Clima di sfiducia.

 

Clima di sfiducia.

 

Il generale Brieger: «La difesa europea

non può fare a meno degli Stati Uniti.

Russia avversario anche per il futuro».

Corriere.it – Corriere della Sera – (21-3-2025) - Storia di Giuseppe Sarcina – ci dice:

 

Difesa comune «da costruire». Il ruolo «imprescindibile» della Nato.

Il piano "ReArm Europe" presentato dalla Commissione Europea.

 E poi Trump, Putin, l'Ucraina.

Robert Brieger, 68 anni, generale austriaco è il presidente dello” European Union Military Committee” (Eumc), l'organismo operativo più importante della difesa europea.

 L'ente fu istituito nel 2001, con il compito di coordinare le attività degli Stati membri e di dirigere le missioni militari comuni.

In questa intervista Brieger analizza lo scenario europeo e non solo.

 

Quanto è lontana l'Europa da una difesa comune?

 

«La prima organizzazione responsabile per la difesa collettiva è ancora la Nato. Quindi, all'interno di questo quadro, l'Europa è sicuramente preparata, diciamo, a tutti i tipi di contingenze.

Ma sappiamo anche che il principale contributore della Nato sono gli Stati Uniti. Nelle ultime settimane è cresciuta l’incertezza sul sostegno degli Usa.

 In parallelo si è posta la questione di un maggiore impegno europeo, sia sul piano industriale, sia per la preparazione militare, sia per la capacità di deterrenza».

 

Il piano "ReArm Europe" è sufficiente per accelerare il percorso verso la Difesa comune?

 

«Penso che, per il momento, siano stati presi e saranno delineati nel prossimo “Libro bianco” iniziative importanti e credibili.

 Andranno chiarite quali siano le misure da prendere per raggiungere l’obiettivo della difesa comune.

Per esempio quali sono le fonti di finanziamento o come vanno colmate alcune lacune nella capacità militare operativa.

 Inoltre, come si intende fornire ulteriore supporto all'Ucraina e così via.

 Alcuni passi significativi sono già stati fatti.

È aumentato in maniera consistente il bilancio per la difesa in quasi tutti gli Stati membri della Ue.

Ora si è deciso di incrementare ancora la spesa e, cosa ancora più importante, i governi stanno cercando di utilizzare le risorse aggiuntive puntando sulle sinergie e l’eliminazione delle duplicazioni.

Ho già citato la necessità di ridurre le differenze tra i mezzi militari e i materiali usati.

 È necessario anche aumentare la capacità di produzione.

Nello stesso tempo dovremmo acquistare prodotti europei, in modo da ridurre la dipendenza da Stati extra europei, sia per l'equipaggiamento, sia per l'armamento, ma anche, a lungo termine, per le materie prime».

 

Perché è necessario che siano i singoli Paesi ad armarsi? Non sarebbe stato meglio incanalare più risorse nei piani di difesa comuni e condivisi?

 

«Non dovrebbe esserci una contraddizione tra le due cose, ma poiché abbiamo ancora eserciti nazionali che garantiscono la sicurezza e la difesa degli Stati membri, dobbiamo fare del nostro meglio per potenziare queste diverse forze armate affinché possano operare insieme.

 È il percorso verso una sicurezza e una difesa europea più credibili in futuro».

 

La difesa europea può fare a meno degli americani?

 

«Attualmente no. Come ho già detto, gli Usa sono ancora il principale contributore per la sicurezza e la difesa europea nell'ambito della Nato.

Non è una novità che gli Stati Uniti intendano spostare la loro attenzione e le loro priorità verso il Pacifico.

Gli americani chiedono all'Europa di fare di più, di investire di più nella propria sicurezza e difesa, con una condivisione delle spese più equa rispetto al passato. Per altro non è una questione nata con Trump.

Purtroppo, ci è voluta l’aggressione russa contro l'Ucraina per dare la sveglia alle società e ai leader europei».

 

Alla fine Trump lascerà la Nato?

 

«Non penso proprio. Credo che la tattica di Trump, per quanto possa giudicare, sia quella di adottare misure anche molto dure che poi vengono stemperate nei giorni successivi.

 Lo abbiamo visto in Ucraina:

 ha sospeso l’invio delle armi per tre giorni e lo ha ripristinato quando Kiev ha mostrato più flessibilità sull’accordo per le materie prime.

Quindi non credo sia molto probabile che il Presidente americano lasci la Nato.

Ma ciò che è probabile, invece, è che gli Stati Uniti riducano la presenza in Europa e che si aspettino giustamente che gli stati membri europei e gli alleati facciano di più per la propria sicurezza.

Nello scenario più estremo gli europei dovranno farsi carico di tutto ciò che è la difesa convenzionale, mentre gli Usa continueranno ad assicurare solo la copertura nucleare».

 

L'Europa è in grado di garantire la sicurezza militare dell'Ucraina?

 

«È troppo presto per dare una valutazione chiara. C'è la volontà politica dell'Europa di essere della partita e di contribuire anche a offrire garanzia di sicurezza all'Ucraina, ovviamente insieme ai partner della NATO e a paesi terzi. Quindi il primo passo sarebbe un cessate il fuoco e un percorso verso un accordo di pace duraturo.

Dopodiché bisognerà negoziare nel pieno rispetto degli interessi ucraini, altrimenti non ci sarebbero affatto garanzia di sicurezza».

Pensa che la Russia sia disposta a impegnarsi in un negoziato serio?

«Beh, mettiamola in questo modo. Un accordo efficace può essere raggiunto solo se intorno al tavolo ci sono Stati Uniti, Russia, Ucraina ed Europa.

Tutte le parti cercheranno di preservare i propri interessi.

Bisogna capire se un’intesa che rispetti gli interessi dell’Ucraina possa essere raggiunta ora, mentre la Russia continua l’offensiva sul campo di battaglia.

 Il nostro dovere, come europei, dovrebbe essere quello di mantenere un robusto sostegno all’Ucraina, per metterla nelle condizioni più favorevoli di affrontare la trattativa.

È imperativo, quindi, assicurare il sostegno europeo a Kiev e chiarire che qualsiasi soluzione dovrà essere concordata con l’Ucraina. Anche l'Europa deve partecipare al confronto».

 

La Russia rappresenta una minaccia destinata a durare per l’Europa?

 

«La Russia è una potenza nucleare, rimane una grande potenza, anche se non una superpotenza.

Possiamo dire che, con tutta probabilità, la Russia sarà l’avversario dell’Europa anche in futuro.

 Quindi non possiamo permetterci un vuoto nella sicurezza del continente. Abbiamo bisogno di contro bilanciare le forze russe e di ricostruire il deterrente che è stato abbandonato con la fine della Guerra Fredda».

Come dovrebbe funzionare la catena di comando militare in Europa?

Oggi abbiamo molte agenzie che spesso si occupano delle stesse cose.

È necessaria una riorganizzazione, come ha sottolineato anche Mario Draghi?

«La questione organizzativa è davvero complicata.

 La chiara distinzione tra i compiti dell'Unione europea e quelli della Nato sta diventando meno netta.

Questo significa che l'Europa dovrà assumersi maggiori responsabilità, non solo per la difesa, ma anche per la gestione delle crisi al di fuori dei propri confini.

Sarà necessario definire chi fa che cosa, al fine di evitare duplicazioni.

Posso ipotizzare che l’Unione europea assuma determinati compiti, nel contesto della difesa collettiva.

Per esempio gestire la mobilità delle forze militari o la protezione delle infrastrutture strategiche.

La guerra convenzionale, in prima linea, rimarrà ancora sotto il comando e il controllo della Nato.

 La catena di comando e di controllo sarà tanto più forte, quanto più saranno integrate le politiche di difesa e sicurezza comuni».

 

Dovrebbero, quindi, cambiare i meccanismi istituzionali dell’Unione europea, per esempio introducendo il voto a maggioranza in questioni come la politica estera e la sicurezza comune?

«Sì, assolutamente. Credo sia necessario, viste le sfide che abbiamo davanti. Possiamo discutere se procedere con decisioni prese a maggioranza o di altri meccanismi. In ogni caso dobbiamo trovare dobbiamo trovare il modo per reagire più rapidamente e con più decisione quando serve. E la lezione che abbiamo imparato dalla guerra in Ucraina, ma anche da altre crisi».

 

 

 

 

 

Verifica dei fatti “Europa”:

L'ultima battaglia.

(Prima parte).

Unz.com - Keith Woods – (15 marzo 2025) – ci dice:

Giudeo-Bolscevismo, Comunismo, i Rothschild e le Banche Centrali.

Negli ultimi anni Europa: “The Last Battle” è diventato un fenomeno underground a sorpresa.

Il film del 2017 è stato realizzato da “Tobias Bratt”, un attivista svedese.

 La sua popolarità sempre crescente è dovuta interamente al passaparola e alle condivisioni sui social media, poiché la censura lo ha bandito negli angoli più remoti di Internet.

 La sua popolarità è un fenomeno interessante, in quanto promuove visioni piuttosto radicali su cose come l'influenza ebraica, il revisionismo storico e il nazionalsocialismo.

Molte persone lo citano come la loro principale pillola rossa, ma ho visto alcuni liquidarlo come "storia dei meme" e un pezzo di propaganda.

 

Dal momento che è così popolare, ho deciso che potrebbe valere la pena dargli un trattamento serio e verificare le sue affermazioni mentre lo guardo.

Penso che la maggior parte delle persone a cui piace il documentario probabilmente non si preoccupa molto della veridicità delle singole affermazioni, ma potrebbe comunque essere un modo interessante per guardare una parte della storia trattata nel documentario.

Inoltre, come qualcuno che è stato nei circoli della destra dissidente per anni, devo ammettere di aver notato un vero declino della qualità intellettuale di ciò che viene presentato riguardo al tema dell'influenza ebraica (che è inevitabile in quanto raggiunge un pubblico più ampio), così come la diffusione di ciò che considera storicamente indifendibile apologetica del nazionalsocialismo.

 Quindi, per quanto questo documentario non sia un pezzo intellettuale serio, suppongo di sentirmi in obbligo di impegnarmi in qualcosa del genere e cercare di offrire una correzione ad alcune di queste tendenze, anche se potrebbe cadere nel vuoto.

L'intero film dura più di 12 ore, quindi probabilmente non lo coprirò tutto.

 Questa sezione da sola è composta da oltre 1.500 parole, e questo solo nei primi dieci minuti.

Ci sono 6 segmenti da dieci minuti in un'ora, e 12 ore nel documentario, il che significherebbe che scriverei 72 di questi, o più di 100.000 parole, se continuassi a questo ritmo.

Ho incluso il” time stamp “per facilitare la visione del documentario, che è disponibile.

Quindi, senza ulteriori indugi, verifica dei fatti Europa: The Last Battle.

 

Moses Hess definisce il cristianesimo "la religione della morte".

 

Questa è una vera citazione da pagina 76 di Roma e Gerusalemme di Hess.

Ma quando scrisse questo, Hess non stava assumendo una posizione contraddittoria contro gli europei, ma prevedendo che il declino del cristianesimo avrebbe risvegliato nazionalismi europei più virili.

 Ad esempio, nella stessa pagina Hess scrive che "Sulle rovine della Roma cristiana sorge un popolo italiano rigenerato".

Hess scrisse anche favorevolmente del cristianesimo come stadio dello sviluppo umano nei suoi primi scritti filosofici.

 

Moses Hess predisse una guerra razziale in Europa che coinvolgerà Germania e Italia.

Hess aveva una visione eterodossa come comunista nel sostenere una visione etnocentrica della storia umana che vedeva il conflitto razziale come un motore della storia più che la lotta di classe.

Predisse che l'Italia si sarebbe unificata, innescando l'unificazione tedesca, e che la crescita del nazionalismo avrebbe portato al conflitto.

Tuttavia, il punto di questa citazione nel documentario sembra essere quello da suggerire che egli predisse un grande conflitto razziale tra tedeschi e italiani contro gli ebrei, che ovviamente si rivelò essere la Seconda Guerra Mondiale.

Anche se si aspettava che l'ascesa del nazionalismo avrebbe aumentato l'antisemitismo, non ha fatto questo tipo di grande previsione.

E sosteneva una sorta di unità culturale europea che predisse sarebbe arrivata con il declino della chiesa:

L'Europa non ha bisogno di avere una legge, una forma di governo, un credo o qualsiasi altra misura coercitiva esterna per sentirsi unita e forte.

 L'Europa è già unita attraverso la sua storia e la sua cultura.

 Le nazioni europee sono così essenziali l'una all'altra, che tutto ciò di cui si ha bisogno è la disgregazione di queste potenze superficiali che ancora esistono in superficie – lo Stato esterno e la Chiesa – per far emergere l'unità interna dei popoli d'Europa. [Anche] una guerra generale europea porterebbe a un'alleanza generale europea.

 

Hess non sperava che una guerra europea avrebbe distrutto gli europei, ma che li avrebbe unificati.

Hess convertì Marx ed Engels al comunismo e li aiutò con il Manifesto del Partito Comunista - Questo dimostra che il socialismo, il comunismo, il marxismo e il sionismo hanno le stesse radici.

 

Hess incontrò Marx per la prima volta nel 1842 e ne parlò con affetto; collaborò con lui alla stesura dell'Ideologia tedesca nel 1845; e introdusse Engels al comunismo.

 Hess è stato infatti coinvolto nella stesura originale del Manifesto del Partito Comunista.

Tuttavia, nella versione finale del manifesto Marx denigra il "socialismo utopico" di Hess.

 

Marx probabilmente sarebbe stato un comunista senza Hess.

La sua origine intellettuale era nell'ambiente dei giovani hegeliani, e lui e Hess entrarono in contatto per la prima volta mentre Marx presentava articoli per la “Rheinische Zeitung”, che Hess curava.

 Marx fu influenzato presto dalle idee socialiste francesi, prima di sviluppare il suo materialismo dialettico attraverso la sua inversione materialista di Hegel.

Certamente, Marx non adottò le idee della centralità della razza e della nazione di Hess, credendo invece che l'ascesa del nazionalismo europeo fosse una creazione borghese transitoria.

Dopo il 1848 si spostarono ulteriormente nella loro politica.

Nonostante la loro relazione, Hess non appartiene a nomi come Hegel e Feuerbach come una grande influenza sul pensiero di Marx.

Il vero nome di Karl Marx era “Moses Mordechai Levy” e discendeva da una lunga stirpe di rabbini.

Il vero nome di Karl Marx era Karl Marx.

 Il suo certificato di nascita riporta la grafia "Carl", che era la grafia comune all'epoca, ma nella sua vita adulta firmò sempre come Karl.

Moses Mordechai Levy era il nome del nonno di Marx.

Quindi sì, era nato da una lunga stirpe di studiosi del Talmud da parte di padre.

Il padre di Karl, Heinrich, si convertì al cristianesimo intorno al 1816, ma probabilmente come un modo per aggirare le leggi prussiane che colpivano gli ebrei.

Marx era imparentato con i Rothschild, che finanziarono Marx.

Marx era cugino di terzo o quarto grado di “Nathan Mayer, Lord Rothschild”.

 

Tuttavia, non vi è alcuna prova che i Rothschild abbiano mai fornito finanziamenti a Marx.

Marx, da parte sua, "denigrò i Rothschild come la quintessenza del male capitalista".

"L'ebraismo è la madre del marxismo" — citazione da “Le Droit De Vivre “del 12 maggio 1936.

Non esiste un'edizione del 12 maggio della rivista.

Ha avuto edizioni settimanali il 9 e il 16 maggio, ma nessuna delle due contiene questa citazione o qualcosa di simile.

Il Manifesto del Partito Comunista sostiene il controllo ebraico dei media e delle banche.

Il Manifesto del Partito Comunista non menziona affatto il controllo dei media.

È ovviamente l'interpretazione dell'autore del documentario che il controllo centralizzato del sistema finanziario serviva a dare potere ai banchieri monopolisti, ma questo certamente non è nel manifesto, e la teoria di Marx prediceva la fase finale del comunismo come una società senza stato e senza denaro.

Quindi un cartello bancario centralizzato sostenuto dallo Stato non fa sicuramente parte della visione.

 

Il Manifesto del Partito Comunista sostiene che le donne non dovrebbero più concentrarsi sulla famiglia o sui figli.

Per sostenere ciò, il documentario cita "Il comunismo mira a eliminare lo status delle donne come meri strumenti di produzione".

La collocazione suggerisce che la citazione parli di porre fine alle donne come strumenti di produzione di bambini, ma non è questo che si sta sostenendo. Piuttosto, stanno argomentando contro l'indegnità delle donne trasformate in strumenti della produzione capitalista.

 

Marx incoraggiò il genocidio degli slavi e li definì "spazzatura razziale."

Marx è citato mentre dice: "Le classi e le razze troppo deboli per padroneggiare le nuove condizioni di vita devono cedere.

Devono perire nell'Olocausto rivoluzionario".

La citazione è sbagliata e in realtà è un mashup di due citazioni.

Una è tratta da un articolo di Marx del 1853:

"Le classi e le razze, troppo deboli per padroneggiare le nuove condizioni di vita, devono cedere".

L'altra è tratta da una lettera di Engels del 1849 in cui scrive che, a parte alcuni gruppi europei come tedeschi, polacchi e magiari, "Tutte le altre nazionalità e popoli grandi e piccoli sono destinati a perire prima o poi nella tempesta rivoluzionaria mondiale".

Marx ed Engels avevano effettivamente opinioni razziste sugli slavi (come era comune in Germania a quel tempo) e prevedevano la dissoluzione dei loro "piccoli nazionalismi", che consideravano controrivoluzionari, così come l'eliminazione di "interi popoli reazionari" tramite una guerra futura.

Engels definì queste persone “Völkerabfälle”, che è stato tradotto come spazzatura razziale come suggerisce il documentario.

Fu Engels a descrivere queste persone come "frammenti residui di popoli" che erano stati inghiottiti da paesi più potenti nello sviluppo progressivo della storia.

Gli slavi del sud furono usati come un esempio, ma anche "in Francia, ci sono i bretoni, i sostenitori dei Borboni" e "in Scozia, ci sono i gaelici, i sostenitori degli Stuart dal 1640 al 1745".

Quindi questa designazione non era necessariamente biologica quando fu usata da Engels, ma piuttosto designava le persone in una fase di sviluppo più primitiva, abbandonata dal processo storico.

Il documentario suggerisce che hanno sostenuto “un genocidio mirato degli schiavi per motivi razziali” in un modo che non hanno mai fatto.

Winston Churchill sosteneva che gli “ebrei internazionali avrebbero usato il comunismo in tandem con il sionismo” per ottenere un governo comunista mondiale.

Questa è un'interpretazione così completamente errata dell'argomento di Churchill in “Sionismo contro Bolscevismo” che praticamente la capovolge. L'argomentazione di Churchill era che il bolscevismo era un movimento ebraico, ma che il sionismo era l'antidoto e l'alternativa positiva per il popolo ebraico.

 Nel saggio, Churchill definisce gli ebrei "la razza più formidabile e notevole più che sia mai apparsa al mondo" e, piuttosto che vederli come parte di esso, ha invitato gli ebrei sionisti a contribuire a contrastare la cospirazione bolscevica globale.

Nel 1829, i Rothschild "comprarono Gerusalemme."

La fonte di questa citazione è davvero accurata, proveniente dal “Niles Weekly Register “nel 1829.

C'è un rapporto secondo cui i Rothschild hanno comprato Gerusalemme!

Non vediamo nulla di improbabile che i Rothschild debbano acquistare l'antica capitale della loro nazione.

Essi [i Rothschild] avrebbero potuto immediatamente, per così dire, riunire insieme una grande nazione, presto in grado di difendersi, e di avere una meravigliosa influenza sul commercio e sulle condizioni dell'est, rendendo la Giudea di nuovo il luogo di deposito di una gran parte delle ricchezze dell'antica città.

Ma questo rapporto, che il “Register” non ha mai citato, era ovviamente falso. Gerusalemme era sotto il controllo ottomano e rimase tale fino a dopo la prima guerra mondiale, quasi un secolo dopo.

Il fatto che gli ottomani vendessero un'intera città a una famiglia di banchieri con sede in Gran Bretagna (comunque avrebbe funzionato) sarebbe stato piuttosto significativo e probabilmente riportato altrove.

 

"Si ritiene che lui (Rothschild) sia l'uomo più ricco del mondo."

Non sono sicuro di chi sia l'uomo che parla qui, ma nonostante questo sia un luogo comune nei contenuti delle teorie del complotto, non ci sono prove che un Rothschild sia vicino a essere la persona più ricca del mondo.

"Gli ebrei ricchi governano il mondo. Nelle loro mani è il destino dei governi e delle nazioni. Iniziano guerre tra paesi e, quando lo desiderano, i governi fanno la pace.

Quando gli ebrei ricchi cantano, le nazioni e i loro leader ballano insieme e nel frattempo gli ebrei diventano più ricchi."

 (Theodore Herzl).

 

Questa è una citazione reale.

I ricercatori stimano la ricchezza della famiglia Rothschild a 500 trilioni di dollari, più della ricchezza del mondo intero.

Chi sono i ricercatori?

Questa è un'affermazione incredibile, ma è infondata.

I Rothschild comprarono la “Reuters” nel 1800.

 

Sbagliato.

La” banca Rothschild di Londra” è stata uno dei primi mecenati di “Paul Julius Reuter”, figlio di un rabbino che ha fondato la Reuters.

Paul possedette l'attività fino alla sua morte nel 1899, dopodiché passò a suo figlio.

Oggi, la maggior parte delle azioni di Reuters è di proprietà della “Woodbridge Company”, una società di investimento canadese.

La Reuters ha poi acquistato l'”Associated Press”.

Sbagliato.

Reuters non ha mai comprato l'Associated Press. Rimangono entità separate.

Loro [i Rothschild] hanno interessi di controllo in tre importanti reti televisive.

Quali reti?

Non ci viene detto, e mentre questo viene detto sullo schermo appare un'immagine che mostra i loghi di Associated Press e Reuters, che non sono reti televisive.

Non riesco a identificare nessuna delle principali reti televisive di proprietà dei Rothschild.

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Fino a poco tempo fa la famiglia Rothschild controllava la “Royal Mint inglese” e continua ad essere l'agente d'oro per la Banca d'Inghilterra.

È vero che la Gran Bretagna affittò l'amministrazione della sua “raffineria di conio” ad Anthony de Rothschild, nel 1852.

Questo fu un periodo di grande espansione coloniale per la Gran Bretagna, e:

La gestione della raffineria mise immediatamente gran parte della nuova produzione aurea australiana e californiana a disposizione della banca d'affari, assicurandosi in seguito una buona quota del primo oro sudafricano.

Grazie a questa espansione, nel XX secolo più della metà dell'oro commerciale mondiale veniva gestito dalla società Rothschild:

Rothschild, attraverso il suo collegamento con la raffineria, ottenne l'accesso e il controllo sull'oro dell'Impero, che nel 1914 rappresentava il 70% della produzione mondiale; la maggior parte dei quali è stata spedita a Londra e trattata presso la raffineria Rothschild.

Nel 1968, il gruppo Rothschild vendette la “Raffineria della Zecca Reale” alle “Engelhard Industries”.

 

La Banca d'Inghilterra nel 1967 elencava la banca Rothschild come uno dei cinque membri del mercato dell'oro di Londra – cinque società bancarie autorizzate a "fissare" il prezzo dell'oro in una posizione creata nel 1919 – e riportava che la banca Rothschild era una delle due incaricate della lavorazione e della raffinazione dell'oro:

Due dei membri (Johnson, Matthey e Rothschild) si sciolgono per raffinare, saggiare e lavorare l'oro.

 I Rothschild agiscono come presidente del mercato e lo hanno fatto da quando il mercato è stato costituito nella sua forma attuale dopo la prima guerra mondiale. e la fissazione giornaliera del prezzo dell'oro avviene nei loro locali.

Quindi la banca Rothschild ha avuto un ruolo più centrale di qualsiasi altra entità nella gestione del mercato dell'oro britannico.

Tuttavia, i Rothschild non stanno attualmente servendo come "agente d'oro" della banca, come sostiene Europa.

Nel 2004, la “NM Rothschild & Sons” si ritirò dal mercato dell'oro, compreso il commercio dell'oro e il suo ruolo nel "fissare" il prezzo dell'oro con altre banche londinesi.

I Rothschild controllano la Banca d'Inghilterra.

Nessuna prova per questo.

I Rothschild controllano la “London Bullion Market Association”, permettendo loro di fissare il prezzo mondiale dell'oro e guadagnare milioni in commissioni di transazione.

Come accennato in precedenza, i Rothschild erano una delle cinque società incaricate del” London Gold Market”, che aveva il compito di fissare i prezzi dell'oro e supervisionare il funzionamento del mercato dell'oro a Londra.

La “London Bullion Market Association” (LBMA) è stata fondata nel 1987 quando la Banca d'Inghilterra ha deciso che era necessario un organismo indipendente per gestire questo ruolo.

 

L'organizzazione ottiene i suoi membri da un certo numero di banche, broker e altre aziende coinvolte nel mercato dei metalli preziosi. Puoi trovare i membri del suo consiglio.

Non sono coinvolti Rothschild e non ci sono prove che abbiano il controllo dell'organismo con altri mezzi.

 

Nel corso dei secoli i Rothschild hanno acquisito trilioni di oro e si sono accaparrati l'offerta aurea mondiale.

Se c'è qualche prova di questo, il documentario non la presenta.

Nel 2023, un rapporto sulla ricchezza del “Sunday Times” ha stimato che la fortuna della famiglia Rothschild valeva un modesto miliardo di dollari.

È del tutto possibile che sia sostanzialmente più di questo e che il pubblico non sia consapevole della sua vera portata, ma questo non sembra mai essere confermato dai teorici della cospirazione su questo argomento.

I Rothschild possiedono la più grande compagnia petrolifera del mondo,” la Royal Dutch Shell.”

 

Non è vero.

Nel 1912, la Royal Dutch Shell acquistò una compagnia petrolifera di proprietà dei Rothschild chiamata “Bnito," che operava nell'Impero russo.

 Come parte dell'accordo, i Rothschild divennero azionisti della Royal Dutch Shell. Non hanno mai avuto una quota di controllo e nel 2022 Rothschild Investment Corp ha chiuso la sua posizione in Shell PLC, a quel punto non detenevano più alcuna azione della società.

Attraverso le banche centrali, la famiglia Rothschild controlla l'offerta di moneta di quasi tutte le nazioni della terra.

Sbagliato.

 La maggior parte delle banche centrali sono controllate dai governi e gestite da consigli di amministrazione e comitati.

 La maggior parte sono interamente di proprietà statale e hanno un bel po' di trasparenza nella loro struttura di governance.

In un paio di minuti abbiamo sentito che i Rothschild controllano la maggior parte della ricchezza del mondo, la maggior parte del suo oro, le principali reti televisive, la più grande compagnia petrolifera del mondo e la maggior parte delle banche centrali, il tutto senza uno straccio di prova.

Nel 1910, sette degli uomini ebrei più ricchi del mondo tennero una riunione segreta per istituire la Federal Reserve.

 

Il documentario cita solo cinque di questi sette.

Questi uomini – A. Piatt Andrew, Benjamin Strong, Nelson Aldrich, Henry Davison, Arthur Shelton, Frank Vanderlip e Paul Warburg – si incontrarono a Jekyll Island per elaborare un piano per riformare il sistema bancario del paese.

 Ma l'affermazione che fossero tutti ebrei è falsa.

Di questi sette, solo uno, Paul Warburg, era ebreo.

 

I tre uomini più potenti che si opponevano alla Federal Reserve morirono tutti a bordo del Titanic.

 

Benjamin Guggeneim, Isador Straus e John Jacob Astor sono elencati come tre degli uomini più ricchi del mondo, le cui morti a bordo del Titanic hanno posto fine a una seria opposizione alla creazione della Federal Reserve.

È vero che morirono tutti sul Titanic, ed erano tutti molto ricchi, con Astor che era uno degli uomini più ricchi del mondo al momento della sua morte.

Ma non ci sono dimostrare che nessuno dei tre si oppone alla banca centrale o alla Federal Reserve.

In effetti, un'edizione del New York Times del 1911 riportò che Astor era un grande sostenitore dell'idea.

Ma c'è di meglio: Isidor Straus non solo scrisse a favore dell'istituzione di una banca centrale, in realtà presto servizio come tesoriere della filiale di New York della “National Citizens' League for the Promotion of a Sound Banking System”, che esisteva per presentare una petizione per l'”istituzione della Federal Reserve.

Ora indovinate chi ha avuto un ruolo nella creazione di questa organizzazione? Nientemeno che Paul Warburg!

Semmai, una cospirazione incentrata sull'affondamento del Titanic avrebbe più senso se i realizzatori dicessero che stava prendendo di mira i sostenitori della Federal Reserve.

Con molti membri del Congresso e senatori a casa per Natale, Woodrow Wilson firmò la Federal Reserve.

La legge era stata discussa per mesi prima di arrivare al voto, non ha colto nessuno di sorpresa mentre erano a casa per Natale.

 La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato il disegno di legge 298-60 e il Senato lo ha approvato 43-25.

Nulla sarebbe cambiato con una maggiore partecipazione o un maggiore dibattito.

La Federal Reserve ha dato il controllo delle riserve di moneta della nazione agli interessi privati ​.​

 

La struttura della Federal Reserve degli Stati Uniti è enormemente complicata e costituisce un buon materiale per le teorie del complotto.

La Fed non rientra nel ramo esecutivo, ma dovrebbe essere un'agenzia indipendente con la supervisione del Congresso.

Ciò ha lo scopo di conferirgli una certa indipendenza dalle pressioni politiche quotidiane e dalla supervisione.

 

Il “Federal Reserve System” è considerato una banca centrale indipendente.

 Lo è, tuttavia, solo nel senso che le sue decisioni non devono essere ratificate dal Presidente o da chiunque altro nel ramo esecutivo del governo.

 L'intero sistema è soggetto alla supervisione del Congresso degli Stati Uniti... la Federal Reserve deve lavorare nel quadro degli obiettivi generali di politica economica e finanziaria stabilita dal governo.

 

La Fed è strutturata come una società, e dodici banche della Federal Reserve sono "possedute" da banche private membri nei loro distretti, ma questa "proprietà" non dà loro il tipo di controllo che la proprietà conferisce in qualsiasi altro contesto aziendale.

Questa Reserve Bank non funziona a scopo di lucro e le banche commerciali possiedono azioni in esse per soddisfare una condizione di appartenenza al sistema.

I guadagni di queste Reserve Bank devono essere trasferiti per legge al Tesoro degli Stati Uniti.

Il Consiglio dei Governatori è ancora nominato dal Presidente e confermato dal Senato.

 

Woodrow Wilson scrisse nel 1913 che si rammaricava di aver consegnato il controllo del paese a un cartello bancario.

 

“Europa” dice che Wilson scrisse queste parole nel 1913:

 

Sono un uomo molto infelice.

 Ho involontariamente rovinato il mio paese. Una grande nazione industriale è controllata dal suo sistema creditizio.

Il nostro sistema creditizio è concentrato.

La crescita della nazione, quindi, e tutte le nostre attività sono nelle mani di pochi uomini.

Siamo arrivati ​​ad essere uno dei governi peggio governati, uno dei più completamente controllati e dominati nel mondo civilizzato, non più un governo di libera opinione, non più un governo di convinzione e il voto della maggioranza, ma un governo di opinione e di costrizione di un piccolo gruppo di uomini dominanti.

Wilson non lo ha mai detto.

Questo sito web analizza lo sfondo di questa citazione.

 Fondamentalmente, una parte di esso è inventata, e il resto è estratto da due diversi paragrafi di un libro che Wilson ha scritto PRIMA di istituire la Federal Reserve.

 Quindi il sostegno di Wilson alla Federal Reserve era in realtà motivato da questo tipo di sentimento riguardo la limitazione del potere di monopolio dei banchieri privati, certamente non era un'espressione di rammarico.

Non riesco a trovare alcun discorso o scritto dopo l'atto in cui Wilson esprima rammarico per la creazione della Federal Reserve.

I banchieri ebrei e i loro rabbini celebrarono l'approvazione del Federal Reserve Act nel 1913.

Non è chiaro a cosa si riferisce e non riesco a trovare nulla su questo argomento. Sembra che qualcuno abbia attaccato questa didascalia a una vecchia foto di un rabbino in piedi con uomini d'affari e il film è andato avanti con essa.

"Il sistema finanziario è stato consegnato al Consiglio della Federal Reserve. Questo consiglio amministra il sistema finanziario con l'autorità di un gruppo puramente speculatore.

Il sistema è privato, condotto al solo scopo di ottenere il massimo profitto possibile dall'uso del denaro di altre persone."

(Charles Lindbergh).

Questa è una citazione reale.

Di solito viene pubblicato senza una fonte, ma l'ho rintracciato nel capitolo XIII di un libro scritto da Lindbergh intitolato “The Economic Pinch”.

"L'adozione del “sistema finanziario basato sul debito” predicato da Marx nel Manifesto del Partito Comunista era stata compiuta".

 

Marx vedeva la creazione di credito capitalistico come sfruttamento e non ha mai sostenuto nulla di simile a un "sistema finanziario basato sul debito".

 Marx immaginava la società comunista come senza classi e senza denaro.

Con i mezzi di produzione posseduti collettivamente, non ci sarebbe più la ricerca del profitto o dell'usura.

L'élite che possiede la Federal Reserve controlla altre banche, società e l'offerta di moneta mondiale.

Crea denaro senza valore dal nulla, sostenuto da nulla.

Come è comune in questo tipo di contenuti cospirativi, i registi stanno davvero sopravvalutando il ruolo della Fed nel controllo dell'offerta di moneta mondiale.

Si tratta di un argomento dolorosamente complesso, ma ho fatto del mio meglio per spiegare come funzionano realmente il sistema finanziario globale e la sua offerta di moneta nel mio articolo sul sistema dell'eurodollaro, quindi, per concludere, vi suggerisco di leggerlo per trovare delle vere pillole rosse:

Il sistema monetario ombra che governa il mondo.

Keith Woods, 15 luglio 2024.

In qualsiasi spazio mediatico alternativo, si è certi di trovare molti discorsi sul dominio del dollaro USA, così come previsioni ottimistiche sul suo imminente declino.

Questo è vero anche nella destra radicale, dove i nazionalisti si struggono per la fine dell'egemonia imperiale degli Stati Uniti e l'ascesa di un mondo più multipolare.

Un aspetto importante di questo, però, è che mentre il denaro viene creato dal nulla, attraverso la creazione di credito, questo non viene fatto dalla Federal Reserve, ma dalle banche private.

Ogni presidente della Federal Reserve dal 1980 è stato ebreo .

Quasi, ma no.

Dal 1980 fino all'uscita del film i presidenti della Fed furono:

Paul Volcker (1979-1987): Non ebreo.

Alan Greenspan (1987-2006): Ebreo.

Ben Bernanke (2006-2014): ebreo.

Janet Yellen (2014-2018): ebrea.

Tre su quattro è ovviamente un'enorme sovra rappresentazione per un gruppo che è il 2-3% della popolazione americana, ma l'Europa trasforma ancora questo in qualcosa che può essere facilmente smentito nominando Volcker come ebreo.

Paolo Volcker.

La Casa dei Rothschild possiede il 57% delle azioni della Federal Reserve.

Non è vero, e come ho spiegato nella Parte 2, la Fed non è comunque di proprietà privata come una normale società.

 Le "azioni" della Fed sono divise tra le banche membri senza i diritti di proprietà delle azioni delle società tradizionali.

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Citazione di un ebreo che spiega che controllano il paese attraverso la Federal Reserve.

“Europa” include una lunga citazione di un ebreo di nome “Harold Wallace Rosenthal” che include quanto segue:

"Il nostro potere è stato creato attraverso la manipolazione del sistema monetario nazionale.

 Siamo gli autori della citazione. "Il denaro è potere".

Come indicato nel nostro piano generale, per noi era essenziale creare una banca nazionale privata.

Il sistema della Federal Reserve si adattava bene al nostro piano poiché è di nostra proprietà, ma il nome implica che si tratta di un'istituzione governativa.

Fin dall'inizio, il nostro scopo è stato quello di confiscare tutto l'oro e l'argento, sostituendoli con banconote di carta senza valore e non riscattabili.

Questo l’abbiamo fatto!”

Rosenthal era un assistente di un senatore ucciso in un attacco terroristico in Turchia nel 1976.

 La presunta intervista che conteneva questa citazione fu pubblicata nel 1978 in un opuscolo intitolato “The Hidden Tyranny” da un uomo di nome “Walter White Jr.

 

Non abbiamo dimostrato che questa intervista sia realmente accaduta, a parte la parola di White, e Rosenthal non poteva contestarla poiché è stata pubblicata quasi due anni dopo la sua morte.

Il nazionalista bianco “Tom Metzger”, che conosceva “White,” disse che l'intervista era falsa e considerava White un bugiardo.

Ha detto nel suo programma radiofonico a proposito dell'intervista:

Quell'intervista non ha mai avuto luogo.

 Walter White opererà libero e libero su alcuni argomenti, come questo. Scomparve per un po'.

Ho mandato personalmente gli uomini a cercarlo.

 Si è presentato affermando che la JDL lo ha rapito e scaricato al confine Casabella. Era davvero legato a una donna più giovane in un motel di Los Angeles. … Quell'intervista è fasulla.

C'è molto materiale valido da usare contro gli ebrei.

Ora è il momento della rivoluzione bolscevica.

I documenti del Dipartimento di Stato mostrano che un gruppo di potenti ebrei pianificò il rovesciamento dello zar nel 1916.

Jacob Schiff, Felix Warburg, Otto Kahn, Isaac Seligman e Mortimer Schiff sono elencati come parte di questa cospirazione.

“Europa” non approfondisce ulteriormente cosa fossero questi documenti del Dipartimento di Stato o cosa dimostrassero, ma sono stato in grado di rintracciare la fonte e con mia sorpresa questa affermazione ha effettivamente fondamento.

Nel libro”Wall Street and the Bolshevik Revolution”, l'autore Antony Sutton fa risalire questo a un file decimale del Dipartimento di Stato (861.00/5339) che conteneva un documento intitolato"Bolscevismo ed ebraismo",datato 13 novembre 1918:

Il testo è in forma di rapporto, in cui si afferma che la rivoluzione in Russia è stata progettata "nel febbraio 1916" e "si è scoperto che le seguenti persone e aziende erano impegnate in questo lavoro distruttivo":

(1) Jacob Schiff – Ebreo

(2) Kuhn, Loeb & Company – Ditta Ebraica

Gestione:

Jacob Schiff - Ebreo

Felix Warburg - Ebreo

Otto H. Kahn - Ebreo

Mortimer L. Schiff - Ebreo

Jerome J. Hanauer - Ebreo

Guggenheim – Ebreo

Max Breitung - Ebreo

Isaac Seligman – Ebreo.

Il rapporto prosegue affermando che non ci può essere alcun dubbio che la rivoluzione russa sia stata iniziata e progettata da questo gruppo e nell'aprile del 1917.

 

Sutton ci informa che l'autore anonimo dei documenti era un membro dell'US War Trade Board.

 In questo contesto Sutton cita anche un rapporto dell'intelligence britannica, che scrive:

SOMMARIO:

Ci sono ora prove definitive che il bolscevismo è un movimento internazionale controllato dagli ebrei; le comunicazioni stanno passando tra i leader in America, Francia, Russia e Inghilterra in vista di un'azione concertata.

Sutton osserva che "nessuna delle affermazioni di cui sopra può essere supportata da prove empiriche concrete",

poiché queste presunte lettere non sono mai state viste.

Poi scrive un breve rifiuto di una cospirazione ebraica dicendo che la sovra rappresentazione ebraica è priva di significato perché non c'è motivo di pensare che gli ebrei avrebbero sostenuto il bolscevismo solo a causa della loro ebraicità. Sutton non spiega perché deve essere così, però, e non trovo molto convincente il suo modo di liquidare la cosa.

 

Questi documenti sono sicuramente interessanti, ma cosa farne da soli?

Vale anche la pena notare che alcuni di questi nomi, come Schiff, sostenevano la fazione repubblicana contro cui i bolscevichi stavano combattendo.

Quindi, almeno da tutto il resto che sappiamo sulle loro opinioni e sul loro patrocinio, sarebbe improbabile che avrebbero sostenuto un rovesciamento del governo repubblicano.

Alessandro II di Russia fu assassinato da una rivoluzionaria ebrea di nome “Vera Figner.”

Vera Figner non era ebrea. Nacque da una nobiltà russa di entrambi i lati della sua famiglia.

 

"L'ebreo Alexander Kerensky."

Si diceva comunemente che Kerensky fosse ebreo, ma non c'è nulla a sostegno di ciò.

Nulla nella biografia di suo padre suggerisce un'identificazione ebraica.

È interessante notare che il nome di sua madre era Nadezhda Alexandrovna Adler, e Adler è un nome ebraico comune.

 Tuttavia, Nadežda era la nipote di servi della Gleba Liberati e la figlia di un generale Alexander Adler, un nobile e prestanome del distretto militare di Kazan. Quindi certamente non ebreo.

 

Kerensky ricevette un milione di dollari da “Jacob Schiff” per liberare tutti i prigionieri politici e dare il bentornato agli esiliati politici.

Un documento di Cyrus Adler che traccia il profilo di Schiff scrive che Schiff:

Era in sintonia con il governo Kerensky e lo dimostrò con la consegna di un milione di rubli al prestito emesso da questo governo, che, almeno per il momento, è privo di valore.

Anche Ron Chernow sostiene che Schiff fece un prestito di questa somma nel suo libro The Warburgs.

Schiff, come molti altri ebrei in America, era infatti intenzionato ad aiutare a rovesciare il regime zarista che consideravano antisemita.

 

Kerensky liberò decine di migliaia di prigionieri – con il titolo "Prigionieri di Kerensky" – in una serie di amnistie nel 1917.

Tuttavia, non ci sono prove che Schiff abbia chiesto il rilascio di questi prigionieri, come suggerisce “Europa”.

Jacob Schiff ha gestito i contatti tra l'organizzazione massonica ebraica B'nai B'rith e i rivoluzionari russi.

Schiff era un membro del B'nai B'rith, ma non c'è nulla che lo dimostri.

Giacomo Schiff.

Jacob Schiff e Max Warburg inviarono Trotsky in Russia per completare la rivoluzione.

Non ci sono prove che Warburg o Schiff stessi ordinando a Trotsky di tornare in Russia.

 Vale la pena notare, tuttavia, che a Trotsky fu concesso un passaporto per tornare in Russia, con transito attraverso la Gran Bretagna, nientemeno che da Woodrow Wilson.

Come scrive un biografo, "Gli storici non devono mai dimenticare che Woodrow Wilson, nonostante gli sforzi della polizia britannica, rese possibile a Leon Trotsky di entrare in Russia con un passaporto americano".

Sutton riferisce che Trotsky visse molto durante il suo periodo a New York, e se dice che aveva una fortuna di $ 10.000 su di lui quando lasciò il paese, nonostante la sua unica professione fosse un rivoluzionario comunista.

 I registri mostrano che un agente dell'MI5 incaricato di monitorare Trotsky inviò un messaggio a Londra sulla somma dicendo che Trotsky era salpato "con 10.000 dollari sottoscritti da socialisti e tedeschi".

 

Si sarebbe trattato di una somma notevole che avrebbe avuto un valore di centinaia di migliaia di euro nella valuta odierna.

 Ciò ha alimentato successive speculazioni sul fatto che Trotsky sia stato finanziato da ricchi ebrei simpatizzanti in America.

 Il biografo di Trotsky Kenneth Ackerman scrive che Trotsky si ingraziava bene la comunità ebraica durante il periodo in cui visse a New York prima della rivoluzione:

"Molti di questi ebrei a New York conoscevano Trotsky come qualcuno che aveva apertamente denunciato lo zar per il suo antisemitismo, quindi era molto popolare".

L'agente che inviò il telegramma in cui si affermava che Trotsky portava con sé una fortuna ordinò che Trotsky fosse arrestato dopo la sua sosta ad Halifax, in Canada.

Questo è stato annullato da un agente dell'MI6, che ha concluso che l'informazione proveniva da "un agente provocatore, usato dalla polizia vecchia segreta russa".

Ackerman ritiene che:

Se Trotsky lo avesse effettivamente trasportato, avrebbe dovuto gettarlo in mare nell'oceano o nelle acque profonde del bacino di Bedford per evitare che gli inglesi lo trovassero, cosa altamente improbabile date le centinaia di testimonianze a bordo.

Nel complesso, quindi, le prove che Trotsky ha lasciato gli Stati Uniti con un'enorme fortuna sono un po' dubbie, ma in ogni caso non ci sarebbe nulla che i colleghi a banchieri come Warburg o Schiff.

Schiff e Warburg fornirono a Trotsky 20 milioni di dollari in oro, che oggi valgono miliardi.

I siti web della cospirazione dicono che è stato riportato che il figlio di Schiff, John, è apparso su"The Knickerbocker Column"del New York Journal American nel febbraio 1949.

Sembra che ricircolino questa citazione:

"Oggi il nipote di Giacobbe, John Schiff, stima che il vecchio abbia investito circa 20.000.000 di dollari per il trionfo finale del bolscevismo in Russia".

Questo non mi sembra credibile di per sé, in quanto è un resoconto di seconda mano di una dichiarazione del nipote di Schiff, che non sembra essere corroborato da nient'altro.

 Inoltre, Europa aggiunge specificamente che era oro per qualche motivo, che non è incluso in altre versioni di questa cospirazione.

Da dove l'ha preso?

Ingombrare 20 milioni di dollari di oro – miliardi di dollari in denaro odierno – non presenterebbe alcuni problemi pratici per Trotsky?

Non sarebbe stato registrato nel rapporto che documenta la fortuna di 10.000 dollari con cui ha lasciato l'America?

Cosa hai notato quando è arrivato in Inghilterra?

"Trotsky viene cacciato dal Kuban": un manifesto creato per le forze bianche anti-bolsceviche durante la guerra civile russa, 1919.

90.000 rivoluzionari, per lo più ebrei e massoni, tornarono in Russia per unirsi alla rivoluzione.

Non sappiamo esattamente quanti siano entrati in Russia per partecipare alla rivoluzione, ma non si tratta di 90.000.

Allora, dove ha preso Europa questa cifra?

 Questo è il numero che gli storici hanno stimato essere i "carcerieri di Kerensky" rilasciati dal carcere in Russia.

Un errore piuttosto grave da parte dei registi.

 Inoltre, è sicuramente conveniente che l'Europa ci dica che queste decine di migliaia di ebrei non registrati da nessuna parte hanno cambiato i loro nomi in russo.

Il banchiere ebreo-svedese Olof Aschberg finanziò i bolscevichi; suo nipote è un ex comunista e attivista anti-bianco oggi.

Vero.

Il presidente ebreo del comitato esecutivo Jacob Sverdlov ha ordinato al comandante ebreo della Ceka Jacob Yurovsky di uccidere la famiglia dello zar sotto gli ordini di Jacob Schiff .

Proprio come la parte dei presidenti della Federal Reserve, questo è un caso abbastanza tipico di Europa che ha informazioni che sono notevoli nel mostrare l'estensione dell'influenza ebraica, ma aggiungendo una bugia totale per farla sembrare ancora più notevole, screditando così l'intera faccenda.

Jurovskij e Sverdlov erano entrambi ebrei, Jurovskij fu responsabile degli omicidi della famiglia Romanov, e Sverdlov svolse un ruolo importante nell'organizzazione insieme a Lenin e Filipp Gološčokin.

Ma non c'è alcuna fonte che suggerisca che Jurovskij abbia ordinato questo per placare Jacob Schiff.

Quattro assassini ebrei uccisero la famiglia Romanov.)

Europa elenca questi assassini come Jurovskij, Grigorij P. Nikulin, Peter Ermakov e Stepan Vaganov.

Di questi quattro, solo Jurovskij era ebreo.

Le cartoline ebraiche provano che lo zar fu ucciso in un sacrificio rituale ebraico.

Europa dice che questa cartolina raffigurante lo zar utilizzato in un rituale di sacrificio ebraico è stata fatta girare per i negozi ebraici dopo l'omicidio dei Romanov.

 Ma a quanto pare, questa cartolina risale al 1905, oltre un decennio prima della morte dello zar.

L'unica cosa che dimostra davvero è che gli ebrei avevano a lungo nutrito una profonda inimicizia per lo zar.

A questo proposito, vale la pena notare che immagini simili sono state fatte di Hitler durante la sua leadership in Germania:

Dal momento che non è la prova di un omicidio rituale ebraico di Hitler, mostra solo che gli ebrei dell'epoca avevano un odio simile per lo zar come in seguito lo ebbero per Hitler.

"I leader bolscevichi qui, la maggior parte dei quali sono ebrei e il 90% dei quali sono esiliati rimpatriati, si preoccupano poco della Russia o di qualsiasi altro paese, ma sono internazionalisti e stanno cercando di iniziare una rivoluzione sociale mondiale." –

 David R. Francis, ambasciatore degli Stati Uniti in Russia.

Questa è una citazione reale.

"C'è molto nel fatto del bolscevismo stesso, nel fatto che così tanti ebrei sono bolscevichi, nel fatto che gli ideali del bolscevismo in molti punti sono in consonanza con i migliori ideali dell'ebraismo."

“The Jewish Chronicle, 4 aprile 1919”.

Anche questa è una vera e propria citazione.

Dei 22 ministri del primo governo sovietico, 17 erano ebrei.

Ciò si basa probabilmente su un'affermazione fatta da Solzhenitsyn secondo cui 17 su 20 dei ministri del primo governo erano ebrei.

Non so perché il numero 22 sia stato usato qui.

Il primo governo sovietico, istituito dopo la Rivoluzione d'Ottobre del 1917, nominò "commissari del popolo" o ministri sotto Lenin.

Trotsky era l'unico di questi ministri ad essere ebreo.

Stalin parlava yiddish e aveva tre mogli ebree.

Non c'è alcuna indicazione che Stalin parlasse yiddish.

 Karl Radl entra nei dettagli sfatando questa affermazione.

Stalin aveva due mogli, non tre.

La sua prima moglie, Kato Svanidze, era di etnia georgiana.

La sua seconda moglie, Nadezhda Alliluyeva, era russa con una piccola quantità di antenati rom.

"Alcuni storici sostengono che Stalin fosse georgiano, e altri dicono che fosse un ebreo georgiano".

No, dicono solo che era georgiano.

Il Messaggero del B'nai B'rith di Los Angeles dichiarò che Stalin era un ebreo.

L'articolo, scritto nel 1950, è un articolo di opinione intitolato "Ecco il punto".

La storia di un ex generale sovietico che pensava che Stalin avesse origini ebraiche è raccontata casualmente come un modo per prendere in giro gli antisemiti:

Un ex generale sovietico afferma che Stalin è di origini ebraiche.

(Ricordate i fascisti in questo paese che hanno cercato di giudaizzare Franklin Delino Roosevelt? Stesso tipo di mentalità").

Scommetti un dollaro che i tizi che ce lo lanceranno addosso, dimenticheranno che anche “Gesù Cristo era un ebreo”.

Inutile dire che "l'ha detto un generale sovietico", riportato solo da un ebreo che usa l'aneddoto per fare una battuta sugli antisemiti, non è davvero la prova di nulla.

"Il vero nome di Stalin era “Losif Vissarionovich Dzhugashvili."

Sì. I

 registi stanno lasciando cadere questo dopo aver detto che alcuni sospettano che Stalin fosse ebreo perché pensano che sia un nome dal suono ebraico?

Suona decisamente georgiana.

 

"Lo scrittore ebreo “Moritz Steinschneider” ha inventato il termine 'antisemita' nel 1860.

Vero. A

Il tedesco Wilhelm Marr viene spesso attribuito il merito di aver inventato il termine (ho visto E. Michael Jones dire questo), ma lo ha solo reso popolare. Steinschneider lo usò in un pezzo contro il filosofo francese Ernest Renan.

 Renan era uno studioso semitico che definiva i semiti una "razza incompleta".

Il primo atto legislativo approvato dal regime comunista fu la "legge sull'antisemitismo" nel 1917.

 

Non è vero.

Una risposta ufficiale sovietica all'antisemitismo non arrivò fino al 26 luglio 1918, quando il governo sovietico emise un decreto sulla violenza antiebraica.

In “Antisemitismo e rivoluzione russa” lo Brendan Mc Geever spiega questo decreto come il culmine di uno sforzo di lobbying durato mesi da parte di socialisti ebrei al di fuori della leadership dei bolscevichi – a partire dall'aprile 1918 – in risposta a una serie di pogrom contro gli ebrei.

McGeever spiega che:

Quella che siamo venuti a conoscere come la risposta "bolscevica" all'antisemitismo fu l'opera di un gruppo di radicali ebrei non bolscevichi che si coalizzarono attorno agli apparati regionali del governo sovietico locale di Mosca. Ripetutamente, e spesso contro grandi avversità, hanno condotto una campagna e portato in essere la prima risposta statale sovietica all'antisemitismo.

Contrariamente a quanto ci viene detto in Europa, Mc Greever osserva che questo fu "il primo intervento della leadership bolscevica sulla questione dell'antisemitismo dalla Rivoluzione d'Ottobre del 1917".

L'antisemitismo è diventato un crimine capitale nell'Unione Sovietica.

Nello stesso libro, Mc Geever spiega come questo decreto include una disposizione per la pena capitale in caso di partecipazione a pogrom antiebraici:

Il 25 luglio... Il “Sovnarkom di Lenin” si riunì per discutere per la prima volta la questione dell'antisemitismo.

 L'incontro ebbe risultati immediati:

il giorno seguente, un decreto Sovnarkom sull'antisemitismo fu emesso in tutte le regioni della Russia sovietica, e il 27 luglio fu pubblicato dalla stampa sovietica. Questo è stato un momento significativo: la risposta del governo sovietico all'antisemitismo era stata messa in moto.

È stato” Dimanshtein” a svolgere un ruolo chiave, non solo nell'avvio dell'incontro, ma anche nella stesura del decreto stesso.

 Fondamentalmente, fu approvato da Lenin, che personalmente aggiunse la sua frase conclusiva con la penna rossa:

"Il Sovnarkom istruisce tutte le istituzioni sovietiche a prendere misure intransigente per strappare il movimento antisemita dalle radici.

I pogromisti e gli agitatori di pogrom devono essere messi al di fuori della legge". Poco dopo, Dimanshtein annunciò con orgoglio il significato dell'aggiunta di Lenin: "[Questo] è un decreto molto severo... ciò rende i pogrom antiebraici punibili con la morte".

Prosegue notando che al momento dell'emanazione del decreto, i bolscevichi avevano già perso il controllo delle regioni dell'ex zona di insediamento dove l'Armata Rossa stessa era impegnata nel progrom contro gli ebrei, e l'impatto del decreto fu quindi trascurabile.

 

Un anno dopo nella città ucraina di “Uman”, dove più della metà dei residenti erano ebrei, ebbe luogo una rivolta contro il dominio bolscevico, che portò alla violenza antiebraica.

 Secondo quanto riferito, ciò continuò dopo che un reggimento bolscevico occupò nuovamente la città, questa volta con l'Armata Rossa come esecutori.

 In risposta, "le cellule locali del Partito Comunista cercarono di combattere l'8° Reggimento Sovietico, e furono emessi diversi ordini che rendevano i pogrom punibili con la morte".

 

Infine, Mc Geever riferisce che l'antisemitismo ha portato a punizioni più dure, compresa la morte, per coloro che lo usavano per fomentare sentimenti anti-governativi:

Ci sono prove che suggeriscono che le punizioni erano più severe quando l'antisemitismo veniva usato per incitare operai e contadini contro il dominio bolscevico.

A Myrhorod, una città nella regione di Poltava, l'ex ufficiale di un battaglione sovietico Sergei Dubchak guidò una rivolta contro il regime sovietico all'inizio di aprile 1919 con lo slogan "Morte agli Yids e ai comunisti, lunga vita al potere sovietico!"

Quando i bolscevichi ripresero il controllo della città il 4 aprile, Dubchak, insieme ad altri sette leader della rivolta, fu condannato a morte dal Tribunale Rivoluzionario.

 Tra le accuse mosse contro di loro c'era l'uso esplicito dell'antisemitismo per agitare contro il regime.

Quest'ultimo caso è istruttivo, poiché suggerisce che l'antisemitismo era punibile con la morte non perché l'imputato avesse partecipazione ad un'azione politica antisemita in sé e per sé, ma piuttosto perché tale azione rappresentava un crimine contro lo Stato sovietico.

 

La costituzione dell'Unione Sovietica di Stalin del 1936 codificò essenzialmente le leggi sull'incitamento all'odio, ma queste non erano specifiche per l'antisemitismo, ma avevano invece un ampio campo di applicazione per colpire chiunque sostenesse "l'esclusività nazionale" o "l'odio o il disprezzo", stabilendo:

L'uguaglianza dei diritti dei cittadini dell'URSS, indipendentemente dalla loro nazionalità o razza, in tutti i campi della vita economica, statale, culturale, sociale e politica, è una legge inderogabile.

Qualsiasi restrizione diretta o indiretta dei diritti dei cittadini o, al contrario, qualsiasi istituzione di privilegi diretti o indiretti per i cittadini a causa della loro razza o nazionalità, nonché qualsiasi sostegno all'esclusività razziale o nazionale o all'odio e al disprezzo, è punibile dalla legge.

 

Il Talmud ebraico approva la supremazia ebraica e il comportamento di sfruttamento contro i non ebrei.

Questo è accurato.

Una buona fonte su questo è lo studioso israeliano “WIsrael Shahak”, in particolare il suo libro “Storia ebraica, religione ebraica”.

Un'altra spiegazione buona, e più accessibile, è l'articolo di Ron Unz “Stranezze della religione ebraica”.

Quella citazione di Alexandr Solzhenitsyn.

 

Europa include questa lunga presunta citazione di Solzhenitsyn che dice che i bolscevichi erano ebrei.

La versione dell'Europa è più lunga di quella normalmente attribuita a Solzhenitsyn, inclusa una sezione che dice

 "i terroristi ebrei impazziti di sangue hanno ucciso sessantasei milioni di persone in Russia dal 1918 al 1957".

Non riesco a trovare questa parte della citazione da nessun'altra parte se non nel documentario.

La fonte per il resto viene da “David Duke”, che afferma nel suo libro “The Secret Behind Communismche “queste sono parole che Solzhenitsyn gli disse in un incontro a Mosca nel 2002.

Questa è la citazione completa raccontata da Duke:

Dovete capire.

 I principali bolscevichi che presero il potere in Russia non erano russi.

 Odiavano i russi. Odiavano i cristiani.

Spinti dall'odio etnico, hanno torturato e massacrato milioni di russi senza un briciolo di rimorso umano.

La Rivoluzione d'Ottobre non è stata quella che in America si chiama la "Rivoluzione Russa".

Fu un'invasione e una conquista del popolo russo.

 I miei connazionali hanno subito crimini orribili per mano insanguinata più di quanti ne abbia mai subiti qualsiasi popolo o nazione nell'intera storia umana. Non può essere sopravvalutato.

Il bolscevismo ha commesso il più grande massacro umano di tutti i tempi.

Il fatto che la maggior parte del mondo sia ignorante e indifferente a questo enorme crimine è la prova che i media globali sono nelle mani dei perpetratori.

Dal momento che non abbiamo alcuna fonte diversa da David Duke per questo, il fatto che la citazione sia reale o meno dipende da quanto ci si fida della testimonianza di Duke.

Ma Europa cambia ancora la citazione e include parti che non si trovano nel libro di Duke.

A questo punto, una buona parte del documentario diventa spezzoni di documentari sull'”Holodomor”, che vanno benissimo.

 Poi arriviamo a una citazione di Lenin:

"Ora e solo ora, quando le persone vengono mangiate nelle zone colpite dalla carestia, e centinaia, se non migliaia, di cadaveri giacciono sulle strade, possiamo (e quindi dobbiamo) sostenere la rimozione delle proprietà della chiesa con l'energia più frenetica e spietata e non esitare a reprimere la minima opposizione".  (Lenin).

Questa è una citazione vera.

"Dobbiamo trasformare la Russia in un deserto abitato da bianchi, ai quali daremo una tirannia racconto che i più terribili despoti dell'Oriente non si sono mai sognati.

 L'unica differenza è che questa tirannia non sarà a destra, ma a sinistra, e non bianca, ma rossa.

 Nel senso letterale della parola, rosso, perché verseremo tali fiumi di sangue, davanti ai quali tutte le perdite umane delle guerre capitalistiche rabbrividiranno e impallidiranno.

Con i più grandi banchieri all'estero lavoreremo a stretto contatto con noi.

Se vinceremo la rivoluzione, schiacciamo la Russia, allora sulle sue macerie animale rafforzeremo il potere del sionismo e diventeremo una forza tale davanti alla quale il mondo intero si inginocchierà.

Ti mostreremo così il vero potere” Con bagni di sangue del terrore, porteremo l'intellighenzia russa alla completa ottusità, all'idiozia, a uno stato.

(Trotskij).

 

La fonte di questa citazione è un piccolo giornale fascista russo degli anni '30 chiamato Nash Put, che pretendeva di parafrasare il segretario di Rasputin, Aron Simanovitch, dal suo libro Rasputin: The Memoirs of His Secretary”.

 Non riesco a trovare nulla di simile a questa citazione nella traduzione inglese del suo libro di memorie,o qualsiasi altra cosa per confermarlo.

 

"L'ebreo Vladimir Lenin."

Lenin era ebreo solo per un quarto. Suo nonno materno era un ebreo ucraino che, secondo quanto riferito, si convertì al cristianesimo per sfuggire alla zona di insediamento.

La Cheka era guidata da un ebreo, Felix Dzerzhinsky.

Dzerzinskij non era ebreo. La sua discendenza è abbastanza facile da rintracciare, dal momento che in realtà era di nobili origini polacche.

Felix Dzerzhinsky.

Gli ebrei costituivano quasi l'80% degli agenti della Cheka.

Si sostiene che questo fatto derivi dallo storico “Bruce Lincoln. Questo è in realtà vero, ma più specificamente si trattava di agenti della Cheka in Ucraina, che Europa non specifica.

Naturalmente, questa è ancora una cifra sorprendente.

Un'edizione archiviata del “New York TimesW del 1990 conferma che questa è la scoperta di Lincoln in una recensione del suo libro “Red Victory: A History of the Russian Civil War”:

Lincoln sostiene che furono uccisi più sacerdoti russi per mano della folla rossa che da esecuzioni autorizzate dallo stato.

Dice anche che i rossi, sempre ansiosi di usare l'odio razziale a loro vantaggio, hanno sfruttato il dolore degli ebrei perseguitati e li hanno resi una componente sostanziale della Ceka, la nuova polizia segreta, in Ucraina (secondo lui gli ebrei costituivano l'80% dei quadri della Ceka nella regione).

La seconda moglie di Stalin fu la sorella di Lazar Kaganovich, Kaganovich probabilmente controllava Stalin attraverso di lei.

Sbagliato. S

i credeva che la sorella di Lazar, Rosa, fosse "intimamente coinvolta con Stalin" In Occidente, durante la sua vita, si diceva che Stalin potesse aver sposato Rosa, ma questo non accadde mai.

In effetti, Rosa probabilmente non è mai esistita.

Karl Radl ha scritto un articolo dettagliato su questo che concludo che Rosa non è mai esistita come:

Le persone che dovrebbero sapere della sua esistenza non lo sanno e coloro che sostengono che sia esistita non erano nella posizione di saperlo effettivamente e sembrano diventare affidati a voci che si sono semplicemente evolute, chiarite e ingigantite nel tempo.

Concludi che la voce probabilmente ha avuto origine tra le vittime della repressione di Stalin come un modo per esprimere il carattere ebraico della tirannia:

'Rosa Kaganovich' è stata... un fantasma creato dalle vittime (spesso non ebree) dell'Unione Sovietica di Stalin per esprimere e spiegare – fondamentalmente"Rosa Kaganovich" controlla Stalin (con il sesso) e Lazar Kaganovich controlla "Rosa Kaganovich" e quindi Stalin – la schiacciante ebraicità di quel regime genocida senza osservare apertamente quell'ebraicità perché ciò andrebbe contro le loro convinzioni marxiste o ampiamente di sinistra

Molte chiese furono bruciate, ma le sinagoghe rimasero in piedi. I leader sovietici tenevano in grande considerazione i rabbini.

Il 2 febbraio 1918 i sovietici approvarono una legge che sanciva la separazione tra Chiesa e Stato, che dichiarava che tutte le proprietà delle associazioni religiose appartenevano al pubblico.

 Ciò ha permesso il sequestro di quegli edifici da ricostituire come alloggi o per altre esigenze dello Stato.

Nel 1921, i sovietici chiusero un certo numero di sinagoghe nella città di Vitebsk per convertirle nelle scuole, suscitando pesanti proteste da parte degli ebrei ortodossi che le amministravano.

 Tuttavia, la politica non divenne comune fino alla fine degli anni '20.

Un articolo su questo argomento fornisce i numeri di come questo abbia influenzato le sinagoghe:

La confisca delle sinagoghe fu effettuata su scala molto maggiore dopo il 1927. Secondo il Bezbozhnik (L'ateo) nel 1914 c'erano 1.400 sinagoghe in Ucraina, nel 1927 solo 1.034, e da allora fino all'inizio del 1929 ne furono chiuse altre cento.

Nel 1927 circa 100 sinagoghe in Bielorussia erano state chiuse.

In tutta l'URSS, secondo le Izvestia, nel 1928 furono chiuse 354 chiese, 38 monasteri, 59 sinagoghe, 38 moschee e 43 altre case di preghiera.

 

Nel 1929 furono chiuse più di 100 sinagoghe. Un documento di ricerca su questo argomento conclude che le sinagoghe venivano effettivamente chiuse a un ritmo maggiore rispetto ad altri edifici religiosi a causa di un maggiore costo di manutenzione.

Alla fine del 1930, non c'erano più sinagoghe a Kiev, dove ce n'erano 44 prima del governo bolscevico.

Le "grandi purghe" del 1937-1939 portarono alla chiusura della maggior parte delle sinagoghe rimaste.

 

Per quanto riguarda le accuse di incendio in particolare, nella città di Bobruysk le sue tre principali "grandi sinagoghe" sono state confiscate dal governo e le loro Arche Sante sono state distrutte e bruciate.

Così le sinagoghe non sembrano essere state risparmiate da nessuno degli attacchi comunisti agli edifici religiosi.

"Dobbiamo odiare. L'odio è la base del comunismo. Ai bambini deve essere insegnato a odiare i loro genitori se non sono comunisti".

Questa non è una vera citazione. Sembra essere basato su qualcosa che Lenin scrisse nel suo trattato “Il comunismo di sinistra: una malattia infantile”:

L'autore della lettera è pieno di un odio nobile e operaio per i borghesi "politici di classe"... In un rappresentante delle masse oppresse e sfruttate, questo odio è veramente "l'inizio di ogni saggezza", la base di ogni movimento socialista e comunista e del suo successo.

"La rivoluzione bolscevica in Russia è stata l'opera di cervelli ebrei, di insoddisfazione ebraica, di pianificazione ebraica, il cui obiettivo è creare un nuovo ordine nel mondo.

Ciò che è stato fatto in modo così eccellente in Russia, grazie ai cervelli ebraici, e a causa dell'insoddisfazione ebraica e della pianificazione ebraica, diventerà anche, attraverso le stesse forze mentali e fisiche ebraiche, una realtà in tutto il mondo.

”New York American Hebrew, 20 settembre 1920.

 

L'articolo di The American Hebrew si intitola "Ebrei nella ricostruzione del mondo", scritto da Svetozar Tonjoroff, che non era ebreo.

La frase "La rivoluzione bolscevica/bolscevica fu opera di cervelli ebrei" non appare nell'articolo, che discuteva della caduta dello zarismo in Russia:

L'azione di questi disordini si può vedere negli eventi che hanno portato a termine, dal fatidico anno 1914, un compito che incombe molto più grande della Rivoluzione francese:

l'annientamento del sistema autocratico più egoista e più sconsiderato del mondo, il più saldamente radicato, il più egoista e il più temerario sistema autocratico del mondo, lo zarismo russo.

 Quel risultato, destinato a figurare nella storia come il risultato più oscuro della guerra mondiale, fu in gran parte il risultato del pensiero ebraico, del malcontento ebraico, dello sforzo ebraico di ricostruire.

Quindi l'articolo elogia la precedente rivoluzione repubblicana della fazione Kerensky in Russia che è stata rovesciata dai bolscevichi.

Questa versione della citazione, che include "La rivoluzione bolscevica in Russia è stata opera di cervelli ebrei", sembra essere stata pubblicata per la prima volta nel 1959 in una pubblicazione fascista cristiana chiamata “La croce e la bandiera”.

"Il sionismo è un programma politico per la conquista del mondo".

"Alcuni lo chiamano comunismo, io lo chiamo ebraismo." 

(Rabbi Stephen Wise).

 

Questo è spesso pubblicato online con la fonte sempre citata, come qui, come "The American Bulletin, 15 maggio 1935".

L'American Bulletin era un bollettino americano filo-nazista, quindi sembra piuttosto improbabile che un rabbino liberale come Stephen Wise sarebbe stato un editorialista.

 Se il Bulletin citava qualche altro discorso di Wise, non sembra esserci nessun'altra registrazione di esso.

"Renderemo i nostri cuori crudeli, duri e irremovibili, in modo che nessuna misericordia voci in loro, e in modo che non tremino alla vista di un mare di sangue nemico."

“Gregory Zinoviev.”

 

Questa citazione di Zinoviev è reale.

"Stai morendo di fame? Questa non è ancora carestia, quando la tua donna inizia a mangiare i loro figli, allora potrei venire e dire che stiamo morendo di fame."

 (Trotskij).

Non è una vera citazione.

Gli ebrei erano comandanti di 11 dei 12 gulag principali.

Questo apparentemente ha origine in un'opera anticomunista scritta nel 1937, ma non sembra avere alcun fondamento nei fatti.

Tuttavia, gli ebrei avevano certamente una rappresentanza sproporzionata tra gli amministratori del sistema dei gulag.

L'ebreo Lazar Kogan fu capo del sistema dei gulag dal 1930 al 1932, poi divenne vice del nuovo capo del sistema:

 l'ebreo Matvei Berman che ricoprì l'incarico dal 1932 al 1937.

A Berman successe un altro ebreo, Israel Pliner, il che significa che tre ebrei gestirono consecutivamente il sistema dei gulag dal 1930 al 1937.

Successivamente, la posizione è stata detenuta da russi o ucraini.

"Senza le grandi banche il socialismo sarebbe impossibile" – (Lenin).

Questa è una vera citazione da un “saggio di Lenin” intitolato:

"I bolscevichi possono mantenere il potere statale?"

E questo conclude la prima parte di Europa: “The Last Battle”!

 

 

 

Siria: un clima di sfiducia e paura

metterebbe a repentaglio

l’intera transizione.

Forumdiplomatico.com – (14 – 3 – 2025) – Redazione – ci dice:

 

Quattordici anni fa, i siriani hanno iniziato a manifestare pacificamente nelle strade, chiedendo un futuro migliore, dando vita a un movimento che ha ricevuto una risposta violenta dalle forze di sicurezza e segnando l'inizio di uno dei “conflitti più strazianti del nostro tempo”, secondo le parole dell'inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria.

 

“Geir Pedersen” ha affermato questa mattina che il conflitto siriano “ha esposto le profondità più oscure della crudeltà umana", dove le famiglie continuano a piangere la perdita dei propri cari, le comunità restano divise, milioni di persone sono state sradicate dalle loro case, la gente continua a cercare i dispersi e le infrastrutture del Paese sono in rovina.

 

Risultati fragili e minacciati.

Mentre la caduta del governo di “Bashar al-Assad” nel dicembre 2024 aveva inizialmente suscitato speranze di stabilità, La violenza rinnovata minaccia queste fragili conquiste.

El Segretario Generale Il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha condannato i recenti resoconti di vittime civili, affermando che “Niente può giustificare la morte di civili".

La dichiarazione costituzionale emessa dalle autorità siriane ad interim segna un momento cruciale nella turbolenta transizione del paese, ma l'ottimismo dell'inviato delle Nazioni Unite sulla sua capacità di colmare un vuoto giuridico e aprire la strada a una transizione politica credibile e inclusiva è cauto, dato il complesso scenario.

“Pedersen” ha esortato la cessazione immediata della violenza e protezione della popolazione civile in conformità con il diritto internazionale e ha chiesto un'indagine indipendente e credibile sulle recenti uccisioni e sugli atti di violenza, nonché la piena cooperazione delle autorità ad interim con le Nazioni Unite a tale riguardo.

 

"Un clima di sfiducia e paura potrebbe compromettere l'intera transizione",

 ha avvertito, sottolineando che è essenziale adottare misure concrete per una reale inclusione, basandosi e andando oltre il recente Dialogo nazionale.

 

L'unità siriana è fondamentale per il Paese.

“I recenti accordi raggiunti tra le autorità provvisorie e le Forze di autodifesa (SDF) sono un promemoria positivo dell’importanza della Siria unirsi per ripristinare la sua sovranità, unità, indipendenza e integrità territoriale, nonché la necessità di una reale inclusione e impegno nella transizione", ha sottolineato.

Il diplomatico ha aggiunto che la società civile La Siria continua a svolgere un ruolo cruciale nei dialoghi locali e negli sforzi vitali per la costruzione della pace.

 

Nello stesso spirito, “Antonio Guterres” ha invitato il mondo a garantire che la Siria "emerga dalle ombre della guerra per entrare un futuro definito dalla dignità e dallo stato di diritto, dove tutte le voci vengono ascoltate e nessuna comunità è esclusa."

Violenza, un promemoria delle sfide.

La Commissione indipendente d’inchiesta sulla Siria ha concordato con il Segretario generale e l’Inviato speciale nel considerare che la terribile violenza delle ultime due settimane “è una promemoria delle immense sfide che attendono il Paese."

“In questo momento, i siriani hanno bisogno di un rinnovato impegno per la pace, la giustizia e la tutela dei diritti umani, per spezzare il ciclo di violenza e garantire l’assunzione di responsabilità per le violazioni, indipendentemente dall’autore”, ha osservato il gruppo di esperti sulle garanzie fondamentali.

Il Consiglio di sicurezza adotta una dichiarazione presidenziale.

Il Consiglio di sicurezza, nel frattempo, si è riunito oggi per rilasciare una dichiarazione presidenziale esortando le autorità ad interim a garantire una rapida fine della violenza, la protezione della popolazione civile e la responsabilità.

Il documento condanna fermamente la violenza diffusa nei governatorati di Latakia e Tartus dal 6 marzo, che hanno comportato uccisioni di massa di civili, in particolare tra la “comunità alawita,” e invita tutte le parti a cessare immediatamente ogni violenza e attività incendiaria e a garantire la protezione di tutti i civili, indipendentemente dalla loro origine etnica o religione, nonché delle infrastrutture civili e delle operazioni umanitarie.

La dichiarazione ribadisce l’obbligo di rispettare i diritti umani e il diritto internazionale umanitario in ogni circostanza e sollecita tutte le parti e gli Stati a garantire un accesso umanitario completo, sicuro e senza ostacoli a tutto il territorio siriano.

Il Consiglio di sicurezza chiede inoltre: un maggiore sostegno internazionale al lavoro dell’ONU e le agenzie umanitarie per aumentare gli aiuti ai civili bisognosi in tutta la Siria.

 

Impegno per la sovranità e l’integrità territoriale siriana.

Ribadisce inoltre la sua ferma impegno per la sovranità, l'indipendenza, l'unità e l'integrità territoriale della Siria e sollecita tutti gli Stati a rispettare questi principi e ad astenersi da qualsiasi azione o interferenza che potrebbe destabilizzare ulteriormente il Paese.

La dichiarazione sottolinea l'importanza di lotta al terrorismo in Siria e mette in guardia dalla gravità minaccia rappresentata dai combattenti terroristi stranieri, sottolineando che potrebbe interessare tutte le regioni e tutti gli Stati membri.

L'organismo di sicurezza ha preso atto dell'istituzione da parte delle autorità siriane ad interim di un comitato indipendente per indagare sulla violenza contro i civili e identificare i responsabili, e ha chiesto indagini rapide, trasparenti, indipendenti, imparziali e approfondite, in conformità con gli standard internazionali, per garantire l'assunzione di responsabilità e assicurare alla giustizia tutti i responsabili.

"Le autorità siriane ad interim devono chiamare a rispondere i responsabili di queste uccisioni di massa", si legge nella dichiarazione.

Processi di giustizia e riconciliazione inclusivi.

Allo stesso modo, evidenzia l'importanza e urgenza di processi di giustizia e riconciliazione inclusivi e trasparente per una pace sostenibile in Siria.

Infine, il Consiglio si impegna per la Attuazione di un processo politico inclusivo, guidato e di proprietà siriana, facilitato dalle Nazioni Unite e basato sui principi fondamentali enumerati nella risoluzione 2254 (2015), tra cui la salvaguardia dei diritti di tutti i siriani, indipendentemente dalla loro etnia e religione.

Questo processo politico deve soddisfare le aspirazioni legittime di tutti i siriani"

per proteggerli tutti e consentire loro di determinare il loro futuro in modo pacifico, indipendente e democratico", ha concluso.

 

 

 

La nuova lista dei nemici della

libertà di parola in America

si sta allungando.

Unz.com - Philip Giraldi – (22 marzo 2025) – ci dice:

 

"Nessuno può proteggerti. Questi sono tempi pericolosi."

È stata un'altra settimana emozionante qui nella “Terra di Oz”, precedentemente nota come Stati Uniti d'America, che sta attualmente attraversando una purga apparentemente in ritardo che sostituirà lo stato di diritto con un processo bizzarro in base al quale il capo dell'esecutivo ha il potere di decidere tutto in una nuova nazione che probabilmente verrà ribattezzata “Trumpland”.

La transizione non è stata bella, poiché parte del processo è l'espulsione di tutti gli indesiderabili.

Di conseguenza, i paesi che sono stati considerati amici del popolo e del governo americani, tra cui “Gran Bretagna” e “Germania”, stanno che potrebbero voler riconsiderare i piani di viaggio negli Stati Uniti poiché potrebbero essere trattenuti da una o più autorità di polizia americane anche se il loro stato di viaggio è completamente legale e non hanno commesso nulla che potrebbe essere considerato un crimine nel mondo reale.

 Questa settimana la Germania ha affermato di aver indagato sui casi di tre dei suoi cittadini a cui è stato negato l'ingresso e che sono stati messi in detenzione quando hanno cercato di entrare attraverso il confine meridionale degli Stati Uniti e la Gran Bretagna stava esaminando in modo simile il rifiuto di un cittadino che stava cercando di entrare anche lui attraverso il Messico.

Ciò si aggiunge alla lista delle nazioni che cercano di prendere le distanze dalle politiche provenienti da Washington e che si stanno preparando a reagire contro tariffe punitive, sanzioni e detenzioni arbitrarie, tra cui il "cinquantunesimo stato" Canada, Messico, Panama e Groenlandia.

 

I ministeri degli Esteri europei stanno senza dubbio basando i loro consigli in parte sul caso di uno scienziato francese a cui è stato arbitrariamente negato l'ingresso negli Stati Uniti questo mese a causa di messaggi critici nei confronti delle politiche di ricerca dell'amministrazione del presidente Trump.

Philippe Baptiste, ministro francese per l'istruzione superiore, ha raccontato di aver "appreso con preoccupazione che a un accademico francese che si stava recando a una conferenza a Houston è stato negato l'ingresso prima di essere deportato" in Europa.

L'accademico, il cui nome non è stato reso noto, era in missione per il Centro nazionale per la ricerca scientifica francese.

“Baptise” ha spiegato:

 "Questa misura è stata apparentemente presa dalle autorità americane perché il telefono di questo ricercatore conteneva scambi con colleghi e amici in cui esprimeva un'opinione personale sulla politica di ricerca dell'amministrazione Trump.

La libertà di opinione, la libera ricerca e la libertà accademica sono valori che continueremo a sostenere con orgoglio.

Difenderò la possibilità per tutti i ricercatori francesi di esserne fedeli, nel rispetto della legge".

E le università americane, che sono particolarmente prese di mira perché sono focolai dell'unico crimine capitale che conta davvero al momento, l'antisemitismo, si stanno piegando per sfuggire all'ira dell'Unto di Geova a Washington espellendo studenti e docenti e persino privando i laureati delle loro lauree dopo il fatto.

Punti focali per le dimostrazioni pro-palestinesi come la Columbia University di New York City e l'Università della California di Los Angeles stanno dimostrando la loro lealtà al nuovo ordine il più velocemente possibile, riconoscendo chiaramente che permettere a qualcuno di parlare contro il genocidio dei palestinesi significa identificare ipso facto un terrorista secondo il pensiero della Casa Bianca.

 La Columbia, ad esempio, sta consentendo agli agenti della “Homeland Security” di entrare nel campus e, senza un mandato o alcuna accusa di attività criminale, interrogare e trattenere gli studenti nei dormitori e nelle aule.

È interessante notare, tuttavia, che si sta sviluppando una rivincita da parte degli studenti.

Un rapporto suggerisce che gli studenti ammessi alla classe di matricole della Columbia in arrivo a settembre stanno cambiando idea e annullando la loro presenza in gran numero.

La vittima più importante della caccia alle streghe dell'amministrazione Trump continua a essere “Mahmoud Khalil”, neolaureato alla Columbia e importante organizzatore durante le proteste di Gaza della scorsa primavera.

È stato arrestato dagli ufficiali dell'”Immigration and Customs Enforcement” (ICE) di fronte alla moglie incinta, che ha implorato gli agenti di spiegare quali fossero le accuse contro di lui.

 “Khalil” era un residente permanente con “una green card valida”, ma è stata revocata dal governo federale insieme al suo visto da studente.

 L'amministrazione Trump si è mossa per far deportare immediatamente Khalil, ma il tentativo è stato inizialmente bloccato da un giudice federale a New York.

Nessuno ha saputo dove si trovasse Khalil per un lungo periodo di tempo, ma alla fine si è saputo che era detenuto in un centro di detenzione in Louisiana.

Alla sua prima udienza in tribunale, si è saputo che i suoi avvocati non erano stati in grado di comunicare con lui.

 

Il team di Trump ha immediatamente celebrato il calvario di Khalil.

"Questo è il primo arresto di molti a venire", ha scritto il presidente in un post su Truth Social.

"Sappiamo che ci sono altri studenti alla Columbia e in altre università in tutto il Paese che hanno preso parte ad attività pro-terrorismo, antisemite e anti-americane, e l'amministrazione Trump non lo tollererà.

Molti non sono studenti, sono agitatori pagati".

Il Segretario di Stato “Marco Rubio” ha invocato un pezzo di legislazione del 1952 “Immigration and Nationality Act”, "Red scare", che autorizzava il governo a prendere di mira e rimuovere:

"Un alieno, la cui presenza o attività negli Stati Uniti, il Segretario di Stato ha ragionevoli motivi di credere che avrebbe conseguenze potenzialmente gravi e avverse sulla politica estera degli Stati Uniti è deportabile".

La scorsa settimana altri due studenti della Columbia sono stati presi di mira per la deportazione.

 Un comunicato stampa del “Department of Homeland Security” (DHS) ha annunciato che “Leqaa Kordia”, una donna palestinese della Cisgiordania, è stata arrestata a Newark, nel New Jersey, dagli agenti dell'ICE per aver presumibilmente superato la scadenza del suo visto studentesco F-1.

Attualmente è detenuta nel “Prairieland Detention Center” di Alvarado, in Texas. “Kordia” avrebbe partecipato alle proteste di Gaza della scorsa primavera presso l'università.

Inoltre,” Ranjani Srinivasan”, cittadina indiana e “Fulbright Scholar” alla Columbia, è fuggita dagli Stati Uniti per paura di essere arrestata.

 È negli Stati Uniti da quasi dieci anni.

 "La revoca del mio visto e la successiva perdita del mio status di studentessa hanno stravolto la mia vita e il mio futuro, non per qualche illecito, ma perché ho esercitato il mio diritto alla libertà di parola", ha spiegato alla CNN in una dichiarazione.

Uno studente della Cornell che ha contestato l'ordine esecutivo di Trump che chiedeva le deportazioni è “Momodou Taal”, uno studente di dottorato in studi africani.

“ Taal “ha presentato la denuncia il 15 marzo sperando di impedire all'amministrazione di trattenere o deportare lui e altri che hanno partecipato alle proteste pro-palestinesi, ma il DHS ha indicato che verrà trattenuto.

E c'è anche il dottor “Badar Khan Suri”, un ricercatore post-dottorato in studi sulla pace e sui conflitti alla Georgetown University, che è stato trattenuto dagli agenti del “Department of Homeland Security” mentre tornava a casa dopo aver tenuto un corso serale il 17 marzo.

“Suri”, un cittadino indiano, è un ricercatore presso l'”Alwaleed bin Talal Center for Muslim-Christian Understanding”, un centro di ricerca interreligioso ospitato nel “campus di Washington DC di Georgetown”.

Gli agenti del DHS lo hanno poi trattenuto vicino a casa sua ad Arlington, in Virginia, e lo hanno informato che il governo degli Stati Uniti aveva revocato il suo visto J-1, un visto non immigrato per cittadini stranieri che partecipano a programmi di scambio culturale ed educativo.

“Suri” è stato poi trasferito in un centro di detenzione dell'ICE in Virginia prima di essere trasferito di nuovo in una struttura in Louisiana, dove è attualmente detenuto.

Da allora, né alla famiglia né agli avvocati è stato permesso di parlare con lui.

 

Ci sono state diverse altre deportazioni dalle università, così come il rifiuto di rientrare negli Stati Uniti se si è viaggiato fuori dal paese.

In un caso particolarmente bizzarro il “Dipartimento della sicurezza interna” ha ammesso il 17 marzo di aver deportato una professoressa e dottoressa della Brown University con un visto valido perché hanno detto che aveva partecipato al funerale di un leader di Hezbollah a febbraio durante un viaggio in Libano.

 Quando è stata interrogata dagli ufficiali della dogana e della protezione delle frontiere al suo ritorno negli Stati Uniti, la dottoressa “Rasha Alawieh,” che è libanese, era stata trattenuta all'aeroporto internazionale di Boston Logan il giovedì precedente.

"Un visto è un privilegio, non un diritto", ha detto la portavoce, “Tricia McLaughlin”, in una dichiarazione al “Tempi di New York”.

 "Glorificare e sostenere i terroristi che uccidono americani è motivo per cui il rilascio del visto viene negato. Questa è sicurezza di buon senso".

 

Anche concordare con un punto di vista espresso sui social media può causare seri guai con il DHS.

Dopo l'arresto di Khalil, il professore associato della “Columbia” Stuart Karle ha invitato gli studenti ad astenersi dal postare sulla Palestina.

"Se avete una pagina sui social media, assicuratevi che non sia piena di commenti sul Medio Oriente", ha detto loro.

Quando uno studente palestinese ha obiettato all'idea che la Columbia promuovesse la censura e si piegasse alle richieste dell'amministrazione Trump, il preside della scuola di giornalismo, “Jelani Cobb” , è stato ancora più diretto. "Nessuno può proteggerti", ha detto Cobb allo studente. "Questi sono tempi pericolosi".

 

Un aspetto curioso della repressione dei dimostranti pro-palestinesi è la presunzione che le dimostrazioni non siano solo dirompenti, come dovrebbero essere, e rappresentino più di questo, una sorta di minaccia diretta sia alla politica estera degli Stati Uniti che agli ebrei americani.

Ciò ha comportato che la violenza perpetrata da gruppi pro-Israele sia a New York City che a Los Angeles per penetrare e attaccare gli accampamenti di studenti manifestanti generalmente non violenti sia stata trattata come un non-problema.

A New York i dimostranti pacifici sono stati infiltrati da ex soldati israeliani, forse guidati e finanziati da funzionari del consolato israeliano, che si sono infiltrati nei gruppi di dimostranti e poi hanno rilasciato "bombe puzzola" tossiche che hanno finito per mandare molti dimostranti in ospedale.

 Le bombe puzzola sono un'"arma" formulata in Israele che viene generalmente utilizzata dall'esercito e dalla polizia israeliani contro gli arabi che protestano.

A Los Angeles una folla di centinaia di persone ha attaccato violentemente l'accampamento pro-palestinese presso l'UCLA, picchiando i dimostranti senza alcun intervento da parte delle fila dei poliziotti nelle vicinanze.

Gli israeliani sono stati identificati in entrambe le città e non sembra che sia stato fatto loro nulla a parte il divieto di accesso al campus, a differenza di quanto hanno sperimentato i dimostranti pro-Palestina pacifici per mano della polizia e delle amministrazioni universitarie.

Né gruppi di ebrei estremisti come Betar-USA che chiedono apertamente di deportare e/o uccidere i palestinesi sono sotto alcun tipo di sorveglianza o minaccia di arresto.

 Questo è il potere della lobby israeliana a tutti i livelli negli Stati Uniti: usare la violenza per ferire e reprimere i dimostranti pacifici che protestano contro un genocidio mentre la causa che sostieni sta portando avanti quel genocidio senza alcuna obiezione da parte del governo degli Stati Uniti a nessun livello.

Forse la campagna dell'amministrazione Trump per liberare gli Stati Uniti da quelli che definisce antisemiti, collaborando anche con il desiderio del governo israeliano di effettuare una pulizia etnica completa dei palestinesi, dovrebbe essere esaminata attraverso la lente del potere di Israele negli Stati Uniti a causa dell'efficace funzionamento di quella lobby interna.

 Gli "amici" di Israele sono ovunque.

È stato recentemente rivelato che la donna dietro la repressione dei dimostranti pro-Palestina alla Columbia University è un'ex ufficiale dell'intelligence israeliana ed è noto da tempo che i "censori" e i "fact checker" su molti siti di social media statunitensi sono in realtà ex ufficiali dell'intelligence israeliana del famigerato gruppo segreto di spionaggio informatico “Unit 8200”.

Nell'attuale rivelazione, la dott.ssa “Keren Yarhi-Milo,” a capo della “School of International and Public Affairs” della Columbia, è un'ex ufficiale dell'intelligence militare israeliana ed ex funzionaria della Missione israeliana presso le Nazioni Unite.

È sposata con il capo di quella Missione.

“Yarhi-Milo” ha avuto un ruolo significativo nel suscitare preoccupazione pubblica su una presunta "ondata di intollerabile antisemitismo che travolge il campus", gettando così le basi per la vasta repressione delle libertà civili che ha cercato di reprimere le proteste.

 Ciò non dovrebbe sorprendere nessuno, poiché è esattamente il modo in cui Israele e i suoi alleati americani operano in tutti i settori.

Usate le "donazioni" a istituzioni e singoli mediatori di potere per forzare la porta e poi fornite le entità prese di mira con la vostra gente che farà i vostri voleri.

 In ogni caso, gli Stati Uniti stanno ora pagando il prezzo della loro storia d'amore con Israele, indipendentemente da come sia stata concepita.

La libertà di parola e di associazione sta già volando via dalla finestra aperta e non si può fare a meno di chiedersi cosa succederà dopo.

(Philip M. Giraldi, Ph.D., è direttore esecutivo del Council for the National Interest, una fondazione educativa deducibile dalle tasse 501(c)3.)

 

 

 

 

 

La Cina è più brava degli Stati Uniti

 nel capitalismo e i dazi di Trump

 non possono invertire la tendenza.

 Unz.com - Robert Scheer – (14 marzo 2025) – ci dice:

 

“Vijay Prashad” si unisce al conduttore” Robert Scheer” in questa puntata del podcast “Scheer Intelligence” per discutere dell'emergere di un mondo multipolare e di come l'amministrazione Trump, sebbene minacciosa a livello nazionale, sembri allontanarsi dalla tradizionale forza avversaria mondiale vista nelle precedenti amministrazioni.

 I due discutono dell'ascesa della Cina nel progresso tecnologico e di come il mondo, in particolare il Sud del mondo, abbia risposto allontanandosi dal dominio degli Stati Uniti.

 Le recenti azioni di politica estera di Trump e le scelte dello staff, sottolinea “Prashad”, segnalano anche un potenziale abbraccio di un ordine mondiale multipolare che si allontana dal conflitto.

 

Questa trascrizione è stata prodotta da un servizio di trascrizione automatizzato.

Robert Scheer.

Salve, sono Robert Scheer con un'altra edizione di “Scheer Intelligence, dove l'intelligence proviene dal mio ospite, in questo caso “Vijay Prashad” e non ci sono dubbi sul suo curriculum.

Non ci posso credere, ha scritto 40 libri.

Io ne ho fatti solo, non so cosa, 10 o qualcosa del genere.

Quindi, voglio dire, tanto di cappello a te.

E dovrei dire che il motivo per cui volevo averlo qui è che scrive in modo incredibilmente efficace.

 È il direttore del “Tricontinental: Institute for Social Research”.

È capo corrispondente per "Globetrotter, caporedattore di Leftworld.

 Ha scritto un libro con Noam Chomsky.

 Ma ciò che mi piace davvero della sua scrittura è che è incredibilmente densamente informata, competente.

E l'unico articolo che ha davvero attirato la mia attenzione di recente riguardava la Cina e l'intera questione dei metalli rari e del loro sfruttamento in Groenlandia e l'idea di Trump di impossessarsi della Groenlandia e poi anche del Canale di Panama, tutto nel tentativo di fermare la Cina.

E ha scritto quello che ho pensato fosse l'articolo più chiaro su quale sia la vera minaccia della Cina, che non è una minaccia militare, non è espansionistica, è che in realtà fanno il capitalismo forse meglio, non forse, fanno chiaramente il capitalismo meglio delle cosiddette potenze capitaliste dominanti del mondo, che sembrano aver perso tutto il vantaggio competitivo.

L'hanno perso prima nell'industria automobilistica con il Giappone e poi anche la Corea del Sud che è arrivata e li ha spazzati via.

Non siamo nemmeno in grado di produrre un'auto elettrica decente in questo paese.

E a questo proposito, mi sembra che stiamo attaccando, non solo con la Cina, ma con l'India, con il Brasile, con il Sudafrica.

 E si arriva davvero alla domanda se crediamo nel vantaggio comparato del commercio internazionale?

 

Il valore di esso o vogliamo un capitalismo di cartello in cui già nove dei primi 10 miliardari vivono negli Stati Uniti, dove controlliamo l'azione attraverso la nostra comunità finanziaria e così via.

 Quindi solleverò anche altre domande, ma voglio iniziare da lì.

 Lo sto facendo dalla California, dove l'articolo che ho letto da te sulla Cina mostrava i treni ad alta velocità.

E statisticamente in Cina, il 95% delle persone che vivono vicino a una città moderata o a una grande città può prendere un treno ad alta velocità, un treno rapido e andare ovunque.

 Non posso andare da Los Angeles a San Francisco con nessun tipo di treno senza scendere, cambiare e così via, ma di certo non sarà un treno per lanciarsi.

 Invece di impiegare due ore e mezza, probabilmente ci vorranno 12 ore.

Allora, cosa è successo al capitalismo?

E hanno davvero intenzione di entrare in guerra con la Cina perché la Cina è un'economia migliore o con la scusa che la Cina è una sorta di minaccia militare globale?

Il mio amico “Vijay Prashad”.

Bene, prima di tutto Bob, è un vero piacere essere con te, sai, e sentirti parlare del mio lavoro mi fa venire voglia di nascondermi o piangere o qualcosa del genere. Sei così generoso.

La prima cosa è tra Los Angeles e San Francisco, sono circa 550 chilometri, 340 miglia, qualcosa del genere.

 Se ci fosse un treno cinese, un normale treno cinese ad alta velocità medio, tra San Francisco e Los Angeles, potresti fare quel viaggio in un'ora e mezza.

Perché i treni tra, diciamo, Pechino e Shanghai, il meglio delle ferrovie ad alta velocità, anche se li vedi in tutto il paese, viaggiano a una velocità media di 300 chilometri all'ora.

 Questo è circa tre volte più veloce del servizio “Acella di Amtrak”.

 

E devo dire che il servizio Acella di Amtrak tra Boston e Washington DC non arriva mai a 100 chilometri orari.

E il motivo è che le linee non sono abbastanza buone.

Il motore è abbastanza buono, ma i binari non sono abbastanza buoni.

Quindi i treni cinesi non solo vanno tre volte più veloci del treno statunitense più veloce, ma mantengono effettivamente quella velocità.

Non lo fanno solo in teoria. I cinesi stanno sviluppando un treno che andrebbe a 600 chilometri orari.

Se viaggiasse diciamo all'80% della sua velocità, il che è comprensibile, saresti in grado di andare dal centro di Los Angeles al centro di San Francisco in un'ora.

 Ciò renderebbe la tua vita molto più semplice.

Ora, Bob, per riflettere sulla tua domanda, dobbiamo anche pensare alle prove. Ho appena parlato di treni.

Non basta usare il treno come metafora di tutto, giusto?

Inoltre, passo molto del mio tempo a leggere rapporti non scritti dal governo cinese perché troverei che un pubblico, diciamo negli Stati Uniti, potrebbe non crederci.

 Diranno, beh, è propaganda e così via.

Quindi cerco altre prove.

Di recente, ho scoperto che il governo australiano, il suo settore della difesa, in altre parole, il suo esercito finanzia un think tank in Australia chiamato “Australian Strategic Policy Institute”.

Think tank mainstream molto interessante.

Bene, questo think tank ha pubblicato un rapporto all'inizio di quest'anno, a gennaio. In effetti, il rapporto completo era disponibile l'anno scorso.

Questo rapporto è uno studio ventennale di quelle che vengono definite 64 tecnologie critiche.

 

Così, nel 2000, hanno scelto 64 tecnologie critiche e hanno trovato un meccanismo per iniziare a classificare quale paese è il leader in quale di queste 64 tecnologie, chi è secondo, chi è terzo, chi è quarto e così via.

Questi includono l'intelligenza artificiale, la biotecnologia, la robotica, la cibernetica, l'informatica, i materiali avanzati, la tecnologia quantistica e così via.

Le cose migliori che c'erano 20 anni fa.

 E poi lo hanno fotografato ogni anno per 20 anni, compreso l'anno scorso, il 2024. Beh, è interessante notare che nel 2000, i primi anni del loro studio dal 2003 al 2007, gli Stati Uniti erano in testa in 60, sei a zero, su 64 di queste tecnologie critiche.

All'epoca, la Cina era in testa solo in tre delle 64 tecnologie chiave.

 Questo è nei primi anni 2000.

 

I numeri più recenti che hanno sono esattamente l'opposto.

La Cina è leader in 57 delle 64 tecnologie chiave e gli Stati Uniti solo in sette.

Ora, questo è interessante. Questa non è, di nuovo, la visione del governo cinese. Non è la mia visione.

È l' “Australian Strategic Policy Institute”.

Sostengono che nelle principali tecnologie critiche, le nuove forze produttive qualitativamente avanzate sono migliori in Cina che negli Stati Uniti, il che significa che gli Stati Uniti, che avevano un enorme vantaggio nei diritti di proprietà intellettuale, non hanno più quel vantaggio.

La Cina ha superato gli Stati Uniti in questo. Ora, c'è un modo per affrontare questo.

 

Lo stato cinese, infatti, sta investendo in modo enorme nelle nuove tecnologie. Infatti, negli ultimi cinque anni, Xi Jinping, il presidente della Cina, ha parlato Il governo degli Stati Uniti può dire, beh, guarda, investiamo molto per aggiornare la nostra scienza, aggiornare la nostra tecnologia, far sì che i bambini imparino di nuovo la scienza.

Questo avrebbe potuto essere un secondo momento “Sputnik”, essendo Sputnik il satellite sovietico che è andato nello spazio nel 1957.

 È stato un campanello d'allarme negli Stati Uniti.

E la gente ricorda che c'erano api scientifiche e tutti i tipi di cose organizzate negli Stati Uniti per far interessare i bambini alla scienza per competere con i sovietici.

Ma no, negli Stati Uniti, anche se Joe Biden ha cercato di ottenere qualche investimento per l'industria e così via, il capitale privato semplicemente non è interessato a rischiare i propri soldi nella costruzione di una nuova capacità scientifica e tecnologica negli Stati Uniti.

È diventato pigro.

Microsoft è un'azienda pigra. Compra startup.

Non investe molto in nuove tecnologie, le compra solo da altri posti.

in quasi ogni incontro dell'importanza di ciò che chiamano le nuove forze produttive qualitative, il termine che ho appena usato.

È un termine molto importante in Cina.

 

Quindi, piuttosto che competere, come i capitalisti, contro i cinesi e dire: "Investiremo, renderemo la nostra robotica migliore della loro", creeremo una superba ferrovia ad alta velocità.

No.

 Invece, gli Stati Uniti hanno adottato un approccio diverso, che è quello di voler schiacciare la Cina per impedirne lo sviluppo e costringerla a tornare indietro.

Questo è simile al secolo dell'umiliazione per quanto riguarda i cinesi. Non lo avranno.

E questa è la base della nuova Guerra Fredda contro la Cina.

Non si tratta di minacce alla sicurezza cinese o militari a nessuno.

Si tratta del fatto che i cinesi stanno galoppando avanti nella scienza e nella tecnologia.

E gli Stati Uniti credono che la forza militare e l'intimidazione siano le uniche armi a disposizione degli Stati Uniti contro i cinesi in questo momento.

Robert Scheer.

Sì, quindi lasciatemi, a proposito, solo per buttare giù qualche linea guida qui.

So che alcune persone che ascoltano questo, diranno, sì, ma puoi fidarti delle statistiche cinesi e di tutti i loro successi basati sul furto di informazioni e sulla sovversione e così via e così via.

E penso che ci sia una risposta a questo e basta guardare Elon Musk, che ora è forse la persona più importante nel capire come governare l'America.

E non riesco per la mia vita a credere che lui pensi che la Cina sia principalmente una minaccia militare.

Il fatto è che sta producendo la maggior parte delle sue Tesla ora in Cina.

Sa dannatamente bene come funziona il sistema e un ingrediente importante è che in effetti sono un'economia mista.

Questo potrebbe essere uno shock per alcuni dei miei vecchi amici di sinistra.

Ma il fatto è che abbiamo appena avuto in Cina le due sessioni di incontro, giusto?

 

Dove loro, in termini inequivocabili, sostengono un robusto settore privato che ha i propri miliardari.

Sì, credono nella prosperità comune o non avrai stabilità.

E una ragione per passare all'alta tecnologia è forse quella di poter pagare di più invece di fare solo magliette e assemblare iPhone con donne prese dalla fattoria che puoi effettivamente ottenere nel profitto che Cupertino ha dal fare l'alta gamma.

 Ecco perché un'azienda come Huawei e così via è una minaccia.

Capisco tutto questo, ma anche, per gli ascoltatori per capire cosa è successo, non ho più alcuna competenza in merito, ma da giovane all'inizio degli anni '60, ero un membro del “Center for Chinese Studies” come studente laureato a Berkeley, e non c'erano dubbi allora, e in tutti gli Stati Uniti, che si trattasse di “Harvard” o “Berkeley” o altro, il consenso era che la Cina non si sarebbe mai potuta sviluppare.

 

La popolazione era semplicemente troppo grande.

C'erano terreni agricoli esauriti, risorse esaurite e non avevano petrolio di cui parlare.

E per questo motivo, la Cina sarebbe un caso disperato, per sempre.

Questa era la saggezza convenzionale, e che la rivoluzione comunista cinese all'inizio sembrò approvarla.

Avevano le fornaci sul retro. Aveva tutti i tipi di ritorno alla medicina più tradizionale e così via.

Ora, il grande shock, ed è uno shock, ed è per questo che la nostra leadership, penso, è che sia democratica o repubblicana, è in qualche modo costretta alla negazione e alla distrazione, è che la Cina è stata, di fatto, in grado di fare questo grande balzo in avanti.

 E anche ora il sogno del vecchio scienziato, lo scienziato nucleare, di avere effettivamente i prodotti post-energia di un nuovo reattore di tipo nucleare, il neutrone e così via.

Sembra che stiano persino andando avanti in questo senso.

C'è un flusso costante e uno dei modi in cui la politica di Trump si ritorce contro, ci sono già scienziati cinesi molto apprezzati che fuggono dagli Stati Uniti e si presentano in Cina per gestire nuovi istituti.

Ma quello che voglio capire è se il capitalismo potrà mai essere razionale.

Questa è davvero la grande domanda.

 

Perché a volte penso che Trump sia un esponente del capitalismo moderno, dove in un certo senso ha esposto tutto.

Una parte di Trump come uomo d'affari, certamente con persone come Elon Musk al suo fianco, deve sapere che sarebbe vantaggioso per gli americani continuare a commerciare con la Cina, anche se la Cina sale di grado e trova, ok, mezzi decenti per scambiare beni.

E alcune cose sono buone, forse come garantire salari dignitosi o non usare manodopera carceraria in nessuna parte del mondo o forse anche un reddito minimo garantito, sai, in modo che non sia solo lo sfruttamento dei lavoratori stranieri.

 La domanda che voglio farti è fondamentalmente perché sono, beh, prima di tutto, cosa pensi che stiano combinando?

 Perché, voglio dire, chiaramente i massimi dirigenti aziendali americani lo sanno, e non è solo la Cina, sanno che l'India non si accontenterà di meno.

Sanno che il Brasile vorrà svilupparsi.

E voglio arrivare a questa idea del, scusa, voglio arrivare a questa idea del mondo multipolare che viene spinto in contrapposizione all'eccezionalismo americano. Che in effetti, sapete, stiamo osservando un intero conglomerato di nazioni nell'alleanza BRICS, per esempio, che sembra espandersi rapidamente.

 E hanno chiaramente sistemi molto diversi, ideologie diverse.

 

E così la vecchia idea della Guerra Fredda di un nemico semplice, ideologicamente guidato, e poi abbiamo la libertà, loro hanno la schiavitù, loro hanno il comunismo, noi abbiamo il capitalismo democratico, bla, questo non funziona ora.

Ora hai fatto, si supponeva che l'India e la Cina fossero rivali.

 Sono più vecchio di te, quindi posso ricordare.

In realtà ho incontrato [Jawaharlal] Nehru a un certo punto.

 Ricordo quando l'India era considerata la grande alternativa alla Cina.

Ora si pensa meno alla guerra di confine e forse alla cooperazione.

E lo vedi, ne scrivi in modo molto efficace.

E allora perché non parliamo di questo, di questo mondo multipolare?

E non c'è una parte, questa è l'idea inquietante che butto là fuori, non è possibile che Trump abbia una visione di questo che i democratici non avevano?

Dopotutto, è stata Nancy Pelosi a scegliere la battaglia su Taiwan.

Usiamo questo problema.

E Trump, sapete, ora è in grado di fare la pace.

In realtà, stranamente, coinvolge persino Israele nel sostenere la Russia contro l'Ucraina.

 

E perché stiamo litigando per questo?

Sai, c'è una certa follia capitalista nella visione di Trump, anche su Gaza, che ne faremo una Riviera.

Se avesse solo detto, e i palestinesi resteranno e la ameranno, allora ci sarebbe stata una discussione animata.

Deve collegare questo al genocidio e alla difesa della pulizia etnica, quindi è, sì, è il centro del male.

Ma il fatto è che questa idea che possiamo evitare queste guerre e negoziare davvero, è così strana, che viene da un tizio che a volte, credo “Chris Hedges”, che menzionerò presto, descrive come in preda a una specie di fascismo cristiano e irrazionalità e così via.

Ma se è davvero il capitalista che è Elon Musk, penseresti che proverebbero a fare degli accordi.

E quindi voglio usare solo un punto di partenza.

L'idea che non se l'è presa con la Cina e la Russia, se l'è presa con il Canada e il Messico, e in particolare con il Canada dove ora, da oggi, ha aumentato la tariffa al 50% sul loro alluminio e acciaio.

Quindi ne ho parlato fin troppo, ma sto cercando di dare forma alla discussione per... C'è un aspetto di ciò che sta succedendo che ci sfugge se pensiamo solo al nuovo fascismo?

 

Il mio amico Vijay Prashad.

 

Sì, in realtà penso che ci sia molto da dire su questo.

La prima cosa è che è vero che ci sono cambiamenti assolutamente irreversibili in atto nel mondo.

Il centro di gravità dell'economia mondiale non è più l'Oceano Atlantico.

Ora è l'Asia, è la Cina, è il Vietnam, è l'Indonesia, è l'India.

Questi paesi stanno crescendo a un ritmo piuttosto veloce.

La maggior parte della popolazione mondiale è lì.

Ma non si tratta solo di popolazione. Si tratta di nuove tecnologie.

Si tratta di nuove forme di beni prodotti per il mercato, nuovi tipi di mercati, in effetti, sai, nuovi tipi di reti di trasporto.

 Stanno costruendo città verdi in questi paesi, sai, cose di cui non si parla in Europa o negli Stati Uniti.

Stanno parlando di costruire linee ferroviarie transnazionali.

Voglio dire, sai, quando è stata l'ultima volta che sono state posate nuove ferrovie nel continente europeo?

Non si parla di linee ferroviarie che collegano il Messico e gli Stati Uniti.

 Hai parlato di quelle all'interno degli Stati Uniti.

 Bene, e con i paesi vicini? Non se ne parla.

Nel frattempo, qui hai linee ferroviarie che attraversano i confini internazionali, collegando il Laos alla Cina, al Vietnam e così via.

 Il discorso è diverso in quelle parti del mondo e le persone generalmente fraintendono la Cina, Bob, perché quando il presidente Mao e altri andarono a piazza Tienanmen nel 1949, non proclamarono la repubblica socialista cinese.

Proclamarono la Repubblica Popolare Cinese.

In realtà non dicono nemmeno che è un paese socialista.

È una Repubblica Popolare guidata da un partito comunista.

 Infatti, Xi Jinping ha detto negli ultimi anni che forse nel 2049 inizieremo la transizione socialista.

È davvero divertente come le persone negli Stati Uniti e in altri paesi abbiano questo dibattito, sai, la Cina è comunista? È capitalista?

Anche loro non dicono di essere comunisti o socialisti.

Dicono che siamo una repubblica popolare.

Include tutte le classi. Stiamo costruendo la nostra forza nazionale.

Più tardi, passeremo al socialismo.

 

Penso che sia un'idea abbastanza ben compresa, sia nei documenti del partito che nelle dichiarazioni fatte dai leader del partito.

Quindi questo fatto reale della storia dell'emergere di questi diversi centri di potere, è un fatto compiuto.

Non si può cambiare le cose. Voglio dire, l'India non è più quella di 60 anni fa.

La Cina non è sicuramente più quella di 30 anni fa.

I giapponesi lo riconoscono. Dimentica chiunque altro.

Sai, il principale partner commerciale del Giappone non sono gli Stati Uniti, ma la Cina.

Quando è scoppiata la guerra, quando la Russia è entrata in Ucraina, ha invaso l'Ucraina, i giapponesi hanno avuto difficoltà a condannare la Russia perché hanno un importante investimento nell'isola di Sakhalin per il gas naturale.

Capiscono che il loro futuro energetico è con la Russia, non con l'Arabia Saudita. Quindi questi paesi capiscono che siamo in un nuovo periodo storico o che stiamo entrando in una sorta di nuovo periodo storico.

 

In realtà, ciò che è interessante è che non si tratta di Trump.

Si tratta dell'amministrazione Trump.

E penso che qualcosa che manca tra i commentatori particolarmente liberali negli Stati Uniti che hanno i capelli in fiamme con Trump di nuovo in carica è che Trump ha rotto un consenso che è partito da Bill Clinton, che era un consenso idealistico sulla globalizzazione da Clinton in poi, anche includendo il primo mandato di Trump, fino a Biden, avevate un'agenda di globalizzazione liberale, dominavate la politica degli Stati Uniti, un'agenda che diceva, sapete, usava le parole, parole vuote come democrazia e diritti umani.

 Ma ciò che intendevano era che gli Stati Uniti sarebbero stati semplicemente il poliziotto del mondo e che l'economia si sarebbe concentrata intorno agli Stati Uniti e ai mercati europei e che il mondo intero sarebbe diventato essenzialmente una fabbrica di quei mercati.

Questa era la narrativa idealista della globalizzazione.

 

In effetti, Trump numero due ha scartato gli idealisti.

 La sua amministrazione ha molti realisti conservatori, persone come “Elbridge Colby”, che gestiranno la politica sulla Cina.

 Molto interessante, “Michael Di Mino” che sarà responsabile della politica mediorientale del Dipartimento della Difesa.

 Chi sono queste persone?

 Sono realisti delle relazioni internazionali. Non sono idealisti.

Quindi, per esempio, prendiamo l'esempio di Di Mino. Di Mino ha detto pubblicamente che non ha alcun impatto sugli Stati Uniti se l'Iran ha o meno armi nucleari.

Ha detto che è irrilevante.

Perché se l'Iran avesse armi nucleari, non oserebbe attaccare gli Stati Uniti. Verrebbero annientati.

Quindi avere armi nucleari è irrilevante per gli interessi degli Stati Uniti.

Questo è un approccio realista all'Iran. Non dobbiamo buttare giù il governo iraniano.

 Possono rimanere.

Sono accerchiati finché non interferiscono con il resto del Medio Oriente e molestano Israele.

Non abbiamo bisogno di andare in guerra con loro.

Lo ha detto pubblicamente. “Elbridge Colby “è stato molto interessante.

È il nipote di “William Colb”y, ex capo della CIA, ha scritto un libro molto, molto interessante pubblicato dalla “Yale University Press”. I

l signor Colby sostiene che, guarda, la Cina è una grande potenza.

 È l'unica minaccia sul pianeta per gli Stati Uniti.

 La Russia non è una minaccia.

La Russia è semplicemente un produttore di materie prime. Esporta gas non lavorato e in parte lavorato.

 

Robert Scheer.

Vuoi dire che non è una minaccia economica, è ancora...

 

Il mio amico Vijay Prashad.

Non è un aspetto economico, ma è esattamente ciò che è interessante del realismo di Colby. Che non è una minaccia economica.

 E l'unica minaccia per gli Stati Uniti è la Cina.

Quindi la Cina ha bisogno di essere accerchiata.

Ma allo stesso tempo, il signor Colby, nella sua audizione di conferma, ha sostanzialmente detto, sai, Taiwan, non è un vero problema per gli Stati Uniti.

 Non è il problema principale.

 La questione principale è come impedire alla Cina di trasformare l'economia degli Stati Uniti.

Questi sono realistici.

Questa è la prima volta che il governo degli Stati Uniti ha avuto realisti che dettano la politica, da quando forse Henry Kissinger era in giro a sussurrare all'orecchio di Richard Nixon e poi all'orecchio di Carter.

Forse ricorderete che Henry Kissinger non è scomparso perché era il suo protetto di un tipo o dell'altro, il signor Brzezinski, un altro realista, un realista di destra che era l'uomo principale di Carter nell'amministrazione di Ronald Reagan, c'erano anche dei realisti.

È stato da Clinton in poi che la politica estera degli Stati Uniti ha avuto questa specie di idea messianica e folle che si possono usare le armi degli Stati Uniti, far saltare in aria la Jugoslavia, creare la democrazia, far saltare in aria l'Iraq, creare la democrazia.

Questa è un'idea folle.

Ma questa è un'idea che l'amministrazione Trump ha invertito.

E non capisco perché i liberali non leggano abbastanza e non cerchino di studiare cosa stanno facendo.

Invece di ascoltare semplicemente il signor Trump e correre in giro su Internet, sui social media, esasperati dalla follia di Trump.

Guardate lì sotto. Guardate le persone. Non sono esattamente chi vi aspettate che siano, motivo per cui, per esempio, il tizio che è lì nella CIA, “John Radcliffe”, un altro realista, scelta molto interessante del signor Trump.

 

Hanno una visione diversa del mondo.

Ciò che sembra essere America-firstism, è in effetti America first-ism, ma non è America first-ism ad essere evangelico.

 Vogliamo andare e rendere il mondo America.

In realtà, è il contrario. Non ci interessa cosa sei. Fai quello che vuoi.

Assicurati solo di non disturbarci, non mandare la tua gente a venire a vivere tra noi e devi inchinarti alla nostra economia.

Questi sono i parametri dell'agenda di Trump. E in effetti, in questo senso, Bob, hai ragione.

C'è un tacito riconoscimento che ci sono altri centri di potere nel mondo e il governo degli Stati Uniti dovrà adattarsi a quegli altri centri di potere.

Siamo in un momento molto interessante, è vero, ma non è il momento interessante di, oh mio Dio, questo è uno spettacolo dell'orrore.

In effetti, le persone hanno bisogno di calmarsi un po'.

Sai, non c'è nulla di cui avere paura con l'ascesa di diversi centri di potere.

In effetti, è ironico che così tanti liberali americani stiano ora suonando come evangelisti americani, preoccupati che il potere americano nel mondo stia per essere diluito da Trump.

Quello di cui non si rende conto è che Trump non sta diluendo il potere americano. È già diluito.

Deve riconoscere che è diluito e trovare un modo per gli Stati Uniti di adattarsi al nuovo mondo.

 

Robert Scheer.

Ok, ma ora lasciatemi fare l'avvocato del diavolo.

 

Il mio amico Vijay Prashad.

Il peggior tipo di avvocato. Perché nessuno degli angeli sostiene Bob? Perché sono sempre il diavolo?

 

Robert Scheer.,

Posso essere l'avvocato degli angeli. Posso farlo.

Lasciatemi essere l'avvocato degli angeli. E sì, sarebbe bello.

Sarebbe meraviglioso se imparassimo a vivere in un mondo in cui ci sono altri paesi che sono talentuosi e produttivi, e noi beneficiassimo del commercio internazionale.

Sai, i cinesi con la loro produttività ci hanno salvato durante l'ultima pandemia. Tutto ciò che è arrivato dove vivo, vivo in un posto alto qui, tutto è arrivato, sembrava provenire dalla Cina.

C'è un tavolo dove faccio colazione che in qualche modo è arrivato dalla Cina, sai, la carta igienica, tutto.

Sì, si potrebbe sostenere che il libero scambio, sai, questo risale ad Adam Smith. Voglio dire, sì, una qualche nozione di economia non regolamentata.

 E sì, personalmente credo che si debbano considerare i diritti umani in questo, non avere manodopera carceraria, far sì che le persone si guadagnino una vita dignitosa, il diritto di essere in un sindacato, quelli non vengono mai sollevati.

 

E ironicamente, lasciatemi dire qualcosa di positivo su Trump e la sua rinegoziazione del NAFTA, in realtà, per la prima volta, hanno stabilito che le persone in Messico che lavorano su un'auto americana devono essere pagate 16 dollari l'ora.

Non sapevo nemmeno che l'avesse letto.

Ho letto l'intero accordo NAFTA.

 E il fatto è che potrebbero portare le lamentele a un tribunale locale piuttosto che alla “Corte del commercio internazionale” se volessero unirsi a un sindacato o se volessero scioperare o cose del genere.

Non vedo quasi nessun riferimento a ciò.

Quindi sì, sapete, un'idea della mano invisibile, del libero scambio, lasciamo che il meglio, sapete, dovremmo avere auto cinesi in America ora perché potrei uscire e comprarne una per probabilmente 15.000 dollari invece di 40, 50.000 dollari. Sapete, quindi non c'è dubbio che i consumatori americani ne trarrebbero vantaggio, sapete, e quant'altro.

Quello che mi preoccupa è che siamo stati cresciuti, e forse questo è dovuto al fatto che io sono qui negli Stati Uniti e voi no, siamo stati cresciuti con la religione dell'eccezionalismo americano.

Che qualsiasi cosa facciamo è la migliore del mondo. Ancora una volta, da persona anziana, ricordo quando è diventata la religione dominante, è stato dopo la vittoria nella seconda guerra mondiale, che dopo tutto, i russi meritano gran parte di quel merito, ma non l'abbiamo mai accettato, siamo arrivati abbastanza tardi ad entrare, ma il fatto è che, tutte le altre economie sono state distrutte.

 Eravamo quelli che potevano fare tutto, e così di provenire da una famiglia operaia di saldatori e meccanici e tutto il resto. Buoni posti di lavoro, buoni lavori sindacali, bei momenti.

 E quindi la domanda è, e in particolare da questo gruppo che la gente demonizza i lavoratori di oggi, in particolare i lavoratori bianchi, vogliono sapere cosa è andato storto.

 

Perché i miei figli non vivono bene come me? Perché non ci sono opportunità?

È qui che entra in gioco lo spettro fascista e dove Trump lo evoca.

Perché se non riescono a far decollare la nostra economia, allora prenderanno a calci altre persone e faranno da capro espiatorio.

Questa è la grande paura.

Dico “Chris Hedges”, che ammiro enormemente. Stavo per chiederti qualcosa dato che lo leggerei ora, purtroppo continuo a perdere la citazione, ma penso di avertela letta prima, ma fondamentalmente sottolineando che i muri si stavano chiudendo e il totalitarismo è ora all'ordine del giorno, ma l'ha fatto invece di una perversione americana che è il modo in cui la vedo io, ha sottolineato, infatti, siamo in competizione contro un sacco di paesi, tra cui l'India, che si sa di più, molto di più su di loro, quasi tutti e ora ha un leader similitudine a Trump in Modi.

Certamente la Russia ha un forte leader capitalista e pro-capitalista in Putin. Nessun socialdemocratico si è nemmeno spostato molto a destra.

 La sua religione abrasiva è una copertura per tutto questo e per il capitalismo rampante.

La Cina è divisa tra la prosperità comune e l'obbligo sociale, ma vuole liberare tutto questo, il motivo del profitto e tutto il resto e attrarre capitali stranieri.

 

E così ci guardiamo intorno nel mondo e ci chiediamo dove entrare in gioco l'essere umano ordinario? Dove sono i diritti umani? Dove sono i diritti dei lavoratori?

E “Chris” sostiene che se non sviluppiamo sindacati più forti, se non reagiamo, se non resistiamo a questa ondata di autoritarismo, il potere sarà mondiale e schiaccerà lo spirito individuale e l'intera speranza dell'illuminismo e tutto il resto. Quindi ti dirò questo: cosa ne pensi?

Ti ho letto prima di iniziare. Se riuscissi a trovarlo.

 

Il mio amico Vijay Prashad.

Non preoccuparti del preventivo. Il punto è interessante.

Come ho detto all'inizio, ho letto molti rapporti mainstream.

Uno dei rapporti che ho incrociato il mio cammino è prodotto dall' “Alleanza delle democrazie”.

Ora, non mi aspetto che tu sappia dell'“Alleanza”.

Funziona facendo sondaggi con una società chiamata “Latana”.

Uno dei sostenitori dell'Alleanza delle Democrazie è “Jens Stoltenberg”, che è stato il “Segretario Generale della NATO”.

E, sai, lui sfoca sempre qualsiasi rapporto producano.

Beh, il loro rapporto più recente su quello che chiamano l' “Indice di Percezione della Democrazia” è molto interessante.

Ora, di nuovo, questo è prodotto da un think tank dell'Europa superiore, l'“Alleanza delle Democrazie”.

Pubblichiamo questo rapporto al vertice sulla democrazia di Copenaghen ogni anno.

 

Il principale sostenitore di questa organizzazione è “Jel Stoltenberg”, ex segretario generale della NATO.

Voglio solo accreditare questo rapporto perché, ripeto, non si tratta di uno studio del governo cinese.

È stato condotto da un gruppo nordeuropeo.

La persona principale coinvolta è un ex capo della NATO, molto vicino agli Stati Uniti, molto, molto nello spirito atlantico.

Bene, quando si esamina il loro rapporto, che si basa su dati di sondaggi e ha un'enorme sezione metodologica, affermano che per la prima volta negli Stati Uniti più del 50% della popolazione non crede più che gli Stati Uniti siano una democrazia.

 Più del 50% non crede più che siano una democrazia.

Ok, in un certo senso me lo aspettavo, sai, perché le persone sono preoccupate da tutte le parti della sfera politica, preoccupate che le elezioni vengano rubate, il 6 gennaio, sai tutto questo.

 Non è solo la sinistra o la destra o i liberali o altro.

È una gamma di persone che non ha fiducia nel sistema democratico degli Stati Uniti.

Tuttavia, capiscono la loro percezione della democrazia.

 

Ok. Poi ho guardato gli altri paesi, Bob, e sarai davvero sorpreso dai numeri.

Il numero cinese in realtà mi ha davvero sorpreso.

E a proposito, questa “Alliance for Democracy” e “Latana” hanno una grande sezione di metodologia in cui parlano di come si assicurano che le persone non abbiano paura di dare risposte.

Devono essere libere di dare risposte. Sono molto attente, bla bla bla.

Affermano di essere il gold standard nei sondaggi. Ok.

In Cina, il 78% dei sondaggi sulla popolazione afferma di pensare che la loro democrazia vada bene e la chiamano democrazia.

È interessante.

Quindi, la domanda che mi viene in mente è cosa pensano sia una democrazia? Come intendono la democrazia?

L'ultima volta che sono stato a New York City, camminando per strada, sono rimasto inorridito nel vedere quante persone senza fissa dimora vivevano per strada.

Era più o meno il periodo dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre. Le strade di “Midtown Manhattan” sembravano piene di persone senza fissa dimora.

C'era un uomo che vagava in giro senza pantaloni.

La maggior parte delle persone erano afroamericani e latini che vivevano per strada.

 

È uno spettacolo orrendo e proprio davanti a loro ci sono persone della classe media, professionisti e così via che passano, assolutamente assuefatti che questa è una democrazia, possiamo votare quindi va tutto bene.

 Questo è uno scenario.

Quando mi trovo in un posto come la Cina o addirittura in posti sempre più vicini come il Vietnam, non si vedono senzatetto da nessuna parte.

E ho chiesto a persone, non solo ai funzionari governativi, ma anche a persone che vivono in cui vivo, che conosco socialmente e così via.

Che cosa è successo?

Beh, quando la Cina ha abolito la povertà assoluta, una delle cose che è successo è stata che le persone hanno ottenuto un alloggio.

Hanno la possibilità di avere un pasto di base.

Un piano di base è stato impostato sotto le persone con i pagamenti dei trasferimenti che vanno sul tuo telefono.

 

Tutti sono stati inseriti nei sistemi digitali, una parte importante dell'eliminazione della povertà.

Quando hanno sradicato la povertà, hanno fatto qualcosa di veramente democratico per la loro società. Dobbiamo capirlo.

Voglio dire, se si ha una comprensione da cartone animato che l'Occidente è libero perché ci sono le elezioni e che i paesi di tutto il mondo non sono liberi perché non hanno elezioni, si ha una comprensione molto ristretta della democrazia.

 Altre persone potrebbero intendere la democrazia nel senso che non c'è povertà. Siamo stati liberati dal luogo della malattia e della povertà per le strade.

Noi non abbiamo questo.

Questa è quindi una democrazia.

 

Perché dovremmo intendere la democrazia solo intorno alle elezioni, in particolare dato che le elezioni sono diventate così costose?

È così difficile fare un'elezione.

Nelle primarie democratiche del 2016, speravo vivamente che “Bernie Sanders” avrebbe prevalso.

E invece no, un gruppo di persone all'interno dell'architettura del Partito Democratico lo ha messo a tacere e ha assicurato la vittoria di Hillary Clinton.

 Che razza di democrazia è questa? Non ti dà fiducia in tutto il mondo.

 Il signor “Modi”, sì, è un politico estremamente aggressivo e pericoloso, ma il signor Modi ha vinto le elezioni con un'enorme quantità di denaro, quasi superiore all'85% del denaro speso nelle ultime tre elezioni parlamentari che hanno eletto Modi, l'85% del denaro è andato al suo partito, un sacco di soldi.

E ci sono strumenti che non permettono di dichiarare il denaro.

Allo stesso modo, come negli Stati Uniti.

Questo non sta certo dando fiducia alla gente in quella che chiamerei democrazia del denaro.

 Non ti dà la certezza che sia democratico. Non è solo Modi il problema.

È l'intero sistema della democrazia monetaria.

Quindi, sai, quando abbiamo questo tipo di categorie alla “Hannah Arendt”, la libertà, l'autoritarismo, queste non significano quello che forse hanno fatto in qualche periodo arcano.

 

Ora, le persone che vivono in India guardano alle elezioni parlamentari e dicono che questa non è più una democrazia e non puntano il dito contro Modi.

Puntano il dito contro la struttura, contro il sistema.

E suggerirei alle persone negli Stati Uniti che non si tratta di Trump.

Si tratta del fatto che non c'è un sistema politico democratico.

C'è un sistema politico oligarchico in cui il denaro produce effettivamente il candidato.

È molto difficile per le persone in tutto il mondo guardare un'elezione americana e dire: Mio Dio, vogliamo quel sistema nel nostro paese.

 

Robert Scheer.

 

Sì, e quindi voglio, perché qui si stanno riaprendo molte porte, voglio attenermi alle basi, e se hai tempo, potremmo avere delle conversazioni in futuro, ma voglio attenermi alla questione principale qui di questa minaccia della Cina e della minaccia multipolare e di come gli Stati Uniti rispondono.

Perché penso che ci sia uno standard di responsabilità per il governo che chiunque al mondo può accettare.

E cioè che devi fare abbastanza in modo che la gente non prenda d'assalto le porte del potere e ti tagli la testa.

 Voglio dire, questo è stato compreso da quando abbiamo avuto un governo. Confucio ne ha parlato nel suo consiglio all'imperatore.

 Aristotele ne ha parlato. Tutti ne hanno parlato.

Che deve esserci qualsiasi sistema di governo tu istituisca.

 E abbastanza interessante, ero in prestito dal “LA Times” al “Moscow News” quando Gorbachev è salito al potere, era al potere in Russia.

E avevo una copia anticipata del suo libro sulla perestrojka e l'ho recensito sul “Moscow News”.

E ho sollevato questo punto, Gorbachev avrà successo o fallirà se riuscirà a mantenere le promesse, perché il sistema non le mantiene.

 E ha una specie di idea, lo renderemo più equo, democratico e responsabile, ma la domanda è, sapete, dove sono i beni?

E così ho voluto una citazione dal “Manifesto del Partito Comunista”.

Questo va al tuo punto sull'importanza dell'ideologia o di tutto il resto, sai, o il “Thomas Friedman” che gioca con le idee dell'ideologia.

E così ho scritto nella mia recensione del libro di Gorbaciov, che è stata la prima recensione che i russi hanno potuto leggere.

 Non avevano ancora il libro.

 Ho registrato per il Manifesto del Partito Comunista, dove Marx elogia il capitalismo per aver posto fine all'idiozia della vita rurale, per aver costruito grandi città e per aver creato una nuova massa di lavoratori che hanno opportunità.

Marx, Karl Marx, nel Manifesto del Partito Comunista rende omaggio al capitalismo.

Poi continua a parlare del perché non durerà e delle contraddizioni della dialettica e così via.

E all'epoca conoscevo un redattore molto bravo, si chiamava “Igor”, ho dimenticato il suo nome.

Era un bravo ragazzo, ma ha detto, no, non è nel Manifesto del Partito Comunista. Ho detto, sì, lo è. Ho detto, ne hai uno qui. Non ne avevano uno.

Questo è alla faccia dell'ideologia. Così ho dovuto correre in giro.

Alla fine ne ho trovato uno, non dico, in francese o in tedesco da qualche parte. Non sono riuscito a trovarne uno in inglese.

 E sono tornato di corsa per mostrare, guardate, questo è quello che ha detto qui. Così mi hanno permesso di rimetterlo nel mio articolo.

 

Ma penso che quello che vuoi dire in realtà è, ed è qui che solleverò, tornare al punto di “Hedges” sullo spettro del fascismo, che penso sia reale, fin troppo reale.

E stiamo assistendo a molte manifestazioni come irrazionale, il fascismo è una risposta irrazionale a problemi reali, proprio come lo era lo stalinismo, sai.

Ma penso che quello che stai dicendo sia assolutamente corretto.

 Se solo potessimo arrivare al livello di competizione leale e vedere chi può produrre le cose meglio.

Sì, questa non è una minaccia.

 Diventa una minaccia quando non riesci a consegnare alla tua gente.

E nei miei tentativi, poiché mio padre veniva dalla Germania e non era ebreo, mia madre era ebrea, quindi sono cresciuto cercando di capire perché queste persone altrimenti ragionevoli con cui ero imparentato per metà di me hanno commesso la peggiore barbarie della vita moderna contro il popolo ebraico.

Quindi sono tornato in Germania parecchie volte e poi sono persino andato in Lituania per trovare la famiglia di mia madre.

Sono stati tutti uccisi. Ma ci ho provato.

 Ho trovato quello di mio padre, uno dei suoi fratelli, era stato nell'esercito tedesco ed era rimasto ferito e tutto il resto. Riguardava tutto il crollo dell'economia. Riguardava tutto il fallimento, sai, contadini, questi erano contadini.

 Avevi un vero barile di [inudibile] e non potevi comprare una pagnotta di pane, sai, e così via.

 E poi arrivò Hitler e sistemò quell'autostrada, sai, non sapeva che l'autostrada era quella che portava i carri armati in Francia, sai, o che produceva la Volkswagen e così via.

 

Quello che mi preoccupa, e penso che questo sia ciò a cui “Chris Hedges” voleva arrivare, è che Trump non sta davvero facendo le cose o nemmeno parlando di fare le cose che riporterebbero una buona forza lavoro qualificato in America e introdurrebbero la produzione ad alta tecnologia e sarebbero in grado di competere, giusto?

 O almeno sviluppare un reddito annuo garantito delle persone in modo che abbiano un alloggio, abbiano un interesse nella società.

E così, in ultima analisi, quando il capitalismo sta cadendo, irrimediabilmente, devono avere dei capri espiatori.

Devono fare quello che ha fatto Hitler.

Devono demonizzare, dividere e conquistare.

E questo è davvero ciò che “Hedges” vuole ottenere con la sua nozione di fascismo cristiano ed è un'altra, potrebbe essere alimentata dai musulmani, potrebbe essere alimentata dagli ebrei, sai, ma la caccia al capro espiatorio, l'irrazionalità di tutto questo.

Quindi ci sono due lati di Trump.

 Sono totalmente d'accordo con te sul fatto che c'è un altro lato di Trump che almeno ha sollevato questi problemi.

Sapeva che le persone non erano contente. Voglio dire, a mio avviso, la linea più importante di tutto il dibattito con Hillary Clinton è che lei ha detto, lui dice che renderà grande l'America.

Trump renderà l'America di nuova grande.

Hillary Clinton poi guarda la telecamera e dice: l'America è sempre stata grande. E penso a questa affermazione.

 

Il mio amico Vijay Prashad.

Completamente tagliato fuori dalla realtà.

 

Robert Scheer.

 

No, ma pensaci. Era fantastico quando c'era la schiavitù?

 Era fantastico quando hanno ucciso i nativi? Sai, era fantastico quando?

Voglio dire, scorri l'elenco, sai, e le persone che lo guardano devono sapere qualunque sia la tua visione romanticizzata.

Ma lei ci credeva davvero perché per lei era stato bello fin dalla piccola città dell'Illinois.

 Vai a Yale, incontri questo tizio, sai, tutto è fantastico.

Sai, e quindi ciò di cui sono preoccupato in questa situazione mondiale attuale. Accolgo con favore il mondo multipolare perché forse alcune di queste altre società troveranno modi migliori di fare tutto, treni o modi migliori di avere elezioni, molti modi.

Ma la minaccia deriva dal fallimento di quello che è stato chiamato capitalismo in fase avanzata.

 In quella situazione, allora noi, ed è per questo che le persone hanno paura di Trump, sospetto che molti di loro siano spaventati in tutto il mondo.

 

Perché anche i russi a un certo punto hanno detto che avrebbero preferito trattare con Biden piuttosto che con Trump perché è una quantità conoscibile.

Sono sicuro che in Cina c'è molta preoccupazione.

 Quale Trump prenderemo se viene a trovarci qui?

E quindi vorrei che tu nel poco tempo che ci rimane, non so quanto tempo hai per parlare con me, ma vorrei che tu affrontassi questa preoccupazione.

C'è, per i miei soldi, un pericolo reale di fascismo, che ho sentito.

Sono un vecchio ora, tra qualche settimana compirò 89 anni.

Non mi sentivo più così da quando ero adolescente, ok? Mi spaventa.

Chiaramente non ti spaventa così tanto. Quindi forse potrei dirmi dove sbaglio. Vorrei essere smentito.

 

Il mio amico Vijay Prashad.

 

Beh, sai, Bob, è difficile dimostrare che ti sbagli perché stiamo parlando di anticipare le tendenze e tendenze le sono solo anticipazioni.

Non sappiamo cosa accadrà esattamente.

Ma dire che le persone più pericolose intorno a Trump non sono le persone di cui si parla.

 La persona più pericolosa, a mio parere, intorno a Trump è “Peter Thiel”, che ha sviluppato “PayPal” ed è un consigliere molto stretto di Trump.

Peter Thiel ha dichiarato di ritenere che la libertà e la democrazia siano incompatibili.

Sai, è un libertario scandalosamente evidente che finanzia tutti i tipi di causa di destra, inclusa una rivista molto nota in quella cerchia, che ha abitualmente un annuncio, forse non lo sai.

Pubblica un annuncio, una pagina con un bicchiere di latte. Questo è tutto ciò che è. Bicchiere di latte.

 

Forse non lo sai, ma nel mondo dei blog di destra e di Internet, un bicchiere di latte simboleggia la supremazia bianca.

Questo è il tipo di mondo con cui il signor Trump si muove.

Questi miliardari della tecnologia, non è solo Musk, è Peter Thiel, un personaggio molto pericoloso.

Sono persone che credono che i ricchi non abbiano effettivamente obblighi nei confronti delle persone.

Possono acquistare isole nei Caraibi, vivranno lì bene, avranno i loro elicotteri, avranno le loro guardie armate, creeranno il loro paradiso.

Questa è la visione del mondo del signor “Peter Thiel”.

Quindi in realtà non si preoccupano di risolvere i problemi quotidiani delle persone.

“Peter Thiel”,” Elon Musk”, non sono scienziati, ma conoscono la scienza. Mobilitano la scienza per fare fortuna.

Sanno che gli Stati Uniti si stanno deteriorando in termini di fascia alta delle forze produttive. Lo sanno.

Come hai detto prima, hanno esternalizzato le loro aziende in luoghi lontani dagli Stati Uniti.

 Non pagano nemmeno le tasse negli Stati Uniti. Si rifiutano di farlo.

 Ecco perché la base imponibile è così ridotta negli Stati Uniti. Sono persone pericolose.

Se c'è qualcuno da cui riprendersi il paese, non sono i Trump.

Lui sta solo sostituendoli.

 Sono questi miliardari.

 

È la classe dei miliardari che ha fondamentalmente fatto uno sciopero delle tasse, uno sciopero di classe contro il loro paese. Non pagano le tasse.

E si scopre che sia” Peter Thiel” che “Elon Musk “sono sudafricani bianchi, tra l'altro, che si sono naturalizzati negli Stati Uniti.

Sono entrambi sudafricani bianchi.

 Sono entrambi cresciuti negli anni dell'apartheid, gli ultimi anni dell'apartheid. Sono cresciuti nel Sudafrica dell'apartheid.

Questa è la loro sensibilità.

E lo sono, almeno “Peter Thiel”, è un razzista vero e proprio, sapete, e vuole creare una specie di paradiso razzista.

Queste sono le persone che stanno effettivamente prendendo le decisioni.

Ciò di cui si ha bisogno negli Stati Uniti non è una ribellione solo contro questa amministrazione Trump o quell'amministrazione di “Pete Hegseth” o qualsiasi altra cosa venga dopo, qualunque incubo venga dopo.

Gli Stati Uniti hanno bisogno di una ribellione contro i miliardari.

Sono passati decenni, sai, è passato molto tempo da quando questi tizi si sono trincerati e hanno soffocato il sistema politico.

 

Ecco dove sta il problema. Ed è per questo che mi sento positivo, perché sento che la strada che ci aspetta da Trump non porterà necessariamente al fascismo.

Perché ricorda, Marx, nello stesso testo di cui hai parlato, il Manifesto del Partito Comunista, ha detto, o combattiamo per costruire il socialismo o, e questa è una citazione dalla prima edizione inglese, ha detto, o combattiamo per costruire il socialismo o assisteremo alla rovina comune delle classi in lotta.

È una frase molto importante.

 O il socialismo o la rovina comune delle classi in lotta.

Ciò significa che sia la classe operaia che i proprietari saranno rovinati.

Non sono solo le persone comuni. Dice la rovina comune delle classi in lotta. Questa è una scelta tra l'umanità che include il popolo degli Stati Uniti.

 Scegli tu.

Vuoi andare nel caos e in una distopia da incubo di guerra civile o vuoi produrre qualcosa di umano?

Non puoi supplicare le élite di farlo per te.

 Devi farlo per te stesso.

 

Robert Scheer.

Ma lei ha detto qualcosa di molto importante prima, non, ha detto molte cose importanti, ma quando ha parlato della Cina, vedendo il socialismo come il futuro, ciò che è andato perduto in tutta la rivoluzione bolscevica e l'esperienza russa e così via è stata una negazione delle fasi della storia.

Dopo tutto, il marxismo non fa, probabilmente perderò le ultime tre persone che ancora ascoltano questo, ma, sai, perché in realtà non studiamo nessuna di queste, non prendiamo sul serio nessuna di queste idee, ma una parte, voglio dire, penso che il marxismo avesse una grande quantità di saggezza, Marx Engels, e così via, e l'intera idea delle fasi della storia e della dialettica.

E così via, e si ha la sensazione che, se si deve avere prosperità.

Bisogna avere un'economia avanzata prima di poter anche solo pensare al socialismo.

 Questo, credo, è insito in tutta la visione marxista.

Il capitalismo accumula, accumula spietatamente, modella la forza sociale.

L'avete visto in Cina.

 Togli queste giovani donne dalle fattorie, sono separate dalla loro famiglia, sono praticamente rinchiuse nella “Foxconn”, nelle fabbriche gestite da Taiwan, producono “iPhone” in modo più efficace di chiunque altro al mondo.

 

Ma sono intrappolati nella trappola del reddito medio. Non possono uscirne.

 Sono negati loro qualsiasi istituzione politica come i sindacati, che dopo la nostra Grande Depressione, almeno abbiamo avuto una certa prosperità comune per le persone che avevano lavori qualificati nell'auto e nell'acciaio e così via.

Ciò che si perde in tutta questa discussione è fondamentalmente come si fa questa transizione?

 E negli Stati Uniti, non l'abbiamo fatta. Siamo scappati.

E poi la Guerra Fredda è diventata il veicolo per distruggere il movimento operaio, l'esca rossa.

L' “UAW” ha dovuto sbarazzarsi dei suoi migliori organizzatori e membri e così via.

Quindi, con la scusa di proteggere l'America dal comunismo nella Guerra Fredda e la caricatura di ciò che il comunismo stava minacciando, siamo passati dall'essere minacciati dai sindacati americani.

Hanno detto, beh, queste persone sono agenti.

Quindi a San Francisco e Los Angeles, c'era un'illuminata “Long shoremen Union” sotto “Harry Bridges”.

Lo hanno provocato, attaccato. E cosa stava cercando di fare?

Controllare la meccanizzazione.

Sapeva che la meccanizzazione stava arrivando al lungomare.

Voleva solo assicurarsi che i lavoratori ne traessero beneficio e che i loro figli potessero avere un'auto.

 E così era vero per molti sindacati progressisti.

 

Invece, fuggirono verso sud.

Sono andati in aree non sindacali.

Hanno ottenuto, a cominciare dalla “Taft-Hartley,” leggi che impediscono di rendere più difficile l'opera, e ancora oggi nelle università americane è difficile organizzare un sindacato anche di insegnanti e così via.

Quindi la mia sensazione è che la mia preoccupazione sia parlare di socialismo ora, il concetto stesso che abbiamo, di parlare della realtà e tu lo hai fatto in modo molto efficace nel tuo articolo.

La realtà è come si arriva a un punto di maggiore responsabilità per il capitalismo e si supera la trappola del reddito medio.

Come si fa a farli ripristinare?

E quindi quello che succederebbe, ci vorrà più tempo di quanto mi aspettassi, ma penso che sia una partenza molto importante.

Cioè, darei la colpa a Bill Clinton per gran parte di ciò che sta accadendo.

Con l'ascesa di Internet, all'improvviso, hanno imparato tutto ciò che avevano imparato sul controllo del capitalismo.

No, questa è la novità.

Non possono essere regolamenti governativi.

 Vogliono romperlo, devono farlo, poi romperlo e così via.

E possono dimenticarsi della concorrenza, dimenticare l'antitrust, persino dimenticare Teddy Roosevelt.

No, devono avere il dominio e quello che hai detto, compra tutte le startup, compra la concorrenza.

 

Quindi abbiamo accettato una caricatura del capitalismo.

 Ora in Cina, avete un fenomeno simile, ma quello che capisco dai vostri scritti è che state suggerendo che hanno un sacco di miliardari e un sacco di persone ricche.

Ma possono farlo grazie a questo meccanismo, e questo mi metterà nei guai se dico qualcosa di positivo sul Partito Comunista Cinese, ne sono sicuro.

 Ma il fatto è che hanno un meccanismo politico per essere in grado di controllare il capitalismo dilagante che pensavamo di avere con le nostre elezioni, ma i capitalisti sono stati in grado di acquistare i partiti politici.

 Il denaro ha distrutto le elezioni, e poi abbiamo distrutto la base per la formazione dei sindacati e così via.

 

Quindi l'ironia qui ora è che c'è effettivamente una lotta in Cina, diciamo, e non sono abbastanza esperto di India o altri paesi, dove dicono, una struttura politica, in cui le persone dicono, no, dovete condividere la ricchezza.

Dovete avere una prosperità comune.

Ora, forse è solo uno slogan. Forse sono stato ingannato dalla retorica.

Ma mi sembrerebbe che questa sia la grande differenza, che in questo paese, non stiamo lottando per il potere di Apple o Google.

Fantastichiamo ancora che siano brave persone e che siano dalla nostra parte.

E la Cina riconosce, sì, abbiamo bisogno di “BYD”, abbiamo bisogno di queste aziende, ma dobbiamo controllarle, non per soffocarle, non per, sai, ma ci deve essere una condivisione della ricchezza.

Forse dovremmo vedere, lascia che ti dica l'ultima volta che siamo qui.

 Sei stato molto generoso con il tuo tempo.

Non è forse questa la cosa di cui hanno più paura, ovvero che in Cina si stia sviluppando un capitalismo che abbia davvero attrattiva?

 

Il mio amico Vijay Prashad.

 

Sì, questa è davvero un'ottima domanda ed è davvero tempestiva.

 È tempestivo, Bob, per un paio di motivi.

In primo luogo, sai, abbiamo appena visto negli ultimi anni quando il fondatore di “Ant”, “Jack Ma”, ha iniziato a fare commenti sulla politica.

Forse ricorderete che fu obbligatorio a fare un po' di lettura.

Ciò che quell'esperienza mi ha insegnato è che in Cina, naturalmente, esiste la classe capitalista.

Ma non sono autorizzati a operare come classe.

Non è permesso loro di consolidare il potere di classe in termini politici.

In altre parole, possono, sai, fare soldi, possono avere imprese e così via, ma non possono avere, sai, le camere di commercio e dell'industria.

Non possono avere lobby e così via.

Non possono costruire le falangi del potere capitalista.

In realtà non è consentito. Non sono autorizzati ad avere tali associazioni.

 

Non c'è libertà di associazione per i capitalisti.

Ok, diciamolo senza mezzi termini.

Non accadrà perché c'è la consapevolezza che ciò corromperà inutilmente il sistema.

Quindi questa è una cosa interessante.

La seconda cosa interessante è che la tua domanda sulla trappola del reddito medio è davvero al momento giusto

 La “Banca Mondiale” ha appena pubblicato il suo “World Development Report 2024”, forse solo qualche mese fa.

Lo sto leggendo. È una questione di tempistiche.

È un rapporto molto, molto interessante.

Si chiama qualcosa come ”Escaping the Middle Income Trap “ed è progettato con delle scale in ogni capitolo.

C'è un modo carino di come si sale la scala.

La cosa interessante è che è un testo neoliberista abbastanza convenzionale, ma ciò che è davvero interessante è che la scala per uscire dalla trappola del reddito medio sta effettivamente migliorando le tue forze produttive, l'innovazione, la tecnologia e così via.

 

E in effetti, è questo che descrivono queste economie in quelle parti dell'Asia.

 È esattamente ciò che stanno facendo.

Si stanno appoggiando alla tecnologia dell'innovazione per cercare di sfuggire alla trappola del reddito medio.

Uno dei problemi con l'idea della trappola del reddito medio è che il concetto stesso è intriso di cultura.

Riguarda il fatto che, ad esempio, una delle teorie è che, beh, le donne non sono in grado di lavorare in queste società, quindi non possono essere una forza lavoro più produttiva e più ampia e così via.

Un'altra è, sai, che c'è troppa, sai, fondamentalmente la trappola di essere nel tuo quartiere, non solo nel tuo quartiere, ma nel quartiere in cui si trova il tuo paese e così via.

Non è in grado di diventare globale.

Le tue attività non possono diventare globali.

Questi problemi sono stati tutti superati qualche tempo fa.

 Questa teoria è stata elaborata circa 50 anni fa.

Ma questo testo della Banca Mondiale è interessante.

 

Perché, mentre lo leggevo, continuavo a riflettere, sai, sarà una questione affascinante per la Germania, perché la Germania sta scivolando lentamente nella trappola del reddito medio, mentre la sua economia sta facendo un'inversione a U e sta iniziando a contrarsi lentamente.

Se la Germania non riceve una nuova fonte di energia, se l'energia russa viene tagliata fuori per sempre, non riceve una nuova fonte di energia, il restringimento avverrà in modo piuttosto drammatico.

 E poi, come farà un paese come la Germania ad accelerare il nuovo?

I loro vantaggi per la Germania, per la Gran Bretagna, per la Francia, erano tutti vantaggi dell'era coloniale.

Erano vecchi vantaggi del periodo del colonialismo.

 E alcuni di questi erano i cosiddetti vantaggi delle oche volanti.

Man mano che gli Stati Uniti sviluppavano nuove tecnologie, passavano la tecnologia di ieri ai loro alleati europei.

Ma le oche che ora volano in testa non sono gli americani.

Quindi, chi consegnerà loro la tecnologia?

Questo è un problema serio.

 

Non più per i paesi in Asia e così via. Il continente africano è molto interessante.

 I cinesi hanno avviato un dialogo Cina-Africa circa 15 anni fa.

E negli ultimi anni, i cinesi hanno detto pubblicamente che abbiamo un surplus commerciale troppo grande.

Vogliamo ridurre il surplus commerciale.

 Il surplus commerciale non è salutare per l'economia cinese.

Pertanto, vorremmo aiutare a finanziare l'industrializzazione in Africa, perché vorremmo che l'Africa si trattenesse di più del plusvalore prodotto e non lo scaricasse tutto sulla Cina.

Se saranno in grado di farlo, questo creerà per noi una nuova teoria dello sviluppo. Una cosa molto interessante se accadrà davvero perché le persone hanno parlato di industrializzazione in Africa per decenni e non è successo. Ù

Ora, se accadrà come conseguenza di questo, vediamo cosa accadrà.

Ma hai ragione. C'è la trappola del reddito medio.

 C'è l'essere intrappolati in una fase di produzione di beni e servizi e di essere semplicemente in stasi, una sorta di stato stazionario per l'economia.

 

Ma non credo che questa sia una condizione permanente per il pianeta, perché quello che “Joseph Schumpeter2 ha insegnato molto tempo fa, quando va all'Università di Harvard, fondendo l'economia classica con Marx, è che la tecnologia gioca un ruolo immenso nel rompere alcune di queste trappole.

E lo stiamo vedendo di nuovo.

Stiamo vedendo accadere cose nuove oggi, mentre stavamo parlando solo poche ore prima di parlare in Italia, gli scienziati sono stati in grado di fare alcune cose piuttosto miracolose con la luce solidificante.

Si tratta di uno sviluppo incredibile.

Vedremo che tipo di impatto avrà su una serie di campi diversi.

Voglio dire, non sono una persona pessimista. Guardo il mondo con ottimismo.

Gli esseri umani sono persone incredibilmente creative.

Siamo più creativi, credo, che distruttivi. Vediamo se la nostra creatività può salvare la situazione.

Robert Scheer

Sì, il problema è che il potere distruttivo ora si muove.

 Che cosa ha detto Marx sulla verità e le menzogne?

La menzogna fa il giro del mondo prima che la verità possa arrivare i pantaloni.

 

Il mio amico Vijay Prashad.

Vediamo, insegniamo la verità per arrivare i pantaloni più velocemente.

 

Robert Scheer.

Questa è la saggezza che hanno visto anche le persone di potere.

Puoi far saltare in aria il mondo ora molto rapidamente.

Questo è quello che sto provando.

Ok, finalmente, e davvero, prima di tutto, le persone dovrebbero leggere i tuoi libri.

Voglio dire, cosa dovrei consigliare qui? In che modo le persone arriveranno di più da te?

 

Il mio amico Vijay Prashad.

Beh, ogni settimana pubblica una newsletter su thetricontinental.org. Le persone possono iscriversi. Questo è un buon posto per leggere il materiale prodotto dal nostro istituto. Ed è una lettera che scrivo ogni settimana. Viene fornito con superbi dipinti provenienti da tutto il mondo. Quindi consiglio solo alle persone di andare su thetricontinental.org e iscriversi alla newsletter.

 

Robert Scheer

Ok, questo è un punto di partenza. Speriamo di poter parlare in futuro e sto ricevendo un messaggio qui.

 Possiamo ripubblicarlo?

 

Il mio amico Vijay Prashad.

Puoi usare qualsiasi cosa perché io non lo faccio, il motivo per cui indosso una maglietta è che non monetizzo nulla e sono al verde la maggior parte del tempo. Quindi sei il benvenuto.

 Tutto è Creative Commons. Ciò che è mio è tuo.

 

Robert Scheer.

Okay, e anche il pubblico dovrebbe saperlo. Quindi guarda il motivo per cui ho voluto farlo, sei stato molto generoso con il tuo tempo.

Leggo quello che scrivi e penso che tu sia in grado di arrivare al dunque e quello che ho pensato di “Chris Hedges “nella conversazione, ovviamente la penso molto allo stesso modo su Chris Hedges.

Rispetto molto la sua indipendenza di pensiero.

Ma, sai, alla fine, voglio dire, non so, farò solo un editoriale qui.

 Io, per molto tempo, sono andato in Israele durante la Guerra dei sei giorni.

Ero in Egitto, ero in Israele.

Ho dato per scontato, perché ho parlato con leader israeliani illuminati, ho parlato con, ero lì con Nasser, in realtà ho incontrato brevemente, sai, pensavo che questo problema sarebbe stato risolto in pochissimo tempo.

Nessuno avrebbe tenuto la Cisgiordania e Gaza.

 

Riconosceresti che devi avere uno stato binazionale che devi riconoscere.

E le persone che, ho incontrato un sacco di persone in Israele nella leadership che mi avevano letto in “Rampart”s e sapevano e concordavano, mio Dio, l'intera cosa è andata al contrario.

D'altra parte, con la Cina, è migliorato, ma è migliorato non perché una prima variante del socialismo maoista si è rivelata illuminata, ma piuttosto, i cinesi hanno capito come gestire il capitalismo meglio di quanto stiamo facendo noi in molti modi. Non lo so.

Non posso parlare per tutti gli altri paesi del mondo.

Ma penso che ci sia una saggezza in quello che dici, che è fondamentalmente noi non e mi viene in mente “Thomas Friedman”, il modo di dirlo.

Ottengono questi fondamentalmente espedienti di pubbliche relazioni di conversazione, etichette, conversazioni e così via.

E sfortunatamente, la democrazia e la libertà sono diventate una di quelle cose.

 

E hanno il potere di attaccare queste etichette, sai.

E davvero, il diavolo è nei dettagli. Cosa stanno offrendo?

Come vivono le persone? E tu l'hai sollevato.

Dove viene condivisa la ricchezza? E di nuovo, finirò nel modo in cui abbiamo iniziato con quei treni.

Se riesci ad arrivare, se sei qui a Los Angeles e puoi vedere la tua famiglia, sai, a quattro, 500 miglia di distanza in un'ora, sai, e farlo in un modo che sia più amichevole per l'ambiente.

Perché ci viene negata questa opportunità se l'America, come ha detto Hillary Clinton, è sempre stata grande? Immagina l'umiltà.

Guardando al resto del mondo è forse da dove possiamo imparare.

Ci sono altre cose che accattono. Per l'amor del cielo, non fatelo saltare in aria. Solo perché sono diversi, penso che sia il messaggio, che è quello che mi piace molto del tuo giornalismo.

 È molto aperto, chiaro.

Finiremo qui.

 Permettetemi di ringraziare le persone che ci hanno aiutato a fare questo.

“Joshua Scheer”, il nostro produttore esecutivo, che mette insieme tutto questo. “Diego Ramos,” che scrive l'introduzione ed è il caporedattore di “Scheer Post”. Max Jones, che realizza il video in modo efficace, e produce anche lo spettacolo di “Chris Hedges”.

Voglio ringraziare la” JKW Foundation”, in memoria di uno scrittore molto forte e indipendente, “Jean Stein”, che ha avuto il coraggio, proveniente da un'antica famiglia ebrea molto ben consolidata, di abbracciare l'idea che anche i palestinesi sono esseri umani, che non è antisemita avere questa nozione, ed è stato un forte sostenitore di “Edward Said”, che ha avuto il coraggio di prevedere, purtroppo, la tragedia che è solo peggiorata.

E voglio ringraziare” Integrity Media” a Chicago, un ottimo avvocato, “Len Goodman”, per averci dato un po' di soldi, e si sono dedicati ad avere media più responsabilità.

A tal proposito, ci vediamo la prossima settimana con un'altra edizione di “Scheer Intelligence”.

 

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