionale.
Sai, i
cinesi con la loro produttività ci hanno salvato durante l'ultima pandemia.
Tutto ciò che è arrivato dove vivo, vivo in un posto alto qui, tutto è
arrivato, sembrava provenire dalla Cina.
C'è un
tavolo dove faccio colazione che in qualche modo è arrivato dalla Cina, sai, la
carta igienica, tutto.
Sì, si
potrebbe sostenere che il libero scambio, sai, questo risale ad Adam Smith.
Voglio dire, sì, una qualche nozione di economia non regolamentata.
E sì, personalmente credo che si debbano
considerare i diritti umani in questo, non avere manodopera carceraria, far sì
che le persone si guadagnino una vita dignitosa, il diritto di essere in un
sindacato, quelli non vengono mai sollevati.
E
ironicamente, lasciatemi dire qualcosa di positivo su Trump e la sua
rinegoziazione del NAFTA, in realtà, per la prima volta, hanno stabilito che le
persone in Messico che lavorano su un'auto americana devono essere pagate 16
dollari l'ora.
Non
sapevo nemmeno che l'avesse letto.
Ho
letto l'intero accordo NAFTA.
E il fatto è che potrebbero portare le
lamentele a un tribunale locale piuttosto che alla “Corte del commercio
internazionale” se volessero unirsi a un sindacato o se volessero scioperare o
cose del genere.
Non
vedo quasi nessun riferimento a ciò.
Quindi
sì, sapete, un'idea della mano invisibile, del libero scambio, lasciamo che il
meglio, sapete, dovremmo avere auto cinesi in America ora perché potrei uscire
e comprarne una per probabilmente 15.000 dollari invece di 40, 50.000 dollari.
Sapete, quindi non c'è dubbio che i consumatori americani ne trarrebbero
vantaggio, sapete, e quant'altro.
Quello
che mi preoccupa è che siamo stati cresciuti, e forse questo è dovuto al fatto
che io sono qui negli Stati Uniti e voi no, siamo stati cresciuti con la
religione dell'eccezionalismo americano.
Che
qualsiasi cosa facciamo è la migliore del mondo. Ancora una volta, da persona
anziana, ricordo quando è diventata la religione dominante, è stato dopo la
vittoria nella seconda guerra mondiale, che dopo tutto, i russi meritano gran
parte di quel merito, ma non l'abbiamo mai accettato, siamo arrivati abbastanza
tardi ad entrare, ma il fatto è che, tutte le altre economie sono state
distrutte.
Eravamo quelli che potevano fare tutto, e così
di provenire da una famiglia operaia di saldatori e meccanici e tutto il resto.
Buoni posti di lavoro, buoni lavori sindacali, bei momenti.
E quindi la domanda è, e in particolare da
questo gruppo che la gente demonizza i lavoratori di oggi, in particolare i
lavoratori bianchi, vogliono sapere cosa è andato storto.
Perché
i miei figli non vivono bene come me? Perché non ci sono opportunità?
È qui
che entra in gioco lo spettro fascista e dove Trump lo evoca.
Perché
se non riescono a far decollare la nostra economia, allora prenderanno a calci
altre persone e faranno da capro espiatorio.
Questa
è la grande paura.
Dico “Chris
Hedges”, che ammiro enormemente. Stavo per chiederti qualcosa dato che lo
leggerei ora, purtroppo continuo a perdere la citazione, ma penso di avertela
letta prima, ma fondamentalmente sottolineando che i muri si stavano chiudendo
e il totalitarismo è ora all'ordine del giorno, ma l'ha fatto invece di una
perversione americana che è il modo in cui la vedo io, ha sottolineato,
infatti, siamo in competizione contro un sacco di paesi, tra cui l'India, che
si sa di più, molto di più su di loro, quasi tutti e ora ha un leader
similitudine a Trump in Modi.
Certamente
la Russia ha un forte leader capitalista e pro-capitalista in Putin. Nessun
socialdemocratico si è nemmeno spostato molto a destra.
La sua religione abrasiva è una copertura per
tutto questo e per il capitalismo rampante.
La
Cina è divisa tra la prosperità comune e l'obbligo sociale, ma vuole liberare
tutto questo, il motivo del profitto e tutto il resto e attrarre capitali
stranieri.
E così
ci guardiamo intorno nel mondo e ci chiediamo dove entrare in gioco l'essere
umano ordinario? Dove sono i diritti umani? Dove sono i diritti dei lavoratori?
E “Chris”
sostiene che se non sviluppiamo sindacati più forti, se non reagiamo, se non
resistiamo a questa ondata di autoritarismo, il potere sarà mondiale e
schiaccerà lo spirito individuale e l'intera speranza dell'illuminismo e tutto
il resto. Quindi ti dirò questo: cosa ne pensi?
Ti ho
letto prima di iniziare. Se riuscissi a trovarlo.
Il mio
amico Vijay Prashad.
Non
preoccuparti del preventivo. Il punto è interessante.
Come
ho detto all'inizio, ho letto molti rapporti mainstream.
Uno
dei rapporti che ho incrociato il mio cammino è prodotto dall' “Alleanza delle
democrazie”.
Ora,
non mi aspetto che tu sappia dell'“Alleanza”.
Funziona
facendo sondaggi con una società chiamata “Latana”.
Uno
dei sostenitori dell'Alleanza delle Democrazie è “Jens Stoltenberg”, che è
stato il “Segretario Generale della NATO”.
E,
sai, lui sfoca sempre qualsiasi rapporto producano.
Beh,
il loro rapporto più recente su quello che chiamano l' “Indice di Percezione
della Democrazia” è molto interessante.
Ora,
di nuovo, questo è prodotto da un think tank dell'Europa superiore, l'“Alleanza
delle Democrazie”.
Pubblichiamo
questo rapporto al vertice sulla democrazia di Copenaghen ogni anno.
Il
principale sostenitore di questa organizzazione è “Jel Stoltenberg”, ex
segretario generale della NATO.
Voglio
solo accreditare questo rapporto perché, ripeto, non si tratta di uno studio
del governo cinese.
È
stato condotto da un gruppo nordeuropeo.
La
persona principale coinvolta è un ex capo della NATO, molto vicino agli Stati
Uniti, molto, molto nello spirito atlantico.
Bene,
quando si esamina il loro rapporto, che si basa su dati di sondaggi e ha
un'enorme sezione metodologica, affermano che per la prima volta negli Stati
Uniti più del 50% della popolazione non crede più che gli Stati Uniti siano una
democrazia.
Più del 50% non crede più che siano una
democrazia.
Ok, in
un certo senso me lo aspettavo, sai, perché le persone sono preoccupate da
tutte le parti della sfera politica, preoccupate che le elezioni vengano
rubate, il 6 gennaio, sai tutto questo.
Non è solo la sinistra o la destra o i
liberali o altro.
È una
gamma di persone che non ha fiducia nel sistema democratico degli Stati Uniti.
Tuttavia,
capiscono la loro percezione della democrazia.
Ok.
Poi ho guardato gli altri paesi, Bob, e sarai davvero sorpreso dai numeri.
Il
numero cinese in realtà mi ha davvero sorpreso.
E a
proposito, questa “Alliance for Democracy” e “Latana” hanno una grande sezione
di metodologia in cui parlano di come si assicurano che le persone non abbiano
paura di dare risposte.
Devono
essere libere di dare risposte. Sono molto attente, bla bla bla.
Affermano
di essere il gold standard nei sondaggi. Ok.
In
Cina, il 78% dei sondaggi sulla popolazione afferma di pensare che la loro
democrazia vada bene e la chiamano democrazia.
È
interessante.
Quindi,
la domanda che mi viene in mente è cosa pensano sia una democrazia? Come
intendono la democrazia?
L'ultima
volta che sono stato a New York City, camminando per strada, sono rimasto
inorridito nel vedere quante persone senza fissa dimora vivevano per strada.
Era
più o meno il periodo dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre.
Le strade di “Midtown Manhattan” sembravano piene di persone senza fissa
dimora.
C'era
un uomo che vagava in giro senza pantaloni.
La
maggior parte delle persone erano afroamericani e latini che vivevano per
strada.
È uno
spettacolo orrendo e proprio davanti a loro ci sono persone della classe media,
professionisti e così via che passano, assolutamente assuefatti che questa è
una democrazia, possiamo votare quindi va tutto bene.
Questo è uno scenario.
Quando
mi trovo in un posto come la Cina o addirittura in posti sempre più vicini come
il Vietnam, non si vedono senzatetto da nessuna parte.
E ho
chiesto a persone, non solo ai funzionari governativi, ma anche a persone che
vivono in cui vivo, che conosco socialmente e così via.
Che
cosa è successo?
Beh,
quando la Cina ha abolito la povertà assoluta, una delle cose che è successo è
stata che le persone hanno ottenuto un alloggio.
Hanno
la possibilità di avere un pasto di base.
Un
piano di base è stato impostato sotto le persone con i pagamenti dei
trasferimenti che vanno sul tuo telefono.
Tutti
sono stati inseriti nei sistemi digitali, una parte importante
dell'eliminazione della povertà.
Quando
hanno sradicato la povertà, hanno fatto qualcosa di veramente democratico per
la loro società. Dobbiamo capirlo.
Voglio
dire, se si ha una comprensione da cartone animato che l'Occidente è libero
perché ci sono le elezioni e che i paesi di tutto il mondo non sono liberi
perché non hanno elezioni, si ha una comprensione molto ristretta della
democrazia.
Altre persone potrebbero intendere la
democrazia nel senso che non c'è povertà. Siamo stati liberati dal luogo della
malattia e della povertà per le strade.
Noi
non abbiamo questo.
Questa
è quindi una democrazia.
Perché
dovremmo intendere la democrazia solo intorno alle elezioni, in particolare
dato che le elezioni sono diventate così costose?
È così
difficile fare un'elezione.
Nelle
primarie democratiche del 2016, speravo vivamente che “Bernie Sanders” avrebbe
prevalso.
E
invece no, un gruppo di persone all'interno dell'architettura del Partito
Democratico lo ha messo a tacere e ha assicurato la vittoria di Hillary
Clinton.
Che razza di democrazia è questa? Non ti dà
fiducia in tutto il mondo.
Il signor “Modi”, sì, è un politico
estremamente aggressivo e pericoloso, ma il signor Modi ha vinto le elezioni
con un'enorme quantità di denaro, quasi superiore all'85% del denaro speso
nelle ultime tre elezioni parlamentari che hanno eletto Modi, l'85% del denaro
è andato al suo partito, un sacco di soldi.
E ci
sono strumenti che non permettono di dichiarare il denaro.
Allo
stesso modo, come negli Stati Uniti.
Questo
non sta certo dando fiducia alla gente in quella che chiamerei democrazia del
denaro.
Non ti dà la certezza che sia democratico. Non
è solo Modi il problema.
È
l'intero sistema della democrazia monetaria.
Quindi,
sai, quando abbiamo questo tipo di categorie alla “Hannah Arendt”, la libertà,
l'autoritarismo, queste non significano quello che forse hanno fatto in qualche
periodo arcano.
Ora,
le persone che vivono in India guardano alle elezioni parlamentari e dicono che
questa non è più una democrazia e non puntano il dito contro Modi.
Puntano
il dito contro la struttura, contro il sistema.
E
suggerirei alle persone negli Stati Uniti che non si tratta di Trump.
Si
tratta del fatto che non c'è un sistema politico democratico.
C'è un
sistema politico oligarchico in cui il denaro produce effettivamente il
candidato.
È
molto difficile per le persone in tutto il mondo guardare un'elezione americana
e dire: Mio Dio, vogliamo quel sistema nel nostro paese.
Robert
Scheer.
Sì, e
quindi voglio, perché qui si stanno riaprendo molte porte, voglio attenermi
alle basi, e se hai tempo, potremmo avere delle conversazioni in futuro, ma
voglio attenermi alla questione principale qui di questa minaccia della Cina e
della minaccia multipolare e di come gli Stati Uniti rispondono.
Perché
penso che ci sia uno standard di responsabilità per il governo che chiunque al
mondo può accettare.
E cioè
che devi fare abbastanza in modo che la gente non prenda d'assalto le porte del
potere e ti tagli la testa.
Voglio dire, questo è stato compreso da quando
abbiamo avuto un governo. Confucio ne ha parlato nel suo consiglio
all'imperatore.
Aristotele ne ha parlato. Tutti ne hanno
parlato.
Che
deve esserci qualsiasi sistema di governo tu istituisca.
E abbastanza interessante, ero in prestito dal
“LA Times” al “Moscow News” quando Gorbachev è salito al potere, era al potere
in Russia.
E
avevo una copia anticipata del suo libro sulla perestrojka e l'ho recensito sul
“Moscow News”.
E ho
sollevato questo punto, Gorbachev avrà successo o fallirà se riuscirà a
mantenere le promesse, perché il sistema non le mantiene.
E ha una specie di idea, lo renderemo più
equo, democratico e responsabile, ma la domanda è, sapete, dove sono i beni?
E così
ho voluto una citazione dal “Manifesto del Partito Comunista”.
Questo
va al tuo punto sull'importanza dell'ideologia o di tutto il resto, sai, o il “Thomas
Friedman” che gioca con le idee dell'ideologia.
E così
ho scritto nella mia recensione del libro di Gorbaciov, che è stata la prima
recensione che i russi hanno potuto leggere.
Non avevano ancora il libro.
Ho registrato per il Manifesto del Partito
Comunista, dove Marx elogia il capitalismo per aver posto fine all'idiozia
della vita rurale, per aver costruito grandi città e per aver creato una nuova
massa di lavoratori che hanno opportunità.
Marx,
Karl Marx, nel Manifesto del Partito Comunista rende omaggio al capitalismo.
Poi
continua a parlare del perché non durerà e delle contraddizioni della
dialettica e così via.
E
all'epoca conoscevo un redattore molto bravo, si chiamava “Igor”, ho
dimenticato il suo nome.
Era un
bravo ragazzo, ma ha detto, no, non è nel Manifesto del Partito Comunista. Ho
detto, sì, lo è. Ho detto, ne hai uno qui. Non ne avevano uno.
Questo
è alla faccia dell'ideologia. Così ho dovuto correre in giro.
Alla
fine ne ho trovato uno, non dico, in francese o in tedesco da qualche parte.
Non sono riuscito a trovarne uno in inglese.
E sono tornato di corsa per mostrare,
guardate, questo è quello che ha detto qui. Così mi hanno permesso di
rimetterlo nel mio articolo.
Ma
penso che quello che vuoi dire in realtà è, ed è qui che solleverò, tornare al
punto di “Hedges” sullo spettro del fascismo, che penso sia reale, fin troppo
reale.
E
stiamo assistendo a molte manifestazioni come irrazionale, il fascismo è una
risposta irrazionale a problemi reali, proprio come lo era lo stalinismo, sai.
Ma
penso che quello che stai dicendo sia assolutamente corretto.
Se solo potessimo arrivare al livello di
competizione leale e vedere chi può produrre le cose meglio.
Sì,
questa non è una minaccia.
Diventa una minaccia quando non riesci a
consegnare alla tua gente.
E nei
miei tentativi, poiché mio padre veniva dalla Germania e non era ebreo, mia
madre era ebrea, quindi sono cresciuto cercando di capire perché queste persone
altrimenti ragionevoli con cui ero imparentato per metà di me hanno commesso la
peggiore barbarie della vita moderna contro il popolo ebraico.
Quindi
sono tornato in Germania parecchie volte e poi sono persino andato in Lituania
per trovare la famiglia di mia madre.
Sono
stati tutti uccisi. Ma ci ho provato.
Ho trovato quello di mio padre, uno dei suoi
fratelli, era stato nell'esercito tedesco ed era rimasto ferito e tutto il
resto. Riguardava tutto il crollo dell'economia. Riguardava tutto il
fallimento, sai, contadini, questi erano contadini.
Avevi un vero barile di [inudibile] e non
potevi comprare una pagnotta di pane, sai, e così via.
E poi arrivò Hitler e sistemò
quell'autostrada, sai, non sapeva che l'autostrada era quella che portava i
carri armati in Francia, sai, o che produceva la Volkswagen e così via.
Quello
che mi preoccupa, e penso che questo sia ciò a cui “Chris Hedges” voleva
arrivare, è che Trump non sta davvero facendo le cose o nemmeno parlando di
fare le cose che riporterebbero una buona forza lavoro qualificato in America e
introdurrebbero la produzione ad alta tecnologia e sarebbero in grado di
competere, giusto?
O almeno sviluppare un reddito annuo garantito
delle persone in modo che abbiano un alloggio, abbiano un interesse nella
società.
E
così, in ultima analisi, quando il capitalismo sta cadendo, irrimediabilmente,
devono avere dei capri espiatori.
Devono
fare quello che ha fatto Hitler.
Devono
demonizzare, dividere e conquistare.
E
questo è davvero ciò che “Hedges” vuole ottenere con la sua nozione di fascismo
cristiano ed è un'altra, potrebbe essere alimentata dai musulmani, potrebbe
essere alimentata dagli ebrei, sai, ma la caccia al capro espiatorio,
l'irrazionalità di tutto questo.
Quindi
ci sono due lati di Trump.
Sono totalmente d'accordo con te sul fatto che
c'è un altro lato di Trump che almeno ha sollevato questi problemi.
Sapeva
che le persone non erano contente. Voglio dire, a mio avviso, la linea più
importante di tutto il dibattito con Hillary Clinton è che lei ha detto, lui
dice che renderà grande l'America.
Trump
renderà l'America di nuova grande.
Hillary
Clinton poi guarda la telecamera e dice: l'America è sempre stata grande. E penso
a questa affermazione.
Il mio
amico Vijay Prashad.
Completamente
tagliato fuori dalla realtà.
Robert
Scheer.
No, ma
pensaci. Era fantastico quando c'era la schiavitù?
Era fantastico quando hanno ucciso i nativi?
Sai, era fantastico quando?
Voglio
dire, scorri l'elenco, sai, e le persone che lo guardano devono sapere
qualunque sia la tua visione romanticizzata.
Ma lei
ci credeva davvero perché per lei era stato bello fin dalla piccola città
dell'Illinois.
Vai a Yale, incontri questo tizio, sai, tutto
è fantastico.
Sai, e
quindi ciò di cui sono preoccupato in questa situazione mondiale attuale.
Accolgo con favore il mondo multipolare perché forse alcune di queste altre
società troveranno modi migliori di fare tutto, treni o modi migliori di avere
elezioni, molti modi.
Ma la
minaccia deriva dal fallimento di quello che è stato chiamato capitalismo in
fase avanzata.
In quella situazione, allora noi, ed è per
questo che le persone hanno paura di Trump, sospetto che molti di loro siano
spaventati in tutto il mondo.
Perché
anche i russi a un certo punto hanno detto che avrebbero preferito trattare con Biden piuttosto che con
Trump perché è una quantità conoscibile.
Sono
sicuro che in Cina c'è molta preoccupazione.
Quale Trump prenderemo se viene a trovarci
qui?
E
quindi vorrei che tu nel poco tempo che ci rimane, non so quanto tempo hai per
parlare con me, ma vorrei che tu affrontassi questa preoccupazione.
C'è,
per i miei soldi, un pericolo reale di fascismo, che ho sentito.
Sono
un vecchio ora, tra qualche settimana compirò 89 anni.
Non mi
sentivo più così da quando ero adolescente, ok? Mi spaventa.
Chiaramente
non ti spaventa così tanto. Quindi forse potrei dirmi dove sbaglio. Vorrei
essere smentito.
Il mio
amico Vijay Prashad.
Beh,
sai, Bob, è difficile dimostrare che ti sbagli perché stiamo parlando di
anticipare le tendenze e tendenze le sono solo anticipazioni.
Non
sappiamo cosa accadrà esattamente.
Ma
dire che le persone più pericolose intorno a Trump non sono le persone di cui
si parla.
La persona più pericolosa, a mio parere,
intorno a Trump è “Peter Thiel”, che ha sviluppato “PayPal” ed è un consigliere
molto stretto di Trump.
Peter
Thiel ha dichiarato di ritenere che la libertà e la democrazia siano
incompatibili.
Sai, è
un libertario scandalosamente evidente che finanzia tutti i tipi di causa di
destra, inclusa una rivista molto nota in quella cerchia, che ha abitualmente
un annuncio, forse non lo sai.
Pubblica
un annuncio, una pagina con un bicchiere di latte. Questo è tutto ciò che è.
Bicchiere di latte.
Forse
non lo sai, ma nel mondo dei blog di destra e di Internet, un bicchiere di
latte simboleggia la supremazia bianca.
Questo
è il tipo di mondo con cui il signor Trump si muove.
Questi
miliardari della tecnologia, non è solo Musk, è Peter Thiel, un personaggio
molto pericoloso.
Sono
persone che credono che i ricchi non abbiano effettivamente obblighi nei
confronti delle persone.
Possono
acquistare isole nei Caraibi, vivranno lì bene, avranno i loro elicotteri,
avranno le loro guardie armate, creeranno il loro paradiso.
Questa
è la visione del mondo del signor “Peter Thiel”.
Quindi
in realtà non si preoccupano di risolvere i problemi quotidiani delle persone.
“Peter
Thiel”,” Elon Musk”, non sono scienziati, ma conoscono la scienza. Mobilitano
la scienza per fare fortuna.
Sanno
che gli Stati Uniti si stanno deteriorando in termini di fascia alta delle
forze produttive. Lo sanno.
Come
hai detto prima, hanno esternalizzato le loro aziende in luoghi lontani dagli
Stati Uniti.
Non pagano nemmeno le tasse negli Stati Uniti.
Si rifiutano di farlo.
Ecco perché la base imponibile è così ridotta
negli Stati Uniti. Sono persone pericolose.
Se c'è
qualcuno da cui riprendersi il paese, non sono i Trump.
Lui
sta solo sostituendoli.
Sono questi miliardari.
È la
classe dei miliardari che ha fondamentalmente fatto uno sciopero delle tasse,
uno sciopero di classe contro il loro paese. Non pagano le tasse.
E si
scopre che sia” Peter Thiel” che “Elon Musk “sono sudafricani bianchi, tra
l'altro, che si sono naturalizzati negli Stati Uniti.
Sono
entrambi sudafricani bianchi.
Sono entrambi cresciuti negli anni
dell'apartheid, gli ultimi anni dell'apartheid. Sono cresciuti nel Sudafrica
dell'apartheid.
Questa
è la loro sensibilità.
E lo
sono, almeno “Peter Thiel”, è un razzista vero e proprio, sapete, e vuole
creare una specie di paradiso razzista.
Queste
sono le persone che stanno effettivamente prendendo le decisioni.
Ciò di
cui si ha bisogno negli Stati Uniti non è una ribellione solo contro questa
amministrazione Trump o quell'amministrazione di “Pete Hegseth” o qualsiasi
altra cosa venga dopo, qualunque incubo venga dopo.
Gli
Stati Uniti hanno bisogno di una ribellione contro i miliardari.
Sono
passati decenni, sai, è passato molto tempo da quando questi tizi si sono
trincerati e hanno soffocato il sistema politico.
Ecco
dove sta il problema. Ed è per questo che mi sento positivo, perché sento che la strada che ci
aspetta da Trump non porterà necessariamente al fascismo.
Perché
ricorda, Marx, nello stesso testo di cui hai parlato, il Manifesto del Partito
Comunista, ha detto, o combattiamo per costruire il socialismo o, e questa è
una citazione dalla prima edizione inglese, ha detto, o combattiamo per
costruire il socialismo o assisteremo alla rovina comune delle classi in lotta.
È una
frase molto importante.
O il socialismo o la rovina comune delle
classi in lotta.
Ciò
significa che sia la classe operaia che i proprietari saranno rovinati.
Non
sono solo le persone comuni. Dice la rovina comune delle classi in lotta.
Questa è una scelta tra l'umanità che include il popolo degli Stati Uniti.
Scegli tu.
Vuoi
andare nel caos e in una distopia da incubo di guerra civile o vuoi produrre
qualcosa di umano?
Non
puoi supplicare le élite di farlo per te.
Devi farlo per te stesso.
Robert
Scheer.
Ma lei
ha detto qualcosa di molto importante prima, non, ha detto molte cose
importanti, ma quando ha parlato della Cina, vedendo il socialismo come il
futuro, ciò che è andato perduto in tutta la rivoluzione bolscevica e
l'esperienza russa e così via è stata una negazione delle fasi della storia.
Dopo
tutto, il marxismo non fa, probabilmente perderò le ultime tre persone che
ancora ascoltano questo, ma, sai, perché in realtà non studiamo nessuna di
queste, non prendiamo sul serio nessuna di queste idee, ma una parte, voglio
dire, penso che il marxismo avesse una grande quantità di saggezza, Marx
Engels, e così via, e l'intera idea delle fasi della storia e della dialettica.
E così
via, e si ha la sensazione che, se si deve avere prosperità.
Bisogna
avere un'economia avanzata prima di poter anche solo pensare al socialismo.
Questo, credo, è insito in tutta la visione
marxista.
Il
capitalismo accumula, accumula spietatamente, modella la forza sociale.
L'avete
visto in Cina.
Togli queste giovani donne dalle fattorie,
sono separate dalla loro famiglia, sono praticamente rinchiuse nella “Foxconn”,
nelle fabbriche gestite da Taiwan, producono “iPhone” in modo più efficace di
chiunque altro al mondo.
Ma
sono intrappolati nella trappola del reddito medio. Non possono uscirne.
Sono negati loro qualsiasi istituzione
politica come i sindacati, che dopo la nostra Grande Depressione, almeno
abbiamo avuto una certa prosperità comune per le persone che avevano lavori
qualificati nell'auto e nell'acciaio e così via.
Ciò
che si perde in tutta questa discussione è fondamentalmente come si fa questa
transizione?
E negli Stati Uniti, non l'abbiamo fatta.
Siamo scappati.
E poi
la Guerra Fredda è diventata il veicolo per distruggere il movimento operaio,
l'esca rossa.
L' “UAW”
ha dovuto sbarazzarsi dei suoi migliori organizzatori e membri e così via.
Quindi,
con la scusa di proteggere l'America dal comunismo nella Guerra Fredda e la
caricatura di ciò che il comunismo stava minacciando, siamo passati dall'essere
minacciati dai sindacati americani.
Hanno
detto, beh, queste persone sono agenti.
Quindi
a San Francisco e Los Angeles, c'era un'illuminata “Long shoremen Union” sotto “Harry
Bridges”.
Lo
hanno provocato, attaccato. E cosa stava cercando di fare?
Controllare
la meccanizzazione.
Sapeva
che la meccanizzazione stava arrivando al lungomare.
Voleva
solo assicurarsi che i lavoratori ne traessero beneficio e che i loro figli
potessero avere un'auto.
E così era vero per molti sindacati
progressisti.
Invece,
fuggirono verso sud.
Sono
andati in aree non sindacali.
Hanno
ottenuto, a cominciare dalla “Taft-Hartley,” leggi che impediscono di rendere
più difficile l'opera, e ancora oggi nelle università americane è difficile
organizzare un sindacato anche di insegnanti e così via.
Quindi
la mia sensazione è che la mia preoccupazione sia parlare di socialismo ora, il
concetto stesso che abbiamo, di parlare della realtà e tu lo hai fatto in modo
molto efficace nel tuo articolo.
La
realtà è come si arriva a un punto di maggiore responsabilità per il
capitalismo e si supera la trappola del reddito medio.
Come
si fa a farli ripristinare?
E
quindi quello che succederebbe, ci vorrà più tempo di quanto mi aspettassi, ma
penso che sia una partenza molto importante.
Cioè,
darei la colpa a Bill Clinton per gran parte di ciò che sta accadendo.
Con
l'ascesa di Internet, all'improvviso, hanno imparato tutto ciò che avevano
imparato sul controllo del capitalismo.
No,
questa è la novità.
Non
possono essere regolamenti governativi.
Vogliono romperlo, devono farlo, poi romperlo
e così via.
E
possono dimenticarsi della concorrenza, dimenticare l'antitrust, persino
dimenticare Teddy Roosevelt.
No,
devono avere il dominio e quello che hai detto, compra tutte le startup, compra
la concorrenza.
Quindi
abbiamo accettato una caricatura del capitalismo.
Ora in Cina, avete un fenomeno simile, ma quello che
capisco dai vostri scritti è che state suggerendo che hanno un sacco di
miliardari e un sacco di persone ricche.
Ma
possono farlo grazie a questo meccanismo, e questo mi metterà nei guai se dico
qualcosa di positivo sul Partito Comunista Cinese, ne sono sicuro.
Ma il fatto è che hanno un meccanismo politico
per essere in grado di controllare il capitalismo dilagante che pensavamo di
avere con le nostre elezioni, ma i capitalisti sono stati in grado di
acquistare i partiti politici.
Il denaro ha distrutto le elezioni, e poi abbiamo
distrutto la base per la formazione dei sindacati e così via.
Quindi
l'ironia qui ora è che c'è effettivamente una lotta in Cina, diciamo, e non
sono abbastanza esperto di India o altri paesi, dove dicono, una struttura
politica, in cui le persone dicono, no, dovete condividere la ricchezza.
Dovete
avere una prosperità comune.
Ora,
forse è solo uno slogan. Forse sono stato ingannato dalla retorica.
Ma mi
sembrerebbe che questa sia la grande differenza, che in questo paese, non
stiamo lottando per il potere di Apple o Google.
Fantastichiamo
ancora che siano brave persone e che siano dalla nostra parte.
E la
Cina riconosce, sì, abbiamo bisogno di “BYD”, abbiamo bisogno di queste
aziende, ma dobbiamo controllarle, non per soffocarle, non per, sai, ma ci deve
essere una condivisione della ricchezza.
Forse
dovremmo vedere, lascia che ti dica l'ultima volta che siamo qui.
Sei stato molto generoso con il tuo tempo.
Non è
forse questa la cosa di cui hanno più paura, ovvero che in Cina si stia
sviluppando un capitalismo che abbia davvero attrattiva?
Il mio
amico Vijay Prashad.
Sì,
questa è davvero un'ottima domanda ed è davvero tempestiva.
È tempestivo, Bob, per un paio di motivi.
In
primo luogo, sai, abbiamo appena visto negli ultimi anni quando il fondatore di
“Ant”, “Jack Ma”, ha iniziato a fare commenti sulla politica.
Forse
ricorderete che fu obbligatorio a fare un po' di lettura.
Ciò
che quell'esperienza mi ha insegnato è che in Cina, naturalmente, esiste la
classe capitalista.
Ma non
sono autorizzati a operare come classe.
Non è
permesso loro di consolidare il potere di classe in termini politici.
In
altre parole, possono, sai, fare soldi, possono avere imprese e così via, ma
non possono avere, sai, le camere di commercio e dell'industria.
Non
possono avere lobby e così via.
Non
possono costruire le falangi del potere capitalista.
In
realtà non è consentito. Non sono autorizzati ad avere tali associazioni.
Non
c'è libertà di associazione per i capitalisti.
Ok,
diciamolo senza mezzi termini.
Non
accadrà perché c'è la consapevolezza che ciò corromperà inutilmente il sistema.
Quindi
questa è una cosa interessante.
La
seconda cosa interessante è che la tua domanda sulla trappola del reddito medio
è davvero al momento giusto
La “Banca Mondiale” ha appena pubblicato il
suo “World Development Report 2024”, forse solo qualche mese fa.
Lo sto
leggendo. È una questione di tempistiche.
È un
rapporto molto, molto interessante.
Si
chiama qualcosa come ”Escaping the Middle Income Trap “ed è progettato con
delle scale in ogni capitolo.
C'è un
modo carino di come si sale la scala.
La
cosa interessante è che è un testo neoliberista abbastanza convenzionale, ma
ciò che è davvero interessante è che la scala per uscire dalla trappola del
reddito medio sta effettivamente migliorando le tue forze produttive,
l'innovazione, la tecnologia e così via.
E in
effetti, è questo che descrivono queste economie in quelle parti dell'Asia.
È esattamente ciò che stanno facendo.
Si
stanno appoggiando alla tecnologia dell'innovazione per cercare di sfuggire
alla trappola del reddito medio.
Uno
dei problemi con l'idea della trappola del reddito medio è che il concetto
stesso è intriso di cultura.
Riguarda
il fatto che, ad esempio, una delle teorie è che, beh, le donne non sono in
grado di lavorare in queste società, quindi non possono essere una forza lavoro
più produttiva e più ampia e così via.
Un'altra
è, sai, che c'è troppa, sai, fondamentalmente la trappola di essere nel tuo
quartiere, non solo nel tuo quartiere, ma nel quartiere in cui si trova il tuo
paese e così via.
Non è
in grado di diventare globale.
Le tue
attività non possono diventare globali.
Questi
problemi sono stati tutti superati qualche tempo fa.
Questa teoria è stata elaborata circa 50 anni
fa.
Ma
questo testo della Banca Mondiale è interessante.
Perché,
mentre lo leggevo, continuavo a riflettere, sai, sarà una questione
affascinante per la Germania, perché la Germania sta scivolando lentamente
nella trappola del reddito medio, mentre la sua economia sta facendo
un'inversione a U e sta iniziando a contrarsi lentamente.
Se la
Germania non riceve una nuova fonte di energia, se l'energia russa viene
tagliata fuori per sempre, non riceve una nuova fonte di energia, il
restringimento avverrà in modo piuttosto drammatico.
E poi, come farà un paese come la Germania ad
accelerare il nuovo?
I loro
vantaggi per la Germania, per la Gran Bretagna, per la Francia, erano tutti
vantaggi dell'era coloniale.
Erano
vecchi vantaggi del periodo del colonialismo.
E alcuni di questi erano i cosiddetti vantaggi
delle oche volanti.
Man
mano che gli Stati Uniti sviluppavano nuove tecnologie, passavano la tecnologia
di ieri ai loro alleati europei.
Ma le
oche che ora volano in testa non sono gli americani.
Quindi,
chi consegnerà loro la tecnologia?
Questo
è un problema serio.
Non
più per i paesi in Asia e così via. Il continente africano è molto
interessante.
I cinesi hanno avviato un dialogo Cina-Africa
circa 15 anni fa.
E
negli ultimi anni, i cinesi hanno detto pubblicamente che abbiamo un surplus
commerciale troppo grande.
Vogliamo
ridurre il surplus commerciale.
Il surplus commerciale non è salutare per
l'economia cinese.
Pertanto,
vorremmo aiutare a finanziare l'industrializzazione in Africa, perché vorremmo
che l'Africa si trattenesse di più del plusvalore prodotto e non lo scaricasse
tutto sulla Cina.
Se
saranno in grado di farlo, questo creerà per noi una nuova teoria dello
sviluppo. Una cosa molto interessante se accadrà davvero perché le persone
hanno parlato di industrializzazione in Africa per decenni e non è successo. Ù
Ora,
se accadrà come conseguenza di questo, vediamo cosa accadrà.
Ma hai
ragione. C'è la trappola del reddito medio.
C'è l'essere intrappolati in una fase di
produzione di beni e servizi e di essere semplicemente in stasi, una sorta di
stato stazionario per l'economia.
Ma non
credo che questa sia una condizione permanente per il pianeta, perché quello
che “Joseph Schumpeter2 ha insegnato molto tempo fa, quando va all'Università
di Harvard, fondendo l'economia classica con Marx, è che la tecnologia gioca un
ruolo immenso nel rompere alcune di queste trappole.
E lo
stiamo vedendo di nuovo.
Stiamo
vedendo accadere cose nuove oggi, mentre stavamo parlando solo poche ore prima
di parlare in Italia, gli scienziati sono stati in grado di fare alcune cose
piuttosto miracolose con la luce solidificante.
Si
tratta di uno sviluppo incredibile.
Vedremo
che tipo di impatto avrà su una serie di campi diversi.
Voglio
dire, non sono una persona pessimista. Guardo il mondo con ottimismo.
Gli
esseri umani sono persone incredibilmente creative.
Siamo
più creativi, credo, che distruttivi. Vediamo se la nostra creatività può
salvare la situazione.
Robert
Scheer
Sì, il
problema è che il potere distruttivo ora si muove.
Che cosa ha detto Marx sulla verità e le
menzogne?
La
menzogna fa il giro del mondo prima che la verità possa arrivare i pantaloni.
Il mio
amico Vijay Prashad.
Vediamo,
insegniamo la verità per arrivare i pantaloni più velocemente.
Robert
Scheer.
Questa
è la saggezza che hanno visto anche le persone di potere.
Puoi
far saltare in aria il mondo ora molto rapidamente.
Questo
è quello che sto provando.
Ok,
finalmente, e davvero, prima di tutto, le persone dovrebbero leggere i tuoi
libri.
Voglio
dire, cosa dovrei consigliare qui? In che modo le persone arriveranno di più da
te?
Il mio amico Vijay Prashad.
Beh,
ogni settimana pubblica una newsletter su thetricontinental.org. Le persone
possono iscriversi. Questo è un buon posto per leggere il materiale prodotto
dal nostro istituto. Ed è una lettera che scrivo ogni settimana. Viene fornito
con superbi dipinti provenienti da tutto il mondo. Quindi consiglio solo alle
persone di andare su thetricontinental.org e iscriversi alla newsletter.
Robert
Scheer
Ok,
questo è un punto di partenza. Speriamo di poter parlare in futuro e sto
ricevendo un messaggio qui.
Possiamo ripubblicarlo?
Il mio
amico Vijay Prashad.
Puoi
usare qualsiasi cosa perché io non lo faccio, il motivo per cui indosso una
maglietta è che non monetizzo nulla e sono al verde la maggior parte del tempo.
Quindi sei il benvenuto.
Tutto è Creative Commons. Ciò che è mio è tuo.
Robert
Scheer.
Okay,
e anche il pubblico dovrebbe saperlo. Quindi guarda il motivo per cui ho voluto
farlo, sei stato molto generoso con il tuo tempo.
Leggo
quello che scrivi e penso che tu sia in grado di arrivare al dunque e quello
che ho pensato di “Chris Hedges “nella conversazione, ovviamente la penso molto
allo stesso modo su Chris Hedges.
Rispetto
molto la sua indipendenza di pensiero.
Ma,
sai, alla fine, voglio dire, non so, farò solo un editoriale qui.
Io, per molto tempo, sono andato in Israele
durante la Guerra dei sei giorni.
Ero in
Egitto, ero in Israele.
Ho
dato per scontato, perché ho parlato con leader israeliani illuminati, ho
parlato con, ero lì con Nasser, in realtà ho incontrato brevemente, sai,
pensavo che questo problema sarebbe stato risolto in pochissimo tempo.
Nessuno
avrebbe tenuto la Cisgiordania e Gaza.
Riconosceresti
che devi avere uno stato binazionale che devi riconoscere.
E le
persone che, ho incontrato un sacco di persone in Israele nella leadership che
mi avevano letto in “Rampart”s e sapevano e concordavano, mio Dio, l'intera
cosa è andata al contrario.
D'altra
parte, con la Cina, è migliorato, ma è migliorato non perché una prima variante
del socialismo maoista si è rivelata illuminata, ma piuttosto, i cinesi hanno
capito come gestire il capitalismo meglio di quanto stiamo facendo noi in molti
modi. Non lo so.
Non
posso parlare per tutti gli altri paesi del mondo.
Ma
penso che ci sia una saggezza in quello che dici, che è fondamentalmente noi
non e mi viene in mente “Thomas Friedman”, il modo di dirlo.
Ottengono
questi fondamentalmente espedienti di pubbliche relazioni di conversazione,
etichette, conversazioni e così via.
E
sfortunatamente, la democrazia e la libertà sono diventate una di quelle cose.
E
hanno il potere di attaccare queste etichette, sai.
E
davvero, il diavolo è nei dettagli. Cosa stanno offrendo?
Come
vivono le persone? E tu l'hai sollevato.
Dove
viene condivisa la ricchezza? E di nuovo, finirò nel modo in cui abbiamo
iniziato con quei treni.
Se
riesci ad arrivare, se sei qui a Los Angeles e puoi vedere la tua famiglia,
sai, a quattro, 500 miglia di distanza in un'ora, sai, e farlo in un modo che
sia più amichevole per l'ambiente.
Perché
ci viene negata questa opportunità se l'America, come ha detto Hillary Clinton,
è sempre stata grande? Immagina l'umiltà.
Guardando
al resto del mondo è forse da dove possiamo imparare.
Ci
sono altre cose che accattono. Per l'amor del cielo, non fatelo saltare in
aria. Solo perché sono diversi, penso che sia il messaggio, che è quello che mi
piace molto del tuo giornalismo.
È molto aperto, chiaro.
Finiremo
qui.
Permettetemi di ringraziare le persone che ci
hanno aiutato a fare questo.
“Joshua
Scheer”, il nostro produttore esecutivo, che mette insieme tutto questo. “Diego
Ramos,” che scrive l'introduzione ed è il caporedattore di “Scheer Post”. Max
Jones, che realizza il video in modo efficace, e produce anche lo spettacolo di
“Chris Hedges”.
Voglio
ringraziare la” JKW Foundation”, in memoria di uno scrittore molto forte e
indipendente, “Jean Stein”, che ha avuto il coraggio, proveniente da un'antica
famiglia ebrea molto ben consolidata, di abbracciare l'idea che anche i
palestinesi sono esseri umani, che non è antisemita avere questa nozione, ed è
stato un forte sostenitore di “Edward Said”, che ha avuto il coraggio di
prevedere, purtroppo, la tragedia che è solo peggiorata.
E
voglio ringraziare” Integrity Media” a Chicago, un ottimo avvocato, “Len
Goodman”, per averci dato un po' di soldi, e si sono dedicati ad avere media
più responsabilità.
A tal
proposito, ci vediamo la prossima settimana con un'altra edizione di “Scheer
Intelligence”.
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