Liberi o schiavi.
Liberi
o schiavi.
George
Orwell, 1984, Mondadori, 1973.
(titolo
originale: Nineteen Eighty-Four, 1949).
Interruzioni.net
– Valentino Sassello – Redazione – (06-05-2025) – ci dice:
Nel
1984, un ipotetico futuro rispetto alla data in cui il libro fu concepito
(1948), Orwell immagina il mondo diviso in tre superstati: Eurasia, Estasia e
Oceania, che sono retti da sistemi politici molto simili.
La
storia è ambientata a Londra.
L'Inghilterra
è ormai soltanto una delle tante regioni che compongono l'Oceania, uno stato
amministrato secondo i dettami del “Socing” (socialismo inglese).
I tre
superstati mondiali hanno una struttura sociale piramidale, caratterizzata
fondamentalmente da tre classi: Alta, Media e Bassa .
In Oceania, al gradino più basso della scala
sociale stanno i prolet (proletari), che conducono una vita durissima e a cui
sono assegnati i lavori servili:
"Il
partito insegnava che i “prolet” erano esseri inferiori che dovevano essere
mantenuti in soggezione, come gli animali, costretti all'applicazioni di poche
regole elementari."
"Nascevano
e venivano allevati in catapecchie, venivano messi a lavorare a dodici anni,
passavano attraverso un breve periodo di bellezza fisica e desiderio sessuale,
si sposavano a venti, a trenta ripiegavano verso la vecchiaia, morivano infine,
quasi tutti, a sessanta. Il pesante lavoro manuale, le cure della casa e dei
bambini, le liti coi vicini, il cinema, il football, la birra, e soprattutto il
gioco completavano l'orizzonte dei loro cervelli. Mantenere uno stretto
controllo su di essi era facilissimo".
ll
regime organizza il tempo libero dei “prolet” in modo da ottenere il loro più
completo ottundimento mentale.
Per i
proletari il ministero della Verità produce:
"stupidissimi
giornaletti che non trattavano se non di qualche avvenimento sportivo, di
cronaca nera e d'astrologia, qualche romanzetto da quattro soldi, certi
filmetti pieni di cosce e seni nudi e canzonette sentimentali che venivano
composte secondo un procedimento del tutto meccanico, per mezzo di una sorta di
caleidoscopio che si chiamava versificatore".
Dovunque,
in Oceania, campeggia la scritta:
IL
GRANDE FRATELLO VI GUARDA
posta
sotto un cartellone raffigurante una faccia enorme con due baffi neri e gli
occhi indagatori.
Il
volto inquisitorio del Grande Fratello non si limita a comparire sui manifesti,
la sua presenza è pervasiva:
"Sui
soldi, sui francobolli, sulle copertine dei libri, sulle bandiere, sui
cartelloni e sui pacchetti di sigarette [...] dappertutto. Gli occhi avrebbero
guardato sempre e la voce avrebbe risuonato sempre. Da svegli o mentre si
dormiva, mentre si mangiava o beveva, dentro casa o fuori, nel bagno, a letto
[...]non c'era modo di sfuggirle. Nulla si possedeva di proprio se non pochi
centimetri cubi dentro il cranio".
Il
Grande Fratello è il leader e il custode della Rivoluzione. In realtà è un
essere immateriale, un simbolo, la personificazione del Partito.
Dappertutto,
anche nelle stanze delle abitazioni private, vi sono dei teleschermi che
diffondono trasmissioni di propaganda, mentre sono in grado, nello stesso
tempo, di spiare e correggere i comportamenti delle persone.
Winston
Smith,
"che
aveva i suoi trentanove anni e un'ulcera varicosa sulla caviglia destra",
è
impiegato al Ministero della Verità.
Il suo
compito è quello di riscrivere documenti del passato, secondo le nuove esigenze
del Partito.
La
consegna implicita del Partito è che il passato, personale e collettivo, venga
cancellato:
"Il
passato [...] non era stato soltanto alterato, era stato propriamente
distrutto".
Tutti
i documenti vengono rivisti e la copia originale viene corretta a seconda della
linea politica del regime:
"Tale processo di continua
trasformazione era applicato non soltanto ai giornali, ma ai libri, ai
periodici, agli opuscoli, ai manifesti, alle circolari, ai film, alle colonne
sonore, alle illustrazioni, alle vignette umoristiche, alle fotografie [...] a qualsiasi
genere di roba stampata e comunque documentata che potesse avere un significato
politico o ideologico. Giorno per giorno, minuto per minuto, si può dire, il
passato veniva messo al corrente".
In
questo modo la menzogna si trasforma in verità.
Per
raggiungere meglio i suoi scopi, il regime ha perfezionato la “Neolingua”, la
lingua ufficiale di Oceania, che non consiste tanto nell'inventare nuove
parole, quanto nel cancellare centinaia di parole esistenti.
Si
distruggono le sfumature di significato, si riduce il vocabolario all'osso.
In
questo modo vengono inibite la possibilità di esercitare la critica e
l'attività stessa di pensare.
Sulla
facciata del “Ministero della Verità” sono scolpiti tre slogan, che riflettono
la logica in vigore, chiamata bis pensiero, capace di conciliare e annullare le
contraddizioni:
"LA GUERRA È PACE
LA
LIBERTÀ È SCHIAVITU'
L'IGNORANZA
È FORZA."
Il
regime che domina in Oceania non è tanto interessato al contrasto della
criminalità comune, che tra l'altro è trascurabile, quanto ai reati connessi
all'esercizio del pensiero critico, in particolare si preoccupa di individuare,
censurare e perseguitare i casi di dissenso, anche soltanto abbozzato, verso il
sistema.
"Quella
che soprattutto contava era la polizia del pensiero, la cosiddetta Psico polizia".
Di
più.
Persino nell'intimità della famiglia non ci si
può fidare, c'è da temere di essere denunciati.
I figli sono educati a spiare i genitori.
Per non destare sospetti, per non indurre
nessuno a denunciarli, tutti devono mantenere nella conduzione della propria
vita quotidiana un'espressione del volto impenetrabile, che non lasci
trasparire emozioni o sentimenti.
In
caso di psico reato, la polizia procede agli arresti di notte. "La gente
spariva". Prima o poi dell'arrestato e della sua esistenza non rimane
traccia. "Vaporizzato" è la definizione usata.
I
prigionieri di guerra, invece, sono di solito impiccati e ciò costituisce uno
spettacolo popolare di grande attrazione anche per i bambini.
In
Oceania, dunque, il passato viene falsificato.
La
scienza con le sue verità logiche ed oggettive, è tenuta in sospetto;
la solitudine è tenuta in sospetto.
Il
sesso, l'erotismo e l'amore passionale e romantico sono ostacolati, perché
considerati forze potenzialmente eversive.
Una
burocrazia soffocante blocca per anni semplici deliberazioni, anche solo per
piccole riparazioni negli edifici.
Tranne che per la élite del Partito l'esistenza è
misera e squallida.
Il
cibo non ha gusto, ogni bene di prima necessità scarseggia.
Fiorisce
il mercato nero.
Nel
mentre, la propaganda di regime diffonde statistiche fasulle e incontrollabili
che raccontano di un continuo incremento della produzione e della qualità della
vita, in modo da tranquillizzare le masse e sopire ogni possibile rivolta.
Tuttavia
Winston Smith avverte una oscura inquietudine, una indecifrabile
insoddisfazione.
Brandelli
confusi di ricordi della sua vita passata gli affiorano alla coscienza.
Un
giorno Julia, una ragazza bruna di 26 anni, consegna a Winston un bigliettino
con su scritto "ti amo".
I due intrecciano una relazione sentimentale
di nascosto.
Winston capisce che anche la ragazza, pur con
una sensibilità diversa dalla sua, è contro il Partito del Grande Fratello.
Insieme
incontrano “O' Brien”, un alto funzionario che, manifestando la propria avversione
alla dittatura esistente, li fa entrare in una organizzazione clandestina di
Resistenza, chiamata Fratellanza, guidata dal nemico del Grande Fratello, da
colui cui sono principalmente indirizzati i Due Minuti d'Odio,” Emmanuel
Goldstein”.
Purtroppo
tutto si rivela una trappola per incastrare Winston e Julia.
Un
teleschermo, nascosto dietro una stampa, nella stanza sopra il negozio del
vecchio signor Carrington, dove Winston e Julia si incontrano, intercetta la
ribellione dei due ai dettami del Partito.
" [...] Uomini giganteschi, in uniforme
nera, con scarpe chiodate ai piedi ed enormi sfollagente stretti nelle
mani" , arrestano Julia e Winston, dopo averli picchiati. Il signor
Carrington si rivela essere un membro della Psico polizia.
Condotto
in carcere, Winston viene interrogato e torturato da quello stesso” O' Brien”,
che lo aveva convinto ad entrare in clandestinità per combattere il sistema. “O'
Brien” in verità non è un dissenziente, ma un alto funzionario del Partito
Interno.
Winston
deve confessargli i suoi orrendi crimini e pentirsi. Soltanto allora potrà
essere fucilato.
Durante
gli interrogatori, che vengono condotti usando la tortura, “O' Brien” spiega a
Winston che la finalità del Partito non è il buon governo, ma la conquista e il
mantenimento del Potere.
"Il
partito ricerca il potere esclusivamente per i suoi propri fini. Il bene degli
altri non ci interessa affatto; ci interessa soltanto il potere.
Né la
ricchezza, nè il lusso, né una vita lunga, né la felicità hanno un vero
interesse per noi; ci interessa soltanto il potere, il potere puro".
"[...]
Il potere consiste nel fare a pezzi i cervelli degli uomini e nel ricomporli in
nuove forme e combinazioni di nostro gradimento.
[...]
Un mondo di paura, di tradimenti e di torture, un mondo di gente che calpesta e
di gente che è calpestata, un mondo che diventerà non meno, ma più spietato,
man mano che si perfezionerà.
il
progresso, nel nostro mondo, vorrà dire soltanto il progresso della sofferenza.
Le
civiltà del passato pretendevano di essere fondate sull'amore e sulla
giustizia.
La
nostra è fondata sull'odio".
"Le spiate, gli appostamenti, i
tradimenti, gli arresti, le torture, le esecuzioni, le sparizioni non avranno
mai fine. Sarà un mondo di terrore e di trionfo".
Winston
viene condotto nella famigerata "stanza 101", "la cosa peggiore
del mondo", dove l'ennesima tortura lo induce a sconfessare e tradire
l'ultimo barlume di individualità e di umanità: il suo amore per Julia.
Ridotto
a una larva umana ben pasciuta, Winston Smith, l'ultimo uomo, affoga
nell'incoscienza dell'alcol.
1984 è
un romanzo che appartiene al genere anti utopistico. Fu pubblicato nel 1949.
George Orwell (pseudonimo di Erich Blair, 1903-1950), riprende in 1984 temi già
sviluppati ne La fattoria degli animali.
Paladino
della libertà, forte anche delle proprie esperienze personali, Orwell è
preoccupato dal diffondersi nel Novecento di pericolosi totalitarismi di massa:
il fascismo, il nazismo e il comunismo.
E teme un futuro perfezionamento di tali
totalitarismi, dove la manipolazione delle menti degli individui e
l'annientamento di ogni brandello di umanità vengano condotti in modo
sistematico e scientifico.
Dove
ogni possibilità di rivolta venga soffocata dal terrore e dall'incapacità di
pensare in modo critico.
Secoli
di civiltà, ci avverte Orwell, possono essere cancellati in pochi anni e il
concetto stesso di uomo potrebbe divenire rapidamente obsoleto. "[...] siamo noi a creare la
natura umana.
Gli
uomini sono infinitamente malleabili", afferma infatti profeticamente e
cinicamente l'inesorabile “O'Brien”, nel finale del romanzo.
In tal
senso, 1984 costituisce sì la descrizione di un incubo, ma soprattutto un
monito e un vaccino contro l'affermarsi di ogni futuro autoritarismo.
Condanna
definitiva per i caporali:
i
migranti sfruttati a Nardò erano schiavi.
Ilsole24ore.com
- Patrizia Maciocchi – (30 aprile 2025) – ci dice:
Confermata,
invece, l’assoluzione dei datori di lavoro dal reato di riduzione in schiavitù:
non basta essere i beneficiari di uno sfruttamento criminale.
I
punti chiave : La riduzione in schiavitù.
Nessuna
responsabilità degli imprenditori.
Le
richieste del pm.
Erano
ridotti in schiavitù i migranti, quasi tutti africani, che tra il 2008 e il
2011 sono stati impiegati a Nardò nella raccolta dei pomodori e delle angurie.
La
Corte di Cassazione, con la sentenza 16136, mette la parola fine a un
procedimento durato 13 anni, confermando il reato di riduzione in schiavitù a
carico degli intermediari, i cosiddetti caporali, ed escludendolo per i datori
di lavoro.
Per
tutti è esclusa, anche per l’assenza di un’organizzazione e una struttura,
l’associazione a delinquere.
Ad
avviso della Suprema corte, l’individuazione nei datori di lavoro dei
beneficiari della riduzione dei migranti in condizioni di criminale
sfruttamento non basta per affermare un’associazione a delinquere con gli
intermediari nè la corresponsabilità nella loro riduzione in schiavitù.
La
riduzione in schiavitù.
I
giudici di legittimità hanno, invece, confermato la riduzione in schiavitù,
anche senza l’elemento della costrizione fisica.
I
migranti, quasi tutti arrivati via mare in modo irregolare, molti con un
passaggio in Libia, erano andati spontaneamente a Nardò, per raccogliere
angurie e pomodori, ed erano liberi di muoversi.
Le loro “catene” erano però quelle
dell’estremo bisogno, di una condizione di soggezione che non gli consentiva di
«interloquire paritariamente con i committenti e di decidere in piena autonomia
se rendere o meno la prestazione richiesta, in base all’entità del
corrispettivo e alle condizioni di lavoro loro offerte».
La
costrizione stava dunque «nella totale mancanza di risorse, l’assenza di
alternative lavorative ed esistenziali, la scarsa conoscenza della lingua,
l’ignoranza dei loro diritti».
Il
risultato era stata l’accettazione di condizioni estremamente degradate,
sistemazioni fatiscenti, paghe misere decurtate dalle “spese” per avere un
panino e a volte anche l’acqua.
Nessuna
responsabilità degli imprenditori.
Una
vulnerabilità sfruttata dagli intermediari, della quale hanno beneficiato i
datori di lavoro massimizzando i guadagni.
Per la
Cassazione, però, questo non è sufficiente per affermare la responsabilità
degli imprenditori, «la circostanza che costoro si siano consapevolmente
avvantaggiati di manodopera a prezzo bassissimo e prestata in condizioni assai
precarie - si legge nella sentenza - non basta a dimostrare il consapevole
concorso nel sostanziale restringimento degli spazi di libertà ed
autodeterminazione che costituisce il sostrato oggettivo del delitto di
riduzione in schiavitù».
Per i
datori di lavoro non c’è neppure il reato di caporalato inserito nel nostro
Codice dopo i fatti contestati.
La
Cassazione respinge, dunque, il ricorso dei caporali, come quello delle parti
civili che contestavano l’assoluzione degli imprenditori.
Per questi ultimi chiedeva una condanna anche il Pm,
secondo il quale i datori non potevano non sapere delle condizioni in cui
vivevano i migranti - tali da cancellare la loro libertà di autodeterminarsi -
anche in virtù della mole di contatti con gli intermediari.
Una
tesi che era passata solo in primo grado, quando, con una sentenza storica nel
2017, fu affermato per la prima volta in Italia il reato di riduzione in
schiavitù.
Ora la
Cassazione lo conferma.
Una
Terra Senza Sole.
Conoscenzealconfine.it
– (5 Maggio 2025) - Stefano Re – ci dice:
Il
primo ministro inglese, “Keir Starmer”, già noto per aver spazzato sotto il
tappeto un quarto di milione di casi di stupro di gruppo da parte delle
#GroomingGangs per non creare “islamofobia” [1], celebra il fatto che la
polizia e la magistratura britanniche continuino a carcerare cittadini inglesi
per “post discriminanti” sui social network.
A
questo proposito, secondo voi vengono arrestate più persone per post su
internet in Inghilterra, Europa, Russia o Cina?
Esiste
una la tabella, penso avrete qualche sorpresina…
Nella
giornata di questo statista di livello c’è tempo anche per i momenti rosa, in
compagnia del suo principale finanziatore ed intimo amico “Lord Waheed Alli, 59
anni, deputato laburista, ricco sfondato, gay, musulmano e “pro lgbtq”, con cui
pare condivida momenti intimi.
I gusti son gusti, non fosse che “Starmer” da
buon inglese sarebbe sposato.
Ma a
quanto pare la famigliola è felice, visto che vive in un appartamento di
proprietà del ricco e gaio lord Alli, che ha anche comperato abiti sia per “Starmer”
che per la moglie, biancheria intima inclusa, per un valore di migliaia si
sterline.[2] Per chi non ci arrivasse: non stiamo parlando solo di pettegolezzi
piccanti, stiamo parlando di ingerenza e controllo sulle direttive politiche
del governo.
Insomma,
“Starmer” è uno che quando parla di inclusività ci si dedica proprio anima e
corpo.
Vogliono
Oscurare il Sole.
Ma
alziamoci di livello:
il governo inglese guidato da “Mr. Starmer “ha
annunciato il via libera ad un progetto per oscurare il sole, spruzzando nei
cieli delle sostanze chimiche che rendano le nubi schermi riflettenti verso
l’alto.[3]
Manco
a dirlo, il progetto è presentato nientemeno che da “Bill Gates” e dalla sua
fondazione, sempre tanto premuroso nel preoccuparsi della salute dell’intera
umanità.
Lo scopo sarebbe contrastare il tremendo
riscaldamento globale (lo sappiamo che state tutti morendo di caldo infatti).
Ma io dico: già in Inghilterra il sole lo
vedono tre volte l’anno… Ci voleva proprio questa accoppiata di geni per
decidere di oscurarlo.
Zolfo
nei Cieli.
Ah,
dulcis in fundo:
il
progetto per oscurare il sole è il seguito di un altro progetto di
geoingegneria, già realizzato in Inghilterra senza troppa pubblicità nel 2022.
In
quell’esperimento i ricercatori hanno rilasciato anidride solforosa nella
stratosfera al fine di riflettere la luce solare per raffreddare la Terra,
imitando l’effetto delle eruzioni vulcaniche.[4]
Si
noti che l’anidride solforosa è ritenuta un elemento pericoloso per la vita, e
il suo rilascio nell’ambiente è ritenuto estremamente nocivo.[5]
Si noti anche che l’effetto di oscuramento solare
provocato dalle attività vulcaniche è considerato la causa più probabile
dell’estinzione del perniano-triassico di circa 251,4 milioni di anni fa, il
più grave evento di estinzione di massa mai verificatosi sulla Terra, con la
scomparsa dell’81% delle specie marine e del 70% delle specie di vertebrati
terrestri.[6]
Sapete
come si chiamava l’esperimento dei ricercatori inglesi del 2022?
Si chiamava “Stratospheric Aerosol Transport
and Nucleation“.
In
breve, SATAN.
[1]
Cronologia della vicenda #GroomingGangs e coinvolgimento di Keir Starmer: (news.sky.com/story/grooming-gangs-scandal-timeline-what-happened-what-inquiries-there-were-and-how-starmer-was-involved-after-elon-musks-accusations-13285021).
[2]
Controversi regalini di Lord Alli a Starmer e consorte: (dailymail.co.uk/news/article-13901471/Lord-Allis-love-affair-Labour-donation-Keir-Starmer.html).
(news.sky.com/story/sir-keir-starmers-wife-getting-clothes-from-donor-not-a-transparency-issue-lammy-insists-13215777).
[3]
Esperimenti volti a bloccare o oscurare il Sole, noti come “geoingegneria”,
approvati entro poche settimane da un’agenzia governativa britannica. (uk.news.yahoo.com/controversial-experiment-dim-sun-expected-094438455.html).
[4]
“SATAN” project, MIT Technology Review, March 2023 – (technologyreview.com).
[5]
Effetti dell’anidride solforosa sull’ambiente: (climateofourfuture.org/sulfur-dioxide-effects-on-environment).
[6]
L’estinzione di massa del Permiano-Triassico, la più grande mai documentata: (geopop.it/lestinzione-di-massa-del-permiano-triassico-la-piu-grande-mai-documentata/).
(Stefano
Re).
(stefano.re/una-terra-senza-sole/).
Liberi
o Schiavi?
Itacamindfulnes.com
– Anna Li Vecchi – (05-05- 2025) – ci dice:
Una
frase attribuita al filosofo Nietzsche afferma che tutti gli uomini, in tutte
le epoche e ancora oggi si dividono in uomini schiavi e uomini liberi.
Chiunque
non disponga di due terzi della propria giornata è uno schiavo a prescindere
dalla sua occupazione.
La preoccupazione su come occupiamo il nostro
tempo e la sensazione di non esserne veramente padroni, è un tema che riguarda
l’essere umano ieri come oggi.
Senza
volere entrare nel merito della teoria morale padrone-schiavo di Nietzsche,
possiamo per un momento riflettere come ci fa sentire questa affermazione.
Disponiamo di due terzi delle nostre giornate?
Ci
sentiamo liberi o ostaggio delle nostre scelte?
Cosa
ci assilla e ci fa sentire di non avere abbastanza tempo?
Spesso
valutiamo noi stessi sulla base di quello che abbiamo realizzato nella vita e
accompagniamo questa valutazione con un costante senso di inadeguatezza non
sentendoci mai abbastanza.
Nella
frenesia di volere fare tutto, finiamo anche per accelerare e accorgerci di
stare sempre correndo anche quando non è veramente necessario.
Dunque la vera sofferenza e ragione di
schiavitù risiede nel nostro sguardo, nel nostro modo di relazionarci alla
vita, nel sentirci inadeguati, abbastanza o nel cercare quello che manca
piuttosto che gioire per quello che c’è.
Spesso
chi si iscrive ai corsi di mindfulness arriva carico di aspettative su sé
stesso, sulla vita che vorrebbe cambiare, sul corso che dovrebbe velocemente
risolvere ogni problema.
Probabilmente, ognuno cerca di liberarsi in
qualche modo dalla cella che si è costruito.
La
meditazione aiuta a vedere tutti questi piani di miglioramento che abbiamo su
di noi; e un po’ alla volta le aspettative lasciano il posto a un sincero
desiderio di conoscenza di noi stessi così come siamo e non come vorremmo
essere.
Anche
le priorità cambiano e quel piano di miglioramento lascia il posto al desiderio
di vivere una vita quanto più possibile autentica e simile a chi siamo davvero.
Gli
obiettivi diventano intenzioni e iniziamo a domandarci come viviamo la nostra
vita, tanto preziosa quanto fragile.
C’è
una storiella che amo molto;
l’ho
letta in un libro di “Charlotte Joko Beck” e racconta di un re che doveva
scegliere chi tra i suoi sudditi nominare primo ministro.
La
scelta si restringe su tre candidati che vengono rinchiusi in una stanza.
Il
primo che riuscirà a aprire la porta e liberarsi sarebbe diventato primo
ministro.
Mentre
i primi due uomini si arrovellano tra formule matematiche e congetture
filosofiche sulla soluzione che aprirà la serratura, il terzo uomo
semplicemente si alza, apre la porta e esce dalla stanza.
A
volte viviamo in una cella che ci siamo costruiti per bene negli anni e che per
ognuno di noi ha delle caratteristiche diverse.
Cosa
ci fa sentire schiavi?
Quante
volte ci crediamo imprigionati in vite e lavori che non abbiamo scelto?
Soprattutto quanto soffriamo pensando che la vita vera inizierà solo quando
avremo anche noi varcato una porta immaginaria dentro la quale ci siamo
rinchiusi?
Mentre
viviamo in sala d’attesa, non ci accorgiamo che siamo già liberi.
La
porta è sempre stata aperta.
Naturalmente la prigione non è necessariamente data
dal lavoro, ma anche dalle storie, dalla mente che sembra non lasciarci mai in
pace;
siamo
schiavi dei condizionamenti che ci costruiamo intorno alla posizione e il ruolo
che occupiamo, a una ricerca di perfezione a cui segue un senso di
inadeguatezza.
La
pratica della consapevolezza ci permette prima di tutto di fare spazio, lo
spazio creato ci permette di vedere con chiarezza.
La
chiarezza porta comprensione e la comprensione un senso di libertà.
Forse assaporiamo anche solo per un momento,
l’intuizione che non solo disponiamo di due terzi della nostra giornata, ma
dell’intera giornata.
A noi
la scelta.
Vi
lascio con una poesia di “Hafiz “che dal XIII secolo ci esorta a non restare
prigionieri ma trovare in questa vita ciò che ci fa sentire liberi.
Non siamo venuti qui
per restare prigionieri
Ma per arrenderci
sempre più profondamente
Alla libertà e alla
gioia.
Non siamo venuti in
questo mondo squisito
per restare in
ostaggio dell’amore.
Corri mio caro, da
qualsiasi cosa
che potrebbe non
rafforzare
Le tue preziose ali
in erba,
Corri più che puoi,
mia cara,
Da chiunque sia
disposto a mettere un coltello affilato
Nella sacra, tenera
visione
Del tuo bel cuore.
Abbiamo il dovere di
fare amicizia
Con quella parte di
noi, obbedire alla nostra casa
E gridare le nostre
ragioni
Oh per favore, oh
per favore
esci e gioca.”
Perché non siamo
venuti qui per restare prigionieri,
O per confinare i
nostri meravigliosi spiriti
Ma per sperimentare
sempre più profondamente
il nostro coraggio
divino, libertà e luce!
(Anna Li Vecchi).
Incontra i think
tank dietro il nuovo
giro di vite sulla
libertà di
parola del “MAGA”.
Unz.com - Robert
Inlakesh – (1° maggio 2025) – ci dice:
L'amministrazione
del presidente degli Stati Uniti Donald Trump – e molti dei suoi più importanti
sostenitori di destra – sono direttamente collegati ad alcune delle
organizzazioni più radicalmente pro-guerra e pro-Israele del paese.
Queste connessioni
formano una rete tentacolare di gruppi di pressione, miliardari della
tecnologia e figure dei media che promuovono costantemente gli interessi
israeliani al di sopra di quelli delle comunità americane.
Perché la destra
pro-Trump è improvvisamente passata dal presentarsi come un bastione della
libertà di parola al sostenere apertamente la censura e la repressione guidata
dallo stato?
Questa indagine di
“Mint Press News” rivela una rete di difesa guidata dai donatori che guida
questo cambiamento ideologico.
La connessione
Horowitz.
Dall'inizio degli
anni 2000, lo scrittore e attivista David Horowitz” è stato al centro di un
movimento che sosteneva di difendere la libertà di parola, dipingendo i
musulmani e le persone di sinistra come minacce esistenziali alla civiltà
occidentale.
All'indomani dell'11
settembre, Horowitz ha chiesto la profilazione delle persone
"palestinesi" e "islamiche" e ha tristemente affermato che
"i palestinesi sono nazisti".
Attraverso il “David
Horowitz Freedom Center “(DHFC), fondato nel 1998, lui ei suoi donatori hanno
costruito una rete mediatica e politica che ha plasmato le carriere di quasi
tutte le principali figure conservatrici pro-Trump attive oggi.
Il “Southern Poverty
Law Center” ha designato il “DHFC “come un gruppo di odio, e ha ricevuto denaro
oscuro anonimo instradato attraverso il” Donors Trust”, che ha anche finanziato
cause nazionaliste bianche.
“Horowitz” concentrò
gran parte del suo attivismo nei campus universitari, spingendo narrazioni
incendiarie anti-islamiche e pro-Israele intese a provocare reazioni negative.
Ha poi inquadrato le
proteste contro le sue apparizioni come prova che la sinistra e le comunità
musulmane si oppongono al Primo.
Questa strategia ha
gettato le basi per figura come “Ben Shapiro”, che ha costruito la sua carriera
iniziale sui tour dei campus universitari, difendendo anche l'incitamento
all'odio come espressione protetta e rendendo popolari slogan come "i
fatti non si preoccupano dei tuoi sentimenti".
Shapiro ha iniziato
come borsista presso il DHFC e il suo primo libro, "Brainwashed: How
Universities Indottrinate America's Youth", è stato pubblicato nel 2004.
“Shapiro sarebbe”
poi diventato caporedattore di “Truth Revol”t, un sito web finanziato dal
“David Horowitz Freedom Center”, dove il suo caporedattore era “Jeremy
Boreing”.
I due avrebbero continuato a fondare quello
che oggi è The Daily Wire”.
Entrambi hanno anche
lavorato con organizzazioni legate ai circoli dell'intelligence israeliana
prima di assumere “Jordan Peterson”.
Sebbene Peterson
avesse precedentemente parlato poco di Israele, dopo essere entrato a far parte
del” Daily Wire “ha adottato una posizione pro-Israele e in seguito ha
incontrato il primo ministro israeliano “Benjamin Netanyahu”.
Il “DHFC” ha anche
finanziato o si è allineato con numerose figure di destra di alto profilo, tra
cui l'ex capo stratega di Trump” Steve Bannon”, l'ex consigliere per la
sicurezza nazionale “John Bolton”, “Pamela Geller” e il politico olandese
“Geert Wilders.”
L'attuale segretario alla Difesa di Trump,
“Pete Hegseth,” ha ricevuto 30.000 dollari in compensi per conferenze e onorari
dal” Freedom Center tra il 2023 e il 2024.
“Candace Owens”, ora
una commentatrice conservatrice di alto profilo, è stata inizialmente reclutata
da “Horowitz”, ma in seguito è stata attaccata dai suoi attivisti affiliati
dopo aver espresso sostegno ai diritti dei palestinesi.
"Ho iniziato la
mia carriera, la mia carriera politica, su “YouTube” facendo solo video
divertenti e satirici, e ho ricevuto un'e-mail da “David Horowitz” che mi
invitava a questa conferenza, e lascia che ti dica quanto sia stato un grosso
problema per me.
Non avevo alcun tipo di connessione", ha
ricordato una volta “Owens”.
Dopo la morte di”
Horowitz” il 29 aprile 2025, il fondatore di “Turning Point USA”, “Charlie Kirk”,
ha riconosciuto la sua influenza:
"Senza” David
Horowitz”, non sono sicuro che “Turning Point USA” esisterebbe. Oltre il 90%
dei nostri primi grandi donatori è stato presentato a un evento di “David
Horowitz”, grazie alle sue calorose approvazioni e alle sue generose
presentazioni.
Il suo sostegno ha
aperto porte che altrimenti sono rimasti chiusi".
Ciò che “Kirk “ha
rivelato è cruciale:
“Horowitz” ha
operato come un connettore all'interno di una classe di donatori d'élite che ha
usato le sue presentazioni per finanziare i media di destra filo-israeliani e
le infrastrutture politiche.
Fratelli della
tecnologia.
Il crescente
allineamento di “Elon Musk” con la politica israeliana è diventato visibile nel
2024, quando ha stretto una relazione a sorpresa con il primo ministro
Netanyahu.
Ma i suoi legami con l'ecosistema del “Freedom
Center” sono iniziati prima.
“Musk” ha amplificato i punti di discussione
del” Freedom Center”, anche uno studio che afferma falsamente che “USAID” ha
contribuito a finanziare i talebani, una narrativa successivamente utilizzata
per giustificare le richieste di de-finanziare l'agenzia.
Più di conseguenza,
quando “SpaceX” ha cercato di raccogliere 750 milioni di dollari nel gennaio
2023, l'investitore principale è stata la società di venture capital “Andreessen
Horowitz”, co-fondata da “Ben Horowitz”, figlio di “David Horowitz”.
“Andreessen Horowitz”
detiene partecipazioni in diverse società legate all'intelligence e alla
sorveglianza israeliana, tra cui “TOKA”, fondata dall'ex primo ministro
israeliano “Ehud Barak”.
“Ben Horowitz” è
stato anche coinvolto nei primi sforzi per organizzare un'alleanza dell'élite
tecnologica pro-Trump prima di fare un passo indietro.
La stessa “SpaceX “ha
collaborato con aziende israeliane di armi e società statali come “Elbit
Systems”, “Israel Aerospace Industries” (IAI) e “ImageSat International” (ISI),
lanciando satelliti militari.
Un altro
finanziatore chiave del “Freedom Center” è” Robert Shillman”, fondatore della “Cognex
Corporation”.
Shillman e la sua
fondazione di famiglia hanno sostenuto figure di destra come “Laura Loomer” , “Bridgette
Gabriel” e Project Veritas” .
Dona anche alla “Foundation
for Defense of Democracies” (FDD), un think tank neoconservatore che ha svolto
un ruolo centrale nella promozione di battaglia per il cambio di regime in
Medio Oriente.
Dal 2002 al 2013, “Shillman”
ha donato oltre 2,4 milioni di dollari agli Amici delle Forze di Difesa
Israeliane (FIDF), un'organizzazione no-profit con sede negli Stati Uniti che
aiuta il personale militare israeliano.
Nel 2018,” The
Guardian” ha rivelato che” Shillman” ha finanziato una borsa di studio a
sostegno del provocatore di estrema destra “Tommy Robinson”, che riceveva uno
stipendio di circa 5.000 sterline al mese per lavorare presso l'organo di
stampa canadese “Rebel Media”.
Propaganda e
politica
Il “Gatestone
Institute”, un altro nodo chiave della rete e donatore di” Tommy Robinson”, è
stato fondato da “Nina Rosenwald”, soprannominata dai critici " la mamma dello zucchero dell'odio
musulmano " per il suo ruolo nel finanziare le iniziative mediatiche
anti-musulmane e pro-Israele.
Il “Gatestone” ha
sostenuto figure come “Douglas Murray, un opinionista britannico che è stato
recentemente deriso per aver fatto un bizzarro appello all'autorità durante la
sua apparizione su "The Joe Rogan Experience", dove ha chiesto più
spazio per gli "esperti" pro-guerra per spingere una narrativa
pro-Israele.
Murray ha descritto
il blogger anti-musulmano “Robert Spencer “come un "brillante
studioso".
Non sorprende che il
sito web di Spencer, “Jihad Watch, sia stato a lungo sponsorizzato dal “David
Horowitz Freedom Center”.
Anche il miliardario
gestore dell'hedge fund Bill Ackman” è inserito in questo ecosistema.
Nel 2024, “Ackman “ha promosso lo” Shirion
Collective”, una campagna che incoraggiava il “doxxing di studenti e docenti
filopalestinesi “ed è stato accusato di incitare alla violenza fisica e di
utilizzare strumenti di sorveglianza dell'intelligenza artificiale per
sopprimere il dissenso.
“Ackman” e “Marc
Andreessen” sono stati entrambi nominati consulenti del “Department of
Government Efficiency” (DOGE) dell'amministrazione Trump, un'iniziativa ormai
quasi defunta volta alla riforma federale.
Un altro elemento
della più ampia rete di advocacy è pieno di sorprendente aggressività alla fine
del 2023: il gruppo
militante Betar.
Fondata quasi un
secolo fa dal leader sionista fascista “Ze'ev Jabotinsky,” Betar “era da tempo
svanita nell'oscurità.
Ma in seguito
all'offensiva israeliana a Gaza, il gruppo è riemerso, rispecchiando le
tattiche della “Lega di Difesa Ebraica” (JDL), che era stata precedentemente
designata come organizzazione terroristica dalle autorità statunitensi.
Gli attivisti del”
Betar” hanno rilanciato le tattiche intimidatorie a livello di strada, tra cui
minacciare eminenti studiosi e funzionari delle Nazioni Unite con simbolici
"cercapersone", un riferimento a una famigerata operazione segreta
israeliana del 2024 che ha coinvolto ordigni esplosivi che hanno causato
vittime di massa in Libano.
Gli osservatori dei
diritti umani hanno rivelato come il gruppo stia compilando liste di osservati
speciali di accademici, organizzatori e personaggi pubblici filo-palestinesi,
che presenta ai funzionari allineati a Trump come candidati per una futura
deportazione o processo.
Il gruppo ha anche
apertamente elogiato le operazioni militari che hanno provocato la morte di
civili, compresi i bambini.
La rinascita di “Betar”
è stata ampiamente attribuita al dirigente israelo-americano delle pubbliche
relazioni “Ronn Torossian”, collaboratore di “FrontPage Magazine”, una testata
creata dal “David Horowitz Freedom Center”.
Dalla libertà di
parola all'autoritarismo.
Dagli investitori
della Silicon Valley e dagli influencer di destra agli appaltatori della difesa
e agli operatori politici, una vasta e interconnessa classe di donatori ha
rimodellato la destra americana a immagine di un'agenda filo-israeliana
intransigente.
Il loro messaggio ridefinisce i musulmani come
nemici dell'Occidente, delegittima l'attivismo contro la guerra e
pro-palestinese e presenta il dissenso come una minaccia alla sicurezza
nazionale.
Questa stessa rete,
un tempo ossessionata dalla difesa della libertà di espressione, ora abbraccia
la censura, le liste nere e la sorveglianza governativa, purché prenda di mira
i loro avversari ideologici.
Perché il
"mediatore" non chiude l'affare?
Unz.com - Alastair
Crooke – (5 maggio 2025) – ci dice:
La trasformazione
dell'America operata da Trump avrebbe dovuto essere ricostruita all'insegna del
motto "America First".
La storia, sia
sull'Ucraina che sull'Iran, è che il presidente Trump vuole un
"accordo" – ed entrambi gli accordi sono possibili – eppure sembra
essersi imposto.
Trump presenta la sua amministrazione come
qualcosa di più rude, più meschino e molto meno sentimentale.
Aspira a emergere, a
quanto pare, anche come qualcosa di più centralizzato, coercitivo e radicale.
In politica interna,
potrebbe esserci del vero in questa categorizzazione dell'ethos trumpiano.
In politica estera,
tuttavia, Trump tergiversa.
Il motivo non è chiaro, ma il fatto stesso
offusca le sue prospettive nei tre ambiti vitali per la sua aspirazione di
"pacificatore": Ucraina, Iran e Gaza.
Sebbene sia vero che
il vero mandato di Trump deriva dal dilagante malcontento economico e sociale,
piuttosto che dalle sue pretese di essere un pacificatore, i due obiettivi
chiave della politica estera restano importanti per mantenere lo slancio in avanti.
Una possibile
risposta è che nei negoziati esteri il Presidente abbia bisogno di una squadra
solida ed esperta che lo supporti.
E non ce l'ha.
Prima di inviare il
suo inviato “Witkoff” a parlare con il presidente Putin, il generale “Kellogg”,
a quanto pare, ha presentato a Trump una proposta di armistizio in stile
Versailles:
una visione della
Russia alle corde (ovvero, il piano era formulato in termini più appropriati
alla capitolazione russa).
La proposta di
Kellogg implicava anche che Trump avrebbe fatto un "grande favore" a
Putin, accondiscendendo a offrirgli una scala per salire dal suo trespolo
sull'"albero" ucraino.
Ed è stata esattamente questa la linea
adottata da Trump a gennaio:
Dopo aver affermato
che la Russia aveva perso un milione di uomini (in guerra), Trump ha poi
proseguito affermando che "Putin sta distruggendo la Russia non
raggiungendo un accordo".
Ha inoltre affermato
che l'economia russa era "in rovina" e, in particolare, ha affermato
che avrebbe preso in considerazione l'imposizione di sanzioni o tariffe alla
Russia.
In un successivo
post su “Truth Social” , ha scritto: "Farò un grandissimo FAVORE alla
Russia, la cui economia sta fallendo, e al Presidente Putin".
Il Presidente,
debitamente informato dal suo team, potrebbe aver immaginato che avrebbe
offerto a Putin un cessate il fuoco unilaterale e, voilà, avrebbe ottenuto un
accordo rapido.
Tutte le premesse su
cui si basava il “piano Kellogg” (la vulnerabilità della Russia alle sanzioni,
le ingenti perdite di uomini e una guerra in stallo) erano false.
Nessuno nel team di
Trump ha quindi svolto la dovuta diligenza sulla strategia Kellogg?
Sembra che
(pigramente) abbia preso la guerra di Corea come modello, senza valutare
attentamente se fosse appropriata o meno.
Nel caso coreano, il
cessate il fuoco lungo una linea di conflitto ha preceduto considerazioni
politiche, che sono sopraggiunte solo in seguito.
E che rimangono in corso – e irrisolte – fino
a oggi.
Lanciando richieste
premature per un cessate il fuoco immediato durante i colloqui con i funzionari
russi a Riad, Trump ha suscitato un rifiuto.
In primo luogo, perché il team di Trump non
aveva un piano concreto su come attuare un cessate il fuoco, dando
semplicemente per scontato che tutti i dettagli potessero essere definiti a
posteriori.
In breve, la
richiesta è stata presentata a Trump come una "vittoria rapida".
Solo che non lo era.
L'esito era
scontato: il cessate il fuoco è stato rifiutato.
Non si sarebbe
dovuto permettere che accadesse, dato il lavoro competente del personale.
Nessuno del team di Trump aveva forse
ascoltato dal 14 giugno dell'anno scorso, quando Putin aveva delineato con
chiarezza al Ministero degli Esteri la posizione russa sul cessate il fuoco?
E da allora la cosa
è stata ripetuta regolarmente.
A quanto pare, no.
Eppure, anche così,
quando l'inviato di Trump, “Witkoff,” è tornato da un lungo incontro con il
presidente Putin per riferire sulla spiegazione personale e dettagliata di
quest'ultimo sul perché un quadro politico deve precedere qualsiasi cessate il
fuoco (a differenza della Corea), il” resoconto di Witkoff” è stato accolto con
la secca replica che "gli ucraini non sarebbero mai d'accordo" da
parte del generale Kellogg.
Fine della
discussione, a quanto pare. Nessuna decisione presa.
Diversi altri voli
per Mosca non hanno modificato la situazione di base.
Mosca attende le
prove che Trump sia in grado di consolidare la sua posizione e possa prendere
in mano la situazione.
Ma fino ad allora, Mosca è pronta a facilitare
un "riavvicinamento della posizione", ma non approverà un cessate il
fuoco unilaterale.
(E nemmeno Zelenskyj).
L'enigma qui è
perché Trump non taglia le armi e i flussi di intelligenza statunitensi a Kiev,
e dice agli europei di stare alla larga da Trump?
Kiev ha una qualche
forma di potere di veto?
Il Team Trump non
capisce che gli europei sperano semplicemente di interrompere l'obiettivo di
Trump di normalizzare le relazioni con la Russia?
Devo farlo.
Sembra che il
"dibattito" (se così si può chiamare) nel team di Trump abbia
ampiamente escluso fattori di vita reale.
Si è svolto a un livello normativo elevato,
dove certi fatti e verità sono semplicemente dati per scontati.
Forse il fenomeno
dei costi irrecuperabili ha avuto un peso notevole: più a lungo si continua con
una linea d'azione (non importa quanto stupida), meno si è disposti a
cambiarla.
Cambiarla sarebbe
interpretato come riconoscere un errore, e riconoscere un errore è il primo
passo verso la perdita di potere.
E c'è un parallelo
con i colloqui con l'Iran.
Trump ha in mente un
accordo negoziato con l'Iran che consentirebbe di raggiungere il suo obiettivo
di "nessuna arma nucleare iraniana", sebbene l'obiettivo stesso sia
in un certo senso una tautologia, dato che la comunità dell'intelligence statunitense
ha già stabilito che l'Iran NON possiede alcuna arma nucleare.
Come si ferma
qualcosa che non sta accadendo?
Beh,
"l'intento" è un concetto estremamente difficile da circoscrivere.
Quindi, il Team torna alle origini:
alla ferma dottrina
dell'”Organizzazione Rand originale”, secondo cui non esiste alcuna differenza
qualitativa tra l'arricchimento dell'uranio per scopi pacifici e quello per
scopi bellici.
Pertanto, nessun
arricchimento dovrebbe essere consentito.
Solo l'Iran può
vantare l'arricchimento, grazie alla concessione fatta da Obama nell'ambito del
“JCPOA,” che lo ha consentito, seppur con alcune limitazioni.
Circolano molte idee
su come quadrare questo cerchio: il rifiuto dell'Iran di rinunciare
all'arricchimento e la dichiarazione di Trump sulla "non capacità" di
usare l'uranio come arma.
Nessuna di queste idee è nuova:
importare in Iran
materie prime arricchite;
esportare l'uranio altamente arricchito
iraniano in Russia (cosa già fatta nell'ambito del “JCPOA”) e far sì che la
Russia costruisca la capacità nucleare iraniana per alimentare la sua
industria.
Il problema è che
anche la Russia lo sta già facendo.
Ha un impianto già operativo e un altro in
costruzione.
Anche Israele ha
naturalmente le sue proposte: sradicare tutte le infrastrutture di
arricchimento iraniane e la capacità di lancio di missili.
Solo l'Iran non
accetterà mai questo.
Quindi, la scelta è
o un sistema di ispezione e sorveglianza tecnica potenziato in un accordo
simile al JCPOA (che non renderà felici né Israele né la leadership
istituzionale filo-israeliana).
O un'azione
militare.
Il che ci riporta al
“Trump Team” è alle divisioni intestinali all'interno del Pentagono.
“Pete Hegseth “ha
inviato il seguente messaggio all'Iran, pubblicato sul suo account di social
media:
"Vediamo il
vostro sostegno LETALE agli Houthi. Sappiamo esattamente cosa stai facendo.
Sapete molto bene di cosa è capace l'esercito americano – e siete stati
avvertiti.
Pagherete la
CONSEGUENZA nel momento e nel luogo di nostra scelta".
“Hegseth” è
chiaramente frustrato. Come ha notato Larry Johnson :
"Il team di
Trump si è basato su un'altra falsa supposizione:
che i sostenitori di “Biden” non abbiano
compiuto alcuno sforzo serio per distruggere l'arsenale di missili e droni
degli Houthi.
I sostenitori di Trump credevano di poterli
sottomettere bombardando gli Houthi. Invece, gli Stati Uniti stanno dimostrando
a tutti i paesi della regione i limiti della loro potenza navale e aerea...
Nonostante oltre 600
bombardamenti, gli Houthi continuano a lanciare missili e droni contro navi
statunitensi nel Mar Rosso e obiettivi all'interno di Israele".
Quindi, il Team
Trump si è intromesso prima in un conflitto (lo Yemen) e poi in una complessa
negoziazione con l'Iran, ancora una volta apparentemente senza aver fatto i
compiti a casa sullo Yemen.
È ancora una volta
colpa del pensiero di gruppo?
In una situazione di
incertezza come quella attuale, la solidarietà finisce per essere vista come un
fine a sé stessa, e nessuno vuole essere accusato di "indebolire
l'Occidente" o di "rafforzare l'Iran".
Se si deve
sbagliare, è meglio farlo in compagnia del maggior numero possibile di altri.
Israele lascerà
passare?
Sta lavorando sodo
con il generale “Kurilla” (il generale statunitense al comando del CENTCOM) nel
bunker sotto il “Dipartimento della Difesa israeliano”, preparando piani per un
attacco congiunto all'Iran.
Israele sembra molto interessato al suo lavoro.
Tuttavia,
l'impedimento fondamentale al raggiungimento di un accordo con l'Iran è più
cruciale – in quanto, come attualmente interpretato, l'approccio degli Stati
Uniti ai negoziati infrange tutte le regole su come iniziare un trattato di
limitazione degli armamenti.
Da un lato, c'è
Israele con una triade di sistemi di armi nucleari e capacità di lancio: dai
sottomarini, agli aerei e ai missili.
Israele ha anche minacciato l'uso di armi
nucleari– recentemente a Gaza e in precedenza durante la prima guerra in Iraq,
in risposta alla capacità missilistica Scud di Saddam Hussein.
Il principio
mancante qui è qualsiasi minimo di reciprocità.
Si dice che l'Iran
minaccia Israele – e Israele minaccia regolarmente l'Iran.
E Israele,
naturalmente, vuole che l'Iran sia castrato e disarmato e insiste che non venga
toccato (niente TNP, niente
ispezioni dell'AIEA, niente riconoscimenti).
I trattati di
limitazione degli armamenti avviati da “JF Kennedy con Krusciov” derivarono dal
successo dei negoziati reciproci con cui gli Stati Uniti si ritirarono i loro
missili dalla Turchia prima che la Russia rimuovesse i propri missili da Cuba.
Deve essere chiaro a
Trump e Witkoff che una proposta così sbilanciata come la loro per
l'Iran non ha alcuna relazione con le realtà geopolitiche – ed è quindi
probabile che fallisca (prima o poi).
Il Team Trump,
quindi, si sta schierando in un'azione militare contro l'Iran – che poi sarà di
loro proprietà.
Trump non lo vuole;
L'Iran non lo vuole.
Quindi, questo è
stato adeguatamente pensato?
L'esperienza
yemenita è stata presa pienamente in considerazione?
Il team di Trump ha proposto qualche via
d'uscita?
Un modo creativo per
uscire dal dilemma – e che potrebbe ripristinare almeno una parvenza di un
classico esercizio di trattato di limitazione degli armamenti – sarebbe che
Trump diffondesse l'idea che è giunto il momento per Israele di entrare nel TNP
e di far ispezionare le sue armi dall'AIEA.
Trump lo farà? No.
Allora diventa ovvio
il perché.
La trasformazione
dell'America operata da Trump avrebbe dovuto essere ricostruita all'insegna del
motto "America First".
Confessioni di un ex
Gran maestro
del 33° grado della massoneria:
il satanismo delle
logge.
Lacrunadellago.net –
Cesare Sacchetti – (05/05/2025) – ci dice:
Ascoltare il dottor
William Schnoebelen non è sempre facile.
È un viaggio
profondo nel mondo dell’occulto e di un uomo che invece aveva iniziato la sua
vita da giovane adulto alla ricerca di una spiritualità cristiana che purtroppo
per una serie di inquietanti vicissitudini non è riuscito a trovare.
Il dottor
Schnoebelen nasce in una piccola località dell’Iowa, a Dubuque, in uno degli
Stati dell’America del Mid-West considerati da sempre una delle roccaforti
dell’America più cristiana e conservatrice.
Nella sua casa e
nella sua famiglia non ci sono influenze del mondo dell’occulto e della
massoneria, piuttosto c’è un’impronta cattolica che sembra spingere il giovane
uomo verso la vita religiosa, tanto che “William” decide di andare presso un
piccolo seminario del” Loras College”, sempre nella città di Dubuque, per
diventare un prete.
Era quello che il
giovane seminarista aveva sempre voluto sin dalla prima infanzia.
Servire Dio e
condurre una vita dentro la Chiesa Cattolica per poterlo fare nel migliore dei
modi possibile.
Nel” Loras College”
però invece che seguire gli insegnamenti trasmessi dalla Chiesa, “Schnoebelen”
viene ingannato da un prete che conduceva dei corsi di teologia per i vari
aspiranti seminaristi.
È questo sacerdote
che un giorno prende da parte il giovane aspirante prete dell’Iowa e gli
suggerisce che se vuole diventare davvero un ministro di Dio nella Chiesa
Cattolica allora deve iniziare a studiare seriamente il mondo dell’occulto
perché Cristo, a detta di questo sacerdote, altro non era che una sorta di
iniziato alla scuola delle antiche religioni misteriche babilonesi.
“William” viene così
ingannato da quello che a tutti gli effetti era un probabile infiltrato della
società teosofica fondata nel secolo scorso da “madame Blavatksy”, famigerata
esoterista ed occultista e iniziata alla libera muratoria.
La società teosofica
è oggi probabilmente una
delle organizzazioni esoteriche più influenti e potenti al mondo, se si pensa
che i suoi esponenti come “Alice Bailey”, sono riusciti ad avere una
rappresentanza presso le Nazioni Unite tramite la “Lucis Trust”, una casa
editrice che originariamente si chiamava “Lucifer Trust”, che pubblicava libri
di carattere esoterico e occulto e che decise di cambiare nome
all’organizzazione in “Lucis” per nascondere la sua chiara affiliazione
satanica.
William viene così
avvicinato al cammino esoterico.
Piuttosto che
seguire la via degli apostoli del Vangelo si ritrova presto ad essere un
ministro di Satana ed inizia un viaggio che lo porterà ben lontano da dove
inizialmente credeva di arrivare.
Piuttosto che
studiare, ad esempio, i dottori della Chiesa come Sant’Agostino e San Tommaso, “Schnoebelen”
inizia a studiare i testi di una strega inglese vissuta il secolo scorso come “Sybil
Leek “che scrisse un’opera dal titolo “Diario di una strega” per provare a “normalizzare” agli occhi dell’opinione
pubblica la figura della strega, avversata nel Medioevo, e a questo pensarono i
vari organi di “informazione” del Regno Unito che hanno ospitato in diverse
occasioni sempre nel tentativo di rendere “innocuo” il percorso di coloro che
si avvicinavano all’esoterismo e al satanismo.
La strega inglese
Sybil Leek.
Il ’68 e
l’esplosione del mondo dell’occulto.
Era l’epoca della
cosiddetta rivoluzione del’68 concepita nel laboratorio dei filosofi tedeschi
di origine ebraica della scuola di Francoforte, i quali non solo avevano
elaborato un sistema di idee che destrutturava la tradizionale società
cristiana da sostituire con una laicizzata di stampo liberal-marxista, ma
avevano anche uno spiccato interesse per il mondo dell’occulto tanto da
promuovere varie pratiche esoteriche, anche le più aberranti, come la
necrofilia e l’incesto.
Si è parlato in
altre occasioni della scuola di Francoforte e del suo ruolo di demoralizzazione
e scristianizzazione della società Occidentale, e “Schnoebelen” è una di quelle persone che si ritrova
investita da quella che a tutti gli effetti è stata una violenta rivoluzione
anticristiana i cui devastanti effetti si vedono ancora oggi sulla società
contemporanea, laicizzata e spogliata dei suoi valori di un tempo.
Si spiega così
l’esplosione dell’interesse per la magia e l’occulto di quegli anni. L’uomo che
doveva diventare seminarista si ritrova, suo malgrado, verso un cammino
differente e inizia ad entrare in contatto con figure come Alex Sanders, un
noto mago inglese dell’epoca.
L’occultista inglese
Alex Sanders.
“Sanders” nel suo
tempo era diventato molto noto non solo per aver scritto l’opera “Re degli
stregoni” ma per aver portato, non molto differentemente dalla sua “collega”
Sybil Leek, a far avvicinare il grande pubblico all’universo della stregoneria.
I vari occultisti e
maghi in quell’epoca iniziavano a diffondersi sempre di più e pullulavano nel
Regno Unito e negli Stati Uniti i vari discepoli del mago e satanista di alto
livello, “Aleister Crowley”, che durante la prima metà del secolo scorso era
diventato conosciuto in tutti i circoli esoterici del mondo, e le sue
“attività” non erano passate inosservate sotto il governo di Benito Mussolini
che decise di espellerlo dall’Italia dopo che il fascismo fu informato dei
sacrifici, spesso di giovani, che venivano messi in atto dall’occultista
inglese.
“Schnoebelen” non
credeva nonostante tutto di venerare Satana.
Si era avvicinato
nella convinzione di praticare un qualche culto pagano ed esoterico dedito
all’adorazione di divinità lunari e panteistiche, senza sapere che quella era
solo la superficie dell’iniziazione satanica.
La filosofia
satanica di “LaVey”.
Il vero viaggio nel
mondo del satanismo era però, purtroppo per lui, soltanto agli inizi.
Il vero salto di
“qualità” avviene nei primi anni’70 quando il proprietario di una libreria
esoterica gli suggerisce di leggere la bibbia satanica di” Szandor LaVey”, il
fondatore della” Chiesa di Satana”, che in quell’epoca era diventato già una
delle figure sataniche più note negli Stati Uniti.
Nella bibbia
satanica dell’occultista c’è in pratica tutta l’essenza della religione
luciferiana.
Ci sono quegli
“insegnamenti” e quei segreti per far sì che il prossimo diventi soltanto uno
strumento per compiere la volontà di chi diventa un iniziato del cosiddetto
“cammino della mano sinistra”, l’espressione che si utilizza nell’ambito
esoterico per descrivere i vari satanisti.
“LaVey” non nascondeva anche tutta la sua ammirazione
per lo stato di Israele, dovuta alle sue origini ebraiche, e per i vari gruppi
terroristici israeliani come la famigerata “banda Stern” o l’”Irgun fondato da “Menachem
Begin” nel 1931 che divenne poi dopo la nascita di Israele primo ministro del
Paese.
Talmente era stretto
questo legame tra LaVey e Israele che una volta uscita la sua “opera” “Assaf
Dayan” figlio del ministro della Difesa, “Moshe”, la definisce “perfetta” per
il tipo di filosofia che governa lo stato ebraico e di questa affermazione se
ne può avere un saggio pratico anche ora, se si pensa ai vari massacri eseguiti
a Gaza dai governi israeliani.
La massoneria: tappa
obbligata per l’iniziazione satanica.
“William “diventa sempre più famigliare con questa
filosofia, ma non riesce a salire ai piani più alti del mondo del satanismo
come vorrebbe fare fino a quando uno dei vari appartenenti a questi circoli, un
druido di nome “Eli”, gli dice che se prima non entra in massoneria non
riuscirà mai a diventare un satanismo di alto livello.
Se qualcuno ancora
si illude che la massoneria sia una sorta di organizzazione o club esclusivo
dove ci si incontra per fare degli affari, allora costui o costei ancora crede
probabilmente alla favola che raccontano i vari liberi muratori che ogni
qualvolta vengono chiamati a rendere conto delle nefandezze massoniche
asseriscono che la loro organizzazione promuove la “libertà, l’uguaglianza e la
fratellanza”.
È senza dubbio vero
che la libera muratoria è stata quella forza che ha concepito e preparato la
rivoluzione francese del 1789, quell’evento che di fatto ha creato il mondo
moderno dei diritti umani e sostituito la tradizione cristiana con il massonico
culto dell’illuminismo liberale.
La libera muratoria
è però molto più di questo.
Schnoebelen lo
spiega bene e dimostra una conoscenza profonda delle varie logge alle quali lui
è stato iniziato.
Il primo passo è
quello di entrare nella massoneria attraverso la canonica iniziazione dei primi
tre gradini delle logge che sono quelli di apprendista muratore, compagno di
mestiere o Maestro massone.
Soltanto dopo questi
primi tre gradi, si può salire ai vari piani superiori a seconda che l’iniziato
decida di seguire il rito di York o quello più universalmente noto e influente
come quello scozzese, al quale fanno riferimento larghissima parte delle massonerie
nel mondo.
Al giovane ex
aspirante sacerdote dell’Iowa viene richiesto di fare il giuramento che tutti
gli aspiranti massoni fanno prima di entrare nella “fratellanza” ed è un
giuramento inquietante che prevede non solo che il candidato versi il proprio
sangue per associarsi alla massoneria, ma anche che pronunci queste parole.
“Se mai dovessi rivelare i segreti di un “Apprendista
Muratore Ammesso”, giuro che mi verrà tagliata la gola, la lingua strappata
dalle radici e sepolta nella sabbia del mare dove la marea sale e scende due
volte in 24 ore, qualora mai dovessi consapevolmente violare questo mio obbligo
di “Apprendista Ammesso,” così Dio mi aiuti e mi tenga saldo nella dovuta
esecuzione dello stesso.”
Il massone giura
sulla sua vita di non infrangere i segreti di questa società occulta, e altre
simili formule di rito vengono pronunciate anche nelle altre logge in Europa.
A darne notizia fu,
tra gli altri, uno dei vari studiosi della massoneria come il giornalista
francese “Emil Eckert” che nella sua opera “La Franc-Maçonnerie dans sa
véritable signification” riferisce che questo è il giuramento che gli aspiranti
massoni devono pronunciare prima di entrare.
“Giuro nel nome del Supremo Architetto dell’Universo di
non rivelare i segreti, i segnali, i tocchi, le parole, le dottrine e le
abitudini dei massoni e di mantenere su tutto questo un eterno silenzio.
Prometto e giuro su
Dio di non rivelare nulla che sia con la penna, con i segnali, con i gesti e
con le parole e non di aver scritto, litografato, stampato e pubblicato nulla
che sia stato confidato a me fino a questo momento e che potrà essere confidato
in futuro.
Lego me stesso e mi sottometto al seguente
castigo se non manterrò la mia parola: possano le mie labbra bruciare con un
ferro rovente;
possa il mio corpo
essere appeso nella loggia durante l’ammissione di un nuovo fratello così che
possa essere uno stigma per la mia infedeltà e oggetto di orrore per tutti gli
altri;
possa essere bruciato dopo e le ceneri sparse
al vento così che non rimarrà memoria del mio tradimento. Possa Dio e il suo
santo Vangelo aiutarmi. Così sia.”
Il “Supremo
Architetto dell’Universo” è quella fumosa espressione che la massoneria
utilizza per nascondere la vera identità del dio massonico che altri non è che Lucifero, anche se tale segreto non viene ovviamente rivelato ai massoni di
grado inferiore che, per opportunismo o ottusità, oppure entrambe le cose,
decidono di entrare nella fratellanza per provare a fare carriera credendo
forse in cuor loro che i riferimenti a Dio e al Vangelo presenti in alcuni
giuramenti garantiscano che la libera muratoria sia cristiana, quando essi in
realtà sono di natura chiaramente blasfema e mistificatoria e nulla hanno a che
vedere con il cristianesimo.
La massoneria è
infatti per sua natura segreta e gnostica mentre nel cristianesimo non ci sono
segreti religiosi che vengono rivelati soltanto agli adepti più alti.
I gradi più alti
della libera muratoria e i suoi segreti occulti
“William” sembra
iniziare a capirlo meglio, ed è così che una volta presa la decisione di
intraprendere il cammino del rito scozzese arriva a comprendere chiaramente che
la massoneria non è altro che una
religione luciferiana anticristiana travestita sotto i panni della “organizzazione
filantropica” che si propone di conquistare e dominare la società e mettere al
bando la pratica della odiata religione cristiana, e soprattutto quella
cattolica, vera e propria bestia nera dei vari grembiulini.
Negli anni
successivi della sua iniziazione, il massone “Schnoebelen “inizia a salire i
gradini della libera muratoria che sono tutti legati ad un percorso di natura
esoterica e occulta.
La scala gerarchica
della massoneria riportata nel libro di “Schnoebelen”.
Nel suo libro “La massoneria al di là della luce”, l’ex massone americano mostra tutta la scala
iniziatica del rito scozzese da lui percorsa fino ad arrivare al 32° grado, che
un nome altisonante ed inquietate allo stesso tempo come “ Sublime principe del segreto reale” e qualcuno potrà pensare che dietro queste pompose
parole si nasconda forse un qualche “romantico” segreto perduto dei secoli
passati, ma invece la verità è ben più inquietante e agghiacciante.
“William” rivela che
il segreto di questo grado così alto della libera muratoria è quello di
“guadagnarsi” l’immortalità attraverso il sangue dei bambini che va bevuto.
Sono i famigerati
riti del “Purim” dei quali si parla, ad esempio, nelle opere di “Ariel Toaff”
“Pasque di sangue” e in quella del “rabbino ebreo “Neofito “della Moldavia”
convertitosi al cristianesimo, dal titolo “Il sangue cristiano nei riti ebraici
della moderna sinagoga”.
Il sangue ha un
fortissimo valore mistico ed esoterico per i massoni, e costoro sono davvero
convinti che il suo consumo li aiuti in qualche modo ad arrivare
all’immortalità che inseguono dalla notte dei tempi.
Sono le verità
proibite, scritte e documentate in una sterminata bibliografia massonica che
non viene mai raccontata al grande pubblico, che non sa chi sono veramente i
massoni di alto grado e quali perverse pratiche essi mettono in atto.
“Schnoebelen” ha
assolutamente ragione quando afferma che chi sale il cammino dell’occulto nella massoneria si espone a pericolose influenze sataniche e
demoniache che portano l’iniziato ad inseguire le più depravate e ripugnanti
oscenità quali la necrofilia, la coprofagia, gli omicidi rituali e la
pedofilia, un’altra vera e propria ossessione dei massoni dei gradi più alti.
Nei gradi più alti
delle massonerie si praticano gli stupri dei bambini sempre nella folle
convinzione che essi riescano a dare in qualche modo la “immortalità” ai vari
“eletti” delle logge.
Si spiega
perfettamente così quello che disse il regista “Stanley Kubrick” a “Nicole
Kidman” durante la realizzazione del film “Eyes Wide Shut”.
“Kubrick” disse
all’attrice che i vari potenti del mondo erano tutti legati da questo
inconfessabile segreto costituito dalla loro appartenenza al giro pedofilo, del
quale fanno parte, ad esempio, i vari personaggi legati al pedofilo del Mossad,
“Jeffrey Epstein”, che si assicurava di procurare fanciulli e fanciulle ai vari
potenti del suo giro, quali “Bill Clinton” e il principe “Andrea di Windsor”,
tra gli altri.
Il massone americano
pentito ancora non era arrivato però al piano più alto della massoneria.
Non era ancora
arrivato ad essere un 33° grado, la cima, almeno quella apparente, della libera
muratoria sulla quale si sono seduti uomini come “George Washington”, “Benjamin
Franklin”, “Giuseppe Mazzini”, presidenti americani come “Harry Truman” e “William
Franklin”, il celebre, o famigerato primo ministro inglese, “Winston Churchill”,
“Helmut Kohl”,” Jacob Schiff”, “Mikhail Gorbachev”, “Giuseppe Garibaldi” e
altri celebri personaggi politici del secolo scorso.
Non c’è, come si
vede, una distinzione netta tra potere moderno degli esponenti delle democrazie
liberali e massoni di alto rango.
Sono in pratica la
stessa cosa. Gli uni rappresentano le altre e viceversa, e questo dimostra,
ancora una volta, che la vera forza che ha dominato il mondo moderno è quella
della libera muratoria, e questo spiega perché la Chiesa, almeno fino al
Vaticano II, ha sempre denunciato e condannato con forza la massoneria,
conoscendone bene la pericolosità per l’anima degli individui.
“Schnoebelen” per
giungere alla sommità di questa organizzazione deve passare da un’altra
massoneria europea, quella del “rito di Misraim”, alla quale sono appartenuti i
citati “Alesteir Crowley” e “Giuseppe Garibaldi”.
Il simbolo del rito
di Mizraim.
Questo rito ha una
scala diversa da quella del rito scozzese in quanto i gradi sono 99 e
l’iniziazione in questo altro rito massonico è stata necessaria per l’uomo per
arrivare ai piani superiori dell’organizzazione e arrivare così al definitivo
patto con il diavolo, firmato, anche questo con il sangue, dal massone di alto
grado che era giunto così al più alto e pericoloso grado di degenerazione per
la sua anima.
Soltanto negli anni
successivi e dopo essersi riavvicinato al cristianesimo attraverso la
riscoperta di alcuni volumi dedicati a questa religione, “Schnoebelen” inizierà
ad allontanarsi dal satanismo e dalla libera muratoria e a denunciare la vera
natura della massoneria e il suo inscindibile legame con la religione satanica.
Nei primi anni’90,
l’uomo inizia a pubblicare le sue opere nelle quali racconta la sua esperienza
e spiega come la libera muratoria sia stata sin dal principio una religione
luciferina come ammisero i suoi esponenti più famigerati come “Albert Pike”,
stretto sodale del citato Mazzini.
“Schnoebelen” inizia
a subire attentati contro la sua vita per aver infranto il patto di segretezza,
ma ancora oggi la sua testimonianza, come quelle di altri ex massoni, non può
non risollevare il problema che costituisce l’esistenza stessa della massoneria
nella società.
Laddove esiste tale
organizzazione, esiste un circolo di potenti che occupa i posti più alti di
potere, i quali vengono dati soltanto agli uomini più addentro nelle varie
pratiche del satanismo.
Non si può quindi
non giungere ad una inevitabile conclusione.
La massoneria è
nemica dell’umanità e la sua esistenza non dovrebbe semplicemente essere
permessa.
Come l'intelligenza
artificiale generativa
trasformerà la vita
quotidiana nel 2025.
Naturalnews.com – (05/05/2025) - Lance D.
Johnson – ci dice:
L'intelligenza
artificiale generativa (IA generativa, Gen AI) si è rapidamente evoluta da
strumento di nicchia a assistente onnipresente, rimodellando il modo in cui le
persone lavorano, apprendono e interagiscono.
Una recente analisi di “Marc Zao-Sanders” per “Harvard
Business Review “ basata su migliaia di post sui forum, rivela notevoli
cambiamenti nell'utilizzo dell'IA tra il 2024 e il 2025.
I risultati, visualizzati da Visual Capitalist”,
evidenziano quattro categorie dominanti: creazione di contenuti, assistenza
tecnica, supporto, terapia e ricerca e analisi, sottolineando al contempo le
tendenze emergenti nella vita personale e professionale.
Tendenze chiave nel
2024: efficienza e sperimentazione
Nel 2024, l'IA
generativa era principalmente un fattore di incremento della produttività.
Tra i principali
utilizzi figuravano:
Redazione di e-mail
e documenti: automatizzazione delle attività di scrittura di routine.
Assistenza alla
codifica: generazione e debug del codice (ad esempio, GitHub Copilot).
Apprendimento
personalizzato: adattare i contenuti didattici alle esigenze individuali.
Esplorazione
creativa: generare idee, modificare testi e persino produrre "divertimento
e assurdità".
In particolare, l'IA
ha iniziato a invadere ambiti emotivi e legali, con utilizzi come simulazioni
terapeutiche, editing di curriculum e redazione di documenti legali.
Tuttavia, queste
applicazioni erano spesso sperimentali, con gli utenti che ne testavano i
limiti anziché integrare pienamente l'IA nei flussi di lavoro quotidiani.
2025: l'intelligenza
artificiale come organizzatrice e confidente della vita.
L'IA generativa si è
rapidamente affermata come confidente digitale, con terapia, compagnia e
organizzazione della vita che emergono come i suoi due principali utilizzi nel
2025, secondo un'analisi di “Harvard Business Review”.
Un tempo strumento
per la stesura di email o il debug di codice, l'IA ora ricopre ruoli
tradizionalmente riservati ai terapeuti umani, offrendo supporto emotivo,
mediazione dei conflitti e persino guida esistenziale.
Le startup implementano chatbot addestrati in
tecniche cognitivo-comportamentali, mentre le persone si rivolgono all'IA per
sfogarsi senza giudizi o esercizi di rafforzamento della fiducia.
Sebbene non sia un
vero sostituto dell'assistenza sanitaria autorizzata, la sua disponibilità 24
ore su 24, 7 giorni su 7 e il crescente stigma stanno rimodellando l'accesso
alla salute mentale.
Eppure i critici
avvertono:
gli algoritmi
potranno mai replicare l'empatia umana, o non faranno altro che aggravare
l'isolamento sotto mentite spoglie?
Entro il 2025, il
ruolo dell'IA generativa si estenderà oltre l'efficienza, coinvolgendo la
trasformazione personale e il processo decisionale complesso.
I dati rivelano tre cambiamenti epocali:
1. Dalla
produttività allo scopo.
L'IA non è solo uno
strumento, è un life coach.
Utilizzi come
"Trova uno scopo" (+23 di variazione di posizione) e "Organizza
la vita" (+22) riflettono il ruolo crescente dell'IA nella guida
esistenziale.
Per esempio:
App. come” ChatGPT”
offrono ora spunti strutturati di autoriflessione.
Itinerari di viaggio
generati dall'intelligenza artificiale e consigli per l'infanzia uniscono la
logistica alla progettazione dello stile di vita.
2. Supporto emotivo
e sociale.
Terapia e compagnia
rimangono i principali utilizzi, ma nuove applicazioni come "Boost
Confidence" e "Navigate Personal Disputes" suggeriscono che l'IA
stia diventando un mediatore nelle relazioni umane.
Le startup stanno sviluppando robot di
"risoluzione dei conflitti" basati sull'IA, addestrati in psicologia
e negoziazione.
3. Iper personalizzazione.
Istruzione: i tutor dotati di intelligenza artificiale si
adattano agli stili di apprendimento in tempo reale.
Salute: piani alimentari personalizzati e consulenza medica
(anche se non ancora approvati dalla FDA).
Lavoro: gli LLM
aziendali redigono valutazioni delle prestazioni e gestiscono persino i reclami
dei dipendenti.
Nel frattempo,
utilizzi di nicchia come "Anti-trolling" (novità del 2025) rivelano
il ruolo dell'intelligenza artificiale nella lotta alla tossicità online,
mentre "Intrattenimento infantile" ne evidenzia l'integrazione nella
genitorialità.
Usi in declino: cosa
sta scomparendo?
Alcune delle domande
del 2024 hanno perso significativamente terreno entro il 2025:
"Modifica
testo" (-12) e "Formule Excel" (-15): poiché l'intelligenza
artificiale gestisce queste attività in modo fluido, gli utenti non le citano
più come utilizzi "notevoli".
"Consigli generali" (-18):
le risposte generiche vengono sostituite da indicazioni personalizzate
e basate sul contesto.
Ciò suggerisce che
le funzioni dell'intelligenza artificiale, un tempo innovative, sono ormai così
integrate da essere diventate invisibili, come il correttore ortografico o le
calcolatrici.
Controversie e sfide.
I quadri normativi
sono in ritardo rispetto all'innovazione, lasciando gli utenti soli a
destreggiarsi tra le insidie.
I dati suggeriscono anche tensioni irrisolte:
Rischi medici e
legali: la consulenza legale/sanitaria generata dall'intelligenza artificiale
manca di rendicontazione.
Dislocamento
lavorativo: i ruoli nel copy writing, nel servizio clienti e nella
programmazione sono in crisi.
Dilemmi etici:
l'intelligenza
artificiale dovrebbe mediare i conflitti umani?
Chi è responsabile
dei cattivi consigli?
L'IA generativa nel
2025 si concentrerà meno sull'"automazione dei compiti" e più
sull'aumento dell'agire umano, che si tratti di aiutare le persone a trovare un
significato, a risolvere conflitti o a crescere i figli.
Tuttavia, con
l'evoluzione dell'IA, la società deve confrontarsi con le sue implicazioni
etiche e sociali.
Una cosa è chiara:
il confine tra la
collaborazione tra uomo e macchina si sta assottigliando più velocemente di
quanto chiunque avesse previsto.
Questo è
particolarmente vero in terapia, dove l'obiettività dell'IA si dimostra
un'assistente più affidabile di un terapeuta umano dominato da pregiudizi ed
emozioni che ne offuscano il giudizio.
(Zerohedge.com) – (HBR.org).
Liberi
professionisti o schiavi
delle proprie
convinzioni?
Massimobolla.it - Massimo Bolla – (10-4-2025)
– ci dice:
Esiste una categoria
di liberi professionisti che si proclama di successo, ma che in realtà non ha
mai osato guardare oltre il proprio naso.
Sono quelli che si accontentano di piccoli
progetti, lavori che possono gestire da soli, nella loro comfort zone, senza
mai rischiare o provare a immaginare qualcosa di più grande.
Ogni cosa che va
oltre le loro limitate capacità li blocca all’istante.
Per loro, il
successo non è altro che un’illusione autoindotta, una narrazione comoda che
giustifica la loro incapacità di pensare e agire da veri imprenditori.
La trappola del
“piccolo è bello”.
Questi
professionisti sono vittime di una convinzione radicata: “Meglio poco, ma
sicuro.”
Un pensiero che può
sembrare prudente (in effetti di cazzari che sparano numeri grandiosi senza
avere in mano niente ne ho conosciuti tanti), ma che nasconde un atteggiamento
profondamente limitante.
Si rifugiano in
piccoli progetti, spesso poco remunerativi, perché sono convinti che sia meglio
fare tutto da soli piuttosto che organizzarsi, delegare e costruire una
struttura che permetta loro di affrontare sfide più grandi.
Il risultato?
Restano intrappolati in una routine di lavori ripetitivi, senza mai crescere né
economicamente né professionalmente.
Continuano a credere
che il loro approccio sia quello giusto, mentre il mondo intorno a loro evolve,
premiando chi ha il coraggio di pensare in grande. E guai a dargli torto, sono
pure permalosi.
Il fallimento di non
essere imprenditori.
Essere un libero
professionista non significa essere un imprenditore.
Molti confondono le
due cose, ma la differenza è sostanziale.
Un imprenditore
guarda oltre il proprio tempo e le proprie capacità, costruisce
un’organizzazione, investe in persone e strumenti, e punta a realizzare
progetti che da solo non potrebbe mai portare a termine.
Il “libero
professionista di piccolo cabotaggio”, invece, si limita a fare ciò che sa
fare, ignorando che il vero valore non sta solo nell’eseguire il lavoro, ma nel
costruire qualcosa di più grande. Sono condannati a restare schiavi delle loro
convinzioni, intrappolati in un modello mentale da poveracci, incapaci di
immaginare un futuro migliore per sé stessi e per il loro business.
La paura del
cambiamento.
Dietro questa
mentalità si nasconde quasi sempre la paura del cambiamento.
Delegare,
organizzarsi, crescere richiedono uno sforzo iniziale, una fiducia negli altri
e una visione a lungo termine. Ma per chi è abituato a controllare tutto,
queste sono barriere insormontabili.
E così, invece di
investire in competenze manageriali, strumenti tecnologici o collaboratori,
preferiscono restare soli, a combattere una battaglia quotidiana contro il
tempo e le risorse limitate.
La condanna della mediocrità.
Il destino di queste
persone è segnato: continueranno a proclamarsi “liberi” professionisti, ma in
realtà saranno schiavi delle loro idee limitanti.
Mentre altri
costruiscono carriere e aziende solide, capaci di attrarre clienti di alto
profilo e progetti remunerativi, loro si perderanno nei meandri di piccoli
lavori mal pagati, sempre a rincorrere il prossimo incarico.
Una via di uscita
c’è.
La buona notizia è
che uscire da questa mentalità è possibile. Serve però un cambio radicale di
prospettiva.
Ecco alcuni spunti:
Pensa come un
imprenditore:
Chiediti come puoi delegare, automatizzare e
scalare il tuo lavoro per affrontare progetti più grandi.
Investi su te stesso
e sugli altri: Non puoi fare tutto da solo.
Impara a costruire
un team e a fidarti delle persone giuste.
Osserva i grandi:
Studia chi ha
costruito organizzazioni di successo partendo dal tuo stesso punto. Cosa hanno
fatto di diverso?
Abbandona le
convinzioni limitanti:
Il tuo lavoro non si
limita a ciò che sai fare oggi.
Le opportunità più
grandi arrivano quando inizi a pensare fuori dagli schemi.
Non lasciarti
ingannare dalle tue stesse convinzioni. Se vuoi davvero essere libero, smetti
di essere schiavo delle tue idee limitanti e inizia a costruire il tuo futuro
con ambizione e visione.
Siamo liberi o
schiavi del destino?
La neuroscienza del
libero arbitrio.
Futurid.it – (5 Marzo 2024) – Redazione
- ci dice:
Neuroscienze &
Psicologia.
È una sensazione
inevitabile e onnipresente. Ci sentiamo liberi, padroni delle nostre decisioni,
delle nostre azioni, delle nostre scelte. Anche i bambini in età prescolare
hanno questa convinzione radicata.
Ma è vero?
In un universo
materiale governato dalle leggi della fisica, non dovrebbe esserci spazio per
comportamenti che sfuggono alla dittatura di cause ed effetti, del meccanismo
fisico.
Secondo Isaac Newton, una volta note la
posizione e la velocità di un oggetto in un dato istante, insieme alle forze
che agiscono su di esso, il suo comportamento potrebbe essere determinato in
qualsiasi momento del futuro.
Se la causa di
qualsiasi fenomeno fisico è sempre un altro fenomeno fisico, dov’è il divario
nella libertà individuale?
Analizziamo il
problema attraverso un esperimento mentale.
Immagina di poter
costruire una copia esatta di te, atomo per atomo: Te-2 . Immagina anche di
posizionare il tuo doppio in una copia esatta dell’universo in cui vivi:
Universo-2.
Come sarà il
comportamento di Te-2 nell’Universo-2 ?
Se pensi che sarà esattamente lo stesso,
allora non credi nel libero arbitrio, e se pensi che agirà diversamente, allora
lo difendi.
Anche se forse
esiste una terza opzione, che vedremo più avanti.
Poco spazio alla
libertà.
Prima di andare a
letto prendo la ferma decisione di andare a correre alle 6 del mattino.
Ma, quando suona la sveglia, io non riesco ad
alzarmi.
La maggior parte dei
fumatori non riesce a liberarsi dalla dipendenza anche se ci prova.
Inoltre, non siamo
in grado di abbuffarci di alcol e decidere di rimanere sobri, o di smettere di
avere fame o sete.
Pensiamo di poter fare ciò che vogliamo, ma
non possiamo nemmeno scegliere ciò che vogliamo, per parafrasare il filosofo
“Arthur Schopenhauer”.
Una moltitudine di
determinanti ambientali e fisiologici causa il nostro comportamento.
C’è ancora spazio
per il libero arbitrio?
L’ultimo libro del neuroendocrinologo “Robert Sapolski” (Determined. Life without free Will) esplora le determinanti del nostro comportamento e
risponde chiaramente: no.
L’esperimento che ha
cambiato tutto.
L’(in)esistenza del
libero arbitrio ha attirato l’attenzione delle neuroscienze, che hanno cercato
di analizzare la relazione tra le nostre azioni volontarie e l’esperienza
soggettiva che il nostro “io” è la causa di quelle azioni.
Forse l’esempio più
famoso di questo tipo di tentativi è quello realizzato da “Benjamin Libet” nel
1983.
Secondo la nostra intuizione, la decisione
cosciente di eseguire un movimento dovrebbe precedere l’attività cerebrale
responsabile della sua preparazione (premotoria) e della sua esecuzione
corporale (motore).
Per verificarlo ha
organizzato un esperimento ingegnoso.
“Libet” ha chiesto
ai volontari di scegliere un momento casuale per piegare il polso.
Mentre eseguivano
questo compito veniva registrata l’attività elettroencefalografica della
corteccia motoria.
I partecipanti
dovevano indicare il momento esatto in cui avevano sentito il desiderio
cosciente di muovere il polso, per il quale utilizzavano un cronometro davanti
a loro.
Sorprendentemente,
la decisione è apparsa fino a 350 millisecondi dopo l’inizio dell’attività
cerebrale correlata al movimento.
In altre parole, i
partecipanti hanno sperimentato la sensazione di prendere una decisione libera
e spontanea, sebbene altri meccanismi cerebrali avessero già avviato
autonomamente il movimento.
L’esperimento di
Libet è stato ampiamente dibattuto e messo in discussione, ma è solo uno dei
tanti lavori che hanno trovato risultati simili. Una delle sue repliche
contemporanee più famose è stata realizzata da “John-Dylan Haynes “nel 2008 e
nel 2011.
Haynes e i suoi
colleghi hanno utilizzato tecniche di neuroimaging per identificare modelli di
attività neurale associati al movimento della mano destra o sinistra. Una volta
identificati questi schemi, sono stati in grado di prevedere quale mano la persona
avrebbe mosso per un massimo di dieci secondi, prima che avessi l’intenzione
cosciente di farlo.
Tuttavia,
l’accuratezza di tali previsioni non ha mai superato il 60%.
Cosa è successo al restante 40%?
Questi e altri studi
simili hanno portato alcuni neuroscienziati ad abbandonare il concetto di
libero arbitrio.
La meccanica
quantistica in soccorso?
Una delle possibili
risposte al determinismo causale newtoniano venne dalla meccanica quantistica,
che reintrodusse la casualità e l’incertezza nella visione scientifica
dell’universo.
Ma la gamma di
probabilità del modo in cui un oggetto può comportarsi è ancora determinata
dallo stato iniziale del sistema, che per molti autori ci riporta al
determinismo iniziale. Anche se il nostro comportamento non fosse prevedibile,
non significherebbe che siamo padroni del nostro destino.
È probabile che Mr.
Te-2, residente nell’Universo-2, si sia comportato diversamente dall’originale.
Ma questo non gli darebbe necessariamente il libero arbitrio: sarebbe comunque
determinato, ma dai capricci della probabilità quantistica.
L’“interprete”
dell’emisfero sinistro.
Di fronte a questo
dilemma, perché nutriamo quel fermo sentimento di libertà quando i dati non lo
supportano?
Molti scienziati hanno provato a rispondere a
questa domanda.
Una delle spiegazioni più suggestive è stata
sviluppata da “Michael S. Gazzaniga” sulla base di alcuni risultati
sperimentali ottenuti in pazienti con “cervello diviso” (a cui è stata recisa la connessione tra gli emisferi
cerebrali).
Per Gazzaniga questo
sentirsi agenti delle nostre azioni è il risultato dell’attività di un’area
dell’emisfero sinistro (strettamente legata al linguaggio) e che lui chiamava
“l’interprete”.
La sua funzione sarebbe quella di preparare un
resoconto a posteriori delle azioni già compiute, cercando cause e spiegazioni
che si adattino ai fatti osservati. Anche confondendo un po’ le cose, se
necessario.
La sua funzione
sarebbe essenziale: generare ipotesi sulle cause di eventi già accaduti che
possano modificare il modo in cui agiamo in futuro. Questa proposta è coerente
con la ricerca di altri autori, i quali suggeriscono che la sensazione di avere
il controllo del nostro comportamento è stata selezionata dall’evoluzione per i
suoi vantaggi di sopravvivenza.
Un falso dilemma?
Analizzando la
situazione da un altro punto di vista, potremmo dire che siamo schiavi di… noi
stessi.
È la cosa più vicina alla libertà che possiamo
immaginare.
Questa schiavitù
risponde semplicemente al fatto che ogni decisione è determinata da una
precedente attività cerebrale, anche se per noi è inconscia.
Ma questa attività
precedente è mia, non è separata dalla mia individualità.
Se le mie decisioni
non fossero causate dalla mia attività cerebrale, non sarebbero più mie.
Non risponderebbero
ai determinanti genetici e ambientali che hanno scolpito la persona che sono.
Vogliamo prendere
decisioni senza contare su noi stessi?
Lo psicologo e
psichiatra “Viktor Frankl” affermava che “tra lo stimolo e la risposta c’è uno
spazio.
In quello spazio c’è il nostro potere di
scegliere la nostra risposta.
Nella nostra
risposta risiede la nostra crescita e la nostra libertà”.
È vero. Quello spazio esiste.
Ma non è
necessariamente uno spazio di libero arbitrio, quanto piuttosto uno spazio di
flessibilità, di elaborazione attiva delle informazioni, di diversificazione
dei comportamenti.
Non deve essere uno
spazio indeterminato, ma può essere considerato nostro come se lo fosse.
L'America
sopravviverà? "La politica estera
nelle mani di idioti
spericolati".
Globalresearch.ca - Dr.
Paul Craig Roberts – (06 maggio 2025) – ci dice:
La politica estera
degli Stati Uniti è nelle mani degli idioti meno capaci, più disinformati e più
spericolati che il sistema educativo americano abbia mai prodotto, e i loro
successori, se ce ne saranno, saranno peggiori.
L'aggressione
americana verso il mondo è nascosta sotto un eufemismo: "difesa
nazionale".
Negli anni passati,
prima che gli eufemismi prendessero il sopravvento sulla realtà, il Segretario
alla Difesa era conosciuto come il “Segretario alla Guerra”.
Washington condusse
guerre contro il Messico. Contro gli Stati Confederati d'America. Contro i
nativi indiani d'America. Contro la Spagna, alla quale Washington ha strappato
Cuba e le Filippine. Contro vari paesi dell'America centrale e meridionale –
ricordate il comandante dei marines statunitensi” Smedley Butler”, due volte
decorato con la più alta onorificenza americana, che disse che lui e i suoi
marines statunitensi erano la squadra di polizia in America Latina per
la”United Fruit Company” e le “banche di New York” che stavano sfruttando
l'America Latina fino in fondo, sostenuti dalle baionette del Corpo dei Marines
degli Stati Uniti.
Il nome del
Dipartimento della Guerra è cambiato, ma siamo andati avanti con le guerre in
Corea, Vietnam, Caraibi, rovesciando vari paesi dell'America centrale e
meridionale.
Poi in Africa, dove
i leader e i governi sono stati rovesciati.
Poi in Jugoslavia.
Poi in Medio
Oriente, dove Washington ha eliminato gli oppositori di Israele per Israele.
Poi in Ossezia del
Sud contro la Russia.
Poi di nuovo in
Ucraina contro la Russia.
E ora gli Stati
Uniti hanno guerre in corso contro l'Iran e la Cina, mentre continuano quella
contro la Russia spostando l'onere sull'Europa.
In nessun modo
questa è "difesa nazionale".
Stiamo assistendo
alla continuazione della politica di egemonia di Washington. Washington negozia
con la Russia, la Cina, l'Iran, per un solo scopo.
Presentare loro "accordi di pace"
che non possono assolutamente accettare in modo che Washington dica che ha
cercato di ottenere la pace, ma la Russia, la Cina e l'Iran hanno rifiutato le
offerte di pace.
Le "offerte di
pace" equivalgono alla rinuncia alla sovranità di Russia, Cina e Iran.
Devono conformare le
loro politiche alle istruzioni di Washington.
L'Iran deve
smantellare la sua difesa nazionale e distruggere i suoi missili convenzionali.
L'Iran non può vendere petrolio alla Cina o a
chiunque altro.
L'Iran non può arricchire l'uranio per scopi
pacifici.
La Russia non può avere tutte le sue conquiste
dei territori russi in Ucraina. L'Ucraina non sarà smilitarizzata.
La Russia sarà
punita con ulteriori sanzioni se Putin non accetterà un cessate il fuoco prima
di sapere di cosa si tratta.
L'Ucraina può avere un'adesione de facto alla
NATO con una clausola di sicurezza reciproca con l'Occidente.
La Cina non può
continuare ad avere successo economico più dell'America.
Lungi dal rinunciare
alla dottrina di “Paul Wolfowitz “sull'egemonia americana, il presidente Trump
la sposa.
L'America non è così
forte come Washington pensa che sia.
In realtà, l'America è molto debole, come lo è
ogni paese occidentale, non solo militarmente, ma anche emotivamente,
spiritualmente.
Generazioni di
denunce della civiltà occidentale da parte delle università occidentali hanno
creato popolazioni insicure di chi siano.
Il danno che le
università hanno fatto al sistema di credenze è enorme.
Nelle prossime
guerre dell'America con la Cina, l'Iran e la Russia, per cosa muoiono i giovani
americani se non Israele e i profitti delle industrie degli armamenti?
Perché gli americani
dovrebbero morire per l'Ucraina e Israele e per i profitti delle industrie
degli armamenti? Nessuno si pone o risponde a questa domanda.
Il rapporto tra
uomini e donne e tra i cittadini etnici e i loro tirannici governi occidentali
è reciso, forse in modo irreparabile.
Il sistema di
credenze in tutto il mondo occidentale è stato smantellato da decenni di
propaganda liberale bianca ed ebraica secondo cui l'Occidente, tutto questo, è
razzista, misogino, omofobo e antisemita e deve fare ammenda accettando la
cittadinanza di seconda classe per gli eterosessuali bianchi oppressivi – i
"Deplorevoli di Trump", una classe etnica e di genere che nel romanzo
di “Jean Raspail”, “Il Campo dei Santi”, viene eliminato dalla terra a causa
della sua stessa perdita di fiducia in se stesso.
Come può un
americano credere in sé stesso quando gli viene detto all'infinito che è la
fonte di tutti i mali, di tutta l'oppressione?
L'indottrinamento
dei bambini bianchi contro la loro razza inizia nella prima educazione con la
teoria critica della razza e il razzismo avversivo.
Possono i
propagandisti di guerra di Washington creare mostri più grandi di “Putin”, “Xi”
e “Iran” di quelli che le università occidentali hanno creato con i bianchi?
Quindi, ecco la
situazione:
da un lato i
neoconservatori e i liberali dell'America First dicono agli americani che sono
ordinati per governare.
D'altra parte, i democratici e la sinistra
dicono agli americani che sono razzisti senza speranza che devono essere
sfollati.
Il regime di Trump
sta creando uno scenario di guerra che l'America non può vincere.
Consideriamo solo
uno dei tanti sviluppi possibili.
Washington si ritira
dalla guerra in Ucraina, lasciandola all'Europa, ma prima che Washington possa
affrontare la Cina, Netanyahu mette il suo burattino americano contro l'Iran.
L'Iran, a differenza
di Putin, decide di combattere.
Ci sono le portaerei
americane nella regione.
Ci sono le basi
americane in Medio Oriente.
I sistemi di difesa
aerea forniti dalla Russia all'Iran eliminano una grande percentuale
dell'aeronautica americana.
L'America subisce una clamorosa sconfitta
militare.
Fuori le armi
nucleari.
L'incapacità di
Putin di prendere decisioni sta aiutando e favorendo l'autodistruzione di
Washington.
Putin dice che la
Russia è sola contro l'Occidente che sta tentando di finire la Russia dividendo
la Federazione in una serie di paesi più piccoli, come Washington ha fatto con
l'Unione Sovietica, creando l'Ucraina per la prima volta nella sua storia come
stato indipendente, che ora ha solo 30 anni, una creazione di Washington.
Putin capisce che i
negoziati di pace sono una frode intenzionalmente progettata per fallire?
Ciò che sta
effettivamente accadendo è che le guerre previste dall'America con la Russia e
la Cina sono in sequenza, perché gli Stati Uniti non hanno la forza di
affrontare contemporaneamente tutti i loro avversari scelti.
La guerra di
Washington contro la Russia in Ucraina viene consegnata all'Europa con il
pretesto di una divisione tra Stati Uniti e UE.
Poiché né Zelensky
né Putin possono accettare le condizioni di Trump, Trump può tirare fuori
l'America dal conflitto andandosene via, lasciando la continuazione del
conflitto all'UE.
L'establishment
americano continuerà a fare soldi da questo conflitto vendendo le armi agli
europei e a fare più soldi intensificando la guerra con la Cina.
Le condizioni che
Trump richiede all'Iran sono così irrealistiche da indicare una totale mancanza
di serietà.
Equivalgono a spogliare l'Iran di ogni
possibilità di esistenza come nazione sovrana.
L'annuncio di Trump di sanzioni statunitensi
su ogni paese che acquista petrolio dall'Iran è insensato.
Washington sta
cercando di tagliare fuori la Cina dal petrolio come Roosevelt ha fatto con il
Giappone, portando così alla guerra che Roosevelt voleva.
Trump ha fatto un
accordo con l'establishment americano o lo ha fatto il suo governo.
Guarda l'immagine
con occhio chiaro.
Cosa e come la
Russia sta mettendo in pericolo l'Occidente che giustifica la guerra per
sopprimere la minaccia?
La Russia non ha
minacciato alcun paese occidentale e non ha fatto altro che implorare un
accordo di sicurezza reciproca con l'Occidente, che l'Occidente ha rifiutato.
Quali azioni ha
intrapreso l'Iran contro l'Occidente? Nessuno.
L'Iran è nel mirino perché sostiene gli ultimi
nemici rimasti di Israele, il piccolo gruppo di Houthi nel piccolo Yemen e la
milizia decapitata di Hezbollah nel piccolo Libano.
Washington ha
eliminato per Israele, a costo di vite e denaro americani, i nemici di Israele
in Iraq, Libia e Siria.
Il mondo arabo non
c'è più.
L'America l'ha
spazzata via per Israele.
Come “Norman
Podhoretz” ha chiarito sulla rivista ebraica “Commentary”, lo scopo delle
guerre americane del XXI secolo in Medio Oriente è quello di rovesciare gli
stati arabi sulla scia del Grande Israele.
E Washington ha
obbedito.
Oggi l'unico stato arabo rimasto è l'Arabia
Saudita, e non molto tempo fa un ministro israeliano ha aggiunto metà
dell'Arabia Saudita alla mappa del Grande Israele.
Israele ora occupa
parte della Siria e dice che è lì per restare.
Questa settimana
Israele ha annunciato che la conquista totale della Palestina è in corso.
Il primo quarto del
21° secolo è stato quello di Israele.
Il fantoccio americano di Israele ha distrutto
per Israele, a spese delle vite e del denaro americani, i nemici arabi di
Israele. Ora Netanyahu sta per stendere i suoi stupidi burattini a Washington
sull'Iran.
(Paul Craig Roberts
è un rinomato autore e accademico, presidente dell'Institute for Political
Economy, dove questo articolo è stato originariamente pubblicato.)
"Non più!"
Emanuel Pastreich svela
la corruzione e i
crimini di Stato.
Globalresearch.ca –
(06 maggio 2025) - Emanuel Pastreich – ci dice:
Discorso di chiusura
della campagna presidenziale di Emanuel per il 2024.
Mentre assistiamo
all'insediamento di un governo totalitario negli Stati Uniti, con la piena
collaborazione e il consenso di democratici e repubblicani, i cittadini hanno
giustamente iniziato a chiedersi perché non ci sia stata una vera scelta nelle
elezioni del 2024.
La risposta onesta, nota a molti, ma trattata
come un argomento tabù, è che c'era una scelta, in effetti.
C'era un candidato,
“Emanuel Pastreich”, che si è presentato come candidato presidenziale
registrato nel Partito dei Verdi e che ha affrontato la corruzione e i crimini
di stato direttamente nei suoi discorsi e che ha articolato una visione per il
futuro degli Stati Uniti che sarà fondata su un governo trasparente e
responsabile.
Se non avete mai
sentito parlare di quella campagna, forse è stato perché è stato escluso dai
media, e la leadership del Partito dei Verdi degli Stati Uniti, sotto il
controllo dei consulenti del Partito Democratico, si è rifiutata di riconoscere
la sua esistenza.
Ciononostante, il
discorso che Pastreich ha pronunciato il 25 agosto 2024 come indipendente, poi
trasferito di nuovo a Tokyo, suggerisce il potenziale della politica della
verità negli Stati Uniti.
"Non più!"
Ci dice Emanuel
Pastreich, candidato indipendente alla presidenza degli Stati Uniti.
Discorso di chiusura
del 25 Agosto 2024.
Mi trovo davanti a
voi con grande umiltà, nella tradizione di tanti nella storia, sia famosi che
senza nome, che sono stati costretti dalla coscienza, spinti dal dovere morale,
ad elevarsi al di sopra dei propri limiti personali, e ad affrontare le sfide
schiaccianti che si frappongono sulla nostra strada, ad andare avanti, non per
guadagno personale o per la gloria, ma per il beneficio collettivo di coloro
che, paralizzati dai vaccini o impoveriti da lavori umili, non possono farlo da
soli.
Quindi dichiaro la
mia candidatura alla presidenza degli Stati Uniti d'America come indipendente
per le elezioni del 2024, senza debiti con i miliardari e senza contratti
segreti con i media aziendali o le banche d'investimento.
Mi candiderò in
tutta serietà per gli interessi del popolo americano e dei cittadini del mondo.
Non ho altro scopo se non quello di servire, di servire il popolo, non gli
oligarchi e i parassiti.
I diritti
costituzionali dei nostri cittadini sono stati calpestati dallo stivale della
finanza privata e ridotti in poltiglia con il rozzo bastone della politica
corrotta.
La cancrena spirituale che ne è risultata si è
diffusa in tutte le istituzioni del corpo politico, arrivando fino al midollo
della nostra civiltà.
Il massacro della
democrazia deliberativa e lo sventramento della ricerca scientifica sono opera
di una nuova plutocrazia, autoproclamata come i nostri padroni, che è impegnata
a distribuire tesori agli intellettuali, agli scienziati e ai giornalisti che
eseguono i loro ordini.
Invito gli americani
a far rivivere la tradizione della politica progressista negli Stati Uniti, a
realizzare il pieno potenziale della nostra Costituzione e a passare la
fiaccola della libertà e dell'uguaglianza precedentemente sostenuta da Thomas
Paine, Frederick Douglass, Sojourner Truth, Susan B. Anthony, Eugene Debs,
Henry Wallace, John F. Kennedy e Martin Luther King.
Immagino, anzi
esigo, una campagna che smentisca le grandi menzogne, che combatta per la
giustizia e la trasparenza senza eccezioni, e dia reali opportunità a coloro
che sono stati così a lungo oppressi.
Formeremo un movimento che vincerà perché
difendiamo i principi morali, non ci chiniamo per raccogliere denaro oscuro.
Non accetteremo
queste elezioni fasulle di novembre che vengono messe in scena per
intrattenimento da banche d'investimento, società di consulenza politica e
servizi segreti privati di tutto il mondo.
Chiediamo elezioni
legittime, trasparenti ed eque, in cui i cittadini abbiano accesso a
informazioni accurate.
Diciamo che nessun
uomo, nessuna donna, è al di sopra della legge.
Io dico: "Non
più!"
Come” John Brown”
nel 1859, dico che la schiavitù non è un'istituzione particolare, ma una guerra
della classe dei proprietari terrieri contro i cittadini della nostra nazione,
allora e oggi.
Io dico: "Non
più!"
Come i leader
dell'insurrezione del ghetto di Varsavia del 19 aprile-16 maggio del 1943,
dichiaro che, anche se si tratta solo di un pugno di anime coraggiose,
riteniamo che il governo fascista e le politiche di sterminio saranno
contrastate ad ogni costo, allora e oggi.
Siamo rimasti
scioccati, resi passivi e docili, dal trauma dei lockdown, delle stupide
mascherine, del distanziamento sociale e dei vaccini mortali.
Quel trauma è stato
rafforzato dai social media, dai film d'azione, dai giochi, dalla pornografia e
da altri stimoli progettati per renderci stupidi.
C'era uno scopo in tutto questo.
Era quello di
assicurare che non sarebbe emerso alcun gruppo in grado di offrire vere
alternative, o una vera opposizione.
Quali scelte abbiamo
in queste elezioni?
Quali misere offerte
sono state deposte ai nostri piedi?
Eccoci qui, il 25
agosto 2024, di fronte al muro schiacciante di un'autorità inattaccabile che è
stato ammucchiato alle convention repubblicane e democratiche sostenute dai
miliardari, orge per anime corrotte, che avevano lo scopo di mostrare a te,
cittadino, che nessuna opposizione sarà tollerata.
Il 25 agosto, dopo
tutto, fu la data in cui la Germania diede l'ordine formale per la
mobilitazione che portò all'invasione della Polonia nel 1939 che avrebbe
scatenato la guerra più orribile della storia.
Oggi ci troviamo di
fronte a un momento del genere, sia in Ucraina che in Libano.
Questa campagna
politica è una frode, niente di più e niente di meno. E proprio come il COVID,
proprio come l'11 settembre, tutti sanno che si tratta di una frode.
Kamala Harris è
stata incoronata regina del Partito Democratico, un sindacato criminale gestito
da servizi segreti e private equity a Washington, Tel Aviv e Londra a beneficio
delle reti di intrattenimento e di notizie, delle aziende informatiche, degli appaltatori
governativi parassiti e di una manciata di miliardari deliranti dalla mentalità
progressista.
Spero che le piaccia
indossare la sua corona di plastica.
Il compito del
Partito Democratico è quello di sopprimere il popolo americano, di essere il
guanto di velluto per il pugno d'acciaio del potere corporativo e di fungere da
cimitero per i movimenti popolari.
Allo stesso modo,
Donald Trump è stato incoronato re del Partito Repubblicano, un altro sindacato
criminale infestato dalle zampe di gatto dei miliardari, ma che contiene più
appaltatori militari, conglomerati petroliferi e carboniferi, magnati immobiliari,
grandi operatori agricoli e gestori di hedge fund.
Spero che Donald si
goda la sua corona placcata d'oro.
Certo, entrambi
questi tristi candidati riescono a mescolare un po' di verità in modo da
rendere le loro bugie più appetibili, ma quando si tratta di guerra senza fine,
governo segreto, sorveglianza dei cittadini dopo l'incidente criminale dell'11
settembre, distruzione delle nostre economie locali e l'omicidio di milioni di
persone con vaccini killer nell'operazione COVID 19 gestita dalla DARPA, le
corporazioni farmaceutiche, il Mossad e losche entità militari/di intelligence
in Germania, Australia, Cina, Corea del Sud e altrove, tacciono.
Non chiedete nemmeno
loro dei trenta trilioni di dollari sfornati con il quantitativo easing, gli
aiuti COVID, i bilanci della difesa gonfiati e altre frodi di stimolo del
mercato che sono state consegnate alle banche d'investimento, lasciando i
cittadini con un'inflazione così orribile che i giornali hanno paura di
parlarne.
E lì, in mezzo a
tutte le falsità, abbiamo avuto “Robert Kennedy Jr.” emergere come alternativa.
Forse, pensavamo, sarebbe stato un'oasi in
questo deserto, quello che avrebbe marciato dall'altra parte mentre i lemming
si precipitavano verso la scogliera.
Purtroppo, Robert
Kennedy non ha potuto fare ciò che aveva promesso di fare. Non poteva dire la
verità, non poteva essere un leader e poteva prendere posizione.
Tragicamente ha
sostenuto “Donald Trump”, un uomo triste che è degenerato da ribelle a mulo da
lavoro per la finanza globale, e ora entrambi si stanno preparando a entrare in
una sala degli specchi allestita dai miliardari, per pompare una campagna
"Make America Great Again" per ingannarci mentre la nazione viene
fatta a pezzi e svenduta per essere rottamata.
Kennedy e Trump
hanno baciato l'anello di “Elon Musk”, il transumanista che distruggerebbe
l'umanità usando l'intelligenza artificiale per degradare i nostri cervelli;
uno psicopatico certificato che è stato un
attore centrale nell'operazione COVID 19.
Kennedy e Trump stanno mangiando dalla mano di
Musk.
Tutto questo deve
finire!
Avevo rispetto per
il lavoro che il signor Kennedy ha svolto alla “River Keepers “per la difesa
dell'ambiente e alla “Children's Health Defense” per la lotta contro i vaccini
mortali.
Ma la sua campagna è
diventata un completo tradimento delle posizioni che aveva preso in precedenza.
Lo stesso si può
dire del suo sostegno incondizionato a Israele, che rende chiaro quanta
sporcizia queste potenti forze abbiano addosso di lui.
Non dirò altro per
rispetto.
“Cornell West” e “Jill
Stein” sono candidati che sono almeno in grado di parlare del “massacro a Gaza “e
del “dominio delle multinazionali”, ma tacciono come la tomba su Israele come
hub per la fusione di private equity, intelligence privata e IT globale che ha
guidato l'operazione COVID 19.
Sono per la pace,
per la cooperazione internazionale per affrontare le vere minacce all'umanità:
il collasso della
biodiversità, la distruzione del clima, l'inquinamento dei nostri oceani e
fiumi, l'uso della tecnologia per distruggere la mente, l'uso di vaccini per
distruggere il corpo e l'uso di armi OGM per distruggere le piante e gli
animali da cui dipendiamo da milioni di anni.
Ma oggi non vengo in
pace, ma con la spada.
Una spada per separare la menzogna dalla
verità, il rituale dalla politica, la fantasia dalla realtà, e per farlo in
modo che la repubblica del popolo, dal popolo e per il popolo, possa essere
liberata dall'impero ombra del denaro falso, dell'informazione falsa, della
medicina falsa e del cibo falso.
In verità,
concittadini, la verità vi farà liberi.
L'11 settembre e il
COVID 19 non sono stati che i primi passi di una guerra mondiale, un'operazione
di ammorbidimento.
Dire che erano qualcos'altro significa non
cogliere il punto, disinformare il pubblico.
I beni delle aziende farmaceutiche, delle
banche, dei trust e dei miliardari che hanno pianificato e finanziato
l'operazione COVID 19, e i "vaccini" mortali, saranno sequestrati per
risarcire coloro che hanno sofferto.
Rifiutiamo queste
elezioni fasulle e chiediamo elezioni trasparenti e legittime. E ciò richiederà
un'elezione speciale e proporremo tali elezioni speciali per gli Stati Uniti
nelle prossime settimane.
Cercare di
raccogliere fondi dai ricchi subdoli per entrare nel ballottaggio è la cosa
peggiore che un candidato possa fare in questo momento. Un candidato, qualsiasi
cittadino onesto, deve prima di tutto esigere la verità.
Metteremo fine alla
spinta alla guerra e alla creazione di un'economia di guerra e di un'autorità
in tempo di guerra con l'inganno, attraverso una serie di trattati segreti
globali, accordi di condivisione dell'intelligence, esercitazioni militari
irresponsabili e l'esternalizzazione del comando e del controllo a
multinazionali dell'informatica come “Oracle”, “Amazon”, “Facebook”, “Microsoft”
e “Google”, che hanno tutte un piede insanguinato piantato in Israele.
Chiuderemo queste “istituzioni
finanziarie IT” irresponsabili che servono lealmente una manciata di famiglie
multimiliardarie.
C'è solo una strada
da percorrere:
un movimento, negli
Stati Uniti e in tutto il mondo, per l'internazionalismo, non per il
globalismo, che richieda economie, società e istituzioni incentrate sul
cittadino, che rispettino la natura e che siano alimentate da principi morali,
non dal narcisismo o da una velenosa cultura del consumo.
Unisciti a noi oggi,
nel nostro movimento nazionale e internazionale, "Fear no Evil", un
movimento per la verità, per l'azione e per un governo onesto.
"Fear No
Evil" cercherà la verità scientifica e richiederà il coraggio spirituale
necessario per trasformare il nostro paese, e per andare oltre i partiti
corporativi corrotti, e per farlo senza cadere nelle trappole insidiose della
politica identificativa, dell'ideologia razziale o del "pensiero di
sinistra" di Starbucks; vivere bene".
Non abbiamo bisogno
né vogliamo donazioni aziendali o spot televisivi nei media corrotti.
Vogliamo che i
cittadini impegnati, in particolare i giovani, si uniscano alla nostra squadra,
che diffondano la parola in ogni quartiere e che ci dicano come gestire il
movimento, un movimento che non si limiterà a modificare un sistema rotto, ma
che trasformerà letteralmente tutto.
Unisciti a noi e
aiutaci a reimmaginare il potenziale del nostro paese.
Andiamo avanti con coraggio e ottimismo, non
per "rendere l'America di nuovo grande", ma piuttosto per
"rendere l'America grande per la prima volta".
O, come ha detto “Langston Hughes”,
"Fuori dalla
rovina della nostra morte da gangster
Lo stupro e il
marciume della corruzione, e la furtività, e le menzogne,
Noi, il popolo,
dobbiamo redimere
La terra, le
miniere, gli impianti, i fiumi.
Le montagne e la
pianura sconfinata...
Tutto, tutta la
distesa di questi grandi stati verdi.
E fare di nuovo
l'America"
Potrei essere eletto
presidente.
Potrei finire i miei
giorni in estrema povertà, il che non è nulla di cui vergognarsi. Potrei finire
rinchiuso in una prigione, o in un ospedale psichiatrico, con accuse inventate,
o potrei essere trovato a galleggiare in qualche fiume
. Quella parte di
questa lotta è totalmente, totalmente, irrilevante per voi.
Quello che vi
prometto è che “Warren Buffet”, “Bill Gates”, “Elon Musk”, “Jeff Bezos”, le
famiglie di Windsor, Saud, Walton, Koch, Rockefeller e DuPont, e il resto di
quella banda di tecno-tiranni e bio-fascisti a Washington e Berlino, a Tokyo e
Mosca, a Londra e Pechino, stanno per crollare.
Saranno puniti e i
loro veri crimini resi noti al mondo.
Non ci interessa
quanti politici possiedono, quanti miliardi affermano di possedere, o quante
celebrità e autorità tengono come animali domestici.
Dobbiamo lottare
contro i vecchi nemici della pace: il monopolio economico e finanziario, la
speculazione, il sistema bancario sconsiderato, l'antagonismo di classe, il
settarismo e il profitto di guerra.
Considerano il
governo degli Stati Uniti come una mera appendice dei loro affari. Ora sappiamo
che il governo del denaro organizzato è altrettanto pericoloso del governo
della folla organizzata. Mai prima d'ora in tutta la nostra storia queste forze
sono state così unite contro un candidato come lo sono oggi. Sono unanimi nel
loro odio per me, e io accolgo con favore il loro odio.
(Emanuel Pastreich è
stato presidente dell'Asia Institute, un think tank con uffici a Washington DC,
Seoul, Tokyo e Hanoi. Pastreich è anche direttore generale dell'Institute for
Future Urban Environments.
Pastreich ha
dichiarato la sua candidatura alla presidenza degli Stati Uniti come
indipendente nel febbraio 2020).
Fame a Gaza: quando
le
parole non bastano.
Globalresearch.ca - Jamal
Kaniv – (06 maggio 2025) – ci dice:
I bambini di Gaza
non hanno fame, stanno morendo di fame.
Stanno morendo
lentamente e visibilmente, non a causa di un disastro naturale, ma perché
Israele ha deliberatamente impedito loro di raggiungere cibo e medicina.
Mentre 2,3 milioni
di persone affrontano l'orrore della carestia progettata da Israele, il mondo
guarda, scuote la testa e non fa nulla.
Si tratta di una
catastrofe umanitaria che viene trasmessa in diretta a un mondo complice.
Il “Programma
Alimentare Mondiale” delle Nazioni Unite ha avvertito di aver esaurito il cibo
a Gaza.
Gli ospedali hanno smesso di funzionare.
I genitori "
fanno bollire le erbacce nell'acqua di mare ", nutrono i loro figli con
foraggio per animali e macinano noccioli di datteri nel disperato tentativo di
allontanare la fame.
E mentre le
istituzioni internazionali rilasciano dichiarazioni, la macchina dei media di
disinformazione degli Stati Uniti e l'amministrazione Trump lavorano per
normalizzare i crimini israeliani.
Nel frattempo, i
leader israeliani hanno abbandonato l'eufemismo, dichiarando apertamente che la
fame è uno strumento di punizione collettiva volto a realizzare "la
visione di Trump" per Gaza.
Questa fame non è un
incidente di guerra;
Si tratta di un crimine di guerra deliberato,
metodicamente impiegato e chiaramente definito dal diritto internazionale.
Era dai tempi della
Germania nazista che non si assisteva a una negazione così sanzionata e
sistematica delle necessità di sopravvivenza a un'intera popolazione civile.
La negazione del
cibo, dell'acqua e delle medicine viene effettuata con precisione e senza
conseguenze.
Quasi 40 paesi hanno
presentato la scorsa settimana argomentazioni davanti alla “Corte
Internazionale di Giustizia “(ICJ) accusando Israele di condotta genocida.
L'inquadramento giuridico è importante.
Ma ciò che è seguito
è altrettanto significativo:
nessuno di questi
paesi è disposto a intraprendere azioni significative per sfidare fisicamente
l'assedio.
La condanna è forte e vuota.
L'unica eccezione è
lo” Yemen”, una nazione sotto attacco da più di 10 anni.
Pur non essendo
presente alle udienze della “Corte Internazionale di Giustizia”, lo Yemen ha
usato i limitati mezzi di cui dispone – simbolicamente e materialmente – per
fare pressione su Israele e insegnare al mondo il significato della chiarezza
morale.
Confrontate questo
con l'inazione delle potenze regionali con molta più capacità e influenza.
L'Egitto, che
controlla il “valico di Rafah”, avrebbe potuto fare di più.
Invece, ha agito in
gran parte come esecutore dell'assedio israeliano a Gaza.
Pur condannando
iniziando il genocidio israeliano, alcuni paesi della regione hanno facilitato
la consegna degli strumenti genocidi di Israele, come l'Egitto che ha permesso
alla “MV Kathrin”, battente bandiera tedesca, carica di “esplosivi RDX “destinati
ai produttori militari israeliani, di attraccare ad “Alessandria d'Egitto”, o
alla “Turchia” che ha aperto il “porto di Mersin” alla “Nexoe Maersk”
trasportando componenti di F-35 diretti in Israele.
Piuttosto che
consentire il genocidio, questi paesi dovrebbero lanciare una flottiglia
umanitaria per rompere l'assedio e fornire cibo e aiuti medici ai bambini di
Gaza.
Mentre il “governo
Netanyahu” si prepara a intensificare i suoi brutali crimini militari di guerra
a Gaza, il tempo delle semplici dichiarazioni di preoccupazione è passato da
tempo.
Coloro che
professano di opporsi alla” campagna genocida di Israele” devono ora
trasformare la loro retorica in azioni significative, attraverso la pressione
politica, la mobilitazione di base e le richieste inequivocabili di
responsabilità.
Esiste una immagine che
è tratta da “Un altro giorno nell'impero”.
Allo stesso tempo,
sarebbe un profondo fallimento morale per l'Arabia Saudita dare il benvenuto a
Donald Trump, come previsto alla fine di questo mese, lo stesso uomo che ha
dato a Netanyahu il potere di agire impunemente a Gaza. L'amministrazione
Trump non solo ha fornito a Israele un'incrollabile copertura politica, ma ha
anche fornito le stesse armi usate per massacrare i civili, imponendo un blocco
soffocante sui bambini indifesi.
Ma forse la più
cinica dimostrazione di ipocrisia viene dal mite re giordano, “Abdullah II.”
L'anno scorso, ha colto con entusiasmo
l'opportunità di una foto, indossando le insegne militari e partecipando a un
ponte aereo che sgancia aiuti su Gaza.
Eppure l'immagine
sarebbe stata molto più onesta se lo aveva mostrato mentre supervisionava le
spedizioni di pomodori giordani che alimentavano i mercati israeliani, mentre i
bambini di Gaza ricorrevano al consumo di erba.
Vuoti gesti di
solidarietà significano poco per gli affamati, soprattutto quando la Giordania,
l'Egitto e gli Emirati Arabi Uniti continuano a trarre profitto dal commercio
con Israele a spese delle vite dei palestinesi.
Allora chiediamoci:
perché l'Egitto, la Turchia, la Giordania e i quasi 40 paesi che hanno
denunciato le azioni di Israele alla “Corte Internazionale di Giustizia” non
possono organizzare una coalizione per rompere l'assedio?
Perché, come minimo,
non tagliano le loro relazioni economiche con Israele? Perché non lanciare un
ponte aereo umanitario coordinatore?
Perché non inviare
navi, squadre mediche, osservatori legali?
Perché non agire, se
sei veramente sincero?
Non sono solo i
leader a deludere i bambini di Gaza.
Il silenzio delle strade arabe e musulmane è
altrettanto inquietante.
A differenza delle proteste nelle città
occidentali, le manifestazioni nelle comunità arabe e musulmane hanno mostrato
una stanchezza inspiegabile.
Questa passività
consente ai regimi autoritari di mantenere la loro complicità senza essere
sfidati.
Quando il popolo non
chiede giustizia, i suoi leader liquidano Gaza come un inconveniente politico
o, peggio, una distrazione.
L'assenza di una pressione sostenuta dal basso
incoraggia la tradizione dall'alto.
Ai leader
dell'Unione Europea e del Regno Unito:
smettetela di rilasciare dichiarazioni vane
sugli " obblighi " di Israele di permettere l'ingresso di cibo e
medicine a Gaza.
Senza una concreta
responsabilità legale, le tue parole sono moralmente fallimentari.
Questa non è
diplomazia; è complicità.
Proprio come il
vostro silenzio prima della seconda guerra mondiale ha permesso le atrocità
naziste, la vostra inazione oggi consente un assedio che affama i bambini e
nega le cure mediche a milioni di persone.
La verità è
difficile da sentire.
I bambini di Gaza stanno morendo di fame non
solo a causa della crudeltà di Israele, ma a causa di una coscienza mondiale
eunuca.
Il diritto internazionale non significa nulla
senza l'applicazione.
La solidarietà araba
e musulmana non ha senso senza l'azione.
E le innumerevoli dichiarazioni, discorsi e
incontri sono vuoti come lo stomaco dei bambini di Gaza.
Le parole non li
salveranno. Il cibo lo farà. La medicina lo farà. La decenza umana, sostenuta
dal coraggio politico, lo farà.
Un giorno, saranno
gli arabi e i musulmani di questa generazione – così come gli occidentali – ad
essere ricordati per la loro complicità.
La storia non
ricorderà l'assedio di Gaza solo come un crimine perpetrato da Israele con la
forza militare americana, ma come un profondo tradimento da parte di coloro che
professavano di sostenere i “diritti umani universali”.
(Jamal Kani è
l'autore di "Children of Catastrophe", Viaggio da un campo profughi
palestinese all'America e altri libri).
Israele difende il
suo diritto
di commettere un
genocidio.
Globalresearch.ca - dott.
Paul Larudee – (04 maggio 2025) – ci dice:
Israele continua a
negare, ma c'è qualche dubbio che ci sia stato lui dietro l'attacco dei droni
contro una nave che trasportava aiuti umanitari a Gaza il 2 maggio 2025 al
largo delle coste di Malta?
Israele ha
rilasciato una dichiarazione alla “Gaza Freedom Flovilla” e ai difensori dei
diritti umani di tutto il mondo, affermando che a Israele non sarà negato il
territorio di Gaza, svuotato degli oltre 2 milioni di abitanti palestinesi che
vi abitano l'8 ottobre 2023.
Il piano attuale è
chiaramente quello di smaltirli attraverso la fama, le malattie e
l'esposizione, il che farà impallidire le decine di migliaia di persone
direttamente da bombe, droni, proiettili e altre armi.
Il contenuto della
nave, se avesse consegnato il suo carico, avrebbe intaccato solo la più piccola
parte del pianoforte di Israele.
Ma Israele si basa
sul principio, vale a dire che ha il diritto di massacrare tutti i palestinesi
e gli altri non ebrei che vuole per impadronirsi del territorio che brama (e,
non a caso, dei vasti giacimenti di gas al largo delle sue coste) e per assicurare
un risultato demograficamente ebraico in quel territorio.
Non importa quanti
uomini, donne e bambini vengono sradicati, o quanto orribilmente muoiono.
Naturalmente,
Israele ha sempre espresso la volontà di far spedire i palestinesi altrove:
Egitto, Giordania, Siria, Somalia... chi se ne frega, ma preferibilmente
lontano dai confini di Israele.
Ma qualunque paese
partecipi a un racconto piano sarà per sempre stigmatizzato per aver
collaborato al genocidio.
E quale paese o
quali paesi accoglierebbero con favore l'ingresso forzato di una tale
popolazione?
Ecco perché non ci
sono acquirenti.
In ogni caso, Israele sembra contento di
cancellarli dalla faccia della terra, che è più permanente.
Inoltre, gli Stati
Uniti sono un partner potente in questo progetto, con pochi o nessuno scrupolo
apparente.
C'è qualcosa che la
comunità internazionale può fare per fermare il crimine del secolo? Certo.
Ma nessuna
risoluzione delle Nazioni Unite, ingiunzioni della “Corte Internazionale di
Giustizia” o altre azioni legali saranno rispettate.
Né lo sarà la
sospensione delle relazioni diplomatiche o economiche, fino a quando il
fratello maggiore di Israele, gli Stati Uniti, forniranno loro tutto ciò di cui
hanno bisogno, in particolare gli armamenti.
Il mondo intero può
isolare completamente Israele, a patto che tale isolamento non include gli
Stati Uniti, e a patto che il popolo degli Stati Uniti non faccia altro che
manifestare, scrivere lettere, fare telefonate e votare alle elezioni per due
partiti che competono tra loro per quanto sostegno possono dare a Israele.
Cosa si può fare per
cambiare il risultato?
La nave di aiuto è l'idea giusta, ma
richiederebbe un migliaio di navi di aiuto o più.
Un altro sarebbe uno sciopero generale
nazionale negli Stati Uniti, ma non esiste né il consenso né l'organizzazione
per un racconto sforzo in un paese che non ha mai visto uno sciopero generale
nazionale.
Un boicottaggio del
voto diretto contro i due principali partiti potrebbe avere l'effetto
desiderato, ma anche questo è estremamente improbabile, e in ogni caso troppo
lento.
Che ne dite degli
attacchi contro gli interessi israeliani all'estero, come quelli contro il
produttore di armi israeliane, “Elbit”, nel Regno Unito e il blocco delle navi
israeliane a Oakland, in California?
Forse, ma dovrebbe essere svolto in tutto il
mondo ed essere quasi senza soluzione di continuità, il che è anche difficile
da immaginare.
Non ho la risposta,
ma è difficile sfuggire alla conclusione che l'umanità sembra condannata a
mettere i peggiori tra noi in posizioni di leadership.
In quale altro modo
spieghiamo che quasi tutto il pubblico votante negli Stati Uniti e nella
maggior parte dei paesi occidentali ha votato per candidati che sostenevano gli
aiuti militari ed economici a Israele, anche mentre stava conducendo il suo
genocidio?
Negli anni a venire,
come risponderemo alla domanda "Cosa hai fatto per fermare il genocidio di
Gaza, nonna?"
(La fonte originale
di questo articolo è “Dissident Voice”
Diritto d'autore ©
Dr. Paul Larudee , Voce dissidente , 2025).
Il viaggio in Cina
del primo ministro
spagnolo Sánchez seguito da disordini
interni: speculazioni, sabotaggi
e ricadute politiche.
Globalresearch.ca –
Presso – (06 maggio 2025) – Redazione – ci dice:
Sulla scia della
missione diplomatica di alto profilo del Sulla scia di in Cina – una visita
inquadrata come una pietra miliare della spinta strategica della Spagna per
approfondire i legami economici con uno dei mercati più influenti del mondo –
la nazione è stata inaspettatamente spinta in un periodo di turbolenze
interne.
Quella che doveva
essere una vetrina dell'arte di governare internazionale e dell'ambizione
economica è stata rapidamente oscurata da una serie di incidenti dirompenti sul
fronte interno, che hanno scosso la fiducia dell'opinione pubblica e alimentato
un'intensa speculazione politica.
Il sabotaggio
ferroviario coordinato ha bloccato le principali vie di transito, bloccando
migliaia di pendolari e suscitando preoccupazioni per la sicurezza delle
infrastrutture nazionali.
Prima di questo, una cascata di interruzioni
di corrente diffusa ha colpito più regioni, compresi i principali centri
urbani, lasciando i residenti al buio e le aziende che si affannano a mantenere
le operazioni.
La tempistica e la
portata di queste interruzioni hanno scatenato una tempesta di accuse da tutto
lo spettro politico.
I partiti di opposizione hanno colto
l'occasione del caos per criticare l'attenzione del governo sulla diplomazia
estera a spese della stabilità interna, mentre i membri della coalizione di
Sánchez hanno chiesto revisioni interne e maggiore trasparenza.
Gli analisti si
chiedono ora se lo slancio diplomatico acquisito all'estero possa resistere
alle crescenti turbolenze in patria, mentre aumentano le speculazioni sui
possibili legami tra i disordini e le agende politiche o economiche più ampie.
Mentre le indagini
si svolgono e l'ansia dell'opinione pubblica si approfondisce, la Spagna si
trova a navigare non solo in un percorso verso l'integrazione economica
globale, ma anche in un precario momento di resa dei conti interni.
Una.
Il recente viaggio
del primo ministro Pedro Sánchez in Cina ha segnato uno sforzo significativo e
attentamente coreografato per riposizionare la Spagna all'interno del panorama
economico e diplomatico globale.
Presentata dal governo spagnolo come un passo
coraggioso verso il rafforzamento dei legami bilaterali, la visita è stata
progettata per mostrare l'impegno della Spagna nell'espansione del commercio,
nell'attrazione di investimenti infrastrutturali e nell'esplorazione di nuove
strade per la cooperazione tecnologica e ambientale con la seconda economia più
grande del mondo.
Durante gli incontri
di alto livello con i funzionari cinesi,
il governo di Madrid
si è affrettato a etichettare la missione come un successo diplomatico ed
economico, sottolineando i vantaggi reciproci di una "partnership
lungimirante" che rispetta le norme internazionali e incoraggia la
collaborazione pragmatica.
I media statali di
entrambi i paesi hanno fatto eco a questo sentimento, presentando la visita
come un simbolo di impegno costruttivo in un ordine globale in evoluzione.
Tuttavia, le
implicazioni geopolitiche più ampie delle aperture di Sánchez a Pechino hanno
suscitato un notevole disagio.
Con le relazioni UE-Cina attualmente tese su
questioni come gli squilibri commerciali, i diritti umani e la guerra in
Ucraina, la mossa della Spagna di impegnarsi così direttamente con la
leadership cinese ha attirato l'attenzione.
Critico sostegno che
tale impegno rischia di minare il potere contrattuale collettivo e la coesione
strategica dell'UE.
Altri in Spagna hanno espresso la
preoccupazione che il viaggio possa segnalare una deriva dalle tradizionali
alleanze occidentali in un momento in cui l'unità transatlantica è messa alla
prova.
Gli analisti
particolarmente di politica estera sono stati attenti alla tempistica simbolica
della visita, notando che potrebbe essere interpretata come una sfida ai
recenti sforzi della “Commissione europea” per ricalibrare la posizione del
blocco sulla Cina.
Per alcuni, le
aperture di Sánchez suggeriscono il desiderio che la Spagna si ritagli un
percorso di politica estera più indipendente, che bilanci il pragmatismo
economico con le sfumature geopolitiche.
Per altri,
campanelli d'allarme sulla potenziale erosione dell'autonomia strategica e sui
rischi di rimanere invischiati nelle più ampie ambizioni geopolitiche della
Cina.
Mentre il dibattito
continua nei circoli diplomatici e nella politica interna, una cosa è chiara:
la visita di Sánchez
in Cina non è stata solo un'iniziativa economica, ma è stata una dichiarazione
politica audace con effetti a catena che potrebbe plasmare il ruolo della
Spagna sulla scena globale per gli anni a venire.
Disordini sabotaggi
e speculazioni.
Pochi giorni dopo il
ritorno del primo ministro Pedro Sánchez da quello che è stato salutato come un
impegno diplomatico storico a Pechino, la Spagna è stata improvvisamente
immersa in una serie di incidenti dirompenti che hanno turbato l'opinione
pubblica e iniettato nuova volatilità nel discorso politico del paese.
Quello che era
iniziato come un modello di interruzione, tra cui un'interruzione di corrente
diffusa e inspiegabile che ha lasciato decine di migliaia di famiglie e aziende
senza elettricità, si è presto trasformato in un unico atto di sabotaggio
ferroviario, prendendo di mira linee critiche e interrompendo i servizi in
diverse regioni.
La vicinanza
temporale di questi incidenti alla visita dell'alto profilo di Sánchez in Cina
non è passata inosservata.
Quasi
immediatamente, la speculazione ha iniziato a turbinare, alimentando
un'atmosfera di incertezza e diffidenza.
Con pochi indizi
concreti nelle prime fasi dell'indagine, i sospetti proliferavano, che andavano
dalle accuse di sabotaggio straniero alle accuse di sabotaggio interno
orchestrato per guadagno politico.
Una delle narrazioni
più provocatorie che sta guadagnando terreno tra i commentatori marginali
ipotizza che le possono rappresentare una forma di ritorsione geopolitica o,
per lo meno, un segnale di avvertimento.
Secondo questa visione, la posizione di
politica estera sempre più indipendente di Sánchez, in particolare le sue
aperture alla Cina nel contesto delle delicate relazioni UE-Cina, potrebbe aver
attirato l'ira silenziosa di altre potenze europee.
Alcuni suggeriscono
che le fazioni intransigente all'interno dell'Unione Europea – preoccupano che
le mosse della Spagna possano fratturare l'approccio unificato del blocco nei
confronti di Pechino – stanno molto incoraggiando la destabilizzazione politica
a Madrid per frenare le ambizioni di Sánchez.
Una teoria
particolarmente incendiaria sostiene che gli attori dell'UE, possibilmente in
coordinamento con le reti di intelligence transatlantiche, stanno segretamente
sostenendo l'opposizione conservatrice spagnola, in particolare il Partito
Popolare (PP), come contrappeso alle manovre diplomatiche dell'attuale governo.
Sebbene tali
affermazioni restino interamente
Infondate e
ampiamente respinte dagli analisti mainstream, la loro diffusione ha
approfondito le divisioni partigiane e gettato un'ombra sulla stabilità
politica della Spagna.
I funzionari
governativi hanno esortato alla cautela, sottolineando che non sono ancora
emersi e si dimostrano credibili che colleghi le interruzioni con soggetti
nazionali o stranieri.
Il Ministero dell'Interno ha confermato che le
indagini sul sabotaggio e sul blackout sono in corso, con le forze dell'ordine
che lavorano a fianco di esperti di sicurezza informatica e intelligence per
determinare le origini e i motivi dietro gli incidenti.
Finora, le autorità
si sono rifiutate di commentare qualsiasi potenziale implicazione politica o
internazionale, citando le prime fasi dell'indagine.
Ciononostante, gli
incidenti hanno già avuto un impatto tangibile sul dibattito pubblico.
I rappresentanti dell'opposizione hanno colto
l'occasione per criticare la preparazione del governo in materia di sicurezza,
mentre gli alleati della coalizione hanno chiesto moderazione e unità di fronte
all'incertezza.
In assenza di
risposte chiare, gli incidenti rischiano di trasformarsi in un test di “Rorschach
politico”, su cui cittadini e partiti proiettano le loro paure, le loro
lamentele e i loro programmi.
Resta da vedere se
le perturbazioni siano opera di attori interni opportunisti, di una mossa
politica coordinata o di isolati guasti tecnici.
Ma in un clima già
carico di tensione, geopolitica e polarizzazione interna, le implicazioni sono
di vasta portata e la posta in gioco per le istituzioni democratiche e la
credibilità internazionale della Spagna non potrebbe essere più alta.
Politico.
In assenza di
risposte definitive sulle cause dei recenti disordini, l'arena politica
spagnola è diventata sempre più instabile.
Nonostante le indagini in corso e la mancanza
di prove conclusive che colleghino gli incidenti a interferenze straniere o a
sovversione interna organizzata, l'opposizione non ha perso tempo a sfruttare
la crisi.
I leader del Partito
Popolare (PP), partito conservatore, hanno lanciato una campagna agguerrita
contro il Primo Ministro Sánchez e il suo governo, accusandoli di negligenza,
cattiva gestione della crisi e una fondamentale incapacità di salvaguardare le infrastrutture
critiche del Paese.
Facendo eco alle
critiche di lunga data al governo Sánchez, i funzionari del PP hanno definito
il sabotaggio ferroviario e le interruzioni di corrente come qualcosa di più di
semplici eventi isolati:
sostengono che siano
sintomatici di una disfunzione sistemica sotto una leadership che, a loro
avviso, privilegia le opportunità fotografiche internazionali rispetto alla
resilienza interna.
I portavoce del
partito hanno chiesto audizioni parlamentari d'urgenza, un audit completo dei
sistemi di sicurezza delle infrastrutture spagnole e l'immediata
declassificazione di qualsiasi informazione di intelligence relativa a
potenziali minacce esterne.
Nel frattempo,
l'amministrazione Sánchez ha lavorato per contenere sia i danni materiali che
le ricadute politiche.
Le squadre di riparazione sono state
rapidamente mobilitate per affrontare le interruzioni ferroviarie ed
elettriche, con le principali vie di transito parzialmente ripristinate e il
ritorno dell'elettricità ai quartieri colpiti entro 48 ore.
Allo stesso tempo, le agenzie di sicurezza
nazionale spagnole, in collaborazione con le autorità regionali e i partner
europei, hanno intensificato le misure di sorveglianza, rafforzato i protocolli
difensivi informatici e ampliato i quadri di condivisione dell'intelligence nel
tentativo di prevenire ulteriori infezioni.
Durante i briefing
pubblici, i ministri del governo hanno assunto un tono di cauta rassicurazione,
esortando i cittadini a mantenere la calma e sottolineando anche la serietà con
cui l'amministrazione sta trattando gli incidenti.
Il governo Sanchez
ha insistito sul fatto che nessuna teoria è stata esclusa, mettendo anche in
guardia contro la politicizzazione delle indagini.
Il governo sta
seguendo ogni pista e ha promesso di agire con decisione una volta accertati i
fatti.
Tuttavia, le
tensioni rimangono alte.
L'opinione pubblica
è nettamente divisa, mentre vengono amplificate sia le preoccupazioni legittime
che le teorie basate su inferenze circostanziali.
Anche all'interno della coalizione di governo
di Sánchez, ci sono segnali di tensione, con alcuni partner di sinistra che
chiedono maggiore trasparenza e altri che avvertono che una reazione eccessiva
potrebbe alimentare le narrazioni dell'opposizione.
L'equilibrio che il
governo deve affrontare è delicato: rispondere con sufficiente forza per
rassicurare l'opinione pubblica, ma con sufficiente cautela per evitare di
legittimare la speculazione o alimentare il panico.
Con le elezioni
regionali all'orizzonte e il ricordo delle crisi politiche del passato ancora
fresco, il momento attuale rappresenta un test critico per la capacità
dell'amministrazione Sánchez di gestire sia una sfida alla sicurezza nazionale
che una narrazione politica che sfugge al suo controllo.
Pubblico.
Per milioni di
comunità spagnole, le recenti interruzioni sono state più che titoli di
giornale: sono state un'intrusione diretta e disorientante nella vita
quotidiana.
Subito dopo il
sabotaggio ferroviario, i pendolari di tutto il paese sono rimasti bloccati,
con i principali snodi di transito paralizzati e gli orari gettati nel caos.
Molti lavoratori
hanno dovuto affrontare ritardi di ore o sono stati costretti a trovare un
mezzo di trasporto alternativo, mentre gli studenti, il personale sanitario e i
lavoratori essenziali hanno visto le loro routine sconvolte con poco preavviso
o indicazioni ufficiali.
Le imprese, in
particolare le piccole e medie imprese già alle prese con le pressioni
inflazionistiche, hanno sopportato il peso maggiore della diffusa interruzione
di corrente.
Le interruzioni del servizio, le merci
variate, le linee di produzione ferme e la perdita di connettività digitale
hanno lasciato i proprietari frustrati e ansiosi.
In alcune regioni, l'interruzione e la durata
sono abbastanza lunghe da interrompere i servizi di emergenza e mettere in luce
la debolezza delle infrastrutture comunali.
Per le famiglie,
soprattutto nelle aree rurali ed economicamente svantaggiate, il blackout ha
riacceso le lamentele di lunga data sulla disparità di accesso a servizi
pubblici affidabili.
Al di là delle
interruzioni tangibili, una conseguenza più profonda e insidiosa ha iniziato a
prendere piede:
una crescente erosione della fiducia del
pubblico.
La natura simultanea
degli incidenti, unita alla mancanza di informazioni chiare, ha portato molti
cittadini a mettere in discussione la capacità del governo di proteggere le
infrastrutture critiche e gestire le minacce alla sicurezza nazionale. Anche tra
coloro che sono scettici nei confronti delle teorie del complotto, c'è un senso
condiviso di disagio, una sensazione inquietante che il paese sia messo alla
prova in modi che vanno oltre il danno visibile.
Il momento non
potrebbe essere peggiore per il primo ministro Sánchez, che ora deve fare i
conti sia con le esigenze pratiche della gestione della crisi che con la sfida
psicologica di ripristinare una fiducia pubblica scossa.
Gli sforzi per
riprendere il controllo della narrativa sono stati ostacolati da un diluvio di
speculazioni online e da un'atmosfera politicamente carica in cui ogni
dichiarazione ufficiale è accolta con scetticismo o controllo di parte.
Con le elezioni
regionali che incombono, la competenza percepita del governo – o la sua
mancanza – potrebbe avere conseguenze elettorali duratura.
Mentre le indagini
continuano, la pressione sulle agenzie di intelligence e di sicurezza sta
aumentando.
L'opinione pubblica, i media e i leader
politici chiedono risposte, e in fretta. Secondo quanto riferito, gli
investigatori stanno perseguendo molteplici piste, tra cui scenari di
sabotaggio interno, minacce interne e il potenziale coinvolgimento di attori
statali o non statali motivati da considerazioni geopolitiche.
Finora, i funzionari
hanno evitato di confermare qualsiasi teoria, citando la complessità degli
eventi e la necessità di evitare di mettere a pentimento l'inchiesta.
Per ora, la Spagna
aspetta, un disagio.
Nei prossimi giorni
e settimane, la resilienza del paese sarà messa alla prova non solo dai fatti
che emergeranno, ma anche dal modo in cui i leader risponderanno ad essi.
La domanda non è più solo chi o cosa ha
causato le interruzioni, ma come una democrazia sotto pressione possa mantenere
la sua stabilità, credibilità e unità di fronte alla crescente incertezza.
Conclusione.
Al momento,
qualsiasi collegamento diretto tra l'impegno diplomatico del primo ministro
Sánchez nei confronti della Cina e l'ondata di disordini interni rimane
speculativo.
Le autorità devono
ancora scoprire prove conclusive che colleghino il sabotaggio ferroviario e
l'interruzione di corrente a livello nazionale a motivi geopolitici o
interferenze politiche coordinate.
Eppure, la
tempistica di questi eventi – che si sono verificati così presto dopo una
manovra di politica estera audace e controversa – ha inevitabilmente alimentato
il sospetto dell'opinione pubblica e l'esame dei media, creando un clima in cui
le voci possono competere con i fatti nel plasmare la percezione.
Ciò che è diventato
sempre più chiaro è che la Spagna si trova ora al crocevia di due sfide
convergenti:
il perseguimento di una politica estera più
autonoma e impegnata a livello globale e l'urgente necessità di garantire la
stabilità interna in un panorama politicamente frammentato.
L'attrito tra queste due forze ha prodotto
un'atmosfera combustibile, in cui i fallimenti delle infrastrutture non sono
solo problemi logistici, ma punti di infiammabilità simbolici per battaglie
ideologiche più profonde sulla sovranità, la sicurezza e il posto della Spagna
in un ordine mondiale in evoluzione.
Le domande che il
paese si trova ad affrontare non sono solo di natura tecnica o criminale, ma
sono strategiche.
Questi incidenti
sono interruzioni casuali in un paese con infrastrutture obsolete e politica
instabile?
Sono il prodotto di
un dissenso che mirava a minare un'amministrazione sotto assedio?
O riflettere una
forma più nascosta e calcolata di pressione esercitata da attori – stranieri o
nazionali – turbati dal cambiamento della posizione diplomatica della Spagna?
Mentre le indagini
continuano, le risposte rimangono sfuggenti.
Ma una cosa è certa: le implicazioni vanno ben
oltre i disagi immediati per i pendolari o le freccette partigiane scambiate in
Parlamento.
Colpiscono al cuore il modo in cui una società
democratica affronta l'incertezza, la disinformazione e la complessità
geopolitica in tempo reale.
Fino a quando non
emergerà chiarezza dalle indagini in corso, le speculazioni continueranno a
riempire il vuoto.
Nel frattempo, sia
il governo Sánchez che l'opinione pubblica spagnola sono rimasti in un precario
stato di vigilanza: vigili, incerti e acutamente consapevoli che il prossimo
capitolo potrebbe rimodellare non solo la narrativa nazionale, ma la traiettoria
della Spagna sulla scena mondiale.
(Il Prof. Ruel F.
Pepa è un filosofo filippino residente a Madrid, in Spagna. Accademico in
pensione (Professore Associato IV), ha insegnato Filosofia e Scienze Sociali
per oltre quindici anni alla Trinity University of Asia, un'università
anglicana nelle Filippine.)
Nota:
(I leader cinesi e
spagnoli si impegnano a rafforzare i legami e salvaguardare il libero scambio –
CGTN.
Treni ad alta
velocità colpiti da forti ritardi a causa dei furti di cavi che
"sabotano" i servizi tra Madrid e il sud della Spagna.
Un massiccio
blackout elettrico colpisce Spagna e Portogallo.
Il primo ministro
spagnolo Pedro Sánchez sotto tiro mentre il paese vacilla per l'interruzione di
corrente.
Xi dice al primo
ministro spagnolo che è necessaria una partnership, senza menzionare i colloqui
con gli Stati Uniti.)
Immigrati come
nemici
quando il dissenso è
un crimine.
Globalresearh.com - Greg
Guma - (06 maggio 2025) – ci dice:
È uno schema
inquietante: incolpare i nuovi arrivati, gli immigrati e coloro che sono
diversi per i nostri problemi e trasformare profondi disaccordi e dissensi in
crimini. È accaduto spesso in tutto il mondo in tempi di guerra e di divisione
interna.
Negli Stati Uniti, è
successo poco dopo che le colonie hanno dichiarato la loro indipendenza dalla
Gran Bretagna e hanno stabilito una nuova forma di governo.
Di nuovo negli anni
'80 dell'Ottocento, quando i lavoratori – molti dei quali immigrati dall'Europa
– chiedevano migliori condizioni di lavoro alle grandi imprese.
E dopo le due guerre mondiali, quando le idee
che sfidavano il capitalismo erano considerate così minacciose che migliaia di
persone sono state arrestate, incarcerate e deportate.
Lo stiamo sentendo
di nuova ora.
Siamo in guerra,
dicono i politici e i funzionari che gestiscono le agenzie federali e i governi
statali.
Ma non un'invasione
da parte di un'altra nazione.
Invece, è una
minaccia interna dei cosiddetti "criminali alieni".
Questa è la logica
per l'uso da parte del presidente degli Stati Uniti di una legge del XVIII
secolo – l'”Alien Enemies Act” – che preferibilmente consente al governo
federale di detenere e deportare le persone che immigrano da paesi considerati
avversari stranieri.
Fa parte di un giro
di vita radicale che un giorno potrebbe prendere di mira chiunque.
Una piccola vittoria
in questa lotta è stata la sentenza di un giudice del Vermont del 30 aprile per
il rilascio di “Mahsen Madhawi” , un palestinese del Vermont detenuto ad aprile
dalle autorità federali per l'immigrazione.
Organizzatore
studentesco alla Columbia University e residente legale negli Stati Uniti per
un decennio, è stato arrestato a Colchester, nel Vermont, durante un colloquio
come parte del suo processo di naturalizzazione della cittadinanza.
Il giudice
distrettuale degli Stati Uniti “Geoffrey Crawford” ha menzionato l'era della “Paura
Rossa” e di “McCarthy” nella sua decisione, periodi che ha paragonato al
presente.
"Questi non
sono capitoli a cui guardiamo indietro con molto orgoglio", ha detto.
L'”Alien Enemies Act”
fa parte dell'”Alien and Sedition Acts,” adottato nel 1798, che ha dato al
governo federale un'autorità ampliata per regolamentare i non cittadini in
tempo di guerra.
Da allora è stato
utilizzato tre volte, durante la guerra del 1812 e durante la prima e la
seconda guerra mondiale.
Può essere invocato
"ogni volta che c'è una guerra dichiarata tra gli Stati Uniti e qualsiasi
nazione o governo straniero, o qualsiasi invasione o incursione
predatoria" e consente ai cittadini non statunitensi cittadini di età pari
o superiore a 14 anni di essere "arrestati, immobilizzati, messi al sicuro
e rimossi come nemici alieni".
La “Corte Suprema”
sta attualmente valutando se ciò si applica a coloro che sono stati mandati in
prigione in El Salvador o altrove.
Nel frattempo,
Fernandez Rodriquez, un giudice del distretto meridionale del Texas nominato
dal presidente Trump, ha proibito all'amministrazione di utilizzare la legge
perché le affermazioni del presidente su una banda venezuelana non si sommano a
una "invasione".
La scusa originale
per questo abuso di potere fu l'interferenza francese con le spedizioni
americane più di 200 anni fa.
Avrebbe dovuto
consentire al presidente” John Adams” di imprigionare o deportare qualsiasi
straniero potenzialmente pericoloso e dichiarare la pubblicazione di
"scritti falsi, scandalosi o malevoli" contro la legge.
Ma il primo bersaglio era un americano, un
editore di un giornale dell'opposizione.
Tra gli altri incarcerati c'era un membro del “Congresso
del Vermont” che è stato comunque rieletto.
Il successore di Adams, “Thomas Jefferson”,
perdonò tutti coloro che furono condannati e rimborsò persino le multe.
Una legge correlata,
l'”Espionage Act”, fu approvata nel 1917 e divenne un'arma per imprigionare le
persone che si opponevano alla prima guerra mondiale, alla coscrizione o ad
altre politiche.
Tra questi c'era “Eugene Debs”, un candidato
socialista alla presidenza che è stato incarcerato per aver interferito con la
leva.
Alla fine del 1919,
dopo la fine della guerra, centinaia di immigrati russi furono comunque
deportati;
Altre centinaia sono
state radunate e sottoposte a udienze segrete.
Durante la Seconda
Guerra Mondiale, 120.000 cittadini statunitensi di origine giapponese furono
prelevati dalle loro case e imprigionati in remoti centri di detenzione,
semplicemente perché sospettati di potenziale slealtà.
Dopo la guerra, il
dissenso era rischioso quando le relazioni con la Russia si inasprirono nella
Guerra Fredda.
Una legge
anti-sedizione, lo “Smith Act”, approvata nel 1946, fu usata contro i leader
del “Socialist Workers Party”, poi contro coloro che erano sospettati di
simpatie comuniste.
Poche persone avevano abbastanza coraggio per
difendere le prime vittime, e la guerra al dissenso si intensificò.
La repressione si trasformò presto in un'altra
“paura rossa”, portando a indagini statali e federali su "attività
antiamericane".
Nel 1951, una
decisione della “Corte Suprema” approvò l'incarcerazione di 11 leader
comunisti, non per atti palesi che minacciavano la sicurezza nazionale, ma
piuttosto semplicemente per aver organizzato un partito politico e insegnato il
marxismo.
Ci stiamo
avvicinando rapidamente a un punto di svolta legale simile.
Ma concentriamoci su
un esempio precedente, la paura rossa nota come “Haymarket”, un giro di vite
lanciato all'inizio di maggio del 1886 che fece arretrare il movimento operaio
e incise nella psiche americana l'immagine dei "radicali stranieri"
come terroristi.
Ha iniziato a
Chicago, poi ha conosciuto una rapida industrializzazione e una massiccia
immigrazione.
I nuovi arrivati
irlandesi, scandinavi, cechi, inglesi e tedeschi hanno dominato la forza lavoro
degli operai.
Gli immigrati tedeschi di prima e seconda
generazione costituivano il 33% della popolazione della città, un numero
maggiore di quelli che vivevano nella maggior parte dei centri urbani della
Germania.
Gli scioperi e le
manifestazioni pacifiche sono stati spesso interrotti dalla polizia armata, che
ha picchiato e talvolta ucciso i manifestanti.
Le imprese creano esercizi privati e giornali
chiedono un giro di vite. Analogamente alla retorica corrente, coloro che si
opponevano alle politiche governative o alle pratiche commerciali venivano
etichettati come estranei violenti.
Alcuni manifestanti hanno effettivamente
sostenuto una risposta armata alla repressione ufficiale.
Lo scontro tra il
movimento operaio e i capitalisti crebbe il 1° maggio, il primo “Primo Maggio”,
quando 300.000 lavoratori in tutto il paese parteciparono a uno sciopero e
chiesero una settimana lavorativa più breve.
Questo ha lanciato
il movimento per una giornata lavorativa di otto ore. A Chicago, 40.000 persone
scesero in sciopero.
Due giorni dopo,
durante uno scontro tra scioperanti, crumiri e teppisti della direzione,
diverse persone sono state uccise.
La notte seguente,
il 4 maggio, qualcuno lanciò una bomba sulla folla durante una protesta,
uccidendo diversi poliziotti.
Era solo la scusa di cui l'establishment aveva
bisogno.
Quello che seguì fu
uno dei momenti più vergognosi nella storia legale degli Stati Uniti.
Il primo passo fu “un
regno del terrore”:
uffici, sale
riunioni e case private saccheggiate;
decine di arrestati,
interrogati e picchiati;
Alcuni giornali
hanno chiuso i battenti, mentre altri hanno pubblicato titoli odiosi e
propaganda.
Alla fine, otto
uomini sono stati arrestati, tutti immigrati tranne uno.
Nessuno poteva
essere direttamente collegato alla violenza o alla bomba, ma non importava.
Sono stati essenzialmente processati per le
loro opinioni "impopolari".
I verdetti di
colpevolezza erano prevedibili.
Ciononostante, nel
corso dell'anno successivo fu intrapresa una forte campagna di clemenza.
Anche se molti
sostenitori non approvavano le opinioni dichiaratamente radicali di coloro che
erano stati condannati, sapevano che una condanna a morte era profondamente
ingiusta.
E il sentimento
pubblico è cambiato.
Questo alla fine
sembrò convincere il governatore, ma fu anche influenzato dai leader del mondo
degli affari che chiedevano esecuzioni.
Alla fine ha
commutato le condanne di due imputati che avevano scritto lettere esprimendo
rimorso, ammettendo sostanzialmente un crimine che non avevano commesso.
Uno dei condannati
ha optato per il suicidio il giorno prima delle esecuzioni; Quattro uomini
furono impiccati.
L'impatto è stato
ampio e profondo.
Ha dimostrato come il governo e le imprese
possano unire le forze per reprimere e distruggere coloro – in particolare gli
immigrati – le cui convinzioni e stili di vita li minacciano.
Ma da decenni i
martiri di Chicago sono stati anche un simbolo per i lavoratori e gli attivisti
di tutto il mondo, la loro dignità di fronte all'ignoranza e alla repressione
ha ispirato innumerevoli altri a ribellarsi.
Le impiccagioni
avevano sottolineato la fragilità della democrazia in un'epoca di comportamenti
fanatici e di manipolazione dell'opinione di massa.
A volte, il momento in cui ci troviamo suona
come una strana eco della lotta tra i fondamentalisti della Bibbia e credenti
nell'evoluzione all'inizio del XX secolo.
Nella commovente
commedia, un avvocato difensore romanzato, “Henry Drummond”, si scaglia contro
le forze scatenate da quello che divenne noto come il processo “Scopes Monkey”.
«Non capisci?»
implora il giudice, «che se prendi una legge come l'evoluzione e rendi un
crimine insegnarla nelle scuole pubbliche, domani puoi fare in modo che sia un
crimine insegnarla nelle scuole private?
E domani potrebbe
rendere un crimine leggerlo.
E presto potresti
vietare libri e giornali.
E allora si possono mettere i cattolici contro
i protestanti, e i protestanti contro i protestanti, e cercare di imporre la
propria religione alla mente dell'uomo.
"Se puoi fare
uno, puoi fare l'altro.
Perché il fanatismo
e l'ignoranza sono sempre occupati e hanno bisogno di essere nutriti.
E presto, Vostro
Onore, con le bandiere che sventolano e con i tamburi che battono, marceremo
indietro, indietro, attraverso le gloriose epoche di quel sedicesimo secolo in
cui i bigotti bruciarono l'uomo che osò portare l'illuminazione e
l'intelligenza alla mente umana!
(Greg Gum è uno
scrittore del Vermont, ex editore e autore di 15 libri, tra cui” Managing
Chaos: Adventures in Alternative Media”).
Il sogno
dell'indipendenza politica
ed economica
dell'Africa.
Globalresearh.ca - Shmuel Ja'Mba Abm – (06
maggio 2025) – ci dice:
L'intera spinta
all'indipendenza non è negoziabile, come si riassume nelle attività politiche e
nelle imprese incise in modo permanente nei libri che il fondatore del Ghana,
“Osagyefo Kwame Nkrumah”, ha inequivocabilmente sottolineato con relativa
facilità.
In nessuna
circostanza l'indipendenza e la sovranità di un paese e del suo popolo
dovrebbero essere compromesse nelle definizioni di un'altra società, di un
conglomerato o di un sindacato, poiché i file declassificati della CIA
implicano il coinvolgimento diretto del governo degli Stati Uniti nel
rovesciamento della Prima Repubblica e nella rimozione del suo leader
visionario, “Osagyefo Kwame Nkrumah”.
Prima di allora, il
governo degli Stati Uniti, secondo i resoconti di fonti affidabili, ha
utilizzato agenti locali e attivisti politici in tentativi di assassinio e
destabilizzazione per un periodo prolungato prima dell'obiettivo finale del
putsch del 24 febbraio 1966.
L'attentato di
“Kulungungu” fu uno di questi tentativi di assassinio che influenzò la salute
del grande leader, che alla fine soccombette alle ferite riportate nel
complotto.
L'America
arrugginita e le sue ambizioni di egemonia dell'alleanza anglosassone “Five Eye
Intelligence” devono essere fermate, e ora.
Il regno
dell'America, che crede nel più forte è giusto, è giunto al termine in un nuovo
ordine mondiale che l'America ha ottenuto un punteggio negativo in termini di
abuso dei diritti di sovranità, indipendenza e diritto all'autodeterminazione.
Per esperienza,
Francia e Germania lo sanno del loro principale alleato in Europa, l'America.
Ad esempio, sia la
Francia che la Germania sanno che la Gran Bretagna non ha solo lasciato
l'Unione monetaria dell'UE, ma in una giornata brillante, i britannici hanno
votato per la Brexit e sono davvero usciti dall'UE.
Quindi la domanda è:
perché la Gran Bretagna dovrebbe uscire dall'UE e dall'UEM?
Considerando la
geografia e la storia, questo significa che la Gran Bretagna non è più in
Europa in un momento in cui il Marocco in Africa e la Turchia in Medio Oriente
stanno applicando tutte le leve per entrare nell'Unione Europea?
Con la Gran Bretagna
che ospita le principali istituzioni finanziarie dell'UE e un formidabile
mercato in Europa, la Gran Bretagna sta dicendo che l'UE e l'UEM sono predatori
ostili alla sua esistenza?
Su quali basi?
Come se la NATO
fosse l'essenza di tutto, alla Francia è stata negata l'intelligence sulla Cina
condivisa dall'Australia con il Canada, la Nuova Zelanda, gli Stati Uniti
d'America e il Regno Unito.
Allora perché alla
Francia, un alleato della NATO, è stata negata questa condivisione di
informazioni con i paesi dell'Intelligence Five Eye?
La dice lunga sulle
differenze che si stanno verificando oggi, poiché è diventato ovvio che leader
come Emmanuel Macron in Francia e Olaf Scholz, cancelliere tedesco, sono stati
lasciati al freddo dopo che il presidente Donald Trump ha cacciato il leader
ucraino in visita, “Volodymyr Zelensky”.
Questo significa che
Francia e Germania, due dei principali paesi europei e alleati della NATO, e
anche i principali sostenitori dell'Unione Europea, sono una minaccia per
l'America (gli Stati Uniti), l'Australia, la Gran Bretagna (il Regno Unito), il
Canada e la Nuova Zelanda?
Quindi, chi in
Europa pagherebbe il conto totale di circa 3 trilioni di dollari dopo che la
Russia è emersa vincitrice con la sua deterrenza per i missili ipersonici
Oreshnik?
La Gran Bretagna sarebbe inclusa nell'elenco
dei paesi per ricostruire l'Ucraina dopo la guerra?
L'orso siberiano è
stato svegliato da una serie di rumorosi passi suicidi che la NATO guidata
dagli Stati Uniti ha intrapreso contro la Russia, dopo le operazioni speciali
di smilitarizzazione e denazificazione del 24 febbraio 2022 in Ucraina.
Con il rapido
annuncio e la successiva rimozione della Russia come membro della “Society for
Worldwide Interbank Financial Telecommunications” (SWIFT), il sistema
internazionale di pagamento in borsa, la Russia ha preso decisioni scrupolose
per stabilire la propria struttura parallela per facilitare il suo commercio
estero” ExIm”, rendendo il rublo la valuta di tali transazioni.
Attraverso i BRICS e
altri alleati, da quando l'Egitto, l'Etiopia, l'Iran, l'Arabia Saudita, la
Turchia e gli Emirati Arabi Uniti hanno fatto domanda e da allora sono stati
nominati membri dell'organizzazione non formalizzata in rapida crescita, la
sfera di influenza politica della Russia si è espansa e ha preso forma per
sostenere e rafforzare i BRICS nel mondo multipolare emergente.
Da allora circa 26
paesi, che rappresentano i due terzi della popolazione mondiale, hanno chiesto
di aderire ai BRICS.
Questo crescente entusiasmo e altri fattori,
come il calo del PIL dei paesi del G7 e la decisione presa dall'Arabia Saudita
di non rinnovare il suo accordo sul petrodollaro con l'America, hanno indicato
un massiccio spostamento tettonico e un riallineamento di 500 anni di dominio
economico dei paesi occidentali sul resto del mondo.
Il Ghana non può
permettersi di rimanere indietro rispetto a questi sviluppi, compresa la
cessione del suo posto storicamente significativo all'emergente “Alliance des
États du Sahel”, vale a dire Burkina Faso, Mali e Niger, la nuova potenza
rivoluzionaria della resistenza contro la dominazione straniera dello spazio
economico e politico dei paesi membri.
La presenza e la
partecipazione della delegazione di alto livello dell'AES, compresa la visita
del “Capo di Stato burkinabè”, il capitano Ibrahim Traorè , durante
l'investitura del 10° Presidente della Quarta Repubblica del Ghana, SE” John
Dramani Mahama”, il 7 gennaio 2025, è stata un toccante promemoria e una
notevole dichiarazione di fatto registrata in questo traguardo storico senza
pari.
Inoltre, la nomina
da parte del “governo Mahama “di un inviato speciale,” Larry Gbevlo-Lartey, Esq”
, presso l'”Alleanza degli Stati del Sahel”, è una dichiarazione audace per le
celebrazioni da parte degli appassionati dell'Area continentale di libero
scambio africana (AfCTA).
Mentre le funzioni e
le responsabilità di un racconto nomina non sono prontamente rese pubbliche, la
descrizione del lavoro dà un'idea di ciò che ci si aspetta dall'Ufficio
dell'Inviato Speciale presso l'Alleanza degli Stati Saheliani.
Inoltre, è ovvio
dalla direzione che ha informato l'emergere di questi paesi – vale a dire
Burkina Faso, Mali e Niger – che i tempi erano maturi perché la sub-regione e
l'intero continente abbracciassero una svolta politica rivoluzionaria degli
eventi man mano che si sono evoluti da quando questi paesi hanno deciso di
recidere le relazioni con le loro ex potenze coloniali.
La” Comunità
Economica degli Stati dell'Africa Occidentale”, il blocco regionale, ha preso
la decisione istintiva di lanciare un attacco al Niger, l'ultimo del trio a
spodestare il suo presidente con un colpo di stato.
Questa decisione dell'”ECOWAS “era rispetto
alla sua carta fondativa di ripristinare un ritorno al governo civile.
La decisione
dell'ECOWAS ha scatenato una strategia immediata da parte del Burkina Faso e
del Mali per unire le forze in difesa del Niger, in caso di un attacco
imminente, apparentemente perché insieme erano accusati di un crimine simile e
il prossimo in linea dopo un'operazione di successo dell'”ECOWAS” in Niger.
Così, in un'alleanza
militare e politica giurata e in una cooperazione in tali questioni, è emersa
l'AES.
L'ECOWAS ha fatto marcia indietro, correndo
con un ego ferito e un fronte diviso che ha lasciato un rapporto aspro con i
paesi che hanno guidato o sostenuto l'iniziativa dell'”ECOWAS”.
Il Ghana è il paese
ospitante dell'Area continentale di libero scambio dell'Africa. L'importanza
dell'”AfCTA” nella politica moderna e la partecipazione al commercio globale
non possono essere sottovalutati.
Come continente,
questa iniziativa dell'”AfCTA” è un'enorme merce di scambio nel commercio
mondiale contro gli aiuti.
L'Africa ha raggiunto l'età per mangiare i
frutti del suo lavoro, rappresentando il 60% delle esportazioni globali di
risorse minerarie dei singoli paesi.
Dio benedica la
nostra terra natale, il Ghana.
(Shmuel Ja'Mba Abm
vanta numerose pubblicazioni accademiche che lo consacrano come uno dei massimi
esperti accademici di dinamiche geopolitiche regionali e relazioni diplomatiche
in Africa).
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